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Lunedì 22 giugno 2009

Brevi dal mondo

Presente il sottosegretario Letta che è costretto a difendere Bertolaso

Iraq, secretata l’inchiesta

L’Aquila, riaperta una parte del centro storico

LONDRA – E' stato un intervento di Tony Blair (nella foto) a indurre il premier britannico, Gordon Brown, a «secretare» l'inchiesta sulla guerra in Iraq. Secondo quanto riferito dal settimanale «Observer», l’ex titolare di Downing Street ha chiesto e ottenuto dal successore e collega di partito laburista che le udienze fossero a porte chiuse.

Yemen, ostaggi forse ancora vivi SANAA – I sei stranieri rapiti il 12 maggio nello Yemen occidentale potrebbero essere ancora vivi. Lo ha riferito il ministro dell’Interno, Motahar alMasri, una settimana dopo il ritrovamento dei cadaveri di tre donne, due tedesche e una sudcoreana, che facevano parte della stessa comitiva. «Dalle informazioni che abbiamo non sono stati trovati i corpi di alcuno di questi sei ostaggi e c'è la possibilità che siano ancora vivi», ha spiegato.

Nigeria, nuovo attacco dei ribelli

LAGOS – I ribelli del Mend hanno attaccato due impianti petroliferi della Royal Dutch-Shell nel Delta del Niger. Il gruppo che il mese scorso ha lanciato un’offensiva contro le compagnie occidentali ha rivendicato la distruzione di due oleodotti a Adamakiri e Kula. Smentito invece dalla compagnia anglobritannica un terzo attacco contro una piattaforma offshore più a ovest. Si tratta dei primi attacchi nello Stato dei Rivers, il più orientale fra i tre del Delta del Niger. I tecnici della Shell hanno organizzato alcuni voli di ricognizioni per verificare l’entità dei danni e le possibili ripercussioni ambientali.

La Cina investe in Asia centrale ISTANBUL – La Cina sta incrementando notevolmente i suoi investimenti in Asia Centrale, mentre sia quelli occidentali, sia quelli russi subiscono una battuta d’arresto a causa della crisi finanziaria globale. Lo rilevano diversi analisti e centri di ricerca specializzati nella regione centro-asiatica. Gli esperti sottolineano l’importanza del prestito di ben dieci miliardi di dollari concesso qualche giorno fa da Pechino ai paesi del Gruppo di cooperazione di Shangai.

L'AQUILA - A due mesi e mezzo dal terremoto che ha devastato l'Abruzzo, ieri per la prima volta, e solo dalle 11 alle 22, è stato aperto tra dubbi e polemiche il centro storico dell'Aquila, ma solo nel corridoio dalla villa comunale a Piazza Duomo. È stato poi deciso che l'apertura diventerà permanente dalle 8 alle 22 e nelle prossime settimane, secondo l'intenzione del sindaco Massimo Cialente, una volta operati ulteriori interventi di messa in sicurezza di alcuni edifici, si potrà riaprire anche il tratto da piazza Duomo ai Quattro Cantoni - quello dello storico "struscio" sotto i portici - e dai Quattro Cantoni alla basilica di San Bernardino. Per realizzare questo "franco-

bollo", come è stato definito da molti, sono stati necessari oltre 800 interventi di messa in sicurezza. I cittadini, a gruppi di cinquanta ciascuno, sono stati accompagnati dai vigili del fuoco fino alla piazza principale lungo il rettilineo di Corso Vittorio Emanuele. La riapertura è avvenuta alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, l'abruzzese Gianni Letta. Al suo arrivo, attorno al varco d'ingresso, c'erano circa duecento persone: alcune hanno applaudito, altre fischiato e si è sentita anche qualche forte protesta contro la classe politica da parte di chi ancora vive nelle tendopoli. Durante il tragitto Letta ha dichiarato: "si trat-

ta di una giornata importante. L'Aquila deve tornare a volare. Quello odierno è un segnale di rinascita per ridare fiducia e speranza". Come ha spiegato pure il sindaco Cialente, "la riapertura è simbolica e sta a testimoniare quanto fatica richiede la messa in sicurezza del centro". Ma, ha osservato il presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, "la riapertura del centro storico dell'Aquila e di tutti i centri storici colpiti dal terremoto su cui ruotano attività economiche, sociali e il tempo libero dei cittadini è una questione non solo di identità e di nostalgia ma di reale ripresa". Per il presidente della Provincia, "va bene anche una strada la volta, non pretendia-

Prime passeggiate in piazza Duomo

mo miracoli, ma che si cominci". Secondo il responsabile nazionale della protezione civile Guido Bertolaso, però, per restituire il centro storico agli aquilani "cinque anni non saranno forse sufficienti. Brunella Collini

Trombe d’aria in Basilicata e in Calabria. Le temperature in forte discesa

Maltempo con morti e disagi Nel primo giorno d’estate sei le vittime di violenti nubifragi ROMA – L'estate si è presentata con piogge e temporali che, da Trieste al Salento, hanno provocato disagi, allagamenti e, purtroppo, anche morti. La perturbazione atlantica che secondo gli esperti resterà sull'Italia per almeno altri due giorni, ha infatti colpito in quasi tutto il paese, con un deciso abbassamento delle temperature – in alcuni casi anche di 10 gradi -, ma soprattutto con grandinate, venti che hanno raggiunto anche i 120 chilometri orari e mareggiate. Una situazione che che non ha risparmiato neanche Benedetto XVI, che non ha potuto viaggiare in elicottero e ha raggiunto San Giovanni Rotondo a bordo di un auto. I problemi più gravi si sono registrati nel Salento, dove il nubifragio ha provocato due morti. Le vittime sono un uomo di 81 anni di Lecce che si trovava a bordo della sua auto quando l'acqua ha allagato completamente il sottopasso dove stava transitando e una donna di una sessantina d’anni di Cavallino, un paese alle porte del capoluogo salentino. La donna, secondo una prima ricostruzione, è scesa nello scantinato del palazzo in cui abitava con l’ascensore, proprio nel momento in cui il nubifragio ha colpito con più violenza, senza accorgersi che il locale era completamente allagato. L’ipotesi più probabile è che la cabina si sia bloccata a contatto con l’acqua e la donna non sia riuscita ad uscire mentre l’ascensore si allagava. Il mare mosso e il forte vento sarebbero invece la causa della morte di due donne moldave a

Sottomarina, in provincia di Venezia. Le due, residenti a Trento, si trovavano in spiaggia con un gruppo di amici quando hanno visto le figlie che erano in acqua in difficoltà a causa del mare grosso. Per salvare le bambine entrambe le madri si sono tuffate ma, mentre le piccole sono riuscite a raggiungere la spiaggia, loro sono state trascinate via dalla corrente. Non è invece ancora stato ritrovato il corpo di uno skipper, disperso all’alba a largo di punta Fetovaia, all’isola d’Elba. Probabilmente collegato al maltempo e al forte vento anche l'incidente avvenuto ieri nel tardo pomeriggio sulle colline bolognesi, quando un ultraleggero con a bordo due cin-

quantenni campani diretti alla manifestazione «Cielo e volo» si è schiantato al suolo: il cadavere di uno dei due uomini è stato trovato poco prima della mezzanotte mentre il corpo del secondo passeggero è stato recuperato in piena notte. Piogge e temporali hanno provocato disagi anche a Roma e sul litorale laziale, dove ieri era morto un istruttore di kitesurf sbattuto da una tromba d’aria contro un palazzo, in Toscana – a Piombino 12 famiglie sono state evacuate a scopo precauzionale da un vecchio palazzo in cui ha ceduto il tetto – in Calabria e nel potentino, con trombe d’aria che hanno abbattuto diversi alberi e divelto cartelloni. Letizia Bianco

Il corpo senza vita della donna morta per salvare la figlia

I carabinieri di Trapani lo aspettavano davanti a un hotel

Mafia, catturato a Caracas il boss Miceli PALERMO – Non gli sono bastati gli accorgimenti messi in atto con fare da vero padrino: travestimenti e frequenti cambi di alberghi e residenze. Quando il Italia erano le 4 del mattino di ieri, il boss Salvatore Miceli, che figura nella lista del ministero dell’Interno fra i trenta latitanti più pericolosi, è finito in manette in Venezuela davanti all’Hotel Caracas Cumberland, dove lo aspettavano i carabinieri del comando provinciale di Trapani che, insieme all’Interpol, dal 2001 sono sulle sue tracce. L’indagine è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Sempre in Venezuela, nell’ottobre del 2007, fu arrestato dalla squadra

mobile di Trapani un altro uomo legato a Miceli, Francesco Termine, anche lui dedito al narcotraffico. Il capomafia di Salemi, città dei cugini esattori Nino e Ignazio Salvo, a 63 anni chiude la sua carriera criminale. Elemento di spicco del narcotraffico internazionale, nel 2001 era stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. Due anni dopo la polizia arrestò anche la moglie, Veronica Dudzinski, e i figli Ivano e Mario. Per capire la statura criminale di Miceli, basta ricordare un’intercettazione telefonica che risale al 2000, quando Pino Lipari, stretto collaboratore e consigliere di Bernardo Provenzano, gli affidò la gestione del traffico interna-

zionale di stupefacenti per conto di Cosa nostra. Nipote del boss di Salemi Salvatore Zizzo, morto nel 1981, Miceli era finito in manette nel marzo del 1983 (su di lui pendeva un provvedimento restrittivo della magistratura statunitense), nell’ambito di un’operazione congiunta tra carabinieri, polizia e finanza che aveva portato all’arresto di 22 persone. Nell’ottobre del '90 di Miceli si occupò l’allora procuratore di Marsala, Paolo Borsellino, che lo fece arrestare grazie alle dichiarazioni della collaboratrice di giustizia Giacoma Filippello, la quale lo indicò come personaggio di spicco del traffico internazionale di droga. Nando Petti

Velista salernitano Incendi, interventi Salerno, tenta fuga salvato nell’Atlantico in Sicilia e nelle Eolie dal carcere: bloccato ROMA – Un disperato 'sos' lanciato dalle acque dell’Oceano, raccolto dalla moglie in Italia e 'girato' alla Guardia costiera. È così che Gianfranco Tortolani, esperto velista salernitano partito il 25 maggio scorso da Plymouth, in Gran Bretagna, per partecipare alla XIII edizione della 'Ostar 2009', famosa traversata atlantica in solitario, è riuscito a tirarsi fuori – con abilità, coraggio e un bel pò di buona sorte – da una situazione davvero difficile. L’uomo, imprenditore nel settore chimico, quando si trovava a circa 500 miglia dalle coste statunitensi (la tappa finale della traversata è Newport, Rhode Island) ha dovuto fare i conti con una burrasca e con la improvvisa rottura dell’albero della 'Città di Salerno', un open di recente generazione di 30 metri, con i colori della città, giallo rosso e blu. Con tutte le apparecchiature di bordo fuori uso, Tortolani ieri mattina è riuscito a contattare la moglie con un telefono satellitare: la donna a sua volta ha immediatamente chiamato il '1530', il numero di pronto intervento della nostra Guardia costiera. Avvisati i colleghi americani, un aereo è riuscito a individuare il 'Città di Salernò. Intorno alle 18, il contatto e il recupero.

PALERMO – Canadair della Protezione civile ed elicotteri del Corpo forestale sono stati impegnati da ieri mattina fino al pomeriggio nelle operazioni di spegnimento di incendi che hanno interessato zone boschive delle province di Enna, Palermo e Messina. In particolare i canadair ed un elicottero della Forestale sono intervenuti in località Rosamarina in territorio di Regalbuto (Enna) mentre un altro canadair, affiancato ad un elicottero, ha effettuato diversi lanci d’acqua nella località «Solunto» del comune di Santa Flavia, in provincia di Palermo. In fiamme anche una zona boschiva della località «Canneto» nell’isola di Lipari (Messina); in azione, in questo caso, due canadair della Protezione civile. Ancora boschi in fiamme nella contrada «Corso Comune» in territorio di Monreale, nel palermitano e nella località «Villaura» nel comune Madonita di Collesano, sempre in provincia di Palermo. Ieri mattina i vigili del fuoco ed i carabinieri erano intervenuti nelle operazioni di spegnimento di incendi divampati in provincia di Palermo nelle località «Gatto» di Campofelice di Roccella e «Stretto» sempre nel territorio di Collesano.

SALERNO – Sventato ieri mattina intorno alle 10 il tentativo di fuga dal carcere di Salerno di un detenuto romeno durante la fruizione dell’«ora d’aria». L’uomo, B. V. di 46 anni, ha cercato di eludere il controllo del personale di Polizia Penitenziaria ed ha tentato una fuga arrampicandosi sulla recinzione dei cortili «passeggi». Operazione fallita per l'immediato intervento del personale di sorveglianza che è riuscito a bloccare il fuggitivo a pochi metri dalla cinta. A darne notizia è un comunicato della Uil P. A. a firma del segretario provinciale Lorenzo Longobardi. «Qualora ce ne fosse stato bisogno, questa è un’ulteriore prova della elevata professionalità del personale di Polizia in servizio presso la Casa Circondariale di Fuorni – dice Longobardi -. Nonostante la notevole carenza di organico e un sistema a dir poco scarno e inadeguato di apparecchiature tecnologiche a supporto della sorveglianza, il personale è riuscito a scongiurare il peggio impedendo al detenuto di portare a termina il proprio disegno». Nella nota la Uil di Salerno muove comunque anche accuse all’Amministrazione Penitenziaria: «La situazione a Salerno è prossima all’implosione».

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2 In Italia e nel mondo


È successo a Montalcino (Siena). I due erano separati da tempo. Lei viveva con i figli

Uccide l’ex moglie con la sbarra del bloccasterzo Annunziata Cirillo era originaria di Castellammare e aveva 38 anni

La casa dell’omicidio

MONTALCINO (SIENA) – La pesante sbarra di ferro del bloccasterzo è diventata un’arma. Con questa Giovanni Di Luigi, 47 anni, ha ucciso l’ex moglie, Annunziata Cirillo di 38 anni, originaria di Castellammare, colpendola tra la testa e il collo e lasciando il corpo sul ciglio della strada di campagna, a una decina di chilometri dall’abitazione di Torregneri, una frazione di Montalcino (Siena), dove la donna viveva con i figli di 12 e 13 anni. L’uomo, un elettricista originario di Pompei, da tempo residente a Montalci-

no, si è allontanato di pochi chilometri e poi ha chiamato il 112 dicendo: «Ho ammazzato mia moglie». Ora è accusato di omicidio volontario. L’ennesima tragedia familiare si è consumata sabato sera. Di Luigi, contro il quale il giudice, nel febbraio scorso, aveva emesso un provvedimento di allontanamento dall’abitazione dell’ex moglie per le continue minacce e violenze, si era presentato alla porta della casa della donna poco prima delle 21. Dopo essere riuscito a farsi aprire, aveva nuovamente iniziato a litigare con-

vincendo la donna a uscire per non fare la solita scenata davanti ai figli. Proprio questa circostanza, e il fatto che l’uomo fosse particolarmente agitato e forse anche ubriaco, ha convinto l’ex moglie ad accettare di uscire. Prima, però, ha portato i figli dai vicini, che avevano sentito le urla arrivare dalla casa accanto. Proprio loro, forse convinti dai due bambini, sono stati i primi ad avvertire i carabinieri che avevano già fatto scattare le ricerche dell’auto con la coppia a bordo. Daniela Navi

Sondaggi, Obama cala per la prima volta Ma la disaffezione sembra causata dai repubblicani saldi i democratici

Barack Obama

Ratzinger a San Giovanni Rotondo prega sotto un violento nubifragio

WASHINGTON – Un sondaggio della Gallup reso noto ieri sulla popolarità di Barack Obama mostra che il presidente Usa è scivolato per la prima volta al 58 per cento, il livello più basso da quando è alla Casa Bianca. Dall’insediamento in gennaio il livello medio di popolarità di Obama è stato sempre del 63 per cento. Lo slittamento al 58 per cento è dovuto, secondo la Gallup, alla perdita di fiducia tra alcuni Repubblicani e Indipendenti mentre il sostegno dei democratici appare inalterato.

Ma sarà un processo lento

Groenlandia da ieri l’isola Il frate cappuccino che con la fede lottò contro il male è indipendente

Il Papa: «Imitate san Pio» SAN GIOVANNI ROTONDO – Nubi nere, pioggia, in alcuni momenti veri nubifragi hanno accompagnato la visita di Benedetto XVI a San Giovanni Rotondo, ma non hanno scoraggiato decine di migliaia di pellegrini, nè i malati dell’ospedale della 'Casa Sollievo della Sofferenza' dallo sfidare le intemperie per assistere alle celebrazioni, da parte del papa teologo, del loro eroe, padre Pio, il santo della pietà popolare e dei miracoli. Ratzinger si è inchinato ed ha pregato ieri mattina davanti alle spoglie del frate di Pietrelcina, nella cripta della basilica di Santa Maria delle Grazie, ha inaugurato e benedetto nel pomeriggio una nuova cappella, sotto l’immensa chiesa futurista realizzata da Renzo Piano, dove probabilmente sarà traslata la salma del cappuccino, se le discordie locali non lo impediranno: tuttavia, in questo angolo del sud d’Italia non ha nemmeno trascurato i problemi sociali attuali, a partire dalla «drammatica disoccupazione» che toglie speranza ai giovani del Meridione: «non perdetevi d’animo», ha incoraggiato i ragazzi. «La Chiesa non vi abbandona», ha promesso loro, nell’ultimo incontro pubblico avvenuto a San Giovanni Rotondo, prima di ripartire in serata per Roma. All’Angelus di mezzogiorno, Benedetto XVI aveva lanciato un forte appello per i richiedenti asilo. «Molte sono le persone – ha detto – che cercano rifugio fuggendo da situazioni di guerra, persecuzione e calamità e la loro accoglienza pone non poche difficoltà, ma è tuttavia doverosa». Parole immediatamen-

Cinquantamila pellegrini con gli ombrelli aperti ad ascoltare Benedetto XVI

te apprezzate dal presidente della regione Puglia, Nichi Vendola. Il maltempo ha scandito la giornata sin dall’inizio: anzichè arrivare in elicottero, il papa è stato costretto a trasferirsi da Roma a Foggia in aereo e poi in macchina fino a San Giovanni Rotondo. La visita è cominciata con un omaggio privato e commovente di Benedetto XVI ai luoghi dove il santo cappuccino ha trascorso 52 anni della sua esistenza, tra l’amore dei fedeli e l’ostracismo del Vaticano, fino alla morte il 23 settembre del 1968. Le persecuzioni ecclesiastiche nei suoi confronti sono ormai un ricordo lontano. Bea-

tificato nel 1999 e santificato nel 2002, padre Pio ha ricevuto ieri anche l’omaggio del papa teorico della fede coniugata con la ragione. Durante l’omelia della messa, celebrata sul sagrato della Chiesa di San Pio, il papa ha esortato i religiosi del santuario a non farsi travolgere solo dall’attivismo a favore dei pellegrini o dall’assistenza, pure necessaria, ai malati della Casa Sollievo, ma a concentrarsi sulla fede e la lotta contro il male, come fece padre Pio. Subito dopo l’Angelus si è abbattuto un nubifragio che ha costretto la folla (50 mila persone, secondo gli organizzatori) a fuggire in una calca inde-

scrivibile. Nel pomeriggio, di fronte ai malati che all’aperto e sotto la pioggia lo ascoltavano, Benedetto XVI ha parlato del mistero della sofferenza, causata dalla potenza del male che «anche nel presente cresce in modo inarrestabile» e non si può eliminare con le sole forze umane. L’ultimo appuntamento, stavolta all’interno della Chiesa di San Pio è stato con i giovani, i religiosi e le religiose. Poi il Papa è sceso a benedire i mosaici di un nuovo ambiente: in una targa, anch’essa a mosaico, l’annuncio che il luogo è stato costruito per custodire il corpo di padre Pio. Elisa Pinna

COPENAGHEN – Con una grande festa la Groenlandia ha celebrato ieri il primo giorno della propria indipendenza dalla Danimarca. O meglio il primo giorno di un lungo processo che porterà questa grande isola artica a divenire uno Stato sovrano in grado di gestire tutte le proprie istituzioni, di utilizzare ogni risorsa e di disporre di un’economia non più dipendente come ora dalla madre patria. I tempi saranno lunghi e le previsioni ipotizzano un lasso di tempo di 20-30 anni. Ma a partire da ieri gli abitanti della Groenlandia verranno riconosciuti come la popolazione di uno Stato indipendente, con una propria lingua e con il diritto alla gestione delle risorse del sottosuolo, ricche soprattutto di petrolio, di gas, di oro e di uranio. Migliaia di groenlandesi hanno fatto festa nella capitale Nuuk assieme ai reali di Danimarca, la regina Margrethe, il principe consorte Henrik, e i principi Frederik e Mary, tutti vestiti con i costumi tradizionali degli Inuit, il popolo che maggiormente rappresenta la Groenlandia. La legge per l’indipendenza approvata nel referendum dello scorso 25 novembre prevede anche la gestione diretta delle forze di polizia e della giustizia, ma in questi settori non si è ancora pronti all’autoamministrazione. Gli accordi lasciano invece in mano danese la Corte Suprema, la valuta, la politica monetaria, la politica estera e quella della sicurezza. Quanto a queste ultime però ogni decisione che coinvolga la Groenlandia d’ora in poi dovrà essere presa consultando preventivamente l'autogoverno, lo «hjemmestyre», data la posizione geografica che fa di quest’isola un luogo di importanza strategica. La giornata con cui ieri si è celebrata la nuova era è piena di ottimismo e di speranze. A gestire la fase che si apre sono la sinistra radicale dell’Inuit e alcune personalità politiche nuove scelte nelle scorse elezioni del 2 giugno. «Iniziamo una nuova epoca nella storia del nostro paese – ha detto il nuovo primo ministro groenlandese, Kuupik Kleist – Questa mattina ci siamo svegliati con una nuova speranza nei nostri cuori». Florence Ciomei

Bullismo, quello digitale colpisce uno studente su tre

Gli europei? Cannibali che mangiavano bambini

NELL’ERA del digitale anche il bullismo si adegua: vittima delle 'aggressioni' di nuova generazione uno studente su tre. Le scritte sui muri o le voci malevole hanno lasciato il passo a sms offensivi, minacce via cellulare, video e foto molesti che finiscono su internet: questi i nuovi mezzi per colpire. Il 70% dei casi avviene a scuola. Il periodo più a rischio è durante l’anno dell’esame di maturità quando la competizione aumenta. Nonostante le nuove tecniche, però, il bullismo tradizionale non arretra: almeno una volta colpisce quasi la metà dei ragazzi. E dagli psichiatri

I PRIMI europei? Erano cannibali buongustai, preferivano la carne tenera dei bambini: ne sono ora convinti gli scienziati spagnoli che da anni scavano nel bacino archeologico di Atapuerca, vicino a Burgos, nel nord del paese. Qui, nella grotta della Gran Dolina, gli archeologi hanno trovato diversi resti umani fossilizzati, che risalgono a 800mila anni fa. Si ritiene appartengano alla prima specie umana apparsa in Europa, quella de 'Homo antecessor', giunta dall’Africa, in pratica i nonni dell’Uomo di Neandertal. La cosa strana, che ha subito atti-

Spettacolare gara di tuffi un avvertimento: una vittima su dieci cade in depressione e l’8% dei bulli da adulto manifesta comportamenti antisociali. Questa la fotografia scattata da una ricerca condotta su 700 studenti delle scuole medie superiori di Chieti.

DA 26 metri di altezza in picchiata verso l'acqua del porto di Rotterdam. Si è ripetuta anche quest'anno la suggestione del Cliff Dive Series, la competizione di tuffi che ha luogo nell'insolita cornice urbana del porto olandese. Su Internet tro-

vate una serie di spettacolari fotografie che ritraggono i tuffatori sullo sfondo di grattacieli e architetture portuali, come quella pubblicata. Il Cliff Dive Series attira non solo spettatori locali, ma anche un numeroso pubblico internazionale.

rato l’attenzione dei paleontologi, è che in un’area della Gran Dolina, seppellite insieme a resti di animali catturati dai cacciatori, di cervo, cavallo, rinoceronte e bisonte, sono state individuate le ossa di 11 esseri umani, per lo più bambini dai 3 ai 12 anni.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Sangue in Iran Monito del presidente a Stati Uniti e Gran Bretagna. Dati falsati sulle tv

L’orrore non si placa Nuovi cortei dell’opposizione: si parla di 150 morti Amhadinejad: «Stop a interferenze internazionali» TEHERAN - Non è ancora l'alba di domeni- rivedere i rapporti con Gran Bretagna, ca quando decine di mezzi della municipali- Francia e Germania. Il racconto dei testimoni nelle strade e neltà di Teheran raggiungono le strade macchiate di sangue per riordinare i vicoli, rac- le piazze della rivolta di sabato è di attacchi cogliere vetri e quello che resta dei roghi co- sistematici dei gruppi antisommossa, spari sì da togliere i segni della battaglia. Quasi si nel mucchio, spedizioni punitive, cariche, volesse ripulire più che una piazza o un via- acido sulla folla. il capo della polizia, le la coscienza e cancellare la protesta seda- Ahmad Reza Radan, ha affermato che le forta come promessa dal regime con la violen- ze di sicurezza non hanno fatto uso di armi za. Ma già nel primo pomeriggio centinaia da fuoco. Gli abitanti delle zone interessate di manifestanti - secondo quanto raccontato agli scontri, invece, parlano di diversi mada Twitter, il nuovo telegrafo digitale usato nifestanti uccisi dai proiettili. Uno di questi, dagli oppositori iraniani - erano tornati an- raccontano, si chiamava Said Abbasi, un cora lì, nelle piazze circondate dagli agenti giovane di circa 20 anni. Stamane la sua fodi sicurezza della milizia basiji e dai pasda- tografia campeggiava su un drappo nero appeso in segno di lutto alla ran in tenuta antisommossa. serranda abbassata di un neAltri lunghi serpentoni grigozio sulla Via Rudaki, prodando democrazia e traspa- SU UN BLOG babilmente appartenente alla renza, denunciando brogli e famiglia. Chi si è recato oggi urlando slogan di rabbia e di in centro parla dei segni, sfida: «Non abbiate paura, ovunque sull'asfalto, degli siamo tutti insieme, abbasso incendi appiccati dai manifeil dittatore». stanti quando sono cominciaIl giorno dopo la rivolta più ti gli attacchi delle forze di sisanguinosa Teheran si è ricurezza, di cui facevano parte svegliata livida e segnata. Le i reparti anti-sommossa e tv di Stato ha fin da subito inimolti agenti in borghese, ziato ad aggiornare il bollettiprobabilmente appartenenti no di guerra di un sabato di alle milizie islamiche dei Bafuoco etichettando come tersiji. Ad essere data alle fiamroristi le vittime: almeno treme è stata nella maggior pardici i morti, diciannove sete dei casi immondizia rovecondo la stampa internaziosciata dai cassonetti, che stanale ma secondo quanto racmane erano spariti da interi colto attraverso i blogger e viali del centro. Su alcune social network, a cadere sotto strade si può ancora sentire il fuoco dei miliziani sarebbero molti di più . Si parla di ol- Il dramma raccontato odore di gomma bruciata. I testimoni riferiscono infatti tre un centinaio di feriti finiti che, lungo l'autostrada urbain ospedale (come conferma minuto per minuto anche il governo) e decine di L'OTTAVA giornata di proteste na Navvab, i manifestanti hanno divelto e dato alle nuovi arresti, anche eccellen- a Teheran e in altre città fiamme le protezioni in mateti, tra cui anche molti giorna- dell’Iran è stata raccontata milisti locali. nuto per minuto sul blog “Revo- riale sintetico di un grande A regnare una calma irrea- lutionary Road...”, postato sulla cantiere per lo scavo di un tunnel sotterraneo stradale. I le e apparente (le marce non rete Blogger da Saeed Valadsono state soffocate con la baygi. Nella pagina messa in li- vetri di alcune banche sono in violenza anche se dai blogger nea ieri, Saeed Valadbaygi co- frantumi, come quelli di una moschea, all’angolo tra la via si parla di alcuni sporadici sì descrive la giornata: «MiJomhuri e la Navvab, al cui scontri), quasi che l'Onda gliaia di poliziotti in tenuta antiinterno è scoppiato un incenVerde si ricompattasse per sommossa presidiano le stradio. Ma le strutture portanti decidere le prossime mosse de di Teheran, ci sono marce, dell’edificio non sono dandopo che il governo iraniano ma non sono riferite violenze. è passato al contrattacco de- Circa 10.000 manifestanti sono neggiate e i muri esterni non sono anneriti. nunciando intrusioni terro- davanti all’ufficio delle Nazioni I metodi della polizia (che ristiche all'interno della ri- Unite in Shahrzad Boulevard. volta e accusando aperta- La gente prova a forzare i bloc- avrebbe registrato sabato qualche accenno di ammutimente Londra di complotto. chi della polizia. Attivisti sindanamento da parte di alcuni «Gli scontri sono stati provo- cali, organizzazioni per i diritti agenti non disposti a sparare cati da terroristi manovrati umani e alcuni attivisti politici sulla folla) e le reazioni del dalla Gran Bretagna e dagli del Kurdistan chiedono uno Stati Uniti», è quanto si è sciopero generale per martedì. governo davanti alle accuse di brogli hanno iniziato a spinto a dire il presidente rie- Un’altra ragazza, di circa 23 letto Mahmud Ahmadinejad anni, è morta all’ospedale Kho- scalfire l'establishment islamico. Contro la linea Khameintimando ai due paesi di ces- meini. 23 giornalisti e blogger nei-Ahmadinejad si sono sare ogni interferenza negli sono stati arrestati in Iran. schierati l'ex presidente Khaaffari interni della Repubblitami e il Grande ayatollah ca Islamica: «Valutate le vostre sconsiderate affermazioni, non potete dissidente Montazeri. Il vecchio leader riformista, appartenente più essere considerati degli amici della nazione iraniana». Il riferimento è alle critiche al clero sciita, ha messo in guardia sulle peche numerosi paesi occidentali hanno rivol- ricolose conseguenze legate alla proibizione to alle autorità iraniane per lo svolgimento delle proteste, invitato le autorità a rispettadelle elezioni e il rifiuto di accogliere le ri- re i diritti del popolo e ha chiesto al liberaziochieste dell'opposizione. Le posizioni di ne immediata dei manifestanti. Finiti nelle Ahmadinejad sono il risultato di una ferma mani della polizia, secondo l'agenzia Fars, condanna partita in mattinata direttamen- anche la figlia di dell'ex presidente iraniano te dal ministro degli esteri iraniano Manu- Hashemi Rafsanjani, nota attivista per i dichehr Mottaki che ha citato come prova del ritti delle donne, e quattro suoi parenti. Sacomplotto il forte incremento di britannici rà stata probabilmente l'arresto della figlia nelle settimane precedenti il voto. Ma un at- a spingere Rafsanjani, considerato il printacco alle diplomazie internazionali è arri- cipale sponsor dell'ex candidato moderato vato anche dal presidente del parlamento Hossein Mousavi, a restare ancora in silenAli Larijani che ha chiesto all'assemblea di zio.

Scene di guerriglia urbana per le strade di Teheran. La polizia difende il proprio operato, i testimoni parlano di spari sulla folla

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DIPLOMAZIE AL LAVORO

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L’Ue: «Basta violenze» Italia pronta agli aiuti francese Bernard Kouchner è ancora più di JEANLUC GIORDA severo: «Condanno questa repressione ROMA - I governi occidentali prendono brutale e chiedo la liberazione immediata posizione sempre più nettamente a favore delle persone arrestate», scrive in un codel movimento di opposizione iraniano, municato, mentre il presidente Nicolas nonostante le minacce e le proteste del re- Sarkozy definisce «ingiustificabile la regime di Teheran che minaccia di rompere pressione di fronte al legittimo desiderio i rapporti diplomatici con Francia, Gran di verità di una grande parte della popoBretagna e Germania, colpevoli di inac- lazione iraniana». E ora la presidenza Ue cettabili ingerenze, e Londra addirittura di turno, assicurata dalla Repubblica Ceca, prepara una presa di podi aver inviato agenti per insizione congiunta dei 27. fluenzare la protesta. Un'acL'Italia, impegnata nel cusa che il ministro degli tentativo di coinvolgere l'Iesteri britannico David Milliran nella conferenza di Trieband respinge con sdegno coste per la stabilizzazione di me assolutamente infondata, Pakistan e Afghanistan, cerun trucco per «trasformare ca di mantenere aperto il diauna disputa tra gli iraniani logo con Teheran, ma non riguardo all'esito delle eleziopuò esimersi da una dichiani in una battaglia tra l'Iran e razione di condanna: «Siamo gli altri Paesi, la Gran Bretapreoccupati e particolargna in particolare». Poi il titomente addolorati per le violare del Foreign Office conlenze e la perdita di vite umadanna «la continua violenza ne», dice il ministro degli contro coloro che cercano di Esteri Franco Frattini, esercitare il loro diritto alla li«chiediamo pertanto al gobera espressione. Tutto queverno iraniano di adoperarsi sto può solo danneggiare con urgenza per creare le l'immagine dell'Iran nel condizioni per una composimondo: gettare la colpa sugli Proteste a Teheran zione pacifica della crisi instranieri non è una giustifiterna». Frattini sottolinea cazione». Ma la sua reazione che «le violenze sono comunprovoca l'espulsione dall'Iran que nemiche dell'Iran, della del corrispondente della Bbc sua storia e lunga tradizioJohn Leyne, colpevole di ne». «aver inviato notizie e reporLa Farnesina assicura che tage falsi, avere sostenuto i ri«l'Italia non si sottrarrà agli voltosi, avere calpestato i disforzi internazionali di assiritti della nazione iraniana e stenza umanitaria» e comuavere ignorato i principi monica che lo stesso Frattini a rali della professione». dato ordine all'ambasciata Se con Londra la polemica è italiana a Teheran di dare asa calor bianco, la temperatura sale anche degli altri paesi occidentali, sistenza, se richiesta, ai manifestanti fespecie dopo la presa di posizione del pre- riti. Altro capitolo diplomaticamente spinosidente Usa Barack Obama che ha chiesto sabato la fine della repressione e il rispet- so per gli europei: la Svezia, che assumerà to della volontà del popolo. La Germania, a luglio la presidenza Ue, è favorevole e con la Cancelliera Angela Merkel, chiede consulterà nei prossimi giorni i partner. formalmente al governo iraniano di ri- Ma per ora non ha seguito l'esempio itanunciare a usare la forza contro i manife- liano, e anche il Belgio, citato dai blogger stanti e di autorizzare il riconteggio dei come «ambasciata aperta», ha smentito di voti elettorali. Il ministro degli esteri aver accolto alcun ferito.

La Farnesina «C’è la volontà di assistere i feriti»

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IL FILM

L’ex leader con la famiglia

Il premier abbraccia un futuro elettore

Penati in cerca della riconferma

WALTER Veltroni esce dal seggio romano, insieme con famiglia, dopo aver votato per il referendum. L’ex leader del Pd, nei giorni scorsi, si è fatto sentire sulla situazione del partito

IL PRESIDENTE del Consiglio Silvio Berlusconi si fa fotografare con in braccio il bambino di un simpatizzante, mentre lascia la scuola media Dante Alighieri di Milano dove ha votato.

IL PRESIDENTE della Provincia di Milano Filippo Penati vota oggi 21 giugno 2009 nel seggio elettorale in Via Antonio Falck. Contende l’elezione a Guido Podestà.

Italia al voto Maggiore partecipazione nelle città impegnate per le amministrative

Urne disertate quorum lontano Affluenza al 15% in una domenica di maltempo Italiani restii a partecipare attivamente alla politica Una segretaria di seggio a Torino mostra le 3 schede per il referendum

ROMA – In questa prima giornata di votazioni poco più di un elettore su 10 è andato alle urne per dire la sua sul referendum elettorale. Il che significa che i dati sull'affluenza non fanno ben sperare: alle 12 solo il 4% era andato a votare, mentre alle 19 la percentuale superava di qualche decimale l’11%, alle 22 si è arrivati al 15%. E così è molto probabile, come ipotizza il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, che raggiungere il quorum entro oggi alle 15 si riveli un’impresa disperata. Se il trend dell’affluenza si conferma questo, assicura il ministro della Difesa Ignazio La Russa, è «quasi certo che non si arriverà neanche al 30%», mentre il quorum necessario per rendere valido il risultato referendario dovrebbe superare il 50%. La verità, si osserva anche nella maggioranza, è che ormai il referendum è un istituto «morto, inflazionato». La gente non ha più alcuno stimolo a parteciparvi. Questo si dice ogni volta, commenta La Russa, «ma il dato sul quale dovremmo tutti riflettere è che la normativa sul referendum andrebbe ritoccata». E il ministro del Pdl avanza una proposta: aumentare il numero delle firme per proporlo, ma ridurre il quorum a non oltre il 35%. In questo modo sarebbe più facile, sottolinea La Russa, riuscire a far funzionare ancora questo istituto che comunque in Italia è stato lo strumento di battaglie importanti come il divorzio e l’aborto. «E' un peccato davvero», osserva il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che l’affluenza alle urne sia così bassa, anche perchè lui stesso, ricorda, fu tra i promotori della consultazione contro la legge elettorale nota come «porcellum» proprio per il fatto che i suoi meccanismi non consentirebbero di rispettare in pieno la

Scoppia la polemica sui costi delle consultazioni

volontà popolare, a cominciare dall’impossibilità di poter esprimere le preferenze. Oltre al problema della scarsa affluenza, per il presidente del Comitato promotore del referendum Giovanni Guzzetta, c'è anche un’altra difficoltà: quella delle «intimidazioni del ministro dell’Interno Roberto Maroni» che avrebbero avuto effetto sui presidenti di seggio. In molti casi, anche a Milano, denuncia Guzzetta, le schede non sarebbero state date spontaneamente agli elettori, ma solo dietro «pressante richiesta». E si sarebbe detto ad una donna che se non votava per i ballottaggi non avrebbe potuto esprimersi neanche per il referendum. Guzzetta, replica il senatore della Lega Alberto Filippi, «farnetica». Il «flop» della consultazione, aggiunge, «non dipende certo dalle cosiddette 'intimidazionì di Maroni, ma dall’intelligenza dei cittadini

che non vogliono una dittatura parlamentare in stile peronista». L'indicazione della Lega di non esprimersi al referendum sulla legge elettorale sembra trovare un riscontro nei dati sull'affluenza alle urne. Dati non definitivi, ma in grado di fornire una prima fotografia, provvisoria, del comportamento degli elettori. Dove il partito di Bossi è più forte o è cresciuto al primo turno, lo scarto tra quanti hanno votato per il ballottaggio e quanti hanno votato per i tre referendum è significativo, mentre dove il Carroccio ha una presenza meno incisiva lo scarto si assottiglia. In questa direzione sembrano essersi mosse, per esempio, Cremona e Padova, due città chiamate alle urne per eleggere il sindaco, dove al primo turno la Lega ha preso oltre l’11% e dove lo scarto negativo referendum-ballotaggio è attorno ai 4 punti percentuali. Significativo

anche il caso di Ferrara, la città del leader del Pd Dario Franceschini, dove il Carroccio si è rafforzato (6,4% al primo turno) e che vede uno scarto di affluenza al voto di circa 2 punti tra referendum e ballottaggi. Lo scarto negativo tra referendum e ballottaggio emerge anche dall’andamento dei votanti registrato a Milano città per l'elezione del presidente della Provincia, con una differenza di 5 punti. Molti esponenti delle istituzioni e del mondo politico hanno comunque votato. Oltre al capo dello Stato Giorgio Napolitano e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno ritirato, tra gli altri, le schede per rispondere ai tre quesiti referendari anche Massimo D’Alema e i sindaci Alemanno e Letizia Moratti. È andata meglio per le amministrative e in particolare per le comunali, con un 32,9% che si raf-

| IL MECCANISMO | Servono 25 milioni di voti per rendere valido il referendum PERCHÈ il referendum sia considerato valido, dovrà aver votato almeno il 50% più uno dei cittadini, cioè più di 25 milioni di italiani. In caso di vittoria del no o non raggiungimento del quorum lo stesso referendum non può essere ripresentato per 5 anni. SCHEDA VIOLA – La prima scheda, quella viola, riguarda la modalità di elezione della Camera dei deputati. L’attuale legge prevede che il premio di maggioranza (pari a circa il 55% dei seggi e assegnato su base nazionale) vada alla «lista o coalizione di liste» che abbia raggiunto il maggior numero di voti. Il primo quesito chiede di cancellare le parole «o coalizione di liste» attribuendo dunque il premio alla sola lista che abbia ottenuto il maggiore consenso. SCHEDA BEIGE – La seconda sche-

da, quella beige, riguarda l'elezione del Senato. Il quesito chiede di approvare la cancellazione della dizione «o coalizione di liste», attribuendo, dunque, il premio solo alla lista che abbia avuto il maggior consenso. I primi due quesiti intervengono implicitamente anche sulla soglia di sbarramento. L’attuale legge elettorale prevede, infatti, un doppio meccanismo di soglie, più basso per i partiti che si presentano in coalizione (2% nazionale per la Camera e 3% regionale per il Senato) rispetto a quelle per le liste che corrono da sole (4% alla Camera e 8% al Senato) . SCHEDA VERDE – La terza scheda, quella verde, interviene sulle candidature per Camera e Senato. E propone di abrogare la possibilità per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni.

fronta con il 22,2% delle provinciali: segno che il governo delle città sta particolarmente a cuore alla gente e rappresenta un livello istituzionale che tocca interessi molto vicini ai cittadini. I duelli per la poltrona di sindaco vedono in ballo molte sfide importanti, che costituiscono altrettanti test politici. Basti dire che si vota per eleggere il primo cittadino sia a Bologna sia a Ferrara, due città tradizionalmente «rosse» in cui, in quest’occasione, il candidato del centrosinistra non è riuscito a spuntarla al primo turno. A Bologna, reduce dall’amministrazione Cofferati, Flavio Delbono, centrosinistra, due settimane fa non ce l’ha fatta per un soffio. E ora deve vedersela con Alfredo Cazzola. Tra i due, negli ultimi giorni, è stata guerra aperta sul terreno della cosiddettà moralità e la faccenda è finita in Procura.

