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Brevi dal mondo

Faida nel Gargano Ucciso disabile

LA FAIDA del Gargano è riesplosa. Ed è ormai chiaro che i killer non si fermeranno davanti a nessuno. Come non si sono fermati ieri mattina davanti ad un pregiudicato immobilizzato su una sedia a rotelle, ferito alla schiena da tre dei quattro colpi di fucile a canne mozze sparati da un’auto in corsa sulla quale c'erano due sicari. Andrea Barbarino, di 28 anni, ritenuto vicino al clan mafioso Libergolis, è stato ucciso così davanti alla sua casa di Manfredonia, nel foggiano.

Koehler rieletto presidente tedesco

BERLINO - Horst Koehler (Cdu), 66 anni, è stato rieletto ieri alla presidenza della Repubblica federale tedesca per altri cinque anni. E’ il decimo capo dello Stato della Germania del Dopoguerra. In precedenza, Koehler è stato direttore generale del Fondo monetario internazionale

Domenica 24 maggio 2009

Migliaia arrivati da tutta Italia tra striscioni e danze tipiche Venti giovani con spranghe e mazze di ferro

In piazza contro «le leggi razziste» Raid contro i bengalesi Immigrati ma anche italiani per far sentire che «l’Italia è già uno Stato multietnico»

Il corteo di Milano

MILANO – «Se pensi che l’Italia multietnica non esista ti sbagli. L’Italia è già multietnica, è questa». Si è concluso così il corteo organizzato a Milano al quale hanno preso parte migliaia di immigrati arrivati da tutta Italia per protestare contro le «leggi razziste» del governo. Il messaggio lanciato dal megafono di un manifestante era diretto al presidente del Consiglio, che aveva detto di non volere un’Italia multietnica. Il corteo è terminato senza incidenti. Qualche scritta sulla vetrina di una banca in corso Buenos Aires e due fumo-

geni accesi quando la manifestazione è arrivata davanti al gazebo del Popolo della Libertà allestito in piazza San Babila. In corteo, aperto da uno striscione con su scritto: «Da che parte stare», padri e figli di decine di nazionalità. C'erano gli indiani in turbante che tenevano lo striscione della Fiom-Cgil di Mantova, i pachistani che ballavano le danze tipiche. E ancora i peruviani che hanno dato vita ad uno spettacolino con tanto di costumi tradizionali. Accanto agli stranieri molti italiani, mamme con bambini e i centri sociali Vittoria e Cantiere.

A Roma, la comunità si stava organizzando per festeggiare il proprio Capodanno

Il luogo dell’agguato

ROMA - Il Capodanno della comunità bengalese di Roma doveva cominciare stasera a Villa Gordiani, un parco nella periferia della Capitale. Ma 5 bengalesi che si trovavano nel parco a organizzare la festa sono stati aggrediti da una ventina di ragazzi tra i 20 e i 25 anni, armati di spranghe e bastoni di ferro. Un raid razzista contro 5 persone inermi. Ora la Digos indaga per capire chi ha tentato di cancellare l’integrazione in un quartiere che, già due anni fa, aveva conosciuto l’episodio xenofobo quando fu distrutto un negozio di immigrati.

Nelle tendopoli abruzzesi parte l’operazione condizionatori

Sarà il giorno più caldo Allarme al livello 3 in nove città, altre 14 sono al livello 2 ROMA –Oggi, secondo la Protezione civile, potrebbe rivelarsi il giorno più caldo di questa primavera, con picchi a Firenze, Roma, Perugia, Latina e Venezia, dove è previsto il livello tre, che equivale all’allarme rosso afa. Raggiungeranno inoltre il livello due (cioé l’allarme arancione) almeno 14 centri sparsi in tutta Italia, da Nord a Sud (Bari, Bologna, Brescia, Catania, Civitavecchia, Frosinone, Messina, Milano, Napoli, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Torino e Viterbo), dopo le temperature elevate raggiunte ieri in otto città (con un livello tre a Firenze, Latina, Perugia e Roma e un livello due a Catania, Messina, Reggio Calabria e Venezia). CONDIZIONATORI NELLE TENDE -Ma il caldo diventa angosciante soprattutto

nelle aree dell’Abruzzo colpite dal recente terremoto: il caldo afoso è ancora più insopportabile in tenda e così, con settemila condizionatori, distribuiti e installati in molte tendopoli dell’Aquilano, la Protezione civile cerca di far fronte all’emergenza caldo. L'obiettivo è di coprire tutti i campi nel più breve tempo possibile. Ma il caldo rende irrespirabile anche l’aria del cimitero perchè a causa della chiusura, per motivi di sicurezza, di molte zone del camposanto aquilano non sono state tumulate decine di bare. LE REGOLE DEL DERMATOLOGO - L'estate arrivata in anticipo di un mese in Italia rende felici milioni di persone, ma rappresenta anche un grasso rischio per la salute. In preda all’euforia, infatti, in tanti decidono di

Gli anziani sono i soggetti più esposti al rischio del caldo

passare intere giornate al mare, sotto il sole caldo di questo maggio 2009, incuranti delle conseguenze che questa esposizione può provocare su pelle e occhi. «Tutti al mare, ma con giudizio». Questo il messaggio che lancia il professor Leonardo Celleno, ordinario

di Dermatologia all’Università Cattolica di Roma. «La nostra pelle e il nostro organismo sono impreparati a un bagno di sole eccessivo – spiega l’esperto -. Il sole abbassa le difese immunitarie e come conseguenza si ha spesso l’esplosione dell’herpes vira-

le, un virus sempre presente nel nostro organismo che viene scatenato proprio dalla sovraesposizione al sole. Ma ci possono essere anche danni maggiori con alterazione delle cellule della pelle, formazione di macchie e possibile insorgenza di tumori». LE CAROTE DI COLDIRETTI - Secondo Coldiretti, tre italiani su quattro si difendono dal grande caldo mangiando frutta e verdura ma fare il pieno di carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche non serve solo a combattere l’afa, aiuta anche l’abbronzatura, grazie alla presenza di vitamina A che difende l’organismo dai raggi solari e favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina che dona la classica tintarella alla pelle.

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2 In Italia e nel Mondo


Appello di Frattini. E ora i 27 cercano un accordo che agevoli la chiusura del carcere

Su Guantanamo l’Ue prova ad aiutare Obama Si deve rispondere alla richiesta americana di accogliere due detenuti tunisini

Un detenuto a Guantanamo

ROMA – L'Unione europea aiuti, compatta, il presidente Usa Barak Obama a chiudere il carcere di Guantanamo. A ventiquattrore dalla richiesta americana di accogliere due detenuti tunisini, alla quale l’Italia guarda con «spirito positivo», il Ministro degli esteri Franco Frattini chiama in causa l’Europa. E Bruxelles risponde, assicurando che «si sta lavorando per arrivare ad un accordo tra i 27 stati membri». «Noi europei -dice Frattinidobbiamo aiutare fortemente il presidente Obama a realizzare l’appuntamento del 2009

per la chiusura di Guantanamo». Per questo l’Italia, spiega, guarda con «spirito positivo» alla richiesta americana, che andrà esaminata nei dettagli. Il titolare della Farnesina ne parlerà venerdì prossimo con l’attorney general americano Eric Holder jr. E di certo l’argomento verrà affrontato anche dal Premier Berlusconi che vedrà Obama «certamente» prima del G8 dell’8 luglio, come ha assicurato ieri lo stesso Frattini. Da tempo del resto è stata individuata una forchetta di giorni, tra il 14 e il 16 giugno, nei quali organizzare l’incontro

Obama-Berlusconi alla Casa Bianca. Mano tesa dunque all’America, ma, sottolinea Frattini «bisogna tener conto delle posizioni Ue». Bruxelles, del resto, sembra consapevole dell’importanza di giungere ad una posizione unitaria. Ma non nasconde le difficoltà. L’obiettivo, assicura, è di giungere ad un’intesa «in tempi brevi»: entro metà giugno. Le prossime tappe sono il vertice dei ministri degli interni e della giustizia Ue, il 5 e il 6 giugno, e quello dei capi della diplomazia Ue, il 15. Poi bisognerà prendere una decisione.

Corea, suicida l’ex presidente coinvolto in scandalo tangenti Era stato l’uomo del dialogo con il Nord nello storico incontro di Pyongyang

Roh Moo Hyun

Sono 14 le scuole monitorate nell’isola, 2 quelle chiuse a Roma

SEUL – Era stato coinvolto in uno scandalo di tangenti di cui aveva respinto tutte le accuse. Potrebbe essere questo il motivo che ha spinto l’ex presidente coreano, Roh Moo Hyun, a gettarsi nel vuoto dalla montagna di Ponghwa. L'ipotesi del suicidio è la più accreditata dalla polizia che ha ritrovato Roh, 62 anni. Avvocato e difensore dei diritti umani Roh era diventato presidente nel 2003 per un mandato di cinque anni. E’ stato uomo del dialogo con i nordcoreani di Kim Jong-il, che incontrò a Pyongyang nel 2007.

Passo avanti nel disgelo

Tra Usa e Cuba torna il dialogo Sotto controllo gli studenti appena rientrati dagli Stati Uniti sugli immigranti

Influenza A, allerta in Sicilia di ENRICA BATTIFOGLIA ROMA – Sono saliti a 19 in Italia i casi confermati della nuova influenza, mentre due scuole romane sono chiuse per motivi cautelari e 14 scuole sono monitorate in Sicilia. Nel mondo sono oltre 12.000 le persone colpite dal virus A/H1N1, la maggior parte, con 3.892 casi confermati e 75 decessi in Messico, poi gli Stati Uniti con 6.552 casi confermati e 9 decessi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati casi anche in Russia, Filippine, Islanda e Honduras, che hanno portato a 46 i Paesi colpiti. Il numero dei morti resta fermo comunque a quota 91, confermando così il basso tasso di letalità del virus, capace di trasmettersi con estrema facilità ma causando effetti lievi. Anche questa volta i nuovi casi confermati in Italia (nove nell’arco di due giorni) riguardano persone rientrate dagli Stati Uniti. La donna di 25 anni che a Milano è risultata positiva ai test è rientrata il 18 maggio scorso da Chicago con un volo indiretto. Ora è in isolamento domiciliare e «sta bene», informa il ministero del Welfare. Tre familiari e due amici con i quali ha viaggiato sono stati rintracciati e posti sotto sorveglianza. Nel frattempo in Sicilia 14 scuole sono monitorate perchè alcuni che le frequentano hanno partecipato alla visita alle Nazioni Unite a New York. Lo stesso evento al quale avevano partecipato gli studenti dei due licei romani chiusi dopo che otto ragazzi, ora in via di guarigione, sono risultati po-

L’ingresso di una delle scuole chiuse a Roma

sitivi al virus della nuova influenza. Studenti e personale delle scuole siciliane monitorate non si trovano sono in isolamento in casa, ma sono tenuti a seguire i controlli raccomandati dal ministero, che prevedono che si misuri la febbre due volte al giorno e che si evitino luoghi affollati come feste, autobus o cinema. Alla prima comparsa di sintomi febbrili vanno avvertite le autorità sanitarie. Il ministero ha disposto la chiusura anche di una scuola materna in provincia di Pordenone. L'istituto, secondo quanto si legge in una nota del

ilLottoestrazione del 23 maggio 2009 Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

12 9 25 29 63 54 43 25 48 68 65

56 63 7 81 59 19 67 24 41 36 72

13 80 2 43 58 1 23 16 28 62 54

33 10 16 33 79 58 28 20 49 69 31

48 67 38 62 6 56 78 56 8 53 15

dicastero, era frequentato dal fratello di una giovane la cui situazione clinica di positività al virus era stata riscontrata il 20 maggio. Il ministero ha inoltre inviato una circolare alle Regioni inerente “Provvedimenti di contenimento per collettività scolastiche”, in cui viene disposta la chiusura, in via precauzionale, delle scuole frequentate da soggetti in cui il Laboratorio Nazionale di riferimento dell’Iss abbia confermato l'influenza da nuovo virus A/H1N1. La chiusura degli Istituti sarà prolungata per i 7 giorni successivi la conferma dei casi. Ma la situazione, in Italia co-

me nel resto del mondo, richiede grande attenzione anche se il virus di per sè non sembra essere aggressivo. Per il viceministro del Welfare, Ferruccio Fazio, «il virus A/H1N1 ha una capacità di trasmissione fortissima, ma l’influenza si presenta in forma leggera, con pochi effetti clinici e una mortalità di cinque-dieci volte inferiore rispetto a quella della normale influenza». Preoccupano invece di più, ha rilevato, le conseguenze che la diffusione dei casi potrebbe avere «sull'economia e la vita sociale», per esempio con un alto numero di giornate di lavoro perse.

Una statua per Montalbano ma non somiglia a Zingaretti

ilSuperEnalotto Conc. n° 62 Montepremi 4.520.478,65 euro

9 - 25 - 29 - 43 - 48 - 54 numero jolly 65 punti 6 Jackpot 62.557.758,30 punti 4 283,71 16,30 punti 5+1 904.095,73 punti 3 35.687,99 Num. Superstar 12 punti 5

BAFFUTO, con una folta capigliatura, la fronte solcata da vistose rughe e la mano appoggiata su un lampione di via Roma, a Porto Empedocle. E' così che lo scultore Giuseppe Agnello ha immaginato il commissario Montalbano, il fortunato personaggio creato dalla penna di Andrea Camilleri. Ed è toccato proprio allo scrittore siciliano l'onore di scoprire la statua bronzea.

L'AVANA – Nuovo passo nella fase di contatti aperti tra Washington e L’Avana dopo l’arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama: il Dipartimento di Stato ha offerto a Cuba di riaprire il dialogo sull'immigrazione chiuso fin dal 2004, quando furono sospesi dall’amministrazione di George W.Bush. Dopo l’annuncio reso noto a Washington, non è trapelata alcuna reazione dall’Avana, dove i movimenti degli Usa nei sempre difficili rapporti con l’isola vengono seguiti senza ritardi dalle autorità, in particolare su un fronte così delicato quale quello dell’immigrazione. Secondo Washington, i colloqui si impernieranno su una «migrazione ordinata e in condizioni di sicurezza» da parte di cubani verso gli Usa. Nell’aprile scorso l’amministrazione Obama ha revocato le restrizioni ai viaggi e alle rimesse per gli americani che hanno famiglia nell’isola. Il dialogo Washington-L'Avana sul tema dell’immigrazione era finito bruscamente nel gennaio 2004, dopo un duro scambio di accuse tra i due paesi. Gli Usa accusarono i cubani di aver fatto saltare un round di colloqui all’ultimo momento «dopo il rifiuto da parte di Cuba di discutere le questioni di fondo». L'Avana aveva a sua volta replicato che «l'unico responsabile per la cancellazione dell’incontro» era stata l’amministrazione Bush. Washington aveva in particolare segnalato di aver preparato una lista di cinque richieste concrete, dirette a garantire un’emigrazione «legale, ordinata e senza pericoli». Tra questi punti, figurava l’obbligo cubano di concedere visti d’uscita a tutti gli emigrati che soddisfano le condizioni per trasferirsi negli Usa, la collaborazione dell’Avana all’allestimento di un nuovo sistema di partecipazione alla lotteria attraverso la quale vengono scelti i due-terzi di tutti gli immigrati legali e il permesso per il personale diplomatico Usa di controllare il trattamento riservato in patria dei cubani rimpatriati. L'annuncio di queste ore del Dipartimento di Stato è giunto pochi giorni dopo la dichiarazione di Hillary Clinton secondo la quale Washington non sosterrà l’ingresso dell’Avana nell’Organizzazione di stati americani (Osa). Proprio il tema del ritorno dell’isola nell’Organizzazione, da dove è stata esclusa quasi mezzo secolo fa, era la questione chiave nella prossima riunione.

Sarà un afroamericano a dirigere la Nasa LA CASA Bianca ha annunciato oggi ufficialmente la scelta dell’ex generale dei marine Charles Bolden, un afro-americano veterano del Vietnam e dello spazio, come responsabile della Nasa. La scelta di Bolden, il primo afro-americano e il secondo astronauta a diventare amministratore della Nasa è gradita all’interno dell’agenzia spaziale chiamata proprio in questo periodo a scelte importanti sul futuro delle esplorazione dell’ universo. Bolden, che ha 62 anni, ha servito per 34 anni nei marine. Ha combattuto per due anni in Vietnam, nel 1972 e 1973, partecipando ad oltre cento missioni di volo. Nel 1980 è stato scelto come astronauta. Il nuo-

vo responsabile della Nasa, ma la scelta deve ricevere la conferma del Senato, è stato quattro volte nello spazio con lo shuttle: due come pilota e altre due volte come comandante. La sua prima missione spaziale, avvenuta nel gennaio 1986, era stata quella subito prima della tragedia del Challenger.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Il fatto del giorno: Fiat-Opel, i tedeschi frenano Una mossa a sorpresa per superare la favorita

Il no di Assia e Renania che ha ostacolato l’Italia

In testa l’offerta di Magna che propone 700 milioni

dal commento di Paolo Griseri

dalla cronaca di Danilo Taino

dall’articolo di Alessandro Alviani

Mossa a sorpresa del Lingotto nella trattativa su Opel. Con un comunicato di poche righe, Torino fa sapere che "la riduzione degli organici prevista dal piano sarà complessivamente inferiore a 10.000 persone", sarà "distribuita in tutta Europa" e avverrà "in maniera progressiva nel tempo". Sarebbero dunque "totalmente false" le notizie che "indicano in 18 mila il numero degli esuberi in Gemania". La cifra era stata fatta nelle scorse settimane dalla Frankfurter Allgemeine Zeintung, era stata ripresa da altre testate e non era mai stata smentita da Lingotto. Che ieri invece, avvicinandosi il momento della decisione, ha rotto il silenzio per precisare l’entità dei tagli previsti. [...]

Sull’operazione Fiat-Opel scende il gelo tedesco. Nonostante il portavoce del governo sostenga che «non ci sono favoriti», è arrivato il no deciso di Assia e Renania, che hanno ritenuto «deludente la proposta italiana». E così il gruppo Magna allunga il passo e si pone in pole position con un’offerta giudicata «migliore di quella che viene da Torino». L’operazione. Replica l’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne: «La partita è complessa, anche perché in Germania è un anno di elezioni e l’operazione è ormai diventata un caso pubblico. Ora bisogna aspettare. Fateci lavorare. Vedremo dove arriveremo». [...] Dal Lingotto intanto viene annunciato che sarà inferiore a 10 mila unità [...] la riduzione degli organici prevista nel piano. [...]

Sarà anche vero che non è stata presa ancora nessuna decisione, come assicura il ministro tedesco dell’Economia KarlTheodor zu Guttenberg, eppure nella corsa al controllo di Opel gli equilibri sembrano spostarsi sempre più a favore di Magna. Il fornitore austro-canadese è in testa nelle preferenze del governo federale e dei Länder, hanno riferito i governatori regionali di Assia, Turingia e Renania-Palatinato [...] a Berlino. Magna e il suo partner russo Sberbank Rossii hanno fatto un’offerta di 700 milioni di euro, l’investimento sarebbe in parte garantito dal governo tedesco. La proprietà Opel sarebbe così ripartita: 35% General Motors, 35% Sberbank, 20% Magna e 10% i dipendenti della casa di Ruesselsheim.[...]

La migliore di ieri

Una partita complessa

Il Lingotto mette fine alla lunga guerra di cifre

L’anello mancante

dal servizio di Diodato Pirone

dall’articiolo di Vanni Cornero

dall’articolo di Luca Onda

Per Opel è nettamente in vantaggio il fornitore di componenti Magna alleato con i russi della Sbrebank, un istituto vicino al governo di Mosca. Berlino ha fatto sapere che deciderà all’inizio della prossima settimana. Tuttavia al termine del primo vertice politico sul “caso Opel” il vicecancelliere Steinmeier (Spd) ha detto che il piano Magna è l’unico sostenibile. Fiat dal canto suo ha fatto sapere che in caso di fusione con Opel gli esuberi, da smaltire gradualmente, sarebbero meno di 10 mila in tutt’Europa. «È una partita complessa, quella di Fiat resta la migliore offerta industriale», ha commentato Sergio Marchionne. [...]

Alla guerra di cifre sui tagli ai posti di lavoro legati all’operazione Opel ieri la Fiat ha risposto con una precisazione che vuole essere definitiva: «Da tempo - si legge nella nota del Lingotto circolano notizie errate che indicano in 18.000 il numero degli esuberi in Germania nel caso in cui l’offerta Fiat per la Opel fosse accolta. Si tratta di un’informazione totalmente falsa. In realtà il piano prevede che la riduzione degli organici, distribuita in tutta Europa e in maniera progressiva nel tempo, sia complessivamente inferiore a 10 mila. [...]». Facendo un ragionamento su numeri concreti bisogna tener conto

che Fiat Group Automobiles ha 30.000 dipendenti in Italia e altri 22.000 nel resto del mondo, mentre Opel ne conta 25.000 in Germania. Se sull’organico complessivo conseguente all’eventuale alleanza si tagliassero, nel tempo, meno di 10.000 posti e tenendo conto che verrebbero attivati gli ammortizzatori sociali previsti nei vari Paesi la partita degli esuberi potrebbe chiudersi con un soft-landing senza bisogno di ricorrere a licenziamenti. D’altronde il fatto che il land del Nordreno Vestfalia ieri abbia fatto sapere di non voler accettare l’offerta di Magna per Opel [...] è la dimostrazione che ogni piano possibile passa attraverso una riduzione di organici. [...]

Giannelli sul Corriere

[...] Mentre si guarda a Berlino per carpire l’ultima parola sulla vicenda Opel, c’è un’altra partita che Fiat sta giocando in silenzio ed è quella del mercato cinese [...] dove sono in gioco i “veri” numeri del mercato automobilistico del futuro sul quale Fiat è assente, a parte la joint venture di Iveco per i motori Diesel pesanti e con Saic per i trattori New Holland [...]. Se infatti, con l’accordo Chrysler si apriranno le porte delle concessionarie Usa e di qualche stabilimento sudamericano e se in India a garantire lo sviluppo ci sono i solidi legami finanziari con Tata [...], la Cina resterebbe ancora scoperta. [...]

L’ultima parola a Merkel

Le elezioni in Germania complicano la situazione

dall’articolo di Attilio Barbieri

dal servizio di Pierluigi Bonora

A due, forse tre giorni dalla scelta del piano destinato a salvare Opel dalla bancarotta sembra in netto vantaggio quello della Magna. La società austro-canadese, fra i maggiori fornitori mondiali di componentistica auto, ha incassato l’endorsement [...] dal ministro dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberg che ha definito «interessante» l’offerta di Magna. Promozioni importanti per il piano Magna sono arrivate anche dal vice cancelliere e ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeir («è il solo sostenibile») e il governatore della Renania Palatinato, Kurt Beck. Scontata la benedizione di Roland Kock, numero uno dell’Assia dove ha sede il quartier generale della Opel: «Magna punta a farla diventare vincente con nuove idee per raggiungere nuovi mercati e la conquista di nuovi clienti» [...]. Angela Merkel non si è ancora pronunciata e probabilmente non lo farà fino al giorno della scelta definitiva. [...]

A Torino si continua a ostentare ottimismo, anche se l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha ammesso che quella per Opel «è una partita complessa perché in Germania è un anno di elezioni. Comunque la realtà industriale mi sembra più razionale con Fiat. Il 2009 sarà l’anno più duro in cui testeremo le nostre capacità di leadership». Dalla Germania, intanto, i segnali per il Lingotto sono negativi. L’austro-canadese Magna, che nonostante la buona reputazione di cui gode avrebbe presentato un piano eccessi-

vamente ambizioso rispetto alle potenzialità reali, viene portata su un piatto d’argento dai principali Länder tedeschi. Sarebbe Magna, per i politici più influenti della Germania, il partner ideale di Opel. Tra questi il governatore della Renania-Palatinato, Kurt Beck, e i capi di Assia e Turingia, Roland Koch e Dieter Althaus. Lo stesso ministro degli Esteri e vicecancelliere FrankWalter Steinmeier, ha definito il piano di Magna «molto solido». Coraggiosamente fuori dal coro è, invece, il governatore del Nordreno-Vestfalia, Jürgen Ruettgers, che ha annunciato il no della sua regione al progetto

La fotografia

Il governo e la fabbrica dal retroscena di Salvo Mazzolini

Il governo tedesco non ha ancora deciso definitivamente a chi andranno le sue preferenze fra i tre concorrenti in gara per il controllo della casa automobilistica Opel, ma i segnali che partono da Berlino indicano che per il Lingotto la strada è ancora in salita. La coincidenza tra la vicenda Opel e il fatto che il 2009 è per la Germania un anno elettorale fa sentire il suo peso anche sulla scelta di chi, in futuro, dovrà controllare la casa di Rüsselsheim. [...] Naturale, quindi, che in un clima di caccia al voto i politici orientino le proprie preferenze verso quei piani che comportano il minore numero di sacrifici per gli elettori. In altre parole, si guarda di più all’entità dei tagli dei posti di lavoro di oggi che alla credibilità delle garanzie di sviluppo industriale di domani. [...]

Pakistan, soldati di guardia in cima ad una montagna (Ansa)

di Magna: «Non è accettabile perché prevede troppi tagli a Bochum». E mentre il ministro dell’Economia cerca di smorzare i toni («nessuna tra le offerte è già stata esclusa», ha precisato Theodor zu Guttenberg) e il cancelliere Angela Merkel viene presa di mira dalla sinistra («il suo paraocchi ideologico contro una partecipazione statale in Opel significa il possibile ingresso di Magna o Fiat»), il Lingotto è stato costretto a intervenire per smentire le indiscrezioni sulla volontà di tagliare, in Europa, 12mila posti di lavoro rispetto ai - non pochi - 10mila esuberi previsti da Magna. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Comunque vada con la Opel, questa sana aggressività di Marchionne alla fine è consolante per noi italiani. La Fiat, coi suoi difetti, è un pezzo consistente della storia italiana che non è stato buttato via o snaturato (pensiamo all’Alitalia ma soprattutto all’Olivetti, tanto per fare due esempi di aziende perdute). In un mercato agonizzante come quello dell’auto l’impressione generale è che alla Fiat ci sia quantomeno la voglia di fare. L’abbiamo pagato, noi italiani, questo fatto: se il trasporto ferroviario, tanto per fare un esempio, è meno efficiente o importante da noi che in Francia o Germania, la colpa è anche del fatto che alla nostra industria automobilistica le ferrovie troppo efficienti non convenivano. Ma chissà che ora non cambino idea, al Lingotto: l’industria dell’auto potrebbe diventare un’industria di trasporti. Vedremo.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Immigrati, una società aperta, plurale e multietnica la vera sfida italiana consiste nel creare un modello

Il senso del Parlamento e quello della Repubblica

dall’intervento di Giuliano Amato e Massimo D’Alema

dal commento di Nadia Urbinati

Proviamo a immaginare l’impossibile. L’Italia privata all’improvviso dei cinque milioni di cittadini immigrati residenti nelle nostre regioni, città, borgate. Sarebbe la paralisi. Lo sbandamento di milioni di famiglie dove spesso una tata o una badante fanno andare avanti le cose e la vita. Migliaia di piccole imprese del Nord non aprirebbero i battenti. E l’agricoltura, l’edilizia, mille altre attività entrerebbero in debito d’ossigeno, come succede all’atleta quando non ce la fa più. Perché questa è l’Italia oggi. Una grande società «aperta», plurale, multietnica. Una comunità qualitativamente diversa da prima, da com’era venti o dieci anni fa. Abbiamo imparato ad accogliere, questa è la verità. E per fortuna. Dopo aver tanto «ceduto» nel passato — si sono calcolati venticinque milioni di partenze, non tutte definitive, dall’unità d’Italia agli anni Settanta del secolo scorso — siamo divenuti terra di riferimento. Di

Uno sbarco d’immigrati a Lampedusa

approdo. Di sbarchi e di speranze. Possiamo dolercene a parole, ma nei fatti questa nuova realtà è un patrimonio già oggi essenziale e del quale non potremmo, neanche volendolo, fare a meno. Il problema allora — perché un problema c’è — è dotare lo Stato, la comunità, di un sistema di regole certe, capaci di superare la logica dell’emergenza costante dove la propaganda di parte, o ideologica, maschera l’inefficacia della politica.

L’immigrazione, questo dovrebbe esser chiaro da tempo, non è un malanno passeggero, ma uno dei tanti attori di un mutamento epocale destinato a durare a lungo. Tra poche decine d’anni, un miliardo e mezzo di persone vivranno «altrove». Lontano dal loro Paese. Allora non solo è legittimo ma doveroso chiederci se basta proteggere il nostro fortino assediato o se non stiamo rinunciando a governare cambiamenti della società de-

dal corsivo di Massimiliano Scafi

È la stampa, bellezza. La vuoi leggere in tempo reale, sul portatile, sul telefonino, sullo schermo tv in bagno o in camera da letto? Insomma, vuoi il giornale on-line? E allora, caro, devi pagare. Dare moneta, vedere cammello. Lo ha proposto l’altro giorno Rupert Murdoch: l’informazione gratuita, afferma lo Squalo, non è più sostenibile. Lo dicono pure gli americani, che già hanno previsto il giorno esatto di quando verrà stampata l’ultima copia della Washington Post e del New York Times. E gli italiani? Il fronte è diviso. Se per John Elkann «la strada da percorrere è si-

Notizie a pagamento anche se sono online curamente questa», per il Ferruccio De Bortoli «chi oggi caccia di tasca un euro per comprare un quotidiano, è un eroe». Notizie, notizie ovunque. Più o meno serie, più o meno verificate, ma le notizie ormai trasudano da ogni poro informatico. Tutti sul web, proprio mentre il vecchio giornale è in crisi di soldi, di pubblicità e di vendite. A non leggere più so-

no ormai i ragazzi, anche quelli più colti, anche quelli che ogni anno si incontrano a Bagnaia di Siena per il convegno «Crescere tra le righe» dell’osservatorio giovani-editori. Due giorni di vertici, domande, tavole rotonde, interviste, due giorni per capire e dibattere se la stampa ha ancora futuro. [...] Tutti al capezzale dei giornali. Crescere tra le righe o tra le rughe, co-

stinati a compiersi, spesso in un contesto di conflitti e paure. La sfida vera è fondare un modello di convivenza in grado di reggere l’urto del futuro. Un modello valido per noi e per chi verrà dopo di noi. Si va invece sulla strada sbagliata se si sceglie — come si è ora scelto in Italia — di gridare all’Europa e al mondo l’intenzione di contrastare l’immigrazione [...]. Per combattere la clandestinità si è puntato sulle forze di Polizia, sui militari e sulle ronde, fino al coinvolgimento di presidi e insegnanti, medici, infermieri, ufficiali dell’anagrafe, nell’idea scomposta di una rimozione di tutele e diritti essenziali come leva securitaria per fermare ovunque gli immigrati senza permesso. Tutto questo, si dice, agisce nelle corde dei cittadini che non sopportano più l’invasione disordinata di persone «fuori legge». Può darsi che i sondaggi confortino questa tesi. E tuttavia, attenzione. Perché chi esercita responsabilità pubbliche ha il dovere politico e morale di non parlare soltanto alle emozioni. [...]

me ironizza il pessimista de Bortoli? Il direttore del Corriere vede speranza solo in un’interazione tra carta, web e tv e propone di far pagare solo i servizi personalizzati e le consulenze. Giancarlo Cerutti, presidente del Sole-24 Ore, è favorevole al pagamento ma con gradualità. [...] Tra i grandi accusati, oltre Internet, oltre alla tv, c’è la free press. [...] E capita che Franco Siddi, segretario della Fnsi, proponga di collegare tutto, diritto d’autore, quotidiani, informazione on linea, agganciandoli insieme e sottoponendolo a una specie di marchio di fabbrica redazional-industriale. È la stampa, bellezza.

Cento deputati piacciono più di seicento al nostro presidente del Consiglio. Non c’è da stupirsi, perché corromperli o assoldarli o semplicemente metterli d’accordo con i suoi propri interessi sarebbe certamente meno costoso e più semplice. La relazione tra assemblee numerose e sicurezza della libertà l’avevano ben capita gli ateniesi di 2.500 anni fa, i quali proprio per evitare le scorciatoie nel nome della celerità di decisione istituirono giurie popolari numerosissime. Il loro intento principale era quello di impedire che nessun cittadino potente potesse condizionare le decisioni a suo piacimento. [...] La logica del capo della maggioranza non è democratica ma è esattamente opposta a quella dei saggi democratici. [...] La politica non va per nulla d’accordo con la semplificazione, una qualità degli apparati burocratici e di chi è chiamato a eseguire ordini e applicare pedissequamente regole che non fa; non è una qualità dei rappresentanti e dei cittadini che contribuiscono a determinare le scelte politiche con la loro diversa e complessa partecipazione. Semplificazione è una qualità per la "governance" ma non per il "government" - la prima è organizzazione di funzioni che mirano a risolvere problemi specifici; ma il secondo è azione politica che solleva problemi, crea agende di discussione e di proposte, mobilita idee e interessi, e infine decide facendo leggi che tutti, non solo chi siede in Parlamento e non solo chi è parte della maggioranza, deve ubbidire. L’Italia si trova vicinissima a una svolta anti-democratica. L’attacco al Parlamento è un attacco alla divisione dei poteri e per affermare la centralità, anzi, il dominio di un potere sopra tutti:

quello dell’esecutivo, che non ama eseguire o dover rendere conto e vuole fare quel che vuol fare senza impedimenti; che vuole fare tutto, legiferare e eseguire e, magari, anche determinare la giustizia. Semplificazione è l’equivalente di potere incontrastato. Nel 1924, Gaetano Mosca, un conservatore di tutto rispetto, tenne un discorso memorabile nel Parlamento del Regno. Lui, che aveva sviluppato la teoria forse più corrosiva della democrazia sostenendo, con il soccorso della storia, che quale che sia la forma di governo, tutti i governi hanno come scopo evidente quello di formare e selezionare la classe politica. Che siano le guerre o le elezioni dipende dal tipo di organizzazione sociale, dalle forme di espansione e arricchimento, forme che possono essere violente e dirette oppure pacifiche e per vie di commercio. Nella moderna società di mercato, sosteneva Mosca, l’elezione e l’opinione sono forme più funzionali alla selezione della classe dirigente. Ebbene, questo critico dell’ideologia democratica e parlamentaristica, alla vigilia della fine delle libertà politiche e del parlamentarismo liberale, si schierò in Parlamento in difesa di quella istituzione, di quella forma democratica di selezione della classe politica e di governo. Non luogo in cui si perdeva tempo a chiacchierare o un "bivacco" come Benito Mussolini lo chiamava, ma istituzione di controllo e di monitoraggio senza la quale nessun cittadino poteva più sentirsi sicuro. Tra i conservatori di oggi, tra i moderati (se ancora ce ne sono) chi avrà la stessa saggezza o lo stesso coraggio del conservatore liberale Mosca? La difesa del sistema parlamentare non è una questione che interessa o deve interessare solo l’opposizione. [...]

Università, la riforma diventa improrogabile

“Sarà lui l’erede di Sacchi e Capello” e il Milan punta a Leonardo in panchina

La critica e i falsari

dall’editoriale di Paolo Pombeni

dall’articolo di Franco Ordine

dal corsivo di Marco Vallora

Fu Fabio Capello, nel ’97, a reclamarne l’arrivo. «Dopo Figo, non c’è nessun altro forte come Leonardo» garantì [...]. Ebbe ragione molto presto. In pochi anni il brasiliano-gentiluomo lasciò nel Milan una impronta fenomenale realizzando alla fine un centinaio di presenze (96 per chi ama la precisione dei numeri) arricchite da 22 sigilli: decisivo il contributo nell’anno del centenario, con lo scudetto firmato Zaccheroni, che si piegò nel finale a realizzare l’idea del presidente rimpiazzando Leonardo, nel frattempo con la batteria scarica, con Boban. Adesso che Leonardo sta per arrivare in punta di piedi sulla panchina del Milan, Silvio Berlusconi ne ha anticipato l’identikit con un tratto riconoscibilissimo ai più: «Vedo un altro Sacchi o un altro Capello». Appunto, un altro Capello: nomen omen. E nei fatti Leonardo il poliglotta, parla correttamente italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese e «un po’ di giapponese» l’appendice vezzosa, cittadino italiano dal 2008, è il secondo esponente della generazione degli allenatori fatti in casa dal Milan berlusconiano. Don Fabio, dopo il debutto con la primavera e il brevissimo intermezzo per rimpiaz-

Attendiamo di saperne di più di quest’avventura di Bot, un nome che è già tutto un programma, in questi anni d’investimenti marci anche nel campo dell’arte, e pure del Marchese Vittorio Spreti, che pare un cenno ironico allo spregiante Sgarbi, perché la storia, dai contorni abbastanza boccacceschi, probabilmente nasconde qualcosa d’altro e di ghiotto: magari anche una faida tra falsari in puro stile camorra. Che girassero molti falsi, e anche mirati non è una novità, anzi. Ma che addirittura si arrivasse alla facile, delirante raffinatezza di costruire falsi epistolari tra epigoni del terzo futurismo pare un traguardo da grande e divertente civiltà visionaria. [...] Adesso qualcuno accusa i critici di esser ciechi, di non saper riconoscere. Non siamo tartufi, osiamo di più: sono i metodi giornalistici ormai collusi con l’abominio a venire a galla. La «critica», oggi, per lo più le mostre non le va più a vedere, dà fiato a veline da ufficio-stampa ingloriose, e poi bisogna sempre arrivar prima dei concorrenti appoggiando mostre fantasma, altro che riconoscere i falsi! Che ognuno faccia un po’ di autocritica.

Tra le riforme che sono richieste con sempre maggior insistenza dalla parte più consapevole della pubblica opinione rientra anche quella dell’istruzione universitaria: difficilmente infatti un paese può tollerare che il suo sistema di istruzione superiore sia seppellito, come sta avvenendo, sotto una montagna di sospetti per nepotismi, scarsa efficienza e distribuzione a pioggia di titoli di studio di dubbio significato. Vari governi hanno cercato di far qualcosa in questo campo, con risultati sin qui poco brillanti: è molto difficile sfondare il muro di gomma degli interessi a mantenere una situazione confusa in cui se non tutti, molti possono ritagliarsi spazi per fare un po’ quel che vogliono. Adesso ci dovrebbe provare il ministro Gelmini che da qualche tempo fa circolare una bozza di disegno di legge sulla riforma dell’università che contiene non pochi elementi nuovi sia sul fronte dei meccanismi di reclutamento della docenza, che su quello dell’organizzazione degli Atenei. In un contesto molto compromesso come quello attuale non è semplice esprimere giudizi su un disegno che incontrerà anche

lui, a cominciare dalle aule parlamentari, l’ostacolo del muro di gomma degli interessi e della palude dell’immobilismo, per cui non è possibile ragionare solo sulla plausibilità in astratto di quanto si propone. Recentemente accanto a questi temi, che appassionano poco il grande pubblico a cui non si riesce a far vedere subito le ricadute non piccole che avranno queste innovazioni, si è aggiunta l’ipotesi di affrontare un tabù storico: il valore legale dei titoli di studio. Diciamo subito che in parte la discussione su questo tema è avvelenata da una falsa presunzione: che il cosiddetto "valore legale", cioè il fatto che formalmente ogni laurea rilasciata da un ateneo statale o equiparato ha lo stesso valore, sia una realtà effettiva. Nei fatti ciò esiste solo in termini molto relativi: questa "eguaglianza" dei titoli non serve per esercitare una professione, ma solo per accedere a degli esami o dei passaggi di selezione che sono gli unici ad "abilitare". Non si diventa insomma medici, farmacisti, ingegneri, avvocati, notai, psicologi, commercialisti o quant’altro perché si ha la laurea corrispondente, ma solo se in possesso di questa si supera un esame di stato abilitante. [...]

Il brasiliano Leonardo, dirigente rossonero

zare Liedholm, realizzò il suo apprendistato negli uffici della polisportiva Mediolanum, al fianco di Giancarlo Foscale, cugino del presidente e all’epoca responsabile amministrativo del gruppo, studiò televisione con la redazione sportiva (sono datati all’epoca i suoi dibattiti polemici con Maurizio Pistocchi) e andò in giro per l’Europa a documentarsi in fatto di sistemi di allenamento. Leonardo può dispiegare il suo carisma presso brasiliani e non solo, oltre che la sua esperienza sul campo di manager impiegato da Galliani nelle trattative più delicate. Da calciatore, con la Seleçao vinse il mondiale del ’94, soffiandolo, ai rigori proprio all’Italia di Arrigo Sacchi e dei molti milanisti che ne costituirono

l’ossatura: senza saperlo, fu un altro incrocio del destino. A Milano, cominciò la sua carriera da dirigente rossonero, interrotta brevemente da un’esperienza tv con Sky, come segretario generale della fondazione Milan (costruì il nuovo pronto soccorso dell’ospedale per bambini «Buzzi»), quindi fu trasferito agli affari di calcio-mercato con il Sud America. Le sue missioni più delicate si conclusero con altrettanti successi: fu lui a convincere la famiglia di Kakà nell’estate del 2003 a recidere il cordone con il San Paolo e a mettere da parte le sirene inglesi del Chelsea, fu sempre lui a intervenire per convincere la famiglia di Pato e poi Thiago Silva a «tradire» l’Inter per «vestire la stessa maglia di Kakà». [...]

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Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Lo scontro politico Ma sulle riforme la Lega da tempo predica il dialogo con la minoranza

Berlusconi «Il ddl si farà» Il premier ripropone i disegno di legge di iniziativa popolare per ridurre i parlamentari. «Opposizione non necessaria» di ALESSANDRA CHINI ROMA – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, forte del suo consenso, ribadisce che presenterà una proposta di iniziativa popolare sul taglio del numero dei parlamentari e, a quel punto, di fronte a «milioni di firme» le Camere non potranno che approvarlo. Un’iniziativa che sembra replicare implicitamente ai rilievi dell’altro ieri del presidente della Camera Gianfranco Fini (che nel merito ieri si dice d’accordo sulla riduzione del parlamentari) il quale aveva sottolineato che un ddl, di iniziativa popolare o meno, in ogni caso deve passare dal Parlamento. Non solo. In una delle numerose interviste rilasciate ieri a radio e tv, il Cavaliere spiega che a suo avviso «l'opposizione non è necessaria, non è indispensabile a fare le riforme». Il che suona come una stilettata alla Lega che da tempo, soprattutto con il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, pratica e predica il metodo della condivisione con l’opposizione delle riforme, a partire dal federalismo fiscale. Il leader della Lega Umberto Bossi comunque preferisce non attaccare. Sulla questione delle riforme, dice il Senatur, «sono convinto che Berlusconi abbia ragione, mi fido di lui, non è mica un cretino». L’uscita di ieri di Berlusconi, però, si rivela in qualche modo un’arma a doppio taglio. L’opposizione, infatti, coglie la palla al balzo per lanciare una sfida a Berlusconi: Pd e Udc si dicono disponibili a votare un’eventuale proposta di taglio del numero dei parlamentari. Se però il testo non dovesse passare – è il ragionamento del Pd – il presidente del Consiglio risulterebbe di fatto sfiduciato dalla sua stessa maggioranza e dunque dovrebbe dimettersi. «Da un anno – dice Franceschini – c'è una nostra proposta depositata in Parlamento che prevede il dimezzamento del numero dei parlamentari. La votino. È sufficiente che la votino anzichè raccogliere le firme per fare campagna elettorale». Ma, aggiunge l’ex ministro Beppe Fioroni «se il presidente del Consiglio su questo tema non ha più una maggioranza, ne tragga le conseguenze senza un gravissimo vulnus alla Costituzione scavalcando la sua maggioranza con il ricorso all’iniziativa popolare». Insomma, nella giornata in cui arriva un richiamo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a un «clima di rispetto in ogni circostanza degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli», la tensione, soprattutto sul tema delle riforme, si fa altissima. Berlusconi, in diversi passaggi delle sue interviste di ieri, ribadisce la volontà di presentare un ddl di iniziativa popolare sul Parlamento: «Il ddl di iniziativa popolare – sottolinea – dovrà essere votato dal Parlamento che tuttavia non credo potrà votare contro milioni di cittadini italiani». Insomma è intenzione

del premier, che si dice in sintonia con gli italiani» sulle riforme e non teme conseguenze dal 'caso Mills' (“sarà un boomerang per la sinistra») o quello 'Noemi’, utilizzare questo suo forte consenso per mettere mano a una serie di questioni: la riduzione del numero dei parlamentari o la riforma dei regolamenti parlamentari (“non è un Paese moderno quello che impiega 20 mesi per fare una legge»). Con o senza l’opposizione. Ed è deciso a intervenire anche nel campo della giustizia. «Ho garantito più volte – puntualizza – che non mi ritirerò dalla politica se non quando sarà diventata legge dello Stato la separazione degli ordini tra il giudice che giudica e l’avvocato che accusa. Lo stiamo preparando e immagino sarà fatto nel prossimo anno». Un’uscita che, mentre Berlusconi ribadisce le sue critiche alle «cosiddette toghe rosse» che a ogni campagna elettorale lo attaccano, provoca la critica dell’Anm.

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LA PROPOSTA

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Sfida del Pd: «La legge in aula» Ma il fronte non si compatta di SERGIO CASSINI ROMA – Non ci sarà un «Comitato di Liberazione Nazionale» per salvare il Paese dai rischi che Berlusconi farebbe correre alla nostra democrazia. La proposta di Dario Franceschini, rivolta a riunire ad un tavolo comune Pd, Idv e Udc, è stata subito bocciata dagli interlocutori. Ma i democratici non si arrendono e nel pomeriggio tirano

fuori un asso nella manica. La prima a calare la carta è stata Anna Finocchiaro. Chiederà che il Senato discuta subito un suo disegno di legge costituzionale, già presentato da tempo, per ridurre il numero dei parlamentari. Il Pd lo voterà ad occhi chiusi: «faccia la stessa cosa anche Berlusconi, se è in grado di convincere i suoi». Altro che iniziative popolari. Così il dibattito si infiamma a pochi giorni da elezioni europee che sono una decisiva cartina di tornasole. La sfida a Berlusconi è stata lanciata e coinvolge anche tutte le opposizioni. Stavolta non si tratterebbe di ragionare intorno ad un tavolo a tre, ma soltanto di pigiare un tasto, quello delle scranno parlamentare, per votare sì o no. Alla fine maggioranza ed opposizione appaiono d’accordo sul fatto che il numero dei componenti del Parlamento italiano è pletorico. Ma è possibile imporre la cura dimagrante a deputati e senatori in un clima infuocato come mai? In realtà, i democratici hanno accelerato i tempi per sottrarre voti al centrodestra e contrastare la popolarità del premier. Ma Berlusconi non ha mai detto che il Parlamento pletorico va riformato istantaneamen-

te. Anche perchè, se così fosse, bisognerebbe sciogliere subito dopo la legislatura e andare alle urne. Lo stesso Fioroni non riesce a scrutare un orizzonte così lontano e soprattutto confuso. L’idea del Pd è sfidare gli eletti nel Popolo della Libertà a fare harakiri per Berlusconi. Ma deputati e senatori dell’opposizione sono pronti a fare altrettanto per Dario Franceschini? Antonio Di Pietro ha lasciato per ora cadere la sfida del Pd ed ha proposto invece che si discuta subito alla Camera una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio con le firme di tutte le opposizioni «per vedere se c'è la volontà di arrivare ad un vero confronto politico o se fanno solo il gioco delle tre carte». Ma c'è un’incognita: una rinnovata fiducia a Berlusconi rischierebbe di rafforzarlo. Pierferdinando Casini ha subito respinto al mittente la proposta di un tavolo comune delle opposizioni, ponendo come pregiudiziale il ritiro del sì del Pd al referendum elettorale. E' invece favorevole a ridurre immediatamente il numero dei parlamentari, anche perchè è pronto a scommettere sulla performance dell’Udc nelle elezioni anticipate.

Dario Franceschini

L’Udc provocatoria: «Faccia davvero ciò che dice, non come avvenne con le Province da abolire»

Casini tende la mano: «Pronti a dare l’ok» Il leader centrista: «Silvio è prigioniero della Lega» Ma è severo anche il giudizio sui Democratici di ROBERTO NARDI PADOVA – Pier Ferdinando Casini lancia la sfida al premier sul fronte delle riforme per ridurre il numero di parlamentari e dice un no secco al Pd sull'ipotesi di fare fronte comune, assieme a Italia dei Valori, per controbattere le affermazioni di Berlusconi su Camera e Senato. In Veneto per un tour elettorale, il leader dell’Udc non si risparmia un giro in bicicletta per il centro di Padova, ma sul piano politico manda dei messaggi chiari a destra e sinistra. A Berlusconi dice forte che nell’Udc non ci sono capponi. «Noi – rileva – vogliamo tagliare il numero dei parlamentari. Chiediamo a Berlusconi

di non fare come le province: ne aveva annunciato l'abolizione e adesso andiamo a votare perchè se n'è dimenticato il giorno dopo le elezioni». Poi la stoccata: «faccia davvero questa proposta – dice rivolgendosi al premier - e noi la votiamo. Riduciamo a cento i parlamentari. Però, se Berlusconi non lo farà per l’ennesima volta dimostrerà che questa è una “boutade” elettorale». Per Casini non se ne farà nulla perchè a dettare le regole del gioco alla fine è il Carroccio di Bossi: «sono sicuro che Berlusconi verrà bloccato come al solito dalla Lega, che di fatto lo tiene in ostaggio». Non meno severo il commento sulla proposta contenuta nella lettera inviata dai

capigruppo del Pd Finocchiaro e Soro con cui si chiede a Udc e Idv un incontro per coordinare una « risposta adeguata» alle affermazioni di Berlusconi sul Parlamento. «Credo che questo appello – dice – vada rispedito al mittente perchè è irricevibile da chi con i referendari rischia di consegnare definitivamente l’Italia a Berlusconi. Io sono per combattere le derive del Governo, ma bisogna essere coerenti». Il discorso poi vira su argomenti che riguardano l'immigrazione – con una critica da Rovigo alle parole di La Russa sui funzionari Onu –e la giustizia. Pollice verso - è «una baggianata» – alla proposta di elezione popolare dei giudici: c'è il rischio di una politicizzazione della magistratura. «Così se uno finisse sotto processo – spiega Casini – poi dovrebbe chiedersi se un giudice è di sinistra o di destra, più di quanto lo faccia già».

Pier Ferdinando Casini

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Vittime di mafia

Le istituzioni e 2.000 ragazzi giunti in nave per ricordare il sacrificio del giudice Falcone

La strage di Capaci e i giovani Nel giorno del diciassettesimo anniversario, gli studenti colorano Palermo | IL DISCORSO DI NAPOLITANO | di LARA SIRIGNANO

PALERMO – Le gabbie in cui, più di 20 anni fa, apparvero, per la prima volta tutti insieme in un’aula di giustizia, i capi di Cosa nostra, ieri sono coperte da disegni. Nel giorno del diciassettesimo anniversario della strage di Capaci, a cui ha partecipato anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, il bunker carcere UcciarCOSA NOSTRA del done, teatro dello storico maxiprocesso alle cosche, è Gambino un mare di colori: il bianco e il celeste espulso delle magliette di oltre 2000 studenti in Italia giunti in nave a Palermo da tutta Italia ROMA– Rosario per «ricordare il saGambino, palermitacrificio del giudice no di 67 anni, espoGiovanni Falcone»; nente di spicco il rosso, il giallo, il dell’omonima orgaverde e il blu degli nizzazione mafiosa striscioni che «grinewyorkese, considano» la volontà derata una delle cindelle nuove generaque famiglie più pozioni di «riprendertenti della 'Cosa nosi il futuro». stra’ americana, è L'atmosfera giunto in Italia, espulplumbea che si reso dagli Stati Uniti. spirava nel bunker Dopo aver terminato in cui sfilarono 475 di scontare una condanna a 22 anni di re- uomini d’onore è storia passata. E, clusione per traffico dai banchi che ospiinternazionale di stutarono gli avvocati, pefacenti, Gambino, si levano i cori e i non avendo mai concanti degli studenseguito la cittadinanti. Il presidente delza statunitense, la Repubblica è acscontata la pena è colto da un fortissistato colpito da un mo applauso. Comprovvedimento di mosso, tiene per espulsione. Rosario mano due bambini, Gambino in Italia era mentre le note latitante dal giugno dell’inno di Mameli 1980, allorquando aprono il dibattito nei suoi confronti organizzato nel venne emesso «giorno della medall’allora Giudice moria». Sullo Istruttore Giovanni scranno che ospitò Falcone un mandato la corte d’assise, di cattura per assoche nel 1987 inflisciazione per delinse decine di ergaquere. stoli ai capi di Cosa Nostra, ieri siedono il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, i ministri dell’Interno Roberto Maroni, della Giustizia Angelino Alfano e dell’Istruzione Mariastella Gelmini, «sbarcata» a Palermo con la nave della legalità. Accanto a loro, un magistrato che del maxi fu protagonista: Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia che, allora giovane giudice, scrisse lo storico verdet-

«Falcone e Borsellino uniscono l’Italia» di ALBERTO SPAMPINATO

Uno dei due cortei di studenti ieri a Palermo

to. Apre il dibattito Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato a Capaci che legge un «messaggio di speranza nella presenza dei tanti giovani che affollano l’aula bunker». E di speranza sono anche le parole dei ministri: Gelmini commossa per l'energia e la partecipazione degli studenti e Alfano e Maroni, insieme per ricordare i tanti successi dello Stato nella lotta ai clan. «Lo Stato c'è e si fa sentire», dice Maroni che ha scelto di portare con sè a Palermo il figlio di 11 anni “perchè vedesse i segni della tragedia della mafia». Un intervento, il suo, teso a ricordare i successi delle forze dell’ordine nel contrasto a Cosa nostra, fitto di dati: dall’impennata nei sequestri dei beni, nel 2008 triplicati rispetto all’anno precedente, alle decine di operazioni di polizia e agli arresti di pericolosi latitanti. Sulla stessa scia il Guardasigilli che annuncia un «carcere duro ancor più duro» e ricorda i 440 milioni ricavati dai sequestri di beni confluiti nel fondo unico per la giustizia. «Useremo i loro soldi

per sconfiggerli», promette. Quando parla Napolitano gli studenti ascoltano in silenzio. Più volte nel ricordare il sacrificio dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, «eroi di legalità», il capo dello Stato ha la voce rotta dall’emozione. Un richiamo al quale si associa il presidente del Senato Renato Schifani, che sul luogo dell’eccidio definisce la mafia “un male assoluto che va isolato, debellato e sconfitto». Dall’aula bunker, nel pomeriggio la scena si sposta sotto l'albero Falcone, assurto ormai a simbolo della reazione della società civile alla prepotenza mafiosa. Migliaia di giovani, partiti dall’Ucciardone e da via D’Amelio, tetaro della strage in cui venne assassinato Paolo Borsellino, si riuniscono davanti a quella che fu la casa del giudice ucciso. Per tutto il percorso che li separa dalla tappa finale della giornata della memoria, cantano, ballano, gridano il loro no alla mafia sulle note de «I cento passi», la canzone che il gruppo rock Modena City Rambles ha dedicato a Peppino Impastato.

ti, delle nuove norme processuali e per il carcere duro, l’istituzione GIBELLINA (TRAPANI) – Gio- della direzione investigativa antivanni Falcone e Paolo Borsellino mafia e della procura nazionale non sono solo vittime della mafia, antimafia. Di quest’ultima e di Piesono “autentici eroi della causa tro Grasso che la guida, Napolitadella legalità, della convivenza ci- no ha fatto una difesa e un elogio vile, della difesa dello Stato demo- senza sfumature. Quelle norme cratico», ha detto Giorgio Napoli- antimafia restano fondamentali tano nell’aula bunker di Palermo ma vanno aggiornate e affiancate dove ha affermato che nel loro ri- da altre per seguire l’evoluzione cordo «più che mai tutta la nazione continua e le mutazioni della masi unisce e l'Italia attorno a queste fia, ha detto il Capo dello Stato apimmagini, simboli, memorie pen- prezzando il lavoro che stanno facendo i ministri Alfasa di essere una granno e Maroni e il Parlade nazione unita». La mento in particolare commozione è creper le misure di presciuta sull'onda dei rivenzione personale e cordi, della rievocapatrimoniale. Lo Stazione delle immagini e to, le forze dell’ordine, delle opere dei due mala magistratura devogistrati antimafia: anno continuare ad imche il Capo dello Stato pegnarsi, ma c'è anche ha partecipato «un altro versante fonall’emozione collettidamentale della lotta va e ha ricordato che contro la mafia, quello quel 1992, con le due della mobilitazione stragi a distanza di collettiva della società due mesi, l’Italia visse civile, per trasmettere «un momento terribie diffondere la memole, tutti noi sentimmo ria storica e alimentascricchiolare le istiture la cultura della lezioni repubblicane galità, per affermare sotto l’attacco diretto e Giorgio Napolitano l’imperativo del 'resispietato della mafia». Falcone e Borsellino furono per lo stere e reagire alle pressioni e intiStato «servitori eccezionali per midazioni della mafià». L’impelealtà e professionalità, coraggio- gno della società civile può essere si e sapienti combattenti per la le- «determinante» per una maggiore galità e la difesa della libertà e dei partecipazione democratica. Per questo però occorre anche diritti dei cittadini, restano granpuntare sulla «qualità della politidi esempi morali». Bisogna continuare a ricordarli ca, sul prestigio delle istituzioni e insieme si devono “raccogliere i democratiche, sull'efficienza e trafrutti del loro impegno». Quei sparenza delle pubbliche amminifrutti, ha aggiunto, «restano pre- strazioni». È necessaria la crescita ziosi». Proprio in questa aula, ha della coscienza civica e della fiduaggiunto, si celebrò lo storico ma- cia nello Stato di diritto, «che può xiprocesso che ha cambiato la con- rafforzarsi solo in un clima di ridizione della Sicilia, ha segnato spetto, in ogni circostanza, degli «una svolta decisiva nella lotta equilibri costituzionali da parte di contro la mafia, insieme ai provve- tutti coloro che sono chiamati ad dimenti di legge che seguirono» e osservarli, come conta pure ogni dei quali lo stesso Falcone fu «il intervento capace di incidere sul principale ispiratore». Si tratta, divario nord-sud e di aumentare ha ricordato, della legge sui penti- l’occupazione qualificata».

