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Brevi dal mondo

Pyongyang con hamburger PYONGYANG – Dopo la pizzeria, il fast food nordcoreano. Gusti che cambiano e si adeguano all’Occidente anche nel regno dell’anti-americanismo. Se fu proprio Kim Jong-il a volere infatti la pizzeria, mandando a studiare in Italia i suoi 'chef', questa volta pare che l’idea sia stata del suo delfino 26enne, Kim Jong-un, appassionato di basket e molto vicino ai gusti dei giovani occidentali. Il ristorante, dal nome Santaeseong, venderà hamburger, birre, cialde a un prezzo compreso tra gli 0,4 egli 1,2 euro ma, precisano le fonti di informazione locali, avrà anche un menù tipicamente nordcoreano.

Spagna, rubata l’auto di Schmidt BERLINO – Ladri spagnoli bene informati hanno rubato l’auto blu del ministro federale tedesco della Salute, Ulla Schmidt. Il suo portavoce ha comunicato che ignoti «sono penetrati nell’abitazione dell’autista ed hanno rubato le chiavi della vettura». A sparire senza lasciare tracce è stata così una Mercedes Classe S, che la signora Schmidt aveva fatto venire con l’autista dalla Germania nel suo luogo di vacanze, nei pressi di Alicante.

Cina, lanciata tv in arabo PECHINO – La Cina lancia una tv in arabo per spiegare il proprio punto di vista al mondo e per ribattere alle notizie interne riferite in modo «prevenuto» dalla stampa internazionale.

Domenica 26 luglio 2009

Savona. Si trovava nel giardino dell’hotel dove era in vacanza Uccide la moglie

Bimba annega nella vasca di una fontana La piccola, di 18 mesi si era allontanata dal tavolo dove i genitori cenavano

Il giardino dell’albergo

SPOTORNO (SAVONA) – Sono finite in tragedia le vacanze sulla Riviera Ligure di ponente di una famiglia milanese: una bambina di soli 18 mesi, Francesca Chiaverini, è morta annegata in pochi centimetri di acqua, dopo essere scivolata nella vasca di una piccola fontana, nel giardino dell’hotel Il Melograno di via Garibaldi, nel centro storico di Spotorno. Qui era arrivata proprio venerdì con i genitori da Milano per le vacanze. Mentre i genitori cenavano nel dehor dell’albergo, in giardino, la piccola Francesca si è allon-

tanata di pochi metri insieme ad altri bambini dal tavolo di mamma e papà. La piccola, attirata dalla fontana sovrastata da una grossa giara e con una rana di ferro sul fondo, è inciampata nella recinzione ed è caduta nell’acqua, restando a faccia in giù verso il fondo. Pochi minuti dopo i genitori, non vedendola ritornare, hanno cominciato a cercarla. L’hanno trovata riversa nella vasca e non c’è stato nulla da fare nonostante l’intervento immediato del 118 e il tentativo di rianimarla in ospedale.

e si suicida «Era un’arpia»

Traffico intenso l’afa lascia il Nord il Sud boccheggia

GENOVA – «Vi prego, abbiate pietà di me ma non di quell'arpia»: in un biglietto di poche righe Antonio Olla, 82 anni, ha chiarito il motivo per cui ieri ha ucciso, spaccandole la testa, la seconda moglie Teresa Pacetti, di 75 anni, e poi si è tolto la vita infilando il capo in un sacchetto di plastica collegato al tubo del gas. Teatro della tragedia familiare un appartamento di via Schiaffino, nel quartiere residenziale di Quarto, nel levante di Genova, nel quale i due vivevano da separati in casa.

ROMA–Traffico intenso, come da previsioni, in questo ultimo fine settimana di luglio che per molti segna l'inizio delle vacanze. La circolazione non ha fatto registrare disagi particolari ma la giornata è stata funestata dagli incidenti stradali, il più grave nel Sannio con tre vittime. La morsa dell’afa sembra aver momentaneamente abbandonato il Nord, dove la pioggia ha rinfrescato le temperature, tuttavia Centro e Sud boccheggiano poco meno di venerdì e per oggi la Protezione civile prevede allarme caldo nelle città.

Afghanistan. Un militare si è fratturato un braccio. Cinque ore di battaglia

Nuovi attacchi agli italiani Una pattuglia di parà e bersaglieri sotto attacco a 50 km da Farah HERAT- Sarà un agosto difficile per i militari italiani in Afghanistan. Ieri due attacchi e cinque feriti, mentre i soldati sono rimasti impegnati varie ore in battaglia: a Farah, a Herat, a Kabul. I cinque feriti sono tutti in buone condizioni e guariranno in pochi giorni. I particolari dell'episodio di Farah, che arriva a soli 10 giorni dall'attentato costato la vita al parà della Folgore Alessandro Di Lisio, sempre nella stessa zona, li riferisce il maggiore Marco Amoriello, portavoce del contingente: "Un'unità complessa, composta da personale del 187esimo Reggimento Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata attaccata nei pressi del villaggio di Bala Boluk, a circa 50 chilometri a nord di Farah, mentre svolgeva una operazione congiunta

Militari italiani in assetto di battaglia nella zona di Farah

con le forze di sicurezza afghane per il controllo del territorio". Secondo il maggiore, lareazioneitaliana èstataimmediata: "Nell'area sono stati anche inviati sia degli aerei della coalizione per il supporto ravvicinato che gli elicotteri italiani A 129 Mangusta.

Data la tipologia dell'area l'intervento degli aerei è stato evitato e si è preferito far intervenire gli elicotteri i quali hanno potuto supportare con le armi di bordo l'azione dei nostri militarisul terreno,favorendo dopo quasi cinque ore di scontri lo sganciamen-

to delle nostre truppe, che hanno poi proseguito l'azione preventivamente pianificata con le forze afghane". Il bersagliere ferito, evacuato in elicottero a Farah ha riportato la frattura dell'ulna e sarà dimesso tra qualche giorno. Poche ore dopo, ma a Herat, un kamikaze in motocicletta si è fatto invece esplodere accanto a un blindato Lince in pattuglia. Le corazze hanno resistito, ma quattro soldati sono rimasti comunque feriti in modo lieve. Quel che preoccupanon solo il comando italiano di Herat, ma l'intera coalizione Isaf, è l'accelerazione impressionante dell'azione ribelle nell'ultimo mese, certo legata all'avvicinarsi delle elezioni presidenziali di fine agosto. Poche ore prima dei nuovi attacchi agli italiani, un ploto-

ne del 186/mo reggimento paracadutisti Folgore è intervenuto in soccorso di un'unità Isaf caduta in un'imboscata nella valle di Musay, presso Kabul, neutralizzando gli aggressori dopo un violento combattimento. E sempre ieri tre kamikaze si sono fatti esplodere a Khost mentre un commando attaccava degli edifici governativi e una banca. "Queste elezioni saranno una sfida difficile", ammette a Kabul l'inviato speciale del presidente Usa Obama, Richard Holbrooke: "Organizzare elezioni è sempre difficile, farlo durante una guerra è straordinariamente difficile". Per il periodo elettorale, l'Italia ha disposto un rinforzo di 500 uomini per il proprio contingente. Arturo Costa

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2 In Italia e nel Mondo


Usa. La bimba ha otto anni ed è stata affidata a un nucleo estraneo

Piccola liberiana stuprata, la famiglia la rinnega I violentatori sono quattro ragazzini tra i 9 e i 14 anni Moto di indignazione

Ellen Johnson Sirleaf

NEW YORK–Stuprata a otto anni dai compagni di giochi e la sua famiglia non vuole più avere niente a che fare con lei: a Phoenix in Arizona una bambina liberiana è stata data in affidamento a estranei dopo che quattro ragazzini di poco più grandi di lei le hanno usato violenza adescandola con l’offerta di una gomma da masticare. L’incredibile vicenda, non solo lo stupro ma anche la reazione dei familiari, ha scatenato un moto di indignazione internazionale: ha protestato anche la presidente della Liberia, una don-

na, stigmatizzando il comportamento della famiglia e di una cultura ancora diffusa nel suo paese, lo stesso da cui provengono anche i quattro giovanissimi stupratori. «La famiglia ha sbagliato: avrebbero dovuto aprire le braccia a una bambina traumatizzata e collaborare con le autorità americane per capire cosa fare con i quattro responsabili», ha detto la presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf in una intervista alla Cnn. I quattro autori della violenza hanno età comprese tra i nove e i 14 anni. Steven

Tuopeh, il maggiore, vive negli Stati Uniti dal 2005 ed è stato rinviato a giudizio come adulto per stupro e rapimento, mentre gli altri dovranno presentarsi davanti al tribunale dei minori per aggressione a sfondo sessuale. I quattro, dopo aver adescato la bambina in un capanno, l'hanno violentata a turno per 10-15 minuti. Qualcuno ha dato l'allarme: quando la polizia è arrivata, ha trovato la ragazzina seminuda che urlava istericamente e il branco degli stupratori in fuga. Alessandra Baldini

Iraq, il Kurdistan al voto prevista altissima affluenza Lunghe code ai seggi di Erbil e della altre principali città

Un’anziana donna curda vota

Iran. L’opposizione denuncia: «Ucciso in prigione un dissidente»

ERBIL - Per essere cittadini di uno stato che non c'è, e forse non riuscirà mai ad esserci, gli elettori curdi prendono molto sul serio il loro ruolo. Ieri lunghissime code ai seggi nelle tre province della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Erbil, Dohouk e Suleymania hanno provato l'attaccamento dei curdi al loro sogno e alla loro terra. L'affluenza alle urne, non ancora calcolata, sarà comunque altissima. Il Kurdistan iracheno è certo quanto di più vicino a uno stato indipendente i curdi abbiano visto da tempo.

Centrato 5+1 da 2,4 milioni

Superenalotto senza “6” Si è dimesso Mashaie dopo il sermone di Khamenei corsa a vuoto

Ahmadinejad più debole

TEHERAN – Prima sconfitta interna per Mahmoud Ahmadinejad, dopo la controversa rielezione a presidente dell’Iran lo scorso 12 giugno: si è dimesso il primo vicepresidente Esfandiar Rahim Mashaie, suo consuocero, inviso agli ultraconservatori per una disponibilità espressa in passato nei confronti di Israele. L’ultima pietra, quella decisiva, l’aveva scagliata venerdì la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, ordinando di «annullare» la nomina perchè «contraria agli interessi del governo». Così ieri Mashaie si è fatto da parte. «Obbedendo agli ordini dellaGuidasuprema –ha dichiarato secondo quanto riportato dall’agenzia Fars – non mi considero più primo vicepresidente. Ma servirò il nostro caro popolo come potrò». I conservatori si erano scagliati contro di lui ricordando una frase pronunciata nel 2008: l’Iran, aveva detto, è «amico del popolo americano e del popolo israeliano». Le dimissioni di Mashaie chiudono una settimana di contrasti dalla quale la posizione Uno studente iraniano con la bandiera del suo Paese dimostra davanti alla sede del governo a Teheran personale di Ahmadinejad esce indebolita, mentre viene ulte- avanti la nazione. Nessuno do- kat, in particolare, afferma che il nuti politici è stato invece il moriormente sancito l’indiscutibile vrebbe lanciare accuse senza figlio del consigliere politico di derato Mehdi Karrubi, uno degli potere dell’ayatollah Khamenei. fondamento, dovremmo essere un candidato presidenziale, il sconfitti del 12 giugno. In una Tant'è che, neanche un’ora dopo onesti». Un modo, secondo gli os- conservatore Mohsen Rezaie, è lettera al ministro dei servizi di Gholamhossein l'ufficializzazione delle dimis- servatori, per ridare forza ad stato ucciso in carcere dopo esse- sicurezza sioni, proprio la Guida suprema Ahmadinejad nella sua lotta re stato arrestato nel corso dei di- Mohseni-Ejei, ha ribadito che il ha fatto un appello all’unità nel contro l’opposizione riformista. sordini del 9 luglio. «Mohsen nuovo governo iraniano è illegitpaese, invitando tutti a mettere Che ieri ha messo sul tavolo alcu- Ruholamini, figlio di Abdolhos- timo e che i riformisti detenuti da parte le divergenze e a lavora- ne drammatiche carte che, so- sein Ruholamini, principale dopo gli incidenti delle settimare insieme per far progredire il prattutto a livello internaziona- consigliere di Mohsen Rezaie, è ne scorse vengono torturati. Il le, possono essere vincenti: i ri- stato ucciso nella prigione di comportamento degli uomini Paese. «Gli sviluppi di questi ultimi formisti hanno infatti denuncia- Evin». La notizia non è stata com- dei servizi di sicurezza iraniani giorni non dovrebbero dare luo- to l’uccisione in carcere di un gio- mentata dalle autorità che inve- con le persone arrestate «è peggo a contrasti – ha detto Khame- vane oppositore, e hanno denun- ce, scrive il sito, «giovedì hanno giore rispetto a quello dei sioninei in un discorso trasmesso in ciato l’uso indiscriminato della informato la famiglia della sua sti nella Palestina occupata», ha denunciato sul suo sito Internet. tv – Voi dovreste lavorare tutti in tortura contro i prigionieri poli- morte». A denunciare torture di detemodo fraterno per far andare tici. Il sito riformista MoshareAhmed Buzher

Sognavano l’isola di Capri il navigatore li porta a Carpi SOGNAVANO Capri, il mare e i Faraglioni, e invece si sono ritrovati a Carpi, in provincia di Modena, sotto il sole cocente della pianura padana. Il tutto per una consonante sbagliata sul navigatore satellitare. E' stata una vera e propria odissea quella capitata qualche giorno fa a una coppia di turisti svedesi in vacanza in Italia che aveva deciso di passare qualche giorno al mare. I due, entrambi sulla cinquantina, erano partiti da Venezia con destinazione l'isola di Capri. Per trovare la strada giusta si erano affidati al proprio navigatore satellitare, convinti che li avrebbe guidati a destinazione nel minor tem-

po possibile. Peccato però che non avessero fatto i conti con i trabocchetti della lingua italiana. Al momento di digitareil nomedella cittàdi arrivo (Capri), infatti, qualcosa è andato storto e la "p" e la "r" del nome della magnifica isola campana si sono scambiati di posto.

Sarah Palin sul web ora punta su Twitter HA un’autobiografia in cantiere e un futuro in tv. Oggi Sarah Palin lascia il posto di governatore dell’Alaska. La «regina dei ghiacci» continuerà a dire la sua su Twitter: «Non chiuderò la bocca so che ci sono centinaia di milioni come me che cercano di essere liberi», ha «cinguettato» la Palin in un recente messaggino parafrasando la canzone Rollin del duo Big and Rich. Su Twitter la Palin conta centomila seguaci. «Deve inventarsi qualcos'altro oltre a Twitter per farsi prendere in considerazione a livello nazionale», ha detto Jerry McBeath, poli-

tologo della University of Alaska a Fairbanks. Un’opzione che la ex governatrice ha in caldo è l'autobiografia: la pubblicheranno la prossima primavera HarperCollins e una casa editrice specializzata in edizioni della Bibbia.

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

estrazione del 25 luglio 2009

29 51 54 52 66 42 13 65 42 75 81

57 53 90 16 27 31 12 74 48 35 10

41 34 49 88 51 78 10 61 80 50 53

28 74 28 30 5 38 17 54 58 27 70

73 3 85 14 1 21 52 37 55 89 85

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

12 - 13 - 16 - 27 - 29 - 31 - 35 - 41 - 42 - 48 51 - 52 - 53 - 54 - 57 - 65 - 66 - 74 - 75 - 90

ilSuperEnalotto

Conc. n° 89

Montepremi 12.162.701,39 euro

jolly

7 - 35 - 36 - 41 - 45 - 88

52

punti 6 jackpot 105.165.679,57 punti 4 394,97 18,65 punti 5+1 2.432.540,28 punti 3 punti 5 52.125,87 Num. Superstar 46

ROMA – Ancora a vuoto la corsa al Superenalotto dei record: nessun 6 nell’estrazione di ieri sera (n. 89). Il jackpot per il 6 per la prossima estrazione del Superenalotto sale a 107 milioni di euro raggiungendo un record assoluto, la posta più alta mai messa in palio per il concorso della Sisal. Ai 4.619 vincitori con punti 4 394,97 euro. Ai 195.609 vincitori con punti 3 18,65 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 27 vincitori con 4 39.497,00 euro. Agli 810 vincitori con 3 1.865,00 euro. Ai 14.078 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 94.258 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 205.296 vincitori con 0 5,00 euro. Per il prossimo concorso il jackpot a disposizione per il 6 sarà di 107.000.000,00 euro.

Computer superveloci capaci di fare arricchire L'EFFETTO deve essere straniante. E non solo per chi vive al di fuori delle mura dorate di Wall Street. Com'è possibile, infatti, che hedge fund e banche come Goldman Sachs riescano a fare così tanti soldi mentre sia la finanza globale che l'economia reale - la cosiddetta Main Street - cercano ancora una soluzione per uscire dalle secche della crisi? La risposta si trova (anche) all'interno di velocissimi computer di nuova generazione, dotati di software di calcolo sui quali vige un segreto quasi militare. Macchine che, racconta l'edizione on line del New York Times, riescono a fare operazioni ad al-

ta frequenza discambio. Ovvero: trasmettere milioni di ordini a velocità straordinarie. Il neologismo è già nato: high-frequency trade. Qualcuno esprime preoccupazione, parlando di strumenti nati per rastrellare milioni di dollari alle spalle di tutti gli altri.

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Il fatto del giorno: istruzione e sanità, allarmi e rimedi Più fondi ai meritevoli per aiutare gli atenei

Una serie di misure necessarie a ripartire

Uno scudo fiscale destinato a funzionare

dalla cronaca di Giulia Alessandri

dall’editoriale diAlessandra Servidori

dall’articolo di Claudio Borghi

Più soldi ai meritevoli. Finora era stato uno slogan, adesso è realtà anche se sono subito scattate le proteste degli atenei esclusi: il motto del ministro Gelmini da ieri è operativo. Il consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di provvedimenti per l’università che prevede, per la prima volta, l’assegnazione di premi (il 7% del fondo di finanziamento ordinario degli atenei, circa 525milioni) alle università migliori, con penalizzazioni per quelli peggiori. Il governo ha detto sì anche alla nuova agenzia di valutazione (Anvur) che dovrà stilare le pagelle di atenei ed enti di ricerca, anche e soprattutto per aiutare il ministero ad allocare le risorse in base a criteri di merito. [...]

Il Governo ha rifiutato, durante tutti questi mesi, un piano di risanamento e di sviluppo corredato dell’allocazione di risorse immaginarie, ma capaci di accendere la fantasia delle facili illusioni. L’esecutivo ha adottato una strategia dei passi misurati, intervenendo al momento opportuno ora in difesa delle famiglie più in difficoltà, ora garantendo il trattamento di integrazione salariale anche a quei lavoratori che ne erano privi, ora sostenendo alcuni comparti produttivi strategici. E sempre assicurando, ad ogni intervento, sia un equilibrio tra entrate ed uscite, senza dover aumentare le tasse e ridurre la spesa sociale, sia l’allocazione delle risorse disponibili sui punti di volta in volta prioritari, tanto al Nord, quanto al Sud. [...]

Parlare di rientro dei capitali all’estero è oggettivamente difficile.[...] Laretedi protezioneallafugadei capitalièsempre stataa maglie talmente larghe che, chi poteva approfittarne, era pressoché certo dell’impunità. Non si pensi a un fenomeno unicamente italiano, tutti i paesi occidentali hanno sperimentato il fenomeno [...]: sembra un paradosso ma persino la Svizzera sta studiando la fattibilità di una misura analoga allo scudo fiscale, per recuperare le attività dei cittadini svizzeri illegalmente esportate all’estero. [...] I detentori di attività all’estero si stanno rendendo ben conto che la morsa internazionale [...] non è mai stata così seria, la crisi ha affievolito molte delle spinte all’indulgenza e qualcosa è davvero cambiato. [...]

La migliore di ieri

Una vittoria Tremonti solo al comando per Gelmini ma la crisi non si risolve

Capitale scontentata

dall’articolo di Tonia Mastrobuoni

dal commento diTito Boeri

dall’articolo di Veronica Cursi

[...] La giornata è stata dominata dai risultati incassati da Stefania Prestigiacomo e Mariastella Gelmini. [...] Una serie di provvedimenti che si pongono l’obiettivo di migliorare i criteri di assegnazione delle risorse universitarie. Il ministro dell’Istruzione ha presentato una lista dei migliori atenei italiani, con 27 promossi e altrettanti bocciati:il7per centodelFondodifinanziamento ordinario, cioè 525 milioni di euro, verrà distribuito in base alla qualità della ricerca [...]. Inoltre, la Gelmini ha fatto approvare la rimodulazione dei poteri dell’Anvur, l’agenzia che ha il compito di valutare la qualità degli atenei. [...]

Un uomo solo al comando. Nonostante il suo cognome, non sta scalando alcuna vetta se non quella del debito pubblico, mese dopo mese ai massimi storici. Giulio Tremonti è sempre più il dominus assoluto di questa legislatura. Tremonti gode di una concentrazione su di sé di poteri ancora più forte che nel 2001-2. Questa volta non ha di fronte a sé una vera opposizione alla sua politica economica: da altri eventi sembra in gran parte assorbita l’attenzione di chi avrebbe questa funzione. E soprattutto manca un presidente del Consiglio o anche solo un premier ombra che medi fra i diversi ministeri imponendo limiti alla sua azione.

Solo il presidente della Camera ha cercato in questi giorni di porre freni all’operato di Tremonti, dopo che nottetempo via XX settembre aveva riempito il decreto anti-crisi, destinato al voto di fiducia, di provvedimenti su cui non c’era stato alcun dibattito parlamentare. Può essere un vantaggio avere una forte guida della politica economica in un periodo di emergenza. Può servire ad attuare quelle scelte di cui il Paese ha bisogno agendo anche coi tempi rapidi che la crisi impone.Ma sin qui il grande potere del ministro dell’Economiaè statoutilizzato per ben altri fini. Nessuna riforma strutturale varata. Incapacità di imporre priorità e coerenza nelle misure contro la recessione. [...]

«I parametri utilizzati per valutare gli atenei italiani? Sono del tuttoinadeguati. Tendono a favorire i politecnici, privilegiando le aree tecnologiche a quelle umanistiche e giuridiche». Luigi Frati, rettore della Sapienza (foto),non cista avedere rilegata la sua università, l’Ateneo più grande d’Europa, al 42esimo posto nella classifica stilata dal Ministero sulle università più virtuose d’Italia. «Pur essendo convinto della necessità di instaurare un meccanismo di valutazione - spiega - credo che certi parametri debbano essere rivisti, prendendo spunto magari dai meccanismi di valutazione attuati in Inghilterra». [...]

Giannelli sul Corriere

Serve un “piano persone” Ma i rettori poi potranno distribuire i soldi ad altri dall’editoriale di Irene Tinagli

dall’editoriale di Francesco Giavazzi

Dopo ilpiano casa, varato ancheil piano università.Ma quando sarà datovedere, inItalia, un«piano persone»?Un pianoche investa in modo strategico, sostanziale e continuativo nelle persone e nella loro istruzione? Un Piano che investa nella formazione, nella riqualificazione professionale man mano che l’economia si trasforma, in servizi sociali [...] avanzati [...]. Un Piano per guardare al futuro per preparare gli italiani [...] a competere domani. L’Italia ha una delle forze lavoro meno qualificate d’Europa, un bassissimo tasso di istruzione della popolazione [...], nonché investimenti in ricerca, tecnologia e innovazione quasi risibili rispetto agli altri Paesi avanzati con i quali amiamo confrontarci. Ma l’Italia sta accumulando altri ritardi e problemi di cui si parla pochissimo. Il tasso di povertà infantile è tra i più alti in Europa: secondo i dati Eurostat il 25% dei bambini italiani vive in famiglie a rischio di povertà. [...]

Quattro anni fa, per iniziativa del ministro Moratti, fu svolta una valutazione della ricerca prodotta nelle nostre università seguendo criteri normali in altri Paesi, ad esempio la Gran Bretagna. La valutazione avvenne sia consultando indicatori oggettivi, sia chiedendo il parere di esperti, spesso di università non italiane. Per quattro anni chi a quell’esercizio si dedicò con passione fu deluso e deriso. Deluso perché la promessa di usare quei risultati per allocare i fondi pubblici tenendo conto del merito scientifico fu presto dimenticata. Deriso dai molti colleghi che in questi anni non hanno perso

occasione per sottolineare l’ingenuità di chi ancora crede alla possibilità di migliorare la nostra università. La decisione del ministro Gelmini di usare quei risultati per allocare una quota, seppur piccola, del fondo ordinario di finanziamento delle università è un passo importante. Non solo perché per la prima volta in Italia si introduce un criterio di merito nell’allocazione alle università delle risorse pubbliche, ma soprattutto perché, se quell’esercizio fosse rimasto lettera morta, nessuna valutazione, per quanto ottima, avrebbe più avuto alcuna credibilità. Certo, vi sono moltissimi limiti. La quota deifondi pubblici allocati sullabase dei risultati della ricerca è minuscola, solo il

5% [...]. In quel 5% il giudizio di quattro anni fa conta solo per una metà: il resto dipende in parte dalla capacità dei dipartimenti di attrarre finanziamenti europei (e questo è bene), in parte dalla partecipazione a progetti di ricerca nazionali, che invece sono notoriamente assegnati secondo criteri diversi dalla qualità scientifica. Il limite più grave è che i fondi saranno allocati sulla base della valutazione media dei dipartimenti di un’università, anziché destinarli direttamente a chi ha più meritato. Ad esempio, il dipartimento di matematica di Tor Vergata è stato giudicato uno dei migliori in Italia: questo consente a quell’università di ottenere un po’di fondi in più. [...]

La fotografia

Gli errori da evitare dall’editoriale diPaolo Pombeni

[...] Proprio per aiutare le parti “buone” degli Atenei a prevalere sulle parti che eufemisticamente abbiamo chiamato “neghittose” occorrerebbe però introdurre nella valutazione qualche correttivo. Al momento gli Atenei vengono valutati nel loro complesso e dunque finisce un po’ come nella statistica di Trilussa: le componenti buone, se sono in maggioranza coprono e lasciano vivacchiare quelle cattive, mentre, al contrario, dove dominano quelle cattive le buone vengono ulteriormente penalizzate. Lo diciamo a ragion veduta, perché in alcuni degli Atenei che hanno ottenuto valutazioni non positive siamo a conoscenza che esistono in alcune discipline delle punte di eccellenza. È probabile che ciò sia vero anche per settori in cui non siamo competenti. [...]

Roma, il senatore dell’Idv Stefano Pedica interrompe la conferenza stampa del ministro Gelmini (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Imparare e insegnare è una delle cose migliori che si possano fare e ottenere, vieppiù in tempi come i nostri, nei quali dedicarsi ad attività più lucrose promette meno lucro di quanto uno poteva aspettarsene pochi anni fa. La notizia che il Governo distribuirà premi in denaro alle università giudicate più meritevoli rallegra molti, certo, ma deve farci anche riflettere. Studiare costa, insegnare non ne parliamo: uno dei guasti che però affligge l’istruzione, e che si è amplificato negli ultimi anni, è stato quello di inquinare un lavoro di per sé molto difficile e che richiede una preparazione specifica che lascia poco tempo al resto, con l’imposizione a studiosi, insegnanti, professori e presidi, di occuparsi di “management”, “budget” e altre cose con nomi che già sul piano del lessico finiscono per inquinare l’onesto lavoro di molti.

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Il fatto del giorno: Tasse, Padoa-Schioppa: «Niente aumenti» Totò Riina fa retromarcia, ma poi rimette la prima e interrogato per tre ore tira in ballo i servizi segreti

La ventireesima fiducia non fa bene al Parlamento

dal servizio di Giovanni Bianconi

dal “punto”di Stefano Folli

Sul nodo mai sciolto della trattativa tra Stato e mafia ai tempi delle stragi del 1992 taglia corto: « Di ’sti cose unni saccio nenti», non ne so niente, dice in siciliano stretto Totò Riina, sicuro di essere capito dai magistrati di Caltanissetta andati nel carcere milanese di Opera per interrogarlo. Da lui, sostiene, non si presentò nessuno a nome delle istituzioni. E alla richiesta di chiarire che cosa intendesse quando — qualche giorno fa — ha fatto dire al suo avvocato che «Borsellino l’hanno ammazzato loro», risponde con un discorso un po’ più articolato. Che si può riassumere con generici riferimenti a apparati dello Stato, servizi segreti deviati, personaggi abili nel doppio gioco. Così ha parlato il «capo dei capi» di Cosa Nostra nell’interrogatorio davanti al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, e agli aggiunti Nico Gozzo e Nicolò Marino. Al suo fianco l’avvocato Luca Cianferoni (unico non sici-

Luca Cianferoni, avvocato di Totò Riina

liano della compagnia) che una settimana fa aveva riferito ai giornali alcune dichiarazioni del suo cliente più noto. Di lì la decisione dei pubblici ministeri ancora impegnati nelle inchieste sugli omicidi di Giovanni Falconee PaoloBorsellinodi andare a interrogare il boss. Riina ha accettato di rispondere per tre ore alle domande, per ribadire e approfondire (almeno parzialmente) gli accenni affidati alla

stampa. «Non erano messaggi trasversali » ha spiegato, ma indicazioni rivolte ai magistrati titolari delle indagini sulle stragi. «Per quei fatti ci sono degli innocenti in carcere e colpevoli fuori», sostiene l’avvocato Cianferoni, forte anche delle notizie uscite nei mesi scorsi sulle rivelazioni dell’ultimo «pentito» di mafia che parla delle bombe, Gaspare Spatuzza. Il quale ridisegna lo scenario della stra-

dal commento di Maurizio Molinari

Per i media d’Oltreoceano lo scandalo che coinvolge il premier italiano Silvio Berlusconi porta il nome di «Sex Tapes» (Nastri sessuali) evocando i «tapes» delWatergate chetravolse Richard Nixon e il «sex» della vicenda Lewinsky che costò quasi l’impeachment a Bill Clinton. Tabloid, siti web, televisioni e agenzie ne danno ognuno una propria declinazione, dilungandosi nella descrizione dei particolari più peccaminosi. Il popolare «New York Post» titola «Silvio’s X-Rated Bed Talk» (Colloqui a luce rossa di Silvio a letto) spiegando che si tratta di «orgasmi» con dettagli tali da

Media Usa, Berlusconi trattato peggio di Clinton far capire che «quando si tratta di scandali sessuali Clinton non vale nulla rispetto a Berlusconi». Ad avvalorare l’idea che la vicenda che coinvolge Patrizia D’Addario valga assai più dello scandalo di Monica Lewinsky è il sito Internet Huffingtonpost, secondo il quale «i nastri rivelano che il premier ha fatto sesso con una prostituta, suggerendole poi di toccarsi spesso». Il «News

Daily» sceglie invece un altro approccio, osservando che «i Sex Tapes possono innescare un’indagine sulle antichità trovate nella sua casa in Sardegna» di cui Berlusconi ha parlato alla escort perché «la legge italiana sull’archeologia obbliga a farle ispezionare e catalogare» come invece non è mai avvenuto. Fra le tv sono Cnn e Fox a dare maggior risalto ai «Sex Tapes» dandone

ge di via D’Amelio e viene ritenuto attendibile dagli inquirenti nisseni. «C’è una situazione clamorosa, il processo Borsellino va rivisto», insiste il legale. I magistrati sono più prudenti, e dopo aver raccolto le dichiarazioni di Riina — che ancora una volta avrebbe allontanato da sé qualsiasi ipotesi di diventare un «collaboratore di giustizia» — hanno segretato il verbale. Ora dovranno rileggerlo, valutare la situazione e stabilire se e quando tornare a porre nuove domande al capomafia. Hanno accettato la «sfida» lanciata da Riina, decidendo di andare ad ascoltarlo, sui temi che voleva lui. Ora si tratta di decifrare le risposte, capire con qualche elemento in più quali sono gli obiettivi di un «uomo d’onore» che dopo 13 anni è tornato a farsi interrogare, e scegliere le prossime mosse. Ben sapendo che, nonostante lui dica di non saperne nulla, altri elementi lo indicano come terminale della trattativa dell’estate autunno ’92: lui da una parte, lo Stato dall’altra. [...]

notizia nei programmi di news e mettendo online nei rispettivi siti traduzioni di ampi riassunti dei colloqui fra Berlusconi e D’Addario pubblicati dal settimanale «L’Espresso», sottolineando che la escort «rifiuta di fare commenti» e il premier parla di «atti illegali». Più analitica invece una corrispondenza dell’agenzia Bloomberg da Roma che palando di «Scandali sessuali nella patria di Giacomo Casanova» arriva alla conclusione che «il primo ministro probabilmente sopravviverà» a causa del fatto di «essere la colla che tiene assieme la coalizione» come anche di un’«opposizione indebolitada guerre intestine [...]».

Il voto di fiducia a Montecitorio sul maxi-emendamento anti-crisi ha chiuso una partita, ma ne ha lasciata aperta un’altra. Ha chiusoin fretta la partita sulle misure economiche, impedendo che si aprissero pericolose linee di frattura all’interno della maggioranza; oppure che si creassero convergenze trasversali con segmenti di opposizione. Tuttavia ha dimostrato una volta di più che il Parlamento in questa legislatura vive una condizione di grande disagio. Ogni volta che il governo decide di ricorrere alla fiducia, sembra di risentire i giudizi non proprio benevoli pronunciati da Berlusconi nel recente passato a proposito delle Camere che costituiscono un intralcio all’attività dell’esecutivo e, nel migliore dei casi, perdono tempo. Anche ieri le modalità con cui si è arrivati al voto hanno aggravato i dubbi circa un progressivo svilimento della funzione parlamentare. L’argomento del governo è sempre lo stesso: occorre agire "con tempestività", affinché i provvedimenti vadano a regime in tempi utili per incidere sulla crisi. Eppure siamo ormai allaventitreesima fiducia in poco più di un anno, nonostante che il centrodestra disponga di un’ampia maggioranza. Si è creato uno squilibrio: il punto della "tempestività", che è legittimo, cozza contro la funzione del Parlamento. La qualeappare ormai a tanti, compresi non pochi rappresentanti della maggioranza, svuotata e quasi ornamentale. Come se non bastasse, il ricorso allo strumento del maxi-emendamento, senza dubbio non privo di una sua praticità, accresce l’ambiguità dell’operazione. Losi èvisto quando il governo ha tolto dal testo all’ultimo minuto - grazie all’intervento del presiden-

te della Camera - due passaggi che non erano stati discussi in commissione. L’intenzione era di concedere a Fini e all’assemblea l’onore delle armi, senza peraltro rinunciare alla sostanza della procedura. In realtà, nel braccio di ferro con il governo, Montecitorio ha ottenuto poco, forse ha appena salvato la faccia. Non poteva essere altrimenti, per come si erano messe le cose. Ma è significativo che il leader dell’Udc, Casini, presidente della Camera fino al 2006, non abbia voluto riconoscere alcun merito al suo successore Fini e lo abbia anzi attaccato con un certo sarcasmo. La verità è che gli appelli a non abusare del voto di fiducia cadono regolarmente nel vuoto, come sanno al Quirinale. Ieri si può ben dire che il vincitore sia stato Giulio Tremonti, l’ispiratore dell’intera manovra. E forse agli stessi deputati non è dispiaciuto sbrigarsi e correre al mare. Ma sul piano istituzionale il prezzonon è irrisorio: un altro tassello sulla via dell’irrilevanza del Parlamento. Sul piano politico, due considerazioni. Il movimento autonomista di Raffaele Lombardo ha colto l’occasione per dissociarsi dalla maggioranza: nessun voto contrario, naturalmente, ma un’uscita dall’aula che ha un preciso significato. Quello di richiamare l’attenzione sul Mezzogiorno e sul ventilato "partito del Sud" che forse non vedrà mai la luce, ma già oggi è una straordinaria arma di pressione sul governo e su Berlusconi. Sull’altro versante, Di Pietro continua a incalzare Napolitano. Anche stavolta gli chiede di non firmare la legge. È chiaro che il capo dell’Idv non accetta che il presidente della Repubblica svolga una funzione di equilibrio. Se avessero successo i richiami e le mediazioni del Quirinale, lo spazio di Di Pietro si ridurrebbe parecchio.

La pressione della legge Dalle escort si passa alle tombe fenicie e l’educazione dei ragazzi e l’opposizione si fa sub-opposizione

L’arte di tacere

dal commento di Isabella Bossi Fedrigotti

dal commento di Salvatore Tramontano

dal corsivo di Filippo Facci

Seppellite le escort, spuntano le tombe fenicie: proprio quello che ci voleva per un’opposizione zombie che lo stesso Rutellisotterra conunlapidario: «L’opposizione si fa sugli errori del governo non sulla vita privata delle persone». L’autocertificazione di prematura scomparsa del Pd e compagni non deve, però, intenerire la maggioranza, il governo e soprattutto il premier. Perché per raccontare quello che sta accadendo non si può più parlare di «opposizione», ma di «sub-opposizione». Un tempo i giornali di opposizione facevano pagine sulle interrogazioni e sulle conferenze stampa dei partiti di sinistra, ora i partiti di sinistra fanno interrogazioni e conferenze stampa sui gossip dei giornali antiberlusconiani, assumono per via indiretta le curve di Patrizia D’Addario come nuovo parametro di interpretazione del mondo, sono passati dal tendenza Veronica al dipendenza escort. Un tempo, a sinistra, si faceva politica scervellandosi sui classici del marxismo e ci sembrava un eccesso di ortodossia. Adesso i dirigenti del Pd si mettono in fila per comprare «Papi», e magari per applaudire Travaglio che dice peste e corna del loro partito (dai microfoni della fe-

Ecco, sì, quando invocavo che i dilettanti allo sbaraglio evitassero il ridicolo intendevo esattamente questo. Intendevo che potesse saltarsene fuori una come la deputata azzurra Pdl Nunzia Di Girolamo, per esempio, a meritarsi un titolo di giornale come il seguente: «Berlusconi da Padre Pio, porterò il presidente dove ricevette le stigmate». Complimenti, un tempismo eccezionale, un istinto tattico da Che Guevara. Vedete, non mi stancherò mai di dirlo: mesi fa, prima che fosse sommerso e superato da coltri di sterco e di schiuma gossippara, ci fu un momento in cui fu discussa una questione autentica e che non aveva certo inventato l’Espresso, anzi, era nata a destra; riguardava la qualità delle liste e dei parlamentari, il diminuito status dei medesimi, l’accondiscendenza e la beltà come requisiti nel casting per le candidature: a destra come a sinistra: o quasi. [...] Vede, signorina Di Girolamo: tra l’occuparsi di una battona pugliese e l’occuparsi di un santo di Pietrelcina, almeno secondo me, la normalità esiste, e nel mezzo, le dico la verità, l’obiettivo è poter tornare a occuparsi serenamente proprio di quelle come lei.

La crescente debolezza delle famiglie, unita all'evidente inadeguatezza della scuola, fa in modo che sia il legislatore a prendersi sempre più spazio nell'educazione dei giovani, nel tentativo di arginare con regole via via più numerose e più severe la loro voglia di trasgressione e le eventuali derive delinquenziali, tra cui le ubriachezze e i giochi di droga riportati in questi giorni dalle cronache non sono le più gravi. Seper unverso lapressante attenzione dello Stato può far sentire meno sole le famiglie nel quotidiano combattimento per cercare di sottrarre i figli alle perverse influenze di dissennate trasmissioni televisive, di incresciosi esempi pubblici o di combriccole di amici per male, rischia per l’altro verso addirittura di essere controproducente. Le raffiche di divieti, di regolamenti, di leggi e leggine che, magari, si accavallano l’una sull’altra, possono finire infatti per indispettire i destinatari tanto da provocare non raramente reazioni opposte a quelle sperate. E ciò avviene anche in ragione del fatto che —è cosa nota —i controlli, qui da noi, per una ragione o per l’altra non sono mai molto certi.

Divieti, ordinanze e provvedimenti da soli non possono bastare. Il rischio di sanzioni certe ai giovani non ha mai fatto grande spavento, figurarsi quelle eventuali se non addirittura eventualissime. La legge può soltanto venire in soccorso, quale quarta gamba di un tavolo, se le altre tre ci sono e non traballano troppo, e che sono la famiglia, la scuola e, inutile negarlo, per una certa percentuale anche la fortuna. Ci possono essere, infatti, incontri sfortunatissimi con cattivi maestri o amici sbagliati contro i quali purtroppo ben poco si può. Ma tornando alla famiglia e ai genitori è ovvio che tocca a loro sostenere il peso maggiore dell’educazione dei ragazzi. E gli strumenti —si sa —sono sempre gli stessi, da che mondo è mondo: la parola e l’esempio, che devono andare insieme. Non pochi sono i padri e le madri convinti che basti un impeccabile comportamento per instradare i figli, tanto da ritrovarsi increduli e costernati —le cronache lo riferiscono quasi ogni giorno — di fronte alle loro possibili trasgressioni. Il fatto è che forse più indispensabile e più efficace tra tutti gli strumenti resta ancora la parola, cioè il colloquio con i figli, paziente, insistente, severo ma amorevole, comprensivo ma rigoroso. [...]

Una pagina dell’“Espresso”

sta di partito). Erano meglio i classici del marxismo, ovviamente. E così si verifica questo strano paradosso: i leader del Pd escono dalmondo reale, diventano commentatori esterni del commissario Davanzoni e de La Repubblica, e il bisogno fisiologicodell’opposizione (che in un Paese democratico qualcuno deve pur fare) viene progressivamente assolto da pezzi della maggioranza. Se guardate le cronache di qualsiasi giornale sulla manifestazione contro i tagli al fondo unico per lo spettacolo ci trovate, con il megafono in mano, Luca Barbareschi; se seguite le delegazioni di operai sardi preoccupati per il futuro della chimica a Porto Torres, li trovate inquadrati a testuggine dietro le parole d’ordine antigovernative del go-

vernatore Cappellacci. Se provate a vedere chi si oppone al no leghista ai presidi del Sud, vedete che il più netto è Galan. Se cercate in Parlamento chi ha raccolto le 101 firme contro i medici spia dei clandestini ci trovate la Mussolini. Se cercate a Montecitorio il più feroce guardiano delle norme sulla Finanziaria, trovate le esternazioni di Gianfranco Fini, che in tutto e per tutto è diventato l’alter ego della piattaforma del Pdl. La guerriglia della Prestigiacomo contro i ministri industriali sostituisce la sonnolenza degli ecologisti nel dibattito sull’ambiente e sulle tecnologie. È un bene, questo?Verrebbeda direcheè la prova che ci sono più ricchezza e più vita, oggi, a destra che a sinistra. [...]

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Polemiche infuocate nel Partito Democratico

I nodi della politica

Bindy contro Rutelli Franceschini: «Allibito» Bersani: «No alle risse»

Sulle tombe fenicie a Villa Certosa Ghedini precisa: «Solo ossa antiche»

di SERENELLA MATTERA

Ostacolo Sud per Berlusconi Il premier cerca di superare le incomprensioni nel Pdl Allo studio il varo di una nuova cassa del Mezzogiorno di YASMIN INANGIRAY

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IL PROVVEDIMENTO

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Dl anticrisi al rush finale Tre le incognite irrisolte di FRANCESCO CARBONE ROMA - Partita chiusa sul decreto anticrisi: sembra questa, a pochi giorni dalla seconda lettura del Senato, la soluzione per la conversione definitiva dell’ultimo pacchetto di misure che riceverà intanto il via libera di Montecitorio martedì prossimo dopo il voto di fiducia venerdì e dopo gli ordini del giorno che saranno votati a

partire da lunedì. I giochi sarebbero dunque fatti e non ci sarebbe più spazio per modifiche in Senato. Anche se tra le ipotesi c'è quella di una terza lettura che impiegherebbe la Camera nella prima settimana di agosto. Ieri, però a ribadire che non ci sono spazi per ulteriori modifiche è ilministro perlaSemplificazione, Roberto Calderoli. Questo anche se rimangono diverse incognite: la presa di posizione della Bce che chiede di fermare la tassazione dell’oro di Bankitalia, le proteste del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e i rilievi della Corte dei Conti che lamenta un depotenziamento della propria capacità di intervento. Nel primo caso, quello dei rilievi della Banca centrale europea, la norma contestata è quella che lascia l’aliquota al 6% ma fissa un tetto di 300 milioni di euro sulle riserve alle quali si applica. La norma peserà sulla Banca d’Italia e questo preoccupa la Bce: così – insiste – si «pregiudica l'indipendenza di Bankitalia». Tuttavia, nell’ultima versione del decreto, quella del maxiemendamento, il parere “vincolante” della banca centrale richiesto è stato trasfor-

mato in parere “non ostativo”. Cioè anche se la Bce dicesse no si procederebbe comunque. Anche se questo non preclude a modifiche future che potrebbero arrivare con un diverso provvedimento. Altro rilievo è quello del ministro dell’Ambiente: Prestigiacomo chiede lo stralcio dell’articolo 4 contenuto nel decreto che esautora il suo ministero da competenze sulle autorizzazioni su infrastrutture energetiche e ambientali, sostituendole con commissari speciali. E su questo chiama in causa direttamente il premier, Silvio Berlusconi: «Ho avuto la sua parola e confido sulla sua parola», dice il ministro. Ma le risponde a stretto giro il collega Calderoli: l’articolo 4 del decreto legge sulle autorizzazioni ambientali in materia di energia resterà così com'è: per cambiarlo «non mi sembra ci siano i tempi tecnici. E neanche la volontà politica, credo». A livello politico la mediazione c'è già stata: «Le decisioni su questo decreto sono state tutte prese dal Consiglio dei ministri –sottolinea Calderoli – e, soprattutto, dal presidente Berlusconi. Quindi o sihafiduciain Berlusconiononsi ha».

Una seduta della Camera

Unanimità di vedute al “G1000 Democratico”

I leader del Pd all’Aquila «Post terremoto gestito male» di ADAM HANZELEWICZ L'AQUILA - Unanimità di vedute sul terremoto da parte dei leader del Pd, il segretario Dario Franceschini, e il principale dei candidati alla segreteria del partito, Pierluigi Bersani – insieme all’Aquila per il G1000 Democratico, momento di confronto a tutto campo -: la fase post emergenza è stata gestita male dal governo, e, come sottolineato da Franceschini, «esiste una distanza siderale tra quello che viene mostrato alle televisioni e ai giornali e l'effettiva realtà del terremoto». «Terremotati di altre regioni d’Italia – ha ricordato il segretario del Partito democratico –hanno avuto la possibilità di poter pagare il 40% delle imposte dopo 12 anni e hanno avuto 18 mesi di esenzione. Ai cittadini dell’Aquila una norma approvata con la fiducia in Parlamento impone di ricominciare a pagare le tasse dovute e gli arretrati delle tasse dal primo gennaio e rientrare in 24 mesi del 100%». «Una situazione drammatica – ha sostenuto Franceschini – in cui persone che non hanno più lavoro, imprese che non esistono più e non hanno la possibilità di

farlo, dovrebbero finanziare sostanzialmente da soli la ricostruzione». Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente aveva parlato a tal proposito del «primo esempio di federalismo fiscale», dove i tributi finanziano direttamente la ricostruzione. Alle lamentele di Franceschini, che ha ricordato che sono ancora 30 mila le persone da sistemare, ha replicato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, sostenendo che «la ricostruzione dell’Abruzzo è già in corso a tempi record» e che «nessun governo di sinistra ha mai raggiunto questi risultati». Il segretario del Pd ha auspicato anche un maggiore coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori locali nelle scelte della ricostruzione, argomento caro anche a Bersani. «Noi – ha spiegato il responsabile Economia del Partito democratico nel corso del suo intervento – siamo i campioni mondiali della protezione civile: nel senso che siamo gli ultimi al mondo per la prevenzione e siamo i primi nel pronto intervento». «Questo meccanismo di assoluta efficienza –ha aggiunto –si è legittimato a tal punto che negli

anni si è caricato via via di meccanismi normativi che stanno deformando l’impianto normativo nazionale. Noi siamo come un vestito d’arlecchino, dove c'è la parola “Protezione civile” la Costituzione viene un attimo messa da parte, le leggi non parliamone». Secondo Bersani «questo è un tema aquilano, ma anche nazionale». «Ciò determina – ha detto – una caduta di ruolo e si traduce nel fatto che non si fa perno realmente sulla responsabilità dei sistemi locali, come si è fatto in occasione dei sistemi che hanno avuto successo. Tutto questo viene coperto dall’offensiva mediatica che ha comunque qualche elemento di sincerità, perché veramente Berlusconi è convinto che il regalo maggiore che si possa fare sia la pubblicità. Invece il miglior regalo è rispettare i diritti: questo non è un terremoto di serie B, neanche di serie C e bisogna trattare questa gente così come si sono trattati gli altri terremotati. Abbiamo avuto altri casi, basta applicare le stesse regole».

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Applausi per Sacconi alla tre giorni organizzata dai circoli Nuova Italia. Esclusa la fase 2 per il governo

«La crisi? Per i giovani una frustata salutare» L’opposizione attacca il ministro del Welfare «Per i nostri ragazzi frustate molto dolorose» di SERGIO CASSINI ORVIETO - «La crisi economica può essere per i giovani una frustata salutare, un incoraggiamento affinchè prendano in mano le sorti del proprio destino senza attendere l’iniziativa di altri». Questa frase di Maurizio Sacconi, pronunciata dal palco della tre giorni organizzata dai Circoli “Nuova Italia”è stata molto applaudita dallaplatea orvietana, in perfetta sintonia con i segnali di ottimismo che il governo Berlusconi intende disseminare sul suo percorso anti-crisi. Il coraggio della fiducia non è stato però apprezzato dalle opposizioni. Così è stato facile per Cesare Damiano, responsabile per il Lavoro del Pd,

rispondere con sarcasmo al titolare del Welfare: «Altro che frustate salutari per i giovani. La crisi darà ai nostri ragazzi frustate non salutari, ma dolorose, perchè il loro futuro è segnato da una politica del governo che ha abbandonato la lotta contro la precarietà. Sarebbe intellettualmente onesto ammettere che le misure di palazzo Chigi non hanno prodotto fin qui risultati apprezzabili». Il duello verbale tra governo e Partito democratico si è giocato anche su un’altra metafora usata dal ministro: «Noi del Pdl possiamo parlare i linguaggi della liberà, della responsabilità e della speranza. Sappiamo bene che non dobbiamo dare pesci ai giovani, ma canne per imparare a pescare». «Alle canne da pesca – è

stata la facile replica di Damiano hanno finora abboccato pochi pesci. Gli stessi dati del ministero del Lavoro dicono che le domande per l’assegno di disoccupazione sono state in tutto 1.800, mentre si stima che a perdere il lavoro flessibile siano stati, solo nel 2008, circa 400 mila giovani». Il convegno di Orvieto, tutto giocato in casa del Pdl e dedicato al tema “Orizzonte di valore, dalla crisi globale al nuovo modello di sviluppo”, ha fatto registrare qualche passo avanti nel confronto all’interno della maggioranza. È stato proprio Sacconi, infatti, ad escludere una “fase due” nell’azione di governo, anche perchè questa novità rischierebbe di offuscare in qualche modo la “fase uno”, lasciando intendere che ci sono state luci ed ombre. Anche in questo caso il ministro del Welfare non ha rinunciato all’ottimismo.

Bonaiuti replica «Lavori in tempi record»

di CRISTINA FERRULLI

I NUMERI

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Verso gli 800.000 iscritti, boom al Centrosud

ROMA - I candidati alla segreteria dovranno fare i conti con una verità conclamata: il Partito democratico è un partito del CentroSud anche per quanto riguarda il numero degli iscritti che potranno votare al congresso di ottobre. I dati ufficiali del tesseramento si avranno verso la metà della prossima settimana, ma la stima – realizzata dall’Ansa in base ai numeri forniti dai vari coordinamenti regionali –indica che il Pd viaggia verso un traguardo di quasi 800.000 tessere, una cifra che conferma il boom finale a ridosso del termine del 21 luglio. Ecco dati e curiosità del tesseramento nelle varie regioni, raggruppate per aree geografiche. NORD – Il Pd fatica a radicarsi quanto a numero di iscrizioni,

la tendenza tradizionale di regione delle tessere con 101mila iscritti, di cui circa 67mila a Napoli (11mila a Salerno, 10mila a Caserta). Ma anche Puglia e Calabria si difendono con 50mila iscritti ognuna. A Bari gli iscritti sono 12.900, segue Lecce con 10mila. ISOLE – In Sicilia gli iscritti sono circa 60mila, vale a dire un iscritto ogni dieci elettori. Una cifra inferiore rispetto al passato come anche in Sardegna, dove i tesserati sono 26mila, quasi la metà di due anni fa, quando Ds e Dl raccoglievano circa 44mila iscritti. L'impennata finale ha però consentito un recupero di circa 4mila tessere in due settimane e Sassari, feudo del centrosinistra nell’isola, registra 3mila iscritti, oltre il 10 per cento dei tesserati complessivi.

