Brevi dal mondo
Giappone, al via l’era dei democratici TOKYO - Il premier in pectore, Yukio Hatoyama, apre ufficialmente l’era dei Democratici in Giappone e avvia le procedure di consultazione per dare vita alla coalizione di maggioranza e, di conseguenza al nuovo governo, con una decisa priorità: l’economia. Intanto, il premier Taro Aso si è dimesso dalla guida del partito per permettere «un nuovo inizio» dopo il record negativo di appena 119 seggi conquistati nella Camera bassa, la più importante del Parlamento nipponico.
Altro caso di piombo nel sangue dei bimbi PECHINO - Un nuovo caso, il terzo in meno di un mese, di bambini avvelenati dall’inquinamento è stato denunciato ieri dalla stampa cinese. Questa volta il caso di avvelenamento – ai ragazzini è stata riscontrata una quantità eccessiva di piombo nel sangue – si è verificato a Kunming, la capitale della provincia meridionale dello Yunnan, dove il caso coinvolge, secondo il quotidiano China Daily, «almeno» duecento bambini.
Incendi in California morti due pompieri LOS ANGELES - Sempre più fuori controllo i roghi che stanno devastando la California, e in particolare l’area di Los Angeles. Dopo cinque giorni di emergenza crescente, si sono registrate inoltre le prime vittime: si tratta di due vigili del fuoco, morti nello schianto del loro veicolo finito fuori strada a sud della località di Acton mentre stavano cercando di raggiungere il sito dell’ennesimo focolaio.
I narcos ammazzano dieci adolescenti CITTÀ DEL MESSICO Sangue al chiaro di luna e a due passi dal mare: è quanto è successo questo fine settimana in una località dello stato messicano di Sinaloa, dove un gruppo di sicari armati con potenti fucili ha ucciso dieci ragazzi, tra i quali due donne e tre minorenni, che passeggiavano insieme ad altri adolescenti nel lungomare.
Terni, suicida collaboratore di don Galmini
Martedì 1 settembre 2009
Il legale di Chiara Poggi commenta le notizie sull’alibi di Alberto Stasi
«Garlasco, la perizia sul pc è ancora in corso» blicate ieri dal Corriere della Sera. Secondo quanto è filtrato, i periti dell'accusa, della difesa, della parte civile e del giudice, sarebbero giunti a una prima ricostruzione che stabilisce che la mattina dell'omicidio Alberto, indagato per il delitto,avrebbeacceso ilsuopcalle 9.36 per guardare filmini e immagini pornografiche e poi tra le 10.20 e le 12.20 avrebbe salvato più volte il file di word e quindi si presume pagine della sua tesi di laurea. Se così fosse, ciò confermerebbe quanto da sempre sostiene il giovane.
Questi dati però non sarebbero definitivi secondo quanto sostiene il legale dei Poggi. Infattisarebbero incorsoaltri accertamenti per stabilire ad esempio se il file di word più volte salvato quella mattina non fosse in realtà una operazione di “autosalvataggio” e poi se non sia stata spostata l'ora segnalata dal pc. Inoltre i dati della perizia informatica devono essere incrociati con i dati della perizia sulla morte di Chiara, disposta dal Gup di Vigevano Stefano Vitelli insieme a quella relativa alla cosiddetta camminata di Alberto.
L’uomo uccide la moglie e un figlio. Gravissimo l’altro ragazzo
Sparita da 5 anni
TERNI - Sarebbe legato a ragioni di natura personale il suicidio di P. L., 38 anni, uno dei collaboratori del fondatore della “Comunità Incontro” don Pierino Galmini, il cui cadavere è stato scoperto nella sua casa di Amelia, in provincia di Terni. La Procura ha in ogni caso disposto l'autopsia sul corpo della vittima. L’uomo stato rinviato a giudizio per favoreggiamento nei confronti di don Pierino nel processo ancora in corso al tribunale di Terni dove il sacerdote è accusato di violenza sessuale su una decina di ex ospiti della Comunità.
Secondo indiscrezioni l’accusato avrebbe usato il suo computer la mattina del delitto
Alberto Stasi
MILANO - «La perizia informatica non è ancora conclusa né quindi depositata e a disposizione delle parti. Mi risulta che i dati raccolti dagli otto esperti sono ancora in fase di elaborazione e, dunque, non si può di già trarre un risultato definitivo, che in ogni caso andrà incrociato con i risultati delle altre perizie in corso». Lo ha detto all'Ansa l'avvocato Gianluigi Tizzoni,il legaledei genitori di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007, commentando le indiscrezioni sull'alibi di Alberto Stasi, il fidanzato della giovane assassinata, pub-
madre Disoccupato stermina la famiglia La«Denise e poi cerca di togliersi la vita «è viva» REGGIO EMILIA - Ha ucciso nel sonno moglie e figlio maggiore, ridotto in fin di vita il più piccolo dichiarato in stato di morte cerebrale, e la padrona di casa che da 20 anni ospitava la famiglia. Poi ha ingerito farmaci e alcol, prima di avvisare il 113 e buttarsi poi dalla finestra. È in coma. Sabbione, frazione nella campagna di Reggio Emilia, una bella casa di tre piani in mezzo ad un giardino curato nella notte tra domenica e lunedì è diventato il teatro di un dramma nato nell’abisso che covava nella mente di Davide Duò, 47 anni, il padre di famiglia, seguito da tempo dai servizi di igiene mentale. Lui, ex operaio ceramista dal carattere ombroso, non lavorava da oltre due anni: prima la cassa integrazione, poi a maggio la fine di ogni rapporto lavorativo. In un distretto ceramico provato dalla crisi subito è balenato il sospetto che il gesto tremendo fosse nato dalla disperazione per la disoccupazione. Ma gli inquirenti, alla luce degli accertamenti, propendono per un raptus, originato da una seria depressione. La famiglia non aveva reali problemi economici, in casa entravano regolarmente gli stipendi delle due vittime: la moglie Sandra Pattio, 45 anni, e il figlio Thomas, 19. I Duò non dovevano pagare l’affitto perchè la padrona di casa, Elisabetta Guidetti, di 79 anni, per tutti “Adriana”, era una sorta di nonna adottiva che li ospitava gratuitamente perchè non aveva familiari. Marito e moglie erano arrivati
molti anni fa dal Torinese. «Non ci sono segni apparenti di dissesto finanziario – ha spiegato il colonnello Giovanni Fichera, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio –. Stiamo lavorando per ricostruire il quadro ma non è facile, anche perchè l’unica testimone non può essere sentita», ha detto riferendosi alla padrona di casa tuttora in prognosi riservata. La donna dovrebbe essere l’unica ad aver subito l’aggressione quando non era a letto, gli altri sono stati aggrediti mentre dormivano, colpiti con mazzetta e coltello.
Duò non ha lasciato lettere. All’operatore del 113 ha detto qualcosa che suona come: «Venitemi a prendere, ho appena sterminato la mia famiglia». Erano le 4.15. I carabinieri pensano che la mattanza sia iniziata poco prima. Forse Adriana ha sentito qualcosa, si è alzata. È stata sorpresa giusto fuori dalla camera da letto. Ora lei sembra reagire alle cure; ma il piccolo Marco, nemmeno cinque anni, è in condizioni disperate. Il padre è in coma e comunque rischia la paralisi. Sarà sicuramente accusato di omicidio plurimo e tentato omici-
dio, anche se il pm Valentina Salvi, non ha ancora formulato l’accusa. Davide Duò era seguito dal Centro di salute mentale da circa due anni con regolarità e, ha spiegato la Ausl non si è mai reso necessario un ricovero in ambito psichiatrico: «Aveva un buon rapporto con gli operatori del Servizio, era collaborativo rispetto alle indicazioni terapeutiche e non ha mai mostrato segni di aggressività». Davide, ha spiegato incredulo anche il suo parroco don Amedeo, «era un uomo buono». Giorgia Bentivogli
MAZARA DEL VALLO - Da cinque anni non si hanno più notizie di Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) l’1 settembre del 2004. Avrebbe compiuto quattro anni un paio di mesi dopo, il 26 ottobre. L’amministrazione comunale,insieme alla mamma della piccola, Piera Maggio, ha organizzato una manifestazione che si svolgerà alle 11.15 di oggi nell’atrio del Palazzo dei Carmelitani, sede del Comune. Per l’iniziativa è stato coniato lo slogan “Vogliamo Denise libera, vogliamo giustizia, vogliamo la verità, i bambini non spariscono nel nulla”. «Continuo a lottare perchè mia figlia è viva – dice Piera Maggio – e va ritrovata. Sostengo che Denise è viva perchè tutto nelle indagini conduce verso questa direzione. Ci sono ancora molte cose da chiarire sulla scomparsa della mia bambina, per questo lo scorso 21 luglio, tramite l’avvocato Giacomo Frazzitta, sono state presentate al giudice Sergio Gulotta undici richieste di approfondimento investigativo con cui ci opponiamo alla richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero sulla posizione di alcuni presunti complici nel sequestro». «Le novità – aggiunge – che emergono dal lavoro svolto dal nostro perito di parte, l’ingegner Roberto Cusani, dell’Università di Roma La Sapienza, sono molto importanti e secondo noi sono anche decisive per dare una svolta alle indagini».
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2 In Italia e nel Mondo
Gheddafi: «Israele via dall’Africa»
Seconda guerra Oggi a Danzica la commemorazione
I talebani gli mozzano naso e orecchie dopo il voto
ebraico il responsabile di tutti i mali. Beccandosi a stretto giro di posta la reazione di Israele, che ne parla come di un «bulletto da circo», chiedendosi se davvero «vi sia ancora qualcuno al mondo che prende seriamente ciò che dice quest’uomo». Nei prossimi giorni il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman comincerà un viaggio in diversi stati africani con l'intento di rafforzare le relazioni con quel continente: sarà il primo di una capo della diplomazia israeliana dopo molti anni.
DANZICA - Dovrebbe essere una riconciliazione con la storia la cerimonia che si svolge oggi a Danzica per commemorare i 70 anni dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, alla presenza di una ventina di capi di governo tra cui il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente del Consiglio, Silvio Berluconi. Ma Vladimir Putin ha anticipato che nel suo intervento non lascerà che Mosca sia messa sul banco degli imputati. Putin però fa anche autocritica e definisce immorale «immorale» il trattato di non aggressione tra Stalin e Hitler.
La scioccante testimonianza di un contadino dell’Afghanistan
Il dittatore libico chiede la chiusura delle ambasciate
Pronta replica da Gerusalemme «Bulletto da circo senza serietà»
Muammar Gheddafi
TRIPOLI - Chi c'è dietro tutte le guerre che dilaniano l’Africa? Muammar Gheddafi non ha dubbi: Israele. Che brama allo sfruttamento delle immense ricchezze del continente. E che per questo se ne deve andare, chiudendo tutte le (poche) ambasciate sparse nell’area. Come nel più scontato dei libri gialli, dove l’assassino è sempre il maggiordomo, al vertice straordinario dell’Unione africana di Tripoli dedicato agli eterni conflitti del martoriato continente africano il colonnello individua nell’odiato stato
L’uomo mutilato dai talebani
KABUL - Naso e orecchie mozzate per aver osato recarsi alle urne: il diritto al voto è costato caro a Lal Mohammed, un contadino afgano della provincia di Uruzgan catturato dai telebani sulla strada verso il seggio elettorale. E’ quanto scrive ill quotidiano britannico The Independent. Il quotidiano londinese ha incontrato l’uomo - che ora vive nascosto dalle truppe ribelli con due amici, contadini come lui, che gli fanno da guardie e lo aiutano come possono - raccogliendone la testimonianza.
Primo vertice a Palazzo Chigi sul nuovo virus
«Influenza A, tutto sotto controllo» Il governo rassicura sulle scuole ROMA - La situazione «è sotto il pieno controllo delle autorità sanitarie»: è stata la conclusione del primo vertice sull'influenza A/H1N1 tenuto nel tardi pomeriggio di ieri presso la presidenza del Consiglio. Nello stesso incontro, al quale hanno partecipato il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il viceministro Ferruccio Fazio, il governo ha assicurato che «l'anno scolastico inizierà regolarmente» e che «sarà valutata di volta in volta la presenza di manifestazioni influenzali nelle scuole al fine dell’adozione di eventuali provvedimenti mirati di contenimento». È stata confermata inoltre la validità del lavoro finora svolto dall’Unità di crisi coordinata da Fazio e che tornerà a riunirsi mercoledì prossimo, 2 settembre. Nell’incontro, al quale parteciperanno tutte le Regioni e i ministeri interessati, si farà il punto sulla campagna di vaccinazione e sul piano di comunicazione. La scuola è un altro tema sul tavolo dell’Unità di crisi, ma quanto deciso ieri sera dal vertice presso Palazzo Chigi risponde al dibattito acceso dalla proposta, lanciata ieri dalla Federazione medici pediatri (Fimp), di chiudere le scuole per limitare la diffusione dell’influenza A. Una proposta che ha trovato comunque poche adesioni. Al coro di no, si sono aggiunti i pediatri dell’Uppa e quelli della Confederazione secondo cui «proporre la chiusura degli istituti è un vero e proprio terrorismo mediatico». Secondo l’Associazione italiana per la ricerca (Air), invece, «non è consigliabile al momento, ritardare l’apertura o chiudere le scuole a
Gianni Letta
livello nazionale. Si può invece considerare una scelta da operare a livello locale a seconda del ritorno dell’epidemia di virus H1N1 e delle sue caratteristiche, come la gravità dei sintomi e la velocità di diffusione». L’ondata pandemica non sembra, comunque, preoccupare i medici dei Pronto soccorso. «Siamo allenati all’emergenze», afferma il segretario il segretario nazionale della Società di medicina di emerge-urgenza (Simeu), Cinzia Barletta. «I circa 700 Pronto soccorso presenti in Italia già da anni – ha aggiunto – devono affrontare, tra ottobre e gennaio, un accesso massiccio a causa dell’influenza stagionale. In alcuni regioni, come ad esempio il Lazio, si verificano dei veri e propri collassi nei Pronto soccorso. La pandemia, a mio mo-
do di vedere, rappresenterà un forte aggravi per tutte quelle regioni alle prese con i piani a causa del deficit nei conti». Intanto restano stabili le condizioni del giovane di 24 anni originario di Parma, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Gerardo di Monza a causa delle complicazioni legate all’influenza A. Secondo quanto riferito dall’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, al momento «non ci sono modificazioni nelle condizioni rispetto al lieve miglioramento di domenica, ma va sottolineato che il processo di guarigione, se favorevole, richiede comunque del tempo, nell’ordine di una o più settimane». Sul fronte della pandemia, i Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) ribadiscono che la fascia di età più colpita dal virus A/H1N1 sarà quella dei bambini, che rischiano di contrarre il virus 14 volte di più rispetto agli anziani ultrasessantenni. A confermalo è uno studio che si basa su 1.557 casi (comprese 7 morti) confermati a Chicago nel periodo compreso fra il 24 aprile e il 25 luglio. Da questa analisi è emerso che i bambini fra 5 e 14 anni sono colpiti dal virus pandemico con la media di 147 ogni 100 mila persone, 14 volte superiore a quella rilevata nello spesso periodo fra gli ultrasessantenni. Dal canto suo l’Oms ha smentito l’esistenza di un nuovo ceppo più aggressivo dell’influenza aggiungendo che sul fronte delle vaccinazioni un quadro chiaro sui tempi di produzione e la quantità di vaccini effettivamente disponibile si avrà solo a settembre.
Le ricerche dei carabinieri vicino alla statua di Padre Pio
Sequestrati anche 400 chili di droga
Armi della camorra sotto la statua di S. Pio NAPOLI - Quattrocento chili di droga pronti per lo spaccio, che avrebbero fruttato al clan oltre 15 milioni di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri nella notte tra domenica e lunedì in due box alla periferia di Mugnano, un comune alle porte di Napoli. E nel vicino quartiere napoletano di Scampia, ritenuto con le sue “piazze di spaccio” il più grande market della droga, nelle stesse ore i carabinieri hanno scoperto due “casse continue” del clan dove venivano depositati i soldi incassati dai pusher, recuperando oltre 200 mila euro in contanti. Una cifra ingente che sarebbe il provento di appena due giorni di vendita. In manette sono finite sette persone, tra cui una donna e un anziano di 75 anni. Si tratta di incensurati: insospettabili che, ritengono gli investigatori, avevano il compito di custodire soldi e droga. Sempre a Mugnano, i carabinieri,
Australia, città invasa dai baby-coccodrilli SYDNEY - Baby-coccodrilli rubati mesi fa da un allevamento si aggirano ora per la periferia di Darwin, principale città del nord dell'Australia: fanno capolino nei giardini e anche nelle abitazioni dove danneggiano i mobili ma trovano anche un giaciglio dove riposare. Non è raro che si “accomodino” negli armadi per dormire. Ignoti ladri avevano rubato 18 baby-coccodrilli d'acqua salata dall'allevamento Crocodylus Park a Berrimah lo scorso aprile. Le ricerche dei rettili, del valore pari a 600 euro ciascuno, non hanno dato risultati e sono state così abbandonate qualche mese
L’Unione Europea spegne le vecchie lampadine
Sergei: sono il nuovo Messia dopo e dei coccodrilli nessuna traccia. Adesso sembra che almeno alcuni degli esemplari siano riusciti a fuggire dai “rapitori”. Tre dei coccodrilli, lunghi poco meno di un metro, sono stati prelevati dai ranger dopo che i residenti erano riusciti a catturarli.
in un appartamento disabitato, hanno trovato ventisei vasi con tremila semi di coca. I militari sospettano che servissero per allestire una piantagione, dalla quale ricavare lo stupefacente da immettere sul mercato in caso di un improvviso aumento della richiesta da parte dei consumatori. Sotto chiave è finito anche un furgoncino, attrezzato con un doppio fondo che doveva essere utilizzato per il trasferimento della droga da una piazza all’altra. Secondo gli inquirenti inoltre i clan della zona sono tuttora pronti a imbracciare le armi per respingere eventuali intrusioni in zona: lo confermerebbe anche l’arsenale che è stato scoperto, sempre nella notte tra domenica e lunedì, dai carabinieri, sotto la statua di San Pio, nella piazzetta del lotto G di Scampia. Tre pistole e un fucile perfettamente funzionanti e con i colpi in canna, nascosti in un vano ricavato sotto il piedistallo.
SERGEI Torop dice di essere il Messia e in Siberia la gente ci crede e lo segue. In Italia il suo gruppo “Chiesa dell'Ultimo Testamento” (“Vissarion”) sta provando la strada di Internet per creare nuovi adepti. Sergei, 48 anni, ex vigile
urbano, è sposato e ha sei figli. L'uomo ha in mente un obiettivo ambizioso: riunire le religioni monoteiste nella Chiesa dell'Ultimo Testamento da lui fondata qualche anno fa. Nella sua terra è diventato un trascinatore di folle.
BRUXELLES - L'Europa spegne le vecchie lampadine. Da oggi, infatti, dovranno cessare gli ordini per quelle a incandescenza, che resteranno in vendita fino all'esaurimento delle scorte attuali. Sarà dunque sempre più difficile trovarle sugli scaffali dei negozi. Via libera invece alle lampadine fluorescenti e incandescenti con tecnologia alogena che, secondo i dati diffusi ieri dalla Commissione europea, a seconda dei modelli consumano dal 25% all'80% in meno rispetto aquelle tradizionali e non comportano rischi significativi per la salute. La presenza di 5 milligrammi di mercurio nelle
lampadine fluorescenti, secondo Bruxelles, non è un pericolo per i consumatori. In caso di rottura del bulbo, infatti, basterà aprire le finestre e usare una pezza bagnata per pulire, facendo attenzione a non toccare direttamente la sostanza chimica.
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In Italia e nel mondo 3
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi, fra il caso Boffo e i clandestini L’annuncio del Cavaliere “Non aprirò a chiunque”
Quei disgraziati respinti mentre il premier fa festa
Immigrazione o sicurezza l’errore di una dicotomia
dalla cronaca di Antonio De Florio
dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu
dall’articolo di Matteo Liut
«Per una vera integrazione serve più rigore, non possiamo aprire l’Italia a chiunque». Il premier Silvio Berlusconi ha incontrato ieri a Tripoli il colonnello Gheddafi per celebrare il primo anno di trattato d’amicizia tra i cui punti principali c’è la lotta comune all’immigrazione clandestina. E proprio ieri è stato rimandato in Libia un barcone con 75 persone a bordo intercettato davanti alle coste siciliane. Protesta l’Organizzazione delle Nazioni Unite secondo cui i respingimenti negano il diritto d’asilo. Per il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, Berlusconi dovrebbe farsi dire da Gheddafi che fine fanno gli immigrati rimandati in Libia. [...]
[...] Il nostro presidente del Consiglio è andato a Tripoli per festeggiare con l’amico Gheddafi il primo anniversario dell’onerosissimo accordo italo-libico [...] mentre un gommone con a bordo settantacinque migranti somali [...] veniva intercettato da un pattugliatore della Guardia di Finanza che provvedeva a scortarlo verso le coste della Libia. [...] Ora è vero che il premier ha sostenuto di non sentire «da giorni» il direttore del suo quotidiano di famiglia. Ma [...] le tre paroline che ha pronunciato mentrequei poverettivenivanomandatial macellosembrano proprio un editoriale dell’ahìnoi collega: «Ci vuole rigore». Ci vuole rigore? Quei settantacinque [...] erano [...] persone che fuggivano da uno dei paesi più disgraziati del mondo [...].
[...] Fanno riflettere le parole pronunciate dall’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, durante la Messa celebrata [...] al Santuario del monte Figogna nella tradizionale festa della Madonna della Guardia. [...] Con pacata ma schietta saggezza evoca la distorta dicotomia [...] attorno al tema dell’immigrazione: sicurezza o solidarietà? Una contrapposizione fittizia, perché chi la alimenta dimentica quell’«umanesimo plenario e universale nato dal Vangelo, e che nel Vangelo ha continua ispirazione, verifica e sviluppo». Un umanesimo «che raccoglie il meglio di culture storiche che hanno trovato nel cristianesimo la sintesi elevata e feconda, e che [...] porta frutti di civiltà e cultura per tutti».[...]
La migliore di ieri
Mondo beffardo
Calderoli fu contro l’Islam “Mi pento, viva la Libia”
La vera patacca
dal servizio di Umberto Rosso
dall’intervista di Marco Cremonesi
dall’editoriale di Vittorio Feltri
[...] Arriva Berlusconi dal suo grandeamico Gheddafi,incurante del forfait degli altri premier occidentali, ma per uno scherzo del destino il carrello del volo di Stato si posa sul suolo libico mentre nel mare di fronte l’ennesima carretta dei disperati viene respinta dalla Guardia di finanza [...]. Berlusconi ancora non sa nulla del barcone coi 79 profughi cacciati. Ma gli accordi con Gheddafi per impedire le partenze? Funziona, funziona, assicura il presidentedel Consiglio. Che spiega: «Le leggi vanno applicate tutte, ma per una vera politica dell’integrazione dobbiamo essere rgorosi, per non aprire l’Italia a chiunque». [...]
A casa di Roberto Calderoli stanno per arrivare due cammelli. [...] «Sono quelli —spiega lui — che Gheddafi ha promesso in dono a Silvio Berlusconi. Con il premier siam già d’accordo: quando arrivano, li prendo io». Sembra passato un secolo dalla maglietta esibita in tivù nel febbraio 2006 lasciando intendere che raffigurasse le vignette satiriche condannate dall’islam. [...] Calderoli, che succede? È diventato filo libico? «Evviva la Libia. Anzi, evviva la Realpolitik [...]. Aveva ragione Berlusconi. Le mie erano cariche contro i mulini a vento: o certe battaglie sono di tutti o, appunto, prevale la
Realpolitik». [...] Insomma: viva la Libia, viva il gas? «Senza il petrolio e il gas libici siamo in ginocchio. Oggi, invece, li acquistiamo da loro a prezzi che mi dicono essere molto buoni. Dall’altra parte, c’è l’immigrazione. Bisogna ammettere che Gheddafi è diventato un partner affidabile, e il crollo degli arrivi di oltre il 90% è lì a testimoniarlo. [...]». Epazienza seilcapo distato libico ha un’idea di democrazia molto personale? E se accoglie un terrorista come un eroe? «Per la democrazia, di certo, ci sarà da aspettare. [...] E poi, diciamolo: se non puoi cambiare una cosa, tanto vale usarla al meglio. [...]».
Staino sull’Unità
[...] Ciò che sorprende è la spudoratezza di Eugenio Scalfari, fondatore di la Repubblica, il quale per sostenere la tesi secondo cui io avrei agito come killer di Berlusconi, si inventa una mia visita a Palazzo Chigi nei giorni successivi alla mia nomina a direttore del Giornale. Questa sì è una patacca, resa ancor più grave dalla circostanza, pure inventata, che io stesso avrei detto, non si sa a chi, di essermi recato dal presidente per mettere a punto in un’ora i piani di attacco mediatico a fantomatici nemici politici. Un romanzetto fantastico che dimostra una cosa: qui se c’è uno specialista in killeraggio è Scalfari. [...]
Europa batti un colpo
Quando lo scandalo diventa un problema di libertà
dall’editoriale di Antonio Golini
dall’articolo di Edmondo Berselli
“L’immigrazione non può risolvere le miserie del mondo”. Questa frase, del tutto condivisibile nella sostanza, fu pronunciata molti anni fa da Francois Mitterand il socialista presidente della Repubblica francese ed è di straordinaria attualità alla luce della tragedia che ha colpito i profughi eritrei [...]. Ammesso pure che qualche migliaia di infelici e poverissimi riescano a fuggire e a sopravvivere per arrivare nell'Unione europea, è evidente che come diceva Mitterand una "emigrazione" del genere non risolverebbe gli smisurati problemi della povertà diorigine. Essi richiedono impegnie interventi assoluti, intensi, continui della intera comunità internazionale, a partire dall'Onu, dal suo Alto commissariato per i rifugiati, dalla Unione europea, dai G8 e dai G20 che tanto hanno promesso e che all'Africa devono dare una attenzione e una priorità assolute, ben diverse da quelle fin qui prestate. [...]
Esploso in questi mesi come una battaglia di verità, davanti alle contraddizioni e alle bugie del premier, lo scandalo Berlusconi diventa oggi un problema di libertà, come sottolineano tutti i grandi quotidiani europei, evidenziando ancor più il conformismo silente dei giornali italiani. Prima la denuncia giudiziaria delle 10 domande di "Repubblica", un caso unico al mondo: un leader che cita in giudizio le domande che gli vengono rivolte, per farle bloccare e cancellare, visto che non può rispondere. Poi l’intimidazione alla stampa europea, perché non si occupi
dello scandalo. Quindi il tentativo di impedire la citazione in Italia degli articoli dei giornali stranieri, in modo che il nostro Paese resti all’oscuro di tutto. Ecco cosa sta avvenendo nei confronti della libertà di informazione nel nostro Paese. A tutto ciò, si aggiunge lo scandalo permanente, ma ogni giorno più grave, della poltiglia giornalistica che la Rai serve ai suoi telespettatori, per fare il paio con Mediaset, l’azienda televisiva di proprietà del premier. È uno scandalo che tutti conoscono e che troppi accettano come una malattia cronica e inguaribile della nostra democrazia. E invece l’escalation illibera-
La fotografia
Basta guardoni dall’editoriale di Roberto Arditti
[...] Ci hanno proposto [...] una distorta idea dell’informazione, cercando di far passare il concetto che sbirciare dentro casa dal buco della serratura [...] è sano giornalismo d’inchiesta. [...] Questa deriva deve essere fermata al più presto riportando saggezza nei comportamenti di tutti. Chi vuole ergersi a maestro di vita deve sapere che fare la morale agli altri è sempre sgradevole e forse anche sbagliato. Ma soprattutto avvia un meccanismo perverso, che non può finire diversamente che alle rivelazioni (vere o false) sulla sentenza che riguarda il direttore di Avvenire o la compravendita di un appartamento da parte del direttore di Repubblica. Chi in questi mesi si è avventurato su questa pessima strada faccia subito atto di pentimento, che è supremo atto cristiano. Vogliamo un Paese normale.
Tripoli, cerimonie per l’incontro fra Italia e Libia (Ansa)
le di questi giorni conferma che la battaglia di libertà si gioca soprattutto qui. La falsificazione dei fatti, la mortificante soppressione delle notizie ridotte a pasticcio incomprensibile, rendono impossibile il formarsi di una pubblica opinione informata e consapevole, dunque autonoma. Anzi, il degrado dei telegiornali fa il paio con il pestaggio mediatico dei giornali berlusconiani. Molto semplicemente, il congresso del pd, invece di contemplare il proprio ombelico, dovrebbe cominciare da viale Mazzini, sollevando questa battaglia di libertà come questione centrale, oggi, della democrazia italiana.[...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Ammettiamo (e non concediamo, però) che il lessico italiano tolleri il verbo “attenzionare”. Il documento pubblicato e ripubblicato in questi giorni dal "Giornale" nomina il direttore dell”"Avvenire", Guido Boffo, come“attenzionato” per l’appunto dalla polizia. Stupisce che la polizia italiana decida di “attenzionare”(scusate le virgolette distanziatrici) chicchessia per le proprie “frequentazioni”. Sempre nel fantomatico documento pubblicato da Feltri si fa presente che “il Boffo è un noto omosessuale”. Ragion per cui la polizia lo ha attenzionato, appunto. Si vede che i poliziotti non hanno cose più importanti da fare che attenzionare gli omosessuali: meno male, allora il Paese è al sicuro. Certo se qualcuno decidesse di “attenzionare”, per dirne una, gli evasori fiscali, molti di noi sarebbero più contenti. Un compromesso? Gli evasori omosessuali, va bene?
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Svolta in Giappone, ci sono voluti cinquant’anni ma stavolta il Partito democratico ha vinto le elezioni
Ecco la nuova molecola che può salvare dall’ictus
dall’editoriale di Boris Biancheri
dal servizio di Arnaldo D’Amico
Gli incalzanti sondaggi pubblicati nelle ultime settimane dai grandi giornali di opinione dicevano dunque il vero; le previsioni degli osservatori politici rispondevano dunque alla realtà. Ancor prima che cominciasse lo spoglio delle schede, i quotidiani giapponesi avevano pubblicato delle fotografie significative dei due leader rivali: quella di Taro Aso, il primo ministro liberaldemocratico uscente, con le labbra serrate e il viso aggrondato; quella di Yukio Hatoyama, il leader democratico, con un largo sorriso sul viso rassicurante e ottimista. Per la prima volta in più di cinquant’anni - con l’insignificante parentesi di un esperimento di coalizione durato pochi mesi - il Partito liberaldemocratico, che ha segnato la trasformazione del Giappone postbellico e la creazione di una potenza economica seconda solo a quella americana, esce di scena e l’opposizione storica prende il potere. Il margine della vittoria le assi-
Yukio Hatoyama, leader del partito democratico giapponese
cura piena capacità di governare. E’ naturale, di fronte a un capovolgimento politico di questa ampiezza, ricercarne le cause nella crisi economica e finanziaria che ha sconvolto il mondo da un anno a questa parte. E non c’è dubbio che la crisi, con le sue ripercussioni sull’economia reale, abbia creato nell’opinione pubblica giapponese, come altrove, un senso di inquietudine e di incertezzachenon puònonaver
influito sulla scelta politica di ieri. Ma la volontà di cambiamento che accompagna la vittoria del Partito democratico del Giappone è più profonda e va più lontano. È vero che le esportazioni giapponesi, soprattutto quelle verso gli Stati Uniti, hanno subito una flessione, ma non in misura veramente drammatica. È vero che il tasso di disoccupazione è cresciuto, nell’arco di un anno, dal 3,8 al 5,4 per cento; tuttavia si tratta
dall’articolo di Francesco Alberoni
La vitalità è una forza interiore, un’energia che vuole la vita e trasmette vita. Si manifesta nel modo più semplice come gioia di esserci, entusiasmo, ottimismo. Ci sono delle persone che si svegliano liete al mattino ed escono di casa aperte, curiose verso il mondo. Queste stesse persone sanno anche fronteggiare le situazioni più difficili e i più gravi pericoli. Naturalmente anche loro soffrono, anche loro hanno paura, però non si abbandonano alla disperazione, ma riflettono, esplorano, cercano delle nuove soluzioni, e alla fine trovano una via d'uscita.
Siamo noi i responsabili di tutti i nostri insuccessi Molti pensano che le qualità più importanti per affrontare il mondo siano il rigore, la fermezza e la volontà. In realtà sono altrettanto importanti qualità come la creatività, la curiosità, la duttilità, la capacità di allentare la tensione, e di ricavare piacere dal lavoro che stai facendo. E soprattutto la capacità di analizzare se stessi, le proprie azioni, di vedere i propri errori e di correg-
gerli subito. Molti danno la colpa delle loro disgrazie, dei loro insuccessi, alla sfortuna, alla malvagità, all’incomprensione degli altri. Si lamentano, criticano tutto e tutti e finiscono col diventare tristi e noiosi. Invece quasi sempre siamo noi i responsabili dei nostri insuccessi. Perché siamo stati pigri, non ci siamo dati abbastanza da fare, perché ci siamo sopravvalutati,
anche qui di cifre che non solo sono modeste rispetto a quelle di altri grandi Paesi industrializzati, ma che riguardano settori limitati della popolazione e non sembrano essere da solela causa diuna trasformazione politica radicale come quella che il Giappone si accinge ad attraversare. [...] Hatoyama, d’altronde, non ha rimproverato ad Aso e ai suoi predecessori [...] di aver gestito male l’economia: gli ha rimproverato e gli rimprovera di aver instaurato un sistema di gestione del Paese che è lontano dalle aspirazioni e dal modo di pensare dei giapponesi, di aver mantenuto il predominio di una cerchia imprenditoriale e di una burocrazia che opera nel contesto di oggi esattamente come operava venti o trenta anni fa. Ciò ha finito col creare negli elettori il sentimento che non vi sia comunque scelta, che il sistema-Giappone, anche perché ha insé dinamiche obiettivamente positive, sia immutabile e destinato a restare tale perché incarna in qualche modo l’essenza stessa del Paese.[...]
siamo stati arroganti, oppure troppo creduloni, ingenui. Chi ha una grande vitalità cerca sempre di prevedere le conseguenze delle sue azioni e quando le cose vanno male ha la forza di capire dove ha sbagliato e di cambiare strada. Le personalità veramente creative si rigenerano in continuazione, sono sempre nuove, sempre giovani. Chi è ricco di vita sa riconoscere la vita e non la teme. Queste persone perciò sanno cogliere negli altri le qualità positiveda valorizzare,su cuifare leva. Chi è ricco di vita trasmette vita, genera vita. Esse perciò trasmettono forza, fiducia, speranza, desiderio di agire. [...]
Ogni ora un ictus cerebrale in meno, ogni giorno 25, ogni anno novemila in meno solo in Italia, nel mondo oltre un milione. Questo il risparmio in vite salvate, in corpi paralizzati a metà per sempre evitati e relativi costi medici e sociali che porterà un farmaco, dabigatran etexilato il nome scientifico, i cui risultati sperimentali sono stati annunciati ieri al Congresso Europeo di Cardiologia (ESC) in corso a Barcellona. Il farmaco agisce su cardiopatici colpiti da fibrillazione atriale e che sono per questo ad alto rischio di ictus. "Si tratta di una molecola destinata a cambiare radicalmente la prevenzione dell’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale - afferma Roberto Ferrari, presidente dell’ESC - un problema che hanno 500.000 persone in Italia, cui si aggiungono 60.000 nuovi casi all’anno". La ricerca (nome in codice RE-LY, pubblicata in contemporanea sul New England Journal of Medicine), la più ampia in questo campo, ha coinvolto 18.113 pazienti in 44 paesi, Italia compresa (con 274 pazienti seguiti da 18 centri), confrontando la nuova molecola con la cura standard, in uso da circa 50 anni. Rispetto alla vecchia terapia, la nuova ha ridotto i casi di ictus 34% e del rischio di morte del 12%. La fibrillazione atriale è il più comune disturbo del ritmo cardiaco. E’, in pratica, la paralisi dell’atrio, la cavità del cuore posta sopra il ventricolo dove riversa il sangue che gli arriva dal corpo. Questo ristagno dell’atrio forma spesso dei piccoli coaguli che, entrando in circolo, vanno a chiudere piccole arterie. Quando il "tappo" si
ferma nel cervello è l’ictus. che nei soggetti con fibrillazione atriale è 7 volte più frequente che nel resto della popolazione. La strategia preventiva sinora è stata quella di somministrare costantemente e per tutta la vita farmaci che diminuiscono la capacità del sangue di coagulare, riducendo così la probabilità che si formino "tappi" nell’atrio fermo e poi se ne vadano nel cervello. Le vecchie terapie funzionano ma a un prezzo alto per il paziente. Il rischio di ictus si riduce di ben il 65%, in cambio il paziente deve fare, all’inizio della cura, un esame del sangue ogni pochi giorni e poi uno ogni tre settimane per stabilire prima e controllare poi che il potere di coagulazione sia ridotto entro certi limiti, ma non oltre, altrimenti si rischiamo emorragie interne, anche fatali. Il paziente inoltre deve evitare attività a rischio traumi, sempre per il rischio di emorragie interne, modificare la sua alimentazione perché molti cibi comuni interferiscono con il trattamento e a volte anche le cure per altre patologie per interferenze coi relativi farmaci. Tra analisi del sangue e cure delle complicazioni ogni paziente costa 3 mila euro l’anno. La nuova cura invece, oltre a ridurre ulteriormente il rischio, non richiede nulla di ciò: dosi fisse, due pillole al giorno, e non vi è bisogno di controlli ne interferisce con farmaci ed alimenti. Il dabigatran etexilato è già disponibile in tutta Europa dall’inizio del 2008 in seguito alle ricerche che ne dimostrarono l’efficacia contro la tromboflebite venosa. Bisognerà attendere i primi mesi del prossimo anno per l’autorizzazione al nuovo uso.
Sport: tra le righe e sopra le righe Ecco la Juve brasiliana e Diego è già la superstar
I bianconeri tengono l’Inter a distanza e in testa a sorpresa ecco le genovesi
Le romane in testacoda
dal commento di Riccardo Signori
dall’aerticolo di Mario Sconcerti
dal commento di Piero Mei
Diego, basta la parola. Dici Diego e pensi Maradona. Ci ha provatoanchePlatini.E,pazienzache l’uno sia argentino e l’altro brasiliano, dunque insopportabili l’uno all’altro. Conta l’essenza dello spirito, il bello dell’anima calcistica. Diego non sarà mai Zidane o Platini, parola di monsieur. Troppo differente nel gioco. Ma ci mette il guizzo che conquista, il marchio di qualità, il gol, anzi i gol che valgono il prezzo del biglietto, la testa della classifica, la vittoria del buen ricordo. Chissà, in quel nome ci dev’essere l’impossibilità di essere normale. Diego è sposo Juve, ma potrebbe esser sposo di tutta quell’Italia che insegue il calcio che ti appaga. Lo hanno capito i tifosi della Juve, fin dai giorni del ritiro estivo. Se lo sono coccolato, vezzeggiato, era il bon bon, ora è il bijoux. Parla il merchandising bianconero: con le magliette di Diego si è impennato del 40 per cento rispetto all’anno scorso. Perfino Del Piero è retrocesso in seconda linea. Che Ferrara si sia fidato del marketing, prima ancora che del proprio fiuto, per retrocederlo in panchina? Ieri, sulla panca dell’Olimpico, il capitano, guardava l’erede (erede nel cuor tifoso) con aria un po’ sconquassata, magari sconsolata, comunque sorpresa. Negli occhi di zio Alex pareva di veder frullarelafigurina delbrasileirocomeidollarinegli occhidizio Paperone. Un’ossessione. Dici Diego, poi spifferi: Diego Ribas da Cunha. Sembra di ripescare la storia di quell’altro Cunha che faceva Sidney Cunha, detto Cinesinho. Un altro brasiliano-juventino di pelle chiara, un altro che partiva dal centrocampo per regalare palloni che saziavano. Vinse con la Juve lo scudetto 1967. Sembra una storia già scritta. Diego è partito con due gol, ed ha mostrato il meglio del repertorio:il primo gol conuna delizia dell’esternodestro. Il secondo è un compendio del suo giocare moderno. Brasiliano d’accordo, ma senza pensieri fru-fru e nemmeno funambolici. Tantaessenzialità, unamontagna disostanza, gambeforti ebaricentro basso, un metro e 73 per 73 kg: tutto qui il trucco. Poi ci sono dribbling, accelerazione, passaggio preciso e tiro potente. Prego, andate a ripassare il film della partita. Ci ritroverete tutto. [...]
L’uomo nuovo è Diego e sta cambiando il cammino della Juve. Non è un brasiliano classico, gioca profondo, in modo quasi lineare. Credo farà fatica a giocare nella sua nazionale perché il Brasile ha talenti più accesi e mal sopporta la semplicità estrema, ma in Europa e nella Juve questo ragazzo che viene dalla squadra di Pelé può essere decisivo. Per adesso i suoi gol e la sua regia portano la Juve in testa alla classifica. Ha ragione Mourinho quando dice di non dare ai risultati un peso storico che non hanno, restano pur sempre cronaca, ma qualcosa d’importante è accaduto. La Juve ha 6 punti più della Roma, 3 più del Milan, 2 più dell’Inter, se solo restiamo alle rivali classiche. In due giornate era difficile fare di più e qualcosa significa. A Roma è stata quasi perfetta, sempre con la partita in mano pur dentro una confusione tattica degli avversari che spezzava continuamente la sua idea di gioco. Diego ne è stato il punto di riferimento, un fantasista totale che riesce a essere sempre importante in qualunque zona del
La Lazio è prima, con Juve e Sampcassano, e se la gode almeno per la sosta azzurra, e la Roma è ultima. La Lazio ha “due tituli” e due vittorie (2-1 ieri alChievo, pure sein dieci); la Roma “zero tituli” e anche “zero punti” (1-3 ieri contro la Juve) due partite. Non accadeva da una sciagurata Rometta del’50-51, parola statistica. E’ successo un’altra volta, nel 2002-03, ma erano la seconda e la terza di calendario, giacché la prima fu rinviata. La Lazio sta molto bene e si vede: l’allenatore nuovo, Ballardini, sa il fatto suo; Julio Cruz, centravanti di nuova maglia, ha segnato due gol ieri al Chievo; Muslera è diventato un portiere prenditutto, cresciuto a dismisura insieme con la Lazio che il presidente Lotito sta crescendo pezzo per pezzo. Ha talmente convinto, il presidente Lotito, che alcune delle sue provocazioni stanno diventando un credo del calcio, e i comici hanno smesso pure d’imitarlo. Perché la sua Lazio va presa sul serio. Anche la situazione della Roma, dall’altra coda della classifica, va presa molto sul serio [...].
Diego esulta dopo aver segnato il secondo gol alla Roma
campo operi. Dietro la sua regia e la spinta fisica di Melo, tutta la Juve ha acquistato personalità fino al punto da dimenticare Del Piero, anche ieri fuori. Nel confronto lascia ancora qualcosa all’Inter, più brillante e vasta, più abituata alla continuità. Ma è chiaro che sarà una corsa lunga. La Juve ha molto e ha trovato un asse brasiliano (Melo-Diego-Amauri) di grande sostanza. Accanto alla Juve è in testa tutta Genova. È una festa, non una sorpresa. Il Genoa è forte da tempo, anzi, semmai ha qualche profumo in meno rispetto alla stagione scorsa,
più praticità meno bellezza. Farà forse più fatica a segnare. La Samp è una squadra esatta come spesso quelle di Delneri. Non ha invenzioni tattiche, solo giocatori giusti per il ruolo. Più Cassano e Pazzini (ma anche Palombo, Tissone, Castellazzi) che in un campionato come il nostro possono fare sempre la differenza. Sono comunque molte le idee nuove della stagione che hanno voglia di emergere. Il Napoli sta diventando una squadra importante, piena delle sorprese di Quagliarella e Hamsik. Stanco Lavezzi, forse manca davvero solo lui. [...]
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Martedì 1 settembre 2009
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Martedì 1 settembre 2009
Il ministro «Continueremo con i respingimenti»
I nodi della politica
Maroni: «Sui migranti la linea dura del governo»
Scontro Avvenire-Giornale nuove reazioni e polemiche
Boffo, ipotesi dimissioni
Il ministro dell’interno Roberto Maroni
Sulla “velina” anonima inviata alle Curie il vescovo di Mazara Mogavero: «Messaggio mafioso»
di PAOLO BARBIERI
di MARINA MARESCA
Il gip di Terni: «Nessuna nota su inclinazioni sessuali»
Direttori a confronto o meglio “scontro”. Vittorio Feltri del Giornale e Dino Boffo dell’Avvenire
L’Idv presenta un esposto alla magistratura
IL CASO
Pd e Udc: «Ne discuta il Parlamento»
Zaia: «Chi beve due biccheri di vino non si può considerare ubriaco»
di CRISTINA FERRULLI «IMBARBARIMENTO» nei rapporti tra politica e informazione. Esponenti di maggioranza e vicini al presidente del Consiglio, come il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, e l'opposizione usano la stessa espressione per descrivere lo scontro tra Silvio Berlusconi e Repubblica e dopo l’attacco del Giornale al direttore di Avvenire Dino Boffo. Ma le somiglianze finiscono qui mentre si allarga la frattura tra gli schieramenti con il Pd pronto a scendere in piazza per la libertà di informazione e a chiedere in Parlamento chiarezza sulla nota anonima pubblicata dal quotidiano diretto da Feltri. Il Partito Democratico prova a compattarsi, al di là dello scontro congressuale, perchè, come spiega Piero Fassino, «si sono travalicati i fondamentali principidi convivenzacivile e di rispetto delle persone». E domani in un vertice, che vedrà insieme i tre candidati alla segreteria, metterà a punto una comune strategia di opposizione. D’altra parte, tutti nelPd sono d’accordosulla necessità di una mobilitazione di piazza a metà settembre in difesa della libertà di stampa. Manifestazione che, però, il Pd preferirebbe fosse convocata dalle associazioni per favorire una presenza bipartisan. E la Fnsi, spiega il segretario Franco Siddi, definirà nei prossimi giorni tempie luogodell’iniziativa. Ma, oltre che in piazza, l’opposizione punta allo scontro anche in difesa del direttore dell’Avvenire Dino Boffo. Il leader Idv Antonio Di Pietro ha presentato oggi un esposto all’autorità giudiziaria chiedendo, attacca l’ex pm, «chi è il mandante e l’esecutore dell’attività di dossie-
raggio» contro il giornalista. Ed il segretario del Pd Dario Franceschini chiede che in Parlamento si faccia chiarezza sul documento che oggi la magistratura di Terni nega di aver allegato al fascicolo processuale. La maggioranza, in trincea, difende Vittorio Feltri per aver «colpito a morte –sostiene il deputatoGiorgioStracquadanio –il moralismo abbietto che per quattro mesi almeno ha infettato la vita politica italiana senza che nessuno, o quasi, a sinistra avesse niente da dire». Epuntaad evidenziareche,come dimostrano le parole del direttore dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian, i rapporti tra maggioranza e Chiesa «sono ottimi». Imbarbariti sono, invece, i rapporti tra politica e giornalismo, ammette Cicchitto, che però, ribattendo a brutto muso a Fassino, consiglia «di rivolgersi a 360 gradi a tutti i mezzi di comunicazione di massa, giornali e trasmissioni televisive,chesisono esibitidaalcunimesi su questo terreno». E una tregua, lascia intendere il capogruppo Pdl alla Camera, è possibile «se tutti, sottolineiamo tutti, i protagonisti di questa situazione decidono di collocare su un altro piano il confronto politico-giornalistico». L'Italia dei valori ha presentato un esposto all'autorità giudiziaria. Nella querelle Feltri-Boffo, secondo Antonio Di Pietro, «è sbagliata prendersela con Feltri, in quanto ha dato la notizia di un atto giudiziario esistente. È necessario invece prendersela con il mandante e l'esecutore dell'attività di dossieraggio, perché di dossieraggio si tratta... in quanto qualcuno si è messo a fare veline, dossier, per conto di qualche “eccellenza”... Vorrei sapere chi è l'eccellenza, chi lo ha ordinato, e chi lo ha eseguito», da qui l’esposto Idv.
L’opposizione prepara una manifestazione di piazza
CHI beve due bicchieri di vino non può essere considerato ubriaco. Lo ribadisce il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia (nella foto) sottolineando come la causa principale degli incidenti del sabato sera sia la stanchezza e non l’alcol. «Bisogna finirla di considerare ubriaco chi beve due bicchieri: è in atto una criminalizzazione del vino – dice il ministro – una cosa senza senso che sta uccidendo uno dei comparti più pregiati del made in Italy». Niente limite zero al volante, dunque, se non per i neo patentati. «Il limite attuale di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue è ragionevole e stradigerito dall’opinione pubblica. Entro quei livelli si è sobri e perfettamente in grado di guidare. Corrisponde a due bicchieri di vino che abbia non più di 11 gradi, uno spumante o un rosso non strutturato». Zaia poi invita ad analizzare i dati degli incidenti stradali: «Solo il 2,09 per cento è causato da guidatori in stato di ebbrezza, gente ben al di sopra dello 0,5. Come mai non si guarda con altrettanta severità alle altre cause degli incidenti? Vogliamo parlare del fumo o dei farmaci che danno sonnolenza? Temo sottolinea il ministro – siano più pericolosi dei fatidici due bicchieri. Ma nessuno se n'è occupa. E poi mi vengono a parlare delle stragi del sabato sera...».
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LA POLEMICA
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L’Europa chiede i dettagli dell’accaduto a Italia e Malta
Respinti in Libia, sale la protesta di FRANCESCO NUCCIO L'ULTIMO respingimento deciso dal governo italiano nei confronti di un gruppo di migranti somali, intercettati l’altro ieri su un gommone al largo delle coste siciliane, si lascia alle spalle una scia di polemiche e proteste. A cominciare da una lettera inviata dalla commissione dell’Unione Europea all’Italia e a Malta, con la quale si chiedono “chiarimenti”sulla vicenda che ha visto coinvolti i due Paesi. Per l’Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) quello che accade è molto grave: «volevano solo asilo». Ma anche sul Pattugliatore d’altura Denarodella Guardia di Finanza, che ha riportato in Libia i profughi, non sono mancati momenti di tensione. Quando hanno capito di essere stati rimandati al punto di partenza, gli immigrati hanno cominciato a protestare, rifiutandosi di essere trasbordati sulle unità militari libiche. A rendere difficoltosa l’operazione anche le catti-
ve condizioni del mare, tanto che alla fine viene deciso, per motivi di sicurezza, di dirottare il Pattugliatore direttamente verso il porto libico di Al Zuwarah, una delle basi principali utilizzate dal racket degli immigrati per le traversate del Canale di Sicilia. «Siamo stremati, alcuni di noi stanno male. Vediamo da lontano le case di una città e temiamo che ci costringano a sbarcare. Vi prego aiutateci», è il disperato appello lanciato con un satellitare da Ahmed, uno dei 75 profughi a bordo dell’unità militare italiana, intervistato telefonicamente da un giornalista del servizio africano della Bbc. Dal Pattugliatore, che si trova ancora fermo davanti alle coste libiche, arriva anche la voce rotta dal pianto di Anab,una giovanesomala: «Durante la traversata, durata quattro giorni, una mamma con il suo neonato è statasoccorsa etrasportata in ospedale dalle motovedette maltesi, insieme ad altri due uomini che stavano male. Ma a bordo della nave
ci sono altre donne e ragazzi che hanno bisogno di cure». Poi è di nuovo Ahmed a spiegare le preoccupazione dei somali, mentre si sentono i suoi compagni rumoreggiare: «Abbiamo manifestato ai militari italiani l’intenzione di fare richiesta d’asilo, li abbiamo pregati di non consegnarci ai libici perchè temiamo di finire in carcere, ma non hanno voluto sentire ragioni». Ed infatti qualche ora dopo, malgrado le grida e le proteste, gli immigrati vengono fatti sbarcare a terra e trasferiti a Tripoli. Una situazione che provoca l’immediata reazione di Laura Boldrini, portavoce in Italia dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati: «Sono stati respinti uomini, donne e bambini somali che hanno chiesto di poter fare domanda d’asilo, implorando di non essere rimandati in Libia. Ma nonostante fossero a bordo di una motovedetta italiana non gli è stata data questa possibilità. Di fatto gli è stato negato un diritto riconosciuto dalle convenzioni internazionali».
| LE REAZIONI | Di Pietro: «Il governo riproduce il fascismo» «QUESTO Governo sta riproducendo il fascismo, il nazismo e la xenofobia di una volta». Lo ha detto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro parlando ieri sera a Pescara a margine di una manifestazione pubblica riferendosi alla vicenda degli immigrati. «A me pare –ha aggiunto Di Pietro –che un pò di umanità ci debba essere. Noi dell’Italia dei Valori – ha spiegato –siamo convinti che non possiamo accogliere tutti gli immigrati del mondo nel nostro Paese e che il problema riguarda tutta la società occidentale, quindi l’Europa che deve trovare una linea comune. Ma tutto questo non è una buona ragione per buttare a mare come scarafaggi le persone che stanno in mezzo al mare e in pericolo di vita, soprattutto quelle persone che si avvicinano a noi per motivi di asilo politico o per grave malattia». Sulla vicenda dei respingimenti inter- Antonio Di Pietro viene anche Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. «In una situazione dove ormai si evidenzia che l’Unhcr da tempo non è all’altezza deldelicato compito che dovrebbe svolgere in difesa dei rifugiati, Laura Boldrini sembra concentrarsi soprattutto nell’intervenire dogmaticamente contro l’Italia, non considerando la complessità del problema che deve affrontare il nostro Paese, che non consiste soltanto nella questione della sicurezza e della tutela dell’immigrazione legale, ma anche nell’esigenza di evitare con i respingimenti tragedie come quella recente degli immigrati clandestini eritrei».
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secondo il Giornale, la nota afferma che Boffo sarebbe stato da tempo «già attenzionato dalla Polizia di SI moltiplicano le domande sulla “nota informati- Stato per le sue frequentazioni». Maroni esprimenva” utilizzata dal Giornale per colpire il direttore do solidarietà al direttore dell'Avvenire gli ha assidell'Avvenire Dino Boffo. Il gip di Terni Pierluigi curato di aver ordinato una immediata verifica e Panariello ha confermato ieri che nel fascicolo ri- che «nulla, assolutamente nulla di nulla era emerguardante il procedimento per molestie a carico di so». La vicenda di Boffo venne definita con un decreto Boffo «non c’è assolutamente alcuna nota che riguardi le sue inclinazioni sessuali». Oggi il gip po- penale di condanna di 516 euro relativo al reato di trebbe pronunciarsi sulle richieste di accesso agli molestie alla persona, al quale il direttore di Avveatti presentate da diversi giornalisti e sulle quali si nire non fece opposizione e quindi la vicenda si chiuattende anche il parere del procuratore della Re- se senza la celebrazione del processo. Tra gli atti del procedimento non figurano intercettazioni telefopubblica Fausto Cardella. La “velina” anonima che a quanto pare non esiste niche. Ci sono invece i tabulati relativi al telefono di e non è mai esistita negli atti giudiziari è stata invia- Boffo dal quale partirono le presunte chiamate mota invece sulle scrivanie di molti vescovi. Monsi- leste. L'imputato si proclamò estraneo alle telefonagnor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del te ipotizzando che ad averle fatte potesse essere staVallo racconta di averla cestinata e di essere «rima- to un suo collaboratore. L’OFFENSIVA DI BOFFO - Ed è notizia dell’ultisto indignato della cosa». Un testo del genere, «indirizzato a più persone» ha lo scopo di “un avverti- ma ora che intende passare all’offensiva il direttore mento” che, osserva Mogavero, «io da siciliano de- di Avvenire, Dino Boffo. Oggi, sul suo quotidiano, finirei di tipo mafioso», in particolare «nei confron- in tre pagine scriverà la sua verità su quell'informati dei due cardinali citati, Camillo Ruini e Dionigi tiva anonima pubblicata dal Giornale che lo accusa Tettamanzi.» L'intera vicenda è per il vescovo «un di molestie ai danni della moglie dell’uomo con il quale avrebbe avuto una affaraccio brutto, inrelazione di natura omoquietante, spazzatura sessuale e che da mesi, maleodorante e prestarcome è ormai emerso con si a un gioco di questo certezza, giace sulle scrigenere è offensivo della vanie di mezzo episcopadignità delle persone, to italiano. Tre pagine, della libertà di stampa e arricchite da una seleanche di una certa prozione delle molte lettere fessionalità». Questa di solidarietà arrivate albrutta storia, invece, pela casella postale di Avserà a suo parere, sui venire, in cui Boffo spierapporti Stato-Chiesa. gherà la sua versione dei «Se il premier cerca un fatti sull'origine dell’inriavvicinamento con la formativa. Probabile saChiesa» , avverte il verà un riferimento al fatto scovo di Mazara, «deve che, spiegano ambienti semplicemente cambiaben informati, il foglio re stile di vita, deve semanonimo è stato spedito plicemente fare il politiai vescovi membri del co e non il manager o consiglio permanente l'uomo di spettacolo». Cei alcuni mesi fa, quan«Non ci interessa la sua do si doveva discutere vita privata - conclude della riconferma dello ci interessa che non ne ll vescovo di Mazara monsignor Domenico Mogavero stesso Boffo a segretafaccia motivo di spettario dell’istituto Giusepcolo». pe Toniolo dell’universiIPOTESI DIMISSIOtà Cattolica del Sacro NI - Mogavero risponCuore presieduto dendo ai giornalisti non dall’arcivescovo di Milaha escluso le dimissioni no, il card. Dionigi Tetdi Boffo, «non certo per tamanzi. ammissione di colpa, Da parte sua Tettamanzi, nella serata di ieri, ha ma per il bene della Chiesa e del giornale». Di fronte al clamore immediatamente suscitato dall'ipotesi di deciso di prendere posizione nella vicenda ed entradimissioni del direttore dell'Avvenire (è stato il pri- re nel dibattito rinnovando «stima e gratitudine» a mo a parlarne), ha però precisato di non averle mai Boffo «per il servizio che rende alla comunità crichieste in alcun modo e che ogni decisione spetta stiana e al nostro Paese». L’arcivescovo di Milano, «all'interessato e alle autorità che gli hanno confe- confermando anch’egli di aver ricevuto l’informativa, subito cestinata, esprime poi la sua «vicinanza rito il mandato». FELTRI: DECIDE LA CHIESA - Nel mentre il di- umana ed evangelica per il momento di prova» che il rettore del Giornale prende le distanze dall'ipotesi direttore del quotidiano Cei “sta attraversando». di dimissioni: «Non entro nel merito di decisioni che Ufficialmente, dopo che il presidente della Cei Anriguardano la Chiesa e i suoi giornalisti - ha detto gelo Bagnasco ha espresso personalmente una poFeltri -. Queste cose devono avvenire nell'ambito sizione di chiara condanna per l’iniziativa di Feltri, della Cei, sono cose che devono decidere loro, io non alla Cei come nei media d’Oltretevere, Radio Vaticasono neanche credente. Ho pubblicato la notizia nel na e Osservatore romano, prevale la linea del silenmomento in cui ho avuto in mano la documentazio- zio, con un’eccezione. Dalle pagine del Corriere delne pur sapendola già da prima: senza documenta- la Sera ieri mattina aveva detto la sua il direttore del zione non avrei potuto azzardarmi a scriverla. Se quotidiano della Santa Sede, Gian Maria Vian per avessi avuto la documentazione prima, l'avrei pub- chiarire che, nonostante tutto, i rapporti tra il governo e la Santa Sede “sono buoni”. Una rassicurablicata su Libero». LA NOTA ANONIMA - Il primo a rivelare di aver zione che si aggiunge a qualche perplessità per alricevuto il documento era stato il vescovo di Firenze cuni editoriali «esagerati» di Avvenire, a partire dal Giuseppe Betori, spiegando di ritenere tali fogli paragone avanzato tra il naufragio degli eritrei e la anonimi «degni del cestino della spazzatura, da cui Shoah. Chi in queste ore è vicino a Boffo racconta di una provengono e devono tornare». Anche Tettamanzi ha spiegato ieri di aver cestinato una identica lette- persona molto provata e in grande sofferenza. Una ra anonima. L'ha intanto dichiarata assolutamente condizione che potrebbe anche spingere il direttore estraneo agli uffici centrali e periferici del Viminale di Avvenire, secondo alcune versioni circolate in il ministro dell’Interno Roberto Maroni anche se, giornata, alle dimissioni.
