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Brevi dal mondo

Gheddafi in Usa atteso al varco NEW YORK – Gli Stati Uniti, ancora contrariati dall’accoglienza da eroe tributata all’attentatori di Lockerbie, aspettano al varco Muammar Gheddafi. Il leader libico il 23 settembre sbarcherà a New York per presiedere l'Assemblea Generale dell’Onu, dove è atteso il suo intervento per la prima volta in 40 anni. L'ambasciatrice Susan Rice ha avvertito il colonnello che il suo comportamento finirà sotto la lente dell’opinione pubblica americana. Per la Rice se Gheddafi si lascerà andare ai colpi scena cui ha abituato il mondo potrà «aggravare» l'irritazioni americana, ma «spero», ha aggiunto, che invece «coglierà questa opportunità per avere un comportamento costruttivo».

Arctic Sea sempre più giallo TEL AVIV – Altro che sequestro architettato dal Mossad sotto il naso della Russia. Al contrario: dietro il mistero dell’Arctic Sea, la nave sparita nelle settimane scorse e recuperata fra mille ombre dalla flotta di Mosca, potrebbe esserci un’operazione condotta in stretto coordinamento fra i servizi israeliani e gli uomini dell’ex Kgb per sventare il tentativo di contrabbando di un carico ultrasensibile: forse missili S-300, forse destinati all’Iran.

Iran, Pasdaran contro Khatami TEHERAN – Il comandante dei Pasdaran iraniani, Mohammad Ali Jafari, si è scagliato ieri contro l’ex presidente riformista Mohammad Khatami, accusandolo di avere cercato di eliminare il potere della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, sostenendo il candidato moderato Mir Hossein Mussavi nelle presidenziali del 12 giugno scorso, nelle quali è poi stato dichiarato rieletto Mahmud Ahmadinejad. Sempre ieri l’agenzia Fars, vicina al governo, ha riferito che sono stati richiamati 40 ambasciatori «alcuni dei quali hanno sostenuto i rivoltosi» durante le proteste. Cioè si sarebbero schierati contro Ahmadinejad. Il ministero degli Esteri ha smentito che la decisione sia stata presa per motivi politici.

Giovedì 3 settembre 2009

L’Aquila Bertolaso «Tutto bene»

Palermo al Comune fuori l’Mpa

L'AQUILA – «Tutto procede secondo programma: oggi è cominciato il graduale smantellamento delle tendopoli a L’Aquila, ci saranno case per tutti, 18mila andranno in quelle antisismiche previste nel progetto C.a.s.e.». Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è sceso in campo direttamente per tranquillizzare la popolazione terremotata su alcune tematiche fondamentali e ribadire che si sta procedendo secondo i programmi stabiliti. L’intervento del sottosegretario arriva dopo alcuni giorni di incertezza.

PALERMO – Dopo annunci e rinvii il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha presentato la nuova giunta comunale di centrodestra con 12 assessori (cinque riconfermati), invece dei precedenti 16, tra cui cinque tecnici, e che vede fuori esponenti del Movimento per l’autonomia del presidente della Regione Raffaele Lombardo e del Pdl di area del sottosegretario Gianfranco Miccichè. Rimangono fuori anche tre assessori (due Pdl e uno Udc) che si erano dimessi da consigliere per accettare la carica.

Sarà la “valletta” di Bonolis a condurre al 60ª edizione

Sanremo ad Antonella Clerici «Sarà una festa che coniugherà leggenda a modernità Siete tutti invitati»

Antonella Clerici

ROMA–«Rifarei il festival domani mattina». Così Antonella Clerici aveva detto al termine della fortunata edizione del 2005, condotta al fianco di Paolo Bonolis con eccezionali risultati di auditel. Tutti la ricordano per i suoi abiti esagerati, quasi una parodia delle principesse delle favole, le stonature nei tentativi di cantare brani celebri, ma soprattutto l’ironia con cui aveva impersonato il ruolo di “valletta» trasformandosi in una vera e propria spalla. Già in quell'occasione la Clerici aveva dimostrato di avere “la stoffa” per tenere le redini del Festival

più ambito e più chiacchierato della tv italiana. Dopo qualche indiscrezione ieri la conferma ufficiale: sarà lei la conduttrice della 60ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La sua è la terza conduzione femminile del festival, dopo Raffaella Carrà nel 2001 e Simona Ventura nel 2004. Antonella Clerici così commenta lasua nuovaavventura:«Realizzo il mio sogno e sul palco dell’Ariston vorrei organizzare una grande festa degli italiani, una festa che coniughi leggenda e modernità. Siete tutti invitati».

Immigrazione, caso chiuso (ma non troppo) dopo le minacce di Berlusconi

Ue, non si placa la polemica Almunia scherza: «A chi debbo chiedere il permesso di parlare?» ROMA - Caso chiuso ma con parecchi strascichi polemici quello del duro attacco di Silvio Berlusconi all'Europa sull'immigrazione. Il premier aveva minacciato di bloccare i lavori della Commissione Ue se a parlare delle scelte dei diversi paesi dell'Unione continueranno ad essere i portavoce anziché il presidente Josè Manuel Barroso. Una delle vittime dell'ira di Berlusconi, il portavoce della Commissione e di Barroso Johannes Laitenberger ha parlato di un «malinteso» già chiarito. Ma negli uffici di Bruxelles sono fioccate le battute e le repliche al premier italiano. «Spero che la Commissione europea continuerà a rispondere alle domande in modo aperto e trasparente», ha commentato il ministro delle finanze svedese Anders Borg, che presiede l'Ecofin. «Anche in italiano», ha aggiunto il commissario agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia, nel corso di una conferenza stampa congiunta. «A quale presidente devo chiedere il permesso di parlare?» ha proseguito scherzosamente Almunia, concludendo «non posso parlare, non ho il permesso». Sulla questione il commissario per l'Immigrazione, Jacques Barrot, ha detto: «Onestamente, non ho davvero, in coscienza, nulla da rimproverarmi». Il vicepresidente dell'esecutivo Ue ha poi respinto l'accusa di passività rispetto all'immigrazione clandestina: «La mia inazione rispetto a questo problema sarebbe im-

perdonabile. Ho messo tutto me stesso per cercare di trovare delle soluzioni». Barrot ha riferito di non essere stato contattato dalle autorità italiane: «Se fossi stato contattato avrei reagito in modo piuttosto acceso, facendo notare che tutto quello che ho fatto fino adesso l'ho fatto in coscienza, consapevole della difficoltà di questi problemi». La linea dell'Europa, ha quindi spiegato Barrot, prevede anche il respingimento dei clandestini, ma senza mettere a repentaglio le loro vite: rigore e fermezza sull'immigrazione illegale, ma solidarietà verso i rifugiati. Dall'Italia non ha ancora ricevuto le risposte ai chiarimenti chiesti prima dell'estate, in particolare sulle modalità di identifica-

zione dei richiedenti asilo. Ma ha annunciato che trarrà spunto proprio dalle osservazioni di Franco Frattini (che ha tante volte invocato l'intervento dell'Europa e ha denunciato «una certa resistenza» degli altri paesi ad affrontare la questione), per dire ai ministri dell'Interno Ue, quando si incontreranno il 21 settembre, di essere «più coscienti del problema» e superare certe «timidezze». Ieri Barrot ha presentato il piano per accogliere nell'Ue alcune delle migliaia di rifugiati che sono attualmente nei campi gestiti dalle Nazioni Unite in paesi come la Siria, la Giordania e il Kenya, una misura di «solidarietà concreta», ha sottolineato. Marina Maresca

Joaquin Almunia, ironico con Berlusconi

Non cessano i viaggi della speranza. Altre imbarcazioni in difficoltà. Arrivi in Sicilia

Salvati dai maltesi 96 migranti su un barcone CATANIA – Non cessano i 'viaggi della speranza' del Mediterraneo, nonostante le pessime condizioni meteo. Motovedette maltesi hanno salvato 96 migranti, tra i quali numerose donne e bambini, probabilmente somali, su un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia. L’imbarcazione, che martedì aveva lanciato l’Sos con un satellitare e che stava per affondare, è stata localizzata a 75 miglia a sud-est di Lampedusa, in acque di competenza maltese per quanto riguarda le operazioni di ricerca e soccorso. Gli extracomunitari hanno raggiunto ieri mattina il porto de La Valletta. L’allarme era stato raccolto martedì da un immigrato somalo rinchiuso in un centro di detenzione a Mal-

ta, che aveva ricevuto la telefonata di un suo congiunto. Ma quella soccorsa non sarebbe l’unica imbarcazione in difficoltà nel Canale di Sicilia: altre ve ne sarebbero, sulla base di numerose chiamate fatte sempre con telefoni satellitari e nella zona le condizioni meteo sono brutte, con mare forza 5. Sono riusciti invece a arrivare in Sicilia dei migranti, che sono sbarcati nella costa sud dell’isola: erano in 15, secondo il racconto degli stessi migranti, su un gommoneche li ha scaricatia poche decine di metri dalla riva, vicino Punta Braccetto, nel Ragusano, ed è ripartito. Nove clandestini sono stati bloccati dopo l’allarme lanciato da personale della protezione civile. Tre di loro, compresa

una donna, sono stati ricoverati in ospedale a Vittoria per escoriazioni e stress fisico. Nessuno è in gravi condizioni. Continuano intanto le ricerche sul posto per trovare gli extracomunitari mancanti all’appello. L’operazione è coordinata dalla Capitaneria di porto che ha avviato le ricerche anche per tentare di intercettare il gommone fuggito guidato da scafisti. Non sono riusciti a fuggire invece due extracomunitari che erano ricercati per un tratta di migranti a Lampedusa. Sono un tunisino di 31 anni e un palestinese di 24 che sono stati arrestati a Anzio, città del litorale a sud di Roma, dove risiede una folta comunità di nordafricani.

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2 In Italia e nel Mondo


Indonesia sisma al sud 32 le vittime

Paura nella comunità gay della capitale. La Carfagna: «Prenderemo misure»

Roma, un’altra aggressione a omosessuali ROMA–Adesso è paura nella comunità gay di Roma. Dopo il lancio di due petardi avvenuto martedì sera nella Gay Street capitolina sale i livello di tensione per quella che viene percepita come una escalation di intolleranza che, nel corso dell’estate, ha colpito gli omosessuali romani. Per le associazioni che tutelano i diritti degli omosessuali i casi non sono isolati e ieri mattina c'è stato un incontro tra amministrazione comunale e Arcigay per discutere sui provvedimenti da adottare. Ma le indagini effettuate fino a questo momento escludono l’ipotesi di «una strategia politica unica». Ieri il presidente dell’Arcigay, Fabrizio Marrazzo, ha ricostruito quan-

to accaduto martedì sera ed è stato ascoltato come testimone dai carabinieri. «Il materiale esploso -ha detto Marrazzo - sarebbe stato lanciato da due o tre ragazzi con la testa rasata, tra i 18 e i 20 anni, che erano a piedi. Mi è stato riferito che, dai riscontri con le telecamere che erano in strada, le forze dell’ordine avrebbero elementi per riuscire a rintracciare gli aggressori». Le indagini dei carabinieri, intanto, hanno accertato che i due rauti non hanno provocatodanni masolo molto spavento visto il fischio e il gran 'botto' che hanno emesso dopo essere stati lanciati. Agli atti dell’indagine mancherebbe il referto medico della persona che

ha raccontato di essere stata ferita e, secondo i rilievi effettuati, la fioriera danneggiata davanti al locale della Gay Street non è stata colpita martedì sera. Il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, dice: «Non credo sia possibile avere provvedimenti fuori sacco nel Consiglio dei ministri di oggi ma la linea del governo e del mio ministero è prevedere aggravanti per i reati con finalità di discriminazione sessuale». Da Lourdes, dove si trova per un pellegrinaggio, arriva anche il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Un episodio molto preoccupante che ci deve spingere ad aumentare tutte le misure di sicurezza anche

Mara Carfagna

nella zona della Gay Street» ha detto Alemanno ricorda che «già al tavolo istituito dopo l'aggressione al Gay Village si era aperta la possibilità di adottare una vigilanza diversa perchè ormai la Gay Street è un luogo simbolo che può attrarre provocatori». Daniela Navi

Perde la vita anche il numero due dell’Intelligence afghana

BANGKOK–Almeno 32 morti in alcunivillaggi rurali, decine di feriti tra cui una trentina ancora bloccati sotto le macerie, 1.300 edifici crollati o seriamente danneggiati, scene di panico anche nella capitale Giakarta. È il bilancio del terremoto che ha colpito ieri il sud dell’Indonesia, una scossa di 7 gradi di magnitudo al largo dell’isola di Giava, che in un primo momento aveva fatto temere anche per un maremoto. L’allarme tsunami è presto rientrato, ma la Protezione civile indonesiana avverte che il conto delle vittime potrebbe aumentare.

Attentati a Salonicco e Atene

Grecia la guerriglia Strage vicino alla moschea: un kamikaze si fa esplodere all’attacco

Kabul, ancora vittime

NEW DELHI/KABUL – Una nuova rocambolesca operazione dei talebani ha provocato una strage ieri davanti ad una moschea ad est di Kabul, uccidendo fra l’altro il 'numero due' degli 007 afghani nel giorno in cui il presidente Hamid Karzai sembra non essere molto lontano da una riconferma del suo mandato al primo turno. Secondo dati diffusi ieri dalla Commissione elettorale indipendente (Iec) relativi allo spoglio delle schede nel 60,3% dei centri di voto, il capo dello Stato uscente ha il 47.3%, ampiamente davanti al suo principale sfidante Abdullah Abdullah (32.6%) e ad un sorprendente Ramazan Bashardost (11.6%). L’attacco, il secondo di grandi proporzioni dal voto del 20 agosto scorso dopo quello cheha fatto 43 vittime a Kandahar nel sud una settimana fa, ha causato la morte a Mihtarlam, capoluogo della provincia di Laghman (100 chilometri dalla capitale), di 23 persone, fra cui Abdullah Laghmani, vice-capo della Direzione nazionale per la sicurezza, e alcune personalità locali. L’esecuzione, prontamente rivendicata dai talebani, è stata affidata ad un giovane kamikaze che si è nascosto in un negozio vicino alla moschea, da cui è uscito di corsa facendosi esplodere con abilità vicino all’auto su cui Laghmani stava per salire.Lo scoppioha investito in pieno il vice-responsabile dell’intelligence afghana uccidendolo sul colpo, insieme ad almeno 19 civili. Gli analisti hanno sottolineato che l’attentato, eseguito fra l'altro in pieno Ramadan, ha generato sgomento nei servizi di intelligence afghani burlati ancora una volta dai talebani che prima delle

Il luogo dove un giovane kamikaze si è fatto esplodere uccidendo almeno 20 persone

elezioni erano riusciti a far esplodere un auto-bomba davanti allo stesso quartier generale delle Forze internazionali dell’Isaf. Il presidente Karzai ha condannato in modo deciso l'attentato avvertendo che se «i nemici dell’Afghanistan pensano di poter distruggere questo paese uccidendo elementi patriottici (...) devono sapere che falliranno nel loro vizioso proposito perchè questa nazione ha gente patriottica». La strage è stata stigmatizzata ancheda PeterGalbraith,vice-responsabile della Missione dell’Onu in Afghanistan (Unama). «E' indifendibile – ha sostenuto – che un simile attacco sia stato realizzato contro una mo-

schea durante il mese santo del Ramadan. Il contrasto fra la maggioranza degli afghani che sognano la pace e chi ha condotto questo attacco non potrebbe essere più assoluto». Queste reazioni non riescono però a nascondere la difficile emergenza che vive in queste ore l’Afghanistan, fra l’incertezza sul futuro politico legato allo svolgimento o meno di un secondo turno elettorale fra Karzai e Abdullah, e i moniti, anche di fonte militare americana, secondo cui i talebani sarebbero in una fase di rafforzamento delle loro posizioni nel paese. E se ciò non bastasse, c'è anche chi sta agitando lo spettro di una guerra civile.

Sulla scia di quanto affermato da Abdullah – «non accetterò i risultati se non verrà fatta piena luce sui brogli» – uno dei comandanti della Alleanza del Nord anti-talebana che lo appoggia, Gul Shah Moammed, ha dichiarato che «non abbiamo dimenticato come si combatte, e sappiamo bene come si usa un kalashnikov e una pistola Glock». E' uno scenario allarmante che Haroun Mir, direttore del Centro per la ricerca e gli studi politici dell’Afghanistan, ha così commentato oggi: «Credo che sia chiaro che Karzai ha vinto, ma questa constatazione non risolve la crisi con cui stiamo facendo i conti». Maurizio Salvi

Coccole-party, 20 dollari per un po’ di affetto SEal mattino appena svegli desiderate che qualcuno vi abbracci ma l'unico calore che ricevete è quello della tazzina del caffè, probabilmente siete in crisi d'astinenza da coccole. Per aiutare i disperati che si trovano in questa situazione due professionisti di New York hanno inventato i "Cuddle Parties" ("feste a base di coccole"), incontri totalmente platonici durante i quali i partecipanti danno e ricevono carezze e baci senza alcun tornaconto sessuale. Una overdose di tenerezza, ma previo pagamento: partecipare costa tra i 20 e i 40 dollari, pedaggio che in tempi di crisi dovrebbe in-

La “premiere dame” ha detto di “sì” ad Allen

Groenlandia a rischio coraggiare a cercare un partner fisso con il quale scambiare carezze gratuite a volontà. Ma a New York è forse più facile tirare fuori la carta di credito che un sorriso e lo dimostra il fatto che dal debutto, circa un anno fa, l'iniziativa ha raccolto oltre 700 partecipanti.

ATENE – La guerriglia anarco-marxista è tornata ieri all’attacco in Grecia con attentati davanti alla Borsa di Atene e a Salonicco, che hanno volutamente fatto solo danni materiali, mettendo però a nudo la vulnerabilità dello stato. E ciò mentre il governo di centrodestra traballa sotto i colpi della crisi, degli scandali e dell’insicurezza. Sulle montagne della regione di Salonicco, città dove è atteso nei prossimi giorni il premier, Costas Karamanlis, per inaugurare la Fiera internazionale, sono stati trovati nascosti otto missili anticarro. Ad Atene una potente autobomba è esplosa all’alba davanti all’edificio della Borsa che, pur avendo subito gravi danni, ha poi aperto regolarmente i battenti. Una passante è stata ferita leggermente da frammenti di vetro e otto automobili parcheggiate vicino sono andate semidistrutte. L’attentato, al pari di quello di Salonicco, era stato preannunciato con una telefonata ed è avvenuto, come tradizione delle organizzazioni rivoluzionarie greche, ad uffici chiusi per evitare vittime. Ma se l’ordigno, pari a circa 20 kg di esplosivo, fosse detonato qualche ora più tardi senza preavviso avrebbe potuto provocare molte vittime. A Salonicco, un’esplosione meno violenta, ha causato danni al Ministero per la Tracia e la Macedonia, il cui responsabile fa parte del governo centrale. Nessuno ha ancora rivendicato gli attentati, ma gli inquirenti sono orientati ad attribuire quello di Atene a Lotta Rivoluzionaria (Ea), gruppo che ha preso l’eredità di quello marxista radicale 17 Novembre, smantellato nel 2003, e che ha intensificato la sua azione sulla scia delle violenze seguite all’uccisione del quindicenne Alexis Grigoropoulos da parte della polizia lo scorso dicembre. Ea, che lanciò nel 2007 un missile contro l’ambasciata americana, ha recentemente attaccato polizia, banche e uffici statali. Altri attentati dinamitardi sono stati compiuti da un’altra organizzazione, che, secondo gli inquirenti, sarebbe emanazione di Ea, la Setta dei Rivoluzionari, che ha rivendicato nei mesi scorsi la rara uccisione di un poliziotto. A Ea e Setta si sono aggiunti i Nuclei di Fuoco con vari attentati, uno dei quali contro l’abitazione dell’ex viceministro dell’interno con esplosivo simile a quello detonato oggi a Salonicco. Giulio Gelibter

UN tour di tre mesi per capire come mai in Groenlandia i ghiacci si stanno sciogliendo così velocemente. E provare a salvarli. Con il supporto di Greenpeace, un team di studiosi partito da Amsterdam ha circumnavigato la Groenlandia per studiare lo stato dei

ghiacci e la velocità e le anomalie nel loro scioglimento. L'equipaggio è a bordo di una nave storica del movimento ambientalista: la Arctic Sunrise, che ha già partecipato a campagne contro la caccia alle balene e l'energia nucleare.

LA première dame ha detto sì. Come riferisce oggi lo spagnolo El Mundo, Carla Bruni ha accettato l’offerta di Woody Allen e reciterà sotto la direzione del regista newyorkese. La proposta era stata fatta un paio di mesi fa dallo stesso Allen, mentre si trovava a Parigi per la promozione di ‘Basta che funzioni’, nuovo film che arriverà nelle sale italiane il 18 settembre. In quell’occasione, incalzato dalle domande dei giornalisti, il regista di ‘Manhattan’ aveva rivelato che dirigere la signora Sarkozy non gli sarebbe affatto dispiaciuto: “Sono sicuro che sarebbe meraviglio-

sa – aveva detto - Ha il carisma necessario e per lei non sarebbe una novità esibirsi di fronte ad un pubblico. "E potrei affidarle molte parti diverse. Per ora non ho una storia - aveva proseguito il 73enne regista - ma forse le chiederò se e' interessata''.

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Il fatto del giorno: migranti respinti, l’Europa chiede spiegazioni Berlusconi contrattacca “Non daremo più il voto”

La grave carica eversiva che mina la democrazia

“Tutta colpa dei giornali” il Cavaliere si giustifica

dalla cronaca di Marco Conti

dall’articolo di Andrea Bonanni

dall’articolo di Ugo Magri

È di nuovo tensione tra l’Italia e l’Unione europea sul tema dell’immigrazione. Dopo la richiesta di chiarimenti da parte di Bruxelles a Roma sugli ultimi respingimenti di clandestini, Silvio Berlusconi parte al contrattacco e minaccia di bloccare i lavori dell’Unione: «Non daremo più il nostro voto, bloccando di fatto il funzionamento del Consiglio, ove non si determini che nessun commissario europeo, nessun portavoce di commissario possa intervenire pubblicamente su alcun tema». Insomma, per il presidente del Consiglio ad esprimersi deve essere soltanto la Commissione. Pronta la replica di Bruxelles, che non nasconde la sorpresa: nessuna critica, applichiamo i trattati. [...]

[...] È dai tempi in cui, inaugurando la presidenza italiana dell’Unione, diede del "kapò" all’eurodeputato socialista tedesco Martin Schulz e dei "turisti della democrazia" agli altri europarlamentari, che da Bruxelles si guarda al leader della destra italiana con condiscendente disprezzo. [...] Da ieri, però, anche l’Europa sta cominciando a ricredersi. E a intravedere quanto sia forte la carica eversiva che si nasconde dietro questi modi da avanspettacolo. Nessuno,in oltre mezzo secolo di vita dell’Unione, si era mai spinto a minacciare pubblicamente di bloccare il funzionamento delle istituzioni pur di togliere ai commissari europei il diritto di esprimersi sulle materie di loro competenza e, se del caso, di criticare i governi. [...]

Non fosse stato per quella battuta del primo ministro polacco, Berlusconi si sarebbe limitato a minacciare l’Europa, a chiedere la testa di tutti i commissari Ue che lo criticano [...]. E avrebbe evitato di tornare su Noemi, Patrizia, i «festini», per poi scagliarsi sui giornali nemici [...]. Durante la commemorazione [...] della Seconda guerra mondiale [...] ecco il padrone di casa, Donald Tusk, ammiccare al Cavaliere: è tutto vero quanto scrivono i giornali sulle prodezze da «latin lover»?[...] «Purtroppo mi trovo costretto, quando incontro qualche collega straniero, a mettere i puntini sulle "i". Sì, perché fanno dei complimenti circa la mia vivacità [...]. Questo per la cattiva pubblicità all’estero dei giornali che conoscete e degli amici da loro imbeccati». [...]

La migliore di ieri

Lontani dalla gente

Viviamo in un Paese che viola i diritti umani

Quei comici anti-premier

dall’editoriale di Roberto Arditti

dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu

dall’articolo di Massimiliano Parente

In questi giorni si fa un gran parlare [...] di laici e cattolici. Se ne parla perché c’è una dura polemica in corso quella sul direttore di Avvenire Dino Boffo, che sta scuotendo i mondi dell’informazione e della politica con grande violenza: noi stessi vi abbiamo preso parte criticando duramente itanti (falsi)moralizzatori in circolazione. C’è però un pericolo enorme, di cui noi giornalisti(ed ancheipolitici) rischiamo di non accorgerci: quello di combattere battaglie a nostro esclusivo uso e consumo, mentre invece fuori, fuori dal nostro piccolo e potente mondo, succedono cose di ben maggiore importanza ed effetto sulla vita della gente.[...]

Adesso nessuno potrà dire «non sapevo, non immaginavo». [...] Dice la nostra sempre più dimenticata legge suprema, «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica». Sono cittadini somali. Fuggiti, cioè, da uno dei paesi più disgraziati del pianeta. Un paese che l’Occidente ha abbandonato a se stesso [...]. Com’è noto, l’Europa ci ha chiesto spiegazioni su questa inumana pratica dei «respingimenti ». Ieri il nostro premier, anziché darle, ha mi-

nacciato di boicottare - non potendola querelare - questa Europa troppo curiosa. Quando arriveranno le inevitabili condanne, quando saremo iscritti nella lista dei paesi che violano i diritti dell’uomo, ricordiamoci di queste fotografie. E nessuno, per favore, dica «non sapevo, non immaginavo ». Anche se un esercizio di immaginazione sarebbe opportuno. Perché ciò che le foto mostrano è solo una parte, la parte finale, di una delle tante storie di violenza che si verificano nei lager dell’«amico Gheddafi». Questa specifica storia era cominciata il 9 agosto, e L’Unità l’ha già raccontata. C’erano stati sei morti. Le autorità libiche, naturalmente, avevano smentito.

[...] Umberto Eco, firmatario, insieme ai soliti intellettuali, dell’appello congegnato da Repubblica stessa: «Come reagire al “regime”, visto che bisognerebbe accedere a quei media che il regime controlla?». [...] È comico, a pensarci, quanto lo sono i comici italiani di oggi, subito in coda con la penna in mano, da Crozza in giù: un presidente del Consiglio che querela un giornale mette in pericolo la libertà di stampa [...]. La querela di Berlusconi [...] dovrebbe essere la prova del contrario: se un capo del governo ricorre ai mezzi di un qualsiasi cittadino, significa che non ne ha altri. Deve andare in tribunale [...].

Maramotti sull’Unità

Strategia della menzogna Un monito per salvaguardare un’unità a rischio dall’editoriale di Ezio Mauro

dall’editoriale di Pierluigi Battista

Poichè la sua struttura privata di disinformazione è momentaneamente impegnata ad uccidere mediaticamente il direttore di "Avvenire", colpevole di avergli rivolto qualche critica in pubblico [...] il Presidente del Consiglio si è occupato personalmente ieri di "Repubblica" [...] durante il vertice europeo di Danzica [...], dimostrando che l'ossessione per il nostro giornale e le sue inchieste lo insegue dovunque vada [...]. L'opinione pubblica europea [...] conosce [...] la decisione di portare in tribunale le dieci domande che "Repubblica" gli rivolge da mesi. Presentata come attacco, e attacco finale, questa mossa è in realtà un tentativo disperato di difesa. Non potendo rispondere a queste domande, senon con menzogne patenti,il Capo delgoverno chiede ai giudici di cancellarle, fermando il lavoro d'inchiesta che le ha prodotte. È il primo caso almondo di un leader che ha paura delle domande, al punto da denunciarle in tribunale. [...]

Sarebbe stato meglio se il nostro presidente del Consiglio si fosse attenuto più fedelmente ai canoni e allo stile delle controversie diplomatiche. Ma l’Europa non può più rimandare la definizione di una linea univoca e seria sul tema dell’immigrazione. Non può parlare con mille voci e discordi. Non può costringere alla solitudine l’Italia, Malta, la Spagna, i fronti più esposti e vulnerabili. Non può privarsi di una posizione comune, collegialmente elaborata, ma poi coerentemente difesa nei suoi princìpi essenziali. Non può non sentire le frontiere come questione propria piut-

tosto che dei singoli Stati. Non può prestarsi alle strumentalizzazioni casalinghe, ai veti reciproci, alla teatralizzazione politica di contrasti che non abbiano il crisma dell’ufficialità. Non può pensare che le tragedie consumate al largo di Lampedusa o a Ceuta e Melilla non riguardino Bruxelles, o Berlino, o Parigi, e viceversa. L’Europa non può pensare che continui così all’infinito. Le tensioni tra l’Italia e alcuni esponenti dell’Unione Europea hanno come cornice le celebrazioni dei settant’anni dell’aggressione hitleriana alla Polonia, atto d’inizio della Seconda guerra mondiale. Ricordare quella data fa pensare all’Europa unita e in pace come a

un miracolo politico e accresce la gratitudine per gli europeisti che con lungimiranza hanno costruito un’Europa fino a pochi anni prima dilaniata da guerre apocalittiche e conflitti insanabili. Ma se l’immigrazione è il tema centrale dell’equilibrio europeo di questo secolo, se l’esodo biblico delle popolazioni sfortunate è l’appuntamento che l’Europa dovrà affrontare negli anni e nei decenni a venire, è impensabile che la democrazia europea si condanni a non scegliere, a impantanarsi in rivalità nazional-statali inestinguibili e anche un po’ meschine. La sua unità politica ne risulterebbe monca. E la sua credibilità irreversibilmente intaccata.[...]

La fotografia

E Boffo resiste dall’articolo di Paolo Foschini

Fosse stato per lui se ne sarebbe già andato: e «non da sconfitto», è stato il suo sfogo con gli amici più fidati. [...] Il direttore di Avvenire Dino Boffo aveva infatti preso all’alba di ieri la sua decisione: e uscito di casa, anziché avviarsi verso la redazione milanese del suo giornale, è partito per Roma dove poche ore dopo bussava alla porta del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani e quindi suo principale editore. Qui ci sono le mie dimissioni, gli ha detto Boffo. Non se ne parla, gli ha risposto Bagnasco: soprattutto ora devi restare al tuo posto. E Boffo ha ubbidito: nel pomeriggio, saputo del suo rientro a Milano, gli stessi amici con cui si era confidato in mattinata hanno fatto sapere di averlo trovato rinfrancato e determinato a «resistere». [...]

Roma, studenti alle prese con le “verifiche”, la versione attuale dei vecchi esami di riparazione (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Ma ascoltare l’Europa, invece? No, perché conciliarsi coi propri vicini dovrebbe essere uno dei principi basilari per regolare i rapporti di un Paese, segnatamente l’Italia, con il resto del mondo, vicino e lontano. Certo è che se il metodo è quello della minaccia e della ritorsione non c’è da aspettarsi niente di buono. Chi ci governa dovrebbe abituarsi all’idea che la politica è prima di tutto discussione. E la discussione ha le sue regole, anche per questo è una cosa adatta agli adulti. Le minacce, in politicae nonsolo, denotano debolezza soprattutto daparte dichi lefa.Ed èchi le fa, di solito, che viola le regole. Già in Italia questo modo ci costa caro: il prezzo qui da noi è un appiattimento del dibattito parlamentare e quindi una violenza sul cittadino. In Europa proprio non possiamo permettercelo: non siamo abbastanza importanti, ahinoi.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Germania cambia tutto ma non lascia la Merkel è lei la garanzia della conservazione nella mutazione

Influenza A, non siamo le solite “bandiere nere”

dall’editoriale di Gian Enrico Rusconi

dall’editoriale di Silvio Garattini

Le prossime elezioni tedesche di fine settembre creeranno una situazione paradossale. Da un lato ci sarà un cambiamento significativo nella struttura e nella rappresentanza partitica della Germania; dall’altro questa svolta sarà affidata ad una donna cancelliere - Angela Merkel - che in qualche modo in questi anni ha accompagnato l’eutanasia del vecchio sistema tedesco. Con stupore ci si chiede chi sia esattamente questa professionista della politica che non ha nulla dell’arroganza e della supponenza del professionista, ma guida con sicurezza il governo. Cambia opinione, oscilla nei programmi, fa concessioni e compromissioni ma dà l’impressione d’avere sempre in mano la situazione. Non assume mai toni enfatici o carismatici ma appare convincente e soprattutto popolare. In breve è rimasto l’unico punto fermo in un universo politico in movimento. Il segreto del grande leader

Il cancelliere tedesco Angela Merkel

è ottenere fiducia, qualunque cosa abbia in testa. Persino quando non sa nemmeno lui che cosa farà. Questa è Angela Merkel oggi. Soprattutto dopo l’esito negativo per il suo partito, la Cdu, nelle elezioni regionali dei giorni scorsi. La nomenclatura cristiano-democratica non la ama; anzi è irritata e stupita. Non riesce a capacitarsi di come la Cdu perda consensi mentre ne guadagnala personadellacancelliera.

Ma devono ammettere che soltanto la Merkel è in grado di garantire che l’imminente passaggio elettorale non sia traumatico. I risultati delle ultime consultazioni regionali con la punizione della Cdu e della Spd, l’avanzata della «sinistra antagonista», la Linke, dei liberali, dei verdi non vanno letti come semplice riassetto numerico delle formazioni in campo. Non è un riassestamento per il quale è prevedibi-

dal corsivo di Stefano Zecchi

Alberto Stasi era al suo computer mentre si consumava il delitto nella villetta di Garlasco. Un alibi di ferro, dunque innocente. Il guaio è che il giovane Stasi stava guardando al suo computer filmini pornografici, e una persona civile queste cose non le farebbe mai: dunque, in ogni caso è colpevole. Ciò che sbalordisce è il dito alzato del moralista che pretende di inchiodare Stasi alla sua colpa morale: chi guarda il materiale pornografico è sempre un altro, qualcuno che non frequenteremmo mai, qualcuno che vive in modo indegno e disgustoso, pro-

Garlasco, Stasi innocente ma giudicato per film hard prio come noi non faremmo mai. E invece su 153 milioni di navigatori on line nel mondo, 147 milioni avrebbero visitato almeno una volta un sito hard. Il 90 per cento del ricavato pubblicitario di Internet viene dalla pornografia; il mercato porno - in tutte le sue varianti tecnologiche - cresce in modo esponenziale, con un valore medio annuo (dal 2002 al 2004) di 993 milioni di eu-

ro. Questi dati possono far riflettere sul significato della sessualità, dell’erotismo, dell’amore, sulla nostra educazione sentimentale: tutti ragionamenti interessanti. Ma l’equivalenza tra il consumatore di materiale pornografico via Internet e il suo grado di pericolosità sociale che può perfino spiegare un omicidio è stravagante, a meno che non

le, anzi è già iniziato il gioco delle varie possibili alternative di coalizione. È un intero equilibrio storico di sistema che sta cambiando. Si vaverso unsistema «pentapartitico» che solleva facili associazioni con la Prima repubblica italiana. Ma l’evocazione della «italianizzazione» del sistema politico tedesco è soltanto una battuta scaramantica. A parte la sgradevolezza del confronto, i politici tedeschi non sembrano attrezzati ad affrontare la nuova situazione. Sono stati presi incontropiede, nonostanteda anni si delineasse il nuovo orientamento. [...] Sotto l’accelerazione di questi problemi,resi piùacuti dall’ultima crisi economicofinanziaria, in Germania si registra una mutazione politica interna [...]. Il discorso torna così alla cancelliera Merkel. È lei la scommessa che le novità imminenti non siano traumatiche. È lei la garanzia che ci sarà abbastanza «conservazione» nella «mutazione». Come tutto questo si traduca della politica pratica non è facile da prevedere. [...]

si consideri quell’equivalenza il frutto maturo del moralismo moderno. Si fanno dotte distinzioni tra moralismo e morale, condannando il primo, celebrando la seconda. Moralista sarebbe colui che si erge a giudice del comportamento altrui, un comportamento che agli occhi del moralista è accettabile e ammissibile se rispetta le regole del costume civile di una società, appunto la sua morale. Tanto per intenderci, il moralista è come un cartello stradale, il quale indica il percorso da seguire che lui, il cartello, comunque, non farà mai. La morale invece è la regola stabilita da quello stesso cartello.[...]

L’opinione pubblica chiede chiarezza sull'influenza AH1N1 perché una caotica gestione delle informazioni ha generato panico e confusione. Vediamo di fare il punto sugli argomenti più discussi, evitando il pessimismo di noi italiani che riteniamo sempre di essere le "bandiere nere". Non è detto che prendere decisioni rapide sia in questo campo la soluzione migliore. Farmaci antivirali. Sono due i farmaci disponibili, contenenti i principi attivi oseltamivir e zanamivir. Sono stati presentati come specifici farmaci contro il virus dell'influenza, ma la loro efficacia è molto modesta. Due review comparse recentemente sul British Medical Journal riassumono le conoscenze cliniche su questi farmaci. Intanto bisogna dire che non vi sono studi riguardanti la loro efficacia contro il virus H1N1, poiché tutte le ricerche sono state condotte sui virus dell'influenza stagionale. Questi farmaci riducono di 12-36 ore i tempi delle manifestazioni cliniche dell'influenza o del ritorno alla normalità. Dal punto di vista della prevenzione si ha una riduzione dell'infezione di circal'otto per cento; nessun effetto è stato osservato rispetto alla esacerbazione dell'asma nei bambini o all'uso degli antibiotici, mentre aumenta l'incidenza di vomito. I due articoli sono in sostanziale accordo e non raccomandano l'impiego degli antivirali come una valida strategia per contrastare l'influenza. Il vaccino. Se ne discute molto, ma per ora è "virtuale" perché i dati disponibili sono insufficienti per esprimere qualsiasi giudizio sensato. Si possono tuttavia fare alcune considerazioni. Per quan-

to riguarda i tempi bisognerà attendere i risultati della sperimentazione. Ci si augura che il problema non venga affrontato con eccessiva fretta: tenendo conto che il trattamento sarà effettuato su milioni di persone, sarebbe necessario attendere alcuni mesidalla finedeitest perosservare eventuali effetti collaterali o tossici. I risultati determineranno le dosi che si devono impiegare oggi ignote e anche la frequenza del trattamento. Sarà necessaria la dose di richiamo? In questo caso dopo la prima somministrazione si dovrà attendere un mese e comunque per avere una protezione completa si dovranno attendere altre 2-3 settimane perché l'organismo sviluppi adeguate quantità di anticorpi. Sembra quindi difficile pensare che il vaccino possa essere efficace prima della fine dell'anno, quando l'influenza avrà forse raggiunto il suo picco di diffusione mantenendo, si spera, il suo carattere benigno. Se invece dovesse avvenire una mutazione e questa determinasse una maggior virulenza c'è da augurarsi che il vaccino preparato per il ceppo di virus mite sia ancora efficace. Non bisogna poi dimenticare che una vaccinazione su molti milioni di soggetti richiede un'organizzazione che non è possibile allestire in pochi giorni, anche perché contemporaneamente, almeno sui soggetti a rischio, andrà effettuato anche il vaccino per l'influenza stagionale. Siamo sicuri che l'uso in molti soggetti di due vaccini quasi contemporaneamente non dia luogo ad interazioni oppure a una riduzione di efficacia? Gli interrogativi sono molti e solo il tempo potrà dare delle risposte. Quindi bisogna essere preparati ma conviene essere cauti e flessibili nelle decisioni.[...]

Imperatrici del business sull’orlo di un collasso

Una società con un mercato inesistente Paradosso per questo Spalletti ha lasciato la Roma di un’epoca

dall’articolo di Lucia Annunziata

dal commento di Enrico Maida

dal corsivo di Massimo Gramellini

Luciano Spalletti non si è dimesso ieri quando ha formalizzato l’atto davanti a Rosella Sensi. Le dimissioni di Spalletti sono cominciate l’anno scorso, quando fu tentato dalle sirene del Chelsea. E sono proseguite in questa torrida estate con le speranze di un mercato inesistente e con le parole sempre più dure nei confronti di una società che non poteva seguirlo. Contro la Juventus in una partita di capitale importanza, Spalletti si è dimesso ancora con un gesto provocatorio che non tutti hanno colto: la scelta di mandare in campo Bertagnoli, un portiere che in quattro anni non aveva mai giocato una partita ufficiale. Un altro schiaffo al mercato inesistente che non poteva mettergli a disposizione nemmeno un giocatore che riempisse l’attesa di Doni. E alla fine, dopo l’inevitabile sconfitta con la Juve, l’ultimo affondo, quello decisivo, contro i colpi di tacco, un modo molto diretto per coinvolgere anche Totti e restare solo contro tutti. Poco importa se queste dimissioni siano completamente nobili, se cioè Spalletti abbia già un altro approdo garantito. Conta soprattutto che il tecnico che per quattro anni ha gestito la Roma

La malattia delle società vecchie è il torcicollo. Al Festival di Venezia, in tv, nelle classifiche dei dischi: è tutto un riesumare gli Anni 40, 50, 60, 70, ma ormai anche 80 e 90. Ogni generazione ha il suo Bombolo, il suo decennio da rivalutare e da rimpiangere, di solito quello coincidente con la propria gioventù. Arriverà quindi il giorno, e noi contiamo di esserci, in cui si comincerà a celebrare la melma nella quale viviamo. In cui ci toccherà assistere a una retrospettiva sui film tratti dall’opera omnia di Moccia. Leggere l’elogio della Salerno-Reggio Calabria. Assistere al riconoscimento dell’alto valore culturale del Superenalotto. E ascoltare discorsi di questo tipo: «Ti ricordi l’Isola e il Grande Fratello? Che tv di qualità, mica le schifezze che danno adesso». «E il jet set? Corona, Belen, gente di classe che si faceva fotografare in mutande, non come quelli di oggi che vanno in giro senza». [...] «Anche la politica, non c’è paragone. Un leader di peso come Franceschini la sinistra del 2029 se lo sogna. E sai cosa ti dico? Persino il presidente del Consiglio, che pure è lo stesso di vent’anni fa, all’epoca mi sembrava più moderato».

Due donne sull’orlo di una crisi. Non di nervi, come abitudine vorrebbe, ma, più banalmente sia pur più drasticamente, di crisi finanziaria. Anche di questi dettagli è fatto il grande buco nero della crisi americana che ha mangiato insieme alla economia degli eccessi, anche i suoi simboli, teorie, sacerdoti e sacerdotesse. Parliamo di Annie Leibovitz, fotografa, e Anna Wintour, direttore di Vogue America, due imperatrici, in modo diverso, di uno dei settori più rilevanti del business mondiale; due grandi intellettuali - ebbene sì, lo sono davvero - che hanno dato forma al nostro mondo; nonché due delle donne più di successo che oggi si conoscano. Entrambe rischiano di essere rovinate dalle loro stesse esagerazioni, ritornate, come nemesi, a divorarle. Storia squisitamente finanziaria, che nel risvolto rivela - come nei migliori romanzi dell’appena deceduto Dominick Dunne, scrittore «sociale», cioè bardo di quello stesso mondo dell’economia dell’eccesso - i vizi e le fragilità degli Dei. Annie, perfezione ed eccessi La più in difficoltà delle due è Annie Leibovitz, il cui

fallimento, in senso tecnico, ha una scadenza precisa, l’8 settembre. Il dissesto finanziario è molto semplice: nonostante gli enormi guadagni (per esempio, solo da Vogue - diretta appunto da Anna Wintour - prende 2 milioni di dollari annui) il suo stile di vita le ha fatto accumulare un debito tale da averle fatto far ricorso a un prestito di 24 milioni di dollari presso la società Art Capital Group (Acg), considerata una sorta di strozzino ufficiale nel mondo dell’arte, che presta soldi con interessi fra il 6 e il 16 per cento. Nel caso, come sembra, che la società non accordasse un prolungamento del prestito, il patrimonio della Leibovitz, stimato intorno ai 50 milioni di dollari, sarà venduto. Cosa abbia portato questa celebre fotografa alla rovina pare sia, nei salotti di New York, il pettegolezzo del giorno. La Leibovitz, fotografa di cui tutti nel mondo hanno visto almeno una foto, per esempio il ritratto nudo di John Lennon e Yoko Ono scattato appena prima che il Beatle venisse ucciso, o l’altro nudo di Demi Moore incinta, o Whoopi Goldberg in un bagno di latte, o la castellana Elisabetta II chiusa in una cappa che sa più di difesa dal freddo che segno di indole reale.[...]

Luciano Spalletti (a sinistra) con Francesco Totti

non solo sul campo, ma anche fuori, abbia detto forte e chiaro che non crede più in una società che dietro il paravento dell’autofinanziamento vende un pezzo all’anno e si rinforza, si fa per dire, con gli scarti dell’Inter e, ultimo sberleffo, con un portiere romeno in disarmo e un ragazzino che faceva la riserva di Okaka nella under 19 di Rocca. Spalletti naturalmente ha le sue responsabilità, prima fra tutte quella di non avere saputo creare alternative tattiche attendibili, ma non gli si poteva chiedere di conquistare la luna con una squadra che ogni anno si indebolisce. Una squadra che forse ha esaurito il suo piccolo ciclo nell’ultima giornata del campionato 2008 quando fu

campione d’Italia per quasi un’ora. La Roma ha attraversato molti periodi critici nella sua storia cominciata nel 1927: la colletta del Sistina; Ciarrapico in pigiama all’Olimpico; la storia delle fidejussoni taroccate. Ma questo è forse uno dei passaggi più delicati perché mancano le prospettive, non si vede un progetto, solo una nottata infinita. Spalletti aveva coperto la pentola ma alla fine se n’è andato come avevano fatto prima di lui Prandelli, Del Neri e Voeller, per non dire del Capello fuggito nottetempo verso la Juve. Nessuna squadra del nostro campionato è stata abbandonata da tanti tecnici. E’ anche su questo che Rosella Sensi dovrebbe interrogarsi [...].

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Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Il caso Avvenire

Il Cavaliere chiede danni per 2 milioni Gianfranco Fini: «Fermiamo il killeraggio»

Berlusconi fa causa all’Unità Reazioni indignate da Pd, Udc e Di Pietro. Il 19 Fnsi in piazza per la libera informazione | IL GIALLO DELLE DIMISSIONI | di GIOVANNI INNAMORATI

ROMA – Silvio Berlusconi alza il livello dello scontro con i suoi critici, citando in giudizio il quotidiano l’Unità, legato all’opposizione parlamentare cioè al Pd. La nuova mossa del premier ha suscitato la reazione indignata dello stesso Pd che, con Dario Franceschini, parla di «intimidazione», nonchè delle altre forze di opposizione. Ad annunciare la citazione in giudizio per danni, in sede civile e non penale, è stato lo stesso quotidiaPOTENZA no fondato da Antonio Gramsci, che oggi gode del sosteMonsignor gno economico dei gruppi parlamenSuperbo tari del Pd, partito al quale è legato discende rettamente. Berluin campo sconi chiede due milioni all’Unità, POTENZA, «Attennonchè una pena diamo e seguiamo pecuniaria di con attenzione e 200.000 euro ciaconfermiamo la soliscuna per il direttodarietà a Boffo. Rire responsabile spettosi della verità, Concita De Gregoaspettiamo la maturio, le giornalista razione delle cose. Natalia Lombardo e Boffo non ha comFederica Fantozzi, messo nulla di rilel’opinionista Maria vante, come ha detto Novella Oppo e la anche il Procuratore scrittrice Silvia Baldi Terni». Così il vicelestra. Il tutto per presidente della articoli ed opinioni Conferenza episcopubblicate tra il 13 pale italiana (Cei), luglio e il 6 agosto a monsignor Agostino proposito della viSuperbo,e vescovo cende delle escort. di Potenza ha rispoL’intenzione del sto a chi gli domanpremier, fanno sadava una valutaziopereambienti digone sulla vicenda che verno, è di devolveriguarda il direttore di re l’eventuale ricaAvvenire. «Il nome della Chiesa rimanga vato della causa civile all’ospedale alto e so che anche il San Raffaele di Midirettore di Avvenire, lano. Dino Boffo, ci tiene a «Introduce il reaquesto», ha aggiunto to di lesa maestà, mons. Superbo. vuole chiuderci», Monsignor Superbo replicano invece ha infine invitato i dal giornale. Immegiornalisti e gli organi diate le espressioni di informazione in di solidarietà al generale «al silenzio quotidiano e alle su questa vicenda» sue giornaliste proprio dei due presidenti dei gruppi del Pd al Senato e alla Camera, Anna Finocchiaro e Antonello Soro. «Ancora una volta – ha detto Finocchiaro – la reazione di Berlusconi al dissenso nei confronti del suo operato è tanto violenta, quanto incapace di ri-

Il Vaticano: «Feltri fomenta il caos» di DOMITILLA CONTE

Silvio Berlusconi

spondere alle domande e alle critiche che i media nazionali e stranieri gli rivolgono». E tutti gli esponenti del Pd parlano di «intimidazione» o di «aggressione» al quotidiano e alla libertà di informazione: dal segretario Dario Franceschini, a Paolo Gentiloni, da Piero Fassino a Massimo D’Alema. A difendere l’Unità scende in campo anche l’Udc con Roberto Rao. Quanto ad Antonio Di Pietro, l’ex Pm evoca una sorta di impeachment. Il Pdl ha difeso l’iniziativa del premier: non solo esponenti ex Fi (Cicchitto, Casero, Napoli, Capezzone, Costa) i quali affermano che la critica non può diventare diffamazione, ma anche ex An, come Ignazio La Russa: «Dopo tante volte – ha detto il ministro – che hanno detto che Berlusconi non si fida della magistratura, mi aspettavo che lo applaudissero. Invece evidentemente hanno di che temere e quindi protestano». «C'è un netto salto di qualità –ha detto il direttore dell’Unità, Concita De Gregorio – nella campagna d’autunno del presidente del Con-

siglio. Ormai il messaggio è: quello che non posso comprare lo riduco al silenzio e lo faccio chiudere». Intanto, la Federazione nazionale della Stampa e le associazione che si battono per la libertà di informazione hanno un motivo in più per indire la già preannunciata manifestazione del 19 settembre. «Questa campagna non si fermerà a Repubblica e all’Unità, a Raitre e al Tg3 – ha detto Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 – ma coinvolgerà numerose altre testate e anche quelle che vorranno fare semplicemente il loro mestiere». Sulle polemiche di questi giorni è intervenuto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: «Da qualche tempo in Italia non si polemizza tra portatori di idee: si cerca non di demolire l’idea, ma colui che quella idea ce l’ha. Si va al killeraggio delle persone». «Fermiamoci - ha aggiunto Fini - fermatevi, perchè se si continua a vedere quello che abbiamo visto negli ultimi due mesi, si sa dove si è cominciato e non si sa dove si va a finire».

le grida del Giornale («Il direttore di Avvenire ha mentito») e quelle di ROMA – Il «giallo» sulle presunte Avvenire («Le carte confermano, dimissioni respinte del direttore caso montato ad arte») si è levato il dell’Avvenire, Dino Boffo – date per sussurro del Corriere della Sera certe ieri mattina da un quotidiano che, senza citare fonti, annunciava – sembra risolversi in serata con che «ieri Dino Boffo è andato a Rouna comunicazione del cdr del gior- ma e ha presentato le dimissioni da nale dei vescovi alla redazione dopo direttore di Avvenire al presidente un colloquio con l’interessato. della Cei, Angelo Bagnasco, che le «Non c'è niente, di niente, di nien- ha respinte». Inutile chiedere spiete», avrebbe detto Boffo ai suoi gior- gazioni: telefoni spenti, impegni nalisti: «Voi sareste stati i primi a urgenti, nessuna smentita ufficiale. «Non ce n'è bisogno – si limita a saperlo». sottolineare un alto Al sesto giorno del prelato –non dobbiamo caso aperto con la pubrispondere a ogni artiblicazione sul Giornale colo di giornale e in di Vittorio Feltri di una questo momento forse vecchia vicenda giudiè meglio il silenzio». ziaria a carico dell’uoUna linea abbracciata mo posto da Ruini in pieno dal cappellano quindici anni fa alla di Montecitorio, monguida del quotidiano signor Rino Fisichella cattolico, l’attenzione che, a margine della si concentra sul futuro Summer school del Pdl di Boffo. Ma anche sui a Frascati, dice: «Cononuovi attacchi di Felscete la mia propensiotri, che ad una trasmisne a parlare con i giorsione radiofonica, parnalisti ma quando non la di «una velina, fatta posso, non posso». A circolare dai servizi sesvelare, ma non del tutgreti del Vaticano». Il to, il mistero, è il cdr di portavoce della Santa Avvenire chenel pomeSede, padre Federico La sede di “Avvenire” riggio riferisce alla reLombardi, perde per un attimo le staffe: in Vaticano non dazione di un colloquio con il diretci sono «servizi segreti» e, anche se tore. «E' vero – ha detto Boffo ai suoi si riferiva alla Gendarmeria, re- giornalisti – ieri sono stato a Rosponsabile della sicurezza della ma», ma l’articolista si è affidato a Santa Sede, «smentisco nel modo «semplici deduzioni». Resta da chiedersi il perchè della più categorico – dice Lombardi – questa infondata affermazione». E diffusione di una simile notizia, che accusa Feltri di voler «fomentare alcuni osservatori hanno definito confusione diffondendo false accu- «la materializzazione di un desidese». La Cei ieri ha scelto invece la li- rio» di una parte del mondo cattolinea del silenzio. All’indomani co. Alimentano questa tesi gli editodell’attestazione di stima offerta dal riali che accompagnano la presunPapa a Bagnasco, in ordine di tem- ta notizia. LaCei –ha scrittolo scritpo il quarto autorevole intervento tore Vittorio Messori – saputo delle ufficiale a sostegno della linea in- vicende giudiziarie diBoffo, consutrapresadaivertici CeisulcasoBof- matesi tra il 2001 e il 2004, vere o no fo, qualcuno, nella Conferenza epi- che siano avrebbe dovuto «cautelarscopale, deve aver pensato che si», suggerirgli «di defilarsi, assul’uragano fosse ormai quanto meno mendo altre cariche, meno esposte declassato a pioggia tropicale. In- a ricatti e scandali». E questo anche vece no. Perchè ieri mattina, sopra «se si fosse trattato di un equivoco».

La giovane al centro della vicenda giudiziaria che coinvolse il direttore del quotidiano Cei

Il silenzio della ragazza molestata Esperta di islamismo, nel 2001 subì molestie telefoniche e ottenne un risarcimento. Oggi chiede la privacy di NICOLETTA TAMBERLICH ROMA – Una vicenda che le ha cambiato la vita due volte: oggi 30 anni non ancora compiuti, insegnante esperta di mondo islamico, quando ne aveva poco più di venti, nel2001,fu oggettodellemolestietelefoniche per le quali, il direttore di Avvenire Dino Boffo è stato condannato nel 2004 a pagare un’ammenda di 516 euro. «Una questione che appartiene al passato, ormai chiusa. È stata violata la mia privacy. Non posso rilasciare dichiarazioni, al momento..», dicerispondendo altelefono conun filo di voce ma garbatamente. Una storia che, probabilmente ha vissuto allora giovane studentessa cattolica, con imbarazzo e discrezione, protetta dalla sua famiglia tra le più in vista di Terni lontano da chiacchere e

maldicenze.Ma che,adistanzadi ottoanni, si è riproposta più prepotente che mai: una settimana fa, è diventata di dominio pubblico, tornando così per la seconda volta a sconvolgere la sua vita. Boffo ha sempre negato di essere stato lui l’autore delle telefonate sostenendo che a chiamarla fu un collaboratore del giornale (morto in seguito per overdose), a sua insaputa e utilizzando il suo telefonino. A risolvere il giallo potrebbe essere dunque solo lei, la diretta interessata ma preferisce per il momento non affrontare l'argomento, forse anche consigliata dai suoi legali: «Magari parlerò in futuro ma al momento – ripete al telefono – non posso». «Vede – aggiunge – c'è un quotidiano che ha diffuso il mio nome di battesimo e le iniziali del mio cognome e così ora tutti sanno chi sono. Ed

è stato scorretto», prosegue con calma. Minuta, molto graziosa capelli neri, un viso da adolescente come si può vedere da una foto sul suo profilo su Facebook al quale però non è più possibile accedere. Figlia di una famiglia in vista a Terni, la madre una insegnante impegnata nel volontariato, il padre ha avuto ruoli in commissioni di comunicazione sociale per la diocesi, la nonna insegnante di pianoforte. La donna al centro del caso Boffo è un’esperta di mondo islamico: diplomata al Pontificio Istituto di studi arabo islamici, poco più che ventenne era andata in Giordania per insegnare la lingua italiana. La famiglia, piuttosto benestante e nota in città, è vicina agli ambienti della curia di Terni. L'altro protagonista della vicenda è l’ex fidanzato della ragazza di Terni. Il settimanale Panorama, nel numeroinedicolaoggi, riveladiaverloindividuato in un ex steward di 39 anni. Secondo il settimanale, l’uomo, oggi residente in Emilia-Romagna, è attualmente direttore della filiale di una grande banca. La ragaz-

za e il suo fidanzato di allora si conobbero a metà degli anni Novanta, quando erano entrambi frequentatori degli incontri organizzati all’internodella diocesidi Terni.Un amico li ricorda impegnati una volta al mese nella Scuola di preghiera, la Lectio divina. La conoscenza fra i due giovani e Boffo potrebbe risalire al marzo 2001. In un’assembleadiocesana Boffoerauno deirelatori e la famiglia della ragazza era ospite.

Boffo entra nella sede di Avvenire

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6 Primo piano


Allarme influenza A

Il ministero riunisce l’unità di crisi per affrontare l’emergenza

Virus, il picco sarà a Natale L’eventuale chiusura delle scuole non sarà generalizzata ma mirata | I CASI | di EVA BOSCO

ROMA – Il virus avanza lentamente. Ma l'influenza A nei prossimi mesi si presenterà in forma massiccia anche in Italia. Il picco è previsto sotto Natale, fra il 18 dicembre e il 18 gennaio, quando potrebbero finire a letto 3 milioni di persone. La pandemia comunque «non è grave e il virus è un mese più lento del previsto», assicura il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio. E non è in programma “nessuna chiusura generalizzata delle scuole», ma solo «chiusure mirate». Attualmente i casi certificati a livello nazione sono circa 2 mila, ma quando raggiungerà l’apice, il numero di malati andrà da un milione e mezzo a tre milioni per 15 giorni di malattia. Mentre anche l’Europa di muove e per il 12 ottobre è fissata una riunione a Bruxelles i ministri della Sanità Ue, in Italia il ministero si sta attrezzando per affrontare la situazione e ieri ha riunito l’unità di crisi. Uno degli aspetti più delicati riguardava appunto la scuola: uno slittamento dell’apertura o una chiusura a tappeto, al momento è esclusa. «Faremo solo chiusure mirate», ha detto Fazio. La misura potrebbe scattare se si verificassero almeno tre casi in contemporanea e si valuterà «se chiudere una singola classe o tutta la scuola». Tra le ipotesi emerse nella riunione odierna c'è quella, però, di allungare per gli studenti le vacanze natalizie, in concomitanza con il picco dell’infezione. Un’idea che non convincerebbe del tutto il ministero guidato da Maria Stella Gelmini. In ogni caso commissione composta anche da rappresentanti del ministero dell’Istruzione si occuperà di gestire tutti questi aspetti. Va detto che proprio la popolazione in età scolare rappresenta una delle fasce a rischio. E sulla popolazione tra i 2 e i 18 anni, così come sulle donne incinte, «i test per il vaccino sono ancora incompleti», ha sottolineato Fazio. Per questo il ministero ha incaricato l’Istituto superiore di sanità di eseguire uno studio ad hoc su queste categorie, per capire come comportarsi. Quanto al piano vaccinale, è stato sostanzialmente confermato. Anzi, potrebbe scattare prima del 15 novembre, giorno indicato come data ufficiale d’avvio. E, in due fasi, riguarderà il 40% della popolazione, cioè circa 24 milioni di persone. La vaccinazione per la normale influenza stagionale potrebbe essere posticipata, per partire subito con quella contro l’AH1N1. I vaccini saranno a carico delle strutture pubbliche, ma è stato anche firmato «un accordo quadro in base al quale medici di famiglia e pediatri potranno collaborare al piano vaccinale su richiesta delle regioni», ha detto Fazio. Il viceministro ha anche chiarito un punto che teneva in ansia le Regioni: «I costi del vaccino, circa 800 milioni, li coprirà il governo». Il timore era che si attingesse al fondo per la farmaceutica già destinato alle Regioni. «I contratti con le case farmaceutica li fa il governo e come controparte li onorerà: oggi ci è stato ribadito», ha fatto sapere Enrico Rossi, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità. Si sta lavorando, infine, a una campagna di comunicazione. A coordinarla sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. Previsti spot in tv e sui giornali. Ogni 15 giorni si verificherà se e come le fasce della popolazione siano state informate.

