Lunedì 31 agosto 2009
Pesante disfatta nelle regionali della Saar e della Turingia. Vola la sinistra di Lafontaine
Germania, il crollo della Cdu di Angela Merkel di FLAMINIA BUSSOTTI SONORA batosta della Cdu alle regionali ieri in due Laender tedeschi a quattro settimane dalle legislative: in Turingia e Saar il partito cristiano democratico della cancelliera Angela Merkel perde la maggioranza assoluta e non potrà più governare da solo rischiando di finire anche all’opposizione. In Sassonia invece ha tenuto e può continuare a governare in coalizione. A meno di un mese dalle politiche del 27 settembre, il voto regionale non solo penalizza pesantemente la Cdu. Venti anni dopo la caduta del Muro di Berlino, apre inoltre la strada, in Tu-
Secondo gli exit poll forte calo del Partito Cristiano Democratico alla consultazione in tre Laender ringiamaanche nellaSaar(ovest) a possibili nuove coalizioni con la Linke, il partito di sinistra finora forte solo a est, nato dalla fusione dei postcomunisti della Pds e dei ribelli della Spd capitanati dall’ex leader fuoriuscito, Oskar Lafontaine. La Spd, alleato junior nella grande coalizione a Berlino, intravede uno spiraglio di luce non tantopersuo meritoquantoperla sconfitta Cdu. Separato da un divario incolmabile dalla Merkel, lo sfidante Spd alla cancelleria Franz-Walter Steinmeier può ri-
prendere fiato. La Spd non arriva in nessuno dei tre Laender sopra il 25% nè registra balzi in avanti ma almenonon franaepuò gioiredella frenata Cdu. L’esito del voto, anche se in parte previsto, rimescola lecarte allavigiliadelle politichee ravviverà una campagna giudicata dai commentatori finora molto noiosa. Per la prima volta si profila ora la possibilità concreta di coalizioni con la Linke (al governo finora solo nel Land di Berlino con laSpd). NellaSaar, dovela Cdudel premier Peter Mueller governava
da sola con la maggioranza assoluta, è ora ipotizzabile un cambio di governo rosso-rosso-verde. Il successo della Linke nel Land occidentale ha un nome: Oskar Lafontaine, molto popolare anche perchè ne è stato a lungo il premier (1985-'98). In Turingia, persa pure qui la maggioranza assoluta, la Cdu potrebbe allearsi solo con la Spd altrimenti non restano checoalizioni conlaLinke. Soloin Sassonia, la Cdu ha tenuto e può continuare a governare con la Spd, o con i liberali della Fdp. Al di là della retorica elettorale, secondoi commentatoriilvoto avràcertamente effetti sulla campagna per le politiche.
Angela Merkel
Il nuovo leader Hatoyama: è stato voto per il cambiamento
Giappone, dopo 54 anni vincono i democratici DOPO settimane di vittorie sulla carta aggiudicate dai sondaggi di ogni tipo, per il partito Democratico giapponese è il momento del trionfo. Alle facce sorridenti dei supporter del Minshuto stipati nel quartier generale del partito, spostato temporaneamente nel Laforet Museum, nel cuore di Tokyo, per accogliere i giornalisti giunti da ogni parte del mondo, si contrappongono i volti tiratissimi e senza un filo di voce nella sede del Jiminto (i Liberaldemocratici), nella sala al quarto piano del palazzo di Nagatacho, che dista poche decine di metri dal parlamento. Da subito, nella sede democratica si respira l’aria delle grandi occasioni: in un colpo d’occhio che rapisce sguardi e obiettivi dei presenti, la parete principale della sala è ricoperta da un enorme puzzle formato dalle locandine elettorali di tutti i candidati Democratici, intorno alla figura centrale del leader, Yukio Hatoyama. La tensione si scioglie alle 20:00 in punto (le 13:00 in Italia), con un boato che accompagna la diffusione dei primi exit poll, immediatamente dopo la chiusura
delle urne: oltre 300 seggi conquistati alla Camera Bassa, il triplo rispetto alle elezioni del 2005, e la coalizione liberaldemocratica al potere da oltre mezzo secolo ridotta a un terzo della rappresentanza attuale. Il primo leader Democratico a presentarsi ai microfoni, nella affollatissima sala è l’ex presidente Ichiro Ozawa, l’azionista di maggioranza del partito che non tradisce emozioni in volto: avrebbe dovuto essere la sua festa, ma a pochi mesi dal voto uno scandalo di donazioni illecite ha sgretolato il suo sogno di diventare premier, costringendolo a sofferte dimissioni, annunciate in lacrime. «La sconfitta Ldp non mi sorprende – ha detto seccamente – perchè nasce dallo scontento che si percepiva tra la gente». A un’ora e mezza dalle prime proiezioni, quando il trionfo Democratico trova via via riscontro nei dati reali, è la volta del leader Hatoyama, visibilmente sorridente, ma quasi stupito da quanto stava accadendo, accompagnato dall’ex presidente Naoto Kan e dal segretario Katsuya Okada, saluti, strette di mano e sorrisi
a tutto tondo. «Grazie di cuore alla gente e al suo desiderio di cambiamento – ha detto il premier in pectore dopo aver appuntato le coccarde di rose rosse sui nomi dei candidati eletti, trasformando la parete in una sorta di grande affresco –Non è ancora finita anzi la sfida inizia proprio da adesso». Nel piano semivuoto del quartier generale Ldp, la batosta delle urne si fa sentire. Di più, è palpabile l’incredulità per qualcosa che nessuno era disposto a credere potesse mai accadere: la perdita del potere, con la rappresentanza parlamentare ridotta a un terzo che non risparmia l’esclusione dei volti più noti della principale forza conservatrice. «C'era vento ditempesta verso ilcambiamento – ha commentato l’ex premier Shinzo Abe riconoscendo la disfatta – ma le tempeste di solito non durano a lungo». Meno fatalista Shigeru Ishiba, ministro dell’Agricoltura: «Il partito è da ricostruire». Il volto tirato del premier Taro Aso, che non riesce a nascondere l'amarezza per la sconfitta e che ha poi annunciato la volontà di dimettersi dal partito.
Lo sconfitto dimissionario Taro Aso
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mondo 2 In Italia e nel Mondo
Un uomo annega per salvare il figlio e un amico
Fermati a Niscemi 4 pregiudicati che volevano imporre il silenzio ai collaboratori
Pronti a uccidere i figli dei pentiti DA OLTRE un mese avevano messo in atto una serie di intimidazioni per convincere due aspiranti pentiti di Niscemi (Caltanissetta) a rinunciare al loro proposito di diventare collaboratori di giustizia. L’11 luglio avevano incendiato due auto di uno dei pentiti e poi erano cominciate le pressioni sui parenti, con telefonate anonime e minacce. Nei piani di quattro uomini delle cosche – fermati all’alba nell’operazione «Crazy horse» coordinata dalla Dda di Catania e condotta dalla mobile di Caltanissetta con l’ausilio del commissariato di Niscemi e dei carabinieri di Vittoria (Ragusa) – c'era anche il sequestro e persino l’uccisione
dei figli di 7 e 11 anni di uno dei pentiti e di una ragazza di 30 anni, figlia della convivente di uno dei collaboratori. In manette sono finiti i pregiudicati Rosario Lombardo, 48 anni, soprannominato «Saru Cavaddu», già agli arresti domiciliari; Giuseppe Lodato, di 54, detto «Peppi Vureddu»; Alessandro Ficicchia, 42 anni, tutti di Niscemi; Alessandro Aparo, 27 anni, di Vittoria (RG). In un’intercettazione, parlando di uno dei bambini nel mirino, Lombardo dice in dialetto a Ficicchia e Lodato: «O tu sbarazzi tu o iddu», cioè uno di voi deve provvedere ad eliminarlo. Gli arrestati disponevano di un vero e proprio arsenale e di
uomini al loro servizio. Prima degli arresti di stamane, i genitori di uno dei pentiti sono stati allontanati da Niscemi. Erano stati loro, soprattutto la donna, a denunciare alla polizia di aver ricevuto pressioni e visite a casa da parte degli uomini della cosca. I quattro, da quanto si evince dalle intercettazioni, affermavano di essersi già procurate le armi e di avere eseguito sopralluoghi nella casa di campagna dove i bambini abitavano assieme ai nonni. Le intercettazioni ambientali confermano la saldatura dei nuovi uomini dei clan di Niscemi e Vittoria, come avvenuto all’inizio degli anni Novanta, con l’intento di potenziare
Caltanissetta
Cosa nostra anche a Gela. I magistrati titolari dell’inchiesta, i sostituti della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania Fabio Scavone e Francesco Testa, chiederanno domani al Gip di Caltagirone la convalida dei fermi.
DRAMMA sulle coste della Sardegna: un padre si è tuffato in mare, ha salvato dalle onde il figlio e un amichetto, poi però non ce l'ha fatta ed è annegato. Protagonista un uomo di 48 anni, Fabrizio Cuccu, di Sanluri - un paese a metà strada fra Cagliari e Oristano. E' accaduto nella trada mattinata, poco dopo mezzogiorno a Funtana Meiga, sul litorale di Cabras, sulla costa centrooccidentale della Sardegna, quando il vento di maestrale e il mare mosso hanno messo in difficoltà il figlio dell'uomo, di 14 anni, e un suo coetaneo, che stavano facendo il bagno.
E per chi va in vacanza da oggi prezzi ridotti fino al 30%
In viaggio per il rientro 12 milioni code sotto la pioggia, pochi disagi CALDO e afa al centro sud, pioggia al nord e traffico congestionato soprattutto verso le grandi città ma nell’insieme pochi disagi e incidenti per il rientro dalle vacanze degli italiani nell’ultimo weekend di agosto (il bollettino parla di 12 milioni di persone in viaggio). Anche se gli esperti temono che una coda possa abbattersi sulle strade d’Italia pure oggi, almeno fino alle 14. TANTI RECLAMI Vacanze dunque praticamente finite, che non sono andate benissimo per tutti: 15 mila le segnalazioni pervenute al Codacons,esecondo Telefonobluconsumatori sono almeno 100mila gli italiani rientrati in questi giorni con vacanza rovinata (problemi con tour operator, aerei, ritiro bagagli ecc...) Il 2009 – secondo Francesco Tanasi segretario nazionale Codacons– deve essere ricordato come l'anno nero per le agenzie turistiche. Tra fallimenti, agenzie chiuse all’improvviso, pacchetti annullati all’ultimo istante, la voce passa in testa alla classifica con il 27% delle segnalazioni, battendo per la prima volta la voce trasporti. Sale anche il numero delle persone costrette all’ultimo momento ad annullare il pacchetto e a pagare laute penali. L’incremento rispetto al 2008 non è elevato (+3%), ma bisogna ricordare che già lo scorso anno la voce pacchetto turistico aveva registrato il record di aumento di segnalazioni, passando dal 14 % del 2007 al 24 % del 2008 (+10%), aumento, però, all’epoca in gran parte determinato dalla revisione prezzo del pacchetto turistico dovuta all’adeguamentocarburante peril trasportoaereo. TRAFFICO.La situazione della giornata di ieri e di sabato non è stata caratterizzata da particolari disagi: il traffico si è congestionato soprattutto intorno alle grandi città. A rischio le direttrici verso il nord. Mobilitati agenti della Polizia stradale,tecnicidelle Autostradeedell’Anas. Per rendere più fluida la circolazione, resta in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti fino alla mezzanotte di oggi. Tut-
to esaurito sui treni. Presi d’assalto i convogli a lunga percorrenza e l’Alta Velocità. Le Ferrovie hanno calcolato che nel fine settimana si muoveranno in treno un milione di viaggiatori. E all’aeroporto romano di Fiumicino ancora disservizi per i bagagli, con attese anche fino a 50 minuti. Ma ecco la situazione sulle autostrade. In Veneto code sull'A4 Torino-Trieste, in direzione nord, allaccio A28-Portogruaro. In Emilia Romagna, un incidente sulla SS16 Adriatica ha provocato qualche disagio nella mattinata, in direzione sud. Code tra Rimini e Cesenatico. In Liguria, code su A7 Milano-Genova. In Toscana, code allo svincolo Firenze Signa. Nelle Marche, il controesodo è accompagnato dalla pioggia.In Abruzzo, nella mattinatasièverificato unincidentemortalesulla SS690 Avezzano-Sora. In Sicilia code su A29 Alcamo-Trapani agli svincoli di Birgi e di Marausa. Sul passante e sulla tangenziale di Mestre traffico intenso ma scorrevole. Attrezzati punti per la distri-
buzione di acqua, tre presidi di soccorso meccanico e due di soccorso sanitario. Sull'A3 Salerno-Reggio Calabria traffico intenso. Rallentamenti segnalati tra Lauria Nord e Lagonegro. Da oggi, secondo Telefono blu solo un residente su 12. rimarrà in vacanza in buona compagnia con 2 milioni di turisti stranieri, molti provenienti dai paesi di lingua tedesca. Vacanza buona perché i prezzi sono ribassati fino al 30% rispetto ad agosto e bel tempo almeno fino al 15 sttembre, giorno di riaperture delle scuole. E il Codacons ricorda che chiunque ha subito un disagio o un danno durante le vacanze deve esercitare immediatamente i propri diritti. I tempi sono molto stretti. In particolare: i consumatori devono richiedere, ai sensi dell’art. 98 del codice del consumo, il risarcimento dei danni subiti inviando all’organizzatore del viaggio una raccomandata entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal rientro, senza bisogno di quantificare subito il danno.
A Fiumicino situazione in miglioramento. Problemi per gli aerei diretti all’estero
Meno caos per i bagagli, restano molti ritardi LA RICONSEGNA dei bagagli all’aeroporto di Fiumicino passa gli «esami di riparazione». Ieri il servizio non ha presentato le pesanti criticità di sabato, sembrava quasi un giorno normale e non la domenica del secondo controesodo di agosto, come dire una giornata da “bollino rosso”. Le ragioni, secondo gli operatori aeroportuali, sono in una più fluida distribuzione nell’arrivo dei voli rispetto al sabato, sia pure con una concentrazione «a rischio» nelle ore serali, ma forse anche nelle nuove sanzioni minacciate dall’Enac nei confronti delle società di handling operanti nello scalo romano dopo i disservizi delle ultime settimane. Peraltro, se il ritiro dei bagagli, salvo alcuni casi sporadici, è avvenuto in genere entro gli
standard massimi stabiliti dalla Carta dei servizi redatta da Adr ed Enac (45 minuti dall’arrivo dell’aeromobile per i voli nazionali, 50 per gli europei e 60 per quelli intercontinentali), è continuato il fenomeno della ritardata partenza di molti voli Alitalia, con punte fino a un’ora e dieci per le destinazioni intercontinentali come Miami (AZ 8170), Chicago (AZ 628), Caracas (AZ 686), Toronto (AZ 650), Newark (AZ 642), e uno sforamento più lieve ma ancora diffuso su molti voli nazionali ed europei. La stessa Alitalia è tornata a mettere in campo una quarantina di dirigenti ed impiegati della Direzione generale, che su base volontaria hanno dato una mano nei settori operativi più impegnati, mentre è continuato anche oggi il monitoraggio di tutto il sistema aeroportuale
Per le ferie rovinate 15mila segnalazioni LE vacanze sono ormai praticamente finite. Come ogni anno Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons stila la statistica sulle vacanze andate male degli italiani. Complessivamente sono pervenute 15.000 segnalazioni circa. Il 2009 – afferma Tanasi – deve essere ricordato come l'anno nero per le agenzie turistiche. Tra fallimenti, agenzie chiuse all’improvviso, pacchetti annullati all’ultimo istante, la voce passa in testa alla classifica con il 27% delle segnalazioni, battendo per la prima volta la voce trasporti. Ad influenzare il dato si-
Una famiglia carica i bagagli in auto per ripartire
Milano e la Lombardia capitali del gelato
LaBeouf il più pagato curamente la vicenda Todomondo, sulla quale la Procura di Busto Arsizio ha aperto un’indagine dopo l'esposto del Codacons. Sale anche il numero delle persone costrette all’ultimo momento ad annullare il pacchetto e a pagare laute penali.
da parte degli ispettori della Direzione Enac dell’aeroporto, con particolare riguardo alla lavorazione dei colli dalla stiva degli aerei fino alla riconsegna ai passeggeri. E così i passeggeri hanno potuto per lo più tirare un sospiro di sollievo dopo le notizie allarmanti di ieri. Una testimonianza per tutti quella di Giancarlo Magalli, rientrato in mattinata tra centinaia di turisti abbronzati col volo Delta Airlines da New York: «Tutto ok – ha detto il conduttore Rai – in 40 minuti dall’atterraggio ho ritirato tutto il mio bagaglio». E dire che lui avrebbe avuto qualche motivo per lamentarsi, visto che all’arrivo nella città della mela si era trovato senza valigie: «Ma mi sono state riconsegnate il giorno dopo, cose che capitano a chi vola».
SAPETE quali sono gli attori che rendono di più agli studios di Hollywood? Scordatevi gente come Brad Pitt e Tom Cruise, che hanno ingaggi a troppi zeri e spesso pretendono una parte degli incassi: in questi tempi di recessione, i nomi che “tirano”di più a Hol-
lywood sono quelli di Shia LaBeouf, James McAvoy e Michael Cera, che garantiscono ritorni ultra milionari e costano un decimo delle star più blasonate. Non a caso, sono proprio loro tre a dominare la «Hollywood’s Best Actor for the Bucks»
TRA i primati di Milano e dalla Lombardia, l’estate 2009 ne ha fatto emergere uno particolare e tipicamente stagionale. Milano è la capitale italiana del gelato e Lombardia la regione in cui è presente il maggior numero di gelaterie artigiane. L’Ufficio studi nazionale di Confartigianato ha analizzato produzioni e consumi di gelatorilevando che in Lombardia hanno sede 6.100 (pari al 17) dei 36.400 laboratori artigiani italiani. A questo dato va poi aggiunta la stima dell’Epam (l'Associazione provinciale milanese pubblici esercizi) secondo la quale 511 di queste gelaterie si trovano a Mila-
no (a Roma sono 493, a Torino 334 e a Napoli 205). Un ultimo dato riguarda le tendenze dell’estate 2009: secondo rilevazioni Epam di Milano si confermano i gusti classici: al primo posto l’intramontabile crema, seguita da fragola, limone e pistacchio.
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In Italia e nel Mondo 3
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
I nodi della politica
Il premier intanto smentisce contatti avuti nei giorni scorsi con “il Giornale”
Boffo: «Documento falso» Il direttore dell’Avvenire rassicurato dal Viminale: «Su di lui nessuna schedatura» | LA LEGA IN VATICANO | di MARINA MARESCA
ROMA - Il direttore dell'Avvenire Dino Boffo risponde al Giornale di Vittorio Feltri, che nei giorni scorsi lo ha attaccato per un presunto «incidente sessuale» e annuncia una querela. Non è una «informativa» agli atti del procedimento giudiziario di Terni ma una «emerita patacca» il documento usato dal Giornale per colpirlo, sostiene Boffo in una lunga risposta alle lettere dei lettori del suo giornale. Silvio Berlusconi, dopo il silenzio dei giorni scorsi, intanto prende per la seconda volta le distanze dal quotidiano di proprietà di suo fratello, affermando di non aver mai parlato con Feltri e di non sapere nulla quindi del siluro mediatico contro Boffo definito «disgustoso» dal presidente della Cei Angelo Bagnasco. «Di fronte alla marea di voci, insinuazioni e presunte rivelazioni apparse stamane sui giornali è impossibile smentirle tutte - afferma il premier -ma su una falsità non posso tacere: in questi giorni non ho mai avuto alcuna conversazione telefonica con il direttore del Giornale ne’ con altri suoi collaboratori». Il direttore dell'Avvenire, oltre a respingere come «una vera sola» il documento sul quale Feltri basa le accuse, racconta di aver ricevuto una inattesa telefonata dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, che gli ha assicurato come non esista alcuna informativa di polizia sul suo conto e le sue frequentazioni. Maroni gli ha manifestato solidarietà e «senso di schifo che gli nasceva dalle cose lette», ma soprattutto «teneva anche ad assicurarmi di aver ordinato un'immediata verifica nell'apparato di pubblica sicurezza centrale e periferico che da lui dipende e che nulla, assolutamente nulla era emerso». Secondo le affermazioni del Giornale invece Bosso sarebbe stato da tempo «già attenzionato dalla polizia di Stato» per le sue frequentazioni omosessuali. Per il direttore dell'Avvenire, comunque, ogni cosa «emergerà civilmente e pacatamente in un tribunale della Repubblica, cui i miei avvocati già lunedì si presenteranno per la querela». L'informativa non proveniva nemmeno dai servizi segreti secondo il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza Francesco Rutelli. «A proposito della formazione di documentazione illecita nell'ambito delle polemiche in corso, il Copasir non ha ricevuto alcuna segnalazione su coinvolgimenti diretti o indiretti di persone legate ai servizi», precisa Rutelli promettendo vigilanza perché non si registrino deviazioni, in qualunque direzione, dai compiti istituzionali. Smentite e prese di distanza non smuovono l'atteggiamento di Feltri che sottolinea di non aver mai parlato di schedature o informative giudiziarie e di coinvolgimenti del Viminale. «Abbiamo un documento che prova un fatto, se il fatto non é vero Boffo lo smentisca offrendo i suoi documenti ai giornali», è la sfida di Feltri. Assicura di non provare nessun imbarazzo e conferma di aver voluto fare soprattutto un discorso politico dopo gli attacchi a Berlusconi per le vicende private. «Volevo dire - spiega Feltri - che bisogna fare attenzione al privato se non hai tutte le carte in regole e nessuno di noi ce l'ha». Il direttore del Giornale conferma invece di non aver avuto contatti con Berlusconi.
Bossi e Calderoli provano a mediare «Berlusconi venga con noi» Apprezzamento del Pdl
Bossi e Calderoli presto in Vaticano
ROMA - Umberto Bossi e Roberto Calderoli insistono nel rivendicare il ruolo di mediatori nello scontro tra Berlusconi e la Chiesa e di accreditarsi come interlocutori privilegiati con il Vaticano. Non a caso la Padania di ieri apriva la prima pagina con il titolo: “Immigrazione, nessun contrasto con la Chiesa”, tentando di diminuire le distanze su uno dei proble-
mi che ha visto invece assai lontani Carroccio e mondo cattolico. Calderoli ha confermato che l'annunciata visita dei vertici leghisti in Vaticano ci sarà «ma nella massima discrezione, anche perché non siamo alla ricerca del supporto politico del Vaticano. Quanto a Berlusconi, beh, il presidente potrebbe anche venirci con Bossi e con me...». Il ministro del Carroccio ha suggerito al presidente del Consiglio di scegliere una “via diretta” per ricucire i rapporti con le gerarchie cattoliche, invece di pensare a incontri ufficiali o ricorrere ad ambasciatori. Il Pdl apprezza l'iniziativa della Lega. «Il passo verso il Vaticano annunciato da Bossi va nella giusta direzione» osserva il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, affermando che «bisogna, a tutti i costi, evitare che sulla convergenza tra cattolici e laici si innesti uno scontro tra laicisti ed integralisti». Cicchitto ricorda che il centrodestra moderato e riformista si è sempre fondato, e si fonda tuttora, sull'incontro tra cattolici e laici; «chi volesse stravolgere questa elementare realtà farebbe solo dei danni», avverte. «Di conseguenza - aggiunge - biso-
Sospetti sull’attività di servizi segreti deviati
Rutelli assolve gli 007 ma assicura «Il Copasir indagherà» SERVIZI segreti «deviati» sul caso Boffo? Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), dice il presidente Francesco Rutelli, «non ha ricevuto finoraalcuna segnalazionesu coinvolgimentidiretti o indiretti di persone legate ai servizi di informazione», ma dedicherà il «massimo di attenzione ad ogni notizia a questo proposito e vigilerà perchè non si registrino deviazioni, in qualunque direzione, dai compiti istituzionali in un momento molto delicato per la vita democratica». Come dire: Rutelli assolve l'intelligence «a proposito degli articoli di stampa che ipotizzano la formazione di documentazione illecita», ma assicura che il Copasir non starà a guardare, pronto a intervenire di fronte a qualsiasi sospetto di attività deviata da parte degli 007. Ma se «restano i fatti»che hanno determinato il decreto penale contro Boffo, come ha sottolineato oggi il direttore del Giornale Vittorio Feltri, resta anche l’interrogativo su cosa sia il documento sul quale il quotidiano ha fondato il suo servizio giornalistico contro il direttore dell’Avvenire. Di sicuro non è un atto giudiziario. Una lettera anonima? Un documento confezionato «su commissione» e poi recapitato al Giornale? Dice Emanuele Fiano, deputato del Pd e componente del Copasir: c'è un modo «semplice a disposizione del direttore del Giornale per chiarire Francesco Rutelli ogni possibile supposizione sull'origine della cosiddetta informativa riguardante il direttore dell’Avvenire Boffo. Feltri tiri fuori dalla cassaforte, se ce l’ha, questo ipotetico documento. Sarà così possibile stabilire la sua natura e se in questa vicenda siano coinvolte istituzioni dello Stato». È ovvio – conclude – che, «se dovesse emergere un qualche uso improprio di apparati dello Stato, il Parlamento, con i suoi organi di controllo, avrebbe il diritto-dovere di intervenire».
«Finora nessuna segnalazione sul possibile coinvolgimento degli agenti»
gna lavorare per superare le attuali difficoltà». È chiaro che i cattolici del Pdl sono al lavoro per ricucire lo scontro senza precedenti con la Chiesa dopo l'attacco del Giornale all'Avvenire. Il presidente della Cei l'ha definito «disgustoso» e ieri un giudizio più articolato ma non meno duro è arrivato da monsignor Diego Coletti, presidente della Commissione Cei per l'educazione e la scuola. «Tra i tanti criteri che guidano la scelta delle notizie che vale la pena pubblicare e con quale rilievo, il sospetto fondato è che prevalga spesso quello di far piacere all'editore di riferimento, (leggi padrone), e vendere più copie», scrive Coletti in una lettera aperta al direttore del Giornale Vittorio Feltri. Nel merito della vicenda Boffo monsignor Coletti chiede poi a Feltri perché una notizia che a suo dire girava da tempo nelle redazioni «è stata pubblicata solo dopo una chiara presa di posizione di Avvenire nei confronti di un malcostume, sia morale che mediatico, che implicava la figura di un determinato personaggio politico». Coletti apprezza però che Berlusconi «ha avuto la saggezza di prendere le distanze da questo zelo del direttore del suo giornale». E questo potrebbe essere un primo spiraglio per riprendere i buoni rapporti tra Palazzo Chigi e Vaticano. m. m.
Ancora reazioni per la querela a Repubblica
L’attacco alla stampa indigna gli stranieri “GLI ITALIANI arrabbiati dopo che Berlusconi dichiara guerra ai giornali”. Questo il titolo con cui il Sunday Telegraph di Londra continua a seguire l'evoluzione della vicenda italiana, dopo la denuncia per diffamazione contro Repubblica e altri giornali europei da parte del presidente del Consiglio e dopo la nuova crisi nella relazioni tra il premier e il Vaticano per l'articolo del Giornale contro il direttore dell'Avvenire. Il caso ha ricevuto e riceve l'attenzione dei maggiori giornali e delle principali reti televisive in gran parte del mondo, non solo in Europa ma anche in America e in Russia, dove i tg hanno dato ampio rilievo agli ultimi sviluppi. «Silvio Berlusconi dovrà confrontarsi con le ripercussioni» delle sue azioni legali contro i giornali che hanno riportato gli scandali della sua vita privata, scrive il Telegraph, notando che la decisione di chiedere un risarcimento danni per un milione di euro a Repubblica ha suscitato indignazione in Italia e potrebbe dunque rivelarsi un contraccolpo per il premier. Sempre sul Sunday Telegraph, edizione domenicale del Telegraph, una testata conservatrice, c'era ieri un'intera pagina di inchiesta su un aspetto dello scandalo: l'esistenza di un “open marriage”, un matrimonio aperto, ossia in cui ognuno poteva condurre la propria vita privata, tra Berlusconi e la moglie Veronica Lario, secondo quanto emerso dal libro “Tendenza Veronica” di Maria Latella, uscito nei giorni scorsi in una nuova edizione aggiornata in Italia, o perlomeno secondo quanto riportato in merito al libro dalla stampa britannica, che ha interpellato anche l'autrice. “Oh, Silvio, hai violato i
Silvio Berlusconi
patti”, s'intitola l'ampio servizio, che cerca di spiegare perché Veronica Lario ha sopportato così a lungo l'infedeltà del coniuge e in quali circostanza possa funzionare il concetto di coppia aperta. In Francia, invece, il Journal du Dimanche pubblica una breve notizia sullo scontro con il Vaticano. Il Figaro Madame paragona lo scandalo italiano al feuilleton di Michael Jackson. Le Monde e altri siti danno la notizia dell'incarico a un avvocato francese per querelare anche il Nouvel Obs. L'inizio di una controffensiva internazionale? Il sito Rue89 pubblica un artico della scrittrice Sabina Ambrogi su “Berlusconi e il ritardo del femminismo italiano”.
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4 Primo piano
Soddisfazione per lo stato degli accordi tra i Paesi
Immigrazione e diplomazia
Migranti respinti in Libia Berlusconi in visita a Tripoli rassicura Gheddafi: «Serve rigore e rispetto delle leggi di SERENA BRUNO ROMA - Sull'immigrazione serve rigore. Non ha tentennamenti, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in visita da Muammar Gheddafi in Libia. «Noi rispettiamo tutte le leggi. Se vogliamo procedere a una politica vera di integrazione, dobbiamo essere rigorosiper nonaprirel'Italia a chiunque», ha precisato rispondendo ai cronisti sul respingimento in Libia dei 75 immigrati - tra i quali 15 donne e 3 minori - intercettati nel canale di Sicilia e dirottati in Libia. Accolto da una gigantografia che lo ritrae sorridente mentre stringe la mano al colonnello Gheddafi, il premier ha ribadito la linea dura del governo italiano. Lo ha fatto a margine della cerimonia avvenuta a Shabit Jfarai, circa 40 chilometri da Tripoli, per la posa simbolica della prima pietra dell'autostrada voluta dal leader libico tra le contropartite accordate un anno fa per chiudere il contenzioso sul passato coloniale italiano. Sono arrivati insieme, in macchina, Berlusconi e Gheddafi, accolti da ovazioni, tra le bandiere italiane e libiche. Sulla lapide da cui partirà l'autostrada - tre corsie più quella di emergenza, per un totale di 1.700 chilometri, 203 ponti, 1.470 tunnel e 30 uscite che percorrerà tutta la Libia dalla Tunisia all'Egitto - è stata incisa una scritta in arabo che inneggia alla rinnovata amicizia tra Roma e Tripoli. Quindici minuti di celebrazione, poi Berlusconi e Gheddafi sono risaliti in auto insieme. Pronti al faccia a faccia per fare il punto sullo stato degli accordi contenuti nel Trattato di amicizia, prima tra tutti la politica di contenimento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia. L'autostrada costiera che sarà finanziata dall'Italia «è un'impresa storica», ha spiegato Berlusconi. Che, ha aggiunto, «serve anche alla pace perché collegatutti i Paesi del Maghreb». Secondo il presidente del Consiglio, «si tratta della concretizzazione dell'accordo (tra Italia e Libia, ndr). Ad appena un anno dalla suafirma c'ègiàun progettoe c'è già tutto». Così, Italia e Libia stanno
andando «verso la realizzazione dell'accordo (firmato un anno fa) che ritengo sia molto conveniente per entrambi i Paesieche siapositivointutte le direzioni», ha aggiunto il premier. Ha inoltre precisato che - stando agli ultimi sondaggi - il suo personale gradimento è al 68,4%, si è detto preoccupato per la situazione «difficile» in Medio Oriente, mentre ha espresso soddisfazione per il voto in Afghanistaneha rilevatosegnalidiottimismo in Europa quanto alla crisi economica. Una curiosità: la delegazione italiana guidata dal premier in Libia è stata accompagnata dopo il suo arrivo a Tripoli all'inaugurazione di una mostra di 70 fotografie sulla resistenza libica all'occupazione italiana, intitolata “Never Forget” con immagini cruente del periodo coloniale. «Il fatto che la Libia non voglia dimenticare questo passato è
comprensibile», ha dichiarato il presidente della Commissione Esteri del Senato italiano, Lamberto Dini, a capo della delegazione. Sono circa 400 gli italiani invitati a festeggiare la prima giornata dell'amicizia italo-libica: molti esuli, tanti imprenditori, alcuni invitati dall'ambasciatore di Tripoli a Roma Abdulhafed Gaddur, altri dalle Camere di Commercio libiche e dalle varie associazioni come quella di Amicizia italo-libica e quella libico-italiana. Intanto, su tutto e tutti, le Frecce Tricoloriche nel pomeriggio hanno compiuto una serie di sorvoli al largo di Tripoli. Spettatori d'eccezione Berlusconi e Gheddafi che, seduti in un parco sul lungomare della capitale, hanno assistito al passaggio dellapattuglia acrobatica che ha eseguito diverse figure, completando con un volo a bassa quota e la classica strisciata bianco-rosso-verde.
Berlusconi insieme a Gheddafi durante la visita di ieri a Tripoli
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LE MISURE DELL’UE
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Un Piano per ripartire i rifugiati Da Bruxelles un’azione congiunta per aiutare gli Stati con maggiori arrivi di UGO CALTAGIRONE Immigrati in fila a uno sportello
BRUXELLES , – Dopo la tragedia dei profughi eritrei l’Europa prova a scuotersi, e a fare qualcosa di concreto per migliorare l’accoglienza dei rifugiati in fuga da re-
gimi oppressivi. E per non lasciare soli Stati come Italia e Malta (ma anche Grecia e Spagna) sempre più impegnati nella difficile gestione dei flussi di immigrazione irregolare attraverso il Mediterraneo. Obiettivo della Commissione europea – che mercoledì proporrà un piano per la ripartizione tra tutti i Paesi Ue degli immigrati che hanno diritto d’asilo – è quello di dar vita ad una vera e propria «azione congiunta», lanciando a tutte le capitali del Vecchio Continente l’appello per una maggiore solidarietà. Bruxelles, pur ribadendo che la lotta all’immigrazione clandestina resta un affare di competenza dei singoli Stati, vuol dunque dimostrare di non essere sorda alle richieste di aiuto giunte a più riprese soprattutto da Roma e La Valletta. E spinge perché il “Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo” – siglato un anno fa e fortemente voluto dal presidente franceseNicolasSarkozy –non resti lettera morta. La strada, però, resta più che mai in salita. Ci sono
infatti le resistenze di Paesi come Germania, Olandae Austria,investiti a loro volta da un notevole flusso migratorio e restii a farsi caricodi quotediimmigrati chearrivano dalla frontiera sud dell’Europa. A ciò si aggiunge la sostanziale indifferenza delle principali capitali dell’est europeo. Ma la Commissione Ue – come si legge nella bozza di comunicazionepreparatadai servizidiJacques Barrot, succedutoa FrancoFrattini sulla poltrona di commissario competente sui problemi dell’immigrazione – chiede che l’Europa assuma un ruolo più incisivo sul fronte di un’accoglienza «ordinata e sicura» dei rifugiati, a partire da un sistema più efficace per verificare chi può beneficiare del diritto d’asilo e chi no. Un modo questo – si sottolinea a Bruxelles – che serve anche a scoraggiare l’immigrazione clandestina. Ecco, dunque, le cinque “linee guida” che l’esecutivo europeo chiede di seguire nel mettere nero su bianco un piano comune tra tut-
ti e 27 gli Stati membri: innanzitutto – si legge nel documento della Commissione – la partecipazione dei Paesi al programma dovrà restare su base volontaria; il contributo di ogni Stato dovrà quindi essere rapportato alle reali possibilità di accoglienza; si dovrà poi prevedere la possibilitàdi una revisione annuale del sistema di ripartizione dei rifugiati; andranno inoltre coinvolte le organizzazioni internazionali; infine – si legge nel testo di Bruxelles – il programma dovrà essere progressivamente sviluppato in base alle esperienze che saranno via via acquisite. Attualmente sono 10 i Paesi Ue che partecipano regolarmente a una ripartizione dei rifugiati da accogliere su base annua: Svezia, Danimarca, Finlandia, Olanda, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Romania e Repubblica Ceca. Ma nel corso del 2008, ad esempio, altri Paesi, come l’Italia, la Germania, il Belgio e il Lussemburgo, si sono impegnati ad accettarne.
Parte la fase due per “sistemare” colf e badanti: versamento da 500 euro per lavoratore entro il 30 settembre
LO STUDIO
Da domani le domande per le regolarizzazioni
Sono in aumento i ristoratori stranieri
ENTRA nella seconda fase l’operazione colf e badanti. Da domani sarà possibile presentare le domande per la regolarizzazione. Se dal 21 agosto si può versare il contributo forfait di 500 euro, necessario per iniziare la procedura, da domani e fino a fine mese tocca alle domande di emersione vere e proprie. Domani, inoltre, ministero dell’Interno, del Welfare e Anci firmeranno un’intesa, grazie alla quale i servizi comunali offriranno assistenza ai cittadini nell’iter di compitazione e presentazione delle istanze. NE' GRADUATORIE, NE' QUOTE –La sanatoria riguarda solo i lavoratori che al 30 giugno erano occupati irregolarmente da almeno tre mesi come colf o badante. Le domande di sanatoria non sono collegate nè a graduatorie a tempo nè a quote d’ingresso. Quindi, le richieste presentate il 30 settembre avranno le stesse possibilità di ammissione di quelle presentate il
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet del ministero dell’Interno primo. Ogni datore di lavoro può regolarizzare una colf e due badanti. CHI PRESENTA LA DOMANDA – La domanda può essere presentata da cittadini italianie comunitari,o anche extracomunitari in possesso del titolo di soggiorno. Se si deve regolarizzare una colf e a presentare la domanda è un singolo, bisogna attestare un reddito 2008 non inferiore ai 20 mila euro, se invece è una famiglia in cui più soggetti concorrono al reddito, il limite minimo è di 25 mila euro. Per le badanti che assistono persone malate o con handicap, serve una certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. L’ITER: IL FORFAIT –Il primo pas-
so è il versamento, entro il 30 settembre, di 500 euro per ciascun lavoratore (e marca da bollo da 14,62 euro) tramite l’F24. Il modulo si può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dove è possibile anche pagare on-line. Ma si paga anche in posta e in banca. L’ITER: LE DOMANDE–Il secondo passo è la presentazione della domanda, che si potrà fare dal primo settembre e solo in via telematica, attraverso ilsitointernet delMinisterodell’Interno, dove sono disponibili le informazioni. La procedura prevede che l’utente si registri sul sistema, richieda un modulo di domanda, installi un apposito software sul proprio computer, importi e compili il modulo per effettuare la domanda e lo invii per via tele-
matica. Poi, dal 1 ottobre, le domande andranno allo Sportello Unico per l’Immigrazione. dopo le verifiche delle Questure, datore di lavoro e lavoratore saranno convocati per le verifiche. Successivamente si procederà alla stipula del contratto di soggiorno. Le domande con documentazione priva dei requisiti previsti dalla legge, saranno rigettate e il contributo di 500 euro non verrà restituito. OLTRE MEZZO MILIONE DI DOMANDE – Il Viminale si attende oltre 500mila domande: questo significa che già con il pagamento del forfait di 500 euro, lo Stato dovrebbe incassare entro un mese tra i 300 e i 450 milioni. Ma bisogna tener conto anche degli 80 euro pagati dallo straniero per il rilascio del permesso di soggiorno. In base alle prime stime, la sanatoria di colf e badanti potrebbe far entrare nelle casse dello Stato da 1,2 a 1,6 miliardi di euro.
LA RISTORAZIONE italiana è sempre più multietnica. Ogni anno chiude il 20% di pubblici esercizi (circa 50 mila unità rispetto ai 250 mila totali) e apre un pari numero di bar, ristoranti e pizzerie: di questi, il 40% fa capo a immigrati che cucinano specialità italiane. Decollano anche i ristoranti etnici, specializzati nella cucine di altri Paesi: negli ultimi 9 anni sono praticamente raddoppiati, passando dalle 2.511 unità del 2000 agli oltre 4.000 del 2009, e sono prevalentemente cinesi (65% del totale). A descrivere i cambiamenti del settore che rispecchiano una società sempre più multirazziale è il direttore generale della Fipe-Confcommercio, Edi Sommariva.
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Primo piano 5
Lunedì 31 agosto 2009
LunedĂŹ 31 agosto 2009
24 ore in Basilicata
Pescopagano Oggi si riuniscono i sindaci con De Filippo sul completamento dell’opera infinita
Strada di Nerico, ecco la Regione E’ una nuova “conferenza di serviziâ€? a meno di due anni dall’ultima PESCOPAGANO - E' un'area “frenataâ€? dal gap infrastrutturale. Nel Marmo Platano la ricostruzione post- sisma dell'80 ha lasciato i suoi strascichi. La “Nerico-Muro LucanoBaragianoâ€?ne è di certo “l'emblemaâ€?. L'obiettivo di risollevare i piccoli centri del Marmo Platano dalla loro perifericitĂ in pratica- a distanza di un quarto di secolo- non è stato raggiunto. CosĂŹ a meno di due anni, ecco una nuova “Conferenza di serviziâ€?. E' il governatore lucano Vito De Filippo ad indirla. Un “confronto tecnicoâ€? che questa mattina di certo vedrĂ la mediazione del Presidente De Filippo per porre fine, a quella che nei giorni scorsi è apparsa, una ÂŤdiatriba tra entiÂť. Una riunione operativa sul completamento della “ViabilitĂ Nerico-Muro-Baragianoâ€? si terrĂ oggi a Pescopagano, nella Sala della Fondazione Girolamo Orlando, alla presenza di tutti i sindaci dell'area e dei funzionari regionali e non degli enti interessati alla questione.
Ma è proprio lo svincolo di Muro - anche se solo provvisorio, aperto e poi chiuso nuovamente - che nei giorni scorsi ha innescato una polemica tra enti. Circa un mese fa è stato consegnato dal Ministero alle Infrastrutture al Commissario ad Acta, D'Ambrosio. Per decisione del Tar e del Consiglio di Stato è però la Provincia di Potenzaa gestire la strada. Per l'assessore Valluzzi l'apertura al transito veicolare - si legge in una nota - non è mai avvenuta perchÊ lo svincolo per ultimo realizzato - solo dopo la ferma opposizione dellaProvincia cheneldicembre 2007 rifiutò la consegna di una strada senza alcuno sbocco - risulta ancora privo della necessaria autorizzazione dell'Anas all'innesto sulla SS 7 Appia. Sembrerebbe che l'intero tratto stradale, completato e consegnato all'Ente provinciale lo scorso 20 luglio, sia carente di segnaletica verticale e orizzontale. In una conferenza dei sindaci il primo cittadino di Mu-
Un tratto della Nerico -Muro Lucano - Baragiano, a sinistra il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo
ro Lucano Gerardo Mariani ha annunciato una lotta ad oltranza e si è dichiarato pronto a prendere in gestione la tratta e a chiedere ai comuni di consorziarsi per la gestione. Col Commissario della Comunità Montana del Marmo
Platano, Costantino Di Carlo, il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, il sindaco di Castelgrande, Alberto Muro si propose - in quell'occasione - l'apertura di un tavolo tecnico per risolvere la questione. Anche il Commissario ad Acta D'Ambrosio in una nota
ha chiesto ÂŤalla Provincia di rimuovere con la massima urgenza ogni impedimento alla corretta fruizione dell'opera viaria fermo restando la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico peraltro sempre attivamente prestata e nello specifico caso fornita
anche con interventi finanziari ulteriori. Alla Regione Basilicata invece si chiede di voler attuare ogni possibile intervento perchĂŠ la questione giunga a rapida e definitiva soluzioneÂť. L'Amministrazione provinciale dal canto suo si è ÂŤresponsabilmente impegnata prosegue la nota di Valluzzi - a reperire con celeritĂ le somme necessarie al finanziamento degli interventi di messa in sicurezza della strada, propedeutici al rilascio delle necessarie autorizzazioni dell'Anas ed alla conseguente apertura al traffico dell'arteriaÂť. Per il momento però la famigerata tratta è ancora chiusa. Le popolazioni del Marmo Platano - con in testa il comitatodi cittadinidiCastelgrande con piĂš di 2.000 firme raccolte e consegnate al governatore lucano - fremono per il suo completamento. Si spera che la mediazione di oggi di De Filippo sia determinare per iniziare a colmare il “gap infrastrutturaleâ€? dell'area. Angela Scelzo
Oggi Rinaldini incontra i 174 lavoratori di Melfi. Prosegue l’assemblea permanente
Lamse, ÂŤlo sporco gioco degli imprenditori predatoriÂť
I lavoratori della Lasme
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MELFI - E’ la solidarietà che sta arrivando un pò da tutte le parti, il sostegno delle istituzioni e di gran parte della gente comune, a dare coraggio alla lotta dei 174 lavoratori della Lasme, che si protrae ormai da quasi un mese. Contro il dramma del lavoro perso, contro l’atteggiamento dell’azienda che ha imposto scelte e tempi, contro l’ennesima delusione che è arrivata dal mancato rispetto degli accordi siglati in Prefettura. La lotta degli operai di Melfi, che hanno lavorato per piÚ di dieci anni nell’azienda che per Fiat produce alzacristalli elettrici, prosegue pacificamente ma con tenacia. Oggi sarà il segretario nazionale della Fiom, Gianni Rinaldini, a incontrare a San Nicola le 174 tute blu e a portare loro, nel pomeriggio, il sostegno del sindacato nazionale. Il due settembre, invece, è atteso Piero Fassino, che saluterà i lavoratori a nome di tutto il partito. In attesa del vertice nazionale con il ministro Scajola fissato per il 4 settembre a Roma. L’ultimo atto dell’azienda - spiega il segretario della Uilm, Vincenzo Tortorelli con il ripristino della mobilità e quindi dei licenziamenti, nonostante quanto fosse stato concordato in Prefettura, è stato percepito come un vero tradimento, l’ennesima provocazione. L’ultima azione, in ordine di tempo, che fa parte di un piÚ generale atteggiamento scorretto e ar-
rogante. Concorda il leader della Fiom Cgil, Giuseppe Cillis che aggiunge: Ora l’auspicio è che il prefetto faccia rispettare gli accordi assunti dall’azienda. In caso contrario quello della Lasme sarebbe un vero schiaffo, non solo alle maestranza, ma anche all’istituzione. E nel frattempo il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, attacca la Confindustria che si è schierata a favore della Lasme, nella scelta di riattivare la mobilità . Appare pretestuoso, oltre che provocatorio - ha dichiarato in una nota - l’atteggiamento della proprietà ' della Lasme di Melfi e di quanti, a partire da Confindustria, reggono lo sporco gioco della banda di imprenditori predatori del territorio, oltre
che della vita degli operai. La mediazione compiuta dal prefetto di Potenza, nell'incontro tenutosi venerdÏ scorso - continua Pepe - è pienamente rispettata dai lavoratori che, come e' noto, sono ancora dipendenti della società Lasme srl, nuova veste giuridica data all'azienda che ha permesso alla proprieta' di abolire il collegio dei revisori e di abbassare il capitale sociale a soli 40000 euro. Sottolineamo, inoltre, che nei giorni scorsi non e' stato impedito a nessuno di entrare liberamente nello stabilimento. E' inutile trincerarsi dietro supposte osservanze quando si e' immorali nei comportamenti e nelle azioni, quando si violano le piÚ elementari regole contrattuali come l'informazione, quando ci si sottrae al
confronto di merito su una crisi che e' solo un alibi per fare affari sempre con soldi pubblici e/o con accomodamenti vari, esercitando una speculazione edilizia e mettendo sul lastrico 174 lavoratrici e lavoratoriÂť. ÂŤDi fronte a tanta tracotanza - conclude Pepe - deve sapere la proprietĂ che non fermeremo la nostra giusta battaglia, se non nel momento in cui le produzioni dello stabilimento Lasme, per conto di Fiat, riprenderanno nell'area industriale di Melfi. Le ragioni della mediazione del prefetto sono state accolte dai lavoratori nel pieno rispetto del suo ruolo istituzionale. L'azienda, al contrario ha dimostrato ancora una volta la propria incapacitĂ e inaffidabilitĂ Âť. mar.lab.
VACCARO (UIL): UMILIANTE IL “GRATTA E LAVORAâ€? L’IDEA del “Gratta e vinciâ€? per dare posti di lavoro è da bloccare: lo dice Carmine Vaccaro, segretario della Uil Basilicata. Il sindacalista lucano si riferisce al “concorsoâ€? promosso dalla catena di supermercati Tigros, presenti in Piemonte e Lombardia, che mette in palio dieci posti di lavoro in azienda., a tempo determinato di un anno e con un corso di formazione interno compreso, cosĂŹ da dare l'opportunitĂ ad azienda e lavoratore di valutare se proseguire nel rapporto di collaborazione. E il premio può essere ceduto dal vincitore a un'altra persona. Vaccaro prende lo spunto per parlare di cose lucane: ÂŤSiamo - commenta - di fronte a un nuovo messaggio fortemente immorale perchĂŠ il posto di lavoro viene posto allo stesso livello della vincita del buono acquisti presso la stessa catena di supermercati. Accade cioè che mentre 174 operai (Lasme) difendono a denti stretti il proprio posto di lavoro, in uno scontro con ben pochi precedenti (forse da ricercare negli anni bui delle relazioni sindacati-imprenditori), c'è chi mette in palio il posto di lavoro con il “gratta e vinciâ€?. Un'offesa per i nostri lavoratori e al tempo stesso un meccanismo perverso che non tiene conto in alcun modo della “dignitĂ â€? del lavoratoreÂť.
