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Martedì 14 luglio 2009

Brevi dal mondo

Temperature elevatissime previste al centro. Sulle Alpi ci sarà maltempo

Birmania, amnistia annunciata

Arriva il caldo: gente in fuga dalle città

NEW YORK – La Birmania sta preparando un’amnistia per i prigionieri politici nel Paese asiatico, in modo da permettere la loro partecipazione alle elezioni in calendario l’anno prossimo. Lo ha annunciato leggendo, un testo in inglese, l'ambasciatore birmano alle Nazioni Unite, Than Swe, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, senza dare maggiori dettagli. La domanda che tutti si pongono è se il provvedimento, di cui ci ignorano modi e tempi, riguarderà il premio Nobel della pace Aung San Suu Kyi.

ROMA – E' allerta caldo: la seconda metà di luglio sarà caratterizzata da temperature elevate e afa con valori che nel Centro-Sud dovrebbero sfiorare i 35-37 gradi contro i 32 di media del periodo: una vera e propria ondata di calore che avrà il suo punto massimo nelle giornate di giovedì e venerdì. Da metà settimana un vasto campo anticiclonico proveniente dal Nord Africa, provocherà l’innalzamento delle temperature che, secondo la Protezione Civile, raggiungeranno valori elevati anche nella Pianura Padana meridionale, con punte forti sulle isolemaggiori. Giàda oggiil sito di prevenzione contro le ondate di calore annuncia per il Centro Italia

Tokyo, sciolta la Camera

un livello di attenzione pari a 2, su una scala massima di tre. Nel Sud e nelle Isole, il livello di allarme si attesta per ora a uno anche se le temperature saranno molto alte. In particolare, sono segnalate «condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio» a Perugia e Roma, situazione che siallargherà mercoledì a quasi tutto il Lazio. Proprio la giornata di mercoledì offrirà temperature elevate su molte località del centrosud peninsulare, con valori a ridosso dei 34/35 gradi e punte fino ai 37/38 gradi sulle isole maggiori. Ma il picco dell’ondata di calore è atteso fra giovedì e venerdì, quando le temperature al Centro-Sud e su parte della

Pianura Padana potranno raggiungere o superare la soglia dei 35 gradi, arrivando a sfiorare i 40 gradi in alcune località di Sicilia e Sardegna. Da segnalare, inoltre,che sono «in aumento anche i valori minimi, con un clima che assumerà quindi caratteristiche afose anche nelle ore notturne». Gli italiani per scampare a questo caldo «africano» avranno come unica soluzione la fuga verso le spiagge, già per altro prese di mira nel weekend appena trascorso, o accendere i condizionatori, con rischio per la rete elettrica. La soluzione alternativa potrebbe essere quella di godere del refrigerio della montagna: infatti, il grande caldo non dovrebbe colpire le zone dell’arco alpi-

Il caldo fa riversare la gente al mare

no. Secondo l’Aeronautica militare, in controtendenza alla situazione di massima in tutta la nostra Penisola, l’estremo Nord e le aree prealpine da mercoledì saranno interessate da brutto tempo. Letizia Bianco

Roma. L’uomo è certo di essere innocente e ha chiesto l’incidente probatorio

Bianchini resta in carcere «Rifate la prova del Dna»

TOKYO – Il primo ministro giapponese Taro Aso ha sciolto la riserva: la Camera Bassa (dei deputati) sarà sciolta la prossima settimana, in vista di 'cruciali' elezioni anticipate che si terranno il 30 agosto. L’annuncio ha una portata ben oltre le apparenze: il partito Liberaldemocratico, secondo i sondaggi, rischia di perdere il potere gestito quasi ininterrottamente per 53 anni, ad eccezione di una breve parentesi di 11 mesi, a favore dei rivali del Dpj. Alcuni degli oggetti sequestrati a casa di Luca Bianchini

ROMA – E' certo di essere innocente e per questo vuole condurre una battaglia legale che vedrà come prossima tappa la ripetizione del test del Dna sotto forma di incidente probatorio. Così Luca Bianchini, il presunto stupratore seriale, fermato venerdì scorso a Roma dalla Polizia, ha deciso di far capire a tutti quanti che incastrare lui è stato «un errore giudiziario». Per questo motivo, ieri mattina, a Regina Coeli, davanti al Gip Riccardo Amorosi e al Pm Antonella Nespola, dopo aver ribadito la sua innocenza ha chiesto, insieme al suo legale, Giorgio Olmi, che la prova del Dna, che lo incastrerebbe per tre casi di stupro, avvenuti in garage condominiali a Roma, venga rifatta. Luca Bianchini è convinto di essere innocente e lo ha detto anche ieri al Gip che ha convalidato il suo fermo lasciandolo in carcere. «L'incidente probatorio lo ha chiesto lui, non io», ha subito precisato il suo avvocato Giorgio Olmi che prima dell’udienza di convalida aveva paventato la richiesta di una perizia psichiatrica. Ma poi ha aggiunto: «Condivido questa scelta e mi lascio guidare dalla sua difesa. Ma se il Dna venisse confermato sarebbe la prova che ci troviamo di fronte ad un pazzo». Perchè in sede di incidente probatorio l’esito del test diventerebbe una prova in sede processuale, una prova