Secondo i medici non sopravviverà

In fin di vita a Napoli il 51enne contagiato ROMA – E' in fin di vita all’ospedale Cotugno di Napoli (nella foto il pronto soccorso dell’ospedale) l’uomo di 51 anni, cardiopatico, colpito dal virus dell’influenza A. Ricoverato in terapia intensiva, per i medici le sue possibilità di sopravvivenza sono minime. A preoccupare anche le condizioni del giovane di 24 anni, originario di Parma, ricoverato da alcuni giorni a Monza che ieri si è ulteriormente aggravato. Per quanto riguarda il paziente napoletano, secondo quanto affermano fonti sanitarie, non è affetto da complicanze indotte direttamente dal virus A/H1N1 ma l’influenza è sopraggiunta in un fisico «già debilitato». Secondo l’assessore regionale alla Sanità della Campania, Mario Santangelo, «forse anche una “comune” influenza avrebbe prodotto le stesse conseguenze». Il quadro clinico resta severo e i medici hanno riscontrato un ulteriore peggioramento a causa di una broncopolmonite con «sepsi da stafilococco aureo». L’uomo è sotto respirazione assistita, è monitorato dal punto di vista emodinamico e respiratorio (elettrocardiogramma, pressione arteriosa, livelli di gas nel sangue) ed è sottoposto a emofiltrazione renale. È stato ricoverato per la prima volta martedì all’ospedale Cardarelli di Napoli dove gli sono state diagnosticate le gravi insufficienze cardiorespiratoria e renale e per questo è stato intubato. Successivamente è stato trasferito nell’ospedale Cto e dopo gli esami gli è stato diagno-

L’ipotesi di estendere le vacanze festive non convince

sticato il virus N1H1 dell’influenza A e quindi portato nel nosocomio per malattie infettive. Le fonti mediche non escludono che l’uomo possa aver contratto il virus N1H1 proprio durante uno dei tanti ricoveri a cui è stato sottoposto negli ultimi mesi: l’uomo vive con la madre anziana, non è mai stato all’estero e a causadelle tante patologie di cui è affetto è stato ricoverato in vari ospedali e case di cura di Napoli. Al Cotugno sono ricoverate anche altre due persone le cui condizioni non destano particolare preoccupazioni. Si tratta di due giovani: uno di 27 anni di Cava dei Tirreni (Salerno) colpito da broncopolmonite bilaterale eda alcune ore privo di febbre e l’altro di 23 anni in condizioni cliniche giudicate buone e senza febbre. Altra situazione difficile a Monza. I medici dell’ospedale San Gerardo parlano di un ulteriore peggioramento dovuto ad una «possibile sovrainfezione polmonare». Il giovane resta in prognosi riservata e i suoi polmoni vengono alimentati artificialmente. Mentre in Italia hanno raggiunto i duemila casi, dall’Egitto arriva la notizia di casi di infezione sia da influenza A che da quella aviaria. Tra i contagiati, in un primo momento, risultava anche un turista italiano di 22 anni ma le autorità sanitarie egiziane hanno precisato che il giovane ha contratto solo il virus dell’influenza A e le sue condizioni sono stabili. L'ambasciata de Il Cairo sta verificando se ci sono altri casi di italiani colpiti dal virus della A.

Gravi anche le condizioni del giovane di Parma

Un’aula scolastica

Il medico della Nazionale, dal ritiro di Coverciano, ammonisce sui rischi di contagio nel calcio

Tutti d’accordo: vacciniamo gli atleti Intanto i maggiori club i attrezzano per la prevenzione

Gianluigi Buffon

ROMA –Il mondo del calcio non può rimanere insensibile al pericolo dell’influenza A. Urgono provvedimenti intempi rapidi, perchè gliatleti – nella fattispecie i calciatori –sono da considerare soggetti ad alto rischio, dal momento che sono costretti a fare i conti con le proprie difese immunitarie, che, per quanto generalmente più forti della popolazione normale, possono essere indebolite durante le competizioni o gli allenamenti molto intensi. Il primo a lanciare l’allarme è Enrico Castellacci, dal ritiro degli azzurri a Coverciano. «L'influenza A può interessare anche il nostro mondo – ha detto il medico della Nazionale e presidente de “Lamica”, l’associazione dei medici del calcio –Per questo mi sto attivando per verificare se dobbiamo adottare delle misure. In uno spogliatoio, basta poco perchè l’influenza si trasmetta». Dello stesso avviso è il professor Carlo Tranquilli, direttore dell’Istituto di medicina

del Coni. «E' opportuno – ammette – che tutti i giovani atleti compresi nelle fasce di età segnalate dal ministero della Salute, ed in generale gli azzurri delle squadre nazionali, vengano vaccinati». Lo sport gioca d’anticipo contro la pandemia ed anche le singole squadre si organizzano. Tra i club che cercano di prevenire c'è la Lazio. Sempre dal ritiro della Nazionale, lo juventino Gigi Buffon rivela: «Ogni anno ad inizio stagione i medici ci propongono diversi vaccini, io dico no. Questa volta, però, se ce lo consigliano, è diverso: lo farei». Il medico sociale del Milan, Massimo Manara, condivide l’allarme del collega della Nazionale: «Le squadre di calcio sono particolarmente esposte, perchè viaggiano molto e, se si ammala un giocatore, all’interno dello spogliatoio, il contagio può essere molto facile». Come è successo in occasione del match amichevole a Londra contro il Watford, lo staff medico del Parma potrebbe consigliare ai giocatori di indossare la mascherina in caso di trasferte nelle aree maggiormente colpite dal virus AH1N1. Anche in casa Samp e Juve sono stati prenotati i vaccini.

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La replica di Gildo Claps

Il ritorno di Danilo

LA FOTO ESCLUSIVA Danilo Restivo mostra il plico con le cartucce da fucile

Una strana email riporta l’attenzione sul caso della scomparsa di Elisa Claps

La rivelazione: due proiettili per minacciare il sospettato La polizia inglese distribuisce volantini sotto casa sua di FABIO AMENDOLARA

LA PARANOIA L’allegato numero due è un

LE MINACCE

Chi ha mandato quella mail questa storia la scrive in un modo diverso. Secondo lui l’uomo pericoloso non è Danilo: è Gildo Claps. Ecco il racconto. «Il giorno in cui il signor Claps si è presentato a casa di Restivo - è il testo della mail - era il 2 Settembre del 2004. Il signor Gildo Claps quella mattina ha recapitato a mano, a casa del signor Danilo Restivo, un plico postale inserendolo nella fessura della porta». E’ il plico con i proiettili. E una lettera. «La busta - si legge nella mail conteneva una lettera piena di minacce firmata da Gildo Claps e due bossoli di fucile». A questo punto, nella storia che piacerebbe a Danilo, non ci sarebbe nessuna perquisizione della polizia, nessun sequestro delle munizioni, nessuna indagine. C’è, invece, un nuovo investigatore: lui, che prende le impronte digitali da uno dei bossoli, che la confronta con quella lasciata sulla cassetta della posta e che, finalmente, inchioda Gildo alle sueresponsabilità. «Epoi -insiste l’uomo che ha scritto la mail - si può fare una perizia calligrafica». Troppo facile. Perché le minacce non sono state denunciate alla polizia?

«La legge inglese - così risponde lo sconosciuto interlocutore che si nasconde dietro l’indirizzo elettronico prevede un periodo di tempo indeterminato per presentare la denuncia». MISTER “X” Chi ha mandato quella mail? A chiunque verrebbe da dire Danilo. Anche perché c’è un precedente. Dieci anni fa mandò una mail al sito web che la famiglia Claps aveva da poco fatto pubblicare. Era un depistaggio. La mail era firmata da Elisa, che rassicurava i suoi dicendo di stare bene e di essersi trasferita in Brasile. Dopo una breve indagine gli investigatori della Squadra mobile scoprirono che la mail era partita da un internet point di Potenza e che a mandarla era stato lui: Danilo. Forse è per quella bravata che la famiglia Restivo decide di fargli cambiare aria. Lo mandano a Torino, poi a Rimini, poi a Trapanie, infine, a Bournemouth, nella contea del Dorset, a sud di Londra. Lì si sta specializzando in informatica alla Nacro,una scuola per ex detenuti. f.amendolara@luedi.it

Il signor Claps si è presentato a casa e ha imbucato nella cassetta il plico con le cartucce e una lettera minatoria

IL SOSPETTATO - Danilo Restivo, 37 anni, mostra, nella foto esclusiva, i proiettili che avrebbe ricevuto in una busta. In alto, adolescente, ai tempi della scomparsa di Elisa. Qui a fianco qualche anno fa. Per l’imicidio di Heather Barnett, in inghilterra, è stato arrestato e rilasciato su cauzione.

LA SCOMPARSA - Elisa Claps aveva 16 anni e scomparve nel nulla, a Potenza, la domenica mattina del 12 settembre del 1993. Il principale sospettato è stato sempre Danilo Restivo che, secondo gli investigatori, è stata l’ultima persona a incontrarla quella mattina. Qui sopra Gildo Claps, fratello di Elisa. In basso uno dei proiettili che era nel plico messo di fianco a un centimetro. Anche questa foto era allegata alla mail

L’OMICIDIO - La sarta inglese Heather Barnett fu ritrovata dai figli, il 12 novembre del 2002, in un lago di sangue nel bagno della sua casa a Bournemouth. Aveva 48 anni e l’assassino aveva infierito a coltellate sul suo corpo. I sospetti cadono su Danilo Restivo che abitava di fronte alla sarta e che i detective collegano alla scomparsa di Elisa in Italia.

La Lucania di Elisa di LEO AMATO POTENZA - «Primi in Europa a uscire dalla crisi». Nel lontano 1993 Carlo Azeglio Ciampi era il presidente del consiglio in carica, mentre il Paese veniva scosso da una traumatica ristrutturazione del sistema industriale. Nei distretti si licenziavano migliaia di persone, perché allora, si diceva, per restare al passo coi tempi bisognava concentrare i fattori competitivi verso la qualità dei prodotti più che sul prezzo. Come “una candela” nella notte, in Basilicata si inaugurava l’ultimo stabilimento della Fiat, un modello di fabbrica integrata ad altissima tecnologia, innovativo per struttura e organizzazione, e i giornali di domenica 12 settembre ritraevano il presidente che andava in visita proprio a Melfi, accompagnato dal ministro del lavoro, e dal suo messaggio rassicurante. Tutti raccontavano dell’arrivo in elicottero dell’avvocato nelle vesti del buon padrone di casa, poi dei suoi illustri ospiti: «Il sud decollerà da qui - furono le parole del presidente - lo stabilimento è una grande occasione». C’era un bel sole a Potenza il 12 settembre, rinfrescato da un pizzico di vento. Mancava appena una settimana alla riapertura delle scuole, e i ragazzi si godeva-

Cosa accadeva in Basilicata il giorno della scomparsa della ragazza potentina.

Oscurata dal caso di Ilenia Carrisi, Elisa no gli ultimi attimi di vacanza. C’era una mostra in centro di vecchie Fiat, e al Viviani esordiva il campionato di serie C. Elisa era una ragazza come tante. Abitava in via Mazzini poco più sopra della villa del Prefetto, e se n’era uscita con un’amica verso le undici. Aveva detto di andare a messa, ma dev’essere stata una piccola bugia, come se ne dicono tante in gioventù, perché in realtà aveva appuntamento con un ragazzo, una cosa alla lontana da occhi indiscreti. Da allora Elisa non si è più vista. A quei tempi impazzava alla radio una diciannovenne, che aveva vinto il festival di Sanremo nella categoria nuove proposte. Il suo pezzo intitolato “La solitudine”, le avrebbe aperto una carriera come poche, ma i tormentoni dell’estate erano stati “Il battito animale” di Raf, “Nord sud ovest est” degli 883 (che dà il nome all’album più venduto dell’anno), e il reggae di un canadese che si faceva chiamare Snow. Tutti successi celebrati dalla carovana musicale del Festivalbar, mentre

il fenomeno televisivo era il Karaoke di Fiorello, che alla sera si scatenava dalle piazze con il suo codino riccioluto. C’era anche il solito telefilm americano ambientato tra gli adolescenti del più ricco quartiere di Los Angeles. Si chiamava “Beverly hills 90210”, una delle attrici era la figlia del produttore, e a distanza di qualche anno la protagonista sarebbe stata cacciata perchè fu beccata a fumare marijuana negli studios. Elisa aveva 16 anni, che è più o meno la stessa età di quei personaggi lì, ma non aveva gli stessi fronzoli, almeno tutti la descrivono così. Era stata fidanzata per qualche mese con un ragazzo più grande, un siciliano, che faceva il militare a Potenza, e aveva anche qualche altro spasimante, tra cui il ragazzo che doveva incontrare. Frequentava la parrocchia e giocava a pallavolo. Era iscritta al liceo classico, e aveva appena sostenuto gli esami di riparazione. Lei non usciva mai con la borsetta. Niente di eccessivo. E i genitori l’aspettavano a pranzo in cam-

pagna per festeggiare la promozione, ma non sarebbe mai arrivata. Il fratello l’ha cercata in lungo e in largo da quel momento. I telefoni cellulari erano ancora un lusso per pochi, quindi quel pomeriggio un’amica stava a casa nella speranza che chiamasse, e intanto lui rivoltava i viottoli del centro. Il ragazzo con cui s’era incontrata aveva detto di averla vista andare via. Si era appena medicato una ferita alla mano, che diceva di essersi fatto capitombolando poco prima sulle scale di un cantiere. Tipo strano quel ragazzo, già maggiorenne. Sarebbe andato a Napoli qualche ora più tardi per sostenere il test di ammissione a una scuola per odontotecnici, mentre le amiche e il fratello non avrebbero smesso un attimo di cercare Elisa, denunciando la scomparsa alla polizia, e mettendo in giro i manifesti con la sua foto. Sarebbe andato in questura solo il giorno dopo, dato che era l’ultimo ad averla vista, e gli agenti avrebbero annotato subito che il suo racconto non convince-

A Melfi apriva la Fiat e Ciampi annunciava l’uscita dalla crisi economica

non ha trovato spazio sulla stampa va, e che «potrebbe celare fatti ben più gravi, che lo vedrebbero direttamente coinvolto in danno della scomparsa di Elisa Claps». Venne messo subito sotto controllo, ma non si riuscì ad ottenere gli abiti che indossava quella mattina. All’indomani la notizia della scomparsa di Elisa era su tutti i giornali locali, ma per qualcuno avrebbe assunto tutto un altro tono. Venne scritto che «i familiari, escludendo subito qualunque possibilità che Elisa possa essere andata via di sua iniziativa, sono allarmati... Un atteggiamento comprensibilissimo che ha alimentato nell’opinione pubblica l’ipotesi che Elisa possa essere rimasta vittima di qualche cosa di grave. Ma dove? E per quale motivo? Certo tutti sperano che si tratti di una fuga d'amore (Elisa aveva un rapporto di amicizia con un ragazzo di Palermo)». Tutta una serie di questioni, più le indiscrezioni su almeno un paio di telefonate mute, che sarebbero arrivate a casa Claps quella domenica pomeriggio, e

qualche giorno dopo dei fantomatici «riscontri con esito positivo» sul racconto e gli spostamenti del ragazzo, nonostante quell’appunto annotato dagli agenti. Intervenne anche il questore di Potenza, Antonio Mastrocinque, dichiarando che «in assenza di elementi significativi tali da fare ipotizzare fatti di rilievo penale l’ipotesi prevalente resta quella dell'allontanamento volontario della ragazza». La famiglia non glielo ha mai perdonato. Erano passati cinque giorni, c’era in visita a Rionero il presidente della camera Giorgio Napolitano, e a distanza di poche ore sarebbe giunto nel capoluogo regionale anche il ministro del bilancio Luigi Spaventa. Sembra incredibile ma una settimana dopo la scomparsa la notizia era già svanita dai quotidiani locali: un accenno in seconda pagina per il banco vuoto alla riapertura delle scuole; poi più niente. Del ragazzo con la storia che non convince, non si è saputo nulla fino al suo arresto. Solo col sen-

no di poi si riesce a leggere qualche indizio che è nascosto nei trafiletti. Ad esempio il 21 settembre di Elisa Claps sui giornali non c’è traccia, ma una testata locale pubblica la notizia che «Finisce davanti al giudice una controversia tra due uomini di studio». L’ex direttore della Biblioteca provinciale, Giuseppe Monaco, si era rivolto alla magistratura per stabilire se in un libro del direttore della biblioteca nazionale, Maurizio Restivo fossero rinvenibili elementi di discredito diffamatorio e denigratorio nei suoi confonti, e Restivo è un personaggio noto, imparentato con un potentissimo ex ministro della Dc siciliana, e si da il caso che è anche il padre di quel ragazzone che non convince la polizia, quel Danilo da cui i parenti di Elisa sperano ancora di carpire la verità sulla scomparsa di Elisa. Due settimane dopo quel 12 settembre in città sarebbe stato affisso un volantino che denunciava “l'indifferenza” che circondava il caso. Ma in Basilicata una stagione

tanto impegnativa per le istituzioni forse non s’era mai vista. Agli inizi di dicembre sarebbe stato il turno della visita anche del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, mentre la città di Potenza si preparava al suo primo Natale senza Elisa da celebrare con una stesa di lenzuola alle finestre. Un lucano si impadroniva della Cirio-Bertolli-De Rica, che era stata appena privatizzata dalle partecipazioni dell'Iri. Si parlava per la prima volta del petrolio, e le magnifiche sorti e progressive di un territorio imbevuto di oro nero, mentre si scoprivano i progetti per il Tecnoparco della Val Basento, un altro investimento da una trentina di milioni di lire. Solo il vescovo di Potenza si ricordava di quella povera ragazza. Il presidente della giunta regionale, Antonio Boccia, riassumeva bene l'atmosfera di quei mesi nel suo discorso di fine anno: «Stiamo vivendo una stagione esaltante coi lucani protagonisti». Pochi giorni prima di Natale la polizia aveva appena fatto il suo primo arresto, quello di un ragazzo albanese che conosceva Elisa, Eris Gega, e avrebbe detto il falso sui suoi spostamenti il giorno della scomparsa. Sembrava a molti che potesse chiudersi lì, e prima o poi Eli-

sa sarebbe tornata a casa, ma Eris Gega sarebbe stato in carcere meno di un mese, poi riarrestato, assolto e liberato, mentre la famiglia di Elisa non avrebbe mai smesso di pensare che Danilo nascondesse qualcosa. L’avrebbe detto anche il fratello in un’intervista a quattro mesi dalla scomparsa, nonostante la confusione del giornalista che avrebbe scritto che «su Danilo si concentrarono i primi sospetti presto caduti…», per poi stupirsi quando ritornava il suo nome. A gennaio il caso Claps venne in qualche modo oscurato dalla scomparsa di una ragazza vip, che era la figlia di Albano Carrisi e Romina Power, che era andata in vacanza a New Orleans, una delle città più pericolose degli Stati Uniti, e non venne più trovata. Restivo venne arrestato a distanza di un anno esatto dalla scomparsa di Elisa, accusato come Eris Gega di alcune false dichiarazioni. Per un po’ i due stettero anche in carcere insieme, e nel gennaio del 1998 venne condannato dalla corte d’appello di Potenza a due anni e otto mesi di prigione, sei mesi in più di quanto chiesto dall'accusa. Ma anche oggi come allora di Elisa non c’è nessuna traccia.

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POTENZA - Nel 1993 è un adolescente sorridente, con il bomber blu, gli occhialoni da sole in celluloide e le cuffie di spugna sulle orecchie, che passeggia per Potenza tra viale Dante, via Pretoria e il cantiere delle scale mobili. Nel1995ha losguardodaduro e al processo per falsa testimonianza indossa giacca e cravatta. Nel 2004 è un po’ sovrappeso, ha la faccia tirata e gira per le strade di un quartiere snob in un paesino a sud di Londra. Oggi: paranoico, haunabusta condeiproiettili in mano e un biglietto di minacce che qualcuno ha firmato «Gildo Claps», il fratello di Elisa, la ragazza di Potenza scomparsa nel nulla il 12 settembre del 1993. Un mistero. Danilo Restivo, 37 anni, per colpa di quel mistero è stato indagato, poi assolto, poi sospettato, poi scagionato e ora di nuovo accusato d’omicidio. In Inghilterra gli è andata anche peggio. Nel 2002 una sua vicina di casa è stata uccisa a coltellate e i detective di Scotland Yard sospettano che sia lui l’assassino. La sua famiglia paga la cauzione. Ed è libero quando Gildo, qualche anno fa, avrebbe suonato al suo campanello. Sarebbe partito dall’Italia con una troupe della trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. Ma lo scoop salta. Ad aprire la porta è una donna. Ha qualche anno in più di Danilo e dice di essere sua moglie. E’ una sorpresa: sia per Gildo che a Potenza non ha saputo del matrimonio, sia per la moglie di Danilo che certo non s’aspettava quella visita. Gildo, sempre che la visita sia avvenuta davvero, si presenta e, con le telecamere alle spalle, chiede di Danilo. Lei comprende subito e gli urla contro. Finisce lì. Passano cinque anni e qualcuno, con un indirizzo email inglese, pochi giorni dopo ferragosto manda un messaggio a uno scrittore lucano che si sta occupando della scomparsa di Elisa sulle pagine del Riformista. Allegata alla mail c’è una foto. Danilo è in primo piano. La sua faccia riempie l’obiettivo. In mano ha una bustina trasparente che contiene due cartucce di ottone lunghe sei centimetri. Probabilmente sono munizioni da guerra. Il marchio della Nato non è visibile, ma un esperto - contattato dal Quotidiano - ritiene che potrebbero esserlo. L’autore della mail nega di essere Restivo. Ma chi, oltre a lui, può possedere quelle foto?

volantino. Nella prima frase cisono dueparole: «italianintelligence». Vengono subito inmente iservizisegreti. Edè quello che sostiene chi ha scritto l’email. Dice che Restivo non può parlare, perché è vittima degli agenti segreti italiani. Si sente braccato. Sembra che la polizia abbia distribuito il volantino nel suo quartiere per mettere in guardia chiunque gli si avvicini. La premessa è questa: «Gli agenti segreti italiani indicano che Danilo Restivo in passato ha tagliato i capelli a diverse ragazze, ha ferito alla gola suo cugino con un coltello da cucina tascabile, ha molestato e minacciato al telefono due donne, è fortemente sospettato dell’omicidio di Elisa Claps, è stato condannato a due anni e otto mesi di carcere per aver mentito alla polizia». Qualcosa è vera e qualcosa no. Ma, si sa, la traduzione potrebbe aver tratto qualcuno in errore. Poi si passa alle raccomandazioni. Più o meno il senso è questo: «Se ti senti minacciato chiama il numero per le emergenze». Insomma, Danilo viene indicato come un soggetto pericoloso.

«Mai stato a casa di Restivo» POTENZA - Prima lo fanno passare per uno che vuole sfruttare la storia di sua sorella per fini elettorali. Ora c’è chi sostiene che mandi minacce a Danilo Restivo. Gildo Claps, fratello di Elisa, presidente di “Penelope”, l’associazione che riunisce i familiari delle persone scomparse, contattato dal Quotidiano risponde alle accuse giunte dall’Inghilterra. «Io? proiettili? ma se odio le armi?». Resta di stucco quando il cronista gli chiede delle minacce a Restivo. Quelle nella foto sembrano munizioni da guerra. «Ma se non ho neanche fatto il militare», dice Gildo mentre sgrana gli occhi. Ma lei è mai stato in Inghilterra? «Certo - conferma - ho una scuola d’Inglese, ci lavoro con l’Inghilterra». Ed è stato a casa di Restivo? «Questa è una follia», dice Gildo. Non è mai andato lì con una troupe della Rai? «Mai, mai», ripete. E aggiunge: «Questa dei proiettili è una cosa inquietante. Preoccupante». Lei come se lo spiega? «Nel corso degli anni ne ho viste tante. E’ il gesto di una persona che ha dei problemi, che va aiutata». Nessun rancore? «Per la storia dei proiettili? Figuriamoci», dice Gildo. Lo ha già perdonato? «Lui sì. Non perdonerò mai chi, invece, ha coperto in tutti questi anni la verità». Scuote la testa. «E’ proprio una cosa che non mi aspettavo», continua a ripetere. C’è anche un volantino. Sembra che l’abbia distribuito la polizia nel quartiere in cui vive. «La polizia?», chiede Gildo. «E lo possono fare?». Sembra di sì. C’è un servizio che viene chiamato Crimestop. «E cosa dicono nel volantino?», chiede ancora il fratello di Elisa. Dicono che nel quartiere c’è una persona pericolosa, che ha commesso dei reati, che ha mentito alla polizia italiana, che taglia i capelli e che se qualcuno si sente minacciato può chiamare il numero per le emergenze della polizia. «Ho capito - dice Gildo questi di Crimestop sono presenti su tutto il territorio inglese. Fanno campagne d’informazione per i cittadini. E’ un servizio importante».

Uno, nessuno, Restivo

I DUE GIALLI


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Giovedì 3 settembre 2009

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Giovedì 3 settembre 2009

Lo stupore polemico di Cosimo Latronico (Pdl)

Politica lucana

«La Camera di commercio non è sede del Pd»

L’ex segretario Ds gira la Basilicata e parla di lavoro e crisi alle piazze

Fassino affonda il governo e lancia Franceschini GLI SCATTI

proposto di mettere a disposizione nuove e più complesse garanzie accessorie». Alcune idee anche sugli investimenti e la spesa pubblica e privata. «Si potrebbero sbloccare i vincoli delpatto di stabilitàdei comuni in attivo, circa 5.000 su 8.000 in Italia, in modo tale da poter intervenire dove più necessario e mobilitare liquidità ferme, come si potrebbe pensare di utilizzare meglio i risparmi delle famiglie, in Italia ancora molto elevati. Inoltre,

si potrebbe utilizzare meglio la leva fiscale, per permettere alle classi meno abbienti di utilizzare i loro introiti». Gli stessi investimenti statali potrebbero essere meglio impiegati. «Tutti gli stati del bacino del Mediterraneo stanno investendo sui porti, industriali e non solo, mentre noi stiamo a guardare - ha sottolineato - e puntualmente si apre un fronte di no ogni qualvolta si parla di porti turistici nel sud Italia che, rappresenterebbero un

A GRASSANO

va bene - ha ammesso il parlamentare- mailtagliodi 58mila posti mette il sistema scuola in ginocchio, aumentando il gap con gli altri Stati europei». La fiducianelle possibilità che il Mezzogiorno si risollevi c'è, ma bisogna lavorare con grande cognizione di causa. «Servono investimenti nelle infrastrutture. Pensare che, in una giornata in giro per la Basilicata, non sono riuscito nemmeno una volta a telefonare in macchina. Anche

in Piemonte ci sono dei buchi nella cablazione, ma la Basilicata rappresenta un buco totale, che nel 2009 è impensabile. Come l'assenza della Ferrovia dello Stato. Bisogna affrontare questi temi e non pensare che il sud sia geneticamente arretrato». La giornata di Piero Fassino a Matera è poi proseguita con l'incontro con i precari della scuola, poi la lunga intervista pubblica in piazza San Francesco. Francesco Calia

A IRSINA

«La maggioranza di centrodestra nasconde i problemi sotto il tappeto» GRASSANO - Piero Fassino ha fatto tappa a Grassano nel primo pomeriggio. Ad accoglierlo il sindaco Vito Magnante, l'assessore Filippo Luberto, Rocco Degiacomo i consiglieri comunali Antonello Malvinni e Giuseppe Vignola, il segretario cittadino Domenico Beatrice, i dirigenti del partito di Grassano e il consigliere provinciale del Pd Angelo Devito. Tanti i politici lucani che lo hanno accompagnato per promuovere e sostenere la mozione congressuale di Franceschini per la segreteria nazionale e quella di Erminio Restaino per la segreteria regionale: Maria Antezza, Giampaolo D'Andrea, Salvatore Margiotta, Vito Giuzio, Antonio Disanza. Dopo i rituali saluti il segretario Domenico Beatrice ha dato spazio ai corrispondenti locali delle testate giornalistiche regionali i quali hanno posto a Fassino alcuni quesiti. Dalla questione della Valbasento, alla questione Meridionale sempre attuale, e alle aspettative del Pd per l'intera nazione. Il dirigente nazionale del Pd con un discorso organico ha cercato di dare alcune risposte. «Il Paese sta vivendo una crisi acuta difficile - ha commentato

ottimo volano per l'economia». Il lavoro è una questione fondamentale nella Basilicata della dissoluzione del tessuto industriale, ma la soluzione è lontana. «Attualmente l'Italia si è avvicinata molto al mercato del lavoro flessibile - ha ripreso - senza possederne gli strumenti giusti. L'applicazione dellacassa integrazione inderoga èimpossibileed ilsistema ci staesplodendo in mano». I tagli indiscriminati alla scuola: «La razionalizzazione

Il Pd, speriamo che se la cavi… di VITO BUBBICO

Fassino -crisi internazionale difficile che l’attuale governo sta soltanto rimandando nel tempo evitando di trovare le dovute soluzioni. Il governo di centrodestra - ha dichiarato eufemisticamente Fassino - ha messo la polvere sotto il tappeto e la casa è sporca. Il Mezzogiorno avendo delle carenze strutturali importanti risulta essere una parte debole del Paese che più risente di questa crisi. L'attuale governo ha un elenco di 43 grandi opere che sono solo sulla carta e che non partiranno mai in quanto hanno una copertura finanziaria del 15 per cento e le imprese difficilmente si avventureranno nella realizzazione di opere non finanziate». «Per quanto riguarda il Partito democratico - ha concluso Piero Fassino - gli uomini e le forze messe in campo sono quelle che, partendo dall’opposizione, hanno la capacità di dialogo. Sanno mettersi in discussione, ma soprattutto si candidano alla guida del nostro Paese a servizio dei cittadini per cercare di uscire da questa situazione di stallo puntando alla creazione di nuovi posti di lavoro. E l'Italia ha tutte le potenzialità per farcela». Giovanni Spadafino

Il leader nazionale democratico arriva con Antezza e Restaino

Il congresso si fa nelle 800.000 sezioni IRSINA - Nel tour lucano di Piero Fassino, c’è spazio per una puntata a Irsina. Alle 11,30 in punto l’ex segretario Ds Fassino è arrivato a Irsina, in compagnia della senatrice Maria Antezza, del segretario regionale del Pd Erminio Restaino, e dell’assessore provinciale Domenico Smaldone, promotore di questa iniziativa. L’intervento di Fassino è stato, seguito da un buon numero di persone, accorse per l’occasione. Al tavolo insieme al coordinatore nazionale della mozione congressuale di Franceschini, e alla senatrice Antezza, la segretaria democratica di Irsina Maddalena Coletta, l’assessore Smaldone, Restaino, e il consigliere regionale Antonio Di Sanza. Dopo il breve saluto di Maddalena Coletta, Domenico Smaldone, ha detto: «L’arrivo di Fassino oggi a Irsina non è casuale, ma la giusta testimonianza, a una cittadina con una forte tradizione progressista, motivata per far conoscere le ragioni che sono alla base, delle linee programmatiche del progetto, che il PD stà presentando in tutta Italia». E’ stata la volta quindi di Fassino che parlando della grave crisi, economica e industriale che sta attraversando il Paese ha sottolineato «come il comparto della scuola che mai aveva visto nella sua storia, lasciare a casa ben 58000 dipendenti nel mondo della scuola, in un colpo solo». Fassino ha puntato il dito sul governo, accusandolo «di fare ben poco per debellare questo stato di cose, aspettando solo che passi il tempo. Il mezzogiorno risente di più di questa crisi perché ancora paga la differenza dal punto di vista infrastrutturale e di politiche poco incisive: Infrastrutture, opere pubbliche e sanità».

Sul passaggio relativo alle attività congressuali, che porterà il partito nei prossimi mesi a eleggere il segretario nazionale e le relative strutture regionali, Fassino ha elencato una serie d’interventi programmatici. Il parlamentare inoltre, ha fatto conoscere ai presenti le motivazioni che l’hanno spinto, ad appoggiare la scelta di Dario Franceschini: «Bisogna fondere le diverse esperienze come il Partito democratico sta dimostrando di fare in tutta Italia. In Italia ci sono 800.000 sedi del partito, e lì dentro che si discuterà, si sceglierà e si deciderà il futuro del nostro partito». A Fassino il cronista ha poi chiesto come mai la Basilicata, pur comprendendo le ragioni di una crisi che colpisce tutta la nazione, stia pagando un tributo così grande, facendo riferimento alle aziende chiuse nel sito industriale di Melfi, e al polo del salotto di Matera. Pronta la risposta del dirigente nazionale del Pd che ha spiegato: «Gli effetti della crisi si sentono maggiormente da queste parti, proprio perché in Basilicata, negli ultimi quindici anni, ci sono stati notevoli investimenti, e la crisi, purtroppo si avverte maggiormente, nei posti dove c’è una evidente espansione industriale, come la Basilicata». «Per fronteggiare questa situazione - ha concluso Piero Fassino - bisogna mettere in campo le scelte giuste, che garantisce sono oggi la forza del Partito democratico». La curiosità finale: il simpatico abbraccio, tra l’onorevole Fassino e una “nonnina” di quasi cento anni, che non è voluta mancare in piazza per salutarle di persona il politico nazionale. Mimmo Donvito

POTENZA - Sono due anni (e chi ha avuto la bontà di leggerci lo sa benissimo) che ci affanniamo caparbiamente a rilevare che il problema centrale del Pd era ed è quello di diventare un “partito vero”. Ora lo dicono tutti. E' il leit motiv di questo congresso, qualunque mozione si sostenga. Insomma, in queste ultime settimane stiamo scoprendo che questo Pd, così com’è, non piace a nessuno. Nemmeno ai suoi principali dirigenti nazionali e locali. Dalle dichiarazioni quotidiane ai media, ai contenuti delle mozioni congressuali disponibili sul sito nazionale del Pd, spicca questo nodo centrale come la madre delle questioni da risolvere per sopravvivere ed avere un futuro. C'è una fluviale critica (poco autocritica in verità) su questo nuovo soggetto, “partorito” tra frizzi e lazzi, che non si è mai riusciti però, a farlo diventare un partito vero. Fanceschini dice: «Chi ci vota non sa che cosa vota», Bersani nella mozione scrive: «Invece di fondare un partito si è preferito la suggestione democratica» e Marino dedica un intero capitolo della sua proposta ad elencare cosa dovrebbe essere il suo Pd («ripartire dalle persone, libero dalle correnti, nè centralista né autoreferenziale, laico…»), sottintendendo che così oggi non è. Non sono meno tranchant in merito i giudizi degli esponenti democratici lucani, anticipati già abbondantemente mesi or sono da una sferzante relazione dell'ex segretario regionale Lacorazza il quale, eletto a furor di popolo nelle storiche primarie dell'ottobre 2007, ha poi dovuto mollare per impraticabilità del campo e rifugiarsi in un più rassicurante e gratificante ruolo istituzionale. E' il candidato Adduce ad affermare da queste colonne, che «il Pd ha bisogno di una ripartenza» per «l'aver rinunciato alla costruzione di un vero e proprio partito a livello nazionale e regionale». E qualche giorno prima è stato l'altro candidato Speranza a dire che le aspettative alimentate in quei milioni di cittadini delle primarie del 14 ottobre 2007 sono state disilluse «perché il partito si è attorcigliato in discussioni interne, perché non è stato capace di dire parole chiare sulla propria identità, perché ha inseguito il sogno di un partito liquido». Ma come è possibile un abbaglio di massa così colossale e per così tanto tempo? Come è possibile che tanti primi attori e interpreti della scena di questo partito in questi due anni abbiano diligentemente ignorato l'argomento? Eppure che fosse proprio questo non cimentarsi nella costruzione di un comune humus politico e con esso di una struttura democraticamente funzionante e radicata sul territorio la causa primaria di un generale disincanto rispetto al progetto Pd, di un disagio crescente e di una progressiva difficoltà a gestire in modo organico le varie vicende politiche, era abbastanza evidente. Eppure, eccoci qui tutti, anche coloro che in questi due anni hanno avuto la responsabilità e, quindi,

zione». Critica da parte di Cosimo Latronico che conclude: «In un momento di crisi come quello che attraversa la nostra regione se ogni realtà facesse la sua parte, a partire dagli enti camerali, senza strumentalizzazioni e interessate subordinazioni, si darebbe un reale contributo alla coesione ad al rilancio di una piattaforma condivisa per potenziare le prospettive di sviluppo della nostra terra».

Il coordinatore regionale Petrone illustra le linee di Sinistra e libertà

L’INTERVENTO Immagini della visita nella città di Matera del coordinatore nazionale della mozione Franceschini, Piero Fassino. A sinistra mentre parla nella sede della Camera di Commercio materana. A destra in un momento dell’inaugurazione della sezione del Pd per la mozione Franceschini Restaino

Il senatore Cosimo Latronico (Pdl)

la possibilità di “realizzarlo” questo benedetto partito a raccontarci e prometterci come dovrà essere e come lo farà in futuro. La domanda è: quale credibilità hanno questi propositi? Perché ora si dovrebbe poter riuscire a fare quello che sino ad ora nessuno ha provato a fare? Tutti gli attori odierni hanno abitato questa casa in questi due anni, chi con piacere e chi a malincuore, con ruoli più o meno importanti, ma tutti la si è guardata deperire senza fare nulla di serio per impedirlo. Anche chi era formalmente in sofferenza non ha avuto il coraggio intellettuale e politico di aprire un fronte interno e una discussione vera che rendesse esigibile quanto era stato promesso così solennemente all'atto di nascita del Pd. E che dire di segretari provinciali, cittadini e di circolo che sono stati lì in larga parte a fare le belle statuine, a non esercitare il proprio ruolo? Vi sono circoli (come ad esempio Matera città) i cui iscritti non sono mai stati convocati per una riunione. Una vita politica scandita solo dalle elezioni. A qualcuno ha fatto evidentemente comodo detenere saldamente, a seguito di maggioranze congressuali cammellate, un diritto sul logo del Pd per imporre propri uomini - donne alla guida di circoli e come candidati alle elezioni, curando il consenso con una tecnica da “patronato” assistenziale invece che con una azione politica corale, pubblica e coinvolgente. Non è a questo stato comatoso che va ricondotto il disagio manifestato nella lettera di addio del segretario di Matera Espedito Moliterni? Poteva aspettare il congresso e andarsene in silenzio. Invece, con il suo gesto ha voluto sottolineare, sebbene nel suo stile educato, l’insostenibilità di una situazione e l’impossibilità a svolgere un ruolo così importante. Una difficoltà evidente anche nelle parole della segretaria provinciale materana Anna Ferrara quando dice che il Pd «non riesce ancora ad essere un partito normale in cui le regole e i ruoli vengono rispettati». La situazione in cui versa il Pd oggi non è delle migliori e nulla autorizza a sperare in un esito diverso da quella “prova muscolare”che furono le primarie del congresso precedente. Anche le analisi e le proposte, spesso condivisibili, usate dai candidati alla segretaria di fronte a questo scenario hanno l'amaro sottofondo del dubbio che siano solo parole che difficilmente saranno seguite da fatti concreti. Indipendentemente anche dalla reale volontà di chi le pronuncia. Tocca a loro dimostrare e convincere che è davvero possibile invertire questo stato di cose. In tanti aspettano e coltivano la speranza, non di un salvatore della patria, ma di un rinsavimento collettivo di quei leaders che hanno (e avranno realisticamente) ancora in futuro la responsabilità di questo partito affinché si converta ad un gioco di squadra. Almeno la maggior parte di essi. Altrimenti chiunque sarà eletto rischia di essere il Gorbaciov della situazione.

«Per essere all’altezza dei tempi» POTENZA - Sinistra e libertà contro le destre e per un rilancio della sinistra. Il coordinatore regionale di Sinistra e libertà, Carlo Petrone spiega le priorità e i prossimi obiettivi della propria forza politica : «Sinistra e libertà prende forma e si avvia a essere un soggetto politico che intende offrire alla democrazia italiana una sinistra moderna, capace di misurarsi con i problemi di questo secolo e con i tanti drammi che milioni di persone vivono come individui e come lavoratori. L’attacco al sistema democratico italiano che queste destre involute - e per questo pericolose - cercano ogni giorno di sferrare non riesce ancora a trovare una adeguata opposizione». «Sia il Pd - ha sottolineato Petrone -lacerato da una

guerra di potere interno, sia il populismo di Di Pietro e neanche la furba incertezza dell’Udc riescono a colmare un vero e proprio vuoto di opposizione. Ferrero e Diliberto hanno avviato un processo identitario che non potrà offrire soluzioni aggreganti. Sinistra e Libertà cerca, invece, di mettere insieme esperienze e storie che hanno scritto pagine importanti della vicenda politica di questo paese, e si avvia verso la costruzione di una sinistra all’altezza dei tempi». E sulle questione organizzative il coordinatore regionale di Sinistra e libertà ha dichiarato: «Il 19 settembre a Napoli, in un’assemblea nazionale, verrà definito l’impianto politico e organizzativo per giungere con questo

TRIBUNALE DI BRESCIA SEZIONE FALLIMENTARE Fallimento ATLANTE SRL n° 112/08 AVVISO DI VENDITA BENI MOBILI 2° tentativo a prezzo ribassato Il Giudice Delegato ha autorizzato la vendita dei beni mobili inventariati all’Attivo del Fallimento nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano presso lo stabilimento di Atlante Srl sito in San Ferdinando (RC)- Area Industriale ASI. La vendita sarà effettuata in unico lotto mediante raccolta di offerte segrete ed alle seguenti condizioni: 1. Non saranno prese in considerazione le offerte inferiori ad Euro 1.000.000,00 e non cauzionate; 2. le offerte irrevocabili dovranno pervenire in busta chiusa entro il giorno 25 Settembre 2009, ore 12:00 presso lo studio del Curatore in Brescia,Via Aldo Moro 44; 3. l’offerta dovrà contenere: le generalità dell’offerente con fotocopia del documento di identità e codice fiscale, l’indicazione del prezzo che si offre per l’acquisto dei beni, assegno circolare intestato al “Fallimento Atlante Srl” di importo pari alla cauzione fissata al 5% del prezzo offerto; 4. l’apertura delle buste avrà luogo alle ore 18:00 dello stesso giorno 25 Settembre 2009 ed in caso di più offerte si terrà immediatamente la gara fra gli offerenti, partendo dalla più alta offerta e con rilancio minimo di Euro 5.000,00; 5. il pagamento del prezzo residuo dovrà avvenire entro e non oltre sessanta giorni dall’aggiudicazione; 6. è esclusa la responsabilità per evizione (art. 1487 C.C. 1° e 2° comma) e la vendita viene effettuata a rischio e pericolo del compratore; 7. tutte le spese di rimozione e trasporto, l’espletamento di ogni e qualsiasi formalità presso gli Uffici pubblici per autorizzazioni, permessi ed altro conseguente o comunque connesso alla vendita dei beni, sono a carico esclusivo dell’acquirente. Per informazioni e chiarimenti eventuali, rivolgersi al Curatore Dott. Flavio De Pandis con studio in Brescia, Via A. Moro 44 (tel 030.2426260 – Fax 030 2475937 – e-mail flaviodepandis@profint.eu).

simbolo alle prossime scadenze elettorali regionali. Non sarà un cartello elettorale, ma un’altra tappa verso la costituzione di un nuovo partito della sinistra italiana». E poi ha aggiunto ancora Carlo Petrone: «E’ normale che ancora ci siano dubbi, incertezze, tatticismi, ma sicuramente questo progetto parte da un assunto: alla costruzione di Sinistra e libertà non partecipano solo i gruppi dirigenti delle attuali forze politiche, ma tanti cittadini e associazioni, con gli stessi diritti e opportunità». «Non sarà - ha specificato il coordinatore - una trattativa continua su candidature, assetti ed altro, ma regole, proposte, inziativa democratica, per offrire garanzie a quanti credono in questo progetto e intendono parteciparvi. Nessun automatismo, quindi, ma partecipazione democratica diffusa e soprattutto paziente lavoro politico per condividere strategie, proposte e scelte». «Anche in Basilicata il processo - ha poi annunciato Carlo Petrone - si è avviato con alcuni incontri e dibattiti. Ora si tratta di lavorare insieme, per scendere in campo su alcune campagne nazionali lanciate da Sinistra e libertà, come la mobilitazione contro le scelte del governo sulla scuola, ma soprattutto per avviare un diffuso confronto nei territori per dire con chiarezza che vogliamo costruire questo soggetto politico partendo da una profonda riforma della politica e dalla costruzione di una posizione autonoma della sinistra sulle questioni sociali, politiche ed economiche di questa regione». Il dirigente di partito, Carlo Petrone quindi ha concluso «Proposte di merito da sottoporre al confronto di quel centrosinistra che dovrà affrontare le prossime elezioni regionali. Dopo l’appuntamento di Napoli anche in Basilicata dovrà essere convocata una grande assemblea, larga, che dia il senso concreto dell’apertura, per eleggere il coordinamento regionale ed iniziare a costruire le tappe future».

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MATERA - Un Piero Fassino a tutto campo parla ai rappresentanti delle categorie produttive di Matera. Nella sala convegni della Camera di Commercio, hanno tenuto banco per oltre quaranta minuti temi caldi come l'economia, gli investimenti pubblici e privati, le politiche del lavoro e la scuola con poco spazio, però, riservato alle problematiche territoriali. L'onorevole non ha risparmiato battute nei confronti del Governo: «Le 43 grandi opere sbandierate da Berlusconi? Solo una lista della spesa». Fassino ha espresso il suo pensiero sul momento difficile dell'economia italiana e mondiale. «Essendo il nostro sistema caratterizzato dalle piccole imprese -ha detto - il momento di crisi e la ridotta possibilità di accesso al credito, mettono in difficoltà l'intero comparto produttivo. Inoltre, i Tremonti bond si sono rivelati non una possibilità per le imprese come demagogicamente sostenuto, bensì un aiuto alle banche». le imprese locali non possono rientrare nei parametri imposti da “Basilea 2”. «Derogare significherebbe consolidare l'arretratezza - ha continuato Fassino- mentre come Pd abbiamo

L’intervista pubblica in piazza San Francesco a Matera del coordinatore nazionale della mozione congressuale nazionale di Franceschini, Piero Fassino. Nella foto il direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace e la senatrice lucana, Maria Antezza.

POTENZA - «Prendiamo atto con stupore della decisione del presidente della Camera di commercio di Matera di trasformare l'ente camerale nella base logistica di una corrente del Pd». Il senatore del Popolo della libertà lucano, Cosimo Latronico attacca il Pd al margine della visita del coordinatore nazionale della mozione congressuale di Dario Franceschini, PieroFassino. Non è piaciuta a Latronico la sede scelta della sede della Camera di commercio materana per far parlare l’ex segretario diessino di questioni interne al Pd. «Naturalmente l'onorevole Fassino - spiega Latronico - ha il diritto di incontrare chi crede nei posti deputati, ma la casa di tutti gli imprenditori dovrebbe essere destinata, secondo buona tradizione, alla realizzazione di iniziative compatibili con la sua primaria vocazione. Poi è singolare che il presidente della Camera di commercio di Matera si affidi all'onorevole Fassino, autorevole esponente dell'opposizione, per saldare i rapporti con il governo nazionale, dopo aver trascurato dal suo insediamento la rappresentanza parlamentare dei lucani, sicuramente quella di maggioranza, non so dire quella di opposi-


Giovedì 3 settembre 2009

Industria lucana

Fassino e De Filippo telefonano ai manager di Torino e al governatore della Liguria

Pressing congiunto su Fiat Il leader del Pd a Melfi rassicura gli operai della Lasme: «Il mio personale impegno» di MARIATERESA LABANCA MELFI - Due telefonate: la prima ai vertici Fiat, la seconda al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. La soluzione delle vertenza Lasme passa da qui. Ne è convinto Piero Fassino, che ieri mattina ha annunciatola lineaai 174lavoratori diMelfi, durantela visitaa SanNicola,ritagliata neltourlucano. E,poco più di un’ora dopo, i contatti erano già presi. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, era vicino a lui. Al pranzo di partito consumato al Park hotel di Potenza, deputato e governatore non hanno parlato solo di congresso. Entrambi convinti che un coinvolgimento del Lingotto in questa fase della vertenza sia indispensabile. «Abbiamo contattato i vertici di Torino - spiega De Filippo - e già da questa sera (ieri ndr), al suo rientro dagli Stati Uniti, inizierà il pressing su Marchionne». «Fiat potrebbe dire: “Lasme non è una mia azienda”. Ma al di là di questa risposta superficiale - aveva detto in mattinata il leader del Pd alle tute blu di San Nicola - sappiamo bene che il Lingotto non può cavarsela così. E’ da Torino che dipende il futuro della fabbrica». Non solo. Fassino, che a Melfi ha fatto tappa non per parlare di congresso del Pd, in qualità di coordinatore della mozione Franceschini, ma per dare un contributo a nome dell’intero partito alla lotta degli operai di San Nicola, insiste anche su un altro punto: «Bisogna trovare il coinvolgimento della Regione Liguria, dove si trova l’altro stabilimento della Lames. In questo momento sarebbe facile cadere nell’errore di una guerra dei poveri. E, invece, bisogna trovare e portare avanti una strategia comune». Al telefono, contattato dal leader del Pd e dal governatore lucano, il presidente Burlando, «ci ha mostrato la sua personale disponibilità alla collaborazione», commenta De Filippo. Le ore a venire, dunque, saranno decisive, almeno sul piano della mediazione. E’ quanto promesso dallo stesso onorevole del patito democratico alle tute di blu di San Nicola. Ad attenderlo molti lavoratori, sindacalisti e politici locali e regionali. C’è anche un bambino, figlio di un operaio. Il deputato lo accarezza, poi ascolta e infine interviene. «C’ero anch’io quando nasceva la Sata di Melfi con il suo indotto. E’stata concepita come un colosso che doveva alimentare e far crescere le sue aziende satellite. Non possiamo permetterci ora di perdere “pezzi” per la strada. Sappiamo cosasignifica una

Piero Fassino incontra i lavoratori della Lasme di San Nicola di Melfi

fabbrica chiusa al Sud, dove le prospettive di una nuova occupazione sono quasi inesistenti». Parole che non faticano a trovare il consenso dei lavoratori. A nome loro, dopo gli interventi dei segretari di Fiom e Uil, Giuseppe Cillis e Carmine Vaccaro, parlaValeria,poco piùditrent’anni, come la maggior parte dei suoi colleghi. Chiede come sia possibile che un’azienda che ha percepito i fondi pubblici del contratto d’area, senza una vera crisi imprenditoriale, in presenza degli stessi volumi produttivi, e senza aver utilizzato gli strumentiattivatiper farfronteallacrisi economica (come l’accordo tra Abi e Governo, a esempio), possa decidere di andar via, sulla pelle dei lavoratori. E poi che ne sarà dell’indotto? Sono reali le preoccupazioni espresse negli ultimi tempi sul futuro dei satelliti Sata? Ad ascoltare ci sono anche alcuni operai della Mecoflex, lo stabilimento adiacente aquello della Lasme. Qualcuno mormora che potrebbe essere il prossimo anello della catena a saltare. Poco più in là, invece, dall’altra parte, c’è la Cf Gomme. Ha chiuso qualche anno fa. La Lasme è proprio in mezzo. Fassino parla anche di questo: «Crediamo che il Governo, fino a questo momento, non abbia fatto molto per inchiodare Fiat alle proprie responsabilità. Il Lingotto deve parlarci chiaro e dire quello che ha intenzione di fare veramente». Anche perché la regione Basilicata si appresta a dare 14 milioni di euro alla Fiat per la realizzazione del campus di Melfi. «Ma se Torino ha veramente intenzione di investire

«IL LINGOTTO COMPLICE» Da Genova arrivano alzacristalli per Sata Nel frattempo Fiom denuncia: «La Fiat Sata di Melfi continua ad approvvigionarsi di alzacristalli per la Grande Punto dallo stabilimento della Lames di Chiavari (Ge) ignorando quanto stà accadendo alla Lasme di Melfi dove i 174 lavoratori rischiano il licenziamento in virtù della iniziativa della Lames di spostare le produzioni da Melfi a Chiavari. La Fiat Sata stà diventando sempre più complice di questa situazione che ha esclusivamente carattere Finanziario per le scelte aziendali e nulla a che fare con il carattere industriale nella gestione della fabbrica e delle commesse che restano assegnate alla Lasme di Melfi».

in Basilicata - dice ancora il leader del Pd - è chiaro che non può permettersi il peso di un morto sulle spalle. Anche di questo si dovrà discutere con il Lingotto. Nel frattempo, quello che è certo è che, in questo clima, la cerimonia per la posa della prima pietra del campus a Melfi, prevista per il 12 settembre, è stata rimandata. Era stata programmata a un anno esatto dalla visita dell’ad Marchionne per la firma dell’accordo. Occasione in cui il top manager ribadiva: «Melfi è e rimane strategica per Fiat». m.labanca@luedi.it

Occhi puntati al vertice di domani: sciopero nell’indotto e manifestazione a Roma

A Roma i sindaci con i gonfaloni L’APPELLO di Cgil, Cisl e Uil è ai sindaci lucani: essere presentiaRoma, inviaufficiale,coni gonfalonideicomuni, per la manifestazione che si terrà in concomitanza con il vertice fissato al ministero dello Sviluppo economico a Roma, domani, a partire dalle 10. Nel frattempo è stato attivato, presso la Banca Popolare del Mezzogiorno, IBAN IT15D0525642100000000914202 un conto corrente per raccogliere fondi utili a sostenere la lotta dei lavoratori. I versamenti dovranno essere effettuati utilizzando la causale: “comitato lavoratori in lotta Lasme 2”. Mentre sono confermate le due ore di sciopero, indette da Fiom, Fim e Uilm in Sata e indotto di Melfi, in segno di solidarietà ai 174 lavoratori della Lasme. Si riuniranno proprio davanti allo stabilimento di San Nicola in via di liquidazione. Le segreterie territoriali, le sigle di categoria, la Regione e la Prefettura di Potenza siederanno al tavolo romano portando una richiesta: ritirare la procedura di mobilità e quindi i 174 licenziamenti. Si chiede all’azienda di percorrere altre strade alternative per

far fronte alla crisi finanziaria per dare un futuro allo stabilimento di Melfi. E, ieri sera, il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, ha rivolto un nuovo appello a Fiat a prendere parte all’incontro di venerdì. «Perché dal Lingotto dipende il futuro della Lasme e per discutere le sorti dell’indotto lucano». Nel frattempo è stato convocato per questo pomeriggio il coordinamento del sindacato nazionale cercato da Cgil, Cisl e Uil lucane. Ci sarà anche il sindacato ligure per concordare una strategia comune da portare al tavolo della vertenza che vede coinvolto anche lo stabilimento di Chiavari. Mentre il sindacato nazionale, seppur non convocato ufficialmente al tavolo di venerdì, ha già assicurato il proprio sostegno incondizionato alla battaglia dei 174 di Melfi. Oggi verranno definiti i particolari organizzativa del viaggio che porterà la protesta di San Nicola di Melfi. In un clima di grande attesa, che si spera non venga tradita nuovamente dall’azienda dell’indotto Fiat. m.labanca@luedi.it

I sindacati chiedono il ritiro della mobilità

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VERTENZA BASIND

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Dopo ore di muro contro muro l’accordo trovato in Regione

Cassa integrazione per le 35 unità Subito un altro imprenditore Il tavolo della Basind alla Regione Basilicata (foto Mattiaccia)

POTENZA - Cassa integrazione per tutti i 35 lavoratori della Basind di Pisticci (attualmente le procedure sono state avviate solo per 25 dipendenti) e l’impegno a trovare un nuovo soggetto imprenditoriale disposto a rilevare lo stabilimento che produce componentistica per auto in tempi brevi, anzi brevissimi, se si vuole sfruttare il bando di consolidamento della Val Basento che scade il 28 settembre. Dopo l’incontro di venerdì scorso in Prefettura, nella mattinata di ieri nuovo vertice in Regione fra i rappresentanti dell’azienda, di Confindustria Basilicata, della Task force regionale per l’occupazione e delle organizzazioni sindacali (Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil) per cercare di trovare una soluzione per salvare i posti di lavoro di uno stabilimento che, già «nato male», rischia di finire ancora peggio. Dopo diverse ore di discussione e di «muro contro muro» tra il gruppo Adler che detiene la proprietà dell’azienda e il resto dei convenuti al tavolo, viene accettata la proposta di Confindustria di tentare un «passaggio di consegne», ovvero di cercare un altro investitore interessato al sito di Pisticci, per evitare che anche la sede della Basind diventi l’ennesimo capannone vuoto. L'azienda si è detta anche «disponibile ad individuare una soluzione alternativa alla cassa integrazione straordinaria, non più utilizzabile per problemi di carattere tecnico, per garantire la retribuzione agli operai, che rimarranno in ferie fino al 7 settembre». I sindacalisti si sono in-

vece dimostrati perplessi e non del tutto convinti della soluzione proposta. «Vorremmo capire hanno detto - se esiste realmente un imprenditore disposto a rilevare la Basind. E’ abbastanza improbabile che un’azienda che ha attinto a contributi pubblici e che finora si è mantenuta con gli ammortizzatori sociali, possa vincere un bando nella stessa regione». Nel corso dell’incontro, inequivocabile è stata la posizione dell’azienda: per la Basind non esistono più spazi per la continuità produttiva. Di fronte alle critiche dei sindacati, che avevano definito «inaccettabile la decisione di chiudere la fabbrica», i rappresentanti del gruppo Adler hanno dichiarato «di essere in grosse difficoltà, con perdite di 150 mila euro al mese registrate dall’inizio del 2009». Malcontento tra i lavoratori che, durante la riunione, erano letteralmente “appiccicati” alle finestre della sala regionale. «Dopo le ferie – commenta un dipendente - la ripresa delle attività era prevista per il 1 settembre, ma al ritorno abbiamo trovato una “bella” sorpresa: lo stabilimento chiuso per crisi aziendale, nonostante ci avevano assicurato che lo stabilimento sarebbe stato riaperto». Delusione, dunque, sui volti dei 35 lavoratori che accusano anche di aver lavorato «sempre in condizioni di sicurezza precaria. Utilizzavamo sostanze tossiche che hanno provocato a molti di noi problemi di salute, come intossicazioni al fegato, asma bronchiale e tumori». Anna Maria Calabrese

