2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Elezioni in Islanda vince la sinistra REYKJAVIK - Storica vittoria della coalizione di sinistra alle elezioni legislative in Islanda. Per la prima volta la maggioranza assoluta con 34 seggi sui 63 del Parlamento e' andata ai socialdemocratici e ai verdi di sinistra che hanno raccolto rispettivamente il 29,8% (20 seggi) e il 21,7% (14 seggi). Cade il partito dell'indipendenza, all'opposizione dopo 18 anni, che ha ottenuto il 23,7%. Dopo 18 anni di governi conservatori e di politica economica ultra-liberista, si affida alla leader socialdemocratica europeista Johanna Sigurdardottir
Indonesia, affonda barcone: 9 morti
Lunedì 27 aprile 2009
Cinque morti in Corsica, compreso il neonato
Stupro a Sesto, a setaccio capannoni dismessi
Parto in volo ma l’elicottero precipita
Caccia al branco
È accaduto a causa del maltempo Si doveva trasportare la donna in ospedale
Incidente in elicottero
BASTIA (FRANCIA) - Sono morti tutti i passeggeri dell'elicottero della Sicurezza Civile precipitato in Corsica sabato sera e che trasportava una donna di 20 anni che ha partorito in volo, un'ostetrica, il pilota, il copilota e il neonato. IL MALTEMPO - La notizia è arrivata ieri dopo che in nottata è stato localizzata la carcassa del velivolo, scomparso sabato poco dopo le 19.30 dai radar a sudovest di Bastia. Ancora non sono note le cause dell'incidente, anche se le condizioni meteorolo-
giche erano molto difficili e sulla zona era scesa una fitta nebbia, soffiavano raffiche di vento violente e pioveva. Il pilota non ha lanciato richieste di aiuto o segnalato che si trovava in difficoltà, nè ha comunicato che era in atto un parto a bordo. L'aereo era decollato alle 19,15 dal centro di soccorso di Ponte Leccia e si era poi diretto verso il centro ospedaliero di Bastia. Stava sorvolando una catena montuosa a sud di Bastia quando sono cessate le comunicazioni con la base.
Dai primi riscontri i quattro potrebbero essere rumeni senza fissa dimora
Caccia agli stupratori
MILANO - Non ha sosta la caccia ai quattro aggressori che venerdì sera alla periferia di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, hanno aggredito una coppia che si era appartata in macchina, stuprando a turno la ragazza di 27 anni, dopo aver immobilizzato e picchiato a sangue il fidanzato, di 29. Gli agenti della squadra mobile stanno battendo a tappeto la zona dove à avvenuto lo stupro, capannoni dismessi e baracche, con l'intento di trovare qualche traccia utile. Dai primi riscontri i quattro potrebbero essere romeni senza fissa dimora.
Il premier accoglie la proposta del leader del Pd Franceschini
«Il dl su Salò sarà ritirato» Berlusconi sulla legge che equipara i repubblichini ai partigiani
GIACARTA - Tragedia in Indonesia, al largo della costa a est di Sumatra, dove nove persone sono morte dopo che un'imbarcazione di legno e' colata a picco. 33 i passeggeri salvati dal tempestivo intervento delle squadre di soccorso, 4 quelli che risultano ancora dispersi. Le operazioni di ricerca sono proseguite per tutta la giornata di ieri. Ancora sconosciute le cause.
MILANO - «Non sapevamo che fosse stato presentato questo disegno di legge, che sarà certamente ritirato»: questa la risposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a proposito del disegno di legge che prevede la parificazione dei partigiani con i repubblichini della Rsi. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, sabato aveva chiesto a Berlusconi di ritirarlo dopo il suo intervento, a Onna, sulla Resistenza: «Ho apprezzato quanto ha detto Berlusconi a Onna, ma dopo le parole voglio i fatti.
Silvio Berlusconi
Mi aspetto che lunedì il Pdl ritiri la proposta di legge che equipara i repubblichini ai partigiani. È inaccettabile volere equiparare chi lottò e morì per la democrazia a quelli che combatterono dalla parte sbagliata. Su questo non può esserci ambiguità». Appresa la notizia, il leader del Pd Dario Franceschini ha risposto con una battuta: «Mi hanno detto che poteva essere un boomerang invitare Berlusconi in piazza per il 25 aprile. Poi gli ho chiesto anche di ritirare il disegno di legge. Questa se-
conda cosa è un boomerang o è una cosa buona?». Berlusconi, che ieri è giunto in Fiera a Milano per visitare il Salone del Mobile, commentando la giornata di sabato con le celebrazioni del 25 Aprile ha dichiarato: «Mi sembra che, anche leggendo la stampa, si possa pensare davvero a superare il periodo che abbiamo alle spalle e ad andare verso un comune sentimento nazionale. Ho detto che il 25 aprile dovrebbe veramente diventare la festa della riacquistata libertà».
In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 27 aprile 2009
Per il governatore della banca d’Italia, la recessione si sposterà nelle zone in via di sviluppo
Draghi: «La crisi ora nei paesi poveri» A pesare sono il peggioramento del credito e il ridursi dei flussi di capitale
Mario Draghi
WASHINGTON (USA) - La crisi economica internazionale che ha afflitto in questi ultimi mesi le economie più avanzate, sta prendendo ora una nuova direzione, con «un impatto grave sui paesi in via di sviluppo». Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, parlando a Washington al Development committee. Sono molti, secondo Draghi, i meccanismi di trasmissione che hanno provocato in quest'ultimo semestre l'aggravarsi della situazione per i Paesi in via di sviluppo che «sembrano mo-
strare un'inversione di tendenza» rispetto ai progressi degli ultimi anni. A pesare sulle economie in evoluzione sono il peggioramento del credito, il ridursi dei flussi di capitale verso i paesi emergenti e la caduta dei ricavi dell'export per effetto del declino dei volumi del commercio mondiale. Ma come si è propagata la crisi nel Terzo Mondo? La diagnosi di Draghi sui meccanismi che hanno colpito i Paesi più poveri è precisa. «Alcuni meccanismi di trasmissione hanno agito in modo avverso nell’ultimo semestre: gli in-
termediari finanziari eccessivamente esposti ai rischi di scadenza/cambio hanno tagliato i finanziamenti; l’aumentata avversione al rischio ha ridotto massicciamente i flussi di capitale nelle economie emergenti; gli incassi derivanti dalle esportazioni sono crollati come conseguenza del calo degli scambi commerciali e delle materie prime; le rimesse degli emigrati, normalmente un fattore anticiclico nei Paesi poveri, sembrano ora mostrare un’inversione nella loro tendenza pluriennale di aumento».
Rissa tra marocchini e italiani che poi danno fuoco alla casa Uno degli immigrati è rimasto gravemente intossicato Fermati in otto
Rissa per futili motivi
ALBENGA (SAVONA) - Ci poteva scappare il morto. Per vendetta, dopo una rissa, un gruppo di italiani ha dato fuoco la notte scorsa nel centro storico di Albenga (Savona) ad una casa abitata da immigrati marocchini. Uno di questi, sorpreso nel sonno, è rimasto gravemente intossicato dal fumo ed è stato salvato dai vigili del fuoco. È stato ricoverato con riserva di prognosi a Genova. I carabinieri hanno fermato otto persone, coinvolte nella rissa. Quattro, tra italiani e nordafricani, hanno riportato ferite e sono state medicate in ospedale.
Respinti gli aggressori dopo un conflitto a fuoco
Nave da crociera italiana sfugge a un attaco di pirati ROMA - La nave Melody della compagnia italiana Msc Crociere, con a bordo 991 passeggeri e 536 membri dell'equipaggio, tra i quali 134 italiani, è sfuggita sabato sera all'attacco di pirati mentre si trovava ad un giorno di navigazione a nord delle Seychelles, davanti alle coste somale. Secondo quanto ha raccontato all'Ansa il comandante della nave Ciro Pinto, alle 21.35 ora italiana la Melody è stata attaccata da un'imbarcazione leggera con sei uomini armati a bordo, che hanno aperto il fuoco con fucili kalashnikov colpendo la parte sinistra dell'opera morta della nave (la parte di scafo al di sopra del piano di galleggiamento). LA SPARATORIA - Il punto esatto in cui è stata attaccata la Medody è in pieno oceano, a 180 miglia dalle Seychelles, da cui era partita, e a 600 miglia dalle coste somale. È pertanto ovvio, rileva il comandante Ciro Pinto, che i pirati che si trovavano su un gommone avevano l'appoggio di una nave che si trovava nella zona. I pirati erano sei ed hanno tentato l'abbordaggio da uno Zodiac che ha una velocità molto maggiore della Melody. È stato pertanto impossibile evitare che raggiungessero la nave. Il servizio di sicurezza è però intervenuto con efficacia non appena gli assalitori, che hanno sparato raffiche intimidatorie in aria ed anche alcuni colpi contro la fiancata della nave, hanno tentato di salire a bordo con una scaletta. Le armi in dotazione alla nave, pistole normalmente tenute in cassaforte sotto la doppia responsabilità del capo della sicurezza e del comandante in seconda. sono state usate al momento dell'assalto. Si è fatto ricorso anche agli idranti anti-incendio e ad altre azioni di disturbo, in particolare fare rollare la nave, in mo-
Ciro Pinto
do da rendere troppo pericoloso per i pirati l'abbortdaggio. La Melody ha riportato solo lievi danni. alcuni fori di proiettile nella fiancata, alcuni vetri rotti, una lancia di salvataggio colpita. Quanto ai passeggeri, nulla di grave, ma solo l'inevitabile panico al momento cruciale dell'attacco e qualche escoriazione riportata da chi, nella fretta di tornare in cabina, è inciampato ed è caduto. LA CROCIERA - La Melody era partita il 17 aprile scorso da Durban in Sudafrica; la scorsa notte aveva attraccato alle Seychelles. Ora è in navigazione verso Aqaba: raggiungerà il porto della Giordania il 2 maggio. Dei 134 italiani a bordo 39 sono passeggeri e 95 fanno parte dell'equipaggio. Il ministero degli Esteri ha confermato l'attacco. Il direttore generale della Msc Crociere, Domenico Pellegri-
no, ha parlato con i suoi uomini a bordo: «Mi hanno assicurato che stanno tutti bene, passeggeri ed equipaggio. Non ci sono state scene di panico: i passeggeri sono rimasti tranquilli, la nave ha ripreso regolarmente la propria rotta e rispetterà la sua tabella di navigazione. La situazione non è mai sfuggita di mano al comandante Ciro Pinto - ha sottolineato Pellegrino -, che con grande freddezza ha messo in atto una serie di manovre di sicurezza che hanno scoraggiato i pirati dal proseguire nell'offensiva». PERSONALE DI SICUREZZA ISRAELIANO A BORDO - Pellegrino ha poi spiegato che la nave è riuscita a fronteggiare l'attacco anche grazie all'intervento di personale addestrato alla sicurezza di origine israeliana. «Noi scegliamo gli israeliani perchè sono i migliori. E ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione - ha detto Pellegrino -. Esiste poi un sistema di sicurezza anti-abbordaggio, e si naviga comunque in un'area monitorata e in costante collegamento con un Comando interforze che in questo caso ha il suo centro a Dubai. Si tratta di militari pronti a intervenire in casi del genere». Esiste uno specifico «protocollo di sicurezza», che sabato ha funzionato: «Innanzitutto, in caso di attacco, si procede a luci spente, oscurando tutti gli oblò per disorientare l'inseguitore. I passeggeri a bordo, però, non rimangono al buio: la luce interna non trapela fuori». «Una nave da crociera - ha aggiunto - non può accelerare molto rispetto alla sua andatura: la Melody ha una tenuta di 19 nodi, e i picchi di velocità sono minimi. Le condizioni di fuga dipendono da come la si orienta: esistono manovre che permettono di non far rimanere in scia chi prova a inseguirla, e di non farlo avvicinare».
Il Papa
I timori dei servizi segreti israeliani
L’allarme: «A rischio l’incolumità del Papa» TEL AVIV - A due settimane dall’arrivo di Benedetto XVI i servizi di sicurezza israeliani continuano ad esaminare tutti gli scenari di emergenza che rischiano di turbare la visita e hanno notato che un momento critico potrebbe verificarsi durante la tappa di Nazareth (Galilea), il 14 maggio. Quel giorno il Pontefice celebrerà una messa al Monte del Precipizio e visiterà la Basilica dell’Annunciazione. Secondo il quotidiano Haaretz, il ricorso alla 'Papamobile’ in quella occasione tiene in apprensione lo Shin Bet perchè nelle ultime settimane in ambienti musulmani radicali è stata espressa ostilità alla presenza del Papa e perchè quel giorno i palestinesi ricorderanno la Giornata della Nakba: ossia della 'Catastrofè, così come chiamano la costituzione di Israele nel 1948. In passato questa giornata è stata talvolta motivo di disordini. Qualcuno, scrive Haaretz, po-
trebbe cogliere l'occasione per cercare di colpire il Papa. In una conversazione con l’Ansa un consigliere del ministero del turismo israeliano Stas Misezhnikov, Amnon Lieberman, ha confermato che lo Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) ha raccolto indicazioni iniziali relative a fermenti fra «islamici estremisti», le quali vanno prese in adeguata considerazione. A quanto pare le preoccupazioni dello Shin Bet riguardano il ricorso ad un modello scoperto di 'Papamobilè. Per quanto concerne i preparativi del pellegrinaggio, ha aggiunto Lieberman, Israele mantiene una stretta collaborazione con i rappresentanti del Vaticano. Commentando informazioni stampa secondo cui a Nazareth sarà necessario chiudere i negozi che si affacciano sulle strade percorse dal Papa, il consigliere ha replicato che «si provvederà affinchè la vita continui a svolgersi nella normalità».
Il kebab batte la porchetta Dipendente in malattia Chi va a letto tardi e insidia la pizza su Facebook: licenziata ha performance migliori ROMA - Il kebab è una pietanza di origine turca, ma ormai ben diffusa e radicata anche nella nostra gastronomia. Ed è sempre più facile vedere pizzerie al taglio che hanno sostituito l'ormai vecchio spiedo per i polli, con il classico girarrosto verticale del kebab, in relatà il Döner kebab (il kebab che gira). Seconda la Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna) nella sola Roma, tra il 2004 e il 2008, l'avvio o l'acquisizione di 705 pizzerie al taglio, delle quali 204 (pari al 30%) hanno un titolare straniero. E delle 204 aziende con titolare straniero oltre il 60% appartengono alle tradizioni alimentari
riconducibili al kebab. Insomma, un boom del «panino etnico», che rischia di far tramontare una nostra gloriosa tradizione culinaria, quella della porchetta, e che potrebbe avviare l'Italia sulla strada della Germania, dove il kebab risulta il fast food preferito.
ROMA - Una dipendente della nota compagnia di assicurazioni svizzera Nationale Suisse si è data malata per un giorno. La causa, una forte emicrania. Tuttavia, il datore di lavoro ha scoperto che la donna navigava su Facebook, e l'ha licenziata in tronco. La motivazione: «Chi è in grado di navigare in Rete, può anche lavorare». Ma allora, che cosa può o non può fare un dipendente mentre si trova a casa in malattia? Deve evitare tutte le attività e restare tassativamente a riposo a letto? Anzi, nemmeno stando a letto con il computer sulle ginocchia può sentirsi al sicuro? Il caso
svizzero mostra a quali difficoltà può andare incontro un dipendente assente per malattia che però è attivo sul web ed è visibile dai colleghi di lavoro. Il fatto risale allo scorso novembre, ed è stato reso noto in questi giorni dal giornale elvetico online «20 Minuten».
MILANO - È la rivincita dei tira-tardi la sera, che avrebbero performance migliori. Tutto merito, dicono alcuni ricercatori belgi, della particolare interazione che si crea fra il loro orologio biologico (quello che regola il ritmo sonnoveglia) e la cosiddetta pressione del sonno (legata non tanto all'ora più o meno tarda, quanto al numero di ore trascorse da svegli). Quando si parla di sonno, il mondo si divide in due: i gufi-nottambuli, che tendenzialmente vanno a letto tardi, e le allodole-mattiniere che non riescono a dormire dopo le sei-sette di mattina. Un destino scrit-
to nei geni. E fra questi, ci sono anche i casi estremi di chi si corica all'alba e di chi, a quell'ora, si alza. Philippe Peigneux e Christina Schmidt dell'Università di Liegi hanno proprio scelto questi due estremi per la loro ricerca: 16 mattinieri e 15 nottambuli.
4 Primo piano
Lunedì 27 aprile 2009
Primo piano 5
Lunedì 27 aprile 2009
Chiesta la vigilanza negli aeroporti
Influenza suina
In Italia niente rischio Il Governo consiglia di evitare i viaggi
Niente messe e partite a porte chiuse Attività pubbliche ridotte al massimo
Incubo virus in Messico Accertato il decesso di 81 persone, distribuite migliaia di mascherine: no a baci e strette di mano di MARTINO RIGACCI CITTÀ DEL MESSICO – In Messico, un paese tra i più cattolici al mondo e amante del calcio, vedere una domenica senza messe e con partite a porte chiuse capita raramente: è proprio quello che è successo ieri nella gigantesca capitale del paese, dove si stanno moltiplicando le misure di prevenzione per i timori di altri contagi dell’influenza da suini, che ha già fatto 81 morti. Nella lotta contro l’incubo virus che la megalopoli messicana (20 milioni di abitanti) sta portando avanti, la principale novità delle ultime 24 ore è stata proprio l’aumento del numero dei morti: erano 20 (più altri 48 da accertare), ora i decessi sospetti sono 81, ha reso noto il ministro della salute, Josè Angel Cordova, rilevando che finora le persone ricoverate sottoposte ai controlli sanitari sono 1.324. Nel riconoscere la gravità dell’influenza, le autorità hanno nelle ultime ore ribadito che la rete ospedaliera del paese conta con un numero di antivirali sufficiente per debellare il nuovo e potente virus. L'impatto del virus ha tra l’altro già mutato, almeno in parte, le abitudini dei messicani della capitale. Visto il consiglio del governo ad evitare baci e persino strette di mano, molta gente si saluta con un cenno, oppure alzando il capo mentre non manca chi si è dipinto sulla mascherina copre-bocca un sorriso. Siamo di fronte, non si stanca di ripetere il governo, ad un virus mortale che si trasmette per esempio tramite un semplice starnuto. Nella città, quella di ieri è stata una giornata più silenziosa del solito. Non solo non ci sono state messe – anche se le chiese sono rimaste aperte – e le partite si sono svolte a porte chiuse, ma un pò in tutti i quartieri le attività pubbliche sono ridotte al lumicino, visto che gli eventi cancellati sono stati più di 550, mentre sono molti i ristoranti e locali chiusi. Tutte misure in vigore non solo nell’area della capitale, ma anche a San Luis Potosì, altro grande focolaio dell’influenza che in queste ore angoscia il Messico, un paese con ben 110 milioni di abitanti. Per capire quanto sia alta l’emergenza, alcuni analisti hanno sottolineato che l’ultima volta che le messe sono state cancellate nel paese – dove l’85% della popolazione è cattolica - è stato durante la cosiddetta “Guerra Cristera” (1926-1929) che oppose lo Stato laico emerso dalla rivoluzione e gruppi armati cattolici. Per ordine del governo, hanno chiuso anche gli zoo, mentre le lezioni sono state sospese fino al 6 maggio. Il paese si sta in altre parole preparando a quella che il sindaco di 'Ciudad de Mexicò, Marcelo Ebrard, non ha esitato a definire «critica». A partire da oggi, è stato inoltre precisato, le autorità distri-
buiranno gratis circa un milione di mascherine in luoghi particolarmente affollati, quali metro, treni e stazioni di bus, oltre agli ospedali e gli altri centri medici. I timori per il contagio dell’influenza suina, intanto, hanno cominciato a condizionare i turisti italiani che vogliono viaggiare in Messico. All’aeroporto di Fiumicino, sull'unico volo charter di Eurofly in partenza ieri, ben 43 passeggeri su 102 non si sono presentati all’appello. Inoltre è stato cancellato per motivi non precisati il volo di linea di Aeromexico che sarebbe dovuto arrivare in serata da Città del Messico per ripartire poi verso le 23. Nello scalo aereo romano comunque non sono comunque scattati allarmi specifici. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha comunque chiesto che i viaggiatori italiani possano disdire i contratti di viaggio senza alcuna penale a loro carico.
Alcuni turisti a Città del Messico, visitano la città indossando le mascherine fornite dal Governo
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L’ALLARME
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L’Oms elabora i piani di contrasto e prevenzione
Gli Stati Uniti proclamano lo stato d’emergenza GLI STATI UNITI hanno proclamato lo stato di emergenza sanitaria a causa della diffusione del virus dell'influenza suina di cui negli Usa sono stati accertati già 20 casi, mentre in Messico sono già 1324 i casi con 81 morti. Lo ha annunciato il ministro per la Sicurezza interna Janet Napolitano, che ha anche dato ordine di distribuire il 25% delle scorte Usa degli antivirali Tamiflu e
Relenza di cui gli Usa hanno a disposizione 50 milioni di dosi. Janet Napolitano ha detto poi che la Casa Bianca ha attivato una squadra di controllo per monitorare costantemente la situazione, «che è in evoluzione». Il direttore facente funzione dei Cdc ha precisato che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, «è tenuto costantemente aggiornato». Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è «molto preoccupato per i recenti casi di influenza» causata da un virus dei suini. Lo ha detto uno dei consiglieri per la Sicurezza Nazionale, John Brennan, aprendo il briefing convocato alla Casa Bianca proprio sull'allarme causato dall'influenza. Brennan ha confermato che sono stati accertati una ventina di nuovi casi negli Stati Uniti e che la messa a punto di un sistema di sorveglianza e di comunicazione corretta è considerato «alta priorità». E' stato intanto confermato dalle autorità sanitarie statunitensi che l'influenza suina ha colpito a New York otto studenti di una scuola superiore del
Queens. Il Center for Desease Control (Cdc) di Atlanta ha poi aggiunto ai 7 casi della California e ai due casi del Texas già noti, anche due casi in Kansas e uno in Ohio, per un totale di 2o casi accertati negli Usa. L’Organizzazione mondiale della sanità, dal canto suo, ha definito «piuttosto probabile che l'attuale epidemia di influenza suina possa mutare in una forma ancora più pericolosa». L’Oms sta coordinando da Ginevra la lotta contro il diffondersi della malattia. Il virus, ha spiegato Keiji Fukuda - uno dei virologi dell'Oms ha spiega - è molto probabile che si stia trasformando e, quando un virus si trasforma, è chiaro che può diventare molto pericoloso per la popolazione". L'Oms sta valutando se portare lo stato di allerta dal livello 3 a 4 su una scala che prevede al massimo livello 6, pandemia conclamata. La decisione sarà presa martedì. Tuttavia, ha aggiunto Fukuda, il mondo non è mai stato così pronto ad affrontare una potenziale pandemia, grazie agli enormi sforzi compiuti negli ultimi cinque anni.
Distribuzione di mascherine
Le fasi di “preparazione” e i vari livelli di allerta NEI PIANI di prepazione per contrastare una pandemia di influenza l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce diversi periodi con sei fasi crescenti di livello di allerta. Le fasi da 1 a 3 corrispondono al periodo di preparazione (1-3 ) con infezioni animali preponderanti e rare infezioni tra gli umani, la fase 4 – con una trasmissione da uomo a uomo sostenuta (4) - precede la pandemia (5-6) – caratterizzata da una diffusa infezione umana. Le fasi 4-6 necessitano una risposta e sforzi di mitigazione. L'Oms ha inoltre integrato il periodo che segue l’apice della pandemia ed il periodo post-pandemico. Le diverse fasi sono dichiarate dall’Oms non appena è accertata l’esistenza dei criteri corrispondenti. Per le fasi 1-3, il virus circola prevalentemente tra gli animali, rari casi umani. FASE 1: nessuno dei virus in circolazione tra gli animali risulta all’origine di infezioni tra gli umani. FASE 2: un virus influenzale animale è in circolazione tra gli animali e risulta aver causato infezioni tra gli umani ed è considerato una potenziale minaccia di pandemia.
FASE 3: un virus influenzale riassortito animale o animaleumano provoca casi sporadici o piccoli cluster di malattia tra la gente. Non ha però raggiunto il livello di trasmissione necessario a provocare lo scoppio di cluster epidemici a livello di comunità (community level outbreaks). FASE 4: ( trasmissione da persona a persona sostenuta): la fase è caratterizzata dalla trasmissione da persona a persona di un virus influenzale riassortito animale o animale-umano in grado di provocare «community level outbreaks». La capacità di provocare lo scoppio di cluster epidemici a livello di comunità segna un netto cambiamento per il rischio di pandemia. Con la fase 4 la minaccia sale significativamente, ma non significa che una pandemia è inevitabile. Ogni Paese colpito deve adottare misure per contenere la malattia. FASE 5: è caraterrizzata dalla diffussione del virus da persona a persona in modo diffuso. Almeno due Paesi della stessa regione sono coinvolti. E' un forte segnale che la pandemia è imminente. FASE 6: è la fase della pandemia. È caratterizzata dallo scop-
pio di cluster epidemici a livello comunitario in almeno un Paese supplementare in un’altra regione. La designazione di questa fase indicherà che la pandemia è in corso. Durante il periodo posteriore all’apice della crisi, l’attività sembra decrescere sotto i livelli massimi osservati, ma è incerto se ci saranno ulteriori ondate e bisogna restare pronti. Periodo post-pandemia: attività della malattia ai livelli stagionali. Va specificato che al momento non esiste un vaccino contro il virus A-H1N1 e che sia l'Oms che i vari organismi sanitari dei singoli Stati sono pronti a lavorarci. Tuttavia farmaci come il Tamiflu sono efficaci contro l'influenza. Questo virus è molto temuto dalle autorità sanitarie non solo perchè è trasmissibile come una normale influenza da uomo a uomo, ma perché è considerato molto insolito. Nel suo dna coesistono geni aviari, umani e suini. Inoltre, si tratta di un virus sconosciuto al nostro sistema immunitario.
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Ricoveri d’urgenza in Israele e Nuova Zelanda. Segnalazioni anche in Francia e Spagna
La mappa dei casi sospetti nei vari Paesi Test negativo per l’uomo arrivato dal Messico che si è fatto visitare allo Spallanzani di Roma CRESCONO in vari paesi del mondo le segnalazioni di casi sospetti di influenza da suino che ha colpito alcune zone del Messico. Ecco nel dettaglio la situazione: MESSICO: Sono 81 i morti (20 delle quali attribuite con certezza al virus dei suioni A/H1N1) e 1.324 sospetti in Messico, dove il governo ha messo in atto provvedimenti speciali per isolare i casi confermati e sospetti. USA: Otto casi, di lieve intensità, sono stati accertati negli Stati Uniti (California e Texas) e due nuovi casi nel Kansas. A questi casi si aggiungono otto probabili
a New York. ITALIA: È risultato negativo ai test virologici per l’influenza da suini il paziente proveniente dal Messico che ieri si è presentato all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. NUOVA ZELANDA: Dieci liceali neozelandesi che erano stati in Messico per una settimana sono stati probabilmente contagiati dalla influenza da suini, di cui presentano i sintomi. FRANCIA: Sono attualmente due i casi sospetti riscontrati dalle autorità sanitarie transalpine. A Marsiglia le autorità sanitarie hanno resono noto che una donna incinta di ritorno dal Messico è
stata sottoposta a test che hanno dato esisti negativi, escludendo ogni rischio di contagio. SPAGNA: Tre i casi sospetti segnalati. Si tratta di persone tornate da un viaggio a Città del Messico e che accusano i sintomi dell’influenza. Attualmente sono in osservazione e in isolamento. ISRAELE: Un giovane di 26 anni, proveniente dal Messico, è stato ricoverato nell’ospedale di Netanyah a nord di Tel Aviv. L'uomo, rientrato in Israele venerdì, ha una forte influenza e presenta altri sintomi sospetti. RUSSIA: Al momento non si segnalano casi sospetti. Il presidente Putin oggi ha firmato un provvedimento urgente per la creazione di una commissione che lavorerà per la prevenzione della diffusione del virus sul territorio russo.
Al momento non esiste un vaccino specifico per il virus
LE ASSOCIAZIONI
RESTA alta l’allerta in Italia sul fronte dell’influenza da suini. Al momento «non sono stati segnalati casi nel nostro Paese», spiega il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, spiegando che è già operativo presso il ministero del Welfare un’unità di crisi composta da quattro-cinque esperti. Gli specialisti, in queste ore, sono in stretto contatto con le autorità internazionale per monitorare l'evoluzione del fenomeno influenzale. «Ci stiamo preparando da anni, fin dai tempi dell’aviaria, ad affrontare un’eventuale pandemia di influenza – puntualizza Fazio -. Al momento non ci sono in Italia nè pericoli nè rischi: abbiamo continui contatti con i Paesi europei per mettere a punto possibili strategie contro una possibile pandemia. Al momento non si è ravvisata la necessità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere». Nei prossimi giorni il sottosegretario Fazio effettuerà una riunione tecnica per affrontare il problema della vaccinazione. «Stiamo valutando –ha detto Fazio - le iniziative da prendere nel caso in cui si rendesse obbligatoria la vaccinazione». In caso di pandemia, ha precisato, la vaccinazione scatterebbe comunque nelle ultime due (cinque e sei) delle sei fasi di allerta fissate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Per qualche ora, comunque, anche in Italia si è temuto l’arrivo dell’influenza che sta mietendo vittime in Messico e in al- Un maiale cune zone degli Stati Uniti. Un paziente, proveniente dal Messico, ieri si è presentato all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma perchè accusava sintomi simili all’influenza anche se le sue condizioni non erano gravi. L’uomo è stato sottoposto a test specifici che hanno dato esito negativo escludendo il contagio dall’influenza da suini. Gli uffici veterinari del Ministero stanno «monitorando l’evolversi della situazione». Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini ha sottolineato che gli animali all’origine dell’influenza suina «al momento rappresentano un rischio trascurabile per il nostro Paese sia perchè l’Italia non importa suini vivi da quelle zone, sia perchè i casi influenzali umani nord americani rappresentano fenomeni di contagio interumano». La Farnesina ha sconsigliato di viaggi in Messico, dove il virus della febbre suina ha fatto 81 morti. «A meno di motivi improrogabili -si
legge sul sito «www.viaggiaresicuri.it» - «si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità». Il ministero della Sanità, dal canto suo, ha stilato una serie di consigli per i viaggiatori in partenza o in arrivo dalle zone a rischio di influenza suina. Volantini con le raccomandazioni sono stati inviati agli Uffici di sanità marittima e frontaliera (Usmaf). Ai viaggiatori provenienti dalle aree interessate dai focolai di influenza suina, in caso ritengano di essere stati esposti durante il viaggio a contatti con suini, o con persone affette da influenza suina, si consiglia di tenere sotto controllo il proprio stato di salute per almeno 7-10 giorni. Se durante questo periodo dovesse comparire febbre e sintomatologia simil-influenzale (come mal di gola, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari, ecc), si raccomanda di consultare, telefonicamente, un medico o contattare i numeri telefonici che saranno indicati dal Ministero oggi, segnalando il recente viaggio e l’eventuale contatto con suini o persone affette da influenza. Ai viaggiatori diretti in aree interessate da focolai di influenza suina il ministero consiglia di evitare la visita di mercati o di fattorie in cui si può venire a contatto con suini, che potrebbero essere infetti e di consumare cibi a base di carne suina solo dopo accurata cottura. È raccomandato anche di evitare di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca e di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool. Il ministero precisa che la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali pur sollecitando le difese immunitarie, probabilmente non è efficace nei confronti di questa specifica infezione. Al ministro Sacconi è stato chiesto di predisporre un servizio di vigilanza negli aeroporti per la febbre suina. La sollecitazione è giunta da Domenico Miceli, segretario nazionale del Simeca, il Sindacato medici civili aeroporti. «Nell’ipotesi – ha sostenuto Miceli – che l’Oms decida di allargare il sistema di vigilanza su tutti i continenti, sarebbe opportuno che anche in Italia vengano strutturate per affrontare il problema prevenzione tutti i pronto soccorso degli aeroporti».
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«No alla psicosi: si acquisti carne italiana»
«ACQUISTARE carne di maiale e salumi italiani senza cedere alla paura ingiustificata è un comportamento di buon senso ma è anche un gesto di responsabilità per evitare di far chiudere senza ragione gli allevamenti italiani mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro, dalle stalle ai negozi». È questo l’appello lanciato dalla Coldiretti nel sottolineare che in Italia da almeno dieci anni non viene importata carne fresca, congelata o suini vivi dal Messico e che nei cinquemila allevamenti italiani non è stato riscontrato nessun caso di contagio di uomini o animali. Con 31 chilogrammi per persona ogni anno la carne suina fresca o trasformata – precisa la Coldiretti – è la preferita dagli italiani che possono continuare ad acquistarla tranquillamente dopo i chiarimenti dell’Organiz-
sono misure valide che hanno dato importanti risultati, soprattutto nelle vicende dell’aviaria e della Bse. Ecco perchè è necessario che, come è stato fatto per il pollo e per la carne bovina, anche ora si renda obbligatorio in etichetta la provenienza della carne suina. È quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito ai casi di influenza suina registrati in Messico e Stati Uniti che hanno suscitato un pronto intervento da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’etichetta d’origine -sottolinea la Cia- è un provvedimento che va, quindi, adottato da subito anche per i maiali. I consumatori hanno, infatti, tutto il diritto di conoscere la provenienza del prodotto che acquistano. In questo modo si ha una completa tracciabilità dell’intera filiera.
Da almeno dieci anni sono cessate le importazioni del prodotto dal Messico
Per le strade di Città del Messico
zazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Ministero del Welfare italiano sul fatto che il consumo di carne suina è sicuro. Un rischio vero per il nostro Paese in questo momento sono – sottolinea la Coldiretti – le paure ingiustificate che nel passato, per situazioni analoghe, hanno provocato senza ragione una psicosi nei consumi che è costata migliaia di posti di lavoro e miliardi di euro al sistema produttivo, con perdite stimate di 2 miliardi per la mucca pazza (2001) e di mezzo miliardo per il pollame con l'aviaria (2005). Per questo vanno subito adottate senza indugi - sottolinea la Coldiretti – le misure già
sperimentate con successo nel caso dell’influenza aviaria a partire dall’obbligo di indicare della provenienza sulle etichette della carne di maiale al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina rispettivamente dopo le emergenze aviaria e mucca pazza. L’esperienza delle crisi del passato ha dimostrato che – conclude la Coldiretti – la trasparenza dell’informazione e la rintracciabilità in etichetta è il miglior modo per garantire i consumatori ed evitare la psicosi nei consumi. Influenza suina: gli allevamenti italiani sono sicuri, i controlli sanitari rigorosi. Occorre evitare allarmi ingiustifi-
cati. Subito l’etichetta d’origine. La Cia, dal canto suo, chiede che venga messa subito l’etichetta d’origine, come è stato fatto con successo per il pollo e la carne bovina, introducendo l’obbligo della provenienza del prodotto v anche per i maiali. In questo modo si danno opportune garanzie ai consumatori. I nostri produttori hanno investito molto in qualità e sicurezza. Gli allevamenti italiani di maiali sono sicuri. La rete sanitaria funziona perfettamente. I controlli sono rigorosi. Bisogna evitare allarmismi inutili che possono provocare ingiustificate e pericolose psicosi tra i cittadini. Nel nostro Paese ci
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Lunedì 27 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Il presidente dell’Ordine, Nardone, accusa la Regione Basilicata: 78 posti, nessuno per noi
Concorsi, snobbati i geologi «Non è una difesa corporativa: riguarda il diritto alla sicurezza dei cittadini» UN TEMPO si diceva: in Basilicata un geologo non può non trovare lavoro. Una terra in perenne frana - e anche ballerina, come il 23 novembre 1980 confermò - rendevano la figura dello “scienziato della terra” fondamentale. I recentissimi bandi della Regione Basilicata - 78 posti a concorso di diverso tipo - dicono il contrario. Non è previsto un solo ruolo per i geologi. Ed ecco perché il presidente dell’Ordine regionale di categoria, Raffaele Nardone, ha protestato duramente. Spiega Nardone: «Nonostante la denuncia pubblica fatta lo scorso mese di marzo circa la scarsa presenza di geologi nelle strutture regionali, si apprende che la Regione Basilicata bandisce 78 posti dimenticandosi proprio dei professionisti che si occupano di prevenzione e gestione del territorio e delle sue risorse». Nardone si rivolge ovviamente alle istituzioni. Puntualizzando che si tratta de-
gli interessi dei cittadini. «Non si tratta di una difesa di carattere corporativo spiega - ma di un legittimo riconoscimento del ruolo di una figura professionale che svolge una funzione strategica per la tutela del territorio». E’ stato proprio il terremoto in Abruzzo a dimostrare drammaticamente - quanto possa essere importante il ruolo dei geologi. «Che non possono essere chiamati a intervenire - commenta il presidente dell’Ordine - solo a sciagura avvenuta. Il loro è un ruolo che è strategico nel momento della programmazione e, quindi, è di vitale importanza averne una presenza organica all'interno delle istituzioni. Il cambiamento nell'uso del territorio negli ultimi decenni, avvenuto spesso in carenza di un pianificazione urbanistico-territoriale, ha comportato, tra l'altro, la costruzione di insediamenti civili e industriali in luoghi non idonei, l'apertura di vie di comunica-
Il presidente dell’Ordine lucano dei geologi, Raffaele Nardone
zione, il disboscamento, la cementificazione degli alvei, le pratiche agricole di tipo intensivo, l'irrazionale uso delle risorse geo-naturali a discapito della sostenibilità e qualità ambientale». A tutti questi aspetti, i re-
sponsabili dell’Ordine ne aggiungono un altro di natura ambientale: i cambiamenti climatici in atto e il conseguente incremento degli eventi meteorici estremi. Non è una particolare passione dei geologi per il cata-
strofismo: quando piove tanto, il terreno diventa fango e cede. Nardone va oltre anche i cambiamenti climatici, le conseguenze geologiche e il bisogno per il mondo di produrre sempre meno gas serra, aggiunge anche temi di valenza strategica per l'applicazione della tecnica e della scienza del geologo. Insomma, seguendo il ragionamento di Nardone si capisce quanto sia centrale la competenza del geologo per la programmazione, la gestione e lo sviluppo sostenibile del territorio. «E invece - punta il dito nella nostra regione l'ufficio Geologico è sottodimensionato, l'ufficio Ciclo delle acque senza geologi, l'ufficio Tutela e compatibilità ambientale e l'ufficio Foreste e tutela della natura con geologi convenzionati, nell'ufficio di Protezione civile mancano geologi eccetera». «Il presidente della Regione dice bene - aggiunge Nardone - quando sostiene che bi-
sogna insistere sul patrimonio delle intelligenze di cui è ricca la nostra terra, saperne valorizzare fino in fondo e senza alcun pregiudizio il livello di merito e di competenza. Dimentica però una categoria professionale che tanto può dare in termini di crescita e di tutela del patrimonio ambientale». «Di fronte alla consapevolezza che la prevenzione rappresenta davvero l'unica misura di mitigazione del rischio - conclude - registriamo tristemente che ancora molto c'è da fare per il salto di qualità che tanto auspichiamo verso una corretta, compatibile e sostenibile gestione del territorio. In tale ottica continueremo a lavorare per rivendicare e valorizzare il ruolo dei professionisti geologi quali “sentinelle del territorio”». Risvolto quasi comico: tra i posti previsti dalla Regione, è contemplato il requisito della laurea in ingegneria mineraria. Che non esiste più. La laurea in geologia, invece, esiste. Eccome.
Pepe accusa l’azienda di Tito e chiede un incontro in Regione
«Eurodoor non rispetta gli accordi» Cgil si rivolge a Confindustria NON SI STA comportando bene, la direzione dell’Eurodoor, azienda di Tito Scalo: se ne dice convinto Antonio Pepe, segretario regionale della Cgil. Che scrive un comunicato duro, anche nei confronti dell’associazione degli industriali, chiedendo impegni precisi. I dipendenti nel frattempo continuano a presidiare l'ingresso della fabbrica. A loro la Cgil esprime piena solidarietà. Dice Pepe: «L’Eurodoor non rispetta gli accordi stipulati al tavolo di confronto regionale. E' veramente inaccettabile che, dopo aver
sottoscritto un accordo, che tra l'altro dovrebbe corrispondere 4 mensilità a 42 lavoratori in stato di cassa integrazione, mette in campo operazioni di piccolo cabotaggio, con improbabili imprese, attraverso l'utilizzo di alcuni lavoratori in maniera surrettizia e senza alcuna informazione né assunzione di responsabilità, in ordine al fatto che la supposta impresa, che dovrebbe rilevare le produzioni Eurodoor, ha l'obbligo di riassunzione dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria».
Ed è qui che Pepe chiede l’intervento di Confindustria. «Di quella Confindustria - specifica - che è sempre pronta a lagnarsi, nei confronti delle istituzioni, quando deve attingere a finanziamenti pubblici e che in questo caso dovrebbe almeno assicurare un comportamento coerente con gli accordi sottoscritti da parte di un'azienda associata. Le manovre sottobanco di alcuni imprenditori dell'area, in cui è presente l'Eurodoor, non giovano alla ripresa industriale dell'azienda».
La sede dell’Eurodoor di Tito
Il sindacato chiede a tutti i firmatari dell'accordo il massimo senso di responsabilità, e invita anche l'assessorato regionale alle Attività produttive (retto da Gennaro Stra-
ziuso) a convocare immediatamente una riunione al fine di evitare un ulteriore incremento di sfiducia nei confronti delle istituzioni da parte dei lavoratori.
E’ andata bene la tappa a Salerno dell’iniziativa. Prossima fermata Bologna
Basilicataintir, primo bilancio ok ESORDIO niente male per il tour di Basilicataintir, il progetto originale e innovativo di promozione del territorio ideato dai giovani di Identità lucana e curato dall'associazione stessa con il contributo dell'Apt, la Regione Basilicata e i diversi comuni partecipanti. La carovana per tre giorni (dal 24 al 26 Aprile) ha soggiornato sul lungomare di Salerno. Bilancio positivo. Alcuni numeri. Il tir ha registrato 8.000 presenze, per lo più costituite da famiglie. Tantissimi i bambini. Facile capire il perché. Contributo fondamentale la location, il lungomare appunto e il fine settimana in cui è stato previsto l'evento. Il tir, al suo interno, può
sembrare apparentemente freddo e noioso ai più piccoli. Le pareti bianche, che come opportunamente spiegato dal presidente di Identità lucana Antonio Bruno, simboleggiano la genuinità del popolo lucano, i prodotti naturali della nostra terra (grano, olive, olio, pane, peperoni, arance) esposte come teche perché siano salvaguardati. Un museo. Un museo molto particolare: multisensoriale. La sabbia delle nostre coste posta su un letto azzurro che al buio si illumina. La legna da cui escono i suoni che animano le più conosciute favole e leggende: l'ululato del lupo, il cinguettio degli uccelli, il soffio del
vento. Un cratere il cui fondo erutta una miscela di profumi ed essenze lucane. Un museo in cui potersi divertire, come accade ai più piccoli, o lasciarsi trasportare in questo viaggio alla scoperta dei tesori lucani. Ogni prodotto esposto è accompagnato da una didascalia, in italiano e in inglese, che ne esplica il significato estrinseco. Tra i visitatori, alcuni stranieri. In particolare, una delegazione bulgara interessata a uno dei tanti itinerari turistici offerti: Parco del Pollino-Matera. Questo “itinerario della forma”, prevede un pacchetto di 4 giorni e 3 notti oppure di 2 giorni e una notte. Rimanendo in questa zona della regione, molto apprezzata
l'iniziativa del Parco Nazionale del Pollino che concede un incentivo di circa 3.500 euro alle scuole pubbliche e private per gite didattiche. Molte le richieste mirate, soprattutto per eventi conosciuti e particolarmente amati come Il volo dell'Angelo e lo spettacolo della Grancia. È ora di prenotare le vacanze. Tra le più ambite mete ti rustiche, Maratea. Ma anche la costa ionica ha avuto modo di farsi conoscere in questi giorni. Turismo, turismo e ancora turismo, dunque. Cartine della città di Matera e dell'intera regione andate a ruba, esaurite 6.000 brochure. Come poter abbandonare il “villaggio Basilicata” senza aver assaggiato qualche preliba-
Visitatori acquistano prodotti a Salerno
tezza lucana? Aglianico e pasta fresca i prodotti più venduti. Per chi preferisse ponderare accuratamente la scelta prima di acquistare, tanto materiale informativo su prodotti tipici con marchio “Orizzonti lucani” rilasciati dal Dipartimento agricoltura della re-
gione. Se a tutto ciò si aggiungono i contatti presi con alcuni consorzi turistici della città ospitante, Basilicataintir, in questi giorni a Salerno, ha centrato il bersaglio. Prossima tappa: Bologna. Cosa succederà? Anna Martino
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Lunedì 27 aprile 2009
Arbea Incontro col sott. Buonfiglio
Cittadinanza solidale Terminato il vaglio delle domande
“Processo” all’ente nel paese del presidente Pratiche irregolari: bugie sul nucleo familiare
Ci provano in 42
SANT'ARCANGELO Cercano di difendere l'Arbea. Il presidente della Regione Vito De Filippo, l'assessore Vincenzo Viti, il direttore di Arbea Gabriele Di Mauro si presentano all'incontro a Sant’Arcangelo - il paese del governatore - con il sottosegretario Antonio Buonfiglio, fedelissimo del sindaco di Roma Gianni Alemanno, organizzato dal Popolo della libertà. Non potevano lasciare in mano al centrodestra tutti quegli imprenditori agricoli in protesta. Perché la situazione dell'Arbea fa rabbia. E in sala di imprenditori arrabbiati ce ne sono tanti. De Filippo dice: «Vi conosco tutti». E infatti fuori lo salutano in tanti. Ma non è come al solito. C’è una certa freddezza nelle strette di mano. «E' perché di soldi ancora non ne abbiamo visti», spiega un agricoltore di Senise. Ha votato sempre per il centrosinistra. «Ora però - dice - non si può più». Si sente preso in giro. E come lui ce ne sono tanti. Le parole populiste del consigliere regionale Antonio Tisci piacciono. Parla dei suoi nonni, «contadini». E poi invita il sottosegretario a prendere un impegno con quelle aziende «che hanno crediti con la Regione e l'ufficiale giudiziario dietro la porta». Perché in tanti rischiano il fallimento. Un agri-
coltore interviene. «Mi chiamo Vincenzo Conte e vi racconto cos’è l'Arbea». Parla dei ritardi, dell'indagine della procura di Potenza e delle strane proposte dell'organismo. Si parla del pm Henry John Woodcock, delle difficoltà a portare avanti l'azienda, dei rapporti con le banche e degli ostacoli con il mercato. Poi tocca al sottosegretario. Ricorda che ha presieduto Agea, l'ente nazionale che eroga i contributi agli agricoltori, e che ha diretto la Sin Srl, società che sta aiutando Arbea a uscire dal pantano in cui si trova, con quasi 12.000 pratiche di finanziamento arretrate. «L'attività agricola deve tornare al centro della politica», dice Buonfiglio. Secondo il sottosegretario l'agricoltura va sostenuta. Se la prende con il «dirigismo bruxellese» che «è lontano dai reali bisogni dei territori». E conclude: salvare il settore si può. «Basta dividere chi conduce realmente i terreni da chi si prende i finanziamenti e vive facendo altro», commenta. L'applauso è lungo. E il finale morbido: «Agea e Arbea devono aiutarsi, completandosi. Dove non arriva l’una deve arrivare l'altra. Vi prometto di fare il possibile». Gli agricoltori chiedono: «I tempi?». Buonfiglio glissa. «Prendo l'impegno». Non dipende da lui. Fabio Amendolara
POTENZA - La Regione Basilicata ha ultimato le operazioni di monitoraggio e valutazione in merito al programma di promozione della cittadinanza solidale. Al termine delle operazioni 8 pratiche state “congrue” mentre ben 42 pratiche “irregolari”, molte delle quali avevano presentato una dichiarazione mendace sul nucleo familiare. In particolar modo l'attività di valutazione compiuta dall'organo decisionale, preposto alla gestione della provvidenza comunitaria, è stata volta al compimento di uno scrupoloso accertamento e controllo dei dati ma soprattutto negli atti e nelle comunicazioni che evidenziavano le ipotesi di sospetta frode o irregolarità. La Regione Basilicata attraverso una legge regionale la n° 3/2005 ha realizzato interventi e servizi di cittadinanza solidale quali misure universali e selettive di contrasto della povertà e dell'esclusione sociale attraverso il sostegno delle condizioni economiche e sociali di persone appartenenti a nuclei familiari esposti al rischio della marginalità sociale e impossibilitati a provvedere al proprio mantenimento. Gli interventi previsti dalla legge rappresentano azioni di politica attiva e comprendono sussidi monetari di integrazione del reddito e programmi di intervento, strettamente correlati all'obiettivo di perseguimento dell'integrazione sociale e dell'autonomia economica delle persone destinatarie e dei relativi nuclei familiari. Al perseguimento delle finalità della legge concorrono risorse regionali, nazionali e comunitarie appositamente destinate e coordinate. Inoltre la Regione Basilicata ha effettuato controlli diretti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite con riferimento sia alla situazione economica sia a quella anagrafica dei nuclei familiari richiedenti il beneficio, avvalendosi dei dati informativi a disposizione degli enti erogatori di prestazioni previdenziali e assistenziali e degli uffici fiscali.
Fatte salve le eventuali conseguenze di natura penale o civile, i beneficiari che, a seguito dei controlli, risulteranno privi dei requisiti stabiliti decadranno dal beneficio ed incorreranno nell'obbligo di restituire le somme eventualmente già percepite, con la maggiorazione degli interessi legali. Nella graduatoria approvata in via definitiva, sono state finanziate 3.738 domande che presentavano un rapporto Ise con coefficiente di equivalenza minore o uguale a 764. Il calcolo che ha definito l'influenza dell'irregolarità riscontrata sul diritto di accesso al programma e sulla quantificazione del contributo spettante è stato sviluppato che otto pratiche hanno avuto esito positivo mentre ben quarantadue pratiche esito negativo. E' stato possibile effettuare il calcolo della situazione solo dopo aver avuto la mappa regionale completa di tutte le situazioni irregolari, inserendo in una simulazione di graduatoria tutti i casi che sono stati oggetto di verifica. Comunque l'organo decisionale, in
via di autotutela, aveva già bloccato l'erogazione dell'assegno di integrazione del reddito, ancora non consegnato, per tutti quei beneficiari che fossero stati raggiunti da un controllo, a partire dal momento in cui era stata data comunicazione dell'irregolarità. Al termine dell'azione di verifica sono state ritenute congrue otto posizioni di cittadini residenti nei Comuni di Grottole, Maratea, Montescaglioso, Pomarico, Nova Siri e Paterno e quindi non si è dovuto procedere alle comunicazioni nei confronti della Commissione europea, alla revoca del beneficio e di corrispondere gli assegni fino al mese di ottobre 2008, ultimo pagamento mensile effettuato nel corso del programma. Invece per gli altri quarantadue nominativi è stato accertato dall'organo decisionale un'incongruenza delle loro posizioni rispetto ai criteri di accesso al programma e quindi i beneficiari sono stati dichiarati privi dei requisiti con conseguente revoca del beneficio economico. Emilia Manco
LE VOCI DELLA POLITICA
Autilio per Idv alla Provincia E l’investitura di Molinari? ANTONIO Autilio, assessore regionale alla Cultura, come candidato di Italia dei Valori alla presidenza della Provincia di Potenza. Non è una notizia ufficiale ma una delle tante voci, i cosiddetti “boatos”, che si vanno diffondendo in vista delle elezioni. Voci a volte autorevoli, ma spesso anche interessate: il lettore vi faccia l’opportuna tara e ricavi il peso netto, per adesso ancora leggerino. La candidatura consentirebbe a un dipietrista - al primo dei non eletti - di entrare nel consiglio provinciale dopo la prevedibile rinuncia di Autilio, che tornerebbe a fare l’assessore. Intanto, si attende ancora una conferenza stampa in cui il Pdl dovrebbe annunciare la candidatura di Giuseppe Molinari - in un tempo lontano, esponente di primo piano della Dc, poi dei Popolari - a sindaco di Potenza. I tempi si stringono.
Volontari in Abruzzo/1 L’associazione da tre settimane all’Aquila
Volontari in Abruzzo/2 Cri
Gli angeli dell’Anpas
Sei sorelle nel silenzio
Gestiscono un campo da 900 posti, preparano 1.400 pasti LATRONICO - Sono lì da tre settimane, alle prese tra le prime emergenze degli sfollati e quello sciame di scosse che ancora non si arresta. Nel campo di Acquasanta all'Aquila (nel Com 1) sono presenti ben 40 campi. Lì ci sono anche i volontari aderenti al comitato regionale “Anpas Basilicata”. Il loro campo ospita 900 persone. Si preparano ogni giorno 1.400 pasti. Due le turnazioni. Un gruppo di 20 unità continua ad alternarsi ogni settimana. Svariati i compiti. Ed è una macchina della solidarietà no stop. La segreteria da campo, il montaggio tende, la logistica del campo sino alla gestione dell'Ufficio tecnico nazionale per la rilevazione dei dati da parte del responsabile nonché presidente del comitato regionale Anpas Basilicata, Carmi- Dora Maletta ed Egidio Ciancio nel Centro operativo mobile del campo ne Lizza. Di urgenza anche l'attivazione di un tro operativo misto con attività di coordi- civile dei comuni di Latronico, guidati «supporto logistico maggiore per l'in- namento tra le funzioni del centro la po- dall'assessore Amedeo Rizzo e Lagonegro con gli assessori Pasquale Mitidieri, stallazione all'interno del campo di una polazione e le istituzioni. Ed ecco che i volontari si raccontano. e Giuseppe De Simone». postazione medica avanzata e di una «A Lagonegro - ha continuato Ciancio struttura pediatrica protetta» per moni- Tra le tendopoli «la giornata tipo dei votorare lo stato di salute di grandi e picci- lontari in servizio inizia alle 6:45 - ci dico- hanno partecipato a questa raccolta anno - per poi prendere servizio presso le che altre organizzazioni di volontariato ni. Intanto all'Aquila con l'ordinanza del proprie postazioni, fino alla sera tardi uniti al gruppo di volontari in Servizio primo cittadino Cialente alcuni sfollati quando le lancette segnano ormai le 23». Civile presso il Comune. I beni raccolti so«La popolazione di queste zone - ha rac- no poi stati inviati in accordo con la Propotrebbero far rientro nelle abitazioni definite agibili dopo i sopralluoghi tecni- contato Egidio Ciancio - è davvero forte, vincia di Potenza la quale ha ritirato il hanno una gran voglia di ripartire ma materiale per poi inviarlo direttamente ci dei giorni scorsi. Dal canto suo la pubblica assistenza anche un immenso dolore per quello che all'Aquila. Nei prossimi mesi - conclude “Protezione Civile Valle del Sinni” di La- è successo. L'esperienza è per noi forte il rappresentante della Protezione civile tronico e Lagonegro ha dato disponibili- ma allo stesso tempo costruttiva perché Valle del Sinni - visto che l'emergenza satà per 12 volontari, in una prima fase pe- sentiamo davvero quanto il volontariato rà ancora lunga i nostri volontari ritorpossa aiutare le persone in difficoltà. Di neranno nelle zone colpite dal terremoto rò ne sono partiti soltanto due. Tra i terremotati dell'Abruzzo il presi- sicuro la cosa più negativa di tutte sono per aiutare le tante persone che alloggiadente dell'associazione e consigliere na- le passerelle dei tanti politici che sono ve- no nei vari campi mettendo a disposizione la nostra Associazione e sia la struttuzionale Anpas Egidio Ciancio e Dora Ma- nuti in quei giorni presso i vari campi». «Dopo il sisma sono state attivate rac- ra Anpas Basilicata sia quella nazionaletta, socio volontario con alle spalle un anno di formazione svolta durante il Ser- colte di beni di prima necessità e materia- le». Una solidarietà umana che dalla Valvizio civile nazionale presso la sede asso- li di vario genere presso le sedi della Pro- le del Sinni di certo continuerà anche oltezione civile Valle del Sinni, dagli asses- tre le macerie. ciativa di Lagonegro. Entrambi sono stati assegnati al Cen- sorati alle Politiche sociali e protezione Angela Scelzo
QUASI mille volontari della Croce Rossa Italiana sono intervenuti in Abruzzo fin dalle prime ore post terremoto. Una macchina che si è messa in moto immediatamente, forte di una esperienza pratica, viva, tangibile dettata da un secolo o quasi di vita, che racconta storie fatte di abnegazione, di disponibilità, di sorrisi che solo chi ha animo nobile è in grado di offrire. Sappiamo nome e cognome, delle sei sorelle della Croce Rossa di Potenza, di stanza presso l'Ospedale di Pescara, ma esse ci pregano di non pubblicizzare. Il volontariato ci dicono, va fatto in silenzio, senza proclami senza riflettori, o lo fai in questo modo o la cosa comincia a sembrare una specie di reality e a loro le sceneggiate interessano poco. Contano i fatti, i numeri delle persone in grado di salvare. Tutte le volte che riusciamo a tirare fuori un sorriso dai disperati, ci dicono, per noi è una grande vittoria. Di disperati davvero ce ne sono tanti preso l'ospedale di Pescara. Giungevano in ogni ora della giornata, erano quelli meno gravi, ma che comunque avevano bisogno di aiuto di assistenza più psicologica che fisica. Hanno ricevuta non solo assistenza, non solo cure, non solo un piatto caldo, ma amore, sorrisi, strette di mano, anche gra-
zie a questo sestetto potentino che si è distinto, si è fatto riconoscere, per il modo di porsi, per la maniera con la quale riesce ad esprimere amore nei confronti di quanti hanno subito una vera e propria catastrofe. A Pescara, nasce fra le amorevoli cure del sestetto potentino, Leonardo, è il figlio di una splendida signora che giungeva dalle zone terremotate. Giocano a fargli le coccole, ad accudirlo, a riversagli un torrente di amore, per lui è pronto un piccolo regalo da parte delle nostre Crocerossine, ma è soprattutto elargizione di sorrisi, di carezze. La madre è rimasta ipnotizzata, incredula al cospetto di tanta disponibilità ed il rapporto fra l'Abruzzo e la Basilicata è stato sigillato nel nome di Leonardo e delle nostre crocerossine. «Una esperienza unica - ci dicono - nel dramma abbiamo ancora una volta capito che il dono più bello, l'aspirazione più ambita è quella di donarsi. Non c'è soddisfazione più grande nel vedere rinascere un sorriso nel volto di chi aveva perso familiari, casa e la speranza. Siamo riuscite nel nostro intento, ora ci godiamo i ricordi e le amicizie germogliate nella disgrazia ma che vanno continuamente irrigate perché esse vivano per sempre, nei cuori e nella mente di ognuna di noi». Francesco La Regina
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LA CRISI POLITICA
NON SI CANCELLA
DELLA SINISTRA
LA VERGOGNA DEL NAZISMO
di FRANCESCO BOCHICCHIO
di ALDO VIVIANO LA sinistra è in crisi nell'intero Occidente, alla ricerca di una difficile identità in seguito alla crisi del comunismo, che ha trascinato anche la socialdemocrazia, affossata da un vento liberista: e proprio tale vento liberista ha pervaso tutto l'Occidente, creando le basi per la più devastante crisi finanziaria di tutti i tempi, ben superiore a quella del '29, di modo che un cambio di rotta, in senso sociale, si scontra con la difficile reperibilità dei mezzi finanziari, visto che quelli disponibili vengono destinati all'uscita dalla crisi. In Italia, la crisi ha assunto caratteristiche peculiari, con la presenza dell'anomalia Berlusconi, che ha caratterizzato in senso di destra populista la politica italiana, e con la sinistra, che anche per farsi perdonare un “passato comunista” si è caratterizzata nel senso di una corsa sfrenata al centro, smarrendo ogni identità (ci si riferisce alla sinistra istituzionale, mentre la sinistra radicale si compiace, con un vero e proprio narcisismo, del proprio ancoramento a schemi utopisti, rinunziando “a priori” ad ogni ipotesi realizzativa). La crisi politica della sinistra, sia ben chiaro, è tutt'altro che singolare, in quanto la sinistra è in rapporto nient'affatto armonico con la politica, rispetto a cui si presenta in termini dialettici e spesso di non omogeneità, nonostante l'apparenza, che ha sempre visto la sinistra caratterizzarsi in senso di idolatria della politica: ma, ad un'analisi disincantata, con la politica che si è sempre dispiegata per la lotta per il potere e la contrapposizione amico/nemico, la sinistra, con i suoi progetti di emancipazione sociale e quindi con la necessità di contrastare o comunque limitare il potere, si pone in termini potenzialmente addirittura antitetici. La contraddizione è esplosa con il marxismo, privo di una teoria politica e che vedeva l'avvento del socialismo rimesso alle dinamiche del capitalismo e della lotta di classi, di modo che l'evoluzione economico-sociale in senso diverso da quello preconizzato da Marx, senza “proletarizzazione” dei ceti medi, ha richiesto, in via per l'appunto sostitutiva delle dinamiche sociali, l'adesione forzata a versione iper-politiche, con l'esaltazione del partito, in un'ottica di sublimazione della politica tradizionale e della contrapposizione amiconemico, il che ha comportato l'alterazione e il travisamento del marxismo e, unitamente alla realizzazione della rivoluzione solo in paesi arretrati, l'avvento di situazioni dittatoriali non transitorie. Ma non solo: a base del marxismo vi era e vi è una profonda aporia proprio in campo politico, dove la preconizzazione di forme utopiche di democrazia diretta, con abolizione dello Stato, si rivela scarsamente compatibile con il programma di socializzazione dei mezzi di produzione. La caratterizzazione più autentica della sinistra si è quindi risolta nell'antipolitica, vale a dire nell'opposizione alla politica “tout court”, in modo da condannarsi all'impotenza o comunque ad un ruolo marginale, quale alternativa al trasformismo ed all'opportunismo politico. Ma anche in chiave sociale, dove la sinistra trova il suo “humus” naturale, vi è stato un profondo arretramento proprio sull'aspetto più caro alla sinistra, quello del conflitto sociale: l'abbandono di ogni ipotesi di conflitto antagonista e con sbocco rivoluzionario, nel momento in cui le compatibilità economiche sono quelle dettate dall'accumulazione capitalistica, porta di fatto a legittimare solo i conflitti azionati dagli imprenditori, con i lavoratori dipendenti ed i piccoli lavoratori autonomi sempre e solo sulla difensiva: si spiegano così il profondo arretramento sul piano dei diritti dei lavoratori e l'enorme erosione del potere di acquisto che si sono verificati nell'Occidente a partire dagli anni '80. In Italia la soluzione dell'anomalia Berlusconi non è pertanto sufficiente : certo, l'anomalia è incisiva e non è un caso che, oltre agli strappi istituzionali sul piano della Magistratura e delle indagini penali, nonché sul piano della Costituzione, che richiedono, in opposizione, una profonda mobilitazione a breve, gli attacchi ai diritti dei lavoratori sono sempre maggiori, e, mentre in tutto l'Occidente si sta pensando, dopo la crisi, ad un riequilibrio sociale, in Italia la preoccupazione è quella di completare lo smantellamento dei diritti economici e sociali, con il tentativo, da tempo perpetrato, di abolizione del divieto di licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo di cui all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, e con il tentativo, che si sta perfezionando negli ultimi giorni di rendere inattuabile il diritto di sciopero nel settore dei trasporti prima e poi nell'intera economia. Pertanto, oltre alla difesa, necessaria, della Costituzione e delle Istituzioni dagli attacchi di Berlusconi, occorre una profonda rielaborazione politica e sociale. La crisi finanziaria e la politica estera unilaterale americana hanno dimostrato che il capitalismo, lasciato alle sue libere dinamiche, si traduce nell'arbitrio e nella conseguente illegalità, il che alla lunga distrugge le stesse basi dell'economicità, con enormi risorse sottratte allo stato sociale per essere distrutte dalla speculazione, e dell'ordine internazionale, rimesso alla mera forza ed al militarismo. Da qui consegue che il terreno per una rifondazione si deve estendere intorno a due punti fermi: si tratta, da un lato, della salvaguardia piena dei diritti quale unico limite all'arbitrio e dall'altro della promozione del conflitto sociale quale punto di incontro tra esigenze sociali e compatibilità economiche , di modo che, sul primo punto, si costruisca il nesso indefettibile tra diritto e politica e quindi si realizzi effettivamente lo stato di diritto rendendolo elemento costituivo della politica ed impedendo a questa di violarlo nei casi, spesso pretestuosi ed autogenerati, di stato di necessità, mentre sul secondo lo sviluppo economico sia rimesso non ad un'armonia utopica e apparente, ma ad un conflitto sociale che peraltro non si ponga in contrasto con la produttiva. In definitiva, sul primo punto si tratta di superare la separazione tra politica e diritto, rendendoli convergenti e sinergici, mentre sul secondo si tratta di favorire istanze sociali idonee a pungolare l'impresa ed a porla in condizione di seguire una vocazione produttiva e sociale, vale a dire a favorire quelle componenti responsabili dell'impresa consapevoli della necessità di isolare le tendenze speculative che hanno distrutto ricchezza sottraendo nel contempo risorse allo stato sociale.
BERLUSCONI, EVITIAMO DI ADORARLO O DETESTARLO di GAETANO DE FILIPPO CERTAMENTE il fenomeno più particolare che si è registrato negli ultimi anni sulla scena politica nazionale è quello che va sotto il nome di “Berlusconismo”. Che si sia contro o a favore del Cavaliere, che questi ci sia simpatico oppure antipatico, che lo si possa ammirare o detestare non cambia il fatto che il fenomeno esista e che pertanto meriti un minimo di analisi, di approfondimento e di riflessione, per capirlo e per scoprire gli aspetti positivi e negativi ad esso connessi. E' da premettere che ogni termine che rechi il suffisso “ismo” sottende sempre un'accezione negativa. Quindi, chi ha “coniato” il termine, molto probabilmente voleva dargli un senso non positivo. E' indubbio che il personaggio, da qualsiasi angolazione lo si voglia vedere e quantunque non sia un esempio di giovinezza anagrafica, rappresenti l'elemento di maggiore novità riscontrato nell'ultimo ventennio nel panorama politico italiano. Il suo modo di approcciarsi nei confronti di alleati ed avversari e soprattutto rispetto alla gente, è un modo nuovo, diverso, diretto. E' lo stile di chi ha grande esperienza e notevoli capacità di comunicazione, di chi sa cosa gli altri vogliono sentirsi dire ed egli sa dirglielo, non trascurando la maniera giusta: con l'opportuna inflessione della voce, con la giusta tonalità ed a seconda dei casi, con il sorriso rassicurante o con il viso corrucciato. Dal suo dire traspare sempre che sa esattamente cosa dice e quello che fa e ciò trasmette sicurezza in chi lo ascolta.
Ma è nuovo soprattutto il modo di approcciarsi ai problemi, che è addirittura antitetico rispetto al metodo classico usato dagli altri politici. Questi si perdono in mille disquisizioni per analizzare il problema nelle sue molteplici sfaccettature e pongono in discussione tutti i modi per poterlo affrontare e risolvere. Egli, al contrario, da imprenditore di successo, fa proprio il problema ed individua immediatamente la soluzione più semplice per rimuoverlo. Giacché, ci piaccia o no, il suo operato è efficace ed i problemi li risolve. Sbagliato è, a mio modesto avviso, invece l'approccio che tutti, amici ed avversari, hanno nei confronti del fenomeno. Non c'è trasmissione televisiva o radiofonica di approfondimento politico, non c'è articolo della carta stampata dove, per un verso o per l'altro, non si dica o si scriva di Berlusconi, per osannarlo o per criticarlo, a seconda dei casi, in maniera sublime o feroce. Ciò sta creando o semplicemente alimentando un mito. Quanto più egli sapientemente si sottrae all'occhio delle telecamere, tanto più cresce l'amore o l'odio nei confronti del personaggio e il suo mito si alimenta e diventa fastidioso all'occhio di chi non ama i miti. Ignoriamolo, cerchiamo di vederlo nella maniera corretta, cioè come chi occupa un posto di grandissima responsabilità e ha il dovere di fare ciò che fa. Evitiamo di adoralo o di detestarlo, solo così faremo un bene all'interessato ed anche al Paese.
SE L’APPROVAZIONE DEI REGOLAMENTI SPETTA ALLA GIUNTA E NON AL CONSIGLIO REGIONALE DA diversi organismi operanti in Basilicata (imprenditori, associazioni di varia natura, ecc), vengono espresse delle doglianze per l’eccessivo ritardo che si determina nell'approvazione dei regolamenti regionali, ritardo che non consente l’utilizzazione di fondi finanziari già stanziati (soprattutto fondi strutturali europei) in diverse materie. Sono diversi, infatti, i bandi ancora da emanare: Piano di sviluppo rurale; Patto per i giovani, Cultura in loco 2009; Piano annuale sportivo 2009, ecc.). Il ritardo in merito va soprattutto addebitato alla considerazione in base a cui si ritiene infondatamente che la prerogativa di approvazione di tali regolamenti sia del Consiglio regionale, anziché della Giunta. Il che determina una relativa procedura più lunga, comportante maggiore impiego di tempo. Infatti, in base a delle modifiche di cui oltre, intervenute nella Costituzione, vanno ritenute disapplicabili alcune disposizioni espresse nell'art. 11 dello Statuto regionale. Il relativo primo comma è il seguente: “Il Consiglio regionale determina l'indirizzo politico ed amministrativo della Regione e ne controlla l'attuazione; esercita le potestà legislative e regolamentari attribuite o delegate alla Regione”. Tale norma è in osservanza della precedente versione del secondo comma dell'art. 121 della Costituzione, espresso come segue: “Il Consiglio regionale esercita le potestà legislative e regolamentari attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi”. Invece, con una
successiva modifica, l'espressione “e regolamentari” è stata soppressa dall'art. 1 lett. a) L. cost. n. 22-1-199 n. 1. A seguito di tale riforma, la potestà regolamentare non è più attribuibile al Consiglio regionale, bensì alla Giunta regionale, che è a pieno titolo l'organo esecutivo della Regione. Al riguardo va considerato l'art. 15 delle “preleggi” (Abrogazione delle leggi da parte di quelle posteriori “per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti”). Come pure va ritenuto disapplicabile il punto 19 dell'art. 11 dello Statuto regionale, espresso come segue: (“Spetta al Consiglio”) “riesaminare le deliberazioni per il controllo di merito degli atti amministrativi regionali, a norma dell'art. 125 della Costituzione”. Tale disposizione è in osservanza al precedente 2° comma di quest'ultimo: “La Legge può in determinati casi ammettere il controllo di merito, al solo effetto di promuovere con richiesta motivata, il riesame della deliberazione, da parte del Consiglio regionale”. Tale comma, però, è stato abrogato dalla L. cost. 18-10-2001 n. 3. In definitiva, in base alle preindicate modifiche costituzionali, la potestà regolamentare è di competenza della Giunta. Attuarla, nell'interesse generale, comporterebbe una notevole accelerazione nelle procedure di approvazione dei regolamenti regionali, rispetto alle procedure finora seguite. Sarebbe opportuno, pertanto, da parte di esponenti della Giunta, consiglieri e dirigenti regionali, prendere in esame le considerazioni. Giovanni Ribellino
NON meraviglia. E' accaduto al vescovo lefebrviano scismatico di ignorare la shoà, può accadere pure al sacrestano del norditalia mostrare al braccio lo scudo nazista. Sono entrambe singolarità di persone negate alla storia, ma soprattutto prive di sensibilità ferita dinanzi alla serie infinita di deportazioni forzate nei campi di “lavoro” con destinazione i forni crematori. Fatti gravissimi non contestabili, dinanzi ai quali si ribella il senso comune di rispetto della dignità umana impressa da Dio creatore. Fra i tanti “pan” che affliggono il mondo e che prendendo mosse da nazionalismi superbi, in realtà sono particolarismi spaventosi, c'è stato il pangermanesimo portato in auge da chiese protestanti nel lontano 1933, successivamente diventate poi confessanti nella bufera del delirio nazista. Movimento politico legittimato dal popolo tedesco, dimostratosi funesto per la civiltà. Tinteggiato di socialismo anarcoide si nutre di parate militari, di spettacoli magniloquenti vani, di audacia militare, ma soprattutto di violenza prima verbale, di scuderia ed in seguito di armi, divise, esecuzioni capitali, annientamenti di popoli, comunità, libertà. Di conseguenza immorale, amorale, ateo, persecutore di istituzioni democratiche e di fedi religiose. Esaltazione fanatica del concetto di unità razziale, opposizione violenta al sano umanesimo, al semitismo. Autoritarismo, totalitarismo assoluto, follia oratoria, retorica bolsa, potere senza scrupoli, invadenza oppressiva, deriva immorale. Ambizioni ed egemonie non hanno retto al corso degli eventi portati agli ultimi estremi, fino al punto da sacrificare la vita di molti, ed in ultimo anche la propria, alle mire violente di sopraffazione totale. Vicende tutte che non si possono ignorare perché oltre a costituire la vergogna universale della disumanità senza limiti, sono state condannate dalla reazione dei popoli, dai principi universali di rifiuto di ogni abuso dell'uomo sull'uomo, dalla tutela del diritto imprescindibile impresso da Dio ad ogni essere e ad ogni cosa. Un auspicio: che casi sporadici del genere di cui all'inizio di nota, scompaiano definitivamente, in quanto al solo riferirne è aggiungere altre ferite al cuore di tutti esacerbato per le vittime immolate dall'odio fratricida. Queste ultime vogliamo sempre ricordare: fanno la nostra storia incancellabile, a noi tutti presenti sempre e dovunque, in modo particolare nelle feste di unità civile nazionale della Liberazione da ogni dittatura, qualunque colore, di qualsiasi risma.