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Senise Faccia a faccia fra gli aspiranti segretari lucani Rogo domato ad Acquafredda
Pd, poker di candidati Fiamme alte «Per recuperare credibilità politica sul territorio» SENISE - Si è tenuto nella villa comunale della cittadina sinnica, uno stimolante confronto a quattro tra i candidati alla segreteria regionale del Partito Democratico: Sabino Altobello, Salvatore Adduce, Erminio Restaino e Roberto Speranza. L’incontro organizzato dalla sezione locale di partito - fanno sapere gli organizzatori - è servito per stabilire le linee politiche. I quattro candidati, sono così schierati: Altobello è per la mozione Marino, Adduce e Speranza per la mozione Bersani e l’attuale segretario regionale del partito Restaino per quella di Franceschini. Concorreranno al congresso lucano di Ottobre del Partito Democratico, per la carica di leader regionale. Con i saluti dei quattro candidati è cominciato il dibattito, moderato dal giornalista Nicola Melfi, che ha visto una buona partecipazione di pubblico, tra i quali l’Onorevole Salvatore Margiotta. Sostanzialmente il confronto si è basato sulle idee dei quattro candidati. Adduce, si è detto poco soddisfatto della gestione post Veltroni e quindi anche quella attuale di Franceschini, criticando il metodo con la quale sono state adottate le primarie e rivedendo anche le attuali alleanze del centro sinistra. Alleanze che secondo Adduce, andrebbero allargate per evitare di chiudersi a riccio. Roberto Speranza, anche lui della mozione Bersani, nel 2007 nominato presidente nazionale della sinistra giovanile. Eletto consigliere comunale nelle scorse amministrative, riveste attualmente la carica di assessore all’urbanistica della città di Potenza. La sua idea è quella di una Basilicata che deve puntare molto sull’economia dell’energia, sfruttando le risorse endogene del nostro territorio. A cominciare dall’acqua, all’eolico e cosi via dicendo. Il suo è stato un discorso più programmatico che politico. L’attuale segretario Restaino invece, elogia il lavoro di transizione di Franceschini, augurandosi che possano finire delle divisioni interne di partito. Parlando di nuovo riformismo, di qualità e no di quantità e con uomini nuovi. Infine, l’ex presidente della provincia Sabino Altobello, può essere considerato l’outsider del gruppo, avendo aderito alla mozione Marino. L’ex presidente, parla di un partito del territorio organizzato con le varie sezioni, frazionato man mano ad arrivare alle sezioni più gran-
a Maratea
Una bandiera del Partito democratico
Il Canadair che fa scorta in mare e il fumo dell’incendio (foto gentilmente concesse dal sito internet Lucanianews 24)
LACORAZZA: «IL PARTITO GUARDI AVANTI» L’EX segretario del Pd lucano, Piero Lacorazza, interviene sul dibattito congressuale. Ecco le sue riflessioni. «HO LETTO, mio malgrado, di essere stato tirato in ballo, anche se affettuosamente, da Erminio Restaino nelle posizioni assunte in preparazione del congresso del Pd. Avrei voluto evitare di rispondere per evitare di trascinare il mio ruolo istituzionale dentro un dibattito, a cui parteciperò nella mia facoltà di iscritto e di elettore, che spero non si imbarbarirà ma si sforzerà di dare alla comunità regionale progetto e speranza per il futuro. Penso che il congresso serva a questo e il mio contributo andrà in questa direzione. Tuttavia sono chiamato in causa personalmente e non posso lasciare cadere accuse, garbate ma velatamente provocatorie. Al contrario di ciò che afferma Erminio Restaino, per evitare di dare la sensazione di 'darmela a gambe' avevo chiesto che la mia successione, a seguito delle mie dimissioni (un costume non troppo diffuso), avvenisse dopo il risultato elettorale e con un confronto dentro il territorio e tra i gruppi dirigenti non ristretti. Anche perché se il centrosinistra avesse perso, io sarei andato a casa senza paracadute e se la coalizione avesse vinto le mie dimissioni erano già annunciate e formalizzate. Avrei preferito questo metodo perché si sarebbe potuto discutere con serenità dei 20 mesi di vita del PD, nato e cresciuto in un contesto economico e sociale drammatico per la nostra regione, del suo difficile percorso di costituzione (quasi unico in Italia), di uno Statuto da far vivere con regole chiare e con protagonismo diffuso (a cominciare da cumulo dei mandati), con dibattiti aperti alle dirette online sul nostro sito, a meccanismi di partecipazione aperti anche in occasione della formazione delle liste del 2008 e del 2009 (con non poche difficoltà). I risultati sono stati due vittorie elettorali nel mentre in Italia si perdeva, importanti provvedimenti del governo De Filippo ai di. Il segretario della sezione di Senise Gennaro Abalsamo, ha affermato che l’incontro è servito anche a recuperare una credibilità politica sul territorio, un messaggio
quale ha contribuito con forza e lealtà da capogruppo lo stesso Erminio Restaino, la capacità di tenere a sinistra e di aprire contestualmente una interlocuzione concreta e seria con l'Udc. E in più l'attraversamento difficile, tra tante contraddizioni ed interrogativi, dentro le tempeste giudiziarie. Ed avrei preferito, inoltre, un metodo di discussione partecipata anche per capire i limiti e gli errori che naturalmente possono essere stati commessi, utile ad evitare il ripetersi di tali limiti e errori per il futuro. Quindi, come si può ben vedere, il contrario di 'darmela a gambe', anche perché ho lasciato un posto sicuro, la segreteria del PD, per una funzione insicura; ci si ricorderà che una parte del PD e del Centrosinistra aveva deciso di passare dall'altra parte, - non sempre per nobili motivi - Rifondazione Comunista (circa il 3%) alleata a Matera con Franco Stella e non collegata alla mia candidatura a Potenza e, infine, sul territorio gruppi dirigenti in transito o in attesa di una grande difficoltà del centrosinistra, come peraltro, i sondaggi prima della campagna elettorale ci dicevano. Con sincerità ed onestà va detto che ognuno ha giocato il proprio ruolo, contribuendo alla vittoria. Non possono essere sottovalutati però il peso, il radicamento e la forza dei candidati eletti in Consiglio Provinciale e non eletti, il contributo dei tanti amministratori e dirigenti di partito locali, del candidato a sindaco Vito Santarsiero e dei tanti candidati a lui collegati. Come non può essere sottaciuto il regalo che il centrodestra ci ha fatto attraverso operazioni non apprezzate dai cittadini e degli elettori. Tuttavia il congresso deve guardare avanti e restituire progetto e contenuti, profilo politico ed intensità valoriale ed ideale, far recuperare fiducia e speranza verso il futuro. Auguri a tutti i candidati a segretario regionale, nell'auspicio che prevarranno le ragioni dell'unità e la forza del pluralismo». Piero Lacorazza
di apertura alla gente che forse è un po’ distante dalle problematiche attuali. La serata è terminata con il gruppo musicale “Il gruppo ru Zafaran”, con la parteci-
MARATEA - C'è voluto tutto il pomeriggio di ieri per domare un vasto incendio che si è propagato su un costone di macchia mediterranea e pineta in Vallone Chiesa Località Acquafredda di Maratea. La segnalazione agli uomini della Guardia Forestale è arrivata intorno a mezzogiorno. Le fiamme, favorite anche da un leggero vento, si sono estese in brevissimo tempo e molto presto ha interessato una superficie di circa 5 ettari. La zona di difficile accesso a piedi, ha visto operare gli agenti della Forestale. Sul posto sono an-
che intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco oltre ai volontari della squadra soccorso lucano. Già nella tarda mattinata, vista anche la proporzione che stava assumendo l'incendio, si è reso necessario l'intervento di due Canadair e un elicottero del Corpo forestale. In totale hanno effettuato 94 lanci (66 i canadair e 28 l'elicottero). Intorno alle 18.30 di ieri, dopo un'intera giornata di lavoro, gli uomini del Corpo forestale, hanno operato la bonifica della zona.
pazione del Maestro Luigi Lofiego e con un piccolo buffet a disposizione dei partecipanti, con la degustazione dei prodotti tipici di Senise. Claudio Sole
La conduttrice lucana nel pomeriggio su “Dunque dicevamo...”
Pinto torna ai microfoni di Rai1 per accompagnare Mirabella
Al centro Michele Mirabella, ai lati le “coconduttrici”: da sinistra Maria Cristina Zoppa e Timisoara Pinto
MICHELE Mirabella è tornato alla radio, e con lui è tornata ai microfoni una conduttrice lucana che molti ascoltatori hanno im-
parato ad apprezzare: Timisoara Pinto. Dal 3 agosto scorso su Radio1, tutti i giorni dispari nella fascia
oraria di “Tornando a casa”, il “professore” Mirabella conduce un nuovo programma: “Dunque dicevamo…”, conversazione a tre
o divagazione su temi di varia umanità come il viaggio, la lentezza, la scuola, il cinema, il teatro, la lettura, la villeggiatura, il sole, il doppio senso, il turpiloquio, il litigio e le cose ritrovate. Lo assecondano Timisoara Pinto e Maria Cristina Zoppa, voci di Radioscrigno e Scherzi della Memoria, trasmissioni note agli ascoltatori di Radio1. Sulle note di autori classi come Dmitrij Kostakovic ma anche di artisti pop come King Crimson, The Rubettes, Gil Cuppini, nonché la mazurka di Migliavacca e l'Orchestra italiana di Renzo Arbore, Mirabella propone i suoi “elzeviri”.
Tra frammenti dell'archivio dell'Audioteca Radio della Rai, canzoni rare, brani essenziali ed esistenziali, le risposte e le domande delle due conduttrici. I pensieri spettinati di Timisoara e Cristina incontreranno i pensieri cotonati di Michele con il contrappunto ritmico, musicale e rumoroso della regia di Francesco Anzalone. «Appuntamento alle 17.41 - dicono i tre animatori della trasmissione - il lunedì, il mercoledì, il venerdì, tornando a casa noi, tornardo a casa voi, tornando alla radio, Michele Mirabella. E non dimenticate di portare sempre con voi … il plaid messicano».
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24 Ore in Basilicata 7
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
LA PIAGA NASCOSTA
PER UNA NUOVA
DELLA DROGA
VALORIZZAZIONE DELL’AGLIANICO
di DOMENICO ROBERTO RIZZI*
di GIUSEPPE MECCA* A POCO meno di due settimane dalla tragica scomparsa di Laura e Luigi, gli ultimi due anelli, in ordine di tempo, di una catena sempre più lunga di giovani vite stroncate dal dilagarsi della piaga della droga, che sempre più, assume anche nella nostra comunità forme imperanti, l'attenzione mediatica ha letteralmente spento i riflettori sul problema, se non per aprire una piccola parentesi sul caso della ragazza salvata dai carabinieri, trovata nel parco montrealegiovedi. Sembraquasi cheilproblema nonesista, se pur negli ultimi mesi sono tre le giovani vite che hanno perso la vita, Sefora, Laura e Luigi. Ricordare i loro nomi serve a mio parere, a risvegliare le anime, di tutti coloro che li conobbero, che li amarono, serve a risvegliare gli animi di tutti quei genitori che sono costretti a vivere quotidianamente la paura che i loro figli siano le ennesime vittime di certi signori, i quali rafforzano il loro potere criminale e che “ingrassano”i loro portafogli costruendo le loro fortezze su fondamenta di giovani vite stroncate! Io ritengo a questo punto che ci sia bisogno di uno sforzo da parte di tutti noi senza che nessuno si senta escluso: da parte delle famiglie, che pur facendo i conti con questo problema tendono a nasconderlo,di fatto ghettizzandosi; delle istituzioni, che poco, soprattutto in questa città, hanno fatto negli ultimi anni sulle politiche sociali e in particolar modo sulle tossicodipendenze; sulla scuola, l'università,che devonorecuperare quell'aspettoall'educare alla prevenzione che in passato ha istruito molti giovani alle conseguenze devastanti della somministrazione di sostanze stupefacenti; alla stampa, che quasi non vuol far emergere questo problema, accennandone timidamente solo all'indomani del tragico epilogo dei nostri giovani concittadini per poi abbassare immediatamente i riflettori; alle forze dell'ordine che dovrebbero vigilare maggiormente, è paradossale in merito a questo, che in un parco cittadino il buden powel, attorniato da telecamere, un recinto realizzato per portare i cani, sia diventato una vera e propria discarica di siringhe. Certo in me non è mai avanzata un idea repressiva da parte delle forze dell'ordine nei confronti dei consumatori, ma rafforzare i controlli significherebbe anche identificare “i mercanti della morte” e scongiurare nuove sciagure umane. Un ruoloimportante deve assumerlo anche l'amministrazione comunale, che a mio giudizio poco ha fatto per i giovani, in quanto ritengo che le politiche giovanili non si possano limitare a qualche notte bianca e alle ordinanze repressive, una tra tutte quella che impediva a i bambini di transitare su dei tricicli o in bicicletta nella villa comunale o nel centro storico, fortunatamente ritirata. C'è bisogno di incentivare e motivare le attitudini dei iovani, di realizzare spazi dove possano aggregarsi, provando ad evitare o a limitare che il loro unico “sballo”possa arrivare dalle droghe o dall'alcol, c'è bisogno se si vuol provare a migliorare le condizioni dei giovani e non, della nostra città, che gli amministratori inizino ad ascoltare i cittadini, e a conoscere quei drammi che a volte nella completa solitudine la gente vive in un assordante silenzio. Mi auguro che gli assessorati alle politiche sociali della città e della provincia di potenza, lavorino in simbiosi tra di loro, facendosi protagonisti di una reale forma democratica e partecipativa dei cittadini, come mi auguro altresì, che alcune esperienze positive, come ad esempio le iniziative intraprese dall'assessorato alle politiche sociali di Avigliano, rappresentino un'importante opportunità per prendere spunto. Concludo invitando tutte le forze di sinistra, dai socialisti al prc a far fronte comune e provare a caratterizzare la propria battaglia politica indifesa delle questioni attinenti le problematiche sociali. *Coordinatore cittadino “Sinistra per la Basilicata”
UNA RICERCA TRA PASSATO E FUTURO di TOMMASO MARCANTONIO HA SCRITTO bene Luigi Di Luna sul Quotidiano tempo fa che il futuro non può essere riproposizione del passato. Ma le teorie sono diverse a seconda dei punti di vista e a seconda dei temi. Una regola comunque è sempre valida: la storia soprattutto è maestra della vita. Per questo il presente è efficace e non va disperso il tempo in pensieri fantasiosi, in sogni irrealizzabili, in tensioni per le contraddizioni, soprattutto nel non rinviare al domani quello che è possibile fare oggi. Quotidiano deve essere l'impegno per migliorare il proprio rapporto. Con se stessi. Riconoscere le proprie debolezze, la propria fragilità, significa aver compiuto un inconfutabile progresso. Lo sforzo deve essere compiuto di giorno in giorno e di ora in ora per scoprire la storia, la tecnica, le scienze, l'arte, la medicina e la luce dello spirito che anima lo sviluppo. Proprio in rapportoalla propriareligione, occorrevalutare laindissolubilitàdella fedeper rafforzareilpercorso deldisegno umano e divino. Senza l'interrogativo del presente e delle componenti rigorose del sapere vi è la frantumazione di ogni valore, di ogni stimolo unitario per una solida affermazione. Dalla quale promana la soddisfazione interiore - senza ambire al riconoscimento delle proprie donazioni di aver speso bene il proprio tempo e l'aver esteso agli altri il proprio senso di responsabilità, di disponibilità, di fiducia e speranza. L'oggi però, deve esprimere l'acquisizione di una forte statura, di un consolidamento di ideali e di valori. A Ferragosto2009 due vittime giovanidi illustre casato petentino hanno attanagliato e sconvolto per la tragedia di questa nuova forma di disprezzo della vita. Sarà scolpito in maniera indelebile il naufragio di questo percorso. Sembra che il presente non abbia raccolto che le sollecitazioni di disperazione, di ricerca del vuoto. Bisogna sempre lottare, insistere, reagire a tutte le più coinvolgenti tentazioni e mirare con fiducia al futuro.
LE RISERVE DI NAPOLITANO SUL PACCHETTO SICUREZZA di FRANCESCO BOCHICCHIO IL PRESIDENTE della Repubblica Napolitano, nell'apporre la sua firma sulla legge in materia di sicurezza e quindi nel promulgarla, ha esternato in una lettera al Presidente del Governo (ed ai Ministri interessati) le sue perplessità sulla legge, per profili “di irragionevolezza e di insostenibilità”, e quindi di incostituzionalità: quella utilizzata dal Capo dello Stato è una via originale rispetto a quella tradizionale, quest'ultima fissata espressamente in Costituzione , di rinvio alle Camere della legge per una nuova delibera, che se conforme alla precedente comporta la promulgazione della legge (art. 74). Tale innovazione ha suscitato ovviamente polemiche, al centro- destra, in persona dell'ex Presidente del Senato Marcello Pera, che ha ravvisato il contrasto con la Costituzione, proprio perché istituto non previsto espressamente , e presso l'Italia dei Valori, che ha evidenziato la timidezza del Capo dello Stato. Le polemiche di ordine costituzionale sono del tutto infondate, in quanto è previsto in Costituzione che il Capo dello Stato può inviare messaggi alle Camere (art. 87) e quindi a maggior ragione può essere inviare messaggi al Capo del Governo in relazione a misure legislative in cui si estrinseca l'indirizzo politico dello stesso Governo e sui quali ha chiesto la fiducia alla Camere. Si rientra in pieno nella figura del Capo dello Stato, “magistrato di influenza e persuasione”, che tenta di ricomporre i conflitti, e comunque li smussa e ne evita il deflagrare: in tale opera è fondamentale che il Capo dello Stato non provochi a propria volta conflitti istituzionali, se non in caso di incostituzionalità manifesta delle leggi. Il Capo dello Stato, in particolare, di fronte a leggi che si espongano a gravi riserve, in tale ottica, tenta di evitare il conflitto con il Governo, invitando questi a correzioni, e comunque a tener conto delle osservazioni dello stesso Capo dello Stato per il futuro, se non nel caso di provvedimento legislativo manifestamente incostituzionale, come nel caso Eluana, dove ha rifiutato di apporre la propria firma al decreto legge del Governo. Il discorso diventa generale ed investe l'intera politica di Ber-
lusconi, fatta di continui strappi istituzionali: fino a quando la linea plebiscitaria e autoritaria di Berlusconi non infici e non leda la democrazia, la prudenza del Capo dello Stato è doverosa: chi scrive è fermamente contrario alla politica di Berlusconi, ma non può peraltro non riconoscere che la sua linea autoritaria e plebiscitaria è ben lontana dal fuoriuscire da un ambito democratico, ed una democrazia autoritaria non è purtroppo un'eccezione. La prudenza di Napolitano è pertanto del tutto encomiabile e non cessa di abbinarsi ad un esercizio rigoroso dei poteri di controllo e di verifica: in un ordinamento costituzionale, il “magistrato di influenza e di persuasione”, non provvisto di significativi poteri attivi, sta esercitando i propri poteri in maniera non solo rigorosa ma anche di grande rispetto per gli equilibri costituzionali. Ciò nondimeno, si pone il problema dell'efficacia di tale azione, che corre il rischio di rivelarsi disarmata di fronte alla spregiudicatezza di Berlusconi. Al Capo dello Stato non si può chiedere più di quanto egli possa fare: un ruolo decisivo può essere fornito dall'opposizione e dai movimenti di opinione, che, senza strumentalizzare la figura e l'intervento del Capo dello Stato, improntino la loro linea politica ad una netta e rigorosa divisione tra profili legati al rispetto delle istituzioni, secondo le linee indicate dal Capo dello Stato, da un lato, e dall'altro profili legati all'indirizzo politico vero e proprio. Sul primo profilo si può quindi formare un consenso vasto e generalizzato che induca lo spregiudicato Berlusconi ad una maggiore prudenza, per non spingere il consenso popolare, reso finalmente coerentemente ed organicamente - e non strumentalmente consapevole della delicatezza della problematica, verso l'opposizione. Questa ha finalmente una grande occasione di sviluppare una battaglia memorabile sulla difesa delle istituzioni. Per far ciò è necessario che non vi sia strumentalità e quindi non solo non si tiri Napolitano per la “giacchetta”, ma anche si abbia la forza di separare la difesa delle istituzioni, doverosa per ogni schieramento politico, dal proprio indirizzo politico.
LA PROPOSTA
Dare le case cantoniere ai migrantes Sono oltre trecento le case cantoniere dell’Anas in totale stato di abbandono che le Regioni Puglia, Campania e Basilicata, con poche risorse potrebbe utilizzare per l’accoglienza a basso costo per i migranti. Un patrimonio edilizio importante da salvaguardare e valorizzare anche come risposta al disagio sociale di chi viene da noi in cerca di lavoro e di un minimo di benessere. Un patrimonio pubblico che rischia di depauperarsi in assenza di attività concrete di utilizzo e conservazione. La maggior
parte di questi immobili sono ubicati in località strategiche e quindi in condizioni ideali per aiutare le persone in gravi difficoltà per un pasto caldo, un posto letto e persino di una normale doccia calda. Il coordinamento nazionale piccoli comuni italiani esprime totale solidarietà alla chiesa italiana e sentimenti di gratitudine per l’opera messa in campo a favore dei più deboli, degli indifesi, dei senza voce. Virgilio Caivano Portavoce “Piccoli Comuni”
PER una nuova metodologia di valorizzazione e conoscenza dell'Aglianico del Vulture ed in particolar modo del territorio di Barile, infatti, per la prima volta in assoluto si decide di dare atto a un percorso formativo e scientifico che possa creare uno studio concreto basato sulla viticoltura di qualità e rispetto del terroir. Il gruppo incaricato nel creare uno studio attento sulle varie micro aree di produzionedel comunediBarile èla Winemaking di Montalcino, con a capo Roberto Cipresso, non a caso chiamato il “Terroirista”, già enologo dell'anno, uomo dell'anno, consulente di molte aziende di successo in Italia e all'estero e infine scrittore di successo. Il programma è unico e ambizioso, il sindaco Mecca e Cipresso, credono entrambi nell'Aglianico del Vulture; hanno camminato le vigne delle varie contrade, hanno visitato le cantine e solo dopo, ha preso forma il progetto concreto. Il significato originario della parola “crisi” nella lingua greca dalla quale deriva è, infatti, quello di “cambiamento”, che può però essere attuato consuccesso solopartendo da una profonda conoscenza della situazione di partenza, alla quale dovranno essere applicate le opportune modifiche; Barile riparte da qui!Lo studio da impostare dovrà avere comesfondo sia il contesto storico-sociale nel quale gli areali viticoli del territorio comunale si inseriscono, sia le caratteristiche pedologiche e climatiche che li contraddistinguono. In base ai requisiti scientifici di ognuno, infatti, potranno essere definite, pur nel massimo rispettopossibile delletradizioni di partenza, le scelte agronomiche più giuste per il conseguimento dei risultati enologici migliori, in altre parole di quelli che garantiscano la più fedele espressione possibile nel prodotto finale dei “terroir” di provenienza. Per l'appunto i tecnici del team Winemaking avranno quindi il compito di svolgere un'indagine in merito alle caratteristiche fisiche e chimiche dei suoli - tessitura, struttura, dotazione in macro e microelementi -, e alla loro origine e alla composizione dei diversi profili; analizzeranno quindi la qualità della luce, la natura e l'intensità dei venti, la piovosità e le altre componenti dei singoli microclimi. Al momento della raccolta delle uve, la produzione dei sei diversi arealiviticoli delterritorio sarà vinificata in 6 micro partite distinte, ricorrendo però all'applicazione, in tutti i casi, del medesimo protocollo di lavoro, in modo che le variabili riscontrabili nelle tesi degustative dipendano soltanto dalle diverse caratteristiche degli ambienti di provenienza. Al termine di questo procedimento, le varie partite prodotte saranno degustate e presentate alla stampa,e, solo in seguito messe in commercio in cassa legno da sei bottiglie, ognuna per singola micro area di produzione, per la prima volta sarà un Comune ad avere la propria cantina! Ogni fase del lavoro da svolgere sarà di volta in volta comunicata alla stampa, in modo che possano essere sviluppati e resi pubblici i conseguenti comunicati; al termine della ricerca infine - che indicativamente avrà la durata di un anno -, sarà elaborata una relazione conclusiva da esporre in conferenza stampa, attraverso la quale possa essere condotta una lettura trasversale delle informazioni parziali raccolte nel tempo. *sindaco di Barile
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Lunedì 31 agosto 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il maltempo provoca un doppio guasto alla linea. Senza luce circa 800 famiglie
Black out in città: domenica nera Molti i disagi tra via Vaccaro e viale Dante. I tecnici dell’Enel al lavoro L’inchiesta 2 Viaggio tra i parchi pubblici cittadini: oggi la villa di Montereale
«Zona a misura di bimbi o di spaccio?»
Tecnici dell’Enel al lavoro
NIENTE corrente, molti disagi e tanta, tantissima pazienza. Per circa 800 utenti di Enel, residenti in varie zone del centro di Potenza, quella di ieri - è proprio il caso di dire - è stata una “domenica nera”. Tutta colpa del maltempo se ieri gli abitanti di parte di via Vaccaro e viale Dante, via Manzoni, via Vespucci e via Leonardo Da Vinci si sono ritrovati senza corrente elettrica. Il violento temporale che si è scatenato intorno alle 15 di ieri pomeriggio ha determinato una sovralimentazione, che, a sua volta, ha causato un doppio guasto sulla linea media di tensione interrata. E siccome la linea si trova sottoterra, nonostante l’immediato intervento dei tecnici dell’Enel, le operazioni di sistemazione della rete hanno richiesto molto più tempo del previsto. Innumerevoli, inutile dirlo, i disagi ai cittadini. Ai Vigili del Fuoco sono state inviate numerose segnalazioni anche se - sembra - non è stata denunciata nessuna situazione di emergenza. Anche perché il black out si è verificato nel primo pomeriggio di domenica: orario in cui, generalmente, sono tutti a casa mentre uffici e negozi sono chiusi. Ma i disagi, quelli sì che so-
no stati tanti. E quando è sopraggiunta la sera, e quindi il buio, il nervosismo ha iniziato a diffondersi tra gli utenti rimasti senza corrente. I tecnici dell’Enel sono intervenuti nell’immediato con un laboratorio mobile, nel tentativo di inviduare il guasto della linea interrotta. L’area è stata individuata intorno alle 18 ma la sfortuna ha voluto che fosselocalizzata inprossimità delle “Cento Scale”, rendendo molto difficile l’intervento. E alle 22 di ieri i tecnici non avevano ancora iniziato a perforare la strada per la riparazione del guasto. Molto probabilmente l’intervento è proseguito per tutta la notte. Nel frattempo, però - spiegano dall’ufficio stampa dell’Enel si è cercato di attivare lo schema di distribuzione di energia elettrica alternativa. E, infatti, intorno alle 18 la corrente elettrica era stata ripristinata in alcune abitazioni interessate dal guasto. Anche se, la maggior parte delle case, sono rimaste senza corrente per tutta la serata. Tanto che, dopo le 22, l’Enel ha deciso di installare uno o due gruppi elettrogeni per rifornire provvisoriamente le case di corrente elettrica. Una domenica da dimenticare.
VIDEOGIOCHI, televisione, computer. I bambini di oggi passano le giornate attaccati ad un video. Di contro, tanti sono i genitori che spingono perché i propri figli trascorrano il maggior tempo possibile all'area aperta. Secondo loro sarebbero questi, infatti, i luoghi in cui è maggiormente favorita la socializzazione. Così, con biciclette, monopattini e palloni alla mano, si parte alla volta di un parco cittadino. Nella città di Potenza, la scelta è molto ristretta. I parchi più frequentati, la Villa di Santa Maria e il Parco di Montereale. Si tratta di una scelta obbligata. Pare siano gli unici, infatti, ad essere adeguatamente attrezzati. Adeguatamente, si fa per dire. Dalla Villa di Santa Maria a Montereale, il parere dei cittadini che frequentano abitualmente queste zone della città, non cambia. «Le sembra un parco questo?», esordisce nonno Giovanni, al Parco di Monterele con il suo nipotino di 5 anni. «I giochi per i bambini sono pochi e malridotti. Il verde c'è, ma è abbandonato. E poi, questo è un posto maledetto. Mi è capitato di trovare siringhe anche con i bambini. Generalmente si trovano nelle zone un po' più nascoste, ma i bambini si sa, arrivano ovunque. Per non parlare degli strani movimenti che si vedono anche di giorno. È risaputo che questa è una zona di spaccio». Giovanni è un residente del quartiere. Frequenta il parco per una questione di comodità. «Se non abitassi in zona, non verrei da fuori per un posto del genere, non ne varrebbe al pena», dice. Lui è tra quelli che ha dato l’allarme per
Siringhe usate lasciate a terra
la ragazza di overdose di qualche giorno fa. «Purtroppo ho assistito a questo scempio - commenta - Credo sia necessario, a questo punto, un maggiore controllo. Dovrebbero girare le pattuglie della polizia. Se ci fosse una maggiore vigilanza, forse il parco sarebbe anche più pulito». Il parere di Giovanni, frequentatore abituale del parco, non si discosta molto da quello di altri, più occasionali. Aldo è un giovane papà. Abita nel rione di Verderuolo, per cui con la sua piccola si reca soprattutto ai giardinetti di Piazza Don Bosco o al Parco Europa di Poggiotregalli.
Per quanto riguarda Montereale , dice: «Questo è a dimensione di bambino rispetto agli altri, secondo me. Più che altro perché c'è abbastanza spazio, ma manca di manutenzione. I giochi sono pochi e guasti, l'acqua della fontana è putrida». Aldo non ha mai visto siringhe, ma strani movimenti si. «Poco fa -racconta - c'era un signore steso a terra, vicino alle panchine, che non aveva un bell'aspetto. Credo stesse male. Bisogna stare attenti». Annalisa sta chiacchierando con altre mamme. Il parco è un punto di ritrovo anche per loro. «Stavamo parlando
proprio di questo - dice - di come a Potenza non ci siano posti adeguati ai più piccoli. Questo parco è bello, ma tenuto molto male. Bisognerebbe sostituire la terra e le pietre, che sono pericolose per i bambini, con erbetta fresca; cambiare l'acqua sporca e stagnante della fontana, aggiungere dei nuovi giochi, perché c'è spazio a sufficienza e spostare quelli che sono negli spazi soleggiati. Rispetto a quando io ero ragazza c'è stata un rivalutazione. Ma da occhi di mamma, posso dire che non è a dimensione di bambino». Anna Martino
Quarta edizione del concorso nazionale dell’associazione di Tito “Donne ‘99”
Il mondo rosa si racconta in versi TITO - L’universo femminile in poesia. Dalla maternità a tutte le espressioni di vita. E’ la quarta edizione del concorso nazionale di poesia “Universo Donna” promosso dall’associazione “Donne 99”. Oltre 180 poesie inedite sono già giunte alla segreteria organizzativa. Ma è oggi il termine ultimo per l'invio degli elaborati. Dal Canada a Malta. Dalla Svizzera all’America. Sono più di un centinaio gli appassionati di poesia che parteciperanno ad “Universo Donne”. Poesie cheben prestosaranno raccolte nella quarta antologia che anche quest’anno diventerà il fiore all’occhiello dell’associazione. La giuria sarà composta da addetti ai lavori: critici, insegnanti e poeti. Negli anni scorsi in giura anche il giornalista, già responsabile della redazione di Rai Basilicata, Mario Trufelli, il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Oreste Lo Pomo e dal
professor Salvatore Accardo. Dopo dieci anni il bilancio dell'associazione “Donne'99”è più che positivo. Dieci anni di un costante impegno “tinto di rosa” che ha contribuito a valorizzare il tessuto culturale della città di Tito in collaborazione con l'amministrazione comunale. « Nel 1999 ci siamo messe in gioco ha detto la presidente Luisa Salvia per trovare il modo di ricercare interessi comuni al fine di creare momenti di crescita culturale. Ci siamo riuscite grazie alle numerose iniziative che hanno caratterizzato la vita dell'associazione. Dal convegno su Isabella Morra a cura dello storico Giovanni Caserta sino ai gemellaggi culturali con Accettura, Bella, il Circolo Giustino Fortunato di Salerno e di Napoli. Col tempo siamo riuscite a crescere nel nostro modo di fare cultura intessendo rapporti di rete e di collaborazione sinergica con altre
associazioni». Ma è quasi sempre la donna al centro delle iniziative dell'associazione titese. Di rilievo il primo lavoro su “Donne di ieri…donna sempre” poi il libro di ricette “ Tito: storie e sapori”. La donna dunque trasforma i prodotti della terra in un'armonia di sapori. «Non sono mancati convegni, giornate di studio sulle malattie femminili con esperti eccellenti - prosegue Salvia così come incontri sulla psicologia della donna e le sue relazioni in seno alla famiglia e nella società. Da nove anni con grande successo organizziamo l'Estate ragazzi con campi estivi, spettacoli e giornate in piscina. Ovviamente non sono mancati momenti di crisi, di dubbi e di incertezze, ma l'entusiasmo e la voglia di andare avanti hanno sempre vinto grazie alla fattiva collaborazione dell'amministrazione comunale che ha creduto nella validità del nostro
La pubblicazione che contiene la raccolta di poesie
impegno». Ma ecco il regolamento del concorso.Lepoesie devonoessereinedite.Il concorso è aperto a tutti, uomini e donne maggiorenni. Occorre allegare un breve curriculum ed inviare da 1 ad un massimo di 3 poesie, senza limite di numero di versi, avente come tema: l'amore delle donne. Tre i premi in palio: “Primo Premio” da 500,00 euro, “Secondo Premio” da
300 euro e “Terzo Premio”da 200 euro. Occorreinviare lepoesie intre copie dattiloscritte, di cui una avente in calce nome, cognome, indirizzo, telefono, data di nascita dell'autore e firma all' Associazione Culturale Donne 99 - Via Roma, 299 -85050 Tito (Pz)”. La premiazione avverrà nel mese di ottobre. Angela Scelzo
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Potenza
Lunedì 31 agosto 2009
ANTICA OSTERIA MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
Per il suo battesimo, ad Arianna, un bacio affettuosissimo dai suoi zietti adottivi della redazione a lei, a papà Pietro e a mamma Enza. Smack
Le sette pietre PROSEGUE ancora da luglio il “Percorso delle sette pietre”, sette installazioni scultoree su un antico sentiero contadino dove si racconteranno, con le parole incise sulla pietra, gli immaginari popolari. Una storia ispirata al racconto scritto da Mimmo Sammartino (e pubblicato dall'editore Sellerio), “Vito ballava con le streghe”. Un cammino che si sviluppa su quote variabili: dai 920 metri di Pietrapertosa, ai 660 metri della valle attraversata dal torrente Caperrino, per risalire ai 770 metri di Castelmezzano. Previsti punti di sosta per godere di paesaggi, visioni, profumi e voci della natura, scenografie scultoree, parole scritte sulla pietra e voci.
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 34044 ISUCCIO
0971-
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE
Brindando ad Aglianica DAL 4 al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell'estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica. Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.
0971-37597
DUE TORRI
E PEPERONCINO 44462765
FARMACIE
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
LA TRATTORIA SARRICCHIO
0971-444072
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56030
TURNO NOTTURNO.......... 24 AGOSTO Diamante............................0971/22532 via Pretoria, 165
0971-
0971-53176
OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO
0971-700743
Fuochi sul Basento POCHI giorni ancora per una delle manifestazioni di maggior successo del capoluogo: “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza. Per l'estate potentina, avara d'iniziative, un finale col botto. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo del comico Zelig Peppe Iodice.
Ballate nei Palmenti FINO al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell'arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.
•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 S.Darko 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Il Messaggero 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 L’Era glaciale 3 - L’alba
dei dinosauri 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Harry Potter 19 - 22 Sala 7 Smile 17.30 - 19.30 - 21.30 •DUE TORRI• chiuso
•Difensore civico comunale 0971-415150 Il 20 SETTEMBRE Potenza, largo Pignatari, ore 9-22 “MERCATINO DELLE COSE USATE” Tra le bancarelle del centro storico
•Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum 0971-411144
DAL 25 AGOSTO AL 30 AGOSTO Tolve, incontri e convegni VI MEMORIAL FRANCESCO MENTISSI La settimana dell’arte
•Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
IL 26 SETTEMBRE Potenza, Teatro Francesco Stabile THESAURUS MUSICAE Convegno Händel e il suo tempo Ore 18.00 - Convegno: "Händel e il suo tempo" Intervengono: - Dinko Fabris, Piero Mioli, Michele Suozzo, Giulia Veneziano Moderatore - Daniele Ficola Biblioteca nazionale “UN TRENO PER IL NORD” Storia di emigrati italiani 1961 - 1971
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
BibliotecaNAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Bibliotecaprovinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL.ARCHIVIODISTATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIODISTATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEOPROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIOSTORICOCOMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "MuseodelleanticheGentidiLucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Maschito Previsti altri 3 incontri con l’obiettivo di ricucire lo strappo con Todisco
La comunità chiede perdono Veglia di preghiera nella chiesa di Sant’Elia alla presenza del vicario del vescovo MASCHITO - Tanta gente ha riempito la chiesa madre di Sant'Elia lo scorso 29 agosto in occasione di una veglia di preghiera organizzata dalla parrocchia alla presenza del vicario del vescovo, don Vincenzo Vigilante. Una prova questa di perdono, dopo gli incresciosi episodi successi lo scorso 9 agosto, quando alcuni cittadini hanno voluto, nonostante il divieto imposto dal comitato festa ed il Vescovo in base ad una direttiva del 1991, attaccare dei soldi alla statua del Santo durante la processione. Questi incontri di preghiera si ripeteranno altre tre volte in questa settimana, se il popolo di Maschito risponderà come ha fatto il primo giorno, nella cittadina arbereshe verranno ripristinati tutti i Sacramenti. Era presente anche il Sindaco Antonio Mastrodonato che si è augurato un ritorno al più presto a Maschito di tutte le funzioni religiose. Avvicinati alcuni cittadini hanno riferito. P.Caschetta: «da quanto visto e sentito gli animi accesi, era da evitare questo incontro di preghiera perché la gente non va in chiesa spinta dal cuore, ma per curiosità e per un'idea che già si è fissata. Il popolo lo vedo più arrabbiato di chi a preso questi provvedimenti ec-
Iniziativa del centro di ricerche “Ulloa”
Beni culturali di Lauria Convegno per il rilancio
I fedeli in preghiera in chiesa
clesiastici. Comunque, c'è gente che pensa di mettere le bancarelle dentro la chiesa». A.Maulà, ex amministratore del centro arbereshe, ha aggiunto: «il nostro santo cerca preghiere, non soldi». La dott.ssa Gaetanina Mastronardi è stata abbastanza esplicita: «c'è bisogno di una
profonda riflessione su quanto accaduto a Maschito lo scorso 9 agosto. Secondo me è stato infranto un preciso accordo. Invece di recriminare, bisogna fare un esame di coscienza su quanto successo. Il vescovo è, e rimane la guida spirituale del popolo». Il vicario del vescovo don Vincenzo Vigilante nella veglia di
preghiera, rivolto ai fedeli, ha riferito: «oggi è il giorno della salvezza, vi supplico in nome di Cristo, lasciatevi riconciliare dall'amore di Dio. Solo la Parola di Dio può aprire la strada del pentimento. Le divisioni producono sofferenze, incomprensioni ed egoismi». Lorenzo Zolfo
LAURIA - Si è tenuto nel salone Ludovici, all'interno dell'antico episcopio di Lauria, il I convegno sulle radici dei beni culturali a Lauria, nell'ottica di un rilancio degli stessi. Il titolo dell'incontro è stato “Lauria 2009 - radici e futuro del patrimonio culturale”, tematica principale il recupero dei beni architettonici, il riordino delle biblioteche e il riuso del rudere dell'antico castello Ruggiero. Il convegno è stato organizzato dal centro di ricerche “Pietro Ulloa”in collaborazione con il Comune di Lauria. I lavori si sono svolti nell'ambito delle giornate di studio patrocinate dall'Ente. Il tema è stato introdotto dall'avvocato Antonio Boccia, presidente del centro culturale. Relatori d'eccezione Mario De Cunzo, già Soprintendente Mibac per la Campania, l'Arcivescovo Antonio Cantisani e l'assessore alla cultura del Comune di Lauria, Mario Lamboglia. Numeroso e qualificato il pubblico in platea che ha decretato il successo della manifestazione, nell'ambito della quale è stato presentato il lavoro “Lauriantica”, a cura di Antonio Boccia e Gaetano Petraglia. Emilia Manco
San Severino Lucano Proloco, bagno di folla Quando l’arte per la notte bianca venosina scende in piazza VENOSA - Si è conclusa in un bagno di folla (anche se il pubblico che ha seguito lo spettacolo era di gran lunga inferiore a quello delle scorse due edizioni) la III edizione della Notte Bianca la quale, a dispetto di ciò che annunciavano le premesse, si è svolta con toni poco insidiosi, senza polemiche, solo qualche riferimento alla mancanza di privacy e al fatto che il gossip spesso va a ledere gli spazi più intimi dei personaggi pubblici, che tali dovrebbero restare. Nessun commento esplicito sul presunto scandalo di “Villa Certosa” e, quindi, tutta la “carrellata” mediatica si è svolta all'insegna della moda e, tra passerelle e sfilate, l'arrivo dei soliti ospiti, reduci dai reality stagionali, hanno contornato la serata. Dall'ex tronista di “Uomini e donne” Fernando Vitale, alla concorrente della “Talpa”, Emanuela Titocchia, fino al vincitore di “Amici 2007” Federico Angelucci e la concorrente dell'ultima edizione Martina Stavolo, i quali si sono alternati sul palco con diverse “performances” canore. La showgirl Barbara Montereale è stata invitata alla kermesse venosina come testimonial della campagna sull'utilizzo del “casco salvavita”, poiché la modella ventitreenne barese è la vincitrice della fascia di “miss sicurezza
SAN SEVERINO - Nel piccolo centro del Pollino l’arte scende in piazza per un giorno. L'associazione ArtePollino, ha, infatti, fatto tappa nella cittadina del Pollino per proseguire con l'attività di divulgazione del progetto omonimo. Un viaggio itinerante nei paesidell'area delparco,quello del sodalizio, attraverso divulgazione e attività didattiche di un progetto che ha unito in un connubio perfetto il Pollino ei suoiabitanti, artisti a livello internazionale e mondo turistico per la sperimentazione di un nuovo modello di sviluppo, quello che vede al centro della promozione del territorio l'arte. E a San Severino Lucano sabato prossimo ìsarà ufficialmente inaugurata RB Ride una gigantesca giostra con 12 braccia e posti per 24 persone. Posizionata
Alcune immagini della notte bianca di Venosa
stradale” al concorso di bellezza “Miss Motors 2009” nella prima selezione nazionale di Scalea (anche se ben nota per il suo coinvolgimento nel vortice di quella famosa inchiesta). Ben più sfavillanti sono state le esibizioni del corpo di ballo proveniente dal CLUB “BallANTO BallANTO”, l'associazione sportiva dilettantistica, che ogni anno avvicina i giovani al mondo della danza. Una rappresentanza di essi si è esibita ieri sera con alcune coreografie ispirate al mito scomparso Micheal Jackson. La serata si è conclusa con la premizione della vincitrice della selezione regionale di “Miss Motors” Grazia Guernieri di Matera; seconda e terza classificata, rispettivamente Rosaria Finelli di Melfi e Denise Portone. Marianna G. Ferrenti
sulla cima del cittadina del Pollino a Timpa della Guardia, luogo da cui, tra l'altro, si vede uno straordinario paesaggio naturale. L'opera è stata realizzata da Carsten Höller. Ad arte in piazza la partecipazione è stata notevole, allo stand allestito in piazza Matteotti, si sono avvicinati cittadini e turisti, ai visitatori che hanno compilato una scheda informativa sul progetto sono stati offerti gadget vari: magliette,borse,cilindretti con matite colorate fatte in materiale biologico e plichi informativi. E dopo le informazioni il divertimento, nel pomeriggio infatti è stato dato ampio spazio alla creatività con i bambinie iloro genitoriimpegnati in attività di stancil sulle magliette di ArtePollino, in collaborazione con la cooperativa sociale Ambrosia.
Ginestra, all’insegna dell’arbereshe GINESTRA - Saranno in tanti a ricordarsi di questa giornata vissuta nel piccolo centro arbereshe all'insegna del recupero e della valorizzazione della propria identità culturale. Una giornata, organizzata dall'amministrazione comunale col patrocinio della Regione Basilicata. Presenti numerose persone giunte dai paesi limitrofi, alcune anche da Acerenza. Nel giardino etnobotanico di via Marconi è stato presentato il libro: Medicina popolare del Vulture di Cassandra Quave, un'etnobotanica con esperienza in piante alimentari e medicinali del Mediterraneo. Ha ricevuto laurea in biologia e antropologia all'Università di Emory (Atlanta) e il dotto-
rato in biologia all'Università della Florida. Dal 2001 ha condotto diverse ricerche sull'uso tradizionale delle piante in Italia ed è stata nella zona del vulture-alto bradano a svolgere la ricerca direttamente sul campo. Dodici comunità sono state oggetto di studio. Nel libro sono elencate alcune delle più promettenti terapie con le piante. I rimedi tradizionali basati sulle piante continuano ad avere un ruolo importante nella salute quotidiana delle comunità. Quave si augura: «che il libro possa servire come documento dei rimedi popolari ed essere usato come strumento didattico dalla comunità degli anziani per condividere le loro conoscenze con le gene-
razioni più giovani». E' seguito un buffet di alcuni piatti tipici del posto, come il grano cotto, piz'sfugliat, alla presenza del vice prefetto di potenza, dott. Francesco Maioli Scanderbeg, discendente del principe Albanese Giorgio Castriota Skanderbeg. In largo San Nicola, alla presenza anche del presidente del consiglio regionale Prospero De Franchi, l'attore lucano Ulderico Pesce ha messo in scena lo spettacolo: La Sposa di Scanderbeg, una narrazione storica sull'eroe albanese che si oppose per 20 anni all'invasione turca nel suo Paese. L'attore Pesce, prima della messa in scena del teatro su Skanderbeg, ha detto: «sono stato contaminato dalle ra-
Cassandra Quave
dici arbereshe di alcuni paesi della Basilicata. Voi di Ginestra dovete essere fieri di questa identità» lo. zo.
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Precari della scuola in rivolta «Docenti del Nord convocati per classi di concorso mai chieste»
«Nomine ai fortunati amici» Frammartino (Prc) denuncia irregolarità del Csa e fa appello al prefetto NOMINE destinate a “fortunati amici”, pasticci burocratici sulla pelle dei poveri precari della scuola e scarsa trasparenza nella divulgazione doverosa degli atti da parte del Centro servizi amministrativi della provincia di Matera. A sollevare il caso, chiedendo l’immediato intervento del prefetto per il ripristino della legalità, è Ottavio Frammartino, segretario provinciale del Prc, che dipinge un quadro a tinte foschissime sulla situazione attuale delle nomine e le convocazioni di stamane. «Mentre i precari sono in mobilitazione contro i tagli del governo, che quest'anno colpirà duramente centinaia di docenti e personale Ata spiega Frammartino-il Csadi Matera pensa bene di gestire le poche assegnazioni di posti di lavoro con criteri e modalità del tutto illegittimi. Sembrerebbe che si tratti di provvedimenti ad personam, in cui per favorire i pochi “fortunati amici” sono state effettuate assegnazioni interprovinciali su classi di concorso non richieste dai docenti interessati provenienti da fuori provincia; assegnazioni a
uno stesso docente di più posti contemporaneamente, come il caso assurdo di un docente proveniente da Varese, che si trova asseganto sia alla scuola superiore che alla Media; insegnanti che avevano richiesto una utilizzazione cui viene, invece, attribuita una cattedra in assegnazione provvisoria. Come se non bastasse -prosegue Frammartino- negli elenchi dei posti di-
sponibili delle convocazioni di oggi, mancano sia spezzoni di cattedre sul sostegno, che sulle altre discipline: si tratta di ore che risultano negli organici delle scuole, ma non nelle disponibilità delle supplenze del Csa; cattedre che si dice potrebbero servire per assegnazioni fuori sacco o, come ci ha tradotto in gergo un sindacalista, “per via breve”. E' chiaro che tutto ciò sta avve-
nendo secondo modalità da Paese del Terzo Mondo, poichè viene negato ai diretti interessati l'accesso agli atti, il diritto alla trasparenza e perfino un incontro verbale per qualche semplice chiarimento: questi docenti, calpestati nella dignità di persone e insegnantisono costrettiadelemosinare anche le informazioni più elementari. Sembrerebbe che questo ufficio, che dovrebbe ispirare i propri atti a criteri di trasparenza e nel rispetto della legge, abbia sostituito le regole e le normative con la superficialità e l'arroganza, mentre la tutela dei diritti diventa un optional riservato ai “più fortunati”». Tutto questo non è più tollerabile, secondo Frammartino, perchè «queste convocazioni appaiono illegitime e le assegnazioni, per gli errori con cui sono state effettuate, non mettono a disposizione dei precari i reali posti di lavoro cui hanno diritto. Per queste ragioni -conclude il segretario del Prc- viene richiesto l'intervento tempestivo al prefetto di Matera, sollecitando la Procura ad aprire un’inchiesta». matera@luedi.it
Carmine Cocca: «Per avviare un tavolo di confronto sui temi ambientali»
Osservatorio per Italcementi Il Movimento Azzurro propone l’organo delle associazioni UN Osservatorio ambientale delle associazioni per avviare il serio tavolo di confronto che riunisca associazioni, istituzioni e Italcementi nell’affrontare la tematica ambientale. «La necessità di confrontarsi sulla questione ambientale -ha affermato Carmine Cocca, consigliere nazionale Movimento Azzurro, è importante affinché non sia intaccato il meraviglioso equilibrio biologico che esiste e dovrebbe continuare a esistere, nel Parco della Murgia Materana». Le recenti cronache relative alla questione Italcementi di Matera sembrano essere svanite in un'estate di ri-
poso e di riflessione. Infatti, dopo una serie di iniziative, che hanno animato il dibattito in maniera intensa, sembra che la questione Italcementi, almeno dal punto di vista delle associazioni, abbia trovato un equilibrio per programmare nuove azioni sul territorio. «Tutto questo -ha proseguito Cocca- è necessario per avviare un coinvolgimento diretto dei soggetti che vivono e operano in maniera volontaria sul territorio, allontanando i sospetti che hanno reso protagonisti alcuni di questi e soprattutto, mettendo Italcementi nelle condizioni di non
aver paura di fare chiarezza sul destino che attende il territorio limitrofo alla Italcementi. L'auspicio è che coloro i quali lavorano onestamente sul territorio, e su questo nessuno ha dubbi in merito, non abbiano problemi a spiegare le innovazioni e gli impatti ambientali che riguarderanno il territorio materano. L'impegno dell'Ente Parco della Murgia materana, nella tutela del territorio deve continuare ad essere la garanzia istituzionale in cui tutti abbiamo bisogno». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Taratufolo (Cgil): «Serve un Piano d’emergenza» «VANNO salvaguardati e difesi il diritto allo studio, il diritto all'istruzione pubblica, il diritto all'apprendimento uguale per tutti, il diritto al lavoro, diritti questi costituzionalmente garantiti che nella nostra regione, e quindi nella nostra provincia, non si permetterà a niente e nessuno di mettere in discussione». A ribadirlo e Manuela Taratufolo, segretaria generale della Flc Cgil, secondo cui «il decreto Gelmini in Basilicata e nella provincia di Matera viene contestato e rispedito al mittente a cui si richiede un atto di responsabilità forte ed eccezionale per evitare che la leggerezza delle decisioni assunte possa causare danni irreparabili ai nostri lavoratori e ai destinatari (gli alunni appunto) delle attività di cui è depositario il personale della scuola. Il Governo centrale non può continuare a nicchiare o a sfuggire di fronte alla drammatica situazione in cui versano i lavoratori precari della scuola e tutti i lavoratori perdenti posto nelle varie fabbriche che chiudono, o sono in crisi; una situazione ormai difficile da governare di cui il maggiore responsabile è proprio il Governo che con i suoi decreti e leggi sta acuendo uno stato di crisi ora divenuto insopportabile e insostenibile. E’ stato positivo sentire vicini l'amministrazione provinciale, le amministrazioni comunali della nostra provincia (naturalmente il Comune di Matera, nel rispetto di un clichè consolidato, era assente), la Regione Basilicata, alcuni parlamentari. Le istituzioni si sono dichiarate disponibili a fare quadrato, a dispiegare un'azione sinergica e organica fina-
lizzata a sostenere le ragioni dei nostri precari. Occorre porre le basi per un piano straordinario con cui fare fronte all'emergenza attuale e garantire la stabilità lavorativa dell'oggi e del domani. La scuola è un settore fondamentale di ogni società civile; il personale della scuola, ad ogni livello, è depositario di responsabilità importanti nella formazione dei saperi, delle coscienze, delle menti e non si può tollerare che da parte di chi (il nostro Governo nazionale) dovrebbe farsi garante che tutto ciò possa attuarsi, si mettano in atto azioni con le quali si va, invece, a pregiudicare il funzionamento ottimale dei servizi che la scuola deve potere offrire. La carenza di personale pregiudicherà inevitabilmente proprio la funzionalità delle scuole e la qualità dell'attività didattica e dei servizi. Quello che il ministro Gelmini sta operando verso i precari e verso la scuola italiana è un atto di pura e straordinaria e irresponsabile follia. A pagarne le conseguenze saranno questi lavoratori a cui si negherà di lavorare, saranno gli alunni a cui si negherà la sicurezza negli edifici, la vigilanza, l'assistenza, un'istruzione completa con pari opportunità, il sostegno per i diversamente abili che saranno ingiustamente abbandonati a se stessi». Intanto stamane, alle ore 9, i sindacati della scuola incontreranno i precari in protesta presso presso il presidio permanente di via Siris per illustrare la situazione delle nomine a tempo determinato e fare il punto della situazione alla luce della conferenza dei servizi tenutasi presso la Provincia di Matera.
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Matera
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Domenica da dimenticare: violente grandinate nel Metapontino e un grosso incendio a Pisticci
Centauro muore sulla Basentana A Bernalda un tamponamento è stato fatale per un 29enne di Grottaglie BERNALDA - Forse una distrazione, unita alla velocità, è stata fatale per un giovane motociclista 29enne di Grottaglie, in provincia di Taranto, morto dopo aver tamponato violentemente un’auto che lo precedeva lungo la Statale 407 Basentana, al chilometro 95+400 nel territorio di Bernalda. Erano da poco passate le 10.30, quando la moto di grossa cilindrata, che procedeva in direzione Metaponto sulla quattro corsie a scorrimento veloce, all’uscita di un curvone si è trovata davanti un’auto che viaggiava probabilmente a velocità moderata. Forse il conducente della moto si è distratto, forse era ancora “in piega”per una curva affrontata a velocità; sta di fatto che la moto ha preso in pieno l’automobile. Il giovanecentauro, un29ennedel Tarantino, è stato sbalzato a decine di metri dal luogo dell’impatto, finendo rovinosamente sull’asfalto. La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente, sul posto sono arrivati i sanitari del servizio 118 e una pattuglia della Polstrada di Matera, impegnata nei controlli del controesodo. Ma per il 29enne pugliese non c’è stato nulla da fare: è deceduto quasi all’istante. I soccorritori non hanno potuto fare altro che trasportare la salma al vicino obitorio del cimitero di Bernalda. Ferito in maniera non grave, anche il conducente dell’auto, medicato dal 118. Un brutto episodio che si aggiunge alla lunga catena di motociclisti morti sulle strade lucane nelle ultime due settimane di questo mese di agosto. Ma la giornata di
Bernalda Senza esito le ricerche dell’anziano scomparso
Dov’è finito Rinaldi?
La Statale 407 Basentana
ieri è decisamente da dimenticare anche per altri aspetti legati a calamità naturali abbattutesi nella fascia metapontina intorno all’ora di pranzo e fino al tardo pomeriggio. Prima un grosso incendio è divampato in località “San Leonardo” di Pisticci, dove squadre dei vigili del fuoco e volontari sono stati impegnati fino alla prima serata. In cenere alcuni ettari di alberi, sterpaglie e sottobosco. A Miglionicoha rischiato grosso, a causa di un incendio, la pineta che circonda il nuovo parcheggio in costruzione. All'ora di pranzo, in una Miglionico deserta e che forse neanche se n'è accorta dell'epilogo che si poteva avere, un focolaio di incendio, sicuramente appiccato dalla mano dell'uomo, si è sviluppato nella parte collinare sotto la Torre che guarda verso Matera e Montescaglioso, Torre di Fino. A bruciare stoppie, rovi e irti canneti.