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12 Primo piano


Miti dello sport

Vent’anni fa moriva un simbolo del calcio italiano. Lo rivedremo in tv

E Scirea diventa una fiction Uno degli sceneggiatori ci racconta in anteprima com’è nata l’idea del film di GIANLUCA IOVINE* LA figurina con la maglia della Juventus davanti agli occhi, mentre un tram mi attraversa la strada, proprio a Cinisello. Dietro le spalle il manifesto del Torneo. Ho questa immagine davanti agli occhi, di un giorno del 2007. Quel giorno ho sentito, dentro di me, che dovevamo scrivere una fiction su Gaetano Scirea, e sono corso a dirlo al mio amico Paolo. Quel giorno stesso abbiamo cominciato, nello scetticismo generale, a scrivere. Non sapevo ancora di percorrere le stesse strade che da ragazzo faceva il nostro Campione, perché ero da poco a Cinisello, studente dello Sperimentale appena sfrattato da una casa in fitto a Pero. Spiegare come è nato il progetto va oltre il mondo della logica. C’entrano di più emozioni, sensazioni e ricordi, e il silenzio degli anni già passati, che vivevo come una sfida. Volevo che un calciatore a parole amato da tutti, e in realtà poco capito in vita, rivivesse. Così, leggendo notizie della sua vita, cercando i numeri dei suoi compagni e dei familiari per fare interviste, e facendomi raccontare particolari, paure, speranze, ho capito che potevamo vincere la scommessa e riuscire a costruire attraverso una persona, e la sua storia d’amore con una donna, un mondo e un’epoca del nostro Paese, dando dignità narrativa al calcio. “Scirea”, ora si può dire, sarà davvero una fiction, prodotta e diretta da Claudio Bonivento, impegnatissimo sul set romano del film sulla strage di Nassiriya “Venti sigarette”. e sceneggiata da una squadra formata da Paolo Spotti, e Claudia Carlino, e appunto, da chi vi scrive. “Il Quotidiano della Basilicata”, può oggi rivelarlo prima dell’annuncio ufficiale alla stampa, fissato la sera della finale del “Memorial Scirea”, il 6 settembre, a Cinisello Balsamo. E mentre Bonivento, che ha creduto nel sogno di due ragazzi appena usciti dal Centro Sperimentale di Milano, e come al solito incoraggia con discrezione, rilegge, fa sopralluoghi e butta giù piani di produzione. Ecco dunque le impressioni dei miei compagni di viaggio, di chi ha scritto, rivisto, rilanciato la narrazione di “Scirea”. Paolo Spotti mi dice che lavorare al progetto è stata «Un’ esperienza straordinaria, un collage tra storia sportiva e sentimenti forti come l’amicizia, fatto attraversando passioni e antagonismi che si incrociano alla figura di un uomo unico. Per raccontarlo, abbiamo dovuto calarci in una ritrovata dimensione etica della vita, basata sulla lealtà e l’agonismo, sullo scontro duro, ma sincero. Scrivendone, siamo passati in oltre un anno e mezzo, dai titoli, che cambiavano di giorno in giorno, alle scene di una storia sempre più matura, fatta di conflitti, sfide rilanciate, e voglia di andare avanti, sempre, con la forza delle cose semplici. Il nostro film non avrà solo grandi scene da portarsi dentro, ma anche la straordinaria normalità delle piccole immagini: un pollo lanciato in aria, per la gioia inattesa di una convocazione, una partita a carte tra compagni di squadra guardati a vista dalla polizia militare in Argentina, un bicchiere di vino per vincere la timidezza

TORNEO UNDE 16 Coppa Scirea a Matera fucina di talenti MATERA-SCIREA, un rapporto forte. Compagno di stanza ai mondiali di Spagna 82 di Gaetano Scirea era Franco Selvaggi. Il campione del mondo materano è presidente della Coppa Gaetano Scirea, un torneo internazionale under 16 tra i più importanti al mondo. Il torneo fu istituito nel 1990 (a cui partecipò anche Mariella Scirea) per iniziativa dello Juventus Club di Matera e successivamente di un comitato organizzatore presieduto dall'ex calciatore Franco Selvaggi, per ricordare la figura di Gaetano Scirea ed i valori di lealtà e correttezza che rappresentava. Dopo alcune difficoltà organizzative che hanno causato un'interruzione per diversi anni, dal 2001 la competizione si svolge regolarmente. A giugno del 2009 si è giocata la tredicesima edizione del torneo. L’albo d’oro vede l’Atalanta con tre vitorie, seguito dal Napoli, Partizan Belgrado, Inter (ha vinto anche l’ultima edizione) e Juventus con due successi. Ma nella lista figurano anche l’Empoli e il Bari. Tra i calciatori più importanti presenti spiccano Raul, Morfeo, Coco, Sheva, Legrottaglie, Morfeo, Cerci, Locatelli e tanti altri. Ultima citazione per Jovetic, visionato proprio a Matera e poi acquistato dalla Fiorentina. r.carpentieri@luedi.it

e rivelare a una donna l’amore. Scrivere di sport significa raccontare gli attimi: credo non ci sia cosa narrativamente più forte dello sport, quello vero, però, per dare senso al tempo delle emozioni. Questo credo che sarà il nostro “Scirea”.» Claudia Carlino non è solo la mia compagna di vita. Ha collaborato con rigore alla stesura del trattamento e del soggetto, editando, inventando soluzioni, dando ritmo alla storia, e cogliendone gli aspetti psicologici: «Mi ha interessato più di ogni cosa l’aspetto privato del racconto, l’umanità di Scirea, che evoca, a distanza di anni, l’immagine di un Campione, un calciatore che non voleva apparire, davanti a una generazione di giovani in gran parte juventina. Ha sorpreso anche noi che al solo nominarlo, a vent’anni dalla sua scomparsa, resti un nome associato a sorrisi e ricordi comuni di persone diverse, anche non appassionate di calcio. Un pezzo di memoria condivisa. Scoprire il suo modo di vivere, la sua apparente normalità, che poi era vera ricchezza, lontano dagli stereotipi del calcio, me lo ha fatto amare. Era un calciatore che sceglieva la famiglia per rilassarsi, accompagnava il figlio a scuola, andava in trattoria, senza fare il divo, ed è così che lo vedremo sullo schermo.» *sceneggiatore della fiction

La Nazionale campione del mondo: Scirea era il libero

LA COMMEMORAZIONE

Unforgettable: in mille città oggi il ricordo del campione NEL paesino di Morsasco, e poi a Torino, Cinisello Balsamo, e in mille altre città, oggi sarà il giorno del Ricordo. Gaetano Scirea è una memoria impastata di fiele e zucchero, da difendere anche contro noi stessi, ascoltando nella voce di Nathalie Cole rivolte al padre, la stessa melodia che rende ancora i tifosi di tante squadre uniti nel segno di un calciatore che volava alto. Un ragazzo rimasto lo stesso di sempre, nella Juventus dei Campioni, e in Nazionale, da Campione del Mondo. Un tipo sorridente, timido, lieve, scherzoso e riservato, anche nel modo scelto per andare via, nella Polonia di Solidarnosc, dove era andato come osservatore per riferire all’amico allenatore Zoff, come giocasse il prossimo avversario, il Gornik Zabrze. Quando quella maledetta domenica del 1989, la notizia giunse, violenta come un sasso, in diretta tv, alla “Domenica Sportiva”, nella voce roca e commossa di Sandro Ciotti, fu l’urlo sinistro di Tardelli, opinionista in studio, a dare il senso del lutto, mentre in molte case si stentò a credere che uno dei più grandi atleti di ogni tempo, “il Libero” per eccellenza, non ci fosse più. Era stato. Proprio Scirea a far urlare, sette anni prima, di una gioia inarrestabile, il suo amico Marco, passandogli il difficile pallone del temporaneo 2-0 ai tedeschi, al Mundial. Quando morì stava studiando da allenatore, Scirea. Siamo certi che avrebbe aiutato tanti giovani a resistere alla società di plastica, che mentre andava via, già si profilava all’orizzonte.A vent’anni di distanza, ricordare Scirea in certe redazioni dà quasi fastidio, e porta scandalo, per i valori antichi che comunica: correttezza in campo, discrezione, rispetto per gli altri, onestà. Cose sempre più rare, che però resistono al “Memorial Scirea”, torneo di Cinisello giunto alla XX

edizione, dove si premiano i giocatori che hanno avuto, come Gae, una carriera esemplare. Presto però sarà la magia delle immagini a restituirci la grande umanità di Gae e delle sue parole, che mantengono il sapore delle cose perse, ma oggi il rimpianto per la persona e il campione, è giusto che sfumi nei ricordi dolci di chi l’ha conosciuto. Parole semplici, per spiegare a chi non sa, chi fosse quel ragazzo timido con il numero 6 sulle spalle. Poi una sera attraverseremo tutti insieme, davanti a uno schermo, la favola triste di Gaetano Scirea. Riccardo Scirea ricorda al telefono la quotidianità della vita con suo padre Gaetano: «I ricordi più dolci riguardano i momenti trascorsi in casa, a giocare e scherzare come tante famiglie normali. Prima dei compiti, verso le quattro, quando lui ancora riposava, guardavamo insieme il tennis. Lui poteva giocarlo solo d’estate, ma gli piaceva molto. Poi ricordo quando mi portava agli allenamenti, e mi faceva stare in mezzo ai suoi compagni di squadra. Finito l’allenamento facevamo due scambi, nell’erba» Per la prima volta Riccardo sceglie di parlare della fiction “Scirea”: «Ho letto il soggetto, ed è bellissimo. Ho provato un gran senso di leggerezza, leggendolo. Certo, in una fiction qualcosa bisogna inventare, per dare un senso alla storia, ma per me la cosa più bellaè stataritrovare nell’ossatura della storia cose totalmente vere. Ci sono tutte le sfaccettature della sua vita, da quando il mio papà è in famiglia, poi lo vedi quando scappa di casa, per la voglia matta di giocare, a quando cresce nel mondo del calcio, e per lui è tutto solo uno sport, un divertimento, fino a quando lotta con Stefano, mio nonno, che non voleva scegliesse il mestiere del calcio. Eppure poi lo perdona, dopo aver capito che mio papà era riuscito a fare quello che aveva sempre sognato. Eda quelmomento inpoiStefano locapisce e diventa orgogliosissimo di lui. Tutto il film, per come l’ho immaginato, è bello, leggendolo è stato emozionante rivivere la storia di mio padre in un istante Credo ci siano almeno cinque milioni di juventini che non aspettano altro che di vederlo». Riccardo spera sullo schermo di rivedere suo padre «nelle sue paure, nei limiti, nell’umanità che aveva, e nella normalità che continuava ad avere, vivendo una vita così speciale.» g.i.

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Primo piano 13

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

IL RITORNO DEGLI EMIGRANTI E IL RITMO DELLE STAGIONI

IN MORTE DI TURI VASILE

di ANTONIO VIVIANO

di NUNZIO FESTA CI SONO tutti, o quasi. Il richiamo è forte, la voce del rientro per pochi giorni nella terra di famiglia si fa insistente, l’eco dei ritmi naturali delle stagioni coincide esattamente con i cicli annuali della vita del contadino: mietitura delle messi, raccolto dei frutti della terra, ristori serali consumati tra vecchie e nuove conoscenze in una gamma crescente di fisionomie vigorose dai volti rosei che sembrano ritratti vocianti usciti da cornici scolorite dal tempo. Ritornano in tanti: da lontano, da vicino, per godere il fresco clima serale dell’alta collina. S’incontrano come una volta, la loro presenza moltiplica la comunicazione intima. Si fa festa nel rinnovo delle abbondanti libagioni, degli affetti. La famiglia sembra ricompattarsi nelle parentele che si rafforzano o si ripromettono scambi utili di aiuti. Si ritorna pure, ad intervalli triennali, dai lidi d’oltre oceano, magari a turno per rompere i gravami occulti della mente e del cuore, quell’ondata di malinconia incalzante che lambisce nel tacito ricordo i sogni della notte, il riposo dell’animo. Ma il popolo s’incontra, si rinnova, si mette in mostra, rigenera tradizioni silenti nelle altre stagioni, richiama all’attualità i fatti antichi in una specie di rilettura che esalta qualità, caratteri, tipi, non scalfiti dal tempo. Cittadini, ospiti, visitatori nello stesso ritorno, spinti da vero amore, dai sapori, dai colori, dalle immagini rituali di feste che si ripetono da un anno all’altro nell’aspetto globale del paesaggio, nell’eterno ritorno del sacro. Difatti la trascendenza appare proprio dalla pagina del calendario che segna giorno per giorno i valori semplici vissuti in terra dai santi protettori del paese. Un misto di cielo, di religiosità, di fecondità spirituale in questo piccolo angolo di mondo, tra case che si rivisitano, viuzze, botteghe, stili di vita, mode costumi, frenesie, impulsi, artifici d’oggi. Una lettura antropologica da non trascurare, perché riflesso della società rurale nel guado tra innovazione, conservazione, trasformazione. D’estate, si va al paese, in un atto creativo di presentazioni, quasi lavoro del tempo libero. Non sembri contraddittorio l’accostamento lavoro-tempo libero. Si crea l’officina dei gusti, delle erbe aromatiche, dei gusti culinari. Occorre sapienza pure nelle dosi della cucina, nel sanare la “fame” degli invitati, nell’ingentilire il loro palato, nel soddisfare le ricreazioni comuni, nel destare gioconda allegria. Un lavoro che diventa fabbrica, arte in ogni famiglia, nei mestieri agricoli, nei profumi della campagna incontaminata, frammisti all’odore di pane appena sfornato, all’odore insistente di fieno, allo zolfo del pergolato, al gracido dello stagno, al frinire dei grilli, alle luci rutilanti del borgo di fronte che alimentano speranze di perennità mai sopite.

UN INVITO ALLA POLITICA di LUCIANO ANTONIO CAPRIGLIONE* PARAGONARE il disagio sociale alla disoccupazione non costituisce pura utopia, bensì rappresenta ormai un'amara realtà; A.L.I. Basilicata si pone al centro della discussione, richiamando le Istituzioni locali a svolgere appieno i propri compiti affidati loro dal Popolo. Ogni giorno si apprende dalla stampa locale che singoli consiglieri regionali, anziché porsi degli interrogativi sulle cause che stanno generando la chiusura di attività imprenditoriali della Basilicata e sulle continue difficoltà giornaliere che ciascun operatore economico incontra (sia in termini di rapporti con istituti di credito che con concessionari di riscossione), avanzano proclami di natura politica su eventuali apparentamenti alle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale, strumentalizzando così la crisi economica che sempre più incalza e favorendo anche la fuga dei nostri amati giovani verso mete più incentivanti dal punto di vista sociale e lavorativo. Orbene, sarebbe auspicabile che, in seno all'attuale Consiglio regionale, si costruissero discussioni ed argomentazioni utili e necessarie ad avvantaggiare in modo concreto tutte quelle fasce deboli della popolazione locale il cui unico pensiero (ricorrente) non è certo costituito dalle possibili alleanze politiche per le prossime elezioni bensì dalla individuazione quotidiana delle azioni volte a garantire quella tranquillità sociale di cui la nostra comunità è ormai carente. A.L.I. Basilicata sollecita le Istituzioni tutte della nostra Regione a concentrare le proprie attenzioni e i propri sforzi nel porre le basi per la costruzione di una società fondata sulla dignità lavorativa di ciascun individuo (art. 1 COST.)e sulla uguaglianza nelle modalità di accesso al mercato del lavoro. *presidente Associazione lucana imprenditori (Ali) Basilicata

RINVIO RUBRICA Per motivi legati alla foliazione, la rubrica curata dall’avvocato Vito Carella - che viene pubblicata ogni giovedì - subirà uno slittamento. I lettori la potranno ritrovare nelle pagine del Quotidiano della Basilicata di domani.

LE BANCHE E LE PICCOLE IMPRESE di FRANCESCO BOCHICCHIO LE PICCOLE e medie imprese sono in crisi ed il sostegno finanziario delle banche è insufficiente: è questo il cavallo di battaglia del Ministro Tremonti, cui ha peraltro fornito autorevole avallo anche il Presidente della Consob Cardia nella relazione annuale, dove si è evidenziata la situazione delicata delle piccole e medie imprese, in profonda difficoltà nel reperire mezzi finanziari adeguati. Si tratta di argomento caro a Tremonti, che ha sempre rimarcato le gravi responsabilità delle banche, avviluppate in operazioni speculative e poco propense a finanziare le imprese produttive non grandi: di qui la politica economica di Tremonti, atta a sfavorire le banche, con tassazioni deteriori (c.d. “Robin tax”), ed altre misure tra cui i controlli prefettizi. La criminalizzazione delle banche è sbagliata e corrisponde al più spiccato populismo di destra, teso a contrapporre al grande capitale le piccole imprese produttive. Il sostegno finanziario alle imprese non può essere concesso se non è assicurato prima l'equilibrio finanziario delle banche, con la relativa solidità patrimoniale, equilibrio finanziario con solidità patrimoniale che deve essere sottoposto a rigorosi controlli di stabilità da parte della Banca centrale, come ha dimostrato l'esperienza della crisi finanziaria negli altri Paesi occidentali, in particolare l'America. Ma vi é un dato nuovo: il riconoscimento espresso della crisi delle piccole e medie imprese, e qui sorge una domanda; premesso che il centro-destra è al governo dal 2001, con una breve interruzione 2006-2008, periodo in cui peraltro non si sono smantellate le precedenti riforme dello stesso centrodestra, come mai tutte le misure del centrodestra a favore delle piccole e medie imprese, in materia fiscale, di allentamento incisivo dei vincoli giuslavoristici, di deregolamentazione, non sono state in grado di puntellare le piccole e medie imprese, lasciandole scoperte alla prima grave crisi finanziaria? La risposta è una sola: tali misure hanno avvantaggiato in maniera rilevanti i titola-

ri delle imprese, favoriti nei confronti dello Stato e dei lavoratori e più in generale dei terzi, ma non sono state inserite in un organico sistema atto a rafforzare nella struttura le piccole e medie imprese. Ebbene, il protezionismo corporativo è mancato di un vero respiro di politica industriale: politica industriale che non si recupera scatenando una guerra all'interno del sistema capitalistico tra piccole e medie imprese da un lato e grande capitale dall'altro. La politica industriale richiede la valorizzazione dell'impresa e non il favore nei confronti dei titolari, favore proprio di un'ottica solo corporativa, mentre la valorizzazione dell'impresa è impossibile senza un rapporto equilibrato tra imprenditore e lavoratori e più in genere soggetti esterni ma interessati all'impresa. La piccola impresa, ove equilibrata nel rapporto con gli altri soggetti, ha un fattore dinamico inestinguibile, ma solo in un contesto in cui vi sia una ragionevole aspettativa in una continuità di forniture a condizioni non vessatorie, in modo da porre le condizioni per l'economicità dell'attività della stessa piccola impresa: in tale contesto e solo in tale contesto, gli affidamenti bancari possono essere non avventurosi per le banche; in definitiva, la piccola impresa può svolgere la propria attività solo in un mercato caratterizzato da grandi imprese fornitrici e da banche solide e potenti; del resto la piccola impresa valida è destinata a crescere ed a diventare grande impresa, sostenendo a sua volta piccole imprese vitali, e così via. La tutela della piccola impresa può quindi essere realizzata esclusivamente in un mercato dinamico, privo di una perfezione concorrenziale solo illusoria, e che si basi sul ruolo centrale della grande impresa, modello e motore dell'economia, il cui ruolo positivo e non vessatorio sia assicurato da penetranti controlli non dirigistici ma di programmazione e di orientamento generale per impedire la divaricazione tra iniziativa economica ed utilità sociale. studiobochicchio@legalebochicchio.it

MUOIONO astri luminosi. Se n'è andato martedì, all'età d'ottantasette anni, il produttore cinematografico, regista, autore teatrae, scrittore e giornalista Turi Vasile. Dopo la morte di sua moglie, Silvana - avvenuta alcuni giorni prima della scomparsa di Turi Vasile s'è spento anche lui. La notizia, ripresa da diversi prima da diversi spazi telematici e non solo, è stata diffusa pure dalla casa editrice Hacca, che aveva dato alle stampe il suo ultimo libro di racconti, “L'Ombra”. “Noi della casa editrice - scrive la direttrice delle edizioni, Francesca Chiappa - ci sentiamo vicini alla famiglia Vasile in questo triste momento. Abbiamo avuto l'onore di pubblicare il suo ultimo libro di racconti, e abbiamo sempre creduto nella eccezionalità di questo scrittore. Parole comunque, in questo momento, non ce ne sono molte. Addio Turi, che il dio che hai tanto cercato possa davvero esistere”, chiosa Chiappa. E, inoltre, Francesca Chiappa ricorda qualche passaggio contenuto nella stessa raccolta: “Noi continueremo a vivere come se non dovessimo morire mai. E forse non moriremo mai, solo ci addormenteremo nella speranza della resurrezione. Dammi la mano, voglio che in ogni modo restiamo sempre insieme”. Vasile era nato a Messina, nel '22; attualmente era anche critico presso Il Giornale. E per anni ha lavorato come regista per conto della Titanus. Turi Vasile da più parti è considerato uno dei grandi protagonisti del cinema italiano, dove aveva messo la sua persona per esempio collaborando alla realizzazione de “I vinti” di Antonioni e “Processo alla città” di Zampa. Il suo primo film è datato 1957, ed è stato “I colpevoli”. Tra le avventure, poi, persino quella di dirigere l'altro grandissimo, Totò, in “Gambe d'oro”. Come produttore, invece, realizzò pellicole di altri registi eccezionali: da Fellini a Loy, passando per Pietrangeli. Il suo primo libro risale all'anno '87 e l'ultimo era stata pubblicato solamente quest'anno. E' proprio tempo dove poco alla volta personalità d'alto livello vanno via per sempre.

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Juncker: «Il peggio sembra essere passato». Almunia: «Serve prudenza»

Ue, in frenata il calo del Pil Diffusi i dati Eurostat: nella zona euro a -0,1%, nell’Unione a -0,2% di FLORENCE CIOMEI BRUXELLES – Il Pil europeo non è più in caduta libera. Nel secondo trimestre del 2009 – secondo i dati di Eurostat – si è attestato a quota -0,1% nella zona euro e -0,2% nell’intera Ue. Niente a che vedere con i primi tre mesi dell’anno, in cui si era registrata la recessione più nera, con Eurolandia a 2,5% e l’Ue-27 a -2,4%. E i dati dell’ufficio europeo di statistica sono arrivati sul tavolo dei ministri finanziari dell’Ue riuniti a Bruxelles per fare il punto della situazione dopo la pausa estiva e per preparare il prossimo G20 di Pittsburgh. «Il peggio sembra essere passato», si sbilancia il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, che spera si avverino le previsioni di una piena ripresa dell’economia a partire dal 2010. Più prudente il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, per il quale l’estate ha portato «buone notizie»: «Ma serve prudenza», ammonisce, ricordando come vi siano ancora grossi problemi sul fronte della disoccupazione, dei conti pubblici e del credito. E spiegando come il Pil abbia ancora un andamento molto diversificato da Paese a Paese: «Si procede ancora a velocità diverse», osserva. Almunia saluta però molto positivamente il fatto che alcune delle principali economie europee – vedi quella tedesca e quella francese –siano finalmente tornate in terreno positivo (+0,3% entrambe). Rallenta il passo della recessione anche in Italia, il cui Pil però secondo Eurostat resta ancora sotto la media Ue: -0,5%, che comunque è un netto miglioramento rispetto al -2,7% del primo trimestre. E il fatto che Francia e Germania abbiano fatto meglio non sembra

turbare il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, anch’egli a Bruxelles per la riunione informale dell’Ecofin: «Eravamo attesi per il peggio, ma stiamo meglio di tanti altri», afferma il titolare di via XX settembre. «Per fare un’analisi seria – spiega – si devono considerare i dati di medio e lungo periodo. Ma comunque – insiste – rispetto a molti altri Paesi che tutti ci prospettavano come un modello virtuoso stiamo meglio noi. Basta guardare le tabelle». E queste ultime dicono che – tra le principali economie europee – dati peggiori dell’Italia si sono registrati nel Regno Unito (-0,7%) e in Olanda (-0,9%). Mentre i dati sull'andamento del Pil fanno ben sperare, quelli sulla disoccupazione destano invece grandi preoccupazioni. A luglio nella zona euro si è toccato il 9,5%, un record dal 199 ad oggi. Nell’intera Ue i disoccupati sono saliti a quota 22 milioni.

La riunione di Bruxelles in vista del G20 in Usa

Ecofin, stretta sui bonus BRUXELLES – Una proposta comune e dettagliata, messa nera su bianco, ancora non c'è. Ma i ministri finanziari dell’Ue, in vista del prossimo G20, hanno raggiunto a Bruxelles un’intesa di massima sulla necessità di fare passi concreti per limitare i bonus dei manager bancari. D’accordo anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per il quale però la stretta sulle remunerazioni «non basta»:

Nel mirino i manager bancari

per evitare future crisi – ha detto – «servono anche altre regole». Nella riunione informale dell’Ecofin svoltasi ieri a Bruxelles si è fato di tutto per far sì che all’appuntamento di Pittsburgh del 24 e 25 settembre l’Europa parli una sola voce. E un accordo è stato raggiunto per aumentare il contributo europeo al Fondo monetario internazionale, portandolo da 100 a 125 miliardi di euro. Mentre su come porre un freno a retribuzioni, liquidazioni e bonus degli alti dirigenti bancari si rivedranno già oggi a Londra i direttori generali dei mini-

steri economici dell’Ue, per tentare di definire un testo unitario da portare sul tavolo del G20 dei ministri finanziari in programma proprio nella capitale britannica il 4 e 5 settembre. «Sulla limitazione dei bonus c'è stato un forte consenso da parte di tutti», ha detto il presidente di turno dell’Ecofin, il ministro delle finanze svedese, Anders Borg. «Tutti – ha aggiunto – siamo stati d’accordo sul fatto che serve più incisività, più concretezza, e non solo principi e linee guida». Dunque, accordo generale sulla necessità di passi concreti a Pittsburgh.

Rimborsi Irap

“Click day” impossibile mancano i fondi ROMA – Non ci sarà lo sprint telematico per ottenere il rimborso di una quota dell’Irap. Niente sparo d’inizio alle ore 12 del 14 settembre. Il meccanismo di rimborso, con domande on line accettate solo fino ad esaurimento delle risorse, avrebbe visto i fondi stanziati esaurirsi in pochi minuti, forse in secondi. Con il rischio che, la richiesta potenziale di 4 miliardi di euro a fronte di 1 miliardo di risorse stanziate, avrebbe lasciato a bocca asciutta un contribuente su quattro. Così – dopo le proteste arrivate dalle organizzazioni di artigiani, commercianti, piccola industria, ragionieri e commercialisti – l'Agenzia delle Entrate ha annunciato la predisposizione di un decreto che rinvierà la data. Il tutto in attesa dell’adozione di «adeguate soluzioni tecniche». Nei prossimi giorni ci saranno quindi incontri con le parti interessate per definire le nuove modalità. Che interesseranno tanti contribuenti: tutti coloro che hanno pagato l’Irap tra il 2004 e il 2007, ed evidenziavano nel bilancio spese per il personale o per interessi passivi di un mutuo o un prestito. Difficile, comunque, che salti completamente il meccanismo, previsto per legge, che assegna i fondi in base alla classifica 'cronometrica' del click più veloce. Probabile invece che, con la proroga, siano introdotti criteri per rendere lo sprint meno forsennato: magari, in attesa della ricerca di nuovi fondi, prevedendo priorità ai rimborsi di una prima annualità.

Intanto si discute sulla partecipazione agli utili

Evasori

Autunno caldo, Sacconi rassicura sulla cig «Risorse per tutto il 2010»

San Marino operativo l’accordo

di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Le risorse per far fronte ai problemi dell'occupazione ci sono. La cassa integrazione «è stata concepita e disegnata senza limiti, almeno fino a tutto il 2010 abbiamo adottato misure straordinarie che poi vedremo se e in che misura prorogare per il 2011, che consentono teoricamente di allungare i tempi oltre i limiti ordinari». Dai microfoni di RadioCity su Radio Uno il ministro del Welfare Maurizio Sacconi rassicura le parti sociali che temono un corto circuito per l'esaurirsi del trattamento ordinario e il boom di richieste per la procedura straordinaria. In vista di un autunno caldo sul fronte degli esuberi il governo è corso ai ripari: per scongiurare l'insorgere di problemi finanziari il Cipe ha anticipato al terzo trimestre 500 milioni di euro originariamente contabilizzati per il 2010. Cifra che al ministero del Welfare ritengono sufficiente ma che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere raddoppiata attraver-

so altri canali di finanziamento. Per scongiurare l'emergenza delle imprese costrette a chiudere è stato convocato un tavolo tra governo, Regioni, sindacati e Confindustria per definire alcune regole comuni e mettere a punto la realizzazione di programmi per riconvertire la disoccupazione in formazione e riqualificazione di quanti hanno perso il posto di lavoro. Contemporaneamente l'esecutivo stringe sull'idea di far partecipare i lavoratori agli utili delle imprese attraverso un bonus fiscale del 10% ma senza tetto di imponibile. Un'ipotesi su cui imprenditori e sindacati mettono i paletti. Ieri il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha ribadito che il discorso «è un po' difficile e complicato» escludendo l'approdo a forme di cogestione. Dal fronte sindacale invece il segretario confederale Maurizio Petriccioli della Cisl avverte che si tratta di «una straordinaria opportunità» da cogliere nel secondo livello di contrattazione.

ROMA – Dal prossimo mese di gennaio potrebbe diventare operativo l’accordo ItaliaSan Marino per scovare chi, per pagare meno tasse, ha spostato la propria residenza nella 'Rocca'. Si tratta di un tassello in più nell’offensiva più complessiva lanciata contro i paradisi fiscali di recente dall’Ocse e che ha già portato i primi, importanti, risultati come, ad esempio, la comunicazione da parte dell’Ubs agli Usa dei nomi dei cittadini statunitensi con conti in Svizzera. Se così l’accordo con San Marino diventerà pienamente operativo sarà possibile per le nostre autorità saltare molti passaggi burocratici per avere la lista di quanti hanno deciso di 'salvarsi' dal fisco nostrano. E non sarà la prossima edizione dello scudo fiscale a rallentare questo processo, come spiega lo stesso ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: lo strumento «è totalmente in linea» con la politica che si sta portando avanti in Europa e non in contraddizione con la lotta ai paradisi fiscali».

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Economia 15

Italia / Mondo

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

24 ore in Basilicata

Campagna comune per combattere la recrudescenza del fenomeno in Basilicata

Cinque domande contro la droga Le comunità di accoglienza il 7 saranno davanti alla sede della Regione «ALMENO dieci tossicodipendenti sono morti nell'ultimo anno per overdose»: comincia così, con questa notizia cruda, il comunicato con cui le comunità d’accoglienza lucane che si oc-

cupano di tossicodipendenza annunciano una manifestazione comune. Il 7 settembre alle 10,30 in via Vincenzo Verrastro a Potenza (davanti alla sede della Regione Basilicata), si

svolgerà una manifestazione pubblica per portare il problema della tossicodipendenza “davanti agli occhi” della Regione. Per il 9 ottobre (luogo e orario da definire) è in pro-

gramma la conferenza “Dalla strada, per la strada”: confronto “dal basso” tra operatori impiegati nei servizi delle tossicodipendenze per fare il punto sulla problematica al fine di indi-

viduare le strategie migliori per la realizzazione di un progetto regionale nel settore (in attesa che la Regione convochi la Conferenza organizzativa del settore delle tossicodipendenze). A organizzare le iniziative il Cnca (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza) di Basilicata, costituito dalla comunità terapeutica “L'Aquilone”, dal “Cestrim” di Potenza, da “Iskra” della Val d'Agri, dalla cooperativa sociale “Convicino” di Matera e dall'associazione “Agape” di Marconia di Pisticci. Il loro intento è portare all'attenzione dell'opinione pubblica della Basilicata e di chi la amministra, le inadempienze, le esigenze, i servizi e i programmi necessari per essere da supporto ai giovani, alle persone e alle famiglie che lottano quotidianamente con le dipendenze e per aiutarli nel loro reinserimento sociale. Insieme, le associazioni hanno scritto cinque domande (oramai Repubblica ha fatto scuola con le sue dieci domande a Berlusconi) da sottoporre agli amministratori competenti della Regione in merito alle politiche sociali da mettere in campo per contrastare il triste fenomeno. Continueranno a proporre questi quesiti fino all’ottenimento di una risposta concreta così da richiamare chi di dovere alle proprie responsabilità e non continuare a rimandare ulteriormente azioni che andavano messe in campo già da tempo. L’ultima vicenda, tremenda, è stata la morte nello stesso giorno, ad agosto, di due giovani lucani nel Salento (a distanza l’uno dall’altra) per droga. Spiegano i responsabili dell’iniziativa: «I morti aumentano e gli amministratori continuano ad essere inermi rispetto alle politiche da mettere in campo per il contrasto alla tossicodipendenza nella nostra regione». «Davanti a un scenario così inquietante - commentano - gli operatori del privato sociale non vogliono rimanere a guardare e ad essere complici di questa situazione».

I QUESITI Le inadempienze ECCO le cinque domande agli amministratori e alla comunità lucana. 1) Considerato che l'ultimo piano triennale contro l'uso di sostanze stupefacenti è stato approvato dal Consiglio Regionale il 14 luglio 1987, la Regione Basilicata è in grado di indicare quando emanerà un progetto o piano regionale sulle tossicodipendenze finalizzato a definire indirizzi programmatici e direttive sull'organizzazione dei servizi per la cura, la riabilitazione e prevenzione rivolta ai tossicodipendenti? 2) Il provvedimento del 21/1/1999 relativo all'Accordo Stato-Regioni per la “Riorganizzazione del Sistema di Assistenza ai Tossicodipendenti”, prevedeva la Costituzione dei Dipartimenti delle Tossicodipendenze (una per ogni Azienda Sanitaria), come luogo di programmazione, gestione e verifica degli interventi sul territorio di competenza nel settore della prevenzione, cura, riabilitazione e inserimento lavorativo dei tossicodipendenti: perché dopo dieci anni la Regione Basilicata non ha ancora emanato nessun provvedimento di riorganizzazione del Sistema di assistenza ai tossicodipendenti? Entro quando intende farlo? 3) Perché dopo dieci anni la Regione Basilicata non ha ancora emanato nessun provvedimento relativo alla determinazione dei Requisiti minimi standard per l'autorizzazione al funzionamento e per l'accreditamento dei servizi privati di assistenza alle persone dipendenti da sostanze di abuso, al fine di adeguare i servizi delle strutture residenziali, alle direttive del Provvedimento della Conferenza Stato-Regioni del 5 agosto 1999? Entro quando intende farlo? 4) Perché la Regione Basilicata non ha ancora emanato le linee guida di utilizzo del Fondo Ministeriale di Lotta alla droga relativo ai finanziamenti degli anni 2000-2002, tra l'altro già assegnati e fermi in Regione? 5) Perché la Regione Basilicata non chiarisce come e a chi, a partire dal 2003 ad oggi, sono stati erogati i fondi relativi le tossicodipendenze? Fino a quando non si otterranno risposte concrete, chi lavora per arginare la diffusione della droga in Basilicata, non smetterà di fare queste domande alla Regione Basilicata.

Tumori al seno, Lilt «In calo in Basilicata» «LA BASILICATA è l’unica regione del Sud in cui si sia registrato un abbassamento della mortalità per il tumore al seno»: lo hanno sottolineato la Lilt e l’associazione Viveredonna, in una nota di presentazione della manifestazione «Di corsa contro il tumore, con la prevenzione si può!», che si svolgerà il 5 e il 6 settembre, a Pignola, in collaborazione con l’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza. «Nel 2008 sono stati effettuati 600 interventi chirurgici e 1.800 visite», ha sottolineato il direttore del reparto di chirurgia senologica dell’ospedale potentino, Enrico Mazzeo Cicchetti: «Lo sforzo – ha concluso – è diretto ad avere zero morti per tumore entro il 2020».

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24 Ore in Basilicata 17 GiovedĂŹ 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Un tetto per chi viene a lavorare Il Comune di Venosa spiazza tutti: «E’ un problema che conosciamo solo ora» POTENZA - Accoglienza e legalità. Su questo binomio si muoveranno istituzioni, sindacati. Protezione civile e associazioni di volontariato sul tema dell'immigrazione nella zona nord della Basilicata. E’ quanto è emerso ieri mattina nell'incontro voluto dal presidente della Commissione regionale sull'immigrazione Pietro Simonetti. Due gli obiettivi primari: da una parte individuare strutture già esistenti nei comuni di Lavello e Venosa per dare una degna ospitalità nell'immediato, dall'altra, grazie al contributo della Provincia e della Regione e di concerto con le associazioni di categoria, pensare a dei percorsi condivisi che abbiano come scopo la regolarizzazione dei lavoratori. Per il primo punto, il rappresentante del comune di Lavello (era presente l'assessore Capuano) ha già dato una disponibilità di massima per una struttura già esistente a Gaudiano. Il rappresentante del Comune di Venosa, invece, ha spiazzato un po' tutti, sostenendo che «come amministrazione ci siamo insediati da poco e siamo venuti a conoscenza della problematica soltanto qualche giorno fa». Diversa è la situazione di Palazzo che, attraverso il centro di accoglienza, già svolge una funzione fattiva in questo senso. Per la fine di questa settimana arriverà una tensostruttura che di fatto allargherà la capacità di accoglienza che, come sostenuto dai rappresentanti del Comune: «Non sarà oltre i 250 posti». Per ridiscutere di questi termini le parti si incontreranno lunedì prossimo. In quella sede saranno visionate le proposte avanzate dai comuni per poter già da subito attuare una strategia comune. Sul fronte della legalità, invece, si muoveranno la

La tabella a sinistra mostra le imprese individuali totali e con titolare immigrato da paesi non Ue (distribuzione per regioni, valori al 30 giugno 2009. Qui sopra, l’incontro di ieri in Regione: a sinistra , mentre parla, il presidente della Commissione Pietro Simonetti

I dati Unioncamere sulle regioni italiane

Impresa “dal mondo” QUANTI siano gli imprenditori immigrati in Basilicata lo si può leggere nella tabella qui sopra. I dati sono di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta per conto di Unioncamere da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane. Sono 250.000 in Italia i piccoli “business” dal mondo. Rallenta ma non si arresta la vitalità delle imprenditoria immigrata: +1,7% la crescita nel II trimestre dell'anno. Ci sono anche loro a trattenere il respiro, in attesa di tempi migliori, ma sempre fiduciosi che fare impresa sia la carta giusta per integrarsi prima e meglio nella società italiana. Sono i quasi 250mila piccoli imprenditori titolari di aziende individuali che al 30 giugno scorso risultavano iscritti ai reRegione, la Provincia e le associazioni e i sindacati di categoria. Martedì prossimo ci sarà un nuovo incontro dove si stabilirà la modalità di reclutamento della manodopera straniera, che deve vedere protagonisti i centri per l'impiego.

gistri delle Camere di commercio, pari al 7,3% di tutte le aziende di questo tipo. Anche nel mezzo della crisi la loro vitalità appare piuttosto sostenuta, sebbene le difficoltà del momento si facciano sentire su entrambe i versanti della dinamica demografica. Nel periodo aprile-giugno, infatti, le nuove imprese aperte sono state 9.915 (753 in meno rispetto allo stesso periodo del 2008), mentre 5.789 sono state quelle che hanno chiuso i battenti (744 in più dell'anno scorso). Il saldo del trimestre è risultato pertanto pari a 4.126 unità in più rispetto alla fine di marzo (l'anno scorso era stato di 5.623), corrispondente ad una crescita relativa dello stock di queste imprese del +1,7%, significativamente superiore al dato medio nazionale riferito alle imprese individuali (+0,25%).

«E' un momento importarte - ha detto Simonetti che deve vedere la partecipazione di tutti. Non mi risulta che ci siano cose simili in Italia. Dobbiamo sforzarci per dare una degna accoglienza agli extracomunitari nel segno della legali-

tà». Non sono mancati momenti di scambio anche vivace tra i componenti del tavolo, ma tutti si sono detti d'accordo di affrontare il problema una volta per tutte. Il progetto della Protezio-

La dura protesta di tre componenti dell’esecutivo

«Simonetti dovrà rispondere della mancata convocazione» «Dopo oltre un anno d'inerzia- assurda ed irresponsabileed omessa convocazione della Commissione Regionale che è rappresentata, in via ordinaria dal vigente esecutivo, Pietro Simonetti, presidente dei “Lucani all'Estero” e contemporaneamente dei “migranti” in Basilicata - alla stregua degli ultimi, tronfi ed isolati dittatorelli cubani e/o libici, non comunica - nemmeno per conoscenza ed opportunità Istituzionale - la Riunione che ha presieduto ieri mattina in Regione con i Comuni , le Forze Sindacali, le associazioni di volontariato, l'Università lucana ed altri organismi datoriali . Viva protesta si ritiene di esprimere, congiuntamente, per il reiterato atteggiamento superficiale, arrogante e personalistico di Gestione di Fondi Europei, Nazionali e della Regione Basilicata (a cui il sig. Simonetti dovrà dare conto e ragguagli al termine prossimo del mandato, ai sensi di legge)». Andrea Albanese, Angelo Leone, Donato M. Mazzeo Per l’esecutivo della Comm. “immigrazione ne civile in collaborazione con il Comune di Palazzo San Gervasio, già approvato, di allestire una struttura capace di accogliere 500 persone che possa fungere anche da centro di accoglienza, è un primo passo verso la stabilizzazione.

Questo, lo si è detto nell'incontro di ieri, non basterà. Si è calcolato che nella zona nord della Basilicata c'è un flusso di extracomunitari tra agosto e settembre che sfiora le mille unità. Giovanni Rosa

Seimila lucani per le iniziative religiose in Umbria

Olio lucano, fiamma di Assisi POTENZA - Saranno oltre seimila – e hanno già confermato la loro presenza –i lucani che oggi e domani parteciperanno ad Assisi (Perugia) alla messa durante la quale la Basilicata donerà l’olio che alimenta la lampada votiva perennemente accesa davanti a San Francesco, Patrono di Italia: l’annuncio è stato, a Potenza, dal Presidente della Regione, Vito De Filippo, e dai vescovi della Basilicata. Sarà il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, dopo il cantodel«Gloria» aportarel’olio e ad accendere la lampada, oltre a leggere la preghiera a nome di tutti i sindaci di Italia. Sono numerose le iniziative preparate, a livello istituzionale, ecclesiale e culturale per festeggiare l’avvenimento anche oltre. La Regione Basilicata preparerà una medaglia ricordo mentre i pellegrini riceveranno una sacca contenente anche tre opere sugli insediamenti francescani in Basilicata fino al 1400, la storia del Francescanesimo in Basilicata e l’iconografia fran-

cescana in Basilicata, tema quest’ultimo di una mostra che sarà allestita nella Galleria civica di Potenza e che sarà inaugurata a novembre. Gli eventi organizzati dalla Basilicata per le celebrazioni in onore di San Francesco ad Assisi rappresentano «un momento solenne, con un significato importante per tutto il Paese, e soprattutto per la terra lucana», da sempre «legata in modo particolare ai valori francescani»: per questo motivo la Regione ha organizzato «un programma importante, che affiancherà'in puntadipiedì quello religioso». Lo ha detto De Filippo a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti. Le migliaia di lucani che si recheranno inUmbria, haaggiunto De Filippo, sono «il simbolo dell’unità della nostra regione, contraddistinta da splendore e umiltà. Caratteristiche che descrivono in pieno anche le iniziative programmate da tutte le istituzioni lucane negli spazi che Assisi ci ha concesso».

Il presidente della giunta regionale ha inoltre sottolineato l'importanza «della promozione dell’immagine della Basilicata, con gli eventi organizzati in modo rigoroso e raffinato fino ad ottobre del prossimo anno». Per i festeggiament di domani ad Assisi, padre Giuseppe Magrino - originario di Vietri di Potenza - ha composto la «Missa lucana» per coro e orchestra: l’esecuzione, diretta dallo stesso Magrino, sarà affidata all’Orchestra dei solisti di Perugia: le funzioni religiose si svolgeranno oggi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, e domani nella Basilica di San Francesco. Il logo del programma «La Basilicata per San Francesco» è stato realizzato da padre Tarcisio Manta, e raffigura una mano tesa verso un ramo di ulivo e una fiammella generata dall’olio, offerto dai produttori lucani, con la frase «La Basilicata a San Francesco» alla base dell’immagine. La bozza iniziale prevede-

va anche la dizione “Perché si alimenti la fede», poi eliminata per ragioni grafiche, secondo quanto precisato dal vescovo di Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè. Perun anno,da oggi,Assisi ospiterà anche una serie di eventi per promuovere l’immagine della Basilicata, tra cui alcuni concerti bandistici, rappresentazioni teatrali, degustazioni di prodotti tipici e installazioni fotografiche: dal 7 dicembre al 7 gennaio, inoltre, sarà allestito un presepe con i costumi lucani, mentre la domenica delle Palme le vetrine della città umbra esporranno il tipico pane di Matera. Il 30 settembre la Regione organizzerà ad Assisi una seconda conferenza stampa per illustrare il programma completo delle diverse manifestazioni. Per la Basilicata, che quest’anno donerà l’olio per la lampada votiva sulla tomba di San Francesco, ad Assisi, si tratta di un «momento importante e di un grande onore», che coinvolge istituzioni

Da sinistra De Filippo, Nolè e Lacorazza

e pellegrini lucani, «ma soprattutto una terra profondamente legata agli insegnamenti francescani». All’incontro c’erano anche il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, i sindaci del capoluogo lucano e di Assisi (Perugia), Vito Santarsiero e Claudio Ricci, il rappresentante del comune di Matera, Adriano Pedricini, il direttore generale dell’Apt della Basilicata, Gianpiero Perri, e i vescovi di Potenza e Tursi-Lagonegro, Agostino Superbo e Francesco Nolè. Si tratta di «un evento straordinario, quasi di un Giubileo», ha spiegato Ricci, poichè «il 4 ottobre è domenica, e quindi è previsto anche un saluto del Santo Padre,

coincide con l’ottavo centenario della fondazione dell’ordine francescano e coi i dieci anni dalla riapertura della Basilica di San Francesco». Sarà quindi uno spazio «di grande spiritualità», secondo Santarsiero - a cui è affidato il compito di accendere la lampada votiva - e Lacorazza: le due Province lucane, in particolare, hanno offerto i paramenti liturgici per le due Messe, mentre le due anfore in ceramica sono state donate dai comuni di Potenza e Matera. Nolè e Superbo, infine, si sono soffermati «sull'attualità degli insegnamenti di San Francesco in questo delicato momento storico, per la Basilicata e l’Italia».

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18 24 Ore in Basilicata La Commissione immigrazione sull’accoglienza dei raccoglitori di pomodoro nel nord Basilicata


Matera Convegno internazionale sul telerilevamento del fuoco

Occhi spaziali antincendio Oltre cento ricercatori arrivati da Paesi di tutto il mondo OLTRE cento ricercatori e studiosi provenienti dall'Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Germania, Svizzera, Belgio, Austria, Inghilterra, Libano, Nigeria, Messico, Argentina, Canada, Usa, Sudafrica, sono presenti in questi giorni al VII workshop internazionale “Advances in Remote Sensing and Gis applications in Forest Fire Management towards an operational use of Remote sensing in Forest fire management”, organizzato dall'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale (Imaa), dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con l'Università di Alcalá, e l' Agenzia Spaziale Europea (Esa). I lavori si sono aperti ieri pomeriggio nella Mediateca Provinciale e proseguiranno fino a sabato pomeriggio. A illustrare l'iniziativa, durante la conferenza stampa che ha avuto luogo ieri mattina presso la sala giunta del Comune di Matera, è stata Rosa Lasaponara, referente del Cnr, introdotta dall'assessore al Patrimonio, con delega alla Protezione Civile, Nicola Rocco. «Il convegno che si svolgerà in questi giorni nella no-

La presentazione dell’iniziativa, da sinistra Nicola Rocco e Rosa Lasaponara

stra città - ha detto l'assessore - ha un'importanza oggettiva, di grande impatto scientifico. Saranno illustrati i contenuti, le ricerche e gli studi fatti sui nuovi strumenti di rilevamento degli incendi; è certamente un'occasione importante per informare tutti i cittadini su questi argomenti. Infatti, ritengo che l'azione principale dell'amministrazione comunale in questo ambito debba quella della prevenzione e dell'informazione, da attuare soprattutto nelle scuole, in modo da esserepreparati adintervenirein

caso di una situazione di emergenza. Queste nuove tecniche di rilevamento potrebbero avere delle ricadute positive nella programmazione dei piani di emergenza incendi, dopo aver fatto una ricognizione del perimetro urbano cittadino o del territorio». Main chemisura iltelerilevamento è in grado di supportare, a livello operativo, la protezione dell'ambiente dal rischio incendi, lo studio della vulnerabilitàal fuocodi boschi, aree coltivate ed aree urbane? A questi e ad altri que-

siti stanno cercando di dare una risposta i ricercatori e gli studiosi di prestigiose università nazionali ed internazionali (Nasa, Esa, Jrc; Asi, Cnr) ed espertidella protezione civile e del corpo forestale nazionale italiano, canadese, americano e sudafricano che in questi giorni si stanno confrontando sull'uso di tecnologie di remote sensing e Gis (Geographycal Information System) per la gestione degli incendi nei diversi territori. Le sessioni previste nell'ambito del workshop riguardano la pianificazione e

la gestione antincendio, la stima del rischio, il monitoraggio del fuoco in tempo reale, gli effetti del fuoco, la valutazione dei danni e il monitoraggio del ripristino della vegetazione post-incendio. Grande attenzione sarà inoltre rivolta alle emergenze legate agli incendi di interfaccia, ossia quelli che si sviluppano in prossimità di aree urbane, con un occhio di riguardo all'aree archeologiche e ad elevata valenza culturale, come è avvenuto nell'estate del 2007 e di recente ad Atene. «Si tratta - ha detto la dottoressa Lasaponara - di una ricerca applicata che ha una valenza operativa nel territorio. Il telerilevamento è un supporto importante che può dare informazioni su vasti territori. La regione Basilicata sta sperimentando già per il secondo annoquesto tipo di tecnica di fondamentale importanza per il pronto intervento. Inoltre, questa nuova tecnologia può dare un grande contributo all'emergenza incendi con dati e mappe ad alta risoluzione per rilevare i danni effettivi di una zona interessata da un incendio». Mariangela Lisanti

Digilio (Pdl) e Ligrani (Federconsumatori)

A3 e raccordo: i nodi della viabilità VIABILITA’ a dir poco problematica per la Basilicata. Soprattutto in direzione nord. Il senatore Egidio Digilio (Pdl), in una dichiarazione diffusa ieri, ha detto che «è stata ancora un’estate di grandi disagi sull’A3 Salerno-Reggio Calabria in particolare nel tratto lucano tra Padula e Lagonegro nord’». «Come se non bastassero - aggiunge - i perenni lavori in corso e quindi i cantieri disseminati persino il distacco di intonaco da una galleria (“Tempa pertusata”, nei pressi dello svincolo di Lagonegro nord) ha contribuito, sino a qualche giorno fa, a rendere più difficile la circolazione automobilistica, a riprova che nemmeno gli interventi di ordinaria manutenzione sono adeguati». Secondo Digilio, «il cosiddetto cronoprogramma di lavori per l’A3 ha urgente bisogno di una verifica e le scuse del capo dell’Anas agli automobilisti che hanno vissuto per giorni interi l'odissea della deviazio-

ne sulle strade statali 598, 92 e 653, non sono più sufficienti. Neanche le rassicurazioni sull'impegno assunto da tempo dell’Anas per concludere tutti i lavori entro il 2013 possono attutire rabbia e proteste specie di quanti hanno scelto la Basilicata, la Calabria e la Sicilia per le vacanze e che sono scoraggiati a ritornarvi». «Per la Basilicata - conclude Digilio - siamo di fronte a una nuova conferma che le infrastrutture viarie sono una priorità: il pensiero è naturalmente rivolto alla nuova chiusura del ponte di Picerno che continua a isolare le comunità locali dalle grandi arterie di comunicazione». E proprio su quest’ultimo problema si concentra la nota critica diffusa ieri da Rocco Ligrani, presidente di Federconsumatori della Provincia di Potenza. Afferma Ligrani: «La chiusura del Ponte di Picerno per circa 45 giorni, oltre a determinare un disagio alla mobilità, certamente determina un danno economico a carico

Il ponte di Picerno nei giorni della prima chiusura

dei cittadini e delle imprese costrette ad allungare il percorso per la consegna delle merci». «Il danno economico - aggiunge può essere contenuto utilizzando la leva fiscale. L'Ente Regione nell'ambito della propria autonomia potrebbe, limitatamente ai periodi di chiusura del ponte, ridurre l'Irap per le imprese e il bollo auto o addizionale

La presentazione e i dettagli spiegati dal dirigente Nicola Sabatino

Tornano le “Stelle al merito del lavoro” Le candidature entro il 31 ottobre E’ UN APPUNTAMENTO oramai quasi istituzionale. La premiazione di chi ha decicato una vita al proprio mestiere, le “Stelle al merito del lavoro”. Lo spiega Nicola Sabatino, direttore regionale della Direzionale regionale del lavoro. «Come ogni anno - dice Sabatino in una nota stampa - anche per l'anno 2010 saranno conferite alcune decorazioni della “Stella al merito del lavoro” ai lavoratori, di ambo i sessi, dipendenti di imprese private o pubbliche, di ogni livello professionale e di ogni settore produttivo, nonché ai lavoratori dipendenti da organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e dalle associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale». «La decorazione - prosegue Sabatino - può essere conferita anche a pensionati appartenenti alle suddette categorie». «Requisiti indispensabili per il conferimento di tale decorazione - continua il diri-

gente pubblico - sono i meriti di perizia, laboriosità e condotta morale in azienda, nonché un'età non inferiore a 50 anni ed un'anzianità di lavoro, documentabile, non inferiore a 25 anni alle dipendenze di una o più aziende purchè il passaggio da un'azienda all'altra non sia stato causato da demeriti personali». I dettagli tecnici per avanzare una candidatura; le proposte, corredate della necessaria documentazione, vanno presentate alla Direzione Regionale del Lavoro improrogabilmente entro il 31 ottobre prossimo. Sabatino fa presente che le proposte avanzate senza esito positivo negli anni scorsi debbono ritenersi decadute e quindi, eventualmente, ripresentate per l'anno 2010. Per qualsiasi informazione al riguardo, gli interessati possono rivolgersi alla suddetta Direzione Regionale del Lavoro in via Isca del Pioppo, n. 41a Potenza. Il telefono è 0971/508077. Si potranno così chiedere i criteri da seguire per partecipare al premio.

regionale irpef per i cittadini residenti nei comuni interessati, oltre ad intensificare il trasporto su rotaie aumentando il numero delle corse». «Sarebbe questo - conclude - un modo concreto per venire incontro alle esigenze delle famiglie e delle imprese in una situazione economica di crisi».

Radicali lucani

Convocato in aula anche se è morto UN CASO giudiziario che ha dell’incredibile. Lo segnala Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani, , Racconta Bolognetti: «Pensavo che quello che abbiamo definito “Caso Sisinni” fosse ormai una vicenda chiusa. Pensavo che l'esposto che presentammo il 14 giugno del 2004 alla Procura della Repubblica di Lagonegro fosse stato archiviato. E invece no. Mi sbagliavo. Qualche giorno fa, il postino mi ha recapitato una busta verde, quella che preannuncia la notifica degli atti giudiziari. Apro la busta e la lettura mi catapulta di colpo al marzo-giugno del 2004 e alla vicenda di Egidio Sisinni, ammalato di Sla, che ci ha lasciato nell'ottobre del 2006». «Leggo e non credo ai miei occhi continua - Dopo 5 anni sono stato convocato per essere ascoltato come teste in un processo scaturito dall'esposto che presentai il 14 giugno del 2004. Guardo l'elenco e mi accorgo che tra coloro che sono stati chiamati a deporre c'è anche Egidio. Per un attimo mi viene voglia di chiamarlo e dirgli adesso puoi raccontare quello che ti è successo, ma è solo un attimo. Egidio non c'è più; è morto il 16 ottobre del 2006, pochi mesi dopo aver ricevuto il My Toby (lo strumento che consente a chi ha perso l'uso della parola di comunicare attraverso gli occhi). E dire che Egidio aveva davvero voglia di raccontarla la sua storia e le vessazioni che riteneva di aver subito dall'Asl n°3 di Lagonegro. Torno a quel marzo del 2004 e inizio a ricordare il primo colloquio con Egidio, svoltosi grazie all'ausilio di un cartello dove le figlie avevano riportato l'alfabeto». Bolognetti ricorda una persona «che non voleva che i suoi sacrosanti diritti venissero spacciati per concessioni o favori. Egidio lamentava un ritardo di mesi nella visita fisiatrica(e non solo) dalla quale dipendeva la prescrizione di una serie di ausili sanitari che avrebbero potuto migliorare la qualità della sua vita».

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24 Ore in Basilicata 19

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

La novità comunicata da Viti

Le opportunità della fiera campana

Enoteca a Venosa

Suoli demaniali in affitto a giovani agricoltori

Attività lucana in mostra a Calitri

Sui Generis: accuse al sindaco di Barile

L’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti

«CON LA chiusura delle operazioni demaniali nei vari agri comunali potremo anche verificare la quantità di terreni agricoli da poter assegnare in fitto a giovani imprenditori agricoli che ne facciano richiesta». E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, in merito alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale n. 40 del 1° settembre 2009 che riporta il “Regolamento concernente le procedure relative alla chiusura delle operazioni demaniali di cui alla legge 57/2000 e successive modifiche e integrazioni”. Il Regolamento, elaborato dall’Ufficio Capitale Terra del Dipartimento Agricoltura, riporta la procedura che occorre seguire dalla nomina del perito sino alla chiusura e all’approvazione della perizia sui terreni demaniali ad Uso civico. «Con tale provvedimento - fa presente Viti - i comuni saranno in grado di conoscere definitivamente l’estensione del proprio Demanio ad uso civico, pertanto, avranno la possibilità dell’utilizzo dello stesso per usi collettivi. Inoltre, potranno sapere con certezza l’estensione dei terreni di natura allodiale che potranno essere affrancati. L’ importanza

dell’attuazione del Regolamento - ha continuato l’esponente della Giunta regionale- è anzitutto chiudere definitivamente una vicenda che si trascina da anni, ma è anche legata alla possibilità da parte di ogni comune di individuare con precisione i terreni agricoli che potranno essere assegnati ai giovani imprenditori in forza dei provvedimenti legislativi anticrisi». «In questo modo – ha aggiunto Viti - anticipiamo e affianchiamo l’iniziativa del ministero delle Politiche agricole, che condividiamo e che si propone di effettuare su scala nazionale un’operazione mirata al recupero produttivo delle aree demaniali. Per quello che ci riguarda opereremo una classificazione sulla giacitura e qualità delle risorse demaniali disponibili a partire da quelle golenali, perché rispondano ad una prospettiva di impiego profittevole anche mediante la predisposizione di Businnes plan messi a punto da associazioni e cooperative di giovani cui forniremo la più completa assistenza». Sull’argomento l’assessore Viti ha annunciato che convocherà gli enti pubblici interessati che ha già coinvolto nella ricognizione dei beni pubblici disponibili.

