QB090904

Brevi dal mondo

Nasce con il cuore fuori dal petto NEW DELHI – Con un complicato intervento chirurgico durato tre ore e mezzo, un team medico indiano ha ricollocato il cuore in sede al bimbo nato con l’organo sporgente in fuori. A. K. Bisoi, il chirurgo cardiotoracico dell’All India Institute of Medical Sciences -che ha guidato il team di 13 persone che ha condotto l’operazione - ha detto alla Cnn che il battito cardiaco del bimbo non è stato mai interrotto. «Il bimbo è in condizioni stabili: potrebbe non aver bisogno di ulteriori interventi».

Honduras, Usa tagliano gli aiuti WASHINGTON – L'amministrazione degli Stati Uniti ha annunciato il drastico taglio di una «vasta gamma» di aiuti economici all’Honduras, come ritorsione contro i nuovi governanti del Paese dell’America Centrale che alla fine di giugno deposero il presidente eletto Manuel Zelaya, poi sostituito dal capo del Parlamento, Roberto Micheletti, di origini italiane. La decisione Usa è stata resa nota da Ian Kelly, portavoce del segretario di Stato americano Hillary Clinton, mentre quest’ultima era impegnata in un colloquio con lo stesso Zelaya. «Il segretario di Stato», ha spiegato il portavoce, «ha riconosciuto la necessità di ricorrere a misure decise» nei confronti del nuovo regime.

Venerdì 4 settembre 2009

Per il pm la triangolazione è imprenditori, prestanome e politici

Bari, si indaga sui fondi alla sinistra Occhi puntati su Pd Prc, Socialisti di Tedesco e sul partito del presidente Vendola

Nichi Vendola

BARI – Imprenditori, prestanome e politici. Potrebbe essere questa – secondo ipotesi investigative – la triangolazione dei flussi di denaro ritenuti sospetti che uomini d’impresa locali potrebbero aver elargito a esponenti politici del centrosinistra dai quali avevano ricevuto generosi appalti nel settore sanitario durante la presidenza di Nichi Vendola alla Regione Puglia.

Gli occhi sono puntati su cinque partiti: Pd, Prc, sui Socialisti Autonomisti dell’ex assessore regionale

pugliese Alberto Tedesco (ora senatore del Pd), sul partito del governatore Vendola, Sinistra e Libertà, e sulla Lista Emiliano del sindaco di Bari Michele Emiliano. Quello che vuole capire il pm Desirè Digeronimo è se ci sono stati stanziamenti di denaro dagli imprenditori a politici pugliesi e nazionali. E se il denaro è stato rendicontato (dal 2005 al 2008) dai cinque partiti 'sott'accusa' che a fine luglio scorso hanno subito l'acquisizione dei bilanci e della documentazione bancaria.

Roberto Buonavoglia

Napoli, branco attacca coppia per un Mp3

Udine, in quattro aggrediscono un disabile

NAPOLI – Prima l’aggressione a due ragazzi ritenuti gay, nel centro storico. Poi il tentativo di violenza sessuale ai danni di una sedicenne, nella periferia di Scampia. E poi, ancora, botte e bastonate ad una coppia di fidanzati, nel cuore della città, nella Villa comunale. Accade a Napoli dove è sempre il 'branco' ad agire.

Ieri pomeriggio erano in sei – un 19enne, tre ragazzi tra i 15 e i 16 anni e due ragazze, di cui una di 13 anni e mezzo ed una diciassettenne – hanno accerchiato e terrorizzato una coppia di fidanzati ventenni e portargli via l’Mp3.

AQUILEIA (UDINE)–Lo bloccano, lo insultano, lo aggrediscono e poi gli mostrano i genitali. Tutto ai danni di un disabile. Ad agire sono stati quattro giovani, J. B. P., studente colombiano di 17 anni residente a Fiumicello (Udine), A. A. pure di 17 anni studente romeno residente a San Canzian d’Isonzo (Udine), T.A. e M.F. entrambi studenti di 16 anni residenti a Fiumicello, individuati dai Carabinieri di Aquileia conclusione di un’indagine avviata a seguito della denuncia della vittima, un 31/enne di Fiumicello, menomato e disoccupato.

Fioroni: «È una farsa, i costi sono uguali a quelli per la riconferma»

Scuola, contratti ai precari Il governo approverà supplenze e indennità di disoccupazione ROMA- Supplenze brevi e indennità di disoccupazione per i precari. È il "cuore" del provvedimento messo punto dal Governo per attenuare l'impatto del taglio agli organici che, in questi giorni, ha messo fuori gioco migliaia di precari.

«Abbiamo proposto una norma di legge che verrà inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi - ha spiegato il ministro Maria Stella Gelmini suisupplenti annuali.Attraverso una convenzione che coinvolge Welfare, Istruzio-

ne e Inps a questi lavoratori verrà garantita un'indennità di disoccupazione e una via preferenziale per l'accesso alle supplenze brevi».

Le misure saranno presentate nel Consiglio dei ministri mercoledì, concretizzando quelli che durante la trattativa tra tecnici del ministero e sindacati sono stati definiti "contratti di disponibilità" a favore di coloro che nel 2008/2009 hanno avuto un contratto annuale o fino al 30 giugno. A un numero ancora imprecisato di supplenti (da 10 a 18 mila) verrà assicu-

rato l'anticipo dell'indennità di disoccupazione e la precedenzanel conferimentodelle supplenze brevi, di qualche giorno o poche settimane, e per quelle attività che le scuole organizzano per il recupero della dispersione scolastica o a favore dei soggetti più deboli. Questa scelta si affiancaa unaconvenzionestipulata con l'Inps con cui si gestirà automaticamente l'attivazione e la cessazione dell'indennità di disoccupazione. In pratica, lavoro e indennità di disoccupazione si alterneranno tutelando il la-

voratore dal punto di vista retributivo e delle competenze. L'insegnante precario non dovrà recarsi all'Inps per chiedere l'indennità di disoccupazione o per comunicare l'inizio di un nuovo rapporto di lavoro, mentre le singole scuole potranno e dovranno comunicare gli eventuali casi di rifiuto immotivato della supplenza da parte dell'insegnante precario, il che determinerà la perdita del diritto all'indennità di disoccupazione. La durata dell'indennità di disoccupazione è di 8 mesi che si allunga-

no a 12 per quanti hanno superato i 50 anni. Con la stessa norma sulle supplenze brevi il personale che accetti tutte le occasioni di supplenze avrà diritto al punteggio per l'intero anno di servizio nelle graduatorie a esaurimento.

Da Palermo, l'ex ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avverte: «È una farsa. Il costo dell'operazione dei contratti di disponibilità - spiega - è lo stesso a conti fatti della riconferma dei precari dello scorso anno».

Elisabetta Martorelli

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia e nel Mondo

Gabon, gli sfidanti di Ali Ben Bongo denunciano brogli

Stava girando un film sulle bande criminali del paese centroamericano

Salvador, ammazzato il regista Poveda

L’INFLUENZA A

SAN SALVADOR – Crivellato dalle pallottole di sconosciuti in un quartiere, finito in un pozzo di sangue alla periferia di San Salvador. Così ha trovato la morte il regista franco-spagnolo Christian Poveda, da tre anni residente nella città e che per 16 mesi aveva lavorato in presa diretta in un film sulle 'maras', le bande criminali che ormai da tempo hanno messo a ferro e fuoco molte delle principali città centroamericane.

Il paese che aveva di fatto adottato per preparare in modo documentato e accurato il film 'La vida loca' è stato così fatale a Poveda. «Sono senza parole e sotto shock» ha detto il capo dello Stato, Mauricio Funes, ex giornalista Cnn salito al potere il primo giu-

gno di quest’anno con l’appoggio degli ex guerriglieri di Farabundo Marti.

Il corpo del noto regista e foto-reporter di 54 anni è stato trovato su un ponte conosciuto come 'Las Canas' nel villaggio El Rosario, al nord della capitale del Salvador, paese considerato in assoluto tra i più pericolosi dell’America Latina, con una media di 60 omicidi ogni 100 mila abitanti.

«E' stato ucciso da un gruppo di persone del posto», si è limitato a dire il ministro salvadoregno della giustizia, Manuel Melgar. Secondo il segretario generale di Reporters sans frontiere, Jean Francois Julliard, la causa più probabile dell’ omicidio è «un regolamento di conti tra le gang

sulle quali Christian stava indagando, un circolo impenetrabile anche per il potere salvadoregno».

Poveda, hanno riferito i suoi amici e i conoscenti, conosceva bene i rischi che aveva corso filmando la pellicola, visto che non nascondeva i suoi dubbi sul fatto se fosse conveniente diffondere il film in El Salvador: «Credo sia pericoloso, tenendo conto la situazione politica e le problematiche delle gang», aveva detto lo stesso regista in testo scritto per un blog. Nel film, il regista aveva tratteggiato le storie e le vicende sulle bande salvadoregne, utilizzando protagonisti legati alle stesse gang, sette dei quali vennero uccisi o arrestati proprio nel corso della realizzazione della pellicola.

Il regista Christian Poveda

Tra i due gruppi al centro del film ci sono la 'Mara 18' e 'Mara Salvatrucha',che sonorivalitradi loroeaccusate dalle autorità di essere responsabili di gran parte degli omicidi che avvengono a ripetizione nel paese e negli altri stati centroamericani.

Martino Rigacci

LIBREVILLE – Gli sfidanti di Ali Ben Bongo, proclamato vincitore delle elezioni presidenziali in Gabon, hanno denunciato presunti brogli elettorali. «Non riconosciamo il risultato delle elezioni», ha dichiarato un membro dello staff dell’ex ministro degli interni Andre Mba Obame, che ora si trova «al sicuro, in una località segreta», al riparo dai disordini scoppiati in tutto il Paese dopo la proclamazione dei risultati ufficiali. «E' un colpo di Stato costituzionale», ha denunciato Richard Mombo, segretario dell’Unione del Popolo Gabonese (Upg).

Intanto le Regioni si preparano alla vaccinazione

Il paziente di Monza sta meglio ma è grave so un peggioramento. Il ragazzo rimane sottoposto a ventilazione assistita e a protezione renale».

Restano invece critiche ma stazionarie le condizioni di G. D., l'uomo di 51 anni ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli per un’infezione da H1N1. Il paziente ha trascorso una notte tranquilla, e secondo i medici che lo seguono «il quadro è complessivamente buono, considerando comunque la gravità della situazione generale». L’uomo infatti già soffriva di problemi cardiovascolari, respiratori, renali e di diabete e, spiegano i medici, il virus dell’influenza A è pericoloso soprattutto in persone con problemi di salute gravi e quindi for-

MILANO – Fabio F., Il ragazzo di Parma ricoverato a Monza, potrebbe aver sconfitto il virus dell’influenza A: il primo test di controlloè infattirisultatonegativo. Lo ha detto Luciano Bresciani, assessore alla sanità della Lombardia, che sottolinea come «il virus è scomparso dal suo organismo, è stato battuto», anche se resta la complicanza di un’infezione polmonare causata da un batterio.

«In un campione di materiale inviato all’Istituto virologico di riferimento a Milano – aggiunge Roberto Fumagalli, primario di anestesia e rianimazione all’ospedale San Gerardo, dove il ragazzo è in cura –non è stato trovato il virus A H1N1, ma per avere la conferma definitiva è necessario che più test successivi siano negativi. Il prossimo test sarà effettuato entro la fine della settimana».

Il giovane però rimane grave a causa di un’infezione polmonare dal batterio Pseudomonas aeruginosa. «Abbiamo già iniziato la terapia antibiotica specifica – prosegue Fumagalli – confidiamo di controllare l'infezione, ma rimane grave il quadro dell’insufficienza respiratoria, e la prognosi rimane riservata». «In un percorso come questo – aggiunge Bresciani – siamo passati dal rischio di morte a una parziale auto-sufficienza respiratoria, anche se le complicanze sono sempre in agguato. Queste tuttavia non ci fanno perdere i segnali di speranza guadagnati nei giorni precedenti: la situazione rimane stabile e non volge ver-

ilLotto Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

67 57 62 23 20 80 70 45 47 72 40

85 15 29 42 80 53 27 70 73 6 36

39 49 51 76 22 76 17 39 90 68 89

ROMA – Un vaccino efficace in una sola dose. E' la nuova frontiera battuta dalla ricerca per fronteggiare la pandemia di influenza A e rendere disponibili farmaci in quantità sufficiente a immunizzare il maggior numero di persone possibile.

A battere tutti sul tempo la Cina, che ha dato il via libera ieri al primo vaccino monodose (prodotto dalla locale Sinovac) che potrà presto essere messo in commercio, incassando anche il plauso dell’Organizzazione mondialedella sanità.Macontro il virus H1N1 sono al lavoro anche tutte le multinazionali del

5 23 34 63 67 88 65 16 22 58 17

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

5 - 7 - 9 - 13 - 15 - 20 - 23 - 36 - 39 - 45 47 - 55 - 57 - 62 - 67 - 70 - 72 - 77 - 80 - 85

ilSuperEnalotto

Il reparto malattie infettive del Cotugno di Napoli. Sotto, i laboratori cinesi

Maiorino – non destano preoccupazioni». Per gli altri quattro pazientisiattende ancoral’esito definitivo dei test.

Intanto si iniziano ad attivare i 'medici sentinella', censimenti delle rianimazioni, accordi con medici di base per le vaccinazioni. Operazione, quest’ultima,

Pronto in Cina il vaccino monodose

estrazione del 3 settembre 2009

7 39 13 47 5 77 36 9 67 55 19

temente debilitate.

Sempre al Cotugno di Napoli sono ricoverate altre due persone per le quali è stata accertata l’infezionedavirus H1N1ma,secondo l’infettivologo Francesco Faella, stanno bene e le loro condizioni non destano preoccupazioni. Altre sei persone (tra cui uno studente greco) erano invece in attesa dell’esito dei test per scoprire se erano o meno affette da influenza A: negativi i risultati su una bambina di cinque anni con febbre molto alta, e su un’altra persona. Trovata positiva invece una donna di 37 anni della provincia di Napoli, «le cui condizioni, però – ha detto il direttore sanitario dell’ospedale Cosimo

Conc. n° 106

Montepremi 5.962.906,94 euro

jolly

18 - 54 - 56 - 58 - 62 - 66

32

punti 6 jackpot 46.609.053,77 punti 4 305,79 19,44 punti 5+1 1.192.581,39 punti 3 punti 5 15.159,94 Num. Superstar 45

farmaco, e proprio dall’Europa, poco dopo l'annuncio di Pechino, arriva un segnale di ottimismo: la svizzera Novartis ha pubblicato ieri i risultati della prima spe-

Clima, la Royal society suggerisce il “piano B” DA visionari sogni di scienziati sospettati di pazzia a concreta proposta di azione della prestigiosa Royal Society britannica. E' la sorprendente parabola della geo-ingegneria, quella branca della ricerca che da anni studia soluzioni tecnologiche per ridurre la presenza di anidride carbonica nell'atmosfera, disinnescando gli effetti più gravi del riscaldamento globale. «E' il prezzo che potremmo doverpagare peril nostro fallimento nella lotta contro i cambiamenti climatici», afferma il professor John Shepherd dell'università di Southampton. Iniziative che presentano spesso uno spiccato sapore fantascientifico, come la messa in orbita di gigante-

schi specchi riflettenti oppure il progetto per spruzzare in cielo sostanze chimiche in grado di emulare l'effetto raffreddante che accompagna le grandi eruzioni vulcaniche. Ora la Royal Society suggerisce al governo di prendere in seria considerazione la necessità di ricorrere a questo "piano B".

rimentazione su 100 volontari sani, che mostrano come già con una sola dose possa essere sufficiente a proteggere «gli adulti» dalvirus.Il vaccinomessoapunto dalla giovane azienda cinese è però il primo ad avere concluso i test clinici (effettuati su 1.600 persone) e ad aver ottenuto il disco verde per la commercializzazione dall’Autorità nazionale per gli alimenti e i farmaci di Pechino. «I test completati hanno dimostrato che il vaccino è sicuro», ha sottolineato il capo dell’autorità, Zhang Wei, annunciando che il farmaco della Sinovac era stato «ufficialmente approvato».

che non si profila a costo zero. Sono alcuni dei fronti su cui le Regioni stanno lavorando per l’influenza A. Gli enti vogliono evitare afflussi di massa ai pronto soccorso, passando, dove si può, per la cura domiciliare. Ma è ovvio che si sta pensando a posti letto aggiuntivi in ospedale, anche bloccando ricoveri programmati. Con i medici di base è partita aperta. Il vaccino, da quanto si sa, è disponibile in dosi da 10.

Una volta aperto va usato in fretta: quindi bisogna convocare 10 pazienti alla volta. La possibilità di collaborare dipende anche da come è strutturato l'ambulatorio, dalla presenza di una segreteria che contatti gli assistiti. Poi c'è il nodo costi. Per l’influenza stagionale i medici ricevono un rimborso a vaccino stabilito a livello regionale. L’influenza A, quindi, potrebbe prevedere un identico iter. E questo significa costi per le Regioni. La Lombardia – 7 centri di stoccaggio per il vaccino e dosi vaccinali per 1,3 milioni dipersone –non hasiglato per ora intese con medici di base. In Toscana, con i medici di medicina generale è stata raggiunta un’intesa per 5 milioni di euro.

Letizia Bianco

Sasha nello studio Ovale come John John nel 1963 NEW YORK – Sasha Obama gioca a nascondino sotto un divano nello Studio Ovale mentre il papà presidente è intento al lavoro: il fotografo ufficiale della Casa Bianca fa 'click' e l’America rivive, 46 anni dopo, l’aura di Camelot.

In un chiaro omaggio a una delle più famose foto dell’epoca di JFK, l’immagine di Peter Souza diffusa ieri dall’ufficio stampa della Casa Bianca mostra Sasha Obama, otto anni, che fa capolino da un sofà proprio come nell’ottobre del 1963, un mese prima che il presidente venisse assassinato, il picolo John John, che all’epoca ne aveva due, faceva cucù da sotto la scrivania dell’Oval Office, ai

piedi del papà. Fu quella una delle foto-icone che aiutarono la Casa Bianca di allora a creare e promuovere l’immagine della Camelot dei Kennedy: un giovane presidente che si prendeva cura dei problemi del paese mentre la sua famiglia giocava al suo fianco.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Il fatto del giorno: Fini ai giornali: “Fermiamoci” L’allarme, così si rischia “una deriva pericolosa

Lo squadrismo mediatico Politica e informazione fra corruzione e violenza assoggettate alla giustizia

dalla cronaca di Marco Conti

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal commento diMichele Ainis

Dopo il caso Boffo, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, mette in guardia «dalla deriva pericolosa in cui può cadere l’informazione se si dedica al killeraggio delle persone». «Si rischia l’imbarbarimento, si sa come si comincia, ma non dove si va a finire, fermiamoci», avverte Fini intervenendo alla festa di Mirabello, un appuntamento caro a quella che fu Alleanza nazionale. E Papa Benedetto XVI ricorda che «Dio condanna i peccati, e tuttavia non persegue i peccatori, se si pentono e cambiano vita». Berlusconi querela anche l’Unità. Nota del Vaticano: Feltri fomenta il caos. La replica: non devo scusarmi di nulla. [...]

Così siamo al dunque. Quel che non si può comprare né corrompere deve tacere. Eccola qui la strategia d’autunno: zittire con ogni mezzo il dissenso, che ormai questo è diventato il semplice dovere di cronaca e diritto di critica. Il presidente del Consiglio, lo avete letto, è in guerra in queste settimane con i commissari europei, con le gerarchie ecclesiastiche, con i giornali che nel nostro paese e nel mondo documentano le sue gesta. Non ci sono in Italia molti organi d’informazione che non dipendano direttamente o indirettamente dal suo favore, dal suo smisurato potere economico e dal suo potere di influenza e di minaccia. Premere, corrompere o comprare. Dove non si può pagare, allora uccidere. [...]

[...]. La reazione giudiziaria contro la carta stampata suona sempre comeun’intimidazione [...].E c’è[...] uneffetto paradossale [...]: la politica è potere, ma lo è pure l’informazione [...]. Se le loro baruffe sbucano in un’aula di giustizia, significa che [...] questi duepoteri s’assoggettanoal poteregiudiziario, neaccettano il primato. Sarà pertanto un giudice a stabilire chi ha torto e chi ha ragione. Ma qual è mai l’oggetto del contendere? [...] Si tratta di parole, o meglio del tono con cui risuonano le polemiche politiche [...]. Dopotutto è la grammatica del nostro discorso collettivo che così finisce in tribunale, e il tribunale giudica in conclusione sul vocabolario che gli italiani dovranno recitare [...].

Sarebbe meglio rivolgersi all’Accademia della Crusca. [...]

La migliore di ieri

Vie d’uscita Ma la Chiesa dovrebbe da seguire stare sopra ogni sospetto

Albertone illuminaci

dall’editoriale di Roberto Arditti

dal commento diVittorio Messori

dal corsivo di Marcello Veneziani

[...] Dalla situazione in cui ci siamo cacciati si esce soltanto con due operazioni di profonda onestà intellettuale. La prima è quella di accettare (una volta per tutte) l’avversario che vince le elezioni come definitivamente legittimato a governare per l’intera legislatura. Nessuno deve cercare colpi di mano o ribaltoni [...]. La seconda è ammettere che in primavera alcuni hanno passato il segno, accettando, nella foga di attaccare Berlusconi, l’utilizzo di mezzi immorali a fini di lotta politica, quali sono le foto scattate nei bagni o le registrazioni rubate in abitazioni private. Questa roba non può avere cittadinanza in una nazione civile [...]

Come a tutti, nel milieu, pure a me, da tempo,giungevano voci su una comparizione davanti a un giudice di «Boffo dottor Dino, da Asolo» per una storia omosessuale. Ma perché a Terni? Perché, rispondevano con un sorrisetto malizioso, da quelle parti sta la comunità di don Gelmini, sul quale pure correvano voci e che fu poi ridotto allo stato laicale perché accusato di abusi pederastici. Seppi in seguito che alcuni avevano cercato di ottenere dal tribunale gli atti: documenti pubblici, secondo la legge,ma non concessia tutela della reputazione dell’imputato. Ma neanche così, da cattolico, ero tranquillo. Prima o poi, c’è sempre qualcuno

che (per avversione politica, per vendetta, per ricerca di scoop) porta alla luce i dossier imbarazzanti. Èpuntualmente avvenuto, con l’enorme danno d’immagine che paventavo, per la Chiesa, quale che sia lo svolgimento futuro della vicenda. [...] In effetti, dopo la sentenza del 2004, la prudenza tradizionale avrebbe suggerito di chiedere al «condannato» di defilarsi, assumendo altre cariche, meno esposte a ricatti e a scandali. E questo anche se si fosse trattato di un equivoco, di una vendetta, di un errore giudiziario. Plutarco loda Cesare che ripudiò la moglie sulla base di sospetti inconsistenti, dicendo che il prestigio del Capo di Roma non tollerava ombre, pur se inventate. [...]

Giannelli sul Corriere

[...] La dottrina cristiana considera la vita sessuale fuori dalla prospettiva della procreazione come disordine e peccato. Ma l’umanità, la vita, la realtà smentiscono la dottrina da quando è nata [...]. Allora non occultiamo la verità. Ricordo come un trattato teologico perfetto quel film con Alberto Sordi prete che, chiuso a ferragosto in ascensore con la procace Stefania Sandrelli, senza speranza di soccorso, ebbe un rapporto sessuale. E poi si scusò dicendo che in quell’ascensore aveva perso il libero arbitrio, non era in grado di sfuggire alle tentazioni, dunque era stato quasi costretto. [...]

Una società senza segreti Conformismo, obbedienza, inazione: i mali italiani dall’editoriale di Marco Belpoliti

dal commento diGiuseppe D’Avanzo

[...] Il segreto è la fonte stessa del potere: c’è chi sa e chi invece ignora. Il potente cerca di conoscere i segreti degli altri, li persegue, li ascolta, li registra, li scheda. Questo è il «segreto offensivo», contrapposto al «segreto difensivo», che consiste nel semplice atto di non far conoscere i propri segreti agli altri. Il potente esercita entrambi, mentre gli uomini comuni hanno a disposizione solo quello difensivo o passivo. Oggi nella società della comunicazione i segreti non sembrano esistere più: tutto è esposto, tutto è visibile, tutto è ascoltabile. Da Facebook a YouTube ogni cosa [...] è messa continuamente in mostra in una società fondata sulla trasparenza.

Non c’è privacy che non possa essere violata, dal conto bancario all’e-mail, dalla scheda sanitaria alla bolletta elettrica.

Una società di guardoni e superguardoni, in cui noi tutti finiamo [...] per essere gli scrutatori degli altri [...].

Mai comeoggi, i caratteri del"male italiano" sono il conformismo, l’obbedienza, l’inazione. Anche ora che un assassinio è stato commesso sotto i nostri occhi. Assassinio. Con quale altra formula si può definire - in un mondo governato dalla comunicazione - la deliberata e brutale demolizione morale e professionale di Dino Boffo, direttore dell’Avvenire, "reo" di prudentissimi rilievi allo stile di vita di Quello-Che-Comanda-Tutto? Un funzionario addetto al rito distruttivo - ha la "livrea" di Brighella, dirige il Giornale del Padrone - "carica il fucile". Così dice. Il proiettile è un foglietto calunnioso, ano-

nimo, privo di alcun valore. Si legge che Boffo è un "noto omossessuale". La diceria medial-poliziesca ripetuta tre o quattro volte assume presto la qualità di un prova storica. Non lo è. Non lo è mai stata.