IL ministro dell’Interno Roberto Maroni non ha dubbi: i respingimenti degli immigrati che dalla Libia, a bordo di barconi, arrivano in Italia, proseguiranno. «Il sistema di respingimento funziona e noi continueremo con questa procedura per garantire non solo l'Italia ma anche l’Unione Europea», ha affermato, anche se la Uehadecisodi inviareunaletteraalle autorità italiane e maltesi per avere chiarimenti sull'ultimo episodio del barcone intercettato a circa 24 miglia a sud di Capo Passero e respinto in Libia. Se Dennis Abbott, uno dei portavoce della Commissione Ue, ha precisato che la lettera non è un indice puntato contro l’Italia, e che per fronteggiare il fenomeno serve una cooperazione tra i Paesi Ue, Laura Boldrini, portavoce dell’ Unhcr, l’Alto Commissa-
riato per i profughi non ha risparmiato le accuse. «Quello che accade – ha affermato – è molto grave. Sono stati respinti donne e bambini somali che hanno chiesto di poter fare domanda d’asilo, implorando di non essere rimandatiinLibia. Ma,nonostantefossero ancora a bordo della motovedetta italiana e in acque italiane, non gli è stata data la possibilità di fare richiesta di asilo». Maroni, che ha negato vi sia una situazione di emergenza nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) e che oltre a quello per badanti e colf non vi sarà alcun provvedimento di regolarizzazione di altri lavoratori, ha invitato la stampa ad una maggiore prudenza nel diffondere notizie: «In Libia – ha spiegato – c'è la sede dell’Alto Commissariato e l’ultimo respingimento è stato fatto in acque internazionali. Non so chi ha diffuso notizie secondo le quali gli immigrati erano del Corno d’Africa. Prima di diffondere queste notizie è necessaria prudenza perchè come per il barcone di qualche settimana fa con 75 clandestini, la stampa aveva scritto che si trattava di curdi ed iracheni quindi di profughi. E invece è emerso che erano tutti egiziani e in Egitto sono già stati rispediti». I respingimenti, tra l’altro, ha spiegato Maroni, vengono effettuati in base ad un protocollo sottoscritto da un precedente governo quando ministro dell’Interno era Giuliano Amato. Sull'efficacia del sistema, ha fornito anche qualche cifra: l’anno scorso nel periodo tra il 1 maggio e il 31 agosto i clandestini giunti in Italia erano stati 14mila contro i 1.300 giunti nello stesso periodo quest’anno. «Il governo e Maroni – ha accusato Felice Belisario, presidente dei senatori dell’Idv – hanno chiuso le porte e basta. A loro non importa se tra i respinti ci sono donne, bambini, anziani, gente che scappa da guerre o persecuzioni politiche e religiose. L’importante per la maggioranza è respingere, possibilmente verso la Libia, dove già non sono garantiti i diritti umani per i libici figuriamoci per gli stranieri». A favoredel governoè intervenutaMargherita Boniver: «I capisaldi dell’azione del Governo sono il contrasto, l’integrazione e l’accoglienza dei richiedenti asilo i cui numeri dicono chiaramente che l’Italia è un Paese pienamente rispettoso delle norme internazionali». «E' l'ennesimo segnale negativo –ha invece dichiarato Marco Minniti (Pd) – che viene dal nostro paese. Per questo bisogna far sentire forte e chiara la voce dell’Italia democratica». Mentre per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl: «In qualunque paese dell’Occidente avanzato, sui temi dell’immigrazione le forze di opposizione collaborano con quelle di maggioranza. Solo qui, con effetti per loro controproducenti, le minoranze lavorano come se desiderassero per l’Italia un destino da ventre molle d’ Europa». E ad Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato per la quale «a causa dei respingimenti, l’Italia rischia di distinguersi dal resto dell’Unione europea per assumere un triste primato di crudeltà», risponde il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano: «è più crudele chi opera i respingimenti e, impedendo a imbarcazioni di fortuna di attraversare il Mediterraneo, impedisce anche le disgrazie e le morti, o chi contrasta i respingimenti, pur concordati dal governo che a suo tempo appoggiava, e quindi lo strumento evita la moltiplicazione delle tragedie?».
8 Primo piano
Martedì 1 settembre 2009
Il senatore del Pdl, Digilio prende le difese del presidente della Camera
Politica lucana
«Giù le mani da Fini»
Salvatore Adduce bolla Speranza «mi sembra troppo veltroniano, e poco bersaniano»
«Siamo stati frettolosi a dare per acquisita la convivenza nel Pdl»
Critiche alla gestione Lacorazza «ci vuole un partito vero e popolare» POTENZA - Salvatore Adduce è pronto per la sfida congressuale. Fu uno dei primi che già a febbraio scorso si schierò con Pierluigi Bersani. L’occasione fu offerta da un’intervista che il Quotidiano chiese all’ex parlamentare Adduce per parlare della candidatura alla presidenza della Provincia di Matera. E Salvatore Adduce già allora anticipò l’intenzionedi correrea livellocongressuale. Il tempo è trascorso e oggi, il presidente dell’Agrobios è uno dei candidati segretari lucani per la mozione di Bersani. Candidato qual’è il motivo della sua sfida congressuale? «L’ho deciso in tempi non sospetti. A febbraio salutai molto positivamente la decisione di Bersani. Evidenziai le difficoltà piuttosto serie che si stavano accumulando nella politica del Partito democratico che da lì a pochi giorni portarono alle dimissioni di Veltroni. In qualche modo dal profondo Sud un dirigente come me metteva in evidenza i problemi che poi si sono palesati nei mesi successivi e che hanno avuto il loro riflesso a livello regionale quando il segretario regionale, Lacorazza decise di candidarsi alla presidenza della Provincia. La situazione che si andava delineando era di grande difficoltà: non si intravedeva una linea precisa da mettere in campo per realizzare una ripresa del rapporto con le fasce sociali che a noi fanno riferimento. La mia candidatura diventa quindi un fatto naturale proprio considerato che in tempi non sospetti ho posto in evidenza queste difficoltà, queste carenze, questi vuoti che si erano determinati nel Pd». Entriamo nel merito delle questioni più delicate, I problemi che ci sono nel Pd lucano, sono riconducibili solo a uno scontro generazionale e a un ricambio della classe dirigente? «Penso proprio di no. Anzi sono dell'avviso che non è moltiplicando all'infinito l'aggettivo nuovo che si introducono novità vere. Qualunque tipo di innovazione la si fa puntando a rinnovare attraverso un intrecciointergenerazionale cheserve ovviamente a offrire ai cittadini una forza politica capace di interpretare la complessità e le esigenze dei territori. Le esperienze più interessanti di rinnovamento sono quelle in cui il patto generazione accompagna il rinnovamento vero». Un falso problema allora? «Stressare questo tema, a mio modo di vedere, è contro producente. Il Pd ha bisogno di una ripartenza come dice lo stesso Bersani. Bisogna ripartire dopo una serie di sbandate e ubriacature che hanno provocato conseguenze nefaste sul piano nazionale e un poò meno a livello regionale dove siamo riusciti a tamponare queste situazioni. Ma non è una situazione che ci può lasciare tranquilli».
Ma una parte del Pd lucano, con Roberto Speranza candidato segretario, punta decisamente sulla necessità di autoriformare il partito… «Io sento nelle argomentazioni dell'altro candidato della Bersani, Speranza l'eco di un veltronismo declinato in modo diverso, ma con una sostanziale condiscendenza verso argomenti che sono nell'altra mozione e cioè quella di Franceschini. Mozione che obiettivamente tende a una continuitàtra lagestione diVeltroni e quella del suo secondo Franceschini. E sono argomenti che vengono esattamente utilizzati contro la mozione Bersani. Per me quindi non è comprensibile che gli stessi argomenti vengano utilizzati da un candidato dell'area Bersani. Speranza dovrebbe aver chiaro che la candidatura di Bersani si inquadra esattamente in un tentativo di piegare più il partito verso la consapevolezza della caducità della politica di Veltroni e della necessità invece, di affrontare le questioni concrete, i problemi quotidiani». Speranza dunque per lei non è bersaniano? «La mia è un obiezione a Roberto. Volendola sintetizzare è questa: lo vedo più veltronista che bersaniano per gli argomenti che utilizza proprio sull’aspetto del cosiddetto rinnovamento». Non esiste la necessità di rinnovare? «Credo che stressando l'argomentoeutilizzarlo aripetizionesirischia di far perdere l'orientamento. Il gruppodirigente chenegli ultimi15 anni ha atteso alla direzione politica del centrosinistra ha creato questo partito che oggi è a disposizione di Speranza e di tutti i giovani. Il Pd è il frutto di un lavoro strenuo fatto negli ultimi 15 anni. Un lavoro che ha premiato anche sul piano nazionale. Un lavoro che a livello regionale ha premiato quasi sempre, e che ha saputo anche sul rinnovamento giocare carte splendide. Insomma noi nel 2000 abbiamo avuto un presidente di Regione, Bubbico, che aveva 45 anni, e dopo 4 anni De Filippo aveva poco più di 40 anni. Abbiamo un'intera batteria di responsabilità dentro il partito e nelle istituzioni che si sono realizzate con i cosiddetti quarantenni». E quindi qual è il problema? «La mia preoccupazione è che mentre si sta utilizzando troppo questa storia del nuovo non si riesce realmentea rinnovare.Penso chequesto argomento sia la classica “pezza a colore”. Serve a nascondere altri obiettivi». Quali? «Voler fare terra bruciata degli attuali dirigenti. Ma non capisco poi per mettere quali dirigenti. Questo argomento rischia solo di non farci pensare ai problemi reali che il Pd ha incontrato». Cioè? «L’aver rinunciato alla costruzio-
ne di un vero e proprio partito a livello nazionale e regionale. Perché un partito vero non solo costruisce un’organizzazione di circoli ma li mette realmente nelle condizioni di contare. Un partito vero ha un rapporto costruttivotra centroe territorio. E' indispensabile che il tipo di relazione che ci deve essere, e che non c'è stata, tra il centro e i vari territori sia non evanescente e non sia demagogica. Non si creda dunque che si possa risolvere tutto con il grande incontro o la riunione pletorica. Io mi chiedo perché di queste cose non si stia discutendo. Non se ne parla: altri preferiscono stressare altri argomenti. Perché non abbiamo il coraggio di dire che siamo del tutto insoddifatti: troveremoin questamaniera molte sintonie tra i candidati perché sentoche l'insoddisfazionee lapresa d'atto di queste difficoltà esiste per tutti». Non lesina critiche... «La mia critica muove dalla difficoltà che abbiamo incontrato in questi 2 anni. Non possiamo mutuare le modalità di Berlusconi perché noi non siamo Berlusconi. Abbiamo invece l'esigenza e l'opportunità di ripiegarci sugli unici strumenti disponibili che abbiamo: il gruppo dirigente, i circoli, gli uomini, le donne, i giovani che devono essere messi nelle condizioni di lavorare». Ma rimane la sensazione di uno scontro tra vecchio e nuovo... Io dico che abbiamo avuto un segretario regionale di 30 anni. Fu una scelta positiva? Se sì. E allora perchè viene interrotto questo ciclo e Lacorazza va a fare il presidente della Provincia? Credo che in questo ci sia già una presa d’atto della difficoltà e della necessità di mettere un pò di equilibrio in questa vicenda. E poi voglio aggiungere altro sui cosiddetti vecchi». Cosa? «Il lavoro fatto dal gruppo dirigente negli ultimi 15 anni e segnatamente da Antonio Luongo non può essere ridotto semplicemente alla formula: è stato bravo ma ora si metta da parte. Antonio ha dato una dimostrazione anche di disinteresse personale per molti anni per costruire una realtà in Basilicata che c’è stata invidiata in tutta Italia per capacità di coesione e per capacità di dare risposte. Non dimentichiamo che abbiamo macinato record nel corso degli anni. La difficoltà degli ultimi anni e riscontrabile proprio nella mancanza di uno stimolo e uno sforzo che Luongo ha saputo dare negli anni». Perché Bersani e quale il suo valore aggiunto? «Il Pd in questi 2 anni non ha avuto la possibilità di esprimere la grande ricchezza che pure ha al suo interno. Bersani dice che il Pd ha bisogno di una ripartenza e di essere un partito vero e di parlare il linguaggio delle cose reali. Di vivere dentro la vita delle persone e delle famiglie. Di suscitare attenzione e di creare alleanze intorno a un'idea comprensibile e
chiara di società e di governo. Io sposo in pieno questa idea. Questa ripartenza è necessaria anche in Basilicata dove il Pd ha la necessità di diventare un partito popolare di massa per costruire una grande prospettiva di sviluppo sostenibile e duraturo. Concentrato sui problemi delle comunità locali». Cosa è mancato? «Il Pd è rimasto imprigionato in logiche conflittuali che l'anno portato sull'orlo dell'implosione. Deve diventare davvero plurale, inclusivo delle diverse sensibilità culturali, liberato dalla morsa delle logiche identitarie. Capace di esaltare la dialettica interna garantendo cittadinanza a tutte le opinioni. Le minoranze di partito non devono essere tollerate ma tutelate. Questa è la ricchezza vera». Tanti problemi, ma le ricordo che gli Statuti del partito sono stati approvati all'unanimità… «Purtroppo dico io. Sono stati approvati all’unanimità ma non bisogna dimenticarsi che l’elezione di Veltroni è avvenuta con una forma di “inconorazione”. Ma sapevamo che le Primarie del 2007 erano dal risultato scontato. Questo è il primo vero congresso dove il risultato non è dato per acquisito». C’è il rischio di trovarsi il partito fratturato dopo il congresso? «Penso che dipenderà molto da come il prossimo mese e mezzo sarà vissuto daicandidati nazionalie dalterritorio. E’una responsabilità grande che abbiamo. Ma non dobbiamo lasciarci impressionare dalle diverse candidature; se vissute in una dimensione serena possono portare a una ricchezza interna unificando non inmaniera artificiosa comeè avvenuto il 2007. Quella era un’unità artificiale. Si sapeva già che tutti quelli che sostenevano Veltroni su molti aspetti non erano d’accordo». Sono troppi 4 candidati segretari in Basilicata? «E’ la democrazia ragazzi. Abbiamo voluto questimeccanismi. E questi meccanismi creano specificità e sottolineature diverse che abbiamo il dovere di esplicitare». Ma ci sono 2 candidati nella stessa area bersaniana non come invece, aveva auspicato il vice presidente del Parlamento europeo, il lucano Gianni Pittella. Non c’era modo di evitare questo? «Non solo Pittella, che svolge ruoli di primo piano, ma anche tutti noi eravamo convinti che si potesse avere un solo candidato. Abbiamo ri-
scontrato un disaccordo sulla necessità di correggere alcune impostazioni diquesti 2 anni esulle modalità per dare al Pd un più stabile assetto. L’irrigidimento non è stato il nostro. Vivo questa condizione senza retropensieri». Intanto si è creata una divisione nell’ex gruppo storico diessino. Come vive questa spaccatura? «Non deve sfuggire la critica che è stata mossa alla prima gestione del Pd. Purtroppo e l’aver deciso da parte di alcuni di voler continuare su quella strada ha provocato un dissenso. Ma anche questo lo vivo come un punto di forza e non di debolezza». Ma c’è un fatto nuovo indiscutibile. Gli ex diellini hanno trovato compattezza mentre gli ex diessini no. Che succede? «E’ una considerazione che in qualche modo dà ragione a chi parlava di amalgama mal riuscita. Arrivare al congresso con una parte consistente degli ex della Margherita (escluso il presidente De Filippo che a livello nazionale si è schierato con Bersani), tutti su Franceschini dimostra che va fatto uno sforzo per meglio amalgamarsi». La scelta del candidato presidente regionale del centrosinistra è un tema congressuale e De Filippo è il naturale candidato? «De Filippo ha ben operato e gli va riconosciuto che si è trovato a governare nella fase più difficile della vita della Regione almeno negli ultimi 20 anni. La decisione spetta a tutta la classe dirigente del Pd e non solo; perchè nessuno di noi può pensare che andremo alle regionali da soli». La crisi del settore industriale è evidente la politica che deve fare? «Penso che queste crisi segnalano un deficit di responsabilità da parte del mondo dell’impresa e da parte di alcuni pezzi dell’associazione degli industriali.Credoche quandosiassumono degli impegni non possono che essere mantenuti. Il Pd deve suscitare mobilitazioni, affiancare i sindacati e mettere insiemele energie.Bersani hasollevato la necessità di un patto europeo per il lavoro. Credo che la stessa cosa vada declinata a livello regionale». Qualcosa sugli altri due candidati, Altobello e Restaino? «ARestaino direicheun eccessodi manovra politicistica non è quello di cui ha bisogno il partito in questo momento. A Sabino Altobello direi che le distanze laiciste sono tutte dentro la mozione di Bersani e quindi è possibile rappresentarle in maniera adeguata».
A lato Egidio Digilio e sopra Gianfranco Fini
mo giorno dopo la costituzione ufficiale del partito abbiamo sostenuto che la casa dei moderati sarebbe stata la casa dei laici e dei cattolici, dei riformatori e dei riformisti, della destra sociale e del centro popolare. Una scelta di strategia che non consente né ripensamenti e né passi indietro. Piuttosto il dibattito (non in tutti sereno) che si è sviluppato sulla base delle affermazioni di Fini testimonia che forse si è stati troppo frettolosi dando per acquisita la coesistenza di sensibilità personali diverse».
Maratea Film Festival
«Buona la formula Salvare gli eventi di qualità con più coordinamento» POTENZA - Una attenta riflessione sulle difficoltà che si sono verificate nell’accesso ai fondi per i “piccoli e grandi eventi”, circa gli attuali criteri di programmazione, tenendo conto delle realtà territoriali, che in questi anni hanno espresso iniziative interessanti ed apprezzate, a mio parere, vanno salvaguardate. Le stesse Pro - Loco, diffusamente presenti nella regione, non hanno trovato sostegno adeguato alle manifestazioni da esse organizzate e che comunque hanno visto una larga partecipazione di cittadini. E' da mettere in evidenza, a mio giudizio, l'insufficiente coordinamento tra i dipartimenti Attività produttive e Formazione, lavoro, cultura e sport, l’Apt e le Pro Loco. Per tale ragione nasce l'esigenza di una programmazione più attenta, di un coordinamento più valido e della messa a punto di strumenti per poter riequilibrare i territori, sotto i diversi punti di vista. Nel futuro è opportuno evitare i problemi che sono sorti quest’anno e, nel contempo, si rende necessario mettere in atto, non solo azioni per evitarli, ma soprattutto azioni per approfondirli e risolverli. Emerge, da quanto sopra, la necessità di avviare una discussione nelle Commissioni consiliari competenti sulle “inadeguatezze” che si sono registrate e da più parti segnalate onde evitare strumentalizzazioni e campanilismi che non aiutano a trovare le giuste soluzioni. L'impegno di tutti noi deve essere quello di formulare proposte per avere strumenti in grado di creare le condizioni per sostenere le offerte di “piccoli e grandi eventi” diverse e differenziate provenienti dai territori ove alcune di esse sono diventate avve-
NOMINE POTENTINE PD
Franceschini -Restaino: Summa e Molinari nominati coordinatori
Angelo Summa
Emilia Simonetti
nimenti validi e consolidati come il Festival film di Maratea che, a mio parere, bisogna riconoscerne la validità della formula che rappresenta un ulteriore e significativo passo in avanti nella promozione culturale e turistica della nostra regione. Un evento che porta la Basilicata all'attenzione nazionale ed internazionale non può che essere apprezzato, valorizzato e sostenuto. Bisogna lavorare tutti insieme ai diversi livelli per trovare i giusti correttivi affinchè le offerte di iniziative, pur così diverse nei territori, possano essere più adeguatamente sostenute; vanno individuate le fonti nuove di finanziamento e va perseguita una diversa funzionalità delle istituzioni». Emilia Simonetti (Consigliere regionale del Prc)
POTENZA - Dopo l'insediamento del Coordinamento organizzativo provinciale materano della mozione Franceschini, che ha nominato coordinatore Vincenzo Suriano, è stata la volta del Coordinamento provinciale di Potenza, la cui responsabilità è stata affidata ad Angelo Summa. Il vice coordinatore nominato invece, è Antonello Molinari. Ne dà notizia il coordinatore regionale Vito Giuzio, il quale evidenzia come, «in linea con la spinta innovatrice che la mozione sta promuovendo in tutto il Paese, anche in Basilicata l'area congressuale Franceschini investe largamente su una nuova classe dirigente portando ai massimi livelli di direzione politica figure emergenti delle nuove generazioni: il tutto senza intestarsi bandiere di propaganda e senza enfatizzare strumentali conflitti intergenerazionali». Il Coordinamento - si legge nella nota - ha messo a punto un insieme di iniziative di mobilitazione che si svolgeranno nei prossimi giorni a sostegno delle candidature di Dario Franceschini a segretario nazionale e di Erminio Restaino a segretario regionale.
Egidio Digilio poi passa alle questioni più strettamente locali. Sul centrodestra lucano e in particolare sul Pdl, l’ex segretario regionale di Alleanza nazionale dichiara: «Anche in Basilicata però per riprendere il percorso, che ha subito uno stop con i risultati delle elezioni amministrative, ci deve essere piena consapevolezza nel gruppo dirigente lucano del Pdl che tutte le anime del centrodestra hanno piena cittadinanza politica. Noi non rinunciamo a quell'antica ambizione che appartiene a tre genera-
zioni di politici di destra, che ha sempre sognato di costruire un partito capace di raccogliere tutti gli italiani che hanno valori comuni, antitetici a quelli di sinistra, un partito europeo, moderno, capace di aiutare l'Italia a dare risposte alle attese dei cittadini». Il senatore lucano, Egidio Digilio ha poi concluso di nuovo sulle parole dell’ex segretario nazionale di An: «Per questo il richiamo di Fini assume gli aspetti di un richiamo profetico al partito che deve ancora venire».
IL TOUR LUCANO DI FASSINO Piero Fassino, il 2 settembre, dopo la tappa a Grosseto, sarà in Basilicata. Una giornata piena di impegni per il coordinatore della mozione Franceschini alla mozione del Pd. Il tour lucano parte da Irsina, dove, alle ore 10 e 45, è prevista l’iniziativa pubblica, “Caffè politico” a piazza XXV luglio. Alle 15 e 45, a Grassano, ci sarà un’iniziativa pubblica nella sala Lorusso di Via Roma. A Matera, Fassino arriverà alle 17 per un incontro dibattito presso la Camera di commercio, dell’industria agricoltura e dell’artigianato, con le associazioni del mondo produttivo e del lavoro. Alle ore 18 e 30 è fissata la visita alla mostra di arte moderna presso Madonna delle Virtù , zona Sassi. Fassino sarà poi presente all’inaugurazione del comitato mozione Dario Franceschini,in via Pietro Nenni. Alle 20 e 30 il direttore de il “Quotidiano della Basilicata” intervisterà Piero Fassino.
Pdci: Nardiello figlio segretario cittadino di Potenza
«In difesa dei lavoratori» Gerardo Nardiello è il nuovo segretario cittadino di Potenza dei Comunisti italiani. Il figlio del consigliere regionale del Pdcoi, Giacomo Nardiello è' stato eletto dall'assemblea della sezione potentina a seguito delle dimissioni rassegnate dalla precedente segretaria Anna Taurisano. Con il nuovo segretario è stato eletto anche il comitato direttivo composto tra gli altri dal presidente di sezione Gaetano Franzese, dal vice segretario Antonio Fiore, dal segretario organizzativo Giuseppe Zaccagnino. L'organismo dirigente cittadino dei Comunisti Italiani si compone di 16 dirigenti, tra i quali l'assessore comunale Gaetano Sabatella. Gerardo Nardiello nel ringraziare Taurisano per il lavoro svolto e nel presentare le iniziative politiche immediate del Pdci ha sottolineato in una nota che «la stagione autunnale si annuncia particolarmente impegnativa specie per i gravi problemi legati all’occupazione e alla solita rincorsa dei prezzi di settembre. Il Pdci sosterrà tutte le azioni per la salvaguardia dei livelli occupazionali - a partire dall'ex Industrie del Basento e
Giacomo Nardiello
Italtatractor, all'ex Agile - in quello che resta dell'area industriale di Potenza». «E' indispensabile - ha proseguito il neo segretario potentino del Pdci - pensare ad un progetto di recupero produttivo dell'area a ridosso di viale del Basento che punti innanzitutto a garantire i livelli occupazionali attuali, vigilando su manovre di imprese ed aziende che puntano ad accaparrarsi i suoli, gli stabilimenti per localizzare attività commerciali e persino uffici e ridurre l'occupazione».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
POTENZA . Digilio si schiera con Fini. Dopo le ultime dichiarazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini che hanno scatenato la reazione polemica di alcuni esponenti del Pdl nazionale, ieri il senatore lucano (da anni fedelissimo di Fini) Egidio Digilio entra nel merito della questione e difende a spada tratta il “suo” ex segretario nazionale ai tempi di Alleanza nazionale. Ma non è una difesa di ufficio. Il senatore e coordinatore vicario del Popolo della libertà di Basilicata, Digilio entra nel merito delle questioni e subito sottolinea: «Più che una lezione di laicità, che di tanto in tanto in politica non fa male, è l'idea di partito plurale che contiene il messaggio del presidente della Camera Gianfranco Fini, che in fondo è alla base della nascita del Pdl, a richiedere una più attenta riflessione politica nei gruppi dirigenti del partito». E per continuare Digilio dichiara «Non mi pare ci sia nulla di scandaloso nelle parole di Fini riferite ad un provvedimento così moralmente delicato come il biotestamento da suscitare approfondimenti e scelte dettati dalla propria coscienza, perché in questo campo non può certo esistere un voto di fiducia al governo». E ancora aggiunge il senatore Digilio: «E' piuttosto il richiamo al pluralismo di sensibilità culturali, civili e di idee nel centrodestra che non va ignorato, perché da esso dipende il futuro del radicamento del Pdl sull'intero territorio del Paese e quindi in Basilicata. Sin dal pri-
«Il Pd è partito male» di SALVATORE SANTORO
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Martedì 1 settembre 2009
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Martedì 1 settembre 2009
Rinaldini incontra i lavoratori della Lasme: «Torino parla solo ai tedeschi»
Industria lucana
«Fiat ci deve delle risposte»
In 35 rischiano la mobilità mentre l’azienda tenta di rilevare l’ex Filatura
Il leader della Fiom rilancia il coordinamento nazionale di VITTORIO LAVIANO
La Basind vuole chiudere PISTICCI - Continua l'emorragia di posti di lavoro, che da mesi sta distruggendo lentamente il tessuto industriale del Materano. Ieri mattina, in prefettura, si è ufficialmente aperta la spinosa vertenza dei 35 lavoratori della “Basind”, azienda che produce componenti per insonorizzazione delle auto, legata a filo doppio con la Fiat Sata di Melfi. Dopo un periodo di Cassa integrazione straordinaria iniziata nel marzo scorso, a giugno la Adler Group di Napoli, proprietaria del marchio, ha avviato una produzione eccezionale nei mesi di giugno-luglio, con tanto di super turni, salvo poi annunciare la volontà di chiudere in vista di un nuovo investimento produttivo ad Atella, presso lo stabilimento dell'ex Filatura di Vitalba. Una notizia drammatica per i dipendenti, quasi tutti di età compresa tra i 35 e i 40 anni, molti sposati e con figli, che ieri mattina attendevano con trepidazione l'esito dell'incontro convocato già a fine luglio dal prefetto Francesco Monteleone, poi slittato su richiesta dell'azienda. I lavoratori testimoniano che ci sarebbe già aria di chiusura, tanto che il 6 agosto, primo giorno di ferie, alcuni tir avrebbero caricato macchinari ufficialmente per una manutenzione, visto che il prefetto aveva bloccato i trasferimenti almeno fino alla data dell'incontro di ieri. Durante il lungo confronto tra le parti, i rappresentanti dell'azienda hanno illustrato alle organizzazioni sindacali le ragioni che rendono particolarmente complessa la prosecuzione dell'attività dello stabilimento nell'area industriale pisticcese della Valbasento. Intorno al tavolo del prefetto c'erano i vertici aziendali della Basind, Confindustria Basilicata, le organizzazioni sindacali, rappresentanti della Task Force Lavoro della Regione Basilicata e della Prefettura di Matera. I rappresentanti della Adler hanno ribadito la «volontà irrinunciabile» di fermare l'attività produttiva in corso per evitare un tracollo ormai certo. Alla fine le parti hanno accolto la disponibilità della Regione nel convocare domani mattina alle ore 10.30 un incontro presso la sede di via Anzio, per valutare misure che consentano di scongiurare il ricorso alla mobilità. Nel frattempo, la Basind ha concesso ai 35 dipendenti una ulteriore settimana di ferie, accollandosi il relativo onere economico e dichiarando di voler collaborare a trovare ogni soluzione che eviti il licenziamento definitivo. Un'apertura certamente gradita ai lavoratori, che continuano tuttavia a interrogarsi sul paradosso di voler fermare un'azienda, salvo poi riaprire con una nuova produzione (e nuovi dipendenti) in un'altra provincia della stessa
regione, acquisento un sito industriale dismesso con il 50% del relativo pacchetto lavoratori, e lasciando per strada dall'altra parte ben 35 famiglie. Infatti, la Adler Group è ufficialmente in corsa per il bando di reindustrializzazione della ex Filatura, dove prevede di avviare una nuova attività legata a moda e filati. I sindacati hanno rigettato fermamente l'ipotesi di una chiusura produttiva del sito pisticcese. «Non ci appassiona produrre pezzi d'auto -ha commentato Maurizio Girasole della Filcem Cgil- potremmo realizzare anche costumi da bagno, ma per noi è inaccettabile che un altro capannone della Valbasento rimanga vuoto. Abbiamo fatto appello al presidente della Adler, che è anche nel consiglio nazionale di Confindustria, affinchè possa pensare a un rilancio produttivo del sito materano, consentendo
ai lavoratori di restare al loro posto. Siamo fiduciosi nel lavoro che potrà fare la Regione e l'assessore Straziuso». Lo stabilimento pisticcese è nato nel 2000; nel 2005-2006, dopo i primi cinque anni di attività con il marchio “Orsa Sud”, è stato rilevato dalla multinazionale napoletana. Dai primi mesi del 2009 ha iniziato a manifestare difficoltà, tanto da comprimere, a detta dei lavoratori, anche gli investimenti su sicurezza e igiene nel posto di produzione. Questo ha generato alcuni casi di asma e un numero contenuto di dipendenti è stato licenziato per aver superato i limiti di malattia retribuita. Intanto, i sindacati hanno chiesto, tramite la Regione, di avviare un programma di monitoraggio, eseguito da Arpab e Asm, per verificare il rispetto dei parametri di legge. a.corrado@luedi.it
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GOOD NEWS DAL MONDO FIAT
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Magneti Marelli raggiunge un’intesa con Faam per la produzione della batteria al litio: le basi per quella che sarà l’auto elettrica tre dimensioni esterne con una larghezza di 169 centimetri, un’altezza di 149 centimetri e un passo di 251 centimetri. E sempre nella giornata di ieri è arrivata notizia dell’intesa di Magneti Marelli (azienda del gruppo Fiat e presente anche a Melfi) con Faam, azienda leader nella produzione di accumulatori per avviamento e industriali per autotrazione. Insieme hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo, produzione e commercializzazione di batterie innovative al litio per autotrazione e relativi sistemi di controllo e gestione (BMS, Battery Management System). L'accordo, spiega una nota, pre-
E ieri contro la Lasme sono intervenuti anche i segretario di Cisl e Fim, Nino Falotico e Antonio Zenga. «La scelta della Lasme di non onorare l’intesa raggiunta faticosamente in prefettura - ha dichiarato Falotico - appare irresponsabile e arrogante per l'aria di sfida che assume nei confronti dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni». Poi ha aggiunto: «Le condizioni di legalità e agibilità invocate dall’azienda sono totalmente rispettate, così come determinato dalla proficua e pressante mediazione del prefetto di Potenza». Proprio per questo, prosegue Falotico, «l’estemporanea e pretestuosa posizione della Lasme appare più il tentativo di procurarsi un alibi per possibili operazioni di speculazione finanziaria ed edilizia sui lotti dello stabilimento lucano». A Zenga, invece, non sono sfuggite le dichiarazioni del vice presidente della commissione Lavoro del Senato. E la replica è durissima: «È davvero singolare che dichiarazioni di tale devastante portata – commenta Zenga – vengano da un personaggio che nel suo passato ha avuto qualche influente frequentazione sindacale. Auspicare, come fa Cazzola, che i media spengano i riflettori sulle lotte operaie, oltre che l'infelice idiozia di chi pensa di poter modellare la realtà a proprio piacimento, è un vero obbrobrio culturale che il sindacato non esiterà a contrastare con gli strumenti della democrazia».
LE LETTERE
La Punto Evo debutta a Francoforte NEL frattempo arrivano buone notizie per il gruppo Fiat, a chiusura di una giornata estramente positiva per il Lingotto. Le agenzie di stampa, infatti, danno notizia del debutto al prossimo Salone di Francoforte la Punto Evo, evoluzione della Grande Punto, che - se verranno confermati gli impegni assunti dal gruppo torinese, lo scorso giugno - verrà prodotta a Melfi. Il nuovo modello intende confermare il successo del modello precedente e diventare punto di riferimento in termini di innovazione, sicurezza e stile. I Ampia ed articolata la gamma di motori Euro5 tra i quali spiccano quelli dotati del sistema «Multiair» e i nuovi Multijet di seconda generazione. La nuova macchina nel viene presentata così: sviluppata e brevettata da Fiat Powertrain Technologies, la tecnologia Multiair verrà adottata progressivamente su tutti i propulsori del Gruppo Fiat. Cuore del Multiair è il nuovo sistema elettro-idraulico di gestione delle valvole, che permette di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, migliorando nel contempo le prestazioni. Analogo risultato è stato raggiunto anche per quanto riguarda le motorizzazioni diesel grazie ai Multijet di seconda generazione, presenti su tutta la gamma. Peculiarità di questi motori sono i nuovi iniettori Common Rail. All’esterno il nuovo design ha fatto «crescere» la lunghezza complessiva fino a 406 centimetri, mentre rimangono invariate le al-
Prospetto della crisi dell’indotto elaborato dalla Fiom
da Torino si voglia riordinare l’intero sistema dell’auto componentistica. Se così fosse abbiamo il diritto di venire a conoscenza degli eventuali progetti futuri del gruppo automobilistico piemontese». La chiusura di Lasme, in effetti, potrebbe segnare uno spartiacque pericoloso per l’intero indotto di San Nicola di Melfi. Se si dovesse decidere che gli alza cristalli della Grande Punto, prima prodotti in Basilicata, ora dovranno arrivare a Melfi da altre realtà industriali del Paese, potrebbe davvero collassare il sistema del just in time. Il modello della fabbrica integrata, sperimentato con successo per anni a San Nicola, sarebbe messo completamente in discussione. Il fulmine a ciel sereno della vertenza Lasme, in questo modo, rappresenterebbe solo la prima di una lunga serie di produzioni per auto componenti improvvisamente bloccate con licenziamenti in blocco delle maestranze. Chi nei mesi scorsi ha scioperato contro l’orario plurisettimanale, lo straordinario comandato, oggi ha più di un motivo per riflettere di fronte all’ennesimo collasso di un’azienda dell’indotto. Ben 174 famiglie della Basilicata oggi sono sull’orlo della crisi più nera. Tanta gente oggi chiede solo di poter continuare a lavorare. Lascia ancora l’amaro in bocca l’atteggiamento dell’azienda che ha fatto dietro front rispetto all’accordo raggiunto in Prefettura sul ritiro delle procedure di mobilità.
vede lo sviluppo congiunto dei prodotti e la loro commercializzazione entro la seconda metà del 2010. Faam metterà a disposizione la propria competenza e leadership tecnologica nei sistemi di accumulo di energia ad uso industriale ed automotive. Magneti Marelli condividerà le proprie competenze nell’integrazione di sistemi complessi, in particolare nell’elettronica di controllo e potenza e nei sistemi di accumulo e recupero dell’energia Le nuove batterie al litio per autotrazione e relativi Bms (Battery Management System)
La protesta della cnh di imola su un diario web «Noi snobbati dalla stampa nazionale e dal Governo» Si dicono indignati la per mancanza quasi totale di interesse da parte del governo e dei media nazionali alla loro vertenza. I lavoratori della CNH Imola ( Case New Holland ) stanno combattendo una dura battaglia contro la chiusura dell’azienda dallo scorso giugno. Un loro collega sta facendo lo sciopero della fame dallo scorso 24 agosto. Per questa ragione si sono organizzati e hanno deciso di comunicare indipendentemente attraverso un video diaro, consultabile all’indirizzo http://www.lavoratoricnh.blogspot.com/.
di Magneti Marelli e Faam sono destinati all’area dei trasporti e della «mobilità» in senso allargato. Oggi, finalmente c'è la consapevolezza che il veicolo elettrico è una realtà: le batterie al Litio, per caratteristiche e prestazioni ne costituiscono il genoma. Magneti Marelli e Faam, con l’accordo sottoscritto vogliono essere partner di riferimento delle case costruttrici di automobili e veicoli industriali nel mondo.
L’APPELLO DI UN OPERAIO DI SAN NICOLA
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«Sostenete la nostra lotta» Sono uno dei 7 lavoratori della Lasme, azienda dell’indotto Fiat di San Nicola di Melfi dove 174 lavoratori rischiano di perdere definitivamente il lavoro, che per 3 giorni è stato sul tetto dello stabilimento solo ed unicamente per rivendicare il diritto al lavoro. Molti in questi giorni hanno parlato delle lotte, di questi nostri gesti, tanti si sono affrettati a dire che non bisogna arrivare a queste forme estreme che mettono a rischio la vita delle persone. Io sono d’accordo che bisogna ricostruire la unità di tutti i lavoratori e dello stesso sindacato senza divisioni fra nord e sud, fra italiani ed extracomunitari per affermare con lotte civili come da sempre abbiamo fatto nel nostro Paese i nostri diritti. Come si fa a chiedere di essere razionale ed evitare forme di lotta estreme, a chi, dopo un anno di lavoro si prepara ad un piccolo periodi di riposo e l’ultimogiorno di lavoro scopre che la fabbrica dopo le ferie non aprirà più e che un mese prima, mentre si produceva a pieno ritmo (per fare le scorte alla Fiat?) il padrone aveva messo in liquidazione la società di Melfi e si preparava a produrre le produzioni in Liguria? Per tutti i lavoratori della Lasme, per me e i compagni che sono stati sul tetto e che sono scesi solo perché l’as-
semblea ha democraticamente deciso di accettare la proposta del prefetto di Potenza di sospensione della mobilità e abbandono del tetto da parte nostra, fino all’incontro che si terrà al ministero dell’industria previsto per il 4 settembre, la perdita del posto di lavoro significa tutto. Spezza ogni nostra progetto futuro. Io personalmente, ma anche tanti altri, sono “emigrato” da un paese dell’interno della Basilicata a Lavello dove, come tanti, il lavoro nella fabbrica ci aveva permesso d’iniziare a costruire un nuovo futuro non a 1000 km ma a 100 km dal nostro luogo di nascita e quindi nella nostra regione, nella nostra terra. I padroni Pellegri di Chiavari per meri interessi economici hanno deciso di spostare tutta la produzione in Liguria dopo aver avuto tanti contributi pubblici e benefici con la costruzione dello stabilimento di Melfi. E’un comportamento barbaroacuinon cistiamoeche combatteremo con tutte le nostre forze e con ogni lotta, anche quelle più estreme. A tutti chiediamo sostegno e solidarietà concreta; chiediamo di provare a mettersi nei nostri panni. Siamo gente con mogli/mariti e figli che non hanno la forza di guardare avanti perché vedono solo buio. Un buio ugualea quellodi tantialtri,
a quello che hanno davanti i lavoratori extracomunitari, quelli che tre sere fa, in un paese poco distante dalla nostra fabbrica, comenoi, hanno rischiato di morire perché un padroncino non li voleva a dormire nei casolari abbandonati vicino al proprio agriturismo perché ne andava di mezzo la immagine del suo locale. Loro vanno bene il giorno quando raccolgono i pomodori a venti euro e devono scomparire la sera quando hanno il diritto a dormire, noi andavamo bene quando producevamo a Melfi a costi inferiori e non più adesso. Queste sono le storie del lavoro, queste sono le storie di chi è considerato merce uguale ai pezzi che produce e al pomodoro che raccoglie. Contro questa idea del lavoro, contro queste ingiustizie, non solo noi,ma tutti dovrebbero indignarsi e lottare di più perché ciò non avvenga. Questa è la storia di chi dopo le lotte alla università per il diritto allo studio si ritrova su un tetto della fabbrica per il diritto al lavoro. Per noi il mondo non è cambiato, anzi forse è peggiorato. Noi tutti della Lasme continueremo a batterci per tornare al lavoro perché non abbiamo altra scelta. Sosteneteci. Luca Vicino operaio Lasme
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INVITO ALLA MOBILITAZIONE DI UN LICENZIATO
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«Svegliamoci tutti» Gentile Direttore, desidero esprimere la mia solidarietà ai lavoratori della Lasme di Melfi ai quali mi sento particolarmente vicino essendo in mobilità già da due anni. Capisco il loro dramma e, senza falsi moralismi, devo ammettere che ho anche giustificato il loro assalto alla sede della Confindustria di Potenza. Ho sempre creduto nel sistema democratico basato sul dialogo e sul confronto tra la parti. Ma il senso di impotenza che si avverte in certe situazioni lascia poco spazio al dialogo e al confronto e si trasforma in rabbia. Non si può infatti rimanere impassibili quando si rischia di perdere il lavoro e si vede il proprio futuro divenire sempre più incerto, soprattutto se poi si considera che la causa della perdita del lavoro non è la crisi economica internazionale ma una politica sbagliata. I nostri amministratori dovrebbero chiedere più garanzie a tutti quelli che vengono ad aprire fabbriche qui da noi. Perché abbiamo ascoltato già troppe cronache di morti annunciati con il solito rituale: si chiedono e si ottengono contributi per impiantare la fabbrica, si illude un certo numero di persone, (quelle che vengono assunte), dopo un po’ si chiudono i battenti. Lasciando sul campo nuovi cassintegrati il cui malcontento e malessere interiore (perdere il lavoro non significa perdere solo la retribuzione economica ma vuol dire anche e soprattutto perdere la propria collocazione sociale, significa avvertire un senso di inadeguatezza che mina alle fondamenta il proprio essere persona) esplode in rabbia. Cedendo alla rabbia però non si va da nessuna parte. E’ più utile invece chiedersi “cosa fare”
come fa Vito Bubbico nell’articolo “la solitudine dei lavoratori” pubblicato sul Quotidiano di sabato 29 agosto. Personalmente non mi rassegno a questo stato di cose. E, pur non sapendo da che parte iniziare e non avendo risposte precise, vorrei fare qualcosa. Perché, a volte, l’indifferenza generale uccide più delle decisioni o dei provvedimenti sbagliati, mentre il coinvolgimento e l’unione di tutta la popolazione possono portare dei frutti: Scanzano insegna. Vorrei perciò con il Suo permesso, Caro Direttore, attraverso le pagine del Suo giornale invitare tutti i Lucani ad una mobilitazione generale, il giorno 4 settembre (giorno in cui a Roma si terrà un incontro decisivo per le sorti della Lasme) ci si potrebbe ad esempio riunire presso lo stabilimento dell’azienda nell’aria industriale di Melfi; oppure aprire un dibattito tra i lettori per cercare di trovare insieme altre forme di protesta utili a cambiare la direzione degli eventi. Sarebbe auspicabile la partecipazione di tutti e non solo di quelli che vivono un disagio lavorativo e questo per due ragioni: 1)la disoccupazione (a dispetto di ciò che dicono i media)si estende a macchia d’olio per cui nessuno può sentirsi al sicuro, vedasi ad esempio il mondo della scuola; 2) per una questione di principi: non è giusto elemosinare il lavoro a cui ognuno, secondo la Costituzione, dovrebbe aver diritto e per ripiego accontentarsi degli ammortizzatori sociali con i quali si sopravvive e non certo si vive. Noi tutti, forse, meritiamo di più, svegliamoci quindi e riappropriamoci della nostra vita. Giovanni Di Lena
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MELFI - E’ un’altra giornata di assemblea permanente che si chiude a San Nicola di Melfi, all’insegna dell’attesa. Ieri a parlare ad alcuni dei 174 della Lasme rimasti senza lavoro, il segretario generale della Fiom Cgil, Gianni Rinaldini. E’ arrivato ieri in Basilicata proprio per incontrare loro, che solo lì a protestare ormai da più di un mese. L’assemblea sindacale, che si sarebbe dovuta svolgere alle sedici e trenta non è cominciata prima delle 18. Il leader nazionale dei metalmeccanici della Cgil ed il direttivo regionale Fiom hanno voluto attendere l’arrivo delle tute blu, che però non si sono viste, se non in numero assai ridotto. Non più di trenta lavoratori hanno seguito l’intervento del sindacalista. Forse al causa del caldo, o forse perché ora, più delle parole, si attendono i fatti. Il presidio non ha portato alla sospensione delle procedure di licenziamento avviate dalla direzione aziendale e a questo punto tutte le speranze sono riposte nella riunione che il Governo ha convocato a Roma per il prossimo 4 settembre. «Non chiederemo solo una sospensione delle procedure di liquidazione della fabbrica –commenta il segretario Fiom, Giovanni Rinaldini – bensì il ritiro dei licenziamenti. Prima però sarà necessario ricomporre il rapporto con lo stabilimento Lasme di Chiavari, anche per verificare le reali intenzioni del gruppo di spostare la produzione al Nord. Non bisogna cadere nella trappola di cedere al tentativo di mettere contro gli operai». Ma il leader della Fiom a Melfi non poteva certo trascurare le responsabilità della Fiat. «In tutta questa vicenda - ha dichiarato - non abbiamo ancora sentito la posizione ufficiale della Fiat. Così ci troviamo di fronte al solito atteggiamento incomprensibile di Torino. Ormai Fiat parla solo con i sindacati tedeschi, quelli americani ed Obama ma non con gli interlocutori italiani. Si tratta di un comportamento inaccettabile. Fiat deve spiegare quali strategie intende adottare per il futuro. L’impressione è che
Il gruppo napoletano Adler non può più sostenere la produzione di componenti per auto in Valbasento di ANTONIO CORRADO
Primo piano 11
Martedì 1 settembre 2009
Italia / Mondo
Martedì 1 settembre 2009
Italia in controtendenza rispetto alla Ue dove i prezzi calano
La Disney acquisisce la Marvel
L’inflazione torna a salire Ad agosto crescita dello 0,4%
L’Uomo Ragno nella famiglia di Topolino
ROMA - Il solleone fa male ai prezzi che ad agosto tornano a salire, dopo aver toccato soglia zero a luglio. Il nuovo rialzo dei carburanti ha acceso di nuovo la miccia dell’inflazione: l’Istat fotografa così prezzi in crescita dello 0,2% rispetto ad agosto 2008 e dello 0,4% in confronto ai 30 giorni precedenti. La differenza rispetto a luglio 2009 è la più alta da 13 mesi, cioè dal luglio 2008. L’Italia è in controtendenza rispetto all’Europa. I prezzi nell’Unione a 16 membri – secondo i dati diffusi da Eurostat – continuano invece scendere. L’inflazione resta sotto zero, segnando un -0,2%. INVERSIONE DI TENDENZA – In Italia il dato di agosto rappresenta un’inversione di tendenza dopo 12 mesi di rallentamento dei prezzi, che hanno portato il tasso di inflazione dal 4,1% di un anno fa al “tasso zero” registrato a luglio. I tecnici dell’Istat segnalano che l’accelerazione dell’andamento dei prezzi di agosto dipende da una forte crescita tendenziale nel settore dei servizi (+1,6%), ma soprattutto da un “rimbalzo” dei prezzi dei beni energetici, che sono tornati a crescere: +0,5% rispetto a luglio 2009. Tra i servizi, salgono i prezzi di quelli postali, dei trasporti ferroviari e marittimi e degli stabilimenti balneari. Continuano a calare, invece, i prezzi dei beni alimentari: la pasta di semola di grano duro è diminuita dello 0,1% rispetto a luglio e del 2,1% rispetto ad agosto di un anno fa. In calo anche frutta e verdura, diminuiti dell’1,1% su base mensile (ma aumentati del 2,3% su base annua). E rallenta anche il costo del pane. In generale, gli aumenti su base mensile più significativi si sono verificati per i trasporti (+1,8%) e il settore ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%). Variazioni mensili negative si sono verificate per abitazione, acqua, elettricità, combustibili e comunicazioni (-0,3%). IL PESO DEI CARBURANTI - Nel mese d’agosto, secondo i dati preliminari dell’Istat, la benzina è aumentata dell’1,8% rispetto a luglio, mentre il gasolio è salito del 3%. Due rialzi che hanno impattato sull'intero comparto dei trasporti, che ha messo a segno un rialzo dell’1,8% su base mensile. Nel mese di agosto, infatti, la verde è viaggiata intorno agli 1,3 euro di media, mentre il gasolio sopra gli 1,11 euro al litro. Rialzi consistenti rispetto ai valori di luglio, quando la benzina era intorno agli 1,27 euro ed il gasolio a 1,08 euro.
NEW YORK - Topolino si compra l’Uomo Ragno che, insieme a Iron Man e Hulk, entra a far parte dell’impero di Mickey Mouse. La Disney, con una mossa a sorpresa, annuncia l'accordo per rilevare il gigante Marvel Entertainment, storico editore di supereroi: un’operazione dal valore di 4 miliardi di dollari, in parte in contanti e in parti in azioni, e che arricchisce il portafoglio Disney di oltre 5.000 personaggi, alcuni famosissimi anche sul grande schermo. Oltre a Spider Man, l’uomo d’acciaio e il gigante verde, negli ultimi anni sono arrivati al cinema gli episodi dei Fantastici Quattro, di Devil e degli XMen e desta già grande attesa fra i fan la prossima versione dei Vendicatori, dove appariranno supereroi amatissimi come Capitan America e Thor. Tutto frutto della mente di Stan Lee, il vero e proprio padre della “Casa delle Idee”e creatore del cosiddetto “Marvel Universe”. Un universodi personaggi che ora dovrà provare a fondersi con quello popolato dai vari Topolino e Paperino, Minnie e Pluto, Nonna Papera e zio Paperone. Mentre monta già in Internet il malcontento dei fan Marvel, timorosi che, finendo sotto la scuderia Disney, i supereroi in calzamaglia possano diventare eccessivamente buoni. «Aggiungere Marvel al nostro portafoglio –spiega l'amministratore delegato di Disney, Bob Iger – assicura creazione di valore ma anche significative opportunità di crescita nel lungo termine». Secondo Marvel, il colosso di Burbank, storica sede californiana degli studios Disney, «è la struttura perfetta per il catalogo dei nostri eroi, data la
sua capacità di creare contenuti e attività», spiega l’ad Ike Perlmutter, che resterà alla guida della società e lavorerà all’integrazione con Disney. Per il gruppo fondato nel 1923 da Walt e Roy Disney, l’acquisizione di Marvel è la quarta maggiore nella sua storia (lapiù grandeè l’acquisto di Capital Cities/Abc nel 1995 dal valore di 19,5 miliardi di dollari). È sicuro che l’aggiunta dei supereroi al già ricco catalogo guidato da Topolino offra alla Disney significative opportunitàdi crescita: in primo luogo personaggi come Hulk e l'Uomo Ragno potranno esordire nei vari Disneyland sparsi per il mondo, mentre, dopo il successo fra le ragazze con Hanna Montana, Iron Man e gli X-Men apriranno le porte del pubblico maschile. Senza contare il peso crescente che i fumetti dei supereroi, sempre più destinati ad un pubblico adulto, stanno acquisendo anche come veicolo pubblicitario: dopo essersi dichiarato fan dell’Uomo Ragno, il presidente Usa, Barack Obama, ha campeggiato sulla copertina di un albo speciale a lui dedicato, che ha venduto oltre 400.000 copie in due mesi. In un orizzonte più lungo, poi, Disney può mettere le mani sui diritti di distribuzione dei film Marvel. Vicinissima al fallimento nel 1996, la Casa delle Idee ha trovato nuova linfa proprio grazie al cinema, stringendo accordi di lungo termine con i competitor di Disney, quali Sony Entertainment, 20th Century Fox e Paramount Pictures. Per Disney potrebbero volerci anni prima di guadagnare sui diritti di alcuni personaggi chiave ma il direttore finanziario, Tom Staggs, ritiene che questi ricavi siano «attraenti».
Quattro miliardi è il costo dell’operazione
Sembra più confortante il quadro su base annuale, dove la benzina scende dell’11% ed il gasolio del 22,5%. In entrambi i casi, però, i ribassi sono sensibilmente inferiori rispetto al -36% fatto segnare dal prezzo del petrolio, che all’agosto del 2008 veleggiava intorno ai 113 dollari al barile, dopo il record storico di 147 dollari fatto segnare a luglio, mentre nel mese di agosto 2009 si è attestato mediamente poco sopra i 70 dollari. LE REAZIONI – Per il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, il dato dell’Istat sull’aumento dell’inflazione ad agosto «conferma i sintomi di ripresa dell’economia e allontana i rischi di deflazione». Ottimismo rispedito al mittente dal Partito democratico e dai sindacati, che invitano alla prudenza e a mettere in campo politiche di sostegno ai redditi fissi. Preoccupate anche le associazioni dei consumatori, che temono già una nuova stangata a
settembre per le famiglie e chiedono di 'sterilizzarè i rialzi su carburanti e bollette energetiche. VENDITE IN CALO – Confcommercio e Confesercenti chiedono di leggere i dati sull'inflazione evitando allarmismi. Ma puntano l'attenzione su un’altro dato diffuso ieri dall’Istat, ritenuto preoccupante: quello relativo alle vendite al dettaglio, che a giugno sono calate dello 0,8% rispetto ad un anno fa. A soffrire di più, ancora una volta, i negozi di dimensioni medio-piccole (-1,5%), mentre spiragli di ripresa si aprono per la grande distribuzione, che ha visto aumentare le vendite a dello 0,3% annuo. DEFLAZIONE IN UE – Ancora in calo, invece, i prezzi in Europa: secondo la stima flash di Eurostat, ad agosto in Eurolandia si attesteranno a -0,2%. In luglio l’indice dei prezzi al consumo nei 16 Paesi della zona euro era stato pari a -0,7%.
Pronta un’intesa Italia-Svizzera
Paradisi fiscali Ocse: passi avanti ROMA - Nella lotta all’evasione fiscale a livello internazionale «sono stati fatti importanti progressi ma un grande lavoro resta da fare». A parlare è l’Ocse che oggi apre a Los Cabos, in Messico, una conferenza internazionale sulla trasparenza e lo scambio di informazioni in campo fiscale. L’organizzazione di Parigi apre l’incontro con una lista ormai vuota, quella dei paesi irriducibili nel campo della collaborazione fiscale, e il segretario generale Angel Gurria si spinge a definire i passi in avanti «una vera e propria rivoluzione», anche se ora occorrerà monitorare che le dichiarazioni di intenti di molti Paesi, che continuano comunque ad offrire rifugi dorati ai capitali di tutto il mondo, si trasformino presto in atti concreti. Al lavoro sul fronte della lotta all’evasione e della cooperazione in campo fiscale è anche l’Italia. Oltre all’intesa sulla doppia imposizione fiscale e sullo scambio di informazioni che potrebbe essere raggiunta nel giro di qualche settimana con San Marino, i tecnici delle Finanze sarebbero al la-
voro per un’analoga intesa anche con la Svizzera. La convenzione fiscale tra l’Italia e il Paese elvetico risale infatti al 1976, è entrata in vigore nel 1979, trent'anni fa, quando non poteva neanche immaginarsi un’offensiva di questo genere contro i “paradisi” fiscali lanciata da tutti i più grandi Paesi. Lavori in corso sarebbero anche con il Messico e le Barbados. Sono arrivate invece appena prima dell’estate le convenzioni con Libia e Russia. L’Italia in tutto conta oltre 80 accordi che, oltre alla questione della doppia imposizione, toccano in alcuni casi il problema dello scambio di informazioni. Ma molte di queste intese sono state raggiunte prima del 2005, quando l’Ocse ha introdotto nuovi standard che disciplinano lo scambio di informazioni fiscali tra Stati. La stipula di nuovi accordi, in primis quello con la Svizzera, consentirebbe anche di rendere più fruttuoso lo “scudo”, la misura che agevola il rimpatrio volontario di capitali, dal momento che il denaro oltre confine sarebbe meno al sicuro.
È il 40% dei nuovi
È boom di ristoranti stranieri ROMA - La ristorazione italiana è sempre più multietnica. Ogni anno chiude il 20% di pubblici esercizi (circa 50 mila unità rispetto ai 250 mila totali) e apre un pari numero di bar, ristoranti e pizzerie: di questi, il 40% fa capo a immigrati che cucinano specialità italiane. Decollano anche i ristoranti etnici, specializzati nella cucine di altri Paesi: negli ultimi 9 anni sono praticamente raddoppiati, passando dalle 2.511 unità del 2000 agli oltre 4.000 del 2009, e sono prevalentemente cinesi (65% del totale). A descrivere i cambiamenti del settore che rispecchiano una società sempre più multirazziale è il direttore generale della Fipe-Confcommercio, Edi Sommariva. In particolare, il direttore di Fipe-Confocmmercio sottolinea come l'ingresso degli immigrati sia facilitato dal fatto di «aver l'abitudine a trasformare il progetto famiglia in un progetto aziendale».
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12 Economia
24 ore in Basilicata
Mercure Secondo Fiore, gli interessi dell’Enel sono opposti a quelli delle comunità locali
«Tolgo l’acqua alla centrale» Il sindaco di Viggianello minaccia d’interrompere l’alimentazione idrica
La centrale del Mercure
MERCURE - Il sindaco di Viggianello, Antonio Fiore, in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, ha pubblicamente dichiarato che l’amministrazione di Viggianello, per difendere i propri cittadini, interromperà, se necessario, l'alimentazione idrica alla Centrale Enel. L'acqua necessaria al funzionamento della Centrale dovrebbe essere fornita, infatti, proprio dal Comune lucano. Fiore ha sottolineato ancora una volta come gli interessi economici dell'Enel siano opposti ed antitetici rispetto a quelli delle popolazioni della Valle. Da qui l'inaccettabilità di un progetto privo di vantaggi per l'occupazione ed anzi penalizzante i settori, quali quello turistico e quello agro-alimentare, collegati al reale sviluppo della zona. La pericolosità di una iniziativa unicamente speculativa ha fatto anche sì, come ricordato dallo stesso sindaco, che
l'intero Consiglio comunale di Viggianello, senza distinzioni tra maggioranza e minoranza, si sia schierato in maniera univoca e compatta contro la riapertura della Centrale. Il sindaco ha infine concluso, rimarcando come la vertenza con l'Enel sia anche l'occasione di far sentire la voce e far valere i diritti di popolazioni tenute troppo a lungo in stato di sudditanza e marginalità politica. A seguire, Ferdinando Laghi e Enzo Bonafine hanno brevemente ricordato le motivazioni, quelle connesse ai rischi per la salute e quelli di natura giuridica, che contribuiscono ulteriormente a bocciare senza appello il predatorio progetto dell'Enel. Da tutti coloro che sono intervenuti, infine, un forte invito ai cittadini per la grande manifestazione popolare di sabato 5 settembre a Laino Borgo contro la riapertura della Centrale. Emilia Manco
Il porto di Maratea
Il capitano di vascello Tiziana Manca nominata comandante della capitaneria
Una donna alla guida del porto di Maratea MARATEA - Per la prima volta quattro donne saranno al comando di un porto italiano. E una di queste opererà in Basilicata, a Maratea: è il tenente di vascello Tiziana Manca. Unico sbocco sul mar Tirreno del territorio lucano, Maratea ha una grande importanza logistica in quanto meta d’obbligo per tutte le imbarcazioni dirette, ad esempio, alle isole Eolie. Romana, laureata in Giurisprudenza, Tiziana Manca è tenente di vascello dal settembre 2004, ed è stata in servizio alla capitaneria di Porto di Civitavecchia con incarichi operativi. Dal 4 settembre prossimo la Manca subentrerà a Gian Luca Traversa al comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea, la cui competenza
si estende da Sapri fino a Diamante. Il porto di Maratea dispone di 550 posti barca. Dunque una rivoluzione rosa nei porti italiani, fino ad oggi roccaforte maschile. Per la prima volta nella storia pluricentenaria del Corpodelle Capitanerie di porto – Guardia costiera, quattro donne assumeranno il comando di un porto. In particolare, oltre alla Manca in Basilicata, dal 4 settembre verranno assegnati i comandi dei porti di Golfo Aranci, in Sardegna, al Tenente di Vascello Marilisa Lombardi; di Monopoli, in Puglia, al Tenente di Vascello, Carmen Giacoppo. A queste prime tre si aggiungerà,
verso la metà del mese, il Tenente di Vascello Barbara Magro, Comandante del Porto di Jesolo. «Un momento storico da sottolineare - ha detto l’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale del Corpo - che dimostra il reale raggiungimento, nelle Capitanerie, della parità lavorativa tra uomini e donne, con identici incarichi e identiche opportunità di carriera». I nuovi Comandanti, tutte con alle spalle nove anni di Marina e simili esperienze lavorative presso le Capitanerie - si rileva - sono particolarmente motivate e consce di rappresentare un punto di riferimento per tutte le donne che, amanti del mare, vorranno seguirne le orme.