LA FIERA Interregionale di Calitri è iniziata all'insegna di un assiduo programma di incontri tra le varie istituzioni politiche a livello provinciale, regionale e sovraregionale, coinvolgendo anche numerose aree del Mezzogiorno, tra Puglia Campania e Basilicata. Il Presidente della Provincia Cosimo Sibilla, subito dopo l'inaugurazione, avvenuta domenica 30 Agosto, ha così stilato un bilancio sull'organizzazione di quest'anno: «Questa fiera rappresenta il “fiore all'occhiello” dell'Irpinia orientale, nonché un'occasione per incentivare il mercato produttivo del Mezzogiorno, puntando anche sulle eccellenze del territorio lucano. La Provincia di Avellino, per ovviare ad una crisi economica purtroppo dilagante, si sta impegnando in una politica di sviluppo che si appropri del ruolo di coordinamento con particolare attenzione ai diversi settori della produzione, dall'artigianato all'industria, dall'agricoltura ai servizi; quest'anno ci sarà un ulteriore settore, quello tessile che ne trarrà giovamento. Ovviamente le aree limitrofe, quelle che confinano con l'Irpinia, devono lavorare in sinergia; sarebbe assurdo non collaborare affinché il Mezzogiorno finalmente si innalzi in una crescita esponenziale». Il consigliere alla Provincia di Avellino, Canio Galgano ha, invece, commentato: «Certamente uno dei ruoli di questa fiera è quello di incrementare le attività dell'artigianato, tutte le altre fanno da cornice, pur essendo significative, sopratutto per i giovani, per offrire loro l'opportunità di capire come funziona un'impresa e quali attività hanno più presa sul mercato; spetta infatti alla Provincia il compito di promuovere, il più possibile, queste attività». Una delle novità di quest'anno è il coinvolgimento delle Pro-Loco, anche lucane. La partecipazione delle Pro-loco di Castel Lagopesole, Rapone, Melfi e Rionero ne è una testimonianza evi-

NON TARDA a manifestarsi la delusione per la mancata scelta di Barile come sede dell’enoteca regionale (a prevalere è stata Venosa). L’accusa è all’attuale sindaco di Barile(nella foto).

Due stand lucani alla Fiera di Calitri

dente. Il presidente dell'Associazione Pro-Loco di Calitri, Vitale Zabatta, tiene a precisare: «Il 6 Settembre alle 17 si terrà nel Quartiere Fieristico un convegno sulla promozione culturale e turistica del territorio dell'Alta Irpinia e dell'area di Basilicata confinante con essa, vale a dire il VultureMelfese; l'incontro verterà

sul ruolo delle singole ProLoco e delle altre istituzioni. A dire la verità, abbiamo inviato una lettera d'invito anche alla Pro-Loco di Venosa e ci siamo messi in contatto telefonico con essa per avere una ulteriore conferma sulla sua partecipazione, ma non abbiamo ottenuto risposta». Marianna G. Ferrenti

| LETTERATURA REGIONALE | Morta la poetessa Assunta Finiguerra tradusse la favola di Pinocchio in lucano LA POETESSA lucana Assunta Finiguerra è morta ieri mattina dopo una lunga malattia. Nata a San Fele il 30 maggio del 1946, si è imposta nel panorama poetico italiano per le sue opere in dialetto lucano. Inserita in molte antologie tra le quali “Nuovi poeti italiani” curata da Franco Loi (Einaudi), ha pubblicato molte raccolte, tra le quali: Scurijè (Lietocolle), Solijè (Zone editrice) e Tunnicchje – A poddele d’a Malonghe (Lietocolle), un’interpretazione in dialetto lucano di Pinocchio. Recensita sulle riviste di poesia, ha vinto numerosi premi tra i quali il “Giuseppe Jovine” e il “Premio Pascoli”. Diceva di sé - come si legge in un bellissimo lavoro di Alessia Santamaria: «Sono una poetessa zappatora / la terra è mia madre, i vermi fratelli / mi piace arare col pensiero zolle dure / e riesco meglio di quando mangio pane / poi scavo solchi per l’acqua piovana / innesto le viti col sapore di luna / e nei ravanelli bozzoli di seta / il basilico inzeppo a bandiera / e i carciofi nel canto della sera / li apro al vento come spudorati / mentre le cipolle condanno al pianto / sopra le mani che pregano il cielo». E’ la stessa Santamaria a spiegare come era nato il suo amore per la poesia: «Cresce in un ambiente in cui è molto importante l’opinione della gente, un ambiente in cui sostanzialmen-

te una figlia femmina deve prepararsi ad essere una brava moglie ed una madre attenta. In questa prospettiva di vita quindi, gli studi non sono necessari, in più se studiare rende liberi ed indipendenti, una donna del sud negli anni ’50 non può permetterselo. Il padre quindi proibisce alla Finiguerra di proseguire gli studi dopo la quinta elementare. Questo per la poetessa sarà sempre visto come una sconfitta, una grande e grave mancanza e sicuramente motivo di forte risentimento nei confronti del padre, un uomo rigido e severo a cui riconosce: “non ho dedicato neanche una poesia”. Unica evasione era il corso di ricamo dalle suore. Dopo il corso di ricamo è il taglio e cucito ad occupare le giornate della Finiguerra che subito si appassiona a quest’arte e a 18 anni apre una sartoria. Questo è il lavoro di una vita “Aggia fatte a sarte pe ttanda tiémbe | n’agge chesute de rrobbe e cristijane | tajèrre, soprabbete, giaccune de lane | e ccavezune e ggonne e ggelettiédde [...]” così parla in Scurije ( 44, 1-4 ). Arriva il matrimonio, un figlio ed una cosiddetta vita normale. Tra cartamodelli e vita domestica c’era sempre qualche foglio da riempire, qualche verso che viene di getto. Scriveva per tirare fuori il veleno che c’era in lei, e umili sostegni ai suoi versi erano la carta pane, i cartoncini delle confezioni dei La poetessa Finiguerra collant».

«Solo qualche mese fa l'allora candidato alla poltrona di primo cittadino Dott.Giuseppe Mecca(oggi Sindaco ) tuonava dal palco infuocando i cuori dei propri concittadini in merito alla fondata certezza di poter portare ed istituire la sede dell'Enoteca Regionale a Barile. Ma come molte promesse fatte sia in passato che nell'immediato presente l'enoteca Regionale va a Venosa. Chissà cosa direbbe il “barilese Doc” fu Francesco Saverio Gioseffi su questa vicenda. Forse poco conosciuto - Gioseffi nacque nel 1848, fu un imprenditore ante litteram, aperto alle primordiali regole del mercato e all'applicazione non invasiva delle tecnologia in agricoltura. Gioseffi alla fine dell'800 sostenne le produzioni di qualità (comprese quelle di olio) in tutta l'area del Vulture, rivolgendo lo sguardo anche ad Acerenza e Forenza, e fu il protagonista della riorganizzazione sociale ed economica delle campagne. Il suo appassionato lavoro gli permise prima di guidare Barile degnamente come sindaco e in seguito gli valse la nomina di Cavaliere del lavoro. Fa un po’ pena il silenzio assordante degli amministratori barilesi, che sulla vicenda promisero e fecero sognare il popolo barilese sull'Enoteca regionale, chiamata ad essere un presidio stabile per la promozione dell'intera Basilicata, a promuovere ulteriormente un prodotto inimitabile e a ricordare l'amorevole laboriosità delle sue genti. Ma proprio in quei mesi, la federazione sui-generis sottolineò che su questo tema, sull'enoteca, le sensazioni prima e i fatti poi indicavano tutt'altra soluzione. La politica si fa con i fatti, non con le chiacchiere. Serve una politica del fare concreto perché questo territorio ha capacità di crescita importanti. Bisogna cambiare le mentalità passando dalle persone e dai personalismi alla qualità e alla concretezza. L'ultimo voto ha dato un segnale importante e cioè che serve un cambiamento, ma sono le cose concrete che interessano». Antonio Candela Segretario Nazionale Federazione Sui-generiS

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Giovedì 3 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Non accadeva da anni: con l’opera di Poggio Tre Galli, un architetto lucano pubblica su Domus

Il guscio criticato alla ribalta Gusto o pregiudizio? Così sul Sole 24 Ore c’è chi difende anche la Nave di Cocuzzo DE GUSTIBUS, si dice così, e non ci si può certo accapigliare. Ma allora neanche stupirsi se un’opera criticata - talvolta strumentalizzata - dal senso comune, finisce sulla più prestigiosa rivista di architettura. Lo chiamano il “guscio”, è un percorso in strutture d’acciaio, una scalinata che alterna rampe a scivoli coperti e che da via Vienna, nel bel mezzo di «un quartiere anonimo, fatto di palazzoni alti», raggiunge il parco di nuova realizzazione a Poggio Tre Galli. Giacinto Cerviere, progettista dell’opera, titolare dello studio Vortex A, esperto in teoria dell’architettura, sarà, con quel “guscio” sul numero di ottobre di Domus, rivista ad alta specializzazione. A un lucano, non accadeva da circa 50 anni. Non può certo lamentarsi, spiega, perché il giudizio dei residenti non è stato cattivo, l'opera è stata accettata e c’è persino chi ne sottolinea l’utilità: le due vie sono messe in collegamento in poco tempo, persino con passeggini al seguito. L’alternativa, una non poco ripida salita asfaltata che allunga di parecchio il tragitto. Allora, la progettazione innovativa finisce, tra l’altro, anche in un articolo comparso nelnumero dimetà giugno di Ventiquattro, il settimanale del Sole 24 ore. Da poco, altri monumenti d'arte contemporanea, dalle Gocce di Cucinella all’Ara Pacis, erano state oggetto di scontro (anche con abbattimento fisico) e dibattito aspro, peggio, di atti vandalici che ne sottolineavano - a detta degli autori del gesto - il cattivo gusto. E invece no, non può essere così, a detta di Luigi Prestinenza Puglisi, noto critico che, dalle pagine di Ventiquattro spiegava come il punto sia un altro: «Nonostante - scriveva - alcuni buoni progetti recentemente commissionati in Italia a progettisti di valore, l’architettura contemporanea è poco amata». Tra le righe Puglisi ricorda come «in questo clima culturale è facile ipotizzare che, se si vuol infliggere un colpo al proprio avversario politico, basta scatenargli una campagna non appena commetta l'errore di commissionare un opera di architettura». Poche righe oltre, ecco l’esempio pratico: «A Potenza, lo studio Vortex inventa strutture non convenzionali per un parco di una periferia a dir poco degradata? L’opera viene attaccata dall’opposizione». A dirla tutta, spiega il diretto interessato, «dalla gente del luogo non ho ricevuto critiche. Piuttosto ho registrato alcune posizioni strumentali da parte della politica. E’ chiaro che un’opera, una volta innestatanel luogo, va curata e tenuta bene. Quanto al progetto, ho provato a dare un forte segno urbano al quartiere, per creare un’immagine singolare che dia un aspetto artistico alla zona». Al collegamento “puro” per superare uno dei tanti di livelli dellacittà («InquestoPotenza è unica - aggiunge - Se ne era accorto anche Pasolini, di passaggio nel capoluogo, probabilmente durante alcune riprese lucane. Come acca-

BREVI SCALE MOBILI

Gratis fino al 31 dicembre L’AMMINISTRAZIONE comunale di Potenza ha deciso di prorogare la gratuità degli impianti meccanizzati della città (le scale mobili che collegano via Mazzini con via Armellini e quelle che raggiungono via del Popolo da viale Marconi) fino al 31 dicembre prossimo.

VIABILTÀ/1

Lavori alla chiesa di San Francesco

Il percorso obliquo di Poggio Tre Galli, ideato da Giacinto Cerviere (foto Andrea Mattiacci)

Il dibattito riparte da piazza Prefettura IL DIBATTITO sull’arte e sull’architettura contemporanea, in città sembra non placarsi. Nel capoluogo, dopo la pausa estiva, torna il fervore sulla piazza principale della città da riqualificare, oggetto del contendere del recente dibattito cittadino (quello sul web, sul sito del Comune, sospeso in attesa delle elezioni, non è stato ancora riattivato. Nel frattempo, spuntano nuove sollecitazioni cartacee in bella vista). Anche in questo caso il dibattito richiama la tradizione, il passato e l’innovazione. In cerca di equilibrio. de a Napoli, poi, a Potenza ci sono palazzi di cui, per la presenza di numerosi ingressi, vari dislivelli, non si individua facilmente quale sia il piano terra». Come per il “parco obliquo” di poggio Tre Galli: «La grandezza dell’architettura è in questo. Il punto di partenzapuò essere,comenel caso di Potenza, un problema tecnico, quasi un ostacolo, da superare con risultati inaspettati nel rapporto tra ingegneria ed estetica». Che ne è allora del rapporto della città con l’architettura contemporanea? «C’è un problema di cultura - fa eco Cer-

viere - che esiste a Potenza come nel resto del Paese. E’ la cultura tramandata, di cui tutti ci impossessiamo anche inconsapevolmente, in cui prevale la visione storicistica. Se anche i sovrintendenti ne sono portavoce, è chiaro che la politica viene influenzata. Allora, tuttosta nellasensibilità e nella spiritualità dell’architetto, nella sua capacità di innestare l’opera nel contesto urbano. In fondo, mica tutta l’architettura contemporanea è gradevole». Cerviere, però, ricorda che Potenza «ha una storia gloriosa». E non c’è bisogno di richiamare il noto

ponte Musmeci, sulla gran parte dei libri scolastici e - come da copione - spesso lasciato all’incuria e oggetto di aggressioni. «Ancora prima, la città si è dotata delle opere di Marcello Piacentini e di De Renzi. Di archiettura moderna, Potenza è costellata. Poi è arrivata la speculazione edilizia degli anni 60 che pure, nello scenario di un eccessiva cementificazione, ha lasciato in eredità scorci interessanti». Fino all’architettura contemporanea che fa fatica «a sfondare». Ma ci sono casi eclatanti su cui l’opinione pubblica incrocia quella politica. Il

“guscio” è stato attaccato «insieme ad altre opere tra cui una di Marco Casamonti al Serpentone, prima affidata al defunto Enric Miralles». E’ sempre Puglisi che cita il “caso” potentino nell’articolo di Ventiquattro. Anche la piazza di Cocuzza, ormai nota ai più come la “nave”, è tra le opere di architettura contemporanea poco compresa? Se, come sopra, dipende soprattutto dalla sensibilità dell’architetto, forse, nel caso specifico, non è stata profonda. Cerviere nonsitira indietroecommenta anche questo passaggio. «L’opera in sé è interessante, ma è nel contesto che sta male. In questi casi il problema è a monte ed è politico: perché è stata scelta quell’area? Probabilmente l’architetto non ha valutato al cento per cento gli effetti della sua opera, ma la politica in fondo dovrebbe conoscere bene il luogo per cui ha chiesto l’intervento». Allora «sono legittime le richieste dei cittadini che spiegano di sentirsi soffocati dal cemento. Solo che alle battaglie anti scelte cementificatrici si è aggiunto un rigetto verso l’architettura contemporanea». De gustibus o pregiudizio? Sara Lorusso

Parchi in città

Caso Sinoro

Rifiuti

A Lavello

Quelle giostre ridotte male

Dopo 22 anni, ancora attesa

Da Satriano nuove denunce

Emergenza cani avvelenati

DAL 7 AL 10 settembre dovranno essere eseguiti alcuni lavori di ordinaria manutenzione alla chiesa di San Francesco, nel centro storico. A causa del ponteggio metallico che la ditta dovrà allestire, l’amministrazione ha istituito alcune limitazioni alla viabilità. In particolare, nei pressi della chiesa, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione dei veicoli.

VIABILITÀ/2

Riqualificazione in via del Popolo PER CONSENTIRE il completamento dei lavori di riqualificazione del centro storico, nei pressi della scalinata di collegamento tra via del Popolo e piazza Duca della Verdura, dal 5 settembre al 3 ottobre, sarà istituito il divieto di sosta su una superficie pari a quattro posti auto.

VIABILITÀ/3

Festa del patrono d’Italia SI TERRANNO dall’11 al 13 settembre prossimi i festeggiamenti in onore di Santa Maria del Sepolcro, il 26 ci sarà una manifestazione scolastica e dal 9 all’11 ancora festeggiamenti in onore di San Francesco. In questi giorni sarà limitata la circolazione dei veicoli in piazza Aldo Moro.

ESPOSIZIONE

Transito e arte lungo il passaggio

Ancora spazi dedicati ai più piccoli trascurati o colpiti dai vandali.

Torna l’attenzione sull’azienda cinese che non ha mai prodotto nulla.

Il sindaco: «Il paese è pieno di spazzatura. L’emergenza è piena».

NON è il primo di caso di aggressione. Colpiti non solo randagi.

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DOMANI , alle 18.30, in rione San Rocco, apre la mostra delle opere finaliste del concorso d’arte contemporanea a cura di Amnesiac Arts. Le opere saranno visibili, negli spazi di affissione, fino al 13 settembre (il tema scelto è il transito).

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Potenza


Agenda

Giovedì 3 settembre 2009

Potenza 23

Agenda

Giovedì 3 settembre 2009

L’Aglianica Wine Festival compie undici anni

Un percorso lungo sette pietre

Fuochi sul Basento tra arte e comicità

Fino a sabato prossimo ancora ballate nei Palmenti

DAL 4 al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell’estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica. Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.

PROSEGUE ancora da luglio il “Percorso delle sette pietre”, sette installazioni scultoree su un antico sentiero contadino dove si racconteranno, con le parole incise sulla pietra, gli immaginari popolari. Una storia ispirata al racconto scritto da Mimmo Sammartino (e pubblicato dall’editore Sellerio), “Vito ballava con le streghe”. Un cammino che si sviluppa su quote variabili: dai 920 metri di Pietrapertosa, ai 660 metri della valle attraversata dal torrente Caperrino, per risalire ai 770 metri di Castelmezzano. Previsti punti di sosta per godere di paesaggi, visioni, profumi e voci della natura, scenografie scultoree, parole scritte sulla pietra e voci.

E’PREVISTOper sabato prossimo una delle manifestazioni di maggior successo del capoluogo: “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza. Per l’estate potentina, avara d’iniziative, un finale col botto. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo del comico Zelig Peppe Iodice.

FINO al 5 settembre prossimo, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.

L’INIZIATIVA

ASPETTANDO IL FESTIVAL DI POTENZA

PER I VIAGGIATORI

Cresce il settore musicale nel territorio lucano

E’ ORMAI tutto pronto per la due giorni della prevenzione contro il tumore al seno che avrà luogo il 5 e 6 settembre prossimi. La chirurgia senologica del San Carlo festeggia nell’occasione i dieci anni di attività. Il dato: il primato di unica regione del Sud in cui si è registrato un abbassamento della mortalità per il tumore al seno. Lusinghieri i risultati raggiunti dall’Unità Operativa di chirurgia senologica del San Carlo di Potenza, che celebrai diecianni di attività. Un’occasione importante, che entra nel progetto “Di corsa contro il tumore del seno – Battilo sul tempo, con la prevenzione si può”, organizzato dalla Lilt di Potenza e dall’associazione Viveredonna per sabato e domenica prossimi. Nel villaggio della prevenzione, a Pantano di Pignola, grazie alla Regione Basilicata, all’Azienda sanitaria Potenza e all’unità di Chirurgia Senologica del San Carlo, si potranno infatti svolgere esami di diagnosi precoci con standard qualitativi elevati, in modo assolutamente gratuito, ma anche ricevere ogni tipo di informazione sulla patologia, sulle modalità di cura, sulla corretta prevenzione. «Essere diventati un punto di riferimento per l’intera Regione, ma anche per il Nord Calabria e il Sud Campania ci gratifica ma non ci basta, così come non può essere sufficiente riscontrare nelle pazienti tumori sempre più piccoli e, quindi, più facilmente trattabili», dichiara il dottor Enrico Mazzeo Cicchetti, direttore del reparto al San Carlo. «Lo sforzo da fare va in direzione dell’auspicato traguardo del dottor Veronesi, ovvero “zero morti per tumore alla mammella nel 2020”, ambizioso aggiunge - ma raggiungibile solo se medici e cittadini percorreranno strade parallele, in funzione di diagnosi e cure precoci, di corretti stili di vita». Testimonial privilegiate, da questo punto di vista, sono le donne operate di tumore al seno, molte delle quali sono iscritte e contribuiscono all’azione dell’associazione Viveredonna : «Siamo nate sette anni fa per dire che la malattia c’è, esiste, ma si può sconfiggere. Custodire la propria salute è il primo imperativoper ognunadinoi,la viadellaprevenzione è quella vincente».

IL settore dello spettacolo, e in particolare quello della musica dal vivo, non conosce crisi anche in Basilicata: nel raffronto tra il primo semestre 2007 e il primo semestre 2008 la spesa del pubblico per l’attività concertistica (secondo dati ufficiali Siae) è aumentata del252 per centoin provincia di Matera e del 46 in quella di Potenza. I dati sono stati comunicati dal “patron” del Festival di Potenza Mario Bellitti, che si accinge a inaugurare la nona edizione della rassegna nazionale in programma a Potenza dal 22 al 24 ottobre prossimi. In Basilicata nel 2008 gli spettacoli sono stati 127 (nel 2006 hanno toccato quota 103) con 22.245 paganti, per un giro di incassi di 329.294 euro (rispetto ai 270 mila euro circa del 2006), per un volume di affari superiore ai 420.000 euro. «Sono dati – sottolinea Bellitti – che non tengono conto del “grosso” delle manifestazioni musicali dal vivo che si svolgono nelle piazze dei 131 comuni lucani per feste patronali, sagre, iniziative di Pro Loco, associazioni e che generano come giro d’affari almeno quindici volte quello accertato dalla Siae attraverso i biglietti ai botteghini. In attesa di un bilancio della stagione di spettacoli che prevede ancora numerosi appuntamenti a settembre, la tendenza che si può cogliere, per ora limitata al periodo tra giugno e agosto, è di un incremento rispetto all’estate 2008 di almeno il 15-20 per cento nel numero di spettacoli e di conseguenza nel giro complessivo d’affari». Bellitti torna allora sulla proposta «che da anni stiamo sostenendo di un Albo professionale degli operatori dello spettacolo e di regole certe e trasparenti nel mercatosempre piùfloridodello spettacolo, specie se a organizzare eventi e concerti sono Regione, Province, Comuni ed enti pubblici che si affidano ad impresari non iscritti agli Albi delle Camere di Commercio - prosegue Sarà anche questo un tema che affronteremo in occasione della nona edizione del Festival di Po-

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

TURNO NOTTURNO 3 Settembre

Polizia stradale

FIGLIOLA

Trenitalia

via Pretoria, 285

Inps

0971/24945

Antincendio boschivo Servizio taxi Enel

0971 54546 0971 335111

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

formative specialistiche nel settore dello spettacolo «rappresenta – aggiunge il comitato organizzatore del Festival di Potenza –un’iniziativa importante, in parallelo con l’istituendo Osservatorio regionale per lo spettacolo, per rafforzare le professionalità di settore evitando che il “feno-

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02;

meno Arisa”resti un caso isolato rispetto invece a un buon potenziale artistico presente in Basilicata». Quanto al festival di Potenza, le iscrizioni per la nona edizione sono ancora aperte (per informazioni www.festivaldipotenza.com).

• 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

Anche tornei di play station AVRA’ inizio il 4 settembre la prima settimana dello Sport, una manifestazione sportiva aperta a tutti, ragazzi e ragazze, che si svolgerà presso l’oratorio delle figlie di maria Ausiliatrice a Potenza, nel rione Betlemme. Tradizione e innovazione, pe run’iniziativa che non contempla solo il “biliardino”. Oltre al torneo di ping pong, previsto quello tecnologico e contemporaneo di paly station. Per una settimana, fino al 10 settembre, i piccoli atleti dagli 8 ai 14 anni avranno la possibilità di mostrare tutte le loro abilità tecniche affrontandosi nei tornei di calcio a 4 e di pallavolo (con squadre a 4 giocatori). Non è tutto, perchè per i ragazzi nati dal 2001 al 2003 sono previste mini-olimpiadi a squadre, mentre per i tornei di playstation, ping pong, carte e calcio balilla non ci saranno limiti di età. «Inoltre - spiega una nota - come da tradizione salesiana ci saranno momenti di festa e convivialità». L’obiettivo, quello di dare ai giovani un’opportunità per stare insieme e «vivere momenti di aggregazione, prima di rituffarsi nelle “fatiche” scolastiche». L’organizzazione dell’evento è della polisportiva giovanile salesiana di betlemme in collaborazione con l’oratorio delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726 0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

Festa a Betlemme

Esercito

813294

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.

Oggi riapre la piscina

Italgas Guasti Acqua

Numeri utili

0971 654111

Due chiacchiere, senza fretta

LA PREVISIONE

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Orari di Trenitalia

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

tenza, la cui serata finale è in programma il 24 ottobre prossimo nell’Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa». Il recente annuncio dell’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, sulla previsione con il Bando di “Culture in Formazione” di nuove attività

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

OGGI, come assicurato e annunciato dall’assessore comunale allo Sport, Giovanni Sabatella, apre la piscina comunale di Montereale. L’impianto è rimasto chiuso per tutta l’estate e due giorni fa, primo settembre, per gli abitudinari della ripresa sportiva post-estate, l’amara sorpresa: chiusura inspiegabile, bagnini non disponibili, spogliatoi in condizioni non proprio eccellenti e nessuna alternativa, salvo doversi rivolgere alle strutture private poco fuori città. Allora, da oggi tutto - o quasi - dovrebbe essere risolto. Si spera.

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 3 Il Messaggero 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 4 S. Darkò 18 - 20 - 22 Sala 5 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 Ricatto d’amore 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 7 Harry Potter 19 - 22

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda. Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.

Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.

Una notte da leoni SETTE ragazzi organizzano una vacanza all’insegna del contatto con la natura in Marocco. Decisi a immortalare ogni momento vengono in possesso di una strana macchinetta fotografica

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Sconfiggere il tumore al seno: si può

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

22 Potenza


Giovedì 3 settembre 2009

Si conclude l’inchiesta sui parchi urbani cittadini. Il bilancio molto deludente Denuncia Cgil «Licenziato perché iscritto al L’assessore Lovallo: «Stiamo facendo una verifica sugli spazi» sindacato»

Città non a misura di bimbi

«E’ UNO schifo», «Per un capoluogo di regione, è una vergogna», «E lei questo lo chiama parco?». Sono stati questi i commenti della maggior parte dei cittadini sulla qualità dei pochi parchi pubblici di Potenza. Da Montereale alla Villa di Santa Maria, da Parco Europa al parco Baden Powell, ogni genitore o nonno che frequenta abitualmente queste zone della città, ha di che lamentarsi. Verde poco curato, sporcizia, qualche gioco per bambini, per di più logoro e malridotto. In alcuni casi si è parlato addirittura di siringhe usate e spaccio. In assenza di alternative, ci si accontenta anche del “giardinetto” del rione. Un parco in miniatura con aiuole e qualche gioco per i più piccoli. Come quello di recente costruzione di piazza Don Bosco o quello di Via Torraca. A Potenza ce ne sono diversi, la maggior parte in pessime condizioni. Dopo l'inchiesta iniziata dal Quotidiano, sono arrivate svariate segnalazioni in merito. Un papà ha denunciato la situazione in cui versano i giardini vicino ai campetti di Poggio Tre Galli. L'unica altalena che c'è, si smonta: le travi sembrano non tenere, costringendo i genitori a far scendere i piccoli, con conseguenti pianti disperati. Una residente nei pressi di via Ariosto, invece, lamenta il completo abbandono del verde in zona. «Ci sono solo cani che fanno i loro bisogni - dice - e un’altalena che nessuno usa più». I residenti di via Torraca, inoltre, esprimono tutta la

La situazione delle altalene nel parco accanto ai campetti da tennis a Poggio Tre Galli. Nella foto piccola Lovallo (Mattiacci)

propria preoccupazione per la notizia del probabile abbattimento dei giardinetti del quartiere e la costruzione, al loro posto, di un nuovo parcheggio. «Seppur trascurato, era l'unico punto di svago e di ritrovo per i più piccoli che, purtroppo, continuano a essere i più svantaggiati in città», dicono. Se a tutto ciò si aggiungono quelle aree verdi lasciate all'incuria da anni, il quadro dei parchi in città è tutt'altro che positivo. Sant'Antonio La Macchia e Rossellino, sono solo degli esempi. Donato Di Lillo è proprietario del bar della Villa di Santa Maria da 25 anni. Ricorda tempi miglio-

ri non solo per la villa, ma per l'intera città. «Quando i miei figli erano piccoli, quasi vent'anni fa racconta - andavamo spesso a Rossellino per fare una passeggiata e mangiare un pezzo di pizza. Adesso una cosa del genere non sarebbe più possibile, la zona è completamente abbandonata». Diventa indispensabile, a questo punto, l'intervento dell'amministrazione comunale. Perché non prendere spunto da quanto è successo ultimamente a Parigi, dove per rivalutare un parco sono state messe in atto pratiche di adozione di aiuole e panchine da parte dei cittadini?

Eletti presidenti Dileo, Giannasio e Tarantino

Commissioni consiliari permanenti in Provincia Insediate le prime tre SI sono insediate ieri in Provincia le Prime tre commissioni consiliari permanenti. Presidente della Prima commissione (Affari generali e Istituzionali, Personale e Patrimonio) all'unanimità è stato eletto il consigliere Giuseppe Dileo, espressione dei Democratici e Cattolici. Presidente della seconda commissione (Bilancio, programmazione e sviluppo economico) è Salvatore Giannasio del Pdl. Alla guida della Terza commissione (Assetto del territorio, lavori pubblici, strade e viabilità) c’è, infine, Carlo Tarantino dell’Italiadei valori.Sulleelezioni si è espresso il coordinatore dell'intergruppo di opposizione Aurelio Pace, che ha fatto ai tre neo presidenti i suoi auguri. In particolare, Pace ha espresso un augurio di buon lavoro a Dileo, «che sarà un punto di riferimento concreto per le questioni che attengono il lavoro della commissione. L’esperienza politica e professionale del neo presidente saranno utili a trovare le giuste sintesi per arricchire il lavoro di un Ente importante quale è la Provincia di Potenza». Pace formula auguri di buon lavoro anche al presidente della Seconda Commissione permanente Salvatore Giannasio e al vice presidente Angelo Lamboglia per il lavoro fondamentale che sapranno svolgere

Dileo

Giannasio

Tarantino

nella Commissione Bilancio, Programmazione e Sviluppo economico. «Le elezioni di Giannasio e Lamboglia - ha sottolineato Pace - saranno certamente proficue per garantire la stabilità contabile e la programmazione di bilancio dell'Ente Provincia». Al neo eletto presidente

della Prima Commissione consiliare sono giunti, inoltre, gli auguri di buon lavoro da parte del capogruppo dei Democratici e Cattolici, VincenzoLibonati. «L'elezionedi Giuseppe Dileo - ha detto - è fondamentale per l'attività dell'Ente Provincia che in questi cinque anni dovrà far sentire il suo peso istituzionale a tutti i livelli». Sei le commissioni consiliari permanenti da creare, più la commissione speciale Statuto e regolamento. Nella mattinata di oggi, dalle 9,30 alle 13,30, sono state fissate le sedute di insediamento della quarta, quinta e sesta commissione (Servizi sociali, attività culturali, edilizia scolastica, formazione e servizi socio-assistenziali; Ambiente, protezione civile, risorse idriche etrasporti; Caccia,pesca, agricoltura e turismo), per l'elezione dei rispettivi presidenti e vicepresidenti. Nel pomeriggio, alle 15,30, è prevista la convocazione della commissione speciale Statuto e regolamento, presieduta da Sacco, nella quale sarà eletto solo il vicepresidente. «Con l'insediamento delle commissioni consiliari - spiega il presidente Sacco - si dà avvio all'attività istituzionale dell'Ente, che si troverà ad affrontare da subito numerose problematiche e ad adottare importanti provvedimenti per risolverle».

Certo, sarebbe impossibile chiedere di pagare 1.800 euro per dedicare la panchina di un parco a una persona cara, come nella capitale francese. Tuttavia, si potrebbe pensare a progetti simili per coinvolgere direttamente i cittadini nella salvaguardia di un bene comune. «Sono anni - dice Nicola Lovallo, assessore all'Ambiente - che noi ci muoviamo in tal senso. A Santa Maria e a San Rocco ci sono delle aiuole affidate all'Efab e ad altre società, per esempio. Continuamente arrivano le richieste di associazioni che ci chiedono di voler contribuire alla manutenzione di

piccole zone verdi. Ovviamente la maggior parte delle spese grava sull'amministrazione comunale. Da questo punto di vista, abbiamo addirittura anticipato le ultime tendenze». In merito alla rivalutazione delle zone a misura di bambino, aggiunge: «Stiamo facendo una verifica degli spazi da riqualificare. Ma facciamo comunque molto affidamento sull'intera cittadinanza e i sui giovani, soprattutto, per la loro salvaguardia. Tra i nostri progetti, inoltre, c’è la realizzazione di aree verdi per i disabili». Anna Martino 4. Fine

LICENZIATO perché iscritto al sindacato. Questa la denuncia della Filcams Cgil di Basilicata relativamente alla decisione della dirigenza del Park Hotel di Potenza di interrompere il rapporto di lavoro che da circa quattro anni legava il maitre al locale. Secondo il sindacato, infatti, «il licenziamento è stato programmato dal momento in cui il dipendente ha deciso di aderire alla Filcams Cgil e assumere l’incarico inizialmente di rsa e, in seguito, di dirigente sindacale. Risulta davvero strano - denuncia ancora il sindacato - che il lavoratore per oltre quattro anni non abbia ricevuto alcun richiamo o sanzione disciplinare e di colpo, dopo l’adesione alla Cgil, fioccano contestazioni infondate e conseguenti sanzioni disciplinari con sospensione dal lavoro, con il solo scopo di intimidire il rappresentante sindacale e costruire le condizioni necessarie per licenziarlo». La Filcams Cgil, quindi, ha annunciato di aver impugnato il licenziamento, ritenendolo ingiustificato e immotivato. «Lo stesso trattamento utilizzato per il maitre - continua il sindacato - stanno predisponendo per l’altro rsa, al quale negli ultimi mesi sono arrivate contestazioni pretestuose, con relative sanzioni disciplinari di sospensione dal lavoro, al solo fine di costruire anche per lui le condizioni per il licenziamento. Siamo facili profeti a prevederne l’imminente attivazione del provvedimento». La direzione del Park Hotel sull’argomento non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Tre i giovani laureati che faranno il tirocinio

Borse di studio Ue: i vincitori da Lacorazza

Piero Lacorazza

L’ACCUSA

Mutamenti a Mezzogiorno critica il Piano casa regionale E’CRITICA la posizione di Michele Morelli, dell’associazione Mutamenti a Mezzogiorno, circa la versione definitiva del piano casa approvato dalla Regione. «A leggere il testo pubblicato - scrive - pensiamo che la nostra regione non potevafare di peggio. Il testo base approvato a giugno in qualche modo sembrava limitare i danni. Il testo definitivo contenuto nella legge raccoglie il peggio delle istanze speculative. Dai piccoli ampliamenti su edifici “uni e bi” familiari si passa a veri e propri nuovi programmi di espansione edilizia in deroga ai piani regolatori, attraverso lo strumento dell’accordo di programma. Il vero scandalo lo si avverte al punto dove la regione consente, in forma generalizzata, i mutamenti di destinazione d’usodi immobili subordinandolisolo alla disponibilità di spazi da dedicare a parcheggi.

DAL GIOVANE presidente un riconoscimento ai meriti di studio per i più giovani. Il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha accolto, infatti, nella sede della Provincia in piazza Prefettura, i tre giovani laureati vincitori delle borse di studio, bandite dall'Ente per la realizzazione di un tirocinio formativo sulle politiche europee. I giovani lucani, che saranno formati sugli strumenti finanziari e normativi collegati alle politiche comunitarie a favore del territorio, sono Fabio Faraulo di Baragiano (Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche), Maria Luisa Santarsiero di Avigliano (Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche) e Alessandra Montesano di Potenza (Laurea in Lettere). Il tirocinio avrà la durata di 4 mesi, di cui l'ultimo si svolgerà a Bruxelles, mentre i primi tre sono previsti presso lo Sportello Europa dell'Ufficio Politiche Comunitarie e Giovanili della Provincia di Potenza. Lo sportello, situato nella piazza Mario Pagano del capoluogo, è un presidio informativo volto a divulgare, tempestivamente, notizie sui programmi e sulle opportunità offerte dall'Unione Europea. Il presidente Lacorazza nell'augurare buon lavoro ai tirocinanti ha sottolineato l'importanza di «un'occasione formativa di alto livello, che avrà il merito di avvicinare i tre giovani laureati all'Europa e a quegli strumenti finanziari e normativi, fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità».

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24 Potenza


25 Tito Incontro in via Anzio per l’azienda che in 22 anni non ha mai avviato la produzione

Caso Sinoro: oro che scotta Lo scandalo dell’azienda cinese prosegue e il ministero chiede parere alla Regione TITO - Per molti, ieri mattina, la vera notizia è stata scoprire che all’interno della Sinoro - l’azienda di Tito Scalo, prima Memofil, poi Centro orafo, poi Cripo, Orop e infine Sinoro, frutto di un investimento cinese che doveva produrre oro e che invece, in ben 22 anni, non ha mai prodotto un solo grammo di materiale prezioso - ci sono ancora 14 operai. Strano, penserà qualcuno: cosa fanno i lavoratori in un’azienda che non ha mai avviato le proprie attività? Strano sì ma vero: l’assurda storia di questa azienda sembra non avere fine. E la cosa ancora più pazzesca è che il tutto non sarebbe venuto fuori se non ci fosse stato un incidente di percorso: martedì mattina, i lavoratori che da un anno e mezzo si recano quotidianamente nello stabilimento di Tito Scalo, senza fare praticamente nulla, si sono ritrovati i cancelli chiusi. Il custode impediva loro di entrare, come ha fatto pure con i rappresentanti sindacali che si sono recati sul posto. Quando sono arrivati i carabinieri, chiamati dagli operai, i cancelli sono stati aperti. A loro i rappresentanti aziendali al momento presenti hanno mostrato una stanza con qualche oggetto in disordine. Sarebbe stato que-

Lo stabilimento della Sinoro di Tito Scalo

sto il motivo per cui ieri è stato impedito l’ingresso alle maestranze. Ma su quanto accaduto, l’azienda non ha fatto alcuna denuncia. A sindacati e lavoratori, che tra l’altro non vengono pagati da ben otto mesi, la vicenda sembra «strana e inaccettabile». E hanno chiesto così un incontro a prefettura e Regione. La riunione alla fine ieri c’è stata, anche se non era presente alcun rappre-

sentante della Prefettura. In rappresentanza della Regione c’era il responsabile delle Attività produttive, Vito Laurenza. A nome dei lavoratori, invece, i segretari della Cisl Nino Falotico e Carlo Quaratino, quello della Fim, Salvatore Troiano e Giovanni Tancredi dell’Ugl. Al tavolo, invece, non si sono presentati i cinesi. L’incontro è quindi da aggiornare a data da destinarsi. Dovrà esserci

anche l’azienda e dovrà chiarire le intenzioni per il futuro. Un film già visto, e anche più di una volta, negli anni passati. In attesa di un confronto che francamente sembra assurdo. Le cose stanno più o meno così: un anno e mezzo fa in Regione è stato siglato un accordo per la mobilità dei dipendenti delle Sinoro, a eccezione di 14 unità che sono rimaste formalmente dipendenti di un’azienda che non è mai partita. Nel frattempo il ministero ha proceduto a revocare i 13 milioni di euro concessi come finanziamenti pubblici in base alla 219. Dopo ricorso dell’azienda, sembra ci sia stata una sospensione della revoca dei finanziamenti. Nel frattempo il ministero ha chiesto un parere alla Regione Basilicata sulla revoca delle revoca, ma l’ente regionale non ha ancora risposto. In tutti questo tempo, vale la pena sottolineare, non ci sono state ispezioni né controlli da parte degli organi preposti. L’unica impressione che si ha è che nessuno voglia prendersi la responsabilità di mettere realmente la parola fine a questa assurda vicenda che si trascina ormai da 22 anni. Mentre lo scandalo Sinoro prosegue indisturbato. mar.lab.

A Pietragalla l’iniziativa ha riscosso gran successo

Sabato prossimo chiude “Ballate nei Palmenti” PIETRAGALLA - Sabato prossimo appuntamento finale per Ballate nei Palmenti 2009, l'iniziativa che ha riscosso grande interesse di pubblico e media, sia in Basilicata che nelle regioni limitrofe e sul territorio nazionale. In quest'edizione, infatti, la formula tradizionale dell'evento si è arricchita di spettacoli e momenti culturali di alto valore, coniugando sapientemente le diverse forme d'espressione della cultura, così suggestiva, dei Palmenti. L'evento si aprirà con un'estemporanea di arte al-

l'interno del Parco Storico, “Immagini nella notte”, e a seguire, artisti e artigiani animeranno i Palmenti con le proprie opere d'arte. Come sempre sarà possibile percorrere l'itinerario di guida all'interno del Parco e accedere agli stand enogastronomici, degustando i prodotti tipici locali: il buon vino di Pietragalla, il famoso migliatiedd e gli strascinati dei palmenti. Alle 21 la musica e le immagini lasceranno posto alla parola, con la lettura di Nello Rega, che presenterà il suo libro “Diversi e divisi”,

un libro su mediazione culturale, tra Islam e cristianesimo, nell'esperienza libanese. La nottata si concluderà con “Ethnic Music Dance”, musica giovane dedicata ai giovani. Ideatrice e organizzatrice dell'evento è l'Associazione Culturale Tetractys, che da 16 anni opera per il rilancio e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse culturali. «Ballate nei Palmenti intende sposare cultura, arte e divertimento. Una cultura locale che sia alla portata di tutte le età e di tutti i mezzi di comunicazione: ecco perché

Un momento dello spettacolo

la scelta di inserire in tale contesto la Festa Facebook Basilicata o la serata con musica dj - dichiara lo staff organizzativo - Bisogna che anche i giovani si riapproprino dei suoni, sapori e usanze della loro terra».

A Filiano la 37 edizione. Fino al 6 settembre appuntamenti non solo gastronomici

Al via stasera la Sagra del Pecorino FILIANO - Al via stasera la Sagra del Pecorino di Filiano, il prodotto di origine protetta, simbolo del casereccio e della genuinità del posto. Un evento da segnalare a causa della sua longevità, infatti quest’anno con le sue 37 edizioni, la manifestazione è la più "anziana" della regione. Insomma un appuntamento storico del quale anche quest'anno, Il Comune di Filiano, in collaborazione con l’Alsia e la locale Pro Loco, ha definito date e cartellone. Da oggi al 6 di settembre, si parlerà dunque di tutela, valorizzazione, certificazioni e strategie di comunicazione rivolte ai prodotti tipici, per comprendere il ruolo che gli attori locali possono svolgere a sostegno del recupero e della valorizzazione della cultura di un territorio attraverso le produzioni tipiche. Più nello specifico oggi e domani ci saranno le visite guidate alle Ri-

serve Antropologiche di Filiano quali “le Pitture Rupestri”di Carpini e “Agromonte – Spacciaboschi” di Scalera dove verrà presentato il progetto di valorizzazione dei siti. Sabato prossimo alle 18 il convegno “Tracciabilità: Tutela della Qualità e Sicurezza Alimentare”. Discussione sulle produzioni a marchio dove la certificazione, la tracciabilità del prodotto è un valore aggiunto per i consumatori sulla sicurezza di ciò che comprano e mangiano. Saranno presenti i produttori, amministratori locali e regionali, le organizzazioni di categoria, comunità montane, associazione dei consumatori, l’ispettorato centrale per il controllo della qualità sulle produzione agroalimentari ecc. L’obiettivo del Consorzio di Tutela a dir del Presidente Luigi Zucale e del Direttore Stefano Genovese, dopo la fase del riconoscimento e la prima produzione

delle forme a marchio Dop, che verranno vendute nella sagra, è quello di incrementare le aziende all’interno del consorzio e la produzione certificata del Pecorino di Filiano Dop. In serata con la collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Lucani, la degustazione di 2 piatti a base di Pecorino di Filiano Dop. Un convegno e una giornata in generale che che faranno da traino alla sagra, con uno sguardo rivolto all’Europa. Infine per domenica 6, ultimo giorno della kermesse, l'appuntamento più atteso. I prodotti caseari tornano alla ribalta, al centro dell' attenzione. protagonisti del percorso che si aprirà alle 16. Presenti una cinquantina di produttori. In esposizione anche altri prodotti dell’agroalimentare lucano quali, il miele, salumi, strazzata, vino ecc, conclusione della serata con musica dal vivo.

Pdl, due giorni di festa e riflessione

Avigliano visto dall’alto

AVIGLIANO - Fine settimana con la politica. Alle spalle Europee e Provinciali da dimenticare. Sullo sfondo, Regionali e Comunali, occasione per mettere all’incasso il malcontento ogni giorno più forte nei confronti dell’amministrazione comunale. Riflessioni, bilanci, progetti e prospettive della politica locale e nazionale: a portarli in piazza il PdL di Avigliano nella seconda edizione di “PdL in festa”, in programma per il prossimo week end. Una due giorni che, spiega Angelo Lacerenza, del coordinamento di Avigliano del Popolo della Libertà, “non vuol essere solo una manifestazione politica, ma anche una festa da poter condividere insieme alla gente, un’occasione per discutere di politica e delle problematiche del nostro territorio attraverso una serie di dibattiti che vedranno la partecipazione degli esponenti politici del Pdl, che si confronteranno anche con quelli delle altre forze politiche. Dopo la pausa estiva, il PdL scende in piazza con i suoi massimi dirigenti di Basilicata per parlare dei successi ottenuti dal Governo Berlusconi e delle strategie e i programmi per il nostro territorio”. Si partirà sabato nel tardo pomeriggio, con un confronto sul tema “Giovani e politica”, moderato da Vito Sabia del Pdl di Avigliano, contrapposti esponenti dei movimenti giovanili del PdL, del Pd, dei Socialisti e dell’Udc; a seguire, uno sguardo su uno dei periodi più bui e in gran parte ancora inesplorati della storia italiana: gli anni di piombo. L’occasione per una riflessione, ancorché parziale perché limitata al periodo della lotta armata delle organizzazioni terroristiche di sinistra trascurando l’altra faccia di quegli stessi anni, le stragi dei gruppi neo-fascisti in complicità con i servizi deviati, la fornisce la presentazione del libro di Gian-

franco Di Santo “Le verità nascoste: il terrorismo rosso in Italia”, alla quale parteciperà Lorenzo Conti, figlio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti, ucciso dalle Brigate Rosse, che la violenza di quegli anni l’ha vissuta in tutta la sua drammaticità; con Conti, sarà presente il sindaco di Matera Nicola Buccico, a condurre l’incontro sarà Donatella Rosa. Si parlerà poi di Mezzogiorno e delle sue prospettive future, con Mario Vasta, presidente del comitato costituente della Banca Popolare di Basilicata e con i parlamentari del PdL Sergio de Silvestris e Cosimo Latronico, a moderare Clemente Delli Colli, del coordinamento regionale del partito. Sguardo puntato su Avigliano in apertura della seconda giornata: a confronto, con la conduzione affidata al corrispondente della “Nuova del Sud”Leonardo Pisani, esponenti locali di maggioranza e opposizione sui risultati di un quinquennio di amministrazione. Poi, attenzione puntata sui temi delle politiche degli enti locali, con un confronto, coordinato da Sara Lorusso del “Quotidiano”, cui parteciperanno l’onorevole Nunzia De Girolamo, Antonio Gallicchio, Giuseppe Morero, Mariano Pici e Gianni Rosa. Per concludere, bilancio di un anno di governo del centrodestra, affidato ai parlamentari Vincenzo Taddei, Egidio Digilio e Guido Viceconte, a moderare Mimmo Parrella dell “Nuova”. Non mancheranno, ovviamente, momenti più leggeri, con l’immancabile degustazione dei prodotti tipici locali e con uno spettacolo musicale dal titolo “Musica e…”. A completare il programma, la consegna di una targa a don Peppino Stolfi, decano dei sacerdoti aviglianesi, senza ombra di dubbio il più amato e stimato dalla comunità cattolica locale. Giancarlo Tedeschi

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Giovedì 3 settembre 2009


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L’allarme lanciato dal sindaco Michele Miglionico e dal suo vice Antonio Nanni

Rifiuti, a Satriano è emergenza «Qualche giorno fa un altro aumento ma i servizi diminuiscono ancora» SATRIANO - «Anche oggi i rifiuti satrianesi sono rientrati nel centro del Melandro. E' una vera emergenza rifiuti». Non usano mezzi termini il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico e il vicesindaco, Antonio Nanni. «Non si può più restare immobili a guardare il collasso ambientale - si legge in una nota congiunta - servono immediatamente politiche di intervento immediate che risolvano il problema definitivamente ed un piano di sensibilizzazione regionale che porti la cultura della raccolta differenziate in tutte le famiglie. L’amministrazione comunale di Satriano ha lavorato e lavorerà già dai prossimi giorni al recupero del danno prodotto, ma è indispensabile la collaborazione degli enti competenti che devono immediatamente rimuovere le varie criticità». Per gli amministratori non bastano più le rassicurazioni. «Urge un segnale concreto - prosegue la nota la possibilità di scaricare i rifiuti. Abbiamo subito un nuovo aumento pochi giorni fa e i servizi sono sempre di meno, le nostre comunità non riescono a capire perché ci impegniamo così tanto per una raccolta differenziata e poi invece di intravedere una diminuzione della tariffa ci ritroviamo un nuovo pesante aumento. Ora basta non è più possibile accettare questi continui rinvii che nulla hanno prodotto fino a poche ore fa. Anche oggi i camion della ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Satriano non hanno potuto scaricare ancora una volta. Dopo giorni e giorni di totale abbandono, i comuni dell’area stanno arrivando al tracollo, la questione ora diventa allarmante da un punto di vista igienico - sanitario». Le continue chiusure della discarica stanno «minando anche la differenziata - ha

Idv, «tariffa unica sollievo ai cittadini»

Sopra rifiuti a Satriano. Dall’alto Miglionico e Nanni

Iallorenzi: «Denunciamo da tempo» «E’ DA tempo che abbiamo denunciato il rischio che correvamo - denuncia Antonio Iallorenzi, consigliere capogruppo di “Satriano Insieme” - da giorni, in alcune zone di Satriano, non si raccoglie più la spazzatura differenziata, chiediamo un pronto e puntuale provvedimento di richiamo nei confronti dell’azienda concessionaria sulla base del contratto di servizio. Da tempo avevamo segnalato, senza successo che la questione dei rifiuti sia nella provincia che nel nostro comune, era a un passo dall’emergenza. Ora con i cassonetti stracolmi e con le manifestazioni dei cittadini davanti, qualcuno incomincia a renderse-

detto Miglionico - i ricorrenti disagi portano la saturazione dei cassonetti dislocati sia nel centro abitato che nelle zone rurali e di conseguenza gli operatori vengono sottratti dal loro compito per tamponare alle mille criticità che si presentano sul territorio». «Il problema dello smalti-

ne conto cercando di scaricare le proprie incapacità e responsabilità ad altri e per giunta della stessa cordata politica». Iallorenzi contesta l’ampliamento strategico delle discariche «come unica soluzione promossa dalla Provincia senza alcuna contestazione da parte di questo comune (vedi Pallareta, Moliterno); a ritenere inadatta la raccolta differenziata promossa dall’attuale amministrazione comunale di Satriano e inadempiente nel perpetrare una metodologia di approccio al problema obsoleta e inefficace, nell’alimentare uno stato di emergenza grazie al quale qualcuno guadagna ed i cittadini pagano».

mento rifiuti inizia a preoccupare un po’ tutti e con il passare dei giorni la questione si aggrava sempre più. Sono più di due anni che il comune di Satriano di Lucania ha attivato il servizio della raccolta rifiuti differenziata porta a porta, con mille sacrifici dell’amministrazione comunale, degli operatori

incaricati e dell’intera comunità , è riuscita a raggiungere risultati eccezionali. In soli due anni per ciò che riguarda la raccolta differenziata siamo passati dall’insignificante 1,5 % ad oltre il 20 % , ricevendo anche importanti riconoscimenti da Legambiente. Ora siamo fortemente preoccupati per tutto

«LA COSTITUZIONE dell’Ato Rifiuti e l’attuazione del Piano d’Ambito avranno, tra i benefici, anche e soprattutto quello di una più equa applicazione delle tariffe per i singoli Comuni e, dunque, per tutti i cittadini. L’evidente disparità di trattamento se non annullata completamente, potrà essere quanto meno calmierata con la definizione e l’applicazione di una “tariffa unica”: un vero e proprio sollievo per tanti amministratori ecittadini». Lo sostiene il gruppo di Italia dei Valori alla Provincia di Potenza che tiene a richiamare l’attenzione sul problema dello smaltimento dei rifiuti “a monte”, ovvero su chi possiede e gestisce i cinque impianti del territorio provinciale (Moliterno, Genzano di Lucania, Lauria, Sant’Arcangelo e Venosa) e definisce un listino prezzi diversificato a seconda della collocazione territoriale di unComune all’interno o meno della Comunità montana di riferimento e con vantaggi per i Comuni che sul loro territorio accolgono gli impianti. «Dobbiamo svincolarci - sottolineano il capogruppo Idv Vittorio Prinzi e i consiglieri Angelo Lamboglia e Carlo Tarantino - dalle logiche impo-

ciò che di buono siamo riusciti a fare fino ad oggi. Di conseguenza a ciò se si aggiunge lo scetticismo della comunità, che è ormai abituata alla differenziata porta a porta, continua a vedere cumuli di rifiuti ovunque, la questione diventa preoccupante. Il problema smaltimento colpisce il territorio

ste direttamente dai “signori della monnezza”, abituati fino ad oggi ad imporre le tariffe per il conferimento dell’immondizia ad un impianto, ma che risultano radicalmente differenti per un Comune rispetto ad un altro dello stesso territorio. Non è più accettabile una simile disparità di trattamento, così come non è più tollerabile che oltre a quanto guadagnano quotidianamente, si permettano di rincarare a dismisura le loro tariffe in situazioni particolarmente delicate, come quella contingente». Il lavoro messo in campo dall’intera Giunta e, in particolare dall’assessore all’Ambiente Massimo Macchia, va proprio nella direzione di un’accelerazione complessiva ad un nuovo assetto gestionale dei rifiuti in Basilicata, nell’ottica della semplificazione e della condivisione: “innegabilmente si dovranno continuare a riconoscere alcuni vantaggi a quei Comuni che ospitano un impianto sulloro territorio, ma in una logica unitaria si dovranno tutelare maggiormente i cittadini che non si possono ritrovare a pagare imposte comunali differenti, a seconda del trattamento che il gestore dell’impianto ha deciso di riservare al suo Comune».

in termini ambientali immediati, con le tante montagne di rifiuti sparsi nei nostri comuni e in più smantella quel difficile lavoro dell’educazione ambientale - conclude la nota - che gli enti locali, le scuole e gli operatori cercano di fare ogni giorno con la popolazione». Angela Scelzo

Celebrazioni per San Gerardo Maiella. Tantissime le presenze nel comune

Una festa per valorizzare Muro MURO LUCANO - Una festa all'insegna della promozione turistica, conclusasi ieri a Muro Lucano, in onore di San Gerardo Maiella. «Quest'anno - ha dichiarato il sindaco di Muro Lucano Mariani daremo un impulso più energico alla manifestazione dedicata al Santo, per far conoscere il Patrono della Lucania non solo in Basilicata, ma in tutto il mondo». Ieri, i fedeli hanno percorso, come da tradizione, le vie del paese e hanno assistito alla Santa Messa ufficiata dal vescovo Agostino Superbo. Dietro l’effige del Santo, erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, il presidente del consiglio regionale, Prospero De Franchi, una cospicua rappresentanza dei primi cittadini della Basilicata, oltre a diversi consiglieri e assessori regionali. In concomitanza con le celebrazioni di San Gerardo Maiella, l'ufficio stampa del Comune ha dato vita al primo “Tour Press”. L'iniziativa è improntata sulla riscoperta dei luoghi, in cui la cultura è

Sopra le autorità alla festa di San Gerardo. Accanto le ricchezze custodite nel museo

resa protagonista. In tale contesto, la visita al Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano ha permesso ai giornalisti delle più importanti testate regionali, di poter visivamente osservare le ricchezze storico-culturali di un territorio, come quello del MarmoMelandro, spesso poco considerato e pubblicizzato. Il Museo, esempio lampante dell'eterogenea quantità di reperti archeologici, dall'età antecedente a quella ellenica, sino ai mosaici di epoca romana, rappresenta uno dei fiori all'occhiello della comuni-

tà murese. Attualmente, in un'ala dell'edificio sono esposte anche delle foto di Ron Galella, uno dei più famosi paparazzi al mondo, originario di Muro Lucano e cittadino onorario del paese gerardino. Inoltre, il Museo è stato visitato dalla comunità di aquilani ospiti delle famiglie muresi. Un rapporto intenso, nato in seguito al grave sisma che ha colpito l'Abruzzo e rafforzatosi giorno dopo giorno, tra le tendopoli in cui i volontari della Protezione Civile murese hanno prestato servizio.

I circa quaranta cittadini abruzzesi, hanno ricevuto un abbraccio caloroso da tutta la cittadinanza, attivatasi immediatamente per dimostrare il proprio affetto. Un filo conduttore ineluttabile lega queste due popolazioni, entrambi consapevoli di cosa voglia significare un evento catastrofico come il terremoto. L'ambiente, la storia, la speleologia, potrebbero essere quel volano di sviluppo, da anni predicato, e immancabilmente sottolineato nei programmi elettorali, ma mai decollato.

In merito, Mariani assicura: «il massimo impegno della sua amministrazione, composta da volontari e non da stipendiati, in quanto non percepiscono indennità, adoperandosi quotidianamente per il bene del paese e dei suoi cittadini». Prossimo appuntamento da non mancare, è la notte bianca a Muro Lucano, in occasione della ricorrenza della morte di San Gerardo Maiella, il 16 ottobre. Un ulteriore modo per vivere il paese e apprezzarlo maggiormente. Giovanni Petilli

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Giovedì 3 settembre 2009


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Venosa Il consigliere regionale chiede lo stato di attuazione del piano di rientro

Ex Asl 1, interrogazione di Mollica VENOSA - A che punto è lo stato di attuazione del piano di riequilibrio dell’ex Asl 1? Se lo chiede il consigliere regionale Francesco Mollica che ha presentato un'interrogazione al Presidente della Giunta e all'Assessore alla Sanità della Regione Basilicata. L’esponente della Federazione di Centro, lo chiede «anche alla luce delle eventuali modifiche intervenute a seguito del Piano di riconfigurazione del Sistema Sanitario Regionale». «Con Delibera di Giunta regionale n. 329 dell'11 marzo 2008 - afferma Mollica - venivano adottati gli obiettivi di salute e di programmazione economico finanziaria delle Aziende

Sanitarie regionali per l'anno 2008-2009. Successivamente, con Delibera di Giunta n. 1158 del 2008 venivano emanati gli indirizzi al Direttore generale dell'allora Ausl n. 1 di Venosa per l'aggiornamento e l'adeguamento del Piano di riequilibrio con l'indicazione delle proposte integrative al medesimo Piano. La legge regionale n. 12 del 2008 - prosegue l'esponente della Federazione di Centro - concernente il riassetto del Sistema Sanitario Regionale imponeva, anche alla luce della deliberazione n. 751 del 2008 del Direttore generale della Ausl di Venosa con cui veniva approvato il Piano Attuativo Locale (Pal) 2008-2009,

chiarimenti in relazione alla compatibilità fra la legge regionale di riassetto ed il Pal approvato». «Lo stesso Direttore generale - sostiene Mollica -

sollecitato anche dal sottoscritto, con una nota informava che gli emendamenti presentati al Piano di riequilibrio riguardanti l'Ospedale di Venosa risultavano non solo attualizzati, ma anche non investiti da alcuna modifica». «Alla luce di tutto ciò conclude l’esponente della Federazione di centro, Mollica - è opportuno conoscere in che modo e con quali risultati sono state attuate le proposte integrative del Piano di riequilibrio e, soprattutto, quali modifiche hanno comportato l'approvazione dell'atto aziendale Asp sul Piano di rientro che tanto hanno fatto discutere la comunità dell'ex Ausl n.1 di Venosa».