Brighella è un imbroglione e lo sa, ma è lì per sbrigare un lavoro sporco. Gli piace farlo. Se lo cucina, goloso. Colto con le mani nel sacco delle menzogne, parla ora d’altro: qualcuno gli crede perché sciocco o pavido. Non è Brighella a intimorire. È Quello-Che-Comanda-Tutto. È lui il mandante di quel delitto. È lui il responsabile politico. Contro Silvio Berlusconi ci sono quattro indizi. Già in numero di tre, si dice, valgono una prova. Il primo indizio ha un carattere professionale. Qualsiasi

La fotografia

Lo steward dei desideri dal reportage di Diana Alfieri

Lui, lei, l’altro. Quest’ultimo, ormai si sa, è il direttore dell’Avvenire. Si sa pure che lei è Anna B., una bella ragazza di Terni, 29 anni, famiglia in vista, colta e devota. Ora Panorama (in edicola oggi) svela anche chi è lui, l’ex fidanzato conteso: un ex «aitante assistente di volo ternano» nato nel 1970, «fisico slanciato, modi delicati, portamento signorile, conoscitore delle lingue straniere, assiduo frequentatore della Lectio divina» che si teneva una domenica al mese nella città umbra. Anche lui ha gettato alle spalle quella vecchia storia, ha cambiato città e lavoro: è single e dirige una filiale di una grande banca in provincia di Modena. «Non ho niente da dichiarare. Ho dei clienti davanti a me», ha detto al settimanale della Mondadori.[...]

Venezia, al Festival del cinema c’è stata una manifestazione dei precari dello spettacolo (Ansa)

editore che si fosse trovato tra i piedi un direttore che, con un indiscutibile falso, solleva uno scandalo che mette in imbarazzo Santa Sede, Conferenza episcopale, comunità cattoliche gli avrebbe chiesto una convincente spiegazione per l’infortunio professionale. In caso contrario, a casa. [...]

Il secondo indizio è documentale. Il 21 agosto, Mario Giordano, direttore del Giornale, è costretto a lasciare la poltrona a Brighella. [...] Il terzo indizio è, diciamo così, politico e cronachistico. Berlusconi [...] ha "rinunciato al suo profilo riformatore" (Il Foglio, 31 agosto). Non ha più alcun "fine". Difende soltanto "i mezzi", il suo potere personale. [...]

La sesta colonna diFrancesco Zardo

Lo dice bene Michele Ainis sulla “Stampa”: il fatto che due poteri come quello esecutivo e quello dell’informazione si sottomettano al potere giudiziario significa che riconoscono il primato di quest’ultimo.

Non sarà questa un’ulteriore prova del logorio dello Stato moderno? Nel quale i poteri - sembrerebbe - finiscono poi per consumarsi a vicenda. La vittima è il cittadino, che andrebbe governato, giudicato e anche informato: invece Berlusconi fa causa a Repubblica, la Repubblica dal canto suo aveva già fatto causa a Berlusconi e via così. Passi per la carta stampata, che soffre di una debolezza ormai cronicizzata... Ma il premier?

Non sostiene che i giudici sono comunisti? E poi si rivolge a loro? Ma come? Ah giusto: in caso di sua vittoria in tribunale giustizia sarà fatta. Altrimenti dirà che i giudici erano comunisti. E così via.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

4

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Finanza, cambia la musica anche alle isole Cayman e nel paradiso fiscale si dovranno pagare le tasse

La regola dell’umanità nei confronti dei rifugiati

dal servizio diDeborah Ameri

dall’articolo diGiovanni Bianconi

Neppure nei peggiori scenari futuri gli abitanti delle isole Cayman avrebbero potuto immaginare che presto, nel loro splendido paradiso naturale e fiscale, sarebbe stato introdotto un concetto a loro sconosciuto: le tasse. Il territorio britannico d’oltremare, diventato celebre comepatria di molti abbienti evasori fiscali, rischia la bancarotta. Il governo è sul lastrico, i dipendenti statali ultimamente si sono ritrovati senza assistenza pensionistica e sanitaria nelle buste paga, e i fornitori degli uffici governativi reclamano da mesi pagamenti inevasi. La dodicesima giurisdizione più ricca del pianeta (pur avendo solo 52.000 abitanti), la capitale degli hedge fund (che solo l’anno scorso avevano un mercatodi 2,3 trilioni di dollari) è stata messa in ginocchio dalla crisi finanziaria globale. E il ministro del business William McKeeva Bush ha chiesto alla Gran Bretagna un prestito di oltre 200 milioni di euro. Denaro negato dal sottosegretario

Una spiaggia delle Cayman

agli Esteri Chris Bryant, per timore che le isole non siano poi in grado di restituire la somma. E Bryant ha osato l’inosabile: «Vi suggerisco di introdurre un regime fiscale ha risposto - Potreste mettere tasse sui salari e sulle proprietà, tanto per cominciare».

E pare che al governo caraibico non rimanga altra scelta.

Le casse statali sono un enorme buco nero e il deficit è salito a 70 milioni di dollari dopo i massicci investimenti fatti

nelle infrastrutture e nei servizi pubblici, come scuola e sanità. «Il debito si sarebbe ripianato se l’economia fosse cresciuta normalmente - racconta al Guardian Chris Johnson, un commercialista britannico che vive alle Cayman dal 1968 - ma la recessione ha colpito tutti. E adesso per la prima volta sono preoccupato per il mio futuro».

Oltre all’emorragia di denaro fuoriuscita per gli investimenti pubblici il governo

dal commento di Franco Bruni

Dal vertice Ecofin pare possibile che i Paesi europei presentino al prossimo G20 sulle riforme finanziarie alcuni punti comuni.

Fra i quali potrebbero esservi le linee guida per le remunerazioni dei banchieri e degli operatori finanziari. È questa una delle materie dove è essenziale un ampio accordo internazionale: infatti i singoli Paesi esitano a mettere vincoli al proprio settore creditizio perché temono di avvantaggiare le piazze estere.

Alla radice della crisi internazionale c’è stato un atteggiamento imprudente delle istituzioni finanziarie nei

Nella crisi non basta punire i banchieri cattivi confronti del rischio. Le cause dell’imprudenza sono state tante, compresi gli eccessi di liquidità e credito a buon mercato che erano un invito a speculare. Ma la struttura dei compensi degli operatori finanziari ha avuto un ruolo cruciale. I compensi, oltre a essere spesso irragionevolmente alti, contenevano una quota elevata di incentivo, basato su vari tipi di indici di volume

d’affari e profitti.

La presenza di incentivi è di per sé un fatto positivo. Ma questi erano formulati in modi inopportuni. Intanto dipendevano troppo dai risultati di breve, stimolando operazioni profittevoli nell’immediato ma con forte rischio di gravi perdite nel più lungo periodo, quando gli incentivi a breve sarebbero già stati pagati. Erano troppo slegati dal-

ha anche perso entrate massicce, finora sempre garantite: quelle delle licenze (il cui costo è basato sul numero degli impiegati) di banche e istituzioni finanziare che hanno base sul territorio. Con la crisi molte hanno chiuso o tagliato il personale e il loro contributo governativo si è ridotto. A peggiorare le cose ci si mette il turismo: gli americani non si possono permettere una vacanza alle Cayman e sono in pochi ultimamente, ad alloggiare nei mega alberghi della costa, dove regolarmente scendono Tiger Woods e Paul Allen, signore della Microsoft. Così il ministro Bush ha dovuto mestamente piegare il capo e ammettere che sì, introdurre le tasse, anche per i poverissimi abitanti delle isole, potrebbe essere una soluzione. Anche se farle accettare dagli autoctoni, non sarà cosa semplice. I balzelli più cospicui, però, saranno applicati alle transazioni finanziarie e alle proprietà immobiliari.

La Gran Bretagna approva.

Tutto purché i panni sporchi delle isole non vengano lavati nella Manica.

la rischiosità delle operazioni messe in atto per guadagnarli. Due operazioni che davano uguale profitto venivano premiate nello stesso modo anche se, per esempio, nella prima il profitto era stato ottenuto con una speculazione particolarmente azzardata. Erano poi incentivi asimmetrici, cioè fatti in modo da premiare i profitti senza punire le perdite. E legavano troppo poco i compensi individuali ai risultati d’insieme della banca, esasperando la competizione interna tra singoli dirigenti e funzionari, senza incentivarli a muoversi con una strategia comune che, fra l’altro, evitasse di esporre l’istituzione a rischi eccessivi. [...]

Presentando il suo «programma di reinsediamento » dei rifugiati provenienti da quello che un tempo si chiamava Terzo Mondo, il commissario europeo alla Giustizia Jacques Barrot ha auspicato [...] «fermezza contro l’immigrazione irregolare e umanità nell’accogliere i perseguitati». Parlava di «modello» da applicare in Europa, il commissario, e quindi anche in Italia, frontiera sud del continente ricco. Che giustamente chiede all’Unione di farsi carico di questa realtà, come farebbe e fa qualunque regione di confine col governo centrale di un unico Stato.

Ma tanto più l’Italia potrà far valere le sue ragioni in tema di fermezza, quanto più mostrerà di avere le carte in regola sull’altra questione sollevata da Barrot: l’umanità, che poi è (o dovrebbe essere) l’altra faccia di una sola medaglia.

Tradotto in termini giuridici e pratici, questo significa garantire protezione e diritto d’asilo a chi fugge non solo dalla fame e dalla povertà, ma da guerre, persecuzioni e «trattamenti inumani e degradanti ». Un aspetto particolare della «questione immigrazione», sul quale c’è invece di che essere preoccupati.

Perché al di là delle parole e dei buoni propositi, cifre e fatti mostrano che le cose non vanno come dovrebbero. Anche a causa delle più recenti scelte del governo. A cominciare dai cosiddetti «respingimenti in mare».

E’ovvio che le informazioni fin troppo sommarie — richieste da un’imbarcazione all’altra o durante brevi trasbordi, a volte senza nemmeno un interprete — non sono le stesse che si possono raccogliere e verificare durante un «blocco a terra», coi tempi e i modi sufficienti a svolgere l’istruttoria necessaria. E’

dunque molto probabile, se non certo, che vengano ricacciati indietro anche migranti che avevano diritto d’asilo, o comunque a qualche forma di protezione, ma non sono stati messi in condizione di dimostrarlo.

C’è poi il principio «superiore » che vieta di rispedire le persone in Paesi dove rischiano non solo la vita, ma anche violazioni dei più elementari diritti umani. Per essere sicuri che ciò non avvenga l’Italia dovrebbe avere ad esempio garanzie dalla Libia — nazione da cui non partono libici, ma cittadini di tutto il continente africano e non solo, compresi Paesi in guerra o con persecuzioni in atto — che nei loro centri di raccolta sia tutto in regola. Invece arrivano notizie quantomeno scarse, e l’Alto commissariato dell’Onu sostiene di non poter controllare ciò che avviene laggiù.

I dati del 2008 raccontano che il 75% di coloro che sono giunti in Italia via mare ha fatto richiesta d’asilo. E le apposite commissioni, seguendo rigide procedure, hanno accolto la metà delle domande. Da questi numeri s’intuisce che molti altri avrebbero potuto presentarle, ma non ci sono riusciti perché non sono approdati, morti durante il tragitto o respinti in mare. Altre cifre dicono che coi suoi 47.000 rifugiati censiti lo scorso anno, l’Italia è molto dietro a Germania (582.000), Gran Bretagna (292.000), Francia (160.000), e perfino Paesi Bassi e Svezia (77.000 ciascuno); e a fine luglio il Comitato per la prevenzione dei trattamenti inumanie degradanti del Consiglio d’Europa ha svolto un’ispezione di cui s’attendono i risultati. Fermezza e umanità devono andare di pari passo, altrimenti i conti non tornano. Nemmeno per chiedere aiuto e sostegno all’Europa.

Le violenze omofobe e quelle eterosessuali

Antonella Clerici condurrà Sanremo “Grande festa: realizzo il mio sogno”

Toby Field, il fuggitivo

dal commento diAdriano Sofri

dal servizio di Laura Rio

dal corsivo di Massimo Gramellini

Dunque, non la rivedremo più a mezzogiorno tra i fornelli.

In compenso la guarderemo scendere le scintillanti scale di Sanremo. Adesso è ufficiale: Antonella Clerici sarà la conduttrice del sessantesimo Festival della canzone. Quella cifra tonda che da sola spaventerebbe chiunque si trovasse ad affrontare una prova del genere. Figuriamoci, se alle aspettative per i festeggiamenti per i sei decenni, si aggiunge l’inevitabile confronto con l’ottimo Sanremo realizzato nel febbraio scorso da Bonolis. Direttore artistico e musicale di questa impresa sarà Gianmarco Mazzi.

Comunque, prima di menar gramo, facciamo gioire la Clerici, che ci teneva ovviamente moltissimo a fregiarsi del titolo di presentatrice del Festival: vi partecipò nel 2005, però non come titolare, ma a fianco di Paolo Bonolis e, confrontandosi con la solita ironia e con abiti spumeggianti, con la bellezza filiforme di Federica Felini. Ora in Riviera ci arriva da numero uno. «Realizzo il mio sogno ha detto ieri in uno stringato comunicato - e sul palco dell’Ariston vorrei organizzare una grande festa degli italiani, una festa che coniughi leggenda e modernità.

Siete tutti invitati». Le voci

Il mio sogno strozzato di bimbo era di montare sul primo treno diretto a Chissadove. Lo sta realizzando in mia vece Toby Field. Toby è un moccioso inglese di quattro anni che ogni tanto scappa dalle sottane della madre, sgambetta fino a una stazioncina del Kent e monta sul primo treno diretto a Chissadove. Lo ha già fatto quindici volte e quindici volte lo hanno bloccato i ferrovieri [...]. Alla stazione successiva lo fanno scendere e accomodare in sala d’attesa per dare il tempo all’ansimante mamma Kirstie di venire a riprenderselo. La povera donna ha paura del giorno in cui il figlio perderà l’innocenza e da poeta si trasformerà in ladro: appena incomincerà a nascondersi ai bigliettai, quello a Chissadove è capace di arrivarci sul serio e anche di perdercisi. Così da qualche tempo in tutte le stazioni del Kent, accanto alla foto della regina Elisabetta, campeggia quella di un moccioso di quattro anni: chiunque lo veda aggirarsi su un treno è pregato di fermarlo. Ho il cuore spaccato. Mi immedesimo nell’ansia della madre, però immagino anche quanto sia bello essere Toby. Alla sua età l’importante non è ancora arrivare, ma mettersi in cammino. [...]

Un mio amico gay (sapete la frase: "Non ho niente contro l’omosessualità, ho anche un amico gay") mi dice che non sa bene che cosa voglia dire questa recrudescenza di odio e violenze omofobe, e nemmeno quanto sia reale.

Può darsi, dice, che la differenza principale stia nella reazione: oggi non siamo più disposti a passarlesotto silenzio e a lasciarle impunite. La violenza omofoba non si è mai fermata. Può darsi, dice, che l’incattivimento generale del nostro tempo la irriti di più: dopotutto, gli omosessuali sono da sempre lì a fare da bersaglio, loro e gli altri diversi per eccellenza, votati a far da capri espiatori, ebrei, zingari. Roma poi, dice, è la magnifica città d’elezione delle discriminazioni e dei razzismi. I fascistelli (grazioso diminutivo, quasi vezzeggiativo, come Svastichella) si trovano il piatto servito al giorno d’oggi: c’è la Gay Street, si va a tirare un paio di bombe, poi quando ti inseguono si tira fuori una pistola (una pistola intera, non una pistolella) e si torna al calduccio del proprio covo. Il mio amico vive in una grande città del centro in cui l’ultima aggressione a gay, peraltro fortuita, risale, dice, a due anni fa. Poi si scusa di dover chiudere la telefonata:sta uscendo

per andare a una manifestazione contro la violenza omofoba.

Non mi accontenta la sua opinione, dubbiosa del resto.

Non che sia un’opinione ottimista, al contrario. Vuol dire che l’odio contro i gay non ha mai conosciuto tregua, e non ne conoscerà per molto tempo ancora. Non mi convince l’idea della continuità. Mi pare che tutti i fenomeni del peggiore arcaismo e patriarcalismo, a cominciare dagli ammazzamenti di donne, abbiano un carattere modernissimo, siano insieme avanzi di passato e sintomi del mondo nuovo. Il futuro ha un cuore antico, diceva un bel titolo di Carlo Levi (che lo trovava uguale a se stesso, quel cuore, in Lucania o in Unione Sovietica). Si può anche paventare un futuro che non abbia più un cuore, ma ce l’abbia decrepito. [...] Agli eterosessuali maschi la loro normalità, spinta ogni tanto all’eccesso colposo di legittima difesa consistente nell’ammazzare moglie e figli, ex fidanzata o prostituta ignota dell’est, e poi tentare, quasi sempre fallendo, il suicidio.

Sono dell’altroieri i dati aggiornati sugli omicidi in Italia. Quelli in famiglia hanno il primo posto e superano nettamente gli ammazzamenti di mafia: quanto alle vittime, sono per il 70 per cento donne. [...]

Antonella Clerici

che la scelta sarebbe caduta su di lei si rincorrevano da settimane. La rosa dei papabili, subito dopo la trionfale chiusura della kermesse vinta da Marco Carta, si era ristretta a tre: oltre alla Clerici, Simona Ventura e l’eterno Pippo Baudo. L’arrivo alla direzione di Raiuno di Mauro Mazza ha dato un’accelerata all’ipotesi di Antonella, volto storico di Raiuno nonché artista che vantava un credito con il primo canale dopo che non le era stata ridata la conduzione de La prova del cuoco una volta tornata dalla maternità.

Dunque, dopo varie settimane di trattativa, l’agente Lucio Presta ha portato a casa un bel contratto per la sua assistita. Sarà - è una di quelle voltein cuinon sispreca iltermine - un anno d’oro per la

showgirl. Infilerà uno dietro l’altro tre programmi di punta del primo canale: Tutti pazzi per la tele (da martedì 15 settembre), poi -appunto - Sanremo a fine febbraio e per finire, in tarda primavera, Ti lascio una canzone (sempre dal teatro Ariston), lo show con i mini cantanti che tanto successo ha avuto nelle scorse due edizioni. Insomma, se Antonella se l’era molto presa per la decisione di non rimetterla tra i fornelli dopo la nascita di Maèlle, la perdita è stata ben ricompensata. Ora spetterà a leiealsuo gruppodiautoridimostrare di meritarselo. I tempi stringono e c’è da preparare un Festival da zero. Da inventarsi qualche idea che non sbiadisca di fronte a quelle serate vulcaniche del febbraio scorso. [...]

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

5

Venerdì 4 settembre 2009

6 Primo piano

Venerdì 4 settembre 2009

Primo piano 7

Venerdì 4 settembre 2009

Al convegno Acli messaggio al Carroccio

I nodi della politica

Immigrazione, Fini incalza sul voto alle amministrative

Il direttore di Avvenire si dimette «Non accetto guerra sul mio nome»

Boffo lascia «Vita violentata» Feltri nega ogni responsabilità: «Non ho tanto potere, se ha deciso così avrà le sue ragioni. Anch’io bersaglio di attacchi» di DOMITILLA CONTE

|

LA CARRIERA

|

Ma Lega e Pdl tentano di ricucire i rapporti con il Vaticano

Dal ’94 alla guida del giornale per “spettinare” i lettori di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Sempre pronto a «spettinare il lettore», come ama dire, Dino Boffo è stato direttore di Avvenire dal 1994, quando a soli 41 anni conquistò la guida della testata, facendo crescere il numero di copie vendute e promuovendo una rivoluzione grafica.

Nato ad Asolo 56 anni fa, si è laureato in lettere classiche all’Uni-

versità di Padova, dal '77 all’80 è stato segretario generale dell’Azione cattolica e poi dal 1978 è all’Avvenire, facendo parte per 11 anni del consiglio di amministrazione.

Nel 1997 figura nel gruppo di fondazione di Sat 2000, l’emittente satellitare, ora anche in digitale terrestre, dove realizza una delle prime integrazioni tra carta stampata, radio e tv. Del resto l’innovazione è nelle sue corde ed è in questa direzione che ha guidato il quotidiano della Cei mai sottraendosi alle polemiche e agli scontri, anche diretti, con giornalisti e con politici.

Boffo ha affrontato tutti i temi scottanti degli ultimi anni, dalla procreazione assistita, all’immigrazione, al conflitto d’interessi, al terrorismo fino ai recenti interventi sull'inchiesta di Bari e gli incontri del premier con la escort Patrizia D’Addario. Su questo tema, il giornale di Boffo, a firma del direttore, aveva parlato per primo di uno «scenario di desolazione» che «non convince e non piace al paese reale». È dalla sua rubrica di colloquio con i lettori che il direttore sceglie di sollevare la questione morale e gli dedica diversi interventi. Rivendica Boffoche ilgiornale deivescovi italiani si sia pronunciato «in

modo netto su contenuti e prassi» e che «chiunque è stato raggiunto dai loro interventi ha capito quello che si doveva capire». Una serie di editoriali che ebbe una replica del presidente del Consiglio Berlusconi in un’intervista a Chi: «Sono caduti anche loro nel tranello delle calunnie contro di me». Non è stata certo questa la prima delle prese di posizione di Boffo, spesso originali, come quando nel 2003 accolse l'iniziativa di Gad Lerner a pregare in Sinagoga dopo gli attentati di Istanbul. Di questa sua originalità è indicativo ad esempio l’invito a collaborare al giornale, al suo esordio, ad Adriano Celentano che aprì la sua collaborazione con un commento alla decisione del Parlamento europeo diconsentire alle coppie gay ilmatrimonio e l’adozionedi figli.Inquella occasioneBoffodisse: «Vogliamo fare un quotidiano con l'anima, ma anche un pò disinibito». Disinibito ed originale perchè ad esempio ha lanciato il fumetto e offerto giornalini per bambini puntando moltissimo ai giovani.

Una linea premiata col superamento di quota 100 mila copie al giornale già in occasione dei 40 anni della testata compiuti nel 2008, quando aprì anche il sito internet.

La testata di Avvenire

No comment da Berlusconi Bossi a colloquio con Bagnasco di MILENA DI MAURO ROMA – La notizia delle dimissioni del direttore di Avvenire Dino Boffo arriva via sms sul cellulare di alcuni ministri, ad un minuto dal termine della riunione del primo Cdm dopo le ferie a Palazzo Chigi. Ma Silvio Berlusconi si guarda bene dal parlarne. Il Cavaliere, mentre nei palazzi della politica impazza il dibattito sull'epilogo della vicenda che ha visto contrapporsi Avvenire e Giornale, si sforza di tenere la linea degli ultimi giorni sul Boffo-gate: se ne tiene alla larga, ripetendo che il governo non alcuna responsabilità per quello che è successo e garantendo che non ci sono distanze nè difficoltà neldialogo conla SantaSede.

Eppure il premier vuole cancellare la traccia delle tensioni montate con le gerarchie ecclesiastiche. E la via è quella di una reazione politica che non si farà attendere, un’azione concreta su temi come bioetica, scuole private cattoliche, beni ecclesiastici, pillola abortiva Ru486. E per voltare pagina, ai ministri Berlusconi annuncia di voler risolvere nei primi giorni della ripresa la questione politica del biotestamento, sulla quale di recente la Chiesa è scesa in campo chiedendo che il testo uscito dal Se-

Umberto Bossi

nato, pur suscettibile di miglioramenti, non sia stravolto.

Talmente tiene il premier ai rapporti, che reputa ottimi, con il Vaticano da avere a lungo parlato, arrivando a Roma in aereo da Milano con Umberto Bossi, del colloquio che in serata il leader della Lega avrebbe avuto con il presidente della Cei Angelo Bagnasco. Ma con Bossi –dopo le perentoria richiesta della presidenza di Lombardia, Veneto e Piemonte da parte del Carroccio – Berlusconi ha anche parlato delle prossime regionali. E più tardi, sempre in apertura del Consiglio dei ministri, ha spiegato di voler sciogliere il nodo politico della scelta dei governatori nelle prossime settimane, già entro metà settembre. Nella trattativa che si ap-

presta a condurre con il fidato alleato leghista, Berlusconi intende ribadire che un buon punto di caduta potrebbe essere riservare al Carroccio il governo di una grande regione del Nord (per esempio il Piemonte, al cui governo potrebbe essere candidato l’attuale capogruppo dei deputati Roberto Cota) e quello di una medio-piccola (come la Liguria). E a Bossi, nonostante le riserve già espresse in merito dalla Lega, Berlusconi ribadirà di ritenere di grande importanza una politica di alleanze con l’Udc, che a suo avviso farebbe vincere quasi ovunque (con l’esclusione della sola Emilia-Romagna).

E per convincere l’Udc, che tra l’altro come il Pdl fa parte del Partito popolare europeo, a riavviare il dialogo, c'è chi assicura che il premier potrebbe spingersi sino a ventilare un ingresso al governo del partito di Pier Ferdinando Casini, con un ministero di grande peso. Ipotesi che potrebbe fungere anche come moral suasion per convincere la Lega ad abbassare il tenore delle sue richieste.

La solidarietà dei colleghi: «Macelleria mediatica» MILANO – «Aggressione senza precedenti», «attacchi», «indescrivibile violenza», «gioco al massacro». Tutto questo ha subito nell’ultima settimana Dino Boffo, dall’uscita del primo articolo de Il Giornale su di lui, secondo i giornalisti de L'Avvenire e Marco Tarquinio, che ha preso il suo posto ad interim alla direzione, dopo le dimissioni presentate ieri dallo stesso Boffo.