I dati ufficiali dei tesserati democratici saranno diffusi la prossima settimana

Maurizio Sacconi

anche se per tradizione gli elettori settentrionali non sono fans delle tessere. Dopo l’impennata finale, la Lombardia viaggia verso 40mila, mentre il Veneto chiude con 27mila tessere, delle quali 6.157 a Venezia (gli iscritti di Ds e Dl erano 30.594). L’exploit finale, dato dall’animazione precongressuale, ma anche dal pressing dei vari candidati, ha migliorato le cifre anche in Piemonte anche se resta alto il divario con il passato: su 21mila iscrizioni in tutta la regione, 11 mila sono a Torino ma la somma Ds-Dl dava 21mila iscritti solo nel capoluogo piemontese. Una curiosità riguarda il Trentino

che con l’Alto Adige raggiunge i 2.625 iscritti: qui il congresso si svolgerà il 25 ottobre, una data diversa dal resto d’Italia (11 ottobre congresso, 25 primarie) per la nascita ritardata del partito a livello locale e l’autonomia operativa. CENTRO – La roccaforte “rossa”, l’Emilia-Romagna, detiene lo scettro nazionale delle tessere con 140mila iscritti ma Bologna è battuta da Napoli per numero cittadino (35.992 contro le 67mila del capoluogo partenopeo). Un calo rispetto al passato si registra, invece, in un’altra regione storicamente del centrosinistra: in Toscana, dopo l’exploit finale,

si viaggia verso i 75mila iscritti contro i 100mila dei due partiti precedenti. A Firenze gli iscritti sono circa 12mila e, se i dati finali saranno confermati, a Livorno, città rossa per eccellenza, gli iscritti del Pd sarebbero dimezzati rispetto ai Ds mentre a Massa ci sarebbe un rapporto eccessivo tra tessere (7500) e voti. Il Partito democratico fatica, come hanno dimostrato anche le elezioni europee, nelle Marche (20mila) e in Abruzzo (17mila), mentre nel Lazio l’ultimo rush ha migliorato molto i numeri (90mila, delle quali oltre 30mila a Roma). SUD – La Campania conferma

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ROMA - Una nuova questione Meridionale. È questo il banco di prova su cui si potrebbe misurare la compattezza della maggioranza e del governo. Ad occuparsi dell’argomento, che da giorni è al centro del dibattito all’interno del centrodestra, è il premier Silvio Berlusconi, al lavorocerto dipoter contaresulla fiducia di tutto il Popolo della libertà e di trovare la strada giusta, con alcune iniziative mirate, per superare le incomprensioni che lo stanno attraversando e far rientrare la partita aperta del cosidetto partito del Sud. Tra le ipotesi su cui ragiona il presidente del Consiglio c'è l’utilizzo dei fondi Fas per le grandi opere perchè, è il ragionamento del Cavaliere, occorre rispondere con misure concrete alle critiche di chi sostiene che il meridione è stato dimenticato. Il progetto è ancora da definire ma tra gli obiettivi ci sarà l’impegno per prevedere tempi certi nella realizzazione delle cosidette grandi opere. L’idea, ad esempio, è quella di arrivare ad istituire una sorta di nuova Cassa del Mezzogiorno mirata però ad erogare fondi per progetti ben precisi. Il tutto da inserire in un piano per il Sud che dovrà varare l’esecutivo e che sarà gestito, a cominciare dai fondi, dalla stessa presidenza del Consiglio. In ogni caso, la richiesta di maggiore attenzione nei confronti del Sud mette in luce il malumore che da giorni serpeggia nelle file della maggioranza e all’interno della squadra di governo. La questione discussa nella direzione nazionale del Popolo della Libertà ha avuto poi seguito nella riunione del Consiglio dei Ministri di venerdì dove a duellare, per la seconda volta, sono stati il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ed il ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto, portavoce dei mal di pancia di altri colleghi meridionali, tra cui il titolare dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, verso quella che viene considerata come una gestione troppo “nordcentrica” del ministro dell’Economia. Da qui l’esplicita richiesta di un intervento del premier. A confermare l’impegno del Cavaliere è anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che ci tiene a ricordare come «il Mezzogiorno sia un punto di riferimento costante nella politica di Palazzo Chigi», non escludendo poi il varo di un pacchetto di misure ad hoc. Nella maggioranza poi tiene sempre banco il dibattito sul partito del Sud. In attesa di capire le intenzioni di Gianfranco Miccichè, in Sicilia la situazione è in fermento. I parlamentari del Pdl vicini a Gianfranco Fini sonoinfatti al lavoroper creare una forza federata, dentro il Pdl, che sia più vicina ai problemi del territorio. Il premier in questi giorni naturalmente deve affrontare anche le polemiche sulla sua vita privata. Non smette di far discutere infatti la conversazione tra Silvio Berlusconi e Patrizia D’Addario a cui, stando al-

le registrazioni pubblicate dall’Espresso, il premier ha confidato di aver trovato una necropoli fenicia nella sua villa in Sardegna. Ieri c’è stata una nuova smentita dell’avvocato del premier Niccolò Ghedini, mentre il sito del settimanale recupera il testo di un articolo dell’Unione sarda che nel 2005 si era occupato della questione riferendo di un sopralluogo cui aveva partecipato lo stesso Ghedini. «Non esistono tombe fenicie a Villa Certosa», ribadisce Ghedini che fa invece riferimento al ritrovamento nel 2005 di “alcuni resti di ossa antiche insieme a pezzi di ceramica». «Ovviamente tutti i reperti sono stati presi in custodia dai carabinieri e dalla soprintendenza. Tutto il resto – conclude il parlamentare del Pdl – è solo un tentativo di diffamazione del presidente del Consiglio». Da registrare infine i dubbi della Soprintendenzaper ibeniarcheologici di Sassari e Nuoro, direttamente coinvolta nella vicenda.

A sinistra Silvio Berlusconi Sopra Dario Franceschini all’Aquila

ROMA - A L’Aquila si sfiorano soltanto, senza incontrarsi. Ma nelle dichiarazioni Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani continuano a duellare a distanza, in vista dello scontro congressuale. Un confronto indiretto, a colpi di idee. Anche perchè una rissa, come sottolinea Bersani, potrebbe creare «fratture non rimediabili». Ma la scintilla è sempre pronta ad accendersi, dai due rispettivi fronti. E l’accende, in giornata, Rosy Bindi, sostenitrice di Bersani, che invia una stoccata a Francesco Rutelli, che appoggia invece Franceschini. Non si incontrano al G1000 de L’Aquila, i due sfidanti. Uno arriva, l’altro va via. Ma nelle loro parole continua il dibattito sul partito che sarà in caso di rispettiva vittoria. Il segretario promette un «partito solido», ma «non del secolo scorso». L’ex ministro invoca «un grande partito popolare», rivolto «ai grandi ceti produttivi». Franceschini invita a superare l’idea di un «partito identitario», Bersani auspica che si delinei finalmente un «tratto identitario». L’ex ministro critica apertamente i primi 20 mesi del partito. C'è stata una «scissione silenziosa» dei militanti, sostiene. E per il futuro, invita a lavorare per «riaprire il Pierluigi Bersani cantiere dell’Ulivo», cercare il dialogo per le alleanze. entre Franceschini pone l’accento sul «bipolarismo», da «difendere con i denti». Ma è ancora una volta sull'identità che si consuma lo scontro. Pier Luigi Bersani in mattinata incontra la sinistra del partito. Le sue radici sono lì. E non nasconde di aver provato «un senso di panico» quando, nei primi mesi di vita del Pd, si è accorto che in esso «la parola sinistra perdeva cittadinanza». Ma chiarisce di non volere che il nuovo partito si trasformi in operazione nostalgica, anche perchè quei Ds che hanno avuto «parte enorme della nostra vita, nella storia lasceranno una scarsissima traccia». La soluzione, però, per Bersani non è parlare di centrosinistra senza riempire quella parola di un «tratto identitario», perchè sarebbe, sostiene, pura «toponomastica». E qui il pensiero va a chi, come l’ex leader della Margherita Francesco Ru-

telli, da tempo sottolinea la necessità anche lessicale di definirsi «centrosinistra» e non puramente «sinistra». Quello che appare in controluce nelle parole di Bersani si trasforma in vero e proprio affondo con Rosy Bindi, che in un’intervista a La Stampa chiede a Rutelli di sciogliere ogni «ambiguità»: «O si è convinti del progetto o è meglio dirlo con chiarezza e trarne le conseguenze». Frasi che provocano la risposta decisa di un «allibito» Dario Franceschini: «Nessuno di noi può dire ad un altro, nonostante sia lontano dalle sue idee, di accomodarsi fuori». Il segretario si dice «orgoglioso che a sostenermi ci sia un arcipelago ricco». Ma Bindi gli risponde di non aver mai chiesto a Rutelli di accomodarsi fuori e che piuttosto Franceschini «cerca pretesti per non rispondere nel merito». Da Bersani arriva un deciso invito a evitare le risse. A fine giornata l’impressione è quella di uno scontro sempre più vivo. Il risultato, secondo l’ex ministro prodiano Arturo Parisi, di una discussione incentrata sulla simpatia e sullo spessore personale dei candidati. Causa, secondo Parisi, anche delle polemiche che hanno coinvolto il terzo candidato, Ignazio Marino, per alcuni presunti rimborsi medici gonfiati all’istituto dei tumori di Palermo. Il senatore del Pd denuncia ai suoi danni «l'intenzione di sporcare il dibattito del congresso creando ad arte delle storie non vere». E rilancia sui contenuti: «Aspiro a un partito che abbia una sola corrente, quella dei circoli», dice. E sfida gli altri candidati alla segreteria: «Passino dalle parole ai fatti. Sciolgano le loro correnti». A proposito dei rimborsi gonfiati, Marino replica al Foglio: «E' una vicenda ampiamente chiarita. Pagine e pagine sui giornali...». Niente misteri, ha spiegato Marino. Nessuna nota spesa truccata inviata da Palermo ai vecchi datori di lavoro dell’università di Pittsburgh. Solo «discrepanze» amministrative: «le avevo segnalate io stesso a Palermo», ha detto il senatore. Ma Il Foglio ieri in prima pagina torna alla carica. Racconta nei dettagli tutta la vicenda e conclude che «resta una zona opaca sulle ragioni dell’allontanamento dall’università di Pittsburgh».


Domenica 26 luglio 2009

L’inchiesta del pm Woodcock sulle contaminazioni dei clan campani/3

Gomorra expo

L’imprenditore sul lastrico Guarino pagava tassi usurai del 120 per cento. Gli portano via anche una Porche di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Questa volta deve «svendere» buona parte dei suoi mezzi, delle sue proprietà e, forse, anche un impianto per la preparazione del bitume. Carmine Guarino, 55 anni, era un imprenditore di successo. Poi ha cominciato a giocare d’azzardo e a sfoggiare auto di lusso. Alla prima difficoltà è finito in mano agli strozzini. Paga tassi usurai da più di dieci anni. Così, però, non si era mai ridotto. Quando restituiva i soldi a Pinuccio Gianfredi (ucciso in un agguato di mafia nel 1997) poteva ancora permettersi di frequentare uno dei 90 tavoli del casinò di Saint Vincent. Poi si è rivolto al boss Renato Martorano che, secondo la procura antimafia, è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. Al processo ha raccontato che il boss gli portava via un sacco di soldi, che l’ha fatto finire in galera (era la maxinchiesta “Iena due”, quella sugli intrecci tra mafia e politica), che gli ha scippato una villa in costruzione. Ma poteva permettersi ancora di regalare una Porche a un’amica. Poi sono arrivati gli amici di Vito Gargiulo, l’imprenditore di Vaglio che secondo i carabinieri del Ros è «la testa di legno» delle imprese della camorra, e lui è caduto in disgrazia. Senza un euro. Tanto da dover chiedere un telefono cellulare in prestito a un amico. «Uno scenario predatorio», lo chiamano i carabinieri del Ros. Qualche mese fa hanno preparato un’informativa di due mila pagine e l’hanno consegnata al sostituto procuratore Henry John Woodcock. Negli atti vengono descritti i tentativi di clan camorristici di entrare in Basilicata, grazie all'appoggio di Gargiulo. Guarino, secondo i carabinieri del Ros, «ricorre ripetutamente a persone disposte a prestare somme di denaro, anche consistenti, al solo scopo di coprire i lassi di tempo intercorrenti tra gli assegni da pagare e i bonifici attivi in arrivo». Si rivolge ad Alberto Sansone, 71 anni, di Potenza, a Raffaele Giacummo, 62 anni di Pignola, a Michele Saluzzi, 48 anni di Potenza. E quando ha bisogno di più soldi chiama i baresi Luigi Castellano, 65 anni, Vincenzo Di Croce, 71 anni, e Vito De Feudis, 48 anni. I tassi, secondo gli investigatori, sono altissimi: dieci per cento mensile, 120 per cento all’anno. Spiegano i carabinieri del Ros: «Il sistema consiste nella cessione di somme, versate con assegni circolari, per le quali gli interessati hanno chiesto a garanzia della restituzione assegni postdatati già comprensivi degli interessi precedentemente pattuiti». A volte, però, chiedevano

A sinistra il pm Woodcock Qui a fianco i carabinieri del Ros

«la consegna temporanea» di beni intestati: soprattutto lussuose automobili, «previa redazione - si legge nell'informativa - di apposita procura a vendere». Guarino è nei guai. Non sa come fare. Ha troppi conti aperti e con troppi strozzini. E c’è Gargiulo che preme. In una delle telefonate intercettate Guarino è distrutto. Dice: «Ma Vito... questa mattina vuoi essere... e ti prego, non mi rimproverare... Ti devo dare 50 mila euro... 70 più 50 e rientravamo con le cambiali. Ma che ne sai, i contratti erano fatti... mo’ l’unico piacere... sputami in faccia che hai ragione». Gargiulo è arrabbiato. Non accetta le scuse. Fa passare qualche giorno e lo richiama. Gargiulo: «Che è successo? Sei molto giù...». Guarino: «Senza soldi... senza soldi...». Poi, preoccupato per una cambiale da lui firmata a garanzia, dice: «Ma ti ho pagato quella cambiale là?». Gargiulo: «Che ne so... già lo sai, oggi scadeva... Ma hai pagato qualche cambiale?». Guarino: «Sinceramente... dovrebbero essere quasi finite...». Gargiulo: «Ah... di scadere? he he. Questo è un piacere, che sono finite di scadere... il cazzo è che neanche una ne hai pagato». C’è chi gli porta via la Porche, chi il suv Mercedes. «Quello nuovo», lo chiama Guarino dispiaciuto. La casa è intestata alla figlia ed è già ipotecata. Guarino capisce che è finita quando gli chiedono se riesce a togliere l’ipoteca. Nel frattempo c’è chi tratta per l’impianto di bitume. E spunta un nuovo protagonista: un direttore di banca. f.amendolara@luedi.it (3• continua)

Non paga e chiede scusa «Sputami in faccia»

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AFFARE SPAZZANEVE A LAGONEGRO

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L’assessore al telefono per l’ appalto: «E’ cosa tua» di LEO AMATO POTENZA - Qualche mese prima da quelle parti non aveva smesso di nevicare per settantadue ore. Centinaia di automobilisti erano rimasti bloccati per due giorni proprio nel tratto lucano della Salerno-Reggio Calabria, e in almeno centocinquanta erano stati ospitati nella scuola elementare di Lagonegro, grazie all’intervento della Protezione civile. Qualche mese dopo, in Regione, era stata deliberata una spesa di somma urgenza per dei lavori su una strada, e l’acquisto di un potente mezzo spazzaneve da parte del Comune. C’era ancora la vecchia giunta che era guidata dal sindaco Franco Costanza, e l’assessore Enrico Spera ai lavori pubblici. I carabinieri dal canto loro stavano tenendo sotto controllo il cellulare del responsabile di una nota concessionaria di mezzi edili e stradali di Vaglio, e a un certo punto intercettano una conversazione con suo nipote, in cui parlano proprio di questo. «Vedi un attimo - gli dice il nonno quale può essere una caratteristica da far mettere nel bando di gara dal comune… quelle cose che gli altri non hanno… la terza via, la quarta via per l'impianto… oppure un distributore… un cazzo che gli altri non hanno sul camion, mi hai capito? Vai a vedere c’è qualcosa che possiamo scrivere… l’elettronica… un dettaglio per il bando di gara… la potenza… un cazzo che teniamo solo noi… Hai capito, o no? … Si deve mandare all’assessore là…». Quantobastaper ipotizzarechel’appalto stia per essere pilotato. L’imprenditore è Vito Gargiulo, e l’assessore Franco Spera, oggi consigliere comunale di minoranza che alle ultime provinciali si è candidato a sostegno di Aurelio Pace e ha raccolto più di 800 voti, senza essere eletto. Vengono intercettati anche mentre parlano

Lagonegro. Nel riquadro Spera

al telefono tra loro. Gargiulo è a Caserta, dove intrattiene affari con imprenditoridelposto,e cercaSperaperfissare un appuntamento di persona per il giorno dopo. E’ il 26 Gennaio del 2006. «Questa mo’ è tua», gli dice Spera, e di fatto, nel capitolato della gara, c’è scritto marca e modello di questa fresa per la neve, che ha soltanto Vito Gargiulo, e al comune di Lagonegro arriva solo quell’offerta lì. Ma le cose vanno storte uguale. C’è un amico di Gargiulo che si è messo a fare da intermediario. E’ un imprenditore edile di Lagonegro, che di nome fa Nicola Carlomagno. Chiama Gargiulo un mesetto dopo: «Sono uscito dal comune - dice Carlomagno … avevo visto proprio all’amico Enrico, che mi ha detto: “Ma che cazzo, ma chi l'ha preparata la busta?”». Si è sco-

perto, in pratica, che tra le carte manca un documento, e ricomincia il giro di valzer per rimediare al contrattempo. Due settimane dopo viene risolto tutto: si lascia stare la gara, e il comune va in trattativa privata direttamente con Gargiulo. «Tu sei un uomo fortunato dice Carlomagno annunciando la notizia a Gargiulo - … Fanno i vestiti e te li mettono addosso… poi il sarto non è stato perfetto, e te lo rifanno… dalla vita non lo so che vuoi di più… e poi dici che non sono un buon amico». Gargiulo può limare il ribasso sull’offerta del vecchio bando di gara di un mezzo punto, circa 1.300 euro, e nel Settembre dello stesso anno finalmente riesce a aggiudicarsi la fornitura per un ammontaredi duecentosessantasettemila euro.

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Politica lucana

Pittella in settimana proverà a unire ma sia Speranza che Adduce non cedono

Continua lo scontro nel Pd Folino e Lacorazza non si “smontano” e proseguono nella loro idea congressuale | E’ SCONTRO NELL’IDV | di SALVATORE SANTORO

POTENZA - Si va verso lo scontro. Nel Partito democratico lucano sale la febbre congressuale. E in particolare sono le vicende legate all’area che fa riferimento a PierluigiBersaniche tengonobancoe che infiammano gli animi e lo scontro interno agli ex diessini. Soprattutto. Ormai è evidente che PER IL SUD mentre dal lato della barricata pro - DaPittella accoglie rio Franceschini, Ermil’appello nio Restaino vive un pre di Rossi Doria congresso relativamente «E’ GIUSTO colpire gli tranquillo sul sprechi e ridurre le aree pacampo bersarassitarie ma non puo’ esniano si stansere questo un alibi per inno consumanfliggere un altro duro colpo do dei veri dei ai cittadini piu’ bisognosi». duelli inattesi. Così Gianni Pittella, accoIn questo moglie l’appello lanciato da mento - sebbeMarco Rossi Doria rivolto ai ne manchi candidati alla guida del Pd l’ufficialità -in perchè abbiano come priolizza per raprità comune quella di battepresentare la re la povertà, riaffrontare la mozione conquestione meridionale e gressuale nagarantire a tutti i bambini zionale di una adeguata istruzione. In particola il vicepresi- Pierluigi Berdente del Parlamento euro- sani ci sono peo, Pittella attacca il cen- due “big”. Uno trodestra nazionale: «La po- è l’assesore colitica economica antipopo- munale trenlare di questo governo è la tenne (ex viceprima ragione per la quale il presidente naPd deve moltiplicare i suoi zionale della sforzi nel creare una con- Sinistra gioRocreta alternativa, prima vanile), dall’opposizione e poi da berto SperanPalazzo Chigi, a Berlusconi za. L’altro è a una ripresa autunnale che l’ex parlamenpreannuncia la chiusura di tare diessino, migliaia di imprese e una di- Salvatore Adsoccupazione che secondo duce. Per chi stime prudenti toccherà 300 conosce bene mila posti di lavoro solo nel gli ambienti 2009 il governo risponde degli ex Ds con tagli all’Università e alla non sarà diffiSanità pubblica, ormai al cile immagiquale collasso nel centro - sud, so- nare lo per citare gli ultimi inter- scontro si stia consumando venti». a livello di strategia politicae dialleanze. L’idea Adduce infatti, è piombata come un fulmine. Ma non di meno rappresenta un vero e proprio “guanto di sfida” alle idee di Folino e Lacorazza. E’ Antonio Luongo sulle colonne del nostro giornale ha subito spiegato (se ci fossero stati dubbi) che l’identikit del candidato segretario per l’area

Radice a Belisario: «Pensa al Senato»

Un’assemblea del Pd lucano e in basso Gianni Pittella

bersaniana “critica” non corriponde esattamente a quella di Roberto Speranza ma più a quella del “esperto”Adduce. In tutto questo non è semplice la posizione di Gianni Pittella. Il vicepresidente del Parlamento europeo, che probabilmente preferirebbein questomomentopensare alle questioni europee e alla politica nazionale, è stato tirato in ballo in qualità dicoordinatore delle regioni merdionali della Mozione Bersani. E Pittella senza se e senza ma ha subito dichiarato che auspicherebbe una candidatura unitaria. Per questo - e considerando che la presentazione per le candidature regionali alla segreteria del Pd si chiude venerdì prossimo - ci dovrebbe un incontro organizzato dallo stesso Pittella nei primi giorni della prossima settimana per tentare di trovare un candidato unico. Ma non sarà facile. Anche perchè da indiscrezioni autorevoli sembra che Folino e Lacorazza a fare un passo indietro non ci pensino proprio. E sempre dallo stesso versante si alimenta di nuovo la questione della mobilità della classe dirigente. In pratica si ribatte all’elemento generazionale un altro tema: non è questione di mettere un giovane alla guida del partito ma piuttosto di dare la possibilità alle secondo linee del partito di diventare classe dirigente vera a dispetto di un quadro politico che vedrebbe la classe dirigente attuale, già in sel-

la ai tempi della creazione dell’Ulivo, continuare a “comandare” anche per i prossimi anni. Insomma così come stanno le cose ora, non si può escludere un permanere dello scontro interno all’area ex diessina non solo fino alla presentazione delle candidature ma fino al congresso regionale stesso. Per rimanere alle indiscrezioni c’è chi ipotizza che l’inizio dello scontro ideologico abbia una data precisa: 9 ottobre 2008 quando fu approvato lo Statuto del Pd regionale e in particolare l’articolo 28 che fissava a 4 il limite del cumulo dei mandati regionali e parlamentari.

E’chiaro che al di là delle posizioPOTENZA - E’ scontro nell’Italia dei valori di Basilicata. Belisario e ni è un atto di rottura evidente tra il Radice sono ai ferri corti. E l’attua- senatoree ilsegretario.I primidisle segretario regionale dell’Idv non sapori tra i due sarebbero avvenuti le manda a dire. Contattato da il nella primavera scorsa quando Quotidiano, Michele Radice non mentre Radice partecipavaai tavogioca a nascondere il disagio e at- li del centrosinistra definendo le tacca: «Belisario è senatore e deve strategie comuni con il Pd, Belisapensare solo a fare bene il senato- rio prendeva le distanze dalla candidatura di Vito re». Frase che non laSantarsiero al Coscia spazi a interpremune di Potenza. tazioni. Michele RaUn problema che dice si sente ben salalla fine fu risolto do al comando del con l’allenza “spupartito regionale e ria” con il Pd: insienon fa sconti. Nemme alle due Provinmeno al capogruppo ce, avversari alla al Senato, il lucano città capoluogo. Ed Belisario. è sempre al croniTanto che alle voci sta che Radice sveche circolano circa la: «Ci sono state un possibile commistroppe ingerenze. sariamento della seTroppe dichiaragreteria regionale zioni che non ho Radice risponde sencompreso e troppe za incertezze: «Non è Radice sopra e Belisario in decisioni prese al di possibile. Io sono il basso fuori dalla segretesegretario regionale ria del partito». perchè lo ha deciso Ma non è soltanun congresso e lo to questo. Un altro hanno deciso i tesseproblema è stato rati. Sono stato eletto quello della definisegretario». E in zione dlle due ogni caso specifica: giunte provinciali. «Non può commissaPer Belisario i due riarmi Belisario». assessori dovevaMa come si è arrino essere “intervato a questo? Che le ni”, per Radice no. ultime vicende Alla fine lo stesso dell’Idv in relazione Radice ha incassaal voto amministratito il niet per se stesvo e alle scelte sulle deleghe (e ancora prima le strate- so: era in lizza per diventare assessore provinciale e vicepresidente gie per le alleanze elettorali) non avessero visto Belisario e Radice di della giunta presieduta di Piero Laamore e d’accordo lo si era compre- corazza mentre è riuscito a puntaso. Ma la goccia che avrebbe fatto re i piedi nel Materano non facendo traboccare il vaso è stato il semina- nominare Antonio Giordano ma rio organizzato a Marsico dal sena- l’eletto consigliere Montemurro. E’ chiaro che quelle che sono initore Belisario a cui il segretario regionale Radice non ha voluto par- ziate sono schermaglie ma con una tecipare. Anzi, per ammissione parte del partito (la società civile dello stesso segretario «non ci sono che chiede più spazio nel partito diandato perchè non sono stato invi- pietrista) e che non ha mancato di tato». Da qui le dimostranze e la lanciare critiche contro i dirigenti presa di distanze: «Se non c’è il rap- stessi dell’Idv, la situazione rischia presentante della segreteria regio- di diventare incandescente da un nale, vuol dire che non è un incon- momento all’altro. tro di partito ma un’altra cosa». sal.san.

Il senatore del Pdl Egidio Digilio interviene nel dibattito sulle strategie per il Mezzogiorno

«Tutti contribuiscano a salvare il Sud» PERCHE’ilSud guarisca non bastaun solo partito: ci vuole l’apporto di tutti. Se ne dice convinto Egidio Digilio, senatore Pdl. Dice Digilio: «La “ferita”aperta nel Paese rappresentata dalla “questione Mezzogiorno” per essere rimarginata non ha bisogno di un nuovo chirurgo-partito ma di un'equipe chirurgica che intervenga, ciascuno sulla base di proprie competenze specifiche, per ristabilire le condizioni di benessere sociale delle comunità meridionali. Non basta però bocciare il Partito del Sud c'è bisogno di una Regia per il Sud con programmi e progetti inseriti a pieno titolo all'interno di un contesto di governo del Paese». «Guai - continua - se si pensasse di affrontare i problemi delle regioni meridionali la in contrapposizione con quelle più forti e produttive delPaese, comeuna sortadi sindacalismo e controparte che si scontrano.

Sarebbe sbagliato non solo culturalmente e politicamente, ma anche perché nello scontro, sicuramente avrebbe la peggio il Sud che non ha gli “anticorpi”per reggere la sfida. Per questo ci aspettiamo una scelta coraggiosa e netta del Governo per rafforzare gli strumenti di programmazione e spesa per il Sud». «Il presidente Fini - prosegue Digilio - ha ragione quando dice che i tempi delle decisioni di Governo devono essere celeri, senza però sacrificare la centralità e quindi le funzioni del Parlamento nella sua interezza. Un richiamo che va sempre tenuto in debita considerazione, tenuto conto della crescente esigenza che viene dalla società civile di trasparenza amministrativa e di informazione sull'attività amministrativa ad ogni livello e di conseguenza del ruolo che gli elettori hanno affidato direttamente a deputati e senatori».

«Va realizzato - dichiara - un fronte comune Governo-Regioni-parlamentari meridionali che sia basato su un Patto contro la burocrazia del Sud e per accelerare la spesa dei fondi comunitari. Le Regioni meridionali fannobene astudiare unastrategia unitaria per difendere a denti stretti non solo l'utilizzo dei Fas per lo sviluppo e i bisogni del Mezzogiorno e per ottenere maggiore attenzione. Noi saremo tra i sostenitori di questa strategia, ma proprio per non darle un significato di contrapposizione al Governo, come invece vorrebbero i Governatori del centrosinistra, sarebbe utile indicare cosa intendono fare le Regioni del Sud per alleggerire il peso (e il costo) della burocrazia e per spendere le risorse comunitarie già disponibili. Le Regioni del Sud chiedanodi piùal Governoma comincinoe infretta a spendere i soldi (non poco) che già hanno», conclude.

Egidio Digilio

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

24 ore in Basilicata

Viabilità Jonica e 99 aprono mentre restano al palo Tito-Brienza, Fondovalle del Noce e 655

Strade a “doppia velocità” Loguercio spiega a che punto sono i lavori, cosa si è fatto e cosa si deve fare POTENZA - Quattro corsie, doppio senso di circolazione, traffico scorrevole da una parte, cantieri, interruzioni ed eterne incompiute dall’altra. E’ lo stato dell’arte delle strade lucane ma è anche una metafora dell’intera viabilità regionale che, per rimanere in tema, viaggia a doppia velocità. Pochi giorni fa sono stati completati i lavori del IX lotto della strada statale 106 Jonica, dal chilometro 444,653 al chilometro 452,745, per una lunghezza di oltre 8 chilometri di nuova strada ammodernata, e i lavori di ammodernamento e adeguamento del III lotto della strada statale 99 Altamura-Matera, per circa 6,5 chilometri, dal confine regionale alle porte dell’abitato di Matera, tra il chilometro 10,150 della statale 99 e l’innesto alla statale 7. «E’ un traguardo importante perché consente la fruibilità di assi viari fondamentali. Sono soddisfatto commenta l’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio perché con il completamento di questi lavori si rende più agevole anche il sistema turistico che, soprattutto in questo momento, non ha bisogno di altre avversità». «Un plauso sincero va all’Anas - dice ancora Loguercio - e in particolare al capo compartimento Michele Franzese, per aver mantenuto fede agli impegni presi». Buone notizie alle quali se ne aggiunge un’altra, importante soprattutto per il versante Potentino: l’approvazione del progetto preliminare della Potenza - Melfi i cui cantieri, a questo punto, potrebbero vedere la luce nel 2010. Ma, come si suol dire, non son tutte rose e il detto vale ancora di più proprio quando si parla della viabilità regionale. Tito - Brienza, Fondovalle del Noce e 655 gli altri tre assi viari strategici «che ci obbligano a tenere alta la guar-

dia - dice ancora Loguercio perché è necesario accelerare le procedure». Qual è lo stato dell’arte? Tito - Brienza: Ultimo passaggio prima di andare alla fase di appalto. Si è in attesa che vengano consegnati alla Regione gli elaborati tecnici necessari per acquisire il Via (Valutazione d’impatto ambientale). Una fase che dovrebbe completarsi entro il 2009. Fondovalle del Noce: «E’ una strada che mette in connessione sistemi ambientali e turistici necessari per quell’area» dice l’assessore. Ora i lavori sono fermi in attesa di essere riappaltati. Dopo una prima fase in cui sembrava che i vari problemi burocratici avuti dall’azienda che stava eseguendo l’opera fossero stati superati e un tavolo tra Regione, Anas e sindaco di Lauria che aveva fatto sperare in una ripresa dei cantieri per fine giugno, il contratto con quest’azienda è stato poi rescisso. «Oggi dice Loguercio - chiediamo quotidianamente all’Anas di predisporre una perizia di variante e riteniamo che le risorse esistenti (1 milione e mezzo di euro) possano essere sufficenti per la ripresa dei lavori diquesta bretella». La speranza è che si riparta entro il 2009. 655: Anche questa è un’opera da riappaltare. la lunga querelle tra Anas e azienda attuatrice dei lavori non ha avuto una conclusione positiva e dunque quello cheadesso chiedelaRegione è che vengano riaperte le procedure del bando e, riadeguato il progetto, entro un paio di mesi vengano ripresi i lavori. Se da una parte, dunque, è finalmente disponibile quasi l’intero tratto lucano della 106, anche se resta ancora da completare la variante di Nova Siri i cui lavori sono in fase di gara, dall’altra si aspettano risposte e tempi certi per far in modo che la Basilicata sia sempre meno isolata. Manuela Boggia

La cartina evidenzia una serie di cantieri sulle strade della lucania. In alto l’assessore Innocenzo Loguercio

Viadotti Dal 28 si torna al tavolo per parlare di trasporti alternativi

Picerno e Pietrastretta un anno dopo POTENZA - Nota stonata e dolente ormai da un anno della viabilità potentina è quella dei grandi viadotti: il Fiumara di Tito e il meno noto Pietrastretta. Entrambi chiusi per lavori dalla scorsa estate, entrambi passaggi fondamentali del raccordo Sicignano - Potenza. Il “tristemente” famoso ponte di Picerno, ora percorribile a doppio senso, sulla carreggiata in direzione Potenza, dovrebbe essere nuovamente chiuso a partire dal 1° settembre per consentire la demolizione di due campate e la ricostruzione delle stesse in acciaio. Un intervento per cui si prevedono tempi di realizzazione intorno ai 45 giorni. Dunque ponte nuovamente chiuso alla riapertura delle scuole e ne-

cessità, come lo scorso anno, di tornare a parlare di trasporti alternativi. E’ per questo che martedì nella sede della prefettura, a Potenza, è in programma un incontro tra Regione, Provincia, sindaci dei comuni dell’area Marmo - Platano - Melandro e Trenitalia. Ancora una volta intorno ad un tavolo per discutere di trasporto integrato, interscambio treno - bus, bigliettazione. E i problemi sul tavolo è probabile che si ripropongano negli stessi termini dell’estate scorsa: ossia mettere nelle condizioni studenti e pendolari di poter usufruire davvero del trasporto alternativo consentendo a chi non ha il treno di raggiungere le stazioni con il bus, a chi prende il bus di avere delle piazze di scambio agevoli e fruibili, a chi usa sia treno sia

bus di poter usare un unico biglietto integrato. «A settembre inauguriamo la fermata ferroviaria dell’università - dice l’assessore regionale alla Mobilità, Innocenzo Loguercio - e già questo potrebbe migliorare la situazione» ma quello su cui puntare secondo l’assessore è il creare una cultura del trasporto alternativo. L’incontro di martedì poi sarà anche l’occasione per fare il punto sui lavori del viadotto Pietrastretta di cui si aspettava il bando già a giugno. «La necessità ora - dice Loguercio è quella di fare un cronoprogramma per l’inizio dei lavori, un inizio ritardato dai problemi che comporta la stessa orografia del territorio». m.boggia@luedi.it

Chiuso il tratto autostradale Lauria Nord - Lagonegro Nord e quello Sicignano - Polla

Martedì interruzioni sulla Salerno - Reggio LAGONEGRO - Martedì 28 luglio sarà una giornata difficile per chi dovrà spostarsi lungo la Salerno Reggio Calabria. Due le interruzioni in programma: il tratto Lauria Nord - Lagonegro Nord nell’area del 2° macrolotto e il tratto Sicignano - Polla per lavori urgenti nella galleria Incoronata. Nel primo caso la chiusura alla circolazione avverrà dalle ore 7 del 28 luglio alle ore 6 del 30 luglio. Il traffico in direzione nord sarà deviato sul percorso alternativo della ex strada statale 9 (località Sirino) con rientro a Lagonegro Nord.

L’Anas ha comunicato che il provvedimento si rende necessario per lavori di ripristino delle solette ammalorate sui viadotti in località Calanica nel tratto autostradale compreso tra i 136,500 e 137,300. Nelle ore di chiusura i veicoli in direzione sud saranno deviati sulla corsia nord della carreggiata opposta a quella interessata dai lavori. I mezzi leggeri in direzione Nord potranno utilizzare, con uscita obbligatoria a Lauria nord, il percorso alternativo della ex strada statale 19 (località Sirino) con rientro in autostrada allo svincolo di Lagonegro

Nord. I mezzi pesanti, invece, percorreranno le strade statali 92, 653 e 598 sempre con uscita obbligatoria a Lauria Nord e rientro in autostrada allo svincolo di Atena Lucana. L’altra chiusura, quella del tratto Sicignano - Polla per lavori nella galleria Incoronata prevede limitazioni al traffico dalle ore 21 di martedì 28 alle ore 5 di mercoledì 29 luglio. Sarà chiuso al traffico il tratto dell’A3 Salerno-Reggio Calabria dallo svincolo di Sicignano a quello di Polla, tra il km 53,800 e il km 75,803 in entrambe le direzioni. Il provvedimento si rende necessario per lavori

urgenti di manutenzione agli impianti di ventilazione della galleria “Incoronata” Gli automobilisti provenienti da Nord, in uscita a Sicignano, possono proseguire sul raccordo autostradale Potenza–Sicignano, uscita Buccino e poi sulla strada statale 19 ter. I veicoli che, invece, provengono da Sud in uscita a Polla possono proseguire sulla strada statale 19 ter in direzione dello svincolo di Buccino e poi sul raccordo autostradale PotenzaSicignano. L’Anas ricorda inoltre che in questi giorni è in corso la rimozione di tutti i

Lavori sulla Salerno - Reggio Calabria

cantieri mobili in vista dell’imminente esodo estivo di agosto. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate. Si ricorda, pertanto, che

l’informazione agli automobilisti sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso le emittenti radiotelevisive, il sito www.stradeanas.it e chiamando il numero verde 800.290.092.

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SALVIAMO VILLA NITTI LE DOMANDE

DEL QUOTIDIANO

1) Perchè i lavori sono fermi da quattro mesi?

6) Quanto costerà la ristrutturazione di Villa Nitti a lavori conclusi?

2) Perché i lavori non sono stati consegnati nei tempi stabiliti?

7) Chi ha deciso di smantellare le antiche porte della Villa e dove sono stati portati gli arredi?

3) E’ vero che si sta predisponendo una perizia di variante redatta dal primo progettista che chiede delle modifiche al suo originario piano dei lavori?

8) All’interno del parco è stato realizzato un edificio sotterraneo in cemento. E’ vero che si tratta di un anfiteatro? Chi ha deciso di relizzarlo?

4) Quali sono le modiche da attuare rispetto al progetto originario?

9) La Sovrintendenza e la Regione hanno nel tempo effettuato dei controlli sull’andamento delle spese e dei lavori commissionati alla ditta vincitricedell’appalto?

5) L’opera era stata finanziata per due milioni di euro della Regione. Come sono stati spesi i soldi della Regione?

10) Che destinazione d’uso deve avere Villa Nitti?

E’ stata nominata venerdì scorso una commissione, sarà fatto ora un’esame

«Autisti in arrivo in pochi mesi» E’ la risposta del direttore generale dell’Asm Vito Gaudiano su bando e ambulanze «E’ STATA istituita una commissione che si occuperà di valutare attraverso un esame i candidati come autista-soccorritore». E’quanto ha spiegato ieri al “Quotidiano” il direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano che ha cercato e voluto un chiarimento ed un intervento: «tengo a precisare che non c’è alcun interruzione del servizio di Pronto Soccorso e 118, mi hanno chiamato preoccupati per questo. L’articolo? No, io non ho avuto modo di leggerlo perchè ho appena iniziato le ferie ed ho staccato con tutto il resto» spiega Gaudiano in riferimento alle ambulanze ferme a Basilicata Soccorso e alla necessità di completare il bando per autisti soccorritori. Si tratta di settantadue posti di autisti che dovranno essere assegnati attraverso il bando dell’Asm e che permetteranno poi di utilizzare le relative ambulanze disponibili da maggio presso la sede potentina di Basilicata Soccorso. «Noi come Asm siamo gli unici in tutta quanta la regione che hanno già occupato tutti quanti i posti di Fts, siamo completamente

INCENDI Fiamme a Maratea

Le ambulanze parcheggiate in attesa di essere utilizzate dall’Asm e il direttore generale Vito Gaudiano

coperti. In questo caso degli autisti ci sarà un esame, la commissione è stata istituita proprio ieri. Al momento ci sono autisti delle cooperative che svolgono questo compito, siccome la nuova legge regionale richiede autisti dipendenti ed allora ci uni-

formeremo sostituendo le attuali ambulanze con ambulanze che avranno la figura dell’autista soccorritore». Poi Gaudiano allarga il discorso e spiega: «tutto questo meccanismo nasce dalla Legge 12 che tra l’altro trasforma il 118 Basilicata Soccorso in un dipartimento interazienda-

le, Dires, e che porterà alla creazione di due 118 per le due provinciali con un’unica centrale operativa di coordinamento. Non ci sarà un cambiamento se non nella responsabilità territoriale». Poi un’ulteriore novità anche per quel che riguarda l’elisoccorso e l’ausilio a

Maratea, anche i Basilischi nel paese di Moles accerchiato dal mare, dalle mafie e dalla massoneria MARATEA - La quinta mafia del Sud non è solo un riferimento processuale per addetti ai lavori. E c’è, ce ne è traccia anche altrove. I Basilischi compaiono su una delle opere in esposizione al festival di arte contemporanea (Marartea) che si tiene in questi giorni nella cittadina tirrenica e che da venerdì propone l’allestimento di Bandiere d’artista. E’ un progetto con cui vari artisti delle tre regioni del golfo di Policastro, Basilicata, Campania e Calabria hanno disegnato un’ opera su alcune vele donate per l’evento dal velista solitario Giovanni Soldini. E tra le 18 bandiere esposte nella piazza del porto di Maratea, quella di Arcangelo Moles racconta di un Paese accerchiato dal mare, ma anche dalle mafie e dalle associazioni massoniche. Mafia e sacra corona unita, lungo un percorso che parte dalle isole, per aggiungere, lungo il perimetro della bandiera, il riferimento alla camorra, alla ‘ndrangheta e ai Basilischi. In mezzo, anche la loggia P2. An-

L’opera di Arcangelo Moles

che la “famiglia” lucana, allora, chiude il cerchio attorno allo stivale replicato, nell’opera, per tre volte al centro della bandiera e tinteggiato con il tricolore. Poi, lo sfondo blu e sul confine i richiami alle famiglie del malaffare. E’ una sorta di accerchiamento. Ma a ben guardare il lieto fine lo si può provare a recuperare nel disegno. Il mare è via di

fuga e segno di libertà. Il punto è da dove partire. E nella lotta alle mafie ciascuno può liberamente scegliere il proprio punto di partenza, anche piccolo e quotidiano. Magari partire dalla consapevolezza che qualcosa c’è. Nell’elenco di Moles, la scelta della citazione, comprende anche la famiglia lucana. sa. lo.

livello regionale. «Siamo capofila in questa gara di elisoccorso per l’acquisizione di elicotteri che speriamo di chiudere tra l’autunno e l’inverno. Si tratta di interventi importanti soprattutto per il volo notturno perchè adesso si vola a vista». p.quarto@luedi.it

SONO stati 46 gli incendi boschivi divampati nella giornata di ieri in tutta Italia. I roghi si sono concentrati soprattutto in Calabria, la regione più colpita dalle fiamme con 38 incendi boschivi. A seguire la Basilicata e la Puglia, ciascuna con 3 roghi, e il Lazio con 2. Ad alimentare le fiamme l’ondata di afa che persiste sulle regioni del centro-sud. Le province più colpite dalle fiamme sono state Reggio Calabria con 15 incendi e Cosenza con 13. I mezzi aerei del Corpo Forestale dello Stato sono stati impegnati in molti interventi nell’arco della giornata. A Maratea, un elicottero Erickson partito da Ponte Cagnano, ha lavorato allo spegnimento di un rogo con due fronti del fuoco di 120 metri, che stava mettendo a rischio 150 ettari di macchia mediterranea. Gli interventi degli elicotteri del Corpo forestale dello Stato hanno riguardato anche diversi incendi divampati in Sicilia e Sardegna.

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Antezza «insoddisfatta» dalle risposte del governo agli agricoltori lucani

Melfi

Maltempo, attacco a Pizza

Dopo 7 mesi Lovecchio di nuovo arrestato

E la Cia chiede di convocare il Tavolo verde per fare chiarezza POTENZA - La querelle politica sui danni del maltempo all’agricoltura lucana non si placa. La senatrice Antezza torna sull’argomento dichiarandosi «totalmente insoddisfatta delle risposte fornite dal Governo nella persona del Sottosegretario Pizza date peraltro con notevolissimo ritardo, all’interrogazione che risale ad oltre sette mesi fa discussa giovedì in Senato». «Con tale interrogazione dice la Antezza - si chiedeva al Governo, in seguito agli eventi meteorologici che hanno colpito la Regione Basilicata a dicembre 2008, il riconoscimento dello stato di emergenza e quali iniziative intendeva intraprendere volte a predisporre un piano di finanziamento straordinario per la messa in sicurezza degli immobili e se non intendeva opportuno erogare un contributo a titolo di indennizzo in favore dei titolari di attività agricole, turistiche e commerciali costretti ad interrompere le proprie attività lavorative. Tra l’altro a tale quadro negativo, devono aggiungersi i danni provocati alle imprese agricole dalle ricorrenti calamità naturali non ultima la grandinata del 28 maggio 2009 per la quale la Regione - che ha proceduto tramite dipartimento agricoltura agli adempimenti di legge - è ancora in attesa del decreto Ministeriale per il riconoscimento dello stato di calamità e dei relativi danni. Le motivazioni di insoddisfazione rispetto alle risposte fornite in Aula dal Governo continua la Antezza - traggono origine dal fatto che a fronte dei gravissimi danni a strutture e infrastrutture pubbliche e private in molti territori comunali della Basilicata e pur in presenza di un’ordinanza che ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il territorio nazionale, nessun riconoscimento vi è stato finora, sotto il profilo giuridico e soprattutto finanziario, a differenza di quanto è avvenuto per molte altre ragioni italiane». In conclusione Antezza ha chiesto al Governo di assegnare, con ogni urgenza e recuperando il tempo perduto, alla Regione Basilicata le risorse finanziarie (rivenienti dalle economie) per lo stato di emergenza secondo quanto disposto dall’OPCM 3734 e di adottare il Decreto Ministeriale per il riconoscimento dello stato di calamità nelle zone della Basilicata colpite dagli eventi del maggio 2009 come richiesto dall’Assessore all’agricoltura Vincenzo Viti. «Insufficiente» il comportamento del Governo anche per il vice presidente regionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Paolo Carbone. «Ciò che ci preoccupa maggiormente – dice Carbone – è la grande confusione di idee manifestata dal Governo la settimana scorsa al Senato in occasione del dibattito sulle calamità naturali in Basilicata. Le dichiarazioni a nome del Governo del sottosegretario Pizza (“la Regione Basilicata non ha fatto richieste di interventi”), prontamente ed efficacemente contestate dall’assessore Viti, sono semplicemente allarmanti, perché nonè possibileche nelGoverno non ci sia consapevolezza della gravità dei danni subiti dalle aziende agricole del Metapontino e del Lavellese e nemmeno un adeguato scambio di comunicazioni-informazioni tra esponenti di Governo. Ci allarmano ancor di più inoltre le dichiarazioni

COMMERCIO

La Regione avvia i contatti con gli operatori greci

La frutta rovinata dal maltempo

del senatore Latronico in base alle quali dall'indagine avviata dalla Regione Basilicata sarebbe emerso che i danni arrecati dagli eventi calamitosi che hanno interessato negli ultimi mesi il Metapontino non raggiungono i parametri percentuali fissati dal decreto legislativo n. 102 del 2004 che prevede interventi

compensativi da parte dello Stato. Diventa urgente a questo punto nei primi giorni della prossima settimana convocare il Tavolo Verde e fare chiarezza perché tutto ciò contribuisce ad accrescere la tensione tra gli agricoltori e i produttori “spaventati” dalla sola ipotesi della mancanza di interventi statali ».

POTENZA – Relazioni più strette fra la Regione Basilicata e la Macedonia, e più in generale con operatori economici greci, sono state avviate a Salonicco in occasione dell’inaugurazione della mo- L’assessore Viti stra sui gioielli della Magna Grecia, alla quale ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della giunta regionale lucana. Durante gli incontri è stato deciso che nel prossimo autunno funzionari del-

la camera di commercio di Salonicco arriveranno in Basilicata per aver incontri con imprenditori di vari settori: «Sono state anche poste le basi per la partecipazione della Basilicata alla Fiera campionaria internazionale di Salonicco e ad Agrotica, esposizione dell’agricoltura e dell’agroalimentare dei Balcani». È stato stabilito, infine, che l’Istituto italiano di cultura «avrà il compito di collaborare nella organizzazione di eventi sull'arte e la cultura della Basilicata».

Moody’s Il vicepresidente del Consiglio sui bilanci regionali

Mattia invita De Filippo a moderare i commenti di entusiasmo POTENZA - «La conferma del rating Aa3 assegnato dall’ Agenzia Moody’s alla Regione Basilicata a seguito dell'esame della situazione finanziaria 2008 non può essere considerato l’unico elemento di comportamento virtuoso. A parte che il termine virtù è diventato fortemente relativistico, poiché implica il riferimento a valori ocriteri del tutto arbitrari (virtuoso per me è chi spende raggiungendo obiettivi sociali) è sufficiente ricordare l’impegno che attende mercoledì prossimo il Consiglio Regionale per mettere ordine nella “giungla finanziaria regionale” per consigliare un po’ più di moderazione nei commenti entusiastici del nostro Governatore». E’quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Franco Mattia (Fi-Pdl), evidenziando che l’assemblea

consiliare è chiamata a valutare tra l’altro i disegni di legge della Giunta sul “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2008 della Regione Basilicata”e sull’ “Assestamento del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e del Bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011”. Si tratta di atti contabili che secondo quanto è emerso dal primo lavoro delle commissioni nei giorni scorsi – afferma Mattia – contengono non pochi “angoli oscuri” che ci auguriamo in aula ritrovino la luce. Intanto è la gestione ordinaria che non convince con il ricorso, come prassi consolidata negli anni, a manovre di assestamento che sono il risultato di spostamento di significativi impegni di spesa da un “capitolo” all’altro, non sempre e non in tutti i casi con valide e giustificabili motivazioni.

Quanto al “punto di forza”dell'aggiornamento del credit opinion nel rating Aa3 assegnato alla Regione per la sanità, anche se a differenza delle Regioni Campania e Molise non abbiano il commissario governativo, non è tutto oro quello che luccica. Basterebbe leggere le prime informazioni diffuse sul Rapporto del ministro Sacconi per scoprire che nel sistema sanitario comune a tutte le regioni del Sud (quindi anche alla Basilicata) si riscontra una contabilità disordinata e disomogenea, impenetrabile talvolta anche agli stessi funzionari della Ragioneria generale dello Stato che la ispezionano. Troppi ospedali, troppo piccoli, dove le degenze sono lunghe ma i servizi importanti sono carenti. Nulla da stupirsi – è la conclusione del Rapporto (che condivido) - se la gente va a farsi cu-

rare a Roma o al Nord. Anche nella nostra regione “virtuosa” manca una rete territoriale per l’assistenza domiciliare e ambulatoriale e quindi si registra un picco di ospedalizzazioni per acuti che fa impennare la spesa sanitaria, mentre è carente sia la rete sanitaria riabilitativa sia quella per la lungo-degenza. Il documento del governo –è il caso di ricordare - denuncia pure «l’inaffidabilità dei sistemi contabili regionali e dei sistemi informativi». Per questo, le misure anticrisi, il nuovo patto per la salute nel triennio 2010-2021, il federalismo fiscale e anche l’autoriforma delle regioni per contenere le spese e rendere più efficiente la macchina amministrativa restano i problemi veri da affrontare, operazione complessa che il rating Moody’s non aiuta in alcun modo».

Università bocciata dal ministero

Emilia Simonetti

Simonetti punta il dito contro la Gelmini: «la sua pagella si basa su calcoli ragionieristici» POTENZA - «In attesa di conoscere in dettaglio la “punizione finanziaria” del ministro Gelmini nei confronti dell’Università della Basilicata – inserita al 49esimo posto (su 54) nella classifica degli atenei “più virtuosi” e di conseguenza finita nella “lista rossa” dei cattivi - è evidente il colpo inferto alla didattica e alla ricerca del nostro ateneo oltre alla sua immagine proprio nella fase più delicata degli studenti appena diplomati alle prese con la scelta della sede universitaria». E’ quanto sostiene Emilia Simonetti, presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, per la quale «i criteri utilizzati dal ministro per stabilire la classifica non tengono in alcun modo conto delle attività di eccellenza riconosciute dal terzo posto attribuito all’Università degli Studi della Basilicata nella spe-

ciale classifica stilata dal Censis su piccoli Atenei (Università italiane fino a 10.000 iscritti) che, come ho avuto di commentare nei giorni scorsi, è un riconoscimento all’impegno e al lavoro del compianto professor Tamburro, sicuramente non il “modello di rettore” che piace alla Gelmini . E’ del tutto evidente che la “pagella Gelmini” , basata su calcoli ragionieristici che considerano la preparazione culturale al pari del bilancio di una società privata con costi-profitti e magari si vorrebbe utili, punta a scoraggiare i ragazzi lucani e non dalla immatricolazione nelle facoltà di studi del nostro ateneo per favorire gli atenei del centro-nord e accrescere la fuga dei cervelli. E’ il caso di ricordare al ministro che la classifica del Censis, stilata dopo un attento e scrupoloso esa-

MELFI - È stato arrestato di nuovo a distanza di sette mesi. Ieri mattina la Suprema Corte ha confermato l'ordinanza del Tribunale del riesame, che sull'appello proposto dal pm della Direzione distrettuale antimafia, Francesco Basentini, aveva disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per l'imprenditore e consigliere comunale di Melfi, Antonio Lovecchio. Lovecchio era stato arrestato il 29 gennaio per porto abusivo di armi da fuoco e favoreggiamento nei confronti del cognato Massimo Cassotta, boss dell'omonimo clan, per cui è in corso a Potenza un processo per associazione a delinquere di stampo mafioso, una serie di episodi di estorsione, e l'omicidio di Giancarlo Tetta, detto “il cantante.” Nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia Lovecchio è parte offesa rispetto a un tentativo di estorsione perpetrato ai suoi danni dal cognato «perché - così avrebbe detto Cassotta - bisognava aiutare i detenuti del clan», ma Lovecchio è assieme imputato perché in relazione all'incendio del suo fuoristrada, che per gli investigatori è stata una chiara intimidazione, si sarebbe armato nel tentativo di farsi giustizia da sè. In seguito, davanti ai giudici, Lovecchio avrebbe negato di essere a conoscenza delle circostanze di quell'incendio, mentre al telefono con gli amici si sarebbe lasciato andare a considerazioni di tutt'altro tenore, da cui l'accusa di favoreggiamento. «Prima, quando c'era Rocchino, o Petri, bastava assumere qualcuno. Ora invece vogliono i soldi». Gli investigatori, che intercettano le conversazioni, hanno registrato e trascritto tutto. Lovecchio si sarebbe riferito a “Rocchino”Delli Gatti e Domenico Petrilli, boss incontrati del melfitano fino ai primi anni novanta, quando è iniziato il contrasto con la famiglia dei Cassotta. Delli Gatti venne ucciso a colpi di kalashnikov nell'ottobre 2002, e Petrilli lo seguì soltanto dopo pochi mesi. Tetta era il nipote di Delli Gatti, e Antonio Lovecchio lo conosceva bene, anche perché gli aveva fatto da sponsor per la produzione di un disco con le sue canzoni. le. am.

me dei 58 atenei pubblici italiani, oltre ad analizzare ogni singola realtà accademica, “è un riconoscimento tanto più importante per gli indicatori oggettivi presi in esame sulla qualità della offerta didattico-formativa e di ricerca del nostro ateneo”. La “radiografia” effettuata sui servizi offerti agli studenti inoltre, è una motivazione in più per af-

frontare la questione dell’Ardsu al centro proprio in questi giorni di tante polemiche che vanno superate rapidamente e concretamente per adeguare i servizi (a partire da quelli residenziali e di attività culturali) a favore degli universitari e del personale dell’ateneo, che è uno dei fattori rilevanti alla base della scelta dell’ateneo di immatricolazione o di conferma di studi».