Venosa, pugno duro contro chi sporca VENOSA - L’amministrazione comunale dichiara guerra a chi sporca nel centro abitato. Il sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, fa sapere, in un comunicato, di aver emesso un'ordinanza a tutela del decoro del centro urbano. Con questo provvedimento si pone il divieto di: sporcare il suolo pubblico; imbrattare manufatti di arredo urbano (monumenti, fontane, panchine, cancellate, segnaletica stradale ecc.) oltre che i muri delle abitazioni private con scritte, vernici, spray, disegni o segni grafici di qualsiasi tipo e dimensione, adesivi di ogni tipo e forgia; abban-

donare rifiuti di qualsiasi tipo e genere; lanciare e/o affiggere volantini o altro materiale pubblicitario e/o avvisi di qualsiasi genere; depositare e abbandonare su spazi ed aree pubbliche o ad uso pubblico qualsiasi materiale pubblicitario. E' ammessa la distribuzione di volantini, previa comunicazione all'ufficio competente, per motivi di pubblico interesse, in circostanze eccezionali e straordinarie, comprese quelle di natura elettorale e sindacale. Le trasgressioni all'ordinanza saranno punite con una sanzione pecuniaria amministrativa di 500 euro.

Lavello Preoccupa il fenomeno del randagismo e il canile è sempre più affollato

Cani, allarme avvelenamento In contrada Macchiarulo le forze dell’ordine hanno certificato diversi casi LAVELLO - E' allarme randagismo nella cittadina dauna. Dilaga, di conseguenza, ormai da diversi mesi la barbara abitudine di avvelenare non solo cani randangi ma anche animali di razza appartenenti a residenti in zona. Decine e decine di casi si sono registrati in diverse zone della periferia di Lavello e non solo. Da ultimo, alcuni giorni fa, si è raggiunto il massimo in contrada Macchiarulo dove le forze dell'ordine hanno accertato diversi casi di avvelenamento ma anche di maltrattamento. In alcuni casi erano state installate vere e proprie trappole con tanto di esca per attirare i cani , successivamente malmenati con spranghe di ferro e allevenati. Numerse le richieste di intervento dei veterinari che in alcuni casisono riuscitia salvare gli animali riconoscendo la tipologia di veleno utilizzato. Diverse anche le segnalazioni da parte di alcuni testimoni e, per quanto è dato sapere, anche una denuncia a carico di un cittadino di Lavello accusato di tali crimini. Continua intanto a dilagare il fenomeno dal randagismo. Decine e decine di cani vagano liberi per il paese . Alcuni

Il canile di Lavello

di loro in fin di vita per aver contratto malattie contagiose e letali. Riflettori accesi dunque sul problema randagismo ma anche sulla disastrosa situazione che vive il Canile Rifugio Comunale situato in contrada Finocchiaro alla periferia di Lavello. Sovraffollamento ed altri anno problemi hanno causato, tempo fa, il sequestro sanitario della

struttura. Unica nel Vulture Melfese , la struttura di contrada Finocchiaro, inaugurata nel gennaio 1999, è stata per anni punto di riferimento per i comuni limitrofi. Nella struttura, dotata di numerosi box capaci di ospitare fino a 140 cani si svolgono, oltre ad attività di assistenza sanitaria, cura e ricovero degli animali, anche numerose iniziative rivolte alla sensibilizza-

zione della cittadinanza nei riguardi delle problematiche relative alla lotta al randagismo. All'interno del canile già si effettuano, di concerto con Asl e Comune, campagne di sterilizzazione degli animali. A gennaio del 2004 il Comune di Lavello siglo un protocollo d'intesa fra Comune di Lavello, Asl n. 1 di Venosa e Lega Nazionale per la Difesa del Cane, per l'attuazio-

ne di politiche efficienti volte allaprevenzione ealla lottaal randagismo. Il documento prevedeva il censimento della popolazione canina e delle colonie feline esistenti sul territorio, la campagna di sterilizzazione di cani e gatti e la realizzazione dell'iniziativa «Cane di quartiere». Occhi puntati, tempo fa, sulla struttura anche da parte della giunta comunale guidata da Antonio Annale che paventò per il canile un vero e proprio ridimensionamento a causa delle ingenti somme spese per la manutenzione, la raccolta e lo smaltimento degli escrementi ed altro. Grandi spese,ingenti capitali investiti mensilmente, a detta dell'amministrazione, ma soprattutto enormi problemi ancora da risolvere. Prima fra tutte la questione di una ennesima opera pubblica “incompiuta” che consentirebbe di far risparmiare alla casse comunali diverse migliaia di euro. Stiamo parlando dell'impianto di fitodepurazione ormai in abbandono da diverso tempo, Lavori inspiegabilmente fermi ma soprattutto domande senza risposte e problemi senza soluzioni concrete.

Il completamento dell'impianto consentirebbe un risparmio, a conti fatti, di circa 70 mila euro annui. Di fatti si eviterebbe il pagamento di ditte specializzate per lo smaltimento degli escrementi e altre dispendiose attività di manutenzione. Niente di nuovo sotto il sole anche all'indomani del sequestro sanitario della struttura a causa del sovraffollamento della stessa ma soprattutto all'indomani delle notizie di avvelenamenti ed abbandoni che continuano a susseguirsi. Di contro sorgono i primi leciti dubbi e perplessità su circostanze oscure per cui diverse strutture della provincia di Potenza e Matera , nonostante il loro allarmante stato di sovraffollamento, restano aperte . Su di loro il giallo di inspiegabili disparità di trattamento che lascia spazio ad ogni più ragionevole scetticismo. Primi interrogativi anche sul ruolo svolto dall'amministrazione locale nella vicenda Amministrazione che dall'utilizzo del canile Rifugio di contrada Finocchiaro da parte di altri comuni traeva beneficio economico. Daniele Masiello

Venosa L’orchestra giovanile è diretta dal maestro Pino Lioy

Successo per il saggio della “Luigi Tansillo” VENOSA - L'associazione culturale musicale “Carlo Gesualdo da Venosa” organizza per l'anno 2009/2010 corsi di Canto Moderno (canzone leggera, pop, jazz, musical per ragazzi over 14) e corsi di canto Rinascimentale finalizzato alla formazione di un gruppo madrigalista. I corsi si articoleranno in una lezione settimanale di due ore e prevederanno: tecnica vocale, arte scenica, fonetica, dizione, interpretazione, armonizzazione corale e nozioni di teoria musicale. Entrambi i corsi saranno tenuti da Docenti specializzati e professionisti nel settore. Lo scorso 31 agosto un

gruppo di questa associazione culturale, l'associazione musicale venosina “Luigi Tansillo”, diretta dal maestro Pino Lioy, nell'auditorium all'aperto di largo Dinardo, ha concluso la stagione estiva con un concerto dal titolo: “I Giovani e…la Musica”, tra divertimento e passione. Un'orchestra giovanile composta da giovani del posto in un'ora e mezza ha deliziato il numeroso pubblico presente con brani classici e moderni. A presentare il concerto il giovanissimo Marco Soldo, componente del gruppo: «l'orchestra giovanile del Vulture “L.Tansillo” è nata dall'esigenza di far fare espe-

Alcune immagini del concerto

rienza e pratica orchestrale ai tanti giovani di venosa e dei centri limitrofi. Dopo i primi concerti e l'enorme successo di pubblico si è sentita l'esigenza di migliorare ed arricchire l'orgasni-

co strumentale inserendo le percussioni, una sezione di legni ed ottoni affidata e curata dal maestro Pietro manca. Attualmente la nostra orchestra è composta da 30 ragazzi tra i 10 e 20

anni». Ultimamente l'orchestra Tansillo si sta esprimendo anche in gruppi monotematici per dare possibilità ai ragazzi di dar prova delle proprie capacità musicali.

L'associazione orchestrale ringrazia alcuni sponsor che hanno consentito la realizzazione dei concerti: la Movint, Mola's Group, Tecnolivel, Ovimport. Lorenzo Zolfo

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Giovedì 3 settembre 2009


28 Intervista all’assessore al Turismo della città normanna, Vincenzo Castaldi

Melfi: estate dal gusto agrodolce Tempo di bilanci per le manifestazioni estive. Molti turisti ma poche attrattive VOLGE al termine l’estate melfitana ed in città è già tempo di bilanci sulle presenze dei turisti provenienti da fuori regione che hanno voluto vistare la città lucana cara a Federico II. I grandi flussi turistici che hanno interessato la Basilicata solo marginalmente hanno toccato i centri del Vulture melfese alto Bradano, ricchi di storia ma senza spiagge né mare da offrire ai turisti. Mentre si denota l’assenza di un grande evento culturale o spettacolare che stagionalmente possa attrarre a Melfi i tanti appassionati di serate estive all’aperto, resta il castello normanno svevo, con l’annesso museo nazionale, un sito storicamente sempre molto visitato. La locale amministrazione comunale da diversi anni ha ormai compiuto la scelta di puntare sul forte richiamo turistico che la città è in grado di offrire in autunno, piuttosto che nella bella stagione. Da Aglianica, alla falconeria, dalla sagra della varola, alla rievocazione sto- Castaldi rica del brigantaggio, sono questi i principali appuntamenti culturali che la giunta Navazio cura con particolare attenzione. Resta tuttavia il rammarico per i numerosi appassionati di storia che quotidianamente visitano il museo nazionale ospitato nelle torri del castello normanno e poi sono costretti a lasciare la città, incapace di offrire ulteriori attrattive variegate ed accattivanti. Una sollecitazione a fare qualcosa di più, rivolta alle forze imprenditoriali cittadine, arriva direttamente dagli amministratori di piazza, Pa-

squale Festa Campanile. «Se le presenze nel nostro magnifico castello si confermano così numerose – commenta l’assessore al turismo della città di Melfi, Vincenzo Castaldi – non comprendo perché i ristoranti locali sono tutti ben lontani dal maniero, oppure da piazza Duomo. Posso viceversa immaginare gli ottimi affari che potrebbe far registrare un ristorante di qualità a due passi dalla cattedrale o dal castello di Federico II. Per questo motivo auspico che gli operatori del settore possano dimostrarsi più intraprendenti in futuro. Investimenti mirati sarebbero importanti anche per il definitivo rilancio del nostro centro storico». Si confermano le scelte strategiche della giunta. «Per noi la grande stagione del turismo parte da domani con l’undicesima edizione di Aglianica – conclude l’assessore Castaldi – quando prevediamo di ospitare in città tantissima gente. Poi arriverà l’autunno ed anche per questa stagione abbiamo scelto di partecipare all’organizzazione della sagra della varola e del raduno di falconeria. Stiamo già lavorando da diversi mesi per offrire due eventi di grande richiamo turistico, non solo rivolto alle regioni meridionali ma esteso a tutto il Paese». Un’altra estate è passata. Gli operatori del settore melfitano ormai dovranno cambiare le proprie strategie di offerta turistica. I grandi numeri, nell’area nord in Basilicata si registrano a partire da settembre e fino a novembre inoltrato. Vittorio Laviano

Atto vandalico alla sede della Fiamma La solidarietà del sindaco di Rapolla RAPOLLA - E’ di ieri la notizia sugli atti vandalici alla sede della Fiamma tricolore del comune di Rapolla. La sezione cittadina è stata oggetto delle attenzioni di alcuni individui che tra la notte di lunedì e martedì hanno sfondato il cancello e distrutto la bacheca con tutto il suo contenuto, tra cui alcuni volantini contro l’attuale amministrazione comunale. Il segretario cittadino della locale Fiamma è Bruno Di Tolve che ha reso nota la vicenda al Quotidiano puntando l’attenzione sulla sparizione dei testi affissi in bacheca, dove «probabilmente non c’è alcuna connessione tra i contenuti delle lettere e l’ attacco alla sede del partito». Ad intervenire sulla vicenda il sindaco di Rapolla Michele Sonnessa. «Apprendo con stupore dagli organi di stampa dell’ atto vandalico di cui la sede del suo partito è stata vittima» dice rivolto a Di Tolve, poi prosegue «per l’accaduto le esprimo la più sincera solidarietà mia personale e di tutta l’amministrazione comunale. Ancora una volta il nome del nostro comune è stato associato ad episodi di teppismo e non già agli innumerevoli fattori positivi che pur contraddistinguono la popolazione rapollese e la sua amministrazione comunale». Per quanto riguarda poi il mancato ritrovamento dei volantini riportato da “Il Quotidiano”afferma «voglio, invece, dissipare ogni dubbio de il Quotidiano. Questa amministrazione, eletta democraticamente, ha sempre riconosciuto l’alto valore della libertà di pensiero e di opinione anche quando si trasforma in dura contrapposizione politica trascurando la

verità e l’interesse pubblico. Il diritto di critica, per noi, è forse la più genuina e significativa delle libertà. La dialettica democratica si esprime sul confronto e sulle argomentazioni politiche e non sugli atti di teppismo. Voglia conseguentemente ricercare i teppisti in altri ambienti, forse pur essi ostili all’ amministrazione comunale, che hanno il solo scopo di creare un clima di ostilità e di aggressione politica». Contattato telefonicamente Sonnessa ha poi precisato di non aver mai ricevuto lettere indirizzate alla propria persona «lettere a cui avrei dato sicuramente un riscontro». «Sono abituato a discutere nelle sedi istituzionali riportando la verità e la legittimità degli atti, non a raccogliere i volantini da terra anche perché non mi sono mai sottratto al confronto» dice in riferimento al volantinaggio cittadino promosso dalla sezione della Fiamma. In una delle lettere aperte alla cittadinanza, poi, si chiede al sindaco il perché a Rapolla manchi un’opposizione. «L’opposizione esiste - ribadisce Sonnessa - se non ha sollevato perplessità è perché si lavora nell’interesse della cittadinanza». «Mi spiace che non abbiano rappresentanti in consiglio comunale», dice rivolto ai rappresentanti della Fiamma». «Mi auguro - conclude - che la prossima volta ci possa essere un consigliere di opposizione della Fiamma tricolore presente in consiglio, per il resto sono invitati a partecipare alle sedute la cui data è sempre affisse sull’albo pretorio della casa comune». Lucia Nardiello

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Incerta la dinamica. Una Fiat Panda ridotta a un cumulo di lamiere. Celeri gli interventi

Scontro in Val d’Agri: 3 feriti Coinvolte tre autovetture. I feriti, uno grave, sono stati ricoverati a Villa d’Agri VILLA D'AGRI - Incidente stradale sulla Statale 598, tre i feriti, uno grave. Un terribile incidente quello che si è verificato ieri mattina (circa le 10) al chilometro 33,900 della SS.598, vicino al distributore Esso, a pochi passi dal centro abitato della frazione valdagrina. Tre le persone rimaste ferite, di cui uno in condizioni più gravi. I mezzi coinvolti, una Panda 4x4, Land Rover e un Autocarro di trasporto gelati. La dinamica è tutta da chiarire, ma secondo le prime ricostruzioni il conducente della Panda che stava in direzione Salerno ha rallentato,nelle vicinanze del distributore Esso, forze per svoltare. Nel frattempo è sopraggiunta la Land Rover che ha tamponata l'auto sbalzandola nella corsia opposta. Trovandosi nell'opposta corsia, la Panda ha subito un altro tamponamento dall'Autocarro, sopraggiunto nella sua direzione. Carambola terrificante con un ulteriore urto violento che ha sballottato la vettura nell'area di servizio, ridu-

Alcune immagini dell’incidente di ieri mattina

cendola ad un ammasso di lamiere. Ad avere la peggio il conducente della vettura 4x4, L. C., 45 anni di Moliterno, operatore sulla sicurezza dell'attività petrolifera.

Mentre meno grave il guidatore della Land Rover, G. S., 48 anni, di Marsicovetere, e l'autista dell'autocarro, A. B. di 55 anni. Celeri i soccorsi. Sul posto è intervenuta la squadra operativa dei Vigili

del Fuoco, distaccamento di Villa d'Agri e i mezzi del 118, ben tre ambulanze che hanno trasportato d'urgenza i tre feriti al vicino presidio ospedaliero di Villa d'Agri. Sul luogo del disastro an-

Prodotti tipici della Val d’Agri Un convegno sulla loro qualità VILLA D'AGRI - "La qualità dei prodotti tipici della Val d'Agri tradizione, gusto e proprietà biologico-funzionali” è il tema del convegno che si svolgerà questo pomeriggio, alle ore 18, presso l'Azienda Bosco Galdo Alsia del centro valdagrino. Un incontro organizzato per illustrare le linee di ricerca in campo analitico, fitochimico e biofarmacologico, su matrici vegetali, al fine di ottenere risultati che possono avere una facile trasferibilità nella individuazione di nuove risorse vegetali, appartenenti alla macchia mediterranea, di possibile utilizzazione in campo alimentare, fitoterapico e cosmetico. In particolare i risultati riguardano la ricerca finalizzata ad ottimizzare i metodi di dosaggio ed ad identificare e quantificare i composti polifenolici presenti nelle foglie e nei frutti delle diverse specie censite e caratterizzate. Occasione per presentare i risultati di un lavoro, inserito come integrazione di un precedente progetto di ricerca volto alla caratterizzazione di varietà italiane di Phaseolus e alla valutazione della possibile attività antiossidante, antiradicalica e fitoestrogenica di estratti di leguminose che ha permesso di caratterizzare il contenuto polifenolico e definire le proprietà funzionali (antiossidanti ed antiradicaliche) di quattro varietà di fagioli di Sarconi Igp ( Riso bianco, San Michele rosso, Tabacchino e Verdolino) fornite da diver-

se aziende agricole collocate in zone distali del territorio della Val d'Agri (Potenza) e relative alla produzione 2007 e 2008. Il programma prevede le

relazioni del presidente del consorzio di tutela fagioli di Sarconi, Terenzio Bove con “I fagioli di Sarconi IGP: stato attuale e prospettive”, a seguire la docente Annalisa

Romani del dipartimento di Scienze Farmaceutiche Università degli Studi di Firenze con la relazione “Composti fenolici in specie vegetali di interesse alimentare e loro applicazione come antiossidanti e biocomponenti” e la giovane ricercatrice del dipartimento di Scienze Farmaceutiche Università degli Studi di Firenze, Maria Angela Falvino con l'intervento sulla “Caratterizzazione e valutazione delle attività biologiche di metaboliti polifenolici in varietà di Phaseolus vulgaris”. an. pe.

San Severino Lucano, cure termali a Latronico grazie al Comune I SANSEVERINESI potranno beneficiare di un ciclo di cure termali alle terme di Latronico grazie al comune. L'amministrazione comunale della cittadina del Pollino guidata da Saverio de Stefano in collaborazione con le terme lucane organizza, infatti, un ciclo di cure termali. Un pullman gratis dal 12 ottobre e per 12 giorni li porterà al complesso latronichese. La terapia termale è uno dei più antichi sistemi di cura del mondo, dice il primo cittadino, svolge una importante funzione nella prevenzione, cura e riabilitazione di importanti patologie, contribuisce tra l'altro a un efficace recupero e al mantenimento di una

buona condizione fisica, come amministrazione abbiamo voluto investire nel miglioramento della qualità della vita di una fascia della nostra popolazione. Le richieste di adesione dovranno essere inviate al comune entro il 25 settembre, potranno trovare benefici tutti coloro che soffrono di malattie artroreumatiche, delle vie respiratorie e delle vene. Per usufruire dell'iniziativa è necessaria la ricetta del medico curante, il costo dell'intera cura e circa 50,00 euro coloro che hanno meno di 6 anni o più di 65,i disoccupati, gli invalidi e chi ha esenzione per particolari patologie pagherà solamente 3,10 euro.

che la pattuglia della Polizia Stradale, distaccamento di Moliterno, che ha raccolto gli elementi utili per la ricostruzione della dinamica del grave incidente e i Carabinieri che si sono occupati

della viabilità, tornata regolare sulla Statale dopo meno di due ore. Presente anche l'Anas che ha effettuato la pulizia della strada. Angela Pepe

Tribunale di Lagonegro

Claudio Basso lascia la Procura

Il tribunale di Lagonegro

LAGONEGRO - Il pubblico ministero Claudio Basso dopo sei anni lascia la Procura della Repubblica di Lagonegro. La piccola procura lucana ha ancora una sede vacante come procuratore capo, da colmare dopo il vuoto lasciato da Giancarlo Grippo, e adesso si aggiunge anche un altro posto da sostituto procuratore, in quanto l'attuale pm Claudio Basso lascia Lagonegro per la città di Napoli, sostituto presso la procura partenopea. Durante la permanenza alla procura di Lagonegro ha svolto le funzioni di sostituto procuratore della Repubblica e dallo scorso mese di dicembre come procuratore facenti funzioni. Basso si è distinto in questi anni dando un notevole apporto alla magistratura inquirente del lagonegrese e ha diretto diverse indagini tra le quali l'uccisione dei coniugi a Rivello, l'ar-

resto di un cancelliere dello stesso Tribunale, l'omicidio avvenuto a Rotonda, l'inchiesta su l'ex maresciallo dell'aeronautica militare di Senise. Ma soprattutto, appena insediato, ha sostenuto l'accusa nel processo stralcio dell'usura in Val D'Agri, in cui era coinvolto il fratello dell'arcivescovo di Napoli. Dopo la partenza di Giancarlo Grippo lascia Lagonegro anche Claudio Basso e, al momento resterà, soltanto in neo arrivato Francesco Greco che sino all'arrivo del nuovo capo della piccola procura lucana, il consigliere Vincenzo Russo, che arriverà a fine anno, dovrà assumere anche le mansioni di procuratore facenti funzioni. L'altro posto resta invece al sostituto procuratore Francesca Fittipaldi, ancora in aspettativa per motivi privati. Emilia Manco

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Giovedì 3 settembre 2009


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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Vittima un operatore sociale che, esasperato dalle richieste insistenti, ha chiesto aiuto al 113

Chiede aiuto e poi lo ricatta In manette con l’accusa di estorsione un venticinquenne di origine serba «O PAGHI o rivelo che hai avuto una relazione con mia moglie». Era più o meno questo il senso delle frasi che il venticinquenne Berisha Bexheta andava ripetendo negli ultimi giorni ad un trentanovenne materano, operatore sociale. Martedì sera Bexheta, sedicente apolide originario dell'ex Jugoslavia, con numerosi precedenti e un provvedimento di espulsione emesso dal questore di Bari, è stato arrestato in flagranza di reato di estorsione dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Matera. La vittima aveva conosciuto la donna in quanto si era rivolta alla società di servizi sociali alla ricerca di un lavoro. Tra i due, però, non c'era stata nessuna relazione. Subito dopo, era stato Berisha Bexheta (il serbo viveva in un campo rom di Altamura) a rivolgersi all'operatore sociale chiedendogli un prestito perché senza lavoro. Sono così seguite altre richieste, questa volta più insistenti e meno cortesi. «Nel pomeriggio di sabato scorso ha iniziato a chiedere prima 1000 euro, poi 3000 euro. - hanno spiegato ieri nel corso di una conferenza stampa il vice questore aggiunto Luisa Fasano e il so-

La conferenza stampa (Videouno); nel riquadro Berisha Bexheta

stituto commissario Lelio Santoro - La vittima è una persona che ha una vocazione umanitaria. Davanti al rifiuto di dare altro denaro, per lui sono iniziate le minacce: Bexheta ha detto che avrebbe rivelato la relazione

con la moglie. Esasperato, il materano ha chiamato il 113». Sul posto è intervenuto personale delle Volanti che ha ascoltato l'uomo. «L'estorsione è un reato subdolo ed è difficile prende-

Piano Casa, Santochirico risponde a Morelli di VINCENZO SANTOCHIRICO* LA Basilicata è nel novero delle Regioni italiane che, tenendo fede agli impegni assunti, sono riuscite ad approvare entro l'estate il cosiddetto Piano casa. Michele Morelli, dell'associazione Mutamenti a Mezzogiorno, ha espresso alcune considerazioni critiche rispetto a questa legge.E' nota lasua attenzionecostante alle questioni che riguardano l'urbanistica e il paesaggio; attenzione meritevole di rispetto, ma che tuttavia non coglie l'esatto contenuto della leggee sconfina in critichetanto ingenerose quanto infondate. Il Piano annunciato dal Governo lo scorso mese di marzo aveva tutte le caratteristiche di una pericolosa e incontrollabile deregulation edilizia. La maggior parte delle Regioni italiane, e tra queste la Basilicata, evidenziarono da subito i rischi di danni irreversibili all'ambientee al paesaggio che quel Piano avrebbe potuto produrre, oltre adifendere leloroprerogativein materiadilegislazione urbanistica. Il confronto autentico e serrato (altro che finzione) che c'è stato fra le Regioni e il Governo ha consentito di modificare profondamente il disegno di legge originario, anche se non tutte le richieste sono state accolte, come ad esempio la proposta di destinare a programmi di edilizia il maggior gettito di Iva derivante dagli interventi che si realizzano in virtù delle nuove previsioni dell'accordo. La legge approvata dalla Basilicata è frutto di un percorso complesso, che ha visto impegnate anche associazioni ambientaliste, ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria degli edili, ed è risultato di una non semplice mediazione in Consiglio regionale. Una lettura attenta e puntuale della legge smonta tutte le critiche di Morelli ed è sufficiente, da sola, a respingere l'accusa di soddisfare “il peggio delle istanze speculative”. Rispettoai programmiintegrati,l'articolo 4della legge regionale risponde alla finalità di promuovere l'edilizia residenziale sociale (residenza in locazione permanente o temporanea) privilegiando la riqualificazione urbana. Si tratta di una anticipazione di una delle cinque linee di intervento contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio del 16 luglio scorso, motivata con l'esigenza di ridurre i tempi per la predisposizione di programmi, bandi e intese con i Comuni in attuazione dello stesso de-

creto. In ogni caso, la Regione selezionerà gli interventi proposti, sia da parte di enti pubblici quanto da parte dei privati, attraverso un bando pubblico e la successiva valutazione da parte di una commissione di esperti. L'articolo 5 della legge regionale, che risponde alla finalità espressa dall'articolo 1 di “ridurre il consumo dei suoli attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente”, prevede anche la realizzazione di nuove unità immobiliari (alloggi sociali, per persone handicappate, ecc.) che, in base alla normativa nazionale, devono essere certificate dal punto di vista energetico e sismico. Se Morelli ne avesse avuto contezza probabilmente non avrebbe evocato nessun “colpo di mano”. Quanto al contributo di costruzione, che secondo Mutamenti a Mezzogiorno non sarebbe dovuto, va sottolineato che esso è previsto per tutte le tipologie di interventi consentiti dalla legge (ampliamenti, demolizione e ricostruzione, riuso del patrimonio edilizio esistente); per definizione dell'articolo 16 del DPR 380/2001, è commisurato, oltre al costo di costruzione, all'incidenza degli oneri di urbanizzazione (primaria e secondaria). Un altro motivo in meno per gridare allo scandalo. In ogni caso, i Comuni potranno ampliare o restringere le previsioni della legge, così da poter decidere sul destino del proprio territorio. La lettura della legge, insolitamente superficiale per una persona attenta quale è Morelli, avrebbe evitato di offrire una rappresentazione degradante di un provvedimento che, al contrario, incide in maniera positiva sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, limitando l'impatto ambientalee garantendoun'elevata qualitàdella vita.Il via libera agli aumenti, infatti, sarà concesso solo a fronte di un alleggerimento del carico ambientale, ed esclude le opere abusive; gli interventi non potranno essere realizzati nei centri storici e nelle aree sotto tutela. In definitiva, la Regione ha fatto in modo di coniugare la sfida ambientale ed il rilancio dell'economia,impedendo chevenissero prodottiguasti al territorio. Ad evitare l'assalto degli speculatori non sempre bastano spirito ed intenti genuini; occorre, invece, che siano accompagnati da una riflessione approfondita, ponderando previsioni, contenuti ed effetti delle norme. Solo così i furbi resteranno alla porta. * Assessore regionale all’Ambiente

re in flagrante chi chiede soldi. - ha affermato Fasano - Il ricattato ha paura di parlare, teme per la sua incolumità. Nel momento del bisogno, quando ci si sente minacciati, chiamare la polizia è un

dovere. Siamo accorsi immediatamente anche se la situazione sembrava assurda. E' un grande risultato aver ottenuto la fiducia del cittadino. Se, invece, la gente convive con la paura, per noi è una sconfitta». Dopo il racconto del materano, gli agenti della Mobile hanno iniziato una serie di servizi di appostamento. I poliziotti hanno affiancato l'operatore sociale che, nel primo pomeriggio di martedì ha ricevuto diverse telefonate da parte di Bexhita: 3000 euro la somma che avrebbe dovuto consegnargli per evitare che fosse diffusa la notizia della relazione. Le banconote sono state segnate dagli agenti che hanno potuto far scattare le manette nel momento della consegna del denaro. Bexheta ha anche tentato di impossessarsi del borsello dell’uomo. Il cittadino serbo è stato arrestato in flagranza di reato dopo aver preso i tremila euro. In precedenza l'operatore sociale era stato costretto a dare in più occasioni al giovane del denaro, per un totale di circa mille euro. Il pm che si occupa del caso è Rosanna De Fraia. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Linea bus 9 modificato il percorso MATERA - La Giunta Comunale ha approvato la delibera che prevede la variazione del percorso della linea 9 di trasporto pubblico urbano per i cittadini residenti nella zona Aquarium e Arco. A darne notizia è l'Assessore al Traffico Emanuele Nicoletti, che ha recepito la proposta dei consiglieri comunali Carlo Lorusso e Domenico Fiore, nonché degli abitanti della zona, in relazione alla esigenza di dotare i nuovi quartieri cittadini, realizzati a Nord della città, di un servizio fondamentale anche in concomitanza dell'avvio dell'anno scolastico. Il percorso individuato per la linea 9 si snoda su via Duni, via Gravina e Piazzetta Vivaldi, proseguendo per via Paganini, Rotonda Zona Arco, ancora via Paganini, Piazzetta Vivaldi, via Gravina e Via Sallustio. matera@luedi.it

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Matera


Marciapiedi abbandonati e erba alta. «I nostri figli hanno bisogno di spazi per giocare»

Agna abbandonato, i cittadini attendono ancora MATERA - I residenti di via Manicone nel rione Agna si sentono abbandonati dall'amministrazione comunale. Da diversi mesi attendono una risposta oltre alla risoluzione di alcune problematiche che renderebbero il quartiere maggiormente vivibile. I cittadini segnalano che vi sono strade e marciapiedi dissestati, buche, fango, erba alta e in occasione delle piogge i tombini saltano e si registrano allagamenti nelle tavernette a causa delle caditoie intasate la cui manutenzione sembra essere un fatto eccezionale. «Da qualche anno attendiamo una risposta dall'amministrazione comunale per quanto riguarda l'ex area di residenza dei terremotati - afferma Antonio Di Marzio residente di via Manicone - i nostri figli hanno bisogno di spazi per i loro giochi e l'intera zona necessita di una bonifica affinché la stessa possa diventare utile ai residenti e per la vicina Asl dove i parcheggi sono diventati insufficien-

ti». Proposte concrete che meritano una risposta per risolvere i problemi dei residenti e di quanti, per recarsi alle Asl, sono costretti a parcheggiare lungo le strade adiacenti con difficoltà per la circolazione stradale. Analoga situazione di degrado poco più avanti dell'area dei terremotati dove si può osservare quello che rimane di un vecchio vivaio abusivo andato in fiamme la cui superficie non è mai stata bonificata. Degrado, incuria ed abbandono che mettono a rischio la vivibilità del rione in modo particolare nel periodo estivo dove l'erba alta, serpenti e topi lasciano il segno della loro presenza. Nel frattempo i cittadini attendono fiduciosi una convocazione per interloquire con l'amministrazione comunale. Resta il disagio di una comunità che sente ancora di vivere in una situazione di isolamento e di difficoltà. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Marciapiedi dissestati e strade con erba alta e abbandonata. Il rione Agna vive il disagio dell’isolamento

«In Basilicata esistono studiosi con curriculum internazionali, che potrebbero essere coinvolti»

L’esterofilia danneggia la cultura Michele Corazza contro gli esperti stranieri per il museo demoetnoantropologico MATERA - Il progetto del Museo demoetnoantropologico rischia di trasformarsi in un caso politico. A scatenare la gazzarra ci pensa Michele Corazza che avanza l’ipotesi che la voglia di nomi esteri produca poi sperpero di fondi economico-finanziari. Corazza scrive, tra l’altro: «Qualcuno insegna che l'esterofilia è figlia del provincialismo: si crede che chi proviene da altri luoghi sia, con assoluta certezza, più preparato degli autoctoni. In fondo il vecchio e noto proverbio “nemo profheta in patria” riassume una vocazione non solo materana ma anche potentina, in salsa lucana. Bisognerebbe chiedersi sempre - prosegue - se nella nostra regione non esistano competenze adeguate: se proprio non si trovano, allora, si possono cercare cervelli esperti, ma esterni». Figure professionali che, secondo Corazza, sono qualitativamente rappresentate anche in Basilicata. «Nel caso specifico, e cioè, la nascita di un museo demoetnoantropologico - prosegue - a Matera, bisognerebbe trovare esperti di museografia e museologia oltre che di storia materana e antropologia culturale che conoscano la nostra città e il territorio circostante. Se si lamenta l'appartenenza dei componenti della commissione costituitasi a particolari giochi pseudo politici, per prima cosa bisognerebbe rendere noti i loro curricula per capire se le competenze siano davvero quelle che si cercano: oggi non basta più essere professori universitari per vantare competenze considerato ciò che si conosce sui concorsi che si espletano dentro le università. In secondo luogo, si sa con certezza che in Basilicata esistono studiosi, anche con curricula internazionali, che potrebbero far parte di questa commissione, in ultimo, non bisogna dimenticare cosa sia successo qualche anno fa, quando nell'organizzare siti analoghi, ci fu qualcuno che, dopo aver fatto spendere danaro pubblico, ha pensato bene di abbandonare l'impresa e, oggi,

«Servirà a liberare una zona della città»

Mercato del sabato Adoc d’accordo con la scelta del Comune

Secondo Corazza, Matera dovrebbe usare eccellenze locali

quei luoghi ospitano una discoteca all'aperto, come nel caso della vicina Castellaneta Marina». Mi chiedo, inoltre, come mai, mentre in Italia molti musei demoetnoantropologici chiudono per mancanza di visitatori e completo insuccesso di questo tipo di iniziative, a Matera, con un ritardo biblico su iniziative di questo tipo, nasce anacronisticamente un museo su tali argomenti». Corazza avanza l’ipotesi di percorrere itinerari già avviati in altre realtà. «Ormai in altre regioni si parla di ecomusei e di parte-

cipazione diretta dei cittadini alla salvaguardia del Patrimonio Culturale, tramite iniziative come l'ecomuseo, appunto, che sono quasi a costo zero. Dopo strani affitti e forme di compravendita inusuali sui Sassi, a cos'altro assisteremo? Se solo per insediare la Commissione sono stati spesi 200.000 euro, quanto costerà questo museo che lascia un legittimo sospetto prima di nascere? Continuiamo a farci colonizzare da presunti esperti con onorari altissimi: quando finirà la piaga degli inuti-

li esperti nella nostra Regione? Quando riaffiorerà l'orgoglio di appartenere a questa terra, così particolare e piena di bellezze, al punto di farci finalmente prendere coscienza che gli studiosi lucani non hanno minor valore di nomi altisonanti che, dopo aver percepito l'onorario, vanno via e si dimenticano di noi? Che si rifletta - conclude Corazza - con attenzione e una volta per tutte, se non vogliamo che continui la fuga di cervelli dalle nostra comunità lucana e materana». matera@luedi.it

Prosegue l’iniziativa promossa dall’ Adiconsum “Basilicata ok”

Turismo di qualità per crescere MATERA - “Basilicata Ok!” un marchio per certificare la trasparenza e la qualità dei servizi offerti dai professionisti del turismo ai loro clienti. Le iniziative che vengono portate avanti dall'Adiconsum e dall'Adoc di Basilicata con il patrocinio dell'Apt, dell'Amministrazione Provinciale di Matera, del Pit del Metapontino e di Unioncamere, in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti, Api e Associazione Lucana Turismo Doc, sono molteplici: la diffusione di un opuscolo informativo dal titolo “Per uno sviluppo consapevole - Basilicata ok!”, il monitoraggio della qualità dei servizi offerti ai turisti, che hanno chiesto ospitalità inBasilicata, euna consulenzae assistenza specializzata ai villeggianti. Attraverso la guida informativa, che riporta consigli pratici e numerosi fac-simili di reclami utili per affrontare eventuali contese

con l'albergatore, il ristoratore, etc., sono stati messi a disposizione dei consumatori numeri telefonici per poter segnalare raggiri o furbizie. Le attività vengono svolte in numerosi centri turistici della Regione, come ad esempio a Matera, a Metaponto, a Maratea, a Viggianello, ai Laghi di Monticchio, a Policoro e Nova Siri. Domenica, 30 agosto 2009 dalle 10,00 alle 13,00, l'Adiconsum, con i suoi volontari, sarà a Terranova del Pollino ove distribuirà il materiale informativo dell'Associazione e sottoporrà ai villeggianti presenti il questionario per monitorare la qualità turistica. Il progetto “Basilicata Ok!”prevede, infine, anche la risoluzione conciliativa, per risolvere bonariamente eventuali controversie che possono sorgere fra consumatori e operatori. matera@luedi.it

MATERA - Sulla vicenda del trasferimento del mercato del sabato a San Giacomo, si esprime anche l’Adoc che in una nota sostiene la scelta dell’amministrazione comunale, in vista della ripresa delle attività e dell’individuazione di un’area ad hoc per l’attività commerciale degli ambulanti che provengono anche da altre regioni. «La prospettata possibilità di trasferire, da parte dell'amministrazione comunale, il mercato settimanale, in una nuova zona del centro abitato - si legge nel comunicato diffuso - risponde perfettamente ad una esigenza non più derogabile e cioè quella di liberare una zona della città nella quale i disagi per i residenti, per gli automobilisti e per gli stessi pedoni sono diventati, ormai, intollerabili». L’associazione chiede, comunque, che vengano garantite alcune caratteristiche. «Per questo l'auspicio è quello che la stessa individui un sito che abbia carat-

teristiche idonee a garantire sul piano della sicurezza, della igienicità e della transitabilità i cittadini e gli ambulanti. Occorre pensare ad un'area attrezzata, dotata di servizi, che risponda alle esigenze di tutti i soggetti e che garantisca, allo stesso momento, la normale circolazione del traffico cittadino. Certamente - conclude l’Adoc nella sua nota - l'individuazione dell'area resta la parte più difficile del complesso problema che non può essere risolto con una decisione unilaterale. E' auspicabile, per questo, che si invitino allo stesso tavolo di discussione tutti gli attori principali e che insieme ad essi si trovino soluzioni condivise ed adeguate all'annoso problema del mercato settimanale. L'Adoc-Uil, per quanto di competenza, si adopererà per garantire alla città una soluzione idonea che riesca a coniugare le esigenze del cittadino e quelle della città». matera@luedi.it

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Matera 31

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

L’altruismo ha una casa La Caritas assiste i meno fortunati in nome della carità cristiana MATERA - «La Caritas non è un'associazione e neanche un ente di assistenza ma è un ufficio della Chiesa che promuove la testimonianza della carità a partire dalla fede e da una visione cristiana della vita». Esordisce così don Filippo Lombardi, parroco della chiesa di serra rifusa e direttore della Caritas Diocesana ospitata nei locali parrocchiali di via dei Dauni dal 2006. La finalità primaria dell'Ente è dunque quella di promuovere la testimonianza della carità nelle parrocchie occupandosi delle varie povertà presenti sul territorio attraverso una serie di strumenti quali un centro d'ascolto, progetti di accoglienza per i richiedenti asilo, la concessione di microcredito per che permette alle persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a servizi finanziari ma anche la mensa dei poveri situata presso la chiesa di Piccianello. «La Caritas è organizzata in tre aree- spiega don Filippo Lombardi -La prima è quella della promozione Caritas che si occupa della nascita dei nuovi centri, poi c'è la promozione umana nella quale rientrano i servizi offerti gli immigrati ed ai carcerati ed infine c'è la promo-

Fa ancora ginnastica

Onofrio Forte Cento anni di salute

zione dell'educazione alla mondialità che si pone come aiuto al terzo mondo in termini di promozione della giustizia e dei diritti umani. A questo ultimo ambito è relativo il progetto della raccolta tappi di plastica che, oltre a creare una coscienza al rispetto dell'ambiente, ha come obiettivo la raccolta fondi per costruire un pozzo in Vietnam». Ma la Caritas Diocesana è molto impegnata anche nella risoluzione di problematiche più vicine al territorio: «Il problema emergente che più spesso ci troviamo ad affrontare è sicuramente quello relativo alle numerose persone che hanno perso il lavoro e che sempre di più si rivolgono a noi per un aiuto- continua don Filippo -Per la gran parte si tratta di persona impiegate nei salottifici e che, a seguito della crisi sono impossibilitate al pagamento della rata del mutuo. A questo proposito, dunque, abbiamo ideato il progetto “Lidia”. Si tratta di una forma di microcredito destinata ai giovani dai 18 ai 36 anni che possono accedere ad un prestito presso la Banca Etica per la creazione di piccole imprese ma anche per incoraggiare i giovani alla riflessione intorno alla costruzione attiva del proprio

Al centro d’ascolto hanno trovato aiuto oltre 230 famiglie MATERA - Tra i numerosi strumenti di cui la Caritas dispone per sostenere persone bisognose un ruolo fondamentale è svolto dal Centro d'ascolto luogo in cui la comunità cristiana (parrocchia, zona pastorale, Diocesi,) incontra quotidianamente le persone che vivono uno stato di disagio. «Il Cda raccoglie tutte le situazioni di disagio economico e sociale che si possono presentare quotidianamente- spiega don Filippo -Si va dai problemi legati alla disoccupazione, alla solitudine, al disagio mentale all'immigrazione. Nei primi otto mesi dell'anno abbiamo cercato di far fronte alle esigenze di ben 230 famiglie tra i dieci centri di ascolto delle parrocchie materane e gli altri distribuiti tra i comuni della Diocesi». Le funzioni svolte dal Cda sono l'accoglienza incondizionata delle persone nella loro integrità senza distinzione di razza, di sesso, di religione, l'ascolto da parte dei volontari delle singole problematiche, la prima risposta alle richieste più urgenti quali cibo, lavoro, casa, diritti negati ed infine la lavoro». La Caritas è inoltre impegnata anche nella raccolta e nella distribuzione degli alimenti attraverso l'Ente Diocesano Assistenza e in collaborazione con le altre parrocchie. Non solo, l'impegno dell'ente, ultimamente è stato volto anche ai terremotati dell'Abruzzo per i quali sono stati raccolti 70.000 ed ai quali è stato

fornito un aiuto sul campo con l'invio di alcuni volontari. Per quanto riguarda invece il problema immigrazione, la sede Caritas di Matera mette a disposizione 15 posti per l'accoglienza per un periodo limitato nel quale si cerca di trovare un'occupazione agli immigrati. Altro punto di forza nell'azione di sostegno e soli-

darietà della Caritas è l'istituzione dell' “Osservatorio delle povertà e delle risorse” proposto ufficialmente dalla Cei alla Chiesa italiana. Si tratta di uno strumento utile per osservare la realtà nell'ottica dell'amore preferenziale per i poveri di modo da cogliere i cambiamenti e suggerire in anticipo misure utili a ridurre i rischi di povertà a tutti i livel-

li sociali. Per chiunque volesse entrare in contatto con gli uffici Caritas può recarsi presso la sede di via dei Dauni, 20 dalle ore 9 alle ore 13 oppure telefonare al numero 0835/330060 o mandare una e-mail all'indirizzo caritasmatera@hotmail.com. Milena Scalcione matera@luedi.it

Nel gazebo di piazza Vittorio Veneto

Intervento di Pasquale Di Lorenzo

L’assessore Nicola Rocco e il consigliere Arfò incontrano gli ex lavoratori Carrefour

«Precari, la Regione attinga ai fondi Fse»

La chiesa di rione Piccianello

CENTO anni e non li dimostra. Tanto che Onofrio Forte fa ancora ginnastica, cucina da solo e accudisce la moglie che, ultimament,e ha qualche problema di salute. Chissà qual è il segreto di Onofrio che, nato ad Altamura, ha lavorato nei campi dall'età di sei anni. E' sposato da settant'anni con una materana e, dal 1952 vive nel rione Piccianello. Padre di quattro figli, Onofrio Forte è descritto come una persona estremamente discreta. Ieri pomeriggio nella chiesa Maria Santissima Annunziata del rione Piccianello, don Pierdomenico Di Candia ha celebrato una messa di ringraziamento per i cento anni di Onofrio Forte. cultura@luedi.it

promozione di enti solidali poiché la comunità è una risorsa fondamentale spesso trascurata nei percorsi di soluzione al disagio: il territorio deve diventare il luogo di promozione di reti di solidarietà che accompagnano le persone alla ricerca di risposte. «Naturalmente, il fatto che i centri d'ascolto possono sopperire alle esigenze economiche di chi ne ha bisogno, non vuol dire esimersi dalle responsabilità personali continua don Filippo - Attraverso questa forma di corresponsabilità il centro, infatti, ha anche l'obiettivo di educare le persone ad uno stile di vita sano e sobrio». Il centro di ascolto è aperto il lunedì e il giovedì pomeriggio dalle 16:00 alle 18:00 e dal martedì al giovedì dalle 10:00 alle 12:00, offrendo la massima disponibilità di tempo, di discrezione e di comprensione dei problemi. Valutata la situazione gli operatori cercano di definire con la persona ascoltata un progetto di aiuto specifico, sostenibile e rispettoso delle potenzialità e della dignità di ciascuno. mi.sc.

Il gazebo dei lavoratori

MATERA - L'Amministrazione Comunale di Matera condivide integralmente le preoccupazioni esternate dai lavoratori del gruppo Carrefour in ordine alle vicende connesse al trasferimento di proprietà del centro commerciale cittadino. L'Assessore alle Attività Produttive Nicola Rocco, insieme al consigliere comunale Corrado Arfò, ha incontrato personalmente i lavoratori ed i rappresentanti sindacali, concordando una serie di incontri propedeutici al tavolo di concertazione indetto dalla Regione Basilicata. «In effetti - afferma l'Assessore Rocco - se la nuova proprietà (Coop. Estensi) dovesse confermare il progetto di ristrutturazione annunciato in questi ultimi giorni, le preoccupazioni dei lavoratori sono destinate a trasformarsi nell'angoscia di perdere il posto di lavoro per molti di essi». D'altronde, è estremamente contraddittorio che una società - come la Coop. Estensi - che ha il proprio punto di forza nella dotazione organica e nella qualità del lavoro svolto dai dipendenti, adotti queste drastiche ed illegittime riduzioni di personale, sia pure presentate sotto le mentite spoglie di progetti innovativi, che dietro slogan (tipo lower cost) anglofoni nascondono autentiche fregature per i lavoratori». matera@luedi.it

IL vice presidente della III Commissione Pasquale Di Lorenzo insieme con il consigliere provinciale Augusto Toto ha voluto manifestare la propria vicinanza alle problematiche storiche e mai risolte del mondo della scuola recandosi al sit in dei docenti e dei precari in piazza Vittorio Veneto. «E' questo il momento di piegarsi nel trovare soluzioni alle inefficienze e alle contraddizioni di un sistema scolastico che da troppi anni necessità di un serio e difficoltoso processo riformatore se si vuole veramente liberare dal precariato miglia di insegnati e ridare dignità al mondo dell'istruzione. - ha affermato Di Lorenzo E' ovvio che le problematiche sono tante e complesse per chiunque abbia il coraggio politico di cimentarsi e, nondimeno, aggravate dalla insufficienza di risorse pubbliche ma soprattutto dalle incognite di prospettive rappresentate dal dato oggettivo della diminuzione costante della popolazione scolastica verso cui non sempre si è guardato con atteggiamento serio e responsabile anche, da parte di chi, oggi, grida al precariato avallando politiche che fino ad ieri hanno sfornato migliaia di nuovi docenti potenzialmente precari a vita . Riteniamo che tutte queste problematiche erano da anni note a governi, sindacati e anche regioni . L'applicazione della Riforma Gelmini, a quanto ci risulta, nel caso specifico della Provincia di Matera non comporterà per la scuola dell'infanzia e primaria sostanziali modifiche a differenza della secondaria e per il sostegno laddove indubbiamente sono prevedibile situazioni di criticità che impongono una presa di coscienza ma anche un impegno da parte di tutti per quanto di propria competenza e disponibilità. Ci sarà il tempo delle campagne elettorali - continua Di Lorenzo - per chiedere conto ai governi, ai ministri e agli assessori del loro operato. Oggi è il momento che ognuno dica cosa ha intenzione di fare per contribuire ad un problema reale che non si puo né ignorare né differire nel tem-

po. Vi è indubbiamente una situazione di difficoltà anche a seguito di taluni effetti della Riforma per la situazione della scuola media e secondaria superiore così come per il sostegno ma vi sono risorse, mezzi e competenze nella disponibilità immediata della Regione Basilicata che ha il dovere di indicare per la sua parte quali iniziative e soluzioni intende adottare . Talune Regioni più responsabili e previdenti hanno per tempo cercato di adoperarsi per limitare gli effetti negativi derivanti da un intervento riformatore e mettendo in campo strumenti e soluzioni aggiuntive regionali. Da noi assistiamo ad impegni ancora vaghi e soprattutto a dichiarazioni da campagna elettorale strumentalizzando un bisogno reale del mondo dei docenti e del precariato. Riteniamo che la Regione Basilicata - conclude - possa per quest'anno intervenire attingendo a risorse del Fse, a risorse proprie e a strumenti legislativi programmatori che possono essere modificati nelle loro priorità in considerazione di questo problema che non da oggi si manifesta in tutta la sua criticità». Anche i docenti del Liceo scientifico E. Fermi di Policoro esprimono - in una nota - «solidarietà a tutti i lavoratori della scuola precari che nel corso di questo anno scolastico non avranno la cattedra assegnata. Questi tagli agli organici delle scuole - affermano - non resteranno senza conseguenze per gli studenti e le loro famiglie: ci saranno classi sovraffollate in violazioni delle norme sulla sicurezza, richieste dei genitori non rispettate, perdita di continuità didattica, alunni diversamente abili privi di sostegno, un generale impoverimento dell'offerta formativa. Contro lo smantellamento della scuola pubblica i docenti del Liceo scientifico E. Fermi, in forma solidarietà e protesta, - conclude la nota - rifiuteranno di dare la propria disponibilità all'effettuazione di ore eccedenti al proprio orario di cattedra».

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32 Matera Viaggio nelle associazioni Don Lombardi: «Il problema più grande è di chi ha perso il lavoro»


TAXI MATERA 3332685173

Anna Maria

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Alessandra

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Domani “Stacchicc i B’rnett” ULTIMA replica per la compagnia materana teatrale "Sipario" domani alle 21 in piazza Duomo a Matera. In scena "Stacchicc i B'rnett". I costumi cinquecenteschi sono curati da Arcangela Nicotera. Il cast è composto dagli attori, Francesco Sciannarella, Pino Rondinone, Bruno Nicola Francione, Angelo Spagnuolo, Silvio Olivieri, Giovanna Lauria, Giacinto Di Lecce, Mariangela Fiore, Giuseppe Giura Longo, Pasquale Cancelliere, Angela Loperfido, Rosa Tataranni, Maria Di Marzio, Roberta Francione, Antonio Scalcione, Chiara Di Lecce, Maria Grazia Maglietta, e Doriana Lanza, il regista Bruno Nicola Francione, la truccatrice Rosaria Fabrizio e i tecnici luci e audio Piero, Saverio e Savio.

Sei maggiorenne, vedi di non montarti troppo la testa...! Un mondo di auguri da papà, mamma, Nunzia e il piccolo Rocco.

Auguri ad Alessandra per il suo quindicesimo compleanno da parte di papà, mamma e la sorellina a cui si sommano quelli dei nonni e gli amici.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA T. ViaNazionale120 0835/385632 PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenzasanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

MiFaJazz Bg Band IN occasione del MiFaJazz Big Band 2009 si sta svolgendo un workshop di Armonia, Orchestrazione ed Arrangiamento con il Maestro Luigi Giannatempo. Il corso è aperto a musicisti ed appassionati che, oggi, avranno la possibilità di esibirsi nei lavori studiati durante il seminario. Ci sarà posto anche per i piccoli musicisti di domani con due appuntamenti appositamente studiati per loro. Jazz for kids è un mini corso interattivo, in cui i bambini conosceranno il jazz, la sua storia e gli strumenti musicali che lo caratterizzano. L'Associazione MiFaJAZZ, impegnata da diversi anni nella didattica e nella promozione della musica jazz, si mette in gioco anche questa estate con il festival MiFaJazz Big Band. È il primo evento europeo interamente dedicato ad orchestre jazz. I vicoli, le piazze e i luoghi d'incontro più belli di Matera si stanno animando grazie alla presenza di oltre cento musicista che si sono dati appuntamento nella cittadina lucana. I Sassi stanno facendo da cassa di risonanza per tanta grande musica suonata dai tanti talenti internazionali e locali protagonisti di questo unico evento.