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Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

E così il candidato alle europee diventa il nostro migliore amico Un viaggio attraverso i manifesti e i proclami elettorali fornisce non pochi spunti di riflessione

Le parole della politica

Quando la felicità è nel futuro Tra segni verbali di assoluta novità e di grande rottura con il passato di GIULIO SAVINO SIGNIFICATIVI di questa campagna elettorale in Basilicata, i segni di novità e di rottura con il passato. Per coglierli, serve una lettura diversa da quella mediatica, attenta alle forme ed ai contenuti della sua comunicazione interna, laddove si mostra davvero il tipo di cultura veicolata dai partiti, il legame instaurato tra le cose e le idee e, come direbbe Bourdieu, l'habitus e il campo di azione del politico. “Le parole solo contano. Il resto è bavardage”, diceva Ionesco. Parlare delle parole della Politica, diventa il solo modo per capire il senso dei fatti e le operazioni mentali, materiali e relazionali indotte negli individui dal linguaggio. Pensiamo agli effetti dirompenti nella società, della metafora criptica “convergenze parallele” di Aldo Moro, all'ossimoro “compromesso storico” e “questione morale” di Enrico Berlinguer o al recente discorso sulla civiltà musulmana di Barak Obama, la cui stessa fisicità si pone come ipersegno del valore dell'individuo - soggetto, dell'universalità dei diritti e di mutamento epocale della cultura politica. Pur Berlusconi è “segno”, ma per una smodata sindrome narcisistica, si è trasformato in breve in un dizionario di sinonimi e contrari. Non riuscendo ad attingere lo stile sublime della tragedia, che solo dona il vero carisma, rinnova l'italica commedia dell'arte, di cui indossa tutte le maschere, in un umoristico e pirandelliano gioco delle parti e in una feconda commistione di realtà e finzione, di pubblico e privato. Berlusconi sa che i segni sono una forza sociale, diversamente da una Sinistra che non ancora riesce a liberarsi da idee e categorie del passato. Paradigmatica di una visione politica usurata, è stata ad esempio, la parola “scarto” usata da D'Alema nei discorsi di Potenza e di Matera, per i transfughi del centrosinistra. L'uso di “scarto” è di chi è vissuto e crede ancora in un partito - chiesa (l'equivalente di “eretico” per i cattolici). Esprime anche quella sindrome consumistica, fatta di velocità, eccesso e appunto, scarto. D'Alema così, si fa irretire in quella semiosi impazzita che dall'inizio ha contrassegnato in Basilicata, le scelte e gli obiettivi della campagna elettorale di un Pd smarrito e timoroso di perdere, nonostante il governo ed il controllo di tutti i centri di potere. La vittoria, ad ogni costo. E così è stato, per le aggregazioni elettorali provinciali, ma non per il Pd, che perde molti punti alle europee e alle provinciali, mentre il Pdl si colloca ad un insperato primo posto. Il risultato della Basilicata “rossa” impone perciò, una seria riflessione su co-

Moro e Berlinguer. Sotto Pittella, Obama, Lacorazza. In basso D’Alema, Berlusconi, Stella

me il Pd, aldilà dell'assenza di progettualità ed identità, abbia interagito con l'ambiente sociale durante la campagna elettorale, di quali valori e comportamenti reali si sia fatto portatore, quali rappresentazioni abbia prodotto e propagato. In breve. Quale cultura trasmessa dal Pd e recepita dalla popolazione? Una domanda inusuale, fuori dagli schemi del discorso politico dominante, ma essenziale per capire il presente e per il pensiero “nuovo” del XXI secolo. La risposta, per chi la voglia trovare, è tutta nei segni della campagna elettorale. Ne segnalo solo alcuni. 1) Il giovane e primo segretario regionale del Pd si candida a Presidente della Provincia. Dal partito - movimento all'istituzione. Un percorso normale, legittimato da sempre dalla pratica politica, purchè si ritenga partito un Pd, che tale non è. Tutt'al più, è allo stato nascente (ce la farà?), in movimento verso un'identità da costruire. 2) Il nuovo (?) segretario compie il percorso inverso. Dall'istituzione al partito movimento. E senza le primarie. L'esito farsesco della “partecipazione” come valore fondante di un Pd diventato partito - immagine, identità formale, usbergo

di un'oligarchia che per la sua conservazione, giustifica tutto. Evidenti le analogie e i tratti comuni con la cultura del cosiddetto berlusconismo, dalla riduzione del cittadino a mero consumatore del voto, sino alla riproposizione dell'immagine di un “Presidente - operaio” materano, un'espressione che rievoca soltanto la lubrica attesa di veline locali. Nella “mercificazione delle elezioni”, come dice Habermas, candidato ed elettore sono soltanto strumenti per rafforzare il potere di un'oligarchia. E così, mentre da noi la Sinistra viene fagocitata dal berlusconismo, altrove si afferma il valore dell'individuo - soggetto, non più consumatore, ma portatore di diritti, attore nuovo di quella cultura che vuole nominare, dire chi ha fatto, che cosa ha fatto, perché, come, e per quale fine. L'appartenenza non deve giustificare più nulla, come avveniva nel passato, se si vuole che “il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica non siano più 2 cose inconciliabili in Italia”, come affermava Pasolini. MANIFESTI Ma sono i manifesti e i discorsi che ci fanno capire meglio il pensiero del politico, l'immagine che vuole offrire di se stesso, i modi di scambio che istituisce con i

cittadini - consumatori. Manifesti dominati dalla logica del marketing, altra cosa rispetto a quelli di Lutero e di Marx, all'origine di grandi rivolgimenti sociali e culturali o a quelli disegnati da artisti come Toulouse Lautrec, Bonnard, Forain. Nella politica - supermercato, importante è adescare i consumatori e saziarli come porci al trogolo. I paesi poveri della Basilicata, emarginati e privi di identità, all'improvviso si scoprono perle preziose, che abbisognano solo di formare una collana nelle mani esperte del candidato gioielliere del Pd. Il candidato alle europee diventa un nostro vecchio amico di famiglia, pronto ad ospitarci nella sua dimora straniera. “In Europa con Gianni” è l'invito rivolto a tutti e non alle sole veline, come il Berlusca. Peccato che il caro Gianni dimentichi che ai materani non è dato viaggiare con la ferrovia dei sogni. Il presidente della Regione corre perciò, ai ripari e forte dei suoi studi di storia patria, ma dimentico di essere in una città “aperta” dell'Unesco, invita i materani in trincea, al grido “non passa lo straniero”. Una candidata si spinge oltre e cerca di significare a tutti, la capacità stessa della forza seduttrice e narco-

tizzante della femminilità, già nel termine stesso di propaganda (non a caso, gerundivo femminile). Si offre con lo sguardo misterioso di una moderna Gioconda, capace anche di svegliare reconditi istinti libidici, sapientemente frenati però, dall'imperativo del registro verbale “scegli di essere libero”. Un anziano ex - senatore di quel di Ferrandina, ci fa dono addirittura della sua “storia ed esperienza” come “una certezza per il futuro”. Nel dubbio e per una naturale torsione comunicativa dell'ambiguo messaggio, allo sfortunato lettore non resta che un deciso e scaramantico gesto scrotale. L'ex segretario regionale del Pd ci arrovella con uno strano ossimoro temporale “ed ora, il futuro”, una formula che, se per la sua inaspettatezza intende offrire il massimo di informazione, si trasforma subito in rassicurazione per il candidato, più che per il pubblico. L'ora - istituzione è uguale al Pd - futuro. Il candidato presidente di Matera invece, dopo un gigantesco manifesto che potrebbe passare alla storia di quelli sbagliati, affida il futuro all'immaginario collettivo. “All'inizio di un mondo migliore c'è l'immaginazione…”, suggerisce con frasario didattico, a mò di sessantottino impeniten-

te, contando sull'efficacia subliminale del messaggio su un pubblico di sinistra, ancora incerto e dubbioso sulla sua persona. Tutti a convincerci, insomma, che è nel Futuro la felicità, come nelle grandi visioni escatologiche delle religioni e in quelle ideologie novecentesche che hanno prodotto e giustificato dittature e totalitarismi. “Uno scopo lontano è sempre una truffa”, diceva Herzen e tale è da noi, dove tarda ad affacciarsi la cultura “nuova” del XXI secolo, fondata sul valore dell'individuo - soggetto, sulla ragione, sui diritti. Nell'attesa, contro le false idee e rappresentazioni, i lucani e i giovani soprattutto, dovrebbero incominciare a porre loro, delle domande ai politici, come fa Repubblica con Berlusconi. Da parte mia, ne pongo due, le più semplici. 1)Qual è il rapporto tra la politica, una Basilicata di basso indice demografico (meno di 600.000 abitanti) ma ricchissima di risorse (petrolio ed acqua), e una popolazione con il triste primato di quasi il 30 per cento delle famiglie al di sotto della soglia di povertà? 2) Quali le regole ed i criteri per l'autonomia tra politica ed economia e per gli incarichi (presidenze e dirigenze) negli Enti?

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Il signore dei poeti

Vito Riviello ha salutato il capoluogo a fine maggio, in visita con la moglie

Quell’ultima volta a Potenza Al Grande Albergo aveva ricevuto un premio come “Lucano Insigne” SABATO scorso nel Tempietto Egizio di Roma si sono svolti i funerali del poeta lucano Vito Riviello, scomparso il 18 giugno. «Uno dei più autorevoli testimoni della Basilicata» lo ha definito il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. «Poeta e scrittore anticonformista – ha continuato De Filippo – l'artista ha saputo rappresentare il valore dell’identità lucana superandi PINO GENTILE LA morte arriva all’ora prescritta: per Vito Riviello è giunta giovedì 18 giugno, ore 23,15 - guarda caso - la stessa ora in cui è venuta al mondo sua moglie Daniela. La tristissima ed improvvisa notizia della sua morte mi ha creato turbamento, riuscendo a metabolizzarla soltanto ora, memore del casuale ed emozionante incontro avuto con “Tuccino” il 22 maggio scorso al Grande Albergo di Potenza. ui era insieme a Daniela, in attesa di recarsi alla cerimonia in Regione per ricevere il premio “Lucani Insigni”, nato per iniziativa dell’Associazione Lucani all’estero, presenti nella circostanza con i suoi rispettivi leader, cavalier Joe Di Giacomo, proveniente dall’Australia e il presidente Pietro Simonetti. Ho rivisto e riabbracciato Tuccino dopo moltissini anni, ricavandone l’impressione di sempre, una figura quasi cinematografica, con i capelli grigi, disincantato, ironico. La sua sorprendente presenza a Potenza, dove soleva ritornare con sommo piacere, mi ricordava come eravamo, gli aspetti della vita di tutti i giorni, gli entusiasmi, i drammi, le paure, le ansie, le speranze, le illusioni. Il passato è uno strano impasto di nostalgia, di rimpianti, di occasioni perdute. Per qualcuno si nasconde in una sola immagine. Per altri è una folla di sentimenti, ricordi forti, che il tempo ha solo scalfito, dolci nostalgie per una stagione che, nonostante tutto, è stata quella della giovinezza. Per le emozioni, la sofferenza, la gioia le passioni provate sino in fondo al cuore in una pienezza di vita forse mai più ritrovata. Ho avuto la fortuna di conoscere Tuccino all’epoca in cui era titolare di una piccola libreria in via Pretoria, all’altezza di vicolo Santasofia (luogo di incontro di intellettuali e non solo) e di praticarlo. Tutto ciò mi ha dato ampie possibilità di apprezzarlo, al di là del suo spessore culturale, per le sue doti di umanità e di amicizia. Poi, come si dice, ci siano persi, lui a Roma, io a Potenza dove sono rientrato dopo esperienze professionali a Napoli, Cosenza, Pisticci. Per quelli come lui, forte e semplice allo stesso tempo, che aveva privilegiato la libertà del sogno e dell’immaginazione, nella propria terra, non c’era più posto. Dopo aver esplorato varie strade, Roma diventa la

do modelli convenzionali e senza trascurare le sue debolezze e le sue contraddizioni. Ormai lontano dalla Basilicata da molto tempo, Vito Riviello, ha tuttavia sempre mantenuto il legame con la sua terra non dimenticando di affidare alle nuove generazioni la sua originale visione del mondo fatta di ironia e di sostanza. La Regione Basilicata –ha concluso De Filippo – si stringe intorno alla

sua nuova “patria”. Dove finisce un mondo e ne comincia un altro. Tanta gioia e tanti conti da saldare. Un capitolo che si chiude. Si ricomincia a vivere, a ricostruire, amare, dimenticare, a correre verso un

sua famiglia in questo momento di dolore». Una stima e un affetto per il poeta che vanno oltre i colori politici. Al messaggio di De Filippo si unisce, infatti, quello del senatore Cosimo Latronico (Pdl), che ha sottolineato come «con Vito Riviello, scompare un poeta fuori della norma, anticonformista per consapevole scelta, originale, capace di piegare il linguaggio alle forme più varie-

Lidia, i fratelli Annamaria ed Alberto, i tanti (potentini e romani) amici che gli hanno tributato l’ultimo saluto sabato mattina nel Tempietto Egizio al Verano di Roma. Ciao, dolcissimo amico Tuccino” !

mo gioviale, ironico, a cui piace la vita, l’allegria, ma senza darsi mai arie. Al resto ci hanno pensato altri esponenti della nostra cultura per ricordare Tuccino, il cui addio per il cielo è salutato dalla moglie Daniela con la figlia

nuovo destino. Sin qui questa la mia riflessione-testimonianza su di un uomo, Tuccino Riviello, intraprendente, coraggioso, che ha gestito la sua vita, una vita straordinaria, durata 76 anni, con l’animo sensibile di un uo-

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LA RIFLESSIONE

gate. Un artista che ha saputo portare alto il nome della Basilicata in tutta Italia e non solo». «Tutti – ha aggiunto – lo ricorderemo per essere stato il continuatore della poesia giocosa in Italia, mentre la critica lo annovererà tra i poeti più originali del secondo Novecento. Alla famiglia – ha concluso Latronico – tutta la più sincera vicinanza, in questo momento di dolore».

UN SALUTO DAL WEB Ciao Vito, tu vuoi che io sia Potenza e io Potenza sarò per te; sarò questa città che tace e non dimentica, che tace per pudore, che bacia i figli suoi nel sonno, che tace per timore di non essere all'altezza o per l'invidia paesana del distacco. Tace, ma non dimentica e accoglie a braccia aperte lo straniero e chi straniero si è fatto di volto e di maniere, ma non di cuore. E il cuore, Vito, di chi qui è nato (Vito, tu lo sai meglio di me se vuoi che io palpiti per te il sangue di queste strade) non può cambiare, nemmeno nei trent'anni che sembrano una vita, nemmeno in una vita che in fondo è un conto d'anni e non un universo di pensieri. Forse è per questo che ti sto scrivendo, mentre ti so lontano e continuo a pensare alla piega della tua voce che ieri sera pronunciava il nome di questo posto che mai, se vuoi credermi, è stato più tuo. Ti abbraccio, Anna Lo scriveva Anna Rivelli in una lettera inviata al poeta nel marzo 2004 e ora pubblicata, come saluto, sul blog noicittadinilucani

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I suoi aneddoti, il Sud e le mancate promesse federali IL grande Vito Riviello è morto. E' morta una parte della Lucania ironica, laica e libera. Le sue sferzanti satire sono un patrimonio del Sud. Noi che siamo il sud del Sud quasi un... "sudario" abbiamo bisogno di tanta autoironia e di tanto sarcasmo durevole di "riviellana memoria". Noi uomini dotati di sola buona volontà facciamo fatica a capire questo vuoto di dignità. Non capiamo né i silenzi dei politici meridionali né la rassegnazione dei lavoratori e delle forze sindacali e di sinistra. In questa nostra cara e bella regione prevale negli ultimi tempi una grande rassegnazione e una grande tristezza. Per dirla alla Riviello vi è grande presenza di "paraculi". Non abbiamo alcuna intenzione di aprire il solito cahier des doleances. Vogliamo solo mettere in rilievo le tante contraddizioni che ci perseguitano giornalmente. Avremmo tanto bisogno di capire perché non è stata mai posta in essere una discussione seria sul Federalismo fiscale, in primis sul Fondo perequativo. Con un esempio concreto dovremo sperare in una sorta di "fondo di accantonamento" a favore delle regioni più povere del Sud. Non conosciamo ancora i meccanismi di verifica e di controllo che porteranno alla creazione di un capitolo specifico a favore delle popolazioni meridionali. Immagino le sonore risate degli Amministratori regionali leghisti nella redazione dei loro Bi-

lanci di Previsione Annuale. Siur Brambilla quanto diamo ai Terroni? Mettiamo su... una bella cifra, quasi un migliaio di euro all'anno. Tanto basteranno... per sfamare i nostri morti di fame ( e giù risate...). Del resto i loro "fratelli africani" vivono con un dollaro al giorno. Noi offriamo un euro che vale più di un dollaro americano. Sembrava uno spiritoso aneddoto da me riportato in una precedente nota, poi... gli avvenimenti odierni, gli umilianti sconti benzina da dividere con la Regione Veneto mi hanno confermato che l'ironia e il sarcasmo non c'entrano. I leghisti fanno tremendamente sul serio. Se i meridionali e i lucani in particolare non si accontenteranno ci penserà , nonostante il gossip odierno "San Silvio". Aldo Masullo nei mesi scorsi riportava sul Mattino una notizia straordinaria: "L'aspirazione del nostro Presidente del Consiglio non è la Presidenza della Repubblica ma la proclamazione di Santo". Il nostro arguto, allegro e simpatico e molto spigliato Presidente ad alcune signore napoletane che gli gridavano "Silvio santo subito" con tanta modestia e altrettanta fermezza ha risposto: " Accetto per il santo, non sono d'accordo per il subito". A tal proposito avevo riportato un altro aneddoto... "In una nobile cittadina della nostra provincia un fervente gerarca , mentre innneggiava al regime del tempo , fu solleva-

to da un gruppo di ardenti camerati e portato in trionfo, ma , durante la frettolosa e maldestra manovra , le sue sporgenze inguinali restarono dolorosamente prese in un'implacabile tenaglia di braccia. Il malcapitato per alcuni minuti inutilmente gridò: Non così, non così! Insomma il trionfo fa piacere ma non a un prezzo così crudele. Noi siamo convinti che il fondo perequativo messo su dal ministro Calderoli non sia altro che una sorta di "sporgenze inguinali "del Federalismo Fiscale. I camerati di ieri sono come i leghisti di oggi. Grazie a una presunta concertazione hanno sollevato con una maldestra manovra queste dolorose "sporgenze inguinali". Il gerarca fascista che, nel nostro caso , è rappresentato dalle regioni meridionali sarà portato in trionfo con l'implacabile tenaglia del Fondo perequativo. Una tenaglia che sarà letale per le popolazioni del sud. Una tenaglia che non avrà alcuna dose di solidarietà e si fermerà in un abbraccio doloroso. Del resto la prima stesura del Federalismo Fiscale ha stabilito un'altra chiara furbata condita con un silenzio assordante delle regioni del Nord di Centro destra e Centro- Sinistra. Le grandi imprese come Fiat Sata o Coca Cola dovranno pagare le tasse nelle loro sedi legali, distinte e distanti ,... dai nostri Poli Industriali lucani. A noi resterà la "Fenice" Le migliaia e migliaia di bari-

li di petrolio lucano troveranno umilianti royalties e tanti nuovi marciapiedi (Chissà perché i Sindaci della Val d'Agri rifanno i marciapiedi, forse, oggi, il momento è propizio). Intanto la Robin Tax è stato un sogno di mezza estate. Tutte queste belle "proposte" licenziate dal Consiglio dei Ministri la dicono lunga sul grado di solidarietà e di sensibilità verso le nostre popolazioni meridionali. Popolazioni meridionali che hanno perso da decenni l'allegria e la spensieratezza . L'allegria che aveva da sempre un "valore rotondo" non è più di casa nel Mezzogiorno. I napoletani e i meridionali in genere sono stati definiti da Eurobarometro i più tristi d'Europa. Abbiamo perso con queste nuove e sfacciate "prese in giro" le ultime piccole e residue dosi di dignità. Piccole dosi conservate da anni di emigrazione e di rinunce, oggi vanificate da un federalismo fiscale che non ha alcun rispetto di territori ricchi di risorse energetiche ed ambientali. La risorsa acqua e la risorsa ambiente segnano il passo. E' un'altra pagina di promesso e mai attuato federalismo. Se il federalismo premia i furbi e le disgustose clientele locali... gli onesti lucani farebbero bene a riflettere. Se il federalismo è rappresentato dai privilegi e dagli sprechi possiamo candidamente rispondere con un educato. Mauro Armando Tita

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Lunedì 22 giugno 2009

24 ore in Basilicata

Gli omosessuali potentini tornano a scrivere al Quotidiano lamentando l’indifferenza dei politici

Quelle fate ignoranti e ignorate «Hanno dimenticato che il loro compito è quello di rappresentare la comunità» IL gruppo di omosessuali potentini che si firma con lo pseudonimo di Fate ignoranti torna a scrivere al Quotidiano. Una nuova lettera che arriva dopo quella pubblicata all’inizio di giugno e che era scaturita dall’inchiesta di Enrico Pace sul mondo omosessuale lucano. Quell’inchiesta aveva ricevuto il plauso dell’Arci Gay nazionale e il sensibile intervento della consigliera di Caro direttore, eccoci di nuovo qui, le vostre Fate ignoranti. Abbiamo deciso di ScriverLe, convinti che Lei meriti una risposta da noi. Dobbiamo dirLe che purtroppo ci è sfuggito l'articolo della consigliera provinciale di Parità Liliana Guarino, abbiamo fatto anche ricerche in merito ma non siamo riusciti a recuperarlo. La cosa che più ci conforta di questa che, ormai si può definire una corrispondenza, è che siamo consapevoli, che finalmente anche nella nostra città c'è qualcuno, e questo è Lei, pronto a dare voce a chi non ne ha. Non ci è sfuggito il modo in cui ha messo in evidenza, in un'intera pagina: il gay pride che si è svolto a Roma il 13 giugno ultimo scorso. Comprendiamo in pieno lo spirito con cui ha affrontato il tema dell'omosessualità e soprattutto il desiderio che la spinge a portare avanti questa battaglia affinché qualcuno abbia il coraggio di uscire allo scoperto e dichiarare alla luce del sole la sua diversità, ma purtroppo deve concordare con noi, che i tempi per la nostra città di Potenza non sono ancora maturi, tant'è vero che nessuno al di fuori di noi è intervenuto in questo dibattito, tranne il bellissimo articolo di Anna R.G. Rivelli, che sul sito “noi cittadini lucani” ha posto “l'accento sul cuore” (a cui risponderemo) Prendiamo atto della lettera da Lei pubblicata di Giordana Curati in qualità di presidente dell'Arci Lesbica di Napoli alla quale siamo molto grati, ma le “Fate Ignoranti”, dopo la provocazione lanciata da Lei, speravano, ingenuamente, che qualche politico spendesse una parola in proposito, magari attraverso il suo giornale: purtroppo ad oggi questo non è avvenuto, ancora una volta dobbiamo, con grande amarezza, registra-

parità Liliana Guarino. Nessun candidato a qualunque poltrona, invece, aveva ed ha voluto spendere una parola sul tema. Ed è proprio su questo punto, già messo in evidenza dal Quotidiano in un corsivo del direttore, che le Fate ignoranti tornano oggi ad intervenire. Qui di seguito la versione integrale della loro lettera.

Il fotomontaggio che ritrare il bacio di due omosessuali a Potenza e a lato un’immagine del Gay Pride

re la latitanza dei nostri politici, sono pochi quelli che soprattutto in piena campagna elettorale, osano prendere posizione su un argomento così poco remunerativo in termini di voti. I nostri politici, soprattutto i sedicenti di sinistra, hanno dimenticato che il loro compito è quello di rappresentare l'intera comunità della quale sono espressione. L'unico dato a nostra conoscenza si riferisce alla discussione sul nuovo Statuto della città di Potenza in consiglio comunale del 22 aprile 2009 nel quale il capogruppo di rifondazione comunista Travaglino ha sfiorato l'argomento: il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto. Nella nostra regione ci sono politici, notoriamente omoses-

suali, che, pur ricoprendo cariche importanti, ebbri dei loro privilegi e distanti dalla vita comune, non riconoscono il valore della difesa dei diritti civili, nonché degli stessi omosessuali. Il mandato a loro assegnato dal popolo, indipendentemente dall'inclinazione sessuale, è anche l'educazione dei cittadini alla civile convivenza, al rispetto del “diverso” , prescindendo dal colore della pelle , dalle idee politiche, e, per quanto ci riguarda , dalle scelte sessuali, così come sancito dalla nostra legge suprema... Detto ciò, la cosa più naturale da fare sarebbe un atto di coraggio da parte nostra, consapevoli del fatto che finché nessuno è disposto a mettersi in gioco, non si potrà portare avanti

nessuna battaglia, ma la nostra condizione ci impone di essere per sempre le “Fate Ignoranti”. Il fuoco che alimenta questa notte “battaglia” (le virgolette non sono un caso) è la speranza che possiamo essere di aiuto, grazie a Lei, a chi si scopre oggi omosessuale e non sa come affrontare la propria condizione, alle nuove generazioni, perché la nostra ormai è abituata a vivere non solo nella clandestinità ma anche e soprattutto nell'ipocrisia. Onorati dell'attenzione che ci riserva nonché certi di aver sorseggiato almeno un caffè fianco a fianco, naturalmente nel rispettabile anonimato della nostra anonima città, la salutiamo. Le “Fate ignoranti”

Potenza A Palazzo Loffredo la presentazione del volume “Felicitas Temporum”

La Basilicata tra archeologia e storia POTENZA. «Punto di partenza per programmare in futuro la tutela, la ricerca e la valorizzazione del territorio della Basilicata». E’ il commento al Catalogo “Felicitas temporum” presentato sabato sera nella sala del Campanile di Palazzo Loffredo. Nel sottotitolo “Dalla terra alle genti: la Basilicata settentrionale tra archeologia e storia”, sotto l’egida della Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata e l’Istituto nazionale d’archeologia e storia dell’arte. Le archeologhe Alfonsina Russo, direttore del Museo archeologico nazionale di Muro Lucano e Helga Di Giuseppe in tre anni di lavoro hanno esplorato l’area dell’appennino lucano (in particolare la zona del Marmo Platano Melandro e dell’Alto Bradano). Il «più che Catologo» come è stato detto dalla

soprintendente Caterina Greco, “narra” della storia del territorio dal VII sec. A. C. al VII d.C. Le curatrici pur divise nella ricerca – la Russo si è occupata dell’epoca pre-romana e Di Giuseppe della romana – hanno coordinato insieme le pubblicazioni degli autori, dotti universitari nonché studiosi. Una presentazione dettagliata del Catalogo-volume è venuta dal Rettore dell’Università degli studi di Foggia, Giuliano Volpe che si è complimentato per il lavoro sottolineando la felice idea di un «museo per il territorio ma anche – ha detto – un territorio per il museo». Felice sodalizio per recuperare e valorizzare il rapporto uomo-ambiente. Ad avvolgere le 360 pagine la copertina con l’Autunno dal mosaico delle stagioni rinvenuto nella villa di Masseria Ciccotti di Oppido Lucano (III

sec d.C.) mentre l’Inverno – dallo stesso mosaico – in retrocopertina. Una scelta non casuale «Il significato delle stagioni associate ad Aion – spiegano le curatrici – il Tempo trascendente e assoluto, è quello della Felicitas Temporum ovvero l’idea frugifera del tempo che, in eterno, periodicamente si rinnova». Un catalogo “prezioso” perché ripercorre la storia del territorio, e oltre ad essere uno strumento di studio per gli addetti ai lavori, come ha spiegato Volpe, «è anche un lavoro per un pubblico più ampio» da coinvolgere sui temi della salvaguardia e dei beni culturali per il giusto rapporto tra identità e alterità. Un particolare apprezzamento è venuto dallo storico Giampaolo D’Andrea nel saluto iniziale che si è presentato quale “curioso”delle ultime scoperte.

E tra le altre a Baragiano “la signora degli oli profumati”e un vaso con scene nuziali; il mosaico delle stagioni dalla Villa romana di Oppido, ma ancora la Torre di Satriano (reperti custoditi nel museo di Muro Lucano). Un lavoro che valorizza il territorio così come Alfredo Giacomazzi, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici di Basilicata, ha ricordato i 140 interventi avviati negli ultimi due anni. Il Catalogo è stato realizzato anche grazie alla “lungimiranza” di Gaetano Schiavone del Pit (Progetto integrato territoriale) nonché a una parte di finanziamento. Una ricca serata che ha visto un numeroso pubblico, grazie anche all’organizzazione di Lucia Moliterni, responsabile soprintendenza per la comunicazione. Maria De Carlo regione@luedi.it

La copertina del libro

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Vie Blu Dopo l’incidente alla lavoratrice di Lauria Emilia Simonetti sollecita interventi della Regione

«Dignità e sicurezza al primo posto» POTENZA - «Il grave incidente accaduto ad una lavoratrice di Lauria impegnata nel Progetto Vie Blu e le condizioni in cui sono costretti a lavorare 12 lavoratori (in gran parte donne) del Campo base di Ferrandina sempre del Progetto Vie Blu richiedono una immediata verifica sulle misure di prevenzione antinfortunistica messe in atto a favore dei circa 800 operai che a regime saranno impegnati nell’annualtà 2009 del Progetto di pulizia dei corsi d’acqua e delle aree boschive». E' questo quanto sostiene la presidente del gruppo Prc in Consiglio Regionale Emilia Simonetti, in riferimento all’incidente accaduto ad una lavoratrice Vie Blu a Lauria colpita dalle schegge di un tagliaerba mentre lo stava usando. La Simonetti ha poi annunciato una interrogazione per sollecitare «un intervento dell’assessore Santochirico in sintonia con i dirigenti degli Uffici competenti delle due Province a cui sono delegati gli aspetti organizzativi del Progetto Vie Blu in attesa della nomina dei nuovi assessori provinciali. Sia per la lavoratrice di Lauria che per quelle impegnate nel cantiere lungo il fiume Cavone che, da quanto riferiscono, percorrono a piedi tratti pericolosi lungo il torrente, è evidente – aggiunge – che non ci sono tutte le condizioni di sicurezza. In Basilicata – aggiunge

A destra Emilia Simonetti A sinistra lavoratori Vie Blu in una delle ultime proteste

l’esponente del Prc - diventa indispensabile fare una prima verifica dell'attività svolta dall'Osservatorio Regionale sulla sicurezza istituito con legge regionale e fare il punto sul piano di forte ridimensionamento dei servizi e degli organici nella sede regionale Inail per la Basilicata ipotizzato nei mesi scorsi per contrastarlo, in tutte le sedi istituzionali e politiche competenti. Abbiamo sostenuto, in fase di approvazione della legge regionale, che tra l’altro con l’istituzione dell’Osservatorio

sugli infortuni si stabilisce un più efficace coordinamento con gli enti preposti alla prevenzione tra cui l’Inail, e ripetiamo oggi che la dignità delle persone inizia dal riconoscimento del diritto al lavoro, un diritto che è garantito e tutelato dalla nostra Costituzione a partire dall'articolo 1, che richiama il lavoro come fondamento della Repubblica, fino all'articolo 41, che sancisce la necessità di riconoscere dignità e sicurezza, e passando per l'articolo 2, che definisce i diritti inviolabili

dell'uomo nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità». «Ovviamente – continua Simonetti - non basta la nuova legge sulla sicurezza sui posti di lavoro per prevenire le “morti bianche” e gli infortuni, se non è accompagnata da un’attività di promozione ad ogni livello delle misure anti - infortunistiche e, inoltre, la normativa nazionale per essere più efficace deve trovare strutture ed organismi a livello regionale. Purtroppo il nostro sistema non riesce ad essere efficace».

Dall’Adoc Basilicata un vademecum di regole e consigli dedicato ai turisti

Pronti a partire... senza sorprese Dai “pacchetti vacanze” ai viaggi “fai da te”, ecco cosa dice il Codice del consumo POTENZA - Con il primo giorno d’estate arriva ufficialmente anche il tempo delle vacanze. Per aiutare chi si appresta a partire dall’Adoc di Basilicata arrivano una serie di consigli utili per i turisti, anche per quelli “fai da te”. Innanzitutto l’Adoc ricorda che per tutti coloro che comprano un “pacchetto turistico” l’art. 84 del Codice del Consumo (d. lgs. 206/05) dà una definizione ben precisa di pacchetti turistici: sono quelli che “hanno ad oggetto i viaggi, le vacanze ed i circuiti tutto compreso, risultanti dalla prefissata combinazione di almeno due degli elementi di seguito indicati, venduti o offerti in vendita a un prezzo forfettario, e di durata superiore alle 24 ore, ovvero comprendente almeno una notte: a) trasporto; b) alloggio; c) servizi turistici non accessori al trasporto o all'alloggio che costituiscano parte significativa del pacchetto turistico”. Il codice del consumo fornisce inoltre altre importanti indicazioni: le informazioni contenute nei depliant turistici, secondo il comma 2 dell’art. 88 del Codice del Consumo, sono vincolanti per il tour operator e non possono essere mendaci sia sulle modalità del servizio offerto, sia sul prezzo che sugli altri elementi del contratto. La revisione del prezzo di vendita del pacchetto turistico è ammessa solo quando specificamente regolata nel contratto, e comunque non può essere superiore al 10% del prezzo originario. Non può avvenire nei 20 giorni che precedono la partenza e deve essere comunicata informa scritta. Se tale percentuale fosse superata, il consumatore può recedere dal contratto ed ottenere il rimborso di quanto già versato senza pagamento di penali. L’eventuale aumento non può avvenire nei 20 giorni che precedono la partenza. Se il consumatore recede dal contratto o il pacchetto viene cancellato prima della partenza per qualsiasi motivo non imputabile al consumatore stesso, ai sensi dell’art. 92 del Codice del

Turisti nella Città dei Sassi

Consumo “questi ha diritto di usufruire di un altro pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento di prezzo, o di un pacchetto qualitativamente inferiore previa restituzione della differenza del prezzo”, oppure ha diritto al rimborso di tutte le somme già versate senza ulteriori

conseguenze (tale restituzione avviene anche nei casi di recesso per gravi ragioni di salute documentate). Quando, invece, il recesso del consumatore dipende da ragioni personali, il tour operator non può trattenere importi superiori al 25% del prezzo totale, che solitamente corrisponde alla

somma versata a titolo di caparra contrattuale. Inoltre il consumatore ha diritto al risarcimento dei danni subiti dalla mancata esecuzione del contratto. L'art. 93 del Codice del Consumo afferma che “In caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchet-

Rionero, il Movimento pro-oncologico alla prima riunione operativa RIONERO IN VULTURE - Si è svolta pochi giorni fa la prima riunione operativa del “Movimento pro-oncologico” dell’Irccs di Rionero in Vulture. Un incontro nel corso del quale si sono affrontate le problematiche relative a: apertura hospice; nuovo reparto di chirurgia senologico-ricostruttiva; laboratori di ematologia; realizzazione e messa in funzione dei laboratori di ricerca (1.300 mq. in corso di approntamento); pet/tac fissa e iort (con fondi propri dell'Irccs, senza aggravio di spesa per la sanità regionale); nuova risonanza magnetica ad alta intensità; terzo acceleratore lineare (radioterapia); aumento dei posti letto della struttura (adesso solo 88); costruzione plesso per gli uffici tecnico-amministrativi. «E' necessario fare una premessa - sottolinea il Movimento in una nota - destinare un intero reparto e un’equipe multidisciplinare ad hoc, composta da infermieri, medici e psicologi, ai pazienti terminali

significa offrire un profilo di cura caratterizzato da alta intensità assistenziale, contenuta tecnologia e alto coinvolgimento relazionale, oltre che una doverosa privacy e un ambiente accogliente e confortevole. Da circa un anno tale reparto è pronto, e si parla soltanto di apertura. Non c'è alcuna motivazione perché tale reparto non venga inaugurato se non il ragionevole dubbio rappresentato dagli ostacoli frapposti da interessi politici che mirano a rallentare lo sviluppo dell'Irccs di Rionero, che hanno sede nel centro regione. Ricordando che l'obiettivo del “Movimento pro-oncologico” è quello di informare in maniera periodica i cittadini in merito all'attuazione dei programmi». Il Movimento fa sapere che è in programma a breve un incontro pubblico sulla questione al quale saranno invitati il sindaco di Rionero e i dirigenti della struttura ospedaliera.

to turistico, l'organizzatore e il venditore sono tenuti al risarcimento del danno, secondo le rispettive responsabilità, se non provano che il mancato o inesatto adempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a loro non imputabile”. L’acquirente del pacchetto turistico deve contestare sul luogo della vacanza ogni mancanza o difformità nell'esecuzione del contratto, affinché l'organizzatore presente sul posto possa trovare rimedi opportuni. Al rientro dalla vacanza, la contestazione può essere formalizzata mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando tutta la documentazione utile (depliant, foto, filmati, ricevute, ecc.) nei confronti del venditore o dell'organizzatore (agenzia o tour operator) entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro. È importante sottolineare che il mancato esercizio di tale onere non impedisce al consumatore di rivolgersi successivamente all'autorità giudiziaria per il risarcimento dei danni. L'azione risarcitoria nei confronti dell'organizzatore o del ven-

ditore si prescrive nel termine di 1 anno dal rientro del consumatore, tranne nel caso in cui siano riportati danni alla persona, che implica il termine di prescrizione di 3 anni dal rientro dalla vacanza. La tutela del consumatore in questa materia si fonda sul diritto alla corretta informazione spettante a chi acquista un pacchetto turistico. Dal momento che tutte le informazioni contenute nei cataloghi e nei depliant informativi sono vincolanti per il tour operator, il consumatore può denunciare eventuali difformità a titolo di vero e proprio inadempimento contrattuale. Ecco alcuni consigli utili in caso di problemi riscontrati durante le vacanze: far notare ai responsabili delle strutture e all’eventuale accompagnatore o responsabile del tour operator i disservizi lamentati; scattare foto o filmare eventuali situazioni “sgradevoli”; acquisire la disponibilità di altri soggetti a testimoniare le inadempienze e acquisire i recapiti degli stessi; in ogni caso rivolgersi a una associazione dei consumatori prima di ricorrere alla magistratura.

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24 Ore in Basilicata 9

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Alle urne il 13,5% dei lucani Nel capoluogo il 45,89% degli aventi diritto vota per la scelta del sindaco POTENZA – E' stata caratterizzata da un’ affluenza piuttosto bassa la giornata elettorale di ieri in Basilicata. Alle urne il 13,5% degli elettori. I lucani sono stati chiamati a votare sia per i tre referendum popolari abrogativi sia per il turno di ballottaggio per l’elezione del sindaco di Potenza. E’ sul nome del nuovo cittadino che sono concentrati i riflettori. In gioco Giuseppe Molinari per il centrodestra e il sindaco uscente, in carica dal 12 giugno 2004, Vito Santarsiero per il centrosinistra. Al primo turno avevano totalizzato rispettivamente il 35,3% di voti e il 46,5%. Urne aperte dalle 8 di mattina alle 22. A Potenza proprio la scelta del sindaco ha fatto salire un po’ la percentuale di votanti: 45,89%. Una percentuale salita nel corso della giornata. Alle 12 di ieri si sfiorava il dieci per cento (9,99% pari a 5.853 persone su 58.582 aventi diritto). Alla stessa ora del primo turno, 6 e 7 giugno, la domenica si era recato alle urne il 29,9 % degli elettori. Un’affluenza che per il ballottaggio è salita al 31,989% (18.740 elettori) alle 19, il 12% in meno del primo turno quando, alla stessa ora di domenica aveva votato il 44,2% degli aventi diritto. Per i tre quesiti referendari, invece, sempre alle 19 a Potenza aveva votato tra il 29,443% e il 29,961% degli aventi diritto. In tutta la provincia, invece, la percentuale di votanti per i tre referendum alle 12 aveva superato di poco il tre per cento: per il referendum numero uno avevano votato 9.675 persone (3,04%); per il numero due 9.669 (il 3,04%) e per il numero tre 9.784 (pari al 3, 07%). Il primo quesito riguarda il premio di maggioranza alla Camera, il secondo il premio di maggioranza al Senato e il terzo l’abrogazione delle candidature

Operazioni di voto in un seggio potentino

multiple. Abriola il comune più astensionista con lo 0,21 per cento di votanti, mentre San Fele quello in cui si è votato di più registrando

un’affluenza alle urne del 3,94%. Alle 19 la percentuale della provincia è salita al 9,868% per i primi due quesiti referendari e al 9,996% per il terzo.