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Lunedì 27 aprile 2009
POCO SOLE, TANTE NUBI E PIOGGE SPARSE Nuvolosità irregolare lunedì con spazi soleggiati e locali piovaschi. Clima mite. Tempo variabile tra martedì e giovedì, con rovesci soprattutto sul Lagonegrese. Instabilità anche nel weekend con acquazzoni sparsi. Temperature sottomedia. DAL G8 di Siracusa giungono notizie poco rassicuranti sulla produzione di CO2. Nel periodo 1990-2006 le emissioni di anidride carbonica in Italia sono infatti aumentate, passando da 516,9 a 567,9 milioni di tonnellate, pari ad un incremento del 9,9% (circa 51 milioni di tonnellate di CO2 in più). L’Italia per rispettare il protocollo di Kyoto dovrebbe ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto a quelle del 1990 (pari a 483,3 milioni di tonnellate di CO2). A livello globale il Belpaese, che è responsabile dell’1,7% delle emissioni mondiali, è nona tra i 10 paesi con i maggiori livelli di emissioni di anidride carbonica. Nel dettaglio, tra il 1990 ed il 2006, si sono ridotte le emissioni dell’industria manifatturiera, dell’agricoltura, dall’uso dei solventi; sono aumentate però quelle provenienti dai processi industriali, dai rifiuti, dal settore residenziale, dai servizi e, in particolare, quelle prodotte dalle industrie energetiche e dai trasporti (con un aumento di 28 milioni di tonnellate di CO2). Nel solo 2006, però, rispetto all’anno precedente si è registrata una diminuzione delle emissioni totali di circa l’1,73% (10 milioni di tonnellate di CO2). La settimana scorsa il maltempo ha colpito pesantemente il territorio lucano. A Potenza la giornata peggiore è stata giovedì, con 34 mm di pioggia caduta al suolo e allagamenti diffusi nella zona industriale e nell’area commerciale di Gallitello. Venerdì è toccato invece a Matera fare i conti con le piogge “monsoniche”: 25 mm d’acqua, e anche qui forti problemi soprattutto alla circolazione. Il tutto con temperature (in particolare le minime) più autunnali che primaverili. Anche per questa settimana sono poche le speranze di bel tempo. L’aria fredda che ieri ha raggiunto la Spagna ha dato vita ad un vortice depressionario che, nel suo movimento verso Est, piuttosto velocemente ha raggiunto le regioni settentrionali. Oggi la perturbazione associata al minimo di pressione porterà piogge alluvionali su Lombardia e Triveneto, ma nubi irregolari raggiungeranno anche la Basilicata con qualche locale e debole precipitazione soprattutto sul settore tirrenico. I venti ancora per oggi proverranno dai quadranti meridionali per cui le temperature saranno piuttosto miti. Tra domani e giovedì il tempo sulla regione vedrà il continuo alternarsi di intervalli soleggiati ed annuvolamenti, con rovesci sparsi ancora una volta più probabili su Lagonegrese ed Appennino. Nel corso del weekend il vortice freddo molto lentamente lascerà il Centrosud. Avremo quindi un tempo instabile e piuttosto freddo, con frequenti ed intensi acquazzoni pomeridiani. Lunedì: Cielo nuvoloso in mattinata su gran parte della Basilicata. Saranno possibili brevi piovaschi soprattutto sul settore tirrenico. Qualche schiarita su Lavellese, Materano e costa jonica. Tra il pomeriggio e la sera persisteranno le nubi ma con deboli fenomeni limitati al Lagonegrese, Pollino e fascia appenninica. Temperature piuttosto miti, venti moderati da Scirocco, mari mossi. Martedì: Poco o parzialmente nuvoloso per tutto il giorno sul settore orientale e jonico della regione, con ampi spazi soleggiati. Addensamenti più compatti lungo la costa tirrenica e sul Lagonegrese con possibili brevi rovesci. Qualche fenomeno anche in Appennino tra il pomeriggio e la prima serata. Temperature in diminuzione nei valori massimi, venti deboli da Ovest, mari mossi. Mercoledì: Giornata simile alla precedente. Nubi irregolari e qualche schiarita sul settore tirrenico ed appenninico del territorio con possibili brevi rovesci, perlopiù concentrati nelle ore pomeridiane. Cieli più aperti su Materano, Metapontino e costa jonica, con intervalli soleggiati anche ampi. Temperature in ulteriore diminuzione, venti moderati da Ovest, mari generalmente molto mossi. Giovedì: Nuvole sparse fin dal mattino su tutta la Basilicata con locali schiarite. Già possibili comunque dei brevi piovaschi. Nel pomeriggio generale peggioramento con rovesci sparsi, localmente anche intensi. Fenomeni più probabili nell’entroterra e sul Vulture. Parziale miglioramento in serata. Temperature in diminuzione, venti sostenuti da Nordovest e mari mossi. Venerdì: Nuvolosità variabile in mattinata, con intervalli soleggiati. Già dal primo pomeriggio, però, generale aumento della nuvolosità cumuliforme con possibili nuovi rovesci soprattutto su Lagonegrese, Val d’Agri e Potentino, in trasferimento nella prima serata a Vulture e Materano. Temperature stazionarie e sempre inferiori alle medie, venti moderati da Maestrale, mari mossi. Sabato: Molte nubi per l’intera giornata. La presenza sulla regione di un minimo di pressione manterrà infatti attive condizioni di diffusa instabilità, con frequenti rovesci e isolati temporali nel primo pomeriggio. Parziale attenuazione dei fenomeni in serata su Lagonegrese e costa tirrenica. Temperature in ulteriore diminuzione, venti moderati da Est/Nordest, mari da mossi a molto mossi. Domenica: Ancora nuvolosità irregolare sulla Basilicata con locali precipitazioni. Tuttavia lo spostamento del vortice depressionario verso la Grecia permetterà un parziale miglioramento sul sull’area tirrenica soprattutto nella seconda parte della giornata. Possibili rovesci invece fino a metà giornata su Vulture, Materano e Metapontino. Clima freddo per venti da Grecale, mari mossi. Giuseppe Pomarico
ATTENTI ALLA QUALITA' DEL CIOCCOLATO Quando si acquista del cioccolato bisogna fare particolare attenzione alla sua qualità. Le nuove regole dell'etichettatura entrate in vigore nel 2003 hanno stabilito che il cioccolato non presenti sostanze adulterate e nocive e che l'etichetta apposta sia indice della genuinità del prodotto. In particolare la dizione "cioccolato puro" è riservata a quello non contenente oli tropicali o altri grassi vegetali. Inoltre, il cioccolato contenente oli tropicali o grassi vegetali diversi dal burro di cacao deve riportare obbligatoriamente la dicitura "contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao", ben visibile e
chiaramente leggibile. Se poi nella denominazione vengono usati aggettivi che danno al consumatore un'idea di maggiore qualità, le caratteristiche devono essere migliori: ad esempio, il cioccolato "finissimo" o "superiore" deve avere almeno il 43% di cacao, anziché il 35%. Al contrario, se nell'elenco degli ingredienti è dichiarato "cioccolato comune", la qualità è più scadente poiché il cacao è il 25% e il cioccolato deve costare di meno. Infine c'è il cioccolato al latte, che deve contenere almeno il 25% di cacao e il 14% di latte, anche in aggiunta con la panna.
LA CHICCO RITIRA DAL MERCATO L' "ORSETTO DONDOLETTO"
La Chicco, azienda leader per i prodotti per l'infanzia, ha invitato tutti i genitori che hanno acquistato l' "orsetto dondoletto" a non utilizzarlo e a sostituirlo con un prodotto di pari valore. Da alcuni controlli costantemente effettuati dall'azienda per verificare la qualità e la sicurezza dei propri prodotti, è infatti emerso che l'uso prolungato del prodotto potrebbe portare alla rottura del meccanismo contenuto nello stesso e al conseguente distacco di piccole parti che potrebbe mettere a rischio l'incolumità dei nostri bambini. La Chicco fa sapere che al momento non ha avuto comunicazione di alcun incidente legato all'utilizzo del prodotto, ma per garantire la sicurezza dei bambini invita a sostituire il gioco chiamando il numero verde 800188898, attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore 21.
LE ERBORISTERIE ORFANE DI LEGGE Le erboristerie sono ancora orfane di legge, nonostante le varie proposte presentate negli ultimi 30 anni che sono cadute regolarmente nel dimenticatoio. Qualcuno non ci crederà, ma per ora la situazione normativa è ferma a una legge del 1931 che prevede un diploma di erboristeria (non universitario) per chi intende raccogliere, coltivare e preparare (non vendere) le piante medicinali, dette "officinali"; la vendita al pubblico è invece riservata ai farmacisti, ma il fatto è che non esiste un elenco legislativo delle sole piante medicinali. C'è un regio decreto del 1932 che elenca e mischia 57 tipi di piante da considerarsi "medicinali,aromatiche e da profumo", mentre l'Informatore Farmaceutico contiene un elenco di circa 250 piante considerate "medicinali", ma ovviamente non è un elenco normativo. In questa confusione le erboristerie vendono anche piante medicinali, che però non possono vantare proprietà terapeutiche, tranne specifica autorizzazione. Ad aumentare la confusione c'è la sentenza della Corte di Cassazione n.1597/1993 che ha interpretato in senso restrittivo il decreto legislativo n.178/1991, stabilendo il divieto non solo della pubblicità e dell'etichettatura di erbe diretta a vantare una qualsiasi proprietà curativa o profi-
lattica, ma perfino il divieto della presentazione da parte dell'erboristeria o del farmacista come prodotti validi per una qualsiasi azione medicamentosa; il decreto legislativo prevede sanzioni terribili che arrivano fino all'arresto. Alla base c'è il concetto semplificato che i prodotti di erboristeria non sono medicinali e, pertanto, nel venderli, l'erboristeria o il farmacista devono stare praticamente zitti e togliere dalla vetrina cartellini come "contro la tosse", "nei casi di stipsi", "per la cura dell'artrosi", eccetera. In verità non manca la ciarlataneria nell'incensamento di erbe vendute a carissimo prezzo, ne i consumatori sanno che, dopo un certo tempo, esse perdono anche le eventuali proprietà curative, per cui bisognerebbe sapere quando sono state preparate. Ma, finchè non esce una legge, nessuno può saperlo.
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Lunedì 27 aprile 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Libertà di cumulo per chi lascia l’azienda La conferma arriva dal ministero del Lavoro di SERGIO D’ONOFRIO DAL 1° gennaio del 2009 tutti i pensionati di anzianità possono cumulare senza limiti l'assegno con i redditi di lavoro dipendente e autonomo. Per beneficiare delle nuove regole i dipendenti devono dimostrare però che sono usciti effettivamente dall'azienda.Il che non esclude che da pensionati vi possano rientrare ma tra il vecchio e il nuovo rapporto di lavoro ci deve essere un 'interruzione dell'attività.Lo conferma il ministero del lavoro(interpello 19/2009) in seguito a una richiesta di chiarimenti da parte di un'organizzazione imprenditoriale. CESSAZIONE DEL RAPPORTO La possibilità che pensione e retribuzione possano essere percepite senza soluzione di continuità è esclusa dalle norme in vigore (decreto legislativo 503/92) sul diritto sia alla pensione di anzianità che a quella di vecchiaia. Entrambi i trattamenti richiedono infatti non solo determinati requisiti di età e di contribuzione ma anche la cessazione del rapporto di lavoro per i dipendenti pubblici e privati. La necessita di quest'ultima condizione è stata ribadita anche dalla Cassazione,La quale ha sottolineato in più occasioni che soltanto il venir meno del rapporto di lavoro giustifica l'erogazione del trattamento pensionistico. INTERVALLO MINIMO Sull'argomento si è pronunciato a suo tempo anche l'Inps precisando che la cessazione del rapporto di lavoro deve avvenire entro il mese precedente alla decorrenza della pensione. E ciò vale anche nell'ipotesi in cui il nuovo contratto sia stato stipulato con un altro datore di lavoro. Va precisato tuttavia che al momento non c'è una norma che quantifica il lasso di tempo minimo che deve intercorrere tra un rapporto di lavoro e l'altro anche se per prassi l'Inps lo identifica in almeno 30 giorni. Dovrebbe esser questo in altri termini l'intervallo minimo da rispettare prima che il pensionato riprenda a lavorare. Se ciò avviene con lo stesso datore di lavoro l'Inps potrebbe tuttavia contestare la validità del rapporto se ci sono fondati motivi(stesse mansioni, stesso stipendio)
Cumulo con la pensione Mia sorella, lavoratrice dipendente, compirà 60 anni il 22 settembre 2009. Andrà in pensione di vecchiaia con la finestra del 1° gennaio 2010, dopo essersi regolarmente licenziata. La sua azienda la vorrebbe anche successivamente tra i dipendenti ed insiste con lei per riassumerla, consentendole di cumulare pensione e retribuzione. La legge lo consente o deve trovare un diverso datore di lavoro? E se lo consente, occorre attendere un tempo minimo tra dimissioni e nuova assunzione? In materia ha avuto una decina di pareri diversi, anche presso gli stessi Enti previdenziali. G.BUCCINO-RIONEROINV. La legge lo consente. L'importante è che alla data della decorrenza della pensione non sia in atto un rapporto di lavoro (che può essere ripristinato la settimana successiva o, addirittura, secondo alcuni studiosi, anche il giorno dopo). Una ipotesi prudenziale consiglia di attendere almeno un mese per evitare possibili negatività da eventuali controlli.
La trattenuta è dovuta? Le porgo un quesito, per avere una risposta certa. Mio padre è titolare da diversi anni di una pensione di invalidità INPS ed ha continuato a lavorare con un incarico meno pesante. Ogni
Sistema misto per le pensioni dopo il ’95 CHI ha cominciato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 avrà una pensione calcolata con il sistema misto se può far valere contributi figurativi o da riscatto collocati prima di tale data.I versamenti dovranno essere effettuati però su tutta la retribuzione, senza tenere conto cioè del massimale (91.507 euro nel 2009) previsto dalla riforma Dini del '95 per coloro che avranno una pensione interamente contributiva. Lo ha stabilito l'Inps con la circolare 42/2009 che fornisce ai datori di lavoro le indicazioni necessarie per la regolarizzazione dei periodi arretrati. LAUREA E SERVIZIO MILITARE La questione si è posta perché molti lavoratori, pur avendo versamenti da Lavoro dal '96 in poi, acquisiscono coperture contributive per periodi anteriori. Ciò si verifica in modo particolare quando viene presentata domanda per l'accredito del servizio militare o si chiede il riscatto del corso di laurea collocato in tutto o in parte prima del '96. In entrambi i casi gli interessati devono informare subito il datore di lavoro che verserà i contributi al fondo pensione anche sulla quota di retribuzione eccedente il suddetto massimale. Per quanto riguarda il riscatto della laurea, l'Inps ha precisato che la condizione di " vecchio iscritto" con passaggio dal contributivo al misto, si acquista con il pagamento del relativo costo. In caso di rinuncia l'interessato è tenuto pertanto ad avvertire tempestivamente il datore di lavoro. Questi potrà ripristinare così i versamenti che fanno ritenere che l'interruzione è stata fittizia e ha avuto solo lo scopo di permettere al pensionato di beneficiare del cumulo tra pensione e retribuzione. La questione sulla cessazione dell'attività non si pone in alcun modo
mese gli è stata fatta la trattenuta per il cumulo pensione-retribuzione. Ora che ha raggiunto i 40 anni di contribuzione, tale trattenuta è ancora dovuta? Grazie. C. DARAIO - GRASSANO Gli assegni di invalidità liquidati con 40 anni di contribuzione sono interamente cumulabili con il reddito da lavoro autonomo e lavoro dipendente, a partire dal 1° gennaio 2001. Ai fini del calcolo dei 40 anni di contributi si tiene conto di tutta la contribuzione versata, obbligatoria, da riscatto, volontaria, figurativa (servizio militare, malattia, cassa integrazione mobilità ecc.) anche se successiva alla decorrenza della pensione, purché utilizzata nella liquidazione di supplementi di pensione.
con l'applicazione del massimale e chiedere il rimborso della contribuzione non dovuta relativa al periodo pregresso. Il datore di lavoro deve essere informato anche in caso di mancato accoglimento della domanda di riscatto o di accredito figurativo per mancanza dei requisiti. CO.CO .CO E NEO LAUREATI L'obbligo di versare oltre il massimale non sussiste tuttavia per i soggetti che acquisiscono contribuzione da riscatto per il recupero di attività svolta con contratti di collaborazione prima del '96. L'eccezione si spiega con il fatto che tali soggetti, avendo periodi di iscrizione solo alla gestione separata ,avranno comunque una pensione liquidata interamente con il sistema contributivo. Allo stesso modo ci si deve regolare per coloro che si avvalgono della facoltà, introdotta dalla legge 247/2007 sul Welfare, di chiedere il riscatto della laurea prima dell'inizio dell'attività lavorativa. PERIODI ARRETRATI Le aziende con lavoratori non più soggetti all'applicazione del massimale sono tenute a sistemare anche i periodi pregressi nei limiti della prescrizione quinquennale. I versamenti a conguaglio, non gravati da interessi, potranno essere effettuati entro il 16 giugno con il modello di denuncia mensile DM/10. per i lavoratori autonomi. Artigiani, commercianti e agricoltori hanno diritto alla pensione di anzianità anche se continuano a lavorare senza soluzione di continuità nelle loro aziende.
14esima mensilità
l'INPS? Esistono sanzioni ove non lo facessi? D.G. - MATERA
Vorrei conoscere, in via previsionale, quali siano i requisiti per ottenere, nel 2009, la 14^ mensilità, compreso il reddito da non superare. B. BIA - POTENZA
Occorre distinguere: se si tratta di una prestazione di lavoro autonomo di tipo professionale, si deve iscrivere alla Gestione Separata ed il contributo è tutto a suo carico. Le sanzioni esistono e si concretano sotto forma di somme aggiuntive ed interessi in caso di controllo da parte degli Organi delegati a ciò. Lo stesso discorso varrebbe per una prestazione di collaborazione, se non fosse che, in tal caso, l'onere contributivo è suddiviso tra il committente (2/3 del totale) ed il collaboratore (1/3).
Occorrono un'età minima di 64 anni ed il possesso di redditi personali che, per il 2009, non devono superare, in un anno, una volta e mezzo il trattamento minimo. Tale limite, per il 2009, è di 8.640,84 euro.
CONTRATTO DI CONSULENZA Nel 2007 sono andato in pensione con 40 anni di contributi a 60 anni di età. Mi è stato da poco proposto un contratto di consulenza, che vorrei accettare. Sono obbligato a iscrivermi alla Gestione Separata del-
TFR IN AZIENDA Sono impiegato da 12 anni e finora ho lasciato il mio TFR in azienda. Da luglio prossimo vorrei aderire ad un fondo di previdenza comple-
mentare. Verrà trasferito tutto il trattamento di fine rapporto finora maturato? M. DOLCE - PIGNOLA No, soltanto il TFR futuro, ossia quello che matura dopo la sua effettiva adesione al Fondo. Il precedente rimane presso l'Azienda, finchè dura il rapporto di lavoro.
CONTRIBUTI PER 26 ANNI Sono nato nel 1951 ed ho al mio attivo, alla data del 31 dicembre 2008, contributi versati per 26 anni. Ho iniziato a lavorare “regolarmente” solo nel 1980. La mia pensione sarà liquidata col sistema misto. Cosa accadrebbe se riscattassi i 4 anni di laurea? S. GIORDANO AVIGLIANO Una circostanza molto favorevole a lei. Supererebbe, alla data del 31 dicembre 1995, la soglia dei 18 anni di
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 o al FAX 0965 /817686
Social card ricarica ad aprile NON corre il rischio di perdere i 120 euro della prima ricarica chi ha chiesto la carta acquisti dopo il 31 dicembre del 2008. Gli interessati devono presentare però la richiesta agli uffici postali entro il 30 aprile prossimo. Con l'occasione riceveranno anche la ricarica (160 euro in tutto) per i primi due bimestri del 2009. La domanda può essere presentata agli uffici postali anche da un soggetto diverso dal beneficiario(genitori per i figli, tutori,ecc). Possono beneficiare della carta acquisti gli anziani tra i 65 e i 69 anni che hanno redditi di pensione e di altra natura fino a 6.198 euro annui. Dai 70 anni in sù la soglia di reddito sale a 8.000 euro l'anno. Sono interessate anche le famiglie in cui c'è un bambino sotto i tre anni con redditi fino a 6.198 euro. La situazione di disagio economico deve essere certificata con il modello Isae. Si potrà verificare così il tenore di vita effettivo del soggetto e della sua famiglia sulla base non solo del reddito ma anche del possesso di altri beni. contributi e la sua pensione sarebbe calcolata col metodo retributivo, molto più conveniente. Approfitti della favorevole normativa introdotta a gennaio 2008 (rateazione fino a 10 anni, senza interessi).
PENSIONE DI REVERSIBILITÀ Mio cognato, deceduto lo scorso dicembre, era dottore commercialista. Era iscritto all'apposita Cassa di previdenza da circa 16 anni. A mia sorella compete la pensione di reversibilità? P.G. - POTENZA Sì. Si tratta della pensione indiretta, che si matura con almeno 10 anni di contributi. E' però necessario che sua sorella conservi lo stato vedovile.
MODELLI REDDITUALI E' vero che i pensionati che hanno superato l'età di 75 anni (come mio padre) non sono tenuti a compilare i modelli reddituali, allorchè, periodicamente, l'INPS richiede per controllare il diritto ad alcune prestazioni? Grazie. F.ORLANDO-MOLITERNO Si, è vero, ma a condizione che, nelle precedenti campagne reddituali, quei pensionati già risultavano privi di redditi, diversi dalla pensione in godimento.
Potenza 11
Lunedì 27 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Sulle modifiche al piano di riordino scolastico Simonetti (Prc) raccoglie l’appello della consulta
«Non è un problema burocratico» L’invito ai genitori perchè chiedano conto di numeri e programmi LA CONSULTA cittadina sulla scuola si è mobilitata contro le modifiche dell’Ufficio scolastico al piano di riordino scolastico approvato dal consigli regionale. Fa eco il consigliere regionale Emilia Simonetti (Prc) che rilancia invitando le famiglie e chiedere conto, numeri alla mano. Quei cambiamenti «delegittimano l’autorità dell’istituzione locale aveva spiegato il vicepresidente delle Consulta, Egidio Basile - e distruggono un modello educativo costruito sulla continuità didattica». Così, Simonetti riprende l’appello che gli organismi cittadini, comune compreso, avevano fatto alla Regione: «Non può essere lasciato cadere nel vuoto o nascondendosi dietro interpretazioni burocratiche della normativa che trova a Potenza nell’Usr il suo ‘notaio’ esecutore della manovra di tagli». Sostiene di «aver messo in guardia da giorni» Regione, Province e Comuni dopo l’ufficializzazione dei tagli decisi con ordinanza a firma del ministro Gelmini sia per il personale docente che Ata delle scuole lucane e «ho sollecitato di definire una strategia politico-istituzionale comune di risposta». «Nel caso del capoluogo – aggiunge Simonetti – la situazione denunciata dalla Consulta sulla scuola è anco-
ra più grave perché non sono in gioco una direzione didattica in più o in meno o un istituto comprensivo o una materna che da comunale diventa statale, ma viene stravolto il modello educativo che, piaccia o non piaccia, l’amministrazione comunale ha scelto in concertazione con tutte le componenti della scuola». Ecco che ritorna il tema dell’autorità dell’ente locale a organizzare un proprio sistema territoriale. Per questo - spiega - non sembra il caso di «ridurre la questione a una “disputa” tra comune e Ufficio scolastico regionale e peggio ancora a un’interpretazione di norme sui cosiddetti “punti di erogazione dei servizi scolastici”». Proprio questo conteggio (basato, sembra, sull’ipotesi di trasferimento di alcune materne comunali allo Stato), il “nodo” del contendere. Allora, un nuovo invito alla mobilitazione «unitaria di istituzioni, sindacati, personale della scuola e genitori». L’invito: «I genitori e i docenti richiedano di visionare il piano dell’offerta formativa offerto dai singoli istituti alle famiglie ed esigano dai dirigenti scolastici l’esplicitazione dei numeri. Individuino la differenza tra la reale offerta formativa del nuovo anno scolastico con quelli passati e pretendano di metterla in discussione».
COMUNE
Mercoledì riunione sul bilancio E’ STATA convocata per il 29 aprile alle 8.30, nella sala del consiglio provinciale, la riunione del consiglio comunale. L’assemblea cittadina si è sciolta alcuni giorni fa per le imminenti elezioni amministrative, ma c’è ancora possibilità di riunirsi per tematiche straordinarie. Poichè è fissato per il 30 aprile 2009 il termine ultimo per l’approvazione del Rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2008, il presidente del consiglio comunale, Pietro Campagna, ha convocato l’assemblea per mercoledì proprio sull’approvazione del bilancio 2008.
DANZA LUCANA
Vittoria su Rai2
CASO GALILEI
Proteste e sorteggio LA MOBILITAZIONE va avanti. Ma per i ragazzi che si sono iscritti al liceo scientifico “Galilei”, al momento sembra necessaria l’attesa del sorteggio. Per i meno fortunati, ipotizzata l’obbligatoria iscrizione al liceo “Pasolini” a causa del sovraffollamento del liceo di via Pienza. E’ stato il preside del Galilei a comunicare con una nota sul sito della scuola che «a seguito di un imprevisto altissimo incremento delle iscrizioni alla classe prima di questo liceo per l’anno scolastico 2009/2010, ben 337, non tutte le domande potranno essere accolte. Il Centro servizi amministrativi del MIUR (ministero Istruzione) ha individuato con proprio provvedimento» di poter ammettere solo «243 alunni». Superati alcuni criteri di priorità spiegati nella nota, si procederà al sorteggio, previsto per giovedì prossimo.
VIABILITA’
TENDENZE IN CITTÀ
Tutti pazzi per Dr.Why SI inizia per caso, spinti dalla curiosità o coinvolti dall’amico che l’ha già provata, poi non si riesce a farne a meno. La nuova droga si chiama “Dr.Why”. A “spacciarla” in città tutti i mercoledi sera, il “New Evoè”, caratteristico localino del centro storico. Si tratta di un gioco a squadre simile al Milionario di Gerry Scotti ma più longevo del quiz targato Endemol. Il Dr.Why, infatti, ha debuttato già un decennio fa in alcuni locali di Roma e oggi sono circa 50.000 i giocatori in 16 regioni italiane che ogni settimana si sfidano tavolo contro tavolo. Ogni squadra si registra con un nome e ha una pulsantiera wireless con cinque tasti, quante sono le risposte tra cui scegliere per rispondere a ciascun quesito che il Dr.Why porrà nel corso della gara. Una partita da 45 domande di cultura generale gestita dal computer con tanto di sigla, presentatore, classifica generale, premi e consumazioni gratuite per i vincitori. Si inizia intorno alle 23.30 e si va avanti per circa un’ora e mezza. Le domande sono di difficoltà variabile e spaziano in tutti gli ambiti. Si va dalla geografia, alla scienza, allo sport, passando per la musica, il cinema, l’arte e la letteratura. A rendere la sfida più entusiasmante ci pensa la variabile tempo. Sì perchè non basta rispondere correttamente, bisogna anche essere veloci. Più rapidamente si risponde in modo corretto, più punti si ottengono e, allo stesso modo, più celermente si dà la risposta errata, più punti ven-
ENNESIMA vittoria del corpo di ballo della Basilicata al programma televisivo “Mattina in Famiglia” su Rai Due, condotto da Adriana Volpe e Tiberio Timperi. La squadra lucana, rappresentata dall’Ig Dance Machine (che ha varie sedi in Lucania e Campania) ha vinto anche la puntata di ieri mattina, che si aggiunge alle prestigiose precedenti vittorie di varie puntate della domenica. Il tutto nell’ambito dell’annuale appuntamento della manifestazione “Gara di Ballo” tra le regioni italiane, organizzato dalla redazione della trasmissione televisiva e dalla federazione italiana di danza. Una vittoria ottenuta contro gli atleti delle Marche. Un risultato schiacciante e senza attenuanti. Infatti al televoto la Basilicata ha vinto con il 73 per cento dei voti, contro i ventisette dei marchigiani. La squadra lucana si è esibita poco dopo le nove contro i marchigiani, mentre il responso positivo è arrivato poco prima delle dieci. Agli atleti lucani sono andati gli applausi del pubblico e l’ennesima splendida figura che hanno fatto loro e che hanno fatto fare alla nostra regione. Ora si va verso la finalissima del programma, prevista nelle prossime puntate. CLAUDIO BUONO
Avviso agli utenti DA oggi entrano in vigore alcuni obblighi e divieti alla viabilità nel centro storico per i lavori di riqualificazione del rione (saranno validi fino alla fine dei lavori). Entrano in vigore il divieto di transito e il divieto di sosta, con rimozione dei veicoli, in via Pretoria all’altezza di Vico Saraceno. Inoltre, lungo via Addone sarà ripristinato il senso di marcia originario su via Addone. Ancora, sarà valido il divieto di sosta con rimozione dei veicoli (h24) in largo Azzarà, più l’apertura al transito dei veicoli in piazza Pignatari in direzione piazza Matteotti. Due parcheggi in via Pretoria saranno (all’altezza del fabbricato “Bonifacio”) saranno bloccati dal divieto di sosta.
Un momento del gioco
POVERTA’
Vaccaro (Uil) su fiscalità
gono sottratti. La gara dunque è aperta fino alla fine. Le più temute sono le domande cosiddette pazze che permettono di guadagnare o di perdere il maggior numero di punti. Fino a 1.700 ne vengono assegnati o tolti a seconda che si riesca a risolvere un’equazione o un anagramma, che si trovi l’uscita esatta da un labirinto, che si conoscano i prefissi telefonici dei comuni italiani o le distanze tra i caselli autostradali. Gli affezionati potentini sono numerosi, si danno battaglia già dalla fine di ottobre e c’è da scommettere che non perderanno una serata fino a giugno, quando il Dr.Why si congederà per una meritata vacanza. Chiunque però, in qualsiasi momento, può iscriversi contattando il ”New Evoè”. Si attendono giocatori colti e rapidi che possano sfidare gli agguerritis-
simi “Fuori Sede”, “Cruski”, “Jolly” e “Fusi”, le compagini più valide e affiatate che settimanalmente si danno battaglia e che figurano ai primi posti della classifica del locale. Il “Dr.Why”, oltre ad essere un’occasione di svago intelligente, è soprattutto un momento di aggregazione. Quattro salti e un po’ di karaoke intrattengono i contendenti durante la pausa di gioco di metà gara, mentre già ci si confronta sugli errori commessi. Inevitabile poi, la creazione del gruppo di fan su “Facebook” e lo scambio di battute sulle bacheche dei giocatori con tanto di commenti alle foto della classifica. Per i più accaniti c’è la possibilità di spostarsi il giovedi al “Cafè Noir” di Rionero e addirittura ambire alle nazionali che si tengono ogni anno a Roma. Simona Brancati
L’INDAGINE dei Consulenti tributari conferma, in base alle dichiarazioni dei redditi del 2006, che «la povertà è di casa anche a Potenza dove, in fase di definizione del nuovo piano regionale di contrasto alla povertà vanno individuate azioni specifiche». Lo afferma il segretario confederale della Uil, Carmine Vaccaro che riprende alcuni dati dei Caf-Uil: «ci sono circa 1.400 persone con redditi sino a 6 mila euro l’anno». Nel capoluogo, ci sono 246 contribuenti che denunciano fino a 1.000 euro al mese; fino a 2mila euro, sono 230; tra 2 e 3mila euro sono 169. Sono 698 i “ricchi” con con reddito da 70mila a 100mila euro. «La riconferma di politiche sociali e di sostegno al reddito a cominciare dalla riduzione di tariffe e tributi comunali almeno per la fascia dei 1.400 contribuenti sino a 6 mila euro e allargamento della platea della Cittadinanza Solidale che tocca nel capoluogo meno di 200 persone». Queste le proposte di Vaccaro che spiega come «non è sufficiente la lodevole iniziativa del Menù della quarta settimana che registra comunque un comportamento di sensibilità dei commercianti». Inoltre, la battaglia sia per la legalità, nel «contrastare l’evasione» e per una «vera democrazia fiscale».
PREVENZIONE
Buon compenso del diabete PARTE oggi, dalle 9:30 alle 17:30 in piazza Cagliari, la campagna di informazione e di prevenzione “Il buon compenso del diabete”. Un ambulatorio su quattro ruote sarà a disposizione per un controllo gratuito. La campagna è promossa dalla Federazione internazionale del diabete, con il patrocinio del ministero della Salute. E’ prevista una conferenza stampa per una più completa informazione sull’iniziativa (ore 10 in uno dei locali annessi alla Parrocchia di Don Bosco). L’iniziativa intende promuovere un progetto pilota di campagna informativa “Campagna Bcd - Informati. Alleati. Protetti”.
12 Potenza
Lunedì 27 aprile 2009
ANTICA OSTERIA
Anniversario di una visita importante SONO passati esattamente 18 anni da quando Papa Giovanni Paolo II ha fatto visita alla Basilicata, arrivando anche a Potenza. Il ricordo del messaggio diffuso dalla finestra del Palazzo provinciale è inscritto oggi in una targa che si affaccia su piazza Prefettura. Pochi giorni prima il capoluogo si era coperto di neve, nonostante la primavera fosse alle porte. Così il Papa dovette rinviare la visita di alcuni giorni. Poi, fu festa straordinaria per i fedeli, e non solo, di questa regione.
SONO stati trovati dieci meravigliosi cuccioli di circa due mesi d’età. Chiunque volesse prendersene cura, anche di uno solo tra tutti, può contattare il numero telefonico: 3494666445
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 27 APRILE Mallamo..................... 0971/473447 via Toti, 9/13
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
APPENA nati, questi cuccioli sono stati abbandonati in una busta sul ciglio della strada. Chiunque volesse prendersi cura di questi gattini può inviare un messaggio alla seguente mail: gallogianfr@tiscali.it
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444
L’arte di Corbisiero FINO al prossimo 2 maggio sarà aperta al pubblico, nella Cappella dei celestini, la mostra con le opere scelte di Franco Corbisiero. Autore nativo di Calvello, ha la capacità di “fotografare”l’inquietudine, la sofferenza, la pace, la tenerezza, la sensualità scrutandole attraverso le immagini e le cose di tutti i giorni ha subito trovato estimatori ovunque.
Bimbimbici 2009 SI terrà il prossimo 10 maggio la decima edizione di “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo.
•DON BOSCO• Proiezioni private
Fast &Furious “solo parti originali” 17 - 19.30 - 22
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Generazione mille euro 17 - 19.15 - 21.30
Sala 6 Questione di cuore 17.20 - 19.30 - 21.40
Sala 2 Sbirri 18 - 20 - 22 Sala 3 Gli amici al bar Margherita 17.00 - 19.00 - 21 Sala 4 Houdini - L’ultimo mago 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5
Sala 7 Rocknrolla 16.30 - 19 - 21.30 •DUE TORRI• Che. L’argentino 19 - 21.30
DOMANI Potenza, Ridotto teatro Stabile, ore 18 “LETTERE D’AUTORE. INCONTRI SCRITTORI” presentazione Accarezzando un sogno di Di Muro DOMANI Potenza, museo archeol. Adamesteanu, ore 17.30 “CONSERVATORIO GESUALDO DA VENOSA” Integrale per chitarra sola di H. Villa-Lobos
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
DA OGGI AL 2 MAGGIO Potenza, scale mobili di via Armellini “PERCORSI ARTIGIANI” Mostra dell'Artigianato artistico
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169
OGGI Potenza, Conservatorio G. Da Venosa, ore 10.30 “IL CONSERVATORIO INCONTRA LA SCUOLA” Il cantante attore. Da un’idea di Gerardo Spinelli
•Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro
OGGI Potenza, Museo Adamesteanu, ore 17.30 “DUO VIOLINO CHITARRA” Conservatorio Gesualdo da Venosa
0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza e provincia 13
Lunedì 27 aprile 2009
Il volto leonardesco in attesa di attribuzione protagonista di un turismo di nicchia
Un ritratto per fare sistema L’annuncio: a ottobre la tavola sarà ospitata all’Hermitage di San Pietroburgo TUTTO sommato, “sta andando bene”. Non sembrano pochi circa 70 visitatori al giorno, almeno nei fine settimana e con la stagione estiva non ancora partita. Così, il ritratto “leonardesco” lucano in attesa di attribuzione definitiva resta il protagonista della mostra, probabilmente la prima completa, alla ricerca del vero volto dei Leonardo da Vinci. A Vaglio, in attesa del responso finale e mentre le indagini vanno avanti, la visita al museo resta un’esperienza piacevole e un punto di partenza per un discorso turistico più ampio. Con un primo annuncio: «il ritratto - dicono dal museo - a ottobre sarà ospitato dall’Hermitage» e per fine maggio è prevista nel paese lucano la presentazione dello studio tridimensionale sul ritratto lucano svolto all’università di Tallin (Estonia) da Orest Kormashov che, per l’occasione - assicurano dal museo - sarà presente a Vaglio. Quello studio è uno dei percorsi su cui si sta lavorando per la certificazione di un’eventuale attribuzione della tavola proprio a Leonardo da Vinci. «Sono convinto - spiega Nicola Barbatella, direttore del centro studi del museo delle Antiche genti di Vaglio - che sia il mito di Leonardo ad aver deciso quan-
Il Leonardo lucano e, a destra, l’area archeologica di Vaglio di Basilicata
do tornare a farsi vivo». In fondo, la storia del ritrovamento del dipinto è singolare. Barbatella si è imbattuto nel quadro mentre era sulle tracce di un dipinto del pittore lucano Antonio Stabile, tra la collezione di una famiglia di nobili origini lucane, da tempo stabilitasi in Campania (i proprietari erano convinti si trattasse del volto di Galilei). Poi, l’avvio del percorso di ricerca, le prime valutazioni, l’attenzione di prestigiose università italiane, del centro Innova. Ancora, lo stucco che emerge dalle lesioni e che “rivela” il ricorso a una tecnica fiamminga, quella lesione nel legno che richiama, per posizio-
ne, la lesione presente sulla Gioconda, la caduta del bruno sullo zigomo sinistro del ritratto che assomiglia a un errore di miscela dei colori presente in vari dipinti di Leonardo. Radiografie e comparazioni, anche con il presunto ritratto del maestro attribuito a un suo allievo e l’analisi dell’assemblaggio della tavola in legno. Ma anche le critiche, i primi pareri contrari. Resta un evento artistico che mescola fascino e mistero. E per il paese può fare molto. Il punto adesso è partire dall’attenzione che questo evento ha catalizzato (ne parlano anche le maggiori testate della stampa inter-
nazionale) per ragionare in prospettiva. Lo sa bene il sindaco di Vaglio, Giuseppe Musacchio. E’ in ottica “metropolitana” che si ragiona ora che, «dopo la riqualificazione del centro storico, gli investimenti degli ultimi anni per la zona archeologica e il museo», il piccolo paese dell’hinterland potentino si candidata a ospitare un turismo di nicchia, «sicuramente diverso da quello “mordi-e-fuggi”. Con ordine. «Le tracce dei templari che si perdono all’interno del paese sono ormai un bagaglio acquisito. Siamo partiti da queste testimonianza anche per costruire una nostra consapevolezza rispetto al patri-
monio storico e artistico in cui viviamo, spesso senza rendercene conto». Convegni, libri, l’avvio dell’ampliamento del museo. Poi il “contatto” casuale tra Vaglio e Leonardo, mentre si inseguiva il pittore Stabile, di cui il paese “custodisce” tre dipinti. In attesa che le verifiche e le indagini per la definitiva (o meno) attribuzione dell’autoritratto a Leonardo da Vinci terminino, «abbiamo fatto in modo che il dipinto rimanga comunque qui - continua Musacchio - Abbiamo interesse a istituire un centro studi sull’epoca medievale e rinascimentale, a cui magari affiancare un laboratorio archeologico». E’ di queste
due anime che oggi si discute a Vaglio. Allora, ecco l’intreccio tra due epoche lontane in un discorso di sviluppo del territorio: «L’attenzione e la curiosità che suscitano il ritratto possono diventare un traino anche per l’area archeologica». Il punto, è “fare sistema”. Ovvero, «in questa regione ci sono tanti posti belli, ciascuno con la propria particolarità. Ma costruire qualcosa di organico è la vera sfida». Vaglio, però, parte «con alcuni vantaggi: ci sono diverse testimonianze di insediamenti indigeni interessanti e rari, due aree archeologiche di prestigio, i richiami ai templari, un centro storico protetto e oggi recuperato in cui ai dettagli artistici si mescolano quelli architettonici». Se a questo «aggiungiamo la vicinanza al capoluogo che ci pone senza difficoltà lungo assi viari, le possibilità di diventare un luogo per un turismo consapevole, di nicchia, non “sfuggente”, ci sono tutte. E’ un percorso più difficile, ma i risultati, quando arrivano, sono buoni». L’offerta, ovviamente, va completata «con lo sviluppo delle strutture ricettive». Ci vuole del tempo. Nell’attesa, il ritratto leonardesco è un gran bel richiamo. sa.lo.
Il governatore a Lauria e Nemoli per due progetti di innovazione
Visita del presidente De Filippo alla comunità del Lagonegrese LAURIA - «Avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione»: questo per Domenico Carlomagno, presidente della comunità montana del Lagonegrese ,l’obiettivo primario del progetto di decentramento catastale che sarà presentato oggi a Nemoli dal presidente della regione Basilicata, Vito de Filippo. Sarà una intensa giornata di lavoro per il presidente della giunta regionale che è atteso nella giornata di oggi presso la sede della Comunità Montana del Lagonegrese a Lauria. Verso le undici e trenta dovrà inaugurare il nuovo centro Capsda, il centro di accesso pubblico a servizi digitali avanzati, una sorta di internet point a disposizione dei cittadini, realizzato con finanziamenti regionali. La cerimonia sarà l’occasione per il presidente De Filippo per incontrare i dipendenti della comunità montana, i sindaci e le autorità dell’area sud della Basilicata. Prima di giungere a Lauria è prevista una visita al vivaio forestale che la Comunità Montana gestisce presso il lago della Rotonda.
Nel pomeriggio è prevista una visita all'azienda agricola e al nucleo antincendio, sempre della comunità montana, ubicate in agro di Nemoli, in località Masseria Ventrona. A seguire, a partire dalle ore 15,30, è prevista la partecipazione del De Filippo ad un importante convegno sul decentramento catastale e l’ innovazione tecnologica degli enti locali che si terrà presso il centro polifunzionale di Nemoli. Nel corso dei lavori sarà presentato ai cittadini, alle imprese e ai comuni dell'area, l'implementazione di un progetto dal titolo “Il sistema informativo Territoriale della Comunità Montana del Lagonegrese. Sono in programma relazioni di Emilio Bosco, progettista, di Roberto Bagagli, rappresentante del raggruppamento temporaneo di imprese DB Cad che si è aggiudicato l'appalto, di Salvatore Cariello dell'ufficio regionale Istat Basilicata, di Giovanni Battista Cantisani, dirigente del'agenzia del Territorio, di Vincenzo Fiore, dirigente dell'ufficio informatico regionale. Sono
Riti sacri e festeggiamenti civili per Sant’Anselmo Martire
in programma interventi di Michele Petrizzi, presidente Uncem Basilicata, Oreste Giurlani, presidente UNCEM Toscana nonché sindaco di Fabbriche di Valico, Gino Traversini, presidente Comunità Montana Catria Nerone e Marcello Pittella consigliere regionale. Le conclusione dei lavori sono affidate al presidente Vito De Filippo. Da alcuni anni la Comunità montana del Lagonegrese è impegnata sul versante dell'innovazione tecnologica. Tra le realizzazioni si segnalano il centro per il telelavoro, la rete wi fi al servizio dei Comuni fino all'ultimo innovativo sistema di teleconferenza di cui è stata dotata la sala consigliare. Il progetto di decentramento catastale è finalizzato alla semplificazione delle procedure che i semplici cittadini , le imprese ma anche gli i stessi funzionari della pubblica amministrazione devono seguire nell'espletamento della normale attività quotidiana. Un progetto che dovrebbe snellire le pratiche, sia sul versante delle autorizzazioni edilizie che su quello degli
De Filippo in una recente visita all’area Sud
accertamenti tributari. «Questo progetto - secondo Anna Maria Grippo, dell'ufficio informatico regionale - aiuterà a rendere più efficienti e soprattutto più trasparenti i servizi al cittadino. Ora aspettiamo che i comuni facciano la propria parte mettendo a disposizione ognuno i propri archivi e le proprie banche dati. Da questo punto di vista si segnala la buona risposta del comune di Latronico che è stato scelto come comune pilota». Pasquale Crecca
Vietri Il paese ricorda il beniamino che per anni ha donato sorrisi
Vietri omaggia il patrono Al via il VII memorial Di Leo VIETRI DI POTENZA - La comunità vietrese festeggerà dal trenta aprile fino al tre maggio il santo patrono del paese, Sant'Anselmo martire. Come vuole la tradizione, si festeggia la prima domenica di maggio. Una festa tra riti sacri e festeggiamenti civili, visto che oltre alle varie sante messe e alla storica processione di domenica mattina, per le vie del paese con la statua del santo martire a mezzo busto e con tutti i santi, che ha sempre visto la partecipazione di centinaia di persone, si terrà anche la performance musicale di Niky Fox con il suo orga-
netto e del gruppo musicale de “Gli Sbandati”, oltre al concerto della banda musicale “Città di Corato”. Il calendario religioso comincerà con la messa di giovedì, venerdì e sabato. Proprio sabato, alle ore diciotto, ci sarà la processione che preleverà al convento Cappuccini la statua di San Francesco, per portarla alla Chiesa Madre. Domenica mattina, alle otto si terrà una santa messa, che sarà susseguita da un’altra messa alle undici e mezza. A seguire ci sarà la tradizionale gara all'asta per l'aggiudicazione della statua di Sant'Anselmo
Martire da portare in processione, insieme a tutti i santi. Alle diciotto di domenica, la processione ritornerà in Piazza del Popolo per la benedizione dei campi. Il programma civile prevede l'animazione, per le vie del paese, della banda musicale “Città di Campagna”. In serata ci sarà l'esibizione di Niky Fox con “Gli Sbandati. Domenica sera, dalle venti in poi, si terrà il concerto bandistico curato dal gruppo “Città di Corato”. I festeggiamenti si concluderanno alla mezzanotte con i fuochi pirotecnici. c.b.
VIETRI DI POTENZA Vietri non dimentica uno dei suoi più amati “beniamini” degli anni scorsi. Una delle persone più simpatiche e divertenti del paese: Roberto di Leo, scomparso il diciassette maggio di sette anni fa a causa di un tumore. E per questo la sua famiglia, il suo fratello gemello Carlo e gli amici hanno organizzato il settimo Memorial Roberto Di Leo, che si terrà al campo di calcetto di santa Domenica, il cui calcio d’inizio è previsto per domani sera. Una persona unica nel suo genere, che ha com-
battuto per nove anni contro la sua malattia, da quando di anni ne aveva solo ventisei. Lui con la sua malattia ci “scherzava”, e anche nei momenti più difficili, negli ultimi giorni di vita, aveva sempre il sorriso stampato sulle labbra, pronto a scherzare e a prenderti in giro. Era così con tutti, con amici, familiari e parenti. Quando volevi scherzare, l’ultima parola andava sempre a lui, e non c’era modo di rispondere, perché con la sua schiettezza e simpatia zittiva tutti, tra i sorrisi.
Ma purtroppo il destino ha voluto che Roberto lasciasse i suoi cari alla giovane età di trentacinque anni, dopo una vita trascorsa nello sport e nel sociale. Al torneo si sono iscritte dieci squadre, suddivise in due gironi da cinque. L'inizio è previsto alle venti di domani sera e la finale alle ventuno del diciassette maggio, nel giorno del settimo anniversario dalla scomparsa di Roberto. Ricordando Roberto Di Leo. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
14 Potenza e provincia Genzano Viabilità, dura posizione del sindacato dopo la frana
Barile Arrestati due albanesi
«Alto Bradano dimenticato» La Cisl attacca le istituzioni
Minacce pugni e schiaffi per un lavoro da badante
GENZANO DI LUCANIA - Dopo la frana che ha colpito a Genzano la strada provinciale per Potenza è dura la presa di posizione della Cisl. «L’Alto Bradano - è scritto in un comunicato stampa inviato dal responsabile sindacale locale, Antonio Lancellotti è un’area dimenticata da tutte le istituzioni, soprattutto per quanto riguarda la viabilità, sia urbana che extraurbana. Evidentemente, sia la Provincia che gli enti locali non hanno ancora recepito la gravità della situazione, mettendo a rischio, giornalmente, la vita dei cittadini che quelle strade sono costretti a percorrerle per motivi di lavoro o per semplici spostamenti». «Prendiamo ad esempio l’ex ss 169 (Spinazzola-Potenza), oppure la Genzano-Banzi-Palazzo S.G. (la quale si immette sulla Bradanica) - continua il sindacalista - Entrambe possono essere tranquillamente definite “disastri viari” non più percorribili con le garanzie minime ed indispensabili di sicurezza previste dalla legge». «In virtù di tutto ciò - conclude il Lancellotti - la Cisl, a mezzo stampa, invita pubblicamente e
Genzano, la frana che ha interrotto la provinciale per Potenza
istituzioni dei centri abitati interessati a far sentire in maniera unanime la propria voce negli uffici del capoluogo, affinché possa essere quanto prima eseguito un monitoraggio dell'area, finalizzato alla programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordina-
Due giorni di convegno sulle origini antiche
Grumento, il territorio e la Valle dell’Agri
L’anfiteatro di Grumento
GRUMENTO NOVA - “Il territorio grumentino e la Valle dell’Agri nell’antichità” è il titolo del convegno di studio che si è svolto sabato e ieri nel salone del castello Sanseverino della cittadina grumentina. Un meeting che ha preso il via, nella mattinata del 25 alle 9 e 30, dopo i saluti dell'autorità istituzionali, con gli interventi di esperti, in primis, il geologo e collaboratore dell'Università “Federico II” di Napoli Cnr, Antonio Priore con la relazione “La geologia e la geomorfologia della Val d'Agri”, di seguito “Antropizzazione pre - protostorica nell'Alta Val d'Agri” di Salvatore Bianco del museo archeologico nazionale della Siritide e Ada Preite e Antonio Affuso dell’associazione nazionale archeologi. “Il neolitico in Alta Val d'Agri” è il focus su cui si concentrerà, l’archeologo collaboratore della Sopraintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, Antonio Pellegrino, mentre sulle “modalità insediative tra IV e III sec.a.c.” ci sarà l'intervento di Alfonsina Russo del museo archeologico nazionale di Muro Lucano. “Aspetti della viabilità in Lucania tra la fine del IV sec. A.c. e l'età imperiale” relazione di Liliana Giardino dell'Università di Salerno a cui farà il seguito l'in-
tervento del responsabile del Museo Archeologico nazionale Alta Val d'Agri, Antonio Capano con “I tratturi e l'importanza della viabilità in Basilicata nell'antichità e nel Medioevo”. Pausa pranza e i lavori sono stati nel pomeriggio, con l'archeologa Maria Pian Gargano, su “la villa romana di Marsicovetere Barricelle. “I Bruttii praesentes: interessi politici ed economici di un importante famiglia lucana” relazione di Helga Di Giuseppe dell'associazione internazionale Archeologa classica e “Infrastrutture di età romana nella Valle dell'Agri” del giovane Francesco Tarlano dell'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna. Le fasi finali hanno riguardato due argomenti: “Tecnologie e metodologie per lo studio del territorio” di Enrico Giorgi e Julian Bogdani sempre dell'Alma Mater Studiorume e “il sistema informativo archeologico vs La carta archeologica informatizzata” di Federica Candelato dell'Università di Verona. Le conclusioni sono satetaffidate ad Attilio Mastrocinque dell'Università di Verona e a Lorenzo Quilici dell'Università di Bologna. La seconda giornata, 26 Aprile, sarà dedicata alla visita guidata al Parco Archeologico di Grumentum. Angela Pepe
ria a tutt'oggi inesistenti». In particolare, Lancellotti mette in evidenza la frana che interessa (ormai da anni) la statale 169 all'imbocco del ponte sulla diga di Genzano, da sempre accomodata con interventi palliativi, ma ormai ridotta al limite della tolleranza.
Inoltre fa notare come la mancanza assoluta di cunette e di canali di scolo non può che favorire gli ormai frequenti allagamenti e smottamenti che, tristemente, vanno a caratterizzare l’intera rete viaria altobradanica. Gianrocco Guerriero
Lunedì 27 aprile 2009
BARILE - Sono arrivati alle botte per costringere un connazionale albanese a far lasciare l’occupazione alla moglie che lavorava come badante in una famiglia di Barile, a favore di una propria parente. Per settimane i due uomini di nazionalità albanese, di 37 e 45 anni, da tempo residenti nel comune del Vulture, dove avevano trovato lavoro come braccianti agricoli, hanno continuato a minacciare due connazionali e la moglie di uno dei due. Poi, nella notte tra sabato e domenica scorsi, le minacce sono sfociate in una violenta aggressione: quando i carabinieri del nucleo operativo di Melfi e i colleghi della stazione di Barile - dopo una segnalazione arrivata al Pronto intervento 112 sono arrivati sul posto hanno sorpreso i fratelli albanesi mentre stavano picchiando i connazionali con pugni, calci e anche bottiglie di vetro. Le indagini degli uomini dell’arma hanno consentito di stabilire i veri motivi della violenza, che era stata preceduta da settimane di minacce, nel paese in cui negli ultimi anni, anche a causa dell’origine linguistica, si è concentrato un elevato numero di cittadini albanesi. E, soprattutto tra le donne, l’occupazione più diffusa è quella di badante. Per i due aggressori sono scattati gli arresti con le accuse di tentata estorsione continuata aggravata, violenza privata e lesioni personali. Entrambi i fratelli sono stati associati alla casa circondariale di Melfi.
Riconoscimento al medico che vive a Rionero
Lions, a Georges Almaz premio Melvin Jones RIONERO - Il prestigioso “Premio Melvin Jones” dei Lions Club è stato assegnato al medico oculista Georges Almaz, libanese di origine ma di studi e formazione europei (Padova, Roma e Parigi), che vive ed opera nella cittadina del Vulture, «per affetti e per affinità col mondo mediterraneo», come egli stesso suole spesso affermare. L’ambito premio gli è stato conferito per le attività solidali attinenti alle proprie attitudini professionali prestate in campo sociale e culturale. Georges Almaz, infatti, fa parte del team di oculisti dell’Agenzia Internazionale di ipovedenti della Basilicata, che esegue screening e visite oculistiche sull'intero territorio, diretta dal comm. Francesco Schiavone. Il Premio Melvin Jones gli è stato consegnato da Aldo D'Andrea, governatore del Distretto Lions 108 YA, che comprende Basilicata, Campania e Calabria (il più vasto d'Europa) e dalla dott.ssa Alba Capobianco dei Lions di Melfi. «Come è risaputo - ha sottolineato Armando Lostaglio - i Lions Club sono noti nel mondo per il servizio ai non vedenti ed a quanti hanno serie menomazioni della vista. Assistenza - ha aggiunto - che, grazie alla lungimiranza di Melvin Jones, ha preso corpo quando Helen Keller invitò i Lions a divenire “Cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”, in occasione della conven-
Georges Almaz e in basso una premiazione dei Lions
tion dei Lions Club Internazional del 1925». L’associazione internazionale dei Lions dal 1990 ha approvato la creazione del programma SightFirst, l'iniziativa globale di 215 milioni di dollari per combattere le principali cause di cecità prevenibile e curabile, che coinvolge esperti ed organizzatori nel campo della prevenzione della cecità, governi e Lions nell'intento di trovare soluzio-
ni a lungo termine per eliminare la cecità prevedibile e reversibile. Grazie all'attività dei Lions l'assistenza oculistica è stata migliorata in oltre 90 Paesi in ogni parte del mondo mediante la formazione di oltre 345.000 oftalmologi, infermieri oftalmici ed altri specialisti degli occhi. I Lions Club appoggiano anche tante altre attività relative alla vista. Michele Rizzo
Anzi
Piace il servizio navetta ANZI - Sta riscuotendo consensi, tra la gente, l’istituzione del servizio di trasporto urbano che, quotidianamente, congiunge il centro cittadino di Anzi con gran parte del territorio comunale. A poco più di tre settimane dall’inaugurazione del servizio, sono state incrementate le corse giornaliere delle due navette di trasporto, che collegano la frazione di “San Donato”, le nuove zone d'espansione del paese, le contrade rurali al centro abitato di Anzi ed ai servizi di pubblica utilità. Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, ha evidenziato «il contributo fornito al concreto miglioramento della qualità della vita, attraverso l'istituzione di questo servizio di trasporto, nell'attuale fase sperimentale viene erogato gratuitamente dal lunedì al venerdì. Il servizio, in queste prime settimane di funzionamento, é stato apprezzato dalla cittadinanza ed in particolare da coloro che quotidianamente si recano nelle campagne o residenti nelle zone rurali e nella frazione di “San Donato”». Complessivamente vengono erogate quindici corse (dalle 6,45 del mattino alle 19,30), di cui sette con la navetta definita “grande” di colore giallo (da ventidue posti più la carrozzina per disabili) ed otto da quella “piccola” di colore bianco (da nove posti). La navetta “gialla” segue due percorsi: il primo parte da via Umberto I (adiacenza casa Robilotta) per poi proseguire verso la strada provinciale 16 “Marsicana”, la frazione di “San Donato” e la contrada “Piano Tre Volte” (case popolari); il secondo parte dalla contrada “Piano Tre Volte” e segue in direzione della frazione di “San Donato”, della strada comunale del campo sportivo, per poi arrivare in via Umberto I. Donato Pavese
Matera Lunedì 27 aprile 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’assenza di uffici turistici aperti fa aumentare le guide abusive all’assalto di auto e bus
Nuovi visitatori, vecchi disagi Boom di presenze in città, ma mancano i punti informativi e le indicazioni stradali MATERA città turistica. Potrebbe essere questo lo slogan da affiancare a “Città dei Sassi”, visto il grande afflusso turistico che ogni occasione di rilievo fa registrare pur tra luci ed ombre. Alle festività pasquali, caratterizzate dalle avverse condizioni meteorologiche, si sono aggiunte quelle del 25 aprile. Occasioni nelle quali però, la città si fa sorprendere impreparata ad accogliere i turisti. A cominciare dalle “informazioni turistiche” per i numerosi visitatori che scelgono la città dei Sassi quale meta turistica per trascorrere i loro momenti di relax. «Le maggiori difficoltà - dichiara Graziano Cordoni autista di Trento, giunto con il suo bus a Matera - sono relative alle indicazioni stradali per raggiungere le aree destinate al parcheggio dei bus turistici. In quanto agli altri servizi, non ho incontrato particolari difficoltà perché insieme alla struttura alrbeghiera che ci ospita, sono state prenotate anche le guide turistiche per visitare la città». I quindici totem installati di recente dalla Camera di Commercio non sono sufficienti a soddisfare le curiosità dei tanti visitatori che preferiscono il contatto umano per approfondire la conoscenza di un nuovo luogo. Matera, però, subisce ancora grav i disagi legati alla disorganizzazione. Gli ingressi alla città sono sguarniti di punti di informazione turistica ma sono “attivamente” controllati dalle tante guide turistiche abusive che a bordo di scooter si affiancano alle autovetture offrendosi come accompagnatori. Molto spesso vantano di avere autorizzazioni per convincere i turisti a fidarsi, anche perchè trovare un ufficio di informazione turistica regolare, diventa un'impresa. Emblematico è l'ingresso di San Vito dove un bungalow della “ Sassi Tourism ” chiuso da tempo si presenta come un brutto biglietto da visita della città. L'accoglienza turistica è un vero punto di forza per la città che non può ridursi ad un solo centro di
ASSUNZIONE caratteristiche ed effetti delle droghe, segni e sintomi comportamentali di uso e dipendenza, ma anche avvertimenti su pericolosità dell'assunzione per la salute dei giovani e sull'impossibilità, da parte di chi fa uso di sostanze, di conoscere la reale composizione di ciò che sta per immettere nel proprio organismo, con rischi anche mortali in caso di tossicità elevata. Di questo si è parlato durante un incontro sul tema “Assunzione ed effetti delle droghe” svoltosi presso l'Istituto Magistrale “T.Stigliani” a Matera. Su esplicita richiesta di alcune classi dell'istituto, la professoressa Rosaria Cancelliere ha invitato il dirigente della squadra mobile e il medico addetto all'assistenza sanitaria presso la Questura di Matera a parlare ai ragazzi dei rischi della tossicodipendenza a livello penale e a livello socio-sanitario. «Grazie alla sensibilità del questore Carmelo Gugliotta - ha detto la docente - ho potuto organizzare questo incontro. Ritengo, infatti, che una vasta e precisa informazione sui rischi e sui danni delle droghe sia decisiva, soprattutto quando l'invito arriva proprio dai giovani. È importante insegnare ai ragazzi il senso della responsabili-
Gianni Schiuma (Confesercenti)
«Paghiamo l’improvvisazione»
Turisti a spasso nei luoghi più suggestivi dei Sassi. Molti i punti informativi chiusi
informazione posto in piazza Matteotti, la cui localizzazione sembra più il frutto di una decisione burocratica per un immobile inutilizzato, anziché di una scelta frutto di una riflessione turistica strategica capace
di soddisfare le esigenze turistiche. Per una località turistica, l'accoglienza non è fatta solo di cortesia del personale degli alberghi e delle strutture ricettive. Il “sistema” è fatto, principalmente, di strutture e di persone che possano favorire un buon accesso al servizio turistico: informazioni, trasporti, presenza di servizi alla persona, parcheggi e quant'altro contribuiscono in modo significativo a rendere una vacanza piacevole e indimenticabile. All'ottimo lavoro degli operatori turistici, manca la cultura del turismo e dell'innovazione da parte dell'amministrazione comunale con un proprio modello ospitale, ed una modalità distinta per essere presenti su un mercato, quello turistico, che richiede competitività qualificata. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
«IL tema del turismo, dopo la crisi del mobile imbottito potrebbe essere il nuovo modello di sviluppo economico». A dichiararlo è Gianni Schiuma, presidente di Confesercenti , che vede negli eventi culturali il volàno per portare ricchezza ed economia ad un territorio che non ha nulla da invidiare alle più blasonate città turistiche. Le ricchezze dell’area, intese come gli antichi rioni in tufo, il Parco della murgia materana, il mare della costa jonica, l' enogastronomia di qualità e l'artigianato tipico devono rappresentare i punti di forza dell'economia materana. «Il grande movimento turistico in occasione dei ponti festivi - afferma Gianni Schiuma - si scontra da oltre un quinquennio con la mancanza di punti di informazione turistica, frutto dell'improvvisazione nell'affrontare un turismo che si registra solo in poche occasioni. La stagione turistica - continua Schiuma non deve essere legata ai ponti, ma dobbiamo lavorare negli altri periodi dell'anno, alzando il tiro dell'ospitalità e dei servizi per puntare ad un turismo con pernottamenti che duri tutto l'anno e non quello che proviene dalle aree li-
Incontro al magistrale Stigliani tra gli studenti, il dirigente della Mobile e un medico
Droga. I giovani comprendano i danni L’incontro promosso al Magistrale Stigliani ha confrontato le esperienze del dirigente della Squadra mobile della Questura di Matera, di un medico e degli studenti all’insegna delle conseguenze dell’uso delle sostanze stupefacenti. Nel corso del dibattito su “Assunzione ed effetti delle droghe” sono stati chiariti anche molti luoghi comuni
tà - ha proseguito la docente - la droga può essere combattuta e vinta solo attraverso l'impegno e la disponibilità di tutti. La famiglia e la scuola, in particolare, hanno un ruolo fondamentale nello svolgere opere di prevenzione, informando i giovani su tutte le situazioni di disa-
gio». Dopo una breve introduzione da parte del dirigente scolastico Eustachio Andrulli, è seguito l'intervento del dirigente della squadra mobile di Matera, Nicola Fucarino, che ha illustrato agli studenti, tra l’altro, alcuni articoli del Dpr 309/90, testo uni-
co delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenze. «La diffusione delle sostanze stupefacenti tra i ragazzi - ha spiegato Fucarino - costituisce da sempre una problematica
Gianni Schiuma
mitrofe solo nei giorni di festa. In questi anni non si è fatto niente per uscire dallo stato di improvvisazione che ci vede protagonisti solo nel dettare i numeri dei ponti e degli escursionisti dei villaggi turistici della costa jonica che si recano in città con i cestini a sacco senza portare alcun valore aggiunto all'economia cittadina. Dobbiamo - conclude Schiuma - discutere veramente a tutti i livelli per cambiare il modo di fare turismo e fare in modo che il Pil materano sia incrementato proprio dall'afflusso turistico in città». mic.fer matera@luedi.it
molto sensibile nelle questioni della società civile. Le prime tra sostanze per consumo sono i cannabinoidi, l'eroina e la cocaina, ma per chi le acquista o le detiene la legge è molto dura. Vi deve essere, da parte vostr ha proseguito Fucarino - la consapevolezza che la detenzione di sostanze stupefacenti è illegale e porta ad una dura punizione». A parlare dei danni arrecati dalle droghe sullo sviluppo fisico dell'adolescente e sui problemi di salute a cui si va incontro è stata la dottoressa Maria Rosaria Petrillo, medico presso la Questura che, in prima analisi, ha sfatato la convinzione che ci sia differenza tra droghe “leggere” e droghe “pesanti” anche in riferimento ai danni procurati . «E' una suddivisione - ha spiegato la dottoressa - che non accetto. Queste sostanze provocano lesioni gravi al sistema nervoso; gravi e complesse sono anche le problematiche psicologiche della tolleranza e della dipendenza a tali sostanze. Gli stupefacenti sono altamente pericolose per la psiche e per il fisico e le varie scienze lo hanno dimostrato ampiamente». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Matera 19
Lunedì 27 aprile 2009
Le musiche dell’epoca eseguite dall’orchestra del Conservatorio alla cerimonia di inaugurazione
Si apre lo scrigno dell’arte In mostra in Prefettura le opere delle collezioni Nugent, Formica e Doria ANTICHE famiglie lucane Nugent di Irsina, Formica di Cirigliano e Doria di Melfi, bucano l'oblio della storia con una rassegna di antichi dipinti esposti, sabato scorso, nelle sale degli appartamenti del Palazzo del Governo di Matera per celebrare la settimana della cultura. L'antica storia locale riceve un momento di gloria con le musiche barocche e neoclassiche eseguite da alcuni gruppi di musica da camera del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. I colori, le volumetrie, i broccati, i tappeti ed i suoni hanno dato ai visitatori la sensazione di tornare indietro nel tempo. La cerimonia ha visto la presenza del “padrone di casa”, il prefetto Giovanni Francesco Monteleone, del sindaco Nicola Buccico, dell'arcivescovo di Matera mons. Salvatore Ligorio, dell'assessore Vincenzo Santochirico, il direttore del Conservatorio “E. R. Duni” Saverio Vizziello ed i funzionari della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata Michele Saponaro ed Apollonia Basile. In Basilicata, intorno al Settecento, gli ideali di cultura, di estetica e di civiltà serpeggiavano, a rimorchio del fervore artistico napoletano, come le espressioni pittoriche di Giuseppe Simonelli ed Andrea Miglionico, seguaci di Luca Giordano. Le opere, ammirate nel-
Dall’alto: “Il serpente di bronzo”, “La Madonna del Carmelo fra S. Giuseppe e S. Francesco d’Assisi” e “Un miracolo compiuto dalla Vergine Immacolata a Melfi”
l'estemporanea, provengono da collezioni private e pubbliche e restaurate in seguito al sisma del 1980. Cirigliano, con i suoi diciotto dipinti della famiglia Formica, attesta l'importanza storico-artistica dell'arredo
interno della Cappella dell'Addolorata, annessa al Palazzo Baronale. Le tre opere, della famiglia Doria principi di Melfi, decoravano il castello federiciano di Melfi, la più importante, per stile e tema iconografico, è “Il Ser-
pente di bronzo”, tela di grande dimensioni di Andrea Miglionico. Le otto tele, della famiglia Nugent di Irsina, risplendono per qualità stilistiche e motivi come “Stumenti musicali” attribuita a L. Galan-
te e Bartolomeo Bettera, noto allievo del lombardo Evaristo Baschenis. «Anche la Prefettura di Matera ha offerto il proprio contributo alla settimana dell'arte e della cultura organizzata dal Ministero dei
Beni Culturali - ha affermato Monteleone - Il progetto espositivo si propone di far conoscere il notevole patrimonio artistico-sacro della Regione Basilicata, frutto della ricca vita artistico-spirituale dei lucani del passato». «Abbiamo abbinato all'esposizione artistica un percorso musicale con pillole melodiche alla maniera settecentesca. - ha aggiunto Saverio Vizziello - La musica costituisce il sottofondo per gustare i capolavori d'arte. Questa serata annuncia un nutrito programma che si svolgerà il 20 maggio nella Chiesa di San Francesco d'Assisi, il 22 nella Chiesa del Purgatorio, il 23 a Picciano, il 26 a San Francesco d'Assisi, il 29 a San Pietro Caveoso ed il 2 giugno nell'atrio della Prefettura». «I dipinti esposti - interviene Michele Saponaro - costituiscono l'eccellenza dell'intera programmazione della settimana della cultura che si concluderà domani (oggi , ndr.) con un concerto di Damiano D'Ambrosio a Palazzo Lanfranchi». «Ho presentato le opere, esposte e restaurate negli anni Ottanta - ha concluso Apollonia Basile - pezzo della cultura locale che ritorna, dopo molti anni, alla fruizione di un vasto pubblico». Nunzio Longo matera@luedi.it
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Lunedì 27 aprile 2009
TAXI MATERA 3332685173
Francesco Porcari
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Anche se in ritardo, giungano i migliori auguri di buon compleanno dagli amici del Matera calcio
Ecco Materacamp 2009 Oggi alle ore 15.30 è convocata nelle sede della Mediateca Ribecco, Piazza Vittorio Veneto a Matera, la conferenza stampa di presentazione del Materacamp 09, terza edizione. Il Materacamp avrà luogo, il prossimo 2 maggio 2009, nella Mediateca di Matera in Piazza Vittorio Veneto . Come il web e la tecnologia possono aiutare l'economia a sconfiggere la crisi è il tema principale della terza edizione.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Quiz & Go all’Aci E’ prevista oggi alle 11.30 nella sede dell’ Automobil club in viale delle Nazioni Unite l’incontro stampa di presentazione della prima edizione di «Quiz & Go», la caccia al tesoro in automobile. L’evento, che ripropone in chiave moderna l’Autoradioraduno degli anni ’60, unisce le emozioni di una gara di regolarità al fascino della riscoperta turistica
Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D‘ARIA CLAUDIO Via XX settembre 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/332282
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835/262260 0835/336882 0835/331314
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mostra genocidio armeno E’ IN corso nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna –spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.
Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile prossimo. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe
MERCOLEDI’ 29 APRILE PREMIO ANZIANI AL VOLANTE
0835/344072 •orient express 0835/256452
L’automobile Club di Matera anche quest’anno dedicherà una apposita giornata agli “anziani al volante”. Tutti i soci che hanno già inoltrato domanda per aver compiuto 40 e 50 anni dal conseguimento della patente di guida saranno premiati con una pergamena e un distintivo attestante l’anzianità che è stata raggiunta nel corso degli anni trascorsi alla guida della loro auto. La cerimonia di premiazione dei “soci-senior” avrà luogo mercoledì 29 aprile alle 12,30 nella sede dell’Aci in via delle Nazioni Unite 47, a seguito dell’assemblea dei soci che è stata convocata alle 12 per l’approvazione el bilancio dell’ente.