0835/256309 •Le Botteghe

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 L’era glaciale 3 17,45 - 19,45 - 21,40 KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura settimanale CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il mistero della pietra magica ore 18,30- 20 Cocò Avant Chanel 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14

Harry Potter e il principe mezzosangue ore 19 - 21,45 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 ore 19,30 e 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura settimanale • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura settimanale

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Matera agenda

Giovedì 3 settembre 2009


34 C’è attesa per i nuovi equilibri interni dopo la scelta di Di Trani, Bellitti e Montano

Il Pd è ancora spaccato a Pisticci Solo Mastronardi e Badursi hanno già ufficializzato l’appoggio a Speranza PISTICCI - A Pisticci quella del Partito democratico non sarà una stagione congressuale qualunque. Come in ogni congresso e democrazia interna che si rispetti, a emergere saranno i rapporti di forza tra le diverse anime. Il segretario, Enzo Montano, ha contato all'incirca 350 tesserati entro il 21 luglio scorso. Non c'è stata, dunque, a Pisticci, a differenza di Policoro (dove ci sono 820 iscritti) la corsa al tesseramento. Sull'adesione alle mozioni nazionali (Bersani, Franceschini e Marino) e regionali (Speranza, Restaino, Adduce e Altobello) al momento tutto tace ad eccezione di una parte del partito che ha dato vita alla realizzazione del comitato promotore della candidatura di Bersani alla segreteria nazionale e di Speranza a quella regionale del partito. Si tratta del capogruppo

Da sinistra, Enzo Montano, Giovanni Mastronardi e Andrea Badursi

in consiglio comunale, Giovanni Mastronardi, del consigliere comunale, Rocco Salvatore Caramuscio, Andrea Badursi capogruppo nella scorsa legislatura in consiglio provinciale, Camilla Canterino, componente della direzione provinciale del Pd; Antonio Malvasi, tesorie-

re comunale del partito; Rocco Negro componente della segreteria cittadina del partito ed i dirigenti comunali ed iscritti al Pd: Mauro Badursi, Sandro Bifulco, Giovanni Borraccia, Nicola Di Gieso, Giuseppina Lo Massaro, Salvatore Losenno, Susanna Mereu, Vincenzo Mori,

Giuseppe Silletti e Massimo Viggiani. Questo per il momento ma non è escluso che Speranza possa avere altri seguaci a Pisticci. A giorni giungeranno di certo nuove comunicazioni ufficiali sul proprio posizionamento a tutt'oggi non esplicitato. Basti pensare ad esempio

Ferrandina Stabiliti modalità, punti di raccolta e sanzioni pecuniarie

Rifiuti speciali, regole certe Un’ordinanza sindacale disciplina il conferimento FERRANDINA - Il Comune di Ferrandina ha disciplinato il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti Raee (apparecchiature elettriche ed elettroniche) e dei rifiuti ingombrati domestici (mobili, materassi, reti, ecc.). Le disposizioni emanate riguardano le utenze domestiche con esclusione di quelle commerciali, artigianali, agricole ed industriali le quali, secondo la vigente normativa nazionale, sono già soggette ad obblighi e vincoli. Il sistema comunale di conferimento delle apparecchiature elettriche, elettroniche e degli elettrodomestici quali frigoriferi, cucine, televisori, lavatrici, Pc, ecc. e degli ingombranti domestici (mobili, materassi, reti, ecc.). Ogni martedì e sabato mattina non festivi, dalle ore 9 alle ore 13, è possibile conferire tali rifiuti presso la sede dell'ex mattatoio comunale lungo la strada provinciale Ferrandina-San Mauro, dove il materiale da smaltire sarà inserito in un apposito cassone scarrabile. A richiesta e previo appuntamento da fissare al numero telefonico 0835.756235 presso l'Ufficio di Polizia Municipale, il materiale da smaltire sarà ritirato a domicilio. In tal caso è necessario effettuare un versamento di 10 euro “a pezzo”. Con la medesima ordinanza sindacale sono state emanate anche disposizioni per lo smaltimento di calcinacci e materiali da demolizione. I calcinacci e i materiali provenienti da demolizioni edilizie non devono essere conferiti insieme ai rifiuti domestici, tantomeno devono essere abbandonati o scaricati abusivamente sul territorio. Per le nuove costruzioni e ristrutturazioni occorre osservare rigorosamente le seguenti norme: 1) Tutte le imprese esecutrici di lavori e chiunque, a seguito dell'allestimento di un cantiere o per qualsiasi altro motivo, si trovi nelle condizioni di dover smaltire rifiuti di materiale inerte da costruzione e demolizione, è obbligato a smaltire i suddetti rifiuti in un impianto autorizzato e a dimostrarne l'avvenuto conferimento ad impianti autorizzati per il recupero. L'obbligo, nel caso di smaltimento in discarica, si intenderà soddisfatto attraverso la presentazione di copia del Formulario di Identificazione del Rifiuto (Fir) comprovante il corretto smaltimento presso impianto autorizzato degli inerti prodotti; 2) A fine la-

Rifiuti ingombranti

vori non si potrà procedere al rilascio del certificato di abitabilità e/o agibilità se non previa esibizione del Formulario di Identificazione dei Rifiuti (Fir) relativi ai lavori svolti come in progetto. Le violazioni comporteranno l'ap-

plicazione delle sanzioni amministrative e penali come previste dall'Ordinanza sindacale numero 27 del 13 luglio 2009 e dalla normativa vigente in materia. provinciamt@luedi.it

allo stesso segretario Montano e ad altre personalità come il consigliere provinciale Vito Di Trani, l'ex sindaco Pasquale Bellitti, Vincenzo Capece, Gaetano Esposito, Loredana Durante, Antonio De Sensi e Angelo Fontana. Per Bersani è certamente invece, Salvatore Russillo da Pisticci Scalo, nonché leader della ex mozione Bindi, che conta un pacchetto di circa 20 tessere. Tornando all'unico comitato costituitosi, i promotori fanno sapere tramite una nota, che «con l'adesione alla mozione intendono contribuire alla realizzazione di un Pd che rappresenti una grande forza riformista, radicata nei territori, aperta alla società, con un chiaro profilo ideale e programmatico, capace di tessere alleanze e di avanzare un'alternativa percepibile al centrodestra. La decisione è stata assunta all'unanimità dei partecipanti dopo una va-

lutazione attenta di ciascuna delle mozioni. Il comitato -proseguono gli speranziani- si pone tra l'altro l'obiettivo di portare un valido contributo alla discussione congressuale con l'impegno di voler porre il confronto nel pieno rispetto delle regole e della democrazia che tenga conto dei soli contenuti delle proposte politiche, scevro da qualsiasi altra motivazione legata a cordate o a interessi di parte. Nei prossimi giorni perverremo -concludono- alla istituzione di un coordinamento che si farà carico di divulgare e promuovere la mozione, recepire nuove adesioni e di promuovere incontri periodici allo scopo di informare gli iscritti e i simpatizzanti del Pd di Pisticci sulle iniziative intraprese». A giorni si paleseranno anche i sostenitori di Franceschini e Restaino. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Pisticci Assenti alcuni artisti

Al Gran Galà non c’erano tutti PISTICCI - “Gran Galà del Folk in Piana”, svoltosi nei giorni scorsi a Pisticci, presso piazzale Lombardi, non erano presenti tutti i gruppi previsti, come erroneamente da noi indicato. A precisarlo e Giuseppe Adduci, presidente dell'associazione “La Pacchianella”. «Tra i nomi indicati sui manifesti affissi -spiega Adduci- (peraltro divulgando l'associazione la non presenza dell'Orchestra da Camera), il Quotidiano ha citato nell'articolo l'Orchestra da Camera indicando anche Rosita Tristano e Giovanna Salluce al violino, Nicolina De Colli alla viola, Salvatore Di Taranto al violoncello, Orchestra e Musicisti che in effetti non hanno partecipato alla manifestazione e non sono stati presenti avendo disdetto la loro presenza circa venti giorni prima. Motivo per cui chiedo di procedere alla tempestiva rettifica dell'articolo, cancellando dal medesimo, appunto, il nome dell'Orchestra e dei musicisti elencati, ribadendo nel contempo che sono stati eseguiti brani musicali etnici e popolari. Ci scusiamo per la svista con i diretti interessati e con il presidente Adduci. Non è sempre facile, pur assistendo a una esibizione musicale, identificare con assoluta certezza gli artisti presenti. provinciamt@luedi.it

La Banda da Giro protagonista ad Assisi MONTESCAGLIOSO - La Banda da Giro “Città di Montescaglioso”, domani alle ore 21, avrà l'onore di rappresentare la Regione Basilicata con un concerto che si terrà sul Sagrato della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli (Assisi), iniziativa prevista nell'Estate Angelana 2009. Nell'occasione ricorrerà la donazione dell'olio alla Città di Assisi e al patrono d'Italia San Francesco da parte dell'intera comunità lucana. Il concerto sarà diretto dal Maestro Rocco Lacanfora, con il M° Nunzio V. Paolicelli in qualità di direttore ospite. Nell'ambito della stessa rassegna, domenica 6 settembre, alle 21, si esibirà la Banda del Corpo nazionale Vigili del Fuoco, diretta dal M° Donato Di

Martile. L'Aml (Associazione Musicale Lucana), con questa importante presenza che rappresenta la Basilicata, festeggia in maniera degna la ricorrenza del decennale della fondazione, avvenuta nel 1999. L'apertura delle manifestazioni celebrative è avvenuta lo scorso 4 gennaio, con l'esibizione tenutasi presso il Cine Teatro “Nicola Andrisani”. Si era esibito il Gran Complesso Bandistico “Città di Montescaglioso”, con la presenza di illustri solisti e direttori di fama internazionale come il M° Fulvio Creux, Direttore della Banda dell'Esercito. Altra manifestazione è stata quella del 4 aprile scorso presso l'Auditorium del Conservatorio di Musica di Matera, in piazza del Sedile, il Concerto di prima-

Una banda da giro

vera della “Lucania Orchestra di Fiati”, appartenente alla Divisione Concertistica dell'Aml, composto da circa cinquanta elementi, con la prestigiosa direzione dei Maestri Fulvio Creux e Rocco Lacanfora. Le

manifestazioni per il decennale della fondazione proseguiranno in autunno con altre iniziative di notevole richiamo ed interesse per gli amanti della buona musica. Michele Marchitelli

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Giovedì 3 settembre 2009


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Stigliano Nel pomeriggio la manifestazione organizzata dal Comitato civico

In piazza per l’ospedale di Montagna STIGLIANO - Si terrà oggi a Stigliano la manifestazione di protesta promossa dal Comitato civico per la Montagna materana a difesa del locale presidio ospedaliero. Il corteo di protesta partirà alle 17 dalla centrale piazza Monumento, per snodarsi lungo l'intero percorso che conduce fino all'ospedale e poi ritornare nuovamente a piazza Monumento. Qui è in programmaun comiziodaparte delComitato civico, al quale dovrebbero intervenire anche altri partecipanti alla manifestazione. Il Comitato civico, infatti, ha invitato al corteo molti amministratori dell'area e dei comuni serviti dal presidio ospedaliero. «L'idea fondamentale -ci dice Giuseppe Mariano, presidente del sodalizio- è quella di fare fronte comune per opporci alle scelte dell'Azienda sanitaria materana (Asm) e all'atto aziendale per il riasset-

to del sistema sanitario locale da questa proposto. Intendiamo sensibilizzare tutti al problema e, al contempo, unire le forze per giungere al respingimento di questa proposta operativa. Ecco perché abbiamo invitato tutte le amministrazioni che, e sono circa una decina, hanno già approvato e fatta propria la proposta di riconoscimento del nostro presidio quale ospedale di Montagna. Un riconoscimento -continua il presidente del Comitato Civico- quello di ospedale di Montagna, in netto contrasto con quanto previsto dall'atto aziendale per la riconversione delnostro nosocomioche saràdiscusso nella prossima conferenza dei sindaci. Un atto dove vengono di fatto cancellate tutte le funzioni di “ospedale per acuti” e lo trasforma in una struttura per il trattamentodelle malattiecroniche conl'aggiunta di qualche servizio ambulatoria-

le. Ecco perché la nostra protesta -conclude Mariano- ed ecco perché chiediamo a tutti gli amministratori dell'area di opporsi all'atto aziendale dell'Asm. Quello che ci preme è far sentire forte la nostra voce. Non ci stiamo e non ci staremo a essere ancora presi in giro, con promesse ed impegni che poi non vedono mai la concretizzazione. Vogliamo il rispetto degli impegni precedentemente assunti, vogliamo che il nostro ospedale funzioni e risponda alle esigenze della popolazione locale, ma quelle reali, non quelle sancite a tavolino, e vogliamo veder garantito il nostro diritto alla salute. Per questo siamo e saremo disposti a lottare sempre e non ci arrenderemo fin quando non raggiungeremo i nostri obiettivi. Invitiamo tutti i cittadini di Stigliano e degli altri comuni a partecipare». Rocco Olita

Una precedente manifestazione del Comitato civico

A San Mauro Forte rinvenute dai militari dell’Arma sei piante di marijuana alte circa un metro

Notte di tensione a casa della ex Per sfuggire ai carabinieri pregiudicato si schianta con l’auto contro un albero TRICARICO - Una notte carica di tensione, quella tra martedì e ieri, per una coppia di Tricarico. Non si rassegnava alla rottura sentimentale e così un cinquantaquattrenne pluripregiudicato di Tricarico, in preda ad un raptus, ha sfondato la porta d'ingresso dell'abitazione dell'attuale compagno della sua ex convivente, una quarantaseienne, e si è introdotto con violenza nell'appartamento. Sono stati momenti di panico e per la coppia che, nel cuore della notte, è stata svegliata dalla reazione aggressiva dell'uomo. I due, nonostante la confusione, sono riusciti a richiedere l'intervento dei militari dell'Arma. Nel frattempo, il pregiudicato, per evitare di essere fermato dai carabinieri, è scappato dall'appartamento allontanandosi a bordo della sua autovettura. Una corsa folle nella notte che, per cause in corso di accertamento, è terminata contro un albero. Un urto violento, tanto che l'uomo ha riportato gravi lesioni. Sul posto è intervenuto

Una donna vittima di violenza

personale del servizio di emergenza 118 che ha trasportato il cinquantaquattrenne presso l'ospedale di Matera. A seguito delle lesioni riportate, i medici hanno disposto l'immediato ricovero riservandosi la prognosi. Successivamente, a causa della gravità delle lesioni

SAN MAURO FORTE - E' un recital dedicato alla Lucania e a Palazzo Lauria di San Mauro Forte, quello che ha visto protagonisti l'attrice Carla Chiarelli, Antonio Calbi, Daniela Ippolito. L'evento denominato “Letture a Palazzo”, nelle intenzioni dei promotori, è solo la prima puntata di quello che vuole essere un ciclo di appuntamenti nel tempo che miscela parole, immagini e suoni nei palazzi più belli del centro storico. San Mauro, infatti, vanta un folto numero di palazzi settececenteschi, costruiti nel periodo più florido del paese: sono ben ventisei fra palazzi, chiese, e torri, i monumenti protetti dalle Belle Arti. Molti, purtroppo, sono disabitati e in grave stato di abbandono come larga parte del centro storico, sicuramente per incuria dei proprietari, per l'inarrestato flusso migratorio e per dubbie scelte urbanistiche che hanno decentrato gli abitanti in nuovi quartieri periferici aventi una architettura sicuramente di minore fascino. Ed è proprio il suggestivo cortile di

riportate l'uomo è stato trasferito presso l'ospedale San Carlo di Potenza, dove è piantonato poiché dichiarato in stato di arresto. Martedì scorso, invece, i militari della Stazione carabinieri di San Mauro Forte, nell'ambito di un mirato servizio finalizzato al contrasto della produzione e spaccio delle sostanze stu-

pefacenti, hanno rinvenuto all'interno di area boschiva demaniale, in agro di quel comune, sei piante di cannabis indica, comunemente denominata marijuana, alte circa un metro. Gli arbusti, estirpati, sono stati sottoposti a sequestro. L'azione di contrasto dell'Arma in questo caso si è rivolta alle radici del fenomeno relativo allo spaccio delle sostanze stupefacenti, ovvero alla coltivazione della materia prima. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri per identificare i responsabili della coltivazione illecita. Solo qualche giorno fa, i carabinieri della Compagnia di Tricarico impegnati in un servizio volto alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, su segnalazione di un turista, hanno rinvenuto all'interno del bosco demaniale, in località Basento, in agro di Tricarico, un'area adibita a coltivazione, dove prosperavano, ben dieci piante di marijuana alte circa 130 centimetri. r.montemurro@luedi.it

Botte a un familiare Arrestato un 25enne STIGLIANO - I carabinieri della Stazione di Stigliano hanno arrestato un pregiudicato 25enne del luogo, perché responsabile di lesioni personali aggravate, minacce e danneggiamento. L'arresto è stato eseguito in esecuzione di un provvedimento restrittivo, ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera. I fatti, da cui è scaturito il provvedimento, si riferiscono al mese di agosto, quando l'arrestato, a Stigliano, insieme ad altre persone, poi identificate, aggrediva con un bastone, per vecchi dissidi familiari, un parente, procurandogli lesioni alla spalla, danneggiandogli, inoltre, l'autovettura e nel contempo lo minacciava di morte. L'arrestato, già sottoposto per altre vicende pena-

Protagonisti Carla Chiarelli, Antonio Calbi e Daniela Ippolito

Letture di storia lucana a San Mauro una di queste residenze di pregio, Palazzo Lauria, che è stata la cornice del piccolo evento ideato da Antonio Calbi, che proprio a San Mauro è nato. Laureato in Discipline dello Spettacolo all'Università di Bologna, diplomato alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano come operatore culturale, Antonio Calbi è uno dei progettisti culturali più dinamici e interessanti a livello nazionale. Dal 2002 al 2006 è stato direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma edoggi è Direttore del Settore Spettacolo del Comune di Milano, voluto personalmente da Vittorio Sgarbi quando era assessore alla Cultura proprio della capitale meneghina e confermato nell'incarico dal sindaco Letizia Moratti, anche dopo il licenziamento dello stesso Sgarbi. Il riconoscimento

della sua notevole competenza, dovendosi occupare del Teatro alla Scala, del Piccolo Teatro e dell'intero sistema dello spettacolo nel quale Milano è considerata una vera capitale. Per la sua attività Calbi, che è anche giornalista ed è stato per molti anni critico teatrale di Repubblica e conduttore radiofonico per Radio Tre Rai, ha ricevuto per ben tre volte il Premio della Critica Teatrale Italiana e il Premio Gassman. Carla Chiarelli è, invece, attrice milanese dalla lunga e intensa carriera (teatro, televisione, radio e cinema) che ha lavorato con numerosi registi di fama, fra i quali Massimo Castri, Cesare Lievi, Mario Martone e con interpreti come Valeria Moriconi e Toni Servillo. Daniela Ippolito è considerata una delle più singolari arpiste della sua generazione.

Nata a San Mauro, si è diplomata al Conservatorio Duni di Matera e sta sviluppando un personale filone nel quale trovano posto sia la tradizione accademica sia la ricerca etnomusicale più varia, con un'attenzione particolare alle origini antiche di questo strumento e ai suoi adattamenti ai contesti popolari. Alla serata ha anche collaborato Anthony Majanlahti, storico e scrittore canadese, discendente del celebre novellista danese Hans Christian Andersen, che ha scelto l'Italia come sua seconda patria e che si è letteralmente innamorato della Lucania e di San Mauro in particolare. La serata ha composto un intreccio di brani estrapolati da romanzi che hanno la Lucania come protagonista: da “I fuochi del Basento” di Raffaele Nigro

Stigliano

li all'obbligo di firma presso il Comando Stazione di Stigliano, a seguito di questo episodio è stato tratto in arresto e sottoposto, così come disposto dall'Autorità Giudiziaria, al regime dei domiciliari. provinciamt@luedi.it

(un episodio delle campagne napoleoniche in Basilicata sotto il regno di Gioachino Murat), da “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia (le pagine che parlano di una “fascinatura” che ha ridotto muto un bambino), dalle “Fiabe Italiane”raccolte da Italo Calvino, il racconto di come Sant'Antonio ruba il fuoco ai diavoli e lo regala agli uomini. Non poteva mancare qualche pagina da “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi, così come il racconto, in presa diretta da testimoni del tempo, della rivolta della primavera del 1940, meglio conosciuta come “Lo sciopero del '40” che infiammò San Mauro Forte e di cui fu protagonista l'intera popolazione del paese, infuriata per la notifica di vere e proprie “cartelle pazze”, detonatore di un malcontento generalizzato nei confronti del regime fascista. La serata si è chiusa in poesia, dando voce alle liriche di due poeti sammauresi, di differenti generazioni: Emanuele Bruno e Alfonso Guida. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

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Anziano scomparso a Bernalda, personale del Nucleo Subacquei carabinieri dragherà il fiume

Ritrovato l’Ape di Rinaldi Il mezzo era in località Mercuragno a circa 200 metri dall’alveo del Basento BERNALDA - E' stato ritrovato nella tarda serata di martedì in località Mercuragno, in agro di Metaponto di Bernalda, nei pressi del fiume Basento, il motocarro Ape Piaggio di colore blu di Vincnezo Rinaldi, l'ottantatreenne del quale dallo scorso 27 agosto non si hanno più notizie. Il motocarro, rinvenuto dai carabinieri nel corso delle ricerche, era stato parcheggiato sotto un albero a circa 200 metri dall'alveo del Basento. Inoltre, era stato lasciato con gli sportelli chiusi. «Era finito il gasolio, mio padre l'ha lasciato sotto un albero, ha chiuso il mezzo ed è andato via. - ha affermato il figlio Francesco - La zona dista 13 chilometri da Bernalda e sei chilometri dalla mia casa, ma è una zona che mio padre non frequentava». Anche ieri mattina Francesco Rinaldi ha partecipato alle ricerche condotte senza sosta dai carabinieri della Compagnia di Pisticci. «Abbiamo anche fatto un

Vincenzo Rinaldi

giro in barca, senza esito. Speravamo di trovarlo», ha aggiunto il figlio Francesco. L'area in cui è stato rinvenuto il mezzo è stata battuta dai carabinieri , da una squadra di cinofili dell’Arma e da appartenenti alla Protezione Civile. La zona in cui è stato trovato l'Ape non è la stessa indicata da alcuni rumeni

(una località di Metaponto nei pressi della strada statale 106) che avevano dichiarato dichiarato di aver aiutato Rinaldi a liberare il motocorro da un terreno nel quale era rimasto bloccato. «Abbiamo effettuato una prima battuta nella zona con l'impiego di unità cinofile ma abbiamo avuto qualche problema per il caso, in quanto fa disperdere le tracce, ci sono più profumi. - ha spiegato il capitano Pietro Mennone, comandante della compagnia di Pisticci - Nelle mattinata di domani (oggi, ndr), personale del Nucleo Subacquei dei carabinieri di Taranto provvederà a dragare il fiume Basento. Al momento non c'è nessuna ipotesi, magari si è allontanato, lo stiamo cercando dappertutto e non solo nei dintorni. E' allertato, infatti, l'intero Comando Provinciale». Vincenzo Rinaldi si è allontanato dalla sua abitazione nella notte tra il 26 e il 27 agosto verso mezzanotte e trenta.

Non è bastata la contrarietà dei familiari ad impedirgli di uscire: voleva raggiungere una proprietà rurale, in contrada Scorzone, nell'agro di Bernalda, perchè aveva intenzione di eseguire alcuni lavori edili nella mattinata del 27. In particolare, avrebbe dovuto realizzare un marciapiede in prossimità dell'abitazione rurale. I familiari, dopo averlo seguito, hanno accertato che effettivamente l’uomo si recava nella proprietà. Nel momento in cui si è allontanato, l'anziano indossava una t-shirt, pantaloni corti di colore marrone e scarpe ginniche. Rinaldi, che non ha con sé un telefono cellulare, è alto un metro e sessanta, è di corporatura snella, calvo, carnagione scura e occhi scuri. Da alcune settimane l’anziano, affetto da demenza senile, era in cura farmacologica. Per le ricerche è stato impiegato anche un elicottero del sesto elinucleo di Bari. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Cinque persone denunciate a Bernalda

Controlli a tappeto dei carabinieri METAPONTO - Due giorni di controlli serrati dei carabinieri nel territorio comunale di Bernalda. Dal 31 agosto al 1 settembre, il Comando provinciale di Matera ha svolto un vasto servizio di monitoragigo del territorio, che ha interessato le località di Bernalda e Metaponto, conclusosi con la denuncia in stato di libertà di quattro persone e la segnalazione alla Prefettura di altri quattro giovani quali assuntori di sostanze stupefacenti. In particolare, a Bernalda sono stati denunciati all'Autorità giudiziaria un cittadino extracomunitario di 45 anni, che circolava alla guida della sua autovettura, con un tagliando assicurativo contraffatto. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro; un 35 enne del luogo che, all'atto della contestazione di infrazio-

ne al Codice della strada ha rivolto ai militari operanti frasi offensive e minacciose; un uomo di un paese della vicina Puglia molestava telefonicamente, per motivi sentimentali, un a giovane donna del luogo. A Metaponto tre giovani del luogo di 27, 26 e 25 anni, venivano segnalati presso la Prefettura per detenzione ai fini di uso personale di sostanza stupefacente del tipo hashish. La sostanza stupefacente complessivamente sequestrata è pari a 150 grammi circa; urante un posto di controllo è stato fermato e controllato un uomo che si trovava alla guida di un automezzo in stato di ebbrezza, con valori eccedenti i limiti consentiti, accertati mediante l'etilometro. L’uomo, sottoposto a perquisizione personale è stato altresì trovato in possesso di gram-

mi 0,50 di sostanza stupefacente del tipo cocaina. Il giovane è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria per la guida in stato di ebbrezza e segnalato alla Prefettura di Matera per la detenzione per uso personale della sostanza stupefacente. La cocaina è stata sequestra e il veicolo affidato a persone idonee alla guida. provinciamt@luedi.it

Adduce propone il rafforzamento del partito per evitare incidenti come quello di Bernalda

«Voto mancato, una parentesi nera» BERNALDA - «Le recenti vicende che hanno interessato il Comune di Bernalda con la ricusazione delle liste elettorali hanno scritto una brutta pagina della storia politica lucana costringendo questo territorio, in un momento così complesso per l'economia, al commissario prefettizio». Lo ha detto Salvatore Adduce intervenendo nei giorni scorsi a Bernalda, nel corso di un incontro con gli iscritti del Pd. «Questa situazione -ha aggiunto Adduce- sottolinea, una volta di più, la necessità di avere un partito forte, con una organizzazione territoriale chiara, e con un forte radicamento locale. Con un Pd allacciato in modo stretto ai reali bisogni dei cittadini

probabilmente avremmo avuto un sindaco capace di intepretare al meglio i valori del riformismo. E saremmo riusciti a rigenerare la classe politica del territorio attraverso una iniezione di nuove idee e di nuovi programmi». Nel corso dell'incontro Adduce si è soffermato anche sui principali temi di attualità che hanno riflessi anche a livello locale. Come, ad esempio, «la riforma scolastica voluta dal ministro Gelmini sotto la dettatura del ministro Tremonti». Per il candidato alla segreteria regionale del Pd - mozione Bersani, Salvatore Adduce, «i problemi nella scuola ci sono, ma non si risolvono con le bastonate, con l'odio e l'arroganza». Ed ha ag-

giunto: «Con la riforma voluta dal Governo Berlusconi in Basilicata si avranno 1.000 posti di lavoro in meno nel solo anno scolastico 2009-2010, di cui circa 700 per il personale docente e 300 per gli ausiliari Ata. Un vero e proprio colpo di scure che andrà ad allungare la già pesante lista dei disoccupati lucani e che indebolirà ulteriormente il sistema lucano dell'istruzione. Il Pd deve continuare l'impegno in tutte le sedi per riaffermare la centralità di un sistema formativo di qualità e per tutti e avanzando proposte per rilanciare il sistema scuola e lo sviluppo. E, pertanto, deve essere accanto agli operatori scolastici, agli studenti e alle famiglie sostenendo tutte le

loro forme di lotta. I recenti dati che attestano eccellenze dei profitti scolastici nel Sud e, in particolare, in Basilicata, sottolineano la necessità di rafforzare le reti della conoscenza dei presidi dell'istruzione nel Mezzogiorno. Anche per questa ragione il Pd deve sempre di più essere il partito dei territori e della sussidiarietà. Non un centro che decide e una periferia che obbedisce, ma un equilibrio virtuoso tra i diversi livelli decisionali, sia per quanto attiene alle istituzioni che per il Partito. Con questo modello organizzativo il Pd può diventare un partito ancora più popolare e ancora più radicato». provinciamt@luedi.it

Renna sulla segreteria del Pd

Perché la scelta di Speranza BERNALDA - Manca poco per la scelta del segretario regionale del Partito democratico; un momento che segnerà la storia del Pd della regione e dei suoi iscritti. E questo momento, così particolare, viene analizzato dai tanti esponenti di spicco del partito guidato da Franceschini, tra questi Francesco Renna (nella foto), componente regionale del Pd, il quale parla del nuovo partito e del candidato Speranza. Renna, nella sua lettera indirizzata al Quotidiano, parla di ciò che si va delineando nella sfida alla Segreteria regionale del Pd in Basilicata. «Tale pensiero -dice Renna- non solo mio, ma anche di tanti altri amici riviene da quella parte che viene classificata proveniente dall'area del cattolicesimo democratico dell'ex Margherita, che ha da sempre aderito all'idea fondante del Pd di unire le due grandi culture popolari (appunto del cattolicesimo democratico e del riformismo laico) per il governo del Paese. Siamo di quelli che il 14ottobre del 2007 -continua Renna- nel Materano, hanno sostenuto la candidatura di Veltroni per la Segreteria nazionale, e di Piero Lacorazza per quella regionale e che, a Bernalda, hanno precorso i tempi e, sin dal 1991, hanno intrapreso un'alleanza strategica fra Dc e Pci, prima, e Ds e Margherita poi, permettendo il risanamento del nostro Comune (facendolo uscire dopo 18 anni dal dissesto finanziario) e governato la città ridandole una prospettiva di sviluppo. Siamo di quei militanti (di II, III o IV fila?), che hanno contribuito a governare le nostre città senza chiedere nulla in cambio, se non la libertà di esprimere sempre ed ovunque il proprio pensiero, rifuggendo alla logica dei “padroncini” di una parte del partito, ma sapendo riconoscere ed apprezzare i “veri leader” che parlano e concretizzano la politica con la P maiuscola. In politica ci mettiamo passione e non rancore, e sappiamo fare sacrifici e passi indietro, se il partito lo chiede, per il bene comune. Sappiamo difendere gli interessi dei territori senza per ciò essere campanilisti, sapendo apprezzare quanto di buono si realizza per la nostra Regione, ma anche riconoscere i deficit che ci sono e che bisogna colmare. Crediamo nel nuovo partito. Per questo ci piace, ritenendolo essenziale per la vita del partito, l'obiettivo di autoriforma del centrosinistra. Le ultime elezioni amministrati-

ve hanno confermato la vittoria del centrosinistra in Basilicata, ma hanno anche dato segnali di preallarme che sarebbe da miopi ignorare! I rapporti dello Svimez prima, sul divario Nord/Sud, e dell'Istat poi, sulla povertà in Italia, hanno evidenziato allarmanti motivi per riflettere e cambiare marcia. Avere tre persone povere su dieci residenti è un dato che non ci può far dormire sonni tranquilli. Poi essere all'ultimo posto, come Basilicata, nella classifica della povertà in Italia è un dato che ci deve interrogare e far mettere mano a “nuove” politiche di rilancio e di sviluppo della nostra Regione, al fine di creare quell'occupazione che i nostri giovani continuamente ci chiedono. Per questo riteniamo indispensabile puntare su chi, con idee, metodi e programmi nuovi, possa dare quella necessaria “discontinuità ed autoriforma” ad una Regione che necessita di un cambio di rotta se non si vuole vivere alla giornata o sugli allori o consegnare questa bella Regione ad un centrodestra non all'altezza di esprimere una idonea forza di governo regionale. Per questi motivi scegliamo, con convinzione, di appoggiare Roberto Speranza quale candidato alla Segreteria del Pd di Basilicata. Per ultimo vogliamo sottolineare di non capire, se non giustificata da logiche di puro “posizionamento”, la candidatura di Salvatore Adduce che, pur persona stimata -come fra l'altro Restaino e Altobello- non ha i connotati per una “ripartenza” del Pd e della Basilicata, come lui stesso afferma esserci bisogno. Chiediamo -conclude Renna- al coordinatore nazionale Gianni Pittella e al Governatore Vito De Filippo di adoperarsi, come il senatore Bubbico o Folino o Lacorazza, per dare “Speranza” alla nostra regione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

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Montalbano Il sindaco Giordano avvisa i cittadini incivili: «Arrivano le multe»

Linea dura per chi abbandona i rifiuti MONTALBANO JONICO premiato più volte da Legambiente nazionale, come Comune virtuoso in ambito di raccolta differenziata dei rifiuti, deve fare, però, ancora i conti con chi si ostina ad abbandonare sui cigli delle strade i sacchi di rifiuti e immondizie di ogni genere. In tal senso, in questi giorni, l'avviso pubblico del sindaco, Leonardo Giordano, che nel constatare quanto di deprecabile accade con l'abbandono dei rifiuti, invita, naturalmente tutti al buon senso. «Questa estate -scrive il sindaco ai cittadini- abbiamo assistito, con grande

rincrescimento, al deprecabile fatto di buste di rifiuti abbandonati sul manto stradale dei Tornanti, della strada provinciale Ceramello, delle strade provinciali per Scanzano e Tinchi-Andriace. Sul tratto interno che va dal Sacro Cuore sino al rione Montesano sono ancora visibili bottiglie di plastica e di vetro, buste (shopper) di plastica rifiuti di ogni genere lanciati dalle auto nella cunetta o sulla banchina stradale. Questi rifiut -rimarca il sindaco- danneggiano fortemente l'immagine di una popolazione che complessivamente è capace di diffe-

renziare i rifiuti in percentuali altissime (65%) e che è ritenuta tra le più civili e pulite del nostro territorio». A fronte di risultati evidenti e riconosciuti, a Montalbano, c'è ancora chi non ha acquisito il senso civico della differenziazione dei rifiuti che avviene in modo organizzato, da oltre un anno e mezzo e si ostina ad abbandonarli in ogni dove e, in molti casi, anche in cassonetti dei comuni limitrofi; oppure effettuando lanci dalle macchine. Il sindaco ha, altresì, sottolineato ai cittadini l'esistenza di una normativa ancora più rigorosa in ma-

teria, approvata lo scorso luglio in Parlamento nella Legge numero 94 all’articolo 34 bis, che punisce con sanzioni amministrative piuttosto rigide proprio i cittadini che “insozzano le pubbliche strade gettando rifiuti od oggetti dai veicoli in movimento o in sosta”. Nella certezza che la maggior parte dei cittadini accoglieranno l'appello a tenere pulita la città, il sindaco ha ricordato anche i controlli che la Polizia Municipale sta effettuando e che hanno portato già ad alcune multe. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Rifiuti abbandonati per strada

Rotondella Iniezione di speranza al giovane detenuto lucano grazie all’aiuto di Franco Stella

Angelo riabbraccerà la famiglia Il 20 settembre il padre, Giovanni Falcone, e la sorella saranno in India ROTONDELLA - Gli hanno annunciato che un amico del padre andrà a trovarlo presto e porterà con sè un bel po’di provviste. Lui é stato molto contento, soprattutto per l'arrivo dei rifornimenti di cibo, che nel carcere indiano in cui è rinchiuso non sono certo di prima scelta. Ma quando la visita arriverà, la gioia di Angelo Falcone sarà ancora più grande. Ad abbracciarlo in carcere, il prossimo 20 settembre, non ci sarà un semplice amico del padre, ma tutta la sua famiglia. Con il padre Giovanni Falcone, che arriva a farglivisita perlaterzavolta indueanni e mezzo di detenzione, ci saranno anche la madre e la sorella di Angelo, che il 29enne detenuto potrà riabbracciare per la prima volta dalla fatidica notte del 9 marzo 2007, nella quale fu arrestato insieme all'amico Simone Nobili per possesso di sostanze stupefacenti. La visita della famiglia al completo, particolarmente costosa, è stata resa possibile, come è noto, dalla generosità di un cittadino lucano. Non si tratta, per la verità, di un cittadino qualunque, ma di Franco Stella, presidente della giunta provinciale. Eppure, mai come in questo caso, sembrerebbe opportuno definirlo così. Stella, infatti, si è impegnato a provvedere a tutte le spese di viaggio e soggiorno che la famiglia Falcone sosterrà per la visita

Comuni jonici insieme per la sicurezza stradale Angelo Falcone in carcere

ad Angelo. E non lo farà, come verrebbe da pensare, con i fondi pubblici della Provincia che amministra. Lo farà come privato cittadino, totalmente di tasca propria. Giovanni Falcone non poteva credere ai propri occhi quando, a margine di un comizio di ringraziamento per le elezioni dello scorso giugno, Stella rimase ad ascoltare attentamente la sua vicenda e poi, con calma serafica, pose mano al taschino per estrarre la sua carta di credito: «La prenda -disse a Falcone- e la usi come crede. Io le sono vicino». Falcone, incredulo, e forse ritenendolo un atto formale, tentò di rifiutare.

Ma l'insistenza di Stella, nei giorni successivi, gli fece intendere che quella proposta era sincera. E così ha decise di accettare. Il “cittadino” Franco Stella permetterà alla famiglia Falcone di riabbracciare Angelo, per una spesa complessiva che dovrebbe aggirarsi intorno alle cinquemila euro. Angelo, intanto, ha ricevuto nei giorni scorsi la prima delle due telefonate mensili che la diplomazia italiana è riuscita ad ottenere per lui, con un'eccezione alle regole ferree delle carceri indiane, che non consentono contatti telefonici ai condannati. Pino Suriano

POLICORO - Per ridurre drasticamente gli incidenti stradali, l'Amministrazione comunale di Policoro ha già da tempo predisposto una serie di manifestazioni volte ad educare i giovani e meno giovani alla sensibilizzazione quando si è alla guida di mezzi a motore: la Settimana sulla sicurezza stradale nello scorso mese di febbraio, in collaborazione con la Polizia stradale regionale; dal 27 al 29 maggio invece un seminario organizzato dal Miur “Sicurezza stradale, patrimonio e responsabilità di tutti”, sempre a Policoro; la nascita di alcune associazioni sul territorio, come “Angeli della strada”, che proprio il prossimo 6 settembre terrà anche un evento in piazza Segni, giunto alla IV edizione, e ora anche una recente delibera approvata di Giunta municipale che recepisce un progetto altamente tecnologico della società Astrolabio di intensificare la già esistente cooperazione comprensoriale tra i Comuni di Nova Siri, Policoro, Bernalda e Rotondella. Il progetto di partnership è in linea con il Pia-

no della sicurezza stradale nazionale e del relativo bando regionale. Così, dopo una riunione preliminare tenutasi il 10 luglio scorso a Nova Siri, si è arrivati a mettere nero su bianco e potenziare questo accordo intercomunale: «Finalizzato -osserva il sindaco Nicola Lopatriello- alla riduzione degli incidenti stradali e al conseguimento di standard qualitativi più elevati di sicurezza sulle strade urbane ed extraurbane, soprattutto in quest'area della fascia metapontina per la presenza della strada statale 106 jonica, molto trafficata sia perché è una cerniera tra Puglia e Calabria e sia perché sono presenti Comuni lucani di grosse dimensioni, è necessario una politica più attenta di prevenzione, che si aggiunge a quelle già praticate in passato. Ma la valenza di questo accordo serve anche a limitare le emissioni di gas nocivi, anidride carbonica, di scarico delle autovetture nell'aria e dunque anche alla salvaguardia ambientale». provinciamt@luedi.it

Tappa materana e tanta soddisfazione dei villeggianti per “Provincia in bus”

Dai villaggi turistici alla scoperta dei Sassi CONSENSI dai turisti in vacanza lungo la costa metapontina per l'iniziativa “Provincia in Bus”. La nuova edizione del progetto turistico-culturale promosso dall'assessorato al Turismo della Provincia di Matera, con l'organizzazione tecnica e la gestione del tour operator Caruso&Grassi, e la collaborazione di autolinee Chiruzzi, ha fatto tappa nella città dei Sassi. Una cinquantina i turisti provenienti da varie strutture ricettive del litorale jonico lucano tra cui l'Akiris di Nova Siri, Argonauti di Marina di Pisticci, Riva dei Greci di Metaponto, l'agri-

turismo relais Masseria Cardillo di Bernalda. “Provincia in Bus” ha conquistato anche i favori dei turisti d'Oltremanica al seguito della comitiva insieme a laziali, pugliesi, campani e dell'Italia settentrionale. Accompagnati dalla guida turistica Giovanni Ricciardi, i turisti hanno visitato i suggestivi ambienti rupestri della Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, la chiesa di san Giovanni Battista, piazza del Sedile, piazza San Pietro Caveoso, piazza Duomo, la Casa Grotta di vico Solitario e il Sasso Barisano. Una escursione di circa tre ore che si è conclu-

sa con una degustazione di prodotti tipici della cucina lucana nel ristorante Nadì in via Fiorentini dove il titolare Pino Bianchi ha proposto un percorso gastronomico tra formaggi, salumi, peperoni, bruschette, purè di fave e cicorie, la crapiata, pasta e fagioli di Sarconi e la trippa alla materana. «Ero stato in vacanza quattro anni fa a Scanzano Jonico -afferma Nicola Iannella di San Giorgio a Liri nel Frusinate- e quest'anno ho scelto l'Akiris. E' la prima volta che vedo una iniziativa del genere con i turisti che vengono portati all'esterno dei villaggi per potere

scoprire le bellezze del territorio. Credo che anche altre Amministrazioni provinciali come ha fatto quella di Matera dovrebbero seguire l'esempio». «Trovo interessante l'interazione tra il mare e una città ricca d'arte e di storia come Matera. -sostiene Sante Bernalda, turista di Massafra in vacanza nel Metapontino- Il tour di “Provincia in Bus” dopo aver fatto tappa a Valsinni, Miglionico e Matera prosegue con gli appuntamenti del 4 settembre con visita al Parco Avventura di Cirigliano in località Acqua Furr e dell'8 settembre con l'itinerario “Sulle tracce dei Greci e de-

Turisti nei Sassi

gli Arabi” con visita al Parco archeologico e al Museo della Siritide di Policoro e al Santuario di Anglona di Tursi, città del poeta Albino Pierro. Nei giorni scorsi l'assessore provinciale al Turi-

smo, Giuseppe Dalessandro aveva sottolineato la particolare valenza di “Provincia in Bus” finalizzata alla scoperta di itinerari e borghi dell'entroterra materano. provinciamt@luedi.it

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Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

La proiezione del film Baaria di Giuseppe Tornatore apre il Festival di Venezia

Parata di star sul red carpet

In pillole

Ennio Morricone e signora

di ALESSANDRA MAGLIARO «LA parola cinema esiste e ha ancora un senso» ha spiegato la madrina Maria Grazia Cucinotta aprendo ufficialmente, con il direttore Marco Mueller e il presidente della giuria Ang Lee, la Mostra del cinema di Venezia con la proiezione in prima mondiale del nuovo film di Giuseppe Tornatore Baaria, che non ha riscosso grandi consensi alla proiezione per i giornalisti. E l’avvio è stato decisamente fotogenico con un parterre di attori da record, una ventina, tra cui i superbelli Raoul Bova e Laura Chiatti con treccia a raccogliere i capelli biondi, Vincenzo Salemme, Leo Gullotta, Lina Sastri, Nicole Grimaudo, Nino Frassica, Ficarra, Picone e Aldo Baglio del trio, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Donatella Finocchiaro e soprattutto i due protagonisti Francesco Scianna e Margareth Madè che Tornatore ha scelto con gusto nostalgico pensando al cinema in bianco e nero degli anni '50. Maria Grazia Cucinotta Alcuni di loro, oltre all’autore delle musiche Ennio Morricone che ha di- cuni palloncini neri liberati in segno viso in sala l’applauso più lungo con di lutto e qualche sparuto slogan, il grande vecchio Mario Monicelli, «noi la crisi non la vogliamo», gridasono arrivati sul red carpet a bordo di to all’indirizzo del ministro per i Beni scenografiche auto d’epoca per evo- Culturali Sandro Bondi. Con lui c'ecare subito gli anni in cui è ambienta- rano anche, non annunciato, il sottosegretario alla presidenza del Consito il film. Delle annunciate, almeno fino ad glio Gianni Letta, per inciso padre un mese fa, contestazioni dello spet- del produttore e amministratore detacolo contro i tagli (in parte rientra- legato di Medusa Giampaolo Letta e ti) al Fondo Unico dello spettacolo anche il neo ministro della cultura nemmeno l’ombra, né fuori il Palazzo francese Frederic Mitterrand. Distanti dal palazzo hanno cercato del cinema né dentro dove tutto, a parte un ritardo di quasi 30 minuti invece di manifestare i no global, sull'avvio della cerimonia di apertu- bloccati all’altezza dell’hotel Des ra, è filato liscio. Uniche eccezioni al- Bains dalle forze dell’ordine.

«Questo festival è traguardo e punto di partenza, ideale mappamondo cinematografico», ha detto Cucinotta con voce emozionata prima di ringraziare la Mostra che 15 anni fa fu per lei con Il postino un trampolino di lancio. «Da quel giorno è cambiata felicemente la mia vita, auguro che questo miracolo accada ancheadaltri, cheVeneziainsomma sia un portafortuna», ha aggiunto salutando idealmente Massimo Troisi. Ogni anno red carpet e cerimonia di apertura (trasmessa da SkyUno) fanno la gioia di fotografi, fan appo-

stati, stilisti che lottano per convincere star ad indossare i loro abiti (Cavalli, Prada, Armani) ma nonostante tutti gli sforzi, rari esempi di ineleganza deliziano la serata, tra tutti il giurato Ligabue che non ha rinunciato al look da rocker presentandosi in jeans neri stretti, stivali e camicia nera aperta fino all’ombelico, il momento Billionaire con l’ingresso della coppia Briatore-Gregoraci, Vittorio Sgarbi con scarpe impolverate. C'erano anche la coppia di nuotatori Federica Pellegrin e Luca Marin, Simona Ventura, Marta Marzotto, con il figlio Matteo, Eva Mendes con il suo regista Werner Herzog, Lucrezia Lante della Rovere, Alain Elkann. Assenti dell’ultima ora invece gli stilisti Dolce e Gabbana e Giorgio Armani. Il presidente della Biennale Paolo Baratta ha vantato l'apertura del cantiere per il nuovo Palazzo del cinema, inserito tra le opere per i 150 anni dell’Unità d’Italia e «i passi avanti fatti per avere i fondi privati accanto ai pubblici che pure sono necessari». Marco Mueller ha presentato la giuria e il presidente Ang Lee ha subito messo le mani avanti: «A volte hanno vinto film che non dovevano e un concorso, seppure è la cosa più appassionante che ci sia, è destinato a rendere giustizia ai film perchè il confronto tra le opere è impossibile». Nel chiudere la cerimonia, lasciando che la sala accogliesse le emozioni di Baaria, Ang Lee si è augurato che da Venezia 66 arrivi soprattutto l’ispirazione per il futuro. Dopo i 150 minuti del film, tutti gli invitati sulla spiaggia dell’Excelsior per la festa di apertura, quest’anno in salsa siciliana.

Il regista commenta le critiche positive del premier. «Piacevoli ma intempestive»

«Berlusconi? Politicamente siamo distanti» BAGHERIA centro del mondo: era così per Giuseppe Tornatore bambino e lo è tuttora «perchè dalla provincia il mondo lo vedi ridotto ai minimi termini e dunque più nitido nella scelta tra l’essere e l’apparire, i sogni e le delusioni, il bene e il male». Baaria, che ha aperto ieri sera Venezia 66 è un affresco storico e sociale del luogo in cui il regista premio Oscar è nato, nella provincia siciliana. Il suo film più personale, si è detto da subito, «50 per cento verità, 50 per cento immaginazione ma ho lavorato tantissimo – spiega – per mescolarle

e fare diventare tutto verosimiglianza». Il finale della storia invece è tutto autobiografico: i filmini super8 girati in famiglia quando aveva 10, 11 anni e registrazioni vocali di personalità del paese dalla scrittrice Dacia Maraini a Renato Guttuso, dal poeta Ignazio Buttitta allo scrittore Ferdinando Scianna, da una ristoratrice del paese al padre stesso, fino all’onorevole Giuseppe Speciale cui Tornatore dice di essere molto legato, «io ero il consigliere comunale giovane e lui il più anziano nello stesso gruppo comunista».

Nella storia d’amore del comunista Peppino (Francesco Scianna) e di sua moglie Mannina (Margareth Madè) che gli darà innumerevoli figli passa la storia delle relazioni sociali, del costume, l’infanzia miserabile, l’istruzione scolastica, via via la costruzione di una famiglia unita nell’amore. «In questo personaggio dalle umili origini al passo però con l’evoluzione del mondo c'è tutto l’orgoglio, la fierezza, l’amor proprio di essersi fatto da solo», spiega Tornatore che rivendica «l'assoluta sincerità di Peppino, anche nel suo rapporto con la politica».

Inattesadi leggerelerecensioni, Baaria ha già avuto quella del premier Berlusconi che ha espresso critiche positive. «Sarei ipocrita a dire che non mi ha fatto piacere, soprattutto perchè arriva da una persona che la pensa diversamente da me in politica». Meglio comunque come critico che come produttore, «è stato nel giudizio positivo intempestivo, in genere i complimenti arrivano dopo. Come produttore, se è stato un produttore, non ci ho mai parlato», ha voluto sottolineare. a. m.

Le lacrime di Morricone e l’omaggio a Kezich LACRIME di sincera commozione, ricacciate subito indietro, sono state versate ieri da Ennio Morricone autore delle musiche di Baaria di Tornatore. «E' un alto momento di tecnica e fantasia di Tornatore. È un dovere amare un film cui fai la musica, ma questo lo ho amato più degli altri», ha detto l’anziano compositore. MONICELLI, REGISTA PER MIA MADRE Perchè Mario Monicelli ha fatto il regista? Lo ha spiegatolui stessoad unabambina che glielo ha chiesto: «A cinque anni mia madre mi parcheggiava al cinema, perchè aveva da fare con gli altri fratelli e io vedevo agitarsi sullo schermo tanta gente che mi piaceva, volevo entrare là in mezzo». «Tanto ho fatto – ha concluso – che ci sono entrato. E ci sono ancora». CONCORSO DEDICATO A KEZICH - E’ partito ieri il concorso nazionale per un saggio di critica cinematografica dedicato a Tullio Kezich per saggisti tra i 18 e i 26 anni. I saggi vanno inviati a saggidicinema@labiennale.org entro il 30 ottobre 2009. Dieci i saggi che saranno pubblicati su www.labiennalechannel.org. I primi tre classificati saranno ospiti a tutti gli effetti della Mostra del Cinema 2010. DAGLI ATEI IL PREMIO BRIAN - Gli atei tornano a premiare il cinema, partecipando alla 66/a edizione della Mostra di Venezia. Per la quarta volta, una sua delegazione si costituirà giuria per consegnare il Premio Brian al film che più degli altri porta sul grande schermo i valori del laicismo.

Giuseppe Tornatore

FUORI CONCORSO La storia del palazzo maledetto continua con Rec2, sequel del film-culto Rec, ma con una deriva che ricorda l’Esorcista. Nel film, fuori concorso alla 66/a Mostra del Cinema di Venezia, c'è ancora più sangue, lo stesso famigerato palazzo, gli stessi ritmi e ovviamente gli stessi due giovani registi spagnoli, ovvero Jaume Balaguerò e Paco Plaza, lodati dalla critica e amati dal pubblico dell’horror. Dopo l’uscita nelle sale di Quarantena, remake hollywoodiano di Rec interpretato da Jennifer Carpenter, ecco di nuovo la storia di Angela (Manuela Velasco) reporter di una tv spagnola rimasta intrappolata in un buio palazzo al seguito di squadra di pompieri. La telecamera della sua trasmissione “Mentre tu dormi” non funziona più. E nulla si sa dell’edificio infettato dal miste-

Rec2 strizza l’occhio all’Esorcista

Molti poliziotti si sacrificano di fronte all’orrore della scoperta perchè il virus non può assolutamente uscire dal palazzo, pena la diffusione del morbo in tutto il mondo. Alla fine uscirà un solo sopravvissuto che probabilmente, anzi sicuramente, giustificheI registi rà l’appuntamento con Rec.3. spagnoli «In questo secondo film – spieJaume gano i due registi al Lido – avevaBalaguerò mo l’esigenza di fare qualcosa di e Paco diverso e siamo passati da un Plaza con l'attrice semplice virus alla possessione. A questo punto – dicono – abbiaManuela mo dovuto rispettare certi canoVelasco ni del film di genere, non ultimo introdurre nel cast un sacerdote». Che il film abbia una estetica da videogames non è certo un problema o un’offesa per i due cineasti: «Noi giochiamo ai videogames e in un certo senso facciamo parte di quella cultura».

C’è anche un sacerdote nel sequel spagnolo del film cult Rec rioso virus. Insomma per il palazzo e per gli eventuali abitanti ancora vivi è quarantena. Ma in Rec.2 le Forze Speciali sono giunte sul posto armate fino ai denti per rientrare in quel palazzo dove troveranno letteralmente l’inferno, ma stavolta un inferno pieno della testimonianza delle telecamere (ogni poliziotto delle forze speciali ha la sua personale sull'elmetto). Al buio, tra i corridoi dello stabile infettato, i poliziotti, insieme a un uomo misterioso che li comanda (si rivelerà un prete esorcista), troveranno dei veri demoni difficili da contenere per loro cieca violenza.

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38 Spettacoli e televisione


Larassegna

ARapone

IlFestival

InArte

Tutto pronto per Aglianica In vetrina anche il Matera doc

Andar per campi alla scoperta di erbe selvatiche e antichi mestieri

L’Accademia Mahler riapre i corsi di musica

Sulla collina di Timmari il San Salvatore di Marchetti

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di FRANCO DIONESALVI A Venezia hanno costruito speciali colombaie in cui, appena deposte le uova, vengono sostituite da copie in gesso: così i piccioni covano uova che non si schiuderanno mai, e diminuiranno di numero. Invece l’età media di cani e gatti cresce, per le cure sempre più approfondite che dedicano loro i padroni, con contorno di cibi industriali, trattamenti veterinari, interventi chirurgici. Ciò nonostante, sono sempre più frequenti i casi di cani che aggrediscono gli umani. Di questi tempi, anche gli animali sono sull’orlo di una crisi di nervi.

Tra i misteri

di Acerenza di Friggitrice

Alice torna in città. E quando non va non va La mia amica Maria Francesca che di uomini e donne se ne intende mi ha girato questo pensiero che con piacere giro anche ai lettori di questa rubrica Rientro. A settembre sembra essere la parola d’ordine. Si rientra dalle ferie. Si ritorna in ufficio. Dai colleghi. Dagli amici. Si rientra nelle scarpe, nei vestiti da città (chi si è lasciato andare ai piaceri del cibo avrà qualche difficoltà). Si rientra negli autobus per andare a la-

voro. Nelle macchine, nei parcheggi che non si trovano mai. A settembre davvero tutti rientriamo nei nostri appartamenti. E il nostro mondo sembra rimpicciolirsi. Come quello di Alice nel Paese delle Meraviglie che mangia un pezzetto di fungo (allucinogeno?) e diventa gigante e… non riesce a rientrare: in casa, in autobus, in macchina e soprattutto in ufficio.

Perché il verbo “rientrare” a me dà l’idea dell’“infilarsi in qualcosa che ci va stretta”. Ma bisogna pur farlo, a settembre. A settembre, però, non sarà necessario rientrare in quelle relazioni tradite durante l’estate. Se ora vi vanno strette inutile provare ad allargarle o a restringervi. Con loro la dieta non funziona. Quando non va non va…

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Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Vacanze

di gusto

Degustazioni ed eventi al Castello e al Duomo In vetrina anche i vini Matera Doc

In alto i calici ad Aglianica MELFI - Anche l'edizione del 2009 dell'Aglianica wine Festival sarà ospitata dalla città federiciana dal 4 al 6 settembre prossimo. Quest'anno, oltre al castello che fu di Federico II, l'evento occuperà lo splendido scenariodella Piazza del Duomocon la sua incantevole cattedrale e il suo imponente campanile normanno. Il programma si preannuncia ricco di eventia confermadella riuscitadell'abbinamento Cibo e Cultura. Innanzitutto l'edizione 2009 è dedicata al futurismo nella ricorrenza dei 100 anni dalla pubblicazione del Manifesto di Martinetti. Arrigo Cappelletti, uno dei maggiori pianisti jazz italiani, improvviserà liberamente sugli stimoli sensoriali espressi dall'Aglianico, la sera di sabato 5 settembre, mentre domenica 6 settembre si terrà il

concerto, imperdibile, della Mahler Accademia Orchestra. Per l'appuntamento “Grandi uomini e donne del vino” sarà ospite dell'edizione 2009 la Cantina Argiolas con la partecipazione di Valentina Argiolas. Fra i tanti illustri esperti, sarà presente ad Aglianica Helmuth Kòecher, presidente del Merano Wine Festival, che condurrà un'importante degustazione dedicata all'Aglianico del Vulture. Le Marche è la Regione ospite, rappresentata dall'Associazione Assivip, che raggruppa oltre 50 cantine regionali. Anche quest'anno sarà presente L'Enoteca di Siena, adAglianicasindagli esordi,conunfitto programma di degustazioni e seminari, sulla stregua di quelli sempre molto seguiti ed apprezzati delle edizioni precedenti. Novità 2009 sarà GirodiVino, il

gioco proposto dall'Enoteca Italiana, nell'ambito della campagna Vino e Giovani, un modo divertente per mettere alla prova le proprie capacità e conoscenza enoiche. All'undicesima edizione di Aglianica Wine Festival, ha aderito il Consorzio di Tutela Vini Matera Doc, che allestirà una postazione per la degustazione delle proprie produzioni. Lo comunica il presidente del Consorzio, Michele Dragone: «La nostra presenza sarà caratterizzata da una degustazione guidata, che abbiamo ribattezzato "Matera Doc... a Sud si può!", che avrà luogosabato a partire dalle ore 19 presso la Sala Sant’ Alessandro in Piazza Duomo a Melfi e sarà condotta da Giuseppe Baldassarre, noto sommelier professionista e già ambasciatore del Matera Doc». cultura@luedi.it

L’evento Sagra del pecorino e visite guidate alle pitture rupestri

A Filiano tra sentieri e sapori Prende il via il lungo week end di Sentieri e Sapori, il cartellone di eventi della 37^ Sagra del pecorino di Filiano e dei prodotti lattiero-caseari che da diversi anni a questa parte caratterizza l'ormai storico appuntamento gastronomico. Si parte domani, giovedì 3 settembre, in località Carpini, dove alle 16 si potranno effettuare visite guidate alle famose pitture rupe-

Le pitture rupestri e il pecorino di Filiano

stri di Tuppo dei Sassi, le uniche finora conosciute in Basilicata. Sono situate in un riparo sotto roccia scoperto negli anni '60 dal professor Francesco Ranaldi. I motivi iconografici sono di colore rosso, steso sulla roccia con le dita. Si tratta sostanzialmente di gruppi di quadrupedi, probabilmente cervi, che “marcano” il territorio. Gli studiosi giudicano estremamente rilevante la capacità dei gruppi umani insediati in quest'area di concettualizzare e riprodurre in forme artistiche alcuni aspetti della vita quotidiana e del rapporto con la natura, nell'ambito di una struttura di pensiero che diventa sempre più complessa. In serata, sempre in località Carpini, a partire dalle ore 20.00 ci sarà animazione con musica popolare e degustazione di prodotti tipici. cultura@luedi.it

Termometro e bicchiere a tulipano gli strumenti del bravo sommelier di FRANCESCO CASTELGRANDE* DI norma per la degustazione si usa un bicchiere di forma particolare che ci permette di sentire al meglio i diversi profumi del vino e ci aiutano in tutte la fasi della degustazione. Ora è necessario descrivere come dobbiamo porci nei confronti della degustazione. Intanto il locale dove degustare deve essere illuminato da luce naturale . Non dobbiamo bere caffè, mangiare cibi molto forti e fumare almeno mezz'ora prima di degustare altrimenti questi sapori non ci fanno sentire bene quello del vino. Inoltre serve anche un termometro. Il bicchiere giusto deve essere a forma di tulipano, con una pancia largo in basso e un'imboccatura più stretta in alto per convogliare verso il naso i profumi che si liberano nella parte più panciuta. Il liquido deve riempire il punto più largo della pan- Calici di vino rosso e cia e può essere in bianco cristallo o vetro, deve essere sempre pulito e inodore, quindi è da evitare la pulizia con detersivi profumati. Il termometro serve a sapere la temperatura perché è importante degustare il vino non troppo caldo e neppuretroppo freddo perché diventa difficile valutarne la qualità. sommelier*

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Ribalta

e personaggi “Andar per campi” nella Valle Ofanto di MICHELE RIZZO RIONERO - "I laboratori della tradizione", nati in Basilicata e particolarmente nel Vulture per promuovere e recuperare la memoria degli anziani a scopo turistico, sono “sbarcati” nella vicina Irpinia. Infatti i "Laboratori della tradizione" sono presenti con un proprio stand alla "28^ Fiera interregionale di Calitri", «dove dal 29 agosto - ha detto l'ideatrice e curatrice del progetto "Fattorie didattiche lucane-Laboratori della tradizione”, Fernanda Ruggiero – molti bambini conoscono e imparano con gli anziani invitati per l’occasione, giochi nuovi ma antichi ovvero attività rurali come la cardatura della lana o le forchettine o i cannitti di canna che oggi con le attività in fiera diventano vivace conoscenza ludica di un passato da non dimenticare. Molti – ha aggiunto – gli apprezzamenti di questo progetto che come format vorrebbe riportare in tanti luoghi feste, fiere, sagre, la difesa dell’identità con la diffusione delle tradizioni locali». Alla Fiera di Calitri presso lo stand delle Fattorie didattiche della Basilicata sono in distribuzione gratuita anche il Dvd realizzato dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano “Piatto d’arte – Arte da mangiare” e il depliant “Agriturismo nel Vulture Alto Bradano” realizzato dal Pit Vulture Alto Bradano. «Il video – ha sottolineato la consulente turistica Ruggiero – desidera far conoscere le aziende che hanno con-

cretizzato questa idea-progetto con i tanti bambini e i “maestri della tradizione” invitati e, in particolare per far conoscere la loro ospitalità, il loro programma e il territorio dove sono ubicate per trascorrere lieti momenti di relax, ritrovando una Italia quasi del tutto scomparsa ma che si ripropone, ancora una volta anche per il “turismo di ritorno” con le proprie usanze e suggestioni, uniche al mondo». Nel contempo continua la rassegna enogastronomica e culturale “Andar per campi” che domani e sabato 5 prossimi farà tappa a Rapone presso l’agriturismo “Valle Ofanto”. L’iniziativa, che ha come scopo primario specialità a base di erbe selvatiche aromatiche e fiori con laboratori per il loro riconoscimento e utilizzo in cucina, è nato dall’idea di creare un progetto di collegamento tra tutte le aziende della Rete “Fattorie Didattiche Lucane – I Laboratori della Tradizione” mirato a dare la giusta visibilità alle risorse culturali, naturalistiche ed enogastronomiche di territori ancora poco conosciuti. Nella due giorni enogastronomica di “Andar per campi” presso l’azienda agrituristica “Valle Ofanto” sono previste per venerdì escursioni nei campi per la ricerca delle erbe selvatiche (ore 17) e poi la cena su prenotazione con piatti tipici della tradizione (I cingul, agnello alle erbe e quant’altro). Nella giornata di sabato si inizia alle ore 10 con il “Laboratorio della tradizione”, che sarà attivo sino al-

le ore 17, per bambini ed appassionati della ceramica calitrana laddove con un maestro d’arte si potrà apprendere la lavorazione dell’argilla al tornio e le tecniche di decorazione. Sempre a partire dalle ore 10 “Andar per campi” sarà dedicata ai peperoni e ai piatti ti-

Due giorni a Rapone alla scoperta di sapori, erbe selvatiche e antichi mestieri nelle Fattorie didattiche

pici connessi. Seguiranno la visita alla Fattoria Didattica, pranzo a base di verdure e erbe aromatiche con menù “Valle Ofanto” e menù “Nonna Concetta”. Poi alle ore 15, in collaborazione con nonna Concetta “Facciamo il migliaccio” nell’ambito del Laboratorio della

tradizione e a seguire (ore19) uno sguardo al tramonto sul fiume Ofanto con gli organetti del gruppo folk “La Nanninella” e quindi la cena (ore 21) su prenotazione con piatti della tradizione con fiori e erbe della Valle Ofanto. cultura@luedi.it