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EVENTI di alta moda dove lusso e glamour sono assolutamente di casa. Nel tempio della vanità, tra luci di riflettori, flash di paparazzi,modelle epersonaggi dellacarta patinata, si muove la lucana Loredana Venturini che porta orgogliosamente, neisuoi tourdi lavoro, un pezzo di Lucania. Loredana da diversi anni è chiamata a far parte del backstage di grandi eventi nazionali, dove si occupa del make-up di indossatrici e di stelle della tv e del cinema internazionale. Di recente, a giugno, a Porto Cervo in Costa Smeralda, ha partecipato alla manifestazione “Deluxe” interamente dedicata al lusso; all’evento, presentato da Francesca Lodo, hanno preso parte più di 600 invitati tra cui stelle dello spettacolo come la Marini e personaggi dello “star system”, tra gioielli e firme come Bulgari, Guy Laroche e Yanina. A luglio Loredana è stata alla 15esima edizione di “AltaRoma”, evento di Alta moda con stilisti come Lorenzo Riva e Gianni Calignano, e a Cattolica al “Look fo the year” finale italiana del concorso di bellezza per aspiranti modelle, presentato da Cristina Chiabotto. Serate tutte dedicate allo sfarzo e allo spettacolo, dove ha truccato e conosciuto personaggi famosi come Alba Parietti, Adriana Volpe, Amedeo Minghi, Pino Campagna. E, ancora, a “Milano Moda” e al “Global Fest” di Ischia, dove la lucana Venturini ha dimostrato di sapersi affermare con professionalità, passione e talento, spaziando da trucchi leggeri a makeup d’effetto scenografico. E tra abiti e gioielli da capogiro Loredana, pur se fortemente affascinata e orgogliosa di far parte della macchina organizzativa, immersa in mondi così lontani da quello dei comuni mortali, rimane tuttavia con i piedi ben saldati al terreno: da novembre scorso è Presidente dell’Associazione “Donne e Impresa” della Confartigianato della provincia di Potenza, e da sempre si adopera per arricchire la propria professionalità con corsi di aggiornamento e formazione. Perciò sente di voler dare un messaggio a tutte le donne, soprattutto lucane: “Non lasciatevi convincere da chi vi vuol fare credere di non essere capaci di volare da sole; siamo rimaste in sordina per troppo tempo, bisogna uscire allo scoperto, investire su se stesse e sulle proprie capacità, con idee chiare e forza di volontà, e soprattutto fuori da ogni forma di vittimismo”. Grazia Pastore

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La cucina

La cucina

turisti presi per la gola

B A S I L I C ATA terra di vacanze gourmand? Il viaggio alla scoperta di sapori, profumi e territorio ha, indubbiamente, il suo fascino se si considera che sono quasi 4 milioni gli italiani che si muovono in viaggio nelle località del turismo enogastronomico E ancora di più se teniamo presente che la motivazione enogastronomica incide in maniera davvero rilevante sulle scelte fatte da oltreconfine. Ben il 20% dei tedeschi, il 10% dei francesi e il 9%degli americani giunge in Italia spinto da motivi “di gola”. Le emozioni che motivano e che spingono alla vacanza enogastronomica sono i prodotti di nicchia che hanno una storia, una tradizione e che risultano difficili da reperire sui mercati globali. A motivare questo tipo di interesse sono in particolare il passaparola, le precedenti esperienze personali, le offerte e informazioni trovate su Internet. Interessante soffermarsi poi sulle abitudini di questo particolare tipo di turista, chiedendosi come impegnano il tempo, la risposta è facendo shopping, partecipando a eventi enogastronomici, degustando prodotti tipici locali e acquistando prodotti tipici e dell'artigianato locale. Se fa sistema l'enogastronomia risulta la carta vincente per lo sviluppo economico di tutto il settore del turismo. Un fenomeno dal sapore tutto italiano, emulato in tutto il mondo, che vanta numeri di tutto rispetto, per un volume di affari di 2,5 miliardi di euro. In nessun Paese come l'Italia il turismo enogastronomico ha una fisionomia così diffusa e consistente, con una ventina di leggi nazionali, 140 Strade del Vino e dei Sapori, 1.300 Comuni attraversati da questa rete capillare, che comprende quasi 450 denominazioni territoriali, oltre 4.000 ristoranti, quasi 30.000 prodotti e più di 3.500 cantine. E in Basilicata? La Basilicata, Terra dei sapori antichi e tramandati nel tempo, immutati e dal gusto inconfondibile potrebbe avere un grande ruolo in questo mercato di nicchia. Noi non abbiamo bisogno di grandi numeri ma di qualità di utenti, perché abbiamo la qualità dell'offerta. Non è difficile prevedere che a trainare la gastronomia e quindi i prodotti lucani e' il peperone rosso di Senise, coltivato nell'omonimo paese dell'entroterra lucano. Da ortaggio di nascita diventa spezie fine, profumata, ricca di prodotti naturali aiuta a conservare salami, prosciutti, pancette. Una spezie adatta ad insaporire fagioli in pignata, rape saltate in padella,

Tra i fornelli "PÈTTOLE" DI FARINA CAROSELLA AL CASIEDDU" Per circa 20 "pettole" Ingredienti 400 gr di farina carosella (maiorca-00) Due cucchiai abbondanti di polvere di peperone di Senise macinato fine. Un uovo Un pizzico di sale 1250 cc di acqua Procedimento In una padella a bordi alta versare la farina, aggiungere la polvere di peperone e sale e mescolare il tutto con una frusta, quindi aggiungere l'uovo, rimescolare e versare l'acqua. Sbattere fino ad ottenere una pastella fluida. Mettere sul fuoco un tegame antiaderente di circa 16 cm di diametro, strofinare del lardo sulla padella (o burro) e versare un mestolo di pastella; una volta rappresa girare facendo cuocere da entrambi i lati, ottenendo cosi una specie di crespella (pèttola). Ripetere operazione fino a quando sia finita la pastella. Il ripieno Una fetta di prosciutto tagliata sottile delle fette larghe di "casieddu" Una fetta di pomodoro costoluto Riempire mezza pèttola con una fetta di prosciutto del Pollino e le fette sottili di "casieddu". Chiudere a metà la pettola e aggiungere sopra una fetta di pomodoro costoluto. Passare per tre minuti nel forno a 180 °. Servire con un filo di olio extravergine di oliva.

STRASCINATI CON SALSICCIA E CASIEDDU La pasta: 400 gr. di farina di grano duro, un pizzico di sale e acqua tiepida. Su una spianatoia versate la farina e fate una fontana al centro, quindi versate l'acqua, aggiungete il sale e impastate ottenendo un impasto compatto e ben elastico che dividerete a strisce del diametro di un dito. Tagliate le strisce a pezzetti di un centimetro e allargatele con le dita premendo fortemente facendo una piccola rotazione con le punta delle dita ottenendo delle orecchiette piatte e larghe: gli strascinati.

Il sugo: 100 gr. di casieddu, (formaggio di capra stagionato) 100 gr. di salsiccia fresca 50 gr formaggio pecorino grattugiato un ciuffo di prezzemolo tritato un cucchiaio di olio extravergine di oliva un cucchiaio di acqua di acqua di cottura. Preparazione Pulite dalla pellicina la salsiccia e tagliatela a pezzettini che fate rosolare con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva in una capiente padella. Togliete dal fuoco la padella e aggiungete al soffritto il prezzemolo tritato e il casieddu grattugiato mescolando con un cucchiaio di legno, allungate con il cucchiaio di acqua di cottura. Condite gli strascinati lessati in abbondante acqua salata. Ora aggiungete il formaggio e aggiustate di sale.

di FEDERICO VALICENTI

Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5

CASIEDDU Il latte crudo di capra si riscalda sul fuoco a legna fino alla temperatura di 85-90°C in una caldaia di rame stagnato (caccavo); durante il riscaldamento viene immesso nella caldaia della "nepeta o puljo" e quando la temperatura è scesa a 35-38°C si aggiunge il caglio di capretto o di agnello aziendale. Dopo circa 30 minuti la cagliata viene rotta con il ruotolo o scuopolo di legno, in modo violento, fino ad ottenere dei grani di cagliata della dimensione di un chicco di riso. Dopo averla lasciata riposare si raccoglie sotto siero, quindi, i pezzi di cagliata vengono estratti e lavorati con le mani fino a fargli assumere la caratteristica forma sferica o ovoidale (padda) del diametro di circa 10 cm. Le forme, dopo una leggera salatura, vengono avvolte in felci fresche intrecciate e legate con legacci di ginestra.

carni fritte o al forno, pesci, patate, verdure di ogni genere. La pasta condita soltanto con il suo caratteristico fruscio chiamato “ zift” o “ciuft” che sprigiona al contatto dell'olio caldo con un cucchiaio di peperone di Senise macinato fine, diventa condimento veloce, nutriente e saporito di ogni tipo di pasta. Nessuno ha mai pensato di fare una bella operazione di marketing affiancando una dose di polvere di peperone e una bustina di olio lucano ad un pacco di pasta con accanto alla ricetta e il suo uso? Peccato! Sarebbe una buona occasione per far conoscere sempre di più le grandi qualità di questa spezia unica e inimitabile. Aiuta ad insaporire anche la “ nuglia”, alimento ormai in disuso dell'alimentazione invernale delle famiglie lucane. Per ottenere la “nuglia”, sorella secondaria della salsiccia, si usano le carni di scarto, trippa, muso, qualche pezzettino di fegato, cotica, muscolo, nervetti, grasso residuo delle lavorazioni precedenti. Una volta macinati i residui a punta di coltello si aggiunge polvere di peperone di Senise, piccante o dolce, semi di finocchietto selvatico, pepe in grani macinato, sale. La trasformazione del maiale si ingegnava per non buttare nulla. Già nel 1931 la prima edizione della Guida del Touring Club suggeriva ai viaggiatori di fermarsi in Basilicata proprio per gustare la” nuglia “. Altro prodotto di eccellenza è il Casieddu, un formaggio fresco che si ottiene dal latte di due mungiture, filtrato attraverso le foglie di felce e con la permanenza nel latte di una tasca di cotone piena erba aromatica spontanea tipica delle nostre zone chiamata “nepeta o puljo” di cui il nome originale è menta calaminta, che aggiunge al formaggio un intrigante sapore di mentaceo. Sempre continuando l'excursus gastronomico abbiamo il caciocavallo podolico lucano che se stagionato in grotta per 10/12 mesi ottiene una più accentuata aromaticità piccante, racchiude i profumi delle mille erbe selvatiche dei pascoli, di latte munto a mano da vacche podoliche cresciute allo stato brado. Il caratteristico odore di erba fresca e fieno dal gusto dolce lo ritroviamo nel caciocavallo giovane. L'eccellenza possono, devono, diventare veicolo di conoscenza, dolcezza e ricchezza del Gusto Lucano.

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Prodotti tipici e buona cucina: un punto fermo della nostra accoglienza

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Il libro “Scala condominiale” di Vito Riviello di NICOLA PIETRANGELI ATTRAVERSO una “Scala condominiale” (ed. Lieto Colle, 10 euro), la poetica di Vito Riviello s'inoltra tra le intercapedini di un palazzo che scandisce una comune esistenza lasciando filtrare luce per mettere a nudo un senso relegato, murato nel non senso omologante. Lo fa in modo surreale, con uno stravagante senso di moderazione, nel retaggio cubista dello scomporre tra immaginazione e presenza (in Paesaggi utilizza il “catasto” per ricostituire un reale oltre “la bruma”), ma anche con forme più colloquiali e dirette, come nel caso di Intervista, dove “l'evoluzione è come / un colpo di sole, di più, / una colpa”, in un'ironia che rasenta la vena malinconica. Una struttura linguistica elaborata per mezzo di costruzioni fonetiche in cui spesso si fa ricorso all'allitterazione con rotture semantiche che fuorviano per ricondurre altrove, in un tangibile poetico che è anche traccia escatologica dispersa nel contesto, ovvero quel microcosmo a lui più prossimo ed infarcito di luoghi comuni dei media da dove il poeta continua a percepire la presenza del “sole” e delle “stelle” ritrovando spazi per riflessioni su un divenire sempre più incerto, ma mai avaro di spiragli di “luce”. “Micro e macro”, due dimensioni tra uno scrivere che “s upera la velocità / della luce”, dove la difficoltà a conoscerci, accettarci, è persino più difficoltosa del viaggiare “alla ricerca / dell'austero infinito”. Luce che, da Lontana stella, “arriva sempre dopo” e che solo “l'innocenza / pensa di poter vedere” in “lontani fuochi / fiochi lumi di stelle”, ma luce e amore sono anche humus “per terre produttive di puro creato” relazionabile ad un creazionismo evolutivo. Uno stabile, quello di Riviello, che dalle Feritoie lascia intravedere anche ferite, “e s c oriazioni lessicali” che oppongono giochi di parole a un'inquietudine impertinente, che vorrebbe prendere il sopravvento. Qui la “Capsula dell'io” intende “cose avverse, / non nemiche”, che “deviano i percorsi” lasciando l'inquietudine sottesa nello scandire dei giorni, simili l'un l'altro, al di là degli eventi atmosferici, per quella “stessa luce” che li caratterizza per poi, puntualmente, tornare a rinchiudersi in “una capsula crepuscolare”. Il Destino compare nell'opposizione tra condizione e desiderio, allegoria tra corvi, monti e mari per associate perdute “Marie” ripercorse in altrettante perdute donne “fra le reti dei miti / di carità cristiana”. Un rammarico, in tutto questo, resta per il Punto e virgola, occultato dai più nel timore di riaprire un discorso. Il Bacio è l'istanza all' “e t e rna madre”, istinto ancestrale che si concretizza come diritto sindacale in una fisicità dell'emozione identificata con la “La secrezione urbana”, ne “l'amore visibile”, in una “t r aspirazione sebacea globale”. “L' amore invisibile” n e c e s s ità invece d'introspezione e spessore. Ma l'amore vero, infine, esula entrambe queste visioni e si lascia cogliere soltanto “strada facendo”. La silloge, per la cronaca, si apre nel binomio “dettaglio” “sbadiglio” che, amplificato, conduce a “molteplici presenze”. Dettaglio ribadito, con tanto di replica del testo all'interno del libro, e che lascia comunque subito trapelare “l uce” tra le ombre permeando “realtà plurime e multimediali”, “nuovi segnali” che l'autore, da sempre attento a giovani

CASE

CHE

e contemporaneità, coglie puntualmente. Ma insieme a questi segnali, emerge anche una sospensione del tempo in un presente vacuo e privo di simboli propri, di quelle che rischiano di lasciare senza memoria e identità le nuove generazioni. Con Simmetrie, c'è un piano speculare fotografico e modernista che affiora, un desiderio di conoscenza che passa per la rivelazione delle forme e, nell'analisi descrittiva del fenomeno, sonda il mistero in esse contenuto, un gioco dell'occhio che, in Vestire gli ignudi, denota volute in rimandi sulle nudità dell'io con ulteriori connessioni novecentesche. Muretti ciclopici, a partire dal titolo, manifesta il paradosso volto a ricomporre dimensioni ed emozioni nell'ossimoro generato, insieme a Luglio palesa un luogo d'azione del poeta, nell'ordine la poltrona e la finestra. Da qui il poeta si rivolge direttamente ai condomini, alla loro conclamata disattenzione per un idillio celeste che il poeta percepisce come “calore” e “sole”. Un sole dettagliato in un “b acio intercomunicante”, nel riflesso di un iperrealismo cromatico della luminescenza, “quello / che appare ai coltivatori / e ai bagnati” n e l l ' a m p l e sso con la madre-terra. In Uno alla volta, tra “scarti cimiteriali”, “fanghiglie” ed altre immagini di più forte impatto, compare un terzo luogo d'azione: i balconi, da dove si percepiscono artefatti papaveri “colorati all'ingrosso”, ma anche “ascensori della luna”. Noè, in questa planimetria condominiale, è la constatazione di un provincialismo reso mondano con un lessico che torna ad essere più discorsivo, mentre con Escamotage il colloquiale si fluidifica in una struttura di sovrapposti pensieri estetizzanti il comico che, con la poesia dedicata Ad Alberto Savino, divengono memoria dialogica. La tematica famigliare si avverte in più punti e con diverse sfumature, c'è una cugina che insegue un “amore impossibile / scappato da un museo” mentre Daniela, definita “nomenclatura di base” con Lidia, “nel precariato in corso” è colei che “d e ntro e fuori” preserva un “posto fisso d'onore” al poeta. Juli, “bisnonna, / bella fragile e danzante”, porta in dote un “nitore”, che è limpidezza lucente, e scavalca il tempo in correlazioni storiche che finiscono per frantumarlo e renderlo “unico” nel suo susseguirsi, quindi “Cartagine brucia ancora” e, altrove, “il re Borbone” “visita Potenza” tra nebbie mentali” e “m e t a m o r f osi nel passo”. Ma anche in Sequenze, con “sessi” “mai fissi” e “scissi”, tutto, infine, vira all'unitario riconducibile a più forme. Un senso nel non senso o piuttosto un “senso / che si dà al non senso”, come precisa l'autore nei suoi versi, dove ogni possibile destrutturazione e riconfigurazione sembrerebbe anche ricondurre ad un'unica matrice, forzare le odierne “f eritoie” del vivere per tentare ancora varchi arditi ma possibili che, attraverso lo sguardo del poeta, permettano tuttora di sondare quell'oltre che ci vincola all'esistenza.

PARLANO

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La Rassegna Indipendenza Music Fest

SUONO

ERGO SUM di ALESSANDRA CASALETTO

I Bum Bum Baby Sun (in alto) e gli Effetti collaterali (in basso)

La cultura dei giovani per i giovani : è questo il leitmotiv della prima edizione dell'Indipendenza Music Fest che si terrà sabato 1 agosto all'interno della splendida cornice del Castello Torremare di Metaponto. L'estate è la stagione per eccellenza dei concerti, ma questa manifestazione ha una marcia in più e si tratta proprio della passione per la musica indipendente da parte dei gruppi che parteciperanno all'evento, che vivono la musica proprio come momento di creazione ed espressione personale ed artistica. Ecco allora che sul palco si esibiranno, dopo l'aperitivo rock e il Djset di Dino Lacanfora, Bum Bum Baby San (Bernalda), Effetti Collaterali (Potenza), Damash (Potenza), celestial Shock (Rionero in Vulture), The Random (Matera), Ingrid (Ferrandina), NHOPE (Pisticci), MY BAD FEELINGS (Eboli), CLAUDIO LAY (Siena), MAY I EXPLODE? (Pisticci) . Molti degli ospiti si occupano anche di altre forme di espressione artistica come la fotografia, il video-making, la pittura, l'illustrazione, i fumetti e così sarà messo a disposizione uno spazio espositivo dove poter esporre le proprie opere. Indipendenza dunque non è solo il titolo della manifestazione ma piuttosto la parola chiave di un progetto che accomuna tutti i partecipanti : si tratta di un momento di crescita e confronto, per proporsi e proporre idee in luogo di incontro reale . Il festival nasce quest'anno ma vede coinvolte diverse associazioni culturali come quelle attive sul territorio con eventi di portata nazionale (Pollino Music Festival, Metaponto Beach Festival) e altre non meno operative, come l'associazione Multietnica di Potenza e i Laboratori Culturali di Bernalda. Inoltre durante le esibizioni saranno realizzate delle registrazioni audio-visive dell'evento che saranno consegnate ai partecipanti nei giorni successivi al FEST, e verranno pubblicate nei siti e nelle pagine web del festival. Appuntamento dunque con la prima rassegna estiva di musica indipendente lucana che mira ad essere oltre che un momento di espressione, soprattutto un momento di aggregazione, confronto e scambio per nuove collaborazioni tra le varie realtà coinvolte, per creare un movimento culturale e musicale.

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Il documento Il ricordo di Rocco Scotellaro scritto da Giuseppe Bartolucci

Da sin: alcune immagini d’epoca di Matera: la tomba di Scotellaro in una immagine del centro di documentazione Scotellaro, un ritratto di Rocco Scotellaro, e via Fiorentini, nei Sassi

il SILENZIO dello STUPORE di GIUSEPPE BARTOLUCCIl

“Lo Stato delle cose” è un pregevole trimestrale di pensiero critico e scritture che si stampa a Salerno. Nell'ultimo numero celebra la figura di Giuseppe Bartolucci, uno dei maggiori teorici teatrali del Novecento. La rivista ha recuperato molti scritti giovanili di carattere

politico e culturale dell'illustre intellettuale. Tra questi un pezzo scritto per Mondo Operaio ad un anno della scomparsa di Rocco Scotellaro. Q Ve lo propone integralmente per gentile concessione di Oèdipus edizioni. Buona lettura

ra, e forse diffidenti, nemmeno tra loro si scambiano confidenze: e stanno impalati, si rigirano piano, si allontanano, ritornano, per nulla intimoriti. È la loro maniera di prendere confidenza con le cose e con le persone: rigirare in se stessi a lungo le ragioni di quei neri e di quei grigi alle pareti, con figure di donne immobili e devastate dal dolore e dalla miseria; di quei violetti e di quei rosa attorno ai corpi gracili o stralunati di bambine precocemente invecchiate e senza sorrisi, ancora di quei grigi di quei neri attorno alle ofigure basse e tozze ma non sgraziate di contadini simili a loro. Poi tutta la giornata, muti e avidi, a conservare il più a lungo possibile l'incanto e la sorpresa della leggenda popolare di Rocco Scotellaro, seguendo le parole dei relatori. La mamma di Scotellaro, inerte e dolorosa, Carlo Levi vicino a lei in paterno atteggiamento, e poi Milillo che aveva accompagnato Scotellaro da tanto tempo, e poi Fortini che aveva portato la sua voce commossa di critico, e tutti gli altri che erano venuti a parlare di Rocco, stimolati dal ricordo del giovane, o dalla genuinità. della sua poesia, o dalla forza del suo messaggio umano. Eravamo vicini a questi contadini, e avevamo timore che fossimo noi a non capire quella poesia, fossimo noi a creare degli ostacoli di comunicazione: e ci accadeva di pensare ingenuamente quanto difficile, impossibile quasi, sarebbe stato inoltrarsi in critiche o in riserve di ordine intellettuale, se la emozione in quel momento era unica per noi e per loro, se i chilometri, le migliaia di chilometri in quel momento scomparivano. Ma ci dispiaceva che un incontro di tale genuina natura avvenisse soltanto per un giorno o due, e che purtroppo noi tornandocene al nostro lavoro nelle nostre città, non saremmo stati in grado che di rivivere esternamente i visi, le parole, i gesti, gli incontri: e semmai di rappresentarli a titolo di simpatia e di condiscendenza. Loro, in mezzo alla piazza sotto un sole dolcissimo, noi nei nostri assurdi uffici sotto un cielo di piombo. Per questo anche, avevamo l'animo commosso a rievocare Scotellaro, i suoi versi, la sua “carriera” di contadino, il suo destino di poeta, la sua morte precoce. Quelli di Tricarico però ci avevano mandato a dire che dopo la fine di Scotellaro i socialisti avevano raddoppiato il numero degli iscritti: e la notizia aveva fatto piacere a tutti, ci aveva condotto a considerare gli incontri con gli uomini e con le cose, con maggior fiducia e rispetto di noi stessi. *Bartolucci G., “La forza e il significato di un messaggio umano”, Mondo operaio, 19 Febbraio 1955

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I “sassi” di Matera , sotto un sole primaverile, splendono di latte e di argento: le case basse e quadrate, si disciolgono all'aria leggere: i monti alle spalle, aridi e giallastri, stanno a guardia di burroni scoscesi e di torrenti sottilissimi: a camminare per i vicoli sassosi pare di entrare in un quadro di autore fiammingo, dove gli oggetti hanno un minuzioso contorno e le persone appaiono sicure e particolarissime. Si va per i “sassi” accompagnati da un ragazzo sveglio e sembra di inoltrarsi per un labirinto. Le viuzze si assomigliano tutte, piccole e a torcicollo, i muri delle case cambiano solo di ornamento a volte, le donne portano tutte lo stesso scialle nero e hanno gli occhi scavati e assenti, gli uomini coltivano sogni di lavoro e di avventura sotto i capelli ricci e i baffetti neri e chi ritorna dalla campagna a dorso dell'asinello sta dritto e solenne, chi invece non ha niente da fare si porta addosso una infinita tristezza di gesti e di parole. Disperdersi allora significa meravigliarsi di un capitello che non per caso sta appresso a una casa di signore decaduto e venuto ad abitare nei tempi addietro ai “sassi” oppure significa stupirsi di un interno, con mobili più che decenti e quasi nuovissimi, dentro cui si nasconde una stalla ordinatissima e fresca, con l'asino quieto e bravo, il fieno a portata di mano, e in alto una figura di angelo contro la maledizione del destino. Ma dalle cime dei “sassi”, a osservare i tetti delle case, uno viene ad accorgersi che l'umidità ne ha corroso la superficie irrorandola di un perfido verde; e quegli stessi bambini che paiono puntolini variopinti a tanta distanza, vien fatto di ricondurli alle cifre altissime di mortalità cui sono sottomessi. Cosi si esce dai Sassi con questa ambiguità di paesaggio estremamente suggestivo e di una umanità che sta a metà strada tra un mondo immobile e antichissimo, e un mondo di oggi inquietante e contradditorio. Voglio dire che sarà difficile che l'occhio possa dimenticare alcune prospettive di bianco e di azzurro, alcuni pianerottoli di roccia lavorata, alcune stanze di ostinata pulizia e di decoro duramente conquistato; mentre l'animo sarà sempre sorpreso dal ricordo di un radiogrammofono di molto prezzo nel mezzo di una camera quasi vuota, o dal richiamo modestamente invitante di una donna di malaffare. l'unica, forse, in città bene identificata in possesso di una stanzetta falsamente lussuosa, con mobiletti addobbati in rosso e le fotografie di belle attrici straniere sugli specchi sudici. Sotto i berretti a visiera, in strettissimo conciliabolo, gli occhi neri, avvolti in mantelli scuri, poveri di gesti: questi contadini che sostano dinnanzi ai quadri di Levi è difficile indurli a parlare. Già silenziosi di natu-


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L’intervista - Antonio Tamburro Il libro di Riccardo Maldonato ne celebra il doppio volto di MASSIMLIANO CAPPUCCIO

CUORE e MENTE Il rettore Tamburro ci ha lasciato da un mese e ne avvertiamo l’assenza. Un libro in uscita in questi giorni ci permette di raccogliere una delle sue migliori eredità. Parliamo di “Pensare la scienza” curato dal professore dell’Unibas Mauro Maldonato in buona compagnia di Ricardo Pietrabon. Un volume in cui la ricerca scientifica diventa oggetto dˆindagine. I materiali sono tratti dalla Settimana della ricerca che da tre anni a questa parte segnala la Basilicata come luogo meridionale d’eccellenza in questo tipo di riflessione molto attuale. Tamburro aveva visto giusto e grazie alla preziosa collaborazione di Maldonato era riuscito ad imporre un’iniziativa dove la periferia prevale di molto sul centro della ricerca. Se ne individuano le tracce della prossima edizione che si svolgerà dal prossimo 28 settembreal 3 ottobredove èstato concepito una sorta di arcipelago autonomo dal centro che vive di relazioni volontarie. Si parla dipresenze autorevolissime di livello internazionale dal calibro del sociologo Egdar Morinper esempio.Il volume“Pensare la scienza” si conclude con questa straordinaria intervista di Tamburro che parla delsuo doppioruolo diricercatore erettore. Per gentile concessione della Bruno Mondadori e degli autori ve ne proponiamo un ampio stralcio.

scientifica di grande spessore e interesse, la “Settimana Internazionale della Ricerca”. Essa ha riunito neuroscienziati, psicologi, epistemologie filosofi di rilievo internazionale, e ha catalizzato l'attenzione di un pubblico vasto e attento, oltre che dei mezzi di informazione. L'Italia sta scoprendo negli ultimi anni che le iniziative di questo tipo rappresentano una risorsa per l'università così come per il mondo della cultura, perché - svolgendo una funzione che va oltre la semplice divulgazione esse consentono di creare proficue forme di interazione e di scambio tra i saperi dell'accademia e la realtà civile, sociale e culturale nella quale la ricerca si muove e dalla quale non dovrebbe mai isolarsi. Vorremmo chiederle a quale ideale culturale si ispira il vostro progetto, quali considerazioni sono alla base della sua creazione e come si articolerà presumibilmente in futuro. Sappiamo inoltre che, anche come ricercatore, lei è completamente all'interno del lavoro neuroscientifico, avendo conseguito risultati notevoli in particolare nel campo degli amiloidi, sostanze collegate con la eziopatogenesi dell'Alzheimer: vorremmo chiederLe dunque cosa vuol dire oggi studiare il funzionamento della mente, quali aspettative intellettuali sono col-

legate a questo tipo di ricerca, e quale attesa viene nutrita - a suo avviso - anche da parte del pubblico dei non specialisti. Fin dai tempi dell'appassionante dibattito tra Popper ed Eccles degli anni '70, e più recentemente dalle ricerche di Damasio, sono stato affascinato dal problema dell'interazione cervello-mente, corpo-psiche, materiale-immateriale, ecc. Si tratta di una sfida intellettuale e scientifica di enorme portata: sfida che oggi sembra meno disperata di qualche decennio fa. Sono convinto che comprendere le radici biologiche della mente umana sia una delle sfide scientifiche più importanti del futuro dell'umanità. I recenti successi della biologia molecolare hanno rinvigorito tale sintesi. Ora, se è vero che gli approcci cellulari e biomolecolari ci daranno ancora informazioni importanti, è altrettanto vero che essi, da soli, non possono rivelarci la complessità dei circuiti neurali o delle loro interazioni: vale a dire il passaggio chiave che lega le neuroscienze cellulari e molecolari alle neuroscienze cognitive. Per sviluppare un metodo che ci permetta di individuare il rapporto tra i sistemi neurali e le funzioni cognitive complesse è necessario concentrarsi sui circuiti neurali; scoprire come interagiscono i loro

schemi di attività per generare rappresentazioni coerenti; comprendere come sono organizzate le reti neurali; infine, valutare in che modo la loro attività sia modulata dall'attenzione e dalla consapevolezza. Per raggiungere questi obiettivi, la biologia dovrà concentrarsi di più sull'uomo, o sui primati non umani, usando tecniche di brain imaging in grado di rivelare l'attività dei singoli neuroni e delle singole reti neuronali. La storia naturale della mente e della coscienza è tipicamente caratterizzata da una spontanea tendenza verso la complessità. Allo stesso modo della ricerca sulle origini della vita su nostro pianeta - su ciò che ha portato l'elemento fisico-chimico a farsi biologico - la ricerca sul rapporto tra cervello e pensiero è, dunque, per definizione, ricerca multidisciplinare. Ma cosa intendiamo quando affermiamo la necessità di occuparci della biologia della mente o dei fenomeni della coscienza? Parliamo di neurologia, di biologia molecolare o di filosofia della mente? In realtà, parliamo di tutto questo. Le neuroscienze del terzo millennio sono naturaliter destinate ad occuparsi dell'intero spettro di domini che vanno dal semplice al complesso. In questo senso, occuparsi di neuroscienze significa occuparsi di fenomeni a livello molecolare: dalla ricerca biochimica di base

a quella applicata, che in anni recentissimi ha prodotto la rivoluzione psicofarmacologica. Di più, significa occuparsi di biologia cellulare: della loro struttura e differenziazione (con l'incredibile ricchezza di prospettive aperta dalle conoscenze dell'embriologia, come esemplificato dalla ricchezza del dibattito sulle staminali), del loro funzionamento e malfunzionamento, al centro non solo delle prospettive di ricerca, ma anche di importanti possibilità terapeutiche riguardo alcune tra le malattie dal costo umano e sociale più elevato. È alla luce di tutto ciò che abbiamo immaginato un luogo fisico dove favorire un'interazione feconda fra i ricercatori che lavorano sul cervello, in senso fisico, (fisici, chimici, biologi molecolari) e quelli delle scienze cognitive (psichiatri, psicologi…). L'interazione oltre che pluridisciplinare, sarà anche multiculturale perché contiamo di mettere insieme, gomito a gomito, gente proveniente da tutte le parti del mondo. LA SFIDA DELLA MENTE: NEUROSCIENZE E FILOSOFIA La “Settimana Internazionale della Ricerca”, che ha come momento qualificante il dibattito sulle questioni più rilevanti delle neuroscienze, costituisce un'iniziativa notevole, in grado di intercettare un bisogno diffuso di comprensione dei meccanismi cerebrali, un bisogno che travalica l'ambito delle ricerche mediche e che coinvolge, stimolandole, le istanze della psicologia, della filosofia, dell'informatica, della robotica. Osserviamo un crescente interesse in Italia per i tentativi, anche avanguardiastici, di collaborazione applicata tra le scienze umane e le scienze sperimentali del cervello e della cognizione, e vorremmo chiederLe, in particolare, se l'apporto concettuale e metodologico offerto dalla filosofia occuperà un ruolo attivo, a Suo avviso, negli sviluppi della ricerca neuro scientifica. nella definizione dell'identità di questo nuovo progetto. Ci chiediamo in particolare se, ad esempio grazie ai progetti multidisciplinari dell'Università della Basilicata, potremo finalmente sperare nella creazione di un luogo dove venga realmente sperimentato e promosso il superamento dell'antica dicotomia tra la cultura umanistica e quella naturalistica. L'attività di ricerca nell'ambito delle neuroscienze deve essere articolata, in effetti, su differenti livelli operativi a carattere multidisciplinare che convergono sinergicamente nella realizzazione di importanti obiettivi scientifici su tematiche di frontiera. Un primo livello operativo è quello della formazione continua finalizzata a fornire a giovani ricercatori le nozioni e le metodologie scientifiche necessarie all'indagine della funzione cerebrale fino ad acquisire un livello di competenza e capacità professionale che permetta loro di condurre attività autonoma di ricerca. I soggetti interessati si integrano nella figura del neuroscienziato che a seconda della loro estrazione disciplinare, delle loro specifiche motivazioni saranno orientati su un percorso formativo opportuno che configuri un valido profilo adattato alle differenti competenze necessarie. Un secondo livello è quello riguardante i differenti profili che operano in un contesto multidisciplinare con le specifiche competenze nell'ambito di un definito progetto di ricerca caratterizzato da obiettivi a breve, medio e lungo termine (es. post-doc). Un terzo livello è quello dei coordinatori, senior in differenti discipline (neurologi, neuroradiologi, psichiatri, fisici, ingegneri, biochimici ecc.) che operano in un contesto di forte interazione e incaricati di garantire lo stato di avanzamento e l'ottimale attuazione dei progetti di ricerca. Principale missione rimane l'indagine della funzione cerebrale: dai processi molecolari al comportamento, fino ai correlati neuropsicologici. In ragione di tali premesse, l'attività dei neuro scienziati deve essere finalizzata non solo alla ricerca dei correlati neurobiologici sottostanti ai processi cognitivi e ai disturbi psicopatologici, ma anche al chiarimento delle dinamiche e delle regolarità del comportamento al fine di migliorare la comprensione della relazione mente-cervello e della patogenesi di alcuni disordini psichiatrici. Direi che la caratteristica che verrà incentivata dalle future neuroscienze sarà quella di ricorrere a strumenti concettuali innovativi ed all'impiego delle metodologie fisiche più avanzate per mezzo di adeguata strumentazione di indagine e di analisi. L'IMPORTANZA DELLA TECNOLOGIA Lei ha fatto cenno alle attrezzature scientifiche di cui deve avvalersi un buon centro di ricerca neuroscientifica. L'apporto delle nuove tecnologie è cruciale nel contesto della sfida per la comprensione delle funzioni cerebrali, e la ricerca neuroscientifica italiana sembra capace di porsi all'avanguardia nel contesto europeo. La tecnica riversa i risultati dei suoi sviluppi nell'ambito della produzione concettuale, e anche gli umanisti avvertono il bisogno di orientarsi nella comprensione delle strumentazioni di indagine delle

funzioni cerebrali. Siccome questo punto risulta ricco di implicazioni notevoli vorremmo, e siccome la sua esperienza consente di illuminare anche gli aspetti più tecnici della ricerca sulle funzioni cerebrali, vorremmo chiederle un approfondimento relativo alle strumentazioni in uso nella prassi neuroscientifica: potrebbe introdurci ai motivi della loro importanza? Per cominciare credo che sia necessario elencare gli strumenti che non possono mancare in un laboratorio all'avanguardia: tomografo RM ad alte prestazioni e dotazioni accessorie; Apparecchiatura EEG RM compatibile; Apparecchiatura spettroscopia NIRS; Work-stations per elaborazione dati; Dispositivi multimediali, RM compatibili (presentazione stimoli) e di simulazione in ambiente; Dotazioni strumentali di laboratorio per la realizzazione di accessori (dispositivi elettronici, meccanici) manipolazione di sostanze chimiche per la realizzazione di test-phantoms. Con cadenza oramai quotidiana, i mezzi della divulgazione scientifica ci offrono resoconti copiosi e sorprendenti delle scoperte che vengono effettuate grazie ai differenti mezzi di imaging e di analisi differenziale delle funzioni corticali; eppure, appena si cominciano ad approfondire i metodi della ricerca scientifica, si comprende che i mezzi con cui vengono condotte le ricerche sono costitutivi per la definizione del significato della ricerca medesima. Sappiamo che la comprensione che ci viene offerta del cervello è mediata dal tipo specifico di immagini che viene consentito dalle strumentazioni; tipologie diverse di analisi consentono differenti tipi di riscontri diagnostici o funzionali e, conseguentemente, dischiudono differenti modalità di trascrizione dei fenomeni cerebrali e del loro significato per l'interpretazione delle funzioni mentali. Vorremmo chiederle di offrirci un approfondimento sulle differenti tecnologie che sono in nella ricerca neuroscientifica, per permetterci di capire a cosa servono e quali opportunità di comprensione offrono ai ricercatori. Gli strumenti e le metodologie oggi disponibili configurano uno scenario ricco di potenzialità per l'indagine delle funzioni e delle disfunzioni che interessano il cervello. Di seguito vorrei dare alcuni cenni sugli strumenti innovativi oggi disponibili per indagare la funzione e disfunzione cerebrale, basati principalmente su metodi e tecniche di Risonanza Magnetica. L'Imaging funzionale con Risonanza Magnetica (fMRI) è senz'altro lo strumento che, al giorno d'oggi, sembra capace di suggerire nella maniera più diretta le correlazioni sussistenti tra aree corticali e funzioni mentali. La metodica nasce nel 1992 e già si manifesta di tale rilevanza da modificare la prospettiva stessa dello studio cerebrale con risonanza magnetica. Dalla nascita della fMRI in poi, lo studio del cervello non è stato più limitato alla visualizzazione dell'anatomia normale e patologica ma è stato esteso all'analisi funzionale di singole regioni che vengono evocate mediante semplici compiti che il soggetto in studio deve eseguire durante l'esame. Tali compiti possono essere di natura sensoriale, motoria, verbale, cognitiva etc. a seconda della particolare funzione che si vuole indagare. Per un “neuroscienziato” tutto ciò rappresenta una novità entusiasmante: per la prima volta è stato possibile vedere le singole porzioni di ciascuna circonvoluzione cerebrale e, contemporaneamente, studiarne il comportamento funzionale nelle più diverse situazioni. Oggi è possibile produrre in ogni singolo volontario o paziente mappe con precisione millimetrica della distribuzione delle attività neuronali. Al contrario, le prospettive di studio funzionale precedenti alla nascita della fMRI, utilizzanti le metodiche medico-nucleari (PET e SPECT) ed elettro-fisiologiche (EEG), restano fortemente limitate nella capacità di effettuare uno studio anatomico adeguato: così, se è possibile rilevare le attivazioni cerebrali, è impossibile riferirle precisamente alle singole regioni anatomiche. La correlazione tra flusso ematico regionale e funzioni cerebrali è stato il denominatore comune di una serie di approcci allo studio delle funzioni cerebrali e rappresenta il substrato razionale delle indagini di risonanza magnetica funzionale. La fMRI si basa sulle differenti proprietà magnetiche della emoglobina che è la proteina trasportatrice dell'ossigeno nel sangue: quando l'ossigeno è legato, l'emoglobina è nello stato di ossi-emoglobina con proprietà diamagnetiche, quando invece l'ossigeno viene rilasciato (a seguito di una richiesta metabolica associata all'attività neuronale) l'emoglobina diventa deossi-emoglobina che è paramagnetica e questa altera il campo magnetico locale provocando una variazione di segnale RM, la combinazione di questi effetti modulata dal metabolismo loco-regionale determina quel che si definisce contrasto BOLD (Blood Oxygen Level Dependent signal) che è una sorta di traccia dell'attività neuronale. In questa metodica, dunque, le aree attive funzionalmente modificano il proprio segnale RM per via delle variazioni focali del rapporto ossi/deossi emoglobina (metabolismo) e dei parametri emodinamici

locali. Dalle esperienze pionieristiche dei primi anni '90, attorno alla fMRI si è sviluppato l'importante e fortemente propulsivo settore del “Brain Mapping”, che ha incorporato esperienze multidisciplinari di tipo fisico, ingegneristico, informatico, neuroradiologico, psichiatrico e neurologico. Le ci ha spiegato che il potenziale esplicativo della risonanza magnetica funzionale consiste essenzialmente nella sua capacità di proporre definizioni di tipo correlativo. Qual è la forza di questo approccio? La nascita della nuova disciplina del “Brain Mapping” con fMRI ha reso necessario un notevole sforzo di sintesi e di guida delle diverse competenze, ed ha prodotto un immenso patrimonio di informazioni metodologiche ed applicative. Nel corso degli ultimi anni la fMRI si sta configurando come uno strumento agile e fedele, ben integrabile all'interno di uno studio clinico radiologico del cervello. Essa ha raggiunto una risoluzione spaziale e temporale molto fine grazie al perfezionamento delle tecniche di acquisizione delle immagini RM, e potrà evitare nel futuro prossimo gran parte della discrezionalità che ancora la condiziona, grazie al perfezionamento delle procedure di produzione delle mappe di attivazione. Mappe funzionali ricavate con l'applicazione di particolari metodologie di imaging RM. Le immagini vengono acquisite ripetutamente durante un periodo di tempo relativamente breve (tipicamente 5-10 min.) in cui il soggetto in studio all'interno del tomografo RM alterna una fase di azione ed una di riposo evocate dall'operatore. La fase di azione è caratterizzata dallo svolgimento di un dato compito che può essere motorio, sensoriale, cognitivo. Il confronto statistico delle immagini appartenenti alle due fasi, consentirà di individuare le zone che presentano una significativa alterazione di segnale e corrispondenti alle aree corticali coinvolte nel compito. Le mappe funzionali sono una delle grandi scommesse della scienza odierna, ma sappiamo che talvolta una schema delle attivazioni corticali non è sufficiente per individuare una funzione. Ancora oggi è soprattutto la prassi clinica, con l'analisi differenziale delle situazioni patologiche, che ci consente di completare il quadro sul funzionamento del cervello. Potrebbe dirci qualcosa su come l'fMRI viene utilizzata in ambito clinico? E, per converso,in quali situazioni la metodica fMRI viene a completare il quadro offerto dalle analisi dei soggetti patologici? La fMRI ha già sviluppato applicazioni cliniche si prospettano concrete, infatti, questa metodica è già di notevole supporto nella determinazione dei criteri seguiti per minimizzare l'incidenza di disabilità post-chirurgica nel caso di interventi su neoplasie o malformazioni vascolari cerebrali. In queste evenienze, infatti, la fMRI propone un supporto nel consentire di individuare meglio e di risparmiare, durante il trattamento chirurgico, le regioni cerebrali nelle quali si sviluppano attività funzionali “eloquenti” (movimento, linguaggio, visione etc.) indispensabili per condurre una vita relazionalmente normale. Allo stesso modo, quando sia già avvenuto un evento patologico associato a compromissione di funzioni cerebrali, la fMRI può servire a sviluppare e a seguire accuratamente nel tempo un piano di trattamento neuroriabilitativo con la prospettiva di modulare momento per momento gli interventi terapeutici sulla base del feedback funzionale. La fMRI si può definire una metodica “non invasiva” e pertanto non soggetta a particolari restrizioni nell'ambito di indagini ripetute sullo stesso soggetto. Tale caratteristica conferisce una serie di vantaggi incommensurabili rispetto alle metodiche di medicina nucleare nelle quali gli aspetti radioprotezionistici associati pongono forti (e giustificate) limitazioni nell'esecuzione delle indagini su soggetti sani e orientate alla ricerca di base. Ulteriori interessanti applicazioni delle metodiche fMRI riguardano anche distretti come il midollo spinale in cui recenti studi hanno permesso di identificare le attivazioni correlate a specifici task motori eseguiti con le mani. Le attivazioni BOLD ricavate mediante fMRI possono essere rappresentate sulla specifica anatomia cerebrale con risoluzione spaziale dell'ordine del millimetro, ma si collocano su una scala temporale del secondo, dunque relativamente lenta al confronto con quella che caratterizza l'attività neuronale. La potenza della fMRI, però, sembra esplicarsi appieno soprattutto quando i risultati di questa metodica vengono intrecciandosi con quelli ottenuti con altri tipi di strumentazioni. In questo modo il valore correlativo della risonanza magnetica può arricchirsi di contenuto attraverso il confronto con altri dati. La combinazione di metodiche fMRI ed elettro-fisiologiche (EEG) offre la prospettiva di cumulare due specifici punti di forza dal momento che il segnale EEG è caratterizzato da una elevata risoluzione temporale ma una bassa risoluzione spaziale ed il segnale fMRI presenta invece una elevata risoluzione spaziale ma una bassa risoluzione temporale

La possibilità di associare simultaneamente la misura elettro-fisiologica a quella fMRI può rappresentare un concreto progresso verso la realizzazione di un nuovo e potente strumento di indagine che nasce dall'integrazione di due metodiche da ritenersi complementari nelle caratteristiche dei dati forniti. Recentemente sono stati raggiunti risultati che hanno permesso di integrare operativamente anche in modalità on-line la metodica fMRI e EEG nello studio dell'attività cerebrale. L'integrazione EEG/fMRI, unificando i vantaggi specifici delle metodiche (buona risoluzione temporale e spaziale) apre una serie di entusiasmanti scenari caratterizzati dalla possibilità di avere un correlato elettrofisiologico (più rapido e più specifico dell'attività neuronale) simultaneamente allo studio di imaging funzionale RM (preciso nella definizione spaziale dei fenomeni ma troppo lento anche per la loro caratterizzazione temporale). Questa integrazione ha permesso di aprire interessanti prospettive anche nel versante di patologie quali l'epilessia farmacoresistente che mantiene ancora un drammatico impatto sociale. L'applicazione della metodica EEG/fMRI in epilessia si configura come importante strumento nell'indagine mirata alla localizzazione dei focolai epilettogeni. Le anomalie riconoscibili sul tracciato EEG possono essere messe in relazione temporale con l'acquisizione delle immagini RM. In tal modo è possibile costituire due insiemi di immagini RM (quelle acquisite durante l'anomalia e quelle in cui l'anomalia di tracciato non si presenta) sulle quali l'analisi permette di identificare regioni che modificavano l'intensità di segnale RM in correlazione col presentarsi dell'anomalia sul tracciato EEG. La metodica combinata EEG/fMRI trova ulteriori importanti applicazioni mirate allo studio della funzione cerebrale con particolare riferimento ai potenziali cognitivi (oddball), neurofeed-back e Brain Computer Interface (BCI). Queste ultime si propongono di interpretare ed attuare la volontà dei soggetti a partire dalla misura di segnali fisiologici cerebrali e in un contesto di indagine multimodale può trovare interessanti applicazioni nello studio dello stato di coscienza in soggetti in stato vegetativo. Segnali adatti sono i segnali elettrofisiologici (elettroencefalogramma, potenziali evento correlati, elettrocorticogramma, etc.) o metabolici (fMRI), che vengono acquisiti e tradotti nelle intenzioni dei soggetti. Usualmente i segnali cerebrali vengono acquisiti e processati da un computer il quale esegue direttamente determinati compiti o comanda dispositivi attuatori, incaricati di eseguire azioni di tipo fisico-meccanico. Torniamo alle considerazioni sulle differenti tecnologie utilizzate in ambito diagnostico. Oltre all'fMRI, esistono altre frecce all'arco delle neuroscienze… E' certamente rilevante l'impiego delle metodiche spettroscopiche in vivo. Questo strumento di indagine della funzione cerebrale si presenta particolarmente interessante se accompagnato da robuste caratterizzazioni metodologiche non sempre riscontrate alla base di precedenti applicazioni. I possibili impieghi riguardano l'analisi metabolica in vivo in circostanze normali e patologiche e aprono un interessante percorso nello studio farmacologico. Inoltre, particolarmente originale ed interessante può esserne l'utilizzazione in supporto agli studi di mapping funzionale: le modalità del tipo time locked, per esempio, consentono di acquisire il dato spettroscopico con elevatissima risoluzione temporale nel caso in cui venga impiegato uno schema di stimolazione del tipo block design. Questa procedura consente inoltre di analizzare il time-course di metaboliti di interesse in seguito ad una specifica stimolazione sensoriale o cognitiva. Esiste poi l'Imaging RM pesato in diffusione (DWI). La tecnica di DWI nelle sue varianti DWTI (da Diffusion Weighted Tensor Imaging o più semplicemente DTI, Diffusion Tensor Imaging) è una tecnica RM che permette di ottenere informazioni sulle fibre neuronali, informazioni che possono essere in seguito visualizzate tramite la realizzazione di mappe parametriche. Tali mappe permettono, in seguito, di costruire modelli che descrivono le proprietà morfo-patologiche del distretto in esame con la possibilità di evidenziare anomalie strutturali. In particolare nella materia bianca cerebrale a partire dalla determinazione del tensore di diffusione è possibile costruire un modello dell'orientazione spaziale delle fibre nervose all'interno del cervello (Fiber Tracking o trattografia). La grande maggioranza delle applicazioni della DTI in ambito clinico e di ricerca riguarda il cervello e il midollo spinale umano. Essa infatti consente una maggiore comprensione degli effetti di alcune malattie neurodegenarative del sistema nervoso centrale quali la sclerosi multipla, l'Alzheimer e le neoplasie cerebrali, degli ictus cerebrali e delle lesioni alla spina dorsale e di malattie quali la dislessia, l'epilessia e la schizofrenia. Ad esempio, in pazienti afflitti da Malattia di Alzheimer si ha la presenza di diverse anomalie a carico della materia bianca cerebrale, alcuni aspetti delle quali possono essere studiati attraverso la DTI.

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Prof. Tamburro, il suo percorso professionale è nutrito e articolato, e per questo pensiamo che lei possa offrirci una testimonianza significativa di quanto sia complessa la realtà della ricerca italiana, ricca di prospettive innovative, di risorse intellettuali brillanti, ma al tempo stesso minata da ben note difficoltà oggettive e da situazioni di necessità. Prima come biochimico, lei ha vissuto dall'interno l'esperienza della ricerca, conseguendo dei risultati riconosciuti internazionalmente per quanto riguarda il folding delle proteine e le relazioni struttura-attività nei virus; oggi, come Rettore dell'Università della Basilicata e come figura scientifica di riferimento, Lei possiede consapevolezza dei meccanismi organizzativi e politici che rendono possibile la vita della ricerca. Anche per questo, interpretando con un certo impegno militante il Suo ruolo di esponente della CRUI, lei ha promosso alcuni momenti di confronto con le autorità politiche e alcune occasioni di sensibilizzazione nei confronti della società civile, per offrire visibilità alla situazione problematica dell'Università italiana e per chiedere che venga ad essa riconosciuto un rispetto maggiore in quanto risorsa fondamentale per il progresso del Paese. Vorremmo chiederle di parlarci, facendo riferimento anche alla sua biografia intellettuale, dei problemi e delle opportunità che caratterizzano lo scenario della ricerca italiana e il compito ideale che, al giorno d'oggi, per vocazione o per necessità, essa deve assumersi. “Mi piace, e molto, questa domanda. Alla ricerca scientifica ho dedicato, e dedico, la mia vita, ma questo non mi ha mai impedito di pormi il problema dell'impatto che la scienza ha (per meglio dire, dovrebbe avere) sulla realtà, sulla società. È vero che la “ricerca italiana” è ricca di prospettive innovative, di risorse intellettuali brillanti, ma al tempo stesso minata da ben note difficoltà … e “da situazioni di necessità”. Mi chiedo, tuttavia, quanto ne sia consapevole la classe dirigente di questo Paese. Temo non ne sia affatto consapevole. In realtà, nel nostro sfortunato Paese non s'è mai compreso appieno che l'unico vero investimento che produce ricchezza è quello sul sapere”. Ancorché sia opinione diffusa che la 'ricerca' in Italia è afflitta da contraddizioni apparentemente insanabili, ad uno sguardo più attento - magari improntato a un minimo di metodo scientifico - le cose si presentano meno ardue di quanto non sembri. Ma facciamo ordine: - il sistema della ricerca in Italia, sia pur caratterizzato da punte di eccellenza assoluta, è nella media in posizione arretrata non solo nel mondo (Stati Uniti, Giappone, etc.) ma anche in Europa dove Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Francia, Spagna, e Olanda ci precedono come risultati scientifici complessivi. Eppure questo non riguarda la qualità dei nostri ricercatori, i quali, quando emigrano, raggiungono rapidamente posizioni di prestigio. E allora, delle due l'una: o ad andar via sono i migliori, che si lasciano alle spalle i peggiori a rendere mediocre il paesaggio culturale e scientifico italiano; o, più probabilmente, i deficit strutturali del nostro Paese, così evidenti in altri campi, incidono in maniera terribilmente negativa anche nella ricerca scientifica. C'è di più, e lo dico con grande amarezza: in Italia, e l'Università e i centri di ricerca non fanno eccezione, la selezione intellettuale è spesso inquinata da favoritismi e ingiustizie. La CRUI, me lo lasci dire, non fa eccezione! Alcuni Rettori rappresentano solo il Potere (e talvolta i propri affari), proprio come molti politici di cui sono controfigure caricaturali. Se possibile, il CNR è messo ancora peggio, con un Presidente tutto intento ad esaltare le proprie qualità manageriali, senza aver prima dimostrato una qualche minima, e nondimeno indispensabile, qualità scientifica. Ecco, non ho mai esitato a denunciare pubblicamente questo andazzo. Chiedo instancabilmente ai diversi rappresentanti delle Istituzioni di questo Paese di prodigarsi perché si restituisca rispetto a tutti quei ricercatori universitari che sono costretti a competere nel mondo con mezzi irrisori, sono retribuiti con salari affatto dignitosi, senza il riconoscimento di un ruolo sociale definito. Quanto alla mia biografia intellettuale, cosa dire? Sono stato, sono e sarò sempre un uomo libero, che al rigore della scienza ha sempre unito una passione per la Politica, quella vera, quella che chiede agli uomini di lottare contro le ingiustizie e gli affarismi, contro tutti quegli arrampicatori sociali che hanno degradato a mera furbizia la loro intelligenza (ammesso che ne abbiano mai avuta). L'UNIVERSO DELLA MENTE L'Università della Basilicata ha dato vita recentemente ad una manifestazione

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Domenica 26 luglio 2009

SULLA CONQUISTA DELLA LUNA

VASSALLI DI QUESTA POLITICA

di TOMMASO MARCANTONIO

di GIOVANNI DI LENA GENTILE direttore, la stampa locale si è poco soffermata - tranne Il Quotidiano della Basilicata che a pag. 33 di domenica scorsa 19 luglio ha trattato l'argomento “Matera più vicina alla luna” poiché il direttore del centro di Matera Giuseppe Bianco vuol far conoscere le attività della Geodesia, sulla straordinaria conquista della Luna da parte dell'Uomo. Tanto dal punto di vista scientifico. Mentre hanno trattato il tema nel contesto emotivo poetico e sociologico il dott. Alberto Virgilio, e Angelo Mauro Calza con approssimazione e insinuazione biologica per avversione sterile a un reale progresso scientifico. Eppure il mondo da 40 anni a questa parte è cambiato notevolmente. Era la notte tra il 20 e il 21 luglio del 1969 quando gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin scendono dalla navicella spaziale Apollo 11 - alla cui guida rimane il capitano della spedizione Michael Collins - per metter piede sul suolo lunare ed issare la Bandiera Americana a stelle e strisce. Nel muovere il primo passo Armstrong fu salutato con un “Oh, boy!”dalla rete televisiva americana condotta dal prestigioso e autorevole giornalista Walter Cronkite deceduto lo scorso giovedì 16 luglio proprio nella ricorrenza del lancio dell'Apollo 11nello spazio. E in tutto il mondo ci fu una esultanza straordinaria e che val bene riproporre allegiovani generazionisoprattutto perché, se godono di migliori condizioni di vita rispetto alle precedenti, il miracolo fu dovuto a tale esperienza. Poi per stabilire in maniera inequivocabile che il futuro, l'avvenire, la gioia del risultato si consegue con l'impegno e la costanza. Ritorniamo all'emozione della notte più lunga di tutti i tempi di quell'epoca raccontata e teletrasmessa dal telecronista della lunghissima diretta televisiva - in bianco e nero - Tito Stagno per l'Italia in bianco e nero. Egli ci coinvolse nella vicenda degli astronauti Armstrong e Aldrin mentre toccavano la Luna svelando la prima meravigliadel cosmo.Difatti, rispettoal lanciodi Jurij Gagarin dell'Unione Sovietica e all'impresa dell'Apollo 8 degli USA, nel girare intorno alla Luna senza sfiorarla, l'avventura diventava strabiliante e unica. Soprattutto quando venne urlato il “reached land”cioè toccato, toccato il suolo lunare. Molti, nei giorni successivi, ebbero a ventilare che si era sfatato e sfregiato il mito romantico degli innamorati. Che dire poi della povera “pergiung donnina sdentata e sgangherata di Abriola” che, quasi intema di sfottò, ironicamenteallungò il passo borbottando: “Si, mo' so arrivat sulla Luna?”. La terra, il suolo lunare, venne toccato alle 4,56 ora italiana come ricorda Tito Stagno che con nostalgia e orgoglio partecipa di aver comunicato a noi italiani la più grande conquista di tutti i tempi. È bene rammentare che la spedizione ebbe come movente la Guerra Fredda con la frustrazione americana per i successi sovietici dello Sputnik, poi di Jurij Gagarin e il fallimento della baia dei Porci. Il propellente giustificò la spesa in 24 miliardi di dollari e un impegno di oltre 60 mila tra scienziati e ingegneri della Nasa e 400 mila addetti di 20 mila aziende. I vantaggi. Fiorì un nuovo ambientalismo e una nuova coscienza del pianeta terra che ha generato ipotesi come quella di Gaia di James Lovelock. Per la ricaduta tecnologica già si annovera il metanoliquido tra le energie alternative più pregiate come propellente. Quindi lo stoccaggio e la conversione dei motori a scoppio tradizionali di auto e camion per l'alimentazione a metano. Poi il trapano senza fili, il pacemaker il cui impulso deriva dai dispositivi congegnati dalla Nasa per monitorare i parametri vitali degli astronauti. Tra le altre ricadute la realizzazione delle scarpe da atletica dagli stivali progettati per la prima passeggiata. Senza doversi soffermare oltre sui pacemaker e i defibrillatori cardiaci per sorvegliare a distanza il ritmo cardiaco con i fisiologi venne sviluppato un sistema di monitoraggio e stimolazione cardiaca programmabili a distanza grazie a onde radio. In conclusione. Prendendo a prestito le impressioni di Umberto Veronesi, il valore della conquista commosse come celebrazione della potenza della scienza e della razionalità umana. Il ruolo della ricerca spaziale pur in tempi di crisi - anche se sembra frenata - è volano di tecnologia e incubatrice di crescita e di impianto di nuove aziende proprio in Italia. Ma non sfugga ai lettori - come ci ha riferito il bravo giornalista TV Renato Cantore al TG-3 della notte che il grande merito va all'ex responsabile coordinatore di Cape Canaveral che l'Italia e la Lucania soprattutto hanno avuto un ruolo rilevante difatti, Rocco Perrone - responsabile unico dei 30 mila e più calcoli matematici, fisici, geodisiaci e astronomici - è oriundo, poi emigrato, di Sasso di Castalda in provincia di Potenza. Per questo occorrerebbe che governo e aziende pubbliche e private si impegnino per incoraggiare tale industria aerospazialecome motoredi ricercae diinnovazione anche per le altre branche dello scibile. Per il bene del mondo intero.