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
TRIBUNALE DI MATERA VENDITE ALL'INCANTO NOTAIO NICOLA MADIO TRIBUNALE DI MATERA VENDITA ALL'INCANTO R.E.I. 17/93 Presso NOTAIO NICOLA MADIO, in Matera via Don Minzoni 7, il 16/06/2009 ore 11,00, dell'appartamento in Matera, Via Cappuccini n.1 primo piano, con annesso sgabuzzino al piano terra, di vani catastali 6,5 (ca. mq. 120) occupato dai debitori. Prezzo base Euro 123.812,01 offerte in aumento Euro 2.000,00. Ciascun offerente dovrà improrogabilmente, il 15/06/2009 dalle 9.00 alle 12.00 , presentare presso lo studio del notaio istanza di partecipazione, consegnando due A.C./N.T., intestati al notaio delegato di cui del 10% (cauzione), l'altro del 20% (acconto spese) del prezzo a base d'asta. Info: presso Cancelleria o Notaio
TRIBUNALE DI MATERA VENDITAALL'INCANTO R.E.I. 61/98 Presso NOTAIO NICOLA MADIO, in Matera via Don Minzoni n.7, il 16/06/2009 ore 11.30, dei seguenti cespiti in MATERA- Via Potenza n.34: a)Appartamento sviluppatesi su due livelli (piano terra e primo piano) collegati da una scala interna a chiocciola e da scala esterna con ingressi autonomi ed indipendenti, così composto: -piano terra: da ingresso, tinello, cucina con annesso vano forno, n. 2 camere, ampio soggiorno, ripostiglio e n. 2 bagni; -primo piano: da ingresso, soggiorno-studio, camera-cucina e terrazza dalla quale ha accesso; b) deposito al primo piano sottostrada, parzialmente interrato: c) magazzino al piano terra costruito in lamiera zincata; d) area cortilizia di esclusiva pertinenza dei suindicati immobili, in parte pavimentata ed in parte destinata ad aiuole e giardino. Prezzo base Euro 261.000,00 offerte in aumento Euro 5.000,00 Ciascun offerente dovrà improrogabilmente il 15/06/2009 dalle 9.00 alle 12.00. presentare presso lo studio del notaio istanza di partecipazione, in bollo, consegnando due A.C/N.T. intestati al notaio delegato di cui uno del 10% (cauzione), l'altro del 20% (acconto spese) del prezzo a base d'asta. Info:presso Cancelleria o Notaio
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Lunedì 27 aprile 2009
Presentato il progetto della strada fra Marconia e Bernalda. Nigro: «Una boccata d’ossigeno»
Un passo avanti sulla strada dello sviluppo BERNALDA - Le parole di Loguercio e Nigro trovano consensi all'interno della cittadina bernaldese. Sul banco, la nuova strada da realizzare per avvicinare Marconia e Bernalda. L'evento, che ha registrato una forte presenza di cittadini ha visto gli ospiti cimentarsi sul tema: “Nuove strade verso il futuro della Basilicata... che vuole crescere”. Progetto che prevede la costruzione di una nuova strada che di fatto accorcerà il tempo per recarsi da Marconia a Bernalda e viceversa. A fare gli onori di casa, presso la sala consiliare, è stato Michelangelo Leone, coprogettista del Piano Strutturale Comunale di Pisticci, il quale con la sua esposizione ha dato i giusti dati tecnici sul progetto. Subito dopo è intervenuto il vi-
ce sindaco di Bernalda, Nunzio Viggiano, il quale ha parlato della strada come veicolo per la crescita del territorio. «La nuova strada - ha detto Viggiano - ridurrà il tempo per il raggiungimento delle due comunità. Quindi - ha continuato il vice sindaco - meno tempo per raggiungere l'ospedale di Tinchi, meno chilometri per far viaggiare le merci, risparmio di tempo per i fini lavorativi e scolastici e una comunità di 20.000 persone che saranno più vicine. Ecco perché - ha concluso Viggiano - crediamo in questo progetto». Subito dopo, a prendere la parola è stato il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che ha parlato di Bernalda e Pisticci che vogliono essere più vicine. Leone ancora ha sottolineato il fatto che ora si
percorrono circa 8 km per raggiungere una o l'altra comunità mentre con la nuova strada solo 1,6. Dopo i due rappresentanti delle due comunità, è intervenuto il presidente della Provincia, Carmine Nigro che ha subito portato a conoscenza dei presenti dell'effettivo impegno già profuso per la strada. Infatti, la stessa è stata inserita all'interno del piano di aggiornamento della viabilità. «Prima di tutto - ha detto Nigro - vorrei porgere il mio saluto al sindaco Francesco Renna, augurando a lui una pronta guarigione. In questi anni - ha continuato Nigro la provincia ha lavorato tanto per la rete viaria e tanto ha progettato. Tra i progetti vi è la strada che si vuole realizzare dal lido di Metaponto per tutta la fascia metaponti-
na. Una strada che darà più ossigeno al turismo. Mentre tra le opere già in corso, con l'arrivo del bel tempo, ci sono i cantieri che dimostrano la voglia di fare per il territorio. Questo - ha concluso Nigro - viene fatto per rendere più snella la circolazione dei trasporti». Prima dell'intervento dell'assessore regionale Innocenzo Loguercio, spazio al dibattito con gli interventi del consigliere, Anna Scarnato, dell'architetto, Antonio Trivisani e dell'Ingegnere, Franco Bia. A chiudere questo primo appuntamento sulla strada Marconia-Bernalda sono state proprio le parole di Innocenzo Loguercio, Assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Regione Basilicata. Nel suo intervento, ha parlato della viabilità lu-
Il tavolo dei relatori
cana ed ha portato i suoi elogi all'attività provinciale in questo settore. «In Basilicata - ha detto Loguercio - la rete viaria è in buono stato. Per quanto riguarda le infrastrutture - ha concluso l'Assessore Loguercio - è utile
programmare, insieme, un piano che ponga le priorità da dover realizzare sul territorio passando per il completamento di quelle opere già iniziate». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Irsina Il presidente Filippo Pisani: «La lettera che ci ha inviato il sindaco ci ha colti di sorpresa»
La coop Risorgimento a rischio Il Comune non ha rinnovato la concessione per i terreni. Il pericolo è la chiusura IRSINA - Ha colto tutti di sorpresa la lettera che il sindaco di Irsina ha inviato alla cooperativa Risorgimento di Irsina, relativa all'intimazione di lasciare i terreni in gestione dopo 30 anni di attività. Quindi il famoso progetto bradanico venuto alla luce nei primi anni Settanta, che tra le varie iniziative imprenditoriali e infrastrutturali, comprendeva anche quello relativo alla cooperativa Risorgimento, rischia di registrare una seria battuta d’arresto. Infatti su delibera del consiglio comunale nr 24 del 7 febbraio 1978, venne affidata alla nascente cooperativa “ Rinascimento” la conduzione di circa 29 ettari di terreni, nella contrada “ Difese e Matinelle “ per una durata trentennale a decorrere dall’ 8 settembre 1978 tacitamente rinnovabili. La cooperativa Risorgimento da trent'anni svolge una duplice attività : si occupa infatti della coltivazione di cereali ed ortaggi, e si occupa inoltre di un importante allevamento di oltre 150 mucche che producono 6000 quintali all'anno di latte per la filiera Granarolo. La cooperativa Rinascimento è tra le poche iniziative dell'epoca, che ha mante-
L’allevamento e i soci della coop. Risorgimento con Furioso
nuto in piedi tutte le attività fino ad oggi. L’azienda oggi è presieduta da Filippo Pisani e da altri cinque soci che si dividono i compiti quotidianamente. Il problema nasce nel momento in cui, il presidente Pisani, a scadenza del mandato trentennale, s'è preoccupato di richiedere la conferma dell'assegnazione della conduzione dei terreni per i prossimi 30 anni, così come recita la delibera dell'epoca. Ma qualcosa non ha fun-
zionato, e quell'accordo “tacito” che doveva essere una pura formalità, non viene recepito da parte dell'amministrazione, che a mezzo lettera richiede il rilascio dei suddetti terreni “detenuti senza titolo” così recita in oggetto, la missiva inviata dall'amministrazione in data 20 gennaio scorso, alla cooperativa, che nell'ultimo comma conclude dicendo : «Inutilmente trascorsi sessanta giorni dal recapito della presente nota di costituzione di mora, l'am-
ministrazione da me rappresentata (il sindaco) darà senz'altro seguito alla relativa azione giudiziaria nel cui ambito, oltre al rilascio dei suddetti terreni, domanderà il ristoro dei danni sofferti in dipendenza della loro no titolata occupazione». Abbiamo incontrato il presidente ed i soci della cooperativa insieme al consigliere provinciale Achille Furioso coinvolto sulla questione dai soci della cooperativa : «La lettera inviataci dal sindaco -
inizia Pisani - ci ha colti tutti di sorpresa, proprio perché il sindaco ci aveva sempre garantito verbalmente che non ci sarebbero stati dei problemi per il rinnovo della concessione. Così non è stato perché la lettera parla chiaro, e senza tanti convenevoli - continua Pisani - ci intimano di andare via e basta. È una situazione assurda e paradossale. Noi non ci siamo mai sentiti i padroni dei terreni che coltiviamo, ab-
biamo pagato correttamente le rette annuali come stabilito dagli accordi in fase di assegnazione dei terreni, nel tempo abbiamo svolto delle migliorie che ci sono costate del danaro, abbiamo chiesto ed avuto delle concessioni edilizie per costruire alcune nuove strutture, non dimentichiamo che nella nostra azienda ci sono 158 bovini che producono latte di grande qualità utilizzato dalla filiera Granarolo. Chi è addentrato nel mondo della produzione del latte, sa e conosce cosa possa significare contribuire alla produzione di latte di qualità. Logicamente per noi soci la questione è tutta in evoluzione, la nostra categoria per fortuna ci è vicina e si è offerta di tutelarci anche perché non si può smantellare una struttura del genere con 158 animali dalla sera al mattino, mettendo oltretutto in mezzo ad una strada, una decina di persone che - precisa Pisani - dal loro lavoro non si sono arricchiti, ma hanno solo guadagnato il proprio salario mensile. Non escludiamo nei prossimi giorni di assumere iniziative eclatanti». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Celebrata l’autonomia con la consegna di benemerenze agli ex amministratori
Policoro festeggia i suoi primi 50 anni POLICORO - Il 26 aprile del 1959 l'allora presidente della Repubblica, Antonio Segni, decretò l'autonomia del Comune di Policoro da Montalbano Jonico. Cinquant'anni dopo nella sala consiliare di Palazzo di città intitolata ad uno degli artefici dell'autonomia, Cav. Nicola Montesano, l'amministrazione comunale ha consegnato attestati di benemerenza e un medaglione dello sculture Antonio Cortese a tutti gli ex amministratori. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco, Nicola Lopatriello: «Vorrei ringraziare chi ha sottratto del tempo libero a sé e alla propria famiglia per dedicarsi al bene comune di questa città che è cresciuta molto in questi anni diventando riferimento dalla fascia jonica. Nei prossimi giorni avremo modo, con convegni monotematici, di raccontare a tutti quello che era Policoro e cercheremo di tracciare le linee guida di quello che sarà. Anche se la data storica è il 26 aprile 1959, Policoro
aveva una sua valenza territoriale già nel 1937/38 grazie al primo impiegato, seppur del Comune di Montalbano ma distaccato allo Stato civile della frazione di Policoro, Vincenzo Gallitelli». Poi la parola è passata al penultimo primo cittadino, Serafino Di Sanza, «Policoro oggi ha perso un' occasione per creare quel ceppo comune che ancora non ha. Non vedo tanta gente…e credo che nelle occasioni come queste si dovrebbero mettere da parte le polemiche…prima di insegnare ai nostri figli a diventare grandi, dobbiamo essere noi grandi, e portare rispetto verso le istituzioni. Vedo tra il pubblico anche persone del Pci che ho il piacere di rivedere insieme ad altre persone della Dc e di altri partiti che ho conosciuto quando ero piccolo. Tutti hanno dato un contributo alla crescita di Policoro» L'altro sindaco presente è stato, Otello Marsano: «Due sono le date sulle quali si poggia la storia di Policoro: il giorno in cui fu
varata la Riforma fondiaria e l'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, da cui poi ha spiccato il volo per un progresso che è sotto gli occhi di tutti. Questa giornata e quelle che seguiranno, ci devono servire come monito per una riflessione attenta e seria su quello che è stato fatto di buono, meditando anche sugli errori da evitare per il futuro». Infine l'ex sindaco meno giovane tra i presenti ieri sera, Vincenzo Di Cosola: «Da 4000 agli attuali 16 mila abitanti sono tanti in cinquant'anni. Per la sua strategicità geografica Policoro è destinata ad una crescita ancora più massiccia nonostante il protagonismo di Potenza e Matera». Prima della Santa messa presso il Buon Pastore officiata da Don Salvatore De Pizzo, lo stesso sacerdote in un breve intervento ha voluto sottolineare il grande ruolo spirituale che ha avuto la chiesa nel tessuto sociale ed umano. provinciamt@luedi.it
Un momento della premiazione agli ex amministratori
22 Libri e letture I PIU’ LETTI
In Italia GIMÉNEZ BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio - E. 15.00 2) AUGIAS - MANCUSO Disputa su Dio Mondadori - E. 18.50 3) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Feltrinelli - E. 13.00 4) ANNIE HOLT Non deve accadere Einaudi - E. 19.00 5) PAOLO GIORDANO La solitudine... Giménez-Bartlett Mondadori - E. 18.00 6) CASATI MODIGNANI Il gioco delle verità Sperling & Kupfer- E. 19.90 7) ANDREA CAMILLERI Il sonaglio Sellerio -E 12.50 8) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio - E. 21.50 9) JEFFERY DEAVER I corpi lasciati... Rizzoli - E. 21.50 10) STIEG LARSSON La ragazza che giocava... Marsilio - E. 21.50 Holt 1)
In Basilicata ANDREA CAMILLERI Il sonaglio Sellerio -E 12.50 2) R. LAMBERTUCCI Il viaggio dimagrante Mondadori - E. 17.00 3) FRED VARGAS Un luogo incerto Einaudi -E 18.50 4) WILBUR SMITH Il destino del cacciatore Longanesi - E.19.60 5) RAYMOND CARVER Principianti Einaudi - E.19.00 6) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio -E 21.50 7) JOSÉ SARAMAGO Il viaggio dell’elefante Einaudi -E 19.00 8) MARCELLO SORGI Edda Ciano e il comunista Rizzoli -E 18.00 9) NICOLAS LILIN Educazione siberiana Einaudi - E. 20.00 10) GIMÉNEZ BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio - E. 15.00 1)
Lilin
Lambertucci
Lunedì 27 aprile 2009
L’esordio nel mondo del thriller di Francesco Salvi
Lo spirito del tempo Una storia cupa, con un filo di ironia che non ricalca i noir americani «QUELLA foto ero io» è praticamente la frase di avvio di un grande thriller, che prende il via dal mondo dello spettacolo per inoltrarsi in percorsi che rimandano alla tragica, recente storia del Novecento, dal titolo esemplare, Zeitgeist (Lo spirito del tempo), dello scrittore, attore, comico, cantante Francesco Salvi. Quella foto di una «faccia scavata nella roccia: espressione massiccia, mascella quadrata, una riga di sangue rappreso tra naso e labbro» è quella che colpisce Mel Gibson, che sta ultimando il cast per The Passion e cerca il centurione che incal-
za Gesù sulla Via Crucis, e quella parte è l’inizio di una carriera che aprirà al protagonista porte dorate, ma anche porte nere, o meglio noir. Tra le dorate, quelle del Sistina e di un grande ed esclusivo party, dove va «solo per incontrare Eniko», meravigliosa ungherese campionessa di pattinaggio, perchè la sera prima «avevamo litigato, avevamo avuto una discussione, c’eravamo scontrati c’era stata una lite», come si legge sotto una cancellatura messa forse per indicare le incertezze, le ambasce dello scrittore all’inizio del romanzo e della situazione ansiosa
dell’io narrante davanti alla donna desiderata, visto che poi la cosa non si ripete nel romanzo solo quando compare Eniko. Da lei ambiva a qualcosa di più, mentre lei gli ripeteva «vera amicizia è più difficile che amore». La porta del noir è quella che gli apre il regista Ed Tremamondo, presente al party cui Eniko non si presenta nemmeno, vecchio amico che lo convince a partire con lui, abbandonando tutto, per partecipare a riprese che in realtà non si faranno mai. Il film infatti è una scusa per farlo cadere in trappola, per usarlo nella sfida all’ultimo sangue di due personaggi
La copertina del libro
che si odiano: Hohne, un finto conte ex SS, e un ex agente della Cia, che lo coinvolgeranno e terrorizzeranno con una serie di terribili orrori, che riecheggiano quelli che hanno segnato tutto il secolo passato: lo Spirito del tempo del Novecento. E lui si distrae cercando di ricordare quanti erano e come si chiamavano i giocattoli di mago Zurlì o chi era il pagliaccio Scaramacai. C’è evidente un sottile filo ironico in questa storia cupa, non mimetica però, non a ricalcare schemi e modi di raccontare da thriller americano alla Faletti, con cui il personaggio Salvi ha vari punti di contatto. Francesco Salvi Zeitgeist Rizzoli editore pagg. 754 – euro 21,00
Vengono riproposti in chiave non apologetica due tra i pensatori più contestati del ’900
La rivoluzione conservatrice di Junger e Schmitt di MIRKO TASSONE DUE tra i maggiori interpreti della rivoluzione conservatrice: Carl Schmitt, il giurista, Ernst Junger, lo scrittore, la prospettiva del pensiero anti moderno ed il tratto comune di aver anticipato le trasformazioni, le pulsioni e le contraddizioni del nuovo secolo. Nel nuovo libro di Luigi Iannone, “Junger e Schmitt. Dialogo sulla modernità”, edito da Armando editore, con un’introduzione di Marcello Staglieno, vengono riproposti, in chiave non apologetica, due tra i maggiori e più contestati pensatori del Novecen-
to. La critica, talvolta, aspra che Carl Schmitt avanza, fin dai primi scritti giovanili, nei confronti della modernità collocata accanto ai percorsi letterari tracciati da Ernest Junger. Nel nuovo volume Iannone, studioso del pensiero conservatore ed autore tra gli altri di “Giuseppe Prezzolini, intellettuale politicamente scorretto” e “Storia, Europa e Modernità”, fa notare come il senso di angoscia, l'accrescersi dell'ansia ed il sentimento di sradicamento, di cui ha parlato Simone Weil, tolgono all’uomo contemporaneo ogni certezza. I due pensatori hanno letto la
modernità da postazioni diverse: Schmitt si è servito del linguaggio giuridico, Junger utilizzando una nuova semantica. Partendo entrambi dalla consapevolezza che l’uomo moderno sarà sempre costretto ad inseguire la tecnica abdicando di fronte al progresso. Due intellettuali, quindi, che sono riusciti a leggere in controluce le prospettive, le sfide e le angosce del mondo moderno. Luigi Iannone Junger e Schmitt. Dialogo sulla modernità Armando editore pagg. 144 - euro 12,00
SAGGIO
ROMANZO
La storia e la memoria
La psicosi della pedofilia
Raccontare la Repubblica di Salò senza pregiudizi
Una storia dura, a metà tra realtà e finzione
di MASSIMO LOMONACO NON si può ridurre l’ultimo fascismo, ovvero la Repubblica sociale italiana (Rsi), alla «semplice e unica categoria interpretativa della barbarie consumata da un manipolo di sanguinari», perchè prima ancora di essere una forzatura intellettuale «è un artificio retorico». Roberto Chiarini, storico e presidente del Centro studi e documentazione sulla Rsi, manda in libreria, un libro sulla «storia e la memoria» della Repubblica di Salò nella convizione che la perpetuazione oltre la stagione «del regolamento dei conti, inevitabile dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, di un’inimicizia, morale ancor prima che politica, non fa bene alla democrazia». Chiarini premette che è dal punto di vista dello storico è difficile trovare una ricostruzione di quel periodo che non sia guidata «da bisogno ideologico». Insomma molti memoriali e quasi nessun testo critico. A testimonianza, dice
La copertina del libro
l’autore, di un’inclinazione della cultura italiana «a tenere in piedi lo steccato contro i vinti piuttosto che di storicizzare il trauma della guerra civile». Non «capire le ragioni» di chi si schierò per il fascismo ha, per Chiarini, anche un effetto perverso, oltre quello dell’artificio retorico: significa «l’auto-assoluzione in blocco degli italiani che nel fascismo sono cresciuti, nel fascismo (in maggioranza) si sono riconosciuti...». Inoltre, questa lunga discriminante a danno dei repubblichini ha il paradosso di incrinare la democrazia che «per
sua natura è votata ad essere inclusiva, capace cioè di garantire la piena cittadinanza attiva e passiva (in una parola priva di ghetti) a tutti alla sola condizione di essere leali con le istituzioni». Per questo – spiega ancora l’autore citando lo storico Roberto Vivarelli che da adolescente militò nella Rsi -“la cattiva qualità della causa» non inficia «la sincerità della fede». E quindi, per Chiarini, «la difesa di un convincimento non condivisibile non autorizza a negare rispetto e, soprattutto, libertà di professione a chi lo nutre». Una tesi – si potrebbe notare – da ribaltare e applicare, ad esempio, in molti altri casi opposti. Per Chiarini invece occorre «ricomprendre la guerra attraverso la sua storicizzazione, partendo dal riconoscimento che 'le ragioni della vità non coincidono con le «ragioni della storià». Roberto Chiarini L’ultimo fascismo Marsilio editore pag.143 - euro 18,00
LA pedofilia, violenza stupratrice per antonomasia, come psicosi ricorrente: prima un adulto accusa un onorevole prelato, don Presti, di averlo molestato quando da bambino frequentava il seminario, poi alcune mamme denunciano due maestre venute da fuori della scuola materna Gianni Rodari di abusi nei confronti dei loro bambini. Un pò caso Don Gelmini e un pò scandalo di Rignano: quel che racconta Scurati in questo libro è tutto vero e assieme inventato, reinventato sulla realtà come avviene in certi salotti televisivi. I thriller che vendono sono sempre più ricchi di descrizioni terribili e nere, la cronaca nera d’altra parte appassiona e anche in tv non si risparmiano particolari di sangue: il delitto paga, il fascino morboso della paura è al fondo di ognuno di noi e alimenta un possibile, indefinito senso di colpa, che può prendere corpo alla buona occasione. L’importante è, che più che la realtà, a coinvolger-
La copertina del libro
ci sia la sua rappresentazione, i suoi fantasmi. È un pò questo quel che ci racconta Antonio Scurati con il suo ultimo romanzo, come fa da studioso dei media nei suoi saggi. Così il professore universitario protagonista della narrazione finirà coinvolto innocente, acquiescente per speranze catartiche, in un’accusa infamante. La stasi dei sentimenti, la quotidiana televisiva vaccinazione da emozioni reali, l’anaffettività imperante, portano a credere l’unica reazione positiva che ci è rimasta sia la paura, la seduzione
del male. Il salto di qualità tra il dramma de Il sopravvissuto, cui si intitola un suo precedente fortunato romanzo, vincitore del Campiello 2005, unico docente non ucciso di una commissione d’esami, e quello dell’io narrante odierno, è nella assoluta virtualità del tutto. Che ci sia un punto di partenza reale non ha più alcuna importanza. Quel che prende senso è il dilagare delle voci, il montare delle ansie, l’incalzare della paura, amplificata dai media, che porta a farsi carnefici o vittime. E Scurati lo racconta benissimo, coinvolgendoci tra citazioni vere (di personaggi, di nomi e dati) e ricostruzioni letterarie, offrendoci il quadro articolato, meschino, di una società che ha perso i propri riferimenti più solidi ed è pronta a perdersi, a suicidarsi preda di impulsi e violenze psicologiche. Antonio Scurati Il bambino che sognava la fine del mondo Bompiani editore pagg. 300 – euro 18,00
Libri e letture 23
Lunedì 27 aprile 2009
Almeno il cappello, romanzo di Vitali che concorrerà allo Strega Riviste
“Jodo” e la psicoposta Una banda musicale di paese negli anni ’60
di PAOLO PETRONI QUESTO romanzo di Andrea Vitali, garbato, d’atmosfere, malinconico e comico assieme, il premio più importante lo ha già vinto, quello del pubblico che ha fatto anche di questo titolo subito un successo. Le sue storie strapaesane, anche perchè ambientate proprio in quell’epoca, il primo decennio del regime fascista, coinvolgono e avvolgono come le nebbie del lago sulle cui sponde si svolgono, e assieme sono il microcosmo di abusi, burocrazia, piccole invidie, sentimenti appassionati, meschine ambizioni, interessi personali, in cui leggere la realtà di tutto un paese. Questa volta, al centro della narrazione, la scalcagnata banda comunale di Bellano e un non voluto, problematico, grottesco e complicato passaggio di mano tra Zaccaria Vergottini, prima cornetta e direttore, e Onorato Geminazzi, dopo che il secondo matrimonio di Evelindo Nasazzi ha messo in crisi il complesso che accoglie sul molo arrivi e partenze dei villeggianti. La novella sposa Noemi infatti impedisce al suonatore di bombardino di suonare nella fanfara, perchè ogni volta torna tardi la notte e in genere anche dopo aver alzato il gomito. Più di altre volte i nomi scelti da Vitali hanno acquistato in questo racconto una loro forza esemplare e sono quasi essi stessi il personaggio, da Evelindo Nasazzi a Animella Carlini, col cui funerale si apre il romanzo, dal direttore didattico Parco Mincia al parroco don Santo Patroni. Anche in questi particolari è la misura e il gioco sornione e divertente delle avventure del curioso popolo che abita le case di Bellano, che nelle invenzioni dei suoi giorni e nelle morti, spesso improvvise, osserviamo con curiosità senza renderci conto di quanto, alla fine, in esso ogni italiano un pò si rispecchi (e per questo il libro non si lascia e si legge con leggerezza sino alla fine). C'è persino un complotto
La fanfara di Evelindo con denuncia e l’arresto del Geminazzi, perseguitato dalla sfortuna, per truffa, il tutto organizzato malevolmente e per eliminarlo dai giochi. Tanto per far capire come certi echi possano portare sino ai giorni nostri. E comunque è nel rapporto tra i sessi e nelle figure femminili, uno dei punti di forza di sempre di Vitali (da Un amore di zitella alla Tecla manzi), che il libro prende quota, sottolineandone le debolezze,
ma anche forza e intraprendenza, anzi spesso indipendenza, e comunque concretezza davanti alle piccole, astratte beghe dei maschi, alla loro noiosa e paradossale prevedibilità. Un racconto per molti aspetti corale quello di questo libro, che ruota attorno di cui Gelminazzi e la sua famiglia sono il perno, tra cattiva sorte e lieti eventi, sino al finale inevitabile e esemplare. Almeno il cappello, insom-
ma, racconta la gloriosa avventura del Corpo Musicale Bellanese, le mille difficoltà dell'impresa e la determinazione di chi volle farsene artefice. A ritmo di valzer e mazurca, con il contorno di marcette e inni, Andrea Vitali s'inventa un'altra storia tutta italiana, fatta di furbizie e sogni, ripicche e generosità, pettegolezzi e amori. Antonio D’Orrico, fans assoluto di Vitali, e i lettori delle sue critiche sul magazine
Jodorowsky
di FRANCO DIONESALVI
del Corriere, da settimane sostenevano la candidatura di Vitali allo Strega, outsider scelto dai suoi fans invece che dai gruppi editoriali e da poco è arrivato l’annuncio ufficiale, così che concorrerà al prestigioso e discusso premio contro un autore come Antonio Scurati, davvero molto diverso da lui. Andrea Vitali Almeno il cappello Garzanti editore pagg. 406 – euro 17,60
Un’analisi sotto forma di saggio di Laura Letizia
ed in tutte le sue modulazioni possibili, dando la sensazione quasi che l’autrice, trovandosi al cospetto di un’arpa, abbia cominciato a far vibrare tutte all’unisono le sue corde fino a ricavarne un’unica armonica sonorità. L’amore contempla in queaprendosi a ventaglio, diventano sto racconto ogni possibile sfaccetsupporto narrativo efficace dell’in- tatura: dolce, appassionato, pervertera vicenda. Penetrando nei diffe- so, dannoso che riveste anche le carenti vissuti e progetti di vita di ogni ratteristiche dello sdegno, della dipersonaggio, ne realizza una com- sperazione, della gelosia, del possespenetrazione profonda offrendo so e dell’amarezza: ingredienti emouna traccia ed uno spaccato della vi- zionali ed emozionanti che conglota contemporanea e dei suoi falsi mi- bano in una storia dalle trame moti. La corsa al successo, la perversa derne ma che fanno riscoprire rilogica dell’accumulo di denaro spes- svolti dalle antiche radici. A dimoso diventano ostacoli al percorso che strazione che l’Amore è un’eterna attraversa la sfera sentimentale, a condizione dello spirito, immutabile nello spazio e nel tempo, tutto svantaggio della eterno paradigma di ogni forza vitale che anima i stagione del cuore, unisentimenti e governa le verso sensibile di emozioni. L’immenso teun’umanità che non poma dell’amore, uguale trà mai rinunciarvi se nel tempo, è connotato conon vuole snaturare la me unico coagulo ristorasua stessa essenza. tore e fecondo appiglio Laura Letizia esistenziale. Il romanzo, La forma perfetta attraverso un’indagine dell’amore spietata e sottile, tratta i Pellegrini editore segmenti dell’amore da pag. 134 - euro 15,00 tutte le sue angolazioni La copertina del libro
Quale forma ha l’amore? di GIUSY CUCELI UN’ANALISI tormentata ed un’esplorazione intensa dei sentimenti a tutto tondo per poter tentare di decifrarne la loro intima essenza, partendo da quello cardine di ogni esistenza che è l’amore. Fiumi di inchiostro e tomi di letteratura sull’argomento non ne hanno ancora pienamente sviscerato il mondo complesso, cosa si muove lungo la loro linea di sviluppo orizzontale o verticale e spesso articolata in varie direzioni. Mille le domande poste senza raggiungere un soddisfacente snodo così tanto sono stratificati e inspiegabili i sentimenti segreti e più intimi, talvolta molla propulsiva delle azioni di ognuno di noi. Laura Letizia, autrice siciliana di grande temperamento, in questo romanzo propone personaggi emblematici e ne racconta con dovizia di particolari tutte le azioni, che dispiegandosi e
MUSICA
I grandi contemporanei del jazz Il volume traccia una serie di tendenze che inquadrano il presente musicale di VITTORIO PIO FINALMENTE un testo sul jazz contemporaneo che oltre a costituirne il focus, non è un mero elenco di nomi e dischi. Presentato ufficialmente a Bergamo Jazz 09, il volume curato da una delle firme storiche del giornalismo italiano, traccia una serie di tendenze che inquadrano bene il presente, più che disperdersi in un rivolo dove inevitabilmente si rimarrebbe delusi dalla mancanza del proprio beniamino storico.
Piuttosto ne vengono riportati brani all'interno di correnti che, guardando al passato ,si sono poi evolute fino ai giorni nostri, approfondendo per esempio l'utilità dell'elettronica, o di altre sperimentazioni. Dave Douglas, Brad Mehldau (cui è dedicata la copertina nella bella immagine di Luciano Rossetti), Steve Coleman e Bill Frisell sono alcuni fra i protagonisti della ultimo ciclo che rinnova una musica sempre aperta a nuovi stimoli e contaminazioni. Se fosse stato un audiolibro il compi-
to sarebbe stato assolto alla perfezione ,ma anche se così diventa un riferimento preciso. Forse più per gli addentrati che per i neofiti, dal momento che è curioso notare di come questo sia il primo di una serie già annunciata di tre volumi che comprenderanno una storia del jazz procedente per una volta all'incontrario. Claudio Sessa Le età del jazz: i contemporanei Il saggiatore pagg. 250 - euro 23,00
La copertina del libro
JODOROWSKY è un personaggio del tutto inusuale nel nostro tempo, un sopravvissuto di un’altra epoca; di più, quasi un visitor proveniente dal Rinascimento con la macchina del tempo. Un alchimista. Ma soprattutto un eterodosso poliedrico; come non ce ne sono più in questa epoca delle specializzazioni ossessive, in cui nelle università si insegnano diecimila materie e un docente non sa quasi nulla di ciò che si insegna nell’aula a fianco. E non esistono più i “maestri di vita”. Jodorowsky lo è. Non nel senso edificante del termine. Per capirlo, dovete provare a leggere la rubrica di “psicoposta” che tiene ogni mese su XL, il mensile di Repubblica dedicato a rock, giovani e nuove culture. Jodo risponde alle lettere dei lettori che parlano di crisi esistenziali, di solitudini, di amori franati, di lavori falliti. Rimanda la spiegazione dei malesseri a problemi dell’infanzia, a rapporti irrisolti coi genitori: e fin qui qualsiasi psicanalista lo farebbe. Ma poi, come soluzione, propone di porre in essere gesti magici e simbolici: tipo indossare i vestiti dei genitori e presentarsi da loro; oppure mollare tutto per un mese e andare a fare il mendicante. Del resto, questo apolide delle nazioni e delle culture è scrittore, uomo di teatro, pittore, lettore dei tarocchi. Ha inventato la “psicomagia”, una bizzarra fusione di filosofie orientali, psicanalisi e poesia. Ha realizzato, come regista, tre film cult, che non si vedono nei nostri mille canali ma sono memorabili per carica surrealista e tensione misterica. E ora si svela anche come autore di fumetti. Questo “Bouncer – l’integrale” è un bellissimo e godibile albo della MagicPress, i cui disegni sono di Francois Boucq, maestro del fumetto francobelga. Sono delle storie western, che raccontano le avventure di Bouncer il buttafuori, un paladino della giustizia al tempo dei pionieri. Ma in cui l’ambientazione viene sfruttata essenzialmente per far scorrere la visionaria creatività di Jodorowsky nel suo incedere fra eros e thanatos, dei e diavoli, perdizione e incanto.
24 Spettacoli e televisione
Lunedì 27 aprile 2009
Nuove anticipazioni sul festival internazionale del cinema
Scandaloso Cannes Lars Von Trier guida la pattuglia dei registi trasgressivi di FRANCESCO GALLO ROMA – Al Festival di Cannes, (che segnerà il suo scoppiettante e atteso inizio il prossimo 13 maggio per terminare undici giorni dopo il 24) quest’anno a guidare la pattuglia dello scandalo sarà un autore cerebrale come Lars Von Trier che porterà le cupe religiose atmosfere del nord Europa con il suo Antichrist. Ma insieme a lui a tentare di soffiare bufere polemiche e scatenare pruderie, sempre utili mediaticamente ai festival, ci potrebbero essere anche il regista coreano Park Chan-Wook, l’austriaco Michael Haneke e, per ultimo, il film cinese di Lou Ye, Spring fever. L’ANTICRISTO DI VON TRIER - Su un’annosa quercia che sembra uscita da un quadro del pittore e alchimista fiammingo Hieronymus Bosch si consuma il rapporto, ovvero sei minuti di sesso esplicito tra Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe (uno psichiatra). E mentre la coppia è coinvolta nel rapporto, il loro figlioletto muore cadendo da una finestra di casa. Questo l’annunciato inizio shock di Antichrist (che sarà distribuito in Italia da Lucky Red dal 22 maggio). Nel film di Von Trier ci sarà tanto sesso, senso di colpa, immaginario religioso e anche l’idea, che il mondo sia ope-
Il regista Lars Von Trier
ra dello stesso demonio. Il coreano Park Chan-Wook porta invece al Festival di Cannes Thirst una storia d’amore, religione, sangue e vampirismo. Dopo la trilogia della vendetta (Mr. Vendetta, Old Boy e Lady vendetta) il regista, che non manca mai di stupire e spiazzare anche i suoi stessi fan, mette in scena la storia di un sacerdote diviso da Dio e dal fatto di essere un vampiro assettato di sangue. La
Korea Media Rating Board ha intanto censurato il poster ufficiale di Thrist in cui si vedeva appunto il bel prete mentre viene strangolato dalla sua bella e giovane vittima con cui sta facendo l’amore. AUSTRIA VIOLENTA - The White Ribbon del regista austriaco Michael Haneke (Funny Games, Cache), è invece un film in bianco e nero che si annuncia disturbante per la violenza. Siamo nel 1913 in una scuola di un iso-
In onda il documentario che fu censurato a Mattei dal monopolio petrolifero angloamericano rappresentato dalle sette sorelle. Joris Ivens coadiuvato dai fratelli Taviani, Valentino Orsini e Tinto Brass, si mette al lavoro dopo avere avuto ampie assicurazioni da Mattei circa la propria libertà espressiva. Tuttavia il confronto con i partners televisivi della committenza italiana si rivelò tutt'altro che semplice, e alla fine della lavorazione i dirigenti della Rai predisposero un montaggio e un commento diversi, snaturando completamente il lavoro di Ivens e tra l’altro sostituendo il commento di Alberto Moravia con un altro. Fu in seguito proibita dal governo, presieduto dal missino Tambroni, qualsiasi successiva messa in onda dell’opera. Le vicende seguenti parlano di copie misteriosamente scomparse, di trasporti clandestini dall’Italia alla Francia e all’Olanda. Sembra tra l’altro che Brass abbia salvato una copia portandola a Parigi in una valigia diplomatica. Il documentario, dopo molte trattative, verrà mandato in onda censurato e presentato come Frammenti di un film di Ivens.
No al principe “bianco” parte l’attacco alla Disney WASHINGTON — Povera Disney. Nell’età di Obama pensava di fornire all’America un modello d’integrazione razziale con il suo prossimo cartone animato «La principessa e il ranocchio», che uscirà a dicembre. Il film, ambientato a New Orleans negli anni Venti, è una storia d’amore tra una fanciulla nera e un principe bianco, vittime di un maleficio e salvati dalla fata di turno, l’ultimo di un filone che va da Biancaneve e i sette nani a Pocahontas, la fiaba della principessa pellerossa innamorata di un ufficiale inglese nell’America del ’600. Ma anziché il plauso delle associazioni antirazziste «La principessa e la rana» ne ha suscitato l’ira. Subissata dalle critiche, la Disney è stata costretta a difendersi. «Si è scelto il colore della pelle della principessa — ha ribattuto — per inaugurare una nuova linea cinematografica nella nostra più grande tradizione. Protagonisti e vicende saranno trattati con il massimo rispetto e la massima sensibilità». Ha scatenato la tempesta Jennifer Daniels di Bet, editrice musicale nera. «Questa storia di una ragazza di colore che sposa la grande speranza bianca nel profondo sud nell’epoca che precedette i diritti civili è offensiva», ha dichiarato la Daniels. «Bisogna diffidare dei bianchi che raccontano dei neri ai nostri figli. Dov’è finita la parità razziale?». Ha aggiunto Angela Helm di Black Voices: «Oggi è un nero a ricoprire la massima carica dello stato ma la Disney, evidentemente, pensa ancora che un nero non meriti il titolo di principe».
ASCOLTI
IN TELEVISIONE
IN attesa della messa in onda su Raiuno domenica 3 e lunedì 4 maggio della miniserie su Enrico Mattei, interpretato da Massimo Ghini e con la regia di Giorgio Capitani, torna d’attualità il documentario che il presidente dell’Eni aveva commissionato a Joris Ivens per raccontare le trasformazioni dell’Italia di quegli anni e che fu censurato negli anni '60. S'intitola L’Italia non è un paese povero e Stefano Missio lo ha in parte recuperato ricostruendoci intorno tutta la vicenda. Domani sarà presentato a Roma al Piccolo Apollo con Tinto Brass, all’epoca aiuto regista dei Taviani e Mario Musumeci della Cineteca Naziona- Enrico Mattei le. Nel 1959 Enrico Mattei, ex partigiano, democristiano e capitalista di Stato, chiede a Joris Ivens, cineasta comunista (suo il Terra di Spagna sulla guerra civile spagnola, commentato da Hemingway), di realizzare un film sul crescente impegno dell’Eni – di cui era allora presidente – con lo scopo di documentare il futuro sviluppo industriale del paese e la necessità di garantire l’indipendenza italiana
lato paesino rurale del nord della Germania dove accadono strani eventi. Viene posto un cavo che fa inciampare il cavallo del dottore, un granaio viene incendiato, due bambini vengono rapiti e torturati. Gli studenti sembrano essere sottoposti a punizioni rituali. Si tratta di una stortura del sistema scolastico, o una sorta di anticipazione dell’affermarsi del nazi-fascismo? SCANDALOSA CINA - Infine dalla Cina arriverà in concorso a Cannes l’ultimo film di Lou Ye dal titolo Spring Fever. Il regista già autore nel 2007 di Summer Palace – la storia di Yu, ragazza provinciale che lascia il suo paesino per scoprire a Pechino la libertà sessuale – mette al centro di questo suo ultimo lavoro ancora dei provinciali, un trio di giovani sopraffatti dalle loro stesse pulsioni erotiche. ITALIANI - Marco Bellocchio, 70 a novembre, e ci tiene a ricordarlo, è l’unico italiano in concorso alla 62/a edizione del Festival di Cannes (13-24 maggio) con Vincere, ma sembra che la cosa non lo riguardi affatto. Di Cannes è in realtà un habituè (è la settima volta che approda sulla Croisette e ha avuto anche l’onore di essere in giuria nel 2007) e comunque ha ormai acquisito il giusto disincanto dell’età:
IL CASO
Dopo il flop chiude Bellissima Il programma del Bagaglino si ferma alla terza puntata
Una scena del varietà
BELLISSIMA – Cabaret anticrisi chiude anticipatamente. Dopo il flop di ascolti il programma del Bagaglino si ferma alla terza puntata: la quarta, prevista per sabato prossimo, non andrà in onda, sostituita dal film The day after. Ieri il programma ha toccato il minimo: 11,41% con appena 2.358.000. La concorrenza
su Raiuno è stata fortissima con Ti lascio una canzone con Antonella Clerici (che ieri Pier Silvio Berlusconi su La Stampa ha definito un programma che invidia alla Rai con toni e contenuti giusti) oltre il 30%, ma la decisione era già maturata nei giorni scorsi. Lo stesso Pippo Franco ieri si è congedato dal pubblico
rivolgendosi alla platea dello storico cabaret romano, ringraziando gli spettatori, annunciando che si trattava dell’ultima puntata. Gli ascolti sin dall’esordio erano stati deludenti crollati ancora ieri. Con Fantasia e Il ballo delle debuttanti è uno dei flop sonori della stagione tv, accompagnato da una critica televisiva senza sconti.
Il vincitore del Gf9 non si fa coinvolgere dallo star system
Ferdi: «Torno alla vita di sempre» FERDI Berisa, il rom montenegrino che ha vinto il «Grande Fratello», e Alessandra, vincitrice di «Amici», sono pronti a tornare alla vita precedente al successo televisivo. Nonostante i 300 mila euro conquistati con la vittoria, il giovane svela: «Ora tornerò alle mie origini, a Fano dove facevo l’aiuto-cuoco. Non ho nessuna capacità. Vengo dalla vita reale, e lì ricomincerò». «La tv? No –risponde - Ho altri obiettivi. Devo diplomarmi all’istituto alberghiero e poi iscrivermi all’università. Medicina o psicologia, non so, non ho ancora deciso. Quei soldi mi serviranno per comprarmi una casa e per continuare a studiare con tranquillità. Poi, è vero, tra i miei 5 o 6 sogni c’è pure quello di fare l’attore, ma bisogna studiare e ora non ho tempo. Chissà, magari un film, ma tra qualche anno». Gli fa eco Alessandra Amoroso, 22 anni, trionfatrice di “Amici”, il talent show di Maria de Filippi. Nonostante Alessandra abbia già un con-
Ferdi Berisa e Alessandra Amoroso
tratto discografico del valore di 200 mila euro e un disco già in classifica, afferma nell’intervista: «Sì, sono prima in classifica, mi sono appena trasferita a Roma e voglio iniziare a studiare pianoforte e continuare con il canto. Ma so qual è la mia vita, so da dove vengo e sono pronta a ritornarci in qualsiasi momento, senza paura. Roma è soltanto un appoggio, ma la mia casa
resta Lecce, con le mie amiche, con la mia famiglia. È lì che mi piace vivere. È lì che tornerò. A cantare o, se non va, a fare quello che facevo prima, cioè la commessa». Nell’intervista i due ragazzi parlano dei pregiudizi che hanno segnato la loro infanzia e delle difficoltà che hanno dovuto affrontare prima di arrivare al successo. «In Italia – dice Ferdi – c'è
un clima di sospetto e diffidenza verso noi rom. Ma ognuno è artefice delle proprie azioni. Molti rom si impegnano poco nel mostrarsi migliori e nel farsi accettare. È una cultura strana, che difficilmente si integra. Con Emanuele, l’amico con cui condivido la casa, stiamo lavorando a progetti di solidarietà nei campi nomadi. Vogliamo scolarizzare i bimbi».
Sport LunedĂŹ 27 aprile 2009
25
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Arleo esonerato In giornata il successore Serie D
Calcio Regionale
Basket Serie A Dil.
Masturzo fa sperare il Genzano Francavilla, buon punto
Pisticci e Tolve in festa Promosse in D e Eccellenza
Rato e Palombita non bastano alla Levoni Bawer ancora ko
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Atletica
Basket C1
Basket B Dil.
Record sui 10.000 metri per il materano Becce
La Corporelle comincia con una vittoria
Bernalda brinda alla salvezza
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26 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Serie A. Spettacolare 2-2 al “Granillo”: amaranto due volte in vantaggio. Grande gol di Halfredsson
Reggina, un pareggio amaro Ottima gara contro la Juventus ma servivano i tre punti: salvezza più lontana REGGINA JUVENTUS
2 2
REGGINA (3-4-2-1): Puggioni; Cirillo, Valdez, Santos; Adejo, Carmona, Hallfredsson, Barillà (39'st Corradi), Vigiani (27'st Cascione); Ceravolo (14'st Cozza), Brienza. In panchina: Marino, Camilleri, Viola, Di Gennaro. Allenatore: Orlandi. JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Mellberg, Ariaudo, Molinaro; Camoranesi, Marchisio (37'pt Pouslen), Zanetti, Nedved; Del Piero (31'st Amauri), Iaquinta. In panchina: Manninger, Zebina, De Ceglie, Marchionni, Trezeguet. Allenatore: Ranieri. ARBITRO: Saccani di Mantova. Assistenti: Niccolai e Papi. Quarto uomo: Calvarese MARCATORI: 27'pt Barillà, 2'st Del Piero (rig.), 24'st Hallfredsson, 28'st Zanetti NOTE: giornata calda, terreno in discrete condizioni, spettatori 20.763 (12.073 i paganti) per un incasso di 344.339,00 euro (escluso quota abbonati). Ammoniti: Mellburg, Marchisio, Puggioni. Angoli: 7 a 6 per la Reggina. Recupero: 1'pt; 2'st. di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Un pareggio, probabilmente inutile per entrambe le squadre. Finisce con due reti per parte l'attesa gara del 'Granillo' tra Reggina e Juventus, ma entrambe sono scontente. La Reggina perchè non ha approfittato per vincere della crisi di risultati della Juventus, dopo essere andata in vantaggio due volte. La Juventus perchè continua a perdere punti e terreno in classifica, scivolando al terzo posto. In pratica, le due squadre si sono allontanate dai loro obiettivi attuali e dovranno faticare molto per centrare la salvezza la prima, il secondo posto la seconda. La gara è stata apertissima e spettacolare, a tratti anche avvi9ncente. Il timore di perdere lo hanno avito entrambe, ma bianconeri ed amaranto si sono affrontati a viso aperto cercando senza mezzi termini la vittoria. La Reggina ha cercato di spaventare la Juventus e c'è riuscita con una incursione dei suoi giovani che hanno costruito al ventisettesimo una splendi-
Halfredsson esplode il sinistro sotto il “sette”. Foto di A. Sapone
da palla gol. La squadra juventina non si è lasciata intimorire ed ha risposto per le rime, pareggiando nella ripresa anche se con u8n penalty che francamente nessuno ha visto. l'arbitro, probabilmente, ha voluto compensare un precedente intervento rude di Cirillo su Del Piero, ma nel calcio non ci può essere compensazione. Gli uomini di orlandi non si sono rassegnati e con una invenzione di Hallfredsson, alla sua prima rete stagionale, si sono riportati in vantaggio. Sembrava un segno del destino, dopo la vittoria di Bergamo, ma Puggioni che stava ripetendo la prestazione del 'Brumana', sul tiro di Zanetti, inaspettatamente in campo dal primo minuto, si è fatto passare il pallone sotto la pancia. Il tiro era abbastanza forte, ma quei palloni bisogna fermarli. Una piccola distrazione che si aggiunge alle precedenti e che, a giudicare dai ri-
sultati provenienti dagli altri campi, la Reggina potrebbe pagare cara a fine campionato. Adesso, la squadra amaranto si gioca tutto a Bologna, dove potrebbe essere necessario vincere per mantenere accesa la fiammella della speranza. CRONACA. Primo minuto, Vigiani sfiora l'incrocio dei pali. Il tifo sale alle stelle, la sfida con la Juventus comincia con grande carica emotiva. La Reggina si distrae al nono e la palla giunge fortuitamente a Iaquinta tutto dolo al limite. Il tiro ravvicinato è fuori. Un minuto dopo, Cirillo risponde di testa, mandando sull'esterno della rete. Al sedicesimo, Brienza se ne va di forza, ma tira alto. La Reggina c'è. Al diciottesimo Ceravolo si fa vivo sulla destra e tira fuori in diagonale. Ventesimo, Cirillo tocca corto. Iaquinta e Del Piero (alto) non ne approfittano. Brienza al ventiquattresimo, converge bene, ma
Dubbio il rigore per la Juve
tira alto. Maturano i tempi del vantaggio amaranto. Ceravolo apre per Adejo al ventisettesimo. I gioielli della Reggina fanno tutto bene e sul perfettol cross l'under 21 Barillà beffa di testa l'altro nazionale Buffon. Ventottesimo: la Juve reagisce. Nedved tira forte, Puggioni oppone i pugni. Si avventa sulla palla Del Piero, Cirillo risolve con energia, proteste per il fallo. Ceravolo si scatena in contropiede al trentacinquesimo. Fa tutto bene tranne il tiro. Dall'altra parte, Grygera pennella per Iaquinta. Il tiro al volo di piatto destro, al trentottesimo, è fuori di poco. Allo scadere, Iaquinta dal fondo serve Camoranesi che divora clamorosamente il gol, mandando alto. Ultimo brivido nel recupero. Del Piero è solo, Puggioni fuori area, lo stende. Punizione dello stesso Del Piero, Puggioni devia. La ripresa si apre con un intervento di Adejo su Iaquinta in area. L'arbitro vede il fallo da rigore, Del Piero spiazza Puggioni che si tuffa sulla sua sinistra. E' il pareggio juventino e sulle ali dell'entusiasmo, i bianconeri vanno vicina al raddoppio con Iaquinta (5'st) che si testa sfiora la traversa. Cirillo, anche lui di testa, impegna Buffon al tredicesimo e subito dopo, la partita perde di smalto. Orlandi fa entrare Cozza, ma al ventiquattresimo è Hallfredsson che illumina il 'Granillo'. Brienza lo lancia centralmente e lui inventa un gran tiro imparabile all'incrocio dei pali che Buffon non può raggiungere. La gioia del secondo vantaggio amaranto, però, dura poco. Iaquinta tira forte e Puggioni respinge. Sugli sviluppi, il rinvio è corto e Zanetti batte il numero uno amaranto con un forte rasoterra. La Reggina vorrebbe vincere, ma non trova le energie per sfondare. L'ultimo brivido lo regala Amauri che sfiora il palo con un colpo di testa, in pieno recupero. MOVIOLA. C'è poco da rivedere. Il fallo di Adejo su Iaquinta non era da rigore. Il giocatore amaranto ha messo il piede davanti al pallone e lo ha sottratto all'avversario, che sentendo il leggero contatto si è lasciato andare. Rigore concesso per compensare il fallo di Cirillo su Del Piero? Il calcio non lo prevede.
PAGELLE REGGINA PUGGIONI (6) - Si è ripetuto in parte. Ha sfoderato interventi importanti salvando il risultato, ma si è fatto passare il pallone sotto il corpo sul secondo gol bianconero. CIRILLO (6) - Qualche colpo proibito nelle battute iniziali, ma alla distanza si è fatto rispettare. Buona la carica agonistica. VALDEZ (6,5) - Alla fine si è infortunato, ma ha tenuto duro. Solo una piccola disattenzione, ma per il resto ancora una prestazione convincente. SANTOS (6) - Si è battuto con tutte le sue forze per arginare il gioco offensivo della Juventus, con alterna fortuna. ADEJO (6) - Un bel cross che ha consentito a Barillà di segnare, poi ha sprecato molto. Ingenuo quando si è fermato, dopo l'intervento su Del Piero. CARMONA (6) - Ha offerto una prestazione più convincente, ma anche ieri è apparso un po' approssimativo in fase di appoggio. HALLFREDSSON (7) - Ha iniziato con la necessaria semplicità nel disimpegno, ma ha avuto una decina di minuti folgoranti nella ripresa. Azione del gol compresa. BARILLÀ (7) - L'under 21 non si è risparmiato. Questa volta è stato più fortunato nella battuta a rete. Primo gol vero in A, con dedica, contro l'altro azzurro Buffon. Dal 39'st CORRADI (sv). VIGIANI (6,5) - Ha corso e costruito con continuità, almeno finchè il fiato lo ha sorretto. Dal 27'st CASCIONE (sv). CERAVOLO (6,5) - Buona la manovra e le folate in contropiede. Ha sfruttato bene gli spazi, ma le conclusioni non sono state all'altezza. Ha avviato l'azione del primo gol. Dal 14'st COZZA (6) - Ci si aspettava una impennata finale della squadra col suo ingresso e invece, si è visto poco. BRIENZA (6) - Ha cercato l'affondo e il gol con continuità, ma quando è andato ha tiro non ha avuto buona mira. r. t.
Il “Granillo” come ai vecchi tempi di ANDREA IACONO REGGIO CALABRIA - Un tuffo nel passato. Un “Granillo” così non si vedeva da tempo. I tempi dei primi anni in serie A. Quando l'entusiasmo del pubblico amaranto era di
tutt'altra pasta. Si sono riviste le strade di accesso allo stadio congestionate dal traffico, all'entrata e all'uscita. I pullman dei tifosi ospiti parcheggiati ai lati del viale Galileo Galilei. Il settore riservato ai supporter avversari gremito e ricoperto di bandiere, sciarpe e striscioni. La curva Sud da brividi per ampi tratti della gara. Insomma, il pubblico delle grandi occasioni. E una grande occasione era quella di vedere da vicino la Vecchia Signora del calcio italiano. Oggi nobile decaduta, ma sempre temibile. Una grande occasione come quella che ha perso la Reggina. In vantaggio per ben due volte contro i colossi bianconeri (ieri in versione dorata), la formazione di casa non è riuscita a fare sua la partita, crollando alla distanza sotto
il profilo atletico. Uno sguardo sugli spalti e ti accorgi che da qualche fila spunta ora un cappellino, ora una sciarpetta bianconera. Istantanee che confermano come la punta dello Stivale si mantenga una riserva del tifo bianconero, che neppure calciopoli e la difficile ricostruzione della società di corso Galileo Ferraris, possono cancellare. La tifoseria piemontese, infarcita di un'ampia rappresentanza della Calabria di fede juventina, durante il match continua la sua contestazione nei confronti della dirigenza (“mercenari non ne vogliamo” il coro più gettonato). Il presidente Giovanni Cobolli Gigli, il direttore sportivo Alessio Secco, il direttor generale Jean Claud Blanc, l'amministratore Gian Paolo Montali e gli altri vertici
della società torinese, seduti in Tribuna Vip, seguono impietriti il doppio vantaggio amaranto e non si scompongono in occasione dei due pareggi. Disponibili e cordiali, in perfetto stile Juve, firmano autografi, salutano tifosi e scambiano qualche battuta col pubblico reggino. Pubblico reggino che, da parte sua, applaude l'uscita dal campo di un dinamico Vigiani, che fa posto a Cascione, purtroppo appena qualche secondo prima del 2-2 di Zanetti. Dopo un paio di minuti fischi ingenerosi per Alex Del Piero, quando viene richiamato in panchina da Ranieri, per far posto al rientrante Amauri. Rientrante come Corradi, gettato nella mischia da Orlandi a 10 minuti dalla fine, al posto di un applauditissimo Barillà, al suo primo sigillo in serie A.
Halfredsson e Santos festeggiano dopo il gol del 2-1
27
Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Genoa
2-0
Chievo-Udinese
1-2
Fiorentina-Roma
4-1
Lazio-Atalanta
0-1
Lecce-Catania
2-1
Milan-Palermo
3-0
Napoli-Inter
1-0
15’ pt Di Vaio su rigore, 25’ pt Terzi 35’ pt D’Agostino (rigore), 26’ st Pellissier 48’ st D’Agostino 6’ pt Vargas, 2’ st e 22’ st Gilardino 28’ st Gobbi, 41’ st Baptista 24’ pt Talamonti
11’ pt Munari; 25’ st Tiribocchi; 2’ st Martinez 9’ pt (rig.), 10’ st (rig.) Kakà, 19’ pt Inzaghi 28’ st Zalayeta
Reggina-Juventus
2-2
Sampdoria-Cagliari
3-3
Torino-Siena
1-0
27’ pt Barillà, 3’ st Del Piero (rig) 24’ st Halfredsson, 28’ st Zanetti
26’ pt e, 43’ pt Marilungo, 2’ st Matri 22’ st Acquafresca (rig.), 35’ st Conti, 42’ st Cassano 10’ pt Bianchi
Prossimo turno
34ª giornata 03/05/2009 ore 15
Bologna-Reggina (02/05 ore 18) Catania-Milan Fiorentina-Torino Genoa-Sampdoria (ore 20,30) Inter-Lazio (02/05 ore 20,30) Juventus-Lecce Palermo-Cagliari Roma-Chievo Siena-Napoli Udinese-Atalanta
33ª giornata Marcatori
INTER MILAN JUVENTUS FIORENTINA GENOA ROMA CAGLIARI PALERMO LAZIO ATALANTA UDINESE NAPOLI SAMPDORIA CATANIA SIENA CHIEVO TORINO BOLOGNA LECCE REGGINA
74 67 65 58 57 52 49 49 47 44 43 42 41 40 37 34 30 29 27 25
33 22 8
3 58 25 16 11 5
0 28 13 17 11 3
3 30 12 33 +9
33 20 7
6 62 29 17 14 2
1 36 8 16 6
5
5 26 21 33 0
33 19 8
6 59 32 16 10 4
2 32 15 17 9
4
4 27 17 27 0
33 18 4 11 48 35 16 12 2
2 27 12 17 6
2
9 21 23 13 -7
33 16 9
8 43 32 16 10 4
2 30 15 17 6
5
6 13 17 11 -8
33 15 7 11 52 52 16 11 3
2 28 18 17 4
4
9 24 34 0 -13
33 14 7 12 41 34 17 10 3
4 20 9 16 4
4
8 21 25 7 -18
33 15 4 14 46 44 16 12 0
4 33 22 17 3
4 10 13 22 2 -16
33 14 5 14 44 46 17 7
4
6 21 21 16 7
1
8 23 25 -2 -20
33 13 5 15 37 36 17 10 1
6 25 14 16 3
4
9 12 22 1 -23
33 11 10 12 43 44 16 8
5
3 25 15 17 3
5
9 18 29 -1 -22
33 11 9 13 36 37 17 9
5
3 23 14 16 2
4 10 13 23 -1 -25
33 10 11 12 39 44 17 7
7
3 26 19 16 3
4
33 11 7 15 34 39 16 10 1
5 21 17 17 1
6 10 13 22 -5 -25
9 13 25 -5 -26
33 10 7 16 29 36 16 7
5
4 15 14 17 3
2 12 14 22 -7 -28
33 8 10 15 31 42 17 3
6
8 13 21 16 5
4
33 7
9 17 30 52 17 7
3
7 18 21 16 0
6 10 12 31 -22 -37
33 7
7 18 21 -11 -33
8 18 36 57 16 4
3
9 21 27 17 3
5
33 5 12 16 31 57 17 3
8
6 18 26 16 2
4 10 13 31 -26 -40
9 15 30 -21 -36
33 4 13 16 25 51 17 2
9
6 20 23 16 2
4 10 5 28 -26 -42
21 RETI: Di Vaio (5 rig) (Bologna). 20 RETI: Ibrahimovic (2 rig) (Inter). 18 RETI: Gilardino (Fiorentina). 16 RETI: Milito (5 rig) (Genoa). 14 RETI: Kakà (7 rig), Pato (Milan). 13 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina); Cavani (1 rig) (Palermo). 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Pellissier (1 rig) (Chievo); Amauri, Del Piero (4 rig) (Juventus); Zarate (2 rig) (Lazio); Inzaghi (Milan); Di Natale (3 rig) (Udinese). 11 RETI: Acquafresca (3 rig) (Cagliari); Cassano (2 rig) (Sampdoria). 10 RETI: Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig)(Catania); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina); Totti (4 rig) (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria). 9 RETI: Pandev (Lazio); Hamsik (2 rig) (Napoli); Julio Baptista(1 rig), Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese). 8 RETI: Sculli (Genoa); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Rocchi(Lazio); Tiribocchi (Lecce); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli); Simplicio (Palermo); D’Agostino (4 rig)(Udinese). 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Lavezzi (Napoli); Maccarone (1 rig) (Siena); Bianchi (1 rig) (Torino). 6 RETI: Motta (Genoa); Balotelli (1 rig); Castillo (Lecce). 5 RETI: Conti, Matri (Cagliari); Martinez (Catania); Stankovic (Inter); Nedved (Juventus); Caserta (2 rig)(Lecce); Seedorf (Milan); Bellucci (1 rig), Delvecchio(Sampdoria); Ghezzal (Siena); Floro Flores (Udinese).
Il Genoa cade a Bologna, Toro e Lecce ok BOLOGNA GENOA
2 0
BOLOGNA (4-4-1-1): Colombo 6; Zenoni 6, Terzi 6.5, Moras 6, Belleri 6 (39'st Castellini sv); Mutarelli 6, Mudingayi 6.5, Mingazzini 6.5, Valiani 6.5; Adailton 6 (24'st Coelho 6); Di Vaio 7 (45'st Marazzina sv). In panchina: Campironi, Lanna, Amoroso, Osvaldo. Allenatore: Papadopulo 6.5. GENOA (3-4-3): Rubinho 5.5; Biava 5, Ferrari 5.5 (31'st Olivera sv), Bocchetti 4 (1'st Milanetto 6); Mesto 6.5, T.Motta 5, Juric 6, Criscito 5; Jankovic 5 (1'st
MILAN PALERMO
3 0
MILAN: (4-3-2-1): Dida 6; Flamini 6, Maldini 6, Favalli 6, Zambrotta 6.5; Beckham 6 (34' st Cardacio sv), Pirlo 7, Ambrosini 6; Seedorf 6 (20' st Ronaldinho 5.5); Kakà 7, Inzaghi 6 (22' st Shevchenko 6). In panchina: Kalac, Mattioni, Jankulovski, Senderos. Allenatore: Ancelotti 6.5. PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6 (19' st Ujkani 6); Cassani 6, Kjaer 6, Bovo 5, Balzaretti 6; Migliaccio 6, Liverani 6, Nocerino 5 (1' st Hernandez 6); Simplicio 5; Miccoli 5 (12' st Michedlidze
TORINO SIENA
1 0
TORINO (3-4-1-2): Sereni 6; Di Loreto 6 (37'pt Ogbonna 6.5), Natali 6, Franceschini 6.5; Colombo 6, Dzemaili 6.5, Barone 5.5, Rubin 6; Rosina 5.5 (18'st Gasbarroni 5); Bianchi 7, Stellone 7 (28'st Ventola sv). In panchina: Calderoni, Pratali, Abate, Vailatti. Allenatore: Camolese 6.5 SIENA (4-3-1-2): Manitta 6.5; Del Prete 6, Portanova 5.5, Brandao 5.5, Del Grosso 6 (20'st Rossi 6); Vergassola 6, Codrea 5.5, Galloppa 6 (7'st Jarolim 6); Kharja 6; Calaiò 5, Frick 5
Sculli 6), Milito 6.5, Palladino 6. In panchina: Lamanna, Papastathopoulos, Rossi, Modesto. Allenatore: Gasperini 5.5. ARBITRO: Orsato di Schio 6. MARCATORI: 15'pt Di Vaio su rigore, 25'pt Terzi. NOTE: giornata grigia e umida per la pioggia battente, terreno in discrete condizioni, spettatori 15.000. Un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex genoano Franco Rotella. Ammoniti: Bocchetti, Mutarelli, Terzi, Colombo, Olivera. Angoli: 9-6 per il Genoa. Recupero: 1', 3'. 5.5), Cavani 5. In panchina: Ujkani, Tedesco, Succi, Savini, Morganella. Allenatore: Ballardini 6. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 5.5. MARCATORI: 9' pt (rigore) 10 'st (rigore) Kakà, 19' pt Inzaghi. NOTE: Giornata di pioggia, terreno scivoloso. Spettatori: 45 mila circa. Espulso: 3' st Bovo per doppia ammonizione. Ammoniti: Bovo, Simplicio, Flamini, Balzaretti. Angoli: 5-4 per il Milan. Recupero: 1' pt; 0 st. MILANO - Risultato secco che fa infuriare il Palermo: il primo rigore sembra inventato. (8'st Ghezzal 6) In panchina: Eleftheropoulos, Ficagna, Coppola, Larrondo. Allenatore: Giampaolo 5.5 ARBITRO: Damato di Barletta 6.5 MARCATORE: 10'pt Bianchi NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno reso viscido dalla pioggia caduta fino a poco prima della partita, spettatori 15.000 circa. Ammoniti: Kharja, Rubin. Angoli: 6-3 per il Torino. Recupero: 2'; 3' TORINO - Speranze di salvezza per il Toro di Camolese che conquista tre punti importanti contro un Siena ormai salvo.
LAZIO ATALANTA
0 1
LAZIO (4-4-2): Muslera 6; Siviglia 5,5, Lichtsteiner 6 (19'st Del Nero 5), Rozenhal 6, Kolarov 6 (35'st Radu st); Ledesma 5,5, Brocchi 6, Meghni 5 (1'st De Silvestri 6), Foggia 6; Rocchi 6, Zarate 6. In panchina: Carrizo, Tuia, Perpetuini, Kozak. Allenatore: Rossi 5. ATALANTA (4-4-2): Consigli 6,5; Bellini 6, Garics 6,5, Talamonti 7, Manfredini 6; Guarente 6, Padoin 6,5, Cigarini 6 (27'st De Ascentis 6), Doni 6,5 (44'pt Valdes 6); Defendi 6, Floccari 6 (45'st Plasmati sv). In panchina:
NAPOLI INTER
1 0
NAPOLI (3-5-2): Navarro 7; Santacroce 7, Contini 6.5, Aronica 6; Montervino 6.5, Amodio 6 (44' st Bogliacino sv), Blasi 5.5, Hamsik 5, Mannini 5.5; Lavezzi 6 (39' st Datolo sv), Denis 5.5 (18' st Zalayeta 7). In panchina: Bucci, Grava, Pazienza, Russotto. Allenatore: Donadoni 6 INTER (4-3-3): Julio Cesar 6.5; Zanetti 6, Cordoba 6, Samuel 6.5, Chivu 6 (36' st Maxwell sv); Vieira 5.5 (30' st Cruz 5), Cambiasso 6, Stankovic 6; Figo 5 (24' st Mancini 5), Ibrahimovic 5.5, Balo-
Colombi, Capelli, Peluso, Parravicini. Allenatore: Del Neri 6,5. ARBITRO: Romeo di Verona 6,5. MARCATORE: 24'pt Talamonti. NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Meghni, Zarate, Garics, Valdes. Angoli: 6-1 per l'Atalanta. Recupero: 1', 3'. ROMA - E’ la solita Lazio. Dopo le ultime prestazioni esaltanti la squadra di Rossi cade rovinosamente in casa contro l’Atalanta. Uno 0-1 firmato Talamonti, un ex di turno. telli 6. In panchina: Toldo, Burdisso, Materazzi, Santon. Allenatore: Mourinho 6 ARBITRO: Rosetti di Torino 6 MARCATORE: 28’ st Zalayeta NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60.000 circa. Ammoniti: Vieira, Amodio, Cruz, Balotelli, Lavezzi, Stankovic. Angoli: 7-6. Recuperi: 1' pt e 45' st. NAPOLI – Continua il tabù Napoli per l’Inter che cade al San Paolo grazie alla rete di Zalayeta al 28’ della ripresa. Ora i nerazzurri hanno solo 7 punti di vantaggio sul Milan.
LECCE CATANIA
2 1
LECCE (4-4-2): Benussi 6.5; Polenghi 6, Fabiano 5.5, Esposito 6, Giuliatto 6; Munari 6.5, Zanchetta 6 (27' st Schiavi sv), Edinho 5, Giacomazzi 5.5; Tiribocchi 6 (30' st Castillo sv), Papadopoulos 6 (40' st Konan sv). In panchina: Rosati, Ardito, Vives, Basta. Allenatore: De Canio 6. CATANIA (4-1-3-2): Kosicky 6; Potenza 6.5 (31' st Falconieri sv), Silvestre 5.5, Stovini 5.5, Capuano 6; Carboni 6; Llama 5.5 (1' st Spinesi 6), Biagianti 5.5, Izco 5.5 (1' st Sciacca 6.5); Mori-
SAMPDORIA CAGLIARI
3 3
SAMPDORIA (3-5-2): Mirante 6; Stankevicius 5.5, Gastaldello 6, Lucchini 5.5 (31'st Campagnaro 5.5); Padalino 6, Delvecchio 6, Dessena 6 (23'st Palombo 6), Franceschini 6, Ziegler 6; Cassano 7, Marilungo 7 (11'st Pazzini 6). In panchina: Castellazzi, Regini, Pieri, Sammarco. Allenatore: Mazzarri 6 CAGLIARI (4-3-1-2): Lupatelli 6; Pisano 5.5, Bianco 5.5, Canini 6, Agostini 6; Fini 6, Conti 6.5, Lazzari 6; Cossu 6; Acquafresca 6.5 (26'st Biondini 6), Matri 6.5. In panchi-
moto 6.5, Martinez 6.5. In panchina: Bizzarri, Silvestri, D’Amico, Paolucci. Allenatore: Zenga 6. ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6. MARCATORI: 11' pt Munari; 25' st Tiribocchi; 2' st Martinez NOTE: giornata grigia, terreno di gioco in non perfette condizioni. Al 45' st espulso Sciacca per doppia ammonizione. Ammonito Zanchetta. Angoli: 7-6 per il Catania. Recuperi: pt 1'; st 5'. LECCE - Con un 2-1 sofferto il Lecce tiene vive le speranze di salvezza. Decisivo alla fine il gol di Tiribocchi. na: Marchetti, Matheu, Astori, Parola, Sivakov, Mancosu. Allenatore: Allegri. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6 MARCATORI: 26'pt Marilungo, 43'pt Marilungo, 2'st Matri, 22'st Acquafresca (rigore), 35'st Conti, 42'st Cassano NOTE: Pomeriggio nuvoloso con pioggia, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Ammoniti: Delvecchio, Conti, Bianco, Marilungo, Dessena, Franceschini. Angoli: 12-5. Recupero: 1'pt e 3'st. GENOVA - Risultato pirotecnico e primi gol in A per il promettente Marilungo.
GLI ANTICIPI DI SABATO
CHIEVO UDINESE
1 2
CHIEVO (4-3-1-2): Squizzi 6; Frey 6, Morero 6, Yepes 6, Mantovani 6.5; Rigoni 6, Italiano 6 (11’ st Luciano 6.5), Marcolini 6 (34’ st Langella sv); Pinzi 6 (37’ st Colucci sv); Pellissier 6.5, Bogdani 6. In panchina: Aldegani, Sardo, Mandelli, Esposito. Allenatore: Di Carlo 6 UDINESE (4-3-3): Handanovic 8; Isla 6 (35’ st Domizzi sv), Zapata 6, Felipe 6, Pasquale 6.5 (45’ st Obodo sv);
Inler 6, D’Agostino 7, Asamoah 6; Pepe 6 (16’ st Lukovic 6), Quagliarella 6.5, Sanchez 6.5. In panchina: Belardi, Ighalo, Zimling, Floro Flores. Allenatore: Marino 6.5 ARBITRO: Celi di Campobasso 6 MARCATORI: 35’ pt D’Agostino (rigore), 26’ st Pellissier, 48’ st D’Agostino NOTE: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 8 mila circa. Espulso: 49’ st Langella per gioco scorretto. Ammoniti: Moreno, Yepes, Inler.