Un unico baluardo si è opposto all'avanzare delle fiamme. Pasquale Amico Padula, dipendente comunale non nuovo ad episodi del genere, abbandonando il piatto di pasta in tavola, si è proiettato conilsuo NissanPick-Up4x4accessoriato da una cisterna d'acqua, sul fronte del fuoco e in solitaria ha iniziato a stendere la pompa e inondare di acqua il terreno circoscrivendo le fiamme. E nel primo pomeriggio, al fuoco si è aggiunta la pioggia torrenziale e la grandine lungo la fascia jonica. Disagisi sonoregistrati aNova Siri, lungo la Statale 106, per la caduta di alberi; stessa sorte è toccata ai residenti della piccola frazione tursitana di Caprarico, lungo la Val d’Agri, dove alcuni alberi sono caduti sulla strada. Infine, disagi e allagamenti anche a Bernalda e Montalbano per la grandine. Antonio Corrado Antonio Centonze
BERNALDA - Proseguono senza sosta (ammesso che si tratti di lui) avrebbe le ricerche di Vincenzo Rinaldi, 83en- chiesto informazioni per raggiungere ne di Bernalda scomparso ormai da proprio la Ss 106. Ma le ricerche dell'anziano, nel momento in cui andiaquattro giorni. Anche ieri, per il secondo giorno con- mo in stampa, non hanno avuto esito secutivo, i carabinieri della Compa- positivo. Si brancola nel buio. Non è stato ritrovato gnia di Pisticci hannemmeno il mezzo no cercato l’uomo, (un Piaggio Ape di affetto da demenza colore azzurro tarsenile, che la notte gato MT 24390, del 26 agosto scorso ndr). E' impossibisi è allontanato dal le possa trattarsi suo podere di camdi una rapina, Vinpagna a bordo di un cenzo Rinaldi è anmotocarro Ape. Ieri dato via senza solmattina i militari di addosso; in camhanno battuto pagna è stato troun’area periferica vato il pantalone dove alcune persone con il denaro. Aveavevano segnalato vacon sésolo lapadi aver visto Rinaltente che portava di. Ma, purtroppo, sempre nel motosenza alcun risultacarro, insieme ai to. Oggi i carabiniedocumenti del ri, forse anche con mezzo. Non era l’ausilio di un elicottero, si sposteranno Vincenzo Rinaldi, l’anziano di 83 anni mai capitata una cosa simile, al lungo gli argini del scomparso a Bernalda massimo l’anziafiume Basento, tra no tardavadi trenBernalda e Metaponto, dove alcune persone sostengo- ta minuti perché si dimenticava di no di aver visto aggirarsi l’Ape che cor- guardare l'orologio, ma tornava semrisponde alla descrizione dei familiari pre per l'ora di pranzo. Quando si è aldi Rinaldi. Altre telefonate avevano se- lontanato, Rinaldi indossava una tgnalato l'avvistamento dell'ottanta- shirt, pantaloni corti di colore marrotreenne lungo la Ss 106 Jonica, in dire- ne e scarpe ginniche. E’alto un metro e zione Policoro. Altre persone hanno sessanta, di corporatura snella, calvo, detto di essere state avvicinate venerdì carnagione scura e occhi scuri. nella zona del fiume Basento: Rinaldi a.corrado@luedi.it
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Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
TAXI MATERA 3332685173
Paparazza in riva al mar Jonio
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
C’è attesa per Pino Daniele CRESCE l'attesa per il concerto di Pino Daniele a Matera, all'interno del suo "Electric Jam Tour '09": la Cava del Sole della Città dei Sassi ospiterà infatti, il prossimo 2 settembre, lo spettacolo del grande artista napoletano, accompagnato dalla sua band (inizio ore 21 - Infoline: 0835/337220 - prevendita: Botteghino Teatro Duni di Matera 0835/331812). In scaletta brani ormai diventati dei veri classici come "Quando" e "Napule è" che insieme a "Nun me scuccià", "'O Scarrafone" e "Yes I know my way" (solo per citarne alcuni) accompagneranno lo spettatore lungo tutta la trentennale carriera di Pino Daniele fino ad arrivare alle canzoni del nuovo album a partire da "il Sole dentro di me" (con la partecipazione di J-Ax), e "Dimentica".
Amata e temuta nell'Akiris di Nova Siri per gli infiniti flash a ogni suo passaggio. “Chi di flash ferisce (o gioisce) di “Che flash” alla fine perisce”. (foto ACe)
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Giovani in festa a Ferrandina SARÀ una serata variegata e all'insegna della promozione della “meglio gioventù” ferrandinese, quella che caratterizzerà la consegna del “Premio La Cupola Verde-Giovani 2009”, in programma oggi in piazza Plebiscito alle ore 21. Il significativo riconoscimento, giunto alla VIII edizione, quest'anno sarà assegnato al ballerino e coreografo Francesco Asselta per i suoi successi riportati nel mondo della danza e testimoniati da esibizioni nei più importanti teatri italiani ed europei, in trasmissioni televisive della Rai, di altre emittenti nazionali e per la pubblicità. Per festeggiare l'evento si sono dati convegno un centinaio di giovani artisti locali che attraverso la “Festa della creatività giovanile”mostrerannoin piazzatalenti,passioni epropensioniper lediverse discipline espressive che La Cupola Verde e il Centro di Aggregazione e Promozione Giovanile di Ferrandina, in collaborazione con i componenti del Progetto Cittadinanza solidale, si propongono annualmente di valorizzare. E sarà una manifestazione ricca anche di valori umani e sociali visto che, con la partecipazione del Comitato regionale FigcLnd(che saràrappresentato dalpresidente PietroRinaldi), si raccoglieranno fondi per i terremotati dell'Abruzzo. In vetrina l'artee lafotografia conle operedi ErikAmmaturo, Raffaello Barrella, Marisa D'Amati e Marco Fusco, quindi in programma il recital di poesie di Teresa Mancuso e Mirianna Rizzi e la performance di Giovanni Loreto, Giusy Mangieri e Maria Rosaria Mestria.
Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estendedalmarMortofinoal golfodiAqaba.PortaPepiceèuno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO ANTONIO ViaDonLuigiSturzo,55 0835/264428 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenzasanitaria
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione.Il Museo Ridola, il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911.
118
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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18 Matera agenda
Lunedì 31 agosto 2009
19
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Potenza in estasi Rimonta super Seconda Divisione
Serie D - Derby di Coppa
Serie D - Coppa Italia
Chiaria illude il Melfi poi matura la sconfitta contro il Barletta
Il Pisticci dal dischetto si aggiudica la sfida contro il Francavilla
Un doppio Genchi regala al Matera il passaggio del turno
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a pagina 37
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Calcio Regionale
Volley
Basket
Oppido travolgente Balvano, bis col Picerno
Master Group al via Punta al sogno play off
Bawer e Levoni in rodaggio Mercoledì è Summer Cup
alle pagine 38, 39 e 40
a pagina 41
a pagina 43
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Sport
Lunedì 31 agosto 2009
Risultati e classifica
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Genoa
0-1
Bari-Bologna
0-0
Cagliari-Siena
1-3
Chievo-Lazio
1-2
Fiorentina-Palermo
1-0
Milan-Inter
0-4
45’ pt Moretti
7’ e 26’ st Calaiò, 31’ st Jeda (rig) 44’ st Reginaldo
6’ pt Pellissier, 41’ pt Cruz (rig), 8’ st Cruz 29’ pt Jovetic
29’ pt Thiago Motta, 36’ pt Milito (rig.) 46’ pt Maicon, 22’ st Stankovic
Napoli-Livorno
3-1
Parma-Catania
2-1
Roma-Juventus
1-3
10’ pt Quagliarella, 36’ pt Hamsik 3’ st Lucarelli, 38’ st Quagliarella 13’ pt Galloppa, 15’ pt Biagianti 2’ st Paloschi
25’ pt Diego, 35’ pt De Rossi, 23’ st Diego 48’ st Felipe Melo
Sampdoria-Udinese
11’ pt Pazzini, 46’ pt Mannini 11’ st Di Natale, 38’ st Cassano
Prossimo turno
3-1
3ª giornata 13/09/2009 ore 15
Atalanta-Sampdoria Bologna-Chievo Fiorentina-Cagliari Genoa-Napoli Inter-Parma Lazio-Juventus Livorno-Milan Palermo-Bari Siena-Roma Udinese-Catania
Diego trascina la Juventus
2ª
giornata
Marcatori 3 RETI: Di Natale (1 rig) (Udinese)
SAMPDORIA JUVENTUS GENOA LAZIO INTER PARMA FIORENTINA NAPOLI SIENA PALERMO MILAN BARI BOLOGNA UDINESE CAGLIARI LIVORNO CATANIA CHIEVO ATALANTA ROMA
6 6 6 6 4 4 4 3 3 3 3 2 2 1 1 1 0 0 0 0
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2
3
-3 -4
2 RETI: Diego (Juventus); Cruz (1 rig) (Lazio); Pato (Milan); Hamsik, Quagliarella (Napoli); Paloschi (Parma); Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 1 RETE: Kutuzov (Bari); Osvaldo (Bologna); Jeda (1 rig) (Cagliari); Biagianti, Morimoto (Catania); Pellissier (Chievo); Jovetic, Mutu (Fiorentina); Biava, Criscito, Moretti, Zapater (Genoa); Maicon, Milito (1 rig), Etòo (1 rig), Stankovic, Thiago Motta (Inter); Felipe Melo, Iaquinta (Juventus); Rocchi (Lazio); C.Lucarelli (Livorno); Cavani, Miccoli (1 rig) (Palermo); Galloppa, A.Lucarelli (Parma); De Rossi, Taddei, Totti (Roma); Cassano, Gastaldello, Mannini (Sampdoria); Ghezzal, Reginaldo (Siena)
La Lazio non demorde, il Siena sbanca Cagliari ATALANTA GENOA
0 1
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Garics 6.5 (45'st Madonna sv), Talamonti 5, Manfredini 5, Bellini 6; Padoin 6, Barreto 6.5, Guarente 6.5 (31'st Caserta 6),Valdes 5 (15'st Tiribocchi 6); Doni 5; Acquafresca 6. In panchina: Coppola, Bianco, Peluso, Radovanovic. Alllenatore: Gregucci 6. GENOA (3-4-3): Amelia 7; Tomovic 6, Moretti 6.5, Criscito 6; Rossi 6.5, Milanetto 6, Zapater 6 (19'st Biava 6), Fatic 6.5; Palacio 6.5 (27'st Papastathopoulos 6), Figueroa 5.5 (7'st Sculli 6), Mesto 6. In panchina: Scarpi, Modesto, El Shaaraawy, Kharja. Allenatore: Gaspe-
FIORENTINA PALERMO
1 0
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 6; Comotto 6, Kroldrup 6.5, Gamberini 6.5, Pasqual 6; Donadel 6, Zanetti 6.5 (31' st Montolivo sv); Santana 5.5 (17' st Marchionni 6), Jovetic 7, Vargas 6 (37' st Jorgensen sv); Gilardino 6. In panchina: Avramov, Mutu, Natali, Gobbi. Allenatore: Prandelli 6.5 PALERMO (4-3-1-2): Rubinho 5.5; Cassani 6, Kjaer 6.5, Bovo 6, Balzaretti 6.5; Nocerino 6 (19' st Simplicio 5.5), Bresciano 5.5, Bertolo 5.5 (23' st Budan 6); Pastore 6 (40' st Tedesco sv); Cavani 5.5, Miccoli 5.5. In panchina: Sirigu, Goian, Melinte, Conti. Allenatore: Zenga
CAGLIARI SIENA
rini 6. ARBITRO: Saccani di Mantova 6. RETI: 45' pt Moretti. NOTE: serata discreta, terreno in precarie condizioni, spettatori 12.000. Angoli: 6-2 per l’Atalanta. Ammoniti: Barreto, Tomovic, Mesto, Doni, Manfredini. Recupero: 3',3'. BERGAMO – Colpaccio del Genoa a Bergamo grazie a un colpo di testa di Moretti su calcio d’angolo nel finale di primo tempo. La squadra di Gasperini è in testa a punteggio pieno ma, rimaneggiata, non ha giocato una gran partita. E tuttavia ha ottenuto il massimo risultato col minimo sforzo. L’Atalanta ha giocato di più, ma non è riuscita a segnare. 5.5 ARBITRO: Orsato di Schio 6. RETE: 29' pt Jovetic NOTE: Serata calda, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Angoli: 7-4 per il Palermo. Ammoniti: Kjaer, Miccoli, Zanetti, Donadel. Recupero: 2'; 4' st. FIRENZE – E' ancora lui a decidere. Stevan Jovetic, neanche 20 anni e un grande futuro davanti. Bello anche il presente del montenegrino: gol qualificazione in Champions League con lo Sporting Lisbona, rete della vittoria ieri contro il Palermo, nel debutto casalingo della Fiorentina. Niente da fare per i rosanero di Walter Zenga battuti 1-0 al Franchi e troppo leggeri in attacco.
1 3
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 5.5; Pisano 6, Lopez 5, Astori 5, Agostini 6.5; Biondini 6.5 (29' st Barone 6), Conti 5, Lazzari 5.5; Cossu 5.5 (12' st Nenè 6); Jeda 7, Larrivey 5 (12' st Matri 6). In panchina: Lupatelli, Marzoratti, Canini, Parola. Allenatore: Allegri 5. SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Del Grosso 6, Brandao 5.5, Ficagna 6, Rossettini 5.5; Fini 6.5 (45' st Jaja-
SAMPDORIA UDINESE
3 1
SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 7,5; Stankevicius 6, Gastaldello 6, Rossi 6, Zauri 6; Semioli 6,5 (30'st Ziegler sv), Palombo 6,5, Tissone 6,5, Mannini 6,5 (19'st Padalino 6); Cassano 7 (42'st Bellucci sv), Pazzini 6. In panchina: Fiorillo, Lucchini, Poli, Foti. Allenatore: Del Neri 6,5. UDINESE (4-3-3): Handanovic 7; Isla 6, Coda 6, Felipe 6,5, Lukovic 4,5; Inler 6,5, D’Agostino 6,5, Sammarco 6 (1'st Sanchez 5,5); Pepe 5,5 (35'st Corradi sv), Floro Flores 5,5, Di Natale 6,5. In panchina: Belardi, Zapata, Morosini, Zimling, Domizzi. Allenatore: Marino 6.
NAPOLI LIVORNO
3 1
NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 7; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6, Contini 6; Maggio 6, Gargano 6.5, Cigarini 5.5 (31'st Bogliacino sv), Hamsik 7, Datolo 6 (11'st Zuniga 5.5); Quagliarella 8 (43'st Hoffer sv), Lavezzi 6 In panchina: Iezzo, Rinaudo, Blasi, Denis. Allenatore: Donadoni 6.5 LIVORNO (4-3-1-2): De Lucia 6; Raimondi 6, Perticone 6.5, Diniz 5.5, Pieri 6; A.Filippini 6 (41'st Cellerino sv), Candreva 7, Bergvold 5.5 (1'st Moro 6); Pulzetti 5.5; Lucarelli 7, Tavano 5 (30'st Danilevicius 5). In panchina: Benussi, Rivas, Vitale, Marchini. Allenatore: Rus-
lo sv), Codrea 6, Vergassola 6; Ghezzal 6.5; Maccarone 6.5 (27' st Reginaldo 6), Calaiò 7 (29' st Jarolim 5.5). In panchina: Ivanov, Garofalo, Terzi, Paolucci. Allenatore: Giampaolo 6.5. ARBITRO: Pinzani di Empoli 6.5. RETI: 7' e 26' st Calaiò, 31' st Jeda (rig), 44' st Reginaldo. NOTE: terreno di gioco in cattive condizioni. Angoli: 5-4 per il Siena. Ammoniti: Conti, Ghezzal, Calaiò, Rossettini e Curci. Recupero: 2'; 4'.
ARBITRO: Trefoloni di Siena 6. RETI: 11'pt Pazzini, 46'pt Mannini; 11'st Di Natale, 38'st Cassano. NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Lukovic, Pepe, Stankevicius, Di Natale, Floro Flores. Angoli: 8-6 per la Sampdoria. Al 41'st Handanovic para un rigore a Cassano. Recupero: 1', 4'. GENOVA – Sei punti in due giornate, primato in classifica e la consapevolezza di poter restare tra le grandi del campionato. La Sampdoria regola l’Udinese per 3-1, portando in gol Pazzini, Mannini e, nella ripresa, Cassano, che poi avrebbe anche sprecato un rigore. Insomma, gol e spettacolo al “Ferraris”. so-Ruotolo 6.5 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6 RETI: 10'pt Quagliarella, 36'pt Hamsik; 3'st Lucarelli, 38'st Quagliarella. NOTE: serata calda, terreno in discrete condizioni, spettatori 50.000 circa. Angoli: 5-4 per il Napoli. Espulso al 47'st Pieri per doppia ammonizione. Ammoniti: Quagliarella, Lucarelli, Pieri. Recupero: 2'; 4'+2'. NAPOLI – Napoli già ai piedi di Quagliarella. Una doppietta dell’attaccante campano (e una perla di Hamsik) respingono l’assalto del Livorno, sempre in partita grazie alla grinta di Lucarelli e a un gradevole gioco di squadra. Finisce 3-1 al San Paolo.
ROMA JUVENTUS
1 3
ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio 6.5; Cassetti 4.5, Mexes 6, Burdisso 6.5, Riise 5.5 (26' st Vucinic 6.5); De Rossi 7, Pizarro 6; Taddei 5.5 (1' st Tonetto 6), Perrotta 6 (36' st Cerci sv), Menez 6; Totti 6. In panchina: Artur, Motta, Juan, Guberti. Allenatore: Spalletti 6 JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Grygera 6, Cannavaro 6, Chiellini 6.5, De Ceglie 5.5 (29' st Legrotta-
CHIEVO LAZIO
1 2
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 5.5; Frey 6, Morero 6, Yepes 5.5, Mantovani 6; Luciano 6 (34'st De Paula sv), Rigoni 6 (21'st Bentivoglio 6.5), Marcolini 6.5; Pinzi 6; Bogdani 6.5 (21'st Granoche 6), Pellissier 6.5. In panchina: Squizzi, Scardina, Malagò, Ariatti. Allenatore: Di Carlo 6 LAZIO (4-3-1-2): Muslera 5; Lichtsteiner 6, Cribari 5, Radu 6, Kolarov 6; Dabo 5.5 (26'st Scaloni 6), Baronio 6, Mauri 6; Matuzalem 6.5; Zarate 6.5 (45'st Rocchi sv), Cruz 7 (16'st Diakitè 5.5). In panchina: Bizzarri, Meghni, Del Nero, Foggia, Rocchi. Allenatore: Ballardini 6.5
PARMA CATANIA
2 1
PARMA (4-2-3-1): Mirante 6; D.Zenoni 6, Paci 6, Panucci 6.5, A.Lucarell 6i; Galloppa 6.5 (37'st Dellafiore sv), Morrone 6.5, Mariga 6.5; Biabiany 6 (34'st Bojinov 6), Lanzafame 6 (21'st Lunardini 6), Paloschi 7. In panchina: Pavarini, Castellini, Cordova, Manzoni. Allenatore: Guidolin 6.5 CATANIA (4-3-2-1): Andujar 6.5; Potenza 6, Silvestre 6, Spolli 6, Capuano 6 (1'st Alvarez); Carboni 6, Sciacca 6, Biagianti 6.5(13'st Llama 6); Delvecchio 6, Ricchiuti 5.5 (30'st Plasmati 6); Mascara 6. In panchina: Campagnolo,
glie sv); Tiago 6, Felipe Melo 6.5, Marchisio 6 (17' st Camoranesi 6.5); Diego 8 (40' st Poulsen sv); Amauri 6.5, Iaquinta 6. In panchina: Manninger, Molinaro, Del Piero, Trezeguet. Allenatore: Ferrara 6.5 ARBITRO: Rocchi di Firenze 6 RETI: 25' pt Diego, 35' pt De Rossi, 23' st Diego, 48' st Felipe Melo NOTE: Pomeriggio caldo, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 70.000 circa. Angoli: 8-7. Ammoniti: Tiago, De Rossi, Taddei, Diego, Perrotta, Marchisio, Grygera. Recupero: 1'; 5'.
ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 16' pt Pellissier, 41' pt Cruz (rig), 8' st Cruz. NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni. Angoli 11-3 per il Chievo. Espulsi Cribari al 14'st per somma di ammonizioni, Di Carlo al 38' per proteste. Ammoniti Baronio, Pinzi, Rigoni, Morero, Cribari, Frey, Kolarov, Muslera. Recupero: 1'; 5'. VERONA – Una doppietta di Julio Cruz regala alla Lazio la vittoria a Verona contro il Chievo e la testa della classifica, sebbene in condominio con altre squadre. Due gare e due vittorie per la squadra biancazzurra che conferma dunque quanto di buono fatto vedere in questo primo scorcio di stagione. Bellusci, Llama, Martinez, Morimoto. Allenatore: Atzori 6 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 RETI: 13' pt Galloppa, 15' pt Biagianti, 2' st Paloschi NOTE: senta calda, terreno in ottime condizioni, spettatori 21.000. Angoli: 8-8. Ammoniti: Potenza, Lanzafame, Ricchiuti, Llama. Recupero: 2'; 4'. PARMA – Il Parma supera 2-1 il Catania e conquista la prima vittoria in campionato. Per i siciliani di Atzori arriva invece la seconda sconfitta dopo quella dell’esordio in campionato. Il Parma chiude i conti già nel primo quarto d’ora grazie alle reti di Galloppa e di Paloschi.
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20 Sport
Formula Uno. La Ferrari di Raikkonen, e Fisichella, sui gradini più alti del podio
È festa Italia nel Gp del Belgio L’ultimo trionfo della Rossa di Maranello risale al novembre del 2008
1)
Button (Gbr)
72
2)
Barrichello (Bra)
56
3)
Vettel (Ger)
4)
Webber (Aus)
5)
Raikkonen (Fin)
6)
Rosberg (Ger)
7)
Hamilton (Gbr)
8)
Trulli (Ita)
9)
Massa(Bra)
22
10) Glock (Ger)
16
di VINCENZO PIEGARI SPA-FRANCORCHAMPS – L'Italia della Ferrari di Kimi Raikkonen e quella di Giancarlo Fisichella su Force India. La mitica pista di Spa fa festa con i colori del Bel Paese e regala il primo trionfo della stagione alla Rossa, in un anno tribolato, come dimostra l’ultimo posto dell’altro ferrarista, sostituto di Massa, Luca Badoer, ancora in fondo alla graduatoria come a Valencia. Il Gp del Belgio perde subito, alle prime curve, il leader del Mondiale Jenson Button e il campione del mondo Lewis Hamilton. Se ne avvantaggiano Sebastian Vettel su Red Bull, ottimo secondo (ora a 53 punti, a -19 da Button), e il compagno di squadra dell’inglese alla Brawn Gp, Rubens Barrichello, eroico nel finale di gara, chiuso al settimo posto con il motore in fiamme, e a -16 punti dalla vetta della classifica. Bene anche per Maranello, che può così difendere il terzo posto nel campionato costruttori e staccare le Frecce d’argento, ora a 13 lunghezze di distanza. Pronti, via, ed è subito safety-car sul circuito di SpaFrancorchamps. Dopo le prime curve nella bagarre iniziale la Renault di Roman Grosjan si gira, si innesca un incidentea catena che vede coinvolte la Brawn Gp di Button, la McLaren di Hamilton e la Toro Rosso di Jaime Alguersuari. Tutti e quattro dovranno abbandonare la gara che per tre giri viene neutralizzata, con la Force India di Giancarlo Fisichella davanti alla Ferrari di Kimi Raikkonen, che al semaforo verde è capace di una grande partenza. Il finlandese si catapulta dalla sesta alla seconda posizione. Bene la Bmw di Robert Kubica, terza in avvio, mentre la Toyota di Jarno Trulli dalla seconda piazza si ritrova di colpo nelle retrovie. Brutto inizio anche per la Brawn Gp di Rubens Barrichello che, dalla quarta casella, parte in leggero ritardo finendo in coda al gruppo. Esce la safety-car e Raikkonen ci mette veramente poco a mettersi alle spalle Fisichella, grazie soprattutto ai cavalli in più forniti dal Kers (sistema che ricava
53 51.5 34 30,5 27 22.5
11) Alonso (Spa)
16
11) Heidfeld (Ger)
10
13) Kovalainen (Fin)
14
14) Fisichella (Ita)
8
14) Kubica (Pol)
8
16) Buemi (Svi)
3
17) Bourdais (Fra)
2
Kimi Raikkonen con la bottiglia di champagne sul podio di Spa. Sotto, Fisichella
un surplus di potenza dalle frenate). Quarta la Red Bull di Mark Webber che, terzo nella classifica del Mondiale piloti, può approfittare delle defaillance delle Brawn Gp. Passano 14 giri ed e l’ora del primo pit-stop per tutte le vetture di testa: Raikkonen e Fisichella si riforniscono insieme, il finlandese resta davanti, ma il romano è lì ad un passo. Ai box anche Webber e Heidfeld, nel rientrare nella pit-lane i due quasi si toccano con il tedesco chepassa avanti. Si fermanoquasi tutti meno la Renault di Fernando Alonso, che si posiziona ad un soffio dal duo di testa Raikkonen-Fisichella A 23 giri dal termine finisce la gara tribolata di Trulli che, partito dalla seconda piazza, si dovrà fermare per ben tre volte fino al ritiro per precauzione, dopo i problemi accusati dalla sua vettura. Poco dopo ai box la Renault di Alonso: la sosta è più lunga del previsto per un problema al montaggio della gomma anteriore sinistra. Lo spagnolo – di cui radio paddock dà per fatto il passaggio alla Ferrari già a Monza – rientra davanti alla Rossa di Badoer in fondo al gruppo. Ma l'asturiano farà solo ancora qualche chilometro prima di ritirarsi. Mancano 14 giri al termine della gara a Spa e Raikkonen e Fisichella, partiti entrambi con poca benzina, si fermano di nuovo insieme ai box per il rifornimento. All’uscita dalla pit-lane Iceman resta in testa, ma la Force India di Fisico appare in gran forma e il finlandese deve fare gli straordinari per tenerla dietro. Si fermano via via tutti gli altri e si arriva alla bandiera a scacchi con la Ferrari di Raikkonen, per la prima volta nella stagione sul gradino più alto del podio. L'ultimo trionfo della Ferrari in Formula 1 risale infatti alla gara di chiusura del 2008, il 2 novembre scorso: era il Gp del Brasile quando lo sfortunatissimo Felipe Massa – in questi giorni ancora a casa per riprendersi dal terribile incidente di Budapest –vinse la gara ma perse il Mondiale per un solo punto. L’Italia targata Ferrari e Fisichella festeggiano per una volta insieme in Formula 1, in attesa di tempi migliori.
- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -
1) 2) 3) 4)
Brawn Gp 128 Red Bull 104.5 Ferrari 56 McLaren-Merc. 44
5) Toyota
38,5
6) Williams 30,5 7) Bmw Sauber 18 8) Renault 16
9) 10)
Force India Toro Rosso
8 5
Kimi: «Duro vincere» Badoer: «A Monza ok» SPA – Prima vittoria stagionale per la Ferrari e per Kimi Raikkonen. Un successo che premia la rossa dopo una stagione difficile. «Non è stato facile quest’anno per noi – spiega il finlandese – siamo partiti male, eravamo dietro i top team, abbiamo fatto un passo avanti a Barcellona, anche se non era sufficiente. Stiamo pensando più al prossimo anno e vincere qui è stato perfetto. I mio obiettivo era vincere almeno una gara e questa macchina ci ha proprio aiutato. Non eravamo forse i più veloci al giro, ma lo siamo stati per il risultato finale. Mi auguro di potere avere anche altri buoni risultati, qui comunque vado sempre bene. Il sorpasso a Fisichella? Sapevo che dovevo superarlo dopo la Safety, ho cercato di stargli più vicino possibile e poi sono riuscito a sfruttare al meglio il Kers» Il secondo posto di Giancarlo Fisichella con la Force India è qualcosa di veramente prezioso, ma il pilota romano poteva anche finire sul gradino più alto del podio. «Potevo vincere – spiega Fisico in conferenza stampa – ma questi 8 punti costituiscono un ottimo risultato per noi. Io ero più veloce di Kimi, mi ha superato per il kers dopo la Safe-
ORDINE D’ARRIVO GP DEL BELGIO 1. Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 1h23'50"995 alla media di 220,520 Km/h 2. Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes 1 0"939 3. Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 1 3"875 4. Robert Kubica (POL) BMW Sauber 1 9"966 5. Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber 1 11"276 6. Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 1 32"763 7. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes 1 35"461
4 2 3 2 - 6 3 - 10 2 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 - 8 1 - 3 - 10 8 2 - 4 1 4 5 3 2 1 5 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 10 1 3 4 4 5 5 4 1 5 2 - 1 6 10 8 5 - 6 6 4 8 8 10 6 -
8. Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 9. Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 10. Timo Glock (GER) Toyota 11. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 12. Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 13. Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 14. Luca Badoer (ITA) Ferrari Giro più veloce: S.Vettel in
Giancarlo Fisichella e Kimi Raikkonen sul podio di Spa
ty car e sono un pò triste. Tenevo il suo passo, la strategia era identica, ottimo risultato ma si poteva fare di più». Fisichella non conferma le voci che lo vorrebbero alla guida della Ferrari già a Monza: «No, sono semplicemente delle voci – spiega – io mi sono concentrato su questa corsa. E' stato un week-end fantastico e da domani penserò a Monza con la Force India». Seconda gara deludente, invece, di Luca Badoer alla guida della Ferrari. Il pilo-
ta italiano, sostituto di Felipe Massa, ha chiuso al 14° posto, ultimo tra le vetture rimaste in pista. «Ho fatto il massimo – spiega ai microfoni della Rai – alla prima curva ho spiattellato le gomme davanti per evitare l’incidente. Ho perso tantissimo, ho cambiato le gomme, ma con le dure il bilancio non era ideale. Come mi sento? Ho voglia di riscossa, di far bene a Monza, nella mia pista. Adesso ho il feeling giusto con la macchina».
RENAULT 136"208 1 36"959 141"490 1 42"636 146"106 154"241 11'38"177 11'47"263
Briatore: «Alonso alla Ferrari? Non può succedere» SPA-FRANCORCHAMPS - Categorica smentita di Briatore alle voci secondo cui la Ferrari annuncerà l'ingaggio di Fernando Alonso. «Sono cose assolutamente non vere - dice il team principal della Renault - Non ha senso. Continuate a dire cose che assolutamente non possono succedere».
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Sport 21
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Risultati e classifica Cavese-Pescara
1-1
Cosenza-Pescina
1-1
Foggia-Giulianova
1-1
st 5’ Artistico (P), 38’ Farina (C) pt 17' Ceccarelli (C), 28’ Piva (P)
6
2
2
0
0
3
1
1
1
0
0
2
1
1
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1
0
2 +2
VERONA
4
2
1
1
0
3
0
1
0
1
0
0
0
1
1
0
0
3
0
3
0
pt 26' Giorgetti (A); st 1' De Cesare (P), 6’ Catania (P), 8’ Polani (P)
PESCARA
4
2
1
1
0
3
1
1
1
0
0
2
0
1
0
1
0
1
1
2
0
R.Marcianise-Portogruaro 1-2
GIULIANOVA
4
2
1
1
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2
1
1
1
0
0
1
0
1
0
1
0
1
1
1
0
pt 26’ Tedesco (RM); st 1’ Marchi (P), 6’Altinier (P)
RAVENNA
4
2
1
1
0
2
1
1
0
1
0
1
1
1
1
0
0
1
0
1
0
Ravenna-Spal
1-1
POTENZA
3
2
1
0
1
3
2
1
1
0
0
3
1
1
0
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1
1
-1
Rimini-Reggiana
1-1
PORTOGRUARO
3
2
1
0
1
2
2
1
0
0
1
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1
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2
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-1
TARANTO
3
2
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2
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1
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1
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0
1
1
2
0
-1
pt 45’ Scarpa (TA); st 25’ Viviani aut. (TE), 30’ Tozzi Borsoi rig. (TE)
V. LANCIANO
3
2
1
0
1
1
3
1
0
0
1
0
3
1
1
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0
1
0
-2 -1
V. Lanciano-Verona
COSENZA
2
2
0
2
0
2
2
1
0
1
0
1
1
1
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1
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1
1
0
-2
SPAL
2
2
0
2
0
2
2
1
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1
0
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1
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0
-2
CAVESE
2
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1
1
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-2
FOGGIA
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-2
PESCINA
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1
1
1
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1
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0
0
1
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1
0
1
1
0
-2
REGGIANA
1
2
0
1
1
1
2
1
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0
1
0
1
1
0
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0
1
1
-1 -3
RIMINI
1
2
0
1
1
1
3
1
0
1
0
1
1
1
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0
1
0
2
-2 -3
R. MARCIANISE
0
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0
0
2
1
3
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0
0
1
1
2
1
0
0
1
0
1
-2 -4
ANDRIA
0
2
0
0
2
1
4
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
1
3
-3 -4
Potenza-Andria
3-1
pt 8' Paker (R), 35’ Arma (S) pt 43’ rig. Stefani (Re); st 8’ rig. Tulli (Ri)
Ternana-Taranto
2-1 0-3
pt 15’ Pensalfini, 27’Ciotola; st 18’ Berrettoni
Prossimo turno
3ª giornata 06/09/09 ore 15.00
Andria-Foggia Giulianova-Cosenza Pescina-Portogruaro Potenza-Ravenna Reggiana-R. Marcianise Spal-Ternana Taranto-Rimini V. Lanciano-Pescara Verona-Cavese
giornata
Marcatori TERNANA
pt 41’ Melchiorri (G); st 36’ Velardi (F)
Altinier del Portogruaro
2ª
2 RETI: Polani (Potenza); Arma (Spal) 1 RETE: Giorgetti (Andria); Farina (Cavese); Ceccarelli e Maggiolini (Cosenza); Velardi (Foggia); Croce e Melchiorri (Giulianova); Oshadogan (Lanciano); Artistico, Olivi, Verratti (Pescara); Piva (Pescina); Altinier e Marchi (Portogruaro); Catania (Potenza); Ciuffetelli e Packer (Ravenna); Tedesco (Real Marcianise); Stefani (rig) (Reggiana); Tulli (rig) (Rimini); Corona e Scarpa (Taranto); Noviello e Tozzi Borsoi (rig) (Ternana); Berrettoni, Ciotola e Pensalfini (Verona)
La Ternana recupera lo svantaggio iniziale e conquista il primo posto in solitaria
Una rimonta da capolista Al Taranto non basta la rete di Scarpa. Decide Tozzi Borsoi su rigore TERNANA TARANTO
2 1
TERNANA (4-4-2): Visi 6,5, Camillini 6 (23’ st Alessandro 7), Borghetti 6, Tedeschi 6, Bertoli 6; Concas 5,5, Danucci 6, Di Deo 6,5, Piccioni 6; Noviello 5 (15’ st Lacheheb 7), Tozzi Borsoi 6,5. A disp.: Cunzi, Bizzarri, Ricca, Costantini, Perna. All.: Baldassarri 7. TARANTO (3-4-3): Bremec 6; Migliaccio 6,5, Viviani 5,5, Calori 6; Bolzan 5,5, Berretti 5 (26’st Quadri 5,5), Mezavilla 5, Felci 6,5(32’ st Falconieri sv); Innocenti 6 (25’ st Lolli 5,5), Corona 6, Scarpa 5. A disp.: Barasso, Nocentini, Russi, Iraci. All.: Braglia 6. ARBITRO: Stefanini di Livorno 6. MARCATORI: pt 45’ Scarpa (TA); st 25’ Viviani aut. (TE), 30’ Tozzi Borsoi rig. (TE). NOTE: spettatori 2.000 circa. Ammoniti: Bertoli, Danucci, Mezavilla, Berretti, Tozzi Borsoi. Angoli 4-3 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st 5’. TERNI - La Ternana coqnuista la vetta, mentre il Taranto getta alle ortiche una gara che, sul finire del primo tempo, si era messa nel migliore dei modi, con un finale di partita da thriller. Il primo tempo si apre con una clamorosa occasione per i ragazzi di Braglia: Innocenti trova il varco giusto per “staccare” di testa su invitante cross di Felci e Visi si salva con una rocambolesca deviazione sul palo e un secondo, decisivo, salvataggio sulla linea. Dopo lo scampato pericolo, i padroni di casa cominciano a giostrare con buon piglio, ma la Ternana non va oltre un possesso di palla insistito. Con il trascorrere dei minuti Mezavilla e compagni faticano a
Il Giulianova spreca Il Foggia ringrazia FOGGIA GIULIANOVA
L’illusorio vantaggio di Scarpa per il Taranto
contenere la velocità dei padroni di casa. Ci scappano pure un paio di interventi al limite del regolamento, proprio da parte di un Mezavilla, “graziato” dal direttore di gara. Per i padroni di casa ci scappa anche l’occasione per passare in vantaggio al 14’, quando Concas serve in verticale Tozzi Borsoi che difetta nello “stop” e consente a Bremec di allontanare la minaccia. Il Taranto conclude poco, Innocenti e Scarpa non trovano gli spazi giusti, mentre Corona rimane troppo spesso isolato. Gli umbri continuano con il loro “balletto” fatto di scambi veloci, ma orizzontali, e preziosismi belli a vedersi ma poco redditizi. Così al 36’ Tozzi Borsoi raccoglie malamente un ottimo assist di Bertoli dalla destra, ma la conclusione è tutta da dimenticare. Il Taranto non spinge ma, di colpo, piazza un colpo da tramortire l’avversario. E’ il 45’: Corona riceve il primo pallone giocabile in area e si produce in una sponda eccezionale per Scarpa che, defi-
lato, raccoglie la sfera e la scaraventa in gol. La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo: padroni di casa intraprendenti ma non pericolosi e Taranto sornione che con il trascorrere dei minuti prende le misure al centrocampo della Ternana, costretto a continui fraseggi e retropassaggi che finiscono per mettere in difficoltà la retroguardia umbra. I tempi sono maturi per l’ordine di portare un pressing più “alto” e i risultati si vedono, perché la Ternana non trova più sbocchi sugli esterni. Baldassarri cambia le carte in tavola: fuori uno spento Noviello, dentro Lacheheb. Ma il risultato non cambia immediatamente. Nel frattempo si accendono i riflettori sul trio composto da Scarpa, Innocenti e Corona: Visi è chiamato agli straordinari con maggior frequenza. Come al 16’, quando il portiere dei padroni di casa si esibisce in una splendida uscita. La Ternana non ha più soluzioni e non ne trova nemmeno in
Tozzi Borsoi, stretto fra le maglie di Migliaccio e Viviani. Così la svolta giunge dalla panchina, con l’ingresso di Alessandro ed il passaggio al 3-4-3 da parte della Ternana. Per il Taranto ci si mette anche la sfortuna, perché proprio Viviani è protagonista di un clamoroso autogol al 25’, quando devia alle spalle di Bremec un cross basso di Lacheheb. I padroni di casa volano sulle ali dell’entusiasmo e sfiorano il raddoppio pochi secondi dopo, con Alessandro. Braglia corre ai ripari: fuori Innocenti, dentro Lolli. Ma al 28’ Berretti mette giù Piccioni in area: calcio di rigore. Dal dischetto Tozzi Borsoi non perdona e sigla il 2 a 1. Il Taranto non c’è più. Braglia le tenta tutte con l’inserimento di Quadri, ma nella metà campo dei suoi ragazzi si aprono spazi immensi. E la Ternana rischia di passare per la terza volta con Alessandro. La gara si chiude dopo un infruttuoso forcing dei ragazzi di Braglia. Matteo Lattanzi
1 1
FOGGIA (4-2-3-1): Milan 7; Sgambato 5,5, Burzigotti 5, Cuomo 5, D’Agostino 5,5; Velardi 7, D’Amico 6; Di Roberto 5,5 (8’ st Salgado 6), Trezzi 6 (26’ st Quadrini 6), Mancino 6; Ferrari 5,5 (38’ st Compierchio sv). A disp.: Liccardi, Torta, Colomba, Tarantino. All.: Porta 6. GIULIANOVA (4-3-3): Dazzi 6; Sosi 6, Garaffoni 6,5, Vinetot 7, Migliori 7; Dezi 6,5 (32’ st Donato 6), Carratta 6, Croce 6,5; Carbonaro 6,5, Melchiorri 6,5, Iachini 6,5 (43’ st Lieti sv). A disp.: Buono, Rinaldi, Mariani, Panetta, Di Matteo. All.: Bitetto 7. ARBITRO: Borracci di San Benedetto del Tronto 6,5. RETI: pt 40’Melchiorri (G); st 37’ Velardi (F). NOTE: spettatori paganti 1.340, abbonati 1.660, incasso di 30.634 euro. Ammoniti: Velardi e Dezi. Angoli 7-5 per il Foggia. Recupero: pt 2’; st 3’. FOGGIA - Continua il momento magico dei Bitettoboys. Dopo aver superato all’esordio il quotato Potenza, il Giulianova conferma di poter recitare un ruolo da matricola terribile su un campo ostico come lo Zaccheria di Foggia, al termine di una gara interpretata alla perfezione che avrebbe potuto tranquillamente regalare la sorpresona della seconda giornata. Solida e ben organizzata, la compagine abruzzese ha messo alla frusta a più riprese i loca-
li (imbattuti in casa da quasi due anni). Del Giulianova è piaciuta soprattutto la capacità di volersi giocare fino in fondo la gara senza alcun timore riverenziale. Anche le individualità funzionano. In difesa, Garaffoni trova in Vinetot una sentinella affidabile e attenta; degli esterni impressiona soprattutto Migliore. Bene il centrocampo, con Dezi e Croce al di sopra della sufficienza. Imprevedibile la prima linea: Carbonaro e Iachini corrono come matti e trovano l’intelligente sponda di Melchiorri. Insomma, la squadra di Bitetto ha tenuto il confronto alla grande, sin dalle prime battute. Avesse chiuso il primo tempo con due gol di vantaggio, il Giulianova avrebbe messo praticamente in cassaforte risultato e partita. E invece, dopo tante opportunità fallite di un soffio con Carbonaro, Melchiorri e Croce (addirittura su rigore), nella ripresa è stato normale subire il ritorno del Foggia che, comunque, ha messo in pratica un pressing quasi inconcludente, tranne la carambola che ha consentito a Velardi di evitare il peggio. E se il buongiorno si vede dal mattino, potrebbe dischiudere un’altra annata piena di soddisfazioni per una compagine che, anche quest’anno, ha scelto la strada dei giovani di qualità. La riprova giungerà domenica contro il Cosenza, ma, confermando le prime due prove in campionato, neanche il match contro i calabresi fa paura. Claudio Matrone
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22 Sport
1ª Divisione. Gara a senso unico, ma i Lupi si fanno irretire dall’ostruzionismo avversario
Cosenza 1914, muro del Pescina Rossoblù avanti con Ceccarelli, raggiunti su punizione (fortunosa) di Piva COSENZA PESCINA
1 1
COSENZA (3-4-3): Pinzan, Musca, Porchia, Di Bari (dal 31 pt Ungaro) Bernardi (dal 10 st Virga), De Rose, Roselli, Maggiolini, Caccavallo, Ceccarelli, Danti (dal 20 st Mortelliti). In panchina: Ameltonis, Chianello, Marsili, Olivieri. Allenatore: Toscano PESCINA (4-4-2): Merletti, Birindelli, Cruciani, Blanchard, Piva, Locatellli (27 st Ferraresi), De Angelis, Censori (35 st Cipolla), Berra (40 st Bettega), Rebecchi. In panchina: Meo, Pomponi, Laboragine, Bettini. Allenatore Perrone. ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso MARCATORI: 16 pt Ceccarelli, 28 pt Piva NOTE: Cielo coperto, terreno in buone condizioni. In tribuna Dario Bonetti. Spettatori 5500 circa. Abbonati 1650. Paganti 3743. Incasso complessivo 50.100 euro. Angoli 8-0 per il Cosenza. Ammoniti De Angelis, Locatelli, Blanchard. Recupero 4 pt; 4 st. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Tiene il pallino il Cosenza, ma dimostra di avere poca qualità o, se volete, è mancato un giocatore capace di fare la differenza. Ricetta necessaria quando le partite diventano prevedibili e trovi un avversario, rannicchiato dietro la linea della palla, difficilmente capace di offendere e un tantino fortunato nel trovare il gol del pareggio. Dunque a poco è servito tenere palla, provarci e riprovarci e le (poche) occasioni gol non sono state risolte per precipitazione e scarsa predisposizione all’esecuzione vincente. Detto questo, ai punti il Cosenza avrebbe meritato di vincere e un tantino avrà inciso anche l’infortunio occorso a Di Bari, uscito a ridosso del finale del primo tempo. In attesa di vedere Virga con il passo da titolare e che Biancolino si metta i panni del calciatore, teniamoci questo pareggio che muove la classifica e allunga l’imbattibilità del Cosenza in campionato. Sono cinquemila o poco più i supporter che si avvicinano all’esordio casalingo del Cosenza. La curva è tutto per Ettore, giovane supporter deceduto in maniera tragica nel fiore degli anni. Il Cosenza parte bene, confermando la stessa formazione di Ferrara. Le occasioni da gol non sono per niente nitide, ma la palla la tiene quasi sempre in mano il cosenza. Al 4’ minuto punizione dalla distanza di Caccavallo e palla a lato. Risponde subito il Pescina con una botta di Locatelli che finisce fuori. All’ottavo Maggiolini ci prova dalla distanza e la palla finisce fuori. Al minuto numero 9 Ceccarelli fionda alto. Al 16 corner per i Lupi, dalla bandierina arriva Caccavallo, sull’ultimo palo errore di Blanchard che lascia solo e indisturbato Ceccarelli che mette in gol. Sulle ali dell’entusiasmo i rossoblù provano a trovare il raddoppio ancora con Ceccarelli e Caccavallo (volitivo ma impreciso). Tanto che alla prima incursione del Pescina l’arbitro fischia una punizione dubbia. Sul pallone va Piva che calcia, tocca la sfera un gioca-
PAGELLE COSENZA PINZAN (SV) - Sul gol poco può per la deviazione, mai impegnato dal Pescina Valle del Giovenco. MUSCA ( 6) - Difende prima a destra e poi a sinistra per l’uscita di Di Bari e non demerita. PORCHIA ( 6,5) - Capitano sicuro che non sbaglia il controllo della fase difensiva. DI BARI ( 5,5) - Errore in fase difensiva e uscita per infortunio. Dal 32 pt UNGARO (5.5) - Ci mette impegno e tanta volontà, ma deve calibrare meglio le giocate quando va al cross per evitare brutte figure. BERNARDI ( 5.5) - Corre tanto ma è impreciso sotto porta, in particolare sul finire del primo tempo quando cicca una buona palla gol. VIRGA (5.5) - Esordio da rivedere. Deve acclimatarsi ma sbaglia la palla gol del 2-1. DE ROSE (6) - Si muove tutto campo, ma non riesce a incidere. Nella ripresa non si intende con il compagno di reparto. Prova il tiro, ma non riesce a beccare la porta. Ceccarelli ha appena messo a segno il gol dell’1-0 del momentaneo vantaggio del Cosenza 1914
tore del Cosenza e la parabola diventa imparabile per Pinzan che deve capitolare per il pareggio. Dopo un attimo di incertezza si fa male Di Bari che deve lasciare il campo. Sul finale di tempo, nel recupero, azione corale del Cosenza: Roselli, Caccavallo, Bernardi che entra in area ma tira alto fallendo una buona occasione. Un minuto dopo un guizzo di Danti viene fermato in maniera irruenta. Calcio di punizione che diventa un cross ma il portiere ospite ribatte. Nella ripresa il clichè non
cambia e i rossoblù provano a cercare il gol del vantaggio. Per segnare qualcosa di rilevante sul taccuino bisogna attendere il minuto numero 14 quando sulla corsia di sinistra Roselli fraseggia con Ceccarelli, la palla arriva in area dove Caccavallo manda alto sulla traversa. Il Cosenza prova a far girare palla per snidare il Pescina: a volte ci riesce e a volte no. Sugli sviluppi di un corner, la palla buona ce l’ha Musca che di testa ci prova: Merletti è super. Al 31 la migliore chance capita sui piedi di Virga entrato al
posto di Bernardi. La combinazione Ungaro-Ceccarelli mette Virga in area decentrato, ma la conclusione diventa un tentativo maldestro di assist debole e la chance ghiotta svanisce. E’ l’ultimo lampo del Cosenza che sbatte contro il muro del rinunciatario Pescina. Il San Vito ha spinto la squadra e in qualche piccola occasione ha lasciato trasparire qualche mugugno. Si va avanti e la prossima tappa si chiama Giulianova, neopromossa. Come il Cosenza.
ROSELLI (7) - Si propone bene e si incunea nella tre quarti avversaria. MAGGIOLINI (6) - Parte bene, ma non insiste come nella gara di Ferrara. Nella fase finale va in debito d’ossigeno e commette diversi errori in fase di suggerimento. CACCAVALLO (6 ) - Ci prova e si prende la briga di crossare spesso anche dalla bandierina. Impreciso sotto porta, sbaglia una buona chance nella ripresa. DANTI (6) - Non brillante come a Ferrara, ma si fa vedere con alcuni guizzi. Sostituito. Dal 20 st MORTELLITI (SV) - Prova a rendersi pericoloso ma non incide nel finale della gara quando viene chiamato per cercare di scompaginare la difesa avversaria. al. ru.
Ceccarelli. «Prestazione positiva». Carnevale: «Con i nuovi miglioreremo molto»
Toscano: «Abbiamo giocato solo noi» Porchia e Roselli fiduciosi: «Giocando così i risultati arriveranno di sicuro» COSENZA -Quando nonsi vincepur tenendo sempre il pallino del gioco il rammarico resta. E lo si vede sul volto dei calciatori e lo si sente anche nelle dichiarazioni degli addetti ai lavori di casa rossoblù. Così è andata anche stavolta a partire dall’incipit del presidente Giuseppe Carnevale che al novantunesimo è una maschera di delusione. «Che dire - volevamo vincere. Non siamo andati bene ma si guarda avanti cercando di pensare positivo per il futuro». Il presidente guarda all’attesa per i nuovi arrivati (Biancolino era in tribuna con tanto di fisico imponente e tatuaggi a go go). «Ci sono diversi giocatori che devono ancora integrarsi con il gruppo. Sono convinto che le soddisfazioni non mancheranno». L’amministratore delegato Pino Chianello non si scompone: «Dobbiamo abituarci a questo campionato. Sono abbastanza realista e pensiamo una gara alla volta. Se prima puntavamo ad salvezza tranquilla, ora puntiamo ad una tranquilla salvezza. L’arbitraggio non mi ha convinto ed ha consentito tanto ostruzionismo agli ospiti». Arriva Perrone tecnico del Pescina e accetta di buon grado il pareggio dopo una esibizione da rivedere. «Il Cosenza è fatto di buoni giocatori e vedrete che sarà protagonista in questa stagione. Siamo stati ad attendere è vero, ma nel primo tempo abbiamo cercato di fare anche qualcosa di diverso. Eravamo in formazione rimaneggiata e questo pareggio ci sta bene». Dopo un momento d’attesa, tra le telecamere e i taccuini, è arrivato Fabio Ceccarelli, autore del gol del momentaneo vantaggio. «Il gol è importante, ma le reti si ricordano quando
Virga crossa nel suo stile nella fase finale della partita. A destra Caccavallo alla ricerca del pallone nel primo tempo
si vincee non quandosi pareggiao si perde. Abbiamo giocato una gara buonissima e la vittoria giocando in questa maniera prima o poi arriverà sicuramente ». E’ il turno di Roselli, ancora una volta tra i migliori in campo per il Cosenza. «Abbiamo tenuto il pallino novanta minuti e non abbiamo ottenuto la vittoria. E’ una disdetta. Loro pensavano solo a non giocare. Noi non verticalizziamo? Non sono d’accordo, abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per fare bene e il successo sarebbe stato giusto». Capitan Porchia mostra il suo piglio da leader e rassicura. «Ho detto alla squadra di stare sereni perchè abbiamo fatto appieno il nostro dovere. Continuando su questa falsariga i risultati positivi arriveranno, Di-
spiace perchè si poteva fare molto bene e non siamo riusciti a vincere una gara che meritavamo». Finale con l’allenatore Toscano visibilmente contrariato. Il suo Cosenza, a differenza delle scorse due stagioni, sta giocando un calcio piacevoleanche perl’estetica; lalinea èpositiva. Squadra, quella rossoblù, che dimostra al momento di peccare in qualità. Ci sarà tempo per migliorare. «Abbiamo giocato solo noi - esordisce Mimmo Toscano. Il Pescina ha pensato solo a difendersi. Siamo stati anche un tantino sfortunati in occasione del pareggio. Siamo andati molte volte sul fondo alla ricerca della giocata». Rispetto alla gara di Ferrara Toscano ha notato però dei miglioramenti. «Sì la squadra mi è piaciuta di
più. Oggi non ho nulla da rimproverare ai ragazzi per come si sono esibiti e per la voglia. Forse dovevamo essere un tantino più precisi sotto porta». Toscano analizza poi la prova di Ungaro. «Forse ha peccato un tantino per quanto concerne il palleggio, ma devo lodare l’impegno. Così come devo farlo per chi ha giocato, dal primo minuto o chi è subentrato poi. Qualcuno è andato in tribuna, ma i miei calciatori sono uomini intelligenti e sanno cosa fare e capiscono le mie scelte». Due pareggi in due gare, ma il torneo è solo all’inizio. Aspettando lo stoccatore che aumenti il peso offensivo del Cosenza 1914 alle prese con il torneo di 1ª Divisione. al. ru.