Un appello per Salah SALAH Hamouri è un ragazzo di ventiquattro anni, cittadinanza francese ma figlio di un palestinese d'Israele. Da circa milleseicento giorni (per intenderci meglio quasi quattro anni) è rinchiuso in un carcere israeliano dopo essere stato giudicato dal tribunale militare di Ofer in Cisgiordania il quale, tra l'altro, non è riconosciuto dalla comunità internazionale in quanto tradisce il principio di salvaguardia dei diritti umani. Salah è finito in galera per non aver commesso nessun reato, è vittima solo di un ingiustizia arbitraria per questo la senatrice francese Michele Demessine (e con lei migliaia di suoi connazionali) sta portando avanti da mesi una battaglia per la sua liberazione. Chi vuole, in Italia, sostenere la petizione per la liberazione di Salah Hamaouri può inviare un email a mimmothomas@libero.it. Mimmo Mastrangelo

L’ETERNO RITORNO di ANGELO LUCANO LAROTONDA segue dalla prima -no gran che al botteghino ma entrano della storia del cinema. Mai nessuno ha aperto bocca su questo anomalo articolo di legge. Ricordo di essere stato, per due anni, assistente alla regia al Teatro dell'Opera di Roma. Mi sorpresi degli alti stipendi percepiti dai tecnici di qualsiasi livello. Dagli orchestrali. Dai coristi. Fecero scioperi selvaggi per ottenere di più e l'ottennero. Per ottenere orari ridotti e li ottennero. Si continuò a corrispondere alti cachet ai cantanti e ai direttori d'orchestra. Si sprecarono soldi per le messe in scena con scenografi di partito. Soltanto una scenografia fu meravigliosa: la concepì il grande Giacomo Manzù per l'Edipus Rex di Igor Stravinskij. Ma nessuno si è mai preoccupato dello spaventoso rosso dei bilanci. I cachet sono saliti senza preoccupazione. Non soltanto all'Opera di Roma ma in tutti quei teatri d'opera, peraltro privilegiati dalla legge sugli enti lirici e sinfonici. “Per un cantante la vera America è l'Italia”. Mi diceva qualche anno fa mio cugino, allora direttore generale e regista stabile del Teatro dell' Opera di Pittsburg in Pensilvania (USA) Da lui erano di casa grandi cantanti e direttori d'orchestra. E quando uno di questi, celebre direttore di un grande teatro italiano, andò in tournée in USA accettò il cachet d'uso da quelle parti e pari ad un terzo di quello che prendeva, e prende, in Italia Io stesso, nei quindici anni di conduzione dell'Ateneo Musica Basilicata, ho dovuto sempre contrattare duramente con i musicisti sul cachet richiesto e sulla necessità amministrativa di avere il rilascio della relativa fattura (di solito non amano farlo). Certamente fu una “mazzata“ per lo spettacolo quando, nel 1996, Veltroni, ministro peri beni culturali, ridusse la tassa sui biglietti d'ingresso ma aumentò dall'11 al quasi 25 per cento le tasse ENPALS (ente previdenza lavoratori spettacolo) pagati da chi organizza.. Nessuno aprì bocca. Ricordo che quando scrivevo per la prestigiosa Rivista del Cinematografo ebbi occasione di andare sui set di Monicelli, De Sica, Tognazzi, Gemma e altri per intervistarli. Scherzando finivo col chiedere perché guadagnassero tanto. Rispondevano rammaricandosi di non guadagnare quanto i loro colleghi americani. Replicavo che, a prescindere dall'interlocutore, in America c'è una feroce selezione legata al talento! Gli stessi discorsi avvenivano quando fre-

quentavo il Teatro Stabile di Roma. Già da allora e negli anni successivi Zeffirelli insisteva perché fossero aboliti i teatri Stabili per la loro invadente egemonia e la loro qualità di mangiasoldi dello Stato. Per anni ha detto pubblicamente “basta alle sovvenzioni, gestite dalle maggioranze di turno, dalla burocrazia e dalle cosche”. Per cosche intendeva quelle compagnie egemoni e politicizzate che regolavano i contributi e i cartelloni teatrali italiani. E' stato inascoltato Ricordo che la mia prima intervista, in assoluto, la feci ad Edoardo De Filippo all'Hotel Vesuvio di Napoli. Avevo venticinque anni e per nascondere la mia emozione divenni un po' aggressivo. Lui capì e, porgendomi con garbo una tazza di caffè, mi disse: “Prenda e si calmi, non faccia come i direttori degli Stabili”. Mi parlò del costante atteggiamento aggressivo tenuto verso quegli attori che loro - “loooro!” sottolineò ripetendo - ritenevano pericolosi alla politica di egemonia che conducevano e concluse: “l'assistenzialismo ministeriale conduce alla corruttela”. Terminato “Mistero buffo” in un sovraffollato teatro sulla Casilina, Dario Fo parlava, da par suo, sull'inutile e tritasoldi ETI (Ente Teatrale Italiano) chiedendone la chiusura. Ancora continua a farlo. Ancora continua ad essere inascoltato. C'era, forse, dell'esagerazione in tutto ciò ma a tutt'oggi la storia non è cambiata granché. Da decenni si grida ogni qualvolta un governo - da quello apparentemente liberale di destra o collettivista e dirigista di sinistra, - apporta tagli allo spettacolo. I 250 mila lavoratori e le seimila imprese dello spettacolo gridano puntuali all'unisono: “uccidete la cultura”. E' però un grido corporativo.E' corporativo, pur se con l'indotto lo spettacolo porta soldi. Finalmente tre personaggi, Lucchesi, Monaci e Shammah hanno formulato, sul Corriere della sera, alcune proposte davvero innovative, forse rivoluzionarie, rispetto allo status quo, proposte che il ministro Bondi dovrebbe leggere attentamente in quanto esse potrebbero diventare le prime pietre per la formazione di un nuovo modo di pensare lo spettacolo in Italia, sia da parte di chi governa che di chi vive in e con esso. Per cominciare, scrivono i tre firmatari, andrebbe “applicata la sentenza dell'Antitrust contro l'illecito comportamento delle amministrazioni pubbliche locali che realizzano direttamente il prodotto culturale anziché sostenere la fruibilità sul territorio”. www.angelolucano.blogspot.com

CARO direttore, ho sempre avuto grande stima e rispetto per chi fa politica e non ho mai inteso quest'ultima come una carriera, come un percorso professionale da fare per quarant'anni anche senza avere niente da dire o da cambiare nel mondo circostante. Credo, infatti, che fare politica significhi soprattutto fare delle scelte coerenti con quelle ragioni ideali che sempre meno sono il sale della vita pubblica ed impegnarsi, poi, per concretizzarle. Spesso, però, non trovo conferma di ciò se mi guardo intorno. Nella Val Basento, il più grande inganno che la politica abbia fatto negli ultimi quarant'anni, si continua a rovinare la vita di quelli che come me vengono collocati in Mobilità o in Cassa Integrazione e a compromettere il futuro di tanti giovani che sperano di rimanere a lavorare qui e poi si ritrovano con un pugno di mosche in mano. I villaggi turistici, che speravamo portassero ricchezza, benessere, posti di lavoro, hanno portato soltanto l'invasione delle nostre coste da parte di turisti italiani e stranieri che non lasciano nella nostra zona neanche un euro; per noi ci sono soltanto le briciole e lavori di bassa manovalanza. Si parlava non molti mesi fa (erano le elezioni politiche del 2008) di pagare la benzina molto meno, quasi la metà, perché in Basilicata si estrae petrolio: ci sono state diminuzioni particolari? E il gas? E l'acqua? Estraiamo e sfruttiamo le nostre risorse regionali ad esclusivo beneficio dei cugini pugliesi e delle regioni vicine: ma questo porta ricadute in campo occupazionale? Sfruttano le nostre risorse, il nostro lavoro, le nostre i intelligenze, e la classe politica cosa fa? Noi non siamo amministrati dalla classe politica: siamo schiavi, sudditi, vassalli, come nel medioevo, di luoghi di potere in cui si decide della candidatura di questo e della carriera di quello: dei problemi delle persone e delle comunità ci si interessa se rimane tempo. C'è veramente da piangere! E di conseguenza non c'è da meravigliarsi se agli appuntamenti elettorali l'astensionismo e il numero delle schede bianche o nulle sono sempre in aumento: la gente, stanca di patire soprusi, di ingoiare ingiustizie, di chiedere con il cappello in mano e di assistere ai ripetuti fallimenti della politica a destra e a sinistra, considera nella “non” partecipazione e/o espressione l'unica arma di rivalsa. Cordialmente

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Cosa fanno i potentini che restano in città? Ecco come alcuni di loro trascorrono il week end

Quelli che non rinunciano al blu Piscine all’aperto, ombrelloni e sdraio: così il mare sale in montagna TEMPERATURE al di sopra dei trenta gradi. Poca voglia di mettersi in viaggio per raggiungere la spiaggia più vicina al capoluogo. Le autostrade sono trafficate. Non c'è il tempo di poter trascorrere un'intera giornata al mare. Il caldo però non si sopporta e l'esigenza di stare anche solo qualche ora in ammollo è sempre più forte. Cosa fare? L'alternativa a Potenza c'è: le piscine private all'aperto di contrada Pantano. Affollate tutta la settimana, specialmente nei weekend, rappresentano l'occasione per grandi e piccini di trovare refrigerio dalla calura avendo la sensazione di stare in vacanza, anche solo per poco. Non manca davvero niente: sedie sdraio, bar con posti all'ombra, salvagente per i più piccoli, palloni per giocare in acqua, campo da beach volley. Afferma Lucia Marino, che gestisce una delle strutture con altri soci: «La gente viene spesso qui perché si trova bene, suppongo. È un bel posto, organizzato, dove trovi tutto e poi, soprattutto, è vicino alla città. Anche economicamente può essere più vantaggioso di una giornata al mare, se sulla spiaggia si affittano ombrelloni e lettini. Per agevolare i nostri clienti noi offriamo un tipo di pagamento a “consumo”. Nel senso che il cliente paga solo ciò che prende. Ovviamente l'ingresso è obbligatorio. Sdraio, consumazioni al bar, non sono incluse nell'in-

Pienone in piscina nel fine settimana (Mattiacci)

gresso, altrimenti aumenterebbero i costi. Questo perché il nostro target di riferimento è vasto: dalle famiglie, ai ragazzi, ai giovani adulti. È molto frequentato dalle prime, durante la mattinata, nel pomeriggio dai secondi». Tesi confermata

da Jas Sagoo, giovane donna inglese a Potenza per incontrare dei parenti. «La piscina a volte si preferisce al mare perché è vicina. Si può venire anche solo per un paio d'ore. E poi, con venti euro fai tutto». Jas è anche mamma. «A volte al mare tra la

benzina, l'ombrellone e altro, venti euro nemmeno ti bastano. I bambini ora vogliono una cosa, poi un'altra e poi devi sempre comprare qualcosa da mangiare prima di partire. Con la crisi che c'è, nessuno va in vacanza. Anche in Inghilterra è così,

colpa della crisi generale. Ma non è solo una questione economica. Potenza è una piccola città, in piscina trovi sempre gente che conosci, nessuno ti dà fastidio». Ettore è venuto a trascorrere la giornata con il figlio di quattro anni e mezzo e due nipotini. «Questa è la prima e anche ultima volta, credo, che vengo in piscina - dice ridendo - Decisamente meglio il mare, anche se mio figlio preferisce la piscina, il mare lo spaventa di più. Ideali, sulla spiaggia, sono i lidi che hanno anche la piscina per i più piccoli. A livello di costi, però, credo sia lo stesso. Qui se si risparmia su qualcosa è il tempo, recuperi sicuramente le due ore di viaggio. In realtà credo che la piscina sia più un ripiego che una scelta». Un posto a dieci minuti da casa, in cui poter prendere il sole e farsi un bagno è una comodità anche per Flavia e Ilaria, in compagnia di amici. «Ciò che spinge ad andare in piscina piuttosto che al mare è la possibilità di poterci rimanere anche poche ore. La spesa non c'entra niente, perchè se opti per la spiaggia libera, paghi solo la benzina necessaria per il viaggio». E per far respirare aria di vacanza anche la sera, c'è chi organizza delle serate con musica dal vivo. «Fino alla scorsa settima abbiamo ospitato gruppi che suonavano musica diversa (popolare, blues, reggae) - spiega Lucia Marino Adesso ci stiamo attivando per qualche altro evento». Anna Martino

Incontro del Comitato di quartiere: la fine dei lavori prevista per agosto

Cocuzzo riparte con la “nave” LA TANTOcontestata navedi rione Cocuzzo sarà consegnata alla cittadinanza a fine agosto sotto il nome di “parco di via Tirreno”. La notizia è stata comunicata da Maurizio Albano, direttore dei lavori. «Attualmente - dice - stiamo provvedendo all'installazione del sistema di irrigazione del prato e dell'impianto di illuminazione. E' prevista l'installazione di una prorompente fontana a gettito continuo e la piantumazione di venti alberi. Per consentire l'accesso dei mezzi di soccorso sarà, inoltre, realizzata nelle vicinanze una corsia interamente in verde». A distanza di quasi tre anni, l'atteso epilogo è stato accolto da tutti con entusiasmo, in occasione di un'assemblea pubblica organizzata giovedì sera dal Comitato di quartiere “La Rinascita”, rientrante nel periodico ciclo di incontri dal titolo “Rioniamoci”. Moderatore dell'incontro, tenutosi nel salone oratoriale della parrocchia “Maria Santissima Immacolata”, il segretario del Comitatorionale DiegoSileo, alla presenza del presidente pro-tempore, Rocco Santoro, edi tutti i componenti. Interessante anche il confronto con gli ospiti della serata anche se “di casa”, i due neoconsiglieri eletti e l'assessore comunale allo Sport, Sebastiano Papa, Giuseppe Laviero, Gaetano Sabatella. «Qual-

Cocuzzo visto dal cantiere

cosa è cambiato nel rione - precisa Papa - e mi riferisco alla partecipazione di tutti gli abitanti». Breve Laviero: «Cerchiamodi impegnarci nel capoluogo con un occhio di riguardo importante per il nostro rione». L'assessore, Sabatella precisa che il suo compito sarà quello di operare in maniera coscienziosa e trasparente per il bene pubblico. Dopo le presentazioni dei tre referenti comunali, il responsabile de “La Rinascita”, Dino Palese, ha illustrato il progetto “Estate in salute” sviluppato assieme all'Assessorato alle politiche sociali, in collaborazione con l'Asp di Potenza. Una campagna rivolta soprattutto agli anziani per prevenire l'insorgenza di possibili malori durante la

stagione estiva. A partire dal 29 luglio, per quattro mercoledì alla settimana nel centro di aggregazione “Auser”, medici e specialisti qualificati si metteranno a disposizione gratuitamente per curare eventuali patologie derivanti dal caldo torrido. Diseguito, ilComitato hamesso in risalto l'importante intesa raggiunta con l'Acta, l'Ater e il Comune, per risolvere le criticità rionali. In particolari angoli della zona, “La Rinascita”ha provveduto all'installazione di grate per consentire il drenaggio delle acque piovane. Vivace discussione sul nuovo posizionamento dei cassonetti per l'immondizia. I liquami maleodoranti esasperano i presenti. L'unico operatore ecologico non basterebbe, è emerso dalle lamentele, per pulire tutte le strade del quartiere. In alcuni palazzi, si sarebbero avvistate addirittura spiacevoli scorrazzate di topi. Polemiche sanche ul momentaneo blocco dei lavori dello snodo complesso del Gallitello. Per non parlare successivamente della carenza di parcheggi e di segnaletica stradale. Si placano gli umori, infine, con le rassicurazioni giunte dai membri del Comitato sulla presenza di verde nel parco giochi per bambini di via Tirreno. Per settembre, dovrebbe essere inaugurato. Alessandro Sileo

IN COMUNE

Santangelo capogruppo Pd VINCENZO Santangelo è stato scelto come capogruppo del Pd in consiglio comunale. La decisione è stata presa dal gruppo consiliare Partito democratico al Comune di Potenza che ha, infatti, nominato all'unanimità capogruppo il consigliere comunale Vincenzo Santangelo. Si completa così un altro tassello importante per l’avvio dei lavori del consiglio comunale. Nel darne notizia il segretario cittadino Giampaolo Carretta e il presidente dell'assemblea cittadina Vito Giuzio esprimono soddisfazione. Santangelo dicono in una nota - in continuità con l'azione sviluppata nella scorsa consiliatura rappresenta un elemento di garanzia, per esperienza e qualità professionale, per guidare il gruppo consiliare del PD al Comune di Potenza, per assicurare ad esso un ruolo di riferimento coalizionale nonché di sostegno all'azione del sindaco Santarsiero e della sua giunta».

ITALTRACTOR Italtractor

Un presidio permanente

HANNO portato un camper davanti allo stabilimento e hanno, così, realizzato un mini appartamento per continuare a presidiare quella che è la loro azienda: i lavoratori Italtractor non ci stanno a questa nuova ondata di tagli e, stavolta, sono decisi a non demordere. Nei prossimi giorni continueranno con sit in e assemblee per chiedere il rispetto degli accordi presi dall’azienda in Confindustria.

91° Battaglione

Il sindaco riscrive a La Russa IL SINDACO di Potenza, Vito Santarsiero, torna a sollecitare una soluzione per evitare la chiusura della Caserma Lucania. In particolare il primo cittadino ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Ignazio La Russa e al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale Castagnetti. «Torno a scrivervi - si legge - in ordine alla questione connessa alla “Caserma Lucania” di Potenza per la quale altissima è l'attenzione in città, come dimostrano le 17.000 firme raccolte dai Comitati di quartiere. Chiedo ancora una volta di trovare una dignitosa soluzione che salvaguardi la presenza dell'Esercito nel nostro territorio. In particolare chiedo di valutare la possibilità di localizzare nella struttura una Compagnia Genio di Pronto Intervento. Al fine di rafforzare l'uso della Caserma, vi chiedo altresì di valutare la possibilità di localizzare nella stessa il presidio del Distretto Militare, sia per fornire a questo una soluzione logistica ottimale, sia per potenziarne la funzione».

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Potenza


Agenda

Domenica 26 luglio 2009

Tra i capolavori di Palazzo D’Errico

Nelle “Notti di Federico” arriva Paolantoni

“La tempesta ” tra gli scavi di Rossano di Vaglio

“Satyricon Hotel” a Vaglio di Basilicata

CON l'inaugurazione di Palazzo d'Errico, dopo cinque anni di restauro, la Pinacoteca - Biblioteca Camillo d'Errico di Palazzo S. Gervasio e la Fondazione SoutHeritage rinnovano l'invito a visitare la mostra Oltre il moderno / Un percorso tra i capolavori della collezione d'Errico e l'Arte Contemporanea. La mostra, coadiuvata dalla Fondazione SoutHeritage per l'Arte Contemporanea di Matera, è un'esposizione che mette in relazione la storia e l'arte contemporanea, affiancando una selezione di quadri della Collezione d'Errico, del periodo compreso tra XV e XVIII secolo, a protagonisti indiscussi della scena nazionale e internazionale dell'arte contemporanea.

IL PROSSIMO 29 luglio alle 21:30 nel Castello Federiciano di Lagopesole, è previsto lo spettacolo di Francesco Paolantoni in “Che fine ha fatto il mio io?”. «Che fine ha fatto il mio io? - si chiede l’attore - A saperlo… è una bella domanda, alla quale non so dare una risposta, e non è la sola, a un certo punto della vita ci si pone dei quesiti importanti: chi siamo? Da dove veniamo? E soprattutto, a che ora si mangia? La mancanza di queste risposte porta a una brutta crisi esistenziale, e come fare per venirne fuori? Uno dei miei due psicanalisti dice che devo affrontarla parlandone, l’altro invece, dice che devo farlo da solo, ma dovevo fare una scelta meditata».

IL 30 luglio, a Vaglio di Basilicata, nel Parco Archeologico di Rossano, nell’ambito della rassegna “Mefitis”, andrà in scena “La Tempesta” di William Shakespeare, con Lello Arena. Un testo che parla di un grande uomo di teatro alla sua ultima recita, alla sua ultima e più grande evocazione dei suoi stessi sogni, al suo ultimo e più grande scontro con se stesso, essendo egli fatto di sogni, in quanto egli è il Teatro! L’isola è lui! E l’isola è popolata dei suoi sogni… E dei suoi incubi. È popolata di “sé”. Più scrivo tutto questo e più mi accorgo che sto parlando dell’uomo con la “U” maiuscola; ma, d’altronde, questo siamo noi gente di teatro.

STASERA alle 21 a Vaglio di Basilicata, negli Scavi archeologici Mefite, il Centro di drammaturgia europeo porterà in scena “Satyricon Hotel”, con la Compagnia MDA Produzioni. Dall’opera letteraria del latino Petronio, un’opera per danza, banda e teatro. Con Ernesto Lama, Cinzia Maccagnano, Daniele Russo, Sebastiano Tringali. Regia e coreografia Aurelio Gatti, drammaturgia Gatti/Tringali. Musiche Daniele D'Angelo – Marcello Fiorini. L’opera di Petronio fa un chiaro riferimento ai tempi contemporanei, l'idea di un viaggio come fuga e non come conoscenza.

INCONTRI

L’INIZIATIVA

Il presidente della Provincia, Sacco ricevuto dal prefetto Luigi Riccio

IL 29 INCONTRO A MURATE ANCHE il Comitato di quartiere Montereale-Murate prende parte al progetto promosso dal Comune di Potenza e dall'Azienda Sanitaria dal titolo “Estate in salute”. Il programma riguarda l'educazione sanitaria per la popolazione della terza età. Le conferenze saranno svolte da medici dell'Azienda Sanitaria Locale di Potenza e tratterranno le seguenti tematiche: emergenza caldo, prevenzione dei rischi per la salute, viaggiare in sicurezza, salute e stili di vita, la cura e la prevenzione, attività fisica nella terza età. La prima conferenza per gli abitanti dei rioni Murate-Montereale, si terrà il giorno 29 luglio dalle 10 alle 12, presso il Centro d'incontro Antonio Continanza della Vicaria Santa Maria degli Angeli, in via degli Oleandri. f. m.

PER I VIAGGIATORI

I responsabili della Caritas di Bucaletto hanno raccolto cibo

Una mini-giornata dedicata alla condivisione dei beni ALCUNI responsabili della Caritas Diocesana di Bucaletto hanno svolto nella giornata di ieri, presso il supermercato Pick-Up di Via delle Acacie una mini-giornata della condivisione. I componenti della struttura di Bucaletto hanno raccolto materiale di prima necessità come pasta, pane, olio, biscotti, vino e altri alimenti per consentire ai duecento utenti, costretti a vivere in condizioni precarie, della Cittadella di poter usufruire regolarmente delle scorte. Il magazzino della Caritas Diocesana di Bucaletto nel corso delle ultime settimane non era sufficiente a soddisfare tale esigenza e la massima espressione del movimento cittadino, Marina Buoncristiano, ha pensato di avviare una politica di recupero nei vari supermercati cittadini che mese dopo mese daranno una mano al soddisfacimento dei bisogni collettivi dell'utenza di Bucaletto. La mini giornata della condivisione è terminata alle 14, facendo registrare un discreto risultato sul piano del reperimento di scorte alimentari. Ma i programmi della struttura di Bucaletto non si limitano certo alla piccola giornata della condivisione, ma, anzi, vanno oltre e vedono i ragazzi inseriti nella cittadella alle prese con il centro estivo. Le attività organizzate da Marina Buoncristiano in questo periodo sono legate al riciclaggio. I giovani, infatti stanno svolgendo laboratori e hanno già prodotto materiale da riciclo, vedi porta foto, fiori sotto la neve, fruscelli di ricotta e pasta. Tutto questo per far crescere negli abitanti di Bucaletto la passione per il riciclaggio e il materiale da ri-

ORARIO FESTIVO

sulta. Un vero e proprio percorso della consapevolezza, quello promosso da Marina Buoncristiano che proseguirà nel prossimo mese di

settembre con iniziative sociali, legate alla lotta al bullismo, alle mafie e al disagio giovanile in senso lato. Dagli alimenti, al riciclaggio, fino al miglioramento della

qualità della vita, elementi indispensabili per la programmazione avviata dalla Caritas Diocesana di Bucaletto. Francesco Menonna

UN CAMBIAMENTO La “Bella Estate” in via IV Novembre Il progetto “La Bella Estate”, quest’anno, non si terrà presso la caserma dei Vigili del fuoco: lo scorso 8 luglio, infatti, gli uffici dell’Assessorato ai servizi sociali del Comune hanno ricevuto dal ministero dell’Interno la nota con la quale veniva disdetta la disponibilità della struttura a causa della situazione di emergenza sismica in Abruzzo. Il servizio, pertanto, è stato trasferito presso i locali del Centro di Aggregazione Anziani in via IV Novembre. A seguito di questo cambiamento di sede si è reso necessario apportare le seguenti modifiche al programma: Il pranzo sarà servito al ristorante “Fuori Le Mura”, adiacente il Centro, da sabato 1° al 30 agosto, con esclusione dei lunedì; Tutti i lunedì 3, 10, 17, 24 del mese di agosto, il Centro rimarrà chiuso non essendo possibile garantire l’erogazione dei pasti. Anche il programma dei laboratori ha subito alcune modifiche tempestivamente comunicate agli iscritti.

Acquedotto Lucano Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Trenitalia

SAVINO

Inps

via Petrarca, 5

Antincendio boschivo

0971.25447

Servizio taxi

ORARIO NOTTURNO

Enel

MALVACCARO via Danzi, 29 0971.25447

112

0971 54546 0971 335111

0971 53685

Fondazione Antiusura

0971 51893

Motorizzazione

0971 54726

Esercito

0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

Italgas Guasti

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

813294

0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Acqua

Numeri utili

0971 654111

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960

• 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi );

DON BOSCO p.zza Cagliari

Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino

0971 201111

Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

• 3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano. • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05.

Caro papà è difficile trovare le parole giuste per festeggiarti. Le parole…... che tu hai sempre ritenute superflue. E' con i fatti che ci hai fatto apprendere i valori della vita. E' con i tuoi semplici comportamenti che ci hai insegnato, ed hai sempre preteso che rispettassimo, la dignità della persona, del lavoro e delle proprie origini, per meritare e pretendere il rispetto degli altri. Ma il tuo grande insegnamento che è ben impresso nel nostro carattere applicato quotidianamente è “la famiglia non è un possesso ma una responsabilità” Grazie papà. Grazie di esistere e di averci dato questa immensa gioia di festeggiare i tuoi primi 80 anni, le persone a te care. Pietro, Maria, Anna, Michele. Episcopia 26 luglio 2009

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470 TOURIST 0971-411396

• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto. Sempre dal 14 giugno scorso, si sono ampliati i collegamenti sulla Potenza –Taranto con l’inserimento di due nuovi bus sostitutivi: il primo in partenza da Potenza alle ore 9.30 ed arrivo a Taranto alle ore 11.45; il secondo, con servizio a Ginosa, in partenza da Taranto alle ore 19.50 ed arrivo a Potenza alle ore 22.10. Infine, nelle domeniche di luglio ed agosto per favorire il pendolarismo balneare, è stato confermato il servizio in partenza da Potenza alle ore 8,05 per Metaponto e Ginosa, con ritorno programmato per le 20.

LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

Sala 1 Harry Potter e il principe mezzosangue 18 - 21 Sala 2 La rivolta delle ex 18 - 20 - 22 Sala 3 Transformers “La vendetta del caduto” 19 - 21.45 Sala 4 Un’estate ai Caraibi 19.30 - 22 Sala 5 Harry Potter e il principe mezzosangue 18.30 - 21.30 Sala 6 Baby Mama 18.15 - 20.15 - 22.15 Sala 7 Una notte da leoni 18.30 - 20.30 - 22.30

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; (circolerà anche nel mese di agosto);

• 3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi);

115

Polizia stradale

0971.441991

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore dal 14 giugno.

• 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato e nel mese di agosto dal lunedì al sabato escluso i festivi);

113

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

via Danzi, 29

Nuovi orari di Trenitalia

Nuove corse regionali nel mese di agosto: • 3514 Potenza, 8.33: Melfi, ore 9.45; (circolerà anche nel mese di agosto);

Vigili del fuoco

803116

San...tarsiero da Potenza

Marina Buoncristiano

Polizia ACI Soccorso Stradale

MALVACCARO

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

NUMERI UTILI Farmacie di turno

CINEMA

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219 HURRICANE 0971-486204

IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 AL RITROVO 0975- 384111 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Chiuso

Chiuso

Harry Potter e ... IL sesto libro della saga inizia con un cambio al vertice del Ministero della Magia: il ministro Cornelius Caramell dà le dimissioni e viene sostituito dall’ex-capo degli Auror, Rufus Scrimgeour.

La rivolta delle ex CONNOR Mead è un fotografo di successo che adora la vita, la libertà e, soprattutto le belle donne. Poi va al matrimonio di suo fratello dove, oltre alla sua ex fidanzata Jenny, incontra anche i fantasmi delle sue donne passate

Un’estate... KATE è una manager trentasettenne in carriera che non può avere figli. Esperiti tutti i tentativi decide di utilizzare un utero in affitto, quello di Angie...

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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RILANCIO dell'ente Provincia, miglioramento delle condizioni delle carceri lucane, collaborazione interistituzionale. Questi alcuni dei temi su cui si è soffermato il presidente del consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco che ha fatto visita al prefetto Luigi Riccio. Un incontro proficuo, in cui il presidente ha rimarcato la necessità di promuovere e far conoscere una Provincia come quella di Potenza, ricca di storia e cultura, anche attraverso iniziative di respiro nazionale. «In occasione del 150° anniversario della costituzione delle Province d'Italia - ha spiegato Sacco - vorremmo che la Provincia di Potenza assuma un ruolo da protagonista, ricordando che proprio a Corleto Perticara Giuseppe Garibaldi pose la prima bandiera dell'Unità d'Italia». Il presidente Sacco ha poi condiviso con il prefetto l'idea di convocare in autunno due Consigli provinciali negli istituti penitenziari di Potenza e Melfi.«Queste due realtà - ha continuato il presidente - devono essere considerate come un vero e proprio territorio a parte, da valorizzare tanto quanto i 100 comuni della Provincia di Potenza, sia rendendo partecipi persone poco fortunate della vita politica pubblica, sia promuovendo delle attività lavorative all'interno delle carceri». Infine, il presidente e il prefetto hanno sottolineato l'importanza della collaborazione e delle relazioni tra i diversi livelli istituzionali come migliore risposta alle esigenze di governo delle comunità lucane, esprimendo la piena disponibilità a lavorare insieme per affrontare le importanti sfide locali.

Carabinieri

Potenza 25

Agenda

Domenica 26 luglio 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

24 Potenza


26

BRIENZA, SCELZO SALVATORE DI ANIMALI

Castelmezzano Oggi s’inaugura la personale di pittura dell’artista Lumetta

Il sindaco aiuta una cagna con i suoi cuccioli

Magnificando la natura sulle dolomiti

NON SOLO sindaco ma anche amico degli animali. L’ufficio stampa del Comune di Brienza ieri ha fatto sapere di una buona azione compiuta dal primo cittadino, Pasquale Scelzo, a favore di un cane. Anzi, di più animali: una cagna e la sua cucciolata. Scelzo aveva saputo di una cagnolina che, per partorire e accudire i propri piccoli, aveva scelto il garage di un cittadino. Una scelta dettata - come spesso avvien in questi casi - dall’istinto di sopravvivenza: scegliere il posto più riparato e più sicuro da pericoli esterni. Si tratta di una cagnolina molto conosciuta nelle strade in cui vive - quasi un “cane di quartiere” - e coccolata da chi ci abita, come specifica l’ufficio stampa. Proprio a Brienza recentemente sono stati trovati due cani morti i cui cadaveri sono stati spediti dal servizio veterinario dell’Azienda sanitaria di Potenza all’Istituto di zooprofilassi di Tito in modo da conoscere i motivi del decesso. Il sindaco si è dunque recato nel garage insieme ad alcuni soccorritori. In questi casi bisogna essere prudenti: l’istinto dell’animale lo porta a reagire in maniera violenta anche con chi conosce bene. Ma la cagnolina, pur diffidente, si è lasciata avvicinare, visitare da un veterinario. Da lì è stata spedita nel canile di Paterno, insieme ai suoi cuccioli. E’ il canile che ospita i randagi accalappiati a Brienza.

CASTELMEZZANO - Quale migliore scenario che le dolomiti lucane per una mostra che si chiama “Naturalia Magnificando Natura”? L’inaugurazione è prevista per oggi , alle 18.30, nella sala mostre di Palazzo Parrella a Castelmezzano: si tratta della personale di pittura dell'artista pugliese Lumetta. La mostra “Naturalia - Magnificando Natura” sarà visitabile nella Sala mostre fino al 2 agosto prossimo, tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 21, con ingresso libero. L’iniziativa è promossa e curata dallo Studio d'Arte Il Santo Graal di Potenza, e si svolge con il patrocinio del Comune di Castelmezzano, e in collaborazione con la Proloco locale, la promotrice eventi di Palazzo Parrella Nunzia Valluzzi, e “Le Onde” Acqua-

park di Venosa. Nell'incantevole scenario delle Dolomiti Lucane, tra le viuzze del centro storico di Castelmezzano, luogo di pregio naturalistico inserito tra i “Borghi più belli d'Iatlia”, il settecentesco Palazzo Parrella ospita la “ma-

Bella Incontro-talk show del Pd locale con De Filippo

gnificazione della natura” nelle tele della pittrice Lucia Caricone, in arte “Lumetta” e nelle immagini titaniche di frutti, ortaggi e fiori. «Nei dipinti di Lumetta - spiega Grazia Pastore, direttore artistico de “Il Santo Graal” e curatrice della rassegna - le macro seriali dedicate al mondo vegetale sono delineate con puntiglioso iperrealismo nel quale, tuttavia, l'artista racconta il suo bisogno poetico di sublimare la sacralità della natura, evocando, nella perfetta e silenziosa rappresentazione dell'oggetto, la necessità quasi fanciullesca di esaltarne e preservarne l'armonia. Il tentativo è quello di scongiurare la paura di vederne compromessa la purezza, aggredita dagli interventi artificiosi dell'uomo».

Pescopagano Iniziativa dell’Asp

I medici insegnano ai bimbi Dibattito su ambiente, energia, sviluppo economico come mangiare

Il Sud che muta pelle

BELLA - “Mezzogiorno, spopolamento e sviluppo territoriale”. Il Pd bellese guarda oltre le “consuete” logiche di una politica locale. Si spinge verso quella regionale, provinciale e nazionale. Ed è il governatore lucano Vito De Filippo l'ospite d'onore della prima “Festa Democratica” nelle Città di Bella. Riflettori puntati su “imprese, giovani e famiglie”. A partire dalla crisi internazionale sino alle ricadute in Basilicata. «Anche Obama ogni giorno parla di crisi - ha detto De Filippo - se il settore auto tracolla a seguito della straordinaria capacità competitiva della Cina si rischia di travolgere tutto il sistema economico». Ma se in Basilicata nuovi strumenti e politiche regionali fossero affiancate da quelle nazionali o continentali cosa succederebbe? Non usa mezzi termini il governatore lucano poiché «si lavora sulle imprese e sulle famiglie. Circa 4.500 famiglie rientrano nella Cittadinanza solidale, il ciclo ora è stato anche ampliato mentre la Social Card è stato un provvedimento fallito. Ma c'è di più. Dai quattro bandi approvati col Piano di Sviluppo rurale al Piano casa sino all'Area Science Park, il

La serata organizzata dal Pd a Bella

parco scientifico e tecnologico che sarà realizzato anche in Basilicata. Un accordo che la Regione ha firmato alcuni mesi facon Area per darvita a Basilicata Innovazione. L'iniziativa offrirà alleimprese lucane un punto di accesso diretto allo stato dell'arte della ricerca applicata internazionale, per trovare competenze, partner, finanziamenti e assistenza. Ed ancora il protocollo d'intesa siglato tra l'Unione Nazionale Comuni, Enti montani e la Regione Basilicata che prevede la promozionediiniziative perilsostegno dello sviluppo economico produttivo di aree marginali, attraverso l'utilizzo e il miglioramento dei meccanismi di gestione forestale e dei servizi di manutenzione del territorio. E' stata stabilita l'at-

Vietri, agosto in strada VIETRI DI POTENZA - E' prevista per questa sera, alle 19.30, la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del “Ferragosto In Strada” a Vietri di Potenza, che quest'anno si terrà dall'8 al 16 agosto con decine di eventi. Scenario della serata di presentazione sarà il cortile dell'ex Municipio, che ospiterà tra l'altro, per la prima volta, diversi eventi. Qui questa sera saranno presenti i rappresentanti di tutte le associazioni che prendono parte alla manifestazione, oltre al sindaco di Vietri, Giuseppe Pitta. Durante la serata si terranno proiezioni e slide dei vari eventi in programma. La manifestazione è stata patrocinata dal comune di Vietri di Potenza. Un ferragosto molto particolare, con decine di eventi, dai giochialle seratemusicalieal cabaretpertuttele età.Saranno a Vietri i cabarettisti Antonio Fiorillo, Enzo Fischetti e l'ormai famoso Marco Cristi, oltre alle cover band di Zucchero, Vasco Rossi, De Andrè e dei Pink Floyd. Ci sarà anche il gruppo dei Tarantanova con la pizzica e tanti giochi e divertimento, come il clown Gionni, la gara di go-kart per le vie cittadine e tanti giochi. Ci sarà durante tutta la manifestazione “Radio Summer Vietri”, con trasmissioni in diretta tramite diffusori audio su tutto il Corso Vittorio Emanuele, dove ci sarà l'area pedonale tutti i giorni. Non mancheranno per le vie cittadine gli artisti di strada e degustazioni di prodotti tipici. Claudio Buono

tuazione di un progetto pilota che, in linea con il Protocollo di Kyoto, avvia la certificazione volontaria dei progetti di rimozione di C02, attraverso l'aumento delle riserve regionali di carbonio biologico». DeFilipponon sisottraecosì ad un talk show politico denso di reazioni costruttive alla presenza del giovane coordinatore di circolo del Pd, Michele Celentano, del sindaco Salvatore Santorsa, del segretario regionale giovani democratici, Giovanni Casaletto e del dirigente scolastico Mario Coviello in qualità di moderatore, Anche a Bella si punta alla «messa a valore delle risorse ambientali, sociali e culturali - precisa il sindaco Santorsa con l'attuazione di un bando per l'eolico, per il fotovoltaico

e le energie alternative. Una nuova fonte per il Marmo Platano sarà a breve l'impianto per i reflui zootecnici in località Sant'Antonio Casalini. Ma grazie alPit e alLeader siè potuto investire anche sul Castello. Si punta sul progetto Borgo per il turismo sociale in sintonia con altri comuni come Castelsaraceno e San Fele». «Molti i temi proposti in questa prima festa - ha detto Celentano - come l'occupazione, lo sviluppo, l'ambiente, l'organizzazione delle comunità locali, i giovani e le loro aspettative. Altro argomento è la viabilità urbana ed extraurbana. Per la rete esterna sono state rimarcate le necessità ormai storiche di collegare Muro Lucano, Bella, Avigliano alla Valle di Vitalba, migliorare il tratto Campanella-Taverna Pugliese della Sp 14 e di velocizzare il tratto Bella-San Fele». Riflettori puntati poi sui giovani del Pd. «Nel Mezzogiorno ci sono tante energie ha detto Casaletto - come tanti ritardi. La classe politica nel sud non è scevra da ogni responsabilità. I talenti sono ingabbianti per una forma di controllo. Ed è ora che il Pd sia promotore di un altro sud». Angela Scelzo

PESCOPAGANO - La “Giornata sull'alimentazione” tenutasi a Pescopagano fa parte di una serie di iniziative di educazione alla salute che l'Asp, l’Azienda sanitaria di Potenza, sta realizzando sul territorio di propria competenza. Si tratta di un programma pensato per fornire informazioni corrette, far acquisire consapevolezza sui rischi di alcuni comportamenti e promuovere azioni in grado di tutelare la salute.. La giornata è stata organizzata dal Consultorio Familiare , dal Centro Vincenziano Suore della Carità e dall'Amministrazione comunale. Per dialogare sui temi dell'alimentazione con bambini e con i loro genitori, si è scelto uno scenario insolito: il Centro Estivo “Mi Fido di Te”, che registra la partecipazione di oltre 60 bambini, seguiti da una decina di giovani animatori. Dice Battistina Pinto, responsabile Consultori familiari Asp per l’ambito territoriale ex Asl 1: «Riteniamo che per sensibilizzare ai temi della salute e per modificare alcuni comportamenti dobbiamo percorrere anche strade inesplorate. Questa volta abbiamo voluto creare un momento di riflessione all'inter-

no di attività ricreative di un Centro Estivo». «L'iniziativa - dicopno i portavoce - ha registrato un buon successo, visto l'interesse con cui bambini, genitori ed educatori hanno seguito gli interventi e sono intervenuti nel dibattito. Ha aperto la conferenza la madre superiora Vincenza suor Iossa del Centro Vincenziano Suore della Carità, che ha sottolineato l'esigenza di assicurare una buona alimentazione ai bambini che “giocano, studiano, sono sempre in movimento e bruciano tantissime energie”». Indicazioni concrete e suggerimenti pratici con un linguaggio alla portata dei bambini sono stati forniti da Ornella Soligno, primario di Pediatria dell’Ospedale di Venosa, che ha parlato degli effetti di una buona alimentazione fin dai primi anni di vita, che, tra l'altro, previene l'osteoporosi in età adulta. Significativa la valutazione a caldo di una delle bambine: «Mi sono divertita! Adesso so come devo mangiare». Prossimo appuntamento venerdì 7 agosto nella villa di Pescopagano per parlare di allattamento e svezzamento. Titolo: “Mamme e carrozzine”.

Sant’Angelo festeggia in onore dell’Ausiliatrice SANT'ANGELO LE FR. - Domenica 26, in contrada Campo di Venere, si svolgeranno solenni festeggiamenti in onore della S. S. Madonna Ausiliatrice. Una sentita ricorrenza. Campo di Venere, una delle 5 frazioni del comune, che si trova a circa mille metri di altitudine, una piccolissima comunità che conta solo 32 unità abitative; un tempo granaio di S. Angelo, rimane attaccata, con affetto, alla sua terra e alle sue attività agricole. Per questa ragione, negli anni, le varie amministrazioni vi hanno costruito una chiesa, affrescata da Padre Tarcisio Manta. Oggi è anche sede, da diversi anni, degli eremi francescani, unici nell'Italia Meridionale. Questa ostinata comunità, che resiste alle tentazioni dell'emigrazione, da alcuni anni, ha sentito il bisogno di festeggiare la Madonna, tanta è la devozione, per iniziativa soprattutto dei padri francescani, Terenzio e Damiano, fondatori degli eremi. Nei festeggiamenti, si sente coinvolto tutto il

La Chiesa Campo di Venere

paese i cui cittadini vi accorrono numerosi per partecipare agli appuntamenti religiosi, ma anche civili, per quanto semplici. Dunque una comunità che si ritrova nella pietà dei riti religiosi. Questi gli appuntamenti: ore 11, santa messa in onore della Madonna, ore 12 inizio processione per le vie della contrada, accompagnata dalla banda, Città di S. Angelo, diretta dal

prof. Carmine Viggiano, ore 19, seconda messa, un'altra opportunità per coloro che non hanno potuto raggiungere la contrada, la mattina. Il programma civile prevede anche la realizzazione di alcuni pezzi marciabili per la vie del paese, la mattina, intorno alle ore 8. La serata sarà allietata da Donato Murano e la sua banda. Antonio Monaco

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TITO - Sarà restituita al culto, questo pomeriggio, la Chiesa Madre della Città di Tito. Chiusa all'indomani del sisma del 1980, da oggi la Chiesa “San Laviero Martire” torna a splendere. Un progetto curato dal Provveditore alle Opere Pubbliche di Potenza e dalla Soprintendenza ai Monumenti, per un importo complessivo di 1.759.400 euro. I lavori sono stati appaltati nel 1998 e consegnati nel mese di marzo scorso. Cerimonia di consacrazione a partire dalle 17.30, alla presenza dell'arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo, dei due parroci cittadini, Nicola Laurenzana e don Giovanni Di Carlo, del primo cittadino Pasquale Scavone e di numerose autorità civili e militati.

Tito. San Laverio Martire distrutta dal terremoto del 1980, sarà restituita ai fedeli

Una chiesa riaperta dopo 29 anni «Con la consacrazione ufficiale e la definitiva dedicazione della Chiesa Madre di Tito a San Laviero, martire del IV secolo d. C. - si legge in una nota della parrocchia quale Patrono principale dell'antica parrocchia cittadina, si riapre e si riconsegna al pubblico culto il Sacro Tempio, distrutto e ricostruito a seguito del terremoto del 23 novembre 1980. L'arcivescovo della diocesi, Superbo, alla presenza di una eccezionale rappresentanza della Comunità locale, procederà oggi al rito religioso previsto e suggerito

La piazza principale di Tito

dai sacri testi liturgic». Il primo cittadino di Tito Pasquale Scavone «esprime la sua più viva soddisfazione per la riapertura al culto della Chiesa Madre San La-

viero Martire, che arricchisce ulteriormente un progetto ampio di riqualificazione del centro storico. Così il patrimonio legato alla cultura religiosa torna ad

essere fruibile. La Chiesa Madre nell'immaginario titese è un punto di riferimento per la comunità e grazie alla sua riapertura farà da subito godere appieno del centro storico non solo alla comunità ma a quanti giungeranno a Tito». Ma qual è la storia della Chiesa Madre San Laviero Martire? «La prima costruzione fu completata il 1 giugno del 1465 - si legge nella nota - ma fu subito rasa al suolo dal terremoto del 31 luglio del 1561. Un disastroso sisma giunse poi l'8 settembre del 1694. Quello

più grave risale però al 1 febbraio del 1826. La Chiesa fu ricostruita nuovamente dalla volontà tenace della devota cittadinanza, fu poi nuovamente distrutta dal terremoto del 16 dicembre 1857 che causò ben 244 vittime in paese. Ricostruita subì danni rilevanti con i terremoti del 1930 e del 1963. Fu rasa al suolo dal sisma dell'80. Lungo e difficile fu il percorso della sua rinascita. Progettata ex novo, si tentò di recuperare i pochi resti antichi, ma è risorta tutta nuova e diversa, più piccola di quella precedente, ma sostanzialmente accogliente e luminosa. Se ne attende soltanto la definitiva sistemazione nella parte seminterrata, destinata alle attività parrocchiali». Angela Scelzo

Il lavoro storiografico sul territorio di Avigliano Possidente: la mostra si concluderà stasera

Il senso di identità Le opere di 8 artisti scoperto con la cultura tra i vicoli cittadini AVIGLIANO - «Dare alla comunità aviglianese il senso della sua identità, per permetterle di riconoscersi nella sua storia». Le parole del professor Giampaolo D’Andrea riassumono gli obiettivi del progetto “Avigliano e il suo territorio: dall’antichità all’età contemporanea”, promosso dal Centro Studi “Politeia”. Un lavoro che vuol dare coerenza e spessore scientifico ad una storia, quella del territorio di Avigliano considerato nella sua interezza, e dunque nella sua complessità geografica e sociale, già oggetto di vari studi, che mai finora hanno avuto l’ambizione di spaziare sull’intero arco di tempo che va dalla fondazione del paese ai nostri giorni, seguendo le classiche periodizzazioni storiografiche. «Già negli anni Ottanta - ha ricordato il presidente di “Politeia” Gerardo Coviello - Vincenzo Verrastro aveva auspicato la nascita di una storia organica di una comunità, ancor oggi priva di riferimenti. Con questo progetto, noi cerchiamo un approfondimento dell’identità aviglianese nel suo complesso, attraverso la collaborazione di circoli ed associazioni di ogni parte del territorio, così da ritrovare un’identità che ha le sue basi in radici storiche unitarie che oggi tendono a smarrirsi». E il tema della comunanza di identità pur nelle oggettive diversità delle aree dell’ampio territorio aviglianeseè statoiltemache hariecheggiato nell’incontro di presentazione del progetto. «E’ uno sforzo notevole - ha sottolineato il sindaco Domenico Tripaldi - che è stato importante intraprendere ricercando la collaborazione di istituzioni, associazioni e comunità, così da farlo essere inclusivo per tutte le realtà del paese ed portare ad un prodotto non calato dall’alto, ma di cui la comunità sia partecipe». Argomento ripreso dal neo presidente della Deputazione di Storia Patria, che ha un ruolo fondamentale nella realizzazione del pro-

Accanto il sindaco Domenico Tripaldi con Gerardo Coviello e Antonio Lerra. Sopra Giampaolo D’Andrea

getto, Antonio Lerra: «La partecipazione della cittadinanza significa risvegliare l’attenzione all’identità come fatto culturale e civile». Ognuno dei volumi di cui l’opera si comporrà sarà curato da un esperti del periodo storico affrontato: Massimo Somma per l’antichità; Francesco Panarelli per il Medioevo; Antonio Lerra per un Era Moderna spinta oltre la sua classica conclusione (restaurazione post-napoleonica con il Congresso di Vienna), fino all’Unità d’Italia; Giampaolo D’Andrea per l’età contemporanea. Rapporto fra contesto urbano e rurale; luoghi e forme dell’esercizio del potere; struttura e istituzioni ecclesiastiche: sono gli argomenti che Lerra ha indicato come base del lavoro dedicato a quelle che lo storico Aurelio Musi chiama “Le vie della modernità”. Le peculiarità di una collettività «i cui elementi sfuggono agli schemi storiografici tradiziona-

li: dalla formazione delle classi dirigenti post-unitarie alle caratteristiche particolari del brigantaggio; dallo stravolgimento operato dalla Grande Guerra al modo particolare in cui Avigliano ha vissutoFascismo eantifascismo, due fenomeni che hanno entrambi lasciato tracce profonde; dal problema di creare una nuova classe dirigente con la nascita della Repubblica fino alle discussioni odierne sulla vocazione urbanistica ed economica delle due parti del territorio», i temi su cui, ha spiegato Giampaolo D’Andrea, si snoderà la ricerca relativa all’Età Contemporanea. «Fare in modo che questo lavoro possa dare non soltanto risposte, ma accendere nuovi interrogativi in grado di stimolare altri studi: se saremo capaci di fare questo –ha concluso D’Andrea- potremo dire che il nostro lavoro avrà avuto successo». Giancarlo Tedeschi

AVIGLIANO - Fino a questa sera, a Possidente, è possibile visitare la mostra d'arte “Segni e forme nei colori della luce”, allestita dall'associazione “Il Carpine” e curata tra gli altri dall'artista Felice Lovisco. Nel borgo rurale di Avigliano sono esposte le opere di otto artisti, tutti talenti non noti al grande pubblico. Espongono sei pittori, un'artista ricamatrice su tela e carta e un fotografo: una collettiva che mostra opere create con tecniche diverse tra loro. Ogni artista espone più di un'opera, per un totale che si aggira intorno a quaranta tavole. Si possono ammirare le opere di Antonietta Acierno Pellettieri, artista recensita da Michele Prisco e Renato Guttuso, Donata Carlucci, pittrice che vive di arte a Potenza. Ci sono i ritratti di Maria Ditaranto, pieni di luce e profondità espressiva, le opere di Giuseppina Ferrara, artista lucana impegnata nello studio e nella ricerca di tecniche antiche e nuove. E ancora i tratti di paesaggi e forme colorati di Donato Larotonda e Evira Salbitani, le fotografie “etnografiche” che documentano vita e tradizioni delle popolazioni del Sud di Domenico Antonio Possidente. Particolarmente apprezzate le opere di Patrizia Romano,

Una delle opere esposte: quella della disegnatrice e ricamatrice Patrizia Romano

disegnatrice e ricamatrice con all'attivomostre ecollaborazioni con musei e concorsi di particolare pregio. Le opere si possono guardare passeggiando tra i vicoli di Possidente, in un suggestivo allestimento tra viottoli di pietra antica e in compagnia degli abitanti da sempre gradevoli ed ospitali. “Vicolinarte”, così si chiama la rassegna, è arrivata alla undicesima edizione. “E' una iniziativa sorta per valorizzare l'arte lucana e in particolare i giovani artisti della nostra terra”, ha commentato durante l'apertura della mostra (venerdì sera) il presidente dell'associazione il Carpine, Peppino Coviello, che non ha man-

cato di sottolineare il valore delle opere giunte alla mostra e la collaborazione del Carpine con artisti importanti come Felice Lovisco. Commenti positivi alla mostra sono giunti, oltre che dallo stesso Lovisco, anche dal giornalista Franco Corrado che ha parlato di una mostra di buon livello, nella quale colgo una crescita esponenziale dei nostri artisti”. “Questa manifestazione – ha commentato il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi – è diventato un appuntamento fisso dell'estate, che supera il carattere delle iniziative autoreferenziali, facendosi apprezzare ben oltre i confini locali”. Gianni Sileo

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Acerenza Lapenna: «E’ l’ennesimo carrozzone»

Unanimità a Pois Consiglio comunale concorde sul progetto ACERENZA - Terza assise comunale per la nuova compagine amministrativa nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. Quattro i punti da esaminare in sede di consiglio e da mettere ai voti nonostante il caldo torrido. Un consiglio comunale a finestre spalancate mentre il sindaco Rossella Quinto iniziava a leggere i 6 punti all'ordine del giorno. Comunicazione avvenuto deposito verbali di deliberazione delle precedenti sedute consiliari, ratifica deliberazione di giunta consiliare n.39 con oggetto la variazione al bilancio di previsione esercizio finanziario 2009. Acquisizione a titolo di accessione invertita di aree in agro ad Acerenza. Quarto punto programmatico della giornata, il più importante, programma operativo Fesr Basilicata 2007-2013 Asse IV inclusione sociale nello specifico il “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell'inclusione sociale”, piano di offerta integrata di servizi i cosiddetti Pois. Materia di discussione

quest'ultima, i famosi Pois appartenenti all'ambito territoriale Alto Basento per cui il progetto prevede 10 milioni di euro per una serie di obiettivi, quali il potenziamento dell'offerta per i servizi pubblici. Le operazioni candidabili al finanziamento puntano all'ampliamento dei servizi sanitari e socio-sanitari dei centri di riabilitazione, al miglioramento dei servizi assistenziali e alla qualificazione di servizi per centri sociali e attività culturali. Al termine della lettura del programma Pois il capogruppo Gaetano Lo Russo interviene pensando di inserire in questo progetto anche la Casa riposo per Anziani di Acerenza, l'associazione disabili “Dopo di Noi” e la proposta alla maggioranza di una “Casa Protetta” in cui assistere i giovani diversamente abili per far sì che possano sviluppare altre capacità facendole diventare una occupazione. Il sindaco Quinto si dice concorde con le idee del capogruppo di minoranza pur guardando al progetto pen-

A sinistra il consigliere Lapenna, sopra la minoranza

La moda delle stelle a Palazzo sato per il centro di eccellenza Don Gnocchi. E' il momento di mettere al voto la proposta, ma prima il consigliere Michele Lapenna, nonché capogruppo di maggioranza, prende la parola. «E' l'ennesimo carrozzone - afferma il consigliere Lapenna quando parla del pro-

CROB, PITTELLA: MARCELLO E NON GIANNI RELATIVAMENTE all’articolo pubblicato ieri a pag. 26 dal titolo «Potenziare l’azione del Crob nella ricerca», il Pittella che lancia un appello a favore della struttura oncologica di Rionero non è l’eurodeputato Gianni bensì il fratello Marcello, consigliere regionale del Pd. Dell’errore ci scusiamo con i lettori e con gli interessati.

