Brevi dal mondo
Atlantis oggi aggancia Hubble
WASHINGTON – Procede con un minimo di apprensione, a causa di quattro piastrelle termiche dello Shuttle leggermente danneggiate, l’ultimo volo dell’uomo verso Hubble, il più importante telescopio che gli scienziati abbiano mai messo in orbita. I sette astronauti partiti lunedì da Cape Canaveral raggiungeranno il telescopio oggi e, come da programma, cominceranno subito ad impostare i loro interventi di riparazione e di manutenzione, per permettere che il telescopio abbia almeno altri cinque anni di vita, se non di più. Per gli astronauti della navetta Atlantis quella di ieri può essere considerata un trasferimento.
Kabul, gas tossico a scuola
KABUL – In Afghanistan il terrore non passa più soltanto per il corpetto esplosivo di un kamikaze talebano. Le autorità hanno il terribile sospetto che i simpatizzanti degli estremisti islamici siano responsabili di una vera e propria offensiva, a colpi di gas tossico, per impedire alle studentesse si andare a scuola nei distretti a nord di Kabul. Si tratta di una zona del Paese che non è mai stata sotto lo stretto controllo dei talebani e dove quindi le ragazze hanno potuto continuare a frequentare la scuola, mentre altrove era stato proibito.
Mafia, la Gotti perde il castello NEW YORK – La principessa della mafia perde il suo castello: gli ufficiali giudiziari stanno per mettere i sigilli alla magione di Long Island di Victoria Gotti, la figlia prediletta di John Gotti, il defunto boss del clan dei Gambino. Victoria, star al platino del reality show 'Growing up Gotti', ha smesso due anni fa di ripagare un prestito da 600 mila dollari e il villone con colonne e piscina, in stile Casa Bianca, sarà pignorato. La principessa di Cosa Nostra aveva ottenuto la 'mansion' da 4,2 milioni di dollari nella causa di divorzio dall’ex marito Carmine Agnello, ma con la villa erano arrivati anche i debiti: anche sul prato di casa Gotti stanno per spuntare i 'fiori di lattà, come sono stati soprannominati, negli Usa della crisi dei mutui, i cartelli di 'foreclosurè. Agnello e moglie hanno divorziato nel 2003, quando lui era in carcere per associazione a delinquere.
Mercoledì 13 maggio 2009
L’ex conduttore di Matrix rivela una lettera scritta a Confalonieri
Mentana: «Presidente mi aiuti a uscire» ROMA – Mentana scrisse una lettera a Fedele Confalonieri nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2008 – dopo una cena con i vertici di Mediaset e tutti i suoi direttori giornalistici, a una settimana dal trionfo elettorale di Berlusconi – chiedendo al presidente di Mediaset di aiutarlo ad uscire dal gruppo. «Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale – ha scritto Mentana – dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo». A rivelare della lettera è proprio l’ex conduttore di Matrix nel suo libro 'Passionaccia' (Riz-
Fu disgustato da una cena fra tutti i giornalisti Mediaset: «Sembrava il giorno del ringraziamento» zoli), in uscita oggi. Mentana ha anticipato un parte del libro nel corso di un’intervista a 'Vanity Fair'. Questo il testo della lettera scritta al presidente di Mediaset: «La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell’informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del rin-
graziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine... Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi».