Nel Materano, invece, dove si votava soltanto per i tre referendum popolari alle 12 di ieri l’affluenza si era fermata intorno all’1,6 per cento con la percen-

tuale più bassa di votanti a Grassano dove si era recato alle urne lo 0,25 per cento degli aventi diritto. Anche nel Materano alle 19 percentuali in salita: aveva votato il 5,2% degli elettori, con un punto percentuale in più nel comune di Matera dove si era recato alle urne tra il 6,4% per i primi due quesiti referendari e il 6,5% per il terzo, degli aventi diritto. In tutta la regione alle 19 di ieri per i tre quesiti referendari si registrava un’affluenza più bassa della media italiana. Per i referendum uno e due, infatti, aveva votato l’8,3% degli aventi diritto, per il tre l’8,4%, contro un dato nazionale compreso tra l’11,4% e l’11,6%. Le sezioni saranno aperte anche oggi dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio inizieranno direttamente nel pomeriggio, al termine delle votazioni e dell’accertamento del numero di votanti, procedendo prima allo scrutinio delle schede referendarie e successivamente, senza interruzione, a quelle relative al ballottaggio. regione@luedi.it

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10 24 Ore in Basilicata Referendum, affluenza bassa in tutta la regione. A Potenza il ballottaggio fa salire la percentuale


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Lunedì 22 giugno 2009

RIVIELLO: IL POETA “CHE S’ADDICE AI MAGHI DELL’INCHIOSTRO”

CENTROSINISTRA: LE RAGIONI DELLA VITTORIA ELETTORALE

di PIERFRANCO BRUNI

di MICHELE CORAZZA

IL TEMA della terra, dei paesi che recitano la vita nel quotidiano, dei luoghi che si aprono agli spazi – piazza e poi quelle radici che raccontano oltre la storia in un intrecciare di immagini e ironia. Dentro questo misurare la parole con il tempo si avvolge il tracciato poetico di Vito Riviello. Nato a Potenza nel 1933 e morto a Roma il 18 giugno scorso. Più volte avevo avuto modo di incontralo, negli anni passati, a Roma. E quel suo sguardo, quel suo accento, quel porgersi tra il silenzio e il sussurro restano incisi indimenticabili. Un poeta che non ha mai creduto alla ufficialità del “fare” poesia ma si è inventato, attraverso le emozioni e i sentieri del magico antropologico e gioioso il linguaggio della poesia. Un linguaggio e una poesia che non hanno mai rinunciato a un gesto di teatralità. Perché la sua parola si è nutrita di teatralità e di un immaginario il cui senso scenico ha dato corpo proprio ad un recitativo che si è “strutturato” in un canto esistenziale. Il suo primo libro risale al 1955: “Città fra paesi”. Un Sud non melanconico e triste ma forse sarcastico, beffardo, certamente meravigliosamente ironico. Ma in Riviello l’ironico è sempre raffigurazione di un rappresentativo teatrale nel quale gli oggetti, i luoghi, le strutture sono parte integrante di un dare e dire del sentimento. Così: “Potenza del fiume e Potenza della montagna/siamo una cosa sola/dalla collina alla valle./Ci sono autobus verdi e chiari,/rari sono i muli che passano/e hanno un uomo smarrito sul dorso./Siamo città fra paesi/antica capitale di fontane e di chiese”. È una poesia che non dimentica le cifre di una terra che è antropologicamente radicata ad una cultura contadina ma di questa non ne fa una icona. Anzi la cultura contadina è un passaggio di dimensioni metaforiche che incidono un solco e tracciano una trama all’interno di quella visione poetica meridionale contemporanea che ha fili stretti che vanno da Rocco Scotellaro a Pio Rasulo. Riviello è come se attraversasse la poetica scotellariana per inserirsi in uno spaccato certamente di poesia e canto meridionali ma riesce a cogliere un orizzonte che è quello della spazialità. In versi del 1975 dal libro “L’astuzia della realtà” si può cogliere: “Bastava ricorrere ai sogni/per verificarsi sulla piazza/ai grandi vuoti planetari”. Un verso che si apre a ventaglio sulle metafisiche dello spazio – tempo inserendosi in una tradizione che deve avere la forza di ritrovarsi nella innovazione dei linguaggi. D’altronde la poesia ha la capacità, la forza, la volontà di non confondersi con la restaurazione della tradizione linguistica. Una lezione quella di Riviello che può leggersi anche come un modello di antropologia poetica nella modernità degli incontri di lingue e di culture. Tanto che nel 1999 pubblica un testo dal titolo: “E arrivò il giorno della prassi”. Una registrazione di una poetica del pensiero ma anche della inventiva. Nello stesso anno, non fare un contrappeso, dà alle stampe anche “La luna nei portoni”. Il poeta resta profondamente legato alla sua Lucania. Una Lucania che non è una geografia soltanto ma un viaggio nell’essere e nel tempo. In quel tempo che non smarrisce l’essere. “L’ombra è un uomo che passa nella luce/innalza laterizi,/il nemico, non il grido della civetta,/è negli interstizi dialettici/d’una provocazione maledetta” (da “L’astuzia della realtà”). Un poeta che ha sperimentato non solo le forme linguistiche ma si è saputo confrontare con l’universalità delle esistenze. Da questo punto di vista credo che Riviello si sia distaccato chiaramente dalla problematicità del meridionalismo fatto poetica ed ha proposto uno spaccato fortemente legato non tanto alla aulicità del verso ma ai contenuti del fraseggio. C’è, comunque, in Riviello, il tema del sogno che si mostra spesso ricorrente. “Se dal torbido sogno/mi svegliassi antilope/apprenderei la virtù dei fiori” (da “Dagherrotipo”, 1978). Questo sogno che si fa pazienza è una trama persistente sin dai primi versi che hanno una connotazione ben precisa. Penso ai versi di “Mia città” (dal libro citato del 1955). Forse è in quella poetica dell’incipit che si ascolta l’amore e il rifugio, la città e la vita, la piazza e l’incontro. “Mia città di pallidi contrasti/così come il sole si oppone alla luna/per un tramonto campagnolo”. Un profilo poetico che ha matrici profonde. Una poesia retta dalla distinzione nella comicità del popolare. Riviello è come se avesse trovato in quella poesia popolare duo – trecentesco una chiave di lettura da offrire come modello non solo poetico ma letterario al tardo Novecento. Il beffardo e il giocoso hanno sempre riempito di stili la sua poesia. Come per dire che “In questa casa aperta di cultura/si recita un teatro nero/di linguaggio”. Teatro come piazza. La piazza come luogo di una geografia mai virtuale ma simbolica. Resta una simbolicità attraversata dai segni del tempo. Forse una metafora. Ma questo teatro che è piazza è l’attraversamento delle vite. La poesia di Riviello, per usare un suo verso, “s’addice ai maghi dell’inchiostro”.

E' INDUBBIO che la campagna elettorale amministrativa, in particolar modo quella ricondotta al rinnovo del consiglio provinciale, ha fornito un nuovo elemento: la riaffermazione chiara ed inequivocabile che il centro-sinistra (purtroppo ci vuole il trattino) se aggrega o è aggregato ad altre forze riesce a vincere. Se fosse solo ricondotto a ciò si potrebbe dire che, ad esempio al comune di matera alle ultime elezioni, indipendentemente da chi fosse a guidare la coalizione, nn si fosse praticata l'anomala pratica del voto disgiunto e se Idv e Rc avessero aderito sin dall'inizio alla coalizione di centrosinistra, certamente nn ci sarebbe stato alcun Buccico o Acito che avrebbe contrastato la vittoria al primo turno. Il centrodestra, ridottasi solo nella Pdl, arranca e dimostra tuttora la propria inadeguatezza amministrativa, nn attrae l'elettorato moderato non produce alcun appeal nella pubblica opinione, anzi e soprattutto non costruisce una coalizione degna di questo nome. Ma il tema di fondo resta comunque la governabilità: il centro-sinistra new edition (quello costruito in laboratorio) non ha il fiato

lungo e soprattutto vince ma nn convince; nn convince soprattutto i suoi protagonisti che in queste ore immaginano di suggerire al neo presidente stella, rose di nomi che siano propedeutici a quell'equilibrio per raggiungere la scadenza elettorale del 2010. Sarebbe eccessivamente severo nei confronti di Franco Stella dirgli: "caro franco,

se nn ci fossi stato tu, il centro-sinistra avrebbe perso, quindi guida e scegli i tuoi collaboratori in piena e totale autonomia, nell'unico interesse della collettività provinciale. Un presidente di provenienza esterna rispetto alla politica dei partiti, puo' fare questo? io ritengo di si. Stella non ha certo bisogno di ipotizzare per i pros-

simi 5 anni una carriera politica; ha invece l'opportunità di essere ricordato come un presidente che voglia e possa esser ricordato come il costruttore di un nuovo cliches di uomo di azienda prestato alla politica. Spero tanto sia così. Lo spero perchè in questo modo i partiti possano definitivamente perdere la loro sindrome da invasività nel tessuto socio economico e possano ritornare ad essere la cassa di risonanza delle istanze legittime dei cittadini. Ma torniamo all'analisi. E' indubbio che il Pd in provincia di matera ha confermato le sue deludenti previsioni della vigilia. Il Pd (ds+mgt) ha registrato un risultato simile a quello di uno dei due partiti che lo hanno partorito. Questo nn è un fatto positivo, soprattutto perchè necessiterebbe al centro-sinistra (speriamo centrosinistra) una forza che sia leader davvero e abbia autorevolmente la dimensione del partito leader. In poche parole bisogna ripensare al 1995. Mi rasserena, in questa prospettiva l'ipotesi che alcuni uomini di quegli anni, abbiano deciso di riprendere in mano la situazione, per riannodare quelle relazioni che sino al qualche mese fa, per colpa di errori di gioventu' o per eccessiva rilassatezza di alcuni autorevoli uomini di istituzioni, si stava per perder tutto, lasciando, com'è successo a matera, alla coalizione avversa il vantaggio di questo importante polo istituzionale. Da ciò deriva, senza alcun riferimento denigratorio (me ne guarderei bene) che se la scelta del candidato presidente fosse stata ricondotta a uomini o donne di partito (qualunque) il rischio della sconfitta era prevedibile. Quindi un bravo a chi, questa volta, rispetto alla precedente (comune di Matera) ha scelto bene, e un augurio a Stella che può vincere una importante scommessa con la storia della Provincia di Matera, riuscendo finalmente a ricondurre alla nostra provincia quelle deleghe tuttora in mano regionale, attraverso una'azione forte ed incisiva che certamente nn dovrà avere colore politico. Al centro destra cosa dire: dovranno dismettere gli abiti del "tutto chiacchiere e distintivo" e intraprendere umilmente un raccordo condiviso con le politiche e con la propria coalizione.....quel che resta.

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FORMAZIONE E SVILUPPO SOCIALE

L’INSEGNANTE, VERA CHIAVE DI VOLTA DELLA SCUOLA

segue dalla prima COSÌ complesso per l’università italiana alla ricerca di una difficile e forse improbabile nuova governance, una nuova facoltà di scienze della formazione può determinare qualche motivo di ulteriore riflessione sul rapporto tra la formazione universitaria e il futuro della società lucana e meridionale in genere. Come è abbastanza noto, le politiche di sviluppo internazionali e europee, in particolare, puntano sulla formazione per l’acquisizione di conoscenze e di competenze per costruire una società competitiva, produttivamente significativa e socialmente più coesa. Il capitale umano, anche se troppo enfatizzato da una tradizione di ricerca in economia tra le più significative degli ultimi decenni (in particolare da Becker a Amartya Sen), è un valore centrale per la crescita, la formazione e lo sviluppo delle persone e del loro ambiente sociale ma è anche un valore ancora poco analizzato. È diventato un luogo comune, ormai, il fatto che investendo nell’istruzione scolastica e universitaria, nella formazione culturale e in quella specifica legata alle professioni si possono creare le premesse per uno sviluppo economico, sociale e civile delle comunità di riferimento. Il problema è che spesso questo sviluppo tanto auspicato basato sulla formazione delle risorse umane è molto differito nel tempo per cui mal si concilia con i risultati a breve termine che la politica e la gestione economica richiedono. Questo discorso è ancora più significativo se rapportato al ruolo dell’università nella società contemporanea. Nel caso specifico: può un’università regionale come quella della Basilicata, con tutte le difficoltà che un ancor giovane ateneo presenta in un sistema delle professioni complesso e globalizzato, favorire i processi di sviluppo economico e civile di una regione con molti problemi ma anche con innovazioni significative rispetto alla società meridionale del nostro paese? La scommessa è quella di una comunità di ricerca che attivi buone pratiche che possano determinare il miglioramento sociale e civile del relativo territorio. In questo senso una nuova facoltà di Scienze della Formazione in Basilicata, per altro sempre sostenuta dal rettore e dagli organi accademici, potrebbe avere un doppio ruolo strategico. Da una parte coltivare quella che è, in questo momento storico, la caratteristica fondamentale di una siffatta facoltà: formare gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria (elementare) e in prospettiva formare gli educatori professionali dei servizi sociali; dall’altra, con le strutture di ricerca scientico-tecnologiche dell’ateneo, avviare una politica della formazione permanente sul territorio delle varie professioni presenti per migliorare la qualità delle attività imprenditoriali e dei servizi sociali di supporto e avviare una politica dell’orientamento alla scelta consapevole del lavoro futuro. È una impresa indubbiamente ardua, ma è fondamentale per ripensare il ruolo dell’università nel mondo contemporaneo. Il nostro tempo è caratte-

di EMANUELE VERNAVÀ E' ORMAI da qualche anno che la scuola italiana è sotto l'occhio impietoso dell'Ocse. E da noi è in atto uno scontro durissimo nel mondo politico, tra centrodestra e centrosinistra, che poi si manifesta nella contrapposizione sempre più netta ed intransigente tra i sindacati e la Gelmini. Ma l'una e gli altri cercano legittimazione nella valutazione Ocse. I sindacati, incalzando il Ministro della Pubblica Istruzione, dichiarano: “L'indagine internazionale dovrebbe far riflettere il Governo sulle conseguenze disastrose di politiche, in materia di istruzione” (Il Messaggero del 18 giugno u.s., p.2, Pantaleo Flc Cgil). Nella stessa pagina 2 citata, un corsivo lungo a firma di V.A, descrive, dati alla mano, che la scuola del Nord è al di “sopra della media mondiale, al sud arrancano”(gli studenti), “ I test di lettura, matematica e scienza evidenziano la spaccatura, i più bravi in Trentino”. Io resto allibito di fronte a questo detto, non detto, strillato e precisato sottovoce. Non riesci a capire chi dice e che cosa dice. L'unica cosa che si capisce è che si cerca di gridare tanto forte fino a sovrastare la voce dell'altro. Una gara a chi grida di più, a chi sembrerà più convincente, fino a sparare assurdità espresse nella maniera più opportuna, con una concettosità degna del barocco più altisonante e mirabile. Signor Ministro, la scuola deve educare, cioè formare persone e indurvi competenze e abilità. Con quali strumenti? Lo deve fare il ministro, se avesse la forza di Berlusconi che si va ad assicurare personalmente su come stanno le cose a Napoli con l'immondizia e in Abruzzo, in questi giorni, a che punto sta la costruzione di abitazioni per i terremotati per il prossimo autunno? E, poi, diciamolo francamente, come è possibile pensare che “educare” sia inquadrabile nel diritto positivo? Che sia realizzabile secondo regolamenti ministeriali, circolari, direttive, ecc.? Certo, l'organizzazione scolastica va adeguata, e questo è oggetto di normazione, alle necessità. E quali sono le necessità? Sono quelle che derivano dall'obbligo costituzionale del diritto allo studio di ogni cittadino e dallo speculare dovere dello Stato di erogare il servizio necessario in maniera adeguata. Ma tutto questo non basta, anzi diventa terribilmente dannoso e controproducente, senza l'insegnante “fatto come Cristo comanda”. Signor ministro, certo i sindacati hanno la loro bella responsabilità sui tanti “reclutamenti” di insegnanti dagli anni '60 in poi del secolo scorso, e sui quali insegnanti comunque è gravato l'onere, senza l'onore, di formare l'uomo e il cittadino, molti dei quali ancora “in servizio” ai giorni nostri. La chiave di volta, per una “rivoluzione copernicana” della scuola, non è né il cinque in condotta, né il controllo delle assenze dei “fannulloni”, né una valutarizzato dalla ricerca di una democrazia glocale cioè locale che sviluppi però le sue politiche in relazione alla globalizzazione dei fenomeni economici, come il compianto Dahrendorf da tempo affermava con decisione, ma anche dalla difficoltà di comprendere il ruolo della democrazia nella contemporaneità oscillante tra il populismo mediatico e il difficile modello di democrazia come espressione delle co-

di MICHELE MORABITO

zione più “severa”, aumentando le bocciature e dandone rilievo di cronaca, come quando s'impiccava il “delinquente” nella pubblica piazza a monito di quanti vi andavano ad assistere. La chiave di volta del cambiamento radicale è l'insegnante. Un insegnante modulato sui bisogni reali dell'alunno sia da un punto di vista umano che da un punto di vista professionale. Signor ministro, anche Lei è figlia di quelle generazioni formate da insegnanti “esperti”, col titolo di avvocato, col diploma di perito agrario o tecnico, farmacisti, veterinari, ecc. Quegli insegnanti “simpatici” hanno insegnato francese, inglese, matematica, educazione tecnica, educazione fisica, educazione musicale, educazione artistica, quando, in molti casi, senza che ne avessero alcuna responsabilità, il fare “educazione” era un'inutile intenzionalità di qualche bello spirito. Quei professori, involontariamente, erano dei “trasmettitori” di nozioni e competenze finalizzate a far sì che l'alunno prendesse dei buoni “voti” (negli ultimi tempi, nella scuola media, molti genitori, inferociti perché il figlio/la figlia non aveva preso “ottimo”, molto spesso facevano ricorso contro la “palese ingiustizia” oltre che “legarsi al dito” il fatto per farla pagare, alla prima occasione, a quel professore, a quel preside, ecc.). Il dramma della nostra scuola negli ultimi decenni è stato quello di curare negli alunni il solo “successo”, abbandonando tutti quelli “che andavano male” e “caricando” della superbia della “bravura” gli altri. Caro Ministro, la scuola deve educare, l'abbiamo detto molte volte da queste colonne di il Quotidiano della Basilicata. Per fare questo, non ci vogliono manovre amministrative “intelligenti” o “creative”, ci vuole un nuovo insegnante, sia sul piano professionale che umano. Questo nuovo insegnante, lo deve creare una “nuova” università e, in questo, è consigliabile guardare ai Paesi dell'Ocse, o, se volete, alle università americane, dove un figlio di emigranti può diventare “importante”, come quel Rocco Petrone di Sasso di Castalda che ci fece arrivare sulla Luna il 20 luglio 1969.. Ma anche questo lo abbiamo già detto. Mi preme, infine, richiamare tutti a questa consapevolezza, che la scuola non può essere vissuta, né da una parte né dall'altra, come un oggetto di contesa politica. Se non siamo in ritardo nel campo dell'Educazione, con questo comportamento ci stiamo giocando il futuro. Perché chi esce dalla “scuola”, non si sente persona, ma si sente già un militante di “destra” o di “sinistra”. Come dire che, mutatis mutandis, s'è scelto già un “padrone”. L'educazione, invece, deve aiutare il giovane a lottare per la conquista della propria libertà e per guadagnarsi il pane con le proprie forze, consapevole che deve farlo vivendo in un contesto, quello sociale, in cui tutti e ognuno ricevono e dànno. evernava@msn.com

munità territoriali. Se la Basilicata diventasse un laboratorio per comprendere come il modello della ricerca universitaria e della istruzione possa modificare i comportamenti e la governance territoriali per definire una democrazia della comunità aperta alle grandi sfide della globalizzazione, potrebbe partire, proprio da questa regione, un messaggio forte per proporre un nuovo modello di

IL RIMPIANTO DELLA POLITICA VERA

sviluppo che leghi la politica della formazione e dell’istruzione ai cambiamenti territoriali. In questo senso la scommessa di una nuova facoltà di Scienze della Formazione potrebbe risultare una innovazione significativa per lo sviluppo del nostro paese. Giuseppe Spadafora Presidente del Comitato ordinatore della Facoltà di Scienze della Formazione

QUESTO mio scritto non vuole essere un articolo, ma la manifestazione di un cittadino "libero" che dovrebbe avere il diritto di conosce le vere realtà del suo Paese e non soltanto quelle che gli si vuol far sapere. Sono un italiano che è sempre stato orgoglioso della sua patria, nei miei viaggi esteri ho sempre espresso l’italianità e in particolare il mio essere meridionale, sventolando (metaforicamente) la bandiera italiana. Ma da un po' di tempo a questa parte, vivendo le peripezie politico-economiche di questo Paese ho quasi voglia di trasferire la mia cittadinanza in un altro Stato. Ho fatto politica attiva sino al 1995 nel Pli, per passione e non certo per vantaggio, credendo in certi valori, ma poi Tangentopoli e i "piccoli uomini " del partito mi hanno dato una mano nella decisione di escludere la politica dalla mia vita. Adesso inizio ad avere vergogna. Vergogna di essere rappresentato da una classe politica incompetente, arrogante, mentitrice, immorale, profittatrice e, cosa ancora più grave, appesantita da provvedimenti giudiziari più o meno pesanti. Vivendo giornalmente queste notizie, che arrivano dai pochi giornalisti liberi e dalle pochissime trasmissioni televisive ancora più libere, mi viene spontaneo ricordare i grandi del passato: Croce, Giolitti, De Nicola, De Gaspari, Togliatti, Berlinguer, Pertini e altri ancora che hanno professato una politica con la "p" maiuscola che mi è impossibile paragonare a quella di oggi. Non intendo attaccare il presidente del Consiglio, uomo finanziariamente, mediaticamente e politicamente molto potente. Egli rivela da solo la sua origine, il suo carattere, la sua formazione, le sue idee. Per avere una visione il più possibile obiettiva e priva di ogni forma del servilismo che moltissimi gli tributano, basta rammentare e seguire giornalmente i quotidiani italiani e internazionali, qualche foto e qualche telegiornale. Ed ecco le continue barzellette, le corna al G8, il cucù alla Merkel, le barzellette sporche, gli chansonnier al seguito, le promesse mai mantenute, le speculative passerelle sui luoghi di disastri, le menzogne agli italiani, le leggi ad personam, gli attacchi continui alla Magistratura, gli attacchi a chiunque non la pensi come lui, dal più umile cittadino al presidente della Repubblica, gli attacchi alle istituzioni, gli editti contro giornalisti e le loro trasmissioni come Biagi, Santoro, Travaglio, Mentana, e attori satirici come Sabina e Corrado Guzzanti, Luttazzi e altri (non avendo alcun potere su Benigni non lo può contrastare e ciò deve rodergli molto), il conflitto d'interessi, le sue questioni familiari, l'autorizzazione ai direttori dei suoi giornali a oltraggiare la moglie, l'azzeramento del deficit del gruppo Mediaset con annessi e connessi, gli otti-

mi utili di oggi, i suoi reali rapporti con Craxi, Dell'Utri, Previti. Tutte cose che subito inquadrano chiaramente il soggetto. Nel suo partito-azienda, oltre ai cosiddetti "peones" ci sono anche i vari "cloni" di cui si circonda, cui elargisce, cariche politiche, giornalistiche, finanziarie secondo i vari gradi di servilismo o altro. I cloni fungono da parafulmine e giornalmente intervengono con identiche dichiarazioni utilizzando quasi sempre le stesse frasi a difesa del grande capo applicando gli ordini di scuderia che giornalmente sono promulgati. Dal suo scendere in politica nel 1994 a oggi non si può certo negare che qualcosa di buono ha realizzato, ma, dovendo fare un bilancio serio, il risultato è molto negativo. Dopo quindici anni di queste miserevoli scorribande politiche viene spontaneo porsi una domanda e principalmente porla a tutti gli italiani: siamo dei "coglioni", come Berlusconi ebbe modo di declamare qualche tempo addietro in un lapsus freudiano, o, siamo dei "furbetti" ai quali fa comodo che l'Italia sia un Paese di grandi e piccoli traffichini, perché alla lunga è utile? Ritengo che essere come le tre scimmiette che "non vedono, non sentono e non parlano" faccia comodo ai moltissimi italiani che, nel loro intimo, non sono convinti di tutto quanto è addebitabile al premier. Altrimenti come è mai possibile che pur dichiarando il Cavaliere di essere pronto a dimettersi qualora si dimostrino le sue bugie, nessuno di quelli che ne hanno facoltà, esibisca le cassette registrate, i giornali, le testimonianze, per poter finalmente e definitivamente dimostrare le falsità delle sue dichiarazioni, in modo di avviare un "impeachment" che infine lo mandi a casa a fare il "gran viveur"? Concludendo, bisogna dare merito ai nostri “grandi politici” di sinistra D'Alema, Fassino, Occhetto, Bertinotti, Violante e tanti altri che prima - hanno consentito la discesa in campo di un soggetto che poteva e doveva essere fermato inizialmente per le sue tante incompatibilità durante - non hanno fatto e applicato le leggi che potessero quantomeno arginarlo e - dopo - portano avanti un'opposizione disgregata, discontinua e ormai inutile, avendo Berlusconi una maggioranza schiacciante in Parlamento e in tutti i gangli della società. Mi rendo conto che le grandi trasformazioni che la sinistra ha operato al suo interno hanno bisogno di tempi lunghi. Però è anche vero che le lotte interne, le scissioni e le varie scuole di pensiero non aiutano certo a realizzarle meglio. Si ha, quindi, l'impressione che le tendenze da piccolo "despota" di cui la stampa internazionale si preoccupa, dureranno e aumenteranno nel tempo, perché è ormai molto chiaro che del Cavaliere non riusciremo a liberarci tanto presto.

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Lunedì 22 giugno 2009


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Lunedì 22 giugno 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

A Sant’Antonio la Macchia la seconda edizione della festa che ha riunito gli amanti delle Harley

Di scena il “Wild bikers party” Ballerine di lap dance, sputafuoco e tanta gente anche da fuori regione QUANDO si è girata e ha fatto per toccarsi la punta dei piedi con le dita, quello coi baffi che si occupava del barbecue ha lasciato tutto per godersi lo spettacolo. Lei si menava attorno alla pertica, e intanto le salsicce prendevano fuoco. Si sentiva quest’odore fortissimo, e una ragazza vegetariana per poco non rimetteva tutto all’istante… Maledetti bikers! Si sono messi a fare il far west a Potenza. Scene da cinema tipo quel film di Robert Rodriguez, “Dal tramonto all’alba”. Gli sputafuoco, la lap dance, i gilet di pelle e le sfrangiature. E poi le facce, ma… vabbè… con quelle si nasce… Tutto per colpa di quel diavolaccio dietro al bancone del Pipistrello, che col nome che si ritrova, “Pipistrello”, dev’essere costruito su una grotta infestata di vampiri, altrimenti non si spiega. Insomma, siamo o non siamo la patria che ha dato i natali a Sergio Leone? Allora proviamo pure coi bikers, dopo i pistoleri, e vediamo che ne esce fuori. Sabato sera al Pipistrello pub, in contrada Sant’Antonio La Macchia, è andata in scena la seconda edizione del “Wild bikers party”, grazie alla partecipazione degli Indianbikers di Matera e del gruppo Theunionbikers south supporter. Sono arrivati da Avellino, Foggia, Taranto e qualcuno anche da Cosenza. Saranno stati una trentina malgrado la pioggia, più i tranquilloni che hanno preferito farsela in macchina. Tutti gli altri rigorosamente in “custom”: quelle moto con la seduta bassa, le pedane in avanti, e i manu-

Alcune immagini della festa

Una ballerina di lap dance

bri alti, che non vanno meglio delle altre, ma sono molto più comode, e soprattutto fanno molto più “free”. Prima fra tutte lei, l’inimitabile moto a stelle e strisce. Quelli più esperti la riconoscono anche solo dal rumore. Harley-Davidson: quanto basta per far sognare un bambino. Anche a Potenza. Ora si può dire che sono bande, club, oppure gang. In Italia è un fenomeno tut-

to sommato nuovo. Si riconoscono in genere dalle giacche, dove si cuciono i gradi come gli originali club americani. I novelli sono “propect”, “sergent army” quelli del servizio d’ordine, “treasurer” i tesorieri, e così via. C’è qualcuno che porta anche la toppa degli “one percenter”, che sono le bande fuorilegge americane come quella del film di Marlon Brando, “Il selvaggio”.

C’è imbarazzo solo se qualcuno fa domande sui cugini del nord. Dieci giorni fa ventiquattro Hell’s Angel sono finiti in una vasta operazione anticrimine tra Italia, Germania, e Francia. Sembra che spacciassero droga per autofinanziarsi, e di questo nessuno vuol parlare: “Quello che succede in casa di altri non ci riguarda”. E comunque c’è molto più rispetto e amicizia tra motociclisti, di quanta ce

ne sia tra tifosi di calcio. Potentini e materani assieme, che ripensano a quella rissa prima della sfilata di San Gerardo, giusto tre settimane fa, e se la prendono con “l’ignoranza” di certe persone. Loro in strada ne vedono tante. In conclusione, non sono dei santi, e non amano la polizia, ma sabato sera è andato tutto liscio. Sul palchetto i Blue cat blues hanno suonato al me-

glio il loro repertorio più “un’idea” sopra il motivo di Foxey Lady di Jimi Hendrix. Se lo dice Sonny che è solo “un’idea”, ci si può anche ridere sopra. Dal primo Luglio partirà la programmazione estiva del Pipistrello, con musica dal vivo ogni mercoledì e sabato. Si comincia mercoledì 1 con i Blues Trip, e sabato 4 con il Power trio. Leo Amato

LA STORIA Domenica pomeriggio, davanti al bar, nella piazza di Potenza

Armanda, Teresa e le dita mozzate nella borsa di LUCIA SERINO Armanda e Teresa sono due zitelle, si intuisce subito. L’unico dubbio è l’età. Ci pensa subito Armanda a sciogliere i dubbi. «Io ho 84 anni, mia sorella 82». Teresa non parla e non ti guarda, ha una giubba rossa di lana e si è portata dietro l’ombrello. Previdente in questa domenica fredda e piovosa potentina, 21 giugno di elezioni e ingresso – solo cronologico – dell’estate. «Ma non parla più Teresa?». «Sì che parla, Teresa, dai rispondi alla signora». Parla, ma non ti guarda. Sedute al tavolino del Gran Caffè, in attesa che ti alzi, «perché quello è il nostro posto, dove siete seduti voi», davanti alla grande vetrata dell’ingresso. Ci vuole poco a chiacchierare con Armanda,chiamiamola così. Per cinquant’anni dattilo-

grafa al tribunale, quando il palazzo di Giustizia era ancora lì, di fronte al bar, nella piazza di Potenza. «Sigaretta? E’ il mio vizio». Multifilter sottili che prende dalla borsa antica di pitone. Le due donne sono baffute come la vecchiaia porta ma hanno il rossetto, uguale, lo usano in due, è evidente. Sole, parenti lontani, a parte i morti. «Siamo zitelle e non me ne pento», ti dice convinta e lucida Armanda. «Sto bene, sapesse quante sentenze ho scritto, ero l’unica dattilografa, e quanti favori extra ho fatto agli avvocati». Alza la mano per accendersi una sigaretta e allora noti subito un particolare che ti ghiaccia, una mano che non è più una mano, ma un pugno senza dita, un’amorfo pezzo di carne rosso, rosso, come se il sangue circolasse ancora alla

ricerca delle cinque direzioni che non hanno più sbocco. Armanda è di Potenza «mamma era di Avigliano, papà veniva da un paese dalle parti di Napoli. Ma non saprei più dire quale. Sono nata a febbraio, c’era la neve, mi teneva una vicina di casa, abitavamo a piazza “diciotto agosto” e quella stronza (sì, dice proprio così, usando un tono rabbioso che è così stridente con quella pelle raggrinzita) mi fece cadere nel fuoco del braciere. Io non ho mai avuto le dita e però ho fatto la dattilografa». Pensi che è una leggenda, ma quelle due donne sono là, di fronte a te, Teresa immobile e Armanda che non frena il racconto. «Sì, ho fatto la dattilografa perché ho sempre desiderato riavere le mie dita mozzate, e dovevo farcela, dovevo dimostrare che ero capace». Avrà avuto gli occhi chiari, oggi gri-

gi e umidi, ed è una grande rassicurazione vederla con la sigaretta godere delle nuvole di fumo. «Vendemmo tutto e ce ne andammo a Roma, ma l’aria della città a mia sorella non faceva bene. Siamo tornate e adesso abitiamo dietro la chiesa di San Michele». Ti sembra ingiusto avere fretta davanti a una donna che orgogliosamente ti dice: «Sto bene». Armanda si aggiusta la maglia di lana blu sulle spalle, è alta, magra, ben vestita, tutti i pomeriggi là, davanti al bar. Un segreto ce l’avrà, e se non ce l’ha ti piace immaginarlo. Ci pensa lei a sorprenderti, e in pochi secondi ascoltarla e guardarla supera il limite dell’immaginazione. «Le faccio vedere una cosa, signora….». Fruga nella borsa, porta fuori una scatoletta con il fiocchettino, di quelle che si usano per i

gioielli, la apre e te la alza su su, sotto gli occhi: «Queste sono le mie dita mozzate…». Se non scappi è solo per capire se è vero. «Mia madre me le ha conservate». Rose dal fuoco di 80 anni fa, inscheletrite dal tempo, ingiallite, mummificate, protesi di ostinato ricordo umano. Spolpate giorno dopo giorno, ridotte a un cumulo di sfoglie, chissà conservate come. Armanda porta un po’ del suo cadavere nella borsa, e ne fa sfoggio. E te lo mostra come la fotografia di un marito morto in guerra. Ti immagini le mani sulla macchina da scrivere, quella sana e quella bruciata mostrata con fierezza. Perchè nella borsa c’è il suo segreto. Meno male che è un domenica fredda. Il sudore dell’incredulità si asciuga in fretta. l.serino@luedi.it

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Potenza


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Sala 5 Moonacre 18 Uomini che odiano.... 21 Sala 6 Una notte al museo 2 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Angeli e demoni 19 - 21.30 •DUE TORRI• chiuso

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OGGI Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 18 “SCARABOCCHI IN DO MAGGIORE” Presentazione del libro di Luca Morelli

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“Costellazioni familiari”

DAL 2 al 4 luglio prossimo la sala del campanile ospiterà, nell’ambito di “Arte in transito”, la manifestazione “Pubblicinvasioni”, un workshop diretto da Marcello Maloberti e dedicato al rapporto tra arte e pubblicità… Pubblicinvasioni è un workshop ideato dall’associazione culturale AmnesiacArts. Pensato come un laboratorio di arte contemporanea multidisciplinare, è basato sull’osservazione del carattere fortemente comunicativo dell’arte contemporanea e del suo continuo dialogo con il linguaggio pubblicitario. Dieci giovani artisti residenti in Basilicata, sotto la guida di Marcello Maloberti, saranno chiamati a riflettere sul rapporto arte/pubblicità e a creare delle opere d’arte sotto forma di cartelloni pubblicitari pensati per gli spazi della città di Potenza

0971-411661

TAVERNA ORAZIANA 34044

SI terrà domani, con sipario alle 21, al teatro “Francesco Stabile” la compagnia teatrale Abito in Scena presenta due studi, che si susseguiranno uno dopo l’altro, proponendosi come corti teatrali. Il titolo dello spettacolo è “Studi di giugno” e rientra nel cartellone del Maggio Potentino 2009. Il primo studio è il CapoLavoro (versione rivisitata), il secondo ha per titolo PerLa MiaTerra. Gli studi sono interpretati da Monica Palese per la regia di Leonardo Pietrafesa con le sovrapposizioni sonore di Giovanni Palese. Nell’ottica di un teatro in movimento, dell’essere in ascolto nella necessità di non avere certezze, ma di trasformare, contaminare, gli spettacoli di Abito in Scena passano attraverso una serie di studi che formano l’ossatura definitiva di uno spettacolo.

SI terrà il prossimo 27 giugno, alle 15.30, nella sala dell’Arco, organizzato dal “Centro studi e formazione Costellazione famiglia”, il workshop su “Riconoscere ciò che è” Il metodo delle Costellazioni Familiari è stato messo a punto da Bert Hellinger, psicoterapeuta tedesco, che, lavorando con i sistemi famigliari e di coppia, ha potuto constatare come le relazioni tra i familiari siano regolate da meccanismi inconsci che ci posso portare ad azioni che vanno al di là delle nostre intenzioni. L'armonico interagire di queste forze è definito da Hellinger "gli ordini dell'amore". Molti disagi e crisi personali derivano dal non tenere conto di questi ordini. Accade così che non ci sentiamo al nostro posto e non sappiamo perché ritroviamo sul nostro cammino incomprensioni sia sul piano affettivo sia su quello lavorativo o, ancora, che inconsciamente ci facciamo carico del destino difficile di un nostro caro. La Costellazione ci permette di riconoscere tali ordini e di sciogliere questi malesseri trovando nella nostra vita più forza, più amore e senso di pace. Le "Costellazioni familiari" fanno emergere e spesso modificano problematiche ed identificazioni inconsce con il destino dei membri delle nostre famiglie, ricomponendo un ordine naturale fondamentale per il benessere di ognuno. Liberarsi dal passato, rispettando ciò che è stato e che è, contribuisce a farci stare meglio con noi stessi e con gli altri. Il workshop è aperto a tutti coloro che desiderano esplorare e comprendere il loro passato e il loro presente, attraverso l'analisi del proprio Albero Genealogico secondo la Teoria Sistemica, e sperimentare il metodo delle Costellazioni Familiari come strumento di comprensione ed eventuale risoluzione dei nodi familiari.

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IL 28 GIUGNO Potenza, Sala dell’Arco, ore 15.30 “CENTRO STUDI E FORMAZIONE COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulle Costellazioni Familiari 'Riconoscere ciò che è'

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro

FINO AL 30 GIUGNO Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971

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Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Potenza 17

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Di Trani punta sul turismo Piano strutturale, ospedale, casa di riposo tra gli obiettivi più urgenti MARATEA - Mario Di Trani è il nuovo sindaco di Maratea. In questi primi giorni di amministrazione è, come riferisce, alle prese con “piccole emergenze varie”: la raccolta dei rifiuti, la frana di Fiumicello e la riapertura del vicino parcheggio. Nel frattempo, però, si è rimboccato le maniche per affrontare temi trattati durante la campagna elettorale. Maratea è senza regolamento urbanistico. Come si muoverà l'amministrazione? «Sul Piano strutturale, come ho detto in campagna elettorale, riparto da dove ho lasciato nel 2001, quando in consiglio comunale fu approvata il documento direttore. Devo constatare che a distanza di 9 anni poco o niente è stato fatto. Per cui io riparto da quel documento e stavolta in tempi brevissimi dobbiamo arrivare ad una conclusione ed una definizione perché fra l'altro per una legge regionale il comune di Maratea essendo privo di strumentazione urbanistica non può rilasciare concessioni edilizie. Quindi c'è necessità assoluta di procedere su questa strada». Mentre per l'ospedale e la casa di riposo? «Un altro dei temi che io affronterò con estrema decisione è quello del Polo della riabilita-

Una immagine dall’alto del porto di Maratea

zione. Proprio nei giorni scorsi ho incontrato il dottor Marra per un riepilogo su quello che è stato fino ad ora. Devo constatare che nonostante gli sforzi dell'Asl ancora il progetto non si è materializzato concretamente all'interno del nostro ospedale. Spero presto di poter incontrare anche il direttore generale dell'Asl Amendola, per rimettere in moto questa macchina, perché come ho detto in campagna elettorale l'ospedale di Maratea dovrà essere Polo multi specialistico della

riabilitazione a carattere regionale ed interregionale e dovrà essere in tempi quanto più rapidi possibili una realtà di questo territorio». «La casa di riposo - ha continuato - resta un altro punto importante della nostra realtà, ha una storia importante e non intendiamo assolutamente ridurla, anzi noi vorremmo che si sviluppasse sempre di più in sintonia con le altre realtà che nel frattempo sono sorte, come la Rsu all'interno dell'Ospedale».