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Sport 23
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Il Pescara colpisce, ma la Cavese lo acciuffa con Farina
Artistico non basta CAVESE PESCARA
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CAVESE (3-4-3): Russo 6; Farina 6,5, Cipriani 6, Nocerino 6,5; Lagnena 6, Bacchiocchi 6 (34’ st Scartozzi sv), Maiorano 6,5, Favasuli 6,5; Tarantino 6,5 (19’ st Bernardo 6,5), Turienzo 5,5 (14’ st Sorrentino 6), Schetter 6,5. A disp.: Pane, Grillo, Pozza, Varriale. All.: Maurizi 6,5. PESCARA (4-4-2): Pinna 6; Medda 5,5, Olivi 6,5, Mengoni 6 (19’ st Romito 6,5), Petterini 5,5; Gessa 5,5 (15’ st Carboni 5,5), Coletti 5,5, Dettori 6, Bonanni 6 (23’ st Zappacosta 5,5); Zizzari 5,5, Artistico 6,5. A disp.: Prisco, Sembroni, Vitale, Ganci. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO: Barbeno di Brescia 5. RETI: st 5’ Artistico (P), 38’ Farina (C) NOTE: spettatori 3500 circa. Ammoniti: Gessa, Tarantino, Olivi, Maiorano, Artistico. Angoli 8-4 per la Cavese. Recupero: pt 3’; st 5’. CAVA DE’ TIRRENI - Il Pescara con senso pratico, la Cavese con tatticismi e generosità fuori dal comune: ne vien fuori un pareggio sostanzialmente giusto che un po’ ridimensiona lo strapotere tecnico del Delfino ed un altro po’ va-
Il gol dell’1-1 della Cavese con Farina
lorizza il progetto giovane della formazione di Maurizi. La formazione di Cuccureddu è compassata e sterile: non ha Tognozzi e non ha nemmeno capacità di rendere profonda la manovra. Non tanto per demeriti propri (Gessa e Bonanni s’alzano sulla linea degli attaccanti per sostenere il lavoro di Zizzari ed Artistico) quanto per meriti della Cavese, che non lascia filtrare
nemmeno l’aria, stringe la retroguardia, abbassa i laterali per sterilizzare i fluidificanti biancocelesti e poi azzanna con furore. Bacchiocchi guarda a vista Dettori, Maiorano sale subito su Coletti e il Pescara scopre che c’è poco, pochissimo tempo per ragionare e che forse è meglio tutelarsi perché la Cavese inizia a carburare con gli esterni d’attacco e sfiora tre volte il
colpaccio nel giro di sei minuti (dal 7’ al 13’) e sempre con Tarantino, che prima alza di testa sopra la traversa una pennellata di Schetter, poi ispira Turienzo (capocciata fuori bersaglio) infine silura su punizione chiamando Pinna a respingere coi pugni. È calcio totale che vive di pressing ed anche di fisiologici rischi perché se salta una sola consegna di marcature s’inceppa tutto l’ingranaggio: come al 17’ quando Bacchiocchi e Maiorano si dimenticano di Artistico, che lancia Zizzari in profondità; Cipriani, preso alle spalle, frana sull’attaccante biancoceleste, ma l’arbitro lascia proseguire tra le proteste furibonde di Cuccureddu e della panchina abruzzese. Lo spettacolo non decolla, ma la gara è di un’intensità spaventosa: il Pescara non sa tirarsi fuori dal guscio, è irretito e nervoso, rischia pure di restare in dieci (Gessa fa quattro falli in venti minuti), la Cavese continua ad esercitare un pressing incredibile e a vivere sui guizzi talentuosi di Tarantino che al 37’ tira fuori dal cilindro un assist magico: Favasuli, tutto solo sul secondo palo, ad un metro da Pinna, manda fuori clamorosamente. La Cavese spreca, il Pescara punisce da squadra di rango al primo vero affondo della ripresa: Bonanni va tra le linee, riceve da
Zizzari e lancia sulla corsa Artistico che col sinistro infila all’angolino prendendo il tempo a Russo. La formazione di Maurizi s’allunga, quella di Cuccureddu accorcia ed in contropiede fa un male tremendo. Maurizi le prove tutte – dentro Sorrentino e Bernardo per Turienzo e Tarantino – ma Cuccureddu replica colpo su colpo con Carboni in luogo di Gessa, Romito per Mengoni e Zappacosta in sostituzione di Bonanni. Il Pescara difende con dieci uomini dietro la linea del pallone, la Cavese assale tentando con costanza le conclusioni dalla distanza: Bacchiocchi silura dai 25 metri sfiorando il palo (23’), Bernardo (33’) ci prova col sinistro, ma Pinna non si fa sorprendere né dalla conclusione velenosa né dalla grandine e respinge coi pugni. Ma nulla può al 38’ sulla punizione-bomba del 38’ calciata da Farina: la sfera muore all’angolino per il pareggio meritato (e forse un po’ stretto) della Cavese. Che continua a premere ed al 43’ sfiora il sorpasso con un tiro-cross di Favasuli che tocca la parte alta della traversa. Restano, poi, in dieci i padroni di casa perché Scartozzi da poco entrato rimedia un serio infortunio al ginocchio destro che richiede anche l’intervento dell’ambulanza. Filippo Zenna
Pensalfini, Ciotola e Berrettoni stendono il Lanciano
E’ un Verona forza tre V. LANCIANO H. VERONA
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V. LANCIANO (4-4-2): Aridità 4,5; Vastola 4.5, Antonioli 5, Oshadogan 5.5, Colombaretti 5; Sansone 6.5, Sacilotto 5, Di Cecco 5 ( 23’ st Improta sv) , Mammarella 5.5 ( 1’ st Zeytulaev 5); Colussi 5.5 ( 10’st Morante 5), Masini 4.5. A disp.: Chiodini, Coppini, Perfetti, Turchi. All.: Pagliari 5 H. VERONA (4-3-3): Rafael 6.5; Cangi 6.5, Ceccarelli 6, Comazzi 6, Pugliese 6; Russo 6.5, Esposito 7.5, Pensalfini 7; Berrettoni 7 ( 34’ st Garzon sv) Selva 7 ( 42’ st Campisi sv), Ciotola 7 ( 14’ st Farias 6.5). A disp.: Ingrassia, Massoni, Campagna, Gomez. All.: Remondina 7.5 ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6.5 RETI: pt 15’ Pensalfini, 27’Ciotola; st 18’ Berrettoni NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori 3000 circa, di cui 300 da Verona. Ammonito Ganci. Angoli 6 a 6. Recupero: 2’ pt; 4’ st LANCIANO – Troppo Hellas Verona per questa Virtus Lanciano. Cinica, organizzata con qualità in ogni reparto la squadra scaligera. Remondina mette in campo una squadra che non lascia scampo alla Virtus Lanciano, con una mediana di categoria superiore. Un 4-3-3 dagli ingranaggi oleatissimi, con Esposito e Russo che non a caso formavano meta’ centrocampo del Gallipoli che ha vinto lo scorso campionato di Prima Divisione. Eppure anche il Lanciano ha la sua parte gallipolina con Vastola e Antonioli in difesa. Ma la differenza la fa l’organizzazione tattica di un Verona che soffre solo nei primi dieci minuti un Lanciano partito a razzo, soprattutto sulle fa-
sce e soprattutto con Sansone. I rossoneri oppongono un classico 4-4-2 con Colussi e Masini davanti e Sansone e Mammarella sulle fasce. L’ala destra (in prestito dal Siena) va vicino al gol in due occasioni, la prima quando sono passati appena 40 secondi dal fischio d’inizio. Grande intervento di Rafael, anche se è parso piuttosto un goal mancato. Poi il Verona fa valere il suo tasso tecnico - nettamente superiore a centrocampo - e inizia a pressare la formazione frentana nella sua metà campo. Il tema tattico della Virtus Lanciano è prevedibile e senza alternative: si cerca sempre Colussi, che fa quel che può con un Masini fuori condizione e fuori dal gioco. Il gol del vantaggio e quello del raddoppio però arrivano su due clamorosi regali del Lanciano: prima Di Cecco perde palla a centrocampo e Pensalfini ha
gioco facile portare in vantaggio i suoi al 15’, poi Aridità non trattiene un cross innocuo di Ganci dalla destra e Ciotola approfitta dello svarione e della scarsa protezione dei difensori rossoneri e segna il raddoppio (27’). Il Verona continua a macinare gioco, guidato in cabina di regia da un Esposito play basso da categoria superiore. Davanti Selva favorisce gli inserimenti degli esterni, la palla viaggia sempre rasoterra e con un’idea precisa di gioco. Cosa che non succede al Lanciano, che si affida a sortite occasionali dei suoi migliori giocatori, Colussi e Sansone, ma con scarsi risultati. La seconda frazione di gioco vede in campo solo il Verona: Pagliari ci prova a dare la scossa, cambiando Mammarella per un più offensivo Zeytulaev sulla fascia e inserendo l’ex scaligero Morante per Colussi. La
scelta di lasciare in campo uno spento Masini non paga, ma tutta la squadra – salvo Sansone - sembra essere a corto di fiato. Il Verona si divora due gol in otto minuti, con Selva (3’st) e Ciotola (8’), prima di chiudere definitivamente la partita al 18’, quando Berrettoni appoggia in rete dopo essere andato via sul filo del fuorigioco ben servito dal neo entrato Farias. Il terzo goal legittima una supremazia territoriale e tattica indiscussa che proietta il Verona verso la prima vittoria in un campionato che vivrà da protagonista. La Virtus Lanciano, dopo il colpaccio di Reggio Emilia, deve in fretta dimenticare questa sconfitta: domenica al ‘Guido Biondi’ arriva il Pescara di Cuccureddu. Contro i biancazzurri ci vorrà tutt’altro spirito e tutt’altra corsa. Pier Paolo Di Nenno
L’esultanza di Pensalfini dopo il gol dell’1-0
Nella ripresa Marchi e Altinier ribaltano il risultato dopo il vantaggio del Marcianise siglato da Tedesco
Portogruaro, sei minuti per espugnare Caserta REALMARCIANISE PORTOGRUARO
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R.MARCIANISE (4-3-3): Fumagalli 6; Ciano 6, D’Apice 5, Piscitelli 5,5, Russo 5,5; Alfano 5,5, D’Ambrosio 5 (13’st Poziello 5,5), Romano 5; Montanari 5,5 (26’ st Della Ventura sv), Tedesco 6, Tomi 5 (42’pt Manco 5,5). A disp.: Mezzacapo, Orsi, Di Napoli, Alvino. All.: Ammirata 5,5. PORTOGRUARO (4-3-3): Rossi 6; D’Alterio 6,5, Specchia 6, Madaschi 6, Pondaco 6; Scozzarella 6, Mattielig 6, Espinal 6,5; Marchi 7 (18’st Bocalon 6), Altinier 7 (26’ st Vicente sv), Cunico 6 (1’st Scapuzzi 6). A disp.: Marcato, Siniscalchi, Bianchi, Puccio. All.: Calori 6,5. ARBITRO: Intagliato di Siracusa 6,5. RETI: pt 26’ Tedesco (RM); st 1’ Marchi (P), 6’Altinier (P) NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: D’Apice, Mattielig, Specchia. Angoli 6-3 per il Real Marcianise. Recupero: pt 2’; st 3’.
CASERTA - Il Portogruaro con una gara attenta e senza troppe sbavature si riprende al “Pinto”quello che aveva perso nella gara di esordio. La squadra di Calori si è dimostrata molto più quadrata e cinica del Marcianise e nonostante fosse andata al riposo sotto di un gol, ha avuto la forza di reagire con i gol di Marchi e Altinier, portando in laguna una vittoria meritata. La partita comincia su ritmi lenti. I padroni di casa ci provano con un’azione di contropiede orchestrata da Alfano (14’). Al 20’ altro pericolo per gli ospiti con Alfano che lancia Tedesco al centro dell’area, Madaschi nell’anticipo di testa impegna severamente il suo portiere. Al 26’ arriva il vantaggio: lancio millimetrico di Alfano per l’inserimento di Tedesco che da dentro l’area in spaccata anticipa l’uscita del portiere e deposita il pallone in fondo al sacco. Gli ospiti non danno l’impressione di scomporsi. La manovra del Portogruaro comincia a essere più incisiva e al 39’ una bella combinazione orchestrata da Espinal e D’Alterio termina sull’esterno della rete. Ripresa. Il Portogruaro al primo affondo (23”) va in
gol: sgroppata di Espinal sulla sinistra, cross al centro per Altinier che tocca di testa, il pallone arriva sui piedi di Marchi che di destro indisturbato infila sotto la traversa. Dopo solo 5’ gli ospiti raddoppiano: fuga sulla sinistra di Marchi che mette al centro per l’accorrente Altinier che indisturbato al volo infila per la seconda volta Fumagalli. In campo oramai c’è solo il Portogruaro. Ammirata prova a dare una scossa ai suoi ragazzi tirando fuori un evanescente D’Ambrosio ed inserendo Poziello. Passano solo pochi minuti e proprio il funambolico attaccante con la complicità di Manco si fa vedere con un tocco vellutato che però non inganna Rossi. Il Marcianise si affida solamente a qualche azione sporadica, mentre il Portogruaro dà l’impressione di essere più squadra. Ed una dimostrazione arriva al 27’ quando con un bel contropiede Scozzarella entra in area, ma il suo tiro termina sull’esterno della rete. Il Marcianise negli ultimi minuti esercita una certa pressione senza però riuscire a raddrizzare le sorti dell’incontro. Pasquino Corbelli
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24 Sport
ll prossimo avversario del Potenza I ferraresi sfiorano il colpaccio
Ravenna, solo un punto Il solito Arma consente alla Spal di agguantare il gol di Packer RAVENNA SPAL
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RAVENNA (4-4-2): Anania 6; Rizzo 6,5, Ferrario 6, Fasano 6, Sabato 6; Packer 7,5 (24’ st Cavagna 6), Rossetti 6, Sciaccaluga 6,5, Toledo 5,5; Piovaccari 5,5 (38’ st Filipi sv), Gerbino Polo 5 (1’ st Scappini 6,5). A disp.: Rossi, Anzalone, Ciuffetelli, Riberto. All.: Esposito. SPAL (4-2-3-1): Capecchi 6; Ghetti 6, Zamboni 6, Lorenzi 6, Quintavalla 5; Bedin 6, Migliorini 6; Bracaletti 6,5 (42’ st Schiavon sv), Rossi 6 (9’ st Meloni 5,5), Valtulina 6 (28’ st Laurenti 5,5); Arma 6,5. A disp.: Righetti, Cabeccia, Cazzamalli, Bazzani. All.: Dolcetti. ARBITRO: Baratta di Salerno 5,5. RETI: pt 8’ Packer, 35’ Arma. NOTE: spettatori 3.500 circa. Ammoniti: Ferrario, Quintavalla. Angoli 2-2. Recupero: pt 2’; st 4’. RAVENNA. Il Ravenna ritrova il Benelli ed è costretto ad accontentarsi di un punto nel derby con la Spal. L’ultima volta i giocatori uscirono con le lacrime agli occhi per la sconfitta nella semifinale play-off con il Padova, ieri invece hanno lasciato il terreno di gioco con il sorriso è a metà.
Esposito e Dolcetti i due allenatori di Ravenna e Spal
Esposito conferma il 4-4-2 vincente di domenica scorsa a Portogruaro con due novità, entrambe a centrocampo. La prima riguarda il rientro di Sciaccaluga in mezzo alla manovra giallorossa, dopo aver scontato il turno di squalifica; la seconda invece è Packer, che sulla destra rileva Cavagna. E’ proprio il giovane brasiliano proveniente dal Siena a dare l’inizio alle danze, quando all’8’ Sabato serve Sciaccaluga. Il regista ravennate allunga il pal-
lone a Packer, che si libera dell’uomo e dal limite di sinistro trafigge con una bella parabola l’ex di turno Capecchi. La Spal si fa sorprendere e fatica a costruire azioni pericolose. Il confermato tecnico ferrarese Dolcetti cambia modulo rispetto al debutto con il Cosenza, affidandosi al 42-3-1 con unico terminale offensivo Arma, autore di 4 reti in 4 partite e sul piede di partenza (sulle sue tracce il Lecce). Ad appoggiarlo i due esterni, Valtuli-
na a sinistra e Bracaletti a destra. Proprio quest’ultimo al 24’ va in profondità, ma deve scontrarsi con Anania, che a terra si oppone con il corpo al tiro dell’ex cesenate. Quattro minuti più tardi è lo stesso centrocampista, su punizione, ad illudere i suoi tifosi, con il pallone che colpisce l’esterno della rete. Al 34’ da un angolo di Migliorini Zamboni rimette in mezzo la palla, di cui si impossessa Valtulina: Anania però è attento, si distende e para.
Un minuto dopo da un cross dalla destra di Rossi, Arma prende l’ascensore e di testa infila Anania. E’ l’1-1 da cui riparte la ripresa che presenta Scappini in attacco al posto del giallorosso Gerbino Polo. Al 51’ Rossetti appoggia per Packer che crossa dalla parte opposta per Scappini, l’attaccante appena entrato colpisce debolmente di testa, tanto che Capecchi para senza problemi. Il Ravenna ha un’altra buona opportunità al 60’ quando Sciaccaluga disegna un bel pallone in area per Piovaccari che di testa serve indietro Toledo, il quale scaglia il pallone a lato. Due minuti dopo Rizzo crossa in area per Scappini, incornata nell’angolino che Capecchi protegge deviando in angolo. Dalla bandierina Sciaccaluga mette in mezzo per Scappini che colpisce male la palla. Ancora la punta giallorossa di testa manda a lato di pochissimo un cross teso di Cavagna all’80’. Cinque minuti dopo Scappini subisce fallo, batte la punizione Sciaccaluga, palla di un soffio alta. Ad un minuto dal 90’ ancora Scappini di testa su cross di Rizzo spedisce di un soffio a lato. Nel finale al 94’ la Spal rischia di fare il colpaccio con Schiavon che approfitta di una sbandata della difesa giallorossa, ma il suo diagonale non trova la porta. Francesca Angeli
Punteggio, rigori ed errori arbitrali
Rimini e Reggiana un pari in tutto RIMINI REGGIANA
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RIMINI (4-4-2): Pugliesi 6; Catacchini 6 Rinaldi 5,5 Ischia 5,5 Baccin 6 (1’st Lebran 6); Tulli 6, Cardinale 6, D’Antoni 5, Giacomini 6 (39’st Malaccari sv); Docente 5,5 (21’st Matteini 5,5) Longobardi 5,5. A sp.: Tornaghi, Temperino, A.Marchi, Di Piazza. All.: Melotti. REGGIANA (3-5-1-1): Tomasig 6,5; Girelli 5,5 Zini 6 Mei 6; D’Alessandro 6 Romizi 5,5 (13’st Nardini 6,5) Stefani 6 Maschio 6 Anderson 5,5 (45’ st Mallus sv); Alessi 6; Rossi 6,5. A disp.: Manfredini, Cosner, Migliaccio, D’Amico, Morelli. All.: Dominissini. ARBITRO: Barbiero di Vicenza 5. RETI: pt 43’ (rig.) Stefani(RE), st 8’ (rig.) Tulli(RI). NOTE: spettatori 2121 per un incasso di 23642 euro. Ammoniti: Girelli, Tomasig e Lebran. Angoli 8-3 per il Rimini. Recupero: pt
1’; st 3’. RIMINI. Pari in tutto, nelle reti (1-1), nei rigori e negli errori arbitrali. Rimini e Reggiana si dividono la posta e mettono in cascina i primi punti dei rispettivi campionati dopo una gara faticosa e non sempre giocata nella maniera migliore. Reggiana sprint. Melotti propone l’undici di Pescara, l’unica eccezione è rappresentata da Tulli che agisce a centrocampo nella posizione lasciata libera da Baccin, arretrato a sinistra con Catacchini che va a destra e prende il posto del ribelle Vitiello. Formazione annunciata quella della Reggiana che scatta meglio dai blocchi e nei primi sette minuti si rende pericolosa due volte, la prima con Rossi che impegna a terra Pugliesi, la seconda con Maschio sul quale è provvidenziale la chiusura di Baccin, bravo e puntuale anche più avanti su Rossi. Il Rimini va sotto. Alessi e Rossi sono sempre in ag-
guato, l’intesa è perfetta, il piccolo centravanti è protagonista dell’azione che sblocca il risultato. Dopo una palla malamente persa da D’Antoni, Rossi si fa trovare puntuale e ingaggia un duello in area con Rinaldi, il contatto è punito con troppa fretta da Barbiero con il calcio di rigore. Sul dischetto va Stefani che spiazza Pugliesi (43’ pt). La risposta del Rimini è una sventola di Giacomini deviata in corner, un attimo dopo si va al riposo con un macigno pesante sulla testa dei ragazzi di Melotti alla ricerca di quella fiducia necessaria per affrontare il campionato. Subito parità. Il Rimini ha la forza di reagire in fretta e dopo un’incornata di Ischia deviata oltre la traversa da Tomasig, arriva il pareggio biancorosso. Anche in questo caso su rigore, anche in questo caso molto dubbio, perché Tomasig sul tempo sembra in vantaggio su Docente che poi cade a terra (8’ st). E’ il neo acquisto Tulli a incari-
di-
Il gol su rigore del Rimini
carsi della battuta, Tomasig intuisce la direzione, tocca la palla che però rotola in fondo al sacco. Il Rimini non affonda. La Reggiana non sembra avere lo sprint del primo tempo, ma in questo momento la squadra di Melotti è priva di quella forza necessaria per mettere sotto l’avversario. La volontà c’è, la continuità invece difetta al Rimini che sale sempre con troppa fatica e permette ai granata di schierarsi in li-
nea. Un tiro di Cardinale e una punizione di Giacomini sono gli unici brividi (parolona) per la porta di Tomasig. Chiude meglio la Reggiana. Melotti, che a inizio ripresa aveva sostituito l’acciaccato Baccin con Lebran, si gioca la carta Matteini al posto di Docente. Tulli entra nel vivo del match, ma progressivamente il Rimini si spegne. E la Reggiana torna a farsi pericolosa grazie alle iniziative
del neo entrato Nardini che prima imbecca Rossi il cui tocco sottomisura termina a lato per questione di centimetri, poi conclude verso Pugliesi che anticipa di giustezza Rossi e Alessi appostati nei paraggi. E quando Maschio manda fuori da ottima posizione, si comincia a guardare l’orologio, in attesa del triplice fischio di Barbiero, arbitro modesto, come la partita per lunghi tratti. Loriano Zannoni
LE ALTRE GARE DELLA LEGA PRO 1/a Divisione Girone A 2ª giornata
2/a Divisione Girone A 2ª giornata
2/a Divisione Girone B 2ª giornata
Alessandria-Pro Patria 2-1 Arezzo-Monza 1-0 Benevento-Lecco 2-1 Como-Varese 1-1 Novara-Sorrento 2-1 Paganese-Cremonese 1-3 Pergocrema-Foligno 2-2 Perugia-Figline oggi alle 20.45 Viareggio-Lumezzane 2-2 CLASSIFICA: Cremonese e Novara 6 punti; Foligno, Alessandria, Como, Lumezzane, Varese e Pergocrema 4; Benevento, Arezzo e Lecco 3; Viareggio e Sorrento 1; Figline, Perugia, Monza, Pro Patria e Paganese 0. Perugia e Figline una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 6 SETTEMBRE): Alessandria-Pergocrema Como-Novara Figline-Viareggio Foligno-Paganese LeccoLumezzane Monza-Benevento Pro Patria-Perugia Sorrento-Cremonese Varese-Arezzo
Canavese-Valenzana 1-1 Olbia-Alghero 1-3 Pavia-Mezzocorona 1-0 Pro Belvedere Vercelli-Legnano 1-0 Pro Sesto-Crociati Noceto 3-2 Rodengo Saiano-Feralpi Salò 0-0 Sambonifacese-Carpenedolo 2-1 Sud Tirol-Pro Vercelli 1-0 Villacidrese-Spezia 2-1 CLASSIFICA: Alghero, Villacidrese e Sambonifacese 6 punti; Pavia 4; Pro Belvedere Vercelli, Sud Tirol, Pro Sesto, Carpenedolo, Crociati Noceto e Spezia 3; Valenzana, Feralpi Salò e Canavese 2; Rodengo Saiano, Mezzocorona e Olbia 1; Legnano e Pro Vercelli 0. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 6 SETTEMBRE): Carpenedolo-Alghero Crociati Noceto-Rodengo Saiano Feralpi Salò-Sambonifacese Mezzocorona-Villacidrese Olbia-Pavia Pro Sesto-Sud Tirol Pro Vercelli-Canavese Spezia-Legnano Valenzana-Pro Belvedere Vercelli
Celano-Prato 3-0 Colligiana-Nocerina 1-1 Giacomense-Lucchese 3-4 Gubbio-Bellaria 0-0 Poggibonsi-Bassano 1-0 Pro Vasto-Sacilese 0-1 San Marino-Carrarese 5-2 Sangiovannese-Itala San Marco 2-2 Sangiustese-Fano 1-0 CLASSIFICA: Lucchese e Sacilese 6 punti; San Marino e Gubbio 4; Sangiustese, Poggibonsi, Celano, Bassano e Carrarese 3; Colligiana, Nocerina e Bellaria 2; Pro Vasto, Fano, Giacomense, Prato, Itala San Marco e Sangiovannese 1. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 6 SETTEMBRE): Bassano-Colligiana Bellaria-Lucchese Carrarese-Fano Celano-Sangiustese Gubbio-San Marino Itala San Marco-Giacomense Nocerina-Sangiovannese Prato-Pro Vasto Sacilese-Poggibonsi
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Sport 25
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Si chiude il mercato Castaldo o Carparelli, ma anche Fusco o Pizzolla
1000 abbonati per un attaccante
Lolaico (di spalle) fa il telefonista e Capuano è scatenato sugli spalti
STASERA alle 19 la musica finisce. Ultimi giri di valzer per il calciomercato estivo, con la tradizionale intensissima giornata conclusiva nei saloni dell’Ata Quark. Postiglione ha fatto sapere che la priorità del Potenza è piazzare in uscita Scardini e D’Aguanno, ufficialmente in esubero dalla rosa di Capuano. Ma ovviamente l’attenzione è tutta puntata sulle ormai note richieste del tecnico, che ha espresso i suoi desideri per rendere questo Potenza una squadra da vertice, ferma restando la bontà del materiale già a disposizione. Nonostante abbia dato fiducia ad Anderson nel secondo tempo, Capuano continua a ritenere necessario un nuovo centrocampista che sappia abbina-
re doti di impostazione e di interdizione. L’identikit, più volte tracciata, è quella di un elemento prestante fisicamente che possa anche incrementare l’efficacia della mediana rossoblu sulle traiettorie aeree. Ufficialmente indizi sui nomi non ne trapelano. E’ stato accostato al Potenza sia Nicola Pizzolla del Perugia che l’ex Salernitana Enzo Fusco, tutto sommato non proprio un gigante. Piste entrambe verosimili, quella che porta a Pizzolla soprattutto se il Potenza dovesse allargare il giro d’affari con il suo procuratore Fulvio Frangiamone. L’agente Fifa napoletano infatti cura anche gli interessi di Sergio Ercolano, l’attaccante in forza al Perugia che piace tantissi-
mo, ma il cui trasferimento è ostacolato soprattutto dai rimanenti due anni di contratto (a cifre consistenti) che lo legano alla società umbra. Pare che un’intesa di massima Postiglione e il suo omologo Covarelli l’abbiano trovata, ma i dettagli, non di poco conto, sono ancora tutti da definire. Il Potenza prova a tenere in mano più carte: gli incontri milanesi chiariranno oggi anche il destino di Marco Carparelli, che sabato con il Grosseto non ha giocato ed è in partenza. Il bomber ligure preferirebbe accasarsi in B ma il suo procuratore ha specificato che - in caso di Prima Divisione - Potenza sarebbe una prima scelta. In scadenza a giugno 2010 ci sono anche due attaccanti
del Benevento, che ha preso Germinale: non sarebbe difficile arrivare a Bueno (che non è al top delle preferenze rossoblu), ma un sondaggio informativo sarà portato avanti anche con l’agente di Luigi Castaldo, l’avvocato napoletano Maurizio De Rosa. L’idea ha acquisito sempre più vigore dopo il rifiuto - trapelato ieri - da parte del bomber di rientrare a Castellammare, nella sua città. La Juve Stabia infatti si è tuffata su Dall’Acqua, nome avvicinato al Potenza nello scorso mercato di gennaio. Ma le dinamiche di questa giornata possono andare molto oltre le nostre ipotesi. Possibili sorprese all’ordine del giorno. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Sotto di un gol, il Potenza si scatena e surclassa l’Andria con 3 reti
7’ di tornado rossoblù Doppio Polani e Catania, ma è De Cesare il match winner POTENZA ANDRIA
3 1
POTENZA (3-5-2): Gragnaniello 6; Chiavaro 6 Cardinale 6,5 Langella 6; Frezza 6 Profeta 5,5 (1’ st De Cesare 7,5) Berardi 6,5 Catania 6,5 Vanacore 6; Aquino 6,5 (30’ st Lucenti sv) Polani 7,5 (15’ st Anderson 6). A disp. Tesoniero, Barbatro, Porcaro, Nappello. All. Volini (Capuano squal.) ANDRIA (4-3-3): Mennella 6; Pierotti 6,5 Ceppitelli 7 Goisis 5,5 Di Simone 4; Bellavista 6 Ottobre 5,5 (7’ st Margarita 6) Paolucci 6; Giorgetti 6,5 Mastrolilli 5,5 (12’ st Maccan 6) Anaclerio 5,5. A disp. Pazzagli, Nicolao, Braca, Iennaco, D’Allocco. All. Biagioni ARBITRO: Bietolini di Firenze Guardalinee: MasuccioValletta RETI: 27’ pt Giorgetti (A), 2’ st e 9’ st Polani (P), 5’ st Catania (P) NOTE: spettatori 4000 circa. Espulsi: al 2’ st Di Simone (A) per proteste, al 44’ st Chiavaro (P) per doppia ammonizione Ammoniti: Aquino (P), Giorgetti (A), Chiavaro (P), Mennella (A). Angoli 9-4. Recuperi 3’ pt, 4’ st UN TORNADO, non solo meteorologico, si abbatte sull’Andria. In sette minuti, in avvio di ripresa, con la complicità dell’ingenua espulsione di Di Simone per proteste, il Potenza ribalta una gara che si era messa male per il vantaggio di Giorgetti e si getta alle spalle il ko dell’esordio a Giulianova. A tratti, nella ripresa, i potentini divertono anche il numeroso pubblico presente e, al tirar delle somme, meritano i primi tre punti della stagione per via di una ripresa eccellente, condita da decisioni tecniche assolutamente azzeccate dal duo Capuano (tribuna) e Volini (in campo). La grandinata violentissima e la pioggia battente per gran parte del match non affievoliscono le velleità delle due squadre che si atteggiano con una propensione piuttosto offensiva. Tatticamente i padroni di casa, guidati per la prima volta dal giovanissimo Volini, 29 anni e secondo dello squalificato Capuano, confermano il 3-5-2 della rifinitura, ma cambiano un paio di attori: De Cesare fa posto a Polani in attacco, Profeta rileva lo squalificato Giannusa nel cuore della manovra. E, a proposito di squalificati, dall’altro lato Biagioni butta dentro
De Cesare e, in alto, Aquino in azione
Il gol del 2-1 firmato da Catania. A destra quello del 3-1 di Polani. Servizio fotografico di Andrea Mattiacci
dall’inizio Paolucci e Bellavista, assenti al debutto per quel motivo. Primo sussulto per un intervento tempestivo di Di Simone su Aquino, dopo un taglio di Polani (9’), ma è sul ribaltamento di fronte che Mastrolilli non aggancia l’assist di Anaclerio. Gara piacevole, con continui ribaltamenti di fronte, nonostante un terreno molto pesante. Andria più abile nel palleggio, Potenza
sornione e pronto a ripartire. Ci prova su schema da piazzato Cardinale, ma Mennella è attento (25’), così come Gragnaniello che smanaccia su Ottobre. Ma sugli sviluppi del corner è Giorgetti ad approfittare di una dormita di Polani e Catania, che lo lasciano incustodito sul secondo palo. L’appoggio di testa è facile e decisivo per il vantaggio ospite (27’). La reazione rossoblù è assolutamente figlia della
rabbia più che della lucidità e della capacità di manovrare, mancando un regista puro. Proteste per una simulazione di Aquino (sanzionata col giallo), qualche pallone scodellato su Polani (finito in un tempo quattro volte in fuorigioco), nessun tentativo veramente pericoloso e la sensazione che la rete degli ospiti sia un colpo difficile da assorbire. L’Andria quasi ne approfitta, segnando il gol del 2-0,
con Paolucci, che solo una segnalazione dell’assistente dell’ottimo Bietolini non convalida (40’). E’ questa la scossa per il Potenza: e gran testata di Cardinale che Mennella smanaccia in modo decisivo (41’). Il capitano è sempre il più pericoloso dei suoi, ancora di testa, nel concitato finale del tempo, che si chiude con l’iniziativa di Aquino (alto di poco). Potenza sterile ma in cre-
scita. Sotto di una rete, Capuano cambia la squadra, inserendo De Cesare e tornando al classico 3-4-3 con un baricentro più alto, e ribalta la partita. Due minuti e il Potenza pareggia. Sponda dell’ultimo entrato per la girata al volo di Polani. Proteste imprecisate di Di Simone, per una spinta del goleador, e rosso diretto che penalizza oltremodo i suoi. Biagioni corre ai ripari: fuori Giorgetti per Braca. Difesa riscritta (CeppitelliBraca-Goisis-Pierotti) e solo una punta, ma l’inferiorità numerica è incurabile. Ed in più il Potenza diventa arrembante: ancora un pallone in mezzo di De Cesare e testa vincente di Catania (6’). Tre minuti e l’opera si completa: ancora De Cesare per Aquino, assist per Polani e doppietta del centravanti (9’). Un tornado in 7’ spazza via le velleità (buone per un tempo) della squadra di Biagioni. Il resto è accademia, con la girandola di cambi e con il Viviani stracolmo che inizia ad apprezzare. Già col Ravenna, tra sei giorni e a mercato chiuso, le prime conferme Alfonso Pecoraro
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26 Sport
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Lunedì 31 agosto 2009
Le pagelle Cardinale bene anche in attacco. Polani, male e benissimo
De Cesare cambia il match Profeta abbastanza incerto, ma va rivisto. Bravo Catania GRAGNANIELLO ( 6) - smanaccia in avvio. Immobile sul gol, pomeriggio sostanzialmente tranquillo.
CATANIA ( 6.5) - cambia posizione rispetto al solito, parte con convinzione, si fa vedere in fase di impostazione. Non può essere però lui l’uomo che può far ragionare il Potenza. Commette un’ingenuità sul vantaggio pugliese, ma si riscatta con tempismo segnando il 21.
CHIAVARO (6) - come il suo portiere. Soffre solo la veemenza iniziale di Giorgetti (che però segna dal lato opposto), tanto da rimediare un sacrosanto giallo, poi va avanti senza patire eccessivamente gli avversari. Ingenuo nell’occasione del secondo cartelino giallo.
BERARDI (6,5) - trottolino infaticabile. Recupera tanti palloni con ordine e determinazione. Non c’era bisogno di dimostrarlo, ma sarà una certezza della mediana del Potenza.
CARDINALE (6.5)-se nel primo tempo il più pericoloso in fase offensiva è un difensore, qualcosa vorrà dire. E’ abile a farsi trovare pronto sullo stacco di testa, ma non è fortunato a fare gol. E’ il primo a suonare la carica per la rimonta. LANGELLA (6) - gara attenta, senza nessuna pecca. Contro Anaclerio dà vita a un duello leale che vince senza dover sudare. FREZZA (6) - non è cercato con continuità dai compagni anche se sembra in palla. Svolge il suo compito tattico senza sbavature. PROFETA ( 5,5) - inizio niente male, ma appare evidente la mancanza di personalità nel dirigere il traffico contro avversari che badano al sodo. Sostituzione scontata, ma va rivisto in prospettiva. DE CESARE ( 7,5) - carisma allo stato puro. Trascina il Potenza nella rimonta propiziando i tre gol e cercando anche la gioia personale. Può bastare per la palma di migliore in campo.
VANACORE ( 6 ) - a corrente alternata, spinge e difende con attenzione. Non devasta e non demerita.
In alto il Potenza di Capuano. A destra Catania in azione e la gioia di De Cesare
AQUINO (6,5) - ammonito per simulazione evidente, svaria sul fronte dell’attacco, ci prova in profondità. E’ tra i più attivi nonostante sia leggero per un campo così pesante. LUCENTI ( SV ) POLANI ( 7,5) - buone sponde iniziali, un taglio per Aquino, ma si lascia sfuggire, con Catania, Giorgetti in occasione della rete del vantaggio ospite. Finisce colpevolmente troppe volte (4) in fuorigioco nel primo tempo. Nella ripresa inventa la girata del pari e segna il 3-1. Niente male per la prima gara da titolare. ANDERSON ( 6) - si mette in mezzo al piccolo trotto. Deve crescere ancora fisicamente. Alfonso Pecoraro
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28 Sport
Spogliatoio Il bomber Polani si gode la doppietta e non medita vendette
«Nessuna rivincita» Catania: «Contento per il gol e la prestazione della squadra» ENRICO POLANI è il personaggio della domenica in casa rossoblù. Due sue marcature, infatti, assieme al gol realizzato da Catania, consentono al Potenza di centrare la prima vittoria stagionale. Un tre ad uno finale che non ammette repliche. Gli uomini di Capuano non si sono scomposti dopo il momentaneo svantaggio e nel secondo tempo, con maggior convinzione, hanno capovolto il risultato, agevolati anche dall’ uomo inpiù aproprio favore dopo l’ espulsione di Di Simone decretata dall’ arbitro dopo il pareggio di Polani. Polani, dunque, protagonista assoluto Polani esulta del Potenza. In sala stampa, usando poche parole, mostra tutta la sua gioia per una doppietta che, indubbiamente, rappresenta un ottimo biglietto da visita per il suo cammino in maglia rossoblù. “Queste due marcature –dice – rappresentano un buon auspicio per il Potenza che è riuscito a riscattare la sconfitta subìta Giulianova. Dite che tutto ciò può rappresentareuna rivincitaperil sottoscritto? Nessuna rivincita io faccio il mio lavoro con la speranza di soddisfare il mister, i miei compagni e la nostra tifoseria cheoggi ho visto molto calda. Il nostro obiettivo è far dimenticare la brutta stagione vissuta da loro lo scorso anno. Potrebbe arrivare qualche altro attaccante? Buono per il Potenza. Più siamo più aiutiamo la squadra. Vorrà dire che aumentando la concorrenza tutti daremo di più per servire la causa Potenza. Tornando alla gara – concludeabbiamo sofferto poco anche-
se momentaneamente in svantaggio. Penso che, al tirar delle somme, il risultato ci sta tutto”. Si qui Polani, Tra i protagonisti anche Emanuele Catania. Su imbeccata millimetrica del Toro di Mariconda, ossia Ciro de Cesare, regala il due ad uno al Potenza. “Sono contento per il gol e per la prestazione della squadra. Già nel finale del primo tempo, infatti, abbiamo spinto molto nel tentativo di riequilibrare la gara.Siamo stati più concreti nella seconda frazione meritando ampiamente il risultato. E’ una vittoria che fa morale e ci consente di proseguire al meglio il lavoro iniziato da circa un mese mezzo. Speriamo di regalre molte soddisfazioni al pubblico”. Chiusura con Peppe Aquino, la “zanzara” che, pur non andando a rete, ha punzecchiato spesso la retroguardia pugliese. “ Mi chiedete se abbiamo visto i fantasmi dopo il gol dell’ Andria? I fantasmi purtroppo li abbiamo visti a Giulianova. Oggi, invece, siamo stati bravi a mantenere la calma riequilibrando un match difficile contro un ostico avversario. D’altro canto in questo girone c’ è molto equilibrio e qualsiasi compagine rappresenta un osso duro. Godiamoci la vittoria e pensiamo al Ravenna”. Infatti, archiviato il successo con l’ Andria si pensa al Ravenna. Chissà che, nel secondo impegno casalingo contro i romagnoli, il Potenza possa presentare una faccia riveduta e corretta dopo le ultime battute di calcio mercato. Lorenzo Corrado
Volini: non sono certo meriti miei “NON VOGLIO attribuirmi meriti che non sono miei”. Alberigo Volini, emozionatissimo sostituto dello squalificato Capuano, ha battuto probabilmente ogni record di precocità. Si è seduto a soli 29anni su una panchina di Prima Divisione, fra l’altro nella domenica dell’esordio casalingo di un Potenza che promette bene come non mai. “Ma gli applausi dovete riservarli ai ragazzi e al mister - dichiara l’ex tecnico delle giovanili - io mi sono limitato ad eseguire direttive che mi vengono impartite in settimana, paura di perdere non l’ho mai avuta”. Capuano si è appostato nel settore ospiti, lasciato vuoto dalle disposizioni della Prefettura, mantenendo contatti telefonici con la panchina dove Volini era affiancato dal direttore generale Galligani e da Rosario Pellegrino. Di umore completamente opposto il tecnico andriese Oberdan Biagioni: “se c’è uno che ha condizionato la partita questo è il signor Bietolini di Firenze, il pareggio del Potenza è derivato da un’azione che nemmeno ci doveva essere, dall’altra parte c’era una punizione per noi grande quanto una casa che l’arbitro non ha visto, sul
Alberigo Volini
ribaltamento di fronte il Potenza ha segnato, ma la cosa più grave è l’espulsione che ci ha davvero tagliato le gambe”. A tal proposito proviamo a sottolineargli l’ingenuità delle proteste di Di Simone, ma Biagioni non vuole saperne: “in dieci per noi è stata un’altra partita, saprò io quanto arrabbiarmi con il mio giocatore che non doveva esagerare, ma questo non compensa l’errore arbitrale”. In ogni caso un buon Andria, parziale forse eccessivo, ma agli atti resta soltanto la festa rossoblu. p.s.
Imprenditori e politici di nuovo vicini alla società GIUSEPPE POSTIGLIONE mostra un moderato ottimismo in sala stampa dopo il tre ad uno rifilato dal Potenza all’ Andria. Il massimo esponente del sodalizio lucano, in partenza assieme al direttore Galigani per la chiusura del calcio mercato, esamina ai raggi X la vittoria della sua squadra, puntualizzando alcune cose certamente molto importanti. “Sono soddisfatto – afferma – per la risposta della città nei confronti del nuovo progetto calcistico messo in opera nei mesi scorsi. Quasi mille abbonati, un buon numero di tifosi e, cosa importante, l’ interesse mostrato da alcuni imprenditori del luogo nei
confronti della massima espressione calcistica regionale. Le cose cominciano a girare per il verso giusto. Alcuni imprenditori, come ho detto, da me incontrati hanno assicurato il loro contributo alla causa Potenza. Mi gratifica, poi, la presenza in tribuna del Sindaco Santarsiero e del Presidente della Provincia Lacorazza. Lavorando insieme, proveremo a costruire un Potenza sempre più grande. Il calcio mercato? Sto partendo in questo momento assieme al direttore generale Galigani. Se vendiamo qualche giocatore in esubero acquisteremo quelle due pedine che ci mancano. Non prometto nulla, Ma
qualcosa faremo”. Un Postiglione, dunque, che mostra segnali di ottimismo mettendo in evidenza il risveglio del tessuto cittadino nei confronti della squadra di calcio. Per tornare al discorso mercato è chiaro che il patron farà di tutto pur di accontentare il buon Eziolino Capuano. Un centrocampista ed una punta di valore, mettendo in lista di sbarco gente come D’aguanno e Scardini che sembrano non rispondere ai programmi stilati dal tecnico di Pescopagano. Ancora poche ore ed il Potenza edizione 2009/2010 sarà svelato in tutto e per tutto. l.c.
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Sport 29
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Risultati e classifica Aversa-Vico Eq.
0-0
Barletta-Melfi
2-1
Brindisi-Noicattaro
2-0
Cassino-Catanzaro
1-3
Cisco Roma-Vibonese
1-0
pt 4' Chiaria (M); st 43' Caggianelli (B), 47' Cavaliere (B) pt 31’ Panarelli; st 44’ Moscelli
pt 3’ Croce (CAS), 21’ Mosciaro (CZ), 36’ Di Maio (CZ); st 10’ Montella (CZ) st 42’ Ciofani
CATANZARO
6
2
2
0
0
4
1
1
1
0
0
1
0
1
1
0
0
3
1
3 +2
SIRACUSA
6
2
2
0
0
2
0
1
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
2 +2
GELA
4
2
1
1
0
5
1
1
1
0
0
4
0
1
0
1
0
1
1
4
0
BRINDISI
4
2
1
1
0
5
3
1
1
0
0
2
0
1
0
1
0
3
3
2
0
AVERSA
4
2
1
1
0
2
0
1
0
1
0
0
0
1
1
0
0
2
0
2
0 0
pt 7’ Criniti, 27’Cunzi; st 7’ Cunzi, 39’ Manca
4-0
MONOPOLI
4
2
1
1
0
4
3
1
1
0
0
3
2
1
0
1
0
1
1
1
Monopoli-Juve Stabia
3-2
BARLETTA
4
2
1
1
0
2
1
1
1
0
0
2
1
1
0
1
0
0
0
1
0
CASSINO
3
2
1
0
1
3
3
1
0
0
1
1
3
1
1
0
0
2
0
0
-1 -1
Scafatese-Manfredonia
pt 3’ (r) Pignatta (S), 13’ Marchano (M), 23’ Arigò (M)
1-2
CISCO ROMA
3
2
1
0
1
1
1
1
1
0
0
1
0
1
0
0
1
0
1
0
Siracusa-Isola Liri
1-0
MANFREDONIA
3
2
1
0
1
2
3
1
0
0
1
0
2
1
1
0
0
2
1
-1 -1
VICO EQ.
2
2
0
2
0
1
1
1
0
1
0
1
1
1
0
1
0
0
0
0
MELFI
1
2
0
1
1
4
5
1
0
1
0
3
3
1
0
0
1
1
2
-1 -3
JUVE STABIA
1
2
0
1
1
3
4
1
0
1
0
1
1
1
0
0
1
2
3
-1 -3
SCAFATESE
1
2
0
1
1
1
2
1
0
0
1
1
2
1
0
1
0
0
0
-1 -3
VIBONESE
1
2
0
1
1
0
1
1
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
1
-1 -3
IGEA V.
1
2
0
1
1
0
4
1
0
1
0
0
0
1
0
0
1
0
4
-4 -3
ISOLA LIRI
0
2
0
0
2
0
3
1
0
0
1
0
2
1
0
0
1
0
1
-3 -4
NOICATTARO
0
2
0
0
2
0
3
1
0
0
1
0
1
1
0
0
1
0
2
-3 -4
st 5’ Dal Rio
Prossimo turno
3ª giornata 06/09/09 ore 15.00
Gela-Scafatese Igea V.-Brindisi Isola Liri-Monopoli Juve Stabia-Barletta Manfredonia-Catanzaro Melfi-Aversa Noicattaro-Cisco Roma Vibonese-Siracusa Vico Eq.-Cassino
giornata
Marcatori
Gela-Igea V.
pt 17’ Peluso (JS), pt Balistreri (M), 37’ Vicentin (JS); st 8’ Lacarra (M), 10’ Lisi (M)
Sciannimanico
2ª
2 Reti: Sarli (Aversa); Albadoro, Moscelli (Brindisi); Cunzi (Gela); Vicentin (J.Stabia); Arcamone, Chiaria (Melfi); Lacarra (Monopoli) 1 Rete: Caggianelli, Cavaliere (Barletta); Panarelli (Brindisi); Croce, Gemmiti, Giannone (Cassino); Caputo, Di Maio, Montella, Mosciaro (Catanzaro); Ciofani (C.Roma); Criniti, Manca, Vianello (Gela); Peluso (J.Stabia); Arigò, Marchano (Manfredonia); Balistreri, Lisi (Monopoli); Pignatta (1) (Scafatese); Cardinale (1), Dal Rio (Siracusa); Napoli (Vico E.)
-2
Inutile il vantaggio di Chiaria. Due gol subiti in quattro minuti con le squadre entrambe in dieci
Beffa atroce nel recupero Il Melfi, avanti per tutta la gara, espulso El Kamch. Poi matura la sconfitta BARLETTA MELFI
2 1
BARLETTA (4-3-3) : Di Masi 6; Cutrupi 6 (22' st Moring 6), Romeo 6, Sportillo 6, Legittimo 6,5; Menicozzo 6, Muwana 7, Manganaro 5,5 (35' pt Khoris 4); Simoncelli 6, Shiba 4,5 (18' st Caggianelli 7), Cavaliere 6,5. A disp.: Bersellini, Marchetti, Rescio, Bendjemia. All.: Sciannimanico MELFI (4-3-1-2) : Careri 6; Arvia 6, Gabrieli 6, Sicignano 5,5, Naglieri 6,5; El Kamch 4, Bulla 6, Viola 6; Loiacono 6 (35' st Marino 5,5); Arcamone 6,5 (45' st Torreggiovanni sv), Chiaria 6 (13' st Bizzarri 5). A disp.: Coppola, Vignati, Dentamaro, Pellecchia. All.: Rodolfi ARBITRO : Ripa di Nocera Inferiore RETI : 4' pt Chiaria, 43' st Caggianelli, 47' st Cavaliere NOTE Spettatori 2000 circa, di cui un centinaio di tifosi ospiti. Terreno in buone condizioni. Espulsi: 32' pt El Kamch per proteste; 37' pt Khoris per scorrettezze. Ammoniti: Bulla, Romeo. Angoli: 4-1 per il Barletta. Recupero: pt 3', st 4'. BARLETTA - La beffa delle beffe. Una sconfitta difficile, difficilissima, da digerire. Una sconfitta che brucia parecchio per come è maturata. Il Melfi conosce il primo ko di questa stagione. Un verdetto incredibile, un verdetto che lascia spazio a parecchie recriminazioni. Il “Cosimo Puttilli”è stato terra di conquista dei giallo verde per ottantasette minuti. Poi il buio, il crollo e la vittoria servita su un piatto d'argento ai padroni di casa. Storia di un pomeriggio da dimenticare per il Melfi. Un pomeriggio cominciato bene, benissimo, con la partenza a razzo e il gol-lampo che ha subito spezzato l'equilibrio di partenza: verticalizzazione perfetta al 5', la di-
Melfi in azione contro il Sorrento in Coppa (melfilive.it)
fesa del Barletta va completamente in tilt, Chiaria ringrazia e fredda Di Masi con una violenta conclusione. 1-0 Melfi. Avvio incoraggiante per i ragazzi di Rodolfi, che anche in seguito mantengono il pallino del gioco, si propongono con grande personalità e concedono pochissimo spazio alle sortite offensive dei padroni di casa. Tant'è che il Barletta offre segni di vita solo alla mezz'ora: Shiba di testa, però, non impensierisce Careri. La gara è corretta su ambo i fronti, almeno prima delle due follie, una per parte, confezionate a cavallo tra il 32' e il 38' della prima frazione: prima il marocchino El Kamch esagera con le parole nei confronti del direttore di gara, poi Khoris (entrato in campo due minuti prima) scaraventa la sfera contro un avversario. Entrambi terminano anzitempo la gara sotto la doccia. Il Barletta, però, trova le energie per chiudere in avanti la prima frazione. In successione, ad anticipare l'intervallo, ci provano Cavaliere dalla me-
dia distanza, il centrocampista congolese Muwana e Menicozzo con una sventola che termina di poco a lato (complice anche una deviazione), ma il vantaggio del Melfi resta in salvo sino al riposo. Ripresa. Il Barletta si fa notare con un diagonale di Cavaliere, respinto a dovere da Careri. Il Melfi, invece, replica su calcio piazzato: bolide di Arcamone dai 25 metri, Di Masi è battuto, ma l'estremo difensore del Barletta si salva con l'ausilio della traversa. Fallito il colpo del ko che avrebbe messo al tappeto i biancorossi. Sciannimanico cambia: fuori il disorientato Shiba, dentro Caggianelli, giovane attaccante con tanta voglia di emergere. Poco dopo entra anche Moring al posto di Cutrupi. I padroni di casa ci mettono tanto impegno, ma mancano le idee in mezzo al campo. Al 32' ci prova ancora Cavaliere, ma è ancora nulla di fatto. Il Melfi, in buona sostanza sembra in totale controllo del match, prova ad addormentare la partita, ma ottiene esattamente l'effetto
contrario. Sono i lucani, infatti, che si addormentano al 43' quando Caggianelli, che con una soluzione a giro insacca alle spalle dell'incolpevole Careri. Il match torna nuovamente in perfetto equilibrio. La beffa più grande, però, deve ancora arrivare. Arriverà al 48', nel terzo dei quattro minuti di recupero: Moring dalla sinistra pennella un gran bel cross dalla destra per la testa di Cavaliere, che trova l'inzuccata vincente e manda in visibilio il pubblico del “Puttilli”. Il Melfi che aveva in pugno il match per gran parte della contesa torna a casa a mani vuote. Incredibile, ma vero. Il calcio, a volte, riserva atroci amarezze. Di amarezze ne ha conosciute tante nella prima trasferta della stagione la formazione di Rodolfi. Forse per merito di un avversario che ha avuto la capacità di crederci sino al termine, forse anche per demeriti propri. Un'ingenuità difensiva ci può stare. Due no. Soprattutto nel giro di cinque minuti. Quelli fatali, quello dell'incredibile ko.