I redattori delle sedi milanese e romana, poco dopo la comunicazione delle dimissioni, si sono riuniti per oltre due ore in assemblea nella redazione di piazza Carbonari, a Milano.

Ne sono usciti con un documento per denunciare la «operazione di bassa macelleria mediatica» che ha portato

Boffo a lasciare la direzione. Un «atto di stile e di generosità» il suo, secondo l’assemblea di redazione, «l'amaro e sconcertante esito di questo plateale e ripugnante attacco» a cui «Boffo e l'intera redazione sono sottoposti da una settimana». I giornalisti del quotidiano della Cei individuano in Vittorio Feltri il principale responsabile: «Il direttore de Il Giornale - e gli altri che via via si sono accodati – nascondendosi dietro al diritto di cronaca ha frantumato la deontologia del nostro mestiere, ha calpestato i sentimenti e l’onore di Boffo e della sua famiglia» dimostrando «un grande disprezzo per le notizie che contraddicevano le sue presunte verità». È stata colpita,

hanno aggiunto i redattori, «la voce autorevole e libera dei cattolici». I giornalisti intendono ora «proseguire, senza lasciarsi intimidire, nel lavoro di informazione libera». Di continuità ha parlato anche il nuovo direttore ad interim Tarquinio: «Faremo il giornale che abbiamo sempre fatto per raccontare l'Italia». Riferendosi all’ «aggressione mediatica», poi, ha affermato: «Noi siamo una piccola nave, altri hanno bandiere più grandi e bocche di fuoco e le hanno usate tutte per una pessima causa». Il cda del giornale ha nominato Tarquinio ad interim, in attesa di sciogliere la riserva su una sua conferma o su un’eventuale nuova nomina. Riguardo alla seconda ipotesi, circola il nome di Gianfranco Fabi, attuale direttore di 'Radio24'. Intanto oggi sulla prima pagina del quotidiano uscirà l’ultimo editoriale di Boffo.

Il Cdm ritornerà sui temi dell’aborto e la bioetica

|

Il vice Tarquinio nominato ad interim, oggi l’ultimo editoriale dell’ex direttore

Documento di sostegno congiunto firmato dai giornalisti delle sedi di Milano e Roma

Gianfranco Fini

di DANILA CLEGG BRUXELLES – Si riaccende la polemica sul ruolo dei portavoce della Commissione europea.

Il presidente dell’esecutivo europeo, Josè Manuel Durao Barroso, ha difeso il loro lavoro e ruolo mentre il ministro degli Esteri Franco Frattini è ritornato sull'argomento iaffermando che «se la Commissione Europea è un organo politico ègiusto che parlino i politici, non i portavoce».

La Commissione Ue, ha spiegato Barroso ieri, è un’ istituzione «molto originale», è la vera istituzione «comunitaria» insieme all’Europarlamento, ma proprio per la sua particolarità «talvolta ci sono persone che non la capiscono».

Da qui è partita la sua rivendicazione sul «diritto-dovere» della Commissione di informare i cittadini e sul suo ruolo di garante «intransigente» delle prerogative del-

LA POLEMICA

di GIOVANNI INNAMORATI PERUGIA – Gianfranco Fini non si intimidisce di fronte al fuoco di sbarramento della Lega dopo la sua proposta sulla nuova legge per la cittadinanza agli stranieri e anzi rilancia: al convegno delle Acli, infatti, ripropone una sua vecchia idea, quella del diritto di voto agli stranieri alle amministrative, secondo l’esempio «coraggioso e lungimirante» di molti paesi europei.

Fini ha trovato, al convegno della Acli, un ambiente culturalmente in sintonia con i suoi ragionamenti sugli immigrati.

Prima del suo intervento, il presidente dell’Associazione cattolica Andrea Olivero ha difeso gli interventi della Chiesa dalle bordate «delle piazze padane» ed ha anche lui chiesto una modifica alla legge sulla cittadinanza in base al principio dello ius soli, in base al quale si acquista la cittadinanza del Paese in cui si nasce.

Se lo si adottasse, 530mila giovani stranieri nati nel nostro Paese diverrebbero cittadini italiani.

Fini non si è scomposto di fronte alle critiche della Lega: “Serve una discussione seria – ha spiegato – alla luce dei dati di fatto, delle esperienze degli altri paesi, senza cedere a tentazioni propagandistiche in vista delle amministrative».

I dati di fatto sono «un’evidenza che non si può negare», e cioè la presenza in Italia di 4 milioni di stranieri: «E' illusorio pensare – ha osservato il presidente della Camera – che lo straniero non tenda a mettere radici».

Pensarlo significherebbe «non conoscere la nostra storia nazionale» e cioè ignorare quello che hanno fatto gli stessi emi-

granti italiani.

E allora bisogna puntare all’integrazione che «è qualcosa di più di avere un lavoro, pagare le tasse, non prendere le multe, e salutare educatamente quando si entra al bar».

Integrazione significa avere i diritti politici. Fini ha quindi ribadito il suo assenso al principio dello ius soli «seppur temperato».

Sull'esempio di quello che ha fatto la Germania con la nuova legge sulla cittadinanza del 1999: «I figli di stranieri nati in tale terra diventano cittadini tedeschi secondo lo ius soli e mantengono la doppia nazionalità fino a 24 anni, quando devono optare tra la cittadinanza tedesca e quella del paese di origine».

Ieri però il presidente della Camera ha compiuto un passo successivo e rilanciato la sua vecchia idea sulla concessione del voto agli stranieri alle amministrative: far partecipare alla vita pubblica e politica allo straniero è il miglior modo per integrarlo e renderlo partecipe di quel «patriottismo repubblicano» che è l’unica base per una cittadinanza condivisa.

«E' alla luce di questa impostazione culturale e politica – ha aggiunto – che possiamo interpretare la scelta coraggiosa e lungimirante compiuta da alcuni paesi europei come la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e l’Olanda di estendere agli stranieri il diritto di voto in occasione delle elezioni locali e regionali. È una scelta importante - ha concluso Gianfranco Fini - che tende a riavvicinare la cittadinanza sociale a quella politica nonchè a fornire nuove opportunità di integrazione ai lavoratori stranieri attraverso la partecipazione alla vita democratica».

|

Ue, Barroso difende i portavoce

a Frattini per dirgli che si sarebbe aspettato dal capo della diplomazia italiana – ed ex commissario Ue –una difesa delle istituzioni europee.

Nel presentare il suo programma, Barroso ha spiegato che dopo i primi cinque anni passati al palazzo Berlaymont, dei quali è «fiero», ora serve «nuova ambizione» per affrontare, prima fra tutte le priorità, la crisi economica. Più volte criticato per l’approccio liberista della sua Commissione, nella sua presentazione Barroso ha puntato sulle questioni sociali, ladisoccupazione, lacrescita e la ripresa. La priorità, ha indicato nel suo programma il presidente della Commissione Ue, è il contenimento della crescita della disoccupazione e per questo «è troppo presto per ritirare le misure di stimolo e di sostegno all’economia e al settore finanziario, anche se una exitstrategy deve essere preparata».

E Frattini replica: «Nella Commissione titolati a parlare sono solo i politici»

Marco Tarquinio

le istituzioni Ue. L’occasione è stata la presentazione del suo programma politico per i prossimi cinque anni, inviato ieri ai gruppi dell’Europarlamento, in vista degli incontri che avrà la prossima settimana.

Un appuntamento per nulla scontato dato che il presidente uscente della Commissione Ue, dopo avere incassato l'investitura dei ventisette leader europei, gode del sostegno incondizionato solo del gruppo dei popolari europei. Socialisti e democratici (S&D), liberaldemocratici e verdi hanno invece insistito perchè Barroso presentasse il suo programma per iscritto prima degli incontri con i gruppi e ancora puntano i piedi per mettere all’ordine del

Josè Manuel Barroso

giorno già della plenaria di settembre il voto per la sua riconferma.

Non è un caso, quindi, che Barroso abbia detto di puntare ad una «partnership speciale» fra Commissione e Parlamento Ue. Da più parti, le parole pronunciate da Barroso vengono lette come un segnale ben preciso ai gruppi, in particolare quello dei socialisti e democratici, considerando anche che il capogruppo Martin Schulz aveva chiesto esplicitamente al capo dell’eurogoverno di prendere posizione pubblicamente contro quello che ha definito un attacco «inaudito» alle istituzioni europee da parte di Silvio Berlusconi. Lo stesso Schulz ha scritto una lettera aperta

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

ROMA – All’Avvenire finisce l’era Boffo. «La mia vita e quella della mia famiglia sono state violentate con una volontà dissacratoria che non immaginavo potesse esistere»: questa è la frase centrale della lettera di «dimissioni irrevocabili», inviata al cardinale Angelo Bagnasco, con la quale il direttore del giornale della Cei esce di scena, dopo una settimana di tempesta mediatica senza precedenti lanciata dal Giornale di Vittorio Feltri. Il quale non si sente però responsabile. «Mi si attribuisce un potere che so di non avere – afferma il direttore del quotidiano della famiglia Berlusconi – negando che Boffo si sia dimesso per colpa sua. «Se lo ha fatto e se il Vaticano ha accettato le sue dimissioni – dice – ci sarà un buon motivo». E si dice a sua volta «bersaglio di attacchi intollerabili».

Le dichiarazioni di Boffo sono nette e circostanziate. Parla di «una bufera di proporzioni gigantesche» che ha violentato la sua vita e quella della sua famiglia e delle sue redazioni. Secondo l’ormai ex direttore di Avvenire, per quindici anni alla guida della testata dei vescovi, si è trattato di un attacco mediatico che «qualcuno, un giorno, dovrà pur spiegare» ma che altri, dice, al ritorno di Feltri al Giornale, avevano in qualche modo già previsto.

A conclusione della missiva, Dino Boffo cita, infatti, un articolo di Giampaolo Pansa del 3 agosto scorso, scritto in occasione del ritorno di Feltri al Giornale che fu di Montanelli: «dalla carta stampata colerà il sangue – aveva scritto il giornalista –e anche qualcosa di più immondo. E mi chiedo se tutto questo servirà a migliorare la credibilità del giornalismo italiano» oppure «soltanto a rendere più infernale la bolgia che stiamo vivendo».

Boffo confessa di aver provato «un certo qual brivido» nel leggere quelle righe. «L'attacco smisurato, capzioso, irritualmente feroce che è stato sferrato contro di me»- scrive nella lettera di dimissioni accusando non solo Feltri ma anche i giornali che lo hanno «spalleggiato» – non ha alcuna plausibile, ragionevole, civile motivazione: un opaco blocco di potere laicista si è mosso contro chi il potere, come loro lo intendono, non ce l’ha oggi e non l’avrà domani». Boffo difende anzitutto il suo giornale rivendicandone l’autonomia e «l'atteggiamento di dialogo e di attenta verifica» dovuto al rapporto con le istituzioni. E smentisce di aver mai espresso «pregiudizi negativi, neppure nei confronti dei governi presieduti dall’onorevole Berlusconi». A rileggere gli articoli dedicati alle vicende personali del premier – precisa – «apparirà ancora più chiaramente l'irragionevolezza e l’autolesionismo di questo attacco sconsiderato e barbarico».

Ringrazia, poi, il ministro Maroni che, insieme ai magistrati di Terni, ha avuto «l'onestà intellettuale» di

chiarire «che lo scandalo sessuale inizialmente sventagliato contro di me, e propagandato come fosse verità affermata, era una colossale montatura romanzata e diabolicamente congegnata». «Fin dall’inizio si era trattato d’altro», prosegue Boffo nella lettera a Bagnasco .

«E mentre sento sparare i colpi sopra la mia testa mi chiedo: io che c'entro con tutto questo?», si chiede. L’ex direttore di Avvenire si tira fuori dalla «guerra tra gruppi editoriali, tra posizioni di potere cristallizzate e prepotenti ambizioni in incubazione». «In questo gesto – in sè mitissimo – delle dimissioni – conclude Boffo – è compreso un grido alto, non importa quanto squassante, di ribellione: ora basta». Ma prima di abbandonare il campo di battaglia, lancia un avvertimento a Feltri: «Non si illuda, c'è già dietro di lui chi, fregandosi le mani, si sta preparando ad incamerare il risultato di questa insperata operazione».

Sopra Dino Boffo; a sinistra una reporter davanti alla sede di Avvenire dopo la notizia delle dimissioni

8 Primo piano

Venerdì 4 settembre 2009

Primo piano 9

Venerdì 4 settembre 2009

La polizia in redazione

Il ritorno di Danilo Il signor Claps si è presentato a casa e ha imbucato nella cassetta il plico con le cartucce e una lettera minatoria

Una strana email riporta l’attenzione sul caso della scomparsa di Elisa Claps

«Ecco le cose che non vi dicono» L’anonimo scrittore inglese cerca di smontare le tesi investigative Duro attacco alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” di FABIO AMENDOLARA

no per la polizia come Crimewatch. Peccato che ottenuta la prova del registro Nacro, la stessa trasmissione l’ha pubblicata anche sul sito internet. Cosa è successo? Phil James si è presentato a casa di Restivo e si è lasciato sfuggire che stava collaborando con poliziotti che facevano parte della trasmissione “Chi l’ha visto?”. Restivo ha dato mandato al suo avvocato inglese di scrivere una lettera di protesta a Scotland Yard. E’ successo un putiferio. Perché per la legge inglese la pubblicazione sui giornali di determinate prove ne cancella automaticamente la validità. In poche parole essendo stata pubblicata la prova non può essere ritenuta genuina, perché chiunque potrebbe averla falsificata. E non solo questo, la polizia di Bournemouth si trova nei guai perché ha violato il segreto istruttorio e ha violato il segreto alla privacy». Nella giornata di ieri il Quotidiano ha cercato di appurare se il detective Phil James, che si è occupato dell’omicidio di Heather Barnett e che nel frattempo è andato in pensione, aveva avuto problemi disciplinari,

ma il riserbo della polizia inglese su questo caso è massimo. E’ stato impossibile ottenere delle risposte. E’ vero però che poliziotti di Scotland Yard partecipano alla produzione della trasmissione della Bbc Crimewatch.

Quarta rivelazione: «C’è da considerare - si legge nella mail - che a Bournemouth dal 1995 qualcuno ha tagliato i capelli a diverse donne sull’autobus e Restivo nel 1995 era a Potenza». Questo particolare al Quotidiano non risulta. Risulta invece che tra il 2004 e il 2006 si sono presentate alla polizia inglese una quarantina di donne che hanno denunciato di essere vittime dello strano rituale. Nessuna di loro ha riconosciuto Restivo. Ed è probabile, fino a prova contraria, che non sia stato lui. Era lì, però, tra il 2004 e il 2006.

Al buco che c’è nell’alibi che Danilo ha fornito alla polizia per la scomparsa di Elisa Claps nella mail non c’è nessun riferimento. Restivo non è riuscito a dimostrare quali sono stati i suoi spostamenti successivi all’incontro con Elisa. Una volta usci-

to dalla chiesa - è quello che risulta agli atti dell’inchiesta - avrebbe girovagato da solo per la città, entrando, senza un motivo preciso, in uno dei cantieri delle scale mobili, che all’epoca erano in costruzione. Qui sarebbe caduto da una scalinata di cemento armato, ferendosi alla mano sinistra e facendosi medicare, alle 13,45, al pronto soccorso dell’Ospedale San Carlo, come risulta dal referto medico. Ma gli investigatori non hanno creduto al suo racconto e, nel

mese di settembre del 1994, Restivo è stato arrestato per falsa testimonianza. Nell’ordinanza di custodia cautelare che lo privò della libertà gli investigatori sottolineano che «il lasso di tempo che rimane sguarnito di prova a causa delle sue false dichiarazioni corrisponde sinistramente a quello in cui si sono perse le tracce di Elisa Claps». Un buco di un’ora e mezza: dalle ore 12 alle ore 13,30 del 12 settembre 1993. f.amendolara@luedi.it

Un frame di una telecamera a circuito chiuso riprende un uomo il giorno e l’ora della morte di Heater Barnett In alto Danilo Restivo adolescente, ai tempi della scomparsa di Elisa Claps Qui a fianco una foto di qualche anno fa Per l’omicidio di Heather Barnett, in inghilterra, è stato arrestato e rilasciato su cauzione

L’email acquisita dagli investigatori POTENZA - L’inchiesta sulla scomparsa di Elisa Claps è condotta dalla procura antimafia di Salerno.

Ma le indagini sono state delegate alla Squadra mobile di Potenza. Ieri mattina, dopo la pubblicazione del servizio del Quotidiano sui contenuti dell’email, agenti della Squadra mobile hanno acquisito il materiale.

Un poliziotto, nella redazione del Quotidiano, ha estratto il messaggio che conteneva le foto di Restivo e il testo scritto da un anonimo autore.

Tra gli allegati ci sono anche atti giudiziari del processo sulla scomparsa di Elisa Claps, in particolare un provvedimento della Corte d’Appello di Potenza.

Ci sono poi gli identikit diffusi dalla polizia inglese e un volantino che il servizio Crimestopper di Scotland Yard distribuisce nel quartiere in cui vive Restivo, per mettere in guardia i cittadini dal rischio di possibili aggressioni.

Il materiale acquisito nella sede del Quotidiano sarà vagliato dalla procura antimafia di Salerno.

La notizia è stata poi rilanciata dall’agenzia Ansa.

Ecco il testo del dispaccio. «Una mail, che potrebbe essere stata inviata da Danilo Restivo, uno dei maggiori indiziati nel caso della scomparsa di Elisa Claps, la ragazza potentina di 16 anni di cui si sono perse le tracce il 12 settembre 1993, è stata acquisita stamani dalla Polizia nella sede di Potenza del Quotidiano della Basilicata. Lo ha reso noto Paride Leporace, direttore del giornale, che stamani ha pubblicato un articolo sul contenuto della mail. “L’estensione dell’indirizzo di posta elettronica da cui risulta essere partito il messaggio – ha spiegato Leporace – è inglese. La mail come riportato oggi dal Quotidiano della Basilicata –ha concluso il direttore – conteneva notizie sulla vita di Danilo Restivo e una foto dello stesso (che vive in Inghilterra) con in mano una busta con due proiettili lunghi sei centimetri”».

LA SCOMPARSA - Elisa Claps aveva 16 anni e scomparve nel nulla, a Potenza, la domenica mattina del 12 settembre del 1993. Il principale sospettato è stato sempre Danilo Restivo che, secondo gli investigatori, è stata l’ultima persona a incontrarla quella mattina.

Qui sopra la foto esclusiva pubblicata ieri dal Quotidiano: Restivo mostra la busta con i proiettili In basso la polizia acquisisce la mail in redazione

L’OMICIDIO - La sarta inglese Heather Barnett fu ritrovata dai figli, il 12 novembre del 2002, in un lago di sangue nel bagno della sua casa a Bournemouth. Aveva 48 anni e l’assassino aveva infierito a coltellate sul suo corpo. I sospetti cadono su Danilo Restivo che abitava di fronte alla sarta e che i detective collegano alla scomparsa di Elisa in Italia.

La Lucania di Elisa di LEO AMATO POTENZA - Una ragazza scomparsa 16 anni fa, una notizia che venne consumata in fretta, vuoi per l’ansia dei cambiamenti epocali che venivano annunciati in quel periodo, vuoi per l’indole della gioventù, vuoi per quella indifferenza che la famiglia ha denunciato fin dai primi giorni.

Elisa è tutto questo, è uno spettro che si aggira nella coscienza di tanta gente incantata dall’idea della sua innocenza e terrorizzata dal mistero che la circonda.

Giustizieri, visionari, petulanti di ogni specie si sono misurati in questi anni con la storia di una ragazza e la morale tragica che si intravede.

Già quel giorno di settembre del lontano 1993 c’è chi ha scelto una versione rassicurante, per non fare i conti con l’altra parte di sé, l’ombra che si nasconde dietro agli oggetti più splendenti, il pensiero della fine della speranza, e il pianto. Si è detto subito che tra tutte le ipotesi andava messa al primo posto una scappatella a sfondo rosa. Non che sia servito per proteggere chicchessia, ma in sostanza si è fornito alla pubblica opinione quel che meglio poteva esserci per placare tanta irrequietezza, e si sa come funziona, se da una parte l’opinione pubblica può venire condizionata, a sua volta può condizionare tante cose che le si muovono attorno, anche le attività di operato-

Quello che compare sulla stampa dal 1993. Le inchieste, gli avvistamenti,

Elisa vittima anche di strani testimoni, ri di giustizia, giornalisti, e privati cittadini che potrebbero aver visto qualcosa di importante. In verità quanto è il peggio di questa storia doveva ancora venire. Lo racconta bene don Marcello Cozzi nel suo libro “Quando la mafia non esiste”.

Perché tra tutti quelli che hanno detto di sapere cose sul destino di Elisa non c’è dubbio che qualcuno fosse in malafede, qualcuno avesse voglia di far giustizia da sé, e qualcun altro avesse messo assieme fatti diversissimi tra loro, ma è una piccola colpa, questa, come quella di chi ha detto di aver visto Elisa confondendo l’ora e il giorno. C’è qualcuno che provò a estorcere dei soldi alla famiglia della povera ragazza. Un mese dopo la scomparsa nella buca del confessionale di una chiesa venne ritrovata una lettera con la richiesta di un riscatto, e si riuscì ad arrestare il responsabile. I sospetti della polizia che indagava sulla scomparsa all’inizio si concentrarono sul ragazzo con cui Elisa aveva preso appuntamento per vedersi in centro a Potenza. Venne sentito il giorno dopo e gli agenti non credettero alla ricostruzione dei suoi spo-

stamenti, ma già un’ora più tardi un vicino che conosceva Elisa raccontava di averla vista all’altezza di via IV Novembre mentre faceva ritorno a casa, e si incamminava per le scale che da lassù scendono a via Mazzini.

A distanza di qualche anno su quella scala l’amministrazione del comune ha appeso una targa in memoria della ragazza. Il fatto è che lì sotto il fratello aspettava Elisa e non l’ha mai vista arrivare, quindi a un certo punto non era più quel ragazzo l’ultima persona ad averla vista, ma il vicino che tornava a casa qualche ora dopo l’appuntamento tra i due, e bisognava esplorare anche questa ipotesi. Una ragazzina raccontò ai carabinieri di sapere cose importanti, e a distanza di giorni fu costretta a ammettere che se l’era tutte inventate perché voleva sollecitare le ricerche. Due sorelle si sarebbero presentate alla polizia per raccontare ancora un’altra storia. Passando in auto in via Mazzini ci sarebbe stata Elisa davanti casa in compagnia di una sua amica, in anticipo rispetto all’ora dell’appuntamento con il fratello per andare a pranzo in campagna dai genitori, ma più tardi sem-

pre Elisa sarebbe scesa da una Uno bianca in una strada parallela a via Pretoria, in pieno centro storico di Potenza, e si sarebbe infilata dentro un portoncino buio, che a distanza di due giorni sarebbe stato sprangato. Sulla Uno bianca, forse l’auto più comune tra tutte quelle in circolazione inquel periodo,si sarebbescatenata una serie di avvistamenti. Un mese dopo la scomparsa di Elisa c’è chi ha detto alla polizia che quel giorno stava fumando una sigaretta sul balcone, e avrebbe visto Elisa mentre saliva su una Uno bianca in compagnia di un ragazzo coi capelli corti e la carnagione chiara, dalle parti di via Ravenna, che è dabasso via XX Settembre, dopo la discesa di San Giovanni. Sembrò di essere arrivati a una svolta, perchè lo stesso giorno anche un’amica di Elisa si ricordò di un ragazzo albanese che le faceva il filo, e guidava proprio una Uno bianca. Poi si presentò un altro testimone, e l’indiscrezione cominciò a circolare (o è successo il contrario?). La stessa amica a distanza di un mese e mezzo avrebbe detto di averla vista a Roma mentre veniva fatta salire sul sedile posteriore di

i racconti di chi pensava di sapere e di chi lo ha solo millantato

inquietanti storie e depistaggi una Uno bianca. Si scoprì che era lei grazie a una perizia fonica sulla registrazione della chiamata che era stata fatta da un anonimo, ma a dicembre l’albanese venne arrestato, e ci mise poco a trasformarsi nel perfetto capro espiatorio. Lo scarcerarono dopo nemmeno un mese, e quanti si erano consolati in semplicità, precipitarono un’altra volta nel panico. Tra ragazzi certe cose possono scatenare le reazioni più assurde, e solo a luglio di quest’anno è spuntata dalle carte della procura una lettera in cui si parla della scomparsa di Elisa. «Ero seduta - scrive la penna anonima dietro una macchina mentre stavo fumando una sigaretta di nascosto, perché i miei non vogliono, quando vidi arrivare Eris e Danilo a bordo di una uno bianca. Sono scesi da questa macchina e a distanza di pochissimo tempo sono arrivate Elisa e Eliana… Ha tentato di scappare ma Eris l’ha trattenuta per un braccio… Danilo ha aperto lo sportello posteriore della macchina, ed Eris ha successivamente scaraventato Elisa dentro, e poi è entrato Danilo. Eris è salito al

posto di guida ed è sparito». Ci si mise anche un delinquente napoletano, che raccontò di aver visto quella Uno bianca dalle sue parti con a bordo un tale di Grassano, e una ragazza che assomigliava a Elisa. Chi lo sa? Forse in certi ambienti storie come questa riescono a far breccia dentro i cuori. Ma avvistamenti c’erano stati anche a Vaglio, Brindisi, e in provincia di Milano, fin dai primissimi giorni.