Questa la conclusione cui sono giunti i magistrati della Dda di Palermo

«Rostagno ucciso per ordine dei boss» Secondo i pm il giornalista ammazzato 21 anni fa dava fastidio alle cosche. Emessi due ordini di custodia cautelare di FRANCESCO NUCCIO PALERMO – Mauro Rostagno fu ucciso per ordine della mafia: il giornalista e sociologo dava «fastidio» ai boss con la sua attività di denuncia. È questa la conclusione alla quale sono giunti, dopo 21 anni di indagini in coincidenza con l’anniversario della strage di Capaci, i magistrati della Dda di Palermo, Antonio Ingroia e Gaetano Paci. I Pm hanno chiesto e ottenuto dal gip Maria Pino l’emissione di due ordini di custodia cautelare nei confronti del boss trapanese Vincenzo Virga, indicato come il mandante, e di Vito Mazzara, accusato di essere l’esecutore materiale, entrambi già detenuti. Le indagini sull'agguato a Rostagno, assassinato il 26 settembre del 1988 nei

pressi della comunità terapeutica Saman dove lavorava, sono state contrassegnate da ipotesi spesso contrastanti, tanto che per due volte i Pm avevano chiesto l'archiviazione dell’inchiesta, respinta dal Gip. Finora la pista mafiosa si era basata sulle testimonianze di alcuni pentiti tra i quali Vincenzo Sinacori e Antonio Patti. Il primo avrebbe assistito a Castelvetrano a un incontro tra i boss Francesco Messina Denaro e Francesco Messina, entrambi deceduti, i quali avrebbero ordinato l’omicidio ai «trapanesi». Sempre secondo il pentito, dopo l’assassinio Messina Denaro avrebbe confermato la responsabilità degli uomini d’onore di Trapani. Enzo Brusca aveva poi sostenuto di aver sentito dire a Totò Riina di essere «soddisfatto» per l’eliminazione di Rostagno. Ma per i Pm

si trattava di elementi troppo deboli per sostenere l’accusa. Anche l’ipotesi di una «convergenza di interessi» vagliata dagli inquirenti non aveva prodotto alcun risultato. In passato era stata infatti archiviata la cosiddetta “pista interna», che vedeva coinvolti i responsabili della comunità Saman, Francesco Cardella e Chicca Roveri, compagna di Rostagno. Un altro filone d’indagine, portato avanti da una commissione parlamentare, riguardava il presunto traffico d’armi con la Somalia, il cui snodo sarebbe stato proprio a Trapani. Un’inchiesta collegata con quella riguardante gli omicidi della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miram Hrovatin. A dare un impulso decisivo alle indagini, indirizzandole definitivamente sulla pista mafiosa, sono stati alcuni accertamenti balistici. Tre bossoli e tre cartucce inesplose calibro 12 trovate sul luogo dell’agguato sono stati sottoposti ad analisi comparative con le munizioni utiliz-

zate per altri omicidi avvenuti in provincia di Trapani con le stesse modalità. Dal confronto balistico sono scaturiti ulteriori elementi che hanno permesso l’individuazione di 'impronte da cameramentò, identiche per forma e dimensione. Mauro Rostagno, secondo gli inquirenti, sarebbe stato ucciso per l’attività giornalistica di denuncia che svolgeva presso l'emittente televisiva Rtc.

Il giornalista Mauro Rostagno

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A Potenza il segretario nazionale Romagnoli lancia Mancusi

Politica lucana

La Fiamma realista

Continua la campagna elettorale per le elezioni amministrative e le polemiche proseguono

«Sarebbe un buon risultato superare il 2 per cento»

Non c’è tregua per i socialisti Rocco Vita in una lettera replica alle dichiarazioni di Donato Salvatore POTENZA - Rocco Vita, ci ha pensato alcune ore prima di decidere se “rispondere” o meno alle “frecciate” velenose di matrice socialista. Nessuno aveva fatto il suo nome, ma in molti avevano pensato che le dichiarazioni polemiche di Donato Salvatore si riferissero proprio a Vita. Contattato dal Quotidiano, il consigliere Vita si è chiuso in un «non voglio commentare». Poi la lettera. Questo il testo della lettera di Rocco Vita: «Nel momento in cui il re è nudo e scopre di essere tale, pochi i commenti, anche ovvi, da fare, rompendo così un silenzio che mi sono imposto da mesi nel rispetto dei tanti socialisti di Basilicata. Ai nocchieri e cretini etichettati gratuitamente da chi dovrebbe dar conto di quanto è rimasto del socialismo di Basilicata, si associano gli imbecilli e gli opportunisti che con la furbizia di sempre intenderebbero assurgere a ruoli di censori senza averne nessun titolo, e arrecando danno allo stesso centrosinistra e al candidato Presidente Lacorazza . I nocchieri e i cretini sono quelli che con il loro fare e senza molto parlare hanno consentito di presentare la lista socialista alla Provincia a sostegno del candidato presidente . Non solo al Comune ma anche alla Provincia gli imbecilli hanno dimo-

Rocco Vita

strato la loro pochezza e la dipendenza da rendite di posizioni faticosamente raggiunte ,nel tempo ,da altri. Dissertazioni fra socialisti di destra e di sinistra ,possono appartenere a quanti hanno autorevolezza, cultura e statura politica per farne una dinamica storica e non terminologica del socialismo riformista . Massimo Cacciari in una recente intervista al Corriere, i nocchieri e i cretini la condividono, ha sostenuto che non avrebbe mai votato né

Berlusconi nè Di Pietro. Tuttavia aveva difficoltà a non riconoscere che in molte scelte del governo si percepiscono le spinte politico - culturali dei vari Tremonti, Sacconi, Brunetta e Frattini , che nel loro agire cercano di rappresentare non la vena nostalgica di un termine ma la concreta azione del fare. Anche questa è l'azione riformatrice alla quale, ancora oggi da sinistra guardano i nocchieri e i cretini». Il silenzio evidemente si è con-

cluso. Per rimanere sempre alle dinamiche interne ai socialisti ieri è anche intervenuto il segretario regionale del Partito socialista, Rosario Sarubbi: «Condivido l’appello del segretario nazionale del partito Riccardo Nencini che è efficacemente espresso nello slogan “Stringere i denti ed attaccare”. A metà campagna elettorale non c’è tempo per la rabbia e gli sfoghi ma bisogna consumare le suola delle scarpe per conquistare

consensi alle liste Ps alle provinciali, a quelle comunali con socialisti candidati e alle Europee per Sinistra e Libertà». Queste le parole di Sarubbi che poi aggiunge auspicando a «produrre ogni sforzo per conseguire il migliore risultato elettorale possibile che specie per le Province di Potenza e di Matera è alla portata grazie alle due ottime squadre di candidati e ancor più al lavoro fatto in tutti questi anni da assessori e consiglieri provinciali socialisti. Questa campagna elettorale per noi è come una partita di calcio importante. E negli incontri che contano, ciò ha un significato vero è il risultato. Noi, stiamo giocando per non essere trascinati in coda alla classifica. Insomma per non retrocedere. I sondaggi ci dicono che dobbiamo stringere i denti e attaccare. I tre punti sono a portata di mano. Certo la partita è difficile. Certo anche tra i nostri stessi compagni di squadra c'è chi è amante del pallone e del dribbling. E spesso perde la palla in cerca di virtuosismi inutili e spesso dannosi. E c'è chi non finalizza il gioco. Adesso pensiamo al risultato. Del dopo ne parleremo con calma. E correggeremo senza dubbio ciò che non è andato. Ciò che non va nella squadra, mettendo anche in discussione, se è necessario, l’allenatore e il capitano”».

BACHECA Oggi: POTENZA

Il candidato sindaco del centrodestra al Comune di Potenza, Giuseppe Molinari, incontra i cittadini della contrada Avigliano Scalo (ore 10), e tiene un comizio in piazza don Colucci a Potenza (ore 19.30). Ore 12, presso il Park hotel, conferenza stampa del Pdl con la partecipazione del deputato Italo Bocchino, vicepresidente vicario del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà. Rione Bucaletto (ore 19.30), il candidato sindaco per il centrosinistra Vito Santarsiero, incontra gli elettori sui problemi del quartiere, presso il piazzale della Chiesa Santa Maria della Speranza. Laurenzana (Potenza)

, alle ore 19.30, in piazza San Silvestro pubblico comizio di Maurizio Bolognetti candidato alle elezioni europee nella circoscrizione meridionale per la lista Bonino-Pannella. Matera,

alle ore 20.40, in piazza Vittorio Veneto, pubblico comizio del sindaco, Emilio Nicola Buccico sul tema «Rapporto alla città – Le verità». ( Il candidato Presidente alla Provincia di Matera per «La Grande Lucania», Leonardo Pinto, tiene comizi a Bernalda (ore 19.30), e a Rotondella (ore 21) insieme al candidato del collegio Antonio Rizzo. Il candidato Presidente della Provincia di Matera per il centrosinistra, Franco Stella, tiene un comizio a Policoro (ore 20)

La conferenza della Fiamma tricolore a Potenza

tuazione politica come quella attuale, tutto può accadere. A me ovviamente farebbe piacere ritornare a Bruxelles ma preferisco essere realista». Per quanto riguarda la “sfida” elettorale del segretario regionale Mancusi, Romagnoli ha detto: «Lo ringrazio per l’impegno e l’entusiasmo che ci sta mettendo. Sa quanto è dura la battaglia ma è tra i primis-

simi che ci ha creduto». Mancusi ha subito ricambiato gli elogi e poi ha ricordato i 33 anni di militanza nella destra italiana. Per quanto riguarda le elezioni amministrative, invece, dove a differenza delle europee il Movimento sociale Fiamma tricolore non corre da solo ma in alleanza con il Pdl, Vincenzo Mancusi ha spiegato: «Abbiamo fatto questa scelta perchè è fon-

damentale ridimensionare un centrosinistra che si è dimostrato incapace. Non abbiamo una lista al comune dove in ogni caso siamo con Peppino Molinari, ma alle due province abbiamo composto delle liste in cui sosteniamo i due candidati del centrodestra perchè il nostro intento è quello di contribuire a battere il centrosinistra che ha fatto solo danni alla Basilicata». Alla conferenza che si è svolta nel pomeriggio a Potenza nella sala Convegni del Grande Albergo (in mattinata Romagnoli è stato a Matera e in serata ad Avigliano) hanno partecipato il segretario del comitato centrale, Rocco Tauro, la segretaria provinciale di Potenza Teresa De Fina, il candidato provinciale Carmine Pepe e l’eurocandidata pugliese, Raffaella De Luca. Rocco Tauro in particolare ha insistito: «Siamo un partito incorruttibile. Non ci interessa il potere e le poltrone. Per questo siamo considerati degli alieni della politica italiana». s.s.

Bagarre elettorale, Pace in una nota attacca l’avversario Lacorazza

«Piero devi esercitare la memoria» «Dimissioni di Galante dall'Alsia? Lacorazza deve studiare di più ed esercitare meglio la memoria». E’ quanto dichiara Aurelio Pace in una nota in merito alla richiesta di dimissioni da parte del commissario dell'Alsia di Basilicata, Paolo Galante avanzata nei giorni scorsi da Piero Lacorazza candidato presidente alla Provincia di Potenza. Pace scrive: «Sarebbe molto facile ricordare al mio avversario che ci sono una serie di situazioni molto simili che si sono determinate sul territorio, anche tra i suoi amici, come quella del presidente di Acqua Spa e candidato nelle fila del centro-sinistra. Ma non intendo andare su personalismi che tirino in ballo questo o quel candidato. C'è invece una questione di fondo, che Lacorazza dovrebbe conoscere, che riguarda la differenza sostanziale che intercorre tra una nomina pret-

tamente politica e una nomina tecnicoprofessionale come quella di Galante, per la quale occorrono determinati requisiti di merito, acquisiti nel corso degli anni grazie al possesso di alcuni titoli ed alle esperienze maturate. Un invito più che esplicito a Lacorazza a studiare di più: vedo i manifesti in cui lui torna studente e alla cattedra cerca in modo smarrito delle risposte. Probabilmente anche la maestra gli sta dicendo, in quel momento, di prepararsi meglio. E magari di esercitare meglio la memoria, studiando la storia recente delle interrogazioni consiliari. Se l'avesse fatto, avrebbe evitato una brutta figura al presidente della giunta regionale De Filippo che, in un'occasione analoga, discettò sui principi dell'ineleggibilità e dell'incompatibilità, affermando che Franco Dell'Acqua era sì Commissario Alsia ma

L’Udc con Sacco si candida a essere la «vera alternativa»

anche un cittadino che dopo questa nomina non ha perso né diritti e né libertà, quindi la sua scelta attiene alla dinamica di una valutazione anche politica. Lo stesso De Filippo, rispondendo ad un'interrogazione, fece riferimento ad una “moratoria generale che la politica avrebbe potuto, per deontologia ed anche per opportunità e per accordo complessivo, mettere in campo. Un'ottima proposta. Peccato che, ad oggi, il centro sinistra si sia ben guardato dal dare seguito a quel riferimento, naturalmente, per preservare equilibri e spartizioni tutte interne a chi gestisce il potere. Non mi sembra, quindi, che si possa segnalare la questione di Galante prescindendo da altre questioni che sono altrettanto note, evidenti ed anche politicamente valutabili come quelle che noi tutti conosciamo nel nostro territorio regionale».

La polemica

«Non è un bel modo di parlare»

Domani

La grande Lucania in treno per Eboli

Il candidato presidente e sindaco Miko Somma a Villa d’Agri

No oil nel territorio del petrolio VILLA D'AGRI - “Comunità lucana movimento No oil”, la lista di Miko Somma, candidato a presidente della provincia di Potenza nonchè candidato a sindaco della città di Potenza, fa tappa nel centro della Val d'Agri. Tre appuntamenti di comizi elettorali nella solo giornata di ieri pomeriggio. L'apertura a Villa d'Agri, poi Paterno e a finire con conclusione e battute finali a Marsico Nuovo . Al fianco di Somma, in piazza Zecchettin, il candidato consigliere nel collegio di Marsico Nuovo, Mario Pasquale Colella. «Dall'attenzione del petrolio alla cattiva gestione del territori». Temi predominanti negli interventi dei candidati. Ma non solo i «cattivi rapporti della politica dove in cambio di piccoli scambi eccezionali si cede la titolarità del diritto politico». E non solo i riferimenti spaziano da quella che «è la cattiva gestione delle strade, considerate una vergogna, alla gestione della formazione professionale che non attiene alla vocazione del territorio, fuorviante rispetto agli obbiettivi della forma-

zione. Per non parlare - commenta il portavoce della lista - del patrimonio edilizio scolastico fatiscente ed inagibile». Il tutto prendendo spunto dai cinque punti della petizione del comitato no oil come «il recepimento delle istanze della petizione sulle estrazioni petrolifere ed in specifico: moratoria immediata sulle estrazioni di idrocarburi - cancellazione di ogni permesso o istanza di ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio - azioni ad ogni livello volte ad ottenere specifiche tutele legali del territorio dalle estrazioni di idrocarburi, indagini epidemiologiche ed economico - sociali volte a valutare rischi e danni per la salute delle popolazioni, per l'economia dei territori , per le vocazioni originarie dagli stessi, soddisfatte preliminarmente queste condizioni di sitema di controlo dell'estratto, concertazione della quantità estraibili ed aumento delle royalties al 25 per cento minimo sospensione tecnica del centro olio di Viggiano fino a verifica della sicurezza dello stesso ed approvazio-

Il comitato No Oil a Villa d’Agri

ne condivisa dalle popolazioni di un premio di sicurezza generale». E ancora tra gli elementi del programma spiccano «l'indicazione della chiusura dei Gal e di ogni struttura a gestione mista di fondi pubblici, indicazione alla liquidazione del Consorzio Asi di Potenza

all'introduzione del contributo provinciale sui redditi netti superiori ai 60 mila euro per la costituzione di un fondo di solidarietà cancellazione di ogni altra addizionale tributaria o erariale provinciale». Angela Pepe

UNA delegazione de La Grande Lucania, "briganti per non essere più emigranti", con valigia di cartone, oggi alle ore 12:17, partirà dalla stazione di Potenza centrale alla volta di Eboli per incontrare Antonella Buono, candidata alla Presidenza della Provincia di Salerno, per il movimento Italia”, anch'esso un movimento autonomista e federalista, ed alcuni candidati elettorali della Lega, per raccordarsi al fine di re una rete tra i movimenti territoriali del Sud. La Grande Lucania invita pertanto chiunque fosse all’iniziativa a manifestare prendendo il treno.

Matera,

l’on.Enrico Letta del Partito democratico, alle ore 15, presso l’hotel San Domenico, presenta in una conferenza stampa il suo ultimo libro «Costruire una Cattedrale. Perchè l'Italia deve tornare a pensare in grande». A seguire (ore 16) incontra le forze sociali e le imprese sui temi dello sviluppo economico presso la sede di Tecnopar- di co Valbasento. - Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, candidato al Parlamento europeo per Sinistra e Libertà sarà a Melfi in piazza Umberto I alle ore 19, e a Matera in piazza Vittorio Emanuele alle ore 20.30, accompagnato dalla candidata lucana per la stessa lista, Giovanna Salvatore. Potenza,

Presso l’hotel Vittoria, alle ore 19.30, presentazione della lista «Giovani Federalisti Lucani» per l'elezione del Consiglio comunale di Potenza nella coalizione di centro destra. Craco

Il candidato Presidente alla Provincia di Matera per «La Grande Lucania», Leonardo Pinto, tiene creacomizi a Craco (ore 19) e a Stigliano

interessato

VIETRI DI POTENZA - La lista dell'Udc del candidato presidente Palmiro Sacco, con Gaetano Fierro, Agatino Mancusi e il giovane candidato consigliere di Vietri alla provincia di Potenza, Ciro Nappi, si è presentata alla popolazione vietrese venerdì sera, poco dopo le diciannove, in Piazza del Popolo, nel centro storico vietrese. “Riprendiamoci il nostro futuro”: questo il motto per le elezioni provinciali. Ad aprire la serata proprio il candidato presidente, Sacco, che ha presentato il candidato di Vietri e ha parlato, oltre che del programma dell'Udc e dei suoi progetti, anche delle candidature, denominate «ambigue», delle altre parti, in particolare del Pd e del Pdl. Dopo di lui è toccato a Tanino Fierro, che si è battuto in particolare sui valori del centro e in particolare dell'Udc. Lo stesso, ha ricordato ai vietresi il suo impegno nel portare la manifestazione Olivarum qualche anno fa a Vietri. Il segretario regionale del partito di Casini, Agatino Mancusi, è stato ancora più chiaro: «L'Udc non dice mai con chi andrà ai ballottaggi, noi siamo una vera alternativa, per noi questa è una domanda irricevibile». La chiusura è stata affidata al candidato consigliere Ciro Nappi, alla sua prima candidatura. «Bisogna puntare sui giovani, che sono

”Il Sacco Sole d’ Un incontro di Palmiro tanti. Ma non solo. Il mio obiettivo ha aggiunto Nappi- sarebbe quello di puntare anche a progetti che riguardino il territorio». Lo stesso Nappi, nel suo discorso ha toccato diversi punti, dall'avvicinamento della politica alla gente sino alla «politica tra la gente comune». «Bisogna ristabilire il dialogo tra le persone, che è una cosa importantissima, come è importante il rapporto politica -gente». «La vera alternativa - ha concluso Nappi - è l'Udc». Claudio Buono

«Non è certo un bel modo di ragionare, da parte di chi ha buttato la spugna rispetto al tracollo industriale che ha interessato e continua ad interessare la Basilicata. Parlare di “scarti della politica” che, spostandosi dalla coalizione in cui pure avevano scommesso, ha provocato (a suo dire) una sorta di difficoltà al dialogo ed al confronto tra i poli. Delle due l'una: o chi si è spostato verso l'altro polo ha in quel contesto una capacità di condizionamento tale da preoccupare, il nostro, per lo spessore di quei dirigenti; oppure , non vi è materia su cui si può essere attivato il confronto. Di fronte alla difficile e complessa situazione sociale, economica e politica che sta attraversando la Basilicata, meglio sarebbe abbassare i toni della polemica, vivendo senza eccessi la presente campagna elettorale, ma soprattutto senza alcuna arroganza negli atteggiamenti, quali quelli usati a Rionero dal consigliere regionale Vincenzo Folino, già vice presidente della giunta regionale di Basilicata. Verrebbe, infine, da chiedersi se è un modo di remare contro il governo De Filippo, visto che contemporaneamente quest'ultimo ha inteso rivolgere un appello a tutti i parlamentari lucani per costruire un fronte comune a difesa delle risorse della Regione; con una lettera ha convocato un tavolo di confronto per avviare azioni tali, capaci di salvaguardare i sacrosanti diritti del popolo lucano specie a fronte del recente decreto legge sul petrolio». Antonio Papaleo

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POTENZA - Quelli di destra che chiedono «un controllo pubblico delle banche e il diritto alla proprietà della casa con il Mutuo sociale». Ieri c’è stata la conferenza della Fiamma tricolore di Luca Romagnoli e Vincenzo Mancusi. Ovviamente si è parlato subito delle elezioni europee con i due entrambi candidati per Strasburgo. «Per noi sarebbe un buon risultato superare l’uno per cento, ma ritengo sia possibile superare il 2 per cento». Luca Romagnoli, segretario nazionale dell Movimento sociale - Fiamma tricolore è stato ieri in tour in Basilicata per sostenere la candidatura al secondo posto nella lista meridionale del partito per le elezioni europee del lucano Vincenzo Mancusi oltre che la propria. Romagnoli nello specifico ha preferito essere «realistico. Non credo oggettivamente che sarà facile superare lo sbarramento del 4 per cento per il Parlamento europeo». Salvo poi chiarire: «Ovviamente in una si-


Domenica 24 maggio 2009

Finanza e retroscena

Inchiesta storica sul più importante istituto di credito lucano/2

Generazione Banca di Lucania Dalla direzione di Giuratrabocchetta alla fusione con la Popolare di Pescopagano di FABIO AMENDOLARA POTENZA - «La Banca di Lucania, società per azioni, costituita con rogito del notaio Pietro Errico il 7 giugno 1924, continua la sua attività secondo le norme del presente statuto». E’ il primo punto del nuovo atto di costituzione, che conserva i 33 articoli e il loro significato esoterico. La banca viene ricapitalizzata ed entrano nuovi soci. La filosofia resta quella della sua fondazione. Resta quella decisa nella loggia numero 266 del Grande oriente, intitolata a Mario Pagano da Brienza. Perché la Banca di Lucania è una banca fondata da massoni. Gli anni Ottanta sono quelli dell’innovazione. Entrano dirigenti giovani e motivati. L’avvocato Paolo Albano oggi è considerato uno dei massimi esperti lucani di organizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione. Sostiene: «Racconterei di quando sperimentavo il coraggio del cambiamento nella piccola grande Banca di Lucania. Da qui sono nati gli scritti sui giornali e i miei libri». Il direttore era Michele Giuratrabocchetta, classe 1934. In tanti lo rimpiangono. «E’ stato un grande direttore», dicono. «Uno che valorizzava i giovani». Quei giovani ora sono tutti dirigenti. E’ la generazione uscita dagli uffici della Banca di Lucania. Raccontano che il direttore «aveva bene in mente l’insegnamento di suo padre, socio della banca: promuovere un rapporto di integrazione tra programmazione, mercato e mondo bancario». E’ quello che manca oggi. L'interazione tra politica, impresa e finanza. «Paghiamo l’assenza - spiega un esperto di finanza e mercato - di un istituto di credito locale, che pensa locale e agisce locale». «Noi finanziavamo le idee», dice Paolo Albano. Era una banca che guardava al futuro. «All’americana», dicono. L'imprenditore incontrava il funzionario, presentava la sua idea, e se questa era ritenuta fattibile veniva finanziata. Senza andare troppo per il sottile sulle garanzie. «Ma i soldi tornavano». La filosofia della banca era questa. E il sistema funzionava. «Eravamo avanti», dice Paolo Albano. Ecco perché, in tanti, quel-

Una “L” e una “B” formano il simbolo della Banca di Lucania, al posto del sigillo di re Salomone

Lo statuto della Banca di Lucania è del 1924 Lo registra il notaio Errico di Potenza

ll logo doveva essere rappresentato dal sigillo di re Salomone, ma poi i fondatori ci ripensarono

La Banca di Lucania viene fondata nella Loggia Mario Pagano da un gruppo di massoni potentini

Il primo direttore è il giornalista Giuseppe Masella L’ultimo è Michele Giuratrabocchetta

L’ultima sede della Banca di Lucania, in via Marconi a Potenza Oggi ospita la Banca Meridiana

la della Banca di Lucania, la chiamano «un’esperienza irripetibile». Il direttore Giuratrabocchetta aveva le idee chiare. Sulla Rassegna dell’economia lucana, un periodico diretto dal professor Nunzio Picanza (in redazione c’erano Raffaella Laraia e Teresa Costabile), scriveva nel 1980: «La banca di oggi si va gradualmente sottraendo alla concezione di una sua professionalità commerciale, regolata esclusivamente dalla legge del profitto, per indirizzarsi verso un esercizio delle sue funzioni subordinato all’interesse superiore della collettività e

alle necessità sempre più precise dello sviluppo economico e nel quale lo spirito di servizio pubblico prevale sui momenti del profitto individuale, pur nel rispetto della correttezza delle gestioni». Tutto questo era possibile «perché la Banca di Lucania aveva il pregio di essere una Spa, ma i soci non erano detentori della maggioranza. Era come una banca popolare», spiegano. Il consiglio d’amministrazione era questo: Raffaello Lacapra, un assicuratore dell’Ina che copriva la carica di presidente, Pie-

tro Lamorgese, commerciante, era il vicepresidente, Giuratrabocchetta era il direttore generale, i consiglieri erano Pietro Delli Colli, avvocato e presidente della Sem, Carlo Oneto da Salerno, Antonio Rotunno, avvocato, figlio di uno dei fondatori, Ferdinando Guadagno, Giuseppe Lichinchi, imprenditore nel settore della distribuzione di carburanti, Raffaele Ripa, Vito Rossi, Guido Rainone e Michele Cappiello. In meno di dieci anni, però, le cose cambiano. Entrano altri soci. La cordata dell’imprenditore Faustino Somma porta la banca

I 33 articoli che compongono lo statuto del 1924 hanno un significato esoterico Sono 33 anche le filiali

verso utili maggiori. E vengono aperti tanti sportelli. In gergo le chiamano «unità locali». Sono le sedi distaccate. La Banca di Lucania arriva ad averne, manco a farlo a posta, 33: ad Acerenza, ad Avigliano, a Barile, a Castelluccio Inferiore, a Chiaromonte, a Corleto, a Forenza, a Latronico, a Lavello, a Maratea, a Marsico Nuovo, a Picerno, a Tito, a Viggiano, a Potenza in via di giura, a Matera, a Policoro, a Grottole, a Tricarico, ad Accettura, a Gravina di Puglia, a Montesano sulla Marcellana, a Vibonati, a Venosa, a Potenza in viale Marconi, a

Bari, a Potenza in piazza Mario Pagano, a Lauria, a Giovinazzo, a Marsicovetere e a Castel San Giorgio. Si avvicina la fusione con la Popolare di Pescopagano, che veniva fuori da un commissariamento, ma aveva una bella sede a Potenza, disegnata dal famoso architetto napoletano Dante Beniamino Maggio. Nello stesso periodo sul Basento sorge il ponte disegnato dall’ingegnere Segio Musmeci. Sono gli anni del cemento a vista. Si va verso la nascita della Banca Mediterranea. (2• continua) f.amendolara@luedi.it

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10 Primo piano


Segnali positivi all’alleanza sono stati espressi dal ministro dell’Economia tedesco, Guttenberg

Opel, la Fiat fa un balzo in avanti Da Berlino arriva l’annuncio: la casa torinese ha migliorato la sua offerta di ROBERTO CARACCIOLO BERLINO –La Fiat ha migliorato la propria offerta per l’acquisto della Opel: l’annuncio non è arrivato da Torino, ma direttamente dal ministro dell’Economia tedesco, KarlTheodor zu Guttenberg (Csu), responsabile del dossier della controllata Gm. L’esponente del governo non si è sbilanciato, ma se non si può ancora parlare di una vera e propria apertura da parte di Berlino nei confronti del Lingotto, forse è stato fatto un passo avanti. Fino a ieri, infatti, in Germania si parlava prevalentemente dell’offerta rivale del gruppo Magna: ieri pomeriggio, sulla scia della notizia di una nuova proposta Fiat, sono arrivare parole di apprezzamento anche per Torino, in particolare da Roland Koch (Cdu), apertamente a favore del piano presentato dal produttore di componenti d’auto austro-canadese. La partita per la casa tedesca, quindi, «non è ancora un’occasione perduta», come ha detto ieri, Silvio Berlusconi, il quale ha sottolineato «l'assoluta imparzialità del governo tedesco». Se da una parte sulla scrivania di Guttenberg c'è un’offerta più attraente che, secondo indiscrezioni di stampa, prevede una maggiore quota Fiat nel capitale della Opel e un aumento del rischio che Torino prenderebbe a proprio carico, dall’altra sembra che l’amministratore delegato Sergio Marchionne non sia disposto a comprare la società a tutti i costi. «La saga della Opel continuerà ancora per un po’, ma io non vorrei prendervi parte», ha infatti detto il manager al settimanale Der Spiegel: «Io non chiedo l’elemosina», ha aggiunto. Se l’operazione non dovesse andare in porto, ha spiegato, la Fiat non cercherà per il momento un altro partner industriale in Europa. E poi: «Se la Opel non ci vuole, non mi farò pren-

Si è chiuso il congresso nazionale Cisl

Bonanni chiama la Cgil «Torni sul contratto» di FRANCESCA CHIRI

L’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne

dere dalla depressione». Ma la possibilità di una sconfitta non sembra neanche sfiorare i pensieri del governo italiano. «Ho l’ottimismo che mi deriva dal convincimento che l’offerta Fiat sul piano industriale è sicuramente di maggiori prospettive», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. «Pensiamo con il dottor Marchionne che l’offerta italiana sia conveniente e importante», gli ha fatto eco il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Certo è che Marchionne non scommetterebbe neanche un centesimo sul piano Magna. «La Magna si comporta come se avesse scoperto la Russia», ha detto allo Spiegel, ma «noi probabilmente conosciamo quel mercato meglio di loro», ha proseguito riferendosi all’alleanza della concorrente con i russi. E poi: «Se uno

dei miei manager mi presentasse un simile piano, la mattina seguente non avrebbe più un lavoro». Commentando il piano Magna, Guttenberg si è limitato a osservare che «manca ancora un’analisi di rischio per fugare ogni dubbio». Un piano, scrive il settimanale, che promette anche di devolvere in beneficenza ogni anno il 2% dell’utile netto del nuovo gruppo. Nonostante le rassicurazioni di Berlusconi, intanto, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeir (Spd) ha detto al tabloid Bild che l’offerta di Magna è «molto solida». Anche il gruppo austro-canadese, secondo indiscrezioni, vuole migliorare la propria offerta, fornendo maggiori garanzie occupazionali sullo stabilimento di Bochum dove, secondo il piano attuale, sono previsti 2.200 esuberi.

BORSA

bene, allora ci perdono loro, il costo per loro sarà molto alto», dice, spiegando la sua strategia nei confronti del governo. Anche sul nuovo modello contrattuale, Bonanni accusa il leader della Cgil di essere stato «ingeneroso» con i giudizi sugli effetti della riforma, di aver fatto il «furbo» sulle potenzialità della contrattazione di secondo livello. «So che Epifani è deluso. Aveva detto non preoccupatevi, gli imprenditori non faranno un accordo senza di noi», attacca Bonanni che subito dopo, però, invita la Cgil a «ricongiungersi» con Cisl e Uil, a «tornare ad un progetto unico tutti insieme, non velleitario». Forte dell’asse stretto con Confindustria e governo, Bonanni difende quindi l’invito della presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, al congresso Cisl: lei, dice, «non è altezzosa, non ci dà del lei e non parla con la erre moscia» come altri imprenditori. «Se è venuta qui, vuol dire che ha trovato nella nostra organizzazione un punto importante di affidabilità. Questo ci conforta e conforta anche lei. E noi – aggiunge – non abbiamo paura di confrontarci con nessuno: questa è la nostra forza». La strategia della Cisl, inoltre, e quella di «arrivare alla piazza il meno possibile», di favorire il dialogo: «questo ci rende diversi da altri e forse per questo noi, tra pochi, possiamo vantare l’unicità di non aver mai “bucato” alcuna esperienza di costruzione».

CONSULENZA FISCALE

a cura di MASSIMO PRUDENTE

a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

Correzione in vista? LA CORREZIONE della scorsa settimana è stata riassorbita con estrema rapidità dal mercato azionario: gli indici si sono prontamente riportati sui massimi dell'anno, per poi flettere leggermente nelle ultime sedute dell'ottava in corso. Il movimento di ribasso dei prezzi aveva fatto pensare all'inizio di una fase correttiva dell'intero rialzo iniziato a marzo: la prontezza con la quale le quotazioni si sono successivamente riprese, lascia aperta la possibilità, ancora, di un ulteriore strappo rialzista, nel breve termine. Resta, invece, consolidata l'idea secondo la quale il rally attuale, oltre a non avere ancora generato un segnale tecnico d'inversione della tendenza di fondo ribassista, necessita sempre più di una fase di "smaltimento". Il sentiment che si respira è che sembra quasi che le Borse si tappino le orecchie, salendo all'unisono, ricordando che in fondo si vive di aspettative. Lo scenario che si sta scontando a questi prezzi vede già metabolizzata una stabilizzazione della crisi e si cercano ora conferme per un 2010 che sembra sia destinato a riportarsi con il segno positivo. Questo però dimenticandosi però degli avvertimenti lanciati dalla stessa Banca Centrale americana che ha parlato di una possibile salita del tasso di disoccupazione anche oltre la soglia del 10%. A nostro avviso la Borsa sta scommettendo sul fatto che ci sarà una ripresa e che la stessa avverrà anticipatamente rispetto alle attese. La crescita dovrebbe essere accompagnata da un tasso d'inflazione inferiore al 2%, per cui si potranno mantenere dei tassi d'interesse bassi che favoriranno l'investimento in sé come risorsa per una ripresa industriale. E' importante concentrare ora l'attenzione sull'America, che resta comunque un punto di riferimento rilevante. In questa direzione, è interessante avere una cognizione

ROMA–Forte del dialogo aperto con Confindustria e governo, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede alla Cgil di tornare sui suoi passi, di imboccare la strada delle riforme, a partire da quella dei contratti su cui il sindacato di Corso Italia dovrebbe fare un passo indietro. In cambio la Cisl promette di avviare, insieme, la riforma della rappresentanza sindacale, così come indicato dalla piattaforma sottoscritta unitariamente dalle tre confederazioni sindacali un anno e mezzo fa. Intanto, però, Bonanni aspetta che la Cgil batta un colpo sulla proposta di partecipazione dei dipendenti agli utili delle imprese («l'unico che non ho sentito su questo tema è il collega Epifani») e ad aprirsi al dialogo sulle pensioni. «Noi la riforma la facciamo per guadagnarci, non per perderci», avverte Bonanni dal palco del Palazzo dove ha chiuso il XVI congresso Cisl. Ma un conto è avviare un confronto con il governo in cambio di un rafforzamento del potere d’acquisto delle pensioni, un altro «illudersi», come pensa Epifani, che si possa riaprire un capitolo come quello delle pensioni anticipate per tutti i lavori usuranti: «dobbiamo batterci per garantire ai nostri pensionati una pensione migliore. Noi ci battiamo per questo e ci distinguiamo dagli altri. E se ci facciamo dire che non va

sulla traiettoria della crescita che si potrà avere durante il prossimo anno. Dal punto di vista tecnico, possiamo dire che nelle ultime due settimane si è formata sui mercati azionari una precisa fascia di trading trange, delimitata dai recenti massimi e minimi degli indici, che distano tra loro mediamente un 10% circa (tra i vari mercati). Per l'S&P/Mib i livelli sono, in alto, l'area 20800 punti, che è divenuta una interessante zona di resistenza, e, in basso, il supporto a quota 18800 punti. Questo "pattern" grafico generalmente sfocia, dopo una fase più o meno prolungata di movimenti degli indici, all'interno del range, in un movimento dei prezzi nelle due possibili direzioni, che può avere una ampiezza pari o vicina a quella del range stesso. In altre parole, se l'indice S&P/Mib "bucasse" al rialzo il range, superando la resistenza in area 20800 punti, potrebbe spingersi sino in area 23000 punti, che è la zona nella quale si sono formati i massimi del rimbalzo del novembre 2008; in caso contrario, se fosse il supporto a 18800 punti ad essere "bucato", allora la correzione potrebbe spingere l'indice verso l'area 17000 punti. Naturalmente, è difficile valutare quale sarà l'esito del completamento della figura che si sta formando, ma la velocità con la quale l'indice si è ripreso, dai minimi della scorsa settimana, farebbe propendere per aumentare leggermente le possibilità dell'esito rialzista. La situazione, nel breve, potrebbe quindi evolvere ancora una volta con un progresso delle quotazioni. Per quanto riguarda il lungo termine la situazione, invece, non cambia. Il trend di fondo è ancora orientato al ribasso, e quello attuale si configura tuttora, e lo sarebbe anche se l'indice dovesse compiere l'ulteriore progresso ipotizzato, come bear market rally.

Modello 730: i dubbi dei lettori SONO un lavoratore dipendente con un reddito lordo pari a 28.000 euro ed una abitazione con garage di mia proprietà. Ho ricevuto il Cud 2009 dove mi sono state applicate tutte le imposte Irpef oltre alle varie addizionali. Ho l’obbligo della compilazione del 730 o sono in regola? Compilare la propria dichiarazione dei redditi non vuol dire necessariamente versare le imposte obbligo che, nel suo caso, viene adempiuto ogni mese con la trattenuta Irpef come riportata nella distinta delle competenze mensili. Non deve pertanto presentare la dichiarazione, tuttavia se nel corso del 2008 ha sostenuto per lei o per i suoi familiari spese che le danno diritto ad uno “sconto” Irpef quali ad esempio ristrutturazioni edilizie, assicurazione sulla vita, spese sanitarie ecc. le conviene presentare il 730 perché chiuderà la propria dichiarazione con un credito che le verrà corrisposto nella busta paga del mese di luglio. Siamo due coniugi entrambi possessori di reddito, gradiremmo sapere chi può detrarre la spesa per cure e protesi ortopediche sostenuta per nostro figlio a carico di entrambi. Quale documen-

tazione è considerata idonea per dimostrare la spesa effettuata? Se il documento comprovante la spesa è intestato ad uno dei genitori la detrazione spetta solo a quest’ultimo. Se, al contrario, è indicato il figlio, l’importo deve essere suddiviso al 50% tra i genitori ma, se la spesa è stata sostenuta interamente da uno solo, questi può considerare l’intero importo annotando nel documento stesso di averlo pagato interamente. La documentazione consiste nella ricevuta del medico specialista in odontoiatria. Nel caso in cui il sanitario che ha reso la prestazione non abbia una specializzazione specifica per le cure prestate, occorre acquisire oltre alla ricevuta anche la prescrizione del medico curante. Il mio medico mi ha prescritto oltre a dei farmaci, che come noto sono detraibili, anche dell’acqua oligominerale da bere almeno due litri al giorno per sei mesi. Gradire pertanto sapere se la spesa per l’acquisto dell’acqua, prescritta da un medico specialista, rientra tra gli oneri detraibili. La risposta è negativa. Le spese per le quali compete la detrazione sono solo quelle esclusivamente pre-

viste dalla normativa, senza alcuna estensione. Pertanto, se il suo medico le ha consigliato di bere una particolare acqua oligominerale, la spesa non è soggetta a detrazione fiscale perché non prevista dalla normativa fiscale. Nel gennaio del 2008 ho acquistato un appartamento in centro città beneficiando delle agevolazioni previste per la prima casa. Successivamente, ho deciso di utilizzare l’appartamento come studio per lo svolgimento della mia professione. Continuo ad avere diritto delle agevolazioni sulla prima casa o devo restituire qualcosa al fisco? Poiché risiedo in periferia devo cambiare residenza o posso farne a meno? Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa spettano a patto che l’immobile sia destinato a civile abitazione, mentre la normativa non prevede alcuna restituzione del bonus nell’ipotesi che l’acquirente decida successivamente all’acquisto di modificare la destinazione dell’appartamento. Poiché ai fini delle agevolazioni è richiesta la generica residenza nel comune, non occorre cambiare la residenza da un quartiere all’altro.

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Economia 11

Italia/Mondo

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

NON SI TRATTA

La Provincia di Potenza e irregolarità amministrative

DI UNA SEMPLICE FOTO di Miriam Hayate

La dittatura del degrado nel capoluogo di regione MI capita spesso di ammirare e riflettere su questa foto. Qualcuno penserà: «che c’è di strano...è una semplice foto..una delle tante che rappresenta due uomini, due giudici..». Per me non è una semplice foto, questa foto rappresenta il volto umano della "giustizia". I greci chiamavano la dea della giustizia Dike, i romani Iustitia, io Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.Diciassette anni sono ormai trascorsi dalla loro morte, dal periodo in cui la mafia era un cancro "evidente", si manifestava in modo violento, uccideva in modo spietato chiunque cercasse di ostacolare la diffusione di questa "malattia". «La mafia - come diceva il giudice Rocco Chinnici - non è solo un’organizzazione contro la legge, è un’associazione che delinque contro l’umanità. È una forma di terrorismo, priva di ogni onore o giustificazione». Il 23 maggio del 1992, 5 quintali di tritolo posizionati in un tunnel scavato sulla A29, nei pressi dello svincolo di Capaci-Isola delle Femmine, uccidono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e la scorta. La Sicilia di quegli anni è una Sicilia diversa, Parlermo è come Beirut, il sangue di vittime innocenti scorre in quella terra, dove i corleonesi di Totò Riina, rispondono in modo violento a quelli che sono i piccoli passi compiuti dallo Stato. Falcone, come Borsellino, Cassarà, etc, rappresenta la volontà di sconfiggere la mafia, incarna quello che è il senso della giustizia, e soprattutto rappresenta il desiderio di "liberare" la propria terra dal male che la infestava. Alcuni giornalisti l' avevano battezzato con un epiteto: "l'anomalia siciliana", in senso stretto "anomalia palermitana", per la fiducia, la dedizione e la fedeltà alle istituzione e allo Stato, un'anomalia rispetto al resto dei siciliani, che sembravano non reagire a ciò che stava accadendo in quegli anni. Questo era Falcone, un giudice, un uomo, un condannato a morte, ucciso prima dalle varie accuse e delusioni ricevute da persone a lui vicine, e non solo, e ucciso poi per mano della mafia. Che vita è la vita di un condannato a morte? Una vita priva della libertà di fare una passeggiata, una vita dove il caffè preso la mattina, ha un sapore diverso quando sai che potrebbe essere l'ultimo, una vita segnata dall'amarezza di non poter mettere al mondo figli, quando sai che saranno orfani un giorno. In un'intervista Falcone chiama questa vita "RASSEGNAZIONE"!!. La Mafia è questo. In realtà non ti uccide il 23 maggio, ti uccide giorno dopo giorno. Cinque quintali di tritolo non rappresentano altro che il colpo finale. Il pensiero, in questo momento vola a tutti coloro che vivono sotto scorta, che ricevono minacce, che hanno perso la libertà di dare un colore alla propria esistenza. Come posso non citare Roberto Saviano, in questo caso "semplice scrittore", un "ragazzo" qualunque, che a 27 anni invece di uscire con una ragazza, con gli amici a bere una birra, vive sotto scorta: l'unica colpa, quella di aver denunciato un sistema criminale che oggi gli ha rubato la giovinezza e la libertà. Dopo le ultime stragi del 1992, dopo l'arresto di Riina e di Provenzano, la strategia della mafia è cambiata: non è più quella "violenta" di Riina, ma sta seguendo quella che era la volontà di Provenzano, diventare "invisibile". Cosa Nostra ha fatto illudere che il problema fosse stato risolto con l'arresto dei boss più famosi. Da quel momento la questione mafia è diventata sempre meno importante a livello nazionale, la legislazione antimafia meno efficace, gli strumenti a disposizione meno efficienti. Oggi sappiamo su Cosa Nostra sempre meno e ancor meno sappiamo qualcosa riguardo al rapporto mafia-politica. Dove sono oggi uomini che credono nelle istituzioni e nello Stato?. Dove sono gli uomini che darebbero la vita per difendere gli ideali di giustizia e di legalità, dove sono gli eroi?. «E' tutto finito» diceva Antonino Caponnetto dopo la strage di via D'Amelio. «Ora è tutto finito». Io non credo sia tutto finito, finchè si parlerà dimafia nulla sarà perduto, finchè ricorderemo le vittime della mafia, nulla verrà dimenticato, e finchè ci saranno giovani che scenderanno in piazza gridando "no alla mafia", il sacrificio di questi eroi non sarà stato vano. «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe dei grandi uomini».

prosegue dalla prima i candidati sono due facce della stessa medaglia. Entrambi non nascondono il loro tenace attaccamento al potere (è protervia?). Entrambi conoscono l'arroganza: dal primo esplicitata con sistematica superiorità è un ingegnere! -, dal secondo mascherata da bonarietà contadina che tenta di avere un qualche significato. I cittadini continuano a domandarsi qualunquisticamente: “Ma chi arriva a quella poltrona ci arriverà per aggregazioni, agglutinazioni, ammiccamenti. E allora quanti appetiti dovrà soddisfare? Come siamo messi male!” Non è peccato pensare che ogni eletto sarà un “mostro” (non in senso dispregiativo del temine) partorito dall'attuale voto, divenuto come Idra dalle mille teste. E' sotto gli occhi di tutti che esso ha assunto ormai una nuova connotazione sociopolitica: l'altro ieri si votava per il partito garante di un'ideologia; ieri per aggregazioni più o meno politiche; oggi si vota per famiglie, nel senso letterale del termine. Cioè: un candidato può sperare di vincere se ha una propria famiglia allargata e una cerchia di amici molto ampia. Mai come in queste elezioni il voto è un “porta a porta familiare”. A nessuno interessa conoscere i programmi politici del candidato. Chiacchiere, le chiama il cittadino. Il candidato e l'elettore sanno bene che ormai è inutile accendere speranze. La presenza di un parente o di un amico in questa o talaltra lista elettorale è già un segno di garanzia. Garanzia di che? Garanzia di futuri favori personali. Che altro sennò? In tale contesto di cultura socio-politica il clientelismo si rafforzerà nelle sue strutture e tenderà a divenire sempre più il vero centro, il nucleo vitale, del potere politico locale a danno della collettività (parola ormai fuori moda). Addio democrazia popolare a lungo sognata. E' un ferro vecchio. Addio visione liberale di sviluppo e benessere sociale. E' un ferro vecchio. Addio democrazia di giustizia e uguaglianza. E' un ferro vecchio. C'è la dittatura del degrado. Devastante. Frenante.Ingiusta. Arrogante. Mortificante. Questo è un ragionamento di carattere generale. Veniamo a quello particolare. Un tempo a scuola insegnavano Merceologia. Essa permetteva di conoscere quali fossero i prodotti di ciascuna regione utili alla sua economia. Si veniva a sapere così che in Basilicata

un tozzo di pane e un bicchiere di vino nascevano dagli amari sudori dei cafoni, dal rischio meteorologico, dalle frane e smottamenti. Tutto era improntato alla penuria e alla sussistenza. Tempi lontani! Oggi, 2009, il principale prodotto merceologico della Basilicata è la politica. Un lucano si alza al mattino, si chiede se valga la pena faticare. Si risponde da solo: no! Si chiede se valga la pena avviare un'attività imprenditoriale senza il contributo regionale o statale a fondo perduto. Si risponde da solo: no! Si dà allora da fare con qualche politichicchio con ammiccamenti, piccole regalie, dichiarazioni di fedeltà per ottenere, ottenere, ottenere. Allora in 4.000 (quattromila) si sono posti la domanda: perché andare a chiedere, potrei essere io stesso ad elargire. Egli compra allora il gioco-dell'oca-amministrativo. Ammira le varie caselle in cui ci sono le immagini dei politichicchi intervallate da altre che mostrano vari trabocchetti e poi c'è l'immagine dell'Angelo Servile seduto in un angolo con il mento appoggiato al palmo della mano (sembra la famosa icona della Malinconia di Durer); e poi c'è quella di un Uomo in ginocchio davanti al re, Allegoria della Sottomissione; e poi c'è l'Allegoria della Prudenza rappresentata da tre facce maschili (sembra presa dall'omonima tela di Tiziano); e poi c'è un uomo claudicante, è l' Allegoria del Servilismo, e via vedendo altre immagini dei restanti luoghi comuni sulla Basilicata, cari agli scontenti, ai frustrati, agli inacidici, ai polemici come me. Dunque, in questa terra di appena cinquecentonovantamila abitanti, 4000 (quattromila) stanno intorno al gioco-dell'ocaamministrativo. Tutti interessati al BENE della regione! Tutti ad urlare sulle piazze, nei cinema, su internet, su face book: giù le mani dalla piazza che si vuole modificare! giù le mani dal ponte attrezzato! giù le mani dalla strada Oraziana! giù le mani dai Sassi! giù le mani dal petrolio! giù le mani…Dio mio, quante mani occupate a occupare quante cose! Però, ammettiamolo, nella finezza di cervello contadino, ché questa è la radice lucana, il candidato non dice mai ad alta voce “perché le mani ce le voglio mettere io”. Come si vede, ancora un po' di pudore c'è! Tutto si fa in nome della sana democrazia? No, tutto è nel segno della brutale uniformità della dittatura del degrado. Angelo Lucano Larotonda

LA Ugl stigmatizza la direzione del presidente della Provincia attua in contrasto con i veri compiti istituzionali, con i criteri di trasparenza, economictà, efficienza ed imparzialità cercando in qualsiasi modo di “celare le gravi violazioni di legge ed irregolarità amministrative” perpetrate nell'ente, sempre ai danni dei dipendenti e dei cittadini, fatti collegati agli ultimi giorni di mandato politico”. Già in una precedente denuncia-diffida si contestavano le mancate pubblicazioni delle delibere di giunta 47-48-49-50-51-5253-54-55-56-57 del 2009 all'Albo pretorio, nella data del 15 aprile 2009, e che a seguito del mancato rispetto dell'iter procedimentale si sono trasformati in atti viziati einefficaci, poiché privi dell'ultimo adempimento disposto dalla legge. Con l'esigenza di realizzare il “programma politico amministrativo” riteniamo che il presidente abbia condotto l'ente in uno stato “amministrativo comatoso”: il direttore rimosso in passato, il segretario generale in pensione, alcuni dirigenti in quiescenza e/o rimossi e con il settore personale, privo da mesi del suo Dirigente. Tra gli atti contestati c’è anche la delibera 49/2009 avente per oggetto: “Piano annuale delle acquisizioni e dello sviluppo di professionalità anno 2008 - primo semestre 2009/Integrazione”, un atto dal procedimento illegittimo perché adottato dalla responsabile di Posizione organizzativa, affidataria nel settore Personale della Provincia della responsabilità del Servizio 3. Secondo giurisprudenza affermata nelle amministrazioni pubbliche, il titolare di posizioni organizzativa non è da considerare organo avente competenza propria, affermando con vigore, il principio che “la competenza dirigenziale è e rimane esclusiva ai sensi dell'articolo 107 del decreto legislativo 267/2000, non derogabile da uno strumento solo organizzativo quale l'incarico di responsabile del procedimento”. Contrariamente proseguendo il comportamento posto in essere dal presidente della Provincia abbiamo dato incarico al nostro ufficio legale di procedere con azione di tutela informando le autorità preposte, per la salvaguardia delle prerogative sindacali e al fine di perseguire le violazioni di legge. La segreteria stampa dell’Ugl

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LA LETTERATURA dialettale lavellese aggiunge un altro tassello alla sua ricca produzione con un libro pubblicato nel 2009 e rintracciabile sul sito “ilmiolibro.it” a firma di Michele Petrarulo dal titolo “Dizionario sintetico della lingua lavellese”. E l'autore orgogliosamente fa bene a precisare che si tratta di lingua, perché ogni produzione dialettale linguistica racchiude al suo interno un vissuto storico ed un persistenza legata al lessico che nella sua oralità viene trasferita per iscritto. E così nasce “un viaggio della memoria attraverso le voci, gli odori e i suoni di un paese della Basilicata” ricorda Michele Petrarulo come sottotitolo che evoca i suoi trascorsi giovanili nella sua terra natia. “Sono sempre più convinto che ogni lavellese - dichiara Petrarulo - (in particolare quelli emigrati e che forse non la parlano più) debba riappropriarsi di quella lingua che li ha visti crescere e formarsi”. E il filo conduttore del linguaggio tiene in piedi i ricordi dell'infanzia e della giovinezza e a maggior ragione quando ci si allontana specialmente per motivi di lavoro dall'ambiente di nascita trova proprio attraverso la lingua originaria del paese un mezzo per poter esprimere al meglio fatti e ricordi e rievocare situazioni e persone legate alla storia della comunità in cui si è vissuti da piccoli e da dove nostalgicamente non si cerca mai di partire definitivamente. Pertanto il linguaggio immediato e diretto del dialetto diventa un benessere a cui nessuno potrà e dovrà sottrarsi. Petrarulo con questo suo dizionario nobilita la lingua lavellese e la propone in circa 140 pagine sinteticamente ben organizzate. Michele Petrarulo figlio della terra natia lavellese, dopo aver frequentato il liceo classico di Rionero in Vulture, si reca a Bologna per frequentare il Dams con indirizzo in Comunicazione Spettacolo. Dopo la laurea conosce e frequenta lo scrittore e poeta Roberto Roversi che lo inizia alla scrittura. E questa passione per lo scrivere lo porta nel giro di poco tempo a produrre alcuni libri ed anche a cimentarsi in testi legati alle sue origini attraverso per esempio testi da drammatizzare. Ma proprio nella voglia di riappropriarsi di antichi vocaboli ricercandoli nei meandri dei ricordi ed attraverso un'analisi ben circostanziata che dà alle stampe questo dizionario sintetico. L'opera letteraria vuole essere, in scrupoloso ed oculato ordine alfabetico, un excursus di svariati elementi lessicali della lingua lavellese. In alcuni casi il nostro autore aggiunge anche approfondimenti per esempio legati alla coniugazione in modi e tempi di alcuni verbi. Oppure Michele Petrarulo si lascia trasportare dal desiderio di riaffermare certi aneddoti o anche intere frasi trasferendole prima in dialetto e poi in italiano per farle comprendere ai più. E questo suo desiderio di comunicare evidentemente soprattutto a chi non conosce bene il linguaggio immediato del dialetto approda ad un'analisi semantica e linguistica legittimamente utile e certamente indispensabile per ricostruire un passato linguistico che altrimenti andrebbe disperso. L'essenzialità di talune citazioni con opportuna classificazione grammaticale di qualsiasi vocabolo rende l'operazione culturale di Petrarulo strategicamente valida per avviare un discorso strutturato in forma più allargata verso la programmazione di una grammatica “della lingua lavellese”. Inoltre l'autore lavellese in alcune pagine del suo dizionario si lascia andare a slanci veramente passionali di analisi dettagliata di alcuni vocaboli fondamentali per costruire intorno ad una parola-simbolo una serie di collegamenti tematici, contestuali, filologici, storici e chi più ne ha ne metta, vedi i vocaboli trebbia, barbiere, Ofanto, indovinello, massaro, masseria, madonna dell'Incoronata, gelataio, fornaio, racconto, forestiero, cinema, cappellaio, brigante e tanti altri. La cura nel riproporre interiezioni ed esclamazioni, aneddoti, soprannomi, modi di dire, nomi di fantasia locali e non, nomi di fontane lavellesi e parole tipicamente lavellesi porta l'autore oltre che il lettore a gioire di certe caratteristiche linguistiche che danno l'idea di un passato che non si vuol dimenticare perché ancorato ad un messaggio linguistico che vuole tramandare ai posteri un popolo con la sua forma più alta di testimonianza di vita: “il detto ed il parlato” che si uniscono. Giuseppe Catarinella

Una tela del pittore Venezia raffigurante il Palazzo di città a Lavello e in alto la copertina del libro di Petrarulo

DIZIONARI

e dialetti

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La storia Arisa e Marco

«Al primo provino mi disse “con ‘sta voce posso fare tutto”. Aveva ragione»

ARISA

Il ritratto di Rosalba Pippa di un ex compagno del Cet

Da Ferrandina alla scuola di Mogol

Tra pennelli e spartiti inseguendo un sogno di MARGHERITA AGATA

di MARCO FUSCO*

l’album Gli Esordi Rosalba ha appena nove anni ma già una grande passione per la musica. Eccola in una foto che la ritrae impegnata in un baby concorso canoro.