Anche a Potenza farà tappa una mostra fotografica organizzata dall’Inail
La sicurezza sul lavoro diventa arte E’ COMINCIATO il giro d’Italia per la mostra fotografica itinerante «No! contro il dramma degli incidenti sul lavoro», promossa dall’Anmil con la collaborazione dell’Inail. E’ compresa anche la città di Potenza (anche se la data non si conosce). L’esposizione itinerante, che era stata inaugurata lo scorso dicembre alla presenza del presidente della Camera Gianfranco Fini, ha accolto decinedimigliai dimigliaiale persone nelle città di Bologna, Cagliari, Rimini, Campobasso e Palermo, e il prossimo 4 settembre sarà inaugurata a La Spezia, presso il Centro Allende di Viale Mazzini. Al vernissage parteciperanno, tra
Particolari di due delle foto realizzate per la mostra e il libro dell’Inail
gli altri, il fotoreporter Riccardo Venturi, autore degli scatti, i rappresentanti delle associazioni promotrici, le au-
torità locali e i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. Coinvolgendo studenti, giovani, lavoratori e famiglie, la
mostra intende far comprendere i rischi del lavoro e far conoscere la realtà da affrontare dopo un tragico infortunio,
con difficoltà economiche e di reinserimento familiare, sociale e lavorativo. Per dare un ulteriore risonanza all’evento, è stato anche organizzato un concerto della cantautrice Mariella Nava, in programma l’11 settembre, alle 21 , presso la Sala Dante di via Bassi. Le prossime tappe previste per l’itinerario della mostra saranno Gorizia, Padova, Siena, Pescara e Potenza: Verona e Pordenone sono però rinviate al prossimo anno.
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Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
Raccordo, ricomincia la passione Il ponte di Picerno di nuovo chiuso da oggi fino al 15 ottobre prossimo SI RICOMINCIA: da oggi e per un mese e mezzo il ponte di Picerno tornerà a essere chiuso. E gli automobilisti a subirne le conseguenze. L’Anas ha infatti comunicato da tempo che, per consentire l'esecuzione dei delicati interventi di demolizione di due campate danneggiate della carreggiata in direzione Sicignano del viadotto “Fiumara di Tito” del raccordo autostradale Sicignano-Potenza, sarà interdetta al traffico la carreggiata in direzione Potenza, attualmente a doppio senso di circolazione, con conseguente chiusura al transito dell'intero raccordo autostradale, in entrambi i sensi di marcia, tra gli svincoli di Picerno (al chilometro 31,206) e di Tito (al chilometro 37,395). L'intervento, previsto da oggi per una durata di 45 giorni, è stato concordato - come calenderio di lavori - con la prefettura di Potenza, con gli enti locali competenti e con le
società che gestiscono le reti infrastrutturali, in modo da consentire a Rfi di riattivare la linea ferroviaria Battipaglia-Potenza, interrotta fino ad avantieri e, in particolare, tenendo in considerazione le conseguenti ripercussioni del traffico veicolare autostradale lungo gli itinerari alternativi. Proprio in occasione della chiusura del raccordo autostradale, che si protrarrà fino al 15 ottobre, il traffico leggero verrà deviato lungo la strada provinciale ex statale 94, con uscita obbligatoria agli svincoli di Tito e di Picerno del raccordo autostradale Sicignano-Potenza, mentre il traffico pesante verra' indirizzato lungo il percorso statale 19/ter - provinciale Isca-Pantanelle statale 95/var - statale 95, già provvisto della relativa segnaletica di deviazione, con uscita obbligatoria agli svincoli di Tito e di Buccino del raccordo autostradale Sicignano-Potenza.
La lunga campata del ponte di Picerno
I controlli della polizia ferroviaria su vandalismi, coltelli e altro a Potenza
Agosto intenso per la Polfer Sorpreso in flagranza un ladro ormai quasi leggendario POTENZA - C'è chi bighellonava nella stazione di notte, chi ha attraversato i binari, chi se ne andava in giro armato, chi ha fornito false generalità, chi ha danneggiato i treni, chi cercava la fama da Lupin e svaligiava le cuccette. E poi ci sono gli stranieri irregolari e le prostitute. E' stato un mese intenso per gli agenti della polizia ferroviaria di Potenza. L'ultimo intervento è quello di sabato mattina. Un sovrintendente e un agente si avvicinano a un ragazzo di Oppido Lucano fermo sul marciapiede dello scalo ferroviario. Gli chiedono i documenti. Il ragazzo comincia a sudare. Si agita. «Ci segua», gli dicono. L'ufficio della Polfer, alla stazione inferiore di Potenza, è in fondo al binario uno. Subito prima del binario tronco. Dopo una perquisizione - risulta al Quotidiano - il ragazzo è stato denunciato per porto abusivo d'arma da taglio. Nascondeva in uno zaino due coltelli: uno con la lama da sei centimetri, l'altro con la lama da 10. L'operazione più importante, però, è quella portata a termine l'11 agosto. Per tutta la giornata - conferma il gestore di un'attività com-
Perquisizioni e controlli della Polfer a Potenza
merciale dello scalo inferiore - due agenti hanno presidiato l'area. Quel giorno sono state controllate 24 persone. Sei avevano precedenti penali. «I controlli - spiega un funzionario del compartimento Polfer di Bari, da cui dipende la sede di Potenza - fanno sì che tra i cittadini aumenti la percezione di sicurezza». Non solo. Permettono agli agenti di acquisire notizie. Come quelle che gli hanno permesso di identificare e denunciare
due prostitute nigeriane. Arrivavano a Potenza in pullman, o con un treno che, prima, fa scalo a Napoli. Gli agenti erano già informati. Erano state tante le segnalazioni di persone che frequentano la stazione. E poi, le due ragazze, spesso, viaggiavano senza biglietto. C'è addirittura chi ricorda una feroce litigata con un controllore che pretendeva la regolarizzazione del viaggio. Di notte, poi, usano il sottopassaggio e i
bagni della stazione per cambiarsi e truccarsi. Una storia che è nota anche agli uffici della Questura. Quella sera c'erano i due agenti ad aspettarle. Le due - raccontano alcune persone che erano presenti - sono scese dall'autobus e, appena hanno visto i poliziotti, hanno cercato di scappare. Gli agenti le hanno fermate e trattenute. Successivamente sono state denunciate. Poi, raccontano alla stazione, c'è il caso del ladro pro-
fessionista. Un napoletano che si confondeva con i viaggiatori e aspettava le ore notturne per agire. A Potenza è famosissimo e i suoi colpi erano diventate quasi una leggenda. Gli agenti della Polfer sono saliti in treno con lui. Hanno aspettato che entrasse in una cuccetta e all'uscita l'hanno fermato. Aveva addosso la refurtiva. In quel caso è scattato l'arresto in flagranza. E ancora, raccontano di un tizio che,
chissà per quali ragioni, non voleva fornire le sue generalità. Alla fine ha fornito agli agenti un nome falso e ha detto che stava aspettando sua figlia. All'arrivo della ragazza gli agenti le hanno chiesto i documenti anche a lei. Il cognome era diverso. E' bastata una breve consultazione dei terminali della polizia per scoprire le vere generalità dell'uomo. Ma questo caso, forse, è ancora in fase d'indagine. fab. ame.
Le iniziative messe in campo dall’Apof - Il per contrastare il malessere degli studenti
Scuola, progetti contro la dispersione
Banchi vuoti
NONOSTANTE non ci sia ancora una situazione da allarme rosso, la dispersione scolastica - ossia la percentuale di studenti che manifestano malesseri di varia natura - è ancora alta. Per questo l’Apof - Il, ente di formazione, ha preparato alcuni progetti ad hoc. Per la precisione, un percorso di orientamento per la scuola superiore, rivolto agli studenti delle scuole medie, e interventi per il contrasto della dispersione scolastica, che specie nel Potentino ha livelli ancora elevati, intesa come abbandono della frequenza alle lezioni prima delle fine dell’anno scolastico. Sono questi i progetti su cui sta lavorando l’Apof-Il. Secondo Antonio Giansanti, presidente dell’Agenzia, lo strumento di intervento è rappresentato dall’Intesa Istituzionale tra Regione e Province di Potenza e Matera con nuove deleghe affidate nei settori dell’orientamento, dell’istruzione, della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro.
Per i servizi di offerta dell’obbligo formativo, quindi, l’insieme di interventi per il contrasto della dispersione scolastica e per l’integrazione nei percorsi di istruzione e formazione nell’apprendistato, alla Provincia di Potenza per il 2009 sono destinati poco meno di un milione 500.000 euro (di cui un milione 200.000 euro provenienti dal Po Fse 2007-2013)». «Alla vigilia del nuovo anno scolastico, dunque - dichiara Giansanti - è questa l’occasione per stringere nuove e più efficaci sinergie tra istituti scolastici, enti locali ed organismi di formazione con l’obiettivo, certamente alla nostra portata, di ridurre ulteriormente il tasso di dispersione culturale e professionale per avvicinarci, sia pure con gradualità, nel giro di pochi anni, alle percentuali del centro-nord del Paese e delle altre nazioni europee». «L’obbligo di istruzione fino a 16 anni - prosegue - che pure registra in ambienti governativi “ripensamenti pericolosi”, per non parlare di “attacchi in una visione antimeridionale”
dell’istruzione e della formazione professionale pubblica, è senza dubbio uno strumento per raggiungere questo obiettivo». «Per noi - continua - diventa un’occasione in più per accrescere l’impegno all’istruzione e alla formazione dei giovani, intercettando quei settori giovanili “in fuga”dalla scuola e che per accedere al mondo del lavoro hanno assoluto bisogno di qualifica professionale. I quattro assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientificotecnologico, asse storico-sociale), alla base della moderna formazione dei giovani troveranno nella nostra struttura uno strumento in grado di assolvere alla “nuova missione” che ci siamo dati, potenziando progetti e percorsi per prevenire e contrastare la dispersione scolastica e per realizzare attività formative di qualità. La strada che stiamo percorrendo già da tempo è quella dei percorsi formativi individuali basati sulle attitudini e sulle aspettative dei ragazzi, oltre che sulla domanda che viene dal mercato del lavoro», conclude.
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14 24 Ore in Basilicata Lavori urgenti su due campate. L’Anas comunica il percorso alternativo per gli automobilisti
Agricoltura Decise a Bari alcune linee contro la crisi. Candidata Matera per il prossimo incontro
Una strategia comune per le regioni del Sud POTENZA - Concordare strategie comuni per affrontare la crisi che colpisce l’agricoltura del Sud: è stato deciso ieri mattina a Bari nel corso della riunione dei dirigenti generali degli assessorati all'agricoltura del Sud Italia. Era presente anche la Regione Basilicata. Per la prossima riunione del Comitato tecnico la delegazione lucana ha candidato la Città di Matera. Dunque, una serie di azioni sinergiche da promuovere tra le regioni meridionali nel settore primario e nella pesca, a partire da un sistema certificato delle produzioni e a difesa delle principali colture mediterranee quali cereali, ortofrutta e olivicoltura. Dice Pietro Quinto, dirigente generale del Dipartimento agricoltura: «Abbiamo condiviso appieno la bozza di protocollo d'intesa già predisposto in sede politica, con il contributo fattivo dell'assessore Viti, che darà la possibilità di lavorare per fare massa critica tra le regioni meridionali nello sviluppo agricolo oltrechè intervenire nelle varie criticità dei comparti in una visione comune». All'incontro ha partecipato l’assessore all’Agricoltura della Puglia e coordinatore della commissione nazionale Politiche agricole, Dario Stefàno, al quale Quinto ha posto
Lavori in agricoltura, a destra il dirigente regionale Pietro Quinto
una serie di temi sulle problematiche produttive e dei prezzi del comparto cerealicolo. A tal proposito Stefàno ha preso impegno di investire, dopo aver concordato la linea con l'assessore lucano Vincenzo Viti, il presidente della Commissione Agricoltura dell'Ue, Paolo De Castro, che presidierà l'incontro degli assessori regionali il prossimo 18 settembre nel corso della Fiera del Levante di Bari. Relativamente al protocollo d'intesa pre-
vede di costituire una cabina di regia permanente tra gli assessori delle regioni del Mezzogiorno finalizzata alla individuazione di strategie condivise. Proprio per questo sarà costruita una piattaforma comune tesa alla negoziazione con il sistema della Grande distribuzione organizzata (Gdo) per maggiori sinergie con le filiere agroalimentari del Sud. Verrà anche programmata un'intesa tra la rete rurale meridionale e la Gdo. Tra i punti basilari dell'accordo, inoltre, vi è la
realizzazione di un Osservatorio sul sistema agroalimentare del Mezzogiorno. «Tale strumento - aggiunge Quinto - avrà lo scopo di effettuare analisi dettagliate sull'andamento delle realtà agricole e agroindustriali regionali. In particolare avrà la responsabilità di eseguire la ricognizione dei prezzi e per la individuazione di forme d'intervento per la sottoscrizione di accordi con la Gdo sempre più importante per riuscire ad entrare nei mercati agroalimentari».
La cittadina oraziana scelta dalla giunta De Filippo come sede dell’enoteca regionale
Venosa centro del vino lucano Si era prorposta anche Barile. Saranno istituite due sezioni provinciali ALLA FINE, la scelta sulla sede ideale per l’Enoteca regionale è caduta su Venosa. S’era candidata anche Barile, il cui sindaco Giuseppe Mecca proprio ieri aveva diffuso un lungo documento sulle opportunità che il vino potrebbe offrire al centro che amministra. Ha prevalso Venosa. Entro ottobre, dato che la giunta regionale ha approvato lo Statuto e il regolamento dell'enoteca e a seguito dell'affidamento a un Commissario ad acta designato tra i dirigenti del Dipartimento Agricoltura, si provvederà a costituire l'assemblea che darà vita agli organi di gestione della struttura consortile deputata ad assumere la funzione giuridica di direzione dell'ente. Spiegano dalla Regione che l’Enoteca regionale avrà due sezioni provinciali, una delle quali è già prossima a entrare in funzione a Matera per iniziativa dell’amministrazione provinciale e l'altra di cui si farà carico la Provincia di Potenza. L'Enoteca, inoltre, si caratterizzerà per una sua capacità di operare in rete con tutte le altre enoteche regionali, potendo così accedere alle risorse previste dal Fondo nazionale, per altro già prenotate per la quota ad essa spettante, dalla Regione Basilicata. Sono le conclusioni di un’assemblea di operatori vitivinicoli, di rappresentanti dei Consorzi di tutela, di amministratori locali (erano presenti il sindaco di Rionero Placido, di Lavello Annale, gli amministratori di Barile Murano, di Banzi Massaro, di Venosa D'Urso e di Genzano Rinaldi), del presidente dei Sommelier D'Angelo, hanno partecipato all'incontro e dato il loro contributo gli assessori provinciali all'Agricoltura di Matera e Potenza, Dalessandro e Figliuolo, i responsabili dei tre Consorzi di tutela del Vulture (Laluce), del Materano (Dragone) e della Val d'Agri (Pisani). C’erano anche i responsabili delle Organizzazioni professionali di categoria Brillante (Coldiretti), Di Stefano (Cia), Graziadei (Confagricoltura) e Minichino della Copagri.
L’Aglianico di Orazio nel mondo: ordini da Cina, Giappone ed Israele
Botti in cantina
«Da tutti - riferiscono dall’ufficio stampa della Regione - è venuto un invito a far presto, concordando con le proposte avanzate dall'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti. Gli interventi del consigliere regionale Gaetano Fierro e del presidente della III Commissione consiliare, Francesco Mollica, sono valsi a definire singoli aspetti di procedura e di merito in ordine alle modalità di avvio dell'Enoteca regionale, al loro spettro di azione e alla loro funzione irradiante rispetto all'intero territorio regionale. Di particolare interesse l'intervento del direttore generale dell'Apt, Giampiero Perri, il quale ha rimarcato l'esigenza di trovare sempre più coerentemente un raccordo nell'impiego mirato delle risorse impegnate per la promozione turistica, risorse che devono sostenere la capacità di assemblare interessi collegati alle tipicità ambientali, gastronomiche, territoriali come leva per coinvolgeree promuovereivalori complessivi e attrattivi della Basilicata». «L'assessore Viti - aggiungono - concludendo i lavori,
ha sostenuto che l'Enoteca regionale nascerà utilizzando la natura del Consorzio, dando rilievo al protagonismo dellestrutture associative e produttive, attivando il più fitto coordinamento tra Regione, Apt, le due Camere di Commercio e le due Province di Matera e Potenza. Ha delineato le tre aree sulle quali le risorse di agricoltura e turismo convergeranno al fine di massimizzare gli effetti dell'attività di promozione: le terre del pane, dell'olio e del vino; la montagna e i sentieri della transumanza (a partire dalle risorse del latte e della carne); la Fiere della qualità con riferimento ai prodotti tipici e di eccellenza e alle bio-diversità. Si tratta di dare -ha conclusoViti -un carattere innovativo e un metodo di concertazione e di integrazione a un progetto di promozione del territorio che veda l'agricoltura al centro delle grandi scelte come settore trasversale in grado di dare forma e forza al valore primario che le produzioni agricole e la fatica degli operatori hanno saputo conseguire e difendere pur nelle gravi difficoltà che conosciamo».
IL VINO di Venosa potrebbe diventare uno dei prodotti dell’export italiano sul mercato in espansione della Cina e su quello raffinato del Sol Levante. Opportunità anche in Israele. Una prima spedizione di 18.000 bottiglie di aglianico prodotto dalla Cantina di Venosa ha raggiunto il mercato della Repubblica Popolare Cinese e un primo campionario di 6.000 bottiglie è stato spedito in Giappone. Inoltre, per la prima volta, in occasione della vendemmia 2009, la Cantina del Vulture vinificherà vino per il mercato israeliano. Sono le novità annunciate da Rocco Sileo, presidente della Cantina, costituita nel 1957 da 27 soci promotori, e che oggi conta 500 soci, con una superficie di 900 ettari circa, la maggior parte nel Comune di Venosa che è il maggior produttore di uva Aglianico della zona del Vulture. Per raccontare l’esperienza originale de la Cantina di Venosa sabato 5 settembre RAI 2 trasmetterà un servizio speciale nella trasmissione “Qualitalia dop”. «In particolare, la vinificazione per conto di imprese israeliane - spiega lo stesso Sileo - è una sperimentazione molto particolare perché sarà realizzata una vinificazione del tutto originale a tecnica mista». «Da una parte continua Sileo gli impianti di cui dispone la Cantina che sono all'avanguardia, ma tecnica, amore e cura sono quelli della tradizione: attenta gestione dei soci nelle operazioni di vendemmia, selezione delle uve migliori, attenzione nelle fasi di macerazione e fermentazione, meticolosità nelle fasi di affinamento, in cui l'Aglianico viene trasferito in carati di rovere francesi e Slavonia, per ottenere la qualità superiore per cui eccelle». «Dall’altra - si legge ancora nel comunicato diffuso ieri, proprio in coinciden-
Rituale ebraico con vino, sotto cinesi alle prese con l’assaggio di vino
za con la notizia della sede dell’enoteca regionale a Venosa - ci sarà la tecnica israeliana che è attenta ad una serie di fattori, a cominciare dalla gradazione finale del vino e dall’invecchiamento, per rispondere a specifici gusti dei consumatori del Medio Oriente».
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24 Ore in Basilicata 15
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
MASCHITO: SACRO E PROFANO
A CHI GIOVA L’EMERGENZA RIFIUTI?
di ALDO VIVIANO
di M. BOLOGNETTI* IL CASO della processione religiosa di Maschito nel Potentino, rimbalzato in cronaca, interessa in un certo senso un po’ quasi tutti i borghi della regione, e probabilmente anche territori d’oltre confine. Non spetta a chicchessia trinciare giudizi sulla relativa gestione ed evoluzione. Il problema resta comunque finchè non si separa nettamente il sacro dal profano, prendendo le dovute distanze liturgiche dalla spettacolarità che i comitati feste cittadine intendono dare in modo particolare alle festività di borgo. Non è questione di ridurre in forma infinitesimale la vicenda al gesto di sprovveduti che ancora “attaccano” valori cartacei al simulacro o preziosi ex voto alle statue, e poi consentire di accettare in altra forma la continuità di una tradizione impossibile, come potrebbe essere la casetta accompagnatrice di raccolta o il cuscino collaterale di apposizione. Codesti “rimedi” non sono la soluzione, né potrebbero esserlo. Nel rito del pellegrinaggio di fedeli per le vie dell’abitato non può esserci nessuna “raccolta” di denaro e di preziosi diretti allo svolgimento della festa esterna. Questa, la festa, è tutta interna, ed è volta a manifestare la fede, la preghiera, il canto devozionale, l’identità cristiana del culto in onore del santo protettore del paese. Voler ridurre il “giro” professionale al cammino intorno alla statua strumentalizzata in “totem”questuante è dissacrante, anomalo, offensivo del vero culto pubblico da tributare alla venerazione. Giusto sembra l’intervento a carico degli inadempienti. Però si tratta soltanto di un primo passo. Lungi dall’idea di proporre ricette di qualsivoglia natura, ma sta di fatto che a riguardo occorre una coraggiosa riforma radicale che inizi dalla cura strettamente religiosa del culto inteso come doveroso ossequio ai fratelli di fede glorificati, e riforma urgente di personale conversione, di ritorno a Dio di ogni singolo credente, proprio in virtù della mediazione secondaria esercitata dall’intercessione dinanzi al cospetto del Signore. Bisogna dare atto al presule melfitano che ha avuto il coraggio, anche a costo di rendersi impopolare, di metter mano al groviglio di cose ruotanti quali serpenti intorno a ricorrenze annuali trasformata di vacanzieri in vere e proprie sagre di contrade. La medicina approntata e somministrata è volta alla cure del male. Il cosiddetto popolo cristiano ne prenda atto e si decida una buona volta ad essere testimone di fede, più che attore di organizzazione. I famosi comitati festa dovrebbero prendere atto che una cosa è il profano, altra ben diversa è il sacro. Quest’ultimo, di tutti, non ha niente a che fare con il profano. Chi vuole la festa serale in piazza osannante a cantanti ed animatori di turno, provveda con i propri mezzi o strumenti ad affrontare il costo; ma non si serva per carità né del nome dei santi da invocare, men che meno della itineranza occasionale per “celebrarne” le lodi o il ricordo all’insegna di squallide comparse di palcoscenico multicolore, di voci sonore di timbro metallico distraesti, di fuochi d’artificio nell’oscurità della notte. La fede, il culto, la liturgia, la celebrazione religiosa, nulla hanno a che vedere con siffatte elucubrazioni villiche.
CASE CANTONIERE GIUSTO DARLE AGLI IMMIGRATI L’APPELLO, di grande interesse e di eventualmente rapida realizzazione, in presenza di volontà politica, del coordinamento Piccoli Comuni trova, la maggioranza dell'Esecutivo del Comitato Immigrazione-Regione Basilicata, in piena sintonia. Si dà il caso che tale suggerimento, assieme ad altre iniziative concrete e indilazionabili, non abbiano trovato da parecchi mesi in qua , alcuna audience (chissà perché?) dalle Istituzioni Regionali. Parole, parole, parole e promesse vane dal Dipartimento regionale Sicurezza Sociale e Servizi alla Persona; nemmeno quelle (lo documentano i numerosi documenti pubblici dell'Esecutivo riportati integralmente dagli Organi d'informazione, RAI-TV compresa) da parte del Presidente “in tandem” delle Commissioni Lucani all'Estero e Immigrazione, che privilegia - com'è notorio - le più semplici e sollazzevoli “chances” di viaggi per il mondo, alle gravissime, impegnative ed intollerabili - per un consorzio civile - situazioni dei “boat-people” nel Mediterraneo (Eritrei ed altri disperati dell'Oriente insegnino!!!). Nella fattispecie, avendo avviato contatti con i promotori dell'iniziativa per sostituire “i campi di guerra” (la definizione è appropriata) di Palazzo San Gervasio e del Vulture-Alto Bradano, speriamo che dalla massima Autorità territoriale parta un monito ed un segnale di “sveglia”, adeguati all'urgenza socio-sanitaria e civile. Donato Michele Mazzeo membro esecutivo “Commissione Immigrazione” Regione Basilicata
LASME, SI LOTTA COME ALLA INNSE di LEONARDO TRICARICO* NELLA nostra Regione ci sono già circa 5 mila posti di lavoro in meno ed una grave crisi industriale che sembra solo all’inizio. In Basilicata questa crisi in parte è la conseguenza del periodo congiunturale che investe l’occidente capitalistico ed in parte è la conseguenza di gravi azioni speculative a cui chi governa il territorio non si oppone, anzi sembra favorirle esplicitamente. Se per le ex industrie chimiche ed il Polo del salotto si può parlare di crisi strutturale e di mercato, per le industrie metalmeccaniche come l’Italtractor, l’ex Industria del Basento, la Lasme ed altre siamo di fronte ad un disastro occupazionale dovuto a delocalizzazioni e speculazioni commerciali. Per non parlare della Daramic, della Standartela e di tante altre aziende chiuse. Il caso più emblematico è quello dell’ex Industria del Basento che è stata chiusa perché deve far posto ad un nuovo Centro Commerciale, che le giunte di centro-sinistra del Comune di Potenza e della Regione, con l’appoggio anche della finta sinistra radicale, che hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni. In altri casi siamo al cospetto di imprenditori del Nord che si sono insediati a spese dello Stato (75% su costi palesemente gonfiati) ed hanno poi ricevuto altri contributi dalla Regione - i titolari della Lasme hanno candidamente dichiarato di aver ricevuto dalla Regione “solo” 5 milioni di Euro - ed ora chiudono qui per continuare a produrre le stesse cose al Nord. E’ evidente che la scelta industriale in danno dell’agricoltura e del turismo è stata un disastro e che abbiamo avuto una classe dirigente ignorante ed asservita al capitalismo nordico e su questa strada si continua a perseverare imperturbabili, arrivando ad affidare
ad un bravo chirurgo le attività produttive. Questa classe politica si dice preoccupata, porta la solidarietà ai lavoratori scomodandosi anche il giorno di Ferragosto come ha fatto De Filippo per la Lasme, dichiara di voler evitare lo spopolamento della Regione ma non dice come e non cambia né il Programma e né il Bilancio della Regione. In questo contesto l’unica speranza sono i lavoratori che hanno cominciato a capire e che rifiutano cassa integrazione e mobilità, che non danno nessun futuro a loro e ai loro figli, presidiando le fabbriche ed impedendo che le smontino per portarsi al Nord i macchinari, pagati con le nostre tasse. Quello che stanno facendo i lavoratori della Lasme, sull’esempio della INNSE di Milano è l’unica risposta possibile in questo contesto e a cui non possono essere affidati simbolici messaggi di solidarietà, ma va organizzata una rete concreta di sostegno, a partire dagli Enti Locali, che li consenta di durare fino alla vittoria. La Direzione aziendale della Lasme a fronte del presidio dei lavoratori parla di illegalità e di violazione della proprietà privata e secondo costoro sarebbe legale chiudere una fabbrica ed illegale lottare per difendere il posto di lavoro e senza scomodare il grande Karl Marx bisognerebbe che qualcuno spiegasse a questi avventurieri del Nord che la fabbrica non è la loro ed anche la stessa proprietà del sito appartiene al Consorzio Industriale (da cui l’hanno avuto in concessione). La parola d’ordine su cui tutti ci dobbiamo unire dev’essere che nessuna fabbrica deve essere smantellata, nessuna fabbrica deve essere trasferita al Nord e poiché solo la lotta paga il nostro movimento politico dice senza retorica “una, cento, mille INNSE”. *Unità Popolare
LEGGERE di un'emergenza rifiuti in Basilicata è qualcosa che fa nascere tanti brutti pensieri e fa sorgere il dubbio che qualcuno questa emergenza l'abbia voluta. Certe “emergenze”, come testimoniato da quanto avvenuto in Campania, garantiscono sempre ottimi affari. L'esperienza insegna che a volte si lavora per far sì che l'emergenza si prolunghi il più possibile. E mentre parliamo di “emergenza” rifiuti, forse sarebbe il caso di interrogarsi anche sui troppi incendi verificatasi di recente in alcune discariche della Basilicata. Noi abbiamo la sgradevole sensazione che le rotte della monnezza e degli affari sulla monnezza tocchino anche la nostra terra. Una regione come la nostra, scarsamente popolata, avrebbe dovuto e potuto essere il fiore all'occhiello dell'Italia in materia di riciclaggio, ed invece leggiamo di discariche al collasso e di percentuali di raccolta differenziata tra le più basse del bel paese. A chi fa comodo questa situazione? Chi ci guadagnerà, quando e se l'emergenza si trasformerà in un dramma modello Campania? Scommettiamo che a quel punto ci sarà chi verrà a spiegarci che occorre aprire l'inceneritore di Potenza e magari costruirne di nuovi? L'emergenza di oggi affonda le sue radici nell'incapacità di chi avrebbe dovuto governare il ciclo dei rifiuti. Forse possiamo ancora invertire la rotta, ma occorre da subito lavorare per incrementare la percentuale di rifiuti riciclati. Ci piacerebbe davvero sapere se in questa regione esiste un monitoraggio e un controllo reale delle discariche. Ci piacerebbe sapere quali sono stati i criteri seguiti nell'allestimento di alcune discariche. Noi sappiamo che gran parte delle discariche sul territorio regionale sono di vecchia concezione, cioè scarsamente impermeabilizzate sul fondo, senza un sistema di collettamento e recupero energetico biogas e prive di gran parte degli accorgimenti che impediscono la contaminazione con le matrici ambientali a contatto(questo spiega i problemi della discarica di Atella). A chi giova e a chi gioverà l'emergenza rifiuti? *segretario di Radicali lucani
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PREFERISCO LASCIARE LA REGIONE di GIOVANNI SALUZZI SIAMO arrivati alla fine di questa avventura. Dopo anni di battaglie in favore di tanti poveri cristi che come me sono stati abbandonati al proprio destino. Dopo tanti articoli pubblicati sui quotidiani locali e nazionali, interviste in tv, appelli, richieste, suppliche, infiniti incontri e appuntamenti, ore e ore di anticamera, ma soprattutto e ne sono orgoglioso - di aver messo in evidenza tante vergognose realtà, dalla malagiustizia, alla malapolitica, e in particolare aver dato dignità a quanti non hanno nè un presente, nè un futuro in questa città da terzo, quarto mondo dove essere poveri viene considerato una colpa da espiare per tutta la vita, e a prescindere dalle tue capacità, non ti viene offerta nessuna possibilità di riscatto. Dopo aver costatato in modo definitivo che non vi è a Potenza la possibilità e ti viene impedito in tutti i modi di poter fare qualcosa di veramente costruttivo per i poveri cristi. In merito rendo noto pubblicamente per chi non lo sapesse ancora, che in questa città, non vi è da parte delle istituzioni e non solo, nessuna volontà di trovare concrete soluzioni alla povertà, anzi, vi è tutto l'interesse a lasciare le cose come stanno in quanto i poveri così sono facilmente ricattabili, sono un serbatoio di voti da dove poter attingere sempre, i poveri stritolati in un contesto di amici e compari sono sfruttati e si accontentano di poche briciole, questi oggi sono i nuovi schiavi, vivere come bestie in un contesto dove per far valere anche i tuoi diritti devi essere raccomandato. Oramai i poveri in questa terra hanno rinunciato a lottare, hanno rinunciato a tutto anche a un futuro migliore. Ma sono anche uno che non le manda a dire, e per questo faccio i nomi di chi mi ha aiutato, e anche di quanti hanno la responsabilità di tutto questo stato di cose. Inizio ringraziando il vescovo di Potenza, poi il presidente della regione Basilicata De Filippo e i suoi collaboratori, i tanti politici di ogni schieramento, la Prefettura di Potenza, e tante altre persone che mi hanno sostenuto. Ma un ringraziamento particolare ai giornalisti a cui va il merito di aver dato spazio e attenzione a me e a tanti altri disperati, grazie cari amici per tutto quello che avete fatto. Chiusa questa doverosa parentesi, apro quella delle responsabilità e delle colpe. Accuso l'amministrazione Comunale di Potenza, che ha dimostrato totale indifferenza alla sofferenza e alle richieste di tanta povera gente. Hanno praticamente cancellato i Servizi Sociali, e le poche iniziative avviate su questo fronte sono solo fumo negli occhi. Amministrazione Comunale responsabile inoltre del fallimento della realizzazione della mensa dei poveri che avrebbe dato anche lavoro tramite una cooperativa a una decina di disoccupati. Nonostante le mie infinite richieste di un aiuto non hanno mai voluto saperne di trovare una soluzione, avevo solo chiesto un locale per la mensa, situazione questa ampiamente concessa ad altre associazioni. Qui per ottenere qualcosa devi scendere a compromessi, ma la mia coscienza,
LA RELIGIONE E LO STATO di ALBERTO VIRGILIO NELL’EDITORIALE del Corriere della sera (30 agosto) Ernesto Galli della Loggia, sotto il titolo “Quelle distanze con la Chiesa”, svolge un'analisi accurata e intelligente, con la consueta competenza e con lucidità di pensiero, circa gli attuali rapporti tra l'area religiosa e la società civile. L'illustre autore sostiene che oggi molti ritengono che la Chiesa non debba possedere un carattere istituzionale di segno forte (cioè come segno distintivo emergente dal Concordato del 1985), ma osserva tuttavia che la religione può recare un contributo prezioso per l'identità collettiva e per la definizione dei valori di fondo della società. Nel condividere pienamente questa conclusione, vogliamo aggiungere alcune considerazioni non irrilevanti sul ruolo che la religione ha sempre svolto in tutte le comunità statali e particolarmente in Italia. La vecchia contrapposizione tra cattolici e laici, che nelle stagioni remote e meno remote ha caratterizzato il clima delle relazioni tra due opposte concezioni nella coscienza collettiva, oggi non presenta più i caratteri rigorosi dei tempi passati. E' tuttavia innegabile che esista ancora il senso concreto di quella distinzione, che fa sentire il suo peso in occasione di alcuni speciali problemi, sulla soluzione dei quali la disparità di vedute si rivela particolarmente differenziata (come sta accadendo in questo periodo per il testamento biologico e per l'uso della pillola abortiva RU 486). Nello Stato moderno la potestà normativa spetta esclusivamente alle Assemblee legislative, che sono libere e sovrane rispetto a ogni ingerenza eterogenea, ma questo incontestabile principio non significa che alla Chiesa debba ritenersi inibito, nell'esercizio del suo ministero spirituale e pastorale, di far sentire la sua voce e di fare appello ai suoi canoni fondamentali , sottoponendoli alla meditazione e alla valutazione delle istituzioni civili. A questa prospettiva è certamente ispirato l'art. 1
del Concordato del 1985 , secondo il quale “La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese”. Alla luce di questa affermazione, espressa in un documento che ha tutti i requisiti di un trattato tra enti sovrani, va considerata e serenamente discussa ogni opinione della Chiesa su questioni molto delicate e impegnative sul piano della coscienza religiosa, anche se in definitiva la decisione finale resta di competenza dello Stato. Il Concordato del 1985 è tuttora vigente e valido, per cui non è ammissibile che una delle parti contraenti si discosti dall'osservanza dei suoi precetti. D'altronde, che lo Stato non possa trascurare il fenomeno religioso corrisponde a un'esigenza che risale a ogni epoca della storia. Un laico illuminato come Francesco Saverio Nitti, l'insigne uomo politico lucano, nel suo libro “Meditazioni dell'esilio” (Edizioni scientifiche italiane, con sede in Napoli , 1947) dedicò un intero lungo capitolo allo studio delle religioni in tutto il mondo, con alcune affermazioni di grande interesse, quali “Presso tutti i popoli civili vi è bisogno istintivo di religione”; “Lo Stato moderno non può ignorare la religione, se anche come lo Stato antico non ha fondamento nella religione”; “Certamente i princìpi di una religione superiore sono nella educazione del popolo elemento di sanità e costituiscono una grande base morale.” Queste affermazioi dell'illustre Maestro rappresentano una conferma , che proviene da un'alta fonte di sapere, dell'importanza della religione in ogni tipo di società e in ogni tempo della storia. Si tratta di un insegnamento tuttora valido, che non può essere ignorato o sottovalutato neppure nella realtà attuale.
la mia libertà non sono in vendita. Colpe per la povertà e l'indigenza in questa città che vanno attribuite anche alle tante inutili associazioni che si occupano del sociale, anche loro preferiscono lasciare le cose come stanno per interessi personali, ma anche per la totale incapacità, manca la cultura del sociale, manca la cultura del fare. E allora per tutto quanto scritto e per tante altre assurdità che da sempre patiamo in questa sfortunata terra, non ha senso rimanere, vado via. Preferisco emigrare come tanti altri lucani che re-
stare in questa città a vegetare. Concludo rivolgendomi proprio ai tanti disperati; "spetta a voi decidere se rimanere qui e continuare a campare in questo modo, consumandovi la vita per niente, oppure andare via in cerca di una vita migliore, ripeto, rimanere significa che non ci sarà mai un futuro migliore". Per quanto mi riguarda vado via senza rimpianti da Potenza, la città delle chiacchiere, dell'apparenza, dei bigotti, ma soprattutto dei "ciucci e presuntuosi" detta alla potentina. Nella sostanza la città del nulla.
I NOSTRI GIOVANI E I BANDI PUBBLICI di MAURO ARMANDO TITA Caro direttore, vivere in questo periodo post ferragostano ci fa sentire oltremodo vuoti. Per fortuna, forse, timidamente e incosapevolmente qualcosa si muove nella giusta direzione. Mi riferisco ai Bandi Arbea e Acqua s.p.a. Tutta la stampa locale, il Consigliere Pagliuca e le Mamme per il Lavoro hanno denunciato, a parer loro, la scarsa trasparenza degli stessi Bandi. A tutto cià fa da contraltare il SILENZIO ASSORDANTE dei Sindacati, CGIL compresa. Abbiamo tante volte denunciato gli inciuci di prima repubblica . Inciuci rigidamente rispettati con la certosina applicazione del Manuale Cencelli. E' inutile richiamare il nostro Antonio Albanese e la sua famosa e lapidaria esclamazione " ndo c. a tutti i cittadini onesti" Nel frattempo, però , per fortuna , nascono e cresconocome funghinuove "oasi"giovanili di libertà. Oasi giovanili che crescono nell'indifferenza generale. Sono oasi che si sono autoorganizzate e autoregolate e si alimentano di un entusiasmo che non conosce alcuna poltiglia e alcuna mucillaggine di derivazione CENSIS. Godono delle più ampia forma di democrazia e di libertà. Non vi sono capi e capetti. Tutti possono liberamente esprimersi senza condizionamenti di sorta. Tanti sono i giovani e le persone libere che optano per questi Movimento e questi Comitati spontanei. La società civile e democratica lucana cresce in maniera esponenziale. Tanti sono i temi all'ordine del giorno. Astronik, il Comitato no oil, cittadiniattivi,ecc.sono ormai diventati una vera realtà socio-politica. Sono preparati e svolgono il loro impegno con meticolosità e precisione. E' difficile farLi recedere. Hanno un bagaglio di preparazione e non amano il millantato credito, la demagogia e la goffaggine sempre presenti nel mondo politico lucano. Sono contro tutte le forme del nuovo machiavellismo. Per loro governare non è far credere ma,... realizzare. Cercano con caparbietà di sensibilizzare fasce di popolazione lucana, disinteressata, ferma, abulica e poco incline, alle battaglie politiche e sociali. Sono ragazzi e uomini di buona volontà che hanno ripudiato le vecchie armi spuntate delle "filiere e delle correnti partitiche". Rifuggono dal conformismo più bieco. Non amano i pavidi e gli ignavi. Sono ragazzi che hanno maturato serie esperienze di vita e di lavoro nel profondo Nord. Non hanno alcuna grettezza di natura provinciale. Sono infastiditi dai comportamenti rassegnati e fatalisti della gente lucana. E' certamente una grossa novità nel firmamento della politica lucana. Qualche politico di turno ha compreso che, nei prossimi anni , questi movimenti e questi giovani potranno soverchiare l'attuale classe
dominante. Un piccolo esempio è dato dall'intervista sul Quotidiano di Roberto Speranza. La maggioranza della classe dominante, al contrario , è forse troppo presa dalle prossime candidature regionali . Molti vecchi marpioni non demordato e affilano ...le loro sciabole. Sono pronti a scendere in campo... Non hanno recepito le nuove istanze del pianeta giovani lucano. La maggioranza di questi vecchi camaleonti della politica è convinta che possa governare, ancora, per tanto tempo, "lo status quo", data l'altissima percentuale di giovani professionisti inoccupati. Al contrario questo mix tra giovani, professionisti, operai e forze vive del volontariato cattolico e ambientalista potrà condizionare gli attuali assetti organizzativi odierni. Assetti che non hanno mutato di una virgola il modus operandi del vecchio doroteismo lucano. Ai politici lucani di debordante e inusuale marpioneria bisogna far capire che i Giovani professionisti ,integrati nei movimenti, non accettano supinamente le disgustose sperequazioni odierne. Questi giovani aborrano le "massime oraziane lucane del carpe diem" . Non sono più disposti a cogliere l'attimo . Non vogliono più afferrare il presente e affidare al domani il "meno possibile". Vogliono e pretendono un futuro lucano rispettoso della dignità umana . Sono pronti a ricreare un rapporto forte e solidale con le classi più umili e ,soprattutto, con la classe operaia. La presa di posizione del nostro giornale sul lavoro in fabbrica e sulle crisi dell'indotto Fiat Sata, in primis, sono state molto apprezzate. La fabbrica non è più relegata a luogo di terzo mondo, come avveniva qualche tempo fa. L'insensibilità mostrata dalla società lucana verso le morti bianche degli ultimi (come nei giorni scorsi) sta , finalmente, segnando il passo. Non vi sono solo le denunce dei soliti noti, c'è qualcosa d'altro.Un qualcosa che da questi giovani è stato del tutto recepito. Questi giovani hanno capito che bisogna agire a 360 gradi. Una società lucana che vive da anni una stagnazione economica paurosa,drogata da un inaffidabile PIL e tanto distante dai suoi giovani deve rintracciare, altrove, le fonti del benessere. Questi giovani generazioni movimentiste saranno la nostra speranza e saranno le nuove "fonti rinnovabili" della politica lucana . Come ha detto metaforicamente Adriano Celentano nel suo show televisivo... " il nostro lavandino non funziona". Ci vuole un buon idraulico. Siamo convinti checon gli insulti ele grida dell'antipolitica non si ripara un bel niente. Questi ragazzi saranno sicuramente dei buoni idraulici per la società lucana. Li abbiamo conosciuti ed apprezzati. Noi , dal canto nostro,saremo vigili e accorti e faremo uscire dal "pozzo" dell'anonimato questi movimenti e questi ragazzi "idraulici"coraggiosi e volenterosi. mauro.armando.tita@alice.it
PRECISAZIONI CEMENTERIA DI BARILE di CLAUDIO RABASCO* CON riferimento a quanto pubblicato dai quotidiani locali il giorno 29 agosto 2009, preme precisare che da sempre i processi produttivi della Cementeria Costantinopoli Srl con sede in Barile, si sviluppano nel pieno rispetto delle normative di legge vigenti in materia di sicurezza, qualità e di tutela dell'ambiente. La conoscenza e la diffusione della normativa di settore sono considerati dalla società Cementeria Costantinopoli S.r.l punti fondamentali ed irrinunciabili per il conseguimento di un grado di prestazioni significativo. Il rispetto delle normative vigenti costituisce pertanto un impegno primario e fondamentale per tutta l'organizzazione, dalla base al vertice per assicurare, la disponibilità, la consultabilità, la diffusione, la reperibilità e l'aggiornamento dell'ampio complesso di norme che regolano il settore. La Cementeria Costantinopoli è tra le poche aziende lucane munite dell'Autorizzazione Integrazione Ambientale
(A.I.A. ) di cui alla L. 59/2005, della certificazione Ambientale di cui alla norma UNI En ISO 14001: 2004 e dalla certificazione UNI EN ISO 9001: 2000, e garantisce lavoro a 300 unità lavorative. Corre altresì l'obbligo di evidenziare ulteriori aspetti, assai importanti, al fine di fornire una corretta e puntuale informazione ai lettori. Il riutilizzo del CDR, in sostituzione del carbon coke, con evidenti benefici per l'ambiente garantendo un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell'emissione di CO2 stabiliti dal protocollo di Kyoto. Pertanto si smentisce categoricamente ogni voce ed illazione contenuta nell'articolo di stampa. Tanto si doveva per evitare che, attraverso notizie di stampa, si alimentino allarmismi ingiustificati ed infondati che danneggiano semplicemente l'immagine e l'operato della Cementeria Costantinopoli Srl. *presidente
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Dopo il ritrovamento di una ragazza in crisi di overdose a Montereale arrestato Labella
Droga, supermarket dentro casa Siringhe già pronte per l’uso e fiale di “narcan” per chi si sentiva male HANNO seguito un percorso che porta da una parte all’altra della città i carabinieri della compagnia di Potenza. Punto di partenza il Parco di Montereale dove, giovedì scorso, è stata ritrovata una ragazza in crisi di overdose da eroina. I militari, allora, hanno pedinato, registrato e segnalato ogni movimento strano e, poi, quando hanno avuto tutti i necessari elementi, hanno fatto irruzione in un appartamento di via Livorno. Lì la sorpresa: un vero e proprio mercatino. Sul tavolo della sala da pranzo erano sparsi una gran quantità di capsule - solitamente impiegate per nascondere le sostanze stupefacenti - e molte siringhe. Alcune erano già state utilizzate altre erano pronte per l'uso. A capo di questo tragico traffico Luca Labella, 41 anni, già pregiudicato e a sua volta tossicodipendente. Labella ora è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'indagine dei carabinieri della compagnia di Potenza era scattata il 27 agosto 2009, dopo il ritrovamento di una ragazza nel parco di Montereale. Nonostante le indicazioni frammentarie fornite dalla ragazza, i militari hanno avviato una serie di attività di osservazione controllo e pedinamento a carico di altri tossicodipendenti della città, ma l'attenzione era stata attratta da uno strano andirivieni in una zona piuttosto tranquilla di Potenza, Parco Aurora. Il cerchio si è stretto intorno a un palazzo e, individuato l'appartamento nel quale verosimilmente si indirizzavano i tossicomani, si è deciso di fare irruzione. Labella - e questo ha sorpreso non poco i militari aveva pensato davvero a tutto. Aveva preparato le siringhe pronte per essere iniettate, e in caso di malore o crisi da overdose aveva approntato una siringa con all’interno il “narcan” con alcune confezioni di riserva. Per coloro che invece non intendevano “consumare” nell’appartamento, aveva già preparato delle cartine con all'interno dell’eroina in polvere. Tutto il materiale ritrovato nell’appartamento di Labella è stato sottoposto a sequestro e inviato al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale dei carabinieri di Potenza. Dalle prime analisi è emerso un’elevata percentuale di principio attivo indice di un prodotto di “buona qualità”, ma in questo caso le parole ingannano. La “buona qualità” del prodotto, infatti, può causare delle conseguenze anche peggiori: «in caso di errori nel dosaggio da parte degli assuntori - spiegano, infatti, i carabinieri - potrebbe causare una crisi da overdose con morte per asfissia».
«Uno che spaccia per garantirsi la dose»
I carabinieri mostrano tutto il materiale trovato in casa di Luca Labella
Questo l’elenco di tutte le “proprietà” del nero mercato di Labella: 30 capsule contenenti 30 grammi di eroina; 10 siringhe contenenti eroina già pronte per essere iniettate; oltre cento siringhe monouso non ancora utilizzate; alcune confezio-
ni di narcan; oltre seicento cilindretti vuoti; 1.250 euro in contanti, provento, verosimilmente, dell'attività di spaccio. L’operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Potenza è continuata portando alla segnalazio-
IN CITTÀ
Inchiesta
Celebrazioni
Nel Parco di Poggio Tre Galli
Tanta gente per Bertazzoni
CONTINUA l’inchiesta avviata per capire dove i più piccoli possono ritrovarsi
IN TANTI non hanno voluto mancare alle celebrazioni in onore di mons. Bertazzoni.
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IN PROVINCIA
Muro Lucano
Pescopagano
Tenta il suicidio per la scuola
Nerico Muro, nuovo incontro
TRAGICO gesto di una ragazza di Muro Lucano, dopo aver scoperto la bocciatura.
NUOVO incontro sulla grande incompiuta Nerico Muro Lucano, a Pescopagano.
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ne sei assuntori di sostanze stupefacenti trovati in possesso complessivamente di due siringhe di eroina già pronte per essere iniettate, 2,5 grammi di hashish e 1,5 grammi di marjuana. Tutti sono stati segnalati alla prefettura di Potenza.
QUALI RISPOSTE CERCANO? E’ STRANO come improvvisamente sia scoppiato “il bubbone”. Dopo anni di allarmi, ecco che i potentini scoprono che davvero la droga è un fenomeno che esiste. Nella stessa città tranquilla e senza grossi problemi, dove la macchina ancora si può lasciare aperta senza la certezza che te la rubino. Sempre meno felice questacittà,dove traipiùgiovani circola con sempre maggiore facilità eroina, ma anche cocaina, pasticche e qualsiasi altra sostanza sintetica che, per qualche minuto ti porta in paradiso, e poi ti fa precipitare in un infinito inferno. Dall’inizio dell’anno sono già una decina i morti legati al mondo della droga nel solo capoluogo. A Ferragosto hanno “fatto notizia” le morti nel Salento di due giovani della cosiddetta “Potenza bene”, ma ogni giorno sono tanti quelli che lottano contro questo nemico terribile. Lottano i ragazzi e le loro famiglie, nel tentativo spesso vano di riportarli indietro. Cosa sta accadendo e cosa stanno cercando questi giovani che, così facilmente si buttano via? Quali risposte non riescono più a dare gli adulti? Forse dovremmo interrogarci tutti, perchè - parafrasando De Andrè - «anche se noi ci crediamo assolti, siamo per sempre coinvolti». a.giacummo@luedi.it
LA sua casa è in via Livorno, ma la sua zona di competenza era il parco di Montereale. Lì, nel corso degli anni, lo hanno controllato e perquisito decine di volte i carabinieri. Perché Luca Labella è uno spacciatore storico. Lo dimostra anche la sentenza del processo ai basilischi. E' stato condannato a cinque anni di carcere e 30 mila euro di multa per aver violato la legge speciale sugli stupefacenti. Labella è un piccolo spacciatore. Uno di quelli che, come si usa dire nel gergo della mala, «fa il mezzo mercato». Ovvero: spaccia per garantirsi la sua dose. Ai basilischi si rivolgeva per le forniture. Perché, sostengono gli investigatori, il suo giro era vasto. Nel 1995 viene sorpreso con nove dosi di eroina al parco di Montereale. Poi gli perquisiscono casa e spuntano fuori altre due dosi di eroina e un cartoncino con un numero di telefono. E' il cellulare di uno dei colonnelli dell'ex boss Gino Cosentino. Labella era anche amico di Antonio Ciufo, altro storico spacciatore, ucciso e decapitato qualche anno fa, forse, per uno sgarro. Condividevano anche il capo d'imputazione dello stesso processo. Ma Ciufo pochi mesi prima della fine ne è uscito: il reato si è estinto per la morte del reo. Sono due esponenti dei
basilischi quelli che parlano di lui. La telefonata fu intercettata dalla procura antimafia nei primi anni Novanta. E' agli atti del processo. M.- Non è vero, si non è vero! Non dare retta Carletto. T. - Ah, mo . . . ci deve essere pure Luca Labella M.- Ah? T. - Luca Labella deve essere qua? M.- No, è a Milano. T. - A Milano? In carcere a Milano? M.- Alla comunità! T. - Ah, alla comunità! M.- Solo che, forse, lo mandano un'altra volta indietro, perchè, mannaggia criscio, aiutami a dire, non so chi era e come è stato il fatto, non teneva il permeso . . . me l'ha detto il fratello me lo disse. T. - Un altro che si era messo nel giro . . . tranquillo . . . Fausto, però mo si è sputtanato pure lui. M.- Carletto, in mano ai tossici ti devi sputtanare per forza. T. - Ma Fausto si è sputtanato diversamente. M.- Si, va bene, ma lasci stare quel fatto, ma uno basta che si mette in mano ai tossici si è sputtanato. T. Eh M.- . . . T. - Si, ma tu però non puoi stare, per dire, un mese per vendere una cazza di bustina, che cazzo, poi guadagni i coglioni. f. am.
COS’È IL “NARCAN”
Un antidoto agli oppiacei per salvarsi dall’overdose UNA SORTAdi antidotoall’eroina; questoè ilNarcan (Naloxone), che funziona in generale con tutti gli stupefacenti derivanti da oppio. Utile quando si teme seriamente l’overdose. Si tratta di una soluzione liquida (di solito contenuta in fiale da 2 o da 5 millilitri) che può essere iniettata per via endovenosa o intramuscolare e che agisce molto velocemente (1-2 minuti al massimo) eliminando gli effetti dell'overdose, facendo riprendere conoscenza anche a chi abbia già subito un collasso. E’ lo stesso farmaco che viene somministrato in caso di overdose da eroina nel pronto soccorso di un ospedale. Viene considerato, il Narcan, un farmaco salva-vita, e in caso di emergenza è disponibilenelle farmacie, senza ricetta medica (questo dice la legge e non importa quello che può obiettare il farmacista). Normalmente le sole persone abilitate a usarlo devono essere medici o infermieri professionisti, ma in caso di pericolo di vita, chiunque può utilizzarlo. La reazione al Narcan dipende da diversi fattori: le condizioni di salute, quanta eroina si è assunta, quante e quali altre sostanze depressive del Sistema Nervoso Centrale (alcool, tranquillanti, etc…), si sono assunte prima o contemporaneamente. Chi si risveglia da un collasso grazie all'azione del farmaco potrebbe avvertire i sintomi dell'astinenza. Il tempo di assorbimento del Narcan, da parte dell'organismo è di circa3 ore, mentre quellodell'eroina è più lungo(circa 46 ore). Il fatto che il Narcan impedisca di “sentire” l’eroina, non significa che l'eroina non sia ancora presente nel sangue.