Una signora di Sarconi avrebbe visto Elisa il 27 dicembre a Capaccio, inprovincia diSalerno, sedutadietro una vecchia Alfa con altri due ragazzi, che si erano fermati per sapere indicazioni per la vicina Paestum. La signora raccontò che quando disse che veniva dalla provincia di Potenza la ragazza avrebbe fatto come per coprirsi il volto con una mano e una cartina geografica, per cercare di non farsi riconoscere. Un’altra Uno bianca venne vista a Corato, dove un’altra signora raccontò di aver visto Elisa tre giorni dopo la sua scomparsa, vestita sempre allo stesso modo, con i pantaloni blu e un maglietta bianca, e uno spezzone di

corda che spuntava, come se potesse essere stata legata ai polsi, ma in quel posto tempo prima era stato ucciso un bambino, e la signora aveva avuto paura di raccontare la sua storia ai carabinieri. Un vigile di Policoro disse di aver visto Elisa in Albania. Se ne occupano i carabinieri, ma non trovarono nulla. Alla fine di un anno pieno di silenzi gli investigatori erano al punto di partenza, e arrestarono Restivo perché non credevano al suo alibi. Poca cosa perché si possa dire giustizia della scomparsa di una ragazzina, e gli avvistamenti infatti continuarono.Venne ripetutocheElisa era finita in Albania dove sarebbe entrata in un gruppo religioso inesistente collegato a una chiesa di Potenza, tanto per rinverdire quelle voci per cui Elisa era incinta al momento della scomparsa, e per questo venne chiusa in un convento. Mentre si svolgevano i processi contro Danilo Restivo ed Eris Gega un pregiudicato di Potenza raccontò agli investigatori che Eris Gega aveva offerto soldi a un suo amico, perché lo aiutasse a rapire una ragazza da avviare alla prosti-

tuzione, e in quell’occasione gli aveva fatto vedere una foto ambientata in un paese del nord Europa, di una ragazza in stato interessante che rassomigliava a Elisa.

Quattro anni dopo spuntò fuori che sarebbe morta in una messa nera. La testimonianza di un personaggio misterioso che aveva detto di aver assistito al suo sacrificio sarebbe stata riversata in una nota riservata del ministero degli interni.

Poi Elisa sarebbe stata seppellita nel cimitero di Potenza, ma anche lì le ricerche non avrebbero portato a nulla. Nel 1999 fu la volta di un pentito che accusò Danilo Restivo di aver ucciso Elisa e di aver nascosto il corpo in un cantiere. Disse che suo padre aveva fatto in modo di arrivare al magistrato che conduceva le indagini e gli aveva dato una mazzetta perché aiutasse il figlio. Falso. Ma le carte dell’indagine furono trasferite da Potenza alla procura di Salerno. Restivo aveva già scontato la pena per le false dichiarazioni, e nel mese di aprile sempre del 1999 mandò una lettera alla famiglia di Elisa in cui diceva che la ragazzastava bene, e viveva felicemente in Brasile. Ovviamente la lettera era anonima, ma gli agenti risalirono a lui, che denunciò un complotto ai suoi danni.

Nel 2000 un detective privato venne da Salerno per raccontare che il corpo di Elisa si trovava in una bo-

tola del parco del Seminario minore, verso l’ultima uscita delle scale mobili, vicino casa dei Restivo. Un ragazzo invece si presentò in Questura perchè l’ex ragazza, che era stataamicadi Elisa,gliavevadetto che quella mattina c’era stata una messa satanica, e quando Elisa si era rifiutata di partecipare era stata caricata in una Uno bianca, e portata a prostituirsi in Algeria.

Ultimamente ha preso forza questa pista. C’è uno strano giro di targhe e di schede telefoniche, e qualche anno prima una delle ragazze che era andata a parlare della scomparsa di Elisa (quella che dopo poco aveva ritrattato raccontando di essersi inventata tutto) era stata ritrovata segregata da un gruppetto di albanesi che la facevano prostituire. Una strana coincidenza tra realtà e l’epilogo dei racconti. L’ultima “soffiata”è arrivata nel 2006: Elisa Claps sarebbe stata accompagnata sul cantiere di Palazzo Loffredo, dove adesso ha sede il museo archeologico di Potenza, e sarebbe morta lì per un incidente.

La persona con Elisa avrebbe chiesto aiuto ai familiari che avrebbero attivato un personaggio importante della città legato sia alla mafia che alla massoneria. Quindi il dettaglio macabro: del suo corpo non ci sarebbe traccia perché gli uomini del clan se ne sarebbero liberati usando un fusto di acido.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

POTENZA - Non è stato lui l’ultimo a incontrarla. Non è lui che sugli autobus taglia i capelli alle ragazze. Non è lui l’uomo dell’identikit di Scotland Yard. Lui con la scomparsa di Elisa non c’entra. E non c’entra neanche con l’omicidio di Heater Barnett. Sembra una storia alternativa quella partita qualche giorno fa da un indirizzo di posta elettronica dall’estensione inglese.

Una storia scritta da qualcuno che possiede una sentenza di assoluzione, atti giudiziari del processo e documenti della polizia inglese. Ma che conosce anche particolari inediti della vita di Danilo Restivo. E che ha due foto che ritraggono Danilo con una busta trasparente in mano che contiene due proiettili lunghi sei centimetri. L’autore della mail, però, nega di essere Danilo.

Il suo racconto è l’esatto contrario delle ricostruzioni che nel corso degli anni hanno fatto gli investigatori. Ce l’ha con la polizia italiana, ce l’ha con Scotland Yard e ce l’ha con la famiglia Claps perché sostiene che Gildo, uno dei fratelli di Elisa, gli abbia infilato i due proiettili nella cassetta delle lettere della sua casa di Bournemouth, nel Dorset, 200 chilometri a sud di Londra.

L’email è firmata “Le cose che non vi dicono”. Un buon titolo per questa storia. Ecco la prima rivelazione: «Danilo Restivo non fu l’ultima persona ad aver visto Elisa Claps». A confermarlo, secondo l’anonimo inglese, sono alcuni testimoni del processo per la scomparsa di Elisa. Il particolare che l’autore della mail omette, però, è che agli atti delle inchieste risulta che, invece, è stato lui a incontrare per ultimo la ragazza. La seconda rivelazione riguarda due ragazze inglesi a cui sono stati tagliati i capelli che hanno riconosciuto Danilo: «Le due ragazze - si legge nella mail hanno visto la foto di Restivo affiancata all’e-fit (l’identikit elettronico ndr), prima del riconoscimento all’americana». Peccato che la polizia inglese non abbia mai diffuso le foto di Danilo, ma soltanto l’identikit elettronico del presunto assassino della sarta Heather Barnett.

«Chi ha affiancato la foto di Danilo Restivo all’e-fit della persona ricercata?», si chiede l’anonimo scrittore. E fornisce anche una risposta: «E’ stato “Chi l’ha Visto?».

Un altro degli storici nemici di Restivo. La trasmissione Rai condotta da Federica

Sciarelli si è occupata numerose volte del caso Claps, portando alla luce anche particolari inediti.

Ma ecco la terza rivelazione: «Se lei va a vedere la pagina internet di “Chi l’ha visto?” - si legge nella mail troverà l’immagine del registro Nacro (la scuola d’informatica frequentata da Restivo in inghilterra ndr).

Quell’immagine la doveva e la poteva avere solo la polizia inglese. Sa come è riuscita ad averla “Chi l’ha visto?”?

Adesso le racconto una bellissima storia. La Bbc ha un programma che si chiama Crimewatch, che è fatto da poliziotti che fanno appelli in televisione. La trasmissione si avvale della collaborazione di alcuni presentatori. Il programma quindi lo gestisce la polizia inglese.

“Chi l’ha visto?” è fatto solo ed esclusivamente da giornalisti e non da poliziotti. I giornalisti di “Chi l’ha visto?” sono andati dalla polizia inglese e si sono fatti passare per poliziotti ottenendo le prove del registro Nacro.

Hanno praticamente detto e fatto capire a Phil James capo anticrimine della polizia del Dorset che loro lavorava-

I DUE GIALLI

10 Primo piano

Venerdì 4 settembre 2009

Primo piano 11

Venerdì 4 settembre 2009

| L’INTERVISTA | Pd: l’assessore provinciale Di Lascio si schiera con Restaino

Politica lucana Pienone a Matera per il leader Pd Sfuggente sulle candidature

«Un falso problema ridurre tutto a una questione d’età»

Fassino dribbla sulle regionali MATERA – Piero Fassino riempie la suggestiva piazza San Francesco a Matera, proprio mentre, nella stessa sera e alla stessa ora, il grande cantautore napoletano Pino Daniele si esibisce in tournèe alla Cava del Sole. Un paragone apparentemente audace e irriverente, ma importante per tastare il polso all’appeal del leader politico piemontese, tra i padri fondatori del Partito democratico.

Per la verità, a Matera non è stato il Fassino di sempre, ma piuttosto guardingo e sfuggente alle domande dirette e ficcanti su scelte e movimenti interni del partito, che gli ha posto il giornalista Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata. Ha glissato elegantemente, da vera anima comunista, sulle autentiche ragioni che lo hanno indotto ad appoggiare Dario Franceschini e non si è espresso affatto sulla eventuale ricandidatura di De Filippo alle Regionali del 2010, pur essendo stata lanciata senza segreti proprio da Franceschini durante una sua recente visita in Basilicata. Opportuna diplomazia interna precongressuale, o fine presa di distanza da certe posizioni più radicali?

E’stato chiaro solo il riferimento alla opportunità di votare Erminio Restaino per la segreteria regionale, inserendo l’esponente lucano in una serie di similitudini con scelte autorevoli operate dalla sua mozione in altre parti d’Italia. «Al di là degli schemi di partito, Fassino dà di sé un’immagine di serietà, perché sa parlare all’Italia fuori dal politichese», Leporace ha aperto con una sorta di captatio benevolentiae, seguita alle parole di affetto e stima della senatrice materana, Maria Antezza, che ha evidenziato le sconfitte elettorali patite e le nuove sfide che richiedono «un deciso cambiamento di rotta contro l’imbarbarimento della politica». Il colloquio-intervista ha spaziato inizialmente dai temi della politica internazionale, all’immagine dell’Italia nel mondo, fino all’unità nazionale, quindi alle recenti esternazioni di Umberto Bossi. Sui temi generali il leader del Pd è stato molto più esaustivo e pertinente, pur lasciandosi spesso prendere la mano verso toni da comizio. Leporace gli ha chiesto come sia percepita l’Italia nel mondo.

«Godiamo ancora di un’immagine forte a livello internazionale –ha replicato Fassino- merito dei tanti italiani che si sono distinti all’estero. Nel mondo c’è un’idea dell’Italia più forte di quella che gli stessi italiani percepiscono –ha proseguito Fassino- ma oggi rischia di

essere clamorosamente offuscata da un capo di Governo che opera scelte diplomatiche sbagliate. Sul caso tragico degli eritrei morti nel Mediterraneo, Berlusconi non ha trovato risposta migliore che suggerire ai commissari della Comunità europea, ovvero i ministri della Ce, di tacere. C’è il rischio che l’Italia diventi un Paese marginale, buono solo a organizzare belle accoglienze alberghiere, perché Berlusconi non è tra chi conta nel mondo. Se poi a questo aggiungiamo le note vicende che stanno strasformando l’Italia in un grande Bagaglino, il quadro è completo».

Poi, l’intervistatore ha cercato di scendere subito sui temi più pregnanti dell’unità nazionale, evidenziando un recente orientamento più a Nord del Pd. Fassino ha abilmente spostato l’attenzione sulla Lega, parlando di «esasperazione leghista d’estate» e perdendosi nei meandri di gabbie salariali, inno nazionale e persino l’esame di dialetto per i docenti, salvo poi portare ad esempio proprio il partito di Bossi per il metodo di scelta dei suoi rappresentanti territoriali. «Ci si illude che per superare la crisi occorra chiudersi nel proprio mondo e dividersi.

Non è così –ha spiegato Fassinoperché proprio nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia si registrano troppe forze centrifughe. E’ una responsabilità del governo, perché il Paese non ha l’impressione di avere una guida solida, autorevole e capace.

Obama ha vinto così, lavorando per unire il Paese, proprio come è avvenuto nell’Italia del Dopoguerra. Oggi Berlusconi dice che la luce della sua stanza di lavoro è sempre accesa, ma non è lui solo che deve risolvere i problemi». Poi l’unica battuta di spirito: «Oggi sappiamo anche perché la sua luce è sempre accesa». Lei è tra i fondatori del Pd –ha chiesto diretto Leporace- dopo lo slogan: “O si cambia o si muore” ai tempi della segreteria Ds, oggi, parafrasando Mitterand, ha detto di lavorare alla costruzione di “una grande forza tranquilla”, ma così non è, come lo spiega? Qui Fassino ha nuovamente svicolato, collegandosi ai temi del lavoro, alle vertenze aperte in Basilicata, «una regione –ha detto- che dopo 15 anni di sviluppo sta conoscendo un preoccupante arretramento; questo è ancora più grave». Poi i riferimenti al lavoro precario e alla mancanza di tutele

«Appoggio Franceschini perchè non ha ancora esaurito il suo mandato»

per i giovani che restano disoccupati, precisando che: «Il Congresso del Pd si dovrà occupare di questo, ovvero del Paese e delle sue ansie, perché la politica deve dare delle risposte altrimenti non serve».

Allora Leporace ha insistito con una domanda più diretta sulla sua scelta di appoggiare Franceschini, sulle posizioni e le leadership di partito.

La risposta è stata più pertinente: «Dobbiamo decidere chi governerà il partito, con quale progetto, che tipo di partito si vuole realizzare e con quali alleanze. Sostengo Franceschini perché non ha ancora esaurito l’esperienza di leader, in sei mesi non ne ha avuto il tempo; oggi non si deve dare l’immagine di un partito che cambia sempre guida. Poi –ha proseguito- Franceschini ha lavorato bene unendo il partito con scelte importanti e conducendo campagne elettorali con vigore in un momento difficile. Infine, c’è la necessità di scegliere un segretario che sia in sintonia con il progetto iniziale del Pd, ovvero unire tutte le forze progressiste già presenti nell’Ulivo. Franceschini risponde meglio di tutti a questo profilo». Una scelta troppo unanimista, secondo Leporace, che ha incalzato chiedendo conto dei troppi aut aut presenti nelle regioni sulle scelte da adottare. Anche qui Fassino si è elegantemente sottratto a una risposta diretta: «Abbiamo scelto nelle regioni profili forti, segretari in grado di garantire la stima e l’appoggio dell’elettorato; ecco perché qui in Basilicata crediamo sia Restaino a doverci rappresentare, anche perché nel 2010 si voterà in 13 regioni, 11 delle quali sono già governate da noi». Sulla candidatura alla Regione solo un accenno piuttosto qualunquista: «Si deve scegliere dialogando con gli alleati, altrimenti si devono fare le Primarie. Oggi abbiamo bisogno di un partito con tanti iscritti, solido e strutturato, che coinvolga gli elettori nelle sue scelte». Leporace ha fatto riferimento al carattere «eretico» del percorso politico di Fassino, riferendosi soprattutto a Craxi ed ai socialisti.

Il leader del Pd ha replicato con riferimenti a Mazzini, Gobetti, Gramsci, Tasca e Bobbio come ai portavoce di quella tradizione riformista da alimentare.

Infine, una promessa per la città dei Sassi candidata a capitale della cultura: «C’è un grande patrimonio –ha detto Fassino- perciò è un’aspirazione giusta che sosterrò con tutto il partito». Chi si attendeva orientamenti e risposte, soprattutto all’interno del Pd, è rimasto a bocca asciutta. a.corrado@luedi.it

Ok a Restaino ma non va oltre.

Ampia discussione sui problemi del lavoro

Piero Fassino mercoledì sera nella piazza a Matera

OGGI A POTENZA

LUTTO IN POLITICA Mozione Franceschini Arriva anche Fioroni Proseguono in Basilicata le iniziative di leader nazionali del Pd a sostegno dell’elezione di Dario Franceschini ed Erminio Restaino, rispettivamente alla segreteria nazionale e regionale del partito. Dopo Franceschini e Piero Fassino, domani sarà la volta di Beppe Fioroni, dirigente nazionale Scuola, Ricerca ed Università, e leader dell’area politica “Quarta Fase”.

Fioroni sarà domani alle 18,00 al Centro sociale di Malvaccaro ed alle 20,00 alla festa del Pd a Moliterno.

Per il vice presidente della Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici della Camera dei deputati e componente della Direzione nazionale del Pd, Salvatore Margiotta “Va crescendo anche in Basilicata il consenso attorno alle mozioni ed alle proposte politiche di Dario

MOZIONE BERSANI Pittella sollecita il dibattito congressuale "In tutti i circoli del Pd si sta aprendo in questi giorni il dibattito sulle mozioni presentate dai candidati alla segreteria nazionale, dal quale emergeranno i delegati che parteciperanno ai lavori delle Convenzioni provinciali e poi della Convenzione nazionale. E’ una grande occasione per tutti gli iscritti e i simpatizzanti di esercitare concretamente la forza democratica di un partito che rappresenta un terzo dell’elettorato italiano e che si candida a costituire il perno dello schieramento del centrosinistra e dell’opposizione al governo Berlusconi". Lo afferma, in un comunicato stampa, Gianni Pittella, coordinatore nazionale della mozione Bersani. "Un’occasione e un’esperienza personale e collettiva che non deve andare dispersa dopo la chiusura delle urne relegando iscritti e dele-

LA GESTIONE DELL’ARPAB Mattia (Pdl) chiede l’audizione di Sigillito sui nuovi reclutati POTENZA - “I problemi di gestione dell’Arpab che si intrecciano strettamente a quelli dei delicati e rilevanti compiti assegnati all’Agenzia, alla luce della situazione di accresciuta conflittualità nei rapporti tra direzione generale e sindacati e dell’ulteriore fondo di un milione di euro erogato con la manovra di assestamento al bilancio 2009 della Regione, votata dalla maggioranza di centrosinistra prima della pausa dei lavori del Consiglio regionale, richiedono chiarimenti specie in relazione agli annunci di nuovo reclutamento di personale”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia, proponendo un’audizione del direttore generale, Vincenzo Sigillito, in Terza Commissione consiliare. “In fase di assestamento al bilancio regionale 2009 della Regione, nella presentazione del cosiddetto maxi-emendamento –sottolinea Mattia –da parte della Giunta regionale non è stato specificato che l’ulteriore fondo di un milione di euro da trasferire all’Arpab, genericamente per spese di funzionamento, sarebbe stato destinato a salari e compensi aggiuntivi per gli attuali dirigenti, mentre la direzione generale dell’Agenzia vorrebbe far ricorso a nuovo personale pur non avendo la disponibilità finanziaria. Diventa perciò indispensabile acquisire informazioni sulla necessità in Agenzia di avere un numero troppo elevato di dirigenti, in particolare in rapporto ai dipendenti, e su quella di assumere nuove figure professionali, allo stato non sufficientemente motivata.

Addio a Vincenzo Summa, il comunista umile SI è spento dopo essere uscito dalla scena pubblica alcuni anni fa. Ma il ricordo dell’uomo che fu alla guida delle lotte contadine per la demanializzazione dei suoli dei Doria, non si è certo sbiadito.

Aveva quasi 90 anni, Vincenzo Summa, e della storia di Avigliano e della terra lucana stato un «pezzo importante». E’ per l’uomo, prima ancora che per il politico, che tanti, ieri, nel giorno dell’ultimo saluto, ne hanno richiamato l’impegno. Sindaco “rosso”di Avigliano negli anni ‘60, nel paese aveva fondato, con altri, la sezione del Pci, durante la guerra. Del partito è stato dirigente, ma anche rappresentante istituzionale in consiglio provinciale a metà degli anni ’70. Ad Avigliano, nell’aula consiliare del piccolo comune è stato l’alter ego di Vincenzo Verrastro, altro illustre concittadino, parte - seppur politicamente opposta - della stessa storia.

«Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa, avvenuta ad Avigliano, del professore Vincenzo Summa, dirigente scolastico in pensione, uomo di cultura, amministratore provinciale e dirigente del Pci - spiega Donato Salvatore, consigliere regionale del Partito socialista - Era una figura impegnata della sinistra aviglianese e lucana, il professore, i cui riconoscimenti politici e gli incarichi amministrativi svolti sono stati certamente inferiori alla dimensione dell’uomo, del suo impegno politico, della passione civile che ne animava l’azione politica e amministrativa, era persona misurata e garbata, intellettualmente rigorosa, una mente aperta e curiosa, esponente di una stagione politica nella quale l’appartenenza, l’ideologia di riferimento e lamilitanza nonsuperavano mai l’amore per la

propria comunità ed i suoi cittadini». Francesco Cirigliano, segretario provinciale del Prc, ricorda il «rigoroso uomo di cultura che, a capo della sezione aviglianese del partito, alla fine degli anni ‘60 guidò la lotta dei braccianti per la demanializzazione delle terre del principe Doria. Con Summa scompare un altro pezzo di storia popolare e democratica della nostra regione». I Comunisti italiani ricordano come sia «stato sempre vicino ai problemi della gente. In noi rimarrà sempre vivo il ricordo per le tante battaglie a difesa della dignità dei contadini e delle classi sociali più deboli.

Il suo impegno per il riscatto della povera gente, per l’emancipazione da condizioni di assoluta miseria dei centri rurali, sono la testimonianza più alta dello spessore morale, civile e culturale di Vincenzo Summa». Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, richiama «la sua onestà intellettuale e la sua grande sensibilità nei confronti dei problemi delle comunità. Le popolazioni dei centri rurali hanno potuto contare su un portavoce dalle indiscusse qualità morali». Cordoglio, affidato a parole di dolore, è stato espresso anche dal sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, e da Unità popolare.

E' sicuramente uno dei giovani del Pd lucano. 31 anni, appena compiuti, Vito Di Lascio è assessore alla Provincia dopo essere stato capogruppo nella scorsa consiliatura provinciale.

Ovviamente il prossimo congresso democratico non lo lascia indifferente nelle scelte e nella lettura del dibattito che si sta sviluppando.

Assessore ci sono 4 candidati, il doppio della scorsa volta.C'è aria di guerra?

Nessuna guerra. Piuttosto un segnale di vitalità democratica e di partecipazione per avere primarie ampie e un nuovo modello di confronto politico che verticalizzi la discussione su giovani, futuro e sviluppo, rafforzando il rapporto di complicità e di sintonia tra il Pd, i territori e la società lucana.

Ma le classi dirigenti si sono schierate. Questo problema dove lo mette?

Dove merita di stare. In fondo alle questioni di una discussione spesso degradata alle rivendicazioni personali. Mi creda, non è questa la vocazione d'innovazione e di riformismo per cui è nato il Partito democratico e su cui intende animare il campo solitario della politica con migliaia e migliaia di cittadini che scelgono, decidono, votano. Le sembra poco?

Affatto. Però insisto sulla classe dirigente?

Le primarie sono uno strumento straordinario per rinnovare lo spazio pubblico della politica, perché tendono a smantellare le astuzie e l'inamovibilità delle classi dirigenti.

Ma lo snodo vero non è qui.

Dove?

Non ci può essere una vera circolarità delle classi dirigenti se non c'è un governo intelligente degli eventi della politica. Sa chi lo diceva?

Chi? Moro.

Ancora Moro?

Moro è il padre costituente del centrosinistra ed è stato, per vocazione e temperamento, un grande innovatore della scena nazionale, capace di anticipare la direzione di marcia che l'Italia avrebbe poi imboccato. Se fosse stato ascoltato molte contraddizioni del nostro tempo sarebbero state già abbattute. Perciò ritorniamo ai maestri e finiamola di costruire il Pantheon democratico, mettendo in campo letture troppo leggere e non esercitando il valore delle provocazioni intellettuali con cui si organizza un nuovo pensiero, più aperto allo spirito del tempo Lei a livello regionale, con quale candidato si schiera?

Restaino. La sua generosa ostinazione a spendere parole chiare, a fare buone ricuciture, a mettere in campo prudenze per difendere l'unità del partito e poi il suo carico d'esperienza che farà affrontare al Pd le sfide della politica regionale in maniera equilibrata, evitando di ripetere gli errori di autosufficienza che lo hanno indebolitoedisolato. Restainosapràvalorizzare la capacità di rappresentanza del Pd come un elemento di stabilità per la vita della coalizione e di positiva innovazione per lo sviluppo dei territori e gli interessi generali della società lucana.

Qual è stato il limite del Pd finora?

La governabilità che il Partito democratico doveva assicurare ai suoi uomini migliori ed al centrosinistra ha avuto inspiegabili cadute di tono.

In tutti questi anni c'è stato un vociare democratico scomposto, dannoso, irrituale che ha rallentato risultati e appeal unitario entro cui il Pd aveva l'obbligo di collocare molto della sua politica regionale a vocazione riformista.

Ritorniamo al congresso. Pensavo che per la sua età, appoggiasse Roberto Speranza.

Speranza ha talento, ma non mi è piaciuto il modo con cui è stata costruita la sua candidatura. L'ho detto prima. La circolarità delle classi diri-

Sopra l’assessore provinciale Vito Di Lascio e a lato Restaino e Margiotta

genti è un valore importante, ma stiamo attenti a non farne un pretesto per rivendicare posizioni comode di minoranza e tiranneggiare il processo d'unità su cui molti stanno impegnando parole responsabili e perfino altruiste.

A chi si riferisce?

A De Filippo, innanzitutto. Al suo essere super partes nello scontro interno del Pd. Ed al suo non facile, ma già positivo lavoro d'irrobustimento e d'innovazione che spende quotidianamente a favore della Basilicata, nonostante lunghi anni di una congiuntura economica che non risparmia al Mezzogiorno ed alla nostra regione prove durissime di tenuta.