Alcuni dei lampioni di Palazzo San Gervasio non funzionanti oramai da anni

PALAZZO SAN GERVASIO - Il signor Luigi D. P., abituato da sempre ad espletare, ben oltre la soglia minima richiesta, quelli che ritiene siano i propri doveri, da oltre un anno si sta battendo con corretto vigore per un suo elementare diritto. Eppure, in questa falsa “democrazia” che, come una figura frattale, si ripropone tal quale ad ogni livello (ovvero ben lustrata sulla carta, ma infestata da grossi “tarli”

getto Pois -Conosciamo bene i progetti faraonici della regione Basilicata, mi sembra una vicenda elettorale». La proposta viene messa ai voti, accettano tutti concordi e poi tutti a casa quando il sindaco afferma: «La seduta è sciolta». Enza Saluzzi

appena sotto la superficie), non è riuscito ancora a venirne a capo. Ecco qual è il problema. Anni or sono, lungo le strade di periferia di Palazzo (ed anche nelle zone rurali asfaltate), grazie ad un fondo comunitario furono installati dei pali fotovoltaici, attraverso i quali ci si proponeva di offrire un indispensabile servizio sperimentando, al contempo, l'efficacia di una importante fonte di energia alternativa.

PALAZZO S.G. -Oggi nella piazza antistante il ristorante Echi Antichi di Palazzo San Gervasio, nell'ambito del Cartellone Estivo Palazzese 2009, si svolgerà la serata di moda “Star Fashion” organizzata dall'Associazione Vivi Palazzo con il Patrocinio del Comune di Palazzo S. G. e con la collaborazione dell'Agenzia Lucania Netrwork di Antonio Petrino. La serata avrà inizio alle 21 e vedrà la partecipazione di ditte locali e non con l'alternarsi di vari ospiti ed artisti. «Anche quest'anno, così come hanno fatto altre Associazioni locali abbiamo contribuito ad allietare ed organizzare vari eventi ed appuntamenti molto variegati tra loro, dell'estate palazzese 2009 - evidenzia Savino A.Italiano, presidente dell' 'Associazione Vivi Palazzo - Un’ottima direzione sulla quale dobbiamo incamminarci ed ampliare per il futuro non solo l'offerta per il divertimento ma, aumentare l'attrattività del nostro comune nei confronti dei visitatori e dei turisti. Attrattività che da quest'anno è accentuata dalla riapertura della famosa Pinacoteca d'Errico e dalle prospettive culturali turistiche nei circuiti promossi dall'Apt di Basilicata». Giuseppe Orlando

Palazzo San Gervasio Un cittadino sull’illuminazione pubblica

Una protesta sotto il sole Celle fotovoltaiche da anni spente: strade al buio Risultato: l'impianto di illuminazione viaria, abbandonato a se stesso, cessò presto di funzionare, degenerando in una lunga serie di futuristici “totem” bui, mai interessati ad interventi di manutenzione, seppur questi ultimi rientrassero a pieno titolo nel progetto relativo al finanziamento. Ebbene, l' ultrasessantenne Luigi, ancora carico d'entusiasmo e di buona volontà lavorativa, al suo rientro dalla Germania, aveva acquistato un piccolo appezzamento di terreno in via Terzo di Capo; lì, da allora, ogni giorno dà di zappa e sudore, fino all'imbrunire. La zona, in periferia, è fra quelle interessate agli impianti a pannelli solari, e così ogni volta il disagio si fa sentire

con tutto il suo peso, amplificando le probabilità che pericoli d'ogni sorta possano prevaricare la tranquilla routine quotidiana. A nulla è valsa una educata ma chiara missiva indirizzata al sindaco, datata 8 gennaio 2008, in cui il sig. D.P., oltretutto fa notare come la richiesta fosse già stata «avanzata verbalmente nel giugno 2007 e ripetuta in più occasioni» senza che nulla mai sia stato fatto. Anzi, in una lettera aperta del 9 luglio 2008 pubblicata da un mensile locale, egli denuncia con amarezza «l'umiliazione subita da parte di alcuni membri della giunta comunale» quando questi, prendendolo a scherno (scherzosamente?), gli chiedono, «in cambio del ripri-

stino del servizio, la potatura degli alberi in corso Manfredi ed in Piazza San Rocco». Per Luigi, «abituato ad una netta separazione fra “diritti” e “doveri” nella rimpianta terra germanica», dove la sua dignità di uomo e lavoratore era tenuta in alta considerazione da superiori e colleghi, questo è davvero troppo. E così, non essendo accaduto nel frattempo nulla di significativo, allo scopo di far emergere il problema in tutto il suo squallore, egli ha deciso di rivolgersi al Quotidiano. Poiché, dice, «io le tasse le pago, ed i miei diritti non possono essere calpestati impunemente in questo modo». Gianrocco Guerriero

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Senise Il ricordo dell’evento che ha distrutto un intero quartiere

Lauria Era armato di taglierino

Rapina in negozio Giovane arrestato dai carabinieri Due abitazioni non sono ancora state recuperate

La frana 23 anni dopo

SENISE - Cade oggi il ventitreesimo anniversario della frana della collina dei “Timponi” a Senise. Un evento catastrofico sotto ogni punto di vista che ha segnato per sempre l'intera comunità. Ma gli anni hanno anche inevitabilmente fatto scemare il ricordo che comunque non è cancellato e che sicuramente non lo sarà mai. Non era ancora l'alba di quella sfortunata mattina,quando l'intero quartiere di S.Pietro, venne svegliato da un rumore assordante: come se ci fossero dei camion a scaricare pietre molto grosse. Stava implodendo una delle colline che sovrastano la parte nord dell'abitato, travolgendo tutto quanto gravitante nel suo raggio di smottamento. La palazzina che guardava dall'alto la zona e più sotto tantissime abitazioni private; alcune vuote ed altre abitate. In pochi attimi l'intero scenario del luogo venne completamente stravolto, ridisegnando al suo posto, un paesaggio lunare per conformazione orografica. Più di ogni altro, il danno irreparabile fù la morte sotto le macerie di ben otto persone: Rocco Gallo e la moglie Rita De Fina, la sorella di Rocco, Elena con il marito Giuseppe Formica e la picco-

Una delle palazzine interessate

la Francesca di appena un mese circa e poi più a valle i fratelli Giuseppe, Maria e Maddalena Durante. Furono rinvenuti vivi i figli di Rocco Gallo, Giovanni e Francesco e la primogenita della famiglia Formica, Lucia. Ed il conto poteva essere ancora più pesante se solo altri inquilini di quel nuovo rione che stava sorgendo, si fossero trovati in casa e se altri, non avessero avuto il

sentore pur se a quell'ora di dormiveglia che qualcosa stava succedendo,e non avessero abbandonato la casa senza alcuna remora. Alcuni segnali di instabilità della zona,c'erano stati. Proprio l'anno precedente, poco più a valle, c'era stata un'altra frana che aveva costretto ad evacuare alcune nuove abitazioni. Ma di interventi pubblici manco a dirlo. D'altronde non sarebbe stato fa-

cile prevedere altri movimenti più a monte, se non con studi appropriati. Dalla tragedia comunque nacque il decreto Senise e poi da questa la legge 120/87 con un fondo di dotazione di circa duecento miliardi di lire per interventi, si leggeva: «Fatta salva la quota spese necessaria per il completamento delle opere nel territorio di Senise». Cosa che purtroppo non avvenne, giacchè i fondi servirono per tantissime altre esigenze di comuni sparsi per lo Stivale. Il consuntivo a distanza di tanti anni, dice che comunque il consolidamento si avvia oramai al completamento, pur se tra tantissime riserve dei cittadini che non credono ancora alla sicurezza assoluta,e che un nuovo quartiere, in contrada Cappuccini è nato al posto di quello crollato. Che le abitazioni pericolanti sono state quasi tutte recuperate ma che ancora mancano all'appello le abitazioni dei fratelli Giovanni e Francesco Gallo. I due sopravvissuti figli dell'imprenditore Rocco. Che forse poco ricorderanno ma che a monito per i posteri, al posto della loro casa che fù, per volontà del compianto ex parroco don Umberto Vainieri, c'è una statua della Madonna. Gianni Costantino

Maratea Cinque giornate per far conoscere i dati sulla balneabilità

Qualità delle acque lucane Il bollettino è in distribuzione MARATEA - Propaganderanno e faranno conoscere i dati sulla balneabilità delle acque lucane. Oggi a Maratea Acquafredda presso il Lido Il Gabbiano, alle ore 11:00 inizierà la distribuzione ai turisti del materiale informativo con l’ultimo bollettino sulla qualità delle acque di balneazione. L’iniziativa rientra tra le attività di comunicazione del progetto “Basilicata, mare di Origine Controllata” promosso dall’assessorato all’Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata e

dall’Arpab, per diffondere i dati quindicinali delle attività di ricerca e di analisi dei parametri di natura microbiologica e chimico-fisica caratterizzanti la qualità delle acque, in 19 punti della costa tirrenica e in 41 punti della costa jonica. Quest’anno i bollettini oltre a spazi pubblicitari su quotidiani, periodici, tv, radio, manifesti ed internet, verranno diffusi anche grazie a materiale informativo distribuito da ragazzi e ragazze “sandwitch” ovvero con addosso, avanti e dietro, pannelli pubblicitari che avvisano «sto conse-

gnando il Bollettino sulla Qualità delle Acque di Balneazione». Maratea è la prima delle 5 domeniche previste per tale attività informativa. Seguiranno: Domenica 02 agosto 2009- Metaponto Lido Nettuno. Domenica 09 agosto 2009- Marina di Pisticci (San Teodoro). Riva dei ginepri, località Le dune. Domenica 16 agosto 2009- Poliporo (Lido Sirena). Domenica 23 agosto 2009- Nova Siri Marina (Camping Castroboleto).

LAURIA – I carabinieri arrestano un giovane lauriota per una rapina ad un esercizio commerciale nel rione superiore. I militari dell’Arma della stazione di Lauria, diretta dal comandante Emilio Russo, coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lagonegro, nella tarda serata di venerdì hanno individuato e arrestato il presunto responsabile della rapina messa a segno ai danni de “La boutique dei sogni” ubicata in via San Paolo nel rione superiore di Lauria. In manette è finito P.R. un 42enne del luogo, i militari sono riusciti a risalire alla sua identità grazie alla collaborazione di qualche testimone in quanto l’attività commerciale si trova in pieno centro abitato. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, l’uomo con volto coperto da un sacchetto di plastica per la spesa ed armato di un taglierino da sembrare un coltello ha fatto irruzione nel locale dove, fortunatamente, si trovava soltanto la titolare, essendo l’ora di chiusura. Il malvivente, dopo una zuffa con la proprietaria e dopo averla minacciata con l’arma, è riuscito maldestramente a sottrarre tutto l’incasso, costituito da qualche migliaia di euro. Subito dopo è fuggito a piedi. La titolare dell’esercizio, dopo qualche attimo di smarrimento

ha fatto scattare l’allarme ai carabinieri della locale Stazione che insieme ai colleghi della compagnia di Lagonegro hanno avviato le ricerche. Da soli è più facile dare meno nell’occhio e confondersi, una volta messo a segno il colpo, tra la gente in mezzo alla strada. Una volta poi raggiunta la propria vettura il gioco è fatto. A seguito degli accertamenti espletati nell’immediatezza dell’evento delittuoso, i militari dell’Arma attraverso un’intenta attività info-investigativa disposta dalla locale Stazione, sono riusciti a rintracciare il giovane al cui carico sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine alla rapina commessa nell’esercizio commerciale del rione superiore. Dopo le formalità di rito, P.R. già noto alle forze dell’ordine, su disposizione del magistrato della procura della repubblica di Lagonegro è stato trasferito presso la casa circondariale di Sala Consilina a disposizione dell’autorità penale. L’intervento della pattuglia dell’Arma di Lauria e Lagonegro ha permesso di assicurare il malvivente alla giustizia e recuperare la refurtiva appena sottratta con destrezza alla titolare della boutique. Sulla vicenda stanno svolgendo ulteriori accurate indagini i carabinieri di Lauria. Emilia Manco

Sindaco di Latronico aderisce all’iniziativa del Partito radicale LATRONICO - «Io sottoscritto Sindaco del Comune di Latronico, aderisco alla sottoscrizione dell'appello “contro lo sterminio per fame e per guerra” perché oggi assistiamo a milioni di agonizzanti per fame e sottosviluppo ed a milioni di vittime del disordine politico ed economico internazionale , oggi imperante; perché un olocausto senza precedente è oggi in corso e dilata sempre di più, ogni attimo che passa , il perimetro della morte. Occorre lottare perché il possibile sia realizzato e non consumato forse per sempre». Firmato il sindaco: Egidio Nicola Ponzo. Egidio Nicola Ponzo, Sindaco del piccolo centro del lagonegrese, ha aderito all'appello “contro lo sterminio per fame e per guerre” promosso da Marco Pannella, facendo proprie le parole del leader radicale. L'appello disponibile sul sito www.radicali.it è stato sottoscritto da numerosi premi nobel. Nel testo elaborato dal deputato Marco Pannella è dato leggere: «Se gli inermi non

si rassegneranno ad essere inerti, se dichiareranno sempre più numerosi di non obbedire ad altra legge che a quella, fondamentale, dei diritti degli uomini e delle genti, che è in primo luogo Diritto, e diritto alla vita; se gli inermi andranno organizzandosi usando le loro poche ma durature armi - quelle della democrazia politica e le grandi azioni nonviolente “gandhiane” prefiggendosi e imponendo scelte ed obiettivi di volta in volta limitati ed adeguati; se questo accadesse, sarebbe certo, così come oggi è certamente possibile, che il nostro tempo non sia quello della catastrofe». Da sempre la storia Radicale è storia di lotta per l'affermazione, ovunque nel mondo, dei fondamentali diritti umani. Per la vita del diritto e il diritto alla vita, recita un vecchio slogan radicale. Oggi più che mai occorre che la politica non si rassegni alla tristezza di una realpolitik che ha prodotto tragedie, ma operi affinché nel mondo si affermi il rispetto dei diritti umani.

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Domenica 26 luglio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«La città è ferma, le scelte andranno prese nella sede naturale: il consiglio. L’Udc? Accordo vicino»

Ferrara: «Buccico, ciclo finito» Il segretario provinciale del Pd analizza le evoluzioni della crisi al Comune «SE questa maggioranza ha finito la sua corsa, se il ciclo della giunta Buccico è finito, il Pd ne prende atto ed è pronto a presentare il suo progetto per il Comune e per il futuro». A commentare la crisi al Comune di Matera e le scelte che il sindaco sarà chiamato a fare nelle prossime settimane è il segretario provinciale del Pd, Anna Ferrara che al “Quotidiano” chiarisce le intenzioni del Partito sulla questione Comune, rintuzza gli attacchi che sono arrivati negli anni passati e sottolinea la ferma volontà di presentare un progetto alternativo ed andare a votare al più presto, espressione non esplicitata ma insita nelle parole della stessa Ferrara, anche alla luce di un accordo più forte con uno spicchio essenziale della maggioranza che sostiene Buccico e che si chiama Udc. Allora segretario qual’è la situazione del Comune di Matera, il Pd che fa? «Io credo si debba partire da un presupposto importante, cioè che la città prenda consapevolezza di essere ferma. Poi se c’è una maggioranza in Consiglio ed allora aspettiamo che decida, quando questa maggioranza non c’è più il Pd farà sentire la sua voce, forte ed unita». Cosa state aspettando? «Aspettiamo di capire visto che c’è una crisi cosa vuol fare il sindaco di fronte a questa situazione». Presenterete una mozione di sfiducia? «Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario ma se questa maggioranza ha finito la sua corsa, i cittadini ne prenderanno anno, sarà fi-

Furto di serpenti esotici Denunciati tre pugliesi

Il segretario del Pd, Anna Ferrara e il sindaco Nicola Buccico

nito un ciclo di questa città e si andrà nuovamente a votare. Mi sembra che nell’ultimo periodo anche le parole di Di Maggio che è stato uno dei promotori di questo progetto del centrodestra chiariscano le difficoltà della città. Noi siamo pronti a prendere le conseguenze e fare la nostra scelta, non accettiamo però lezioni di politica da nessuno. Il Pd ha sempre avuto una posizione chiara e ribadiamo anche oggi che la città non può assolutamente permettersi di rimanere ferma».

Voi dunque farete la vostra parte? «Certamente, ma in una logica politica normale cioè senza fare mercato o campagna acquisti ma attendendo le dinamiche politiche che si creano all’interno dell’assemblea consiliare, avendo già spiegato chiaramente con diversi interventi la nostra posizione e le nostre critiche a quest’Amministrazione ma senza prendere lezioni da nessuno sui comportamenti che dobbiamo avere». L’Udc che dà l’appoggio esterno che cosa vuol dire?

«E’ un segnale ulteriore di difficoltà e disagio che viene comunicato in questa maniera e che noi siamo pronti a cogliere. Del resto esiste già un tavolo politico-programmatico a livello regionale che è molto avanti e punta ad un’alleanza in vista delle prossime regionali, è chiaro che quest’alleanza coinvolgerebbe anche i principali enti locali sul territorio e quindi si aprirebbe anche alle due province ed ai Comuni più grandi. Matera compresa». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

TRE persone sono state denunciate per furto di serpenti esotici. E’ l’esito di un intervento che c’è stato nella mattinata di ieri a Matera nell’ambito di una mirata e congiunta attività di indagine e ricerca, avviata a seguito di un furto. L’intervento è stato portato avanti dai carabinieri della locale Compagnia e il personale del Comando Provinciale del Corpo Forestale che hanno denunciato le 3 persone coinvolte, in quanto responsabili del furto di ben 24 serpenti esotici. I tre, tutti originari del contiguo comune di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, nella notte fra

giovedì e venerdì scorso, dopo essere entrati in un locale adibito a rettilario, di proprietà di un 24 enne di Matera, erano riusciti ad impossessarsi di 24 rettili, di varie specie, anche protette, legalmente detenuti, sottraendoli dalle teche in cui erano riposti. L’originale furto, ovviamente non consueto e che dimostra una particolare abilità o comunque confidenza con gli animali è stato però bloccato dall’intervento delle forze dell’ordine che hanno immediatamente provveduto a denunciare le tre persone, tutte pugliesi, coinvolte nel furto stesso. matera@luedi.it

SERRA VENERDI’

LO SPOT

Cinnella: «Due fermate in più con il mercato»

Il regista intervistato dal Tg5: «Sono stato colpito dai Sassi e dalle chiese bizantine»

DUE fermate di autobus in più per favorire l'utilizzo l'uso dei mezzi pubblici in occasione del mercato rionale del mercoledì al rione Serra Venerdì. «Dopo le tante lamentele ricevute-afferma il consigliere comunale, Cosimo Damiano Cinnella eletto nella lista civica, Matera Viva-dalle persone anziane, e non solo. Grazie al dirigente dell'ufficio trasporti Gravina e dell'amministrazione comunale di Matera, già dal prossimo mercato diventeranno operative le due fermate situate in Viale Nazioni Unite all'altezza dell'abitazione del Parroco della chiesa Santissima Immacolata e in via Santa Caterina da Siena all'altezza dell'emporio. Già oggi 15 luglio, solo dalle 8 alle 14 come tutti gli altri mercoledì di mercato, il servizio entrerà in funzione ed ho avuto assicurazione da parte della Casam che sarannno messi gli indicatori delle due fermate specificando sugli stessi che sono attive solo durante il giorno di mercato. Il servizio riguarda tutti gli autobus di linea che transiteranno durante l'orario del mercato rionale del mercoledì. Sono soddisfatto della collaborazione avuta dagli organi preposti per dotare il servizio pubblico di due fermate in più in quello che è diventato un mercatino di grande spessore ora fruibile anche a chi vorrà raggiungere Serra Venerdì con gli autobus di linea cittadini e speroconclude Cinnella- che al più presto si possa risolvere anche il problema della carenza di bagni pubblici».

Salvatores: «Matera, un posto unico» ARRIVA inaspettato, e gratis, il megaspot televisivo di questa estate per Matera. Succede venerdì sera, alle ore 20.30, nel corso di un servizio del Tg5, in cui viene chiesto ad alcuni vip italiani qual è secondo loro il posto migliore dove trascorrere le vacanze. Fra Capri, altre località di mare ed i soliti luoghi scontati proposti dagli attori nostrani, il regista Gabriele Salvatores, invece, non sembra essere sfiorato da alcun dubbio. «Una città ha detto, mentre sullo schermo scorrevano le immagini dei Sassi - che mi ha veramente colpito, come Benares e New York, è Matera. Ci sono 125 chiese bizantine scavate nella roccia. Pensa solo questo”. I tempi, il montaggio ed il ritmo sembrano davvero quelli di uno spot pubblicitario, invece si percepisce che Salvatores parla con il cuore. Alla città dei Sassi, quindi, ancora una volta viene riconosciuta, da parte di un grande artista, la sua unicità architettonica, che la proietta oltre la storia dell'uomo e ne fa un luogo universale dell'anima. Il regista di “Mediterraneo”, con il quale nel 1991 vinse il Premio Oscar come miglior film straniero, ha conosciuto a fondo la Basilicata nel 2003, quando a Fog-

Il regista Gabriele Salvatores entusiasta dello spettacolo dei Sassi di Matera

giano, frazione di Melfi, vi ha girato “Io non ho paura”, tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. Salvatores dichiarò di avere scelto di girare il film in Basilicata perché era stato colpito dal suo paesaggio straordinario. Durante il periodo delle riprese visitò i Sassi, affermando che non li avrebbe mai dimenticati e che,

inoltre, non gli sarebbe dispiaciuto ambientarvi una sua pellicola. Il “germe” alchemico degli antichi rioni in tufo, insomma, è entrato anche nella sua anima, come dimostrano le parole dell'altra sera. Non resta che attenderne lo sviluppo. Biagio Tarasco matera@luedi.it

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Matera


Domenica 26 luglio 2009

Jannis

Rocco e Anna Maria

Premio a 128 diplomati LA PROVINCIA di Matera, di intesa con l'Ufficio Scolastico Provinciale, promuove, per la prima volta a livello provinciale, la premiazione di 128 studenti eccellenti che durante l'Esame di Stato hanno conseguito votazione tra 100 e 100 con lode. Appuntamento fissato per domani alle ore 10.30, presso la Sala consiliare del Palazzo di via Ridola. Interverranno, nell'ordine: il delegato del presidente della Consulta provinciale studentesca Manuele Aloia, il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Mario Trifiletti, il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera, il presidente della Giunta provinciale Franco Stella e la senatrice Maria Antezza.

Tanti auguri di buon compleanno al giramondo di rione Malve.

Rocco ed Anna Maria Lasaponara per i loro 25 anni di matrimonio

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

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•il cenacolo

Azione Verde in partenza L’Associazione “Opera don Bonifacio Azione Verde” comunica che domani alle ore 19,30 presso la sede associativa in Via Piemonte, 3 a Matera è prevista la partenza per l'ottavo “Viaggio della Speranza”in Orlu - Nigeria. I volontari che raggiungeranno il territorio di intervento per la missione saranno quarantaunità che comprendono tra l’altro medici, infermieri, tecnici ed altre professionalità.

Battiti Live stasera in piazza Ancora poche ore di attesa e sarà Radionorba Battiti Live. L’evento musicale itinerante più importante d’Italia domani, domenica 26 luglio, sarà di scena a Matera. E’ il seconda anno consecutivo che la città dei Sassi viene scelta come tappa lucana dell’evento che porta in giro nelle più belle piazze del sud Italia la musica dell’estate e gli artisti più ascoltati nelle radio. Quest’anno la manifestazione si svolgerà nel cuore di Matera, in piazza Vittorio Veneto, location di grande fascino.

0835/256309 •Le Botteghe

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

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ore 18 - 20 - 22 •CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Harry Potter e il principe mezzosangue 19 -21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura estiva •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva CINEMA MOJTO Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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32 Matera agenda


Si punta a diventare locomotiva di sviluppo della regione catalizzando i consensi

Insieme per “Matera 2019” Le associazioni fanno rete per arrivare alla capitale europea della cultura FARE RETE tra le associazioni per condividere il percorso verso la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura per il 2019. E' quanto emerso venerdì pomeriggio a Palazzo Lanfranchi durante l'incontro tra i rappresentanti dell'associazione “Matera2019” e il mondo dell'associazionismo locale invitato a questo momento di confronto per capire e discutere le modalità della candidatura di Matera a Capitale europea della cultura. Obiettivo dell'incontro è stato quello di conoscere e censire le varie realtà associazionistiche di Matera, ma anche del resto della Basilicata, interessate a partecipare a questo progetto con l'Associazione “Matera2019” che assume il ruolo di guida. A partire da settembre sarà avviata la programmazione delle iniziative di base per lo sviluppo del progetto, la condivisione di obiettivi e contenuti, la metodologia da adottare per favorire la massima partecipazione all'iniziativa che mira, in prospettiva, a dare impulso culturale ed economico al territorio. Matera può far tesoro del suo recente passato di “città che si trasforma”, e attraverso

Il testimonial ideale del progetto può essere Cadmo I promotori di Matera città della cultura 2019 che nell’appuntamento di Palazzo Lanfranchi incontrano le associazioni

l'occasione del 2019 può trainare al cambiamento tutto il territorio che la circonda, diventare la locomotiva per lo sviluppo di tutta la Basilicata, sponda per il territorio murgiano e per un più vasto sud. Avendo sperimentato la fatica di ricostruire una economia di comunità dopo essere “emersa” dai Sassi, Matera ha forse maturato più di altre città anche la consapevolezza che “il Sud deve pensare se stesso e non deve essere pensato da altri”.

Per questo motivo l'associazione “Matera2019” vuole operare sul territorio attraverso un volontariato attento, concreto, innovativo, pronto a mettere in rete e condividere idee, esperienze, professionalità diverse come è stato illustrato ai tanti rappresentanti delle associazioni locali. Ad oggi Matera 2019 conta oltre 40 aderenti attivi in rappresentanza di organizzazioni culturali e di volontariato operanti nella città di Matera, che hanno condiviso la volon-

tà di essere partner di un cambiamento. A questi aderenti si affiancano già diverse realtà associative e culturali che hanno offerto la propria adesione e il supporto, quali il CSV - Centro di sviluppo del volontariato, l'Associazione Liberalia onlus, la Fidas - federazione donatori sangue, l'Associazione Tìaso, l'associazione La chiave di volta ed altre in fase di contatto. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

Cadmo, considerato il fondatore dell’antica Tebe, potrebbe essere il testimonial del progetto “Matera 2019», che intende candidare la «Città dei Sassi» a capitale europea della cultura. La proposta è sostenuta dal presidente della Fondazione Zetema, Raffaele De Ruggieri, presidente del comitato scientifico di «Matera 2019», che ha individuato parallelismi e similitudini tra storia e simboli di Matera e uno dei protagonisti più interessanti della mitologia greca: «Cadmo – ha spiegato De Ruggieri – figlio di Agenore re di Tiro e di Telefassa e fratello di Europa ebbe l’incarico dal padre di trovare la sorella, che era stata rapita da Zeus. La ricerca fu infruttuosa e Cadmo si recò dall’oracolo di Delfi per avere consiglio. Questi gli suggerì di interrompere la ricerca, perchè sarebbe stato il fondatore di una nuova città la cui ubicazione sarebbe stata indicata da una mucca bianca. L’animale si fermò in Beozia e qui venne costruita Tebe. Fu un segno di tenacia, che troviamo nel simbolo di Matera. Un bue bianco, con la dicitura in latino 'Bos Lassus firmius figit pedem', che caratterizza la costanza, fino alla caparbietà del popolo materano di essere attaccato a una terra crocevia di civiltà e culture mediterranee. Cadmo –ha concluso –potrebbe essere il testimonial ideale per concretizzare un obiettivo, che va legato alla storia di questo territorio».

Matteo Visceglie del Centro di Recupero fa il punto degli interventi estivi Stella: «Servono 120.000 euro, non ci sono»

Giordano dell’Ugl «Niente bus per la Sata Otto falchi grillai e due gheppi sono stati riabilitati al volo nel mese di agosto»

In aumento i rapaci curati Aumenta il numero degli animali in difficoltà che vengono affidati alle cure del CRR Centro Recupero Rapaci della Provincia di Matera, realizzato nell’ambito del Progetto LIFE Natura “Rapaci Lucani”. Ieri sono stati liberati altri otto falchi grillai e due gheppi riabilitati al volo. «Negli ultimi 4 mesi al nostro Centro abbiamo ricoverato già oltre 100 rapaci raccolti a Matera e in altri comuni della provincia. In buona parte dei casi si tratta di falchi grillai, vittime di cadute accidentali dai nidi, di involi prematuri o di incidenti di volo di soggetti adulti e giovani» spiega Matteo Visceglia delCentro di recupero Rapaci. «Salvati da morte certa grazie all’intervento di cittadini sensibili vengono quindi affidati agli esperti del CRR che stabiliscono caso per caso le modalità di cura e allevamento. Alle volte i più piccoli vengono fatti adottare da coppie che hanno solo 1 o due pulcini nel nido, a volte invece vengono affidati a soggetti irrecuperabili che sono ospitati nel Centro e svolgono una importante funzione biologica contribuendo all’allevamento dei pulcini quasi come succede in natura. Ma nella maggior parte dei casi a prendersi direttamente cura della stragrande maggioranza di loro fino alla completa indipendenza sono i responsabili della struttura che assicurano ogni giorno cure, alimentazione e assistenza necessarie per garantire un giusto sviluppo a questi falchi “amici” della città. Alla fine del periodo di crescita e dopo un adeguato periodo di di allenamento al volo all’interno di una lunga voliera vengono finalmente liberati e riaffidati alla natura affinché ne facciano parte contribuendo al mantenimento della biodiversità del territorio. Tuttigli esemplariprimadi

essere liberati vengono inanellati per motivi scientifici contribuendo allo studio del comportamento migratorio e di altri aspetti della biologia della specie. La cura e gli interventi medico-chirurgici per tutti i rapaci più sfortunati e con ferite di varia natura sono stati garantiti dal veterinario dott. Vito Tralli con ottimi risultati. Si sottolinea il ruolo educativo e di informazione al pubblico cheogni giornoil Centro Recupero svolge nel contatto con cittadini e forze di polizia rivelandosi fondamentale per la crescita della sensibilità verso il rispetto e la tutela della natura del nostro territorio. Si registra un dato positivo in questo senso visto che buona parte dei cittadini e degli organismi istituzionali collabora positivamente».

GIUSEPPE Giordano della UGL Metalmeccanici di Basilicata informa tutti i lavoratori pendolari della Provincia di Matera che si recanopresso la zona industriale S.Nicola di Melfi (alla Fiat SATAe nell’indotto) che dal 31 luglio 2009 al 31 agosto 2009 non potranno raggiungere il loro posto di lavoro perché «l’Ente Provincia di Matera non ha al momento i soldi per pagare i pullman in quel periodo». Il 13 luglio con una lettera ai Presidenti della Provincia di Potenza Lacorazza e della Provincia di Matera Stella l’Ugl comunicava che «Sapendo chepersistono notevolidisagi per il trasporto pubblico in Basilicata e considerato che la Fiat Sata sospenderà l’attività lavorativa dal 9 al 30 agosto e che per tale periodo di sospensione la fabbrica non chiude,

bensì saranno presenti normalmente a lavoroi manutentori». Giordano propone per affrontare nel miglior modo possibile le enormi difficoltà che, leautolinee interessateal servizio dispongano per quel periodo di «pulmini di capienza personale più piccoli accorpando qualche linea concessa ad autolinee ma di non sospendere del tutto le corse» A tale richiesta in data 20 luglio 2009 il Presidente della Provincia di Matera dott. Franco STELLA risponde «il mese di agosto risulta fuori programma di esercizio delle autolinee del Materano come previsto fin dal 2001: se si ipotizza di mantenere in servizio le linee per Melfi a conti fatti per il mese di agosto ci vorrebbero circa centoventimila euro che l’Ente al momento non può farsi carico».

I falchi grillai tornano a volare

Calculli: «Un distretto meno formale che alzi barricate contro chi profitta della crisi»

«Dopo Nicoletti: primi effetti negativi» «Era indubbio che il fallimento della PIMI, ex Nicoletti, avrebbe avuto ripercussioni negative sul nostro territorio: i primi eventi negativi non si sono fatti attendere facendo da apripista a una serie di ulteriori effetti che vedremo sicuramente prendere corpo dopo il periodo feriale. Sul corpo inerme si accingono a lanciarsi fiere e animali della notte, divoratori di carogne che già pressano ( e come pressano) per nutrirsi di qualcosa: a qualcuno la gestione degli aspetti legali, a qualcun altro la gestione dei lavoratori e così via. E c'è da giurare che i nomi saranno sempre gli stessi, in perfetta sintonia con un cambiamento che nessuno vuole in nome di “una casta” continuità» segnala Angelo Calculli in una nota. «Ma ciò che

più preoccupa è il destino di piccole e medie aziende del nostro territorio, che avevano riposto speranze ed aspettative di un minimo rimborso che poteva rinvenire dalla omologazione del concordato preventivo,an che oggi sono costrette dismettere, a soccombere, a licenziare, e, cosa ancora più grave, a piegare la testa in favore di una committenza extra regionale che basa sulla scomparsa dei propri concorrenti la sua contro tendente esplosione commerciale. In poche parole un invito ad essere un Distretto meno formale e più sostanziale, capace di alzare alte barricate contro chiunque tentasse, profittando della crisi, di infliggere ulteriori colpi mortali al settore che ci ha garantito stabilità economica per oltre un quin-

dicennio. Sembra che proprio non siamo capaci di fare sistema insieme, pare che l'individualismo sia un gene del nostro DNA, così marcato da poter diventare un caso di studio scientifico. Così ci ostiniamo a fare incontri, riunioni, nell'ambito delle quali pianifichiamo strategie più o meno condivise, quasi mai immediatamente percorribili e fruttuose di tangibili risultati continuando ad appellarci solo formalmente alla coesione, alla unità. Invero, accade puntualmente che terminati gli incontri, in tutte le sedi anche istituzionali, si avvii una fantastica corsa alla denigrazione dei propri colleghi e al pettegolezzo di paesello, per finire addirittura col disconoscere quanto pianificato e detto poco prima se-

Angelo Calculli

duti intorno al tavolo. Bisogna correre ai ripari con urgenza ed immediatezza e in questo non si può prescindere dal fare realmente sistema, dall'essere uniti nella condivisione dei problemi e delle soluzioni».

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Matera 33

Domenica 26 luglio 2009


34 Nella vicenda sarebbe coinvolto il figlio della donna, attualmente irrintracciabile

Fucili nell’armadio, scatta il blitz Ferrandina, 8 doppiette e 2000 munizioni in casa di una vedova 71enne FERRANDINA - Cuore di mamma. Come non aiutare un figlio, disoccupato di 42 anni, che ha deciso di mettersi in proprio ed avviare un’attività? E così una vedova 71enne di Ferrandina ha deciso di sostenere l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, mettendo a disposizione la sua abitazione, in via Venita alle spalle della chiesa Madre, per custodire otto fucili, probabile provento di furti nella zona avvenuti negli ultimi mesi. L’andirivieni inconsueto nell’abitazione ha insospettito i carabinieri della Compagnia di Pisticci, al comando del capitano Pietro Mennone che, con il personale della stazione di Ferrandina coordinato dal maresciallo Vincenzo Zaltini, ha deciso di procedere ad una attenta perquisizione. Da venerdì pomeriggio fino a tarda notte, i 40 uomini impegnati nell’operazione, hanno controllato la zona effettuando 10 perquisizioni e concentrando l’attenzione sulla casa della 71enne, fino alla scoperta, dietro ad un

I FURTI Da marzo ad oggi Dalle aziende agricole agli appartamenti, l’attenzione dei ladri in questi mesi si era concetrata nell’area compresa fra Metaponto, Bernalda e Montescaglioso. Ecco il dettaglio dei furti di armi, tutte regolarmente denunciate dai legittimi proprietari: 5 marzo - Montescaglioso: fucile cal. 12 rubato in un appartamento; 29 aprile - Bernalda: due fucili da caccia e 1 fucile cal. 30; 29 aprile - Metaponto: fucile cal. 12, pistola 7,65 rubati in un appartamento; 8 giugno - Metaponto: 1 fucile rubato in un’azienda agricola; 4 luglio - Metaponto : due fucili rubati nell’azienda S. Agata Le armi e le munizioni

armadio, ben custoditi e protetti in una nicchia, di otto fucili con 2000 munizioni tra cui proiettili per fucili e pistole calibro 6,35 e 7,62 parabellum, insieme ad alcuni calci di fucile, utili a modificare le armi, rendendole più

potenti e adatte ad effettuare rapine o omicidi. La vedova 71enne è stata arrestata e posta ai domiciliari con l’accusa di detenzione clandestina di arma da fuoco, detenzione di arma da sparo e detenzione di muni-

zioni. Del figlio, la cui competenza in materia d’armi gli è valsa anche una condanna, invece, ancora nessuna traccia. L’operazione, coordinata dalla Direzione antimafia di Potenza e dal Procuratore capo di Matera,

Giuseppe Chieco, prosegue con la ricerca degli altri soggetti coinvolti. La particolarità delle armi scoperte (che vanno dalla carabina di precisione al fucile pronto per essere modificato a canne mozze) e le matri-

cole abrase, inducono a pensare a quell’appartamento come ad un vero e proprio punto di riferimento della zona al quale attingere in caso di necessità per rapine o, peggio ancora, attentati. Non si esclude che la quantità di munizioni, adatte anche ad altro genere d’armi, possa condurre ad ulteriori scoperte. Un vero e proprio supermarket, insomma, che madre e figlio forse immaginavano di gestire intessendo rapporti con le regioni limitrofe e avviando un’attività dai sicuri risvolti economici. Sul mercato nero, infatti, ogni esemplare, se ben modificato, può giungere ad un valore di oltre 10 mila euro. Dal materiale ritrovato, tra cui i calci di alcuni fucili, sembra infatti che ad operare sulle armi per eventuali modifiche sia qualcuno dotato della competenza e manualità necessarie per trasformare un semplice fucile da caccia in arma adatta a penetrare superfici molto più difficili del dorso di un cinghiale. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Il comitato dei cittadini chiede maggiori garanzie di vivibilità

Benvenuti nel degrado Rifiuti, furti e mancanza di controlli a Pisticci scalo

Rifiuti abbandonati in quelle che una volta erano aree verdi

PISTICCI - Non sono meravigliati i residenti di Pisticci scalo dopo l'ultimo atto di furto verificatosi alcuni giorni fa. Questa volta sono state prese di mira delle automobili nei parcheggi condominiali, mezzi di lavoro, il supermercato Despar e la sede dell'associazione culturale “L'Alba”.

I cittadini denunciano la frequenza, la mancanza di controlli e la messa in opera dei furti, da parte di ragazzini, che dipinge una “società malata”. Negli ultimi 5-6 mesi inoltre, sostano comunità nomadi nelle cosiddette “isole” lasciate dall'Eni e utilizzate dagli ex dipendenti come orti e giardini.

«Il problema che segnaliamo non è il diverso, l'altro, così sfatiamo subito l'idea di razzismo afferma Giovanni Coretti, Presidente del Comitato - quanto il fatto che le comunità che si susseguono rompano i collettori dell'acqua per attingervi e si servono dei canali per metterci i rifiuti che producono. Il comune di Pisticci dovrebbe avere delle aree attrezzate, accoglierli in qualche modo, per integrarli, il Comitato si è impegnato più volte su questo tema ma ora c'è bisogno che il Comune smetta di fare chiacchiere solo durante le elezioni e compia azioni concrete, visto che oltre a queste nuove problematiche è più di dieci anni che si fanno presenti le preoccupazioni sulla salute pubblica, su cui bisognerebbe intervenire urgentemente».

«Nei pressi del quartiere - continua Coretti - lavorano l'impianto di Tecnoparco, che smaltisce rifiuti speciali e pericolosi da ogni dove, regalandoci un via vai di tir giorno e notte e un'aria maleodorante. Inoltre le aziende operative lasciano in zona scarti industriali d'ogni tipo e a ciò s'aggiunge la nuova centrale, che quando entrerà in funzione, esporrà i residenti a un'ulteriore fonte di inquinamento - prosegue Coretti nel suo sfogo. Intanto alcuni finanziamenti sono arrivati. È nato un campo di calcetto per i residenti. Accanto fa bella mostra di se’ , una struttura con un bel tetto in amianto, a ricordare le idiosincrasie istituzionali. Andrea Spartaco provinciamt@luedi.it

Un bidone, immagine del degrado

Ferrandina Salta una conduttura nel piazzale della stazione, disagi a Pomarico e Miglionico

Si apre una crepa, due paesi a secco FERRANDINA SCALO - Il mare nella stazione. Ilpiazzale dellastazione diFerrandina -Pomarico - Miglionico ieri mattina si è allagato per la rottura della conduttura principale che alimenta i paesi di Pomarico e Miglionico. Un lago o un mare, una distesa d'acqua impressionante entrato nella piccola stazione ferrandinese. L'allarme è stato dato dal proprietario del bar della stazione, Giovanni Aliuzzi, che ha trovato la sorpresa oltre a una vistosa crepa che ha interessato il cavalcavia situato a una ventina di metri dallo stesso importante scalo ferroviario. Il danneggiamento accertato presto dai tecnici di Acquedotto Lucano - intervenuti insieme a quelli delle Ferrovie - è stato riscontrato a circadiciotto metri di profondità,dunque i lavori hanno bisogno di almeno una settimana; ma già entro qualche giorno con un'operazione d'emergenza si dovrebbe riuscire a provvedere almeno per riportare acqua corrente ai due paesi della collina materana. Verrà realizzato, infatti, un bypass al raccordo, permetten-

do al tempo stesso ai tecnici di lavorare. Il problema più preoccupante rimane la crepa apparsa sul cavalcavia delle vicinanze della stazione. Mentre la conduttura già in passato era stata presa di mira da una questione simile. Tanto che quella volta si videro nei paesi andare e venire autobotti d'antica memoria per dare sollievo alla cittadinanza. A questo punto s'attendono sviluppi grazie ai lavori che sono partiti. Nel frattempo è il sole che sta provvedendo a eliminare l'acqua, prosciugandola. Invece per la spaccatura non potranno certamente essere gli elementi naturali a fare il loro corso e dare una mano. Proprio la lesione è il fattore più preoccupante, perché può mettere in pericolo la sicurezza delle persone in transito. Nel tardo pomeriggio sul posto c'erano ancora il sindaco di Pomarico, Casolaro e il consigliere Pizzollache, insiemeai vigiliurbani stavano verificando lo stato dell'arte. Nunzio Festa

Due immagini eloquenti dei danni provocati dalla crepa

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Grassano Il segretario dei Popolari Uniti saluta positivamente l’assessore nella giunta Stella

«Bonelli, valore aggiunto per l’esecutivo» GRASSANO - Un traguardo importante raggiunto dai PopolariUniti, grazieall'unità e la coerenza di un partito ben radicato sul territorio, che premia quel lavoro svolto con tenacia e tanta caparbietà, a partire dal Presidente Carmine Nigro, che ha saputo coinvolgere, ogni singolo elettore, che attraverso il coordinamento provinciale e tutte le segreterie sparse sul territorio del materano, portano al raggiungimento di un risultatotangibile, chevede i Popolari Uniti, come secondo partito nella coalizione di centro sinistra. Un forte ringraziamento, giunge dal Segretario dei Popolari Uniti di Grassano, Mario Dileo e dal direttivo tutto, al Presidente Carmine Nigro, ai consiglieri

eletti Vincenzo DiPierro e NicolaTauro,a tuttiicandidati, ed a tutti i dirigenti e militanti del partito, che grazie ad una scelta ben ponderata e condivisa da ognuno, si dà mandato a Giovanni Bonelli quale assessore in rappresentanza del partito dei Popolari Uniti, con delega di vice presidente e con l'incarico assessorile che abbraccia tutto il dipartimento ambiente, con l'auspicio di perseguire ogni possibile risultato, che porti all'intero territorio provinciale, benefici a tutela di ogni singolo cittadino. Scelta oculata, che dà il giusto riconoscimento al nostro territorio oltre che ad un professionista politico serio, stimato e rispettabile, come tale conosciuto in Grassano ed in Provin-

cia. Senza dubbio un valore aggiunto per l'esecutivo provinciale. Giovanni Bonelli, 47 anni, un uomo legato fortemente alle radici del suo territorio, ormai da anni impegnato in politica, ha ricoperto fin da ragazzo ruoli amministrativi nel proprio comune, fino a vederlo essere eletto consigliere nello scorso mandato provinciale. Sempre alla ricerca delle giuste soluzioni che diano risposte concrete ai tanti problemi che affannano lo sviluppo delle nostre comunità, una spiccata sensibilità verso i più bisognosi con un occhio di riguardo ai tanti problemi dei diversamente abili e le loro famiglie, attento nel dare ove sia possibile risposte ed

informazione ai problemi occupazionali dei giovani. Una garanzia per dare continuità, ai tanti progetti gia avviati nello scorso mandato, un lavoro svolto egregiamente, per costruire il futuro della nostra provincia, che comunque dovrà fare i conti con una crisi sociale ed economica, che ancora non sembra volgere al termine. Visibilmente soddisfatto il neo assessore Giovanni Bonelli dichiara di assumere quest'impegno con grande senso di rispetto per l'istituzione e di responsabilità verso i il territorio. Il Segretario, Mario Dileo ed il Direttivo dei Popolari Uniti di Grassano, nell'esprimere la piena condivisione delle scelte operate dal Presi-

Il neo assessore Giovanni Bonelli

dente Franco Stella augurano a tutto l'esecutivo, ed all'intero consiglio provinciale, buon lavoro. Il segretario Mario Dileo, infine, porge un forte ringraziamento a tutti gli elettori dei Popolari Uniti, quelle

8000 anime che ancora una volta hanno premiato con il loro gesto di fiducia, chi quotidianamente vive con loro, prima e dopo qualsiasi fase elettorale. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Tricarico Una spesa complessiva di 700 mila euro per riportare l’edificio all’antico splendore

Palazzo Lizzadri apre le porte Diventerà un centro espositivo sviluppato su oltre 550 mq di superficie TRICARICO - L'apertura al pubblico del grande portone incastonato nel bellissimo portale in pietra sormontato dallo stemma della casata della famiglia gentilizia dei Lizzadri, che edificò il palazzo (o l'ampliò) nel Seicento, ha suscito una grande meraviglia ed apprezzamenti nei numerosi visitatori che hanno partecipato alla cerimonia che ha sancito il bellissimo restauro realizzato dell'antica dimora, posta a ridosso del quartiere arabo della Saracena, in una maestosa posizione sulla punta estrema a nord del paese, da cui si domina un ampio panorama. L'occhio si perde dalla Serra del Cedro, alla valle del Milo e del Bilioso, alle terre della Riforma agraria di Calle, verso Irsina, con all'orizzonte i paesi di alcune cittadine pugliesi. In questa casa sul finire dell'Ottocento vi abitò anche la poetessa potentina Laura Battista, essendo andata in sposa al nobiluomo tricaricese Luigi Lizzadri. A varcare per primo la soglia dell'antico palazzo è stato il presidente della Regione Vito De Filippo, che insieme al sindaco di Tricarico Raffaello Marsilio, ha tagliato il nastro inaugurale, visitando le ampie sale dei quattro livelli su cui si sviluppa il palazzo

Un particolare del portale

per circa 550 mq di superficie. Archi, volte a botte, a crociera a schifo e a lunetta, balconi a getto sostenuti da gattoni in pietra, insomma una casa gentilizia molto articolata e movimentata che ha sorpreso i tanti visitatori che per anni hanno potuto vedere soltanto le impalcature senza sapere che cosa si nascondesse all'interno. «Un progetto di restauro - come ha sottolinea la curatrice l'archi-

tetto Sabrina Lauria, insieme all'ingegner Gaetano Monaco e l'architetto Mimmo Langerano caratterizzato dalla semplicità degli interventi; si è eliminato ciò che restava delle manomissioni interne, liberando il più possibile gli spazi e mettendo in evidenza gli elementi architettonici originali. L'interno, è stato liberato, infatti, della maggior parte dei tramezzi, dei controsoffitti, delle

tamponature, per ridare dignità e pregio agli ambienti e ottenere locali, intercomunicanti, di grande leggerezza e armonia». Il sindaco Marsilio ha ricordato che l'ampia storica dimora, oggi di proprietà comunale, viene restituita alla fruizione della comunità dopo anni di abbandoni e di depredazioni, in seguito al terremoto del 1980 che comportò lo sgombero delle famiglie che l'abitavano.

Finalmente, pochi anni fa furono trovate le risorse finanziare per avviarne il restauro nell'ambito dei fondi Por Basilicata 2000-2006, per un importo complessivo di 700 mila euro. Il palazzo diventerà un centro espositivo. Il primo cittadino ha colto l'occasione per elencare gli altri interventi di recupero in via di realizzazione. Il presidente De Filippo, ha sottolineato come il recupero del palazzo Lizzadri vada ad accrescere il patrimonio storico architettonico della cittadina, contraddistintasi da sempre per le eccellenze culturali. Il dirigente generale del Ministero peri Beni e le attività Culturali Gregorio Angelini, ha evidenziato come la valorizzazione del patrimonio monumentale tricaricese ha origini lontane. Per l'occasione, nei saloni del seicentesco palazzo è stata inaugurata la mostra fotografica di Aldo Marinetti “L'uomo, lo spazio, il tempo”, curata da Cataldo Colella che ha illustrato il valore ed il significato degli scatti del fotografo abruzzese d'origine, ormai naturalizzato lucano, come dimostrano le foto esposte al pubblico. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Tricarico Appello della presidente dell’associazione Protezione civile del gruppo lucano

«Fatevi contagiare dall’amore per gli altri»

I volontari tricaricesi

«Come Presidente Provinciale di Matera dell'Associazione di Protezione Civile del Gruppo Lucano - afferma Filomena Benevento - e come volontaria, dopo oltre 3 mesi di continuo lavoro insieme al Coordinamento regionale, per organizzare l'invio delle squadre di soccorso in Abruzzo, desidero ringraziare tutti i volontari che sinora hanno dato il loro apporto nel campo Italtel1 dell'Aquila ed anche tutti quelli che, anche nel proprio paese, hanno comunque partecipato per rendere possibili tutte le operazioni e le diverse attività della sede locale».