I primi successi E’ poco più che adoloscente quando inizia a farsi notare in premi musicali minori. I capelli sono alla maschietto, quasi difficile riconoscerla.

Il periodo del Cet Ancora è solo Rosalba e basta. Degli inseparabili occhialoni neri e vistosi con cui il grande pubblico ha imparato a conoscerla non vi è traccia.

LA vita è strana, imprevedibile e al tempo stesso vive di episodi attimi carpiti e sfruttati vissuti intensamente. Probabilmente tutto rientra in un disegno già dipinto e preordinato su ampia scala dal maestro supremo di tutti noi. Il giorno 16 marzo del 2007 la mia mamma mi chiama per informarmi di un concorso che prevede l'assegnazione di 30 borse di studio presso il Cet (Centro europeo di Toscolano) diretto dal maestro Mogol. Scettico e svogliato dato che ero impegnato con l'Accademia, invio curriculum e testi di canzoni; dopo pochi giorni mi dicono di recarmi a Potenza poichè i requisiti vanno bene. Mentre la mia euforia era alle stelle, Rosalba, una ragazza dal talento vocale innato, era stata iscritta a sua insaputa a questa selezione dal suo amico Vito. Il 27 marzo la selezione ha inizio e Rosalba Pippa stupisce tutti noi. Una metamorfosi alla dottor Jekyll e mister Hyde. Quando la senti parlare ti vien quasi da ridere; con quella vocina surreale ti proietta in un mondo fantastico, magari dei cartoni animati, ma con il microfono tra le mani sembra una vera e propria macchina da palcoscenico, nata per le esibizioni e per stupire con quella voce tanto buffa nella vita quanto precisa e tecnica nel canto e che, come lei stessa disse, «Marcolì io con ‘sta vace posso fare tutto». E cosi è stato.Se Rosalba cantasse le pagine gialle magari diverrebbero rosa, poichè è capace di sublimare e trasformare tutto attraverso la sua semplicità, che appare come una costante in quella insicurezza che mostra a tutti noi. Ma dietro questa apparente semplicità, si nasconde una ragazza forte determinata e matura che sa sempre quello che vuole e sa come concquistarlo, così come ha saputo rapire il cuore di Peppe Anastasi che era il nostro Prof lì al Cet.Ed è stato proprio attraverso questo connubio (del quale io e un mio amico siamo stati in qualche modo gli iniziatori) che Rosalba ha trovato il suo mentore e devoto autore di testi che con estrema naturalezza e grande maestria scrive, narrando a mò di cantastorie, la vita. Una sognatrice, una romantica che incantata si perde dinanzi al sogno dell'amore, per il quale ha avuto il coraggio di lasciare il suo ragazzo con il quale era fidanzata da 3 anni per amare Peppe e per il quale ha vuto il coraggio di venire a vivere a Roma rincorrendo, oltre all'amore, un sogno che accomunava tutti noi “Cettiani”: la dea musica. A questo punto mi sembra doveroso citare una delle massime di Jonh Lennon che calza a pennello in questo caso “la vita è ciò che ti accade mentre sei intento a fare altri piani”..e cosi sarà sempre,per tutti noi, soprattutto per chi è in contatto con l'Arte, che sia musica, pittura, poesia etc. Bisogna avere il coraggio di lasciare le cose certe per le più incerte e insicure,magari rischiando e correndo dei rischi. Ma del resto per chi ama la musica questo e altro. E Arisa ne è un esempio. *Ex allievo del Cet

SONO partiti insieme. Arisa il successo lo ha raggiunto, Marco il suo compagno di avventura al Cet lo sta ancora inseguendo. Ma chi è Marco Fusco? Venticinque anni appena, di Ferrandina, una laurea all’Accademia delle Belle arti in tasca, al nono anno di chitarra all’Accademia di Santa Cecilia. una passione sconfinate per tutto ciò che creatività e arte. La massima con cui ama definirsi è presa in prestito da uno dei più grandi portavoci del rock nel mondo, John Lennon. Anch'egli attratto dalla pittura sin da bambino, paragona l'arte e successivamente la musica a qualcosa di puro, innocente, capaci di farci tornare ad una inaspettata fanciullezza. «Leggendo questo concetto - dice Marco - mi ci ritrovo sia quando creo quadri o sculture sia quando scrivo di emozioni e passioni con la chitarra. La passione per la musica l'ho avuta fin da piccolo infatti i miei mi regalarono una mini chitarra elettrica con la quale simulavo canzoni in voga negli anni 80 , per l'esattezza dei Dick Dick o dei Righeira». Ma successivamente matita fogli e colori hanno avuto la meglio sulle sei corde e le sette note, infatti attratto da artisti immensi quali il Caravaggio, Da Vinci; Michelangelo, Marco ha iniziato a dedicarsi anima e corpo alla pittura. «Iscrivendomi al Liceo artistico nel 1998- racconta- ho scoperto un mondo meraviglioso dedicando pomeriggi e notti a eseguire ritratti su commissioni, disegni, riproduzioni dal vero , mondi visionari raffigurazioni en plain air della natura , e tutto ciò si sposava benissimo con la musica che ho continuato a coltivare contemporaneamente grazie all'ammissione al Conservatorio di Matera, ovviamente in chitarra». Nei cinque anni del Liceo Fusco ha partecipato a numerose Collettive di pittura e anche a progetti extra scolastici, tra i quali è bello citare l'affresco della discoteca “Island” a Matera Nord , la decorazione del reparto Pediatria dell’Ospedale Madonna delle Grazie, mostre a Matera , Bari. A 19 anni l’esordio con la prima Personale a Ferrandina alla quale faranno seguito, ad intervalli regolari di due anni, altre due personali, quali ”Materiarte”in cui Fusco mostra la sperimentazione iniziata in Accademia di Belle Arti a Roma con materiali quale stucco colla e sabbia; e “Mus..Art” nel quale crea un connubio particolare tra musica, arte e natura rurale lucana; Nel 2003 Marco si iscrive all'Università. Il talento da solo non basta. Negli anni che hanno accompagnato gli studi ha partecipato con successo a numerosi concorsi, vincendo diversi premi, tra cui il primo posto a San Giorgio lucano di “Pareti ad arte 2005”, “Artur Blog on Rimbaud” al Castello di Rivara 2005. Un doppio successo che gli vale la targa della Cupola Verde di Ferrandina come “Miglior Giovane dell'anno”. Nel 2006 arriva anche il “Premio creatività” di Marconia. Poi l’incontro che vale più di mille premi: quello con il maestro Mogol nel 2007. «Ho studiato grazie ad una borsa di studio nella sua scuola in Umbria - conferma Marco - e da quella esperienza non solo ho tratto la vera essenza dell'essere artista, nel bene e nel male, sempre e comunque, ma ho preso consapovolezza nei miei mezzi. Ho scoperto che con la mia voce posso suscitare emozioni e la mia fragilità vocale, diventerà la mia carta d'identità. Non è importante che acuto si prenda con la voce , ma quanto scavi con ciò che scrivi nel cuore di chi ti sente anche con canzoni appena sussurrate (vedi “ A te” di Jovanotti). E' stata da quella esperienza che ho iniziato a scrivere canzoni, e spero di non fermarmi più, perchè mi fa sentire libero, mi fa sentire diverso e soprattutto mi fa sentire unico che è una cosa meravigliosa». Mentre insegue il sogno della musica, Marco ha tagliato un traguardo importantissimo. «Mi sono laureato in decorazione con lode e indovinate su cosa ho fatto la tesi? Sul rapporto Suono - Colore e le copertine dei cd create da artisti. Del resto come diceva Frank Zappa: “Senza la musica per decorarlo il tempo sarebbe solo una noiosa sequela di sequenze produttive e di date in cui si pagano le bollette”».

in tv

L’Eredità Non basta l’arte. Da curioso qual è Marco Fusco si è tolto lo sfizio di cimentarsi anche con le telecamere e le domande di un quiz show. Addirittura su Rai Uno. E per poco non ha conquistato, oltre che il cuore del pubblico in studio tutto chiaramente a fare il tifo per lui, l’Eredità. Proprio quella condotta prima del telegiornale della sera da Carlo Conti. A farlo cadere nel Duello finale una insidiossima domanda di geografia relativa a una città dal nome impronunciabile. Ma Marco è contento lo stesso. L’importante è vincere nella vita.

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«Una romantica dal talento sconfinato»

MARCO


Domenica 24 maggio 2009

Il caso Il centro sociale Rina Vaccaro di Malvaccaro

vivendSo’IMPARA

di ANDREA DI CONSOLI

E' stato inaugurato da più di sei mesi , ma sono in pochi a sapere dell'esistenza del Centro di aggregazione giovanile situato presso il Centro Sociale “Rina Vaccaro” di Malvaccaro a Potenza, destinato ai giovani residenti nel comune ( agli adolescenti tra i 13 ed i 18 anni e ai giovani fino a 25 - 30 anni), che ha l'obiettivo di sostenere le forme di partecipazione culturale, sociale e politica alla vita della città, favorire le forme di apprendimento non formale e facilitare la comunicazione tra giovani ed istituzioni.Il Centro nasce in seguito alla Legge Quadro n.328 del 2000 che prevede “la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e “promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza.(…) Sono i comuni ad essere titolari delle funzioni amministrative riguardanti gli interventi sociali svolti a livello locale e concorrono alla programmazione regionale”. E così il Comune di Potenza ha trovato la sede, per poi bandire la gara d'appalto per la gestione del Centro, vinta dall'Associazione di volontariato Cilap E.A.P.N. che ha fornito gli spazi del Centro di uno schermo , di proiettori, scrivanie, computer e postazioni di montaggio video. Il Centro giovanile è autogestito -e non bisogna confonderlo con un centro sociale occupato-, ma l'ideazione e la programmazione delle attività è affidata al Comitato di gestione formato da sei membri, eletti dall'Assemblea degli Iscritti che oggi risulta essere composta da più di un centinaio di ragazzi . Le attività in corso attualmente sono il Cineforum che si svolge a cadenza settimanale, ogni venerdì sera a cura dell'Associazione “la settima arte”, e il laboratorio autogestito di giocoleria e arti di stra-

da, ogni sabato dalle 16 alle 20. Ma in programma da settembre ci sono diverse novità: quella più importante riguarda la sala prove, che sarà a disposizione dei gruppi musicali emergenti , dove si potranno anche effettuare delle registrazioni semiprofessionali. Alla musica si affiancheranno anche un laboratorio di pittura e un laboratorio di sceneggiatura , regia e montaggio video, a cura di due associazioni esperte negli ambiti. Inoltre si mira alla realizzazione di eventi musicali e di mostre di fotografia che abbiano scadenza mensile. Nonostante le iniziali difficoltà burocratiche e la poca consapevolezza dei giovani residenti di diventare protagonisti attraverso una variegata serie di attività che possono nascere e prendere vita soprattutto grazie a loro, il Centro si pone proprio come soluzione alla carenza di strutture adeguate per sviluppare l'associazionismo e per prevenire situazioni di disagio giovanile, proponendo una realtà in cui saperi e conoscenze nuove non vengano più distribuiti solo dagli insegnanti e nei luoghi deputati della cultura, ma dove autogestione e creatività dei ragazzi siano le parole chiave .Si tratta di uno spazio molto importante per tutti coloro i quali avessero voglia di proporre, interagire e soprattutto vivere in maniera attiva, partecipando ad eventi ma anche creandoli, mirando a tessere un sistema di scambio di idee e di cultura. Per chi volesse ulteriori informazioni, ma soprattutto per chi avesse voglia di proporre dei laboratori di danza, teatro, di informatica e web, corsi di scrittura e di lingue o altro, ci si può recare direttamente in sede, aperta ogni pomeriggio dei giorni feriali, o contattare telefonicamente il numero 097122771 e su Facebook i membri del Comitato.

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La mostra Gentilini fu paragonato a leonardo Sinisgalli

PARd’arte OLE di MIMMO MASTRANGELO

ASSISI - Leonardo Sinisgalli nel 1964, sulla rivista Panorama delle Arti, scriveva dell'artista Franco Gentilini “ Incide, taglia, graffia, raramente disegna. Negli ultimi tempi egli ha abbandonato le superfici lisce e lavora su tele ruvide come carte vetrate…Sul fondo di una olimpicità o di un distacco dal soggetto, di una indifferenza e perfino una freddezza addirittura neoclassica, Gentilini ha innestato la sua ironia, la sua verve che è come il brecco sulla foglia, o se, si vuole, la pulce sulla rosa, e, meglio, un verme che ne contagia l'eccesso di buon gusto e di eleganza, che altrimenti potrebbe diventare perfino stucchevole…”. Franco Gentilini (Faenza 1909 -Roma 1981) ebbe un particolare trasporto per poeti e scrittori, tant'è che suoi disegni, acqueforti e litografie spesso venivano abbinate ad opere letterarie pubblicate in copie ridotte e numerate. Leonardo Sinisgallii nel 1961 fece stampare per le Edizioni Castaldi ottanta copie del “Il re e l'indovino”, allegandovi una litografia e sei acqueforti di Gentilini. Piccole ma pregevoli opere che ora sono presenti al Museo Pericle Fazzini in una mostra curata dal critico lucano Giuseppe Appella, il quale (per il centenario della nascita) ha selezionato di Gentilini una cinquantina di lavori che vanno dal 1942 al 1980, un arco di tempo in cui l'artista puntellò e maturò una sorta di svolta formale. Come ha fatto notare Vittorio Sgarbi: “Il cubismo, ma soprattutto il surrealismo di Chagal divennero il suo nuovo riferimento a cui guardare per guadagnare respiro internazionale, per emanciparsi dalla pittura ufficiale”. La portata internazionale accennata Sgarbi trova conferma dalle esposizioni che Gentilini tenne negli spazi pubblici e privati di Parigi, Tokio, Lisbona, Detroit, San Francisco, Cherleroi, Bruxelles, Berlino, Varsavia. Appuntamenti che affrancarono un lavoro pittorico stracarico di suggestioni metafisiche, pervaso da spazi di silenzio in cui le “immagini vivono uno spaesamento sottile e malinconico”. La pittura di Gentilini si distingue in quanto nelle sue figure e cromatismi trova innesto una originale e primitiva meraviglia, un qualcosa per cui le immagini e le emozioni vengono travolte da simboli che suggeriscono “la determinazione di un rapporto plastico tra idee di bellezza ed idee di poesia”. Le forme tornite dei nudi, le cattedrali, i campanili, i collages delle nature morte, gli autoritratti sono soggetti di un “jardin enchanté”, di un mondo in amore, di una pittura la cui vitalità e profondità di modulazione la si deve riconoscere anche nella sua suggestiva enigmaticità. “ Gentilini semplifica, tira fuori similitudini geometriche - scrive in catalogo Giuseppe Appella - sempre attento a sciogliere la dinamica interna che vibra nell'opera. Un nucleo ideale tiene legato saldamente questo colloquio tra oggetti e figure che si svolge in un arco di tempo storico così vasto senza subirne le conseguenze deleterie, senza farsi empirismo visivo”. La mostra al Museo Fazzini rimarrà aperta fino al 29 maggio. Dal 6 giugno al 30 agosto trasloca al Castello Malatestiano di Longiano.

Il pittore tira fuori similitudini geometriche legando oggetti e figure in un vasto arco di tempo storico

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Domenica 24 maggio 2009

Il dibattito Tufano smonta la tesi di Viti sul doroteismo lucano

di LUCIO TUFANO

Ci si imbatte ancora in chi fa parte di un’anagrafe infinita ancora aggrappata ai molteplici rami dell'albero genealogico del potere, dove i figli dei padri, con analoga fortuna e analogo consenso, si intestano la gestione del potere quasi per atto notarile o per scheda elettorale. Personaggi statici della politica che non mutano di età, né di comportamento e, forse, neppure di aspetto. Alcuni assurgono a stele, a monumenti, a stalagmiti del doroteismo che persevera e insiste nel nostro mondo urbano e regionale. Vi sono, tra questi, sculture di marmo e di ala-

bastro, perfino di onice pachistana, con barba alla Giustino Fortunato, glabri o lucidi come Cesari, scapigliati e intraprendenti, dalla cultura acquisita in esperienze di gestione amministrativa e politica. Busti già scolpiti per il resto della Storia. Occorre avvertire tutti coloro che non hanno ancora capito che cosa sia stata la presenza salazariana della DC in Basilicata e nella città capoluogo e come gli epigoni di una gestione cinquantennale piena di quel potere ancora vaghino di porta in porta, di par-

Personaggi statici della politica che non mutano di età nè di comportamento tito in partito, di lista in lista per ottenere ruoli e funzioni, abituati da sempre a esser gratificati da un consenso elettorale, abulico, compiaciuto e di clientela che non è venuto mai meno (o quasi mai) in una realtà, quella del capoluogo specialmente, unica al mondo, dove gli impiegati hanno disertato gli uffici quando veniva loro concesso di fare attività politica o sindacale. Sono trascorsi diversi decenni, e ci s'imbatte ancora nella mentalità, nei modi di essere e di comportarsi di quelli che, per vo-

luttà di cariche ad alto indennizzo, fanno ormai parte di un'anagrafe infinita, sotto l'aspetto della lunga durata, riguardante le medesime persone che occupano ad oltranza, ossessivamente, la mappa del potere locale e i pochi posti alla Camera e al Senato. Ora si sono dislocati tra sinistra, destra e centro, affetti da iervolinismo cronico, se hanno stabilità di posizione, mastellismo acuto, se sono costretti a spostarsi da una formazione all'altra per riottenere quello che hanno perduto

in incarichi o candidature. Riecco il Sanza che ritorna nella sua città, in pompa magna, con un manifesto gigante, dopo un tortuoso tragitto che lo ha tenuto nel grembo di Casini, di De Mita, in quello di Cossiga, in quello di Fini, in quello di Berlusconi, grazie al protettorato di FI che in Puglia e in Basilicata si è adoperato a salvaguardare solo democristiani di lungo o breve corso, lasciando fra l'altro, la gestione del potere regionale, in entrambe le regioni, alla sinistra. Ci fa tenerezza l'ingenuità degli ex comunisti, degli ex DS, dell'attuale PD che non hanno capito come in questa nostra realtà i DC ancora, si configurano nella mitologica idra dalle tre o più teste, per operare, correre o indugiare lungo il soffice tappeto di postazioni bene indennizzate. Sono di un'abilità sconcertante. Hanno molte stagioni e rinnovano di volta in volta il pellame, non scompaiono del tutto, bensì godono della facoltà superumana di rinascere, a spese dei lucani o dei potentini che, mai stanchi di votarli, pur parlandone con sufficienza, li tengono custoditi nei ritratti e nelle teche per rispolverarli ad

ogni appuntamento politico come fenomeno dal quale non si prescinde per memoria, affetto, amicizia e masochismo. Questi gli aspetti più evidenti della mobilità-inamovibile dell'attuale pendolarismo, nel senso che, pur facendo a meno di una posizione già tenuta, si è già pronti per recuperarne un'altra. È arrivato il cambiamento! Ecco che Viceconte saluta l'ingresso nel PdL di Peppino Molinari, ex deputato democristiano di due legislature al Parlamento. È questo finalmente il rinnovamento che Berlusconi voleva nella sua rivoluzione laica e liberale? Rinnovamento? Il significato di rinnovamento non è l'azione e l'effetto del rinnovare e del rinnovarsi? Il sostituire una cosa o una persona logorata e non più adatta con altra nuova di zecca. Di un gruppo sostituirne in parte o completamente i membri; rinnovare con le elezioni gran parte della classe dirigente? Insomma, per farla breve, il corridoio che si è aperto tra centro sinistra e centrodestra e tra centrodestra e centrosinistra appare ormai come il meccanismo perverso dei vasi comunicanti lungo i quali scorrono vicendevolmente uomini e candidati. Forza Italia ha subito annientamenti, fustigata nella sua militanza, nella sua dirigenza, con una continua fuga di dirigenti e iscritti, che avevano aderito sin dalla sua nascita, alla Casa della Libertà, in direzione del PD e dell'UDC, per l'indolenza e la ferma volontà di rimanere soli nella politica, così come giustamente ha dichiarato Garramone in un suo articolo polemico, “meno siamo, meglio stiamo!”. Se Leporace definisce “strategia” questa miserevole attività di reclutaggio di uomini di altri partiti, dopo aver trascurato uomini che, dal primo momento, avevano aderito a Berlusconi, vuol dire che ormai al posto del trasformismo tradizionale è ormai in voga il peggiore girellismo, come un fatto di evoluzione democratica. Ma ora ciò che rimane di FI è con AN nel PdL. Che senso ha quindi reclutare uomini di altre formazioni?, specie se di altra cultura politica? Ed è addirittura sorprendente come Cosimo Latronico esprima la sua soddisfazione perché “finalmente - dice - si realizza un grande incontro programmatico e politico nel solco della grande tradizione popolare e riformista della nostra regione” - “tutto questo - continua Latronico - soddisfa la grande domanda di cambiamento che anima le nostre comunità cresciute sul fallimento dell'azione di governo del centrosinistra in questi 15 anni” … e, aggiungiamo noi, su una opposizione che non c'è mai stata. Nelle sabbie mobili di FI e al cospetto di un AN in preda all'illusione di governare anche la Basilicata, sta affondando la politica del-

19 la nuova destra - soggetta ormai alle voraci incursioni degli ultimi democristiani, inquieti, irrefrenabili ed inguaribili fruitori del potere locale, ma da sempre all'alacre ricerca di sedie. Tra i compiti storici della Casa della Libertà, oggi Popolo della Libertà, e di questo strano centro-destra, secondo quanto ha sempre affermato Berlusconi, non vi doveva essere quello fondamentale di tracciare le linee della nuova frontiera, della nuova cultura, della nuova economia meridionale? Ma più che cultura, occorreva aggiungere della volontà di produrre sviluppo e democrazia, di formare l'educazione democratica, come veri fattori fondamentali della libertà? Di tutte le frasi dichiarate con euforia e solennità, forse rimarranno solo pochi fatti, i rifiuti di Napoli, l'abnegazione mostrata nei confronti dei terremotati dell'Abruzzo, e il respingimento dei migranti della fame africana. La cosa che ci stupisce è che Di Gilio plaude al nuovo reclutamento, esclamando come finalmente abbiano capito, quelli come Falotico, dopo essere stati parlamentari e aver coperto ruoli importanti, vecchi amici di Angelo Sanza esponenti, di alto piano e alto profilo, che la ragione della politica, quella giusta, è ormai nelle file del PdL. Tornando alle candidature ultime a borgomastro della città, da che cosa deriva questa caparbia incoscienza di andare a cacciarsi nei guai di una città difficile, offesa da decenni dalla disinvolta partecipazione alla gestione amministrativa e contabile, alla guida politica e culturale di una città abitata da una massa di sudditi per buona parte opportunisti, per altra atavici clienti, più o meno parenti del potere, per un'altra, imbambolati e delusi da promesse e ricatti e, ancora, indolenti nel non voler capire come il voto sia una titolo di credito, una moneta da non sperperare, ma da usare con cognizione di causa e, al limite, da non spendere se chi si propone nelle elezioni non merita? In una città che intanto arruola nelle liste per le comunali circa 800 candidati? «Una classe dirigenziale andrebbe scelta con oculatezza, perché è immagine della comunità che rappresenta ed è investita di responsabilità etiche e di governo». Ora accade che il senatore a vita, Emilio Colombo, con il bastone, si rechi in piazza Prefettura, accompagnato dall'amico Albano e benedica tutti coloro che gli si avvicinano, siano di destra che di sinistra, e anche di centro, nel culto di un fulgido passato, all'ombra di un decadente presente, in attesa di un incognito futuro.

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Più tardi, con il tempo, gli anni della politica dominante, della sempre più avveduta determinazione nelle linee e nelle decisioni, la lunga gestione del potere, i ruoli svolti nelle diverse responsabilità, finirono con lo scolpire l'immagine e la figura, il volto e il portamento del Presidente, attribuendo ad esso una connotazione ancora più carismatica alle parole e all'intero discorso, alle intenzioni e alle opere, una più piena consapevolezza della funzione anche laica nella politica e nel governo sia sul piano locale che nel Paese, malgrado la sua estrazione umanistica e chiesastica. È stata talmente incisiva la presenza, per mezzo secolo, di un modello di potere ammirato da tutti al punto da essere adottato non solo dai democristiani e dalle generazioni successive, bensì perfino da una sinistra cosiddetta progressista che ha pensato di sostituirvisi in toto. È da considerare con attenzione come dalla DC di Emilio Colombo e da quella finzione correntizia e dialettica che fu la “sinistra di base”, siano poi derivati numerosissimi esemplari di una fauna privilegiata che, in questa regione, è

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

La cucina

La cucina ASCENSIONE purificarsi con il latte

di FEDERICO VALICENTI

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

ASCENSIONE dal latino ascensio, salita. Nella tradizione cristiana riguarda l'ascesa al cielo di Gesù Cristo quaranta giorni dopo la Resurrezione. Segna la fine della permanenza del figlio di Dio fra gli uomini ed inizia la storia della Chiesa che apre la diffusione del cristianesimo nel mondo. La festività dell'Ascensione ha origini remote, è molto antica e viene attestata a partire dal IV secolo. La forte tradizione popolare racconta che nel giorno dell'Ascensione il mondo si ferma, segnato da un collegamento diretto tra cielo e terra, tra l'in¬visibile e il visibile. Persino gli uccelli si bloccano nel comporre i nidi, infatti un antico proverbio dice che il giorno dell'Ascensione non si muove nean¬che il pulcino nell'uovo. Festa dell'Ascensione ritenuta giornata magica, da vivere come una catarsi, in purificazione, durante la quale tutta la natura si ferma e tutti devono astenersi dal lavoro, persino dalle piccole quotidianità. Il cibo rituale dell'Ascensione, per il simbolo purificatore che rappresenta, è il latte ed i prodotti che da esso derivano. Diventa l'ingrediente indispensabile nelle diverse preparazioni tipiche, come le minestre o la pasta dove sostituisce o integra in parte l'acqua di cottura. Cosi per secoli, nel giorno dell'Ascensione il latte viene donato a tutti gli abitanti e tutti mangiano la stessa pietanza, poveri, ricchi, contadini, commercianti, operai, baroni. Il casaro lo distribuisce, non fa il formaggio, perché altrimenti le vacche restano senza latte, secondo l'antica credenza popolare. Latte che in cucina viene unito alla farina macinata ottenuta dal grano, altro simbolo del lavoro, la spiga nata dal seme. Forte di simbolismi la cucina raccoglie i prodotti della terra e del latte , li unisce e insaporisce con zucchero e cannella oppure con sale e prezzemolo e li porta a tavola. Il latte quindi simbolo di purezza, di verginità , di candore unito alla pasta viene offerto simbolicamente a Gesù Cristo che ascende al cielo, pasta che faticosamente l'uomo ottiene dal duro lavoro nei campi, da arare, seminare, raccogliere. La mattina dell'Ascensione, in tutte le comunità rurali e agresti ancora si usa fare la prima colazione con i prodotti del latte non fermentato, come la giuncata. Un'altra tradizione vuole l'Ascensione collegata all'uovo, simbolo cosmico che, se raccolto in questo giorno e conservato, diventa la panacea di tanti mali che affliggono il corpo. In una commedia del cinquecento la frase “ non lo guarirebbe neppure l'uovo dell'Ascensione” veniva ripetuto più volte per definire i malati d'amore o di malattia oramai senza speranza. Anche l'acqua , l'elemento primordiale, viene invocato in abbondanza dai contadini, perché si ritiene che, in questo periodo dell'anno possieda il massimo della forza vitale e sprigioni tutte le energie della natura. La tradizione vuole che l'acqua raccolta

PILLOLE DI PROVERBI

Tra i fornelli La giuncata Trovare del caglio di latte e scioglierlo in un po' d'acqua tiepida. Versarlo quindi nel latte di pecora e farlo scaldare leggermente a fuoco basso. Togliere dal fuoco ed aspettare che coaguli in cestini di giungo. La giuncata è ottima gustata da sola, versata sopra fettine di pane, cosparsa di miele di acacia oppure di cacao dolce

cucchiai di farina, mescolare a fuoco lento, fino ad ottenere una crema consistente. Una volta pronta la crema versarla in un piatto bagnato e lasciar raffreddare, deve avere uno spessore di circa 1 cm. Tagliare a rombi il composto di latte e passare nella farina, nello sbattuto d'uova e friggere in olio bollente, quando sono dorati tirarli su con una schiumarola e poggiare su della carta assorbente per togliere l'olio in eccesso, disporli nel piatto di portata e condire con lo zucchero.

Tagliolini dell'Ascensione 300 gr di tagliolini 1 lt di latte 500 cc di acqua Un cucchiaio da caffè di zucchero Un pizzico di cannella Portare a bollore il latte con l'acqua, versare i tagliolini e far cuocere per 5 minuti, quindi aggiungere lo zucchero e la cannella. Se non piace dolce si può condire con sale e prezzemolo tritato al posto dello zucchero e cannella. " U latt fritt " 1 lt di latte 10 cucchiai di farina 1 cucchiaio di zucchero 1 pizzico di cannella macinata 2 uova Olio di frittura Versare il latte in una padella e aggiungere a pioggia 8

Riso al latte con astici 300 gr. di riso carnaroli 2 litri di latte intero 6 astici vivi 1 carota 1 cipolla 1 gamba di sedano 200 dl vino bianco olio extravergine di oliva q.b. SALSA: pulire gli astici e le verdure lavandolo accuratamente scottare gli astici tagliare a pezzi le verdure e farle rosolare in un tegame con olio extravergine. Unirvi i gusci dell'astice ed un cucchiaio di concentrato di pomodoro e il vino bianco Ricoprire di acqua, fare ridurre a metà e ripetere due volte. Passare il tutto al passaverdura. MINESTRA: cuocere il riso nel latte in una casseruola, aggiustare con il sale. A fine cottura aggiungere la salsa passata. Amalgamare bene e servire con le code e le chele dell'astice saltate in padella.

nella notte dall'Ascensione, assieme alle erbe, possiedano virtù benefiche . C'è la credenza che, in concomitanza con l'Ascensione, al preciso scattare della mezzanotte, l'acqua del mare s'innalzi per diventare dolce mentre l'acqua delle fonti diventa benedetta. È per questo che i pastori adornano di nastrini e campanacci le greggi per condurle alle sorgenti,

mentre il popolo va con intenzione e fede a "passar l'acqua" cioè ad attraversare per sette volte il corso di un ruscello, con la speranza che toccando l'acqua ricca di energia guarisca da tutti i mali che l'affliggono. Siccome l'Ascensione cade prevalentemente in maggio dove l'operatività agricola è ormai avanzata, la festa giunge a proposito per invocare le giuste condizioni atmo-

sferiche da cui dipende la favorevole maturazione dei campi. E' chiaro come la maggior parte di queste credenze siano un ulteriore esempio del processo di cristianizzazione di riti pagani presenti in tante festività. Nella cultura pagana questo particolare periodo dell'anno veniva dedicato a Marte, che, oltre ad essere il dio della guerra, era il protettore dei

LA SERA antecedente all'Ascensione si mettono alle finestre bicchieri di acqua con albume di uovo. La mattina in quei bicchieri si vedono tante cose: alberi fioriti, frutta, montagne di neve, buoi, cavalli…e il vedere siffatte cose é di ottimo presagio. o Chi ben guarda nel bicchiere potrà scorgervi le forme di un bambino concreato nel velame (albume) dell'uovo o Nella notte dell'Ascensione, si apre un tratto di cielo, e Dio cava fuori il braccio per benedire il mondo. Per questo sui davanzali delle finestre le donne mettono corone e immagini di santi, che saranno benedette da Dio stesso o Nel giorno dell'Ascensione non si va in campagna, nascerebbero i bruchi nelle vigne, o La donna incinta, che mangiasse verdure nel giorno dell'Ascensione, correrebbe pericoli nello sgravarsi o Nel giorno dell'Ascensione, chi é gravida non deve mangiare cibi comprati in quel giorno; e perciò deve farne provvista nel giorno avanti, se vuole che il figliuolo non diventi scrofoloso o Non solamente qualunque cibo del giorno, ma anche l'acqua sarebbe nociva; e pertanto s'ha da attingerla il dì innanzi o La pioggia, nell'Ascensione, é indizio di abbondante raccolta. Se piove nell'Ascensione, pioverà per 40 giorni

raccolti. In questi solenni giorni, continua la credenza popolare, veniva consigliato di non firmare o concludere affari, partire o sposarsi, perchè sembra che proprio da queste considerazioni sia nato il vecchio detto popolare “Sia di venere che di marte non si sposa né si parte, né si dà principio all'arte”.

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24 ore in Basilicata

Melfi Alla vigilia dell’incontro in Confindustria Uilm chiama a raccolta

«Fiat mantenga gli impegni» Presidio ai cancelli per chiedere il rispetto dell’accordo sulla mobilità orizzontale MELFI - Nell’ultimo sabato di straordinario comandato per gli operai della Fiat Sata di Melfi, la Uilm Uil di Basilicata ha presidiato i cancelli d’ingresso dello stabilimento lucano. In questa occasione, però, l’iniziativa del sindacato confederale era rivolta ai lavoratori dell'indotto. «Intendiamo ricordare a Fiat che c’è un accordo di mobilità orizzontale - spiega il sindacalista Vincenzo Tortorelli - il quale prevede, in caso di picchi produttivi, l’assorbimento dei lavoratori Valeo, Rejna e Cf Gomma, ormai in regime di cassa integrazione straordinaria o addirittura in deroga. Passi, pure, la solidarietà occupazionale per Pomigliano, il trasferimento della produzione altrove, ma, ora, è giunto il momento di riprendere in considerazione un accordo scritto e di rispettarlo. Ecco perché - incalza il sindacalista - diciamo a Fiat che se vorrà altro straordinario comandato al sabato, dovrà partire dal rispetto dei patti sulla mobilità orizzontale». Poi, ci sono loro, i diretti interessati, gli operai che hanno perso il posto. «Da quattro anni, ormai, siamo senza lavoro - afferma il dipendente della Valeo, Costantino Menna - ed il nostro stato d’animo è a

Fiat Sata di Melfi

POTENZA - SAN NICOLA Trasporti, Ugl metalmeccanici indice un sit in La Ugl metalmeccanici indice, per la settimana prossima, un sit in contro «il mal operato da parte dell’assessore ai Trasporti, Innocenzo Loguercio», in merito ai disagi dei lavoratori che viaggiano con la linea Potenza - San Nicola di Meli, collegata al turno centrale. «Visti gli incontri precedenti - scrive il sindacato in una nota - tenuti tra il segretario regionale Ugl metalmeccanici, Giuseppe Palumbo e l’assessore regionale, e non avendo avuto risposte a riaprire il tavolo di confronto con le parti sindacali, nonostante l’iniziale disponibilità nella soluzione del grave problema che ogni giorno attraverso i lavoratori Sata e indotto al ciclo produttivo che va dalle 8 alle 16 e 45.

pezzi. Avevamo un accordo che

non è stato rispettato, pertanto, chiediamo che quel

Cittadinanza solidale dalla Regione 6.200.000 euro POTENZA - La Regione Basilicata ha approvato le linee guida del programma di cittadinanza solidale. Con propria deliberazione ha dato l’ok alle linee strategiche del “Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale” e le “Linee guida per l'attuazione dell'azione di accompagnamento all'uscita dal programma di promozione della cittadinanza solidale”. Quest’ultimo è rivolto ai beneficiari del precedente programma conclusosi alla fine del 2008. L’azione di accompagnamento riguarderà circa 3.500 famiglie e sarà gestita attraverso la riattivazione dei laboratori di comunità che hanno costituito uno degli strumenti utilizzati dal programma di promozione della cittadinanza solidale. L’azione terminerà alla fine del 2009. Altro punto rilevante, sarà l’attivazione di circa 400 voucher da destinare a beneficiari del programma per l’avvio di attività autonome o per facilitarne l’assunzione presso aziende che si dichiarassero disponibili. Tutti i nuclei familiari che beneficeranno della predetta azione saranno impegnanti per un massimo di 40 ore

Il programma cittadinanza solidale

mensili (ridotte di 1/3 rispetto al monte ore mensile precedente) con conseguente riduzione di 1/3 del contributo monetario mensile ricevuto. L'azione sarà gestita di concerto tra le amministrazioni comunali e le province di Potenza e Matera. Il fondo finanziario disponibile, riveniente esclusivamente dal bilancio regionale, è di 6.200.000 euro e sarà utilizzato unicamente per il pagamento del contributo economico mensile dei beneficiari. Le attività di servizio e sostegno al programma, invece, rientreranno nei piani previsti dall’intesa interistituzionale tra la regione Basi-

licata e le province di Matera e Potenza sottoscritta il 20 gennaio 2009. Nei prossimi giorni i beneficiari del programma saranno invitati presso i comuni di residenza per sottoscrivere il nuovo contratto di inserimento che dà avvio alle attività. Nella prossima settimana avrà inizio la predisposizione dell'avviso pubblico del “Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale” rivolto all'intera platea di cittadini in disagio economico della regione Basilicata, che sarà pubblicato al più presto.

documento sottoscritto da sindacati e Fiat, non solo Sata, non rimanga lettera morta». Altri commenti delle maestranze. Questa volta, a parlare, è una donna. «Lavoro da tre anni e non percepisco lo stipendio, dal mese di gennaio dichiara Antonia Santarelli - Vivo una situazione di precarietà. Non avendo una sicurezza economica, non posso fare progetti per il mio futuro». Ieri, nel caldo torrido della piana di San Nicola di Melfi, le bandiere della Uilm Uil hanno chiamato a raccolta tanti operai dell'indotto Sata. Una realtà produttiva messa in ginocchio dalla grave crisi del settore auto in atto. Mentre nello stabilimento madre del Lingotto, la recessione del mercato dell'auto è meno avvertita, non a caso si lavora in regime di straordinario, nella miriade di fabbriche satellite, lo spettro della cassa integrazione guadagni ordinaria è sempre in agguato. «La comandata in Sata apre nuovi spiragli occupazionali - conclude la giovane dipendente Valeo, Antonia Santarelli - pertanto, auspico il rispetto dell'accordo sulla mobilità orizzontale». Vittorio Laviano regione@luedi.it

L’intervento

Tagli e tensioni, il governo solleciti un tavolo con l’azienda FIAT dà i numeri. A leggere il comunicato di precisazione dell’azienda, 10 mila esuberi in Europa secondo Fiat sembra una cosa da niente. E’ davvero intollerabile questo modo di procedere. Fiat non può trattate con tanta semplicità la questione dell’occupazione, che è dirimente a qualsiasi altra soluzione. Il governo italiano, dal canto suo, la smetta di fare lo struzzo: apra gli occhi, intervenga e si faccia sentire. I lavoratori non sono merce e non sono numeri sui quali fare affari. Bisogna dire che se cresce Fiat all’estero stanno meglio i lavoratori è solo propaganda, visto che non c’è nessun diretto automatismo tra le due cose. Rinviare a dopo l’accordo con Opel il tavolo di trattativa con Fiat significa che il ruolo del governo italiano, a differenza di quello tedesco, sarà solo quello di notaio del piano stipulato dall'azienda. Invece di “lasciar lavorare tranquillo Marchionne”, come dice il ministro Scajola, il governo si attivi immediatamente, anche pensando di entrare subito nell'azionariato Fiat, per fare in modo che nessun

posto di lavoro vada perso e nessuno stabilimento sia chiuso. In America ci ha messo i soldi Obama, se funziona in Germania ce li mette la Merkel. L'unico governo che non mette i soldi è il nostro. Secondo voi dove taglieranno i posti di lavoro? Nel Paese dove il governo non ha messo i soldi. Per questo ritengo che il presidente De Filippo deve farsi promotore, di intesa con i governatori delle Regioni dove sono localizzati stabilimenti della Fiat, per la convocazione urgente di un tavolo di confronto istituzionale Governo-Regioni-Fiat e la partecipazione dei sindacati. Lo stato di tensione rischia di coinvolgere direttamente i lavoratori di Melfi a seguito del trasferimento di 80 operai da Pomigliano D’Arco. La contestazione non riguarda certamente ‘arrivo degli operai campani ma è rivolta alla direzione della Sata e alle proprietà degli stabilimenti dello indotto di San Nicola di Melfi, in quanto troppi contratti interinali non sono stati prorogati alla scadenza. Giacomo Nardiello capogruppo del Pdci

Allarme usura in Basilicata : a rischio 12.000 famiglie e 13.000 imprenditori «I DATI diffusi dalla Associazione Contribuenti Italiani sono allarmanti: circa 12 mila famiglie lucane sono a rischio usura e con esse circa 13 mila titolari di imprese. Una nuova conferma della necessità nella nostra regione e nello specifico nel capoluogo di regione di politiche sociali a favore della famiglia». Lo sostiene Evelina Riccardelli presidente dell’associazione Mamme e figli per il lavoro, riprendendo il rapporto della associazioni contribuenti, secondo il quale, nel corso 2009, si sta diffondendo l’usura nel Mezzogiorno, a seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese. Il sovra indebitamento delle famiglie del Sud, nei primi 4 medi del 2009, è cresciuto del 86,3%, rispetto al 2008 e l’usura è aumentata del 71,4%. Il costo della vita che a Potenza continua a crescere, il boom delle carte di credito cosiddette ricaricabili, il ricorso a piccoli prestiti da società finanziarie, il proliferare del gioco con scommesse su ogni tipo di sport e non solo – continua

A rischio nuove imprese e famiglie a causa della crisi economica

Riccardelli - rischiano di far scivolare migliaia di famiglie ed imprese in mano agli strozzini. A tutto ciò va aggiunto «l’atteggiamento degli istituti di credito che hanno chiuso da tempo gli sportelli di prestiti alle famiglie, specie monoreddito, già duramente colpite dagli effetti devastanti della crisi o che richiedono “garanzie” per rifiutare il piccolo credito». Le soluzioni più urgenti sono - con-

clude il presidente - «misure di microcredito sociale, rinnovando la esperienza avviata dalla Provincia di Potenza con la Banca Etica per forme di credito a cassaintegrati e disoccupati almeno per riuscire a pagare le rate del mutuo casa. Per il carovita a Potenza invece è necessario un Osservatorio Prezzi Cittadino che orienti le donne sui possibili risparmi alimentari».

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Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Flai, Fai e Uila chiedono un confronto sulle condizioni degli immigrati impiegati per il lavoro nei campi

Stagionali, i sindacati si appellano a De Filippo POTENZA - La Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil insieme a Cgil, Cisl e Uil, in una nota congiunta, hanno espresso «profondo stupore e rammarico per la mancata convocazione da parte del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, che ha lasciato lettera morta la proposta avanzata dai sindacati più di un mese fa, nella quale si chiedeva di organizzare un incontro per discutere in maniera costruttiva delle attività da mettere in campo al fine di garantire un trattamento rispettoso della dignità umana agli immigrati che ogni anno vengono impiegati nella campagna di raccolta del pomodoro nell’area del Vulture Alto Bradano, in particolare per le condizioni di vivibilità dove alloggiano i lavoratori». Nella nota a firma di Esposito, Lapadula e Nardiello, le forze sindacali sottoli-

neano che «già lo scorso anno, avevano realizzato un’ inchiesta sulle condizioni di lavoro degli immigrati, trovandosi di fronte ad una situazione a dir poco allucinante». «Nonostante l’attività del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio, infatti sottolineano ancora gli esponenti sindacali - le campagne del Vulture Alto Bradano pullulavano di casolari abbandonati in cui trovavano rifugio centinaia di immigrati sfruttati come manodopera a bassissimo costo per la campagna di raccolta dei pomodori». «Questa situazione, oggettivamente inaccettabile e fuori da ogni regola di convivenza civile - continua la nota - ha trovato una pronta denuncia da parte dei sindacati che quest’anno, in maniera preventiva hanno chiesto un incontro per discute-

re con il presidente della Giunta le possibili azioni da mettere in campo. In questo momento tanto delicato per la nostra repubblica, caratterizzato da ondate a dir poco xenofobe e razziste, e pensiamo alla legge sulla sicurezza approvata in Parlamento, regioni come la nostra Basilicata, per tanti anni teatro di emigrazione, avrebbero dovuto dare l’esempio affrontando in maniera puntuale il problema. Chiediamo con forza che il massimo rappresentante istituzionale della nostra regione dimostri quantomeno sensibilità nell’attivare un tavolo di confronto con la partecipazione dei soggetti interessati: sindacati, associazioni degli agricoltori e comuni interessati, al fine di trovare una soluzione che possa tutelare la dignità umana ed il valore del lavoro». Immigrati al lavoro nei campi

Dal 14 giugno un nuovo collegamento da Metaponto a Napoli per intercettare l’Alta Velocità

Cambia l’orario, arrivano i bus «In estate lavori sulla Battipaglia-Potenza», Loguercio replica a Mattia POTENZA - Da Metaponto a Milano in 9 ore, passando per Ferrandina, Grassano, Potenza, Battipaglia, Salerno, Napoli, Roma e Bologna. E’ questa una delle novità che porterà l’estate. Dal 14 giugno, infatti, con l’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia partiranno anche una serie di collegamenti da e per la Basilicata. «La prossima offerta commerciale regionale si arricchirà di una nuova relazione diretta che consentirà di interconnettere il Metapontino e Potenza con l’Alta Velocità da e per Napoli». A spiegarlo è l’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio, annunciando per metà giugno l’introduzione di un pullman che partendo da Metaponto intorno alle 4 di mattina, toccherà le stazioni di Ferrandina, Grassano e Potenza per arrivare a Napoli in tempo utile con il treno ad Alta Velocità per Milano. Stesso collegamento intermodale poi, in serata, per il rientro. «Cominceremo con il trasporto su gomma e poi a dicembre, con il nuovo cambio di orario di Trenitalia, questa soluzione verrà trasferita su ferro», ossia il pullman da Metaponto a Napoli diventerà un treno, proprio come succederà a breve per il rapido regionale Potenza Foggia. Sempre dal 14 giugno, infatti, il bus in partenza da Potenza intorno alle 11.50 e diretto in Puglia verrà sostituito con un treno. Ma per il Metapontino è in programma anche un’altra novità. Sempre dal 14 giugno verrà introdotto un nuovo collegamento da Potenza: un bus con partenza alle 9.30 dal capoluogo lucano e diretto a Metaponto, «Una soluzione che eviterà a molte persone di dover aspettare tre ore nella stazione di Potenza e che consentirà di interconnettersi con le coincidenze dai versanti tirrenico e adriatico» spiega ancora l’assessore. Attualmente, infatti, nella fascia oraria mattutina, oltre all’Espresso delle 4.40, per Metaponto c’è un pullman alle 8 e poi un treno intorno alle 11, con un buco di circa tre ore quindi tra un collegamento e l’altro. Ma l’estate porterà anche un altro tipo di novità: la chiusura della linea ferroviaria Battipaglia - Potenza, per lavori di efficentamento e ammodernamento, e quindi la sostituzione dei treni con i bus. Una questione an-

L’assessore Innocenzo Loguercio

ticipata ieri, in una nota, dal consigliere regionale Franco Mattia (FI - Pdl) e sulla quale Loguercio rilancia. «Le preoccupazioni di Mattia sono condivisibili e sottoscrivibili - dice l’assessore ma mi sorprende la sua posizione, spero non sia un pentimento tardivo delle sue sollecitazioni che oggi diventano preoccupazioni». C’è la “frecciatina” politica ma c’è anche la considerazione che interventi di ammodernamento e messa in sicurezza di quella tratta ferroviaria sono stati richiesti più volte e da più parti. E’ proprio la Battipaglia - Potenza, infatti, la linea che a causa delle frane o per pro-

blemi di altra natura, viene frequentemente interrotta al transito, aggiungendo problemi a un sistema di collegamento ferroviario già di per sé precario. Nella sua nota, Mattia, riportando la notizia anticipata su alcuni organi di stampa campani, annunciava la presentazione di un ordine del giorno sulla questione, per chiedere un intervento congiunto delle Regioni Campania e Basilicata al fine «di scongiurare» la chiusura della tratta ferroviaria nei mesi di luglio e agosto evitando «disagi pesantissimi» per i pendolari e gli studenti nonché «effetti negativi» sul turismo, motivi per i

AMBIENTE&INFORMATICA Progetto di salvaguardia per il Pollino COSENZA -E' stata presentata all’Università della Calabria, la piattaforma di Learning Management Environment uno strumento realizzato nell’ambito del progetto “Sensibilizzazione in favore della salvaguardia ambientale attraverso formazione e informazione” finanziato nell’ambito del Programma Pon Sicurezza 20002006 dal Ministero dell’Interno e promosso dal Ministero dell’Ambiente. «La piattaforma – ha spiegato Paolo Gonzales del Ministero dell’Ambiente – consente di creare le premesse tecniche per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e in particolare alla prevenzione del rischio idrogeologico, in realtà sensibili come quella del Pollino, in quanto la presenza di comportamenti illegali determinano situazioni dannose per l’ambiente stesso». Domani alle 9, il progetto sarà presentato a Potenza al Grande Albergo.

quali il consigliere riteneva opportuno «rivendicare di rinviare ogni decisione dopo l’estate». Una richiesta sulla quale Loguercio esprime, invece, forti perplessità. «Gli interventi in programma sulla linea, dal 1 luglio al 30 agosto -, spiega - rientrano in un quadro più generale di lavori che erano stati richiesti da tempo in conseguenza di una serie di criticità verificatesi più volte su quella tratta ferroviaria. Non è stato possibile farli prima a causa della chiusura del ponte di Picerno che avrebbe rallentato il percorso dei bus che dovranno sostituire i treni. Finalmente però - sottolinea l’assessore - così come richiesto dalle parti politiche e dagli utenti stessi, verranno fatti degli adeguamenti che renderanno il servizio più efficiente. L’estate poi - dice ancora Loguercio - è l’unico momento in cui presumibilmente è possibile fare questi interventi attutendo i disagi. Mi rendo conto - sottolinea - che ci sarà una sofferenza per il pendolarismo estivo ma dal 1° settembre la tratta sarà più sicura e anche i lavoratori avranno meno problemi». La cosa sicura è che nel periodo degli interventi rimarranno confermati tutti gli orari e i collegamenti, anche se su ruota. Manuela Boggia m.boggia@luedi.it

Vietri La decisione del Tar

Luigi Cirone può tornare al lavoro

Il comune di Vietri

VIETRI DI POTENZA – Alla fine di gennaio otto membri della maggioranza consiliare di Vietri chiesero la convocazione del consiglio comunale riguardante la “revoca del presidente del consiglio, Luigi Cirone, discussione e provvedimenti e nomina di un nuovo presidente del consiglio comunale”. Fra mille polemiche tra le parti politiche del paese, Cirone venne sfiduciato con i nove voti della maggioranza contro gli otto dei gruppi consiliari “Un Ponte Verso il Futuro” e de “La Sinistra”, compreso Cirone. Da lì in poi, fu nominato presidente il consigliere di maggioranza, Gerardo Pitta. Seguirono le dimissioni del vicepresidente, Francesco Margiotta. Il posto di vice-presidente è ancora oggi vacante. Ma dalla sua sfiducia, l’ex presidente del Consiglio cominciò la sua personale battaglia contro questa decisione. Infatti lo stesso Cirone fece ricorso al Tar di Basilicata contro tale decisione e giovedì è arrivata la prima risposta dai giudici del tribunale amministrativo regionale. E’ stata accettata, dalla prima sezione del Tar Basilicata, l’istanza dell’ex

presidente Luigi Cirone. E’ stato obbligato il comune di Vietri di Potenza a revocare quella delibera di “sfiducia” e far ritornare Cirone al posto di presidente del consiglio comunale. La decisione dell’ordinanza sospensiva emessa dai giudici del Tar è riconducibile ai seguenti motivi: “ritenuto sussistente il requisito del pregiudizio e ritenuto altresì sussistente il requisito del “fumus”. Queste le motivazioni dell’accoglimento del ricorso da parte del presidente della seduta, Antonio Camozzi, e dai consiglieri del Tar, Pennetti e Mastrantuono. La richiesta degli otto membri di maggioranza, riguardante la “sfiducia” a Cirone, era così motivata: “Cirone si è astenuto otto volte su proposte di deliberazione della maggioranza, una volta ha votato contro la sua maggioranza e infine avrebbe screditato l’operato della maggioranza in luoghi pubblici”. Ora però l’ex presidente Luigi Cirone, difeso dal legale Sergio Lapenna, grazie alla sentenza n. 205/2009 del Tar di Basilicata del ventuno maggio scorso, dovrà tornare al suo posto. Claudio Buono

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A Potenza la giornata dell’Arte studentesca organizzata dalla Consulta provinciale

Creatività per ricordare Iniziativa dedicata ad Aurelio e Prasanth, i due ragazzi scomparsi pochi giorni fa POTENZA - Potevano scegliere il silenzio, per far parlare dolore e sgomento per la perdita di due ragazzi come loro. Hanno invece voluto affidare alla musica il messaggio di amore per due studenti del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Potenza, prematuramente scomparsi. La giornata dell’Arte e della Creatività Studentesca, il tradizionale momento di incontro tra gli studenti delle scuole superiori che si è svolto ieri in via Anzio nel capoluogo, è stata dedicata interamente ad Aurelio, stroncato qualche giorno fa da un infarto, e a Prasanth che ha deciso di morire, dandosi fuoco. “Per sempre nel cuore” “Oggi con noi e per sempre” “Aurelio e Prasanth sarete sempre nei cuori degli studenti di Potenza” sono solo alcuni degli enormi striscioni che campeggiavano nel piazzale antistante la regione, brulicante nonostante il gran caldo di centinaia e centinaia tra ragazzini e ragazzine, già dalle prime ore del mattino. «La giornata – ci spiega uno degli organizzatori della Consulta Provinciale degli studentinasce dall’esigenza di creare un momento di incontro - confronto attraverso l’espressione e la realizzazione di diverse forme artistiche quali l’estemporanea di pittura, le mostre fotografiche, le proiezioni audiovisive, la musica dal vivo e qualsiasi altra forma di arte e creatività proposta dagli studenti. Quest’anno abbiamo voluto dedi-

Alcuni momenti della festa. A destra lo striscione dedicato ad Aurelio e Prasanth (foto: Andrea Mattiacci)

care questa festa ad Aurelio e Prashant. Li abbiamo voluti ricordare soprattutto con la musica, che rappresenta una delle valvole di sfogo nella difficile età dell’adolescenza». Varie band, composte rigorosamente da studenti, si sono alternate sul palco allestito per l’occa-

sione mentre nel piazzale, altri ragazzi armati di bombolette spray erano impegnati a decorare i muri o a vendere, negli stand, prodotti artigianali, come collane, orecchini, magliette dipinte a mano. La novità della giornata di quest’anno però è stata la presenza di uno

stand del consultorio per i giovani dell’Asl 2 di Potenza, che mette a disposizione degli allievi una serie di medici ed esperti pronti ad ascoltare i loro problemi. Nella delicata fase della giovinezza infatti, secondo i promotori, è facile ingigantire le difficoltà e gli ostacoli e si può aver

bisogno semplicemente di parlare con qualcuno che sappia ascoltare, confortare e illustrare le diverse soluzioni. Organizzata dalla Consulta provinciale degli studenti, con il patrocinio del Comune di Potenza e del Consiglio Regionale la giornata dell’Arte e della Creatività è dunque anche un modo per accendere i riflettori sul mondo adolescenziale, per comprenderne i lati oscuri e le potenzialità, i gusti musicali, i linguaggi espressivi e il loro modo di intendere l’arte. Dopo il concerto mattutino, la giornata è andata avanti con la mostra di quadri e foto degli artisti di strada, per concludersi in tarda serata con la discoteca sotto le stelle, con il pensiero sempre rivolto a quei compagni di viaggio che per motivi differenti hanno concluso troppo presto la loro avventura. Roberta Senese Su www.ilquotidianodellabasilicata.it tutte le foto della manifestazione

Ritorno a casa dopo aver percorso 3.000 km e visitato 11 città Il consigliere fa i conti sul bilancio

A Bari ultima tappa del viaggio Mattia punta il dito della carovana di Basilicata in tir contro le Province BARI - È terminato a Bari, sotto il cocente sole di piazza Prefettura, il viaggio di Basilicata in tir. Lo staff ha lavorato a oltre 30 gradi di temperatura. Il colpo di grazia alla stanchezza accumulata in questo lungo viaggio, durato un mese. Un mese in cui la carovana lucana ha percorso 3.000 chilometri, realizzato 11 tappe e visitato diverse regioni. Identità Lucana (associazione che ha ideato l’evento), Apt Basilicata, Regione Basilicata e numerosi sponsor privati e pubblici hanno collaborato con un unico scopo: promuovere la nostra terra, in modo unico e originale. Ci saranno riusciti? Afferma Antonio Bruno, presidente di Identità Lucana: «Stanchi ma soddisfatti. Al terzo anno, questa che poteva definirsi una scommessa, è diventata una realtà interessante, a livello numerico ma anche della qualità della proposta, che si arricchisce di anno in anno, coinvolgendo sempre più, oltre alle istituzioni, associazioni, Comuni, produttori. E' questa la forza che dovrà consentirci di crescere ancora, promuovendo una regione che suscita interesse, attenzione, perchè è sinonimo di natura, cultura, relax e buona gastronomia». Merito anche dell’Apt, che ha trasformato le piazze italiane in palcoscenici per racconti di fiabe, video, concerti, performance dell’ Unione Regionale Cuochi Lucani e dello chef Federico Valicenti, che si sono alternati

Il tir della manifestazione

nella preparazione di piatti tipici. Molto apprezzato l'allestimento interattivo del tir, curato dall'Associazione La Luna al Guinzaglio di Potenza, che ha unito l'eleganza all'emozionalità,

mettendo i visitatori grandi e piccini a contatto con la Basilicata dei sensi. La promozione del territorio si è estrinsecata attraverso la distribuzione di decine di migliaia di mappe, cartine,

Galdo Est

Fiamme nell’area di servizio LAURIA – Spavento ieri mattina all’area di servizio Galdo Est, direzione Nord della Salerno - Reggio Calabria. Alle 6 e 45 circa, un autocarro Scania proveniente dalla Sicilia e carico di frutta è entrato nell’area con il cuscinetto di una ruota del semirimorchio in fiamme. Appena si è fermato, le fiamme si sono propagate anche al rimorchio. Allora si è temuto per un’esplosione perché l’automezzo si è fermato vicino alle pompe di benzina e ai pozzetti delle bocchette dei depositi di carburante. Ci sono stati momenti di paura, ma i dipendenti sono intervenuti prontamente. Coordinati dai gestori dell’area, “Francesco Antonio Zaccagnino e C.”, i dipendenti Paolo Alagia, Giovanni Agrello e Giuseppe Reale hanno fatto evacuare l’area. Dieci minuti dopo sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Sul posto sono arrivate anche l’Anas, la Polstrada e l’Asl 3. Dopo 2 ore l’area è stata riaperta e il carico è stato trasferito su un altro autocarro. Francesco Zaccara

pubblicazioni, brochure, alcune di produzione Identità Lucana (gli itinerari dei sensi), altre Apt (anteprima eventi 2009, l'itinerario dei templari, Matera, ecc.). Un'azione importante è stata svolta dalle Associazioni Lucane sparse sul territorio nazionale, che hanno consentito di avviare relazioni brevi con le Istituzioni locali e di diffondere il messaggio di Identità Lucana attraverso il tam tam del passaparola organizzato. Tutto questo, condensato nella tappa conclusiva. Il programma barese, infatti, è stato molto intenso. Da “Le storie di Lulu’ - fiabe e suoni della Lucania” dove Mimmo Sammartino (voce recitante), è stato accompagnato da Pasquale Coviello alla fisarmonica, a “I Mieli di Basilicata”, presentazione e degustazione guidata a cura del Consorzio Tutela e valorizzazione Miele Lucano in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. Dalle “lezioni” del professor Renato Spicciarelli, dell'Università degli Studi di Basilicata, sugli aspetti nutrizionali e sull’origine botanica dei mieli, alla presentazione di “Album Lucano Famiglie, Personaggi e Immagini ritrovate”, scritto da Riccardo Riccardi ed edito da Antezza, che analizza le continue trasformazioni sociali della società civile lucana attraverso il ritratto di numerose famiglie e personaggi nel corso del tempo. Anna Martino

POTENZA - «Nel 2007 se il valore della spesa pro-capite delle Amministrazioni Provinciali si è attestato, come media nazionale, a 150,79 euro ad abitante (più 8,67 per cento rispetto al 2006) il livello più elevato si è registrato nelle due Province della Basilicata con 249,91 euro pro-capite (più 34,19 euro rispetto al 2006) a conferma che l’insuccesso delle Giunte Provinciali di Potenza e di Matera non è nella scarsità delle risorse finanziarie disponibili ma nel come si è speso». A sostenerlo, in una nota, è il consigliere regionale di Fi-Pdl Franco Mattia, rilevando innanzitutto che i bilanci delle due Province lucane, a differenza delle altre del Paese, sono «ingessati» registrando il valore pro-capite più alto per le spese di personale e per l’acquisto di beni. «Inoltre - dice Mattia - tra gli indicatori necessari per valutare i risultati delle gestioni economico-finanziarie delle Amministrazioni Provinciali, il grado di autonomia impositiva che misura il peso delle entrate tributarie sulle entrate correnti vede le Province della Basilicata al 26,1 per cento rispetto alla media nazionale (49,9 per cento), mentre il grado di dipendenza regionale, calcolato come rapporto tra i trasferimenti della Regione per funzioni proprie o delegate e il totale delle entrate correnti, sempre nelle due Amministrazioni Provinciali lucane, supera quello della au-

Franco Mattia

tonomia impositiva. Modelli di gestione dell’Ente intermedio come quelli di Potenza e di Matera con limitata capacità di autofinanziamento e al contrario grande facilità di spesa non finalizzata a programmi produttivi – sottolinea Mattia – sono destinati, come è accaduto negli ultimi anni, a non dare risultati soddisfacenti alle comunità locali e a metterne in discussione la utilità. Per questa ragione le nuove consiliature provinciali, in attesa del completamento delle riforme istituzionali e dell’insediamento delle Comunità Locali previste dalla legge regionale con il riordino delle Comunità Montane, dovranno segnare una svolta di discontinuità innanzitutto nella programmazione della spesa».