Altri?

Margiotta. E' il riferimento lucano più autorevole della truppa parlamentare del Pd. Il suo lavoro d'interrogazione e di sollecitazione critica verso il governo Berlusconi è costanteesignificativoper iproblemidisviluppo e di attenzione che merita la Basilicata, sempre più trascurata da una deriva leghista ed antimeridionale che dirotta le risorse e riduce i diritti.

Tra Bersani o Franceschini chi sceglie?

Franceschini, perchè lavora per un partito aperto, plurale, innovativo. Un partito che accetta le sfide dellasocietà senzarivendicare maieccedenze culturali esclusive. Questa è la differenza dalle zone d'ombra del dalemismo.

Per caso c'è l'ha con D'Alema?

Tutt'altro. D'Alema è un ottimo leader ed è dotato di grande intelligenza e capacità d'anticipazione, ma il suo guaio è il dalemismo. La curvatura spregiudicata, manichea, belligerante della sua corrente politica che sfrutta il suo buon nome per dividere territori, storie, persone.

Non è troppo severo?

Le immagini pubbliche che ci ha dato il Partito democratico sin dalla sua nascita ci aiutano a capire meglio. Molte difficoltà avevamo una geografia tutta interna ai suoi assetti di corrente. Guardi quello che è accaduto a Walter Veltroni. Io non sono mai stato iscritto al veltronismo, eppure quante volte, anche qui in Basilicata, abbiamo ascoltato fino a stancarci le lodi giaculatorie proprio da chi, poi non ha esitato a compiere l'as-

salto estremo all'arma bianca verso la sua leadership.

Almeno salvi Bersani?

Di Bersani ho apprezzato lo sforzo di liberalizzare un'Italia sempre più afflitta dal male del corporativismo.

Se ci fosse stato ancora Prodi al governo avrebbe fatto sicuramente bene, ma il suo rifugio congressuale sotto il tutorato dalemiano rischia di fargli perdere libertà di movimento e capacità di decisione. Anche per questo molti esponenti storici della sinistra sono andati in direzione opposta, verso Dario Franceschini. E qui in Basilicata va ancora meglio.

Perchè?

La mozione Franceschini in Basilicata si è arricchita con la presenza autorevole di Maria Antezza e molti altri, secondo una contaminazione straordinaria tra esperienze, culture, iniziative che è la vera forza del Partito democratico.

Ritorniamo sull'età?

La contrapposizione d'età non mi appassiona. E' un falso problema impostare la corsa alla leadership regionale del Pd dentro l'appartenenza generazionale. I giovani che hanno responsabilità e visione del Partito sono tanto con Speranza, quanto con Restaino, con Adduce, con Altobello.

Non esiste un recinto di esclusività generazionale da cui lanciare lezioni di morale. Inoltre stiamo attenti alle mascherature ed alle comodità d'uso.

Anche una bella età può conoscere le lusinghe della designazione e della cooptazione entro cui possono animarsi e sopravvivere le classi dirigenti.

Ma deve ammettere che il rapporto primarie - età esiste, però?

Pensare che alle primarie si debba votare per l'età e non per il valore delle idee messe in campo è una boutade propagandistica, offensiva anche all'intelligenza dei cittadini.

Mi permetto di contraddirla, ricordando l'elezione congressuale di Piero Lacorazza.

Il paragone non regge. Innanzitutto la competizione Lacorazza-Chiurazzi polarizzava a due la possibilità di scelta. E poi a sostegno di Piero, che ha dimostrato grande qualità politica, c'era una ampia e trasversale filiera delle classi dirigenti, che di fatto ne ha arricchito anche il successo. s.santoro@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di ANTONIO CORRADO

di SALVATORE SANTORO

Venerdì 4 settembre 2009

PIU’ BAVAGLIO PER TUTTI

SOLIDARIETA’ GIORNALISTI DELL’UNITA’

di VITO BUBBICO

MAURIZIO BOLOGNETTI* "A QUALE presidente dovrei chiedere il permesso di parlare?" Al premier italiano Silvio Berlusconi, caro commissario europeo agli Affari economici e finanziari Joaquìn Almunia! Non faccia lo spiritoso. E non solo lei, ma tutti coloro che hanno da chiedere, dire o scrivere qualcosa che non garba al nostro primo ministro.

E sì, perché “più bavaglio per tutti” sembra essere lo slogan e la promessa di questa nuova campagna d'autunno del Cavaliere d'Arcore. Ai giornalisti molesti: guai a far domande, articoli o inchieste che non puntino ad osannarle o a fargli da mano armata contro i colleghi che scrivono fuori dal coro.

La Repubblica, Famiglia Cristiana, L'Avvenire, l'Espresso, l'Unità, i giornalisti che chiedono nelle conferenze stampa, diversi giornali stranieri, il TG3 e quant'altro: tutti nel mirino, tutti soggetti a rappresaglia per avere avuto l'ardire di disturbare il manovratore.

D'altronde ai giornalisti sportivi convenuti ad una sua conferenza stampa (pensando di fargli un complimento) avrebbe detto: voi si che siete bravi, perché non fate domande.

Ecco è il monologo quello che piace al Cavaliere. Come gli è capitato spesso di fare nelle numerose e generose ospitate a Porta a Porta o su tutte le altre reti di sua proprietà. Mentre dalla trasmissione di quella petulante Lucia Annunziata si alzò e scappò via.

Persino i commissari europei, come dicevamo all'inizio, non possono fare domande sull'indecorosa e crudele tecnica del “respingimento” praticata in mare ai danni dei barconi degli immigrati. Porre la semplice domanda: come si fa a sapere se quei disperati hanno o no lo status di profughi (per i quali sarebbe obbligatorio prestare asilo) se prima non li si fa toccare terra e si verifica?

Elementare Watson! E invece tanta curiosità a Sua Emittenza fa incazzare. D'altra parte l'insofferenza del nostro premier nei confronti dei critici del suo operato e verso il libero giornalismo è antico. Chi non ricorda il famigerato “editto bulgaro” a seguito del quale furono cacciati dalla RAI Biagi, Santoro e Luttazzi?

Ma a lui non piacciono nemmeno la Milena Gabanelli, Fabio Fazio e persino la Litizzetto che si permette di ironizzare addirittura sulla sua virilità. Tutti probabili futuri agnelli sacrificali, insieme a quei ragazzacci del TG3. L'aria si sta facendo davvero pesante. Con la proprietà diretta e controllo indiretto di mezzi di informazione e l'intimidazione a tutti coloro che sono ancora in grado di esprimere opinioni non addomesticate si sta abbondantemente sorpassando quella linea minima di decenza che consente di annoverare ancora questo Paese tra quelli democratici.

Molti in verità, già da anni, hanno cominciato a parlare in solitudine e a proprio rischio del pericolo di uno scivolamento verso un regime. Spesso derisi e marginalizzati anche dalle stesse forze di opposizione. Una leggerezza enorme che ha consentito il rafforzamento del Caudillo e l'aggravarsi della situazione.

Ora, un pò tutti si accorgono del punto di non ritorno in cui si sta portando il Paese. C'è una verità che emerge ogni giorno con maggiore chiarezza ed è che Berlusconi è incompatibile con la democrazia. Lui non lo fa apposta, è proprio nella sua indole da “conducator” questa insofferenza. Ma questo lo rende oggettivamente incompatibile con tutti quei diritti di libertà (di stampa e di parola) sanciti dalla nostra Costituzione.

Altrimenti risponderebbe alle domande che gli vengono fatte, anche le più fastidiose e maliziose, invece che prenderle come corpo di reato su cui innescare querele. Perchè se un giornalista non può fare domande, anche le più imbarazzanti, a chiunque e soprattutto a persone pubbliche, ma in che razza di Paese libero siamo?

L'allarme l'avevano lanciato anche diverse testate straniere che continuano a chiedersi, da tempo, come sia possibile che in Italia tutto ciò possa accadere senza che vi sia una reazione adeguata. Ma è ora di dire “stop”, senza se e senza ma. E tocca farlo a tutti coloro che vogliono salvare il salvabile. A destra e a manca. La misura è talmente colma che pure dalle fila del PdL (partito delle libertà di chi? Mai nome fu meno appropriato a chi lo capeggia) si alza qualche voce sconsolata a dire che è ora di smetterla. Ma a difesa di questa gragnucola di querele fatte dal premier a mezzo mondo dell'informazione, con annesse richieste di rimborso milionari, ci sono i soliti visi noti (Cicchitto, Lupi & compagnia dichiarando) che ci dicono quanto sia normale che il premier si rivolga alla magistratura e quanto surreali siano le proteste. Peccato che gli sfugga un piccolo dettaglio. A differenza di tutti i comuni cittadini di questo paese il loro capo, grazie anche al loro voto, per evitare di essere giudicato dai magistrati ha pensato bene di farsi cucire addosso norme speciali che lo pongono al di sopra della legge. Contrariamente a quanto c'è scritto sempre in quella carta fondamentale, da cui si tende sempre più a prescindere, ovvero che tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge. Vogliamo far si che quanto contenuto in questo prezioso documento che sta alla base della nostra ritrovata democrazia, dopo il tunnel nero del fascismo, sia davvero valido per tutti in questo Paese? Forse si fa ancora in tempo. Forse si fa ancora in tempo ad affermare il principio che il diritto di critica, anche dura, è il sale di una democrazia. Si può gradire o meno, si può contestarne la sostanza, specie quando si hanno tutti gli strumenti a disposizione per farlo, ma non si può colpire chi la fa e i media che la ospitano.

RINVIO RUBRICA Per motivi legati alla foliazione, la rubrica curata dall’avvocato Vito Carella - che viene pubblicata ogni giovedì - subirà ancora uno slittamento. I lettori la potranno ritrovare nelle pagine del Quotidiano della Basilicata di domani.

IL CASO LASME E LA POLITICA REGIONALE di CESARANO VINCENZO* CASO Lasme: è stata necessaria la presenza dell'ex segretario nazionale del Pd Fassino e del candidato alla segreteria regionale, quel ragazzino di Adduce, per dare indicazioni su come fare per poter risolvere il caso Lasme nell'area industriale di S. Nicola di Melfi, e di altre aziende in fase di chiusura, lasciando senza lavoro tanti giovani.

Mi auguro che prima di suggerire forme risolutive come quelle dette a mezzo TV, abbia avuto il coraggio di incontrare i suoi amici che governano questa regione da circa 20 anni e gli abbia chiesto se in tanti anni che governano hanno mai fatto un piano industriale con le aziende che operano in Basilicata settore metalmeccanico e non. Ma quando mai, visto che l'unica preoccupazione e sempre stata quella dello sperpero, e di inventarsi società sub regione, per accontentare amici e parenti, incrementando l'affarismo, e il clientelismo, fregandosene del continuo declinio di una piccola ma ricca Regione.

Questa e la politica moderna. Le ricchezze di questa regione devono essere dei Lucani non della Politica, quello che usufruisce la politica e fin troppo. Se quanto detto in precedenza venisse adottato tapperemmo la bocca a tanti politici e quella politica nordistica che sbraita dicendo che il Sud è un fallimento per l'Italia. Ritornando alla Lasme, all'inizio dell'anno alcuni ex dipendenti dell'azienda hanno voluto incontrare qualche politico per prospettargli il pericolo che avevano annusato: quale è stata la risposta del politico?

“Ma che scherzate, non vi preoccupate io conosco i proprietari, e poi sono amici miei”.

Adesso che la Lasme chiude l'amicizia pro-

prietari e politica resta? Gli operai sono in mezzo ad una strada, anzi sopra i capannoni. In data odierna i sondaggi della CIGIA di Mestre dicono che il popolo Italiano è il meno indebitato d'Europa. Allora il popolo lucano - che è penultimo come reddito pro-capite in Italia - come dovrebbe essere considerato?

Eppure la regione è governata da una scellerata politica che sfortunatamente è sempre la stessa da 20 anni e non da 20 mesi, caro presidente. Giorni fa il presidente della Regione Basilicata, in un momento di ira, involontariamente dice che la nostra regione ha a disposizione 560.000.000 di euro per investimenti vari.

Farebbe meglio dare un milione a famiglia, con un disavanzo di trecento milioni.

Così il popolo lucano sarà un popolo svizzero come reddito, in caso contrario non so quanto e quando migliorerà questa regione, sia come reddito sia come infrastrutture.

Oggi quel grande luminare e leader del Pd Franceschini per solidarietà ad alcuni precari è salito anche lui su una struttura: quando anche noi vedremo sui capannoni della Lasme il prossimo candidato alla presidenza della Regione di centro sinistra e quel candidato alla segreteria del Pd, filo Bersani e grande ministro dell'era Prodi, oltre che inventore di tante leggi disastrose che oggi non si menzionano?

Se il debito pro capite di ogni italiano è in media di 22.000 euro, il debito procapite di ogni lucano di quanto è, visto che siamo penultimi in Italia? Cari corregionali attiviamo la vera politica del territorio ma non con questi governanti, cambiare é sempre meglio. *Iscritto Pdl Melfi

IN MORTE DI ASSUNTA FINIGUERRA UNA PERDITA DOLOROSA IL MONDO letterario lucano perde con Assunta Finiguerra una figura di assoluto rilievo. Da San Fele, la sua poesia ha irradiato nuova luce nel panorama italiano. Assunta lascia la sua grande energia fortemente radicata ad una visione antropologica della comunità lucana. Un suo ultimo lavoro che rilegge Pinocchio in lingua sanfelese, forse racchiude più di ogni altro la forza e l'inquie-

tudine della poetessa che cerca di uscire dai margini entro i quali una tradizione stantia tende a relegare gli impulsi culturali ed innovativi. Da “Puozze arrabbià” allo “Scricciolo”si racchiude il meglio della sua visione poetica che fa della lingua madre lo strumento vitale per trasmettere i contenuti con maggior efficacia.

Armando Lostaglio

LA FNSI definisce l'iniziativa legale di Silvio Berlusconi nei confronti de L'Unità “pericolosa, destabilizzante, inconcepibile”. Concordo e sottoscrivo il giudizio espresso dalla Federazione nazionale della stampa. Era solo questione di tempo e prima o poi ci saremmo arrivati. Non a caso, nel suo ultimo rapporto, l'organizzazione americana Freedom House definisce l'Italia un paese semilibero e ci colloca al 73° posto per quanto riguarda la libertà di stampa. Per l'organizzazione fondata Eleanor Roosevelt l'ulteriore peggioramento rispetto all'anno precedente è stato determinato “dall'uso crescente di tribunali e leggi sulla diffamazione per limitare la libera espressione”. Con le querele sporte da Silvio Berlusconi abbiamo oltrepassato un confine, ma era già successo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione formulata nei confronti di alcuni giornalisti che si erano occupati del “Caso De Magistris”. Una volta di più, tocca prendere atto che in questo paese la querela per presunte diffamazioni è utilizzata come strumento intimidatorio per tappare la bocca a cronisti e testate non allineate. In un ottimo intervento, pubblicato da Beppe Grillo sul suo Blog, l'artista genovese ha scritto “Di solito si querela la verità, mai la menzogna. Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini. Di solito la querela viene usata in mancanza di altre argomentazioni per finire sui giornali di regime e fare la figura dell'innocente”. Temo che Grillo abbia ragione. La querela come strumento per tacitare chi ha voglia di raccontare vicende che mostrano il vero volto di un potere corrotto e corruttore. Al direttore dell'Unità e ai giornalisti che lavorano per la testata fondata da Antonio Gramsci esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza per un atto che non è solo “pericoloso, destabilizzante e inconcepibile”, ma anche intimidatorio. *segretario Radicali Lucani e consigliere Associazione Coscioni

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

12

L’economia globale sembra uscire dal tunnel della crisi Con Farnesina e Unicredit

Rallenta la recessione L’Ocse vede al rialzo le stime per il Pil 2009 L’ECONOMIA globale comincia ad uscire dal tunnel. La ripresa sembra arrivare prima del previsto ma ancora a passo lento e appesantita dal problema della disoccupazione. L’Ocse, l’organizzazione per lo Sviluppo e la cooperazione economica, rivede al rialzo le stime del Pil 2009 dei Paesi del G7.

Ma avverte: non è ancora il momento di abbandonare le politiche di stimolo perchè ancora per tutto il 2010 il riavvio dell’attività sarà ad un ritmo debole.

Una posizione condivisa anche dal presidente della Commissione ue Josè Manuel Barroso: «E' troppo presto per ritirare le misure di stimolo e di sostegno all’economia e al settore finanziario, anche se una exit strategy deve essere preparata». Se per le economie del G7 il calo del Pil passa dal -4,1%, contenuto nelle previsioni fatte a giugno, al 3,7%, per l’area euro il miglioramento dell’economia è più marcato, quasi di un punto percentuale: -3,9% rispetto alla precedente stima del 4,8%.

Segnali di rallentamento della caduta dell’economia arrivano anche per l’Italia: per il 2009 l’organizzazione di Parigi stima infatti una diminuzione del prodotto interno lordo del 5,2%, a fronte del 5,5% stimato in giugno. Importante in Europa il miglioramento

segnato da Germania (la recessione nel 2009 rallenterebbe da -6,1% a -4,8%) e Francia (da -3% a -2,1%).

Solo per il Regno Unito l’Ocse segnala una situazione in peggioramento: se a giugno per questo Paese si stimava una riduzione del prodotto interno lordo nel 2009 pari al 4,3%, ora il 'rossò è indicato in -4,7%. Nel resto del mondo, a fronte del miglioramento stimato per il Giappone di oltre un punto percentuale (Pil 2009 a -5,6%, rispetto al -6,8% della previsione di giugno), per gli Stati Uniti la situazione dell’economia appare stazionaria (-2,8%). «Ci sono buone notizie, la ripresa si conferma», ha detto in una conferenza stampa Jorgen Elmeskov, capo del dipartimento degli Affari economici dell’Ocse. Sono diversi – ha fatto notare - i segni del miglioramento: il crollo del costo del denaro, una progressione dei valori di borsa, un allentamento relativo delle condizioni di credito.

Il commercio mondiale sarebbe poi pronto ad «accelerare dopo aver toccato il fondo» ed anche i mercati immobiliari «stanno meglio» e sembrano in via di «stabilizzazione» negli Stati Uniti e nel Regno Unito. «La ripresa economica si accentua ma resta debole, conoscerà un nuovo slancio all’inizio del prossimo anno. È probabile

|

LA CRISI

che sarà caotica, disuguale», ha continuato Elmeskov. L’economia ha dunque ancora bisogno di spinte, sottolinea l'Ocse alla vigilia del G20 che dovrà decidere proprio sulle “exit strategy”, le possibili strategie di uscita dalle misure di sostegno all’economia che negli ultimi mesi hanno aiutato la ripresa ma anche appesantito le finanze pubbliche di mezzo mondo.

«Una forte politica di rilancio resterà necessaria a breve termine», ha detto il rappresentante dell’Ocse.

Devono essere poi mantenuti, in questa fase che accompagna il riavvio dell’attività economica, i bassi tassi di interesse: «Nella maggior parte dei casi» le banche centrali dovranno aspettare il 2010 per avviare la «normalizzazione» dei tassi oggi ad un livello «eccezionalmente basso».

Bene anche le politiche di sostegno statali per il settore automobilistico, ma «prima o poi – precisa Elmeskov – gli Stati dovranno mettervi fine. Si può pronosticare una sospensione progressiva di queste misure, piuttosto che la loro eliminazione in un colpo solo».

Sarebbe però un errore mettere stop agli stimoli

|

Bce: i tassi di Eurolandia restano fermi all’1% di DOMENICO CONTI I TASSI di Eurolandia restano inchiodati all’1% e non si muoveranno per diversi mesi. Perchè la ripresa – confermata dalla revisione al rialzo delle stime della Bce su Pil e inflazione – sarà probabilmente «graduale» e «accidentata», ed è ancora troppo presto per parlare di una exit strategy. Particolarmente attento a bilanciare l’ottimismo con una buona dose di cautela, il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet ha voluto rassicurare i mercati e gli operatori economi-

ci. I tassi, lasciati all’1% dal board riunito a Francoforte, «restano appropriati» e anche i prestiti a 12 mesi di settembre, concui la Bce tornaquesto mese a fornire alle banche fondi illimitati in funzione anti-crisi, continueranno all’1%: un ritocco all’insù sarebbe stato interpretato dai mercati come una preparazione al rialzo dei tassi d’interesse.

SelaBce nonsembraminimamenteintenzionata a scendere sotto l’1%, neanche sta preparando un rialzo. E anche le altre misure straordinarie con cui ha inondato Eurolandia di liquidità resteranno in piedi per un pò: secondo Tri-

chet «non è ancora il momento» di parlare di exit strategy, e in questo momento «la cosa peggiore sarebbe pensare di essere tornati alla normalità».

Un invito a non abbassare la guardia, in una fase in cui «prudenza e cautela sono essenziali». Certo, gli indicatori economici sono coerenti «con l'aspettativa che la forte contrazione dell’attività sia terminata e che ora verrà seguità da una stabilizzazione e da una ripresa molto graduale». Il Pil dei Sedici potrebbe tornare a crescere anche prima della metà del 2010 (che era la tempistica prevista in precedenza dalla Bce).

Tra Vodafone e TomTom accordo in esclusiva TOMTOM e Vodafone Italia hanno annunciato un accordo in esclusiva per l'arrivo del servizio TomTom HD Traffic e dei Servizi TomTom LIVE sul territorio italiano. HD Traffic è il sistema di aggiornamento sulla viabilità in tempo reale che fornisce le informazioni sul traffico più accurate e aggiornate al mondo. HD Traffic fa parte dei Servizi TomTom LIVE, che forniscono dati di importanza fondamentale per consentire agli automobilisti pianificare al meglio i loro percorsi risparmiando tempo, denaro e carburante.

I servizi TomTom LIVE saranno resi disponibili nel nostro paese a partire dalla metà del 2010. I Servizi TomTom Live trasmettono agli automobilisti informazioni “over-the-air”. Oltre a HD Traffic, i servizi TomTom LIVE comprendono: TomTom Autovelox, TomTom Prezzi Carburante, Local Google Search, TomTom Meteo.

Per poter fornire informazioni estremamente accurate in tempo reale su tutte le strade principali e secondarie d'Italia, TomTom ha brevettato la tecnologia alla base di HD Traffic.

Questa utilizza dati aggregatiin maniera anonima, ricavati dal network di comunicazioni mobili di Vodafone Italia, sulla velocità e il movimento dei cellulari di chi si sposta sulla rete stradale e integra una scheda SIM con connessione GPRS nel navigatore. I dati raccolti sono poi incrociati e combinati con le diverse fonti di

informazione sulla situazione del traffico già esistenti. Questo fa di TomTom HD Traffic il servizio sulla viabilità più accurato disponibile al mondo. Le informazioni sul traffico vengono poi trasferite in tempo reale e in maniera sicura ai dispositivi TomTom grazie alle soluzioni brevettate Vodafone Italia Machine to Machine (M2M). Il servizio é attualmente già disponibile nei Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Francia.

TomTom HD Traffic arriverà in Italia a partire dalla metà del prossimo anno.

Ferruccio Borsani (nella foto), Direttore della divisione Business di Vodafone Italia ha affermato: «Come azienda leader nelle telecomunicazioni, guardiamo costantemente a nuovi possibili sviluppi della tecnologia mobile per offrire ai clienti utili innovazioni per le loro esigenze quotidiane e di lavoro.La nostrapartnership con TomTom ne è un esempio. Grazie a questa collaborazione potremo veramente aiutare le persone a gestire al meglio il proprio tempo e i propri piani di viaggio, in maniera semplice e con la massima affidabilità».

«Gli automobilisti hanno deciso di adottare HD Traffic e i Servizi TomTom LIVE perché l'accesso alle più importanti e accurate informazioni sulla viabilità consente loro di controllare e gestire al meglio la propria giornata», ha dichiarato Harold Goddijn, CEO di TomTom.

Promuovere il sistema Italia di ELOISA GALLINARO CULTURA e imprenditoria, aiuto allo sviluppo e formazione: la promozione del sistema Italia ora può contare su una nuova alleanza tra ambasciate e sportelli Unicredit, che lavoreranno insieme sul fronte avanzato di una «diplomazia economica» che affiancherà la «tradizionale diplomazia politica».

Con lo scambio di “lettere di intenti”, ieri, tra il ministro degli Esteri Franco Frattini e l’amministratore delegato del gruppo bancario Alessandro Profumo, la Farnesina conferma «una collaborazione strutturata e operativa» che contribuirà al sostegno degli interessi economici dell’Italia all’estero e alla promozione a tutto campo del made in Italy. In particolare, ha spiegato il capo della diplomazia italiana, la presenza di Unicredit è «concentrata in aree del mondo prioritarie per la politica estera italiana», come l’Europa centroorientale, dalla Germania al Kazakhstan, passando per la Turchia e i Balcani.

«La nostra esperienza e le nostre strutture possono essere utili in questa inedita collaborazione tra pubblico e privato, per sostenere il sistema Italia», ha osservato da parte sua Profumo. Ma che cosa cambia in sostanza per chi vuole investire all’estero? «Prendiamo per esempio la Turchia – risponde Giuseppe Scognamiglio, responsabile degli Affari istituzionali e internazionali di Unicredit – dove oltre all’ambasciata d’Italia ad Ankara, ci sono i consolati di Istanbul e Smirne, quattro consolati onorari, due came-

Franco Frattini

re di commercio e un ufficio Ice. In quel Paese, Unicredit è presente con un migliaio di sportelli distribuiti praticamente sull'intero territorio e quasi 20.000 dipendenti. È chiaro che se un’azienda italiana volesse investire per esempio a Van (confine con l’Iran) potrebbe più facilmente ottenere i contatti giusti sul territorio grazie al supporto del locale sportello Unicredit».