Ci sono novità per la messa in sicurezza della Ss18? «Per la messa in sicurezza della Ss18, ho già preso contatti con l'Anas e spero entro la prima quindicina di luglio di poter incontrare il Capo compartimento dell'Anas di Basilicata. Sono contrario alle gallerie naturali perché ritengo che la ss18 sia bella così com'è, ovviamente messa in sicurezza perché la salvaguardia della vita umana è prioritaria rispetto a tutto il resto. Magari con gallerie artificiali, ma credo non possa accadere come accaduto a Cersuta, dove è rimasto inagibile uno degli angoli più belli di Maratea, località Apprezzami l'asino». Turismo e lavoro. Cosa riserva il futuro? «Il turismo è il tema dei temi qui a Maratea. La settimana prossima ho appuntamento per un incontro a Potenza con il dottor Perri dell'Apt per vedere tutto quanto è necessario fare per rilanciare Maratea. Mentre sul tema lavoro, finalmente c'è stata l'apertura del bando regionale che prevede incentivi per nuovi imprenditori alla condizione che vengano assorbiti un certo numero di dipendenti rivenienti della ex Lucana calzature». Francesco Zaccara

Acerenza Il neosindaco presenta l’esecutivo ma non mancano polemiche

L’appuntamento è per martedì prossimo

Si insedia a Pietragalla il nuovo consiglio PIETRAGALLA - E' convocato per martedì 23 giugno il primo consiglio comunale di Pietragalla la cui nuova composizione è scaturita dalla tornata elettorale amministrativa del 6 e 7 giugno che ha visto la riconferma del sindaco Rocco Iacovera, espressione del Partito Democratico, per altri cinque anni. Nello specifico la composizione della massima assise comunale è espressione del Partito Democratico, che ha vinto le elezioni comunali, con undici consiglieri, a cui si aggiungono i quattro consiglieri espressi dal Popolo della Libertà e il consigliere della lista civica Vivere Pietragalla. La seduta consiliare inizierà alle ore 18.30 con l'esame delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti alla carica di consigliere comunale a cui seguirà il giuramento del sindaco. Successivamente il primo cittadino provvederà alla nomina degli assessori e del vice sindaco che collaboreranno con lui nel governo cittadino. Si prosegue poi con la determinazione degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni e verranno individuati inoltre gli organismi collegiali indispensabili. Antonio Bevilacqua

Venosa Il 29 l’assemblea

«Governeremo senza steccati» Tutti gli uomini Prima uscita pubblica per la giunta targata Quinto ACERENZA - Ha aperto il primo consiglio comunale con il giuramento, come prassi vuole, la neoeletta a sindaco Rossella Quinto. Nella sala consiliare del comune di Acerenza, gremita di cittadini, si è tenuto, nel tardo pomeriggio di sabato, la prima assise comunale con la presenza della compagine “Per rinascere”, lista civica con schieramento di destra, che ha vinto le ultime elezioni. Il sindaco Quinto ha presentato la giunta con gli specifici assessorati alla minoranza di Gaetano Lo Russo e ai cittadini acheruntini. Per la carica di vicesindaco è stato designato, un artigiano, Giuseppe Caruso, assessore ai lavori pubblici Giovanni Ianniello, alle attività produttive Vincenzo Mauro, all'istruzione, cultura e spettacolo Canio Monaco, allo sport Canio Miglionico e alle politiche sociali Domenico Ianniello. Tre le deleghe affidate ai consiglieri Aurora Ersilia Maiolo per il settore ambiente, territorio e igiene, a Nicola Caruso, delegato per il settore territorio boschivo e a Domenico Bochicchio responsabile del settore agricoltura. Prima che tutto il consi-

glio si esprimesse con voto in merito alla decisione delle commissioni, viene data parola alla minoranza, all'ex segretario del Pd, Lo Russo, che già al primo consiglio fa una opposizione incisiva. La risposta all'intervento di Lo Russo viene formulata dal capogruppo di maggioranza Michele Lapenna che replica con un «desideriamo governare senza steccati». Tre le commissioni votate, subito dopo il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, la commissione elettorale comunale, la commissione giudici popolari e la commissione per il diritto allo studio. A consiglio comunale chiuso, il sindaco Quinto lascia la voce ai cittadini che lamentano i primi problemi, in primis la questione rifiuti. Con parole rassicuranti il sindaco, a quindici giorni dal suo insediamento, descrive la prospettiva rifiuti, fresca dell'incontro dei sindaci tenutosi nella mattinata di sabato a Genzano. Il programma della nuova compagine ha come punti cardine il rispetto dell'ambiente, la riqualificazione di alcune aree caratteristiche e il progetto Borgo albergo. Enza Saluzzi

di Tamburriello

VENOSA - Non è certo la prima volta. Ma, sicuramente per il neoeletto sindaco di Venosa, sarà un’emozione particolare già vissuta qualche anno fa. Si riaprono, dunque, le porte di Palazzo Calvini per la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, uscito dalle urne del 6-7 giugno. Il neo-sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, ha convocato per le ore 19 di lunedì 29 i neo-eletti consiglieri per l'avvio delle attività legate al mandato quinquennale ricevuto dai venosini. In apertura dei lavori della seduta verranno esaminate le condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti alla carica di Consigliere Comunali ( art. 41 e 55 del T.U. sopracitato. Espletate le operazioni di

verifica, il neo sindaco, Bruno Tamburriello, prima procederà al giuramento, poi comunicherà la composizione dei componenti della Giunta e del Vicesindaco, e successivamente presenterà gli indirizzi generali di governo. A conclusione della seduta verranno eletto i componenti della Commissione Elettorale Comunale. Come si ricorderà, a seguito dei risulati della tornata elettorale, alla lista Progetto città Tamburriello sindaco, son stati assegnati 13 consiglieri, alla lista Venosa in Comune-Castelgrande Sindaco sono stati assegnati 4 consiglieri; alla lista Nuova Venosa-Osanna Sindaco sono stati assegnati 3 consiglieri. Giuseppe Orlando

Alcune immagini del consiglio comunale

Prima assise comunale per il neoeletto: «Mi metterò a servizio dei cittadini

Sant’Angelo, la prima volta di Laurino SANT'ANGELO LE FR. - Si è insediata, sabato pomeriggio, alle ore 17, la nuova amministrazione comunale. Il neoeletto sindaco, Michele Laurino ha guidato, nelle ultime consultazioni elettorali, una lista civica “Noi per S. Angelo”. Laurino, già vice sindaco Ds tra il 99 e il 2004, dopo una pausa di riflessione, negli ultimi cinque anni, si è allontanato dal Pd, e si è preso una rivincita sui suoi ex compagni di partito, allestendo una lista civica che alcuni considerano di destra, altri sostengono solo civica e quindi trasversale. Ma qual è stata la ricetta vincente di Laurino? «La voglia di cambiare modo di gestire, dare impulso all'economia locale e soprattutto mettersi a servi-

zio dei cittadini». Il paese vive un momento particolarmente difficile, per le vicende della ex Standardtela, i giovani tendono a partire, e l'economia è stagnante. Allora quale futuro per la comunità? Una grande responsabilità per il nuovo sindaco che si è assunto l'onere di far fronte a una miriade di problemi: la discarica che si chiuderà fra poche settimane, con la raccolta differenziata che non è mai partita; attivare politiche giovanili per far rimanere i giovani in loco; creare aggregazione; creare l'albo delle imprese per una equa distribuzione delle risorse; migliorare la sicurezza sulla Isca - Polla all'altezza dell'area industriale Isca Pantanelle, già teatro di diversi in-

cidenti; migliorare la viabilità del centro storico e altro. Nel corso del primo consiglio, oltre al giuramento del primo cittadino sulla fedeltà alla costituzione italiana, è stata presentata la nuova giunta nelle persone di Ostuni Antonietta con delega di Vice sindaco, poi alla scuola e alla cultura; Fiscella Franco, con delega al personale e alle attività produttive; Marchetti Michele con delega all'edilizia e al contenzioso del lavoro; Fiscella Claudio con delega al bilancio e all'economia. La minoranza nelle persone di Ostuni Vincenzo e Mastroberti Pasquale per il Pd, Saraceno Aldo e Barba Daniele per la lista civica “Insieme x S Angelo”, nell'occasione, non ha proferito parola, né la

Il sindaco in consiglio

maggioranza ha chiesto, come di rito, nessun tipo di collaborazione ufficiale alla minoranza. Antonio Monaco

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18 Potenza e provincia Il Quotidiano incontra i sindaci/10 Parla il primo cittadino della “Perla del Tirreno”


Curatella: «Ci vorrebbe una mobilitazione generale»

Progetto europeo di partnership

Oraziana ancora chiusa Disagi per gli automobilisti

Offerta turistica San Severino entra nel Chord

Non si placano le polemiche sulla strada “Horaziana”scorrimento veloce della Rionero-Ripacandida chiusa da circa due mesi a causa di alcuni smottamenti del terreno, dopo che si era aspettato circa 13 anni per la sua apertura. Ad alzare la voce di protesta, questa volta è il comitato cittadino centro OfantinoBradanico-Murgese di Venosa, a nome del suo presidente Francesco Curatella. Sulla situazione della zona del Vulture-Melfese e la sua viabilità riferisce: «non vorremmo più parlare della bretella Oraziana, ma siamo costretti a malincuore di farci sentire per non essere chiamati menefreghisti, assenteisti e addormentati. Intanto invece di procedere all'appalto del 4° e 5° lotto, tratto Ginestra-Venosa, assistiamo alla chiusura del 1° e 2° loto Rionero- Ripacandida. Il 6 e 7 giugno scorso i vari schieramenti politici della Basilicata e quelli della Provincia di Potenza hanno presentato le proprie candidature per cosa? A chi interessa questa partitocrazia? Noi cittadini di Venosa, Lavello, Ginestra, Ripacandida, e Rionero interessa la bretella oraziana (non vogliamo posti) e che venga ultimata al più presto proprio per portare miglioramento e progresso all'area nord della Basilicata. Ci vorrebbe una mobilitazione generale per tutta l'area». «La politica lucana - ha continuato - ha bisogno di un cambiamento di rotta, non più Potenza città -capoluogo, ma decentramento delle opere. E' necessario che la bretella oraziana entri nei pro-

NUBIFRAGIO SU GAUDIANO: COMPROMESSA L’AGRICOLTURA GAUDIANO - Un nubifragio di estrema violenza si è abbattuto ieri a Gaudiano di Lavello nella zona denominata della 4 strade. Il temporale con forti raffiche di vento misto a grandine si è abbattuto sulla zona intorno alle 14 di ieri e ha distrutto diverse coltivazioni presenti sul territorio che dista 5 chilometri dal centro abitato. Un primo bilancio dei danni ancora non si è fatto, ma secondo gli agricoltori che hanno il proprio terreno nella zona, sarebbero ingenti. Ad avere la peggio sono stati i pescheti, i vigneti e le coltivazioni di pomodoro. Sul posto oltre ai vigili del fuoco sono arrivati anche gli uomini della protezione civile di Lavello diretta da Ernesto Angelotti e l’assessore all’Agrigoltura di Lavello. Oltre ai danni alle coltivazioni si sono registrati cadute di alberi sulla strada che porta dalla ss93 alla frazione di Gaudiano rimasta bloccata per diverse ore. «Il nubifragio - ha detto l'assessore all'Agricoltura Antonio Buldo - è stato molto violento e nell'arco di mezz'ora ha praticamente devastato l'intera zona compromettendo l’intero raccolto di pesche e pomodoro». Il territorio di Lavello non è nuovo a questi fenomeni atmosferici. Solamente qualche anno fa una zona molto vicina a Gaudiano fu letteralmente inondata da forti piogge creando danni non solo all'agricoltura, ma anche alla circolazione. Si ricorderanno a tal proposito le immagini di alcuni autoarticolati completamente sommersi dall'acqua.

Un’immagine dell’Oraziana

grammi di sviluppo del Sud Italia e che faccia parte delle grandi opere, tutto in riferimento al Ponte di Messina che si completerà entro il 2013. Oggi non possiamo far finta di niente. Matera e la sua provincia si muove in modo autonomo. Mentre la provincia di Potenza con i suoi 100 Comuni, estesi in lungo ed in largo, non si muove liberamente. Sembra che la politica regionale non è abbastanza aperta verso i centri della provincia! Il melfese, l'alto brada-

Bilancio positivo per la Kermesse melfitana

Festival dell’acconciatura tra arte, divertimento e competizione tra scuole MELFI - Un confronto tra scuole e accademie dell’acconciatura in avvincenti competizioni. E’ questo il senso del “Festival dell’acconciatura” che nei giorni scorsi ha suscitato notevole successo nello scenario della sala ricevimenti de “La Fattoria”. L’vento di portata nazionale, ha avuto il patrocinio del Comune di Melfi, della Confartigianato provincia di Potenza e Associazione Artigiani Vulture-Melfese, della Camera di Commercio di Potenza. Nel corso della manifestazione, oltre ai vari trofei messi in palio, hanno entusiasmato il numeroso pubblico momenti di intratte-

MOLITERNO - “Tanto pe' cantà e….” il titolo dello spettacolo musicale con cui, le corsiste della locale Università delle tre età, hanno chiuso l'anno accademico 2008/2009. Attiva in Moliterno dal 2004 comprende circa cinquanta corsiste, seriamente intenzionate ad aumentare la propria cultura e ad aprirsi a nuovi obiettivi. Per tutti un'occasione per sentirsi attivi, per far ancora sentire la propria utile presenza nella comunità e, magari, togliersi qualche soddisfazione che il passato non ha permesso.

nimento e spettacolo con la partecipazione della madrina dell'evento Rosaria Amoruso di Venosa, giovane indossatrice protagonista nel 2006 per aver conquistato nel concorso di Miss Italia la prestigiosa fascia "Miss Wella Basilicata", inoltre le applaudite esibizioni di musica dal vivo e relative premiazioni per meriti artistici del nuovo talento rap avellinese Mc Gerry e la showgirl Morena. Anche in questa edizione, come da diversi anni, direzione artistica affidata all’Agenzia Lucania Network con conduttore Antonio Petrino.

no ed il Vulture non possono morire lentamente solo per colpa di certi giochi politici dei partiti che accentrano tutto su Potenza. La politica partitocratica di Potenza per la sua sopravvivenza adopera la tattica della “scomposizione”. Perché? E' il meccanismo della “trasformazione” della quantità in qualità, due aspetti distinti di un unico complesso, che hanno bisogno l'uno dell'altro per poter sopravvivere e si sorreggono a vicenda. In tutto questo

meccanismo politico partitico si inserisce la “teoria dell'evoluzione” che è la soluzione del vero cambiamento dal nome bretella oraziana!!!”». L'intervento di Curatella sembra aleatorio, ma una cosa è certa, per raggiungere località del Vulture-Melfese, come ad esempio Venosa, si percorrono strade fatiscenti e dissestate. Chi vuole questo? Il governo locale, quello provinciale o regionale? Ai lettori la sentenza. Lorenzo Zolfo

SAN SEVERINO Si chiama “chord” e ha l’obiettivo di definizione di accordi tra soggetti pubblici e privati per diffondere il potenziale dell'offerta turistica del Mediterraneo sui mercati internazionali, attraverso la realizzazione di strategie coordinate e di un'azione promozionale pilota. Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a Benevento ed è cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Med, che vede coinvolta, quale soggetto capofila, la Provincia di Benevento e, come partner, il Comune di San Severino Lucano (Basilicata), la Regione dell'Est Macedonia e Tracia (Grecia), l'associazione Pòle Industries Culturelles et Patrimoines (Francia), la Fondazione della Comunità Valenciana Regione Europea (Spagna), Ena Chios S.A. (Grecia), la Camera di Commercio di Siviglia (Spagna), la Mancomunidad de la Ribera Alta (Spagna), e il Comune di Ceuti (Spagna). L'obiettivo generale di CHORD consiste nella definizione di accordi tra soggetti pubblici e privati per diffondere il potenziale dell'offerta turistica del Mediterraneo sui mercati internazionali, attraverso la realizzazione di strategie coordinate e di un'azione promozionale pilota. San Severino è l'unico comune lucano ad essere inserito in tale progetto, il programma, lo ricordiamo fu presentato lo scorso anno, dall'amministrazione comunale guidata da Franco Fiore

che si è avvalsa della consulenza specialistica della d.ssa Angela Zifarone, ed approvato a Febbraio 2009 con uno stanziamento complessivo di euro 1.317.000,00. La neo eletta amministrazione guidata dal sindaco Saverio De Stefano ha continuato l'opera intrapresa. «Obiettivo prioritario di Chord - si spiega nella nota - è quello di sviluppare e sperimentare una strategia comune per l'attuazione di servizi culturali innovativi e promuovere iniziative che possano aumentare l'attrattiva e il valore economico del patrimonio culturale della zona Med e, in particolare di San Severino Lucano. Una ricchezza quella legata alla cultura che potrà essere messa in rete e diventare un nuovo volano di sviluppo inserito nel circuito dello sviluppo complessivo e nello stesso tempo contribuire a migliorare la qualità della vita della popolazione della cittadina cuore del parco del Pollino».

Senise, ancora un premio al poeta Pasquale Totaro SENISE - Ancora un importante riconoscimento al poeta scrittore lucano, Pasquale Totaro-Ziella. La commissione della trentaquattresima edizione del premio letterario Casentino, sezione poesia, presieduta da Silvio Ramat di Arezzo, gli ha infatti conferito il Premio con medaglia e diploma. Si tratta di un autorevole attestato da parte del Centro culturale di Lettere arti ed economia “Fonte Aretusa”che ogni anno viene assegnato ad importanti autori di opere culturali. Il poeta scrittore senisese, ha avuto la soddisfazione di essere premiato, così come da motivazioni della giuria: “quale illustre rappresentante della nostra letteratura in versi. Poeta di particolare interesse, sempre teso alla motivata novità di ramificazione fraseologica e metrica, Pasquale Totaro-Ziella, si conferma ancora una volta refrattario a qualsiasi tentativo di inserimento in una qualche codificata corren-

Il poeta scrittore mentre riceve il premio

te letteraria e, proprio per questo, acceso da un sempre smaltato e incandescente vigore poetico”. Il poerta ha ricevuto il premio, nell’abbazia di San Fedele in Pop-

pi(Arezzo)alla presenza dell’autorevole giuria e dei rappresentanti il mondo artistico, letterario italiano. Gianni Costantino

L’iniziativa è stata promossa dalla locale sezione dell’università della Terza età

Moliterno, successo per “Tanto pè cantà” Diversi i corsi attivi tenuti da docenti, tutti volontari e senza percepire alcun compenso, presso la sede della Bibliomediateca messa volentieri a disposizione dall'amministrazione comunale. In un cine teatro Pino gremito in ogni ordine di posti, con una serie di canzoni a tema, “non certo le più famose” hanno specificato, ma quelle che sono

San Severino

venute fuori dai loro ricordi, hanno ripercorso il periodo che va dagli anni venti del secolo scorso fino ai giorni nostri. Canzoni che hanno abbracciato la storia italiana, ma anche e soprattutto la storia di Moliterno. Una sorta di gradito viaggio nel tempo che il numeroso pubblico, ha mostrato di apprezzare non lesinando applausi a scena aperta.

Uno spettacolo tutto al femminile, con le corsiste che hanno fatto tutto da sole. Hanno presentato, hanno cantato, hanno ballato, hanno insomma mostrato che l'Unitre è una cosa seria, non certo un luogo dove trascorrere gli anni della pensione. Particolarmente apprezzate le canzoni in dialetto moliternese, cantate an-

che dai numerosi anziani presenti in sala che, in qualche caso, hanno faticato a trattenere le lacrime di commozione per i ricordi che suscitavano. Giocoforza brevi, ha influito in questo caso l'età, ma di certo non meno apprezzabili, i momenti dedicati alla danza. Hanno voluto concludere questo tour ideale di un secolo con “Sincerità” di Arisa, mentre la finale

“Maledetta primavera” è parsa quasi una sorta di rimpianto per le primavere che inesorabili trascorrono. Nel saluto finale il presidente dell'associazione, Antonio Coppola, ha rimarcato come iniziative di tal fatta servano non solo a far sentire utili le partecipanti ma, soprattutto, a costruire una società migliore. I balli e le coreografie sono stati curati da Agnese Rubino, le musiche ed i canti da Simona Luglio, mentre la regia è stata curata da Maria Teresa Lapadula, tutte docenti dei corsi. Gerardo Tempone

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Lospalluto: «L’affluenza turistica è in forte calo, servono attrattive per i visitatori»

Bancarelle a mezzo servizio Molti ambulanti e negozi di souvenir dei Sassi aprono solo nel weekend CALA il numero delle bancarelle di souvenir e prodotti artigianali presenti nei Sassi nel corso della settimana. Infatti, diversi operatori commerciali, a causa di un netto calo delle presenze turistiche, hanno deciso di allestire i loro punti vendita solo durante i giorni di sabato e domenica, quando l'afflusso di visitatori registra una lieve ripresa. Tradizionali cucù, riproduzioni di scorci dei Sassi, cartoline, guide turistiche, libri e oggettistica varia adesso i turisti, nel corso delle loro passeggiate lungo gli antichi rioni, possono acquistarli tutti i giorni solo da un numero ridotto di ambulanti, i pochi caparbi che non si arrendono al responso dato dai numeri. Il calo di presenze di visitatori è stato evidente già nel corso del recente ponte del due giugno, quando i Sassi, che fra l'altro per tre giorni sono stati chiusi completamente al traffico, non si sono popolati di turisti così come ci si aspettava. Giuseppe Lospalluto è uno che nei Sassi ci ha sempre creduto. E' stato il primo ad aprire il suo negozio artigianale di prodotti in cuoio nel cuore degli antichi rioni già verso la metà degli anni Settanta del secolo scorso, quando i Sassi avevano l'aspetto di città fantasma, erano ricettaco-

Turisti nella centrale piazza San Pietro Barisano, alle spalle c’è vico Solitario dove opera Lospalluto

lo di varia umanità e guardati dai materani non più giovani come un posto quasi da seppellire, come il ricordo del loro passato di stenti trascorso in quelle umide case di tufo e roccia. Lospalluto adesso ha una bancarella in vico Solitario, dietro piazza San Pietro Caveoso, uno dei luoghi

più visitati. «Nei ponti di Pasquetta e delle altre festività di aprile e giugno -ha dichiarato al Quotidiano- ho incassato circa un quarto di quello che avevo incassato nel 2008 durante lo stesso periodo. Certo, quest'anno esiste il problema della crisi, ma non

penso che sia esclusivamente questo il motivo del calo dei turisti, che pure continuano a popolare altre località italiane. Mancano iniziative e novità mirate ad attrarre i visitatori, invogliandoli a tornare nella nostra città. Quest'anno per la prima volta mi vedo costretto ad allestire il mio punto vendita soltanto nei fine-settimana, considerato che dal lunedì al venerdì gli incassi sono davvero inconsistenti. D'altronde, non sono l'unico ambulante ad avere preso questa decisione. Altri si comportano alla stessa maniera, a dimostrazione di un'evidente bassa affluenza di visitatori. Purtroppo i Sassi -ha aggiunto Lospalluto- si vanno sempre più spopolando. Nelle settimane scorse il gestore di un bar del Sasso Barisano ha chiuso la propria attività a causa della scarsa clientela. Ora speriamo nel cosiddetto turismo dei balneari, cioè di quelle persone che, trovandosi in vacanza sulle spiagge vicine, decidono di dedicare qualche giornata alla scoperta di Matera. Il fenomeno dovrebbe avviarsi a partire dalla metà di luglio. Solo allora gli ambulanti dei Sassi torneranno ad aprire le loro bancarelle tutti i giorni». Biagio Tarasco matera@luedi.it

Un’iniziativa della Camera di commercio alla seconda edizione

Cinquant’anni di impresa Premiate 28 attività del Materano con 50 anni di vita PREMIATE le attività commerciali di Matera e provincia attive sul territorio da 50 anni e oltre. Con una grande cerimonia nella sala convegni della Camera di commercio, il presidente dell'Ente camerale, Angelo Tortorelli, in collaborazione con le istituzioni locali ha voluto premiare la longevità di ben 28 attività del Materano. Il premio è alla sua seconda edizione ed ospita l'esempio più lampante dell'economia italiana, dove la presenza di piccole e medie imprese la fa da padrone. Imprese che, grazie alla caratteristica gestione familiare, hanno sopportato meglio la crisi che sta attraversando l'economia mondiale, oltre a tante altre vicissitudini che nel corso degli anni hanno messo a dura prova il mercato. «Questa sede -ha detto Tortorelli- concludiamo un anno ricco di attività, prima della pausa estiva, premiando le imprese che rappresentano il cardine della provincia materana da oltre cinquant'anni. Un anno di attività importante sotto diversi punti di vista, con importanti iniziative riguardanti la conciliazione e la collaborazione con il Tribunale, oltre alla raccolta di fondi -ha continuato Tortorelli, citando alcune delle iniziative dell'Ente- che ha portato ben 50.000 euro al progetto per l'aiuto dei colleghi imprenditori de L’Aquila e dintorni». Tortorelli ha ricordato anche una serie di iniziative legate al turismo, come quella intitolata “La Terra del Pane”, proposta in collaborazione con l'assessore regionale Vincenzo Viti. Un saluto è giunto anche dal presidente della Regione, Vito De Filippo. «Sono contento per l'organizzazione di questo evento, in un momento delicato anche per l'economia locale. Questa vostra presenza -ha commentato De Filippo- deve rappresentare

La Camera di commercio di Matera, dove sono state premiate sabato sera le 28 imprese piccole e medie con 50 anni di attività consolidata

un monito importante per le generazioni future». Presenza eccellente quella del senatore Emilio Colombo che, oltre a ringraziare i partecipanti per la loro continua attività sul territorio, ha sottolineato l'importanza che ha avuto nell'intero Paese l'impenditoria familiare. Colombo ha trovato il modo di sottolineare la positività della bilancia commerciale lucana, ricordando una ricerca a livello nazionale della Banca d'Italia, facendo anche una proposta a De Filippo per un possibile nuovo piano commerciale di rilancio dell'economia in Basilicata. «Proporrei a De Filippo -ha spiegato- un nuovo piano

commerciale, per pensare a un possibile rilancio della nostra economia, riqualificando e creando infrastrutture adeguate grazie alle royalties del petrolio e sfruttando al meglio le nostre risorse idriche e le fonti d'energia alternativa. Possiamo parlare di tutto ciò solamente grazie alla presenza delle nostre piccole e medie imprese, che sostengono l'economia locale». I rappresentati delle imprese sono stati premiati anche dal vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico e dalla senatrice Maria Antezza. Francesco Calia matera@luedi.it

In mostra la storia del circolo “La Scaletta” E’ PARTITA sabato scorso la mostra dei primi 50 anni del Circolo “La Scaletta” di Matera. La mostra, allestita presso gli ipogei di piazza San Francesco d'Assisi, rimarrà aperta fino alla fine di agosto. L’evento è patrocinato dal Comune di Matera ed è stato reso possibile anche con il contributo di Italcementi e Frascella. «Mostra bagnata mostra fortunata», ha dichiarato il presidente del circolo, Emanuele Rizzi; infatti in concomitanza della cerimonia di inaugurazione si è abbattuto un nubifragio sulla città dei Sassi. «Un ringraziamento particolare -ha proseguito Rizzi- va alla stampa attenta nei nostri confronti, perchè tutti i documenti qui esposti sono ritagli di giornali conservati gelosamente». Nei sessanta pannelli la mostra ripercorre le varie tappe dell' avventura culturale del Circolo. Sono esposte le varie pubblicazioni: dallo storico volume sulle chiese rupestri di Matera, ai cataloghi delle grandi mostre ed alle monografie sul piano di sviluppo regionale. Documenti e fotografie completano l’illustrazione dei vari momenti delle realizzazioni che hanno caratterizzato l'impegno di volontariato dei soci. Per la prima volta anche un plastico dei Sassi realizzato dal compianto Franceschino Montemurro, socio fondatore. Un altro socio fondatore, l’artista Giuseppe Mitarotonda ha curato il pannello in maiolica ed alcuni piatti dove sono raffigurati episodi cittadini. Durante la cerimonia di

La mostra de La Scaletta

inaugurazione, era presente anche il sindaco Emilio Nicola Buccico e il giornalista Mario Trufelli, che ha ricordato: «Nell’aprile del 1959, l’inaugurazione fu svolta in una soffitta, in via Lucana e io presentai la mia prima raccolta di poesie, “Paese, giorno e notte”. Tanta emozione ed orgoglio negli ipogei». «Queste realizzazioni potrebbero essere destinate ad uno auspicato centro di documentazione -comunica il direttivo- La mostra vuole indicare idee progettuali per il futuro». «Cinquant' anni di impegno civile -ha puntualizzato Raffaello De Ruggeri- di un gruppo di giovani che non si sono mai arresti. Lo stesso input da comunicare ai nostri talenti. I giovani, però, non hanno maturato totalmente il potenziale che è espresso da questa città, e che è insito in un valore identitario riconosciuto patrimonio Mondiale». Maria Anna Flumero matera@luedi.it

Ubriachi alla guida Denunciati 3 giovani PROSEGUONO, incessanti, i controlli disposti dal Comando provinciale dei carabinieri di Matera per contrastare il deleterio e rovinoso fenomeno dell'uso smodato di alcol e, quindi, della guida in stato di ubriachezza, specie durante il fine settimana. Quella tra sabato e domenica scorsi è stata un’altra notte brava. Infatti, a Matera, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia, nel corso di preordinati servizi, hanno denunciato a piede libero tre persone, tutte sorprese alla guida autovetture in evidente stato di ebbrezza alcolica. I tre denunciati, rispettivamente di 21, 28 e 32 anni, tutti residenti nel capoluogo, sono stati fermati, nel corso di alcuni posti di controllo, alla guida di autovetture e, sottoposti ad accertamento etilometrico, hanno fatto registrare valori superiori alla norma, circa la presenza di alcool nel sangue. Infatti, i valori riscontrati oscillano fra il 0,60 e 1,20 g/l. Le auto non sono state sequestrate, ma i carabinieri hanno provveduto a farle recuperare dal servizio stradale. Si ricorda che, seconda la normativa vigente, il valore massimo da non superare è di 0,5 g/l. matera@luedi.it

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Matera


Ricerca dell’Iref richiesta dalle Acli provinciali

Manifestazione di Cgil, Cisl e Uil

Famiglie isolate e divise sui figli

Lavori pubblici, cantieri subito per far ripartire occupazione ed economia

SONO state costrette dalla crisi economica a risparmiare sulla spesa alimentare, sui vestiti, oltre che sulle vacanze. I figli e la loro educazione sono il principale punto di disaccordo. Verso il mondo esterno mostrano insicurezza: solo a casa propria si sentono al sicuro. «Sono le giovani famiglie italiane -spiega il presidente provinciale delle Acli di Matera Mimmo Corrado- secondo il profilo tracciato dall'Iref, l'Istituto di ricerca delle Acli. Un progetto di ricerca promosso dal Patronato Acli, dal Caf Acli e dalla Caritas italiana. La ricerca, che si propone di ricostruire l'Agenda della famiglie nel nostro Paese, in un periodo particolarmente critico dal punto di vista economico e sociale, verrà ripetuta per tre volte nel corso del 2009, su un campione statisticamente rappresentativo delle diverse tipologie dei nuclei familiari italiani. I risultati della prima rilevazione campionaria, condotta su 1.660 famiglie nel periodo 29 aprile/15 maggio 2009, verranno presentati nelle prossime settimane. I dati anticipati, si riferiscono, in particolare, alla situazione delle famiglie con figli fino a dodici anni (ossia il 20,5% delle famiglie complessivamente intervistate). L'educazione dei figli il principale punto di disaccordo. Sono, infatti, i figli e la loro educazione il principale pomo della discordia all'interno delle coppie con figli piccoli. Nel 18,3% dei casi (quasi una coppia su cinque) è, dunque, l'e-

Mimmo Corrado, presidente delle Acli provinciali

ducazione dei figli il primo motivo di discussione tra moglie e marito. Altri aspetti, seppur rilevanti, generano minore conflittualità nel rapporto di coppia: le scelte economiche (come spendere i soldi 10,4%); la divisione del lavoro domestico (10,3%); se la donna deve lavorare o meno (7,8%); la decisione di avere altri figli (7,6%); la mancanza di dialogo nella coppia (5,6%). 1 famiglia su 2 risparmia sul cibo. Le famiglie sono state colpite dalla recessione. Lo si vede dalla contrazione dei consumi: il 52,5% è stato costretto a risparmiare sulla spesa alimentare (il 46,2% ha perfino dichiarato di fare economia sull'acquisto di pane, pasta e carne); il 57,5% ha tagliato sulla voce abbigliamento; il 57,4% ha ridotto le spese legate ai viaggi, mentre il 49% riduce le spese per svaghi e tempo libero. In generale la crisi ha modifica-

to gli stili di vita familiari, che sembrano essere improntati (volenti o nolenti) a una maggiore sobrietà: poco meno di due terzi delle famiglie negli ultimi tre mesi hanno acquistato prodotti a basso costo (63,4%); il 38,3% ha rinunciato ad un bene di consumo benché fosse necessario ad uno dei componenti del nucleo; il 37,5% ha, inoltre, risparmiato sulla cura della persona (parrucchiere, estetista, etc.); più di un quinto (22,2%) è stato, infine, attento ai consumi delle utenze domestiche (luce, acqua, gas)». La casa come rifugio Il 72,6% delle famiglie -rivela l'indagine Irefsi sente al sicuro solo in casa propria; ben più bassa è la percentuale dei nuclei che preferiscono stare tra la gente (20,0%); mentre il 7,4% afferma di non sentirsi sicuro, né in casa né fuori di essa. «E' forte, quindi, l'incertezza verso il mondo esterno. -conclude Corrado- Al di là di questo sentimento generale di disorientamento, si fa largo la consapevolezza che, in caso di bisogno, si può fare affidamento sui principali attori istituzionali e non presenti nella propria comunità: il 35,6% si rivolgerebbe alla parrocchia; il 29,9% ai servizi sociali del comune; il 15,5% alle associazioni di volontariato. Il bisogno di socializzazione. Da questo punto è molto importante costruire dei luoghi di socializzazione, per «aiutare le famiglie a uscire dalle proprie case superando il senso di insicurezza e disorientamento». matera@luedi.it

E' IN PROGRAMMA per domani, la giornata di mobilitazione in Matera di Cgil, Cisl e e Uil, unitariamente alle segreterie provinciali dei settori edile e scuola. Con questa iniziativa, come fanno sapere dalle segreterie provinciali di Matera, si vuole sollecitare l'avvio immediato di cantieri di opere pubbliche nel Mezzogiorno. L'obiettivo è aprire, nel sud d'Italia, 99 cantieri entro ottobre 2009 per attivare 30.000 posti di lavoro. «Si riparte dal lavoro -puntualizzano i sindacati- si riparte dai territori per attivare un impulso di investimenti che siano in grado di produrre effetti immediati sull'occupazione e sulla ripresa dell'economia territoriale. Va stimolata la messa in essere di opere subito cantierabili, quelle sotto la soglia di 5 milioni di euro, che assumono una rilevante funzione anticiclica e che possono creare rapidamente occupazione. La crisi in atto sta mettendo in ginocchio il comparto delle costruzioni i cui addetti stanno vertiginosamente diminuendo. Occorre stimolare l'attenzione del Governo centrale sulla necessità di promuovere e sostenere le piccole opere che possono dare grandi risultati sia

occupazionali sia per la ripresa economica dei territori meridionali. Si deve partire dal piccolo -prosegue la nota sindacale- da quelle opere, sotto la soglia dei 5 milioni di euro, che sono ferme per motivi burocratici o perché sono bloccate le risorse, da quelle piccole infrastrutture in grado di valorizzare il territorio: messa in sicurezza di edifici scolastici, delle strade, di edifici pubblici. Lavoro e sicurezza: lotta al lavoro nero e irregolare, lotta all'assenza di sicurezza nei cantieri, sostenibilità ambientale, sicurezza degli edifici scolastici e pubblici, messa in sicurezza dei presidi ospedalieri». Queste alcune delle rivendicazioni che Cgil, Cisl e Uil di Matera, unitamente alle segreterie provinciali di Fillea, Filca e Feneal (settore edile) e di Flc Cgil, Cisl scuola e Uil (settore scuola) promuoveranno nella campagna di informazione che si terrà, nell'intera giornata di domani. Alle ore 9.30, presso il salone della Cgil di Matera, i segretari generali confederali e i segretari generali di categoria del settore scuola ed edile terranno una conferenza stampa sul delicato tema della manifestazione. matera@luedi.it

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Matera 21

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

TAXI MATERA 3332685173

Annarita

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

Visita dalla Bosnia

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). per una pronta guarigione da papà, mamma e il fratellino Guglielmo.

IL sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico riceverà stamane, alle 12.30, al sesto piano del Palazzo Municipale, l'ambasciatore della Bosnia Erzegovina Branco Kesic e il consigliere delegato della Giordania Salma El Tawell. Per accogliere l’ambasciatore e il consigliere si svolgerà una breve cerimonia.

Anniversario della Finanza IN occasione delle celebrazioni per il 23esimo anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di finanza, venerdì 26 giugno alle 19, si terrà presso il Cinema Comunale una manifestazione promossa nell'ambito delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia. Alla manifestazione che avrà luogo nella città dei Sassi saranno presenti i vertici del corpo, a cominciare dal comandante provinciale colonello Salvatore Luongo.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO LUIGINA Via Pasquale Vena 3/bis PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/333901

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Il Barocco in città L'Amministrazione comunale di Matera collaborerà con l'Università degli Studi di Basilicata all'organizzazione della mostra “Splendori del barocco defilato. Arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento”, attraverso la pubblicazione della guida dal titolo “Itinerari del Settecento a Matera: cantieri, committenza e cambiamento del gusto”. La manifestazione, che si terrà dal 29 giugno al 1° novembre a Matera a Palazzo Lanfranchi e a Potenza a Palazzo Loffredo, rientra tra gli eventi organizzati in occasione del XXV anniversario dalla fondazione dell'Università do Basilicata, e vedrà esposti capolavori poco noti e del tutto inediti conservati nella regione e nei territori limitrofi

Parcomurgiafilm Domani, 23 giugno, riparte il Parcomurgiafilm la rassegna cinematografica estiva giunta alla terza edizione ed organizzata dall’Associazione Amici del Parco della Murgia Materana in collaborazione con il Cea Centro di Educazione Ambientale, l’Ente Parco e l’associazione di cultura cinematografica Cinergia. Previsti otto appuntamenti per otto settimane fino all’11 agosto il parcomurgiafilm riproporrà nell’arena naturale di Jazzo Gattini, antico ovile simbolo delle attività pastorali della murgia ed oggi centro visite del Parco, la collaudata formula che ne ha fatto un atteso evento di riferimento nell’estate materana. Ogni martedi infatti prima del film, alle 18.30 partiranno da Jazzo Gattini le “Escursioni al tramonto” del parcomurgiafilm con itinerari guidati alla scoperta degli aspetti archeologici naturalistici e paesaggistici del parco (contributo euro 4 si consiglia la prenotazione al numero 347/1068973).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mooanacre - I segreti dell’ultima luna 18 - 19,45 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Terminator Salvation 19,30 - 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Cash 17,30 - 19,30 - 21,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Antichrist 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Feisbum 22,15

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sala Riservata •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Un’estate ai Caraibi 18 - 19,50 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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22 Matera Agenda


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Lunedì 22 giugno 2009

Messaggi di distensione dalla minoranza, Pancaro è presidente. Maggioranza senza capogruppo

Buoni propositi all’insediamento del consiglio NOVA SIRI - E' stata una “prima” all'insegna della concordia. Il consiglio comunale di Nova Siri si è insediato vanerdì, tra applausi bipartisan e parole di stima reciproca. Molto significative quelle pronunciate, in conclusione di seduta da Pasquale Favale. Il candidato sindaco del Pd, sconfitto alle elezioni, è stato ufficialmente nominato capogruppo dell'opposizione in consiglio. «Veniamo da una campagna elettorale caratterizzata da una pacatezza di toni -ha detto il consigliere- e di questo devo dare atto anche al mio avversario Pino Santarcangelo. Speriamo di continuare questo percorso all'insegna del rispetto. Non saremo un'opposizione da alzata di mano ha poi concluso- ma sapremo collaborare e proporre costruttivamente. Naturalmente, quando sarà opportuno, saremo pronti a controllare con la massima attenzione e a opporci anche in maniera decisa». C'è stata la nomina del capogruppo di opposizione, ma non quella, ugualmente attesa, del capogrup-

po di maggioranza. Non ci sarebbe ancora definitiva chiarezza sul nome. E non, paradossalmente, per l'esubero di contendenti, ma, a quanto pare, per l'assenza di “volontari”. I due nomi circolati con più insistenza sono, comunque, quelli di Antonio Melidoro (ex assessore, rimasto ora senza delega) e Giuseppe Mitidieri (neo assessore al Turismo, Ambiente, Innovazione e Politiche Europee). Il capogruppo dovrebbe essere, salvo imprevisti, uno dei due. Quel che è certo, intanto, è che si tratterà di un gruppo unico, del quale faranno parte anche Michele Laddomata e gli altri tre consiglieri provenienti dall'esperienza della civica “Insieme per Nova Siri”. I quattro, nella scelta dei posti a sedere in sala consiliare, hanno voluto dare un segnale di unità e compattezza sedendosi tutti accanto alla destra del sindaco. Nel corso della seduta, il Consiglio ha proceduto all'elezione delle cariche istituzionali. Prima nomina

A sinistra l’esecutivo, qui in alto parte della minoranza consiliare

per Cosimo Pancaro, che si è subito insediato in qualità di presidente del Consiglio. Vicepresidente sarà Francesco Tarsia, membri della commissione elettorale i consiglieri Antonio Toscani e Dino

Padulaper la maggioranza, Luigi Maradei per l'opposizione. In conclusione di seduta il consiglio ha delegato il sindaco per la costituzione della costituenda Comunità locale, uno degli enti che prenderà

il posto delle Comunità montane in chiusura. Voto unanime a suggellare l'avvio “pacifico” di questa nuova avventura amministrativa. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

E’ quasi impossibile raggiungere l’arenile evitando vetri rotti, erbacce e ostacoli di ogni sorta

Spiaggia libera solo per temerari Rovi, incuria e degrado regnano sovrani nelle aree non attrezzate di Scanzano SCANZANO JONICO - Non è certo da brochure, la spiaggia di Scanzano Jonico. Malgrado la stagione sia ormai avviata, anche grazie all'insolito caldo torrido, rispetto al periodo che ha spinto in spiaggia tante persone alla ricerca di un po' di refrigerio, tranne i lidi autorizzati funzionanti e puliti sin dall'inizio del mese, nella spiaggia libera è difficile persino l'accesso a causa di erbacce, spine e bottiglie di vetro rotte. Nella giornata domenicale tanti i bagnanti, provenienti anche da regioni limitrofe che, malgrado il tempo uggioso, hanno scelto la spiaggia di Scanzano, per trascorre alcune ore di relax; triste il paesaggio e lo stato di abbandono dinanzi al quale si sono ritrovati. Pesa, inoltre, la brutta immagine di un locale di pescatori, attivo sino a qualche tempo fa, demolito e lasciato lì come un cumulo di macerie. Pericoloso avvicinarsi, soprattutto per i bambini, che possono sfuggire al controllo degli adulti, con ferri arrugginiti e inerti pericolosi che sbucano da ogni dove. Se per giustificate ragioni il cumulo di inerti non è stato rimosso, a danno dell'immagine paesaggistica ma anche dell'incolumità delle persone, vero è che non vi è stata posizionata neppure una recinzione o una delimitazione di pericolo dell'area. Inoltre, non sfugge all'attenzione neanche dei più distratti, un cavo della linea telefonica, quasi ad altezza d'uomo, che attraversa tutto il perimetro. Chi vigila? Come mai a stagione già avviata nessuno si prende cura di una delle più belle spiagge della costa jonica? Non è forse sul turismo, soprattutto “mordi e fuggi”, anche dei bagnanti locali, che bisogna puntare quest'anno considerato che l'agricoltura, settore trainante per l'economia locale ha subìto una brutta sferzata dalla grandine? Meditare è utile, agire è necessario. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Lavoratori scrivono al commissario

Disoccupati e disperati

Qui sopra gli inerti derivati dall’abbattimento di una casupola e lasciati lì, in basso l’erbaccia sulla sabbia e il cavo telefonico ad altezza uomo

Bernalda Stamane l’inaugurazione della nuova cappella del Silos

Le campane tornano a suonare BERNALDA - La cappella del Silos è pronta a suonare per la prima volta le sue campane. La dolce melodia del rintocco delle campane rientra all'interno dell'evento che si pone come una delle tappe legata alla costruzione della struttura socio-sanitaria-assistenziale dei Padri Trinitari a Bernalda. La struttura si trova alle porte di Bernalda, venendo da Matera, in contrada Scorzone. E oggi è in programma la benedizione delle campane che si trovano all'interno della Cappella dei Silos nella Domus dei Padri Trinitari; inoltre, sempre da programma, sarà presentato anche un libro dal titolo “La Cappella dei Silos”. La cerimonia avrà il suo inizio alle ore 10 con la presenza di monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera, di Padre Angelo Cipollone, direttore dell'istituto medico-psico-socio pedagogico di Venosa. Inoltre, saranno presenti le autorità istituziona-

li, l'associazione no profit “Amici dei Padri Trinitari” di Bernalda, ma soprattutto, come già registrato in altri appuntamenti, sarà presente la cittadina bernaldese per saldare ancor di più il vincolo di fratellanza e di amore tra le due comunità di Bernalda-Venosa. La cappella, che racchiude gelosamente le campane, è di una meraviglia unica con mosaici che catapultano il visitatore in un mondo di grande quiete e pace; inoltre, sempre al suo interno, sono stati realizzati la sede del Tabernacolo, custodia del Santissimo Sacramento, e l'alloggio dell'affresco della Madonna del Buon Rimedio. Sopra i silos, a completamento dell'opera, saranno sistemate due strutture che fungono da campanile, ove saranno istallati due gruppi di tre campane fuse presso la fonderia Marinelli di Agnone. fa.si provinciamt@luedi.it

BERNALDA - I disoccupati, cittadini bernaldesi, della Calbas di Bernalda, dalla Nylstar, dell'Apelle, della Green Leather, della Ergom, della Metallurgica Ferrandina e gli ultra-cinquantacinquenni, caduti nel baratro degli ammortizzatori sociali in deroga chiedono un incontro il vice prefetto, Mariarita Iaculli, nonché Commissario presso il Comune di Bernalda. La lettera, indirizzata appunto al Commissario prefettizio e per conoscenza alla Cgil di Matera -Unità Ammortizzatori Sociali- nella persona di Maurizio Girasole, riporta la richiesta urgente di portare a conoscenza della situazione in cui questi lavoratori versano. A portarci a conoscenza della lettera e della richiesta dell'incontro sono state le parole di Maurizio Girasole della Cgil, che da anni si trova a lottare per queste persone e che di fatto ha ricevuto la nota deii lavoratori. «Lei -si legge nella lettera indirizzata alla Iaculli e a Girasole- conosce bene la nostra storia essendo stata attivata la prefettura di Matera per ognuna delle vertenze di chiusura delle aziende citate. Le promesse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione Basilicata continua la nota dei lavoratori- di piani di immediata reindustrializzazione dei siti industriali sono tutti miseramente falliti. Il consorzio “La Felandina”, che doveva rioccuparci, racchiude in modo chiaro la logica “banditesca” di imprenditori e di parte della politica di approccio al problema della desertificazione industriale e demografica. La chiusura delle aziende è associabile a un terre-

moto devastante per le famiglie lucane, e i progetti di rilancio messi in campo sono paragonabili ad azioni di sciacallaggio imprenditoriale. A oggi, dopo mediamente cinque anni di attese tra ammortizzatori sociali ordinari e in deroga, non avendo alcuna speranza di essere riammessi in politiche attive del lavoro, ci viene negata anche la possibilità di sopravvivere con un minimo sostegno sociale. Per queste ragioni chiediamo una sua convocazione, con l'assistenza di chi legge per conoscenza, per illustrarle quanto anticipatole. Affidandoci - conclude la lettera dei lavoratori delle già citate aziende- alla sua sperimentata sensibilità per sollecitare il Governo Nazionale e la Regione Basilicata per un urgente risoluzione delle problematiche ostative all'erogazione mensile degli assegni di mobilità e Cassa integrazione straordinaria in deroga, porgiamo distinti saluti». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

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24 Matera e provincia


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LunedĂŹ 22 giugno 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Melfi calano i veli sul futuro Minibasket

Pallavolo Maschile

Scherma

Squadre in campo A Matera il via alle gare la cittĂ ai bambini

La Pallavolo Matera ha acquistato un titolo di serie B2

Francesca Palumbo vince l’oro ai campionati del Mediterraneo

alle pagine 36 e 37

a pagina 38

a pagina 39

Eccellenza

Ciclismo

Formula Uno

Il Viggiano conferma mister Giuseppe Villani a pagina 35

Pozzovivo terzo in Slovenia Dominio Red Bull Cancellara vince in Svizzera Vettel trionfa a Silverston a pagina 38

alle pagine 40 e 41

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Sport


Verdeoro superiori in ogni parte del campo: doppietta di Luis Fabiano e autogol di Dossena

L’Italia non c’è, il Brasile la umilia Gli azzurri prendono tre gol in otto minuti e lasciano la Confederations Cup ITALIA BRASILE

0 3

ITALIA (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Dossena; Montolivo (1'st Pepe), De Rossi, Pirlo; Camoranesi, Iaquinta (38'pt Rossi), Toni (12'st Gilardino). In panchina: Amelia, Grosso, Legrottaglie, Santon, Gamberini, Palombo, Gattuso, Quagliarella, De Sanctis. Allenatore: Lippi. BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan (24'pt Luisao), Santos; Gilberto Silva (39'st Kleberson), Felipe Melo; Ramires (42'st Josuè), Kakà, Robinho; Luis Fabiano. In panchina: Victor, Gomes, Kleber, Dani Alves, Miranda, Elano, Pato, Julio Baptista, Nilmar. Allenatore: Dunga. ARBITRO: Archundia (Messico) MARCATORI: 37' e 43'pt Luis Fabiano, 45'pt aut. Dossena. NOTE: serata tranquilla, terreno in buone condizioni, spettatori 50.000 circa. Angoli 7-5 per l’Italia. Ammoniti Chiellini, Dossena. Recupero: 1'; 3'. PRETORIA (SUDAFRICA) Tutti al mare, anche se per un solo gol di differenza nei confronti degli USA. Un’inezia che non può tuttavia occultare il disastro della partita contro un Brasile ben più forte, che peraltro non battiamo dal

Luis Fabiano esulta dopo il secondo gol

1982, ai Mondiali di Spagna. Gli azzurri son rimasti ancora a bocca asciutta, mostrando anche la corda sul piano fisico, oltre che tecnico. Dopo l’ingloriosa sconfitta subito dall’Egitto, gli azzurri - anche se punti nell’orgoglio - non sono riusciti nell’impresa, dicendo addio a una Confederations che già si era messa malissimo dopo la sconfitta con i campioni d’Africa. Bisogna dare atto a Lippi di aver tentato di riprendere in mano la si-

tuazione dopo le critiche e le polemiche dei giorni scorsi. Ma le scelte di Dossena, Montolivo, Iaquinta e lo stesso Toni non si sono rivelate azzeccate in questa partita d’addio. Certo, il Brasile si è mostrato al di sopra della nostra portata. Cannavaro ha raggiunto Maldini a quota 126 presenze, ma è stato un record amaro anche per lui e per tutta la retroguardia azzurra. In ogni caso, l’Italia ha chiuso molto male l’avventura suda-

fricana. Maicon e Felipe Melo (un calcetto a Chiellini) hanno dato vigore alla manovra verdeoro e al 37' il terzino dell’Inter ha dato a Luis Fabiano che ha superato Cannavaro (fuori tempo) trafiggendo Buffon. Al 43' Robinho- Kakà e Luis Fabiano hanno travolto Chiellini, Cannavaro e Dossena e la punta brasiliana ha siglato il bis. Al 44', Robinho è andato via sulla sinistra, ha centrato basso e Dossena, con un intervento a scivolone ha messo fuori causa Buffon. Un disastro la difesa azzurra, poco incisivi centrocampo (male Montolivo, anonimo De Rossi) e attacco. Dopo Rossi nella ripresa Lippi ha inserito Pepe accentrando Camoranesi. Flebili tentativi di riscossa, ma è sembrato tutto velleitario. I nostri così tornano a casa quindi quasi da ex campioni del mondo. In un anno Lippi dovrà rinnovare quella che è stata definita la squadra dei «vecchietti», etichetta che ha fatto andare in bestia il clan azzurro. Qualche nome nuovo c'è già (Santon, Rossi), ma forse il c.t. avrebbe dovuto essere più spregiudicato, incidendo più profondamente. Dovrà farlo adesso, per difendere davvero il titolo l’anno prossimo proprio qui in Sudafrica, dove in Confederations è arrivata una sconfitta che ci ha fatto scendere dal piedistallo: una sconfitta istruttiva.