FIORENTINA ROMA
4 1
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6.5; Comotto 6, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 5.5; Montolivo 6, Donadel 6; Semioli 6, Jovetic 7.5 (27’ st Gobbi 6.5), Vargas 6.5 (7’ st Kuzmanovic 6); Gilardino 7.5 (35' st Bonazzoli sv). In panchina: Storari, Zauri, Kroldrup, Almiron. Allenatore: Prandelli 7 ROMA (4-2-3- 1): Artur 6; Motta 5, Panucci 5, Cassetti 4.5 (35’ st Tonetto sv), Riise
5.5; De Rossi 5.5, Pizarro 5; Taddei 5.5 (18’ st D’Alessandro 6), Brighi 6.5, Baptista 6.5; Totti 6. In panchina: Bertagnoli, Loria, Diamoutene, Filipe, Brosco. Allenatore. Spalletti 4.5 ARBITRO: Banti di Livorno 5 MARCATORI: 6’ pt Vargas, 2’ st e 22’ st Gilardino, 28’ st Gobbi, 41’ st Baptista NOTE: spettatori: 38.000 circa. Al 14’ st espulso Pizarro per doppia ammonizione. Ammoniti: Vargas, Donadel, Cassetti, Dainelli, Brighi, Pizarro, Semioli.
28 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Benevento-Arezzo
2-1
Crotone-Gallipoli
1-2
31ª giornata Marcatori
32' Bueno (B), 67' Clemente (B), 82' Chianese (A) 55' (r) Basso (C), 58' Ginestra (G), 89' Di Gennaro (G)
GALLIPOLI
Foligno-Potenza
3-1
7' e 50' De Paula (F), 25' Sabatino (P), 58' Signori (F)
Paganese-Foggia
0-0
60
31 18 6
7 50 28 15 12 3
0 36 12 16 6
3
7 14 16 22 -2
CROTONE
56
31 17 5
9 46 31 17 13 2
2 34 15 14 4
3
7 12 16 15 -9
BENEVENTO
55
31 15 10 6 44 30 16 12 3
1 28 10 15 3
7
5 16 20 14 -8
CAVESE
52
31 14 10 7 36 26 15 9
5
1 21 10 16 5
5
6 15 16 10 -9
AREZZO
51
31 14 9
4
2 29 14 16 5
5
6 21 21 15 -3
Pescara-Sorrento
1-1
R. Marcianise-Perugia
1-0
FOGGIA
49
31 12 13 6 35 30 14 10 4
0 22 9 17 2
9
6 13 21 5 -10
Taranto-Cavese
2-1
R. MARCIANISE
42
31 10 12 9 29 28 16 9
5
2 19 9 15 1
7
7 10 19 1 -24
Ternana-Pistoiese
2-3
SORRENTO
40
31 10 10 11 34 35 15 7
5
3 17 12 16 3
5
8 17 23 -1 -21
12' e 80' Piccioni (T), 58' Lanzilotta (P), 66' (r) Dal Rio (P), 94' Artistico (P)
TERNANA
39
31 9 12 10 32 31 16 8
5
3 21 11 15 1
7
7 11 20 1 -24
V. Lanciano-Juve Stabia
1-0
V. LANCIANO
38
31 11 5 15 34 40 16 9
2
5 22 12 15 2
3 10 12 28 -6 -26
PAGANESE
38
31 9 11 11 22 30 16 6
7
3 15 13 15 3
4
8
PERUGIA
37
31 9 11 12 28 28 16 5
8
3 17 11 15 4
3
8 11 17 0 -25
TARANTO
36
31 10 6 15 27 38 16 7
5
4 20 12 15 3
1 11 7 26 -11 -24
FOLIGNO
35
31 8 11 12 34 39 16 6
5
5 20 15 15 2
6
7 14 24 -5 -28
PESCARA
35
31 8 12 11 32 42 16 8
5
3 22 14 15 0
7
8 10 28 -10 -27
JUVE STABIA
28
31 7
9 15 28 39 15 5
5
5 15 15 16 2
4 10 13 24 -11 -31
POTENZA
27
31 7
9 15 23 35 15 6
6
3 18 12 16 1
3 12 5 23 -12 -29
PISTOIESE
27
31 5 12 14 24 39 15 3
8
4 13 15 16 2
4 10 11 24 -15 -36
50' Ripa (S), 80' Vitale (P) 34' Della Ventura
33' Tarantino (C), 69' Migliaccio (T), 76' (a) Farina (T)
13' Morante
Prossimo turno
32ª giornata 03/05/09 ore 15.00
Arezzo-Crotone Cavese-Ternana Foggia-V. Lanciano Gallipoli-Taranto Juve Stabia-Benevento Perugia-Foligno Pistoiese-R. Marcianise Potenza-Pescara Sorrento-Paganese
8 50 35 15 9
7 17 -8 -25
15 RETI: Clemente (1) (Benevento) 14 RETI: De Paula (Foligno); Ginestra (Gallipoli) 13 RETI: Di Gennaro (2) (Gallipoli); Innocenti (2) (Real Marcianise) 12 RETI: Chianese (2) (Arezzo) 11 RETI: Mazzeo (Perugia) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Salgado (4) (Foggia); Simon (2) (Pescara) 8 RETI: Basso (1) (Crotone); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo e Favasuli (4) (Cavese); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (Juve Stabia); Artistico (1) (Pistoiese); Cozzolino (2) (Potenza); Myrtaj (1) e Ripa (3) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Caetano e Russo (Crotone); Germinale (2) (Foggia); Russo (Gallipoli); Del Core (1) (Perugia); Morante (2) (Virtus Lanciano) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Capparella (1) (Juve Stabia); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Oshadogan (Virtus Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Evacuo (Benevento); Aquino, Sorrentino e Tarantino (Cavese); Espinal (Crotone); Mounard (Gallipoli); Zeytulaev (Pescara); Dal Rio (2) (Pistoiese); Giampaolo e La Vista (Sorrento); Bolic, Margarita e Tisci (1) (Virtus Lanciano)
Avvertiti Macalli e la Procura Federale. La Pistoiese vince e aggancia il Potenza
Rissa e sospetti di combine Per la Ternana l’arbitro avrebbe favorito gli ospiti nel secondo tempo TERNANA PISTOIESE
2 3
TERNANA (4-4-2) : Visi 5; Del Grosso 5 (32' st Scappini sv), Di Dio 5, Tedeschi 6, Cardona 6; Concas 5,5, Papini 6, Di Deo 5, Piccioni 7,5 (35' st Bertoli sv); Rigoni 5, Perna 5 (30' st Tozzi Borsoi 6). A disp.: Scarzanella, Borghetti, Burrai, Morello. All.: Baldassarri 6. PISTOIESE (4-4-2) : Bindi 6,5; Di Berardino 5, Fiasconi 5,5, Ghinassi 5,5 (10' st Palermo 6), Fautorio 6; Lanzillotta 6,5, Muwana 6, Guerri 6, Bellazzini 6,5; Artistico 7, Dal Rio 6,5. A disp.: Mareggini, Bartolucci, Cutrupi, Femiano, Cortese, Della Penna. All.: Torricelli 6. ARBITRO: Pizzi di Saronno 4. RETI : pt 13' Piccioni (T); st 13' Lanzillotta (P), 22' Dal Rio rig. (P), 34' Piccioni (T), 49' Artistico (P). NOTE : spettatori 2000 circa. Ammoniti: Cardona, Papini, Concas, Palermo, Artistico. Espulso Concas al 38' pt per doppia ammonizione. Angoli 10-7 per la Ternana. Recupero: pt 1'; st 6'. TERNI - Ternana-Pistoiese finisce fra cazzotti e denunce alla Procura Federale. Al termine dell'incontro, l'Amministratore Delegato della Ternana Calcio, Stefano Domincis, non ha lasciato spazio a dubbi: “Fra primo e secondo tempo abbiamo contattato il presidente della Lega, Macalli, per segnalare che avevamo notizie circa la possibilità che il direttore di gara concedesse un calcio di rigore ed un'espulsione a vantaggio della Pi-
Attimi di tensione a fine daga a Terni
stoiese, cosa che si è verificata”. Il rigore incriminato, estremamente dubbio, è stato concesso dal direttore di gara nella ripresa, quando l'arbitro avrebbe sanzionato un “mani” nell'area umbra che i tesserati della Ternana hanno attribuito ad un loro avversario. L'espulsione di Concas, invece, è avvenuta per la somma di due ammonizioni altrettanto dubbie. Voci incontrollabili, che vanno certamente prese con le “molle”, raccontano di uno steward addetto al campo che avrebbe ascoltato il direttore di gara parlare di rigore ed espulsione. In questi casi il condizionale è d'obbligo e sarà la Procura Federale ad aprire il fasci-
colo per far luce in modo inequivocabile su quanto avvenuto. Sta di fatto che il clima, prima che la gara finisse, era già teso. A farne le spese, in tribuna centrale, dove fra gli altri c'erano tesserati dell'una e dell'altra società, è stato Giorgio Noviello, giocatore della Ternana colpito da un pugno in pieno volto. Per il giocatore è reso necessario il trasporto in pronto soccorso, mentre sull'accaduto dovranno far luce le forze dell'ordine. Sulla gara, al di là delle vicende descritte in apertura, sembra pesare l'arbitraggio del signor Alessandro Pizzi, autore di una conduzione parsa, ai più, estremamente mediocre.
La Ternana, passata in vantaggio al 13' con Piccioni, fin dai primi minuti di gioco ha fatto valere una evidente superiorità tecnica. Gli ospiti, dal canto loro, non sono certamente rimasti a guardare, riuscendo a ribaltare il predominio dei locali grazie ad un prova grintosa. Il vantaggio della Ternana ha comunque risvegliato una Pistoiese che ha trovato in Artistico e Bellazzini le fonti ispiratrici per le azioni offensive. I padroni di casa hanno seriamente rischiato di raddoppiare al 20', quando Concas ha colto l'incrocio dei pali. Artistico ha incarnato lo spirito indomito della Pistoiese, facendo suonare l'allarme già al 34', quando solo davanti a
Visi si è fatto ribattere il tiro in angolo.Al 38' il direttore di gara, che non ha sanzionato un rigore parso netto in favore della Ternana, proprio in apertura di match, ha estratto il secondo giallo ai danni di Concas, per un contrasto di gioco parso anch'esso molto dubbio. Con la Ternana in dieci, la Pistoiese intravede la possibilità del colpaccio e, nella ripresa, spinge sull'acceleratore. Al 3' Del Rio si vede deviare un tiro a colpo sicuro, mentre al 13' Lanzillotta addomestica un pallone al limite e fa partire un diagonale sul quale Visi non arriva. E' l'1 a 1. Lo show della Pistoiese non finisce, perché Artistico continua a impensierire
Visi da ogni posizione,mentre al 19' il direttore di gara comanda il calcio di rigore descritto in apertura. Dal dischetto Dal Rio non fallisce. La Ternana si riversa in avanti. E Piccioni a porta i padroni di casa sul 2 a 2. Nelle fasi finali, poi, il gol di Artistico giunto dopo un batti e ribatti in area. La Pistoiese è viva, c'è. La Ternana, dal canto suo, deve fare i conti con una sconfitta forse immeritata e con la necessità di raccogliere almeno un altro punticino per condurre in porto una salvezza ampiamente meritata. Gli arancioni raggiungono il Potenza ma risultano ancora ultimi per la differenza reti generale. Matteo Lattanzi sport@luedi.it
Sport 29
Lunedì 27 aprile 2009
Rimonta la Cavese e guarda con fiducia alla classifica
Il sussulto del Taranto TARANTO CAVESE
2 1
TARANTO (3-4-1-2): Barasso 6; Migliaccio 6,5, Di Bari 5,5 (5' st Lolli 6), Prosperi 6; Sosa 6,5, Giorgino 5 (5' st Carrozza 6), Lima 6,5, Micco 6,5; Paolucci 6; Dionigi 5 (13' st Marolda 6), Da Silva 5,5. A disp.: Nordi, Cesareo, Gori, Sciaudone. All.: Stringara, squalificato, In panchina Vincioni 6,5. CAVESE (4-3-3) Marruocco 5,5; Frezza 6 (39' st Predko sv), Ischia 6, Farina 5,5, Nocerino 5,5; Alfano 6, Anaclerio 5,5, Favasuli 6; Tarantino 6,5 (22' st Pierotti 5,5), Aquino 5,5, Bernardo 5,5. A disp.: Petrocco, Lacrimini, Cipriani, Riccio, Scartozzi. All.: Campione 5,5. ARBITRO: Doveri di Roma 6. RETI:pt 33' Tarantino (C); st 24' Migliaccio (T), 31' Farina aut. (T). NOTE: spettatori 1740 circa per un incasso di 10.077 euro. Angoli 7-6 per la Cavese. Ammoniti: Nocerino, Marolda, Farina, Carrozza. Recupero: pt 2'; st 3'. TARANTO Si ferma la corsa della Cavese che mantiene la quarta posizione, ma lascia tre punti al Taranto. Il vantaggio di Tarantino (immotivata la sua sostituzione) viene gestito male dai biancoblù che si fanno rimontare nella ripresa da
Il tiro del vantaggio di Tarantino della Cavese
una compagine rossoblù che sembrava sull'orlo del baratro. Invece un colpo di testa di Migliaccio e un'autorete di Farina condannano la Cavese che perde dopo cinque turni utili. Campione, rispetto alla precedente sfida di Pistoia, inserisce Ischia e Nocerino in difesa e aumenta la densità di metà campo con l'ingresso di Anaclerio. In avanti, complice la squalifica di Schetter, il tridente è formato da Tarantino e Ber-
nardo che appoggiano Aquino. I padroni di casa ripropongono tra i titolari Paolucci, che si piazza dietro le punte Dionigi e Da Silva. Manca capitan Pastore sofferente al tendine d'Achille. Al suo posto, dopo aver scontato tre turni di squalifica, c'è Di Bari. Un pallone perso da Anaclerio in mezzo al campo permette a Da Silva di servire in contropiede Dionigi anticipato da Marruocco (al rientro dopo quattro turni di squalifica) in uscita. I metelliani sembra-
no attendere i rossoblù, desiderosi dal canto loro di dimenticare la doppia sconfitta esterna di Foggia e Lanciano. Il ritmo è compassato. Alla Cavese va bene così. Al 25' episodio-chiave. Punizione a sorpresa di Paolucci per Giorgino che al momento del tiro viene contrato da Favasuli. L'arbitro indica il dischetto, ma si ravvede dopo la segnalazione del suo collaboratore. Lo sparuto pubblico dello Iacovone insorge. La Cavese, scampato il pericolo, risponde con Tarantino la cui parabola si perde ad un metro dal palo. Al 28' Aquino corregge difettosamente un servizio dal fondo di Favasuli. Ora il match è più brillante e al 33' la Cavese passa. E' Tarantino, vera bestia nera del Taranto, dopo un tocco all'indietro di Aquino, scocca un tiro dal limite che sbatte sotto la traversa e si infila in rete. Terzo gol di fila in campionato per l'esterno offensivo. La Cavese quando si distende mette i brividi. Soprattutto la corsia di destra con Frezza e Tarantino funziona alla perfezione. Marruocco al 42' non si fa sorprendere dalla conclusione di un volenteroso Paolucci. E' una carezza per un impianto difensivo biancoblù che non mostra crepe. Dopo cinque minuti Stringara, in tribuna perché squalificato, suggerisce un doppio cambio. Entrano Lolli e Carrozza e il Taranto passa al 3-4-3. La Cavese non
si scompone e controlla il gioco con agio. Al 12' Bernardo fallisce il raddoppio su ottimo traversone di Favasuli. L'ingresso di Marolda al posto dello spento Dionigi, è l'ultima carta che il Taranto può offrire. Camplone si cautela: toglie Tarantino e inserisce il difensore Pierotti. Frezza avanza sulla linea degli attaccanti. Mossa al risparmio e alla fine sbagliata. Al 23' Carrozza ha una grande intuizione, ma la sua parabola arcuata sfiora la traversa. Un minuto su punizione di Micco, Migliaccio sfiora la palla che si infila alle spalle di Marruocco. La partita si infiamma. Frezza al 27' scalda le mani a Barasso bravissimo a deviare in angolo. Le distanze tra i reparti aumentano e c'è spazio per le ripartenze. Al 31' in modo inatteso il Taranto passa. Lancio innocuo di Migliaccio, Farina in ritardo prolunga all'indietro di testa, ma beffa Marruocco proteso in uscita. La Cavese, adesso, si scuote alla ricerca del pareggio. Bernardo ci prova al 37' senza convinzione. Da Silva al 40' ha sul piede la palla del 3-1, ma il brasiliano spreca malamente. In recupero contatto dubbio tra Aquino e il portiere Barasso proteso in uscita. L'arbitro decide per l'angolo. E' l'ultima occasione per i metelliani che devono interrogarsi su questa sconfitta. Luigi Carrieri
Morante condanna una volenterosa Juve Stabia
Il Lanciano è quasi salvo V.LANCIANO JUVESTABIA
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VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Aridità 7; Bognar 6, Oshadogan 6,5, Bolic 6,5, Vincenti 6; Margarita 6, Cossu 6,5, Tisci 6, Mammarella 6,5 (44' st Morabito sv); Morante 6 (16' st Romano 6,5), Colussi 6 (41'st Tarquini sv). A disp.: Bordeanu , Musca, Daleno, Pagliarini. All.: Pagliari 6. JUVE STABIA (4-3-3) : Soviero 6; D'Ambrosio 6, Gritti 6 (33' st Grieco sv), Rinaldi 6, Marino 5,5; Piocelle 6, Stentardo 6, Amore 5,5 (16' st Barbosa 5,5); Capparella 5,5, Gaeta sv (20' pt Rastelli 5,5) Peluso 6. A disp.: Della Corte, Monticciolo, Mineo, Cristea. All.: Costantini 6. ARBITRO : Vivenzi di Brescia 6. RETI : pt 14' Morante. NOTE : Giornata grigia, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1.173 per un incasso complessivo di euro 11.671,50. In curva nord un centinaio di tifosi stabiesi. Ammoniti: Rinaldi, Colussi, Piocelle, Tisci. Angoli 8-1 per la Juve Stabia. Recupero: pt 3'; st 3'. LANCIANO - La Juve Stabia cede il passo alla Virtus Lanciano che così mette una seria ipoteca sulla salvezza diretta. La gara per la Juve Stabia si mette subito in salita. Alla prima palla giocata da Gaeta, l'attaccante campano prende una botta in un contrasto aereo. Il colpo è di quelli che ti stordiscono. E, infatti, dopo appena venti minuti di gioco, l'attaccante deve lasciare il terreno di gioco. Al suo posto viene innestato Rastelli che, però, nell'arco della gara, non potrà fare più di tanto. Una doccia fredda per gli ospiti, resa ancora più gelida dal gol-partita di Daniele Morante. Al 13', infatti, Margarita entra in area e conclude a rete, Soviero è bravo a respingere di piede la prima insidia,
ma la sfera termina sul destro di Morante che non ha problemi a sbloccare il risultato. Al 35' è una conclusione sterile dalla distanza di D'Ambrosio a far riaffacciare la Juve stabia dalle parti del portiere di casa Aridità. Al 40' si rivede la Virtus Lanciano con una punizione dalla destra di Ivan Tisci che prova a servire Cossu il cui tiro non è irresistibile per Soviero. Nel secondo tempo la Juve Stabia si presenta in campo estremamente determinata. Non passa nemmeno il primo minuto di gioco che Peluso, ben servito, si presenta a tu per tu davanti all'estremo difensore di casa frentana, ma la conclusione del numero dieci ospite non è impeccabile. Al 13' è Morante della Virtus Lanciano ad avere sul suo destro la palla del raddoppio, ma nel momento della conclusione sbaglia clamorosa-
mente consentendo il recupero degli ospiti. Morante non ci sta, e un minuto dopo ha ancora un'altra ottima occasione per raddoppiare, ma anche questa volta è troppo precipitoso. Al 25' si fa rivedere la Juve Stabia dalle parti della retroguardia frentana; calcio di punizione di Peluso che s'infrange sulla barriera e Aridità può far sua sfera senza grossi patemi d'animo. Al 28' Romano , appena entrato in campo in luogo di uno stanco Morante, palla al piede, si fa cinquanta metri di campo, entra in area di rigore e serve un pallone d'oro a Margarita che però è in leggero ritardo nell'appuntamento con la battuta a rete. Al 32'dagli sviluppi di un angolo, Maurizio Peluso dal limite dell'area di rigore calcia a volo e la sfera sorvola di pochissimo la traversa. Occasionissima, questa, per la Juve Stabia che fa da preludio ad
un'altra occasionissima, questa volta al minuto 35: Oshadogan cerca di spazzare la palla su tentativo d'attacco ospite, ma indirizza la sfera nella sua porta e Aridità deve compiere gli straordinari con un colpo di reni per evitare la capitolazione. Al 39' altra azione di Romano che beffa D'Ambrosio e conclude a rete, ma Soviero evita il peggio con un intervento a mano a aperta a terra. Al 43' ci prova Stendardo con una conclusione a girare dai 20 metri che termina di poco a lato. La Juve Stabia prova ad accelerare i tempi, la Virtus controlla. Dopo tre minuti di recupero, Vivenzi di Brescia decreta la fine delle ostilità. La Virtus ritrova un timido sorriso. Per la Juve Stabia, adesso, inizia una fase delicata della stagione, quella della programmazione della salvezza. Pierpaolo Di Nenno
Morante ieri in gol
Negato ai campani un rigore a tempo scaduto. Rossoneri sempre in corsa per i play off
La Paganese recrimina con l’arbitro, finale infuocato PAGANESE FOGGIA
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PAGANESE (3-5-2) : Melillo 6,5; Chiavaro 6,5, Taccola 6,5, Astarita 5,5 (1' st Bacchi 5,5); Imparato 6 (22' st Iraci sv), Cucciniello 5,5, Berardi 6, Esposito 6 (15' st Sodinha 6), De Giosa 6; Fanasca 6, Zarineh 5,5. A disp.: Pantanelli, Legittimo, Capodaglio, Fiorentino. All.: Capuano 6. FOGGIA (4-3-3) : Bremec 7; Pedrelli 5,5, Lisuzzo 6, Zanetti 6,5, Colombaretti 6; Velardi 5,5 (13' st Mancino 5,5), D'Amico 6,5, Pecchia 5,5; Troianiello 5,5 (39' st Piccolo sv), Salgado 5,5, Malonga 6 (20' st Germinale sv). A disp.: Milan, D'Andrea, Pezzella, Trezzi. All.: Novelli 6. ARBITRO : Barbeno di Brescia 5. NOTE : spettatori 2000 circa. Espulso al 20'st il dg della Paganese Cosimo D'Eboli per proteste. Ammoniti: De Giosa, Berardi, Germinale. Angoli 7-3 per la Paganese. Recupero: pt 1'; st 5'.
PAGANI - Azzurrostellati e satanelli offrono uno spettacolo gradevole, condizionato però da una pessima direzione arbitrale. Il signor Barbeno di Brescia fa infuriare i padroni di casa per alcune decisioni discutibili soprattutto in zona Cesarini quando nega un evidente penalty alla Paganese. Capuano schiera la sua formazione con l'ormai collaudato 3-5-2; il tecnico dauno Novelli si affida invece al 4-3-3, in difesa recupera Zanetti che si sistema al fianco di Lisuzzo. E' la Paganese a fare la gara ed ad imbrigliare bene la manovra rossonera. Faticano gli ospiti a trovare il bandolo della matassa. Solo al 33' i pugliesi vanno al tiro con Malonga ma Melillo è attento e si oppone in tuffo. Ad inizio ripresa Capuano getta subito nella mischia l'esterno Bacchi che rileva Astarita per cercare più spinta sulla fascia mancina. Il Foggia si dimostra molto attendista e potrebbe piazzare la zampata giusta poco dopo la mezz'ora del secondo tempo. Il pericolo per la porta di Melillo nasce direttamente dalla bandierina. Sulla parabola arcuata di Mancino l'e-
stremo difensore si salva con l'aiuto del palo. È solo una fiammata dei dauni che cominciano ad arretrare ed a commettere tanti errori anche nella fase di possesso palla. La Paganese prova ad approfittarne ma sulla sua strada c'è il portiere ospite Bremec in giornata di grazia. Al 41' il numero rossonero respinge in corner un potente sinistro di Diogo. Sugli sviluppi dell'angolo De Giosa colpisce di testa a botta sicura ma Bremec blocca sulla linea. L'episodio che scatena le proteste della panchina e del pubblico azzurrostellato arriva proprio al termine dei cinque minuti di recupero concessi dal mediocre signor Barbeno. Una violenta botta di Bacchi dal limite è deviata con un braccio da Lisuzzo in area, la sfera carambola sui piedi di Diogo travolto da Bremec uscito a valanga per evitare guai peggiori. Il direttore di gara sembra concedere il netto penalty ed invece a sorpresa arriva il segnale di chiusura tra le invettive di tutto il Torre e di un' imbufalito Capuano. Francesco Pepe
30 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
1ª Divisione. Il Gallipoli vince la partita dell’anno e praticamente ipoteca “mezza” serie B
Crotone, delusione rossoblù Basso su rigore illude i pitagorici, Ginestra e Di Gennaro operano la rimonta CROTONE GALLIPOLI
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CROTONE (4-2-3-1): Farelli 7; Galeoto 6, Diniz 6,5, Scognamiglio 6,5, Morleo 6,5; Pacciardi 6,5, Galardo 6,5; Petrilli 6,5 (dal 33’ s.t. Cafiero), Caetano 5,5, Basso 6,5; Aurelio 6,5 (Senatore, Figliomeni, Pedotti, Grano, Carcuro, Orosz). All. Moriero 6,5. GALLIPOLI (4-3-3): Rossi 7,5; Vistola 6, Molinari 6,5, Antonioli 6,5, Suriano 6; Zampa 6 (dal 12’ s.t., Buzzegoli 6), Russo 6,5, Esposito 7; Mounard 5,5, Ginestra 7 (dal 46’ s.t. Cimarelli), Di Gennaro 7 (Marcadalli, Cini, Cangi, Marzeglia). All. Giannini 7,5. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6,5. MARCATORI: Basso al 10’ (rig.), Ginestra al 16’, Di Gennaro al 44’ s.t. NOTE: spettatori paganti 2053, abbonati 1793 per un incasso di 20.018 euro. Ammoniti: Vistola, Russo, Suriano, Sansone. Angoli 6-5. Fallo su Basso. Sotto, esultanza rossoblù al gol di Basso
di LUIGI SAPORITO CROTONE - Nella partita dell’anno vince la capolista Gallipoli che allunga sul Crotone e ipoteca la promozione in B. al Crotone resta solo la rabbia per aver giocato ancora una volta una gara bella, intensa e ad armi pari. Partita di categoria superiore, senza dubbio, con grande cornice di pubblico compreso un discreto numero di tifosi del Gallipoli assiepati in curva ospiti. Due squadre tecniche come se ne vedono poche, guidate da due allenatori emergenti che ben presto vedremo molto in alto. Il Crotone arriva a questa gara spuntato (Russo e Paponetti sono squalificati) e senza il portiere titolare Concetti. Nel Gallipoli invece formazione quasi completa. Tocca però al Crotone fare il ritmo della gara e la cosa gli riesce benissimo. Il Gallipoli annaspa soprattutto perché Pacciardi e Galardo e Caetano (che fa il pendolo col l’attacco) tengono in mano le redini del gioco. Gainnini ordina ai suoi di temporeggiare. Non c’è bisogno di imprimere ritmo alla gara, ci pensa il Crotone. Detto fatto, al 4’ Galeoto, imbeccato da Caetaqno, spara un tiro cross sul quale Gegeè Rossi smanaccia in angolo. Il Gallipoli non si scompone e pun-
zecchia la difesa di casa con Vastola ma il suo tiro di testa al 9’ è respinto da Farelli. Al 13’ l’assistente dell’arbitro sotto i distinti annulla un gol di Caetano per sospetta poszione irregolare e al 17’ Vistola rovina addosso a Pe-
trilli lanciato in area: a nulla valgo le proteste. Il Gallipoli così com’è non piace a Giannini che toglie Mounard e inserisce Sansone. Ginestra ci prova con un tiro da fuori ben controllato da Farelli e al 32’ si cominica a vedere Ros-
si che dice di no ad una conclusione di Basso. Il tempo si chiude con due ammonizioni per falli di gioco ai danni di Russo e Vistola. Si va al riposo sullo 0-0 e al ritorno in campo è Aurelio che prova la via del gol con un tiro in diagonale che termina di poco fuori. Il Crotone prova a aumentare i giri e il Gallipoli soffre. Al 9’ Galeoto raccoglie un pallone nella propria trequarti e lancia in verticale Petrilli che supera Suriano in velocità ma l’entrata del giallorosso è rovinoso ai danni dell’attaccante rossoblu. Per Guida è facile indicare il dischetto del rigore visto che Suriano nemmeno reclama. Basso dal dischetto spiazza Rossi. Il Gallipoli però non si scompone mentre il Crotone si sente forse pago. Giannini richiama Zampa e inserisce Buzzegoli ed è proprio il nuovo entrato che ci prova dalla distanza con poca fortuna. Ma un minuto prima Il Crotone sbaglia clamorosamente il raddoppio. Caetano e Basso confezionano una palla gol clamorosa al punto che Cetano si fa ipnotizzare da Rossi che gli para il tiro a colpo sicuro. Gol sbagliato, gol subito, la regola non scritta che però arriva spietata. Ginestra al 17’ sferra un bolide che Farelli respinge alla grande in angolo. Lo stesso Ginestra raccoglie la respinta dopo l’angolo e spara un destro che s’insacca alle spalle di Farelli. Uno pari e si ricomincia ma non è come prima. Il Crotone accusa il colpo ma è caparbio e cerca ancora la vittoria. L’occasione è ancora nei piedi di Caetano che si ritrova un asssit al bacio da parte di Aurelio: roba da non crederci al punto che il tiro del brasiliano incoccia nelle gambe di un Rossi uscito alla disperata. Il calcio è spietato e anche questa volta il Crotone paga caro l’errore. Minuti 44, Di Gennaro raccoglie un suggerimento e si porta in posizione di tiro beffando Diniz e Farelli con un diagonale dalla precisione chirurgica. Gol e partita, come all’andata cn Ginestra e Di Gennaro nel gabellino. In casa Crotone solo delusione ma consapevole di aver giocato una grande partita. Gallipoli virtualmente in B mentre il Crotone dovrà difendere strenuamente la seconda posizione importantissima per i playoff.
PAGELLE CROTONE FARELLI (7) Si oppone da campione ad almeno tre tiri vincenti dei salentini ma non può nulla sul bolide di Ginestra e sul diagonale millimetrico di Di Gennaro. GALEOTO (6) - Fatica più con Sansone che con Mounard. Nel secondo tempo ha l’ultimo guizzo nell’assist che frutta il rigore ma poi si spegna. DINIZ (6,5) - Di Gennaro gli sfugge solo una volta ma è fatale per lui e per il Crotone. Per il resto è impeccabile. SCOGNAMIGLIO (6,5) - Controlla bene Ginestra tutta una partita anche se l’attaccante napoletano non perdona se gli dai pochi centimetri. MORLEO (6,5) - Spinge come un matto ma non sempre ha fortuna. Nel finale prova a pareggiare con una punizione bomba che Rossi respinge. PACCIARDI (6,5) - Buona gara di spessore su Zampa. Si annebbia verso la fine ma ci può stare. GALARDO (6,5) - Stantuffa il centrocampo per tutta la partita, duella con Russo vincendo la contesa. PETRILLI (6,5) - Buona prova, si procura un rigore e ne reclama un altro. (Dal 33’ s.t. CAFIERO s.v.). CAETANO (5,5) - Sui suoi piedi due palle gol che potevano cambiare la storia di questa gara e del campionato. Ma così come a Sorrento Caetano sbaglia cose facilissime. BASSO (6,5) - Rientra alla grande dopo l’affaticamento delle ultime settimane. Bravo nello stretto e nel mettere in difficoltà Vastola. Freddo sul rigore. AURELIO (6,5) - Gioca la sua migliore partita da quando è a Crotone. Peccato perché a tanta qualità non sia corrisposta la gioia della vittoria.
Il tecnico del Gallipoli, Giuseppe Giannini
Non c’è allegria nello spogliatoio rossoblù. Giannini, prudente, non festeggia
Moriero: «Non ho nulla da rimproverare»
Francesco Moriero in panchina
CROTONE - Bye bye serie B. Il Crotone saluta la possibilità per essere promossi senza passare dalle forche caudine degli spareggi. Ma lo fa a testa alta, uscendo battuto dopo una gara di altissimo profilo tecnico-tattico. Delusione a mille in casa rossoblu e i volti dei protagonisti sono eloquenti. «Abbiamo giocato una partita intensissima e forse la differenza è scaturita dagli episodi – ricorda un delusissimo Moriero - . Non ho proprio nulla da rimproverare ai miei ragazzi che hanno giocato dando l’anima in campo. Siamo passati in vantaggio ma poi abbiamo visto che il Gallipoli è squadra che non si arrende mai; alla fine è stato bravo ma soprattutto cinico a sfruttare
le occasioni che gli sono capitate». Vince il Gallipoli ma Moriero si sente troppo penalizzato dal risultato. «Per l’amor del cielo, non tolgo niente al Gallipoli ma noi abbiamo creato una gran mole di gioco, tante palle gol e forse alla fine entrambe le squadre avrebbero meritato la vittoria. Sfido a trovare due squadre che giocano in questo modo in Lega Pro, non credo ce ne siano». Delusissimi due tra i migliori nelle file del Crotone. Galardo e Basso giocano una gran partita ma masticano amaro «Hanno trovato due gol capolavoro con Ginestra e con Di Gennaro – afferma Galardo – e la rabbia monta ancora di più perché tra Sor-
rento e Gallipoli ci mancano quattro punti in classifica». Galardo svela anche una curiosità che la dice tutta sulla gara del Crotone, specie nel primo tempo. «Russo continuava a chiedermi se giocavamo in 11 o 14 perché eravamo dappertutto e correvamo il doppio del Gallipoli. E adesso invece siamo qui a raccontarci una sconfitta amara a certificare un periodo decisamente negativo, vedi Paganese, Sorrento e oggi con il Gallipoli». «Abbiamo avuto delle buone occasioni per portarci sul doppio vantaggio – rimarca Basso - ma senza sfruttarle e grazie anche alla bravura del loro portiere. Il Gallipoli è stato più bravo, ha sfruttato al massimo tutto quello che gli è capitato e sono ad
un passo dalla B. Noi invece ce la dobbiamo ancora sudare ma penso che se c’è una cosa che non ci è mancato in questa stagione è il carattere. Vorrà dire che la cadetteria ce la guadagneremo ai playoff mettendo in campo gli stessi pregi che ci hanno caratterizzato in questa stagione». Tutt’altra musica nello spogliatoio del Gallipoli. Giuseppe Giannini, festeggiatissimo dai suoi uomini e dal suo pubblico, però non vuole sentire paralare di festeggiamenti anticipati. «Ho ricordi troppo brutti di campionati persi all’ultima giornata. Manca l’aritmetica e fino quando i numeri non lo diranno penseremo solo a giocare e a vincere». l. s.
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Lunedì 27 aprile 2009
Pesante 3-1: esonerato l’allenatore
Arleo, il ko di Foligno costa la panchina FOLIGNO POTENZA
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FOLIGNO (4-3-3): Ripa 6,5; Gregori 5, Buscaroli 5,5, Guastalvino 6,5, Petterini 6; Mandorlini 6,5, Signori 6, Furiani 5,5; De Paula 8, Cipolla 5 (19' st Turchi 6), Cesaretti 6 (28' st De Stefano sv). A disp.: Conti, Pencelli, Bisello, Sciani, Cotza. All.: Pizzimenti 7. POTENZA (4-2-3-1): Groppioni 6,5; Dei 6, Cuomo 5,5, Patarini 6 (26' st Cantoro sv), Di Bella 5, (1' st Suppa 5); Sarno 5.5, Sabatino 6, Cammarota 5,5 (13' st Mangiapane 6); Berretti 5.5, Lolaico 6; Cozzolino 6,5. A disp.: Tesoniero, Nappello, Volpe, D´Aguanno. All.: Arleo 6. ARBITRO: Sguizzato di Verona 6. RETI: pt 6' De Paula (F), 25' Sabatino (P); st 5' De Paula (F), 13' Signori (F). NOTE: Giornata piovosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1.656 (spettatori paganti 731, abbonati 777, accrediti 148, per un incasso complessivo di euro 10.736,35). Espulso al 40' st Sabatino per doppia ammonizione. Ammoniti: Cammarota, Sabatino, Patarini, Suppa, Cuomo, De Stefano. Angoli 7-4 per il Potenza. Recupero: pt 1', st 3'. Al 13´ st Cipolla (F) sbaglia un rigore. FOLIGNO Buio pesto in casa Potenza e pesante scivolone in quel del Blasone. Un pesante rovescio, in uno scontro diretto a Foligno che costa la panchina al tecnico lucano. Ora l'ultimo posto in coabitazione con la Pistoiese obbliga i lucani a vincere le prossime gare senza mezzi termini, cercando di agganciare i playout il prima possibile, per evitare la retrocessione diretta. Ed ancora una volta, i lucani devono interrogarsi per il penoso secondo tempo che ha determinato il passivo a favore degli avversari. A questo punto, come poi dichiarato in sala stampa dal proprietario Postiglione, si rimette in gioco tutto, compresa la posizione del tecnico Arleo. Per la prima volta in stagione quest’ultimo può contare su tutta la rosa a disposizione, mentre il tecnico biancazzurro Marcello Pizzimenti deve fare a meno di Coresi squalificato e di Alessandro Borgese, ancora out per infortunio. Entrambi i tecnici decidono di dare una svolta tra i pali schierando rispettivamente Ripa e Groppioni con il numero uno. Partenza sprint dei falchetti che dopo soli cinque minuti d'orologio riescono a portarsi in vantaggio grazie ad uno stratosferico De Paula. Assist al bacio di Mandorlini che serve al volo ed in verticale il brasiliano; per l'attaccante folignate è un gioco da ragazzi a tu per tu con Groppioni segnare la rete del momentaneo vantaggio. Il Potenza, dopo aver subito il gol dei falchetti cerca subito di reagire e lo fa bene. Al 9' ci prova Cozzolino che dopo una galoppata di venti metri scocca un buon destro, ma Ripa è attento e riesce a dire di no all'attaccante lucano. La partita si combatte soprattutto a centrocampo, con il Potenza che nella prima frazione di gioco riesce grazie all'esperienza di Sabatino e Cammarota ad avere a volte la meglio, con i Falchetti che sbagliano qualche passaggio. Al 15' Ripa compie il miracolo su Cozzolino. Il bomber del Potenza si trova un'ottima palla tra i piedi all'interno dell'area di casa ma a tu per tu con Ripa si fa ipnotizzare dall'estremo biancazzurro sbagliando un'ottima occasione.
Arleo in primo piano. Alle sue spalle Catalano e, coperto dal tecnico del Potenza, Rosario Pellegrino mentre danno indicazioni alla squadra. Sotto il gol di Sabatino
Il Foligno nella fase centrale del primo tempo si spegne ed allora il Potenza cerca di approfittarne: al 25' arriva il pari con Cozzolino che calcia da distanza ravvicinata, la palla sbatte su Guastalvino e poi finisce sui piedi di Sabatino che a due passi non sbaglia. Cozzolino sugli scudi al 40': il bomber del Potenza si libera della marcatura di Buscaroli e da posizione difficile calcia di destro. Ripa non può farci nulla ma per fortuna dei falchetti la palla sfila sul lato opposto. Nella seconda frazione di gioco il Potenza scompare e per il Foligno è un gioco da ragazzi riuscire a portare a loro favore il risultato del match. Basta aspettare quattro minuti ed i giochi sono fatti. Petterini serve Cipolla che stoppa la sfera e serve l'accorrente De Paula che scaglia un fendente imprendibile per Groppioni. Il Potenza si perde ed il Foligno invece guadagna centimetri. Ai lucani non serve nemmeno il cambio di Suppa per Di Bella visto che al 13' Petterini viene messo giù in area dallo stesso Suppa, dopo un retropassaggio di Cammarota che coglie impreparato il compagno. Per il signor Sguizzato di Verona non ci sono dubbi; calcio di rigore. Dal
dischetto va Cipolla che sbaglia con l'ottimo Groppioni che respinge in tuffo. Negli istanti successivi succede di tutto: batti e ribatti in area sino al potente tiro di Signori che calcia a botta sicura dal limite e trova l'angolo giusto per segnare il terzo gol biancazzurro. La gara si spegne pian piano con il Foligno che continua però a spingere. Grande gesto di fair-play ed applausi scroscianti dal Blasone. Al 40' il Potenza rimane in dieci per l'espulsione di Sabatino che si becca il secondo giallo per fallo su Mandorlini quando però la partita oramai era già bella che chiusa. E al tirar delle somme, è la cosa che fa maggiormente scalpore: non essere riusciti a gestire le ammonizioni per questo finale di stagione. A Sabatino, infatti, si aggiungono anche i cartellini pesantissimi a Suppa (per il fallo da rigore) e soprattutto al capitano Cuomo, a risultato ormai acquisito. Il Potenza volta pagina, quindi, e lo fa partendo dalla guida tecnica che, in giornata, sarà modificata. Si pensa a una soluzione interna, anche se non va escluso un colpo a sorpresa per rinvigorire una squadra apparsa, specie nella ripresa, spenta. Fabio Luccioli
32 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Le pagelle Pesa il cattivo rendimento della ripresa. Groppioni bravo
Prestazione scadente Sabatino lotta e segna, ma è pesante la sua espulsione GROPPIONI ( 6,5) - Compie in un paio d'occasioni veri e propri miracoli ma non può nulla sui due gol del Foligno. Para anche un calcio di rigore, ma sulla terza ed ultima marcatura ad opera di Signori forse qualche colpa ce l'ha.
rigore SARNO ( 5.5) - Tanta velocità ma pochi spunti interessanti. E' piacevole e divertente vederlo spesso e volentieri scorazzare sulla sua corsia di competenza seminando panico.
DEI ( 6) - Meglio la prima frazione di gioco che la seconda. Nel primo tempo l'esterno di difesa spinge e lo fa anche bene, ma non riesce poi a ripetersi.
SABATINO (6) - Re del centrocampo nel primo tempo, si spegne strada facendo. Per lui anche un gol prezioso che regala al Potenza il momentaneo pareggio. Intelligente tatticamente, sa sempre cosa fare col pallone. Mezzo punto in meno per la doppia ammonizione che gli costa il Pescara.
CUOMO ( 5,5) - Qualche colpa sui gol dei falchetti ce l'ha. La retroguardia lucana ha concesso troppo ad uno come De Paula e alla fine si è ritrovata con ben tre gol subiti e tante recriminazioni per gli svarioni commessi.
CAMMAROTA (5,5) - Stesso discorso fatto per Sabatino. Bravo ed intelligente tatticamente, risulta però meno preciso del compagno di reparto quando si tratta di impostare il gioco e dare una mano agli avanti lucani.
PATARINI (6) - Sicuramente il migliore del reparto arretrato. Lui, da umbro doc sentiva e non poco la partita ed alla fine è riuscito a guadagnarsi una sufficienza meritatissima.
MANGIAPANE (6) - Piedi fatati. Nel secondo tempo ci prova a cambiare il volto alla partita ma oramai il grosso era fatto. E' un piacere vederlo calciare con precisione e potenza.
CANTORO ( SV) - Troppo poco per giudicare. Entra quando oramai i giochi sono belli che fatti e non riesce ad incidere sulla partita. Per lui da segnalare una sola spizzata di testa all'interno dell'area del Foligno che poteva essere indirizzata meglio.
BERRETTI ( 5,5) - Fa il compitino. Bene nella prima frazione, meno il secondo tempo.
DI BELLA (5) - Spento e poco concentrato, commette falli ingenui e soprattutto cattivi. Arleo capisce che il terzino è in giornata no e lo sostituisce nel secondo tempo.
LOLAICO ( 6) - Corre, serve i compagni e lotta su ogni pallone. Si fa apprezzare sia nel primo tempo da ala che nella seconda frazione da terzino.
SUPPA (5) - Gara di contenimento ma nulla più. Entra ed il Foligno torna in vantaggio vanificando le indi- In alto i numerosi tifosi del Potenza al seguito a Foligno. Sopra a sinistra Suppa in azione. a destra Patarini, uno cazioni che Arleo gli aveva dato pri- dei migliori ma dell'ingresso. E provoca anche il
COZZOLINO (6,5) - Si sobbarca da solo il peso di tutto l'attacco e alla fine lo fa bene. E' un attaccante di qualità e lo si vede. Grinta ed ottimi guizzi.
Il volto perplesso di Arleo in panchina. La desolazione di Groppioni. A destra un intervento difensivo di Peppe Lolaico
PESCARA SORRENTO
1 1
PESCARA (4-3-3) : Prisco 6,5; Camorani 6, Pomante 5,5, Romito 6, Vitale 6,5; Giordano 6, Ferraresi 6,5, Coletti 5 (28' st Felci sv); Zeytulaev 5,5 (40' st Scappaticci sv), Bazzani 5, Laens 6 (22' st Inglese sv). A disp.: Bartoletti, Diliso, Sembroni, Pisciotta. All.: Cuccureddu 5,5. SORRENTO (3-5-2) : Spadavecchia 6,5; De Martis 7, Panarelli 6, Minadeo 6; Vanin 7 (36' st Hodza sv), Fialdini 6,5, Greco 6, Ferrara 5,5, Arcidiacono 6; Biancone 5,5 (10' st Giampaolo 6), Ripa 7 (28' st Myrtaj 6). A disp.: Casadei, Balzano, Visone, Angeli. All.: Simonelli 6,5. ARBITRO : Bellutti di Trento 5,5. RETI : st 5' Ripa (S), 35' Vitale (P). NOTE : spettatori 1500 circa. Ammoniti: Giordano, De Martis, Camorani, Spadavecchia, Fialdini. Angoli 5-2 per il Pescara. Recupero: pt 3'; st 5'. GIULIANOVA (TE) - Con la salvezza in tasca e la Coppa Italia in bacheca, il Sorrento comincia ad allentare la presa sulla stagione. Al Fadini di
I costieri, in vantaggio con Ripa, blindano la salvezza diretta
Vitale acciuffa il Sorrento ma il Pescara trema davvero Giulianova i rossoneri strappano un punto anche contro la rabbia del Pescara, reduce da due sconfitte. L'1 a 1 finale è l'ennesima prova di maturità superata dalla truppa di Simonelli. Cuccureddu arriva alla partita dopo tre giorni di ritiro e un clima di alta tensione (giovedì mattina è stato durissimo il faccia a faccia tra i tifosi e la squadra). Non solo: un infortunio muscolare tiene ancora ai box il capocannoniere biancazzurro Simon, il giudice ha fermato per due turni Indiveri e Perrulli. Scelte obbligate e nuova rivoluzione tattica: si passa al tridente con Zeytualev e Laens ai fianchi di Bazzani. L'ex Simonelli (hanno un passato in maglia biancazzurra anche Spadavecchia, De Martis e Biancone) deve rinunciare a cinque pedi-
ne: gli squalificati Lo Monaco, Nicodemo e Maiorano e gli infortunati Agnelli e Iorio. In più sui rossoneri si fa sentire la fatica della finale di Coppa di giovedì. Ma al 17' il primo vero scossone sulla partita lo danno proprio i costieri: Biancone ruba il tempo a Vitale e serve Vanin a destra che crossa al centro dove Fialdini arriva con un attimo di ritardo e di testa alza la traiettoria. L'occasione sblocca il match, a favore del Sorrento. Al 21' ancora un assist di Vanin, troppo più spigliato di Vitale, invita a nozze Arcidiacono col piattone: è decisiva la parata di Prisco con i piedi. E' un Pescara in affanno. Che si affaccia per la prima volta dalle parti del fischiatissimo Spadavecchia al 23': incornata di Ferraresi a sfiorare l'incrocio. Negli spazi
stretti del terreno giuliese, gli abruzzesi pagano la foga di voler arrivare a tutti i costi nella trequarti avversaria. Il Sorrento, più spensierato, cerca e trova combinazioni ficcanti che tengono in costante apprensione Pomante e compagni. Soprattutto quando affonda Vanin a destra. Infatti è ancora rossonero il colore del pericolo. Al 29' Arcidiacono con un rasoterra esplosivo spacca quasi il palo. Poi il primo tempo si spegne col passare dei minuti senza colpi di scena. La ripresa sembra aprirsi invece sotto migliori auspici per la squadra di casa che, dopo due minuti ingoia la palla del possibile vantaggio con Zeytulaev. La discesa dell'uzbeko sembra essere quella giusta, ma dopo lo slalom tra tre avversari l'esterno biancazzurro rie-
sce a calciare incredibilmente fuori da ottima posizione. Gol mangiato, gol subito. Al 5' Ripa approfitta di una leggerezza della difesa abruzzese e da due passi deposita in rete la palla del vantaggio. Scende il gelo sul Fadini. Pescara chiamato al miracolo, lo capisce anche la curva che, dopo qualche minuto di fischi, torna a incitare con forza la propria squadra. E in pochi minuti i biancazzurri si rialzano, ma devono fare i conti con Spadavecchia. Il portiere fa due miracoli in pochi secondi su Zeytulaev e sulla ribattuta di Ferraresi, entrambi in acrobazia. E' un fuoco di paglia, però. Il Sorrento tiene il campo con autorità. L'ex Giampaolo (miglior marcatore della storia del Pescara) fa il bello e il cattivo tempo. Myrtaj sfiora il 2 a 0 alla mezzora con un colpo di testa ravvicinato. Se Cuccureddu è ancora in partita, lo deve a Prisco. E a Vitale: il terzino sinistro riaccende il riscaldamento del Fadini al 35' con una punizione dal limite a girare. Spadavecchia fulminato. Il Pescara se la cava, il Sorrento gioisce comunque per un pari che è vale l'ipoteca sulla salvezza. Orlando D’Angelo
Sport 33
Lunedì 27 aprile 2009
Spogliatoio Postiglione si è confrontato con Pellegrino: «Serviva una scossa»
Hanno deciso i giocatori Lungo summit individuale con ciascuno. Oggi il successore
AD OGGI SAREBBERO PLAY OUT SE il campionato fosse finito ieri, in Seconda Divisione ci sarebbe andata la Pistoiese nonostante il chiacchierato successo in Umbria. La nuova situazione di parità in coda tra il Potenza e i toscani ci offre lo spunto per spiegare nuovamente il meccanismo che definisce le posizioni in caso di arrivo finale ex aequo. Il primo criterio di differenziazione è dato dal bilancio degli scontri diretti, in parità assoluta considerato il successo rossoblu per 2-0 al Viviani e la vittoria della squadra di Torricelli, al ritorno, col medesimo punteggio. Subentra quindi il secondo criterio, la differenza reti generale. La sconfitta di ieri ha portato il Potenza a 23 gol fatti contro 35 subiti, quindi il saldo è -12. La Pistoiese invece è andata in gol 24 volte, subendone 39 (-15). Quindi il Potenza ha un vantaggio di tre reti da difendere sulla Pistoiese, ferma restando la necessità di arrivare almeno a pari punti. La Juve Stabia oggi ha un punto di vantaggo, ma è messa peggio in qualsiasi situazione di arrivo al fotofinish. E’ sotto con la Pistoiese (un pareggio e una sconfitta), lo stesso con il Potenza. Nel caso le tre squadre arrivassero insieme, a retrocedere direttamente sarebbero proprio gli stabiesi con la Pistoiese penultima e il Potenza terzultimo. p.s.
«SERVIVA UNA scossa per non lasciare nulla di intentato». Anche, quindi, esonerare l’allenatore, dando un segnale forte allo spogliatoio, un segno di disponibilità ulteriore ai calciatori che, di fatto, sono stati gli artefici principali della decisione di “sollevare dall’incarico”, come è scritto in un comunicato stampa della società, Pasquale Arleo. Nonostante 21 punti in 18 partite. Ha pesato l’ennesima brutta figura esterna (dodicesima sconfitta stagionale), ma anche e soprattutto il lungo giro di telefonate che il proprietario della società ha fatto dal termine della partita e per tutta la lunghezza del viaggio di ritorno verso Potenza. Sono stati sentiti tutti, a cominciare dal presidente Pellegrino e dal direttore generale, per finire ai singoli atleti. La decisione maturata è quella di una sfiducia nell’operato dell’allenatore e di un ennesimo tentativo di riaddrizzare una stagione che si sta compiendo nella maniera più negativa possibile. Sicuramente non inimmaginabile. Adesso il Potenza è di nuovo ultimo (in coabitazione, anche se, come riferiamo a parte, oggi sarebbe ai play out e non retrocesso) e, a tre giornate dalla fine, la palla passa agli atleti che, stando ai ben informati, non in maniera univoca (e questa potrebbe essere la dimostrazione di una poca unità tra loro), si sono espressi drasticamente per l’esonero. Pasquale Arleo è stato, quindi, sollevato dall’incarico. Postiglione ha lasciato capire di voler attendere al massimo la mattinata di oggi prima di comunicare il nome del successore che guiderà l’allenamento già domani pomeriggio. «Dopo la vittoria contro il Marcianise - ha detto - non era più nelle nostre intenzioni esonerare l’allenatore e quindi abbiamo lasciato cadere qualche contatto che già avevamo (Marulla era il candidato principale, ndr). Adesso prenderemo una decisione rapida, anche se non mi sento di escludere a priori la soluzione interna, come avvenne l’anno scorso». Quindi Peppe Catalano, coadiuvato da Andrea Santarsiero (i due salvarono già l’Asc Potenza dai play out in D, nell’anno della penalizzazione per illecito sportivo), potrebbe prendere il timone come accadde dopo l’addio di Arleo, per i fatti di Potenza-Salernitana. Allora mancavano due gare e la coppia Catalano-Falanga andò ad espugnare Perugia. Oggi ne mancano tre (ma si spera diventino cinque) e l’impresa appare ancora più difficile. Ma l’arco di tempo è relativamente breve per poter pensare a un allenatore nuovo, rodato, da calare in una real-
Il commento sulla prestazione Una pessima ripresa
«Non ci abbiamo creduto» FOLIGNO - A fine gara, al confronto con i giornalisti per il Potenza si presenta solo il presidente Giuseppe Postiglione. La sconfitta pesa, ma il numero uno potentino non fa drammi, "non siamo in silenzio stampa, voglio solo che i ragazzi restino concentrati e si confrontino. Avevamo davanti quattro finali e abbiamo perso la prima, ma questo non significa che tutto è perduto". Postiglione ci crede e lo si legge dalle sue parole: "Del mio Potenza mi è piaciuto il primo tempo, poi nella ripresa abbiamo subito un uno-due micidiale che ci ha tagliato le gambe. Siamo stati anche un pizzico sfortunati, ma il Foligno ha vinto meritatamente". Il patron lucano ammette poi la superiorità degli avversari: "non potevamo fare molto di più, il Foligno ha giocato meglio di noi, soprattutto nella ripresa. E poi con un De Paula in queste condizioni diventa tutto più difficile - spiega Postiglione - credo che questo giocatore il prossimo anno lo
vedremo in qualche serie superiore, veramente un´arma letale". "I ragazzi si sono impegnati, non siamo riusciti a fare di più anche per merito del Foligno che ha giocato una gran gara, soprattutto dalla metà campo in su - continua Postiglione - c´è rammarico perché ora andremo a giocarci la prossima partita con tre uomini in meno viste le squalifiche che scatteranno. Peccato perché in questa fase abbiamo bisogno di certi giocatori che per noi sono fondamentali". Il proprietario del Potenza poi prova ad individuare la chiave della svolta del match, "dopo un primo tempo equilibrato, che siamo riusciti a raddrizzare e che potevamo fare nostro, abbiamo smesso di crederci, cosa che non ha fatto il Foligno che ha mantenuto alta la concentrazione ed ha trovato il vantaggio”. Postiglione ha voluto sottolineare l´accoglienza ricevuta a Foligno: “questa città e questa dirigenza meritano di re-
stare in C1, ci hanno accolto in maniera elegante, ci hanno ospitato nel migliore dei modi, è una cosa che voglio dire perché in tante altre occasioni non è successo questo, anzi". A parlare però, e ad essere entusiasta per la prestazione dei suoi ragazzi è il tecnico dei falchetti, Marcello Pizzimenti. L'allenatore biancazzurro è alla sua prima vittoria sulla panchina del Foligno, dopo il pareggio contro il Lanciano di sette giorni prima. “Sono veramente contento per il risultato della gara, visto che in settimana abbiamo lavorato e sudato per raggiungere quest'importante risultato. Sapevamo che dovevamo vincere a tutti i costi per restare ancora vivi e lottare per la salvezza con le altre squadre sino all'ultima giornata. Nel primo tempo siamo andati molto bene ma abbiamo avuto un attimo di black-out verso la metà della prima frazione. Nel secondo tempo invece siamo entrati in campo più concentrati meritando i tre punti”.
Non si esclude la soluzione interna con Catalano come l’anno scorso Stoccate alla squadra «Dimostrata pochissima intelligenza» Il patron del Potenza, Giuseppe Postiglione, sat riflettendo sul futuro del Potenza. A sin. Arleo
PESANTISSIME SQUALIFICHE IN ARRIVO Col Pescara out Cuomo, Suppa e Sabatino AL DANNO di aver perso pesantemente lo scontro diretto contro il Foligno, si aggiunge la pesantissima situazione squalifiche. E’ stato espulso Sabatino, ammonito Cuomo, come Suppa. Erano tutti in diffida e, quindi, saranno squalificati per un turno. Ma la situazione è ancora più complicata se si fa un discorso a più ampio raggio. Questo riguarda Sabatino, che era diffidato ed è stato dapprima ammonito (per cui sarebbe stato comunque squalificato con il Pescara), ma il secondo cartellino giallo preso a Foligno gli farà scattare in automatico un turno di stop senza peraltro azzerare il computo delle ammonizioni. questo vuol dire che al prossimo cartellino giallo sarà di nuovo squalificato. E questa situazione particolare è la stessa di Nolè e Di Bella. Anche questi due atleti, infatti, furono espulsi per doppia ammonizione contro Juve Stabia e Ternana, erano diffidati, sono stati squalificati per un turno e non hanno visto cancellato il loro computo totale dei cartellini gialli. Per questa ragione, alla prossima sanzione prenderanno un turno di squalifica. Ricordiamo che la regola è la stessa della scorsa stagione: ossia, se un calciatore di quelli diffidati viene ammonito all’ultima giornata, salta la prima gara dei play out. Viceversa, se resta immune da cartellini gialli, il computo delle ammonizioni nelle gare di spareggio viene azzerato.
tà già di per sè complicata e chiedergli un miracolo. La sensazione, quindi, è che “i panni sporchi saranno lavati in casa”, con l’adeguato contributo di esperienza e di carisma che sapranno infondere a Catalano sia il patron che il presidente. STOCCATE Non sono però mancate anche stoccate alla squadra. Postiglione è rimasto esterrefatto per la gestione di quei minuti finali che sono costati l'ammonizione di Cuomo e l'espulsione di Sabatino. E questo per chiare responsabilità attribuibili agli stessi
protagonisti in negativo della contesa in terra umbra. «Mi chiedo: a che cosa serviva farsi ammonire, sapendo di essere diffidati? Capisco la trance agonistica, ma non la giustifico a pochi minuti dalla fine di una partita che, comunque, non ci ha visto scendere in campo con la determinazione necessaria a fare nostro il risultato. Credo che sia davvero una questione di poca intelligenza da parte dei calciatori, ma anche di scarsa attenzione. A questo punto, con loro, non so proprio più che fare». Alfonso Pecoraro
34 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
I sanniti superano l’Arezzo a domicilio e si mettono a un punto dai secondi
Benevento “vede” Crotone Bueno e Clemente in rete. Ai toscani non basta Chianese BENEVENTO AREZZO
2 1
BENEVENTO (4-4-2): Gori 6.5; Cattaneo 6, Landaida 7, Ferrraro 6,5, Colombini sv (20' pt Aquilanti 6,5); Ciarcià 7 (31' st Imbriani 6), Cinelli 6,5, De Liguori 6 (29' pt Cejas 6), Palermo 7; Clemente 6,5, Bueno 6,5. A disp.: Mondini, Carcione, Statella, Evacuo. All.: Soda 6,5. AREZZO (4-4-2): Paoletti 5,5; Djuric 5,5 (25' st Bricca 6), Terra 6, Conte 5,5, Grillo 5,5; Croce 6, Beati 5,5, Matute 6, Longoni 5,5 (9' st Bondi 6,5); Lauria 5,5 (3' st Chianese 6,5), Turienzo 6. A disp.: Botticella, Fanucci, Togni, Vigna. All.: Cari 6. ARBITRO: Nasca di Bari 6,5. RETI: pt 33' Bueno (B); st 22' Clemente (B); 37' Chianese (A). NOTE: spettatori 3500 circa di cui una cinquantina provenienti da Arezzo. Ammoniti: Cattaneo, Clemente, Grillo, Longoni, Beati. Angoli 6-4 per il Benevento. Recupero: pt 3'; st 3'. BENEVENTO Il Benevento ipoteca la qualificazione alla fase post season battendo nello scontro diretto l'Arezzo con il punteggio di 2 a 1. Play-off invece tutti da conquistare per i toscani che devono adesso difendere due punti di vantaggio sul
Il gol di Bueno per il provvisorio 1-0
Foggia. Al “Santa Colomba” succede di tutto, con i giallorossi che prima perdono Colombini e De Liguori per infortunio, poi ringraziano la dea bendata in occasione delle due segnature che hanno creato il vuoto tra campani e toscani.
Soda, dopo il flop di Gallipoli, torna all'antico, rispolverando schema (4-4-2) e uomini. In attacco c'è Sebastian Bueno al fianco del capocannoniere Clemente, mentre in difesa torna Landaida al centro della difesa con lo spostamento di Cattaneo sulla fascia destra e l'esclusio-
ne di Aquilanti. Nuova chance, ben sfruttata poi, per Ciarcià che a destra risulterà essere uno dei migliori in campo. L'Arezzo, dal canto suo, inserisce Turienzo in prima linea con Chianese messo momentaneamente da parte da Cari. Stessa sorte per Bondi, che entrerà nel durante, risultando decisivo nella riscossa finale degli aretini. Il Benevento parte fortissimo e dopo nemmeno un giro di lancette sfiora il vantaggio con Bueno, che parte sul filo del fuorigioco, si accentra e conclude, ma Paoletti ci mette la manona ed è provvidenziale nel mettere a lato. Al 33' Ciarcià chiede ed ottiene palla da Clemente e conclude in diagonale, ma il suo diagonale termina a lato. Intanto il Benevento perde due pezzi: Colombini subisce un colpo al braccio e lascia il campo ad Aquilanti, De Liguori riceve un pestone e dopo diversi tentativi a denti stretti viene rimpiazzato da Cejas. Al 33' il Benevento passa in vantaggio. Conte anticipa il proprio portiere ma cincischia e cade, consegnando la sfera a Palermo, abile a servire Bueno, che con un piattone angolatissimo batte Paoletti. Al 37' l'Arezzo rischia il tracollo. A turno, Palermo, Clemente e Ciarcià si fanno anticipare al momento
di concludere, con il tiro dell'ex esterno di Crotone e Salernitana contenuto in corner dalla scivolata di Grillo. Nella ripresa Cari lancia Chianese e Bondi e qualcosa si comincia ad intravedere. L'Arezzo si fa più intraprendente ma la prima occasione è ancora di marca giallorossa, con cross di Bueno e diagonale di controbalzo di Palermo che termina a lato. Arezzo pericoloso al 18' con Chianese, che su pennellata di Bondi dalla sinistra anticipa il diretto marcatore ma trova Gori pronto a volare e a mettere la sfera in corner. Al 22' il Benevento raddoppia, tra le proteste degli ospiti. Bueno si invola verso l'area avversaria ma viene fermato dalla segnalazione dell'assistente dell'arbitro. In realtà, lo stesso direttore di gara non fischia ma applica la norma del vantaggio. Paoletti non comprende e si ferma, Clemente gli soffia la sfera e lo uccella da trentacinque metri. L'Arezzo tenta il tutto per tutto e al 37' riapre la gara. Punizione dalla sinistra, palla che attraversa tutta l'area, con Chianese abile a piazzare la zampata giusta sul secondo palo. Il Benevento, però, gestisce al meglio il vantaggio e porta a casa tre punti fondamentali per il proprio campionato. Daniele Sauchelli
I casertani domano il Perugia con Della Ventura
Marcianise, un’altra immensa impresa R. MARCIANISE 1 PERUGIA 0 REAL MARCIANISE (4-23-1): Fumagalli 6,5; Piscitelli 6,5, Porpora 6, Murolo 6, Russo 6,5 (19' st Ciano 6); D'Ambrosio 6, Della Ventura 7; Poziello 6,5 (24' st Manco 6), Romano 6, Galizia 6,5 (47' st Di Napoli sv); Innocenti 6. A disp.: Mezzacapo, D'Apice, Vanacore, Tedesco. All.: Fusi 6,5. PERUGIA (4-4-2): Benassi 6; Calori 6, Raimondi 6,5, Pagani 6, Barbagli 6 (29' st Zoppetti 6); Stamilla 6,5 (1' st Pizzolla 6), Gatti 5,5, Sartorio 6, De Giorgio 6,5 (1' st Cutolo 6,5); Mazzeo 6, Del Core 6. A disp.: De Marco, Accursi, Ubaldi, Boldrini. All.: Pagliari 6. ARBITRO: Donati di Ravenna 5,5. RETI: pt 34' Della Ventura. NOTE: spettatori 1800 circa. Espulso al 23'st Gatti per doppia ammonizione, al 15' st allontanato dalla panchina l'A.D. del Real Marcianise Salvatore Bizzarro. Ammoniti: Raimondi, Benassi, Mazzeo, Gatti, D'Ambrosio. Angoli 8-5 per il Pe-
rugia. Recupero: pt 2'; st 4'. CASERTA.L'ennesima straordinaria impresa della matricola Real Marcianise: la squadra di Fusi batte anche la nobile Perugia ed ipoteca la pratica salvezza diventando settima forza del campionato. La prima azione degna di nota arriva al 3' con un cross di D'Ambrosio dall'out destro, Innocenti cade in area sulla pressione di Raimondi, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Risponde subito il Perugia con una bella azione di Stamilla che riesce ad addomesticare il pallone in area gialloverde, ma il suo tiro termina alto sulla traversa. Partita molto interessante con entrambe le squadre reattive in tutte le parti del campo. Al 13' Poziello prova a rompere gli equilibri con un lob dalla trequarti, Benassi è bravo nel recuperare la posizione e a sventare la minaccia. Al 22' azione sospetta in area umbra: Innocenti sull'out destro effettua un buon cross, Stamilla interviene in maniera scomposta toccando il pallone con il braccio, per il di-
rettore di gara è tutto regolare. Al 30' si fa vivo il Perugia con Raimondi che stacca di testa su un corner di Stamilla: pallone di poco alto sulla traversa. Al 34' i padroni di casa passano in vantaggio con Della Ventura che sotto porta va in spaccata su un corner di Romano ed infila il pallone in fondo al sacco. Al 43' sono ancora i padroni di casa ad affacciarsi in avanti con Romano che dalla sinistra crossa per Galizia che in mezza rovesciata manda in pallone fuori di poco. Prima del duplice fischio si fa vedere il Perugia con una bella girata di Mazzeo dai sedici metri, pallone di poco alto sulla traversa. Nella ripresa i grifoni si presentano in campo con due volti nuovi, Pizzolla e Cutolo rispettivamente per Stamilla e De Giorgio, i migliori della prima frazione di gioco, ma nei primi dieci minuti il Real Marcianise riesce a contenere bene l'offensiva avversaria. Al 9' vanno vicinissimi al pareggio gli ospiti con una bella azione tutta in velocità tra Pizzolla e Del Core con quest'ultimo che fa partire un velenoso diagonale:
Il gol del Marcianise segnato da Della Ventura
bravissimo Fumagalli nel distendersi sulla sua destra e deviare in angolo. Dagli sviluppi è ancora Pizzolla a rendersi pericoloso, ma il suo tocco da posizione ravvicinata finisce sull'esterno della rete. Al 14' è il Real Marcianise a rendersi pericoloso con un'azione ubriacante di Poziello che arriva palla al piede fino al limite dell'area avversaria lasciando partire un bolide che Benassi non trattiene, Innocenti ci si avventa, ma il guardialinee segnala una posizione irregolare pro-
prio del bomber gialloverde. Il Real Marcianise continua a premere ed al 30' ha la possibilità di raddoppiare: Manco si guadagna un'interessante punizione sul lato destro dell'area avversaria e proprio un tiro ribattuto del biondo centrocampista mette in movimento Murolo che prova ad avventarsi sul pallone, ma viene steso da Benassi. Per il direttore di gara non ci sono dubbi ed assegna il penalty ai gialloverdi: dagli undici metri si presenta Innocenti che però angola
troppo mandando il pallone sul palo. L'ultimo quarto d'ora vede un Perugia arrembante, ma allo stesso tempo un Real Marcianise che riesce a contenere senza troppi problemi la manovra offensiva degli avversari non disdegnando qualche sortita offensiva in contropiede, come succede al terzo minuto di recupero quando Romano fa viaggiare Innocenti che viene steso platealmente in area di rigore, ma l'arbitro lascia correre. Emanuele Corbelli
I RISULTATI DELLA LEGA PRO: 31ª GIORNATA Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone A
Seconda Divisione Girone B
Cesena – Lumezzane 1-1 Lecco - Pro Sesto 3-1 Legnano - Verona 0-5 Monza - Cremonese 1-2 Novara – Spal 0-1 Pergocrema – Padova 0-1 Pro Patria – Ravenna 1-2 Reggiana – Portogruaro 1-0 Venezia - Sambenedettese 0-0 CLASSIFICA: Pro Patria, Cesena, Reggiana 53 punti; Ravenna 52; Spal 50; Padova 47; Verona 45; Lumezzane 44; Novara 43; Cremonese 39; Pergocrema 38; Portogruaro 37; Monza 35; Lecco 32; Pro Sesto 31; Legnano 30; Sambenedettese, Venezia 27. Venezia 4 punti di penalità PROSSIMO TURNO – 15^ GIORNATA RITORNO – 3/05 – ORE 15.00 Cremonese - Reggiana Lumezzane - Pergocrema Padova – Lecco Portogruaro - Pro Patria Pro Sesto - Novara Ravenna - Monza Sambenedettese – Legnano Spal – Cesena Verona – Venezia
Carpenedolo – Itala San Marco 1-1 Ivrea – Alghero 1-3 Montichiari – Como 1-2 Olbia – Rodengo 1-0 Pizzighettone – Alessandria 1-3 Pro Vercelli - Varese 2-1 Sambonifacese – Mezzocorona 2-1 Sudtirol - Canavese 2-1 Valenzana – Pavia 2-2 CLASSIFICA: Varese 56 punti; Alessandria 54; Como, Olbia 51; Sambonifacese 50; Rodengo Saiano 49; Itala San Marco 47; Canavese 40; Mezzocorona 39; Montichiari 38; Ivrea 36; Sudtirol, Pro Vercelli 35; Pavia 34; Valenzana 32; Alghero 31; Pizzighettone 29; Carpenedolo 28. Pavia 5 punti di penalità PROSSIMO TURNO – 15^ GIORNATA RITORNO – 3/05 – ORE 15.00 Alessandria – Pro Vercelli Alghero – Pizzighettone Canavese - Valenzana Como - Sudtirol Itala San Marco – Olbia Mezzocorona – Ivrea Pavia – Montichiari Rodengo – Sambonifacese Varese - Carpenedolo
Colligiana - Bassano 1-1 Cuoiopelli - Bellaria Igea 1-1 Giacomense Giulianova 1-0 Gubbio - Figline 2-2 Prato – Sangiustese 0-0 Rovigo Celano 0-0 San Marino - Cisco Roma 1-1 Sangiovannese – Poggibonsi 0-0 Viareggio – Carrarese 3-1 CLASSIFICA: Figline 60 punti; Prato, Viareggio 53; Giulianova 52; Cisco Roma 47; Bassano Virtus 46; Sangiustese 41; Giacomense, Carrarese, Gubbio 39; Celano Olimpia 38; Sangiovannese 37; Colligiana 36; Cuoiopelli, Poggibonsi 34; San Marino 32; Bellaria 30; Rovigo 26. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO – 15^ GIORNATA RITORNO – 3/05 – ORE 15.00 Bassano – Cuoiopelli Bellaria Igea – Gubbio Carrarese – Colligiana Celano - Prato Cisco Roma - Giacomense Figline – Rovigo Giulianova Sangiovannese Poggibonsi - San Marino Sangiustese – Viareggio
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Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Andria-Melfi
4-2
Barletta-Catanzaro
1-1
31ª giornata Marcatori
4´ e 25´ Mastrolilli (A); 5´ e 33´ De Angelis (M); 48´ Sgarra (A); 57´ Rizzi (A) 18´ Fabbro (B); 60´ Montella (C)
Cosenza-Cassino
0-1
Igea V.-Scafatese
1-1
Isola Liri-Monopoli
1-1
73´ Morello
1´ Crimi (IV); 17´ Martone (S) 53´ Santarelli (M); 86´ Sannibale (IL)
Manfredonia-V.di Sangro 3-2 31´ Marchano (M); 33´ Sifonetti (M); 56´ Perfetti (V); 76´ Pirrone (M); 81´ Paris (V)
COSENZA
64
31 19 7
GELA
57
31 15 12 4 38 22 15 8
CATANZARO
52
31 13 13 5 35 23 15 8
PESCINA VG
50
ANDRIA
5 37 14 16 11 4
1 22 6 15 8
3
4 15 8 23 +1
6
1 20 8 16 7
6
3 18 14 16 -4
6
1 20 10 16 5
7
4 15 13 12 -9
31 12 14 5 39 29 15 6
8
1 16 9 16 6
6
4 23 20 10 -11
48
31 14 6 11 32 27 16 8
3
5 20 14 15 6
3
6 12 13 5 -15
CASSINO
46
31 10 16 5 35 25 15 5
6
4 20 15 16 5 10 1 15 10 10 -15
Noicattaro-Gela
5´ Franciel (G); 54´ Siclari (N); 62´ Lucioni (N)
2-1
NOICATTARO
41
31 9 14 8 23 23 16 7
6
3 15 9 15 2
8
5
V. Lamezia-Aversa N.
1-2
BARLETTA
38
31 8 14 9 26 26 16 5
9
2 16 12 15 3
5
7 10 14 0 -25
SCAFATESE
38
31 10 8 13 28 33 15 8
4
3 20 12 16 2
4 10 8 21 -5 -23
Vibonese-Pescina Vg
2-4
MONOPOLI
37
31 7 16 8 38 34 15 5
7
3 20 14 16 2
9
5 18 20 4 -24
IGEA V.