Il passo ulteriore, ora, è quello di un dialogo strutturato tra ambasciate e consolati da una parte, e sportelli del gruppo dall’altra. Dall’accordo quadro di oggi, occorre passare a una sorta di «decreti attuativi» nei vari Paesi, nota ancora Scognamiglio, che consentano di giungere a una operatività ordinaria entro un anno. È già in corso, da parte di Unicredit, un’iniziativa di informazione presso tutti gli sportelli perchè inizino a «dialogare» con le ambasciate. «La flessibilità operativa – afferma Scognamiglio – è una scommessa che bisogna vincere».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Economia 13

Italia / Mondo

Venerdì 4 settembre 2009

VenerdĂŹ 4 settembre 2009

24 ore in Basilicata

Sergio Lapenna (Pdl) convoca in V Commissione l’assessore Potenza e i responsabili dei Sert

Droga, a caccia di soluzioni Dito puntato sulle inadempienze e sulle mancanze dell’amministrazione L’INIZIATIVA DEL 7

SolidarietĂ dalla Dc lucana alle comunitĂ ÂŤGLI INTERROGATIVI posti ai politici regionali dalle ComunitĂ di Accoglienza di tossicodipendenti in Basilicata, vale a dire dal mondo del volontariato cattolico e laico che è “in trinceaâ€? (si riferisce all’iniziativa del 7 davanti alla Regione, ndr) perstrappare inostrigiovani allatossicodipendenza, pesano come macigni sulle coscienze degli amministratori di Regione ed Asl, Enti Locali, perchĂŠ non solo denunciano inerzie e inadempienze gravissime, ma mettono in discussione modalitĂ e criteri della spesa sinora effettuata dalla RegioneÂť.

Lo dice il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza, per il quale quando si chiede conto a chi dal 2003 ad oggi sono stati erogati i fondi e perchÊ quelli disponibili sono fermi in Regione, non c’è indignazione civile che tenga. Le inadempienze cosiddette formali e burocratiche di fronte alle dieci giovani vite spezzate dalla droga nel giro di un anno suscitano una reazione che non può in alcun modo essere scambiata per polemica politica. Non ci possono essere alibi di giustificazione – aggiunge Potenza – alla nuova e coraggiosa denuncia del Coordinamento delle Comunità : a distanza di dieci anni la Regione e quindi i vari assessori alla Sanità che si sono succeduti non hanno provveduto a riorganizzare il sistema di assistenza ai tossicodipendenti che è lo strumento piÚ importante e delicato per il recupero dei giovani. Ci sono dunque ragioni piÚ che sufficienti - spiega - per sostenere le iniziative di mobilitazione decise dall’organismo di rappresentanza delle Comunità di Accoglienza che ci auguriamo provochino un sussulto della società civile lucana e con esso ogni sforzo teso ad individuare nuove e piÚ efficaci strategie di interventi.

LA convocazione urgente dell'assessore alla Sicurezza e SolidarietĂ Sociale, Servizi alla Persona e alla ComunitĂ e dei rappresentanti del Coordinamento nazionale delle ComunitĂ di accoglienza e i responsabili dei Sert: l’ha chiesta il vicepresidente della IV Commissione consiliare permanente, “Politica Socialeâ€?, Sergio Lapenna.

Lapenna si riferisce a quelli che considera ritardi ingiustificati nell'applicazione dei servizi di assistenza per i tossicodipendenti e alla drammatica situazione dei numerosi decessi per overdose.

Dice il consigliere: ÂŤLa Regione Basilicata ha mostrato fino ad oggi una totale disattenzione verso il problemaÂť. ÂŤLa Regione - punta il dito il consigliere del Pdl - ha completamente disatteso non solo l'Accordo Stato-Regioni relativo alla “Riorganizzazione del sistema di assistenza per i tossicodipendentiâ€?siglato nel lontano 1999, il quale stabiliva che le Amministrazioni dovevano definire la programmazione per le attivitĂ nel settore della prevenzione, cura e riabilitazione delle dipendenze dalle sostanze di abuso, ma ha palesato una serie di ritardi assolutamente ingiustificabili nella materiaÂť. ÂŤA tutt'oggi - rimarca Lapenna - nulla è stato fatto, nonostante giĂ , all'inizio del mio mandato politico, nel 2005, ho sollecitato una serie di interventi attraverso interrogazioni e proposte di leggeÂť. ÂŤIn effetti - prosegue - un lavoro era iniziato con l'allora assessore alla sanitĂ , Rocco Colangelo, ma poi con l'alternarsi dei vari assessorati i progetti sono caduti nel vuotoÂť. ÂŤL’assessore Colangelo - continua Sergio Lapenna - aveva ammesso che, proprio nell'area dei servizi per le tossicodi-

$=,(1'$ 263('$/,(5$ 5(*,21$/( ³6$1 &$5/2´ ', 327(1=$

Assortimento di sostanze stupefacenti

pendenze, vi erano stati gravi ritardi e manchevolezze, ma che si stava avviando un processo di riorganizzazione con il coinvolgimento degli operatori, delle strutture pubbliche e del privato sociale, programmando per il mese di novembre del lontano 2005, un forum di tutte queste realtà ed esperienze per tentare di stabilire una strategia condivisa per l'attività programmatica della Regione. Ma i risultati parlano chiaro - aggiunge - La Regione è una delle regioni in cui il fenomeno droga è maggiormente diffuso, nell'ultimo anno almeno 10 morti per overdose nell'indifferenza totale delle istituzioni e a totale carico delle famiglie.

Questa l’accusa di Lapenna: la Basilicata non ha fissato le linee guida di utilizzo del Fondo Lotta alla Droga relativo ai finanziamenti per il periodo 2000/2005.

ÂŤFondi per altro - specifica l’esponente del Popolo delle libertĂ - giĂ assegnati dal Ministero del Welfare. Inoltre è stato disatteso anche lo schema di atto di intesa Stato-Regioni sempre risalente al 1999, per la “Determinazione dei requisiti minimi standard per l'autorizzazione al funzionamento e all'accreditamento dei servizi privati di assistenza alle persone dipendenti da sostanze di abusoâ€?Âť. ÂŤInfatti - spiega ancora Lapenna - la Regione, a distanza di 10 anni non ha mai fissato i requisiti necessari per l'accreditamento, ma si è limitata, nel 2001, a dichiarare quali erano le strutture iscritte all'Albo regionale autorizzate al funzionamento che, successivamente, vennero provvisoriamente accreditateâ€?Âť. ÂŤIl vuoto di iniziative - l’esponente del centrodestra - sia legislative che programmatiche determina un aumento costan-

te del fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti, in continua evoluzione, in particolare tra i giovani. Pertanto, è necessario audire in Commissione l'Assessore al ramo per conoscere i motivi dei ritardi e le responsabilità della mancata applicazione, dopo 10 anni, dell'Accordo Stato-Regioni per la riorganizzazione del sistema di assistenza per i tossicodipendenti e per la fissazione dei requisiti di accreditamento per le comunità terapeutiche.

Lapenna in conclusione si augura che, ad un settore cosÏ importante, venga dato il giusto rilievo, poichÊ il problema della droga, nella nostra società , non riguarda solo alcuni, ma sta assumendo il carattere di una vera e propria emergenza sociale, soprattutto tra i giovani e non può essere affrontato dalle singole famiglie senza il dovuto quanto necessario supporto dei servizi socio-sanitari-assistenziali.

L’ASSESSORE ALLA CULTURA

2VSHGDOH ³6 &DUOR´ GL 3RWHQ]D 2VSHGDOH ³6 )UDQFHVFR GL 3DROD´ GL 3HVFRSDJDQR

(675$772 %$1'2 ', *$5$ 352&('85$5,675(77$$&&(/(5$7$

6HUYL]L DVVLFXUDWLYL &,*

&ULWHULR 3UH]]R SL EDVVR DL VHQVL GHOO DUW GHO ' /JV 4XDQWLWDWLYR SUHVXQWR WRWDOH ,Q HXUR ,9$ HVFOXVD

Âź SHU WXWWL L VHUYL]L /H GRPDQGH DFFRPSDJQDWH GDOOD GRFXPHQWD]LRQH DPPLQLVWUDWLYD H GD TXDQW DOWUR SUHYLVWR LQ FRQIRUPLWj DO EDQGR LQWHJUDOH GL JDUD GHYRQR HVVHUH SUHVHQWDWH DO 'LUHWWRUH *HQHUDOH GHOO $]LHQGD 9LD 3RWLWR 3HURQH &$3 3RWHQ]D 3= HQWUR LO WHUPLQH SHUHQWRULR GHOOH RUH GHO

,O EDQGR LQWHJUDOH q VWDWR SXEEOLFDWR DOO $OER GHOO $]LHQGD LQYLDWR DOOD * 8 & ( LQ GDWD H SXEEOLFDWR VXOOD * 8 5 , Q BBBBBBBBBBBB GHO H SXz HVVHUH ULFKLHVWR XQLWDPHQWH DOOH LQIRUPD]LRQL H DJOL DWWL FRQQHVVL H ULFKLDPDWL WXWWL L JLRUQL HVFOXVR LO VDEDWR GDOOH RUH DOOH RUH DL VHJXHQWL UHFDSLWL 8 2 3URYYHGLWRUDWR (FRQRPDWR WHOHIRQR ID[ 3RWHQ]D ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH ,QJ *LRYDQQL '( &267$1=2

Antonio Autilio soddisfatto sui parametri decisi per dividere le risorse

Forum giovani, ecco i criteri di riparto SI COMPIE un ulteriore passo, in conformitĂ ai principi della Legge Regionale 11/2000, per garantire e promuovere il ruolo delle giovani generazioni nella societĂ regionale, con l'approvazione dei criteri di riparto e delle modalitĂ di assegnazione dei contributi per il funzionamento dei Forum Giovanili, per un fondo complessivo di 150 mila euro.

Lo dice l'assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura, Antonio Autilio, riferendo che sono una cinquantina i Forum Comunali già attivati ed è piÚ ampia la platea di associazioni giovanili iscritte al Forum Regionale, solo nelle scorse settimane ricostituito. Presidente del Forum Regionale è Pietro D'Imperio; la Giunta esecutiva risulta composta da: Giuseppe Caterino, Alessandra Sagarese, Alfredo Cappa, Valentino Pepe, Pancrazio Tedesco, Antonio Lucio Capistrano.

Nella tipologia di interventi da finanziare rientrano contributi diretti

al sostegno delle spese di organizzazione e funzionamento del Forum Regionale dei Giovani; contributi per la realizzazione di progettualitĂ ed iniziative del Forum Regionale volta a promuovere l'istituzione dei Forum Comunali giovanili nelle realtĂ che ne sono sprovviste, a coordinare e sostenere la qualificazione di quelli attivi e a rafforzare la rete di relazione tra i Forum dei vari territori comunali della regione; contributi a sostegno di progetti qualificati, provenienti dai Fo-

rum Comunali dei Giovani singoli o associati, che possano preferibilmente riguardare attivitĂ culturali, sociali, ludico-artistiche finalizzate all'aggregazione dei giovani residenti nel territorio regionale di etĂ compresa tra i 15 e i 29 anni. ÂŤLa partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, in un momento storico in cui sono venuti meno i tradizionali luoghi di aggregazione - evidenzia Autilio - rappresenta una necessitĂ se si vuoleveramente investire sul futuro. Riteniamo che il Forum regionale sia un organismo strategico per definire politiche coerenti con i bisogni delle nuove generazioniÂť, afferma. ÂŤE siamo impegnati contestualmente - conclude - alle azioni per ampliare la partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione a determinare, con il Po Fse 2007-2013, opportunitĂ ed occasioni di nuova, qualificata e stabile occupazioneÂť..

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

14

Dalla Campania l’offensiva all’ente che intende tutelare Val d’Agri, Appennino e Lagonegrese

Le doppiette sparano al Parco Il partito “Caccia - Ambiente” vince il primo round contro l’area protetta POTENZA - Finora si erano limitati a impallinare uccelli, lepri, al più un cinghiale, ma ora le prede ambite dai cacciatori sono di ben altra taglia e importanza: i parchi naturali.

Il Partito “Caccia - Ambiente”, nato inCampania e allargatosi a tutta Italia, vuole cancellare dall’elenco delle aree protette italiane il Parco della Val d’Agri - Appennino Lucano - Lagonegrese.

Nel carniere ha già un altro parco, di dimensioni più ridotte: quello dei Monti Lattari in Campania. Cancellato - sulla carta - dopo una battaglia svoltasi non in una brughiera manelle auledel Consiglio di Stato.

Il motivo è semplice: nei Parchi nazionali non si può cacciare(«Ma sipuòestrarre petrolio», commenta sarcasticamente Angelo Dente, segretario di “Caccia - Ambiente”). E siccome una legge nazionale - la 157 del 1992, cosiddetta “legge sulla caccia” - stabilisce che non si possa vietare ai cacciatori l’ingresso a più del 30 per cento delle aree agro-silvopastorali di una regione, l’avvento del Parco Val d’Agri andrebbe ben oltre questa percentuale, dunque sarebbe fuorilegge. *** La battaglia legale del partito delle doppiette ha fatto di recente un salto in avanti. A favore proprio dei cacciatori.

La Regione Basilicata aveva proposto ricorso, chiedendo che la questione venisse spostata dal Consiglio di Stato al Tribunale amministrativo regionale.

Il Consiglio di Stato - il 21 aprile scorso, ma l’atto è stato depositato il 23 luglio - ha dato torto alla Regione Basilicata (condannata a pagare anche le spese legali per 1.500 euro).

Ovviamente si attende il giudizio di merito. E lì il Parco Val d’Agri potrebbe svanire (sempre sulla carta, va sottolineato) com’è svanito - con una sentenza del Consiglio di Stato - quello dei Lattari.

Anche se poi l’ente gestore dell’area protetta che forma la penisola sorrentina è ancora lì al suo posto. Ma in Campania la polemica è scoppiata e Valente ha intimato alla Regione di non multare più i cacciatori che entrino sui Monti Lattari e di smantellare i cartelli di divieto entro trenta giorni, dopo i quali procederà a formale denuncia alla Procura della Repubblica competente. *** Se si cerca il responsabile lucano di “Caccia - Ambiente” salta fuori il nome di Andrea Summa di Rionero. Il quale conferma. Ma spiega anche di non essere stato più contattato da oltre un anno.

«Forse hanno scelto un altro responsabile», ipotizza.

Summa conferma per sommi capi quelle che sono le notizie diffusesi su internet.

E’ un “purista”, ossia caccia per due mesi le quaglie e per tre le beccacce. Nient’altro.«Non mipiacciono i“cinghialai” - dice - perché vanno a caccia solo per la carne. Io no: a me piace camminare nella natura».

Ma Summa è un cacciatore quasi pentito.Se glisi chiede conto di un’attività che per sport porta alla morte di esseri viventi, non rimanda al mittente l’accusa: «Effettivamente - dice - stavo proprio pensando di appendere il fucile al chiodo. Hanno ragione gli animalisti: è una lotta

sicuramente non ad armi pari fra cacciatore e bestiole. Io, peraltro, sono iscritto al Wwf». *** Di tutt’altra pasta l’avvocato Dente. Il partito Caccia Ambiente l’anno scorso stava per presentarsi alle elezioni provinciali. L’accordo con il Pdl è saltato quando gli attivisti hanno ritenuto che sia centrosinistra che centrodestra stavano remando contro gli interessi dei cacciatori. Si sono ritirati, in attesa di presentarsi alle prossime votazioni.

Nel frattempo lottano. Sono 250.000 in tutta Italia - su un parco-doppiette che conta 850.000 persone - e non amano gli Atc, Ambiti terri-

Polizia provinciale

E proprio ieri è stato denunciato un uomo

SENISE Il personale in servizio presso il distretto di polizia provinciale di Senise ha sequestrato, ieri mattina nel corso del servizio nel comune di San Martino d'Agri (entro il perimetro del Parco Nazionale dell'Appennino lucano - Val d'Agri Lagonegrese), un fucile da caccia e le relative cartucce a carico di una persona dell'età di 25 anni, sorpresa in atteggiamento di caccia e presumibilmente impegnata insieme ad altre persone ad effettuare una battuta di caccia al cinghiale.

Lo fa sapere, con una nota, la comandante della Polizia Provinciale di Potenza, Emilia Piemontese.

La persona a cui è stata sequestrata l'arma è stata deferita in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria per i reati di esercizio venatorio all'interno di un'area protetta, introduzione di arma in area protetta in mancanza della prescritta autorizzazione ed esercizio venatorio in periodo non consentito relativamente all’abbattimento di cinghiali oltre che di eventuali ulteriori reati in materia di custodia e detenzione di armi.

«Continua, dunque dicono gli stessi uomini del corpo - la preziosa opera di controllo del territorio, di prevenzione e di salvaguardia del patrimonio faunistico ed ambientale in cui è impegnata la polizia provinciale di Potenza».

toriali di caccia: enti che gestiscono i territori in cui si può sparare. «Io sono quasi cittadino onorario di Moliterno - racconta Dente - ci spendo ogni anno 300 euro di canestrato. Ma vi sembra giusto che debba pagare cento euro al mese per andarvi a caccia? E’ una politica che non ci piace e che combattiamo: forse è per questo che le associazioni di cacciatori ci isolano».

Divagazioni sul tema. Sulla questione principale, il Parco della Val d’Agri, spiega: «E’molto semplice: in Basilicata c’era già il 29 per cento di aree protette, il limite, lo ricordiamo, è 30 %. Con il Parco si arriva al 67 %. Non c’è altro da dimostrare».

Non ha paura, Dente, di essere ricordato un giorno come il nemico giurato della natura? «Il Parco ci dev’essere - risponde - ma rispettando le leggi. Ossia, deve salvaguardare la flora o la fauna.

Può spiegarmi Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro a cui dobbiamo il Parco, cosa ci sia da salvaguardare sul Sirino?».

La battaglia va avanti, i cacciatori forti di un’attività che ogni anno muove 60 milioni di euro in Italia. Bisognerà vedere Regione e il costituendo Ente Parco quali armi tireranno fuori contro le doppiette. E le carte bollate.

Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

Doppietta in azione

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 15

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Prevista anche una manifestazione, invitati i sindaci. Fismic: due ore di sciopero per Sata e indotto

Lasme, il giorno della verità Oggi l’incontro nella sede dello Sviluppo economico fra azienda e sindacati OGGI è la giornata decisiva per la vertenza Lasme: sindacati sul piede di guerra, lavoratori in febbrile attesa e disposti a lottare ancora, l’azienda che dovrà dare risposte. E’ previsto un incontro al ministero.

Ieri le rappresentanze unitarie di tutti gli stabilimenti del gruppo in Italia hanno concordato la strategia da seguire oggi. La richiesta: ritirare tutte le lettere di mobilità.

I segretari generali di Cgil (Antonio Pepe), Cisl (Nino Falotico) e Uil (Carmine Vaccaro) Basilicata rendono noto di aver inviato, il primo settembre scorso,, una lettera a tutti i sindaci della Regione Basilicata con l'invito a partecipare in via ufficiale alla manifestazione di sostegno ai lavoratori della Lasme prevista sempre per oggi. E c’è anche la possibilità di manifestare la propria generosità.

Ecco cosa i tre segretari hanno scritto ai sindaci: «Come ben sapete il giorno 4 settembre si terrà a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, alle ore 10, l'incontro per affrontare la grave questione dei lavoratori della Lasme di San Nicola di Melfi. In tale occasione stiamo organizzando, a Roma, una manifestazione dei lavoratori per sostenere le ragioni della lotta».

«Al fine - si legge ancora - di palesare, a tutti gli effetti,

l'appoggio del territorio, e delle istituzioni che lo rappresentano, alla causa dei lavoratori, Vi invitiamo a partecipare alla manifestazione in via ufficiale, prevedendo l'utilizzo dei vostri gonfaloni. Vi ricordiamo, inoltre, che è stato attivato, presso la Banca Popolare del Mezzogiorno, Iban IT15D0525642100000000914202 un conto corrente per raccogliere fondi utili a sostenere la lotta dei lavoratori. I versamenti dovranno essere effettuati utilizzando la causale: “comitato lavoratori in lotta Lasme 2”».

Previste, al contempo, due ore di sciopero alla Sata di Melfi e nell’indotto Fiat a sostegno della vertenza Lasme.

Lo fa sapere la Fismic Basilicata, che invita tutti i lavoratori a partecipare allo sciopero indetto per sostenere la vertenza dei 174 Lavoratori della Lasme di Melfi, e chiede all'azienda di mantenere gli impegni presi presso la Prefettura di Potenza che prevedevano la sospensione della mobilità.

La delegazione Fismic sarà comunque presente all'incontro che si terrà oggi a Roma.

«L'azienda - dicono dalla Fismic - non deve cercare alibi pretestuosi ma accettare il confronto con ilsindacato per trovare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro e il futuro produttivo dello stabilimento lucano».

La richiesta: ritirare la mobilità

Da sinistra lavoratori della Lasme e della Spalberg

CRISI A VIGGIANO

Anche per Spalberg vertice per decidere cosa fare NON E’ SOLO la Lasme a soffrire, non è solo l’area industriale di Melfi a subirne le conseguenze.

Va avanti infatti lo stato di agitazione dei 27 lavoratori della società Spalberg di Viggiano, azienda tessile nata con i benefici del Contratto d'Area del Potentino.

I lavoratori che presidiano quotidianamente lo stabilimento, domani saranno nuovamente in assemblea alle ore 15 ,per assumere le opportune iniziative di lotta a sostegno dei propri diritti,con probabile presidio nei prossimi giorni sotto la Prefettura e la Regione.

Nino Falotico sullo stanziamento di 6,7 milioni

Non autosufficienti, Cisl: «Un primo parziale risultato» PARZIALE successo per il sindacato in campo socioassistenziale: «Le sollecitazioni della Cisl sul fondo per i non autosufficienti hanno prodotto un primo, anche se ancora parziale, risultato con lo stanziamento di circa 6,7 milioni di euro». Lo dice il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico.

Secondo il sindacalista adesso la priorità è «fare in modo che la rete territoriale dei servizi socio-assistenziali, imperniata sui Comuni e sui piani sociali di zona, sia messa nelle condizioni di operare concretamente e di informare le famiglie interessate al provvedimento, mettendole in condizione di usufruire dei servizi forniti dal sistema pubblico».

Secondo il segretario della Cisl della Basilicata «nonostante il grave ritardo e il mancato impiego di tutte le risorse disponibili, che ammontano a circa 9 milioni di euro, lo sblocco del fondo per i non autosufficienti rappresenta una prima misura per venire in contro alle esigenze delle tante famiglie che oggi sopperiscono alle carenze del welfare regionale, una misura che da sola - precisa Falotico - non può esaurire le azioni della Regione, sollecitate a più riprese dal sindacato, per coprire le esigenze in termini di sostegno sociale per l'intera popolazione lucana«.

Ecco perché il segretario della Cisl Falotico considera «urgente convocare un

Anziani non autosufficienti

incontro tra governo regionale e sindacati per mettere a punto le linee attuative del provvedimento e discutere già dell'ampliamento degli interventi in materia di welfare sociale, scongiurando le prevedibili problematiche di natura burocratica legate al nuovo modello organizzativo imperniato sulle comunità locali che potrebbero inficiare la buona riuscita del programma».

«La preoccupante situazione demografica che interessa la nostra regione -

dichiara Falotico - impone azioni rapide e risolutive nella consapevolezza che non si possa scaricare l'onere dell'assistenza sulle famiglie, che oggi sopperiscono alle carenze del pubblico con un welfare di natura sostanzialmente privatistica, a maggior ragione in una fase negativa del ciclo economico che sta mettendo a dura prova la tenuta dei livelli occupazionali e di conseguenza la capacità di reddito delle famiglie», conclude il segretario della Cisl lucana.

Spiegano i responsabili di Filtea Cgil e Uilta Uil: «Come è noto i lavoratori rivendicano 7 mensilità arretrate e la presentazione di un credibile piano industriale ,considerato che ormai da mesi lo stabilimento è improduttivo e si va avanti con interventi della cassa integrazione giadagni ordinaria».

«Nell'incontro tenutosi in Regione Basilicata il 17 luglio scorso - aggiungono - la società si era impegnata a presentare domanda di Cassintegrazione straordinaria per crisi aziendale a partire dal 1° luglio, che puntualmente non ha fatto. E' stato

Provvedimento europeo

Stoccaggio formaggi L’ok della Cia LA CIA della Basilicata interviene sull’emendamento europeo per lo stoccaggio dei formaggi.

«Alla vigilia della nuova sagra del Pecorino di Filiano l'emendamento del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Carlo sullo stoccaggio privato dei formaggi è un provvedimento importante, più volte sollecitato dalla Cia, proprio per ridurre i pesanti problemi che oggi incontrano i produttori alle prese con un mercato sempre più complesso e con un calo evidente delle vendite».

E' quanto sostiene l'Ufficio di Presidenza regionale della Confederazione italiana agricoltori della Basilicata che partecipa alla Sagra e ne sostiene gli obiettivi riferiti essenzialmente alla valorizzazione delle produzioni a marchio dove la certificazione, la tracciabilità del prodotto è un valore aggiunto per produttori e consumatori.