La Benevento ricorda che il Gruppo Lucano, con i suoi 2686 volontari, tra la provincia di Potenza, Matera e Salerno ha garantito l'assistenza nel Campo, finora con 697 volontari, che si sono dati il cambio nelle 15 partenze settimanali, e lo continuerà a fare fino al 30 ottobre. Per quanto riguarda la Provincia di Matera solo Tricarico, Salandra, Gorgolione, Stigliano, Colobraro ed Aliano ne fanno parte ed hanno già inviato 55 volontari dei loro 255 iscritti. Dichiara, inoltre, che i volontari della Protezione civile, passata la prima fase

d'emergenza, ovvero spentosi i riflettori sul sisma che ha colpito duramente non abbandoneranno i terremotati d'Abruzzo, perchè “i volontari dell'associazione soffrono di una malattia cronica che si chiama “operatività” e a causa di essa non delegano mai agli altri quello che possono fare in prima persona; e siccome sono un po' malati anche di “altruismo” delle ferie estive ne dedicano una parte agli amici aquilani; un effetto collaterale è la presa in carico delle problematiche altrui ma ad essa si ovvia con una buona terapia con la psicologia dell'emergen-

za”. Infine, la Benevento ha rivolto un invito ai cittadini della Provincia di Matera ad “essere contagiati da questa malattia”, affinché altre associazioni locali nascano in altri paesi del nostro territorio al fine di far crescere la cultura del volontariato e della partecipazione. «Un appello particolare continua la Presidente, concludendo il suo intervento - a maturare l'idea di iscriversi all'Associazione Gruppo Lucano e farla proliferare anche nella nostra Provincia». Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

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36 Bernalda La manifestazione podistica è riservata a bambini dai 2 ai 12 anni

Arriva la Minicorsa, festa in città BERNALDA - La “Minicorsa” pronta a colorare il bellissimo centro storico di Bernalda. Al via oggi, alle ore 17,30, il giro cittadino con attori protagonisti i bambini da due anni a dodici. Naturalmente stiamo parlando della “minicorsa” che porterà sulle strade bernaldesi gli amanti della corsa ma soprattutto loro, i bambini che con i loro piccoli passi si avvicineranno pian piano al traguardo per poi tagliarlo per la gioia dei loro papà. Ad organizzare l'evento sportivo è l'associazione bernaldese “Multisonica Eventi”che di

fatto, in questa estate 2009, si sta rendendo parte attiva degli appuntamenti socio-culturali-sportivi della città bernaldese. La prima edizione, che fa pensare ad una continuità per i prossimi anni, partirà da piazza San Rocco alle ore 17,30 con i giovanissimi atleti che dopo aver percorso il tratto di gara potranno rilassarsi con lo spettacolo del Mago Zeus. Quindi non solo fatica per i nostri giovani corridori, ma anche tanto divertimento; mentre, per i vincitori della competizione sportiva, ci sarà anche il ricordo di

questa splendida giornata con i premi che l'associazione consegnerà loro al termine della gara. L'iscrizione ha il costo di soli due euro, mentre per poter iscrivere i campioni di domani basterà recarsi presso il Caballeriza Pub in piazza San Rocco, il Deco Bomboniere o il R&V Caccia e Pesca in corso Umberto e il Chioschetto in piazza Plebiscito. Ma perché si è pensato alla “Minicorsa” nel centro storico di Bernalda? Ebbene, a sentire Rosalba Putignano, responsabile legale dell'associazione bernaldese, quella

di oggi è una gara aperta a tutti i bambini piccolissimi, passando per quelli delle scuole elementari e delle medie, che ha lo scopo di avvicinare allo sport anche i giovanissimi e di aggregare fasce di età diverse nell'ambito di un grande evento sportivo che coinvolge tutta la città di Bernalda e i turisti che in questi giorni iniziano a gremire le strade del centro. “La finalità di questo appuntamento - ha detto Putignano - non è certo di competizione agonistica ma soprattutto educativa e di socializzazione per i ragazzi. Abbiamo pensato

alla Minicorsa - ha continuato la giovane rappresentate della Multisonica per incentivare la partecipazione diretta delle famiglie. Ecco - ha concluso Pu-

tignano - il nostro intento è di far rivivere il centro storico con i bambini e le famiglie tutti insieme legati dalla magia dello sport”. f.s. provinciamt@luedi.it

Il caso si aggiunge a quelli già avvenuti nell’area metapontina e aumenta l’allarme

Topi d’appartamento a Nova Siri Nell’auto della vittima, che avevano rubato, hanno trovato anche le chiavi di casa NOVA SIRI -Gli rubano l'auto ela abbandonano a Taranto dopo pochi giorni. Ma poi, con le chiavi sottratte all’interno del veicolo, gli entrano in casa per rubare ancora. Ormai è evidente: sul litorale jonico è “allarme rosso”per i furti. Arriva a confermarlo l'ennesimo caso in appartamento, avvenuto nella mattinata di ieri a Nova Siri Scalo. La vicenda ha dell'incredibile. A essere colpita dal nuovo furto d'appartamento, come detto, è stata proprio una delle vittime dei furti d'auto dei giorni scorsi. E non sembra certo uno scherzo del destino. Anche perché un particolare sembra confermarlo: i ladri, presumibilmente, sono entrati con le chiavi in mano, aprendo tranquillamente la porta, come dimostra l'assenza di tracce di abbattimento o forzatura. Come l'hanno avuta? Non è difficile immaginarlo. Quella chiave era nella Fiat Marea rubata alla vittima, e poi ritrovata a Taranto dalle Forze dell'Ordine. Chi ha rubato l'auto, perciò, ha pensato bene di farla propria per tentare un colpo ancor più grosso. I ladri avrebbero rovistato in quasi tutti i cassetti dell'appartamento, sottraendo alcuni oggetti personali di valore, tra cui un orologio. Il fatto di ieri apre risvolti raccapriccianti sulla serie di furti consumatasi nei nostri giorni. Ora, in meno di due settimane, sono saliti a otto: due furti di oggetti in auto al lido di Rotondella,

Due immagini di Nova Siri

due furti in appartamento a Rotondella due, tre auto sottratte a Nova Siri Scalo, e ora questo sorprendente furto d'appartamentoancora aNova Siri. Adessosi potranno farele ipotesi più disparate. Ma di certo una cosa fa pensare: chi ha agito conosceva l'abitazione del proprietario dell'auto, e conosceva, probabilmente, anche le sue abitudini lavorative per pensare

di poter agire indisturbatamente in mattinata. Non èimpensabile, a questo punto, che possa avvalersi della complicità di gente del posto. Sui furti d'auto, peraltro, non era difficile pensare a una “causa terza”. Le auto sottratte, infatti, non parevano certe tra le più appetitose per il mercato nero dell'auto. Non è un caso che due su tre siano state ritrova-

te. Ma non prima che i ladri abbiano fatto incetta di tutto ciò che poteva essere utile. Dal Fiorino rubato l'altro ieri, eritrovato pocheore dopoa Policoro, sarebbero stati sottratti attrezzi da lavoro e macchinari di un certo valore. Nella Fiat Marea, invece, non c'erano attrezzi o altri oggetti da rivendere. C'era una chiave, che i ladri hanno pensato di sfruttare comun-

que. Il quadro, di giorno in giorno, si fa sempre più cupo. Sul litorale c'è qualcuno che non ha timore di agire in pieno giorno e, soprattutto, non ha timore di agire ripetutamente nello stesso territorio. Cosa sta succedendo tra Rotondella e Nova Siri? Pino Suriano provinciamt@luedi.it

Policoro Successo per la manifestazione che per quattro giorni ha animato la città

La musica entusiasma la Notte bianca

Policoro

POLICORO - E' qui la festa! Yes.Quattro giornidiintensa musica, il festival della musica blues, hanno tenuto banco nella città jonica nello scorso weekend. Una “Notte Bianca” in piccolo in cui tra palchi montati nelle vie del centro cittadino e quello principale di piazza Eraclea, tanti visitatori, appassionati e non, hanno

potuto apprezzare le doti artistiche dei big di questa sesta edizione del “Blues in Town”, sulla quale è calato il sipario domenica sera: E.C. Scott, Artur Miles, Larry Ray e Mike Sanchez. Ma prima di ogni loro esibizione, la suspanse si respirava nell'aria con il pubblico che con il passare del tempo si riversava nella cen-

tralissima piazza di Policoro non vedendo l'ora di ascoltare il concerto. Come se il tempo trascorsotra ipalchi diPiazza Ripoli, Rione Casalini e via Siris, all'altezza di villa “Cotino”, non avessero inebriato abbastanza il vasto pubblico arrivato nella città di Policoro. Che è stato accolto a festa dai commercianti del posto con tavoli e sedie posizionati per strada, come nelle località turistiche che si rispettino, e diversi menù da poter consultare per poi scegliere quello più appetibile: dalla classica pizza ai “Portici” da Mimmo, al pesce del “Pitty”, alla carne del bar Siris di Manolio, passando poi per il gelato artigianale della “Gelateria del Corso” o dell'itinerante furgoncino di Tonio, o il classico drink del bar “Centrale”o chioschetto posizionato nella villa comunale. Questo lo scenario

commerciale della quattro giorni policoresedel “Blues in Town” che non ha trascurato nessun commerciante. Finanche l'edicola “Eraclea” dell'omonima piazza è stata aperta fino a mezzanotte inoltrata tutte le sere a vendere non solo giornali, ma anche cartoline e souvenir vari, tanto che Ivana Santamaria ha dovuto quasi h24 tenere l''edicola aperta dato che la mattina alza la saracinesca alle 06:00. E gli altri: in piazza Ripoli il pub ha fatto la sua parte, come i locali simili dei “Casalini”, la moda degli ultimi due anni da quando sono stati inaugurati. Tutti insieme come in un centro commerciale naturale, tenuti uniti dalle tantissime band che hanno tirato la volata ai cantanti più rinomati già a partire dalla prima serata in un vorticoso via vai di persone che si è alternato in base ai loro

gusti ed esigenze artistiche e culinarie. Questa settima edizione del “Blues in Town” rispetto al passato ha visto gli organizzatori de: “La Mela di Odessa” non proporre il solito schema delle precedenti annate: Piazza Segni, come unico ritrovo, ma tutto il corso principale: la vera anima di una città. Quella che i volontari/organizzatori hanno ricreato per quattro giorni in una città che nel tempo ha perso il naturale punto di riferimento per disperdersi in altri ambienti di questagrande Policoro. Però il corso principale ha un suo fascino particolare, che tutti hanno riscoperto e la parabola del “figliol prodigo” non è fuori luogo. Ma è la forza dell'evento che ha contagiato e trasportato le persone quasi in maniera inconsapevole. Perché non c'è stata solo la musica per adulti, ma anche

giornate-studio per ragazzi per apprendere i primi rudimenti di questa nobile arte, la musica e i suoi strumenti, con l'aggiunta di tante digitali e fotocamere che circolavano come al concorso di Miss Italia. Qui però miss non ce n'erano, tra le ospiti, però le bellezze femminili non sono passate inosservate. Se l'orecchio ha avuto la sua parte, anche l'occhio, per par condicio, doveva essere accontentato. Missione raggiunta anche qui. Ma gli scatti più belli del concorso fotografico serviranno da vetrina promozionale per l'ottava edizione con tanto di nome e cognome del suo autore. Ecco cosa significa coinvolgere proprio tutti in quel grande quadro dallo splendido sfondo blu dipinto di blu che è il “Blues in Town”. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

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Domenica 26 luglio 2009


MarArtEa

IlConcerto

IlFestival

AMatera

A spasso nel porto circondati dall’arte

Il cantautore Luca Barbarossa in piazza a Policoro

A MoliternoInCorto omaggio al primo cinema di Polanski

Silvia con Povia, e le voci di XFactor sul palco di Battiti Live

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di FRANCO DIONESALVI

Nel cuore del Pollino sulle punte

Lentamente, ma ci stiamo alzando. L’altezza della popolazione mondiale è cresciuta negli ultimi cento anni, persino in noi meridionali, che siamo “corti” da sempre. Poiché in natura niente accade per caso, ci si chiede qual è il fine che si sta ponendo l’evoluzione umana. Tempo fa si poteva pensare che, ad essere più alti, si sarebbe stati in vantaggio nello scorgere il sol dell’avvenire che sorgeva. Ma oggi il motivo più plausibile è di resistere all’annegamento nel mare crescente di rifiuti che si accumulano lungo le strade.

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

MarArtEa

Tra installazioni evocative cullati dalle onde

MarArtEa Passeggiando nel Porto immersi nell’arte Testi a cura

IL TAPPETO SONORO

di SARA LORUSSO DEL suo lavoro dà una precisa definizione: drammaturgia dei media e teatro dell'ascolto. Che nella piazzetta del porto diventa uno spettacolo di luci, proiezioni e musica. Giocati, nel buio della sera, sulle pareti dei palazzotti che si affacciano sulla banchina. Sorseggiando il caffè post cena, le lettere dell'alfabeto ebraico spuntano sulle pareti, in alto. Roberto Paci Dalò è prima al sax, poi alla consolle e mixa le immagini in tempo reale. Questo è il tempo di Nishmat Hashmal. Ventiquattro ore dopo, si cambia. Il registro, ieri sera, è stato delle percussioni di Leon Pantarei

MARATEA -La passeggiata si apre e si chiude nel porto. Il percorso di Marartea è racchiuso, almeno quello visivo della passeggiata del museo en plain air (in allestimento con la installazioni lungo l'area del porto delle opere realizzate per questa e la scorsa edizione dagli artisti che partecipano al festival), tra la piazza e la banchina. Superate le bandiere del molo, dopo lo zig zag tra i tavolini dei bar della piazzetta, pochi gradini e scorre l'acqua sul laminato di “Notturno di giorno” di Valerio Coccia: con il passare dei giorni, proprio l'acqua (che con il mare è leit motive dell'intero festival) lascerà che, ossidandosi, il metallo cambi colore. Lungo la stradina che scorre parallela in sopraelevata sulla piazza ecco il “relitto” appeso, che è lo scheletro di una barca. Franco Salemme racconta così la tradizioni di una terra che, bagnata dal mare, è stata invasa da genti di ogni cultura. E a ben guardare quello scheletro in legno sembra parte di uno scheletro umano: se l'acqua è l'elemento, quello è lo strumento. Ma sempre di vita si tratta. Ancora le opere di Nicola Salvatore e Roberto

Una delle opere che si incontrano lungo la passeggiata nel Porto

Crea. Accanto all'ingresso di un'abitazione privata il mistero - meglio gioco di parole - è nella forma che Francesco Correggia dà alle frasi fatte del diritto. “Strictu senso”, in senso stretto, letteralmente o meno, ciascuno scelga il proprio riferimento all'interno del contesto del porticciolo. Pochi passi ancora e incastrati tra le pareti delle case basse, tocca a Carla Viparelli e a Domenico David (che aggiunge al tema complessivo del festival una nota sulla luce e l'energia con l'opera “A basso voltaggio”). Nel frattempo, l'edizione di quest'anno non si lascia alle spalle il successo già raccolto durante l'edizione zero. Ancora allestiti nel museo all'aperto, in cui si è trasformato in questi giorni il porto, tra le altre opere, quella di Stefania Salti (“Ho trovato il mare… calma”). Emblematico. Così si torna al porto (la passeggiata indicata nel percorso di Marartea chiude - non solo metaforicamente - un circolo sul mare). Ritornati tra i tavolini della piazza, a due passi dal lembo di spiaggia che precede il mare, resta il segno di Luca Leandri, con l'opera “Punto di vista”, parte dell'edizione dell'anno scorso. Un monumento (in ferro e ceramica) alla prospettiva, quella personale. Affacciarsi per credere.

Tra cocktail e atmosfere da night

... e poi fino all’alba al Sambacco APPUNTAMENTO, per il dopo evento, al Sambacco, che di Maratea ha fatto un pezzo di storia. Ad entrare, il benvenuto, nonostante sia ormai quasi notte, arriva nell'odore di salsedine che impregna il parquet del locale, tirato a nuovo per la stagione. Vista sulla rinomata piazzetta del Gesù nella prima notte di Marartea. E mentre Sabrina canta omaggiando Mia Martini, Paolo, Maria Antonietta (della direzione artistica del festival) e gli altri, artisti e qualche amico di passaggio, sono lì a sorseggiare e a chiacchierare. Come altri, turisti per caso o che da poco hanno lasciato la puntata di rito al porto. Del vino, un cocktail, e non è detto, mentre altri consumano tra le parole la sigaretta. Il passaggio è musicale. C'è ancora Sabrina che, con il gruppo, all'angolo della piazza, trasforma il locale con atmosfere da night. Soft. Si fanno le quattro che non ce ne si accorge. E l'indomani, la colazione potrebbe essere sempre aquegli stessitavolini.Tanto c'èAngelo,napoletanoche hascelto«per caso» questa avventura, titolare del locale da quaranta giorni, che rinnova l'accoglienza ai propri ospiti chiacchierando amabilmente. Ma non prima delle nove di mattina, che la notte sitiratardi.Angeloècosì,coccolai clientiealcaffèabbinasemprealmeno un pasticcino. La chiacchiere - informali - sono un di più piacevole, seduti sui divanetti di vimini del porticato. Anche di mattina, in sottofondo suona del jazz a volume basso. «Sì, ma non sempre». Potrebbe capitare anche un altro disco, magari quello dei Massive Attack. Sui cuscini sparsi un po' ovunque o camminando per l'ambiente aperto del locale, l'alternativa è osservare l'esposizione delle tele di Umberto Leonetti (il locale, come altri del paese, è uno dei punti “collaterali”di Marartea). Su tutto, però, diverse spicca ancora l'odore forte di salsedine. E' un marchio, tradizionale, del locale che ha fatto storia. Quante notti al Sambacco, affacciato sulla piazzetta del Gesù.

Il dono di Soldini

Sul molo “Bandiere d’artista” DAL PORTO è un bel picchetto d'onore. La doppia fila di bandiere d'autore sta issata sul molo. Lì, sui pennoni, le riproduzioni delle “Bandiere d'artista” che, originali, sono esposte nella piazzetta. Il progetto, inaugurato ufficialmente ieri sera, è il segno della rete di lavoro che il festival di Marartea prova a ricreare, spingendosi oltre i confini lucani. Con il progetto sono stati coinvolti artisti delle tre regioni (Basilicata, Campania e Calabria) su cui si estende il golfo di Policastro: ognuno di loro ha trasformato una vela (tutte donate dal velista solitario più famoso del mondo, l'italiano Giovanni Soldini) in un'opera d'arte. Alla chiusura del festival ciascuna bandiera sarà issata su un luogo simbolodei paesi che hanno aderito (da San Nicola Arcella ad Aieta, da Vibonati a Sapri a Trecchina e, naturalmente, a Maratea). Saranno così il segno della conquista - rigorosamente pacifica - che l'arte contemporanea fa dei luoghi. Mescolando messaggio, neanche troppo astratto, in spazio fisico.

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Ribalta

e personaggi Cantando in piazza con Barbarossa di GABRIELE ELIA POLICORO - Come ogni anno nell'ultima settimana di luglio la città di Policoro festeggia la Madonna del Carmine. Parallelamente ai riti religiosi, nel week end sono in programma manifestazioni culturali civili come il concerto di chiusura della festa previsto stasera in piazza Banesti. Il Comitato festa, dietro anche contributo economico dell'Amministrazione comunale, ha organizzato il concerto musicale che vedrà salire sul palco il cantautore romano Luca Barbarossa, nato il 15 aprile del 1961. All'età di 20 anni debutta alla grande nel mondo della musica con “Roma spogliata”, dedicata alla sua città natale, al festival di Sanremo e qualche mese dopo il suo primo omonimo album. L'inizio di carriera così brillante lo porta a soli 20 anni a cantare insieme ad un mostro sacro della musica leggera italiana, Riccardo Cocciante, nella sua prima tournèe dove si registra un grande entusiasmo e partecipazione di pubblico. E su questa scia nell' 1982 e 1984 ecco altri due brani: “La strada del sole” e “Colore”. Nel 1986 Barbarossa è nuovamente sul palco del teatro Ariston con una

EtnoCulturée

Daunia Orchestra in concerto allo Jazzo di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Metching musicale d'effetto. Secondo e penultimo concerto per “Etnoculturèe”. Appuntamento questa sera con i “Daunia orchestra”. Il festival all' insegna della musica popolare Dauna riletta in chiave jazz è inserito nel programma “MateraEstate”, patrocinato dal Comune di Matera, ed anche nella rassegna “Parco Murgia Festival 2009”. Start alle ore 21.30 presso lo Jazzo Gattini, Parco della Murgia, e sarà preceduto da un bouffet a tema. «EtnoCulturée presenta la Daunia Orchestra, del Maestro Umberto Sangiovanni”- si legge in una nota dell' associazione materana “Culturé promotrice del festival - “per un concerto in cui il jazz incontra i canti popolari e le melodie d'autore». Sangiovanni, Pianista pugliese di formazione

jazz, fin dal 2001 ha voluto tradurre in musica le sfumature di una terra, la Daunia, il suo paesaggio ricco di forti contrasti, così come il dialetto, un miscuglio d'arabo, slavo e campano, testimonianza delle tante dominazioni subite da questa terra. Linguaggio musicale e lingua locale in un metching d'effetto. Si sviluppa un suono personale ed unico, a metà strada fra il Jazz e la musica popolare, fra la canzone d'autore ed i cantori del Gargano. La Daunia Orchestra è composta anche da Guerino Rondolone - contrabbasso, Massimo D'agostino . batteria, Gianni Iorio - Bandoneon e Sara Sileo - Voce. Un appuntamento con la musica d'autore da non perdere. Costo 10. La prevendita è presso la Libreria Mondadori, in via del Corso a Matera. Ultimo appuntamento per giovedì con Talea Balkan.

Luca Barbarossa

delle sue canzoni più belle: “Via Margutta”, mentre l'anno successivo, stesso luogo, è la volta di “Come dentro un film”, che poi è il titolo anche del suo secondo album. La consacrazione canora arriva nel 1987 con “Roberto”, la canzone scelta dalla giuria per la consegna del primo premio al festival di Saint Vincent. Alla quarta partecipazione in pochi anni nel tempio della musica leggera italiana, ecco il terzo

Bande in parata a Lavello di GIUSEPPE CATARINELLA LAVELLO - Sicuramente nel cassetto segreto c'era un sogno per il presidente dell'associazione bandistica lavellese, Enzo Pennacchi che finalmente si realizza con il primo raduno di bande musicali previsto per oggi. Le bande partecipanti a questo primo rendez-vous sono quelle di Spinazzola, Calitri, Ordina e Lavello. L'iniziativa è inserita nel cartellone dell'estate lavellese. «Nonostante le difficoltà economiche che le pubbliche amministrazioni dichiara il presidente della Banda musicale “Città di Lavello”, Enzo Pennacchi - attraversano, quella di Lavello, in particolare l'assessorato alla cultura, coinvolgendo le associazioni locali riesce ad attuare programmazioni varie atte a soddisfare la collettività lavellese con il cartellone estivo. Quest'anno a cura della civica amministrazione, assessorato alla Cultura, associazione bandistica ed il comitato feste patronali, tra le diverse attività promosse si è voluto per la prima volta organizzare un raduno di bande musicali che dalle ore 18 di oggi sfileranno per le vie principali di Lavello per concludere il programma esibendosi in concerto in piazza Sacro Cuore». La kermesse sarà caratterizzata da tre fasi ben distinte sotto il profilo logistico-organizzativo. A partire dalle ore 18, le quattro bande musicali del primo raduno lavellese confluiranno tutte in piazza Matteotti partendo però da luoghi diversi. La banda di Spinazzola partirà da via Miscioscia e percorrerà le vie Bologna, Lombardia, Giovanni XXIII, Verdi. La banda di Calitri partirà da via Firenze e percorrerà via Murat e corso Umberto I. La banda di Ordona partirà vicino a via Cappuccini e percorrerà le vie San Francesco e Verdi. La banda di Lavello partirà da piazza Plebiscito e percorrerà l'intero corso Vittorio Emanuele II. La seconda fase della manifestazione, a partire dalle ore 18.40, sfileranno tutte insieme per le vie principali di Lavello seguendo il seguente itinerario: partenza da piazza Matteotti e a seguire percorreranno via Carducci, corso Giustino Fortunato, via Roma, via Lombardia, corso Umberto I, piazza Matteotti. La terza fase dell'iniziativa prevederà a partire dalle ore 21 presso il piazzale Sacro Cuore l'esibizione di un vario repertorio musicale dapprima ogni singola banda a turno e alle ore 23.15 ci sarà la premiazione relativa alla migliore performance musicale. Poi all'unisono tutte e quattro i complessi bandistici intoneranno un repertorio comune.

posto con “L' amore rubato” nel 1988. Sono le prove generali del primo premio più ambito da qualunque cantante che arriva quattro anni dopo, esattamente nel 1992, alla quarantaduesima edizione del Festival di Sanremo presentata da Pippo Baudo, affiancato da Milly Carlucci, Brigitte Nilsen e Alba Parietti, con “Portami a ballare”. Raggiunto questo prestigioso obiettivo c'è bisogno di trovare nuovi sti-

moli e gira per l'Italia cantando in ben 80 città altrettanti concerti a 15 anni dal suo debutto. In un'agenda così fitta di impegni lavorativi, trova anche il tempo per dedicarsi alle persone più svantaggiate prestando il suo nome e la sua attività ad iniziative umanitarie di Amnesty International (tipo l'istituzione del tribunale internazionale permanente per i diritti umani) ed Action Aid e fondando la nazionale

italiana cantanti di calcio di cui è il capocannoniere con 163 reti in 207 gare disputate. E' proprio il caso di dire un artista dentro e fuori gli stadi. Con “Musica e Parole” esalta la sua italianità. Per festeggiare la meglio la sua carriera artistica nel 2001, a vent'anni esatti dalla sua prima uscita ufficiale, presenta “Viaggio di ritorno”; nel 2003 ritorna a Sanremo con “Fortuna” e insieme all'immancabile amico, Roma-

no Musumarra, compone una canzone “Il Canto” che il tenore Luciano Pavarotti inserisce nella sua compilation “Ti Adoro”. Ma Luca Barbarossa non è solo cantante ma anche cantautore scrivendo diverse canzoni per artisti del calibro di: Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Paola Turci, Tosca, Tina Arena, Alessandro Safina e i Dham. Nella sua carriera ha pubblicato dodici album.

Ricco cartellone di eventi per l’Estate Castelgrandese

Tra musica e gastronomia di CARMINE PEPE CASTELGRANDE - E’ entrata nel vivo, su iniziativa della Pro Loco e l'Amministrazione comunale di Castelgrande, l'Estate Castelgrandese 2009. L'estate a Castelgrande si preannuncia con molte iniziative e con un disegno ben preciso per ravvivare le serate dei cittadini del borgo ricadente nella comunità montana Marmo Platano. Un cartellone di iniziative sicuramente ricco di ballo, cultura, sport e di gastronomia locale, e anche con qualche cenno alle tradizioni e al passato meno recente, ma bisogna dire che è anche un cartello in cui l'aspetto culinario e la solidarietà la fanno da padrone. Oggi si festeggia Santa Maria di Costantinopoli con la musica dei Fratelli Napoliello e Vincenzo. Mercoledì 29 luglio alle ore 21 in Piazza Unicef ci sono gli “Artisti di strada” con il loro Festival Internazionale Itinerante di Arte di Strada. Gli artisti si esibiranno in momenti diversi a Piazza Dante, Piazza Unicef e Piazza Matteo Cristiano, davanti alla Chiesa Madre. Agosto inizia con una serata canora aperta a tutti. Sabato 1 agosto alle 21 al centro sportivo Galaxy prenderà vita il Primo Festival del Karaoke con iscrizione gratuita. In località San Vito, domenica 2 agosto alle ore 17, ci sarà l'esibizione del gruppo Falconieri di Melfi, “De Arte Venandi”, e, invece, alle 21 in Piazza Unicef: serata di liscio con Miky Folk e il Duo Melody. Per il secondo anno consecutivo, mercoledì 5 agosto alle 21 in Piazza Unicef, si svilupperà la gara di pasticceria, accompagnata dall'animazione musicale di Vin-

cenzo e il suo organetto. Il ricavato delle delizie artigianali sarà devoluto all'Associazione Donatori di Midollo Osseo e di Cellule Staminali Emopoietiche. Sempre sulla scia della solidarietà, giovedì 6 agosto alle 15 presso il centro sportivo Galaxy, l'Avis di Castelgrande e Muro Lucano daranno vita “Insieme per la vita”. Venerdì 7 agosto alle 21 presso il Centro Sociale ci sarà la degustazione piatti tipici con una serata danzante a cura del gruppo folkloristico “Castelfolk”. Sabato 8 agosto alle 21 grande festa in Piazza a cura della U.S. Castelgrande per festeggiare la promozione calcistica in Prima Categoria con la presentazione della squadra che disputerà la stagione 2009/2010. Il giorno successivo alle 21 al Centro Galaxy è tempo di liscio con Niky Fox e la gara di armonica a bocca. L'11 agosto è il giorno delle scienze: alle 21 in località Toppo di Castelgrande presso l'Osservatorio Astronomico dove avrà luogo il Festival del Cabaret di Basilicata e Calabria sotto le stelle. Il 12 agosto alle 15 al Centro sportivo Galaxy: “Calciando sotto le stelle” è una maratona di calcio a 5 che si protrarrà per tutta una giornata. Giovedì 13 agosto alle 21 al Ristorante Mizar ci si consolerà con la Festa della Birra e la Sagra della Porchetta e animazione musicale. Per tutta l'estate presso il centro sportivo Galaxy si svolgeranno tornei di playstation 3, pallavolo, biliardo e biliardino, animazione in piscina e tanto altro ancora, tante attività per regalare un'estate più vivace e allegra per i turisti e i cittadini del posto, e sicuramente più fresca considerato che le attività si svolgono quasi a novecento metri dal livello del mare. cultura@luedi.it

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Ribalta

Sullo schermo i sette film brevi girati negli anni ‘50 e ‘ 60

e personaggi Da MoliternoInCorto omaggio a Polanski di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - “Quando ho girato nel 1958 Due uomini e un armadio, mi sforzavo di tenermi all'interno di una certa forma che mi sembrava essere propria del cortometraggio. Essenziale, senza dialogo. Credo che il dialogo non si adatti al cortometraggio. E' solo per abitudine che lo si mette. Infatti quando il cortometraggio è parlato il film diviene l'inizio di un lungometraggio…” Queste parole di Roman Polanski, tratte da un'intervista rilasciata dal regista polacco (ma è nato a Parigi nel 1933) ai Cahiers du Cinema nel 1966, hanno una loro verità. In fondo se un cortometraggio di qualità si misura su stile asciutto, tratto essenziale, sintesi e sorpresa narrativa si può fare benissimo a meno del dialogo. Fatto salvo questo punto di vista d'autore, la quinta edizione di “Moliternoincorto”, dopo l'omaggio dedicato la settimana scorsa al cinema militante del regista torinese, Armando Ceste, prosegue dal 27 al 31 luglio con i primi sette cortometraggi che Polanski girò tra gli anni cinquanta e sessanta, appena uscito dalla famosa Scuola di Cinema di Lodz. E' la seconda volta (la prima fu nel 2005) che la rassegna promossa dalla Bibliomediateca Giacomo Racioppi mette in locandina i corti di Polanski, una scelta in sintonia con le finalità di un minuto contenitore che è nato più per stimolare un certo pensiero intorno alle immagini in movimento che rincorrere a tutti i costi le ultime produzioni. Celebrare la bravura e il talento di Roman Polanski appare oggi del tutto scontato, invece ritornare

Ascoltando musica medievale nei Sassi MATERA - Al via lunedì sera il Concerto medievale. L'evento rientra nel cartellone del “Festival Duni” e di “MateraEstate indetto” dall' amministrazione comunale. Appuntamento alle ore 21,30 presso il chiostro delle Monacelle. Ingresso 5 euro. L'associazione musicale, promotrice del Festival Ensemble Gabrieli ha deciso di devolvere tutto il ricavato in favore della Croce Rossa. Il programma è a cura dei Musici della Nobile Compagnia di Musica Antica con Anna Rita Del Piano alla voce. Previsti brani che ri-

A caccia di Miss Universo di ANNA CARONE MONTALBANO JONICO - Si terrà stasera, a Montalbano Jonico, la quarta edizione della manifestazione moda estate e, quest'anno anche la settima tappa regionale per la selezione di Miss Universo. La manifestazione è stata organizzata, come è ormai tradizione, dai Giovani di Quartiere: Donato Montanaro, Piero Prillo, Josè Santarcangelo, Marcello Maffia e Alessandro Montanaro, con la collaborazione di “Akkademia dello spettacolo”e con il patrocinio del comune di Montalbano Jonico. La seratasarà presentata daBarbara Chiappinoe interverrà anche l'attore Stefano Dragone. Animerà la manifestazione anche il gruppo di ballo King's dance club 2 del maestro Michele Cantanna. Bambini e giovani porteranno in passerella gli abiti diBoys andgirls diPisticci; Modellie monelli,Boutique Grieco, Raffaella, e Intime Seduzioni di Montalbano Jonico; Atelier sposa di Ginosa marina. Al trucco l'estetista di Montalbano Jonico, Carmela Donadio, mentre alle acconciature provvederà Galò.L'addobbo floreale sarà a cura di Rosanna Laragione; alla fotografia, Giovanni Rosano. Direttore artistico della manifestazione è Donato Montanaro, alle scenografie, Piero Prillo. «Siamo giunti con orgoglio alla quarta edizione- ha dichiarato Donato Montanaro- in tempi difficili in cui è veramente difficile trovare fondi per simili manifestazioni. Abbiamo voluto insistere anche quest'anno, per dare conferma al successo delle passate edizioni; è una manifestazione che piace e che trova larghi consensi fra la gente ecco perché cerchiamo di migliorarci sempre di più. Ringraziamo quanti credono nel nostro progetto e quanti a vario titolo hanno collaborato con noi».

salgono al XIII ed al XIV secolo. Il progetto musicale, nato nel 2006 a Roma, è frutto della ricerca approfondita di fonti etnologiche ed iconografiche in grado di ga-

rantire la migliore affinità della rappresentazione con le esecuzioni del periodo storico. Ne consegue un viaggio nel tempo suggestivo ed accattivante, sempre sostenuto dal rigore delle esecuzioni musicali, che affondano le loro radici in consolidate esperienze concertistiche e di conservatorio. L'ideale dell'amor cortese s'eleva al suono incantevole di strumenti musicali antichi e ricchi di fascino. A completare l'incantesimo: la Del Piano declama le più celebri rime stilnovistiche e rinascimentali, in latino ed in volgare. m.a.flum

Una notte da “Battiti live” con Silvia e altri big del pop di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Aspettando la tappa materana del “Radionorba Battiti Live 09” di questa sera in Piazza Vittorio Veneto abbiamo intervistato, in esclusiva per i lettoride “il Quotidiano della Basilicata” la giovane cantante Silvia Olari. Infatti, dell'ultima edizione del programma di Maria De Filippi ci saranno Luca Napolitano e Silvia Olari: entrambi stanno riscuotendo un grande successo in radio con i singoli estivi, quello di Silvia è firmato da Nek. Due talentuosi cantanti, legati affettivamente anche nella vita privata. E' prima volta a Matera e in Basilicata? «Sì, sono davvero curiosa di conoscere la città». Cos' è per lei la musica? «Essere se stessi. Aiuta a vivere e a superare dei limiti. Io sin da piccolina faccio musica, la amo. Fino al momento in cui sono entrata nella scuola di Amici amavo lo stile black, ultimamente ho scoperto il genere italiano come la Pausini. Comunque da sempre ho preferito la musica internazionale». A tre mesi dal primo cd, come vive il suo successo? «Faccio ancora fatica a rendermene conto.Il cdva benee midà moltesoddisfazioni. Spero possa durare il più possibile. E’entrata al secondo tentativo nella scuoladi Amici.Ma laDe Filippi com’é? «Molto disponibile, ascolta tutti.

Ci è stata molto vicina». Tre aggettivi per descrivere il maestro Luca Jurman, anche arrangiatore per il suo cd. «Umano, comprensivo ed incoraggiante. Ma devo anche aggiungere giocoso». Amici le ha permesso di trovare anche l'amore. In futuro un brano in duetto? «Coltiviamo la stessa passione, per ora è un desiderio». Gli altri ospiti della serata saranno: da X Factor Noemi, Daniele e The Bastard sons of Dionisio. Inoltre Fabrizio Moro, Sergio Muniz, Luca Dirisio, J Ax (ex voce degli Articolo 31) e Povia.

sui suoi brevimetraggi è come andare a riscoprire l' attento osservatore dell'animo umano (e dei fili sottili che legano esistenze spesso in conflitto tra loro) che ha dimostrato di essere sin dall'inizio della sua carriera. Il corto per Polanski si rivela una solida palestra per affinare una carica surreale e quel suo humour nero e spregiudicato che si prende gioco di tutto e di tutti. I titoli che verranno proiettati tutti i giorni sullo schermo dell'atrio della Bibliomediateca G. Racioppi (ore 10.00) sono “Omicidio” (1956), “Rovineremo la festa ( 1957”) “Due uomini e un armadio (1958), “Un sorriso dentale” (1956), “La lampada” (1959), “La caduta degli angeli”(1959), “I mammiferi” (1962). Di questo grappolo di film “Due uomini e un armadio” è un vero capolavoro. E' la storia di due uomini usciti dal mare con un grosso armadio che ostacola i loro movimenti. Attraversano la città mentre nello specchio dell'armadio vengono riflesse tutte le brutture del mondo. Maltrattati e scacciati dagli altri consimili, i due facchini pensano bene di fare ritorno al mare. Naturalmente, senza separarsi dall'ingombrante armadio. Il film si muove ai bordi del surreale, l'armadio è “l'ostacolo” che arresta sulla soglia della vita i due uomini venuti dalle acque, ma Polanski con un taglio sarcastico punta a cogliere tutte le cose terribili che accadono nella città e che nessuno vuole vedere. Con i corti di Polanski si chiude la prima parte di “Moliternoincorto” numero cinque, la seconda parte riaccende lo schermo a metà settembre. cultura@luedi.it

La “Battaglia” di Nigro MELFI - “Santa Maria delle battaglie” è il titolo dell'ultimo libro di Raffaele Nigro. L'autore ha presentato la sua nuova fatica letteraria nella città natale. Nell'ambito del cartellone estivo 2009 predisposto dall'amministrazione comunale di Melfi, infatti, Nigro ha partecipato ad un elegante salotto letterario che si è tenuto nel cortile adiacente il museo civico di Palazzo Donadoni. Il libro è una metafora nella più suggestiva delle abitudini dello scrittore lucano che immagina una madonna di legno intenta nel provare a risvegliare la memoria di una giovane ragazza in coma per un incidente automobilistico. «La metafora è quella di una società spiega l'autore- che siè addormentata edha bisogno di risveglio. Una società che dorme sotto la polvere della quotidianità e dell'obsolescenza ed è necessario che qualcosa venga a risvegliarla». Il libro è scritto nello stile di sempre dell'autore, oggi direttore della sede Rai in Puglia. «Sono quello di sempre - conferma lo scrittore, Raffaele Nigro - con le sue storie antropologiche ed un po' filosofiche, vagamente etiche. Sono alle prese con la sperimentazione di un linguaggio sempre dilatato». La passione per la scrittura che non verrà mai meno. «Avendo scritto tanti libri - aggiunge Nigro - mi meraviglio di riuscire ad inventare ancora delle storie. Mi meraviglio di riuscire a trovare ancora degli elementi nuovi e che non mi costringano ad essere ripetitivo». L'autore di “Santa Maria delle battaglie”, che ha saputo aggiudicarsi un Campiello con “I fuochi del Basento”, pur vivendo a Bari non dimentica la sua città Natale. «Mi piace sempre presentare il nuovo libro a Melfi - conclude lo scrittore, Raffaele Nigro - ed anche se può sembrare strano, mi emoziono ancora. Diciamo pure, però, che ormai sono diventato una vecchia volpe». Vittorio Laviano

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Palcoscenico

lucano Nel cuore del Parco a passo di danza EPISCOPIA - Ritorna la grande danza nel Parco Nazionale del Pollino. Nel piccolo borgo di Episcopia, fino al 2 agosto prossimi, artisti di chiara fama internazionale terranno classi di lezione di danza classica, moderna e contemporanea. Le lezioni nel cuore del Parco hanno preso il via ieri. Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.pollinodancefestival.org . Il Pollino Danza Festival è un vero e proprio campus dedicato alla danza. Oltre sessanta i ragazzi iscritti, provenienti da Campania, Puglia, Calabria, Toscana, Lombardia e Friuli. Abiteranno per una settimana nel centro storico, in abitazioni prese in fitto dall'organizzazione del festival: il piccolo comune, per una settimana, diventa il “paese della danza”. Le lezioni si tengono dalle ore 9 di mattina fino alla sera alle 19, si lavora a ritmo serrato per preparasi al concorso per l'assegnazione delle borse di studio PDF09. Nelle passate edizioni, sono stati attribuiti premi per l'Accademia di Montecarlo, Il Balletto di Toscana, Il Balletto Lucano. Il palcoscenico del Pollino Danza ha costituito una svolta per quanti hanno partecipato negli scorsi anni: Sara Pennella, di Aliano, dopo l'esperienza al PDF08 è passata al Balletto di Toscana; Antonio Minini, vincitore del PDF06 ha vinto una borsa di studio per il centro 'Electa Creative Arts', poi è passato al Balletto di Rottherdam ed oggi è al Balletto di Milano; Alessia Zonni, vincitrice PDF06, è adesso al Balletto di Basilea.

Da sinistra Monica Perego e Laszlo Nyakas

Il piccolo centro della Valle del Sinni si prepara anche quest'anno ad ospitare nomi di spicco del panorama artistico internazionale. Ad aprire le lezioni, oggi, l'étoile Monica Perego e Laszlo Nyakas del Balletto di Monaco di Baviera. Il campus proseguirà con Cristina Bozzolini - direttrice de Il Balletto di Toscana, Alberto Testa - danzatore, coreografo, nome di prestigio della danza, Mauro De Candia - danzatore e coreografo, ideatore di ApuliaArte;

Gustavo Ramirez Sansano - Direttore artistico del progetto Tytoyaya di Valencia (Spagna); Simona Bertozzi proveniente dalla Compagnia di Virgilio Sieni. Il Pollino Danza Festival 2009 è un evento patrocinato dal Ministero per la Gioventù, dalla Regione Basilicata e dal Comune di Episcopia. La direzione artistica è affidata ancora una volta a Loredana Calabrese. cultura@luedi.it

Sessanta aspiranti étoile al campus del Pdf 2009 L’escursione

A spasso nella faggeta sulle tracce degli animali VIGGIANO - Divertirsi nella natura e le sue componenti, uno degli scopi delle manifestazioni estive viggianesi. Lunedì visita al “Museo del Lupo e passeggiata nella faggeta” a cura del locale Centro di Educazione Ambientale. Nella stessa giornata presso il Museo del lupo sulla montagna di Viggiano, attività laboratoriali per bambini “sulle tracce degli animali”. Il Museo del Lupo è stato realizzato nel 1998 sulla Montagna grande, in una baita di legno di proprietà comunale. Primo museo naturalistico inBasilicata e nel mezzogiorno, dedicato esclusivamente al lupo, è nata grazie alla sinergia messa in campo tra il mondo del volontariato e le competenze e la passione naturalistica di alcuni cittadini viggianesi oltre che dall'esigenza di affrontare quell'emergenza naturalistica che comporta la presenza dell'animale sul territorio. Sorto per offrire servizi in materia di educazione ambientale, non ha mancato di svolgere una vera e propria funzione informativa nei confronti degli allevatori locali, categoria maggiormente soggetta ai danni provocati dal lupo. Successivamente è sorto il Centro di Educazione Ambientale vero e propri che in da subito ha coinvolto l'utenza affrontando i problemi sul campo, stimolando l'utenza ad attivarsi per la risolu-

zione delle varie difficoltà, con un occhio di riguardo alla conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, non solo naturalistiche o artistiche, ma di qualsiasi genere. Grazie ad un proficuo rapporto con le scuole e la locale la protezione civile, oltre all'organizzazione di una serie di seminari ad alto contenuto scientifico, il Cea. è riuscito nell'intento di avvicinare un pubblico sempre più ampio ai temi più attuali in materia ambientale. L'iniziativa odierna rientra, pertanto, nell'ambito di quelle attività che, coinvolgendo soprattutto le componentipiù giovani della comunità, facciano comprendere il ruolo che ogni cittadino deve assumere in un'area che dell'ambiente può fare la propria principale risorsa. Gerardo Tempone

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Domenica 26 luglio 2009 cultura@luedi.it

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Domenica 26 luglio 2009 cultura@luedi.it

APPUNTAMENTI

POLICORO

MASCHITO

MATERA

BRINDISI

SFILATA DI MODA Ore 21,00 Lungomare

NEI DINTORNI

OGGI MASCHITO

OGGI PRAIA A M.

ESTATE ARBËRESHË 2009 “Concerto Bandistico” Città di Maschito - Villa Comunale Ore 21.00.

PRAIA WORLD FESTIVAL Con GIPSY event e manoly Gipsy alle 22,00 in Piazza della Resistenza

MATERA

MUSICART MANAGEMENT RADIO NORBA “BATTITI LIVE TOUR 09” alle ore 21,00 in Piazza Veneto

DIAMANTE

STORIA E SAPORI Spettacolo di danza break dance, alle 22,00 su viale Glauco

MATERA

ETNOCULTURÈE FESTIVAL CONCERTO DI MUSICA ETNO- POPOLARE (tra Jazz e Mediterraneo) ore 21,00 presso Iazzo Gattini

DOMANI PRAIA A MARE

LAGONEGRO CINEMARATEA Ore 21,30 il film “Twilight”

PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL “DON CHISCIOTTE” con Juan Carlos Zamora alle 22,00 all’Anfiteatro

SCANZANO

E..STATE A SCANZANO 09 Ore 21,00- 10° Gran Galà di danza sportiva, presso il Palazzo Baronale

VIVAVERDI MULTI KULTI 2009 -Festival Multimediale delle Arti-Teatro in Musica Destino Buenos Aires - Terrazza Lanfranchi ORE 21,30

MATERA

SAGRA DELLA FEDDA ROSSA BORGO LA MARTELLA

GRASSANO C. LEVI A GRASSANO Corso Umberto I

GRUMENTO

ESTATE GRUMENTINA 09 MEETING - MERCATO COPERTO E LARGO UMBERTO I

1 AGOSTO MASCHITO

ESTATE ARBËRESHË 2009 “L’Anguriata a Boico” Fontana Boico Ore 21.00.

BRINDISI

E..STATE A BRINDISI CALCIO BALILLA UMANO dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00 presso la struttura gonfiabile

MATERA

CINEFABRICA ESTATE Presso l’Ospedale Madonna delle Grazie alle ore 20,30 il documentario “Memorie in viaggio”

METAPONTO

INDIPENDENZA MUSIC FEST Ore 18,00 presso il castello Torremare l' aperitivo Rock durante il quale ci sarà il DJset di DINO LACANFOR

VENOSA

GRASSANO

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE di arte di strada Alle 18,00 - lungomare Sant’Angelo

MOSTRA Sala del Castello- personale di pittura dell’artista M. Lotumolo

MONTALBANO J.

LAGONEGRO

MOSTRA ABITI DA SPOSA ANNI ’40 - ‘60 Piazza Vittoria

CINEMARATEA Ore 21,30 il film “HIGH SCHOOL MUSICAL 3: SENIOR YEAR”

LAVELLO

LAGOPESOLE

1° RADUNO BANDE MUSICALI

"ALLA CORTE DI FEDERICO" Ore 17,00 Corteo Storico rievocativo", X Edizione.

CASTELGRANDE

FESTA DI S. MARIA DI COSTANTINOPOLI

MARATEA

POLICORO

“NEWOPENING SUMMER 2009” Ore 18,00- locale Santojanni Glamour Batà& Santangelo percussioni e saxophon

CONCERTO DI LUCA BARBAROSSA Quartiere Italia

MARATEA

BERNALDA

FESTIVAL MARARTEA Ultima giornata, ore 18,30, presso Il Carrubo – Hotel Santavenere, conversazione sull’Arte Contemporanea “Fiat Lux” - Ore 19,30, Presentazione della mostra “Acquarelli” alle ore 22,00. Alessandra Celletti in concerto – Piano solo, alla Rotonda del Porto.

SFILATA DI MODA - Piazza S. Rocco -

CASTELLUCCIO I.E SUP.

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “SATYRICON HOTEL”

MATERA

giama a righe”

OPPIDO

"MEMORIE IN VIAGGIO" Raccolta di reportage su Matera Ospedale Madonna delle Grazie

W L’ESTATE 09 Alle ore 21,00 presso il cortile scuola elementare la proiezione del film Wall-E

MELFI

SCANZANO

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE d’ arte di strada

DOMANI MASCHITO

E..STATE A SCANZANO 09 Mostra d’ arte creativa

ACCETTURA

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30- spettacolo teatrale

“le Tre Torri” presso il parco Tarantini

28 LUGLIO MASCHITO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Serata finale del “Campo solare per bambini”

ACERENZA

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE d’ arte di strada

VIGGIANO VIGGIANO IN MUSICA ALL’ANFITEATRO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Artistinstrada” Festival Internazionale di arte di strada V edizione Piazza San Francesco e Largo Caroseno Ore 21.00

VENOSA

ARTISTI IN STRADA La città di Orazio torna a popolarsi di clown, mangia fuoco, illusionisti con "Artistinstrada"

LAGONEGRO

MATERA

POLICORO

ATELLA

XI EDIZIONE FESTIVAL DUNI ESAMBLE MEDIEVALE, alle ore 21,30 - Monacelle

LAGONEGRO

CINEMARATEA Ore 21,30 il film “il bambino con il pi-

COMMEDIA COMICA IN DIALETTO BARESE

MARATEA

FESTIVAL “INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DELL’ARTE In viaggio nei beni culturali promosso dall’associazione

CINEMARATEA Ore 21,30 il film “BOLT UN EROE A QUATTRO ZAMPE” ETHNOS TRIO SUMMER TOUR 09 Nel suggestivo scenario del giardino Saraceno si esibirà Graziano Accini

CASTELMEZ.

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30 - spettacolo

teatrale

MATERA

PARCOMURGIAFILM In programmazione il film IL DESTINO NEL NOME; Jazzo Gattini ore 21,00

MARATEA

FESTIVAL “INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DEL TEATRO L’associazione “ le Tre Torri” presenta “ Un simposio Oraziano” a cura del gruppo teatrale lucano “Amici del Teatro” presso il Parco Tarantini

POLICORO

ESIBIZIONE DI CABARET “I ditelo voi” cabarettisti di Zeling

MATERA

XI EDIZIONE FESTIVAL DUNI SERGIO CAMMARIERE, ORCHESTRA DELLA MAGNA GRECIA ore 21,30 - Terrazza Lanfranchi

CASTELMEZ.

EVENTI ESTATE 09 Ore 21,00 Piazza Caizzo - spettacolo teatrale “Melchiorre ed Euridice”

29 LUGLIO CASTELGRANDE

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE di arte di strada

LAGONEGRO

CINEMARATEA Ore 21,30 il film “GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA”

SCANZANO

E..STATE A SCANZANO 09 Piazza Palazzo Baronale, primo concorso di cortometraggi

CALCIANO

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30 - spettacolo teatrale

METAPONTO

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Inaugurazione mostra della pittrice Grazia Montano con proiezione di un’intervista all’artista

MARATEA

FESTIVAL” INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DEI CARTONI In collabora-

zione con MONDOTV a Fiumicello piazzetta del Gesù

GRUMENTO

ESTATE GRUMENTINA 09 SPETTACOLI ALL’APERTO Presso l’anfiteatro Romano - scavi archeologici lo spettacolo “LE TROIANE”

LAGOPESOLE

“LE NOTTI DI FEDERICO” Al Castello Federiciano si esibirà il comico Partenopeo Francesco Paolantoni

POLICORO

SAGRA DEL FRIZZULO Ore 20,00 via Zanardelli

MATERA

LA VEDOVA ALLEGRA Auditorium Piazza Sedile ore 21,30

30 LUGLIO MASCHITO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Visita guidata a Fasano e ai Trulli di Alberobello per i bambini partecipanti al “Campo solare”.

LAGONEGRO CINEMARATEA Ore 21,30 il film “FORASC”

MATERA

CINEFABRICA TEATRO ITINERANTE “MELCHIORRE ED EURIDICE “FAVOLA PER ADULTI E BAMBINI; Rione Serra ore 20,30 spettacolo teatrale

PIETRAPERTOSA

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30 presentazione del documentario sul “ Parco di Gallipoli- Cognato e Piccole Dolomiti Lucane”

POTENZA

MEETING - MERCATO COPERTO E LARGO UMBERTO I

BRIENZA

31 LUGLIO CALCIANO

"RADUNO SETTER INGLESE" “NOTTI AL CASTELLO” AREE ESPOSITIVE: Sale del CastelloCaracciolo e borgo Cripta Santa Maria Assunta

POLICORO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL Presso l’anfiteatro comunale lo spettacolo “LE TROIANE”

MATERA

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE d’ arte di strada

PIETRAPERTOSA

METAPONTO

MEFITIS - A TEATRO TRA I LUOGHI MAGICI DELLA STORIA Presso il Parco Archeologico di Rossano, con Lello Arena nell’opera “La Tempesta”

GRASSANO

PALAZZO S. G.

MARATEA

ETNOCULTURÈE FESTIVAL Concerto di musica balcanica ore 21,00 - Jazzo Gattini

FESTIVAL” INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DEI CORTI In collaborazione con LIAN CORTO FESTIVAL di Roma a cura di Pietro De Silva a Fiumicello piazzetta del Gesù

MATERA

GRUMENTO ESTATE GRUMENTINA 09

TRICARICO

CINEMARATEA Ore 21,30 il film “the millionaire”

LAGONEGRO

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30 - spettacolo teatrale

CONCERTO CORALE POLIMNIA POLIFONICA GRASSANESE Palazzo Materi

FESTIVAL “INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DELLA POESIA -.Recital con musiche dal vivo con Fioretta Mari in “VOCE DAL SEN FUGGITA” nel Centro Storico - Chiesa Madre “R. SCOTELLARO E LA BASILICATA DEL SECONDO DOPOGUERRA” Ore 18,30 incontro con l’autore, conversazione con Riccardo Riccardi sul suo libro Album Lucano.

CAVALLERIA RUSTICANA Terrazza Lanfranchi

VAGLIO

MARATEA

"OLTRE IL MODERNO" Ore 18,00 - Biblioteca Camillo D. presentazione della mostra: "Oltre il Moderno- Un percorso tra i capolavori della Collezione d’Errico e l’Arte Contemporanea".

METAPONTO

“ IL RITUALE DEL VINO TRA GRECIA E MAGNA GRECIA” - Tavole Palatine-

MANIFESTAZIONE RIVA DEI GRECI Presentazione del libro “Un popolo con la valigia” dello scrittore Renato Cantore interverrà Rocco Brancati, giornalista

VAGLIO

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso gli scavi archeologici di Rossano - Mefite lo spettacolo “MINNAZZA”

MELFI

“MUSICANTI” Spettacolo concerto

POLLINO FUSION FESTIVAL Bosco Difesa ore 15.00 apertura stands enogastronomici, inizio manifestazioni di Musica, Sport, Cultura e Arte. Ore 21.00 serata musicale con i Taranta Terapy, RADICI NEL CEMENTO e The Reggae Girls con Dj Set fino all’alba. Ingresso Gratuito e Campeggio Libero

MARATEA

FESTIVAL “INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DEL PREMIO- A cura di Vincenzo Mollica con Maria Grazia Cucinotta, Arisa, Rocco Papaleo, Cosimo Fusco, Antonio Gerardi, Nausica piazzetta del Porto

MATERA

SAGRA DELLA CRAPIATA Borgo La Martella

VILLA D’AGRI

I° EDIZIONE "LE NOTTI DELLA PORCHETTA" - Piazza T.Morlino dalle ore 20:00

OLIVETO L.

CINEFABRICA Centro Storico ore 20,30 - spettacolo teatrale

GRUMENTO V SAGRA DELLA TROTA - FIUME SCIAURA-

2 AGOSTO

E..STATE A BRINDISI CALCIO BALILLA UMANO dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle 19,00 presso la struttora gonfiabile

CHIAROMONTE

CORRERE POLLINO 2° memorial Alberto e Vincenzo di corsa regionale su strada ore 16,00 Piazza Garibaldi

VENOSA

ARTISTIINSTRADA FESTIVAL INTERNAZIONALE ITINERANTE di arte di strada

GRUMENTO

ESTATE GRUMENTINA 09 FESTA DEL CAMPARI,Presso la piscina comunale

OPPIDO

W L’ESTATE 09 FESTA DEL DONATORE - ore 21,00 Piazza Marconi

SAN MAURO F.

EVENTI ESTIVI 09 Ore 21,30 in Piazza Caduti per la Patria in spettacolo “Gli Armonica”

MATERA

CINEFABRICA Proiezione del film “L’uomo delle stelle” di G. Tornatore ore 20,30 in Piazza S.Pietro Caveoso

MATERA

“AUSTÒCCH, ANDÈN’JI” RAPPRESENTAZIONE TEATRALE in vernacolo materano, ore 21,00 in Piazzetta Pascoli

CASTELLUCCIO I.E SUP.

POLLINO FUSION FESTIVAL Bosco Difesa ore 12.00 apertura stando enogastromici, inizio manifestazioni di Musica, Sport, Cultura e Arte. Ore 21.00 serata musicale con i Iatrida, Istamanera, GRUPPO ZED e con Dj Set fino all’alba. Ingresso Gratuito e Campeggio Libero.

PIETRAGALLA SAGRA DEL “ MIGLIATIEDD’ “ Ore 20.00

BERNALDA

“ IL LUCANINO” - Sala Incontro - mostra di pittura

MOLITERNO

SAGRA DEL FORMAGGIO PECORINO

MELFI

SPETTACOLO TEATRALE E MUSICALE “LAZZARELLA” Ore 21.00 - Piazza S. Giuseppe

MARATEA

FESTIVAL “INCONTRO FRA LE ARTI” NOTTE DELLA MUSICA - Concerto dell’orchestra sinfonica di Kiev, diretta dal maestro Luca Gaeta, Centro Storico - piazzetta del Mercato, promosa dall’associazione “ le Tre Torri”

MATERA

L'UOMO DELLE STELLE PROPOSTO DA Cinefabrica Cinema

MARINADIPISTICCI

“JAZZ FESTIVAL ARGOJAZZ 09” Concerto della cantante Simona Bencini (dirotta su cuba) in coppia con il grande Mario Rosini . Nel corso della serata sarà consegnato il Premio Argojazz 2009

VENOSA

SPETTACOLI ALL’APERTO CAPUA ANTICA FESTIVAL presso il Parco archeologico dell’Incompiuta lo spettacolo “SORELLE DI SANGUE”

ABRIOLA

"MISS MOTORS" CONCORSO DI BELLEZZA - ore 21,30 - piazza Marconi

BRIENZA

“NOTTI AL CASTELLO” Nel Borgo e nel Castello Caracciolo

AVIGLIANO

PIAZZA AVIGLIANESI NEL MONDO MANIFESTAZIONE DI QUADRI PLASTICI “La chiamata” ore 21,30 c/so

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"WEEK-END DEL MOTORE" Ore 15,00 - II MOTOGIRO - dalla Città dell'Utopia alle dolomiti Lucane.