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Domenica 24 maggio 2009


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Domenica 24 maggio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

A Monterale si è svolta la terza edizione della manifestazione dedicata alla pace

La città della baby art Il parco è stato preso d’assalto dai bambini delle scuole dell’infanzia UN trenino di scuolabus giallo attraversava già dalle prime ore del mattino la città; destinazione parco Montereale, per un giorno sede ufficiale del terzo meeting delle scuole dell'infanzia di Potenza “Città della baby art” dedicato al tema della pace e dell'ambiente. «E’ lo stesso tema dell'anno passato - spiega Mariella Coviello, coordinatrice del progetto - e, come consuetudine, anche in questa edizione i bambini delle scuole materne della città hanno donato al parco una preziosa opera per abbellirlo; si tratta di una fontana con decorazioni fatte da loro». Trampolieri, clown e banda musicale ad accogliere i bambini all'ingresso del parco con tanto di banchetto per la consegna di gadget. «Regaliamo ai più piccoli oggetti per proteggersi dal sole - continua Mirella - come cappellini ed ombrellini». All'interno del parco le opere dei più piccoli: disegni, sculture di carta pesta, lavori con la pasta di sale ed un palco per lo spettacolo del clown. Mille le presenze stimate per quest'anno che hanno messo in moto una complessa machina organizzativa. Problemi che non toccano i piccoli artisti alle prese con le attrazioni del parco. «Mi piace tantissimo - dicono i piccoli Alesandra e Mattia di 6 anni - è tutto molto bello, soprattutto lo zucchero filato gratis e il castello gonfiabile». Ed è proprio attorno al punto ristoro che la concentrazione si fa più massiccia, gruppi di grandi e piccoli in fila per pop corn e zucchero filato. Federica, Michela e Ginevra mettono in mostra i “tatuaggi”; ragni, coccinelle e stelline che Mary Giuliano dipinge con gli acquerelli un po' più in là. Inutile dirlo anche per loro il voto più alto va ai giochi gonfiabili. Meno divertiti i genitori. “ E' una bellissima esperienzadice Anna, mamma di Federico- soprattutto per i bambini, per noi lo è un po' meno ma alla fine quando lo si fa per loro, ne vale sempre la pena”. Spazio nel parco ce n'è anche per la solidarietà con un mercatino allestito dalla sezione locale dell' Unicef. «Se c’è una festa dell'infanzia c'è allora una festa per tutti i bambini del mondo - spiega la signora Lina Varrezza, sostenitrice dell'associazione - un momento per pensare anche ai fanciulli che non hanno neppure l'indispensabile». Un grande successo per l'amministrazione comunale, a parere dell'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Messina. «Il meeting - dice - che è arrivato alla terza edizione rientra nel più ampio progetto della Comunità Educante promosso dall'amministrazione. Questa pacifica invasione del parco dovrebbe essere di stimolo per noi amministratori a fare di più per i più piccoli e per il loro percorso formativo. La presenza di tutte le scuole materne, siano queste statali, comunali o private, apre anche al confronto. Abbiamo sicuramente tracciato un solco che sarà difficile da cancellare». Anna Musacchio potenza@luedi.it

LA FESTA NEGLI SCATTI DI MATTIACCI

Un torneo di burraco per l’Abruzzo La locandina della manifestazione

SI terrà domani sera, alle 20.30, nel cuore del centro storico del capoluogo un torneo di burraco di beneficenza. A organizzarlo “Il circolo della Lucania”. «La manifestazione - ha spiegato il presidente Lucia Pangaro - alla quale sono già pervenute numerose adesioni e in termini di affluenza dei giocatori e come premi, si terrà presso il caratteristico locale di Porta Salsa, il New Evoè e si protrarrà sino alla mezzanotte circa». L'incasso sarà devoluto e al Comitato provinciale e a quello femminile della Croce rossa di Potenza «perché venga destinato a

famiglie particolarmente bisognose del recente terremoto dell'Abruzzo e alla prevenzione renale delle scuole per un progetto delle infermiere volontarie». L’iniziativa si inserisce nel cartellone del “Maggio potentino” e ha coinvolto particolarmente le sensibilità e le realtà economiche del centro storico di Potenza. Tra gli altri progetti dell’associazione c’è quello di coinvolgere «tutti i rioni cittadini e i paesi limitrofi al capoluogo - ha concluso la Pangaro - in un prossimo e medio futuro per iniziative culturali e di solidarietà analoghe».

Questi i temi dell’incontro che si è tenuto al Giubileo di Rifreddo alla presenza dell’assessore Potenza

La farmacologia e la ricerca scientifica FARMACOVIGILANZA e ricerca scientifica. E’ stato questo il tema del convegno organizzato dalla Regione Basilicata, dalla Società italiana di farmacologia e dall'Aspe. Utilizzare i farmaci nel migliore dei modi consente ai pazienti e ai medici un miglior approccio culturale e multidisciplinare grazie a nuove metodologie studiate sul campo. La ricerca scientifica è andata avanti in questo settore che vede la Toscana, la Campania e il Veneto tra le regioni meglio organizzate nel settore in questione. L'utilizzo continuo dei farmaci consente di valutare in tempi brevi risultati spesso efficaci sul paziente, grazie ad un rapporto continuo e completo con il medico. Tutto questo serve anche a ridurre i costi e le aspettative razionali dei pazienti che grazie alla vigilanza e all’uso del farmaco possono guarire in tempi brevissimi e dare notevoli vantaggi alle strutture sanitarie. La Basilicata è ancora indietro nella graduatoria, ma ha comunque fatto registrare, proprio grazie agli approcci multidisciplinari un miglioramento della sicurezza generale e della situazione in ter-

L’assessore Antonio Potenza (f.Mattiacci)

mini di cure e valutazione scientifica. Migliorare l'approccio scientifico significa nella maggior parte dei casi un maggior funzionamento della macchina organizzativa sanitaria. La giornata è stata molto importante per la conoscere un tema molto importante: la vigilanza dei pazienti. Una maggiore organizzazione consente alla popolazione di evitare rischi e guarire in tempi celeri. Problemi legati alla segnalazione da parte dei medici di medicina generale, problematiche legate alla

segnalazione dei farmacisti, e il ruolo dell'assistito nella farmacovigilanza sono stati altri aspetti cruciali del simposio presieduto da Francesco Amendola, direttore sanitario dell’Asl di Potenza, e diretto da Giulia Motola, Hanno preso parte al convegno, tra gli altri, Annalisa Capuano, ricercatore della facoltà di Medicina e chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli, Magda Cornacchione, presidente ordine dei Farmacisti provincia di Potenza, Giuseppe Nicolò Cugno, direttore sanitario Asp, Roberto De Cas, del Centro nazio-

nale di epidemiologia presso l'Istituto superiore della Sanità di Roma, Vito De Filippo, presidente della Regione, Enrico Mazzeo Cicchetti, presidente Ordine dei Medici di Potenza, Giuseppe Magno, dirigente dell’Area medica di assistenza Post Acuzie di Lauria, Francesca Menniti Ippolito, ricercatore centro nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità di Roma, Giulia Motola, medico farmacologo, responsabile farmacologia clinica, Immacolata Pagano, dell'Agenzia italiana del farmaco, Antonio Potenza, assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Francesco Rossi, Magnifico Rettore, ordinario Farmacologia Seconda Università degli Studi di Napoli, Marco Salvatore, direttore scientifico Irrcs, del Crob di Rionero in Vulture, Maria Giovanna Trotta, dirigente ufficio prenotazioni assistenza territoriale e politiche del farmaco della Regione Basilicata e Mauro Venegoni direttore dell'Ufficio di Farmacovigilanza dell'Agenzia Italiana del Farmaco di Roma. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Potenza


ANTICA OSTERIA

....E c’è chi di ramazza

MARCONI

•DON BOSCO• Proiezioni private

Una notte al museo 2 - La fuga 17.30 - 19.45 - 22

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Angeli e demoni 18.20 - 21

Sala 6 Star trek 17.30 - 20 - 22.30

Sala 2 17 Again “Ritorno al liceo 18.20 - 20.30 Sala 3 Vincere 19 - 21.30 Sala 4 Angeli e demoni 19.20 - 22 Sala 5

Sala 7 X man - le origini 18 - 20 - 22 •DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123 0971-

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

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I ritratti di Leonardo

SI terrà oggi, a partire dalle 8, l’edizione 2009 di “Bicincittà”: in bicicletta per un giro di solidarietà a favore dell’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla). Per partecipare a “Bicincitta’ 2009” e trascorrere una domenica in bicicletta con gli amici e la famiglia, contribuendo così alla raccolta fondi per la lotta alla Sclerosi Multipla, basta versare la quota d’iscrizione di 5 euro L’Aism regalerà a tutti gli iscritti, una bellissima t-shirt, realizzata appositamente per la manifestazione.Le iscrizioni possono essere effettuate presso la sede Aism in v ia Messina, 96o direttamente la mattina del 24 maggio alla partenza di Bicincittà 2009. La manifestazione “Bicincittà 2009” non è competitiva e tutti i partecipanti procederanno in modo compatto e unito. L’organizzazione fornirà assistenza sanitaria durante tutta la manifestazione.

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ISUCCIO

SI intitolata “Minibasket day for Abruzzo” la manifestazione in programma oggi al campo sportivo del centro di riabilitazione del Don Uva. L’iniziativa è riservata alle categorie “Aquilotti” e “Gazzelle”, ovvero a tutti quei ragazzi nati negli anni 1998 e 1999. In tutto saranno circa 120 i mini atleti che si ccimenteranno in partite di 3 contro 3 a un canestro, gare da tiro, tiro alla fune, giochi con l’acqua, gare di velocità e tant’altro. Alla manifestazione hanno aderito la “Pallacanestro Avigliano”, il “Nuovo basket club” di Potenza, la polisportiva “Principe di Piemonte”, la “Basilia basket”, la “Nuova invicta” di Potenza, la polispostiva “San Nicola della Castagna” e l’Aics “P.Varlotta”. Nel corso della manifestazione verranno raccolti fondi da destinare alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto

Una domenica in bici

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Minibasket for Abruzzo

FINO al prossimo 31 agosto nel museo delle “Antiche genti lucane” di Vaglio sarà possibile vistare la mostra “I ritratti di Leonardo”. Il ritratto scoperto recentemente in Lucania è molto interessante in sé e significativo come nuovo elemento di un mosaico ancora incompiuto per ricostruire le sembianze del volto di Leonardo. Ed è importante in quanto introduce nuove ricerche concernenti Leonardo perduto, le sue tracce e gli echi leonardeschi nell’Italia meridionale. È inoltre misterioso poiché se ne devono ancora accertare la datazione e la più antica provenienza, ed è difficile individuarne l’autore; per tutto ciò è un tema da affrontare, avvincente per l’attualità e le più diverse implicazioni culturali, da quelle storico-artistiche alle nuove tecnologie, fino al contesto del ritrovamento. Mentre si raccolgono dati mediante le indagini scientifiche, emergono continui indizi e fonti documentarie che naturalmente richiedono verifiche e approfondimenti. È nata così l’idea di una mostra che, da un lato, presenti la sintesi dei più recenti studi sui presunti autoritratti e sui ritratti di Leonardo, dall’altro, proceda in ulteriori ricerche.

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POLITICA E CONTI

Avigliano Approvato il bilancio consuntivo con un avanzo di 366.000 euro

Consiglio all’insegna del fair play AVIGLIANO – Un consiglio comunale in piena campagna elettorale, con sei candidati trasversali alla provincia di Potenza. Alla fine, però, ha prevalso il fair play e nessuno (esclusa l’uscita piccata di Lorusso sul progetto di depurazione nelle frazioni per 5 milioni di euro) ha tentato di approfittare della scena. Ieri c’era da approvare, tra le altre cose, il bilancio consuntivo del 2008: passato con i voti della maggioranza di centrosinistra, contrari i consiglieri di centrodestra. Dai banchi della maggioranza è giunto il plauso per i conti in attivo dell’amministrazione che ha chiuso il 2008 con un avanzo di 366mila euro circa. Dal centrodestra hanno fatto notare che il fatto di avere un bilancio in attivo significa nient'altro che aver rispettato la legge e che quindi non è il caso di parlare di virtuosismi. L'assessore al bilancio, Donato Marino, ha dato particolare enfasi all’azione di recupero dell'evasione Ici, che è stata pari a 151mila euro, a fronte di una previsione iniziale pari a 78mila euro: quindi più soldi, inattesi e già riscossi, nelle casse comunali. Tutto ciò non ha taciuto l’opposizione che con i consiglieri Gianturco, Romano, Lorusso e Tommaso Coviello non ha rinunciato a sottolineare quanto i conti siano differenti dagli annunci e dalle cose che ancora restano da fare. Tommaso Coviello, in relazione alle opere pubbliche, ha parlato di “interventi spot”. Per il consigliere dell'opposizione “siamo di fronte a all'ordinaria amministrazione, senza che venga messa in atto una programmazione seria: ci sono opere che compaiono e poi scompaiono nel piano delle opere pubbliche”. Ancora più duro è stato il consigliere Vito Lorusso, che non ha lesinato critiche circa l'inattuazione delle

La sede del Comune di Avigliano

spese di investimento, messe nelle poste di bilancio e aggiornate ogni anno”. Parole dure Lorusso le ha usate, in particolare, quando ha ricordato il progetto di depurazione nelle frazioni ancora fermo negli uffici di Acquedotto Lucano. “Sono passati due anni dall'ultimo incontro con Al e non ne sappiamo ancora niente”. Donato Marino, nella sua replica, ha assicurato che il progetto è in fase di ultimazione e la sua trasmissione agli uffici comunali è prossima.

A difendere l'operato dell'amministrazione ci hanno pensato i consiglieri di maggioranza Leonardo Sileo e Donato Lacerenza. Il primo ha ricordato che «siamo in presenza di un avanzo di bilancio nonostante le spese incontrollate, neve e conferimento in discarica, a esempio», mentre Lacerenza ha ribattuto a Tommaso Coviello ricordando che «non sono cosa da poco i numerosi interventi sulle strutture scolastiche, sportive e sui contenitori culturali». Gianni Sileo

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Potenza 25

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Vi a g g i o tra i candidati

Il comune richiama al rispetto degli spazi per i manifesti e promette multe salate

Quei Valori del cambiamento In caso di ballottaggio, «il dialogo resta col centrosinistra ma a precise condizioni» tano anche sulla «città più pulita e sui servizi: che senso hanno le scale mobili senza i parcheggi?». Contrari all’inceneritore - «e quello di Potenza consuma risorse economiche senza bruciare rifiuti» pensano al metodo “thor”, un sistema di selezione dei rifiuti prima del conferimento. «Altro che una nuova discarica “celata” dall’ampliamento». Soprattutto, «sistemi come la raccolta differenziata devono restituire un vantaggio ai cittadini più diligenti, creando abitudine e incentivo ai comportamenti corretti». Del resto, «i prodotti riciclabili, vengono venduti e le amministrazioni pubbliche ne hanno un ritorno che dovrebbe essere “girato” al cittadino». Magari «anche sfruttando i fondi Por per i giovani imprenditori o per quelle cooperative che decidono di investire nel settore in maniera sostenibile, come per piccoli impianti di compostaggio». Con la corsa a Palazzo di città credono «in un cambiamento della gestione dell’amministrazione, con più trasparenza e mantenendo le distanze dalla struttura». In questa ottica un progetto per la diffusione del wireless, per «dare al cittadino la possibilità di collegarsi alla rete da qualsiasi posto e poter così controllare anche l’operato dell’ente». Partono da un gruppo di candidati, «eterogeneo, con una presenza di donne del 25 per cento. Speriamo che il simbolo possa richiamare l’attenzione sulla capacità di essere vigili, senza far per forza cadere i governi o minacciare di farlo tutti i giorni». Poi, il futuro. Prossimo. Corrono da soli, come “opposizione senza sconti a

Un recente incontro di Italia dei valori a cui, con Autilio e il coordinatore lucano radice, ha partecipato anche Leoluca Orlando

Italia dei Valori

candidato sindaco Antonio Autilio

candidati 1 Bencivenga Angelo 2 Buchicchio Cosimo Donato 3 Capobianco Donato 4 Caricato Luca 5 Carlucci Carmine 6 Caroppo Pasquale 7 Cipolla Bernardo 8 D’Andrea Daniele Graziano 9 De Felice Massimo 10 D’Emilio Rocco Michele 11 Di Chiara Nicola 12 Di Tullio Ubaldo 13 Fusco Giovanni Antonio 14 Galante Roberto 15 Gentilesca Giuseppe 16 Giugliano Emilio Gerardo 17 Gruosso Teobaldo 18 Laguardia Stefano 19 Landro Francesco 20 Marsico Antonietta

21 Marzioni Vittoria 22 Mecca Lucia 23 Nolè Beatrice 24 Olita Giuseppe 25 Pace Lorenzo 26 Padula Luciano Gerardo 27 Pietrapertosa Domenico 28 Rofrano Giuseppe 29 Salvato Rocco 30 Sannazzaro Anna 31 Santarsiero Nicola Maria 32 Scavone Antonio 33 Scioscia Angelo 34 Soldo Filomena 35 Spano Vincenza 36 Tolla Maria Giovanna 37 Tramutola Donato 38 Vaccaro Rocco 39 Viggiano Arcangela 40 Volonnino Nicola Maria

nessuno”. «Faremo il massimo possibile, non abbiamo la presunzione di vincere al primo turno». E’ anche al loro bacino di voti che molti guardano per le previsioni diffuse. E in caso di ballottaggio? «E’ ov-

vio che in caso di secondo turno, il dialogo “naturale”, se non ci verrà negato, è con il centrosinistra. Ma solo a precise condizioni, quelle programmatiche che poniamo». Sara Lorusso

PROMEMORIA

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DATE E SCADENZE DEL VOTO

ECCO alcune “scadenze” elettorali. Da domenica 17 maggio fino a giovedì 4 giugno ha inizio, a cura dell’ufficio territoriale del Governo, la stampa delle schede per il voto. Da oggi, sabato 23 maggio scatta il divieto di diffusione dei sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche nel caso in cui i sondaggi siano stati realizzati in un periodo precedente all’entrata in vigore del divieto. Dal 5 giugno, stop a qualunque forma di propaganda diretta o indiretta in luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico. L’election-day, che abbina elezioni europee e amministrative, si svolgerà sabato 6, dalle ore 15 alle 22, e domenica 7 giugno, dalle 7 alle 22. Per le elezioni europee, infatti, non si può prolungare l’orario del voto al lunedì, perchè l'elezione per il Parlamento europeo si deve svolgere per tutti gli Stati membri nello stesso lasso di tempo, tra giovedì e domenica. In caso di ballottaggio (il comune di Potenza è l’unico, tra quelli lucani in cui si vota per le comunali, che sfrutta il sistema proporzionale), entro domenica 14 giugno, i candidati ammessi al ballottaggio per la carica di presidente della Provincia e di sindaco nei comuni con oltre 15 mila abitanti possono dichiarare il collegamento con altri gruppi o liste rispetto a quelli con loro collegati nel primo turno di voto. I ballottaggi sono previsti tra sabato 20 giugno, dalle ore 15 alle 22, e domenica 21 giugno, dalle 7 alle 22.

Oggi, alle 10, il candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Molinari incontra i cittadini a contrada Avigliano Scalo, alle 10; nel pomeriggio, terrà un comizio a piazza don Colucci (19.30) Oggi, presso il Park Hotel, conferenza stampa del Pdl con la partecipazione di Italo Bocchino, vicepresidente gruppo parlamentare Pdl Oggi, in rione Bucaletto, alle 19.30, il candidato sindaco del centrosinistra, Vito Santarsiero, incontrerà gli elettori nella piazza della chiesa

Un contributo Verde alla città Obiettivo: completare l’ammodernamento del capoluogo, con la connessione del territorio IN coerenza con la scelta fatta cinque anni fa, il partito dei Verdi ha deciso di apportare il proprio contributo al programma del centro sinistra, sostenendo con una propria lista il candidato sindaco Vito Santarsiero. «La scelta – spiega il segretario cittadino Mario Di Dio – è stata ovvia, dal momento che vogliamo cercare di portare avanti il coraggioso programma iniziato da Santarsiero nella scorsa consiliatura, ma anche perché le sensibilità del centro sinistra sono molto più vicine a quelle dei Verdi e, dunque, orientate a una particolare attenzione per l’ambiente e per la qualità della vita». Tutte cose – conclude – che «la coalizione di centrodestra non manifesta. Del resto anche su problematiche di grande rilievo come il nucleare e la raccolta differenziata, le posizioni non coincidono». Due le parole chiave del programma per la città sostenuto dai candidati, scelti trasversalmente nella società civile, che corrono per il Sole che ride: “futuro” e “vicinanza”. “Futuro” per costruire una politica nuova e un nuovo modello di sviluppo, “vicinanza” per ascoltare e affrontare al fianco della comunità disagi, paure, preoccupazioni e trovare insieme una via d’uscita positiva per tutti. Quanto al futuro, a Potenza, secondo i Verdi, passa necessariamente «per il completamento del processo di rinnovamento forte iniziato nei cinque anni appena trascorsi, a cominciare, dal piano strutturale metropolitano». Potenza e i comuni dell’hinterland – si legge nel

programma – dovranno costituire un unico grande polo urbano, sito nell’area centrale della Basilicata, in grado di costituire quel necessario contrappeso utile a evitare il prevalere di tendenze centripete. Tale sistema urbano dovrà caratterizzarsi per l’attenzione posta nei confronti della rete di continuità ambientale, da individuare, restaurare, completare e potenziare, per farne il perno del progetto della “Città del territorio potentino”. L’idea è quella di riconnettere le varie parti della Città e il resto del territorio aperto, attraverso un diffuso sistema di parchi e greenways, finalizzato a promuovere la valorizzazione delle risorse naturalistiche e storico-culturali e a creare un’infrastrutturazione minuta per la mobilità sostenibile. Sempre con la nuova strumentazione urbanistica, il programma prevede il potenziamento e la creazione di nuove forme di fruibilità della rete dei parchi urbani esistenti, mediante interventi di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali, all’interno di un circuito di aree verdi. In tale ottica si inserisce la riqualificazione del parco fluviale del Basento e di quello di Macchia Romana – i cui lavori stanno per essere consegnati – e ancora la riqualificazione dei parchi di Montereale e Sant’Antonio La Macchia. È inoltre in cantiere il progetto - in collaborazione con l’Unibas - delle “strade verdi” di connessione urbana. Qualità del vivere non significa però soltanto qualità dell’ambiente, ma anche ri-

nale ed economica, conseguenza di una non adeguata e tardiva informazione sulle scelte». Richiamano in particolare «il Piano operativo che è rimasto uno strumento sostanzialmente sconosciuto ai più fino alla fase della adozione». Riprendono le «osservazioni presentate dal Coordinamento delle associazioni che ponevano questioni sia nel merito dei contenuti che nel merito delle procedure adottate dal comune per la approvazione definitiva dei piani. L’accoglimento, anche solo parziale, delle osservazioni presentate dal coordinamento avrebbe comportato almeno una battuta di arresto nella approvazione dei piani per consentire un maggiore approfondimento degli stessi». Ma «all’approvazione del Regolamento urbanistico si è aggiunta la approvazione del Piano operativo, strumento questo che per contenuti e procedure pone ancora più perplessità». Allora, «oggi si vuole proporre una prima riflessione sugli sce-

Urbanistica, il nodo da sottoporre nari futuri di sviluppo della città, al fine di valutare le condizioni concrete per migliorare le scelte operate, rilanciando un processo continuo di governo del territorio che veda sempre più partecipi i cittadini e le rappresentanze sociali quale elemento di maggiore garanzia, e comunque di condivisione di responsabilità, rispetto al futuro della nostra città». L’associazione spiega che «i piani approvati infatti, pur rappresentando un momento importante nelle scelte di governo della città, sono solo un tassello all’interno di un continuo e più ampio processo di pianificazione che, se non indirizzato e opportunamente coordinato dalla amministrazione comunale, non garantisce di per sé una più efficace attività di governo del territorio ispirata a principi, da tutti e sempre dichiarati, di

equità e trasparenza delle scelte, di efficacia ed efficienza delle azioni». Pur in presenza di una forte critica, «nella nuova fase che si apre esiste ancora - continua l’associazione - a nostro parere, lo spazio per migliorare i piani appena approvati per far sì che il progetto futuro per lo sviluppo della “nostra città” possa realmente incidere in modo strutturale sugli assetti fisici e quindi sul modo di funzionare della struttura urbana». Nella proposta di rimodulazione degli strumenti urbanistici di recente approvati puntano l’attenzione su «un uso più avanzato e accorto della perequazione urbanistica, che prevede per definizione il riconoscimento di potenzialità edificatorie in riferimento allo stato di fatto e di diritto dei suoli indipendentemente dalle destinazioni d’uso asse-

Una delle recenti presentazioni dei candidati dei Verdi che sostengono Santarsiero al Comune e Lacorazza alla Provincia

Verdi per la Pace

candidato sindaco Vito Santarsiero

candidati 1 Albano Michele Arcangelo 2 Basentini Rocco 3 Cappiello Nicoletta 4 Colangelo Vito Nicola 5 Di Dio Mario Nicola 6 D’Onofrio Francesco 7 Giordano Francesco 8 Grignetti Michele 9 Imperio Giovanni 10 Labriola Pasquale 11 Latorraca Rossella 12 Lucia Paolo 13 Maggio Vittoria 14 Martucci Pietro 15 Minicozzi Francesco 16 Mussuto Nicola

soluzione della questione abitativa (si prevede il completamento del programma già avviato), riqualificazione dei quartieri urbani e dei nuclei rurali, con l’obiettivo di restituire dignità a tutte le periferie e agli accessi alla città, partecipazione (prevista la predisposizione di uno statuto della partecipazio-

al prossimo governo cittadino gnate dal piano: consentirebbe, con l’uso dell’istituto del trasferimento dei diritti edificatori, di conseguire più agevolmente che in passato il pubblico interesse senza mortificare e penalizzare eccessivamente l’interesse privato», per evitare di congestionare ulteriormente aree già “piene” di volumetrie. «Un caso emblematico è rappresentato dal parco del Vallone di Santa Lucia e dalle aree edificabili all’interno previste dal Ru». Il suggerimento: «si dovrà spostare l’attenzione e l’interesse dallo strumento di pianificazione alla più specifica valutazione dei problemi che affliggono la città, al fine di indicare un sistema il più ampiamente condiviso di obiettivi da raggiungere e su cui impegnare la prossima amministrazione, valutando nelle proposte dei candidati sindaci e dei fu-

ACCADE IN CITTÀ

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GIORNATE DI FUOCO

GIORNATA piena per i sette candidati alla carica di sindaco della città. Sempre a contatto con la società civile Salvatore Lacerra, candidato sindaco per l’Mpa. Seguono gli impegni di Emilio Libutti, per l’Udc, che da giorni percorre i quartieri a suon di pubblici comizi. Marcello Travaglini, candidato per il Prc, sceglie gli incontri con associazioni e singoli. Stessa sorte per Giuseppe Molinari, candidato sindaco del centrodestra che ieri era a Macchia Romana, in un incontro sui problemi del quartiere. Dall’altra parte della città, invece, Vito Santarsiero, candidato sindaco del centrosinistra che ha incontrato gli elettori a rione Malvaccaro. L’altro candidato sindaco, per Comunità lucana - Movimento No Oil, Michele Somma era, invece, in qualità di candidato anche alla Provincia di Potenza, in Val D’Agri: tema, estrazioni e ambiente. Antonio Autilio, invece, era a rione Cocuzzo, in comizio in piazza mercato.

CARTA E DIGITALE

LO SPUNTO PER IL FUTURO... PROSSIMO «La recente approvazione del Regolamento urbanistico e del Piano operativo di Potenza apre una nuova fase nello sviluppo futuro della città». E sicuramente è uno dei grandi temi su cui dovrà misurarsi al prossima amministrazione. Ne è convinta anche la neonata associazione “Cultura e territorio” che sull’argomento chiama al dibattito i candidati sindaci. In attesa dell’incontro del prossimo 28 maggio, l’associazione lancia una lunga riflessione. «Nella fase di discussione dei contenuti dei nuovi piani prima della definitiva approvazione - spiega l’associazione di cui Giuseppe Pontrandolfi è presidente - un riferimento importante è stata l’iniziativa del cosiddetto Coordinamento delle associazioni cittadine, costituitosi proprio con il fine di favorire un dibattito sui nuovi strumenti di piano in una situazione oggettivamente caratterizzata da scarsa partecipazione dei cittadini e degli organismi di rappresentanza sociale professio-

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turi consiglieri quali strategie gli stessi intendono proporre per affrontare e risolvere i problemi e per rispondere alle istanze vere dei cittadini». In concreto, dicono, «si dovrà ripartire da un più organico e condiviso programma di governo della città che veda nella redazione di un nuovo Piano operativo, inteso nella corretta accezione della legge regionale, lo strumento per il rilancio di una nuova stagione di programmazione del futuro assetto fisico e funzionale della città». L’associazione, così, prova a «favorire il confronto e la discussione tra tutti i soggetti interessati al futuro della città ritenendo che una maggiore partecipazione al processo decisionale possa elevare l’efficacia dell’azione di governo del territorio e dell’ambiente».

17 Onofrio Pierpaolo 18 Pace Donato 19 Passarelli Mario 20 Pecoriello Luciano 21 Picerno Federico Rocco 22 Rondinelli Vincenzo D. 23 Rongo Antonio 24 Rossi Carmine Antonio 25 Sarricchio Giuliano 26 Santagata Giuseppe 27 Santagata Mario 28 Tammone Antonio 29 Telesca Giuseppe 30 Torino Egidio 31 Zingariello Filippo Arbace 32 Morrone Amedeo

ne), valorizzazione della cultura, avvio della raccolta porta a porta (per elevare la differenziata oltre la media nazionale del 50 per cento). Ma anche miglioramento della mobilità urbana, con il rilancio della metropolitana e l’utilizzo delle strutture verticali di collegamento. Roberta Senese

ANCHE i Popolari uniti hanno deciso di affidarsi al digitale e su You-Tube hanno pubblicato due video elettorali. Nel frattempo, dopo i fac-simile e i “santini”, nelle buche delle lettere condominiali hanno fatto la propria comparsa le prime lettere in busta chiusa che alcuni candidati hanno scelto come forma di comunicazione. Sempre in voga gli sms, da inviare alla lista completa della rubrica, per chiamare a raccolta alle iniziative di volta in volta messe in piedi. Conferenze stampa e incontri più o meno informali, restano, però, l’occasione più comune di incontro con gli elettori.

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LO spiegano da giorni «nelle piazze» il motivo per cui hanno scelto la coalizione di centrosinistra solo in Provincia, ma non al Comune di Potenza. Nicola Laguardia, segretario cittadino di Italia dei valori, ancora una volta motiva la scelta di non sostenere il candidato sindaco Santarsiero a causa della richiesta «non accolta, di cambiamento». Il loro candidato sindaco è Antonio Autilio. «Le cose - dice Laguardia - in città, non vanno benissimo. Avevamo chiesto un cambiamento che sarebbe dovuto partire, come segno tangibile, proprio dal cambiamento dei vertici. Ma su Potenza, la coalizione non ha aderito». Così, ecco alcune “cose” che proprio non vanno secondo i dipietristi: «L’edilizia di Potenza si sta espandendo in maniera incontrollata e contemporaneamente produce lo spopolamento dell’hinterland». Il messaggio è semplice: «Se si mettono sul mercato 10 mila nuovi alloggi, in una città che si mantiene demograficamente costante da 20 anni, i comuni limitrofi, già angustiati da diversi problemi, non hanno speranza di sopravvivere». Senza contare che «alle nuove case posizionate ovunque, anche sulle poche aree verdi rimaste, dovrebbero essere anteposte altre “emergenze”, come Bucaletto. Ecco - continua - avremmo preferito che prima si disegnasse il fabbisogno abitativo reale del capoluogo, e poi si procedesse, secondo legge regionale, con il Piano operativo». Italia dei valori avrebbe voluto «il coraggio di riconfermare le strutture esistenti, per poi ampliare un pezzo alla volta». Nel programma, pun-

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ANZI

SATRIANO

Il sindaco uscente vuole la riconferma Petruzzi tenta il bis Miglionico contro Pascale Lauletta l’avversario per il governo della città di azioni necessarie al sostegno delle famiglie e volte ad incentivare il lavoro della manodopera e delle imprese locali. «Si cercherà di approvare ed attuare il Regolamento Urbanistico, nonché il completamento degli interventi già programmati e finanziati con il Programma Operativo Val d'Agri; ci si impegnerà, inoltre, per migliorare la qualità della vita e la viabilità nelle zone rurali. Negli ultimi anni il volto di Anzi è stato ridisegnato: oggi abbiamo un paese più moderno, più produttivo, più accogliente». Sul fronte opposto, invece, «con la lista “Anzi Libera e Solidale” hanno esordito i componenti della lista civica - vogliamo dare respiro alla politica locale, rilanciare la vita amministrativa, vivere una nuova stagione di protagonismo, lanciare idee e progetti che rimettano in movimento le attività sociali, culturali, politiche ed economiche della nostra comunità. Il nostro programma elettorale si basa sulle esigenze espresse dai cittadini nell'ottica di un rinnovato rapporto diretto fra pubblica amministrazione e cittadinanza. Noi vogliamo valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio costruendo fecondi rapporti con gli amministratori delle limitrofe comunità, perché tutti insieme faremo valere le nostre ragioni in un'area interna difficile, ma ricca di beni ambientali ed architettonici, di storia e di cultura, di saperi e di sapori che meritano di essere meglio conosciuti, tutelati e valorizzati». Donato Pavese provinciapz@luedi.it

SATRIANO - Presentate ai cittadini le due liste che il 6-7 Giugno si sfideranno per le elezioni comunali. Le compagini, domenica 17 Maggio, in orari e luoghi diversi, hanno fatto la loro prima apparizione pubblica. Ha cominciato la lista “Satriano insieme” capeggiata dall'avvocato Vincenzo Pascale che domenica scorsa, alle 18:00 circa, nella Sala consiliare del comune, ha esposto il programma di governo ai concittadini accorsi. Hanno subito preso la parola diversi candidati consiglieri che hanno parlato dei progetti che intendono realizzare una volta insediatisi a palazzo Loreti, l'attuale sede del comune. Vincenzo Pascale, fungendo da collante alle cose dette in precedenza, ha concluso la presentazione. Alle 20:00 circa, in Piazza Umberto I, si è mostrata agli elettori la lista “Futuro oggi” con il capolista Michele Miglionico, l'attuale sindaco del paese, che ha parlato delle cose fatte e di quelle da fare in futuro. Sono intervenuti, esprimendo apprezzamenti per l'operato di questi cinque anni, Antonio Distefano sindaco di Brienza e Costatino Di Carlo di Balvano. La presentazione si è conclusa con la proiezione di un video sull'operato della passata legislatura con riferimenti ai progetti futuri. Qualcuno in paese mormora che ci vorrebbe una campagna elettorale almeno ogni due anni, dato il grandissimo fermento che in questi giorni sta vivendo Satriano. Le persone impegnate direttamente nella sfida alle comunali, ma non solo loro, sono febbrilmente a lavoro nel cercare strategie di vittoria, ma sono al lavoro anche nel progettare

idee innovative per il bene della comunità. Alcuni punti dei programmi delle due liste sono simili. In particolare l'impegno per la salvaguardia ambientale sembra essere il cavallo di battaglia di entrambi gli schieramenti. Aumento della percentuale della raccolta differenziata e investimenti nelle energie rinnovabili, in un progetto generale che vede la presenza del territorio comunale nel costituito Parco della Val D'Agri come un'importante risorsa da utilizzare, sono capi saldi di “Futuro oggi”e“Satriano insieme”. Facendo riferimento sempre alla tematica ambientale da parte di tutte e due liste è stata ribadita la posizione assolutamente contraria ad eventuali estrazioni petrolifere nel territorio comunale. Satriano preferisce conservare questa risorsa per le generazioni future quando sarà tecnologicamente più sicuro estrarre la materia prima ed economicamente molto più vantaggioso. I toni della gara politica per il momento sono bassi. Si preferisce parlare di programmi, idee e innovazione piuttosto che cadere nella mera polemica personale. L'esito della votazione non è scontato, sarà importante per le due squadre riuscire ad accaparrarsi i voti degli indecisi, ago della bilancia di questa tornata elettorale. Appuntamento per le prossime settimane quando le macchine completamente “vestite” di manifesti degli aspiranti futuri amministratori faranno il giro del paese annunciando dai megafoni data e luogo dei comizi dove si farà di tutto per convincere la gente a votare dalla proprio parte. Rocco Perrone provinciapz@luedi.it

Anzi libera e solidale

Partito Democratico

Futuro oggi

Satriano insieme

cadidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

ANZI - Sono due gli sfidanti, ad Anzi, per la poltrona di sindaco nel paese “Presepe”. Da un lato, il sindaco uscente Giovanni Petruzzi vuol dare continuità al lavoro svolto finora dalla sua amministrazione e chiede ai propri concittadini la riconferma; dall'altro versante Donato Lauletta, funzionario alle politiche di sviluppo agricolo e rurale della Regione Basilicata, proverà a strappare il posto all'attuale sindaco puntando sul cambiamento, nella prossima tornata elettorale del 6 e 7 giugno. E' entrata sicuramente in una fase cruciale e molto rovente la campagna elettorale anzese. Petruzzi è alla guida del paese da cinque anni ed è a capo della lista “Partito Democratico”. Lauletta, invece, guida una lista civica denominata “Anzi Libera e Solidale”. In entrambi gli schieramenti sono minime le “quote rosa”: nel “Partito Democratico”, infatti, figurano tre donne (Marilena Albano, Lucia Buchicchio, Maria Teresa Ruggieri); altrettante nella lista civica “Anzi Libera e Solidale” (Angela Maria Dragonetti, Antonella Lavanga e Maria Antonietta Mancino). Entriamo, ora, nel dettaglio e scrutiamo con attenzione i programmi elettorali delle due liste. Il “Partito Democratico” ha le idee chiare per quanto concerne la programmazione per il futuro. Grande importanza sarà riservata alle politiche sociali, economiche e giovanili, alla cultura, alla valorizzazione dei beni ambientali, all'istruzione, allo sviluppo ed alle infrastrutture. Le politiche economiche, inoltre, saranno rivolte con attenzione al problema-lavoro, attraverso la promozione

DONATO LAULETTA

consiglieri Ciciani Riccardo Graziano Cutro Giuseppe Cutro Rocco Dragonetti Angela Maria Giorgio Pasquale Lavanga Antonella Mancino Maria Antonietta Motta Rosario Raimondi Mario Romano Mario Sarli Rocco Tito Donato

GIOVANNI PETRUZZI

consiglieri Albano Marilena Buchicchio Lucia in Ciani Castrignano Paolo Cicchetti Gerardo Antonio Cilibrizzi Mario Giorgio Di Ioia Saverio Pompeo Lorenzo Giovanni Passarella Vincenzo Pergolesi Francesco Ruggieri Maria Teresa Sarli Giambattista Tortorelli Vito

MICHELE MIGLIONICO

consiglieri Capece Nicola Cavallo Rocco D'Elia Maria Concetta Langone Antonio Langone Marierosa Lorenzino Mario Muro Rocco Nanni Antonio Palermo Giuseppe Perrone Rosina Polino Mario Sangiacomo Michele

VINCENZO PASCALE

consiglieri Iallorenzi Pasqualino Antonio Masullo Domenico Muro Sante Palermo Mario Pascale Antonio Pascale Marcello Pascale Rocco Perrone Maddalena Salvia Donato Salvia Michele Sangiacomo Giuseppe Vignola Donato

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Castelsaraceno Grande attesa in paese per la caratteristica “celebrazione”

Si rinnova il rito della ‘Ndenna CASTELSARACENO - La scelta è stata compiuta, gli alberi sono stati individuati, il programma può avere inizio. Si rinnova il rito della 'Ndenna e il paese avvia i suoi festeggiamenti in onore di Sant'Antonio di Padova. Come da consueto, si avvia la prima tappa del rito arboreo che, di anno in anno, continua non solo a mantenere viva la tradizione, ma a diffonderne la sua conoscenza al di là dello stesso comune montano. Ad aprire le danze, i veri depositari del sapere gli anziani e gli esperti che re-

golarmente accompagnati dagli uomini del corpo forestale dello stato, si sono recati in montagna per selezionare gli alberi che diventeranno i veri protagonisti del nuovo rito arboreo. In primis la scelta della ndenna, il fusto di faggio alto almeno venti metri, ben diritto e scorticato, la parte maschile nel simbolismo che accompagna il rito storico. Come ogni anno, il paese si riunirà nel bosco Favino, domenica 31 maggio per procedere al suo taglio e al trasporto nella Piazza di San'Antonio mediante i buoi e l'aiuto costante dei giovani. Non un solo ta-

glio perché la ndenna sarà accompagnata dalle dodici proffiche, cioè dodici piccoli faggi che verranno impiegati per innalzare la vera ndenna, quella risultante dall'unione delle due parti. Carico di simbolismo, il rito arboreo, infatti, vede l'unione delle due parti, una femminile saldamente fissata a quella maschile, rappresentazione dell'atto sessuale ma anche di un buon auspicio di fertilità per l'economia agricola. Ed è per questo che conclusa la giornata del 31 maggio, la tradizione prenderà corpo nuovamente, a distanza di soli 2 giorni per il taglio della

cunocchia. A causa della presenza delle elezioni, il taglio sarà effettuato il 2 giugno e vedrà il trsporto in paese, sulle spalle dei partecipanti e del capo cunocchia in prima fila, della cima di un pino, alta circa 4 metri. Anche lei sarà depositata presso piazza San'Antonio in attesa che i veri festeggiamenti, quelli conclusivi trovino realizzazione il 14 giugno. Sarà in questa data che il paese, inizierà la sua giornata sulle note della banda musicale che percorrerà le vie del centro, mentre gli uomini uniranno definitivamente la ndenna con la sua cunocchia, e appende-

Si rinnova il rito della n’denna

ranno, come vuole la tradizione, i premi offerti sui rami di quest'ultima. Ancora una volta non si procederà agli spari, ma solo alla risalita della ndenna, per coloro che coraggiosi

vorranno provarci alla ricerca del tanto sospirato premio da condividere con la gioia di tutti i concittadini. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Viggiano L’ex sindaco si presenta nella lista di Italia dei Valori e non mancano le polemiche

Provinciali, il ritorno di Prinzi Sul petrolio: «Poco è stato fatto nonostante le ingenti risorse finanziarie» VIGGIANO - “Un esperienza su cui contare a servizio del territorio”. Con questa frase, Vittorio Prinzi, ex sindaco di Viggiano, ritorna sulla scena politica e nel partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori, accettando la candidatura al consiglio provinciale nel collegio Moliterno che comprende anche i comuni di Grumento Nova, Tramutola e Viggiano. Per oltre venti anni sindaco di Viggiano. Uno dei fautori della “questione petrolio” , rappresentata come una grande opportunità per rilanciare attraverso le royalty l'economia della Val d'Agri. Tra coloro che da sempre hanno creduto nella sfida/scommessa sul petrolio, non nasconde una sua responsabilità per “come ancora poco o nulla sia stato realizzato , nonostante la disponibilità di ingenti risorse finanziarie”. “Mai come ora dice - bisogna finirla di piangersi addosso, rimboccarsi le maniche e mettere in campo, a servizio della comunità un impegno forte e corale della politica e delle istituzioni nel ricercare e valorizzare le tante opportunità presenti sul nostro territorio”. Dall' esperienza politica, dal PCI,

L’ex sindaco di Viggiano, Vittorio Prinzi

PDS, DS e per breve tempo PD, Prinzi si rimette in gioco con il partito di Antonio Di Pietro. Candidatura per due principi fondamentali “trasparenza e partecipazione”. La prima per i valori di legalità e giustizia e la seconda per un partito vicino e attento alle istanze della gente. “Una politica dei cittadini” chiarisce l'ex sindaco di Viggiano. Un invito alla candidatura arrivato al momento giusto”. Un occasione perché “nella nostra realtà l'impegno politico si può estrinsecare solo attraverso le istituzioni. A mio avviso, dal punto di vista del-

l'incidenza, l'impegno politico nelle istituzioni può dare ricadute concrete, altrimenti tutto diventa difficile”. Tre i punti fondamentali “coesione del territorio”. “Un dialogo e collaborazione tra enti istituzionali”. Secondo punto “Concorrere - spiega - ad un vero progetto di sviluppo del nostro territorio, non più rinviabile. Uno sviluppo ecosostenibile, soprattutto, dopo che nel nostro territorio è “calato”anche il Parco. Spenderci per questa convivenza “parco e petrolio”, “estrazione degli idrocarburi e rispetto dell'ambiente. Nell'ambito del progetto occorre utilizza-

re concretamente le risorse che abbiamo, soprattutto, in vista del day after petrolio, il giorno in cui il petrolio non ci sarà più. Fino ad oggi nessun discorso lungimirante è stato fatto. Puntare oggi che abbiamo le risorse per creare e progettare il nostro futuro. Per fare tutto ciò bisogna utilizzare risorse straordinarie, le royalties del petrolio”. E ancora sottolinea l'ex sindaco “difendere le risorse del territorio da scippi che si consumano a danno del territorio. Prima ancora di utilizzare per l'intera Basilicata bisogna utilizzare per creare lo sviluppo in Val d'Agri, per tentare quel riequilibro rispetto anche ad altre aree più sviluppate della Basilicata”. Una necessità quella di “uscire dall'isolamento in cui la Valle versa, a causa della mancanza di infrastrutture”. “Il problema dei trasporti -aggiunge Prinzi - è disastroso. Una soluzione può essere un collegamento rapido con un traforo tra Paterno e Padula. Un collegamento veloce con l'A3 SA - RC. Un collegamento di questo genere risolverebbe molti problemi”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Lauria Tutti hanno lavorato per evitare il peggio

Si incendia un camion a Galdo Scongiurata la tragedia LAURIA - Tragedia sfiorata nell’area di servizio Galdo Est di Lauria. Intorno alle 6:40 di ieri mattina ha preso fuoco un camion carico di frutta. L’ autocarro aveva il cuscinetto di una ruota in fiamme che, appena fermatosi, prendeva fuoco davanti al bar ed i distributori ed i pozzetti di carburante. Immediatamente gli impiegati del distributore Alagia Paolo, Reale Giuseppe ed Agrello Giovanni, coordinati dalla direzione, hanno fatto evacuare l’area garantendo la sicurezza dei presenti. Intorno alle 6.50 sono intervenuti anche i vigili del fuoco del gruppo di lità hanno in brevissimo tempo spento le fiamme e riportato la sicurezza nell’area. Tempestivo è stato l’intervento dell’ Anas, della Polizia Stradale e degli operatori dell’ex Asl 3.. «Questo è un episodio che qualifica in positivo tutti coloro che sono intervenuti a salvaguardia della pubblica e privata incolumità. - spiegano dall’area di servizio - La Società Zaccagnino Francesco Antonio e C. S.A.S. ringrazia i vigili del fuoco, l’ Anas la Polizia Stradale, e dell’ex Asl 3, ma anche i propri dipendenti che hanno dimostrato in una circostanza così difficile nervi saldi e applicazione delle norme di sicurezza».

Val d’Agri L’associazione culturale, nell’ultimo periodo, ha avuto diversi riconoscimenti

“Naif film”: dalla parte della lucanità VAL D’AGRI – L’Associazione Culturale “Naif Film” prosegue nel suo cammino e nel suo percorso di promozione di “lucanità”. Un messaggio, quello dell’Associazione, che, attraverso un’idea della tradizione legata al territorio da esportare ed attraverso iniziative culturali a sfondo audiovisivo, travalica gli angusti confini regionali e giunge a nuovi orizzonti. A certificare la bontà del progetto della “Naif Film” ed a impreziosirne il “pedigree” hanno contribuito gli ultimi riconoscimenti raccolti dall’Associazione alla “Prima Edizione Quadra Film Festival” con il film “Ovun-

que Miracoli – Il Taumaturgo e il Compositore scettico”, ispirato alla vita di San Francesco di Paola. La kermesse cinematografica, voluta ed organizzata dall’Associazione “Quadra” a Fuscaldo, in provincia di Cosenza, era riservata a cortometraggi, lungometraggi e documentari a sfondo religioso che ben esprimessero il connubio cinema-spiritualità. Tre i premi raccolti dal film “Ovunque Miracoli”: miglior regia, miglior attore e miglior colonna sonora. Queste le motivazioni della giuria: “La giuria assegna il premio per la Miglior Regia a Salvatore Metastasio perché ha saputo orche-

strare con tatto una storia che affronta un tema delicato, senza ricorrere a soluzioni scontate o inciampare in sensazionalismi gratuiti”; “La giuria assegna il premio per il Miglior attore al protagonista del film Ovunque Miracoli perché è riuscito a costruire con efficacia una maschera credibile al personaggio che interpretandolo con estro vibrante”; “La giuria assegna il premio per la Miglior Colonna Sonora al film Ovunque Miracoli, il quale ha “tessuto” una trama musicale che tocca le corde dell'anima, sublimando la drammaticità degli eventi narrati”. Presenti all’evento il Pro-

duttore Sassano Michele, il Regista Metastasio Salvatore, gli Attori Bottoglieri Diego e Torcasio Pino, che hanno ritirato il premio dell’Attore protagonista Tordi Alberto, ed il Compositore, il Maestro Perri Francesco della “Serrensemble”. Il film, che ha raccolto in pieno i favori della critica, nasce dall’idea di raccontare, attraverso lo scetticismo di un compositore cinematografico, il ruolo che san Francesco di Paola e la terra di Calabria trasmettono all’umanità per il raggiungimento della fede spirituale. L’obiettivo di “Ovunque Miracoli”, dunque, non è quello di limitarsi a tessere una rico-

Il manifesto dell’iniziativa

struzione storica della vita e dei miracoli di San Francesco di Paola, ma di raccontare, attraverso l’unione di due forme narrative diverse, la fiction e la ricostruzione documentaria, il percorso umano, spiritua-

le e la storia personale del Santo, la valenza del territorio calabrese e la profondità dei luoghi dove il Santo Taumaturgo, per anni, ha vissuto ed ha professato. Nuario Fortunato

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30 Melfi Domani è prevista la conferenza di servizio per il piano di caratterizzazione

«Fenice, sospendere l’attività» La Ola lo chiede a De Filippo per accertare «l’origine dell’inquinamento» MELFI - In attesta della conferenza di servizio per il piano di caratterizzazione previsto per domani negli uffici comunali di Melfi, la Ola torna a tuonare contro la Fenice. Dopo l'ordinanza del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, l‘a Ola’organizzazione ambientalista chiede al presidente della Giunta Regionale di sospendere con urgenza l'attività del termodistruttore Fenice. Provvedimento necessario, secondo l'Organizzazione lucana ambientalista, «per accertare l'origine dell'inquinamento che potrebbe derivare da un cattivo funzionamento dell'impianto e da sversamenti in falda di sostanze altamente cancerogene derivanti dal ciclo di trattamento dei rifiuti provenienti anche da fuori regione». «Gravi infatti sono le responsabilità di Fenice spa aggiunge la Ola - dal momento che l'inquinamento continua a permanere causando danni all'ambiente e alla salute dei cittadini. I valori di mercurio, nichel, cromo ed altre sostanze permangono elevati, mentre Fenice spa si sottrae dalle proprie responsabilità. I limiti ancora elevati di mercurio al di sopra di 1 microgrammo

L’INTERVENTO

Quelli che “rifiutano” ogni forma di “rifiuto”

Il termodistruttore Fenice

(limite consentito 0,1 microgrammi), di nichel di ben 20 microgrammi (limite consentito di 2 microgrammi) secondo i dati comunicati dalla stessa società Fenice al sindaco di Melfi andrebbero monitorati anche da organismi pubblici come l'Arpab, i cui vertici ci sembrano as-

senti». «Non è più possibile pensare - conclude l'Organizzazione - che i limiti elevati di sostanze fortemente cancerogene ritornino miracolosamente entro la norma senza che vi siano precise azioni di bonifica da parte dell'azienda che vi è tenuta per legge,

segnalando nel contempo eventuali anomalie di funzionamento dell'impianto». Giova ricordare che la conferenza di domani si è resa necessaria dopo i dati sull’inquinamento delle falde acquifere adiacenti il termo distruttore, Fenice della zona industriale di San Nicola.