Secondo i responsabili della Cia «quella di Strasburgo è una misura importante che può dare risposte valide alle esigenze dei produttori lattiero-caseari, in particolare ai 2500 titolari di aziende ovicaprine della Basilicata che producono due formaggi di grande qualità (il Pecorino di Filiano e il Canestrato di Moliterno, quest'ultimo in attesa di nuovi riconoscimenti) e che stanno vivendo un momento di grande difficoltà, con una crescita vertiginosa dei costi e con prezzi sempre più bassi«.

«Lo stoccaggio dei formaggi - avvertono dalla Cia - può rappresentare un elemento rilevante per stemperare le tensioni che si fanno ogni giorno più acute per il settore lattiero-caseario, che continua a fare i conti con una situazione estremamente delicata e carica di grandi incertezze per il futuro».

Ed è per questi motivi che la Cia rivolge, quindi, un vivo apprezzamento al presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo De Castro.

Nello stesso tempo la Confederazione italiana agricoltori sollecita alle autorità competenti un iter in tempi brevi per l’approvazione del provvedimento, molto atteso dai produttori.

sollecitato un incontro urgente al Prefetto di Potenza, considerato che la responsabile di produzione ormai è irreperibile anche telefonicamente».

Ma c’è un problema: «La Prefettura di Potenza - si legge nel comunicato non intende convocare l'incontro richiesto demandando la problematica di nuovo alla Regione Basilicata».

«Questo balletto di competenza (Prefettura-Regione) - concludono produce il fatto di far notevolmente innervosire i lavoratori e creare ulteriori tensioni ,quando invece si auspica la soluzione ai problemi denunciati».

Comando Legione Arma

Cipolletta sostituirà Meli

IL GENERALE di brigata Mauro Cipolletta è il nuovo comandante della Legione Carabinieri Basilicata e si insedierà nell’incarico questa mattina, a Potenza, durante una cerimonia che comincerà alle 11 nella base logistica dell’Arma, alla presenza del generale di corpo d’armata Giuseppe Barraco, comandante interregionale Carabinieri “Ogaden».

Cipolletta – che subentra al generale di brigata Tommaso Meli, nominato vicedirettore dell’Istituto superiore di stato maggiore interforze del Centro alti studi per la Difesa, a Roma - è nato nel 1956 e ha frequentato la Scuola militare Nunziatella di Napoli e l’Accademia militare di Modena.

Ha prestato servizio in Campania e dal 1991 al 1998 è stato capo sezione dell’ufficio criminalità organizzata del comando generale dell’Arma, seguendo in particolare le attività internazionali. Dopo aver guidato il comando provinciale di Terni, è stato capo di stato maggiore della Regione Carabinieri Campania e comandante provinciale di Ancona. Prima della nomina a comandante della Legione Carabinieri Basilicata ha guidato il primo reggimento della Scuola marescialli e brigadieri di Velletri (Roma).

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

16 24 Ore in Basilicata

«LA REGIONE Basilicata ha respinto, nella maniera più netta, la possibilità che nel tratto lucano del mar Jonio possano essere perforati pozzi per la ricerca di idrocarburi: un’attività di questo genere, a prescindere dalle valutazioni di carattere tecnico, sarebbe del tutto incompatibile con la qualità dei luoghi e con la fruizione di una zona in continuo sviluppo turistico».

Lo ha detto, in una dichiarazione, Vincenzo Santochirico, vicepresidente della Giunta e assessore regionale della Basilicata, riferendosi alla decisione del Ministero dell’Ambiente di accogliere le osservazioni della Regione ed hanno preannunciato parere negativo al programma di ricerca denominato «d148 Dr-Cs» presentato dalla società Apennine Energy.

Su questa richiesta di ricerca di idrocarburi nei me-

Petrolio Accolta la posizione ufficiale della Regione Basilicata

Trivelle in mare, doppio no Il ministero dà parere negativo sulle ricerche nello Jonio lucano La zona in cui la Apennine Energy avrebbe voluto cercare idrocarburi (vista su Google Maps)

si scorsi si erano sviluppate numerose critiche da parte di associazioni ambientaliste.

«Ci sono motivazioni di carattere tecnico che non possono essere ignorate – ha aggiunto Santochirico – che riguardano la distanza dalla costa della zona indicata per svolgere le attività di ricerca, nonchè i problemi relativi al fenomeno dell’erosione e all’arretramento della linea di costa».

«E’ impensabile, in ogni caso - aggiunge - prevedere attività di perforazione in un’area caratterizzata dalla presenza di insediamenti, infrastrutture e attività di preminente interesse per lo sviluppo turistico».

«Di fronte a rischi concreti – ha concluso l'assessore – la Regione sosterrà ogni sforzo per continuare a difendere e preservare un patrimonio fondamentali per lo sviluppo della Basilicata».

Castelluccio Inferiore Convegno voluto dall’amministrazione per approfondire il tema

Centrale, confronto con l’Enel L’Enel promette un piano industriale. Tanti i “no”. Domani manifestazione CASTELLUCCIO SUPERIORE Mercoledì sera acceso dibattito durato circa 5 ore presso la sala consiliare del comune di Castelluccio Superiore sul tema “Centrale a biomasse del Mercure: quale futuro”, dall'Enel la proposta di un piano industriale. L'incontro è iniziato alle ore 18.30 ed è stato promosso dall'Amministrazione comunale di Castelluccio per offrire alla comunità l'opportunità di approfondire l'informazione e fare chiarezza sulla proposta progettuale dell'Enel relativa alla riattivazione dell'impianto in località Pianete nel territorio di Laino Borgo.

Al dibattito, moderato dal giornalista Francesco Belsito che ha coordinato gli interventi con Mario Lamboglia, hanno partecipato altre al sindaco di Castelluccio Superiore Egidio Salamone, l'assessore alla cultura Eugenio Pasini, l'avvocato Enzo Bonafine e Ferdinando Laghi, medico presso l'ospedale di Castrovillari, i vertici dell'Enel Francesco Deramo e Donato Leone responsabili dell'area sud per le relazioni territoriali e Luigi Martello. Presenti in sala i sindaci di Rotonda Giovanni Pandolfi e Castelluccio Inferiore Roberto Giordano nonché il vicesindaco di Viggianello Rizzo. Ciascuno dei relatori ha approfondito la tematica dal proprio punto di vista evidenziando le ricadute che la realizzazione del progetto Enel produrrà nel territorio del Mercure. Su questa vicenda la cittadina di Castelluccio Su-

L’incontro di ieri, a destra la centrale del Mercure

periore non è mai stata coinvolta in passato in incontri interistituzionali nonostante le insistenti richieste inoltrate da parte degli amministratori.

Per quanto concerne i punti emersi, il rappresentante dell'Enel Donato Leone ha evidenziato i punti essenziali della proposta, il passaggio da olio combustibile a biomasse, la riduzione della potenza elettrica da 150 a 35 Mw e l'installazione delle più moderne tecnologie ambientali grazie alle quali le emissioni originali di anidride carbonica verrebbe-

ro completamente abbattute e il progetto risponderebbe alle esigenze del territorio. Giovanni Pandolfi primo cittadino di Rotonda ha replicato così come anche Bonafine.

Pandolfi ha contestato la legittimità degli atti a favore della riapertura della centrale del Mercuri e in più ha sottolineato il fatto che la centrale si trova collocato in un'area protetta. Il progetto non è compatibile con l'ambiente e l'impianto a biomasse avrà ricadute sulla salute dei cittadini che verrebbe compromessa dalla notevole mobilitazione dei tir

lungo le strade locali. Alle incalzanti domande del pubblico e degli esponenti contrari alla messa in esercizio dell'impianto relativa all'occupazione, il rappresentante dei vertici dell'Enel ha rassicurato che nel piano industriale che stanno elaborando saranno previsti posti di lavoro. La novità è che appunto l'Enel presenterà un piano industriale per rispondere alle esigenze del territorio e per promuovere il rilancio dei centri dell'area del Mercure e del Lao. Fino ad ora esiste solo un

progetto sul quale si sono espressi a favore i soggetti istituzionali competenti non ultima la provincia di Cosenza.

L'Ente Parco nazionale del Pollino ultimamente ha pensato di prendere un po' di tempo sospendendo tutto per 45 giorni per un approfondimento della questione. Intanto domani alle 10 a Laino Borgo in località Pianete, davanti all'ex stazione, si terrà una manistazione per dire “No”alla Centrale del Mercure.

Emilia Manco

QUESTIONE RIFIUTI

La richiesta della Organizzazione lucana ambientalista

Elisabetta Zamparutti (radicali)

Antonino Capuano (Pdl)

«Sospendere subito il Piano»

Deve intervenire la commissione»

«Bisogna differenziare le tariffe degli impianti»

SUL mancato smaltimento dei rifiuti tossici rinvenuti a Tito Scalo e sull’emergenza rifiuti in Basilicata, Elisabetta Zamparutti, deputata radicale, ha dichiarato che «quanto sta accadendo in Basilicata deve essere affrontato dalla Commissione Ambiente e dalla Commissione bicamerale sui rifiuti. E’ quanto chiederò all’apertura dei lavori. La vicenda di Tito Scalo, nota da tempo ma riportata all’attenzione recentemente dal radicale Maurizio Bolognetti, necessita un chiarimento da parte delle forze politiche che negli anni si sono succedute ed un’immediata soluzione».

«D’altro canto - aggiunge Zamparutti pare che anche in Basilicata, presenza di rifiuti tossici vada di pari passo con mancato avvio di un sistema virtuoso di smaltimento dei rifiuti. In una Regione che per esiguo numero degli abitanti ed ampi spazi a disposizione potrebbe essere un modello di gestione dei rifiuti solidi urbani, occorre intervenire per tempo ed esigere massima trasparenza per scongiurare il peggio».

«QUELLA che sembrava una situazione di disagio momentaneo sta diventando di giorno in giorno una vera e propria emergenza»: lo ha dettoil consiglieredelPdlalla ProvinciadiPotenza, Antonino Capuano.

«L’emergenza rifiuti non riguarda solo i 26 comuni - continua Capuano - ma un po’ tutti.

Lo smaltimento dei rifiuti è diventata la voce più alta della spesa degli Enti. Questo perché, a mio personale giudizio, ci sono state delle scelte completamente errate da parte della passata Amministrazione provinciale. Non è possibile che i Comuni siano costretti a conferire in impianti molto distanti dalla propria collocazione territoriale, facendo lievitare i costi di trasporto per lo smaltimento».

Secondo Capuano altro tema da affrontare è quello che riguarda «le tariffe differenziate da impianto a impianto. Penso che sia necessario partire - prosegue - da una tariffa unica per poi diversificarla in base ad alcuni parametri ambientali e territoriali. Ad esempio, Lavello che dista pochi chilometri dall’inceneritore di Melfi, dovrebbe essere esentato totalmente dal pagamento della tassa smaltimento rifiuti».

«DA fonti interne all’Amministrazione Provinciale di Potenza abbiamo appreso che in questi giorni sono state notificate le lettere che chiedono ai comunidi Baragiano,Chiaromonte, Rapone, Noepoli e Trivigno di individuare - con le procedure di urgenza ed indifferibilità, ed in deroga agli strumenti urbanistici vigenti con le procedure di dichiarazione di pubblica utilità - le aree ove realizzare i 5 punti di stoccaggio previsti nell’ambito del Piano Provinciale dei Rifiuti. Queste aree dovrebbero accogliere i rifiuti provenienti dai rispettivi bacini di riferimento nella provincia di Potenza per poi essere convogliati presso i centri di smaltimento, discariche ed inceneritore Fenice»: lo dicono, in un comunicato stampa, dalla Ola

(Organizzazione lucana ambientalista).

La richiesta della Ola al Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, ed all’Assessore all’Ambiente, Massimo Macchia: sospendere con urgenza le procedure del Piano Provinciale dei Rifiuti vigente.

«Si è rivelato non solo fallimentare- spiegano - ma addirittura dannoso per i gravissimi problemi creati, sotto tutti i punti di vista, agli stessi comuni. Volere oggi attuare a tutti i costi il Piano predisposto dall’ex Assessore Domenico Iacobuzio, come se esso avesse prodotto effetti positivi, significa aggravare le problematiche connesse alla salvaguardia dell’ambiente ed alla salute, con risvolti economici negativi che caricano ul-

teriormente le comunità ed i cittadini di gravosi balzelli a solo beneficio degli interessi privati».

«Il Piano Provinciale, infatti - proseguono - oltre a disattendere gli obiettivi della raccolta differenziata, che regredisce al magro risultato del 7% nella provincia di Potenza rispetto al 60% previsto dal Piano nel 2009, ha anche “toppato” sulla diminuzione delle quantità di rifiuti prodotti e conferiti in discarica, inducendo il Presidente della Giunta Regionale a firmare “ordinanze emergenziali” finalizzate all’ampliamento delle discariche, con il solo obiettivo di amplificare l’effetto domino a tutto vantaggio delle 10 imprese interessate alla gestione del ciclo dei rifiuti in Basilicata».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 17

Venerdì 4 settembre 2009

18

Venerdì 4 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La piscina apre fuori orario: bagnini sotto organico e nessuna motivazione allo stop prolungato

Apertura in ritardo, soliti disagi Ai costi per la fruizione si aggiungono quelli del raro parcheggio (a pagamento) PREVEDIBILMENTE chiusa. Anzi no: aperta part time. No: a tempo pieno. Non ieri, ma a cominciare da oggi. Così, senza una ragione specifica e soprattutto effettivamente motivata dall’esecuzione di lavori di manutenzione. La piscina comunale di Potenza torna a essere fruibile per la collettività a partire dalle 8.10 di questa mattina e fino alle 19.30. E’ questo il limite temporale per l’ingresso nella struttura e, tutto sommato, ci può anche stare lo slittamento di 24 ore rispetto alle previsioni dell’amministrazione comunale che, attraverso un comunicato stampa dell’assessore allo Sport Nino Sabatella, aveva ufficializzato l’apertura della struttura il giorno 3. Ad essere pignoli, però, qualcuno ha già potuto nuotare ieri mattina, essendo arrivato un mezzo “via libera” intorno alle 10.30, pur senza i crismi dell’ufficialità. Gli utenti possono quindi sfruttare l’impianto, ma non essere adeguatamente informati sul reale motivo della sua chiusura per oltre un mese. Senza troppi giri di parole, la piscina era fruibile anche il 24 agosto, giorno utile per il rientro al lavoro dei dipendenti, messi in ferie dall’1 al 22 dello stesso mese: da quella data a ieri, infatti, nessun tipo di intervento tecnico di natura straordinaria è stato effettuato, mentre qualche intervento potrebbe essere preventivato nelle settimane a seguire. Infatti, appare evidente come una struttura decadente e datata oltre 40 anni necessiti di un energico maquillage interno ed esterno, ancora non compiuto o lasciato a metà. Evidentemente per problemi di natura economica. L’assessore Sabatella, dopo un incontro a più voci con le società, i dipendenti e la federazione di nuoto, farà il punto della situazione e gestirà gli interventi necessari e urgenti per non incorrere più in qualche altro inghippo: i soldi sembrano essere stati reperiti. Ma la storiella che si è verificata nella giornata di ieri merita di essere raccontata. Ore 8.30: di fronte al cronista, l’impianto risulta ufficialmente non disponibile al pubblico, anche perché nessun tipo di comunicazione è giunta a chi presta servizio quotidiano a Montereale. Fino alle 9.10 il telefono ha squillato non meno di cinque volte: dall’altro lato dell’apparecchio semplici cittadini che chiedevano informazioni sulla data di riapertura. In questo frangente è giunta anche la telefonata di una dirigente dell’ufficio Sport che chiedeva lumi agli addetti ai bagnanti sui parametri di cloro e ph delle acque. Test superato in appena cinque minuti: l’acqua è “sana”. Si può aprire quindi. Ma con che orari? Perché qui scatta anche il problema successivo: ieri in servizio alla struttura c’erano due assistenti bagnanti con turno regolarmente certificato di sei ore, dalle 8 alle 14.

Prima soluzione temporanea: apertura fino a quell’ora, chiusura pomeridiana. E per oggi, visto che i due dipendenti in servizio hanno come turno di lavoro dalle 14 alle 20? Il pensiero è stato quello di aprire di pomeriggio, essendo pressocchè impossibile avere bagnini a disposizione. E sì, perché questo è un altro grande dilemma: quello della forza organica insufficiente. Quanti assistenti bagnanti sono in servizio?

Con regolare turnazione sono in quattro, un numero già di per sé non bastevole dal momento che nelle ore e nei periodi di massimo afflusso i dati certificano la presenza anche di 1000 fruitori al giorno. Ma oggi uno è in malattia e un altro in ferie. Proposta: non sarebbe possibile fare un contratto a tempo determinato e prevedere qualche sostituzione per gli assenti, al fine di garantire un servi-

Rifiuti

Da oggi l’inchiesta

ECCO come i comuni del territorio provinciale vivono l’emergenza del settore a pag. 22

Ginestra

La strada di nessuno La vasca della piscina comunale di Montereale

zio con regolare continuità? Sembra che i tempi di attuazione di una procedura del genere siano troppo lunghi, per cui si correrebbe il rischio o di tenere aperta la struttura a casaccio o di chiuderla fino al raggiungimento del pieno organico o, in ultima analisi motivare con ordine di servizio il cambio di turno dei due assistenti operativi. Ma l’ufficio Sport ha risolto tempestivamente la situazione, predisponendo gli orari di cui scrivevamo e quindi garantendo anche la copertura del personale di assistenza, nel rispetto delle norme di legge. Addirittura sembra possibile

che per la superficie dell’impianto potentino possa bastare anche solo un assistente a turno: ma se quest’ultimo dovesse andare in bagno o, peggio, sentirsi male? Ipotesi estrema e paradossale, ma che non può essere sottovalutata. Per completezza torniamo all’inizio della nostra storia: il motivo reale della chiusura è sconosciuto. Ci sono generici inghippi di natura straordinaria. Di certo qualche lavoro dovrà essere fatto, così come deve essere rivalutato il rapporto con la ditta che gestisce la manutenzione. Sostanzialmente, se qualche slittamento degli inter-

venti c’è stato è stato causato esclusivamente da questioni monetarie: mancati pagamenti da un lato, malcontento dall’altro. Sempre di soldi si parla: proprio gli stessi che l’utente medio della piscina di Montreale s’è stufato di cacciare. Tanto per farsi la doccia e per asciugarsi i capelli, quanto anche per trovare un parcheggio libero. Non ce ne sono, la zona è sovraffollata e i vigili multano che è un piacere. Paradossalmente, anche gli stessi operatori che in quella piscina ci vanno a lavorare.

Anche quando è chiusa.

Alfonso Pecoraro

L’ULTIMATUM del sindaco del paese sulla vicenda: «Così l’arteria rischia la chiusura». a pag. 25

BATTAGLIONE LUCANIA VERSO LA CHIUSURA

Pace: «Colpa della latitanza politica» E Santarsiero convoca un nuovo incontro: «La vicenda non è affatto conclusa» «LA POLITICA, tutta,si impegni a salvaguardare la struttura militare», quella della caserma Lucania per cui è stata dichiarata l’irrevocabile chiusura pre il prossimo 21 novembre. L’appello arriva dal coordinatore dell’intergruppo provinciale d’opposizione, Aurelio Pace, che ha incontrato il Comandante del Battaglione, il tenente colonnello Vincenzo Barbati. Per quella che è «una struttura di valenza strategica, storica e culturale» sembrano esserci pochissime speranza di sopravvivenza.

La Basilicata diventerebbe, così, l’unica regione italiana priva di un presidio militare operativo. Ecco perchè Pace si è assunto l’impegno di dare massima visibilità alla questione chiusura del Novantunesimo, consapevole che, nella vicenda, «tutte,ma propriotutte leparti politiche hanno colpa in tema di attenzione».

La replica, però, arriva a distanza. Pocheore dopo è ilsindaco Santarsiero che, sempre nel pomeriggio di ieri, con una nota, spiega che «non ci rassegnamo all’idea di ritenere chiusa la vicenda della Caserma Lucania. Troppo frettolosamente alcuni vogliono far credere che non si può tornare indietro sulle decisioni del ministero della Difesa - dice - Invece la vicenda è

ben aperta e ci sono ancora le condizioni per conservare a Potenza ed in Basilicata un presidio delle Forze Armate». Per questo ha promosso per sabato 5 settembre alle ore 10 presso il Ridotto del teatro Stabileun ulterioreincontro,invitando i parlamentari, il presidente della Regione De Filippo, amministratori e la rappresentanza dei comitati di quartiere.

Ma, con un passo indietro, Pace prova a ripercorrere la vicenda.

Oggi, «la sede storica di via Ciccotti, di proprietà del ministero della Difesa - suggerisce - dovrà essere messa in condizione di poter ospitare un nuovo presidio militare per evitare lo stato di abbandono.

L’ipotesi più consona potrebbe es-

sere - come emerso dall’incontro con il generale - quella di ospitare non solo gli uffici del Comando militare esercito, ma anche un presidio militare operativo come un battaglione o un reggimento». E’ ormai assodata - secondo sollecitazioni che si sono susseguite nei mesi - la necessità «per la nostra regione di avere un presidio militare che possa intervenire, così come accaduto in passato, in caso di emergenza o calamità naturale per scongiurare tragedie legate ad una difficoltà oggettiva nel raggiungere la Basilicata dalle regionicontermini». Ancora,allora,un accorato appello: «E’ giunto il momento - prosegue Pace - in cui la politica lucana tutta, fatta da uomini

della Basilicata,si rendaconto che non è più il tempo di dimostrarsi autoreferenziale, ma di occuparsi davvero dei territori e della gente».

Una vicenda che «non ha colore politico o partitico, ma impone l’attenzione di tutti indistintamente dal ruolo istituzionale ricoperto.

Vanno salvaguardati il personale militare e le famiglie di ufficiali e sottufficiali oggi in via di trasferimento presso sedi anche lontane».

Non è forse una sorpresa se Barbati - assicura Pace - nel corso del colloquio ha espresso le sue rimostranze nei confronti della politica locale e nazionale che per anni ha latitato senza mai occuparsi in maniera seria e concreta delle questioni legate al battaglione. «Nel 2004 - ha ricordato il Comandante - nell’ambito della trasformazione dell’esercito si era paventata l’ipotesi di una riqualificazione nel Battaglione Trasmissioni “Fadalto”. Quella causa non è stata perorata come si sarebbe dovuto fare».

Allora, «oggi si pagano tutte pecche di una latitanza politica lucana silente rispetto alle proprie responsabilità - conclude Pace - che non tutela e non esalta il contesto sociale e culturale di Potenza, consegnandola a decenni depauperazione e costringendola ad una lenta spoliazione strutturale».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza

Insegnanti precari: ancora proteste davanti all’Ufficio scolastico provinciale

L’INTERVENTO

Incertezze sul futuro

Insegnanti come Si valuta la possibilità di un sussidio per chi non lavorerà flipper «RIFORMA Gelmini: la scuola è finita, andate in pace». È con queste parole che una settantina di insegnanti precari, ha manifesto ieri mattina davanti la sede dell'ufficio scolastico provinciale, a Potenza.

L'iniziativa parte da un movimento spontaneo di precari, che si è costituito qualche giorno fa.

«Durante l'assemblea che si è tenuta lunedì primo settembre presso la sala consiliare di Bella, ci siamo costituiti in comitato e abbiamo deciso di presidiare davanti la sede dell'ufficio scolastico provinciale affiancati dai sindacati - spiega Rosanna Leone, del comitato - pare che il ministro abbia accolto la richiesta delle regioni di dare un sussidio a chi non lavorerà quest'anno. E l'anno prossimo? Le soluzioni ci sono, ma sono da valutare bene.

Noi esigiamo chiarezza.

Anche perché - aggiunge non si è parlato del punteggio che, inizialmente, si diceva ci sarebbe stato ugualmente assegnato».

Rosanna è precaria da dieci anni. È sposata da diciassette e ha due figli. Ha intrapreso la carriera scolastica al Nord, racconta.

Poi, il ritorno.

Quest'anno avrebbe ottenuto la cattedra, se non fosse stato per i tagli apportati dalla riforma. 1047 in Basilicata.

Tra i perdenti posto, ci sono anche insegnanti di ruolo. La questione non è solo occupazionale.

A rimetterci, come più volte ribadito, la stessa qualità dell'offerta formativa.

«Con prime classi costituite da 28 alunni, si toglie la possibilità ai ragazzi in difficoltà di mettersi al pari con gli altri. Come può una sola maestra occuparsi di trenta alunni? Si tornerà ai tempi in cui vigeva la regola: chi segue va avanti, chi no resta indietro.

Nella nostra regione, tra l'altro, non tutte le scuole sono adatte ad accogliere questo numero di alunni.

Si assisterà a un vero e proprio smantellamento della scuola pubblica».

Pieno appoggio da parte dei sindacati. «Siamo qui per sollecitare le istituzioni a prendere una decisione afferma Saverio Lolaico, segretario provinciale Snals - A Roma si è parlato di una forma di sussidio pari all'80 per cento dello stipendio e del riconoscimento giuridico di 12 punti.

Oggi, inoltre, sembra che il ministro abbia varato un piano d'intervento regionale, ma non sappiamo ancora nulla di preciso.

Intanto, al tavolo politico che si è tenuto l'altro giorno tra provincia, regione e ufficio scolastico provinciale è stata presa in considerazione la possibilità di stanziare risorse atte a salvare un centinaio di posti».

In proposito, sostiene il presidente regionale Cisl Scuola Luigi Enrico: «Noi spingiamo perché le istituzioni locali offrano al ministro Gelmini le risorse economiche necessarie all'intervento. Certamente non si copriranno tutti i ruoli vuoti, ma una parte sì».