37
31 7 16 8 26 23 16 5
8
3 16 9 15 2
8
5 10 14 3 -26
MELFI
37
31 8 13 10 35 37 15 5
5
5 19 16 16 3
8
5 16 21 -2 -24
MANFREDONIA
34
31 8 11 12 19 27 16 7
5
4 17 12 15 1
6
8
AVERSA N.
33
31 7 12 12 27 32 15 6
5
4 16 11 16 1
7
8 11 21 -5 -28
VAL DI SANGRO
32
31 7 11 13 25 38 15 7
8
0 13 5 16 0
3 13 12 33 -13 -29
VIBONESE
31
31 6 13 12 19 32 16 4
6
6 13 16 15 2
7
6
6 16 -13 -32
ISOLA LIRI
30
31 5 15 11 24 34 16 5
8
3 17 12 15 0
7
8
7 22 -10 -33
V. LAMEZIA
21
31 4
6
9 10 24 15 3
3
9
8 21 -27 -42
5´ Maraucci (AN); 57´ Clasadonte (VL); 76´ Longo (AN)
9´ Bettini (P); 18´ Oudira (V); 27´ Ruscio (V); 75´ e 78´ Cruciani (P); 91´ Bettini (P)
Prossimo turno
32ª giornata 03/05/09 ore 15.00
Aversa N.-Noicattaro Cassino-Isola Liri Catanzaro-Cosenza Gela-V. Lamezia Melfi-Barletta Monopoli-Manfredonia Pescina Vg-Igea V. Scafatese-Vibonese Val di Sangro-Andria
9 18 18 45 16 1
8 14 0 -22
2 15 -8 -28
17 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 13 RETI: Caputo (Catanzaro) 12 RETI: Franciel (4) (Gela) 11 RETI: Pignalosa (Isola Liri); Arcamone (Pescina VdG) 8 RETI: Cavaliere, Mastrolilli (1) (Andria); Bettini (Pescina Vdg); Varriale (2) (Scafatese); Grillo (1) (Val di Sangro) 7 RETI: Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea Virtus); Merini (Melfi) 6 RETI: Perna (Aversa Normanna); Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Balistreri (Monopoli) 5 RETI: Iannelli (catanzaro); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (2) e Scopelliti (Igea Virtus); Mitra (Melfi); Santarelli (Monopoli); Martone (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa Normanna); Caracciolese (Barletta); Casoli e Mezgour (Cassino); Catania e Danti (Cosenza); Marinucci (Gela); Rana (Noicattaro); Izzo (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (Vigor Lamezia)
Il bomber gialloverde sempre più capocannoniere. Per Loconte esordio vincente
Vince la voglia di play off Andria pimpante e determinato, al Melfi non basta la doppietta di De Angelis ANDRIA MELFI
4 2
ANDRIA (4-3-3) : Spitoni 5,5; Goisis 6, Sgarra 6, Sportillo 6,5, Di Simone 6; Iennaco 5,5, Ottobre 6 (20' st De Santis 6), Rizzi 7 (25' st Rescio ng); Strambelli 6,5, Mastrolilli 7 (8'st Di Cosmo 5,5), Cavaliere 6. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Cazzarò, Rebecchi. All.: Loconte 6,5. MELFI (4-4-2) : Russo 5; Fumai 5 (29' st Bizzarri ng), Gabrieli 5,5 (9' st Ferrato 6), Castaldo 6, Gambi 5,5; Gilfone 5,5, Bacchiocchi 5,5, Maisto 5, Frasca 6 (18' st Maio 5,5); De Angelis 6,5, Torre 4,5. A disp.: Merlano, Bizzarri, Sciannamè, Petagine, Merini. All.: Palumbo 5. ARBITRO : Bagalini di Fermo 6,5 RETI : pt 3' Mastrolilli (A), 5' De Angelis (M), 25' Mastrolilli (A), 33' De Angelis (M); st 2' Sgarra (A); 12' Rizzi (A). NOTE : spettatori 2000 circa, settore ospiti chiuso ai tifosi del Melfi. Ammoniti: nessuno. Angoli 5 a 1 per l'Andria. Recupero: pt 1'; st 5'. ANDRIA - Sagra del gol e risultato scoppiettante allo stadio “Degli Ulivi” con un 4 a 2 finale che riporta serenità in casa andriese e lascia nel limbo di metà classifica i gialloverdi del Melfi, ad oggi con quattro punti di vantaggio sulla zona play-out. La formazione di Palumbo, infatti, cerca di recuperare gli ultimi punti necessari a conquistare matematicamente la salvezza dopo una risalita vertiginosa dalle sabbie mobili delle ultime posizioni. Tutti gli occhi, però, sono pro-
Mastrolilli dell’Andria al tiro. A destra De Angelis, 17 gol
prio sulla compagine del presidente Attimonelli che in settimana, per la terza volta in stagione, ha rivoluzionato l'assetto tecnico della sua squadra. In panchina il tecnico della “Beretti” Gino Loconte, dopo la sfortunata esperienza di Roberto Chiancone, assieme a tutto il suo staff. In campo, poi, i tanto richiesti Strambelli e Rizzi dal primo minuto per un 4-3-3 molto spregiudicato e volonteroso con difesa confermata ed un centrocampo inedito con tre mediani ed il rientro di Pasquale Ottobre dal primo minuto. Nella formazione lucana,
invece, c’è il solito prolifico ariete De Angelis a guidare tutta la manovra offensiva con il classico 4-4-2 e con Frasca in vena di suggerimenti importanti ai compagni. Ma la gara entra subito nel vivo e Melfi ed Andria sembrano non preoccuparsi affatto della posta in palio, decisiva anche per i pugliesi impegnati a difendere il piazzamento play-off. Dopo soli due minuti il primo brivido per Russo, confermato tra i pali della porta ospite: Di Simone corre sulla sinistra e crossa per Cavaliere che di testa spedisce alto.
Un giro di lancette e l'Andria è in gol con Mastrolilli: Strambelli salta l’esterno lucano Gambi sulla destra e propone un perfetto pallone per l'ariete che non ha difficoltà a colpire di testa l'incolpevole Russo. Palla al centro ed il Melfi pareggia con uno scatenato De Angelis che raccoglie un pallone dalle retrovie e trafigge Spitoni dopo aver saltato un molle ed impreciso capitan Sgarra. Settimo minuto ed ancora Andria in avanti: Strambelli sfrutta l'occasione concessagli dal neo tecnico Loconte ed illumina la scena, prima con uno scambio ra-
pido con Mastrolilli e poi con una conclusione defilata salvata in angolo dal provvidenziale intervento di Russo. La gara, poi, vive un momento di stanca ma la formazione di Palumbo ha un De Angelis in più che pone sotto scacco l'intera difesa di casa. Al 15', infatti, lo stesso centravanti scambia con Gilfone e si ritrova a tu per tu con Spitoni abile a chiudere la traiettoria della conclusione in tuffo. L'assalto dell'Andria, però, è costante e passano due minuti per veder il difensore Castaldo salire in cattedra a difesa della sua porta,
prima su conclusione di Rizzi e poi sulla ribattuta a botta sicura di Strambelli, con Russo inesorabilmente battuto. Al 25' l'Andria trova il nuovo vantaggio: Mastrolilli è abile a recuperare palla a centrocampo, ad avanzare solitario per venti metri ed a calciare forte e preciso un pallone che termina in rete nonostante il tuffo dell'estremo difensore lucano. Ma il Melfi non ci sta ed ancora De Angelis suona la carica per i suoi: prima alla mezz'ora coglie un palo clamoroso su calcio di punizione dal limite e tre minuti dopo riporta in equilibrio il match su assist di Frasca e buco della difesa azzurra. Conquistato il pareggio la squadra di Palumbo si arrocca a difesa della propria porta, mentre l'Andria risparmia energie per la ripresa. Pronti via, il secondo tempo si apre con il gol dell'Andria che spezza definitivamente l'equilibrio del match: al 2' capitan Sgarra raccoglie di testa un calcio d'angolo ben battuto da Rizzi e sigla il primo gol stagionale. I lucani non accennano reazione e la formazione di Loconte coglie dopo dieci minuti il definitivo poker di marcature. L'autore questa volta è proprio Rizzi con un tiro preciso dal limite dell'area che non lascia scampo all'impotente Russo. La gara si chiude qui con un orecchio teso ai risultati delle dirette concorrenti che, tuttavia, danno un “rimandato” ad entrambe le formazioni, che per centrare gli obiettivi stagionali dovranno ancora sudare parecchio. Pasquale S. Massaro sport@luedi,it
36 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Pagelle In avanti flop di Torre. Maisto e Bacchiocchi sotto tono
De Angelis signore del gol Castaldo mette qualche pezza. Frasca il migliore in mediana RUSSO: (5) - Incolpevole su gran parte dei gol e decisivo in un altro paio di interventi in bello stile. Ma dalle sue parti i giocatori dell'Andria giungono con troppa facilità.
tinuità nella prima frazione di gioco, con poca convinzione nella ripresa. BACCHIOCCHI: (5,5) - Solita corsa e grinta per l'interdittore lucano. Unica pecca per lui: aver perso le tracce di Mastrolilli in occasione del secondo gol andriese dove un contrasto più energico non avrebbe consentito la fuga dell'attaccante
FUMAI: (5) - Sulla fascia di sua competenza agisce il tandem Cavaliere Di Simone molto avanzato ed in grado di proporre più di una volta cross interessanti per gli attaccanti.
MAISTO: (5) - Partita sottotono per il centrocampista del Melfi che soffre oltremodo l'intraprendenza di della mediana andriese non facendo salire la propria squadra.
BIZZARRI: (SV) - Troppo poco il tempo a sua disposizione per provare a lasciare un segno su di un incontro già scritto al momento del suo ingresso in campo
FRASCA: (6) - Nel centrocampo lucano è l'uomo più in palla e grazie alle sue invenzioni la manovra acquisisce più consistenza dalla fascia sinistra.
GABRIELI: (5,5) - Lascia troppo spazio alle scorribande di Mastrolilli e Cavaliere, pur in giornata davvero di grazia. Termina la sua partita per un colpo ricevuto lasciando spazio al giova- Dall’alto a sinistra, in senso orario Maisto, Castaldo, Frasca e Torre nissimo Ferrato.
MAIO: (5,5) - Il giovanissimo centrocampista lucano non lascia traccia del suo ingresso in campo anche perché la gara era già incanalata verso la vittoria dell'Andria.
FERRATO: (6) - Quasi un tempo per mostrare una buona personalità in prospettiva
DE ANGELIS: (6,5) - Le sue qualità sono indubbie; ad Andria dimostra ancora una volta di poter fare reparto in solitaria lottando sino all'ultimo per arrotondare il proprio bottino di reti stagionali.
CASTALDO: (6) - Lotta sino all'ultimo e salva il risultato almeno in tre occasioni a portiere battuto. GAMBI: (5,5) - E' disastroso nelle prime battute di gioco nei confronti di un mobilissimo Strambelli. Cresce con il passare dei minuti ed il furetto andriese comincia a soffrire la marcatura più stretta.
TORRE: (4,5) - Completamente avulso dalla manovra offensiva della formazione lucana. Tocca pochissimi palloni in tutto il match e non è di grande aiuto alla verve del suo compagno di reparto.
GILFONE: (5,5) - Prima a destra e poi a sinistra prova a dare spinta e palle giocabili a De Angelis con con-
Pasquale S. Massaro
In accordo col tecnico a riposo i diffidati Mitra e Tufano. «Bene nel primo tempo»
Moretti: «La salvezza in casa col Barletta» ANDRIA - Partita rocambolesca, ricca di gol e povera di scontri di gioco. Al termine del match, soddisfazione in casa andriese e volti cupi nelle fila del Melfi. In sala stampa, infatti, nessuno vorrebbe parlare. Scarne dichiarazioni le ha rilasciate il team manager Marco Moretti, che ha cercato di analizzare la sfida con lucidità: “Abbiamo disputato una buona gara nel primo tempo - ha commentato il dirigente lucano -, siamo scesi in campo con la determinazione di giocarcela a viso aperto e, pur subendo qualcosa in difesa, siamo riusciti a recuperare in entrambe le occasioni lo svantaggio. Poi, nella ripresa, abbiamo subito il gol al primo affondo e ci siamo disuniti tenendo molto pal-
VIBONESE PESCINA
la ma non trovando più trame offensive adeguate”. Il team manager ha inoltre spiegato qualche scelta tecnica. “In accordo con l'allenatore - ha detto - , abbiamo deciso di preservare il fantasista Mitra e Tufano, entrambi diffidati, poiché crediamo che la sfida con il Barletta sarà quella decisiva per la conquista della salvezza matematica”. La sfida decisiva per la salvezza è motivo di soddisfazione, secondo Moretti. “Appena qualche mese fa sembrava un obiettivo impossibile ha concluso il team manager del Melfi - ma abbiamo fatto un grandissimo recupero, togliendoci anche delle soddisfazioni enormi, come il successo sul campo del Catanzaro. Domenica prossima proveremo a
2 4
VIBONESE (4-4-2) : Bastiera; Orefice Ranellucci Bianciardi Bica Badan; Ruscio Kulenthiran (30’st Di Franco) Pirrone (37’st Marangon) Polito; Falco (15’st Taua) Oudira. In panchina: Bagnato, Genesio, Sgambato, Scozzese. All. Galfano PESCINA (4-4-2) : Bifulco 6; Locatelli 6,5 Petitto 7 Blanchard 5,5 Piva 6; Rosamilia 5,5 (29’st Pietrobattista 6,5) Giordano 5 De Angelis 6,5 Silvestri 5,5 (14’st Cruciani 7,5); Arcamone 6,5 (40’st Gentili sv) Bettini 7,5. In panchina: Merletti, Miale, Laboragine, Censori. All. Perrone ARBITRO : Zonno di Bari (Forcignanò di Bari e Battista di Barletta) MARCATORI : 8’pt Bettini (P),
chiudere i giochi per la salvezza, così da poter vivere in tranquillità le ultime gare di campionato”. La formazione del tecnico Palumbo, ex di turno, può contare senza dubbio su un'ottima fase offensiva, ma qualche pecca di troppo è apparsa nella retroguardia che l'Andria ha potuto per ben quattro volte durante il match. “Siamo riusciti a conquistare un successo fondamentale - ha dichiarato il neo tecnico andriese, Gino Loconte - questa è solo la prima di quattro gare decisive per il nostro futuro e per l'ingresso nei play-off che continueremo a giocarci sino all'ultimo minuto. A questo punto abbiamo l'obbligo di vincere tutte le tre gare restanti pensando una gara alla volta anche
perché con il successo del Cassino a Cosenza la situazione diventa più complessa, ma noi possiamo ancora contare su due punti di vantaggio da gestire al meglio”. Una prova collettiva molto buona e basata su delle novità di formazione piuttosto importanti e che hanno colpito al cuore un Melfi che non è riuscito nella ripresa a mantenere l'equilibrio evidenziato nella prima frazione di gioco. “Devo fare un grande plauso alla squadra - ha proseguito Loconte - non era facile incontrare un Melfi che in tutto il girone di ritorno ha perso solo tre volte disputando un torneo buonissimo con grande continuità. Preferisco non citare singoli atleti della mia squadra, ma piuttosto l'in-
Marco Moretti, dg del Melfi
tero collettivo che oggi ha giocato da squadra e applicando sino al termine quelle che erano le cose provate in allenamento. Le trame di gioco - ha concluso il tecnico andriese - sono state apprezzabili e ben combinate soprattutto nella prima frazione. Nel secondo tem-
Per gli abruzzesi doppiette di Bettini e Cruciani
La Vibonese sprofonda 18’pt Oudira (V), 27’pt Ruscio (V), 28’st e 35’st Cruciani (P), 45’ st Bettini (P) NOTE : giornata di sole, spettatori 500 circa. Ammoniti: Ranellucci, Kulenthiran, Falco, Ruscio, Bianciardi (V), Locatelli (P). Espulso Giordano (P) al 44’ pt per doppia ammonizione. Angoli: 0-5. Rec. 2’ pt e 5’ st VIBO VALENTIA – Paradossi del calcio. Se la Vibonese non retrocede direttamente, è soltanto grazie alla Vigor Lamezia. Ma se si continua di questo passo, i play out saranno soltanto il prolungarsi di una lenta e inesora-
bile agonia. Neppure contro il Pescina i padroni di casa sono riusciti ad invertire la rotta. Eppure stavolta un minimo di reazione c’era stata, dopo aver incassato l’ennesimo gol da belle statuine siglato da Bettini. Era arrivata la riscossa. C’era stata la prima rete stagionale di Oudira (davvero un gran bel gol) e Ruscio era tornato a fare l’ispanico, realizzando un’altra gran bella marcatura. Poi, col Pescina ridotto in dieci, tutto sembrava incanalarsi sui binari giusti per la band di Galfano. Questo fino al 28’ della
ripresa, quando quella maledetta punizione del neo entrato Cruciani, sulla quale Bastiera non è parso esente da colpe, ha gettato nello sconforto Orefice e compagni. Da quel momento in poi è uscita fuori tutta la fragilità della squadra rossoblù, è riemersa la pochezza di diversi elementi, la loro incapacità di gestire la partita, il conclamato fatto di non avere i classici attributi per giocare a Vibo e, francamente, per giocare al calcio. Ecco, così, materializzarsi altri due gol degli abruzzesi, che erano in dieci, e neppure sem-
po, poi, abbiamo colpito e controllato con ordine la reazione lucana; ora abbiamo la trasferta di Atessa contro una Val di Sangro che ha necessità di punti salvezza, ma che non possiamo assolutamente fallire”. Pasquale S. Massaro
bravano dieci leoni. Vincere o perdere, almeno questo è parso, al Pescina interessava fino ad un certo punto. Non c’è stato il classico assalto all’arma bianca, le solite ammucchiate in area. Non era, insomma, un Pescina da combattimento. Ma contro questa Vibonese senza anima, carattere e determinazione, basta una squadra con mezza voglia, anche con un uomo in meno, per vincere la partita. Contro il Monopoli, e nelle altre precedenti esibizioni, si era toccato il fondo, stavolta si è letteralmente sprofondati, tanto da lasciare sconcertato anche un pubblico sempre meno rumoroso, che ha assistito quasi con indifferenza alla pessima performance della formazione di Galfano. Roberto Saverino sport@luedi.it
Sport 37
Lunedì 27 aprile 2009
2ª Divisione. Da circa un mese l’Fc non vince e domenica al Ceravolo sarà tempo di derby
Catanzaro, una timida ripresa I giallorossi a Barletta guadagnano un punto, Montella torna al gol BARLETTA CATANZARO
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PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6) – partita senza grossi problemi per il numero uno giallorosso. Non ha colpe sul gol del vantaggio del Barletta.
BARLETTA (4-4-2): Furlan 5,5; Mastronicola 6 (2' st Moring 6), Fabbro 6,5, Sabini 6, Tangorra 6; Merito 6,5, Salvagno 6,5, Daleno 6, Vignola 6 (39' st Iervolino sv); Laviano 5,5 (26' s.t. Omolade sv), Caracciolese 6. A disp.: Monaco, Toscano, Rizzi, Pollidori. All. Sanderra 6. CATANZARO (4-3-3): Mancinelli 6; Montella F. 6, Gimmelli 6, Di Maio 6, Armenise 5,5 (6' st Corapi 6); Berardi 6,5, Benincasa 6,5, Mangiacasale 6; Caputo 6 (40' pt Montella A. 7), Iannelli 6 (29' st Bruno sv), Tomi 6. A disp.: Parisi, Di Meglio, Sorrentino, Bruno, Falomi. All.: Provenza 6. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 6. RETI: pt 12' Fabbro; ST 16' Montella A. NOTE: spettatori 2000 circa Terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Salvagno e Tomi. Angoli 4-2 per il Barletta. BARLETTA.Una rete per parte, un punto a testa e tutti i protagonisti tornano a casa felici e contenti. Tutti, tranne i tifosi del Barletta. Lo si intuisce dai fischi del pubblico di casa che accompagnano i giocatori durante la parte finale della contesa, in cui le due squadre scelgono una chiara condotta gara. Quella del “non facciamoci del male”. Ed è cosi che i biancorossi aggiungono un altro tassello nel puzzle denominato “permanenza diretta”, mentre il Catanzaro arresta la recente striscia negativa e torna a far punti dopo tre sconfitte consecutive. L'immagine più bella del pomeriggio la regalano prima della gara le due tifoserie. Altro gemellaggio dopo quello dell'andata, altra testimonianza di amicizia tra biancorossi e calabresi. Le due squadre si ritrovano sul prato del “Cosimo Puttilli” a vent'anni di distanza dall'ultimo precedente. Serie B allora, Seconda Divisione oggi. Stefano Standerra, il tecnico del Barletta, sceglie il giovane Vignola sulla corsia sinistra al posto dell'infortuna-
MONTELLA F. (6) – una gara senza alti ne bassi, gioca discretamente i novanta minuti senza mai soffrire il diretto avversario. GIMMELLI (6) – copre su Laviano che non tocca un pallone durante tutto l'incontro, ma sbaglia sul gol del Barletta. La sua prova è comunque sufficiente. DI MAIO (6) – partita senza infamia e senza lode al fianco di Gimmelli nel mezzo della difesa. Non soffre la pressione di Caraciolese che non arriva mai alla conclusione. ARMENISE (5,5) – sottotono nell'ora in cui gioca, soffre molto la vivacità di Merito che più volte riesce a saltarlo nell'uno contro uno. Provenza lo sostituisce e il Catanzaro gioca meglio. CORAPI (6) – meglio di Armenise nei quaranta minuti che disputa, quando entra lui Merito sparisce e la squadra giallorossa corre meno pericoli. MANGIACASALE (6) – prova a spingere sulla corsia destra, ma senza risultati eccellenti. L'impegno è tanto e non è mai da mettere in discussione. BERARDI (6,5) – è il più convinto dei centrocampisti del Catanzaro. Copre, costruisce ed è l'unico a provarci da fuori. L'unica conclusione giallorossa del primo tempo porta la sua firma. BENINCASA (6,5) – con Berardi è il migliore dei suoi, nel mezzo del campo riesce a dettare i tempi giusti per far girare bene la formazione di Provenza. CAPUTO (6) – l'eroe dell'andata si blocca al Puttilli, gioca solo quaranta minuti del primo tempo poi è costretto ad uscire per un infortunio.
Antonio Montella
to Ruiz. Provenza, dalla parte opposta, per invertire il trend negativo si affida a Caputo, decisivo nella gara d'andata al “Ceravolo”. Il Barletta parte bene, concentrato, determinato ed aggressivo sin dall'inizio. Sforzi premiati al 18': corner di Salvagno, la difesa calabrese libera parzialmente, Merito si coordina per la battuta, sulla traiettoria c’Ë Fabbro che trova deviazione vincente mettendo fuori causa Mancinelli: 1-0 Barletta. Il Catanzaro ha le idee poco chiare. Berardi prova a dettare i tempi, ma il centrocampo dei biancorossi funziona: Salvagno è ispirato, Daleno garantisce il solito filtro a centrocampo. E' proprio Berardi a farsi notare al 23' con un interessante assolo che però non sortisce gli effetti sperati. Nel finale di tempo si fa male bomber Caputo, al suo posto dentro Antonio Montella. Un cambio che risulterà decisivo in seguito. Ripresa dei giochi. Moring
prende il posto di Mastronicola dopo due minuti nel Barletta, Provenza getta nella mischia anche Corapi, richiamando in panchina Armenise. Riparte decisamente meglio il Catanzaro, che riesce a giocare costantemente nella metà campo biancorossa. La migliore azione degli ospiti arriva al 16', un'azione con passaggi di prima che si conclude con il colpo vincente proprio di Antonio Montella. L'attaccante torna al gol dopo un lungo digiuno, i giallorossi, in campo in tenuta bianca, trovano la rete del pareggio. Al 23' il Barletta avrebbe la chance per tornare in vantaggio: cross pennellato di Merito da destra, colpo di testa di Tangorra, ben appostato sul secondo palo, ma Mancinelli dice di no. La gara praticamente finisce qui. C'è spazio solo per la conclusiva girandola di sostituzioni: nel Barletta entrano Omolade e Iervolino, per il Catanzaro Bruno. Soprattutto c'è spazio per la
noia, tanta noia, sino al triplice fischio finale. Le due squadre abbandonano propositi bellicosi, fanno girare la palla solo in orizzontale e si accontentano del pareggio. La classifica del Catanzaro dice: quota cinquantadue punti. Una classifica che resta buona, anche se Pescina ed Andria si sono rifatte sotto grazie ai rispettivi successi. Nel complesso, però, Provenza torna a casa con indicazioni positive. Ha ritrovato a tratti un buon Catanzaro. Segnali incoraggianti che fanno ben sperare in vista delle ultime tre giornate della regular-season ma soprattutto del derby di domenica prossima contro la capolista Cosenza. Ultime fatiche in cui c'è la volontà di difendere l'attuale terzo posto, ma soprattutto c'è la necessità di ritrovare le migliori credenziali in vista dei play-off. Perchè per quella occasione ci vorrà il miglior Catanzato. Quello dei ventuno risultati utili consevutivi.
MONTELLA A. (7) – un voto in più per la determinazione sul gol del pari, si muove molto in avanti e dopo l'1-1 sfiora anche la seconda realizzazione. IANNELLI (6) – dà peso e centimetri all'attacco giallorosso, riesce a tenere alta la squadra nei momenti di difficoltà. Gran lottatore. (Bruno s.v.) TOMI (6) – si fa notare per un paio di cross che potrebbero essere sfruttati meglio dagli attaccanti giallorossi.
Massimiliano Caputo
Mister Provenza tenta di salvaguardare le buone condizioni fisiche della squadra
Lo spogliatoio pensa già ai play off
Provenza
BARLETTA. Nicola Provenza è soddisfatto. Non solo del punto ottenuto, utile ad arrestare la recente striscia negativa, ma anche e soprattutto per aver rivisto a tratti un buon Catanzaro. «Era troppo importante per noi - ha ammesso il tecnico del Catanzaro nella sala stampa del “Cosimo Puttilli” -tornare a casa con un risultato positivo dalla trasferta di Barletta. Dopo tre sconfitte consecutive, volevamo a tutti i costi tornare a far punti ed evidenziare dei progressi sul piano del gioco» Missione complessivamente compiuta, dunque. Grazie ad un buon avvio di seconda frazione. «Durante l'intervallo ha proseguito Provenza - avevo chiesto espressamente ai miei di spingere maggiormente sull'acceleratore. Siamo rientratI dagli spogliatoi con il giusto piglio ed una maggiore concentrazione. Credo che i risultato di parità
sia alla fine quello più giusto». Nell'ultimo quarto di gara, le due squadre si sono risparmiate, dando quasi la sensazione di volersi accontentare del pareggio. «Per me è un risultato che va bene - ha dichiarato il tecnico dei giallorossi - e credo che lo stesso discorso valga anche per il Barletta. Godiamoci questo punto. Oggi posso ritenermi contento del gioco espresso dai miei. Prendiamo con soddisfazione questo pareggio e pensiamo ai prossimi tre impegni, che per noi saranno decisivi. Il gol di Antonio Montella? Sono molto contento per lui. Per un attaccante è sempre importante trovare la via del gol. Ultimamente non ha vissuto un periodo particolarmente fortunato. Sicuramente è un elemento per noi molto importante. Ci tornerà utile nelle gare che decideranno le sorti della nostra stagione». Cosenza, Noicattaro e
Isola Liri: sono queste le ultime avversarie del Catanzaro nella regular season. «Pensiamo ad un incontro per volta - ha concluso Provenza perché è sempre la soluzione migliore. Ora dobbiamo solo ed unicamente pensare al derby contro il Cosenza. E' inutile nasconderlo. E' una gara importante per i nostri tifosi e noi vogliamo provare a vince-
re la prossima partita anche per loro. Obiettivo terzo posto? Ci proveremo sino al termine, vogliamo difendere a denti stretti l'attuale piazzamento sino al prossimo 17 maggio. Anche se il nostro obiettivo prioritario in realtà è un altro. Ed è quello di riuscire ad arrivare nelle migliori condizioni psico-fisiche all'appuntamento dei play-off»
38 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Botta e risposta tra Crimi e Martone nel primo tempo, poi solo noia
Il pari che fa tutti contenti Igea e Scafatese si avvicinano alla permanenza senza farsi del male IGEA VIRTUS SCAFATESE
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IGEA V. (4-4-2) : Di Masi 6; Scopelliti 6 Agius 6,5, Alizzi G. 6,5, Panarello 5; Di Miceli 6,5, Matinella 6, Di Toro 6, Crimi 6,5 (1' st Russo 6); Ricciardo 6 (1' st Criniti 6) La Porta 6 (40' Bongiovanni sv). A disp.: Romano, Giardina, Condello, D'Anna. All.: Castellucci 6. SCAFATESE (3-4-3) : De Felice 6; Marini 6, Rapino 6, Terracciano 6; Lagnena 6,5, Avallone 6, Basile 5,5 (1' st Marzocchi 6), Corsale 6,5; Izzo 6, Martone 6,5, Varriale 6. A disp.: Spicuzza, Baylon, Correale, Davanzo, Di Candilo, De Luca. All.: Maurizi 6. ARBITRO : Bindoni di Venezia 6,5. RETI : pt 1' Crimi, 17' Martone. NOTE : cielo sereno, mille spettatori (ingresso gratuito). Espulso al 40' pt Panarello per gioco falloso. Ammoniti Scopelliti (I.V.), Basile (S), Varriale (S). Angoli 1-1. Recupero: pt 3'; 1' st.
Martone della Scafatese
BARCELLONA P.G. - Voglia di salvarsi sommata alla paura di perdere. Risultato? pareggio che fa contenti tutti. Operazione perfetta per una partita non esattamente da ricordare, quella tra Igea Virtus e Scafatese, che finisce con il risultato più ovvio tra due squadre che non potevano assolutamente permettersi di perdere. Il pareggio consente a tutte e due di avvicinarsi ancora alla salvezza e nonostante qualche mugugno dalle tribune (i tifosi hanno contestato l'atteggiamento un po' remissivo delle due squadre nel finale di gara) un punto è sempre meglio di niente. Eppure a giudicare dall'avvio sembrava davvero tutta un'altra cosa. L'Igea parte a razzo e dopo neanche sessanta secondi passa in vantaggio grazie a due dei suoi giovani più promettenti. Di Miceli scappa sulla corsia di
destra e disegna un cross preciso che Crimi, con un colpo di testa, trasforma nel gol del vantaggio. La rete lampo cambia completamente tutti i piani di Maurizi che, costretto a modificare lievemente il suo schieramento. Il modulo iniziale diventa più offensivo, gli esterni si alzano e l'attacco passa a tre. Ci vuole un po' perchè la squadra entri in partita, nel frattempo arriva anche qualche brivido. Per fortuna però il diagonale dal limite di Ricciardo (10') non è preciso. La squadra di Maurizi si sveglia al 14', quando Corsale su punizione chiama per la prima volta in causa Di Masi. La sua parata è comunque abbastanza agevole. Il numero uno dell'Igea non può niente invece tre minuti dopo, sul piattone vincente di Martone, abile a deviare in rete sul cross di Corsale. Sembra l'inizio di
una sfida spettacolare, invece dopo i gol i ritmi si abbassano improvvisamente e le due squadre cominciano a guardarsi un po' di più le spalle. Di occasioni da gol praticamente non se ne vedono più, almeno fino alla fine del tempo. L'unico sussulto arriva al 40', quando Panarello stende Izzo da dietro e becca un rosso ingenuo ma assolutamente indiscutibile. Con l'Igea in dieci ci si aspetta un forcing della Scafatese che però non arriva. La partita si spegne pian piano perchè col passare dei minuti cresce da tutte e due le parti la paura di perdere. Non che Igea e Scafatese non ci provino più, semplicemente entrambe le squadre cominciano a guardarsi un po' di più le spalle e a curare maggiormente la fase difensiva. Lo testimonia la scelta di Castellucci di rinunciare ad una punta (Ricciardo) per inserire un difensore (Russo) ad inizio ripresa, per compensare il rosso di Panarello. Scelta che permette all'Igea di difendersi con maggiore serenità ma che limita inevitabilmente la spinta in avanti. Dall'altra parte la Scafatese è volenterosa ma poco incisiva. Viene fuori una ripresa avara di emozioni, anche se qualche palla gol arriva lo stesso. L'Igea al 16' ha una buona occasione con la Porta che sfiora soltanto il cross tagliato di Di Miceli. Passano tre minuti e si rivede anche la Scafatese con Lagnena che in contropiede indovina il varco giusto ma invece di colpire con violenza cerca un difficilissimo pallonetto che si perde di poco a lato. Più passa il tempo, meno si vedono occasioni degne di nota. Le uniche conclusioni, di La Porta e Martone, si perdono altissime sopra le traverse delle porte difese da Di Masi e De Felice. Lo spettacolo ne risente in modo significativo, la gente si spazientisce e dalla tribuna coperta del “D'Alcontres” piove qualche fischio verso le squadre in campo. Maurizio Licordari
Cosco non approfitta del ko cosentino. Baresi ormai salvi
Il Gela si morde le mani NOICATTARO GELA
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NOICATTARO (4-3-3) : Sassanelli 6,5; Allegrini 6,5, Lollini 6,5, Lucioni 7,5, Degiorgi 6,5; Piano 7, Menolascina 7,5, Piccinni 7; De Lorenzo 7 (45' st Pezzana sv), Zotti 7, Siclari 7 (20' st Colluto 6,5). A disp.: Cilli, Perrone, Dimuro, Coppola, Pongo. All.: Sciannimanico 6,5. GELA (4-2-3-1) : Cecere 6; Nigro 5, D´Aiello 5,5, Esposito 5,5, Ambrosecchia 6; Iannini 6,5, Marinucci 6 (22' pt Schiavon 5,5); Gaeta 5,5 (24' st Galuppi 5,5), Alessandrì 6 (10' st Staffolani 5,5), Unniemi 5,5; Francel 7. A disp.: Ferla, Esposito, Fernandez, Russo. All.: Cosco 5,5. ARBITRO : Ceccarelli di Terni 6,5. RETI : pt 4' Francel (G); st 7' Siclari (N), 15' Lucioni (N). NOTE : spettatori 400 circa. Ammoniti: Zotti, Colluto, Menolascina, Siclari. Angoli 2-2. Recupero: pt 3'; st 5'. NOICATTARO - Tre punti d'oro per il Noicattaro che si avvicina sempre di più al traguardo salvezza (per la matematica manca un solo punto) mentre per il Gela resta il gran rammarico per aver gettato alle ortiche l'ennesima possibilità per riaprire il discorso promozione. L'ex tecnico del Bari conferma il solito 4-3-3 con Zotti e Siclari esterni a supporto della punta centrale De Lorenzo. Eppure la partita si era messa nel migliore dei modi per gli ospiti subito in vantaggio con Francel al 5'. Punizione dal limite di Alessandrì e stacco di testa imperioso del numero 9 del Gela, su cui nulla può l'estremo difensore del Noicattaro Sassanelli. La risposta del Noicattaro non si fa attendere. Il forcing del Noicattaro è
sa. Troppo poco per una squadra scesa al Comunale con l'obiettivo di cercare di riaprire il discorso promozione diretta in prima divisione. Al 9', giunge il meritato pareggio del Noicattaro. Splendida azione innescata da PIano che serve in profondità De Lorenzo: perfetto il suo cross basso per il tap-in ravvicinato vincente di Siclari, alla sua quarta marcatura stagionale. Al 17', punizione di Zotti per la testa di Lucioni che svetta imperiosamente in area e beffa l'incolpevole Cecere per il 2 a 1 nojano. Sugli spalti i circa 400 tifosi rossoneri inizia la festa. La salvezza è ad un passo. Al 35' miracolo di Cecere su destro perfido di Zotti. E' l'ultima occasione della gara vinta meritatamente dal
sin dai primi minuti incessante. Il Gela si difende bene ed è anche molto fortunato come all'11' quando Allegrini colpisce il palo a portiere oramai battuto. Al 32' contropiede del Noicattaro: De Giorgi crossa dall'out sinistro per Siclari che ostacolato da Ambrosecchia spedisce a lato. Al 47' si vede l'azione più bella della partita. Piano si libera in bello stile del suo diretto marcatore e dalla lunga distanza fa partire un tiro a spiovere dalla lunga distanza che si spegne di un soffio sul fondo. La ripresa è tutta del Noicattaro che, padrone del centrocampo, macina azioni da gol mettendo alle corde un Gela distratto e affaticato. Sarà questa l'unica azione d'attacco del Gela di tutta la ripre-
Franciel del Gela
Noicattaro che conquista la seconda salvezza consecutiva. Per il Gela resta una grande amarezza. Antonio Lattanzio
Manfredonia, ancora un successo MANFREDONIA VAL DI SANGRO
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MANFREDONIA (4-4-2) : Pelagotti 6; Serao 6 (43' st Parisi sv), Bortel 6, Nossa 6, Patti 6; Arigò 6,5, Vitiello 6, Pirrone 6,5, Sifonetti 6,5; Romano 6,5 (32' st Napolitano sv), Marchano 6,5 (18' st Napoli 6). A disp. :Fortunato, Schettino, Macrì, Giglio. All: D'Arrigo. VAL DI SANGRO (4-3-3) : Leacche 6; Del Grosso 6, Sensi 6, Paolacci 6, Mangoni 6; Mazzetto 6, Sireno 6, Ruggiero 6 (15' st Campli 6); Grillo 6,5, Memmo 6 (6'st Perfetti 6,5), Fiorotto 6 (6' st Paris 6). A disp. Cinalli, Rogato, Curcio, Alessandrì All: Petrelli. ARBITRO : Borracci di San Benedetto del Tronto RETI : Al 30' del pt Marchano, al 32' del pt Sifonetti, all'11' del st Perfetti, al 31' del st Pirrone, al 36' del st Grillo. NOTE : Spettatori 1.621 per un incasso di 10.117 euro. Ammoniti: Serao (M), Vitiello (M), Pirrone (M), Marchano (M), Sensi (VS), Grillo (VS). Angoli: 7-4 per il Manfredonia. Recupero: pt 4'; st 3'. MANFREDONIA - Il Val di Sangro non riesce a sfruttare la chance per prendere il largo verso la salvezza diretta e si complica I piani. Mister Petrelli schiera un 4-3-3- pronto a diventare un 4-5-1 in fase difensiva, con Grillo, oggi uno dei migliori in campo, e Fiorotto, pronti ad aiutare i compagni sulla linea mediana. Mister D'Arrigo, invece, si affida al classico 4-4-2. Il primo sussulto è dei padroni di casa. Al 7' Romano su punizione coglie la traversa, Marchano da due passi insacca, ma l'assistente del signor Borracci segnala il fuorigioco dello stesso attaccante argentino. Al 27' si vede il Val di Sangro: punizione di Grillo, Memmo colpisce di testa, ma la sfera si spegne sul fondo. Tre minuti dopo il Manfredonia trova il vantaggio: Romano serve Serao, il laterale difensivo dei sipontini serve a sua volta Arigò, il quale effettua un preciso cross per la testa di Marchano che insacca. Il Val di Sangro accusa il colpo e prova a riorganizzare le idee ma la squadra aprutina viene colpita per la seconda volta da Sifonetti, bravo a saltare due avversari ed a battere Leacche, con un destro liftato. In chiusura di tempo il Val di Sangro, su un disimpegno errato della difesa bianco-celeste, si rende pericoloso con Ruggiero ma il pallone si spegne sul fondo. In apertura di ripresa, mister Petrelli effettua un doppio cambio sostituendo Memmo e Fiorotto, con Perfetti e Paris. Le due mosse risulteranno azzeccate. All'11', infatti, il gol che all'improvviso riapre il match viene costruito sull'asse Grillo-Paris-Perfetti, il cui destro al volo non lascia scampo a Pelagotti. L'undici abruzzese, galvanizzato dal gol, prova ad acciuffare il pari rendendosi pericoloso più di una volta. Poi, al 31', il Manfredonia trova la rete del 3-1 con Pirrone, servito in modo perfetto dal compagno di squadra Arigò. Partita chiusa? No, perché dopo quattro minuti Grillo salta un paio di avversari, entra in area e batte Pelagotti. Inutile poi il forcing finale della squadra abruzzese, il Manfredonia controlla e conquista l'intera posta in palio. ANTONIO GUERRA
Sannibale nega al Monopoli la festa anticipata per la salvezza diretta
Isola, il pari arriva in extremis ISOLALIRI MONOPOLI
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ISOLA LIRI (4-2-3-1) : Fiorini 6,5; Brunetti 6,5, Sannibale 6, Dolcemascolo 6 (33' st D'Imporzano sv), Risi 5,5; Mollo 5, Giacalone 4; Luciani 5 (10' st Cori 6), Tortori 6, D'Alessandro 6,5; Pignalosa 5,5. A disp.: Palladinelli, Barchiesi, Bombara, Buitkus, Ranalli. All.: Zecchini. MONOPOLI (4-3-1-2) : D'Urso 6,5; Colella F. 6, Turone 6, Thackray 6,5, Gambuzza 6; Santarelli 6,5, Minopoli 6, Bonfardino 5; Szatmari 6,5 (27' st Tinoco 6); Balistreri 6 (12' st Lacarra 6), Carbonaro 6 (37' st Lorusso sv). A disp.: Saraò, Colella G., Gatto, Lanzolla. All.: De Rosa. ARBITRO : Tasso di La Spezia. MARCATORI : 8' st Santarelli (M), 43' st Sannibale (I).
NOTE : spettatori: 400 circa; Espulsi: Mollo al 14' st per somma di ammonizioni. Ammoniti: D'Alessandro (I), Cori(I), Santarelli (M), Lorusso (M). angoli: 7-3 per l'Isola Liri; recupero: pt 2', st 4'. ISOLA LIRI - Al Monopoli serviva un pareggio per mantenere a distanza le avversarie che inseguono nella zona bassa della classifica. Alla fine arriva, ma quanta sofferenza e quanti rimpianti per aver buttato al vento due punti d'oro che avrebbero significato salvezza quasi matematica. I biancoverdi si sono sentiti, evidentemente, troppo sicuri dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Mollo ed hanno perso la bussola facendosi sorprendere dal disperato serrate finale degli isolani. Tre angoli nel primo minuto di gioco lasciano presagire chissà quale esito del match a favo-
re dell'Isola Liri. Invece il Monopoli lascia sfogare l'avversario poi dà quei colpi di pedale necessari per tenere a bada l'Isola Liri. Al 10' Szatmari costringe Fiorini a sporcarsi i guanti. L'Isola Liri reagisce con Mollo (12') e Pignalosa (13') ma il leit motiv della gara non cambia. I biancoverdi punzecchiano in contropiede gli isolani sfiorando il vantaggio (che non sarebbe nè clamoroso nè immeritato) al 30' con un destro di Carbonaro, poco furbo nel farsi respingere da Brunetti, sulla linea di porta, il suo lob con Fiorini ormai fuori causa. Carbonaro spara alto da buona posizione (4') poi, all'8', i baresi vanno in vantaggio. Santarelli calcia all'8' una punizione che, deviata da Sannibale, finisce per ingannare Fiorini. Il Monopoli potrebbe raddoppiare un minuto dopo con un tiro di Balistreri che manca di un soffio il palo di Fiori-
De Rosa tecnico del Monopoli
ni. Per l'Isola Liri, ridotta in dieci dalla doppia ammonizione per Mollo, è l'inizio della fine. Pignalosa fallisce clamorosamente il pareggio al 42' quando prende palla in area e si fa parare un destro ravvicinato. Sembra l'inizio della fine per gli isolani che, invece, pareggiano al 43' con Sannibale che mette in rete da azione d'angolo esaltando il pubblico isolano. Finale con il Monopoli in apnea. Leo Villa
Sport 39
Lunedì 27 aprile 2009
2ª Divisione. Ospiti subito in gol. Nella ripresa pareggia Manca e poi Longo chiude il match
La Vigor con la testa in serie D Biancoverdi inesistenti. Cori pesanti degli ultras contro la dirigenza V. LAMEZIA AVERSA N.
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VIGOR LAMEZIA - (4-4-2) Panìco; Caruso (40' st Perri), Scalise, Cascone, Di Donato; Sanso, Clasadonte (35' st Paonessa) Lopetrone, Rondinelli; Manca (28' st Cavalieri), Sergi. In panchina: Forte, Bilotta, Pallone, Alvino. Allenatore: Barone AVERSA NORMANNA (4-42) - Pettinari; Panini (25' st Longo), Maraucci, Di Girolamo, Pagano; Franzese. Zolfo (5' st Arini), Sibilli, Chietti; Prisco (16' st Perna), Marasco. In panchina: Polise, Chirico, Avolio, Palmiero, Perna. Allenatore: Sergio ARBITRO: Irrati di Pistoia Assistenti: Fazio e Salvato di Messina MARCATORI: 5’ pt Maraucci, 13’ st Manca, 32’ st Longo NOTE: spettatori 400 fra cui circa 30 ospiti. Ammoniti: Zolfo (Aversa) Sanso e Rondinelli (Vigor). Angoli: 7 a 2 per l'Aversa. Recuperi: 1' st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - La Vigor ha alzato ormai bandiera bianca. Anche l’Aversa Normanna passa al “D’Ippolito” sotto i cori pesanti di contestazione da parte del tifo organizzato della est contro la società. Un stadio diventato mai come in questa stagione vera e propria terra di conquista. Una Vigor troppo inedita per poter impensierire la squadra di Sergio che invece aveva bisogno impellente di punti per cercare di evitare i play out. E per la prima volta in questo campionato i Normanni vincono in trasferta.
I biancoverdi dal canto loro hanno “proseguito” nel loro cammino. Ci si aspettava che qualcuno tirasse fuori l’orgoglio e che facesse sudare l’avversario. Niente di tutto questo. Nuova Vigor vecchio copione. Un solo tiro in porta nei novanta minuti e un gol. Tra l’altro su punizione battuta da Manca e deviata da Panini. Cronaca: Aversa in gol dopo 5 minuti: Maraucci raccoglie un calcio d'angolo di Chietti e di testa sotto porta anticipa tutti e insacca. L'ex Marasco si fa vedere al 17' impegnando Panìco che viene chiamato in causa an-
cora al 21' da Prisco. Ancora Aversa al 31' con Chietti che sfiora il palo e nel giro di due minuti (39' e 41') prima Sibilli e poi Prisco non inquadrano la porta da buona posizione. Nella ripresa Manca su punizione beffa Pettinari al 13' grazie anche ad una deviazione di testa di Panini. Replica l'Aversa con Di Girolamo dopo due minuti, Panìco si salva in angolo sugli sviluppi del quale Di Girolamo insacca ma l'arbitro aveva già fermato il gioco per un fallo su Panìco. Vicina al nuovo vantaggio l'Aversa con l'ex Marasco al
20' ma ancora Panìco salva il risultato. Nulla può fare però il portiere biancoverde sul diagonale di Longo che (32') riporta in vantaggio gli ospiti. Ci prova ancora Marasco a fare il gol dell’ex al 44’ ma il suo diagonale si perde di un soffio a lato. L’arbitro non concede nemmeno un minuto di recupero e manda tutto negli spogliatoi fra i cori di contestazione dei sostenitori lametini. «Dimettetevi, dimettetevi», il coro più “gettonato”. Dirigenti a fine gara in silenzio e a testa bassa. La testa, è già in serie D.
Gravi accuse dell’ex. Il gruppo Perri non ha gradito l’ipotesi di un addio
Marasco: «La società ha sbagliato» LAMEZIA TERME - Ancora una volta nessuno si presenta in sala stampa. Ci sono i dirigenti nel corridoio ma nessuno entra in sala stampa. Probabilmente i cori pesanti contro la dirigenza ancora erano vivi nella testa di chi, fra i soci, erano presenti al “D’Ippolito”. Tra cui Pasquale Perri, vicepresidente, ieri al fianco di Cantafio in tribuna. Ovvero coloro i quali, alla pasquetta del 2007 a Maratea, con una stretta di mano “siglarono” l’ingresso in società dei fratelli che compongono l’importante gruppo della grande distribuzione che non avrebbe gradito l’indiscrezione anticipata dal Quotidiano della Calabria, ripetiamo indiscrezione, secondo la quale le quote societarie detenute dai fratelli Perri, potrebbero essere rimesse. A quel punto, se ciò accadesse, il gruppo non sarà più rappresentato nella società. Se così fosse, sarebbe solo Franco Perri, personalmente, a confermare il suo impegno nella Vigor, e non più tutti e tre i fratelli. Sono però soltanto delle ipotesi, come tante. Come quelle di un addio di Ermanno Guzzi e Antonello Bevilacqua, (preso di mira insieme a Cantafio dai cori dei tifosi) di un rientro dell’ex presidente Alfredo Mercuri
(anche se in tv una settimana fa ha smentito) e l’ingresso di due imprenditori. Ben difficilmente il direttore generale Carmine Donnarumma (che non è riuscito a riparare gli errori estivi, sbagliando anche lui) resterà. Il dg avrebbe già annunciato alla società il suo addio dopo il 30 giugno. Il tempo di iscrivere la squadra, completare tutte le incombenze compresa la presentazione della domanda di ripescaggio, ultima scialuppa di salvataggio. Fabrizo Maglia è già pronto per tornare. Il ds ieri era allo stadio. Qualcosa alla fine succede in sala stampa. Arriva l’ex Gennaro Marasco che accusa la società di «aver sfasciato il gruppo dell’anno scorso. Con tre innesti potevamo puntare a vincere il campionato. Sono state fatte scelte sbagliate e chi ha colpa ora è giusto che paghi. Mi hanno fatto un’offerta inaccettabile per tornare a gennaio. Ho giocato con due menischi rotti e poi la società con me si è comportata male non pagandomi le spese dell’intervento chirurgico. Mi dispiace molto per quello che è successo anche perchè a Lamezia mi sono trovato benissimo con tutti, questa maglia mi è rimasta nel cuore». p.r.
PAGELLE V. LAMEZIA PANÌCO (6) - Merita un voto più alto ma sul primo gol ospiti ha qualche responsabilità. CARUSO (6) - Tutto sommato se la cava all’esordio. Niente di eccezionale ma non commette errori decisivi. 40’ st Perri (SV) CASCONE (6)- Gara ai suoi soliti livelli. SCALISE (6) - All’esordio pure lui, cosa si poteva pretendere? DI DONATO (5)- Svogliato. Già in vacanza. SANSO (5) - A destra, poi a sinistra. Il risultato non cambia. LOPETRONE (4): Fedele ai suo numero di maglia. CLASADONTE (6): Solo è difficile fare cambiare le cose. Almeno ci prova e, soprattutto, ci mette tanto impegno. 35’ st Paonessa (SV) RONDINELLI (4,5): La palla gli scotta nei piedi. Gioca con la testa bassa, peccato. Ha sfruttato poco e niente le tante occasioni avute. SERGI (5): Nulla. Il suo “spizzico” di testa ormai è troppo prevedibile. Mai pericoloso anche se i compagni contribuiscono alla sua brutta prestazione. Un pallone giocabile, uno, non gli arriva mai. MANCA (6): I rimpianti in questa pessima stagione sono tanti. Uno fra questi è averlo perso sin dal mese di novembre. Era alla prima partita all’inizio dopo cinque mesi. E’ suo l’unico tiro in porta degno di tal nome in occasione del gol. p.r.
40 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
2ª Divisione. Partono bene i rossoblù, ma poi si perdono. Consola solo lo stop del Gela
Cosenza, la festa è rinviata Il Cassino espugna con merito il San Vito con una rete di Morello COSENZA CASSINO
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PAGELLE COSENZA AMBROSI (6) - Salva la porta da altre capitolazioni. Incolpevole in occasione del gol.
COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi, Bernardi, Musacco, De Rose (31 st' Profeta), Moschella, Braca, Danti (1’ st' Occhiuzzi), Battisti, Polani, Mortelliti, Catania (24 st Galantucci). A disp: Guizzetti, Morelli, Parisi, Chianello. All: Toscano CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, Di Nunzio, Guzzo, Martinelli; Vianello, Giannone, Konè (10 pt Molinaro), Casoli (47 st Bianchi); Mezgour, Morello (38 st Giannusa). A disp.: Afeltra, Mucciarelli, Leccese, Bardeggia. Allenatore: Patania. ARBITRO: CARBONE DI NAPOLI MARCATORI: 28 st Morello NOTE: Terreno in discrete condizioni. Spettatori 10.000 circa dei quali 6 mila paganti e 1926 abbonati. Incasso di 50 mila euro al botteghino più la quota abbonati. Ammoniti: Vianello, Martinelli Polani, De Rose Corner:7 a 2 Recupero: 3-5' di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Prima sconfitta stagionale interna per il Cosenza 1914 nella gara più importante del campionato. Era l’occasione giusta per chiudere il torneo e invece solo grazie alla sconfitta del Gela a Noicattaro il finale di torneo non somiglia ad un incubo. Sta di fatto che un Cassino normale, ordinato e ben messo in campo, giocando una imprevista gara della vita, vince meritatamente e culla delle velleità per i play off. Deve recitare il mea culpa il Cosenza per una prestazione abulica, imbarazzante nella ripresa, proprio nel momento nel quale il San Vito era diventato una polveriera per il gol del pareggio e del vantaggio del Noicattaro. Invece prestazione da dimenticare con il Cosenza lungo, senza coesione tra i reparti e con diverse lacune individuali. Se a questo si aggiunge un arbitraggio un tantino supponente e il Cassino alla migliore interpretazione dell’anno, il quadro è tratto. Mancano solo due punti al traguardo, ma l’occasione persa non è andata giù e i diecimila del San Vito sono andati via dalla stadio molto amareggiati. Ora bisogna vincere al più presto il campionato, ma l’esibizione di ieri pomeriggio va dimenticata alla svelta. LA GARA - All’ingresso delle squadre la curva sud Donato Bergamini dà un saggio delle qualità coreografiche e manda a memoria la mentalità degli anni Novanta con una scena mozzafiato. L’emozione dura qualche minuto il tempo di sistemarsi in campo. Il miglior Cosenza si vede in avvio con i i rossoblù spinti all'offensiva davanti al surreale silenzio della curva sud per via delle diffide dopo la trasferta di Monopoli. Catania sembra in buona giornata e prova delle incursioni d’autore. Proprio l’esterno bruzio al minuto numero 11 ha l’occasione giusta sul mancino, ma il suo tiro dal limite si perde tra le braccia di Mennella che non si capacita per lo scampato pericolo. A se-
BERNARDI (5) - Prestazione volenterosa ma imprecisa, sia in fase difensiva che in quella di proposizione offensiva MUSACCO (5.5) - L’impegno non difetta, ma la giornata non è brillante neanche per il cursore di sinistra. DE ROSE (5.5) - Non è il solito motorino perpetuo. Tiene la mediana, ma nella ripresa spesso e volentieri perde il metro della situazione andando in balia degli avversari. Dal 31 st PROFETA (5) - Non entra mai in partita. MOSCHELLA (5.5) - Patisce il senso negativo della gara e gli avanti del Cassino. Ci mette tanto impegno ma non basta. BRACA (5) - Prestazione insufficiente. La difesa balla per tutto l’incontro. DANTI (5) - Quasi mai in partita. Mai Dantinho. Dal 46' OCCHIUZZI (5.5) - Ci prova sulla corsia di destra, ma non riesce ad incidere come vorrebbe. BATTISTI (5) - In balia degli avversari, sbaglia un gol facile subito dopo il vantaggio dei laziali. POLANI (5) - Non ne azzecca una. Non riesce mai a rendersi pericoloso nonostante si dia un gran da fare. Il Cosenza sconfitto dal Cassino ieri pomeriggio al San Vito. In basso: Bernardi atterrato in area
guire il diagonale di Polani che termina tra le mani del portiere laziale. Il Cassino ci prova dalla distanza, manovra bene ma non fa male. Al minuto numero 18 ottimo fraseggio ospite con Mezgour lesto a servire per Morello che dall’area piccola sbaglia una facile occasione. Al 29’ è invece Morello a provarci dalla distanza, ma Ambrosi devia
in calcio d’angolo. E’ una gara che vive sull’impegno massimo del Cassino e sulla situazione psicologica del Cosenza che forse sente troppo la gara. Così il match scorre via. Al 35’ ci prova Mortelliti dalla distanza, ma la palla finisce alta sulla traversa. Due minuti dopo angolo di Musacco, Polani stacca di testa ma Mennella respinge. Poteva essere un’occasione ghiot-
Ora servono due punti COSENZA - Bastano due punti al Cosenza per centrare la matematica promozione in Prima Divisione. Un quoziente che potrebbe essere anche minore a secondo dei risultati del Gela . Infatti se i siciliani dovessero fare proprio sette punti, il Cosenza per assurdo, potrebbe concedersi il lusso di non mettere a segno neanche un punto nei 270 minuti che restano da qui alla fine del campionato e aggiudicarsi lo stesso la promozione diretta in Prima Divisione. A pari punti, infatti, sarebbe la squadra di Toscano a vincere il campionato per la legge degli scontri diretti a favore dei Lupi: (1-0 - 3-0). Se domenica prossima il Cosenza vincesse a Catanzaro sarebbe promosso. Stesso dicasi in caso di sconfitta o pari casalingo del Gela impegnato con il Lamezia. Ai Lupi rossoblù, in ogni caso, da qui alla fine del campionato bastano due pareggi o una sola vittoria per centrare la meritata promozione. al. ru.
ta ma malamente fallita. Come quella dell’incursione nei minuti di recupero di Catania che sbaglia l’assist con due giocatori soli in mezzo all’area piccola. RIPRESA. Il secondo tempo inizia con Toscano che manda dentro Occhiuzzi al posto di Danti. Il Cosenza sembra iniziare bene, ma al minuto numero 50 Pepe arriva sul fondo e crossa per Casoli che di testa manda a lato. I Lupi reagiscono con Bernardi che entra in area di rigore e viene contrastato da Martinelli. Il San Vito chiede il penalty che sarebbe sacrosanto un minuto dopo quando Pepe tocca la palla con le mani. Il pubblico ugheggia. La partita piace. Al minuto 63 il San Vito diventa una polveriera. Dalle radioline arriva la notizia del del Noicattaro. Il Cassino non si dà per vinto e prova a segnare. Mezgour a porta vuota calcia alto. Due minuti dopo ancora l’attaccante laziale tira in porta ma Ambrosi devia. Toscano leva Catania (uno dei migliori) e inserisce Galantucci. Si aspetta il gol del Cosenza, ma invece arriva la doccia gelata del Cassino. Giannone indovina un lob in area, Morellonon fallisce l’occasione e porta in vantaggio i laziali. Palla al centro e dopo un fraseggio Battisti avrebbe subito la palla del pari ma sbaglia clamorosamente allungandosi la sfera in fallo di fondo. I minuti passano e il Cosenza sembra paralizzato e non riesce a manovrare. Lanci lunghi e azioni alla viva il parroco. Anzi è il Cassino a fallire il raddoppio in due circostanze. A nulla servono i cinque minuti di recupero tranne l’emozione all’ultimo giro di lancette quando Mortelliti reclama un penalty per una trattenuta. La curva sud chiama la squadra sotto il tempio del tifo rossoblù. Applausi nonostante tutto. Domenica la promozione potrebbe arrivare nel derby di Catanzaro in caso di un successo. Il traguardo della promozione in Prima divisione, nonostante tutto, si avvicina.
MORTELLITI (5.5) - Tenta qualche soluzione, ma non trova il modo di replicare le gare di inizio del girone di ritorno. CATANIA (6) - Nel primo tempo trova le migliori giocate. Sbaglia un assist facile nel recupero. Dal 24 st GALANTUCCI (5.5) - Impegno, ma nessuna nota da segnalare. al. ru.
Lele Catania palla al piede con il Cassino
Sport 41
Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Bacoli-Francavilla
1-1
Brindisi-Matera
2-1
pt 37’ Del Prete (F); st 3’ (r) Poziello (B)
pt 1' Galetti (B); st 12' Corazzini (B), 21' Marsico (M)
31ª giornata Marcatori
BRINDISI
66
31 20 7
4 56 24 16 13 3
0 35 10 15 7
4
4 21 14 32 +4
NOCERINA
56
31 18 2 11 50 41 16 13 1
2 33 20 15 5
1
9 17 21 9
PIANURA
53
31 15 8
8 62 37 16 11 4
1 39 15 15 4
4
7 23 22 25 -10
POMIGLIANO
52
31 15 7
9 51 38 15 11 2
2 32 15 16 4
5
7 19 23 13 -9
ISCHIA
48
31 13 9
9 34 28 15 9
5
1 20 7 16 4
4
8 14 21 6 -13
pt 35’ Palumbo (N), st 9’ e 16’ Infantino (B), 40’ Capezzuto (N)
TURRIS
48
31 12 12 7 36 34 15 8
5
2 14 7 16 4
7
5 22 27 2 -13
Pianura-S. Antonio A.
FASANO
44
31 10 14 7 39 33 15 6
6
3 18 14 16 4
8
4 21 19 6 -17
BACOLI
41
31 10 11 10 39 34 15 6
5
4 20 14 16 4
6
6 19 20 5 -20
Francavilla F.-Angri
1-1
Gelbison-Ischia
1-0
Grottaglie-Turris
1-3
Nocerina-Bitonto
2-2
st 20’ Vitale (A), 29’ (r) Galeandro (F) st 47’ D’Angelo
pt 17’ D’Amblè (G), 43’ Visciano (T); st 3’ Tortora (T), 18’ Crisantemo (T)
2-4
pt 25’ Cocuzza (SA), 26’ Somma (SA); st 2’ Pirone (P), 3’ Maffucci (SA), 7’ Pepe (SA), 39’ Contino (P)
-7
S. Genzano-Pomigliano
1-1
MATERA
41
31 11 8 12 37 32 15 6
5
4 14 10 16 5
3
8 23 22 5 -20
Venafro-Fasano
0-0
FRANCAVILLA F.
41
31 9 14 8 34 32 16 6
8
2 23 19 15 3
6
6 11 13 2 -22
FRANCAVILLA
41
31 11 8 12 30 33 15 8
4
3 19 11 16 3
4
9 11 22 -3 -20
S. ANTONIO A.
38
31 9 11 11 29 42 15 5
6
4 17 20 16 4
5
7 12 22 -13 -23
ANGRI
36
31 9
9 13 30 40 16 7
5
4 17 14 15 2
4
9 13 26 -10 -27
BITONTO
36
31 9
9 13 33 45 15 8
2
5 24 23 16 1
7
8
GROTTAGLIE
32
31 5 17 9 28 36 16 3
9
4 14 15 15 2
8
5 14 21 -8 -31
S. GENZANO
32
31 7 11 13 26 44 16 3
7
6 13 21 15 4
4
7 13 23 -18 -31
GELBISON
23
31 4 11 16 31 48 16 4
6
6 24 26 15 0
5 10 7 22 -17 -40
VENAFRO
20
31 4
5
8 13 19 15 1
3 11 11 29 -24 -43
pt 39’ Ausiello (P); st 19’ Masturzo (SG)
Prossimo turno
32ª giornata 03/05/09 ore 15.00
Bacoli-Gelbison Bitonto-Grottaglie Fasano-Nocerina Francavilla-Brindisi Ischia-Pianura Matera-Venafro Pomigliano-Francavilla F. S. Antonio A.-S. Genzano Turris-Angri
8 19 24 48 16 3
9 22 -12 -25
21 reti: Galetti (Brindisi) 18 reti: Contino (1) (Pianura) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 14 reti: Albano (2) (Matera) 13 reti: Tortora (2) (Turris) 11 reti: Del Prete (1) (Francavilla) 10 reti: Coquin (5) (Bacoli); Galeandro (3) (Francavilla F.) 9 reti: Infantino (1) (Bitonto); D'Angelo (2) (Gelbison) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); Palumbo (Nocerina) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Chiesa (Brindisi); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 6 reti: Formuso (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Ancora (Matera); Pabatunde (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio (Pomigliano); Maffucci, Somma (S. Antonio) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); Bianco, Saurino G. (Ischia); Marsico (1) (Matera); Gasparini, Gomes (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano); De Simone (Venafro) 4 reti: Della Femmina, Vitale (Angri); Cordiano (Brindisi); Di Matera (Fasano); Pioggia (Francavilla); Sisalli (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1) (Ischia); De Pascale, Riolo (Nocerina); Del Sorbo, Manzo (Pianura); Alleruzzo, Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano)
Galetti e Corazzini (gol in evidente fuorigioco) a cui risponde Marsico ma non basta
Matera, buona solo la prova Invasione anticipata al 28’ st dei tifosi brindisini che condiziona ed è festa C2 BRINDISI MATERA
2 1
BRINDISI (4-3-3): Russo 6; Idda 5,5, Corazzini 7, Trinchera 6,5, Tidei 6; Fiore 7, Cordiano 6, Pasqualini 6,5; Moscelli 6,5 (dal 43' s.t. Kettlun st), Galetti 6,5, Chiesa 7 (dal 33' s.t. Cangini s.v.). A disp.: Vidoni, De Giorgi, Lenti, Bahia, Pinamonte. All.: Silva 6,5. MATERA (4-4-2): Cottet 6,5; Armento 5, D'Arienzo 6, Lonardo 6, Naglieri 7; Ancora 5,5, Conte 6, Acampora 5,5 (dal 39' s.t. Giglio s.v.), Malagnino 6,5 (dal 15' st Marsico 6,5); Chisena 6 (dal 43' s.t. Ponzio s.v.), Albano 5,5. A disp.: Cilumbriello, De Santo, Risi, Gisonna. All.: Danza 6. ARBITRO: Aversano di Treviso 5,5. RETI: pt 1' Galetti (B); st 12' Corazzini (B), 21' Marsico (M). NOTE: spettatori 7000 circa di cui 100 provenienti da Matera. Ammoniti: Tidei, Fiore e Moscelli. Angoli 7-5 per il Matera. Recupero: pt 2'; st 4'. BRINDISI. Vincere davanti ad un muro umano di 7000 persone e rompere le uova nel paniere alla capolista è stata un'ambizione che il Matera non si è precluso prima che iniziasse il match. I ragazzi di mister Danza erano scesi in Puglia con la voglia di far bene e non lasciare i 3 punti in riva all'Adriatico. Ma quando dopo un solo giro di lancette Chiesa ha confezionato una perla per la testa di Galetti, che tutto solo ha girato in rete per l'1-0 dei padroni di casa, i lucani si sono ritrovati in una situazione che definire scomoda è un eufemismo.