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30 Sport
Il tecnico gialloverde bacchetta la difesa e spera nel mercato
Rodolfi: «Inspiegabile» DELUSIONE infernale. Delusione atroce. Paolo Rodolfi, il tecnico del Melfi, avrebbe evitato volentieri microfoni e taccuini al termine del ko del “Puttilli”. Ma da gran signore si è presentato ugualmente in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. “Non è facile dare una spiegazione a quello che è successo negli ultimi cinque minuti – ha ammesso il timoniere dei gialloverdi – anche perché la mia squadra sembrava in totale controllo del match e aveva i mezzi per condurre in porto il risultato pieno. Ed invece mi ritrovo incredibilmente commentare una sconfitta che ha del clamoroso”. La gara si era messa sui binari giusti per il Melfi, prima del crollo finale. “I ragazzi hanno rispettato alla perfezione le consegne – ha proseguito Rodolfi - sin dal fischio iniziale. Bene, molto bene, per intensità, determinazione, voglia di fare le cose nella maniera giusta. Siamo passati in vantaggio in occasione della nostra prima sortita offensiva, poi abbiamo tenuto il campo con personalità, impedendo al Barletta di fare la partita. Nella ripresa solo la traversa ci ha negato la gioia del raddoppio. Poi per ciò che concerne il finale di gara preferisco non entrare nei dettagli. Dico solo che ci vuole maggiore concentrazione in determinate situazioni in fase difensiva. Complimenti al Barletta per averci creduto sino al termine, stupidi noi ad aver servi-
to su un piatto d'argento la vittoria ai nostri avversari”. Il Melfi torna a casa a mani vuote dopo aver cullato a lungo il sogno di fare “bottino pieno”. La classifica dopo due giornate vede la formazione con un solo punto all'attivo. “Sembrerà strano – ha dichiarato con un pizzico
di amarezza Rodolfi - ma potevamo avere tranquillamente sei punti e stare in vetta a punteggio pieno. Sia con il Brindisi che con il Barletta non siamo riusciti a gestire il vantaggio. Probabilmente ci manca quella dose di esperienza per chiudere le partite e soprattutto
impedire agli avversari di riprenderci nel punteggio. Non è il caso comunque di fasciarci la testa. Dobbiamo fare tesoro degli errori commessi e ripartire con maggiore convinzione. Ho dell'ottimo materiale a disposizione. Abbiamo i mezzi per fare
CARERI (6) - prestazione “senza infamia e senza lode”. Si limita all'ordinaria amministrazione per gran parte del match, quando viene raramente chiamato in causa. Nel finale subisce due reti, ma probabilmente non per sue colpe. ARVIA (6) - tiene bene la corsia di destra, dove è chiamato a tenere a bada Cavaliere. Spinge nella prima frazione, molto meno nella seconda. NAGLIERI (6,5) - il migliore del pacchetto arretrato dei gialloblù. Costringe Simoncelli ad accentrarsi ed offre un contributo importante in fase di spinta. GABRIELI (6) - è l'unico superstite del Melfi dello scorso anno. Ha grande personalità e soprattutto conosce alla perfezione questa categoria ed anche i suoi protagonisti. Bene sino al 42' della ripresa, poi anche lui va in affanno nel finale. EL KAMCH (4) - dopo aver giocato in maniera disordinata nella prima mezz'ora, decide di mandare “a quel paese” il direttore di gara, che lo manda anzitempo sotto la doccia. Ingenuità colossale. SICIGNANO (5,5) - dei due difensori centrali è sicuramente quello che va maggiormente in affanno quando il Barletta spinge sull'acceleratore. Non impeccabile in occasione delle azioni che regalano ai biancorossi aggancio e sorpasso. Rodolfi
LOIACONO (6) - parte molto bene, ma la sua
gara dura poco più di mezz'ora. Il tecnico Rodolfi è costretto a sacrificare la sua qualità dopo l'espulsione di El Kamch. MARINO (5) - entra in campo, ma non incide. In affanno sulla pressione dei centrocampisti barlettani. BULLA (6) - buona gara, tutta grinta e carattere. Molto spesso in anticipo, anche se commette qualche fallo di troppo. CHIARIA (6) - fredda il “Puttilli” dopo soli cinque minuti. Tiene il campo con personalità, nonostante la giovane età. Poi cala alla distanza e stanchissimo lascia il campo. BIZZARRI (5) - entra e dovrebbe essere il giocatore più fresco in campo. Ed invece non offre il contributo in fase di copertura che pretendeva Rodolfi. VIOLA (6) - buone geometrie, tanta intensità, ma anche discreta qualità. Non male, trattandosi si un giovane classe '90. Ha addirittura ancora importanti margini di miglioramento. ARCAMONE (6,5) - il migliore dei suoi. Acquisto importante per una squadra che ha bisogno di gol pesanti per centrare la salvezza senza particolari patemi d'animo. Sfiora il colpaccio su punizione, ma la traversa gli nega la gioia del gol che Arcamone avrebbe steso in maniera definitiva il Barletta.
Aversa, tanta noia AVERSA 0 VICOEQUENSE 0
AVERSA. Zero a zero, tanta noia e poche occasioni. Una gara senza sussulti, con le due squadre troppo equilibrate e poco sbilanciate. La sensazione avuta è quella che le due formazioni si siano accontentate del pari senza concedere alcunché allo spettacolo. Comincia l’Aversa. Al 1’ pt cross dalla sinistra di Chietti per Coquin che stacca e spedisce la sfera non molto alta sopra la traversa. Ancora Aversa al 5’ con Per-
la società completerà l'organico con un paio di elementi di esperienza - ha concluso Rodolfi – che sicuramente serviranno per potenziare la squadra sotto il profilo caratteriale. Io, ad ogni modo, sono già contento degli uomini che ho a disposizione. . sport@luedi.it
PAGELLE MELFI
La prossima avversaria del Melfi
AVERSA (4-4-2): Pettinari 6,5; Ciminari 6 (28’ st Zolfo sv), Parisi 6, Di Girolamo 6,5, Bertoncini 6; Coquin 6, Arini 6, Mariniello 6, Chietti 6 (6’ st Longo 65); Perna 6 (6’ st Tovalieri 6,5), Sarli 6. A disp.: Del Giudice, Prisco V., Massimo, Prisco U.. All.: Sergio 6. VICO EQUENSE (3-4-1-2): Munao 6; Gargiulo 6,5, Scognamiglio 6, Cinque 6; Burgos 7, Armellino 6,5, Violante 6, Loreto 6; Trapani 6 (22’ st Marciano); Napoli 6, Lupico 6 (1’ st Donnarumma). A disp.: Izzo, Rapesta, Riccardi, Nasto, Tedesco. All.: Ferraro 6. ARBITRO: De Benedictis di Bari. NOTE: spettatori 1700 circa di cui una trentina provenienti da Vico Equense. Ammoniti: Armellino (V), Scognamiglio (V), Donnarumma (V). Angoli 8-3 per l’Aversa. Recupero: pt 1’; st 4’.
bene e fare risultato ogni domenica, a patto però di riuscire a limitare ai minimi termini le ingenuità e gli errori difensivi. Cinque gol subiti in due gare, onestamente sono un po' troppi”. Oggi, intanto, chiude ufficialmente il mercato. Novità in arrivo a Melfi? “Probabilmente
La rete dei siciliani al 5’ della ripresa
Siracusa, basta Dal Rio L’Isola Liri a testa alta fermata da Cecere SIRACUSA ISOLA LIRI
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SIRACUSA (4-4-2): Cecere 6,5; Iodice 6,5, De Pascale 6, Perricone 6,5, Capocchiano 7; Gaudio 6 (7’ st De Angelis), Berti 6,5, Cardinale 6 (27’ st Lewandowski s.v.), Bigatti 7 (35’ st Bufalino s.v.); Dal Rio 6,5, Pagani 6 All.: Sonzogni 6,5. A disposizione: Siringo, Nigro, Calabrese, Giurdanella. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 6,5; Mallardi 6, Matrisciano 6,5, Paolacci 7, Sperati 6; La Cava 6,5, Raffaello 7, D’Alessandro 7, La Rocca 6 (26’st Carnoni s.v.); Bussi 6,5, Bianchini 6,5. All.: Grossi 6,5. A disposizione: Mangiapelo, Mirarchi, Bassaoule, Lagnese, Mucciarelli, Cirelli. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 6,5 RETE: st 5’ Dal Rio NOTE: Confronto disputato a porte chiuse. Ammoniti Dal Rio, Pagani, Bufalino, Bussi. Angoli 6-4 per l’Isola Liri. Recupero: pt 3’; st 4’.
Aversa in campo contro il Vico Equense
na che ci prova dalla distanza, ma la sua sventola finisce un soffio alta. Passano solo 2’ e l’occasione questa volta capita sulla testa di Di Girolamo che, su angolo di Chietti, manca di poco il bersaglio. Il Vico Equense non riesce a reagire, mentre l’Aversa guadagna sempre più metri con il passare dei minuti. Al 14’ pt arriva, tuttavia, il primo affondo del Vico con Napoli, il cui colpo di testa su cross di Burgos termina alto. Nei minuti a seguire la gara si stabilizza e le due formazioni prendono le misure, addormentando di fatto il gioco che resta in una fase di stallo per 20’. Poi il match si riaccende con un colpo di testa di Trapani che non termina
molto lontano dall’incrocio dei pali della porta difesa da Pettinari. Sessanta secondi dopo è ancora il numero dieci della formazione napoletana a farsi vedere con un tiro dalla distanza, Pettinari sventa con un grandissimo riflesso. Il momento è favorevole per la formazione di Ferraro ma verso la fine di tempo, al 42’, sono nuovamente gli uomini di Sergio a rendersi pericolosi con un calcio a giro di Chietti che finisce di poco a lato. Al 45’ Loreto ci prova con una sventola dalla distanza che Pettinari respinge. Nella ripresa Ferraro manda in campo Donnarumma per Lupico, seguito al 6’ da Sergio che getta nella mischia Tovalieri e Longo al po-
sto di Perna e Chietti. Al 13’st Tovalieri cerca di sbloccare il match con un tiro dal limite il quale risulta debole e facile preda di Munao. La gara, tuttavia, non decolla e segue la falsa riga del primo tempo con le due formazioni ancora bloccate. Calma piatta fino al 27’ st quando Coquin, con un lampo, innesca Sarli che supera i difensori e da posizione defilata prova un diagonale che, però, termina alto. Pochi minuti dopo è ancora l’attaccante a cercare la rete. Al 42’ l’Aversa ha l’occasionissima per portarsi in vantaggio grazie a un incursione di Longo che serve perfettamente Sarli: l’attaccante si fa però anticipare. Annamaria Iodice
PALAZZOLO ACREIDE – Di più l’Isola Liri non poteva proprio fare. Ha impegnato per l’intero primo tempo il Siracusa che ha sudato le proverbiali sette camicie, ma, alla resa dei conti, ha avuto ragione dell’Isola Liri in virtù di un imperioso stacco aereo di Dal Rio che al 50’, di testa, ha eluso l’intervento di Fiorini mettendo in rete. Non è stato impeccabile il Siracusa nella prima parte di gioco perché l’Isola Liri ha sempre avuto il sopravvento a metà campo soprattutto per merito di D’Alessandro e Raffaello. In tema di cronaca due interventi provvidenziali di Iodice per sventare prima un’iniziativa di Bianchini e, poi, un’incursione di La Rocca. In chiusura di primo tempo va alta di poco sulla traversa una conclusione di testa di Capocchiano. L’episodio decisivo in avvio di ripresa. Al 5’ Cardinale con lancio millimetrico serve in profondità Bigatti che in corsa dal fondo pennella un pallone d’oro per Dal Rio che di testa va puntuale all’appuntamento col pallone e batte Fiorini. Quattro minuti dopo una conclusione radente di Raffaello mette i brividi a Cecere. Al 60’ ancora Fiorini si oppone di piede alla conclusione decisiva di Dal Rio. Nel finale l’Isola Liri tenta il tutto per tutto alla ricerca del pareggio e per ben due volte è bravo Cecere. All’89’ il portiere siciliano respinge un’insidiosa conclusione di Carnoni e in pieno recupero respinge col corpo una botta di Paolacci. L’Isola Liri, alla fine, lascia il campo a testa alta. Franco Antonuccio
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Sport 31
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
2ª Divisione. Giallorossi convincenti, viaggiano a punteggio pieno dopo la meritata vittoria esterna
Tris del Catanzaro a Cassino Rimonta delle Aquile con i gol di Mosciaro, Di Maio e Montella CASSINO CATANZARO
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PAGELLE CATANZARO VONO (6) - Pomeriggio tutto sommato tranquillo per il giovane ma reattivo portiere catanzarese. Incolpevole sul gol incassato a freddo, è poi impegnato soltanto nel respingere i cross, sui quali si esalta con uscite temerarie ma efficaci. Si salva con bravura, sul finire di gara, da un’incursione di Kone.
CASSINO (4-3-2-1): Indiveri 6,5; Bica Badan 5,5 (33’st Kone ng), Agius 5,5, Bianciardi 5,5, Martinelli 5,5; Camorani 6, Giannone 5, Conti 6 (13’st Morello 5); Scappaticci 6 (13’st Romeo 6), Mezgour 4; Croce 6. A disp.: Amadio, SfanÚ, Gemmiti, Bardeggia. Allenatore: Pellegrino 5,5. CATANZARO (3-4-3): Vono 6; Di Maio 6,5, Ciano 6, Gimmelli 6; Di Cuonzo 6,5, Bruno 6,5, Lodi 6, Benincasa 6,5 (28’st Corati sv.); Montella 6,5 (20’st. Armenise 6), Caputo 7, Mosciaro 7 (38’st. Gigliotti sv). A disp.: Mancinelli, Gaglione, Basile, Di Meglio. Allenatore: Auteri 6,5. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 6. MARCATORI: 3’pt. Croce (CAS), 21’pt. Mosciaro (CZ), 36’pt. Di Maio (CZ); 10’st. Montella (CZ). NOTE: Spettatori oltre 1.800 con rappresentanza ospite. Espulso al 36’st Martinelli (CAS) per proteste. Ammoniti: Agius, Conti (CAS); Lodi (CZ). Angoli: 5-3 per il Cassino. Recupero: pt 3’; st 4’. di ALESSANDRO SALVETI CASSINO – Marcia a punteggio pieno il Catanzaro di mister Gaetano Auteri, capace di espugnare in rimonta anche il non facile terreno del “Salveti” di Cassino. In una gara ricca di colpi di scena, infatti, a prevalere è stata la formazione giallorossa che dopo un avvio incerto è riuscita ad imbrigliare letteralmente le trame di gioco sortite dagli azzurri di mister Pellegrino (ex calciatore catanzarese nel lontano ’84). Spettacolare è risultata specialmente la prima frazione di gioco; nella ripresa, dopo una palla gol fallita dagli azzurri, è arrivato il tris del Catanzaro che chiudeva definitivamente il match. Il film della gara si apre con la rete che illude le speranze dei padroni di casa: la realizza di testa il foggiano Antonio Croce sugli sviluppi di un corner battuto da Giannone con seguente spizzata aerea del centrale Agius; la sfera arriva a destra ove Croce stacca più in alto di Di Maio e supera uno sconsolato Vono. Sembra un preludio favorevole agli azzurri ed invece
DI MAIO (6,5) - Terzo centrale nel pacchetto di difesa, ha il merito particolare di realizzare il gol che porta in vantaggio il Catanzaro e che di fatto spegne le velleità del Cassino. CIANO (6) - Dopo un inizio da incubo, rimette ordine nella retroguardia giallorosa ed il Cassino non riesce più ad impensierire la porta di Vono. Abile nel rilancio. GIMMELLI (6) - Anche il capitano catanzarese resta sorpreso dall’avvio prepotente della squadra di casa. Una volta che l’esperto centrale ha però preso le misure a Croce, i pericoli svaniscono come per magia. DI CUONZO (6,5) - Copre con sicurezza la fascia destra per tutto il campo, non risparmiandosi finanche in fase offensiva. Con il passare del tempo cresce il suo contributo alla costruzione della manovra, che alla fine risulterà decisivo. BRUNO (6,5) - Con una condotta di gara essenziale e senza fronzoli contribuisce a dare robustezza al centrocampo giallorosso. LODI (6) - Partita di ordine e sostanza in un centrocampo spartano. Si segnala per qualche buona verticalizzazione non sfruttata dai compagni. BENINCASA (6,5) - Non appariscente, impersona lo spirito di gruppo del Catanzaro. Accorcia gli spazi, raddoppia e si sacrifica in un utilissimo lavoro. Dal 28’st CORAPI (SV). Antonio Montella in gol a Cassino
il Catanzaro reagisce da grande squadra. Da una punizione contestata per fallo commesso da Conti nasce il gol del pari: la perfetta esecuzione del piazzato, lontano circa 25 metri dalla porta di Indiveri, porta la griffe di Mosciaro, sicuramente tra i migliori in campo. Il Cassino accusa il colpo e inizia a lasciare metri ai giallorossa, che specialmente a centrocampo risultano padroni del match: al 33’ Montella, ben lanciato sul vertice destro dell’area, scocca il diagonale che esalta i riflessi dell’estremo azzurro proteso in tuffo sulla sua destra; al 37’ ancora il numero uno cassinate è protagonista mettendo in corner un gran tiro di Max Caputo, abile a girarsi poco più fuori dell’area piccola e ad incrociare con il sinistro, provvidenzialmente alzato oltre la trasversale da Indiveri con la mano di richiamo. Dallo stesso angolo
scaturito da questa azione, però, nasce il vantaggio catanzarese: Caputo calcia con precisione, Di Maio scatta veloce, stacca meglio della difesa di casa e deposita nel sacco il punto dell’1-2. Cassino a terra. Prima della fine del tempo gli azzurri tentano di ravvivare le sorti della partita che gli sta scappando di mano: è il 42’ quando Mezgour, sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Giannone, insacca di testa superando Vano proteso in uscita: la segnalazione dell’assistente Carrucciu di Cagliari è però puntuale e vanifica gli sforzi dei cassinati. Le telecamere del post-partita non aiutano ed il dubbio rimane: azione di non facile identificazione. Così si va al break. La ripresa vede Mezgour (peggiore in campo, sperduto nelle sue fughe solitarie ed egoistiche) fallire malamente una buona opportunità offertagli dal generoso Croce
Primo tempo spettacolare Montella chiude
dopo una cavalcata sulla destra. Al 10’ ecco però scorrere i titoli di coda: è Montella a trovar gloria dopo una splendida azione in contropiede iniziata in maniera imperiosa da Mosciaro, che a porta sguarnita tocca per il compagno regalandogli la gioia della rete. Indiveri preso nel mezzo può farci davvero poco. Il Cassino è colpito al cuore e praticamente smette di giocare. La gara scivolerebbe nell’oblio più profondo se non fosse per il gran tiro scoccato da Montella e respinto in tuffo da Indiveri, sul quale è pronto in tap-in ancora lo scatenato Mosciaro che centra il palo alla sinistra dell’estremo cassinate. Quel che resta son solo note di cronaca. Auteri mette Armenise e passa ad un più tranquillo 4-4-2; Pellegrino getta tutti all’attacco ma l’espulsione di capitan Martinelli per proteste è la goccia che fa traboccare il vaso. Nel recupero Kone fallisce il 2-3 solo davanti a Vono, abile nell’uscita disperata. Finisce così con il Catanzaro che vince meritatamente.
MONTELLA (6,5) - Grazie alla sua buona intesa con Caputo e Mosciaro si rende spesso pericoloso sulla tre quarti. Il gol realizzato rappresenta il premio per una buona prova. Dal 20’stARMENISE (6) - Auteri schiera il laterale per difendere ma questo con l’incedere dei minuti trova metri per farsi vivo sempre più avanti. MOSCIARO (7) - Attacca con intensità gli spazi mettendo in ansia la difesa di casa. Segna di precisione, su punizione, il gol del pareggio ed offre a Montella la comoda palla dell’1-3. Dal 38’st GIGLIOTTI (SV) . CAPUTO (7) - Il Conte Max illumina la scena con lampi di grande classe.
Max Caputo
Il tecnico del Catanzaro molto soddisfatto per la prestazione della squadra
Auteri: «La nostra è stata una partita super»
Il tecnico del Catanzaro Gaetano Auteri
CASSINO – Ovviamente contento della prova dei suoi uomini, il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico giallorosso Gaetano Auteri. «Sicuramente – esordisce l’ex allenatore del Gallipoli – traggo da questa sfida indicazioni importanti. Non era una partita facile, conoscevamo le qualità del Cassino che anche oggi si è dimostrato una squadra molto ben organizzata, ma noi abbiamo fatto una partita super confermando il nostro buon momento attuale. Stiamo bene sotto ogni punto di vista, ma per adesso contiamo di giocarci le nostre partite domenica dopo domenica senza guardare troppo lontano ma pure senza dimenticare di avere possibilità importanti. Credo che la vittoria sia stata importante e soprattutto, quello che per noi è ancora più basilare, meritata». A punteggio pieno dopo 180’: erano queste le ambizioni? «La società – analizza Auteri-, per il fatto di essersi iscritta all’ultimo momento, ha avuto dei problemi che però sono stati risolti: la piazza di Catanzaro ha un grande blasone e per questo merita quello che
noi, sebbene siamo ancora all’inizio, stiamo facendo. Anche in allenamento vedo grande concentrazione da parte dei ragazzi e per il futuro, continuando a vivere alla giornata, vogliamo lavorare su questa lunghezza d’onda mantenendo comunque volontà propositive e la consapevolezza di dare tutto in campo». Tornando alla gara di Cassino, come la giudica? «Vincere fuori casa non è facile e lo abbiamo fatto con una certa superiorità, senza voler nulla togliere alla squadra di Pellegrino. Complessivamente abbiamo concretizzato in maniera implacabile, capovolgendo un risultato sfavorevole e legittimandolo con altre giocate. Meritavamo questi tre punti e li abbiamo colti giocando bene. Se elogio la reazione dei miei? Fa parte del calcio giocato; al massimo bisogna evitare la disattenzione che rende necessario il dover recuperare, e lavoreremo su questo». Una battuta anche per Manolo Mosciaro: «Non siamo partiti bene – ci dice la punta – subendo quel gol a freddo; siamo stati molto bravi a recuperare e
poi a vincere. Tutto quello che è riuscito oggi lo abbiamo provato a lungo in allenamento: sappiamo di essere forti in avanti, di giocare bene nello spazio stretto, e quindi oggi abbiamo colto i frutti del nostro lavoro. Siamo consapevoli di essere un’ottima squadra, adesso dobbiamo cercare di mantenere questo andamento per arrivare ad avere più soddisfazioni possibili, a cominciare dalla difficile trasferta di Manfredonia., anche se non sarà facile. L’obiettivo del Catanzaro è fare un grande campionato: noi diamo il massimo e vogliamo portare il club dove merita di stare, giocandocela fino in fondo». Onesto il tecnico cassinate, Maurizio Pellegrino. «Le differenze tecniche sono emerse in maniera implacabile. Mi assumo la responsabilità degli errori della squadra, in settimana lavoreremo per ricominciare il percorso fin da subito e ridurre questa sconfitta ad un mero incidente di percorso. Il Catanzaro ha assolutamente meritato di far propria la partita». a. s.
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2ª Divisione. A tre minuti dal termine una prodezza di Ambrosi nega il pari a Conti
Ciofani punisce la Vibonese L’attaccante della Cisco Roma decide l’anticipo sul finire del primo tempo CISCOROMA VIBONESE
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CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 7; Balzano 6 (47' st Lo Piccolo sv), Di Fiordo 6, Doudou 6,5, Angeletti 6,5; Romondini 6, Amadio 6,5 (42' st Luciani sv), Mazzarani 6; Guglielmelli 6,5 (35' st Morbidelli 7), Ciofani 6,5, Franchini 6. A disp.: Previti, Padella, La Rosa, Di Iorio. All.: Incocciati 6. VIBONESE (4-3-1-2): Mengoni 7; Scrugli 5,5 (38' st Barbera sv), Conti 5, Patanè 5,5, Perna 6; Lopetrone 6, Pirrone 6,5, Di Mauro 6 (12' st Sperandeo sv); Riccobono 7; Omolade 6 (16' st Biava 6), Camilluzzi 6. A disp.: Senatore, De Marco, Gatto, Rugiero. All.: Galfano 6. ARBITRO: Giallanza di Catania 6 (Mauro di Battipaglia e Ascione di Torre Annunziata). MARCATORE: 41' pt Ciofani. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Biava e Guglielmelli. Angoli 6-5 per la Cisco Roma. Recupero: pt 3'; st 6'. di MASSIMILIANO ANCONA ROMA - I tre punti vanno alla Cisco Roma. Alla Vibonese, tanti rimpianti. Ma anche la conferma della qualità di un organico che con il migliorare della forma atletica potrà ottenere la salvezza. Tanto più che il tecnico Galfano non può schierare tre difensori titolari: Orefice, Pascuccio e Milanese. Così in partenza si affida a un solido 4-3-1-2 con Riccobono che crea scompiglio nella trequarti capitolina ed è libero di concludere o servire Omolade o Camilluzzi. La difesa a quattro e
Le parate di Mengoni non sono bastate alla Vibonese per evitare il ko
l'asse centrale si basa su Pirrone in mezzo con Lo Petrone (destra) e Di Mauro (sinistra). Dopo solo 3', Omolade lanciato da Riccobono viene fermato per un fuorigioco assai dubbio tutto solo davanti al portiere avversario. Un minuto dopo Camilluzzi si libera in area capitolina ma calcia di poco a lato. Un'incursione in area di Guglielmelli per la Cisco è il preludio a un'altra fase di gara favorevole ai calabresi, che mettono una palla pericolosa in area con Omolade (8') e vanno due volte al tiro con Riccobono. Il primo termina di poco a lato (12'), il secondo incrocia i pugni di Ambrosi. La replica capitolina è in un colpo di testa debole di Ciofani, parato senza problemi da Mengoni. Al 18', la Vibonese è ancora pericolosa con un sinistro di Camil-
luzzi da fuori area che Ambrosi devia in angolo con un tuffo sulla sua destra. La superiorità della Vibonese è interrotta da un rimpallo in area che favorisce il tiro di Franchini, cui si oppone con un balzo Mengoni (27'). È ancora la Vibonese a difendersi con ordine e ad affidare le ripartenze a Riccobono e Omolade. Quest'ultimo impegna (35') Ambrosi da fuori. Mentre Riccobono prova a beffarlo da poco oltre centrocampo con una palombella che l'estremo capitolino alza in angolo (39'). Inatteso, giunge il gol dei capitolini. Al 41', Angeletti entra in area dopo aver saltato due uomini e dalla sinistra mette in mezzo un pallone che Ciofani schiaccia in rete. Il vantaggio della Cisco incide in modo negativo sul rendimen-
to della Vibonese, che nella ripresa deve pagare pegno anche a un generale calo fisico. Galfano prova a sbilanciare i suoi passando dal 4-3-1-2 iniziale al 4-3-3. Ma il risultato è minimo. Così dopo 1'30, Guglielemelli, fino ad allora quasi nullo, sfiora il palo al termine di un'azione personale. La replica dei calabresi è in un colpo di testa alto di Camilluzzi (11') su cross del solito Riccobono, portato ad agire più avanzato, dopo che (9') Ciofani su assist di Amadio ha sfiorato il 2-0. L'ingresso di Sperandeo (12') per un Di Mauro sotto tono e quello di Biava per Omolade (16') dovrebbero, nelle intenzioni di Galfano dare più brio all'azione della Vibonese. In realtà, complice un evidente e atteso calo fisico, è la Cisco a legittimare il risultato con un tiro di Franchini (21') di poco alto. Amadio serve in profondità Ciofani che, complice un liscio di Conti, si ritrova davanti all'ottimo Mengoni, che tocca in angolo. L'ingresso di Morbidelli (35') per Guglielmelli offre freschezza all'attacco della Cisco. Il nuovo entrato diventa il protagonista della gara con un tiro da fermo deviata in tuffo da Mengoni e una traversa (39') colpita con un sinistro da trenta metri. Al 42', c'è l'unica occasione da gol per la Vibonese: Conti gira al volo un angolo di Riccobono e l'estremo Ambrosi gli si oppone da campione in acrobazia salvando il risultato. Il finale e il lungo recupero (5') sono per la Cisco che va al tiro con Morbidelli (bravo Mengoni) e Balzano, che sfiora il palo (46'). Finisce 1-0 per la Cisco, ma la Vibonese non ha demeritato.
PAGELLE VIBONESE MENGONI 7: incolpevole sul gol, è tra i protagonisti della ripresa quando almeno in tre occasioni evita il raddoppio della Cisco con ottimi interventi. SCRUGLI 5,5: si fa saltare con troppa semplicità nell'azione del gol. Per il resto della gara, presidia la fascia destra con la Cisco che preferisce attaccare sul lato opposto. Dal 38’st BARBERA sv. CONTI 5: Sull'azione del gol non è esente da colpe. Nel finale sfiora il gol del pareggio, ma in precedenza appare un po' indeciso nelle chiusure. PATANÈ 5,5: Ciofani lo beffa nell'unica occasione in cui i suoi compagni lo liberano al tiro e lui, in leggero ritardo, non può nulla. PERNA 6: limita Guglielmelli, che quasi mai si rende pericolosoedè costrettoagirareallargo. Nelfinaleviene messo in difficoltà da Morbidelli. LO PETRONE 6: Appoggia l'azione d'attacco anche se con poca lucidità. Nella prima mezz'ora è tra i migliori dei suoi. PIRRONE 6,5: è l'anima di questa squadra. Contrasta e riparte senza sosta, ed anche per questo motivo, talvolta, sbaglia. DI MAURO 6: dura mezz'ora o poco più: giusto sostituirlo. Dal 12’st SPERANDEO 6 -Cerca di rendersi utile alla causa col suo dinamismo. RICCOBONO 7: ottimi piedi, ottime idee. Tutti i pericoli per la Cisco partono da lui. Gioca, assiste, conclude: è un giocatore di categoria superiore. Nella ripresa cala, come il resto della squadra, ma resta il più temibile. OMOLADE 6:anche lui dura un tempo. Non è ancora al massimo e si vede: tanta corsa, ma dovrebbe misurare le forze ed essere più altruista. Dal 16’ st BIAVA 6: si muove tanto e tira in porta, anche se solo una volta). CAMILLUZZI 6: nel primo tempo ci ha provato un paiodi volte,poiDoudoue DiFiordogliprendono lemisure e non la becca più.
L’analisi amara di Galfano
«Ci è mancato solo il gol» ROMA - «Siamo rimasti in partita sino alla fine. Di più non avrei potuto chiedere alla mia squadra. Anzi, se Ambrosi non avesse fatto quella paratona nel finale, staremmo a parlare di un pareggio. E non credo che avremmo rubato nulla». Qualche rimpianto e tanta speranza nelle parole del tecnico Galfano. La sua Vibonese ha perso «ma nella prima mezz'ora dice ancora Galfano - in campo ci siamo stati solo noi. Non siamo riusciti a concretizzare la superiorità che ci dava Riccobono, bravo a trovare lo spazio tra le linee di difesa e centrocampo capitoline, e poi abbiamo preso un gol proprio quando non avremmo dovuto prenderlo, cioè poco prima dell'intervallo». L'analisi dell'allenatore calabrese è confermata anche dal suo dirimpettaio Incocciati, che ha parlato di «Vibonese tosta e organizzata, che ci ha dato filo da torcere per 40 minuti, prima di arrendersi alla nostra qualità». Ancora Galfano: «Nell'occasione del gol c'è stata poca cattiveria da parte nostra. In due si sono fatti saltare troppo facilmente e sulle palle alte sapevamo di essere inferiori perché ci mancavano tre dei quattro titolari della difesa. Con loro tre, chissà come sarebbe finita. Ma va bene così». Poi il tecnico calabrese si sofferma sulla preparazione fisica: «Abbiamo iniziato il 25 luglio, in ritardo rispetto alle altre. Soprattutto dal punto di vista atletico nella
ripresa siamo calati. E in questo modo è difficile recuperare il risultato. Eppure una palla buona ci è capitata. Ambrosi si è esaltato. E così stiamo a parlare di una sconfitta. Domenica scorsa abbiamo costruito dodici palle gol e non le abbiamo concretizzate. Così la Scafatese ha guadagnato un punto. Credetemi, io sono contento della prestazione. Certo, a livello fisico ancora non ci siamo. Ma miglioreremo lavorando». E sulle sostituzioni, dice: «Ho messo dentro Sperandeo e Biava per cercare più movimento in avanti. Non è andata bene, purtroppo. Per uscire imbattuti non avremmo dovuto commettere errori. Ne abbiamo fatto uno e l'abbiamo pagato. In 2ª divisione è così. Ma il nostro obiettivo, la salvezza, resta alla nostra portata». Dai rimpianti del tecnico Galfano alla fiducia di Biava, entrato al posto di Omolade nell'ultima mezz'ora: «Peccato, abbiamo perso e non lo meritavamo. Per un tempo abbiamo giocato alla pari con la Cisco. Poi era difficile recuperare. Io ci ho provato da fuori area, ma non ho avuto fortuna. Comunque sono convinto che con una settimana in più di lavoro, saremo pronti per la sfida con il Siracusa. Nonostante il calo nella ripresa, penso che alla mia squadra sia mancato solo il risultato. L'impegno, la voglia di far bene ci sono e si sono viste in campo. Certo questa prova ci fa guardare con fiducia al futuro». m. a.
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Sport 33
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Sul neutro di Fasano niente da fare per Federico Giampaolo e compagni
Brindisi senza patemi Panarelli e Moscelli puniscono l’inesperienza dei noiani BRINDISI NOICATTARO
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BRINDISI (4-3-3) : Petrocco 7; Panarelli 7, Trinchera 6, Taurino 6,5, Suriano 6; Fiore 6,5 (44’ st Piccinni sv) , Minopoli 6, Battisti 7; Alessandrì 6,5 (29’ st Pasqualini sv) , Moscelli 6,5, Galetti 6 (25’ st Albadoro 6). A disp.: Ferrante; Corazzini; Idda; Siclari. All.: Silva 6,5. NOICATTARO (4-3-3) : Petruzzelli 6; Lo russo 6, Sassarini 6, Lanera 6,5, Aliperta 6,5 (25’ st Loseto 6); Perrone 5,5 (31’ st Colluto sv), Fiorentino 5,5, Piano 6; Zotti 6, Giampaolo 6 (18’ st Salvati 5,5), De Lorenzo 5. A disp.: Musacco; Coppola; Lo russo B. ; La nave. All.: Carella 5,5. ARBITRO : Tetralange di Nichelino (To) 6. RETI : pt 31’ Panarelli; st 44’ Moscelli. NOTE : spettatori 500 circa di cui 30 provenienti da Noicattaro. Ammoniti: Piano, Lanera, Petrocco. Angoli 5-5. Recupero: 1 pt ’; 3 st ’. FASANO - Il Brindisi batte con merito il Noicattaro di mister Carella e vola a quota quattro in classifica. Dopo i primi dieci minuti di studio, la gara prende improvvisamente ritmo nella parte centrale del primo tempo. Al 13’ minuto Zotti, dalla sinistra, serve un insidioso pallone per Giampaolo che, approfittando delle indecisioni di Trinchera e Taurino, si deve arrendere all’ottimo intervento di Petrocco. Dopo appena due
Moscelli del Brindisi
minuti arriva la risposta del Brindisi a cui viene annullato un gol a Fernando Galetti per fuorigioco, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Alessandrì. La partita si vivacizza e al 17’ minuto. Zotti, su punizione dai 25 metri, impegna severamente Petrocco che si rifugia in corner. Due minuti dopo il Brindisi ritorna in avanti con una buona triangolazione ai limiti dell’area di rigore fra Alessandrì e Fiore, che con un diagonale cerca il gol; la ribattuta di Petruzzelli termina sui piedi di Battisti che, in precario equilibrio, non riesce a trovare lo specchio della porta. Il Brindisi gioca ora con ordine ed al 31’, sulla battuta di un corner, arriva il
gol che sblocca il punteggio: Trinchera controlla il pallone e lo offre sulla destra a Panarelli che, di prima intenzione, con un diagonale batte l’incolpevole Petruzzelli. Il primo tempo si chiude così col vantaggio dei padroni di casa. Nella ripresa i brindisini legittimano il vantaggio dimostrando di non voler perdere tempo prezioso. Al 48’ Galetti mette nuovamente in rete, sugli sviluppi di una punizione battuta da Moscelli; la rete tuttavia viene nuovamente annullata per fuorigioco. Sei minuti dopo Moscelli parte da metàcampo, entra in area di rigore, salta l’uomo ma, in precario equilibrio, non trova l’impatto giusto col pallone. All’11’ è ancora Brindisi: Galetti conquista un pallone ed entra in area di rigore, il suo destro in diagonale colpisce l’esterno della rete illudendo i tifosi brindisini. Il Noicattaro non riesce a costruire e riesce a rendersi pericoloso solo al 34’ con De Lorenzo ma Petrocco è ancora attento. Nel finale Moscelli prova un diagonale che si tramuta in cross ma Fiore non ci arriva di un soffio. All’42’ il Noicattaro sfiora il pareggio con De Lorenzo che di testa, su cross dalla sinistra, sfiora il secondo palo. Pochi minuti dopo però arriva il gol del due a zero, la firma è di Moscelli che, imbeccato da Pasqualini, non deve far altro che insaccare in rete. Mino Pica sport@luedi.it
Manfredonia in rimonta SCAFATESE MANFREDONIA
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SCAFATESE (4-4-2) : De Felice 6; Colella 5 (20’ st Pagano 5,5), Mastronicola 5, Miale 5,5, De Girolamo 5; Di Candilo 5,5, Avallone 5,5, Corsale 5,5, Sifonetti 5,5 (1’ st Pepe 5,5); Piganatta 6, Martone 5,5 (10’ st Ramaglia 5,5). A disp.: Sorriso, Del Sorbo, Ammirati, Urgias. All.: Esposito. MANFREDONIA (4-3-3) : Groppioni 6; Di Pasquale 6, Parisi 6, Nossa 6,5, Sabatino 6; Vitello 6, Pirrone 6, Arcuri 6,5; Mignongna 7 (40’ st Pisa sv), Marchano 6,5 (32’ st Giglio sv), Arigò 6. A disp.: Fortunato, Carrieri, Stella, Latorre, Luppi. All.: Bucaro. ARBITRO : Buttarelli di Ciampino. RETI : 3’ Pignatta (S) rig., 13’ Marchano (M), 23’ Arigò (M). NOTE : spettatori1000 circa. Ammoniti: Parisi (M), Pirrone (M), Di Pasquale (M), Pepe (S), De Felice (S), De Girolamo (S). Espulso al 34’ il tecnico Bucaro per proteste. Angoli:2-1 per il Manfredonia. Recupero st 4’. SANT’ANTONIO ABATE - La Scafatese scivola malamente in casa e paga a caro prezzo le amnesie difensive. Il pacchetto arretrato non gira e non basta il vantaggio iniziale di Pignatta su rigore. La squadra nel giro di dieci minuti si fa infilare due volte e saluta la posta in palio. Il comodo inizio tuttavia è di tessuto pregiato ed indirizza subito la contesa sul binario favorito di Pignatta. La punta argentina mobilita il suo sinistro dal fondo, Parisi risponde di mano ed il tiro dal dischetto è più che naturale. Sifonetti, memore dell’errore della scorsa settimana, è galantuomo e lascia l’incombenza allo stesso Pignatta. Decisione saggia: il suo mancino spiazza Gropponi e regala il primo sorriso ad Esposito. Gara in discesa? L’andazzo in realtà non mantiene questo passo, l’abito di seta diventa veste sgualcita con l’intero pacchetto arretrato inopportuno indossatore. L’azione del pari comincia dall’out di sinistra presieduto da De Girolamo e conti-
nua il suo iter da quell’altra parte, termina inesorabilmente con la sfera nel sacco ad opera di Marchano (tocco ravvicinato) con l’intera retroguardia in bambola. Il viso di Esposito ora cambia smorfia, la difesa traballa e l’inizio di gara favorevole è ormai una storia a parte. Il Manfredonia, guidato in attacco dal tridente Mignogna-Marchano-Arigò, sostenuto a centrocampo dagli inserimenti di Arcuri, ci mette poco a fare la festa all’avversario. In vena di scherzi è proprio Mignogna che, dopo il primo assist confezionato per il vantaggio, se ne inventa un secondo (De Girolamo brutalmente scavalcato) per il tocco sotto vincente di Arigò. Tutto da rifare, anzi peggio, c’è tutto da rimontare. Un vero peccato, perché intanto in mediana la Scafatese non era partita malaccio. Corsale infatti sembra mosso da idee brillanti e poco importa se non c’è Basile squalificato. Al suo posto c’è Avallone, a destra c’è Di Candilo che non vorrebbe far rimpiangere Nunziata. Il rimpianto tuttavia crescerà con il passare dei minuti. La Scafatese tarda a riorganizzare le idee ed il “risolutore” Sifonetti non riesce ad inserirsi nel contesto. In avanti Pignatta appare già sazio e Martone sciupa l’unica occasione che gli capita a tiro: la sfera la butta dentro (34’) ma c’è un tocco di mano di troppo e la rete è annullata. In tutto ciò il Manfredonia si copre e fa bene, a conti fatti rischia solo allo scadere di prima frazione: Miale non corregge in rete su calcio piazzato di Corsale. Di male in peggio Sifonetti si blocca e non rientra in campo, Di Candilo avanza in attacco con l’inserimento di Pepe in mediana. Esce Anche Martone e c’è spazio per Ramaglia. Poco e male, nulla da fare. Non resta allora che tentare un nuovo cambio di modulo. Dentro Pagano per Colella, difesa a tre con De Girolamo avanzato sulla linea del centrocampo. La Scafatese va inoltre vicino al pari al 33’ - s’immola Nossa sulla linea su sinistro in diagonale di Di Candilo –ma il merito va alla bagarre finale più che alla manovra. Ancora poco e nulla fino alla fine. Davvero uno schiaffo alla fortuna. Andrea Buonaiuto
I gialloblu, due volte in vantaggio, cedono nel finale Doppietta di Cunzi, in gol anche Criniti e Manca
Suicidio Juve Stabia Derby senza storia Il Monopoli ha sette vite Il Gela sommerge l’Igea MONOPOLI JUVESTABIA
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MONOPOLI (4-3-3) : Corno 5; Vincenti 6,5, Caccavale 6, Ciminà 6, Imburgia 6,5; Bonfardino 5,5, Lanzillotta 6,5 (46’ st Costantino sv), Cortesi 6,5; Lacarra 7, Balistreri 6,5 (32’ st Tranchina 6), Lisi 6,5 (41’ st Lanzolla sv). A disp.: Sardella, Franco Michele, Curri, Corsi. All. Pellegrini. JUVE STABIA (4-4-2) : Soviero 4; Gritti 5, Maury 5,5, Fabbro 5,5, D’Ambrosio 5; Capparella 6 (22’ st De Angelis 5), Cinelli 6,5, Mineo 6 (33’ st Acoglanis 5,5), Gomes 6,5 (33’ st Amore 5,5); Vincentin 6, Peluso 6,5. A disp.: Panico, Ametrano, Ruscio, Riccio. All. Rastelli. ARBITRO : Sig. MANERA Fabio di Castelfranco Veneto. RETI : 17’ pt Peluso, 27’ pt Balistreri, 37’ pt Vincentin, 8’ st Lacarra, 10’ st Lisi. NOTE : spettatori 1000 circa di cui 100 ospiti. Ammoniti: Vincenti, Caccavale, Ciminà, Lanzillotta, Cortesi, Lisi, Cinelli, Gomes. Espulsi: nessuno. Angoli: 5-3 per il Monopoli . Recupero: pt 0’; st 5’. MONOPOLI - Puglia amara per la Juve Stabia di mister Rastelli, che torna con un’inattesa sconfitta dalla trasferta in quel di Monopoli. Stenta a decollare dunque quello che dovrebbe essere il cammino trionfale delle “vespe” verso un pronto ritorno in prima divisione. Eppure la gara al Vito Simone Veneziani era partita bene per la Juve Stabia, con un netto predominio degli uomini di Rastelli sui giovani avversari, schiacciati letteralmente nella propria metà campo ed incapaci di rendersi pericolosi dalle parti di Soviero per quasi mezz’ora di gioco. La cronaca del match: al 6’ ci prova già Cinelli dalla distanza ma il suo tiro termina abbondantemente al lato. Il 4-4-2 dei campani si trasforma in 4-2-4 in fase di possesso palla, con Capparella e Gomes altissimi sulle fasce e sempre pericolosissimi con le loro incursioni.
Al minuto 11, il colpo di testa di Fabbro termina fuori di poco su corner proveniente dalla destra, mentre è al 17’ che la Juve Stabia passa in vantaggio: su un lancio lungo apparentemente innocuo nella propria metà campo, la difesa dei pugliesi la fa grossa, con Caccavale che si “inventa” un retropassaggio verso Corno il quale sbaglia completamente il tempo d’uscita e regala al velocissimo Peluso la possibilità di insaccare a porta completamente sguarnita per la rete del vantaggio ospite. Il Monopoli prova a reagire ed al 28’ trova il pareggio nella sua prima azione pericolosa del match: su corner dalla destra battuto da Cortesi, il bomber Balistreri anticipa tutti e di destro insacca la palla alle spalle di un immobile Soviero. La Juve Stabia riprende subito le redini del gioco in mano, e grazie alla netta supremazia in mezzo al campo, riesce sempre a rendersi pericolosa. Il gol del nuovo vantaggio giunge al 37’, con un perfetto colpo di testa di Vicentin che gira in rete un cross di Gomes proveniente dalla sinistra. Al 40’ Capparella sfiora il colpo del KO con un calcio di punizione che fa la barba al palo. Per il Monopoli, invece, la punizione di Lacarra al 43’si stampa sulla traversa. Nella ripresa i circa 1000 spettatori presenti al Veneziani assistono ad un’altra partita. Il Monopoli torna in campo con tutt’altro piglio e già al 2’ ha la palla del pareggio con Lacarra che spreca un contropiede ritardando il tiro. Il gol del 2-2 arriva però all’ottavo: Cortesi mette in mezzo da calcio piazzato e Lacarra anticipa tutti di sinistro insaccando ancora una volta alle spalle di Soviero, mettendo così in evidenza tutti i limiti della difesa campana sui calci da fermo. Nemmeno il tempo di riordinare le idee ed il Monopoli passa in vantaggio: è il decimo minuto quando Lanzillotta sfodera un’apertura magistrale che lancia Lisi solo davanti a Soviero, il quale viene superato per la rete del 3-2. Rastelli butta nella mischia De Angelis, Acoglanis e Amore per Capparella, Mineo e Gomes. Il Monopoli però si difende bene e non rischia praticamente nulla.
GELA IGEA VIRTUS
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GELA(4-4-2) : Ferla 6,5; Scopelliti 6,5, D’Aiello 6,5, Geraldi 6,5, Memè 6,5; Cammarota 7, Schiavon 6,5, Zaminga 7 (14’ st Carraro 6); Criniti 7 (35’ st Rabbeni sv), Pasca 6, Cunzi 7,5 (26’ st Manca 6,5). A disp. Nordi, Di Muro, Ambrosecchia, Viviano. All. Provenza 7. IGEA VIRTUS (4-4-2) : Cilli 6; Mottola 5, Zarini 5, Palma 5,5, Vicentini 5,5; Di Miceli 6, Tummiolo 5,5, Stella 5,5, Cocimano 5 (14’ st Giardina 5,5); Agostinelli 6, Nabil 5,5 (1’ st Infimo 6). A disp. Di Bartolo, Stelitano, Pisciotta, Calarco, Nuccio All. Bacci 4. ARBITRO : Del Giovane di Albano Laziale 6 RETI : pt 7’ Criniti, 27’Cunzi; st 7’ Cunzi, 39’ Manca NOTE : Circa 2000 spettatori con dieci tifosi ospiti. Ammoniti Stella (IV), Agostinelli (IV) e Tummiolo (IV). Angoli 3-3. Recupero: pt 2’; st 0’. GELA - Derby siciliano senza storia allo stadio Presti. In scena lo show del Gela, che strapazza i cugini dell’Igea Virtus con un poker indiscutibile e un passivo per nulla esagerato visti i valori in mostra
sul terreno di gioco. Quattro reti, un gol annullato per fuori gioco e altre nove occasioni create con un gioco a tratti spettacolare. Netta la supremazia dei padroni di casa. Dopo sette minuti Criniti sfugge in velocità sulla destra e infila Cilli con una conclusione che ricorda il gol di Motta dell’Inter nel derby milanese. La squadra di casa sembra non soffrire il caldo asfissiante del Presti. Corrono tutti e non danno riferimento agli avversari. Cunzi è imprendibile ed è uno dei migliori in campo. Va vicino alla rete al 14’ con una rasoiata a fil di palo che strappa applausi al pubblico presente. Dopo quattro minuti invita alla sovrapposizione Memè che trova i pugni di Cilli a respingergli la conclusione. Il monologo biancazzurro prosegue con la conclusione potente e precisa di Cunzi, che regala il 2-0 al 27’ sfruttando in tuffo di testa una deliziosa apertura di Criniti. La gara sembra già archiviata poco prima della mezz’ora. Il Gela si diverte, l’Igea rimane passiva. Al 44’ una bomba dai 20 metri di Cammarota impegna Cilli in uno strepitoso intervento. Il 3-0 lo segna
con una girata spettacolare sempre Criniti, che è però in fuori gioco. Il ritmo non si abbassa neanche nel secondo tempo. È sempre il Gela a fare la partita ed a tenere in mano le redini del gioco. Cunzi ha troppa voglia di farsi amare ed allora dopo sette minuti spedisce in porta dopo il palo colpito da Pasca. Tifosi in visibilio al Presti. Neanche la corazzata dello scorso anno riusciva a strappare gli applausi convinti di ieri pomeriggio. Agostinelli potrebbe accorciare le distanze al 15’per gli ospiti ma sulla pennellata di Di Miceli non inquadra di testa facilmente la porta sguarnita. La squadra di Provenza invece non è mai sazia e continua a spingere. Sale in cattedra l’ex potentino Cammarota, che sfiora due volte la quarta rete con due rasoiate simili che si perdono di pochissimo a lato. Al 39’ arriva il poker grazie al suggerimento del giovane Rabbeni per Manca che completa il pomeriggio di festa. C’è solo il tempo di sporcare i guantoni di Ferla sulla conclusione di Tummiolo. sport@luedi.it
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34 Sport
Con lui il Matera ha riabbracciato la C1 e Under 21. Funerali domani alle 11
Addio a Franco Tafuni Ieri pomeriggio l’ex presidente del Matera si è arreso alla Sla Le tue gesta indelebili Addio amico Franco. Ho avuto l’onore e il piacere di vivere momenti gioviali e calcistici straordinari. Tutto era semplice, anche se professionalmente non è stato mai facile convivere con una personalità davvero particolare. Criticato, usato come capro espiatorio dalla tifoseria, ma rispettato. Perchè non si poteva fare diversamente. Ho rivisto tua moglie Anna e la tua famiglia in occasione del tuo ricovero all’Ospedale di Matera ed ho compresoancora dipiù quanto ti hanno voluto bene e quanto ti sei fatto volere beneda lorononostante lunghi anni di sofferenza che avrebbero tramortito chiunque, mentre il tuo sguardo è stato fulminante e lucidi fino all’ultimo. Sei rimasto il capo fino alla fine. Parlavi con gli sguardicontua moglieormaida tempo. Solo la sla poteva abbattere una forza della natura. Da calciatore eri il clone di Brighel, ex Verona dello scudetto con Bagnoli. Una forza della natura in campo e fuori. La tua vita calcistica spesa tra Matera e Altamura sia sa calciatore che da dirigente ricca di soddisfazioni. Il grande amore per la Juve, l’amicizia con Boniperti e Platinì e con un mondo del calcio che negli ultimi tempi però lo aveva come dimenticato lasciandolo solo con i suoi problemi, i suoi guai. Uno dei pochi a restargli vicino è stato Edoardo Chiacchio, uno dei piùimportanti avvocati esperti in materia federale. Le gesta di Franco sono state delle vere pietre miliari per coloro che attualmente parlano di marketing calcistico o altre cose del genere. Eri uno che andavi diretto alle cose. Essere stato vicino a Franco è come aver assistito a mille lezioni in un’aula universitaria su come bisogna fare calcio e magari guadagnarci. Sempre con il sorriso sulle labbra e con una disponibilità verso chiunque in alcuni casi disarmante. Chiunque gli si avvicinava e gli chiedeva aiuto, ma anche soldi era capace di svuotarsi le tasche per non lasciarlo deluso. Un personaggio di cui ci sarebbe da scrivere dei libri e che non morirà mai, perchè le sue gesta restano indelebili. Grazie “Francuccio”, amico mio. Renato Carpentieri
FRANCO Tafuni è nato il 3 ottobre 1954 ad Altamura. Esordì a 16 anni in C a Matera, dove è rimasto due stagioni. Poi ha giocato con Bitonto, Altamura, Canosa, Ostuni, Noicattaro. La svolta avvenne nella stagione '82-83 quando decise di prendere in gestione l'Altamura, salvandola da//a retrocessione in Prima categoria. Comincio così la sua carriera di presidente-calciatore. Dopo aver vinto la coppa Italia, in un'indimenticabile finale a Senigallia contro il Leffe, arbitrata da Collina, portò per la prima volta l'Altamura, arbitrata da Franco Dibenedetto, in C2 ('88-89).A 35 anni si ritirò continuando a fare il presi-
MATERA- La doppietta di Genchi che elimina un coriaceo Sant'Antonio Abate passa quasi in second'ordine. La scena è tuttaper l'ex presidente del Matera, afflitto da tempo dalla Sla, scomparso ieri pomeriggio (funerali ad Altamura domani alle 11) intorno alle 16. Franco Tafuni, personaggio di grosso spessore nel calcio pugliese e nazionale, era ricoverato da quindici giorni all'ospedale “Maria Santissima delle Grazie” della città dei Sassi. A fine gara è stato osservato un minuto di silenzio ed al Matera si è aggiunta anche la squadra del Sant'Antonio Abate, in un gesto di grande fair play sottolineato da un grande applauso di tutto lo stadio. Uomo-tigre e basta. Francuccio di tutti e per tutti. Confrontarsi con lui non è stato mai semplice, perchè è uno che voleva sempre vincere, ma stavolta la Sla lo ha battuto. Le sue forze sono state la famiglia, l’intelligenza e lo spirito di sopravvivenza, in pratica quello che gli ha consentito di lottare contro il male che lo ha ridotto alla brutta copia di quello dei tempi migliori. Una persona vera. Un amico che lascia un grande vuoto. Personalità d’acciaio, un motivo di timore per chi provava a sbarrargli la strada perchè era difficile sovrastarlo. Il Matera e Matera hanno
beneficiato del suo esordio nel calcio e di uno dei periodi più belli ma anche deludenti. Perchè raggiungere la C1 e poi vedersela togliere per illecito amministrativo crea molti disagi e vittime tra chi non valutava che il traguardo era stato costruito su di un cumulo di carte senza valore. Nessuno che conta si è mai avvicinato a lui per trasformare un’illusione in futuro raggiante. Franco Tafuni non ha mai avuto soldi né istruzione, ma conosceva i segreti per fare calcio senza rimetterci, anzi il contrario ci guadagnava. Lo dichiarava apertamente. Senza Francuccio, Matera avrebbe continuato a vagare tra eccellenza e serie D e lo stesso la sua Altamura. Perchè sono i fatti a dirlo. Fiumi di soldi e tentativi di acquisire titoli sportivi di serie D ad Altamura ne sono statifattiene sonoincorsadegli altri, ma raggiungere il professionismo come ha fatto Franco purtroppo non sarà facile. LA SOCIETA’ MATERA«Esprimiamo vivo cordoglio alla famiglia di Franco Tafuni-afferma il presidente del Matera, Tommaso Perniolaper la scomparsa di un uomo di sport di grosso spessore. Abbiamo in atto iniziative per dare a Tafuni tutto il rispetto che merita». r.carpentieri@luedi.it
Franco Tafuni
Le reazioni Il ricordo degli amici Emanuele Gatti e Paolo Grieco
«Grazie per la tua amicizia» «Carissimo Franco, una delle cose più belle della mia vita è quella di averti conosciuto ed esserti stato amico e collaboratore dell'ultima squadra di calcio che Matera ha disputato in una categoria professionistica.Da quando hai lasciato la mia città, per mia scelta, ho vissuto ai margini del calcio materano in quanto, tutto ciò che è successo dopo il tuo ritorno ad Altamura, mi ha tolto l'entusiasmo che per oltre 50 anni ho sempre avuto nel sostenere la squadra della mia amatissima città. Dopo la scomparsa del grande Sen. Franco Salerno, solo tu hai saputo fare calcio a Matera ad un certo livello.Certo, in tanti mal sopportavano la tua grande personalità e competenza in un mondo fatto di sacrifici e compromessi, ma io che ho avuto la fortuna di averti conosciuto molto bene, posso testimoniare che tutto era da te studiato ed eseguito con entusiasmo soprattutto per il bene della squadra che tu sapientemete costruiti e guidavi, anche se tanti sapientoni (Matera ne è piena) ti hanno condannato con molta faciloneria. Molti di questi, però, erano solo invidiosi del tuo modo competente di fare calcio e ti lanciavano accuse e cattiverie di vario genere. Credo che
La denuncia della moglie Anna e Franco da giocatore a Matera
costruire una squadra con pochissimi soldi non è facile, ma tu ci riuscivi alla grande! Ti sei inventato il ruolo di procuratore, dirigente o presidente. Non so quanti hanno capito che tutto quello che facevi era il tuo lavoro, anche perché avevi una famiglia da mantenere.A Matera hai lasciato molti amici che ti ricordano con tanto affetto e simpatia, ma molti di quelli che si erano dichiarati
tuoi acerrimi nemici si sono ricreduti ed oggi pregano per te e per tutta la tua famiglia. Questo per te è una grande vittoria.Caro Franco, sei stato un grande e ciò che di te mi ha sempre entusiasmato è il tuo grande cuore e la facilità di risolvre grandi problemi.Ti ricorderò sempre con grande grande affetto, tuo indimenticabile amico Emanuele». Emanuele Gatti
«Ciao Franco, sono passati 12 anni (stagione sportiva 1996-97) dall’ultimo anno di serie C del Matera e non so quanti ne passeranno (spero pochi) ancora. Ricordo come se fosse oggi quell’anno indimenticabile quando, grazie a te, ho conosciuto da allenatore giovanile il calcio professionistico da protagonista attivo arrivando a sedere in panchina in C2. A Matera sei stato sempre un personaggio molto discusso e non sempre apprezzato per quello che hai fatto per la nostra città (vedi la storica venuta storica dell’Italia under 21), ma io che ho avuto il piacere di conoscerti ho compreso il lato burbero del tuo carattere, ma anche la tua grande generosità e lo testimonia il fatto che mi hai aperto le porte della tua casa come si fa ad un figlio. Sono anni che non ti vedo, ma puoi stare certo che ti porto nel mio cuore e nei miei pensieri e mi sono semptre informato delle tue condizioni di salute tramite amici comuni. Una cosa mi viene spontaneo affermare e urlare, in questi anni difficili non hai mollato. Ora l’“Uomo-tigre” si è fato catturare definitivamente, ma le tue gesta non potranno mai essere dimenticatei». Paolo Grieco
Presidente-giocatore e Altamura tra i professionisti dente e poi il direttore sportivo. Ricordato da sempre come "Francuccio il Presidente un corpo ben piantato e una memoria straordinaria. Quarto di dieci figli, a soli undici anni aiutava la baracca di mamma Anna e papà Carlo, lavorando nella latteria Dicecca in Piazza Matteotti.Lì rimase per sette anni e nei pomeriggi, prima di riprendere la fatica, rincorreva su quella stessa Piazza Castello una palla di gomma impazzita che lofaceva impazzire. A quattordici anni Fran-
cuccio esordisce nella “Fortitudo” una squadra giovanile locale; l'anno seguente è con la maglia deli-Avis Edisport "Altamura, presidente "Mastro" Carilino Nuzzi. Nel Matera Francuccio rimane per quattro anni, poi intraprende un tour che lo porta a Bitonto, a Carovigno, a Bernalda, ancora a Canosa,a Ostuni,a Noicattaro:Tra un trasferimento e l'altro gioca con l'Altamura. Una notte, forse era marzo, nel 1984, Michele Maggi va a trovarlo a casa e gli propone di rilevare l'Altamura, piom-
bata in zona retrocessione nel camponato di promozione. Accetta. Con Michele Maggi salva l'Altamura. Nel campionato 84/85 è già "Presidentegiocatore' Vince il campionato. Sale nell'interregionale. Nell'85/86 l'Altamura finisce al terzo posto. Così pure nell'86/87. L'anno dopo invece è seconda e vince la Coppa Italia. È poi la volta della C/2. "Anche Giampietro Boniperti che - recita allegro è il massimo”. Si gode questo momento, impastando il rimpianto per non aver avuto al campo la ca-
ra mamma Anna (la prima tifosa) fermata con un acciacco, con l'emozione esaltante per i due gemelli che la moglie gli regalò quella stessa domenica in cui l'Altamura vinse a Matera.Alla richiesta di un ricordo di una violenza, fatta o subita, racconta di una partita a Valenzano, lui giocatore del Canosa, conclusasi con una rissa:lui che sferra un paio di pugni ad un vigile urbano di Valenzano e poi, vistosi circondato da altri vigili e carabinieri, scappa correndo tra i campi adiacenti lo stadio e corre veloce fino a quan-
do non approda in una sala ricevimenti di Valenzano stesso. Entrato lì, mentre si sta svolgendo la festa di un matrimonio, in mutandine e maglietta, con le scarpe bullonate, viene accolto e rifocillato dai cuochi. Fu poi prelevato, a notte inoltrata, da parenti ed amici accorsi da Altamura. Racconta questa storia incredibile con un sorriso "Francuccio il Presidente" ha vinto ancora, Auguri a lui, altamurano popolare che al pari di tanti altri figli di popolosi porta appresso miserie e grandezze, generosità e contraddizioni, sogni e limiti, passioni e ragioni di una vita tumultuosa, impietosa, avara e generosa.