Enrico Mentana
Un ingegnere informatico e un imam-sceicco scoperti dalla polizia
Bari, arrestati adepti di al Qaida Dal carcere reclutavano terroristi, volevano colpire Parigi BARI – Reclutavano e addestravano terroristi. Cercavano proseliti per la guerra santa. Volevano preparare un attentato all’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi in stile Torri Gemelle. Era questa – secondo la procura di Bari - l’attività dell’ingegnere informatico e dell’imam-sceicco arrestati ieri mattina a Bari dalla polizia per associazione finalizzata al terrorismo internazionale. A Bassam Ayachi, siriano di 63 anni con passaporto francese, e a Raphael Gendron, francese di 34, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere perchè i due sono detenuti dall’11 novembre 2008 quando furono arrestati nel porto di Bari dopo che nel loro camper, appena giunto dalla Grecia, la polizia aveva trovato cinque immigrati clandestini. Durante la perquisizione ai due furono sequestrate sei pen-drive e numerosi dvd. Su questi supporti informatici sono stati scoperti documenti (anche «riservatissimi») che inchioderebbero i due presunti terroristi: letture e commenti di comunicati di Osama Bin Laden e discorsi di Al Zarqawi, resoconti di operazioni della resistenza irachena contro l’esercito Usa, foto di guerriglieri, manuali di combattimenti e scene di addestramento e combattimento. Il materiale è in parte autoprodotto, in parte prodotto dal 'Global Islamic Media Front', struttura mediatica riconducibile ad Al Qaida. Tra il materiale trovato c'è anche il testamento inedito di un combattente islamico votato al martirio, 'Hisham Abou Nizal', no-
me di combattimento del ventiquattrenne Beyayo Hisham, che chiede a chi lo legge di prendersi cura dei suoi genitori. Hisham è stato arrestato l’11 dicembre 2008 a Bruxelles assieme ad altre persone durante l'operazione chiamata 'Salam' sul terrorismo internazionale. Molti di questi arrestati sono tra i 50 presunti appartenenti alla cellula terroristica scoperta dai pm baresi Roberto Rossi e Francesca Pirrelli. «Abbiamo messo le mani su due personaggi assolutamente rilevanti» ha detto il procuratore di Bari, Emilio Marzano. Il questore del capoluogo, Giorgio Manari, ha invece aggiunto che «forse con l’operazione di ieri si è evitato qualcosa di più grave perchè
gli arrestati facevano parte di un’organizzazione più ampia». Quello che si è evitato è – secondo gli inquirenti – un attentato all’aeroporto internazionale di Parigi. Durante una conversazione «piuttosto inquietante» intercettata il 14 dicembre 2008 in carcere, i due dicono di voler «con un aereo» «colpire De Gaulle» «la sera... quando saranno molte persone». Nella stessa intercettazione i due parlano di predisporre con la propria cellula attentati nel territorio europeo con l’utilizzo di aerei. I due fanno spesso riferimento all’uso di un «aereo» per «colpire bene», per «colpire il popolo» e parlano anche della volontà di «colpire gli inglesi». Roberto Buonavoglia
Le foto segnaletiche dei due terroristi
Lecce. Non eseguivano controlli sui veicoli in transito a più di 100 imprese
Soldi e regali ai poliziotti: arrestati 16 agenti BARI – Per oltre 20 anni avrebbero garantito a più di 100 imprese il transito dei veicoli senza eseguire controlli. In cambio, avrebbero ricevuto regali e denaro. Una vera e propria organizzazione 'parallela', secondo la Procura di Lecce, della quale avrebbero fatto parte 16 agenti della Polizia stradale di Lecce, arrestati ieri proprio dai loro colleghi. Associazione per delinquere finalizzata alla concussione ambientale e al falso ideologico: questi i reati contestati a vario titolo ai 16 poliziotti, che si sono visti notificare un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lecce Ercole Aprile e richiesta dal pm Guglielmo Cataldi. I