La gioia di Felipe Melo

Calci di rigore

di EMANUELE GIACOIA

ste a botte di milioni di euro fra i grandi musei mondiali specialisti in collezioni archeologiche egiziane. Fra questi il British Museum, quello di Torino e, naturalmente, quello del Cairo. Si contendono le “mummie”, come sono stati definiti i giocatori italiani reduci dal Sudafrica.

A

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Sport 27

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Cannavaro deluso ma guarda avanti: «Il nostro obiettivo è la qualificazione ai Mondiali»

«Non eravamo in condizione» A fine gara Lippi risconosce i meriti del Brasile: «È una delle squadre più forti» PRETORIA - «Il Brasile è una delle squadre più forti del mondo e noi ci siamo presentati in condizione non brillante», Marcello Lippi ai microfoni commenta così lo 0-3 contro la Selecao verdeoro di Carlos Dunga che ci costringe ad abbandonare la Confederations Cup. «Siamo fuori e ci dispace molto ma il nostro cammino prosegue», aggiunge il Cittì azzurro che, poi, però, si toglie un sassolino dalla scarpa. «E dall’esterno devono stare calmi e non spingere con i giovani, perchè ci vuole personalità, esperienza, una certa abitudine a certe partite», sottolinea Lippi, riferendosi alle tante polemiche sui media. «Usciamo con due sconfitte di fila e questo ci fa male». Fabio Cannavaro commenta così, a caldo, ai microfoni della Rai, la bruciante sconfitta contro i «pentacampeao» del Brasile, tre giorni dopo quella subita contro l'Egitto. «Siamo venuti qui per provare alcune cose, far fare esperienza a dei ragazzi, ma questa Confederations non deve farci perdere di vista il nostro obiettivo che è la qualificazione ai mondiali, poi l’hanno prossimo vedremo», ricorda il capitano azzurro. «Noi dobbiamo ricominciare a pensare a noi stessi, alle nostre caratteristiche e portarle avanti», aggiunge Cannavaro che sull'innesto dei giovani tanto richiesto soprattutto dalla stampa sportiva, dice: «quello lo dirà il campionato. Adesso parlare di rinnovamento o di cose strane non è il caso – dice – vediamo cosa dice il campionato e poi il mister farà le sue scelte».

La sfortunata autorete di Dossena che regala al Brasile il 3-0

Davies, Bradley e Dempsey: Egitto ko

Sorprendente Usa Tris da semifinale EGITTO STATI UNITI

0 3

EGITTO (4-4-2): El Hadary 5; Fatih 6 (9’st Said 6), Hani 5, Gomaa 5, Farag 6; El Mohamadi 5, Shawki 5.5, Aboutrika 6, Hosni 5.5; Ahmed Eid 5 (5’ st Hassan 5.5), Abdel Ghani 5.5 (18’ st Abo Grisha 5). In panchina: Fathalla, Khairy, Homos, Tawfik, Moawad, Wahid, Raouf, Sobhi, Zidan. Allenatore: Shehata 5. USA (4-4-2): Guzan 6; Spector 5.5, Onyewu 6, Demerit 6, Bornstein 6; Dempsey 6.5, Bradley 6.5, Clark 6, Donovan 7; Altidore 6.5 (23’ st Feilhaber 6), Davies 7 (37’ st Casey sv). In panchina: Howard, Bocanegra, Pearce, Beasley, Wynne, Califf, Adu, Torres, Robles, Kljestan. Allenatore: Bradley 6.5. ARBITRO: Hester (Nuova Zelanda) 6.5. MARCATORI: 21’ pt Davies, 18’ st Bradley, 26’ st Dempsey. NOTE: serata fresca, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Spector e Bradley. Angoli: 6-0. Recuperi: pt 3’; st 3’. RUSTENBURG - Nel tourbillon

di emozioni della terza giornata del girone B della Confederations Cup gli Stati Uniti superano 3-0 l’Egitto e grazie al gol in più segnato rispetto all’Italia nel complesso dei tre match raggiungono la semifinale. La differenza reti sarebbe uguale a quella degli azzurri (-2) ma gli Usa hanno a loro favore un gol in più rispetto a Toni e compagni e andranno a sfidare la Spagna. A Rustenburg la squadra di Bradley si dimostra superiore ai campioni d’Africa e piazza il tris senza grossi problemi. Le reti statunitensi le mettono a segno Davies, Bradley e Dempsey. Il primo gol arriva al 21’ del primo tempo: cross di Altidore dalla sinistra e intervento di Davies che con l’involontaria collaborazione di El Hadary mette in rete. Al 18’ della ripresa gli Usa raddoppiano con Bradley, che insacca dopo un assist dell’ottimo Donovan. La rete decisiva per la qualificazione americana arriva al 26’ con Dempsey, che in tuffo di testa su preciso cross da destra batte El Hadary. E’ la rete che regala agli statunitensi un’insperata qualificazione alle semifinali.

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28 Sport


Berlusconi a Milano sembra rassegnarsi alla partenza di Pirlo, ma il giocatore non si sbilancia

Milan, Dzeko ancora nel mirino Leonardo chiede anche un terzino, sembra riaprirsi la pista Cissokho MILANO – Sono poche le certezze del Milan in questa prima fase di mercato. Al di là delle cessioni di Kakà e Gourcuff che hanno fruttato 83 milioni di euro, la dirigenza rossonera per ora ha fra le mani sono un paio di idee concrete e la prima trattativa che stava andando in porto, per Aly Cissokho, per il momento è saltata. Senza il potere d’acquisto delle big d’Europa, non è semplice la missione a cui è chiamato Adriano Galliani dalla proprietà del club. L’austerity mal si concilia con le vittorie dei trofei, soprattutto in un momento come questo in cui l’addio di Kakà, il ritiro di Paolo Maldini e il passaggio di testimone in panchina fra Carlo Ancelotti e Leonardo segnano la fine di un’era. Leonardo ha scelto il 4-33 come modulo su cui impostare il nuovo Milan. E ha chiesto due o tre rinforzi. Il primo è un centravanti. A Milanello sperano che, dopo la sfortunata stagione passata, Marco Borriello possa finalmente esplodere in rossonero. Ma non si fidano del tutto, e infatti hanno cercato di proporlo come contropartita per arrivare all’obiettivo numero uno: Edin Dzeko, capocannoniere della Bundesliga vinta con il Wolfsburg. All’attaccante è stato concesso qualche giorno di vacanza in più

L’attaccante del Wolfsburg Edin Dzeko

rispetto ai compagni che si ritroveranno domani per il raduno. Segno che la trattativa è ancora in piedi: i tedeschi chiedono circa 30 milioni di euro, mentre il Milan ne offre 10 in meno. L’affare non è semplice, ma si potrebbe chiudere alla fine della prossima settimana. Per realizzare il proprio progetto tattico, Leonardo ha chiesto anche un terzino di spinta. Seguito con atten-

Lotito deve sfoltire la rosa

Lazio il mercato in tre mosse ROMA – Una partita da vincere in tre mosse. Mossa numero uno: sfoltire una rosa che tra gli elementi presenti già nella passata stagione, quelli che rientreranno a Formello dalla scadenza dei vari prestiti, e i ragazzi della Primavera che avranno superato il limite di età, supererà le 50 unità. Decisamente troppe per Davide Ballardini che, nel giorno della presentazione, ha confermato la volontà di avere «al massimo due calciatori per ruolo». Ecco quindi la mossa numero due del presidente della Lazio: rinforzare l’organico. Dopo le prime due operazioni, cui manca solo l’ufficialità (il portiere Bizzarri dal Catania e l’ala portoghese Eliseu dal Malaga), Robert Acquafresca Lotito dovrà accontentare Ballardini che per il reparto offensivo vorrebbe un attaccante di peso. Il principale obiettivo è rappresentato da Robert Acquafresca del Genoa, impegnato nell’Europeo Under21. L’interessamento del «grifone» per De Silvestri potrebbe anche agevolare la trattativa. Infine, la mossa numero tre, quella più complicata: risolvere le spinose questioni legate a Carrizo, Matuzalem, Ledesma e Pandev. Restano? Partono? Al momento la sola cosa certa è che il portiere, il centrocampista argentino e l’attaccante macedone hanno chiesto di cambiare aria. Il solo a voler restare è Matuzalem, che però deve trovare un accordo col Real Saragozza.

zione per un anno, Cissokho era considerato perfetto: 21 anni, tanta corsa nelle gambe, buona attenzione difensiva e passaporto da comunitario. Ma i problemi alla mandibola (potenziale causa di guai muscolari) emersi dalle visite mediche hanno frenato l'operazione. Venerdì Galliani ha dichiarato tramontata la trattativa, ma ora l’agente del giocatore assicura che il club di via Turati abbia tro-

vato un nuovo accordo con il Porto, con un sensibile sconto rispetto ai 15 milioni pattutiti in precedenza. Secondo Galliani non ci sono alternative al francosenegalese perchè Oddo è tornato dal prestito al Bayern Monaco, e poi ci sono Zambrotta, Jankulovski, Bonera e all’occorrenza Flamini. Ma un terzino in più è fondamentale visto che Favalli sarà utilizzato per lo più al centro della difesa dove il punto fisso è Thiago Silva con due incognite, Nesta e Kaladze, reduci da lunghi infortuni. Ecco perchè non è escluso che il Milan provi a sondare la strada per l’interista Maxwell e per un altro terzino brasiliano, Andrè Santos del Corinthians. A Leonardo piace molto anche Hernanes, del San Paolo, brillante centrocampista ambidestro considerato perfetto per subentrare in regia a Pirlo, qualora il bresciano (e anche il Milan, ovviamente) cedesse alle avances del Chelsea di Ancelotti. Una corte pressante, da cui Pirlo si è sempre smarcato a parole in questi giorni, ma lo stesso Galliani ha lasciato un minimo margine di possibilità che a quello di Kakà possa seguire un altro addio eccellente. E oggi Berlusconi è sembrato accettare l’idea, a malincuore, di una possibile partenza del regista.

«Ibra e Maicon restano al 50%»

Inter, Moratti scopre le carte MILANO –Massimo Moratti esce allo scoperto sulla trattativa con il Real Madrid per Ibrahimovic e Maicon, e lo fa in un’intervista esclusiva al quotidiano “Il Giornale” nelle pagine dello sport. «Da tifoso vorrei che restassero, da presidente con un bilancio da tenere d’occhio dico che se vogliono andare, se ne possono anche andare», spiega Moratti. Sembrerebbe quindi che per i due giocatori nerazzurri la partenza sembri vicina, anche se non tutto è ancora definito. Infatti, «il viaggio di Branca a Madrid era fissato da tempo e il motivo era Maicon. Però a Florentino Perez i difensori interessano quasi nulla: per fortuna, perchè il nostro è il migliore del mondo». Quanto a Ibra, «Se fossero venuti da me e mi avessero detto che avrei pagato dodici milioni all’anno un calciatore che mi avrebbe fatto vincere tre campionati di fila, io avrei risposto: va bene». Smentita dunque la trattativa con il Barcellona per il

Il dubbio di Ferrara sui due difensori. Rossi destinato a restare un sogno

Juventus, rebus sulla fascia La società chiamata a scegliere tra Dossena e Grosso TORINO – E' una settimana importante quella che si apre domani per il mercato della Juventus. La difesa sembra essere il perno centrale di tutti i movimenti bianconeri, ma occhi puntati anche su attacco e regia con Giuseppe Rossi, che tuttavia sembra rimanere più una passione estiva che una realtà, ed il centrocampista dell’Udinese D’Agostino. Per quest’ultimo potrebbero essere i giorni determinanti per definire con chiarezza il trasferimento da Udine a Torino. Fabio Grosso, 31 anni, dal 2007 al Lione, sembrerebbe in pole position per ricoprire il ruolo di laterale sinistro, ma per quel posto c'è in ballo anche la candidatura di Andrea Dossena, 27 anni, in forza al Liverpool. A favore del primo, che piace molto a Ferrara per potere ricompattare il gruppo della difesa azzurra composto da Buffon, Cannavaro, Legrottaglie e Chiellini, gioca il prezzo, alcuni milioni di euro, ma la squadra francese sta valutando la possibilità di avere in prestito anche un giocatore da utilizzare come contropartita nell’ambito di altri scambi; il giocatore sarebbe assolutamente d’accordo a tornare nella massima serie italiana, dopo la breve e nemmeno tanto fortunata parentesi all’Inter. Si parla in particolare del regista Almiron, ma l’Olympique potrebbe essere interessata anche all’acquisto di Trezeguet nell’eventualità di una cessione di Benzema al Real Madrid. Tutte voci, poche conferme. Forse qualcosa di più si potrà sapere dall’incontro che giovedì dovrebbe avere il procuratore di Grosso con i dirigenti francesi. Anche Dossena, più giovane di

In difesa resta il ballottaggio tra Grosso e Dossena

Il 24enne difensore del Liverpool Andrea Dossena

quattro anni, trova apprezzamenti a Torino ma il giocatore del Liverpool costa di più (il cartellino di aggirerebbe sui sei milioni di euro) e la società bianconera, che è impegnata su più fronti, deve fare scelte molto oculate sotto il profilo economico, pur mantenendo vivo l’occhio su un giocatore molto più giovane e reduce da una stagione ricca di gol pesanti e buone prestazioni. Negli ambienti legati al mercato europeo ieri si è parlato anche dell’interesse della Juventus verso Marcel Jansen, esterno di 24 attualmente in forza all’Amburgo, ma sembra meno praticabile rispetto alla scelta fra uno dei due azzurri. In ogni caso c’è e potrebbe essere anche il colpo a sorpresa. In ballo, in caso venisse portata avanti la so-

luzione tedesca, anche la cessione di Poulsen all’Amburgo. Per quest’ultimo c'è un interesse anche del Fenerhbace che domani dovrebbe avere un incontro con la dirigenza bianconera per ascoltare le richieste. Sempre aperta anche la strada per Pasqual dalla Fiorentina. Ma nella difficile scelta tra Grosso e Dossena, sorpresa Jansen a parte, c'è anche da definire la posizione di Molinaro e De Ceglie, così come quella di altri giocatori, i genoani Palladino e Criscito. Gasperini sta facendo di tutto per mantenere i due giocatori nella città della Lanterna, soprattutto alla luce dell’ottima stagione disputata, ma Ferrara gradirebbe lavorare da subito con i due giovani per formare un gruppo da affiancare ai “senatori” juventini.

passaggio dello svedese in terra catalana ("Sono andato da Laporta, che è un amico, per sapere se era vero il suo interesse. Ma non era determinato e io non gli ho chiesto Etòo»), ecco invece quella con le “merengues”: «Il bilancio è una cosa seria. Guardi il Milan, aver ceduto Kakà è significativo...». Conclusione: «Se qualcuno vuole Ibra e Maicon conosce il loro prezzo. Per ora dico che restano all’Inter al 50 per cento». SPONDA REAL – Intanto, il desiderio di vestire la maglia del Real Madrid è tale che Zlatan Ibrahimovic sarebbe pronto a ridursi l’ingaggio di tre milioni di euro. Lo scrive il quotidiano sportivo «Marca», che parla di un primo contatto già avvenuto tra Mino Raiola e i dirigenti madrileni. Secondo il quotidiano spagnolo l'attaccante nerazzurro, che aspetterebbe una chiamata da Florentino Perez, sarebbe disposto a far scendere da 12 a 9 milioni di euro il suo compenso stagionale.

Si lavora per Dembelè

Gasperini soddisfatto del mercato di Preziosi GENOVA – Il Genoa cerca ancora qualche elemento per completare il rafforzamento della rosa. L’obiettivo, come ha detto il tecnico Giampiero Gasperini nei giorni scorsi, è di avere al massimo 22-24 giocatori tutti di buon livello. Gasperini ha infatti chiesto le conferme di alcune pedine fon- Dembelè damentali come Palladino, Criscito e Jankovic e salvo sorprese questa settimana il Genoa dovrebbe risolvere a suo favore le rispettive comproprietà. Intanto, l’allenatore avrebbe chiesto al presidente l’attaccante esterno belga Dembelè al Twente, e la questione si dovrebbe risolvere entro il prossimo fine settimana.

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Sport 29

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Pellegrino conferma per il Potenza: il 25% in più del budget previsto

«Spenderemo molto» Rapporto fraterno con Postiglione. Amore viscerale per i rossoblù di ALFONSO PECORARO Rosario Pellegrino è ancora al suo posto. Per il momento senza una carica. Ma è lì, accanto a Giuseppe Postiglione a confermare un rapporto solido e duraturo che va oltre il rettangolo di gioco. Un’amicizia e un’unità di intenti che lo hanno portato non solo a confermare il suo impegno personale per il Potenza, quanto anche a raddoppiarlo. Inutile istigarlo sulle cifre o sulle ambizioni che avrà per un ruolo dirigenziale operativo. Pellegrino è ancora a Potenza. Questa città gli è entrata nel cuore. L’affetto che gli hanno dimostrato i tifosi, chiedendogli di restare a dare il suo contributo, lo ha incastrato ancor di più nel tessuto di una comunità che gli appartiene pur essendo un salernitano doc. Rosario Pellegrino è pronto a rilanciare il suo impegno, forte della grande passione che determina ogni sua singola espressione, ma ancor di più motivato da un risultato sportivo che va cancellato. Una retrocessione amara e che

Siamo aperti al territorio cittadino Pronti a un colloquio e un confronto con chiunque voglia avvicinarsi l’ha costretto anche “all’astinenza sessuale per 10 giorni”, privato dello stimolo e deluso da un fallimento sportivo. La nostra chiacchierata parte proprio da una retrocessione

ROBERTO De Giosa, ventotto anni, e Gerardo Alfano, ventisette, saranno i prossimi due colpi del Potenza che completerebbe in tal senso il reparto di centrocampo, assicurandosi il secondo, metronomo della Cavese, e inizierebbe l’opera di quadratura del cerchio della difesa, con il primo. De Giosa ha giocato nelle ultime due stagioni con la Paganese, prima esclusivamente in Puglia a Fasano (un anno), a Martina (cinque stagioni) e a Manfredonia (quattro). In entrambe le ultime due società ha operato un vero e proprio ciclo con la doppia promozione dalla D alla C1. E’un difensore centrale sinistro ed è un pupillo di Capuano che, stando alle conclusioni che si possono trarre al momento, non ha più intenzio-

C’è voluto un anno per svincolarsi dal passato Ora siamo indipendenti e liberi di fare le nostre scelte

amara, ma è un condensato di sentimenti forti per Potenza e per il Potenza. Pellegrino parla come “uno di voi”. Si riparte da una retrocessione che quanto è stata amara? Tantissimo. Tornare a Potenza e potermi vantare per una salvezza agevole in un campionato così difficile sarebbe stata una gioia immensa per me. Invece, abbiamo fallito il risultato sportivo. Sono stato malissimo. Per dieci giorni non ho fatto sesso, e questo per me è un dato eloquente. Ci abbiamo messo la faccia per raggiungere tutti gli obiettivi, per cercare di recuperare l’immagine della società dopo la sentenza di Potenza-Salernitana, e ci siamo riusciti, abbiamo riacquisito credibilità, ma ci è andata male

per quanto accaduto in campo. A cosa può imputare il risultato sportivo? Abbiamo commesso diversi errori, ci abbiamo messo un anno per svincolarci da certi legami (Pellegrino si riferisce a cattivi consiglieri o a obblighi che il Potenza aveva con società e operatori di mercato ai quali non ha potuto dire di no, ndr), abbiamo pagato con la retrocessione lo scotto del passato, ma adesso siamo liberi e indipendenti di poter fare le nostre scelte. Quanti e quali gli errori da non ripetere? Essersi affidati esclusivamente a giovani che non conoscevano la categoria, compreso gli allenatori, è stato fatale. Chierico prima e poi Gautieri non ci hanno dato quel carico di entusiasmo, qualle grinta e quella cattiveria agonistica di cui aveva bisogno una squadra relegata in fondo alla classifica per tanto tempo. Ma un momento decisivo è coinciso con i troppi cambi di calciatori che non hanno prodotto gli effetti sperati. Un primo passo per ripartire, quindi? Diciamo che abbiamo tratto ispirazione da tutto quello che non siamo riusciti a fare allora. Abbiamo pensato di costruire una squadra forte fin da subito, senza badare a spese. Rispetto a quanto avevamo pensato all’inizio, crediamo che il nostro budget sarà sforato di un 25%, ma ne vale la pena. Ma una squadra così forte va affidata a un allenatore vincente, seguendo un progetto. Con un’adeguata programmazione ti costa sicuramente di meno di quando devi rincorrere e riparare i danni strada facendo. E il Potenza ha iniziato dall’allenatore. Capuano è l’uomo giusto, un passionale. E Potenza ha bisogno di passione. Va mantenuto a freno, ma è un aziendalista, un uomo intelligente ed è preparatissimo. Mangia pane e

Adoro i nostri tifosi Screzi con una decina di persone, gli altri mi hanno emozionato chiedendomi di restare qui

pallone da tantissimo tempo. Io lo conosco dai tempi del Poseidon Salerno e l’ho sempre seguito anche con curiosità. Ed infine fa giocare al calcio le sue squadre. Credo che in questa stagione avremo i risultati e anche il bel calcio. Gli manca una vittoria tra i professionisti e noi vogliamo aiutarlo a centrarla con il Potenza. Servirà, però, anche l’appoggio della città. Indubbiamente è così. Sapete benissimo che io sono uno che le cose le dice in faccia, ma quando il messaggio che si vuole lanciare è giunto a destinazione è inutile intestardirsi. Per noi è un dovere fare un passo indietro, perchè è fondamentale che ci stiano tutti vicini. Ora è giunto il momento di riaprirsi alla città, aprendo un colloquio e un confronto con chiunque voglia avvicinarsi al Potenza. Ed anche da questo punto di vista, ripeto quanto Postiglione ha detto una settimana fa: siamo aperti e disponibili anche ad assegnare cariche importanti a chi voglia fare calcio: Serve la passione per il Potenza. D’altronde si sa che a livello imprenditoriale nel mondo del pallone non c’è ritorno economico. E allora lei che ci fa qui? Sono uno di voi. Sono stato letteralmente stregato da questa città e dall’affetto della gente. Mi ha emozionato, appena terminata l’ultima partita, l’affetto della gente che mi chiedeva di restare. Ho deciso di dare il mio personale contributo e di riconfermarlo quest’anno. Sono qui per amore del Potenza e di Potenza. Ma sono qui anche perchè voglio vincere e cancellare l’amarissima retrocessione. Se dovessimo cominciare dalla Seconda Divisione, non c’è problema, perchè quel campionato vorremo stravincerlo, ma se dovessimo essere ripescati, state tranquilli, che saremo in grado di lottare per i primi posti dall’inizio alla fine.

Saranno i prossimi due colpi di Postiglione. Catania vicino al sì

Stretta finale per De Giosa e Alfano ne di aspettare il camerunense Ghomsy per quel lato della sua difesa. Un’intesa di massima è stata già raggiunta con l’atleta barese che potrebbe essere in città già nella giornata odierna o, quantomeno, essere rappresentato dal suo procuratore per confermare quanto le parti si sono già dette giorni addietro. Capuano, dopo tutto, ha fatto intendere di volere almeno due difensori su tre di sua conoscenza per essere agevolato nel lavoro di preparazione. Mancherebbe allo stato at-

tuale un centrale, e magari la mancata promozione della Pro Patria in B potrebbe riaprire le porte per Morello, ma per questo il tecnico non ha manifestato grossa fretta. Anche Rinaldi della Juve Stabia resta un nome praticabile, alla pari di Pecorari dell’Avellino che, però, ha grandi richieste anche in Serie B, e di Zini della Reggiana. per quanto concerne, invece, Lolaico, sembra esserci stato un riavvicinamento dopo la chiacchierata dei giorni scorsi con la società, ma

l’atleta ha l’obbligo prima di parlare con la sua società di appartenenza (il Rimini) e poi di prendere una decisione. Ma questo, non prima del termine delle Universiadi a belgrado, dove il potentino veste la maglia della Nazionale italiana con Cuomo. Resta da completare il pacchetto arretrato con il portiere: Postiglione ha puntato su Frezzolini, ma quello più vicino sembra essere proprio Russo del Melfi. A proposito di Melfi: De Angelis non vestirà il ros-

L’anno scorso, però, nonostante tanta passione e passionalità, con i tifosi c’è stato un rapporto di amore-odio. Parto da una premessa: io a Potenza sono stato accolto in un modo spettacolare. Io i tifosi del Potenza li adoro, perchè sanno che cosa ci metto. E’ vero ho avuto qualche screzio, ma non con la tifoseria del Potenza, con una decina di persone che hanno contestato pregiudizialmente. Anzi, peggio, qualcuno in trasferta ha istigato il pubblico avverso contro me e Postiglione, alimentando odio gratuito e aggiuntivo rispetto anche alla semplice rivalità che abbiamo trovato su tutti i campi. E questo non lo posso tollerare, perchè i panni sporchi, se ce ne sono, vanno lavati in casa. Chi paga il biglietto ha tutto il diritto di contastare, magari posso non condividere i fischi o la volgarità di quando si entra nel personale. Cancello tutto però quando ricordo l’affetto con il quale a retrocessione avvenuta mi è stato chiesto di restare. Ho risposto con qualche gesto solo verso pochissime persone. Ripeto, non è la tifoseria del Potenza. Il 99,9% sono certo che mi vuole bene, ed è pienamente contraccambiato. Questa gente sa che cosa Pellegrino può ancora dare a questa piazza. Ossia? Passione, e quella non servono parole ulteriori per dimostrarla; immagine, perchè sto cercando di far riamare il Potenza anche nelle alte sfere del calcio che conta; amicizia, che è quella che mi è stata offerta e che ho ricambiato senza condizioni. L’obiettivo finale, quindi? Postiglione ha detto vincere, vincere, vincere. La dimostrazione la stiamo dando con i fatti concreti e con l’allestimento di una squadra che può togliersi tante soddisfazioni e far gioire ancora chi vuole davvero bene al Potenza. sport@luedi.it

soblù, mentre è sempre l’ex cosentino Catania l’elemento che Capuano attende con ansia prima di sferrare il colpo giusto per il ruolo di centravanti (salgono le quotazioni di Franciel del Gela, specie dopo la mancata promozione in Prima Divisione della squadra siciliana). Per quanto concerne Alfano, Capuano si è detto sicuro: “Sarà un nostro giocatore. Garantisco io”. E’ il motorino di centrocampo che serve ai rossoblù per completare il pacchetto mediano del campo, già ricco di Vanacore, Berardi e Frezza. Alfano starebbe aspettando la telefonata giusta per chiudere l’intesa col Potenza. Nel frattempo sta rimandando al mittente tutte le ottime offerte di categoria che ha ricevuto. a.pecoraro@luedi.it

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30 Sport


Conferenza stampa di Navazio e Maglione, che si vedranno in mattinata

Alle 17: l’ora della verità Il Melfi al punto di non ritorno: si decide se continuare a far calcio Dopo le promozioni

La nuova Serie B CON LA VITTORIA del Padova sulla Pro Patria e del Crotone sul Benevento nelle gare di ritorno delle finali play-off di Prima Divisione si completa il quadro delle 22 squadre che parteciperanno alla serie B 2009/2010. Questo l’elenco dei club che saranno impegnati nel campionato cadetto per la prossima stagione: Albinoleffe, Ancona, Ascoli, Brescia, Cesena, Cittadella, Crotone, Empoli, Frosinone, Gallipoli, Grosseto, Lecce, Mantova, Modena, Padova, Piacenza, Reggina, Salernitana, Sassuolo, Torino, Triestina, Vicenza.

Dopo i play off

Organici della Lega Pro CON LE FINALI dei play off, questi gli organici dei prossimi campionati di 1/a e 2/a Divisione della prossima Lega Pro, edizione 2009/2010. La suddivisione dei gironi è puramente teorica. - 1/A DIVISIONE - GIRONE A: Como, Cremonese, Lecco, Lumezzane, Monza, Novara, Pergocrema, Pisa, Portogruaro, Pro Patria, Ravenna, Reggiana, Rimini, Spal, Treviso, Varese, Venezia, Verona. - GIRONE B: Arezzo, Avellino, Benevento, Cavese, Cosenza, Figline, Foggia, Foligno, Giulianova, Paganese, Perugia, Pescara, Pescina, Real Marcianise, Sorrento, Taranto, Ternana, Virtus Lanciano. - 2/A DIVISIONE - GIRONE A: Alessandria, Alghero, Alto Adige, Biellese, Canavese, Carpenedolo, Ivrea, Legnano, Mezzocorona, Olbia, Pavia, Pro Belvedere Vercelli, Pro Sesto, Pro Vercelli, Rodengo Saiano, Sacilese, Sambonifacese, Villacidrese. - GIRONE B: Bassano, Bellaria, Carrarese, Celano, Cisco Roma, Colligiana, Crociati Noceto, Giacomense, Gubbio, Itala San Marco, Pistoiese, Prato, Sambenedettese, San Marino, Sangiovannese, Sangiustese, Sporting Lucchese, Viareggio. - GIRONE C: Andria, Aversa Normanna, Barletta, Brindisi, Cassino, Catanzaro, Gela, Igea Virtus, Juve Stabia, Manfredonia, Melfi, Monopoli, Noicattaro, Potenza, Pro Vasto, Scafatese, Siracusa, Vibonese.

Toscana

Torricelli al Figline NON C'È ANCORA l'ufficialità ma gli affari sembrano ormai prossimi alla felice conclusione. Leonardo Semplici virtualmente è già il nuovo tecnico dell'Arezzo così come Moreno Torricelli è un passo dal diventare il nuovo allenatore della società di Dino Farruggio. Nelle prossime ore saranno ufficializzate le due cariche. Semplici in cinque anni che allena ha vinto ben quattro campionati e conquistato un secondo posto ( due anni fa nel CND alle spalle del Viareggio) Torricelli è retrocesso poche settimane fa in seconda divisione con la Pistoiese ma la sua in terra arancione è stata un'esperienza comunque molto positiva.

OGGI È LA giornata decisiva per il Melfi calcio. Alle ore 17, nella sala Giunta del Comune, tutte le carte verranno svelate e si capirà finalmente se il club gialloverde potrà iscriversi al prossimo campionato di Seconda Divisione. Già in mattinata, però, il sindaco Navazio incontrerà il presidente dimissionario, Peppino Maglione e gli presenterà tutto ciò che ha racimolato in questi venti giorni di lavoro. Solamente in quel preciso istante si capirà il futuro destino del Melfi, legato inevitabilmente a ciò che deciderà di fare Maglione. Infatti nonostante gli sforzi compiuti e i soldi recuperati, toccherà ancora una volta all'ex presidente valutare insieme al suo gruppo, se vi siano le condizioni per mandare avanti il discorso calcistico della città federiciana. Non sono stati infatti trovati possibili acquirenti o comunque imprenditori disposti ad investire nel calcio. Nell'incontro a due Maglione valuterà il da farsi, cercando anche di stipulare con Navazio un accordo che possa avere delle basi solide anche per gli anni venturi, in modo da

evitare che ogni estate vi sia una situazione simile a quella attuale. Vi è sempre il rischio che le condizioni proposte a Maglione, non siano ritenute sufficienti per ritornare in sella e proseguire il discorso interrotto un mese fa. Un rischio tangibile dovuto anche al fatto che il campionato professionistico resta sovradimensionato per una realtà come Melfi, piccola e priva di grandi imprenditori disposti a fare sacrifici. La soluzione auspicata è quella della compartecipazione collettiva, l'unica via percorribile affinché lo sforzo economico non ricada su di un unico soggetto e sia condiviso da più parti. Gli stessi tifosi sembrano aver compreso questo messaggio e si stanno adoperando per sottoscrivere il maggior numero di abbonamenti, allo scopo di lanciare un messaggio di amore e fedeltà ai colori sociali. Un'opera che dovrà seguire anche nei prossimi giorni specie se questo pomeriggio verranno lanciati segnali positivi sul futuro del Melfi. Emilio Fidanzio

Maglione oggi svelerà quale sarà il futuro del Melfi

Finale Play off 1-1 a Gela ed è promozione in Prima

Il Pescina nella storia GELA PESCINA

1 1

GELA (4-4-1-1): Cecere 6.5; Nigro 6, D’Aiello 5.5, Fernandez 6, Ambrosecchia 5.5 (1' st Russo 6); Gaeta 5.5 (38' st Esposito P. sv), Marinucci Palermo 5.5, Iannini 5.5 (10' st Schiavon 6), Unniemi 5.5; Alessandrì 5.5; Franciel 6.5. In panchina: Ferla, G. Esposito, Galuppi, Staffolani. Allenatore: Cosco 6. PESCINA VALLE DEL GIOVENCO (4-1-41): Bifulco 6.5; Piva 6, Blanchard 6.5, Petitto 6, Locatelli 6.5; Giordano 6.5 (20' st Pietrobattista 6); Silvestri 6, De Angelis 6.5, Cruciani 6.5, Rosamilia 6.5; Bettini 7.5. In panchina: Merletti, Miale, Pomponi, Censori, Laboragine, Berra. Allenatore: Perrone 6. ARBITRO: Doveri di Roma 6. RETI: 30' pt Bettini, 14' st Franciel (rig). NOTE: spettatori 5 mila circa. Ammoniti: D’Aiello, Russo, Nigro, Galuppi, Giordano, De Angelis, Bettini, Petitto. Angoli: 5-2. Recuperi: pt 1'; st 6' GELA. Una meritatissima impresa: la promozione in Prima divisione ottenuta sul campo del Gela, in un clima infuocato, con-

La festa del Pescina a Gela

tro l'unica squadra che é riuscita ad opporre una piccola resistenza in campionato alla battistrada Cosenza. Piangono i calciatori del Gela a fine partita, esultano davanti ai cinquanta sostenitori arrivati dall'Abruzzo De Angelis e compagni. Ai bianco verdi bastava un pareggio ed è puntualmente arri-

vato. Hanno mostrato maggiore freschezza atletica, padronanza tattica e serenità. Doti che sono clamorosamente mancate al Gela, arrivato ai play off sfasato. Primo tempo a ritmi bassi, e non solo per il gran caldo. Nel Gela l'unico a salvarsi è proprio l'attaccante brasiliano nonostante la scarsa assistenza di Alessandrì. Lotta come un leone, seppur braccato da Blanchard e Petitto. Dopo 15 minuti Franciel si gira e prova a beffare Bifulco. Non succede più nulla. Per rivedere il Gela in attacco occorre attendere il 32' quando ancora Franciel impegna Bifulco in un super intervento. Il Pescina mette fuori il naso dalla propria area al 33' e fa malissimo. D'Aiello e Fernandenz tentennano su un pallone innocuo, Bettini si inserisce e beffa Cecere. Al 34' ci prova Alesssandrì senza fortuna, poi però il Pescina colpisce una clamorosa traversa con Cecere immobile. Nella ripresa entra Russo per Ambrosecchia. C'è più ardore. La svolta arriva al 15', quando sulla punizione di Franciel Bettini in barriera tocca con una mano. Calcio di rigore che il brasiliano trasforma per riaccendere il tifo di casa. Il Gela prova a stringere d'assedio l'area abruzzese, ma la retroguardia del Pescina è solidissima e la mediana fa un filtro straordinario. Fabrizio Parisi

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Sport 31

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

La rete di Calil vale la promozione per i pitagorici davanti a 15 mila tifosi sanniti

Il Crotone vola in B Come due anni fa col Potenza, Benevento beffato in casa BENEVENTO CROTONE

0 1

BENEVENTO (4-4-2): Gori 6; Ferraro 5.5, Landaida 5.5, Ignoffo 6, Cattaneo 5 (42' st Colombini sv); Statella 5, Cinelli 5.5 (20' st Carcione 5), Cejas 5, Ciarcià 6; Castaldo 6, Bueno 5.5 (15' st Evacuo 6). A disp.: Mondini, Aquilanti, Imbriani, Agyriba. All.: Soda 5 CROTONE (4-2-3-1): Farelli 7; Galeoto 6, Diniz 6.5, Pedotti 6.5, Morleo 6.5; Galardo 7, Carcuro 6.5; Calil 7.5 (44' st Figliomeni sv), Aurelio 6.5 (11' st Scognamiglio 6), Basso 6.5; Russo 6. A disp.: Senatore, Orosz, Paponetti, Quondamatteo, Triarico. All.: Moriero 7 ARBITRO: Gallione di Alessandria 6.5 MARCATORE: 31’ pt Calil. NOTE: giornata nuvolosa con pioggia durante i minuti finali, campo in ottime condizioni. Spettatori 15000 di cui circa 400 provenienti da Crotone. Ammoniti: Cinelli, Landaida, Evacuo, Galeoto, Morleo e Carcuro. Angoli: 94 per il Benevento. Recupero: pt 3’; st 5’. di DANIELE SAUCHELLI BENEVENTO – Trionfa il cuore. Il Crotone torna in cadetteria, sbancando un “Santa Colomba” troppo presto vestito a festa. Gli uomini di Checco Moriero centrano l'impresa, la ciliegina sulla torta di una stagione dai mille risvolti. Un trionfo tutt’altro che annunciato, forse il più bello delle promozioni ottenute dalla terza serie. La vittoria del gruppo sembra la classica affermazione di facciata, ma nella sostanza calza a pennello per quello che la compagine calabrese ha dimostrato non solo ieri a Benevento, ma durante tutta la stagione. Un'alternanza di situazioni, alti e bassi spesso non dipendenti nemmeno dalla squadra ma da una società ballerina, premiata poi per le scelte, all'apparenza cervellotiche, ma alla resa dei conti redditizie. E la storia della partita va di pari passo con il percorso stagionale dei pitagorici. Primo tempo di grande spessore, avversari messi subito alle strette e ripresa passata ininterrottamente a soffrire. Una sofferenza poi tramutata in gioia, la corsa sotto la curva nord e i cori dei tifosi calabresi unica colonna sonora di un “Santa Colomba” ammutolito. Perchè giocare davanti a quasi ventimila spettatori e non pagare il peso dei fischi è cosa non da tutti. Il Crotone ha dimostrato di avere gli attributi e li ha messi in mostra durante la gara più importante della stagione. Moriero ha vinto la sfida a distanza con Soda, apparso confuso soprattutto nell'impostazione della linea difensiva. Quattro marcatori per tenere a bada gli indemoniati trequartisti rossoblù, che hanno imperversato soprattutto nel primo tempo. Mai nessun punto di riferimento alla difesa e gol della B che nasce proprio da un taglio al bacio di Calil, vero protagonista di tutta la fase post season. Il Benevento parte bene, ma la prima palla gol è di marca crotonese: Calil si accentra e conclude dalla distanza, la palla viene leggermente deviata e termina in calcio d'angolo. I sanniti rispondono al 20' con Bueno

Il colpo di testa di Caetano Calil si insacca in rete per l’1-0 che si rivelerà decisivo Sotto: il brasiliano esulta a fine gara lanciando la propria maglia ai tifosi

Festa rossoblù, ma con l’addio di Moriero DOPO DUE campionati in Prima Divisione nella Lega Pro, il Crotone centra l’obiettivo del ritorno in B, a Benevento, e nella città calabrese esplode la festa. Caroselli d’auto, clacson a tutto spiano, colori rossoblù in bella vista e anche un bagno nella fontana «tricolore»: così la città ha salutato la vittoria al termine della gara di ritorno dei playoff che la scorsa settimana si era conclusa a reti inviolate. Un successo, quello conquistato in Campania, che consente alla squadra crotonese di archiviare l’amarezza per la mancata promozione al termine del campionato dello scorso anno quando nella semifinale dei playoff giunse l’eliminazione da parte del Taranto. Quest’anno il Crotone ha battuto prima l’Arezzo e poi ha pa-

reggiato all’andata sul proprio rettangolo di gioco con il Benevento. Adesso, la vittoria esterna contro la squadra della città campana (che sognava la prima promozione in B della sua storia), con una rete del brasiliano Caetano Calil. Ma sulla festa del Crotone c'è un’ombra: il tecnico Francesco Moriero è infatti in partenza verso Frosinone, avendo firmato per due anni con il club ciociaro. Moriero è il secondo ex calciatore della Roma che ottiene quest’anno, da allenatore, la promozione in serie B: il primo era stato, sempre nel girone B di Prima Divisione, il 'Principè Giuseppe Giannini che ha guidato il Gallipoli ed ora, come Moriero, lascia il club con cui è stato promosso.