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Sport 35
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Coppa Italia Cottet procura e para un calcio di rigore al Sant’Antonio
Doppio Genchi, Matera va Volè vincente su assist di Campo e raddoppio su punizione MATERA S.ANTONIO
Spogliatoio Il tecnico: «Vittoria dedicata a Tafuni»
2 0
Giusto: «Una squadra costruita con qualità»
MATERA (4-4-2) Cottet; Scudieri, Catalano (18' st Martinelli), Bartoli, Carità; Carretta, Mazzoleni, Leta (27' st Conte), Campo; Albano, Genchi (35' st Logrieco). A disp.: Dimola; Martinelli, Palladino, Salemme, Branda. All. Giusto SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2) Della Pietra; Di Maio, De Sio, Coccurullo, Itri; Rotondale, Maruggi, Vitello, Sekkum; Tedesco, Maffucci (16' st Siano). A disp.: Terminiello, Nettuno, Costantino, Chierchia, Madonna, D'Aniello. All. Mario Di Nola ARBITRO: Lacalamita di Bari (Di Salvo-Lanetti) RETI: 33' pt Genchi (M), 4' st Genchi (M) NOTE - Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1500, di cui una trentina di provenienza ospite. Al 10' st Sekkum si fa parare un rigore da Cottet (M). Amminiti: Cottet, Scudieri, Carretta e Genchi del Matera; Itri e Tedesco del Sant'Antonio. Angoli 7-4 per il Sant'Antonio. Recupero: 2' pt; 4' st. MATERA- La doppietta di Genchi elimina un coriaceo Sant'Antonio Abate. Il risultato poteva assumere proporzioni ancora più pesanti per il Sant’Antonio Abate se Logrieco non avesse sciupato la più ghiotta delle occasioni. Ma a Giusto e soci va bene così, perchè la qualificazione non fa una grinza. Tutto di prima il vantaggio. Pallone lanciato da Leta per Albano, sponda del bomber biancazzurro all’indietro per Mazzoleni che apre per Campo a sinistra, cross al centro dove Genchi in volé insacca. Applausi a scena aperta per un gol di rara fattura. Che sarebbe stata una giornata difficile per i colori giallorossi campani lo si intuiva nei primi tre minuti di gara quando il Matera andava vicino al vantaggio per ben cinque volte. Carretta prima di testa e poi con un pallonetto a portiere battuto di poco fuori strappava applausi, ma il gol non arrivava. Al 30’ il Sant’Antonio Abate scuote un Matera che sembrava essersi seduto. Tiro che Cottet non trattiene e Maffucci sulla ri-
Giuseppe Genchi (foto Videouno) ieri a segno due volte contro il Sant’Antonio Abate
battuta costringe il portiere biancazzurro ai lavori straordinari. Il Matera passa. Poi ad inizio ripresa il raddoppio, complice il giovane portiere Della Pietra non esenta da colpe sulla punizione di Genchi dal limite. Matera che comincia a gestire il risultato, ma il Sant’Antonio non ci sta. Arriva l’occasione per rientrare in partita. Cottet atterra ingenuamente Tedesco che ormai stava uscendo dall’area perchè chiuso. Rigore che Sekkum calcia forte e il portiere d’istinto con il piede sinistro respinge. Il pallino del gioco passa al Sant’Antonio e il Matera controlla bene e riparte in contropiede con Genchi sempre pericoloso e con Carretta bravo a metà. Entra Logrieco ed è standig ovation per Giuseppe Genchi alla prima doppietta in
maglia biancazzurra. Il Sant’Antonio ci mette impegno e mestiere, ma giusto inserisce Conte al posto di un Leta stratosferico e c’è spazio per il rientrante capita Martinelli subentrato ad un Catalano apparso già in buona condizione. C’è un contropiede al 40’ che vede Logrieco giungere a tu per tu con Della Pietra, in tribuna già si assapora il gol ma il bitontino con un ecceso di superficialità prova un lezioso pallonetto che riesce male. Sarebbe stata una punizione troppo severa per un buon Santantonio. Il Matera va grazie a Genchi e non solo. La squadra di Pino Giusto ha ancora grossi margini di miglioramento ma è sembrata quadrata e con le carte in regola per disputare un campionato di vertice. Renato Carpentieri
MATERA - “Sono contento per la vittoria ma la gioia è stata velata dalla scomparsa di Franco Tafuni - ha commentato così a fine gara Pino Giusto che ha ricordato l'ex presidente del Matera”. Contro il Sant'Antonio Abate, i biancazzurri hanno conquistato la prima vittoria in una gara ufficiale, un risultato di buon auspicio in vista dell'inizio del campionato. “Mi è piaciuta tantissimo la partenza e il modo di giocare dei ragazzi maggiormente nei primi quindici minuti, poi c'è stato un calo e il Matera ha concesso più spazio agli avversari che non hanno comunque impensierito il nostro portiere Cottet - ha continuato Giusto. Bella la vittoria anche se c'è ancora da migliorare qualcosa specialmente nel possesso e nella gestione della palla, nel complesso, però, posso ritenermi soddisfatto anche perché il Matera ha saputo giocare senza perder palla e in maniera pulita. Un applauso va a Genchi, bravo a realizzare i due gol molto belli, Cottet a neutralizzare il calcio di rigore e a tutti i giocatori per aver messo in cassaforte il primo successo stagionale seppur in coppa Italia. Il Matera è una squadra costruita con qualità, dobbiamo dare fiducia ai giovani che stanno crescendo insieme ai più grandi ed esperti”. A fine gara, in sala stampa, molto soddisfatto della vittoria e della doppietta Genchi che ha battezzato con tanti applausi l'esordio al XXI Settembre - Franco Salerno. “Si è subito creato un ottimo feeling con i tifosi materani - ha affermato Genchi. Oggi (ieri, ndr) mi hanno applaudito quando sono uscito ma anche nelle amichevoli i tifosi sono stati sempre molto calorosi nei miei confronti. Per quanto riguarda la gara con il San-
Pino Giusto e Carlo Di Bari
t'Antonio Abate, la vittoria è più che meritata; siamo una squadra assortita e stiamo lavorando bene per trovare sempre le soluzioni giuste durante le partite. Il gol lo dedico alla squadra che ha meritato la vittoria, d'altronde anche grazie ai miei compagni sono riuscito a segnare”. Protagonista del match anche il portiere Nicolas Cottet che ha riscattato con una parata l'errore costato il rigore a favore del team campano. “La giocata era difficile, la palla era in profondità e io sono uscito scivolando sul giocatore avversario. L'arbitro ha concesso il penalty ma ho subito capito che Sekkoum aveva paura di calciare, guardava sempre la parte sinistra della porta, forse per spiazzarmi, io ho intuito tutto e sono riuscito a parare il tiro alla mia destra. Il Sant'Antonio, comunque al di là della sconfitta, ha dimostrato di essere una buona squadra, giocando con intensità l'intera gara. Dedico la vittoria e la
parata del rigore a mia madre, Mabel, e al mio preparatore Alessio Musco”. Ha commentato il match anche il tecnico della formazione campana, Di Nola, che ha avuto parole d'elogio verso il Matera considerandola come una delle principali candidate alla vittoria del campionato. “Il Matera ha un organico importante - ha spiegato Di Nola. Insieme al Pianura e al Casarano potrà concorrere sicuramente alla vittoria finale. La mia squadra ha giocato una buona gara, ho deciso di tenere fuori alcuni giocatori per provare nuove soluzioni in vista dell'inizio del campionato. I due gol di Genchi hanno certamente demoralizzato i miei ragazzi, chissà forse il rigore avrebbe riaperto la partita.. Tutto sommato non abbiamo giocato male, dobbiamo solamente iniziare a concretizzare le numerose azioni da gol che creiamo durante i novanta minuti”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Coppa Italia Fatale a Lazic l’errore dal dischetto di Camassa, fermato da Marino
Pisticci avanti ai rigori Il derby finisce 1-1 dopo i 90 minuti, a Chisena risponde Grieco PISTICCI DCR 6 FRANCAVILLA 5 PISTICCI: Marino, Angiò, Polichetti, Guarino, De Biasi, Vallefuoco, Lavecchia (26' s.t. Rovira), Fortunato (18' s.t. Ferrentino), Lupacchio, Di Noto (35' s.t. Truglio), Grieco. A disposizione: Maida, De Nittis, Di Maria, Farinola. All.: Valente FRANCAVILLA: Masi, Cocina, Gioia, Di Giorgio, Manzillo, Camassa, Verdesca, Boccini (25' s.t. La Neve), Del Prete, Chisena (22' s.t. Scavone), Vitale (39' s.t. Bacioterracina). A disp. Bruno, Marziale, Di Sanza, Cesareo. All. Lazic ARBITRO: Zappatore (TA). Assistenti: Orsini (Casarano) - Guadalupi (Br) RETI 44’ pt Chisena (F), 6’ st Grieco (P) NOTE: Ammoniti: Polichetti, Guarino, Greico; Manzillo, Chisena. Espulso: Manzillo al 45' s.t. per somma di ammonizioni. Recuperi: 1' e 4'. Terreno in condizioni discrete. Spettatori 500 circa. Cielo coperto e pioggia nel secondo tempo. SEQUENZA RIGORI: Grieco (P) sbagliato, Di Giorgio (F) gol, Polichetti (P) gol, Scavone (F) parato, Rovira (P) parato, Verdesca (F) parato, Vallefuoco (P) gol, Bacioterracina (F) gol, Ferrentino (P) gol, Del Prete (F) gol, Lupacchio (P) gol, La Neve (F) gol, Guarino (P) gol, Camassa (F) parato. PISTICCI - La lotteria dei rigori premia la squadra che sul campo ha meritato di più. Il derby di Coppa Italia tra Pisticci e Francavilla sul Sinni va ai gialloble che guadagnano l'accesso al terzo turno della competizione grazie al successo per 6-5 sulla più quotata formazione sinnica. Dopo i novanta minuti regolamentari la gara era terminata sul punteggio di 1-1. Poi, dagli undici metri, è risultato decisivo l'errore di Camassa che si è fatto parare il
A lato Chisena autore della rete del momentaneo vantaggio da parte del Francavilla, in alto la gioia di Grieco insieme ai suoi compagni del Pisticci per il gol del pareggio che ha portato poi la partita ai rigori favorevoli al team di Valente (foto in pagina www.gialloble.com)
settimo penalty di una sfida molto equilibrata sotto il profilo del punteggio, ma nella quale i padroni di casa hanno messo più cuore ed impegno, riuscendo ad eliminare il gap con una squadra sulla carta più forte. Il Pisticci si presenta in campo con fortissime motivazioni e tanta voglia di far bene. L'undici leggero e giovane di Valente dimostra di aver già in buona parte metabolizzato il credo tattico del tecnico pisticcese, che ai suoi ragazzi ha saputo subito dare un gioco ordinato, con indicazioni chiare per ogni ruolo. Il Francavilla si esprime al di sotto delle aspettative, forse anche con un pizzico di suf-
ficienza, ed alla fine viene punito prima sul piano del gioco e poi su quello dei risultato. La squadra di Lazic sembra non aver ancora smaltito bene i carichi di lavoro della preparazione atletica ed il valore di alcune pedine importanti, giocatori che il Pisticci non potrebbe certo permettersi, non emerge affatto, anzi viene annullato dal laborioso undici del presidente Panetta. Nel primo tempo la partita stenta a decollare. Le due squadre si studiano a centrocampo, senza riuscire a trovare profondità. Dopo 2 minuti Vallefuoco solletica Masi con una conclusione debole sugli sviluppi di un corner. Al 19' lo
imita Del Prete che replica, sempre in seguito ad un tiro dalla bandierina, in maniera altrettanto fiacca. La partita si fa frizzante nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione. Al 31' va in gol Chisena, ultimo arrivato in casa rossoblù, ma l'arbitro annulla per off side. Al 41' Verdesca potrebbe far male da fuori area, ma stecca la conclusione. Al 42' segna Grieco, ma l'arbitro vede un tocco di mano sottoporta ed ammonisce l'attaccante pisticcese. Al 44', però, gli ospiti passano in vantaggio proprio con Chisena, che approfitta di una incomprensione tra Vallefuoco e Marino. Per l'attaccante sinnico è un gioco da ra-
gazzi raccogliere sottoporta ed insaccare da pochi passi. Nella ripresa, tuttavia, il Pisticci scende in campo senza avvertire il peso dello svantaggio. Ed alla prima occasione passa grazie ad uno splendido guizzo di Grieco che, ben servito nello stretto da Di Noto, brucia due difensori sullo scatto, fugge a rete e deposita nel sacco, confermandosi cecchino infallibile. Da quel momento è il Pisticci a far vedere le cose migliori, pur non riuscendo a concretizzare la superiorità espressa in fase di impostazione. La palla del raddoppio capita all'ex Lupacchio, che all'11' se ne va da destra, converge, ma conclude sul portiere da otti-
ma posizione. I gialloble continuano a tenere bene il campo fino al novantesimo, senza subire il ritorno del Francavilla. A questo punto il regolamento prevede che si battano direttamente i calci di rigore. Per il Pisticci segnano Polichetti, Vallefuoco, Ferrentino, Lupacchio e Guarino, mentre sbagliano Grieco e Rovira. Per il Francavilla vanno in gol Di Giorgio, Bacioterracina, Del Prete e La Neve. Mentre Marino riesce a neutralizzare i tiri di Scavano, Verdesca e Camassa, regalando così la meritata qualificazione ai gialloble. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
le Interviste
Umori diversi dei due allenatori a fine partita
Valente: «Vittoria meritata» Lazic: «Noi poco convinti» C'È SODDISFAZIONE in casa gialloble per il passaggio del turno, ma soprattutto per la prestazione offerta dalla squadra. Il Pisticci, dopo aver battuto il Bitonto al primo turno di Coppa Italia, fa fuori anche il Francavilla sul Sinni in un test più impegnativo del precedente, superato a pieni voti, solo ai rigori, ma dopo una partita giocata alla pari con un avversario più quotato. “Ho grande rispetto per il Francavilla spiega il tecnico Valente -, sono convinto che arriverà ai play off, ma credo che oggi il Pisticci abbia meritato. Certo, abbiamo ancora tanto da imparare, perché nel primo tempo dovevamo essere più corti e giocare meno palle alte. Ma purtroppo le condizioni di questo terreno di gioco, di cui si accorgono puntualmente anche i nostri avversari, non ci aiutano. Nella ripresa, tuttavia, siamo riusciti ad accorciare, abbiamo trovato il gol al momento giusto e potevamo segnare ancora. Alla fine la lotteria dei rigori ha premiato noi”. Valente, come da abitudine, non esalta le prestazioni dei singoli e su Grieco, che si conferma qualcosa in più di un esterno adattato ad ruolo di attaccante e che risulta ancora decisivo dopo aver segnato il gol dell'1-0 con il Bitonto, commenta: “ha giocato una partita normale. Non lo
lodo né lo disprezzo”. Per Valente, insomma, conta innanzitutto la crescita del gruppo: “possiamo far meglio - conclude l'allenatore pisticcese - dando continuità al nostro gioco soprattutto in fase offensiva. Abbiamo margini di miglioramento, ma non dimentichiamo di aver giocato contro una signora squadra”. Miser Lazic, invece, non è affatto contento della prestazione dei suoi ragazzi: “Il Pisticci è stato più convinto e determinato. Noi, invece, eravamo poco convinti. Per far risultato in questa categoria serve un piglio diverso. Non ci sono scusanti, abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità. Adesso dobbiamo svegliarci e rimboccarci le maniche. In questo senso la sconfitta di oggi, seppur maturata ai rigori, può essere utile a farci capire che il calcio d'agosto è finito e che per il campionato ci sarà bisogno di un approccio diverso alle partite”. Sugli obiettivi stagionali il tecnico rossoblù non si sbilancia: “Vogliamo migliorare e giocare sempre meglio, per dare soddisfazione ai nostri dirigenti ed ai tifosi. Guardiamo cosa accadrà di giornata in giornata, ma, ripeto, c'è bisogno di scendere in campo con un'altra mentalità”. r.d.a.
In alto il portiere Marino autore della parata decisiva per i padroni di casa ai calci di rigore e il tecnico del Pisticci Valente, a lato invece un’azione di gioco su punizione
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Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Nel primo tempo una rete a testa con Petruzzella e Volpe dal dischetto
Fortis, decide Castoro Il gol confezionato dagli under di Squicciarini piega il Varisius Rinviata la gara di Ricigliano
Ecco i risultati COPPA ITALIA RITORNO PRIMO TURNO A.Cristofaro-Grottole 6-2 (2-2) Atella-Pietragalla 0-0 (0-2) Avigliano-Bln Pignola 6-4 d.c.r. (0-1) Picerno-Balvano 0-4 (0-1) Banzi-Real Irsina 1-0 (0-3) Borussia Pleiade-Rotondella 4-0 (1-1) Fortis Murgia-Varisius 2-1 (3-0) Bella-Murese 2-3 (1-5) Policoro-Scanzano 2-0 (2-0) Real Tolve-Miglionico 4-0 (2-0) Ricogliano-Pescopagano il 2/09 (1-0) R.Valdiano-S.Lagonegro 2-2 (5-0) Viggiano-Moliterno 1-1 (2-0) Vultur Rionero-Lagopesole 4-0 (2-0) l Montescaglioso e Santarcangiolese già qualificate per l’estromissione di Irsinese e Ferrandina
suo colpo di testa va fuori. Al 19’ Volpe prova a scuotere il team di Tucci, ma la sua punizione non ha gran fortuna, ma è il segnale di una crescita dei materani. Al 22’ infatti arriva il pareggio direttamente dal dischetto. Burgi assegna il penalty dopo un gioco pericoloso su Volpe. Lo stesso si presenta sul punto di battuta e spiazza D’Elia: 1-1. Il pari dà fiducia al Varisius, ma la volontà non è sostenuta dalla conclusioni a rete. Volpe al 39’ ci prova ancora su punizione ma la barriera fa da scudo. In chiusura Maurelli lancia Castoro che però arriva in ritardo all’appuntamento con la palla. La ripresa si apre con Armaiuoli che cincischia invece di calciare a rete. Poi al 12’ il Fortis Murgia chiede un rigore per un fallo su Castoro. Al 14’ il cross dell’ottimo Chessa non viene raccolto ne da Margiotta ne da Petruzzella. Dopo una serie di cambi e la punizione di Martimucci deviata in angolo arriva il gol vittoria di Castoro. E’ il 35’ quando da cross di D’Addario l’under col numero 7 sulle spalle insacca con una bella girata al volo: 2-1 e gara in cassaforte. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
FORTIS MURGIA 2 VARISIUS MATERA 1 FORTIS MURGIA: D’Elia, Chessa, Digirolamo, Maurelli (34’ st Grassani D.), Di Vito, Delle Foglie, Castoro R, Cappiello (13’ st D’Addario, Margiotta, Martimucci, Petruzzella (20’ st Basile). A disp.: Livrieri, Cannillo, Castoro N., Vitale. Allenatore Squicciarini. VARISIUS MATERA: Rondinone, Bongermino, Pietracito, Giordano, Perrone (30’ st Persia), Tataranni, Di Pede, De Bellis (13’ st Di Lena), Volpe, Festa R, Armaiuoli (23’ st Dragonetti). A disp.: Festa A, Velo, Antezza, Moliterno. Allenatore Tucci. ARBITRO: Burgi di Matera (Contini e Gaudiano). RETI: 15’ pt Petruzzella, 22’ pt Volpe (rig.), 35’ st Castoro R. NOTE: Spettatori 50 circa. Scroscio di pioggia durante il secondo tempo. Ammoniti De Bellis, Di Pede e Tataranni del Varisius, Castoro R e Delle Foglie del Fortis Murgia. Angoli: Fortis Murgia 4, Varisius 1. Fuorigioco: Fortis Murgia 7, Varisius 1. Recuperi: 1’ pt e 3’ st.
Salvatore Petruzzella del Fortis Murgia e Nicola Volpe del Varisius
MATERA - Il giovane Castoro regala il successo al Fortis Murgia nella gara di ritorno del primo turno di Coppa Italia regionale. Seconda sconfitta, quindi, per il Varisius che però, rispetto alla gara di una settimana fa, esce a testa alta dalla sfida con i rosanero di Squicciarini. Tra le altre cose va rimarcata la quarta segnatura del bomber Petruzzella nella doppia sfida e il primo gol, seppur dal dischetto, di Volpe con la maglia nerover-
de della squadra del presidente Montemurro. Dopo una prima fase di studio, la cronaca si apre con il colpo di testa di Petruzzella che va fuori dalla specchio. E’ il preludio al gol che giunge al 15’. Splendida sponda di testa di Margiotta che libera al tiro Petruzzella. La palla passa in un “selva” di gambe dei difensori del Varisius e termina la sua corsa in rete: 1-0. Due minuti più tardi ci prova Castoro, ma il
Grazie al successo dell’andata passano il turno gli uomini di Villani
C’è la doppietta per Girelli
Cirigliano replica a Mangieri Poker del Tolve Finisce in parità la sfida tra il Viggiano e il Moliterno VIGGIANO MOLITERNO
1 1
VIGGIANO: Nigro, Stefani, De Gregorio (25' st La Neve), Marchese, Sabia, Chirichella, Gargaro (10' st Campisano), Piscopia, Mangieri, Sanchirico, Lo Prete (37' st Salera). A disp.: Laterza, Mero, Spera, Fortunato. Allenatore: Villani. MOLITERNO: Lanzolla, Panzardi, Cirigliano, Savone, Lancellotti, Petrocelli (25' st D. Molletta), Fratantuono, Albini, Genovese (45' st Alberti), G. Molletta, Albano. A disp.: Rebechi, Carcia, Gatta, La Banca, Messuti. Allenatore: Vignati. ARBITRO: Cassano di Moliterno (De Fina - Nappo). RETI: 28' pt Mangieri, 40' st Cirigliano. NOTE: Giornata nuvolosa. Terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Campisano (V); Savone, Lancellotti (M). Angoli: 6-3 per il Moliterno. Recupero: pt 1'; st 4'. Spettatori: circa 80. VIGGIANO - Un tempo a testa. Ciò è bastato per mettere ad agio le due squadre che ancora non sono in perfette condizio-
ni fisiche. Il primo tempo è stato di marca viggianese con la rete realizzata da Mangieri già in rete all'andata. La ripresa ha visto meglio il Moliterno che ha trovato il pareggio su punizione indiretta dell'instancabile Cirigliano assente nella scorsa gara. Da ambo le parti gli schemi sono cambiati. Del resto la scorsa settimana lo avevamo già preannunciato. Villani manda in tribuna Iaquinta per punizione e in panchina La Neve per scelta tecnica rispetto all'andata ed inserisce dal primo minuto De Gregorio e l'ultimo acquisto Lo Prete dal Francavilla. Il tecnico di Potenza recupera per l'occasione il capitano Salera e Campisano facendoli entrare nella ripresa. Interessante la soluzione provata nell'ultima mezzora con Sanchirico dietro Campisano e Mangieri che possono ben affinarsi. Potrebbe non essere l'unica. Vignati ritrova Cirigliano (che a ben 38 anni suonati risulta sempre il migliore) e Albini e schiera nell'undici titolare i nuovi acquisti Savone (Tramutolese) e Genovese (Latronico) che erano già stati cercati dal Viggiano in quest'estate e fa riposare precauzionalmente Mastrangelo e Fruguglietti in tribuna a
guardare la partita. Non ci sono grandi emozioni nel primo tempo. Solo tre le vere occasioni. Dopo due minuti è Lo Prete a sfiorare l'incrocio dei pali su punizione. Passa il tempo e al 28' Mangieri sblocca il risultato. Magico tocco di Sanchirico e tiro dell'attaccante francavillese respinto dal portiere. Pronta la ribattuta a rete del numero nove biancazzurro che gela la difesa moliternese. Due minuti più tardi è Genovese che vicino al dischetto del rigore tira alto. Nella ripresa è lo stesso Genovese che al 4' semina panico in mezzo all'area ma al momento di essere freddo nell'esecuzione si fa ipnotizzare da Nigro. Quattro minuti dopo è Savone a non incornare perfettamente di testa su angolo calciato da Molletta. Ritorna alla carica il Viggiano e su un'altra magia di Sanchirico è Campisano a tentare il pallonetto sventato in corner da Lanzolla. La partita sembra finire a favore del Viggiano ma a cinque minuti dalla fine su una punizione indiretta calciata alla perfezione da Cirigliano fissa il punteggio sull'equo risultato di 1-1. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Pascuzzo e Petilli per i padroni di casa, Martino e D’Agostino per gli ospiti
Valdiano e Lagonegro impattano R.VALDIANO 2 S.LAGONEGRO 2 R. VALDIAMO: Serra, Fiumarella, De Falco, Malito, Dibrizzi, Ragone, Pascuzzo, Salomone, Petilli, Chiacchio, Colombo. All. Masullo SOCCER LAGONEGRO: Armando, Messuti G, Borrca, Messuti G, Falabella, D’Agostino, Cantisani, Martino, Falabella N, Consoli, Ielpo. All. Oliva ARBITRO: Vicino di Moliterno (Votta e Zaccara) RETI: 10’ pt Pascuzzo, 20’ pt Petilli, 12’ st Martino, 34’ st D’Agostino IL VALDIANO passa il turno. Dopo la vittoria per cinque a zero nella gara di andata, la formazione di Masullo
ha pareggiato per due a due con il Soccer Lagonegro proseguendo, dunque, l’avventura nella competizione tricolore. Per la formazione campana sono andati in rete, entrambi nel primo tempo, Pascuzzo e Petilli, che ha messo la palla nel sacco direttamente da calcio di punizione sorprendendo l’estremo difensore ospite. «E’stata una partita giocata sottogamba - ha spiegato Malito, atleta del Valdiano. Avevamo già in tasca la qualificazione avendo vinto la gara d’andata per cinque a zero quindi abbiamo giocato meno intensamente e ci siamo fatti rimontare due reti. Il Lagonegro è stato bravo a non mollare riuscendo a pareggiare». lo.to.
Il Balvano travolge il Picerno PICERNO BALVANO
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PICERNO: Lettieri, Pietrafesa, Bernabei, Marchese, Naturale, Marchese G, Caggiano, Passavanti, sabia, Vaccaro, Cangini. All. Caivano BALVANO: Perna, Cilibrizzi, Pentangelo, Turturiello, Iacullo, Simone, Matturro, Picerno, Pacella, Petraglia, Casciano. All. Turturiello ARBITRO: Di Noia di Potenza (Martone e Autieri) RETI: 10’ pt Turturiello, 40’ pt Cilibrizzi, 15’ st Pacella, 35’ st Cilibrizzi BELLA VITTORIA del Balvano nella gara di ritorno del primo turno di coppa Italia. Il team allenato da Turturiello ha sconfitto con un sonoro quattro a zero il malcapitato Picerno grazie alla doppietta di Cilibrizzi e alle reti di Turturiello e di Pacella, un giovane atleta balvanese classe 1993, passando al turno successivo. l.t.
Miglionico va ko
Pietrafesa del Real Tolve ieri in gol
REAL TOLVE MIGLIONICO
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REAL TOLVE: Perillo, Damiano, Sarubbo, Santagata, Mazzacane, Lardiello, Girelli, Camelia, Ragone, Pietrafesa, Montenegro. All. Camelia MIGLIONICO: De Ceglie, Scandiffio, D’Aria, Salluce, Galeota, Battilomo, De Ceglie, Corleto, Fattore, Grande, Carriero. All. Paterino ARBITRO: Capolupo di Matera (Bonavoglia e Campanella) RETI: 22’ pt Pietrafesa, 34’ pt Ragone, 5’ st Girelli, 23’ st Girelli IL REAL TOLVE si conferma. Dopo la vittoria della gara d’andata per due a zero, la formazione allenata da mister Camelia, nel match di ritorno, ha sconfitto nuovamente il Miglionico questa volta per quattro zero. Rotonda vittoria che ha regalato ai potentini la qualificazione al turno successivo e una dose di ottimismo in vista della stagione che sta per iniziare.
Il Tolve è andato a segno con due gol per tempo. Nella prima frazione hanno segnato Pietrafesa al 22’ e Ragone al 34’, mentre nella ripresa Girelli ha messo a segno la sua doppietta personale e il poker per il team allenato da Camelia. Soddisfatto è il commento del tecnico potentino a fine gara. «Il Tolve ha disputato una buona partita - ha spiegato Camelia. La mia squadra ha giocato bene e in maniera ordinata, non ha mai avuto problemi durante i novanta minuti; abbiamo preso anche una traversa con Sarubbo. Il test con il Miglionico è comunque servito per valutare la condizione dei ragazzi. Siamo in fase di preparazione, dunque, gli atleti devono impegnarsi anche nelle gare di coppa così come hanno fatto oggi (ieri, ndr). Una doppia vittoria che è ben augurale per il prossimo campionato che è ormai alle porte». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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38 Sport
Tennistico 6-2 al Grottole e turno superato in scioltezza
Oppido senza freni OPPIDO GROTTOLE
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ANGELO CRISTOFARO: Vaccaro R., Giganti, Provenzale R. (22'st Manniello Dom.), Leone A., Lettieri, Volturno, Leone G., Vaccaro M. (15'st Baldini), Santopietro, Ciardiello, D'Amico (26'st Colangelo); A disp. Millesi, Maglione, Provenzale C., Manniello F.; All. Manniello Don.. GROTTOLE: Di Brizio, Amodio (20' st Brindisi D.), Di Pede, Buono, D'Alessandro L., Paladino (14' pt Bitetti), Moramarco, Armento, Biscaglia, D'Alessandro V.; A disp. Brindisi G., Gramiglia; All. D'Ascanio. RETI: 4' pt Volturno, 3'st D'Amico, 7'st Ciardiello, 10'st Moramarco, 14'st Leone G., 24'st e 31'st Baldini, 38'st Di Pede (rig.). NOTE: tempo nuvoloso, temperatura gradevole. Angoli 6 a 3 per l'A. Cristofaro. Ammoniti Giganti, Vaccaro M., D'Alessandro L. 11'st Di Brizio neutralizza un calcio di rigore calciato da Volturno. OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido vince 6-2 contro un modesto Grottole che ha tenuto bene nel primo tempo subendo solo una rete dopo appena quattro minuti direttamente da calcio di pu-
Rino Ciardiello dell’Oppido e accanto Vito Dipede del Grottole
nizione ma mollando nella ripresa. Il divario tra le due squadre è emerso sin dai primi minuti ma l'Oppido non è mai riuscita a mettere in ghiaccio la partita nel primo tempo.
Dopo il gol di Volturno il Grottole ha tenuto. Al quarto d'ora Santopietro in gol, ma la posizione dell'ariete bianco verde era irregolare. Durante la prima frazione di gioco l'Oppido cerca insistentemente il gol ma gli ospiti tengono
bene e nonostante tante palle gol create dai padroni di casa il primo tempo finisce con i padroni di casa in vantaggio per una rete a zero. Il ritorno in campo è scoppiettante. Tre giri di orologio e D'Amico gonfia la rete avversaria por-
tando il risultato sul 2-0. Passano quattro minuti e Vaccaro M. recupera un'interessantissima palla sulla trequarti avversaria, serve sulla destra D'Amico che resiste alla carica del suo marcatore e batte a colpo sicuro verso Di Brizio che però è bravo e respinge di piede ma sulla ribattuta è prontissimo Ciardiello che fa tris per la felicità dei bianco verdi. Ancora due minuti e Volturno pasticcia nella sua area facendosi rubare la palla da Moramarco che da solo, a tu per tu con Vaccaro R., non sbaglia per il 3-1. Al quarto d'ora è Leone G. che con una sassata dal limite dell'area avversaria batte ancora una volta Di Brizio. Entra Baldini per l'Oppido e la musica cambia di nuovo. In sette minuti, prima al 24' e poi al 31', l'attaccante bianco verde colleziona la sua prima doppietta stagionale congelando il risultato sul 6-1. Al 38' st ancora un pasticcio della difesa locale con Giganti costretto ad atterrare in area Moramarco per un sacrosanto rigore trasformato da Di Pede. La partita finisce con i favoriti della vigilia che passano il turno e con il Grottole che nonostante la pesante sconfitta esce a testa alta dal comunale di Oppido. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Una tripletta e la Vultur strapazza il Lagopesole
Travolgente Di Francesco VULTUR LAGOPESOLE
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VULTUR RIONERO: Martone s.v., Larotonda 7,5, Grieco 6, Cozzolino 7, Lanciano 7, Rapolla 6,5, Barbaro s.v. (dal 15' Giuliani 7), Izzi 7, Di Francesco 7,5 (dal 47' M. Lanotte 6,5), Brescia 6,5, Marmora 6,5 (dal 60' Argenti 6). A disp.: Radesca, Anelli, Di Tolve, Lo Vasto. All.: Finamore. LAGOPESOLE: Zoppi 6, Telesca 5 (dal 46' Sabato 5), Pace 6, N. Colangelo 6, T. Coviello 6, Rosa 6, C. Coviello 5,5, D. Mecca 6, F. Lanotte 5,5 (dal 75' Giglielmi 5,5), A. Mecca 5 (dal 46' Strammiello 5,5), Lorusso 5. A disp.: Lacapra, Dragonetti, Lovallo, D. Colangelo. All.: Alfano. ARBITRO: Abbate di Potenza 7 (Franciosa-Saporito).
RETI: al 18', al 44' e al 45' Di Francesco, al 67' M. Lanotte. NOTE: Angoli 6 a 0 per i locali. Ammoniti: Telesca, Strammiello, D. Mecca, N. Colangelo (Lagopesole), Brescia e Lanciano (Vultur). Recupero: p.t.+2'; s.t.+ 2'. RIONERO - Con una tripletta di Di Francesco e una rete del giovane Lanotte la Vultur, dopo la vittoria esterna di domenica scorsa, cala un pesante poker al malcapitato Lagopesole e supera così il primo turno di Coppa Italia. Per i vulturini non è stata proprio una passeggiata perché almeno inizialmente si sono dovuti impegnare più di quanto possa far credere il risultato finale contro un avversario che ha sempre e comunque lottato su ogni pallone. I padroni di casa hanno pri-
ma pensato a mettere al sicuro il risultato e poi si sono impegnati a lubrificare gli automatismi in vista della prima partita di campionato, che domenica prossima disputeranno in trasferta. Il lavoro della preparazione precampionato fatto svolgere da mister Finamore è a buon punto anche se c'è ancora qualcosina da limare, vista anche l'assenza dei titolari Zona, Moramarco e Chimenti. In avvìo di gara gli ospiti al 3' hanno provato a fare lo sgambetto ai locali con un tiro di Lorusso finito di poco fuori. Non si è fatta attendere la risposta dei rioneresi che sono andati subito al tiro con diversi giocatori ma senza esito. La prima rete è arrivata al 18' allorché su servizio di Izzi Di Francesco con un forte e preciso tiro ha por-
tato in vantaggio la propria squadra. Dopo il gol i ragazzi di mister Finamore hanno preso in mano le redini del gioco e sul finire del primo tempo sono andati ancora in gol e ancora con Di Francesco, che al 44' è andato al raddoppio dopo aver superato il portiere ospite in uscita. Un minuto dopo lo stesso Di Francesco porta a tre le reti mettendo alle spalle dell'incolpevole Zoppi da pochi passi. Nei minuti successivi si sono fatti notare Larotonda, che ha provato anche a fare gol, e il giovane Giuliani, che ha messo sui piedi di Lanotte una splendida palla per la quarta rete vulturina. finisce così con il poker della Vultur che accede al secondo turno di Coppa Italia regionale. mi.ri.
Manuele Finamore tecnico della Vultur Rionero
Grazie alla vittoria nel match d’andata gli uomini di mister Potenza eliminano l’Atellamonticchio
Un pari buono solo per il Pietragalla ATELLA PIETRAGALLA
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ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Angelillo(10'st D'Annucci), Pietrafesa, Larotonda V., Carretta, Strozza, D'Urso(15'st Libutti), Larotonda G., Rinaldi, Carriero, Telesca (1'st Gerardi). A disp.: Sicuro, Leccese, Colangelo, Rosiello. All. D'Urso. PIETRAGALLA: Ciriello A., Summa, Di Tommaso, Carlucci, Pappalardo, Sarli, Gorga, Pietragalla L. (39'st D'Amico), Cammarota (16'st Pietragalla M.), Pallotta, Vertone (47'st Masetti). A disp.: Moneta, D'Amico, Ciriello R., De Nicola, Potenza T. All. Potenza D. ARBITRO: Benevento di Potenza (Fornelli-Aliano) NOTE: ammoniti Sarli (P) e Libutti (A). Espulso 35' st Carretta (A). Angoli: 5 a 1 per l'Atellamonticchio. Recupero: 2’ pt; 4’ st. Carriero dell’Atella
ATELLA - Un risultato di parità che giova soltanto
al Pietragalla di mister Potenza, che, dopo il successo per 2 a 0 di otto giorni or sono sul proprio terreno di gioco, accede al secondo turno di Coppa Italia. Un pareggio che sta piuttosto stretto ai ragazzi di mister Pasquale D'Urso, che certamente avrebbe meritato qualcosa in più dopo i 90' giocati al comunale di Atella. I padroni di casa, infatti, oltre ad una supremazia territoriale, hanno sciupato l'occasione per vincere questa partita non sfruttando appieno l'opportunità del rigore concesso al 28' della seconda frazione di gioco per atterramento in area di Larotonda Vito ad opera di del terzino Summa. Il tiro rasoterra, debole e centrale, dagli undici metri di Carriero è stato neutralizzato dall'attento ed esperto portiere Ciriello Augusto. L'Atella Monticchio più degli ospiti ha cercato la vittoria anche quando è rimasta in dieci per l'espulsione di Carretta. In avvìo di gara subito una buona manovra dei locali al 5' conclusa da Rinaldi con la palla che ha sfiorato il palo alla sinistra di Ciriello. All'11' cross dalla destra di Carriero e testa del giovane D'Urso che ha mandato il pallone di pochissimo so-
pra la traversa.Al 17' Summa per gli ospiti con un colpo di testa ha sfiorato l'autorete. Al 35' il diagonale di Vertone è finito abbondantemente fuori. Al 42' l'estremo difensore locale respinge un forte tiro da fuori area di Vertone. Al 46' Strozza dalla distanza manda fuori. Nella ripresa mister D'Urso manda in campo sin dal primo minuto Gerardi al posto di Telesca mentre al 16' mister Potenza sostituisce il centravanti Cammarota con il difensore Pietragalla Massimo, segno che il tecnico pietragallese vuol uscire indenne dal comunale di Atella. Gli atellani in questa seconda frazione spingono di più senza riuscire a passare e al 5' Larotonda V. di testa sfiora la traversa su assist da punizione. Al 20 e al 21' Ciriello respinge prima un punizione di Rinaldi e poi un colpo di testa ravvicinato di Carretta su azione da calcio d'angolo. Al 28' il rigore mancato da Carriero. Al 36' Gorga alleggerisce la pressione dei locali con un tiro di poco fuori. Il pressing finale degli atellani non è stato sufficiente per cambiare il risultato inchiodato sullo zero a zero. Michele Rizzo
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Sport 39
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Nei tempi regolamentari era finita 1-0 come all’andata con rete di Damiano
Rigorosamente Avigliano Mele dal dischetto regala la qualificazione a scapito del Bnl Pignola AVIGLIANO 6 PIGNOLA D.C.R.4 AVIGLIANO : Sabia D., Muzzillo, Carlucci, Mele, Coviello; Sabato (7' s.t. Vaccaro), Costa, Viggiano, Lorusso (31' s.t. Darwish); Salbini, Damiano. Non entrati Giuliano, Sileo Giu., Sileo Gia., Bochicchio, Ostuni. All. Filadelfia BLN PIGNOLA : Zaccagnino, Buonansegna G., Tavassi, Santangelo, Santarsiero; Marra (13' s.t. Romaniello), Langone (13' s.t. D'Andria), Sabia V., Galluzzi; Gerardi, Pirulli (36' s.t. Brancato). Non entrati Conte, Buonansegna A., Giuzio, Lauria. All. Tramutola. ARBITRO : Asquino di Venosa (guardalinee Sapienza e Delfino). RETE : 10' s.t. Damiano (rigore). SEQUENZA RIGORI : Viggiano gol, Brancato gol, Coviello gol, Galluzzi gol, Damiano traversa, Romaniello parato, Muzzillo parato, Santangelo gol, Darwish gol, Gerardi parato. A oltranza: Vaccaro gol, D'Andria gol, Costa parato, Santarsiero traversa, Salbini parato, Sabia a lato, Mele gol, Tavassi parato. NOTE : pomeriggio grigio e afoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Mele, Viggiano, Salbini, Damiano (A), Gerardi e Romaniello (P). Calci d'angolo 6-4 per l'Avigliano. AVIGLIANO - Se queste sono le premesse, sarà una stagione dalle forti emozioni. Ci vogliono i rigori per decidere la qualificazione al secondo turno di Coppa Italia. Quello trasformato da Damiano, concesso con molta generosità, con cui l'Avigliano impatta la sconfitta dell'andata; quelli al termine dei novanta minuti, tirati con i muscoli pesanti e la stanchezza che annebbia vista e riflessi, che permettono agli uomini di Filadelfia di andare avanti. Se queste sono le premesse, sarà una stagione da vivere intensamente per il Bar La Notte.
Mele calcia il rigore decisivo
Squadra già sufficientemente rodata, ben disposta in campo, attenta in difesa ed efficace a centrocampo, con qualche difficoltà, tuttavia, nella finalizzazione del gioco. Se queste sono le premesse, poi, c'è ancora da lavorare, per l'Avigliano. Che ha chiuso in debito di fiato, ed era fatale dopo nemmeno due settimane di
preparazione, e che deve ancora completare l' organico; ma che nel passaggio del turno può trovare una molla importante sul piano del morale. Ritmi di gara lenti, quelli che il Pignola gradiva. Diverso l'Avigliano da quello di Rifreddo, ancora con alcune assenze e la novità della coppia d'attacco Salbini-Da-
miano, e sono proprio loro, in avvio, che provano a far saltare la difesa rossoblu; poi è il Bln, senza Palo e Ostuni, che potrebbe chiudere il conto, Galluzzi libera Gerardi in area, bravo Sabia a deviare in corner. Trova nuova linfa l'Avigliano della ripresa con l'ingresso di Vaccaro, è lui che si procura un rigore (più che dubbio), Damiano trasforma. L'ago della bilancia potrebbe spostarlo Salbini, che va via, ha accanto Darwish, potrebbe fare qualsiasi cosa, fa la peggiore cercando di saltare Zaccagnino per poi perdere pallone ed equilibrio. Si va ai rigori, gli errori di Damiano e Muzzillo consegnano il primo match-ball al Bln, Sabia para il tiro di Gerardi e si prosegue; Costa prima e Salbini poi mettono di nuovo la qualificazione a portata del Bln, Santarsiero e Vincenzo Sabia ricambiano i favori, Mele non sbaglia, Donatello Sabia incanta Tavassi, e l'Avigliano passa. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Martino: «Dobbiamo tornare con i piedi per terra»
Rotondella eliminato Borussia Pleiade più in palla. Schettino show BORUSSIAPLEIADE ROTONDELLA
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BORUSSIA PLEIADE POLICORO: Suriano, Schiraldi, Ripoli, Giannini, Buongiorno, Gialdino (36’ st Liuzzi), Manolio (22’ st Valicenti), Fabretti, Di Luca (37’ st Laviola), Schettino, Margiotta. A disp.: Capozzi, Romano, Nettis, Lanzaro. All. Viola ROTONDELLA: Salerno G., Toscano, Salerno A., Santoro (15’ st Loprete), Acciardi, Ricciardi (1’ st Visaggi), Manolio F., Franchino (1’ st Ripa), Manolio M., Tarantino. A disp.: Castronuovo, Mele, Di Vincenzo, Di Masi. All. Martino ARBITRO: Rubino di Moliterno (Russo e Picerno) RETI: 5’ pt, 24’ pt e 28’ st Schettino (BP), 10’ st Manolio (BP) IL BORUSSIA Pleiade Policoro passa il turno
di forza superando il malcapitato Rotondella con un poker di reti. Schettino, il protagonista principale della giornata, ha realizzato una tripletta, mentre Manolio aveva in precedenza chiuso l’incontro già al 10’ della seconda frazione di gioco, quando ha segnato la terza rete policorese. La squadra di mister Martino, comunque, non si lascerà demoralizzare da una prestazione incolore. «Quello che è mancato ha spiegato Martino- è stato il poco impegno. Non abbiamo giocato con il piglio giusto. Spero che questa possa essere una lezione, dopo l’ottimo precampionato, per tornare a tenere i piedi per terra». Soddisfatto, dall’altra parte, il tecnico del Borussia. «La partita è stata a senso unico -ha ammesso Viola- ed è andata molto bene. Abbiamo sfruttato le occasioni create, mentre il Rotondella non ci ha mai creato problemi. Siamo a buon punto nella preparazione, spero, quest’anno, di poter valorizzare i tanti giovani che ho a disposizione». f.c.