Il “Franco Fanuzzi” trasformato in bolgia e vestito a festa, i biancazzurri galvanizzati dall'inizio sprint sono stati un muro invalicabile. Eppure Danza aveva optato per la formazione standard con Cottet tra i pali, Armento, D'Arienzo, Lonardo, Naglieri sulla linea difensiva, in avanti la coppia offensiva ChisenaAlbano a cercare di guastare il piano promozione della capolista. Mister Silva conferma dieci titolari: Russo, Idda e Tidei sugli esterni di difesa, Corazzino e Trinchera a comporre la coppia centrale, centrocampo a tre con Fiore e la novità Pasqualini sulle fasce e Cordiano al centro ed il tridente Moscelli-ChiesaGaletti. Dopo il il vantaggio ai padroni di casa, maturato nel primissimo minuto di gioco, è ancora il Brindisi a spingere e cinque minuti dopo confeziona una splendida combinazione sulla sinistra: Pasqualini-Moscelli lavorano un ottimo pallone ma D'Arienzo ribatte il tiro a botta sicura di Fiore. Poi sale di tono il Matera, fino a quel momento poco incisivo dalla metà campo in poi, e in 20' costruisce ben quattro buone occasioni per impattare il risultato. Prima è Acampora a sprecare dal limite dopo uno schema su punizione, poi Ancora su punizione da oltre 30 metri trova i guantoni di Russo a respingere la violenta botta. Danza arretra Malagnino e sposta sulla linea di centrocampo Naglieri che al 30' colpisce da fuori area mandando di poco a lato. Appena un giro di lancette e ancora Naglieri effettua dalla sinistra un cross delizioso su cui Albano arriva in ritardo. Nel mezzo del monologo luca-
Reclamo e scontri Riserva scritta all’arbitro del Matera a fine gara. Al 28’ della ripresa con il risultato di 2-1 si sono aperti i cancelli della curva e la gara è stata giocata con tutti i tifosi del Brindisi a bordo campo. Parlare di gara falsata è poco, perchè non può essere nelle condizioni di serenità un direttore di gara in tale stato. Sarebbe stato curioso vedere se ci fosse stato un gol del Matera cosa sarebbe potuto accadere. L’arbitro era tenuto a far ristabilire l’ordine pubblico e interrompere la gara. Questo non è calcio, perchè se è stato deciso a tavolino che il Brindisi doveva vincere al Matera non stava bene recitare il ruolo di vittima predestinata e meritava almenop il pari ieri. Inoltre, le forze del’ordine hanno gestito il tutto in maniera assurda permettendo il contatto tra le tifoserie prima della gara. Sono stati investiti due tifosi del Matera ed è chiaro che poi c’è stato il classico finimondo perchè è scattata la molla della solidarità e sono stati momenti di scontro duro e sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari sia i tifosi del Matera che quelli del Brindisi. E’ sembrato strano che a fine partita invece di festeggiare la promozione della loro squadra in Lega Pro i tifosi che erano entrati sul campo sono andati a scontrarsi con quelli del Matera. Forse era più importante battere il Matera che esultare per la loro squadra del cuore o era tutto premeditato? Renato Carpentieri Tifosi del Brindisi a bordo campo a gara in corso
no, il Brindisi va vicino al raddoppio: Chiesa gira a lato a botta sicura una punizione di Fiore. Al 35' è ancora Naglieri a far trasalire il Fanuzzi con un bell' inserimento sull'invito di Albano. Russo, in uscita disperata, forse fa fallo ma l’arbitro opta per la punizione per il Brindisi. Il Brindisi non ci sta e pressa. Moscelli dall'angolo sinistro dell'area sgancia una bomba disinnescata in angolo da Cottet. Dopo il rientro dagli spogliatoi sono gli ospiti a provocare il primo scossone del match: Albano stoppa al limite dell'area e appoggia per l'accorrente Chisena, botta di destro del numero dieci che chiude troppo il tiro. Il Matera si fa pericoloso e il Brindisi non vuole rischiare. Cordiano chiude la saracinesca a centrocampo e Fiore
macina chilometri, i biancazzurri mettono alle corde gli avversari e al 12' raddoppiano sugli sviluppi di un angolo. Fiore raccoglie poco fuori dall'area di rigore e mette dentro un cross teso di esterno destro che bacia la testa di Corazzini: palla nell'angolo opposto e Cottet battuto. Inutili le proteste del Matera che volevano un fuorigioco del capitano del Brindisi, ma non erano dela stessa idea arbitro e assistenti. Il colpo il Matera, meritevole almeno del pari fino a quel momento, viene patito. Un minuto dopo i padroni di casa vanno nuovamente vicinissimo al gol: Idda da oltre 40 metri vede Cottet un po' fuori dai pali e lascia partire un bolide che sibila sulla traversa. Al 16' Galetti sfiora il tris con un colpo sottomisura che si alza di un non nulla sulla
trasversale. C’è da cambiare qualcosa per il Matera dove c’è qualche elemento giù di tono. Danza concede il campo a Marsico che rileva Malagnino e il centrocampista ripaga subito la fiducia del tecnico. Alla prima palla giocabile lascia partire un fendente potente e preciso che gonfia la rete per il definitivo 2-1. Gara di nuovo in bilico. Silva si protegge inserendo il centrocampista Cangini per Moscelli. L'undici biancazzurro controlla senza troppi affanni davanti ad una invasione del campo già iniziata al 28’ minuto dei propri tifosi pronti ad esultare (e condizionare l’arbitro) e al triplice fischio dell'arbitro esplode la festa. Il Matera mastica amaro: sarebbe dovuta essere la prima antagonista dei biancazzurri ed invece vede festeggiare
la promozione dinanzi ai propri occhi dopo un'annata piena d’errori e c’è ancora da mettere in cassaforte la salvezza battendo il Venafro in casa. Dopo le due prestazioni con Bacoli e Pianura anche a Brindisi la squadra ha espresso un buon calcio, ma non era la giornata giusta perchè il risultato sembrava già scritto da tempo. Era difficile per il Matera giocare gli ultimi venti minuti con la tifoseria brindisina a bordo campo e forse era tardi per dimostrare qualcosa. Non si può perdere il maiale dalla testa e cercare di tenerlo fermo dalla coda. Il Matera forse doveva svegliarsi un po’ prima per centrare almeno i play off che, per quanto fatto vedere ieri, meriterebbe di disputare ma ormai è tardi. sport@luedi.it
42 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Spogliatoio Il tecnico: «Il gol al primo minuto ci ha tagliato le gambe»
Danza: «Un bravo a tutti» Il tecnico del Matera elogia l’impegno e la prestazione dei suoi BRINDISI. Al termine dei novanta minuti riuscire ad avere un contatto diretto con la squadra materana è difficile. La pacifica invasione dei tifosi, la festa e l'entusiasmo debordante che viaggia dal terreno di gioco fino agli spogliatoi fa sì che sia difficile entrare nella zona riservata alla stampa in tempo per intervistare i protagonisti lucani del match. Alla fine dagli spogliatoi, inondati dai gavettoni che hanno dato il via alla sbornia post-promozione dei padroni casa, esce il tecnico Francesco Danza, visibilmente amareggiato dall'esito della gara. “Devo innanzitutto fare i complimenti al Brindisi che ha meritato di vincere anche quest'oggi - ammette il tecnico -, noi abbiamo fatto la nostra partita ordinata onorando il campo”. Un prestazione per certi versi un po' opaca, ma il Matera non ha tirato mai i remi in barca: “Ho già ringraziato i miei ragazzi perché hanno sempre cercato di ribaltare il risultato e non hanno porto l'altra guancia al Brindisi dopo lo schiaffo iniziale”. È stato quello l'episodio chiave del match? Danza ha le idee chiare: “Il gol ci ha segato le gambe. Entrare in campo dinanzi ad uno stadio così caldo e prendere una rete dopo poco più di 60 secondi è stato un trauma e ci ha portato a dover rivedere il nostro piano partita. Ma ripeto, non posso rimproverare nulla ai miei che hanno giocato un match onesto senza sfigurare al cospetto della vincitrice del campionato”. Brindisi che s'impone e piazza il punto del “gameset-match” con tre giornate d'anticipo. La squadra biancazzurra ha marciato a pieno ritmo come programmato in estate, cosa che non è stata capace di fare il Matera, accreditata dagli addetti ai lavori come la prima antagonista degli adriatici ma sgonfiatasi troppo presto: “Sono la persona meno adatta a parlare di tutto ciò - continua Danza - poiché sono qui da poco più d'un mese. Credo che il Matera abbia rappresentato nel corso
A destra la tifoseria del Matera presente ieri al Franco Fanuzzi di Brindisi in buon numero, come accade ormai da inizio stagione e ieri ci sono stati anche feriti tra i biancazzurri
PAGELLE MATERA COTTET: (6) - Incolpevole sulle prodezze di testa di Galetti e Fiore, è sempre attento quando c'è da abbassare la saracinesca. ARMENTO: (6) - Tanto controllo ma pochi sganciamenti offensivi. Brindisi agisce spesso e volentieri sul pronte opposto ma quando affonda sul suo lato si va saltare troppo facilmente. NAGLIERI: ( 7) - Parte arretrato ma ben presto si ritrova catapultato in fase offensiva e lì fa vedere le cose più apprezzabili. Tanta corsa e fantasia lo rendono l'uomo più attivo e pericoloso dei suoi. Spina nel fianco.
a sinistra l’inizio della partita e sotto due momenti della tirata partita di ieri giocata dalla squadra di Franco Danza bene
D'ARIENZO: (6) - Prova a tenere a bada il mastodontico Galetti e ci riesce bene, ma nell'occasione della prima marcatura brindisina si fa mangiare in testa dal bomber argentino. LONARDO: (6) - Va in difficoltà quando dalle sue parti si fanno vedere le due mosche atomiche brindisine, più a suo agio con Galetti. CONTE: (5.5) - Ombroso e poco attivo, è più attento a rompere la manovra biancazzurra ma pecca negli appoggi e non riesce ad imbastire un'azione. ANCORA: ( 5,5) - Prova a sganciarsi sulla destra e di tanto in tanto mette in difficoltà il dirimpettaio Tidei. Dopo la partenza pimpante si spegne con lo scorrere dei minuti. ACAMPORA: (5,5) - E' l'unico centrocampista ad imbastire un'azione o, almeno, a provarci. Spesso non gli va bene ma ci mette la faccia e non svolge il compitino. Buoni anche i ripiegamenti in fase difensiva. (dal 39' s.t. GIGLIO sv) MALAGNINO: (6,5) - Apre il match alto sulla destra e dopo mezzora va a fare il terzino. Meglio nella seconda soluzione scelta Danza perché ci mette tanto fisico ed aggressività in una zona del campo in cui Brindisi attacca con continuità. 6,5 (DAL 15' S.T. MARSICO: ( 6,5) - Sgancia la bomba della speranza e prova a guastare la manovra dei padroni di casa. L'unico con Naglieri a macinare chilometri su chilometri)
della stagione quello che Brindisi è stato lo scorso anno: una squadra con nomi importanti ed un organico completo che non è riuscito ad esprimere le sue potenzialità. Il nostro campionato non finisce sull'erba di Brindisi: dobbiamo restare concentrati, allenarci bene e cercare di vincere le tre partite rimaste così da rimpinguare la nostra classifica”. Anche perchè la classifica attuale non assicura al Matera la certezza di evita-
re i play out e il Sant’Antonio potrebbe raggiungerlo dopo l’exploit di Pianura. Domenica il Matera riceve il Venafro e può chiudere il conto con la salvezza Enorme entusiasmo, ovviamente, sulla sponda brindisina. Dopo 5 anni di purgatorio la società dei fratelli Barretta si riprende la sua storia e il professionismo: “Ce lo siamo meritato e ora ci godiamo questo momento - commenta il presidente Francesco Barretta - dopo
una cavalcata che sembrava non volesse finire mai. Ora è il momento della festa, poi ci rilasseremo e inizieremo a pensare al prossimo anno. La promozione in Seconda Divisione è un trampolino di lancio, non un punto di arrivo”. In casa lucana è anche maturo il tempo di pensare di vestire i panni del Brindisi già l’anno prossimo e programmare una stagione da protagonisti. sport@luedi.it
CHISENA: (5,5) - Evanescente e fumoso non mette in mostra i suoi numeri. Quando scende a prendere il pallone a centrocampo, Cordiano e Fiore gli tolgono l'aria, se aspetta in avanti arrivano pochi rifornimenti dai compagni. Resta la sua clase.5,5 (dal 43' s.t. Ponzio sv) ALBANO: ( 5,5) - Troppo solo lì davanti cerca in tutti i modi di farsi largo tra gli arcigni difensori biancazzurri. DANZA: (6) - Il gol a freddo rompe il piano partita ma con l'arretramento di Malagnino per Naglieri trova il “frizzante” che mancava alla sua formazione. Azzecca anche il cambio di Marsico ma a centrocampo manca un pizzico di qualità e c'è poco supporto al lampione Albano.
DAGLI ALTRI CAMPI FRANCAVILLAF. ANGRI
1 1
FRANCAVILLA F.NA (4-3-3): Laghezza 6; Anglani 6, Gallù 4.5, Paglialunga 5, Gallo 5; Nasca 5.5, Travaglione 5 (17'st Malagnino 6.5), Perrelli 5; Micieli 5.5 (32'st Sisalli 6.5), Galeandro 6.5, Schirinzi 5.5 (35' st D’Ambrosio sv). A disp.: Di Punzio, Romeo, Novielli, Morleo. All.: Francioso. ANGRI (4-3-1-2): Cortese 6; Formisano 6, Cacace 6.5, Manzo 6.5, Lambiase 6; Della Femina 6, Vezzoli 5.5, Somma 6; Vitale 6; Amarante 6.5, Zerrillo 6. A disp.: De Rosa, Vicedomini, Bianco, Amoroso, Bennato. All.: Pagliarulo. ARBITRO: Guglielmini di Pisa. MARCATORI: 12'st Vitale (A), 24'st Galeandro (F, rig.). NOTE: spettatori 600 circa, di cui 20 ospiti. Ammoniti: Paglialunga (F), Travaglione (F), Micieli (F), Schirinzi (F), Amarante (A), Formisano (A), Vezzoli (A). Rec.: 2'pt; 3' st.
GELBISONCILENTO 1 ISCHIA 0 GELBISON (4-3-3): Visconti 7; Conte 6, Ruocco 6, Della Bianchina 6, Leccese 6 (21' st Ietto 6); D’Angelo 7, Granozi 6 (4' st Sica 6), Amato 6; Calendo 5.5 (27' st D’Elia sv), Capuozzo 5.5, Santonicola 5.5. A disp.: La Mura, Pecora, Caputo, Cerasuolo. All.: Longo. ISCHIA (4-4-2): Cozzolino 6; Di Meglio 6, Mattera 7, Monti 7, Accurso 6; Fermo 5.5 (9' st Bianco 6), Formidabile 6, Formica 6, Alvino 6; Saurino G. 5, Saurino C. 5 (12' st Trofa sv; 33' st Marino sv). A disp.: Bighencomer, Sepe, Buono, Mazzella. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Gargano di Roma. MARCATORE: 47' st D’Angelo. NOTE: spettatori 100 circa, di cui una ventina ospiti. Espulso: al 36' st Saurino G. (I) . Ammoniti: Amato (G), D’Angelo (G), Formica (I), Di Meglio (I), Alvino (I). Angoli 5-3. Rec.: 1' pt, 5' st.
GROTTAGLIE TURRIS
1 3
GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 6; Di Quinzio 6, Camassa 6, Bennardo 5.5, Ianneo 6; D’Amario 5 (11' st Fraschini 5.5), Marini 6 (30' st Favret sv), Carteni 6; Pastano 6, De Angelis 5, D’Amblè 6. A disp.: Vitale, Pirone, Piperissa, Arcadio, Solidoro. All.: Orlando. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6.5; Perna 6, Varchetta 6, De Carlo 6.5, Semplice 6; Coppola 6, Pepe 6 (45' pt Russo 6.5), Sullo 6.5, Visciano 6; Stanzione 6 (25' st Famiano 6), Tortora 7 (9' st Crisantemo 6.5). A disp.: Mennella, Didato, Letterese, Qualano. All.: La Cava. ARBITRO: Silvestri di Isernia. MARCATORI: 18' pt D’Amblè (G), 43' pt Visciano (T); 4' st Tortora (T), 18' st Crisantemo (T). NOTE: Ammoniti Semplice, Sullo, Crisantemo per la Turris. Angoli 7-2. Recupero pt 1'; st 3'.
PIANURA SANT'ANTONIO
2 4
PIANURA (4-3-1-2): Pane 5; Carbonaro 5.5 (16' st Pirone 6.5), Allocca 5.5, Ianniello 5.5, Letizia 5.5; De Rosa 6, Palumbo 5.5, Temponi 5 (6' st Manzi 6); Manzo 4.5; Contino 6.5 (6' st Scarpato 6), Del Sorbo 5.5. A disp.: Leone , De Santo, Russo, Mele. All.: Gargiulo. SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6.5; Attanasio 6.5, Coccorullo 6.5, Itri sv (28' pt D’Aniello 6.5), De Girolamo 6.5; Pepe 7, Chierchia 6, Somma 7 (32'st De Biase sv), Agnello 6.5; Maffucci 7.5 (28' st Piemonte sv), Cocuzza 7. A disp.: D’Auria, Vitiello, Esposito, Velardi. All.: Nastri. ARBITRO: D’Angelo di Ascoli P. MARCATORI: 25' pt Cocuzza (S), 26' pt Somma (S), 22' st Pirone (P), 23' st Maffucci (S), 27' st Pepe (S), 39' st Contino (P). NOTE: Ammoniti: De Rosa (P), Contino (P), De Girolamo (S).
VENAFRO FASANO
0 0
VENAFRO(5-3-2): Izzo 7; Marzocchella 6, De Simone 6.5, Mele 6.5, D’Ottavio 7, Cavola 4.5; Monticelli 6.5, V. Ricamato 6, Marziale 5.5 (5' st Gueye 5.5); Nardolillo 5.5 (1' st El Ouazni 7), Patriciello 6 (44' st La Manna sv). A disp: Pietracupa, D’Elena, F. Ricamato, Minauda. All.: Buccilli. FASANO (4-4-2): Corno 6.5; Cornacchia 6, Diallo 7, Pistoia 6, Sanna 6; Pisano 7, Gentili 6, Rufini 6.5, Dimatera 5.5; Milozzi 5.5 (3' st Doria 6.5), Schiavone 6 (25' st Ianni sv). A disp.: Ullasci, Salvestroni, Comandatore, D’Atri, Dalcante. All.: Maiuri. ARBITRO: Crescenzi di S. Benedetto del Tronto. NOTE: al 45' st Di Matera (F) sbaglia un rigore (fuori). Espulso: al 45' st Cavola (V). Ammoniti: Marziale (V), Pisano(F), Sanna(F), Gentili(F), Doria(F). Angoli 4-3 per il Venafro.
Lunedì 27 aprile 2009
43 Sul risultato di parità a reti bianche Gomes ha fallito un calcio di rigore
Genzano, acuto di Masturzo Il temibile Pomigliano era andato in vantaggio con Ausiello PAGELLE GENZANO VENEZIANO (6,5) - buona prestazione con alcuni interventi davvero di ottimo livello. Incolpevole in occasione del gol avversario. TRIFONE (5,5) - primo tempo incolore come il resto della squadra. Spinge ma non è convinto e svolge il suo ruolo a metà tra attacco e difesa. AL SUO POSTO COMPIERCHIO ( 6) entra in campo determinato e concentrato aiutando la squadra ma divorandosi almeno due gol. GARGANO (7) - prestazione da sottolineare per il giovane bianco rosso. Contiene bene gli avversari e appoggia il centrocampo in fase di impostazione. MASTURZO (8)-semplicemente fantastico. In difesa è insuperabile e sui calci piazzati si improvvisa predatore in area di rigore. Suo il gol del pareggio che permette allo Sporting l'aggancio al Grottaglie. FISCINA (5)-prova in colore per lui. Causa il rigore e fatica tantissimo a tenere a bada Gomes. Da rivedere. SALBINI (4,5) - prestazione negativa in tutto e per tutto. AL 35'PT BACIO TERRACINO (4,5) - : prestazione assolutamente impalpabile. 3' dopo il suo ingresso si prende un'ammonizione senza senso. RICCIO (6,5) - mette in campo tutto quello che ha ma la gamba non gira come dovrebbe. Lavoro tutto corsa e aggressività. PAPAGNI (7) - : se non ci fosse lui a metà campo lo Sporting perderebbe tutto. Lotta, sgomita e non molla mai. Vero trascinatore. IMPAGLIAZZO (6,5) - : come sempre non molla mai. Si batte, sgomita ma non trova il gol per questione di centimetri. PEPE (6) - fa quello che può. Il gioco della squadra non lo aiuta e quando c'è da mettersi in evidenza non sempre mantiene la lucidità necessaria. Da rivedere. INSAURRALDE (5) - prestazione impalpabile del piccolo argentino. Corre tanta ma inutilmente. Spreca fiato ma non aiuta come dovrebbe. AL 34' SCHIAVONE (6,5)-entra in campo assolutamente indiavolato. Corre come un ossesso; insegue gli avversari e si propone in attacco sperando nel guizzo vincente.
GENZANO POMIGLIANO
1 1
SPORTING GENZANO: Veneziano, Trifone (9'st Compierchio), Gargano, Papagni, Masturzo, Fiscina, Salbini (35'pt Bacio Terracino), Riccio, Pepe, Insaurralde (34'st Schiavone); A disp. Borrelli, Carlino, Malito, Ricchiuti. All. Bacci. POMIGLIANO: Inserra, Scognamiglio, Noviello, Gasperini, Biancardi, De Rosa, Marzullo (21'st Alterio), Alleruzzo, Gomes, Ausiello, Ventre; A. disp. Violante, Mauro, Pesce, Porcaro, Cutulo. All. Bucaro. ARBITRO: Pingitore di Pisa RETI: 39'pt Ausiello, 19'st Masturzo. NOTE: temperatura ambientale gradevole. Terreno di gioco in discrete condizioni nonostante le abbondanti piogge dei giorni scorsi. Angoli sette a quattro per il Pomigliano. Ammoniti al 25'pt Masturzo, al 28'pt Alleruzzo, al 38'pt Bacio Terracino, al 4'st Insaurralde, al 33'st Riccio, al 45' st Impagliazzo. Dopo 11' di gioco Gomes ha fallito un calcio di rigore. GENZANO DI LUCANIA - Al Comunale di Genzano lo Sporting non va oltre il pareggio (11) contro il forte Pomigliano. Alla squadra alto bradanica serviva la vittoria ma è arrivato un pareggio tra le polemiche e che sembra aver definitivamente messo fine alle speranze di permanenza diretta in categoria. L'avvio di gara è emozionante perché lo Sporting fa correre molto la palla e già dopo 3' Impagliazzo mette paura a Inserra che vede la palla terminare di poco sopra la traversa. Il Pomigliano comincia a prendere le misura ma la gara non decolla. Al 11' episodio chiave in area bianco rossa; Gomes va via a Fiscina che, ingenuamente, lo atterra concedendo la massima punizione ai campani. Dal dischetto lo stesso Gomes fallisce la conclusione mettendo la palla sul fondo; Veneziano comunque bravo a intuire la traiettoria. La gara vive di accelerazioni repentine: al 19' Impagliazzo serve il libero Salbini che mette giù e spara a botta sicura verso l'estremo difensore ospite ma la palla si spegne sul fondo. Tre
Una fase della gara di ieri
L’ingresso in campo e sotto una fase della gara col Pomigliano
minuti dopo ci prova Impagliazzo da calcio piazzato ma la sua conclusione è altissima. Dopo la sfuriata iniziale dei padroni di casa, il Pomigliano
prende in mano la gara creando tante palle gol. Al 26' Marzullo salta Trifone e spara verso Veneziano ma Papagni e bravo a deviare in angolo. Alla mezzo-
Spogliatoio C’è amarezza nelle parole del tecnico, perchè i play out sono ormai certi
Bacci: «Nulla da rimproverare ai ragazzi» Terminato il match con un parapiglia generale e nervosismo tra alcuni giocatori scesi in campo, Mister Bacci ha commentato la gara ed è emersa tutta la delusione per questo pareggio e per una vittoria mancata: «Partendo dall'azione che ha portato in vantaggio i nostri avversari io non mi posso esprimere perché ero davvero lontano dall'azione. Tutti mi dicono che era fuorigioco ma io non posso dare una risposta definitiva perché, ripeto, ero troppo lontano dall'azione di gioco». Dopo aver puntualizzato e messo in risalto la possibilità di non poter giudicare la rete del Pomigliano, il Mister dello Sporting Genzano passa ad analizzare la gara dei suoi: “Io non posso rimproverare niente ai miei ragazzi. Siamo scesi in campo nel primo tempo davvero carichi e motivati. Dopo pochi minuti, però, ci siamo disuniti - continua il Mister - e abbiamo regalato l'intera frazione ai nostri avversari. Sicuramente la strigliata o meglio, le parole che ho detto ai ragazzi durante l'intervallo, sono servite a qualcosa perché c'è sta-
Il tecnico del Genzano, Bacci
ta una grande reazione in campo. Al fischio di inizio della seconda frazione di gioco io ho visto un grande Sporting che ha messo sotto il Pomigliano per cercare il pareggio. L'abbiamo trovato e dopo non ci siamo fermati.” Mister Bacci, nonostante una forte delusione incisa sul suo volte ha inoltre preso le difese della squadra: “Non posso dire niente
ai ragazzi perché hanno dato tutto quello che avevano. Sono stati bravi a credere nel pareggio e dopo non si sono rilassati. Hanno continuato a giocare nel tentativo di portare a casa i tre punti ma purtroppo non ci siamo riusciti.”. Dopo il Mister ha spiegato anche la decisione di tenere in panchina Compierchio, lanciando per la prima volta titolare in questa stagione il giovane attac-
cante italo - argentino Insaurralde: “Io ho quattro attaccanti e decido che chi sta meglio deve giocare. Durante la settimana abbiamo lavorato tanto e ho visto Insaurralde meglio che Compierchio.”. Da sottolineare l'assenza, pesante, di Murano infortunatosi a una caviglia prima del mach contro i campani e costretto quindi a saltare questa delicatissima sfida. Con un occhio alla classifica e vedendo il Sant'Antonio Abate ormai lontano sei punti con sole tre gare ancora a disposizione sembra ormai calato l'entusiasmo che ha regnato per l'intera settimana scorsa in casa Sporting: “Ora la situazione e la classifica di certo non ci favorisce. Mancano tre gare da qui alla fine del campionato e noi cercheremo di ottenere il massimo dei punti da qui sino alla fine. Tra tre settimane tireremo le somme continua Bacci - e vedremo cosa ci ha riservato questo campionato. A fine campionato vedremo cosa succede e se ci salveremo sarà una salvezza meritata, ma se dovremo affrontare i play out di certo non ci tireremo indietro.”. r.d.r.
ra ci prova ancora Impagliazzo, ancora da calcio di punizione, ma la sua conclusione è lenta e facile preda di Inserra. Al 37' preludio al gol degli ospiti e solo grazie a un intervento sulla linea di Masturzo lo Sporting evita il baratro. Il gol è nell'aria e, infatti, due minuti dopo Ausiello beffa tutti e porta in vantaggio gli ospiti. Gol contestatissimo dalla tifoseria e dai giocatori in campo dello Sporting vista la sospetta posizione di offside di Ausiello al momento del passaggio di Scognamiglio. Lo Sporting accusa il colpo e il Pomigliano prova a mettere parola fine al mach, senza però riuscirci. Il primo tempo si conclude con gli ospiti in vantaggio. La seconda frazione inizia nel nome dello Sporting Genzano che cerca subito il pareggio ma il Pomigliano è davvero attentissimo a non concedere spazi agli avversari. Al 17' Pomigliano velocissimo in contropiede con il solito Gomes che prova a chiudere il conto ma prima Masturzo e poi Gargano salvano la porta genzanese. Al 19', sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, Pepe mette in mezzo una palla pericolosissima e Masturzo di testa infila Inserra per il pareggio dello Sporting. La squadra di casa vola sulle ali dell'entusiasmo per il pareggio e al 27' Compierchio mette paura a Inserra che devia in angolo. Due minuti dopo, ancora Compierchio che, a tu per tu con il numero uno campano, sbaglia il controllo regalando palla agli avversari. Lo Sporting Genzano sembra aver terminato le energie e negli ultimissimi minuti del mach prova a rivenire fuori il Pomigliano ma la difesa genzanese fa buona guardia. Al 37' è ancora Gomes ha mettere paura allo Sporitng ma la sua conclusione e alta. Poi ci prova anche il neo entrato Tarantino ma un encomiabile Masturzo chiude ogni spazio. Il Signor Pingitore di Pisa manda tutti negli spogliatoi e per lo Sporting arriva un pareggio dal sapore di condanna. Gli uomini di Mister Bacci hanno messo in campo tutto quello che avevano in corpo ma non è bastato per battere il Pomigliano e credere ancora nella salvezza. Rocco De Rosa
Doppietta di Infantino e il Bitonto supera indenne la trasferta di Nocera NOCERINA BITONTO
2 2
NOCERINA : Galeano 6; Capezzuto 6, De Pascale 5, Iossa 4.5, Giordano 5.5; Polichetti 5, Giraldi 5.5, Serrapica 5.5, Cavallaro 6.5; Palumbo 7, Zappia 5 (12'st Tiscione 5). A disp.: Iennacolo, Apicella, Kaiser, Casale, De Masi, D’Esposito. All.: Pastore. BITONTO (4-5-1): Lima 6.5; Dentamaro 5.5, Camasta 6, Falanca 6, Montefusco 6; Nasca 6.5, De Santis 5.5, Modesto 6, Casisa 6, Di Bitetto 6 (44'st Martellotta sv); Infantino 6.5. A disp.: Castelletti, Romeo, Di Giovinazzo, Lo Grieco, Fiorentino, Persia. All.: Ruisi. ARBITRO: Dei Giudici di Latina. MARCATORI: 32'pt Palumbo (N), 10'st e 16'st Infantino (B), 42'st Capezzuto (N). NOTE: spettatori 500 circa. Espulso: al 45'st Infantino (B). PRIMO pari interno per la Nocerina di Pastore. Parte bene la Nocerina, ma il risultato si sblocca solo al 32°, grazie a Palumbo ottimamente servito da Cavallaro. La Nocerina va anche vicina al raddoppio, ma non riesce a chiudere la gara. Nella ripresa partono bene i pugliesi. La formazione di Ruisi prima agguanta il pari, poi supera la Nocerina. Decisiva la doppietta di Infantino (55° e 61°). I molossi si riversano in avanti, ma trovano il pari solo all'88° grazie ad un colpo di testa di Capezzuto ottimamente servito da Serrapica.
44 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
La rete di Poziello è stata una delle poche azioni pericolose dei campani
Francavilla, va bene così Vantaggio di Del Prete rimediato su calcio rigore dal Bacoli PAGELLE FRANCAVILLA
SIBILLA BACOLI 1 FRANCAVILLA PZ 1
DE BLASIO (6.5) - Pur non essendo chiamato a compiere interventi particolari, riesce a dare sicurezza all'intero reparto arretrato. Sicuro nelle uscite e sui tiri da fuori.
SIBILLA BACOLI (3-4-3): Luongo 5,5; Rainone 5,5, Vorzillo 6 (1' st Niola 5,5), Zinno 6,5; Manna 5, Dinolfo 6, Di Domenico 6, Criscuolo 6; Poziello 6,5, Bavero 5 (1' st Lepre 6), Parlacino 5,5 (30' st Esposito sv). A disp.: D'Antonio, Punziano, Zamparelli, Barone. All.: Carannante 6. FRANCAVILLA (4-4-3): De Blasio 6,5; Milella 6, Romaniello 6,5, Zangla 6, Nicolao 5,5; Di Sanza 6,5 (27' st Cocina sv), Scarnato 6, Di Senso 6,5 (14' st Gioia 6), Campo 5,5; Del Prete 7, De Palo 6 (8' st La Neve 6). A disp.: Bruno, Marziale, D'Amico, Zagaria. All.: Lazic 6,5. ARBITRO: Riccardi di Novara 5. RETI: pt 37' Del Prete (F); st 3' Poziello rig. (S). NOTE: Giornata nuvolosa, spettatori 300 circa. Ammoniti: Zinno, Di Domenico, Vorzillo, Dinolfo, Nicolao, Di Senso, Gioia. Angoli 5-4 per il Francavilla. Recupero: pt 1'; st 4'.
MILELLA (6) - Buona la prova del giovane terzino. Prima Parlacino poi Poziello non gli creano grossi grattacapi dalle sue parti. Nella ripresa si fa vedere anche in fase offensiva. Unica pecca: troppo nervosismo nel finale. ROMANIELLO (6.5) - Primo tempo da centrale, secondo in mediana al fianco di Di Senso. Positiva in entrambi i ruoli la sua prestazione. Insidiosa una sua punizione deviata sulla linea da Zinno in calcio d'angolo. ZANGLA (6) - La prima linea della Sibilla non gli crea grossi grattacapi e lui riesce a gestire bene l'intero reparto arretrato. NICOLAO (5.5) - Ad inizio ripresa si rende protagonista in negativo del dubbio episodio del penalty. Il contatto con Poziello è davvero minimo ma l'arbitro cade in inganno e decreta il rigore. Per il resto gara senza infamia e senza lode. DI SANZA (6.5) - Nella prima frazione è uno dei pochi a creare problemi nelle linea difensiva della Sibilla. (27' st Cocina s.v.) SCARNATO (6) - In mezzo al campo dà il suo prezioso contributo lottando con grane ardore. DI SENSO (6.5) - Si nota più che mai la sua presenza in mediana, è un punto di riferimento importante per i compagni.(14'st Gioia 6: Posizionatosi al centro della difesa, entra subito in partita) CAMPO (5.5) - : A fasi alterne. Offre buone giocate ma pecca di continuità. DEL PRETE (7) - Come al solito tocca a lui trovare la via della rete. Riesce, da grande opportunista, a concretizzare l'unica occasione capitatagli durante l'arco dei novanta minuti. Dovrebbe essere maggiormente rifornito dai suoi compagni di squadra. DE PALO (6)-: Clamoroso il suo colpo di testa che si spegne sulla traversa. Per il resto non incide particolarmente. (8'st La Neve 6: E' chiamato a dare maggior supporto a Del Prete. Ci riesce a sprazzi).
BACOLI - Punto prezioso quello conquistato in terra campana dal Francavilla. Gli uomini di Lazic tornano a casa con un risultato positivo e vedono sempre più vicina la conquista matematica della salvezza. Sono ancora cinque i punti di vantaggio sulla quintultima quando ormai mancano appena tre giornate alla fine del campionato. Un pari che tuttavia lascia qualche recriminazione in casa lucana, soprattutto per il rigore dubbio concesso dal signor Riccardi di Novara ai padroni di casa ad inizio ripresa. Al “Chiovato” gli uomini di Carannante puntano al ritorno al successo che manca dallo scorso 8 marzo (Sibilla-Bitonto 3-0). Privo degli squalificati Coquin, Pastore e Giliberti, il trainer flegreo lancia dal primo minuto Parlacino al fianco di Bavero in attacco.
Una formazione del Francavilla
Il Francavilla scende in campo con il consueto 4-4-2, con Del Prete supportato da De Paolo. L'avvio è piuttosto blando e le occasioni scarseggiano. Al 7' ci prova Di Senso dai venticinque metri ma la sua conclusione termina alta sulla traversa. Nei primi venti minuti è la Sibilla che prova a fare la partita anche se raramente si rende pericolosa dalle parti di De Blasio. Al 20' Poziello ha sul destro la possibilità di portare in vantaggio i padroni di casa, ma il suo intervento ravvicinato, sull'insidioso tiro cross di Parlacino, termina fuori. La risposta del Francavilla arriva direttamente sul calcio di punizione di Romaniello, sul quale è provvidenziale l'intervento sulla linea di capitan Zinno che di testa salva in calcio d'angolo. Il match non si sblocca e sugli spalti è la noia a farla da padrone. Al 37' arriva inaspettatamente la rete dei lucani con il solito Del Prete, lesto ad approfittare di uno svarioni di Rai-
none e a battere con un preciso lob Luongo in uscita. Il vantaggio galvanizza i ragazzi di Lazic che appena tre minuti dopo sfiorano il clamoroso raddoppio: Campo si libera sull'out destro e fa partire un preciso cross sul quale De Palo colpisce di testa una clamorosa traversa. Sul finire di prima frazione la Sibilla ha la possibilità di ristabilire la parità direttamente su calcio di punizione dal limite ma la conclusione di Parlacino si spegne sopra la traversa. Ad inizio ripresa avviene l'episodio dubbio che riporta il risultato in parità. Il direttore di gara vede una trattenuta di Nicolao ai danni di Poziello in piena area di rigore e non ha dubbi nel decretare il penalty a favore dei partenopei. Del tutto inutile le proteste di Del Prete e compagni per la più che dubbia trattenuta avvenuta in area. Dal dischetto si presenta lo stesso Poziello che non sbaglia, realizzando la rete del pari. Il pari sembra accontentare entrambe le compagini che di-
sputano un seconda frazione senza correre ulteriori rischi. Al 16' ci prova il neo entrato La Neve dai venticinque metri, Luongo blocca senza problemi. Alla mezz'ora altro salvataggio sulla linea di capitan Zinno al termine di una prolungata mischia nell'area di rigore bacolese. Carannante inserisce Esposito per l'opaco Parlacino e al 35' è proprio l'ultimo entrato a sfiorare la rete con una punizione insidiosa che si spegne di poco a lato. L'ultima emozione di un match piuttosto mediocre la regala Lepre con un tiro a giro deviato in corner dall'attento De Blasio. Un pari che non fa male a nessuno e che muove la classifica garantendo con ogni probabilità un finale di campionato tranquillo per entrambe la squadre. Un pizzico di recriminazione tuttavia per il Francavilla rimontata “grazie” ad un rigore che lascia più di qualche perplessità. Ciro Cuozzo sport@luedi.it
Spogliatoio Un altro passo dei sinnici verso il traguardo della salvezza diretta
Lazic: «Sul penalty ho davvero molti dubbi» BACOLI-Brindisi, Venafro e Pianura. Sono questi gli ultimi tre avversari che il Francavilla dovrà affrontare prima di chiudere la sua stagione. Basta guardare la classifica di queste tre squadre per rendersi conto che non sarà poi tanto difficile ottenere i punti necessari per la matematica salvezza. Il Brindisi ha ottenuto la matematica promozione in Seconda Divisione. Il Venafro invece è matematicamente retrocesso con il pareggio ottenuto in casa contro il Fasano. L'unica incognita è rappresentata dal Pianura, ancora in corsa per ottenere una migliore posizione in classifica in chiave playoff. A fine gare si mostra soddisfatto a metà il trainer lucano Lazic. “Sapevamo - afferma il tecnico serbo - che alla Sibilla mancavano alcuni giocatori di spessore come Coquin, Pastore e il centrocampista Giliberti. Loro praticamente sono scesi in campo senza l'attacco titolare. Affrontavamo un avversario che negli ultimi due mesi aveva raccolto poco e quindi aveva tutta l'intenzione di ritor-
nare al successo tra le mura amiche. Inoltre abbiamo giocato anche su un campo sintetico dove noi non eravamo assolutamente abituati rispetto ai nostri avversari. Per tale motivo ritengo questo punto molto importante anche se l'episodio del rigore mi ha lasciato più di qualche dubbio”. Un penalty giunto ad inizio ripresa, che ha consentito ai padroni di casa di riportare il punteggio sulla parità. “Abbiamo giocato un buon primo tempo - continua Lazic -, dove abbiamo offerto un buon calcio e ottenuto il meritato vantaggio. Nella ripresa la Sibilla ci ha messo in difficoltà con i lanci lunghi nella nostra area di rigore. Poi c'è stato l'episodio del penalty sul quale ho già espresso il mio pensiero. Tuttavia non credo che i nostri avversari abbiano ottenuto un pari ingiusto. Il pari è giusto anche se mi dispiace per il rigore concesso dall'arbitro”. Domenica arriverà il Brindisi e la matematica salvezza potrebbe arrivare proprio davanti ai propri sostenitori. “L'obiettivo analizza Lazic - ancora deve essere raggiunto, anche
Del Prete e in alto Lazic
se ci siamo molto vicini. Devo dire che vedendo l'andamento di questo girone potevamo sicuramente fare qualcosa in più”. Il trainer del Franca villa si riferisce a quei play-off che potevano esse-
re raggiunti. Nel spiegare i motivi che non hanno consentito ai suoi giocatori di lottare fino alla fine per il quinto posto, Lazic lancia qualche piccola frecciatina alla società lucana: “Sia noi che la Sibilla potevamo
tranquillamente lottare per ottenere un posto nei play-off. Cosa è mancato alla mia squadra? Sicuramente una punta da affiancare a Del Prete che è stato il solo ad andare a segno con una certa costanza. Ab-
biamo dovuto fare di necessità virtù, schierando man mano diversi under al fianco del nostro bomber. Con un altro realizzatore come Del Prete, avremmo con ogni probabilità lottato fino alla fine per i play-off”.
Sport 45
Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Az Picerno-Irsinese
29ª giornata Marcatori
0-2
st: 29’ e 39’ Fiorino
Banzi-F. Matera
2-0
pt: 31’ e 47’ Di Stadio
C. PISTICCI
71
29 22 5
2 68 15 15 13 2
0 37 5 14 9
3
2 31 10 53 +12
pt: 10’ Grieco, 31’ Buonomo; st: 2’ De Nittis, 12’ Guarino
A. CRISTOFARO
66
29 20 6
3 61 20 14 11 2
1 38 11 15 9
4
2 23 9 41 +9
Ferrandina-A. Cristofaro 0-2
MURESE
62
29 18 8
3 50 21 15 9
6
0 29 12 15 9
2
3 21 9 29 +3
VALDIANO L.
56
29 15 11 3 56 27 14 10 3
1 36 13 15 5
8
2 20 14 29 -1
AVIGLIANO
44
29 14 2 13 49 36 14 9
1
4 36 19 15 5
1
9 13 17 12 -13
POLICORO
44
29 12 8
9 42 37 15 9
4
2 19 8 14 3
4
7 23 29 5 -15
A. TRICARICO
38
29 11 5 13 46 43 14 7
2
5 25 16 15 4
3
8 21 27 3 -19
RICIGLIANO
38
29 10 8 11 34 35 15 7
4
4 21 16 14 3
4
7 13 19 0 -21
FERRANDINA
38
29 10 8 11 32 38 15 7
4
4 22 16 14 3
4
7 10 22 -6 -21
IRSINESE
35
29 9
8 12 29 39 14 7
4
3 17 12 15 2
4
9 12 27 -10 -22
AZ PICERNO
35
29 11 2 16 31 59 15 9
2
4 21 18 14 2
0 12 10 41 -28 -26
F. MATERA
33
29 10 3 16 34 49 14 9
0
5 24 19 15 1
3 11 10 30 -15 -24
ATELLA M.
31
29 8
7 14 25 44 14 7
3
4 14 13 15 1
4 10 11 31 -19 -26
VULTUR
21
29 6
3 20 25 53 15 5
2
8 15 23 14 1
1 12 10 30 -28 -38
BANZI
20
29 5
5 19 25 58 15 5
3
7 15 21 14 0
2 12 10 37 -33 -39
BALVANO
17
29 4
5 20 28 61 14 4
5
5 20 24 15 0
0 15 8 37 -33 -40
C. Pisticci-Atella M.
4-0
pt: 25’ Astudillo, 37’ Montenegro
Murese-Valdiano L. Policoro-Balvano
0-0 2-1
pt: 10’ Matturro (B), 43’ (r) Zizzamia (P); st: 38’ Zizzamia (P)
Ricigliano-Avigliano
0-3
pt: 1’ Verrastro; st: 11’ (a) Pignata, 18’ Petilli
Vultur-A. Tricarico
3-2
pt: 45’ Rapolla (V); st: 9’ Grassani D. (AT), 37’ Bozzi (AT); 43’ e 48’ Viggiano (V)
Prossimo turno
30ª giornata 01/05/09 ore 16.00
A. Cristofaro-Policoro A. Tricarico-C. Pisticci Atella M.-Az Picerno Avigliano-Banzi Balvano-Murese F. Matera-Ferrandina Irsinese-Ricigliano Valdiano L.-Vultur
23 Reti: Salamone (1) (V.Lauria) 18 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 17 Reti: Petilli (1) (Avigliano) 16 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Di Senso (Murese) 15 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico) 13 Reti: Mels (2) (C.Pisticci); Fiorino (1) (Irsinese); Zizzamia (5) (Policoro) 12 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 11 Reti: Di Cecca P. (F.Matera) 9 Reti: Dutra (Murese) 8 Reti: Leone A., Villano (A.Cristofaro); Damiano (Avigliano); Gagliardi (C.Pisticci); Russo (Policoro); Sanseviero (V.Lauria) 7 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Scarfone (4) (A.Tricarico); Rapolla (2) (Vultur) 6 Reti: Mastroberti (1) (AZ Picerno); Cirigliano (C.Pisticci); Gogoni (Ferrandina); Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Volpe (A.Cristofaro); Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Forino, Mancini (1) (Banzi); Grieco (3) (Ferrandina); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); 4 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Larotonda G. (2) (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Falcone (Balvano); Bavaro F., Di Stadio (Banzi); Lavecchia (C.Pisticci); Farinola A. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Lotano (3) (Murese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria); Viggiano (Vultur)
Meglio i biancorossi di Lardo nel primo tempo. Poi traversa di Carlucci e ospiti imprecisi
Zero gol, tante emozioni Murese e Valdiano si dividono la posta al termine di una gara lottata MURESE VALDIANO
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F.C. MURESE 2000 AURORA: Cocina; Gerbasio; Innocenti (al 5' Ponte); Nardiello; Lotano; Cella Antohi;; D'Arca; Dutra; Di Senso; Carlucci (all'84' Scaldaferri); all. Lardo. RUGGIERO VALDIANO: Serra; Torre; Discepolo; Di Falco; Calandriello; Chiacchio; Sanseviero; Di Brizzi; Salamone; Cava (al 55' Salvitelli); Zuccareli; all. Masullo; a disp. e D'Alto. ARBITRO: Villonio Antonello di Venosa; Collaboratori: La Sala Antonio Domenico di Moliterno e Sofia Giovanni di Moliterno. NOTE: Ammoniti: al 20' Cava per gioco falloso; al 26' Nardiello per gioco falloso; al 39' Chiacchio per gioco falloso; al 58' Sanseviero per non aver rispettato la distanza; al 66' Calandriello per trattenuta; all'83' Gerbasio per perdita di tempo. Recuperi: 1' e 4' LA MURESE pur non vincendo ha dato vita insieme al Ruggiero Lauria ad un gara molto bella ed avvincente. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e hanno fatto intravedere per lunghi tratti un bel gioco e ottime giocate. Nel primo tempo la Murese ha avuto due ghiotte occasioni per passare, mentre nella ripresa dopo la traversa colpita da Carlucci è stato Salamone a sbagliare due reti quasi fatte. Al 6' Dutra prende palla a trenta metri dalla porta e dal limite calcia sul palo più lontano e il portiere in tuffo mette in angolo. Al 12' Di Brizzi serve in verticale in area Salamone che da posizione decentrata calcia debolmente e centralmente e il portiere
Masullo:“Squadre nascoste” A rompere il ghiaccio per i commenti è il portierone della Murese che ha esordito nella sua vita sportiva in attacco, Gianluca Scaldaferri: “È stato emozionantissimo, all'età di trentacinque anni. Ringrazio mister Lardo per l'occasione offertami e i tifosi per l'incoraggiamento costante nei pochi minuti giocati in avanti. Al di fuori della mia personale esperienza, oggi la squadra nonostante le tante assenze ha disputato una bella gara e forse solo con un po' di fortuna e determinazione in più si poteva fare bottino pieno. È stata un'annata eccezionale: la vittoria in Coppa Italia e il terzo posto in classifica rappresentano il valore di un gruppo meraviglioso e di dirigenti altrettanto stupendi sotto il profilo umano”. Di umore identico è il mister ospite Masullo, che guarda già ai play off quando affronterà proprio la Murese: “Il risultato di parità è giusto. Brava la Murese e un po' imprecisi noi. Oggi le due squadre per le diverse defezioni erano un po' nascoste, e leggendo i risultati delle altre squadre appare sicuro lo scontro nei play off con la Murese tra meno di quindici giorni. Abbiamo alle spalle ancora il ricordo della finale di Coppa Italia persa, e speriamo di riuscire a vendicarci”. c.p. Murese in campo
blocca. Al 14' Di Senso mette al centro e per un soffio Carlucci non ci arriva di testa. Al 16' Zuccarelli di prima intenzione dalla distanza manda la palla debolmente tra le braccia del portiere. Al 19' Carlucci è chiuso in uscita con i piedi da Serra. Al 22' Sanseviero parte da sinistra si accentra e dal limite calcia fuori. Al 23' Serra con i pugni anticipa tutti sbrogliando una mischia minacciosa. Al 36' Salamone di testa sfiora il sette alla sinistra di Cocina. Al 37' corner di Zuccarelli e Salamone di testa da buona posizione manda la palla oltre la traversa. Al 38' Di Senso da sinistra impegna sul primo palo il portiere che con un tuffo manda la palla in an-
golo. Al 39' indecisione difensiva e Salamone manda fuori. Al 40' occasionissima dei padroni di casa. Cross di Di Senso da sinistra e Antohi tutto solo da sottomisura calcia oltre la traversa. Al 43' Di Senso serve la palla a Dutra che calcia di potenza, il portiere non trattiene e la difesa ospite si salva in angolo. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco nella ripresa che la Murese si fa più minacciosa. Al 47' punizione dal limite di Lotano, il portiere respinge corto e quasi dal fondo Carlucci calcia di prima intenzione mandando la palla a sbattere contro la traversa. Al 48' Carlucci imbecca Dutra che con uno stop fa secco il diretto marcatore e da
ottima posizione di potenza manda la palla a sfiorare la traversa. al 50 Di Brizzi dal limite calcia alto. al 60' Sanseviero parte da destra, come far suo, si accentra e calcia di forza, Cocina respinge corto e Salamone a porta spalancata calcia malamente oltre la traversa. al 69' D'Arca fugge sull'out di destra e il portiere salva il risultato ribattendo la conclusione in uscita. Al 78' Dutra per Di Senso, palla nuovamente a Dutra che al volo spedisce la palla verso il palo più vicino, il portiere respinge d'istinto con i pugni. Al 91' la Murese sfiora la rete del ko. Dutra libera in area Di Senso che tutto solo da due passi non trova la porta calciando di piatto. Carmine Pepe
Astudillo-Montenegro e Ferrandina ko
Oppido corsaro FERRANDINA OPPIDO
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FERRANDINA: Semprevivo, Ebro(39' st), Filippelli (31' pt Reis), Massari, Lanciano, Cardoso (25' st Loponte), Matrice, Ciardo, Messeri, Grieco, Gogoni. A disp. Cirigliano, Pipio, Canitano. All. Stigliano. OPPIDO: Di Colato, Provenzale R, Manniello D, Leone A, Giganti G, Volturno, Leone G (22' st Gioiello M), Vaccaro (40' st Provenzale C), Montenegro, Astudillo, Villano (33' st Giganti G). a disp. Gioiello F, Manniello V, Pappalardo, Manniello F. All. Manniello. ARBITRO: Castello di Potenza (Mugnolo e Barletta). RETI: 25' pt Astudillo (rig), 37' pt Montenegro. NOTE: ammoniti: Manniello D, Ciardo, Leone G; Matrice. Espulsi: 26' pt Messeri, 33' pt Filippelli e il tecnico Stigliano per un vivace scontro a bordo campo. IL FERRANDINA si congeda dal Santa Maria con una sconfitta. A piegare la squadra del presidente Capalbo, complice una direzione arbitrale discutibile, l'Oppido che così si conferma seconda forza del campionato. I gol tutti nella prima frazione. A sbloccare il risultato al 25' è Astudillo dal dischetto. Dubbio il rigore, frutto più della benevolenza del direttore di gara che di un interven-
to falloso di Filippelli. Subito dopo il Ferrandina rimane in dieci per l'espulsione dell'attaccante Messeri che reagisce a un buffetto di Manniello D, risparmiato dall'arbitro. Ma l'Oppido aveva messo in difficoltà i rossoblu già all'11 con Montenegro che di testa mette a dura prova i riflessi di Semprevivo e con Giganti G che spedisce a lato la ribattuta. Ancora insidiosi i bianco verdi al 16' su punizione di Astudillo e al 21' con un diagonale di Montenegro deviato di un soffio in angolo. Il Ferrandina risponde al 23' con Messeri, ma Di Colato non si fa sorprendere. Poi il vantaggio dell'Oppido e l'espulsione di Messeri eccitano più del dovuto gli animi. Il Ferrandina prova a riacciuffare il risultato al 29' su contropiede, ma Cardoso solo davanti al portiere conclude fiacco. A spegnere definitivamente le velleità dei padroni di casa al 37' l'ex Montenegro che in sospetto offside insacca dalla destra. Nella ripresa giganteggia Semprevivo. Se il passivo non aumenta è merito del numero 1 rossoblu. E' lui a dire no al 7', da distanza ravvicinatissima, a Leoni a e sulla ribattuta a Villano e al 15' a Montenegro con una provvidenziale uscita di piedi. A impedire la terza rete Matrice che nel contrasto si infortuna. In via precauzionale è stato accompagnato nel vicino ospedale di Matera. Margherita Agata m.agata@luedi.it
46 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
La squadra di Di Mase cede netto dopo l’espusione di Farenga e ora rischia
Fiorino inguaia il Picerno Il fantasista rossonero con una doppietta rilancia l’Irsinese PICERNO IRSINESE
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Patella: «Ci credevamo»
Fiorino è stato decisivo
PICERNO: Notargiacomo; Naturale; Bochicchio; Olita; Farenga; Salvia; Buonansegna (41' Quagliata); Sodo; Paterna; Mastroberti; Santarsiero (32's.t. Lottino A.). A disp.: Albano, Russo, Pietrafesa. All. Di Mase. IRSINESE: Fiore; Laurieri; Squicciarini; Vitale; Girone; Sansone; Cardone; Cannito (44's.t. Granieri); Piccininno (10's.t. De Leonardis); Fiorino; Venezia. A disp.: Cucuglielli, Gasparro, Popolizio, Leone, Di Nardo. All. Patella. RETI: 29'; 39's.t. Fiorino (I). NOTE: al 13's.t. Fiorino sbaglia un calcio di rigore. Espulso: al 15's.t. Farenga per somma di ammonizioni. Ammoniti: Mastroberti, Bochicchio (P); Vitale, Laurieri (I). PICERNO - Fiorino croce e delizia dell'Irsinese. Il fantasista rossonero dopo aver sbagliato un calcio di rigore sul risultato di 0-0, espugna il Comunale di Picerno mettendo a segno una doppietta che tira l'Irsinese fuori dalla bagarre dei play-out. Il Picerno invece si complica la vita e nella partita più attesa, quella della matematica salvezza, manda alle ortiche un'intera stagione. Gli uomini di mister Di Mase sono ora costretti a dover fare ri-
Mister Di Mase a fine gara è visibilmente amareggiato e scuro in volto. Mister una sconfitta questa che potrebbe compromettere la stagione. “Penso proprio che sia così. Mi auguro solo che domenica riusciamo a fare risultato ad Atella per uscire illesi da questa difficilissima situazione. Purtroppo non siamo abituati a soffrire e non riesco ancora a capire come abbiamo potuto perdere la testa per delle stupidaggini. Alla fine il campo amico è quello che ci ha condannato. Non siamo in grado di risolvere certi problemi in campo, speriamo solo di riuscirci alla fine”. Di tutt'altro umore mister Patella che festeggia con i suoi ragazzi negli spogliatoi. Mister un risultato al quale nessuno avrebbe creduto alla vigilia. “Non credo si tratti di una vittoria inaspettata. Noi siamo venuti qua per vincere pur sapendo di incontrare una squadra che in casa ha costruito la sua classifica, vincendo con squadre più blasonate di noi. Vincere era l'unico risultato per poter uscire momentaneamente dai play-out. Devo dire e senza presunzione che è stata una vittoria meritata, dove i ragazzi hanno espresso qualità e quantità. E alla fine quando giochi, vinci” l.r. sultato nell'ultima di campionato ad Atella per salvarsi senza passare per gli spareggi. La partita nel primo tempo è stata priva di emozioni, con entrambe le formazioni che hanno faticato ad imporre il proprio gioco, tanto che in campo non sembravano esserci due squadre che lottavano per la salvezza. Solo un intervento degno di nota al 13'. Punizione di Fiorino dalla destra sulla quale è bravo il portie-
re rossoblu a deviare in angolo. Nel secondo tempo la partita si accende. Nei primi minuti sono i padroni di casa a prendere l'iniziativa. Al 4' Santarsiero riceve al limite su suggerimento di Quagliata e di sinistro calcia di prepotenza con palla che si alza sulla traversa. Dopo pochi minuti ci prova Mastroberti su calcio da fermo, ma Fiore ben piazzato smanaccia in angolo. Risponde subito dopo l'Irsinese con un
colpo di testa di Sansone su angolo dalla sinistra, con l'estremo picernese che si supera deviando con una mano. Sull'azione seguente il direttore di gara fischia la massima punizione per un fallo di Farenga in area. Siamo al 13' quando Fiorino si presenta dagli undici metri. Breve rincorsa e palla che termina fuori dopo aver scheggiato la parte superiore della traversa. Farenga ammonito in precedenza reclama una
punizione per i suoi, ma l'arbitro con troppa veemenza tira fuori il secondo giallo e manda il capitano picernese anzi tempo sotto la doccia. Il Picerno pare non aver subito il contraccolpo tanto che Paterna al 24' trova un spiraglio in tuffo di testa su cross di Mastroberti, ma il numero uno irsinese di gran carriera salva la propria porta con una pronta respinta. L'Irsinese però forte del
vantaggio numerico, non perdona e al 29' una palla vagante in area rossoblu, viene raccolta da Fiorino che trafigge Notargiacomo con un insidioso rasoterra a volo. Doccia fredda per gli uomini di casa che perdono la testa e dopo dieci minuti vengono ancora puniti da un instancabile Fiorino che dopo aver eluso la marcatura di Bochicchio concede il bis e regala tre punti salvezza alla sua squadra. Leonida Russo
Grassani-Bozzi non bastano al Tricarico, ko in coda Punti pesanti per i bradanici per agguantare i play-out
Viggiano in cinque minuti fa resuscitare la Vultur VULTUR TRICARICO
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Banzi ok con Di Stadio La sua doppietta affossa il Forza Matera BANZI MATERA
VULTUR: Martone, Di Donato(25’st Viggiano), Di Tolve, Chimenti, Di Perna, Rapolla, Barbaro, Madonna, Salnitro, Starna, Marmora. A disp.: Lapenna, Cripezzi, Lanotte, Callimo, Lovasto, D’Urso. All. Finamore TRICARICO: Tedesco, Grassani F., Scarfone(43’pt Abrescia N.), Grassani D., Chessa, Di Girolamo, Lorusso(20’st Cannito), Proggi(36’st Maino), Sparapano, Porfido, Bozzi. A disp.: Basile, Palasciano, Farella, Abrescia S. All.Abrescia S. ARBITRO: Rubino di Moliterno (PaolilloChiechi) RETI: p.t al 45’ Rapolla (V)(rigore); s.t. al 9’ Grassani D.(T), al 37’ Bozzi (T), al 43’ e 48’ Viggiano (V). NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, temperatura primaverile. Ammoniti: Proggi e Di Girolamo del Tricarico, Madonna della Vultur. Espulsi: 43’p.t. Tedesco(T), al 46’ p.t. Rapolla(V). Angoli: 2 a 2. Recupero: p.t+2’; s.t.+4’.
Viggiano, capitano del Rionero
RIONERO - Con un micidiale colpo di coda finale la Vultur ha spento ogni velleità del Tricarico, che al comunale Corona ha giocato la partita della vita. Così non è stato perché gli ospiti non hanno ottenuto né l’una e né l’altra cosa, grazie all’uno-due di Angelo Viggiano. Le cose, a dire il vero, si erano inizialmente messe bene per i rioneresi che, passati per primi in vantaggio, si sono poi lasciati innervosire dal comportamento provocatorio degli ospiti, che ha portato all’espulsione di Rapolla. Da quel momento la direzione arbitrale non è stata più all’altezza della situazione soprattutto nei confronti dei padroni di casa, negando almeno altri due penalty. . Al 30’ Martone si salva di piede su tiro rabbioso di Bozzi. Quattro minuti dopo è ancora Martone ad opporsi con i pugni al tiro di Sparapano che al 41’da buona posizione ha messo la palla lontano dalla porta rionerese. Al 42’ affondo di Barbaro che viene atterrato dal portiere Tedesco, che si procura così espulsione e rigore. Mister Abrescia S. corre ai ripari facendo entrare il portiere di riserva Abrescia N. al posto di Scarfone. Finalmente al 45’ Rapolla batte dagli undici metri e manda il
portiere da una parte e il pallone dall’altra. Un minuto dopo Rapolla viene espulso per un fallo di reazione su Grassani D. che nel battere un fallo laterale, proprio sotto la tribuna vulturina, ha mandato (ai più è sembrato volutamente) il pallone in faccia a Salnitro. Il direttore di gara nella circostanza ha soltanto espulso il giocatore rionerese ma nessun cartellino per gli ospiti che pure non si erano comportati da santi. Nella ripresa gli ospiti prima pareggiano con Grassani D. al 9’ e poi gelano il Corona passando in vantaggio al 37’ con Bozzi con la difesa locale ferma in attesa di un fuori gioco non fischiato. Mister Finamore gioca la carta Viggiano al posto del difensore Di Donato e dopo un paio di atterramenti in area ospite non rilevati dal direttore di gara Viggiano pareggia i conti al 43’ a conclusione di un’azione avviata da Marmora, proseguita da Salnitro per Viggiano. Poi al 45’ e al 47’ prima Viggiano e poi Starna mancano la rete della vittoria che invece è messa a segno al 48’ in pieno recupero da Viggiano per l’esplosione del pubblico rionerese che continua a credere nella salvezza. Michele Rizzo
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BANZI: Lobasso, Finizio, Iovano, Lanzo, D'Asta, Mastrodomenico, Supino (15' st Pagano), Caporosso, Bavaro, Di Stadio, D'Auria (30'st Pisani), Dir.; Carburo. FORZA MATERA: Di Mola, La macchia, Acito, Di Pede, Palladino, Cocchiararo, Orsi (35' st Mancini), Biondino, Di Cecca, Ciardiello (32' st Gagliardi), Farinola,(16' st Cambio), All.: Liuzzi. ARBITRO: Di Lorenzo di Brindisi. RETI: Di Stadio al 31' e al 47' pt VINCE meritatamente il Banzi al termine di un match, non bello ma agonisticamente valido, complice anche l'elevata posta in palio. Comincia bene la formazione materana, netta la supremazia territoriale, già dalle prime battute. Al 10' l'ex Ciardiello dalla distanza senza esito. Al 12' ancora Ciardiello, che dal vertice destro manda la sfera di poco alto. Al 22' ancora il Matera, con Acito, ma Lobasso para. Al minuto 31, al primo affondo il Banzi passa, pregevole azione scambio, di stadio, Caporosso, con il primo che si presenta solo davanti a Di Mola, ed insacca per la rete del vantaggio Bantino. Il Matera accusa il colpo, al minuto 47, magistrale punizione dal vertice sini-
Di Cecca del Forza Matera in azione
stro di, Di Stadio, palla nel set alla sinistra dell'incolpevole Di Mola, tra il tripudio del pubblico Bantino che non crede ai propri occhi. La ripresa comincia con la formazione materana che si riversa in avanti, ma saranno poche le occasioni fino alla fine. Al 5° minuto il Banzi protesta per un inesistente fuorigioco segnalato a Bavaro lanciato a rete. La gara si incattivisce, al 65' il protagonista del match viene espulso per fallo di reazione. Al 76° cambio dalla distanza colpisce il palo con una punizione innocua dalla distanza. Al 77° Iovine dal vertice sinistro palla per Bavaro che solo davanti
a Di Mola si divora la palla che avrebbe potuto chiudere il match. Al 79° ancora Bavaro, splendida progressione palla a piede, solo davanti a Di Mola gli spara addosso. Al 85° Di Cecca in semirovesciata senza esito. Triplice fischio finale per la gioia dei tifosi bantini,la lotteria dei play out sembra più vicina. Euforia negli spogliatoi, vittoria dedicata al presidente Vigliotti che a fine stagione lascia. Questi dichiara: “Vittoria meritata con il cuore, voglio lasciare il Banzi nel massimo campionato regionale”. Ottima la direzione. Giulio Carcuro
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Lunedì 27 aprile 2009
Granata lanciati da Verrastro, a segno dopo 1’. Poi ci pensa il solito Petilli
Un tris che vale oro Avigliano super a Ricigliano e sempre più agganciato al quinto posto RICIGLIANO AVIGLIANO
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RICIGLIANO: Perna, Gaudioso, Falcone, Piegari(1'st Pietrafesa), Limmatola, Pignata, Bochicchio, Cirillo, Tomasiello, Minguzzi, Verrone (12't Severino). All. Dente (Squalificato). A Disp: Vaccaro, Dente. AVIGLIANO: Vaccaro, Magliarella (40'st Petraglia), De Mita, Camelia, Muzzillo, Verrastro, Fiorno, Santopietro, Dipietro (38'st Potenza), Petilli (36'st Tornillo), Damiano. A Disp: Chianese, Sileo, Grieco, Darwish. All. Filadelfia (Claps). ARBITRO: Russo(Bernalda)- Gioia E Pago Di Moliterno RETI: 1'pt Verrastro, 30'pt Autorete Pignata, 30' St Petilli NOTE: Ammoniti: Magliarella. Recupero:1+3. RICIGLIANO - Nell’ultima gara casalinga Il Ricigliano racimola una netta sconfitta al cospetto di un Avigliano che invece può ritenersi in piena lizza play-off. Motivazioni e stimoli diversi avevano accompagnato il prepartita, ormai il Ricigliano non aveva più nulla da pretendere, invece per gli ospiti i tre punti messi in cascina risultano alquanto importanti. La gara si evolve subito in favore degli ospiti, che alla prima azione dopo il fischio iniziale vanno già a rete con Verrastro, ben piazzato e libero dal vertice dell’angolo destro. Non si lascia però intimorire il Ricigliano, che fa intravedere subito la reazione con Limmatola dai 30 m,è angolo. Cirillo si appresta a calciare il corner,palla per Piegari,da questo a Bochicchio,
Petilli in gol. Sotto Filadelfia
che in diagonale spegne l’azione. Il gioco è però lento,anche le interruzioni decise dall’arbitro rendono la gara non vibrante. Al 23’ è ancora lo specialista in punizioni Limmatola a tentare
di pareggiare i conti,ma senza fortuna. Verso il 30’ il gioco si smuove un po’,con continui contropiedi per entrambi. Al 29’ la ghiotta è l’occasione di Bochicchio,che in diagonale colpi-
sce quasi l’esterno della rete. Dopo un giro di lancette è ancora l’Avigliano a sorridere,coadiuvato da un errore difensivo. Petilli colpisce la traversa, sul rimpallo Pignata invece di spazzare,involontariamente manda in rete. Il primo tempo termina qui. Al cambio di campo, mister Dente oggi in tribuna per squalifica, lascia in panchina Piegari,già acciacato dai primi minuti, ma che comunque aveva stretto i denti. La prima vera azione della seconda frazione arriva al 18’,con Severino che defilato tenta il colpaccio. Al 25’ i padroni di casa reclamano rigore,per atterramento in area dello stesso Severino, ma dopo pochi minuti tirano i remi in barca: Petilli dribbla Perna ed è 0-3. La gara non regala più nulla. Eleonora Cesareo
Gli jonici replicano con Zizzamia (doppietta) al gol-lampo di Matturro
Policoro, rimonta play-off Balvano sempre più in fondo POLICORO BALVANO
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POLICORO: Annunziata, Cicchelli, Digno, Miraglia, Nuzzi, Malucchi, Ripa, Falcone (94' Durante), Russo, Castoro, Zizzamia. A disp: Maida, Marta, Achillea, Degiorgio, Ciaglia, Donadio. All: Labriola. BALVANO: Moretto, Pentangelo, Iacullo, Turturiello P., Notaro, Piegari, Matturro, De Leonardis, Grasso, Moscato, Bovino. A disp: Casciano, Turturiello Costantino (1991), Turturiello Costantino (1992). All: Turturiello. ARBITRO: Manicone di Matera. RETI: 10' Matturro (Balvano), 43'(rig.) e 83' Zizzamia (Policoro) NOTE: Ammoniti: Miraglia, Malucchi, Ripa, Castoro (P); Pentangelo, Piegari, De Leonardis, Matturro, Grasso (B). Espulso al 71' Iacullo del Balvano per doppia ammonizione. POLICORO - L'ultima sfida casalinga di questo campionato d'Eccellenza porta una vittoria al Policoro 2000, che interrompe così una serie di tre sconfitte e può ancora sperare nella qualificazione ai play - off. Ieri pomeriggio gli jonici hanno sconfitto per 2 a 1 il Balvano, in una sfida avara di emozioni. Sono gli ospiti ad andare in vantaggio, al 10', con un gol che sembra una beffa per la difesa biancoceleste: Matturro tira da fuori area una palla che pare innocua, Annunziata non si muove ma la sfera centra prima la traversa e poi si insacca in rete, lasciando di stucco la squadra jonica e i tifosi sugli spalti. I ragazzi di mister Labriola provano a reagire ma sem-
Una formazione del Policoro
bra senza convinzione: al 14' giocata Digno - Ripa per Russo, Moretto è attento e ribatte la palla. Al 21' jonici ancora vicini al gol con Zizzamia che, solo davanti al portiere, lancia di pochissimo a lato. I padroni di casa insistono ma non riescono; il Balvano è attento e ce la mette tutta a proteggere il prezioso vantaggio. Al 41' l'azione che porterà al pareggio: Russo è buttato a terra a pochi metri dalla porta avversaria, Manicone concede il rigore, dal dischetto Zizzamia è infallibile e, con un tiro non particolarmente forte, supera Moretto (43'). Il primo tempo in archivio con il pareggio degli jonici. La seconda frazione di gioco si apre su ritmi blandi e l'incapacità delle due squadre di essere veramente pericolose. Bisognerà infatti attendere il 67' per la prima azione degna di nota della ripresa, con il policorese Russo che ci prova dalla distan-
za. Pochi minuti dopo, al 71', e il Balvano resta in dieci, con l'espulsione di Iacullo per doppia ammonizione. La superiorità numerica e l'assenza di reazioni da parte degli ospiti porta il Policoro ad agguantare il vantaggio, grazie al solito Zizzamia che, all'83', capta il passaggio di Ripa (lanciato dalla punizione di Falcone) e non fallisce, beffando ancora una volta Moretto. E l'ultima azione della gara è ancora per i padroni di casa, con l'undici jonico a caccia del terzo sigillo, bloccato in extremis dal portiere balvanese. Grazie alla vittoria di ieri il Policoro resta in lizza per la qualificazione ai play - off, essendo al quinto posto, in coabitazione con l'Avigliano. Si deciderà tutto venerdì prossimo, ad Oppido Lucano, nella delicata sfida contro la seconda della classe Angelo Cristofaro. Eleonora Cesareo
Claps: “Siamo fiduciosi” A fine gara il veterano Cirillo dichiara: “abbiamo raggiunto anche quest’anno un obiettivo importante, e in queste ultime gare lo abbiamo fatto nella memoria del Presidente Caponigri. Saluto e ringrazio tutti per questi tre anni belli trascorsi a Ricigliano,sperando che la dirigenza attuale abbia un riconoscimento per i sacrifici che io e i miei compagni abbiamo fatto quest’anno con tutte le difficoltà”. Sulla stessa scia d’onda mister Dente: “non ho nulla da rimproverare ai miei,anzi sono da premiare anche perché non abbiamo avuto la possibilità di effettuare allenamenti regolari per via di tutte le difficoltà che abbiamo incontrato. Senza stimoli, questa classifica è un miracolo. E il lavoro svolto da me da gennaio fino ad ora è stato una rivelazione. Sono contento”. Mister Claps: “sono contento per la prestazione su un campo comunque difficile. Si sono visti i frutti di tutto il lavoro svolto, e questa vittoria ci dà la giusta spinta per i play off, e siamo molto fiduciosi per il prosieguo. Anche se la gara è stata subito in discesa, ci siamo comportati davvero bene”. e.c.
48 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Il patron Panetta: «Ora lavoriamoo per la D»
Pisticci in festa Un poker che vale la D PISTICCI ATELLA M.