LEGA PRO: PADOVA IN B, COMO E GIULIANOVA IN PRIMA Pro Patria-Padova 1-2

che su cross dalla sinistra dell'ex Ciarcià arriva leggermente in ritardo all'impatto con la sfera. Un minuto dopo, rapido scambio sull'asse Castaldo – Statella con tiro cross dell'attaccante giallorosso che scheggia il palo alla destra di Farelli, prima di tornare in campo. Ancora Benevento al 26' con Bueno, ma dopo aver ubriacato con una finta il diretto marcatore, l'argentino conclude debole verso Farelli. Crotone pericoloso al 27' con Calil, che brucia Ferraro sul taglio ma viene anticipato dal doppio intervento di Landaida e Gori. E' il preludio al gol promozione. Galardo taglia l'area con un cross dalla tre quarti, Calil brucia Cattaneo e di testa batte Gori. Sull'impianto di gioco sannita cala il gelo, il Crotone è virtualmente in B. Ma la rete va difesa e i rossoblù lo fanno in maniera molto ordinata, almeno fino al riposo. Il tempo si chiude con un paio di affondi giallorossi

firmati Cejas, che prova a scardinare la difesa ospite con un paio di traversoni liftati. Nella ripresa il Benevento appare più convinto. Già dal primo minuto con Bueno, che vede ribattuta in corner una conclusione che avrebbe potuto avere migliori fortune. Il Benevento affonda, ma lo fa solo con lanci lunghi dalle retrovie. Entra Evacuo che prova a dare nuova linfa all'attacco, ma la manovra del Benevento è confusionaria. Molti i calci d'angolo collezionati, con relative furibonde mischie in area. In avanti Russo non riesce a tenere palla e il baricentro rossoblù arretra parecchio. Sull'unica conclusione verso la porta avversaria, Farelli mette la firma sulla promozione, deviando in corner una fucilata dai venti metri di Ciarcià. Il triplice fischio dell'arbitro è liberatorio, il Crotone torna in serie B. E lo fa con pieno merito.

PRO PATRIA (4-2-3-1): Giambruno 6; Music 5.5, Pisani 5.5, Urbano 6, Barjie 6 (38' st Melara sv); Dalla Bona 6, Cristiano 6 (22' st Zappacosta 6); Do Prado 5, Correa 5.5 (34' st Mosciaro sv), Toledo 6; Fofana 6. In panchina: Anania, Polverini, Morello, Migliorini. Allenatore: Lerda 6. PADOVA (4-3-1-2): Cano 6.5; Petrassi 6, Cesar 6, Faisca 6.5, Di Venanzio 5; Bovo 6.5, Patrascu 7, Pederzoli 7 (24' st Rabito 6); Baccolo 7 (42' pt Falsini 6.5); Di Nardo 8 (41' st Gentile sv), Varricchio 6. In panchina: Facchin, Bianchi, Baù, Filippini. Allenatore: Sabatini 6.5. ARBITRO: Nasca di Bari 6.5. RETI: 34' e 38' st Di Nardo, 42' st Urbano. NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 4.500 circa. Espulso Di Venanzio al 40' pt per somma di ammonizioni. Ammoniti: Petrassi, Cristiano, Do Prado, Correa, Urbano, Di Nardo, Varricchio e Rabito. Angoli: 7-3. Recuperi: pt 1'; st 4'.

Alessandria-Como 0-2 ALESSANDRIA (4-4-2): Servili 6; D’Aniello 5.5, Cozza 3, Cammaroto 6, Schettino 6; Buelli 5, Briano 6, Mateos Aparicio 5.5, Buglio 6 (5' st Ciancio 3); Pelatti 6 (13' st Rosso 6), Artico 6. In panchina: Cicutti, Zappella, Longhi, Damonte, Rodriguez. Allenatore: Foschi 5.5. COMO (4-4-2): Malatesta 6.5; Maggioni 6.5, Brioschi 6.5, Goretti 6.5, Franco 6.5; Balleri 6.5 (1' st Minetti 6), Brevi O. 7, Salvi 6.5, Kalambay 7 (43' st Adobati 6.5); Guazzo 7 (21' st Fofana 6.5), Facchetti 7. In

panchina: Tornaghi, Adobati, Rudi, Taormina, Sehic. Allenatore: Di Chiara 6.5. ARBITRO: Giancola di Vasto 6. RETI: 42' st Kalambay, 46' st Fofana. NOTE: giornata di sole, terreno di gioco in buone condizioni. Oltre cinquemila gli spettatori. Allontanato Di Chiara (allenatore Como) al 30' st per comportamento non regolamentare. Espulsi Cozza al 4' pt per fallo di reazione, Ciancio al 30' st per aver colpito l'allenatore della squadra avversaria con una pallonata e Goretti al 38' st per fallo di reazione. Ammoniti: Balleri, Schettino, Pelatti, Salvi e Malatesta. Angoli: 2-1. Recuperi: pt 2'; st 5'.

Giulianova-Prato 0-1 GIULIANOVA (4-3-3): Mancini 6.5; Ogliari 7.5, Garaffoni 7, Vinetot 7, Sosi 6.5; Pucello 8, Croce 6.5 (45' st Testoni 6), Lisi 7.5; D’Antoni G. 6, Improta 6 (30' st Ciminà 6.5), Improta U. 7. In panchina: De Simone, D’Urso, Panetta, Iachini, Victorin. Allenatore: Bitetto 7.5. PRATO (4-3-3): Layeni 7; Salvi 6 (13' st Guarisa 6), Panizzolo 5.5, Padella 6, De Agostini 6; Acciai 6, Silva Reis 6 (34' pt Piantoni 7), Cecchi 6; Ferrario 6, Ouchene 6, Basilico sv (17' pt Vieri 7). In panchina: Grilli, Corvesi, Silvestri, Narducci. Allenatore: Orrico 6.5. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6. RETE: 48' st Piantoni. NOTE: oltre 3.700 spettatori. Cielo coperto e leggera pioggia, campo in buone condizioni. Espulsi al 5'sts D’Antoni per doppia ammonizione e al 12' sts Cecchi per gioco pericoloso. Ammoniti: Pucello, Mancini, Acciai, Salvi e Padella. Angoli: 14-3. Recuperi: pt 1'; st 4'.

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32 Sport


D Intanto è caccia aperta a due centrocampisti. Giusto presenta Genchi e Bartoli

Carrera: «Matera fa sul serio» Il nuovo direttore tecnico: «Stage di giovani con due o tre elementi ok» Caccia al centrocampista. Il modello a cui il Matera s’ispira è un giocatore alla Pirlo. Uno che possa far partire l’azione, il cosiddetto metronomo del centrocampo. I nomi che circolano sono i soliti, ma sembrano poco solidi per il tipo di squadra che il Matera ha messo in piedi in difesa e in attacco, reparti ormai già completati. Uno staff tecnico e dirigenziale che si è allargato con nuove figure quello del Matera. Infatti, il ruolo del vecchio direttore sportivo (ora direttore tecnico) è stato affidato a Luigi Carrera. Persona di grande esperienza e con contatti importanti nel ramo di squadre professionistiche. «Sono orgoglioso e onorato di fare parte della famiglia. Perchè di tale si tratta. C’è grande armonia tra noi e questo è molto importante. Qua c’è organizzazione e voglia di carature superiori alla D. Sono felice-afferma Carrera- di dare il mio contributo al progetto del Matera. Chi è Gino Carrera? Ho lavorato con De Poli a lungo, sono stato al Cittadella assieme a Bresolin e quando andò via lui ho fatto lo stesso. Inoltre,

Genchi e Bartoli assieme alla dirigenza del Matera, a destra Gino Carrera

essendo di Ginosa ma residente a Laterza conosco bene questa realtà. Ho cominciato proprio qua come arbitro, poi dirigente e infine varie esperienze nel nord-Italia». L’altro giorno stage di giovani organizzato per trovare dei nuovi under. C’è stato qualcosa di buono? «Senza dubbio sì. Devo ammettere-afferma Carrera- che tutti e sei i tecnici hanno concordato

sugli stessi elementi. Due e forse tre potrebbero interessare al Matera e nei prossimi giorni con il tecnico Pino Giusto vedremo come muoverci per questi ragazzi. Noi stiamo valutando anche i giocatori già in organico l’anno scorso. Servivano dei giocatori di prima fascia e credo che qualcosa del genere è emerso nello stage, ma è chiaro che fare nomi non serve in

questo momento». Il Matera cerca degli esterni di centrocampo, ma in un campionato dove gli under buoni faranno la differenza potrebbe scapparci anche qualche clamorosa riconferma e il pensiero va ad Acampora o Naglieri. Forse più il primo, perchè gli 89 da impiegare non sono più due ma uno. «Serve qualche 91 importante e in questa direzione-conclude

La querelle con l’amministrazione frena la società

Francavilla, c’è ansia FRANCAVILLA – Sembrava in dirittura di arrivo, invece ancora tutto è in alto mare. La società della F.C. Francavilla, ancora non ha risolto la questione con l’amministrazione comunale, e per farlo ormai ci sono pochissimi giorni, visto che il tempo ormai stringe inesorabilmente. Nella riunione dell’altra sera, con l’amministrazione comunale, i dirigenti presenti hanno esposto le loro esigenze. Tra dirigenti presenti c’era anche il direttore sportivo Nicolino Nicolao, e con lui abbiamo parlato un po’ di tutta la vicenda: «Alla riunione – dice il ds Nicolao - ho visto una collaborazione da parte degli amministratori comunali, che hanno riconosciuto l’importanza della F.C. Francavilla. Ho spiegato al sindaco e agli amministratori presenti, che è arrivato il momento di chiudere definitivamente questa questione, per evitare che ogni anno

se ne discuta. E poi – prosegue Nicolao – ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, cercando di mantenere fede alle promesse, come del resto abbiamo fatto noi in questi anni». Con carte alla mano, si è cercato di spiegare all’amministrazione le ragioni della società, nel pretendere la somma dovuta, cercando di chiudere definitivamente l’argomento, visto che ormai il tempo per programmare la prossima stagione va man mano diminuendo. «Personalmente – prosegue il direttore sportivo rossoblu – ho visto un apertura da parte degli amministratori, verso la società, cercando di assumersi degli impegni, per risolvere in breve tempo la questione. Io mi auguro, che lo facciano in tempi brevi, ora aspettiamo una loro comunicazione, che dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni, con la speranza che si possa mettere la parola

fine al caso». Quindi, la speranza di un accordo tra le parti c’è, bisogna aspettare soltanto questa comunicazione, dopo che gli amministratori con carte alla mano diano un parere alla vicenda. «La speranza – continua il ds - è quella di avere al più presto la riconoscenza di quello che ci spetta, anche perché come ho spiegato nella riunione, noi abbiamo delle scadenze imminenti. Una volta risolto tutto, dobbiamo riunirci in società, cercando di far rientrare nel gruppo Franco Cupparo, e i due vice presidenti, Mele e Abitante. Dopo di che, bisogna ripartire con l’aspetto tecnico, cercando di allestire una squadra competitiva per la stagione 2009/10». La speranza quindi, è quella di una risoluzione imminente del caso. Se poi non si dovesse riuscire a risolvere la questione ecco l’idea di Nicolao: «Se non ci sono le condizio-

ni – dice - da parte dell’amministrazione, a risolvere al questione e ad affrontare queste spese, che lo dica subito parlando chiaro, così noi non perdiamo altro tempo. Anche perché, non è detto che bisogna fare per forza calcio a Francavilla, ci sono tante altre realtà che possono ospitare questo tipo di competizioni, e chi ha il desiderio di continuare in questa avventura può farlo altrove. Ma la speranza – conclude Nicolao – e che a breve tutto venga risolto, altrimenti mettiamo fine alla parola serie D». Insomma, adesso tutto è nelle mani dell’amministrazione comunale, che se non dovesse trovare una soluzione, vedrebbe un intero territorio privato di una competizione che tanto ha dato in questi anni, sia sotto l’aspetto sociale ma soprattutto economico. Staremo a vedere. Claudio Sole sport@luedi.it

Carrera- ci stiamo impegnando». Per ora c’è ancora a tenere banco l’ingaggio di Bartoli e Genchi, giocatori non del girone H ma di categoria anche superiore e il tecnico del Matera, Pino Giusto ha parlato delle loro caratteristiche. «Conosco bene-ha affermato Giusto- entrambi i giocatori; Bartoli è un ottimo difensore centrale mentre Genchi sarà la spalla di Diego Albano in attacco. Mi faciliteranno sicuramente il lavoro tattico. Genchi è un mancino naturale, a Chieti batteva le punizioni ed era il rigorista. Nasce come seconda punta ma con me ha giocato anche da prima punta essendo bravo a proteggere palla e far salire la squadra. Aveva richieste importanti da squadre di Lega Pro e di Serie D come ad esempio il Campobasso che negli ultimi giorni ha fatto davvero di tutto per ingaggiarlo ma lui voleva fortemente Matera. Sia Bartoli che Genchi sono di Bari, proprio come me, quindi li ho pressati a dovere. Il resto l'ha fatto la società in cui confidavo per il loro acquisto». Renato Carpentieri

La Nocerina trova il Vico Equense

Cavallaro firma la finale play off SAPRI NOCERINA

3 2

SAPRI Maltese, Ruffolo, Giudice, Toscano, Piccirillo, Di Sole, Ferraro (Ferrara al 21´st), Gallinaro, Borrelli (Pirozzi al 1´st), Nigro, Pignatta. All: Pensabene. NOCERINA Terracciano, Iossa (Cordua al 1´st), Apicella, De Pascale, Serrapica, Giraldi, Palumbo, Babatunde, Giordano, Cavallaro, Tiscione (Riolo al 1´st). All: Pastore. ARBITRO: Pairetto di Nichelino RETI: 15’pt Nigro, 19’pt Toscano, 32’pt Piccirillo, 37’pt Palumbo. L’AVVIO è della Nocerina, che al 5’ ci prova con Palumbo, direttamente su calcio di punizione, ma la traiettoria del pallone finisce alta. Il Sapri, però, parte alla grande e al quarto d’ora va in vantaggio con Nigro che, sugli sviluppi di una punizione dal limite, mette dentro l’1-0 dei biancazzurri che mette sotto

la Nocerina. Terracciano è battuto, ma il portiere resta immobile al 19’ su un calcio di punizione di Toscano dal limite che segna il 2-0 in favore dei padroni di casa. La Nocerina sbanda pericolosamente, non riesce a trovare l’equilibrio e il Sapri affonda i colpi, segnano anche il terzo gol con Piccirillo, che mette in rete dopo una respinta corta di Terracciano su tiro di Pignatta. La Nocerina riesce però a trovare una reazione d’orgoglio, accorciando le distanze al 37’, con Babatunde che consente a Palumbo di mettere in rete da pochi passi il gol del 3-1. Forcing della Nocerina, con Riolo che al 6´ mette di poco a lato. Palumbo, poi, si fa respingere tre volte la palla sulla linea. La Nocerina poi accorcia le distanze, gran gol di controbalzo di Cavallaro al 17´ da fuori area. E´ il gol che consente alla Nocerina di qualificarsi. Finisce 32, con la Nocerina che accede alla finale play off e incontrerà il Vico Equense forse ad Avellino.

Oggi al via il II memorial “Lapolla” MATERA- Parte oggi il secondo memorial “Leonardo Lapolla”. La kermesse si svolgerà dal 22 al 28 giugno presso lo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” di Matera con ingresso gratuito. Dieci le squadre partecipanti: Ultras Alta Qualità Mt; Lapolla senior, Lapolla Junior, Fc Matera, Forza Matera, Questura di Matera, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Ospedale Madonna delle Grazie; Trasporti Pubblici Lucani. La prima incontra l'ottava, la seconda la settima, la terza la sesta e quarta contro quinta. Le semifinali saranno disputate il 27 giugno, le finali terzo e quarto e prima e seconda sono in programma per il 28 giugno. vi.bo.

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Sport 33

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Terza Categoria Loparco: «Confermato staff tecnico e dirigenziale»

Lavello, primo gradino ok La giovane società ha centrato la promozione al primo colpo LAVELLO - L'Unione Sportiva Dilettantistica Lavello vincendo il proprio girone di terza categoria approda per il prossimo anno calcistico in seconda categoria. Naturalmente con molta umiltà e con i piedi ben saldi per terra si pensa al futuro senza tanti stravolgimenti. Difatti il presidente del sodalizio sportivo Alberto Loparco preannuncia. “Viene confermato il gruppo dirigenziale, così come lo staff tecnico anche se Gaetano Pallottino dismetterà i panni di giocatore-capitano e vestirà il ruolo di preparatore atletico della squadra. Per il prossimo campionato cercheremo di fare del nostro meglio senza annunciare tanti proclami. Ovviamente è alla nostra portata la possibilità di potenziare l'organico del team con giocatori di un certo valore ed esperienza. E' inutile ribadirlo che i giocatori in rosa saranno soltanto locali perché preferiamo far giocare atleti soltanto di Lavello. Naturalmente i nostri obiettivi prioritari non vanno trascurati come ad esempio la valorizzazione dei giovani per mettere in evidenza giocatori e dare loro la possibilità di ambire a palcoscenici più prestigiosi. E nelle nostre intenzioni rientra anche il fatto di organizzare un under 18 per raggruppare elementi tali da costituire un serbatoio-vivaio fondamentale per ogni società calcistica”. E tra luci ed ombre e tra pregi e difetti di un campionato appena trascorso il presidente Loparco aggiunge. “Io devo ringraziare innanzitutto gli amici dirigenti che hanno collaborato e poi lo staff tecnico che hanno avuto un comportamento fattivo e prezioso. Per il parco giocatori alcuni hanno assunto un comportamento affidabile mentre altri per la loro inesperienza si sono rapportati a volte con intemperanze ed esuberanze di trop-

po. Ma il prossimo anno certamente correggeremo certe piccole incomprensioni”. L'USD Lavello vuole essere anche un punto di riferimento calcistico per la cittadina lavellese che con 14.000 abitanti non può perdere un simbolo calcistico che la rappresenti e la passione e la gloria pallonare lavellesi meritano questo ed altro. Per cui adesso si è iniziato da capo a seminare un substrato calcistico che riesca a coinvolgere una comunità e a farla ritornare allo stadio per supportare ed esaltare le gesta dei propri beniamini. Il sostegno del tifoso è indispensabile in ogni sport e a maggior ragione nei casi in cui occorre rilanciare un'immagine calcistica. “La mia è stata un'esperienza abbastanza positiva - sottolinea il tecnico Antonio Mastrullo sotto il profilo dell'allenatore anche se il mio rapporto con la società è stato più all'insegna dell'amicizia. Con i giocatori ho avuto un rapporto abbastanza buono così come con tutto lo staff tecnico. Da questa squadra abbiamo cercato di far emergere il meglio con risultati incoraggianti vincendo poi il campionato. Per il prossimo anno calcistico saltando ad un'altra categoria avremo da affrontare il tutto con un impegno maggiore.Dobbiamo selezionare il meglio della passata esperienza . L'entusiasmo non deve mai venir meno e uno degli obiettivi fondamentali da perseguire comunque e sempre è quello di valorizzare i giovani”. “Per il prossimo campionato - precisa mister Mastrullo comunque in organico avremo anche alcuni giocatori di maggiore esperienza per affrontare ogni partita al meglio e sempre più competitivi ma questo non vorrà dire che non prenderemo in esame altri giovani in modo tale da ampliare la rosa”. Giuseppe Catarinella

Maurizio Di Noia, portiere

Mauro Di Noia, portiere

Vito Carretta, difensore

Antonio Catalano, difensore

Mauro Duino, difensore

Pierluigi Natale, difensore

Gaetano Pallottino, difensore

Paolo Petrarulo, difensore

Giovanni Pinnetti, difensore

Mauro Volonnino, difensore

Mauro Bisceglia, centrocampista

Mauro Bruno, centrocampista

Mauro Buonadonna, centrocampista

Vincenzo Foscolo, centrocampista

Gianmarco Iacoviello, centrocampista

Roberto Rosa, centrocamp.

Raffaele Massari, attaccante

Cataldo Perrone, attaccante

Maurizio Terrrana, attaccante

Vincenzo Terrana, attaccante

Gianluca Tudisco, attaccante

Rocco Di Donato preparatore dei portieri

Antonio Mastrullo, allenatore

Angelo Terrana, allenatore in seconda

Alberto Loparco, presidente

Michele Di Vietri, segretario

Giovanni Spennacchio, vice presidente

Fernando Carretta, dirigente

Mauro D’Incenzo, primo magazziniere

Gennaro Policastro, custode

Sabino Volonna, dirigente

Nino Bruno, medico sociale

Peppe Tummolo, consigliere

Giovanni D’Incenzo, dirigente

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Terza Categoria Poker di reti per Lattanzio Eccellenza Neopromossa attiva

Stigliano cala il settebello Viggiano, Villani allo Sporting Vaglio è riconfermato STIGLIANO S. VAGLIO

7 2

STIGLIANO: Cafarella. Ciancia, Bruno, Perrone (Barisano), Lovecchio, Orlando, Virelli 85, Campanale (Calbi), Lattanzio (Gariuolo D.), gariuolo M. ( Cascino), Lella (Angerame). A disp.: Barbaro. All. Soldo SP.VAGLIO: Albano, Santarsiero (Avigliano A.), Avigliano G., Cammarota, Tamburrino ( La Capra), Losasso, Giordano (Savino), Bibbico, Péugliese ( sapia), La Sala, Carbone. A disp.: de Nicola, Marino G.. All. Marino ARBITRO Giannella di Matera RETI: al 1', 29' Gariuolo, 15' La Sala, 20' Bruno, 46'. 51'. 64', 80 Lattanzio, 88' Carbone STIGLIANO - Roboante vittoria dello Stigliano che mette una seria ipoteca per la finale dei play-off. Sette le reti rifilate al malcapitato sporting Vaglio, dimostrando di essere, la squadra più accreditata per disputare la finale, con buone prospettive di vittoria. Dal fischio d'inizio, passano appena 20 secondi (nemmeno il tempo di posizionarsi in campo) e Gariuolo M. su una palla ben servita dal compagno di reparto Lattanzio, scarica un bolide che nulla può fare il portiere Albano. Gli ospiti “frastornati” e sorpresi dall'accaduto, sibiscono la pressione da parte dello Stigliano, galvanizzato dall'immediato vantagggio, crea azioni di gioco veloci, piacevoli che lasciano pre-

Lattanzio dello Stigliano

vedere il raddoppio. Inattesa invece, arriva la doccia fredda al 15' minuto, su un'azione di contropiede, complice un'incomprensione difensiva, arriva il pareggio con il bravo La Sala. Lo Stigliano non si scompone, mister Soldo conosce bene le potenzialità dei suoi ragazzi che cominciano a macinare il gioco che da i frutti dopo 5 minuti, con il vantaggio di Bruno, bravo e fortunato nella conclusione. Gli ospiti cominciano a capire che l'avversario è una brutta gatta da pelare, forse superiori, la conferma arriva al 29' con la terza rete siglata dal bravo Gariuolo M.. Il Vaglio cerca di mettere fuori l'orgoglio per raddrizzare la partita. Giocano con impegno e determinazione ma senza riuscire a concretizzare la mole di gioco. Il merito va anche ai padroni di casa che mostrano piena padronanza del campo chiudendo bene gli spa-

zi. Finisce la prima parte di gara. sul risultato di tre a uno, l'allenatore ospite Marino si fa sentire non contento di come è andata la prima frazione di gioco. Lo stesso, fa mister Soldo, con i suoi usa per evitare un calo di concentrazione, richiamando i suoi ad una maggiore attenzione nelle marcature. Comincia il secondo tempo, e Lattanzio quasi ad emulare Gariuolo, dopo neanche un minuto, porta a quattro le reti per i locali, con un forte tiro in diagonale. E' il colpo di grazia per gli ospiti, si nota sui loro visi una delusione generale, capiscono che la partita è compromessa definitivamente, affiora anche un po' di nervosismo, con proteste su alcune decisioni arbitrali. Intanto il goleador Lattanzio, segna ancora al 51', 64', 80' con due colpi di testa, ed un pallone piazzato dopo aver superato l'avversario in velocità, da segnalare anche un'ottima parata del portiere Albano. Gli ospiti, creano azioni, senza concretizzarle, forse a causa della deconcentrazione visto il passivo pesante. Riescono ad accorciare all' 88' con Carbone. La gara finisce con il risultato di 7 a 2, pesante per la squadra di mister Marino, che merita per l'impegno i complimenti. Lo Stigliano deve solo continuare la sua marcia, con l'ultimo ostacolo da superare domenica 21 contro il Sant' Angelo, squadra di buona caratura, con il vantaggio del fattore campo. Ma per lo Stigliano andrebbe bene anche un pareggio. vi.bo.

ANCHE A Viggiano ci sono le prime certezze. Per la terza stagione consecutiva sarà ancora Peppe Villani l'allenatore dei biancazzurri. E' bastata una chiacchierata con il presidente La Neve per l'ok definitivo e continuare il progetto nato due anni fa nel massimo campionato regionale. La riconferma del tecnico di Potenza ci sta tutto perchè nei suoi primi due anni di gestione viggianese è stato bravo a ripetersi centrando puntualmente l'obiettivo dei play - off nonostante gli obiettivi della società fossero quelli di un tranquillo campionato. Al secondo traguardo raggiunto dei play - off c'è stata pure la vittoria nella finale di Pisticci contro il Borussia Pleiade con gol di Campisano. Ora bisognerà affrontare un difficile campionato come quello di Eccellenza e la dirigenza si sta muovendo con cautela affinchè si possa navigare nelle zone tranquille della classifica. Alla notizia della riconferma di Villani abbiamo sentito subito il tecnico per le prime impressioni per il nuovo campionato che si andrà ad affrontare: "Abbiamo ascoltato diversi giocatori reduci dal campionato vinto lo scorso mese e stiamo aspettando una risposta dice l'allenatore potentino - Molti meriterebbero la riconferma, poi a loro spetta la decisione se voler restare o meno. Abbiamo tutto il tempo per pianificare il futuro e siamo fiduciosi per la prossima stagione." Analizzando proprio il massimo torneo lucano il trainer biancazzurro indica quali siano i movimenti da seguire per il nuovo campionato: "Servirebbero tre ritocchi con

la conferma di alcuni calciatori importanti per raggiungere la tranquillità. Poi dobbiamo vedere come sarà il regolamento degli under obbligatori da schierare in campo se saranno un 90' e due 91', oppure due 90' e un 91'. Questo è un fattore molto rilevante. - aggiunge Villani - Nella stagione appena passata avevamo una rosa non molto grande, però secondo me sarebbe opportuno allargarla a 23-24 giocatori visto che gli under saranno importanti in alcune zone del campo dove riterrò più opportuno impiegarli." In ultimo Villani conclude il discorso con dei contatti avuti con atleti i cui nomi sarebbe meglio non citarli al momento e con l'organico da arricchire in ogni modo: "Sono state avallate delle proposte ad alcuni atleti dai quali attendiamo certezze. Non sarà un campionato facile, ma abbiamo le basi per lavorare e costruire al meglio la squadra. Purtroppo anche in Eccellenza e soprattutto in questo campionato sarò costretto ad operare delle scelte difficili mandando in tribuna chi si è allenato per tutta la settimana, ma è possibile convocare massimo diciotto giocatori. Comunque vedrò chi si allenerà assiduamente e poi valuterò le condizioni di tutti i calciatori." Dalle parole espresse da Villani si evince che le prospettive per l'Eccellenza sono buone e che è necessario lavorare costantemente per portare a casa i risultati. Intanto aspettiamo le conferme e i botti di mercato che non tarderanno ad arrivare. Nei prossimi giorni saranno ufficializzate sicuramente le altre novità. Biagio Bianculli

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Sport 35

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Sono arrivate alla spicciolata le 64 squadre iscritte. Preoccupa solo il maltempo

Via al Minibasket in piazza Comincia l’avventura che coinvolgerà quasi 1000 bambini MATERA - Sono arrivate alla spicciolata ma senza particolari inconvenienti le sessantaquattro squadre che daranno il via da questa mattina alla diciassettesima edizione del Minibasket in piazza. «E’ tutto a posto, siamo pronti a partire, c’è la frenesia classica che precede questi appuntamenti ma le squadre sono tutte sistemate», ha spiegato al “Quotidiano” il presidente del comitato organizzatore Sergio Galante che ha poi aggiunto: «le squadre hanno trovato qui a Metaponto una pioggia incalzante e fastidiosa che non ha comunque complicato oltremisura la sistemazione dei ragazzi nei loro rispettivi alloggi. Speriamo che la pioggia cessi al più presto, comunque per ogni eventualità abbiamo anche provveduto a predisporre il campo coperto a Bernalda dove le squadre potranno giocare regolarmente sin dalla prima mattinata di lunedì». Le prime ad arrivare sabato sono state le rappresentative giordane di Petra ed Amman giunte all’aeroporto di Roma Fiumicino alle 14.05. A pochi minuti di distanza è giunta in Italia la rappresentativa algerina di Setif. Le tre squadre che alloggeranno rispettivamente a Metaponto (Petra), Corato (Setif) e Matera (Amman), sono state accompagnate da Roma ai luoghi dove risiederanno durante il torneo. In tarda serata è giunta poi la squadra turca di Tarsus e man mano tutte quante le altre. Le gare cominceranno questa mattina alle nove nelle diverse città che sono sede della manifestazione, i bambini ospitati nelle diverse famiglie sono tutti quanti stati sistemati se-

I momenti conclusivi dell’ultima edizione del Minibasket in piazza che riprende oggi

condo quelli che erano gli intenti degli organizzatori del torneo. Grande la disponibilità data in questo senso e oltre 150 i piccoli atleti che si ritroveranno in famiglia anche in Comuni che non sono direttamente impegnati nella manifestazione ma che hanno comunque dato una disponibilità forte in questo senso. Ma il programma del Minibasket in piazza riesce a trovare attenzione anche in un ambito che non è prettamente sportivo e che porta ad una costanza di rapporto con le diverse ambasciate che hanno squadre presenti al torneo. L’altra grande novità dell’anno infattii è la presenza di alcune autorità di-

plomatiche che giungeranno nella città dei Sassi in occasione della cerimonia inaugurale di "Minibasket in Piazza". Si tratta dell'Ambasciatore Bosniaco in Italia Branco Kesic e di Salma El Tawel, Consigliere dell'Ambasciata iordana a Roma. I due diplomatici raggiungeranno Matera questa mattina e saranno ricevuti presso il palazzo municipale dal Sindaco Emilio Nicola Buccico con il quale avranno un piccolo scambio di battute nell’ambito di una conferenza-incontro organizzata per le 12,30 in Comune. Nel pomeriggio presenzieranno la cerimonia inaugurale di minibasket in Piazza presso il teatro "Duni". La loro partenza è

prevista nel pomeriggio di domani dopo una visita guidata nei "Rioni Sassi". L’interesse riscosso e l’attenzione mostrata provocano un vero entusiasmo in seno alla formazione materana per l’appeal che la manifestazione, giunta alla 17° edizione, riesce a catturare non solo in ambito sportivo. E’ anche per questo che la giornata inaugurale e la voglia di dare il via a questo diciassettesimo appuntamento con il Minibasket in piazza, finiscono per dare più che mai un vero le carattestiche dell’evento atteso dall’intero città a questo avvenimento che avrà il suo clou nella cerimonia inaugurale e la relativa sfilata. p.quarto@luedi.it

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36 Sport


Nel pomeriggio i piccoli protagonisti potranno visitare il Carro della Bruna

Bambini padroni della città La sfilata inaugurale per il centro il momento clou della giornata DIVERTIMENTO in prima linea al MiniBasket in Piazza. Saranno le gare di questa mattina ad inaugurare la diciassettesima edizione della manifestazione materana alla quale, ancora una volta, parteciperanno compagini di tutto il mondo, confermando il carattere internazionale dell’evento. Da Metaponto a Corato, passando per Santeramo e Bitritto per tornare infine a Matera, queste le location designate per ospitare la manifestazione internazionale di minibasket. Inaugureranno il torneo le gare delle 8 di questa mattina, con in campo Città di Caserta e Tirana a Riva dei Greci, Latiano e Maddaloni al Kamel e Petra Giordania contro Martina al Palalido di Metaponto. Seguiranno tutte le altre gare di giornata, per un totale di 32 incontri nella sola mattinata. Quest’anno le novità sono rappresentate dalle compagini del Libano, che è rappresentato da due squadre, oltre che dai rappresentati della Turchia e dell’Algeria alle loro prima esperienza. I cestisti libanesi rappresentano un’importante continuità con l’iniziativa legata alla pace nel mondo che il Minibasket in Piazza appoggia pienamente e che lo scorso anno portò una compagine palestinese nella Città dei Sassi. Le squadre materane, quest’anno divise in

Due momenti della giornata inaugurale del 2008, anche quest’anno vi sarà la consegna delle chiavi ai bambini

Pielle Matera “nero” e Pielle Matera “arancio”, esordiranno nella manifestazione alle 9 contro Amman Giordania al PalaSassi i primi, mentre alle 11 contrapposti al Roseto ai campi da tennis i secondi. I campioni in carica del Collegio Champagnat di Caracas, venezuelani, disputeranno la loro prima gara della diciassettesima edizione della kermesse al PalaSassi contro Gravina alle 10. Sarà una mole impressionante

Champagnat Caracas campione 2007 e 2008

di giovani cestisti quella presente a Matera e che affollerà nel pomeriggio, dalle 15 e 30 sino alle 18 e 30, la sede dove è custodito il Carro Trionfale per la Festa della Madonna della Bruna. Un momento suggestivo per i giovanissimi atleti provenienti da ogni parte d’Italia e del Mondo, oltre che un importante momento turistico per tutti coloro che sono al seguito delle spedizioni, dai tecnici ai genitori dei tanti bambini. Successivamente, sempre con i

piccoli cestisti padroni della scena, tutte le squadre prenderanno parte alla sfilata che li condurrà al Cine Teatro Duni. Qui, sarà presentato il torneo alla città ed alle autorità ed i minicestisti riceveranno dal sindaco, Emilio Nicola Buccico, le chiavi della città, della quale prenderanno letteralmente possesso nei giorni dedicati alle attività e quindi sino al giorno della finale prevista per sabato 27 giugno. Nell’occasione della consegna

delle chiavi della città i piccoli cestisti saranno chiamati a recitare la “Promessa del Miniatleta”, che richiama al rispetto dei valori e della lealtà nello sport come nella vita, chiedendo che la possibilità di giocare e divertirsi sia concessa a tutti i loro coetanei ed in tutte le parti del mondo. In fondo “Siamo bambini! Lasciateci divertire!”, come recita l’ultimo passo del giuramento. Francesco Calia sport@luedi.it

IL CALENDARIO DELLE GARE DI OGGI LA PROMESSA DEI PICCOLI ATLETI Letta oggi al Duni in quattro lingue

La formazione venezuelana del Colegio Champagnat

PROMETTO di rispettare i valori di amicizia e lealtà e solidarietà che ho imparato giocando a minibasket e di trasmetterli ai miei compagni ed avversari. Prometto di rispettare le regole senza assumere atteggiamenti offensivi o irrispettosi verso i miei compagni, gli avversari ed i miniarbitri che con la loro opera permettono che il torneo si svolga regolarmente. Prometto di portare per sempre con me l’esperienza di questo evento ed il ricordo dei tanti nuovi amici conosciuti a Matera. Prometto di giocare e di divertirmi e chiedo a voi adulti di rispettare questo diritto fondamentale, aiutandoci a crescere in pace ed in un mondo senza sofferenze e guerre. Siamo bambini!!! Lasciateci divertire !! Sergio Galante

SI SONO aggiudicati la vittoria del torneo del Minibasket in piazza che è giunto alla sua diciassettesima edizione negli ultimi due anni. Anche quest’anno quindi i ragazzi venezuelani del Colegio Champagnat di Caracas saranno quelli sui quali si poggeranno le maggiori attese di un successo clamoroso che porterebbe la formazione sudamericana sulla scia della storica squadra di Hito che per quattro anni consecutivi è stata in grado di aggiudicarsi tra il 2002 e il 2005 il torneo di Minibasket organizzato dalla Pielle Matera. I valori classici della manifestazione e la voglia di puntare soprattutto sul divertimento e la socializzazione lasciano inevitabilmente e giustamente in secondo piano l’aspetto puramente sportivo. In questo senso però non bisogna dimenticare che tutte le formazioni cercheranno di ben disimpegnarsi in questa manifestazione. Malgrado tutto infatti i principi della volontà sportiva di prevalere sull’avversario non mancano di certo e costituiscono lo stimolo ulteriore che porta avanti l’avventura del Minibasket in piazza. Molte le squadre anche quest’anno che possono essere accreditate di un buon risultato ma risul-

ta alquanto difficile fare qualsiasi tipo di previsione da un punto di vista sportivo. Proprio i venezuelani saranno la squadra che confermerà le proprie ambizioni al PalaSassi contro una serie di avversarie che dovrebbero essere alla portata. Mentre un pizzico di curiosità in più lo suscitano le partite di Metaponto dove ci saranno le principali novità di quest’edizione del torneo. Tra venerdì e sabato nelle due giornate decisive si riuscirà infine a capire se davvero c’è la possibilità per il Colegio Champagnat di lavorare per il terzo successo consecutivo nel prestigioso torneo materano. Difficile da adesso comprendere quali potrebbero risultare gli avversari più temibili e se magari il successo della manifestazione potrà davvero ritornare in Italia dove manca dal 2006 quando fu La Foresta Rieti ad aggiudicarsi la vittoria nella manifestazione. »Per il resto dal 2000 ad oggi sono tutte vittorie straniere con la Lituania che ha avuto la meglio nel 2000, gli estoni di Hito che hanno inanellato cinque successi consecutivi e poi il Colegio Champagnat vincitore delle ultime due edizioni. L’Italia è riuscita ad inserirsi solo con Rieti ed ora dovrà riprovarci.

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Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Motocilcismo Tanti i successi per il centauro di Montescaglioso

Oliva, meccanico con la passione delle moto MONTESCAGLIOSO - Pino Oliva, titolare di un'officina meccanica a Montescaglioso, da sempre appassionato di motori, da dieci anni si cimenta nelle corse motociclistiche: dopo aver fatto tanta gavetta, come ammette lui stesso, dopo le prime tre gare, tutte vinte, tenutesi l'8 marzo a Vallelunga, il 24 marzo a Maggione (Perugia) ed il 14 giugno scorso a Franciacorta (Brescia), si trova al comando della classifica della categoria Open (monogomma Bridgestone), con 75 punti, mentre il suo più diretto inseguitore ne ha conseguiti solo 30. Si tratta di un vantaggio consistente a sole due gare dal termine, impegni previsti per il 19 luglio a Mag-

gione ed il 18 ottobre a Vallelunga, ma il pilota montese sa che può essere controproducente credere di avere già la vittoria in pugno. Uno degli aspetti più interessanti di questa competizione è costituita dal fatto che i trentatré piloti partecipanti hanno tutti la stessa moto sulla quale sono montate le stesse gomme: da lì può emergere la capacità del pilota di mettere in risalto le sue qualità individuali. Come racconta lui stesso, è entrato nel mondo delle competizioni motociclistiche solo dieci anni fa: nel 1999, infatti, ha corso per la prima volta, nella categoria Open 1000, gara di velocità, svoltasi a Misano

Adriatica (Rimini): il suo desiderio, già da allora, era quello di mettere alla prova le sue capacità, provando in un apposito circuito. Da allora ha partecipato ad una media di dodici gare ogni anno, per un totale di centoventi. Da qualche anno si reca a Binetto (Bari) per allenarsi sul circuito locale, impegni uniti ai sacrifici per portare avanti questa passione che anno dopo anno stanno sempre più dando i loro frutti, visto che negli ultimi cinque anni ha sempre più scalato i vertici delle categorie. E' questo uno dei temi più ricorrenti nel racconto di Oliva: per arrivare ai vertici si deve lavorare, con impegno, mettendo al primo posto la preparazio-

ne per il prossimo impegno: a tal proposito sottolinea come ogni sera, dopo il lavoro, si rechi in palestra per curare la preparazione fisica. Partecipa a due trofei annuali, il Trofeo d'Inverno e il Trofeo Mediterraneo, organizzati dalla F.M.I (Federazione Motociclistica Italiana). Il suo sogno è quello di poter far emergere giovani in questo sport, allontanandoli da eventuali distrazioni negative. Ricorda come negli ultimi anni abbia avuto modo di collaborare con i giovani piloti emergenti Niccolò Canepa (oggi in Motogp con Valentino Rossi) e Nico Colucci, dei quali mostra con orgoglio i poster autografati

Il montese Oliva il pista

che fanno bella mostra nell'autofficina. La rivista specializzata “Superbike Italia”, in uno dei suoi numeri più recenti, si è occupata della gara vinta a Vallelunga. Un altro progetto dell'intraprendente pilota montese è quello di coinvolgere piloti di sesso femminile, nella categoria 125,

mentre esprime un certo rammarico per la mancata prosecuzione del progetto legato al Motoclub Pegasus, fondato a Montescaglioso pochi anni fa ed oggi non più in attività. Oggi è iscritto al motoclub materano “Matera Racing”. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Volley Tulliani: «Ora attendiamo la ratifica da parte della Federazione»

Pallavolo Matera in B2 Chiusa l’operazione per acquistare il titolo dal Reggio Calabria PALLAVOLO Matera, c'è la serie B2. Dopo tre anni d'assenza, il team della città dei Sassi è pronto a disputare nuovamente un campionato nazionale grazie all'acquisizione del titolo sportivo dal Reggio Calabria. L’accordo tra le parti è stato trovato nel pomeriggio di ieri ed ora la società presieduta da Antonio Tulliani è in attesa dell'autorizzazione da parte della Lega che dovrà ratificare il passaggio del titolo sportivo a Matera. Dopo l'"esilio" in serie C regionale, dunque, la pallavolo maschile materana ritornerà a giocare in una serie che conta, una categoria inseguita dalla società della città dei Sassi che nelle ultime due stagioni l'ha sfiorata solamente: l'anno scorso, infatti, la Pallavolo Matera si è dovuta arrendere nella finale promozione al Lagonegro, mentre quest'anno alla Pallavolo Lauria. L'ultima apparizione della squadra materana in serie B2 risale alla stagione 2006/07 quando Lozowy e compagni furono inseriti nel girone G. “Abbiamo trovato subito l’accordo con la società calabrese – ha affermato il presidente della Pallavolo Matera, Antonio Tulliani. Matera ritorna ad avere una squadra in un campionato nazionale di volley maschile e questo ci rende orgogliosi; attendiamo ora la ratifica da parte della Lega anche se si tratta di una

CICLISMO Pozzovivo chiude terzo il Giro di Slovenia IL DANESE Jakob Fuglsang (Saxo Bank) ha vinto la classifica finale del Giro di Slovenia. Terzo, a 3'14’’, l'italiano Domenico Pozzovivo (Csf). Nella quarta ed ultima tappa, la Sentjernej-Novo Mesto di 153 chilometri, successo allo sprint del giovane sloveno Marko Kup (Adria Mobil) sugli italiani Luca Paolini (Acqua e Sapone) e Marco Bandiera (Lampre).