favori elargiti dagli agenti, hanno riferito gli inquirenti in una conferenza stampa tenuta dal procuratore di Lecce, Cataldo Motta, sarebbero stati ricambiati sotto varie forme, dalle somme di denaro ai generi alimentari o ad altri 'benefit' percepiti illegalmente. Tutto sarebbe stato calibrato in funzione del settore economico nel quale era impegnata l’azienda i cui veicoli eludevano qualsiasi controllo. L’indagine ha visto impegnati gli agenti della Squadra mobile e della stessa Polstrada di Lecce, ed era stata avviata nel giugno dello scorso anno sulla base di un esposto anonimo arrivato in Procura. Nell’esposto si riferiva con dovizia di particolari di presun-
ti illeciti commessi da un gruppo di poliziotti e si fornivano indicazioni anche sulle aziende che sarebbero state coinvolte. All’esposto aveva fatto seguito, un mese dopo, una sorta di relazione di servizio inviata al compartimento di Bari della Polstrada. Preziose sarebbero risultate a questo punto le intercettazioni telefoniche alle quali sono stati sottoposti alcuni agenti sospettati degli illeciti. Da una registrazione su una utenza del presunto capo dell’organizzazione, l’ispettore capo Francesco Reggio, 57 anni, leccese, sarebbe emerso che l'attività illegale avrebbe fruttato a ciascun agente 40.000 euro in tre anni. Paolo Melchiorre
G8, De Gennaro Parroco stupra col rito abbreviato giovane: in manette
Napoli, morto ilLotto anziano in casa Nazionale forse una rapina Bari
GENOVA – Inizierà il prossimo 30 giugno il processo all’ex capo della polizia ed attuale coordinatore dei servizi Gianni De Gennaro, che ieri mattina, insieme con l’ex dirigente della digos genovese Spartaco Mortola, ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato per l’accusa di aver indotto alla falsa testimonianza l’ex questore di Genova Francesco Colucci durante il processo per l’irruzione della polizia nella scuola Diaz nei giorni del G8 del 2001. All’udienza preliminare celebrata dinanzi al gup Silvia Carpanini, è intervenuto anche Francesco Colucci, imputato di falsa testimonianza, che invece ha scelto il rito ordinario. L’attuale direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) è arrivato in tribunale alle 10. De Gennaro è entrato direttamente nel garage del palazzo di giustizia in un’auto con i vetri oscurati.
NAPOLI – Era riverso sul pavimento con le caviglie immobilizzate da un lenzuolo ed era in un profondo stato confusionale. Così ha trovato Salvatore d’Angelo, di 78 anni un suo vicino di casa che avendolo chiamato non aveva ricevuto risposta al primo piano della palazzina di via Marechiaro – a Posillipo. Sul posto è giunto un mezzo del 118 che ha trasportato l’anziano al vicino ospedale 'Fatebenefratelli'. I medici decidevano di farlo sottoporre ad ulteriori accertamenti all’ospedale di Caserta, dove poco dopo l’uomo è morto.
GAMBETTOLA (FORLI'-CESENA) – Lo ha invitato in canonica con la scusa di una proposta di lavoro, poi lo ha violentato. Don Alvaro Tejada Coca, sacerdote boliviano di 29 anni, è stato arrestato dalla polizia di Cesena con l’accusa di violenza sessuale e lesioni. La vittima è un giovane siciliano di 22 anni, che in questi giorni si trovava a Gambettola dai parenti per cercare lavoro in Romagna. Don Alvaro è in Italia da una decina d’anni e da ottobre presta servizio a Gambettola come cappellano. Il fatto è avvenuto sabato sera quando, durante una festa in parrocchia, il sacerdote ha avvicinato il giovane dicendogli che sapeva che era in cerca di un lavoro. Gli ha così prospettato la possibilità di un’occupazione. Una volta in canonica, però, il prete ha cercato un approccio sessuale che, davanti al rifiuto del ragazzo, è diventato violento, sfociando in un abuso sessuale completo consumato sul letto.
Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 12 maggio 2009
2 73 76 4 54 23 47 22 9 34 45
61 6 64 41 14 53 80 76 70 60 12
ilSuperEnalotto
4 52 88 57 1 45 8 74 35 13 52
81 40 43 66 10 48 52 19 11 46 48
48 29 6 81 41 33 22 12 72 45 32
Conc. N.57
Montepremi 3.576.356,34 euro
4 - 9 - 22 - 23 - 47 - 73 numero jolly 45 punti 6 jackpot 57.700.000,00 punti 4 187,76 11,89 punti 5+1 715.271,27 punti 3 18.498,40 Num. Superstar punti 5 2
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
2 In Italia e nel Mondo