Scanzano punito da due guizzi e saluta la competizione tricolore
Ancora uno stop per il Bella
Murese, Dutra pesca il jolly BELLA MURESE
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BELLA: Troiano, Doino A, Zanfino, Parisi, Remollino, Ricigliano Marco, Doino C (20’ st Pacella), Gliubizzi, Ricigliano Mauro, Grossetto, Maresca (1' st Vitiello). A disp: Pacella, Vitiello. All: Del Pino MURESE: Cocina, Calocero (5' st Carlucci), Cella, Nardiello, Gerbasio, Farenga, Antohi, Zaccardo, Dutra, Nano, D'Arca (45' st Ruvo R). A disp: Piccirillo, Ruvo G, Ruvo S, Ponte, Innocenti, Carlucci, Chiaravalle. All: Lardo ARBITRI: Santoro di Venosa (Aquino e Muscio) RETI: 15' pt Anthoi (M), 35' pt Parisi (B), 44' pt Grossetto (B), 16' st Zaccardo (M), 43' st Dutra (M) NOTE: Ammoniti: 32' pt Doino (B), 24' st Ricigliano Marco (B), 35' st Zanfino (B), 36' st Antohi (M) BELLA - Con la vittoria della Murese ai danni del Bella, si è conclusa la seconda puntata del derby del Marmo Platano. Al comunale di Bella, le due formazioni in campo hanno dato vita ad un mach agonisticamente intenso. Mister Del Pino, per quanto concerne la formazione di casa, riparte dalle novità, rappresentate da Grossetto e dall'estremo difensore Troiano. La Murese, orfana del bomber Di Senso, inserisce tra le sue fila un granitico Nano e un convincente Farenga. La cronaca dell'incontro racconta di una Murese partita col piede sull'acceleratore, con un Nano scatenato sulla fascia che crossa al centro. Antohi, pur colpendo la palla a pochi metri dalla porta, la manda oltre la traversa. Il primo gol arriva al 15', quando, all'altezza del centrocampo, il bomber della murese Dutra lancia sempre Antohi., che con un tiro ben piazzato spedisce la sfe-
ra in rete. Il Bella, sino a quel momento apparso in affanno, si sveglia dal torpore e pareggia le sorti dell'incontro. L'azione, nata da un maldestro rinvio di Cocina, favorisce l'inserimento di Mauro Ricigliano, il quale serve un compagno, che a sua volta appoggia per Parisi. Il centrocampista bellese scocca un tiro imprendibile e balisticamente ineccepibile. La Murese tenta immediatamente una sortita delle sue, con scambi veloci e precisi, ma D'Arca non trova l'angolo giusto, bloccato dalla muraglia innalzata dalla difesa di casa. Ancora al 42', è Cella a scendere sulla fascia sinistra e a innescare, con un traversone, Dutra. Il bomber murese non trova il gol, disturbato al momento del tiro da un difensore avversario. Il colpo di scena arriva sul finale di tempo. Il Bella passa in vantaggio grazie ad un penalty, realizzato da Grossetto, è scaturito da un fallo di mano, ravvisato dall'arbitro, di un difensore ospite. Il secondo tempo non ha riservato la stessa mole di gioco vista nei quarantacinque minuti precedenti. La prima incursione della seconda parte della gara è del Bella. Mauro Ricigliano, con un colpo di testa, prova ad impensierire Cocina. Al 16”, la Murese agguanta il pareggio con una punizione di Zaccardo, che carabola sulla barriera e mette fuori gioco Troiano. Al 30”, Carlucci, con un bolide terminato sopra la traversa, cerca la soluzione per chiudere la partita. Soluzione trovata da Dutra al 43”,quando, da centrocampo, palla al piede, arriva nell'area avversaria e, in posizione defilata, trova il gol, imbeccando l'angolo dove Troiano non può arrivare. La Murese passa il turno, anche se vessata costantemente da un arbitraggio disattento nel giudicare i fuorigiochi. Giovanni Petilli
Vittoria con il Real Irsina che avanza comunque in Coppa
Ripa-Nuzzi: il Policoro va Banzi, Arresta non è bastato POLICORO SCANZANO
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POLICORO 2000: Piarulli, Cirrottola, Nuzzi, Faccente, Affuso, Sfarzetta, Carlomagno, Durante, Panetta, Ripa, Gatti. A disp.: Casalnuovo, Miraglia, Ventricelli, D’Agostino, Marta, Faillace, Donadio. All. Labriola SCANZANO: Lateana, Dattoli, Gammino, Gallitelli, Castellucci, Mairo, Iacovino, Corleto T., Valinoti, Salerno, De Vito. A disp.: Marzano, Dipinto, Fittipaldi, Gualano, Pippio, Rivoli, Corleto G. All. Calone ARBITRO: Martinelli di Matera (Manolio e Labanca) RETI: 10’ pt Ripa, 45’ st Nuzzi UN POLICORO 2000 in rodaggio, ma ugualmente efficace contro il malcapitato Scanzano. Tante opportunità, spesso sprecate, per la forma-
Mister Rocco Labriola
zione di Labriola che ha concretizzato solamente con Ripa dopo appena dieci minuti di gioco ed allo scadere con Nuzzi. In entrambe le occasioni sono stati lesti i policoresi a trasformare, ma la concre-
tezza è risultata ancora da mettere apposto. Ripa ha realizzato una rete da vero attaccante di razza, deviando leggermente di testa una punizione dal limite dell’area di rigore calciata da un compagno di squadra. Poi gara in mano alla formazione di casa, che comunque non è mai riuscita ad affondare il colpo del kappao definitivo nei confronti degli uomini del tecnico Calone, che ha retto agli assalti avversari sino al novantesimo, quando Nuzzi, dopo una sponda ricevuta su azione di calcio d’angolo, è riuscito a trasformare da pochi passi, chiudendo definitivamente la gara. Soddisfazione in casa policorese al termine dell’incontro, anche se la squadra deve ancora essere rodata alla perfezione in quest’ultima settimana prima dello start del campionato. f.c.
BANZI REAL IRSINA
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BANZI: Villa, Russo (Padula), Di Stasi, Cilla, Teto, Sansone, Bavaro (Muscillo), Militello, Arresta, Mincarone, Gruosso. A disp.: Laginestra, De Bonis, Di Benedetto, Cirama. All. Terranova REAL IRSINA: Lolaico, De Biasi, Colamassaro, Sassanelli, Leone (Magro), Gagliardi, Cataldo (Masiello R.), Masiello M. (Decollanz), Papangelo, Scaraggi, Savino. A disp.: Rizzi, Cataldi, Dragonetti. All. Rizzi ARBITRO: Perrotta di Venosa (Lattanzi e Guida) RETE: 22’ st Arresta EQUILIBRIO per oltre un’ora a Genzano tra Banzi e Real Irsina, poi decide Arresta con un tiro dalla distanza. Una gara perfettamente giocata in parità, che ha visto nel sussulto dell’attaccante del Banzi l’unica nota stonata per gli irsinesi, che si sono arresi così agli uomini di Terranova. A Genzano gli uomini di mister Rizzi non sono andati di certo per l’ultima gita fuori porta prima dell’inizio del campionato, quindi filo da torcere per il Banzi e gara sempre in perfetto equilibrio. Entrambe le compagini hanno giocato bene senza risparmiarsi, in un anticipo di campionato positi-
vo per entrambe le società, che possono dirsi soddisfatte dell’andamento del pre campionato. Il Real Irsina a tratti è sembrato maggiormente propositivo ed ha avuto alcune ottime occasioni per passare in vantaggio. Fossero riusciti a passare per primi, probabilmente gli uomini di mister Rizzi avrebbero potuto portare a casa un risultato più confortante, ma sfortunatamente, proprio da un’azione d’attacco di Colamassaro e compagni, è nata l’unica rete dell’incontro. Magro in avanti non riesce a concretizzare una buona chance capitatagli a metà della ripresa. Il ribaltamento di fronte è fatale per gli irsinesi, che subiscono il gol partita. Marcatura beffarda per l’infortunio di gioco capitato all’estremo difensore Lolaico, che viene superato da un pallone non irresistibile per colpa del terreno di gioco. Infatti, il pallone non calciato alla perfezione ha la possibilità di rimbalzare proprio dinanzi allo sfortunato Lolaico pochi istanti prima che il portiere del Real Irsina potessa farlo suo. Il rimbalzo fa il resto e la sfera finisce per gonfiare la rete e far felice il Banzi. A nulla servono le occasioni successiva, ma anche quelle create in precedenza da Papangelo, Savino e compagni, che non hanno avuto la concretezza necessaria per segnare la possibile rete della vittoria o del pareggio successivamente. fra.cal.
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40 Sport
Foto di gruppo al gran completo nei Sassi per la nuova Master Group Matera che inizia il torneo di B1 di volley
B1 Donne Il presidente Frangione: «Speriamo in una classifica medio-alta»
Matera ha il sogno play off Inizia a lavorare da oggi la nuova squadra guidata da D’Onghia PER LA MASTER Group Volley Matera è arrivata la tradizionale presentazione della nuova squadra. La presentazione si è svolta ieri mattina, a fare gli onori di casa aprendo la cerimonia, è stato il presidente della società Michele Frangione che ha presentato l’organigramma societario. Frangione ha presentato a grandi linee l'inizio della preparazione che partirà questa mattina, per proseguire nel pomeriggio con lavoro di palestra e poi tattica e nuoto. La Master Group Matera parteciperà ad un torneo a Bari domenica 13 settembre che sarà il primo vero test di un gruppo fortemente rinnovato ma anche ambizioso. Poi ci sarà l'inizio della Coppa Italia il 19 settembre, mentre per il campionato si aspetterà ad ottobre precisamente il 17 con la prima gara in trasferta contro la Holdmetaldiani Sambuceto Chieti. «Crediamo di aver allestito una buona formazione, con tanti arrivi più le riconfermate, l'obbiettivo - continua il presidente - è quello di ben figurare, possiamo fare un campionato di media- alta classifica, poi sarà il lavoro del coach ed il campo a dare il verdetto finale, se raggiungessimo play-off ne sarei felicissimo». Tre sono le giocatrici confermate, mentre otto sono le nuove giocatrici fra le quali alcune atlete ritornano sotto la guida di coach D'Onghia al quale chiediamo se la campagna acquisti risponde alle sue aspettative. «Si, comunque i presupposti sono giusti, abbiamo un mix di esperienza e di gioventù, certo è tutto da dimostrare in campo, ora ci aspetta solo tanto lavoro e da domani (oggi per chi legge, ndr) si comincia ». Arriva poi il momento delle prime dichiarazioni rilasciate dalle giocatrici che tutte riunite al tavolo lasciano le prime sensazioni a cominciare dall’esperta Marulli: «Non vedo l'ora di iniziare a lavorare, il gruppo mi piace ed è già un buon segnale, penso che faremo veramente qualcosa di buono». A seguire arrivano an-
che le dichiarazioni della opposto Maria del Rosario Romanò. «Con grande gioia ho accettato di venire a giocare a Matera, il mio apporto alla squadra sarà totale, darò il mio apporto e la massima disponibilità alle mie compagne per cercare di affrontare il campionato nel miglior modo possibile». Tra le riconfermate ottimista è Emanuela Romano «Sono molto contenta di essere rimasta a Matera, con la speranza di fare una buona stagione, con le mie compagne avrò da imparare, da acquisire esperienza, quindi non posso fare altro che migliorare e sicuramente darò il massimo». L’aria che si respira è da primo giorno di scuola le ragazze sono tutte entusiaste e pronte ad incominciare il lavoro. Anche il libero Cacciapaglia dice la sua: «Non vedo l’ora di iniziare, sono due anni che non parto da titolare, con l’aiuto del gruppo spero di poter migliorare ancora». Ancora dichiarazioni questa volta tocca alla Piscopo « naturalmente anche io sono contenta di giocare a Matera, quest’anno voglio riscattarmi dopo che la scorsa stagione non è andata molto bene a Montescaglioso, quindi sono pronta per un anno più ricco di soddisfazioni». Anche l’unica materana in squadra Teresa Russo è sulla stessa lunghezza d’onda della Romano: «Per me è un occasione che spero di sfruttare, e di apprendere tanto dalle mie compagnie più esperte». Nello staff tecnico si è aggiunto anche Moschetti il nuovo allenatore in seconda. Altamurano proveniente da due stagioni di A1 a Santeramo, in passato ha già collaborato con mister D’Onghia ad Altamura. Presentato anche Papangelo, il preparatore anch’esso di Altamura. Da oggi iniziano le fatiche, le giornate si svolgeranno con le sedute mattutine con il lavoro fisico presso la palestra del professor Miriello, alternato con sedute di nuoto, il pomeriggio tutto dedicato alla tecnica. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
LA ROSA 2009/2010
Prime chiacchiere tra giocatrici della Master Group (foto di Videouno)
Michele Frangione PRESIDENTE Enzo Marranzini DIRIGENTE Michele Andrisani DIRIGENTE Modesto Incarbona DIRIGENTE Enzo Loschiavo DIRIGENTE Nicola Cipolla DIRIGENTE Franco Andrisani DIRIGENTE Danilo Mazzilli ADDETTO STAMPA Mohammed Massarweh MEDICO SOCIALE Mino Romano FISIOTERAPISTA Francesco Moliterni FISIOTERAPISTA Gianni D’Onghia ALLENATORE Giovanni Moschetti SECONDO ALLENATORE Vito Papangelo PREPARATORE ATLETICO Paola Picerno PALLEGGIATRICE Apollonia Pontillo PALLEGGIATRICE Monica Marulli CENTRALE Emanuela Romano CENTRALE Daniela Cianflone CENTRALE Maria del Rosario Romanò OPPOSTA Naomi Piscopo SCHIACCIATRICE Nadia Floridia SCHIACCIATRICE Ilenia Di Blasi SCHIACCIATRICE Teresa Russo SCHIACCIATRICE Giorgia Cacciapaglia LIBERO
B2 Uomini E’ tempo di raduno per il rinnovato gruppo del tecnico Lozowy
Parte l’avventura della Pallavolo Matera ENTRA nel vivo la nuova stagione sportiva della Pallavolo Matera. La formazione materana inizierà la preparazione precampionato questa sera con la prima seduta di allenamento al Pala Sassi. Sotto l'attenta guida del tecnico Lozowy, il nuovo gruppo inizierà a lavorare in vista del prossimo campionato di serie B2 che inizierà ad ottobre con la gara casalinga contro il Triggiano. Dopo diversi anni, dunque, il team della città dei Sassi ritornerà a giocare un campionato professionistico questa volta, però, con obiettivi differenti rispetto all'ultima stagione di B2 che vide i materani retrocedere in serie C regionale. La campagna acquisti ha arricchito la forza del gruppo che nella scorsa stagione ha sfiorato di un soffio la promozione nella serie cadetta, proprio per questa ragione la società ha deciso di acquistare il titolo sportivo di serie B2 dal Reggio Calabria. Suglia, Lacalamita, Albanese e Toma (tutti con un recentissimo passato in serie B1, ndr) sicuramente rappresenteranno l'ossatura portante della formazione biancazzurra che dovrà cimentarsi nel difficile e insidioso girone H della serie B2 compo-
Il nuovo tecnico della Pallavolo Matera Julian Lozowy
sto interamente da formazioni della vicina Puglia, terra ricca di tradizioni pallavolistiche maggiormente per quanto riguarda il settore maschile. Questi atleti verranno affiancati da i giovani del vivaio che hanno avuto modo, nella scorsa stagione, di acquisire l'esperienza giusta giocando il campionato di serie C e l'under 18 pugliese raccogliendo consensi ed importanti successi. Domani, dunque, ci sarà la prima adunata per il gruppo che si incontrerà per la presentazione di rito che darà il via ad un mese di lavoro in vista del cam-
pionato. Un mese che sarà diviso tra la preparazione atletica, con sedute presso il campo scuola e palestra di mattina, e tattica presso il Pala Sassi di sera. La società, inoltre, è in contatto anche con alcune società di serie B1 (Turi e Molfetta) per disputare delle amichevoli precampionato che serviranno a Lozowy per valutare la condizione della squadra che sicuramente reciterà un ruolo importante nel prossimo campionato. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport 41
Lunedì 31 agosto 2009
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A Dilettanti Silvestrini: «Il primo test vero», Gilardi: «Non vogliamo perdere»
Primo derby a carte coperte Levoni e Bawer ancora in rodaggio ma mercoledì è Summer Cup LO STATO DI SALUTE DEL POTENZA
LO STATO DI SALUTE DEL MATERA
A META’ del guado tra le prime due amichevoli giocate e l’esordio ufficiale in Summer Cup con la Bawer, la Levoni tira il bilancio di due settimane di preparazione che sembrano essere filate via nel migliore dei modi. Mentre è atteso per oggi l’arrivo in città di Gints Antrops - che si metterà subito a disposizione di coach Paternoster -, la truppa bianconera ha potuto usufruire di un solo giorno di tregua, e da stamane ha ripreso a lavorare a pieno regime, con un occhio di riguardo per la preparazione del sentitissimo derby con i cugini materani. Che anche se non avrà il valore e il pathos tipici delle sfide di campionato, rappresenterà comunque un valido banco di prova per una squadra che ha già dato prova di essere a buon punto sul piano dell’intesa. «Col Bernalda e a Scafati abbiamo sicuramente dimostrato di essere partiti col piede giusto, ma è chiaro che sono stati solo i primi passi di una stagione lunga e tutta ancora da scrivere» spiega Riccardo Silvestrini, uno dei volti nuovi della Potenza ‘84. Il playmaker cesenate apre così la strada al primo derby stagionale: «Con Matera avremo il primo confronto con una pari categoria, dopo due test sì utili ma al cospetto di avversarie che sulla carta erano di valore diverso rispetto al nostro. Finché non si incrociano le armi con rivali dello stesso peso specifico non si può dire realmente a che punto si sia arrivati, quello che con la Bawer credo potremo cominciare a intuire». Al netto della naturale fatica che i pesanti carichi di lavoro di Paternoster e dello staff tecnico della Levoni si portano dietro. «Stiamo spingendo forte sull’acceleratore negli allenamenti: perché il coach pretende il massimo e nessuno di noi, dal più giovane al più esperto, si risparmia», conferma Silvestrini. Che attraverso questa chiave di lettura spiega anche le prime due sgambature della sua squadra: «Col Bernalda dovevamo rompere il ghiaccio dopo dieci giorni di lavoro, e tutto sommato credo che il test si sia rivelato proficuo. Non ci siamo partico-
«NOI GIOCHIAMO ogni partita per vincere, capisco che la gente possa sentire di più un derby rispetto ad un altro match. Ma noi giocheremo con la stessa voglia e mentalità di sempre, per vincere». Federico Gilardi disegna così lo stato d’animo della Bawer Matera a tre giorni dal derby di mercoledì sera a Policoro valevole come primo confronto di Summer Cup, il primo vero match per capire qualcosa della prossima stagione cestistica che inizierà solo tra un mese con il campionato. «Questa è una fase di preparazione in cui è normale fare una certa fatica, ci vorrà un po’ di tempo per essere al meglio, credo che per avvicinarci alla forma campionato dovremo almeno aspettare il derby di ritorno. Certo» racconta ancora Gilardi tracciando le impressioni, positive, di questa prima fase di stagione, «ora è il momento di mettere carico nelle gambe ed è dunque normale sentire i muscoli pesanti e non riuscire a giocare al meglio. Con il tempo supereremo questi problemi per trasformare in positivo questo lavoro, le gambe si scioglieranno e ne vedremo i benefici». Matera ha dunque bisogno di tempo per riuscire a trovare i giusti meccanismi tra i reparti e soprattutto tra i giocatori che, per la maggior parte, non si conoscono. «Siamo una squadra nuova al novanta per cento e dobbiamo imparare a conoscerci ed è anche per questo che serve un periodo di preparazione intenso come questo». Il cartello di lavori in corso a Matera è esposto anche se nei prossimi giorni qualche segnale sullo stato di salute e le caratteristiche della squadra materana arriverà inevitabilmente. Nell’amichevole di sabato sera coach Corà ha lasciato la sua squadra abbastanza libera, senza imbrigliarla in particolari indicazioni di ordine tattico, un’occhiata alle rotazioni ed un’altra allo stato di salute atletico dei suoi giocatori sono state le principali preoccupazioni del tecnico
Il play della Levoni, Riccardo Silvestrini
larmente applicati sulla fase difensiva, badando a rodare qualche gioco d’attacco e l’intesa, ma dopo un primo quarto in cui le gambe non giravano granché abbiamo decisamente cambiato passo nel resto del match. Aumentando l’aggressività in difesa e giocando di squadra e con le giusta intensità. Pure a Scafati le indicazioni sono state buone, anche se il calo atletico nella seconda parte di gara e l’evidente gap fisico con gli avversari ci hanno indiscutibilmente condizionato. Il caldo esagerato del PalaMangano poi si è fatto sentire, ma tutto ciò rientra nella norma considerato che siamo solo a metà della preparazione». E il momento per raggiungere il top della forma, come nei programmi, è ancora lontano dall’essere arrivato. Sul suo impatto con Potenza e un’esperienza professionale che ha approcciato con il piglio che lo contraddistingue, il play della Levoni parla chiaro: «La mia caratteristica principale è quella di dare il massimo dal punto di vista agonistico. Dopo un anno un po’ particolare come quello che ho vissuto, poi, vedo questa possibilità che mi è stata offerta a Potenza come una oc-
casione da non fallire. Per questo ci sto mettendo l’entusiasmo di un bimbo a cui è stata data per la prima volta la palla tra le mani, e vivo ogni attimo di allenamento e in partita al massimo. Non uscirò mai dal campo senza aver dato tutto, perché ho gran voglia di dimostrare quanto posso valere e mi sento di ripagare tutta la fiducia che questa società ha riposto in me». «Impegnandomi però specifica Silvestrini - anche e soprattutto al servizio del gruppo, che considero il fondamento indispensabile per il successo di una squadra. Solo con la costruzione di una solida base si possono mettere nel mirino traguardi importanti nell’arco di una stagione. Discorso ancor più valido per noi, che credo proprio stiamo riuscendo a trovare la giusta alchimia: under e over lavorano in simbiosi, ognuno apponendo il suo mattoncino alla costruzione del progetto Levoni. Nessuno spicca sugli altri, e credo proprio che sia questa la strada da seguire per competere alla pari con le squadre che ci troveremo di fronte in campionato». Luca Carlone sport@luedi.it
Il play-guardia della Bawer, Federico Gilardi
che ha anche dovuto fare a meno di Stefano Provenzano alle prese con una contrattura. Per lui solo oggi si saprà qualcosa e cioè se davvero sarà possibile impiegarlo a Policoro senza correre particolari rischi. In casa materana non si vuole però forzare nulla. In campo ci sarà invece certamente Gilardi che pure qualche piccolo malanno legato alla preparazione lo aveva accusato ma anche smaltito. Per lui la responsabilità di tenere alta l’attenzione sugli esterni materani dall’alto delle sue qualità in attacco e della sua esperienza, ma Gilardi preferisce non correre e tiene ben premuto il piede sul freno: «secondo me questa è una squadra nella quale ognuno deve cercare il proprio ruolo in base alla proprie caratteristiche e alle richieste dell’allenatore, so che siamo una squadra giovane in cui magari i più esperti, tra cui anch’io, saranno chiamati ad avere responsabilità e prendere per mano la squadra. Io non mi tiro indietro se dovesse succedere ma sono anche disposto ad essere utile diversamente alla squadra». Tra le maggiori qualità
di Gilardi vi è anche la versatilità che gli consente di poter giocare da play o da guardia senza veder calare il proprio rendimento, lui dice di avere una sola preferenza: «io preferisco giocare, poi ci sono situazioni e momenti in cui posso concludere ed esaltarmi come guardia ed altre nelle quali posso guidare la squadra nel ruolo di play, per me non ci sono differenze». Mercoledì cominceremo a vedere le idee e le scelte di Corà anche per il ruolo di Gilardi, certo la partita con il Potenza è il primo vero test dell’anno e per l’avversario ci sono solo parole di elogio: «è una squadra forte soprattutto con gli interni che ha fatto un ulteriore salto di qualità con l’arrivo di Antrops e che diventa dunque un avversario più completo e temibile, io comunque credo nel nostro organico e sono convinto», conclude Gilardi, «che ci faremo rispettare e faremo la nostra figura anche in quella sfida». La curiosità per il primo derby della stagione non manca e nonostante il periodo estivo non mancheranno nemmeno gli spunti di riflessione. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
C2 Pronto il roster del team di Scarano, si attende il pass di due montenegrini. Arriva il play Diacoli
Longobardi: «E’ un Montescaglioso da play off» E’ PRONTA la nuova Lucos Montescaglioso che anche quest’anno parteciperà al campionato di serie C2 campana di basket. La formazione guidata in panchina dal nuovo coach Piero Scarano è praticamente pronta, attende solo il transfert di due montenegrini di grandi qualità e molto giovani per potersi proiettare decisamente nella fase di preparazione al campionato che inizierà il 27 settembre. «Con la squadra che abbiamo costruito non ci nascondiamo la possibilità di riuscire a raggiungere il play off anche se questo campionato di serie C2 campana è molto difficile», racconta al “Quotidiano” Francesco Longobardi direttore sportivo del Montescaglioso che in stretta collaborazione con il presidente Rocco Santarcangelo ha costruito pezzo per pezzo il nuovo gruppo.
Cominciamo dai due montenegrini, vi garantiranno il salto di qualità? «Intanto stiamo completando la documentazione necessaria, l’abbiamo prodotta quasi totalmente ed ora attendiamo il visto del consolato italiano in Montenegro. I due giocatori sono Sofranac un ala versatile di 1,98 che ha 25 anni, è un giocatore che può occupare diversi ruoli, dalla guardia all’ala pivot e dunque giocare, secondo le esigenze, più vicino o più lontano dal canestro. Poi c’è Jovovic che è un ala-pivot di 2,05 che ha solo 22 anni, anche in questo caso si tratta di un atleta versatile e di grandi qualità. Credo siano davvero giocatori in grado di farci fare il salto di qualità». Su di loro si pongono le speranze play off di Montescaglioso che ha però provveduto anche ad una
serie di conferme. Quali sono? «Abbiamo tenuto con noi rispetto alla passata stagione Giovanni Larocca, Davide e Giuseppe Resta che sono atleti che ci potranno ancora garantire un buon rendimento in categoria. Poi proprio in queste ore abbiamo preso come settimo Andrea Pisanelli». L’altro colpo messo a segno da Longobardi riguarda un giovane play del 1988, Gabriele Diacoli su cui il diesse di Montescaglioso è pronto a scommettere. «Si tratta di un play di 1,90 che a mio giudizio ha grandi qualità e può addirittura valere la categoria superiore, è un atleta che può garantirci un rendimento elevato e sul quale puntiamo fortemente. Anche con lui in rosa possiamo puntare ad obiettivi importanti, ben figurare e pensare al play off anche se la formula del torneo è
molto complicata e non ammette momenti di rilassamento». Per completare poi l’organico la Lucos si avvarrà di alcuni giovani under del posto nell’ambito di un accordo con una società montese che si occupa e lavora con il settore giovanile. La preparazione del Montescaglioso è iniziata il 18 agosto scorso anche se nei prossimi giorni, con l’arrivo dei due montenegrini e l’avvio delle prime gare amichevoli entrerà decisamente nel vivo. «Quest’anno ci confronteremo», conclude Longobardi, «con un girone che prevede tutte squadre salernitane e solo due del napoletano, le trasferte sotto più punti di vista potrebbero risultare un tantino più agevoli. Vedremo comunque come riusciremo ad iniziare il campionato. Il via è previsto il 27 settembre, attendiamo presto di cono-
Il presidente del Montescaglioso Rocco Santarcangelo
scere il calendario con i diversi impegni». Le ambizioni al Montescaglioso non mancano e stando alle qualità enunciate ci sono anche gli uomini per provare a soddisfarle. p.quarto@luedi.it
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Sport 43
Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
Basket C2 Il presidente Totaro prende Femminini, conferme vicine per Durante e Palazzo
Senise ancora targato Ctr, Di Gioia coach SENISE-Riparte ancora una volta il campionato di basket regionale di C2 del Ctr-La Cascina. E riparte dal girone C,con alcune squadre storiche con le quali ci si confronta da sempre, ma anche con tante novità che potranno rappresentare il valore aggiunto per i curiosi tifosi,come il Nola, Savoia, Monte di Procida, Arzano, S.Antimo, S.Michele e Costiera Amalfitana. Regolarizzata l’iscrizione,il presidente Mario Totaro,ha incassato la rinnovata fiducia degli sponsor ufficiali degli ultimi anni: Il Ctr (centro terapeutico della riabilitazione) appunto e La Cascina ristorazione.
Tantissime novità invece sulla composizione del roster. A cominciare dal coach che non è più Massimo Festa, bravo e disponibile tecnico che ha dato più di una mano lo scorso anno, ringraziato dal presidente e dalla società per questo ma che non continua l’avventura iniziata nei gironi playoff. Guida tecnica dunque affidata a Michele Di Gioia di Matera,lo scorso campionato a Montescaglioso per la fase due,del quale si dicono ottime cose e con il quale il presidente Totaro, potrebbe avviare una serrata collaborazione, soprattutto dopo l’addio definitivo di Pierino
Daraio che ha abbandonato per motivi personali anche il settore giovanile. Sul fronte giocatori,si dovrebbe andare verso la riconferma di Lino Durante, oramai più che senisese e vero faro della squadra nonché superbeniamino del pubblico e Rocco Palazzo, eclettico giocatore capace di superbe prestazioni ma anche di palese amnesie comunque perdonategli dal pubblico che lo ha adottato a beniamino. Con loro tutta la rosa dei giovani riconfermata ma soprattutto l’innesto di Femminini, pivot di due metri e zero cinque, lo scorso anno in forza al Potenza e con un curriculum di asso-
luto rispetto, capace sicuramente di contribuire in modo sostanziale a far salire il tasso tecnico della squadra. Mancano ancora due ali, quella alta e quella piccola che la società avrebbe in mano ma che non ha ufficializzato perché mancherebbero ancore le firme ma intanto dovrebbe essere sicuro l’arrivo del venezuelano Galindez, un metro e novantatre centimetri,del quale si dicono buone cose. Prima dell’avvio del campionato, il presidente Mario Totaro, ha voluto ribadire lo spirito che accompagna questa società: «Abbiamo scelto di continuare ad essere presenti in questo cam-
Cristian Femminini e il nuovo tecnico Michele Di Gioia
pionato di C2, perché vogliamo continuare ad offrire pagine di sport salutare ai tifosi che ci seguono da sempre, per allontanare i giovani dalle tentazioni, offrendogli una valida alter-
nativa ed anche per ringraziare ed onorare chi ci permette attraverso il sostegno economico di portare alta la bandiera di Senise”. Gianni Costantino sport@luedi.it
Ciclismo Ciolek vince in volata la seconda tappa della Vuelta di Spagna
Cancellara resta leader Il corridore svizzero-lucano si conferma in maglia amarillo EMMEN (OLANDA) – Con l’assenza del re delle volate, il britannico Mark Cavendish, ogni volta che c'è da disputare il colpo di reni è un terno a lotto. E così, sulla ruota di Emmen, traguardo olandese di una Vuelta che ha celebrato ancora lontano da casa la sua seconda tappa, spunta il nome di Gerald Ciolek, 22enne tedesco della Milram, campione nazionale in verde età e mai esploso come le premesse facevano sperare. La sua azione non lascia scampo e, dopo 203,7 chilometri, mette in fila l’italiano Fabio Sabatini, uomo Liquigas che disputa la volata al posto del capitano Daniele Bennati, e del britannico Roger Hammond (Cervelo). Il primo a lanciare lo sprint è stato il belga Tom Boonen, un tipo tosto come Oscar Freire, tre volte campione del mondo, si è trovato alla deriva nel momento topico, lasciato solo da una Rabobank salutata con affetto dai suoi tanti tifosi sparsi sul tracciato. Ciolek ha insomma sopreso tutti i grossi calibri, al termine di una tappa che non ha lesinato nel finale dei clamorosi colpi di scena. Con coloro che si giocano lo scalpo di giornata entrano alcuni grandi favoriti come Alejandro Valverde, Cadel
AUTOMOBILISMO Mossucca vince
Fabian Cancellara rimane in maglia amarillo alla Vuelta
Evans, Ezequiel Mosquera, Ivan Basso e Roman Kreuziger ma, sorprendentemente, cedono 18» i vari Samuel Sánchez, Alexandre Vinokurov, Gomez Marchante e Frank Schleck, mentre accusano mezzo minuto di gap Andy Schleck e Igor Anton. Da segnalare una fuga andata male organizzata da Tom Leezer, Lieuwe Westra e alimentata anche da Dominik Roels, David Garcia Dapena e Cata Martinez. Lo svizzero Fabian Cancellara (Saxo Bank), vincitore ieri
del cronoprologo sul circuito motociclistico di Assen, mantiene la maglia oro di leader della classifica assoluta con 8» di vantaggio su Ciolek e 9» su Boonen. Tra i grandi favoriti per il successo conclusivo, figurano nella top-ten i soli Basso e Valverde, rispettivamente nono e decimo a 18» da Cancellara. Domani la terza delle ventuno frazioni, la Zutphen-Venlo di 185 km, un altro appuntamento che dovrebbe favorire i 'signorì delle ruote veloci.
PRIMO posto per Lorenzo Mossucca che si è regalato un bel successo ad Orvieto nel Trofeo “La Castellana” nel giorno del suo ventitreesimo compleanno. E’ un autentico dominio quello del pilota lucano che riesce ad imporsi a suon di record della pista in ambedue le manche di 6 chilometri e 140 metri del Trofeo che ha tenuto impegnate oltre cento macchine in una domenica in cui il campionato italiano si era concesso una piccola pausa. Il trofeo iridato tornerà regolarmente domenica prossima a Pedevena (Belluno), ieri comunque è stato il giorno di Mossucca che si è aggiudicato la prima manche con il tempo di 2 minuti 54’ 930’’ stabilendo il nuovo record della pista che ha poi ulteriormente migliorato nella seconda manche chiusa sul 2 minuti 54’ 349’’ per un totale di 5 minuti 49’ 279 che migliora di oltre ventitrè secondi il record dell’anno scorso quando questa corsa era passata su un circuito più lungo. Mossucca ha preceduto anche il suo compagno di scuderia Cinelli che gli ha fatto i complimenti e lo ha festeggiato per questo importante risultato ottenuto ad Orvieto in un periodo di forma davvero eccellente.
Ciclismo Il giovane atleta in ritardo nella terza tappa, riesce a crescere e migliorare
Alti e bassi per Santoro in Valle d’Aosta POTENZA - Continua il Giro della Valle d'Aosta per il lucano Antonio Santoro che perònonbrilla nellaterzatappaaccumulando un pesante ritardo di 35'57” dal vincitore della tappa, sprofondando così in quarantanovesima posizione a 44'43” dal leader della classifica generale Angelo Pagani (Bottoli Ramonda Nordelettrica). Nella quarta tappa, invece, da Chatillon a Fontainemore, Santoro si sveglia conquistando una lodevole quindicesima piazza a 2'10” dal francese Alexandre Geniez, scatenato negli ultimi chilometri di tappa. Grazie a questa bella prestazione Santoro è riuscito a risalire la classifica generale sino alla quarantesima piazza. Probabile crisi per il lucano durante la terza frazione da Morgex a Verrayes di chilometri 162 completati dal vincitore di giornata EgorSilin in4h36'59”cheè stato protagonista di una vera e propria impresa staccando tutti e giungendo da solo al traguardo con 1'36” di vantaggio su
Angelo Pagani, secondo al traguardo, e con oltre tre minuti sul primo ristretto drappello all'arrivo. In questa tappa il gruppo si è letteralmente sgretolato e i ritardi sono stati davvero imbarazzanti. Il Giro della Valle d'Aosta si presenta ancora una volta come uno dei Giri più duri tra gli Elite-Under 23. Nella quarta frazione, superata la crisi, Santoro è riuscito a esprimereilsuo talentomostrandotanta grinta da vendere e cedendo solo nel finale ai colpi assestati dai francesi e dai russi. Attualmente a guidare la classifica generale c'èancora AngeloPagani chesta cercando in tutti i modi di tenersi stretta la maglia gialla di leaderdai continui attacchi di russi e francesi. Per ora l'italiano sta mantenendo i nervi saldi e dimostra grande spirito di sacrificio. Con soli 24” di distacco da Pagani, infatti, Egor Silin proverà l'ultimo assalto all'italiano in queste ultime tappe. Da non dimenticare nemmeno il francese Thibault Pinot che ha un ritardo di 38” dal leader e quindi anch'esso in piena lotta
per la leadership. La classifica dei G.p.m. che era stata letteralmente dominata dal colombiano Carlos-Alberto Betancour, sta vivendo la bellissima rimontadi Pinot che oraha solo quattro punti di ritardo dal colombiano che attualmente guida questa speciale classifica. La classifica giovani porta ancora la firma di Angelo Pagani suo leader. Silin e Pinot, anch'essi giovani sono secondo e terzo come nella generale. Per Santoro, invece, trentesima piazza e l'opportunità in questi giorni di rifarsi e cercare di recuperare altre posizioni in classifica. La speciale classifica a punti vede la serrata battaglia tra i francesi Pinot e Geniez rispettivamente a quota 27 e 26 punti, seguiti a ruota con 25 punti dal russo Silin. Per Antonio Santoro, che ha dimostrato di essersi ripreso durante la quarta tappa, resta la speranza di ottenere un risultato di prestigio in questi ultimi giorni. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Atletica Buon successo per il “Città di Matera”
De Cesare batte Lingua nel lancio del martello In evidenza i team lucani Maria Smaldone e Tiziana Chiricosta prima e seconda nel lancio del disco con Antonio De Candia
OTTIMI riscontri dal ventiduesimo Trofeo Città di Matera, il meeting di atletica leggera organizzato dal Gruppo Sportivo “Due Sassi”. Presso il Campo Scuola “R. Duni”si sono ritrovati alcuni tra i migliori interpreti dell’atletica italiana, tra i quali anche il campione del mondo militari Marco Lingua, re del lancio del martello, oltre agli altri campioni italiani De Cesare,Delli Carri e Montanaro. Questi ragazzi hanno dato vita ad una gara interessantissima, che solo il maltempo ha condizionato. Infatti, Lingua dovendo tornare a Milano (residenza del campione, in forza però alla società delle Fiamme Gialle di Roma) ha lanciato solamente due volte, non riuscendo ad essere pienamente in gara per poter superare il suo personale record e battere De Cesare, dell’Aeronautica Roma, che alla fine l’ha spuntata raggiungendo la distanza di 68 metri e 84 centimetri. Solo secondo il detentore del titola mondiale militari, che ha ottenuto un lancio da 64 metri e 30 centimetri. Tra gli atleti di molte regioni italiane, con delegazioni da Toscana, Veneto, Calabria, Puglia e naturalmente Basilicata, diversi sono stati i sigilli tutti lucani, con ottimi riscontri dalle soceità materane Gs “Due Sassi”, Gruppo Sprotivo e “Rocco Scotellaro” Matera, dal Club Atletico Potenza e dal Marathon Club Grassano. Quest’ultima società ha portato sul gradino più alto Luca Possidente nel Vortex con 30,84 metri. Il Club Atletico Potenza ha raggiunto il gradino più alto del
podio due volte, nei 200 piani maschili con Luca De Stefano (23”2 il suo tempo), e nei 500 piani Ragazzi con Gabriele Tramutola (1’14”6 il suo tempo), entrambi al record regionale. La “Rocco Scotellaro” haportatotre atletialsuccesso, uno dei quali per ben due volte: Leonardo Cancelliere nel Martello (56,06 metri), Francesco Acquasanta nel Disco (45,04 metri) e Alessandro De Ruvo, che ha messo il suo sigillo nel lungo 5,34 metri e negli 80 piani 9”7 sempre per la categoria Cadetti. Liana Petralla nel slto in lungo (4,50 metri) ha portato un sigillo anche per il Gruppo Sportivo. La società organizzatrice ha vinto conMaria Smaldone il disco (lancio migliore 28,89) e con Luciacarmen Possidente i 150 piani, che ha concluso con il tempo di 20”3. «Nonostante le avversità atmosferiche è stata una bella manifestazione -ha commentato l’organizzatore Tonino Decandia al termine della kermesse- con tante presenze da Veneto, Toscana, Calabria Puglia e Basilicata. Buon successo anche nei numeri. Siamo andati oltre soprattutto dal punto di vista tecnico, con egregi risultati nonostante la giornata difficile». Si pensa già alla prossima edizione. «Il progetto è quello di estendere ancor più questo Trofeo e coinvolgere un numero sempre maggiore di atleti, con il fine anche di aiutare il settore turistico locale». Francesco Calia sport@luedi.it
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di FRANCO DIONESALVI Solo un campano, se butta una lavatrice per strada, finisce un galera; non vale per le altre regioni. È stata fatta una legge solo per loro. Non è ancora ben chiaro, se un napoletano va in Lazio a buttare gli stessi rifiuti ingombranti, se commette un reato o no. Ma questo è il federalismo, baby! E non è che l’inizio. Altre geniali applicazioni potremo vederle a breve. Presto la taranta si potrà ballare solo in Puglia. L’uso della coppola sarà consentito solo ai siciliani. E le sopressate le potranno mangiare solo i calabresi.
Lucania da gustare di Friggitrice
Il mercatino dei bimbi e le mamme che suggeriscono i prezzi ISABELLA Bossi Fedrigotti raccontava dello stupore di un lettore per aver visto a Rimini una bancarella di giocattoli di bambini (cioè gestita da bambinj). Un’assurdità, ha commentato la giornalista, con le mamme che alle spalle dei piccoli suggerivano i prezzi. Un mercato della diseducazione perché una volta i giocattoli usati si regalavano e non si vendevano. Ha ragione. Anche alle latitudini
delle nostre vacanze la sera è un fiorire di bancarelle infantili. E i pupi non ne sono immuni. Come acquirenti, anche se partiti da Potenza si erano preoccupati di portarsi due zaini carichi di giochi con il proposito dichiarato di venderli, memori dell’esperienza dell’anno precedente. Invece poi hanno deciso di tenersi i propri e di aggiungerne altri. Ogni sera devo mercanteggiare sul prezzo dei pupazzetti che escono
dalle merendine kinder sotto l’occhio vigile delle mamme che gestiscono le casse dei loro figli. E dire che un po’ più avanti c’è una bancarella di Emergency che espone un sacco di pezzi vintage. Mi hanno suggerito di comprare dei bicchieri Campari da cocktail. Ho chiesto il prezzo, mi hanno risposto: faccia lei, l’offerta che vuole per i nostri ospedali. Bimbi e mamme, prendete esempio.
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APPUNTAMENTI OGGI LATRONICO
CINEMA NUOVA ITALIA Proiezione del film “Harry Potter e il principe mezzosangue” alle 18,30 e alle 21,30
LAGONEGRO
CINEMA IRIS Proiezione del film “Sex Movie in 4 D” alle 19,30 e alle 21,30
MELFI
CINEMA AL CHIAR DI LUNA Alle ore 21,00 presso la palestra scoperta Nitti la proiezione del film “ Angeli e Demoni”
FERRANDINA
SERATE D’ESTATE 2009 “FESTA DELLA CREATIVITA’ GIOVANILE” alle ore 21,30 in piazza Plebiscito
MURO LUCANO FESTA DEL SANTO PATRONO SAN GERARDO MAJELLA
VIGGIANELLO
GRUMENTO ESTATE GRUMENTINA 09 CACCIA AL TESORO
MATERA
CINEFABRICA Spettacolo teatrale “Melchiorre ed Euridice” alle ore 21,00 presso il Rione Lanera
MATERA
1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND In piazza S. Pietro Caveoso
DOMANI LATRONICO
CINEMA NUOVA ITALIA Proiezione del film “Harry Potter e il principe mezzosangue” alle ore 18,30 e alle 21,30
LAGONEGRO
CINEMA IRIS Proiezione del film “Sex Movie in 4 D” alle ore 19,30 e alle 21,30
CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO DEL GRUPPO “ REWIND ” alle ore 21.30 nel rione Piano
MATERA
1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND Alle ore 17,30 presso il Palazzo Lanfranchi
2 SETTEMBRE LAGONEGRO
CINEMA IRIS Proiezione del film “Sex Movie in 4 D”
4 SETTEMBRE MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
CALCIANO
INAUGURAZIONE MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE Sul brigantaggio lucano nell’ottocento presso la sala consiliare alle 18,00
CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori alle ore 21,30 in piazza Marconi
5 SETTEMBRE MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
CALCIANO
MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE “SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica
cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p. zza Umberto I
PIETRAGALLA
BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI ,SAGRE E DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura
RIONERO
MODELAND DEL VULTURE Concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato
MATERA
PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S. Pietro Caveoso e Madonna Idris
SAN MAURO F. EVENTI ESTATE 09
Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi
NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00
POTENZA
CALVELLO
FESTIVAL NAZIONALE D’ ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO ” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) XX edizione della spettacolare gara pirotecnica
6 SETTEMBRE MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
CALCIANO
MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE SUL BRIGANTAGGIO LUCANO
R.. ESTATE A CALVELLO “The music family” dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone
METAPONTO
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo “Novecento” diretto da Ulderico Pesce
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano
PICERNO
AMICI DEL CAVALLO
BANZI
NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio
Nino “classe di pianoforte”
“Killer Queen”
MATERA
PISTICCI
CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole
MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In piazza Duomo dalle 11,30 alle 23,30
7 SETTEMBRE CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30
8 SETTEMBRE CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO del gruppo musicale
ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Loreto
10 SETTEMBRE MARCONIA
Lo spettacolo Mudù Zero Nove chiuderà la tourneè estiva con un rinnovato cast artistico, sketch esilaranti e la simpatia del grande Uccio De Santis nel magnifico scenario di Porta Pistoia in via Madonna delle Virtù nel rione Sassi alle ore 21,00
ESTATE A PISTICCI II edizione di “Musica e sapori della lucania”, fiera enogastronomica e spettacolo di musica popolare lucana alle ore 20,30 in p. zza della Vittoria
12 SETTEMBRE GRASSANO
11 SETTEMBRE MARCONIA
PICERNO
ESTATE A PISTICCI Serata musicale alle ore 21,00
MATERA MUDÙ A MATERA
SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO MOTORADUNO
MASCHITO
ESTATE ARBËRESHË 2009 Fiera Interregionale “Arte e sapori a confronto”.
13 SETTEMBRE SANT’ARCANG.
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Proiezione del video realizzato dagli allievi di Culture in Loco su Santa Maria di Orsoleo, la leggenda del drago e il confino di Carlo Levi in Basilicata alle ore 21,00 presso il centro polivalente, alle 21,30 lo spettacolo “STORIE DI SCORIE” di e con Ulderico Pesce e gli allievi di Culture in Loco
14 SETTEMBRE FERRANDINA
SAGRA DEL CASTELLO Degustazione di prodotti tipici nel castello di Uggiano, mostra fotografica e concerto di musica popolare
19 SETTEMBRE MARCONIA
23 SETTEMBRE LAGOPESOLE
20 SETTEMBRE PISTICCI
26 SETTEMBRE MATERA
ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Leonardo
ESTATE A PISTICCI Festa dei bambini per l’inaugurazione dell’anno scolastico e catechistico alle ore 15,00 in p.zza Cristo Re e serata musicale alle ore 19,00 in p.zza Umberto I
21 SETTEMBRE POTENZA
MERCATINO DELLE COSE USATE D’ALTRI TEMPI Dalle 9,00 alle 22,00 nel centro storico
AUTORADUNO MULTIPLA CLUB ITALIA
LA CITTA’ DEI SASSI Presso la chiesa del purgatorio, serata conclusiva del premio nazionale letterario “la città dei sassi”
MATERA
ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER
GRASSANO
SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO
27 SETTEMBRE MATERA WOMEN’S FICTION FESTIVAL FESTIVAL INTERNAZIOINALE DI NARRATIVA FEMMINILE dalle 9,00 alle 23,00
28 SETTEMBRE MATERA
ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER
30 SETTEMBRE MATERA MOSTRA DI SCULTURA Nelle Chiese Rupestri
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POLLINO ESTATE TEATRO SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA presso l’anfiteatro comunale alle ore 21,00
Lunedì 31 agosto 2009
Vacanze
a tavola
Assaggi di Lucania nel piatto Viaggio tra le prelibatezze enogastronomiche alla scoperta di abbinamenti inediti Testi a cura di MARIA ANNA FLUMERO TRADIZIONI enogastronomiche lucane ed innovazione. Non è un sogno. Per i nostri lettori abbiamo curiosato presso il punto vendita del consorzio “Terre di Lucania” in via Ridola 43. Un' ambiente molto confortevole. Una location piccola e graziosa, in cui è possibile trovare davvero di tutto dal pane ai prodotti sottolio, dai biscotti all' olio e persino il vino “Matera doc”. Il presidente del giovane consorzio, Nunziante Scote e il direttore Antonio Nobile hanno creato per noi degli abbinamenti impensabili ma de-
liziosi anche per i palati più diffidenti. Quali sono i prodotti più venduti? Per la maggiore il pane, l'olio e i prodotti sott'olio. Ci ha detto con disponibilità il direttore. Come arrivano qui i turisti? Sono già informati, ci conoscono grazie ad articoli e recensioni di riviste nazionali. Mediamente una famiglia spende 70 euro, sono più predisposte verso l'acquisto dei biscotti. Un percorso gastronomico indimenticabile che obbliga a degustare il Chutney di peperoni , la confettura extra di castagne al cioccolato o il vincotto. More, uva, rosa canina e limoni: alcuni ingredienti dell' ecosistema lucano, i principi di alcune prelibatezze tutte da assaporare e conoscere.
In alto a destra le olive nere infornate di Ferrandina e l’olio extravergine di maiatica, a destra una confettura di castagne e sullo sfondo i Sassi, in basso da sinistra i peperoni cruschi, gli scaffali di Terre di Lucania e la pasta tricolore
CancellaeNodo
ChutneydiPeperoni
“CANCELLA” e “nodo” che bontà! Abbiamo scoperto tre tipologie di Cancella dell' “Antico forno a legna” di Lucia Perrone di “Pane e pace”. Deliziose le “Cancella Doc”. 250 gr di bontà a 2,20 euro. Ingrediente speciale? Il vino bianco ma anche il moscato. A seguire la “Cancella materana” e la “Cancella della Bruna”. Le prime con il finocchio e le secondo senza. Tutte allo stesso prezzo. Impossibile non portare in borsa i “Nodo ricordo” (250gr a 2.70 e) e il “Tarallino delle murgia” (250gr a 2.20 e). Ingredienti: farina 00, acqua, vino bianco, malvasia, sale, lievito di birra e vino extravergine di oliva.
CHUTNEY “Made in Lucania”. Il chutney è un piatto tipico della cucina indiana, diffuso anche nella gastronomia anglosassone. Si tratta di una composta agrodolce di frutta o verdura che viene portata in tavola per
esaltare i sapori. Noi suggeriamo, come aperitivo unico: Chutney di peperoni (150gr a 5,50 euro) con il provolone affumicato in vinaccio della latteria “Salvia Maria” di Tito. cultura@luedi.it
Materadaspalmare “MATER Matera”. Una prelibata crema dolce - piccante di fagioli con carrube, nocciole e peperoncino. 350 gr di divina leccornia a 4,95 euro da gustare sul pane di Matera, alto e cotto “al forno a legna” -precisa Nobil. La ditta “Per boschi e contrade” di Sarconi ha colpito nel segno anche con le varie confetture.
Delicata anche la confettura Extra al Ribes nero (350 grammi a 5,45 euro). Tra i prodotti originali di terra Lucana anche la marmellata di arance e le confetture extra di Pomodori verdi e Castagne al cioccolato. La marmellata si distingue perché contiene i pezzi del prodotto. cultura@luedi.it
Da provare Per snack i “cruschi”
Olive “made in Ferrandina”
Ferricelli tricolore
ORTAGGI e verdure rivisitati, che avvicinano i giovani alla dieta mediterranea. Uno snack genuino e lucano? I peperoni cruschi della masseria “Mirogallo”. 40 gr di rosso croccante a 4,5 euro. Rosso e ripieno anche i ciroselli. Peperoni, acciughe e tonno, ottimo primo piatto per l'afa estiva. 185 gr a 5,2 euro.
UN angolo dedicato alle olive “made in Ferrandina”. Proponiamo due fiori all'occhiello del frantoio “Giovanni Lacertosa”: l' olio Extra vergine di Oliva “La mia” e “Le Mariannine”, squisite olive infornate. 250 gr a soli 3 euro. “La mia” si può utilizzare su qualsiasi alimento. 500 ml 6, 3 euro. Pane e pomodoro senza olive? No!
UN primo piatto non si nega mai, anche con il solleone. Orecchiette, verricelli e cavatelli. Ecco alcune tipologie di pasta secca con prezzi davvero accessibili. I prodotti del pastificio “Cirigliano” di Moliterno offre varianti simpatiche. Tipo i ferricelli tricolori per 500 gr costano 1,9 euro, mentre quelli bianchi 1,7.
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Società
e arte
Un foulard per tutti i gusti, tante idee per uno degli accessori più amati dalle donne
Che ti metti in testa? SAREBBE il caso di dire: «Che ti sei messa in testa?», ma, non ci riferiamo ovviamente a strane idee bensì ad accessori che coprono, proteggono o semplicemente “addobbano”le donne. Non c’è dubbio che il primato quest’anno spetta al Foulard, vero obiettivo di rilancio da parte degli stilisti. C'è anche chistudia i fotogrammi di “Sabrina” e “Dio creò la donna” per vedere come Audrey Hepburn e Brigitte Bardot lo legavano intorno alla testa. Saper portare il foulard è diventato il nuovo gioco della moda 2009. E non soltanto per le signore della buona società che sono tornate ad annodarlo attorno ai manici delle borse. Il carré, come lo chiamano i francesi, oggi si porta piuttosto come un talismano, alla maniera delle grandi dive Anni 50, di cui la moda copia lo stile. Rigorosamente in tessuto prezioso, viene ri-
proposto in tutte le misure e le nuance. Il classico quadrato 90 per 90 vive il suo momento di gloria, ma le ragazze, però, preferiscono la misura cachecol, da portare annodato al collo o alla Grace Kelly, fermato dietro la nuca. E' invece a forma di sciarpina il modello prediletto dalle più sportive,incolori sgargianti,fucsia,rosso, arancio, o classici in voile preziosissimo a disegni bicolore, rosso e bianco, giallo e bianco, nero e bianco, Ricomparso nelle sfilate di Milano per le collezioni primavera-estate 2009 è tornato di gran moda non solo nella sua versione “classica” ma anche da portare in vita al posto della cintura, al polso come un braccialetto o in testa, da vera “contadinella”. Ma non basta! Nel mondo della contaminazione ecco che , ispirate dalle giornaliste inviate di guerra che non hanno alcuna remora
nel mostrarsi con il “foulard” tipico dei paesi islamici, ma ecco che fa capolino lo hijab, la moda dimostra che è possibile pensare all’hijab induemodi:da unaparte è da considerarsi un valore in quanto “diviene protettore della bellezza e dell’originalità della donna”, dall’altra è un hokm, ossia un obbligo religioso. In quanto valore esso non è legato alla donna piuttosto è l’insieme di atteggiamenti casti e moderati che uomini e donne devono mantenere nella loro vita. L’apparenza si trasforma in veri e propri abiti che permettonodi ricopriretali funzioni,elementi diversi di paese in paese, che possano però soddisfare la necessità di coprire il capo ed, eventualmente le forme femminili. Sul sito www.thehijabshop.com/ è possibile sceglierne di vari tipi. g. f.