Cancellara vince al Giro di Svizzera

Antonio Tulliani, presidente della Pallavolo Matera

formalità e restiamo vigili sul mercato. A breve saranno ufficializzati i primi colpi, vogliamo tesserare un allenatore esperto e atleti di categoria che possano assicurarci un campionato d’avanguardia anche con l’aiuto del nostro settore giovanile, valido e sicuramente all’altezza di dare una mano anche nel campionato di serie B che è molto più impegnativo rispetto alla serie C”. Soddisfatto dell’accordo raggiunto con il Regio Calabria anche il dirigente della Pallavolo Matera, Francesco

Schiuma che ha commentato così. "Si ritorna in serie B2 dopo due anni di C – ha affermato il dirigente. Credo sia un bel regalo per la città di Matera che ha voglia di ritornare ai fasti di un tempo; per questa ragione mi auguro che la gente ci segua, ci sia sempre vicino durante il campionato. Per quanto riguarda il mercato, stiamo già lavorando per allestire una rosa competitiva e con la quale poter raggiungere traguardi ambiziosi”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

SETTE anni dopo Zulle, il Giro di Svizzera premia un altro idolo di casa. Come previsto, Fabian Cancellara, elvetico di origini lucane, si aggiudica la cronometro finale di Berna (39 Km) e la classifica finale: l’olimpionico della Saxo Bank, coprendo la distanza in 45'59’’, ha superato di 1'27’’ il tedesco Tony Martin (Columbia) e di 1'42’’ l'olandese Thomas Dekker (Silence-Lotto). Dodicesimo e migliore degli italiani Alessandro Ballan (a 2'24"), 14esimo a 2'33’’ l'altro capitano della Lampre, Damiano Cunego. Sul podio conclusivo, Cancellara precede Martin e Roman Kreuziger.

Automobilismo Splendida prova a Brno dopo i problemi avuti in qualifica

Terzo posto per Chico Postiglione SPLENDIDA prestazione per il pilota potentino Chico Postiglione nella quinta prova (la terza per il lucano) del campionato WTCC di automobilismo disputatasi a Brno, in Repubblica Ceca. In entrambe le gare degli indipendenti, il driver del capoluogo ha chiuso al terzo posto. La giornata di gare è iniziata subito positivamente, visto e considerato che nel warm up del mattino è stato protagonista di un tempo da urlo, con il riscontro cronometrico di 2'11'600' che lo ha inserito nella top ten al nono posto, dimostrando che con il giusto set up riesce a stare al passo degli indipendenti e ufficiali. In gara uno Postiglione si è ritrovato, nonostante una partenza caotica e un serio incidente al nono posto, davanti al compagno di squadra Porteiro, ma dopo l'ingresso della safety car la scuderia ha preferito invertire le posizioni dei due driver ai fini della classifica che ha visto Porteiro lottare per la vetta. Per tutta la gara Postiglione ha lottato con i piloti ufficiali girando con gli stessi

Chico Postiglione

tempi e solo sul finire ha dovuto lasciare la piazza d'onore a Coronel, altro pilota indipendente, a bordo di una Seat, dopo un duello avvincente fino all'ultima curva, finendo gara uno al terzo posto, ma ancora più importante è stata la decima posizione che gli ha permesso di ripartire in quinta fila e non dalla nona guada-

gnando otto posizioni in griglia, ottimo presupposto per disputare una seconda gara ancora migliore, la gara è stata vinta dalla Bmw guidata da Zanardi, davvero coriaceo e battagliero in pista. In gara due il pilota lucano ha lottato ancora a lungo per il secondo posto rinnovando il duello con Coronel. Un incidente tra Zanardi e Tarquini ha consentito a Coronel di superare Postiglione uscito largo per superare proprio Zanardi. Tale situazione non ha permesso a Chico Postiglione di ottenere il secondo posto, nella categoria indipendenti. Porteiro, compagno di scuderia ha invece dominato la prova, grazie anche al perfetto gioco di squadra della Proteam, la gara è stata vinta da Hernandez, attuale campione in carica tra gli indipendenti già ex pilota dell'attuale team di Postiglione. L'appuntamento per il successo è così rimandato visto e considerato che il lucano ha perso dieci secondi in gara uno e undici di distacco dai primi. f.menonna@luedi.it

IN BREVE

Frattura al gomito per Domenico Colucci HA RIPORTATO la frattura del gomito sinistro Domenico Colucci tamponato ieri da un avversario nella fase di partenza della gara di Misano Adriatico valida per la Coppa del Mondo Superstock 1000. Alla luce dell’infortunio è ora a rischio la prova al Mugello del 12 luglio valevole per il Campionato italiano velocità Superstock 1000 dove Colucci è al comando della classifica generale dopo il successo di Monza e il secondo posto ottenuto sul circuito laziale di Vallelunga. Colucci si era presentato in griglia di partenza con il terzo tempo. Uno start condizionato dal diluvio che si era abbattuto sul “Santamonica”. Colucci ha avuto un problema meccanico ed è quindi stato sfilato dagli altri concorrenti. Purtroppo uno degli avversari che partiva nelle retrovie, forse a causa della scarsa visibilità per la pioggia battente, non ha visto il centauro materano, impattando contro la sua Ducati 1198R. Colucci è stato soccorso dai sanitari della clinica mobile nelle persone del dott. Massimo Corbascio e del dott. Claudio Costa e trasportato per ulteriori accertamenti all’ospedale di Riccione. Con ogni probabilità il pilota del Barni Racing Team verrà operato martedì all’ospedale “Cervesi” di Cattolica, specializzato negli interventi di chirurgia ortopedica. Colucci guida la classifica del Campionato italiuano velocità con 45 punti. Per il Civ 2009 si ritorna in pista il 12 luglio al Mugello, il 23 agosto a Misano Adriatico e l’11 ottobre ancora al Mugello.

Nuova macchina per Salvatore Liuzzi MATERA - Liuzzi pronto alla sfida di Campomaggiore. Domenica prossima, infatti, il pilota materano gareggerà nella cittadina potentina con una grossa novità; dopo cinque anni di successi, infatti, Salvatore Liuzzi si presenterà a Campomaggiore non più con la Peugeot 205 GT , bensì con la nuova Renault Clio Williams. "Una macchina costruita per vincere - ha detto Liuzzi. Sono molto contento sia per la nuova autovettura che per l'interesse riposto nei miei confronti da diversi imprenditori di Matera che hanno sposato finalmente il mio progetto, per tale ragione non posso che dedicare loro la mia prossima gara di Campomaggiore valida come prova intrernazionale. Infine - ha continuato Liuzzi - stiamo lavorando per organizzare tanti eventi automobilistici nella città di Matera come "Un giorno da pilota", una giornata all'insegna della solidarietà per i meno fortunati". l.t.

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38 Sport


Scherma Grande affermazione per l’atleta potentina della Schermistica Lucana

Palumbo si veste d’oro Primo posto nel fioretto ai campionati del Mediterraneo STRAORDINARIA prestazione di Francesca Palumbo nella prima giornata dei campionati del mediterraneo, in corso a Loures in Portogallo. L'atleta della Società Schermistica Lucana ha vinto la medaglia d'oro relegando al ruolo di comprimarie le tre avversarie, vale a dire la turca Irem Karamete e Martina Sinigallia, entrambe sconfitte per 15 a 4. In finale il talento naturale della scherma potentina ha superato senza problemi la francese Pauline Ranvier, nella gara di fioretto. Una soddisfazione enorme, per la schermidrice guidata da anni dai maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo, e cara al presidente Rocchina Esposito. La fiorettista potentina, “guardata” a vista dai vertici federali e apprezzata dalla campionessa Valentina Vezzali ha messo in riga tutte le proprie avversarie. In Portogallo, si è avuta una nuova dimostrazione delle doti eccelse di Francesca Palumbo. Le tre avversarie, peraltro valorose sono state sconfitte senza affanni e problemi durante tre gare dominate in lungo e in largo dalla forte atleta potentina. La medaglia d'oro colta dalla schermitrice lucana va a confondersi nella pletora di allori colti dalla spedizione azzurra che ha potuto ottenere dodici medaglie, con cinque ori, un argento e sei bronzi, a testimonianza della qualità agonistica raggiunta dalla scherma azzurra, anche a li-

Tennis Parterre d’eccezione che vede anche l’ex azzurro Santopadre

E’ sfida tra Cobolli e Pedrini Parte il tabellone principale del Matera Open 2009 Francesca Palumbo

vello giovanile. Soddisfazione in tutta la società potentina per una vittoria di grande effetto e prestigio internazionale che consente sicuramente all'allieva del capoluogo di guardare con rinnovato interesse e spessore agonistico alle prossime gare in programma. In finale l'atleta potentina non ha dato scampo alla francese Pauline Renvier, letteralmente annichilita dalla forza fisica e dalle splendide stoccate di un'atleta, la Palumbo, sempre più proiettata nel novero delle fiorettiste di vertice del firmamento azzurro. Tutto questo grazie al lavoro svolto in palestra con Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo e ai consigli, sempre preziosi del presidente Rocchina Esposito. Dal Portogallo, sono giunte nuove perle agonistiche per la Società Schermistica Lucana Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

MATERA è pronta ad accogliere i campioni della racchetta. Prende il via oggi il tabellone principale del torneo di tennis Fit Open 2009, che quest'anno presenta un parterre di assoluto rilievo, in virtù della presenza di tutti i primi classificati nella graduatoria nazionale. Ai nastri di partenza sono 38 tennisti, provenienti da Udine a Catania, passando per la capitale, la Campania e la Puglia. Ci sarà il numero uno del circuito Marco Pedrini del Tennis Club Sarnico, classificato 2.1, prima testa di serie del torneo e favorito d'obbligo per il successo finale al pari del campione uscente Stefano Cobolli (Aniene Roma), già due volte vincitore sulla terra rossa del Circolo Tennis Matera. Grande attesa per rivedere all'opera il finalista delle due passate edizioni, l'ex azzurro di Coppa Davis Vincenzo Santopadre Stefano Cobolli sui campi del Circolo Tennis Matera (Aniene Roma), numero 4 del ranking; ma le attenzio- mani dell'Empire Sport & lo scorso anno impressionò ni degli addetti ai lavori so- Resort, Giulio Di Meo, ten- per classe e simpatia, e sono puntate su due atleti ro- nista di grande talento che prattutto Diego Veronelli,

MATERA OPEN 2009

giocatore dal recente passato nell'Apt che può brindare la sua prima partecipazione a Matera con un successo. Ma l'elenco di campioni non finisce qui, con i siciliani Alberto Lommi e Adriano Albanesi, il bresciano del TC Foggia Marco Di Vuolo, il veneto Stefano Tarallo e il friulano Massimo Bosa pronti a dare battaglia per assicurarsi il prestigioso torneo dal montepremi di 10 mila euro. “Una start list di tutto rispetto - spiega il vice presidente Michele Casamassima -, con tanti outsider tra i 24 atleti di categoria Open per uno spettacolo assicurato sin dalle prime giornate. Il Circolo Tennis Matera, con il suo staff e la sua organizzazione, è pronto ad accogliere i campioni e a vivere una settimana di grandi emozioni tennistiche”. Gli incontri si giocheranno sui campi in terra rossa di Viale delle Nazioni Unite; sabato pomeriggio si giocherà la finale.

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Sport 39

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

Formula Uno. Barrichello completa il podio. Le Ferrari vanno entrambe a punti

A Silverstone comanda Vettel Dominio assoluto fin dalla partenza. Webber secondo: è doppietta Red Bull

1)

Button (Gbr)

64

2)

Barrichello (Bra)

41

3)

Vettel (Ger)

4)

Webber (Aus)

35.5

5)

Trulli (Ita)

21.5

6)

Massa(Bra)

7)

Rosberg (Ger)

8)

Glock (Ger)

13

9)

Alonso (Spa)

11

10) Raikkonen (Fin)

SILVERSTONE - La lezione di Istanbul gli è servita, questa volta Sebastian Vettel non commette errori. Nel Gp di Gran Bretagna la sua Red Bull è perfetta, dall’inizio alla fine. Meritatissima quindi la vittoria del pilota tedesco, la terza della sua precoce carriera, davanti al compagno di squadra Webber e alla BrawnGp di Barrichello. Jenson Button, autore di una gran rimonta nell’ultima parte di gara, limita i danni e conserva un buon margine di punti nella classifica piloti. Ma deve iniziare a guardarsi le spalle da questo avversario, tanto giovane quanto agguerrito, che nel weekend di Silverstone conquista in un colpo solo pole, vittoria e giro veloce. E le Ferrari? Meglio di quanto si temesse, con Massa in grado di rimontare dall’11/a alla quarta posizione, per lui miglior piazzamento della stagione. Ottavo, e quindi a punti, anche il compagno Raikkonen, autore di un’ottima partenza. Semaforo verde e l’allievo di Schumacher è subito in testa. E, questa volta, mantiene la concentrazione sin dalle prime curve. Che la sua RB5, motorizzata Renault, compie a velocità impressionante. La nuova aerodinamica funziona, come si era già visto nei giorni scorsi, e i distacchi degli avversari sono notevoli. Barrichello, secondo sulla griglia di partenza, non riesce proprio a stargli dietro. Al terzo giro ha già uno svantaggio di 1 secondo e mezzo, che al quinto diventa addirittura 4“4. Il brasiliano della BrawnGp gira, in media, tra i sette decimi e il secondo più lento dell’avversario. Troppo per impensierire il leader della corsa, che va in fuga. Al 23/esimo giro il suo vantaggio sul compagno Webber, che scavalca Barrichello partito dalla seconda posizione, è di 21”. Button, alle prese con un fastidioso sottosterzo, fatica a stare in scia agli avversari, e scivola dalla sesta all’ottava posizione, a 36” da Vettel. «Non forzare le gomme, hai un grande vantaggio», è l’ordine che a metà gara arriva dai box al pilota della Red Bull, che inizia ad amministrare il vantaggio. Alle sue spalle sono già iniziati i pit stop. Si ferma per primo Nakajima, poi tocca a Raikkonen, che imbarca molta benzina, a Trulli, Button e Ro-

39

16 15.5

10

11) Hamilton (Gbr)

9

12) Heidfeld (Ger)

6

13) Kovalainen (Fin)

4

14) Buemi (Svi)

3

15) Bourdais (Fra)

2

16) Kubica (Pol)

2

1) 2) 3) 4)

La gioia di Sebastian Vettel

sberg. Le posizioni sono sgranate, non si vedono grandi duelli in corso. Regala qualche emozione Alonso, 14/o con la sua Renault, che battaglia prima con la Bmw di Heidfeld e con la Mclaren Mercedes di Hamilton. Il campione del mondo, partito dall’ultima posizione, termina la gara al 16/o posto, dopo che al 43/o giro la sua MP4-24 è uscita di pista. Per lui, a quanto pare, non è proprio stagione. Emozioni anche al 34/esimo giro per un contatto tra l’altra McLaren di Kovalainen e la Toro Rosso di Bourdais, che perde l’alettone anteriore. Il finlandese ha invece il posteriore distrutto. Entrambi sono costretti al ritiro. Tra le prime posizioni non molla la Ferrari, che dopo la bella partenza di Raikkonen, guadagna posizioni – grazie pure ai pit stop – anche con Massa. I due piloti del Cavallino ce la mettono tutta a rendere meno amaro il fine settimana e finiscono entrambi a punti, consentendo alla squadra di prendere una boccata d’ossigeno dopo le delusioni degli ultimi gran premi. Inizia la seconda tornata di pit stop e là davanti, al 44/esimo giro, Vettel deve cedere il passo al compagno Webber. Ma è soltanto una parentesi, perchè dopo due giri di pista il tedesco sorpassa di nuovo il compagno australiano fermo ai box per la sosta. La vittoria è nelle sue mani. Si ferma anche Barrichello, che riesce a ripartire davanti a Massa e a conservare la terza posizione, mentre al 49/esimo giro tocca a Button fare sosta ai box. Il leader mondiale rimonta le gomme morbide, dopo che nel primo pit stop aveva montato le dure, e regala ai 120 mila spettatori di Silverstone gli ultimi sussulti della gara. Un giro veloce dopo l’altro, che non impensieriscono però Vettel, ormai saldo al comando, ma fanno tremare Rosberg (quinto al traguardo) e Massa. Ormai, però, è troppo tardi per cambiare l’ordine di arrivo. Vettel taglia il traguardo con il pugno alzato in segno di vittoria. Dopo Shanghai è il secondo successo stagionale. «Grazie ragazzi, grazie di cuore a tutti», sono le sue prime parole rivolte alla squadra, che ha sede a due passi da Silverstone. Se questa è la Red Bull, il mondiale potrebbe anche riaprirsi.

- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -

Brawn Gp Red Bull Toyota Ferrari

2) Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 15"188 3) Rubens Barrichello (BRA) Brawn GP-Mercedes 41"175 4) Felipe Massa (BRA) Ferrari 45"043 5) Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 45"915 6) Jenson Button (GBR) Brawn GP-Mercedes 46"285 7) Jarno Trulli (ITA) Toyota 1'08"307 8) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 1'09"622 9) Timo Glock (GER) Toyota 1'09"823

5) Williams 6) McLaren 7) Renault 8) Bmw Sauber

15.5 13 11 8

9) 10)

Toro Rosso Force India

5 0

Il tedesco riapre il Mondiale: «Per me è un sogno»

Button (6°) non ha paura «Il mio compito è più facile»

Janson Button non sente il fiato sul collo di Vettel

SILVERSTONE - Una doppietta da sogno. Le Red Bull si stropicciano gli occhi, nel trionfale dopo gara di Silverstone. E Button forse comincia a tremare, anche se il vantaggio, come lui stesso ha ammesso nel dopo gara, è ancora di un certo peso. Ma, a fine gara, la gioia di Vettel la fa da padrona. «Per me è un sogno - ha detto il tedesco -. Ho avuto una macchina fantastica, incredibile e con ottimi pneumatici,

L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP DI GRAN BRETAGNA 1) Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 1h22'49"328 alla media di 223, 462 Km/h

105 74.5 34.5 26

4 2 - 6 8 8 - 1 10 10 10 3 1 2 2 3 5 3 5 - 1 - 6 1 3 4 4 5 2 6 10 5 6 4 8 8

10) Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes 1'11"522 11) Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 1'14"023 12) Nelsinho Piquet (BRA) Renault 1 giro 13) Robert Kubica (POL) BMW Sauber 1 giro 14) Fernando Alonso (ESP) Renault 1 giro 15) Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber 1 giro 16) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 1 giro 17) Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 1 giro 17) Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 1 giro Giro più veloce: Vettel in 1'20"735

che mi ha permesso di spingere al massimo fin dall’inizio». Il tedesco della Red Bull – Renault racconta così la sua gara: «Ho fatto una partenza importante e nalla prima parte ho cercato di spingere per creare il vuoto dietro di me – ha spiegato -. La seconda parte non è stata facile perchè ho dovuto fare i conti con diversi doppiaggi ma nel finale è andata bene». Il compagno di squadra Mark Webber ha chiuso al secondo posto, così per Vettel si tratta di «un buon risultato», segnale del fatto che «siamo sulla via giusta». «Nel primo tratto è stata dura - ha commentato il secondo classificato -, Vettel cercava di tirare, io dietro Barrichello e non potevo passarlo, ho perso la gara in questa gara. Da lì in poi Vettel aveva accumulato un divario che praticamente non potevo colmare. Un divario eccessivo. Non potevo spingere di più – ha precisato Web-

ber – voglio ringraziare tutto il personale, ha lavorato giorno e notte, su tutti i dettagli, il merito va a loro». E il Mondiale? Jenson Button è giù dal podio per la prima volta nella stagione. «Ho dovuto un pò lottare, sono partito male, non sapevo da dove passare, anche Trulli è partito partiva male ma non c’era spazio per superarlo. Sono rimasto dietro Trulli e poi dietro l’italiano anche nel secondo tratto. Le Red Bull? Sono molto rapidi, molto rapidi. Molto del loro vantaggio viene dal pacchetto aerodinamico e dalla temperatura. Titolo in pericolo? Non è mai di nessuno finchè non sarà vinto. Il mio titolo non è da perdere, ho un vantaggio e quindi il compito è più facile». Infine la gioia di Fisichella che esulta per un decimo posto. «Oggi penso di aver fatto una delle gare più belle della mia vita. Ho dato il massimo». Ma si tratta di una prestazione che non dà punti.

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40 Sport


Raikkonen commenta con amarezza la sua ottava posizione: «Ho avuto grosse difficoltà»

Massa esulta: «Come una vittoria» Il brasiliano si gode il quarto posto: «È stato tutto perfetto. Merito anche del kers» SILVERSTONE – Massa quarto, Raikkonen ottavo. A Silverstone la Ferrari porta a punti entrambe le vetture, dando segnali di ripresa dopo la debacle di Istanbul e le pessime qualifiche nello stesso gp inglese. Meglio di così non poteva fare. «Per noi è stata una vittoria – commenta Massa – forse abbiamo fatto più di quanto si potesse: è stato tutto perfetto». Due Rosse così in alto nella classifica di un gran premio non si erano ancora viste in questa stagione. «Se devo essere sincero non me l’aspettavo proprio», ammette il pilota brasiliano finalmente sorridente. «Ieri non ero proprio contento di come avevamo girato – ricorda – ma oggi la macchina era davvero molto buona. La F60 era bilanciata bene, le gomme avevano una buona aderenza e, nonostante nel primo pit stop abbia imbarcato parecchia benzina, mi sono subito avvicinato alle macchine che mi stavano davanti». Difficile capire quali siano i motivi di questa metamorfosi. «Forse – prova a darsi una spiegazione il brasiliano –il merito è dei 2 o 3 gradi in più della pista, che ci hanno permesso di far lavorare bene le gomme. E poi una grossa mano ce l’ha data il kers, che ormai siamo gli unici a utilizzare. È stato fondamentale nella partenza – aggiunge – e anche in gara mi ha aiutato parecchio». Dopo i tanti problemi causati, finalmente il sistema di recupero dell’energia cinetica derivante dai freni è stato utile. «La nostra vettura è stata progettata attorno al kers – è l’analisi del responsabile della gestione sportiva del Cavallino, Stefano Domenicali – toglierlo comporterebbe il peggiora-

Per Felipe Massa e Kimi Raikkonen sentimenti all’opposto Il brasiliano è felice, il finlandese recrimina

mento delle sue prestazioni. Dobbiamo cercare di massimizzare i vantaggi che ci può dare. Ma una cosa è certa – puntualizza – e cioè che è stato un investimento enorme, ma che dal punto di vista sportivo non porta a nulla». Croce e delizia, dunque, un pò come la F60 in genere. «Eravamo andati bene a Barcellona e a Monaco – riflette ancora Massa –

poi siamo calati a Istanbul, per cui per il futuro è meglio evitare le previsioni e continuare a lavorare sodo. È l’unica strada che abbiamo per tentare di crescere». Ormai, del resto, il campionato è andato: «Faremo il massimo, come oggi, per dare battaglia a tutti – è il proposito bellicoso del pilota brasiliano – ma bisogna essere onesti: in certe piste

Caso Fia-Fota. Briatore lancia segnali di sfida

Mosley annuncia l’accordo ma Brawn lo smentisce SILVERSTONE – La Fia annuncia passi avanti verso la pace, ma i team frenano ancora. Ennesimo botta e risposta tra i nemici della Formula Uno: neppure la bella vittoria di Vettel nel Gp di Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, è riuscita a mettere da parte le polemiche sul futuro del Circus, che, in vista del consiglio mondiale della Federazione di mercoledì, resta più che mai incerto. «Resteremo tutti insieme, l’accordo è vicino», ha affermato fiducioso il presidente della Fia, Max Mosley. «Tutti - ha aggiunto – hanno bisogno di un solo campionato». Di parere opposto, però, i team ribelli, che a dispetto delle parole del gran capo non sembrano affatto intenzionate a fare marcia indietro. «Non c’è nessun accordo in vista, la Fota ha deciso», ha sentenziato il team principal della BrawnGp, Ross Brawn. E, a sentire il responsabile della gestione sportiva Ferrari, Stefano Domenicali, l’ex progettista proprietario della scuderia anglosassone non parlava Max Mosley a titolo personale. «Il suo pensiero – ha detto – è anche il nostro». E dire che Mosley sembrava convinto dell’esatto contrario: «Speriamo che sia tutto risolto entro ottobre», ha auspicato senza però dare l’impressione, anche lui, di voler mollare. «Rimarrò alla Fia anche dopo la scadenza del mio mandato – ha ribadito – soprattutto se continuano i problemi». Che, a suo dire, sono tutta colpa dei team: «Sono loro che decidono – ha sottolineato – noi siamo pronti a ricominciare le discussioni in qualsiasi momento,

ma dipende da loro». Un modo, per l’anziano avvocato inglese, di far capire alla sua controparte che è pronto a trattare sul budget cap, il doppio regolamento e le altre norme alla base della rottura? Può darsi, ma le scuderie – almeno per il momento – sembrano non voler sentire ragioni. E annunciano l’inizio, nei prossimi giorni, delle discussioni per organizzare il loro campionato alternativo. «La prossima settimana – ha rivelato Brawn – inizieremo a discutere i particolari tecnici del nuovo campionato. La Fota ha scelto la sua strada». Un proposito confermato anche dal ferrarista Domenicali: «Dal nostro punto di vista non è cambiato nulla – ha precisato – lavoriamo perchè l’automobilismo recuperi passione». Quella per le squadre, spiega il dg del Cavallino, «per i partner che investono con le squadre – ha aggiunto – e per le migliaia di tifosi che oggi, come in altre gare, ci sono venuti a seguire». Guerra sia, dunque, come conferma l’indifferenza tra Mosley e il team principal della Renault, Flavio Briatore. I due, dopo la gara, si sono incrociati nel paddock, e più di una volta, ma non si sono neppure guardati in faccia. E a sentire le parole di Briatore, oggi in compagnia della moglie Elisabetta Gregoraci, non è difficile capire perchè: «Per correre l’unico vero problema – fa sapere – è che non ci siano i team. Invece, se Ecclestone e Mosley non ci sono, e non ci saranno sicuramente, non è un problema»

possiamo essere competitivi, in altre meno. Saremmo troppo ottimisti se dicessimo che possiamo rientrare nella lotta per il campionato». Meglio pensare a una gara per volta e non farsi troppe illusioni. Come Raikkonen: «Ho avuto grosse difficoltà – dice il finlandese – ho provato a superarle, ma è stata davvero dura». Problemi di carico, per

lui, che ha chiuso in ottava posizione: «Ho fatto una bella partenza – è la sua analisi – e nella prima e seconda parte della gara la macchina non andava male. I guai sono iniziati dopo che sono uscito dal pit stop». Peccato, perchè il bilancio per la Ferrari poteva essere anche migliore. «Un punto è meglio di niente – si consola il campione del mon-

do 2007 –speriamo di fare meglio nelle prossime gare». Magari già dal Gran Premio di Germania, il 12 luglio. «Il risultato di oggi deve far riflettere – riprende Domenicali – non si possono prendere decisioni avventate. Se i tempi di ieri ci suggerivano di iniziare già a pensare alla monoposto del prossimo anno, oggi è tutto diverso».

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Sport 41

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò

TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Elezioni concluse, e i pensionati Problemi di oggi e di ieri di una categoria che interessa sempre di più

Le assenze per malattia non pesano su pensione e buonuscita

di MAURIZIO ANDRIOLO La tornata elettorale si è conclusa. I problemi però non si sono esauriti. E attendiamo una qualche diatriba tra “i settori parlato e scritto”. I pensionati però sono sempre in attesa di soluzioni, anche “avanzate”, ai loro problemi. Giustamente cominciano le prime proteste: vogliamo renderci utili, non vegetare; migliorare le pensioni. Ribadiamo. Il pensionato che ha superato una “certa età” ha problemi e necessità diversi da altre categorie di lavoratori. Spesso assistenza domiciliare continua, assistenza sanitaria più frequente, con spese più onerose. E’ giusto levargli fino al 40% della pensione con cui tenta di sopravvivere? Perché tassare così pesantemente le pensioni? Il pensionato paga le tasse più di tre volte: durante tutto il periodo lavorativo (contributi inclusi); al momento di andare in quiescenza, e ancora nell’assegno pensionistico. Altra questione è la perdita del valore delle pensioni, nonché delle “reversibilità” sui cui la scure normativa si abbatte pesantemente e che riduce il reddito fino a circa un quarto dell’assegno percepito dal defunto coniuge; un’erosione socialmente iniqua che penalizza il superstite e premia chi nella vita non ha mai pensato al futuro previdenziale. Senza dimenticare che chi ha versato contributi ha già dato una mano essenziale alla Società e al Paese. Allora: 1) la perdita di valore delle pensioni deve essere tutelato dallo Stato con le quote Istat; 2) Il pensionato deve partecipare in maniera attiva allo sviluppo sociale e godere di una minore fi-

INVALIDITÀ SUPERIORE ALL’80%

Mio padre ha 59 anni compiuti. Dal 1999 ha avuto riconosciuto dall'Inps l'assegno di invalidità. In questi ultimi 10 anni la sua salute è peggiorata e sicuramente l'invalidità è superiore all'80%. A 60 anni potrebbe chiedere la pensione di vecchiaia anticipata? C. QUERO - TURSI Sì. Se l'Inps riconoscerà almeno l'80% di invalidità, con una nuova visita, suo padre potrà ottenere la prestazione da lei indicata. In tal caso, la pensione sarà ricalcolata includendo nel calcolo gli eventuali contributi successivi alla decorrenza dell'assegno di invalidità. FESTIVITÀ PER LE COLF 1/

Esistono giorni di festività (civili o religiose) a cui sono interessate anche le Colf? Grazie. A. D. - ROTONDELLA (MT) Sì. Sono espressamente previsti dalla legge: Capodanno, Epifania, Lunedì di Pasqua, Festa della Liberazione, 1° Maggio, Festa della Repubblica, Ferragosto, Ognissanti, l'Immacolata, Natale, S. Stefano e Santo Patrono del luogo di lavoro. 35 ANNI DI CONTRIBUTI

Sono nato il 14 dicembre 1950 e a gennaio 2009 ho raggiunto i 35 anni di contributi. Sono titolare di un assegno di invalidità dal 1° luglio 2001, assegno confermato nel 2004 e nel 2007. Vorrei sapere se è vero che potrò chiedere la tra-

Se si assentano per malattia i dipendenti pubblici perdono un pezzo di retribuzione, ma il taglio non tocca il trattamento di pensione e di fine servizio. Lo ha precisato l'Inpdap con una nota (circolare 13/2009) che illustra i riflessi della normativa "anti fannulloni" introdotta con la legge 133/2008. Ora a chi si ammala viene corrisposto, per i primi 10 giorni di assenza ,soltanto il trattamento economico di base con esclusione di ogni indennità e emolumento accessorio. Le nuove regole non fanno venir meno le riduzioni previste dalle norme contrattuali ,in base alle quali i primi 9 mesi sono retribuiti per intero, i successivi 3 mesi al 90% e gli ulteriori 6 mesi al 50%. Se dopo 18 mesi persiste lo stato di malattia, il dipendente ha diritto soltanto a un congedo non retribuito. Le decurtazioni del trattamento retributivo non comportano però una diminuzione dell'imponibile sul quale le amministrazioni devono versare all'Inpdap i contributi previdenziali. Ciò spiega perché la pensione e la buonuscita non risentono del taglio alla retribuzione durante i periodi di malattia. scalità; 3) La tassazione deve essere una, certa, e aderente alla fascia d’età; 4) Prevedere un fondo per intervenire nella non autosufficienza. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 30 del 13 gennaio 2004, ha ritenuto che il rispetto dei principi di sufficienza ed adeguatezza delle pensioni impone l’individuazione di un meccanismo in grado di assicurare “un reale ed effettivo adeguamento dei trattamenti di quiescenza” alle variazioni del costo della vita. Quella sentenza è rimasta inascoltata. “In Germania, come scrive Lisa Batoli (Cgil - Spi), i redditi da pensione sono sottoposti a tassazione solo per una quota pari al 27 per cento. In Francia, ai contribuenti che hanno supe-

sformazione del mio assegno in pensione di anzianità con decorrenza dal 1° luglio 2010. R. A. - BALVANO La possibilità cui lei fa riferimento era consentita fino al 2004, allorché una sentenza della Corte di Cassazione, a sezioni unite, la escluse. La stessa Corte, però, ammise la possibilità di trasformare l'assegno di invalidità in pensione di vecchiaia. L'INPS, pertanto, si attiene a tali criteri sin dal 29-9-2004. Dovrà attendere l'età pensionabile per vecchiaia (65 anni). Fino a quella data, continuerà a fruire dell'assegno di invalidità. ROTTAMAZIONE DELLA LICENZA

I commercianti che rottamano la licenza, ai sensi della manovra anticrisi, sono esentati dall'attendere la finestra di uscita, una volta raggiunta l'età pensionabile per vecchiaia? Grazie. F. FASANO - FERRANDINA No, non sono esentati. Però la normativa prevede che si tenga conto anche del periodo che intercorre tra il mese di compimento dell'età e quello di apertura delle finestre indicate dalla legge 247 del 2007. La prestazione sarà erogata anche in quel periodo.

GESTIONE SEPARATA

Sono un libero professionista per la cui categoria ancora non è stata istituita un'apposita Cassa di Previdenza. Pertanto verso i miei contributi previdenziali alla Gestione Separata Nel passato avevo lavorato come dipendente presso un'azienda privata, per 4 anni e 3 mesi. Posso ricongiungere tale periodo nella Gestione Separata? S. PALLOTTA - MATERA Sì. Lo prevede il decreto ministeriale n° 282 del 1996, ai fini del diritto e della misura della pensione nella Gestione separata. Il decreto richiede, come condizione, la maturazione di almeno 15 anni di contribuzione, di cui almeno 5 nella gestione separata. Tenga però presente che anche i 4 anni di contributi versati nell'assicurazione generale obbligatoria saranno calcolati col metodo contributivo. FESTIVITÀ PER LE COLF 2/

Ci è capitato, nel nostro rapporto di lavoro con la Colf, che una delle giornate festive (come il Capodanno, l'Epifania, ecc.) sia capitata di domenica. La Colf dice di aver diritto al pagamento. E' così o la sua pretesa è infondata?

rato i 65 anni di età viene concessa una deduzione dal reddito imponibile il cui importo dipende dal livello del reddito e che viene raddoppiata nel caso di soggetti invalidi a carico. In Spagna, l’agevolazione, per i contribuenti sopra i 65 anni, assume la forma di una detrazione d’imposta di importo fisso e non soggetta a limiti di reddito. Nel Regno Unito, invece, sono previste sia una deduzione che una detrazione. Nel primo caso, l’agevolazione consiste nell’elevare la deduzione di base, spettante a tutti i contribuenti, considerando due fasce di età: i contribuenti tra i 65 e i 75 anni e quelli di età superiore ai 75 anni”. E in Italia? Personalmente aggiungo e ritengo che è opportuna una riforma pensionistica, ma è giustamente inderogabile l’innalzamento dell’età pensionabile.

D. B. - TEANA Ha ragione la Colf. Quando una delle festività riconosciute cade di domenica, alla lavoratrice è riconosciuto il diritto al recupero del riposo in altra giornata oppure, in alternativa, il pagamento di un ventiseiesimo della retribuzione mensile di fatto. INVALIDITÀ AL 100 %

Sono un lavoratore dipendente di 51 anni, impiegato dal 1982, con invalidità riconosciuta dalla Asl del 100% e relativa indennità d'accompagnamento. Vorrei fare domanda all'Inps per ottenere la pensione d'inabilità. Ho concrete possibilità d'ottenerla? A.G. - MATERA E' difficile dirle quali possibilità esistano perché sia riconosciuto inabile dall'Inps. Si tratta di un giudizio esclusivamente sanitario, correlato all'attività lavorativa svolta. Le consiglio, nel suo caso, di inoltrare domanda e dare le dimissioni dal lavoro (condizione richiesta per la liquidazione della pensione) dopo aver conosciuto l'esito dell'accertamento medico. 15 ANNI DI CONTRIBUTI

Mia moglie compirà 55 anni a dicembre 2009 ed ha raggiunto 15 anni di con-

tributi a marzo 1992. Vorrebbe sapere se esiste qualche disposizione che le consenta di ottenere la pensione di vecchiaia prima dei 60 anni. E. SAPIENZA - TITO Per effetto della riforma Amato del 1993, a sua moglie sono sufficienti 15 anni di contributi, poiché sono stati raggiunti entro il 1992. Per quanto riguarda l'età vigente dei 60 anni, la informo che le uniche eccezioni riguardano i non vedenti e gli invalidi all'80%. Essi possono andare in pensione a 55 anni se donne ed a 60 se uomini. PENSIONATO DI VECCHIAIA

Mio padre, 68 anni ed ex artigiano, è pensionato INPS di vecchiaia. Percepisce 850 euro mensili di pensione. Mia madre compirà 65 anni nel prossimo novembre 2009. Potrebbe aver diritto all'assegno sociale, tenuto conto che i due coniugi non hanno alcun altro reddito e nemmeno la casa di abitazione? P. SANSONE - POTENZA L'assegno sociale spetta se il reddito della coppia non supera un determinato tetto che, per il 2009, è stato determinato in 10.635, 30 euro annui. Ogni euro in più comporta una pari riduzione dell'assegno sociale. Da quanto mi riferisce, sua madre non avrà diritto,

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

per il motivo esposto, alla prestazione DIPENDENTE AZIENDA SERVIZI

Ho 54 anni di età e 31 di contribuzione, quale dipendente di un'azienda di servizi. Sono malfermo in salute, tanto che l'ASL mi ha riconosciuto un'invalidità del 68 per cento. E' vero che posso lasciare il lavoro, ottenendo la pensione, prima dei previsti requisiti di legge per la generalità dei lavoratori? A. SABATO - SCANZANO J. Purtroppo, con il 68% di invalidità, non può ottenere alcun beneficio in base alla normativa vigente. La legge 388/2000 prevede uno sconto di due mesi per ogni anno di servizio svolto dopo il 2002, fino ad un massimo di 5 anni, a favore di quanti hanno un'invalidità non inferiore al 74%. Oppure potrebbe chiedere l'assegno ordinario di invalidità per il quale è sufficiente una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ai due terzi del totale. DIRETTRICE DI SUPERMERCATO

Dopo la pensione di vecchiaia, ho continuato a lavorare come direttrice di un supermercato per alcuni anni. Atteso che mi sono stati versati regolarmente i contributi, vorrei sapere se posso presentare domanda di supplemento e da quando. M. L. - NOVA SIRI Il supplemento di pensione può essere chiesto dopo 5 anni dalla decorrenza della pensione principale. Se è stata raggiunta l'età pensionabile, può essere chiesto, per una volta sola, dopo 2 anni. Per i supplementi di pensione non si applicano le finestre di uscita. FAMILIARI SUPERSTITI

Un mio familiare di 57 anni, invalido civile sin dal 2001 con una percentuale del 78%, è deceduto lo scorso mese di marzo, senza aver chiesto l'accreditamento della maggiorazione contributiva di due mesi l'anno, prevista dalla legge 388 del 23 dicembre 2000. Gli era stato riconosciuto dall'INPS l'assegno di invalidità con decorrenza luglio 2008. Quei benefici sono da considerare perduti per i familiari superstiti (moglie e 3 figli minori)? C. BRAIA - MATERA No. La domanda per quei benefici può essere inoltrata anche dai familiari del lavoratore deceduto, per una ricostituzione della sua pensione e, di conseguenza, per ottenere gli stessi vantaggi sulla pensione ai superstiti. Il beneficio decorre da gennaio 2002 e non può superare, in totale, i 5 anni.