Al “Gasparrini” consegnate le borse di studio ai più bravi FRANCESCA Bevilacqua ed Alessandra Zecchino si sono aggiudicate la borsa di studio intitolata al preside, Rodolfo Di Chio che il liceo scientifico di Melfi ha messo in palio nell’ambito della pubblicazione de “Il Vulture, laboratorio di fitoterapia”. L’opuscolo raccoglie una ricerca delle piante esistenti sulla montagna che domina il melfese alto bradano. «I ragazzi hanno scoperto che il nostro Vulture è una miniera di piante a scopo terapeutico – spiega il dirigente scolastico, Riccardo Rigante – pertanto, dal momento che la scuola deve insegnare agli studenti ad appropriarsi delle proprie risorse, non c’è studio migliore di quello svolto sul territorio per cercarne la valorizzazione. Attraverso la cultura i ragazzi del liceo hanno messo in mostra il loro territorio». Una dedica speciale. «Questo evento è stato legato anche al ricordo di una persona cara come il preside Di Chio – conclude Rigante - per cui cultura e gratitudine si sono sposate perfettamente così da educare i ragazzi a vivere in modo consapevole e partecipe». La consegna delle borse di studio, contestuale alla presentazione del manuale sul laboratorio di fitoterapia, è avvenuta alla presenza del sindaco di Melfi, Er-

Il Gasparrini

nesto Navazio, dei docenti che hanno curato il progetto, del presidente della provincia di Potenza, Sabino Altobello, della farmacista, Paola Lariccia. «Il liceo scientifico di Melfi è un punto di eccellenza della scuola lucana – commenta il presidente, Altobello – che presenta luci ed ombre ma che sicura-

mente ha una tradizione resa importante da chi, come la dirigenza di questo istituto, ne innalza la qualità». «Il manuale presentato stamattina (ieri ndr) restituisce la consapevolezza che il patrimonio e l’ecosistema del monte Vulture è assolutamente particolare. Esso va tutelato ed anche sfruttato per altri fini tra i quali l’utilizzo delle piante officinali». Il lavoro degli studenti del liceo di Melfi è stato seguito da docenti qualificati. «Il fine di questo opuscolo – prosegue l’insegnante, Maria Grazia Giorgio – era quello di avvicinare i ragazzi alla nostra realtà territoriale che è uno splendido esempio di eco sistema. Abbiamo conosciuto flora, fauna, acqua, l’ossigeno e

contemporaneamente abbiamo applicato una serie di principi chimici che studiamo ogni giorno. Per far capire, inoltre, come la chimica, che può apparire una materia astratta, sia invece estremamente presente nella vita quotidiana». «La vita - ha concluso - è chimica in azione. Gli studenti devono capire tutto ciò che ci circonda, partendo dal nostro straordinario territorio che merita ancora di essere valorizzato». Nell’aula magna del liceo Federico II, ieri le studentesse Francesca Bevilacqua ed Alessandra Zecchino hanno ritirato 250 euro ognuna grazie alla più alta media di istituto conseguita lo scorso anno e pari al 9.18. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

San Fele, domani 100 anni per Agostino SAN FELE - Cento candeline per Agostino Zupa. Domane il piccolo centro di San Fele festeggia il centenario della nascita di nonno Agostino. L’arzillo vecchietto festeggerà su una torta preparata per l'occasione alla presenza di tutta la comunità di San Fele. Un bel traguardo per l'anziano signore che dopo aver cessato la sua attività di onesto commerciante , conduce una vita semplice in compagnia della propria famiglia in Via V.Emanuele dell'abitato di San Fele.

Nonno Agostino è padre di 7 figli e tanti nipoti. L'Amministrazione comunale di San Fele, guidata dal sindaco, in collaborazione con la Biblioteca Comunale , con la partecipazione di tutti familiari e amici, ha organizzato una bella festa e un pensiero davvero speciale per il nonnino centenario. «A nonno Agostino - si spiega in una nota dell’amministrazione - il Comune gli porgerà in dono un quadretto che racchiude il proprio atto di nascita. Auguroni Nonno».

Mi rifiuto di stare zitto, soprattutto se penso che col mio dire posso disturbare qualcuno, rifiuto questo andazzo di una vita pubblica tutta incentrata sul personalismo dove si chiacchiera molto e poco si fa per realizzare le cose dette, rifiuto l'ipocrisia che ci circonda, rifiuto lo sporco, rifiuto lo spreco, rifiuto l'indifferenziata monnezza, rifiuto di vivere questa città, la mia, senza poter far niente per renderla più vivibile e a misura d'uomo. Partiamo dal traffico sempre più opprimente e deregolamentato (vedi l'inefficienza del servizio di polizia), così come senza regole è la gestione dei parcheggi, per non parlare della tragica mancanza di isole a traffico limitato pure la domenica. Tra i tanti problemi si pone anche uno di tipo ambientale, un ambiente che tutti vogliono sano, ma che molti deturpano, riducendo le strade appena fuori dell'abitato a discariche a cielo aperto, anche qui contravvenendo con i fatti le parole dette. Parliamo poi del continuo riempimento dei canali naturali di sfogo per le acque piovane che pone un problema di vera emergenza per l'assetto idrogeologico del territorio e del bacino idro-minerario. Eppure non si fa nulla o quasi, in diverse zone del paese i bidoni sono rotti e insufficienti a contenere il volume di rifiuti e la sporcizia continua ad accumularsi al di fuori del punto di raccolta, sotto lo sguardo spesso distratto degli operatori ecologici; Il servizio in una certa misura lo paghiamo, siamo certi che con questo andazzo anche quando ci sarà il nuovo gestore del servizio ambientale non risolveremo il problema. Non sarà forse meglio mettere mano definitivamente alla riorganizzazione degli uffici addetti al controllo dei servizi esternalizzati dando loro meriti e demeriti secondo i risultati raggiunti. Deturpare l'ambiente è facile, mantenerlo pulito e vivibile è più faticoso e difficile ma nemmeno ci proviamo. Se il taglio dell'erba si facesse prima che questa diventi una selva, così come, se la potatura degli alberi non fosse demandata ad eventi atmosferici di “stagione invernale” pure scarsa ultimamente, se le ville fossero ben illuminate e le panchine fisse al proprio posto e non divelte, sicuramente si vivrebbe meglio. Mi Rifiuto di pensare che in questa nostra città non si possa fare una po-

Uno scorcio di Rionero

litica energetica, della quale tutti parlano ma alla quale nessuno si dedica, in primis l'amministrazione che fino ad oggi non ha messo mano ad alcuna iniziativa concreta, eppure basterebbe poco, il problema è culturale, una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle politiche di contenimento dei consumi e sul risparmio delle risorse produrrebbe effetti positivi, senza contare gli incentivi che sarebbe auspicabile ricercare e ottenere per installare impianti solari termici e fotovoltaici, sarebbe bene che l'argomento fosse inserito nel nuovo regolamento Urbanistico (che credo sia ora di portare in consiglio per l'adozione). E' forse comodo non parlare di tutto questo? è comodo non parlare di rifiuti, di risparmio, di appalti per la gestione dei servizi, di lavori pubblici che sono appannaggio sempre di ditte esterne alla nostra comunità ( chissà perché?), anche quando si fanno gli affidamenti a trattativa privata. A me tutto ciò non va bene e mi rifiuto di stare zitto, mi rifiuto di essere complice di situazioni poco edificanti come queste. Il solo pensiero di non essere in grado di modificare alcun che mi disturba. Di più mi disturba però l'ipocrisia che mi circonda, quando parlo tutti sono attenti o almeno così danno ad intendere, fanno evidenti cenni di approvazione con il capo, salvo poi smentire tali cenni con i fatti e cioè non alzando un dito per migliorare le cose. Svegliamoci!!! Il tempo passa inesorabilmente e continuando con questo modo di seminare non si raccoglieranno buoni frutti . Giovanni Colangelo Capogruppo Pdci Rionero in Vulture

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Il candidato alla carica di cittadino: «Chi ci ha amministrato è stato ottuso e cieco»

«Far tornare grande Venosa» Si presenta alla città di Orazio la lista capeggiata da Bruno Tamburriello VENOSA - Programmi e candidati della lista “Progetto Città -Tamburriello Sindaco” sono stati presentati nel corso di un incontro con i cittadini, tenutosi nel salone dell' Hotel “Il Guiscardo” di Venosa”. «Per vincere una competizione elettorale bisogna aver un buon candidato sindaco, un buon programma e una buona lista ha detto in apertura di serata Michele Giorgio - E noi abbiamo il miglior candidato sindaco, una lista fatta da persone che alla politica non chiedono nulla in cambio del loro impegno, e un poderoso programma di rinascita di Venosa». Far tornare grande Venosa: questo l'imperativo categorico che ispira il programma elettorale, che prevede interventi specifici per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale- storico, il potenziamento delle infrastrutture, la tutela del territorio e dell'ambiente, lo sviluppo dell'artigianato e del commercio, la riqualificazione urbana, progetti nel sociale che guardano ai giovani, ai

A sinistra i candidati, sopra Tamburriello

disabili, alle donne, agli anziani. Il tutto realizzando politiche trasparenti, con il coinvolgimento diretto dei cittadini. Tre grandi scommesse qualificano e caratterizzano il programma: la creazione di un “Consorzio Turistico”, che connetta il mondo delle imprese e del turismo con le opportunità presenti sul territorio; la costituzione di una “Fondazione Venosa”, che favo-

risca e sostenga iniziative a carattere sociale e umanitario; l'avvio di un “Sistema dei Luoghi”, che individui e riqualifichi spazi e strutture pubbliche, da valorizzare e destinare all'uso collettivo. Il programma è il risultato di contributi venuti dai vari settori vitali della comunità venosina, che hanno trovato, appunto, la sintesi nel “Progetto Città”. Presentati anche i candi-

dati della lista: Alfonso Albergo, Luciano Buompensiere, Daniel Cavallo, Domenico Cavallo, Lorenzo Cicenia, Roberto Di Polito, Rocco Divietri, Luisa D'Urso, Rosanna Fabbrizio, Vincenzo Lotito, Rocco Manieri, Saverio Mongiovì, Rocco Monteverde, Giuseppe Nolè, Vincenzo Pellegrino, Antonio Pippa, Rocco Prosperato, Piero Antonio Termine, Sebastiano Troilo, Pietro Visaggio. Per ogni candidato sono

state presentate le principali tappe della vita, evidenziate competenze e professionalità, obiettivi e aspirazioni. Ad unire persone così diverse in una squadra un collante particolare:l' amore per la propria città e a voglia di impegnasi per far decollare Venosa. A scaldare i cuori dei tantissimi cittadini che gremivano la sala e a dare la carica per la conquista di Palazzo Calvini il candidato

sindaco, Bruno Tamburriello, che ha ricordato i successi ottenuti nelle due precedenti esperienze alla guida di Venosa e a evidenziato gli insuccessi dell'attuale amministrazione, colpevole di aver bloccato lo sviluppo. «Chi ci ha amministrato è stato ottuso e cieco: la città è mortificata, i venosini sono demotivati - ha sottolineato Tamburriello - Per riscattare la nostra città da una condizione servile, da una politica nemica della nostra comunità, dobbiamo aprire con forza tre vertenze:sanità, discarica e viabilità». Una stoccata anche all'altro candidato sindaco. «Il nuovo, specie se sconosciuto è come l'uovo di Pasqua: crea attesa, ma poi bisogna accontentarsi della sorpresa -ha concluso Tamburiello - Non sottoscriviamo inutili contratti, ma stringiamo con gli elettori un patto sociale, il cui rispetto trova conferma nei nostri comportamenti pregressi» . Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Venosa, grande successo per “Culture a porte aperte” VENOSA - La cittadina oraziana ha aderito al progetto Cultura a Porte Aperte promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l'intento di dare la massima trasparenza nei settori dei beni Culturali e del Turismo. Ci sono state visite guidate al museo, all'area archeologica ed ai complessi monumentali della cittadina. Di particolare interesse è stata la visita, dopo lunghi lavori di recupero statico e funzionale, al complesso delle Catacombe ebraiche, aperto nell'ottobre del 2007. Oltre a scuole provenienti da fuori Regione, anche il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa ha partecipato con alcune classi alla visita del Museo archeologico nazionale ospitato tra i bastioni del Castello aragonese, fatto costruire da Pirro del Balzo nel 1470. Ad accogliere le comitive liceali c'era la presidente della Fidapa, Marirosa Orlando, che ha illustrato con dovizia tutto il materiale collocato nel museo. «Nel bastione nord l'esposizione dei reperti, rinvenuti a Venosa ed in alcuni centri limitrofi, è dedicata interamente alla Preistoria, con un percorso cronologico che dal Paleolitico giunge fino all'età del Bronzo. Sono esposti sia reperti appartenenti a collezioni private, provenienti da diverse località del territorio di Venosa, sia materiali rinvenuti in scavi archeologici sistematici: Notarchirico, Loreto (Paleolitico), Rendina, Leonessa di Melfi (Neolitico), Toppo Daguzzo, Lavello (età del Bronzo). Da segnalare

un frammento del femore di una donna vissuta circa 300.000 anni fa, fra i più antichi esemplari di homo erectus rinvenuti in Europa. Il percorso museale dedicato all'età storica è articolato in cinque sezioni, corrispondenti a fasi cronologiche ben distinte. Fase preromana: sono esposti significativi reperti datati tra il V e il III sec. a.C.. tra questi il noto Askos Catarinella, con rappresentazione di un funerale indigeno celebrato secondo canoni diffusi a Roma, a conferma del precoce adeguamento delle aristocrazie daunie ai modelli cul-

turali della nuova potenza dominante. Prima fase della romanizzazione: materiale risalente all'età Repubblicana (terrecotte, statuette, monete emesse dalla zecca di Venosa, ceramiche). Fine Repubblica-età augustea: si segnalano due importanti documenti provenienti da Banzi: l'auguraculum, costituito da nove cippi in pietra iscritti, utilizzato per trarre gli auspici necessari al conferimento di cariche pubbliche, e la tabula bantina, una lastra di bronzo recante un'iscrizione in osco di carattere pubblico. Età imperiale: numerose epi-

LA PRECISAZIONE

Lista “Vivi Acerenza” candidato sindaco GAETANO LO RUSSO

consigliere Campagna Giuseppe Cappiello Gerardo Cardillo Alessia Caterina Cimino Canio Cimino Giuseppe Fortunato Michele Gilio Francesco La Gala Nicola Lancellotti Caterina

Monetta Michele Pafundi Rocco Palo Michele Pepe Antonia Pietragalla Chiara Pomponio Luigi Sileo Tommaso

Per un errore di sistema il sindaco e il simbolo della lista “Vivi Acerenza” nella pagina speciale sulle elezioni è stata sbagliata. La riproponiamo scusandoci con gli interessati.

grafi. La collezione di scultura del museo si recentemente arricchita di una testa di Diadumeno, opera in marmo del Ii sec. d.C. tratta da un modello originale bronzeo dello scultore greco Policleto, risalente alla seconda metà del V sec. a.C. L'ultimo periodo esposto è quello del tardo impero-età normanna. Sono esposti reperti provenienti da sepolture rinvenute nella città e nel territorio, tra cui si segnalano alcuni corredi di tombe longobarde con ornamenti in oro e argento». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

gli studenti del Liceo mentre visitano il Museo ed una foto fatta all'esterno del Castello Pirro del Balzo

Venosa, il consigliere del Pdl Pippa attacca l’amministrazione comunale VENOSA - «L'attività comunale del Comune di Venosa continua imperterrita. Nonostante dal 22 aprile sia scattata la norma statale che vieta l'adozione di qualsivoglia provvedimento non sia caratterizzato dalla urgenza e dalla improrogabilità». E’ la denuncia del consigliere del Pdl Antonio Pippa. «Infatti - continua - in seno al Consiglio Comunale della città di Orazio, continua imperterrita la discussione sulle quasi trecento osservazioni presentate ai cittadini contro il Regolamento Urbanistico adottato dal Comune. La ratio della norma è chiara. Infatti il legislatore ha cercato di impedire interferenze fra l'amministrazione attiva e la libera scelta degli elettori. Guarda caso, a Venosa, la discussione di circa trecento osservazioni, tutte relative ad altrettanti interessi dei privati, potranno, in periodo di campagna elettorale, essere accettate o disattese, creando un clima di assoluta dipendenza dei cittadini interessati, al comportamento degli amministratori in carica. Una scelta opportunisti-

ca, di scarso valore etico, di dubbia legittimità, che impone una riflessione generale di come si amministra oggi il territorio da parte del centro sinistra». «Il continuo ricatto elettorale, - riprende il condizionamento continuo, che fa diventare una grazia del potente di turno, quello che corrisponde semplicemente ad un diritto, non può passare ancora una volta inosservato, ma merita una condanna generale da parte proprio di quei cittadini, le cui istanze corrono il serio rischio di venir guardate con la lente interessata di chi entra in una competizione elettorale con il coltello dalla parte del manico». «Contravvenire alla norma statale, cnclude - in ossequio ad una presunta e neanche provata, urgenza e improrogabilità degli atti che si intendono adottare, significa condizionare la libera scelta degli elettori impunemente, secondo una interpretazione affatto singolare, che potrebbe non avere uguale in tutto il territorio nazionale».

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Necessario l’allargamento alla provincia. Labriola: «Prendiamo spunto dall’esperienza di Genova»

Matera 2019, tutti coinvolti Quattro dei sette candidati alla presidenza della Provincia: «Traguardo prezioso» LA VOLONTÀ comune di impegnarsi per un traguardo importante per l'intero territorio della provincia di Matera. La capitale della cultura è un risultato trasversale che troverà il consenso dei maggiori concorrenti alla presidenza della Provincia di Matera a prescindere da come andranno le cose il 6-7 giugno. E' questo il punto di incontro che è stato garantito ieri mattina nel corso dell'incontro tenutosi a Palazzo Gattini e promosso dall' “Associazione Matera città della cultura 2019”. Ad introdurre l'appuntamento il presidente Francesco Salvatore e il responsabile tecnico dell'associazione, l'avvocato Raffaello De Ruggieri. Salvatore in particolare ha sottolineato la necessità di allargare il comprensorio coinvolto fino a raggiungere almeno i 150mila abitanti, coinvolgendo quindi l’intera provincia e i Comuni più vicini della Murgia. Presenti al confronto dibattito che si è sviluppato in tempi brevi vertendo esclusivamente sul traguardo e sulle scelte verso Matera città della cultura 2019 che dovranno necessariamente essere fatte nell'arco della prossima legislatura visto che una scelta è attesa per il 2013. Quattro i candidati alla presidenza presenti all'appuntamento cioè Franco Stella, Saverio D'Amelio, Leonardo Pinto e Giuseppe Labriola. Mancavano invece Rosa Mastrosimone, Vincenzo Ruggiero e Domenico Martino. “Si tratta di un progetto affascinante che ha i presupposti anche sotto un profilo storico-ambientale, ci sono le caratteristiche necessarie” ha spiegato Saverio D'Amelio candidato Presidente per l'Mpa, “mettiamo in gioco il nostro patrimonio e lasciamo spazio alla cultura per Matera città della cultura. Per questo serve una mobilitazione amministrativa e politica che abbia non solo il sostegno di Comune e Provincia ma anche di un investimento a livello nazionale. Purtroppo”, lo dico per esperienza, “la politica della nostra regione è debole. Non vedo la capacità di incidere a livello nazionale e si tenga conto che a livello nazionale le proposte che riguardano il Nord del paese vengono immediatamente condivise, quando riguardano il Mezzogiorno si finisce sempre per spaccare il capello in quattro. E' per questo che credo anche i politici dovranno essere all'altezza di questo progetto per il quale adesso sono impegnato ancora di più”. L'appello ad un coinvolgimento più ampio di D'Amelio è stato in sostanza confermato anche dal candidato del centrosinistra, Franco Stella che ha spiegato: “Credo che a questo tipo di iniziativa che accolgo con favore, abbiano aderito pezzi del mondo economico e sociale che non potevano

Franco Stella apre la sua campagna elettorale

«Vincerò questa scommessa ma non so chi è il mio avversario»

Franco Stella sul palco con De Filippo e Nigro (Videouno)

Il confronto della mattinata su Matera città della cultura 2019

Pinto propone un impegno per la pace contro il nucleare certo rimanervi fuori, Non posso io che riconfermare la volontà di portare avanti questo progetto che non può vedere impegnati solo gli enti pubblici ma bisogna coinvolgere anche altri soggetti pubblici ma certo anche privati. Ci vuole un nuovo approccio perché questa scommessa si possa portare avanti in modo energico, le scelte del territorio e i fallimenti industriali sono stati in questi tempi penalizzati. Ora bisogna sperare di fare di più proprio affidandosi alla cultura ed al turismo”. Le risorse culturali e di riflesso anche turistiche sono proprio quelle che Matera dovrà cercare di valorizzare attraverso questa importante chance che ha bisogno di caratterizzarsi in maniera unica, una proposta in questo senso è arrivata da Leonardo Spinto, candidato de “La Grande Lucania”: “è arrivata l'occasione per parlare di cultura, di Matera, dei Sassi e si ha oggi la conferma che la cultura non ha colori politici” ha spiegato Pinto citando un episodio di oltre trent'anni al Parlamento europeo nel quale si erano trovati d'accordo eminenti esponenti delle più diverse provenien-

D’Amelio chiede il coinvolgimento degli organi nazionali

ze politiche, “noi credo adesso dobbiamo necessariamente aprirci ad un ragionamento culturale diverso, mi interessa innanzitutto chiarire l'obiettivo di quest'assegnazione che è migliorare la comprensione reciproca tra cittadini europei, noi dovremo riuscire a caratterizzare la città con qualcosa di diverso come ad esempio far diventare Matera, città della pace che respinge qualsiasi tipo di guerre come strumento per non condividere alcune posizioni oppure ancora Matera città contro il nucleare. Sono questi”, conclude Pinto, “dei possibili valori aggiunti per arrivare all'obiettivo che necessita anche di comportamenti virtuosi sotto un profilo amministrativo”. Infine la proposta: “vista la necessità di allargare i confini territoriali, credo bisognerebbe allargare l'obiettivo di Matera città della cultura 2019 all'intera Basilicata”. Ha chiuso la serie degli interventi soffermandosi sulle stesse questioni ma introducendo anche una proposta il candidato presidente del centrodestra Giuseppe Labriola che ha spie-

gato: “Le amministrazioni comunale e provinciale sono già impegnate in questo tipo di battaglia per la quale, visto la vasta portata, ci deve essere un coinvolgimento a livello regionale che comprenda anche tutte le intelligenze culturali. Mi permetto poi di avanzare una piccola proposta, Genova è stata nel 2004 capitale della cultura e credo che potrebbe essere utile instaurare un rapporto con chi ha già avviato un progetto e quali sono stati i risultati che il percorso da loro intrapreso è riuscito a raggiungere. Concludo sottolineando come su questo impegno credo che ci ritroveremo tutti quanti a prescindere dai risultati elettorali”. Il primo appuntamento pubblico di confronto sia pur limitato ad un tema attuale come Matera città della cultura si è così concluso con l'annuncio del presidente dell'Associazione Salvatore di una visita dell'ex sindaco di Genova, Pericu per spiegare attraverso una serie di seminari formativi l'esperienza fatta da Genova. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

«IL CENTROSINISTRA materano è, più che altrove, unito, compatto. Non è stata un’operazione di saldatura a tavolino, quando i partiti di centrosinistra hanno chiesto di candidarmi alla guida della Provincia non hanno scelto di designare un gregario, qualcuno che si sia distinto per l’assoluta fedeltà ad un persona». Sono le parole con cui Franco Stella ha aperto ieri sera a Matera la sua campagna elettorale sottolineando la compattezza della sua coalizione, le scelte del Governo nazionale che penalizzano la Basilicata e le emergenze del lavoro che quotidianamente Matera e la sua provincia devono affrontare. Ma naturalmente non sono mancate le battute al veleno all’avversario cioè il centrodestra del candidato Labriola ma anche del sindaco Buccico: «sia chiara una cosa: noi siamo tranquilli, siamo sereni, non ci preoccupano le allusioni e le minacce quelle che qualcuno chiama “Le Verità”, e quali sarebbero queste verità? Certo molti di noi qualche domanda e qualche verità su alcuni

fatti accaduti in passato e rimasti, sino ad ora piuttosto oscuri vorrebbero saperla” ha attaccato Stella da piazza Vittorio Veneto davanti ad una platea attenta e poi ha rincarato: «noi siamo stati chiari con gli elettori, qui c’è un candidato che si chiama Franco Stella e che tutti conoscono. Ma dall’altra parte sino ad ora non è nemmeno chiaro chi sia il candidato. Anzi più passa il tempo e più mi convinco che sotto ci sia un imbroglio». Poi l’altra stoccata ironica: «la nostra sfida, la nostra scommessa - del resto voi sapete che io sono un esperto di scommesse ne hanno parlato anche i giornali - riguarda tutti noi, è la sfida di chi amministrerà la Provincia conoscendo quali sono i reali problemi e bisogni». Infine l’ultima annotazione: «abbiamo un’idea di questo territorio che deve vederci procedere a testa alta anche quando ci confrontiamo con il Governo. Vogliamo rafforzare un bene prezioso: la reputazione. E non la svendiamo a nessuno». p.quarto@luedi.it

Oggi ore 20 a Policoro il candidato Franco Stella incontrerà gli elettori di Policoro in piazza Heraclea. Oggi Leonardo Pinto di “La Grande Lucania” terrà un comizio alle ore 19,30 a Bernalda ed alle ore 21 a Rotondella, insieme al candidato del collegio di Rondella Avv.Antonio Rizzo. Oggi a Bernalda alle 20 sarà il vicepresidente vicario del gruppo parlamentare del Popolo della Libertà a Montecitorio, Italo Bocchino, a salire sul palco con Labriola al comizio, previsto in corso Umberto I angolo via Machiavelli. Oggi a Matera comizio in piazza Vittorio Veneto alle 20,30 del sindaco di Matera Nicola Buccico.

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Matera


Acito: «Per ripristinarle dovremo attendere la sentenza del Tar sul ricorso presentato»

Centro storico senza le strisce blu Residenti e commercianti occupano in gran parte le nuove strisce bianche SONO ancora indefiniti i termini per il ripristino delle strisce blu nel centro storico. In attesa dell'assegnazione della gestione dei parcheggi a pagamento, vige per l'automobilista l'obbligo di esibizione del disco orario per la sosta, che non può superare un'ora. Tuttavia, sono molti coloro che, contravvenendo al regolamento, occupano i parcheggi per diverse ore, limitandosi a cambiare l'indicazione dell'orario di arrivo sul disco e rendendo così difficile la ricerca di un parcheggio nel centro. Inoltre, in alcune fasce orarie (dalle 14 alle 16 e dalle 20,30 alle 8,30 del giorno successivo) le ex strisce blu, attualmente colorate di bianco, sono occupate in gran parte dalle auto dei residenti del centro, che sono tenuti ad esibire l'apposito pass rilasciato dal Comune, così come prevede il regolamento vigente. “La situazione dell'ordinamento dei parcheggi del centro storico, ha dichiarato il vicesindaco Saverio Acito -, che comprende anche i Sassi e piazza Duomo, è ancora ferma, ma non per colpa dell'Amministrazione comunale. Infatti, prima di poter procedere attendiamo obbligatoriamente la sentenza del Tar sul ricorso presentato da una società esclusa dalla gara per la gestione dei parcheggi a pagamen-

Ponte del 2 giugno e auto Timori di chi sta nei Sassi

Le ex aree blu in città e a lato il vicesindaco Acito

to”. Nel frattempo, da parte dei residenti dei Sassi e di piazza Duomo sono state avanzate alcune proposte all'Amministrazione comunale relative alla questione dei parcheggi. Fra le richieste, oltre a quella del potenziamento dei servizi e dei mezzi pubblici, anche la possibilità di parcheggiare gratuitamente nelle aree blu, così come già avviene in moltissime città italiane, e la creazione di un'area di sosta negli antichi rioni in tufo ed in alcune aree circostanti il centro storico. In più occasioni, inoltre, i circa quattrocento residenti di piaz-

za Duomo hanno ricordato che la legge 771 del 1986 sul recupero dei Sassi e tutti i Piani di recupero biennali privilegiano il recupero residenziale, prevedendo esplicitamente il traffico e la sosta riservati ai residenti, per assicurare condizioni di vivibilità. “Si tratta di proposte - ha spiegato Acito - che l'Amministrazione valuterà. Saranno previste anche tariffe agevolate per i residenti del centro storico che vorranno fare uso dei posteggi al coperto. Per piazza Duomo, che non sarà più zona di parcheggio, prevediamo un potenziamento dei mezzi

pubblici e la possibilità solamente del carico e scarico per gli automezzi. Per quanto riguarda i Sassi, invece, una migliore mobilità potrà essere garantita con la creazione di ascensori e l'uso di mezzi pubblici elettrici. Una buona idea per un privato può essere proprio quella di assicurare nei rioni in tufo, dove il traffico sarà sempre più limitato, un servizio di trasporto delle persone con mezzi elettrici. Nel frattempo, è molto probabile che per la prossima estate i Sassi siano serviti da un pulmino”. Biagio Tarasco matera@luedi.it

NEL PONTE di Pasquetta ci si è messa anche la pioggia a peggiorare il disagio dei residenti e dei commercianti dei Sassi di non poter raggiungere, almeno fino alle ore 20,30, le loro abitazioni o i posti di lavoro con la macchina. Traffico interdetto agli automezzi anche per altri tre giorni durante il successivo ponte del primo maggio. A quel punto le proteste di residenti e commercianti si sono fatte sentire, ma ora temono lo stesso che nell'imminente ponte del 2 giugno possa verificarsi la stessa situazione. Angelo Giannella, cuoco del ristorante “Le Botteghe” e residente nei rioni in tufo, proprio non se lo augura. “Nei giorni di chiusura completa al traffico dei Sassi - ha dichiarato - sia i residenti che i commercianti sono stati costretti a subire una serie di disagi. Ma i problemi hanno investito pure i turisti, i quali, carichi di valige, hanno dovuto percorrere molta strada, anche sotto la pioggia, per raggiungere gli alberghi. Inoltre, a me è capitato di attendere per mezz'ora il passaggio di un mezzo

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pubblico che continuava a tardare, costringendomi così a recarmi al lavoro a piedi, se non volevo aumentare il ritardo. Disagi enormi li hanno subiti anche le famiglie che dovevano spostarsi con bambini piccolissimi o persone anziane. Senza considerare - ha aggiunto Giannella - che privare dell'uso immediato di un automezzo un commerciante significa costringerlo a non poter affrontare alcune eventuali emergenze, sia di approvvigionamento sia di piccoli incidenti. Per questo nei giorni di chiusura al traffico ho preferito parcheggiare lo stesso l'auto nei pressi del ristorante, anche se ho preso una multa. Comunque ora mi auguro che per il ponte del 2 giugno l'Amministrazione comunale non prenda la decisione di chiusura completa al traffico dei Sassi”. Un rischio, per residenti e commercianti, sul quale il Comune non si è ancora espresso. “Per il momento -ha detto il vicesindaco Saverio Acito- non è stata presa ancora alcuna decisione. Decideremo nei prossimi giorni”. b.t.

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Matera 33

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Rosanna

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

Ciclismo, Memorial Bellomo

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Buon compleanno!!! Un grande abbraccio da tutti gli amici e da...Lupin. Ricorda che stasera si deve far festa: “Ci andiamo a prendere un gelatoooooo?”

Si terrà oggi il “Memorial Giuseppe Bellomo”, campionato regionale giovanissimi (dai 6 ai 13 anni) organizzato dall'Associazione Emme Ti Cycling, con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Matera. Nei giorni scorsi è stato anche presentato il primo campionato regionale ciclo amatori “Città dei Sassi”, in programma il 5 luglio. SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO

Da domani Festa del gelato Torna dopo vari anni di assenza la “Festa del gelato”. Un vero toccasana per questa estate anticipata. L' evento, ideato e organizzato da “Caffè Schiuma” di Matera - in Via Tommaso Stigliani, 92 - è alla sua seconda edizione ed allieterà i piccoli materani con prelibati e genuini gelati artigianali da lunedì 25 a venerdì 29 maggio 2009. Cinque giorni con sua maestà il gelato, da non perdere.

dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA ANTONIETTA Via Dante snc PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/382332

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Batizado di capoeira COME tutti gli anni anche nel 2009 ci sarà il quarto Batizado di Capoeira del Gruppo Oxossi a Matera. L'evento è articolato iniziato ieri nella fantastica Piazza San Pietro farà da cornice al Batizado e Rodas de Mestre prevede per quest’oggi gli allenamenti e anche gli stage presso il Centro Sportivo Andrea Fortunato. «La chicca - promettono gli organizzatori dell’appuntamento - è rappresentata dalla registrazione video e audio del primo cd/dvd del Gruppo Oxossi Matera». La capoeira è una lotta brasiliana di origine africana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti, per questo spesso scambiata per una danza.

Al Musma opere di Afro Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Fort Apache 18 - 19,45 - 21,40

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•KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Riposo

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Angeli e demoni 17 - 19,20 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 17 again Orari al botteghino •CINEMA ANDRISANI•

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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34 Matera Agenda


Le tecniche di raccolta al centro della conferenza internazionale di Bari che inizia giovedì

Acqua, l’esempio dei Sassi Si aprirà con il saluto del sindaco Buccico, tra gli esperti anche Pietro Laureano Le tecniche di restauro e il sistema di raccolta delle acque che hanno consentito per secoli di alimentare le abitazioni dei Sassi di Matera e la rete di distribuzione dell’habitat rupestre per gli impieghi agrozootecnici, saranno esaminati nella seconda conferenza sull'acqua sul tema «Water and Wastewater Technologies in ancient civilisation» in programma a Bari dal 28 al 30 maggio e organizzata dall’Iwa (International Water Association). Lo ha reso noto l’architetto Pietro Laureano, presidente della società Ipogea, esperto dell’Unesco nella lotta alla desertificazione e fondatore della Banca mondiale per le conoscenze tradizionali delle Nazioni Unite, che illustrerà le peculiarità dell’antico sistema di raccolta delle acque. «L'argomento – ha detto Laureano – è di particolare attualità perchè le antiche tecniche idriche del Mediterraneo possono costituire soluzioni ancora idonee per rispondere al collasso degli ecosistemi, alla desertificazione e alla crisi idrica. Conoscenze applicate fin dal Neolitico nell’area delle Murge pugliesi e lucane, avevano reso questi luoghi dei giardini fertili, luoghi che soffrono ora

Ambiente e speleologia studiati nella Murgia da docenti austriaci

Il sindaco Nicola Buccico

L’architetto Pietro Laureano

per l’abbandono di queste pratiche, per la mancanza di acqua e per il dissesto idrogeologico». Per l’occasione è prevista una visita a Matera il prossimo 30 maggio di 60 esperti provenienti da vari Paesi a visitare i sistemi idrici dei villaggi neolitici della Murgia materana e i Sassi, che costituiscono una esperienza di successo di restauro dell’ecosistema con tecniche tradizionali. Il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico aprirà a Bari i

lavori del Convegno Internazionale sull'Acqua, dal titolo Water and Wasterwater Technologies in Ancient Civilizations, con un intervento di saluto ai convegnisti. Nel suo intervento il Sindaco Buccico rappresenterà il significato della risorsa acqua con l'esempio fornito dalla città di Matera con il suo complesso ed assolutamente peculiare sistema di raccolta delle acque all'interno dei Sassi. Il convegno, organizzato dall'IWA (International Wa-

ter Association) in collaborazione con la Federutility, è un simposio in cui è al centro dell'attenzione il bene acqua. Attraverso un contributo di scienziati, esperti in risorse idriche e professori universitari provenienti da tutte le parti del mondo come Corea, Giappone, Israele, Grecia, Inghilterra, Spagna, Finlandia, Iran, Cina, Italia, si approfondirà il problema annoso della raccolta e conservazione dell'acqua, con una particolare attenzione ai paesi aridi.

Architettura, ambiente, etnologia e speleologia sono i campi di studio che una delegazione di docenti e allievi della Univarsitaet fuer Bodenkultur Wien (Boku), l’Università di Scienze della terra di Vienna (Austria), stanno compiendo nell’area della Murgia appulo-lucana, tra Matera, Altamura e Gravina (Bari). Lo ha reso noto l’architetto materano Angelo Stagno, docente di architettura a Vienna e coordinatore di iniziative con gli atenei austriaci. Nel gruppo di esperti c'è anche uno storico di architettura, Can Tabor, dello studio Hadid di Vienna. Gli studiosi hanno tra l’altro effettuato sopralluoghi alla Grotta dei Pipistrelli di Materna e al «Polo», la dolina di Altamura che sarà utilizzata per uno studio su una «isola climatica al negativo», in relazione alla profondità del sito. I due siti murgiani saranno tra l’altro al centro della trasmissione scientifica «Universum» della tv austriaca Ors. Il lavoro degli austriaci è supportato anche dalle rilevazioni tridimensionali con laser scanner della società materana Aesse progetti, che ha presentato l’attività svolta all’Ente Parco dell’Alta Murgia. Sono in corso,intanto, contatti con l'Università degli studi della Basilicata per una collaborazione in vari settori.

«Molti i bandi in cantiere in diverse regioni tra cui anche la Basilicata» Traffico rallentato per poco meno di mezz’ora

Archeologia ricca di occasioni Il presidente regionale dell’Ana Preite ha parlato agli studenti

aaaa

MATERA - L'archeologo alle prese con il mondo del lavoro. Si è tenuto presso la sede dell'Università degli studi della Basilicata - polo umanistico via san Rocco a Matera, il convegno-assemblea dell'Ana Basilicata sulla questione “Archeologia tra presente e futuro: l'archeologo e il mondo del lavoro”. La mattinata di lavori è cominciata con il saluto di Massimo Osanna, direttore della giovane Scuola di Specializzazione in Archeologia. Il primo intervento è stato affidato ad Ada Preite, presidente regionale dell'Ana e caratterizzato sulla relazione fra università e libera professione. Poi, sempre per l'Ana, hanno relazionato Marco Di Lieto e Tonia Giammatteo, che hanno avuto il ruolo di presentare le attività svolte sul campo. Poi altre personalità ancora dell'Ana. Tra le altre cose, al seminario è stata trattata la proposta di legge n. 1614 del 5 agosto 2008 “sulle modifiche al Codice dei Beni Culturali e del paesaggio in materia di professioni dei beni culturali”. La Preite, fra le altre questioni, ha voluto pun-

tare l'attenzione sulla verifica preventiva d'interesse archeologico, ovvero sul bisogno di intervenire in maniera non estensiva prima di procedere con scavi che potrebbero persino andare a intaccare qualcosa di più importate custodito sotto il terreno e non solo. Inoltre, la Preite, anche allacciandosi idealmente a questo argomento esposto, a proposto a studentesse e studenti interessati alcuni dei bandi attualmente messi in cantiere da Calabria, Basilicata, Toscana, ecc. Dove, in virtù di alcune specificità, esistono certezze di lavoro per archeologi e altre figure che lavorano nel campo dei beni culturali, come di ditte specializzate in un certo tipo di lavori pubblici. Ada Preite, insomma, ha fatto capire ai futuri archeologi che ci sono concrete possibilità di lavoro nel settore, tanto per cominciare. Una sottolineatura che dovrebbe aprire il cuore di ragazze e ragazzi che hanno pensato di seguire questa strada per i loro studi. Nunzio Festa matera@luedi.it

Tamponamento bus contro auto in via Passarelli

Traffico rallentato ieri mattina in via passarelli a Matera a causa di un tamponamento tra un autobus del servizio urbano ed una autovettura. Intorno alle ore 11 e 35 all'incrocio tra via Passarelli e via Torraca il mezzo pubblico che effettuava la linea 10 ha urtato la vettura, una Opel Vectra station wagon mandando in frantumi il lunotto. Il sinistro non ha avuto alcuna conseguenza ne per i passeggeri dell'autobus né per gli occupanti la vettura, tuttavia le persone sull'autobus sono scese ed hanno dovuto proseguire a piedi per permettere di stabilire le responsabilità del tamponamento. Dopo circa una decina di minuti l'autobus è stato spostato ed il traffico è potuto riprendere a scorrere regolarmente. g.m.

L’autobus in via Passarelli

Incidente con due feriti Lavoro degli alunni delle elementari. Il sindaco: «Il Comune farà il suo per manutenzione» in via Nazionale Giardino Cappelluti rimesso a nuovo L’incidente di ieri in via Nazionale

(Videouno)

Incidente stradale in via Nazionale, coinvolti una Kia ed un ciclomotore Aprilia con a bordo padre e figlia. La peggio è toccata ai passeggeri del ciclomotore. Mentre i due scendevano da via Nazionale, in direzione villa Longo, all'altezza di via Salvemini, l'automobile Kia che stava svoltando per immettersi nella traversa, impattava contro il ciclomotore. Il conducente del ciclomotore finiva sul parabrezza dell'automobile, battendo la testa, mentre la figlia veniva sbalzata in terra procurandosi ferite alle gambe. Sul posto intervenivano per i soccorsi due ambulanze del 118 e i vigili urbani per i dovuti rilievi.

«LA SCUOLA non resterà sola. L'Amministrazione Comunale farà la sua parte nella manutenzione del giardino». Questa la promessa del Sindaco Emilio Nicola Buccico agli alunni e ai genitori della scuola materna ed elementare del plesso Cappelluti, che nel corso dell’intera mattinata di ieri hanno donato al primo cittadino e a tutta la città il giardino completamente messo a nuovo. Il Sindaco ha parlato ai ragazzi, lodando la bella iniziativa e auspicando che il binomio scuola-amministrazione possa proseguire anche in futuro, con tutta la disponibilità del Comune a venire incontro alle esigenze degli studenti. Grande entusiasmo tra i più piccoli nel corso di una bella manifestazione nel verde, alla quale

hanno preso parte anche il dirigente scolastico del primo circolo didattico Patrizia Di Franco, gli assessori comunali Nicola Rocco e Michele Casino e il consigliere comunale Francesco Rosmarino. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i genitori e la cittadinanza, mostrando che piccoli contributi di tempo e di idee possono realizzare interessanti progetti per le future generazioni. Divertenti i momenti di musica con un concerto di archi e per un accompagnamento musicale alle canzoncine dei bimbi in giardino, e gli spettacoli degli artisti di strada, che hanno regalato magie con le loro bolle d'acqua giganti, mentre i bimbi hanno mostrato i loro lavori insieme alle insegnanti e mostreranno i loro fiori di carta. matera@luedi.it

Il giardino rimesso a nuovo

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Matera 35

Domenica 24 maggio 2009


36 Miglionico L’età media dei candidati è sui 40 anni, ma ci sono anche 60enni e un 73enne

Una bella sfida tra generazioni Curiosità tra le liste in competizione per il rinnovo dell’Amministrazione MIGLIONICO - La competizione elettorale per la scelta del sindaco di Miglionico per il quinquennio 2009/2013 è entrata nel vivo. Le elezioni previste per il 6 e 7 giugno vedono in concorrenza per conquistare il comune due sole liste. La prima lista, “Pdl-Berlusconi”, fondamentalmente di centrodestra, ma con diversi indipendenti e con un grande partito a riferimento, presenta come candidato alla carica di sindaco, il 52enne Giuseppe Dambrosio Clementelli di professione bancario. La seconda lista, “Miglionico cambia davvero -Centrosinistra per Miglionico”, si presenta come lista civica, pur avendo nella sua formazione 6 elementi collegati al Pd miglionichese e 2 collegati a Rifondazione comunista con l'aggiunta di 4 indipendenti. Candidato Sindaco il 38enne Angelo Buono, professione ingegnere. Nella formazione dei 12 papabili Pdl per un posto da consigliere si annoverano 3 don-

Il castello del Malconsiglio, simbolo di Miglionico, e il municipio della città dove si andrà al voto il 6 e 7 giugno

ne, le 26enni Rosanna Acito e Lucia Petita e la 27enne Grazia Fattore. Sul fronte opposto stesso numero di donne in contrapposizione, la 22enne Mariangela Bertugno, la più giovane candidata, e le 37enni Antonella Rondinone e Linda Tubito. Quote rosa pari e patta. 527 gli anni complessivi totaliz-

zati dalla lista Pdl contro i 530 della lista Miglionico cambia davvero. Anche qua, un sostanziale pareggio, con un'età media per lista di poco superiore ai 40anni: 40,54 per la prima contro 40,77 per la seconda. Il candidato più giovane e più anziano sono entrambi appannaggio del Pdl: il 21enne Antonio

Dambrosio e il veterano della politica miglionichese, il geom. Antonio Sarli ,che dall'alto dei suoi 73 anni ambisce a ritornare ad amministrare il comune del quale è stato già sindaco a metà degli anni 70. Nella lista Pdl, mancano le ricandidature di sindaco uscente e di 4 consiglieri. Quattro i soli consi-

Montemurro: «L’ubicazione a Metaponto sarebbe stata molto più utile»

«Scelta sbagliata e irrazionale» Fp-Cgil contro il Distaccamento dei vigili del fuoco a Pisticci PISTICCI - La Fp-Cgil di Matera esprime, in una nota diffusa ieri, forti preoccupazioni alla notizia che il ministero dell'Interno abbia deciso di aprire il Distaccamento dei Vigili del Fuoco a Pisticci, invece che a Metaponto- Bernalda. «E' da circa 20 anni che i Vigili del Fuoco sono presenti a Metaponto nel periodo estivo -si legge nella nota del sindacato- riuscendo ad effettuare anche fino a 600 interventi nei soli tre mesi di apertura per ogni stagione. Nell'anno 2006 è stato firmato un protocollo d'intesa tra il Comune di Bernalda, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera e tutte le organizzazioni sindacali, con cui il Comune ha messo a disposizione idonei locali per consentire l'apertura del Distaccamento a Metaponto». Come racconta Angelo Montemurro, coordinatore della Fp-Cgil VV FF del Comando di Matera, «solo l'anno scorso i Vigili del Fuoco del Comando

MONTESCAGLIOSO - L'iniziativa curata dall'associazione antiracket “Giovanni Falcone - Paolo Borsellino” di Montescaglioso, nell'ambito del progetto scuola “Contro il racket e usura per l'associazionismo con le istituzioni, la scuola”, svoltasi nella prima parte presso l'Aula magna della Scuola primaria “Don Liborio Palazzo” in rione Marco Polo, è poi proseguita presso la Sala consiliare “Pertini”, dove erano presenti studenti frequentanti la scuola Media “Carlo Salinari”. Paolo Gallipoli, presidente dell'associazione montese, presente all'iniziativa con i soci Vincenzo Bracciale e Franco La Rosa, ha introdotto i temi dell'incontro, anticipando che il 30 maggio prossimo, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” si svolgerà la premiazione del concorso, riservato alle classi Quinte elementari e Terze

provinciale di Matera sono stati decorati con una medaglia al valore civile per il lavoro svolto in occasione degli allagamenti che anni addietro colpirono la zona di Metaponto. La stessa Sala operativa regionale istituita dalla Protezione civile ha il compito di monitorare minuziosamente il litorale jonico di Metaponto stante la notevole affluenza di persone. Vogliamo ricordare che nel periodo estivo sono oltre 100.000 le presenze, comprendendo residenti, turisti, campeggiatori, che insistono in questa zona. A ciò bisogna aggiungere anche la consistente viabilità di strade come la Statale 106 e la Statale 407, punti strategici che, oltre ad assicurare il collegamento ai capoluoghi di provincia, sono punti di snodo per il traffico tra il nord e il sud del Paese. Metaponto era stato individuato come il luogo adatto per la sede del distaccamento in virtù del fatto che consentiva di realizzare il Piano Naziona-

le “Soccorso Italia in 20 minuti”. Infatti, si poteva garantire la sicurezza dei cittadini e la loro incolumità intervenendo tempestivamente da Metaponto considerando la dislocazione delle altre sedi dei Vigili del Fuoco (Matera, Ferrandina, Policoro) che distano più di 30 minuti da quella zona. Allora -conclude la nota sindacalenon ci si spiega perché si vuole aprire un Distaccamento a Pisticci (a distanza ravvicinata ci sono già le sedi di Policoro e di Montalbano), se analizzando le esigenze del territorio e avendo a cuore la sicurezza e l'incolumità dei cittadini questa scelta non è assolutamente quella più giusta e razionale. Poiché siamo in tempi di campagna elettorale, l'unica spiegazione che si può dare a questa scelta irrazionale e dannosa per il territorio è che nelle “alte sfere” si voglia accontentare qualche politico locale». provinciamt@luedi.it

glieri di maggioranza ricandidatisi sui 9 uscenti, Domenico Centonze, Franco Perrino, Francesco Capodagli e Giuseppe Dambrosio Clementelli e 1 consigliere di opposizione Emanuele Salerno. Nella lista civica, sono confluiti i 3 rimanenti consiglieri di opposizione dell'attuale amministrazione, Do-

Numero verde di Mdc

No al marketing aggressivo MONTESCAGLIOSO - Il Movimento per i Diritti del Cittadino di Montescaglioso, ha reso nota l'attivazione di un apposito numero verde per la denuncia del marketing telefonico aggressivo. Tale servizio è stato previsto dall'Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), che ha invitato la Telecom ad attivare il numero verde 800.732.999, oltre ai due numeri di fax 803.308.386 e 803.308.388. E', inoltre, possibile consultare i due siti web 187.it e 191.it. Tutti i cittadini che vorranno denunciare il marketing selvaggio dovranno fornire informazioni sia sulla data che sull'ora della conversazione telefonica, oltre ad indicare il gestore telefonico (o, in altro caso, il suo agente incaricato) che ha effettuato la chiamata. Lo stesso Mdc ha poi diffuso un'utile guida alle forniture domestiche di Gas, realizzata dalla sede Mdc di Puglia. Si ricorda come nel mercato del gas, dal 1° gennaio 2003 è possibile scegliere il fornitore e le condizioni di fornitura che si ritengono più vantaggiose. C'è la possibilità di cambiare, in qualsiasi momento, il proprio fornitore, mentre i consumatori che non intendono farlo continueranno ad usufruire delle condizioni economiche standard stabilite dall'Aeeg (Autorità dell'Energia Elettrica ed il Gas). mic.mar.

Montescaglioso Gli studenti della Media con lo storico prefetto degli anni di piombo

Lezione magistrale di legalità delle Medie sulle tematiche della legalità. Per i primi tre classificati sono previsti premi di 250, 200 e 150 euro in libri, da acquistare nelle librerie montesi. Ha poi lasciato la parola a Tommaso Blonda, già prefetto di Matera nei primi anni Novanta, il quale ha dapprima ricordato come in passato, negli anni difficili di Montescaglioso, ci sia già venuto (nel 1993 incontrò l'onorevole Luciano Violante, presidente della Commissione antimafia). Le sue altre esperienze le ha maturate in città “difficili” come Catania e Bari. Ha quindi ricordato due vittime, innocenti e giovanissime, della mafia, entrambe morte a Bari: Mi-

chele Fazio e Gaetano Marchitelli, aggiungendo che se è possibile perdonare non lo è di certo dimenticare. Nella sua lezione sulla legalità tenuta agli studenti, ha molto insistito sul valore ed il rispetto da tributare alle regole. Facendo riferimento sulle tre parole libertà, unione e uguaglianza, ha spiegato loro la maniera con la quale devono essere intese. Ha, quindi, lasciato la parola a Pinuccio Fazio, padre del sedicenne Michele Fazio assassinato a Bari dalla mafia, il quale, nel suo toccante racconto, ha spiegato come il figlio, la sera del 12 luglio 2001, si sia trovato involontariamente coinvolto in una sparatoria ed abbia

prematuramente perso la vita. Ha invitato i giovani a collaborare con le forze dell'ordine e a non aver paura, «perché chi ne ha muore ogni giorno». Nell'occasione ha voluto omaggiare gli organizzatori del gagliardetto dell'associazione costituita in nome del suo sfortunato figlio. Il Questore di Matera, Carmelo Gugliotta, ha salutato con favore l'iniziativa di confronto ed informazione verso le nuove generazioni, mentre il dirigente scolastico della Scuola media “Salinari”, Nunzio Nicola Pietromatera, nel suo intervento, ha definito l'iniziativa come «una lezione itinerante». Dopo aver ricordato come da ormai sette

menico Guidotti, Domenico Musillo e il neocandidato sindaco Angelo Buono. La palma del veterano per la lista civica, con i suoi 66 anni, la prende il pidiessinoDomenico Laterza. A completare la lista dei 12 candidati del Pdl restano il 29enne Nicola Aspriello, il 37enne Filiberto Consoli e il 23enne Giulio Santomassimo. Completano, invece, la lista civica gli uomini di partito, Michele Pace per il Pd e Orazio Signorella per Rc oltre ai 4 indipendenti: il 28enne Orazio Amati, il 52enne Sabino De Lucia, il 45enne Michelarcangelo Piccinni e il 33enne dottore in agraria Giuseppe Antoccia. Per questa competizione i miglionichesi chiamati alle urne si aggireranno sui 2.300. Basandosi sulle affluenze degli anni precedenti (circa il 79%) i votanti potrebbero essere all'incirca1.800 con un ago della bilancia oscillante tra i 900 e i 1.000 voti per far passare l'una o l'altra lista. Antonio Centonze

anni la scuola da lui diretta programmi attività di promozione della legalità, ha presentato agli studenti le tante personalità presenti, specificando per ognuna di loro il ruolo recitato nella vita sociale. Prima di concludere ha comunicato che i ragazzi frequentanti la Salinari hanno ottenuto la targa di Gran Merito per il loro giornale online e che due di loro parteciperanno ai Giochi Matematici presso la prestigiosa Università “Luigi Bocconi” di Milano. Il Tenente Colonnello Domenico Punzi, Comandante provinciale dell'Arma, presente all'incontro con il capitano D’Amato e il luogotenente Santoro, comandante la sta-

zione di Montescaglioso, ha invitato i giovani presenti a seguire i consigli e prendere esempio dalle persone che sono vicine a loro, quali i genitori, i docenti, le istituzioni. Il sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, ha ringraziato il prefetto Blonda, «per aver reso Montescaglioso una città libera», ricordando i continui contatti ai tempi della sua esperienza parlamentare in qualità di Deputato; ha poi individuato nel 1995 la data “dell'inizio della fine della criminalità a Montescaglioso, quando la comunità si è riunita intorno alle Forze dell'Ordine». Ringraziamenti sono stati rivolti al generale dell'Arma Federici, che prese a cuore la situazione montese, al luogotenente Santoro ed a Maria Rita Iaculli, la quale rappresentava il prefetto di Matera all'iniziativa di educazione alla legalità. Michele Marchitelli

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Domenica 24 maggio 2009


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Grassano Tragico incidente sulla Sp 7, ha perso la vita Leonardo Tortorelli di 27 anni

Due moto si sfiorano, muore un giovane GRASSANO - Viaggiavano appaiati come due fratelli, erano amici e compagni di avventura, ma una probabile distrazione è stata fatale: le due moto si sono toccate, sbandando rovinosamente. Sull’asfalto il corpo senza vita di Leonardo Tortoreli, grassanese di 27 anni, dipendente dell’azienda di famiglia; il classico bravo ragazzo. Dall’altra parte il 31enne Saverio Corleto, lotta tra la vita e la morte nell’ospedale San Carlo di Potenza. L’incidente fatale è avvenuto ieri mattina, intorno alle 11.30 sulla stradal provinciale numero 7, che collega Grassano a Grottole. I due viaggiavano su moto di grossa cilindrata, con loro un altro amico avanti. Quest’ultimo ha preso le distanze, la-

sciando i compagni un pò più indietro. Loro si sono presumibilmente affiancati in un tratto rettilineo, nei pressi della casa cantoniera, forse la velocità sostenuta o una banale distrazione ha fatto sì che le due moto si toccassero; in velocità basta poco per perdere il controllo. La caduta è stata quasi inevitabile. Per Tortorelli non c’è stato nulla da fare. Il terzo amico, non vedendo i compagni arrivare, è tornato indietro trovandosi di fronte la scena straziante. La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente. Sul posto è arrivata una pattuglia di vigili urbani di Grottole e i carabinieri della locale stazione, insieme con i colleghi del comando di Matera. Poco dopo è arrivata l’ambulanza del 118 e un’eliam-

bulanza dal capoluogo di regione. Corleto è stato stabilizzato, legato e imbarcato immediatamente sul velivolo. Ha riportato serie lesioni agli arti e un probabile trauma polmonare. E’ ricoverato in prognosi riservata. Per il compagno di sventura non c’è stato nulla da fare. Leonardo Tortorelli era molto conosciuto a Grassano, dove viveva e lavorava con il fratello titolare di una carrozzeria con servizio lavaggio. Era un ragazzo generoso, donatore alla locale sezione della Fidas, dove si premurava di prenotarsi per il gesto di generosità, impegnandosi a tornare quando ci fosse meno gente, per non trascurare il lavoro. Gli amici e la famiglia ne sentiranno la mancanza. Antonio Corrado

La moto a terra

San Mauro Forte Via libera in Consiglio al bilancio consuntivo, finanze comunali in salute

La discarica sarà ampliata L’annuncio del sindaco Diluca dopo la chiusura dell’impianto congestionato SAN MAURO FORTE - E' bastata giusto un'ora per esaminare i sette punti all'ordine del giorno della seduta consiliare svoltasi nella serata di giovedì 14 maggio. Infatti, al netto di un episodico battibecco durante l'esame del rendiconto (unico punto che ha registrato il voto contrario delle minoranze), il tutto è stato affrontato con celerità e snellezza. La seduta, tra l'altro, ha registrato tra l'altro una importante informazione da parte del sindaco, Francesco Diluca, che ha detto: «La Regione autorizzerà l'ampliamento della discarica dei rifiuti sanmaurese, recentemente chiusa dai competenti uffici della Provincia di Matera perché satura». Dopo la formale approvazione, all'unanimità, del verbale della seduta precedente, come dicevamo, è stato discusso ed approvato il bilancio consuntivo del 2008. A illustrarne i punti salienti sotto il profilo amministrativo e contabile è stato l'assessore al ramo, nonché vice sindaco, Donato Tricarico, mediante la lettura dell'apposita relazione approvata dalla Giunta Comunale. La solidità finanziaria dell'ente, secondo l'assessore, è provata dall'avvenuto accertamento di ben il 97% delle entrate correnti (proventi di tasse e tributi locali, proventi dai beni e dai vari servizi comunali, trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e altri enti) di quelle previste definitivamente in bilancio, atte a finanziare le spese ordinarie. Altro dato sottolineato è il puntuale pagamento di quanto vantato dai fornitori e da tutti i creditori in genere che assicura all'ente una indubbia positiva immagine di affidabilità ed efficienza. Le spese correnti, ha poi ricordato Tricarico, sono state impegnate per l'89% di quanto previsto, conseguendo, così, il doppio risultato di aver garantito un adeguato livello dei servizi dovuti alla comunità e un benefico risparmio. Elementi che hanno concorso a determinare la chiusura della gestione di competenza 2008 con un segno posi-

La discarica di San Mauro Forte

tivo (entrate superiori alle spese) e un risultato finale di gestione (entrate meno spese sia della competenza che dei residui) che ha registrato un avanzo di amministrazione di oltre novecentosessantamila euro. Anche gli investimenti (le opere pubbliche e gli interventi similari) concretizzatisi entro il 31 dicembre 2008, che sono stati oltre il 55% di quelle previste, hanno segnato un trend migliore rispetto all'esercizio precedente, quando lo stesso dato si attestò poco più del 20%. Complessivamente, in questo settore, sono state impegnate risorse pari a oltre un milione e ottocentomila euro. Anche l'erogazione dei Fondi per la ricostruzione e riparazione degli immobili danneggiati dal terremoto del 1980, nell'anno si è attestata al 60% di quanto stanziato, per un valore totale di circa 600 mila euro. A preannunciare il voto contrario dei rispettivi gruppi di opposizione sono stati gli interventi di Antonio Santochirico (Sd) e Giuseppe Malacarne (Pd), che pur dando atto di tali dati positivi, hanno segnalato la urgente necessità dei lavori a chiusura della discarica e il ritardo nel recupero dei fitti per i beni patrimoniali dati in uso ai citta-

dini. Il Consiglio ha poi esaminato e approvato all'unanimità i successivi punti all'ordine del giorno: lo schema di convenzione per la gestione associata con il Comune di Montalbano Jonico della segreteria comunale e l'adesione all'asso-

ciazione “Borghi autentici d'Italia”. Sempre a voto unanime, il consesso, ha proceduto alla nomina dei componenti la Commissione comunale preposta alla formazione degli elenchi dei cittadini che possono essere chiamati al ruolo di giudici popolari in Corte di Assise e di Appello. Per la maggioranza sono stati eletti i consiglieri Giuseppa Deufemia e Lucia Colucci, per la minoranza Giuseppe Malacarne. Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione delle minoranze è stato, poi, approvata l'applicazione al bilancio 2009 di una quota a destinazione vincolata dell'avanzo di amministrazione (600mila euro per lavori di sistemazione idrogeologica dell'abitato e 50 mila euro per gli istituti contrattuali dei dipendenti comunali). All'unanimità, infine, il Consiglio ha deciso di rinviare l'esame del punto relativo al regolamento comunale per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea (Taxi e noleggio da rimessa conducente) per consentire ulteriori approfondimenti. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Taglio e uso del bosco Bandi ad Accettura Il bosco comunale nel territorio di Accettura

ACCETTURA - Il Comune di Accettura ha pubblicato due avvisi di asta pubblica per il taglio e l'uso di lotti boschivi nel territorio comunale. Il primo è ubicato a Monte Piano-Serra Verde-Croce Altarello ed è esteso per 16,70 ettari. L'importo a base d'asta è di 52mila euro. Le domande vanno presentate entro il 16 giugno. L'altro lotto è in località Serra del Garbo-Fosso Valle Ganneca estero per 23,85 ettari. L'importo a base d'asta è di 50 mila euro. Le domande vanno presentate entro il 18 giugno.