Basilicata di celluloide
il Look Via libera al trucco brillante e dai colori accessi
Il make up sull’abbronzatura LA pelle ormai dal colore bronzeo richiede un trucco un po’ più audace. Voglia di osare? Complice la pelle abbronzata, che dona al viso una luminosità dorata ed esalta l'effetto "salute", è il momento giusto per sbizzarrirsi con un make up dalle nuance brillanti e dai colori accesi. Per mettere in risalto l'abbronzatura e regalare intensità allo sguardo, via libera al turchese, all'acquamari-
Il trucco sull’abbranzatura colori accesi e brillanti
na, al verde (in tutte le nuance dall'erba allo smeraldo). Ideali anche arancio e fucsia per far risaltare l'effetto pelle-baciata-dal-sole e il "rosso passione" per labbra da baciare. Per gli occhi sono cinque le nuance da utilizzare. Viola, indaco e turchese in contrasto con il giallo tenue e l'ocra mettono in scena uno sguardo audace. Mat o nacré, questi ombretti luminosi, a lunga tenuta e con un'elevata concentrazione di pigmenti, si lasciano modulare facilmente per vestire gli occhi. A seconda della metamorfosi desiderata, si combinano in duo o in trio o si portano da soli per un intenso effetto monocromo. E per le labbra? Multicolore come una parure africana, la combinazione di cinque colori intensi e vibranti mette in scena un sorriso prezioso, luminoso ed estivo. I tre rossetti fucsia, rosa e arancio e i due gloss rosa avorio e granata si portano da soli o sovrapposti per un risultato sempre unico e scintillante.
Antico proiettore in mostra a Venezia dalla collezione della Cineteca Lucana IL PROIETTORE Pathè del 1912 e la macchina da presa Mitchell del 1958 utilizzate da Giuseppe Tornatore sul set di Baarìa verranno infatti esposte nello spazio di Cinesicilia, sulla terrazza dell'Excelsior, insieme ad altri arredi di set originali utilizzati nel film dal regista siciliano. Si tratta di materiali che provengono dalla collezione della Cineteca Lucana, nata a più di venti anni fa a Oppido Lucano grazie all'instancabile lavoro di ricerca e alla passione del suo fondatore, Gaetano Martino, e alla competenza di Pierluigi Raffaelli, ricercatore e archivista. Il patrimonio della Cineteca comprende oltre 30.000 pellicole tra lungometraggi e cortometraggi, 150.000 manifesti, centinaia di macchine per il cinema dal precinema al giorno d'oggi, decine di migliaia di libri e fotografie, archivi cartacei e corrispondenze inedite, migliaia di documentari didattici provenienti dal Fondo Cineteca Scolastica (Archivio Bottai), centinaia di documentari dedicati alle regioni meridionali e molti altri preziosi materiali di grande rilievo storico. Si legge su internet in un articolo di Francesca Polzelli che la Cineteca Lucana nasce nel 1997, quando la forte passione cinematografica dei fondatori, si tramuta in un’associazione culturale che tutt’oggi la gestisce. Parte dei materiali raccolti in essa, venivano utilizzati per mostre e manifestazioni cinematografiche (come ad esempio a Pompei, nel 1994, la presentazione, con orchestra di 80 elementi, del film muto “Gli ultimi giorni di Pompei”, nell’ambito del G8). Le principali attività: recupero di fondi in stato di abbandono; raccolta, dal 1998 in poi,
delle pellicole di diverse case produttrici e distributrici italiane; catalogazione e preservazione dei fondi conservati; collaborazioni e scambi con cineteche e istituti culturali all’estero; allestimento e partecipazione a mostre e rassegne con i materiali della Cineteca; organizzazione di corsi di formazione per i giovani e corsi di aggiornamento per il personale delle cineteche.
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Lunedì 31 agosto 2009
Il gioco
della lettura Io e il maestro di scuola
Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata
Leggi&indovina
«... Nel 1808, giovanissimo a capo di una banda, lottò contro i francesi che ne misero a prezzo la testa...» SUL focolare ardevano due grossi ceppi di abete ed una fascina di rami secchi, la cui rossa fiamma si elevava scoppiettante fino alla cappa, illuminando la stanzuccia. Sul treppiede di ferro bolliva un calderotto con la minestra; Giovanni il massaro seduto sopra uno sgabelletto, facendo scudo di una mano alla faccia, rimestava con un gran cucchiaio nel calderotto, mentre i figliuoli, coi piattelli su le ginocchia, sbocconcellando un pezzo di pane, aspettavano che la cena fosse pronta. Il maestro di scuola ed io, costretti dal mal tempo a chiedere per quella notte ospitalità a quei contadini, sedevamo in un angolo della cassapanca presso al focolare. L'acre fumo che spandeasi per la stanzuccia ci facea chiuder gli occhi lagrimosi e tossire di tratto in tratto. Di fuori nevicava: la campagna si stendea bianchiccia e silenziosa nelle tenebre. - Stasera zio Francesco non vuol la sua parte di minestra - disse Giovanni, mentre si accingeva a togliere dal fuoco il calderotto. - Con questo tempo non credo che ei vada in giro - rispose Carolina, la più giovane figliuola del massaro. - Chi è zio Francesco? - dimandai. - Come? non conoscete zio Francesco? - esclamò il contadino maravigliato. - Io sì, lo conosco - disse il maestro di scuola. - È quel vecchio mendico che va pitoccando per le campagne e a cui date ricovero un po' per uno, non è vero? - Zio Francesco non pitocca - rispose il massaro. - Morrebbe di fame, anziché chiedere un tozzo di pane. Io benedico il Signore allorchè manda quel vecchio al mio focolare. Intanto avea riempito di minestra i piattelli, e per poco non si intese che il batter dei cucchiai ed il succiar dei contadini affamati. Poi la porta di strada si aperse, e sulla soglia comparve un vecchio coperto di un logoro pastrano e di un cappellaccio bucherellato, dalle falde piene di neve. - Zio Francesco, benvenuto zio Francesco! - gridarono i contadini alzandosi per correre incontro al vecchio mendico. Appoggiato al bastone, curvo e con passo incerto, il mendico si accostò al focolare: poi, mentre la Carolina gli toglieva il pastrano ed il cappello, si lasciò cadere sulla panca stendendo le scarne e tremanti mani alla fiamma. Era un vecchio magro, col viso solcato da rughe e da una profonda cicatrice: i capelli bianchi ed arruffati gli cadevan fin sulla fronte: fra le palpebre bianche gli occhi infossati e quasi spenti giravano tardi nell'orbita. Chino sul fuoco, mostrava fra lo sparato della camicia di traliccio e le costole gialle coperte di una peluria bianca, e nel mezzo del petto gli pendea una medaglia d'argento sospesa al collo con una cordicella. Era vestito di una giacchetta e di brache rappezzate che gli scendean fino al ginocchio. Con quel
La soluzione del 29 agosto
Era “Amrita” di Banana Yoshimoto IERI era un’autrice, Banana Yoshimoto. È nata a Tokyo nel 1964. È divenuta nota al grosso pubblico grazie a “Kitchen”, un fortunato romanzo da cui è stato tratto anche un film. Ha pubblicato poi “N.P.”, “Sonno profondo”, “Tsugumi”, “Lucertola”, “Sly”, “L'ultima amante di Hachiko”. “Amrita”, da cui è tratta la lettura di oggi, è stato pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1997, con traduzione di Giorgio Amitrano. Narra della piuttosto insolita famiglia di Saku-
tremore nel capo, proprio dei vecchi, si guardava intorno senza far parola; Giovanni gli porse il piattello di minestra ed egli lo mise sulle ginocchia; e mentre l'una mano era stesa al fuoco, l'altra portava lentamente alla bocca sdentata il cucchiaio. La cena continuò: il vecchio non parea curarsi di noi. Poi il maestro di scuola gli disse, alzando la voce: - Zio Francesco, non mi riconoscete? Sono il figlio di Titto Goni, l'armaiuolo. Il mendico alzò gli occhi, poi crollò la testa dicendo: - Sì. - Come state, zio Francesco? continuò il maestro di scuola.
mi, di cui fanno parte la madre, con il suo compagno molto più giovane, il fratellastro undicenne Yoshio, una cugina e un'amica. Su questa famiglia allargata pesa il ricordo ancora vivo della tragedia di Mayu, la sorella minore di Sakumi morta in un incidente stradale mentre guidava sotto l'effetto di alcool e barbiturici. Da qui si dipanano i molti fili della narrazione e i molti destini incrociati, che l'autrice scava, indagando percezioni del reale diverse da quelle usuali.
Ma non ne ottenendo risposta, si volse a me: - Quel vecchio lì, più che novantenne, - mi disse sottovoce, - fu a suo tempo un uomo di gran coraggio. Si narrano di lui certe storie terribili di vendette e di audacie. Nel 1808, giovanissimo, a capo di una banda, lottò contro i francesi, che ne misero a prezzo la testa. - Davvero? - esclamai. - Davvero. Chi lo crederebbe ora, vedendo quel vecchio tremante, quasi istupidito, il cui cuore batte appena, il cui sangue scorre algido nelle membra flosce? Il mendico non badava a noi; ri-
mestava nel piattello per raccogliere i resti della minestra, e stendeva al fuoco le gambe nude e scheletrite. Era cessato di nevicare; ma il vento di tramontana passava fischiando fra le cime dei castagni e scoteva la porta della casetta. - Avete buone nuove di vostro figlio? - chiese il maestro di scuola a Giovanni. - Brutte, caro signore. Io glielo diceva: va' in America piuttosto che a Tunisi; ma, signornò, incaponito, volle andare a Tunisi! Ora mi scrive che un giorno o l'altro dovran fare alle schioppettate. - Con chi? - Che domanda! con chi? con
ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.
quelli eretici di francesi. Eppure, vedete, ci è mio figlio e capite bene... Ma proprio ci avrei un gusto matto a trovarmici in mezzo anche io. Quelli lì, - diceva tata buonanima - son come la vipera: se non si schiaccia loro la testa, ci è sempre pericolo di un morso. Che ne dite, eh, zio Francesco? Il vecchio non rispose, con le mani e le gambe stese al fuoco, con la testa tremante, china sul petto, pareva non sentisse, pareva non vedesse. - Zio Francesco li conosce bene disse il maestro di scuola. - Se li avesse dimenticati, quella cicatrice e quella medaglietta glieli ricorderebbero. Poi, rivolgendosi al vecchio, lo scosse pel lembo della giacchetta, gridando: - Non è vero che ve li ricordate, i francesi? Il vecchio alzò il capo: negli occhi spenti guizzò un lampo; guardò fieramente in giro, poi scosse due volte le mani con le dita aperte: - Venti - disse con voce distinta. Poscia la testa gli ricadde sul petto e stette immobile. - Che cosa ha voluto dire? - domandai. - Che ne ha visto cader venti sotto i suoi colpi. Bisogna saper la storia di quel vecchio, per comprendere il suo odio. Del resto, ogni francese per noi di Calabria è un nemico; e se domani dovesse combattere Italia contro Francia, i nostri montanari, pur tanto restii al servizio militare, andrebbero al campo come a nozze. Più di ogni altra, sarebbe per essi una guerra nazionale. - E voi sapete la storia di quel vecchio? - Io sì: me la narrò mio padre, che l'intese trenta anni or sono dallo stesso zio Francesco. - Narratecela, don Girolamo, narratecela! - esclamarono i contadini stringendosi intorno al maestro di scuola. Le donne che, finita la cena, avean preso la conocchia, smisero di filare. Giovanni accrebbe legna al fuoco, la cui vampa scoppiettò più viva; e mentre il vecchio Francesco, come affatto estraneo a quel che si diceva, pareva bearsi al caldo, il maestro di scuola prese a raccontare. (…) Il maestro di scuola s'interruppe per guardare il vecchio mendicante, che si era scosso, aveva aperto gli occhi, accesi di insolita luce, e ascoltava con la testa rivolta verso il narratore, con le labbra socchiuse, grattando con mano tremante la fronte, come se a poco a poco, in quel cervello abbuiato dalla vecchiezza, un filo di luce si fosse fatto strada ed avesse evocato gli antichi ricordi. Come chi pur mo' svegliato, ma ancor sonnolente cerca darsi conto di quel che ode e di quel che vede, il vecchio ascoltava col petto ansante e le orecchie tese. La vampa del focolare tingeva in rosso il viso del mendico e degli astanti, e delineava le grandi ombre nelle pareti affumicate della stanzetta.
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Sessantaseiesima edizione della mostra internazionale del cinema di Venezia
Quattro italiani per il Leone d’Oro Sono Giuseppe Tornatore, Michele Placido , Francesca Comencini e Giuseppe Capotondi L'EPICO Baaria, firmato dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, il thriller La doppia ora di Giuseppe Capotondi, il tris di donne Francesca Comencini (regista), Margherita Buy (protagonista) e Valeria Parrella (autrice del romanzo da cui il film è tratto) per Lo spazio bianco e Il grande sogno, affresco sul ’68 di Michele Placido, sono il poker italiano in gara per il Leone d’oro alla prossima Mostra del Cinema di Venezia (2-12 settembre). Già si annuncia il tutto esaurito, con parterre di vip, per il debutto di Baaria (il nome fenicio di Bagheria, città natale del regista), il film di Tornatore, nelle sale dal 25 settembre distribuito da Medusa (come anche i film di Capotondi e Placido), che aprirà il Festival, il 2 settembre alle 19 in Sala Grande. Per il regista è il progetto più impegnativo e grandioso: 25 settimane di riprese tra Tunisia e Sicilia, 28 milioni di euro di budget, 200 attori, più di 1000 comparse, con un cast, che oltre ai due protagonisti, Francesco Scianna e Margareth Madè include, fra gli altri, Monica Bellucci, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Ficarra e Picone, Nino Frassica, Gabriele Lavia, Donatella Finocchiaro. Un film che attraverso tre generazioni di una famiglia, racconta un secolo di storia italiana, dall’inizio del' 900 ai giorni nostri. È una storia tutta (o quasi) al femmini-
Giuseppe Tornatore
le Lo spazio bianco di Francesca Comencini, tratto dal primo romanzo della Parrella, classe 1974, pluripremiata autrice di racconti. È in programma alla Mostra l’8 settembre e sarà nelle sale dal 16 ottobre. Protagonista Margherita Buy, nel ruolo di Maria, insegnante ultraquarantenne appena diventata mamma, che si ritrova imprigionata nell’attesa di portare a casa la figlia Irene, nata al sesto mese di gravidanza. Per la regista, il film è soprattutto l’occasione, ha detto in va-
rie interviste, di parlare delle donne «guardiane della vita», e «di maternità, senza retorica in modo intimo e profondo». È ritornato ai suoi 22 anni invece Michele Placido con la storia, in buona parte autobiografica di Il grande sogno, affresco sul '68, alla Mostra il 9 settembre in sala Grande e nelle sale dall’11 settembre. Nel film Riccardo Scamarcio è Nicola (ruolo ispirato al regista da giovane), poliziotto arrivato da un paesino pugliese nella Capitale; Jasmine Trinca è Laura, una ragazza ribelle e Luca Argentero è Libero, leader carismatico venuto dal nord. Placido, che torna al Lido a cinque anni dall’accoglienza negativa a Ovunque sei, ha spiegato di aver voluto realizzare «una commedia corale su un periodo tumultuoso, sbandato e divertente». Resta ancora misteriosa, come si addice al genere, la trama di La doppia ora, opera prima di Giuseppe Capotondi (già affermato regista di videoclip), con Filippo Timi e Ksenia Rappoport. Nel film (il debutto a Venezia è previsto il 10 l’uscita nei cinema il 6 novembre) la Rappoport è Sonia, cameriera arrivata in Italia da Lubiana, mentre Timi è Guido, un ex poliziotto. Si conoscono a uno speed date e tra loro nasce subito una profonda intesa, che continua anche dopo la morte improvvisa di Guido.
IL FESTIVAL
Arrivano in massa gli americani con ben sei film di FRANCESCO GALLO ALTRO che Cannes dove gli Usa quest’anno erano in corsa con un solo film (Inglorious Basterds di Quentin Tarantino). Gli americani arrivano invece al Lido in forza (ben sei film in concorso) pronti a gettare la loro ombra lunga sulla 66/a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. In campo il loro cinema più autorale e indipendente con temi che vanno dall’apocalisse all’horror, dal fashion alla critica graffiante della contemporaneità nella lettura esistenziale di Solondz e in quella polemo-documentaristica di Michael Moore. Partiamo da A single man di Tom Ford. Di scena lo stesso Tom Ford (Colin Firth), stilista texano di 46 anni, considerato uno degli uomini più sexy del pianeta che esordisce nella regia, nella coproduzio-
In campo il loro cinema piu autorevole ne e nella sceneggiatura insieme a David Scearce. Tratto dall’omonimo romanzo di Christopher Isherwood, uno dei primi libri-manifesto del movimento di liberazione gay, il film è ambientato in una sola giornata a Los Angeles nel 1962. Bad Lieutenant: port of call New Orleans diWerner Herzog, conNicola Cage, nasce nel segno della polemica e dei distinguo da parte dello stesso regista e di Abel Ferrara autore de Il cattivo tenente originale. Remake o meno di quel film di culto del 1992 con Harvey Keitel, il film è un thriller nella New Orleans post-Katrina. Atmosfere post- apocalittiche dal ro-
manzo omonimo di Cormac McCarthy per The road di John Hillcoat. Di scena la storia grigiadi un padre difamiglia , con figlio da proteggere, che tenta di raggiungere un posto dove vivere in un mondo alla deriva, freddo, violente e in cui non c'è più nulla da mangiare dopo essere stato colpito da una terribile apocalisse nucleare. Con Survival of the dead tornano i morti viventi di George Romero dopo quaranta anni. Life during wartime di Todd Solondz è invece l’atteso sequel di Happiness, per molti uno dei film più urticanti e di culto della storia del cinema. Per ultimo, non certo per ordine di importanza, Capitalism: a love story di Michael Moore. Vent'anni dopo da Roger & Me, il regista torna con un documentario sugli effetti disastrosi prodotti dal potere delle grandi aziende sulla vita quotidiana degli americani
Regista e interprete
A settembre Clooney girerà in Abruzzo DAL 29 settembre al 4 dicembre si girerà in Abruzzo il thriller prodotto e interpretato da George Clooney. Il film, annunciato durante la visita dell’attore nei luoghi del terremoto, sarà prodotto dallo stesso Clooney con Anne Carey e Grant Heslov e sarà diretto da Anton Corbijn (Control, U2: the best of 1990-2000, Depeche Mode: the videos 86-98). La storia inizia in una dacia sperduta nelle foreste svedesi dove l’aitante 45enne americano Jack (George Clooney) passa una notte d’amore con Ingrid (una bellissima donna svedese di circa 34 anni con un corpo stupendo). All’alba del giorno dopo, mentre i due camminano nel paesaggio invernale, sentono dei rumori. Ingrid pensa che si tratti di un cacciatore, ma improvvisamente Jack tira fuori un’arma e spara all’uomo che li ha seguiti sulla neve.
IL RICORDO
Jacko, migliaia i fan a Brooklyn
I fan riuniti a Brooklin grazie al regista Spike Lee
FAN in delirio a Brooklyn per la celebrazione dei 51 anni di Michael Jackson organizzata dal regista Spike Lee. In migliaia, ieri, hanno ballato e cantato sotto la pioggia. Dopo una partenza lenta a causa del maltempo, i partecipanti si sono radunati a Prospect Park per ascoltare un DJ che ha suonato una carrellata di successi del Re del pop. Molti portavano cappelli e magliette con l'immagine di Jackson. Molti indossavano i guanti. Spike Lee aveva diretto due video musicali per Jackson nel 1996. «Sono come tutti, amavo il suo talento», ha detto il regista di “Fa' la cosa giusta”. Per organizzare la festa in onore del Re del pop, il cineasta ha pagato undicimila dollari. Il reverendo nero Al Sharpton, ex candidato presidenziale, ha aperto l'happening
con una preghiera. Poi sono seguiti balli sfrenati e canti sul Nethermead Meadow di Prospect Park. In onore di Jacko il presidente del “borough” di Brooklyn, Marty Markowitz, ha deciso di proclamare il 29 agosto “Michael Jackson Day”. A distanza di poco più di due mesi dalla morte, e nel giorno in cui avrebbe compiuto 51 anni, i fan hanno dunque ricordato Michael Jackson, stroncato da un arresto cardiaco nella sua villa di Los Angeles lo scorso 25 giugno. L'anniversario è stato reso ancor più triste dalle dichiarazioni del medico legale che ha condotto l'esame tossicologico. Secondo gli esiti dell'autopsia, infatti, a tutti gli effetti la morte di Jacko è da considerarsi ufficialmente un caso di omicidio.
IN TV IL genere è di quelli intramontabili e in Italia è nato con la tv, quando nel 1954 il piccolo schermo era ai primi vagiti e prometteva all’Italia post-bellica soldi facili. Poi arrivò Mike Bongiorno con il mitico Lascia o raddoppia e poi Il rischiatutto, un mito che non è ancora tramontato. Si parla ovviamente del quiz, quello con la maiuscolo, rinverdito negli ultimi anni da Chi vuol esser milionario, fortunato format che ha persino ispirato il film The Millionaire, vincitore di ben 8 premi Oscar, e attualmente quiz più noto al mondo con una diffusione in oltre 100 paesi. Solo in Italia sono andate in onda già quasi 1500 puntate e da domani torna nell’appuntamento quotidiano, dal lunedì alla domenica, alle ore 18.50, con al timone dopo otto anni ancora Gerry Scotti. Nessun concorrente nella passata stagione è riuscito ad aggiudicarsi il massimo montepremi da 1 milione di euro. Il record di vincita resta ben sal-
Il ritorno di un intramontabile: il quiz da Chi vuol essere milionario a Riskytutto do nelle mani di Davide Pavesi, lo studente d’ingegneria che vinse 1 milione di euro nel 2004 e in quelle di Francesca Cinelli, l’impiegata che si aggiudico 1 miliardo di lire nel 2001. Gli aspiranti concorrenti di Chi vuol essere milionario possono candidarsi scrivendo all’indirizzo email castingmilionario@mediaset.it oppure al numero 02/37057400. In alternativa quest’anno potrebbero anche scegliere di tentare di entrare a far parte del cast di Riskytutto. Il programma che da novembre porterà nel prime time di Sky Uno in dodici puntate il re del quiz italiano, l’immarcescibile Mike pronto a rinnovare la formula inossidabile di una dei capitoli più celebri della sua storia. SuperMike, a 85 anni da poco compiuti, cerca nuovi concorrenti che
Gerry Scotti
ovviamente siano esperti di una materia e abili a rispondere a domande secche senza possibilità di multi-risposte. «Ci sono tanti quiz in giro, ti fanno una domanda e ti danno tre risposte possibili, due sono errate. Sembra una lotteria. Eh no! Nei miei quiz c'è una sola risposta, quella giusta! Per questo – ha spiegato Mike – vorrei, come trent'anni fa, solo concorrenti preparati e attendo le vostre iscrizioni per telefono e per posta». I casting proseguiranno fino a ottobre (mail a castingquiz@skytv.it oppure segreteria telefonica allo 02/87390955). Non sono però gli unici giochi a premi in arrivo quest’anno, tra novità e conferme. Su Raiuno dal 14 settembre parte la quarta stagione de L’eredità con Carlo Conti. Su Italia Uno invece sarà Enrico Papi a lanciare nel preserale la versione italiana di The colour of money, rimasta fedelmente Il colore dei soldi, format con tempi rapidissimi nelle corde del conduttore: dal 7 settembre.
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Spettacoli e televisione 51
Lunedì 31 agosto 2009
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3 $ WUDWWDPHQWR DFFHVVRULR JOL HIIHWWL GRSR OD ULIRUPD %UXQHWWD PASSANDO poi alla descrizione delle fasi relative alla misurazione della performance ben descritto nell’art 9 non a caso rubricato “ambiti di misurazione e valutazione della performance individualeâ€?,si rileva innanzitutto che la disposizione distingue tra valutazione dei dirigenti e del restante personale. Per quanto concerne i primi si stabilisce espressamente che “la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale responsabile di una unitĂ organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità è collegata: a) agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilitĂ ; b) al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; c) alla qualitĂ del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate. Il successivo comma 2 , che si riferisce invece al restante personale, nel confermare cheâ€? la misurazione e la valutazione sono svolte dai dirigenti sulla performance individuale e che sono effettuate sulla base del sistema di cui all’articolo 7, sancisce che essa è collegata: a) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; b) alla qualitĂ del contributo assicurato alla performance dell’unitĂ organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi. A ben vedere la norma,onde evitare ogni dubbio in proposito, stabilisce in primo luogo che i Dirigenti debbono non solo provvedere a varare gli strumenti di misurazione ,ma che è loro specifica responsabilitĂ anche la successiva fase di valutazione del personale. Essa poi delimita l’area di intervento alla sola perfor-
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Sono un dipendente di un'amministrazione locale e sono assicurato con l'INPDAP. A gennaio 2008 ho maturato il diritto alla pensione di anzianitĂ ma ho deciso di continuare a rimanere in servizio fino al 31 dicembre 2009. Il mio assegno pensionistico sarĂ calcolato col metodo retributivo o contributivo? Grazie. T. D'ONOFRIO - PISTICCI Dai dati fornitimi, appare chiaro che lei possa far valere almeno 18 di contributi alla data del 31 dicembre 1995. Pertanto, la sua pensione non potrĂ che essere calcolata col metodo retributivo.
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Sono un pensionato dello Stato. Ho un figlio che, da gennaio 2008, è stato assunto, a tempo indeterminato, da una società di informatica. Vorrei sapere quali obblighi ha verso il datore di lavoro e verso l'INPS in caso di malattia, anche di breve durata. Grazie. P.V. - RIVELLO In caso di malattia, suo figlio deve farsi rilasciare dal
mance individuale escludendo quella sulla performance organizzativa ,facendo espresso riferimento al sistema di cui all’art 7 e cioè coerentemente con i tempi,con le fasi,con le procedure e con i soggetti indicati in detto sistema. Inoltre la norma stabilisce altresĂŹ che sia la valutazione che la misurazione della performance sia connessa al conseguimento di specifici obiettivi individuali e di gruppo,dunque previsti ed assegnati precedentemente al singolo dipendente e al gruppo di lavoro cui si riferisce. Difficile comprendere però come siano misurabili ai fini della distribuzione del trattamento accessorio connesso alla performance, da un punto di vista squisitamente scientifico, “la qualitĂ del contributoâ€?,â€? le competenze dimostrateâ€?,nonchĂŠ i “comportamenti professionali ed organizzativiâ€?, rischiando di sottoporre cosĂŹ la prestazione del dipendente ad una attivitĂ valutativa di natura discrezionale che non sembra essere coerente con l’intero assetto di riforma del sistema di accertamento del merito nella sua oggettivitĂ . La validazione della relazione della performance del dirigente e la collocazione nei livelli di performance da parte dell'organismo indipendente ai fini del riconoscimento del trattamento economico accessorio Venendo poi alla fase descrittiva del processo che culmina con la collocazione dei lavoratori dipendenti nelle tre fasce previste dall’art 19 dello schema di decreto legislativo ( c.d. criteri per la differenziazioni delle valutazioni), si rileva come detta fase inizia con la relazione sulla performance di cui all’ art 10 c.1 lett b che i dirigenti devono adottare entro il 30 giugno di ogni anno. Detta relazione “ evidenzia, a consuntivo,
medico curante il certificato di malattia redatto in due copie ed, entro 2 giorni, deve inviare la prima copia alla Sede Inps di residenza e la seconda copia al datore di lavoro. L'Inps ha predisposto una procedura per la trasmissione telematica dei certificati. Sarà il medico a inviare direttamente il certificato all'Istituto. L'ammalato deve rimanere a casa, per controlli medici, nelle seguenti fasce orarie: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, comprese le domeniche e i giorni festivi. Esistono, però,motivi che giustificano l'assenza al controllo: o visite urgenti o accertamenti specialistici che non possono essere effettuati in orari diversi da quelli previsti per le fasce orarie; o situazioni in cui è necessaria la presenza del lavoratore fuori di casa per evitare di arrecare gravi danni a sÊ o ad un familiare;
con riferimento all’anno precedente, i risultati organizzativi e individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati ed alle risorse, con rilevazione degli eventuali scostamenti e il bilancio di genere realizzato. Di particolare interesse per quanto concerne la fase di valutazione è il meccanismo previsto nello schema del decreto legislativo,in riferimento al rapporto tra Dirigenti e l’Organismo indipendente per la valutazione della performance per quanto concerne il potere di validazione attribuito a quest’ultimo, in merito ai risultati organizzativi ed individuali raggiunti dai dipendenti. Ed infatti a ben vedere la norma stabilisce che sulla base di detta relazione a consuntivo, l’Organismo indipendente per la valutazione della performance in virtÚ dei poteri di cui all’ art 14 c.4 lett c, provveda alla validazione della relazione, rafforzando altresÏ tale adempimento atteso che si chiarisce come essa sia condizione indispensabile per l’accesso agli strumenti per premiare il merito di cui al titolo III( cfr c.6 art 14). Ebbene proprio a detta validazione nella ratio normativa, conseguono degli effetti giuridici di notevole portata atteso che proprio sulla base di essa, l’Organismo suindicato provvederà ai sensi dell’ art 19 alla compilazione di una graduatoria delle valutazioni individuali sia per il personale dirigente che non dirigente, collocando conseguentemente i dipendenti in tre distinti livelli di performance e determinando a secondo dei casi l’attribuzione piena del trattamento accessorio per i dipendenti di fascia alta ( nella misura del 25% elevabile fino al 30% sulla base di deroga della contrattazione integrativa), parziale e cioè nella misura del 50% per quel-
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A marzo 2010 compirò 65 anni e maturerò il diritto alla pensione di vecchiaia. Dovrò però attendere l'apertura della finestra. La domanda che le pongo è la seguente: esiste una norma di salvaguardia (nel senso di poter andare in pensione dal primo giorno del mese successivo) per chi, come me, ha già maturato il diritto alla pensione di anzianità entro il 31 dicembre 2007 ed ha scelto di rimanere ancora in servizio? S. GUERRIERI - GROTTOLE Il suo è un quesito molto interessante, che potrà riguardare diversi lettori del QUOTIDIANO. PoichÊ ha ampiamente maturato il diritto alla pensione di anzianità con le regole precedenti la riforma Prodi, non deve rispettare l'apertura di alcuna finestra. Può, pertanto, aver
li collocati in quella intermedia( nella misura del 50%),e la non attribuzione del trattamento accessorio per quei dipendenti( nella misura del 25%) collocati in fascia di merito bassa( cfr.lett.te art 19 c.2 lett a,b,c schema decreto legislativo). Ulteriori conseguenze derivanti dalla collocazione nei livelli di performance dei dipendenti Non sono altresĂŹ da trascurare le conseguenze ulteriori derivanti da una classificazione dei dipendenti operata dal suddetto Organismo di valutazione della performance: ed infatti mentre solo la collocazione in fascia alta consente l’accesso al bonus annuale delle eccellenze( cfr.art 21), non impedendo però l’accesso al premio annuale per l’innovazione ( cfr.art 22) e se protrattasi per tre anni consecutivi costituisce titolo prioritario per l’attribuzione delle progressioni economiche( cfr.art 23 c.3) e di carriera ( cfr.art 24 c.3), la valutazione di insufficiente rendimento per reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione,riferita ad un arco temporale non inferiore al biennio, può dar luogo al licenziamento disciplinare con preavviso ai sensi dell’art 55 quater c.2( cfr.art 67 schema decreto legislativo disposizioni relative al procedimento disciplinare). Infine ai sensi del comma 1 bis del rinnovellato art 52 “disciplina delle mansioniâ€? del D.lgs n°165/01, la valutazione positiva conseguita dal dipendente( sembrerebbe dunque comprendere la norma con tale accezione anche la collocazione in quella intermedia) per almeno tre anni costituisce titolo rilevante ai fini della progressione economica e dell’attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l’accesso all’area superiore. Avv. Maurizio Danza
diritto alla pensione dal mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro.
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sul 20% della media di reddito degli ultimi tre ani lavorativi) avrebbe la pensione di anzianità a 63 anni di età . Credo che le convenga di piÚ attendere i 65 anni per la vecchiaia, risparmiando una cifra non indifferente di contributi. Per fugare ogni dubbio, chieda l'autorizzazione ai contributi volontari e ne valuti la spesa. Non è poi obbligato a versare se la ritiene onerosa.
Sono un commerciante nato nel dicembre 1952. Sono iscritto regolarmente all'INPS dal 1978 ma, per una serie di circostanze, ho deciso di cedere l'attività nel 2010. Vorrei un consiglio: è preferibile proseguire con i versamenti volontari per la pensione di anzianità o attendere, senza pagare contributi, i 65 anni per la pensione di vecchiaia? Per la pensione di anzianità per quanti anni dovrei ancora pagare e a quale età potrei averla? T. PRINCIPE - LAVELLO
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Versando contributi volontari per poco piĂš di altri 4 anni (il costo annuo si aggira
La notizia è vera. Infatti, possono chiedere l'autorizzazione alla prosecuzione volonta-
Mi è stato riferito che i contributi volontari possono essere versati anche dai lavoratori che hanno figli piccoli. E' vero? Se sÏ, in quali casi? Grazie. O. CASORELLI - MELFI
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5LGX]LRQH GHOOD FDSDFLWj ODYRUDWLYD DL ILQL GHOO¡DVVHJQR La riduzione della capacitĂ lavorativa – intesa come quella che permette di espletare un’attivitĂ che garantisce, ai sensi dell’art. 36 Cost., una retribuzione sufficiente idonea ad assicurare a sĂŠ ed alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa – è condizione che consente, nelle misure ed alle condizioni previste dalla legge, la concessione di un assegno di invaliditĂ . CosĂŹ ha stabilito la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, nella sentenza 12 maggio 2009 n. 10860, che ha respinto il ricorso di un soggetto a cui era stato negato l’assegno d’invaliditĂ . La Corte ha affermato il seguente principio: “PoichĂŠ il lavoratore ha diritto ad una retribuzione in ogni caso sufficiente ad assicurare a sĂŠ ed alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa (art. 36 Cost.), l'idoneitĂ ad assicurare a sĂŠ ed alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa è qualitĂ propria di ogni lavoro. La capacitĂ lavorativa è pertanto capacitĂ di espletare attivitĂ che ha tale idoneitĂ . La normativa fissazione della riduzione (di capacitĂ ), indennizzabile con l'assegno di invaliditĂ , presuppone che la residua capacitĂ lavorativa: 1 di per sĂŠ sola non sia sufficiente ad assicurare a sĂŠ ed alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa è qualitĂ propria di ogni lavoro; 2 conservi tuttavia la potenzialitĂ per conseguire una parte di questa retribuzione; 3 esiga, nella misura della propria insufficienza, l'integrazione. L'assegno ha questa funzione integrativa, come copertura dell'accertata incapacitĂ . In tal modo (e quale algebrica negazione di quanto la ricorrente deduce), il riconoscimento dell'assegno è normativa qualificazione della residua capacitĂ lavorativa come insufficiente a far conseguire al lavoratore una retribuzione che assicuri un'esistenza libera e dignitosaâ€?. Dott. Gesuele Bellini ria i lavoratori con figli che si avvalgono: o dell'astensione facoltativa dal lavoro tra i 3 e gli 8 anni di vita del bambino; o dei permessi per allattamento; o dei periodi di assenza per malattia del bambino di etĂ compresa tra i tre e gli otto anni. Gli interessati possono effettuare versamenti volontari per integrare la contribuzione figurativa prevista per questi periodi.
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52 Previdenza
QUALCHE TEMPORALE AD INIZIO E FINE SETTIMANA Nubi irregolari oggi e domani con rovesci pomeridiani in Appennino e sul Pollino. Bel tempo a metà settimana, ma con caldo in aumento su Materano e area jonica. Correnti settentrionali sabato e domenica con brevi temporali. Clima più fresco. NUOVE ondate di calore, agosto da record per durata del caldo e assenza del 100% di pioggia su quasi tutta la Penisola. Questa l’estate edizione 2009 secondo l’Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze. Dopo quella drammatica del 2003, la stagione che volge al termine è al terzo posto tra quelle più calde di sempre soprattutto per le temperature torride di agosto, mese in cui è mancata anche la classica “rottura” a livello climatico. Le ondate di calore sono state nove: la prima a fine maggio, due a giugno, quasi quattro a luglio e ora altre tre. Ma mentre quelle che si sono avute da maggio a luglio hanno avuto una durata limitata, queste ultime di agosto sono durate 5-6 giorni ciascuna coprendo alla fine quasi l’intero mese. A essere colpito da questa estate rovente è stato soprattutto il Centro-Sud ma ad agosto sotto la canicola è finito anche il Nord, tranne qualche zona alpina. Ecco in sintesi la mappa dell’estate 2009: Giugno: temperature tra valori normali, mezzo grado sopra la media. Piogge sopra la norma con +10 mm. - Luglio: temperature 1 grado sopra la media. Piogge superiori alla media al Nord (+20%) ma sotto al Sud (-20%). - Agosto: tra 2 e 4 gradi sopra la norma a seconda della zona. Per le piogge il 100% in meno del normale, Alpi escluse. Settimana “scoppiettante” quella appena trascorsa in Basilicata. Temporali di grande violenza hanno infatti interessato a turno nelle ore pomeridiane un po’ tutto il territorio regionale. Questa la sequenza degli episodi più significativi. Lunedì 24 sono caduti 42 mm a Latronico; Venerdì 28 è toccato all’Alta Val d’Agri con 31 mm d’acqua su Satriano; Sabato 29 un violentissimo acquazzone ha colpito Matera con quasi 57 mm di accumulo; lo stesso giorno la grandine ha funestato la Val Camastra; ieri è stato il turno del Capoluogo con un temporale annunciato da estesi muri d’acqua in arrivo dal Pierfaone. Sempre ieri fenomeni intensi sulla Val d’Agri e su parte del Metapontino. L’instabilità proseguirà anche nella giornata di oggi e, seppur attenuata, anche in quella di domani. Nelle ore pomeridiane quindi su gran parte dell’Appennino, il Lagonegrese e sul Pollino nei prossimi due giorni potranno svilupparsi locali rovesci o temporali. Le temperature resteranno gradevoli e basso sarà il tasso d’umidità. Tra mercoledì e venerdì, l’approfondimento di un vortice depressionario sull’Europa Centro-Occidentale farà giungere sulla Basilicata aria più mite da Ovest/Sudovest, con conseguente aumento del caldo e dell’afa soprattutto sul Materano e l’area jonica. Per sabato e domenica, infine, la discesa di un fronte freddo lungo l’Adriatico porterà ad una generale rinfrescata e a qualche breve rovescio o temporale sul Vulture e lungo il Bradano. Lunedì: Nuvolosità irregolare già dal mattino sul Lagonegrese e lungo la costa tirrenica. Ampi spazi soleggiati altrove. Nel pomeriggiosera, ulteriore aumento delle nubi con possibili rovesci o temporali soprattutto in prossimità dell’Appennino e del massiccio del Pollino. Fenomeni scarsi sul Metapontino e l’area jonica. Temperature in lieve calo, venti moderati da Nordovest, mari mossi. Martedì: Altra giornata dal clima gradevole. Mattinata soleggiata su tutto il territorio. Nel pomeriggio nuvole cumulifomi compariranno lungo l’Appennino, il Vulture, la Val d’Agri, il Pollino, con locali e brevi temporali. La serata sarà senza nubi e leggermente ventilata. Temperature stazionarie, venti deboli o moderati da settentrione. Poco mosso il Tirreno, ancora mosso lo Jonio. Mercoledì: Mattinata soleggiata su tutta la Basilicata. Poche ed innocue le nubi cumuliformi che compariranno nelle ore pomeridiane in Appennino. Cieli sgombri da nubi anche in serata. Temperature massime e afa in moderato aumento, soprattutto sul Materano e la costa jonica, a causa dell’arrivo di aria più calda e umida dal Basso Tirreno. Venti deboli e mari entrambe poco mossi. Giovedì: Sole e tempo bello per l’intera giornata. Poche le nubi pomeridiane in sviluppo nelle ore più calde in prossimità dei monti. Nubi stratiformi transiteranno lungo il Tirreno. La serata sarà piuttosto calda e afosa, in particolare lungo la costa jonica. Le temperature saliranno ulteriormente di qualche grado, i venti proverranno da deboli a moderati da Sud/Sudovest. Mari poco mossi. Venerdì: Mattinata leggermente ventilata, con cieli pressoché sgombri da nubi. Tra il pomeriggio e la sera, parziale aumento della nuvolosità sul Lagonegrese e la Val d’Agri, con isolati rovesci o brevi temporali. Sole invece sulla costa jonica. Temperature in lieve calo dalla sera a partire dall’area tirrenica; venti moderati in rotazione da Ovest/Sudovest, mari da poco mossi a mossi. Sabato: Nubi irregolari si alterneranno già dal mattino con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la sera sarà possibile qualche breve rovescio o temporale in particolare sul Vulture-Melfese, Materano, Metapontino e costa jonica. Fenomeni assenti invece sul litorale tirrenico. I venti si disporranno da Nord/Nordest e le temperature saranno in deciso calo. Mari mossi o molto mossi. Domenica: Anche la giornata festiva trascorrerà all’insegna della variabilità. Nubi irregolari saranno infatti già presenti in mattinata, ma con ampi spazi soleggiati in particolare sul settore tirrenico. Nel pomeriggio-sera nubi e qualche temporale potranno interessare localmente il Materano ed il Metapontino. La sera sarà stellata e piuttosto fresca. Ventilazione moderata da Nord. Giuseppe Pomarico
TODOMONDO Come far fronte agli annullamenti delle partenze “IN seguito alla sospensione da parte del tour operator mondo’ di prenotazioni e partenze programmate, sono molti i turisti coinvolti che stanno richiedendo il nostro aiuto”. E’ quanto rende noto l’Unione Nazionale Consumatori. “Nel caso in cui si sia programmata una partenza nei prossimi giorni -si legge in una nota dell’Associazione- si può inviare una richiesta scritta a ‘Todomondo’ (e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori) tramite lettera raccomandata A/R nella quale si chiede conferma o meno della partenza, intimando di rispondere con la massima urgenza. E’ inoltre importante indicare che, se non si avrà alcun riscontro, il con-
tratto sarà risolto chiedendo la restituzione di quanto versato, causa grave inadempimento del tour operator”. “Se ci si trova invece bloccati all’estero -spiega l’UNC- si può reclamare ai referenti sul posto, raccogliendo tutta la documentazione utile (foto, testimonianze, etc.). Una volta rientrati, entro 10 giorni lavorativi, bisogna poi inviare una raccomandata A/R al tour operator, all’agenzia e sempre per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori, in modo da tutelare i propri diritti, poiché, nel caso in cui ‘Todomondo’ venga dichiarata insolvente o fallita, si potrà ricorrere al Fondo Nazionale di Garanzia”.
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MYAIR - Ecco come chiedere il rimborso del biglietto
Si ripete il solito copione dei rincari estivi
“DA più giorni stanno pervenendo alla nostra Unione Consumatori richieste di aiuto da parte di passeggeri che, in seguito alla revoca della licenza da parte dell’Enac alla compagnia aerea ‘MyAir’, domandano come fare per ottenere il rimborso del biglietto acquistato”. E’ quanto si legge in una nota della stessa Associazione. “I turisti coinvolti -prosegue l’UNC- possono far valere i propri diritti inviando una lettera raccomandata A/R a ‘MyAir’ (e per conoscenza all’Unione Nazionale Consumatori) nella quale richiedono il rimborso del biglietto non usufruito che, per legge, la compagnia deve assicurare entro 7 giorni. E’ inoltre possibile chiedere il rimborso delle eventuali spese sostenute che, ricordiamo, devono essere sempre documentate”. “Se la comunicazione della cancellazione del volo non è arrivata con almeno due settimane di preavviso -spiega l’UNC- i passeggeri possono poi richiedere la c.d. compensazione pecuniaria (ai sensi del REG. 261/04/CE) che deve essere pagata in contanti, a meno che il passeggero non richieda buoni di viaggio e/o altri servizi”.
“GUARDA caso, con l’arrivo delle vacanze e l’inizio dell’esodo estivo per milioni di italiani, irrompe il consueto rincaro dei carburanti. Una circostanza che siamo ormai stanchi di denunciare e tollerare”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori. “Un copione quello dei rincari estivi -prosegue Dona- che ormai conosciamo a memoria non riuscendo ad ottenere dalle istituzioni interventi concreti per bandire queste cicliche speculazioni che pesano, e non poco, sulle tasche dei cittadini”. “Per calmierare i prezzi della benzina -conclude Dona- è necessario un confronto immediato e risolutivo con le compagnie petrolifere, che porti non solo ad una intensificazione dei controlli, ma anche ad una piena liberalizzazione del mercato”.
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Lunedì 31 agosto 2009
Lunedì 31 agosto 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Anche se siete ancora reduci da un'estate ricca, dovrete davvero riconoscere la vostra stanchezza.
TORO 21/4 - 20/5
Cambiamenti. Questo deve essere il motto di oggi. Rimanere ancorati al passato non è proprio il metodo vincente.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Fate bene, epuratevi da una Estate sicuramente colma di colpi di scena positivi ma, talvolta, stancanti.
CANCRO 22/6 - 22/7
La Luna in Capricorno potrebbe indicare un momento movimentato e forse un po' caotico, dovreste essere più aperti.
LEONE 23/7 - 23/8
In serata vi sentirete più propensi all'amore con Venere che ancora vi abbraccia dandovi grande emozione.
VERGINE 24/8 - 22/9
Oggi forse dovrete prendervi un po' di tempo soprattutto per quanto concerne le scelte importanti.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Ci saranno delle richieste dall'ambiente che non potrete di certo rimandare. Avete già dato per il piacere.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La salute fisica potrebbe essere a rischio di qualche piccolo fastidio oggi. Bevete più acqua e nuotate in acque più limpide.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
C'è una gran ripresa, grazie anche alle amicizie che ora aiutano e vi supportano in ogni progetto più o meno importante.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Le terapie iniziate ora possono dare ottimi risultati. La Luna amica vi dà maggiore equilibrio. Andrà tutto bene!
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
leSoluzioni
La Luna e Mercurio in aspetto positivo potrebbe darvi qualche indicazione su come muovervi al meglio.
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
M ode; S teca; ME rette = Modeste camerette
Un giorno, da dedicare alle questioni finanziare per approfondire contratti sulle ultime proposte di lavoro e di affari.
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54 Rubriche
PRIMA SERATA
21.20
SERIETV
19.35
TELEFILM
18.00
RUBRICA
23.30
FILM
21.10
FILM
19.40
SITCOM
21.10
FILM
Luca Zingaretti
Squadra speciale cobra 11
Geo Magazine 2009
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia Estae 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 3 16.45 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaProtestantesimo 07:30 - RubricaCartoon Flakes 10.40 -AttualitàTg 2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo secondo 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTG2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Telefilm7 Vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmUno scapolo in paradiso con B. Hope - regia di Jack Arnold (USA) - 1961 10.55 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.15 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaRai Sport 17.15 -TelefilmArsenio Lupin 18.00 -RubricaGeo Magazine 2009 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob presenta Blob Venezia 20.15 -TelefilmWind at my back
06.00 -TelegiornalePrima pagina 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08:40 - FilmCara, insopportabile Tess con Shirley MacLaine, Nicolas Cage, Austin Pendleton - regia di Hugh Wilson (USA) - 1994 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -FilmScherzi del destino con Ann-Kathrin Kramer, Bernhard Schir, Tyron Ricketts - regia di Brigitte Müller (Germania) 2004 17:10 - Film TvL'ultimo regalo con Drew Fuller, James Garner regia di Michael O. Sajbel (USA) 2006 18.50 -QuizChi vuol essere milionario 19.45 -QuizChi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolf un polizziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.45 -FilmConflitto di classe con Gene Hackman, Mary Elizabeth Mastrantonio, Colin Friels regia di Michael Apted (USA) 1990 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore
06.35 -TelefilmTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball saga 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaEstate. 8° edizione 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmLa fortuna di essere donna con Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Charles Boyer - regia di Alessandro Blasetti (Italia) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -ShowSupervarietà 21.20 -Serie Tv La calda estate del Commissario Montalbano 23.30 -TelegiornaleTg 1 23.35 -RubricaE la chiamano estate 2009
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Lost 23.25 -Telegiornale TG 2
20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTG3 21.10 -ShowFestival Internazionale del Circo di Budapest 23.10 -TelegiornaleTg Regione 23.15 -NewsTg3 Linea notte
20:30 - ShowPaperissima sprint 21.20 -FilmMiss F.B.I.: infiltrata speciale con S. Bullock - regia di John Pasquin (USA) - 2005 23:30 - FilmTutti pazzi per Mary con C. Diaz, B. Stiller - regia di Peter e Bobby Farrelly (USA) - 1998
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmLo specialista con S. Stallone - regia di Luis Llosa (USA) - 1994 23.25 -Film TvNella mente del killer con N. Rawat - regia di Breck Eisner (Can) - 2003
21.10 -Reality Show Celebrity bisturi 22.35 -Reality Show Bisturi!
20.30 -RubricaOtto e mezzo Diario 21.10 -Film La poliziotta con Mariangela Melato, Mario Carotenuto, Orazio Orlando - regia di Steno (Italia) - 1974 23.25 -RubricaValigia dei sogni
00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.25 -VideoframmentiSuperStar 02.45 -MiniserieItalian Restauran
23.40 -ShowStracult 01.10 -Real TvX Factor 01.40 -RubricaSorgente di vita 02.20 -RubricaTg2 E...state con Costume 02.35 -TelefilmLa piovra 2
23.45 -Previsioni del tempoMeteo 3 23.50 -RubricaCorreva l'anno 00.00 -RubricaFigli del Sol Levante 00.40 -RubricaAppuntamento al cinema 00.50 -RubricaFuori orario 00.55 -RubricaSpectre
01.40 -TelegiornaleTg5 02.10 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:15 - TelefilmSummerland
01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 -FilmMarinai in coperta con L. Tony - regia di Bruno Corbucci (Ita) - 1967 03.30 -FilmMal d'Africa 05.10 -ShowCom'eravamo
00.00 -SportXV Campionato Mondiale Pugilato 02.00 -ShowPoker1mania 02.55 -TelegiornaleStudio aperto 03.10 -Reality ShowTalent 1 Player 04.10 -TelefilmInside
00.00 -TelefilmCold squad 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.10 -FilmIl peccato con U. Orsini - regia di Joerge Grau (Ita/Spa) - 1962 01.20 -TelefilmAlla corte di Alice
Tutti pazzi per Mary
Lo specialista
Buona la prima
La poliziotta
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Televisioni 55
Lunedì 31 agosto 2009
IMMIGRAZIONE
MALTEMPO A POTENZA
Nuovo respingimento in mare mentre il premier è da Gheddafi Berlusconi: «Serve rigore»
Ottocento persone senza luce Non si arrendono i lavoratori Ci vuole il gruppo ellettrogeno e oggi arriva Rinaldini della Fiom Rabbia e timori dei cittadini Pepe: gioco sporco degli imprenditori
a pagina 5
VERTENZA LASME
a pagina 9
Anno 8 n.204€ 1.00
a pagina 6
La Lasme non la smette di giocare sporco
Lunedì 31 Agosto 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
D Francavilla ko ai rigori
Il Potenza cala un tris e oggi prende l’attaccante
Il derby premia il Pisticci
Calcio Seconda Divisione Battuto 2-1 a Barletta
Melfi, beffa atroce nei minuti di recupero Calcio regionale
Coppa Italia di Basilicata piena zeppa di reti
Basket A Dil.
D Coppa Italia
Bawer e Levoni preparano la sfida di Policoro
Buona la prima per il Matera Doppio Genchi e i lucani passano il turno
ETTARI DI MACCHIA E PINETA IN FUMO
“MESSA VIETATA” PER L’INTERDIZIONE
Canadair su Acquafredda
Maschito Dopo la processione
Lunga lotta contro il fuoco a Maratea
Veglia per chiedere perdono al vescovo
Le squadre antincendio al lavoro per un’intera giornata Decine di lanci dagli aerei
Presente il vicario Vigilante, inviato da Todisco che ha invitato alla riconciliazione C’era anche il sindaco Mastrodonato
a pagina 7
a pagina 11
da pagina 45 a pagina 50
Ss 407 Bernalda
Muore centauro pugliese a pagina 17
da pagina 13 a pagina 16
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PRIMA DIVISIONE Rimonta e 4.000 in estasi