È morto Alessi padre nobile della Sicilia di oggi PALERMO – Sarà sempre ricordato come il primo presidente della Regione e il «grande vecchio» dell’autonomia siciliana. Ma Giuseppe Alessi, morto ieri a quasi 104 anni, che avrebbe compiuto il 29 ottobre, è un caso straordinario anche di longevità politica. Al traguardo dei 100 anni, festeggiati in un locale di Mondello, era ancora pronto a riflettere sulle origini e sull'attualità dello Statuto che aveva contribuito a ideare e fare diventare legge costituzionale con altri padri dell’autonomismo siciliano come Franco Restivo, Salvatore Aldisio e Giuseppe La Loggia. Della sua esperienza politica aveva detto: «Ne è valsa senz'altro la pena».

L’avvocato Giorgio Olmi

schiacciante e definitiva. Il difensore del presunto stupratore ha poi spiegato che il suo assistito è un conoscitore della procedura penale, e per questo motivo vuole che la prova del Dna «venga accettata nel contraddittorio delle parti, per dimostrare la sua innocenza. Lui ne è fortemente certo, altrimenti sarebbe un folle». Proprio ieri mattina, nel carcere di Regina Coeli, poco prima che iniziasse l’interrogatorio con il Gip e il Pm, Bianchini aveva ribadito di essere al centro di un «errore giudiziario», dicendo che questa vicenda gli stava «rovinando la vita e la carriera politica», essendo fino al giorno dell’arresto il coordinatore di un circolo del Pd della capitale. Il ragioniere aveva poi confidato che, se nessuno crederà a ciò che dice, potrebbe arrivare anche ad uccidersi. Ma

chi ha portato Bianchini in carcere, la Polizia, che ha lavorato per mesi al caso del violentatore seriale, non ha dubbi nel ribadire che il Dna prelevato e incrociato con quello delle tre vittime degli stupri ha una «compatibilità massima». Insomma è il suo. «Il Dna prelevato a Luca Bianchini è di tipo nucleare, e quindi il suo grado di compatibilità con quello dei tre casi di stupro di cui è accusato, è massimo» ha ribadito il capo della Squadra mobile di Roma, Vittorio Rizzi, ricordando inoltre che Bianchini «non ha opposto alcuna resistenza per il prelievo effettuato dalle gengive e si è anzi offerto volontariamente». E gli stessi investigatori della Mobile hanno smentito che al momento esista una pista che possa far riferimento ad un ipotetico secondo uomo, che avrebbe partecipato agli stupri della Bufalotta e dell’Ardeatino. Smentita anche la pista che farebbe riferimento al fatto che l’arrestato frequentasse zone di scambisti. Resta il fatto che all’interno dell’abitazione di Bianchini gli investigatori hanno trovato Dvd porno dai titoli eloquenti: «Stupri gallery» e «Realmente stuprata», ma anche bamboline voodu, una pistola giocattolo, guide esoteriche e «pozioni magiche» conservate in bottigliette di vetro e nascoste nel doppio fondo di un cassetto. Annalisa Sturiale

Genova, truffava anziani arrestato falso maresciallo GENOVA – «Sono il maresciallo dei carabinieri di Rivarolo»: presentandosi così ed esibendo un falso tesserino dell’Arma, un nomade di etnia sinti è riuscito a truffare in vari quartieri di Genova una ventina di anziani (dai 70 ai 94 anni di età) dai quali riusciva a farsi consegnare del denaro da controllare perchè, diceva, stava indagando per smascherare due impiegati di banca che spacciavano banconote false. Ad arrestarlo, dopo una lunga indagine, è stato il vero maresciallo, comandante della stazione dei carabinieri di Rivarolo. L’indagato è Enzo Agazzi, di 45 anni, residente in un campo nomadi di Torino ma, in realtà, dimorante in una

lussuosa villa di Asti; con i suoi trucchi, nel 2008, ha messo insieme un bottino di circa 400.000 euro (200 mila dei quali in un solo, fortunatissimo colpo). L’«aggancio» delle vittime avveniva quasi sempre nelle scale di casa, quando i vecchietti tornavano dalla spesa. Agazzi si presentava, con gentilezza, asserendo di essere maresciallo dei carabinieri, impegnato in un’indagine per conto della magistratura per smascherare trafficanti di banconote false. In buona fede gli anziani facevano accomodare in casa il «maresciallo» e, senza alcun timore, prendevano il denaro in loro possesso (in certi casi anche gioielli) e glieli consegnavano per la verifica.

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2 In Italia e nel mondo


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