Martino: «In Collina c’è la priorità anziani» «Il Bando Socio-Sanitario 2009 con cui la Fondazione per il Sud sollecita il volontariato e il terzo settore a presentare progetti rivolti al “Sostegno a favore di disabili e anziani non autosufficienti” in Basilicata, mettendo a disposizione per tutti i progetti delle regioni meridionali 4 milioni di euro, è una occasione da non sprecare, anche per cominciare a recuperare il tempo e il terreno perduto in una provincia come quella di Matera che in cinque non è andata oltre la istituzione di una Consulta per gli anziani». Lo ha sostenuto Domenico Martino (Unione Cattolica Italiana) partecipando insieme a Rosaria Di Canio a Salandra, a una manifestazione dedicata alle politiche sociali e agli anziani. Nel corso degli ultimi anni il bisogno di interventi e prestazioni assistenziali socio-sanitarie sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti ed è avvertito soprattutto dalle fasce più deboli della popolazione, in particolare da anziani non autosufficienti e disabili. Queste problematiche assumono particolare gravità soprattutto nelle regioni meridionali. Le famiglie con anziani di oltre 75 anni sono, in percentuale, più numerose nel Mezzogiorno così come sono più numerose le famiglie interessate dal tema della disabilità rispetto alle regioni del Centro-Nord, come confermano le rilevazioni dell'Istat. Di qui la proposta della Uci di promuovere un progetto specifico per gli anziani dei comuni della Collina Materana, attraverso il coinvolgimento del terzo settore e del volontariato, in modo da sostenere il rafforzamento di strutture esistenti che forniscano servizi sociosanitari efficienti, efficaci e innovativi a favore di di-

sabili e di anziani non autosufficienti, con particolare attenzione all'accompagnamento e all'inserimento in attività lavorative dei disabili. «Si può pensare nel comprensorio della Collina materana -hanno detto Martino e Di Canio- ad iniziative come la sperimentazione di residenze protette, di forme di assistenza domiciliare per anziani e disabili o di altre formule di prevenzione, di interventi che tengano anche conto di aspetti meno presidiati dalla programmazione pubblica come l'integrazione sociale e lavorativa per i disabili, con particolare attenzione al disagio psichico. Gli interventi per avere efficacia dovranno anche tener conto dell'obiettivo di alleviare il carico che grava sulle famiglie di anziani non autosufficienti e di disabili, che siano prive di adeguate forme di sostegno assistenziale. Da privilegiare risposte non sostitutive degli interventi ordinari delle istituzioni, bensì la sperimentazione di formule innovative, come ad esempio forme di telesoccorso e telecontrollo; la fornitura di servizi di prossimità che prevengano e riducano il ricorso al ricovero in residenze protette; lo sviluppo di servizi innovativi che utilizzino anche nuove tecnologie; il potenziamento di centri di sollievo o di altri centri di eccellenza per la cura integrata e l'accoglienza sociale delle persone disabili e/o anziane non autosufficienti; il rafforzamento di strutture per il “dopo di noi”; azioni che valorizzino l'integrazione delle risposte professionali con quelle del volontariato; interventi che prevedano l'aiuto all'inserimento lavorativo dei disabili (incluso il disagio psichico)». provinciamt@luedi.it

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Domenica 24 maggio 2009


38 Policoro Provvedimento del sindaco Lopatriello per tutelare il turismo

Zingari al mare, scatta lo sgombero POLICORO - Un gruppo di zingari italiani che stazionavano nei pressi di un lido di Policoro nella giornata di venerdì, alla Duna attrezzata centrale (Largo Dioniso), sono stati fatti sgombrare dal sindaco Nicola Lopatriello: «A pochi giorni dall'inizio della stagione estiva, non possiamo permetterci il lusso di rovinare l'immagine turistica che ci siamo dati in tanti anni di programmazione di eventi culturali. Oltretutto l'accampamento era anche abusivo. Ogni anno di questi periodi si ripete la solita storia con intere carovane di persone che si fermano a Policoro, facendo anche da richiamo per altri gitani. Nulla di personale, però proprio a ridosso del mare e delle strut-

ture turistiche che stanno aprendo non è possibile ospitare queste persone. Se si fossero accampate in altre zone della città più marginali, non avrei avuto nulla da ridi-

re. Inoltre, anche gli stessi gestori di strutture balneari si sono lamentati, anche perché siamo nel week end e i turisti si riversano sulle nostre coste per la prima tintarella estiva». Ma c'è di più: «Negli anni scorsi abbiamo registrato, proprio in prossimità di queste aree non attrezzate per ospitare carovane di questo tipo, danni a porte e vetri dei bagni; e le aree dove sostavano abitualmente sembravano discariche a cielo aperto. Davanti a questi episodi di inciviltà non potevo far altro che intervenire a tutela del decoro e della dignità della mia città, grazie alla collaborazione anche della Polizia municipale, carabinieri della locale compagnia e Polizia di Stato». provinciamt@luedi.it

Presunta truffa della coop Apoal Assolti con formula piena 23 soci POLICORO - Sono stati assolti per “non aver commesso il fatto”, dall'accusa di concorso in truffa in danno dell'Unione europea 23 persone, tra soci, amministratori e componenti del collegio dei sindaci revisori della Cooperativa “Apoal soc.coopr.l” di Policoro. Lo ha disposto il Giudice per le udienze preliminari presso il tribunale di Matera, Rosa Bia, che ha tenuto conto anche della richiesta di proscioglimento avanzata dal pubblico ministero, Annunziata Cazzetta. Il Gup, infatti, ha emesso sentenza di “non luogo a procedere” in ordine ai reati ascritti per non aver commesso il fatto nei confronti dei membri del consiglio di amministrazione (Angelo Raffaele Carlucci, Fabiano Celano, Antonio Tasco e Rocco Palazzo), dei membri effettivi del

collegio dei sindaci revisori (Fabio Tarcianico e Sante Pardo) e di 17 soci percettori del contributo ottenuto dall'Unione europea. L'accusa, partita da una indagine della Guardia di Finanza, aveva contestato alte persone indagate, in carica nel 2003, di avere “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con raggiri e artifici, indotto in errore la Regione Basilicata, ente preposto a erogare il contributo comunitario per conto dell'Agea, procurando così a sé un ingiusto profitto in danno della stessa Agea”. Secondo l'accusa, i 17 soci, attraverso false fatturazioni, avrebbero ottenuto tra il 2002 ed il 2003 la somma di curo 168.000. Il Gup ha disposto il rinvio a giudizio dell'ex presidente Apoal, Vincenzo Quinto, e dell'ex revisore Cesare Carriero.

«Si poteva adottare il sorteggio». Il sindaco Giordano: «Abbiamo privilegiato i disoccupati»

Scrutatori, nomine contestate Maida attacca la legge e l’interpretazione del comune di Montalbano MONTALBANO JONICO - «In questi giorni i comuni stanno provvedendo a designare gli scrutatori per i seggi elettorali sulla base della legge “porcata” n. 270/ 2005, così definita dal suo stesso autore, il leghista Calderoli». Così esordisce in una nota il consigliere di minoranza del comune di Montalbano Jonico, Vincenzo Maida che, nel riconoscere giuste ed eque le procedure adottate dalle amministrazioni comunali di Matera e Policoro, non vede la stessa cosa per quanto accaduto nella città di Lomonaco. «Diamo atto al sindaco di Matera e alla Commissione Elettorale del capoluogo di provincia -scrive Maida- di aver adottato il sistema più giusto nella scelta: è stato effettuato il sorteggio tra i cittadini che entro il 20 novembre hanno fatto domanda per essere inseriti nell'apposito elenco, a loro è stata inviata una lettera con la quale si chiede di confermare l'accettazione e di autocertificare anche lo stato di disoccupazione. Anche il sindaco e la Commissione elettorale di Policoro hanno adottato il criterio del sorteggio, pur senza privilegiare lo stato disoccupazione. Diamo con piacere atto che nei due comuni è stata scelta una soluzione equa e non clientelare, non sappiamo quello che succede negli altri. A Montalbano Jonico -sottolinea Maida- invece un'ennesima ingiustizia si è consumata ai danni dei cittadini che hanno fatto domanda. La nomina degli scrutatori nel comune

Un seggio

jonico è stata lottizzata tra i componenti di maggioranza della Commissione elettorale presieduta dal sindaco. La cosa sta creando molti malumori e critiche nella popolazione e soprattutto tra i giovani diplomati e laureati anche se per fare lo scrutatore è richiesto unicamente il titolo di studio della scuola dell'obbligo». La nomina degli scrutatori è cambiata negli anni, nella prima Repubblica erano i partiti a sceglierli, poi a seguito di una lunga battaglia Radicale, la nomina avvenne attraverso sorteggio da un elenco di cittadini, questo sino al 2005 quando fu emanata la legge 270, con cui si attribuisce a una commissione elettorale comunale composta dal sindaco e da quattro membri effettivi il potere

di nominare gli scrutatori da un elenco che viene aggiornato ogni anno e rispetto al quale i cittadini, molti dei quali neanche lo sanno, possono presentare domanda entro il mese di novembre per esservi inseriti. Insomma peggio della prima repubblica, perché di fatto non viene tenuto presente neanche il criterio della proporzionalità. C'è solo una possibilità alternativa: è sufficiente che un solo membro non sia d'accordo che il banco salta e la legge non esclude il ricorso al sorteggio tra tutti i cittadini che ne hanno fatto domanda e sono inseriti nell'apposito elenco. Altrimenti bisogna votare i nominativi uno per volta e la parte del leone la fa ovviamente la maggioranza. L'invito di Maida anche ai giovani e ai disoccupati affinché diventino più protagonisti di quanto avviene nella gestione pubblica. Sulla questione, contattato telefonicamente dal Quotidiano, il sindaco, Leonardo Giordano ha così spiegato: «E stata una modalità di nomina assolutamente legittima; il sorteggio avrebbe creato sperequazioni, pertanto, come già avvenuto in passato, poteva accadere che la nomina di scrutatore sarebbe potuta arrivare anche a persone con reddito elevato. Abbiamo scelto tra i disoccupati accogliendo puntualmente anche le richieste che sono venute da altri partiti. Mi chiedo -ha concluso il sindaco- quando Maida era responsabile negli anni '8090 del Msi quante volte, in Commissione ha chiesto il sorteggio degli scrutatori». Anna Carone

Il neo cittadino onorario ha promesso di tornare per l’imminente estate

Il saluto di Lofranco alla sua Policoro POLICORO - Mercoledì Scorso il neo cittadino onorario di Policoro, Rocco Lofranco, ritornerà nella città canadese di Vaughan (250.000 abitanti) dove risiede. Il suo, però, è un semplice arrivederci poiché tra qualche mese ritornerà qui a Policoro per l'estate dove intende comprare casa: «Un giorno mio padre disse che sarebbe ritornato in Italia. E anche se non c'è più, egli continua a vivere qui: la piazza intitolata a suo nome nella borgata vecchia nei pressi del Castello baronale ne è la testimonianza. E proprio questo suo attaccamento alla terra di origine, la Basilicata, ha contagiato anche me. Infatti, quando io partii per il Canada nel 1945/1946, promisi a me stesso che un giorno sarei ritornato a Policoro da “trion-

fatore”, prendendomi dalla vita delle rivincite: prima fra tutte quella di non aver potuto giocare nel Napoli calcio, dopo aver superato un provino poiché mio padre voleva che facessi l'avvocato. Così grazie a un mio parente andai in Canada diventando anch'io un emigrante come tanti italiani e lucani nel post-dopoguerra, con una valigia di cartone in cerca di fortuna nel nuovo mondo. Ma grazie al mio spirito di adattabilità, umiltà, intraprendenza e coraggio iniziai a farmi strada in una nazione per me nuova e diventai in un secondo momento presidente della Lega calcio canadese, sport di cui sono sempre stato appassionato. E proprio in questa circostanza conobbi il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, allorquando ci fu bi-

L’Ercole simbolo di Policoro

sogno di un transfert per il calciatore Gioia, affinchè militasse nel Policoro calcio. E quando seppi che doveva giocare nella squadra della mia città di adozione, Policoro, (io sono nato a Pisticci) gli diedi subito il cartellino azzerando un debito di 300

dollari dell'atleta. Ora dopo che l'Amministrazione comunale mi ha conferito la più prestigiosa delle onorificenze municipali, la cittadinanza onoraria, mi sento ancora di più uno di voi e investito di una missione: quella di riportare la locale squadra di calcio del Policoro dai campionati dilettantistici in cui oggi milita nel calcio professionistico che conta. Questa è una promessa che voglio a tutti i costi mantenere per ricambiare la città di Policoro del bellissimo trattamento che ha riservato a me e a tutta la delegazione canadese ospitata in questa grande città. Anche il sindaco di Vaughan, Linda Jackson, è rimasta colpita dalla vostra ospitalità e cortesia e dalla bellezza di un territorio tutto da scoprire». provinciamt@luedi.it

Il ricordo

Addio prof Batta L’amico di tutti POLICORO - Di lui ricorde- famiglia dava tutto così corò molte cose. Mi ha inse- me ai suoi alunni. Ricordo gnato molto. E non lo dico ancora i suoi insegnamenti solo perché adesso non è più di vita assolutamente extratra noi. E come me sono in curriculari di cui solo con il molti, tutti coloro che han- tempo ho saputo apprezzano avuto la fortuna di in- re a pieno il messaggio. Era trecciare la propria vita con persona di valori. Uno di la sua. Salvatore Batta se ne quelli che anche soltanto è andato appena sessanten- dopo dieci minuti che lo avene dopo un lungo calvario, vi conosciuto ti potevi fidauna grave malattia che ha re a tal punto da affidargli saputo combattere con te- le tue chiavi di casa. Da insenacia e con una dignità che gnante di diritto e di econoappartiene ai grandi. A co- mia ci aveva insegnato il loro che la vita la vivono fi- senso civico, il rispetto delle no in fondo con un pizzico di istituzioni, l'importanza della partecifatalismo e mai pazione alla vicon rassegnata pubblica. Cozione. Da malasì come l'imto era una perportanza di pasona assolutagare le tasse. mente normaDa buon insele. Questo mi gnante di ecocolpiva di lui. nomia, mi aveLo incontrai va insegnato per l'ultima anche ad ecovolta qualche nomizzare. Rimese fa nell'acordo quando genzia assicumi dava “il pasrativa di un saggio” da amico comune. Tursi a PolicoGli chiesti coro per consenme stava. Mi ritirmi di non spose che le cuaspettare l'aure avevano fat- Salvatore Batta tobus per to effetto e che dopo qualche controllo sa- un'altra ora. Ricordo la ferrebbe tornato operativo. Ma mata “obbligatoria” alla non era della malattia che fontana pubblica di Tursi. voleva parlare. Con me, suo Bisognava riempire le bottiex alunno nell'Itcg di Tursi glie dell'acqua che serviva a cavallo tra gli anni '80 e per l'autoconsumo. «Sai -mi '90, amava parlare di lavo- diceva- a Policoro abbiamo ro, affetti e attualità. Ma an- l'acqua della diga, qui inveche di politica, la sua gran- ce è fresca, è del Frida e si de passione. Mai valorizza- butta». Il nostro rapporto to a pieno per quelle che era- era diventato sempre più no le sue capacità, Salvatore confidenziale e alla pari. Il anche in questo caso era fa- professore che per infortalista. Vedeva la politica marsi leggeva gli articoli come contributo alla socie- del suo ex alunno sul mio tà, e se le cariche e le soddi- blog. Così come quando da sfazioni personali erano so- ex socialista si candidò nello appannaggio di altri, che la lista di Rc alle scorse coSalvatore sapeva (e me lo di- munali. Chiedeva i voti per ceva), erano probabilmente telefono e tramite sms. Con meno meritevoli di quanto impegno e dedizione. Un lo fosse lui, non se ne faceva esempio per tutti. Ciao amiun problema. Era persona co professore. perbene, Salvatore, che alla Pierantonio Lutrelli

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Domenica 24 maggio 2009


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Domenica 24 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Big match al Meazza tra il Milan e la Roma Carletto spiazza tutti, Maldini ai saluti finali Spalletti: «A San Siro vogliamo fare risultato»

Ancelotti: «Al Milan al 100%» Dichiarazione shock, poi precisa: «A conti chiusi troveremo una soluzione» CARNAGO (VARESE) – O è rimasto l’ultimo illuso, oppure gode di certezze finora inedite, oppure ancora si diverte mentre tutti si affannano a rincorrere il momento della verità. Fatto sta che, mentre i più attendono che il Milan conquisti un posto in Champions per assistere all’addio di Carlo Ancelotti e all’investitura di un giovane emergente come Leonardo, il tecnico di Reggiolo lascia tutto in sospeso con una serie di dichiarazioni ondivaghe. Impossibile, d’altronde, un annuncio alla vigilia della sfida con la Roma, di vitale importanza per il Milan. Ma in conferenza stampa piove ogni tipo di domanda per far scoprire Ancelotti. Lui prima aggiunge quel millesimo di certezza che manca a Mourinho e assicura: «Resterò al 100%». Poi aggiunge: «Pronto a cambiare squadra? Sono pronto a tutto». L’espressione è sempre la stessa, distesa. Ma allora scherza? «Butto un po’ di nebbia - sorride l’allenatore rossonero - perchè forse sono un pò stanco di parlare di queste cose». I giornalisti inglesi arrivati a Milanello da Londra sono increduli, certi che abbia già accettato l’offerta del Chelsea. Ma lui assicura che «non c’è nessuna situazione aperta» con i Blues. Né ha ancora avuto alcun contatto con il patron del Milan, Silvio Carlo Ancelotti Sopra: Paolo Maldini e Luciano Spalletti Berlusconi. Di certo, ogni annuncio arriverà a Champions acquisita. Galliani ha detto che le idee sono chiarissime e la decisione già presa. Ancelotti invece lascia uno spiraglio di incertezza: «A conti chiusi discuteremo e troveremo insieme la soluzione giusta per tutti». Quindi o sono fondate le voci in circolazione da venerdì, secondo cui il tecnico avrebbe accettato il rinnovo; oppure, e pare molto più probabile, Ancelotti sta recitando la sua parte, decisa a tavolino con la dirigenza di via Turati da settimane se non da mesi: ribadire che nulla cambia finché non è al sicuro un futuro in Champions («un traguardo che non può sfuggirci con la Roma», avverte), per poi annunciare il divorzio consensuale nei prossimi giorni, quando il tecnico si trasferirà al Chelsea. Lasciando il suo posto a Leonardo, che gode della fiducia presidenziale e del clan brasiliano nello spogliatoio. E che pare finalmente essersi convinto a spiccare il salto dalla scrivania alla panchina. Così per Ancelotti potrebbe avere il Josè Mourinho e Zlatan Ibrahimovic sapore dell’addio al pubblico rossonero la sfida di oggi al Meazza. Emozioni QUI NAPOLI da aggiungere a quelle dell’ultimo saluto di Paolo Maldini allo stadio che in 25 anni lo ha visto crescere, diventare bandiera e capitano. Sui significati della gara pochi dubbi anche da parte del tecnico della RoIntanto, il «Pocho» rienNAPOLI –Aurelio De Lauma, Spalletti. «Partita di grandissimo rentiis blinda i suoi gioiel- tra dopo il lungo infortulivello. Sia per la posta europea in pali Hamsik e Lavezzi. «Han- nio e dovrebbe giocare al lio, sia per il livello delle due squadre. no contratti uno fino al fianco di Denis, anche se Sono fiducioso, ma sarà una gara dif2014 e l’altro fino al 2013, Pià reclama un posto. In ficile. Anche se dobbiamo andare là quindi dove vanno? - ha difesa è fuori causa Paolo per fare risultato». La Roma ci arrivesofferente detto il presidente del club Cannavaro, rà senza De Rossi squalificato e gli inpartenopeo -. Io per il Na- per una lieve distrazione fortunati Baptista e Panucci. Il tecnipoli ho parlato di un pro- al legamento collaterale co spiega la situazione del brasiliano. gramma di 10 anni, i pri- del ginocchio sinistro. . «Venerdì ha preso un colpo sotto il gimi cinque stanno finendo, Tra i convocati c’è anche nocchio e gli si è infiammato il tendiadesso cominciano gli al- Gargano, a tre mesi esatti ne. Devo valutare, ancora adesso ha dall’infortunio. tri cinque. Vedremo». un ematoma».

Increduli i giornalisti inglesi che lo danno al Chelsea

Il tecnico dovrebbe restare in nerazzurro. E su Ibra dice: «Chi può permetterselo?»

Mourinho tiene l’Inter sulle spine

«Sono quasi soddisfatto di tutto, quello 0,1% dipenderà dal destino»

De Laurentiis blinda i suoi gioielli «Hamsik e Lavezzi restano»

MILANO – Dice che al 100 per cento potrebbe arrivare anche oggi, dopo la partita con il Cagliari, ma intanto lascia aperto quel minuscolo spiraglio al Real Madrid. «La piccola tentazione» resta nella testa di Josè Mourinho, che tiene ancora in sospeso l’Inter sul suo futuro. «L’Inter ha fatto tutto» per soddisfarlo, ha detto il portoghese in conferenza stampa ad Appiano Gentile, ma ci sono ancora «poche cose» da garantire per togliergli ogni dubbio. Non chiarisce però quali. «Voglio arrivare al 100 per cento», assicura, «altrimenti non avrei parlato con il presidente» Moratti del Real. E rivendica di averlo fatto apertamente. Forse per dire che il club spagnolo non è poi irresistibile, Mourinho ricorda di aver già rifiutato un’offerta da Madrid anni fa, quando era al Chelsea. Lo fece, ricorda, «senza pensarci, di cuore e d’impulso: avevo vinto il secondo campionato con il Chelsea e volevo continuare». Ma la «piccola tentazione» torna e il tecnico nerazzurro sembra compiacersi di non saperla nascondere. Poi via ai numeri. «Per fortuna ho detto novantanove punto nove e non novantanove, sennò lo spazio per discuterne sarebbe ancora maggiore - argomenta -. Se non fossi soddisfatto parlerei del 40, 50 o 60 per cento. Sono quasi soddisfatto di tutto». Quasi. Ma cosa manca a Mourinho? insistono i giornalisti. Di preciso lui non lo dice.

Ripete di essere contento dell’Inter, degli sforzi che sta facendo per migliorare squadra e strutture. Ringrazia tutti: Moratti, Branca, Oriali, i giocatori e i tifosi, con cui «ho un rapporto molto bello». E all’ennesima domanda su cosa separi 99,9 da 100 replica solenne: «Il destino». E poi c’è anche il mistero Ibra. «Mi stupirei se qualche grande club fosse in grado di fare un’offerta megalomane per lui - dice il suo attuale tecnico -. Il biglietto per il suo treno costa troppo. Non mi aspetto che se ne vada». Intanto, c’è da portare a termine il campionato. Oggi a Cagliari partiranno titolari Toldo, Burdisso e Vieira. In attacco ancora da decidere il compagno di Ibrahimovic, così come l’altro giocatore avanzato. All’ultima giornata, invece, in casa contro l’Atalanta, spazio alle seconde linee in panchina: i soliti noti lasceranno il posto al resto dello staff, con l’assistente tecnico Daniele Bernazzani nelle vesti di allenatore. Mourinho e gli altri si siederanno nella panchina aggiunta, accanto a quella vera e propria. Un gesto di riconoscenza deciso dal portoghese. Se la tentazione Real dovesse crescere, quella sarà quindi ricordata come la sua ultima quasi-presenza nerazzurra. L’ennesimo paradosso per un uomo che nella dialettica sembra sguazzare a piacimento. Tanto che anche il suo dirimpettaio milanista si è messo a giocare con le percentuali.

In panchina i tecnici in seconda

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Sport


Domenica 24 maggio 2009

«Ho lavorato soprattutto sull’autostima e da questo punto di vista sono più che soddisfatto»

Ciro Ferrara e la Juventus: intense emozioni VINOVO – Ciro Ferrara si è subito calato al meglio nella parte di tecnico della Juventus e ierigi, dopo la sua prima settimana di lavoro, ha stilato un piccolo bilancio. «Sono emozioni intense, forti, diverse rispetto a quello che ho vissuto negli ultimi anni però molto stimolanti. Felice di tutto ciò, e man mano che passano le ore, i giorni, risulta tutto un po’ meno difficile rispetto del primo giorno - ha detto alla vigilia di Siena-Juventus -. Al primo incontro con la squadra credo di essere stato molto coerente nel discorso e di aver parlato in maniera chiara. Come ho detto anche in sede di presentazione, bisogna distinguere tra l’amici-

zia con alcuni ragazzi della squadra e la mia professione. Il rapporto non dico che debba cambiare ma dev’esserci il giusto rispetto. E sono molto contento perchè dall’altra parte ho trovato dei veri professionisti che si sono messi subito a disposizione. Negli allenamenti non abbiamo scherzato tanto, ci siamo messi subito al lavoro». E a proposito di allenamenti, Ferrara ha lavorato poco sull’aspetto tecnico: «Avevo detto che era difficile poter stravolgere le cose. E’ chiaro che l’intervento è stato soprattutto sull’autostima. Sul cercare di far capir loro che basta poco per cambiare questo momento negativo. Da par-

te loro c’è stata una reazione che ho apprezzato. Quindi sono molto soddisfatto da questo punto di vista. In questi due mesi si sono bloccati da un punto di vista mentale e questo può ricadere anche sul piano fisico. Ma penso parta tutto dalla testa. Io ho trovato questa situazione e ho cercato di lavorare su questo». Arduo capire i veri mali di questa Juve: «È difficile trovare ciò che con precisione ha fatto scaturire questa situazione. Ripeto, abbiamo lavorato sulla testa senza tralasciare l'aspetto tattico. Cercando di trovare alcuni equilibri, lavorando su alcune difficoltà soprattutto in difesa».

Ciro Ferrara

Per la Coppa Uefa resta un solo posto: in lotta ci sono Roma, Palermo e Udinese

In campo per gli ultimi verdetti Milan, Fiorentina e Chievo sono ormai vicinissimi ai rispettivi obiettivi ROMA – Lo scudetto assegnato, la prima retrocessa già certa, i posti per la Champions definiti ma non nell’ordine. A 180’ dalla fine della serie A, restano ancora molti verdetti da emettere, retrocessione o Europa. Ecco le possibili combinazioni. VOLATA CHAMPIONS: FIORENTINA INSEGUE LA JUVE. Il Milan, attuale secondo, va direttamente alla fase a gironi di Champions se oggi batte la Roma, a prescindere dagli altri risultati. I rossoneri verrebbero pertanto ammessi alla fase a gironi di Champions League (inizio in settembre), come anche, a partire da questa stagione, lo sarà la terza classificata. Per questo posto c’è in corso una volata tra una Juventus in calo (ora a 68 punti, reduce da 7 giornate senza vincere) e una Fiorentina in ascesa, reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 giornate, e attestata a quota 67. La Juventus può però contare sul vantaggio degli scontri diretti: a parità di punti con i viola, infatti, sarebbe terza comunque (una vittoria e un pareggio per la Juve nelle due sfide dirette alla Fiorentina) La squadra di Prandelli, con 5 punti di vantaggio sul Genoa, quinto, è a un solo punto dalla matematica certezza del posto Champions (a pari punti, si qualificherebbero i viola, avvantaggiati negli scontri diretti). La quarta classificata disputerà i preliminari di Champions League: 18 o 19 agosto l’andata, 25 o 26 il ritorno. VOLATA SALVEZZA: TRE PER UN POSTO IN A. La Reggina è in B, restano due posti per le retrocessione, uno solo per la A tra tre squadre, Chievo Torino Bologna, col Lecce alla disperata. Si avvicina al traguardo il Chievo, che oggi in casa col Bologna ha due risultati su tre a disposizione; ma se dovesse perdere, sarebbe clamorosamente risucchiato a 90’ dalla fine. Con i suoi 37 punti, si ritroverebbe in quel caso il Bologna col fiato sul collo (36), e anche il Torino in caso di risultato positivo col Genoa. Il Torino si salva matematicamente se batte il Genoa e se il Bologna perde a Verona (a quel punto Toro 37, Bologna 33, Lecce al massimo 32: dunque granata irraggiungibili e col Bologna perdente a Verona). Il Bologna, qualsiasi risultato faccia, è comunque legato ai risultati altrui: una vittoria in casa Chievo sarebbe un enorme passo in avanti, ma con la eventuale contemporanea vittoria del Torino non darebbe comunque certezze. Il Lecce è scivolato all’ultimo posto e ve-

SERIE B

Livorno, Empoli e Brescia ai play off L’Avellino retrocede

Diego Milito: il suo Genoa è in Europa, ma lui giocherà la Champions con la maglia dell’Inter

de un barlume piccolo piccolo di speranza di restare in serie A: se non batte la Fiorentina domani in casa, è in B; se batte i viola, deve sperare che il Torino perda in casa dal Genoa (se anche i granata salissero - con un pareggio - a 35, in caso di arrivo a pari tra Lecce e Torino, i pugliesi sarebbero penalizzati dalla classifica avulsa) e che comunque il Bologna non vinca a Verona (salirebbe in quel caso a 36 e renderebbe vana anche la sconfitta dei granata). VOLATA EUROPA LEAGUE: RESTA UN SOLO PO-

STO. La nuova coppa Uefa, denominata dal 2009/10 Europa League, vedrà ancora ai nastri di partenza per l’Italia tre compagini: la quinta e la sesta del campionato e la Lazio, recente vincitrice della coppa Italia. La matematica dice anche Genoa: con un +5 sulla Roma, deve solo guardarsi dal remoto pericolo di un sesto posto che vorrebbe dire doppio preliminare. Sesta è attualmente la Roma, che dovrà respingere gli assalti soprattutto del Palermo (2 punti indietro); conserva speranze anche l’Udinese (3

punti di ritardo sulla Roma). La squadra di Spalletti può avere la certezza se vince a Milano e il Palermo pareggia o perde in casa dell’Atalanta. La novità sarà data dal fatto che nessuna delle tre italiane entrerà in campo dai gironi, ma tutte dovranno fare i turni preliminari: Genoa e Lazio scenderanno in campo il 20 agosto per l’andata e il 27 agosto per il ritorno, mentre ne disputerà addirittura due la sesta classificata (il primo dei quali in calendario addirittura il 30 luglio e il 6 agosto).

Prandelli: «Fiorentina vicina al traguardo ma per la Champions niente è ancora scritto» FIRENZE – «Siamo solo vicini al traguardo, no le radioline in panchina, perchè quando niente è ancora scritto. La squadra in setti- si rimane concentrati, i risultati di altri non mana ha lavorato bene, pensando sempre di interessano, anche perchè basta un niente andare a Lecce per fare punti». Cesare per cambiare l’andamento di una gara. Noi come squadra non ci vogliamo Prandelli presenta così la traaccontentare - chiude Prandelli sferta della Fiorentina sul camma pensare di fare ancora una po del Lecce. Il club viola è vicino settimana con l’obiettivo di ragalla qualificazione alla prossima giungere un traguardo straorChampions League e non vorrà dinario. Orgoglioso? Lo sarò sofallire la trasferta sul campo del lo nel momento in cui avremo club salentino. Sulla formazione raggiunto l'obiettivo. Il 'Franchì da opporre alla squadra di De sarà esaurito contro il Milan e ci Canio, Prandelli spiega: «Felipe fa grande piacere, la città ha caMelo e Dainelli sono recuperati. pito l’importanza della stagioPer quanto riguarda Montolivo ne». vedremo. Sulla formazione deciRecuperano Dainelli e Melo, derò all’ultimo momento. Negli che sono regolarmente a disposiultimi due mesi abbiamo lavora- Cesare Prandelli zione di Prandelli in vista del to con grande professionalità e i risultati sono semplicemente una conse- match di Lecce, che potrebbe consegnare alguenza. Il Lecce vorrà sicuramente fare più la Fiorentina la matematica certezza del punti possibili in queste due gare che chiu- quarto posto in classifica. Mancheranno dono la stagione, ci sono tutti presupposti Bonazzoli e Mutu, che non hanno trovato per una partita difficile. Non so se ci saran- un posto tra i convocati.

ROMA – Arrivano ulteriori verdetti al termine del penultimo turno del campionato di serie B. Livorno (nonostante il ko interno con l’Albinoleffe), Brescia (4-2 al Sassuolo) e Empoli (poker alla Triestina) accedono matematicamente ai play off. Saluta invece la categoria l’Avellino che cede 2-1 a Modena e retrocede in 1ª Divisione con un turno d’anticipo. Il Parma vince 4-0 contro il Vicenza in una gara che ha subito la sospensione per circa 23’ in seguito al ferimento in curva di un tifoso ospite. Al 12’ emiliani avanti con la rete di Paloschi. Al 26’ il raddoppio per i ducali con Lunardini che da posizione ravvicinata spediva la sfera in fondo al sacco. Al 42’ il Parma sul 3-0 con la sfortunata autorete di Bjelanovic. Al 3’ della ripresa il poker firmato da Paloschi. Traguardo raggiunto per il Brescia, da questa settimana affidata alla gestione tecnica di Alberto Cavasin, in sostituzione dell’esonerato Nedo Sonetti. Brescia che supera 4-2 il Sassuolo. Al 16’ Taddei veniva steso in area da Donazzan e l’arbitro decretava il penalty per i lombardi. Dal dischetto Baronio non falliva. Al 29’ il pareggio degli emiliani con Masucci che approfittava di un rimpallo della difesa bresciana e firmava l’1-1. Al 45’ gol da cineteca di Taddei che segnava di tacco la seconda rete per la squadra di Cavasin. Al 25’ terza rete del Brescia con Zoboli. Al 33’ gli emiliani accorciavano le distanze con la rete di Noselli. In pieno recupero il poker di Possanzini. L’Empoli rifila quattro reti alla malcapitata Triestina. Musacci sbloccava al 15’il punteggio. Pozzi al 45’ firmava il raddoppio con una bella girata al volo. Il tris per la squadra di Silvio Baldini al 17’ con la rete di Flachi. A 10’ dal ter-

mine il poker di Saudati. Livorno che cede al «Picchi» di misura nel match contro l’Albinoleffe. La rete decisiva per gli ospiti arriva al 36’ con Perico. Ad Ancona si chiude sull’1-1 il match fra i dorici e il Grosseto. Al 18’ il cileno Cordova su punizione portava in vantaggio i toscani. Al 16’ i dorici acciuffavano il pareggio con Mastronunzio. Il Frosinone conquista la preziosa vittoria interna ai danni del Cittadella: decide la rete al 36’ st Guidi. Colpo esterno del Mantova che espugna il campo del Piacenza. Al 35’ i “virgiliani” si portavano avanti con la rete di Godeas. Nella ripresa, al 20’, il raddoppio di Corona. Al 30’ il Piacenza accorciava le distanze con Siligardi. Il Pisa acciuffa in extremis il pareggio sul campo del Rimini. Al 7’ st i romagnoli si portavano in vantaggio con l’esperto difensore Sottil. Al secondo minuto l’arbitro decretava un rigore. Dal dischetto Genevier non falliva. La Salernitana non fallisce il match dell’Arechi contro il Bari già promosso. I pugliesi sbloccavano lo 0-0 con un preciso tocco ravvicinato di Barreto. Il pareggio dei campani al 25’ con Ganci. Nella ripresa, al 21’, la Salernitana completava la rimonta con il colpo di testa di Scarpa. Al 30’ Di Napoli che di sinistro batteva Santoni. Al 38’ Ranocchia firmava la seconda rete per i pugliesi. Al “Tenni” il Treviso già retrocesso pareggia 1-1 con l’Ascoli. I marchigiani sbloccavano il punteggio al 3’ con la conclusione vincente di Belingheri. Avellino retrocesso dopo il ko di Modena. Emiliani in vantaggio al 21’ con Bruno. Al 34’ pareggio degli irpini con Konan. Al 42’ il gol-vittoria del Modena con il colpo di testa vincente di Troiano.

Parma: gara sospesa 23’ Ko un tifoso vicentino

Salernitana vittoriosa contro il Bari

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40 Sport


Prima occorre nominare un ds, ma le indicazioni per l’allenatore non mancano

Potenza, tre nomi buoni Auteri, Domenicali e Simonelli più di Capuano che ha chiesto tempo LA SCELTA del direttore sportivo, o di un direttore generale con responsabilità esclusiva sull’area tecnica, sarà quella principale, prima di addentrarsi nella decisione su chi affidare la panchina del Potenza. Una nota iniziale va sottolineata: sia nel caso di un direttore sportivo, sia in quello di un allenatore, che nella stagione che sta finendo dovesse essere stato alle dipendenze di un club, sia pure esso esonerato o sostituito, è necessario attendere il 30 giugno per ufficializzare le scelte. Diverso il caso in cui la persona che il Potenza ha in mente dovesse essere libero da impegni: in questa circostanza potrebbero essere rispettati i tempi che si è dato il patron Postiglione, ossia al massimo entro l’inizio del mese di giugno. Le indiscrezioni, meglio, le sirene del mercato rendono abbastanza praticabile (ma non per questo concretizzabile) la pista che porta a Danilo Pagni per le responsabilità tecniche ed appare abbastanza conseguenziale che la scelta dell’allenatore sia figlia di rapporti più o meno intensi che il responsabile dell’area tecnica ha con la persona con la quale deve costruire una stagione vincente. Ecco quindi che spunta prepotentemente il nome di Gaetano Auteri, se Pagni dovesse arrivare a Po-

Gaetano Auteri, Manuele Domenicali e Gianni Simonelli, tre papabili per la panchina rossoblù

tenza. Il sodalizio tra i due è forte ed insieme arrivano dai successi del Gallipoli. Auteri, 48 anni, ha esperienza da vendere, per aver allenato anche in piazze calde e ambiziose (Avellino, su tutte). E’ reduce da un esonero alquanto controverso a Siracusa in D, quando la squadra aveva un margine di vantaggio tale sulla seconda da poter fare il salto di categoria anche senza la sua guida principale. Uno conosce le esigenze dell’altro, e viceversa; il tec-

nico siciliano ha già allenato e vinto nella categoria e potrebbe essere una scelta adeguata per un campionato importante. Pagni è anche un grande estimatore di Mimmo Giacomarro, ma non sembra fattibile un ritorno di quest’ultimo, visto che Postiglione ha lasciato intendere di voler puntare su qualche tecnico che ha già vinto la categoria. E Giacomarro non l’ha fatto. Un altro nome che potrebbe met-

tere d’accordo tutti è quello di Manuele Domenicali, quest’anno al Portogruaro (esonerato in Prima Divisione), vincitore della categoria tanto con la squadra veneta, quanto con il Gela (ai play off), ma anche tecnico in B con il Pisa. Qualche tempo fa, poco prima che il cinquantaseienne emiliano rinnovasse l’accordo con il Portogruaro, il suo nome era stato accostato al Potenza. Lui non si disperò, Postiglione gradì: perchè non ri-

provarci? Un altro tecnico che potrebbe sposare un progetto importante è Gianni Simonelli, quest’anno a Sorrento con Pagni. Ma i due sembra non si siano lasciati cordialmente, quando il dirigente passò al Taranto, per cui uno escluderebbe l’altro. Ma è ben nota la stima che Postiglione ha per l’allenatore fin dai tempi in cui guidava il Benevento. L’esperienza e le vittorie in categoria per il “professore”di Saviano, la sua professionalità e la serietà, potrebbero costituire un bigliettino da visita di un certo spessore per “inquadrare” le ambizioni future del Potenza. Non si esclude, però, che Postiglione possa essere disposto ad accontentare le richieste abbastanza elevate di ingaggio che gli potrebbero arrivare (o sono già arrivate) da Ezio Capuano, al primo posto nella lista dei papabili. Ma allo stato attuale, il tempo che Capuano si è preso per riflettere, volendo attendere una chiamata dalla Prima o addiritura sperando di giocarsi una chance in B, potrebbe non collimare con le esigenze che ha il Potenza di chiudere il cerchio intorno alle due principali figure tecniche con grande anticipo rispetto a tutte le altre concorrenti ambiziose della Seconda Divisione. Alfonso Pecoraro

Melfi, in città tiene banco la vicenda societaria

I tifosi preoccupati IN TUTTA LA vicenda dimissioni di Maglione e successiva crisi societaria, c'è una parte che è quella maggiormente preoccupata ed allarmata. Si tratta della tifoseria gialloverde che rischia seriamente di non vedere più la propria squadra calcare gli ambiti professionistici. In città anche chi riteneva fino a qualche ora fa le parole di Maglione, facenti parte di una strategia già ripetuta nel recente passato, si è dovuto frettolosamente ricredere. La crisi è seria ed uscirne maledettamente complicato. L'unica nota lieta è relativa ai tempi della questione. Le dimissioni di Maglione infatti sono giunte cronologicamente in tempo utile per trovare una soluzione adeguata ed opportuna. Le scadenze prioritarie

sono quelle di fine giugno, ed anche se non è tantissimo, un mese rappresenta un lasso di tempo sufficiente per trovare la via di uscita felice. I tifosi però sono in ansia e non è escluso che nelle prossime ore facciano sentire la propria voce. "Il calcio a Melfi deve continuare - asseriscono gli Ultras della Curva Sud, che poi aggiungono un concetto molto importante - La nostra fede non conosce differenze di categoria. Noi saremo sempre e comunque al fianco del Melfi, anche se dovessimo tornare in Eccellenza". Un forte messaggio d'amore verso i colori gialloverdi, un gesto che i tifosi sperano che venisse compiuto da chi ha le possibilità economiche per dare apporto adesso che c'è ne bisogno. In città una cosa è chiara

IN BREVE DALLA LEGA PRO Palumbo verso Pagani PEPPINO Palumbo, dopo la miracolosa salvezza di Melfi,potrebbe tornare sul “luogo del delitto”, ossia a Pagani. Le incertezze che ruotano sul destino di Capuano, destinato ad andare via, fanno sì che potrebbe realizzarsi un clamoroso ritorno a distanza di due anni dalla storica promozione in C1 con la società azzurrostellata.

Due rescissioni a Sorrento IL SORRENTO ha comunicato che sono stati rescissi consensualmente i rapporti biennali che legavano i calciatori Antonio Minadeo e Cristian Biancone al sodalizio costiero. Intanto voci di mercato danno per conclusi gli accordi per gli arrivi in Costiera di Guido Di deo e Massimo Perna dalla Ternana. Ultima news a livello societario: Gambardella ha acquisito il 97% delle quote

Tre addii alla Scafatese VARRIALE, Lagnena e Carbonaro sempre più lontani da Scafati. L’incertezza societaria potrebbe spingere i tre calciatori a cambiare aria. Varriale, che ha segnato 12 reti in questo campionato, aspira ad un club di Prima Divisione. In lista d’uscita anche Lagnena, vera sorpresa della Scafatese al suo primo anno tra i professionisti.

a tutti. Maglione ha compiuto un gesto legittimo, dovuto. I sacrifici che la famiglia che da 15 anni sorregge le sorti del club, ha sopportato, sono sotto gli occhi di tutti. Maglione ed il suo staff, soci e collaboratori, non sono attaccabili per la tifoseria, tant'è che nella manifestazione che stanno allestendo, non è prevista nessuna contestazione alla società. I tifosi federiciani, gridando la loro passione, invocheranno l'intervento di chi finora è rimasto dietro le quinte, coperto e nascosto dall'operato di Maglione e degli altri dirigenti. E' previsto anche un incontro con il Sindaco Navazio per avere rassicurazioni in merito all'opera che il primo cittadino, intende mettere in campo. Insomma Melfi non si rassegna, vuole mantene-

re in vita la squadra di calcio e vuole mantenere la categoria. Obiettivo per loro ancor più rilevante dal fatto che l'anno venturo ritornerà il derby della Basilicata, un appuntamento irrinunciabile per qualsiasi amante del calcio. Vi è poi un'altra circostanza molto importante. Ad agosto prossimo il Melfi compie 80 anni di vita, essendo nata nel lontano 1929. Sarebbe davvero un grosso peccato non poter festeggiare adeguatamente una ricorrenza così notevole. Solitamente ai nonni non si dice di no e si fa di tutto per accontentarli. Questo nonno gialloverde in fondo chiede solamente di proseguire il suo cammino, facendo leva sull'aiuto di chi gli vuole bene. Emilio Fidanzio sport@luedi.it

La tifoseria della Curva del Melfi

Il team Forense in Croazia per la rassegna continentale. Li allena Camelia

Avvocati potentini agli Europei PUNTANO a migliorare il tredicesimo posto della scorsa edizione in Portogallo. A Rovinj, in Croazia, la Basilicata sarà ancora una volta ben rappresentata, ai Campionati Europei di calcio per avvocati, che cominciano domani. Il team Forense Potenza, selezionato da Pinuccio Camelia, fresco vincitore del campionato di Promozione con il Real Tolve, si presenta ai nastri di partenza con una rosa agguerrita e ben allenata, anche in considerazione del brillante campionato di Terza categoria che sta svolgendo a Potenza. Nel girone A, gli avvocati hanno chiuso al secondo posto e stanno disputando i play off. Per tornare alla rassegna continentale: nella sede croata saranno sorteggiati i gironi e definito il calendario delle partite della squadra lucana. Questo l’elenco dei convocati per la Croazia:

Il Team Forense Potenza

PORTIERI: Sacco Giovanni DIFENSORI: Giuffreda Angelo - Lieta Domenico - Manfreda Michele - Panico Carmelo - Razza Giovanni - Riccio Giovanni Robilotta Gianfranco CENTROCAMPISTI: Chiriaco Panta-

leo - Cimetti Michele - Fronzuto Berardino - Lorenzo Luca - Mecca Vito - Riccio Michele ATTACCANTI: Col angelo Nicola D'Angella Federico - Roccanova Raffaele

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Sport 41

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Desolda: «Credo che il nostro tecnico non dovrebbe lasciare Brindisi»

Matera, è totoallenatore Chiricallo, Silva, Boccolini , Auteri e Giusto oltre a Franco Danza E’ totoallenatore. Sul taccuino dei dirigenti biancazzurri non mancano scadenze e appuntamenti importanti. Nel mirino della società del Matera c’è anche Massimo Silva, tecnico frsco di promozione in Seconda divisione con il Brindisi (impegnato oggi a Siracusa per la poule scudetto). Non solo Silva, perchè i nomi che circolano sono parecchi. Tra i primi ad essere accostato alla panchina del Matera c’è stato Marcello Chiricallo, figlio dell’indimenticato Nicola calciatore e allenatore nella città dei Sassi. Un tecnico, Chiricallo, che l’anno scorso ha compiuto il salto di categoria grazie ai play off e ripescaggio con il Barletta. Nella stagione appena conclusa è stato esonerato dal Barletta dopo la riconferma di inizio campionato. Tra i nomi che circolano con insistenza oltre a Chiricallo c’è stato anche quello di Pino Giusto, quest’anno al Chieti impegnato ancora nei play off conquistati miracolosamente visto che al suo arrivo nel centro teatino la situazione era praticamente drammatica e di zona retrocessione. Un po’ quello che è successo anche a Gaeta con Gigi Boccolini, arrivato con la squadra in zona rossa e piazzatosi quarto e mercoledì farà visita alla Viterbese per continuare il sogno promozione. Quindi, la lista dei possibili allenatori del Matera comprende Marcello Chiricallo, Pino Giusto, Gigi Boccolini e c’è una nuovo ingresso tra le indiscrezioni, si tratta di Auteri ex Siracusa, ma in pole c’è, per i tifosi, Massimo Silva. Tecnico che due anni fa era sulla panchina dell’Ascoli in A (con Giampaolo sprovvisto di patentino) e che arrivò a Brindisi per un programma che prevedeva il salto di categoria. Al primo tentativo Silva non è riuscito nell’impresa, mentre nella stagione attuale c’è stato il raggiungimento dell’obiettivo. Un team a Brindisi e non solo Silva, perchè l’apporto di Sandro Desolda è da quantificare nella riuscita del progetto almeno pari a quello di Silva. A Matera Massimo Silva non avrebbe Desolda a fianco, confermato a furor di popolo. Ma non è detto che il duo si rompa. «Credo che tra noi e Silva non ci siano problemi.

Da sinistra: Marcello Chiricallo, Massimo Silva, Gigi Boccolini e Pino Giusto, quattro dei papabili tecnici per il Matera

Manca solo il cosiddetto nero su bianco, ma stiamo portando un programma avanti insieme da due anni e non credo che si interromperà. Non abbiamo parlato solo perchè il presidente era impegnato in altre faccende personali, ma è previsto per domani o martedì un incontro che dovrebbe prevedere il rinnovo del contratto. Oggi-afferma Desoldaabbiamo l’impegno a Siracusa e posso assicurare che non mi è sembrato di carpire che ci siano problemi che possano portare ad una interruzione del rapporto con il Brindisi. Le cose si fanno in due. I programmi a Brindisi sono ambiziosi e credo che Silva faccia parte di questi». Una porta chiusa in faccia quella di Desolda alla possibilità di non confermare Massimo Silva in panchina. Ma nel calcio mai dare nulla per scontato. Di certo il Matera non si fascia la testa a prescindere da quale possa essere la risposta di qualsiasi allenatore. Il programma è importante e la società biancazzurra si sta muovendo con discrezione ma senza indugi verso degli obiettivi, in termini di giocatori, che lasciano intuire un anno da protagonisti. Chiaramente, qualsiasi dei nomi in cantiere appena citati sarebbe adeguato alle ambizioni da vertice del Matera. Ma i cosiddetti bene informati, sono convinti che la rosa contiene altri petali. Unica cosa certa è che la scelta del tecnico non sarà fatta con ritardo e poi ci saranno tutti gli altri passaggi.

Nel senso che quest’anno si parte dall’allenatore e poi si guarderanno i calciatori da confermare o da inserire, anche se in questa segmento c’è da segnalare dei movimento importanti fatti dal Matera verso giocatori di grosso spessore che qualsiasi allenatore vorrebbe con se ed in cima a qualsiasi ipotetica lista degli acquisti. Tra i tanti nomi circolati (Raimondi, Ruisi e Zeman appaiono solo flash isolati e privi di fondamenta) c’è da inserire anche quello di Angelo Carella, ma la sensazione è che il suo ruolo potrebbe essere diverso da quello di

tecnico della prima squadra come è successo a Melfi, dove era il responsabile dell’area tecnica e affiancava Pugliese prima l’anno scorso e Palumbo poi. Totoallenatore che non vede inserito Franco Danza, ma anchje il tecnico di Castellaneta si giocherà le sue chance sia per la prima squadra che per un ruolo di uomo di fiducia dell’area tecnica. Cosa che si è guadagnato sul campo con un finale di stagione senza dubbi positivo che ha fermato una brutta emorragia con la collaborazione di tutti gli atleti. Renato Carpentieri

Genzano ritrova il suo bomber

Impagliazzo regala un sorriso

QUI FRANCAVILLA

Il tecnico destinato a restare

Lazic candidato unico di Cupparo Franco Cupparo con Ranko Lazic

FRANCAVILLA – La formazione del Francavilla, terminato il campionato, prosegue la sua programmazione in vista della nuova stagione, la quinta consecutiva per il sodalizio sinnico. Ora, la società è impegnata a fare un suo riassetto interno, cercando di fare entrare nuovi dirigenti e nuovi imprenditori. Insomma, una sorta di rimescolamento delle carte, per cercare di portare al suo interno gente motivata e disposta a investire denaro. Intanto, sul fronte del calciomercato, l’entourage rossoblu è ancora in stand bay, visto che prima vanno sistemate queste questioni e poi si parte con la nuova programmazione per la stagione 2009/10. Sul fronte acquisti e cessioni nulla ancora è chiaro, ma sicuramente a breve, risolti questi problemi che riguardano le cariche dirigenziali, si comincerà a parlare di eventuali cessioni e acquisti. Poi ecco che spunterà molto probabilmente, il toto-allenatori, se nel caso la riconferma di Ranko Lazic, non dovesse arrivare, cosa al quanto improbabile, visto i buoni risultati del serbo in questi anni. Ricordiamo che l’allenatore siede ormai da tre anni sulla panchina rossoblu, ed una sua riconferma sarebbe la quarta. Ma una cosa è certa, chi dovesse prendere in mano le redini del gruppo, sicuramente avrà a disposizione una squadra all’altezza. Una formazione che come in questi ultimi anni, si è fatta sempre rispettare su ogni campo, ma soprattutto sul proprio terreno di gioco. Una stagione quella appena conclusa, che certamente ha pochi rimorsi, positiva per aver raggiunto in tranquillità la salvezza diretta, ma anche per aver totalizzato quarantasette punti in classifica, un record mai raggiunto prima, da quando il sodalizio sinnico partecipa alla D. Intanto, nella cittadina in riva al Sinni, cresce l’attesa per capire quali saranno i movimenti societari per la prossima stagione. Claudio Sole

Lo Sporting Genzano in azione al Comunale

Buone notizie in casa Spor- cando di portare a casa un ting. Sul manto erboso del risultato positivo per gioComunale si è rivisto Ciro carsi tutto nel ritorno in Impagliazzo. L'ariete bian- quel di Sant'Antonio Abate. A Genzano si cerca di non co rosso è tornato ma con molta riserva. Le sue condi- pensare molto al futuro ma zioni sono migliorate ma ciò che preme a tutti è la salper domenica prossima re- vezza. Il terzultimo posto in sta in dubbio. Intanto il lavo- classifica ha lasciato l'amaro di Mister Bacci continua ro in bocca a tutti per quello senza troppi intoppi. Il lavo- che si è visto in campo. Amro svolto sino ad oggi sotto il nesie difensive e errori grossole cocente di questi giorni solani sotto porta hanno gravato peha stancato santemente molto i ragazsulla stagione zi a sua dispobianco rossa. sizione. PoOra tutto deve trebbe essere essere messo proprio il calalle spalle e la do un arma detesta deve escisiva per quesere al posto ste due ultime giusto per non gare e prepacommettere rarsi al meglio più i brutti erpotrebbe esserori visti dall'ire uno dei vannizio della stataggi. Lo gione. Lo spoSporting Gengliatoio si è zano non parunito intorno te da sconfitto al Mister e alla e come vittima dirigenza. Il sacrificale momento è contro la davvero delicasquadra che to ma gli uomisino a due Ciro Impagliazzo ni che si stangiornate dal termine aveva rubato la sce- no allenando sul manto erna a tutti. La sua permanen- boso di Genzano stanno diza diretta in categoria era mostrando di volersela gioormai cosa fatta ma un solo care alla pari e magari riupunto conquistato nelle ul- scire e portare a casa qualcotime due apparizioni ha con- sa di davvero positivo. Due dannato alla lotteria dei anni fa, contro il Bitonto, lo play out la squadra campa- Sporting Genzano fu cona. Per domenica 31 mag- stretto a giocare la partita gio si preannunciano tan- interna lontano da casa e a tissimi tifosi sulle gradinate porte chiuse. Oggi le cose amiche. Allo Sporting servi- sono cambiate e i tifosi porà molto il dodicesimo uomo trebbero essere l'arma in più in campo per affrontare di questo Sporting. questa gara al massimo cerRocco De Rosa

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42 Sport


Tra sette giorni il ritorno e chi passa affronta la vincente di Acireale-Ostuni

Oppido, è assalto alla D L’Angelo Cristofaro riceve i molisani del Montenero di Bisaccia In Seconda due gare

Si gioca per la salvezza in Prima GIORNATA di spareggi anche nel campionato di Prima e Seconda. Nel campionato di PRIMA CATEGORIA si affronteranno, per determinare una retrocessione, le squadre penultime classificate dei due raggruppamenti, vale a dire il SAN CATALDO, nel girone A, e la TRAMUTOLESE, nel raggruppamento B. Soltanto una di loro manterrà la categoria, mentre la perdente sprofonderà negli inferi della Seconda. L'appuntamento è fissato per le ore 17 sul terreno di gioco di Picerno. La contesa sarà arbitrata da Asquino di Venosa. In SECONDA CATEGORIA è in programma la terza ed ultima giornata degli spareggi-promozione tra le vice leader dei tre raggruppamenti, ma anche la seconda giornata del triangolare per la retrocessione. Per quanto concerne il primo, a Grumento si giocherà REAL GRUMENTO-METANAUTO PICERNO. Questa gara sarà decisiva per la promozione, in quanto le due squadre conducono la classifica del triangolare appaiate a quota tre punti. Al Real Grumento potrebbe bastare anche un pareggio per la migliore differenza reti, dal momento che ha vinto a Ginestra 4-0, mentre i picernesi hanno vinto con i vulturini 4-2. Il Ginestracandida, invece, avendo perso entrambi i confronti disputati, è fermo al palo in graduatoria. Al termine degli spareggi bisognerà, poi, sperare nella permanenza in serie D dello Sporting Genzano o nella promozione dell'Angelo Cristofaro Oppido nella stessa categoria. Inoltre, questo pomeriggio, sempre alle ore 17, è in calendario la seconda giornata degli spareggi per la permanenza tra EPISCOPIA e RAPOLLA. Allo stato attuale, dopo la prima gara, conducono la classifica del triangolare l'Anzi ed il Rapolla a quota un punto (hanno fatto 0-0 nella gara di domenica scorsa), con l'Episcopia fermo a zero. Tra sette giorni si giocherà il confronto finale tra Anzi ed Episcopia

I RISULTATI di questa sera non saranno ancora del tutto determinanti, dal momento che occorrerà attendere le due sfide del Genzano al Sant’Antonio Abate (31 maggio e 7 giugno) che determineranno il quadro definitivo dei verdetti per la stagione calcistica 2008/2009. Cambierà infatti qualcosa a seconda del risultato finale dei bradanici, per i quali diverse squadre lucane faranno il tifo. Le ipotesi sono due e le analizziamo nel dettaglio per capire meglio tutto quello che potrà accadere.