Wolfram Christ confermato alla direzione artistica

Il Festival

Al via l’Accademia Mahler

MiFaJazz prosegue sulle note delle big band

POTENZA - «Le linee di indirizzo della quinta edizione dell'Accademia Gustav Mahler mirano a riproporre la struttura e la articolazione dei corsi, sperimentati nelle prime edizioni». E' quanto si legge in una nota diffusa dagli organizzatori. «La direzione artistica della Accademia sarà ancora affidata a Wolfram Christ, al quale compete la individuazione dei criteri per la selezione degli allievi nell'ambito delle categorie regolamentari previste, la composizione numerica delle diverse classi per ognuno degli strumenti di studio (violino, viola, violoncello e contrabbasso), l'analisi dei bisogni formativi espressi dalla platea dei candidati ammessi, la definizione del repertorio - su base tematica - oggetto di studio e di approfondimento (se non lasciata, per la sezione “masterclass”, alla scelta degli allievi). Nell'attività di definizione degli indirizzi artistici Wolfram Christ sarà affiancato anche in funzione consulenziale da un collaboratore di Ateneo Musica Basilicata I docenti: per la classe di violino, Muriel Cantoreggi, Konzertmaster della Münchener Kammerorchester dal 1995 al 2007, Professo-

re di violino alla Freiburg, Music University dal 2008; Latica Honda - Rosenberg, Premio Tchiakovsky e concertista di fama mondiale; Christian Ostertag Konzertmaster della SWR Radio Symphony Orchestra Baden-Baden/Freiburg

dal 1995, Professore di violino alla Trossingen University of Music dal 2005; per la classe di viola: Wolfram Christ, Volker Jacobsen, Prima viola della Staatsorchester Hamburg dal 1993 al 2004, Professore di viola alla Stuttgart University of Music dal 2004; per la

classe di violoncello: Massimo Polidori. E ancora Primo violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano (già presente nel 2007); Maria Kliegel Premio Roastropovic e concertista di fama mondiale; per la classe di contrabbasso: Bozo Paradzik, Primo contrabbasso della Radio Symphony Orchestra Stuttgart dal 1995 al 2001, Professore di contrabbassi alla Detmold University of Music sino al 2004 e alla Freiburg University of Music dal 2004. L'Accademia Gustav Mahler sarà destinata a 30 giovani musicisti di età compresa fra 18 e 26 anni. Anche per il 2009 il Mahler Accademia Festival si svilupperà secondo la collaudata articolazione itinerante che intende promuovere la cultura musicale in bacini di particolare importanza sotto il profilo turistico. In particolare questa quinta edizione darà vita all'International music tour dei Castelli di Basilicata che vedrà i concerti ospitati nei più significativi siti storici delle due province». In particolare: il 5 settembre a Venosa, il 6 a Melfi, l'11 a Pisticci, il 12 a Miglionico e il 13 a Tricarico. cultura@luedi.it

MATERA - Tanto pubblico per la "quattro" giorni di musica jazz. La rassegna del primo festival internazionale del raduno delle big band, "MiFa Jazz". Dopo il notevole successo dei primi due appuntamenti che ha visto l'esibizioni di noti gruppi jazz come la "Marching Band Ambassador", la "Ljp Big Band", la big band austriaca "UniBigBand", e ultima in ordine di tempo la Band marchigiana "Colours Jazz Orchestra" diretta da Massimo Morganti, uno dei maggiori trombonisti ed arrangiatori italiani. Ieri l'evento promosso dall'associazione "MiFaJazz ha proposto, tra l'altro, un grande concerto , in piazza San Rocco, con inizio alle ore 21,30, della Perugia Jazz Orchestra. Un complesso nato nato su iniziativa di alcuni musicisti di jazz attivi professionalmente in Umbria. L’idea è quella di un laboratorio permanente di musica afroamericana, orientato alla ricerca di nuove forme

d’espressione, e capace di confrontarsi tanto con la grande tradizione del jazz, in primis con l’insostituibile patrimonio della musica di Duke Ellington, quanto con gli esiti linguistici più avanzati del jazz attuale. Entro una tale prospettiva la PJO si propone di costituire un luogo d’incontro di esperienze musicali molteplici, fondato sulla centralità di una solida prassi di lavoro collettivo e di una comune sintesi progettuale. La direzione musicale è affidata a Mario Raja. cultura@luedi.it

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Giovedì 3 settembre 2009

Vacanze

d’Arte San Salvatore sulla collina di MILENA SCALCIONE MATERA - Un luogo religioso in cui l'arte diventa un mezzo per trasmettere il messaggio cristiano: colle Timmari sarà, a partire dal prossimo sabato, la sede della statua di San Salvatore realizzata appositamente per la rispettiva chiesa pre-romanica dallo scultore Piero Marchetti. La scultura, che verrà inaugurata sabato alle ore 18 nel piazzale antistante la chiesa, è stata ufficialmente presentata nella mattinata di ieri in una conferenza stampa svoltasi presso i locali di Progetto Arte che ha ospitato nei suoi laboratori il famoso artista per tutto il periodo della realizzazione della statua. Alla conferenza stampa ha partecipato anche don Egidio Casarola, parroco della chiesa di Timmari, che ha spiegato come è nata l'idea di questa realizzazione: «Sin da quando sono divenuto parroco mi sono sempre prodigato per il recupero delle chiese de La Martella e di Timmari - ha dichiarato don Egidio - Nel 2001 gran parte dei lavori erano ormai terminati e, lo scorso giugno, in occasione della mostra di Bodini, ho avuto l'occasione di conoscere Marchetti al quale ho chiesto di realizzare qualcosa per valorizzare l'esterno della chiesa». La statua, realizzata interamente in tufo, è alta

267 cm e rappresenta la figura intera del Santo che sembra offrire benedizione e accoglienza a tutti gli avventori e con una sorta di aura contadina che si sposa perfettamente con l'ambiente circostante. «Questa iniziativa ha una doppia valenza - continua Franco Di Pede, artista materano -Innanzitutto punta alla valorizzazione della collina di Timmari ed alla struttura della chiesa, un modo per dare ai materani l'opportunità di riappropriarsi del colle e per sollecitare le amministrazione per inserire Timmari e La Martella negli itinerari turistici. In secondo luogo la splendida statua è occasione di orgoglio ma anche di ammirazione verso il lavoro di un

grande artista». Piero Marchetti nasce a Massa Carrara nel 1953 e vanta numerose collaborazioni alle realizzazioni di mostre, eventi, manifestazioni culturali e simposi di cultura con numerose amministrazioni comunali. Attualmente oltre ad insegnare presso l'Accademia delle Belle Arti di Carrara è impegnato anche in un progetto di collaborazione con l'Università di Pisa per la realizzazione di un automa biomimetico. «Il nostro futuro è legato al tufo - continua Di Pede -Infatti dopo questa bella e proficua collaborazione con Progetto Arte stiamo già pensando ad altre future collaborazioni con Marchetti per realizzare un osmosi con l'Accademia e favorire così la conoscenza dell'arte del tufo». Alla presentazione della scultura ha partecipato anche Giuseppe Rizzi di Progetto Arte che ha dichiarato l'importanza ed il carattere fortemente formativo di questa collaborazione rimarcando l'auspicio di altre future collaborazioni. L'appuntamento, dunque, è per sabato 5 settembre presso la Chiesa di San Salvatore di Timmari alle ore 18, in cui, oltre alla Santa Messa, ci sarà la benedizione della statua alla presenza di monsignor Michele Scandiffio, dell'artista e dei rappresentati istituzionali locali. cultura@luedi.it

La statua in tufo realizzata da Marchetti collocata dinanzi la chiesa di Timmari sabato sarà scoperta al pubblico

Il Sipario in scena

Romeo e Giulietta in salsa materana

di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - "Stacchicc i B'rnett" in cattedrale. Ai materani piace il proprio dialetto e non solo. Domani ultima replica per la compagnia materana teatrale "Sipario". Appuntamento venerdì alle ore 21 con la veracità travolgente e il vernacolo della compagnia materana presieduta da Bruno Nicola Francione. Location di eccezione Piazza Duomo a Matera. La rappresentazione, "Stacchicc i B'rnett" è inserita nel cartellone del Comune "Matera estate 2009". «La compagnia Sipario da l'arrivederci al suo pubblico a dicembre - si legge in una nota stampa, ricordiamo che - "Stacchicc i B'rnett" è una parodia materana di una delle pagine più belle della letteratura

inglese di William Shakespeare, "Romeo e Giulietta"». Costumi cinquecenteschi e tanta sinergia dello staff promettono minuti indimenticabili. Gli attori, chi sono? Francesco Sciannarella, Pino Rondinone, Bruno Nicola Francione, Angelo Spagnuolo, Silvio Olivieri, Giovanna Lauria, Giacinto Di Lecce, Mariangela Fiore, Giuseppe Giura Longo, Pasquale Cancelliere, Angela Loperfido, Rosa Tataranni, Maria Di Marzio, Roberta Francione, Antonio Scalcione, Chiara Di Lecce, Maria Grazia Maglietta,e Doriana Lanza, il regista Francione alla sua terza esperienza in questa veste. Uno spettacolo ad ingresso libero da non perdere, aspettando il matrimonio di "Stacchicc i B'rnett".

L’anniversario

IlConcerto

La Scaletta premia De Ruggieri

Sugar Sound in piazza Consolini

La sede del circolo La Scaletta

Il manifesto della band e Sugar Sound in concerto

MATERA - I soci del Circolo La Scaletta, nell'ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario dalla sua fondazione, hanno premiato la socia fondatrice prof.ssa Teresa De Ruggieri. All'insigne studiosa e ricercatrice, pioniera dell'attività teatrale, vera calamita di memorie è stato conferito il Premio "Cinquantanni de La Scaletta" con la seguente motivazione: "Osserva con gli occhi della Mente, comprende con la forza del Cuore, parla con la voce della Ragione, ci abbraccia tutti con la generosità dell'Amore". Il premio consiste in un piccolo gioiello realizzato in oro dall'orafo Simeone (il distintivo del Circolo montato su spilla) a simboleggiare l'unione che la De Ruggeri ha saputo realizzare tra i soci del medesimo Circolo, incarnandone così ideali e valori. «Bisogna riconoscere la genialità della nascita del Circolo La Scaletta in un momento storico particolare ma non ci si può fermarci qui - ha detto la relatrice dottoressa Bruna Lapolla - e questo è un invito a tutti coloro che hanno voglia di lavorare insieme poiché il nostro patrimonio deve essere consegnato ai posteri, a quelli che hanno a cuore le sorti di Matera». cultura@luedi.it

POTENZA - Sarà la Sugar Sound protagonista della “Grande Festa” d domani a Macchia Romana. Durantel'intenso tour estivo della Sugar Sound, la Zucchero tribute band riconosciuta dallo stesso Zucchero, protagonista di meravigliosi concerti in tutto il sud Italia, (oltre 30 appuntamenti tra cui la partecipazione anche all'Avezzano Blues Festival ), la band lucana torna ad esibirsi a Potenza. La location selezionata per questo unico appuntamento potentino è lanascente PiazzaConsolini, nelpopoloso rione di Macchia Romana, dove la band per varie ragioni sente un forte legame. L'organizzazione dell' evento è affidata ormai alla nota agenzia di spettacoli Publifin eventi

capitanata dal direttore Giuseppe Giura. Coopartecipazione del Cabana Cafè di Macchia Romana, luogo di ritrovo rionale nonchè ottimo locale in cui spesso è possibile assistere ad eventi musicali e happy drink. L'agenzia organizzatrice assicura un bellissimo spettacolo di luci e colori, nonchè di buona musica e divertimento. Ospite eccezionale della serata Nello Giudice, noto bassista lucano, attuale bassista di Mango e produttore discografico con etichetta Officine Record. La festa della gente di Macchia Romana comincerà nel pomeriggio con musica e giochi per i bambini e le famiglie. Alle 22 l'atteso concerto.

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Giovedì 3 settembre 2009

Luoghi

e memorie

Acerenza scrigno d’arte e storia Il piccolo borgo amato da Leoncavallo fu terra di conquista dei Normanni Un corteo rievoca ogni anno le gesta di Roberto il Guiscardo Testi a cura di Enza Saluzzi RUGGERO Leoncavallo amava tornare ad Acerenza e far visita alla cattedrale e al suo santo, SanCanio. E'per questoche inuna dellesue operepiù note,i Pagliacci,unodei quattroprotagonisti porta il nome del patrono della cittadina, Canio. Così, Acerenza, la cittadina arroccata, quel borgocitato da Orazio comenido d'aquila , fortezza e riparo dagli assalti belligeranti, diventa col passare del tempo sempre più centro di ispirazione per l'arte. La cattedrale, l'imponenza, la storia importante e nobile che ha legato popoli e generazioni, di cui oggi vi può godere della sua più alta rappresentazione grazie all'evento che ogni anno accoglie acheruntini, e non, in un unico abbraccio. E' il cor-

teo storico, “Dai Longobardi ai normanni storia di una cattedrale”giunto alla sua 18° edizione che ognianno si propone innuove forme, ricalcando sempre quella che fu la storia di Roberto il Guiscardo che giunse ad Acerenza per conquistarla e per cui l'accordo con l'arcivescovo metropolita Arnaldo contribuì ad edificare il monumento oggi visitato da molti studiosi per la sua imponenza e per la sua arte, ancora tutta da scoprire. Come il ritrovamento emerso durante il rifacimento della piazza adiacente la cattedrale e di cui la toponomastica attesta la presenza. La via che lambisce la piazza è San Giovanni Battista. Acerenza mantiene in sé ancora tanti piccoli segreti. Il corpo del Santo Protettore,non èstatomaitrovato, eppureècustodito, chissà dove, all'interno della cattedrale.

In alto la facciata dell’ imponente cattedrale di Acerenza in stile goticocluniacense; a destra la navata centrale del monumento simbolo dell’antico borgo; in basso il Museo diocesano, ancora la cattedrale e la Casa contadina

DoveDormire

Dove Mangiare

PER trascorrere delle giornate immersi nella magia della storia bisogna fermarsi almeno per una notte nella cittadina normanna, per poter assaporare i tempi che solcarono la terra d'Acheruntia. In comitiva o in coppia le strutture ricettive del posto sapranno deliziarvi per l'eleganza e l'accoglienza. A voi la scelta dunque. Per chi volesse sentirsi a casa, il B&B Villa Nibe saprà esattamente come fare. Per chi volesse visitare le chiesette campestri e restare in tranquillità La Loggia del Monaco vi accoglierà nella incontaminata natura. A chi, invece, volesse riposare nelle distese verdi è consigliato l'hotel Il Casone posto nel cuore del bosco di Acerenza. cultura@luedi.it

DI SICURO Acerenza è nota per il suo speciale vino aglianico che si può ben abbinare a piatti succulenti di lagane, nelle versioni più salate o più dolci. Così ad Acerenza potrete sbizzarrire la fantasia sce-

gliendo tra i tanti ristoranti e agriturismi. Ristorante La Pizzeria, Palazzo Gala, Osteria Due Lanterne, Il Casone, Agriturismo La Loggia del Monaco, La Voce dell'Acqua e Torre e Luna. cultura@luedi.it

ComeArrivare LA DIREZIONE da seguire per chi arriva da ogni punto d'Italia è Acerenza Città-Cattedrale. Chi arriva dalla Puglia la SS96 vi condurrà attraverso i campi sterminati, con paesaggi mozzafiato, la SS96 bis vi condurrà direttamente al borgo percorrendo la SP122. Per i campani, invece, dovranno arrivare nel capoluo-

go di regione Potenza e proseguire per SS658, uscire a San Nicola di Pietragalla, passare nel borgo di Pietragalla, SP10 e SP6. Chi viene da Sud, dovrà percorrere l’autostrada A3 direzione Salerno, per poi passare nel centro di Brienza e proseguire verso la SS658 -SPEXSS169 - SP10-SP6. cultura@luedi.it

Cosa visitare Museo diocesano

Cattedrale

Casa contadina

IL museo diocesano è lo scrigno della cittadina. Con i suoi pezzi unici dal valore inestimabile appartenuti ai vescovi o, da questi, donati alla diocesi di Acerenza. Pastorali, mitre, pissidi, ostensori. Non mancano ad abbellire il museo, reperti storici. Il busto di Giuliano l'Apostata ne è l'esempio. Bellissime le statue lignee, ritrovate nelle chiesette campestri.

E' il fulcro della cittadina. Ogni ogni strada, ogni vicolo conduce verso l'unico punto di fuga. La cattedrale. Svetta magnifica verso l'alto. Tendente al Divino, l' unica direzione. In stile romanicocluniacense si trova, al suo interno, una delle sorprese più interessanti della Basilicata. E' la cripta del '500, merito dei conti napoletani Ferrillo, conservata come all'origine.

Chi visita Acerenza deve, per forza, visitare anche una delle più alte manifestazioni del passato. Quelle abitazioni fatte di camera e cucina. Tutti insieme. Le galline sotto il letto, l'asino e il maiale insieme. Interessante è la documentazione strumentale. Tutti gli arnesi di un tempo, quelli della terra. Ognuno con un suo nome e con un suo specifico utilizzo.

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APPUNTAMENTI OGGI FILIANO

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Visita guidata alle pitture rupestri, musica popolare e degustazione in località Carpini

DOMANI FILIANO

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Visita alla riserva Agromonte, musica popolare e degustazione nella frazione Scalera

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

INAUGURAZIONE MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE Sul brigantaggio lucano nell’ottocento presso la sala consiliare alle 18,00

CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori alle ore 21,30 in piazza Marconi

5 SETTEMBRE POTENZA

II EDIZIONE DELLA FESTA DI PARCO AURORA CENA DI QUARTIERE E SHARY BAND ORE 20.30 Prenotazioni cena: Bar Antoine e Il Gusto

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE “SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p. zza Umberto I

PIETRAGALLA

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI ,SAGRE E DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura

RIONERO

MODELAND DEL VULTURE Concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato

MATERA

PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S. Pietro Caveoso e Madonna Idris

SAN MAURO F.

EVENTI ESTATE 09 Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi

POTENZA

FESTIVAL NAZIONALE D’ ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO ” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) XX edizione della spettacolare gara pirotecnica

FILIANO

Nino “classe di pianoforte”

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Convegno sulla tracciabilità: tutela della qualità e sicurezza alimentare presso la loc. Iscalunga

MATERA

VENOSA

MELFI

SPETTACOLO DI BURATTINI Un’intera giornata dedicata ai più piccoli

6 SETTEMBRE FILIANO

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Apertura della 37° mostra del pecorino di Filiano e dei prodotti lattiero caseari e spettacolo di musica popolare alle 21,00 in piazza Autonomia

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00

CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO “The music family” dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone

METAPONTO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo “Novecento” diretto da Ulderico Pesce

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano

PICERNO

AMICI DEL CAVALLO

BANZI

NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio

CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In piazza Duomo dalle 11,30 alle 23,30

7 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30

VIGGIANO

FIORELLA MANNOIA In piazza Papa Giovanni XXIII alle 21,30 ingresso gratuito

8 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO del gruppo musicale “Killer Queen”

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Loreto

10 SETTEMBRE MARCONIA

ESTATE A PISTICCI II edizione di “Musica e sapori della lucania”, fiera enogastronomica e spettacolo di musica popolare lucana alle ore 20,30 in p. zza della Vittoria

11 SETTEMBRE MARCONIA ESTATE A PISTICCI Serata musicale alle ore 21,00

MATERA

MUDÙ A MATERA Lo spettacolo Mudù Zero Nove chiuderà la tourneè estiva con un rinnovato cast artistico, sketch esi-

laranti e la simpatia del grande Uccio De Santis nel magnifico scenario di Porta Pistoia in via Madonna delle Virtù nel rione Sassi alle ore 21,00

18 SETTEMBRE S. CHIRICO N.

12 SETTEMBRE CATELMEZZANO

AVIGLIANO

TERZA EDIZIONE DELLA SAGRA DELLE CROST'L, In mattinata previsto l’arrivo del Maggio a Castelmezzano.

LA CANAZZ Mostra fotografica dei matrimoni degli anni 50/60 PREMIO GIURIDICO “NICOLA E LEONARDO COVIELLO” alle ore 18,30 presso la sala consiliare in C. o Giaturco

GRASSANO

19 SETTEMBRE MARCONIA

SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO

ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Leonardo

PICERNO

MONTALBANO

MOTORADUNO

MASCHITO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Fiera Interregionale “Arte e sapori a confronto”.

13 SETTEMBRE CASTELMEZZANO CONCERTO IN PIAZZA Alle ore 21 in piazza Caizzo esibizione della "Cover band di Renzo Arbore".

S. ARCANGELO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Proiezione del video realizzato dagli allievi di Culture in Loco su Santa Maria di Orsoleo, la leggenda del drago e il confino di Carlo Levi in Basilicata alle ore 21,00 presso il centro polivalente, alle 21,30 lo spettacolo “STORIE DI SCORIE” di e con Ulderico Pesce e gli allievi di Culture in Loco

14 SETTEMBRE FERRANDINA

SAGRA DEL CASTELLO Degustazione di prodotti tipici nel castello di Uggiano, mostra fotografica e concerto di musica popolare

FESTA DI S. MAURIZIO Spettacolo musicale con cantanti e gruppi musicali famosi

20 SETTEMBRE PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa dei bambini per l’inaugurazione dell’anno scolastico e catechistico alle ore 15,00 in p.zza Cristo Re e serata musicale alle ore 19,00 in p.zza Umberto I

MIGLIONICO SAGRA DEI FICHI SECCHI

21 SETTEMBRE POTENZA

MERCATINO DELLE COSE USATE D’ALTRI TEMPI Dalle 9,00 alle 22,00 nel centro storico

23 SETTEMBRE LAGOPESOLE

AUTORADUNO MULTIPLA CLUB ITALIA

26 SETTEMBRE MATERA LA CITTA’ DEI SASSI

Presso la chiesa del purgatorio, serata conclusiva del premio nazionale letterario “la città dei sassi”

MATERA

ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER

GRASSANO

SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO

27 SETTEMBRE MATERA WOMEN’S FICTION FESTIVAL FESTIVAL INTERNAZIOINALE DI NARRATIVA FEMMINILE dalle 9,00 alle 23,00

PIGNOLA

PREMIO NAZ. DI POESIA “GIULIO STOLFI” Premiazione Vincitori Durante la Cerimonia sarà trattato il seguente tema: "PAESAGGIO E IMPEGNO SOCIALE NELLA POESIA LUCANA TRA NEOREALISMO E NUOVE SPERIMENTAZIONI" alle ore 11,00 presso il Giubileo Hotel

28 SETTEMBRE MATERA

ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER

RIPACANDIDA

SAGRA DEL CONIGLIO E DELL’AGLIANICO DEL VULTURE

30 SETTEMBRE MATERA MOSTRA DI SCULTURA Nelle Chiese Rupestri

SARCONI

SAGRA DEL FAGIOLO E MERCATINO DI PRODOTTI TIPICI

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Il gioco

della lettura Se in vacanza si parla russo

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

Leggi&indovina

«...Vivevano lì in riconoscente beatitudine chiamando instancabilmente per nome i loro bambini indocili e scatenati...» DAVANTI alla lunga fila delle capanne, che avevano ognuna una piattaforma simile a una piccola veranda, c'era giocosa agitazione e pigro riposo, visite e conversazioni, raffinata eleganza mattutina e nudità ardita che godeva con gusto la libertà della spiaggia. Più avanti, sulla sabbia umida e salda, alcuni passeggiavano vestiti di accappatoi bianchi o di camiciotti dai colori sgargianti. A destra una complicata fortezza di sabbia costruita dai bambini era guarnita tutt'intorno di bandierine d'ogni paese. Venditori di molluschi, di frittelle e di frutta disponevano, ginocchioni, la loro merce. A sinistra, davanti a una delle cabine che eran poste perpendicolarmente alle altre eal mare e chiudevano così la spiaggia da quella parte, era accampata una famiglia russa: uomini con lunghe barbe e con grossi denti, donne fragili e neghittose, una signorina delle province baltiche, che seduta davanti a un cavalletto dipingeva una marina fra sospiri di disperazione, due bambini brutti ma simpatici, una vecchia domestica col fazzoletto in capo che si comportava con umile tenerezza. Vivevano lì in riconoscente beatitudine, chiamando instancabilmente per nome i loro bambini indocili e scatenati, scherzando lungamente per mezzo di poche parole italiane col vecchio faceto che vendeva dolciumi, baciandosi sulle guance, non curandosi affatto dei testimoni della loro vita di famiglia. «Dunque rimango, - pensò Aschenbach. - Dove trovare di meglio? » E con le mani intrecciate in grembo lasciò errare i suoi occhi sulle lontananze del mare, e il suo sguardo fuggire, dissolversi, spezzarsinel vaporemonotono dellospazio deserto. Egli amava il mare per ragioni profonde: il bisogno di riposo dell'artista costretto a una dura fatica, che davanti all'esigente proteismo dei fenomeni cerca rifugio nel seno della semplicità, dell'immensità; la tendenza vietata, in netto contrasto con la sua missione e appunto per questo così irresistibile, all'inarticolato, l'incommensurabile, l'eterno, il nulla. Riposare nella perfezione è il sogno di chi s'affatica per giungere all'eccellenza; e il nulla non è una forma della perfezione? Ora, mentre egli lasciava che il suo sogno s'immergesse così nel vuoto, la linea orizzontale della riva fu tagliata all'improvviso da una forma umana, e quando egli raggiunse e ricondusse il suo sguardo dall'infinito vide il bel fanciullo che venendo da sinistra gli passava davanti sulla sabbia. Era scalzo, pronto a sguazzare nell'acqua, le gambe snelle nude fin sopra il ginocchio: camminava adagio ma con passo leggero e superbo, come se fosse abituato ad andare senza scarpe, e si voltò verso le cabine che delimitavano la spiaggia. Ma appena ebbe scorto la famiglia russa che se la godeva in dolce armonia, una nube di iroso disprezzo gli oscurò il viso. La sua fronte si corrugò, il labbrore si storse, dalla bocca a uno deglizigomi corseuna smorfiaamara che gli sformò la guancia, e le sopracciglia erano così increspate che gli occhi parvero incavarsi sotto la pressione e fattisi scuri e cattivi par-

La soluzione di ieri

“Il dio delle piccole cose” di Roy IERI si trattava di una scrittrice, Arundhati Roy. È nata in India, nel Kerala, nel 1961. Ha studiato restauro dei monumenti a Firenze. Il romanzo da cui era tratto il brano di ieri è “Il dio delle piccole cose”, uscito nel 1997 (in Italia edito da Guanda, traduzione di Chiara Gabutti). È impegnata in battaglie politiche e civili per la difesa del pianeta, l’emancipazione delle donne, il rifiuto della guerra, del nucleare, della globalizzazione imperniata sullo sfruttamento dei poveri e dei deboli. Impegno espresso anche in alcuni saggi, come “La fine delle illusioni” e “Guerra è pace”. Vive a Nuova De-

larono eloquentemente il linguaggio dell'odio. Egli abbassò lo sguardo, ancora una volta si girò indietro minaccioso, fece poi con la spalla un brusco movimento di disprezzo, e si lasciò il nemico alle terga. Un senso di discrezione o di spavento, qualcosa come rispetto e vergogna indusse Aschenbach a distoglier lo sguardo come se non avesse veduto nulla; giacché all'uomo serio che per caso è testimonio della passione ripugna far uso anche soltanto dentro se stesso di ciò che ha visto. Aschenbach però era divertito e commosso insieme, vale a dire felice. Quel fanatismo infantile rivolto contro gente innocua e bonaria metteva in rapporti umani l'inespressività divina, rivelava degno di un interesse più profondo un prezioso capolavoro della natura che era parso destinato solo alla gioia degli occhi; e la figura dell'adolescente già così notevole per la sua bellezza

lhi. Racconta piccole storie ordinarie, sentimenti sinceri confessati a mezza voce, vicende quotidiane. Senza dimenticare però che l’ordinarietà dell’India è sempre un po’ straordinaria per noi che professiamo stancamente i nostri riti ma abbiamo perso ogni vera concezione di religiosità, e non sappiamo più cogliere l’ordinaria miracolosità dell’esistenza. Cosa, ad esempio, possa significare essere gemelli e sentirselo nella pelle e nelle viscere, al punto che quel che accade all’altro diventa immediatamente una esperienza anche tua.

ne otteneva un rilievo che permettevadiprenderlosul seriopiùdiquanto la sua età non comportasse. Ancora voltato, Aschenbach ascoltava la voce del fanciullo, quella voce chiara, un po' sottile, con cui egli cercava di annunciarsi già da lontano ai compagni di gioco occupati intorno alla fortezza. Gli risposero parecchie voci, gridando il suo nome o un vezzeggiativo, e Aschenbach ascoltò con una certa curiosità, senza poter cogliere nulla di più preciso che due sillabe melodiose come «Adgio » o più sovente «Adgiu» con un ti prolungato alla fine. Il suono gli piacque, egli giudicò che l'eufonia corrispondeva all'oggetto, lo ripeté mentalmente epoi ritornòsoddisfatto alle sue carte e alle sue lettere. Con la piccola cartella da viaggio sulle ginocchia prese lapenna stilografica e incominciò a sbrigare un po' di corrispondenza.Ma dopoun quartod'ora

giudicò che era un peccato abbandonare così in ispirito e trascurare per un'attività indifferente uno stato tanto degno d'esser goduto. Buttò da parte carta e penna e ritornò al mare; e ben presto, attirato dalle voci fanciullesche dei costruttori del forte, voltò verso destra la testa comodamente appoggiata allo schienale della poltrona per assistere di nuovo ai fatti e ai gesti del delizioso «Adgio ». Lo trovò alla prima occhiata; il fiocco rosso che aveva sul petto lo distingueva fra tutti. Occupato insieme con gli altri a collocare una vecchia tavola a guisa di ponte sul fossato umido della fortezza, egli dirigeva l'opera con parole e con cenni del capo. Erano con lui una diecina di compagni, maschi e femmine, della sua età e qualcuno più giovane, che parlavano insieme in tutte le lingue, polacco, francese e anche idiomi balcanici. Ma il suo nome risonava più so-

ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vi offre una lettura da fare nel luogo di villeggiatura, o a casa in un momento di relax. Un’opportunità di piacevole riflessione; ma non soltanto questo. Infatti vi proponiamo un gioco che, ne siamo certi, aggiungerà a quel piacere un pizzico di suspence e di coinvolgimento personale. Si tratta di questo: non vi diciamo chi è l’autore del brano che vi proponiamo, spetta a voi indovinarlo. La soluzione la troverete nell’edizione del giorno successivo. Allora buona lettura e pronti a indovinare.

vente degli altri. Egli era fra tutti il più ricercato, ammirato, corteggiato. Specialmente uno, polacco come lui, che si chiamava «Yaschu» o qualcosa di simile, un ragazzo robusto dai capelli neri impomatati, vestito di una leggera veste di tela, sembrava il suo più fedele vassallo e amico. Finito per quella volta il lavoro intorno alla fortezza, se ne andarono abbracciati lungo la riva, e quello chiamato «Yaschu» baciò il bellissimo compagno. Aschenbach fu tentato di minacciarlo col dito. « A te, Critobulo, - pensò sorridendo, - consiglio di viaggiare per un anno! Perché tanto ti occorre per guarire, non meno!» E poi fece una colazione di grosse fragole ben mature, che comperò da un venditore ambulante. Adesso faceva molto caldo, benché il sole non fosse riuscito a bucare lo strato di vapori che copriva il cielo. La pigrizia incatenava lo spirito, mentre i sensi assaporavano il formidabile e stordente discorso del silenzio marino. Indovinare, indagare quale fosse quel nome che sonava press'a poco «Adgio » parve all'uomo serio e pensoso un compito degno di tutta la sua attenzione. E con l'aiuto di qualche reminiscenza polacca, concluse che doveva essere «Tadzio », abbreviazione diTadeusz chenel vocativosi prolungava in Tadziu. Tadzio faceva il bagno. Aschenbach, che l'aveva perso di vista, scorse la sua testa, il suo braccio che egli alzava battendo l'acqua, laggiù molto al largo; il mare infatti doveva esser calmo fino a grande distanza. Ma già la gente s'inquietavaper lui,giàvocidi donnelochiamavano dalle cabine e ripetevano quelnomeche dominavalaspiaggia quasi come una parola d'ordine e con le sue consonanti dolci, il suo ti finale prolungato aveva qualcosa di mite e di selvaggio insieme: - Tadziu! Tadziu! - Egli tornò indietro, a testa arrovesciata traversò di corsa l'acqua bassa facendo sollevare in spuma l'onda che resisteva alle sue gambe; e vedere la forma viva, acerba e graziosa nella sua previrilità, sorgere con i ricci grondanti, bella come un giovane nume, dalle profondità del mare, uscire e fuggire dall'elemento, era uno spettacolo che suggeriva mitiche fantasie,qualcosa comeuna leggenda poetica di età primitive che narra le origini della forma e la nascita degli dèi - Aschenbach ascoltava con gli occhichiusi quel canto che gli vibrava nell 'anima, e di nuovo pensò che lì stava bene e che lì sarebbe rimasto. Più tardi Tadzio si riposò del bagno, sdraiato sulla sabbia, avvolto in un lenzuolo bianco che passava sotto la spalla destra e con la testa appoggiata sul braccio nudo; e Aschenbach, anche se non lo guardava e leggeva invece qualche pagina del suo libro, non dimenticava mai che egli giaceva là, e che bastava voltare leggermente il capo verso destra per contemplare la mirabile visione. Gli sembrava quasi di esser lì per proteggere il suo riposo, occupandosi delle cose proprie e tuttavia in costante vigilanza sulla creatura ideale che giaceva poco lontano. E una tenerezza paterna, l'affetto commosso di coluiche sacrificandosiin ispirito crea la bellezza, verso colui che la possiede, riempiva e agitava il suo cuore.

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Calcio Il nuovo allenatore della Roma elogia Spalletti e il suo modo di fare calcio: «Insieme al Barcellona e Arsenal è il più bello»

Ranieri: «Porto pragmatismo» Rosella Sensi: «Un nome che mio padre ha fatto nel tempo e sono contenta di questa scelta» ROMA - Nessuna promessa se non quella di dare il massimo per riportare la Roma ai livelli a cui il popolo giallorosso si era abituato negli ultimi anni. Claudio Ranieri sa di raccogliere un’eredità pesante, quella di un Luciano Spalletti che con la Roma, negli ultimi quattro anni, ha proposto «un calcio tra i migliori che si potesse vedere in Europa – ammette lo stesso tecnico di Testaccio – Da esterno dicevo: “Barcellona, Roma e Arsenal giocano il calcio più bello”. Ero orgoglioso perchè all’estero siamo tacciati di catenaccio e vedere la Roma era molto bello. Spalletti lascia, ma lascia 4 anni splendidi». Via dunque il tecnico di Certaldo, per il quale ci sono i ringraziamenti anche di Rosella Sensi, che reputa «doveroso in questo momento ringraziarlo. Nel calcio la memoria è corta ma non la nostra e lo ringraziamo per quello che ha fatto, per le emozioni che ci ha dato, per quello che ci ha fatto vivere». Il presidente della Roma si congeda da Spalletti, dalla sua scelta «dolorosa», che rispetta ma che l’ha colta di sorpresa. Adesso però comincia l’era Ranieri, «un nome che mio padre ha fatto nel tempo – continua la Sensi – e sono contenta che in questa occasione ho continuato a dare retta ai consigli di mio padre, sono contenta perchè abbiamo scelto un grande professionista, con grande esperienza in Italia e in Europa». Dal canto suo l’ex allenatore della Juventus ringrazia «la famiglia Sensi per avermi riportato a casa. Fino a pochi giorni fa pensavo a tutto tranne che alla Roma, è come se avessi avuto un incidente e non sapessi dove mi trovo. Sono entrato nella Roma nel 1969, sono andato via 35 anni fa a farmi le ossa, e che ossa mi sono fatto...sono diventato vecchio», aggiunge con un sorriso Ranieri, pronto a portare “pragmatismo”. «Non saremo spumeggianti come con Spalletti, ma mi sento di dare tutto me stesso. Questa è una squadra che in 4 anni ha fatto benissimo, l’anno scorso ha avuto molti infortuni e non è riuscita a ripetersi, io farò del mio meglio per riportare la squadra a quei livelli. La Roma deve reagire e deve farlo subito, deve credere in se stessa, dobbiamo entrare in sintonia immediatamente, sin dai primi allenamenti, dobbiamo guardarci negli occhi e tirare fuori il meglio per la squadra». Ranieri non vuole parlare di obiettivi, non lo spaventa ritrovarsi ancora a zero punti perchè «due partite non significano nulla. Due anni fa la squadra era motivata, allegra, volitiva, aveva sposato una causa e l’aveva fatta propria. La squadra deve fare questo, in un momento difficile risentirsi forte, determinata, abbiamo lepossibilitàper competerecontutti, il campionato è lì davanti. Parlare poco e fare i fatti», il suo motto. «Da Totti mi aspetto che faccia il...Totti – dice – E' un giocatore immenso, è un punto di riferimento importante per la società e per l'allenatore, è il mio capitano e mi aspetto molto da lui».

Ranieri «Da Totti mi aspetto che faccia il... Totti»

Il neo juventino

A Grosso il numero 6 di Scirea «Un onore»

Claudio Ranieri nuovo allenatore e Rosella Sensi. In alto da sinistra: il tecnico con Totti e il primo allenamento

L’allenatore della Juve soddisfatto della campagna acquisti

Ciro Ferrara: «Il campo dirà se siamo al livello dell’Inter»

Ciro Ferrara, allenatore della Juventus

NAPOLI - «Se saremo allo stesso livello dell’Inter lo deciderà solo il campo ma la nostra campagna acquisti è stata di primo livello. L’organico è stato migliorato di gran lunga rispetto alla passata stagione e sono soddisfatto. Proveremo a migliorare quanto fatto l’anno scorso ma sappiamo che sarà durissima. Abbiamo vinto bene due gare molto difficili, ne siamo felicissimi e dobbiamo andare avanti». Primo bilancio per Ciro Ferrara, tecnico della Juventus, intervenuto a Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli. L’allenatore del club bianconero, ex calciatore del Napoli, fa chiarezza sull'utilizzo di Del Piero. «Non ci sono stati patti, solo obiettivi comuni: quelli di una Juventus competitiva su tutti i fronti. Alessandro è il capitano, il giocatore più rappresentativo ed è chiaro che non sia contento della mia scelta tecnica – sottolinea Ferrara – ma ho quattro punte di altissimo livello e non posso ovviamente ga-

rantire il posto a nessuno». Claudio Ranieri è il nuovo allenatore della Roma e Ferrara commenta così l’arrivo del tecnico ex Juve sulla panchina dei giallorossi. «Ritroverò Ranieri nella gara di ritorno con la Roma? C'è tempo, per ora penso alla Lazio...». Da Coverciano Gigi Buffon torna su Mourinho e la polemica su Lippi che tanti commenti e reazioni ha suscitato nei giorni scorsi.. «Le frasi di Mourinho? All’inizio non avevo capito la risposta del tecnico portoghese a Lippi, poi lui l'ha spiegata». Gigi Buffon, al lavoro in questi giorni a Coverciano con la maglia della Nazionale di Lippi, in vista del match contro la Georgia per le qualificazioni al Mondiale 2010, torna a commentare la polemica a distanza fra il ct azzurro e l'allenatore dell’Inter. «Due scudetti ce li hanno già tolti, se ci deve togliere anche la speranza che lo dica...», ha aggiunto il portiere bianconero.

TORINO – Il difensore Fabio Grosso, ultimo acquisto della Juventus nella sessione estiva di calciomercato, indosserà la maglia bianconera numero 6 che fu per tanti anni quella dell’indimenticabile difensore e capitano Gaetano Scirea. «Indossare la maglia numero 6 della Juventus – ha detto il difensore della Nazionale dal ritiro azzurro di Coverciano - sarà un onore e un grande privilegio. Portare il numero di Gaetano Scirea, una leggenda del calcio, un uomo che ancora oggi è un esempio per tutti noi calciatori, contribuisce a farmi sentire, da subito, parte di una storia sportiva straordinaria. Spero di meritare la fiducia della società e di ripagare i tifosi e i compagni per l’affetto con cui mi hanno accolto». A Grosso sono arrivati immediatamente gli auguri di Mariella Scirea: «Sono certa che Fabio saprà portare con la giusta personalità quella maglia, onorandola in campo con l'impegno e il fair play che erano propri di mio marito. E' bello che vent'anni dopo, un campione del mondo indossi il numero 6 della Juventus e, soprattutto, che sia consapevole del significato che quella maglia ha per tutti i tifosi».

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Sport


Altro che crisi: Pescara, Reggiana e Taranto hanno fatto scintille

Spese folli nel mercato Potenza pressocchè immutato. Il Melfi ha cambiato pelle PRIMA DIVISIONE QUALCHE GRANDE colpo di mercato si è avuto. Qualche squadra è stata anche cambiata sostanzialmente. La campagna di compravendita dei calciatori si è chiusa con un dato pressocchè certo: chi aveva i soldi li ha spesi. Non si spiega diversamente come il Pescara possa aver offerto un quadriennale decisamente sostanzioso a Sansovini (15 gol a Grosseto in B l’anno scorso), oltretutto versando 700 mila euro per il cartellino. Oppure come il Taranto possa aver contrattualizzato, pagando 200 mila euro la lista, Correa per un solo anno una cifra decisamente elevata. Oppure la reggiana che ha capito l’aria che tirava nel girone B di Prima Divisione e si è fatta dare dalla Cremonese Severino e Temellin, pezzi forti per la categoria. Per non dire poi del Verona, che ha preso il centravanto Colombo con esperienza in A e B con Atalanta e Bari. Nel loro piccolo, anche altri movimenti secondari hanno impreziosito gli organici delle squadre che non hanno ambizioni di vertice, magari pensando all’Andria (Sibilano dal Verona e Pomate dal Pescara per la difesa) o anche al Cosenza che sta cercando di rivestirsi degli abiti migliori per tornare nel calcio professionistico. Ovviamente sarà solo il campo a dire chi ha operato bene e chi, invece, deve essere rimandato a gennaio. Durante la sessione invernale del calciomercato ci sarà tempo e

modo per correre ai ripari, laddove si è sbagliato, o anche per proporsi con ambizioni migliori se i risultati proiettassero in alto le squadre. In queste pagine riproponiamo qualche schema delle compagini che crediamo si siano mosse meglio, tanto in Prima Divisione, quanto in Seconda. Assieme ad alcune avversarie riproponiamo gli schemi delle due squadre lucane. A proposito del Potenza, evidenziamo che le scelte di prendere De Simone per il centrocampo e il promettente baby Smith per l’attacco, lasciano sostanzialmente immutato l’undici di base di Capuano, nel quale si candideranno a recitare un ruolo da protagonista tanto Lucenti, quanto Anderson, non appena riusciranno ad acquisire una condizione fisica ottimale. A gennaio - si dice dalle parti del Viviani - si comprenderà quali mosse operare per chiudere la stagione. Se la classifica dovesse arridere a Capuano e soci, allora è lecito attendersi un investimento importante per il definitivo salto di qualità. Sul fronte Melfi, invece, è soprattutto l’acquisto di Mitra a dare alla truppa di Rodolfi la possibilità di rendere il centrocampo il punto di forza della squadra. Con l’acquisto di La Porta, invece, è l’attacco che beneficerà di un uomo in più per un tridente (con Arcamone e Chiaria) o anche di un’alternativa di esperienza per raggiungere una tranquilla salvezza.

SECONDA DIVISIONE

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Sport 47

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Capuano voleva qualcosa in più, ma sa di avere una squadra competitiva

«Non sto qui a lamentarmi» Pellegrino euforico a Telecolore: «Il Potenza punta alla B» «QUALCOSA in più me la attendevo, ma di certo non sto qui a lamentarmi». La schiettezza ad Eziolino Capuano non fa difetto, resta un convinto aziendalista fatta salva la facoltà di esprimere il suo pensiero, sempre e comunque. Per chiedergli un commento sull’esito del mercato aspettiamo quarantotto ore dalla chiusura delle trattative all’Ata Quark di Milano. Espediente per ottenere un’analisi più a freddo e meno emotiva. «Forse sarebbe stato meglio evitare qualche promessa di troppo che aveva illuso l’ambiente - dichiara il tecnico - alla società posso rimproverare soltanto questa disattenzione, ma non vanno dimenticati i sacrifici fatti per l’allestimento di una rosa che in alcuni reparti è composta da elementi di assoluta eccellenza”. Come dire, leggiamo tra le righe, l’attaccante di un certo tipo ce lo si poteva aspettare un po’ per coerenza con le scelte precedenti. Perchè il Potenza ha ingaggiato il meglio sul mercato quanto meno in porta, in difesa e sugli esterni (quattro come Lolaico, Frezza, Vanacore e Lucenti non ce l’ha nessuno,ndr). Ma poco male. «Il mio dovere è far rendere al meglio il materiale tecnico che mi viene messo a disposizione, ho la coscienza a posto per aver espresso alla società il mio punto di vista, ma adesso dobbiamo solo pensare

I nuovi presentati nel pomeriggio al Viviani

De Simone e Smith ok Oggi test ad Avigliano

Un Capuano agitatissimo durante la gara con l’Andria

a lavorare». Più realista del re, Capuano si tuffa mente e corpo nella preparazione della gara col Ravenna. Una squadra fornita di buoni attaccanti, ma che tutto sommato nelle due uscite precedenti ha segnato solo da lontano. Pur essendo un complesso di tutto rispetto. L’inserimento di Porcaro al posto di Chiavaro non dovrebbe compromettere il collaudato equilibrio difensivo, considerato che Capuano dal ritiro in poi ha lavorato tantissimo sulla crescita del giovane reggino. Piedi per terra, quindi. An-

che se lasciarsi andare nelle dichiarazioni è un abitudine che in casa rossoblu non viene mai meno. Il satellite accorcia le distanze e più di qualche appassionato potentino martedi sera ha fatto zapping su Telecolore, l’importante tv privata campana visibile sul canale 849 di Sky. Ospite di una trasmissione dedicata alla Salernitana, Rosario Pellegrino non ha lesinato buoni propositi, dichiarando esplicitamente che “il Potenza quest’anno punta alla serie B”. Se da un lato si cavalca l’entusiasmo, facilmente percepibile domenica

scorsa, dall’altro si rischia forse di alzare eccessivamente l’asticella delle pretese nei confronti della squadra e del tecnico. Il Potenza potrà pesare solo a gennaio qual’è il suo vero valore in un campionato livellato più che mai verso l’altro. Magari anche grazie a qualche innesto in corso d’opera sul mercato degli svincolati. Ma restiamo convinti che il più grande slancio potrebbe venire da una scelta netta: viaggiare a fari spenti, soprattutto nei proclami. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

DOPPIA seduta assai intensa quella del Potenza che si è svolta ieri a Picerno. Come di consueto, il mercoledì Capuano punta molto sul ritmo del gruppo, non badando alleindividualità. Siregistra comunquela presenza dei due ultimi arrivati Smith e De Simone (saranno presentati questo pomeriggio nella sala stampa del Viviani alle ore 18.30). Sicuramente la volontà di entrambi è quella di ben figurare con il Potenza e di far ricredere quanti hanno storto il muso rispetto al loro “imprevisto”arrivo in rossoblù. Lasituazione fisicadeidue èquasianaloga: DeSimone era fuori rosa a Bassano, per cui si è allenato esclusivamente a livello atletico e senza pallone. Gli manca la partita, il ritmo del gioco continuo, che può acquisirsi esclusivamente con qualche gara intera. Analoga la situazione di Smith: il giovane centravanti toscano si è allenato con regolarità ad Empoli essendo aggregato alla rosa di prima squadra, ma non ha mai giocato una partita ufficiale. Le motivazioni non mancano, ma a queste andrà sicuramente aggiunta la tenuta fisica. A tal proposito l’occasione odierna potrebbe essere propizia per vedere i due in campo almeno per 45’. Infatti, il Potenza disputerà un’amichevole ad Avigliano, con inizio alle ore 15. Prove generali per la squadra che sarà opposta al Ravenna domenica. Undici che dovrà fare a meno di Chiavaro, squalificato per un turno. Capuano proverà certamente sia Porcaro che Barbato per la sua sostituzione nel pacchetto difensivo a tre, con il primo certamente favorito. In mezzo al campo rientra Giannusa che, però, si giocheràun postoconAnderson nelcasoin cuiquest’ultimo denotasse qualche progresso a livello fisico. Per il resto anche l’attacco dovrebbe essere confermato rispetto a quello di domenica scorsa con De Cesare pronto a essere inserito a gara in corso.

Coppa Italia Lega Pro

Caccia agli svincolati

Trasferta vietata ai tifosi

Ecco tutte le qualificate

Ci sono parecchi attaccanti

«Ingiusto non andare a Potenza»

CON LA vittoria nel recupero della Sambonifacese sul Feralpisalò per 2-0 si è completato il quadro delle qualificate dopo il primo turno della Coppa Italia di Lega Pro. Con le prime classificate dei rispettivi gironi, cioè Canavese, Rodengo Saiano, Mezzocorona, Bassano, Viareggio, Pescara, Gubbio, Cisco Roma, Juve Stabia, Sorrento, Potenza, Nocerina ed Alghero passano anche le migliori seconde, ossia Aversa Normanna (punti 9), Vico Equense e Sambonifacese (con 8 punti), e le squadre a quota 7 Portogruaro (diff. Reti 9-6), Lucchese (7-4), Pro Vasto (5-2), Sangiovannese (8-6) e Monza (5-3). A loro si uniranno le compagini eliminate nella Coppa Italia Tim che sono passate direttamente al terzo turno senza disputare la fase eliminatoria a gironi. Questa la situazione del girone C GIRONE C: Recupero: Sambonifacese-Feralpisalò 2-0. Classifica: Mezzocorona 9, Sambonifacese 8, Sud Tirol* e Carpenedolo 4, Feralpisalò* 0. Qual. Mezzocorona e Sambonifacese *Una partita in meno N.B.: Feralpisalò-Sudtirol si recupera il 9-9 ma è ormai ininfluente per la determinazione della classifica finale.

CHIUSO ufficialmente il calciomercato è ora caccia agli svincolati, che senza fretta possono accasarsi in qualunque momento, fino alla fine di aprile. Proprio ieri Nicola Ventola, seguito dal Mantova in serie B che ha poi ingaggiato Nassi, è stato ad un passo dal Perugia, con il Verona pronto ad offrirgli un contratto, prima di prendere . Tra i tanti "disoccupati" spuntano parecchi bomber: da Fausto Rossini, ex Livorno a Stellone ex Torino. Poi c´è Gionata Spinesi, che ha chiesto una pausa di riflessione per motivi personali. In attesa anche Daniele Degano, ultima stagione a Pisa e Cipriani fresco di retrocessione con il Rimini. Ma non sono gli unici: a parte Cristian Vieri (chissamai se scenderà in terza serie?) ecco tanti portieri come Manitta, Castelli e Achille Coser. Insomma tanti disoccupati di lusso, pronti ad essere ingaggiati anche in Lega Pro.

INTERVISTATO da Radio International, Paolo D’Andrea, responsabile all’interno del Ravenna Calcio, dei rapporti con la tifoseria giallorossa, ha commentato la decisione della Prefettura di Potenza di vietare la trasferta ai tifosi giallorossi. “Al danno di essere stati inseriti nel girone B – ha dichiarato D’Andrea – adesso si aggiunge anche questa beffa. E’ una vera ingiustizia, anche perché la gara di domenica poteva rappresentare la prima occasione d’incontro tra due tifoserie che non avevano mai avuto contatti in precedenza. Adesso spero che non ci siano altre misure che impediscano l’accesso all’impianto a quei tifosi che vorranno andare a Potenza per godersi lo spettacolo, assistendovi da altri settori”. MERCATO Il difensore Michele Murolo ha rifiutato le proposte di Catania, Bari ed alcune squadre di serie B per rinnovare sino al 2011 con il Real Marcianise. La Pro Patria ha prelevato dal Grosseto il difensore Mirko Barbagli, atleta ex Perugia. I Tigrotti si sono assicurati anche l'attaccante Luca Paponetti, a Crotone nel 2008/09 (tre reti in 20 apparizioni).

Seconda In testa agli uomini di Rodolfi c’è la sfida all’Aversa di domenica

Melfi, ora serve solo vincere DOPPIA SEDUTA di lavoro per il Melfi in vista del prossimo impegno di campionato. I gialloverdi affronteranno al Valerio l'Aversa Normanna, nel contesto di un match che non si può fallire. La squadra di Rodolfi cerca ancora la prima vittoria stagionale, dopo il digiuno delle prime due giornate di campionato e quello fatto registrare nel girone di coppa Italia. Per il momento nessun stato di allerta, ci mancherebbe altro, ma certo l'ambiente domenica prossima, si attende una prova maiuscola, che porti in dote anche i primi tre punti di questo torneo. D'altronde il mercato ha regalato un ulteriore rinforzamento ad una rosa che sembra davvero competitiva. Rodolfi ha a disposizione venti buon giocatori, alternative per ogni ruolo ed ampia possibilità di scelta. Non parliamo di una squadra di vertice, per carità, ma comunque di una rosa soddisfacente in grado di adempire al meglio ai fabbisogni del tecnico.Anche lapesante assenza di El Kamch, che mancherà anche a Scafati nella prossima trasferta, potrà essere gestita senza particolari traumi. D'Andria è pronto al rientro, dopo il problemino agli ad-

duttori avvertito prima di Barletta che gli ha impedito di scendere in campo al " Puttilli". In buona condizione anche Damiano Mitra, pronto al nuovo debutto in maglia gialloverde, L'empolese è caricato a mille e voglioso di riconquistrare il suo pubblico. Anche Vignati dovrebbe trovare posto nell'undici titolare e prendere per mano una retroguardia non proprio irreprensibile nelle prime due uscite. Cinque gol al passivo in due partite non sono pochi, segno tangibile che qualcosa va sistemato. L'apporto di Vignati potrebbe essere efficace in relazione ad un apporto qualitativo e di esperienza, ma certo è che tutto il pacchetto arretrato deve crescere e divenire maggiormente ermetico. La qualità non manca, e va considerato anche che la difesa è tutta nuova, portiere compreso, ed ha bisogno del tempo adeguato per registrarsi al meglio ed oliare i giusti meccanismi. Differente il discorso inerente l'attacco che sembra aver già affinato un intesa produttiva. A Barletta il gol gialloverde è nato da una triangolazione, Lo Iacono, Arcamone, Chiaria, tre giocatori che hanno virtù importanti a loro

Appello ai tifosi acquistare i biglietti in sede e all’edicola Pepe Botteghini chiusi nella giornata di domenica disposizione. Con l'Aversa sono chiamati alla riconferma, ci si augura spinti da un pubblico trascinante e numeroso. A questo proposito la società invita i tifosi gialloverdi a comprare per tempo il biglietto per la partita, visto che allo stadio il botteghino del Valerio rimarrà chiuso. Sede della società in Via Attilio di Napoli, ed Edicola Pepe in via Foggia, i punti autorizzati per la vendita dei biglietti. Emilio Fidanzio

Melfi in azione a Barletta

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48 Sport


Potrebbe esserci un campionato con gare solo di mercoledì per i tarantini

Matera, Mazzoleni fermato Il centrocampista: «Ho chiesto scusa, lo stop pesa più in campionato» ACHILLE Mazzoleni si concede un periodo di riposo. Battute a parte è proprio così dopo l’inattesa squalifica per due turni subita per aver rivolto una frase ingiuriosa all’assistente. Mazzoleni sarà assente anche domenica, ma nella sua carriera le squalifiche si contano sulle dita di una mano. Ha saltato pochissime gare nella mia carriera e ora gli tocca essere assente domenica e anche in coppa Italia. «Ho sbagliato. Ed a fine gara gli ho anche chiesto scusa all’assistente perchè avevo rimediato un calcione. Un po’ me l’aspettavo una sanzione del genere. Però sono molto più dispiaciuto di non esserci domenica alla prima di campionato. Questa cosa-osserva Achille Mazzoleni, centrocampista del Matera- mi servirà d’esempio per il futuro. Ho compreso adesso l’atteggiamento degli arbitri quando arrivano a Matera e questo episodio fungerà da monito. Anzi mi ha fatto capire la categoria ancora meglio». Sulla stessa lunghezza d’ onda anche il tecnico del Matera. «Bisognerà darsi una calmataafferma il tecnico del Matera, Pino Giusto-perchè non dobbiamo ca-

GIUDICE COPPA ITALIA AMMENDE 1.500,00 e diffida TURRIS . 1 gara Moxedano Edoardo (Neapolis Mugnano S.R.L.) Gallione Rosario (Turris ) Allenatori: 2 Gare Effettive Al Sig. Pietropinto Mario (Calcio Pomigliano); Verriola Casimiro (Calcio Pomigliano) CALCIATORI: Di Meglio Isidoro (Ischia Isolaverde); Mazzoleni Achille (Matera) UNA GARA Manzillo Damiano (Francavilla Calcio)Daleno Savino (Neapolis Mugnano S.R.L.)Scognamiglio Domenico (Pianura)Incoronato Marco (Angri Calcio 1927 A.S.D.) Mazzoleni in azione ed a destra Carretta

dere in certe ingenuità. Si tratta di Coppa Italia, ma sono sempre due giornate pesanti. Questa cosa ci servirà d’esempio per il futuro. In merito alla possibilità di aumentare le squadre a 19, noi possiamo poco. Non credo che ci siano margini per evitarlo. Però ci sono anche altre soluzioni adotta-

te in passato che potrebbero limitare le cose. Ricordo il caso del Panormus che giocava solo di mercoledì e non intaccava il resto del programma». Un’ipotesi molto concreta. In effetti ci sarebbe un campionato solo per il Grottaglie che giocherebbe esclusivamente di mer-

coledì e intaccherebbe una sola volta le squadre e non stravolgerebbe il calendario. Perchè sarebbe davvero assurdo ipotizzare un cambio di gare e avversario. Comunque una partita in più sarebbe anche problematica per chi ha già venduto gli abbona-

menti per 17 gare, come per esempio il Matera. Insomma, un fulmine a ciel sereno che non fa altro che mettere ancora più pepe ad un girone che è senza dubbi il più difficile dei nove e che, alla luce di questa novità, lo diventa ancora di più. Renato Carpentieri

Il girone H passa a 19 squadre. Si rifà il calendario All’esordio sul sintetico di Sant’Antonio Abate

Il Grottaglie ammesso in D I recuperi di Di Vincenzo Chiacchio: dedicato a Tafuni e Di Senso fanno sorridere Il girone H passa a 19 squadre. Il Grottaglie ha vinto il ricorso. Un’altra perla legale-federale dell’avvocato Edoardo Chiacchio. Grottaglie in festa. L´arbitrato del Coni ha infatti accolto l´istanza dell´Ars et Labor che, a menodi tremesidalla disfattadi Bitonto, torna nel massimo campionato dilettanti. Un successo a tutto campo quello dell´avvocato Chiacchio che perorava la causa biancazzurra. Accolte infatti tutte le istanze presentate, ad esclusione dell´ammissione in sovrannumero dei grottagliesi inserie D.Teoricamente dunque il Grottaglie dovrebbe essere inserito nel girone F, a scapito dell´Elpidiense. Cosa molto difficileSi attende comunque la ratifica del provvedimento da parte delle Federazione che chiarirà definitivamente il girone di pertinenza della compagine biancazzurra. Dopo un pomeriggio tribolato passato sulle tribune del D´Amuri, pervaso da speranza ed al contempo scetticismo, Grottaglie può dunque festeggiare una riammissione che molti consideravano insperata. Vince il Grottaglie quindi ma vince soprattutto la determinazione di Ciracì già convintosiad andarefino in fondo (Tar e Consiglio di Stato) in caso di rigetto dell´istanza. Proprio il Presidente si dichiarava fiducioso nonostante l´iniziale tentativo di conciliazione fosse andato a vuoto. Ma le parole del giudice, che tentava la mediazione tra le parti, sembravano pendere dalla parte dei biancazzurri grottagliese. Probabile, infatti,che il campionato dei biancazzurri tarantini inizi il 13 settembre con conseguente rinvio della prima giornata dove riposerà avendo piena possibilità di operare sul mercato in modo da rafforzare ulteriormente l´organico, visto che i termini di trasferimento scadono il 16 settembre tra i dilettanti. «La piccola Grottaglie batte il gigante Figc. Una grande

Edoardo Chiacchio

vittoria che dedico a mio fratello Franco Tafuni. Non ero presente-afferma Edoardo Chiacchio- al suo funerale martedì scorso ad Altamura perchè impegnato in questa causa del Grottaglie. Anche da morto mi ha dato la carica

che solo lui sapeva infondere. E’ stato con me e il suo modo di fare, la sua amicizia, la sua caparbietà sono state le armi che mi hanno permesso di mettere a segno una vittoria legale di notevole spessore. Ho perso un fratello a cui voglio dedicare questa mia vittoria, perchè prima e dopo non ho fatto che pensare a Franco. Ma la battaglia con il Grottaglie ha ancora un seguito. Perchè stiamo cercando di non far perdere al Grottaglie il diritto di restare nel suo girone,quindi quelloH». Se Chiacchio ha vinto la causa più importante, sembra davvero impensabile che perda questa che ormai è legittima. Il Grottaglie è un avente diritto e quindi gli tocca il girone H. Resta solo l’ufficialità che spetta alla Figc che ovviamente prima di emettere il comunicato si starà leccando le ferite per una sconfitta che fa giurisprudenza federale. Tutto targato Edoardo Chiacchio. Renato Carpentieri

FRANCAVILLA – Archiviata la gara di Coppa Italia con la sconfitta di Pisticci, il Francavilla si organizza nel migliore dei modi per la prima partita ufficiale in campionato, che vedrà i rossoblu opposti al Sant’Antonio Abate. Esordio quindi, lontano dal “Fittipaldi”, per l’undici sinnico, che dovrà assolutamente far dimenticare la sconfitta di Pisticci ai suoi sostenitori, con una prova molto convincente. Una gara non facile per i ragazzi allenati da mister Ranko Lazic, che contro i campani di mister Di Nola, nel campionato scorso, non sono andati oltre il pareggio: 0-0 in trasferta e 1-1 in casa. Una squadra, quella campana, che nel campionato passato è stata protagonista di un girone di ritorno eccezionale, che ha permesso di scalare posizioni in classifica, permettendoli di uscire dalla bagarre dei play out. Anche i giallorossi non hanno brillato all’esordio ufficiale della stagione, infatti, hanno abbandonato la Coppa Italia, dopo la sconfitta per 2-0 contro il Matera. Nel frattempo, la squadra di Lazic, continua nelle sue sedute di allenamento, per prepararsi al meglio alla trasferta campana, che verrà giocata sul sintetico, una superficie alla quale Del Prete e compagni non sono molto abituati.