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PISTICCI: Coretti, De Nittis, Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia (17' s.t. Capobianco), Buonomo, Cirigliano, Grieco (23' s,t, Regina), Farinola (13' s.t. Cozzolino). A disposizione: Esposito, Giuliani, Cappiello. All.: Valente. ATELLA MONTICCHIO: Mariano, Montano, Colangelo, Romaniello (40' p.t. Telesca), Casalle, Gamma, Angelillo, Larotonda G. (9' s.t. Leccese), Libutti, Carriero (17' s.t. Lanotte), Strozza. A disposizione: Di Biase, Guglielmi, D'Annucci, Grieco. All.: Mecca. ARBITRO: Passannante (sezione di Potenza). Assistenti: Di Leo, Pallotta RETI: 10' p.t. Grieco, 31' p.t. Buonomo, 2' s.t. De Nittis, 12' s.t. Guarino NOTE: Ammoniti: Grieco, Farinola, Gamma. Recuperi 2' e 1'. Spettatori 1000 circa. Terreno in buone condizioni. Cielo coperto con assenza di precipitazioni. IL PISTICCI CORONA il suo sogno. Batte senza problemi l'Atella e vola in serie D. Per la terza volta nella storia calcistica della città. Per la seconda volta con questa società sportiva: la Pol. C.S. Pisticci, che solo due anni fa affondava nella polvere di una retrocessione comunque meno indolore della scomparsa che si era corso il rischio di patire l'estate precedente. Poi la resurrezione. Due anni fantastici, di trionfi e grande calcio. Un campionato di Promozione dominato, un campionato di Eccellenza vinto tra mille difficoltà. Un aspetto che avvalora maggiormente l'impresa della capolista, capace, nel momento clou del torneo, di non perdere un colpo. Le lacrime nella festa post partita non hanno mai avuto un sapore così dolce. La D è il giusto premio per un gruppo dirigente fatto di persone prive di grandi
mezzi economici, ma molto tenaci ed attaccatissime alla causa. E' il premio, poi, per uno spogliatoio fantastico, capace di far quadrato nei momenti di difficoltà e di trasformare in pane quotidiano il lavoro infrasettimanale. La mano di Valente si stende imperiosa sul suo giovane gruppo. Perché il tecnico ci ha messo tanto di suo nel trasformare una somma di giocatori interessanti in una squadra vincente e schiacciasassi. Un Valente profeta in patria. Perché nel 2000/01 fu di nuovo lui l'allenatore in grado di portare la squadra in D. Ma se quella volta il si trovò al posto giusto nel momento giusto, questa volta il successo sa di impresa, perché quei presupposti economici oggi non c'erano e per vincere bisognava puntare sul lavoro e sulle competenze. Doti che l'allenatore gialloble ha ampiamente dimostrato di avere. Sono 13 le vittorie consecutive del Pisticci che hanno spezzato le reni della concorrenza. Come sono 25 i risultati utili consecutivi per una squadra che non perde dall'8 ottobre. E la D è un premio anche per i tifosi che nel biennio più buio della loro storia hanno saputo ritrovarsi ed offrire lo spettacolo mostrato ieri al “Michetti” stracolmo in ogni ordine di posti. L'Atella, in questo contesto, è un partner malcapitato. La capolista ci mette solo 10 minuti per mandare in rete il gol che vale una promozione. Segna Anselmo Grieco, capocannoniere gialloble, con una precisa inzuccata sottoporta sugli sviluppi di un corner. Gli ospiti non riescono ad opporre resistenza. Anche perché si ritrovano di fronte ad una cornice di pubblico sproporzionata per questa categoria. La capolista ha fame e non vuole correre rischi. L'undici pisticcese riprende subito a macinare gioco. Ci pensa Buonomo ad insaccare il gol della sicurezza. Al 31' Cirigliano se ne va in bello sti-
«Un’opera d’arte» Valente esalta il cuore e le doti del suo gruppo
Un anno da record Filotto di 13 vittorie 25 risultati utili L’ultima sconfitta risale a novembre Festa di gruppo per il Pisticci (le foto sono di gialloble.com)
le, conclude a rete, ma Mariano si oppone. La sfera capita sui piedi di Buonomo che da fuori area insacca con precisione. E' il gol della certezza. Ma il Pisticci non si ferma, il primo tempo finisce 2-0. Nella ripresa, dopo solo due minuti va in gol De Nittis su un delizioso suggerimento di Lavecchia. Al 12' segna Guarino con un
pregevole pallonetto. La D è in tasca. Dopo mezz'ora l'arbitro fischia la fine che decreta la pacifica invasione del popolo gialloble. Tifosi, squadra e società si uniscono in una colorata celebrazione che proseguirà per tutta la sera nel centro storico, come storico è l'aver centrato questo traguardo. Il Pisticci torna in serie D dopo
sette anni. L'ultima volta fu una comparsa amara e fugace. La speranza è che questa volta il sogno della dirigenza capeggiata da Donato Panetta possa continuare ancora e superare traguardi impensabili per una realtà calcistica che solo due anni fa rischiava di scomparire. Roberto D'Alessandro Il gran protagonista mister Valente
Emozionato, ma lucido come al solito il tecnico Valente, che commenta con soddisfazione la conquista della serie D. “Raggiungiamo questo traguardo - dice Valente con il contributo di tutti: società, ambiente e questi miei ragazzi meravigliosi. Ci ho messo del mio. Sicuramente il mio cuore. Non so se la mia competenza. Alla fine è stata un'opera d'arte. Abbiamo giocato con solo due difensori e siamo risultati la migliore difesa. E senza attaccanti veri siamo stati miglior attacco. Questa squadra è riuscita sempre ad esprimere un bel gioco con una continuità di rendimento eccezionale. Questi ragazzi hanno saputo sviluppare il senso di sacrificio attraverso l'umiltà. Tutto questo ci ha permesso di essere i migliori”. Ma quando ha creduto che questa squadra potesse vincere il campionato? “Ci ho creduto sempre, anche nelle difficoltà. E per questo ringrazio il presidente Panetta perché soprattutto in quei momenti ci è stato vicino. Ho creduto che avremmo potuto vincere il campionato dopo la vittoria di Policoro ed il pareggio raggiunto a Muro, entrambe le volte in rimonta”. Il nome di Valente, adesso, è scritto nella storia del calcio pisticcese, perché il tecnico ha raggiunto due volte la D con la Pol. C.S. Pisticci. “E' un aspetto che mi inorgoglisce - prosegue il tecnico come pisticcese e che mi emoziona molto. Sono orgoglioso di aver realizzato le cose più belle nella mia carriera calcistica qui a Pisticci. Ringrazio, pertanto, questa società che ha creduto nel progetto. Mai avrei sognato, dopo la retrocessione di due anni fa, di arrivare fino a questo punto. Le due precedenti volte che una squadra di Pisticci è salita in D c'era un progetto ambizioso alle spalle. Oggi, invece, non ci sono i capitali di allora. Per questo abbiamo ottenuto un risultato sensazionale”. Un Valente plurivicente in ec-
cellenza lucana che, però, non ha mai avuto l'opportunità di allenare in D. Sarà la volta buona? “Sarei felicissimo di rimanere qui, ma non mi faccio illusioni, viste anche le esperienze del passato”. Immensamente soddisfatto il presidente del Pisticci, Donato Panetta che parla di “Vittoria meritata, anche se bisogna fare i complimenti alle avversarie che hanno tenuto a testa ad una grande squadra, rendendo avvincente il campionato”. In tre anni Panetta ha salvato il calcio a Pisticci, è retrocesso ed ha vinto due campionati di seguito. Una esperienza per nulla noiosa: “non me l'aspettavo nemmeno io - commenta Panetta -. Ma vorrei precisare che sono il presidente di un gruppo di amici. Abbiamo iniziato assieme questa esperienza e la passione ci ha portato fin qui. Adesso vedremo di organizzarci per il futuro. Per quello che mi riguarda sono abituato a dimettermi ogni anno dalla carica. Se vorranno riconfer-
marmi farò ciò che ho fatto in questi anni”. Ma Pisticci può fare la serie D? “Le nostra condizioni economiche - riprende a dire il numero uno gialloble - non sono eccezionali. Lavoriamo tanto per reperire le risorse. Non ci sono grossi imprenditori e per dare corpo alle nostre casse c'è da lavorare sodo, ogni giorno. Bisognerà, inoltre, provare a sopperire continuando a fare scelte intelligenti, come quelle prese finora”.Sul futuro di mister Valente, infine, Panetta ha le idee molto chiare: “Se ci sarà l'accordo sul mio nome per la presidenza - conclude - sicuramente Valente sarà l'allenatore del Pisticci, sempre che poi si trovi un accordo con lui. Altrimenti non sarò io il responsabile delle scelte future della società e quindi non saprei dire”. I complimenti ed un grosso in bocca al lupo per il futuro giungono a Panetta ed a tutti i tifosi dal fondatore della Pol. C.S. Pisticci, Luciano De Biasi:
“Raggiungere questo traguardo è motivo di grande soddisfazione - dice l'indimenticato presidente gialloble - ed ovviamente non posso che partecipare a questa gioia, perché mi emoziona sapere che una realtà nata nel 1996 con il mio contributo ancora oggi riesce a vivere nella continuità e regalare emozioni. Questo risultato significa che ho seminato bene e che coloro che mi sono succeduti hanno saputo raccogliere la sfida con passione e fare un ottimo lavoro. Hanno avuto la forza di risollevarsi dalla retrocessione e di tornare addirittura in D. E' una vittoria che in un certo qual modo ripaga anche me. Inoltre chi l'ha ottenuta, ovvero Donato Panetta, oltre che mio amico era il faro in campo della prima Pol. C.S. Pisticci. Oggi sa condurre la società così come allora guidava i suoi compagni in campo. La speranza, adesso, è che si possa sfatare il tabù della serie D. Io ripeto un concetto che ho avuto modo di ribadire più volte in passato: c'è bisogno del sacrificio e del contributo di tutti . Bisogna che i diversi fattori che ruotano intorno al calcio locale si diano da fare e facciano ognuno la sua parte, perché un gruppo da solo non può reggere economicamente per molto. Spero che i tempi siano cambiati e che Pisticci mostri la maturità necessaria a sapersi meritare la serie D e mantenerla per molti anni”.
LA STORIA
IL CAMMINO STAGIONALE L'EPILOGO potrebbe indurre a credere che era tutto scritto. Il Pisticci partiva sulla carta favorito per la vittoria finale, aveva allestito uno squadrone e doveva vincere il campionato a mani basse. A guardare i numeri con cui si conclude la stagione e soprattutto il suo esito, la previsione non può che ritenersi azzeccata. Ma la realtà, tuttavia, per chi ha seguito attentamente i destini di questa squadra nel corso dell'intera stagione, è molto diversa. La vittoria che porta i gialloble per la terza volta nella loro storia in serie D non avrà dell'incredibile, ma è molto meno scontata di quanto appare. Alle prime uscite il Pisticci, neopromosso, non brilla. Perde le prime due trasferte con squadre di basso rango e non esprime un gran gioco. I nuovi innesti faticano ad ingranare. Ma i successi si costruiscono attraverso il lavoro. E quello del tecnico Valente assieme al suo rinnovato gruppo è dei migliori tanto che, con il trascorrere delle giornate, inizia a dare i suoi frutti. Mentre la dirigenza si dimostra abile a creare tutte le condizioni adatte a vincere attraverso un operato sapiente in fase gestionale e di scelte. Archiviata positivamente la difficile trasferta di Oppido e dopo il pareggio nel derby con il Ferrandina (le uniche due squadre che i gialloble non batteranno nel corso del campionato), la compagine jonica si mette a macinare una serie impressionante di suc-
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Lunedì 27 aprile 2009
cessi. Alla fine la striscia di vittorie arriva a tredici con il Pisticci capace di conquistare i tre punti dall'ottava alla ventesima giornata (dal 2 novembre all' 1 febbraio) collezionando gli scalpi illustri di Murese, Policoro e Ruggiero Valdiano nonostante le croniche difficoltà di organico. La rosa gialloble, infatti, è ridotta e paga dazio agli infortuni di lungo corso. Il campionato di Salerno finisce dopo 6 turni, quello di Mels è costernato da guai muscolari. Altri acciacchi interessano a turno diversi giocatori. Ma al mercato di riparazione la dirigenza azzecca gli innesti, su tutti Farinola e Cozzolino. Mentre la squadra si esprime a memoria. Fa gol a raffica. Ne prende pochi. E trova in Grieco il terminale di un attacco atipico, ma efficace. Mels, invece, riesce comunque a far valere la sua classe. Per il resto l'asse portante della squadra passa per la solidità difensiva garantita da Di Maria, per la sontuosa stagione interpretata da Guarino in mezzo al campo e per l'esperienza di capitan Fortunato. Determinanti, inoltre, le prestazioni di Casale, De Biasi e Lavecchia, che concluderà la stagione da capitano. Il ritmo forsennato imposto dai gialloble nella fase centrale del torneo consente di scalare posizioni ed eliminare il gap con Policoro, A. Cristofaro e Murese. Il sorpasso che porta in vetta la compagine jonica arriva alla prima di ritorno, a gen-
naio, quando Murese ed A. Cristofaro impattano nel big match ed i gialloble battono il Picerno riuscendo per la prima volta nella stagione a mettere il muso davanti alla due potentine. Da quel momento la capolista riuscirà a gestire un vantaggio minimo, senza mai più perdere la leadership. Nonostante il risicato margine di vantaggio sulle inseguitrici la squadra riesce a giocare il suo calcio, senza patire condizionamenti, grazie ad una impressionante capacità di tenere altissima la concentrazione e non avere cali nel rendimento. Le due vittorie esterne con Ruggiero Valdiano e Ricigliano (quest'ultima a tavolino) fanno accrescere le ambizioni del gialloble che, nonostante il calendario sfavorevole, guadagnano un punto sulle inseguitrici. La serie di successi consecutivi si interrompe alla 21a giornata quando il Pisticci pareggia in casa con l'A. Cristofaro. Il dopo partita apre la fase più delicata del torneo per la squadra del presidente Panetta. Mels paga un caro prezzo alla tensione post gara, picchia un dirigente, si ritrova fuori rosa e decide di lasciar tutto e volare in Argentina. Qualche giornata più in là anche Gagliardi va via. Il Pisticci, adesso, può contare su una rosa striminzita ed i timori che possa risultare non più competitivo per le posizioni di vertice sono più che fondati. Anche perché nel frattempo finisce anzitempo l cam-
pionato di capitan Fortunato, out alla 19a e fino a fine stagione per infortunio. Di buono c'è che l'innesto di Cirigliano risulta ancora una volta azzeccato, mentre quello di Buonomo è utile a restituire esperienza ad un organico troppo giovane. Ammortizzati i contraccolpi di un periodo burrascoso, perché gli strascichi del caso Mels si ripercuotono anche in società, il Pisticci riesce a ritrovarsi contro ogni previsione. Con il nuovo assetto la squadra perde tanto sulla carta, ma in campo riesce ad esprimersi a meraviglia ed in poche settimane torna a macinare gioco e risultati. La partita chiave è alla 24a sul campo del Policoro, dove un Pisticci incerottato passa per 2-1 grazie ad una memorabile prestazione che inietterà la giusta dose di fiducia nel sangue della truppa di Valente. Il resto è storia recente con la capolista che esce indenne dalla trasferta di Muro Lucano e riesce a gestire il massimo vantaggio stagionale di 5 punti fino alla fine, dimostrando una grande serenità di approccio alle partite, una immensa fiducia nei propri mezzi e, soprattutto, riuscendo a non patire in alcun modo le tensioni da alta quota e la paura di vincere. Il principale merito del Pisticci è stato quello di sapere diventare, attraverso il lavoro e l'umiltà, la squadra forte che assolutamente non era all'inizio dell'anno.
QUELLA della Pol. C.S. Pisticci è una storia che dura da 13 anni. Una esperienza di sport e di vita molto frizzante, ricca di emozioni, zeppa di successi e caratterizzata anche da qualche amarezza. E' la storia, innanzitutto, di una città che vede risorgere il calcio locale dopo la gloria raggiunta nel periodo storico di massimosplendore conil compiantoGaetano Michetti alla guida di un sodalizio che conquistòla Dalla finedegli anni'80 espadroneggiò in Interregionale con una squadra fantastica. Poi, però, quella realtà fece il suo tempo,vennero meno le condizioni per proseguire a quei livelli e la Pol. C.R. Pisticci scomparve. In un'altra porzione del territorio pisticcese, nel frattempo, qualcuno aveva piantato un seme destinato a germogliare e portare tanti frutti. Luciano De Biasi, un potentino trapiantato a Pisticci per motivi di lavoro nella zona industriale di Pisticci Scalo, creò nell'84 la Polisportiva Val Basento. La squadra, che si basava sulla valorizzazione dei talenti locali, militò in campionati minori fino al 1996, quando De Biasi decise di trasformarla nell'attuale Pol. C.S. Pisticci, sbarcando sul suolo dell'allora stadio San Gaetano. Al primo anno, confortata anche dal ritrovato entusiasmo di una piazza che potè tornare a respirare aria di calcio locale, vinse il campionato di prima categoria con allenatore Petracca, ds Valente e capitano Donato Panetta (l'attuale presidente). Poi, nel 97/98, conquistò anche la Promo-
zione partendo con Fontana in panchina e chiudendo l'anno con Valente il quale, la stagione successiva, disputò un egregio campionato di Eccellenza. La Pol. C.S. Pisticci si confermò ancora nella massima categoria regionale con Montenegro. Poi, nel 2000/2001, la dirigenza accolse l'imprenditore Nicola Benedetto che divenne presidente. Valente tornò in sella e fu costruita una squadra molto competitiva con l'obiettivo di vincere il campionato. Cosa che avvenne a margine di una cavalcata imperiosa di fronte alla quale nulla potè il pur competitivo Francavilla.Le basi del progetto, tuttavia, non erano solide. Benedetto lasciò a fine campionato e vennero meno i presupposti per sobbarcarsi la serie D. Il guanto di sfida fu raccolto comunque dalla vecchia dirigenza, anche se alla guida del sodalizio, adesso, era salito l'avvocato D'Angella. L'esperienza in D (un gesto di spontanea generosità, purtroppo non sostenuto da un vero progetto, anche perché non ci fu tempo) non fu esaltante, tanto che il Pisticci, affidato a Montenegro, poi a Miceli e poi nuovamente a Montenegro, retrocesse con soli 17 punti.L'anno successivo, tuttavia, De Biasi ritornò in carica, spinto dalla passione e da nuovi stimoli. Lo storico presidente (assieme allo storico gruppo di riferimento) costruì una nuova squadra, si affidò all'emergente tecnico Natiello ed onorò il campionato chiudendo al quarto posto.A fronte di un grande successo nel gioco e nei ri-
sultati il presidente De Biasi, però, fu costretto a lasciare a fine anno per l'eccessiva onerosità della gestione. Ma l'anno dopo la vecchia dirigenza, con D'Angella nuovamente in carica, riuscì a potare a termine il torneo con D'Ascanio puntando su Mels in campo e sulla competenza del preparatore Alfano.Nel 2004/05 alla guida della dirigenza salì Amedeo Iorio che confermò D'Ascanio, pur dovendolo esonerare a metà stagione per scarsi risultati. La squadra raggiunse a fatica la salvezza senza sostituire il tecnico e sotto la guida del preparatore Castronuovo e del ds Lanera. Anche Iorio, tuttavia,gettò la spugnadopo unanno. Si aprì una fase d'incertezza che si risolse con il coinvolgimento dell'imprenditore Giacomo Iula che iniziò il torneo con D'Ascanio e lo concluse con Passarella (già ds nell'ultimo anno di De Biasi con Natiello in panchina).Il Pisticci ottenne la salvezza, ma per la sua storia si aprì una parentesi buia, dopo quella sostanzialmente incolore del post De Biasi.Nel 2006/07 Iula rimase in carica dopo che in estate aveva consegnato la squadra al Sindaco Bellitti avendo preso atto di una insostenibile situazione di solitudine gestionale. L'imprenditore potè tornare sui suoi passi grazie all'iniezione di fiducia della nuova cordata capeggiata da Panetta che si fece avanti garantendo una presenza sufficiente a mandare avanti una squadra di calcio.Sul campo, tuttavia, fu una stagione terribile. La squadra venne affidata a
Mattei, ma i risultati furono pessimi tanto che il Pisticci patì una cocente retrocessione. A stagione in corso, inoltre, si era formalizzato il passaggio di consegne tra Iula e Panetta alla presidenza. Anche se è bene dire che il gruppo Iula non si è mai allontanato realmente dalla Pol. C.S. Pisticci, garantendo sino ad oggi e nella continuità il suo importante sostegno.Per tornare alla storia, tuttavia, la società, oltre che uscire con le ossa rotte dall'ultimo campionato, aveva l'onere di affrontare la controversa vertenza con l'ex allenatore Passarella, già iniziata l'anno prima. Una condanna della giustizia sportiva rese quanto mai oneroso il mantenimento del titolo, assieme ad altre passività da ammortizzare.Spinto da nuove energie, il sodalizio del dottor Panetta risolse tutte le questioni pendenti eliminando le passività e, soprattutto, attrezzò subito una squadra capace di riportare il Pisticci nella massima serie regionale. Il miracolo del gruppoPanettasi completaquest'annoconla seconda promozione consecutiva e l'accesso alla serie D per la seconda volta nella storia della Pol. C.S. Pisticci e per la terza in quella del calcio a Pisticci, attraverso una entusiasmante cavalcata di successi lunga due anni. Adesso, per la rampante dirigenza gialloble, si apre una fase nuova, quella del confronto con una categoria Interregionale. Ma questa è un'altra storia. Oggi è il momento di godersi il successo.
50 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Bella-A. Scanzano
29ª giornata Marcatori
1-2
3’ st Ricigliano M. (B), 7’ st Chiruzzi (AS), 45’ st Montemurro (AS)
Latronico-Lagopesole
1-1
38' st Lattuga (Lat), 40' st Zaccagnino (Lag)
Miglionico-Grottole
0-0
Pescopagano-Moliterno 1-2 10' pt Zelante (P), 20' pt Petrocelli (M), 46' pt Molletta (M)
R. Irsina-Vitalba
3-2
9' pt Colucci (V), 5' st Savino (RI), 15' st Parisi (V), 20' st Santangelo (RI), 48 ' st Palo (RI)
R. Tolve-Santarcang.
3-0
26' pt Ragone, 44' st Postiglione, 46' st Benedetto
R. TOLVE
69
29 21 6
2 53 14 15 11 3
1 28 7 14 10 3
1 25 7 39 +10
B. PLEIADE
61
29 18 7
4 46 20 14 9
4
1 23 8 15 9
3
3 23 12 26 +4
VIGGIANO
58
29 16 10 3 42 16 15 12 2
1 28 5 14 4
8
2 14 11 26 -1
A. SCANZANO
54
29 15 9
5 45 19 14 11 3
0 28 5 15 4
6
5 17 14 26 -3
R. IRSINA
50
29 15 5
9 51 34 15 10 3
2 32 13 14 5
2
7 19 21 17 -11
MIGLIONICO
48
29 13 9
7 36 26 15 5
6
4 17 14 14 8
3
3 19 12 10 -11
MOLITERNO
46
29 13 7
9 40 29 14 8
4
2 24 12 15 5
3
7 16 17 11 -11
S. Montalbano-Varisius
0-0
BELLA
46
29 14 4 11 35 30 15 10 1
4 19 10 14 4
3
7 16 20 5 -13
Viggiano-B. Pleiade
1-0
GROTTOLE
41
29 11 8 10 34 33 14 7
2
5 21 19 16 4
6
5 13 14 1 -16
PESCOPAGANO
34
29 9
7 13 41 40 15 6
5
4 25 16 14 3
2
9 16 24 1 -25
SANTARCANG.
28
29 8
4 17 30 48 14 8
1
5 24 19 15 0
3 12 6 29 -18 -29
VITALBA
27
29 7
6 16 36 45 14 4
3
7 18 17 15 3
3
VARISIUS
25
28 6
7 15 35 52 13 5
3
5 20 15 15 1
4 10 15 37 -17 -29
LAGOPESOLE
18
28 4
6 18 18 51 14 3
1 10 11 24 14 1
5
S. MONTALBANO
17
29 4
5 20 14 63 16 2
5
8
8 26 14 2
0 12 6 37 -49 -44
LATRONICO
16
29 2 10 17 16 52 15 1
9
5 14 22 14 1
1 12 2 30 -36 -47
6’ st Salera
Prossimo turno
30ª giornata 01/05/09 ore 16.00
A. Scanzano-Latronico B. Pleiade-S. Montalbano Grottole-Pescopagano Lagopesole-R. Tolve Moliterno-R. Irsina Santarcang.-Viggiano Varisius-Miglionico Vitalba-Bella
9 18 28 -9 -30
8
7 27 -33 -38
20 Reti: Campisano (Viggiano) 17 Reti: Savino (R.Irsina) 16 Reti: Lambertini (Borussia P.) 14 reti: Montemurro (A.Scanzano) 13 reti: Ragone (R.Tolve) 12 reti: Rusciani, Schettino (1) (Borussia P.); Tataranni (Miglionico) 11 reti:Papangelo N. (1) (R.Irsina); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Chiruzzi (6) (A.Scanzano); Molletta (1) (Moliterno); Tolve (R.Tolve) 9 reti: Postiglione (5) (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Benedetto (A.Scanzano); Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Ricigliano M. (Bella); Puntillo (Grottole); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Gonnella (Pescopagano); Armaiuoli (Varisius) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Zelante (Pescopagano); Palo A., Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Gerardi, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)
Ragone, Postiglione e Bendetto regalano la promozione a Camelia e soci
Sua Eccellenza Real Tolve REAL TOLVE 3 SANTARCANG. 0 REAL TOLVE : Villa, Damiano, Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve, Benedetto, Ragone, Diana, Esposito. A disp: Paradiso, Montesano, De Angelis, Rinaldi, Cortese. All. Camelia SANTARCANGIOLESE : Di Gioia, Gallitelli, Lospinuso, Di Monte, Di Taranto, Agata, Aurelio, Armentano, Bitetti, Carriero, Casalingo. A disp. : Fanelli, D'Agostino, Lavecchia, Mariuolo, Montano. All. Castronuovo RETI: 26' p.t. Ragone, 44' s.t. Postiglione, 46' s.t. Benedetto ARBITRO: Venutolo (PZ) ; Assistenti Esposito e Mariano NOTE: campo in perfette condizioni, spettatori circa 700. TOLVE - Tutto molto bello! Il Tolve ritorna in Eccellenza al culmine di una stagione stratosferica. Tre a zero il punteggio con il quale Postiglione e soci hanno scritto la parola fine al campionato. Ragone, Postiglione e Benedetto nel tabellino dei marcatori in quella che sarà la partita da raccontare. Bella la stagione, bello tutto, ma l'ultima partita è quella che resta dentro. Sventolio di bandiere sugli spalti ed il giallo e rosso a farla da padrone. La Santarcangiolese vittima predestinata con la maglietta a strisce giallo rosse a trarre in inganno qualche spettatore distratto. Della partita c'è poco da raccontare con i padroni di casa che non sono mai andati in affanno ed hanno tenuto il campo annullando le eventuali intenzioni belliche degli avversari. Tolve e Postiglione a far
La formazione scesa in campo ieri e sotto la splendida tifoseria tolvese
da calamita nella zona nevralgica e Greppo e Mazzacane a dare sfoggio di tutta la loro eleganza calcistica. È Benedetto a divorarsi una clamorosa palla gol da solo davanti a Di Gioia. Il gol che sblocca la partita ed indirizza di fatto la gara sui binari giusti, arriva al 26' quando Ragone in rovesciata beffa l'incerto estremo ospite. È l'apoteosi. Un Diana molto attivo e pericoloso ci prova più volte ma senza fortuna. Da segnalare che Villa, senza pagare il biglietto, ha assistito a tutta la gara senza mai essere chiamato in causa. Il secondo tempo è accademia. Il Tolve a menar le danze e la Santarcangiolese a provare ad infastidire i padroni di casa. Ritmi tutt'altro che piacevoli. I gol che portano il punteggio sul tre a zero arrivano al 43' con Postiglione che di piatto destro beffa Di Gioia ed al 46' con Benedetto. Il triplice fischio di Venutolo sancisce la fine della partita e dà il via alla festa. È la prima volta che il Tolve vince sul campo un campionato e dopo più di un decennio ritorna sul massimo palcoscenico calcistico regionale. Che la festa abbia inizio. Giro d'onore per gli attori principali di questa fantastica sceneggiatura. In piazza San Rocco vengono accolti come delle star. La testa è già al futuro: “Chi non salta è dell'Oppido!”. Non è bello, ma è chiaro che in una festa ci possono essere degli sfotto che appartengono ad un campanile che fa parte del calcio e in particolare di quello regionale. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
Sport 51
Lunedì 27 aprile 2009
Il patron: «Il futuro dipenderà da quello che esprimerà la comunità tolvese»
Scatta l’apoteosi giallorossa Salto di categoria previsto in 5 anni: centrato al secondo tentativo LA CAVALCATA TOLVE - Il campionato del Real Tolve si può dividere essenzialmente in due tronconi: ante - Borussia e post Borussia. Proprio la squadra che fino all'ultimo è restata attaccata all'undici bradanico ha deciso le sorti della compagine cara al presidente Grignetti. Andiamo a spiegarvi il perché. La stagione inizia sotto la guida tecnica di Rosario Romano che dall'anno precedente aveva la guida tecnica della squadra. Rosa di tutto rispetto che fin dalle prime battute ha fatto capire di non voler recitare un ruolo di semplice comparsa. Nelle prime cinque giornate raccolgono l'intera posta in palio, frutto di altrettanti successi, alcuni dei quali molto pesanti su campi di squadre accreditate al salto di categoria. Nell'ordine si inchinano alla squadra giallorossa: Latronico, Viggiano, Montalbano, Miglionico e Pescopagano. La squadra non gioca un grande calcio ma è molto pratica. Nel derby con il Real Irsina arriva il primo pareggio, due a due il risultato finale. Tocca al Bella pagare dazio alla dura legge del San Rocco e cede per due a zero . Il due novembre arriva la prima sconfitta stagionale in quel di Scanzano per due a zero . Ancora una volta in terra ionica si raccolgono solo le briciole. Da qui un leggero appannamento che fa registrare una serie di tre pareggi consecutivi con il Vitalba in casa, a Moliterno ed ancora a domicilio con il Grottole . Si registrano i primi mugugni sulla gestione Romano. Arriva un'altra vittoria in quel di Matera per due a zero contro il Varisius, ma ormai si aspetta solo l'occasione giusta per dare il benservito a Rosario Romano ed al suo staff. Il sette dicembre giunge a Tolve il Borussia Pleiade che con una gara giocata in maniera encomiabile fa sua l'intera posta in palio vincendo per 3-2 . E' l'ultima partita di Romano sulla panchina del Tolve. La dirigenza dà il via all'epurazione. Con il mister vanno via Santangelo, Palo G. , Moreschi, Soldo, Beneduce, Gerardi e D'Andria. Gli succede in panchina Pinuccio Camelia e con lui arrivano giocatori di tutto rispetto: Villa, Greppo, Damiano, Pietrafesa, Benedetto. Se fin qui il cammino del Tolve era stato al di sopra di ogni aspettativa, l'ingaggio di Camelia non può più nascondere le reali ambizioni del Tolve. Il percorso che intraprende Camelia è sontuoso. Greppo in coppia con Mazzacane chiude a doppia mandata la difesa e dal 14 dicembre al 19 aprile sono solo tre i gol al passivo di cui uno su rigore. Trentuno invece i gol fatti che portano il Tolve anche in testa alla graduatoria del miglior attacco. Ruolino di tredici vittorie e due pareggi. Dieci le vittorie consecutive interrotte dal “piacevole” pareggio in casa del Borussia Pleiade. Da splendido e piacevole sottofondo alla marcia trionfale del Tolve, troviamo i Kaoten, gruppo ultra che non ha mai fatto mancare il proprio apporto in casa e soprattutto in tutte le trasferte. Il resto è storia di oggi che non abbiamo ancora scritto ma che sicuramente sarà a lieto fine. Gianluigi Armiento
LA STORIA
Il Real Tolve schierato in tenuta di festa
La felicità a fine gara al San Rocco
Camelia “bagnato” e felice
La festa a piazza San Rocco a Tolve ieri
TOLVE - Come al solito, la zona antistante gli spogliatoi è off limits. Piove, ma non è colpa di Giove Pluvio ma dei gavettoni che in questi casi sono di rito. Cerchiamo di estraniare i rappresentanti della fantastica cavalcata. La precedenza al Presidente Grignetti. Al suo ingresso in società ci fu la promessa che in cinque anni ci sarebbe stato il salto di categoria. Il tutto è avvenuto con un notevole anticipo. Adesso? “Il futuro dipende tutto da ciò che la comunità di Tolve riuscirà a fare per stare vicino alla società.” Si prevedono investimenti indirizzati ad un campionato tranquillo o si vuole recitare un ruolo da protagonista? “Il sottoscritto è abituato a vincere, quindi una mia permanenza in società vorrà dire che giocheremo per fare un campionato di vertice.” Ringraziamenti particolari ? “ A tutto lo staff societario ed ai tifosi che ci sono stati vicino. Inoltre un ringraziamento va fatto all'ex presidente Rocco Mattia”Tocca a mister Camelia, magico burattinaio di un teatrino che ha dominato la scena. Tutto molto facile ? “ Sembra, ma così non è. La squadra si è espressa in maniera ottimale in tutti i reparti anche se il fatto che si siano subiti solo tre gol dal mio avvento in panchina, fa balzare subito agli occhi l'efficienza del pacchetto arretrato.” Un pensiero per i tifosi del Tolve ? ”Meravigliosi. Uno dei motivi che mi spinsero ad abbracciare il progetto Tolve fu proprio il calore della tifoseria che ebbi modo di osservare ed apprezzare da spettatore. Sono anni che giro questi campi ma una tifoseria del genere è paragonabile davvero a poche altre. Meritano il salto in Eccellenza. La vittoria è per tutto l'ambiente. ” Capitan Postiglione, com'è per un tolvese vincere un campionato con la squadra del proprio paese da capitano ? “Un'emozione fortissima, prima della partita ero molto teso ed il mister mi ha tranquillizzato preannunciandomi la festa.” Finalmente ti abbiamo visto segnare un gol su
Il pubblico che gremiva lo stadio tolvese
Il capo ultras del Real Tolve premia Postiglione
azione “ E' il secondo. Il primo lo realizzai proprio a Santarcangelo.” In piazza incontriamo il Sindaco che da primo cittadino è orgoglioso di questo salto di categoria. Il Tolve ritorna nella massima serie regionale dopo oltre un decennio di assenza. Da vecchio Kaoten, un pensiero su questa promozione “ Sono molto felice per questo prestigioso risultato, sia come uno dei fondatori dei Kaoten e sia nei panni di Sindaco. Bisogna dire che questo risultato è stato colto con una serie di sforzi e di investimenti non indifferenti per i quali voglio ringraziare innanzitutto la società nella persona del Presidente Grignetti, tutto lo staff tecnico, a partire dal mister e a tutti i giocatori, i quali hanno onorato sul campo i sacrifici di cui accennavo prima.” Adesso categoria superiore che richiede apporti maggiori . Come si pone l'amministrazione in questo disegno? “ Come nostra abitudine ed in virtù dei tempi che corrono, poniamo la nostra disponibilità per quelle che sono le nostre competenze. Ci aspettiamo che già in un futuro prossimo si possa avere un incontro con la società per discutere sul da farsi.” Bello rivedere gli spalti del San Rocco gremiti di tifosi che non hanno fatto mai mancare il proprio apporto alla squadra? “Questo è il mio primo motivo di orgoglio. Oltre a vedere gli spalti sempre pieni, sono felicissimo perché sono stati esempio di tifoseria “per bene” in quanto hanno sostenuto la squadra ed hanno coniugato questa passione con un grande senso di civiltà che è culminato con i due gemellaggi che gli ultrà hanno siglato con i tifosi del Borussia e Santarcangiolese. Vorrei raccontare un aneddoto: in una delle volte che mi trovavo a navigare su Facebook ho trovato in chat capitan Postiglione al quale ho rivolto un ringraziamento per il rispetto che lui ha dimostrato sempre nei confronti dei Kaoten. E' un vero atto di “tolvesità” di cui sono orgoglioso e per cui voglio ringraziare Rocco Postiglione.” gia.arm.
TOLVE - In principio era lo Juventus Club Andromeda Tolve. Così possiamo esordire per raccontare la breve storia calcistica dell'attuale compagine societaria che primeggia nel campionato di Promozione lucana. Fondata nel 1989 con alla presidenza Luigi Moles, partecipa a tutti i livelli di campionati giovanili regionali, vincendone uno nel 1991 nella categoria Pulcini, con una squadra affidata alle sapienti mani di mister Nicola Potenza. A partire dal 2001 subentra alla presidenza Rocco Mattia con il quale si allestisce, dopo svariati anni di assenza dai palcoscenici calcistici regionali, una squadra per disputare il campionato di terza categoria. La guida tecnica è nelle mani di Rocco Sabatino ed al primo tentativo c'è subito il salto di categoria. Nel 2002/2003 con una squadra interamente composta da atleti tolvesi viene conquistata un'ulteriore promozione in prima categoria, seppur grazie ad un ripescaggio. Nelle annate calcistiche che vanno dal 2003 al 2005 lo Juventus Club Andromeda ottiene i seguenti piazzamenti: 10° posto in 1^categoria con allenatore Nicola Pacilio; contemporaneamente la seconda squadra in 3^categoria ottiene un 7° posto con Francesco Grignetti al timone. Inoltre partecipa al campionato Giovanissimi classificandosi al secondo posto ed al campionato Esordienti con in panchina Giampiero Vassallo. Nel 2005/2006 c'è la fusione con la SMIL e la società prende il nome di ASD Real Tolve. Dal 2005 al 2008 vengono disputati campionati di prima categoria con alla presidenza ancora Rocco Mattia. Nell'ultimo anno, grazie al ripescaggio, il Tolve ritorna in Promozione. Agli albori dell'attuale stagione vi è l'accorpamento dell'AS Tolve, l'altra squadra del paese, che nel frattempo aveva disputato dal 2003 al 2008 campionati di 3^ e 2^ categoria. Sul ponte di comando sale Antonello Grignetti e la squadra allestita per disputare la stagione attuale è da subito protagonista restandoci fino alla fine, dominando in lungo ed in largo il campionato. gi.ar.
52 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Policoro con il secondo posto in tasca, gli uomini di Villani sono terzi
Salera piega il Borussia La vittoria del Viggiano permetterà la disputa dei play off VIGGIANO PLEIADE
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VIGGIANO: Laurita, La Neve, Stefani, Marchese, Sabia, Racina, Casella (13’ st Pandolfo), Marsicovetere, Campisano, Sanchirico, Salera (28’ st Genovese). A disp.: Nigro, Cauzillo, Gargaro, Siniscalchi, Robortella. Allenatore: Villani BORUSSIA PLEIADE: Pinelli, Corvino (35’ st Liuzzi), Ferrara, Giannini, Santoro, Toscano, Margiotta, Graziano, Gioia (9’ st Lambertini), Schettino, Rusciani (20’ st Nettis). A disp.: Suriano, Buongiorno, Gammino, Bisignano. Allenatore: Viola. ARBITRO: Cauzillo di Potenza (Delfino – Picerno) RETE: 6’ st Salera NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Marsicovetere, Campisano, Casella, Laurita (V). Angoli: 4-1 per Borussia Pleiade. Recupero: pt 1’; st 5’. Spettatori: circa 120 di cui una cinquantina provenienti da Policoro. VIGGIANO – Pericolo scongiurato. I play – off si disputano. Il Viggiano grazie alla prima marcatura stagionale di Salera supera il Borussia Pleiade e regala le speranze di disputare i play – off all’Atletico Scanzano, Real Irsina e Miglionico in una giornata in cui il Real Tolve festeggia lo storico ritorno in Eccellenza. Ad una giornata dalla fine i quadri sono chiari. La squadra di Viola incontrerà una tra Real Irsina e Miglionico e il Viggiano da ieri matematicamente terzo affronterà nell’appendice degli spareggi l’Atletico Scanzano vincente a Bella per 2-1. Si infrangono quindi sul più bello i sogni del Borussia Pleiade che in caso di vittoria avrebbe potuto portarsi a nove punti di vantaggio sugli uomini di vantaggio ad una giornata dal termine e chiudere anticipatamente la promozione nel massimo campionato regionale. Così non è avvenuto. I valligiani hanno giocato la loro onesta partita ed hanno fatto sì che venisse data l’opportunità anche ad altre squadre di dispu-
Molletta dà i 3 punti al Moliterno
Il Pescopagano costretto alla resa PESCOPAG. MOLITERNO
PESCOPAGANO: Altera, Di Fazio, Lanza V., Tavarone (1' st Miele), Califano, Cordasco, Lanza A., Capasso, Lamorte (33' st Gonnella) Vicinanza, Zelante (13' st Angiolillo). A disp.: Roselli, Laurenziello, Pelosi, Lotano. All: Toscano. MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Cirigliano, La Salvia, Ancellotti (23' st Sico), Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Petrocelli, Sanchirico, Molletta. A disp.: Castelluccio, Casentino, Crisci, Abete, Fittipaldi. ARBITRO: Santoro. RETI: 10' pt Zelante, 20' pt Petrocelli, 46' pt Molletta. NOTE: Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 200 circa. Espulsi: Pelosi (P) per proteste dalla panchina e Califano (P) per fallo di reazione su Cirigliano.
In alto la formazione del Viggiano vittoriosa nel big match della penultima giornata. Accanto il Borussia Pleiade Policoro
tarli per tentare il salto di categoria. Sugli spalti coreografie d’altri tempi e cori da stadio vero hanno reso la partita più bella e accesa nei novanta minuti di gioco. Nelle prime battute di gioco sono gli jonici a cercare la porta difesa da Laurita con Ferrara che costringe l’estremo difensore biancazzurro alla deviazione in angolo su un tiro – cross (12’). Il Borussia Pleiade ci prova poi con Toscano sugli sviluppi di un calcio di punizione con un tocco misura che non spaventa più di tanto il numero uno locale che blocca (26’). Al 27’ Sanchirico su punizione sfiora il palo. Cinque minuti dopo Rusciani si coordina bene al volo ma mette di poco a lato. Al 33’ Cauzillo non fischia un rigore grande quanto ad una casa a Cam-
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pisano per un intervento da dietro di Santoro. Gli ospiti graziati dalla decisione del direttore di gara si rilanciano in avanti e Rusciani calcia fuori su passaggio di Schettino (43’). Nella ripresa il Viggiano rientra più convinto in campo e trova subito il gol. Però prima del vantaggio c’è da riportare il gran tiro di Sanchirico che dalla distanza ha indirizzato per un nulla la palla alta sopra la traversa (2’). E’ il preludio al gol che arriva al 6’. Campisano allunga la sfera a Salera che scatta verso Pinelli e lo supera con un bel diagonale su cui nulla può fare. Al 9’ Pinelli neutralizza la spaccata di Campisano su cross di Sanchrico. In seguito Viola decide di inserire Lambertini per Gioia ed è proprio il neoentrato che con una legnata
dai 30 metri costringe Laurita al salvataggio in corner. Poi c’è solo il tempo per vedere due importanti opportunità sprecate da Sanchirico le cui conclusioni terminano entrambe sul fondo (17’ e 24’). Si finisce con una girandola di sostituzioni e di continue interruzioni di gioco che inducono l’arbitro a concedere cinque interminabili minuti di recupero. Allo scoccare del quinto minuto di recupero la tifoseria viggianese può esultare per la vittoria e per l’aritmetica certezza dei play – off. I supporters venuti da Policoro devono assorbirsi in un sol colpo la sconfitta e la vittoria del campionato del Real Tolve che l’aveva fermata una settimana fa sul proprio campo. Biagio Bianculli sport@luedi.ir
PESCOPAGANO - Amara disfatta per il Pescopagano, che stecca l'ultima gara casalinga, ma riceve comunque l'applauso finale dei propri supporters. Ad avere la meglio al termine dei novanta minuti di gioco è stato un Moliterno fin troppo agguerrito, che ha lottato con veemenza su tutti i palloni. La prima parte della gara era tutta di marca locale e vedeva protagonista un Vicinanza davvero in palla. Sua la conclusione al 2'pt, che impegnava severamente Fittipaldi. Al 10'pt arrivava la rete del vantaggio locale: Vicinanza lavorava un ottimo pallone sulla sinistra, superava in dribbling un avversario e metteva la sfera al centro per la splendida inzuccata ad incrociare del giovanissimo Zelante. Dopo soli quattro minuti una splendida apertura di 30 metri di Lamorte, imbeccava Vicinanza la cui conclusione di controbalzo finiva sull'esterno della rete. Al 20' pt su calcio piazzato da circa 20 metri gli ospiti tro-
Molletta del Moliterno
vavano la rete del pari complice una deviazione sulla conclusione di Petrocelli. Dopo due minuti Molletta sprecava da buona posizione la rete del vantaggio. Al 43'pt ancora Molletta con un lob da 25 metri chiamava Altera all'intervento prodigioso con il quale mandava la sfera ad impattare sul palo. Nei minuti di recupero della prima frazione di gioco gli ospiti passavano in vantaggio colpendo in contropiede con Molletta, in posizione molto dubbia, a realizzare in diagonale dopo un'apertura da sinistra di Albini. Nella seconda frazione di gioco il team di casa cercava subito la rete del vantaggio, ma il calcio piazzato di Vicinanza al 1'st finiva sulla traversa senza trovare deviazione alcuna. Non accadeva praticamente più nulla di rilevante fino al 44' st quando Petrocelli aveva la palla buona per portare la sua squadra sul 3-1, ma Altera con uno splendido intervento in due tempi gli negava la gioia del gol. Gabriele Lotano sport@luedi.it
Pareggio a reti inviolate tra la formazione di Paterino e il Grottole allenato di D’Ascanio
Il Miglionico è fuori dalla zona che conta MIGLIONICO GROTTOLE
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MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo, Giordano, Sabatelli, Galeota E., D'Aria, Santochirico (10'st Fattore), Salluce, Tataranni, Corleto (22'st Di Tinco). A disp.: Prisco, Resta, Galeota D., Grande, Scandiffio. All.: Paterino GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Amodio, Buono (8'st Di Pede), D'Alessandro, Allegretti, Prisco, Paladino, Moramarco (22'st Alfarano), Scarnato, Puntillo. A disp: D'Alessandro, Iacovino. All: D’Ascanio ARBITRO: Cassano M. Teresa di Sant'Arcangelo (Sapienza-Pescuma)
NOTE: Un minuto di raccoglimento per prematura scomparsa dirigente materano Giovanni Vizziello. Espulsi: 29'st Di Pede (G) e Menzella (M) per fallo di reazione. Ammoniti: Giordano,Galeota (M), Scarnato,Prisco (G). Recupero: 1' pt, 4' st. MATERA - Zero e porto zero. E’ stato questo il risultato sul campo che porta il Miglionico per la prima volta fuori dalla zona playoff e grazie ai cugini del Grottole che in campo non si sono risparmiati e sugli spalti hanno incitato affinché il Grottole annullasse la formazione di “casa”. Alla fine è stato un pareggio che non soddisfa il Miglionico che vede i play-
off ora in mano alla Real Irsina e distanti due lunghezze. Il risultato ha soddisfatto e non poco il Grottole che vedeva nella gara una sorta di rivalsa per un ricorso subito all'andata quando dopo il pareggio sul campo, la vittoria andò a tavolino al Miglionico per inadempienze al regolamento. La cronaca della gara è stata davvero scarna di episodi di gioco. Ha evidenziato un ottimo arbitraggio in rosa da parte della sig.ra Cassano di Moliterno che si è dimostrata arbitro con le 3C: carina, competente e coraggiosa. Al 29' del secondo tempo due sono stati i cartellini
rossi senza remora alcuna. Di Pede è andato sotto la doccia anzitempo per un fallo su Salluce e Menzella per aver preso “non da regolamento” le sue difese. La cronaca vede nel primo tempo un tiro di Giordano smorzato dalla difesa nei minuti iniziali e al 30' un incursione di Trapanaro dalla destra che costringe Capozzi ad un uscita di pugno. La ripresa è stata condita da cartellini e espulsioni per troppo vociferare in campo registra un incursione di Menzella al 5' con un timido tiro di Corleto che passa lontano dal palo della porta difesa da Zaccaro. Solo al 25' gli animi si ri-
La terna arbitrale della sfida tra Miglionico e Grottole
scaldano per un rigore reclamato dal Miglionico. Sandwich sul neo-entrato Di Tinco lanciato a rete, da parte di D'Alessandro e Allegretti ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 29' l'episodio descritto sedato e condito con due rossi e qualche giallo a se-
guire e null'altro fino alla fine della partita. Miglionico chiude a La Martella con un ennesimo pareggio ma, per il momento, non è ancora matematicamente fuori dai giochi play-off. Antonio Centonze sport@luedi.it
Sport 53
Lunedì 27 aprile 2009
Il gol di Palo regala tre punti d’oro al team di Rizzi che batte il Vitalba
Real Irsina, una vittoria in extremis REALIRSINA VITALBA
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REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano (30' st Abruzzese), Potenza, Amoruso (25' pt Santangelo ) Gagliardi, Cataldo, Magro, (15' st Cataldi) Papangelo N., Palo, Savino. A disp: Carlucci, Papangelo G., De Biasi, Masilello. All. Rizzi VITALBA: Tommasuolo, Rinaldi, Perriello, Parisi, Colucci, Mecca, Pannullo,Panariello, (25'st Verdecanna) Gerardi, Di Bello, Mancusi. A disp: Romaniello, Mecca A. Di Martino, Telesca, Mecca Angelo, Telesca Angelo. All. Lacapra ARBITRO: Benevento di Potenza (Martinese e Fantini) RETI: 9' pt Colucci, 5' st Savino, 15' Parisi, 20' Santangelo,
48 ' st Palo NOTE: ammoniti 43'pt Papangelo N.30'st (V) Mecca. 40' (V) Perriello LA REAL ha vinto, e lo ha fatto con il cuore, mantenendo infatti inalterata la posizione di classifica. Seppur provata mentalmente dopo il goal dello svantaggio, ha sempre lottato pervenendo al pareggio per ben due volte, e nel finale il deciso goal di Palo che ha chiuso ogni speranza per gli ospiti di portare a casa il pareggio. Subito Al 5' Papangelo si libera al il tiro, ma il portiere glielo devia in angolo. Dopo appena qualche minuto però, arriva la doccia fredda da parte del Vitalba, che valorizza una ghiotta occasione con Colucci che infila nell' angolo della destra di Lolaico.
Pronta la reazione della Real, che prova su numerose occasioni a trovare il pareggio. Al 28' l'arbitro annulla un gol ad Amoruso della Real per una presunta spinta in area dello stesso sul difensore. Al 40', Savino serve nell'area piccola Papangelo che batte a rete, ma il portiere si salva in angolo. Al 41' autentico miracolo ancora del portiere Tommasulo che nega ancora una volta il goal a Papangelo. Si passa al secondo tempo, la Real va subito in attacco, e subito arriva anche il goal del pareggio ad opera del funambolico Savino che riceve palla dal limite e con una gran bordata fa secco l'incolpevole portiere. Ancora al 10' si propone Papangelo, con un azione simile alla precedente, ma il tiro è debole ed il portiere para. Men-
tre la Real si organizza per provare l'affondo per il vantaggio, sbuca sugli effetti di una punizione in area Parisi che insacca di testa e riporta in vantaggio il Vitalba. Il goal galvanizza il Vitalba, che cerca anche il vantaggio ma la Real non ci stà, ed al 20' Santangelo regala il pareggio con un goal fotocopia del suo avversario fatto qualche minuto prima. Dopo il goal del pareggio si riscaldano un pò gli animi, si susseguono azioni da ambo le parti: al 25' Savino prova da fuori con una bordata che il portiere avversario neutralizza, al 32'st anche il Vitalba sfiora il goal con Di Bello, Lolaico compie un autentico miracolo togliendo la palla dal sette dove si stava infilando. Dopo qualche minuto succede la stessa cosa dalla
Savino con il tecnico Giacomo Rizzi
parte avversa con Savino ancora protagonista. Intanto Santangelo al 40' lascia il campo per infortunio, lasciando anche la squadra in dieci. Al 3'minuto di recupero su una bordata di Papangelo, respinta dal portiere avversario, si avventa Palo che insac-
ca senza tanti convenevoli, è la vittoria per la Real Irsina che conferma, quando manca una sola giornata al termine del campionato, il quinto posto assoluto ed in piena zona play off. Mimmo Donvito sport@luedi.it
Bella in vantaggio con Mauro Ricigliano, Chiruzzi impatta poi ci pensa il bomber
Montemurro da play off La rete della punta porta lo Scanzano agli spareggi promozione BELLA SCANZANO
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BELLA: Uva, Maruggi (2’ st Doino), Gliubizzi, Angrisani E, Remollino, Ricigliano Marco (31’st Zanfino), Parisi, Errichetti (28’st Maresca), Ricigliano Mauro, Troiano, Aliano. A disp: Masiello, Zanfino, Doino, Maresca. All. Del Pino ATL SCANZANO: Imperio, Romano, Palermo, Fabretti, Lanzara, Chiruzzi, De Carlo (1’st Gallitelli), Corleto (12’st Prelioso) , Montemurro, Fabretti, Puppio (38’st Celere) A disp: Melidoro, Gallitelli, Prelioso, Salerno, Celere Dattoli. All. Calone (squalificato, in panchina Catronuovo) NOTE: ammoniti al 12’ st Aliano (B), 13’ st Gallitelli (S), 36’ st Gliubizzi (B), 40’st Doino (B). Espulsi al 46’st Doino (B), 46’st Fabretti (S) RETI: 3’ st Ricigliano Mauro (B), 7’ st Chiruzzi (S), 45’ st Montemurro (S) BELLA -Una sconfitta pesantissima per il Bella, arrivata all'ultimo secondo , contro uno Scanzano sempre più lanciato nella zona play-off. Una partita scialba durante tutta la prima frazione di gioco, dove ambo gli schieramenti hanno prodotto poche azioni degne di nota. Il primo tiro dello Scanza-
Il bomber Daniele Montemurro
no si è visto all'11' con Montemurro, ma la palla è terminata sul fondo. Il Bella ha risposto dieci minuti più tardi con Mauro Ricigliano, che, servito da un compagno, si gira e scarica un fendente. Sulla traiettoria si frappone un difensore e la sfera viene deviata in calcio d'angolo. Al 33' l'occasione più ghiotta del primo tempo passa per la testa di Errichetti, il quale, approfittando di un cross di Maruggi, tenta di sorprendere Imperio. Il portiere avversario, d'istinto manda la palla in corner. Il secondo
tempo si apre, al terzo minuto, con il vantaggio degli uomini di Del Pino. Errichetti, con un lancio, pesca Ricigliano Mauro nei pressi dell'area di rigore. Il numero nove di casa, approfitta di una incertezza di Chiruzzi e beffa Imperio in uscita. La reazione dello Scanzano non si fa attendere e al 7' lo stesso Chiruzzi si fa perdonare per la disattenzione in occasione del gol bellese. Il difensore jonico, pareggia i conti su calcio di punizione. In tale circostanza, Uva non si è fatto trovare pronto, conside-
rando la sua posizione ottimale e il tiro non proprio irresistibile. Il Bella prova a passare in vantaggio al 10'. Aliano dialoga con Remollino, ma il centrocampista non inquadra la porta. La partita si trascina sino al 29' e a ravvivare il gioco è ancora Aliano con una bordata dalla distanza, che sortisce nessun effetto. Al 36' viene annullato un gol a Fabretti per sospetta posizione di fuorigioco. Rete che arriva in zona cesarini. Palermo sulla fascia crossa in mezzo e trova Montemurro lasciato colpevolmente libero dalla difesa bellese. Il blasonato attaccante ospite, con una perfetta incornata chiude l'incontro. Al Bella saltano i nervi e lo Scanzano con irriverenza provoca gli avversari. La situazione diventa incandescente e si crea una mischia al centro del campo. La quasi zuffa viene sedata dal signor Blasi di Potenza, che nella fattispecie manda sotto la doccia Doino per il Bella e Fabretti per quanto concerne lo Scanzano. Con tutta probabilità, ieri, un Bella volenteroso e grintoso si è giocato il biglietto per l'ultimo posto nei play off, mentre l'Atl. Scanzano continuerà la sua corsa, inseguendo una eccellenza quanto mai vicina. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Gli jonici di Diazenna col Varisius conquistano un punto che avvicina ai play-out
Il Montalbano non va oltre lo 0-0 MONTALBANO VARISIUS
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MONTALBANO: Bellino, Sergi R., Cipriano F. (32' st Cipriano D.), Stucci, Gorgoglione, Ingusci, De Francesco (24' st Malvasi), Montervino (38' st De Paola), Galeazzo, Duca, Nuzzi. A disp: Laragione I, Laragione II, Faillace, Grieco. Allenatore: Diazenna. VARISIUS: Bellosguardo, Bongermino, Parente, Festa, Tataranni, Albano, Marinelli, Netti, Montelli (9' st Bellomo), Di Lena (10' st Galeota), Armaiuoli. A disp: Stella, Nocco, Matarrese, Lozitiello, Domenichiello. Allenatore: Tucci. ARBITRO: Vicino di Moliterno (Lagrotta- Brancato) NOTE: cielo coperto, temperatura mite; terreno erboso in buone condizioni. Spettatori: 150 circa. Ammoniti: Sergi R., Gorgoglione, De Francesco, Montervino e Galeazzo (M.), Albano e Di Le-
na (V.); espulsi: Laragione I (M.) al 51', Duca (M.) all'84'. MONTALBANO JONICO - Il Varisius al 'Puccio Dellorusso’ per la partita che vale la stagione, almeno per gli jonici. Ci si attende giustamente un Montalbano gagliardo, vivace, grintoso e caricato a mille per far suoi i tre punti in palio che varrebbero l'accesso ai play out. E invece ancora una volta i biancoazzurri hanno lasciato la vivacità negli spogliatoi, facendosi sovrastare a centrocampo dai materani, che da parte loro hanno espresso un gioco apprezzabile e sono riusciti a sfiorare più volte il gol del vantaggio, mancato per la carenza di incisività sotto porta. Montalbano con tre punte, ma non ben assistite e dal canto loro imprecise e sprecone. Le occasioni migliori per sbloccare il risultato: nel primo tempo al 15' atterramento di Duca in area da parte di Albano, ma il signor Vicino nega il calcio di rigore evidente; rispon-
dono Montelli al 35' con un colpo di testa debole e Armaiuoli al 40', che spara alto da ottima posizione. Nella seconda frazione di gioco al 66' si fa vedere Nuzzi con una bordata dai trenta metri, che accarezza il sette alla sinistra di Bellosguardo; ci prova Cipriano F. con una bella conclusione dalla lunga distanza, ma il numero uno ospite è attento e tocca sulla traversa; infine subito dopo la notizia 'gridata' del vantaggio del Latronico, che relega gli jonici in ultima posizione, Duca approfitta di uno scivolone difensivo ospite, va via solo, entra in area, ma si defila sulla sinistra e Bellosguardo riesce a ribattere di piede la sua conclusione. Sull'angolo è poi Nuzzi di testa a mandare alta l'ultima palla buona. Nient’altro fino alla fine di una gara scialba e incolore. E così i ragazzi di Diazenna falliscono l'appuntamento con i tre punti e deludono le aspettative. Antonio Romano sport@luedi.it
Zaccagnino tiene vivo il Lagopesole
Latronico, un pari che ha il sapore di retrocessione
Totaro che ha rimediato un cartellino rosso
LATRONICO LAGOPESOLE
1 1
LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti, Grisolia, Cavallo, Genovese, Lattuga, Forastiere (30' stViola), Bruno, Cantisani. A disp. Iacovelli, La Banca, Di Gregorio, Protano, Mitidieri. All. D'Imperio (in panchina Sensi) LAGOPESOLE: D'Andrea, Pace, Lo Russo, Mecca, Coviello T., Verrastro, Sabia, Dragonetti (10' st Strammiello), Romaniello, Anaclerio, Coviello V.(45' Zaccagnino). A disp. La Capra, Romano, Pace,Lo Vallo. All. Stenta ARBITRO: Petrosino di Bernalda (Granieri e Ferrara) RETI: 38' st Lattuga (L), 40' st Zaccagnino (Lag) NOTE: ammoniti Lattuga e Cantisani (Lat), Lo Russo, Dragonetti, Zaccagnino (Lag). Espulsi: Totaro, Strammiello e Mecca. TERMINANO a cinque minuti dalla fine le speranze di bottino pieno del Latronico. I sinnici, seppur passati in vantaggio e con il pallino del gioco sempre in mano, non riescono a chiudere la gara e, a 90 minuti dal termine, sembrano ormai con il destino segnato per la retrocessione. I termali partono bene con un tiro di Genovese al primo minuto ma, dopo un paio di con-
clusioni alte ed un pericoloso tiro di Bruno che dal limite sfiora il palo. Nel secondo tempo il Latronico chiede un penalty per atterramento di Bruno ma, il signor Petrosino, decide che tutto può andare avanti. Al 28' Lattuga entra in area, supera il diretto avversario e scaglia la sfera imparabilmente nell'angolo basso alla destra di D'Andrea. La reazione del Lagopesole è tutta in due punizioni di Anaclerio neutralizzate da Propato ma, quando tutto sembra volgere a favore dei sinnici, nella confusione generale in area bianco celeste e dopo un lungo batti e ribatti, spunta Zaccagnino che mette la palla appena oltre la linea della porta con le vane proteste dei locali che lamentano un fallo in attacco; Nel finale, il direttore di gara espelle Strammiello per doppia ammonizione, Totaro e Mecca per scorrettezze. Solo per brevi tratti si è vista la squadra biancoceleste che pubblico e dirigenza attendevano. Un’occasione d'oro sprecata contro un avversario che, durante l'intera gara è sembrato alla portata dei termali i quali, con questo risultato, potrebbero dire addio al campionato di promozione domenica prossima nella proibitiva trasferta di Scanzano. Carlo Rossi sport@luedi.it
54 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Risultati e classifica Albatros-Possidente
5-1
Bln Pignola-Ruvo
2-1
Fst Rionero-Pantano
1-0
28ª giornata
PIETRAGALLA
72
28 22 6
0 71 9 14 13 1
0 49 6 14 9
5
0 22 3 62 +16
BLN PIGNOLA
65
28 20 5
3 51 22 14 12 1
1 29 9 14 8
4
2 22 13 29 +9
Futura Pz-Abriola
1-2
P. 3 FONTANE
53
28 16 5
7 46 29 14 8
3
3 23 11 14 8
2
4 23 18 17 -5
Pietragalla-S. Angelo
8-0
S. CHIRICO N.
52
28 15 7
6 50 25 14 9
3
2 26 7 14 6
4
4 24 18 25 -4
RUVO
46
27 14 4
9 51 29 14 9
3
2 33 11 13 5
1
7 18 18 22 -7
FST RIONERO
45
27 12 9
6 43 30 13 7
5
1 21 8 14 5
4
5 22 22 13 -8
ALBATROS
40
28 11 7 10 56 51 14 9
1
4 41 26 14 2
6
6 15 25 5 -16
SAVOIA
40
28 11 7 10 39 38 14 9
3
2 23 9 14 2
4
8 16 29 1 -16
R. MONTEMILONE
32
28 8
8 12 26 37 14 8
2
4 16 13 14 0
6
8 10 24 -11 -24
POSSIDENTE
29
28 7
8 13 39 54 15 4
5
5 22 23 14 3
3
8 17 31 -15 -29
ABRIOLA
28
28 7
7 14 30 49 14 5
5
4 16 14 14 2
2 10 14 35 -19 -28
S. ANGELO
27
28 8
3 17 33 64 14 7
1
6 26 28 14 1
2 11 7 36 -31 -29
PANTANO
26
28 6
8 14 41 59 16 5
6
3 32 25 14 1
2 11 9 34 -18 -34
FUTURA PZ
22
28 6
4 18 32 50 14 5
2
7 21 21 14 1
2 11 11 29 -18 -34
BARRATA
21
28 5
6 17 31 55 14 4
4
6 14 18 14 1
2 11 17 37 -24 -35
S. CATALDO
21
28 5
6 17 27 61 14 4
5
5 20 21 14 1
1 12 7 40 -34 -35
R. Montemilone-S. Chirico 1-2 S. Cataldo-Barrata Savoia-P. 3 Fontane
Prossimo turno
5-2 1-2
29ª giornata 03/05/09 ore 16.00
Abriola-Savoia Barrata-Albatros Fst Rionero-R. Montemilone P. 3 Fontane-Pietragalla Pantano-S. Angelo Possidente-Futura Pz Ruvo-S. Cataldo S. Chirico N.-Bln Pignola
Risultati e classifica
28ªgiornata
La vittoria sul Pomarico dà il via alla festa
Il Lagonegro è in Promozione
S. LAGONEGRO
72
28 22 6
0 74 18 14 14 0
0 36 7 14 8
6
0 38 11 56 +16
MONTESCAGL.
64
28 20 4
4 79 28 14 12 1
1 47 7 14 8
3
3 32 21 51 +8
ROTONDELLA
64
28 19 7
2 62 20 14 10 3
1 38 14 14 9
4
1 24 6 42 +8
I.F.VALSINNI
51
28 15 6
7 42 36 14 8
4
2 19 16 14 7
2
5 23 20 6
ROCCANOVA
40
28 10 10 8 52 32 14 6
5
3 39 17 14 4
5
5 13 15 20 -16
A. TURSI
40
28 11 7 10 37 36 14 7
4
3 22 13 14 4
3
7 15 23 1 -16
SATRIANO
39
28 10 9
9 40 31 14 7
4
3 27 13 14 3
5
6 13 18 9 -17
V. D`AGRI
39
28 11 6 11 43 37 14 7
1
6 26 18 14 4
5
5 17 19 6 -17
POMARICO
38
28 11 5 12 36 38 14 8
3
3 24 12 14 3
2
9 12 26 -2 -10
BERNALDA
34
28 9
7 12 42 51 14 7
5
2 26 11 14 2
2 10 16 40 -9 -22
SALANDRA
31
28 8
8 12 37 43 14 6
4
4 29 19 14 2
4
8
PATERNICUM
27
28 6
9 13 27 43 14 3
7
4 16 17 14 3
2
9 11 26 -16 -29
SIRINOMERCURE
27
28 6
9 13 39 63 14 4
5
5 23 26 14 2
4
8 16 37 -24 -29
I. BURGENTIA
23
28 6
7 15 24 55 14 6
4
4 15 20 14 0
3 11 9 35 -31 -26
TRAMUTOLESE
17
28 4
5 19 30 63 14 4
3
7 16 23 14 0
2 12 14 40 -33 -39
L. RIGAMONTI
10
28 3
1 24 20 90 14 3
0 11 14 34 14 0
1 13 6 56 -70 -46
0-6
L. Rigamonti-A. Tursi
4-2
Montescagl.-I.F.Valsinni 2-1 Roccanova-Tramutolese 2-2
-5
8 24 -6 -24
I. Burgentia-Rotondella
S. Lagonegro-Pomarico
2-0
Salandra-Bernalda
7-0
Sirinomercure-Satriano
1-1
V. d`Agri-Paternicum
3-1
Prossimo turno
29ª giornata 03/05/09 ore 16.00
A. Tursi-I. Burgentia I.F.Valsinni-Sirinomercure Paternicum-L. Rigamonti Pomarico-V. d`Agri Roccanova-Montescaglioso Rotondella-Salandra Satriano-S. Lagonegro Tramutolese-Bernalda
Mossuti regala i tre punti al Montescaglioso Un super Rotondella travolge il Burgentia MONTESCAGLIOSO VALSINNI
2 1
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Mossuti Tafuno A.; Simmarano Tafuno E.; Ciracì (1’ s.t. Braj) Cifarelli S.; Raddi Petruzzo Mangia Santochirico (53' Bubbico) A disp: Venezia, Andrisani F; Menzella All: Cicorella VALSINNI: Giampietro M.; Giampietro G. (76' Cristiano); D'Alessandro, Algeri, Napoli, Montemurro (58' Zeverino) Campea Ferraiuolo G.; Torresi (74' Petrigliano) Ferraiuolo C.; D'Ambrosio A disp: Petrigliano, Mele, Modarelli G.; All: Modarelli ARBITRO: Manolio di Bernalda RETI: 20' Santochirico, 83' Campea, 93' Mossuti COME avvenuto nell'ultima gara interna, giocata quasi un mese fa, contro il Pomarico, in casa montese si deve attendere il recupero per festeggiare i 3 punti. Sugli allori Giambattista Mossuti, di professione difensore, che al 3' di recupero intercetta la palla sulla trequarti e, dopo aver saltato un avversario, riesce a infilare nonostante la deviazione del portiere Giampietro. Per Mossuti si tratta della seconda segnatura stagionale. I montesi, privi per squalifica dei difensori Franco e Carriero, rischia-
no di passare in svantaggio al 2': cross dalla destra di Campea e a Torresi non riesce la deviazione da pochi metri; un minuto dopo Stefano Cifarelli impegna a terra il portiere ospite. Dopo i tentativi montesi dalla distanza di Raddi e Santochirico, Montescaglioso in vantaggio al 20': azione personale di S. Cifarelli che dopo aver saltato alcuni avversari libera Michele Santochirico davanti al portiere; tocco preciso dell'esperta punta e palla in rete (quarta segnatura stagionale). Il Valsinni prova a replicare con tentativi dalla distanza di Campea (migliore dei suoi). Nella ripresa, al 3', lo stesso Campea approfitta di un corto retropassaggio di A. Tafuno e serve Torresi, che calcia fuori da pochi metri. I montesi controllano la gara e provano a colpire nelle ripartenze, mentre gli ospiti del Valsinni impegnano Cifarelli solo su azioni da gioco fermo. Mentre la gara, tra l'entusiasmo e i cori della tifoseria, munita di bandierine bianco-azzurre, sembrava avviarsi alla fine sull' 1-0, Campea dai 25 metri sorprende Cifarelli pareggiando i conti. Il Montescaglioso non ci sta e si riaffaccia in avanti con Mangia, che sfiora il palo all'89' e Petruzzo, il cui tiro-cross finisce fuori. Al 3' di recupero ci pensa però Mossuti a regalare la 12esima vittoria interna (su 14 gare). La gara si chiude al coro “Tutti a Roccanova!!”. Michele Marchitelli
I. BURGENTIA ROTONDELLA
0 6
I.BURGENTIA: Collazzo A., Oliveto G., Oliveto M., Colombo, Di Bari (17' st Loisi M.), Avino, Miglionico, Loisi G. (8' st Lopardo G.), Dimare C., Memoli W., Grano All. Memoli G. ROTONDELLA: Manolio R., Corsaro L. (1' st Varlano), Salerno, Manolio F. (1' st Manolio ), Mele, Rubolino, Santarcangelo, Scatella, Guida (11' st Mauro), Ripa, Tarantino All. Martino ARBITRO: Amendolara di Moliterno RETI: 19' pt Ripa, 33' pt Tarantino, 34' pt Guida, 38' e 45' pt Ripa, 4' st Manolio BRIENZA - Sono sei ed è una debacle storica per l'Invicta ; il Rotondella, secondo nel girone B, scarica tutto il caricatore del suo
attacco-mitragliatrice sulla povera porta dei padroni di casa, con qualche responsabilità imputabile ad una difesa troppo disattenta. Nonostante tutto i padroni di casa conquistano la salvezza matematica grazie alla sconfitta della Tramutolese sul campo del Roccanova. C'è poco da rallegrarsi, questa sconfitta può essere la metafora di un paese ormai piegato sulle proprie ginocchia . L'Invicta è lo specchio di tutto questo, una squadra che poteva fare tanto ma si ritrova terzultima e con una sconfitta in casa per sei a zero. Il match comincia in modo strano, anzi in modo tradizionalmente burgentino, con un'ora di ritardo : causa un alveare di vespe nei pressi di una delle due porte. Sopportando il ronzio delle vespe , la partita comincia, sembra che l'Invita possa resistere
,ma al 19' Guida mette in area un cross a mezza altezza, Ripa solissimo di testa mette nel sacco. Tutto sotto gli occhi e l'indifferenza di una parte dei difensori, anche questa è routine burgentina. Il Rotondella continua ad attaccare, con una manovra subdolamente fluida e incisiva, al 33' arriva il raddoppio; Ripa tocca per Tarantino che in solitudine mette nel sacco. Passa un minuto è arriva la doppietta di Ripa, quest'ultimo sfugge ancora alla difesa e mette nel sacco. Gli ospiti non si fermano più: al 38' e 45' segna ancora Ripa. La seconda metà di gioco comincia subito con la sesta rete, Manolio, il nuovo entrato, si inventa un tiro da fuori che va a coricarsi nell'incrocio dei pali. Tutto il resto è nulla, ai burgentini neanche il contentino. f.a.
Sport 55
Lunedì 27 aprile 2009
26ª giornata
Risultati e classifica Castelgr.-Casteldoria
I VERDETTI
Sosp.
Garnet R. Bella-F. Scalera 2-1
61
25 19 4
2 70 28 12 10 1
1 45 17 13 9
3
1 25 11 42 +12
GINESTRACAND.
53
26 15 8
3 62 36 13 7
5
1 33 18 13 8
3
2 29 18 26 +1
1-1
PALAZZO
48
26 14 6
6 49 27 13 9
3
1 28 10 13 5
3
5 21 17 22 -4
7-3
FOGGIANO
48
26 14 6
6 48 29 13 10 2
1 32 9 13 4
4
5 16 20 19 -4
S. GIOVANNI
44
26 14 2 10 61 46 13 10 0
3 45 19 13 4
2
7 16 27 15 -8
S. MELFI
33
26 9
6 11 32 53 13 6
3
4 20 22 13 3
3
7 12 31 -21 -19
RUOTI
32
26 9
5 12 37 39 13 7
2
4 24 13 13 2
3
8 13 26 -2 -20
Retrocessa
S.FELE
30
26 8
6 12 33 57 13 6
4
3 21 15 13 2
2
9 12 42 -24 -22
CASTELDORIA
F. SCALERA
28
26 6 10 10 27 30 13 6
5
2 18 10 13 0
5
8
S. NICOLA
28
26 7
7 12 41 47 13 4
4
5 22 19 13 3
3
7 19 28 -6 -24
A. GENZANO
28
26 8
4 14 39 48 13 7
2
4 24 15 13 1
2 10 15 33 -9 -24
GARNET R. BELLA
28
26 8
4 14 32 50 13 6
3
4 20 19 13 2
1 10 12 31 -18 -24
RAPOLLA
27
26 6
9 11 33 42 13 5
4
4 21 14 13 1
5
CASTELDORIA
14
25 3
5 17 22 54 13 3
3
7 13 20 12 0
2 10 9 34 -32 -37
6-0
Ruoti-Palazzo S. Giovanni-Foggiano
S. Melfi-Ginestracandida 1-1 S. Nicola-A. Genzano
Palese decisivo
Il Potentia Santa Cecilia espugna Laurenzana LAURENZANA SANTACECILIA
0 1
LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Rossi R., Cafarelli, Plantamuro M., Cantisani (14' st Di Trinco), Troccoli M., Ferrari, Marone (35' st Iula), Giallorenzo, Troccoli E. A disp.: nessuno. All.: Cafarelli. POTENTIA SANTA CECILIA: Labella, Iovino, Sannazzaro, Marino, Palese F., Libonati, Palese R. (44' st De Bonis), Cuminiello, Alfano, Marcodoppido, Colucci (18' st Morlino A.). A disp.: Morlino D., Lamantia. All.: Macchia. ARBITRO: Triolo di Potenza. RETE: 37' pt Palese R. NOTE: Ammoniti: Ferrari, Troccoli E., Plantamuro M. (L), Libonati, Marcodoppido, Palese F. (PSC). Spettatori: 50 circa. Angoli: 3-2 per il Potentia Santa Cecilia. Recupero: 0' pt, 3' st. LAURENZANA - Con i tre punti incamerati a Laurenzana, il Potentia Santa Cecilia ha agguantato il gradino più basso del podio in classifica, mentre i biancazzurri di Cafarelli hanno chiuso mestamente la stagione al quartultimo posto. Non abbiamo, però, assistito ad una partita di calcio. Tra rigori falliti, occasioni sprecate malamente e svarioni, è stata una vera “saga degli orrori”. Si parte con un pregevole calcio piazzato del capitano locale Cafarelli che sfiora l'incrocio (34'). Al 37' Palese R. è liberissimo di colpire di testa nell'area avversaria, su traversone dalla destra di Cuminiello. Fa 1-0 per i potentini. Tra i “galletti” segnaliamo anche la presenza di Nico Colucci, originario di Laurenzana. Nella ripresa Palese R. calcia alle “stelle” a porta completamente libera (3'). Giallorenzo si fa intercettare da Labella il penalty del possibile pari alla mezzora (fallo di mano). Ancora Giallorenzo e Troccoli E. mancano il gol dell'1-1; allo scadere Palese R. centra il palo. Donato Pavese sport@luedi.it
Promossa in Prima
CASTELGRANDE
Rapolla-S.Fele
5-3
CASTELGRANDE
Agli eventuali spareggi promozione GINESTRACANDIDA
9 20 -3 -24
7 12 28 -9 -25
26ªgiornata
Risultati e classifica
A. Albano-Anzi
I VERDETTI
Accettura-A. Balvano
Promossa in Prima
CANCELLARA
65
26 20 5
1 72 15 13 12 1
0 48 6 13 8
4
1 24 9 57 +13
CANCELLARA
METANAUTO
63
26 20 3
3 75 20 13 13 0
0 49 6 13 7
3
3 26 14 55 +11
Agli eventuali spareggi promozione
TRICARICO
47
26 14 5
7 47 32 13 9
3
1 34 10 13 5
2
6 13 22 15 -5
P. S. CECILIA
47
26 14 5
7 33 29 13 10 3
0 23 8 13 4
2
7 10 21 4
METANAUTO
Retrocessa LA FIASCA
-5
GRASSANO
36
26 10 6 10 43 41 13 7
3
3 26 14 13 3
3
7 17 27 2 -16
A. BALVANO
34
25 9
8
8 40 40 13 6
3
4 25 16 12 3
5
4 15 24 0 -16
ACCETTURA G.C.