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Potenza
Inchiesta/3 Viaggio tra i parchi pubblici cittadini: oggi il nuovo Parco Europa
Giochi per bimbi inutilizzabili Pesa l’assenza dei bagni pubblici. Le difficoltà di una giovane mamma PARCHI pubblici a Potenza. Facile farne un censimento. I parchi cittadini attualmente fruibili nel capoluogo di regione sono solo quattro: Villa di Santa Maria, Parco di Montereale, Parco Europa di Poggiotregalli e Parco Baden Powell. I primi due sono i più frequentati, soprattutto dalle famiglie. Sono gli unici, infatti, ad avere specifici spazi adibiti alle necessità dei più piccoli. Si tratta di qualche metro quadrato occupato da pochi giochi malridotti, ma c’è. E poi c’è Parco Europa. E’ di recente istituzione. Aiuole curate, acqua che zampilla alle porte del parco, panchine, lungo sentiero alberato. Tantissimi i giovani che fanno footing e squadre di calcetto che utilizzano lo spazio di verde per la preparazione atletica. A una delle due estremità, su un piccolo appezzamento di terra, ci sono dei giochi per bambini: una spalliera in legno su cui arrampicarsi e una giostra girevole. Completamente assolata, l’area è inutilizzabile. «Non ci sono tappeti morbidi per attutire le eventuali cadute, ma solo terra lamenta Antonella, giovane mamma - per cui diventa pericoloso. E’ capitato che dei bambini si siano fatti male. Niente di grave, ma si sarebbe potuto evitare con le giuste precauzioni. Mio figlio, per esempio, una volta è caduto a testa in giù e gli è andata bene, visto il fondale in cui sono stati installati i giochi. Che poi, tra l’altro, sono vecchi e smontati chissà dove. C’era anche un’altalena racconta - ma l’abbiamo fatta togliere perché era troppo malmessa e pericolosa. Io vengo qui perché abito nel rione, ma altrimenti non lo frequenterei. Il parco è bello, ma non è a dimensione di bambino. I ragazzini possono andare in bicicletta e giocare a pallone. Ma per i più piccolini, che magari ancora non sanno andare in bici, non ci sono attrazioni». Evidente l’assenza di bar e bagni pubblici. «Inoltre - conti-
QUANDO scoppiò il problema dei rifiuti napoletani si comprese che esso dipendeva dalla incapacità del governatore campano Bassolino e del Sindaco di Napoli Iervolino di conferire i rifiuti nei siti già individuati a causa delle resistenze della camorra napoletana che riusciva a sollevare masse di residenti molti dei quali, in buonafede sebbene strumentalizzati ad arte, manifestavano contro la riapertura della discarica di Pianura. Il Governo Berlusconi con l'intervento della Protezione Civile e dell'Esercito rimosse le montagne di rifiuti che nonostante i milioni di . sperperati dal governatore Bassolino, facevano bella mostra di se nei notiziari di tutto il mondo portando all'estero l'immagine di quello che una volta veniva definito il bel paese, e nel giro di qualche settimana vennero utilizzate le discariche già pronte, facendo cessare il business miliardario detenuto dalla camorra in quel settore. Con i nostri rifiuti invece, nonostante la mole notevolmente inferiore a quella napoletana, non sarà suffi-
Le considerazioni dell’assessore Lovallo
«Doppiette potentine da rivalutare»
Cacciatori Due vedute del parco
nua Antonella - ci sono poche panchine e manca un’illuminazione adeguata. Certo, ha valorizzato molto il quartiere ma, ripeto, non è un parco a dimensione di bambino. Così, siamo costretti a spostarci a Montereale o al Pantano. D’estate, ci si rivolge ai centri estivi, che però sono a pagamento. Io ho tre figli. Un centro costa in media 30 euro a settimana per bambino, la spesa
sarebbe eccessiva». Da parco Europa, spostandosi al parco Baden Powell lo scenario peggiora. Ampi spazi lasciati all’incuria più totale. Non un’altalena o uno scivolo. Il parco è frequentato soprattutto dagli adolescenti e dai ragazzini più grandi. Qui, come per Montereale, si parla di strani movimenti e siringhe abbandonate. «Eppure è il parco di una scuola», lamenta-
no i genitori che lo frequentano abitualmente. Negativi, quindi, i commenti dei potentini sui “parchi”della città. Genitori e nonni sono costretti a spostarsi nelle zone limitrofe, come il Pantano di Pignola, per trovare un’oasi di svago per i loro bambini. E quando non si può, purtroppo, ci si accontenta. Anna Martino (3. continua)
«SI è soliti considerare il tiro con il fucile uno sport rude, al limiteanche violentoe comunque riservato a una più che ristretta cerchia di praticanti e appassionati. L’esperienza alla quale ho partecipato - afferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Potenza, Nicola Lovallo - in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, con il “Trofeo città di Potenza”mi ha dato modo di riconsiderare in maniera più obiettiva l’intero movimento sportivo. Tutt’altro che stridente infatti, è il rapporto tra l’ambiente e i cacciatori, quando questi ultimi sono animati da fini oltre che naturalistici anche sociali. Nel caso del torneo svoltosi nel bosco di Ruoti, ho constatato - prosegue con piacere che gli organizzatori, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Asd Tiro “Il Cinghiale” di contrada Tora – Pignola oltre ad aver curato nei minimi particolari la riuscitissima giornata, hanno saputo intessere una proficua collaborazio-
Rifiuti, peggio che a Napoli ciente neanche sperare che “arrivino i nostri”(Protezione Civile ed Esercito), giacchè il problema è più grave che in Campania. Ai floridissimi affari conseguiti con i rifiuti, dai gestori delle discariche, che hanno incrementato a dismisura i costi del conferimento, si aggiunge il business del trasporto dei rifiuti nelle discariche di Salandra e Venosa con ulteriore aggravio dei costi per gli amministrati e, a peggiorare la situazione vi è la mancanza di una adeguata programmazione del problema da parte dell'Ente competente alla materia: la Provincia di Potenza. Infatti una parte non secondaria del piano provinciale del 2002 è stato calibrato sulla messa in funzione dell'inceneritore di Potenza in località vallone Calabrese dove conferire i rifiuti del capoluogo e dei comuni limitrofi, le cui ceneri sarebbero state poi depositate nella discarica potenti-
na di Monte grosso. Come è noto, però, nonostante lo sperpero di oltre 30 miliardi delle vecchie lire, l'inceneritore potentino non è in grado di funzionare ne può essere collaudato nonostante ogni utile attività consumata in tale direzione dal collaudatore noto come tecnico serio capace e di indiscussa esperienza. C'è da dire che già dal 2007 dopo l'assalto al tetto del municipio di Potenza degli operatori dell'inceneritore, il PdL (all'epoca F.I. ed A.N.) sollecitò l'amministrazione comunale a trovare una soluzione adeguata al problema inceneritore e ad individuare le responsabilità per la realizzazione di un'opera inutilizzabile. Il Sindaco di Potenza pensò di avocare a se l'affare escludendo dalla competenza all'assessore al ramo e il risultato, dopo due anni, è il solito nulla di fatto. Lo stesso capogruppo provinciale del PdL Giuseppe Morero ed il coordinatore
dell'intergruppo di opposizione Aurelio Pace nelle scorse settimane avevano lanciato il grido di allarme preannunciando l'imminente emergenza e, infatti, ci siamo arrivati. Ora dovremmo aspettarci che i “baroni dei rifiuti” grideranno alla necessità di attuare soluzioni urgenti per mettere in campo ogni risorsa economica necessaria a superare l'emergenza così sapientemente determinata da chi ci amministra e che gli apparentemente ignavi amministratori si attiveranno per la soluzione dell'emergenza tanto da determinare affidamenti urgenti per la realizzazione di discariche piuttosto che per l'acquisto di compattatori o per l'affidamento del trasporto dei rifiuti chissà dove. Siamo certi che in tal modo si smuoverà economia, soprattutto in favore di alcuni, in vista delle prossime elezioni regionali e pur volendo escludere l'eventuali-
tà di possibili finanziamenti per le prossime spese elettorali resta il fatto che il problema si sarebbe potuto risolvere prima se affrontato per tempo e con la giusta prospettiva. È inammissibile che la nostra comunità continui a sopportare questo continuo sperpero improduttivo di risorse e la artefatta origine di problemi per dare avvio alla distribuzione sistematica di risorse pubbliche per pochi intimi. Abbiamo chiesto al capogruppo PdL in Consiglio Comunale ed al Coordinatore dell'intergruppo di opposizione al Comune di Potenza, di promuovere un punto all'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale per affrontare l'argomento e di proporre un'interrogazione urgente tesa a comprendere: 1) la massa di risorse effettivamente spesa per l'inceneritore di vallone Calabrese; 2) le ragioni per la mancata collaudazione; 3) i tempi e i costi per una
ne con la sezione di Potenza dell’Associazione italiana persone down (Aipd). E proprio la finalità sociale della lodevole iniziativa mi ha favorevolmente impressionato, con la grande generosità dei molti che hanno contribuito economicamente a finanziare le attività dell’Aipd, attraverso le proprie donazioni. Insomma rispetto per la natura e impegno sociale –conclude Lovallo – sono realtà che possono e hanno saputo integrarsi allaperfezione. L’auspicio e che l’Asd prosegua sulla strada intrapresa, magari utilizzando strutture che potranno sorgere nel territorio comunale del capoluogo di regione, strutture per le quali non faremo mancare il nostro appoggio. I valori che lo sport trasmette, se praticato in maniera sana e rispettosa, vanno difesi e propugnati in una società che grazie a questi può crescere secondo modalità positive e migliorando complessivamente la qualità della vita di tutti».
suo eventuale utilizzo; 4) le iniziative attivate per l'accertamento delle responsabilità pubbliche e private e le azioni di autotutela dell'Ente, eventualmente avviate; 5) gli studi avviati per la soluzione del problema rifiuti, e quali i costi presunti; 6) le spese sostenute per il trasporto dei rifiuti nelle discariche fuori città e gli eventuali affidatari del servizio. I nostri amministratori devono capacitarsi che il tempo delle vacche grasse è finito, che occorre pianificare l'erogazione di ogni servizio in modo da conseguire il miglior rapporto tra costo e beneficio al fine di ridurre le imposte e liberare risorse per investimenti produttivi strutturali tanto utili per incrementare l'economia e l'occupazione per il territorio. La comunità Potentina sta subendo da diversi anni l'aumento della Tarsu (+15 per cento) per la coprire i maggiori costi derivanti dall'attivazione di un inceneritore che non è possibile mettere in funzione e qualcuno dovrà darne conto alla cittadinanza. Potenza, lì 28/08/2009 Lorenzo Larocca
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Potenza 19
Martedì 1 settembre 2009
Agenda
Martedì 1 settembre 2009
Potenza 21
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L’Aglianica Wine Festival compie undici anni
Un percorso lungo sette pietre
Fuochi sul Basento tra arte e comicità
Fino a sabato prossimo ancora ballate nei Palmenti
DAL 4 al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell’estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica. Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.
PROSEGUE ancora da luglio il “Percorso delle sette pietre”, sette installazioni scultoree su un antico sentiero contadino dove si racconteranno, con le parole incise sulla pietra, gli immaginari popolari. Una storia ispirata al racconto scritto da Mimmo Sammartino (e pubblicato dall’editore Sellerio), “Vito ballava con le streghe”. Un cammino che si sviluppa su quote variabili: dai 920 metri di Pietrapertosa, ai 660 metri della valle attraversata dal torrente Caperrino, per risalire ai 770 metri di Castelmezzano. Previsti punti di sosta per godere di paesaggi, visioni, profumi e voci della natura, scenografie scultoree, parole scritte sulla pietra e voci.
E’PREVISTOper sabato prossimo una delle manifestazioni di maggior successo del capoluogo: “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza. Per l’estate potentina, avara d’iniziative, un finale col botto. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo del comico Zelig Peppe Iodice.
Fino al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.
LA MANIFESTAZIONE
La pizzica dedicata agli anziani
PER I VIAGGIATORI
Grande partecipazione alla messa per Bertazzoni CATTEDRALE gremita per ricordare e pregare mons. Augusto Bertazzoni, vescovo della nostra diocesi dal 1930 al 1966, scomparso all’alba del 30 agosto 1972 in un appartamento della Banca d’Italia, nella centralissima via Pretoria: l’arcivescovo metropolita di Potenza, mons. Agostino Superbo, che ha presieduto la solenne concelebrazione, nell’omelia, riferendosi alla lettera di san Giovanni apostolo laddove afferma “Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi”, ha sottolineato l’attualità del suo messaggio, l’intensità del ricordo del Servo di Dio Augusto Bertazzoni, “educatore capace di parlare al cuore dell’uomo”. Un messaggio sobrio, com’è nello stile pastorale di mons. Superbo, rivolto ad una attenta platea di fedeli, sacerdoti, religiose, laici devoti, tra cui sindaco di Potenza, Vito Santarsiero con il consigliere Antonio Pesarini, Giampaolo D’Andrea, Gino Mistrulli, Lello Mecca, Giuseppe Mario Pizzuti, Piero Biscardi, Rocco Stigliani. Don Gerardo Messina, canonico della Cattedrale, direttore emerito dell’archivio storico diocesano, riconosciuto biografo di Bertazzoni (ha realizzato alcuni saggi monografici, ma, soprattutto, ha fatto parte come Promotore di giustiziainseno alTribunalediocesano, che ha curato l’iter del processo informativo sulle virtù eroiche e la fama d santità del Servo di Dio), parlando a nome della Postulazione della Causa di beatificazione del Servo di Dio Augusto Bertazzoni, ha evidenziato una importante iniziativa in atto. “Lo scopo di essa, ha detto don Gerardo Messina dal pulpito dell’altare maggiore del massimo tempio cittadino, è studiare e realizzare insieme iniziative atte a promuovere su larga scala la memoria de Santo Vescovo, che tutti noi abbiamo conosciuto ed amato, consapevoli come siamo che il tempo che passa non offre alle nuove generazioni occasioni per prendere contatto con la grande figura di questo santo Pastore della nostra diocesi”. Ed è comprensibile che, in assenza di una
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale
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Antincendio boschivo Servizio taxi Enel
L'AssociazioneCGS Mons. Bertazzoni e la Caritas San Giovanni Bosco promuovono, a Potenza, il 5 settembre, presso il Cineteatro Don Bosco, una raccolta fondi “Costruiamo il pozzo della farfalla”, per la costruzione di un pozzo in un piccolo villaggio del Togo. Questo evento viene organizzato nel decimo anniversario della morte di Umberto Amodeo, funzionario dell'Università degli Studi della Basilicata, scomparso il 5 settembre del 1999, per ricordare a tutti il suo impegno nel voler migliorare la situazione di pazienti e familiari degli ammalati di sclerosi laterale amiotorfica e che lo ha portato a costituire la sezione di Basilicata dell'Aisla. La manifestazione avrà come momento culminante la rappresentazione di uno spettacolo teatrale messo in scena dal gruppo giovanile di teatro comico-brillante Gioventù Bruciata, animato da Corrado Amodeo, figlio di Umberto. Lo spettacolo sarà tratto da un'opera comica in corso di allestimento intitolata: “Non fate la guerra, fate la morra!”. Don Giuseppe De Luca, dotto prete – scrittore romano – nativo di Brienza, nell’antica diocesi di Potenza, è stato depositato dal sindaco di Sasso di Castalda, Rocco Perrone, presso l’Archivio di Stato di Potenza. Qui dovrebbe essere stato ultimato il lavoro di schedatura ed inventariazione per decreto del Soprintendente Archivistico per la Basilicata, Donato Tamblè. Alcuni cenni biografici, infine, per capire meglio la sua personalità. Mons. Augusto Bertazzoni na cque a Polesine di Pegognaga (Mantova) il 10 gennaio 1876. Da fanciullo fu discepolo di don Bosco, ebbe a Mantova come vescovo
opportuna e diffusa informazione, anche i giovani sacerdoti che non l’hanno conosciuto, non ne coltivino, a loro volta, la memoria e non ne parlino con amore ai fedeli. Sin qui don Gerardo, latore di una “primizia”importante, nuova e diversa, che, a breve scadenza, può far scaturire un movimento d’opinione e quant’altro intorno alla santa e nobile figura di Bertazzoni. Novità interessanti, inoltre, potrebbero venir fuori dall’epistolario fra mons. Giuseppe De Luca senior (scomparso nel 1956) e mons. Bertazzoni. Il 19 ottobre 2007, l’archivio di mons. Giuseppe De Luca, nipote dell’omonimo
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Acquedotto Lucano
Telefono Azzurro
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Quando il gioco si fa duro...
QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.
Telefono Donna
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Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
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Ateneo Centralino Rettore
0971 201111 0971 202106
• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08
Giuseppe Sarto (S. Pio X), fu amico di don Orione e don Calabria, oggi Santi. Consacrato sacerdote il 25 febbraio 1899, fu Arciprete Parroco di S. Benedetto Po dal 30 aprile 1904 al 30 giugno 1930. Elevato da Pio XI alla Cattedra Episcopale di Potenza e Marsico, consacrato il 15 agosto 1930, il 29 ottobre entrava in Diocesi. Resse con saggezza, semplicità e fortezza evangeliche lr chiese affidategli, annunziando il Vangelo e facendo il bene nello spirito del suo programma pastorale:”Jugum meum suave”. Curò le vocazioni, rinnovò il clero, impegnò il laicato cattolico nella catechesi, nell’Azione Cattolica, nelle opere della carità, della cultura, della solidarietà sociale. Resse altre diocesi lucane come Amministratore Apostolico di Muro Lucano, Acerenza, Matera. Fu padre conciliare nel Concilio Ecumenico Vaticano II. Lasciò il governo delle diocesi il 30 novembre 1966 ritirandosi nel silenzio e nella preghiera. Il Signore volle visitarlo nel dolore. Consumata la sua missione terrena, ricco di meriti e dell’affetto del clero e del popolo lucano, compianto, tornava al Signore, in Potenza, all’alba del 30 agosto 1972. Il 29 ottobre 1980 le sue spoglie mortali, traslate dal cimitero di Potenza, furono sepolte nella Basilica Cattedrale. Pino Gentile
NUMERI UTILI Farmacie di turno
Orari di Trenitalia
• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;
Un pozzo per un villaggio del Togo
Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; ..nonnina Carmela...Un augurio affettuoso a chi può esibire con orgoglio più di mezzo secolo con il vigore, l’energia e la vitalità sufficienti per ricominciare a contare gli anni da zero. Le tue nipoti: Carmen, Loredana, Eleonora
E’ vero, ti facciamo gli auguri sempre con un giorno di ritardo, ma questo non cambia il fatto che pensiamo a te tutto il tempo. Auguri piccolo Lorenzino, per questa seconda candelina...Un abbraccio forte forte dai tuoi zietti, dai nonnini e da quella peste della tua cuginetta “Eiaia”
• 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano. • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
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Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 S.Darko 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Il Messaggero 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Harry Potter 19 - 22 Sala 7 Smile 17.30 - 19.30 - 21.30
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L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda. Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.
Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.
Una notte da leoni SETTE ragazzi organizzano una vacanza all’insegna del contatto con la natura in Marocco. Decisi a immortalare ogni momento vengono in possesso di una strana macchinetta fotografica
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HA COLTO nel segno l'iniziativa dell'associazione nazionale di imprenditori, Assoimpero Basilicata. Ancora una volta nel capoluogo di regione sta facendo parlare un'iniziativa di aggregazione sociale che guarda a chi in questo ultimo scorcio di agosto sta a Potenza e non sa come valorizzare il tempo libero, o peggio ancora vorrebbe trovare un motivo di svago per uscire dalla emarginazione. Momenti molto suggestivi si sono vissuti mercoledì 26 agosto 2009 presso il centro di aggregazione per anziani di via IV Novembre, per il consueto appuntamento per il corso di pizzica per gli anziani: Carmen Cafaro, nella sua qualità di presidente dell'Assoimpero Basilicata, ha voluto impreziosire questi ultimi giorni della” Bella Estate” potentina, con due prestigiosi nomi della taranta salentina: Carlo Canaglia e Moana Casciaro. I due artisti, che prenderanno parte anche a qualche tappa del Tour del Gusto, altra importante manifestazione messa in piedi dalla poliedrica scrittrice potentina, saranno a disposizione di quanti vorranno intervenire alla lezione di ballo, con i loro preziosi consigli, su un ballo che portano in tournèe in Italia e in Europa, con un grande successo di pubblico e di critica. Il gemellaggio fra gli artisti salentini e la Cafaro nasce da una sinergia di intenti che si vogliono mettere in atto, a partire dal capoluogo, per valorizzare una danza che anche nella Basilicata meridionale, si perde nella notte dei tempi. Coniugando l'amore per la storia e le tradizioni Carlo Canaglia e Moana Casciaro faranno respirare odori, percepire sapori e colori della terra salentina, deliziando con grande spirito di abnegazione tanti anziani che cercano di iniziare il difficile percorso della terza età in modo sano e genuino. Non solo gli anziani hanno potuto apprezzare le doti artistiche del duo del Salento, ma un pubblico nutrito e variegato ha salutato col calore tipico dei potentini una danza che accomuna le due regioni, in un itinerario di cultura e tradizione. Carmine Pepe
LA CELEBRAZIONE
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
20 Potenza
22
Il 5 e il 6 iniziative per discutere delle prospettive future
Pignola Mostra di Dino Ventura
Il Pdl lucano riparte dalla piazza di Avigliano
Chiude “Speranze oltre le nuvole»
AVIGLIANO - Il Popolo della Libertà si dà appuntamento ad Avigliano in piazza Gianturco, sabato 5 e domenica 6 settembre, rinnovando l’evento “Pdl in festa”. Un’occasione per discutere di politica e delle problematiche del nostro territorio. La due giorni non sarà solo una manifestazione politica, ma al tempo stesso una festa da poter condividere insieme alla gente. Molteplici i dibattiti in programma che vedranno la parteciperanno degli esponenti politici del Pdl, del Pd, dello Sdi e dell’Udc. Numerosi gli esponenti del Pdl presenti alla manifestazione: i senatori Cosimo Latronico, Emilio Nicola Buccico, Egidio Digilio, Guido Viceconte, gli onorevoli Nunzia De Girolamo e Vincenzo Taddei, l’europarlamentare Sergio Silvestris, il sindaco di Calvello Mario Domenico Gallicchio, il capogruppo alla Provincia Giuseppe Morero, il coordi-
Latronico, Viceconte e Taddei
natore provinciale vicario Mariano Pici, e il vice coordinatore regionale Gianni Rosa, oltre agli esponenti cittadini e dell’intera provincia, i quali si confronteranno sui problemi e le difficoltà della nostra Regione e dell’intero Sud e sui provvedimenti po-
sti in essere dal Governo nazionale. Ospiti di eccezione il professor Mario Vasta, presidente del comitato costituente della Banca Popolare di Basilicata e Gianfranco Di Santo che presenterà il libro “Le verità nascoste. Il
terrorismo rosso in Italia” accompagnato da Lorenzo Conti figlio dell'ex sindaco di Firenze Lando Conti, ucciso dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986. Non mancheranno i giovani con uno specifico dibattito sui temi a loro cari. Inoltre, sarà consegnata una targa encomio a Don Peppino Stolfi, figura assai cara a tutta la comunità aviglianese. Le serate proseguiranno con la degustazione di prodotti tipici aviglianesi e musica dal vivo. Dopo la pausa estiva il Pdl scende in piazza con i suoi massimi dirigenti di Basilicata per parlare dei successi ottenuti dal Governo Berlusconi e delle strategie e i programmi per il nostro territorio. Un evento da non perdere cui ci si auspica una grande partecipazione della comunità aviglianese e non, dei simpatizzanti del Pdl di tutta la provincia, per sostenere con grande entusiasmo questa iniziativa.
L’arte di Dino Ventura al museo scenografico del costume e delle civiltà rurali di Pignola
Pietragalla, 80 bimbi coinvolti
Avis, al termine il centro estivo Campagna dell’Avis
PIETRAGALLA - Dopo due intensi mesi di attività si è concluso a Pietragalla il centro estivo per bambini e bambine organizzato dalla locale sezione comunale dell’associazione Volontari Italiani del Sangue. Giunto alla seconda edizione e denominato “Parole e Colori”, a questo evento hanno preso parte 85 bambini e bambine con età compresa tra i 3 e i 10 anni. L’iniziativa ha preso avvio lo scorso 29 giugno, e si è svolta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 fino alle ore 12.30 attraverso tutta una serie di attività socio-ricreative svolte sia nella palestra co-
CAMPEGGIANO ancora dei manifesti murali a Potenza che sollecitano a gustare la strazzata, nella sagra relativa, a Stagliuozzo. Così la sera di giovedì 20 agosto pensi di dirigerti lì per trascorrere qualche ora di piacevole distrazione, semmai attratti da qualche particolare evento artistico canoro e ammirare le bellezze dell’antico borgo rurale. E probabilmente cominci a pregustare la tipicità di questa eccezionale consumazione della Strazzata, particolare cibo dei mietitori fino a prima dell’avvento di macchine operatrici per l’agricoltura. Così, attratti da questa focaccia di segale e grano,
munale che nei laboratori dell'istituto comprensivo di Pietragalla. Un ruolo importante è stato ricoperto dagli animatori dell'Avis di Pietragalla, i quali hanno suddiviso i piccoli partecipanti in sei gruppi di lavoro. Le attività svolte si sono basate sul teatro, sul disegno, sul ricamo, sulle attività manipolative, sul ballo e sulla realizzazione di un giornalino con il quale è stato evidenziato tutto il lavoro effettuato in questo periodo estivo. Nel pomeriggio di domenica 30 agosto è stato organizzato lo spettacolo conclusivo del centro
estivo ed esso si è tenuto nella palestra comunale dove è stata realizzata anche una mostra dei lavori realizzati dai più piccini. Il recital ha avuto vari momenti artistici durante i quali le bambine ed i bambini hanno cantato, ballato, recitato e nel contempo sono state proiettate delle fotografie che hanno segnato i vari momenti dei due mesi intensi di attività ed inoltre sono stati consegnati a tutti i bambini e le bambine gli attestati di partecipazione. Alla serata hanno presenziato il presidente della sezione Avis di Pietragalla Giuseppe Alfano, insieme a numerosi soci, il quale ha naturalmente ringraziato tutti coloro che si adoperati per l'ottima riuscita della manifestazione bimestrale e il sindaco del paese Rocco Iacovera che ha sottolineato la numerosa
partecipazione dei più piccini che per due mesi sono stati impegnati in varie attività. Era presente all'evento il presidente regionale dell'Avis Genesio De Stefano il quale rivolgendosi agli organizzatori della manifestazione ha messo in risalto "il grande lavoro organizzativo nella realizzazione di queste attività. Mi congratulo per il risultato ottenuto che ha permesso per due mesi a tanti bambini e bambine di svolgere delle iniziative di vario genere, per cui è grande il mio apprezzamento verso l'Avis di Pietragalla, struttura che dimostra efficienza nel settore delle donazioni e al tempo stesso rappresenta un punto di riferimento per i progetti che vengono realizzati dimostrando un grande impegno». Antonio Bevilacqua
PIGNOLA - Si è chiusa la mostra pittorica di Dino Ventura (Mat). Il Museo scenografico del costume e della civiltà rurale all’ingresso del paese, ha ospitato per ventidue giorni, dal 10 al 31 agosto, “Speranze oltre le nuvole”, la personale di un artista di fama internazionale. Dopo quattro anni vissuti in Centro America, dal 2000 Dino risiede a Pignola con la moglie le piccole Asia e Gaia, nate all'estero, a cui sono state dedicate le prime due esposizioni personali. Circa cinquecento i visitatori affascinati dalle diciotto tele astratte e potenti di Dino Ventura esposte a Pignola. Rapiti dai colori vividi dell'acrilico accostati alla foglia oro, uniti in collage con la tela da sacco e la cera d'api. Ammaliati dall'ondeggiare dellespatolate. Perduti dietro alle linee del dripping. La biografia di Ventura e le sue ultime produzioni ar-
La Segnalazione
Se a rovinare la Strazzata ci pensa il contorno ripiena di frittata e peperoni o di prosciutto e formaggio - per la originalità e la genuinità di tale modesto e frugale pasto estivo - ti avventuri per raggiungere Stagliuozzo. Ma t’accorgi subito di essere capitato male. Benché al bivio di Chicone sarebbe stato fruibile un ventilato servizio navetta, i volontari del soccorso sollecitavano a percorrere il tragitto in fretta senza dare alcun ragguaglio. Per fortuna il percorso era a senso unico.
La strada stretta per la presenza di sterpaglie, poco illuminata e per le cunette all'italiana, rappresentava un serio pericolo. Il bello - per carità il massimo del disordine e della
disorganizzazione - è stato vissuto quando, raggiunto il centro si doveva proseguire su un sentiero sterrato per parcheggiare in un terreno da poco mietuto dove non c'era più po-
sto. Fumavano allegramente tre o quattro preposti a dirigere il traffico indifferenti a provocare un vasto incendio e un ufficiale, probabile comandante della Polizia Municipale di Avigliano, che interpellato per come era stata resa impossibile la sosta negava ogni eventuale soluzione, si sentiva molestato, infastidito e dava segni di irritazione. Forse non era in grado di risolvere. Per reazione il turista visitatore partecipante do-
tistiche, inclusa la personale di Pignola, sono visibili sul sito www.matgallery.com. E' presente anche nel Dizionario enciclopedico internazionale dell'arte moderna. Alla pagina 170, a lui dedicata, il critico Anna Soricaro scrive: «La grandezza dell'astrattismo per Ventura sta nel percorrere una strada in cui la destinazione è ignota, nella libertà di tratteggiare ciò che la mente è pronta a leggere; la grandezza nell'arte di Ventura sta, invece, nel riuscire a pronunciare il tutto con tratti confusi, nel materializzare irripetibili eteree sensazioni». Ventura ha esposto in numerose gallerie sia italiane che estere. Le sue esposizioni permanenti si trovano a Corato, Taormina, Potenza e Torino, in Guatemala e in due gallerie a Managua e a Londra. Simona Brancati
veva solo svoltare e tornare indietro e snobbare la partecipazione alla Sagra. Non valeva presenziare a una manifestazione “strazzata” - come in vernacolo si indica per un abito “strappato, scuscito”. Eppure la Pro-loco e la comunità di Avigliano sono meravigliose per la originalità, per l'accoglienza e lo spirito creativo. Peccato che qualcuno abbia fatto di tutto per far disprezzare la Strazzata e creare disordine. Probabilmente per provocare e istigare Stagliuozzo, come Lagopesole, a distaccarsi da Avigliano per aggregarsi al Comune di Filiano. Un lettore Tommaso Marcantonio
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Muro Lucano: una sedicenne salvata in extremis. Frequenta il Liceo scientifico
Tenta il suicidio per una bocciatura MURO LUCANO - Aveva scoperto, solo ieri mattina, di essere stata bocciata all’esame di riparazione. Per questo, probabilmente, una giovane di 16 anni ieri nel pomeriggio ha tentato di togliersi la vita. Un tentativo, per fortuna, non riuscito grazie all’intervento immediato della famiglia che, già da qualche ora, la stava cercando forse temendo il peggio. La ragazza, infatti, si era nasco-
sta a casa della nonna, dove aveva deciso di mettere in atto il suo progetto. L’arrivo dei familiari ha, per fortuna, evitato il peggio. La ragazza è stata trasportata in elisoccorso al San Carlo di Potenza, dove è stata ricoverata per accertamenti ma, per fortuna, non versa in gravi condizioni. La sedicenne frequenta il secondo anno al Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Muro Lucano.
A sinistra l’ambulanza. Sopra i cittadini accorsi sul posto
E’ il tempo previsto per l’ultimazione dell’arteria. Il primo cittadino Caputo chiama tutti a raccolta
Nerico-Muro, altri 1260 giorni E si appella al coordinamento istituzionale. Si attende il piano regionale PESCOPAGANO - Altri 1260 giorni: 3 anni, 5 mesi e 15 giorni per l'ultimazione della “Nerico-Muro”. E’una previsione solo temporale, salvo però imprevisti. E allora c'è attesa per il Piano regionale della Viabilità. Urge la costituzione di un “comitato dei sindaci”. E’ la “cooperazione istituzionale” l’unica strategia utile per limare le marginalità del marmo platano ed uscire dall'isolamento infrastrutturale. Così la conferenza di servizi sulla questione del completamento della “Nerico-Muro Lucano-Baragiano”, di ieri a Pescopagano, ha di certo gettato luce sugli assi viari da “privilegiare” finanziariamente per rispondere alle istanze delle popolazioni dell'area. Per la viabilità lucana in pratica è giunto il momento del consuntivo. «E' giunto il momento di collaborare - ha detto il sindaco di Pescopagano, Giuseppe Areneo - tra tutti i soggetti per chiudere l'iter della Nerico -Muro». «A distanza di due anni è giusto trasferire ad un territorio ha detto l'assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio - lo stato dell’arte della Nerico-Muro. Due anni fa eravamo in una fase di stallo. Ora anche se non si è data vita
Il tavolo di Pescopagano
ad una soluzione definitiva alcuni problemi sono stari risolti. La Regione anche oggi assume un impegno, quello di funge da pungolo per verificare che al più presto si giunga all'epilogo della que-
stione. Per lo svincolo di Muro anche la Regione si è prestata ad un atto necessario. Si legge nei verbali che l'opera è ben conservata. Il senso di responsabilità degli amministratori è forte, così
un'opera completa e non fruibile appare un danno al pubblico. L'impegno in questa seconda conferenza è quello di mettere in piedi sinergie solidali per forre fine ad una telenovela».
«La Provincia ha compiuto una grossa operazione, quella di sostituirsi all'Anas - ha detto il Commissarioad acta, Filippo D'Ambrosio - ed ha impugnato anche i miei provvedimenti. Il nostro grande impegno è quello di far bastare i soldi stanziati nel 1996 utilizzandoli nel 2009». «I tempi della strada sono lunghi - prosegue D'Ambrosio- ma i decreti sono assunti in tempi brevi. Il ministero è un Palazzodi vetroe allaCorte dei Conti relazioniamo ogni anno». La questione delle eterne incompiute per molti sta proprio nei “ribassi” all'atto degli appalti. Per il commissario «esistono delle leggi che li regolano ed i ritardi rientrano nelle statistiche degli appalti di tutta Italia». La polemica però si surriscalda per lo svincolo murese. «E' stato fatto a 6 km dal centro abitato - ha concluso D'Ambrosio - perché è la soluzione geologica più opportuna. Se il Comune di Muro propone una nuova soluzione di certo sarà presa in considerazione». «Perle offerteanomale -ha detto l’ingegnere, Antonio Zagaria del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata - non possia-
mo sorvolare le leggi». «E' opportuno rilanciare il tema delle infrastrutture - ha detto il Presidente della Provincia Piero Lacorazza - costruendo una cooperazione istituzionale. La Provincia non si sottrae ad un confronto che nei giorni scorsi è apparso confuso. Noi nella vicenda della Nerico-Muro siamo di fronte ad un dibattito che attiene alla marginalità della regione e di una vasta area. Oggettivamente siamo tagliati fuori dalle vie di comunicazioni. Basti pensare all'interporto di Bari e all'alta velocità. Abbiamo difficoltà a creare una cooperazione con le Provincie vicine. Nei giorni scorsi abbiamo sbloccato opere ferme per 60 milioni di euro per dare fiato all'economia e alle imprese lucane. Ma alla Provincia sono affidate 3 mila km di strade provinciali per 4 milioni e mezzo di euro annui. A breve daremo vita ad un protocollo d'intesa con la regione per la mappatura delle strade. Per la Nerico- Muro gli uffici della Provincia hanno presentato all'Anas un progetto di 60 mila euro e al più preso si procederà a dare corso ai lavori e ad aprire quel tratto di strada in una sola direzione». Angela Scelzo
GLI INTERVENTI
Così commentano i sindaci BELLA Siamo convinti che un tavolo istituzionale e tecnico sia opportuno -dice il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa - così come per il tratto BalvanoBella Muro. E' una prassi necessaria per sorvegliare i lavori. La Nerico èuna strada costata circa400 miliardi e non vorremmo che altri tempi più lunghi ci siano costi più elevati. Eppure del tratto CastelgrandeLaviano nessuno ne parla. E' un'altra opera incompiuta del terremoto gestita da Roma e non dalle Comunità locali. Così come per le aree industriali. Abbiamo avuto imprenditori che sono andati via. A dispetto della questione meridionale: i soldi sono arrivati al sud e ne hanno beneficiato gli imprenditori del Nord. MURO LUCANO «Non c’è mai stata una volontà poli-
tica chiara e ferma - ha detto il sindaco Mariani - per porre fine alla questione della Nerico-Muro Lucano. Ho chiesto pubblicamente le dimissioni di D'Ambrosio ma oggi pubblicamente chiedo scusa . Oggi mi rendo conto che quando nella politica entra lamagistratura, lapolitica ha fallito. Inquesto caso è così.Ai cittadini non interessano le diatribe tra gli enti. Il Provveditorato ha fatto molto. Ora dobbiamo mettere fine a questo scarica barile. Alle ordinanze del Commissario si risponde col Tar. In Basilicata dinanzi alle strade di nuova costruzione c'è sempre il divieto di circolazione. A Muro ci sono 3 sbarramenti. Segno di potere o di cosa? I ritardi sono inaccettabili. Chiedo alla Provincia il 20 per cento del Piano Regionale alla Viabilità di quando ero Presidente della Secon-
da Commissione come sono stati spesi e quali strade sono state messe in sicurezza? BALVANO «C’è stato solo un atto di consegna e non di apertura - ha detto il sindaco Costantino Di Carlo - per lo svincolo di Muro. Eppure è opportuno che sia la Regione a farsi carico di una rotatoria di circa 150 mila euro. Con la determinazione di sempre abbiamo ottenuto un tavolo istituzionale. Con la chiusura del Ponte di Picerno abbiamo ottenuto la messa in sicurezza della Visciglieta e con determinazione i sindaci dell'area hanno resopercorribile alSs 94dir. Oraalla Provincia è stata consegnata una strada senza uscita. Occorre mettere in piedi un crono programma per condividere soluzioni e vegliare sulla tempistica».
CASTELGRANDE «Bisogna accelerare sulla tempistica - ha detto il sindaco Alberto Muro per evitare che il paese si spopoli ulteriormente. Ora con l'avvio delle attività scolastiche tante famiglie hanno deciso di spostarsi. E' un impoverimento dell'area dovuto alle infrastrutture inesistenti che va fronteggiato. BARAGIANO «Abbiamo esaurito tutte le proteste ha detto il sindaco di Baragiano Giuseppe Galizia - e da oggi si chiude il Ponte di Picerno ed il Marmo Platano è ancora un territorio abbandonato. Ci sono tante strade provinciali che meritano attenzione». CALITRI Il sindaco Giuseppe De Milia non usa mezzi termini sulla “LioniGrottaminarda”. «L'Italia meridio-
La Nerico - Muro
nale è tagliata fuori dalle realtà industriali - ha proseguito - occorre potenziale l'Ofantina risolvendo il problema degli espropri». RUOTI «A tutti i sindaci chiedo di controllare cosa le ditte mettono nel catrame ha detto il sindaco Angelo Salinardi- e dove sono le aziende che con i ribassi hanno vinto le gare di appalto?». ang.sce.
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Melfi Parla il primo cittadino della città federiciana, Ernesto Navazio
Fenice, continuano i rilievi dell’Arpab MELFI - Non sono ancora terminati i rilievi di Arpab, regione Basilicata e Fenice sulla assenza di inquinamento delle falde acquifere del basso melfese. Le ordinanze del sindaco di Melfi, che nel marzo scorso vietava l’utilizzo dei pozzi presenti nell’area al confine tra Puglia e Campania, resteranno pertanto in vigore fino alla fine di questo mese. I provvedimenti si erano resi necessari dopo la denuncia del termo distruttore, Fenice Spa che evidenziava la presenza di agenti inquinanti nelle fal-
de acquifere del sottosuolo. Lo scorso mese di giugno con apposita conferenza di servizio, convocata nel municipio di piazza Festa Campanile dalla locale amministrazione comunale, si era dato corso al piano di caratterizzazione. «I novanta giorni a disposizione per i rilievi del caso scadranno il prossimo trenta settembre – spiega il sindaco, Ernesto Navazio – ma i primi dati sono rassicuranti e preludono alla fine dell’emergenza. Sono estremamente soddisfatto di come si stanno svolgen-
do i controlli. Alla fine dell’indagine saremo anche in grado di capire come sia stato possibile rinvenire solventi nell’acqua e da dove essi sono arrivati». Fenice Spa, nel denunciare l’inquinamento delle falde, aveva fin da subito escluso responsabilità dirette per quanto accaduto. Nella zona del basso melfese, dove insiste il principale insediamento industriale di Basilicata, si continua a praticare la coltivazioni di pomodori ed insalate più in generale. La chiusura dei pozzi ha chiaramente arre-
cato notevoli disservizi agli operatori del settore oltre che un danno di immagine per la commercializzazione dei prodotti provenienti da quest’area. Certo non è stato un vantaggio lavorare con temperature altissime ed i pozzi chiusi. L’attività di controllo non si è esaurita. «Venerdì quattro settembre prossimo – conclude il primo cittadino di Melfi, Ernesto Navazio – abbiamo convocato un’apposita commissione consiliare durante la quale affronteremo l’emergenza inqui-
La Fenice
namento. La situazione è sotto controllo ma d’ora in avanti sarà necessario che la vigilanza resti sempre
altissima perché simili episodi non abbiano più a verificarsi». Vittorio Laviano
Domani scade l’ultimatum voluto da tutto il consiglio comunale del paese arbereshe
Ginestra-Barile: verso la chiusura? Nei mesi scorsi è stata approvata una delibera con cui si chiedevano interventi GINESTRA - Sono finite le ferie, ma i problemi di viabilità continuano a sussistere. La “strada di nessuno” la Ginestra-Barile, importante arteria di collegamento dell'area nord del Vulture per Potenza e la cittadina di Venosa, continua a far parlare di sé in negativo.Costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazione, non è mai stata presa in gestione da nessun Ente, nonostante quest'ultimo Ente avesse fatto richiesta alla Regione Basilicata, nel lontano 1987. Nel Consiglio Comunale aperto del centro arbereshe dello scorso 2 marzo, avente per argomento la strada di nessuno, la famosa Ginestra-Barile, sono stati trovati i fondi per mettere in sicurezza la strada ed in seguito farla diventare provinciale. I fondi, 700 mila euro, come promesso dall'assessore regionale alle Infrastrutture Innocenzo Lo guercio, usciranno dal ribasso fatto sui lavori dell'Oraziana del 4° lotto, previsti 6 milioni di euro, che da Ginestra porta a Venosa.
Un’immagine dell’incontro del 2 marzo scorso
Comunque, il consiglio comunale ha approvato la delibera che se entro 180 giorni non si vede una risoluzione di questa strada, il sindaco Caputo sarà costretto a chiudere al transito questa arteria, con grave penalità per chi vi transita.
Ebbene i 180 giorni scadono il prossimo 2 settembre, che ne sarà di questa strada? Continuerà a mietere incidenti ad iniziare dalle prossime pioggie o il sindaco Caputo la chiuderà come annunciato lo scorso 2 marzo? Tutte le autorità
presenti lo scorso 2 marzo avevano annunciato una risoluzione (come sempre politica, senza concretezza) di questa strada. L'allora presidente della Giunta Provinciale di Potenza, Sabino Altobello aveva detto: «una volta individuato il
soggetto responsabile della gestione di questa strada ( che può essere anche la Provincia) si porrà fine al disordine istituzionale attuale. La Provincia non può intervenire con proprie risorse su strade che non sono di sua competenza. E' l'augurio della Provincia che venga assegnata al nostro Ente la Ginestra-Barile anche prima dei 180 giorni deliberati dal consiglio comunale di Ginestra». L'assessore alla Viabilità Pasquale Robortella aveva precisato: «ci vogliono 700 mila euro per mettere in sicurezza la Ginestra-Barile e poi si potrà provincializzarla». L'ing. Amarena dell'Ente di Irrigazione, proprietaria di questa strada, aveva puntualizzato: «nel 2010 il nostro Ente diventerà una spa Invito la Regione Basilicata a rendere in sicurezza questa strada per poi passarla alla Provincia. In questa zona abbiamo solo 14 km delle nostre strade, che hanno i requisiti per diventare provinciali, i sei km della Ginestra-barile, i 5 km della Vitalba e i circa 3 km della Lavello-Ofanti-
na». A concludere gli interventi fu l'assessore regionale alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio: «di tutti gli interventi fatti, mi sono fatto l'idea che la prima cosa da fare è quella di tutelare la salute pubblica. La Ginestra-Barile ha bisogno di essere gestita da un Ente, anche se non ci sono soldi che possiamo utilizzare per quelle strade che non sono patrimonio della Provincia. Ginestra- Barile non è stata inserita nella Long-List delle strade da finanziare. I soldi per la sicurezza di questa strada possono uscire dai lavori di ribasso del 4° lotto dell'Oraziana, già appaltato. Invito i Sindaci dei Comuni interessati a questa strada a fare un atto deliberativo a favore di questa soluzione». Erano presenti i consiglieri provinciali Acucella, Gammone e Pappalardo, allora presidente della commissione viabilità della Provincia. Tra i consiglieri regionali presenti, c'erano Mollica, Flovilla e Pagliuca. Lorenzo Zolfo
VERTENZA LASME: I COMMENTI DALLA PROVINCIA La solidarietà del sindaco di Ruvo... RUVO DEL MONTE - La delicata situazione dellaLasme diSan Nicoladi Melfipreoccupa, e non poco, i centosettantaquattro lavoratori messi in mobilità e, da un mese in sciopero, contro il dramma del lavoro perso, contro l'atteggiamento dell'azienda che ha imposto scelte e tempi, contro quella che definiscono l'ennesima delusione arrivata dal mancato rispetto degli accordi. La solidarietà per questi lavoratori, oltre che essere arrivata da varie istituzioni e dalla gente comune, è stata espressa anche dalla nuova giunta comunale di Ruvo del Monte. Il sindaco Donato Romano e l'assessore comunale alle attività produttive, Giuseppe Marra, si sono sentiti in dovere di esprimere sostegno, insieme all'intera comunità di Ruvo del Monte, ai lavoratori della Lasme di San Nicola di Melfi. «Il nostro paese hanno affermato il sindaco Romano e l'assessore Marra - si sente pienamente coinvolto nella vicenda, in quanto il sessanta per cento della forza lavoro è occupato nella zona industriale di Melfi. Questo momento particolare deve servire da insegnamento per evitare che, mese dopo mese, il Vulture Melfese di-
venti un bacino di cassaintegrati e di emigranti. Quello che sta accadendo nel mondo del lavoro - hanno aggiunto i componenti della giunta comunale di Ruvo del Monte - deve far riflettere sul futuro che vogliamo. Se il nostro territorio deve avere la vocazione industriale è bene che si cominci a far rispettare le regole. Non è possibile (il caso Lasme) che si vada in ferie con la convinzione di tornare regolarmente al lavoro e si venga licenziati». L'assessore comunale Giuseppe Marra ha, poi, parlato del rispetto delle regole: «non devono essere soltanto i lavoratori ed i cittadini a rispettarle, ma anche gli imprenditori». «L'auspicio diuna soluzione positivadel caso Lasme - ha concluso il primo cittadino di Ruvo del Monte, Donato Romano, e l'assessore Giuseppe Marra - deve servire da percussore per il mantenimento e lo sviluppo del lavoro nella nostra zona, e non diventare la singola soluzionealsingolo problema,altrimentinei prossimi mesi potremmo avere altri imprenditori che, con la scusa della crisi, potrebbero mettere in atto provvedimenti analoghi». Donato Pavese
...e quella del cittadino di Ginestra GINESTRA - Anche il comune di Ginestra mostra la sua solidarietà ai lavoratori della Lasme. Il sindaco Caputo era presente venerdì scorso a Potenza a sostenere questi lavoratori. Sono cinque gli operai di Ginestra che lavorano alla Lasme. Avvicinato il sindaco su questa delicata questione ha riferito: «La questione Lasmeè un duro colpo all'occupazione locale e alla serenità di un intero territorio. Non è solo la crisi di un modello industriale né il primo passo verso una destrutturazione del complesso industriale di San Nicola. E'sicuramente, per adesso, una decisione fuori dai patti che produce uno stato drammatico per i lavoratori e le loro famiglie. A questo punto la Fiat deve assumersi le proprieresponsabilità.Le responsabilitàversoil territorio, verso i suoi cittadini e le sue istituzioni, mentre il governo, da parte sua, deve svolgerelasuafunzione digaranteericordare a Fiat che il sostegno pubblico ha come controvalore il bene collettivo e la stabilità del sistema lavoro. Di fronte a questo paesaggio complicato il dovere delle istituzioni locali, che si sono già riunite in assemblea, è quello
di mantenere la tensione orientata verso questi obiettivi. Anche perché le conseguenze di queste delocalizzazioni hanno un peso sociale che i territori e i lavoratori non possono permettersi né meritano, ma che soprattutto variano il quadro originario degli accordi tra Fiat e Regione. E dunque è sempre più necessario progettare una assemblea permanente dei sindaci sui temi del lavoro insieme a Confindustria e lavoratori per favorire un luogo dove elaborare strumenti di tutela e servizi per i lavoratori e per costruire una interfaccia utile che monitori i rapporti tra territorio e mondo dell'industria. I Comuni, che sono il presidio diretto dei territori e custodi delle relazioni sociali che si sviluppano dentro le comunità, sono vicini ai lavoratori e manifesteranno la loro forza a sostegno della lotta in atto. L'Amministrazione Comunale di Ginestra a tal proposito vuole esprimere la sua vicinanza ai lavoratori della Lasme dedicando loro, dicomune accordo conil registae attore Pesce, lo spettacolo teatrale “La sposa di Scanderbeg”che si è tenuto nei giorni scorsi. lo. zo.
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Nello scontro sono morti due stranieri che andavano a lavorare
CENTENARI
«Solo indifferenza»
Genzano di Lucania
Centodue anni Simonetti ritorna sull’incidente di venerdì scorso per Anna Maria LAVELLO - «Indifferenza generalizzata». Non usa mezzi termini il consigliere regionale del Prc, in merito all’incidentee alla morte di due extracomunitari che andavano a lavorare nei campi di pomodoro, avvenuto lo scorso venerdì. «Vorrei conoscere - dice la Simonetti in una nota - almeno i nomi dei due giovani del Burkina Faso morti sul lavoro, perché di questo si tratta, e del terzo ferito, di cui si ignorano appuntopersino le generalità». Per il consigliere regionale «a parte la forte denuncia e l’impegno dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, e il lavoro dei volontari del Comitati difesa dei migranti, sull’incidente stradale nel Lavellese, purtroppo, si deve registrare una sorta di indifferenza generalizzata». Giova ricordare che l’incidente è avvenuto nei pressi di Lavello nelle prime ore di venerdì scorso. Un’autovvettura, con a bardo cinque extracomunitari, per cause ancora da accertare, ha finito la sua corsa contro un tir che procedeva dalla parte opposto. Nello scontro hanno perso la vita due extracomunitari, due feriti gravi (uno ancora in pericolo di vita) mentre un quinto e il conducente del tir, se la sono cavata con poco. «Ricordo ancora - afferma Simonetti - la grande foto di
L’incidente di venerdì scorso a Lavello
Jerry Maslo, giovanissimo sudafricano ucciso agli inizi degli anni novanta a Villa Literno, che era stata voluta dai giovani comunisti, nella sede dell’allora Pds a Potenza, nel salone delle riunioni, per non dimenticare un ragazzo come loro, sfuggito alle persecuzioni razziali dal suo Paese, che ha pagato con la vita il sogno di un futuro migliore. Lo stesso sogno dei giovani del Burkina Faso senza nome che sono venuti a morire nelle nostre campagne dove avrebbero dovuto raccogliere il pomodoro per conto dei nostri agricoltori.
VENOSA
Notte bianca, un successo con qualche critica Sabato 29 Agosto la città di Orazioha aperto il sipario ad una pura manifestazione di “show business”. Inizia la Notte Bianca, la grande “maratona mediatica” che, ormai da due anni, funge da cornice alla lunga e ricca estate venosina che, quest'anno, è stata coronata in modo idilliaco dall'arrivo dell'artista Renzo Arbore, ma che, a detta di qualcuno, è “piomta” inesorabilmente nella solita carellata di “fenomeni” televisivi contornati da un “alone” di “sfavillante” quanto illusoria celebrità; di quei volti noti del “piccolo schermo” e non solo,
VENOSA - Si è svolta nel cortile del castello Pirro del Balzo di Venosa la Giornata di Premiazione di “Racconti di Cinema '09”. Premiati i vincitori del concorso di sceneggiature per cortometraggi di autori lucani. L'iniziativa, giunta alla seconda edizione, è promossa e organizzata dal movimento culturale Il Tarlo, dal Centro di Aggregazione Giovanile, dal Forum Comunale Giovanile e dal Comune di Venosa. Per il suo senso filmico e per la capacità di caratterizzare situazioni e personaggi è stata premiata la sceneggiatura “A che ora fa buio”di Giuseppe Stasi. Secondo classificato “Xie-Zi” di
“tronisti” e partecipanti ai consueti “reality” stagionali. Eppure i presupposti, circa un mese fa, con l'arrivo di Raoul Bova e Michele Placido, apparivano di tutt'altro genere. Il Presidente della Pro-Loco Michele Duino assicura che Raoul Bova, salvo ulteriori smentite, sicuramente sarà a Venosa, in occasione della Festa della Vendemmia ma, tenendo conto l'altalena di continue conferme e smentite che ormai da tempo circolano nell'ambiente venosino, la notizia è comunque da “prendere con le pinze”. Marianna G. Ferrenti
Un’intera generazione – aggiunge Simonetti – si è formata sugli ideali della solidarietà internazionale al punto da volere una foto di uno ‘sconosciuto’ ragazzo sudafricano nella sede delle proprie riunioni, dove una volta alle pareti c’erano i quadri di Lenin, Che Guevara, Ho Chimin. E’ per questo che il clima di insensibilità adesso pesa di più, come quella insensibilità che continua a manifestarsi nell’accoglienza dellecentinaia ecentinaia diimmigrati che sono arrivati in questi giorni a Palazzo San Gervasio e nel Lavellese per
la campagna pomodoro». «Le immagini viste in tv di uomini in dieci in un casolare diroccato di qualche metro quadrato, senz’acqua e senza luce, dovrebbero far rabbrividire chiunque e far scattare di nuovo la molla della solidarietà. Intanto – conclude Emilia Simonetti si raccolgano gli appelli del Comitato di difesa dei migranti e dei sindacati per una riunione in Prefettura a Potenza e garantire una degna accoglienza agli extracomunitari presenti nel VultureAlto Bradano e nel Metapontino».
GENZANO DI LUCANIA Ha compiuto 102 anni, l'altro giorno, la signora Anna Maria Linsalata. Vive con due dei suoi figli, Vito e Lucia, ma è quasi completamente autosufficiente; ed in quanto a memoria “dà punti” a tutti, in casa. Latte al mattino, poi un po' seduta un po' in giro per casa, quindi pranzo nutriente a base di pasta fatta a mano ed altri prodotti semplici e genuini, il tutto accompagnato dal tradizionale bicchiere di vino rosso. Di pomeriggio, invece, qualche ora fuori, seduta a discorrere con i passanti o semplicemente a rinfrescarsi, serve a mantenere intatti i rapporti col mondo. La sera ancora latte e biscotti, e poi a letto. Non ha certo avuto una vita facile, nonna Anna Maria: rimasta presto orfana di madre, per guadagnarsi da vivere ha dovuto darsi da fare, dapprima come inserviente presso la locale caserma dei carabinieri ed in seguito, dopo il matrimonio, nei campi, fra i tanti braccianti agricoli che sgrondavano sudore dall'alba al tramonto. Eppure, forse grazie alla genetica favorevole, al costante buon umore, alla risolutezza nell'affrontare gli eventi ed al senso della “misura” che sempre l'ha
contraddistinta, la sua esistenza è riuscita nell'impresa rara di avviluppare un intero secolo e di continuare oltre, imperterrita, con una lucidità invidiabile. Alla nostra richiesta di fotografarla un po' si mette in difesa. Forse perché non si sono sempre puntate solo macchine fotografiche contro le figure umane. Ma, rassicurata dalla sorridente signora Lucia, si rilassa. Di più: presa da una emozionante vampata di vanità si mette addirittura in posa. Una posa ormai estinta, d'altri tempi, che quest'adorabile nonnina inconsapevolmente ci regala. Gianrocco Guerriero
Venosa, il sisma d’Abruzzo raccontato dai volontari VENOSA- Da sempre “Città della Solidarietà”, Venosa è corsa subito in aiuto dei cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Già mercoledì 8 aprile e di nuovo sabato 11 aprile, una delegazione dell'Avis e dell'Amministrazione comunale erano già in quella zona per offrire soccorso, supporto e distribuire generi di prima necessità. A coronamento e consolidamento di questo rapporto tra le due popolazioni, giovedì 3 settembre alle ore 20 in Piazza Castello si terrà a Venosa la Festa di Ringraziamento” Un Sorriso per l'Abruzzo” organizzata dall'Avis Comunale della cittadina oraziana. La festa, appuntamento annuale di fine estate, quest'anno riveste un significato particolare perché per tutta la giornata sarà presente a Venosa una delegazione de L'Aquila, proveniente dal Campo Ex Italtel. Va evidenziato che quel rapporto instaurato fin dai primi giorni dopo il sisma del tra l'Avis comunale di Venosa e
gli amici abruzzesi, prosegue all'interno del progetto “Un Sorriso per l'Abruzzo” che l'Avis Comunale di Venosa, insieme all'Associazione di clownterapia Viviamo in Positivo di Bari, svolge presso il campo da cui proviene la delegazione. I volontari clown, supportati anche dall'Avis di Venosa, si sono recati presso il campo già nei giorni di Pasqua e Pasquetta, e continuano (sono rientrati ieri pomeriggio) con cadenza settimanale o quindicinale, a recarsi a L'Aquila, dove hanno vissuto con gli amici abruzzesi i difficili momenti di questi mesi, cercando di portare conforto, ascolto e sorrisi. “In particolare -evidenziano i volontari il nostro servizio è stato rivolto agli ospiti più giovani del campo che ogni venerdì sera, aspettano trepidanti il nostro arrivo, per continuare a comunicarci le proprie emozioni e confidarci le proprie difficoltà”. Ma anche gli adulti hanno trovato in questi volontari dei punti fermi,
pronti ad ascoltarli, ad abbracciarli, a consolarli e a far trascorrere al campo dei momenti di serenità. Con la manifestazione di giovedì, quindi, gli abruzzesi ( ospiti della locale sezione Avis) vogliono ringraziare gli amici venosini e tutta la comunità locale per le risposte concrete date agli appelli lanciati dall'Avis. In questa azione di solidarietà verso persone che hanno persotutto, si sono distinti anche operatori e ospiti dell' Istituto dei Padri Trinitari: “Chi vive situazioni di disagio- evidenzia Padre Angelo Cipollone, Direttore del Centro per disabili e nato in provincia de L'Aquila- è più disponibile a decifrare e fare proprie le richieste che arrivano da parte di chi soffre e a correre in aiuto per lenire le sofferenze altrui”. Naturale, quindi che delegazione abruzzese inizi la propria giornata con una visita all'Istituto dei Padri Trinitari. Proseguirà, poi, con una visita alla città. Giuseppe Orlando
Venosa, il cinema visto dai giovani Giuseppe Marco Albano; terzo “Ricordati” di Fabio Divietri e Marilena Nolè. Si sono dati appuntamento nella cittadina oraziana per partecipare alla manifestazione giovani provenienti da tutto il territorio regionale. In tanti, dal primo pomeriggio e fino a notte inoltrata, hanno gremito la Sala del Trono, per assistere alle proiezioni dei corti tratti dalle sceneggiature della passata edizione del
Anna Maria Linsalata
concorso. Proiettato anche il mediometraggio del venosino Mauro Cappiello, che con il suo “L'Oscuro cammino dell'inconscio” ha proposto al pubblico una inattesa alternanza tra atmosfere noir e di velata comicità. La pioggia battente, che nel primo pomeriggio aveva inondato il cortile del castello, con una puntualità sbalorditiva, graditissima dagli organizzatori, si è placata sulle note di bossa dei
giovanissimi Giovanni Lentini, Canio Coscia e Pasquale Miranda, cha hanno fatto da colonna sonora all'aperitivo sul loggiato del Castello. Sorseggiando il bianco, offerto dalla cantina Madonna delle Grazie, si è potuto visionare e apprezzare l'installazione fotografica “Articolo 1”, incentrata sul tema del lavoro. In serata il pubblico, sempre più numeroso e interessato, si è spostato nel cortile del castel-
lo per assistere all'aperto alla proiezione dei cortometraggi “Per accettazione” di Geo Coretti, “Eccheccevò” di Rocco Messina, “Mio nonno ha incontrato i tedeschi” di Tiziano Doria, “Il vento, la terra, il grasso sulle mani” di Antonello Faretta. E' seguito l' incontro con Antonello Faretta, direttore artistico del Potenza Film Festival e presidente della casa di produzione cinematografica Noeltan
Film: al centro dell'attenzione il ruolo di una piccola casa di produzione in una regione come la Basilicata. La serata si è conclusa nell'atmosfera intima creata dal concerto, molto apprezzato per ironia e semplicità, di Vittorio Cane e Dejan e Lorsoglabro. «Abbiamo lavorato in squadra, - ha detto Rocco Silano - mossi da un'intensa passione per il cinema e dalla voglia di realizzare momenti di vero confronto culturale in una città come Venosa, troppo spesso preda di spropositati fanatismi organizzativi, che puntano più alla spettacolarizzazione degli eventi». giu. orl.
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Martedì 1 settembre 2009
26 Viggiano I 27 lavoratori non percepiscono lo stipendio dal mese di gennaio
Spalberg: presidio a oltranza Le maestranze dell’azienda tessile ha chiesto un incontro al prefetto VIGGIANO - Presidieranno davanti ai cancelli della Spalberg fino all'incontro richiesto con il Prefetto. Questa la decisione che hanno preso i lavoratori dell'azienda cremonese operante nell'area industriale di Viggiano nel settore tessile (spalline) nel corso dell'assemblea tenutasi ieri mattina nello stabilimento. Una situazione drammatica quella che stanno vivendo i 27 lavoratori della Spalberg, di cui 23 tutte donne. Ad oggi nessun pagamento da parte dell'azienda, nonostante l'impegno preso il 17 Luglio scorso con l'atto di conciliazione al Dipartimento Provinciale del Lavoro che riguardava il pagamento di tutte le giornate lavorative da Gennaio scorso. Pagamento suddiviso in tre tappe dal 31 Luglio, 31 Agosto e 30 Settembre. Presto detto per i lavoratori che hanno atteso ma delle spettanze niente. E l'azienda? Latitante dal giorno successivo al famoso incontro in Regione, ha mandato soltanto ieri mattina, giornata in cui i lavo-
A sinistra la Spalberg. Sopra il presidio del giugno scorso
ratori hanno indetto un assemblea per il da farsi, un breve prospetto asserendo che vuole iniziare a pagare da fine Agosto. Ma visto i precedenti “nessun rispetto per gli impegni presi ÂŤi lavoratori hanno deciso di intra-
CHIAROMONTE - Con la conclusione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Giovanni Battista, è terminato il calendario dell'agosto chiaromontese. San Giovanni Battista, figlio di Elisabetta e Zaccaria, è uno dei santi piÚ venerati e invocati, unico ad avere due feste: la nascita il 24 giugno, e la decollazione il 29 agosto (fu fatto decapitare da Erode per volontà di Salomè). Il privilegio è riservato solo a lui, a Cristo e alla Vergine, ecco perchÊ è una delle feste Patronali piÚ attese e festeggiate. Chiaromonte gode del privilegio di organizzare gli eventi fin dal primo agosto, mettendo appunto ogni anno un calendario fitto di appuntamenti che spaziano dallo sport, alla musica, al teatro e altri intrattenimenti di vario genere. Le feste piÚ attese come ogni anno sono quelle eno-gastronomiche. Quest'anno, Chiaromonte ha fatto il pieno di presenze, evento che non si verificava da diverso
prendere azioni forti come quello di rivolgersi direttamente al Prefetto. Nessuna certezza neanche per un futuro lavorativo con il Piano di riorganizzazione che la stessa azienda si era sempre impegnata a presentare.