CAMPOMAG.

ESTATE ARBËRESHË 2009 “La Corrida” presentata da Franco Cangi - Villa Comunale Ore 21.30.


Domenica 26 luglio 2009

Il gioco

della lettura Il passaggio del temporale

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

Leggi&indovina

«...Curvo e con la faccia ben ravvolta stavo aspettando pazientemente la fine dell’acquazzone...» VENIVO dalla caccia di sera, solo, in carrozzino. Di là a casa c’erano circa otto verste; la mia cavallina, buona trottatrice, correva bravamente sulla strada polverosa, sbuffando ogni tanto e movendo le orecchie; il cane, stanco, non rimaneva indietro di un passo dalle ruote posteriori, come se vi fosse legato. Minacciava un temporale davanti, una enorme nube violacea si alzava lenta di dietro a un bosco; sopra di me e incontro a me correvano lunghe nuvolegrigie; i cìtisi si agitavanoinquieti mormorando. L’arsura soffocante si mutò all’improvviso in freddo umido; le ombre s’infittivano rapidamente. Diedi un colpo di redini alla cavalla, scesi in un burrone, attraversai un ruscello asciutto, tutto coperto di vinchi, salii il pendio ed entrai nel bosco. La strada serpeggiava dinanzi a me tra folti arbusti di nocciòlo, già cosparsi d’ombra; avanzavo a stento. Il carrozzino sobbalzava sulle dure radici di querce e tigli secolari, che intersecavano di continuo i profondi solchi longitudinali, tracce delle ruote e dei carri; la mia cavalla cominciò a incespicare. Un forte vento d’improvviso rombò su in alto, gli alberi si agitarono furiosamente, grosse gocce di pioggia seccamente picchiettarono, schioccarono sulle foglie, balenò un lampo e il temporale scoppiò. La pioggia si rovesciò a torrenti. Io guidavo al passo e ben presto dovetti fermarmi: la mia cavalla affondava colle zampe, io non vedevo assolutamente nulla. Bene o male mi addossai a un largo cespuglio. Curvo e con la faccia ben ravvolta, stavo aspettando pazientemente la fine dell’acquazzone, quando d’un tratto, alla luce di un lampo mi sembrò di vedere sulla strada un’altra figura d’uomo. Guardai con attenzione da quella parte e quella stessa figura parve sbucare da terra accanto al mio carrozzino. - Chi è là? - domandò una voce sonora. - E tu chi sei? - Il guardaboschi di qui. Dissi il mio nome. - Ah, so! Andate a casa? - A casa. Ma vedi che temporale ... - Sì, un temporale, - rispose la voce. Un fulmine bianco illuminò il guardaboschi dalla testa fino ai piedi; subito dopo echeggiò, crepitante e breve, un colpo di tuono. La pioggia cadde con raddoppiata violenza. Non passerà tanto presto, - proseguì il guardaboschi. Che farci! Vi accompagnerò magari alla mia isba - diss’egli a sbalzi. Fammi il favore. Vogliate salire. Egli si avvicinò alla testa della cavalla, la prese per il morso e la tirò a sé. Ci movemmo. Io mi tenevo al cuscino della carrozzina che dondolava “come un canotto in mare” e chiamavo il cane. La mia poveracavalla sguazzavapesantemente con le zampe nel fango, scivolava, inciampava; il guardaboschi barcollava davanti alle stanghe a destra e a sinistra, come uno spettro. Facemmo alquanto cammino; finalmente la mia guida si fermò. - Eccoci a casa, signore, - proferì con voce tranquilla. Il porticino cigolò, alcuni cuccioli abbaiarono tutt'insieme. Alzai la testa e alla luce d'un lampo scorsi una piccola casupola in mezzo a una vasta aia circondata da una siepe. Da una finestrucola si ve-

La soluzione di ieri

Il giovane Holden, un classico per gli adolescenti L’AUTORE misterioso di ieri era J.D. Salinger. Il brano era tratto da “Il giovane Holden, che è uno dei classici della letteratura per l’adolescenza. Jerome David Salinger è uno scrittore statunitense, autore fra l’altro di: Franny e Zooey, Alzate l’architrave carpentieri, Hapworth 16; poi, dal 1965 fino alla morte si chiuse in un misterioso silenzio e non scrisse più nulla. Il romanzo che gli ha dato la fama narra la ma-

deva la fioca luce di un focherello. Il guardaboschi condusse la cavalla presso il terrazzino e batté alla porta. - Subito, subito! - risonò una vocetta sottile, si udì uno scalpicciare di piedi scalzi, il chiavistello stridette e una ragazzettasui dodici anni,in camiciuola stretta da una fettuccia, con una lanterna in mano, si affacciò sulla soglia. - Fa’ luce al signore, - egli le disse, io intanto metterò il carrozzino sotto la tettoia. La ragazzetta mi gettò uno sguardo ed entrò nell’isba. Io mi avviai dietro a lei. L’isba del guardaboschi consisteva in una sola stanza, annerita dal fumo, bassa e vuota, senza soppalco e tramezzi. Un pellicciotto lacero di montone era appeso a una parete. Su una panca giaceva un fucile a una canna, in un angolo c'era un mucchio di stracci; due grossi vasi stavano accanto alla stufa. Sulla tavola ardeva una torcia, ora scoppiettando,

turazione e la formazione di un adolescente della media borghesia, e della sua ricerca di identità. Il successo del romanzo si deve alla maniera esemplare in cui è elaborata la figura del protagonista, e al linguaggio, ai suoi intercalare, allo slang da giovane collegiale magnificamente ricostruito, alla credibilità, e all’ironia, pur ricca di partecipazione, che è peraltro una caratteristica della migliore narrativa americana.

ora languendo mestamente. Proprio in mezzo all'isba pendeva una culla legata all’estremità d’una lungapertica.La bambinaprese unalanterna, sedette su un minuscolo sgabello e con la destra cominciò a dondolare la culla, con la sinistra ad aggiustare la torcia. Io guardavo all’ingiro e mi si strinse il cuore: non è cosa gaia entrare di notte nell'isba di un contadino. Il bimbo nella culla respirava con affanno e rapidamente. - Sei sola qui? - domandai alla ragazzina. - Sola, - pronunciò ella appena percettibilmente. Sei la figlia del guardaboschi? - Sì, del guardaboschi, - sussurrò. L'uscio cigolò e il guardaboschi, chinando la testa, varcò la soglia. Egli alzò su la lanterna da terra, si avvicinò alla tavola e accese lo stoppino. - Non sarete abituato alla torcia, - disse, scrollando la testa riccioluta. Lo guardai. Di rado mi era capitato di

vedere un uomo così in gamba. Era alto di statura, largo di spalle e mirabilmente costrutto. Sotto la camicia di canapa fradicia risaltavano i suoi muscoli poderosi. Una nera barba ricciuta copriva a metà il suo viso austero e maschio; di sotto alle ampie sopracciglia congiunte i grandi occhi castani guardavano con arditezza. Egli posò leggermente le mani sui fianchi e si fermò davanti a me. Io lo ringraziai e gli domandai il suo nome. - Mi chiamo Fomà, - rispose, - di soprannome Biriùk. - Ah, sei tu Biriùk? Lo guardai con raddoppiata curiosità. Dal mio Jermolàj e da altri sentivo spesso racconti sul guardaboschi Biriùk, che tutti i contadini dei dintorni temevano come il fuoco. A detta loro, non era ancora esistito al mondo uno che sapesse il fatto suo come lui: «nonti lascia portar viaun fascio di sterpi in qualsiasi momento, foss’anche mezzanotte in punto, ti

ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

capita addosso come la neve in testa e non c’è da pensare a far resistenza, è forte e agile come il diavolo ... E non lo si può ammansire con nulla; né col vino né col denaro ... non abbocca a nessun amo. Già più d'una volta della brava gente ha pensato a levarlo di mezzo; ma lui niente, non si lascia cogliere». Ecco come si esprimevano su Biriùk i contadini dei dintorni. - Dunque sei tu. Biriùk, - ripetei; io, fratello, ho sentito parlare di te. Dicono che tu non la perdoni a nessuno. - Faccio il dover mio, - egli rispose, cupo, - non sta bene mangiare a ufo il pane del padrone. Egli cavò fuori l’accetta dalla cintura, si accomodò per terra e si mise a spaccar la torcia. - Non ce l’hai la massaia? - gli domandai. No, - rispose, e brandì con forza l'accetta. Morta, forse? - No... sì... è morta, - soggiunge, voltandosi in là. Io tacqui; egli alzò gli occhi e mi guardò in faccia. - Fuggì con un borghese di passaggio, - proferì con un crudele sorriso. La ragazzina abbassò gli occhi; il bimbo si destò e prese a strillare; la ragazzina si avvicinò alla culla. - To', daglielo, - disse Biriùk, ficcandole in mano un poppatoio impiastricciato. Ecco, anche lui ha abbandonato, continuò a mezza voce, indicando il bambino. Egli andò verso l’uscio si fermò e si volse. - Voi, signore, - cominciò, - non mangerete certo il nostro pane e io all'infuori di pane... - Non ho fame. - Be’, come volete. Vi avrei preparato il samovàr, ma non ho del tè ... Vado a vedere che fa la vostra cavalla. Uscì sbattendo la porta; io mi guardai attorno un'altra volta. L’isba mi parve ancora più malinconica di prima. L’odore amaro del fumo raffreddato mi opprimeva sgradevolmente il respiro. La ragazzina non si muovevadal suopostoenon alzavagliocchi; ogni tanto dava una spinta alla culla e riconduceva timidamente sulla spalla la camicia che n'era scesa; le sue gambenude pendevano immote. - Come ti chiami? - domandai. - Ulita, diss’ella, chinando ancor più il suo mesto visino. Il guardaboschi entrò e sedette sulla panca. - Il temporale sta passando, - osservò dopo un breve silenzio, - se lo comandate, vi accompagnerò fuori del bosco. Mi alzai. Biriùk prese il fucile ed esaminò il focone. - A che ti serve? - domandai. - Nel bosco fanno bricconate ... Presso Kobili-Vierch stanno tagliando un albero - soggiunse, in risposta a un mio sguardo interrogativo. - Ma di qui si sente? - Di fuori si sente. Uscimmo insieme. La pioggia era cessata. In lontananza si pigiavano ancora grevi ammassi di nuvole, di tanto in tanto balenavano lunghi lampi; ma sopra le nostre teste si scorgeva qua e là il cielo azzurro-cupo, delle stellucce palpitavano attraverso le nubi rade che si spostavano veloci. I contorni degli alberi, spruzzati dalla pioggia e agitati dal vento, cominciavano a sporgere dalla tenebra.

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Domenica 26 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Formula Uno Una molla si stacca dalla monoposto di Barrichello e centra il ferrarista Subito operato, oggi non correrà il Gp

Massa, una tragedia sfiorata Il brasiliano, colpito alla visiera del casco, perde il controllo e sbatte BUDAPEST - Un sabato col brivido. E tanta paura per Felipe Massa. Solo il fato ha voluto che non si ripetesse una tragedia come quella del 1994 ad Ayrton Senna, e come quella di sette giorni fa in Formula 2 quando a perdere la vita è stato il giovane Henry Surtees. Il figlio di John, campione del mondo di Formula 1 nel 1964, è stato colpito alla testa dal pneumatico di un’altra auto, sulla pista di Brands Hatch, mentre ieri durante le qualifiche, Felipe Massa è stato centrato alla visiera del casco da una molla che si è staccata dalla monoposto del connazionale Barrichello. Una fatalità, una situazione imponderabile che ha poche relazioni con le problematiche legate alla sicurezza. Massa ha perso il controllo della vettura ed è andato a sbattere frontalmente e violentemente contro le barriere. L’urto è stato attutito dalla numerosa serie di gomme piazzate dietro il guard rail. Il pilota brasiliano è rimasto tuttavia diversi minuti dentro l'abitacolo della sua Ferrari prima di essere estratto e portato in ambulanza al centro medico dell’autodromo ungherese. Quindi Massa ha lasciato la pista in elicottero per essere trasportato all’ospedale Aek di Budapest per ridurre la lesione ossea all’arcata sopraccigliare sinistra procurata dal detrito metallico. Il breve intervento è riuscito e i sanitari hanno riferito che le condizioni di Massa sono buone. Il pilota rimarrà in osservazione nel reparto di terapia intensiva del nosocomio magiaro a svolgere

accertamenti clinici, cosciente seppur con una visibile escoriazione all’occhio. Passando al lato puramente sportivo e alla lotta per il titolo mondiale si preannuncia un’altra giornata favorevole alla Red Bull che ha piazzato i due suoi piloti Sebastian Vettel e Mark Webber in seconda e in terza posizione, alle spalle di Alonso, che partirà davanti a tutti. In pratica tre motori Renault nelle prime tre posizioni. E pensare che Alonso, come Kovalainen e Trulli, aveva strappato il biglietto per le Q2 solo grazie a un finale con le gomme tenere. Jenson Button comincia a sentire il fiato degli avversari: la sua Brawn gp partirà in ottava posizione. E' probabile che la monoposto si sia presentata alle qualifiche più carica di benzina rispetto ai suoi avversari, ma è innegabile che in questo momento la Red Bull sembra avere una marcia in più. Altro fattore importante da tenere in considerazione in vista della gara è legato al Kers, il dispositivo di recupero dell’energia cinetica che monta la Mclaren di Lewis Hamilton, così come un apposito nuovo alettone. Il campione del mondo, che partirà in seconda fila dalla quarta posizione, continua a compiere passi avanti importanti e oggi anche lui sarà a caccia del podio. Bene anche il compagno di squadra, il finlandese Heikki Kovalainen, sesto subito dietro la Williams di Nico Rosberg. Settimo tempo per la Ferrari di Kimi Raikkonen che sarà quindi l’unica rossa a scendere in pista.

Felipe Massa soccorso dopo lo schianto. In basso a sinistra il particolare della molla staccatasi dalla vettura di Barrichello e, a destra, il pilota brasiliano trasportato in elicottero all’ospedale di Budapest per essere sottoposto a un intervento chirurgico

Motomondiale. A Donington qualche problema con una gomma prima del rush finale

Pole in extremis per Valentino Rossi

Valentino Rossi ha conquistato la pole position nella prova regina del Motomondiale

DONINGTON (INGHILTERRA) - Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e l’ormai ritrovato Dani Pedrosa sono stati i protagonisti delle qualifiche della MotoGP a Donington Park. Su pista asciutta, ma con nuvoloni che non lasciano ben sperare per la gara di oggi, Valentino Rossi, in ritardo per tutta la sessione alle prese con una gomma dura che non gli dava il giusto grip, negli ultimi minuti, montate le morbide per ottenere il tempo, ha infilato quattro giri di fila tutti sull'1'28"1, fermando la lancetta nel primo su 1'28"116, tempo che nessuno è stato in grado di superare e che gli è valsa la pole position. Alle sue spalle, con un ritardo di 95 centesimi Dani Pedrosa con la Repsol Honda Hrc. Lo spagnolo ha lamentato una certa mancanza di stabi-

lità, da correggere in vista della corsa. Chi, invece, ha avuto un problema inverso è stato Jorge Lorenzo. Il mallorchino, infatti, con l’altra Fiat Yamaha, ha dominato la prima parte quando sulla sua M1 c'erano gli pneumatici più duri, poi, però, quando ha montato quelli morbidi per cercare la pole, non ha avuto lo stesso rendimento e si è dovuto accontentare del terzo tempo a 286 millesimi dal compagno di team. Grossi problemi anche per Casey Stoner. L’australiano, scivolato nelle libere del mattino, è stato autore di una caduta anche nel corso delle qualifiche. Questo lo ha costretto ad usare la seconda GP09 che, però, non aveva lo stesso assetto della prima. L’ex campione del mondo oggi partirà dalla seconda fila con il quarto tempo a tre decimi da Rossi. Al suo fianco, Andrea Dovizioso con la seconda Honda Hrc ed il texano Colin Edwards con la Yamaha del team Monster Tech3. In terza, con il settimo tempo, un ottimo Marco Melandri con la Kawasaki del team Hayate. Con il roma-

gnolo, Toni Elias (San Carlo Honda) e l’altra Monster Yamaha del beniamino di casa, James Toseland. Dodicesimo tempo per il sanmarinese Alex De Angelis (San Carlo Honda), mentre Loris Capirossi è 14esimo dietro anche all’altra Rizla Suzuki di Chris Vermeulen. Nelle altre due classi, pole di Bradley Smith nella 125. Il pilota di casa dell’Aprilia con il tempo di 1'37"442 ha preceduto la Ktm di Marc Marquez e l’Aprilia di Julian Simon. A chiudere la prima fila Sergio Gadea. Il primo degli italiani è Andrea Iannone, decimo. Hector Barbera, invece, partirà in pole nella quarto di litro: lo spagnolo del team Pepe World Aprilia, all’ultimo giro, ha fermato il cronometro sul miglior tempo di 1'31"802, soffiandola per 92 millesimi a Marco Simoncelli (Metis Gilera). A due decimi e mezzo la Honda di Hiroshi Aoyama. A chiudere la prima fila l’altra Aprilia dello spagnolo Alex Debon. Mattia Pasini è in seconda fila con il settimo tempo.

Nella 250 Simoncelli partirà secondo

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Sport


Domenica 26 luglio 2009

Nuoto. Ai Mondiali di Roma anche il metallo più pregiato si tinge d’azzurro

Cleri, la fatica che diventa oro Trionfo nella 25 km di fondo maschile. E tra le donne bronzo per la Vitale ROMA - È arrivata dal mare di Ostia la prima medaglia d’oro della nostra Nazionale ai XIII Mondiali di Roma. Quello stesso mare che poco dopo ha regalato al nuoto azzurro anche un bronzo, per una disciplina, quella del fondo, che ha visto l’Italia in grande evidenza. ECCO L’ORO - L’ha conquistato Valerio Cleri che ha vinto la 25 chilometri di nuoto in acque libere in 5h26'31". L’azzurro ha preceduto l’australiano Trent Grimsey ed il russo Vladimir Dyatchin nella prova più massacrante, dove ha avuto modo di riscattare alla grande la cocente delusione patita nella 10 km (quella del ricorso dapprima approvato e poi bocciato, con annesso addio alla medaglia di bronzo per un buco nel regolamento). E nella 25 km di fondo, ecco la vittoria. «Non ho avuto grossi problemi durante la gara – ha raccontato Cleri – eravamo preparati al fatto che avremmo trovato onde ma soprattutto vento. Al penultimo rifornimento ho effettuato lo strappo decisivo. Pensavo che saremmo arrivati allo sprint ma negli ultimi cinquecento metri ho allungato la bracciata e l'australiano ha sofferto. Avevamo deciso di rimanere coperti fino al ventesimo chilometro per risparmiare energie dopo la dieci chilometri. La tattica si è rivelata giusta». Per il nuoto di fondo italiano è la prima medaglia d’oro maschile ai campionati del mondo sulla distanza dei 25 chilometri. «Negli ultimi metri immaginavo già quanta felicità mi avrebbe circondato una volta finita la gara – continua Cleri – e sono contento di aver regalato questa emozione a

Dell’Uomo e Chiarabini quinti nel sincro da 10 metri

Tour de France

Garate trionfa sul Ventoux

Valerio Cleri sul gradino più alto del podio

tutti. La dedico a tutta la mia famiglia, al mio allenatore che mi è stato sempre vicino». Quindi il campione iridato si toglie un sassolino dalla scarpa: «In questo momento godo anche per tutti coloro che hanno goduto per la medaglia di legno nella 10 km». I complimenti del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. «Valerio è una forza della natura. È stato bravissmo. La sua vittoria è la vittoria di tutto il movimento italiano e del nuoto di fondo in particolare. Conoscevamo le sue qualità e le sue potenzialità. Dopo la delusione per il quarto posto nella dieci chilometri ha saputo reagire da grande campione». VITALE DI BRONZO - Nella maratona femminile, dopo una gara entusiasmante, Federica Vi-

Gioia di bronzo per Federica Vitale

tale si è classificata terza. Prima la tedesca Angela Maurer e seconda la russa Anna Uvarova. «E' la cosa più grande che ho fatto – ha confessato l’azzurra – e che mi ripaga di tutti quegli anni abbastanza duri che ho passato, soprattutto l’ultimo, quando ho dato veramente tutto. Volevo una medaglia a tutti i costi. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato soprattutto sulla 25 chilometri e ho ritrovato una serenità che mi mancava da tempo. Ringrazio tutti, la Federazione, la mia società, il mio allenatore, gli amici che mi sono stati vicino. Il mio pensiero va a zio Claudio che da pochissimo tempo non c'è più. Questa medaglia la dedico a lui». TUFFI - I tuffatori cinesi Liang Huo e Yue Lin hanno invece conquistato la medaglia d’oro nella piattaforma sincro da 10 metri.

Con 428.58 punti, la coppia neo iridata ha battuto gli statunitensi David Boudia e Thomas Finchum (456.84) ed i cubani Jose Antonio Guerra Oliva e Jeinkler Ernesto Aguirre Manso, rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo. Quinto posto, con 411.03 punti, per gli italiani Andrea Chiarabini e Francesco Dell’Uomo. SINCRO - Va infine alla Russia il titolo iridato nel sincro libero a squadre. Con 99.167 punti, la formazione russa ha preceduto sul podio la Spagna (98.176) e la Cina (97.167). Quinta piazza per l’Italia con 95.000 punti. PALLANUOTO - La Grecia supera l’Italia per 10-9 e conquista l’accesso ai quarti di finale del torneo di pallanuoto femminile ai Mondiali di Roma 2009. Azzurre fuori.

CANOTTAGGIO Mondiali Under 23 Azzurri in evidenza OTTO barche azzurre qualificate per le finali di oggi, nell’ultima giornata dei Mondiali Under 23 di canottaggio in svolgimento da giovedì a Racice (Repubblica Ceca): oltre a quattro con, due senza pesi leggeri, quattro di coppia femminile, due senza femminile, quattro senza femminile, si sono qualificati anche quattro di coppia pesi leggeri, due senza e doppio pesi leggeri. Una prestazione d’alto profilo per il quattro di coppia pesi leggeri (Josè Casiraghi, Andrea Cereda, Pietro Ruta e Francesco Rigon): 5.49.70 significa miglior tempo delle semifinali e record mondiale under 23.

TIRO A VOLO Argento per Falco agli Europei ROMA - Un altro argento per l’Italia agli Europei di tiro a volo e questa volta a conquistarlo è stato Ennio Falco. Il 41enne agente Forestale di Caserta sale sul 2° gradino del podio, battendo allo shoot-off il ceco Sychra cui va il bronzo. Davanti a loro un incontenibile Brovold (Nor) eguaglia il record del mondo sia in qualificazione (125) che in finale (150) e si riconferma campione. Falco, assieme a Luchini ed a Eleuteri conquista anche il bronzo a squadre. Per l’Italia il bottino finale è di 7 ori, 5 argenti e 2 bronzi, che garantiscono agli azzurri la leadership del Medagliere.

MONT VENTOUX (FRANCIA) - Finirà dunque come da pronostico: Alberto Contador vinceràil suosecondo Tour de France dopo quello del 2007 e Andy Schleck, il più giovane dei fratelli lussemburghesi della Saxo Bank, si dovrà accontentare di una onorevolissima piazza d’onore. Forse in pochi scommettevano sulle chance di podio di Armstrong: il texano, rientrato quest’anno dopo il ritiro, chiuderà terzo la Grande Boucle, finendo negli annali dopo le sette maglie gialle di fila, anche per essere (con Poulidor) il più anziano a far festa a Parigi. Tutto ciò, però, non è stato deciso dal Mont Ventoux, l’ultima cima di un Tourcheoggi, aiCampiElisi, offrirà la solita passerella ai velocisti sopravvissuti a tre settimane di fatica. Sull'asperità dal paesaggio lunare, la stessa che nel 2000 vide trionfare Marco Pantani su Armstrong, cambia poco o nulla della classifica generale. A vincere, innanzitutto, è uno dei fuggitivi del chilometro (quasi) zero, lo spagnolo Juan Manuel Garate, scalatore della Rabobank che avrebbe voluto indossare la maglia a pois di Franco Pellizotti. Non ha bisogno nemmeno dello sprint per battere uno stremato Tony Martin cheriusciva ariaccodarsi proprio nel finale. Dietro, coni battistradadel prontie via lentamente risucchiati (tra questiun ottimoDaniele Righi), i due Schleck non riuscivano a incrinare le certezze degli Astana. Armstrong marcavada subito Frank, Contador si occupava esclusivamente di Andy, che sull'ultima salita compiva sette tentativi per scrollarsididosso lamagliagialla e mettere in crisi l’americano. Niente da fare: il Tour è del madrileno Contador. Italiani a secco ma protagonisti. Detto di Righi, in avanscoperta sino alle prime rampe del Vantoux, c'è da registrare la cavalcata solitaria di Pellizotti, arrivato vicinissimo ai primi due. A respingerlo, oltre la fatica, un fastidioso vento contrario. Bravo Nibali, che fa spesso l’elastico tra il gruppetto dei big e il vuoto, riuscendo a limitare i danni e a conservare il bel 7° posto. Ordine d’arrivo:1° Garate (Esp, Rabobank) in 4h39'21”; 2° Martin a 00'03”; 3° Schleck A. a 00'38”; 4° Contador st; 5° Armstrong a 00'41”; 6° Schleck F. a 00'43”; 7° Kreuziger (Slo) a 00'46” 8° Pellizotti a 00'56”; 9° Nibali a 00'58”; 19° Righi (Ita) a 03'03”. Classifica generale: 1° Contador; 2° Schleck a 04'11”; 3° Armstrong a 05'24”;4° Wigginsa06'01”, 5° Frank Schleck a 06'24”; 6°Klodena 06'42”; 7° Nibali a 07'35”; 8° Vande Velde a 12'04” 9. Kreuziger (Slo) a 14'16”; 10° Le Mevel a 14'25”.

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46 Sport


L’ex della Salernitana per l’attacco. Lo vuole il Catania che lo darebbe in prestito

Scarpa per Capuano Da Gallipoli: «Il Potenza piomba su Di Gennaro e Mounard» FRANCESCO Scarpa è più di un’idea. L’esterno d’attacco reduce da una stagione strepitosa alla Salernitana (37 partite e 6 reti) è l’oggetto del desiderio del Potenza. La Paganese lo ha riscattato per 200 mila euro dalla società granata, in forza di un’intesa (non sottoscritta) con il Catania, che ne dovrebbe acquistare la comproprietà. Scarpa ha 30 anni e vanta nel suo curriculum esperienze a Cava, Gladiator, Giugliano in C2, Andria Foggia e Paganese in C1. Si sta facendo un nome anche nella cadetteria, tanto da suscitare l’interesse del ds dei siciliani Lomonaco che lo conosce fin da ragazzino. Ecco, allora spuntare la scintilla per un’operazione che, però, resta assai difficile. Il Catania Scarpa non l’ha ancora preso. Il tecnico Atzori si è “innamorato” di Ricchiuti del Rimini (che ha un ruolo omologo a quello del campano), oltretutto è da verificare l’interesse del Catania a prendere un calciatore non più giovanissimo. Ma resta aperto il contatto con la Paganese, che ne detiene ancora il cartellino e attende le mosse degli etnei. Ebbene, solo nel caso in cui Scarpa fosse acquistato potrebbe essere girato in prestito al Potenza. Un po’ come accadde all’argentino Di Cosmo dell’Igea, che il Catania prese e poi girò in prestito alla Paganese di Capuano.

AMICHEVOLE ALLE ORE 17,30

Parla il tecnico dell’Inter

Test probante contro l’Aversa Normanna

Mou: «Cedere Ibra? Un affare» JOSÈ MOURINHO, in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24. «In questo momento la mia società era in difficoltà. Io sono tranquillo, un poco arrabbiato perchè nessun allenatore è felice di perdere Ibra così come nessun allenatore non è felice di non avere Etòo. Sono due giocatori diversi», spiega, aggiungendo: «Se parlo da allenatore, dico che non avrei mai voluto perdere questo giocatore. Se parlo da manager, devo dire che è un affare, da 100 milioni, perchè se Ibra vale 50 milioni, Etòo ne vale 49 o 50 anche lui: fanno 100 milioni. È un affare di grandissima dimensione che il club ha voluto accettare».

QUESTO pomeriggio, con inizio alle 17.30, terzo impegno ufficiale del Potenza nel ritiro di Preci. Dopo la sfida con la rappresentativa locale e quella contro il Cascia (intervallate dalla farsa rumena, con il Cehaul che ha abbandonato il campo), avversaria di rango per Capuano. Ci sarà l'Aversa, squadra ambiziosa di Seconda, a testare i progressi della formazione rossoblù. Di certo Capuano vedrà all'opera tutti gli elementi a sua disposizione, anche se appare probabile che sarà consentito un minutaggio maggiore a quelli che vengono considerati i titolari. Da verificare le condizioni di Frezza (affaticamento), mentre Anderson e Lucenti sono sulla buona strada. E certamente prove di "difesa titolare" con l'inserimento contemporaneo di Chiavaro, Cardinale e Langella, a protezione di Gragnaniello, nonostante in questi giorni di ritiro Capuano sia rimasto assolutamente soddisfatto dalla crescita di Porcaro e di Barbato. In attacco si annuncia un'altra staffetta tra De Cesare e Polani, con il primo che è andato in gol finora in tutti i test disputati e che dimostra stimoli e ambizioni importanti. Un po' come dire che non è così tanto scontato un suo ruolo marginale nell'undici che il tecnico salernitano ha in mente. Degli avversari odierni occorre dire che sono alla terza uscita stagionale (0-0 con la Cisco Roma e sconfitta per 2-0 con il Grosseto) e che vantano una buona squadra con l'ex del Melfi Pettinari in porta, l'ex cosentino Parisi in difesa, il francese Coquin a destra del centrocampo e Perna in attacco. A seguire il test odierno si annuncia una nutrita rappresentanza di tifosi potentini che partiranno in mattinata, facendo seguito a quelli che si sono recati in Umbria già ieri. POTENZA (3-4-3): Gragnaniello; Chiavaro, Cardinale, Langella; Frezza, Anderson, Profeta, Lucenti; Aquino, Polani, Catania. All. Capuano AVERSA NORMANNA (4-4-2): Pettinari; Savini, Parisi, Di Girolamo, Bertoncini; Coquin, Mariniello, Arini, Chietti; Perna, Prisco. All. Sergio

Scarpa sarebbe una vera e propria ciliegina sulla torta rossoblù. La quale, a dire il vero, viene continuamente condita dalle indiscrezioni del web. Ormai in giro è abbastanza verosimile che nessuna operazione è preclusa al Poten-

za, per cui perchè non azzardare? Il sito sologallipoli.it dà per certo l’assalto di Postiglione al centravanti Di Gennaro e all’esterno Mounard. Per il secondo, il procuratore Grimaldi ha escluso ogni possibilità. Il primo vorrebbe andare a Verona

Amichevole col Chelsea

Milan bello ma perdente BALTIMORA Ancora uno stop in amichevole per il Milan di Leonardo. Nella seconda uscita del World Football Challenge, davanti a 72.000 spettatori presenti al «M&T Bnak Stadium», il Milan è stato sconfitto dal Chelsea guidato dall’ex tecnico rossonero Carlo Ancelotti con il punteggio di 2-1. Per la squadra londinese i gol di Drogba al 7' e di Zhirkov al 69'. Il momentaneo pareggio dei rossoneri lo ha firmato Seedorf al 37'. L'ultima uscita dei rossoneri negli Stati Uniti è prevista domenica 26 a Boston, contro l’Inter.

Scarpa e Di Gennaro

Mercato: Ebouè alla Fiorentina

(dove è andato il suo amico Russo) o al massimo a Pescara. Ma gli sviluppi societari leccesi (Barba vende lunedì) potrebbero bloccare tutto, compreso una degli attaccanti più prolifici in giro. Alfonso Pecoraro

Dossena verso Napoli

Arriva Loiacono, si preme per Bianciardi

Il Melfi stringe i tempi STA STRINGENDO i tempi il Melfi per regalare a Rodolfi gli ultimi tasselli necessari. Lunedi arriverà nel ritiro di Barile il ventenne esterno offensivo Andrea Loiacono, da due stagioni nel Lumezzane dove l’anno scorso ha collezionato ben 22 presenze, anche se soltanto un paio da titolare. Comunque non male per un classe ‘89. Sul suo conto c’è l’ottima relazione di Rodolfi che lo conosce personalmente e ha dato l’ok per valutarne l’eventuale ingaggio. Che però non è ancora scontato. La trattativa infatti si intreccia con quella ben più complessa in piedi con il Benevento, riguardante quattro giocatori. Se lo scambio di portieri Dell’Anna - Baican non sta creando problemi e andrà presto in porto, più complesso pare lo sbarco in giallover-

de del difensore centrale Bianciardi e dei giovani Furno e Verrecchia, campioni d’Italia con la Berretti giallorossa. Questi ultimi tre nomi sono strettamente intrecciati. Il ds sannita Mariotto è fermamente intenzionato a cedere Bianciardi in prestito, ripetendo l’esperimento andato a buon fine l’anno scorso con la Vibonese considerando che il 24enne è da ritenersi fuori dai piani tecnici di Acori. Ma la strategia messa in piedi dal consulente di mercato Antimo Grillo è ben chiara: il Melfi prende Bianciardi solo e soltanto se il Benevento manda in gialloverde anche i due giovani talenti, il jolly difensivo Furno e l’esterno alto Verrecchia. Quest’ultimo ricopre lo stesso ruolo di Loiacono, non è difficile quindi capire che la società gialloverde non vuole

aspettare più di un altro giorno. Nel caso in cui saltasse lo sbarco del blocco beneventano evidentemente Grillo si muoverà su altre strade, soprattutto perchè i giovani abbondano e si può attingere al mercato dei gironi settentrionali che il tecnico parmense conosce bene. In stand by il discorso con il Cassino su Maisto, ma nella scelta di un mediano di carisma ed esperienza si potrà temporeggiare un po’ di più visto l’innesto ormai effettivo di Vito Dentamaro, un 21enne che ha già alle spalle tre stagioni da protagonista in D a Bitonto con la breve parentesi professionistica vissuta alla Nuorese nel 2007-‘08, proprio con Rodolfi in panchina. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Regionale Un nuovo allenatore per vincere la Prima

Tursi ambizioso con Angelino

Pino Angelino

PINO ANGELINO è il nuovo allenatore dell’Aurora Tursi. Il tecnico di Matera ha raggiunto l’accordo nella giornata di giovedì con la società del Basso Sinni per il solo obiettivo di vincere il campionato di Prima Categoria. Il trainer della città dei “Sassi” non ha voluto guardare la categoria, ma i programmi stilati seriamente dal club sinnico. Infatti lo scorso anno Angelino ha allenato il Banzi in Eccellenza e non è una cosa di tutti i giorni vedere che un tecnico scenda di due categorie per guidare una squadra. E’ successo questa volta, ma per Angelino non è la prima che va in serie inferiori per accettare programmi definiti in partenza dai club dove approda. Successe già a Grottole quando prese in mano la squadra e in tre anni portò la compagine biancazzurra dalla Seconda Categoria in Promozione dopo le esperienze in

Eccellenza con Ferrandina e Sporting Montalbano per fare un esempio. Quindi la storia si ripete. Da Banzi a Tursi per potersi rimettere in gioco. Le offerte non gli mancavano comunque ma il progetto allettante dell’Aurora Tursi è stato più forte delle altre proposte ricevute. Tre i giocatori che porterà sicuramente con sé. Sono il difensore D’Asta, il centrocampista Nasca e l’attaccante Bavaro che hanno deciso di seguirlo a prescindere dalla categoria anch’essi. Dovranno apporre solo nero su bianco e poi si potrà pensare in grande. A Tursi vogliono la Promozione e dunque c’è molto entusiasmo nell’ambiente bassosinnico per cominciare a sudare. La preparazione infatti inizierà il 20 agosto agli ordini di Angelino per muoversi anche in anticipo sulle dirette concorrenti alla vittoria del campionato. Biagio Bianculli

ANDREA DOSSENA e il Napoli sono sempre più vicini. Secondo quanto scrive il «Daily Mirror» Rafa Benitez e il Liverpool sarebbero ben lieti di chiudere quello che il quotidiano definisce «l'incubo» del giocatore italiano, lasciandolo libero di andare al Napoli dopo un’annata non certo facile ad Anfield. L'ostacolo principale è rappresentato dal prezzo del cartellino del giocatore: Benitez vorrebbe recuperare i sette milioni di sterline sborsati un anno fa all’Udinese, mentre il club di De Laurentiis auspica un costo più ridotto. Ci sarebbero anche l’Inter e la Roma, oltre alla Fiorentina, tra i club pretendenti a Emmanuel Ebouè. È quanto scrive il 'Daily Express', secondo cui i viola sarebbero in pole position.

Il mercato di Lega Pro

Grandi movimenti a Pescara MENTRE il Pescara suda, il d.g. Fabrizio Lucchesi continua a definire gli ultimi colpi di mercato. Ufficializzato l’acquisto di Lorand Szatmari, esterno di centrocampo nato a Pecs, in Ungheria, classe ’88, proveniente dalla Reggina arriva in prestito con diritto di riscatto. Continua la trattativa per il centrocampista Consonni, che ha chiesto al Grosseto di poter cambiare aria; il Pescara ha proposto al club toscano il giovane Zappacosta, mentre il ds Iaconi bussa a soldi anche se non è da escludere che nella trattativa possa rientrare Zeytulaev. L’altro colpo di mercato che attende solo l’ufficialità da parte della società adriatica riguarda il difensore centrale, nonché capitano della Salernitana, Luca Fusco. In uscita c’è da registrare la cessione in comproprietà di Marco Stella all’Igea Virtus insieme a lui in prestito anche il difensore Zarini. Ivan Vellucci dopo aver sciolto il contratto consensualmente si è accasato alla Scafatese, Del Pinto al Barletta e De Matteis al Manfredonia. L’ex centrocampista Ferraresi si è trasferito nella Marsica dove ha siglato un accordo biennale con la Valle del Giovenco che l'ha strappato alla concorrenza dell'Arezzo. Marco Di Matteo ha risolto il contratto con la società, invece il portiere Amadio ha accettato il trasferimento al Cassino. Il capitano Pomante interessa ad altre due squadre Lumezzane e Pergocrema e nelle ultime ore è spuntata anche la Pro Patria. In ordine di tempo anche il gioiellino Marco Verratti, classe ’92 è appetito da un paio di club inglesi, tra cui il West Ham. L’operazione se dovesse andare in porto, porterebbe nelle casse del Pescara oltre un milione e 200 mila . Paolo Antonioli (31) lascia il Gallipoli e si trasferisce al Lanciano. Il difensore mantovano, che saluta i salentini dopo due stagioni, ha firmato con i rossoneri un contratto biennale. L'Hellas Verona ha ingaggiato nella giornata odierna due giocatori: arrivano in gialloblù il centrocampista Gennaro Esposito, proveniente dal Siena ed in comproprietà, e l'attaccante Nicola Ciotola, la scorsa stagione all'Avellino in serie cadetta ed appena svincolatosi dal club irpino. Con il Verona ha sottoscritto un contratto triennale. La Nocerina ufficializza l'acquisto del difensore centrale Simone Sannibale dall'Isola Liri. L'Igea Virtus si assicura per il prossimo campionato l'esterno destro Marco Stella (28) ed il difensore Francesco Zarini (21). Per il primo, forte di un lungo curriculum anche in serie B, sono state 25 le presenze (condite da una rete) nel recente torneo di Prima Divisione disputato col Pescara. Zarini, anche lui di proprietà degli abruzzesi, arriva dal Mezzocorona (dieci presenze nel 2008/09) La Vibonese ufficializza il primo acquisto del proprio mercato estivo. Si tratta dell'attaccante Vincenzo Riccobono (24), il quale ha lasciato la Vigor Lamezia dopo tre stagioni.

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Sport 47

Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Fano, Nocerina, Vico e Neapolis in regola come i lucani. Oggi un test

Matera, cresce l’attesa Solo in cinque finora hanno fatto regolare domanda per la Seconda L’URLO È IN GOLA pronto ad esplodere, ma c’è ancora un giorno di sofferenza. Scadranno domani (orario chiusura delle banche in sostanza) i tempi per presentaredomandadi ripescaggioinSeconda Divisione. In città non si parla d’altro. La materia è avvincente, nonostante il sole cocente, infatti, i capannelli di tifosi sono un po’ovunque nellacittà dei Sassi. A un passo dal ritorno tra i professionisti dopo quindici anni di serie D. Questa l’opinione più diffusa. Stando alle fidejussioni già consegnate venerdì scorso alla chiusura delle banche sarebbe proprio così. I posti a disposizione sono otto, anche se ufficialmente sono sette perché la Pistoiese si è rivolta al Tar (ma è solo precauzione parlare i sette posti e non otto, come in fondo è perchè la giustizia ordinaria non può variare quella sportiva). Vico Equense e Nocerina hanno presentato domanda e sono già ufficiosamente in Seconda Divisione. Il Sapri presenterà tutto lunedì. I posti disponibili sono diventati cinque, ma c’è da sottrarre il Fano che ha disputato la fase finale play off ed ha preso punti anche nella coppa disciplina della Juniores. Per queste quattro posizioni c’è da fare tanti discorsi e, soprattutto, di diritti che si acquisiscono in merito alla graduatoria emanata nel comunicato della Figc del 14 luglio scorso. Perché dovrebbe esserci un criterio di alternanza tra squadre retrocesse dalla Seconda divisione e quelle che hanno fatto domanda di ripescaggio dalla serie D, ma è ovvio che c’è una classifica che sarà redatta. Il Matera, ha un punteggio notevole nella graduatoria. Diciassette punti (cinque dal bacino di utenza perché provincia e con

Il dt Carrera

più di 50mila abitanti, due punti per l’attività giovanile, tre per valore sportivo e settepunti, ilmassimo,per l’impianto di via Sicilia), ma bisognerà capire quanti ne avranno le squadre che si acingeranno a consegnare la domanda lunedì. Chiaramente i diciassette punti del Matera sono un deterrente per molte squadre, ma i “nemici” dei biancazurri sono l’Isola Liri, la Valenzana e il Cuoio Cappiano. Perché Nocerina, Sapri, Vico Equense, Fano e Poggibonsi assieme all’Isola Liri potrebbero essere le sette sorelle elette alla Seconda divisione, mentre Matera e Mugnano Neapolis andrebbero a giocarsi l’ultimo posto disponibile con la società del presidente Perniola in grosso vantaggio. C’è un vantaggio notevole per chi ancora deve presentare la

domanda, ed è quello di avere il tempo di capire in questo weekend se vale la pena di investire una somma che non è facile reperire come ha fatto il Matera con largo anticipo, segnale che il “palazzo” non potrà ignorare. Chiaramente c’è ansia nell’ambiente biancazzurro, ma anche una razionalità nel comprendere che quello che oggi sembra già concreto potrebbe sfuggire alla chiusura di un lunedì che terrà col fiatosospeso tutto ciò che orbita intorno al calcio cittadino. SOSTEGNO POLITICO LATITANTE Non ci sono state lettere di sindaci o onorevoli per il Matera. Per il Potenza invece è stato diverso. Anche in questo dato di fatto c’è da interpretare che la classe politica ha poca attenzione per il calcio materano. Un motivo in più, se la società dovesse centrare l’obiettivo, di gioire per un qualcosa che si è meritato grazie alle proprie forze. PRIMO TEST OGGIIeri a Sassocorvaro prima partitella a ranghi misti e oggi alle 17 test con la rappresentativa del Montefeltro. “I ragazzi-afferma Gino Carrera, direttore tecnico dei biancazurrihanno lavorato molto ed il tecnico ha fattodisputaredue minitempimettendoin piedi due squadre. Oggi sarà già diverso, anche se le gambe sono ancora pesanti. Però, già dalle prime impressioni emerge voglia e disponibilità di tutti. Qui non si tasta l’umore della piazza in merito alle voci sul ripescaggio. Si lavora, poi i conti si faranno a breve. Comunque questa società si comporta da professionista con grande disinvoltura, quindi non avrà problemi a interpretare qualsiasi dei due ruoli possibili”. Renato Carpentieri

Pisticci Probabile la presenza del team di De Canio

Il Lecce al Michetti E’ ufficiale la data del Memorial Gaetano Michetti che si terrà nell’omonimo stadio comunale di Pisticci il prossimo 12 agosto. Per l’occasione il Pisticci potrebbe sfidare una squadra di eccezione, che milita addirittura in serie B, come il Lecce di Gino De Canio, allenatore che iniziò la sua importante carriera proprio a Pisticci quando Michetti era presidente di una squadra che seppe sorprendere e divertire in Interregionale. Oltre al Lecce, al triangolare dovrebbe partecipare anche il Francavilla sul Sinni del presidente Cupparo, compagine che ormai ha trovato la sua dimensione nel campionato di serie D da diversi anni.

La kermesse, divenuta ormai un appuntamento fisso nel panorama degli eventi estivi, sarà un test utile per il nuovo Pisticci che di lì a breve dovrà già affrontare i primi appuntamenti ufficiali della stagione. Nel frattempo prosegue senza sosta il lavoro sul campo della squadra di mister Valente che si allenerà anche oggi. Al Comunale di Marconia è prevista un’amichevole con una rappresentativa di ex giocatori del Pisticci e del Bernalda. Scenderà in campo, fra gli altri, anche l’attuale presidente gialloble Donato Panetta. Nella rappresentativa sarà presente anche un ospite

Gino De Canio

d’eccezione come Massimilano Tangorra, giocatore pugliese che con il Bari ha disputato diversi campio-

nati, e finanche la serie A, per poi arricchire la sua carriera con altre casacche importanti, tra cui il Genoa. Intanto si è tenuta venerdì sera una importante riunione societaria per fare il punto della situazione dopo alcuni recenti accadimenti improvvisi che hanno creato qualche problemino alla strategia della dirigenza jonica. Al termine dell’incontro il progetto societario ne è uscito rinforzato, così come le motivazioni dell’intero sodalizio. Discussione utile, dunque, per ricaricare l’ambiente e ripartire di slancio in vista dell’inizio dell’avventura in serie D. Roberto D’Alessandro

Proseguono le doppie sedute di allenamento

Con Lazic un altro baby E’ il centrocampista Vitale Francavilla al lavoro

FRANCAVILLA – Proseguono senza sosta le doppie sedute di allenamenti della F.C. Francavilla. La squadra, sotto l’attento sguardo dello staff tecnico, con un gran caldo, lavora con impegno e determinazione. Sta per concludersi la prima settimana di ritiro, con delle buone impressioni da parte di tutti i giocatori, specialmente i nuovi arrivati. Intanto, si è aggregato al gruppo un nuovo calciatore, si tratta del centrocampista Giuseppe Vitale, classe '89, originario di Castellamare di Stabia, l’anno scorso con la maglia del Sapri, formazione di Serie D. In passato, ha avuto esperienze con la Cavese e il Savoia calcio. Un giovane che verrebbe così inserito nel parco centrocampisti sinnico. Per lui, sono già cominciati gli allenamenti e la conoscenza con il resto del gruppo. Il calciatore, è apparso subito in buona forma, dimostrando una buona tecnica. Nel frattempo, gli allenamenti procedendo nel migliore dei modi, a quanto pare. Il preparatore atletico Pasquale Natale, si occupa della consueta seduta atletica e di scarico del lavoro, il vice allenatore e preparatore dei portieri, Salvatore Marino, con la sua esperienza fa eseguire gli esercizi giusti ai portieri che sono adesso in rosa.

Efficace anche il lavoro dei fisioterapisti, Iannibelli e De Luca. Fino ad ora, non ci sono intoppi e, soprattutto, infortunati. Almeno per il momento, facendo i debiti scongiuri del caso. Insomma, uno staff che collabora nel migliore dei modi per cercare di migliorare quanto più possibile, la forma fisica dei ragazzi in vista dell’inizio delle gare ufficiali. Gli allenamenti, sono iniziati a ritmo serrato ma con carichi di lavoro graduali, proprio come preferisce il tecnico Lazic. Si comincia a parlare, anche dell’eventualità di un inserimento della formazione rossoblu, nel girone calabro-siculo, si vocifera da un pò di giorni questa ipotesi. Ma al momento, appare difficile questa soluzione, perché se così fosse, questo porterebbe ad accorpare le campane in un solo girone. Intanto, si stanno delineando le amichevoli che molto probabilmente verranno disputate nei primi giorni di Agosto. Si parla del Potenza, Pisticci, Lagonegro, Francavilla Fontana e forse Catanzaro. Nel frattempo, potrebbe essere giocata oggi pomeriggio, una partitella in famiglia sul terreno amico del “Fittipaldi”, con fischio di inizio alle ore 17. Ma il tutto è ancora da decidere. Claudio Sole

Regionale Nasce l’idea di realizzare un comprensorio dell’Alto Bradano

Banzi a Genzano per un grande progetto UNA REALTÀ CHE, dopo i fasti del recente passato sui terreni regionali e la ribalta nazionale (sfortunata) della D, dice basta. Un’altra che, al contrario, a quei fasti, con una sorta di comprensorio zonale, ci vuole arrivare. Pochi chilometri di distanza, nessuna rivalità campanilistica, un progetto comune che tecnicamente si chiama fusione, ma materialmente non snatura l’identità di due centri ricchi di storia e di cultura sportiva. Genzano e Banzi diventano una cosa sola ed a parlare di questa iniziativa, svelandone le curiosità più interessanti, è il reggente del Banzi, Giulio Carcuro, che è stato nominato in questa fase di transizione,dopole dimissionidlepre-

sidente Vigliotti. Banzi e Genzano, una sola squadra di calcio. Quando è nata questa idea? Al termine della sfortunata gara di andata dei play out persa in casa dal Genzano contro il sant’Antonio Abate. Ci racconti il percorso. All’inizio più che perplessità c’era un po’ di sorpresa. Poi tutti hanno dato il loro contributo e l’operazione è stata facilitata dalla collaborazione dei due presidenti Nei e Vigliotti. Perchè la squadra si chiamerà Banzi? Soltanto perchèerano scaduti i termini federali per la variazione. Dal prossimo anno cambieremo denominazione. Ancora Sporting Genzano? Perchè no. Sporting, As,

Real, non importa. Queste sono le basi per un grande progetto. Banzi, Genzano, Tolve, Irsina, Oppido sono troppe, a mio avviso. Per quest’area cinque squadre in Eccellenza, con tutto il rispetto per l’identità di ciascuna sono un’esagerazione. Genzano può e deve diventare comune capofila per una grande squadra dell’Alto Bradano. Chi vince e chi perde in questa vicenda? Alcuni dicono che resta Banzi e Genzano cancella la sua storia. Nessuno. Vincono i due paesi e la loro classe dirigente. Se non ci fosse stata la fusione, posso dirlo con certezza, il Banzi non si sarebbe mai iscritto al campionato di Eccellenza. Quindi è come se fossimo scomparsi noi. Il nome in questa storia non conta

niente. Poi noi di Banzi siamo abituati a tifare Genzano, sin dai tempi del Real e dell’As e fino al Genzano versione argentina. Cariche pronte? E dove si giocherà? Il presidente sarà di Genzano, ma in società possono entrare tutti, c’è posto. L’Eccellenza si giocherà a Genzano, ma la squadra si allenerà a Banzi, dove lavoreranno e giocheranno le squadre giovanili. Grande attenzione sarà rivolta alla Juniores. Ci sono tra i due paesi elementi molto validi che possono tornare utili anche alla prima squadra. Quali obiettivi per il campionato? Non lo so. Non tocca a me dirlo. Il mio compito terminerà con l’elezione del nuovo pre-

Genzano in azione durante la scorsa Serie D

sidente. In questa fase resta la mia soddisfazione personale per aver fatto la cosa che ritengo giusta. Devo ringraziare quanti mi hanno sostenuto in questa iniziativa, in particolare il presidente Vigliotti. Avevamo avuto molte richieste di acquisto del titolo, tra le altre quelle di Ber-

nalda e Montescaglioso, anche con un buon ritorno economico. Ma Vigliotti ha sempre sostenuto che, vista l’amicizia e la vicinanza tra questi due centri, il titolo a Genzano lo sentiremo sempre nostro e per questo non abbiamo dato vita a nessuna trattativa. sport@luedi.it

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48 Sport


Primo Memorial Centola Si gioca fino al 13 agosto al Carbone

A Tricarico sfide tra amici di PAOLO PARADISO Sembrava che l’Amministrazione Comunale di Tricarico, a causa del forte caldo di questi giorni, fosse impazzita e avesse assunto mezza dozzina di giovani. Ed invece al “Paolo Carbone” insieme agli instancabili Paolo Messina e Pinuccio Laguardia, loro sì operai del Comune, c’erano Antonio Benevento, Antonio Carleo, Ezio Cataldo, Marco Dema, Domenico Guarino, Nicola Locuoco, Antonio Lotito, Ezio Marchisella: tutti volontari pronti a seguire le direttive per mettere a posto il campo sportivo comunale. L’obiettivo era quello di trovarlo pronto per Giovedì 23 luglio, data di inizio del I Memorial di calcio a 11 intitolato a Michele Centola, amico di tanti giovani, prematuramente scomparso meno di due anni fa a soli 26 anni. Il torneo è stato organizzato dall’Associazione “Vivere Tricarico” con il patrocinio del Comune di Tricarico e la partecipazione economica di tanti sponsor locali. Nove le squadre partecipanti: Agriverde, Segnaletica 3000, Decorart, Gli amici meno 1, Golden Tower, La Poderosa, Mondo Matto, Pub Leone – Gentile, Sant’Antonio. Divise in due gironi, le squadre si affronteranno fino al sei agosto nella fase eliminatoria per poi disputare le semifinali domenica 9 agosto e le finali martedì 11. Scopo principale del torneo è quello dell’aggregazione intergenerazionale (vi è l’obbligo di inserire nella squadra quattro over 35 e cinque under 18) abbinandola ai valori dell’amicizia e della lealtà sportiva. Non mancheranno gli spunti per rivedere “vecchie glorie”, giovani promesse, talenti mancati, calciatori di oggi e, soprattutto, tantissime persone che hanno ritrovato la gioia di stare insieme attraverso il calcio. Lo spettacolo, tecnico e non, è assicurato.