34
25 9
7
9 34 34 12 4
4
4 20 18 13 5
3
5 14 16 0 -15
MARSICO
29
26 8
5 13 35 47 13 7
2
4 28 21 13 1
3
9
A. ALBANO
28
26 6 10 10 37 43 13 4
6
3 24 18 13 2
4
7 13 25 -6 -24
S. VIETRI
27
26 7
6 13 34 52 13 5
2
6 17 14 13 2
4
7 17 38 -18 -25
LAURENZANA
26
26 7
5 14 41 65 13 5
3
5 24 22 13 2
2
9 17 43 -24 -26
CRACO
25
26 7
4 15 34 50 13 6
2
5 19 13 13 1
2 10 15 37 -16 -27
ANZI
21
26 5
6 15 29 56 13 4
4
5 21 23 13 1
2 10 8 33 -27 -31
LA FIASCA
20
26 5
5 16 35 65 13 4
4
5 21 21 13 1
1 11 14 44 -30 -32
4-1
Nemus-Castelsaraceno
1-0
R.Agromonte-F.Moliterno 0-2 R.Grumento-V.Episcopia 6-0 S. Chiaromonte-Trecchina 1-1 S. M. d`Agri-O.L. Maratea 2-1 Sanseverin.-Castelluccio 2-3
Grassano-Marsico
3-0
La Fiasca-Craco
5-0
Laurenzana-P. S. Cecilia
0-1
Metanauto-Tricarico
3-0
S. Vietri-Cancellara
1-1
7 26 -12 -23
Risultati e classifica F.lli Cafaro-Sarconi
1-2 Sosp.
26ª giornata I VERDETTI
F. MOLITERNO
58
26 18 4
4 63 30 13 10 2
1 39 15 13 8
2
3 24 15 33 +3
R. GRUMENTO
56
26 17 5
4 72 26 13 11 1
1 47 13 13 6
4
3 25 13 46 +4
O.L. MARATEA
55
26 17 4
5 57 29 13 11 2
0 38 9 13 6
2
5 19 20 28 +3
CASTELSARACENO 46
26 15 1 10 42 40 13 10 1
2 30 17 13 5
0
8 12 23 2
S. CHIAROMONTE
36
26 10 6 10 45 39 13 8
2
3 32 15 13 2
4
7 13 24 6 -16
NEMUS
36
26 10 6 10 32 37 13 9
2
2 20 9 13 1
4
8 12 28 -5 -16
F.LLI CAFARO
35
26 10 5 11 54 51 13 7
3
3 30 20 13 3
2
8 24 31 3 -17
CASTELLUCCIO
32
26 10 2 14 51 57 13 6
2
5 30 22 13 4
0
9 21 35 -6 -20
SANSEVERINESE
32
26 10 3 13 38 60 13 7
2
4 26 21 13 3
1
9 12 39 -22 -14
R. AGROMONTE
30
26 8
6 12 45 55 13 6
2
5 29 23 13 2
4
7 16 32 -10 -22
S. M. D`AGRI
30
26 8
6 12 38 57 13 6
4
3 23 18 13 2
2
9 15 39 -19 -22
SARCONI
25
26 7
4 15 37 58 13 5
3
5 22 17 13 2
1 10 15 41 -21 -26
TRECCHINA
20
26 5
6 15 26 46 13 4
3
6 16 17 13 1
3
9 10 29 -20 -31
V.R. EPISCOPIA
20
26 4
8 14 28 51 13 3
4
6 15 19 13 1
4
8 13 32 -23 -32
-6
Promossa in Prima FORTITUDO MOLITERNO
Agli eventuali spareggi promozione REAL GRUMENTO
Retrocessa PERDENTE SPAREGGIO TRECCHINA-V. EPISCOPIA
56 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
A Dilettanti Non sono bastati Rato e Palombita ad evitare la sconfitta
Applausi per la Levoni Potenza esce dai play off a testa alta lasciando strada al Siena le PAGELLE
CONSUM.IT SIENA 92 LEVONI POTENZA 84 CONSUM.IT SIENA: Zambrini 17 (1/3, 4/7), Cournooh 10 (1/3, 2/4), Setti ne, Furlanetto 8 (2/2 da 3), Casadei 19 (6/9, 0/3), Visigalli ne, Cuccarolo 3 (1/2 da 2), De Min 16 (6/8, 1/4) , Diomede ne, Tomasiello 19 (2/4, 3/7). All.: Billeri. LEVONI POTENZA: Saponara ne, Chiarastella 3 (1/5 da 2), Ruggeri 17 (5/9, 2/5), Vetrone 2 (1/1, 0/2), Ferrara 2 (0/3 da 3), Rato 27 (2/3, 7/14), Palombita 28 (4/4, 5/12), Santamaria ne, Metz 5 (1/2, 1/4), Femminini ne. All.: Gresta. ARBITRI: Pisoni di Gorgonzola (MI) ePaglialunga di Massafra (TA) PARZIALI: 31-25, 54-45, 92-84. NOTE: Tiri liberi: Virtus Siena 22/30, Potenza 9/10. Usciti per 5 falli: Palombita. Spettatori: 600. SIENA - Non bastano coraggio ed orgoglio alla Levoni Potenza. Al termine di una gara 3 bellissima è infatti la Consum.it Siena a vincere (92-84) ed a passare alle semifinali play off. Per la squadra di coach Gresta la stagione si chiude in bellezza, con una impresa sfiorata. Dal PalaMens Sana la Levoni esce fra gli applausi e con la testa alta. Meglio di così non si poteva proprio fare. Applausi per tutti, ad iniziare dal duo Rato-Palombita (55 punti in due), semplicemente straordinario. Stesso copione di gara 1. Siena parte a razzo (10-2); Gresta chiede subito timeout e scuote i suoi con urla in stile titano. Il problema per la Levoni è che la Virtus fa sempre canestro (6/6) e prova ad allungare (15-8). La mira è buona anche per Potenza, che vede entrare in ritmo Ruggeri e Rato (20-16). Ne viene fuori un primo quarto senza difese, ma decisamente bello da vedere. Si continua a segnare senza soste. Furlanetto spinge il vantaggio interno fin sul +10 (28-18), ma Rato macina tredici punti nel solo primo quarto e tiene a contatto i suoi (31-25 al 10'). Il corri e tira e le percentuali al-
Non bastato un super Rato (foto Adrea Mattiacci)
tissime sono due caratteristiche anche dei primi minuti del secondo quarto. Gresta continua con la zona, Siena continua ad interpretarla bene ed a sparare missili con Zambrini, micidiale dagli angoli. Il ritmo alto agevola Palombita che mette due bombe e pesca Ruggeri sui tagli (38-33). Si corre e si fa canestro. Ancora due bombe di Tomasiello e Zambrini e la Consum.it prova a scappare (45-33). La fuga senese è guidata dalla regia di Tomasiello e dai punti di Cuccarolo. Prima della sirena, come se non fosse bastato, c'è l'ultima emozione. Il possesso finale è nelle mani di Palombita che inventa una tripla con fallo di De Min. Prima o dopo la sirena però? Sembrerebbe dopo, gli arbitri però convalidano e Potenza va all'intervallo sul -9 (54-45). Il terzo quarto è nel segno di Antonino Rato. Il capitano è l'anima di una Levoni coraggiosissima, che non molla di un centimetro Siena. Cournooh fa 64-54. Risponde Rato con triple su tri-
ple; quella che vale il 66-63 è la settima della sua partita. Al 30' siamo 68-65. Levoni in parità con il gioco da tre punti di Palombita (68-68). Ci aspetta un ultimo quarto bellissimo. Palombita entra in trance agonistica. Il pistolero di Trieste è il protagonista delle azioni che portano al sorpasso dei lucani. Prima cinque punti in fila, poi lo scarico per la tripla di Ruggeri (74-76 -5'14''). Sale l'intensità, sale in cattedra Tomasiello, eccellente nel parziale di 12-0 che fa saltare il banco (86-76 -2'31). Potenza in attacco, non segna per più di tre minuti, ma ha il carattere per non mollare. Spinge fino in fondo Tomasiello: a 56'' dalla fine il pistolero mette la bomba del -3 (87-84), c'è ancora una partita da giocare. La freddezza ai liberi di Siena però è la carta vincente. Dalla lunetta Tomasiello e Zambrini decretano il successo dei toscani. Potenza fuori dai play off, ma a testa altissima. Niccolò Casalsoli sport@luedi.it
l’INTERVISTA
Il tecnico Gresta ha parole di elogio per i giocatori
«Nulla da rimproverare Abbiamo giocato alla pari» E' USCITA dai play-off con l'onore delle armi, mostrando orgoglio, carattere e temperamento. La Levoni Potenza ha detto addio alla stagione uscendo contro la Consum.it Siena di Marcello Billeri al termine di una gara a tratti entusiasmante. La squadra di Luigi Gresta ha addirittura creduto nel successo, quando a sette minuti dal termine si è portata avanti di due lunghezze sul punteggio di 76 a 74. Siena, grazie alla classe dei suoi singoli ha prodotto il break di 10 a 0 che ha definitivamente chiuso i conti e spento ogni speranza bianconera di violare il Palasport Mens Sana di Siena. I potentini sono usciti sconfitti e con le lacrime agli occhi al termine della partita, vinta meritatamente dai toscani che hanno ripetuto le ottime prestazioni fornite nel corso del campionato. Il gioco spumeggiante di Cournooh e compagni ha garantito ai senesi, abili a recuperare anche Tomasiello di vincere la partita. La Levoni Potenza saluta i play-off, ora ci sarà tempo per riflettere e ragionare sul futuro di una società brava a salvarsi e successivamente a credere nell'impresa storica di raggiungere i play-off. Merito questo di non poco conto, considerati gli sforzi personali, economici e tecnici profusi dal sodalizio di Francesco Petrullo. Luigi Gresta ha parlato delle ragioni del ko di Siena affermando quanto segue: “Abbiamo lottato tanto, non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori. Tutti hanno dato il massimo.
Ho la consapevolezza di aver giocato da pari a pari contro i toscani. Tutti hanno dato il massimo. Sono dispiaciuto per come sono andate le cose in campo”. Gresta parla del sorpasso effettuato dalla sua formazione: “Peccato sul 76 a 74 credevo proprio di farcela, invece Siena si è presentata al completo. Chi non doveva giocare lo ha fatto alla grande. I miei ragazzi sono stati simili ad una tigre che cercava di mangiare l'agnello, che purtroppo è sfuggito sul più bello. Non siamo stati capaci di portare a casa il successo, che peccato!”. Il tecnico della Levoni parla della Consum.it Siena: “Il team di Billeri gioca la migliore pallacanestro del girone, è veloce, manovriera, da spettacolo, mette simpatia addosso. I senesi sono bravi ed efficaci”. L'allenatore della Levoni si sofferma sull'assenza di Grasso: “Sapevamo da tempo di non poter utilizzare Sebastiano, la squadra è stata brava lo stesso a tenere duro. Con Sebastiano forse le cose sarebbero andate diversamente”. Il tecnico pesarese parla del suo futuro: “I dirigenti, la città di Potenza e l'ambiente mi piacciono tanto. Avrei piacere di rimanere alla Levoni. La decisione deve essere presa di comune accordo. Ho trovato un gruppo molto bello, i giocatori hanno meritato l'accesso ai playoff. Lo ripeto, Potenza mi piace…”. E se piace a lui buona Levoni a tutti… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Palombita a canestro
CHIARASTELLA (5) - Bissa la brutta prestazione di gara 1. Diciamo che il Pala Mens Sana a lui non porta proprio fortuna. Chiude con 3 punti, 1/5 dal campo ed il solito affanno nella marcatura di De Min.
smanti le sue triple dall'angolo che tengono in linea di galleggiamento la Levoni. Nell'ultimo quarto è stanco, anzi stanchissimo ed infatti non mette nemmeno un punto. Il che non inficia sul voto di una prestazione maiuscola.
RUGGERI (6,5) - Sua la tripla che porta per la prima volta avanti Potenza sul 7476. Nel finale arriva senza energie e soffre la fisicità di Casadei. Per lui si chiude comunque una stagione più che positiva.
PALOMBITA (8) - Giornata da vero pistolero. Salta, corre, penetra, fa canestro dalla lunga. Insomma fa il Palombita. Le sue iniziative spingono la Levoni al comando. Negli ultimi cinque minuti però non trova la via del canestro e per Potenza è un vero guaio.
VETRONE (5,5) - Otto minuti per dare fiato alla coppia Chiarastella-Ruggeri. Non impressiona, alla fine la sua valutazione è negativa (-2).
METZ (5,5) - C'è nel momento chiave, quando Potenza prova a vincerla. Mette una tripla pesante, ma si fa sfuggire l'avversario diretto qualche volta di troppo.
FERRARA (4,5) - Dopo la buona prestazione di gara 2, a Siena scompare. Tomasiello gli fa vedere i sorci verdi. Gresta lo fa stare in campo solo 19' ed un motivo c'è. RATO (8) - Il capitano è semplicemente commovente. Per tre quarti è una macchina da canestri dalla lunga. Entusia-
COACH GRESTA (7) - La sua esperienza in Lucania si conclude con un bilancio più che positivo. Pur senza Grasso, fa disputare alla sua squadra una serie play off coraggiosa e gagliarda. Potenza farebbe bene a tenerselo stretto anche il prossimo anno. Niccolò Casalsoli
Sport 57
Lunedì 27 aprile 2009
le PAGELLE
Anche Corvino e Maggioni vanno oltre la sufficienza
Il giovane Squeo è il migliore CORVINO (6.5) - Nella serataccia storta della Bawer in riva all'Adriatico è l'unico a salvarsi dal grigiore generale. Regge alla sfida e crede sempre che si possa riaprirla anche quando Molfetta è troppo lontana. Nonostante i 4 falli dà tutto sino alla fine.
catore della Bawer di gara-3 contro Molfetta.
D'ARIA (S.V.) -
GIULIANI (4.5) - Doveva limitare Dimarcantonio. Lo fa come meglio può senza riuscirci. Non è stato all'altezza delle sue capacità e al di sotto delle sue potenzialità.
SOTTANA (5) - Sbaglia cose facilissime così come è capace di infilare due o tre triple di fila. Sbagliare delle rimesse è una cosa che non gliela si può perdonare. retrocessa in B
GERGANTI (4.5) - Una metamorfosi rispetto al giocatore visto all'opera giovedì sera. A Molfetta è praticamente inesistente. CORTESE (4) - Dovrebbe sfruttare meglio la sua fisicità. Tutto gli riesce facile in gara-2 mentre ieri sera fallisce in pieno. FERRIENTI (5) - E'un atleta puro che però non riesce a far valere questa sua caratteristica. Soffre sotto canestro la vena di Dimarcantonio. SQUEO (7) - Il suo impegno è senz'altro da premiare. Ci aggiunge anche la precisione nel tiro. Tutto questo gli basta per essere il miglior gio-
MAGGIONI (6.5) - Ci mette tutto il suo estro per risollevare la squadra. Non basta però a contenere Molfetta che non si scompone di fronte alle sue soluzioni.
LONGOBARDI (4.5) - C'è poco da dire contro Molfetta non riesce a disputare una gara di spessore. Soffre la sua ex squadra e basta. La sua gara è tutta da dimenticare. CORÀ (6) - Il tecnico della Bawer le prova tutte. Quando becchi una giornata storta non puoi fare altro che sperare che passi quanto prima. Non è facile cercare soluzioni quando la tua squadra decide di mollare a metà della seconda frazione. a.g.
A Dilettanti I pugliesi si portano sul 2-1 nella serie: la strada è in salita
Matera da dimenticare A Molfetta la brutta copia della squadra vista giovedì sera MOLFETTA BAWER
97 78
MOLFETTA: Maggi 14, Mapelli 8, Parrino, Malamov 16, Stjiepovic 6, Nanut 23, Leo 6, Puglia, Di Marcantonio 24, Panunzio. All. Carolillo BAWER MATERA: Corvino 19, D'Aria, Sottana 10, Gergati 4, Cortese 2, Ferrienti 6, Squeo 5, Maggioni 14, Giuliani 10, Longobardi 8. All. Corà. ARBITRI: Ranaudo e Borrelli PARZIALI: 22-20, 48-34, 78-59, 97-78 NOTE: tiri liberi Molfetta 14/17, t.l. Matera 9/12. Tiri da 2 Molfetta 25/38 - Matera 18/30. Tiri da 3 Molfetta 11/18 - Matera 11/30. MOLFETTA - La brutta copia della Bawer Matera vista all'opera in gara-2 dei playout contro il Centro Auto Ford Molfetta. I lucani giocano sino a metà del secondo quarto poi incredibilmente tirano i remi in barca. Gli uomini di Carolillo ringraziano e si portano nuovamente in vantaggio nella serie 2-1. Giovedì sera la Bawer non ha alternative alla vittoria per rinviare la possibilità di centrare la permanenza in serie A Dilettanti senza passare da un altro turno dei playout contro i campani del Sant'Antimo che al solo pensiero ti mette i brividi addosso. Certo servirà tutta un'altra squadra, decisamente diversa da quella molle e presa a schiaffi senza alcun cenno di reazione di gara-3. Applausi per Molfetta spinta da Dimarcantonio e Nanut in serata di grazia che ha dimostrato di volere una vittoria che potrebbe rivelarsi fondamentale nella corsa per la salvezza. In apertura con una tripla Malamov annulla il primo acuto di Longobardi. Molfetta piazza un parziale di 60 (9-4 al 3'30). Dopo il timeout di Corà, Giuliani firma il 9-8 poi con una bomba Corvino porta in vantaggio la sua squadra (9-11 a 5'20). Maggi lancia Molfetta (2014), Dimarcantonio completa con un lavoro perfetto
Il giovane Squeo e accanto Maggioni
sotto canestro. Ci pensa però il solito Corvino a tenere sotto Matera (22-20). Corà gioca la carta Gergati e Ferrienti ma è Molfetta a creare lo strappo (32-24 al 13') con un parziale di 8-2. Il centro dal perimetro di Maggioni giunge al momento opportuno (32-27 al 5'). A rompe-
re gli indugi ci pensa Naunut che firma due triple e poi viene imitato da Stijepovic. Molfetta mette le ali e vola sul +14 (41-27 al 16'33). Corà punta allora su Sottana e Giuliani ma sono i baresi ad andare in vantaggio al riposo lungo (48-34). Corvino in avvio di ripesa
lancia un segnale che nulla è compromesso. In verità serve a poco perché Maggi controlla e poi Malamov firma l'allungo (57-39). Dimarcantonio fa impazzire la difesa lucana e così Molfetta tocca il +18 (70-52 al 23'). La gara si complica maledettamente per la Bawer perché
Maggioni e Corvino si ritrovano carichi di falli. Sottana si da un gran da fare per tenere in partita Matera ma Malamov con un una tripla sulla sirena che chiude il terzo quarto (78-59) spegne ogni velleità degli avversari. Nell'ultima frazione c'è tempo per registrare il mas-
simo vantaggio del Centro Auto Ford Molfetta (82-60 al 32'). Matera annaspa e non riesce più a rientrare in gara con la testa già a gara4 fondamentale per il destino dei biancoazzurri nei playout. Antonio Gattulli sport@luedi.it
le INTERVISTE
Il capitano Francesco Longobardi ha analizzato la sconfitta subita
«Amareggiati e delusi dalla prestazione» CADE nuovamente la Bawer Matera. Dopo la vittoria in gara due di giovedi scorso, il roster allenato da coach Corà è di nuovo inciampato in terra pugliese, contro il Molfetta, raccogliendo la seconda sconfitta nella terza gara dei playout. Un ko che brucia e che lascia alla Bawer, come unica alternativa, la vittoria in gara quattro che si giocherà giovedì prossimo a Matera. Il roster biancazzurro non dovrà steccare se vorrà portare nuovamente l’ago della bilancia in parità per poi giocarsi tutto in gara cinque nuovamente a Molfetta. Alla fine della partita, questo è stato il commento del capitano biancazzurro, Francesco Longo-
bardi. « Siamo amareggiati e delusi di questa prestazione. Purtroppo siamo nuovamente caduti in errore. Non riusciamo ad avere continuità; giovedì scorso in casa abbiamo giocato bene, oggi (ieri, ndr), invece, ci siamo espressi al contrario. Rispetto a gara due, siamo stati poco aggressivi e poco prolifici in attacco; alla fine la differenza l’ha fatta la percentuale al tiro: il Molfetta è stato molto preciso, la Bawer no. Siamo poco tranquilli e troppo nervosi, ad ogni sbaglio ci demoralizziamo. Sicuramente è una fase molto delicata della stagione e proprio per questa ragione l’intero gruppo deve restare tranquillo
e concentrato per superare l’ostacolo Molfetta. Personalmente non ho giocato una gran partita, nelle ultime prestazioni non sto riuscendo a trovare l’equilibrio giusto. Alla luce della sconfitta, diventa fondamentale gara 4 perchè sarà necessario vincere a Matera per portare il conto dei match sul due a due per giocarsi tutto a Molfetta. Dobbiamo dimostrare ai tifosi (presenti anche in trasferta) di essere attaccati alla maglia, di voler conquistare a tutti i costi la permanenza». Il capitano materano conclude facendo un appello ai propri compagni di squadra. «Giovedì prossimo dobbiamo assolutamente riscattare la presta-
Francesco Longobardi
zione opaca di oggi (ieri, ndr) . Per uscire da questo momento negativo dobbiamo essere ancora più uniti e crederci fino alla fine. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
58 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
B Dilettanti Il roster materano ha battuto Catanzaro in gara tre dei play out
Bernalda, è festa salvezza In doppia cifra hanno terminato il match Russo e Faggiano BERNALDA CATANZARO
71 68
BERNALDA: Filloy 6, Carpineti 3, Gabrielli 7, Perrucci 2, Azan 8, Silvestrini 2, Russo 23, Faggiano 17, Albana 3, Castano n.e. All. Brogialdi CATANZARO: Rath 16, Pozzi 2, Caliò, Ogliaro 5, Fiasco 4, De Monaco 16, Pulinas, Cattani 17, Enodeh 8, Shorter. All. Tunno ARBITRI: Mazzoni (GR) e Rossi (AR) PARZIALI: 12/11, 24/34, 47/54, 71/68 BERNALDA batte Catanzaro in un match ad altissima tensione emotiva e conquista la salvezza, rimandando i calabresi alla prova d'appello contro Pozzuoli. È stata la vittoria del cuore, ma non una bella gara sul piano tecnico; c'era da aspettarselo perché in questo tipo di sfide, che sono un vero e proprio spareggio, non ci si può aspettare bel gioco e basket champagne, l'importante è solo ed unicamente vincere. Ed è quello che hanno tentato di fare ambedue le squadre dall'inizio, con un primo quarto nel quale i due quintetti sembrano giocare a chi sbaglia di più proprio perché la tensione si può affettare come un cocomero estivo, e con lo score della gara impietosamente fermo sul 12/11 della prima sirena. Però mentre i rossoblu (che erano partiti con un quintetto inedito composto
Un tiro da tre di Russo
da Carpineti, Azan, Russo, Perrucci e Silvestrini) continuano imperterriti a sbagliare l'impossibile anche nella seconda frazione, i ragazzi di coach Tunno (a loro volta privi per quasi tutto il primo quarto di gente come Cattani, Shorter e De Monaco) cominciano a giostrare con più calma e ciò dà al team silano i risultati sperati; pian piano l'inerzia della partita passa nelle mani dei giallorossi, complice un fallo tecnico a Faggiano che costa ai rossoblu quattro tiri liberi, e, pur non determinando passivi irrecuperabili per i locali, si assesta sui dieci punti per i viaggianti che in questa fase meritano perché giocano meno peggio dei lucani. La via degli spogliatoi per il riposo lungo è per Brogialdi e per i suoi ragazzi un cammino fat-
Spogliatoio Brogialdi a fine gara
«Una vittoria del gruppo» A sinistra il coach del Bernalda Brogialdi che ieri si è salvato
DIFFICILE avvicinare qualcuno da intervistare a fine partita, si rischia di essere travolti dall'entusiasmo incontenibile dei tifosi che hanno pacificamente invaso il campo e la zona spogliatoi, ma alla fine si riesce ad avvicinare Brogialdi: “Voglio esaltare l'integrità morale di questo gruppo, che pure qualcuno ha tentato di mettere in discussione, e che non è mai venuta meno; certo sarebbe stato bello acciuffare i playoff, non ci siamo riusciti ma abbiamo compiuto una bella impresa ribaltando la situazione con una signora squadra come il Catanzaro che ha qualità fuori discussione. Abbiamo avuto un non felice impatto psicologico con i playout e una serie incredibile di infortuni importanti, ma siamo stati grandi mercoledì scorso ed oggi; tutti hanno chiesto di giocare, anche chi non poteva su consiglio dei sanitari, perciò voglio fare
un applauso a questi ragazzi meravigliosi, così come al pubblico che ha creato una autentica simbiosi tra squadra e città”. La voce della squadra passa attraverso le parole del capitano Russo: “All'inizio eravamo molto nervosi, ma questo è normale perché sentivamo il peso di dover vincere a tutti i costi davanti al nostro pubblico; e poi non dimentichiamo che a Catanzaro tre giorni fa abbiamo giocato in cinque per 45', e questo ha inciso molto, infatti più che di nervosismo parlerei di stanchezza psicofisica. Aggiungo che noi eravamo la squadra meno preparata mentalmente ai playout dopo il buon andamento di più di metà campionato; comunque abbiamo chiuso bene e dedichiamo la salvezza alla società e al pubblico, e poi io mi sento ormai bernaldese a tutti gli effetti, quindi è come se avesse vinto la mia città”. g.p.
to di pensieri cupi: Catanzaro, che nel frattempo aveva cominciato anche a colpire bene da tre, sembra la copia brutta ma efficace della squadra vista al PalaCampagna sette giorni fa e si teme che anche il risultato finale possa essere un dejà vu. Lo spartito del terzo quarto sembra voler ricalcare la melodia dei 20' precedenti, cosicché il tecnico pontino si vede costretto a mandare sul parquet Filloy nonostante la frattura scomposta ad una costola da cui è afflitto e che gli procura sicuramente molto dolore; l'ingresso dell'argentino e quello successivo di un altro stoico, Albana (che gioca con una vistosa fasciatura alla coscia dove c'è lo strappo che lo tiene lontano dalle gare da due mesi) sembra dare più verve al gioco della Cestistica cosicché Faggiano comincia a dettare le sue leggi in campo, Azan conferma che è lui l'uomo della provvidenza in questo finale di campionato, Gabrielli torna ad essere quello di Catanzaro, e il capitano Russo, più calmo di inizio partita, diventa l'incubo di una difesa avversaria che non sembra più avere la sicurezza dei primi quarti. Il -7 di chiusura quarto fa ben sperare, visto che è stato recuperato in buona parte il passivo di 15 punti del 27', e quindi si va agli ultimi 10' che, come prevedibile, saranno di fuoco; altalena di punteggi, con gli ionici che recuperano lentamente e si portano sul
60/60 proprio a metà quarto. A 2' e 16'' la Cestistica passa per la prima volta in vantaggio, di un solo punto ma quanto basta per vedere la luce oltre il tunnel, e i rovescia-
menti continui di fronte degli ultimi battiti di gara premiano i locali che sbagliano meno dalla lunetta. La sirena finale è l'avvio dei festeggiamenti per i tifosi bernaldesi:
C2 Castellano e Visceglia con la “mano calda”
la salvezza è conquistata a fatica, ma forse proprio per questo appare ancora più bella. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
D Eliminato il Rionero
Avanza La Virtus C’è la permanenza con il successo ad Ischia Matera
Impresa della Lucos FORIOBASKET 63 LUCOSBASKET 75 FORIO BASKET: Barbieri 18, Abbandonato, Porto, Manna 2, Cappuccio 6, Pulicati 12, Gammella 4, Matarazzo 17, Castagliuolo, Mattera 4. All. Castaldi (ass. Pone). LUCOS BASKET: La Rocca 5, Malvasi, Visceglia 18, Resta F.D. 17, Castellano 22, Tralli, Resta G. 5, Di Giorgio, Santarcangelo, Ottaviano 6. All. Di Gioia. ARBITRI: Fiore di Angri e Santopietro di Battipaglia. Davide D’Acunto Forio PARZIALI: 7-18; 20-40; 4053 LUCOS, salvezza raggiunta.. Contro il Forio, al termine di una gara altalenante e piena di emozioni sono i ragazzi di coach Di Gioia a fare festa. I biancorossi di casa vanno sotto anche di 26 nel corso del terzo parziale. I padroni di casa gettano il cuore oltre l’ostacolo, ma ciò non basterà. È un palazzetto gremito quello che accoglie gara-tre tra i lucani e i foriani. È un inizio subito convinto quello del Forio che si getta in avanti a comprimere il Lucos. Passano i possessi però la palla non ne vuole sapere di entrare. Veloci capovolgimenti di fronte nelle primissime battute e tanti errori da sotto. Barbieri tenta più volte di centrare il bersaglio grosso, ma oggi solo verso il finale ci sarà gloria per lui. Vita facile sotto canestro per i lunghi di coach Di Gioia che nel finale chiudono con un ottimo break. La Lucos non bada a sconti e affonda i denti. Il
Forio è in netta difficoltà, mentre Resta e Castellano dalla distanza fanno capire che per i padroni di casa sarà una giornata difficile. L’avvio del terzo parziale sembra confermare la tendenza. Sotto canestro le maglie del Forio iniziano però a tenere meglio gli affondi del Lucos. È un Forio che spende tanto in termini fisici, poi ad un certo punto… la luce. Matarazzo entra in campo e si prende la responsabilità di svariati tentativi dalla distanza, quasi tutti andati a segno. Break del Forio che recupera dieci punti. Proprio sulla sirena
giunge anche un importante centro da tre di Barbieri. Ultimo quarto tutto da vivere. Lucos ancora avanti di tredici finché Barbieri trova l’ispirazione smarrita. Tre bombe consecutive riaprono la gara; con lui il solito Matarazzo. Il Forio da tutto in campo e tocca il meno due a cinque dalla fine. La partita è riaperta, ma il Lucos mostra spalle forti nel finale. Gli uomini di Di Gioia rimangono freddi e si rigetteranno in avanti come se nulla fosse. Il Forio contiene, ma è spesso chiamato al fallo. Il Forio stringe i denti ma ormai la benzina è finita.
Atletica, record regionale per Becce nei 10.000 metri DONATO Becce nella storia dell'atletica lucana. E' proprio così; il forte atleta tesserato per la Pol. Rocco Scotellaro Matera, ieri ha compiuto una impresa storica. Infatti nel corso della fase regionale Puglia-Basilicata del Campionato Italiano di Società di corsa su pista, svoltasi ad Acquaviva delle Fonti, Donato ha stabilito il nuovo primato regionale assoluto dei m 10.000 su pista correndo la distanza in 30'55''8. Da ricordare che il precedente primato (31'04'') risaliva al lontano 1979 ed era stato stabilito dal potentino Antonio Laguardia a Salsomaggiore Terme. A Donato quindi ora appartengono i records regionali assoluti dei m 5.000, stabilito nel 2007, ed ora dei m 10.000. A fine gara ha commentato così la sua prestazione : “sono molto contento del record stabilito, ci tenevo molto e perciò ho preparato questa prova nei minimi particolari; il passaggio a metà gara è avvenuto in 15'20'', poi sono rimasto solo poiché altri atleti hanno terminato la loro prova ai m 5.000 ed ho dovuto lottare contro il cronometro; è stata dura perché al 9^ km sembrava tutto compromesso dato il calo di ritmo ed a causa anche di un leggero fastidioso vento; all'ultimo dei 25 giri però ho sfoggiato tutte le mie energie fisiche sforzandomi di dare il massimo e sono riuscito a stabilire il nuovo record; dedico questa prestazione alla mia famiglia ed alla mia ragazza che mi sono sempre stati vicini”.
LA CO.RE.MA. Virtus Matera si è aggiudicata gara tre dei quarti di finale play-off del campionato maschile di serie D regionale, battendo ieri mattina al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture con il punteggio di 58 a 49. Gara contrassegnata dal dominio delle difese sui rispettivi attacchi. I materani hanno fatto valere il fattore campo fornendo il massimo impegno nella fase conclusiva della partita. Per i rioneresi non c'è stato nulla da fare contro lo strapotere atletico dei giovani materani, allenati da Antonio Conterosito. La truppa di Salvatore Brenna saluta la competizione agonistica regionale dopo una stagione piuttosto positiva. La Co.Re.Ma. Virtus Matera incontrerà in semifinale la Climacenter Datacontact Pielle Matera di Luciano Cotrufo. Nell'altro incontro saranno di scena la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza e il Basket Zagaria Salandra. Le gare si giocheranno nel prossimo fine settimana. Le vincenti di questi due incontri accederanno agli spareggi con le formazioni campane per il salto di categoria in serie C2. Un cammino ancora lungo per chi rappresenterà la Basilicata in queste finali interregionali. f.menonna@luedi.it
Sport 59
Lunedì 27 aprile 2009
Basket C Dilettanti Cinque uomini in doppia cifra: Marino è il migliore
Corporelle, avvio super Inizia bene l’avventura play-off: battuto il Reggio Calabria CORPORELLE 88 REGGIO C. 64 CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 10, Marino 21, Brucoli n.e, Delli Carri 9, Pellegrini 15, Ginefra 13, Marchese 14, Dimitriu, Armentano 2, Viggiano 4. All. Dino De Angelis. HELIANTIDE REGGIO CALABRIA: Rizzieri 6, Meduri 22, Barreca 2, Filianoti, Pellicano 16, Soldatesca 9, Corlito 2, Moca, Vazzana 4, Mercurio 3. All. Antonio Paternoster. ARBITRI: Pinciaroli di Macerata e D'Angelo di Pescara. PARZIALI: 26/17, 43/36, 68/47, 88/64. NOTE: Spettatori 500 circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun antisportivo e tecnico a carico dei cestisti in campo. PRONOSTICO rispettato. La Centre Corporelle Potenza vince gara uno dei quarti di finale play-off del campionato maschile di serie C Dilettanti di basket superando al Pala Pergola di Contrada Rossellino l'Heliantide Reggio Calabria per 88 a 64. Gara combattuta solo nei primi due quarti, in cui la difesa box and one imposta da Antonio Paternoster ha ingabbiato la compagine potentina, apparsa forse troppo lenta in fase offensi-
PLAYOFF
promossa in B
Marino della Corporelle (foto Andrea Mattiacci)
va. Il complesso di De Angelis, sospinto da Pellegrini, Marchese e Ginefra ha dato l'impressione di giocare al piccolo trotto attendendo il calo dei reggini. L'Heliantide sostenuta da Meduri e Pellicano, autori di 22 e 16 punti ha cercato di contrastare, soprattutto con i tiri da tre la Centre Corporelle Potenza che ha cominciato a macinare gioco, grazie alla splendida gara in cabina di regia di Simone Ginefra. La squadra lucana, pur non mostrando quell'ardo-
Spogliatoio Parla De Angelis
re agonistico riscontrato nelle precedenti partite ha pian piano allungato il passo, nonostante l'assenza di Mimmo Castellitto e le non perfette condizioni di forma di Luigi Delli Carri, tenuto spesso in panca da De Angelis a causa di un colpo alla gamba. Nel terzo quarto la svolta, con i biancocelesti che hanno impartito una bella lezione tecnica ai reggini, grazie ad un parziale micidiale di 23 a 5 che ha permesso alla squadra potentina di volare dal 43 a 36 fino al 68 a 47. In questo lasso di tempo è
stato incisivo il lavoro di Marchese, mentre Ginefra e Marino hanno continuato a segnare e dare spettacolo. Nel parziale finale Reggio ha cercato di impensierire i lucani, portandosi a - 15 sul punteggio di 72 a 57. L'e-
Volley B2 Uomini Secco 3-0 col Salerno
Nessun problema «Una vittoria per la Medical Center importantissima» Incasso devoluto ai terremotati FELICITA' gioia incontenibile e quel pizzico di scaramanzia che non guasta. Sono queste le sensazioni registrate in casa Centre Corporelle Potenza al quarantesimo dopo il rotondo successo ottenuto contro l'Heliantide Reggio Calabria al Pala Pergola. Il complesso potentino ha meritato il successo, facendo leva sulla solidità mentale di una squadra che ha costruito il successo facendo leva sull'esperienza e la voglia di lottare dei suoi principali protagonisti. Eppure nei primi due quarti la gara è stata difficile, vista la severa applicazione difensiva della compagine di Paternoster che ha fatto della box and one il suo punto di forza per arginare i lucani durante la partita. La truppa biancoceleste ha sicuramente meritato l'affermazione, grazie agli schemi offensivi e alla produzione di giocate spettacolari che hanno consentito alla truppa di Dino De Angelis di viaggiare verso il successo. La soddisfazione è enorme in casa biancoceleste dopo la vittoria conseguita contro Meduri e compagni. Gli occhi degli addetti ai lavori sprizzano gioia ed entusiasmo per un successo molto importante sul piano psicologico. Il finale di gara è stato simile alle altre performance dei biancocelesti, ovvio che le condizioni di forma dei lucani a questo punto della stagione siano delle migliori. E' toccato al coach Dino De Angelis affrontare le chiavi di lettu-
ra del confronto che ha visto i suoi vincere senza affanni finali contro il quintetto di Paternoster: “Nei play-off non esistono gare semplici. Ditemi voi quali partite sono facili e si chiudono con scarti netti… Sono molto felice per la vittoria che ci consente di guardare a gara due con serenità”. De Angelis parla del leggero infortunio capitato a Luigi Delli Carri: “Ho preferito tenerlo in panchina per precauzione. Ha patito un colpo alla gamba. Abbiamo preso la partita seriamente e il successo ci ha premiato davvero. La prestazione dei miei atleti è stata positiva contro un quintetto davvero difficile da superare qual è il Reggio Calabria che temevo prima del match”. De Angelis “ammonisce” i suoi atleti in vista della seconda sfida in programma giovedì al Pala Pentimele: “Dobbiamo resettare ogni situazione emersa durante la partita. Ci attende una gara difficile che non avrà un risultato assolutamente scontato in partenza”. Sul versante reggino è il coach potentino Antonio Paternoster che spiega le ragioni del ko: “La Centre Corporelle Potenza ha giocato meglio. Onore e merito ai giocatori di Dino De Angelis. Sono comunque felice per la prestazione dei miei atleti, abbiamo giocato contro una grande squadra, lo sapevamo tutti. Affronteremo con determinazione la sfida del Pentimele di giovedì sera”. sport@luedi.it
MEDICALCENTERPOTENZA SALERNO
3 0
25-8, 25-15, 25-21
MEDICAL CENTER: Simone , Di Tommaso, Scalcione, La Rosa , Zuccaro , Porsello, Alamprese , Bacca, Genoino , Lamaida, Calabrese. All. Draganov SALERNO: Armidoro, Calabrese, De Amicis, Petrisco, Moriello, Pecoraro, Ruggiero, Cariati, Pescione, Zoccola, Granozio. All. Corvo ARBITRI: Notarnicola e Pizzolato NETTA vittoria della Medical Center. La formazione potentina si è sbarazzata del Salerno con un secco 3-0. «Nel primo set ha giocato la squadra titolare, poi nei successivi abbiamo dato spazio ai giovani - ha spiegato Barra. C’è stato l’esordio di Calabrese che ha avuto la ghiotta occasione di mettersi in mostra». La società ha devoluto l’incasso ai terremotati dell’Abruzzo, mentre nelle prossime gare l’ingresso sarà libero. lo.to.
sperienza dei ragazzi di De Angelis ha fatto la differenza consentendo alla Centre Corporelle di imporsi agevolmente anche grazie ai canestri finali di Donatello Viggiano che hanno fissato il punteggio sul finale di 88
a 64 per la Centre Corporelle Potenza che ora guarda con maggiore fiducia a gara due in programma al Palasport Pentimele di Reggio Calabria giovedì sera con inizio alle 21. sport@luedi.it
60 Sport
Lunedì 27 aprile 2009
Rossi secondo davanti a Pedrosa. In 250 vittoria di Bautista e in 125 successo dell’italiano Iannone
Lorenzo è il re del Giappone A metà gara il sorpasso decisivo per la vittoria e la leadership del Mondiale LE CLASSIFICHE MOTO GP Ordine d’arrivo 1. Jorge Lorenzo (ESP) Yamaha in 43'47"238 alla media di 157.886 Km/h. 2. Valentino Rossi (ITA) Yamaha a 1"304 3. Dani Pedrosa (ESP) Honda 3"763 4. Casey Stoner (AUS) Ducati 5"691 5. Andrea Dovizioso (ITA) Honda 9"207 6. Marco Melandri (ITA) Kawasaki 30"555 7. Loris Capirossi (ITA) Suzuki 32"756 8. Mika Kallio (FIN) Ducati 39"416 9. James Toseland (GBR) Yamaha 43"106 10. Chris Vermeulen (AUS) Suzuki 43"245 Giro più veloce: (15.) J. Lorenzo 1'48"477 a 159.329 Km/h
L’emozione di Andrea Iannone sul podio della 125 e il gesto di esultanza di Jorge Lorenzo dopo la vittoria nella MotoGp
MOTEGI - Ci si attendeva sul gradino più alto del podio Valentino Rossi o Casey Stoner è invece a vincere il Gp del Giappone, terza prova del motomondiale, è stato Jorge Lorenzo, compagno di squadra del “dottore” al Fiat Yamaha Team. In virtù di questo successo lo spagnolo balza in vetta alla classifica del mondiale con 41 punti ovvero ad una sola lunghezza in più dello stesso Rossi e 3 in più di Stoner. Ancora una volta condizioni meteo piuttosto variabili, così dopo la forte pioggia che aveva costretto ad annullare le qualifiche del sabato e che ha condizionato anche il warm-up, la gara si è svolta sotto il sole. Buona la partenza di Rossi che partiva in pole position grazie al tempo ottenuto nelle libere del venerdì. Chris Vermeulen e le due Repsol Honda di Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso si portano al suo inseguimento. Staccato Casey Stoner che sembra accusare qualche problema di troppo e rimane a centro gruppo a lottare per la 5a posizione con Melandri (che chiuderà 6o) e Vermeulen (10o alla fine). Non è così invece per Lorenzo che trova subito il sorpasso sulla coppia Repsol e si lancia all’attacco del compagno di squadra. A metà gara arriva il
sorpasso per il due volte Campione del Mondo 250, che trova la testa della corsa e si aggiudica la prima gara della sua stagione 2009. Secondo podio consecutivo per lui. Rossi deve tenere a bada Dani Pedrosa ma alla fine riesce a mantenere la seconda posizione. E lo spagnolo della Honda torna così ad essere competitivo dopo un pò di tempo. Bene anche gli italiani Andrea Dovizioso (Honda) e Marco Melandri (Kawasaki) che rivediamo con enorme piacere in una posizione più conforme alle sie potenzialità. Unico incidente della gara, quello avvenuto tra Yuki Takahashi e Nicky Hayden, con il giapponese che finisce contro il posteriore dell’americano. «Oggi non eravamo del tutto a posto con la messa a punto – ha detto Stoner – esattamente, penso, come tutti gli altri, dato che non c'è stato il tempo nel fine settimana per lavorare come si deve sugli assetti. Di positivo c'è che siamo riusciti a girare sui tempi dei piloti davanti, purtroppo però solo dopo aver perso tanto tempo, troppo, nelle prime fasi della gara. Già nel giro di riscaldamento infatti avevo avvertito una forte vibrazione provenire dal freno posteriore e questo mi ha spinto ad essere molto conservativo nei primi cinque o sei giri. Non sapevo be-
ne cosa fare perchè non riuscivo a frenare dove volevo: forse avrei potuto spingere di più ma non credo che avrei potuto farlo in totale sicurezza. In ogni caso ho perso molte posizioni nei primi giri e molto tempo tentando di risalire. Quando mi sono avvicinato ai primi era ormai troppo tardi ed ho potuto solo aumentare un pò il mio ritmo per raggiungere Dovizioso. Mi ero reso conto che avrei potuto passare Andrea quindi ho cercato di spingere di più. La gara così non è stata tutta persa, non abbiamo lasciato sul terreno troppi punti e in definitiva possiamo considerare questo inizio di stagione nettamente migliore di quello dello scorso anno. Credo che questo possa renderci fiduciosi per le prossime gare». Nella classe 250 la vittoria va allo spagnolo ella Mapfre Aspar Aprilia Alvaro Bautista che approfitta dei problemi a una gomma del campione del mondo Marco Simoncelli (alla fine 17^), partito dalla pole e conquista la vetta della classifica con 34 punti, uno in più del giapponese della Honda Hiroshi Aoyama. Buon terzo posto per il nostro mattia Pasini su Aprilia. Simoncelli mantiene la prima posizione nonostante gli attacchi di Hiroshi Aoyama e Gabor Talmacsi nei primi giri.
Brutta la partenza di Hector Barberá, vinvitore della gara di apertura, che dopo poche curve si ritrova in 20a posizione. Cadono Jules Cluzel, Roberto Locatelli, Axel Pons e Mike di Meglio, mentre Raffaele de Rosa è costretto al rientro ai box per una penalità assegnatagli dalla direzione di gara. A 17 giri dal traguardo altra caduta, questa volta è il turno di Hector Faubel con la Honda SAG. Continuano i colpi di scena con Alex Debon che in lotta con Talmacsi per la quarta posizione, finisce in una via di fuga. Rientra ottavo. Gli ultimi giri sono tutti per il duo Aoyama – Bautista, distanti di appena qualche centesimo di secondo. Attacco dello spagnolo a cinque giri dal termine con il giapponese che sembra non avere il gas per riportarsi in vesta. . Nella 125 Andrea Iannone concede il bis dopo il successo della mini gara nel Qatar. L’italiano del team Ongetta Aprilia parte male con le slick, ma con la pista asciutta recupera 11 posizioni in meno di dieci giri e si aggiudica anche la gara giapponese. Per lui è il terzo successo in carriera che gli consente di essere sempre più leader del mondiale con 37,5 punti. Completano il podio Julian Simon (Bancaja Aspar) e Pol Espargaro (Derbi Racing).
Tennis. Fed Cup le azzurre in finale contro gli Usa
Battuta la Russia: per l’Italia impresa dal sapore storico CASTELLANETA MARINA - Ci voleva l’impresa e l’impresa è arrivata. Contro la squadra più forte, contro una Russia che nei quattro precedenti ci aveva sempre battuto. Ma dopo i due successi di ieri, l’Italia di Corrado Barazzutti non si è lasciata scappare la più ghiotta delle occasioni e sulla terra rossa di Castellaneta Marina ha completato l'opera, rispedendo a casa le ragazze di Shamil Tarpishev con un 4-1 che sa di storia. E pensare che la giornata non era certo iniziata con i migliori auspici con la nostra numero 1, Flavia Pennetta, asfaltata con un secco 6-0 6-3 da Svetlana Kuznetsova. Tutta la pressione passa sulle spalle di Francesca Schiavone contro l’ennesimo talento della scuola russa, Anastasia Pavlyuchenkova, 18 anni il prossimo 3 luglio e all’esordio assoluto in Fed Cup. La Leonessa parte male, va sotto 0-2 ma poi infila quattro giochi di fila prima di perdere nuovamente il servizio e giocarsi tutto al tie-break, dove spreca un set-point, ne annulla due ma alla fine si impone 9-7. Equilibrato anche il secondo parziale, che vede il successo della Pavlyuchenkova per 6-4, ma nella terza partita la Schiavone tira fuori gli artigli.Al secondo gioco, alla battuta e sotto 0-40, la tennista azzurra recupera, fa suo il game e si porta anche sul
5-1, facendo prevalere la sua maggiore esperienza fino al 6-2 conclusivo che lancia l’Italia verso la terza finale di Fed Cup negli ultimi quattro anni. Ma ad arrotondare il trionfo ci pensano anche Sara Errani e Roberta Vinci, che nel doppio fanno la loro parte superano in rimonta per 1-6 6-3 6-4 la stessa Pavlyuchenkova in coppia con Nadia Petrova. «Sapevo che sarebbe stata dura conquistare il terzo punto e così è stato – le parole di Barazzutti – Francesca è stata bravissima perchè ha vinto un match duro, pieno di momenti difficili: nel secondo gioco del terzo set ha giocato alcuni punti con un coraggio incredibile. Segreti per aver raggiunto la terza finale in quattro anni non ce ne sono – aggiunge –semplicemente sono ragazze fantastiche che si rispettano e si sostengono molto. Sono un gruppo vero, una squadra ben amalgamata e quindi molto forte. Credono in questa Fed Cup e credono nella maglia azzurra. Loro sanno che devono essere pronte in qualsiasi momento e rispondono mettendosi sempre a disposizione. Questo è lo spirito giusto per una squadra nazionale». In finale, il 7 e 8 novembre, l’Italia affronterà gli Stati Uniti, che a Brno hanno superato 3-2 la Repubblica Ceca.
Classifica piloti 1. Jorge Lorenzo (ESP) 2. Valentino Rossi (ITA) 3. Casey Stoner (AUS) 4. Andrea Dovizioso (ITA) 5. Dani Pedrosa (ESP) 6. Colin Edwards (USA) 7. Mika Kallio (FIN) 8. Chris Vermeulen (AUS) 9. Alex De Angelis (RSM) 10. Marco Melandri (ITA)
41 punti 40 38 22 21 17 16 15 13 12
Classifica costruttori: 1. Yamaha 2. Ducati 3. Honda 4. Suzuki 5. Kawasaki
45 punti, 38 27 18 12
CLASSE 250 Ordine d’arrivo 1. Alvaro Bautista (ESP) Aprilia in 44'06"488 alla media di 150.207 Km/h 2. Hiroshi Aoyama (JPN) Honda a 5"889 3. Mattia Pasini (ITA) Aprilia 21"832 4. Gabor Talmacsi (HUN) Aprilia 25"906 5. Alex Debon (ESP) Aprilia 30"785 6. Shuhei Aoyama (JPN) Honda 33"788 7. Lukas Pesek (CZE) Aprilia 36"972 8. Thomas Luthi (SUI) Aprilia 41"018 9. Karel Abraham (CZE) Aprilia 41"649 10. Shoya Tomizawa (JPN) Honda 52"863 Giro più veloce: (20.) A. Bautista 1'54"047 a 151,548 Km/h Classifica piloti 1. Alvaro Bautista (Esp) 2. Hiroshi Aoyama (JPN) 3. Hector Barbera (ESP) 4. Jules Cluzel (FRA) 5. Gabor Talmacsi (HUN) 6. Thomas Luthi (SUI) 7. Mattia Pasini (ITA) 7. Mike Di Meglio (FRA) 9. Raffaele De Rosa (ITA) 10. Alex Debon (ESP)
34 punti 33 30 20 19 18 16 16 15 13
Classifica costruttori: 1. Aprilia 2. Honda 3. Gilera 4. Yamaha
50 punti 33 7 2
CLASSE 125 Ordine d’arrivo 1. Andrea Iannone (ITA) Aprilia in 42'23"716 alla media di 135.820 km/h 2. Julian Simon (ESP) Aprilia a 1"346 3. Pol Espargaro (ESP) Derbi 5"039 4. Stefan Bradl (GER) Aprilia 6"904 5. Marc Marquez (ESP) Ktm 13"061 6. Sandro Cortese (GER) Derbi 14"841 7. Joan Olive (ESP) Derbi 16"420 8. Jonas Folger (GER) Aprilia 16"483 9. Dominique Aegerter (SUI) Derbi 27"500 10. Bradley Smith (GBR) Aprilia 30"359 Giro più veloce: (20.) A. Iannone 2'01"551
La grinta di Francesca Schiavone
Classifica piloti 1. Andrea Iannone (ITA) 2. Julian Simon (ESP) 3. Pol Espargaro (ESP) 4. Sandro Cortese (GER) 5. Stefan Bradl (GER) 6. Jonas Folger (GER) 7. Bradley Smith (GBR) 8. Marc Marquez (ESP) 9. Dominique Aegerter (SUI) 10. Joan Olive (ESP)
37.5 punti 30 22.5 18 17 13 11.5 11 9.5 9
Classifica costruttori: 1. Aprilia 2. Derbi 3. Ktm 4. Loncin
37.5 punti 24 11 4
Sport 61
Lunedì 27 aprile 2009
Automobilismo. Primi punti per la Ferrari: Raikkonen chiude al sesto posto, Massa solo 14°
Il ritorno di Button e della Brawn L’inglese vince in Bahrain dopo i successi nei Gp di Australia e Malesia
1)
Button (Gbr)
31
2)
Barrichello (Bra)
19
3)
Vettel (Ger)
4)
Trulli (Ita)
5)
Glock (Ger)
12
6)
Webber (Aus)
9.5
7)
Hamilton (Gbr)
8)
Alonso (Spa)
5
9)
Heidfeld (Ger)
4
9)
Kovalainen (Fin)
11) Rosberg (Ger)
SAKHIR – Button e la Brawn Gp nuovamente sul podio: dopo avere vinto in Australia e Malaysia, il pilota inglese, terzo in Cina, si è ripetuto in Barhain, rafforzando la sua posizione di leader della classifica provvisoria piloti. Alle sue spalle si è piazzato Vettel che ha dimostrato di saper correre non soltanto sotto il diluvio, come nella prova di Shanghai che ha vinto, ma anche con temperature che sull'asfalto hanno sfiorato i 50 gradi. Bella anche la prova di Trulli, partito in pole position con la Toyota, che ha conquistato il terzo posto (decimo podio della carriera): la sua è stata una gara pulita, sempre al limite, a conferma delle qualità del pescarese. In sesta posizione si è classificato il primo dei due ferraristi, Kimi Raikkonen, bravo a sfruttare le opportunità ma condizionato dalla posizione di partenza, la 10/a, e dal gioco dei pit stop. È andata peggio a Felipe Massa, solo 14/o. Glock, molto veloce all’inizio, è finito solo settimo, mentre nei primi dieci sono ancora riusciti a classificarsi Fernando Alonso (Renault), Rosberg (Williams) e Piquet (Renault). Tra gli italiani da segnalare il 15/o posto di Fisichella al volante della Force India. La partenza è stata confusa. Glock ne ha approfittato per superare subito il compagno di squadra Trulli ma anche alle loro spalle non sono mancate le emozioni. Massa, partito ottavo, ha cercato di passare sull'interno della pista, ma con scarsa fortuna. Ha perso posizioni e, nel tentativo di recuperare, ha toccato con la ruota anteriore sinistra il compagno di squadra Raikkonen e ha danneggiato il musetto anteriore della propria vettura. Così al quarto giro è stato costretto ad andare al pit stop dove ha perso troppo tempo ed è sceso addirittura al
17/o posto. Nel frattempo le Toyota hanno continuato a battere il ritmo. Alle loro spalle Button ha tenuto il passo, così come ha fatto Vettel con la Red Bull. Kubica (Bmw) e Nakajima (Williams) hanno avuto un contatto e sono state costrette ad andare ai box per cambiare l'ala anteriore. Con i primi pit stop. Glock all’11/o giro e Trulli al 12/o, sono cambiate le posizioni al vertice. Non si è fermato subito Raikkonen che, approfittando della sosta di Vettel al 20/o giro, è riuscito a passare provvisoriamente in testa alla gara. Alle sue spalle c'erano nell’ordine Button, Trulli e Vettel. Rosberg è quinto, sesto Hamilton. Massa nel frattempo era risalito al 15° posto. Tra il 20° e il 30° giro, la gara si è assestata. Button, saldamente al comando, ha tenuto a bada gli avversari. Trulli ha cercato di non perdere di vista l’inglese, mentre Vettel le ha provate tutte per cercare di mettere sotto pressione l’italiano. Hamilton si è sempre mantenuto costante al quarto posto, al quinto Glock mentre Raikkonen è stato regolare in sesta posizione. Al 37/o giro Button, sempre in solitario, ha doppiato addirittura Massa, 17/o dopo un ulteriore pit stop. L'inglese subito dopo ne ha approfittato per andare a fare rifornimento ai box. La stessa decisione è stata presa da Trulli ed Hamilton mentre erano rispettivamente in terza e quarta posizione. Così al rientro dei vari piloti, al comando si è piazzato Vettel, con10” di vantaggio su Button e 22” su Raikkonen. Ma il leader è sempre Button, seguito nell’ordine da Vettel, Trulli, Barrichello, Hamilton e Rosberg.
18 14.5
9
4 3.5
12) Buemi (Svi)
3
12) Raikkonen (Fin)
3
14) Bourdais (Fra)
1
1) 2) 3) 4)
L’esultanza di Button sul podio e sotto mentre taglia il traguardo con la sua Brawn. A destra la partenza del Gran Premio con Vettel che prova a mantenere la testa della corsa. In basso la delusione di Massa e Raikkonen
- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 3 0.5 6 - 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -
Brawn Gp Red Bull Toyota McLaren
50 27.5 26.5 13
1) Jenson Button (GBR) Brawn GP-Mercedes 1h31'48"182 alla media di 201,617 km/h 2) Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 7"187 3) Jarno Trulli (ITA) Toyota 9"170 4) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 22"096 5) Rubens Barrichello (BRA) Brawn GP-Mercedes 37"779 6) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 42"057 7) Timo Glock (GER) Toyota 42"880
Renault Bmw Sauber Toro Rosso Williams
5 4 4 3.5
9)
Ferrari
10) Force India
3 0
Il commento Domenicali. Massa: «Gara molto confusa»
«Potevamo fare di più ma sono punti importanti» SAKHIR - «Era importante muoversi dallo zero, peccato perchè potevamo fare di più». Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva della Ferrari, cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno dopo il sesto posto di Raikkonen. «È chiaro che per Felipe la gara è stata purtroppo compromessa dal tocco con Kimi all’inizio. Comunque adesso aspettiamo la Spagna – continua – credo sia il primo passo, era importante per lo meno portare a casa questo». Secondo Domenicali la velocità in gara è migliorata, «sembrava meglio soprattutto con le soft, ma purtroppo quella toccata è costata tanto, anche perchè quando Felipe era fuori dal traffico andava davvero veloce, più veloce di quelli che avevano molta meno benzina di lui, quindi questo è un segnale positivo con questo tipo di gomme. Poi, è chiaro che con Kimi saremmo potuti essere quinti, ma come sempre traffico o problemi in pista fanno parte del gioco e della gara. Partiamo da questi tre punti e guardiamo avanti con la voglia di riprenderci e di andare sulla strada giusta – l'auspicio di Domenicali – adesso il punto fondamentale è riprendere la performance della macchina, perchè senza quella si fa poca strada. A casa stiamo lavorando sodo, la gente ci crede, quindi la stagione è lunga». MASSA. «A causa dell’incidente in avvio sono dovuto rientrare dopo due giri, ed è svanita l’occasione di fare punti». Felipe
Massa è visibilmente deluso. «La telemetria non funzionava, nessuno riusciva a vedere cosa stavo facendo – spiega il ferrarista il kers non funzionava bene, è stata una gara molto confusa». RAIKKONEN. «Ci si aspettava di andare a punti, ci siamo riusciti. È un risultato che aiuta, ma non siamo ancora felici di dove siamo». Kimi Raikkonen commenta con pragmatismo il suo sesto posto. «La macchina è andata meglio rispetto alle gare precedenti - aggiunge - ma dobbiamo sperare di migliorare ancora per combattere con i primi. Le gomme? Le morbide andavano sicuramente meglio, nell’ultima parte ho avuto un pò di difficoltà. La corsa è andata così, abbiamo fatto il massimo che potevamo». BUTTON. «Effettivamente è stata una gara dura per noi. Anche se ho guidato quasi sempre
ORDINE D’ARRIVO DEL GP DEL BAHRAIN SAKHIR - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio del Bahrain.
5) 6) 6) 8)
8) Fernando Alonso (ESP) Renault 52"775 9) Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 58"198 10) Nelson Piquet (BRA) Renault 1'05"149 11) Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 1'07"641 12) Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 1'17"824 13) Sebastien Bourdais (FRA) Toro Rosso-Ferrari 1'18"805 14) F. Massa (BRA) Ferrari, G. Fisichella (ITA) Force India-Mercedes, A. Sutil (GER) Force India-Mercedes, S. Buemi (SUI) Toro Rosso, R. Kubica (POL) BMW Sauber, N.Heidfeld (GER) BMW Sauber 1 giro Giro più veloce: J.Trulli 1'34"556
al comando, non avevamo più il passo delle prime gare, anche perchè alcuni ci hanno ripreso e altri forse ci hanno superato, ma era importante partire bene, sono riuscito a stare subito dietro ai primi ed è andata bene». Così Jenson Button commenta la vittoria che il pilota inglese della Brawn Gp ha costruito soprattutto grazie al sorpasso ai danni di Hamilton. «E' un pilota difficile da superare – commenta – ha fatto qualche errore e l’ho sfruttato sul rettilineo. È stata una mossa che ha significato la gara». Per Button quella sul circuito del Sakhir è stata la «vittoria migliore delle tre stagionali perchè qui non avevamo il margine di vantaggio che avevamo all’inizio. Al di là di questo è stata la quarta gara in cui finiamo ai primi posti, alcune cose andranno cambiate nella macchina ma è stato fantastico vincere qui».
62 Rubriche
Lunedì 27 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Dopo tante avventure professionali ora avete un forte desiderio di stabilità: fermatevi e riflettete. Un amore speciale.
TORO 21/4 - 20/5
Giornata di importanti avvenimenti per il vostro futuro professionale: attenzione a ogni iniziativa. Bene il cuore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Giornata molto stressante dal punto di vista del lavoro, ma anche piuttosto proficua. In amore potete cominciare a fare progetti.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro oggi cercate di non sbilanciarvi con le parole o nelle azioni: non è un buon momento. In amore frenate la gelosia.
LEONE 23/7 - 23/8
La carriera professionale va costruita pezzo per pezzo e ci vuole molta pazienza. In amore più fiducia nel partner.
VERGINE 24/8 - 22/9
La situazione in evoluzione avrà riflessi positivi sulla vostra carriera lavorativa. Perché l'amore duri ci vuole impegno.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Dopo un momento di sbandamento nella professione ritroverete la strada giusta. Ottimismo in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non perdete tempo prezioso: queste sono giornate decisive per la vostra attività. Un amore altalenante vi crea instabilità.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Cambiamenti significativi nella professione dopo un frustrante periodo di routine. In amore siete poco espansivi e il partner ne soffre.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
State per ritrovare la fortuna nel lavoro: supererete tutte le frustrazioni accumulate. Nuove occasioni di fare amicizia.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel settore professionale dovrete difendervi da concorrenti senza scrupoli. La paura di soffrire frena un amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
G aratri; balestra NA = GARA TRIBALE STRANA
Momento cruciale per la vostra attività: dovrete dedicarle il massimo dell'impegno. Un amore non riesce a decollare.
Televisioni 63
Lunedì 27 aprile 2009
PRIMA SERATA
23.15
ATTUALITÀ
16.15
TALKSHOW
FILM
21.10
SHOW
21.10
23.15
FILM
FILM
21.10
21.00
TALKSHOW
Bruno Vespa
Alda D’Eusanio
Agente 007 - L’uomo dalla pistola d’oro
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2 punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.35 -RubricaElezioni europee 2009. Tavola rotonda: Rifondazione comunista 18.05 -Telegiornale Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 20.30 -Telegiornale
07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaRai Educational - Cul Book 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaElezioni europee 2009 16.00 -RubricaTrebisonda 16.05 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmAngelica con Michèle Mercier, Claude Giraud, Robert Hossein - regia di Bernard Borderie (Francia) - 1964 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena - Principessa guerriera 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP-Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -FilmLa strada per El Dorado 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei... 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Ercole contro Molock con Gordon Scott, Alessandra Panaro, Rosalba Neri - regia di Giorgio Ferroni (Italia, Francia) - 1963 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG - Avvocati in divisa 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie David Copperfield 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta
Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -Telefilm Law & Order - I due volti della giustizia 23.25 -Telegiornale Tg 2 23.40 -ShowScorie
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg3 21.10 -FilmAgente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro con R. Moore, C. Lee, B. Ekland regia di Guy Hamilton (GB) - 1974 23.20 -RubricaReplay
20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -ShowGrande Fratello La nostra avventura
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl Comandante Florent 23.15 -Film La mala educacion con Gael García Bernal, Fele Martinez - regia di Pedro Almodóvar (Spagna) - 2004
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Film Mission: Impossible 2 con Tom Cruise, Thandie Newton, Ving Rhames - regia di John Woo (USA) - 1999
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.00 -Talk Show L'infedele 23.30 -Documentario Delitti
00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -Film TvProvaci ancora Prof 2 L'amica americana
01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -Telefilm »Le ragazze di piazza di Spagna 2 03.20 -VideoframmentiCercando cercando 03.50 -Alla Gallina Abbuffata
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 01.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -RubricaAvvocato Io, avvocati noi 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 02.40 -RubricaNext 03.00 -AttualitàRai News 24
00.35 -ShowMai dire Grande Fratello 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.15 -TelefilmThe Guardian 03.10 -TelegiornaleTg 5 Notte 03.40 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.30 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.45 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 02.45 -RubricaVivere meglio 03.55 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.00 -Soap OperaFebbre d'amore
23.40 -FilmAmici per la morte con J. Li - regia di Andrzej Bartkowiak (USA) - 2002 01.40 -SportPoker1Mania - Poker 02.35 -NewsStudio Sport 03.00 -TelegiornaleStudio Aperto 03.15 -MusicaleTalent 1 Player
00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News
Alessia Marcuzzi
La mala educacion
Mission: Impossible 2
Gad Lerner
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ERCOLE CONTRO MOLOCK con G. Scott, A. Panaro, R. Neri, A. Dominici - regia di Giorgio Ferroni (Ita/Fra) - 1963 Il guerriero greco Glauco, che per la sua forza si fa chiamare Ercole, si offre di combattere contro Moloch, essere deforme e sanguinario. Il nostro eroe riuscirà a salvare Medea, di cui si è innamorato, prima che venga uccisa dall'orrido mostro...
ITALIA 1
ORE 21.10
ORE 16.00
ANGELICA con M. Mercier, C. Giraud, R. Hossein regia di Bernard Borderie (Fra) - 1964 Nella Francia del Re Sole, la nobile Angelica si innamora del figlio del fattore del castello, Nicola, ma è costretta a sposare Jeoffrey de Peyrac. Malgrado il suo aspetto sgradevole, il nobile conquista il cuore di Angelica, che si batterà per lui quando cadrà in disgrazia. Essendo stato giustiziato il marito, Angelica si rifugia nella Corte dei miracoli, dove ritrova l'amato Nicola...
RETE 4
ORE 23.15
RAI 3
ORE 21.10
AGENTE 007 - L’UOMO DALLA PISTOLA D’ORO con R. Moore, C. Lee, B. Ekland - regia di Guy Hamilton (G.B.) - 1974 Un simpatico regalo arriva società di copertura dell'Intelligence britannico. Un proiettile d'oro con inciso un numero: 007. Messaggio chiaro, a mandarlo (forse) un killer di origine cubana, Scaramanga, allevato in un circo e amante degli animali, delle belle donne e della sua proverbiale pistola d'oro. Nessuno l'ha mai visto: ma Bond cerca di rintracciarlo..
ITALIA 1
ORE 23.40
MISSION: IMPOSSIBLE 2
LA MALA EDUCACION
AMICI PER LA MORTE
con T. Cruise, T. Newton, V. Rhames, A. Hopkins - regia di John Woo (Usa) 1999
con G. García Bernal, F. Martinez - regia di Pedro Almodóvar (Spa) - 2004
con J. Li, DMX, A. Anderson, K. Hu - regia di Andrzej Bartkowiak (Usa) - 2002
L'agente Ethan Hunt è pronto a scendere in campo una seconda volta. Con al fianco il genio dell'informatica Luther Stickell e un'affascinante ladra nel cuore, la sua missione è quella di fermare il diffondersi di un micidiale virus informatico che minaccia di mettere in ginocchio il mondo...
In una scuola religiosa degli anni ‘60 Ignazio ed Enrico scoprono l'amore, il cinema e la paura. Padre Manolo, il direttore e professore di letteratura della scuola, è sia testimone che partecipe delle loro scoperte. I tre si rincontreranno altre due volte una alla fine degli anni ‘70 e l'ultima negli anni ‘80. Questi incontri cambieranno vita e morte di alcuni di loro...
Ling, pericoloso criminale, rapisce Vanessa, la figlia di Tony Fait, noto ladro. In cambio della sua liberazione viene chiesta una partita di diamanti di colore nero che la gang di Fait ha appena rubato. L'uomo si vede quindi costretto ad allearsi con il poliziotto Su per salvare la figlioletta. La coppia innesca una devastante corsa contro il tempo...
Con Ti lascio una canzone Clerici superstar della serata RAI UNO Ti lascio una canzone Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 21.12 20.45 19.49 18.49
ascolto 6.339 5.473 4.691 3.430
RAI DUE Automobilismo Cold case-delitti Cold case-delitti Pit lane
12.52 21.50 21.04 12.44
3.420 2.602 2.310 1.914
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.32 21.36 20.10 20.01
2.634 2.450 1.778 1.636
CANALE 5 Striscia la notizia Amici casting Chi vuol essere Verissimo tutti i
20.47 14.04 19.04 15.30
4.546 3.353 3.148 3.055
ITALIA 1 Mamma ho allagato la Scooby-doo Studio sport La bomba
21.04 19.33 13.06 14.09
2.378 2.006 1.710 1.418
RETE 4 Walker texas ranger Il commissario cordier Walker texas ranger Sessione pomeridiana
20.44 21.25 19.58 14.09
1.884 1.434 1.371 1.178
Anno 8 n.100 € 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 27 aprile 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Le accuse del presidente dell’Ordine, Nardone: la nostra è una battaglia per la sicurezza dei cittadini
I geologi contro la Regione: «Snobbati» Su 78 posti pubblici banditi dall’ente, nemmeno uno alle “sentinelle del territorio” Previsto l’ingegnere Il caso Arbea a Sant’Arcangelo minerario: figura che non esiste più SETTANTOTTO posti pubblici, di quelli che oramai non si bandiscono quasi più. Ma fra tutti i nuovi concorsi della Regione Basilicata, neanche uno è destinato a geologi. Eppure il territorio lucano - funestato da frane, movimenti di terra di ogni tipo e terremoti ne avrebbe sicuramente bisogno. Non è la prima volta che l’Ordine dei geologi accusa la Regione di non valorizzare la categoria. Adesso il dito puntato è più preciso: «Non è una difesa corporativa - dice il presidente Raffaele Nardone - ma una battaglia a favore della sicurezza dei cittadini». a pagina 6
SPORT
Nel paese del presidente “processo” pubblico col sottosegretario
A sinistra il presidente della Regione De Filippo, a destra il sottosegretario Buonfiglio
a pagina 7
E CCELLENZ A
P RIMA D IVISIONE
Il Pisticci torna in D P ROMOZIONE
Arleo esonerato Potenza a Catalano
B DILETTANTI
Bernalda Sua Eccellenza il Tolve
Solidarietà/1 Storie di volontari lucani in Abruzzo
brinda alla salvezza
Solidarietà/2 Scoperti 42 che mentivano per il reddito sociale
Chi si dà da fare per aiutare... ...e chi per prendersi gli aiuti ALL’AQUILA i volontari lucani continuano a farsi onore. Gli uomini dell’Anpas sono da tre settimane nell’Abruzzo colpito dal terremoto e gestiscono un campo da 900 persone. Ma ci sono anche le storie delle sei crocerossine che senza voler apparire - aiutano le vittime del sisma a trovare l’umanità sepolta sotto le macerie.
TERMINATO il vaglio delle domande per il reddito sociale - del progetto di cittadinanza solidale della Regione Basilicata - sono saltate fuori 42 domande da respingere. Motivo: erano accompagnate da dichiarazioni mendaci, soprattutto sulla composizione del nucleo familiare. a pagina 7
a pagina 7
alle pagine 15, 16 e 17
Matera città dei sassi. Potenza città dei fossi.