Niente. E niente neanche per la Cassa Integrazione Straordinaria. Insomma di tutto ciò che si era discusso in seguito a manifestazioni, presidi e incontri, un “buco nell'acquaÂť. E a “pagareâ€? nuovamente i lavoratori,
madri di famiglia con difficoltà economiche come hanno sottolineato fuori ai cancelli. Il disagio è tanto. hanno spiegato - Non abbiamo i soldi neanche per fare una telefonata. Non vogliamo arrivare a fare un gesto
Chiude i battenti la stagione estiva di Chiaromonte tempo. Oltre ai tanti emigranti che raggiungono il proprio paese ogni anno, sono stati tantissimi i turisti che si sono gustati non solo un panorama spettacolare e un paese accogliente, ma hanno potuto degustare anche gli appuntamenti culinari tipici dell'Agosto Chiaromontese come “Lagan e Fasul�, “la sagra del coniglio�, il “giro nelle cantine� e l'ormai classico appuntamento di mezza estate con il “Festival della musica e delle trazioni popolari� organizzato dalla Pro Loco “le Torri�, dove il connubio cibo e
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musica (la pizzica Salentina) attirano ogni anno sempre piÚ gente. Se subito dopo ferragosto qualcuno inizia a partire c'è chi San Giovanni proprio non lo vuole perdere. A differenza degli altri anni, finalmente la festa patronale si è rivelata una delle piÚ belle. Con il cambio dell'amministrazione comunale, infatti, anche la festa di San Giovanni ha subito delle importanti variazioni. Il palco che ospita il cantante, da qualche anno è stato oggetto di tantissime polemiche per via della sua lontananza dal luogo
del culto del santo. L'amministrazione comunale in questo caso ha rimediato agli errori delle passate feste, accogliendo le richieste della gente che proprio non ne potevano piÚ. Il Palco è ritornato in Piazza Garibaldi, il posto piÚ indicato per lo svolgimento di queste manifestazioni, ridando il giusto valore storico e religioso ad una delle feste patronali piÚ importanti della zona. Ad allietare la serata, con una gran bella scenografia e una Piazza stracolma di gente si è esibita la cantante Francesca Alotta. Anche
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eclatante ma siamo arrivati ad un punto che non c'è la facciamo piÚ. Abbiamo fatto richiesta al Prefetto per un incontro urgente e abbiamo chiesto - hanno aggiunto i lavoratori - anche un incontro con il presidente della Regione, Vito De Filippo, se si degna di venire in Val d'Agri. Cronaca di una vicenda annunciata quella della Spalberg. Dell'aria di crisi se ne parlava già da qualche tempo. Un azienda nata con il contratto d'area. Incentivi di 7 milioni e 100 mila euro, con un programma a regime di assunzione di 130 unità . Ma di assunzioni reale c'è ne sono state circa una trentina. Non solo, l'azienda la cui direttrice Luciana Plebani, mentre amministratore delegato Gasparre Simone del nord - est, di incentivi ne aveva avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la Sipi, stessa azienda nata con il contratto d'area in Valle e a pochi passi dalla Spalberg, dopo 5 anni, guarda caso, la crisi. Angela Pepe
la processione ha riscontrato una notevole affluenza, e quest'anno è stato anche rispettato il giro nella parte sud del paese, onorando con il passaggio del santo i rioni San Pasquale, Santa Lucia e Spirito Santo. Per chiudere una grande festa non potevano mancare i fuochi pirotecnici. Dopo aver cambiato varie postazioni in 3 anni, anche questa volta la neo amministrazione ha individuato un ottimo posto, dove le persone non si sono allontanate tanto dalla Piazza, e finalmente tutti hanno potuto ammirare uno degli spettacoli piĂš suggestivi della festa in onore di San Giovanni. Nonostante da qualche anno vengono usati quelli “bassiâ€? per evitare incendi, i fuochi, infatti, hanno incantato i presenti tenendoli incollati a testa in su per una decina di minuti circa, complice anche il luogo scelto che offre una visuale di straordinaria bellezza. Lucio Vitale
San Severino, salvato un allocco sul Pollino SAN SEVERINO LUCANO Salvataggio di un allocco nel Pollino. Nei giorni scorsi due ragazzi hanno trovato sulla strada provinciale per San Severino Lucano, un uccello che all'apparenza sembrava fosse morto. Dopo essersi fermati a controllare si sono resi conto che si trattava di un rapace notturno forse investito da una macchina, ma vivo. In quel momento uno dei ragazzi ha pensato di spostarlo dalla stradae dimetterlo nellacunetta al riparo dalle macchine che trafficavano su quella strada. Il giorno successivo i due giovani si sono subito recati sul posto e il rapace, un allocco, era ancora li. Le condizioni non erano buone. Hanno portato l'allocco a casa, all'apparenza terrorizzato e l'hanno riposto in un luogo tranquillo nella speranza che si riprendesse. A questo punto hanno subito cominciato a pensare sul da farsi e hanno contattato l'oa-
L’allocco curato
si Wwf di Pantano di Policoro che avevano visitato qualche giorno. Il responsabile dell'oasi li ha rassicurati dicendo che avrebbero potuto portare l'allocco la mattina successiva. Il Cras di Policoro ha subito effettuato le prime cure accertando che non vi era nulla di rotto. Emilia Manco
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MartedĂŹ 1 settembre 2009
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Martedì 1 settembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il presidio si sposta stamane davanti alla Prefettura per sensibilizzare le istituzioni
Scuola, delusione per le nomine Pochissime le convocazioni annuali, tensione alta e fortissima rabbia CRESCE LA preoccupazione del personale scolastico, che da giorni sta presidiando la sede dell'Ufficio Scolastico di Matera per protestare contro i pesanti tagli operati nella nostra provincia e nella nostra regione. Ad inasprire il malcontento di questi giorni si sono aggiunte la delusione e la rabbia manifestate dai precari durante le convocazioni per le nomine a tempo determinato; pare che i docenti invitati a presentarsi presso la sede del Csa fosse di gran lunga superiore rispetto agli effettivi posti a disposizione. Quindi, solo a pochissimi è stata assegnata ieri una cattedra completa o poche ore di insegnamento. Infatti, così come si evince da un'analisi fatta dai sindacati in una tabella riassuntiva di confronto tra l'anno scolastico 2008/2009 e l'anno 2009/2010, il nuovo anno scolastico inizierà con il 66% in meno di cattedre e 43% in meno degli spezzoni nella scuola secondaria, il 55% in meno delle cattedre e del 15% in meno degli spezzoni nella scuola media, 100% in meno delle cattedre e il 65% in meno degli spezzoni nella scuola primaria, il 58% delle cattedre in più e uno spezzone in più nella scuola per l'infanzia, con un totale di riduzione del 55% delle cattedre e 43% degli spezzoni. Per non parlare dei posti di sostegno, che in totale hanno avuto il 78% in meno dei posti interi e il 17% in più per gli spezzoni; per quanto riguarda il personale Ata, invece, si è registrata una riduzione del 24 % dei posti interi e del 50% in meno degli spezzoni. In conclusione sono 340 posti in meno tra personale Ata e personale docente solo nella provincia di Matera. Questi dati, non certo confortanti, hanno portato lunedì 24 agosto le organizzazioni sindacali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals della provincia di Matera ad organizzare un sit-in nel piazzale antistante l'Usp per protestare contro il taglio dei posti di lavoro. Da questa mattina il presidio si trasferirà nel
«Vogliamo fatti concreti Ora non ci fidiamo più»
L’apprensione davanti al Provveditorato in attesa delle convocazioni (foto Videouno)
piazzale antistante la Prefettura in piazza Vittorio Veneto per chiedere che il prefetto intervenga su una situazione diventata ormai insostenibile. I precari chiedono il coinvolgimento di tutti i cittadini che, insieme a loro, facciano fronte comune per poter ridare alla scuola dignità e professionalità. Dalle testimonianze raccolte durante questi giorni sono emerse situazioni davvero drammatiche che hanno gettato nello sconforto più totale tante persone: una docente, che quest'anno rischia di non lavorare ha dichiarato di non sapere come far fronte ad una situazione che mette la sua famiglia in serie difficoltà, tenuto conto che ha perso il lavoro anche il
marito, a causa della chiusura della fabbrica dove lavorava. Ci si aspetta un'azione concreta da parte delle istituzioni che, durante la conferenza di servizi, svoltasi giovedì scorso presso la Provincia di Matera, hanno promesso di intervenire per porre fine a questa grave emergenza in ambito scolastico. I docenti continuano a mostrare il proprio malcontento in merito a queste drastiche riduzioni del personale scolastico e sono decisi a ricordare al governo che lo studio non è un costo, ma un investimento necessario per il futuro della nostra società. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
IN CONCOMITANZA con le convocazioni dei precari per il conseguimento delle nomine a tempo determinato del personale docente ieri mattina le organizzazioni sindacali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals della Provincia di Matera hanno tenuto presso il presidio permanente dei precari una conferenza stampa durante la quale è stata illustrata la situazione delle nomine a tempo determinato e per fare il punto della situazione alla luce della conferenza dei servizi tenutasi presso la sede della Provincia. . «Da sette giorni - ha dichiarato Eustachio Nicoletti segretario generale provinciale Flc Cgil - i precari hanno animato questo presidio per protestare contro i 340 posti in meno nella sola provincia di Matera e per i 1050 posti in meno in tutta la Basilicata. Nel giro di cinque anni ci saranno 4000 posti in meno nella nostra regione. Si è deciso di trasferire questo presidio sotto la prefettura, chiedendo anche il sostegno di tutti i cittadini. Durante la conferenza di servizi, che si è svolta qualche giorno fa in Provincia si è stabilito un tavolo permanente per affrontare questa situazione; ma noi
non ci fidiamo, vogliamo elementi concreti perché la scuola pubblica è letteralmente sotto pressione». Sindacati e precari ribadiscono, quindi, l'intenzione di continuare ad oltranza il presidio permanente finché gli impegni assunti negli incontri non si tradurranno in soluzioni concrete. «Questi tagli - ha detto Giulio Arenella, segretario provinciale della Cisl Scuola - sono tagli di servizi. Le istituzioni locali si sono impegnate ad affrontare con sollecitudine le problematiche inerenti la scuola, ma deve essere maggiore lasensibilizzazione da parte ditutti, nonsono soloi docenti, ma anche le famiglie». Un plauso per la serietà dei docenti che in questi giorni di agosto hanno animato il presidio presso l'Usp viene da Lucia Fiore, segretario provinciale dello Snals, che si è congratulata con tutti per il senso di responsabilità e per la determinazione dimostrata. «Stiamo lavorando da circa un anno - ha detto la Fiore per porre fine ad una situazione diventata ormai insostenibile. Le parate politiche non servono a niente, vogliamo fatti concreti; i sindaci, ad oggi, non hanno fatto uno stralcio di proposta». m.l.
L’OPINIONE
Questi precari meritano la stessa attenzione di Fiat e Alitalia, ma non si poteva fare qualcosa prima?
Tagli chirurgici, insegnanti isolati e ignorati di ROCCO OLITA IMMAGINATE che chiuda la Fiat. Immaginate che un'azienda mandi via 4.000 lavoratori senza alcun sussidio. Immaginate che il tutto avvenga in una piccolaregione ed in silenzio. Impossibile? Eppure è quanto sta accadendo in Basilicata al personale della scuola. Dai calcoli degli addetti ai lavori, nel giro di qualche anno si effettueranno 4.000 tagli, fra insegnanti e personale amministrativo. E ad essere “tagliati” saranno i precari, senza alcun ammortizzatore sociale. Eppure, se non fosse stato per i presìdi degli insegnanti nessuno ne avrebbe parlato. La notizia sarebbe passata in silenzio, valendo meno di una bandiera rubata e poi ritrovata. Ed ancora oggi, dopo le proteste, questo tema interessa pochi. I tg non ci fanno le aperture, nei giornali non è centrale, e fra l'opinione pubblica non direttamente interessata è come se la cosa non ci fosse. Un discorso che vale anche a livello nazionale. Per effetto delle riforme introdotte con la Finanziaria, nel giro di tre anni ci saranno ben 130.000 posti in meno nella scuola. Ad essere “fatti fuori”, neanche a dirlo, saranno i precari, lasciati a piedi senza una lira. Ma avete sentito un tg aprire con questa notizia? Dico, 130 mila, è la popolazione di una città media; interesserà pure a qualcuno? Senza voler fare paragoni, ma lo scorso anno per i 10.000 dell'Alitalia si è fermato il Paese e, forse, si è condizionato l'esito delle elezioni
politiche. E per i precari della scuola, per i 130.000 lavoratori che rimarranno a casa? Nemmeno un accenno sulle tv nazionali, che trovano però lo spazio per raccontarci le disavventure dei viaggi di nozze di una coppia inglese o intervistare, uno per uno, i vacanzieri in colonna sull'A3. Nulla. Perché i precari della scuola non interessano. Lodico con rammarico, maè così. Già nella definizione comune c'è il germe del disinteresse. Perché “gli operai” che perdono il lavoro (ed a cui va la solidarietà mia e anche, credo, di tutti gli insegnanti) sono sempre padri di famiglia, anche se hanno 18 anni e sono in fabbrica con un contratto di apprendistato da sei mesi. Mentre “i precari” della scuola sembrano essere ragazzotti al primo “contrattino”, e magari, invece, hanno 50 anni, una famiglia ed insegnano da 25. E' l'inizio della divisione dei lavoratori. Quest'anno l'isolamento tocca agli insegnanti. Anzi, specificatamente solo ad alcuni. Si, perché i tagli sono selettivi, quasi chirurgici. Si colpisce un solo pezzo di una categoria per dare l'impressione che si stia con gli altri, e così si va avanti, senza che fenomeni di lotta comune possano nascere fra i lavoratori (chiamateli“coscienza diclasse”o“solidarietà”, a seconda dei gusti). E così assistiamo oggi al taglio di due ore di insegnamento d'italiano nelle medie, domani a due di matematica alle superiori, poi una d'inglese e così via. Risultato: 130 mila in meno e riduzione al minimo delle tensioni.
Scusate la domanda: ma qualcuno se ne è accorto? I sindacati, ora, chiedono con forza di “condurre in porto, nel più breve tempo possibile, le annunciate misure straordinarie per i precari che perderanno il posto di lavoro”. Non credo sia questo il problema. Gli insegnanti precari chiedono di lavorare, nondi averesolamente unsussidio perqualche mese. E lo chiedono perché quando sono state pensate le graduatorie ad esaurimento (il nome non era casuale) erano state garantite 150 mila assunzioni in ruolo in tre anni. Poi non se ne è fatto più nulla; ma chi doveva accorgersene dov'era andato? Gli insegnanti precari chiedono, se necessario, anche di spostarsi sul territorio nazionale, se è ancora “uno e solo” il Paese. E lo chiedono perché alle convocazioni nelle scuole del Nord si presentano sempre meno docenti di quelli che servono. Ma anche questo è precluso, prima dal blocco dei trasferimenti, ora dall'insensatezza delle “graduatorie di coda”, che fanno sì che un insegnante con più titoli stia dietro ad uno con meno solo perché inseritosi dopo in quella provincia. In molti, organizzatisi in associazione e senza l'aiuto dei sindacati, contro queste storture hanno fatto ricorso, ed il Tar Lazio gli ha dato ragione (sia per il trasferimento, secondo il principio della mobilità nazionale, sia per la questione delle code, per l'assunto che chi ha più titoli e servizio non può stare dietro a chi ne ha meno). Nei fatti, però, non è accaduto nulla; ed anche qui mi chiedo dove fossero i sindacati e la politi-
Eustachio Nicoletti e Giulio Arenella durante la conferenza stampa di ieri mattina
ca. Ora si tentano strade alternative, quali attività extracurriculari e progetti regionali. Ma al di là dei proclami, qualcuno ci vuole spiegare le soluzioni che intende mettere in atto o dovremo continuare a veder tamponata poco per volta la situazione con l'unico risultato di diluire nel tempo il problema nella speranza che “pochi” disoccupati per volta non diano troppo fastidio ai tanti manovratori, spesso improvvisati?
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Matera
Martedì 1 settembre 2009
Sarà aperto nella biblioteca “Stigliani”, manca solo l’ok della giunta provinciale
Uno spazio lettura per i non vedenti
Già pronti in biblioteca i libri per i non vedenti
Manca solo il parere ufficiale delle giunta provinciale, che non dovrebbe tardare ad arrivare, dopo di che la Biblioteca “Tommaso Stigliani” aprirà nella propria sede un apposito spazio di lettura nel quale saranno messi a disposizione per i non vedenti diverse decine di libri in Braille. Si tratta di volumi scritti dai grandi autori della cultura italiana ed internazionale. Fra gli scrittori compaiono, fra gli altri, Konrad Lorenz, Antonio Gramsci, Giorgio Bocca, Oriana Fallaci, Thornton Wilder, August Strinberg, Ludovico Geymonat, Jean Piaget, Voltaire, Dante Alighieri. Inoltre vi sono anche alcuni volumi di un Sommario della filosofa di Lamanna. I libri sono stati donati alla Biblioteca provinciale dall'Uic (Unione italiana ciechi). Il fine è quello di favorire la diffusione della
cultura presso i minorati della vista. I volumi saranno inventariati e catalogati, prima di essere disponibili al pubblico dei non vedenti per la lettura ed il prestito. Il Braille è un sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti messo a punto dal francese Louis Braille (1809 - 1852) nella prima metà del XIX secolo. Consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, impressi con un punteruolo su fogli di carta spessa o, più raramente, di plastica. Il punteruolo viene orientato da chi scrive entro caselle della grandezza di circa 3 _ 2 millimetri, inserite in un regolo in plastica o in metallo di lunghezza variabile che viene fatto scorrere su un telaio incardinato su una tavoletta scanalata dello stesso materiale, su cui si blocca il foglio. I caratteri di questo sistema segno-grafi-
co possono anche essere riprodotti mediante una macchina detta "dattilobraille". Questa macchina è formata principalmente da sei tasti per cui ogni tasto imprime un punto sulla carta più il tasto spaziatore per separare le varie parole. Con la "dattilobraille" il non vedente è in grado di sentire subito ciò che scrive mentre con la tavoletta Braille scrive al contrario rispetto al reale posizionamento dei simboli. Il sistema Braille è pure utilizzato in informatica. Infatti, display tattili (display Braille) che riproducono caratteri ad otto punti consentono ad un non vedente di leggere i contenuti che appaiono sullo schermo di un calcolatore. Lo spazio che si aprirà presso la Biblioteca “Stigliani” rappresenterà per i non vedenti anche un ulteriore stimolo verso una piena vita sociale.
Organizzazioni sindacali preoccupate e da oggi sit in organizzato davanti la Prefettura
Carrefour o Coop è rischio tagli La conversione in lower cost potrebbe richiedere sacrifici occupazionali Dalle 10 di oggi i dipendenti dell'ipermercato Carrefour di Venusio sono in presidio permanente in piazza Vittorio Veneto. La decisione scaturisce dalla preoccupazione della perdita di posti di lavoro in seguito alla cessione del punto vendita alla Coop Estense. «Come già anticipato in una nota del 4 agosto scorso, si legge in un comunicato sindacale di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil la Coop ha presentato un piano di rilancio triennale con il quale intende “risanare” il punto vendita e riportarlo ad un riequilibrio economico. Tale piano prevede la conversione dell'iper di Matera in lower cost (prezzo basso) con un'organizzazione del lavoro fondata su una semplificazione dell'organico attualmente impiegato, un abbassamento dei livelli di inquadramento, un'interscambiabilità di mansioni, l'introduzione di flessibilità di orari e turni e, soprattutto, attraverso l'impiego quasi esclusivo di personale assunto a tempo parziale per un massimo 24 ore settimanali. L'organizzazione lower cost è tipica di strutture in crisi di fatturato, che devono confrontarsi sul territorio con una concorrenza diretta, diversamente dalla realtà presente a Matera, dove buoni risultati sin qui ottenuti renderebbero non motivato il ricorso a tale struttura organizzativa. Il dr. Zucchelli, amministratore di Coop Estense, prosegue la nota in una intervista di metà luglio dichiarava riferendosi agli investimenti di Coop Estense in Puglia e Basilicata: “Viviamo nel territorio e siamo fortemente radicati, quindi se ci sono problemi sociali gravi come quelli legati all'occupazione, è nostro dovere occuparcene. La visione della cooperativa è legata alla solidarietà, tesa a unire il nord e il sud del paese. Penso che sia intanto un'operazione importante per il Paese, dimostriamo, cioè, ai grandi operatori stranieri che in Italia c'è ancora chi sa fare e vuole fare al loro posto. Diamo ad una realtà territoriale la possibilità ancora di difendere valori e l'occupazione. Ci sono centi-
L’appello di Di Lorenzo
«La Regione aiuti i lavoratori»
I lavoratori del Carrefour protesteranno stamane davanti alla Prefettura
naia di posti di lavoro in discussione e noi proveremo a salvarli insieme alla produzione locale. Dichiarazioni che non convincono e che mettono i lavoratori di fronte una nuova difficoltà, la mancanza totale di un confronto trasparente sul loro futuro”. Il punto vendita di Venusio gode di un'ottima collocazione territoriale, che gli consente di avere come riferimento un bacino di utenza piuttosto esteso, che comprende anche le vicine aree della Puglia e negli ultimi anni ha mostrato un trend di crescita. “Le riserve di ma-
gazzino e la stessa area di vendita afferma Marcella Conese segretaria della Filcams Cgil appaiono ogni giorno più desolanti e appare evidente la volontà di chiudere prima ancora del tempo. Il fatto più grave è che nei giorni scorsi Coop ha avviato colloqui individuali con i dipendenti con qualifiche ed inquadramenti più elevati con la chiara intenzione di far pagare ai lavoratori il prezzo dell'acquisto dell'ipermercato, attraverso un taglio del personale che riguarderà circa il 50% degli attuali dipendenti. Non si
può consentire conclude Conese una nuova emorragia di posti di lavoro, in un territorio già profondamente provato da vicende analoghe”. Le organizzazioni sindacali sollecitano il Prefetto di Matera ed il Presidente della Regione Basilicata a convocare un incontro urgente tra le parti, per avviare un percorso di trattativa che abbia l'obiettivo di ricercare soluzioni alternative agli ammortizzatori sociali e per garantire ai 140 dipendenti una continuità lavorativa. Michelangelo Ferrara
Il curatore fallimentare della Nicoletti sulle modalità per confermare la cigs IL CURATORE del Fallimento della ex Nicoletti s.p.a., avvocato Paolo Porcari, informa tutti i dipendenti, attualmente in cassa integrazione guadagni, che la firma dei modelli necessari per la conferma dei dati, relativi alla cassa integrazione del mese di Agosto, potrà avvenire nei giorni 7, 8, 9 e 10 settembre. Gli iscritti ad una organizzazione sindacale dovranno recarsi presso le sedi dei rispettivi rappresentanti e cioé: Fillea Cgil - Via N. De Ruggieri, 3, Filca Cisl, Rec. Privato Latorre, 7, Feneal Uil Via Annunziatella, 95 e Ugl Costruzioni, via Nazionale, 76. «Coloro che non sono iscritti a nessun sindacato», fa sapere ancora il curatore avvocato Porcari, «dovranno invece recarsi, sempre negli stessi giorni, presso lo Studio Base di Festa & Castellano - Via E. De Martino, 22, negli orari d'ufficio. Il Curatore rammenta che la firma va apposta personalmente dagli interessati o su delega scritta accompagnata da copia del documento di identità». matera@luedi.it
Il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo
Solidarietà è stata espressa ai 140 lavoratori dell'Ipermercato di Carrefour dal Vice presidente della Commissione Attività Produttive Pasquale Di Lorenzo ha presentato un interrogazione all'Assessore alle Attività Produttive in merito alla vertenza dell'ipermercato ex Carrefour di Matera dimesso dalla multinazionale francese a favore della Coop. La crisi occupazionale sembra attanagliare il materano e le istituzioni sono chiamate ad interventi forti per scongiurare nuovi fronti di allarme sociale mettendo in campo azioni decise per difendere gli attuali livelli occupazionali dei 140 lavoratori. «Lo stato di incertezza per la sorte dei lavoratori», si legge in una nota di Pasquale Di Lorenzo, «è un dato che non può passare inosservato e non può vedere il Governo regionale assente soprattutto perché si tratta di un settore che meno degli altri ha subito gli effetti della crisi economica e che può permettersi di prendere decisioni meno gravose sul lato occupazionale. Non può
omettersi di rammentare che gli ipermercati allorquando furono autorizzati dalla Regione ad insediarsi nel nostro territorio hanno prodotto non pochi effetti negativi occupazionali e non poche chiusure di quelle piccole attività commerciali fin ad all'ora floride e che comunque assicuravano una occupazione diffusa. Oggi», conclude Di Lorenzo, «tutto questo,se si perseverasse in una politica di tagli occupazionali solo per un riduzione sensibile dei fatturati, assumerebbe il sapore di una beffa intollerabile. Nel condividere le preoccupazioni dei lavoratori e del Sindacato e nell'esprimere la solidarietà ai lavoratori che attueranno una legittima forma di protesta e di sensibilizzazione auspico in un intervento tempestivo della Task force regionale e dell'Assessorato regionale affinché vengano convocate le parti al fine di attenuare gli effetti pesantemente negativi che si provocherebbero con una ennesima perdita di posti di lavoro nel materano». mic.fer.
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28 Matera
Aumenta il numero di infrazioni per guida in stato di ebbrezza, più soccorsi ad auto in panne
La Stradale supera il controesodo Il dirigente Fatiguso: «Funziona l’opera di prevenzione, pochi incidenti» «VOGLIAMO fare in modo che una volta per tutte si percepisca quello che è il senso di andare per strada: la strada è un mezzo che ci collega agli affetti, al lavoro, ci consente di divertirci. Deve rimanere questo, non può essere una sorta di roulette”. E' nel segno della prevenzione l'attività della Polizia stradale, come sottolinea il vice questore aggiunto dottor Antonio Fatiguso, da tre mesi al comando sella sezione provinciale della Polstrada di Matera. «Quello che vogliamo fare anche quest'anno è interagire con i materani per promuovere il concetto di prevenzione, la nostra principale occupazione operativa. E in questo caso, numeri alla mano, mi sembra che la prevenzione abbia funzionato”, ha detto Fatiguso. E' stata infatti appena superata brillantemente la prova del controesodo estivo, uno dei momenti in cui spicca la lungimiranza organizzativa della Polizia stradale in termini di previsioni, prevedibilità e gestione dei grossi numeri. «E' indispensabile la prevedibilità sulla carta di qualsiasi accidente che riguardi la strada. - precisa Fatiguso - Pensiamo ad una giornata particolarmente impegnativa come ad esempio quella di ieri (domenica 30 agosto, ndr) che ci ha visto gestire un incidente stradale, calamità naturali e grandi numeri sulla statale 106. In periodo di controesodo pare sia ampia la voglia di arrivare il prima possibile verso la sede delle vacanze o verso la propria abitazione. Per fortuna nella nostra zona senza picchi rilevanti in termini di velocità. Quelle che si sono verificate non sono state infrazioni particolarmente significative L'incremento della presenza su strada del numero di pattuglie ha portato ad una leggera flessione in termini di contestazione di infrazioni». Materani, quindi, sostanzialmente attenti alla normativa che regola il transito sulle strade. «Risultati che - ricorda il dottor Fatiguso - si devono anche al processo mai interrotto, semmai significativamente aumentato, dell'interazione sia con tutti gli enti preposti al controllo della strada sia con le altre forze di polizia che presidiano la rete viaria. Rispetto allo scorso anno, nell'ultimo bimestre sono aumentate le contestazioni ai sensi dell'articolo 186 (guida in stato di ebbrezza, ndr). In genere si tratta di persone soggette ad autoconvincimento, quasi in termini di onnipotenza al volante: sono sicure di essere assolutamente immuni da qualsiasi pericolo solo perché hanno padronanza alla guida e quindi si fanno anche condizionare da cattive abitudini. Invece, un dato che spicca aggiunge - riguarda i soccorsi a favore di terzi. Non parliamo di incidenti o di contestazioni ma del classico automobilista in panne: tra luglio e agosto abbiamo soccorso a vario titolo circa un centinaio di automobilisti. Tra loro, c'era chi aveva il problema con il carburante esaurito, chi con la foratura, altri con il radiatore. Ci gratifica essere
«Nonostante la voglia di andare e poi anche di tornare dalle vacanze non si sono verificati inconvenienti particolari sulle strade della nostra provincia. Materani attenti a non esagerare e pronti a rispettare le regole»
Il dirigente Antonio Fatiguso e in basso una pattuglia della Polstrada fa i rilievi di un incidente
Fiore all’occhiello per il lavoro della Polstrada è senza dubbio la nuova sede operativa di via Cererie «La struttura riesce a far fronte a quanto gli si chiede in termini di mezzi e anche in termini di uomini»
I numeri dell’estate segnalano: «Più sicurezza» Una presenza costante, quella della Polstrada, sulle arterie dell'hinterland nel periodo estivo. Sono state 132 le pattuglie impiegate a luglio, 220 ad agosto. 16 gli incidenti rilevati dagli agenti della Stradale che si sono verificati a luglio, 33 ad agosto (tra questi, due mortali). A luglio sono stati 7 gli incidenti con danni, 5 ad agosto. Per quanto riguarda gli incidenti con feriti, nove a luglio e nove ad agosto. Complessivamente sono state quindici le persone ferite a luglio, 27 ad agosto. In totale, nel bimestre luglio agosto, sono1168 le infrazioni accertate, 29 le persone denunciate ai sensi dell'articolo 186 del Codice della strada, 60 le patenti ritirate, 69 le carte di circolazioni ritirate, 21 i veicoli sequestrati e 74 i soccorsi a terzi. r.montemurro@luedi.it
considerati un punto di riferimento”. Agenti disponibili e preparati. Un ruolo fondamentale, nella sezione provinciale della Polstrada, lo occupa l'aggiornamento professionale del personale in servizio: “Sono organizzati all'interno dei vari compartimenti corsi suddivisi per tematiche e per materia trattata. - spiega Il personale della polizia stradale è altamente specializzato, questo possiamo notarlo in occasione del rilevamento di incidenti stradali, delle ricostruzioni di dinamiche e anche in termini strettamente operativi, quando ci troviamo a fronteggiare esodi di una certa portata”. Fiore all'occhiello, infine, la nuova sede in via Cererie: “Costituisce un punto di partenza nelle attività operative quotidiane assolutamente privilegiato. sottolinea Fatiguso - E' una sede moderna, funzionale, dotata di ottime apparecchiature tecniche e tecnologiche che ci consentono di operare bene. La struttura riesce a far fronte a quanto le si chiede sia in termini di mezzi sia in termini di uomini e di professionalità. Riusciamo, ogni giorno, a rispondere efficientemente alle richieste che giungono dall'utenza”. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
L’ultima idea del Comune è contrada Pantano
Confcommercio e Confesercenti favorevoli a spostare il mercato «LA NOTIZIA dell'ulteriore nuova individuazione dell'area destinata alla collocazione del mercato del sabato non può che essere accolta con favore». Confcommercio e Confesercenti si dicono favorevoli allo spostamento in una nuova sede del mercato del sabato che attualmente si tiene a Rione San Giacomo ma la cui nuova sistemazione è uno degli impegni che l’attuale Amministrazione comunale ha preso per il prossimo futuro e, stando alle voci provenienti dal palazzo di città, lo spostamento del mercato sarebbe anche imminente e dovrebbe avvenire a breve: «purchè le enunciazioni teoriche -intraprese ormai da lungo tempo- si trasformino rapidamente in atti amministrativi concreti» scrivono in una nota congiunta Confcommercio e Confesercenti sottolineando lanecessità diarrivare aduna soluzione della vicenda andando anche incontro alle esigenze dei residenti che hanno più volte manifestato le proprie difficoltà. Anche se, è chiaro, per molti cittadini restii a cambiare le proprie abitudini questo tipo di scelta non sarà certamente delle più facili. «L'indicazione della nuova area espressa dall'Assessore Rocco- che si ritiene riferita all'autoparco di contrada Pantano- è sicuramente un ulteriore positivo atto per la risoluzione di una situazione non più tollerabile per i noti disagi e le penalizzazioni a carico di utenti ed operatori.
Dino Ventrella di Confcommercio
Pervenire in tempi brevi ad una nuova collocazione dell'area mercatale del sabato, dotata delle indispensabili caratteristiche “fisiologiche” dai servizi, ai parcheggi, alla garanzia del trasporto pubblico, significa, evidentemente, aumentarne le opportunità di fruibilità ed attrattività commerciale a conse-
quenziale e sicuro beneficio dell'intera collettività» concludono le associazioni di categoria che più volte anche in passato si sono battute per una soluzione diversa che garantisse il servizio del mercato del sabato ma in un’area con tutti i confort necessari e fuori dalla cinta urbana.
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Matera 29
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173
Rifiuti, di tutto e di più
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
C’è attesa per Pino Daniele Cresce l'attesa per il concerto di Pino Daniele a Matera, all'interno del suo "Electric Jam Tour '09": la Cava del Sole della Città dei Sassi ospiterà infatti, il prossimo 2 settembre, lo spettacolo del grande artista napoletano, accompagnato dalla sua band (inizio ore 21 - Infoline: 0835/337220 - prevendita: Botteghino Teatro Duni di Matera 0835/331812). In scaletta brani ormai diventati dei veri classici come "Quando" e "Napule è" che insieme a "Nun me scuccià", "'O Scarrafone" e "Yes I know my way" (solo per citarne alcuni) accompagneranno lo spettatore lungo tutta la trentennale carriera di Pino Daniele fino ad arrivare alle canzoni del nuovo album a partire da "il Sole dentro di me" (con la partecipazione di J-Ax), e "Dimentica".
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO ViaCappelluti61 0835/335921 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenzasanitaria
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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Presentazione workshop Cnr DOMANI alle 10,30, nella sala Giunta al sesto piano del Palazzo Municipale di Matera, sarà presentato, nel corso di una conferenza stampa, il VII workshop internazionale “Advances in Remote Sensing and GIS applications in Forest Fire Management towards an operational use of Remote sensing in Forest fire management”, organizzato dall'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale (IMAA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Università di Alcalá, e l' Agenzia Spaziale Europea (ESA), che si terrà a Matera dal 2 al 5 settembre 2009. Per approfondire la materia del telerilevamento satellitare quale «nuova opportunità per la gestione dell’emergenza incendi», oltre cento ricercatori provenienti da 17 nazioni parteciperanno a Matera, dal 2 al 5 settembre, ad un convegno organizzato dall’Istituto per l'analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con l’università di Alcalà (Spagna) e con l’Agenzia spaziale europea. Lo ha annunciato il Cnr, spiegando che «le sessioni previste saranno dedicate alla pianificazione antincendio, alla stima del rischio, al monitoraggio del fuoco in tempo reale, agli effetti del fuoco, alla valutazione dei danni e al ripristino della vegetazione post incendio».
0835/256309 •Le Botteghe
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Programmazione al botteghino
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 ore 19,30 e 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura estiva
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 The Millionaire ore 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 riposo ore 18,30- 20 - 21,30
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Riposo ore 20 - 22
•CINEMA MOJITO• Metaponto Al botteghino ore 22,15 unico spettacolo
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Pomarico Maurizio Castellucci, 43 anni originario di Montalbano, è deceduto sul colpo
Tamponamento mortale sull’Appia POMARICO - Ancora sangue sulle strade lucane. A ventiquattro ore esatte dal tragico incidente avvenuto lungo la Basentana, nel territorio di Bernalda, dove ha perso la vita un motociclista di Grottaglie (Ta), ieri mattina, intorno alle 10.30, un giovane lucano ha perso la vita dopo un tamponamento tra due auto lungo la Statale 7 “Appia”, all’altezza del bivio di Pomarico. Si tratta di Maurizio Castellucci, 43 anni nativo di Montalbano Jonico ma da anni residente a Matera. L’uomo viaggiava a bordo di una Lancia Dedra bianca, quando a circa cinquecento metri dalla galleria di Mi-
glionico, in un tratto di forte pendenza, ha incontrato sulla sua stessa direzione di marcia un fuoristrada Rover che procedeva a velocità moderata. Forse una distrazione, forse l’improvviso cedimento dei freni, sta di fatto che la Lancia è finita rovinosamente contro la parte posteriore del fuoristrada, uscendone devastata. Disperati i tentativi di salvare il giovane conducente, i sanitari del Servizio 118 non hanno potuto fare altro che constatarne la morte, avvenuta quasi sul colpo. L’impatto, infatti, ha letteralmente accartocciato la
L’auto su cui viaggiava Maurizio Castellucci (foto Videouno)
parte anteriore della Dedra, distruggendo il parabrezza. Per Maurizio Castellucci non c’è stato scampo, in quando le lamiere del lato guida lo hanno schiacciato. Illeso e sotto choc, il
conducente del fuoristrada. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Matera per mettere in sicurezza i mezzi, e la Polstrada per affettuare i rilievi. Sul tratto di strada in questione si
verificano spesso tamponamenti dovuti alla forte pendenza, che spesso viene sottovalutata dagli automobilisti. Quello di ieri mattina è stato un altro tragico incidente mortale, che va ad ag-
gravare il bilancio delle ultime settimane d’estate, giorni da dimenticare per la Basilicata, visto il pesante tributo di giovani vite spezzate dalla strada. a.corrado@luedi.it
Pisticci Partecipazione all’evento culturale accompagnato da una raccolta fondi per la ricerca
In memoria di Emanuele Un “Making art festival” per ricordare Angelone scomparso per un brutto male PISTICCI - La diffusione di un messaggio culturale importante e l'impegno nella raccolta fondi per la ricerca contro il cancro. E' questo lo spirito del Maf, Making Art Festival, organizzato a Marconia nella sua seconda edizione da “Emanuele 11 e 72”. L'associazione culturale che porta il nome di un amico di tutti i giovani che l'hanno fondata in sua memoria. Emanuele Angelone era un ragazzo del 1982 prematuramente scomparso per un male incurabile. Undici secondi e 72 centesimi era il suo record sui 100 metri, prestazione che gli aveva fruttato il titolo di campione regionale juniores, fatto di cui Emanuele andava fiero. Comprensibile, allora, quanto importante sia perl'associazione collegare tutti i propri eventi a un impegno concreto a favore della lotta contro il cancro. E' stato così anche per il Maf 2009, svoltosi tra il 22 ed il 28 agosto e inaugurato presso la Galleria Cecam con la collettiva di arte contemporanea “Arte a confronto”, alla presenza di artisti dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Il 23 spazio allo sport, grande passione di Emanuele, con la “Stracittadina Emanuele Angelone”, organizzata con percorsi differenziati per fasce di età. Il 25, invece, nella villa comunale serata tributo a Pasolini con gli studenti del Classico di Pisticci, che hanno riproposto lo spettacolo “Pasolini tra passione e ideologia”. Il 27, sempre in villa comunale, serata futurista tra immagini, luci e
Miglionico Eventi e dibattiti I ragazzi dell’associa zione Emanue le 11 e 72 di Pisticci
suoni a cento anni dal manifesto futurista. Ancora un tributo a un grande artista ha concluso la manifestazione il 28 agosto, quando si è esibito il Piccolo Circo Elettroacustico Elianda, cover band del mai dimenticato Fabrizio De Andrè. Stanchi, ma soddisfatti, al termine del Maf, gli organizzatori guidati dal presidente Giuseppe Cisterna. «La nostra idea -spiega- è stata quella di creare un evento che non sia di solo piacere e divertimento, non solo commerciale come si suol dire. Per questo motivo abbiamo cercato di riempire il Maf di contenuti culturali impegnati trattando Pasolini, De Andrè, l'arte contemporanea ed il futurismo. Ci ha dato conforto la risposta della gente, che ha partecipato in buon numero alle
nostre serate, accomunate tutte da un impegno costante nella raccolta fondi per la ricerca sul cancro. Non a caso siamo affiliati all'Airc sede di Potenza a cui destiniamo parte dei proventi delle nostre iniziative. Per il futuro intendiamo rafforzare il nostro impegno in questa direzione, anche perché da un nostro studio si evince come l'indice di crescita delle malattie tumorali nella nostra Regione sia superiore rispetto alla media nazionale. Per il resto consolideremo il Maf come appuntamento estivo assieme alla stracittadina continuando a portare avanti tutte le prerogative che sono alla base della mission di Emanuele 11 e 72». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
Continuano manifestazioni e spettacoli sulla scia di San Rocco
A Pisticci la Cavalleria Rusticana PISTICCI - Conclusi i festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Rocco, continuano le manifestazioni culturali e le iniziative ad allietare la stagione estiva con grande successo di pubblico. Con il patrocinio del Comune di Pisticci, dell'assessorato alla Cultura e delle Biblioteche comunali, nel suggestivo Rione Dirupo a piazza Lombardi è andata in scena nei giorni scorsi l’opera musicale “La Cavalleria Rusticana” di Ma scagni, melodramma di 1 atto di Torgioni Tozzetti e G. Menasci destando l' interesse di tutta la comunità. Gli spettatori, emotivamente coinvolti, hanno assistito alla regia di Raffaele Braia e alla scenografia di
Domenico Zingariello. L’Orchestra, diretta da Roberto Carlianò, ha eseguito con professionalità e arte l’opera ambientata in Sicilia alla fine dell' Ottocento. Personaggi e interpreti: la soprano Francesca Rinaldi nella veste di Santuzza, la mezzo soprano Maria Antonietta Valente nella veste di Lola. Protagonisti: Turiddu il tenore Francesco Zingariello, Alfio il baritono Pedro Carrillo, Lucia la mezzosoprano Stella Nuzzolese. Coro lirico l’Arpeggione, ensemble di Puglia e Basilicata. In apertura di serata la presentatrice Maristella D' Alessandro, il presidente del Comitato Feste di San Rocco, don Rocco Rosano, il
sindaco di Pisticci, Vimiano Michele Leone, hanno espresso vivo compiacimento per lo svolgimento delle festività patronali e, in riconoscimento dell' impegno profuso ai fini del buon esito e per il contributo economico, hanno donato una targa ad Agnese Dolce, all' impresa Gianluca D’Alessandro, ad Antonio Avantaggiato, alla Protezione civile di Matera e Marconia, a Mario Blotti, ai F.lli Laviola Despar di Marconia; all’impresa Rocco Caruso per i fuochi pirotecnici e al gruppo Berardino Iula , ai portatori di San Rocco e ai Cavalieri , all' impresa Gianluca Giannone e all'industriale Bbc Nicola Benedetto. Maria Pia Famiglietti provinciamt@luedi.it
A fuoco un negozio di alimentari MONTESCAGLIOSO - A Montescaglioso, in via delle Serre, causa un corto circuito, si è sviluppato ieri un incendio all'interno di un esercizio pubblico adibito alla vendita di alimenti. Le fiamme, subito domate grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco di Matera, si sono sprigionate da un frigo congelatore, danneggiandolo. Nessun altro danno è stato registrato alla struttura e alle suppellettili. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione per i relativi accertamenti, ma resta confermata la causa accidentale dell’evento, fortunatamente poco grave nelle conseguenze. provinciamt@luedi.it
Il Prc in festa per Liberazione MIGLIONICO - E’ stata un successo la tre giorni di “LiberaFesta”. Si è chiusa giovedì sera a Miglionico, l'edizione 2009 della “Festa di Liberazione”, organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista, che a visto la partecipazione di molti miglionichesi e non solo. Tra le altre cose, l'evento arriva nell'anno della riconquista per il centrosinistra -con Rifondazione- dell'Amministrazione comunale. Dunque le attese sono tante. L'elettorato di centrosinistra e i miglionichesi che hanno scelto di affidarsi a esso, come d'altronde quelli che non l'hanno fatto, attendono un cambia- Miglionico mento radicale rispetto alla passata gestione dove primo cittadino era stato Vincenzo Borelli dell'altra parte della barricata. I festeggiamenti si sono svolti nella villa comunale, con allestimento di un palco e stand gastronomici in perfetta tradizione. Con il corollario perfino di un torneo di playstation. Ogni serata, poi, ha avuto il suo concerto finale. Il primo giorno sono arrivati da Gioia del Colle i Cadra, il secondo i Sismica e infine Stereophonia. Tra le varie novità da considerare, la presenza nella nuova giunta d'assessora del partito di Ferrero, la giovanissima Mariangela Bertugno. Il dibattito più
seguito, sicuramente, è stato quello che aveva come oggetto: “Il futuro della sinistra: la federazione è la soluzione migliore?”. All'incontro hanno preso la parola diversi relatori. Tra i quali Lucio Libonati, della segreteria nazionale del Prc. Come il segretario di circolo del partito, Francesco Triunfo. E non sono mancati gli interventi di Giovanni Rivecca, della Fiom, Antonio Erpice, per Falce e martello e di Giovanni Savino per i Giovani comunisti/e. Il momento di dibattito è stato seguito con attenzione dal pubblico seguente; e, l'attenzione non è calata neppure all'inizio dell'incontro per l'abbandono di Libonati. Sull'argomento centrale della discussione i pareri più contrastanti erano proprio quello di Lucio Libonati che ha molto sponsorizzato la federazione dei partiti di sinistra- con quella d'alcuni altri commentatori. La sottolineatura più importante, si potrebbe riprendere, sta nel fatto che il contenitore eventuale non deve essere costruito dall'alto delle direzioni ma concordato e “partecipato”dal basso dei partiti e durante le attività di lotta, movimento, programmazione. Il coordinatore della attività, Antonio Centonze, s'è detto molto soddisfatto e pronto a ripetere l'appuntamento. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
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Stigliano Mariano: «L’Asm non rispetta gli accordi istituzionali e sta spogliando il presidio»
«Basta con le “pinocchiate”» Il Comitato civico per l’ospedale annuncia nuove azioni di protesta STIGLIANO - «La becera politica sanitaria messa in atto dalla Regione Basilicata, dal lontano 1996, ha visto la Montagna materana spogliata continuamente anche dei servizi essenziali, utili a garantire la salute dei cittadini. Il 10 settembre la Conferenza dei sindaci approverà l'Atto aziendale proposto dal direttore dell'Asm, Vito Gaudiano, in cui si sancisce la morte definitiva di “Ospedale per acuti” del nostro nosocomio. Il Comitato civico, le segreterie politiche, le forze sindacali e sociali, stanchi di ascoltare “pinocchiate” indicono per il 3 settembre alle 17, con partenza da piazza Monumento, una manifestazione di protesta atta a salvaguardare il presidio ospedaliero stiglianese ed utile a snidare coloro che remano contro le nostre popolazioni». Non girano per nulla intorno al problema i rappresentanti del Comitato civico per la Montagna materana, che hanno indetto una ma-
Una passata protesta del Comitato civico per l’ospedale (foto presa dal sito www.stigliano-mt.it)
nifestazione a Stigliano a tutela del locale nosocomio. E sulla questione i rappresentanti del sodalizio civico hanno anche ben chiare le idee su chi ritengono responsabile dello stato in cui oggi si trova l'ospedale locale.
«Il totale, deciso, cinico disinteresse -si legge nella lettera del Comitato con cui si annuncia la mobilitazione cittadina- della classe politica regionale, l'arroganza mascherata da legittimismo del direttore generale dell'Asm, il disegno che, ini-
ziato nel 1996, si porta a compimento nel 2009, impongono scelte, azioni altrettanto decise ed inequivocabili». Abbiamo sentito telefonicamente il presidente del Comitato civico, Giuseppe Mariano, che ci ha spiegato quali sono le richieste e le motivazioni che hanno spinto a tale decisione. «Siamo ormai alla definitiva soppressione del nostro presidio così come lo conosciamo. Attraverso quella che a parer nostro è una concreta negazione del diritto alla salute -ci ha detto Mariano- sono stati soppressi tutti i reparti dedicati ai compiti di diagnosi e cura e alle funzioni di Pronto soccorso, circostanza, quest'ultima, ancora più grave se si considera che dell'elisuperficie promessa ancora non si vede traccia. Cosa dobbiamo aspettare? Che si verifichi una tragedia a causa del disinteresse e del disimpegno di chi ci ha chiesto il voto per rappresentarci, tutelarci e di-
fenderci? Siamo stanchi delle tante promesse vane aggiunge il presidente del Comitato civico- ma non ci stancheremo mai di lottare per i nostri diritti. Se qualcuno, anche fra quelli che, a parole, dicono di esserci vicini, pensa di prenderci per stanchezza, ovviamente si sbaglia. E faremo di tutto per dimostrarlo. Vogliamo veder rispettati i nostri diritti -conclude Giuseppe Mariano- secondo quanto è stato stabilito in un accordo firmato dal Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo. Nell'ottobre del 2006 il governatore regionale ha firmato un accordo che prevedeva per l'ospedale di Stigliano i servizi di Medicina generale, l'attivazione in esclusiva di 12 posti letto di lungodegenza riabilitativa in aggiunta ai dodici di lungodegenza semplice già attivati e da potenziare a 18, l'attivazione di 8 posti letto per l'Hospice con l'impegno di arrivare a 18, l'attivazione
della “Casa della Maternità” in regime di day hospital e ambulatoriale, la dotazione di un apparecchio per la Tac collegato in rete, la permanenza dell'ambulatorio di Urologia, una nuova elisuperficie e l'affidamento ad un dirigente del laboratorio analisi. Inoltre, quel documento impegnava ad espletare gli atti per garantire il modello organizzativo H24, cioè durante l'intera giornata, per il servizio di “accettazione e pronto intervento di base”. Tutto questo è scritto sul verbale di un incontro con i sindaci dell'area e i responsabili della sanità locale e firmato dal presidente Vito De Filippo. Noi del Comitato crediamo che gli impegni sottoscritti vadano rispettati, e pretendiamo, se così non è, che ci venga spiegato per quali ragioni e in base a quali scelte ciò che era stato definito come possibile e certo oggi non si può più avere». Rocco Olita provinciamt@luedi.it
Tricarico Esperti a confronto e screening mobile per i cittadini
Il defibrillatore è vita
Il tavolo dello screening gratuito durante la giornata del cuore
Il messaggio nella giornata contro il rischio cardiaco TRICARICO - I fattori che incidono sull'entità del rischio cardiovascolare, lo stile di vita corretto per tenere lontano eventi indesiderati a carico del miocardio, di una corretta alimentazione e di un'adeguata attività motoria, nonché dei valori ematofisici da tenere sotto controllo, ne ha parlato con grande competenza ma anche con semplicità di linguaggio, il primario del reparto di Cardiologia dell'Ospedale “Maria delle Grazie” di Matera, Tommaso Scandiffio, in occasione dell'apertura della “Seconda giornata del cardiopatico”, organizzata dall'associazione “Amici del cuore” di Tricarico, sodalizio di volontariato presieduto dalla dottoressa Ange-
la Mazzone. L'iniziativa, che quest'anno si è svolta tra l'auditorium e alcuni locali annessi della scuola elementare di viale Regina Margherita, ha visto anche l'intervento puntuale del cardiologo Pasquale Laterza, il quale ha sottolineato nella sua relazione che il risultato del rischio cardiologico globale determinato in soggetti con più patologie non è la somma dei singoli fattori di rischio, ma addirittura risulterebbe dalla moltiplicazione dei diversi fattori. Laterza ha anche evidenziato come nel caso di infarto del miocardio, la tempestività dell'intervento può salvare molte vite umane o comunque ridurre il danno a carico del cuore. Di qui la
necessità di avere in una comunità come la nostra, lontana dai centri specializzati, dei defribillatori da allocare in punti strategici del paese. E' seguita una simulazione d'intervento con defribillatore su un manichino da parte del gruppo dei volontari Amici del cuore di Tricarico, che l'inverno scorso avevano seguito un apposito corso di formazione. Circa una sessantina di persone si sono sottoposte poi ai controlli dei fattori di rischio, determinando l'Indice di massa corporea attraverso la misurazione del peso, dell'altezza e della circonferenza addominale, (quest'ultima, hanno spiegato gli esperti, non dovrebbe su-
perare 88 centimetri per le donne e 93 per gli uomini). Sono stati anche misurati il colesterolo totale, l'Hdl, Ldl, i trigliceridi e la glicemia, pressione arteriosa, saturazione dell'ossigeno di pulsazione (SpO2) e battito cardiaco mediante il pulsiossimetro. I dati saranno statisticamente elaborati in seguito. Oltre alla presidente dottoressa Angela Mazzone e numerosi volon-
tari dell'associazione, hanno collaborato alla riuscita della manifestazione i medici Enza Miseo, Luisa Lacava, Silvio Mestice, Angelina Santoro e l'infermiere Michele Cipra. Gli specialisti Scandiffio e Laterza si sono trattenuti per dare utili consigli alle persone che si erano sottoposte ai test. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
SPUNTI Grassano La sezione cittadina del Pdl replica alla requisitoria del segretario Dileo su Giovanni Bonelli
Una difesa d’ufficio mal riuscita e i salti della politica GRASSANO - Riceviamo e pubblichiamo volentieri una controreplica della sezione del Pdl di Grassano in merito alla vicenda politica scaturita dall’intervista del Quotidiano al neo assessore provinciale Giovanni Bonelli (Popolari Uniti), difeso nei giorni scorsi dal segretario cittadino del suo partito, Mario Dileo. E' quantomeno singolare la nota del segretario della sezione dei popolari uniti di Grassan, Mario Dileo, pubblicata sul Quotidiano in data 26 agosto, rispetto alla precisazione fatta pervenire allo stesso giornale dal responsabile della locale sezione Pdl. Peraltro, non sembra essere una questione gordiana o motivo di semantica linguistica, dal momento che è lui stesso ad ammettere che Giovanni Bonelli è stato
“nominato” vice presidente essendo stato “designato” dai vertici dei Popolari Uniti, seppur con grande dispiego di tonalità vocale, ma certamente non eletto dal popolo nella recente competizione elettorale. Competizione elettorale che, nella nostra comunità, ed è bene che lo rammenti l'amico Mario Dileo, ha visto prevalere nettamente il candidato del Pdl (30,3%) rispetto al candidato dei Popolari Uniti (16%): e se il sale della democrazia è stimato dal consenso elettorale, ne tragga, dunque, le dovute conclusioni piuttosto che abbandonarsi ad astrusi voli pindarici e alle schizofreniche fantasie medievali, che albergano nel confuso raziocinio del segretario dei Popolari Uniti di Grassano. Forse, il segretario Mario Di-
leo, recente innesto dei Popolari Uniti, non ne conosce compiutamente la storia e le origini, comprensiva dei satrapi e dei vassalli. Ebbene, sappia che il “leader locale” partecipa da circa trent'anni a ogni tipo di competizione elettorale (eccezion fatta per quella di Capo dello Stato), risultando eletto una sola volta, ma certo non per meriti personali (tornata provinciale 2004). Magari il segretario Dileo non è ben informato, a proposito di camaleontismo, su chi “nasce” Psdi, “fuoriuscito” Pds, in “odore” di FI, abbandona l'Udeur e Mastella al suo destino “attracca” nei Popolari Uniti. Probabilmente il simpatico Mario Dileo ignora, a proposito di “saltimbanchismo”, chi, in quota Udeur, nella precedente amministrazione locale (sindaco Nicola
Bonelli 2002-2007) e provinciale (Presidente Carmine Nigro 2004-2009) era contemporaneamente omogeneo a una coalizione di centrodestra nella prima e di centrosinistra nella seconda. Come pure sarà sfuggito a Mario Dileo che il suo paladino, nella campagna elettorale amministrativa comunale del 2007, si apprestava ad essere uomo di punta di una coalizione di centrodestra, salvo poi traghettare, all'ultimo minuto, nella coalizione di centrosinistra per disconoscere, infine, all'atto dell'insediamento ufficiale e con l'abbandono dell'aula consiliare, il sindaco della sua stessa coalizione (chieda lumi all'attuale sindaco Vito Magnante). Ci conceda, lo stimato Mario Dileo e non lo ritenga strumentale,
che sembra oltremodo inopportuno osservare negli occhi altrui, piuttosto che le travi nei propri e che menar vanto per una nobile azione politica... Vedi, caro segretario Mario Dileo, noi non abbiamo la pretesa di essere depositari della verità e della cultura e non nutriamo dubbi che possa esserlo invece il suo “leader locale”, ma se panzane e bischerellate rappresentano il colmo della sua vena ironica ed il bagaglio culturale tacitamente nello scritto del suo suggeritore, non potremo non concordare con la massima di quel grande comico, regista, attore e scrittore americano: “Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile” ( Woody Allen).