TUTTO ormai è pronto a Oppido Lucano per la prima gara di andata valida per i play off interregionali di Eccellenza tra Angelo Cristofaro e Calcio Montenero, squadra molisana che ha conquistato la seconda posizione nel Campionato di Eccellenza in Molise alle spalle della super capolista Bojano. Le due rappresentative si sfideranno oggi pomeriggio alle 16.30 sul sintetico del Comunale di Oppido Lucano. I bianco verdi lucani proveranno ad inseguire un sogno: la Serie D. Le speranze sono risicate ma gli uomini di Mister Manniello metteranno in campo il massimo per portare a casa un risultato positivo. Tra le mura amiche servirà la vittoria ad ogni costo e grazie al bel tempo che in questi giorni illumina la Basilicata lo spettacolo dovrebbe riservare grandi sorprese. La Oppido bianco verde attende ormai da oltre una settimana questo scontro. Dopo la bella vittoria ottenuta sul sintetico di Picerno, la truppa oppidese ha lavorato tanto in ottica promozione. Il Presidente Michele Giganti non si è sbottonato sul risultato finale ma è parso fiducioso per il passaggio del turno. Intanto buone notizie in casa oppidese; il centrale difensivo Giuseppe Santagata, assente sia nella doppia semifinale

A sinistra la tifoseria del’Angelo Cristofaro di Oppido che oggi può recitare un ruolo determinante per incitare la squadra a ipotecare il passaggio del turno con un risultato importante tra le mura amiche

Atella M.-Banzi, chi perde retrocede RIONERO - Per l'Atella Monticchio e il Banzi lo stadio comunale "Valerio" della città di Melfi rappresenta l'ultima spiaggia per la permanenza di una delle due società nel massimo campionato regionale di calcio. Infatti nel pomeriggio, alle ore 17,00, le formazioni dei due club si affronteranno per lasciare all'altra il testimone della retrocessione. Entrambe sono le perdenti finali dei rispettivi confronti avuti, l'Atella Monticchio con la Vultur e il Banzi con il Picerno. Chi delle due andrà a fare compagnia al già retrocesso Balvano? E' veramente cosa difficile azzardare un pronostico in favore dell'una o dell'altra perchè entrambe di certo ce la metteranno tutta per non retrocedere. Uno spareggio

che, come suol dirsi, entrambe dovranno giocare “con il sangue negli occhi” per non soccombere. I due undici, per trovarsi in simili condizioni, sicuramente si equivalgono, ragion per cui la vittoria potrà sorridere alla squadra che scenderà in campo nella miglior forma, con una concentrazione ed una determinazione superiore all'avversario. In buona sostanza riuscirà a superare il difficile ostacolo l'undici che più dell'altro sarà fortemente convinto delle proprie forze e delle proprie capacità tecniche ed agonistiche e che saprà più dell'altro tenere i nervi ben saldi senza farsi prendere dall'emozione o dal nervosismo. Michele Rizzo

con il Policoro che nella finale contro la Murese, potrebbe essere della partita e le sue quotazioni sono sempre più alte. Mister Manniello è intenzionato a schierare l'undici titolare che durante la stagione ha martellato risultati utili a catena concedendo pochi punti di margine al Pisticci capolista. Tra i pali Di Corato è stato uno dei portieri meno battuti del campionato e la sua presenza è ormai certa; anche in difesa sono davvero pochi i dubbi con Volturno e Santagata centrali mentre Giganti Ge. e Manniello Dom. agiranno sulle fasce; il centrocampo è ancora in forte dubbio ma la presenza di Astudillo e Vaccaro è ormai certa, come la presenza di Leone A., mentre si giocheranno un posto Gioiello e Provenzale; tandem d'attacco ormai rodato e pienamente funzionante sarà composto dal duo Villano-Montenegro. Per l'Angelo Cristofaro si tratta della prima gara ufficiale contro una squadra non lucana nei play off di questa Eccellenza. La tensione e l'emozione dei tanti oppidesi si è fatta sentire nel centro dell'Alto Bradano. I tifosi oppidesi sono in fibrillazione e l'attesa è ormai finita. A Oppido Lucano, sono attesi anche un centinaio di tifosi dal Molise. Rocco De Rosa

A Pisticci c’è Viggiano-Borussia Pleiade Montalbano-Vitalba a Matera

Una stagione racchiusa Subito in prima in 90’ per Viola e Villani chi esce sconfitta PISTICCI – In novanta minuti, forse anche di più in caso di supplementari, si deciderà un’intera stagione. La finalissima play – off di Promozione valevole per il salto in Eccellenza tra Borussia Pleiade e Viggiano sarà aperta ad ogni discorso in un “Michetti” che si spera gremito. L’anno scorso fu Genzano il campo designato per la finale tra Balvano e Policoro e fu una grossa defaillance in termini di pubblico e di incassi ovviamente per la Figc. Pisticci rappresenta un’ottima collocazione per la finale e sicuramente ci sarà da aspettarsi il gran pienone. Molto probabilmente saranno di più i supporters del Borussia ad assiepare lo stadio jonico che arriveranno da Policoro vista la nota vicinanza di circa venti chilometri. Anche a Viggiano la tifoseria non si è attrezzata da meno. E’ stato organizzato dalla società un pullman per l’occasione a cui si aggiungeranno certamente le macchine degli altri simpatizzanti per accorrere a questo scontro che si annuncia acceso ed infuocato. Ci sono problemi di formazione da entrambe le parti. Nel Borussia Pleiade saranno assenti di sicuro i difensori Giannini, Leone e Liuzzi per infortunio. In dubbio sono le presenze di Corvino e Graziano sui quali Viola deciderà il loro eventuale utilizzo in campo soltanto in mattinata.

Nel Viggiano mancherà per squalifica il difensore centrale Racina essendo stato espulso nei minuti di recupero domenica scorsa contro l’Atletico Scanzano. Villani teme per le condizioni fisiche di Campisano ma non è escluso il suo impiego dal primo minuto al fianco di Sanchirico. Il capocannoniere del campionato con 21 gol stagionali è stato fondamentale in questa stagione con le sue reti e deve cercare di stringere i denti affinché possa essere dell’incontro per tentare l’impresa del salto di categoria. Se così non fosse il Viggiano ha raggiunto comunque i suoi obiettivi: prima la salvezza e poi i play – off. Per una squadra di un centro di circa tremila abitanti ad una finale è già un bel traguardo. Vincere sarebbe ancora più bello. Ma c’è da fare i conti con il Borussia Pleiade che ha due risultati su tre. In caso di pareggio dopo i novanta minuti si andrà ai supplementari e se dopo i due tempi extra finirà in parità passeranno i ragazzi di Viola. La partita di questo pomeriggio come le precedenti in campionato sarà interessata dalle due coppie d’attacco. Viola dovrà scegliere chi sarà la spalla di Schettino tra Lambertini e Rusciani. Nel Viggiano a meno di possibili variazioni il terminale offensivo sarà composto da Campisano e Sanchirico. Biagio Bianculli

MATERA – Chi perderà in questo pomeriggio retrocederà direttamente in Prima Categoria. Questo sarà il primo verdetto che uscirà dal “XXI Settembre” di Matera tra Sporting Montalbano e Vitalba. La vincente di questa sfida a gara unica dovrà sperare nella salvezza dello Sporting Genzano in serie D oppure dell’approdo tramite gli spareggi play – off nazionali dell’Angelo Cristofaro Oppido. Se entrambe le ipotesi non dovessero andare a buon fine retrocederanno sia lo Sporting Montalbano che il Vitalba. Gli jonici sono stati battuti dalla Santarcangiolese per 2-0 dopo aver vinto 1-0 all’andata. La squadra di La Capra ha vinto tra le mura amiche il derby contro il Lagopesole 2-1 ma non è servita vista la sconfitta di 2-0 all’andata in casa dei castellani. Pesanti sono state le squalifiche attinenti alla partita di ritorno per il Vitalba che è stata san-

Tutto quello che può accadere si ufficializzerà dopo i play out della D

Il calcio lucano fa il tifo per il Genzano GENZANO RESTA IN D: In Eccellenza, va il Pisticci. Retrocedono due: il Balvano e la perdente della finale play out Atella-Banzi. In Promozione, promosse in tre: il Real Tolve, Viggiano e Borussia Pleiade. Retrocedono due in Prima: il Latronico e la perdente della finale play out tra Montalbano e Vitalba. In Prima Categoria, in Promozione vanno Pietra-

galla, Lagonegro e Bar La Notte Pignola. Retrocedono in tre: il Barrata, la Rigamonti e la perdente dello spareggio tra la Tramutolese e il San Cataldo. In Seconda Categoria, quattro promosse: Castelgrande, Cancellara, Fortitudo Moliterno e la vincente del triangolare tra le seconde classificate (Ginestracandida, Metanauto Picerno, Real Grumento). Retrocedono in cinque: Ca-

steldoria, La Fiasca, Trechina, e le due perdenti del triangolare tra Rapolla, Anzi e Episcopia. In Terza Categoria, sono promosse le cinque vincenti (Lavello, S. Francavilla, Sp. Picerno, Giarrossa e S. Avigliano ) e la vincente dei play off. GENZANO RETROCEDE: In Eccellenza, in Serie D promosso il Pisticci. Retro-

cedono due in Promozione: il Balvano e la perdente della finale play out AtellaBanzi. In Promozione, in Eccellenza promosse in due: il Real Tolve e la vincente della finale playoff tra Borussia-Viggiano. Retrocedono tre in Prima Categoria: il Latronico, il Montalbano e il Vitalba. Per quanto concerne il campionato di Prima Categoria, in Promozione van-

zionata dal giudice con l’ammenda di 250 euro di multa motivata dal referto del direttore di gara per insulti e minacce verso lo stesso senza conseguenze per l’intervento dei Carabinieri. Inoltre non saranno della gara di questo scontro diretto per la salvezza Colucci, Di Bello e Telesca allontanati dal rettangolo di gioco dall’arbitro con il rosso diretto, a cui deve sommarsi l’assenza di Perriello che era stato espulso all’andata contro il Lagopesole e che come i primi tre deve scontare un altro turno. Anche lo Sporting Montalbano deve fare a meno di due squalificati per cumulo di ammonizioni. Saranno Santino Sergi e De Carne a saltare la gara in programma al “XXI Settembre” questo pomeriggio. Potrebbero entrambe seguire il Latronico in Prima Categoria, ma vincere sarà importante anche in caso di ripescaggio. b.b. no Pietragalla, Lagonegro e Bar La Notte Pignola. In Seconda Categoria retrocedono in tre: il Barrata, la Rigamonti e la perdente dello spareggio tra la Tramutolese e il San Cataldo. In Seconda Categoria, sono tre le promosse in Prima Castelgrande, Cancellara e Fortitudo Moliterno. Retrocedono in Terza Categoria in sei: Rapolla, Casteldoria, Anzi, La Fiasca, Trechina ed Episcopia. In Terza Categoria, sono promosse le cinque vincenti (Lavello, S. Francavilla, Sp. Picerno, Giarrossa e S. Avigliano ) e la vincente dei play off. sport@luedi.it

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Sport 43

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Golden Cup

Seconda vittoria di fila dell’Asso Potenza in questi spareggi promozione

Verderuolo, basta Giordano Doppietta che manda a tappeto un coriaceo e mai domo Aicsport AICS VERDERUOLO

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AICSPORT : De Luca Gerardo, Telesca, Leo, Ciammella, Lattuchella (Brindisi), Benedetto, Pietrafesa, Soldo, Romano, Aquino (Dabbene), Morlino (Gallo). A dsp: Santangelo. All: Albini D/co VERDERUOLO : Bruno, Lucia, Rotunno, Grittano, Giordano, Blasi, Tancredi Antonio, Pace Vito, Zotta (Tancredi Luciano), Pace Donato, Licciardi (Santoro). All: Mattia Canio ARBITRO: Muscio Vittorio Potenza RETI: 6' e 46' Giordano. NOTE: Ammoniti: Benedetto (Aics-PZ), Lucia (Verd-PZ) POTENZA- Seconda vittoria consecutiva della fase play off dell'Asso che espugna il campo dell'Aics con una doppietta di Giordano. Malgrado la grande mole di gioco sviluppata per tutto l'arco dell'incontro, i padroni di casa non

A sinistra una formazione del Asd Lavello

sono riusciti a ribaltare il risultato fino al 94' quando il direttore di gara chiude le ostilità. Parte bene l'Aics presentandosi subito in area avversaria con una combinazione Lattuchella-Aquino e tiro finale alto sulla traversa. Risponde l'Asso in contropiede.

Ottiene un calcio d'angolo battuto da Pace Vito. Raccoglie fuori area Lucia, che tenta due volte la conclusione senza successo. Il rimpallo favorisce Giordano appostato sulla destra, si incunea in area è al 6' realizza il primo vantaggio. Al 7' il centravanti

Zotta dell'Asso si stira cedendo il posto a Tancredi Luciano. Cercano di approfittare gli ospiti per lo sbandamento avversario portandosi in avanti con Tancredi Antonio, Licciardi e Pace Donato, ma Romano e compagni ribattono tutti i tentativi. La reazio-

ne dell'Aics è nei piedi di Lattuchella, Soldo, Morlino e Ciammella ma Bruno non si fa sorprendere nemmeno con conclusioni improvvise dai trenta metri. 27' Pace Donato subisce fallo da Benedetto. Batte la punizione Tancredi Luciano mettendo in difficol-

tà De Luca che para in due tempi. 31' Dal lato opposto stessa scena con Lattuchella che impegna Bruno, para ed evita l'angolo. In questa fase i due portieri sono protagonisti. De Luca per l'Aics esce a fermare Licciardi, mentre Bruno nega il goal a Morlino ed Aquino parando da campione su una battuta d'angolo. 46' Tancredi Luciano imposta un'azione per Tancredi Antonio rifinita da Licciardi con un traversone per Giordano, sempre sulla destra entra in area è raddoppia con un tiro angolato che termina in rete alla destra di De Luca. Nei secondi 45' tutta l'Aics ha cercato con attacchi a ripetizione di sfondare il muro avversario senza riuscirci, sostituendo troppo presto un attaccante di ruolo come Aquino dove nella girandola delle sostituzioni solo Santangelo non è stato impiegato, mentre Licciardi per l'Asso (anch'egli stirato) lascia il posto al giovanissimo Santoro. l.m.

Poule Vincenti

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44 Sport


retrocessa in B

Matteo Maggioni potrà a superare il suo diretto avversario

Basket A Dilettanti Play Out Questa sera al PalaSassi atteso un gran pubblico

Bawer, match senza ritorno Decisivo scontro salvezza contro Fossombrone, conta solo vincere E’ una sfida senza ritorno. La Bawer stasera non può sbagliare, dai quaranta minuti con Fossombrone passa la salvezza. Chi vince rimane in A Dilettanti e chi perde retrocede in serie B. Tutto in quaranta minuti con Matera che dovrà provare a sfruttare al massimo il vantaggio del PalaSassi anche se un buon numero di tifosi, poco meno di un centinaio, sarebbero in arrivo anche da Fossombrone a testimonianza dell’importanza della posta in palio. Al termine di una serie tirata ed equilibrata come quella in corso conterà esclsivamente il risultato ed una permanenza che Matera vuole assolutamente garantirsi. Per farlo bisognerà però lottare sul filo dei nervi ed essere in grado di fronteggiare i momenti più difficili anche con l’apporto del pubblico. La società che ha ridotto il biglietto a 5 euro, si augura in una presenza numerosa per avvicinare la squadra al traguardo permanenza. Auspicio che arriva anche dai Kakakaos, il gruppo organizzato che segue settimanalmente le vicende sportive della Bawer: «ci auguriamo in una conclusione positiva, dopo un’annata così difficile e tribolata speriamo in un risultato vincente che è l’unica cosa che conta» ci racconta Giuseppe Colucci tra i protagonisti in curva con i Kakakaos, «noi faremo la nostra parte pur nelle difficoltà che non mancano e nella necessità di conciliare alcuni impegni lavorativi. Cercheremo di dare una mano per questo risultato. Un palazzetto pieno? Non so se si riuscirà, ho visto che la società ha ridotto i prezzi dei biglietti, personalmente speravo addirittura nell’ingresso gratuito comunque spero si riesca a convogliare il pubblico anche in una giornata che si annuncia molto calda. I fedelissimi dell’Olimpia ci saranno di certo, l’augurio è quello di riuscire a chiudere al meglio e poi riprendere a costruire come si è sempre fatto negli anni

Francesco Longobardi e Valerio Corvino

passati». La sfida con Fossombrone non ha più segreti nè da una parte nè dall’altra. I marchigiani che sembrano scarichi sotto un profilo mentale hanno mostrato giovedì in gara 4 di essere riusciti a ricaricare in fretta le batterie. Matera però

può contare su un fattore campo che ha sempre avuto il suo valore in queste settimane di play out, è quella l’ancora di salvataggio sulla quale la formazione lucana deciderà di puntare. Oggi la Bawer ha bisogno dell’acuto che salva la stagione, poi si potrà comin-

Ferrienti e Corvino in azione in gara 4 a Fossombrone (foto tratta da www.basketfossombrone.net) e accanto i tifosi del Matera (Videouno)

ciare a capire se determinate situazioni sono state comprese. L’Olimpia contro Fossombrone dovrà cercare di dettare subito i propri tempi in attacco, cercando conclusioni efficaci e buone percentuali dalla lunga distanza e poi cercare di con-

tenere gli avversari anche nelle azioni difensive. Una presenza a rimbalzo, un controllo delle palle vaganti e una tenuta prima psicologica e poi fisica saranno le armi su cui Matera dovrà puntare. Non sarà affatto facile uscirne fuori, ma questa volta la Bawer do-

vrà riuscire a farcela e completare l’opera della sua stagione. Oggi in palio c’è la salvezza, Matera ha la possibilità di conquistarsela sapendo però che stavolta non ci saranno più appelli. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

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Sport 45

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Basket C Dilettanti Play Off Pellegrini scommette sull’Invicta Potenza

Corporelle, rincorsa alla B Inizia la serie di finale contro il Siracusa di Paolo Marletta VIETATO sbagliare per la Centre Corporelle Potenza nella prima gara di finale dei play-off maschili di serie C Dilettanti di basket. La formazione potentina affronta questo pomeriggio alle ore 19, al Pala Pergola di Contrada Rossellino il Prativerdi Siracusa allenato da Paolo Marletta. Per gli atleti di Dino De Angelis, invitati a cena dal presidente che ha inteso riunire i suoi cestisti e la società in un conviviale pre gara si tratta di una partita tutta da vincere. La società per la gara odierna ha fissato il prezzo dei tagliandi a cinque euro, onde favorire un afflusso massiccio di spettatori al Pala Pergola. Il complesso allenato da De Angelis sarà ancora una volta orfano di Mimmo Castellitto, afflitto da noie alla gamba. Per il resto tutti disponibili in casa biancoceleste per questa sfida che ha il sapore di una gara da vincere. La formazione potentina affronta un cliente decisamente scomodo, qual è il Siracusa, allenato da Paolo Marletta, che ha dato una decisa impronta alla sua formazione nel segno tangibile della cifra tecnica e agonistica degli aretusei. Una gara particolare, quella che attende la Centre Corporelle Potenza che dovrà misurarsi contro i centimetri di Agosta, la voglia di vincere di Verrigni e il desiderio di fare il blitz esterno che anima i colori aretusei. Il team potentino sarà atteso da una gara estrema-

PLAYOFF

In alto Pellegrini e sotto Delli Carri (foto Andrea Mattiacci)

promossa in B

mente difficile. Tra le due società sembrano sopite le ruggini del campionato e le polemiche sorte prima del match disputato al Pala Pergola. Arbitreranno la partita i signori Fimiani di Ravenna e Yang Yao di Rimini, direttore di gara italo-cinese. Il clima è quello delle grandi occasioni. Il pre gara è tutto nelle

Al torneo “Over the top” anche un argento

parole di Marco Pellegrini, giocatore di talento del complesso biancoceleste. Il lungo capitolino ha dichiarato: “Ci siamo preparati bene, in settimana abbiamo lavorato tanto in palestra. Abbiamo recuperato le energie dopo il match vinto domenica contro il Gela. Siamo pronti sia sul piano fisico che mentale. Ci

aspetta una gara difficile, ne sono convinto”. Pellegrini parla della settimana di lavoro: “Il coach Dino De Angelis ha preparato bene la partita. Il nostro allenatore ha visionato le cassette del match vinto dai siracusani a Ragusa, ottenendo molti dati importanti in merito. A mio avviso sarà una gara diversa da quella di

Due primi posti a Baronissi

Basket Giovanile Raduno al PalaSassi

il motoincontro sul Sirino

Convocazione per 16 atleti del ‘95

Una delle escursioni

italiano iridato, Ubaldo Giorgi. Di ritorno da Baronissi, lo stesso atleta Caldiero ha dichiarato: “Quella di Baronissi è stata davvero una bella esperienza, ma la mia più bella soddisfazione sono stati i risultati conseguiti dai miei atleti, Dino e Anto, frutto di tanto lavoro fatto in palestra. Lo stesso Caldiero continua dicendo che il suo impegno è quello “di promuovere lo sport in generale, un momento di aggregazione per tutti, per continuare costantemente a sfornare giovani campioni con un in più discipline”. Claudio Buono sport@luedi.it

contraddistinto il campionato. Tutti possiamo far canestro e segnare punti importanti. Credo che sarà necessario tenere sotto i settanta punti il team del Prativerdi Siracusa, in questo modo le nostre possibilità di vittoria aumenteranno sicuramente”. sport@luedi.it

Moto Oggi la partenza dalla città dei Sassi

Vietri è una fucina La “K&A Group” Matera per il Braccio di ferro ha organizzato il consueto VIETRI DI POTENZA - Continua a raccogliere successi l'associazione sportiva “Asd Iron Club” di Vietri di Potenza che, nel “Grand Prix nazionale di Braccio di ferro Over the Top” tenutosi a Baronissi nel salernitano, con i suoi tre atleti in gara, ha collezionato ben due primi posti ed un terzo posto. La gara si è tenuta domenica scorsa e i partecipanti dell'associazione vietrese sono stati l'istruttore e tecnico Pasquale Caldiero insieme a due suoi allievi, Gerardino Santoro, “Dino”, e Antonio Matturro, di Balvano ma affiliati all'associazione vietrese. La partecipazione al “Pala Irno” di Baronissi è stato un vero e proprio successo per gli atleti della Iron Club di Vietri, che ormai si rivela una vera e propria fucina di campioni. La manifestazione, organizzata dal pluricampione di body building, Roberto Santarpia, ha avuto un grande successo. Per la categoria “juniores esordienti” ha gareggiato Santoro, che ha conquistato il primo posto. Altro gradino più alto per Pasquale Caldiero, nella categoria “professionisti fino a 95 kg”. Terzo posto, in una difficile categoria (la professionisti fino a 75 kg), per Antonio Matturro. Il titolo assoluto della competizione nazionale è andato al quattordici volte campione

domenica contro il Gela dove abbiamo sofferto tanto prima di avere la meglio”. Del Siracusa parla in termini positivi: “Dispongono di Alessandro Agosta, giocatore molto pericoloso sotto le plance. Dal canto nostro nella lotta ai tabelloni sarà necessario far prevalere l'agilità e l'atletismo che ha

MATERA - Si svolgerà oggi la sesta edizione del motoincontro organizzato dal “K & A Group” di Matera, la tradizionale gita di un giorno che porta gli appassionati di moto alla scoperta della Basilicata. La partenza dalla Città dei Sassi prevista per le ore 8 e 30 avverrà, come è tradizione, dal piazzale di via Dante angolo via dei Bizantini, dopo aver fatto colazione al bar. La meta scelta quest'anno è il Monte Sirino, il gruppo montuoso che con i suoi 2.000 metri di altezza, è la seconda vetta dell'Ap-

pennino meridionale. Le tortuose strade che caratterizzano il tracciato per arrivare sul Sirino sono il “valore aggiunto” di questa uscita in moto che prevede il pranzo in un agriturismo della zona tra il fresco dei boschi ed il ritorno in serata privilegiando strade più scorrevoli dove “smanettare” un pò di più, ma sempre nel rispetto delle norme del codice stradale. Per chi volesse partecipare può contattare il numero 320/2590992. Giovanni Martemucci sport@luedi.it

UN NUOVO raduno attende il Settore Squadre Nazionale della Fip Basilicata. Nell'ambito del progetto di qualificazione territoriale della Basilicata il settore squadre nazionale ha infatti convocato sedici atleti nati nel 1995, in occasione del raduno che avrà luogo al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite a Matera, martedì 26 maggio. Lo staff tecnico regionale, composto da Gianfranco Pace, responsabile del progetto per il Comitato Regionale Fip di Basilicata, Vito Pierri, referente tecnico territoriale, Andrea Romano, allenatore under 25 di Potenza, Giovanni Paolo Ambrico, allenatore under 25 di Matera, Vincenzo Bochicchio allenatore progetto qualificazione territoriale di Potenza e Antonio Conterosito allenatore progetto qualificazione territoriale di Matera hanno convocato i seguenti atleti: Francesco Bertone e Andrea Scorza della Cestistica Bernalda, Simone Petralla, Andrea Auletta, Giovanni Gravela, Domenico Velletri e Claudio Latorre della Virtus Matera, Antonio Petrullo, Giuseppe Pace, Francesco Luise, Luca Vaccaro e Gianmarco Arcieri della

Gianfranco Pace

Timberwolves Potenza, Valerio Pernice e Vito Genovese del Basket Potenza, Giuseppe Longo e Alessandro Losardo del Nuovo Basket Club Potenza. Il raduno avrà inizio alle 17. Per gli atleti lucani si tratta di un nuovo momento di crescita e aggregazione che servirà a dare smalto e linfa all'intero settore squadre nazionali. Il medesimo settore ha ormai puntato sui giovani che rappresentano la fucina del movimento lucano della disciplina della palla a spicchi. f.menonna@luedi.it

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46 Sport


Pallanuoto B Uomini La società presenterà ricorso, ma sono poche le speranze

Basilicata, sconfitta assurda Mancano i documenti, la gara non si gioca: sogni play off in fumo NON E’ finita bene, anzi a dire il vero non è proprio cominciata, la penultima fatica stagionale della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Alla Piscina “Felice Scandone” di Napoli, ieri pomeriggio, si sarebbe infatti dovuto disputare il sentitissimo match tra i biancoverdi di Francesco Silipo e lo Sporting (nell’occasione padrone di casa): fondamentale per chiarire i rapporti di forza tra le due squadre che, a quota 37 punti, condividevano la terza piazza della classifica (in piena corsa per un posto nei play-off). Le premesse per una sfida tirata e spettacolare, tra due settebelli che conoscono a menadito le rispettive caratteristiche, ci sarebbero state davvero tutte. Ma a rovinare i piani dei potentini, come non ha potuto far altro che ammettere il presidente Roberto Urgesi, è arrivato un «errore a cui non è stato possibile porre rimedio». «Si è in effetti trattato di una casualità - ha spiegato meglio il patron della Basilicata Nuoto -, visto che non potevamo proprio prevede-

Il presidente Roberto Urgesi

re quello che è successo. E che ci ha tolto, in maniera inappuntabile nell’interpretazione giusta ma al tempo stesso un po’ troppo restrittiva del regolamento, la possibilità di scendere in acqua». In sostanza, la gara è stata definitivamente annullata - con l’assegnazione della vittoria a tavolino per 5-0 al-

lo Sporting Napoli - dopo che il direttore di gara aveva fatto trascorrere la canonica mezz’ora in attesa dell’arrivo dei cartellini dei giocatori della Basilicata Nuoto. Quelli che in effetti sono giunti alla “Felice Scandone” solo dopo ulteriori dieci minuti, a causa della multa comminata dalla Polizia Stradale al diri-

gente lucano che ne era in possesso. Nulla da fare, a quel punto, per cambiare l’irremovibile decisione dell’arbitro: che deludeva le residue speranze dei biancoverdi potentini di potersi giocare in vasca le loro chance, al cospetto di un avversario che da parte sua non ha mostrato grande disponibilità a venire incontro alle richieste del team di Silipo. «Presenteremo in ogni caso ricorso, nella speranza di poter rigiocare il match», ha annunciato il presidente Urgesi nel convulso post partita. «Addurremo tutte le prove necessarie affinché la nostra richiesta possa essere presa in considerazione dalla Federazione. Chiarendo i fatti che hanno portato alla spiacevole conclusione anticipata di una sfida a cui tenevamo molto». E il cui esito - se il parere del giudice sportivo sarà ancora negativo - potrebbe aver tolto alla Basilicata Nuoto ogni margine per l’accesso agli spareggi promozione. Luca Carlone sport@luedi.it

Pallanuoto C Uomini Potenza Nuoto resta a secco col Valenzano

Tritone, un ko indolore Con la salvezza in tasca arriva lo stop in vasca a Taranto A SALVEZZA già acquisita dalla scorsa settimana, il Tritone Potenza ha subito una sconfitta più che onorevole sul campo del Taranto. Il punteggio piuttosto severo (1710) maturato alla fine non tragga in inganno: nella vasca di casa degli jonici i ragazzi di coach Giorgio Pappalardo hanno saputo reggere per gran parte del match il confronto, cedendo di schianto solo nell’ultimo quarto. Quello in cui il tecnico potentino decideva di dare piena fiducia ai più giovani, lasciando in acqua tutta la formazione under 15. Una decisione pienamente condivisibile visto che in palio, per i lucani, c’era poco o nulla, e che l’esperienza maturata in partite ufficiali di questo spessore tornerà sicuramente utile alle nuove leve di casa Tritone. Per il resto della gara, comunque, la squa-

dra titolare aveva davvero messo paura ai forti tarantini: chiudendo in vantaggio per 4-3 il primo quarto, restando piuttosto bene a contatto (6-7) fino a metà gara e accusando un distacco superiore solo nel finale di terzo periodo, chiuso dal Taranto sul 107. Anche, in effetti, come naturale conseguenza di qualche errore di troppo commesso dai potentini nelle conclusioni a rete. Sabato prossimo il Tritone saluterà il suo campionato sfidando il Cosenza: un’altra occasione buona, per Pappalardo, per testare le qualità tecniche, fisiche e mentali dei suoi under, a cui ha annunciato di voler fare ricorso in misura anche piuù massiccia. Salvezza ancora in bilico, invece, per la Potenza Nuoto, che non è riuscita ieri sera alla piscina comunale

Il Volley Group Matera organizza una manifestazione per 400 bambini

AL VIA il primo progetto “Potenziamento delle attività motorie”. La manifestazione finale, che vedrà impegnati circa quattrocento bambini del quarto Circolo didattico di Matera, si svolgerà domani mattina presso il Pala Sassi ed è stata organizzata dalla società materana Volley Group in collaborazione dei tecnici Julian Lozowy, Antonio Iacovuzzi e Caterina Cristallo. Questo il programma della giornata: 8.30 arrivo di alcune classi al Pala Sassi, dalle 8.45 alle 10 le classi presenti al palazzetto svolgeranno degli elaborati grafici del tema: “Disegna l'esperienza di attività motoria in palestra”; alle 10 arrivo delle restanti classi; alle 10,15 raduno all'interno del tunnel del Pala Sassi ed inizio con una parata delle classi; alle 12.30 termine della manifestazione con un torneo di minivolley, al quale parteciperanno le classi terza, quarta e quinta, e successiva premiazione degli alunni. lo.tor.

“Michele Riviello” di Parco Montereale nell’intento di raccogliere punti al cospetto del forte Valenzano. 9-8 il punteggio finale a favore dei baresi, con i ragazzi allenati da Pasquale Miglionico che pure sono stati a un passo dal pareggio: sfumato per un soffio negli ultimi secondi su azione di uomo in più non concretizzata. Un punto avrebbe di certo reso il giusto merito alla prova caparbia e volitiva di Teo Nigro (autore, come Della Sala, di una doppietta) e compagni, che ci tenevano davvero molto a tornare a fare bene di fronte al pubblico amico dopo il ko interno subito col Taranto. Peccato per l’occasione sciupata dai potentini, ora “condannati” a giocarsi la permanenza nelle ultime due giornate di campionato. l.c.

Atletica Le quote d’iscrizione devolute in beneficenza

Potenza, tutto pronto per il trofeo dei Turchi Va in scena la tredicesima edizione

E' TUTTO pronto in città per la tredicesima edizione della Maratonina di Potenza Trofeo dei Turchi, inserita nel fitto cartellone del Maggio Potentino. Ad organizzare l'evento l'Associazione Borgo Antico Portasalsa, in collaborazione con l'A.V.I.S. della Basilicata, il Rota Distretto 2120° Italia Club Potenza Ovest, del Coni, della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, del Comune di Potenza e dell'Azienda di Promozione Turistica della Basilicata. In questa stagione la gara assume un valore importante visto e considerato che il pensiero degli organizzatori è stato rivolto alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. L'Abruzzo nel cuore, artigianato artistico. Gli atleti saranno presenti ai nastri di partenza alle 8 con il ritiro dei pettorali e le ultime iscrizioni, la partenza avrà luogo successivamente da via Pretoria antistante Piazza Mario Pagano e l'arrivo è previsto proprio in via Pretoria. La gara avrà una durata di centotrenta minuti. Alle 12

vi sarà la cerimonia di premiazione. Alla kermesse saranno presenti tutti gli atleti e atlete tesserate Fidal. L'evento fortemente voluto dall'Associazione Borgo Antico Portasalsa che ha inteso coniugare con questa manifestazione l'interesse verso l'atletica leggera e la solidarietà nei confronti delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Il binomio sport-solidarietà dovrebbe consentire alla manifestazione una degna cornice di pubblico e di interesse. La quota d'iscrizione dei partecipanti, pari a dieci euro sarà interamente devoluta alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Una testimonianza forte e toccante dell'interesse per l'atletica e il volontariato che da anni anima e non poco gli appassionato di sport del capoluogo. Tutto questo grazie alla ferma volontà del presidente dell'Associazione Borgo Antico Portasalza, Domenico Leccese. L'appuntamento è per questa mattina con una gara tutta da seguire e da amare. f.menonna@luedi.it

Volley Under 13 Due vittorie contro Rionero ed Olimpia per le ragazze di Urbino

Pallandia Melfi a punteggio pieno MELFi - Nel campionato Under 13 femminile giunto alla seconda giornata vede la Pallandia Volley Melfi volare al primo posto. In entrambe le gare, prima con il Rionero Volley e poi con l'Olimpia Melfi sono state vinte dalle ragazze del del prof. Enzo Urbino per 2 set a 0. Grande festa di pallavolo domenica 17 maggio nella palestra comunale di Melfi. Il primo incontro si e' disputato alle ore 10 tra Rionero e Pallandia Melfi, gara vinta dalle ragazze del tecnico Urbino per 2 set a 0 in poco più di mezz'ora, risultate più determinate in campo e decisive nei momenti più salienti della partita. Seconda gara tra Olimpia e Rionero vinta dal Melfi. Terza e decisiva gara tra Pallandia della coppia Spera-Urbino e l'Olimpia. Inizio in vantaggio per le ragazze del Pallandia che non si sono fatte mai sorprendere da un Olimpia sotto tono, chiusa la gara per 2 a 0 e festa e gioia per le ragazze del tecnico Urbino. Il prof Urbino abbastanza felice ha commentato la giornata: “Abbiamo giocato una bella partita si vedeva già dall'inizio gara la differenza tecnica e tattica delle mie ragazze contro un Olimpia poco determi-

Le ragazze dell’under 13 del Pallandia Melfi del tecnico Enzo Urbino

nata e senza costruzione di gioco. Dal canto nostro, sempre con i tre passaggi, abbiamo dato vita ad una gara molto bella da vedere con l'apporto dei genitori delle ragazze e grazie alla nostra esperienza le ragazze hanno dimostrato di essere all'altezza di ogni situazione. Adesso ultimo appuntamento a Rionero il 31 maggio per stabilire chi deve staccare il biglietto per la semifinale.

Noi cercheremo con tutte le forze di fare tris. Se arrivano i successi, il tutto è da riportare al lavoro sodo in palestra che si fa con questo gruppo di 25 ragazzine. Sicuramente faremo bene anche il 31 maggio, godendoci questa bellissima vittoria andremo avanti a testa alta per il proseguo del campionato”. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

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Sport 47

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

Formula Uno Al Gp di Monaco la Ferrari torna in prima fila a fianco della Brawn

C’è Raikkonen subito dietro a Button MONTE CARLO - Dopo la giornata di sosta, dedicata alle trattative tra Fia e Fota per trovare un accordo sui regolamenti 2010, a Monte Carlo tornano a rombare i motori delle monoposto che ieri ad ora di pranzo si sono sfidate per la pole position sulla griglia di partenza. Il più veloce è stato ancora una volta Jenson Button che partirà quindi dalla posizione al palo nel GP di Monaco, sesto appuntamento del Mondiale 2009. Il leader della classifica piloti ha fermato le lancette del cronometro su 1'14"902. Ma la grande sorpresa è che al suo fianco partirà Kimi Raikkonen che riporta quindi la Ferrari in prima fila, risultando più lento del poleman di soli 25 millesimi. Una prestazione davvero ottima quella del campione del mondo 2007 che cancella così l’eliminazione alla Q1 a Barcellona. Un secondo posto che vale quasi quanto la pole visto che il ferrarista, oggi, al via potrà contare sul «boost» in più del KERS che invece non ha a disposizione

Button. È prevedibile, quindi, una bella lotta tra i due prima della staccata della St.Devote, sempre sperando che non ci siano incidenti che possano pregiudicare la corsa. Sul toboga monegasco, infatti, sono abbastanza frequenti e l’ingresso della «safety car» è da mettere nel conto. In seconda fila partirà la seconda BGP, quella di Rubens Barrichello e la RedBull di Sebastian Vettel. In terza fila, con il quinto tempo scatterà Felipe Massa con l’altra F60. Anche per il pilota paulista vale il discorso fatto per il compagno di team. Il KERS, in partenza, potrebbe dargli un vantaggio su chi lo precede. Guadagnare qualche posizione al via potrebbe significare anche un piazzamento in zona podio alla fine. Completano la «top ten» Heikki Kovalainen con la McLaren-Mercedes e Mark Webber con l’altra RB-Renault, quindi in quinta Fernando Alonso con la Renault e Kazuki Nakajima con la Williams. Ma se emozionante è stata la Q3 che ha deciso le

prime cinque file della griglia, non da meno è stata la Q1 che ha visto cinque esclusi eccellenti. Primo tra tutti Lewis Hamilton. Il campione del mondo della McLaren ha picchiato contro le barriere dopo una decima di minuti, strappando anche una sospensione e per lui, oggi, ci sarà una partenza dalle retrovie con l’ottava fila ed il sedicesimo tempo. Peggio è andata a BMW Sauber e Toyota. Le monoposto elvetico-bavaresi pur notevolmente rinnovate nell’arodinamica e senza il KERS occupano entrambe la penultima fila con Nick Heidfeld 17° davanti a Robert Kubica. Addirittura in ultima fila le Toyota con Timo Glock ultimo e Jarno Trulli, diciannovesimo. I problemi di questi cinque «big» hanno consentito per la prima volta alle Force India da quando sono in gara di accedere alla Q2. Adrian Sutil partirà dall’ottava fila con il quindicesimo tempo, mentre due posti più avanti, in settima fila, si schiererà Giancarlo Fisichella.

Volley B1 Donne Marranzini: «Stiamo in trattativa con un’azienda nazionale»

Time, assalto agli sponsor Contratto con l’Asics virtualmente chiuso per il materiale sportivo MATERA - Finita la stagione regolare per le atlete, non finisce anzi ricominciano a lavorare i dirigenti, per la prossima stagione 2009/10 in casa Time Volley, la società materana sta già pensando al prossimo campionato. Bisogna programmare la stagione, tutto dipende dalle sponsorizzazioni in aggiunta a quelle dello scorso anno se si riconfermeranno, e magari l'entrata di qualche nuovo socio. Poi in un secondo momento ci sarà l'allestimento della nuova formazione, il presidente onorario Enzo Marranzini sta cercando di bruciare le tappe, ed è già a buon punto per quanto riguarda le sponsorizzazioni come ci conferma «In questo momento, dobbiamo capire che il nostro obbiettivo minimo è la permanenza, possiamo azzardare qualcosa in più, ma naturalmente tutto dipenderà dal riscontro che avremo dagli sponsor». Da quanto possiamo capire, ci sono già contatti con degli sponsor.« Si, nella prima settimana di giugno abbiamo un importantissimo incontro a Milano con una grande azienda che ha interessi ed investimenti in tutto il mondo». Una azienda italiana o estera? «E' una azienda italiana che lavora anche all'estero, è una azienda che ci ha manifesta-

Finale dei Giochi studenteschi

Inglese e Dichio in vetrina a Rieti

Un momento della festa e accanto Enzo Marranzini

to questo interesse essendo già nel mondo della pallavolo. Nella stessa settimana, abbiamo un incontro in provincia di Cuneo, precisamente a Fossano, dove c'è una azienda di livello mondiale come l'ASICS che ci ha contattati per una sponsorizzazione tecnica, quindi cercheremo di approfondire anche questo argomento, naturalmente valutando le condizioni sperando che il tutto vada in porto».

Ci sono stati segnali di avvicinamento da parte di aziende locali? « n casa nostra noi abbiamo sempre avuto l'appoggio di Tito Di Maggio, Nicola Benedetto ed altri sponsor che ci sono stati vicini ma che non sono sufficienti, se non si incrementa il budget, per affrontare il prossimo campionato, ci ha fatto molto piacere la lettera di ringraziamento del sindaco, sapendo che come amministrazione non può aiutar-

ci. Noi cerchiamo gente che ci stia vicino per questo importante patrimonio, con l'aiuto di altre forze cittadine, si potrebbe ricreare una grande rinascita del volley materano ad alti livelli come lo siamo stati in passato, ma a livelli europei, Matera era la regina del volley, da quello che si vede in giro, la gente ha voglia di vedere il volley ad alto livello». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Tennis A2 Inizia il secondo turno dei play out: gara di andata contro il Milano

Il CT Pisticci si gioca la salvezza DOPO la sconfitta rimediata a Casale Monferrato, il Circolo Tennis Pisticci del presidente Michele Leone si gioca tutte le sue possibilità di salvezza nell’ultimo turno di play out contro il Tennis Club Milano, in una doppia sfida di andata e ritorno. Un doppio appuntamente da non fallire per le atlete della società lucana che solo poco tempo fa calcava i campi del massimo torneo nazionale, mentre adesso lotta per evitare la caduto nel campionato di serie B. Gledacheva, Meruzzi e Giovine dovranno trascinare la squadra a questa doppio successo per garantire a Pisticci la permanenza in serie A2. a.mutasci@luedi.it

Saranno Alessandra Dichio della classe 3D e Inglese Giuseppe della 2A a rappresentare la mitica Carlo Salinari di Montescaglioso del Ds Nicola Pietromatera alla finale nazionale di atletica leggera dei Giochi Sportivi Studenteschi in programma a Rieti dal lunuedì fino al 29 maggio. E' un felice ritorno alle rassegne nazionali per la Scuola Montese che dal 1993 al 2001 ha preso parte a ben 14 finali nazionali sempre nella disciplina dell'atletica leggera. “Ovviamente-commenta felice Pietromatera-è sempre la marcia a far da padrona con due autentici fuoriclasse, che rispondono ai nomi di Alessandra Dichio e Inglese Giuseppe, esponenti di una scuola che ha fatto storia con tantissimi atleti, in primis Lidia Mongelli. “Desidero esprimere ai 2 allievi-continua il Dirigente- i complimenti di tutta la scuola perché dimostrano, alla pari del team del ‘93 oggi felicemente diplomati, laureati, laureandi e sistemati, che sport e studio possono andare tranquillamente a braccetto e non sono per nulla alternativi. Alessandra Dichio, oltre ad essere una studentessa modello, frequenta con grande merito la classe musicale di pianoforte della prof.ssa Maria Laura Pisciotta; iscritta al Liceo tecnologico GB Pentassuglia di Matera, continuando la tradizione di famiglia, ed è fermamente intenzionata a continuare il pianoforte presso il Conservatorio E. Duni di Matera. Non da meno Giuseppe Inglese. “Il 2009-continua Dichio è ancora un anno record per lo Sport a scuola e la finale di Rieti rappresenta la ciliegina sulla torta di una anno da incorniciare. Già a Melfi nella finale regionale della 28° Coppa Speranze Fiat 2009, abbiamo conquistato uno splendido argento dietro alla validissima Clapl di Lagopesole del prof. Minno Quatrale. Successivamente, il 22 aprile a Potenza, pur disputando una prova da leoni ca-

Dichio ed Inglese

ratterizzata da centinaia di tiri in porta, ci sono mancati i goal decisivi, perdendo 3 a 2 la finale regionale di calcio a 5 femminile contro la Scuola Media di Spinosa della validissima Prof.ssa Antonella Ambrosio. Giovedì scorso presso il campo Scuola di Matera, sotto la consulenza tecnica della Euroatletica '96 Basilicata e del Comitato Regionale Fidal Basilicata, oltre 100 allievi hanno dato vita ad Athletic Day 2009, giunto alla VII edizione, con gare di marcia e di lancio del wortex. Nelle prossime settimane “conclude la Prof.ssa Vitanna Calabrese”, che insieme al Prof. Dichio e agli ATA Franca Parchitelli e Titolo Antonio curano il progetto Sport a Scuola 2009, celebreremo altre 2 grandi manifestazioni che coinvolgeranno quasi tutti i 345 allievi della Scuola. Lunedì 1 giugno , presso gli Impianti Sportivi dell'Ostello Perfetta Letizia in Rione Belvedere, in collaborazione con Atlas calcio a 5 , disputeremo la finale di minicalcio maschile e femminile del VII Albo d'Oro Roberto Baggio, cui sono iscritti circa 150 allievi. Infine mercoledì 3 giugno , presso lo splendido PalaWojityla Cerimonia conclusiva di Premiazione di “ Sport a Scuola 2009” con gare di freevolley, maxi-staffetta di marcia a squadre, canti, balli e riconoscimenti per tutti. sport@luedi.it

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48 Sport


La quattordicesima tappa sotto una temperatura insopportabile per i ciclisti

di ADOLFO FANTACCINI BOLOGNA – Doveva vincere Danilo Di Luca, si è imposto invece Simons Gerrans, un australiano non nuovo a imprese di un certo livello, visto che si è aggiudicato quasi un anno fa anche la EmbrunPrato Nevoso, al Tour de France, e non una tappa qualunque. Di Luca non ha vinto, ma esce comunque a testa alta da questa frazione del Giro con un arrivo terribile, dal momento che è stato l’unico a non perdere terreno (secondi) dal capoclassifica Denis Menchov, sempre maglia rosa. Tutti gli altri big, da Leipheimer a Basso, qualcosa hanno dovuto cedere: poco, pochissimo, ma è pur sempre un segnale abbastanza preciso sulle insidie che ogni giorno nasconde questo Giro d’Italia del centenario. Il russo, sulla salita decisiva della 14ª tappa, è rimasto a ruota di Di Luca, cercando il più possibile di limitare i danni. E ci è riuscito. È stata una tappa complicata, sulla quale ha pesato in maniera indiscutibile la fuga di ben 13 corridori, troppi per non arrivare fino al traguardo. Di Luca puntava quantomeno ai secondi d’abbuono, per accorciare il divario fra sè e Menchov, per questo ha messo davanti la propria squadra (la Lpr) fin dall’inizio, ma non c'è stato niente da fare. L’aggancio con i fuggitivi non si è mai consumato. Chi si aspettava una qualche collaborazione da parte di altre squadre è rimasto deluso. Alla fine la maxi-fuga ha partorito un vincitore, Gerrans. Che è stato bravo a non piantarsi come invece ha fatto il keniano Chris Froome. Forse non si aspettava, il corridore della Barloworld, una pendenza così alta ed ha pagato a caro prezzo il proprio errore di valutazio-

Gerrans più forte del caldo Rammarico Di Luca ORDINE D’ARRIVO 1. Simon Gerrans in 4h16'48“ 2. Rubens Bertogliati a 00'12” 3. Francesco Gavazzi 00'18” 4. Evgeni Petrov 00'24” 5. Philip Deignan 00'27” 6. Christopher Froome 00'36” 7. Vasil Kiryienka 00'41” 8. Francesco Reda 01'01” 9. Andriy Grivko 01'04” 10. Franco Pellizotti s.t. 11. Danilo Di Luca s.t. 12. Stefano Garzelli s.t. 13. Denis Menchov s.t. 14. Carlos Sastre s.t. 15. Marzio Bruseghin s.t. 16. Ivan Basso 01'07” 17. Levi Leipheimer s.t. 18. Michele Scarponi s.t.

Il vincitore della 14ª tappa, Simons Gerrans

ne. La fuga decisiva è cominciata presto, prestissimo: Bonnafond, Cheula, Froome, Kiryienka, Deignan, Gerrans, Visconti, Grivko, Gavazzi, Reda, Bertogliati, Petrov, Mueller e Voganov, decidono di allungare il passo, mentre Montaguti – che li affianca – si arrenderà dopo 10 km di cammino davanti al gruppo. I 13 andranno fino in fondo, valicando l’Appenino tosco-emiliano e infischiandosene della canicola. Sul Passo della Collina e sul Mediano, Grivko passa per pri-

mo; sul Valico di Tolè, l’ucraino concede il tris, mentre sul Mongardino tocca a Froome il compito di passare sotto lo striscione del Gran premio della montagna; Kiryienka precede Vorganov e Deignan sul traguardo volante di Pontecchio Marconi, mentre ai piedi di San Luca scoppia la bagarre. Grivko allunga a 3 km dall’arrivo e guadagna 6” sui compagni di fuga: verrà raggiunto poco dopo dal gruppetto. A quel punto scatta Bertogliati, che viene risucchiato dal contrattacco di Froome e Gerrans. Nei pressi

Il vincitore: «Sapevo che oggi potevo arrivare primo»

Gerrans riceve dal presidente del Bologna la maglia n° 100

attaccare nella tappa di Monte Petrano». FRANCO PELLIZOTTI non sbilancia: «Quella di oggi era una salita troppo breve, ma nei prossimi giorni ne vedremo delle belle. Non era questa la tappa che poteva sconvolgere la classifica». . RUBENS BERTOGLIATI «C'era un grande caldo e due chilometri così non perdonano. Io ho cercato di giocare le mie carte, ma

dello striscione dell’ultimo km, Froome comincia ad accusare la fatica e quasi si ferma. Gerrans continua la propria marcia, incurante della rimonta del gruppo. Ma è troppo tardi per sperare in un clamoroso ricongiungimento. Nel finale progressioni di Di Luca e Pellizotti, che sprinta per il 10/o posto e lo conquista, dimostrando una invidiabile condizione di forma. Sulle ultime rampe, oltre a Simoni, che giunge sul traguardo con un ritardo di 1'43» da Gerrans, lasciano qualcosa anche Basso e Lepheimer.

LA TAPPA DI DOMANI

L’INTERVISTE

BOLOGNA - Ha sorpreso tutti sulla salita finale di San Luca. Simon Gerrans, portacolori della Cervelo, commenta così il successo nella 14^ tappa del Giro d’Italia al termine di una lunga fuga con 13 corridori. «Dietro di me non hanno fatto una gran bagarre – ammette l’australiano ai microfoni di Rai Sport -. Ero fiducioso, all’inizio sapevo di poter vincere e quando abbiamo passato il penultimo colle ho pensato che avrei potuto conquistare la vittoria». LA MAGLIA ROSA - «Sono rimasto sempre alla ruota di Di Luca, sapevo che in questa tappa ci teneva a far bene». Denis Menchov, maglia rosa del Giro d’Italia, è soddisfatto al termine della 14ª tappa, vinta da Gerrans sulla salita di San Luca. In merito alle polemiche circa l’atteggiamento di alcune squadre nelle parti finali della frazione, il corridore russo, intervistato da Rai Sport, ha osservato che «le squadre lavoreranno nei prossimi giorni, ma Danilo, se vuole vincere, deve

CLASSIFICA 1. Denis Menchov in 58h33'53” 2. Danilo Di Luca a 00'34” 3. Levi Leipheimer a 00'43” 4. Franco Pellizotti a 02'00” 5. Carlos Sastre a 02'52” 6. Ivan Basso a 03'03” 7. Michael Rogers a 03'05” 8. Gilberto Simoni a 05'17” 9. Marzio Bruseghin a 05'26” 10. David Arroyo a 06'01” 13. Stefano Garzelli a 07'15” 14. Lance Armstrong a 07'28” 16. Michele Scarponi a 08'08” 17. Damiano Cunego a 08'43” 28. Gabriele Bosisio a 14'03”

si sapeva che Gerrans è molto forte in questi arrivi, l’unico in grado di battermi». Così Rubens Bertogliati, secondo alle spalle di Simon Gerrans, vincitore della 14^ tappa del Giro d’Italia, la Campi Bisenzio-Bologna di 172 km. «Si è piantato nel finale? Sì, ho cercato di recuperare – ha aggiunto Bertogliati ai microfoni di Rai Sport – ma aveva già accumulato un buon vantaggio».

Da Forli a Faenza per 161 km ROMA - E' il classico percorso “'”mangia e bevi”, nervoso e tecnico, senza un attimo di tregua. La quindicesima tappa del Giro d’Italia del Centenario in programma domani, domenica, assomiglia ad un ottovolante: 161 chilometri tra Forlì e Faenza (Ra), con tre Gpm da scalare: il Passo dell’Eremo, il Colle Carnevale, il Monte Casale e, sopattutto, il Monte Trebbio, che i corridori affronteranno nel finale con pendenze massime del 16 per cento. Poi, lo scollinamento verso Faenza, una discesa lunga ed impegnativa che può favorire l’azione di uno specialista. Il ristoro è posto a Casola Valsenio, il traguardo volante a Brisighella. Nella frazione che anticipa quella durissima di Monte Petrano c'è spazio per attacchi anche da lontano: Basso ha promesso di voler far scintille, potrebbero imitarlo anche Di Luca e Garzelli.