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DIGITALE TERRESTRE, TASSA NASCOSTA NUBI E QUALCHE ROVESCIO FINO A VENERDI’ Tempo variabile oggi, con possibili brevi acquazzoni tra il pomeriggio e la sera. Martedì nuvole per tutto il giorno con piogge e temporali. Temperature basse. Instabilità pomeridiana anche a metà settimana. Più sole e più caldo nel weekend. UN buon modo per diminuire l’anidride carbonica nell’atmosfera sembra essere quello di piantare castagni, in particolare gli esemplari appartenenti ad una particolare specie americana. Questi alberi, che crescono più in fretta e hanno chiome più folte, avrebbero infatti una maggiore capacità di assorbire la CO2. Lo ha dimostrato uno studio condotto da Douglass Jacobs della Purdue University, Stati Uniti, che è apparso sulla rivista Forest Ecology and Management. Secondo Jacobs, la specie di castagno americano in studio ha una chioma tre volte più sviluppata rispetto ad altri alberi. Per questo avrebbe una capacità maggiore di assorbire l’anidride carbonica. Grazie ad un incrocio con una specie cinese, il castagno americano avrebbe anche acquisito resistenza all’invasione di un fungo che ha decimato, durante lo scorso secolo, molte foreste degli Stati Uniti. Instabilità in Basilicata nell’ultimo fine settimana. Correnti fresche provenienti dai Balcani hanno scalzato l’anticiclone Nord Africano che per giorni aveva governato il tempo su gran parte della Penisola. Sia sabato che domenica brevi rovesci e qualche temporale hanno interessato a macchia di leopardo il territorio regionale. Da segnalare il fortunale di sabato pomeriggio su Matera città (13.4 mm di pioggia in meno di mezz’ora) e i violenti rovesci che nella successiva nottata hanno interessato la costa tirrenica e parte del Lagonegrese (accumuli fino a 40-45 mm). Come prevedibile, anche le temperature sono andate giù, con massime che nella giornata di ieri hanno faticato a raggiungere i 20-22 gradi (21.4 la massima a Potenza città). La nuova settimana trascorrerà all’insegna della variabilità e di un clima decisamente fresco per la stagione. La presenza di un vasto anticiclone posizionato sul Nord Europa, con asse Nordest-Sudovest dalla Spagna fino alla Carelia, permetterà a correnti fresche ed instabili di scorrere lungo il suo bordo inferiore e di raggiungere così l’Adriatico e lo Jonio. Fino a venerdì, quindi, anche sulla Basilicata avremo un’alternanza di spazi soleggiati ed improvvisi e rapidi annuvolamenti che, soprattutto nel pomeriggio-sera, potranno dar vita a rovesci sparsi e a qualche temporale. Martedì sarà la giornata peggiore con precipitazioni diffuse un po’ su tutto il territorio. Continuerà a far fresco, con valori di qualche punto al di sotto delle medie. Nel fine settimana l’instabilità tenderà ad attenuarsi e ciò permetterà di avere spazi soleggiati più duraturi e persistenti. Non mancheranno comunque nel pomeriggio nuvole irregolari e qualche breve acquazzone. Farà anche più caldo, con i valori che rientreranno definitivamente entro la norma. Lunedì: Nuvolosità irregolare per gran parte della giornata, con presenza di ampi spazi soleggiati soprattutto in mattinata. Tra il pomeriggio e la sera le nubi si faranno più compatte su Lagonegrese, Materano, Metapontino, Pollino con possibili brevi rovesci. Temperature minime in diminuzione, massime stazionarie; venti da moderati a forti settentrionali; mari da mossi a molto mossi. Martedì: Tempo instabile per l’intera giornata. Molte nubi fin dal mattino, con deboli rovesci sparsi. Nel pomeriggio cielo coperto su tutta la Basilicata con fenomeni sparsi anche a carattere temporalesco. Precipitazioni assenti lungo la costa tirrenica. In serata ancora qualche rovescio ma in attenuazione. Clima freddo, con massime non oltre i 15-18 gradi; venti sempre sostenuti da Nord. Mercoledì: Poche nubi irregolari in mattinata, con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera, addensamenti più compatti su Vulture, Alto Bradano, Materano, Metapontino, con qualche rovescio o temporale. Tempo asciutto su Lagonegrese e costa tirrenica. Temperature stazionarie, su valori inferiori alle medie; venti moderati da Nordest, mari mossi. Giovedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutto il territorio. Nel pomeriggio moderata instabilità in prossimità dell’Appennino, Vulture, Bradano, Val d’Agri, Lagonegrese, con qualche breve ed isolato acquazzone. Parziale miglioramento in serata. Temperature massime in lieve aumento, venti deboli da Nord/Nordest, mari ancora mossi ma con moto ondoso in graduale attenuazione. Venerdì: Tempo perlopiù soleggiato in mattinata. Tra il pomeriggio e la sera parziale aumento della nuvolosità cumuliforme su Lagonegrese, Melandro, Val d’Agri, Pollino, con sporadici brevi scrosci di pioggia. Tempo asciutto su Lavellese e costa jonica. Temperature stazionarie nei valori minimi, in aumento in quelli massimi; venti deboli orientali; mari generalmente poco mossi. Sabato: Tempo bello in mattinata su tutta la regione. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera nubi irregolari compariranno nell’entroterra e lungo il Bradano, ma difficilmente pioverà. Bel tempo in serata. Temperature minime e massime in aumento e prossime alle medie del periodo; venti da deboli a moderati di direzione variabile. Poco mosso il Tirreno, mosso lo Jonio. Domenica: Sole nella prima parte del giorno. Qualche nuvole sparsa solo sul Melfese e intorno al Vulture. Nel pomeriggio leggera instabilità con presenza di nuvole cumuliformi su Lagonegrese, Pollino, Val d’Agri, con possibili brevi rovesci o temporali. Ampi spazi soleggiati sul Metapontino e la costa jonica. Cieli stellati in serata. Temperature in ulteriore lieve aumento, mari poco mossi. Giuseppe Pomarico

MEZZA Italia è a rischio visione TV. Dopo lo spegnimento di Rai Due e Rete Quattro in Piemonte, molti utenti non riescono più a vederli. Altri, già passati al digitale, non vedono più nulla. naccia di non pagare più il canone. I consumatori, per la ricezione del digitale terrestre, oltre a dover comprare un decoder per ogni televisore, devono sostituire l’antenna con un modulo apposito e spesso questi moduli, in alcune zone, non riescono a ricevere il segnale digitale. Per ricevere il segnale del coder digitale ci vuole un modulo logaritmico apposito e, secondo le zone, cambia il numero degli elementi necessari, in alcuni casi si è dovuto provvedere ad istallare il modulo dell’antenna, ruotato a 90

gradi per ricevere il segnale. E’ stata fatta la legge da incompetenti e ora mezza Italia è a rischio per la visione della Tv. In ogni caso per la visione dovrà spendere almeno 200/300 euro a famiglia tra decoder, antenna e montaggio. Una tassa per la famiglia nascosta, inserita dalla legge Gasparri. Inoltre, la visione con il decoder digitale, è riservata solo agli utenti che pagano il canone Rai. Difatti, quando si compra un decoder digitale, è riservata solo agli utenti che pagano il canone Rai. Difatti, quando si compra un decoder, danno anche una smart card, la quale dovrà essere successivamente attivata. Pertanto o paghi il canone Rai o la Tv non la vedi più.

C’è chi mi-

de-

NOTIZIE SUI CONDIZIONATORI NELLE case e negli uffici i condizionatori sono sempre più diffusi e con l’inizio della stagione calda molti pensano di acquistare un apparecchio, specialmente chi ha problemi di salute che si acutizzano con l’afa. Oggi i modelli in vendita sono assai più funzionali di quelli del passato, che dovevano essere istallati in modo fisso alla parete o tagliando il vetro della finestra, quindi adatti a refrigerare un solo locale. Ora vi sono modelli che possono essere spostati da una camera all’altra come una stufa a rotelle e sono disponibili in due differenti modelli base, denominati “monoblocco” e “split”. I” monoblocco” è composto da un unico elemento che riunisce tutti i componenti e ha un tubo snodato che serve a convogliare l’aria calda fuori del locale, alloggiato di solito fra i battenti di una finestra socchiusa. Lo “split” è invece composto di due elementi. Il primo da collocare all’interno dell’appartamento, contiene l’evaporatore, oltre ad un sistema di ventilazione (che convoglia l’aria calda dell’ambiente attraverso l’evaporatore, raffreddandola) ed al compressore. Il secondo comprende il condensatore e il ventilatore per il raffreddamento del refrigerante. I due elementi, di cui quello esterno è certamente più piccolo, sono collegati da una cabaletta snodabile, al cui interno corrono i due tubi del circuito del gas refrigerante e un cavo elettrico; le dimensioni della cabaletta sono assai ridotte – meno di 2 cm per 5 –per una lunghezza di circa 2 metri. Il tubo di collegamento può essere fatto passare tra i battenti socchiusi o anche in apposite aperture realizzate nell’intelaiatura della finestra. Il modello monoblocco è più maneggevole poiché si può spostare con assoluta libertà. In realtà, anche il modello split è maneggevole, a condizione che l’elemento esterno sia collocato su

un balcone, dove basta appoggiarlo al pavimento. Una maggiore precauzione è richiesta, invece, quando è collocato fuori da una finestra. Infatti, dal momento che è molto pericoloso limitarsi ad appoggiarlo al davanzale, occorre agganciarlo ad un’apposita staffa preventivamente fissata al muro esterno. Quando si vuole spostare l’apparecchio occorre, quindi staccare la spina, prendere la parte esterna e metterla nell’alloggiamento predisposto sull’elemento interno, trasportare il tutto nel locale da rinfrescare ed infine risistemare la parte esterna in modo tale che non crei pericolo. Per quanto concerne, invece, le prestazioni, il confronto fra i due modelli è più favorevole allo split, in quanto utilizza aria esterna per raffreddare il condensatore. Inoltre, l’apertura della finestra richiesta per far passare la

ENERGIA LA DOMANDA RETROATTIVA DEL BONUS ELETTRICO CIRCA 900 mila famiglie hanno fatto richiesta ai Comuni per ottenere il Bonus elettrico, la riduzione della bolletta introdotta con legge per dare sollievo ai nuclei famigliari in condizioni di disagio economico e / o fisico. Circa 600 mila famiglie il Bonus è stato già riconosciuto e arriverà con le prossime bollette dell’energia elettrica. Chi non ha ancora fatto richiesta ha tempo fino al 30 giugno per ottenere il Bonus retroattivo anche per i 18 mesi precedenti, comprensivo quindi degli arretrati per i primi mesi del 2009 e per tutto il 2008. Dopo questa data si perderà il diritto alla retroattività e si potrà comunque, in ogni momento, fare richiesta del Bonus per i dodici mesi successivi alla presentazione della domanda.

canaletta è certamente ridotta rispetto a quella richiesta per far passare il “tubo di scarico” del monoblocco: in questo modo, l’ambiente è quasi isolato e quindi, l’efficacia dell’azione refrigerante risulta maggiore. Nel complesso, i diversi modelli di condizionatori offrono gli stessi servizi. Anzi, la maggioranza dei modelli è dotata anche delle funzioni di riscaldamento e di deumidificazione e, quindi, i condizionatori possono essere considerati veri e propri impianti di climatizzazione, utilizzabili in tutte le stagioni. Per quanto riguarda la sicurezza e il corretto funzionamento, non c’è dubbio che quelli con il marchio IMQ diano più garanzie, essendo rilasciato dopo severe prove dall’istituto delegato per legge a verificare le “regola dell’arte” negli apparecchi elettrici. Per l’istallazione occorre accertarsi che nei modelli split l’elemento esterno sia posizionato in modo sicuro e, preferibilmente, in una zona non troppo esposta al sole. In secondo luogo, il “tubo di scarico” del monoblocco o la cabaletta di raccordo dello split non devono mai essere piegati in modo da formare angoli troppo stretti né devono essere schiacciati (ad esempio, fra i battenti della finestra). A tale proposito, va ricordato che fra le dotazioni dei condizionatori è di solito compreso anche uno speciale componente (una ventosa con una cordicella), da applicare sulla finestra, che serve ad impedire che questa si apra più dello stretto necessario che occorre per far passare i tubi. Inoltre, non bisogna mai trascurare la periodica pulizia del filtro attraverso cui passa l’aria da raffreddare. Il filtro va estratto, spazzolato e lavato almeno una volta la settimana, non solo per garantire un flusso d’aria costante, ma anche per “pulire” l’aria che si respira (il filtro, naturalmente, va reinserito solo quando è perfettamente asciutto).

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I PIU’ LETTI In Italia ANDREA CAMILLERI La danza del gabbiano Sellerio 2) GIORGIO FALETTI Io sono Dio Baldini Castoldi 3) CARLOS RUIZ ZAFON Marina Mondadori 4) GIANLUIGI NUZZI Vaticano Spa Mondadori 5) GLENN COOPER La biblioteca dei morti La copertina Nord 6) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio 7) STIEG LARSSON La ragazza che giocava... Marsilio 8) STIEG LARSSON Uomini che odiavano... Marsilio 9) ROBERTO SAVIANO La bellezza e l’inferno Mondadori 10) ALICIA BARTLETT Il silenzio dei chiostri Sellerio La copertina 1)

Lunedì 22 giugno 2009

Il nuovo romanzo di Barbàra sulla scomparsa della ragazza

Il caso Orlandi diventa un noir La storia è ispirata dalle dichiarazioni rese la scorsa estate dalla teste Minardi di ISABELLA MARCHIOLO LA SCOMPARSA di Emanuela Orlandi ha tutti i requisiti per varcare la soglia tra caso di cronaca e immaginario collettivo. Che sia il giallo per eccellenza della storia contemporanea italiana è assodato, e ribadirlo non equivale ad una banale etichettatura. Proprio per questo non c'è usurpazione né blasfemia nel romanzo di Ugo Barbàra “In terra consacrata” (Piemme), dove la vicenda Orlandi diventa un noir ben congegnato. Si tratta - ed è subito chiaro - di un libro “di genere”. L'autore, palermitano e giornalista dell'Agi, dimostra subito di possedere la non semplice tecnica del romanzo poliziesco, misurandosi con un tipo di narrazione a vicolo cieco: se sai come raccontare questa storia i lettori sono assicurati, ma se sbagli non hai appello. Nel noir, poi, gli errori sono tagliole di facile identificazione, eppure la penna dello scrittore può ugualmente spezzarsi nelle loro ganasce aperte. Dettagli errati, passaggi inverosimili, dinamiche temporali sfasate, non ultima una certa caricatura desueta, se non involontariamente comica, dei personaggi. Barbàra, che con questo romanzo ha guadagnato un posto nella selezione dello “Strega”, è abile ad aggirare tutte le tagliole. La trama avvince sin dalle prime pagine. Anna Marzani, ex prostituta e storica amante di un vecchio leader della malavita romana, vuo-

Manuela Orlandi; a destra: la copertina del libro

ria sia chiaramente ispirata alle dichiarazioni rese la scorsa estate dalla superteste Sabrina Minardi, che indicò il “banchiere di Dio” Marcinkus come mandante del rapimento Orlandi, eseguito dal boss della Magliana Enrico De Pedis, e descrisse la raccapricciante eliminazione della ragazza, gettata viva in una betoniera. Ma per Barbàra è solo un'attendibile cornice storica dentro cui racconta un'altra storia, dolorosa e malinconica. Attorno alla ragazza scomparsa si agitano le inquietudini di un'umanità divisa tra il desiderio del potere e quello dell'innocenza. E come nei migliori gialli, svanita ogni traccia di pietà anche negli eroi, non siamo tanto sicuri che il male abbia contorni netti. Ugo Barbàra In terra consacrata Piemme - pagg. 459 E.18.50

Da questo punto in poi, ovviamente, a sbrogliare il plot del romanzo dovranno essere i lettori. Pochi sono gli indizi concessi al recensore: lo speciale rapporto che nascerà tra Valeria e Fabrizio; due infidi personaggi da giallo, il prete Angelo e il criminale Scapicollo (che a tratti appesantiscono la narrazione di qualche stereotipo); i siparietti legalmorali tra Chiosi e il collega Lannuzzi. Il resto va letto. Fino all'epilogo, in cui l'autore svela il mistero Iacoangeli con il rispetto dovuto alla vera protagonista della storia, Emanuela Orlandi. Del romanzo piace soprattutto questa delicatezza. Barbàra sceglie di non rimestare nel torbido, di non calcare la mano sulle sfumature morbose che la scomparsa di Emanuela stimola periodicamente nella cronaca. E questo sebbene l'intera sto-

le togliere dai guai la figlia Valeria che - buon sangue non mente - s'invischiata in un giro di droga finendo in carcere. Per riscattarla, Anna si presenta davanti al giudice per riaprire un caso irrisolto, la scomparsa della giovane Antonella Iacoangeli. Della ragazzina, figlia di un funzionario vaticano, si erano perse le tracce vent'anni prima e le indagini, collegate a macchinosi intrighi con il terrorismo e i servizi segreti, sono arenate insieme al rigoroso procuratore Chiosi, ormai in pensione. Anna, però, adesso sostiene di conoscere gli esecutori e i mandanti dell'affare Iacoangeli, e persino il luogo in cui è nascosto il cadavere della vittima. Ma, dopo le sue rivelazioni, la donna muore e il suo avvocato, il giovane e ambizioso Fabrizio, è convinto che non si tratti, come sostengono i medici, di un suicidio.

IL THRILLER

IL PERSONAGGIO

Un ricatto e due scelte

Il mito del Che resiste

La nuova fatica di Grisham, autore di tre best seller

Una biografia su Guevara scritta da Lee Anderson

ROMA - Trovandosi costretto a commettere un crimine per nasconderne un altro, un promettente studente di legge si rende conto che la sua carriera e la sua libertà sono in pericolo. Ecco il nocciolo drammatico di Il Ricatto, il nuovo romanzo di John Grisham, che resta il più ingegnoso e fortunato scrittore di legal thriller; ovvero l'ex penalista che ha scalato le classifiche dei best seller internazionali con Il Socio, Il Rapporto Pelican, Il Cliente e tanti altri romanzi, divenuti anche film di successo. Protagonista della nuova vicenda - che ovviamente non va rivelata per intero al lettore - è Kyle McAvoy, cresciuto nello studio legale del padre nella cittadina di York, in Pennsylvania. Intelligente e di bell'aspetto, è anche direttore della rivista della scuola di legge. Ma nel suo passato c'è un segreto e quando alcuni loschi personaggi lo avvicinano annun-

La copertina

ciandogli di avere le prove del suo coinvolgimento in uno stupro di gruppo negli anni del college, Kyle avverte la sgradevole sensazione di non essere più l'unico padrone del suo destino. Gli uomini che lo hanno contattato affermano di essere agenti dell'FBI. Ma a poco a poco il colloquio assume contorni ambigui, soprattutto quando entra in scena il sedicente detective Bennie Wright, che, minacciandolo di rendere pubbli-

co un video compromettente, lo costringe a piegarsi alla sua volontà. Ben presto i giochi saranno a carte scoperte. I ricattatori, in realtà, agiscono per conto di un misterioso committente interessato a una causa che vede due importanti società darsi battaglia. Kyle, semplicemente, dovrà fare ciò che sogna ogni giovane avvocato: accettare l'offerta di lavorare a New York nel più prestigioso studio legale del mondo, che gli ha offerto un impiego strapagato. Questo gli consentirà di passare ai suoi ricattatori preziose informazioni riguardo al contenzioso in atto. Ribellarsi al diabolico meccanismo significherebbe invece ridare un senso al suo codice etico e mettersi una volta per tutte alla ricerca della verità. John Grisham Il Ricatto Mondadori - pagg. 390, 20 euro

di PAOLO PETRONI IL MITO del Che è più vivo che mai. E non si tratta solo di un'icona pop, se pochi anni fa le ultime rivelazioni sulla scomparsa del suo cadavere, seppellito in una fossa comune ai bordi dell'aeroporto di Vallegrande, nelle montagne boliviane, fatta dal generale che lo aveva catturato, Mario Vargas Salinas, crearono un terremoto politico in Bolivia e contrasti tra le alte sfere militari. Jon Lee Anderson, noto reporter di guerra americano e firma del New Yorker, si è chiesto allora chi fosse quest'uomo che aveva lasciato, prima, una carriera da medico nel suo paese, in Argentina, per andare a combattere con i barbudos sulla sierra cubana, poi, a 36 anni, una moglie, cinque figli, oltre a un incarico ministeriale all'Avana e il grado di Comandante rivoluzionario

Che Guevara

vicino a Castro, per inseguire il sogno di suscitare una rivoluzione continentale nell'America latina. La risposta è ora in questa monumentale biografia (ben oltre le mille pagine) che ne ricostruiscono il percorso attraverso documenti, scritti, foto, ma soprattutto una ricchezza incredibile di testimonianze. Alcune anche curiose, come questa scelta quasi casualmente tra mille: «Pardo Llada disse a Castro che

non capiva per quale motivo dovesse partire con Guevara per una missione commerciale, dal momento che era un giornalista e di commercio non sapeva nulla, ma Fidel gli rispose: 'Neanche il Che ne sa niente, ci vuole solo un po’ di buon senso. Pensi che io ne sappia qualcosa di governo? Se è per questo, stiamo tutti imparando’». Per scrivere questa biografia, Anderson ha vissuto per tre anni a La Habana e per realizzare le sue interviste ha viaggiato in Sud America, in Europa e in Russia. È a lui che Vargas Salinas rivelò il luogo in cui era stato sepolto il Che. Il libro è diventato insieme un ampio resoconto sulla vita del Che e una narrazione sulla storia dell'America Latina durante gli anni della Guerra Fredda. Jon Lee Anderson Che Guevara Fanfango pagg 1.182 28,00 euro

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44 Libri e letture


Quindicimila concerti in tutto il mondo. A Roma e Milano dedicati ai terremotati di MARIALAURA ROTA ROMA – Sabato a Roma e ieri a Milano l'Italia canta per l’Abruzzo. Ma con l’ingresso ufficiale dell’estate, nonostante il maltempo, è festa grande per la musica in tutta Europa, e anche fuori, per un totale di 120 paesi coinvolti, di cui 19 europei. Circa 15 mila concerti in tutto il mondo, tra la Francia, New York (dove suona l’ex tennista Yannick Noah), e perfino Togo e il Kurdistan iracheno, 800 solo in Italia, dove si potrà scegliere, senza pagare, tra concerti di ogni genere, dal classico al jazz, dal pop al rock, dalle bande ai dj set. Ideata 28 anni fa in Francia dall’allora ministro della cultura Jack Lang come grande appuntamento spontaneo e popolare, la Festa della Musica ha preso piede nel tempo in oltre 60 città europee, da Atene a Madrid, da Berlino a Liverpool, da Losanna a Praga. E ha finito per estendersi via via, con l’impegno dei consolati francesi, anche ben oltre i confini dell’Europa, con iniziative in tutti i continenti, quest’anno persino Iraq, a Dubai, in Libano, Egitto, Marocco, nel Bahrein. Ovunque con un tripudio di generi musicali, balli, danze, concerti. In Francia il via è stato dato, nel pomeriggio, dal ministro della cultura, Christine Albanes, che festeggia anche i 50 anni del suo ministero, e il palazzo presidenziale dell’Eliseo apre per il secondo anno

A San Siro per l’Abruzzo

Laura Pausini, una delle artiste italiane più apprezzate in tutto il mondo

consecutivo per far ascoltare arie d’opera, musica jazz, antillana e tzigana. Sempre a Parigi, sul fronte della classica, Pierre Boulez, uno dei maggiori compositori e direttori d’orchestra viventi dirige l’Orchestra di Parigi che interpreta brani di Stravinskj sotto la piramide del Louvre.

Anche Eros Ramazzotti partecipa a un concerto che sarà trasmesso da Antenne 2. Per garantire l’ordine pubblico ci sono 2.600 agenti nelle strade della sola Parigi. Pure in Italia la festa della musica è un fenomeno in costante crescita, passato dai 134 appuntamenti dell’edizione 2006 agli 800 di quest’anno, con

un incremento del 40% rispetto al 2008 secondo i dati del ministero dei Beni culturali, che organizza in collaborazione con la direzione generale per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Dal Nord al Sud, tante le iniziative, anche se il maltempo, come per esempio a San Benedetto del Tronto,

ha costretto ad alcune cancellazioni. Dal Trentino, dove Arco dà spazio per un’intera giornata e un’intera notte ad un centinaio di gruppi musicali, alla Sicilia, dove a Messina si esibisce la banda dell’Arma dei Carabinieri diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli. Ma è festa anche a Sgurgola, in provincia di Frosinone, che ospita bande musicali, corali e gruppi folklorici delle popolazioni terremotate; ad Agliè (Torino) con il coro dei bambini nel giardino del Castello Ducale; ad Ivrea, nell’anfiteatro romano con un concerto dedicato all’Amore nell’Europa medievale. E poi ancora il rock a Rivoli (Torino) in piazza Martiri della libertà e il classico a Genova con la lezione concerto dedicata a Chopin al Museo Navale. A Roma, nella Sala Pietro da Cortona di Palazzo Barberini, suona la Xilon Orchestra composta da giovani tra i 18 e i 25 anni. Tutti gli avvenimenti e i partner istituzionali della Festa europea della musica sono sul sito www.beniculturali.it. Ieri sera a San Siro il concerto più importante. Alla presenza di oltre cinquantamila persone, si sono esibiti oltre cento artisti. Il ricavato del concerto è destinato ai terremotati dell’Abruzzo. Sul palco di San Siro sono saliti, Laura Pausini, Giorgia, Gianna Nannini, Elisa e Fiorella Mannoia. Il tempo è stata abbastanza clemente e il concerto si è snodato tranquillamente in un entisiamo sempre crescente.

IL CASO

Digitale terrestre, calo di ascolti in Piemonte di GIACOMO SOLIS ROMA – A un mese dallo switch over in Piemonte, cioè dal passaggio di Raidue e Retequattro solo sul digitale terrestre (scattato il 20 maggio), dai dati di ascolto emerge un calo di 3-4 punti di share nelle 24 ore per entrambe le reti. Ma gli addetti ai lavori avvertono: la riduzione è fisiologica, bisogna dare il tempo alla gente di abituarsi alla novità. Fa fede la Sardegna, unica regione all digital, dove Rai e Mediaset hanno ampiamente recuperato ascolti. Mentre i cittadini di Roma e del Lazio – dove lo switch over è avvenuto il 16 giugno – stanno familiarizzando con il decoder, in Piemonte l’effetto digitale sta pesando sugli ascolti delle due reti già digitali. In base ai dati Auditel elaborati dallo studio Frasi, nel periodo 20 maggio-17 giugno nell’intera giornata Raidue registra sul totale individui un -4.31% di share rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione più forte che nel resto d’Italia (-1.88%). Analogo il ca-

In pochi anni tutti gli italiani passeranno sul digitale terrestre

lo per Retequattro: in Piemonte è a -3.25%, in Italia è a -2.33%. Stabili, invece, Raiuno (-0.92% in Piemonte, dove perde meno che in Italia, 1.06%), Italia 1 (-0.58% in Piemonte, -0.46% in Italia) e Raitre (+0.15% e +2.13%), mentre cresce

Canale 5 (+3.07% in Piemonte, +3.31% in Italia). Nel complesso, la Rai perde nell’intera giornata il 3.80%, Mediaset solo lo 0.10%. Cresce il totale dell’offerta satellitare (+2.84%, mentre nel resto d’Italia perde lo

0.38%), mentre Sky guadagna meno di un punto (0.81% in Piemonte, -0.44% in Italia). Nello stesso periodo, fra i cittadini in possesso di un decoder digitale (terrestre, satellitare free o a pagamento) nelle 24 ore Raidue perde il 3.69%, Retequattro solo lo 0.45%; guadagnano Canale 5 (+5.01%) e Raitre (+0.66%); in calo Raiuno (-3.43%) e Italia 1 (-1.72%). Mediaset guadagna il 4.08%, la Rai invece perde il 4.87%, anche se recupera uno 0.82% con i canali di Rai Sat. Stabile Sky, che registra un -0.10%. È cauto il commento di Francesco Siliato, partner dello studio Frasi e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Politecnico di Milano: «Intanto l’anno scorso in questo periodo c'erano gli Europei di calcio. In ogni caso, si nota un maggior effetto digitale su Raidue piuttosto che su Retequattro, forse legato alle abitudini di ascolto del pubblico piemontese o a problemi di copertura del segnale. È presto, però, per emettere verdetti: in attesa dello switch off, alcuni si limitano a rinunciare a vedere le due reti». «Attenzione ad analizzare i primi dati dopo lo switch over», avverte Giancarlo Leone, vicedirettore generale della Rai. «Al momento in Piemonte il 45% della popolazione è dotato di decoder per il digitale terrestre: ci aspettiamo che si raggiunga l’80% a ridosso dello switch off, previsto tra il 24 settembre e il 9 ottobre, e il 100% subito dopo».

Bollywood racconta gli eccessi del dopo 11 settembre ROMA – Gli eccessi nella guerra al terrorismo, tra arresti ingiustificati e torture negli interrogatori, da parte del governo degli Stati uniti dopo l’11 settembre, tornano sul grande schermo, stavolta raccontati da Bollywood. Il 26 giugno uscirà in India, dopo una campagna promozionale lanciata da mesi, 'New York', il film di Kabir Khan, con star indiane come Irrfan Khan (The Millionaire), John Abraham (Water) e Katrina Kaif. Il film, girato in gran parte nella Grande

Mela, si svolge nel corso di nove anni, dal 2001 al 2008. I protagonisti sono tre amici, studenti universitari a New York, Omar (Neil Nitin Mukesh) e Maya (Katrina Kaif), nati negli Usa e Samir brillante indiano di fede musulmana, diventato in breve tempo un idolo del campus, grazie ai suoi tanti talenti. La pellicola, che parte con i toni di una commedia generazionale, precipita nel dramma con accenti di thriller, con l’irrompere nella storia dell’11 settembre. Improvvisamente la vita dei tre ragazzi e il rappor-

to tra loro cambia, anche per l’intervento di Roshan (Irrfan Khan), musulmano, agente dell’Fbi che agisce sotto copertura. In breve tempo Omar si ritrova marchiato dal sospetto di essere un terrorista. Imprigionato senza motivo, viene a lungo interrogato con mezzi brutali, senza la possibilità di difendersi. New York vuole aprire il dibattito, parlare dei pregiudizi del dopo 11 settembre, che non sono solo quelli degli americani contro i musulmani ma anche quelli dei musulmani contro gli americani. Katrina Kaif

MODA

Una proposta Versace

Uomo casual anche al lavoro di ROBERTA FILIPPINI MILANO – Ma il maschio vuole ancora lavorare o pensa solo a evadere da uffici e città? La domanda è un pò banale, ma viene naturale dopo aver visto le passerelle nel secondo giorno di Milano Moda Uomo. In pratica, a seguire i dettami delle griffe della moda, da marzo prossimo al settembre successivo (perchè le collezioni in questione sono quelle per la primavera estate 2010), gli uomini se ne dovranno andare in giro tutti vestiti di bianco, con inevitabile aria fascinosa e alquanto svagata. Smetteranno la divisa da manager in carriera, insomma il classico completo ingualcibile in fresco di lana grigio, optando per un genere da Legion Straniera, con blazer-sahariana e camiciadjellahba in garze del deserto, come se un destino da mercenario tra le dune fosse più accettabile e gratificante di una competizione aziendale in qualche grattacielo metropolitano. La parola d’ordine della moda maschile è l’evasione dai canoni classici della formalità cittadina: tutti puntano sulla rilassatezza, ma non come si intendeva stagioni fa, quando si proponeva il capo tecnico per lo sport e il tempo libero cui agognava ogni travet imprigionato in ufficio. Oggi sembra non esserci più distinzione tra free-time e orario di lavoro: la settimana corta non è diventata cortissima, anzi si è allungata, perchè si lavora anche di sabato e di domenica, e allora è meglio puntare tutto sulla produttività lasciando perdere la formalità. Meglio vestirsi comodi come se ci si dedicasse a un hobby, se così si ottengono risultati. Effetto Marchionne sulla moda maschile?

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Spettacoli e televisione 45

Lunedì 22 giugno 2009


Lunedì 22 giugno 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nei rapporti con i collaboratori le cose cominciano ad ingranare: siete stati saggi a giocare a carte scoperte. In amore cogliete l'attimo.

TORO 21/4 - 20/5

Non ci sono grandi disturbi ma ogni tanto manca la passionalità. Dovete cercare di lamentarvi di meno, senza stancare il partner

GEMELLI 21/5 - 21/6

C'è qualche conto da sistemare ma non tutto è realizzabile nel giro di poco. Attenzione all'orgoglio

CANCRO 22/6 - 22/7

Ci sono alcune questioni da tenere stto controllo. Possibili discussioni per casa e terreni. Definire con i genitori qualcosa di molto importante.

LEONE 23/7 - 23/8

Una serie di imprevisti vi impedirà di raggiungere rapidamente la meta nel lavoro, ma recupererete. In amore ci vuole lealtà

VERGINE 24/8 - 22/9

Vi sentite meno tesi, più sereni e questo vi consentirà di dedicarvi con rinnovato impegno alla professione. Momenti difficili in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Molta fatica nello stare insieme, qualcuno potrebbe discutere in merito ad un trasferimento o ad un cambiamento. In amore più sincerità

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Si possono fare grandi protetti e alimentare la speranza di raggiungere l'obiettivo prefissato. Non abbiate atteggiamenti ostili.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

I superiori hanno fiducia in voi e nelle vostre possibilità: cercate, dunque, di non deluderli. In crisi un rapporto affettivo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Una profonda determinazione vi spinge a fare sempre di più e meglio nella professione. L'amore vero è ad un passo da voi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nella professione è arrivato il momento di osare di più. Impegnatevi per rendere più solida una relazione valida.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

sci A; R palo; G orata = Sciarpa logorata

Volontà ritrovata, non mancheranno buone soddisfazioni. Dedicatevi con maggiore concentrazione al lavoro se ci tenete ad una promozione.

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46 Rubriche


QUIZ

18.50

19.35

PRIMA SERATA

Carlo Conti

TELEFILM

18.00

Squadra Speciale Lipsia

RUBRICA

21.25

FILM

Geo Magazine 2009

La sconosciuta

FILM

21.10

SITCOM

19.40

Basic

FILM

23.30

Buona la prima

Vite separate

06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -Attualità Tg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -TelefilmUn medico in famiglia 3 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.45 -RubricaTg2 Eat Parade 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaProtestantesimo 07.30 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -AttualitĂ Tg2punto.it 11.25 -TelefilmAmerican Dreams 12.05 -TelefilmDesperate Housewives 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e societĂ 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Miniserie7 Vite 14.25 -TelefilmOne Tree Hill 15.15 -TelefilmBeyond the break - Vite sull'onda 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsTg Sport 18.30 -News Tg 2 19.00 -Miniserie7 Vite 19.25 -MiniseriePiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia

08.00 -NewsRai news 24 Morning news 08.15 -RubricaLampi di Genio in Tv 08.45 -RubricaBig 09.15 -FilmAlta societĂ con G. Kelly - regia di Charles Walters (USA) - 1956 11.05 -RubricaCominciamo bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo bene Estate 13.05 -Soap OperaTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo bene Estate 15.00 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.05 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsMillenium News 16.30 -SportConfederations Cup - Calcio 17.15 -TelefilmSquadra Speciale Vienna 18.00 -RubricaGEOMagazine 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -Sit ComFinalmente soli 09.00 -Film TvGalline da salvare con Michelle Von Treuberg - Lucie Hollmann - regia di Vivian Naefe (D) - 2006 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Film TvUn battito d'amore con Samantha Mathis - Peter Dobson - Gina Heckt - regia di Andy Wolk (USA) - 2007 16.30 -TelefilmSettimo cielo 17.30 -TelegiornaleTg5 minuti 17.35 -TelefilmCarabinieri 18.50 -QuizSarabanda 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.30 -TelefilmT.J. Hooker 08.30 -TelefilmMiami Vice 09.50 -Soap OperaFebbre d'amore 10.00 -Soap OperaVivere 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmDoc 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmIl fuggitivo 16.10 -Soap OperaSentieri 16.50 -FilmUn amore splendido con Cary Grant, Deborah Kerr - regia di Leo Mac Carey (USA) 1957 17.45 -FilmMissili in giardino -2' parte 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:23 - TelegiornaleTG4 19:37 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Soap OperaTempesta d'amore

07.00 -TelefilmHercules 07.50 -Cartoni 09.45 -TelefilmYoung Hercules 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.15 -TelefilmBaywatch 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13:37 - QuizMotoGP - Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -TelefilmDawson's Creek 15.50 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.50 -CartoniGormiti 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.25 -Sit ComLove bugs 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmCuore e batticuore 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmGli invasori con Cameron Mitchell, Giorgio Ardisson, Folco Lulli - regia di Mario Bava (Italia, Francia) - 1961 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Show SupervarietĂ 21.20 -Serie Tv Capri 23.25 -NewsTg 1 23.30 -EVENTO Premio Mogol 2009 - Musica

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Primeval 22.40 -Telefilm Life on Mars

20.35 -Sport Europei Under 21 - Calcio 23.00 -Rubrica Speciale Europei 23.05 -Rubrica Correva l'anno

20:30 - Show Paperissima Sprint 21.25 -Film La sconosciuta con Xenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini - regia di Giuseppe Tornatore (Italia) - 2006

20.30 -Telefilm Nikita 21.10 -FilmBasic con John Travolta, Connie Nielsen, Giovanni Ribisi - regia di John Mctiernan (USA) - 2003 23.20 -AttualitĂ Top Secret - Terrorism

21.10 -EVENTO Wind Music awards - Musica

20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo 21.10 -NewsTg La 7 Speciale referendum 23.30 -FilmVite separate con James Belushi, Linda Hamilton, Vera Miles - regia di David Madden (USA) - 1995

00.40 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaRewind la Tv a grande... 02.25 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -FilmMosche da bar con A. La Paglia - regia di Steve

23.45 -TelegiornaleTG 2 00.00 -ShowStracult Show 01.20 -TelegiornaleTG Parlamento 01.30 -RubricaSorgente di vita 02.10 -RubricaTg2 Costume e SocietĂ 02.25 -TelefilmSecrets

00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori Orario 02.15 -CONTENITORE Rainotte 02.30 -RubricaInconscio magie e psiche

00.20 -AttualitĂ Matrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza

00.25 -FilmDue vite spezzate con K. Sedgwick - regia di Matia Karrell (USA) - 2002 01:42 - RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.40 -FilmNon sono piĂš guaglione / Oh, mia bella Carolina

00.05 -ShowScappati con la cassa 01.00 -SportPoker1Mania - Poker 01.55 -NewsStudio Sport 02.20 -TelegiornaleStudio Aperto 02.35 -MusicaleTalent 1 Player 03.35 -FilmIl vendicatore

01.25 -TelegiornaleTg La7 01.45 -RubricaMovie Flash 01.50 -AttualitĂ Otto e mezzo 02.30 -RubricaL'intervista 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 04.00 -RubricaDue minuti un libro

leTrame LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.50

GLI INVASORI

UN AMORE SPENDIDO

con C. Mitchell, G. Ardisson, F. Lulli - regia di Mario Bava (Ita/Fra) - 1961

con C. Grant, D. Kerr, C. Nesbitt - regia di Leo McCarey (Usa) - 1957

Harald, re dei Vichinghi, viene ucciso nel corso di un combattimento contro i Britanni. Il sovrano aveva due figli: Erich viene portato in salvo, mentre Iron è "adottato" dalla regina dei Britanni. Per il primo, gli anni trascorrono nell'ossessivo desiderio di vendetta, che il destino soddisferà nella maniera piÚ crudele: contrapponendogli proprio il fratello, acerrimo avversario durante...

Nickie, giovane ed elegante dongiovanni, è fidanzato con Lois, un'ereditiera. Nickie decide di raggiungerla a New York e quindi si imbarca. Sul lussuoso transatlantico l'uomo fa conoscenza di Terry, una bella donna che di professione canta nei night club ed è a sua volta fidanzata con un giovane e ricco industriale. Tra i due si stabilisce subito un'intesa che aumenta sempre piÚ...

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LA 7

ORE 23.30

LA SCONOSCIUTA

VITE SEPARATE

con K. Rappoport, M. Placido, M. Buy, P. Favino - regia di Giuseppe Tornatore (Ita) - 2006

con J. Belushi, L. Hamilton, V. Miles - regia di David Madden (Usa) - 1995

Irena, una ragazza ucraina che vive già da molti anni in Italia, arriva in una città del Nord per cercare lavoro come cameriera. Si fa assumere come donna delle pulizie in un casermone situato di fronte alla casa di una famiglia di orafi: il suo obiettivo è spiare i loro movimenti...

Lauren è un'affermata docente di psicologia, bella, di ottima famiglia e con davanti a sÊ una carriera brillante. Peccato che di notte l'irreprensibile professoressa si trasformi in Lena, femmina bollente dalle sfrenate abitudini sessuali. Per proteggersi dalle insane abitudini della sua parte "hard", che rischiano di mettere seriamente in pericolo la sua stessa vita, Lauren chiede ad uno dei...

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Televisioni 47

LunedĂŹ 22 giugno 2009


IRAN, TRA CAOS E SANGUE

FATE IGNORANTI

Teheran, 10 morti. Spari in due quartieri della città L’opposizione è scesa nuovamente in piazza Amhadinejad: «Stop a ogni interferenza»

Gli omosessuali potentini lamentano l’indifferenza Nuova lettera al giornale

a pagina 4

a pagina 8

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Anno 8 n.134€ 1.00

Lunedì 22 giugno 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

FORMAZIONE

ELEZIONI

E SVILUPPO SOCIALE di GIUSEPPE SPADAFORA

Referendum Urne disertate A Potenza la percentuale sale per il ballottaggio Vota il 45,89% degli aventi diritto

Sarebbe stato proprio bello avere come sindaco Vito Riviello.

alle pagine 5 e 10

SPORT

Calcio I gialloverdi a un bivio

Navazio e Maglione svelano il futuro del Melfi

Potenza

Pellegrino confessa «Spenderemo per vincere»

Scherma In Portogallo

Palumbo fioretto d’oro

Minibasket

A Matera la carica dei mille

Francesca Palumbo, potentina, sul podio di Loures in Portogallo

Calabresi in B

Crotone come Potenza Beffato il Benevento

Potenza Una festa davvero particolare tra ballerine di lap dance, sputafuoco e patiti delle moto

Gli amanti delle Harley invadono S.Antonio la Macchia UN sabato sera molto animato quello che si è vissuto a Sant’Antonio la Macchia. Biker non solo lucani ma provenienti anche dalle regioni limitrofe si sono riuniti per la seconda edizione del “Wild bikers party”. A ravvivare la serata ci si sono messe anche ballerine di lap dance e sputafuoco. a pagina 16

MATERA Souvenir solo in vendita nel weekend alle pagine 11, 12 e 13

a pagina 20

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IL 22 giugno 2009 avranno luogo nella sede di Matera le prime lauree del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria (la cosiddetta laurea per maestri) che coincide con la nuova facoltà di Scienze della Formazione dell'università della Basilicata. È sicuramente un rituale importante ma scontato. Quante lauree celebrano oggi i nostri atenei per offrire un futuro alle speranze di lavoro e di realizzazione personale di molti giovani specialmente nel Mezzogiorno d'Italia. In un momento, però, continua a pagina 15


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