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L’anziano scomparso era rimasto impantanato con il motocarro in un terreno
Rinaldi aiutato da gruppo di rumeni BERNALDA - Proseguono incessanti, da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Matera le ricerche di Vincenzo Rinaldi, 83enne di Bernalda scomparso nella prima mattinata del 27 agosto scorso. I militari dell'Arma, dal giorno della scomparsa, hanno continuato nelle ricerche, unitamente alle altre forze di Polizia e a volontari. Ieri è stato impiegato anche un elicottero del VI Elinucleo Carabinieri di Bari. Da alcune notizie apprese di recente, sembra che l'uomo sia stato visto, l'ultima volta, in una località del comune di Metaponto, nei pressi della Statale 106 jonica, in compagnia di alcuni rumeni che lo avrebbero aiutato a uscire da un terreno, in cui il suo motocaro Ape
si era bloccato. Poi l'uomo si sarebbe nuovamente allontanato. in queste ore i carabinieri stanno cercando di identificare i rumeni per poter, quindi, acquisire altre informazioni. Rinaldi è affetto da demenza senile, la notte del 26 agosto scorso si è allontanato dal suo podere di campagna a bordo del suo motocarro. Ierimattina imilitari hanno battuto un’area periferica dove alcune persone avevano segnalato di aver visto Rinaldi. Ma, purtroppo, ancora senza alcun risultato. Altre telefonate avevano segnalato l'avvistamento dell'ottantatreenne lungo la Ss 106 Jonica, in direzione Policoro. Altre persone hanno detto di essere state avvicinate venerdì nella zona del fiume Basento: Rinaldi (ammesso che si tratti di lui)
avrebbe chiesto informazioni per raggiungere proprio la Ss 106. Ma le ricerche dell'anziano, nel momento in cui andiamo in stampa, non hanno avuto esito positivo. Si brancola nel buio. Non è stato ritrovato nemmeno il mezzo (di colore azzurro targato MT 24390). E' impossibile possa trattarsi di una rapina, Vincenzo Rinaldi è andato via senza soldi addosso; in campagna èstato trovato ilpantalone con il denaro. Aveva con sé solo la patente che portava sempre nel motocarro, insieme ai documenti del mezzo. Quando si è allontanato, Rinaldi indossava una t-shirt, pantaloni corti di colore marrone e scarpe ginniche. E’ alto un metro e sessanta, di corporatura snella, calvo, carnagione scura e occhi scuri. a.corrado@luedi.it
Vincenzo Rinaldi
Operatori soddisfatti per il mese di agosto e fiduciosi nei villeggianti “interni” di settembre
Delfini salutano i turisti d’agosto Avvistati nove cetacei a due passi dalla riva nel lido centrale di Metaponto METAPONTO - Sono due le novità di questo ultimo weekend di agosto 2009, la prima, molto gradita ai grandi e soprattutto ai più piccini, che ha visto la comparsa di nove delfini davanti alla spiaggia di Metaponto e la seconda, non piacevole per i turisti, che ha portato la pioggia nel pomeriggio di domenica. Percorrendo i due giorniriportiamo subito la notizia dell'avvistamento di ben nove delfini, di cui due piccoli. I cetacei hanno portato un po' di allegria durante la mattinata di sabato. A parlarci di questo avvistamento è stato Giuliano Gallitelli, il quale, insieme al suo staff del lido “Torre Mare”, hanno avvicinato i delfini, i quali, a loro volta, si sono spinti fino alla boa che segna la profondità dell'acqua a circa 1,5 metri. «Per oltre venti minuti -ci ha detto Gallitelli- questi splendidi esemplari hanno tenuto compagnia i nostri bagnanti. Era un bel po' -ha continuato il giovane operatore della fascia jonica- che i delfini non si avvistavano così in grande numero. Devo dire che tra tutti si è diffu-
La spiaggia di Metaponto domenica scorsa
so lo stupore in quanto non sempre, almeno nel nostro mare, si riescono ad avvicinare, anche se, questi sono molto socievoli con noi umani. Certo, se si va più a largo si vedono anche altri tipi di pesci, ma a riva, ripeto, non sempre questi nostri amici si avvicinano. Molta era la gente che si è radunata sula spiaggia e nel mare, poi, co-
me tutte le cose belle, anche questa avventura è terminata ma con il ricordo bello di aver trascorso una giornata in compagnia dei delfini sulla nostra splendida spiaggia. Naturalmente -ha concluso Gallitelli- speriamo di rivederli presto perchè, con i loro suoni e i loro movimenti leggeri, sono una meravi-
glia della natura». Oltre a Gallitelli, per fare il sunto di questa settimana e di quelle che verranno nel mese si settembre, abbiamo parlato con il presidente dell'associazione metapontina “Leucippo”, Ganfranco Sortiero, il quale ci ha parlato di turisti in calo, per questo fine agosto, e della speranza di avere ancora qualche giornata di grande caldo anche per settembre. «Ad agosto -ci ha detto Sortiero- visto il caldo e la voglia di divertirsi si attendeva il boom di presenze il quale è arrivato soprattutto nella parte centrale del mese. Naturalmente, non solo il sole in questa ricetta di “pienone della spiaggia”. Come ogni anno gli ingredienti della nostra bella Metaponto vanno dal color oro della nostra sabbia a quello cristallino delle acque senza dimenticare il sorriso e la cordialità di noi operatori turistici. In questa settimana, abbiamo registrato ancora gente soprattutto nel fine settimana. Agosto ci ha portato bene rispetto agli altri mesi. Dai dati in nostro possesso, possiamo dire che molti
ancora continueranno ad essere presenti anche dopo questo weekend fino alle prime settimane di settembre; anche se per incentivare il turismo di settembre bisognerebbe rivedere il quadro di partenza delle scuole. In questo modo si potrebbe, come si verificava qualche anno fa, allungare l'estate. A settembre ci aspettiamo, soprattutto nei fine settimana, il turismo interno ma anche qualche presenza di chi ama il mare e le temperature di settembre. Facendo un resoconto di tutta l'estate, posso dire che all'inizio abbiamo avuto qualche problema ma poi ci siamo ripresi. Per tutto agosto, e nella parte finale di luglio, abbiamo avuto tante presenze. Ora -ha concluso l'operatore turistico- pensiamo a questi ultimi giorni di settembre con l'occhio già proiettato alla prossima estate». Intanto, domenica pomeriggio è arrivata la pioggia a rinfrescare l'aria, ma in questa settimana le temperature saranno ancora gradevoli, anzi da mare. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Colobraro
Russo regista del Soirèe COLOBRARO - Dietro il successo dell’edizione 2009del “Soirèe Carafa”a Colobraro c’è anche la sapiente e capace regia del Maestro scenografo Gaetano Russo. Tanto per rendere il giusto merito a chi ha contribuito con la sua arte a far riuscire la bella kermesse e da noi inavvertitamente “saltato” nell’elenco dello staff tecnico. A ricordarcelo ci ha pensato il Maestro Mario Demitolo, che ringraziamo, e con il quale ci scusiamo (ovviamente insieme con l’interessato Gaetano Russo) per la svista giornalistica assolutamente non voluta dal nostro collaboratore Lucarelli. provinciamt@luedi.it
Tursi L’esperienza dei volontari locali di protezione civile
In prima linea per i terremotati TURSI - Alcuni componenti del “Nucleo di Protezione civile Italia” di Francavilla in Sinni, sono stati per una settimana impegnati per la missione “Emergenza Terremoto in Abruzzo”, con destinazione il comune di San Demetrio (Aq). Sono partiti in tre con una macchina: il responsabile Pasquale Zito di Francavilla e i tursitani Pietro Viceconte e Nicola Di Sanza, tutti e due soci fondatori. Sono andati a fare emergenza radio e servizio di accompagnamento alle persone. Quando sono tornati erano molto contenti di aver vissuto questa esperienza. Hanno provato anche come ci si sente spaventati, quando si avvertono le scosse di terremoto. E' stata un’esperienza toccante, ci hanno detto, vedi che il ter-
reno si muove sotto i piedi e si sente un boato fortissimo. Però è una esperienza che ti insegna molte cose della vita. Prima di loro, c'era stato il gruppo femminile tursitano della Croce Rossa, che ha lavorato nelle tendopoli, per dare un aiuto a quelle popolazioni. Le volontarie erano: Nunzia Di Bernardi (Commissario), Sara D'Alessandro, Rossella Orlando, Maria Montesano e Rosa Anna Russo. Erano partiti da Potenza, assieme al gruppo lucano formato da 37 componenti e venivano da Potenza, Matera, Lavello, Tursi, Melfi, Bella, Atella, San Fele, Venosa, Brienza, Nemoli. Hanno operato al Campo Base dell'Aquila ovest, dove erano presenti circa 700 volontari. Hanno svolto attività di cucina, distribu-
I tursitani della Protezione civile a L’Aquila
zione viveri e vestiario, trasporto infermi, medicine, viveri (anche per campi e caserme) ed accoglienza.
«E' stata una esperienza bellissima e commovente. Speriamo di ritornarci. Se ci chiamano noi della Croce Rossa femminile,
partiamo di nuovo», ci ha raccontato una di loro. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Voglia di protagonismo e nuova militanza, regge l’asse Antezza-Chiurazzi-Di Sanza
Tutti schierati gli elettori del Pd Record di partito nella città di Policoro dove si registrano 820 tesserati POLICORO - Con l'arrivo del mese di settembre entra nel vivo la stagione congressuale del Partito democratico. Sabato 26, infatti, ci sarà la convenzione comunale. Il dato che non può non balzare all'occhio è quello del numero dei tesserati: 820. In proporzione ai voti che il partito ha ottenuto alle scorse elezioni provinciali, 1.500 voti all'incirca, spalmati in due collegi (Policoro 1 e Policoro 2, rispettivamente con i candidati Nicola Montesano 1120 consensi e Filomena Bucello 350), il numero dei tesserati è elevatissimo. Non si può non evidenziare che la corsa al tesseramento c’è stata. Il fenomeno però può essere letto come la voglia di un nuovo protagonismo e di una nuova militanza. A Napoli, città che ha avuto un'escalation di iscritti piuttosto considerevole, il rapporto è di un tesserato ogni quattordici consensi ottenuti. Policoro, dunque, ha un Pd con gli elettori schierati, poiché tutti tesserati o quasi. Cerchiamo di capire come sono distribuiti a grandi linee i “pacchetti” degli iscritti. Su 820, gli ex Ds quasi tutti per la mozione Bersani, ne conterebbero 350, suddivise tra il capogruppo consiliare Gianluca Marrese, l'ex assessore provinciale Franco Labriola e il giovane talento Ciccio Lattarulo, leader dei giovani di caratura nazionale. Il gruppo più vicino al senatore Carlo Chiurazzi, per la mozione Franceschini, di tessere
Piero Manolio
ne conterebbe 220. Per Franceschini è anche il consigliere regionale Antonio Di Sanza che di tessere ne ha 110. Il consigliere comunale Fabiano Montesano, anch'egli per Franceschini, il più suffragato alle scorse comunali, di tessere ne conta 85. Il gruppo vicino alla senatrice Maria Antezza, anch'ella per Franceschini, di iscritti ne ha 55. Totale: 350 per Bersani e 470 per la mozione Franceschini. A Policoro l'asse Chiurazzi-Di Sanza-Antezza, così come a livello
provinciale, regge perchè di fatto detiene dal primo giorno la maggioranza all'interno del coordinamento cittadino. Cambia tutto per non cambiare niente, dunque, poiché i rapporti di forza, se dovessero confermarsi così come vanno profilandosi, resteranno inalterati. Ma a cosa servono i tesserati? Gli iscritti entro il 21 luglio di quest'anno hanno il diritto di voto nelle Convenzioni comunali per eleggere i diciannove delegati provinciali che a loro volta eleggono i delegati regionali. Quest'ultima assemblea esprimerà i dieci delegati nazionali. Individuati in una prima fase dai delegati, i tre aspiranti segretari regionali, il 25 ottobre ci saranno le primarie che saranno aperte a tutti e che eleggeranno il segretario regionale ed i componenti della relativa assemblea. La stessa cosa dicasi per il livello nazionale. Se non si è iscritti entro lo scorso 21 luglio, non si può essere eletti per ricoprire cariche di partito a vari livelli. Fare le tessere, dunque, non serve granché, i tesserati a livello di sezione costituiscono l'assemblea degli iscritti. Il segretario cittadino viene eletto dai 42 componenti l'assemblea cittadina che viene eletta dalle Primarie. Resta confermato, dunque, lo stesso meccanismo che ha portato nel febbraio 2008 all'elezione del segretario attuale Piero Manolio. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
“Spiaggia e mare per tutti” Il sindaco scrive a Straziuso NOVA SIRI - C’è l’amara constatazione di un corto circuito istituzionale, unita alla denuncia di immobilismo sulla questione del Piano dei lidi, nella lettera inviata dal sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo, all’assessore regionale, Gennaro Straziuso, a proposito del progetto “Spiaggia e mare per tutti”, presentato dalla coop Aerrem, sposato dal Consiglio di Nova Siri e bocciato dalla Regione. «Ricorderà -esordisce Santarcangelo- che era stato inviato al suo Dipartimento una delibera del consiglio comunale, che richiedeva una concessione demaniale finalizzata a un progetto di lido accessibile e fruibile da tutti. La richiesta era intestata alComune diNova Siri,che aderivae prevedeva una partnership di progetto con il privato sociale. Successivamente (in data 17 luglio 2009) Le inviavo una nuova missiva in cui tra l'altro chiedevo riscontro alla richiesta e un incontro. Nel frattempo avveniva una telefonata con un suo funzionario che mi anticipava l'impossibilità di una risposta positiva a fronte di limitazioni di legge (peraltro già considerate nel corpo della delibera). Infine, solo per conoscenza in data 13 agosto 2009, ricevevo una lettera indirizzata alla cooperativa Aerrem che esaltava la bontà dell'iniziativa ma ribadiva il diniego. Tale
corrispondenza era stata preceduta da un incontro presso l'assessorato tra i responsabili della cooperativa e il prefato dirigente, a cui Lei si aggiunto solo nel finale. Mi viene riferito dai partecipanti all'incontro che il dirigente si sarebbe attardato (non so se in Sua presenza) in giudizi sull'Amministrazione di Nova Siri e sulla mia persona, rei di aver strumentalizzato a fini elettoralistici il disagio di persone con svantaggio fisico, psichico e sensoriale oltreche di aver immaginato una struttura ghettolager. Non permetto a nessuno -stigmatizza risoluto il sindaco- di infangare la rispettabilità e l’onore mio e della compagine che guido e che viene fuori da percorsi politici e sensibilità personali e professionali, pertanto esigo scuse formali. Credo che la Regione dovrebbe, invece, impegnarsi per portare a soluzione l'annosa questione del Piano dei Lidi e del Regolamento oltre che a vigilare sul “commercio” e l'attivazione delle concessioni provvisorie, mentre a Lei chiedo di dare formale riscontro alle richieste del Comune di Nova Siri,fuori dalogichedi organicitàpolitiche e di schieramento e di trovare soluzioni rapide (che quando si vuole, si trovano) a possibilità di qualificazione dell'offerta turistica». a.corrado@luedi.it
Policoro La tartaruga marina è stata salvata e recuperata dal Cras
“Venerdì” torna a casa Bella cerimonia di liberazione per una Caretta caretta
Maltempo, danni ingenti a Nova Siri e Montalbano POLICORO - Grande festa in spiaggia per il ritorno al mare di “Venerdì”, tartaruga Caretta caretta curata presso il Cras, Centro Recupero Animali Selvatici Provinciale dell'Oasi Wwf “Bosco Pantano” di Policoro. La liberazione dell'esemplare di tartaruga marina si è svolta domenica mattina, lungo la spiaggia antistante lo stabilimento balneare “Lido Sirena” del comune jonico. E, complice il gran caldo e la giornata festiva, erano davvero tanti i bagnanti che hanno accompagnato il viaggio di Venerdì verso il mare. Insieme a loro il responsabile dell'Oasi di Policoro, Antonio Colucci, i volontari del Wwf e i turisti ospiti della struttura policorese che, d'estate, organizza campi ragazzi e famiglia per offrire un modo diverso e sostenibile di vivere la vacanza. L'esemplare liberato ieri è stato soccorso lo scorso venerdì 17 luglio (da qui il nome scelto per il rettile), presso il lido “La Spiaggetta” di Marina di Pisticci. La tartaruga, dal peso di 25 chili e lunghezza di carapace di 57 centimetri, è stata salvata da un pe-
Le fasi della liberazione della tartaruga Caretta caretta a Policoro e i volontari del Centro di recupero operante nell’Oasi del Wwf
scatore del posto (che ha partecipato, visibilmente emozionato, alla liberazione) e da un agente del Corpo forestale dello Stato di Montescaglioso, in vacanza nel Metapontino. Al momento del recupero, la Caretta caretta aveva perdite di sangue dalla bocca, causate da alcune ferite provocate dall'ingestione di ami. Dopo alcuni giorni di ricovero presso il Cras policorese, l'animale è stato portato nella Clinica del-
la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Bari, partner del Centro Recupero jonico, dove l'équipe, diretta dal professor Antonio Di Bello, ha proceduto ad esami clinici e ad un intervento chirurgico per la rimozione degli ami ingeriti. Al ritorno da Bari un breve periodo di convalescenza nelle vasche della struttura policorese e ieri il tanto atteso ritorno a casa, nel mare Jonio. «E' stata un emozione
grandissima -ha raccontato un bagnante, in vacanza a Policoro- non avevo mai visto la liberazione di una tartaruga che, dopo tante sofferenze provocate dall'uomo, è potuta ritornare a casa. Ringrazio i volontari del Wwf che quotidianamente si impegnano per permettere a specie a rischio estinzione di continuare a vivere nel loro ambiente naturale». Eleonora Cesareo provinciamt@luedi.it
NOVA SIRI E MONTALBANO JONICO - Dopo il tifone di domenica pomeriggio, si contano i danni nella piana del Metapontino, circondata da grandine e forte vento. A Nova Siri è caduta un’antenna per la telefonia mobile dell’operatore H3g,finendo sul tetto del capannone che ospita gli uffici amministrativi della cooperativa di costruzioni “Bollita”. Gravi danni si sono registrati anche alla viabilità rurale gravitante intorno al centro storico, dove alcune strade sono state addirittura cancellate dal fiume d’acqua. Danni, infine, anche nel perimetro urbani dove sono caduti diversi pali della pubblica illuminazione, fortunatamente senza danni per le persone. Stessa sorte è capitata nell’abitato di Scanzano Jonico, dove un lampione è caduto su un’auto danneggiandola. E un pomeriggio come non si vedeva da mesi, anche a Montalbano Jonico, con pioggia torrenziale, grandinata e vento forte. Diversi gli allagamenti lungo le vie principali e sulle trafficate arterie provinciali, dovuti, fondamentalmente ad una mancata manutenzione dei canali di scolo, invasi da fango e immondizia. Invasa la provinciale che dal centro urbano porta verso i Borghi periferici di Montesano e Borgo Nuovo, per alcuni minuti, all'altezza della Stazione di Servizio Agip, l'area è rimasta assolutamente impraticabile. Stessa cosa lungo la provinciale di “Ceramella” al cui bivio l'acqua si è accumulata per diversi centimetri. Intervenuti, subito, quando ancora era in corso il temporale, gli uomini della Protezione Civile, Giuseppe Rosano e Mario Perriello che hanno liberato i canali di sfogo per consentire all'acqua di defluire; a loro si sono aggiunti anche i volontari dei Vigili del Fuoco di Montalbano e la Polizia Municipale. Per diverse ore del pomeriggio, hanno lavorato sulla Val d'Agri all'altezza del bivio per Craco e nei locali sotterranei della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie dove si è reso necessario aspirare l'acqua. Anna Carone provinciamt@luedi.it
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Martedì 1 settembre 2009
Gezziamoci
Musica
IlPersonaggio
LaRassegna
Numeri record per la 22 edizione seguita da 1500 persone
La città dei Sassi diventa capitale delle big band
Joe Capalbo racconta i nuovi progetti cinematografici
Marasma e Airbag star del TolveLive
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di FRANCO DIONESALVI Solo un campano, se butta una lavatrice per strada, finisce un galera; non vale per le altre regioni. È stata fatta una legge solo per loro. Non è ancora ben chiaro, se un napoletano va in Lazio a buttare gli stessi rifiuti ingombranti, se commette un reato o no. Ma questo è il federalismo, baby! E non è che l’inizio. Altre geniali applicazioni potremo vederle a breve. Presto la taranta si potrà ballare solo in Puglia. L’uso della coppola sarà consentito solo ai siciliani. E le sopressate le potranno mangiare solo i calabresi.
Il “mascalzone latino” in concerto nella città dei Sassi
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APPUNTAMENTI Spettacolo musicale con cantanti e gruppi musicali famosi
OGGI LATRONICO
20 SETTEMBRE PISTICCI
CINEMA NUOVA ITALIA Proiezione del film “Harry Potter e il principe mezzosangue” alle ore 18,30 e alle 21,30
LAGONEGRO
CINEMA IRIS Proiezione del film “Sex Movie in 4 D” alle ore 19,30 e alle 21,30
ESTATE A PISTICCI Festa dei bambini per l’inaugurazione dell’anno scolastico e catechistico alle ore 15,00 in p.zza Cristo Re e serata musicale alle ore 19,00 in p.zza Umberto I
CALVELLO
MIGLIONICO
MATERA
21 SETTEMBRE POTENZA
1° FESTIVAL INTERNAZIONALE RADUNO BIG BAND Alle ore 17,30 presso il Palazzo Lanfranchi
MERCATINO DELLE COSE USATE D’ALTRI TEMPI Dalle 9,00 alle 22,00 nel centro storico
DOMANI LAGONEGRO
23 SETTEMBRE LAGOPESOLE
R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO DEL GRUPPO “ REWIND ” alle ore 21.30 nel rione Piano
SAGRA DEI FICHI SECCHI
CINEMA IRIS Proiezione del film “Sex Movie in 4 D”
AUTORADUNO MULTIPLA CLUB ITALIA
PINO DANIELE IN CONCERTO Cava del Sole
LA CITTA’ DEI SASSI Presso la chiesa del purgatorio, serata conclusiva del premio nazionale letterario “la città dei sassi”
3 SETTEMBRE FILIANO
37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Visita guidata alle pitture rupestri, musica popolare e degustazione in località Carpini
MATERA
ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER
4 SETTEMBRE FILIANO
GRASSANO
SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO
37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Visita alla riserva Agromonte, musica popolare e degustazione nella frazione Scalera
27 SETTEMBRE MATERA WOMEN’S FICTION FESTIVAL FESTIVAL INTERNAZIOINALE DI NARRATIVA FEMMINILE dalle 9,00 alle 23,00
MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
PIGNOLA
CALCIANO
PREMIO NAZ. DI POESIA “GIULIO STOLFI” Premiazione Vincitori Durante la Cerimonia sarà trattato il seguente tema: "PAESAGGIO E IMPEGNO SOCIALE NELLA POESIA LUCANA TRA NEOREALISMO E NUOVE SPERIMENTAZIONI" alle ore 11,00 presso il Giubileo Hotel
INAUGURAZIONE MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE Sul brigantaggio lucano nell’ottocento presso la sala consiliare alle 18,00
CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori alle ore 21,30 in piazza Marconi
28 SETTEMBRE MATERA
5 SETTEMBRE POTENZA
II EDIZIONE DELLA FESTA DI PARCO AURORA CENA DI QUARTIERE E SHARY BAND ORE 20.30 Prenotazioni cena: Bar Antoine e Il Gusto
MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
CALCIANO
MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE “SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica
ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p. zza Umberto I
PIETRAGALLA
BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI ,SAGRE E DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura
RIONERO
MODELAND DEL VULTURE Concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato
MATERA
PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S. Pietro Caveoso e Madonna Idris
SAN MAURO F.
EVENTI ESTATE 09 Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi
POTENZA
FESTIVAL NAZIONALE D’ ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO ” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) XX edizione della spettacolare gara pirotecnica
FILIANO
37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Convegno sulla tracciabilità: tutela della qualità e sicurezza alimentare presso la loc. Iscalunga
6 SETTEMBRE FILIANO
37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Apertura della 37° mostra del pecorino di Filiano e dei prodotti lattiero caseari e spettacolo di musica popolare alle 21,00 in piazza Autonomia
MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it
CALCIANO
MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE SUL BRIGANTAGGIO LUCANO
NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00
CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO “The music family” dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone
METAPONTO
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo “Novecento” diretto da Ulderico Pesce
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano
PICERNO
AMICI DEL CAVALLO
BANZI
NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio Nino “classe di pianoforte”
MATERA
CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole
MELFI
AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In piazza Duomo dalle 11,30 alle 23,30
7 SETTEMBRE CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30
VIGGIANO
FIORELLA MANNOIA In piazza Papa Giovanni XXIII alle 21,30 ingresso gratuito
8 SETTEMBRE CALVELLO
R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO del gruppo musicale “Killer Queen”
PISTICCI
ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Loreto
10 SETTEMBRE MARCONIA ESTATE A PISTICCI
II edizione di “Musica e sapori della lucania”, fiera enogastronomica e spettacolo di musica popolare lucana alle ore 20,30 in p. zza della Vittoria
11 SETTEMBRE MARCONIA
alle ore 21,00
12 SETTEMBRE GRASSANO SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO
ESTATE A PISTICCI Serata musicale alle ore 21,00
PICERNO
MATERA
MASCHITO
MUDÙ A MATERA Lo spettacolo Mudù Zero Nove chiuderà la tourneè estiva con un rinnovato cast artistico, sketch esilaranti e la simpatia del grande Uccio De Santis nel magnifico scenario di Porta Pistoia in via Madonna delle Virtù nel rione Sassi
MOTORADUNO
ESTATE ARBËRESHË 2009 Fiera Interregionale “Arte e sapori a confronto”.
13 SETTEMBRE S. ARCANGELO
ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Proiezione del video realizzato dagli allievi di Culture in Loco su Santa Maria di Orsoleo, la leggenda del drago e il confino di Carlo Levi in Basilicata alle ore 21,00 presso il centro polivalente, alle 21,30 lo spettacolo “STORIE DI SCORIE” di e con Ulderico Pesce e gli allievi di Culture in Loco
14 SETTEMBRE FERRANDINA
SAGRA DEL CASTELLO Degustazione di prodotti tipici nel castello di Uggiano, mostra fotografica e concerto di musica popolare
18 SETTEMBRE S. CHIRICO N.
LA CANAZZ Mostra fotografica dei matrimoni degli anni 50/60
AVIGLIANO
PREMIO GIURIDICO “NICOLA E LEONARDO COVIELLO” alle ore 18,30 presso la sala consiliare in C. o Giaturco
19 SETTEMBRE MARCONIA ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Leonardo
MONTALBANO FESTA DI S. MAURIZIO
RIPACANDIDA
SAGRA DEL CONIGLIO E DELL’AGLIANICO DEL VULTURE
30 SETTEMBRE MATERA MOSTRA DI SCULTURA Nelle Chiese Rupestri
SARCONI
SAGRA DEL FAGIOLO E MERCATINO DI PRODOTTI TIPICI
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26 SETTEMBRE MATERA
MATERA
Martedì 1 settembre 2009
Musica
d’estate
L’esperienza straordinaria di Gezziamoci
La rassegna si è conclusa con Erminero e l'Atomic Organ Combo di MARIANGELA LISANTI MATERA - Grande successo per la XXII edizione della rassegna musicale “Gezziamoci” che ha fatto registrare una presenza di oltre 1500 persone, che con grande entusiasmo hanno seguito la manifestazione, partecipando ai concerti itineranti nel centro storico e agli appuntamenti serali con i gruppi e le jam session. A caratterizzare la rassegna promossa dall'Onyx Jazz Club sono stati oltre 40 musicisti, 11 formazioni musicali provenienti da tutta Italia, concerti itineranti, che hanno animato il centro storico e i negozi della città, 30 volontari che hanno organizzato logistica, organizzazione generale e ospitalità. Sabato pomeriggio la rassegna si è aperta con l'esibizione di Tony Micori sulla scalinata d'ingresso di Palazzo Lanfranchi ed èproseguito con l'arrivo della Terni Street Parade che ha percorso le strade del centro, accompagnata dal Camioncino del Jazz di Villa Schiuma. Nonostante il maltempo che nel pomeriggio si è improvvisamente abbattuto sulla città, i concerti previsti si sono svolti alle Monacelle. Ha aperto la serata la Random News Band con Alberto Oliva (trombone), Lorenzo Agnifili (piano), Pietro Paris (contrabbasso) e Fabio D'Isanto (batteria), ai quali si è aggiunto, come ospite d'onore, Gianfranco Menzella con il suo sax. Il pubblico ha affollato il giardino delle Monacelleanche peril secondo concerto in programma, quello della Terni Jazz Orchestra, con oltre 20 elementi che hanno spaziato dagli standard jazz ai brani di più facile ascolto. «Ci avviamo alla conclusione di questa XXII rassegna - ha detto Gigi Esposito, presidente dell'Onyx, durante la serata - con la consapevolezza che Matera, ancora una volta, è stata teatro di una straordinaria esperienza che ha coinvolto i cittadini ma, ancora una volta, tutti i volontari e i soci dell'Onyx che hanno consentito di realizzare una iniziativa di grande prestigio che fa convergere nella città dei Sassi i migliori nomi del jazz nazionale e internazionale». Di particolare suggestione è stato il
concerto che si è svolto all'alba della domenica presso la chiesa rupestre della Madonna delle Vergini. La Terni Street Parade ha accolto il sole con un'esibizione di Marco Collazoni (sax tenore), Marta Polimadei (sax contralto), Alberto Oliva (trombone) e Manuel Trotti (sax tenore). «I colori dell'alba ha proseguito Esposito - sono il migliore esempio di quanto questa città sia legata alle straordinarie risorse naturalistiche come quelle conservate nel Parco della Murgia e tra le numerose chiese rupestri. Il riscontro del numeroso pubblico che ogni anno segue il concerto dell'alba,ci conferma che questa formula rappresenta il binomio ideale». Domenica pomeriggio un'inconsueta formazione, composta dai due percussionisti Fabio D'Isanto e Luca Colussi, ha suonato sulla scalinata del conservatorio di piazza Sedile accompagnata dal “banditore” Rino Locantore che, accompagnato da una bottiglia di birra vuota e da una chiave, ha improvvisato una sezione ritmica che ha entusiasmato il pubblico presente in piazza. Il suono del cupacupa del banditore ha poi aperto la passeggiata della street parade nel centro storico, conclusa all'auditoriumdove ilduo diAlessandro Bravo e Cristiano Arcelli ha alternato un repertorio di standard a composizione originali, concluse con un brano tradizionale africano. Il sindaco di Piazza Armerini Carmelo Negrelli, accompagnato dalla moglie Daniela, ha ringraziato Matera e i suoi cittadini per la straordinaria accoglienza e ospitalità riservata loro in questi giorni. Al suo arrivo in città, aveva incontrato il sindaco Emilio Nicola Buccico, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli con cui ha avviato interessanti contatti per future collaborazioni. Il “Gezziamoci” si è concluso con il concerto di Bruno Erminero e dell'Atomic Organ Combo. Sul palco, insieme a loro, uno straordinario ospite: il trombettista Mike Applebaum. cultura@luedi.it
A caratterizzare la rassegna dell'Onyx sono stati oltre 40 musicisti, 11 formazioni musicali provenienti da tutta Italia, concerti itineranti che hanno animato il centro (foto Videouno)
XXII edizione con oltre 1500 persone
Suggestivo il concerto dell’alba
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Ribalta
e personaggi L’Electric Jam Tour nella Cava del Sole
MiFaJazz
La città dei Sassi capitale delle big band
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Dopo Baglioni e Bacharach il palco della Cava del Sole di Matera sarà dominato questa sera da Pino Daniele. L'evento rientra nel “Festival Duni 2009” ideato ed organizzato dall' Associazione Musicale "Ensemble Gabrieli" di Matera. Il concerto del cantante partenopeo con il suo "Electric Jam Tour '09" avrà inizio alle ore 21. "Electric Jam" è l'ultimo album di Daniele - pubblicato nella primavera del 2009 e vincitore del disco di platino - e segna le tappe di un tour partito lo scorso 26 giugno dall'Auditorium Parco della Musica di Roma. Insieme agli ultimi successi, "Il sole dentro di me" e "Dimentica" (attualmente in rotazione radiofonica), il concerto esplora la carriera trentennale del cantautore attingendo ad una collezione impressionante di successi storici; i numerosissimi estimatori del "mascalzone latino" potranno riascoltare le canzoni più belle, eseguite live da Pino Daniele. Non è la prima volta che l'artista suona a Matera: memorabile resta il concerto del 1981 nello Stadio XXI Settembre insieme a Rino Zurzolo, Karl Potter, James
MATERA - Concerti, seminari, presentazioni di libri e attività di coinvolgimento anche dei ragazzi caratterizzeranno a Matera la prima edizione del Festival Internazionale «Mifajazz Big band 2009», che ha inaugurato ieri sera il programma con la presentazione del libro “Le rotte della musica”, di Fabio Ciminiera, e con i concerti della marching band Ambassador e delle grandi formazioni gezzistiche Ljp Big Band della Basilicata e della Unibigband di Innsubruck(Austria). Lamanifestazione, finoal 3settembre, prevede l’esibizione in vari siti della città di altre big band come la Perugia Jazz Orchestra, la Colours Jazz Orchestra e la Rollìs Tones Big Band: «Il festival – ha detto il direttore artistico, Dino Plasmati – è l’unico dedicato alle big band. Matera diventa la capitale di questo genere di rassegna, al termine delle quali produrremo un lavoro multimediale. Abbiamo riservato spazi alle riflessioni sul futuro di questo genere musicale con 'jazz today' e aperture ai giovanissimi con jazz for kid». E’ stato annunciato un gemellaggio tra la Ljp Big Band e la Unibigband dell’Austria, che segna l’avvio di una collaborazione tra le due formazioni. cultura@luedi.it Pino Daniele
Senese, Tullio De Piscopo, Toni Esposito e Joe Amoruso, con la celebrazione dell'album "Vai mo'”. Quest'anno il grande cantautore si avvale del supporto musicale di Michael Baker (batteria), Matt Garrison (basso) e Gianluca Podio (piano e tastiere). Daniele oltre ad essere un artista travolgente è anche compositore di varie musiche per colonne sonore di diverse pellicole. Segnaliamo
Saggio di Antonio Boccia
in primis i tre dell'amico Massimo Troisi (Ricomincio da tre, Le vie del Signore sono finite e Pensavo fosse amore invece era un calesse), “Amore a prima vista” (1999) di Vincenzo Salemme e tante altre. Una lunga carriera avviata subito dopo il diploma in ragioneria hanno fatto di Daniele l'icona e la colonna di molte coppie italiane. “Terra mia”, l'album d'esordio del '77, denota il profon-
do legame del cantautore con la tradizione mediterranea sia per le musiche che per i testi. I brani, contenuti nell'album, che ebbero maggiore successo sono: Che calore, Na tazzulella 'e cafè , molto gettonata e che nel tempo sarà un vero manifesto per l'autore e per l'intera città di Napoli sebbene l'abbia scritta a soli 18 anni. Figura importante James Senese che contribuirà non poco alla realizzazione di tre al-
bum. Fu influenzato dalla musica rock, dal jazz e soprattutto dal blues, realizzando una sintesi fra elementi musicali e linguistici diversissimi, con vena personale pulsante. Da sottolineare la sua capacità di aggregazione con i suoi colleghi. Nel 1981 ha radunato duecentomila persone in piazza del Plebiscito a Napoli: era l'epoca del cosiddetto "neapolitan power"
(energia napoletana). Da allora ogni artista prese una propria strada, anche se tutti si sono ritrovati con Daniele ad accompagnarlo in alcune sue tournée. Nel 1982 cominciano le prime grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale. Per informazioni si può contattare il numero 0835/337220. Prevendita al botteghino del Teatro Duni (0835/331812). cultura@luedi.it
L’evento è stato promosso dall’associazione “Il Circo dell’Arte” di Venosa
Massacro a Lauria Artistinstrada, arrivederci al 2010 vince il Corab Bilancio positivo per la quinta edizione che si è conclusa a Pignola di EMILIA MANCO LAURIA - E’stato assegnato al saggio Massacro a Lauria - una storia dimenticata, di Antonio Boccia il primo posto del concorso nazionale Corab. La quinta edizione del premio letterario nazionale denominato Corab, si è svolta nei giorni scorsi a Gioiosa Ionica con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L'opera premiata dalla giuria è il saggio Massacro a Lauria - una storia dimenticata, di Antonio Boccia, primo classificato. Si tratta della cronaca La copertina dell'eccidio del 1806, quando i laurioti vollero opporsi alla avanzata delle truppe di Napoleone. Il premio della Edizioni Corab è nato nel 1999 proponendosi, principalmente, due finalità. Una è stata quella di scoprire e valorizzare i nuovi poeti, anche giovanissimi. Altra finalità del premio è quella di riscoprire e valorizzare la cultura Meridionale. Nel 2002 il premio ha conseguito una notevole crescita sia quantitativa che qualitativa. In primo luogo è stata nominata una giuria particolarmente qualificata, presieduta da Antonio Piromalli, docente emerito di letteratura italiana all'Università di Cassino, noto per i suoi studi critico-letterari, nonché critico delle Edizioni Einaudi. cultura@luedi.it
PIGNOLA - Si chiude con un bilancio più che positivo la quinta edizione di Artistinstrada, un vortice di energie fra teatro, musica, danze ed acrobazie, ospitato da diciannove comuni lucani (oltre che calabresi e pugliesi) che hanno fatto propria l'iniziativa, offrendo quale palcoscenico gli angoli più suggestivi dei centri storici. Anche in questa quinta edizione di ArtistinStrada ha mantenuto le premesse di grande respiro culturale, per la straordinaria simbiosi tra intrattenimento di qualità e valorizzazione dei centri storici a fini turistici. L'ultimo appuntamento di questa quinta edizione del Festival Internazionale itinerante dell'Arte di Strada, si è svolto a Pignola con un Gran Galà che ha visto una folta partecipazione di pubblico. Gli artisti italiani Mondo Fefè, Michele Roscica e Duo Acrobat, il cileno Francisco Obregon, i kenioti Super mambo acrobatic team (nella foto) e il duo spagnolo-israelita Fire Flot, hanno animato piazza Risorgimento. Una acclamata serata esclusiva che ha così suggellato il rilevante risultato dell'associazione culturale Il Circo dell'Arte di Venosa, con la efficiente direzione artistica di Pasquale Cappiello. «Il successo e il gradimento di pubblico che numeroso ha partecipato alla lunga carovana di Artistinstrada, partita da Atella il 23 luglio e che ha toccato piazze, scorci e suggestive location dei centri storici di Basilicata, Puglia e Calabria, ci stimola a migliorarci ed iniziare a programmare l'edizione 2010 con la consapevolezza che la strada intrapresa per la valorizzazione del territo-
rio è quella giusta. La maggiore partecipazione di enti ed istituzioni non può che migliorare in termini di qualità e visibilità la manifestazione stessa al di fuori degli ambiti regionali». Sull'onda dei successi delle passate edizioni, con decine migliaia di spettatori coinvolti, il Festival 2009 si è arricchito di altre piazze (19 in tutto, 16 erano nel 2008), approdando in centri storici ed angoli suggestivi in comuni di sei diverse provincie: Potenza e Matera, Bari, Taranto e BAT, e Cosenza. Un lungo itinerario di gioia e di fantasia come nelle premesse, con performance di assoluto valore spettacolare. Così la festosa carovana di “Artistinstrada” ha terminato anche questa estate il suo movimento on the road, sempre più numerosa e sempre più girovaga. «Centinaia di spettacoli gratuiti, decine di compagnie di artisti, 19 tappe in tre regioni coinvolte» spiega con soddisfazione Pasquale Cappiello. Inserire a mosaico gli artisti nelle diverse serate non è un'operazione semplice. E' oltremodo apprezzabile l'idea di portare in strada tanti professionisti internazionali, capaci di sedurre per abilità ed energie contagiose. Giocolieri, mimi, acrobati, fachiri, musicisti, in un turbinio di luci e volteggi, saranno i re bizzarri di uno spazio scenico surreale. Scriveva Guido Ceronetti, poeta ed artista di strada: «La vita è sogno: poiché tutto lavora per cancellare il sogno, noi che ci accaniamo a trasmetterlo, a snidarlo dai tombini, da ultimi saremo i primi».
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Martedì 1 settembre 2009
Ribalta
e personaggi I grandi progetti di Joe Capalbo di GIANNI COSTANTINO SENISE - Apparentemente, sembra godersi il pur meritato periodo di riposo, in casa con la mamma a Senise. In realtà non ha mai smesso di lavorare. Joe Capalbo era rientrato all’inizio di agosto per ricevere il prestigioso premio “Torre d'Argento” insieme a Ulderico Pesce a Cirigliano: «Un premio che mi gratifica tantissimo, visto che rappresenta un riconoscimento da parte della mia terra e che sono in compagnia d'eccezione - dice - se solo guardiamo all'elenco dei premiati in questi anni passati». Ma poi la sua voglia di riannodare le radici per dare un serio contributo al riscatto della sua terra lo ha indotto a fermarsi per qualche altro giorno: «Per raccogliere informazioni capillari sulla vita vissuta degli albanesi nei comuni del Pollino lucano, come ad esempio San Costantino dove ho trovato una accoglienza straordinaria che non conoscevo e dove potrò studiare atteggiamenti, storia, tradizioni, fino al cibo attuale e quello di una volta. Colgo l'occasione per ringraziare Pina Ciminelli, la mia Virgilio, Nicola Scaldaferri docente presso l'università di Milano e suo fratello Antonio per la grandissima disponibilità». L'idea è la realizzazione, presumibilmente per il prossimo anno, un film dal titolo provvisorio “Ristorante multietnico” con regia affidata al francese Joseph Lefevre. Una coproduzione internazionale, grazie anche al suo agente Mario Squillante, che vedrà impegnato tra gli altri Cristo Jiukov, attore produttore di un certo livello.
Al festival di Venezia con “Napoli, napoli, napoli” di Abel Ferrara e “Il fuoco e la cenere” di Citto Maselli
Si tratta della storia rappresentata in commedia ispirata dallo stesso Joe alla brava sceneggiatrice serba-bosniaca Beba, di un albanese ed un bulgaro. Il bel paese visto da loro, con Joe, Fatmir, protagonista che arriva col padre circa quarant’anni orsono all'età di dieci anni e parla un dialetto a metà tra l'albanese ed il senisese. Un grosso progetto culturale dunque finanziato da Media che come si sa, offre opportunità solo se ci sono in ballo valori culturali di respiro internazionale. Da questo progetto, Joe vuole farne uscire anche un documentario affidato alla regia di Pietro D'Aranno, suo amico d'infanzia che si è appassionato a girare tra questa gente i provini e tutto quanto servirà successivamente, più o meno un'ora e mezzo di materiale registrato. Ma intanto, il nostro attore è a Venezia, dove saranno presentati due film non in concorso che lo vedono protagonista. Si tratta di “Napoli, napoli, napoli”, di Abel Ferrara e “Il fuoco e la cenere” di Citto Maselli. Il primo è un film documentario molto forte ad episodi. In uno, Joe recita il ruolo di carceriere nel manicomio criminale di Aversa, con tutto quello che non si può immaginare assolutamente, avendo lui vissuto e girato all'interno della struttura con gli ospiti. Nel film di Maselli, sulla crisi della sinistra, con tra gli altri, Ennio Fantastichini e Luca Lionello, interpreta il ruolo di un gay politicizzato e di forte carattere.I n uscita poi ci dovrebbe essere tra non molto, “Noi credevamo” di Mario Martone, film sul risorgimento, sul grande sogno, in quattro episodi e prologo con Tony Servillo, Luigi Locascio e tantissimi altri attori di livello internazionale.
Da non perdere
Inaugurazione il prossimo 5 settembre
Conto alla rovescia per la rassegna ArtePollino di CLAUDIO SOLE SAN SEVERINO LUCANO - ArtePollino, continua nelle sue attività di divulgazione del progetto che porterà sul versante lucano del Parco Nazionale più grande d'Europa, artisti di livello internazionale. Le tappe che l'Associazione omonima sta incessantemente tenendo, in queste settimane per i paesi del territorio interessato, con un lavoro di divulgazione e di distribuzione di gadget informativi, riscontra un notevole successo, non solo davanti lo stand, ma anche tra la gente che ne parla armoniosamente nelle vie cittadine. Ma oltre alla divulgazione, c'è anche il coinvolgimento diretto di bambini e genitori, attraverso dei laboratori per sensibilizzare, tramite la conoscenza e la diffusione del progetto, ed avvicinarli al mondo delle espressioni artistiche contemporanee. In collaborazione con la Cooperativa Sociale “Ambrosia”, i soci dell'Associazione omonima, nella piazza di San Severino, hanno coinvolto i bambini ed i loro genitori, facendoli partecipare ad un'azione collettiva, che utilizza la tecnica dello stencil per deco-
L’opera di Holler; a sinistra l’iniziativa di San Severino (dal sito www.artepollino.it)
rare le magliette di Arte Pollino, i nomi degli artisti e il logo del progetto. Il tutto, in vista dell'inaugurazione ufficiale che avverrà il 5 settembre prossimo. Allo scultore anglo indiano Anish Kapoor, il provocatorio e disorientante artista belga Carsten Höller, un maestro che della natura ha fatto tutta la sua poetica e il piemontese Giuseppe Penone è toccato il compito di realizzare le prime opere permanen-
ti. Alle Terme di Latronico, Kapoor ha scavato nella terra una spaccatura di 45 metri di lunghezza. I visitatori sono invitati a entrare e a guardare attraverso una feritoia, sentendosi parte integrante della natura. Il perimetro dell'opera sarà abbellito con delle piantumazioni varie. La Valle del Sarmento è il luogo dove Penone ha scelto per il
suo “Teatro Vegetale”. Lungo la fiumara, un cerchio di 125 metri di diametro costruito solo con alberi, cespugli, pietre e con al centro uno specchio d'acqua tra il pubblico e il palco. Ed infine a San Severino Lucano, oltre i mille metri di altezza, su Timpa della Guardia, dove da un lato si ammirano le cime più alte del Pollino e dall'altra la valle del Sinni con lo splendido scenario della diga di Monte Cotugno è stata posizionata la sorprenden-
te “RB Ride” di Carsten Höller: una gigantesca giostra panoramica, con 12 braccia per 24 persone, che ruota lentamente sulla cima della Timpa. Inoltre, si è deciso di sviluppare una sezione di didattica e workshop in realtà puntuali, con altri tre artisti: Claudia Losi, Anni Rapinoja e Nils-Udo. Un’iniziativa, quindi, da non perdere per l’originalità delle opere. cultura@luedi.it
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Ribalta
e personaggi Marasma e Airbag star del TolveLive
In archivio la V edizione Due le categorie Brani originali e Cover Band
di ENZA SALUZZI TOLVE - Una quinta edizione del TolveLive tutta d'oro che ha sfornato nuovi talenti e soprattutto nuovi vincitori da portare alle selezioni di “Sognando Sanremo”. Direzione Sanremo per i due vincitori delle due categorie “Brani originali” e “Cover band”. Per la prima classe di concorso hanno vinto gli originali “Airbag” con l'esibizione di due brani molto profondi “Dammi una Chance” e con “Una ragione c'è”. Un testo, quest'ultimo, sul vero senso della pace che ha convinto la giuria ad aggiudicare loro il primo posto. Secondi nella stessa sezione, gli Xantaria che hanno proposto un ritmo flamenco dai suoni raffinati e dalla difficile ritmica. Per le Cover band, primo posto per i Marasma che con la loro originale personalizzazione hanno fatto tenere il ritmo anche ai piedi dei giurati proponendo un remake del tutto sincopato della colonna sonora del film il Padrino di Nino Rota, curandone anche l'aspetto teatrale della interpretazione musicale. Otto le band in gara, lo ricordiamo, tutte intonate a parte qualche normale defaillance. Per la sezione “originale” Xantaria, Red Fire, S. Enne e Airbag. Un lavoro difficile per la giuria e per il suo presidente Fabrizio Palma, noto docente della scuola di Maria De Filippi, affiancato da Egidio Lofrano direttore artistico di “Sognando Sanremo”. Tolve come Sanremo non smette di emozionare tra colpi di scena e fuori programma, come l'esclusione, purtroppo, della cover di Ivan Graziani, Ivan Doc, band dalle spiccate qualità artistiche. Un concorso che cresce e che ogni anno ha una marcia in più. Lo conferma anche il presidente della Pro Loco di Tolve, Gianluigi Armiento, che, insieme al team organizzativo, ha curato meticolosamente ogni dettaglio della manifestazione. «Siamo molto soddisfatti dell'andamento della serata- ha riferito Armiento al Quotidiano- e di come il pubblico ha gremito piazza Mario Pagano». «Se tanta gente si è mossa per il Tolvelive - continua vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto e che il livello raggiunto si può e si deve solo migliorare. Un plauso grande ai ragazzi che hanno lavorato in maniera encomiabile». Talenti creati dall'opportunità offerta dalla Pro Loco di Tolve e da una giuria inflessibile fatta di giornalisti, maestri della musica e rappresentanti della cultura in Basilicata, guidati da esperti della musica e talent scout Fabrizio Palma e da Egidio Lofrano, che rivedranno questi talenti sui palcoscenici sanremesi. Chissà che tra loro non ci sia già il vincitore di Sanremo Giovani?
I Marasma
In alto da sinistra Armiento, Palma e Lofrano tra le vallette; a sinistra gli Airbag
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Martedì 1 settembre 2009
Storia
Alle 4,45 l’esercito tedesco varcò la frontiera polacca: fu l’inizio della Seconda Guerra Mondiale
Quel primo settembre di 70 anni fa di EZIO M. LAVORANO Il primo settembre di settanta anni fa, alle ore 4,45, l'esercito tedesco varcava la frontiera polacca e, con l'operazione Fall Weiss, (Piano Bianco) dava inizio alla Seconda Guerra Mondiale. Le truppe della Werhmacht sfondarono la frontiera in più punti con ben 53 divisioni agli ordini del generale Walther von Brauchitsch, suddivise in due gruppi di armate: lo Heeresgruppe Nord, al comando del generale Fedor von Bock, e lo Heeresgruppe Sud del generale Karl Rudolf von Rundstedt. Le singole armate erano comandate dai generali Günther von Kluge, Georg von Küchler, Wilhelm List, Walther von Reichenau e Johannes Blaskowitz, mentre alla testa delle unità corazzate vi erano i generali Heinz Guderian, Erich Hoepner e Heinrich von Kleist. Le difese polacche in poche ore furono travolte: i carri armati tedeschi si addentrarono profondamente nel territorio nemico. Contestualmente, nel porto di Danzica la vecchia corazzata e nave-scuola Schleswig-Holstein, di costruzione anteriore alla I guerra mondiale, bombardava le difese della baia della Westerplatte, dove si trovava l'arsenale della marina polacca. Lo stesso primo settembre la città di Danzica veniva annessa al Reich, anche se l'atto ufficiale di integrazione nello Stato tedesco veniva formalizzato il primo novembre successivo. L'esito dell'attacco appariva sin dall'inizio scontato; del resto le linee generali della spartizione della Polonia erano state stabilite nelle clausole segrete del trattato di non aggressione russo-tedesco firmato alcune settimane prima (il 23 agosto) a Mosca. In base a tale accordo, passato alla storia come il patto Molotov - Ribbentrop, dal nome dei ministri degli esteri dei due stati firmatari, la linea di demarcazione tra Germania e URSS sarebbe stata fissata lungo la linea dei fiumi Narew, Vistola e San, la Lituania sarebbe entrata nella sfera d'influenza tedesca, mentre in quella dell'URSS sarebbero finite l'Estonia, la Lettonia, la Finlandia e infine la Bessarabia. Il giorno seguente l'inizio delle ostilità, il governo italiano, nel mentre riproponeva la convocazione di una conferenza internazionale, che avrebbe dovuto svolgersi il 5 settembre, ufficializzava la propria non belligeranza. Contemporaneamente, il governo tedesco dichiarava che avrebbe rispettato l'integrità territoriale della Norvegia purché questa non fosse stata minacciata o violata da paesi terzi. In Polonia, intanto, la “guerra lampo” (Blitzkrieg) dei tedeschi procedeva celermente: le quattro “battaglie di confine” (Slesia-Slovacchia, Czestochowa, Pomerania, Prussia Orientale) produssero altrettante travolgenti vittorie tedesche. Le forze provenienti dalla Germania si congiunsero ben presto con quelle uscite dalla Prussia Orientale. La X armata del Gruppo Rundstedt raggiunse il fiume Warta: in 36 ore era penetrata per 80 km in territorio polacco. Nel frattempo, da sud, le truppe del generale List minacciavano la città di Cracovia. La Luftwaffe conquistato immediatamente il dominio del cielo, distruggeva al suolo gran parte degli aerei polacchi, bombardando i comandi e le strade, e provocando l'imbottigliamento delle retrovie nemiche. In tali drammatici frangenti, i contatti fra Parigi e Londra si susseguirono per tutta la giornata. La decisione di tener fede agli impegni presi con la Polonia era ferma, ma governi e stati maggiori non erano d'accordo sulla data e sulle modalità dell'intervento. Il giorno successivo, cioè il giorno 3 settembre, Francia e Gran Bretagna entrarono in guerra contro la Germania. Alle ore 9 del mattino l'ambasciatore inglese a Berlino, sir Neville Henderson, consegnava al con-
Alcune immagini del secondo conflitto bellico
sigliere d'ambasciata PauI Schmidt, interprete di Hitler, l'ultimatum del governo di Sua Maestà Britannica. Nel documento si affermava che se entro le ore 11 la Germania non avesse dato ampie assicurazioni circa la volontà di ritirare le sue truppe dalla Polonia, la Gran Bretagna si sarebbe considerata in guerra contro il Reich. La Francia dal canto suo, alle ore 12 attraverso il suo ambasciatore a Berlino, Robert Coulondre, consegnava l'ultimatum del suo governo, fissato per il giorno successivo. Nel documento tuttavia si evitava l'uso esplicito della parola “guerra”, in un estremo e disperato tentativo di rabbonire il dittatore tedesco. Ma il senso del testo era identico a quello consegnato poche ore prima dal governo inglese. Hitler rimase sbalordito: aveva creduto che ancora una volta gli Occidentali non si sarebbero mossi per difendere la Polonia. Alle ore 11 la Gran Bretagna entrava ufficialmente in guerra con la Germania. Poche ore dopo, alle 17 la seguirà la Francia. Contemporaneamente all'entrata nel conflitto, la Gran Bretagna decretava il blocco navale della Germania: tutte le merci dirette in Germania a bordo di navi di qualsiasi nazionalità sarebbero state confiscate. Immediatamente, le 33 divisioni tedesche dello Heeresgruppe C, il gruppo d'armate comandato dal generale Ritter von Leeb, completavano lo schiera-
mento a presidio della linea Sigfrido, alle frontiere belga e olandese. Nella stessa giornata, l'India, l'Australia e la Nuova Zelanda, cioè i dominions più legati alla Gran Bretagna, entrarono in guerra a fianco della madrepatria. Alcuni giorni dopo, la III e la IV armata del gruppo d'armate Nord e l'VIII del Gruppo Sud incominciavano le manovre verso Varsavia, mentre, la XIV armata del generale List conquistava Cracovia e marciava verso la frontiera romena. In tale triste contesto, il Comando Supremo polacco diramava l'ordine di ritirata generale sulla linea Narew-Vistola-San. Sul fronte opposto, il 7 settembre, alcune modeste avanguardie dell'esercito francese varcavano la frontiera tedesca presso Saarlouis, Saarbrùcken e Zweibrùcken. Iniziava così quella che sarebbe stata definita la "dròle de guerre" (guerra stramba) nella quale, inizialmente, gli eserciti si fronteggerono senza combattere, in attesa di sviluppi diplomatici che non vennero. Sul fronte orientale, tra l'8 e l'11 settembre si svolgeva la battaglia di Radom, a un centinaio di km a sud di Varsavia, nel corso della quale le unità dell'esercito del Reich fecero circa 60.000 prigionieri polacchi, mentre la XXXXIII Panzerdivision sferrava da sud-est il suo primo attacco contro la capitale Varsavia. Completata l'azione, l'11 settembre il distretto industriale dell'Alta Sle-
sia era completamente in mano tedesca. Dal 12 al 18 settembre l'armata polacca del settore di Poznan, incaricata di marciare su Berlino, operava un imprevisto dietrofront nel tentativo di cogliere sul fianco l'VIII armata tedesca. Ebbe così inizio la violenta battaglia del fiume Bzura, nella quale, grazie alla superiore mobilità e alla indiscutibile abilità di manovra, i reparti della wehrmacht chiusero nella prima grande “sacca”della storia della guerra, 19 divisioni polacche. In tale occasione, circa 170.000 soldati dell'esercito polacco vennero fatti prigionieri. Il grosso dell'esercito polacco, concentrato tra Leopoli e Chelm e comprendente 38 divisioni di fanteria, 11 brigate di cavalleria e 2 brigate motorizzate, era stato completamente annientato. Il giorno 16, Varsavia era pressoché accerchiata dalle truppe tedesche. Le fu intimata la resa, che venne però sdegnosamente respinta. A quel punto, i generali tedeschi proposero di bloccarla e di attenderne la resa per fame, ma Hitler ordinò di piegare la su resistenza impiegando massicciamente l'artiglieria e l'aviazione. Il giorno successivo, l'Unione Sovietica dava via libera alle sue truppe per l'occupazione della Polonia orientale, praticamente sguarnita di qualsiasi difesa. Intanto le truppe tedesche continuavano la loro avanzata occupando Brest-Litovsk, e quindi, in ossequio alle clausole segrete del patto di non -aggressione del 23 agosto, sgombrarono regioni e città già occupate, tra cui Leopoli. Il presidente polacco Ignacy Moscicki, il governo, e il comandante in capo delle forze armate polacche maresciallo Edward Rydz-Smigly si dimisero e si rifugiarono in Romania. Il giorno 19 l'Armata Rossa si congiungeva con le truppe tedesche a Brest-Litovsk. Il Führer entrava trionfalmente a Danzica, dove teneva un discorso di politica estera abbastanza conciliante nei confronti di Francia e Gran Bretagna. Nel giro di poche settimane, la campagna di Polonia poteva considerarsi praticamente finita. Alcuni giorni dopo, precisamente il 27, assediata e bombardata dal cielo e da terra, Varsavia fu costretta alla resa. Infine, il 28 settembre uno degli ultimi nuclei di resistenza polacca, composto da 4 divisioni accerchiate dal 10 settembre nella città di Modlin e nella zona di Kutno, cedeva le armi dopo essersi battuto con strenuo valore. Al termine delle operazioni, a Mosca, von Ribbentrop e Molotov ridiscussero la spartizione della Polonia e ridefinirono le sfere d'influenza dei rispettivi paesi. All'Unione Sovietica venne assicurata mano libera anche in Lituania, che secondo i precedenti accordi sarebbe dovuta invece finire sotto l'influenza tedesca. In cambio la linea di demarcazione russo-tedesca venne spostata più a oriente, e la regione compresa tra la Vistola e il Bug occidentale andò alla Germania. Complessivamente, il territorio occupato dai tedeschi rappresentava la regione più ricca della Polonia, con 22 milioni di abitanti e la quasi totalità delle industrie. I russi si annessero circa 200.000 kmq di territorio polacco, per lo più adatto allo sfruttamento agricolo, con 13 milioni di abitanti. Con la fulminea conquista della Polonia, si apriva una tragica pagine della storia europea e mondiale. Infatti, solo dopo circa sei lunghi anni di duro scontro armato, nel maggio 1945, con la conquista dell'intera Germania da parte degli eserciti alleati, ebbe termine il conflitto in Europa. Il Giappone, impegnato dal dicembre del 1941 in una dura contesa nel Pacifico, continuò la guerra ancora fino ad agosto, quando le due bombe atomiche americane su Hiroshima e Nagasaki, lo costrinsero alla resa immediata, determinando così la definitiva conclusione del secondo conflitto mondiale.
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calciomercato Il Genoa di Preziosi le ha provate tutte ma non riescono i colpi Pandev e Mancini Torino-Parma: scambio Dzemaili-Vantaggiato
La Juve riporta Grosso in Italia Il difensore sinistro, campione del Mondo, è l’ultimo colpo bianconero ROMA – Il colpo dell’ultimo giorno di mercato l’ha fatto la Juventus, che nonostante la smentite “di comodo” del suo presidente Cobolli Gigli, è riuscita a riportare in Italia Fabio Grosso. Per Ciro Ferrara è un rinforzo importante da mettere sulla sinistra, anche se al tecnico non sarebbe dispiaciuto anche qualcuno con maggiori capacità difensive del campione del mondo per la fascia destra. I “botti” delle ultime ore ha provato in tutti i modi a farli anche il Genoa dell’instancabile presidente Preziosi, che ha provato prima per Pandev e poi per Mancini: sembrava fatta per il brasiliano ex Roma, poi però Mourinho ha messo il veto su questa partenza e il Genoa è rimasto senza rinforzo. A proposito di Pandev, non si sono accasati i due “separati in casa” della Lazio, che ora rischiano seriamente, specie il macedone, un anno di forzata inattività. Ma Ledesma, per bocca del suo procuratore D’Ippolito, ha ribadito la disponibilità a restare in biancoceleste: alle parole, secondo il presidente Lotito, dovranno seguire i fatti, ovvero la firma dell’argentino sul prolungamento del contratto. Per lo svizzero del Toro Dzemaili è stata sfida fino all’ultimo momento tra Palermo e Parma: alla fine l’ha spuntata la squadra emiliana, che ha girato ai granata l’attaccante Vantaggiato, uno che in B fa spesso la sua parte. Zamparini si è “consolato” andando a prendere Blasi dal Napoli: in un primo momento il giocatore aveva rifiutato il trasferimento, poi ha deciso di andare in Sicilia. Ha lasciato l’Italia Kuzmanovic, che ha scelto lo Stoccarda: la Fiorentina ha deciso di non spendere gli 8 milioni incassati per questo trasferimento e di aggiungerli a quel “tesoretto”cheil d.g.dei violaPantaleo Corvino ha promesso dispendere sul mercato del prossimo gennaio. Intanto, è arrivato a Firenze Savio N’sereko, ex grande promessa del Brescia che al West Ham non si è confermato. Non torna nella serie A l’attaccante uruguayano Chevanton: sembrava fatta con il Bologna, ma all’ultimo momento il Siviglia si è tirato indietro. La Samp ha rinforzato l’attacco con Pozzi dell’Empoli, e ha ceduto al Cagliari il centrocampista Dessena. Andreolli è rimastoalla Roma,club chesi èsegnalato anche ieri per la propria immobilità sul mercato, cosa che ha fatto infuriarei tifosi:gliarrivi delconvalescente Lobont, pronto fra 20 giorni quando un portiere sarebbe servito subito, e dello sconosciuto attaccante Zamblera vengono visti come una provocazione, così l’ambiente giallorosso continua a non avere pace. LEGA PRO. Lucas Correa è passato dalla Lazio al Taranto. L’argentino ha scelto la società rossoblù, anche se avrebbepreferito giocareinSerie B.IlGrosseto ha ceduto il suo attaccante, il romano Marco Sansovini (29), a titolo definitivo al Pescara. Un altro colpo lo ha messo a segno il Verona che ha acquistato il centravanti Corrado Colombo (30). Arrivato a titolo definitivo dal Bari, il calciatore ha firmato coi gialloblù un contratto biennale. Roberto Goretti (33), infine, si è accasato al Foggia. Contratto annuale per l’ex di Bologna, Napoli, Perugia e Bari.