LE PRIME DUE PARTITE

Agriverde a valanga AGRIVERDE LEONE-GENTILE

Quaterna per il Golden Tower

5 0

MONDOMATTO GOLDENTOWER

AGRIVERDE: Platella A., Lapata S., Santoro R, Lapata P., Tomaccio N., Tomaccio I., Tomaccio G., Cortese L., Passarella T., Ditella P., Lotito R., Candolfi N., Albanese G. PUB LEONE GENTILE: Armento N., Scarcella A., Giura F., Lavalle I., Dabraio R., Lapata D., Dabraio A., Albano D., Adamo R., Zotti S., Ditella P., Lotito P., Dasco P., Dema D., Mangione R., Abate A. ARBITRO: Benevento RETI: Tomaccio N., Candolfi N., Lotito R., Ditella P. (2),

0 4

MONDO MATTO: Orsellini, Angelillo, Dionisio D., Dionisio M., Cortese A., Dema M., Cataldo E., Innella N., Giuzio F., Locuoco N., Chessa L. ; Molfese G., Centola N., Sabia F. GOLDEN TOWER: Messina E., Chessa A., Scarfone G., De Biasi R., Locuoco P., Carbone N., Cortese R, Dabraio G., Armento G., Debiasi G.; Carbone V., Infantino M. Langone RETI: Armento G., Chessa A., Langone, De Biasi G. NELLA prima partita del girone a dilagare è il Golden Tower di Ezio Infantino. La sua squadra riesce a domare Mondo Matto, dilagando nella seconda frazione di gioco. Già dopo 5' di giochi Armento G. porta in vantaggio i suoi: angolo di Carbone N. e colpo di testa vincente del bomber tricaricese. Mondo Matto prova subito a replicare ma sull'ottimo lancio di Dema (che poco dopo si farà male a un ginocchio) Locuoco N. perde l'attimo non riuscendo a calciare in porta da ottima posizione. Golden Tower si fa preferire per una maggiore freschezza atletica e la corsa di Chessa A. e De Biasi R. fanno la differenza. Nella seconda frazione il Golden Tower riesce a trovare ancora una volta il gol nei primissimi minuti: punizione decentrata di Armento, Chessa anticipa tutti e di tacco infila Orsellini. Dall'altra parte è Locuoco N. a cercare di scuotere i suoi ma suo fratello Pancrazio lo neutralizza molto bene, impedendogli di rendersi realmente pericoloso. Cataldo si danna l'anima, va a prendere palla in difesa e fa ripartire i suoi; lo si trova dovunque; Mondo Matto si riversa in attacco e Golden Tower riesce a triplicare: Langone parte in contropiede sulla destra entra in area e con un preciso destro infila il portiere avversario. L'azione e il tiro più pericolo per Mondo Matto è opera di Molfese (attento il quasi inoperoso Messina). A chiudere l'incontro e De Biasi G. il quale sfrutta al meglio un contropiede di Infantino bravo a servire dentro l'area piccola alla giovane punta tricaricese.

PARTITA d’esordio tra i “vecchietti” terribili dell’Agriverde e i più assidui frequentatori del pub – pizzeria Leone Gentile. Gara senza storia l’Agriverde padrone assoluto del campo dall’inizio alla fine. A favore della squadra di Ditella Pancrazio il forte affiatamento ed un “maggiore” condizione fisica, data l’abitudine settimanale della classica partita di calcetto. Così dopo un avvio tutto sommato blando l’Agriverde riesce a passare in vantaggio: discesa sulla sinistra del giovane Tomaccio G., il quale dal fondo mette al centro per Tomaccio L. che da pochi passi mette in rete. Subito dopo Passarella potrebbe raddoppiare ma il pallone messo al centro da Cortese gli rimbalza male davanti e va a finire alto sulla traversa. Il secondo tempo inizia con l’immediato raddoppio dell’Agriverde: disimpegno difensivo errato della difesa Leone – Gentile la palla va a Candolfi che insacca facile. Il pub Leone – Gentile sembra stordito e in meno di dieci minuti ne prende altri tre. Il 3 a 0 è opera di Lotito R. il quale raccoglie palla sulla trequarti sinistra, entra indisturbato in area e con un bel cucchiaio infila il portiere avversario. Poi è Ditella show: il primo gol lo mette a segno di destro, mettendo la palla all’angolino basso; il definitivo 5 – 0 lo mette a segno di sinistro dopo una percussione centrale. Il Leone – Gentile si sveglia al termine della gara: cross perfetto di Scarcella sul quale Mangione non arriva con un attimo di ritardo: primo gol rinviato.

Il Golden Tower

L’Agriverde

Il Pub Leone-Gentile

Il Mondo Matto

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Sport 49

Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

La Valisena saluta ADA VALISENA lascia la Basilia Potenza. La giovane regista vietrese ha deciso di passare nelle fila dell'Ariano Irpino, compagine di serie B/1 femminile di basket. E' questa in sostanza la notizia del giorno nel clan biancoceleste alle prese con le importanti decisioni in merito alla prossima stagione. L'assenza di Ada Valisena comporterà verosimilmente una scelta differente sul piano tecnico e agonistico, visto e considerato che la società del presidente Marina Pecoriello dovrà lavorare sodo per confermare l'esperta regista Marika Aurigemma. I dirigenti sono all'opera per allestire la squadra che militerà nella prossima stagione nella B/1 femminile. Andata via anche Laura Gambardella, direzione Carpedil Battipa-

glia, i dirigenti potentini stanno cercando affannosamente di trattenere Carla De Rosa, pivot atipico della Basilia Codra Mediterranea Potenza nella passata stagione. E proprio nel settore dei lunghi che la Basilia sta lavorando alacremente, visti i contatti con Sonia Crovatto, giocatrice simbolo della compagine potentina, sia sul piano tattico che umano. Tanti i movimenti, tante le aspettative per una compagine societaria che non intende gettare la maschera e abbassare la guardia in un periodo particolarmente delicato della campagna acquisti. Va detto che la società ha allargato la sua cerchia di contatti. Nell'entourage potentino, dopo gli ingressi di Roberto Muliere e Alfio Liviani, va re-

gistrato anche quello di Giampiero D'Ecclesiis e Giuseppe Di Carlo, quest'ultimo vice sindaco di Baragiano. Due nomi che potrebbero arricchire ulteriormente il patrimonio economico e professionale della società potentina. Sul versante legato alla sponsorizzazione, non sono state prese ancora decisioni in merito al prolungamento della collaborazione con la Codra Mediterranea. Sul tema in questione potrebbero emergere fatti nuovi nel corso delle prossime settimane. L'attenzione dei dirigenti è concentrata sulla parte tecnica e sulla realizzazione del mosaico che sarà allenato ancora una volta dal coach Marilia Sanza e dal fratello Roberto. f.menonna@luedi.it

Ada Valisena con la maglia della Basilia Potenza (Mattiacci)

B Dilettanti Per il settore dei lunghi si tratta per Puggioni e Nocioni

Doppio colpo Corporelle Ufficializzati gli ingaggi di Marco Tombolini e Luca Saccoccio LA CENTRE Corporelle Potenza ha ufficializzato gli acquisti di Marco Tombolini e Luca Saccoccio. La dirigenza biancoceleste ha così messo due tasselli importanti nello scacchiere allenato da Marco Schiavi che potrà contare nella prossima stagione su due uomini dipeso, capacidi dare un contributo costante alla squadra biancoceleste. Marco Tombolini è un play maker del 1987 che farà coppia nel roster con Simone Ginefra, nelle delicate mansioni di regista del roster lucano. Tombolini dispone di un buon repertorio, una serie di soluzioni interessanti, soprattutto sul fronte della gestione del gioco e una cifra tecnica difensiva di primo livello. L'atleta ha detto immediatamente sì alle lusinghe pervenute dal diesse Enrico Torlo e dal direttore generale Dino Viggiano. Il secondo colpo di mercato, ufficializzato ieri mattina è quello di Luca Saccoccio, classe 1982, reduce da una bella stagione con la casacca del Maddaloni dove ha dato un contributo importante alla squadra campana. Per l'esterno non ci sono stati problemi ad accettare le proposte giunte dagli operatori di mercato della Centre Corpo-

BREVI BASKET LA LNP CHIEDE L’ALLARGAMENTO A 16

Pablo Nocioni e accanto Luca Saccoccio

relle Potenza che ha dunque chiuso due trattative in poche ore, fatto questo chefa ben intendere le reali intenzioni della dirigenza guidata da Antonio Colangelo. Per quanto riguarda il settore dei lunghi, dopo la conferma di Stefano Marino, i dirigenti lucani hanno puntato le proprie carte su Stefano Puggioni, ex Safisarda Porto Torres e nelle ultime ore è venuto fuori il nome di Pablo Nocioni, ex Levoni Potenza. Il gaucho, alle

prese con diverse trattative potrebbe essere uno degli uomini di punta del mercato lucano. Uno tra Puggioni e Nocioni dovrebbe far parte del roster potentino nella prossima stagione, dopo le conferme di Donatello Viggiano e quella possibile di Mimmo Castellitto che potrebbe rimanere in squadra come ottavo over, dando un contributo in termini di carisma ed esperienza nonindifferente, vista la classe e la tecnica sopraffi-

na che ha sempre dimostrato di possedere. Due colpi importanti, quelli piazzati nelle ultime ore dal tandem formato da Viggiano e Torlo che dimostrano a chiare lettere gli intenti e le ambizioni di una società capace di far breccia in poco tempo tra gli operatori di mercato nazionali. Nelle prossime ore potrebbe sbloccarsi la trattativa con Pino Corvo. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’Invicta apre al minibasket LA STAGIONE della Centre Corporelle Potenza sarà davvero dura e piena di appuntamenti. I dirigenti biancocelesti stanno lavorando sodo anche in previsione dei tanti campionati giovanili che attendono la realtà cestistica cittadina. Da settembre, grazie al lavoro del responsabile minibasket della società lucana, Giuseppe Di Camillo saranno organizzati corsi di basket e minibasket per bambini nati dal 1997 al 2003 incluso. Giuseppe Di Camillo sarà coadiuvato nella sua attività dai coach Katia Trezza e Gigino Lo Magro, i quali hanno garantito il supporto logistico e tecnico al responsabile organizzativo della Centre Corporelle, seriamente impegnato nell'opera di valorizzazione dei giovani talenti potentini. Gli allenamenti saranno svolti presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Tutto nasce dal progetto congiunto con la Cestistica Vito Lepore Potenza che ha deciso di far crescere i giovani prodotti del vivaio potentino negli ultimi anni. Gigino Lo Magro allenerà gli atleti under 14 e under 15, mentre Katia Trezza prenderà cura della preparazione tecnica e atletica dei cestisti nati nel

IN MERITO alla riunione svoltasi il 23 luglio tra Federazione Italiana Pallacanestro e Lega Nazionale Pallacanestro, con oggetto la situazione straordinaria venutasi a creare a seguito delle deliberazioni del Consiglio Federale del 17-18 luglio, con riferimento all’inserimento della Società Fortitudo Bologna in serie A Dilettanti, e della Società Robur Osimo in serie C Dilettanti, LNP prende atto con estremo rammarico e contrarietà dell’indisponibilità della FIP a trovare una soluzione politica, e di buon senso, nella formazione degli organici per la stagione sportiva 2009/2010, utile e necessaria per dare a tutte le nostre associate l’assoluta garanzia del rispetto dei loro diritti. Peraltro, ritenendo che sussistano ancora i termini ed i tempi, per quanto ridotti, da parte della FIP, per addivenire ad una soluzione concertata, definitiva e soddisfacente per tutte le parti in causa, LNP ha inviato alla FIP una formale richiesta di allargamento degli organici di serie A e B Dilettanti, con gironi a 16 squadre, con effetto immediato dalla stagione sportiva 2009/2010. LNP auspica pertanto che la posizione inspiegabilmente rigida della FIP possa venire meno, a beneficio delle istanze inequivocabili del movimento dei campionati nazionali dilettantistici, anche attraverso la comprensione dell’importanza di assumere decisioni concertate, quando le stesse vanno ad incidere così pesantemente sulla “vita” sportiva delle nostre associate. Ove questo non accadesse, ed al di là delle singole iniziative delle società coinvolte, LNP si riserva di decidere,con le proprieassociate, ed attraversoil proprio Consiglio Direttivo, le posizioni e le iniziative da assumere.

OSIMO NON CI STA E ANNUNCIA BATTAGLIA COMMENTI unanimialla decisionedella Fip.Il primoa parlare è Massimo Torcianti, amareggiato, ma non del tutto sorpreso della decisione di giovedì sera. «Innanzitutto —dichiara il presidente Robur — voglio rassicurare tutti che siamo decisi a difenderci a tutti i livelli e in ogni sede. Una decisione che non ci rende giustizia». In quale sede presenterete il ricorso? «Cirivolgeremo alla Cortedi Giustizia Federale,che è un organo della Fip stessa e se non basterà, andremo anche al cospetto della giustizia ordinaria». Tocca poi a coach Ciani. «Per un verso seguo la vicenda da fuori e per altri la seguo con estremo interesse. Credo che l’iter sia ben lungi dall’essere conclusoe, sullabase diquello cheso, credoche Osimoabbia buone possibilitàdi giocare in serieA. In ogni casoci vorrà tempoper una decisione definitivae il ritardonon aiuterà la società che deve pensare anche al mercato». Infine il prof. Bianconi,uomochiavedel basketosimano.«Pensochequello di giovedì sia un atto dovuto. L’unica strada percorribile per la Robur per difendere il suo diritto sportivo è quella del ricorso. La Fip non può estromettere una squadra che ha tutte le carte in regola per disputare un campionato».

NACHO OCHOA A FERENTINO 1997/1998. La società potentina ha prodotto uno slogan che potrebbe diventare ben presto un vero e proprio punto di riferimento ed un volano per le attività cestistiche della Centre Corporelle. Titolo dello slogan è il seguente: “Per divertirsi basta poco, un paio di scarpette, una maglietta e un pantaloncino, al resto ci pensiamo noi!”. Eloquente davvero il titolo dello spot, coniato per far crescere in città la passione per la pallacanestro e dare vita a

nuove forme di carattere aggregativo grazie alla passione dei dirigenti, dello staff tecnico e di quanti credono nel progetto portato avanti dalla Nuova Invicta Centre Corporelle Potenza. Gli interessati potranno chiedere informazioni a Giuseppe Di Camillo, contattando il tecnico al 339/5492032, oppure sull'indirizzo di posta elettronica della società info@nuovainvictapotenza.it. f.menonna@luedi.it

SE LA CONFERMA di Valerio Circosta è arrivata abbastanza a sorpresa rispetto ai rumors di mercato, non desta apparentemente particolare clamore l’ufficializzazione di Nacho Ochoa come prossima ala grande del Basket Ferentino. Quello che meraviglia è la caparbietà del club laziale di saper gestire al meglio la trattativa con il giocatore e la sua procura per poi chiudere la trattativa con un accordo biennale per l’ex capitano dell’AB Latina. Nato a Neuquen, Argentina, il 26 settembre 1979, 202 centimetri di altezza, Ignacio Ochoa, detto ‘Nacho’ ha conquistato lo scorso giugno la Legadue proprio con Latina, con il quale ha giocato nelle ultime tre stagioni (2006-2009).

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50 Sport B Donne La playmaker lascia la Basilia


Sport 51

Calcio a 5

Serie B Caione, Miriello, Gammariello e Orlando restano alla corte di Rondinone

Vinicius per il Mathera Il laterale italo-brasiliano è reduce dall’esperienza di Altamura MATERA - Primo acquisto per la nuova società materana, Asd Mathera C5, che preleva dalla nuova società Team Apulia C5 di Altamura (ex Real Matera), il giovane laterale offensivo Da Cunha Vinicius. L'italo-brasiliano, classe '88, arriva a Matera dopo aver fatto la sua prima esperienza nel mondo del calcio a cinque con il team amico del presidente Filippo Ragone, allora allenato da Eustachio Rondinone. Per la nuova stagione, il tecnico materano, non ha voluto farsi sfuggire l'occasione di continuare a poter contare su un giocatore dalle qualità immense e dagli ampi margini di miglioramento. Il laterale offensivo, infatti, nella passata stagione ha realizzato oltre 20 reti con la maglia del Real Matera, nonostante la sua stagione sia terminata con tre mesi d'anticipo per un problema personale, che ha costretto il giovane calciatore a tornare in Brasile ed ha ricevuto numerosissime richiesta da parte di Roma, Messina ed altre squadre del territorio limitrofo, con l'Asd Mathera

La società al momento della presentazione e accanto Vinicius

C5 che l'ha spuntata per gli ottimi rapporti tra i presidenti Nico Taratufolo e Filippo Ragone, che proseguono il loro rapporto di collaborazione avviato l'estate scorsa. Per la prossima stagione, il calciatore è stato

già ricontattato da mister Rondinone, che ha deciso di puntare sull'under italobrasiliano richiedendolo fortemente, sperando di poterlo aiutare ancora a migliorarsi in questo sport, dopo diversi anni di calcio tra

serie C e D in Germania. «Sono enormemente soddisfatto di poter continuare ad allenare questo ragazzo ha commentato il tecnico dell'Asd Mathera C5, Eustachio Rondinone - perché, l'anno scorso, dopo tanti an-

ni di calcio e grazie all'impegno e alla volontà di entrambi, siamo riusciti a trasformarlo in un giocatore di calcio a cinque dalle grandi qualità. I suoi punti forti sono la rapidità e la potenza nella conclusione - ha conti-

nuato Rondinone - caratteristiche che sfrutta alla perfezione quando riesce a superare l'avversario diretto calciare a rete, inquadrando sempre la porta. Ha grandi qualità, anche se deve migliorare ancora molto, ma per le caratteristiche e le potenzialità che ha, soprattutto nel piede sinistro, può fare la differenza. È per questi motivi che ho insistito fortemente con il presidente affinché lo portasse a Matera». La società conferma, inoltre, altri quattro tasselli che rappresentano il patrimonio di questo gruppo, e già parte integrante della rosa nella passata stagione. Infatti, Michele Caione, Michele Miriello, Nico Gammariello ed Antonio Orlando continueranno il loro rapporto con la società di Nico Taratufolo e faranno parte dell'Asd Mathera C5 per la stagione 2009/10. Inoltre, la nuova società continua l'organizzazione inserendo tra le sue forze il nuovo addetto stampa: Francesco Calia. sport@luedi.it

Memorial Paladino D’Aria cala un poker di reti Memorial Paladino Azzurri a punteggio pieno

Pizzolla, secondo ko L’Edil 2000 si sbarazza di Grieco e soci PIZZOLLA EDIL 2000

MateraAffari domina De Salvo costretta alla resa

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DE SALVO MATERAFFARI

PARRUCCHIERI PIZZOLLA: Latorre, Grieco R., Grieco G., Iacovone, Barbafolta, Ninivaggi, Amoruso, Grieco S.G. EDIL 2000: Ricciardi, Festa N., Ricciardi, Bellacicco, D'Aria, Dubla. ARBITRO: Bonamassa RETI: 5', 9', 37' e 49' D'Aria, 7', 24' 47' Amoruso, 11', 48' Grieco G., 14', 43', 45' Ricciardi G., 28' Bellacicco. MATERA - Dopo il pareggio nella prima giornata, vittoria dell' Edil 2000, nella seconda giornata del memorial Raffaele Paladino. Una partita che ha visto come protagonisti, D'Aria e Ricciardi per Edil 2000 che in due hanno siglato sette reti, quasi l'intero bottino. Per il team Pizzolla in evidenza Amoruso e Giovanni Grieco. In avvio sembra che la Edil 2000 presentatasi con soli 5 uomini non avrebbe retto, visto il gran caldo e la mancanza di cambio. A discapito di questo, Nicola Festa e company hanno mostrato una buona tenuta fisica e più di tanto non hanno sofferto. La gara viene sbloccata al 5', con un gol di Saverio D'Aria che si ripete al 9', 37' 49'. Quasi sulla stessa scia, lo segue Giovanni Riccardi che sigla al 14', 43', 45' una tripletta. Poi Giovanni bellacicco ci mette la sua firma al 28'. Per Pizzolla, a segno con tre reti al 7', 24', 47' Amoruso, accompagnato dalla doppietta di Giovanni Grieco all'11' e 48', ma non bastano per recuperare una gara che si poteva condurre meglio. Ora Pizzolla è a zero punti, mentre Edil 2000 arriva a quota 4, prossima giornata domani, la prima gara ha inizio alle ore 21, al Borgo la Martella sui campi di Ecopolis. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

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DE SALVO: Prisco, Onofrio G., Duni, Onofrio C., Bochicchio, Bitetti, Pisciotta, Barbaro. All. Andrea Pisciotta MATERAFFARI: Latorre L., Paladino L., Paladino F., Paladino D., Paldino R.(B), Scoditti, Paldino R.(N). All. Ugo Paladino ARBITRO: Bonamassa RETI: 4', 28' Paldino D., 14' Bochicchio, 20', 29', 39' Paldino R.(N), 27', 31'Onofrio C., 34' Bitetti, 41' Barbaro, 50' Paladino L. La Parrucchieri Pizzolla

La squadra della Matera Affari

Calcio a 8 Torneo per le categorie Pulcini, Esordienti e Giovanissimi

“Primi calci e bullismo” domani a Policoro POLICORO - Prenderà il via lunedì prossimo sui campi in erba del centro giovanile “Padre Minozzi” la prima edizione del torneo di calcio “Primi calci & bullismo”, organizzato dall'associazione sportiva “ASD Planet sport”, che ha in Antonio Santoro il suo presidente. Il torneo di calcio ad otto, riservato ai ragazzi rientranti nella categoria: pulcini, esordienti e giovanissimi non ha solo una valenza sportiva, ma anche pedagogica poiché vuole inculcare fin dalla tenera età ai piccoli calciatori i valori dello sport, vera e propria palestra di vita, evitando di prendere la strada della devianza giovanile che molto spesso porta, in età più adulta, tanti giovani ad avere modelli sociali di vita di riferimento sbagliati. Otto calciatori per ogni squadra si affronteranno in questo vero e proprio torneo sportivo/educativo la cui premiazione avverrà in piazza Eraclea il primo agosto in prima serata durante una manifestazione culturale ad hoc in cui si esibiranno i ballerini della scuola di ballo “La Luna” e gli esperti di kung fu dell'associazione “Fiore di Loto”, e che vedrà in

Cirina Mariano la testimonial della serata. I proventi raccolti durante tutte le giornate, ovvero 27 luglio 1 agosto,

saranno devolute al coordinamento provinciale materano di Telethon. Gabriele Elia sport@luedi.it

MATERA - Con l'ultimo tiro all'ultimo secondo, Luciano Paladino dà la vittoria al Materaffari. Una gara davvero equilibrata, la squadra di mister Pisciotta è stata sfortunata in alcune occasioni, troppi i pali colpiti, in particolare su azione Bitetti-Bochicchio-Bitetti, tiro di quest'ultimo e doppio palo con palla che finisce nelle braccia del portiere. La gara già al 4', viene sbloccata da Domenico Paladino che va a segno anche al 28', poi come gia detto, gli attacchi della De Salvo si infrangono sui pali. Poi al 14' è Bochicchio che pareggia i conti. Prima della fine del tempo arriva il gol di Paladino Raffaele (N) che nella ripresa mette a segno una doppietta. La ripresa è più movimentata, le squadre più propense al gioco d'attacco, ed i gol fioccano. Al 27' Claudio Onofrio riporta la parità. Poi al 29' ed al 39' in gol Raffaele Paladino (N). in risposta per la De Salvo in rete vanno al 31' Onofrio C., poi al 34' Bitetti. Insiste la De Salvo che cerca il pareggio, che arriva al 41' con Barbaro. Quando ci si attende il fischio finale, arriva la rete che gela la De Salvo condannandola alla sconfitta. vi.bo.

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Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

Volley L’analisi della prima stesura dei gironi per le lucane di B1 e B2

Evitati i voli in Sardegna La Lore Lei e la Master Group possono tirare un sospiro di sollievo LA DEFINIZIONE della composizione dei gironi di serie B1 e B2 per la stagione 2009-2010, la cui prima stesura è stata effettuata dall'ufficio campionati della Fipav nella serata di venerdì, non ha proposto particolari sorprese per le otto compagini lucane (quattro maschili e altrettante femminili) che difenderanno i colori della nostra regione nei tornei nazionali di volley. Ha fatto in effetti un po' specie la decisione della Federazione (non ancora definitiva) di dividere le tre formazioni maschili di B2: assegnando la Pallavolo Matera al girone H, quello pugliese, e inserendo invece il Lagonegro e la matricola Lauria (la loro collocazione però potrebbe cambiare) nel raggruppamento I, con le siciliane e le calabresi. Una scelta comprensibile per il criterio geografico adottato, ma inevitabilmente destinata a portare con sé rilevanti differenze di gestione tecnica e logistica della stagione. Meglio è andata, da questo punto di vista, alle due squadre potentine che giocheranno nella B2 femminile: Asci e Livi Volley si ritroveranno da metà settembre nel girone G, quello campano-pugliese. Avendo così evitato il pericolo rappresentato dal tremendo gruppo H - toccato invece,

La Marulli è uno degli acquisti della Master Group Matera

almeno per ora, al Sala Consilina -, dove sarebbero incappate in ben 11 avversarie (e nello stesso numero di trasferte) siciliane. Sul fronte B1, tutto come nelle previsioni (con il ripescaggio del Turi e quello non concretizzatosi dell'Ugento) per la Medical Center Potenza nel gruppo C, che oltre a rivali campane, abruzzesi, pugliesi, siciliane - le due di Gela si candidano al ruolo di favorite - e calabresi proporrà alla matricola Virtus uno stimolante confronto con il Blu College Italia, selezione sperimentale (formata da atleti nati negli anni 1991-92) partorita dalla collaborazione tra Federvolley e Lega di serie A per la valorizzazione dei giovani talenti italiani. Nel girone D di B1 femmi-

nile si riaccenderà la rivalità sportiva tra le piazze dei due capoluoghi: Lore Lei Avis Potenza e Master Group Matera, come il mercato ha fatto intendere, si annunciano agguerrite e desiderose di ben figurare in un campionato che dovrebbe vivere, come e più dello scorso anno, sul filo dell'equilibrio. Tra conferme (Soverato, Valenzano e Mercato San Severino), diverse novità (due laziali, entrambe di Latina, il Sambuceto da Chieti, lo Scafati e il Siracusa) e la minaccia scampata di un paio di trasferte in Sardegna - Cagliari e Deledda Quartu - che avrebbero avuto il loro deciso impatto sulla programmazione del torneo. Luca Carlone sport@luedi.it

Pesca Sportiva Bilancio più che positivo

Moto A settembre riprenderà l’attività

Il “Tre Mari” incorona i suoi migliori centauri

L’associazione Agri chiude i corsi 2009 PATERNO - Con la giornata sulle sponde dell'invaso del Pertusillo in agro di Montemurro, l'associazione di pesca sportiva Agri, ha completato il corso di scuola di pesca 2009, avviato nella scorsa primavera e riservato ai ragazzi della Val d'Agri. Dopo le prove di pesca alla trota in lago e torrente, ecco una prova pratica di pesca al colpo, alla quale vi hanno preso parte diciotto ragazzi di età compresa tra 5 e 14 anni. Nonostante il caldo afoso scoraggiasse l'azione di pesca, i ragazzi, ben guidati sia dai pescatori sia dagli istruttori hanno dato prova di se. I risultati, grazie all'impegno di Antonio e Cono Casella, sono stati soddisfacenti, infatti, tutti sono riusciti a

catturare un buon numero di pesci. Nel rituale saluto finale il presidente dell'Associazione, Domenico Risoli, ha sottolineato quanto sia importante fare sport, specie per i giovani, attraverso il quale si socializza e ci si tiene lontano dai tanti “pericoli”. Lo stesso Risoli, coglie l'occasione per ringraziare sia gli allievi per aver partecipato in modo attivo a tutte le fasi del corso e sia i loro genitori che carichi di pazienza li hanno accompagnati, ma soprattutto agli istruttori che hanno assistito con grande cura tutti i partecipanti. Franco Palese lì presente in doppia veste, come Presidente Provinciale Fipsas e come Istruttore di Pesca, salutando i giovani partecipanti e le loro famiglie, rin-

A Metaponto la consegna dei trofei

grazia l'associazione per aver brillantemente tenuto questo corso con l'augurio che in futuro i partecipanti siano più numerosi. Stefano Riccardi sport@luedi.it

Ciclismo Da Trieste a Reggio Calabria passando per le terre lucane

“PedalaItalia” fa tappa sul Pollino POLLINO - Estate 2009 in sella con il “PedalaItalia” in mountain bike, con il Cai, per tutta Italia attraversando anche il Parco nazionale del Pollino. Toccherà anche il Parco nazionale del Pollino il PedalaItalia “da Trieste a Reggio Calabria in mountain bike” del Club Alpino Italiano, partito domenica scorsa. L'allegra carovana, partita da piazza Unità d'Italia a Trieste arriverà a Reggio Calabria il 4 ottobre. Tre le tappe previste che attraverseranno il Parco del Pollino ed il Lagonegrese il 26 settembre da Valle dell'Angelo a Lagonegro, il 27 settembre da Lagonegro a San Severino Lucano, il 28 da San Severino Lucano al Rifugio Cai “Biagio Longo” che si trova a Campolongo di Mormanno da dove il 29

ripartirà per Cosenza. “A dieci anni dal secondo CamminaItalia - spiega il Club Alpino Italiano - tocca alle nostre mountain bike percorrere tutta l'Italia, in un

ideale gemellaggio tra gli escursionisti con gli scarponi e quelli con le ruote, sempre all'insegna del motto “godere dell'ambiente e dei panorami, conoscere e

vivere da vicino la montagna, amarla e rispettarla”. Questo - fa sapere il Cai - è il messaggio che scaturisce dalla grande manifestazione che dal 5 luglio al 4 ottobre lungo tutte le Alpi e gli Appennini, guidata a turno da decine di sezioni del nostro sodalizio, che si passeranno il testimone dalla città giuliana sino al capoluogo sullo Stretto di Messina attraverserà tutta l'Italia”. L'ultima parte è davvero un gran finale Pollino, Orsomarso, Sila Grande e Piccola, Serre ed Aspromonte portano, in un crescendo verdiano di sensazioni ed emozioni, sulla vetta del Montalto, duemila metri più in alto di Reggio Calabria e dello Stretto Emilia Manco sport@luedi.it

NEI GIORNI scorsi si è tenuta presso l'hotel Palatinum a Metaponto, la premiazione del Trofeo dei 3 Mari, trofeo sud Italia di motocross. Al campionato i piloti partecipanti provenivano dalla Basilicata, Calabria, Campania e Puglia. La premiazione è avvenuta alla presenza del presidente nazionale della Legamoto UISP Andrea Marini e dei coordinatori delle quattro regioni Nicola Di Pede per la Basilicata, Francesco Azzoni Calabria, Umberto Minelli della Campania e Nicla Ferrante per la Puglia. Lo svolgimento delle gare ha visto i piloti protagonisti sulle piste di Santa Lucia a Lizzanello (Le), presso il Tassello di Roggiano Gravina(Cs), alla Tre Valli Adrenalina Durazzano (Bn) e l'ultimo presso il Carpediem of Motors Di Venosa. I piloti premiati campioni in questa seconda edizione del Trofeo dei 3 Mari sono: nella categoria Mini cross promo 65: Zoccola Alfonso (Le due ruote Salerno), minicross promo 85 Grieco Donato (Città dei Sassi in Moto), Hobby cross 125 Picariello

Antonio (Le due ruote Salerno), Hobbycross open Colonna Antonio (mx Racing Val d'Agri), Amatori 125 Carrisi Marcello (terra d'Otranto), Amatori open Cirigliano Giuseppe (mx racing Val d'Agri), Esperti 125 Santoro Gabriele (il Castello Corigliano C.), Esperti open Di Franco Giuseppe (Il Castello Corigliano C.), Agonisti 125 Aloisi Giuseppe (Polisportiva Arcobaleno RC.), Agonisti open Terlizzi Luciano (Team Estreme Sport). Per la categoria Quad Gencarelli Domenico (il Castello Corigliano C.), Epoca Aversente Angelo (Il Castello Corigliano C.), nella Pit Bike premiato Angelo De Sia (Le due ruote). Ora pausa estiva etutti a riposo, poi la ripresa è prevista per settembre con la chiusura del campionato regionale, il 27 settembre una rappresebtanza di piloti lucani andrà a faenza per la fase nazionale in un'unica prova, per continuare ancora con la seconda edizione del trofeo Inverno. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

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52 Sport


Nel cast del film anche Giorgio Pasotti, Accorsi e Francesco Favino

L’omaggio

Santamaria depresso per conto di Muccino Michael Jackson

UN depressoche assume psicofarmaci:è questo il ruolo di Claudio Santamaria nel nuovo film di Gabriele Muccino. Barba folta per esigenze di scena, Santamaria arriva al Giffoni Film Festival direttamente dal set di Baciami ancora, sequel de L'Ultimo Bacio. «Nel sequel – racconta – vediamo queste persone dieci anni più vecchie e ognuno ha preso la sua strada. Credo che sia un’operazione interessante. Prima di iniziare le riprese siamo andati a parlare con uno psicologo soprattutto per il mio personaggio e quello di Giorgio Pasotti, abbiamo ruoli forti. Il mio personaggio è costantemente sotto psicofarmaci ed è alla deriva. Nel film –continua –vediamo tutti i personaggi de L'Ultimo Baciò che hanno fatto percorsi diversi, ognuno ha raggiunto la sua maturità. Gabriele Muccino ha detto che non sa se stiamo facendo una commedia o un dramma. Sono contento che Muccino, che adesso lavora in America, sia tornato in Italia per fare un film tutto con attori italiani». Nel cast oltre a Pasotti e Santamaria ci sono Stefano Accorsi e ritroviamo anche Pierfrancesco Favino, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza. New entry, Vittoria Puccini. Nel film anche Valeria Bruni Tedeschi, Adriano Giannini e Primo Reggiani. Prodotto da Domenico Procacci per Fandango uscirà il 29 gennaio 2010. A Giffoni, Santamaria ha anche accennato agli altri suoi progetti futuri: il prossimo anno sarà protagonista di un film per la tv di Gianluca Tavarelli 'Le cose che restanò, quattro episodi per Raiuno che racconta la storia di una famiglia borghese che si ritrova a dividersi con vicende drammatiche e tratta temi importanti come l’immigrazione, famiglie chesi dividono el’omosessualità. «Io sono il fratello maggiore che lavora per il ministero degli Esteri, è omosessuale e ha una storia con un uomo che incontra per caso. Una storia raccontata con normalità senza atteggiamenti tipicamente omosessuali, non come un vizietto». Terminate le riprese del film di

Chiude la rassegna per ragazzi

Giffoni festival ultimo atto

Claudio Santamaria

Muccino, Santamaria andrà a girare un film in Francia: Seicento chili di oro purò di Eric Besnard, un film sull'avidità, di avventura, ma non un action movie, girato nella Guinea francese. Resta ancora in ballo il progetto sul film Derek Rocco Barnabei, l’americano di origine italiana condannato alla pena di morte per omicidio: «Purtroppo è ancora bloccato e chissà quando si sbloccherà con questi tagli al Fus. Con Favino, Castellitto ed altri abbiamo fatto una campagna fotografica e un video con tutte le maestranze del cinema, fonici attrezzisti e macchinisti per dimostrare che i tagli al Fus non farebbero perdere solo il lavoro agli attori. Ci sono 250 mila persone coinvolte, è una situazione drammatica».

VI deluderò perchè oggi non farò annunci. Per i 40 anni non ci sarà nessuna celebrazione perchè odio questo terminè. Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival, si gode il successo strepitoso della 39esima edizione della rassegna per ragazzi più famosa al mondo e parla con leggerezza della prossima edizione. Lascia che a parlare siano i numeri: 60 percento in più di presenze rispetto allo scorso anno, oltre 140 mila in totale, una visibilità sui media di tutto il mondo. 'All’inizio la paura è stata fortissima -diceHo pregato tutti i miei collaboratori di non adagiarsi. È stata un’edizione vissuta giorno per giorno. 14 giorni sono tanti ma sarebbero stati troppi se ce ne fosse stato uno inutile. Invece è un dolore lasciare quest’anno questo festival, domani ci mancherà qualcosa. Ma dobbiamo meri-

tarci l’edizione del 40ennalè. 'Non serve fare annunci anticipati, a settembre faremo una valutazione serena -dice ancora- Sicuramente le date saranno dal 12 al 24 luglio, confermiamo i 14 giorni e la doppia sezione, con un maggior incremento della partecipazione di tutti i gruppi di giurati nelle due settimane, in modo che tutti i ragazzi, di tutte le fasce di età, possano partecipare sia alla prima che alla seconda settimanà. Conferma anche per la Masterclass, la sezione composta dai migliori ex giurati di Giffoni. Poi la chiusura trionfale con i 1.500 giurati che affollano la cerimonia di chiusura, applaudono i film premiati e Giovanna Mezzogiorno che consegna il Premio Vittorio Mezzogiorno. Gran finale in serata, con fuochi d’artificio, bambini e teenager in festa. In nome del cinema.

A scoprirlo il bookmaker inglese Stanleybet che ha intervistato 560 donne

Anche le laureate vogliono fare le veline SARÀ la crisi o forse i tempi che cambiano, sta di fatto che ora al ruolo di veline aspirano non solo giovanissime e di belle speranze, ma anche ragazze laureate. A scoprirlo il bookmaker inglese Stanleybet che ha intervistato circa 560 donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni nelle principali località di villeggiatura italiane: il 32% ha dichiarato di accarezzare l’idea di affiancare i conduttori di Striscia; di questa percentuale ben il 35% è rappresentata da ragazze laureate, il 33% da studentesse universitarie. Solo il 21% e l’8% posseggono, ri-

spettivamente, la licenza superiore e quella inferiore. Il motivo? Essere velina – dicono –non significa solo essere bella ma saper sfruttare almassimo lequalità cheservono anche ad affermarsi nel mondo del lavoro, come l’intelligenza (23%), la capacità imprenditoriale (19%), la cultura (18%) e la simpatia (16%). Una parte delle intervistate, pensa inoltre, che essere velina non colmi solo il desiderio di celebrità, ma serva anche ad aprire le porte di professioni spesso appannaggio solo degli uomini, come il manager (19%), l’im-

prenditore (15%), il giornalista o avvocato (7%), o persino fare meglio la mamma (11%). Dall’indagine di Stanleybet si scopre, inoltre, che a voler seguire le orme di Elisabetta Canalis,non sonosoloragazze italiane, ma anche extracomunitarie (una su due intervistate) e tutte chiedono «a quando una Velina di colore?», forse anche sulla scia della vittoria di Ferdi Berisa, rom del Montenegro, all’ultima edizione del Grande Fratello. L’indagine di Stanleybet sfata inoltre il mito che le aspiranti veline arrivino soprattutto dal Sud, dove sem-

bra che i reality vengano seguiti di più: molte delle intervistate sono infatti del Veneto (14%) e Lombardia (13%), anchese alprimo postorisulta la Campania. Tra le altre regioni, figurano il Lazio (11%), la Sardegna (7%), la Toscana (5%), la Puglia (4%), il Friuli (3%). E, ad un anno di distanza dai provini per la scelta della prossima coppia di veline, nelle spiagge è boom di iniziative per aiutare le vacanziere a sviluppare tutte letecniche sportivee artistiche utili per concorrere alle selezioni e ambire a lavorare con Antonio Ricci.

Jackson sepolto senza il “naso” QUANDO la salma di Michael Jackson si trovava nella camera mortuaria dell’ospedale Ucla di Los Angeles non aveva più il suo «falso naso». «Al posto della protesi con cui abitualmente copriva i resti del suo vero naso danneggiato (dai ripetuti interventi di chirurgia plastica) c’erano porzioni di cartilagine intorno a un piccolo buco scuro». È quanto ha rivelato, a un mese dalla morte di Jackson, un testimone oculare citato dal tabloid britannico Daily Mirror che indulge in nuovi raccapriccianti particolari sul decesso del cantante. La “notizia” è stata indirettamente confermata anche dall’ex governante di Jacko. Adrian McManus, ha rivelato che il cantante aveva diversi nasi falsi, almeno sei: «nasi falsi e colla da truccatori, che mi disse usava per travestirsi ha proseguito il governante - ma tanti erano simili al suo naso vero, solo senza il buco». Altri dettagli raccapriccianti sul naso mancante nella camera mortuaria sono illustrati in un articolo del magazine americano Rolling Stone, in cui si ricostruiscono decenni di interventi chirurgici subiti dall'artista. Jacko si sarebbe sottoposto ad almeno sei operazioni al setto nasale perché temeva di assomigliare troppo al padre Joe e in passato era stato oggetto di scherno fra i coetanei che lo chiamavano “Big Nose”, “nasone”.

Le veline

FESTIVAL UN terzetto ormai sicuro per il concorso con Baaria – La porta del vento di Giuseppe Tornatore, Il grande sogno di Michele Placido, Lo spazio bianco di Francesca Comencini e forse un quarto film, ma non, secondo voci dell’ultima ora, L’uomo che verrà di Giorgio Diritti sulla strage nazista di Marzabotto, che pure fino ad oggi era stato in lizza: è la rosa, ristretta agli italiani, del concorso della66/a Mostradi Venezia (2-12 settembre), il cui cartellone sarà annunciato a Roma giovedì 30 luglio. E insieme a loro, per le altre sezioni, una nutrita pattuglia, composta fra gli altri da tante opere prime, e i ritorni al Lido di Citto Maselli e Luca Guadagnino. In attesa della conferenza stampa ufficiale di giovedì a rovinare la vigilia del direttore Marco Mueller e del presidente della Biennale di Venezia PaoloBarattaè lospettrodelboicottaggio al festival come forma di pro-

Triade di italiani a Venezia Confermati Tornatore, Comencini e Placido testa per il mancato reintegro del Fus. A parte il già annunciato Baaria – la porta del vento, che promette una passerella da ricordare, visto il cast imponente della pellicola, da Raoul Bova a Monica Bellucci, da Ficarra e Picone ai due fratelli Fiorello, è sicuro (grazie alla conferma di Carlo Rossella, presidente di Medusa, all’annuncio del loro listino nelle settimane scorse), anche Il grande sogno, affresco sul '68 di Michele Placido con Riccardo Scamarcio e Luca Argentero. Oltre Medusa, anche i film targati Raicinema in gara dovrebbero essere due: Lo spazio bianco di Francesca Comencini,

tratto dal romanzo di Valeria Parrella, con Margherita Buy, mamma quarantenne, che si ritrova imprigionata nell’attesa di portare a casa la figlia nata al sesto mese di gravidanza, e L'uomo che verrà di Giorgio Diritti dopo l’apprezzato esordio in dialetto con Il vento fa il suo giro. Ma proprio voci dell’ultima ora darebbero quest’ultimo film fuori dal concorso a favore di un altro film Rai Cinema, l'outsider Marpiccolo di Alessandro Di Robilant, ambientato in uno dei quartieri disagiati di Taranto con protagonista un ragazzo dal destino apparentemente segnato. A scalpitare per un posto in concorso c'è poi Vivo di

Alessandro Angelini (L'aria salata, successo al Festival di Roma) con Sergio Castellitto, storia di un padre che cerca l’uomo a cui è stato trapiantato il cuore del figlio. Per l’attore si preannuncia un tour de force al festival, visto che dovrebbe essere statoselezionato peril concorsoanche 36 vues du Pic Saint-Loup di Jacques Rivette, coprodotto dall’Italia, in cui l’interprete de Il grande cocomero si cala nei panni di un manager che dà una svolta alla propria vita diventando clown. Fuori concorso, dovrebbe esserci almeno un’altra coproduzione italiana dialto livello,il documentario Napoli Napoli Napoli di Abel Ferra-

ra. Inoltre sono tanti i titoli italiani candidati alle altre sezioni e principalmente a quella dedicata al nostro cinema, Controcampo italiano. In prima fila ci sono Il fuoco e la cenere, ritorno dietro la macchina da presa di Citto Maselli; Io sono l’amore di Luca Guadagnino, con Tilda Swinton (già interprete per il regista italiano di The Protagonists) nei panni di un’altoborghese sposata che si innamora del giovane cuoco di casa; Cosmonauta, una produzione Fandango, esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli, con Sergio Rubini e Claudia Pandolfi e La doppia ora, thriller di Giuseppe Capotondi, con Filippo Timi e Xsenia Rappoport (che per il concorso sarebbe però il terzo film Medusa). Tra i papabili ci sonoanche, fra gli altri, il documentario L’Amore e basta di Stefano Consiglio, su storie di coppiegay, eAspettando Godard,commedia amara di Aronadio.

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Spettacolo e televisione 53

Domenica 26 luglio 2009


Domenica 26 luglio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Buone prospettive professionali per i prossimi giorni, evitate però scelte azzardate. Il vostro cuore comincia a battere forte.

TORO 21/4 - 20/5

Ancora qualche sacrificio e poi il successo professionale sarà a portata di mano. Cercate di fare chiarezza nei rapporti affettivi, ne trarrete giovamento

GEMELLI 21/5 - 21/6

Con i colleghi di lavoro siete riusciti a raggiungere l'intesa giusta e le cose vanno migliorando. Gli affetti vanno difesi se sono veri.

CANCRO 22/6 - 22/7

Non fatevi assalire dalla fretta di concludere un affare: rischiate di non ottenere il massimo. In amore ascoltate solo il vostro cuore.

LEONE 23/7 - 23/8

La vostra ambizione vi porta a mirare molto in alto nella professione, ma dovete essere realisti. In arrivo una svolta nei rapporti di coppia.

VERGINE 24/8 - 22/9

Le iniziative di lavoro che state per prendere vi riserveranno grandi soddisfazioni. In amore vi fate troppe domande invece di godervi il presente.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Tutto quello che volete con forza nel lavoro potrete ottenerlo, ma non dovete fare passi falsi. In amore potete tirare un sospiro di sollievo.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nei prossimi giorni una discussione difficile con un superiore metterà alla prova il vostro autocontrollo. Evitate passi falsi in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Negli affari vi attendono colpi di scena non sempre positivi: mantenete la lucidità mentale. Evitate uno Scorpione che con voi vuole solo giocare.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Una mossa avventata può compromettere il lavoro svolto finora. Sforzatevi di prestare maggiore attenzione ai bisogni di chi vi ama. Intesa con un Leone

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Dovrete mantenere le promesse che fate ai vostri collaboratori o non sarete più considerati affidabili. In amore decisioni importanti in vista.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

O, PE rade; CO rosa = Opera de¬corosa

Avrete modo di organizzare meglio le vostre giornate lavorative: i superiori lo apprezzeranno. Battetevi per un amore, ne vale la pena.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

14.00

SPORT

21.05

FILM

21.00

RUBRICA

21.20

MINISERIE

16.35

FILM

20.45

FILM

21.30

RUBRICA

Felipe Massa

Bandidas

Licia Colò

I Cesaroni

07.00 -RubricaSabato & domenica 09.25 -RubricaEasy Driver Speciali Estivi - di motori 10.00 -RubricaLinea Verde Orizzonti Estate 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 11.50 -ReligioneRecita dell Angelus di Sua Santita' Papa Benedetto XVI 12.20 -RubricaLinea Verde Estate 13.10 -SportRaisport - Automobilismo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -SportGran Premio d’Ungheria 15.45 -RubricaPole Position 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -FilmLa fattoria del destino con Ursula Buschhorn, Jochen Horst, Gunter Maria Halmer - regia di Oliver Dommenget 18.05 -TelefilmL'ispettore Derrick 19.05 -TelefilmIl commissario Rex 20.00 -Telegiornale Telegiornale

07.00 -TelefilmGirlfriends 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.20 -TelefilmLe cose che amo di te 08.40 -TelefilmThe Class - Amici per sempre 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.05 -CartoniCartoon Flakes 09.45 -TelegiornaleTG2-Mattina L.I.S. 09.50 -RubricaRai Sport - Numero Uno 10.00 -SportGP 2 - Automobilismo 11.30 -Film TvUn'amica per mia figlia con E. Rachel Wood - regia di Gregory Goodell (USA) - 1998 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Motori 13.45 -RubricaSereno Variabile Estate 14.30 -SportTour de France 2009 17.50 -CartoniShaun vita da pecora 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -RubricaNumero 1 18.25 -TelefilmLa complicata vita di Christine 18.50 -SportCampionati mondiali - Nuoto

06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.50 -RubricaE' domenica papà 08.50 -RubricaAppuntamento al cinema 08.55 -RubricaCampionati mondiali di nuoto 2009 12.30 -TelegiornaleTg 3 13.35 -NewsTGR Speciale Premio Amalfi 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.30 -RubricaTG3 Salute in forma 14.45 -TelegiornaleTg 3 Flash L.I.S. 14.50 -RubricaTGR - XXXVI Premio Flajano 15.30 -RubricaCampionati mondiali di nuoto 2009 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.20 -RubricaPronto Elisir

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08:51 - DocumentarioDocumentario 09.50 -MiniserieFinalmente arriva Kalle 10.50 -NewsGiffoni Experience 11.00 -FilmPantaloncini a tutto gas con Simon Callow, Stephen Fry regia di Peter Hewitt (GB) - 2002 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -TeleromanzoElisa di Rivombrosa - Parte seconda 15.45 -Film4 amiche e un paio di jeans con Amber Tamblyn, Alexis Bledel, America Ferrera - regia di Ken Kwapis (USA) - 2005 17.45 -Film Big con Tom Hanks, Elizabeth Perkins, Robert Loggia - regia di Penny Marshall (USA) - 1988 20.00 -Telegiornale Tg5

06.55 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 07.25 -NewsSuper partes 09.20 -DocumentarioTrentino 2 - Dal santuario di san romendio a trento 09.50 -ReligioneS. Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg4 12.10 -RubricaMelaverde 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -ComicheLe comiche di Stanlio e Ollio 14.40 -FilmGli sposi dell''anno secondo con J.-P. Belmondo - regia di Jean-Paul Rappeneau (Fra) 1971 16.35 -FilmUrsus nella Valle dei leoni con E. Fury, M. Orfei - regia di Carlo Ludovico Bragaglia (Ita) - 1962 18.50 -NewsAnteprima Tg 4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmCommissario Cordier

07.00 -NewsSuper partes 07.50 -Cartoni 11.15 -Show Anteprima look of the year 11.50 -Sport Grand Prix 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13.00 -EVENTO Grand prix - Campionato mondiale motociclismo 14.45 -EVENTO Grand prix - Campionato mondiale motociclismo 16.30 -EVENTO Grand prix - Campionato mondiale motociclismo 17.30 -SportGrand prix - Fuori giri 18:28 - TelegiornaleStudio aperto - Anticipazioni 18.30 -Telegiornale Studio aperto 18:58 - NewsMeteo 19.00 -Miniserie Ciclone in famiglia 2

07.30 -FilmEra lei che lo voleva! con L. Bosé, W. Chiari - regia di Marino Girolami, Giorgio Simonelli (Ita) - 1953 09.10 -AttualitàLa settimana 09.30 -FilmI colpevoli con I. Miranda, C. Ninchi - regia di Turi Vasile (Ita/Fra) - 1955 11.10 -RubricaMovie Flash 11.15 -SportSuperbike-Round 10 - Motociclismo 13.00 -TelegiornaleTg La7 13.30 -Film I Normanni con C. Mitchell, F. Bettoja - regia di Giuseppe Vari (Ita/Fra) - 1962 15.30 -SportSuperbike-Round 10 - Motociclismo 16.30 -RubricaMovie Flash 16.35 -Film Anatomia di un omicidio con J. Stewart, L. Remick - regia di Otto Preminger (USA) - 1959 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -VideoframmentiSupervarietà 21.30 -Serie Tv Provaci ancora Prof. 3 23.30 -Telegiornale TG 1 23.35 -NewsSpeciale Tg 1

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmBandidas con P. Cruz, S. Hayek - regia di Joachim Roenning Espen Sandberg (Fra/Messico/ Usa) - 2006 22.35 -Telefilm Life On Mars

20.50 -SportPallanuoto maschile 22.30 -TelegiornaleTg 3 22.45 -TelegiornaleTg Regione 22.50 -FilmL'aria salata con Giorgio Pasotti - regia di Alessandro Angelini (Ita) - 2006 00.15 -Telegiornale

20.40 -Show Paperissima sprint 21:20 - Miniserie I Cesaroni 23.30 -Show Zelig Off 00.30 -TelefilmDamages

21.30 -Film TvMaigret e l''ombra cinese - Poliziesco con C. Boisson - regia di Charles Nemes (Fra) - 2004 23.15 -FilmI figli della guerra con C. Padilla - regia di Luis Mandoki (Mex/USA) - 2004

20.45 -Film Colpo grosso al Drago Rosso con Jackie Chan, Chris Tucker, John Lone - regia di Brett Ratner (USA) - 2002 22.40 -Telefilm Standoff

20.30 -Real Tv S.O.S. Tata 21.30 -Rubrica Missione Natura

00.35 -RubricaOltremoda reloaded 01.15 -TelegiornaleTG 1 01.35 -RubricaCinematografo 02.35 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.35 -VideoframmentiSuperStar

23.35 -RubricaLa Domenica Sportiva Estate 00.50 -TelegiornaleTg 2 01.10 -RubricaProtestantesimo 01.40 -TelefilmSwingtown 02.25 -RubricaInconscio e Magia...

Tg 3 01.05 -Rubrica Appuntamento al cinema 01.20 -Rubrica Fuori Orario.Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -FilmInserzione pericolosa con B. Fonda, J. J. Leigh - regia di Barbet Schroeder (USA) - 1992 03:20 - TelegiornaleTgcom

01.20 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 01.35 -FilmL'innocente con G. Giannini - regia di Luchino Visconti (Fra) - 1976 03:40 - FilmNapoli Violenta

01.00 -FilmUna spia per caso con A. La Paglia - regia di Peter Askin, Douglas McGrath (USA) 1999 02.35 -TelefilmBlack Donnellys 04.30 -MiniserieProfessione Vacanze

23.45 -ReportageReality 00.40 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.35 -FilmLe piace Brahms? 03.40 -AttualitàCNN News

Ursus nella Valle dei leoni

Colpo grosso al Drago Rosso

Vincenzo Venuto

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Televisioni 55

Domenica 26 luglio 2009


MarArtea/1 - La cultura si sposa con il mare

MarArtea/2 - La quinta mafia in un’opera

Passeggiare fra i colori sulle acque del porto

I Basilischi disegnati nella bandiera di Moles alle pagine 11 e 38

Anno 8 n.168€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 26 luglio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Congresso Pd Non si scoraggiano Folino e Lacorazza

SPORT

Speranza di novità

Il Potenza punta in alto Anche Scarpa

Idv, Radice a Belisario: sei senatore, il partito sono io GLI IMPEGNI DELLA REGIONE: PARLA LOGUERCIO

Francesco Scarpa

&strade figliastre

Strade figlie

a pagina 9

a pagina 10

Afghanistan, elezioni vicine di ANGELO LUCANO LAROTONDA

L’ETERNO RITORNO RICORDO di essere stato nella Commissione ministeriale per l'assegnazione dei contributi ai film italiani che avevano realizzato maggiori incassi lordi al botteghino, a prescindere dalla qualità. La norma ha sempre danneggiato film d'autore che, come si sa, di solito non vancontinua a pagina 22

A Policoro si canta in piazza con Luca Barbarossa da pagina 37 a pagina 44

Doppio attacco ai soldati italiani Tre feriti nessuno grave

Matera Formula Uno Cresce l’attesa Dramma sfiorato per il ripescaggio per Massa Basket B Due acquisti per la Corporelle

Volley Le reazioni ai nuovi giorni

a pagina 2

Un libro celebra la figura di Tamburro

I suoni del festival Indipendenza a Metaponto

Scotellaro raccontato da Giuseppe Bartolucci

Lusso e glamour dipinti sui volti

“Scala condominiale” di Vito Riviello

da pagina 13 a pagina 19

Gomorra expo Nell’inchiesta di Woodcock la vicenda di Guarino: sul lastrico per tassi usurai del 120 per cento

Infiltrazioni di camorra: il caso dell’imprenditore rovinato POTENZA - L’inchiesta del pm Henry John Woodcock sulle infiltrazioni dei clan camorristici in Basilicata tocca la vicenda di Carmine Guarino: imprenditore di successo finito nel giro degli strozzini e rovinato da tassi d’interesse fino al 120 per cento. a pagina 8

ITTICO Ultimo piano abitabile di un acquario

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A Matera il Partito democratico pronto al “colpo di grazia” su Buccico


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