Un terreno di gioco, dove la palla scivola molto più velocemente del manto erboso tradizionale, nonostante si indossino scarpette adatte e palloni leggermente diversi. La squadra campana rispetto all’anno scorso ha cambiato poco, un gruppo che è rimasto pressoché identico, restando con la stessa ossatura della passata stagione. A differenza del Francavilla, che ha cambiato almeno mezza squadra, con degli innesti giovani e di qualche giocatore di esperienza. Un mix che, ha bisogno di conoscersi meglio e giocare insieme, per prendere confidenza. Nella gara di domenica, si rivedrà in campo il centrocampista Sebastian Di Senso, che a Pisticci era squalificato, dovrebbe farcela invece il giovane portiere Giovanni Di Vincenzo, che dopo il problema alla spalla, ha ripreso ad allenarsi con i compagni di squadra, ora bisogna capire se lui se la sente di rischiare dal primo minuto la presenza in campo. In caso contrario, pronto il secondo, Masi. Una formazione, quella che Lazic manderà in campo, molto accorta tatticamente e con la consapevolezza di portare a casa un risultato positivo. Claudio Sole

Il tecnico Valente l’ha fatto esordire in Coppa Italia contro il Francavilla di Ranko Lazic

Rovira: «Pisticci mi ha accolto molto bene» Ha esordito, seppur per soli venti minuti, nella sfida di Coppa Italia con in Francavilla. Un primo test utile a calcare i campo da gioco con la nuova maglia gialloble per Sebastian Rovira, attaccante argentino giunto solo una settimana fa a Pisticci e subito mandato in campo da Valente per saggiarne qualità e stato di forma. “Ho avuto un'ottima accoglienza - sono le prime parole di Rovira con la nuova casacca - ed ho trovato un ambiente molto positivo e motivato. Questo gruppo è solido ed in campo si è visto che siamo una buona squadra”. La priorità di Rovira, adesso, è ritrovare la condizione e colmare il gap con il resto del gruppo in fatto preparazione atletica e disposizioni tattiche. Anche per questo il suo inserimento sembra destinato ad essere graduale, tanto più che il tecnico sa di potersi affidare, nel frattempo, alla buona vena di un esplosivo Anselmo Grieco

ed a Fabio Lupacchio, autore di una prova molto generosa nella partita di domenica scorsa. “Mi manca ancora un po' di partita - spiega lo stesso Rovira -, per questo ho bisogno di allenarmi e recuperare la forma ottimale”. Sulla sua collocazione in attacco l'argentino ha dato la massima disponibilità: “ho caratteristiche da seconda punta - conclude -, ma posso giocare anche in atri ruoli. Il mio dovere è quello di allenarmi e farmi trovare pronto, per il resto deciderà il mister”. Ed a proposito di decisioni, si conferma azzeccata quella di schierare Grieco in attacco, una collocazione che, come accaduto anche l'anno scorso, è figlia più che altro della necessità, anche se in base ai risultati più che soddisfacenti potrebbe essere presa ancora in considerazione dal tecnico come qualcosa in più di una scelta di ripiego. “Il mister mi ha cambiato di ruolo - commenta Grieco - schierandomi in attacco anziché come esterno, che è la mia collocazione naturale.

Per quel che mi riguarda mi sto trovando bene. C'è intesa sia con Lupacchio che con Rovira, anche se sono due giocatori dalla caratteristiche diverse. Sono soddisfatto per i due gol realizzati finora nelle altrettante partite ufficiali che abbiamo disputato, ma ciò che più conta è che il gruppo sia cresciuto, come ha dimostrato sul campo con Bitonto e Francavilla. Speriamo di poterci confermare subito in campionato ed iniziare a far bene sin da subito, magari trovando risultato già nella trasferta di Francavilla Fontana. Sappiamo di dover incontrare una squadra ben organizzata, ma in Interregionale sarà sempre così. Pertanto dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi e non guardare in faccia a nessuno”. Sempre che non ci saranno stravolgimenti dal ripescaggio del Grottaglie. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

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Sport 49

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

Mamma e papà lucani, per nove anni al Milan ora è del Rubin Kazan

Da Grassano alla Russia Valerio Brandi giocherà in Champions League contro l’Inter Ricchiuti respinge le accuse del presidente Capalbo

«Se il Ferrandina rinuncia non é colpa del sindaco»

E' originario di Grassano il nuovo giovanissimo promettente campione di una delle più importanti squadre di calcio russe. Si tratta di Valerio Brandi (centrocampista) che nei giorni scorsi ha firmato un contratto calcistico per i prossimi tre anni con la squadra della Russia : il Rubin Kazan. Valerio Brandi è nato il 10 marzo 1990 a San Donato Milanese da genitori di origini grassanesi, il papà Paolo e la mamma Mariacarmela Carbone , secondogenito dopo il fratello Marcello. Il giovanissimo calciatore ha firmato, tra la soddisfazione di tutta la comunità, giovedì 27 agosto 2009 un contratto triennale con il Rubin Kazan, una tra le migliori squadre russe.Brandi ha militato nove anni nelle squadre giovanili del Milan arrivando fino alla Primavera e facendosi notare sin da subito per la sua bravura. Già da diversi anni gli osservatori della squadra Russa seguivano con interesse la giovane promessa calcistica lucana attendendo la fine di questa stagione: quindi l'atteso contatto dei dirigenti del Rubin Kazan.Sono state già concluse tutte le pratiche burocratiche e con visto e documenti allamano Valerioè partitoin queste ore alla volta del Kazan , dove resterà per i prossimi tre anni , ed ha già iniziato gli allenamenti con i nuovi colleghi calciatori. E se l'appuntamento imminente che attende Brandi è il campionato Russo non è da escludere che probabilmente lo vedremo presto in Italia in una partita di Champions League (contro l’Inter il 29 settembre a Kazan ) proprio sul terreno di gioco italiano dove ha maturato la sua formazione calcistica. Non ci resta che augurare a Valerio un futuro brillante perché porti alto il nome della Basilicata. Giovanni Spadafino

FERRANDINA - «Il Ferrandina calcio e il suo presidente non possono far ricadere sull’Amministrazione comunale le proprie carenze». Il sindaco Raffaele Ricchiutiénetto erigettaogniaddebito, dopo le dichiarazioni rilasciate al Quotidiano dal massimo dirigente della società Rocco Capalbo che attribuiva alla indisponibilità del campo la rinuncia al primo turno della Coppa Italia e il mancato allestimento della squadra per l’imminente campionato di eccellenza. «Non capisco di cosa mi si accusa - dice il primo cittadino - dal momento che finora con la società c’é stato solo uno scambio di lettere, ma mai nessun incontro o colloquio ufficiale. La richiesta per l’utilizzo del Santa Maria a capienza ridotta é stata protocollata il 1 settembre e ancora non ho assunto decisioni in merito. Non si capisce Capalbo come facesse a sapere quale sarebbe stata la mia risposta prim’ancora di averla ricevuta. Una cosa é certa - chiarisce Ricchiuti prima di firmare qualsiasi autorizzazione sentirò il parere dei carabinieri e delle prefettura di Matera. Non avrebbe senso firmare un provvedimento che poi potrebbe essere revocato dalla prefettura, com’é già accaduto lo scorso anno. Se il Ferrandina non ha ancora una squadra - sostiene il primo cittadino - non é certo per questa ragione». Intanto il bando di gara per appaltare i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza é in scadenza. «Il 7 settembre - conferma l’as-

sessore allo Sport Rocco Zito - sichiude la gara. Poiil tempo necessario per l’affidamento e si partirà con i lavori che, ci riserviamo di inserire nel contratto, dovranno essere eseguiti nel minor tempo possibile proprio per venire incontro alle esigenze delle società sportive». Nel frattempo il Ferrandina calcio ha chiesto un incontro con il sindaco e l’assessore allo Sport per chiarire la situazione una volta per tutte. Forsela volta decisiva per sciogliere il rebus: Capalbo ha realmente intenzione di allestire la squadra o no? «Le difficoltà mostrate nel mettere insieme i soldi per l’iscrizione - osserva l’assessore Zito - lasciano molti dubbi in proposito». Ma il tempo per giocare a nascondino é finito. A chiedere chiarezza a questo punto é anche la Figc, costretta già a far slittaredi unasettimana l’avvio del campionato proprio per l’inestricabile matassa ferrandinese. Una cosa é certa, dopo la richiesta di ventimila euro avanzata dal presidente Capalbo per cedere la società, se non sarà ancora lui a farsi carico della nuova stagione, per il Ferrandina calcio si profilano tempi cupi. La cancellazione dal torneo é a un passo. Eppure lo stesso Capalbo aveva assicurato in assemblea di essere pronto a farsi da parte, senza alcuna pretesa economica, se ci fosse stato un gruppo pronto a subentrare. Cosa lo abbia indotto a cambiareidea davvero difficile comprenderlo. Margherita Agata m.agata@luedi.it

RECUPERO DI COPPA PASSA IL RICIGLIANO

Promozione Prima zolla d’erba al campo. Oggi in Figc presentazione dei calendari

RICIGLIANO 2 PESCOPAGANO0 RICIGLIANO: Guerriero, Pascente, Gaudiosi, Corsano, Pignata, Barone, Tomasiello, Piegari, Maienza (30’ st Fernicola), Bochicchio (40’ st Serritella), Saracco (32’ Lepore). All. Dente PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, Di Già, Tumillo (20’ st Loianno), Cantone, Tavarone, Roselli (32’ st Pantuosco), Lanza, Laurenziello (15’ st Tringaniello), Arcamone, Lotano. All. Pantuosco ARBITRO: Venutolo di Potenza MARCATORI: 2’ pt Saracco, 20’ st Maienza IL RICIGLIANO ha superato il Pescopagano ed il turno di Coppa Italia. Un successo fortemente voluto dalla squadra allenata da Dente per commemorare al meglio Vito Saracco l’ex tesserato del Ricigliano deceduto dopo un tragico incidente stradale. I gol: al 2’ Saracco girava di testa uno splendido cross di Tomasiello; al 20’ st Maienza chiudeva i conti con una gran botta da lontano.

Valerio Brandi

Il centrocampista con origini lucane ha firmato il 27 agosto un contratto triennale con la squadra che la scorsa stagione ha vinto il campionato e che quest’anno è stata inserita nel terribile girone con Barcellona e la banda di Mourinho. E’ stato per nove anni nelle squadre giovanili del Milan STIGLIANO RICORDA GIUSEPPE MORGILLO Oggi alle 15 i funerali dell’ex arbitro nella chiesa di Sacri Cuori NELLA TARDA serata di martedì è venuto a mancare Giuseppe Morgillo per gli amici Pinuccio. Se n'è andato in silenzio all'età di 55 anni per un male incurabile lascia la moglie e tre figlie. Pinuccio ha avuto dei trascorsi sportivi meritevoli, per la passione dello sport ed il calcio in particolare, aveva fatto l'arbitro per molti anni nei campionati regionali, per poi fare il salto di categoria nei quadri nazionali Can " C ", prima come arbitro, poi come guardalinee ed in fine come commissario di campo. Persona stimata e conosciuta, tutta Stigliano lo ricorderà come uomo e come sportivo. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 15,00 nella chiesa “Sacri Cuori”. Vincenzo Bochicchio

Miglionico, altro gradito ritorno Dopo Lambertini è stato ingaggiato il trequartista Angelo Venezia MIGLIONICO. Un finale d'estate con due ulteriori grossi “botti”da Bottiglione. Grazie all'attivissimo Ds, Diego Battilomo, due campioni del quartiere materano di “Bottiglione” che hanno gia' difeso in passato i colori della cittadina del Castello del Malconsiglio, riapprodano alla corte di Mister Paterino, giunto a sua volta al suo settimo mandato sulla panca miglionichese. Angelo Raffaele Venezia e Luigi Lambertini comporranno nuovamente la forza d'attacco del Miglionico Calcio (che oggi conoscerà il programma delle gare con la presentazione dei calendari in Figc). In cima alla collina, all'ombra del maestoso castello, i due ultimi acquisti giungono per riabbracciare a suon di gol il loro amico fraterno e capitan di lungo corso del Miglionico, Francesco Tataranni. Il trio “VeLaTa” e' ritornato grazie anche alla collaborazione dell'Ad Maurizio Buono. Euforia nell'ambiente bianco-verde per la ricomposizione del trio del gol, che nella stagione 2006/2007 segno' la bellezza di 28 reti: 14 Lambertini, 11 Tataranni e 3 Venezia con una infinita' di

Lambertini ed a destra Angelo Venezia con Tataranni

assist effettuati dall'estroso “piedino magico”. L'Angelo biondo dagli occhi azzurri, Angelo Raffaele Venezia classe 1979, dopo i due anni trascorsi a Miglionico, era approdato al Matera di serie D, dove non e' riuscito ad avere quella consacrazione che avrebbe meritato. Un ritorno graditissimo sotto ogni aspetto, in attesa di iniziare a rivedere i suoi assist e il suo

estro. Stesso discorso per l'ariete Luigi Lambertini, un condor da area di rigore che potra' proiettare ora il Miglionico in discorsi piu' verticistici senza montarsi la testa. “Due uomini chiave, di quelli che fanno la differenza e… aprono le porte” -il commento di Vincenzo Perrone, acceso sostenitore biancoverde. Dopo il colpo di mercato di inizio agosto, del portie-

re Vito Deceglie, quello di Gallitelli e Cappiello, il ritorno di Fabrizio Lamacchia e di Pasquale Montemurro unito ai sempreverdi presenti Sabatelli, Menzella, Galeota, Deceglie, D'Aria, Battilomo, Corleto, Santochirico, Scandiffio, Fattore, Grande, Salluce e Prisco, e' diventato un Miglionico che non potra' solo pensare ad una tranquilla salvezza ma potra', forse,

osare anche qualcosa in piu'. Ed intanto anche i lavori per l'impianto dell'erba naturale al campo procedono di buona lena. La prima zolla di erba naturale e' stata intanto posta il 1 settembre 2009. Per la consegna del campo alla squadra per poter disputare una partita ufficiale bisognera' ancora pazientare qualche settimana. Antonio Centonze

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50 Sport


Basket A dilettanti Andata di Coppa giocata nel nuovo impianto di Policoro

Levoni, buona la prima La Bawer paga una condizione non ancora ottimale e le assenze LEVONIPZ BAWERMT

86 67

LEVONI Silvestrini 20, Fazio 6, Ruggieri 16, Carrichiello 2, Maioli 15, Santamaria, Rato 16, Petrone 10, Zaccardo ne, Palazzo ne. All. Paternoster MATERA: Amadori 6, Gilardi 4, Gergati 3, Provenzano ne, Longobardi 26, Vignola ne, Hassan 11, Grappasonni 5, Gaudiano, Candido 12. All. Corà ARBITRI: Loscalzo di Potenza; Gaudino di Nocera PARZIALI 27-24; 51-39; 7553; 86-67 POLICORO- Primo derby stagionale alla Levoni Potenza che supera con un largo scarto una Bawer rabberciata dalle assenze e lontana ancora dalla migliore condizione psicofisica. Nella splendida struttura del Palaercole, condizionato però da una forte umidità che ha reso viscido e a tratti pericoloso il parquet, Potenza e Ma-

Francesco Longobardi della Bawer ed a destra Ruggieri della Levoni

tera si sono affrontate con lo spirito giusto del derby, alla ricerca di un successo utile soprattutto per il morale, ma anche per aprire le danze in una “battaglia sportiva” di campanile che renderà viva l’intera stagione. Il primo

quarto è all’insegna dell’equilibrio, con Matera, priva di Provenzano e Lovatti, che prova a mettere il naso avanti (9-13 al 5’) e in particolare capita Longobardi, in assoluto il migliore dei suoi, a tenere la Bawer avanti. Poi

la Levoni pigia il piede sull’acceleratore con un ottimo Silvestrini e con i punti di Rato, Maioli e Ruggieri. E’ nel cuore della seconda frazione che Potenza fa il break decisivo passando dal 32-31 al 48-35. A metà gara sul 51-

39 la sfida è praticamente in archivio, gli ultimi due quarti servono solo al Potenza per dilatare il proprio vantaggio e al Matera per abbozzare una reazione, ma insufficiente. Alla fine Paternoster può guardare con ottimismo

al campionato con molte frecce al proprio arco, mentre Corà dovrà rivedere gli errori e ritrovare soprattutto la miglior condizione atletica di elementi cardine come Girardi e Grappasonni. Piero Quarto

Basket B Dilettanti Ottima la prestazione di Corvo

Derby di Coppa alla Corporelle Bernalda con poca continuità CORPORELLE BERNALDA

79 70

CORPORELLE: Ginefra 3, Auria ne, Marino 6, Saccoccio 2, Auria, Viggiano, Tombolini 10, Serino 15, Corvo 22, Nocioni 10, Delli Carri 11. All. Schiavi BERNALDA: Favia 4, Bonafede 2, Bortone ne, Gaeta 20, De Michelis 2, Russo 14, Salvatore 12, Dolic 6, Marinelli 8, Lorito. All. Vandoni. ARBITRI: Petrone di Fisciano e Petraccaro di Salerno PARZIALI: 15-10; 42-31; 63-54; 7970 IL DERBY di andata della Coppa di Lega tra le squadre lucane di B Dilettanti va alla Corporelle Potenza che batte Bernalda con il punteggio di 79-70.

I potentini hanno giocato meglio dei materani, soprattutto per la continuità data alla prestazione, migliore di quella degli avversari almeno per tre quarti di gara. E’ stato solo nel terzo parziale che è venuta fuori la squadra di Vandoni, anche per via di un calo di intensità da parte della Corporelle che, tutto sommato, ha vinto con merito questa prima tappa ufficiale di avvicinamento al campionato. Gara equilibrata soprattutto nei primi 5’, periodo di tempo nel quale sono apparsi evidenti gli errori di entrambe le formazioni, condizionate dalla pesantezza della preparazione fisica. Con il passare dei minuti è emersa la maggiore qualità degli uomini di Schiavi che ha alternato tutti i giocatori a disposizione proprio per la crescita fisica del gruppo. Nei primi

due quarti per la formazione della Corporelle si sono messi in evidenza Tombolini, Delli Carri, Serino e Corvo che hanno realizzato i punti utili a portare Potenza sul massimo vantaggio (40-26) a due minuti dalla fine del secondo quarto. Da parte materana è stato Salvatore con un paio di bombe a lasciare aperta la sfida nei secondi due quarti. Schiavi ha provato due soluzioni diverse con Ginefra play e Tombolini guardia, ma anche lasciando la cabina di regia a quest’ultimo. Dall’altra parte, invece, a fronte di una maggiore brillantezza fisica, il team di Vandoni ha evidenziato limiti di esperienza e qualche carenza in fase d’attacco. Bernalda, però, esce dal guscio durante il terzo quarto, nel quale evidenzia una discreta difesa e il miglioramento della fase realizzativa.

Un’immagine dle derby di B Dilettanti giocato ieri al Palapergola di Potenza

Si mettono in evidenza Russo e Gaeta che portano i materani di nuovo in partita sul 52-49 a tre minuti dalla fine del periodo. Meglio gli ospiti e più confusionari i padroni di casa, in questa fase. Ci pensano, poi, Serino e Nocioni a ristabilire le distanze

tra le squadre con il parziale che si chiude con il +9 della Corporelle. Nell’ultimo tempo Bernalda torna a 3 a tre minuti dalla fine, ma il migliore dei potentini, Corvo, con 22 punti, sigilla questa preziosa vittoria. Rocco Sabatella

Karate Oro per la categoria femminile e argento per la maschile per i due lucani

Terry e Francesco D’Onofrio sul podio Continuano i successi per Francesco e Terryana D’Onofrio. L'atleta azzurro Francesco D'Onofrio ai Giochi del Mediterraneo ORO per Terryana e ARGENTO per Francesco agli internazionali di Grado. Ennesima prestazione positiva per gli atleti del Centro Karate D'Onofrio di Sant'Arcangelo agli internazionali di Grado. Francesco D'Onofrio al recente Argento alla Coppa del Mondo in Grecia, aggiunge un altro argento a Grado nella categoria cadetti fino a 57 Kg specialità Kumite. Appena uscita dall'esame scolastico della scuola media, ha mantenuto quotidianamente per tutto il tempo a disposizione un serio atteggiamento atletico, in vista di un traguardo troppo importante per la sua carriera sportiva. Agli internazionali di Grado infatti dopo 5 incontri tiratissiimi, il bravissimo atleta santarcangiolese

si è arreso consapevolmente ed umilmente al verdetto arbitrale concludendo in ex equo il punteggio di gara in parità di 3 a 3 col fiorentino Gabriele Puleo. In virtù di questo ennesimo risultato, trovandosi prima in classifica della sua categoria, per Francesco si ripropone la convocazione in Nazionale e rimane in partenza per Bari dove sarà in ritiro con la Nazionale sotto la Direzione Tecnica del Presidente della Commissione Giovanile M° Vito Simmi. Dal capoluogo pugliese, dove gli atleti saranno ricevuti dal Sindaco partiranno alla volta di Podgorica in Montenegro dove Sabato e Domenica daranno il via 21 nazioni ai Giochi del Mediterraneo. Quest'ultima si colloca come gara estremamente importante in quanto inserita nel circuito per le qualificazioni dei Campionati del Mondo che si terranno a Rabat dal 13 al 15 novem-

A sinistra Francesco sul podio e in alto Terryana

bre . Terryana D'Onofrio, invece si conferma vincitrice di un altro Oro nella categoria Under 14 specialità Kata . Ricca di talento, la giovanissima atleta lucana domina nettamente tutti e sei gli incontri col responso di 5 bandierine a 0, battendo rispettivamente Reali Francesca del Master Milano, Patrone Maria Vittoria

del Bushido Udine, Sassano Silvia del Piemonte Karate Olimpico, Buzzetti Martina del Karate Limbiate; Sandonnini Silvia del Budokan Campobasso e in Finale la Slovena Kranjec Marusa del Olimpia Lubjana. La gara internazionale a cui ha partecipato, l' ha sottoposta a grossi sacrifici durante tutta l'estate, impegnandola con coraggio,

costanza, continuità e forte entusiasmo, per l'ottima riuscita della sua competizione. A seguirla e a sostenerla è stato il padre insieme alla supervisione del M° Giuseppe Zaccaro di Matera, che con professionalità l'ha accompagnata nel percorso preparatorio per Grado. Infine, dopo due vittoriosi incontri Ludovico De Angelis del Centro Karate

D'Onofrio di Sant'Arcangelo è stato costretto sfortunatamente al ritiro a causa di un infortunio subito durante il terzo incontro che lo vedeva già proiettato nei quarti di finale. E' quindi da considerarsi ottimo, il bilancio complessivo relativo ai risultati sportivi conseguiti dal Centro Karate D'onofrio di Sant'arcangelo. sport@luedi.it

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Sport 51

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

A Rosa il Semilampo DOMENICA scorsa presso la sala conferenze della Fondazione Girolamo Orlando di Pescopagano si è svolto il primo Torneo Semilampo di scacchi “Città di Pescopagano”. Il torneo, proposto dall'assessore allo Sport, Francesco Gonnella ed organizzato dal Circolo Sociale Forum Giovani di Pescopagano con la collaborazione tecnica del delegato regionale della Federazione Scacchistica Italiana Ernesto Paiano che lo ha diretto in qualità di arbitro nazionale, si è svolto sotto l'egida del Coni e della Federscacchi. Il torneo ha riscosso consensi sul piano organizzativo, vista la formula Open, 40 i partecipanti, pro-

venienti dalle province di Napoli, Salerno, Chieti, Matera, Avellino, oltre ovviamente a quella di Potenza. Vincitore del torneo è stato Giuseppe Rosa, delegato provinciale FSI, primo nazionale dell'Accademia Scacchi di Potenza davanti all'altro forte giocatore potentino maestro Fide Mario Fiore seguiti da due candidati maestri napoletani, Antonio Casale e Lorenzo Basso e dal primo componente salernitano Luca Sellitti. La classifica attinente al punteggio ELO (punteggio federale che acquisiscono tutti i giocatori partecipando ai tornei eche denotapoi laforza gioco) da 1800/1999 ha visto

prevalere il primo nazionale potentina Carmine Caggiano dodicesimo assoluto,mentre i due premi ELO da 1600/1799 sono andati rispettivamente al candidato maestro teatino Andrea Rebeggiani, e al locale concorrente di Pescopagano, secondo nazionale Antonio Fiore, rispettivamente sesto e settimo in classifica generale ambedue a punti 5.5 su 8. Salvatore Festa di Avellino decimo a cinque punti e Francesco Esposito di Picerno, sedicesimo a 4.5 punti, sono stati premiati per l'ELO 1500/1599. Ha chiuso i premiati per fasce ELO il delegato FSI di Avellino Francesco Sessa, nono in generale, con cinque punti ha

prevalso sul gruppo numeroso di concorrenti, quello della fascia sotto i 1500 punti. Primo degli under 18 è stato Giuseppe Pepe di Avellino, mentre sono risultati primi nelle fasce d'età under 16, 14, 12, 10 rispettivamente Francesca Palese, il pescopaganese Francesco Pucillo, Lorenzo Esposito e Olga Gioseffi. Molto combattutoe tiratoallo spasimo il risultato per i cinque premi della classifica assoluta che ha visto ben cinque concorrenti a sei punti su otto, per cui solo grazie allo spareggio tecnico Bucholz ( somma dei punti degli avversari incontrati )si èpotuta stilarela classifica per i primi cinque da

La premiazione del vincitore

premiare. Ha chiuso la serata l'assegnazione dei premi non conquistati, ma assegnati per l'età al più anzianoe al più giovane partecipante e denominati premi fedeltà Caissa ( musa ispiratrice del “Nobil Giuco” ) e premio speranza scacchistica andati rispettivamente a Salvatore Festa e alla piccola Jeanne Caggiano di 9 anni. Hanno consegnato i pre-

mi ai vincitori il Vice Sindaco di Pescopagano Pasquale Roselli, l'assessore all'Istruzione Carmela Silvestri, l'assessore allo sport Francesco Gonnella, il presidente della Confartigianato di Pescopagano Antonio Miele, Pietro Graziano del Circolo Sociale di Pescopagano, coadiuvati dal Delegato Regionale della FSI Ernesto Paiano.

Assegnato alla palleggiatrice della Bata Livi l’Oscar della Federvolley

Rasola, premio per il futuro «Sono orgogliosa. Ora in B2 ho voglia di imparare ancora» L'OSCAR del volley come migliore atleta lucana dell'ultima stagione è andato a lei. Ma c'è da scommettere che il riconoscimento che la Federvolley di Basilicata le ha attribuito non sazierà - e come potrebbe essere altrimenti, ad appena diciassette anni - la fame di imparare e di crescere che l'ha condotta in pochissimo tempo agli onori della pallavolo regionale. E ai livelli che già l'anno passato con la sua Livi, finale play-off con il Sapri (in cui ha dato prova di tutto il suo valore) compresa, ha dimostrato di meritarsi. Ilaria Rasola, classe 1992 e da nemmeno un anno palleggiatrice - dopo aver cominciato da centrale ed essere poi passata per il ruolo di opposta -, si appresta a vivere la sua prima, entusiasmante esperienza in serie B2. Con la società che l'ha allevata e seguita passo passo attraverso tutte le categorie giovanili fino all'approdo alla C e, ora, alla quarta serie nazionale. E che le ha rinnovato ad occhi chiusi la fiducia, confermandola in un organico (quello della nuova Materman Nusco Livi) profondamente diverso rispetto allo scorso anno. «Sono orgogliosa e al tempo stesso stupita per questo

FORMULA 1 La Ferrari sceglie GIANCARLO Fisichella o Robert Kubica, Robert Kubica o Giancarlo Fisichella. La Ferrari sfoglia la margherita per scegliere chi, tra i due piloti, affiancherà Kimi Raikkonen nel prossimo Gp di Monza. La Rossa vuole il terzo posto del Mondiale costruttori e i due piloti sono in pole position per sostituire il deludente Luca Badoer sulla F60 n. 3 orfana di Felipe Massa. Che, nonostante l’esito positivo degli esami a cui è stato sottoposto in Florida, sembra destinato a tornare al volante soltanto nel 2010. L’annuncio inizialmente è previsto per oggi.

Volley B2 U. Rosa completa per Stigliano

Sidel Lagonegro C’è voglia di stupire Adeguato mix di esperti e giovani

Ilaria Rasola

premio, che mi gratifica per l'impegno, il tempo e i sacrifici dedicati alla pallavolo in questi anni», ha commentato alla notizia della vittoria dell'oscar del volley Rasola. Che nella ormai prossima B2 partirà da seconda di Roberta Calculli, pronta però a tornare a dimostrare - quando e se ne avrà l'opportunità - le sue capacità. «Vincere la C è stato bellissimo, anche perché ho potuto giocare e dare il mio contributo a più riprese in campo. Quello che mi auguro di riuscire a fare anche in que-

sta stagione». Una stagione che per la giovane alzatrice potentina dovrebbe essere all'insegna dell'apprendistato, al fianco di compagne già navigate della categoria. «Il mio obiettivo in B2 sarà cercare di imparare il più possibile, e fare tesoro dei consigli che mi arriveranno, pronta poi a metterli in pratica appena se ne presenterà l'occasione». Rispetto quindi per i ruoli, ma al tempo stesso gran voglia di emergere. All'interno di un gruppo che, a

suo parere, sembra venire su piuttosto bene: «Stiamo lavorando duro, mattina e pomeriggio, da quasi tre settimane. La squadra è già piuttosto compatta, e ora con i primi test amichevoli (proprio oggi la Materman va a far visita al Sala Consilina di Peppe Iannarella) cominceremo a provare schemi e intesa: assolutamente da rodare per arrivare pronte all'esordio, del 19 settembre, in campionato». Luca Carlone sport@luedi.it

Volley giovanile Si iniziano i corsi di preparazione alla palestra di Poggio Tre Galli a Potenza

De Gasperi, per Fantin e socie ferie finite BOXE, MONDIALI A MILANO Cammarelle esalta l’Italia Il lucano lunedì di nuovo sul ring MILANO La serata della prima giornata dei Mondiali AIBA di boxe al Forum di Assago si è aperta con il successo di Roberto Cammarelle nei +91 Kg. sullo statunitense Michael Hunter, classe '88. «Mi aspettavo di trovare di fronte un avversario ostico. Lui non voleva perdere e l’ha dimostrato. C'è stata un pò di tensione trattandosi del primo match, per giunta in casa e quindi insidioso. L’emozione è stata forte di fronte a tanta gente. Di mille tifosi – Cammarelle ironizza – novecento erano miei parenti. È stato un bel match e sono sicuro che più andremo avanti e più gente verrà a vedermi e quindi le aspettative saranno grandi», afferma il gigante di sangue lucano. Cammarelle tornerà sul ring per gli ottavi nella serata di lunedì, quando affronterà lo slovacco Urbanc. «Ogni match avrà una sua storia e una difficoltà maggiore ma sono pronto. Passeranno troppi giorni prima della seconda prova, ben cinque. I sorteggi non li ho condivisi molto. Comunque il prossimo incontro non mi preoccupa».

ULTIMI scampoli di un'estate trascorsa all'insegna del lavoro e dei grandi progetti che preannuncia un autunno ricco di novità in casa De Gasperi Volley Potenza. Nei giorni scorsi infatti è stato ufficializzato l'arrivo di Claudio Fantin come allenatore della sezione giovanile. Il coach argentino, che vanta una lunga esperienza alla guida di importanti club giovanili di Buenos Aires, collaborerà anche con la PM Volley grazie ad un accordo tra le due società. “Sinergia” e “impegno” sono le parole d'ordine per la De Gasperi in vista degli appuntamenti del prossimo autunno. Per cominciare nei giorni scorsi è partita una capillare campagna di informazione per le iscrizioni ai corsi.

Corsi, tenuti proprio da Fantin, cominciati ieri e per i quali l'appuntamento è fissato ogni martedì e giovedì dalle 17 alle 18.30 presso la Palestra Sinisgalli di Poggio Tre Galli a Potenza. Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione ai corsi sono disponibili anche sul sito www.degasperivolley.it. L'arrivo del tecnico argentino è stato accolto con grande entusiasmo dai vertici della De Gasperi e dallo staff tecnico che comprende Graziano Abiusi per il minivolley e Davide Claps, per il secondo anno consecutivo alla guida della prima squadra, che è impegnata nella serie C regionale. E che torna proprio oggi in palestra per l'inizio della preparazione precampionato. l.c.

Il coach della Sidel Stigliano

DOPO L'INCONTRO piuttosto intimo e in formale di sabato, la vera partenza dell'avventura 2009-2010 della Sidel è stata quella di lunedì, quando i biancorossi agli ordini dei Mister Stigliano e Mango si sono ritrovati per l'inizio della preparazione. Terminata la fase del volley mercato con l'innesto di quattro giocatori del vivaio, Lopis, Ferro, Ruggiero S., Battiato, la squadra di Stigliano è definitivamente al completo. I 14 uomini a disposizione del tecnico lagonegrese sono i palleggiatori Ferro e il giovanissimo Vaiana Matteo, i centrali Battiato, Ruggiero F., Manzolillo, L'opposto Cimino, il libero Crusco, ed infine gli schiacciatori Lopis, Ruggiero S., Calabria, Carlomagno, Riccio, e i giovanissimi Supino e Osnato. Rispetto all'anno scorso dunque ci saranno ben otto nuovi e si uniranno agli altri : il risultato è una squadra che dispone oltre alla carica e all'entusiasmo dei giovani, l'esperienza e il carisma dei più grandi. “Abbiamo un gruppo di giovani di grande valore- ha dichiarato il Presidente Cosentinoche si unirà ad atleti di notevoli qualità, e che saranno guidati da un allenatore che sa tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore e dal gruppo, per cui siamo certi che faremo bene, ma ci sarà

da soffrire: in tal senso saranno determinanti l'entusiasmo e la voglia di emergere”. Completata la rosa non resta che pensare all'inizio della stagione: se il fischio d'inizio del campionato è fissato per il 17 ottobre, quando i biancorossi saranno di scena a Nicosia contro la quotatissima San Felice , la stagione delle gare degli uomini di Stigliano comincerà invece un mese prima, ovvero il 19 settembre, per le gare di Coppa Italia. Intanto alle 19 di lunedì è andato in scena il primo allenamento presso il campo sportivo “G. Rossi” a cui è seguita la prima seduta pesi, tenutasi come sempre presso la palestra Fitness & Dance sotto l'occhio vigile del preparatore atletico Enzo Ghizzoni. “L'apporto dello staff tecnico della palestra F&D- ha dichiarato il team manager Tortorella- è per noi fondamentale sia in fase di preparazione che durante il campionato. Così come lo scorso anno, i ragazzi seguiranno le sedute in sala pesi presso la palestra Fitness Dance, che è divenuta ormai nostro partner per quanto concerne gli allenamenti. Il professor Ghizzoni con la sua esperienza e le sue qualità contribuisce notevolmente alla crescita psico-fisica dei nostri atleti ed è dunque per noi riferimento costante”.

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52 Sport Scacchi Perfetta organizzazione a Pescopagano


LOTTO&CONCORSI

A Napoli centrato l’ambo 73-77 con le nostre previsioni

Cadenza 7 su Cagliari di GIOIA GASPARINI ROMA - La prima estrazione di settembre ha lasciato nelle urne delle rispettive ruote i quattro "centenari" del lotto. In testa c'è il 22 di Cagliari che manca da 115 estrazioni ed è seguito dal 44 di Roma con 114 mancati riscontri, dal 62 di Napoli con 109 assenze e dal 40 di Milano che si è portato a 101 sorteggi nulli. Si sono invece rivisti il 23 quarto di Roma dopo 58 turni, il 21 e il 34 quarto e sesto di Milano dopo 56 e 51 ritardi, il 41 decimo di Napoli dopo 55 assenze e l'82 quarto di Genova dopo 50 mancati riscontri. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 15-23 è uscito sia a Genova che a Roma. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di cadenza 5 (5-35-85) a Cagliari, il terno di figura 5 (14-32-77) e l'ambo gemello 55-77 a Firenze, il terno di figura 9 (18-5490) a Palermo, l'ambo vertibile 48-84 a Torino. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE - La cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 21-38 per estratto ed ambo. BARI - Da 47 estrazioni la cadenza 9 non sviluppa giochi vincenti, combinate ambi e terni nella serie 29-3959-69-89. Per ambo la decina 71/80 con la cinquina 71-73-75-76-77. Previsione speciale 31-72 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo e terno riproponiamo la cadenza 7 con la serie 17-37-47-67-77 e la decina 70/79 con la combinazione 70-72-73-77-79. Previsione speciale 22-77 per estratto ed ambo. FIRENZE - Per ambo e terno segnaliamo la decina 31/40 con la serie 3234-35-37-39 e la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 40-41 per estratto ed ambo GENOVA - Da 69 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-42-52. Previsione speciale 58-86 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza 0 e la controfigura 3 sono interessanti per ambo, combinate qualche puntata attingendo nella serie 10-20-30-60-70 e nella cinquina 3-14-25-47-58. Previsione speciale 40-69 per estratto ed ambo NAPOLI - Avevamo proposto ambi con la decina del 70 ed è uscita la cop-

SCACCHI

31 13 22 88 28 40 62 37 44 76 87

76 78 115 75 92 101 109 76 114 77 92

32 55 3 35 47 47 74 3 40 64 13

63 72 66 71 72 69 74 62 7 61 81

21 51 37 42 67 10 16 41 52 83 90

55 61 58 61 51 57 67 49 59 50 50

Pronostico concorso n. 106 (del 03/09/2009) 22 34 37 43 51 58 69 73 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 88 81 85 90 55 82 1 3 63 64

Frequenza 135 134 134 131 130 130 129 129 128 128

Numero 30 80 65 64 18 25 73 59 66 3

Ritardo 65 50 43 42 37 34 34 30 28 27

Gli ambi di Settembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

1) VAN ASSELDONK-MAIOROV

2) FURNARI-OSCHETZKI

Posizione dopo 40…;Rc1 (vedi testo)

Posizione dopo 20…;Bh6 (vedi testo)

7. d4 exd4 8.Qxd4 Qxd4 9. Bxd4 Ng6 10. e5 f5 11. 0-0 Nf4 12. Bb2 Be7 13. g3 Ne6 14. Ba3 g5 15. Bxe7 Kxe7 16. Rd1 Bd7 17. Nc3 Be8 18. Nd4 Bg6 19. Nxe6 Kxe6 20. f4 gxf4 21.gxf4 Bh5 22. Rd3 Rag8+ 23. Rg3 Rd8 24. Rf1 Kf7 25. Rf2 Rd4 26. Rh3 Bg6 27. Rd3 c5 28. Rxd4 cxd4 29. Nd5 c5 30. Nb6 Ke6 31. a4 Rd8 32. Rd2 Bh5 33. Kf2 Rg8 34.Kf1 Bg4 35. Rf2 Bh3+ 36. Ke1 Rg1+ 37. Kd2 Bg4 38. Kd3 Rd1+ 39. Kc4 d3 40. Kxc5 Rc1(diagr.1) 41. c4?? (davanti al primo tatticismo il bianco

90 30 77 65 82 21 72 9 23 43 25

pia 73-77. Per ambo segnaliamo la ca- 13-14-17-41-61 e la cadenza del 7 con denza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e la cinquina 17-27-37-47-57 reclamala figura del 7 con la cinquina 16-25- no il gioco per ambo. Previsione spe43-70-88. Previsione speciale 1-62 ciale 20-25 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare preper estratto ed ambo. PALERMO - La figura 3 con la serie valentemente per ambo: 16-21-33, 12-39-48-57-84 e la cadenza del 4 con 24-59-71, 26-35-60, 47-83-89, 4-18la cinquina 4-24-44-64-74 sono matu- 33. re per qualche ambo. Previsione speciale 30-32 per estratto ed UNDICI RUOTE ambo. di MARIA D’AUTUNNO ROMA - La cifra 3 con la combinazione 3-23-30-35-39 e la controfigura 7 con la serie 7-29-40-62-73 dovrebbero sviluppa- NEL “Magico” mondo dei 90 nu60 - 34 re combinazioni for- meri del lotto esistono delle comtunate. Previsione binazioni particolarmente “fortu10 - 34 speciale 11-44 estrat- nate” abbinate ai vari mesi to ed ambo. 52 - 40 dell’anno. Tali combinazioni si TORINO - Per ambo possono giocare su tutte le ruote, e terno la figura 6 con o su ruota di preferenza per ambo 13 - 83 la serie 6-24-33-42-69 e sorti superiori, per un periodo e la cadenza 3 con la di 6/7 colpi circa. 89- 10 cinquina 23-33-4353-63. Previsione speMESE DI SETTEMBRE ciale 78-89 per estratPer informazioni e chiarimenti teto ed ambo. lefonare 348-8024342 da marte5 - 62 VENEZIA - Centradì a sabato dalle 17,30 alle 19 o to l'ambo 34-37 che dopo le 21,30. Troverete le mie 42 - 84 avevamo segnaliamo tecniche su BancoLotto di Setcon la decina 31/40. tembre. 69 - 53 La cifra 1 con la serie

Festival degli Scacchi ad Amantea: due belle partite LUNEDI’31 agosto ha preso il via ad Amantea la settima edizione del festival internazionale di scacchi. La manifestazione si ripresenta in grande stile con tre tornei in programma: Magistrale, Open ed Esordienti. Nel torneo principale, tra i 49 partecipanti, sono molti i giocatori con titolo internazionale provenienti da diversi paesi europei. Ecco due partite giocate al 1° turno: nella prima è impegnato il GM bielorusso Nikita Maiorov, vincitore dell’edizione dello scorso anno; il suo avversario, l’olandese Paul Van Asseldonk, sceglie la variante di cambio della partita spagnola e con un gioco improntato al sistematico cambio di pezzi, mira a raggiungere indenne un finale di pedoni per raccogliere il mezzo punto; ma poi, davanti al primo problema tattico, si disorienta e perde. Nella seconda partita assistiamo all’unica sorpresa della giornata: la bella prova dell’italiano Franco Furnari (prima nazionale) contro il suo più quotato avversario tedesco. Van Asseldonk - Maiorov 1. e4 e5 2. Nf3 Nc6 3. Bb5 a6 4. Bxc6 dxc6 5. b3 f6 6. Bb2 Ne7

62 62 65 64 57 59 69 53 60 55 79

si perde; con 41.Nc4! non si aveva più nulla da temere: 41…;Rxc2 42.Rd2;.Be2 43.a5 etc.) Rc2 42. Rf1 d2 43. Nd5 Rc1 0-1 Furnari-Oschetzki 1. e4 d6 2. d4 Nf6 3. Nc3 g6 4. Nf3 Bg7 5. Bd3 Nc6 6. Be3 Ng4 7. Qd2 Nxe3 8.Qxe3 Bg4 9. Ne2 h5 10. Bb5 a6 11. Ba4 b5 12. Bb3 Na5 13. h3 Bd7 14. OO Nc4 15.Bxc4 bxc4 16. Rad1 Rb8 17. b3 O-O 18. Rfe1 c6 19. e5 Qc7 20. Nf4 Bh6 (diagr. 2) 21. e6! fxe6 (21…; Bxe6?? 22.Nxe6 e vince, 21….; Bxf4? 22.Qxf4 con posizione vin-

cente) 22. Nxe6 Bxe3 23. Nxc7 Bh624. Ne6?!(Per trarrevantaggio dalla posizione il bianco doveva accettare le complicazioni derivanti da 24.Rxe7; Bxh3etc) Rf6(=)25. Neg5Bf5 26. Rxe7 Bxc2 (ora è il nero a stare meglio) 27. Rde1cxb3 28. axb3 Rxb3 29. Ra7 Bd3 30. Ree7 Bf8?! (perde il vantaggio, meglio 30…;Rb1+ 31.Kh2; Rb8 e il nero è preferibile) 31. Rec7 c5?? (un grave errore: si imponeva 31…;Rf5 32.Ne6; Rb8 con vantaggio minimo del bianco) 32. Nh7 Rf4 33. Nxf8 1-0

di VITTORIO CATANZARO

Il “Villaggio” del Bridge DOPO exploits, splendori ed alterne vicende durate 25 anni , il periodo di flessione, per affluenza ed entusiasmo, dei Bridgisti del Villaggio, è ormai finito. Quest’anno, infatti, sotto la guida del nuovo Presidente dell’A.S. Bridge San Nicola Arcella, Luciano Cattani, coadiuvato da entusiasti ed attivi consiglieri e da tanti altri appassionati, il “Villaggio” si è dotato di una sede eccezionale, sotto le stelle e davanti all’Isola di Dino che sorride sorniona . La nuova sede all’aperto, insieme ad altre componenti, ha risvegliato l’entusiasmo di giocatori di tutte le età e si è ritornati ad avere un’affluenza notevole e costante. I minori costi hanno permesso di destinare a premio il 60% degli incassi, aumentando notevolmente il numero dei giocatori premiati. Va sottolineato e ricordato che per anni, il Past President Giuliano Falteri, insieme all’ottimo ed instancabile Direttore Lucio Sarno, hanno lottato per non fare morire il bridge al Villaggio ed è grazie al loro sforzo che oggi il sogno di Gregorio Medu-

gno, il suo indimenticabile creatore, può finalmente rivivere. Gregorio voleva un Villaggio non solo di bridgisti, ma di amici che, invece di rinchiudersi nelle case, si riunissero e facessero vita comune. Tutto questo è di nuovo possibile: campioni, giocatori medi, principianti dal nord al sud, hanno giocato insieme, si sono conosciuti e spesso la serata è stata conclusa da un fumante piatto di spaghetti consumato tutti insieme. Un vivo ringraziamento è d’obbligo per l’Amministratore Tonino Di Carlo che ha messo a disposizione una struttura efficiente e ridente, che ha attirato anche i più disincantati. Sta ora a tutti noi far sì che l’impresa prosegua e migliori nel tempo. Torneo di Gambarie dì Aspromonte: la squadra Failla di Catania vince l'open precedendo Gigli mentre nel coppie prevalgono i messinesi Oliva-Ammendolia. Torneo di Reggio Calabria: venerdì 4 nazionale a coppie memorial V Landi e sabato 5 nazionale a squadre memorial R.L. Barbera. Per info 0965-45556.

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Rubriche 53

Giovedì 3 settembre 2009


Giovedì 3 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Con ogni probabilità dovrebbe essere una vostra cara amicizia che vi domanda più attenzione. Lasciate i pensieri noir.

TORO 21/4 - 20/5

Non fatevi confondere da una Luna e una Venere poco conciliante. Siate solo più diplomatici con i familiari.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Siete sempre sensibili ai sentimenti d'amore. Ottimi incontri per l'intera giornata nonché serata. Colpi di fulmine.

CANCRO 22/6 - 22/7

Sicuramente ci sarà in voi un forte desiderio di evadere. Provate a concentrarvi e a organizzarvi maggiormente.

LEONE 23/7 - 23/8

La Luna e Giove avversi premono per evitare escamotage che potrebbero prendere una piega rischiosa.

VERGINE 24/8 - 22/9

Siete stimolati nel vostro ambiente professionale. Il vostro lavoro dovrebbero procedere per il meglio.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Vi darete molto da fare per raggiungere la vostra meta. Oggi potrebbe essere il giorno adatto per osare.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

La Luna e Giove storti potrebbero causare malumore. Attenzione, dunque, utilizzate un sano distacco dalle cose.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

In questo giorno potreste occuparvi di questioni burocratiche scritte. Fatelo oggi, più avanti potrebbe essere difficile.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Attenzione sempre a Marte storto che potrebbe apportarvi qualche piccolo scontro nelle relazioni di lunga data.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

leSoluzioni

La giornata si presenta movimentata. Sono possibili incontri interessanti anche se potrebbero essere un po' atipiche.

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Re Mida, cero = REMI D'ACERO

Gli impegni sono vari e possono risultare stancanti. Mantenete disciplina e serietà nell'organizzazione del lavoro.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

FILM

19.35

TELEFILM

20.35

SOAPOPERA

21.20

FILM

21.10

FILM

23.00

TELEFILM

23.30

TELEFILM

Genitori in trappola

Squadra speciale cobra 11

Un posto al sole d’estate

Le verità negate

06.00 -AttualitàEuronews 06.05 -RubricaAnima Good News 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.50 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiCercando cercando 06.15 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -Serie Tv7 Vite 14.25 -TelefilmNumb3rs 16.00 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 17.45 -CartoniShaun vita da pecora 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Sport 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmDi Tressette ce n'è uno, tutti gli altri son nessuno con G. Hilton - regia di Anthony Ascott (Ita) - 1974 10.40 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -SportRai sport - Atletica leggera 17.15 -TelefilmArsenio Lupin 18.10 -RubricaGeoMagazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob presenta Blob Venezia 20.15 -TelefilmWind at my back

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08:41 - FilmJoe Somebody con Tim Allen, Julie Bowen, Kelly Lynch - regia di John Pasquin (USA) - 2001 11.00 -Talk ShowForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14:50 - Film Un'estate d'amore con Diana Staehly, Bruno Bruni Jr., Klaus Wildbolz - regia di Thomas Hezel (Germania) - 2007 17:10 - FilmEssenza d'amore 18.50 -QuizChi vuol essere milionario 19.45 -QuizChi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolf un polizziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.45 -Film Dono d'amore con Lauren Bacall, Robert Stack, Evelyn Rudie - regia di Jean Negulesco (USA) - 1958 18.55 -Telegiornale Tg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -Telefilm Tempesta d''amore

06.45 -MiniserieTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniYu gi oh! 5d''s 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmDue sporche carogne con Alain Delon, Charles Bronson, Brigitte Fossey - regia di Jean Herman (Francia) - 1968 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -VarietàSupervarietà 21.20 -Film Genitori in trappola con Lindsay Lohan, Dennis Quaid, Natasha Richardson - regia di Nancy Meyers (USA) - 1999 23.35 -TelegiornaleTg 1

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 22.45 -TelefilmAnna Winter. In nome della giustizia 23.30 -TelegiornaleTG 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole estate 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -TelefilmSurvivors 22.50 -TelegiornaleTg regione 22.55 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 23.30 -RubricaDOC 3

20:30 - ShowPaperissima sprint 21.20 -Film Le verità negate con S. Sarandon - regia di Ann Turner (Australia) - 2006 23:25 - Film Scintille d'amore

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Timeline con Paul Walker, Frances O'Connor, Gerard Butler - regia di Richard Donner (USA) - 2003

21.10 -Telefilm Grey's Anatomy 23.00 -Telefilm E.R. 00.50 -SportXV Campionato Mondiale di pugilato - Pugilato 01.50 -TelegiornaleStudio Aperto

20.30 -Telefilm Star Trek Classic 23.30 -Telefilm Cold Squad

23.40 -RubricaHeritage 00.40 -Rubrica66 ° Mostra del cinema di Venezia 2009 01.10 -TelegiornaleTg 1 01.55 -RubricaSottovoce 02.25 -RubricaFuoriclasse canale

23.45 -Film TvInnocenza in vendita con F. Ewanuick - regia di Pierre Gang (Can/USA) - 2005 01.15 -Real TvX Factor 01.45 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema

00.25 -RubricaOff Hollywood 2009 00.55 -RubricaLa musica di Raitre 01.45 -RubricaFuori orario 02.00 -AttualitàRai News 24 02.40 -Next I-II parte 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:42 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:15 - TelefilmSummerland 05:30 - TelegiornaleTg5-notte-replica

23.40 -FilmPresunto innocente con H. Ford - regia di Alan J.Pakula (Usa) - 1990 01.25 -TelegiornaleTg4 02.40 -FilmViuuulentemente mia 03.05 -FilmBill il taciturno

02.05 -Reality ShowTalent 1 player 02.45 -TelefilmKiller instinct 03.45 -ShowMedia shopping 04.05 -TelefilmKiller instinct 04.55 -ShowMedia shopping 05.10 -Film TvIl mostro oltre lo schermo

00.20 -TelegiornaleTg La7 00.40 -RubricaMovie Flash 00.45 -TelefilmAlla corte di Alice 01.45 -RubricaDue minuti un libro 01.50 -AttualitàCNN News

Timeline

E.R.

Cold Squad

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Televisioni 55

Giovedì 3 settembre 2009


CROCIATA DI SILVIO

INFLUENZA A

Berlusconi cita anche le giornaliste dell’Unità Superbo in difesa di Boffo

Fazio: «Possibile chiusura Una fiction in tv ragionata delle scuole» ricordando Scirea A dicembre picco del virus Il racconto in anteprima di uno degli sceneggiatori

a pagina 6

SPORT & MEMORIA

a pagina 7

Anno 8 n.207€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

a pagina 13

Giovedì 3 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Cercando Elisa e la verità

TOUR DI FASSINO tra i lavoratori Lasme Pressing su Marchionne con De Filippo Fassino tra i lavoratori A Matera

In piazza a sostenere Franceschini alle pagine 10, 11 e 12

Fassino a Matera

DROGA IN BASILICATA Si mobilitano le associazioni per aiutare i tossicodipendenti e sostenere le famiglie a pagina 16

SPORT E’ di Grassano Giocherà a San Siro con i russi contro l’Inter

PERMALOSITA’: Nome che danno i rozzi all’ipersensibilità

di PARIDE LEPORACE

di ANDREA DI CONSOLI

Da qualche tempo siamo impegnati in un difficile lavoro giornalistico che mira a raggiungere verità su diversi misteri lucani che hanno turbato non poco l’opinione pubblica. Il Quotidiano della Basilicata ha trovato un ottimo compagno di strada nello scrittore e giornalista Andrea Di Consoli che ha curato anche una pregevole inchiesta sul caso Claps sulle pagine del Riformista A seguitodi quella pubblicazione ha ricevuto diverse mail da un indirizzo di posta elettronica inglese che reca la dicitura lecosechenonvidicono@hotmail.co.uk. Queste mail contengono informazioni e notizie sul caso Claps. Alcune sono inedite. La fonte X ci ha inviato anche alcune foto, compresa quella che pubblichiamo in prima pagina che incornicia Danilo Restivo mentre mostra alcuni proiettili che gli sarebbero stati recapitati in Gran Bretagna. La fonte più volte sollecitata non vuole rivelare la sua identità. Noi abbiamo fondate ragioni per ritenere che a scrivere queste notizie sia lo stesso Danilo Restivo. Abbiamo ragionato molto sulla pubblicazione di questi materiali. Abbiamo scelto di renderli pubblici perché siamo convinti possano essere d’aiuto a chi continua ad indagare sulla scomparsa di Elisa. Sono tesi di parte. Che abbiamo confrontato con quello che conosciamo. Chi legge questi servizi deve tenere conto di questo aspetto. Sono notizie che abbiamo fatto conoscere prima della pubblicazione anche alla famiglia Claps chiamata ancora una volta dolorosamente in causa in una tragedia senza fine cui abbiamo dato il doveroso diritto di replica.

Io e il Direttore Paride Leporace abbiamo stabilito un codice giornalistico, culturale e umano per cui sempre - di fronte a qualsiasi notizia, idea, supposizione - vale la regola di giocare a carte scoperte. Non ci manca certo il coraggio di mettere le mani finanche lì dove non si vede bene quel che si tocca. Quando ho ricevuto queste email - che anche io credo siano di Danilo Restivo - non nascondo di aver provato un po' d'inquietudine. Non so bene dove voglia andare a parare l'autore di queste email, ma spero che non si tratti soltanto dell'autodifesa rabbiosa e infangante di una persona gravemente indiziata (me lo auguro per lui, diciamo così). Però per me vale la regola che se una notizia mi arriva, non arriva mai a me in quanto singolo, ma in quanto persona che scrive e informa pubblicamente. Spero che le argomentazioni (o i deliri) dell'autore di queste email vengano smontate una per una. So che ci sarà il putiferio: che avvenga, se è necessario. Ma non ci si dimentichi di Elisa, mai, in nessun momento. Un'ultima cosa. Ho provato esto provandoin tutti i modi di stabilire un dialogo con l'autore di queste email. Non ci sto riuscendo, purtroppo. Faccio un appello all'autore di queste missive - che, ripeto, secondo me è Danilo Restivo: si faccia intervistare de visu senza limiti di tempo e di domande. Ne va - se davvero sussiste della sua innocenza. Altrimenti, tutto come prima. E, onestamente, non è un bel “prima”

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

alle pagine 8 e 9

Giocare a carte scoperte, sempre


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