Alla Roma Zamblera e Lobont Blasi passa al Palermo
La polemica
«La tessera del tifoso è solo un business»
Fabio Grosso torna in Italia dopo tre anni e due scudetti al Lione. Sopra: Dzemaili e Blasi
C’è chi propone di dargli il “10” che fu di Maradona
Entusiasmo per Quagliarella il nuovo “Re” di Napoli
Fabio Quagliarella
NAPOLI –Napoli impazzita per FabioQuagliarella. Ilpopolodi Facebook propone di dargli la maglia numero 10, ritirata in onore di Diego Armando Maradona; a Fuorigrotta, a pochi metri dallo stadio San Paolo, è stata creata una pizza che porta il suo nome con tanto di corona. Le maglie con il numero 27, quelle originali ma soprattutto quelle “taroccate”, vanno a ruba, e c’è pure chi ha tentato la fortuna puntando sul terno 2, come i goal realizzati domenica sera, 27 come il numero di maglia che indossa e 30. Dopo la magica serata di domenica il bomber nativo di Castellammare di Stabia si è guadagnato l’appellativo di “re”. Sovrano di un popolo che - dopo la passata stagione conclusasi in maniera più che deludente - è tornato a sognare, e a Napoli quando si sogna lo si fa in grande. A poche ore dalla vittoria per 3-1 contro il Livorno il popolo del tifo già parla di scudetto e Champions dimenticando così anche la sconfitta della scorsa settimana contro il Palermo di Zenga. Insomma tutti pazzi per l’attaccante classe ‘83, considerato dalla parte di
tifo rosa nuovo sex symbol della squadra allenata da Roberto Donadoni. Elui, ilgiovane diCastellammare di Stabia, che fa? Come ricambia tanto affetto? In primis dedica il gol ai tifosi e poi parla di emozione indescrivibile a caldo, subito dopo la fine del match. Lui che avrebbe voluto fermare il tempo, che ha mandato in visibilio uno stadio intero che, al momento della sostituzione, si è alzato in piedi urlando a più non posso il suo nome. Ma festeggiamenti ci sono stati anche nella sua cittadina, specialmente nel bar Romolito, dove si sono ritrovati gli amici di sempre e quei cugini che domenica allo stadio non c’erano. Hanno cantato e aperto qualche bottiglia di champagne in onore del loro concittadino stabiese. Qualcuno ha anche provato a passare sotto l’abitazione della famiglia Quagliarella, ma le imposte erano chiuse: i genitori e i fratelli erano al campo, compresa la fidanzata Alice, e di lì poi tutti a festeggiare per una doppietta che ha regalato ai napoletani un sogno di nome Fabio Quagliarella.
Roma – «La tessera del tifoso annunciata dal governo comporterà una spesa superiore per ogni biglietto acquistato». Giancarlo Cappelli, detto il “Barone” (che ci sia un riferimento a Niels Liedholm?), sessantenne leader degli ultras del Milan, spiega durente la conferenza di presentazione del film di Stefano Calvagna, «L’ultimo ultras», da venerdì in sala, quello che definisce «l’imbroglio della tessera del tifoso». «E’ uno strumento che non serve per i motivi che ci hanno detto spiega - perché per identificare il possessore di un biglietto dello stadio è sufficiente il tagliando nominale che c’è oggi (per acquistare un biglietto serve documento d’identità, ndr). In realtà è un’operazione di business: è una vera e propria master card e quando acquisti un tagliando paghi una commisione di 4-5 euro. Andare allo stadio sarà quindi più caro per tutti. Inoltre con questa tessera saremo tutti schedati e sarà possibile convogliare su di noi messaggi pubblicitari e simili». La tessera del tifoso è da mesi osteggiata dai gruppi di tifosi organizzati e per il fine settimana è pronta una mobilitazione che coinvolgerà gli ultras: a Roma si riuniranno sabato i tifosi del centrosud.
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Sport
Martedì 1 settembre 2009
UN ALTERCO alla fine di Potenza-Andria, una discussione tra il team manager dei pugliesi Vincenzo Greco e i dirigenti lucani è finito in maniera accalorata. E nella giornata di ieri l’Andria Bat, ha pubblicato una nota sul sito ufficiale che denuncia «problemi dovuti alla ripartizione dell’incasso e l’aggressione al Team Manager». Il club starebbe anche valutando di presentare ufficialmente un esposto in Lega. Nella ricostruzione dell’accaduto fatta dalla società biancazzurra, «la dirigenza del Potenza a fine gara» ha detto a Greco «di non poter mostrare, a causa del maltempo che aveva mandato in tilt i computer, il C1 e C2 (docu-
Un dirigente dell’Andria accusa il Potenza «Screzi sull’incasso e colpito da Postiglione» menti contabili n.d.r.) di fine gara come da regolamento previsto». Dopo ripetuti inviti del Team Manager andriesi i potentini – secondo la versione pugliese – hanno permesso «la lettura del C1 e C2 della gara ma senza voler garantire la ripartizione equa dell’incasso». Che, per la cronaca, è del 15% del totale che si deve versare alla società ospite. Secondo la ricostruzione pugliese, Greco, «sbalordito», deci-
de quindi «di abbandonare lo stadio con l’espressa intenzione di presentare una nota in Lega», ma mentre lascia il 'Vivianì, viene “colpito alle spalle da un dirigente del Potenza, identificato subito dopo»: si trattava, sempre secondo quanto appare sul sito della società biancazzurra, del presidente del club, Giuseppe Postiglione. «Al momento – conclude l’Andria – non sono pervenute scuse da parte del Potenza Calcio». Ovvia la reazione sbalordita
della società lucana che smentisce categoricamente qualsiasi coinvolgimento del suo massimo dirigente e, soprattutto, la versione dei fatti come proposta dalla società biancazzurra. «Non so proprio di che cosa stiamo parlando - dice Postiglione dalla sede del mercato a Milano Non sono certamente io la persona che è stata coinvolta in un alterco con la dirigenza pugliese e non sono nemmeno a conoscenza di quanto sia accaduto»
Postiglione
TOP 11
La vittoria del Verona a Lanciano “condiziona” la migliore formazione
Il marchio scaligero Farina, gol dalle retrovie. Polani il miglior centravanti CHAMPAGNE per brindare a un incontro: quello tra Verona e lo spettacolo puro. Champagne per festeggiare il successo più rotondo della giornata (l’unico dei quattro complessivi maturato con tre gol di scarto) avvolto in trame di gioco maestose, in verticalizzazioni rapide, in fraseggi stretti ed inserimenti tempestivi. Champagne, a fiumi possibilmente, perché in un torneo così arroccato ed equilibrato, che galleggia sugli episodi (basti pensare che in due giornate sono stati realizzati 30 gol, soltanto7 alprimo turno;eche delle18 garecomplessive appena due si sono chiuse con un margine di scarto superiore ad una rete), vien da stropicciarsi gli occhi di fronte ad una superiorità tecnica così imponente. Evviva Verona, evviva Remondina, già deus ex machina del meraviglioso Sassuolo: ha steccato la prima pareggiando in casa contro il Foggia, ma ha dettato legge alla seconda, dando lezioni di calcio al pragmatico Dino Pagliari, tagliando come burro la folta linea difensiva abruzzese, dimostrando che le barricate prima o poi crollano se “picconate” un po’ ovunque con frequenti sovrapposizioni degli esterni bassi e centrocampisti sempre pronti ad accorciare sulle punte. Tre gol (e potevano essere tranquillamente sei) per decollare e lanciare un segnale potente al Taranto delle individualità ed al Pescara delle malizie (gioca per non prenderle a Cava e quasi porta via l’intera posta in palio). Champagne, please, perché il Verona è di qualità ed inonda chiaramente la top 11 della seconda giornata di campionato: Cangi in difesa, Gennaro Esposito in cabina di regia (non a caso, i due hanno già vinto la prima divisione a Gallipoli) e l’immenso Pensalfini (gol capolavoro: sinistro in corsa e sfera sotto l’incrocio) per fare da collegamento tra centrocampo ed attac-
co. Oltre ovviamente a Remondina, al tecnico delle meraviglie, miglior allenatore di giornata e premiato pure dalla scelta del 4-3-3. Lo stesso modulo, tanto per intendersi, con cui il Giulianova di Bitetto, tirato su con un manipolo di ragazzini (perfino il 92 Dezi ha esordito da titolare al centro del campo), continua a sorprendere ed incantare: i giallorossi si abbattono come un ciclone sul Foggia ridimensionato (tenuto a galla da Milan, che para anche un rigore e diventa il numero uno tra i numeri uno), offrono un calcio brillante e frizzante e non vincono soltanto per mancanza d’esperienza e malizia. A rappresentare con orgoglio il Giulianova tra i migliori undici del secondo turno c’è il baluardo difensivo Vinetot, francese classe 88 destinato a sfondare. Champagne, ce ne vuole ancora per celebrare la resurrezione di Enrico Polani: in nove minuti conquista Potenza e si riprende se stesso (insieme alla fama smarrita di goleador) con una doppietta strepitosa, innescata anche dai colpi funambolici di Ciro De Cesare, che non entra nellatop 11 solo per questioni di modulo: nel tridente, infatti, ci trovano spazio il brasiliano Packer del Ravenna (gol divino contro la Spal) ed il bomber del Portogruaro Altinier, che regala ai veneziani il successo a Caserta contro il Real Marcianise. E poi? E poi c’è Velardi, l’indomito mediano del giovane Foggia di Porta e Pecchia; e poi ancora c’è Piva che tira fuori dal sacco una precisa punizione per pareggiare (con la complicità di un tocco in barriera) sul campo del Cosenza. Ed infine Alessandro Farina, difensore, uno di quelli che non si sganciano mai: s’inventa una punizione formidabile, fa secco Pinna, evita alla Cavese diperdere colPescara eraccoglie lasua prima grande gioia dopo oltre due anni in biancoblù. Champagne, c’è da festeggiare. Filippo Zenna
LA SQUADRA IN VETRINA
Ternana, una capolista a sorpresa TERNI. Soli, in vetta, e contro ogni pronostico della vigilia. Soli, leader e con la voglia di restare tali anche se nati per un torneo diverso, completamente diverso. La Ternana prima fa un po’ scalpore con tutto il ben di Dio che c’è in giro e l’obiettivo vero, autentico è eliminare l’effetto sorpresa, è smettere di stupire e diventare una big a tutti gli effetti: “Se siamo lì sopra dobbiamo ringraziare soltanto noi stessi – gonfia il petto con orgoglio il tecnico Baldassarri – ed il lavoro prezioso avviato fin dalla scorsa stagione”. A scorrere tra le pagine dell’organico, la Ternana ha potenzialità da salvezza, ma non ditelo a Baldassarri che crede ciecamente nel gruppo a sua disposizione: “Per ora viviamo di freschezza ed entusiasmo, guardiamo esclusivamente alla prossima giornata e non facciamo discorsi nel lungo periodo. Questo torneo lo conosciamo pochissimo, ma dobbiamo ancora scoprire le no-
stre reali potenzialità”. Come dire: contro Andria e Taranto non è venuta fuori ancora la vera Ternana. Eppure è prima, eppure ha una capacità disarmante di sfruttare gli episodi e poi viverci sopra, eppure ha tanta qualità dalla cintola in su: “Soprattutto a centrocampo – riconosce l’allenatore dei rossoverdi – Di Deo ha grandi geometrie, Danucci non fa rimpiangere Papini, Concas e Piccioni sono bravissimi a saltare l’uomo e a dialogare con le punte. In più siamo agevolati dalla conoscenza già profonda. Abbiamo cambiato poco, pochissimo e per certi versi siamo molto più collaudati nei sincronismi rispetto ad altre formazioni che si sono rivoluzionate”. C’è un ulteriore spiegazione dietro l’esplosione inattesa della Ternana: “Nella passata stagione quando subentrai a Giorgini – ricorda Baldassarri – mi ritrovai a gestire un organico di ben trentasei calciatori. Grazie al contributo di validissimi colla-
boratori riuscimmo a tenere tutti sullo stesso piano atletico, ma la gestione umana dello spogliatoio era durissima. Poi abbiamo deciso di sfoltire, di ringiovanirci ed ora tutte le forze dell’organico hanno possibilità di essere sfruttate”. C’è poi il grande valore aggiunto rappresentato da Romano Tozzi Borsoi, uno degli attaccanti più prolifici della categoria, messo ko nella scorsa stagione da un serio infortunio: “Quest’anno ha sostenuto tutta la preparazione, non ha avvertito fastidi e s’è subito reso disponibile. Uno come Tozzi Borsoi – ammette Baldassarri – può fare la differenza in qualsiasi momento e lo ha dimostrato anche domenica scorsa contro il Taranto, tenendo alto l’attacco e suonando la riscossa contro una delle formazioni più forti di tutta la prima divisione”. Soli in vetta e contro ogni pronostico. Soli, leader e con la voglia matta di restare lassù fin quando sarà possibile.
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
Ricardo Packer da Ravenna «Sogno di essere come Kakà» RAVENNA. Ricardo come Kakà, “per il nome, solo per quello” lui ci tiene a precisare. Ricardo sogna Kakà – “Così va meglio, molto meglio”, sorride – però un po’, nei limiti del possibile, prova ad emularlo. Ricardo, che poi è soltanto il secondo nome di Douglas Packer, giovane fenomeno del Ravenna al suo divo, domenica, s’è avvicinato, partendo da destra per poi accentrarsi e scavalcare il portiere della Spal con un sinistro morbido e preciso. Un gol da applausi: “Perché è il primo tra i professionisti, perché premia la continuità che non mi è mai stata concessa, perché ho l’impressione che sia come l’inizio di una grande storia”. Sogni ed ambizioni: “Voglio giocare in A, ai livelli più alti ed ho tutto il tempo davanti a me per migliorarmi e poi scalare le tappe”. È per questo che ha accettato il Ravenna e la Prima: per completare una sorta di “praticantato” e poi ritornare alla base – il Siena – più forte ed esperto. “Quando assaggi i grandi palcoscenici poi ci prendi gusto e fai di tutto per ritornarci”. E Ricardo Douglas Packer questa fortuna l’ha avuta: “Grazie a Giampaolo – tiene a precisare – che lo scorso anno mi diede l’opportunità di giocare contro la Juve”. I numeri ce l’ha, deve solo imparare a gestire le proprie forze. Poi potrà diventare un grande per la felicità del Siena ed il rimorso di tante. A partire dall’Inter, prima squadra italiana a benedire le qualità di Packer nella Primavera del 2005, a seguire la Juve, che lo acquistò per poi cederlo al Siena, per finire il Pescara che due anni fa lo ritenne troppo acerbo. Il Ravenna quest’immenso patrimonio tecnico non intende dilapidarlo: Esposito considera Packer un punto fermo. E lui, molto più maturo e sicuro, risponde (per il momento) da autentico campione. Vuol conquistare l’Italia Packer e tornare un giorno a Ndaial (piccolo paese di 50mila abitanti
Packer del Ravenna
nello stato di Santa Caterina, a sud del Brasile, confinante con Porto Alegre) da stella del firmamento. In Brasile è cresciuto con l’Atletico Panamense – “uno dei migliori vivai al mondo” – ha poi giocato al Figuerense prima di trasferirsi in Italia. Nel Belpaese intende stabilizzarsi – a breve lo raggiungerà anche la fidanzata Regane – e diventare un pezzo grosso. Mastica già un italiano sciolto e fluido ed ha un rapporto quasi quotidiano con l’ex tornante di Siena ed Udinese Alberto, ora in forza all’Atletico Panamense: “Mi ha aiutato tantissimo ed ancora oggi mi dà consigli importanti”. A Ravenna, poi, ha trovato un vero e proprio tutor come Sciaccaluga: “È il leader della squadra. Una sorta di allenatore in campo soprattutto per quelli giovani come me. Da uno così si può soltanto apprendere”. Per poi viaggiare alla velocità della luce verso un sogno chiamato Kakà.
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44 Sport
Un mediano di esperienza e una giovane promessa: Potenza completo
Ecco De Simone e Smith Qualità per Capuano dall’ex Bassano. Il baby arriva dall’Empoli TESSERA SPECIALE
A sinistra il nostro titolo dell’edizione dell’11 luglio scorso, quando il Potenza seguiva De Simone. A destra, in alto il centrocampista quando vestiva la maglia del Catanzaro, in basso il giovane Smith prelevato in comproprietà dall’Empoli
ERA L’11 LUGLIO scorso quando titolavamo dell’interesse del Potenza per Domenico De Simone. Ieri, sul filo di lana, perchè si è trattato dell’ultimo contratto depositato in Lega, tanto da meritare anche la vetrina televisiva di Sky con l’intervista in diretta di Postiglione alla trasmissione di calciomercato intorno alle ore 19, il Potenza ha perfezionato questa lunghissima trattativa con un esperto calciatore. 34 anni, napoletano, un metro e 81 centimetri, regista dai piedi buoni, ma soprattutto con una grandissima esperienza tra C1 e B con le maglie di Avellino, Catanzaro, Verona e Pisa (solo per citare la cadetteria), De Simone conferisce l’alternativa in più alle scelte di Capuano in mezzo al campo. Reparto dove, per la verità, anche nella gara vinta contro l’Andria, si erano registrate alcune lacune di impostazione. “La trattativa è stata lunga - ha detto il patron del Potenza da Milano - perchè il giocatore, durante il calciomercato estivo, voleva attendere un eventuale ripescaggio del Bassano, società alla quale era legato con un altro anno di contratto. Sfumata questa possibilità, ma soprattutto ridimensionati i piani dei veneti, De Simone si è voluto rimettere in gioco in Prima Divisione accettando le nostre proposte”. Non si tratta, quindi, di una scelta di ripiego: il calciatore già piaceva al Potenza che ha intavolato la trattativa finale con la convinzione di dare all’allenatore un rinforzo di qualità ed esperienza. Accontentato, quindi, il tecnico Capuano, che aveva lamentato la mancanza in mezzo al campo proprio dei centimetri e della geometria, in attesa del pieno recupero fisico di Anderson. C’era attesa poi per svelare il nome dell’attaccante che avrebbe dovuto completare il reparto. Sostanzialmente la società ha operato una scelta
che riteniamo giusta: ossia quella di prendere un giovane under e scommeterci senza alterare le gerarchie consolidate di una rosa di atleti che sta sudando ormai da quasi due mesi per il bene del Potenza. Arriva in comproprietà dall’Empoli un toscano con sangue britannico: Thomas Lucie Smith. Classe ‘88, un metro e novanta centimetri, 85 chili di peso. Era in pianta stabile nella rosa della società toscana ed ha una storia del tutto particolare. E’ stato il primo acquisto dell’Empoli in questa stagione, dopo un salto quadruplo dall’Eccellenza alla cadetteria. Giocava nella Stella Rossa Castelfranco di Sotto (Toscana), dove è stato impiegato anche da esterno. 30 partitee 16 reti l’anno scorso, 25 e 9 realizzazioni la stagione prima. Unascommessa comunquedispendiosae unragazzo tutto da scoprire, dal momento che ha scelto una piazza come Potenza che permette di crescere bene e in tranquillità. Poi, se dovesse mantenere i ritmi realizzativi degli ultimi anni, Postiglione gongolerebbe avendo trovato un altro Dettori, Berretti o Di Bella. “Abbiamo acquisito la comproprietà del calciatore del quale ci ha parlato molto bene il tecnico dell’Empoli Campilongo. Vogliamo vederlo all’opera in un campionato adatto alle sue potenzialità di crescita”. Più in generale, Postiglione ha voluto dire: «Non abbiamo effettuato le uscite che dovevamo fare (Scardini e D’Aguanno, ndr), ma nonostante questo abbiamo rinforzato la rosa per dare un segnale allacittà.Più avanti,agennaio,vedremo, maperil momento riteniamo che questa sia una squadra assolutamente competitiva». Alfonso Pecoraro
Lacorazza abbonato “PUR RINGRAZIANDO il presidente per l'omaggio della tessera gratuita per le partite del Potenza, ho inteso mantener fede alla promessa fatta alla presentazione ufficiale, acquistando l'abbonamento e regalandolo ad amici”. Piero Lacorazza, presidente della Provincia, l’ha fatto sapere: è tifoso dei rossoblù, non solo titolare di una carica politica e beneficiario di un “ingresso autorità”. Complimenti per la promessa mantenuta. Però, quella tessera acquistata da lui a titolo personale sarebbe dovuta restare in un cassetto. Cedendola ad amici ha, di fatto, “sottratto” un abbonato in più al Potenza. Ma va bene lo stesso: lo spirito è quello della vicinanza alla società e il gesto pubblicizzato va comunque apprezzato. a.p.
Abbonamenti prorogati a sabato Ma c’è malcontento per i controlli L’ENTUSIASMO È palpabile. E’ bastato vedere all’opera un gruppo di giocatori che ha azzannato l’avversario in difficoltà e ha portato a casa i primi, meritati, tre punti della stagione. Se da un lato istituzioni e forze imprenditoriali stanno di nuovo avvicinandosi alla società potentina, dall’altro non può non registrarsi che è tornata la “fame di calcio”. Il muro dei 1000 abbonamenti, un dato record, è stato abbattuto, ma continuano a giungere richieste in società, per cui è stato deciso di prorogare la campagna abbonamenti fino a sabato 5 settembre, vigilia di Potenza-Ravenna. Un’operazione adatta a coinvolgere un intero territorio, provincia compresa, per un rilancio di immagine e sportivo.
Ma quello che, in linea generale non è andato giù a nessuno, è stato l’esasperato controllo da parte delle forze dell’ordine. Era il primo giorno, in effetti, dei tagliandi nominativi per Potenza, erano necessari filtraggi e prefiltraggi, quasi per capire come ci si deve comportare, ma trovarsi di fronte una zona assai ampia (da un lato blocchi a Santa Croce, dall’altro alla pizzeria al metro) sigillata, verificare l’esistenza di una sorta di “grande fratello” con decine e decine di telecamere puntate su ogni cosa si muovesse, è apparso francamente esagerato ed ha causato il malumore generale. a.p.
Seconda Tris di acquisti per la squadra di Rodolfi che fa un notevole salto Sansovini a Pescara Correa a Taranto Il bomber Da Silva Tornano il mediano e la punta. E c’è un’alternativa a Careri tra i pali per il Brindisi
Melfi: Mitra, La Porta e Scarzanella
PRIMA DIVISIONE Gran colpo del Taranto che prende per il suo centrocampo l’argentino della Lazio, Lucas Correa, protagonista a Gallipoli con Pagni e l’anno scorso alla pro Patria. I pugliesi cedono il centrocampista sciaudone al Foligno. Il Pescara ha preso l’attaccante Sansovini dal Grosseto. Il Benevento ha depositato il contratto dell’attaccante Domenico Germinale, acquistato venerdì scorso. L’ex Foggia ha firmato un triennale coi sanniti. In tema di bomber, Corrado Colombo passa dal Bari al Verona. L’Andria ha preso il difensore esterno destro Prosperi dal Taranto. Il Cosenza ha preso il difensore Fanucci, la scorsa stagione con l’Arezzo. SECONDA DIVISIONE Colpo della Vibonese che tessera il giovane Giuseppe Mazza (17), calciatore della Reggina. La Juve Stabia ha acquistato il centravanti Stefano Dall'Acqua dalla Reggiana. Il Catanzaro si assicura un altro rinforzo con l'arrivo dall'Arezzo del centrocampista argentino Lucas Longoni (24). Il giovane estremo difensore Beniamino D'Auria (18) si trasferisce dal S. Antonio Abate alla Scafatese. Il Manfredonia tessera l'interessante difensore centrale CiroPerna (17),giovane messosi in luce nel team napoletano della Pro Calcio Ponticelli. Il Brindisi ha comunicato di aver acquistato il giocatore William Barbosa Da Silva, attaccante classe 1978, dal Taranto. Il Brindisi preleva dal Perugia anche il forte centrocampista Nicola Pizzolla. L'Isola Liri ha prelevato dal Sudtirol l'attaccante Alessandro Simonetta, calciatore cresciuto nelle giovanili della Roma.
Melfi letteralmente scatenato l'ultimo giorno di mercato. Tre acquisti e tutti di spessore. Due ritorni. Innanzitutto quello di Damiano Mitra, classe 85, centrocampista centrale, uno che in Seconda Divisione fa la differenza. Dopo tre anni passati in gialloverde, quest'estate al principio, la decisione di approdare a Pagani, voluto da Palumbo. Poi e questa è cronaca recente, la chiamata del Melfi, del presidente Maglione in particolare e la scelta di ritornare, ad irrobustire la linea mediana, bisognosa di un ritocco di livello. Da non trascurare l'aspetto sentimentale. Damiano è legato da profondo affetto, ad una ragazza melfitana. " Sono molto contento di essere tornato a Melfi, ci dice l'empolese. Sono molto motivato e torno per dare una mano e far parte del nuovo progetto che mi sembra molto interessante". Prezioso il lavoro a Milano di Antimo Grillo che al pari del segretario Dario Russo, ha rappresentato il Melfi nel capoluogo lombardo. Con Mitra ritorna anche l'attaccante Antonio La Porta, foggiano, classe 82. Arrivò a Melfi nel gennaio del 2005 e rimase per un anno mezzo, facendosi apprezzare per qualità sia tecniche che umane. Non era titolare inamovibile con Novelli, ma quell'anno, il migliore del Melfi tra i professionisti, diede comunque un contributo sostanzioso alla causa. 15 giorni fa ha rescisso con l'Igea Virtus, con cui ha militato nelle ultime stagioni. L'anno scorso segnò ai gialloverdi nella gara di Barcellona
Una sconfitta evitabile
Antonio La Porta
Pozzo di Gotto, partita che finì 1 a 1. La Porta fungerà da terza punta, pronto a giocarsela per un posto da titolare, considerando anche la sua duttilità, soprattutto qualora Rodolfi decidesse di applicare il 4-3-3. Con Mitra e La Porta, arriva anche un portiere, acquisto essenziale dopo la partenza di Dell'Anna finito al Fasano. A Barletta in panchina sedeva un giovanissimo melfitano, Daniele Coppola, che tornerà in Berretti, al pari di Della Luna, classe 92, di cui si parla un gran bene. A giocarsela con Careri ci sarà adesso, Claudio Scarzanella, classe 86 di scuola Juventus ex Ternana. Due estremi affidabili per Rodolfi con la dirigenza normanna che sistema adesso anche il discorso relativo ai portieri. Emilio Fidanzio
IL CALCIO SA essere maledettamente atroce e cinico. La beffa subita dal Melfi nei cinque minuti finali del match di Barletta lascia interdetti e deve far riflettere. Già tornare a casa con un punticino, avrebbe aperto ampi fronti di dibattito, su come è stata gestita la gara e su alcune carenze evidenti emerse al " Puttilli". Non ci poteva essere inizio migliore per il Melfi, con il gol segnato in apertura da Chiaria. Una rete che ha messo in evidenzia, ancora una volta, le grandi potenzialità dell'attacco federiciano, capace di far male sul serio agli avversari di turno. Pareva il prologo ad un match in discesa, tanto più che il Barletta manifestava subito lacune palesi in fase conclusiva. Non si facevano i conti però con la dabbenaggine di El Kamch, capace di rimediare un cartellino rosso evitabilissimo. L'espulsione del marocchino, costringeva Rodolfi a rivedere l'undici. In quel preciso istante, la qualità a
centrocampo, spariva totalmente. L'aver rinunciato a giocare e l'aver permesso al Barletta di spadroneggiare dandogli il pallino del gioco, è risultato letale per il Melfi, oltre che un errore imperdonabile. La squadra ha mostrato scarsa personalità, eccezion fatta per Chiaria ed Arcamone, quest'ultimo sfortunato in occasione della traversa che poteva chiudere definitivamente i conti a metà ripresa, ma anche poca brillantezza e spessore, in alcune seconde linee, vedi Marino, che hanno svolto esclusivamente il compitino, nel contesto di una gara dove servivano altre virtù. Detto questo, il pareggio comunque lo si doveva portare a casa, ed invece è arrivata la colossale ingenuità sul secondo gol avversario. Inconcepibile subire una rete del genere, in contropiede, scoperti in difesa con marcature saltate a trenta secondi dalla fine. e.f.
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Sport 45
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
TOP 11
Il Brindisi ha segnato cinque reti in due partite
Strapotere pugliese ANDIAMO a “giocare” in Puglia. Il ritornello estivo prestato al calcio è anche quello più in auge nella seconda giornata della Seconda Divisione. Sbancano le pugliesi nell'ordine di Manfredonia, Barletta e Brindisi. La squadra di Bucaro vìola il “Comunale” di Sant'Antonio Abate “prestato”alla Scafatese grazie a Marchano e Arigò, grazie soprattutto alle incursioni esterne di Mignogna che ha sfoggiato assist puntuali. Il Brindisi di Silva scopre un Panarelli goleador contro il Noicattaro mentre il Barletta regola il Melfi presentando al pubblico di casa le qualità del giovane Caggianelli. Brindisi e Barletta salgono a quota quattro punti e si appaiano con l'ottimo Gela di Provenza che, nonostante la partenza in ritardo, dimostra di saper mantenere il passo dello scorso anno rifilando un poker di qualità all'Igea Virtus. Ancora sugli scudi il talento del folletto Cunzi che batte il colpo per ben due volte. A pari punti in vetta alla classifica ci sono il solido Catanzaro di Auteri, primo squillo del difensore goleador Di Maio, e l'ambizioso Siracusa: Dal Rio risolve la gara ma occhio all'esterno sinistro Capocchiano. Il Brindisi si riscopre macchina da gol (cinque reti in due gare proprio come il Gela), tuttavia in difesa dei pali ha un garante niente male. L'esperto portiere Petrocco ha dato sicurezza al reparto sfoggiando interventi puntuali nei momenti chiave della sfi-
da. Intanto la vittoria è nelle corde dell'esterno destro Panarelli, che intorno alla mezz'ora blinda i tre punti: preciso diagonale vincente sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
IN VETRINA Caggianelli “castiga-Melfi” BARLETTA. Segni particolari “precocissimo”. Non ce ne voglia il buon “Caggia”, nessuno osa mettere in dubbio le sue qualità di giovane amatore. Però, ad esser precoce, lo è eccome. Gianfranco Caggianelli, classe '90, ed un futuro ancoratutto da scrivere. Già,perché la rete di domenica, che ha rimesso in carreggiata le sorti del Barletta contro il Melfi, è solo l'ultimo passo di una scalata cominciata non meno di due anni fa nelle serie minori, e continuata in un turbine di reti e segnalazioni fino ad arrivare al professionismo all'età di diciannove anni. Certamente non sarà il più giovane della baracca, ma quanti possono vantare un salto di cinque categorie nel breve volgere di due stagioni? Pochi, davvero pochi. È questo il segreto del “Caggia”, ragazzo umile e timido, calciatore (ormai di professione) con il sogno di sfondare nel grande calcio. Diciannove anni compiuti a luglio, dinanzi un palcoscenico importante in Seconda Divisione per un trampolino di lancio alla sua portata. Già, perché chi lo conosce bene giura sulle sue qualità. “È uno che può sfondare”, il giudizio in breve ha fatto il giro di Barletta dopo le prime apparizioni del ragazzo in ritiro. Giunto come una scommessa di mezza estate, il giovanotto ha impiegato poco ad attirare l'attenzione di Sciannimanico: “Il ragazzo ci sa fare, prendiamolo subito”. Queste più o meno le parole del
tecnico dopo un'attenta disanima sul terreno di gioco. Attaccante centrale, all'occorrenza può sbrigarsi anche come seconda punta. Pedina poliedrica dunque, che non ha mai perso il vizio del gol nei suoi primi anni di carriera. Dalla Seconda Categoria alla Seconda Divisione. La storia “infinita”parte all'incirca due anni fa, quando il giovanotto di Cerignola, dopo un passaggio nelle giovanili del Foggia, cerca di farsi un nome addirittura in Seconda Categoria tra le filadel Trinitapoli. Le brillanti prestazioni cominciano a stuzzicare le attenzioni di alcuni osservatori di serie D ma la rampa di lancio lo “slancia” a metà. Passa infatti al Cerignola nel campionato di Promozione e lui rilancia la sfida. Una scommessa vinta sul campo: diciotto bellezze in campionato e nuovo giro sulla rampa di lancio. Questa volta il dispositivo dello slancio non s'inceppa ed il ragazzo prende la via di Barletta tra i professionisti. Prima rete. Domenica l'ultima tappa della storia “infinita”. Ingresso in campo nel secondo tempo. Il tempo di trovare la sua posizione in campo ed orientare il fiuto del gol. Questo giunge d'incanto, ad una manciata di minuti dallo scadere, per riassestare la salute del Barletta: tanto per ristabilire l'ordine. E mai ordine fu più perfetto…. dopo pochi minuti Cavaliere ha completato l'opera.
Sull'out opposto c'è il giovane Capocchiano del Siracusa mentre per le vie centrali il tandem d'eccellenza è composto da Di Maio del Catanzaro (il vizio del gol non lo ha abbando-
nato) e Nossa del Manfredonia: prezioso baluardo difensivo del quartetto adibito da Bucaro. Difesa solida e disposta all'inserimento. Mediana lucida ma che non disdegna il sacrificio. La premiata ditta che orbita dinanzi alla difesa porta in dote le qualità di Muwana del Barletta e del sempiterno Battisti del Brindisi. Per i due gara generosa e di spessore: le rispettive manovre delle due formazioni non possono prescindere dalle loro qualità. Dinanzi a loro un terzetto di qualità e risolutezza. Da destra a sinistra ce n'è per tutti i gusti. Al “Comunale” di Sant'Antonio sale in cattedra Mignogna: i suoi affondi hanno dilaniato gli equilibri del pacchetto arretrato della Scafatese, dalle sue invenzioni anche gli assist per le due reti del Manfredonia. Sulla trequarti invece non si scappa dal teorema di Criniti (prima rete in campionato per il classe '86) mentre a sinistra Cunzi del Gela e l'assoluto protagonista (due reti per lui) nel poker rifilato all'Igea Virtus. Il tutto per favorire in avanti le qualità del giovane Caggianelli. La punta centrale classe '90 dimostra di non soffrire le malizie del calcio professionistico. Entra al quarto d'ora della ripresa e suggella la prezisosa rimonta sul Melfi. Il ragazzo lo scorso anno giocava in Promozione con il Cerignola. Andrea Buonaiuto
La squadra della settimana Il team di Provenza è partita con notevole ritardo
Gela, la sorpresa d’avvio GELA. Partenza sprint. Quattro punti non sono bottino pieno, ma come non attestare al Gela di Provenza la palma di sorpresa di questo inizio di campionato. Sorpresa il Gela? Solo un anno fa questa accezione avrebbe fatto sorridere: un Gela forte, rinforzato sul mercato, ambizioso per scalare la vetta della Seconda Divisone. Ma quante cose cambiano in una anno. Svanito il sogno promozione in giugno, si è ripartiti con tutt'altra ambizione: nuovo quadro tecnico, nuovo budget (con costi contenuti), nuovo organico. Ridimensionamento? Beh, occorre andarci piano con inopportuni paroloni di fine estate. Sulla panchina c'è pure sempre Nicola Provenza e conviene non rischiare azzardi. Forse un azzardo a questo punto può rischiarlo proprio il tecnico dopo il poker rifilato all'Igea Virtus; tuttavia lui non è tipo che incanta con voli pindarici. Alla partenza della stagione, partenza retrodatata rispetto agli altri, aveva provveduto a chiarire che tipo di campionato si sarebbe profilato. Il suo monito puntuale e categorico: “Dimentichiamo la scorsa stagione, comincia ora una nuova avventura che non ha nulla a che vedere con il campionato scorso”. Parole sacre, come il credo tattico che sta sponsorizzando a Gela: tridente armonico e funzionale alle caratteristiche di questo girone. Un terzetto che ha già recitato bene la sua parte in questi primi centottanta minuti. Cunzi, Pasca e Vianello, senza dimenticare l'apporto dell'esperto Manca, buono per ogni evenienza. Il talento di Cunzi. Il furetto napoletano è l'elemento più in vista del nuovo dispositivo dell'attacco. Dribbling, scatti, cambi di direzione. Insomma un campionario vasto e di qualità, proprio ciò che occorreva per
Cunzi, attaccante del Gela
rendere imprevedibile la finalizzazione della manovra, coadiuvata da Vianello, e chiusa dalla punta pesante Pasca, prezioso vertice alto che chiude il cerchio con il suo gioco di sponda per l'inserimento dei centrocampisti. Provenza per Cunzi ha individuato un ruolo ben preciso: “Cunzi è un giocatore dalle potenzialità importanti - afferma il tecnico del Gela - Lui ha sempre giocato da seconda punta o da esterno di un centrocampo a quattro. Secondo il mio parere può esprimersi al meglio da esterno in un tridente d'attacco. Il mio intento è quello di consentirgli di battere il suo record di gol, come mi è capitato in passato già con lo stesso Pasca e con Caputo lo scorso anno al Catanzaro. Il giocatore finora non ha avuto uno sviluppo tecnico-tattico uniforme, mi
auguro che lo possa raggiungere quest'anno”. Sulla partenza sprint il tecnico getta acqua sul fuoco ma afferma: “L'impatto è stato certamente positivo, tuttavia chi conosce bene questa categoria sa bene che le potenzialità di tutti si definiranno pian piano. Il discorso è poi attualissimo tenuto conto degli ultimi movimenti di mercato. A mio parere le griglie lasciano il tempo che trovano, noi continuiamo a concentrarci sul lavoro giorno per giorno”. Dunque obiettivo immutato; un Gela comunque in gioco ma senza incitare sprovveduti voli pindarici: “Sarà un anno di transizione come ha detto il nostro presidente. Bisogna dimenticare lo scorso triennio e perseguire questo nuovo discorso prospettico”. a.b.
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Campo: «Ho giocato anche mediano a Vibo, sono agli ordini del mister»
Matera, testa alla Turris Passaggio del turno che regala consapevolezza nei propri mezzi Coppa Italia le regole Questi i risultati del primo turno di Coppa Italia: Matera - S. Antonio Abate 2-0 (33', 50' Genchi); Pisticci - Francavilla Pz 1-1 (6-5 dcr) 44' Chisena (F); 51' Grieco (P); Virtus Casarano - Fasano 3-0; 33' Cenciarelli; 38' Calabro; 46' Presicce; Francavilla F.na - Avellino 3-2; 1', 10' De Tommaso (F); 15' Kouyo (F); 17', 80' Romano (A); Neapolis-Ischia 1-0; Viribus Unitis-Angri 1-3; Gaeta-Pomigliano 4-6 (dcr); Pianura-Turris 2-1 L´Avellino subito dice addio alla coppa Italia. I Lupi di D´Arrigo escono sconfitti dal campo di Francavilla Fontana per 3-2. Irpini che vanno sotto di tre gol nel primo quarto d´ora, Romano poi prova a raddrizzare la gara con una doppietta. Il Neapolis non fallisce, battendo di misura l´Ischia con un gol firmato dal bomber Pastore, in una gara davvero poco emozionante. Esce di scena anche la Turris, superata dal Pianura al Simpatia. A condannare i corallini sono Sibilli e Letizia, mentre non vale a nulla il bellissimo gol realizzato da Vitale nei minuti di recupero. Il Pomigliano supera il turno ai rigori, mentre i tempi regolamentari sono terminati 2-2 in quel di Gaeta. Colpaccio dell´Angri, che sbanca il Felice Nappi di Somma Vesuviana per 3-1. Trentaduesimi di finaleTrentaduesimi di finale. Il tabellone principale sarà composto da n. 64 squadre e prevede la disputa dei trentaduesimi di finale in gare di sola andata riservato alle seguenti squadre: 57 vincenti il primo turno; 5 partecipanti alla TIM CUP (Castellarano, Chioggia, Renate, Sansepolcro, Viterbese);1 vincente la Coppa Italia Serie D 2008/2009 (Sapri);1 semifinalista Coppa Italia Serie D 2008/2009 (Renato Curi Angolana). Quindi a breve il comitato Interregionale diramerà i nuovi accoppiamenti e non è scontato che possa passare il concetto della vicinanza, quindi c’è da attendere acnora qualche giorno per conoscere gli avversari dei tretaduesimi che si disputeranno il 26 settembre prossimo con gare di sola andata.
UNO dagli assist vincenti. Giuseppe Genchi ha marchiato la prima gara ufficiale col Matera, ma c’è stata la mano di un vecchio amico, un gradito ritorno: Giovanni Campo. Sei anni dopo rieccolo proporre ai compagni dalle fasce palloni con sopra scritto “buttami dentro”. Ma non solo perchè Campo non si è risparmiato nel dare manforte a centrocampo e coprire e raddoppiare dalle parti del giovane Carità. La stima nei confronti del trentenne giocatore di Molfetta è rimasta intatta. «E’ vero. Sono stato accolto bene. L’affetto della gente è importante per noi calciatori e ho compreso che la stima nei mie confronti non è stata intaccata da quanto è successo sei anni fa quando le cose andarono malissimo». Il Matera retrocesse e poi fu rispescato, ma Giovanni Campo andò in C2, perchè in trenta gare mise a segno cinque reti e fu una luce in una notte fonda. «Sono stato tre anni in Calabria, con la Vibonese e un anno a Lumezzane e poi un anno al Francavilla. Diciamo che quattro anni in C2 e 120 presenze sono stati molto importanti. Quel Giovanni Campo era un altro». Perchè nel frattempo il trequartista molfettese ha anche varcato l’altare del matrimonio. Nel
A sinistra la formazione del Matera scesa in campo nell’esordio stagionale di Coppa Italia contro il Sant’Antonio Abate superando il turno grazie alla doppietta di Genchi, sotto l’ex presidente Franco Tafuni
Tafuni, i funerali alle 11 ad Altamura IERI mattina la bara contenente la salma di Franco Tafuni è stata trasportata dall’ospedale di Matera alla casa di Altamura, per consentire la veglia di famigliari e amici. Mentre oggi alle 11 presso la cattedrale di Altamura ci saranno i funerali. Molte le autorità e gli amici previsti ai funerali di Franco Tafuni, ex presidente di Matera e Altamura arresosi alla sla (sclerori laterale amiotrofica) domenica pomeriggio intorno alle 16 al “Madonna delle Grazie” nella città dei Sassi. Alla famiglia di Franco Tafuni, moglie e sette figli, vanno le condoglianze della redazione del Quotidiano della Basilicata. r.carpentieri@luedi.it
Due reti pesanti che valgono il prosieguo in Coppa Italia
Pisticci si gode Grieco-gol LA qualificazione in Coppa nella sfida casalinga con il Francavilla oltre a portare il Pisticci al terzo turno della manifestazione ha dato indicazioni confortanti, ed è il dato che più interessa, sotto il profilo delle potenzialità della squadra messa a disposizione di Valente. Il gruppo è molto giovane, è stato allestito nel rispetto di un budget non molto ampio per le esigenze della categoria e punta, giocoforza, su diverse scommesse, nonché sull'ossatura della squadra che l'anno scorso vinse il campionato di Eccellenza Lucana. Dopo quasi un mese e mezzo di duro lavoro, è l'indicazione più evidente che emerge dall'analisi della gara di domenica, la mano di Valente si vede nel gioco che i gialloble provano ad esprimere e che, per buona parte del secondo, ha consentito di legittimare il passaggio del turno contro un avversario più forte. C'è da migliorare, ovviamente, sotto tanti aspetti. La squadra può crescere dal punto di vista dell'intesa e dell'intensità di gioco. Ma ci sarà tempo. L'importante, adesso, è aver potuto constatare che esiste un gruppo motivato, che ha ben compreso con quale mentalità bisogna approcciare ogni singolo incontro e
Grieco festeggia il gol contro il Francavilla (foto www.gialloble.it)
che sicuramente ha margini di crescita. Certo, adesso, bisognerà confrontarsi con le sfide molto impegnative che il campionato proporrà da domenica prossima, quando il Pisticci esordirà sul campo tutt'altro che facile del Francavilla Fontana. Finora, infatti, i due successi di Coppa, con Bitonto e Francavilla in Sinni, sono arrivati al Michetti, anche se Valente ritiene che il terreno di
gioco del campo amico sia messo così male da rappresentare un handicap per la sua squadra che, per questo motivo, in trasferta potrebbe addirittura trovare beneficio su superfici migliori. Il fattore campo, tuttavia, rimane un aspetto da non trascurare ed in tal senso la partita di domenica darà sicuramente altre importantissime indicazioni per una squadra che, non va dimentica-
Chisena oggi festeggia il compleanno con una gioia a metà: il gol, ma non la qualificazione
Francavilla, un’eliminazione inattesa FRANCAVILLA – La formazione sinnica, uscita di scena dalla Coppa Italia ai danni della corregionale Pisticci, alla lotteria dei rigori, si concentra adesso alla preparazione in vista dell’esordio in campionato di domenica prossima sul campo del Sant’Antonio Abate. La gara giocata a Pisticci, ha però evidenziato una poca convinzione dei ragazzi di mister Lazic, che si è detto poco soddisfatto
primo anno a Vibo, Giovanni Campo, giocò da centrocampista alla Mazzoleni. «E’ vero. Nel primo anno per esigenze ho dovuto giocare anche in mezzo al campo. Io non discuto mai le scelte del tecnico. Quindi qualsiasi domanda o considerazione al fatto di essere schiarato centrale va fatta a mister Giusto». Il Matera si sta muovendo sul mercato e potrebbe arrivare un centrocampista a breve, visto che Achille Mazzoleni salterà la prima gara con la Turris di domenica per squalifica. Per Giusto c’è poco da scegliere al momento, poche le alternative a Conte e Leta centrali con la possibilità di inserire un seniores ancora in campo. Di certo c’è che al momento la pattuglia di seniores non cresce mentre quella degli under sì. Infatti, nelle prossime ore sarà annunciato l’ingaggio di un attaccante under del 1989, ma non è da escludere che arrivi un altro under a centrocampo per fare coppia con Diop, giocatore al momento non utilizzabile. Puntare su giovani di qualità sembra essere la politica del Matera, perchè reperire un seniores che debba fare la panchina e non inquini lo spogliatoio non è facile. La testa del Matera è già alla Turris. Renato Carpentieri
della prova offerta in campo dei suoi. Ormai siamo vicini all’esordio in campionato e la squadra ha forse fatto un leggero passo indietro, rispetto alle buone prove offerte nelle amichevoli di Agosto, contro formazioni di categorie superiori. Contro il Potenza e il Lecce, i rossoblu avevano messo in campo tanta grinta e voglia di dimostrare il proprio valore. Unica nota positiva del match è stata
sicuramente la buona prova del fantasista Antonio Chisena, che ha festeggiato con una rete il suo esordio ufficiale con la maglia rossoblu. Una rete che arriva in prossimità del suo compleanno, che festeggia oggi, 1° settembre. Ora dopo il consueto giorno di riposo, la squadra si ritrova sul campo di allenamento, per riprendere la preparazione in vista dell’esordio in campionato in terra
campana. Una gara che di certo, Del Prete e compagni non potranno certo prendere sotto gamba, anche perché ora le cose cominciano a farsi sul serio, ed una eventuale sconfitta potrebbe già far mormorare l’esigente pubblico di casa. Una situazione che di certo l’undici di Ranko Lazic, vorrà senz’altro evitare a qualsiasi costo. Claudio Sole
to, deve ancora completare il mercato in fatto di under e solo di recente ha ingaggiato l'attaccante argentino Rovira, che domenica ha esordito nell'ultimo quarto d'ora di gara, seppur a corto di preparazione atletica. Chi, invece, va a già a mille è Anselmo Grieco, autore dei due gol ufficiali nelle altrettante gare di Coppa giocate finora ed intenzionato a mettere in difficoltà Valente nelle sue scelte anche per quanto riguarda un posto in attacco, ruolo al quale Grieco ha dimostrato di essersi adattato a meraviglia, pur essendo un esterno naturale. Ha ben impressionato anche il suo compagno di reparto Lupacchio, autore di una prova generosissima ed interprete di un ruolo da prima punta molto attiva, che arretra per raccogliere palla facendo valere i centimetri e smista alla tre quarti per far salire la squadra così da impostare al meglio la manovra offensiva. Bene, inoltre, l'intesa a centrocampo tra Guarino e Fortunato. Il primo si conferma motorino inesauribile, il secondo ha dato prova di un recupero ormai completo dopo il brutto infortunio dell'anno scorso. Proprio assieme a Grieco può essere l'arma in più di questo Pisticci. Roberto D’Alessandro
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Sport 47
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
E domenica prossima è stato disposto ancora un turno di Coppa Italia
Rinvio al sei settembre La Figc lucana fa slittare di sette giorni Eccellenza e Promozione I CALENDARI relativi alla stagione 09/10 dei campionati regionali di Eccellenza e di Promozione saranno presentati giovedì 3 settembre, alle ore 18.30, presso la sede del CR Basilicata. L'inizio degli stessi campionati è fissato per domenica 13 settembre, mentre domenica 6 sono in programma le gare d'andata del 2° turno di coppa Italia. Si sono giocati tredici dei quattordici incontri in programma per il ritorno della fase eliminatoria del torneo della coccarda. Intanto, i return match dei sedicesimi di Coppa Italia sono scivolati via in maniera soft, senza sorprese rispetto alle gare d'andata. Soltanto l'Avigliano è riuscito nell'impresa di ribaltare il punteggio di una settimana fa. I granata di mister Filadelfia hanno fatto tutto di rigore contro il Bar La Notte Pignola. Dal dischetto, infatti, Damiano ha impattato i conti contro i pignolesi nei canonici novanta minuti di gioco. E sempre dagli undici metri, Mele ha regalato la qualificazione all'Avigliano nella lotteria dei calci di rigore. Per il resto, la giornata calcistica di Coppa Italia ha promosso agli ottavi di finale tutte le squadre che avevano un margine di vantaggio dopo le sfide dell'andata. L'Angelo Cristofaro Oppido ed il Borussia Pleiade hanno giocato al tiro al bersaglio negli incontri di ritorno, dopo aver impattato in esterna, le loro sfide po-
Il Viggiano ed a destra Manniello dell’Oppido
co più di una settimana fa. Il team potentino allenato da Manniello ha travolto con un largo set tennistico il Grottole, grazie a Baldini (doppietta), Volturno, D'Amico, Ciardiello e Leone G. I materani, dopo aver retto per un tempo (il primo), sono crollati nella ripresa. Sono andati, comunque, a segno Moramarco e Di Pede. Il Borussia Pleiade si è affidato allo show di Schettino (hattrick) per abbattere il Rotondella. Il Picerno proprio non c'è in questo avvio di stagione. Contro il Balvano (già
vittorioso all'andata di misura), ha rimediato una pesante scoppola interna, ad opera di Cilibrizzi (bis), Turturiello e Pacella. Non è riuscita all'Atella Monticchio l'impresa di capovolgere lo 0-2 dell'andata al cospetto del Pietragalla. Il match è terminato a reti bianche, qualificando, di conseguenza, la compagine di Promozione di mister Potenza. Il Viggiano, dopo la vittoria dell'andata, ha impattato la contesa con il Moliterno nel derby della Val d'Agri. Mangieri ha aperto le danze (già
in rete all'andata), mentre Cirigliano ha siglato il primo gol stagionale per il Moliterno. Con l'identico risultato della domenica precedente (2-0), il Policoro ha eliminato l'Atletico Scanzano con gli acuti di Ripa e Nuzzi. Il Real Tolve ha, invece, intascato la qualificazione agli ottavi di finale di Coppa, affondando il Miglionico. Nell'occasione la squadra di Camelia ha piegato i materani con una quaterna targata Girelli (doppietta), Pietrafesa e Ragone. Stesso risultato per la Vultur Rio-
nero, che ha inflitto una sonora lezione al Lagopesole grazie alla tripletta di Di Francesco ed al guizzo di Lanotte M. Il Ruggiero Valdiano si è accontentato di un pari interno dopo la cinquina dell'andata. Pascuzzo e Petilli hanno portato i salernitani sul doppio vantaggio nel primo tempo. La Soccer Lagonegro di mister Oliva ha incanalato la partita sui binari della parità nel corso della ripresa (reti di Martino e D'Agostino). Dopo lo show dell'andata, Petruzzella si è ripetuto anche domenica scorsa, aprendo le danze per il suo Fortis Murgia contro il Varisius Matera. L'undici di Tucci ha, però, pareggiato i conti con Volpe, prima di cedere nel finale (decisivo il gol di Castoro R.). La Murese si è qualificata al turno successivo con un'altra vittoria dopo quella dell'andata. Il team di Lardo si è imposto sul Bella. Non è bastato al Banzi Genzano il fendente di Arresta contro il Real Irsina, impostosi nel match d'andata con un tris. Non si è disputato, per lutto, l'incontro Ricigliano-Pescopagano, posticipato a mercoledì 2 settembre. Infine, ricordiamo che la Santarcangiolese ed il Montescaglioso avevano già raggiunto gli ottavi di Coppa Italia senza neppure scendere sul rettangolo da gioco, per via delle assenze nelle gare d'andata di Ferrandina ed Irsinese (entrambe estromesse dalla manifestazione tricolore). Donato Pavese
Ferrandina Il patron prova a salvare il calcio. Cede a 20 mila euro Ricigliano-Pescopagano domani
Capalbo: «Tutto dipende dal sindaco A porte chiuse gli sponsor scappano»
FERRANDINA - Non tutto è perduto. Il presidente del Ferrandina calcio Rocco Capalbo rompe il lungo silenzio e smentisce quanti continuano a parlare di rinuncia al campionato da parte dei rossoblu. “Tutto dipende dal sindaco - fa sapere Capalbo -di Ferandina. Se ci assicura la disponibilità del campo, almeno a capienza limitata, siamo ancora nelle condizioni di allestire la squadra e affrontare il campionato di eccellenza. A cambiare le carte in tavola, rispetto all'assemblea pubblica di luglio a Palazzo Caputi non è stato di certo il sottoscritto. L'assessore allo sport Zito ricorda- aveva garantito che quest'anno non avremmo avuto il problema delle porte chiuse, visto che partiva il bando di gara per l'adeguamento del Santa Maria alle norme di sicurezza. E, invece, a pochi giorni dall'inizio della preparazione la sorpresa: niente accesso al pubblico anche quest'anno”. Un divieto che, a sentire il presidente del team aragonese, ha sconvolto tutti i piani della società. “Gli sponsor che eravamo riusciti a trovare - spiega il presidente - si sono tirati indietro non appena il sindaco con una lettera ci ha comunicato che il Santa Maria sarebbe stato off limits anche per questa stagione. Sono già troppe le perdite che per la stessa ragione siamo stati costretti a subire lo scorso anno, non possiamo certo rischiare di buttare dalla finestra altri danari. L'entusiasmo per riprovarci da parte nostra c'è tutto, come anche la voglia di non gettare la spugna. Ma in queste condizioni è dav-
vero difficile. In tempi di crisi poter contare su un minimo di incasso nei turni interni è una boccata di ossigeno non indifferente per la società. Sapere in partenza di dovervi rinunciare, onestamente - ribadisce Capalbo - ci taglia le gambe. C'erano contatti avviatissimi per portare a Ferrandina insieme ad un gruppo di calciatori dalla Puglia, sponsor in grado di sostenere il 50% delle spese del campionato. Ma tutto si è arenato non appena abbiamo saputo dell'indisponibilità del campo”. Risultato: fatta l'iscrizione all'eccellenza per il rotto della cuffia, grazie al contributo spontaneo di qualche singolo, il Ferrandina è di fatto fuori dalla Coppa Italia per rinuncia e rischia di non disputare il campionato. “Un'ipotesi - dice - Ca-
palbo a cui non voglio neanche pensare. Gli sportivi ferrandinesi non se lo meriterebbero”. Ma di passare la mano, lascia intendere il presidente, nessuna intenzione. Se non a patto che chi dovesse subentrare si faccia carico delle passività pregresse. Circa ventimila euro. “Che non comprendono precisa - quanto rimesso di tasca mia. A quello avevo già detto nell'assemblea di rinunciare”. Una condizione che, se dovesse essere reiterato il veto a disputare le gare a porte aperte, rischia di unire al danno la beffa: la società attuale non recupererebbe un centesimo dei debiti sul groppone e il Ferrandina sarebbe, suo malgrado, costretto a sparire dal panorama calcistico regionale Margherita Agata m.agata@luedi.it
Ecco i risultati della giornata COPPA ITALIA RITORNO PRIMO TURNO A.Cristofaro-Grottole Atella-Pietragalla Avigliano-Bln Pignola Picerno-Balvano Banzi-Real Irsina Borussia Pleiade-Rotondella Fortis Murgia-Varisius Bella-Murese Policoro-Scanzano Real Tolve-Miglionico Ricogliano-Pescopagano R.Valdiano-S.Lagonegro Viggiano-Moliterno Vultur Rionero-Lagopesole
6-2 (2-2) 0-0 (0-2) 6-4 d.c.r. (0-1) 0-4 (0-1) 1-0 (0-3) 4-0 (1-1) 2-1 (3-0) 2-3 (1-5) 2-0 (2-0) 4-0 (2-0) il 2/09 (1-0) 2-2 (5-0) 1-1 (2-0) 4-0 (2-0)
l Montescaglioso e Santarcangiolese già qualificate per l’estromissione di Irsinese e Ferrandina perchè non si sono presentate al turno d’andata Il presidente Capalbo
La neo promossa dalla Prima Categoria mette a segno la qualificazione ai danni dell’Atellamonticchio
Pietragalla, il sogno continua in Promozione PIETRAGALLA - Dalla Prima categoria alla Promozione e quindi al passaggio del primo turno di Coppa Italia contro la più blasonata Atella Monticchio (Eccellenza Lucana). É il Pietragalla di Mister Potenza che la passata stagione ha dominato il Girone A di P.C. vincendo 24 gare, pareggiandone sei senza mai perdere. Sono questi i numeri del Pietragalla versione 2008/2009 che hanno davvero impressionato. Quest'anno la compagine alto bradanica veste i panni di cenerentola nel secondo campionato regionale di rilievo dove affronterà squadre agguerritissime e con l'intenzione di fare il salto di categoria. I ragazzi del neo presidente Lamarucciola grazie al due a zero conquistato a Pietragalla nel mach di andata, e al pareggio rimediato in quel di Atella, passano il turno di Coppa Italia e dimostrano di avere i numeri giusti per poter disputare un campionato di Promozione di alto livel-
lo. Nel Pietragalla che lo scorso hanno ha dimostrato una superiorità disarmante in Prima categoria sono tante le conferme come quella del portiere Ciriello, assoluto protagonista ad Atella, come quelle di Pietragalla L., Pallotta e Cammarota sempre lottatori e gli ultimi a mollare, e la presenza di un figlio d'arte, il giovane Potenza, che ha dimostrato sin da subito di avere buoni numeri. A queste belle conferme si vanno ad aggiungere tre nuovi acquisti che daranno sicuramente un contributo fondamentale alla squadra: Gorga, Di Tommaso e Pappalardo che già nel doppio confronto con i vulturini hanno messo in mostra un discreto stato di forma e la voglia di integrarsi quanto prima possibile nel gruppo. Certo, la Coppa Italia non è il campionato ma riuscire a mettere subito ko una squadra che negli ultimi anni è riuscita costantemente ad af-
frontare un campionato di Eccellenza, vuol dire che la squadra c'è, è la voglia è quella per poter disputare un campionato di livello. Domenica prossima il probabile via alla stagione vera e propria, quella di campionato, ed è solo in queste circostanze che verranno testate le reali condizioni di questa cenerentola della Promozione. Se la scorsa stagione il punto di forza principale della squadra è stato il reparto difensivo, quest'anno la squadra bianco azzurra è ripartita come aveva finito la passata stagione: centoottanta minuti e neanche un gol subito. A Pietragalla si respira un aria di grande euforia e voglia di iniziare questa nuova stagione. Le 250 presenze registrate già nell'andata di Coppa Italia sono un ottimo biglietto da visita per una stagione che potrebbe regalare al Pietragalla numerose soddisfazioni. Rocco De Rosa
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48 Sport
Basket B1 Donne Singolare iniziativa: concorso per chi disegna il logo del team
Tre firme per la Basilia Imperiale, Stamega e Petrazzoli alla corte di coach Guerriero Basket, si avvicina il torneo Vito Lepore QUEST'ANNO il tradizionale torneo di basket per ricordare Vito Lepore è organizzato dall'Associazione appositamente costituitasi, l'A.S.D. Amici di Vito Lepore “il Basket nel Cuore” - nata per volere di un gruppo di amici e compagni di squadra di Vito -, che intende ricordare il campione immaturamentescomparso ventiannifae promuovere,attraverso il basket, i valori di onestà, lealtà, dirittura morale che hanno contraddistinto la breve esistenza del giovane campione potentino. La manifestazione assume in questa occasione un particolare valore in quanto ricade nel ventesimo anniversario della scomparsa e l'Associazione ha voluto organizzare un torneo con quanto di meglio offre il panorama cestistico nazionale. Il XVII torneo Vito Lepore è riservato alla categoria giovanile under 17 e si terrà a Potenza presso il PalaPergola nei giorni 12 e 13 settembre prossimi. Le squadre partecipanti saranno la Scavolini Despar Pesaro (campione d'Italia under 17 in carica), Mens Sana Monte dei Paschi Siena (vice campione d'Italia), Juve Pepsi Caserta e Stella Azzurra Roma. La manifestazione si svolge con il patrocinio dell'Assessorato allo Sport del Comune di Potenza, del Consiglio Regionale della Basilicata, della Comunità Montana Alto Basento,del Conidella Basilicatae delComitato RegionaleFip della Basilicata. Altre notizie ed aggiornamenti sulla manifestazione si potranno trovare sul sito http://blogbasket.ilcannocchiale.it, mentre pergli utenti facebook èstato creato il gruppo “Amici di Vito Lepore il Basket nel Cuore”. l.c.