Si ritira anche Mark Cavendish CAMPI BISENZIO - Dopo quello di Filippo Pozzato, da registrare un altro ritiro eccellente. Dopo la vittoria di venerdì e le due precedenti, infatti, ha lasciato il Giro Mark Cavendish che è già con la testa al Tour de France.

Il russo Menchov mentre sta per indossare la maglia rosa

Ha tanta voglia di rivincita

Di Luca: «Aspetto la tappa di lunedì» BOLOGNA – È stata una giornata storta, anche se fino ad un certo punto, per Di Luca. «Abbiamo disputato una buona gara fino a 50 km dall’arrivo – spiega il vincitore del Giro d’Italia del 2007 – abbiamo cercato di chiudere la fuga dei 13; poi, visto che non ci riuscivamo, ho chiesto ai miei compagni di rallentare. Stiamo gareggiando bene, come del resto abbiamo sempre fatto, mostrando grande intelligenza tattica. Domani (oggi ndr) è una tappa dura, ma meno complicata di quella odierna. Lunedì la musica sarà diversa: quella del Monte Petrano potrebbe essere una tappa fondamentale per i destini del Giro». Di Luca sa che la sua squadra, la Lpr, ha sprecato tante energie, in una giornata che ha fatto registrare temperature altissime. «Speriamo di recuperare bene – confessa -. Era inutile oggi fare la volata per il 10° posto. Io sono tranquillo, possiamo piazzarci bene, ci proverò fino alla fine, sono rilassato. Lunedì ci si

Danilo DI Luca

giocherà gran parte di questo Giro. Oggi, però, i miei compagni sono stati grandi, a cominciare da Petacchi, fino ad arrivare a Bosisio: non posso che ringraziarli». Il pronostico di Di Luca, per la vittoria del Giro del centenario, è limitato a tre nomi: «Ad oggi, io, Leipheimer e Menchov, possiamo conquistare la maglia rosa a Roma. Lunedì, comunque, avremo una classifica quasi definitiva. In ogni caso, per me, l’uomo da battere resta Menchov».

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Sport 49

Giro d’Italia

Domenica 24 maggio 2009


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Domenica 24 maggio 2009

di ANGELA SCELZO SASSO DI CASTALDA - E’ già una perla tutta lucana il Premio nazionale di letteratura per ragazzi “Mariele Ventre”. Un appuntamento fresco all’insegna del piacere della lettura giunto al secondo anno di vita. Più di 50 libri di autori italiani valutati sia dalla giuria tecnica sia da quella studentesca. Un premio che da quest’anno si apre all’estero con la partecipazione della comunità degli italiani in Istria e del Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere di Capodistria. Cerimonia di consegna del Premio nazionale di letteratura per ragazzi “Mariele Ventre”, ieri sera al Teatro comunale di Sasso di Castalda, alla presenza del sindaco Rocco Perrone e del Presidente Università di Udine, Professor Livio Sossi, di Gianna Marrone (Università di Roma Tre), del Dirigente Scolastico di Picerno, Anna Maria Basso, del Dirigente Scolastico di Brienza, Nicola Pascale, del Dirigente Scolastico Potenza 3° circolo, Franco Villani, e Nives Zudic Antonic della Facoltà degli Studi Umanistici di Capodistria dell’Università del litorale. Tra le autorità il dirigente regionale Gerardo Calvello, il sindaco di Picerno, Mario Salvia, il vicesindaco Lucia Caivano e lo scrittore Salvatore Accardo. Presentatori d’eccezione il giornalista Rocco Brancati ed Eva Bonitatibus. La giuria studentesca è forma-

Carnet

Premio letterario

“Fiori di sabbia” a Moliterno

Nel nome di Mariele Cerimonia di consegna a Sasso ta dagli alunni delle scuole primarie e medie di Sasso di Castalda, dagli alunni dell’ Istituto Comprensivo di Picerno, dagli studenti Istituto Magistrale “E. Granturco” di Potenza e dagli studenti di Capodistria e Pirano. Si punta a promuovere e valorizzare gli autori lucani per ragazzi. Tre le sezioni in gara. Dalla “Sezione di narrativa per ragazzi dai 9 agli 11 anni” alla “Sezione di narrativa per ragazzi dai 12 ai 16 anni” sino alla “Sezione di narrativa inedita per ragazzi dai 12 ai 16 anni”. Ma ecco i vincitori. Il primo premio è andato a Giulio Levi, “La mia mamma guarirà”, Falzea Editore. Il Premio speciale a Valeria Conti, illustrazioni Damiani Bellino, “Puccini. Una congiura da fermare” (Lapis Edizioni). Menzioni a Manuela Salvi, illustrazioni Monica Auriemma , “La bottega dei

sogni perduti”, Ipermedium Comunicazione per Lavieri Editore. Ed ancora Federico Appel, “Le memorie di Alessandro”, Nuove Edizioni Romane. La Giuria Tecnica (Sezione di narrativa per ragazzi dai 12 ai 16 anni) ha assegnato il primo premio ex aequo a Silvia Roncaglia, “Perché è mai diversa questa sera”, Fanucci Editore ed a Fabrizio Silei, “Alice e i nibelunghi”, Salani Editore. Premio speciale ad Alfredo Stoppa, illustrazione Brunella Baldi, “La porta”, Lineadaria Editore. Menzioni a Rita Levi-Moltalcini con Giuseppe Tripodi, “Le tue antenate”, Gallucci Editore. Ed ancora Pio Acito, illustrazioni Antonio Ferrara, “Una storia di guai”, Campanotto Editore. Per la narrativa (inediti 12-16 anni) la giuria non ha assegnato il primo premio. Menzioni anche a Pio Acito, il-

Il palco

lustrazioni di Anna Linzalone “Kakavja esiste ed altri racconti”, Maria Agnese Loisi “L'uccello azzurro”. Il premio, organizzato dal Comune di Sasso di Castalda e dalla Fondazione Premio Letterario Basilicata, intende contribuire a sensibilizzare ed educare i giovani al piacere della lettura ed a favorire lo sviluppo delle capacità intellettive ed emotive e a promuoverne la formazione del senso critico. A latere della cerimonia di consegna dei premi anche la mostra dedicata al Corriere dei Piccoli e al suo fondatore, Silvio Spaventa Filippi, allestita dal Circolo culturale potentino che porta il suo nome. Il piccolo coro dell’Istituto comprensivo di Picerno diretto da Sandra Perrupato ha concluso la seconda edizione del Premio Letteratura per ragazzi. cultura@luedi.it

Circolo La Scaletta

L’Antologica, in programma a Matera, sarà presentata domani a Udine

Basaldella per le Grandi Mostre MATERA - A UDINE, nella sala d'onore di Palazzo Morpurgo, domani, alle ore 12, il sindaco di Udine, professor Furio Honsell, l'assessore alla Cultura, professor Luigi Reitani, il curatore della mostra, professor Giuseppe Appella, presentano l'antologica di Dino Basaldella. La mostra si svolgerà dal 27 giugno al 3 ottobre nelle Chiese Rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci e al Musma. Dal 1978 il Comune di Matera e il Circolo Culturale “La Scaletta” organizzano nei suggestivi ambienti rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci un evento denominato “Le Grandi Mostre nei Sassi di Matera” dedicato alla scultura contemporanea. Le mostre hanno riguardato artisti come: Consagra, Melotti, Martini, Cambellotti, A. Cascella, Fazzini, Matta, Milani, Andreotti, Kolibal, Negri, Leoncillo, Raphaël, Mascherini, Hare, Viani, Mirko, Lassaw. Inoltre, sono state organizzate le rassegne “Scultura in Italia” 1 e 2, “Scultura in America”, “Scultura in Francia”, “Vanni Scheiwiller e la Scultura” che hanno visto la presenza di tutti i più noti scultori del secolo appena trascorso. Questa lunga esperienza ha costituito un punto di partenza per l'apertura a Matera del Musma, Museo della Scultura Contemporanea, inaugurato il 14 ottobre 2006 dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali onorevole Francesco Rutelli. In questo Museo, infatti, sono state collocate tutte le opere (oltre 300 sculture, da Medardo Rosso a oggi) che gli artisti o i loro congiunti, gli amici della città, hanno donato come riconoscimento dell'impegno profuso nella divulgazione della scultura contemporanea.

Da sinistra Dino Basaldella (all’autore è dedicata l’edizione 2009 delle Grandi Mostre) e l’opera Kennedy (1973, ferro)

Il prossimo appuntamento de “Le Grandi Mostre nei Sassi” è dedicato, in occasione del centenario della nascita, a Dino Basaldella. La mostra verrà inaugurata il 27 giugno, rimarrà aperta fino al 3 ottobre 2009 ed è curata da Giuseppe Appella che si avvale della collaborazione di un gruppo di giovani storici dell'arte tesi ad indagare i primi anni di Dino oltre che il suo costante impegno nel monumentale (Giovanni Bianchi, Paolo Campiglio) e di un compagno di strada di Dino (lo scrittore e critico letterario Cesare Milanese). Dopo la fondamentale retrospettiva di Mirko (2007) e quella che il Musma riserva, tra il 2 maggio e il 24 giugno 2009, ad Afro (del quale sono state rintracciate quattro sculture

degli anni Cinquanta e alcune ceramiche), vuole chiarire, una volta per tutte, il destino individuale - e il relativo peso espressivo - del maggiore dei Basaldella, pur nella certezza di una comune matrice. L'esposizione comprende 80 sculture, 50 disegni e 21 gioielli datati 1924-1975, provenienti da Musei e collezionisti privati, oltre a un ricco apparato di immagini, documenti e video, spesso inediti, raccolti nella mostra biobibliografica abitualmente tenuta nella Biblioteca Scheiwiller annessa al Musma, utili per mettere in luce aree di impegno e di scambi che testimoniano sopravvivenze di influenze o reminiscenze di remote civiltà non discordanti, una sorta di nomadismo culturale che ha facilita-

to l'assunzione di una tradizione linguistica e proposto problemi e aspetti relativi ai rapidi cambiamenti che nei decenni si sono verificati nel suo lavoro, non ultimo il modo in cui il gusto dell'arcaico cede al sopravanzare del nuovo. Evidente, in Dino, fin dalle prime sculture (Ritratto di Sandro Filipponi, 1930), il desiderio di rottura con l'accademismo e una sottile vena romantica che mentre lo sollecita a respingere la forma lo incita verso effetti cromatici. Ciò è possibile anche per la evidente maestria artigiana, coltivata con lo zio orefice, e una non comune capacità di lavoro che lo porta a sculture come Lo Squalo (1935), realizzato in legno ed esposto alla Biennale di Venezia del 1936. La mostra, allestita da Alberto Zanmatti nelle Chiese rupestri Madonna delle Virtù - S. Nicola dei Greci (grandi sculture) e nelle Sale espositive del Musma (piccole sculture, gioielli, disegni), è promossa, come le precedenti edizioni, dal Circolo La Scaletta insieme al Comune di Matera e al Musma, con il sostegno della Regione e dell'Apt di Basilicata, della Provincia, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera, Istituto Banco di Napoli Fondazione e Total Italia spa Roma. Sarà accompagnata da un catalogo realizzato dalle Edizioni della Cometa che, oltre ai testi del curatore e dei collaboratori scelti per l'occasione, conterrà, per la prima volta, un capitolo completo dedicato a "Vita, opera e fortuna critica". La mostra è stata inserita nell'elenco dei grandi eventi dell'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0835/236233 - fax 0835/336726 - info@lascaletta.net www.lascaletta.net

di GERARDO TEMPONE MOLITERNO - Primo dei due saggi di fine anno da parte dell'Associazione dei genitori “La Mandragoletta Teatro”. Oggi alle ore 20,30 presso il cineteatro Pino, gli allievi dell'anno accademico 2008/2009 mettono in scena “Fiori di sabbia”, un libero adattamento dai romanzi di Elena Doni e Lidia Ravera (nella foto). Ossia la storia di mille storie d'inaudita violenza che accomuna la vicenda di tante donne nel mondo. Una denuncia, una riflessione responsabile ma anche e soprattutto una testimonianza di coraggio e di rinascita. Si parla, infatti, di un recente e molto moderno fenomeno di violenza sempre più in espansione in molti paesi asiatici: lAcid Attak. Non un nuovo video game o una colla speciale, ma un nuovo temibile modo per mutilare e schiavizzare le donne: l'acido solforico. Un liquido, questo, usato in agricoltura come fertilizzante e nelle batterie delle automobili, che presenta due caratteristiche particolari: è poco costoso ed è facilmente acquistabile in qualsiasi bazar asiatico. Versato sull'epidermide umana provoca abrasioni del tutto simili alle ustioni provocate dal fuoco. Le ferite così provocate arrecano danni funzionali irreversibili e, nella maggioranza dei casi, addirittura la morte. Tutti i giorni, soprattutto dal sud-est asiatico, si ha notizia di mutilazioni e di atti di crudeltà di questo genere sulle donne. Questo accade soprattutto quando una donna offendo l'orgoglio di un uomo a cui rifiuta la proposta di matrimonio, se moglie di un marito geloso si mostra troppo avvenente verso altri uomini, se una ragazza rifiuta le attenzioni sessuali di un parente o addirittura di uno sconosciuto, o quando un marito intende ripudiare una moglie indesiderata. In definitiva un coinvolgente viaggio nei costumi e nelle tradizioni di paesi lontani, attraverso gli occhi di donne offese ed umiliate ma tenaci e capaci di trovare la forza di ritornare ad una vita normale. Sul palco sette donne:Vanna Dipierri,Alessandra Greco, Claudia Lapadula, Francesca Mastrangelo, Vittoria Scote, Angela Tancredi e Giulia Gambioli che ne cura anche la regia. L'allestimento teatrale è curato dalla Mandragola Teatro.

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Cultura&Spettacoli


Seminario di acquerello condotto dal noto pittore spagnolo da domani al 30 maggio

Approda a Matera il realismo figurativo di Pedro Cano Le liriche MATERA . Da domani al 30 maggio, presso la Casa del Pellegrino Le Monacelle, seminario di acquerello dell'artista Pedro Cano. Si tratta di uno tra i maggiori esponenti del realismo figurativo mondiale vivente, di origine spagnola, anche se ormai naturalizzato in Italia. I suoi dipinti sono stati protagonisti di mostre in tutto il mondo oltre che a Firenze, in Palazzo Vecchio, a Roma, presso Le Terme di Diocleziano, e proprio nel luglio 2008 un suo autoritratto è entrato a far parte della collezione degli Uffizi di Firenze. Da circa dieci anni, Cano organizza seminari di acquerello in Spagna ed Italia, seguiti da noti pittori ed allievi, che riscuotono grandissimo successo. Il seminario che si terrà a Matera avrà come protagonista l'intera città, e avrà come base “operativa” la Casa del Pellegrino Le Monacelle, dove verrà allestito un workshop espositivo delle opere che giorno dopo giorno Cano e gli allievi creeranno ispirati dal luogo. Sabato 30 maggio, sempre presso Le Monadi GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Una città come quelle di Italo Calvino la Potenza raccontata da Paolo Baffari nel suo libro “Storie di ordinaria città” presentato giovedì sera a Matera presso l'Archivio di Stato nell'ambito dell'iniziativa “Cultura a porte aperte”. Una città facile da raccontare nelle sue scontate apparenze ma difficile da rappresentare nei silenzi, nelle cose non dette, nel troppo a lungo sottaciuto, nella mediocrità nascosta da una tranquilla consuetudine. «Per una volta - afferma il giornalista Oreste Lo Pomo intervenuto alla presentazione - si parla a Matera di un libro su Potenza e non viceversa, come accade di solito. L'accostamento a Calvino non è solo nella ricostruzione dell'identità della città che potrebbe essere Potenza (o qualsiasi altra città di provincia) ma nella costruzione di un racconto che fa riferimento alle figure che abitano la società. Dunque non un libro di mera denuncia ma un'opera narrativa compiuta che racconta di edilizia selvaggia o della mentalità di una classe dirigente che può essere sconfitta da un approccio ottimista e da uomini coraggiosi. Nessuna città è completamente brutta se c'è la voglia di cambiare». Pretoria, il nome di Potenza nel libro, è un susseguirsi di storie, emozioni, fatti e ricordi. Pretoria raccoglie i pezzi in rovina di tutte le città dei pianeti abitati. Ne è la rappresentazione delle prevaricazioni, delle ingiustizie e degli egoismi, lo specchio delle tristezze, delle delusioni e delle sofferenze degli abitanti che le vivono. «Il libro - afferma Baffari che di professione fa l'architetto- è un pretesto per

celle, si terrà una conferenza stampa conclusiva dell'evento, dove sarà anche proiettato un video sulla vita dell'artista, presentato alla Biennale di Venezia del 2005 (La mia voce, regia Giulio Berruti). Il seminario avrà come protagonisti 30 acquerellisti provenienti da tutta Italia e dalla Spagna, che soggiorneranno a Matera: Maria Isabel Moreno Gonzalez, Juana Iniesta Martinez, .Ana Hernandez Morote, Josè Antonio Garcia Villarrubbia, Cristòbal Gracìa Salgano, Wladimir Lòpez De Zamora Herrero, Michela Zasio, Silvano Tacus, Adriana Ederle, Elia Cosimi, Leonardo Ciappi, Adriana Bassi, Fausta D'Ubaldo, Francesca Provenzano, Maria Luisa Calabrese, Luisa Saraceni, Carolina Campanozzi, Rita di Francesco, Francesco Borghi, Vici Crissis, Salvatore Grande, Rosetta Brunetti, Barbara Bellini, Simonetta Scaravelli, Emanuela Chiavoni, Daniela Marzano, Rosa Lovisetto, Simonetta Gazzola, Mariella Guastella, Elisa Cilia. cultura@luedi.it

di Avenoso

Pedro Cano

Presentato a Matera il volume dell’architetto Paolo Baffari

Come Calvino “Storie di ordinaria città” ARTE

Policoro, ultimo giorno per visitare le tele di Fusco

Da sinistra Baffari, Lopomo e Ciervo (foto Martemix)

liberarmi di una serie di esperienze che ho vissuto dall'età di dieci anni a Potenza. Ricordo una città di gru e di spazi verdi che morivano. Da qui nasce il mio grido di allarme e la visione di una città diversa, in armonia con la natura. Se non accadrà questo cambiamento le città, tutte, saranno sempre più invivibili». Dell'importanza del “genius loci”, lo spirito del luogo, oggi soffocato dal cemento, ha parlato nel corso dell'incontro Antonella Ma-

nupelli, direttrice dell'Archivio di Stato di Matera. «Oggi gli abitanti della periferia -ha sottolineatonon possono apprezzare quello spirito del luogo di cui si parla nel libro attraverso i cittadini. Che non sono cittadini qualunque, ma altrettanti archetipi come il dirigente, il politico, i giovani, la ragazza del call center, il pensionato che esprimono, comunque, una tensione positiva». L’incontro è stato moderato dalla giornalista Antonella Ciervo. cultura@luedi.it

MUSICA

Rinviato “Il paese dei campanelli” MATERA - È stato rinviato a data da destinarsi la spettacolo in programma ieri che prevedeva la rappresentazione, con costumi d'epoca, della famosa operetta “Il Paese dei Campanelli” di Virgilio Ranzato. Lo spettacolo, quinto appuntamento della rassegna Città dei Sassi Opera Festival giunta alla sua terza edizione, sarebbe andato in scena nell'Auditorium “Raffaele Gervasio”, in piazza del Sedile a Matera. Il calendario della rassegna concertistica ha subito una variazione nella programmazione per l'improvvisa indisponibilità di due cantanti della compagnia. La rassegna, ideata e organizzata dal

maestro materano Enzo Di Matteo, baritono di chiara fama, si è inserita a pieno titolo quale elemento di novità nelle proposte culturali cittadine, in quanto unico cartellone dedicato alle rappresentazioni lirico-teatrali. «Il crescente favore di pubblico e degli esperti del settore - spiega il maestro DI Matteo - ha premiato gli sforzi organizzativi in quanto il bel canto è divenuto protagonista con un suo spazio ben determinato e specializzato, poiché il teatro lirico finora in città ha trovato spazi risicati in altre rassegne più generaliste, sia pure di alto livello, ma mai con una dimensione propria e opportuna».

POLICORO - Chiusura per "Basilicata: Sogno, Visione, Memoria". La mostra fotografica del tursitano Donato Fusco oggi saluta la città di Policoro che ha ospitato i suoi 71 scatti fotografici. Una chiusura in grande stile (presso la sala espositiva del Comune di Policoro nel Borgo Casalini) con lettura di poesia di Bettina Boccardi, Vincenzo Crispino, Giuseppe D'Alessandro, Maria De Michele, Tonino De Pizzo, Giuseppe Digno, Giovanni Di Lena, Osvaldo Marano, Ornella Modarelli, Giuseppe Padula, Giusy Pontillo e Antonella Santulli. «Le poesie sono a tema libero ed abbracciano sentimenti intimi, problematiche sociali, difetti umani, meditazione sulla vita, descrizione della natura, speranze, delusioni, aspettative», afferma il fotografo. La serata sarà condotta da Rocco Campese. Il tema della mostra è un “click narrativo”, dell'evoluzione che la Regione ha avuto negli ultimi anni tra luci e ombre, tra speranze e illusioni, tra promesse ed incompiute. La mostra è un incontro «senza filtraggi accademici tra la cultura rurale, la natura, l'archeologia industriale e le incompiute. Essa è un repertorio di ricerca che nasce dall'amore che questo artista nutre per questa terra». «In ogni foto, secondo Roland Barthes, è possibile rintracciare un punctum - scrive nella prefazione Gaetano Cappelli - e questo punctum è per lo spettatore come una “puntura” appunto, qualcosa che colpisce e lo fa dolorare”. Più che essere “colpiti”

SONO divise per tematiche le liriche raccolte in “Pensando al tempo nel richiamo del giorno” (Libria, collana Babele), del poeta melfitano Antonio Avenoso. Gli affetti più cari (sono molti i versi dedicati alla famiglia), la propria terra (“Nel cuore delle mura” è una poesia dedicata a Melfi), riflessioni profonde suggerite dai ricordi, si intrecciano in una raccolta in grado di emozionare il lettore. Avenoso, classe ‘54 ha scritto una ventina di libri di poesia e due sceneggiature per la Rai. Esponente di spicco della nuova poesia contemporanea, ha molto amato la scrittura di Pier Paolo Pasolini , Alfonso Gatto ed Eugenio Montale. Molti i critici letterari che si sono interessati alla Sua poesia. Avenoso, ha concorso ad importanti premi letterari ottenendo numerosi ed importanti riconoscimenti. cultura@luedi.it

La teoria delle nuvole

Un’opera di Fusco

da una foto, possiamo esserne: impressionati incuriositi infastiditi emozionati eccitati turbati commossi. Ed è appunto quello che accade osservando le foto di Donato Fusco nel loro esplorare, senza sosta e senza limiti, lo spazio e il microspazio - dal rudere industriale al guscio spiraliforme di una lumaca. Allora l'occhio del fotografo - la sua meraviglia estrapola, grazie alla fotocamera, un pezzo di realtà per consegnarla alla nostra meraviglia e alla Memoria. E' l'abilità di Fusco sta proprio nel riuscire a compiere questo piccolo miracolo, a toccarci nei sensi e nell'anima - attraverso la vista: l'anima proprio a partire da un linguaggio scarno, essenziale, che mira alla pura essenza delle cose, alla loro quiddità e che ha, proprio in questo, la sua maggior forza d'impatto». Ultime ore per poter godere di questa mostra che rientra nei festeggiamenti per il cinquantenario di municipalità di Policoro. Maria Anna Flumero

CON “La teoria delle nuvole” è stato definito «una delle migliori speranze della giovane guardia francese». E’ stato appena pubblicato da Fazi Editore (per la collana “Le Strade con la traduzione di Maurizio Ferrara) l’esordio letterario di Stéphane Audeguy. Edito in Francia da Gallimard e tradotto in 16 paesi, è stato accostato dalla critica ai lavori di Kazuo Ishiguro, Jonathan Coe e Joseph Conrad. Con un’architettura narrativa impeccabile, “La teoria delle nuvole” si presenta come un romanzo di calviniana leggerezza. Tutto ruota attorno alla figura di Akira Kumo, un anziano stilista giapponese dalle origini misteriose, che deve catalogare la sua immensa collezione dedicata alle nuvole.

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Cultura e Spettacoli 51

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

IL RICONOSCIMENTO

Consegnato a Rosalba dal Rotary Club Zonta il “Donna Lucana 2009”

Arisa a Pignola

MATERA - Si conclude oggi a Matera l'evento Amore/Philos, Basilicata d'Amare. L'appuntamento è in piazza Visitazione alle 21. Ospite della manifestazione Arisa che, insieme alla sua famiglia, ritirerà un premio speciale. Non la solita targa, ma una dedica poetica scritta dallo stesso Cappelli. La serata sarà presentata dalla giornalista Mimma Maranghino. Nel pomeriggio, a partire dalle 18, non mancherà l'amore del gusto. Infatti, ci sarà un momento di degustazione (su invito) dai sapori avvolgenti e sensuali della cucina lucana e che richiameranno emozioni antiche per scoprire piacere intensi, al di là del tempo e dello spazio. Un percorso enogastronomico di tipo ascensionale. Si partirà dall'apogeo per salire al giardino della chiesa di San Nicola dei Greci. Cinque i quadri di degustazione che saranno allestiti dall'Unione Regionale Cuochi Lucani. Si inizia con dei bagliori

Amore/Philos

di FRANCESCO MENONNA

Sincerità tra i Sassi Arisa ritirerà un Premio speciale questa sera in piazza della Visitazione di rosato accostati a croccanti peperoni cruschi per tuffarsi, alla fine, in una cascata di cioccolato fondente, passando per l'intermezzo del dattero con mascarpone. Dei finger food che risveglieranno emozioni e sensazioni. “Amore/Philos” è un evento ideato e coordinato

da Tomangelo Cappelli, dell'ufficio turismo del dipartimento regionale Attività produttive che, percepisce l'Arte come strumento di conoscenza esistenziale, coniugando tradizione e innovazione, attraverso il sentimento universale dell'Amore. A promuovere i tesori dell'umanità saranno artisti

lucani che si sono fatti apprezzare a livello internazionale. Saranno loro, infatti, gli Ambasciatori nel Mondo di Amore/Philos, un progetto improntato su valori universali, che ha l’obiettivo di accendere la scintilla dell'Amore per la Bellezza della Vita. cultura@luedi.it

POTENZA - Un nuovo riconoscimento attende Arisa. Fresca di concerto a Pignola tra la sua gente, l'artista lucana sarà infatti premiata domani pomeriggio, con inizio alle 17,30 presso la Sala dell'Arco del Comune di Potenza dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e dal primo cittadino di Pignola, Ignazio Petrone nel corso della cerimonia organizzata dal Rotary Club Zonta grazie all'impegno del presidente Dina Russillo e dai suoi stretti collaboratori. Ad Arisa sarà consegnato il premio “Donna Lucana 2009” che intende riconoscere le qualità artistiche, umane e professionali di una figura di spicco del gentil sesso “made in Basilicata”. La vincitrice della sezione giovani del Festival di Sanremo sarà dunque omaggiata con una targa dal Rotary che ha apprezzato l'impe-

gno nel sociale di Rosalba Pippa, in arte Arisa. Nel corso del 2008 il riconoscimento venne assegnato a Manuela Telesca, musicista lucana che ha riscosso consensi e riconoscimenti tra gli addetti ai lavori della cultura lucana. Il Service Club Lions Rotary è nato venti anni fa e svolge attività artistiche e culturali nell'ambito dell'integrazione sociale cittadina. La Sincerità, di Arisa ha fatto breccia negli organizzatori. Una ragazza semplice e matura, una cantante entrata nei cuori dei lucani dopo il prestigioso successo sanremese sarà dunque la protagonista della serata del Rotary Club Zonta, organizzata di concerto con il Comune di Potenza che ha inserito l'evento nell'ambito del cartellone Città Cultura. La sala dell'Arco di Palazzo di Città sarà teatro di una premiazione significativa, quella di Arisa. f.menonna@luedi.it

Melarido ha chiuso con Marzocca

L’EVENTO

Ariel infiamma la platea del Duni

“Messa” di Zuccaro, prima assoluta

di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Melarido 2009” saluta gli abbonati e i fans della sana risata. E' calato il sipario per la rassegna di cabaret materana, ma l'agenzia “Quadrum” è già in fase operativa per prossimi eventi non solo invernali. Successo venerdì sera per l' ultima tappa con il tanto atteso Marco Marzocca e la sua spalla, Stefano Sarcinelli. Il notaio di Zelig ha dominato la scena di Ariel, il quale ha gestito con il suo italiano, improponibile, la seconda parte. Oltre due ore di risate, un cabaret pungente, esilarante ed esonerato da picchi di volgarità. Duetti unici quelli tra il notaio e il barese Sarcinelli, battute rivolte verso gli immigrati, lo stress quotidiano, la lotta per il parcheggio e il senso del rispetto. Ma anche sull' economia: «La lira era la nostra moneta, la nostra identità». Passaggio inevitabile «sull'arte dello spreco e l'ansia, oggi siamo automi ansiosi

che comprano tutto, per colpa della fretta ci odiamo». In tempi di campagna elettorale il notaio, nostalgico della serenità perduta ha proseguito: «noi del PDMC proponiamo una unica data per le mille scadenze, denominata il “tax day” per il 3 novembre». Risate scroscianti ed applausi. Duetti fluidi anche con la numerosa platea. Con grande eleganza ha esordito: «Lì su c'è un altro che fa un comizio, c'è un mio concorrente», rivolgendosi al pubblico della galleria troppo brulicante. Oltre l'ironia cenni morali importanti come il valore perso dello stare uniti a tavola e il concetto della donna. Ariel e il suo bucato, il suo italiano arrangiato e le sue fritture di pesci tropicali sottratti all' acquario di Stefano hanno regalato un finale brioso: «Avete una terra bella e pulita, tenetevela stretta, spero a breve di ritornarci come turista». cultura@luedi.it

di NUNZIO LONGO MATERA - “Percorsi musicali tra Chiese e Sassi” è una rassegna musicale ideata in tandem dalla Prefettura e dal Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Nella prima serata, presso la Chiesa di San Francesco d'Assisi, si sono esibiti gli allievi della classe di Musica d'Insieme del Conservatorio guidati da Loredana Paolicelli ed il Coro “Claudio Monteverdi” di Nova Siri diretto da Vittoria Maria Corrado. La “Messa per il tempo di Pasqua”, scritta per intero dal diciottenne Giuseppe Zuccaro allievo di pianoforte presso il Conservatorio “E. R. Duni”, è stata eseguita in prima assoluta alla presenza di un folto pubblico. Nella prima parte gli archi hanno suonato parti reali, pensate per un organico più vasto. I violinisti, Domenico Mastromatteo e Cristina Priore, hanno suonato “L'Estro Armonico Concerto op.3 n.8 in La min per due violini, archi e basso continuo” di A. Vivaldi, canone barocco italiano con ripetizione del tema. Amedeo Cicala e Cristina Priore hanno interpretato “Concerto in Re minore” per due violini, archi e basso continuo BWO1043 di J. S. Bach, brano contrappuntistico intrecciato con il fugato. Cristina Priore, Amedeo Cicala e Domenico Mastromatteo hanno proposto “Kanon per archi e continuo” di H. Pachelbel barocco tedesco contrappunto imitativo. «La serata è stata organizzata dal Dipartimento di Musica d'Insieme del Conservatorio, esperimento di autodirezione senza direttore secondo la prassi settecentesca. - afferma Paolicelli - Siamo orientati al discor-

Un’immagine della serata

so filologico della musica, anche se i brani sono suonati con strumenti moderni, tranne il clavicembalo». Zaccaro, che frequenta il sesto anno di pianoforte con il maestro Enzo De Filpo ed il primo anno di armonia complementare con il maestro Anna Claudia Scammacca, ha affermato che «la “Messa per il tempo di Pasqua” è nata nell'ambito del corso di armonia ed ho scritto un'altra messa per periodo natalizio. Il mio sentire religioso si è estrinsecato in questa composizione, inizialmente scritta

per quattro voci, organo o pianoforte, poi ho aggiunto un quartetto di archi, tromba ed oboe». «Sono di Nova Siri e ho appena conseguito il perfezionamento in didattica della musica presso il Conservatorio “E. R. Duni”. - riferisce Corrado - Mi sono diplomata in pianoforte nel '94 presso il Conservatorio di Benevento. Nel 2007 ho frequentato il biennio accademico di secondo livello di Musica da Camera con la professoressa Loredana Paolicelli presso il Conservatorio “E. R. Duni”».

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52 Cultura e Spettacoli


Il festival chiude con il biopic sull’amore tra la stilista e il musicista. Oggi la Palma

Il palmares

Coco e Stravinsky passione elettiva Xavier Dolan

di LUCREZIA VITI CANNES - Domenica mondana, oggi, a Cannes. Si chiude con i premi, e con la Palma d'oro annunciata da Isabelle Huppert - presidentessa della giuria - e consegnata dall'altra grande Isabelle del cinema francese, Adjani. E si chiude con un film che celebra una gloria della moda parigina, Coco Chanel. Nata Gabrielle Chanel nel 1883, Coco ha cambiato la vita delle donne di tutto il mondo, inventando i tailleurs e scarpe con il decolleté, per non parlare del famoso profumo Chanel n. 5. In questo momento la vita di Coco Chanel è sotto i riflettori del cinema: due film (Coco avant Chanel con Audrey Tautou, e Coco Chanel & Igor Stravinsky che oggi chiude Cannes) e la recente miniserie tv italiana dove ha i volti di Barbora Bobulova e Shirley MacLaine. Nel film di Jan Kounen - Coco Chanel & Igor Stravinsky, appunto - ha il fisico di Anna Mouglalis, fuori parte come poche volte nella vita: perché va bene che il cinema è finzione, ma la vera Coco non era una bellezza e la Mouglalis è molto più adatta a fare la “testimonial” per la casa madre, come avviene da tempo, che ad interpretarne la fondatrice. E l’attore che fa Stravinsky non è russo ma danese (Mads Mikkelsen) e anch'egli non assomiglia per nulla al musicista. Il film inizia nel 1913 ricostruendo in maniera sfarzosa una delle sere più drammatiche nella storia della musica: la “prima” parigina della Sagra della primavera al Teatro degli Champs-Elysées, un evento artistico fondamentale accolto da risse in sala fra detrattori ed entusiasti. Quella sera, Coco era fra il pubblico e da 3 anni aveva aperto il suo primo negozio a Parigi, in rue Cambon. I due si conobbero e dettero il via ad un tempestoso triangolo (Stravinsky era sposato e non lasciò la moglie). Se la prima scena, anche grazie alla travolgente musica di Stravinsky, ha una sua forza, il resto del film non si innalza. Le fastose

Per il film “Visage” di Tsai Ming Liang

Laetitia incanta la Croisette bionda, col pancione e in sexy minigonna

Anna Mouglalis; a destra Laetitia Casta

ville e i bellissimi abiti (uno è stato disegnato per il film da Karl Lagerfeld) restano nella memoria assai più delle performance degli attori. Jan Kounen spiega di aver voluto raccontare «l'incontro fra due geni, nel quale La sagra della primavera e il profumo Chanel n. 5 sono due creazioni artistiche». Niente da dire su questo - il film Profumo ci ha insegnato che un'essenza può essere un'opera d'arte - ma è la sostanza umana dei due geni che si nascondono dietro quei capolavori a rimanere sulla carta. Sempre Kounen dice: «Puoi leggere quintali di libri, ma per costruire un personaggio devi incontrarlo». Lui, Coco e Igor, non li ha incontrati.

CANNES - Incanta il red carpet di Cannes e il cinema francese, se possibile, l’ama ancora di più. Si è presentata sulla Croisette in inedita versione bionda e con un pancione esibito e orgoglioso, Laetita Casta, in attesa del suo terzo figlio dal compagno, l’attore italiano Stefano Accorsi. Bellissima come sempre, sexy con una minigonna impavida delle forme arrotondate della gravidanza, l’attrice, com’era prevedibile, ha monopolizzato i flash dei fotografi. Trucco pochissimo, pelle splendente e sorriso radioso da futura mamma. La Casta è a Cannes con il cast di “Visage”, di Tsai Ming-Liang in corsa per la Palma d’oro, di cui è prota-

gonista insieme a un’altra “divina” francese, Fanny Ardant. Il film è ispirato al mito di Salomè. «Sul set mi sono sentita molto molto libera», ha detto la Casta, nel film sontuosamente vestita da Christian Lacroix, definendosi «una burattina nelle mani di Tsai Ming Liang». Il regista malese, cresciuto a Taiwan l'ha scelta proprio perché è stata una modella. «Mi piace come modella, amo la sua immagine», ha detto Ming Liang che su invito del Louvre di Parigi ha realizzato il film basato sul mito di Salomè. «Non sono stata io a tenere separata la carriera di modella e di attrice, sono stati altri, la stampa, ma a me - ha spiegato Casta - sembra una cosa superficiale».

In concorso il thriller d’atmosfera della regista catalana Isabel Coixet

Un amore noir tra i grattacieli di Tokyo CANNES - «Sono stata in Giappone per la prima volta quindici anni fa e la prima sensazione che ho avuto è stata quella di familiarità. Credo che europei e giapponesi siano assai meno diversi di quanto entrambi pensino». “La mappa dei suoni di Tokyo” racconta questo incontro. Isabel Coixet lo ha girato metà in giapponese metà in inglese, partendo da uno spunto evidentemente autobiografico: la voglia, da parte di uno spagnolo (interpretato da Sergi Lopez), di ambientarsi,

di trovare un proprio spazio vitale fra gli assurdi grattacieli e il folle traffico della capitale nipponica. Il film segue due tracce narrative: da un lato Ryu (Rinko Kikuchi), una misteriosa ragazza che lavora al mercato del pesce ed ha come unico amico un anziano tecnico del suono, appassionato di voci e di rumori (e la sua voce è quella che ci racconta la storia); dall'altro David, catalano che gestisce un'enoteca di lusso ed è innamorato della giovane e viziata Midori.

All'inizio del film Midori si suicida e suo padre, un ricchissimo industriale, decide che la colpa è di David: fedele all'etica dei samurai, assume un killer per ucciderlo… e il pubblico scopre con stupore che il killer è Ryu, che per altro avevamo già visto inspiegabilmente attratta dai cimiteri: si recava, in realtà, a trovare le sue vittime. Perché Ryu è una killer spietata ma di cuore: prima di uccidere, deve conoscere, e quando conosce David se ne innamora e la sua professionalità vacil-

la… La trama è da thriller ma il film è molto “di atmosfere”. Diciamo che è l'opposto di Lost in Translation: non comunica estraneità, ma immersione nel flusso di immagini e di rumori che costituiscono l'anima profonda della città. Non sarà un film da Palma d'oro, ma conferma in Isabel Coixet una regista di talento. Il fiasco di Lezioni d'amore, film hollywoodiano con Penelope Cruz, è alle spalle. l.v.

La Quinzaine premia l’esordiente Dolan CANNES – In attesa dei verdetti finali di oggi, il festival ha già eletto i vincitori delle sezioni collaterali. Ed è il trionfo di un ragazzo prodigio: a soli 20 anni il canadese Xavier Dolan ha già recitato in numerosi film per il cinema e la tv, e ora ha vinto ben tre premi con la sua opera prima da regista, di cui è anche protagonista, presentata alla Quinzaine des Réalisateurs. Con “J'ai tué ma mère” (Ho ucciso mia madre), Dolan ha affascinato il pubblico e la critica di Cannes per la sua capacità di superare i cliché e per il formidabile equilibrismo tra amore e odio, tra sogno e realtà. Premiato con il Prix Regards Jeunes, il Prix Cicae (che ha assegnato una menzione speciale a La merditude des choses, che era tra i favoriti) e il Prix Sacs, “J'ai tué ma mère” ritrae un diciassettenne alle prese con una madre frustrata, colpevolizzante e manipolatrice (Anne Dorval), che lo soffoca sotto strati di ricatti psicologici e oggetti kitsch con cui ama decorare la casa. Hubert (Xavier Dolan, appunto) non sopporta più nemmeno i suoi vestiti, il suo modo di mangiare e di parlare, e il risultato è una reciproca aggressione continua. Prodotto dal regista con i suoi risparmi e con il contributo degli attori, quello di Dolan è un film drammatico ma a tratti esilarante, realizzato con un'incredibile padronanza del mezzo cinematografico: la scoperta di un talento dal promettente futuro.

Rinko Kikuchi e Isabel Coixet

REALITY SHOW PARTE a gennaio la settima edizione dell'Isola dei famosi. Alla conduzione resta Simona Ventura, che per seguire il suo reality ha pure abbandonato X-Factor, cambiano invece i nomi dei concorrenti. In queste settimane si stanno tenendo i casting e spuntano i primi gossip sui nomi. Qualcuno è praticamente certo, per altri si tratta solamente di voci di corridoio. Pamela Prati, per esempio, sarà sicuramente una naufraga tra le più famose. Già all'ultima puntata della scorsa edizione, presente come ospite, aveva annunciato di voler partire. Lo stesso aveva garantito Valeria Marini, che lo scorso anno era stata in spiaggia per una settimana con il ruolo di ospite e che aveva detto di essersi innamorata dello show. Ma su di lei non c'è alcuna certezza. Qualcuno aveva azzardato il no-

Sull’Isola tra Cicciolina e i Letizia Primi rumors sul cast. E la Ventura vorrebbe il papà di Noemi me di Noemi, l’ormai famosa ragazzina diciottenne al cui party di compleanno ha presenziato Berlusconi e che da settimane sta scatenando polemiche furiose. Ma la Ventura ha smentito ufficialmente lasciando però uno spiraglio per la famiglia: «Non prendo in considerazione quest'ipotesi ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni - Mi affascina un altro personaggio di questa vicenda: Benedetto 'Elio' Letizia, il padre di Noemi. Ecco, potrei davvero fare un pensierino per averlo come naufrago». Staremo a vedere. Tra gli altri nomi si mormora della reginetta delle sigle Cristina Cicciolina; Noemi ed Elio Letizia

D'Avena, della ex di Ricucci (e oggi fidanzata di Eros Ramazzotti) Claudia Galanti, di Lola Ponce, Laura Freddi che da un po' è sparita dal video, Donatella Rettore, Eleonora Giorgi (lo scorso anno sull'Isola c'era il suo ex marito Massimo Ciavarro) e persino Ilona Staller alias Cicciolina. Insomma, in quanto a donne, c'è tanta carne sul fuoco. E ovviamente ognuna delle papabili naufraghe tenterà, oltre che di vincere, di bissare la fama di Belen Rodriguez. Uomini? Su “Scavicchialanotizia” si fanno i nomi di Daniele Bossari e del sessuologo di Mtv Marco Rossi. Insomma, un piatto ricco nella linea trash dell’Isola dei Famosi. Del resto, Simona Ventura, annunciando l’addio a X Factor, aveva detto chiaramente che si sarebbe dedicata anime e corpo al “suo” reality.

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Spettacoli e televisione 53

Domenica 24 maggio 2009


Domenica 24 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

In vista incontri professionali interessanti: cercate di approfittarne al massimo. In amore non temete la concorrenza.

TORO 21/4 - 20/5

L'importante nel vostro lavoro è seminare bene: i frutti prima o poi arriveranno. In amore non sottovalutate le insoddisfazioni del partner.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Siete tenaci nel perseguire i vostri obiettivi professionali e i risultati arriveranno: ma non dovete dubitarne. Pausa di riflessione in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Le vostre prospettive professionali migliorano: avete dei progetti vincenti. Momenti indimenticabili in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Dovrete risolvere tutte le questioni pendenti prima di fare nuovi progetti di lavoro. Perfetta sintonia in amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

La lucidità mentale e la determinazione possono portarvi molto lontano nella professione. In amore non fate voi il primo passo.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

La strada davanti a voi è ancora lunga, ma con l'impegno nella professione potete sfondare. Riflettete prima di imbarcarvi in un nuovo amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Il percorso per arrivare alla meta nel lavoro è difficile, ma dovete contare solo sulle vostre forze. L'amore vi fa sognare.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Vi attendono importanti colloqui di lavoro: anche la diplomazia avrà la sua importanza. In amore state sognando a occhi aperti.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Dopo un periodo faticoso e poco proficui nel lavoro la situazione per voi migliorerà. Più fiducia nella persona amata.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

La situazione nel lavoro è ancora un po' confusa e fluida: vi conviene non prendere nuove iniziative. Sta per scoccare una scintilla…

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Arti S, T, I; capo SA = Artistica posa

La situazione non è ancora matura per imprimere un'accelerazione alla vostra attività. Cercate di superare le incomprensioni in amore.

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54 Rubriche


14.00

SPORT

11.30

PRIMA SERATA

Gran Premio di Montecarlo

VARIETÀ

RUBRICA

21.30

Tiberio Timperi

SHOW

21.30

22.40

NEWS

Milena Gabanelli

Speciale Mai dire Grande Fratello

Contro Campo

19.00

FILM

21.30 DOCUMENTARIO

I gemelli

Mario Tozzi

06.00 -RubricaQuello Che 06.30 -RubricaSabato & domenica 09.00 -DocumentarioStella del sud 09.30 -RubricaA Sua Immagine 09.55 -ReligioneSanta Messa e recita del Regina Coeli 12.20 -RubricaLinea verde 13.10 -RubricaRai Sport Automobilismo Principato di Monaco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 13.40 -RubricaPole Position 14.00 -SportGran Premio di Formula 1 Principato di Monaco - Automobilismo 15.45 -RubricaPole Position 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 17.30 -Talk ShowDomenica In - L'Arena 18.10 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 18.45 -VarietàDomenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia psiche 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 09.45 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.50 -RubricaRai Sport Numero Uno 10.00 -SportMontecarlo - Automobilismo 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -RubricaRai Sport 90° Minuto 19.00 -RubricaRai Sport Numero Uno 19.25 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia

07.50 -RubricaE' domenica papà 08.30 -RubricaArturo e Kiwi cucina per cuccioli 08.40 -RubricaRai Fiction - I cartoni dello Zecchino d'oro 09.35 -FilmAdorabili e bugiarde con Ingeborg Schöner - regia di Nunzio Malasomma (Ita) - 1958 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 13.25 -DocumentarioTimbuctu 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 18.00 -TelefilmArsenio Lupin 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -ReligioneLe frontiere dello spirito 09.40 -TelegiornaleTgCom 09.45 -ShowCiak Junior 10.15 -Attualità Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -MiniserieL'isola dei segreti 16.30 -Miniserie Piper 18.20 -Sit Com Il mammo 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.20 -TelefilmWest Wing tutti gli uomini del presidente 07.00 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 07.30 -RubricaSuper Partes 08.55 -TelefilmVita da strega 09.30 -DocumentarioUmbria 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -ShowPianeta Mare 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -ShowPianeta Mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -VideoframmentiIeri e oggi in tv 14.15 -FilmIn viaggio con papà con A. Sordi, C. Verdone, E. Angelillo - regia di Alberto Sordi (Ita) 1982 16.30 -Film TvAmico, stammi lontano almeno un palmo con G. Gemma, G. Eastman - regia di Michele Lupo (Ita) - 1973 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmIl ritorno di Colombo

07.00 -AttualitàSuper Partes 08.00 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -RubricaGrand Prix 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12.55 -Previsioni del tempoMeteo 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -Film TvRitorno al mondo di Oz con Zooey Deschanel, Alan Cumming, Kathleen Robertson - regia di Nick Willing (USA) - 2007 15:37 - NewsTgCom 15.40 -Previsioni del tempoMeteo 17.55 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -FilmI gemelli con Danny De Vito, Arnold Schwarzenegger, Chloe Webb, Kelly Preston - regia di Ivan Reitman (USA) - 1989 19.55 -NewsTgCom 20.00 -Previsioni del tempoMeteo

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -FilmChi ha rubato il Presidente? con Louis De Funès, Bernard Blier - regia di Jacques Bernard (Fra) 1966 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentarioDocumentario 13.25 -FilmCosì è la vita con Jack Lemmon - regia di Blake Edwards (USA) - 1986 15.30 -FilmMicki e Maude con Dudley Moore - regia di Blake Edwards (USA) - 1984 17.45 -FilmSunset - Intrigo a Hollywood con James Garner, Malcolm McDowell, Bruce Willis - regia di Blake Edwards (USA) - 1988 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -GiocoAffari tuoi 21.30 -FilmNotte prima degli esami... con N. Vaporidis - regia di Fausto Brizzi (Ita) - 2006 23.20 -TelegiornaleTg 1 23.25 -TelegiornaleSpeciale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm N.C.I.S. 21.45 -Telefilm Numb3rs 22.35 -RubricaLa domenica sportiva

21.30 -Rubrica Report 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -Talk ShowGlob, l'osceno del villaggio

20.40 -Show Paperissima sprint 21.30 -Miniserie Piper

21.30 -Telefilm Siska 22.40 -News Contro Campo

21.25 -FilmTransporter: Extreme con J. Statham - regia di Louis Leterrier (Fra/Usa) - 2005 23.15 -FilmNome in codice: Broken Arrow con J. Travolta - regia di John Woo (USA) - 1995

20.30 -Show Chef per un giorno 21.30 -Documentario La gaia scienza

00.25 -RubricaOltremoda 01.00 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.20 -RubricaCinematografo 02.20 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.20 -VideoframmentiSuperStar 03.55 -Film TvLa stella del parco...

01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Real TvItalian Academy 2 02.20 -RubricaAlmanacco 03.50 -VideoframmentiScanzonatissima 04.10 -RubricaLa voce dei cittadini 04.15 -RubricaNET.T.UN.O

00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaGiro notte 02.15 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

00.05 -DOCUFICTION Io ricordo 02.00 -ShowPaperissima sprint 03.05 -FilmLa donna esplosiva con K. LeBrock - regia di John Hughes (USA) - 1985 05.30 -TelegiornaleTG5-Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 notte

00.55 -RubricaFuori Campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmIl signore della morte con D. Pleasence - regia di Rick Rosenthal (USA) - 1981 03.05 -TelefilmIl Commissario Moulin 04.35 -Soap OperaFebbre d'amore

01.25 -NewsStudio Sport 02.15 -FilmSbatti il mostro in prima pagina con G. M. Volonté - regia di Marco Bellocchio (Ita) - 1972 03.55 -TelefilmHighlander

23.40 -NewsSport 7 23.45 -ReportageReality 00.40 -NewsSport 7 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.35 -FilmLa città delle donne con E. Manni- regia di Federico Fellini (Ita) - 1980

leTrame

RETE 4

ORE 16.30

AMICO, STAMMI LONTANO ALMENO UN PALMO

LA 7

ORE 17.45

SUNSET - INTRIGO A HOLLYWOOD

con G. Gemma, G. Eastman, M. Mell regia di Michele Lupo (Ita) - 1973

con B. Willis, J. Garner, M. Hemingway - regia di Blake Edwards (Usa) - 1988

Appena fuori di galera, Ben ritrova il vecchio compare Charlie, un avventuriero da quattro soldi che sbarca il lunario facendo il baro. I due fanno causa comune, ma ben presto cominciano i problemi...

È il 1929, l'industria cinematografica di Hollywood si sta trasformando a causa dell'avvento del sonoro. Il produttore Alperin, ricchissimo ma molto losco, decide di affiancare al divo Tom, eroe di tanti western, lo sceriffo Earp, leggenda vivente del vecchio West e ormai tranquillo vecchietto in pensione. I due diventano subito amici e si trovano...

ITALIA 1

ORE 23.15

TRANSPORTER: EXTREME

ITALIA 1

ITALIA 1

ORE 23.15

ORE 19.00

I GEMELLI con A. Schwarzenegger, D. DeVito - regia di Ivan Reitman (Usa) - 1989 Frutto di un eccezionale esperimento di fecondazione artificiale, Julius e Vincent sono due uomini di 35 anni, gemelli che hanno sempre vissuto all'insaputa dell'esistenza reciproca. Non solo: Julius è gigantesco, intelligente, colto e ingenuo come un bimbo; Vincent è piccolo, rotondo, astuto imbroglioncello che ha sempre vissuto ai limiti della legalità...

ITALIA 1

ORE 2.15

NOME IN CODICE: BROKEN ARROW

SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA

con J. Statham, A. Gassman, A. Valletta, K. Nauta - regia di Louis Leterrier (Fra/Usa) - 2005

con J. Travolta, C. Slater, S. Mathis - regia di John Woo (Usa) - 2004

con G. M. Volonté, F. Garriba, C. Tatò regia di Marco Bellocchio (Ita) - 1972

Frank Martin, ex agente delle forze speciali, è un "trasportatore" che si occupa di ogni tipo di beni (anche umani). Consegna qualsiasi cosa, senza fare mai domande. Attualmente vive a Miami, dove è l'autista dei facoltosi Billings. Frank ha legato con il piccolo Jack: e quando il bambino viene rapito, fa di tutto per salvarlo...

Vic e Riley sono 2 amici, legati anche dal lavoro. Sono infatti esperti piloti militari ed è stata loro assegnata una missione delicata: devono collaudare il bombardiere B3 Stealth, un nuovo mezzo dell'aviazione con due testate nucleari. Ma qualcuno ha tradito, e viene perso il missile chiamato "Broken Arrow". Vic e Riley sono coinvolti in un ricatto...

Anni Settanta. In un campo della periferia milanese viene ritrovato il cadavere straziato di Maria Grazia, quindicenne figlia di un noto professore. Il capo redattore di un noto quotidiano milanese dà incarico di seguire il caso a Roveda, un giornalista alle prime armi, affiancato dallo scafato Lauri. Poi inizia delle indagini per conto suo. Avvicina così...

Affari tuoi espugna il regno dei Cesaroni RAI UNO Affari tuoi speciale Affari tuoi la scelta L'eredita' L'eredita' la sfida

ora 21.14 20.41 19.49 18.50

ascolto 6.971 5.417 4.761 3.063

RAI DUE Medici in prima linea Tg2-costume e societa' Tg2-si,viaggiare. Pres.l'era glaciale

21.02 13.33 13.49 22.56

2.001 1.865 1.418 1.071

RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre 92° giro Agrodolce

20.37 21.10 16.08 20.13

2.468 1.864 1.720 1.507

CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Cento vetrine

20.47 21.24 13.42 14.12

6.375 6.318 4.430 3.961

ITALIA 1 I simpson Detective conan Dragon ball gt Bad boys ii

14.33 14.07 13.40 21.12

2.451 2.239 1.976 1.930

RETE 4 Walker texas ranger Sessione pomeridiana La figlia del generale Tempesta d'amore

20.29 14.06 21.14 19.43

1.961 1.919 1.913 1.615

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Televisioni 55

Domenica 24 maggio 2009


STRAGE DI CAPACI

Napolitano ricorda Falcone e Borsellino La verità su Rostagno a pagina 7

Anno 8 n.126€ 1.00

Un dizionario per comprendere la lingua lavellese

Arisa: «Una romantica di grande talento»

Doroteismo lucano Tufano smonta le tesi di Viti

Occhi puntati sul centro sociale di Malvaccaro

Le parole d’arte di Gentilini

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 24 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Politica

FIAT

A Melfi protesta Uilm per chiedere il rispetto della mobilità orizzontale

Fiat, giornata di presidi

Litigi in casa socialista

A Termini Imerese in cinquemila in corteo contro i tagli

alle pagine 8 e 9

Marchionne: «Brutto il piano presentato dalla concorrente Magna» alle pagine 11 e 21

SPORT

Basket A Dilettanti

Gara verità per la Bawer Deve vincere per salvarsi Sfida decisiva del Matera al Fossombrone

Allenatori Eccellenza Basket C1 Primi nomi Spareggio per Potenza salvezza e Matera a Melfi

Corporelle al via le finali

Melfi

Fenice «Stop all’attività» MELFI - La Ola torna a tuonare contro il termodistruttore. L’Organizzazione lucana ambientalista in attesa della conferenza di servizio in programma per domani ha chiesto al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, di fermare l’impianto in modo da accertare l’origine dell’inquinamento che potrebbe derivare da un cattivo funzionamento della struttura. a pagina 30

Grassano Leonardo Tortorelli, 27 anni, ha perso la vita sulla strada provinciale 7. Grave l’amico

Due moto si sfiorano, muore un centauro di ANGELO LUCANO LAROTONDA

LA DITTATURA DEL DEGRADO Per le strade di Potenza tu senti i cittadini domandarsi “Votiamo Santarsiero? Avremo cantieri per altri cinque anni!” - “Votiamo Molinari? Avremo cantieri per altri cinque anni!”. Allora la differenza dove sta? Non esiste, perché il primo ha già rapporti consolidati con certi gruppi di potere economico e decisionale, il secondo, per vincere, ha dovuto preventivamente scendere a patti con tali gruppi. Il cittadino sa pure che entrambi continua a pagina 12

GROTTOLE - Un giovane motociclista di 27 anni, Leonardo Tortorelli, originario di Grassano, è morto ieri mattina in un incidente avvenuto sulla strada provinciale 7, nei pressi di Grottole. Nell’incidente è rimasto ferito, in maniera grave, anche un altro motociclista, l’amico di 31 anni, Saverio Corleto. a pagina 37

La parola più usata dai voltagabbana è: “coerenza”.

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Per Opel il gruppo italiano ha migliorato la sua offerta


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