SI STA facendo giorno dopo giorno più chiaro il quadro del roster 2009-2010 della Basilia Basket Potenza. La squadra affidata al nuovo tecnico Marco Guerriero potrà contare anche nella prossima B1 sulle prestazioni del playmaker Marika Aurigemma, che ha definitivamente sciolto i dubbi in merito alla sua permanenza in maglia biancoazzurra. Dopo le confortanti indicazioni arrivate a coach Guerriero dal test-selezione svolto mercoledì scorso sul campo della “Vito Lepore”, la Basilia ha inoltre deciso di tesserare tre delle quattro giocatrici visionate in quell'occasione: si tratta della guardia-ala Monica Imperiale, del play-guardia Ludovica Stamegna e dell'ala Eleonora Petrazzuoli. Con l'ultima casella da completare che, a questo punto, resterebbe quella del lungo titolare. Il più comunque appare fatto, anche perché insieme con le riconfermate Marilia Sanza e Angela e Flavia Marino l'organico sarà
Arriva l’ufficialità per Marika Aurigemma (foto Andrea Mattiacci)
completato da quelle ragazze dell'under 19 (tra le altre Blasi e Lavecchia) su cui la compagine del capoluogo ha deciso di puntare forte. Così, la Basilia targata Marco Guerriero è sostanzialmente pronta ad
aprire le danze - l'inizio della preparazione è fissato per lunedì 7 settembre, mentre il giorno prima ci sarà la presentazione ufficiale - per arrivare al top della forma alla partenza del campionato. Nel quale,
è notizia delle ultime ore, il ruolo di medico sociale sarà affidato al dottor Giambattista Parciante, ortopedico che metterà tutta la sua competenza ed esperienza al servizio del club potentino. Oltre che sul fronte mercato, la società biancoazzurra in questi giorni si è dato molto da fare anche attraverso il suo gruppo ufficiale su Facebook (A.S.D. Basilia Basket Potenza), promuovendo sul social network una simpatica iniziativa per i suoi supporter e per tutti coloro che volessero cimentarsi con le loro abilità creative: “Tu disegni il logo, noi ti regaliamo gli occhiali”. Tra quanti, entro le 15 di sabato 5 settembre, invieranno il disegno di un nuovo logo per il team Basilia 2009 all'indirizzo basiliabasketpotenza@email.it, sarà scelto il vincitore che si aggiudicherà un buono per un paio di occhiali da sole RossoDiSera offerto da Punto Ottica Lottino. Luca Carlone sport@luedi.it
Barbaro dal Manfredonia e Materman sulle maglie
Ciclismo Giro della Valle d’Aosta
Un acquisto e lo sponsor per la Livi Volley Potenza
Santoro brilla nell’ultima tappa
VIA ALLA terza settimana di allenamenti in vista della partenza del campionato di serie B2 - sabato 19 settembre l'esordio a Benevento contro la nobile decaduta Accademia - per la Livi Volley Potenza. La matricola del capoluogo vuole partire con il piede giusto in un torneo che potrebbe risultare condizionato, in un verso o nell'altro, dall'esito delle prime giornate. Ragione per cui nulla è lasciato al caso, e ogni dettaglio del lavoro fisico e tecnico della squadra sempre affidata alla giocatrice-allenatrice Pamela Petrone è tenuto nella giusta considerazione. Al resto del gruppo - che vede tra le titolari, oltre a Petrone, la palleggiatrice Roberta Calculli, la centrale Lella Golluscio, la schiacciatrice Michela Benefico, l'opposta Elena Alexandrova e il libero Tania Marchese - entro qualche giorno, si unirà poi anche l'ultimo acquisto del club del patron Nadir Iannelli: la diciannovenne Ilaria Barbaro, proveniente dalla Conscoop Manfredonia, formazione nella quale è maturata negli ultimi anni. «Una giovane e promettente giocatri-
ce che per la sua versatilità può essere utilizzata sia come schiacciatrice di banda che come centrale», spiega il presidente della Livi, che ci presenta anche le ultime novità a proposito del main sponsor e degli altri partner della sua squadra per la stagione alle porte. «Abbiamo chiuso l'accordo con la Materman Gruppo Nusco Porte (la denominazione della società diventa così Materman Nusco Livi Volley), e anche altri amici hanno deciso di affiancarci nella nuova esperienza in serie B: il Supermercato Conad nella persona di Luigi Fontana, amministratore della s.r.l. La Fuente, e le fattorie Donna Giulia che sosterranno in particolar modo il nostro settore giovanile». Nemmeno venti giorni, quindi, e per la Materman Nusco Livi sarà tempo di immergersi nel clima della B2. A cui il rinnovato team di coach Petrone arriverà senza il banco di prova della Coppa Italia - alla quale non si è iscritto -, ma attraverso una serie di test amichevoli che dovrebbe prevedibilmente concordare con avversarie di
Il tecnico Pamela Petrone
categoria. Mentre per la presentazione ufficiale a tifosi e stampa della squadra, prevista presso i locali dello sponsor principale, ci sarà da attendere fino al 10 (o 12) di settembre. lu.ca.
Il pilota materano della Ducati testimonial dell’associazione donatori di sangue
Colucci si fa promotore dell’Avis MATERA - Avrebbe voluto contribuire inprima persona alla donazione di sangue, ma l’incidente in cui è stato recentemente coinvolto gli ha impedito di donare in prima persona.Quindi, ilpilotamaterano della Ducati, Domenico Colucci, si è fatto promotore e testimonial della sezione Avis di Matera. Domenica mattina il centauro della città dei Sassi si è recato presso l’Avis dove ha donato una sua maglia e alcune sue foto in modo da suggellare questo binomio. In più si è ipotizzata la possibilità di organizzare un pullman per i donatori dell’Avis per andare a seguire Colucci sul circuito di Misano Adritico. Resta la lodevole iniziativa del pilota Ducati, che si è dimostrato sensibile nei confronti del prossimo. a.mutasci@luedi.it
POTENZA - Si è concluso domenica scorsa il 45esimo Giro della Valle d'Aosta, gara valida per le categorie Elite e Under 23 di ciclismo su strada. Al via anche un lucano, Antonio Santoro, alfiere del Team Marchiol che è stato protagonista a metà sulle strade valdostane. Santoro ha terminato il Giro in trentatreesima posizione con un distacco dal leader della classifica generale di 47'11”. Tra i giovani, invece, il lucano è risultato essere il ventiseiesimo. La miglior tappa per lo scricchiolo lucano è stata sicuramente l'ultima, quando è riuscito a battagliare con i primissimi conquistando un ottima decima posizione a pochi secondi dal vincitore. Al suo secondo anno tra gli Under 23, Antonio Santoro avrà sicuramente imparato molto da questo difficilissimo Giro della Valle d'Aosta che ha visto trionfare il francese Thibault Pinot davanti all'italiano Angelo Pagani e al russo Egor Silin. Le sei tappe del Giro sono state percorse da Pinot in 20h52'17” e solo per 30” il francese è riuscito ad imporsi su Pagani. Silin, invece, ha accusato un ritardo di 1'09” dal francese. L'ultima tappa è andata allo sloveno Kristijan Koren, compagno di squadra di Pagani alla Bottoli Nordelettrica Ramonda, che si è imposto nella volata a due con il colombiano leader della speciale classifica G.p.m. CarlosAlberto Betancour. In quest'ultima tappa Santoro è giunto con 56”di ritardo dal vincitore conquistando la decima piazza. Nella classifica G.p.m. alle spalle di Betancour, che ha conquistato 58 punti, si è classificato Pinot in virtù dei 49 punti guadagnati sulle tante salite del Giro. Terza piazza in questa speciale classifica è statadel russo Si-
Antonio Santoro
lin. I primi tre della classifica generale hanno occupato le prime tre posizione nella speciale classifica giovani che ha visto il lucano Santoro conquistare la 26^ piazza. La classifica a punti ha visto la vittoria del leader della generale Pinot con i suoi 29 punti portati a casa. Secondo posto, con 26 punti, è stato l'altro francese Alexandre Geniez. Terza piazza, con 25 punti, per Egor Silin. Infine, ma non ultima per importanza, la classifica per i traguardi volanti è andata all'italiano Mattia Pozzo grazie ai 17 punti portati a casa nei vai traguardi volanti del giro. Seconda piazza, con 11 punti, è stata portata a casa dal francese Mathieu Delaroziere. Terzo posto, per l'onnipresente in tutte le classifiche, il francese Pinot che è stato l'indiscusso protagonista di questa quarantacinquesima edizione del Giro della Valle d'Aosta. Per Santoro, l'amarezza di aver perso 35'57” nel corso della terza tappa ma la consapevolezza dopo il decimo posto nella giornata conclusiva di avere ampi margini di miglioramento per portare a casa risultati di prestigio in questo finale di stagione. r.d.r.
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Sport 49
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
Macrifugi: «Ci atteniamo alle decisioni nazionali». Giuliano: «Oggi mi cancello»
La Fip “banna” gli arbitri Facebook e social-network sono stati vietati ai fischietti di basket UNA BUFALA d'estate? Uno scherzo di Carnevale postdatato? Un pesce d'aprile che giunge con quattro mesi di ritardo? Potrebbero essere queste le sensazioni e le domande che gli addetti ai lavori della classe arbitrale della Fip si sono posti durante le ultime ore. Sul sito internet della Gazzetta dello Sport, infatti è apparsa una notizia che ai più potrebbe apparire assurda e incredibile viste le tendenze informatiche e il miglioramento dei rapporti personali anche tramite internet. Una direttiva della Cia (Commissione Italiana Arbitri) minaccia sanzioni ai propri tesserati iscritti ai social network o mailing list, vedi Facebook. Subito è montata la protesta con una levata di scudi generale che ha coinvolto l'intero movimento della pallacanestro. Le reazioni non si sono fatte attendere. La decisione prende spunto da un antefatto, che risale al 25 agosto quando sono state diramate a firma del presidente Cia nazionale, Luciano Tola, le norme di comportamento per la stagione 2009/2010 destinate ad arbitri, ufficiali di campo, commissari e istruttori. Tra i numerosi punti del regolamento ce n'era uno in cui si faceva assoluto divieto alle categorie citate di “rilasciare dichiarazioni in luogo pubblico, anche a mezzo e-mail o propri siti internet, di partecipare a discussioni di gruppi come quelli di ultima generazione, appunto facebook e di prendere parte a mailing list, blog, forum o simili, e tantomeno di esprimeregiudizi sull'operatodei colleghi e di qualsiasi altro tesserato, della Fip nazionale, salvo espressa autorizzazione del presidente Cia. Un vero e proprio attacco alla libertà personale. Le differenze tra arbitro e professionista sono evidenti. Come si può infatti, negare ad una giacchetta grigia di esprimere giudizi liberamente su altre questioni riguardanti, ad esempio la politica, la moda, il gossip e l'economia spicciola? Una questione che potrebbe suscitare non poche reazioni e commenti di varia natura, non ultima una levata di scudi sulla
Hockey A2 Arriva dal Giovinazzo
La Pattinomania prende Lezoche
chiusura telematica dettata dal Cia nazionale. Se è vero che proprio sulle pagine internet del giornale milanese il presidente Tola ha parlato di vicende legate a baskettopoli, è altrettanto vero il contrario. Così facendo potrebbe cambiare persino lo stile di vita degli arbitri sparsi sul territorio nazionale. Pensiamo a chi viaggia all'estero per lavoro e ha come mezzo di comunicazione e business proprio internet e i social forum. Interpellato in tal senso, il presidente della Commissione regionale di Basilicata degli arbitri, Donato Macrifugi ha inteso rimarcare quanto segue: “Ci atteniamo alle decisioni nazionali. Non penso possano essere così categoriche e intransigenti. La Cia ha inteso chiudere la possibilità ai tesserati di rilasciare dichiarazioni alla stampa. Tutto potrebbe cambiare in pochi giorni”. Comportamento rigoroso sì ma i paradossi fanno male. Il presidente provinciale di Potenza della medesima commissione, Ernesto Giuliano ha dichiarato: “Sul tema non mi esprimo, alla fine si vedrà. Sono utente di facebook e penso di poter usufruire del servizio fino a
domani (oggi ndr)”. Facebook no, facebook si. La battaglia dei fischietti sotto canestro è solo alle prime bat-
Tiro Buono il piazzamento a Todi
Battista è sesto SESTO posto per il portacolori lucano di tiro a volo Spartaco Battista nel corso della gara Fitav, svoltasi nell'ultimo fine settimana a Todi nel memorial nazionale “Nando Rossi”, promosso dal presidente della Fitav nazionale Luciano Rossi, per ricordare la figura del padre, scomparso alcuni anni fa. Il presidente federale, peraltro senatore della Pdl ha inteso promuovere questa manifestazione inserita nel calendario Fitav. Spartaco Battista nel corso della gara disputatasi al meglio delle due serie di tiro ha ottenuto 23/23 uscendo sconfitto per quattro piattelli dal primo classificato Mauro De Filippis che ha totalizzato 50, facendo l'ein plein, al secondo posto si è piazzato Emanuele Bernasconi, con 49 colpi al terzo Giuseppe Ciccarelli con 48. La prova di Spartaco Battista è statacondizionatadall'ultimo errorecheha inciso pesantemente nella posizione finale. Il lucano, componente del Corpo Forestale
Ciclismo, a Castelsaraceno testato il circuito di mini-cross POTENZA - Domenica scorsa nel comune di Castelsaraceno si è testano il nuovo mini circuito mtb/xc per le categorie Giovanissimi F.C.I. Regionali a cura del Ciclo Team Valnoce, dalla Bike Center di Potenza e con il supporto del Sindaco del comune di Castelsaraceno. Dopo ilcircuito diRifugio Conservain agro al comune di Lauria, inaugurato intorno alla metà di luglio, quello testato a Castelsaraceno è il secondo passo per avvicinare i giovani ad una disciplina in forte espansione in tutto il territorio regionale. Domani, inoltre, il località Rifugio Italia lago Laudemio in agro del comune di Lagonegro, si procederà all'ultimo dei tre test programmati per questo 2009. Questo programma nasce per dare un avviamento a tutti i bambini che hanno la passione e la voglia di andare in bici svolgendo anche un'attività sportiva a contatto con la natura e alla scoperta di territori incontaminati e di forte imbatto ambientale. Sul piccolo circuito di Castelsaraceno sono stati programmati tre anelli: il primo lungo 250 metri adatto ai ragazzi delle categorie G1 e G2, vale a dire bambini di età compresa tra i 7 e gli 8 anni; il secondo anello che misura 450 metri per la categoria G3, cioè i bambini di 9 anni; il terzo anello lungo 850 metri adatto alle categorie G4, G5 e G6, vale a dire quei bambini di età compresa tra i 10 e i 12 anni. La tracciatura e la logistica dei treanelli è statacurata dal CicloTeam Val-
tute e, forse ai primi tic tac delle tastiere dei computer. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
MATERA - Luigi Lezoche vestirà la maglia della Pattinomania nella stagione 2009/10. La società del presidente Xiloyannis è, infatti, riuscita a concludere la trattativa con il forte attaccante classe 1980, l'anno scorso nelle fila del Giovinazzo in serie A1. Le capacità, la grinta e la determinazione di questo giocatore forniranno una grossa spinta alla squadra, orientata ad un continuo miglioramento in vista delle ambizioni da sempre sostenute dalla società della città dei Sassi. Un plauso va fatto alla dirigenza materana, dunque, che è riuscita a portare in biancazzurro un giocatore che nella sua carriera ha
noce e dai suoi atleti; l'organizzazione regolamentare e federativa è stata invece messa in atto dal presidente Iacovino dalla Bike Center di Potenza, il tutto sotto la responsabilità e la collaborazione dello stesso comune di Castelsaraceno Valevole per il titolo regionale di società, alla partenza di questa manifestazione si sono presentate dieci società che hanno portato in pista circa ottanta ragazzi provenienti da tutta la regione. Questi ragazzi si sono cimentati su un circuito che presentava diverse caratteristiche dal fondo in terra battuta al pietrame, dal sottobosco ai brevi strappi in salita, da ponticelli a single track mettendo in risalto le loro migliori qualità sia tecniche che di guida. Una giornata speciale non solo per i piccoli atleti al via ma anche per tutti gli accompagnatori, gli organizzatori e le autorità presenti che hanno contribuito alla bella riuscita dell'evento. Ad aggiudicarsi il titolo regionale è stato il Ciclo Team Valnoce che ha conquistato cinque vittorie nelle sei categorie al via, risultando la prima società per punteggio seguita in seconda posizione dall'A.S.D. Val d'Agri e in terza dal Team Castrocielo RCG - Treccificio Oppido Lucano. Domani, quindi, appuntamento nei pressi di Lagonegro a 1600 metri di altezza slm. Rocco De Rosa sport@luedi.it
dello Stato, è riuscito ugualmente ad entrare nei primi sei posti della classifica, confermando il buon rendimento espresso nel corso delle ultime gare. La prova di Todi ha visto la presenza di trecento atleti, ed è stata arricchita dalla partecipazione della nazionale dell'Iran, che ormai ha avviato un gemellaggio con la Fitav nazionale. L'Iran svolge da tempo la sua preparazione alle gare nell'impianto di Foligno. Al gemellaggio hanno preso parte Giovanni Pellielo, Jessica Rossi e Valerio Grazini. Battista si è cimentato in unagara moltodifficilecheha messoadura prova le qualità del lucano. I prossimi impegni ufficiali sono in programma a Taranto, sul ponte militare il 23 e 24 settembre nella gara di double trap, mentre sempre a Todi saranno in programma il 4 ottobre le finali di società e l'11 ottobre la gara di Brescia, valevole per la coppa dei campioni. f.menonna@luedi.it
messo a segno centinaia di reti nella porta avversaria. Figlio del compianto allenatore dei portieri, Sergio Lezoche, scomparso qualche mese fa, l'atleta si è mostrato subito molto soddisfatto dell'arrivo nella città dei Sassi così come la società che nella prossima stagione sportiva potrà contare sull'apporto di un giocatore esperto e che vanta nel suo palmares la conquista di due Coppa Italia nelle giovanili del Molfetta, sei scudetti giovanili con il Molfetta, quattro promozioni dalla serie A2 alla serie A1 (1998/1999 e 2003/2004 con il Reggio Emilia e 1996/1997 e 2005/2006 con il Molfetta), due qualificazioni in Coppa Cerh (nell'anno 2001/2002 con il Salerno ed 2008/2009 con il Giovinazzo), una Coppa di Lega di serie A2 vinta con il Molfetta, la partecipazione con la nazionale a due Europei under 16 e a due Europei Juniores conquistando in entrambe le manifestazioni il terzo posto, la partecipazione alle amichevoli con la nazionale seniores. Lezoche ha, inoltre, conquistato due volte il titolo di “Stecca D'Oro” come migliore realizzatore di serie A2: nel 1999 con il Reggio Emilia e nel 2006 con il Molfetta. Intanto, la squadra agli ordini di mister Caricato, nominato dalla federazione Italiana docente-istruttore delle regole introdotte dal nuovo regolamento nazionale, ha iniziato la preparazione da una settimana con la grinta di sempre e con tanti buoni auspici per la prossima stagione sportiva che si annuncia davvero ricca di tante soddisfazioni. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Karate Pastore soddisfatto: «Bene Cantore e Triano»
Sorridono i lucani a Grado OTTIMI risultati, sono giunti da Grado per gli atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza nel corso dello stage svolto nel palazzetto dello sport del centro friulano. Alla manifestazione hanno preso parte Gaetano Triano, per la categoria 57 kg, Fausto Cantore per la categoria junior 55. I due atleti hanno colto nelle rispettive categorie l'undicesimo posto mettendo in evidenza colpi d'alta scuola sotto la supervisione del maestro federale Pierluigi Aschieri e dei responsabili nazionali del settore. Cantore e Triano hanno preso parte alla gara nel katà. In questa categoria hanno gareggiato ottocentocinquanta atleti, mentre nel kumitè sono stati duecentocinquanta atleti. Il livello tecnico dell'evento è stato eccellente, basti pensare che alla kermesse friulana, organizzata dal Comitato regionale Fijlkam Friuli-Venezia Giulia hanno preso parte gli atleti provenienti dall'Austria, Croazia, Montenegro, Slovenia, Romania e Francia. Una doppia soddisfazione, quella ottenuta dai due lucani che insieme ad Antonino Di Leo hanno formato la pattuglia della nostra regione. La prestazione dei due atleti dello Shintaikan Karate Club Potenza è stata accolta positivamente dal maestro Donato Pastore che, raggiunto telefonicamente ha rimarcato quanto segue: “Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi della performance e dei risultati colti da
Triano e Cantore. Abbiamo ampi margini di miglioramento per le prossime gare”. Il prossimo impegno in calendario per i portacolori dello Shintaikan Karate Club Potenza prevede la gara di qualificazione ai campionati esordienti e cadetti in programma a Matera il 19 e 20 settembre. Con due atleti così per lo Shintaikan Karate Club Potenza può davvero sognare ad occhi aperti. f.menonna@luedi.it
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50 Sport
Ciclismo L’elvetico di origini lucane mantiene sei secondi di vantaggio su Henderson
Cancellara resta leader della Vuelta VENLO - La terza tappa della Vuelta Espana parla neozelandese. Greg Henderson vince in volata la ZutphenVenlo di 185 chilometri. Il corridore del Team Columbia beffa allo sprint lo sloveno della Vacansoleil Borut Bozic e lo spagnolo della Rabobank Oscar Freire. In classifica generale l’elvetico-lucano Fabian Cancellara mantiene il suo primato. Al secondo posto lo stesso Henderson, a sei secondi. Terza piazza per Gerald Ciolek (a otto secondi). Segiono Tom Boonen e Tyler Farrar. Il primo degli italiani è Daniele Bennati, ottavo a 16 secondi. La tappa è di quelle da tipico finale in volata: gran parte della frazione pianeggiante e gruppo compatto a inseguire eventuali fughe con media
Cancellara
di corsa elevata. Dopo pochi chilometri parte la fuga di giornata che vede tre protagonisti: Jesus, Rosendo Prado, Lars Boom e Johnny Hoogerland. A cinquanta chilometri dall’arrivo i tre hanno un vantaggio di tre minuti e mezzo sul gruppo. Man ma-
no che il traguardo di Venlo si avvicina il vantaggio dei tre si riduce progressivamente ecosì al152^ chilometro lo scarto è di poco superiore al minuto. A meno di trenta chilometri dall’arrivo Rosendo Prado e Hoogerland scattano, mentre Boom si fa
raggiungere dal gruppo. Dopo poco Rosendo Prado si libera del compagno di fuga e va via in solitario. Negli ultimi chilometri in gruppo si registra la caduta, senza conseguenze, di Chris Horner che comunque rallenta la rincorsa su Rosendo Prado. Il corridore dell’Andalucia Cajasur viene comunque ripreso a 13 chilometri dall’arrivo. A tre chilometri dal traguardo inizia la bagarre che si conclude con la vittoria allo sprint del neozelandese del Team Columbia. Domani la quarta frazione che porterà la corsa in Belgio: la VenloLiegi di 225,5 chilometri. Anche questa sarà una frazione in gran parte pianeggiante: tre i gran premi della montagna, tutti di quarta categoria.
VOLLEY La Fipav di Basilicata ha assegnato gli Oscar per il 2008/2009 IL CONSIGLIO Regionale ha assegnato gli “Oscar del Volley 2008/2009” alle società, dirigenti, tecnici ed atleti maggiormente distintisi nella stagione decorsa e che hanno, con i risultati raggiunti, dato lustro alla pallavolo in Basilicata. I destinatari dei riconoscimenti riceveranno comunicazione successiva in merito alla cerimonia di premiazione che è prevista nei prossimi mesi. In tale occasione saranno assegnati anche i premi relativi agli anni 2006/2007 e 2007/2008. Ecco l’elenco dei premiati. Società maschile: Virtus Volley Potenza; Società femminile: Time Volley Matera; Allenatore: Mirko Mastroianni; Dirigente: Michele Frangione; Atleta Maschile: Egidio Canzoniero; Atleta Femminile: Ilaria Rasola.
Iniziano oggi i mondiali: zia Margherita pronta a raggiungere Milano
Rionero tifa per Roberto La comunità vulturina si è già mossa per seguire Cammarelle RIONERO - La comunità rionerese è già in trepida attesa per seguire gli incontri del boxeur Roberto Cammarelle di origine lucana, che in questi giorni prenderà parte alla XV edizione dei Campionati Mondiali di Pugilato, che si svolgeranno da oggi al 12 settembre prossimo al Mediolanum Forum di Milano. I rioneresi saranno particolarmente interessati a tifare per la medaglia d'oro delle Olimpiadi di Pechino 2008 per almeno due buoni motivi. Primo perché Roberto Cammarelle è figlio del rionerese Angelo, trasferitosi a Milano per lavoro, e secondo perché il pugile Roberto Cammarelle è cittadino onorario della Città del Vulture. Cittadinanza onoraria conferitagli dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Placido, che, all'indomani delle Olimpiadi cinesi, ha organizzato il “Cammarelle Day”, in cui lo stesso pugile Cammarelle è stato ospite della manifestazione. Il ricordo della conquista dell'oro di Pechino e soprattutto la sua presenza fisica a Rionero il 20 e 21 ottobre scorso è ancora vivo nei rioneresi tutti. Per questa importante occasione l'assessore comunale Maria Michela Pinto ha detto: «Un caloroso ed affettuoso augurio al campione e cittadino onorario Roberto Cammarelle, da tutta l'ammnistrazione comunale cittadina. La comunità rionerese e lucana, con orgoglio, onore e trepidazione è vicina alla famiglia per gioire di un altro storico e meritorio traguardo sportivo. Identità lucana, tenacia, volontà ed equilibrata performance psico-fisica sono le caratteristiche vincenti del pugile Cammarelle, che già ci fanno pregustare la bella vittoria di Milano». Le prossime imprese pugilistiche di Roberto Cammarelle ai Campionati Mondiali di Pugilato di Milano non saranno seguite con particolare attenzione soltanto a Rionero in Vulture ma anche nella vicina Filiano, paese natale della mamma Giovanna Caraffa. Di certo sarà la Basilicata
La novità al Forum sarà il punteggio visibile
Clemente Russo, Pier Gianni Prosperini e il nostro Roberto Cammarelle
tutta a seguire, sia pure attraverso la Tv, le sfide di Roberto Cammarelle, che è un milanese dalle profonde radici lucane e vulturine in particolare. Un'attesa che sarà vissuta in modo particolare dai familiari, tra i quali zia Margherita, sorella di papà Angelo, che, da noi avvicinata, ha detto che questa volta, visto che i campiona-
ti si svolgono a Milano, non vorrà soffrire davanti al televisore ma sarà a Milano con il figlio Gianluca per la semifinale e la finale per seguire da vicino e dal vivo il forte nipote, denominato il “gigante buono”. Ricco e prestigioso il palmares dei premi e riconoscimenti di Roberto Cammarelle tra i quali ricordiamo l'oro delle Olimpiadi di
Pechino 2008 e del campionato del mondo 2007, il bronzo delle Olimpiadi di Atene 2004 e dei Mondiali 2005. Senza dire che ha vinto, consecutivamente, tutti i campionati italiani dal 2000 al 2007, dei quali i primi due disputati nella categoria dei massimi. Michele Rizzo sport@luedi.it
MILANO - Tutto pronto per i Mondiali di boxe, in programma da oggi a Milano. Un evento storico per l’Italia, con 621 pugili partecipanti in rappresentanza di 142 nazioni, per 11 titoli in palio e circa 600 incontri, che segnerà l'inizio del grande percorso di rinnovamento del pugilato mondiale voluto dal Presidente AIBA Ching-Kuo Wu. A beneficiarne per prima è la Squadra Azzurra, protagonista anche nel sociale con il progetto di solidarietà FPIHHF Synergies «Mettiamo KO il cancro» lanciato dal Presidente della FPI Franco Falcinelli. Mentre il Mediolanum Forum di Assago si prepara per la competizione iridata, all’Arena Civica si è svolta la cerimonia d’apertura. A portare il suo saluto per primo è stato il Presidente dell’AIBA Ching-KuoWu che ha sottolineato la grande soddisfazione per un mondiale, il primo organizzato in Italia, che inizierà nel segno delle novità: «Si tratta di un grande momento di incontro e per me è unonore essere quiper dare il via ad un evento così importante. Non è stato semplice organizzarlo e posso confermare quanto sia stato duro il lavoro di tutto lo staff. Rispetto ai mondiali di Chicago, svoltisi nel 2007, questo rappresenta una svolta fondamentale per il numero di partecipanti. Dai 101 atleti di Chicago, oggi siamo arrivati a ben 621 atleti in rappresentanza di 142 nazioni. Tra questi valorosi atleti ci saranno anche coloro che sono riusciti a coronare il loro sogno partecipando al Training Camp che si è svolto ad Assisi grazie alla collaborazione della Federazione Pugilistica Italiana». La prima novità dei mondiali riguarderà molto da vicino l’Italia con la partecipazione dell’atleta azzurra Marzia Davide, medaglia d’argento ai Campionati Mondiali del 2002, campionessa europea nel 2003 e 2004, campionessa italiana nel 2002, 2004,2005 e2007 emedaglia d’argento agli ultimi Campionati dell’Unione Europea, che si confronterà nella categoria dei 57 Kg. con la quattro volte campionessa mondiale Maria Kom. Altro motivo di grande orgoglio per il
Presidente della FPI Franco Falcinelli: «La soddisfazione è massima e sono davvero felice di poter contare sulle istituzioni lombarde. Oltre alla storicità dell’evento ed alla qualità dell’organizzazione, il terzo motivo di cui vado fiero è che a questo mondiale parteciperà una Squadra Azzurra di altissimo livello. Tra i nostri valorosi atleti tre saranno inseriti nell’ambita lista delle teste di serie. Oltre ai qui presenti Russo e Cammarelle anche Picardi farà parte dell’elite del pugilato mondiale». C'è grande attesa, infatti, per l'introduzione, in occasione di questi mondiali, delle «teste di serie», ossia della lista dei pugili più forti al mondo che si confronteranno a partire dai quarti di finale. Ciò accadrà grazie alla previsione di posizioni prestabilite in ogni categoria che permetteranno ai «teste di serie» di non confrontarsi tra di loro prima della fase di eliminatorie validaper l’accessoalla zona podio. Per le categorie di peso che contano 32 pugili i «teste di serie» saranno 8, per quelle con più di 16 pugili saranno 4e perquelle conmeno di 16 pugili saranno 2. Tante le aspettative del Team Azzurro, in particolare del Commissario Tecnico Francesco Damiani: «I numeri di questo mondiale sono impressionanti. La Squadra Italiana è carica e motivata, anche perchè è al centro dell’attenzione e questo ci gratifica. In questo mondiale spero che si riconfermino i campioni. I ragazzi si sono allenati bene. Oltre a Picardi, Valentino, Russo e Cammarelle, vorrei che anche ipiù giovanipotessero distinguersi. Non mi aspetto grandi sorprese ma confido molto negli azzurri». Pronto e carico anche Roberto Cammarelle: «Un mondiale in casa è una cosa bella. Un sogno che si realizza. Spero di divertire il pubblico di casa e che questo intervenga numeroso perchè la manifestazione merita, vista la sua importanza». Infine l’azzurro Clemente Russo: «La centralina sta bene e quando il cervello sta bene non ci sono avversari per Russo. Ho la stessa voglia di quando ero ragazzino, la stessa passione ed emozione. Ho voglia di vincere».
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Sport 51
Martedì 1 settembre 2009
LOTTO&CONCORSI DAMA
Martedì 1 settembre 2009
Centrato un ambo e due estratti con le nostre previsioni
Per Bari c’è il finale 9 di GIOIA GASPARINI ROMA – Le estrazioni di agosto si sono concluse con i “centenari” ancora in fuga. Davanti a tutti c'è il 22 di Cagliari con 114 assenze, al secondo posto il 44 di Roma con 113 mancati riscontri, al terzo posto il 62 di Napoli con 108 assenze e al quarto posto il 40 di Milano che ha appena girato la boa dei 100 sorteggi nulli. Il 50 di Roma, invece, non è riuscito nell'intento ed ha arrestato la sua corsa a quota 99 accompagnato dal 73 sesto atteso dopo 54 turni. Si sono anche rivisti il 67 secondo di Cagliari dopo 76 assenze, l'82 quinto di Firenze dopo 54 estrazioni nulle, il 15 terzo di Genova dopo 59 ritardi, il 7 e il 59 ottavo e nono di Torino dopo 40 e 59 turni. Due gli ambi a valenza doppia: 58-81 uscito a Cagliari e Roma, 67-81 sortito a Cagliari e Torino. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l'ambo gemello 11-22 a Bari, il terno della decina del 60 (62-67-69) a Cagliari, l'ambo complementare 20-70 e l'ambo radicale 70-79 a Napoli, il terno di cadenza 7 (7-67-77) a Torino, il terno di cadenza 8 (28-68-88) a Venezia.
31 13 22 88 28 40 62 37 44 76 87
NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 29 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 34-80 per estratto ed ambo.
MILANO - La cadenza 0 e la controfigura 3 sono interessanti per ambo, combinate qualche puntata attingendo nella serie 10-20-30-60-70 e nella cinquina 3-14-25-47-58. Previsione speciale 40-41 per estratto ed ambo.
BARI - La finale 9 è ferma da 46 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la decina 71/80 con la cinquina 71-73-75-76-77. Previsione speciale 17-23 per estratto ed ambo.
NAPOLI - Avevamo consigliato ambi con la cifra 7 e la decina del 70 ed è sortita la coppia 70-79. Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 2232-42-62-82 e la decina del 70 con la cinquina 71-72-74-76-79. Previsione speciale 62-83 per estratto ed ambo.
CAGLIARI - Per ambo e terno proponiamo la cadenza 7 con la serie 17-3747-67-77 e la decina 70/79 con la combinazione 70-72-73-77-79. Previsione speciale 2-22 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo e terno segnaliamo la decina 31/40 con la serie 32-3435-37-39 e la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 2288 per estratto ed ambo. GENOVA - Vinto l'estratto con il 74 della previsione speciale. Da 68 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-2232-42-52. Previsione speciale 28-62 per estratto ed ambo.
75 77 114 74 91 100 108 75 113 76 91
32 55 3 35 47 47 74 3 40 64 13
62 71 65 70 71 68 73 61 69 60 80
21 51 37 42 67 10 16 41 52 83 90
61 61 64 63 56 58 68 52 59 54 78
90 30 77 65 82 21 72 9 23 43 25
54 60 57 60 50 56 66 48 58 49 49
decina 31/40 con la serie 31-34-37-3840 e la cadenza del 7 con la cinquina 17-27-37-47-57. Previsione speciale 87-90 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 18-41-70, 1-3269, 7-41-45, 56-72-85, 22-40-44.
Pronostico concorso n. 105 (del 01/09/2009) 12 24 33 40 41 50 59 76 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 85 90 55 82 1 3 63 64
PREVISIONI
Frequenza 135 134 134 131 130 130 129 129 128 128
Numero 30 80 65 64 18 25 73 14 59 66
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa
PALERMO - La figura 3 con la serie 12-39-48-57-84 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 7-76 per estratto ed ambo.
ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 1 settembre 2009 Roma e Tutte 86, 73, 28, 51, 25, 20
ROMA - La cifra 3 con la combinazione 3-23-30-35-39 e la controfigura 7 con la serie 7-29-40-62-73 dovrebbero sviluppare combinazioni fortunate. Previsione speciale 28-44 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo e terno la figura 6 con la serie 6-24-33-42-69 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-53-63. Previsione speciale 4-62 per estratto ed ambo.
Napoli, Firenze e Tutte 84, 71, 26, 49, 23, 18 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 3 settembre 2009 Roma e Tutte 88, 75, 30, 53, 27, 22 Napoli, Firenze e Tutte 86, 73, 28, 51, 25, 20
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
VENEZIA - Per ambo segnaliamo la
UNIDICI RUOTE
di FRANCESCO SENATORE
Il finale “Alveare”, un capolavoro di tecnica e tattica Il Bianco muove e vince
Il Bianco muove e vince
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 22 - 39 48 - 21
I FINALI nel gioco della dama sono innumerevoli per non dire infiniti ed ognuno di essi possiede delle qualità che è difficile catalogare senza incorrere in qualche omissione. Esistono le posizioni di “blocco”, spettacolari per la loro estrosità ma difficilmente realizzabili in partita viva, i finali di “sacca” i finali con “sacrificio”, i finali di “manovra” cosiddetti di fioretto, nei quali ultimi il giocatore di classe ha modo di sbizzarrirsi a suo piacimento. Infine esistono le posizio-
ni teoriche intrise di essenzialità ma estremamente redditizie per i giocatori che hanno una profonda conoscenza delle stesse, indispensabile per pareggiare una partita “quasi” compromessa o vincere un finale nonostante l'apparente posizione di equilibrio tra i due colori. Il finale che illustriamo questa settimana, in misura più o meno marcata, assomma molti dei temi sottolineati in precedenza, e a buon diritto lo si può definire “finale alveare” del quale il Maestro
Ritardo 64 49 42 41 36 33 33 32 29 27
Angelo Pilla ne è la geniale “ape regina”. Partiamo dal diagramma numero uno con mossa al bianco che ha la possibilità di guadagnare subito un pezzo attaccando la pedina nera in casella 19: 18-22 2823; 22x15 1-5; segue la posizione del diagramma due. Siamo al momento del “bivio”, l'attimo fuggente nel quale una sola è la mossa vincente, quale? A prima vista le mosse a disposizione del bianco sembrano tutte vincenti e invece quale sbaglio!
Per esigenze di spazio pubblichiamo soltanto la condotta vincente partendo dal secondo diagramma; bianco muove e vince: 1511!! 2-6; 11x2 23-20; 13-10!! 5x14; una mossa apparentemente incredibile. La 13-10 è l'unica vincente. Permette infatti al bianco, con il favore della mossa, di occupare la casella 16 e conseguentemente di damare la pedina. 2-6 20-15; 9-5 14-19; 5-2 1520; 6-11 19-23; 2-6 23-28; 6-3 28-31; 3-7 31-28; 7-12 20-16; 11-7 16-20; 12-16 20-23; ecc. bianco vince.
18 - 81 41 - 76 21 - 30 5 - 11 69 - 61 35 - 65 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342da martedì a sabato dalle 17,30alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Settembre.
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Pop star
Da The hole a Rec2, al Lido saranno diversi i film pieni di sangue e paura
Al festival di Venezia il filone del terrore di FRANCESCO GALLO
Madonna nuovo clip provocante MILANO – Madonna, sua figlia Lourdes Maria e il giovane compagno Jesus. Il nuovo video 'Celebration', uno degli inediti contenuti nel nuovo greatest hits della regina del pop – presentato ieri in anteprima a Milano mentre lei è a Tel Aviv per un concerto – raccoglie sulla base di una disco-dance accattivante e travolgente famiglia, ballerini professionisti e fan della cantante. Oggi il video comincerà a passare in rotazione sulle principali emittenti mondiali (in Italia lo trasmetteranno a partire dalle 8 del mattino) e i fedelissimi della regina del pop non rimarranno delusi. L'atmosfera è technominimal, lo sfondo nero. All’improvviso appare lei, cinquantuno anni che in digitale sembrano venti. Magrissima, capelli biondi ordinati in un caschetto lisciocorto. Aggressivaesexy, balla sensuale in un abitino scuro firmato Balmain intarsiato di strass. Indossa stivali di pelle nera con inserti borchiati alti fino a sopra il ginocchio. Il ritmo, complice la mano sapiente del dj Paul Oakenfold che ha coprodotto il pezzo, incalza. Accanto ai ballerini, in scena appare Jesus, decisamente poco vestito, impegnato alla consolle e in effusioni esplicite con Madonna. Lei gli si avvicina, si strusciano, lo bacia con passione. Gli ultimi fotogrammi del video clip sono un’escalation di danza convulsa: un ballo di gruppo a cui partecipano anche alcuni fan della cantante che fa debuttare la sua primogenita Lourdes Maria. 'Lola’, 12 anni, si muove al ritmo della musica della mamma in un vestitino corto molto colorato, lanciandosi in una capriola.
ROMA –Il terrore al Lido arriva in tutte le sue declinazioni, piene di fiumi di sangue e paura. E arriva da Spagna (Rec 2), da Usa, con la prestigiosa firma di George Romero, (Survival of the dead) e con The hole di Joe Dante e, infine, dalla Francia (La horde). PartiamodaRec2, fuoriconcorsoalLido. Solo vedere il breve teaser del film, scritto e diretto come il primo, che è stato un vero caso, dai registi spagno-
li Jaume Balaguerò e Paco Plaza, genera vero terrore. Il sequel, sceneggiato anche da Manu Diez, riprende infatti dal punto in cuiera finito il primo film e da cui gli americani hanno tratto il remake Quarantine. Ovvero si vedeun agguerritoteam dellaSwat mandato coraggiosamente all’interno del palazzo in quarantena per scovare ed eliminare eventuali superstiti contaminati dal virus. Per Survival of the dead di Romero, film in concorso al Lido, è il ritorno an-
cora una volta dopo quaranta anni dei 'morti viventi’. I claudicanti zombi questa volta si risvegliano su un’isoletta al largo della costa nordamericana. Perchè, tra i viventi, c'è chi si porrà, nonostante tutto, un problema etico: è giusto ridare morte ad un famigliare appena morto per cause del tutto naturali? Un isolano non si farà di questi scrupoli e darà la caccia a tutti gli zombie che riesce a trovare (compresi parenti e amici) e proprio per questo motivo verrà bandito dall’iso-
la. E di creature sanguinarie è pieno anche La horde film di Yannick Dahan. Nella banlieue parigina, quattro poliziotti corrotti decidono di vendicare un amico assassinato. Il giurato Joe Dante al Lido porterà invece l’anteprima mondiale del suo nuovo filmin 3D, l’horror Thehole, la storia di due ragazzi che scoprono una sorta di porta per un’altra dimensione, una dimensione paurosa che dà sfogo ai loro peggiori incubi.
Un film sulla tifoseria all’antica. Il regista: «No alla tessera»
Materazzi querela
Se la curva è “romantica” Risse, rabbia e nostalgia
Coliandro torna su raidue
di TITTI SANTAMATO ROMA – Linguaggio crudo, coltelli e risse, ma anche sentimenti, redenzione, la lettura romantica della tifoseria vecchio stile, e un richiamo a tutta la società «perchè la violenza fa parte di tutti i giorni»: sono questi i temi del film L’Ultimo Ultras, scritto, interpretato e diretto da Stefano Calvagna, sostenitore di lungo corso della Lazio, che boccia senza riserve la tessera del tifoso, l’ultima proposta del ministro Maroni per contrastare la violenza negli stadi. «Non serve a niente, fare degli stadi dei fortini non risolve il problema. La violenza, come dimostrano i tragici fatti di Filippo Raciti e Gabriele Sandri, è soprattutto fuori dagli stadi», ha detto Stefano Calvagna alla presentazione del film che sarà nelle sale dal 4 settembre, distribuito in 45 copie dalla Poker Entertainment. «La repressione non aiuta, il coltello è oramai all’ordine del giorno per la strada. Si è alzato il tiro e non va più bene. Non ci sono più le sane scazzottate di una volta», osa il regista. Il film è la storia di un ultras (non è citata nessuna squadra) che dopo aver accoltellato un ragazzo della tifoseria opposta, vive da latitante sul Lago di Garda, mantenendosi con le vinci-
Tifosi allo stadio
te delle scommesse, mai dimenticando però quel tragico episodio che continua a tormentarlo, come pure la voglia di sfogare la sua rabbia allo stadio: ogni domenica continua ad andare in quello della cittadina in cui si è rifugiato e tifa sempre per la squadra ospite, inimicandosi quindi gli ultras locali. L’incontro con una donna, segnerà l’inizio del suo percorso di redenzione che riserva un finale a sorpresa. Nel cast ci sono anche Francesca Antonelli, Gian-
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MUSICA
carlo Lombardi, Mauro Meconi e Rossella Infanti e un cameo di Shevchenko, ex del Milan scelto «perchè rappresenta il calcio pulito», ma anche perchè destinatario di un messaggio a tutti i giocatori: a prestare più attenzione ai tifosi che si sobbarcano di onerose trasferte e a volte non hanno neanche il saluto dei loro idoli. Perchè Ultimo Ultras? «Perchè il protagonista è l’ultimo a pensare in un certo modo, rappresenta la prima Repubblica di una tifoseria che è cambiata, che
andava in giro con la scatola di cartone delle scarpe a raccogliere i soldi della trasferta», dice Calvagna alludendo alla sua esperienza autobiografica da tifoso (la pellicola inizia con la frase «alla mia seconda vita»), ma forse anche a quella di uomo braccato, visto che qualche mese fa è stato «vittima di un attentato omicida». «Raccontare il mondo degli ultras non è semplice, non possono farlo veline e showgirl», dice Calvagna che si è avvalso dell’aiuto di Giancarlo Capelli, il 'Barone’, capo della tifoseria del Milan (sotto regime di Daspo). Anche lui, in conferenza stampa, si dice contrario alla tessera del tifoso e ricorda la manifestazione del 5 settembre di tutte le tifoserie, che forse sarà sdoppiata tra Roma e Milano. «Il film va nella direzione dei problemi, ma è anche molto forte, violento – ha detto don Mazzi, tifoso interista, vicino al mondo degli stadi -. Vorrei venisse proiettato anche nelle scuole, ma devo ancora digerirlo». Don Antonio Mazzi è un presbitero e scrittore italiano, impegnato in attività per il recupero di tossicodipendenti. Ha aderito come "testimonial" alla Campagna Giù le mani dai bambini contro la somministrazione disinvolta di psicofarmaci ai minori.
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Withney Houston, ritorno alla grande Esce un nuovo cd, dopo anni di buio e dipendenza dalla droga NEW YORK – Dopo aver visto, nel 1996, su un tabloid americano le immagini del bagno di Withney Houston -con tutto il necessaire per drogarsi, tra cui pipe per il crack- nessuno era pronto a scommettere un centesimo sul suo futuro. Ma la famosa cantante soul americana, 46 anni, è rinata: il suo nuovo cd, 'I Look to You’ è appena uscito e viene salutato dalla critica americana, quasi unanime, dal New York Times al Washington Post, passando per Usa Today. IL Ny Times, in particolare, non ha dubbi. «Senza avversità, una diva è soltanto una cantante», scrive nella sua recensione il critico musicale del quotidiano, Jon Pareles. Forse non siamo tornati ai tempi The Bodyguard, il film in cui la Houston recita accanto a Kevin Costner, oltre a firmare la colonna sonora che l’ha poi resa famosa in tutto il mondo. E nel
nuovo cd mancano probabilmente futuri hit del calibro di I Will Always Love You, Greatest Love of All o I Wanna Dance with Somebody. Ma canzoni R&B come Million Dollar Bill, Like I never Left, Worth it o Salute sembrano avere i numeri giusti per diventare un successo. In tutto Whitney ha venduto oltre 140 milioni di album, diventando tra le cantanti americane la quarta in termine di vendite. Rolling Stone, il bimensile specializzato in musica, l'ha inserita tra le 100 migliori voci di tutti i tempi. Il guaio che ha portato la Houston a due passi dalla morte si chiama Bobby Brown, l’uomo che ha sposato all’inizio degli anni novanta, poco prima di The Bodyguard, e dal quale ha divorziato nel 2006, dopo anni burrascosi di matrimonio, ottenendo la custodia della figlia Bobbi Kristina, 15 anni. Anche se c'erano già le prime avvisa-
glie alla fine degli anni novanta (la cantante, dimagrita e spesso in ritardo, aveva cancellato numerosi concerti), le difficoltà di Withney escono allo scoperto nel gennaio del 2000, quando una piccola quantità di marijuana viene scoperta alle Hawaii nel bagaglio della coppia. Poi sempre peggio. In una intervista l’anno successivo la Houston spiega, con risultati devastanti, di non consumare crack perchè è la droga dei poveri, ma riconosce di far uso regolare di altre sostanze stupefacenti. Nel 2003 e nel 2004 le cose proseguono per il verso sbagliato. Withney rivela che suo marito la picchia e viene ricoverata per un breve periodo; minaccia la separazione, ma poi i due si riconciliano. Dopo due anni arriva finalmente l’atteso divorzio, e per la Houston la vita ricomincia da zero con la figlia.
Withney Houston
ROMA –Vallettopoli, i terroristi, i servizi segreti deviati e gli intrighi all’università saranno fra gli scenari su cui indagherà il politicamente scorretto Ispettore Coliandro (interpretato da Giampaolo Morelli), chetorna con laterza serie, diretta dai Manetti Bros e ideata da Carlo Lucarelli, in quattro episodi, dal 1 settembre su Raidue in prima serata. «Anche stavolta ci siamo divertiti un sacco a scriverla – spiega Lucarelli, che è anche cosceneggiatore-. Coliandro ormai è diventato un piccolo fenomeno di costume, i ragazzini ripetono le sue battute e riceviamo continuamente consigli su cosa far fare al personaggio». Lo scrittore, che ad ottobre tornerà anche su Raitre per una nuova serie di Blu notte (fra i temi Ilaria Alpi e il clan dei Casalesi), dice che il team di sceneggiatori attinge costantemente agli spunti offerti dalla cronaca. Fra questi anche Vallettopoli: «Non rifacciamo il caso di cronaca – precisa – non c'è da riconoscere qualcuno, è il meccanismo di come funzionano certi fenomeni che c'interessa». Morelli, che si diverte sempre molto a interpretarequesto poliziotto un po’goffo e cialtrone, pensa che Coliandro funzioni «perchè è un uomo comune alle prese con storie straordinarie, ha difetti e pregiudizi cometutti. C'èchilo paragonaal Monnezza (il personaggio interpretato da Tomas Milian), ma lì c'era compiacimento, Coliandro invece si vergogna della sua ignoranza». Comunque l’attore promette scherzosamente che il personaggio «dirà parolacce solo prima durante e dopo le indagini». È molto contento della serie anche il neodirettore di Raidue Massimo Liofredi: «Coliandro è un prodotto intelligente e divertente, è un ispettore giovane e alternativo, antieroe ed eroe, rispecchia l’uomo moderno». L’ispettore, però, non riesce a divertire tutti: il calciatore dell’Inter Marco Materazzi, infatti, ha querelato i realizzatori della serie, per una puntata della scorsa stagione in cui veniva citato: «C'era un personaggio che perdeva al fantacalcio per colpa sua e a Materazzi non è andata giù» dice Marco Manetti. Il regista dice di non essere preoccupato per una messa in onda in apertura di stagione: «Coliandro essendo un outsider sta bene dappertutto». Come di consueto, negli episodi della fiction, interpretata fra gli altri, anche da Veronika Logan e Paolo Sassanelli, ci saranno vari cameo inediti, come quelli di Francesco Facchinetti, Nino Frassica e la diva e cosceneggiatrice (nonchè ex compagna) di molti film di Argento, Daria Nicolodi. Pare scontata anche una quarta serie.
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Spettacoli e televisione 53
Martedì 1 settembre 2009
Martedì 1 settembre 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Giornata ottima per gli affari: vi troverete in netto vantaggio sulla concorrenza. Con il partner vi conviene cambiare tattica.
TORO 21/4 - 20/5
Mettete a punto proposte chiare da sottoporre all'attenzione dei superiori. Con il partner non dovete sottovalutare i particolari.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Se continuate ad avere un atteggiamento distratto difficilmente potrebbe afferrare le occasioni nel lavoro. L'amore è una sfida che volete vincere.
CANCRO 22/6 - 22/7
Il clima nell'ambiente di lavoro va migliorando e i vostri progetti potranno realizzarsi. Inquietudine sentimentale pericolosa.
LEONE 23/7 - 23/8
La riuscita nel lavoro dipende anche dalle vostre capacità di persuasione. Il partner non apprezza la vostra eccessiva indipendenza.
VERGINE 24/8 - 22/9
Siete un po' pasticcioni e poco diplomatici nel lavoro: cambiate o non farete molta strada. Siete però simpatici e avete molti amici.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non dovete esitare o muovervi con passi incerti: avete le carte in regola per sfondare negli affari. In amore pausa di riflessione.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non prendete per oggi appuntamenti di lavoro importanti: non siete nella vostra forma migliore. In amore sarete soli per poco tempo
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Non lasciate cadere solo per pigrizia una buona occasione di allargare la vostra attività. Frizzanti i rapporti affettivi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro in questo periodo vi sentite molto sotto pressione: i risultati vi compenseranno. In amore non siate precipitosi.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Il vostro progetto è pronto da tempo: ora nel lavoro si tratta di passare all'attacco. Avete un partner troppo sfuggente e misterioso.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
F à remo L; T est; ori E = Fare molte storie
Grazie alla sicurezza di voi stessi potrete puntare dritti all'obiettivo nella professione. In amore fate autocritica e fatevi perdonare.
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54 Rubriche
PRIMA SERATA
18.00
TELEFILM
21.15
TELEFILM
20.35
SOAPOPERA
18.50
QUIZ
20.30
TELEFILM
21.10
FILM
20.30
RUBRICA
Il commissario Rex
L’ispettore Coliandro
Patrizio Rispo
06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.45 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio. Capitolo secondo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E..state con costume 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -Telefilm7 vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmAlias 16.40 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmIl brigante di Tacca del Lupo con A. Nazzari - regia di Pietro Germi (Ita) - 1952 10.40 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaRai Sport 17.15 -TelefilmArsenio Lupin 18.00 -RubricaGeo Magazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Blob Venezia 20.15 -TelefilmWind at my back
06.00 -TelegiornalePrima pagina 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08:40 - FilmLe giraffe con Sabrina Ferilli, Veronica Pivetti, Alessandro Di Carlo - regia di Claudio Bonivento (Italia) - 2000 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -FilmIl segreto di Svenaholm con Julia Bremermann, Patrick Rapold, Gabriele Dossi - regia di John Delbridge (Germania) - 2006 17:10 - FilmIl coraggio di ricominciare con Julie Benz, Marsha Mason, Paul Le Mat - regia di Georg Stanford Brown (USA) - 2004 18.50 -QuizChi vuol essere milionario 19.45 -QuizChi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolf un polizziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.45 -FilmBandolero! con James Stewart, Dean Martin, Raquel Welch - regia di Andrew V. McLaglen (USA) - 1968 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore
06.40 -TelefilmTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball saga 14.05 -CartoniYu gi oh! 5d''s 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmA noi piace Flint con James Coburn, Lee J. Cobb, Jean Hale - regia di Gordon Douglas (USA) - 1967 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -VarietĂ SupervarietĂ 21.20 -FilmBad Company - Protocollo Praga con A. Hopkins - regia di Joel Schumacher (USA/) - 2002 23.25 -TelegiornaleTG 1 23.30 -EVENTO Dall UniversitĂ ebraica...
20.30 -News TG2 - 20.30 21.15 -Telefilm L'ispettore Coliandro 22.55 -Telegiornale Tg 2 23.10 -TelefilmSupernatural
20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmIl pranzo della domenica 22.50 -TelegiornaleTg regione 22.55 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 23.25 -Previsioni del tempoMeteo 3
20:30 - Show Paperissima sprint 21.20 -Miniserie Impatto dal cielo
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -MiniserieL'onore e il rispetto 23.15 -FilmTre tigri contro tre tigri con Renato Pozzetto, Paolo Villaggio, Enrico Montesano, Dalila Di Lazzaro - regia di Sergio Corbucci, Steno (Italia) - 1977
21.10 -Film Oggi sposi... niente sesso! con Ashton Kutcher, Brittany Murphy, Christian Kane - regia di Shawn Levy (USA, Germania) - 2003 23.10 -Telefilm Prison Break
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District
00.20 -RubricaXXI secolo. Testimoni e protagonisti 01.25 -TelegiornaleTg 1 02.00 -RubricaAppuntamento al cinema 02.05 -RubricaSottovoce 02.35 -RubricaScrittori per un anno
00.30 -ShowFollia rotolante 01.40 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.45 -RubricaAppuntamento al cinema 01.50 -RubricaTg2 E..state con costume 02.20 -TelefilmLa piovra 3
23.30 -RubricaCorreva l'anno 00.15 -RubricaOff Hollywood 2009 00.45 -RubricaAppuntamento al cinema 00.55 -RubricaFuori Orario 02.00 -AttualitĂ Rainotte 03.40 -RubricaRiflettendo con...
00.20 -TelefilmMissing 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:11 - NewsMeteo 5 notte
01.25 -TelegiornaleTg4 01.50 -FilmStand by Me - Ricordo di un'estate con W. Wheaton - regia di Rob Reiner (USA) - 1986 03.30 -TelefilmWest Wing
01.00 -SportXV Campionato Mondiale di pugilato - Pugilato 01.45 -Reality ShowTalent 1 player 02.00 -TelegiornaleStudio Aperto 02.15 -Real TvTalent 1 Player 02.55 -TelefilmKiller instinct
23.40 -TelefilmCold Squad 00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -TelefilmAlla corte di Alice 01.55 -RubricaDue minuti un libro 02.00 -NewsCNN News
Gerry Scotti
Walker Texas Ranger
Oggi sposi.. niente sesso!
Lilli Gruber
Borsa Frigo Trolley ,GHDOH SHU SLFQLF JLWH R FDPSHJJLR XWLOL]]D XQD WHFQRORJLD D ULVSDUPLR HQHU JHWLFR VHQ]D XVR GL JDV UHIULJHUDQWH 6DOYDVSD]LR SHUFKq ULFKLXGLELOH VX Vp VWHVVD q GRWDWD GL FRPRGH UXRWH FRPH XQ WUROOH\ TXLQGL VL WUDVSRUWD IDFLOPHQWH DQFKH TXDQGR q FRPSOHWDPHQWH SLHQD 0ROWR SUDWLFD DQFKH SHU WUDVSRUWDUH JHODWL H VXUJHODWL GDO VXSHUPHUFDWR D FDVD VHQ]D ULVFKLR GL LQWHUURPSHUH OD FDWHQD GHO IUHGGR &DUDWWHULVWLFKH WHFQLFKH ‡ &DSDFLWj OLWUL ‡ $OLPHQWDELOH D 9 GDOOœDFFHQGLVLJDUL GHOOœDXWR ‡ WDVFKH HVWHUQH ‡ 3RWHQ]D : ‡ 'LP FP [ [ ‡ 3HVR .J FD ‡ &RPSOHWD GL FLQJKLD SHU LO WUDVSRUWR D WUDFROOD
D VROL
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Televisioni 55
MartedĂŹ 1 settembre 2009
POLITICA & CHIESA
Boffo verso le dimissioni? Cei “Avvertimento mafioso” Il Gip “Nessuna informativa” alle pagine 6 e 7
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FUMETTI
Boffo: un direttore senza Avvenire.
LA Disney compra Marvel Topolino diventa fratello dell’Uomo ragno Operazione da 4 milioni di dollari a pagina 12
Martedì 1 settembre 2009
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POLITICA LUCANA
SPORT
Pd Parla Adduce
Ultimo giorno di mercato
Potenza, due colpi A Melfi in tre Capuano ha avuto De Simone e Smith
“La gestione sbagliata di Lacorazza”
Ritornano gialloverdi Mitra e La Porta
«Speranza è rimasto veltroniano» alle pagine 8 e 9
METALMECCANICI
MURO LUCANO
Anche la Basind vuole chiudere Guerra di nervi alla Lasme
Studentessa bocciata alla riparazione tenta il suicidio
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POTENZA
Il supermarket della droga a Montereale
Puscher vendeva eroina pronta in siringa a pagina 18
Pino Daniele a Matera
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«Giovanilismo un falso problema»