Nel frattempo, il coordinamento precari annuncia per mercoledì 9 settembre un incontro regionale presso il Mediafor di Potenza.

Anna Martino

segue dalla prima

«Il più grande licenziamento della storia»

La manifestazione di protesta

Di Lorenzo: «Si convochi a breve una seduta del consiglio regionale» SULLA situazione dei precari della scuola si sta muovendo anche la politica lucana. Il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo ha chiesto al presidente Prospero De Franchi la convocazione della conferenza dei capigruppo per convocare una seduta straordinaria del consiglio regionale per discutere e affrontare per quanto di competenza della Regione gli interventi urgenti e le misure da adottare per intervenire sulla questione del precariato della scuola lucana .

«Già talune regioni - ha dichiarato il consigliere - hanno convocato il proprio Consiglio sulla questione re-

lativa allo stato di agitazione del mondo scolastico e riteniamo giusto ed impellente che anche la Regione Basilicata affronti chiaramente e con responsabilità le urgenze e le problematiche esistenti cercando di delineare gli interventi che per quanto di competenza si possono da subito varare con il concorso ed il contributo e ci auguriamo l’ unanimità del Consiglio Regionale di Basilicata.

Confidiamo nella sensibilità e responsabilità del presidente De Franchi affinché tale richiesta venga calendarizzata con la urgenza che la grande complessità e drammaticità del problema richiede».

IL SEGRETARIO regionale del Prc, Italo Di Sabato, a nome di tutto il Partito della Rifondazione comunista «esprimere tutta la solidarietà alle precarie e ai precari della scuola che presidiano la sede dell'Ufficio scolastico di Potenza, presidio che si che si aggiunge a quello già in atto da più giorni a Matera, siamo e saremo al loro fianco in tutte le forme di lotta che riterranno di mettere in campo».

Denunciamo - continua l’esponente di Rifondazione con il segretario provinciale, Francesco Cirigliano - la gravità della manovra messa in atto dalla ministra Mariastella Gelmini, che ha dato il via, in piena estate, al più grande licenziamento di massa della storia d'Italia, licenziamento che comporterà l'espulsione di quasi 150 mila insegnanti precari.

Ecco perché chiediamo al governo e al Parlamento di accettare immediatamente le richieste di assegnazione di tutte le cattedre non ancora assegnate e oggi senza copertura, cattedre che sono coperte proprio da quegli insegnanti precari che oggi sono giustamente scesi in piazza a protestare».

«La Basilicata - conclude il segretario Italo Di Sabato - tra l'altro è una delle regioni più penalizzate da questa manovra, chiediamo a tutte le forze politiche, sindacali e della società civile di opporsi, ai tagli già previsti dal ministro Gelmini e al suo pericoloso tentativo di distruggere la scuola pubblica, laica e democratica del nostro Paese».

Nominate tutte le presidenze delle commissioni provinciali

Pafundi è il direttore generale DONATO Pafundi è il nuovo direttore generale della Provincia di Potenza. Laureato in Ingegneria civile e già dirigente generale del Dipartimento Sicurezza e Solidarietà della Regione Basilicata, è stato scelto secondo un’idea che «predilige la qualità e le competenze, ponendosi in linea con la relazione programmatica, il cui obiettivo è quello di fare della Provincia un ente che sostiene i territori», spiega il presidente Lacorazza che ha inoltre ringraziato Pafundiper avervoluto ridurre, in linea con la politica di contenimento dei costi messa in campo dall’amministrazione provinciale, la propria retribuzione rispetto all’indennità prevista per l’incarico di direttore. Nel frattempo, il neo direttore generale, che si è insediato lo scorso primo settembre ha voluto incontrare l’intero personale dell’amministrazione provinciale per iniziare, congiuntamente ai dirigenti dell’ente, la programmazione delle azioni future.

Contemporaneamente, si sono insediate anche le com-

missioni consiliari della Provincia di Potenza, che hanno, ormai, tutte un proprio presidente. Questo il quadro delle commissioni: nella prima (Affari generali e istituzionali) sono stati eletti presidente e vicepresidente rispettivamente Giuseppe Dileo (Dec) e Giuseppe Nella (Ps); nella seconda (Bilancio) Salvatore Giannasio (Pdl) e Angelo Lamboglia (Idv); nella terza (Lavori pubblici e viabilità) Carlo Tarantino (Idv) e Michele Destino (Pdl). E ancora. Presidenti e vicepresi-

denti delle altre tre commissioni (Servizi sociali; Ambiente; Caccia, pesca, agricoltura e turismo) sono stati eletti rispettivamente Giuseppe Nella (Ps) e Antonino Capuano (Pdl) (quarta commissione), Pasquale Robortella (Pd) e Leonardo Lovallo (Pdl) (quinta commissione) e Angela Latorraca (Pd) e Severino Notarfrancesco (Pdl) (sesta commissione). La vicepresidenza della commissione speciale Statuto (retta da Palmiro Sacco) va a Biagio Costanzo (Fdc).

Incidente sul raccordo autostradale E’ DI 5 feriti - per fortuna non gravi - il bilancio di un incidente avvenuto ieri mattina sul raccordo autostradale all’altezza di Tito. Due persone sono rimaste ferite lievemente, mentre tre hanno riportato danni leggermente più gravi: un uomo di 41 anni ha riportato contusioni varie (otto giorni di prognosi), un altro di 47 un’infrazione dello sterno (ne avrà per 20 giorni). Ha riporato una lussazione dell’anca, infine, un ragazzo di 14 anni.

LA REPLICA Il Park Hotel risponde alle accuse della Filcams Cgil Riceviamo e pubblichiamo la replica della direzione del Park Hotel alla denuncia della Filcams Cgil: «Ci è d’obbligo replicare alla “Denuncia Cgil” pubblicata a pag. 24 de “Il Quotidiano” del 3.09.2009. Le dichiarazioni del sindacato sono mendaci e destituite di ogni fondamento. L’ex dipendente cui si riferisce l’articolo è stato destinatario di diversi richiami e provvedimenti disciplinari nel corso degli anni. Il licenziamento che ne è seguito ha causale disciplinare, rispetto alla quale è assolutamente inconferente l’appartenenza all’una o all’altra sigla sindacale. La CGIL, che pare aver strumentalizzato l’accaduto a fini propri, ha peraltro pregiudicato le trattative mirate ad una soluzione, già discussa, che avrebbe con certezza e comunque soddisfatto il lavoratore direttamente interessato. Procederemo nei confronti del responsabile di quanto accaduto, già individuato, perché riteniamo che la trasmissione e la richiesta di pubblicazione al vostro giornale di fatti volutamente distorti e infondati abbia leso la nostra reputazione».

Dalla primavera scorsa ho finalmente saputo di esser stata trasferita per questo anno scolastico 2008/2009 in un paese a una trentina di chilometri dal mio. Ebbene in agosto, mentre usufruivo delle ferie, la segreteria della mia futura sede mi chiama per informarmi di aver perso il posto e di precipitarmi a compilare un modulo di domanda per essere utilizzata altrove, domanda che nella stessa giornata alle ore 14 sarebbe scaduta. Comincia il conto alla rovescia, in tempi record, preparo la mia documentazione indicando tutte le sedi comprese tra la mia nuova e più vicina sede e la precedente, tutto per evitare il peggio, finire in capo al mondo! I giorni successivi sono un rincorrersi di controlli, fax, telefonate, correzioni per verificare la trasmissione corretta dei miei dati, che, per un motivo o per l'altro, venivano sempre in qualche modo stravolti e per capire dove fossi finita nella fatidica graduatoria delle utilizzazioni. Bene con i miei 56 punti, faticosamente accumulati nel corso di questi anni di lezioni, andirivieni, faccini dei miei alunni, colleghi, genitori, segreterie, bidelli e conla precedenza attribuitami per assistere mia madre sopravvissuta a due interventi per un tumore alla testa, vengo rimbalzata, proprio come un flipper da un paese all'altro, a un altro ancora nel giro di una giornata.

Vengo assegnata per 6 ore nella scuola di titolarità e per 9 ore in un'altra scuola che ne contiene un'altra ancora (gli istituti comprensivi arrivano a raggruppare scuole dislocate in posti tra loro irraggiungibili). La mattina successiva mi rendo conto che questa era la migliore delle prospettive poiché mi ritrovo catapultata a 200 km da casa mia, in cima a una montagna.

La mia domanda è semplice: perché mi hanno trasferito? Sarei rimasta ben volentieri con gli alunni che conoscevo da anni, nonostante il lungo percorso quotidiano che risultava più breve di quelloche saròcostretta afare questo anno. Quello che è successo a me, quest'anno è successo a moltissimi miei colleghi. Qual è il senso che orienta le azioni del nostro coordinamento scolastico?Può essere dettato dalla sola logica del risparmio? E sarà un reale risparmio quello di affidare le ore di cui sono titolare ad un supplente?

Renderò un buon servizio, dal momento che i tempi di percorrenza della stradache miporta alavoro sono raddoppiati?

Nella nostra regione, la Basilicata, alcune località non sono nemmeno raggiungibili con i mezzi pubblici, alcuni colleghi si rivolgono a privati che richiedono per compenso un intero stipendio e le strade sono realmente impossibili.

Francesca Giacoia Insegnante Scuola Primaria francesca.giacoia@istruzione.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza 19

Venerdì 4 settembre 2009

Agenda

Venerdì 4 settembre 2009

Potenza 21

Agenda

Venerdì 4 settembre 2009

L’Aglianica Wine Festival compie undici anni

Un percorso lungo sette pietre

Fuochi sul Basento tra arte e comicità

Fino a domani ancora ballate nei Palmenti

DA oggi al 6 settembre prossimo torna uno degli appuntamenti più importanti dell’estate lucana, “Aglianica wine festival”. Quest'anno protagonista il magnifico scenario della piazza del Duomo di Melfi. La manifestazione è sostenuta, dal dipartimento Attività produttive e dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata e naturalmente dalla città ospitante. La manifestazione compie 11 anni. Come nella migliore tradizione anche quest'anno il Wine Festival lucano si propone ai visitatori con un affascinante connubio tra vino, cultura, arte e musica.

Una proposta ricca e variegata, con un programma di laboratori e performance.

PROSEGUE ancora da luglio il “Percorso delle sette pietre”, sette installazioni scultoree su un antico sentiero contadino dove si racconteranno, con le parole incise sulla pietra, gli immaginari popolari.

Una storia ispirata al racconto scritto da Mimmo Sammartino (e pubblicato dall’editore Sellerio), “Vito ballava con le streghe”. Un cammino che si sviluppa su quote variabili: dai 920 metri di Pietrapertosa, ai 660 metri della valle attraversata dal torrente Caperrino, per risalire ai 770 metri di Castelmezzano.

Previsti punti di sosta per godere di paesaggi, visioni, profumi e voci della natura, scenografie scultoree, parole scritte sulla pietra e voci.

E’ PREVISTA per domani una delle manifestazioni di maggior successo del capoluogo: “Fuochi sul Basento”, la gara di fuochi pirotecnici di San Luca Branca, una frazione a pochi chilometri da Potenza.

Per l’estate potentina, avara d’iniziative, un finale col botto. Si tratta di una manifestazione molto importante nel suo genere, cui partecipano i più affermati maestri pirotecnici provenienti da tutto il sud d'Italia. Ogni anno migliaia di persone sono richiamate da questo spettacolo antico ma sempre molto appassionante. Il 6 settembre, inoltre, è previsto anche lo spettacolo del comico Zelig Peppe Iodice.

FINO a domani, 5 settembre, a Pietragalla, nello storico Parco dei Palmenti, andrà in scena la III edizione di “Ballate nei palmenti”. L'evento organizzato dall'Associazione Culturale Tetractys, propone quattro serate all'insegna di spettacoli suggestivi, percorsi guidati, estemporanee di pittura, tarantelle lucane, enogastronomia e l'incontro con il ocialnetwork: "Facebook Party Basilicata". Durante la manifestazione viene proposta la degustazione dei prodotti enogastronomici locali: il buon vino di Pietragalla e il famoso migliatiedd. I Palmenti si trasformeranno in “botteghe dell’arte e dei mestieri”, animate da artigiani e maestri lucani.

IL CONCORSO

A MACCHIA ROMANA STASERA COVER BAND IN CONCERTO

Potentino iscritto al Terna

Si discute di architettura mentre l’erba cresce

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.

Di recente si è acceso il dibattito.

Ma l’aspetto delle opere conta come quello dei luoghi in cui sorgono

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

TURNO NOTTURNO 4 Settembre

Polizia stradale

Mancinelli

Trenitalia

via Pretoria, 207

Inps

0971/21067

Antincendio boschivo Servizio taxi Enel

0971 54546 0971 335111

L’arte in transito gnato alla band un video in cui riconosce la Sugar Sound come sua cover band ufficiale e si complimenta con la stessa utilizzando l’aggettivo, diventato poi bandiera della band: “Siete Tosti”.

Allora, appuntamento per stasera con un concerto raffina-

della band, il maestro Gianfranco Cloralio, capace come pochi altri di raggiungere picchi altissimi, di trasmettere feeling ed emozioni dalla sua sei corde.

Lo stesso Zucchero, entusiasta e compiaciuto del modo e dello stile con cui la Sugar Sound interpreta i suoi brani, ha conse-

to e istintuale, costruito senza trascurare nulla, sia dal punto di vista musicale che scenico. Lo spettacolo dura circa 2 ore e mezza e propone oltre al classico repertorio di Zucchero anche quello più recente, fondendo i due momenti in un equilibrato mix.

Festa a Parco Aurora

Dibattito con gli autori

Cena e concerto in piazza

Letteratura calvellese

SI terrà sabato prossimo la festa rionale a parco Aurora. Arriva così una nuova edizione di parco Aurora in festa, “per tutti i residenti e no”. Come da tradizione, ormai più che consolidata, alle 20.30 appuntamento con la cena di quartiere: tavolate gremite con piatti gustosi, in allegria e senza grandi pretese, se non del sano divertimento. Subito dopo al cena, sarà al volta della Shary band, gruppo musicale che arriva nel quartiere direttamente dal Piemonte (Per la cena le prenotazioni sono scadute lo scorso 3 settembre). L’invito del comitato organizzatore si estende a tutti: «Venite e muovetevi...chiaramente a piedi».

AVRA’luogo oggi, a Calvello, in piazza Marconi, alle ore 21, una serata di presentazione di testi letterali. Il dibattito, dal titolo “Esiste la letteratura Calvellese?” sarà coordinato da Franco Villani. Parteciperà don Pasquale Orlando che presenta il libro di don Luigi De Bonis, “Calvello: storia, arte, tradizioni”. Ancora, dibattito sui volumi “Calvello: Il paese museo di Basilicata” di Nicola Lisanti, “Fuga dall’umanità” di Rocco Alberti. Gli altri autori in cartellone sono: Pinuccio Briamonte con “Sul sentiero della Regina. La pista del brigante”, Michela Napoletano “Un padre, sua figlia”, Herman Tak “Feste in Italia meridionale” (la cui presentazione è affidata a Lucio Attorre ). Ancora, Franco Alberti con “Quéruli bagliori” e Larocca Giovanni, “del paesaggio…l’incanto”. Conclusioni affidate a Carmela Abbate e a Antonio Gallicchio.

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726

Esercito

0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

813294

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

L’ESPOSIZIONE

Italgas Guasti Acqua

Numeri utili

0971 654111

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Orari di Trenitalia

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

Direttore amm.

Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

SARA’ inaugurata oggi, in via Bertazzoni, al rione San Rocco, la mostra delle opere finaliste del concorso d’arte contemporanea di Arte a cura di Amnesiac Arts. Le opere saranno visibili, negli spazi di pubblica affissione, fino al 13 settembre.

Pubblicinvasioni è il concorso ideato dall’associazione lucana Amnesiac Arts che si propone di indagare il rapporto, a volte controverso, a volte fin troppo trasparente, tra arte e pubblicità nella società contemporanea.

Ecco perchè, spiega una nota, «è stata scelto come tematica di riflessione il transito, che è destinato a produrre un evento pubblico temporaneo nella città capoluogo». Le diciotto opere finaliste infatti, sotto forma di cartelloni pubblicitari, invaderanno una via di passaggio, di transito appunto, della città dal 4 al 13 settembre 2009.

La giuria che ha selezionato le diciotto opere finaliste, e tra queste il vincitore, è composta da Marcello Maloberti, già protagonista di un workshoptenuto agiugno aPotenza sullo stesso tema, Silvano Manganaro (storico dell’arte, curatore e redattore di “Drome Magazine”), Massimiliano Tonelli (direttore di “Exibart“), Livia Ponzio (direttrice del festival di cinema al femminile “Io, Isabella”), Pasquale Pezzillo (portavoce del gruppo musicale JoyCut ed ideatore della campagna La Foresta

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06;

degli Alberi Fantasma), Francesco Scaringi (uno degli ideatori e curatori della manifestazione Arte in Transito e presidente dell’Associazione Basilicata 1799), Marcello Samela (artista e socio dell’associazione Amnesiac Arts).

Vincitore del concorso è Bruno Di Lecce con l’opera “Una domenica qualunque”. Il premio del concorso, prevede l’affissione dell’opera nel formato 6x3 metri e la pubblicazione dell’opera-pubblicità su una pagina di “Exibart on paper”, una delle più note e diffuse riviste d’arte contemporanea italiane, in un continuo gioco di rimandi e di compenetrazioni tra i due linguaggi, pubblicitario e artistico.

Pubblicinvasioni è inserito nell’ambito del progetto Arte in Transito. Paesaggio Urbano e Arte Contemporanea, ideato e curato dall’associazione Basilicata 1799, promosso dalla Regione Basilicata con la compartecipazione del ministero per i Beni culturali, e la collaborazione del comune di Potenza. E’una manifestazione di esplorazione e riflessione estetica della città di Potenza che si svolge da maggio a settembre 2009 e che ha portato in città personaggi di primo piano della cultura contemporanea come Massimo Cacciari, Mario Perniola, Franco Purini, Daniel Buren, Studio Azzurro, Bianco –Valente, Michele Iodice.

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato).

L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05.

• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 10.30 - 21.30 Sala 4 Ricatto d’amore 17.20 - 19.30 - 21.30 Sala 5 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 6 La custode di mia sorella 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 7 Harry Potter 17.30 Il messaggero 20.30 - 22.30

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda.

Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.

Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.

Una notte da leoni ANNA, a soli 11 anni, fa causa ai genitori perché possa scegliere cosa fare del suo corpo. E’ stata concepita in provetta con lo scopo di diventare una donatrice per sua sorella malata di leucemia.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

«NOI pensiamo che il modo migliore per fare un tributo a un artista sia quello di incarnarne lo spirito, cercando di interpretarne il pensiero, di esprimerne il feeling e di infonderne al pubblico la vera natura artistica».

Così raccontano la propria passione i componenti del gruppo Sugar Sound, nota cover band Zucchero, che in piazza Consolini a Macchia Romana, stasera ha in programma un concerto.

La cover band - riconosciuta dallo stesso Zucchero di cui i ragazzi sono stati più volte ospiti prova a costruire ogni «esibizione dal vivo in modo da proiettare lo spettacolo in una dimensione parallela, dove suoni, colori, emozioni e sogni si fondono in un’unica realtà: la realtà spiega una nota - di chi ancora pensa che la musica, l’allegria e il divertimento siano il sale della vita. Poco importa essere pubblico o musicista: chiunque partecipi a un concerto della “Sugar Sound” ne diviene parte, finisce per entrare in scena, dando il proprio contributo affinché si crei un’ atmosfera magica, sempre diversa, che produce la voglia di stare insieme, cantando e ballando sul filo conduttore di un artista che rivive, quasi magicamente nei loro ritmi».

La band “Sugar Sound” nasce, dall’incontro di motivati musicisti tutti lucani. L’ultima a completare la formazione è Dina Lopez, di ottima tecnica ed esperienza. L’idea della band è da attribuirsi al batterista Andrea Boffa, soprannominato il “Presidente”, con alle spalle una intensa attività musicale in locali e piazze, con numerose formazioni pop, blues e rock.

Mentre Antonello Lioi, voce del gruppo, è capace di evocazioni “soul” particolarmente suggestive. Parte con questa formazione l’avventura a cui poi si aggiungeranno un talentuoso Donato Pace alle tastiere e, successivamente, Alessandro Di Nuzzo, bassista pulito, preciso, impeccabile, con il ritmo nelle vene. Si aggrega poi la chitarra

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Quando Zucchero disse: «Siete tosti»

E’ POTENTINO ed è il primo lucano iscritto dalla Basilicata al Premio Terna 2009, concorso di arte contemporanea a sostegno degli artisti italiani affermati ed emergenti. Si chiama Donato Faruoloe concorreràal premio“Energia: Umanità = Futuro: Ambiente. La proporzione per una nuova estetica”, tema scelto per la seconda edizione 2009 sul quale gli artisti sono invitati ad esprimere la propria creatività. Il concorso è ispirato ai valori e all’attività di Terna, «che gestisce in sicurezza 24 ore su 24 la trasmissione dell’energia elettrica in Italia», spiega una nota. Il tema è stato scelto «con l’intento di stimolare una riflessione su un aspetto che ci coinvolge tutti come “abitanti” del pianeta: la necessità di guardare al futuro dell’umanità con un’attenzione responsabile all’ambiente e all’energia».

Per quanti volessero partecipare, la scadenza per l’iscrizione è il prossimo 10 ottobre (direttamente sul sito www.premioterna.com).

Sono previste varie categorie: Gigawatt e Megawatt, rispettivamente per artisti under e over35 cheoperano inItalia, Connectivityper gli artisti italiani e non, che operano stabilmente a New York City e, ad invito per gli artisti già affermati, nella categoria Terawatt. I premi, dal valore complessivo di 185 mila euro sono distribuiti tra le categorie in concorso.

Quanto all’artista lucano, Faruolo , nato a Potenza nel 1985, studia attualmente Graphic Design all’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Lavora nel campo della fotografia con indagini di tipo metalinguistico. Ha scritto di arte e cultura visiva contemporanea per riviste e associazioni culturali.

E’ vincitore di Pagine Bianche d’Autore per la Basilicata nell’anno 2007-2008. Il giovane, già iscritto alla prima edizione del premio Terna con un opera dal titolo “Quindi non”, presenta quest’anno una nuova fotografia in tecnica digitale dal titolo “Under_stand”(in foto), nella categoria Gigawatt. L’idea alla base dell’opera è l’energia potenziale che un corpo possiede in virtù della propria posizione, per il fatto di essere suscettibile di caduta ad opera della forza di gravità.

PER I VIAGGIATORI

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

20 Potenza

22

Inizia oggi da Bella un’inchiesta sulla situazione rifiuti nei diversi comuni del Potentino

Scarsi servizi ma i costi lievitano «La Tarsu è aumentata: così si vanificano gli sforzi per la differenziata» BELLA - L'eco dell'emergenza rifiuti si fa sentire anche in Basilicata. E' un “sos” quello lanciato dai primi cittadini del Marmo Platano Melandro nella conferenza indetta dal primo cittadino di Picerno, Valeria Russillo.

In ogni centro insorgono intoppi per lo smaltimento rifiuti. Così molti cassonetti restano pieni. In ogni paese si cerca di fare “quadrato” per far fronte all'aumento dei costi di conferimento in discarica, senza tralasciare la qualità dei servizi offerti.

Ma c'è di più. Fare i conti con la Tarsu è d'obbligo. In attesa del “Piano dei rifiuti provinciale”, inizia il nostro viaggio tra “luci e ombre” su un problema di non poco per molte comunità.

Dopo Satriano oggi si riparte da Bella. Il centro del Marmo Platano l'anno scorso ha ricevuto una menzione speciale per la “migliore percentuale di raccolta differenziata tra i comuni con più di 5 mila abitanti”. Per il primo cittadino Salvatore Santorsa «lo sforzo della differenziata per lo sgravio della Tarsu ai cittadini, che si sono dimostrati sensibili e civili, svanisce col costo della discarica».

Ma la Tarsu quant’è? «C’è stato un aumento della Tarsu da quest’anno - prosegue il sindaco - per sopperire ai

CAPUANO (PDL) «Scelte errate»

La tabella (fornita dal Comune di Bella) sui costi legati ai rifiuti

costi di discarica. Con la Tarsu si copre tutto il costo del servizio di Pellicano Verde per circa 372 mila euro, compreso di Iva e costo di discarica. Nel 2006 la differenziata era al 2 per cento, oggi invece si attesta intorno al 30 per cento».

Ma dove risiederebbero le ragioni del lievitar dei costi? «Dal 1 giugno l’ex amministrazione di Venosa ha decretato l'aumento della tassa di conferimento dei rifiuti solidi urbani - prosegue - nella discarica di Notarchirico di Venosa. Una decisione che sembra sia

stata necessaria per coprire i costi dell’ampliamento della piattaforma».

Gli amministratori bellesi chiedono che col «Piano Provinciale dei rifiuti non siano obbligati ad andare proprio a Venosa. Si è assistito ad aumenti sconsiderati dei costi che periodicamente si stanno verificando. Si è passati da 120 euro a tonnellata nel mese di aprile a 148,50 in vigore dal 1 giugno. Sono aumenti considerevoli poiché nel 2006 pagavamo 89 euro. Ora 148,50 euro è una somma che non possiamo più soste-

nere».

«Ciò significa far pagare tale aumento proprio ai cittadini. Dal 2007 Bella ha attuato la raccolta differenziata porta a porta - sottolinea Santorsa - ed è stato il primo comune lucano ad aver eliminato i cassonetti dalle strade del paese, da San Cataldo e Sant'Antonio Casalini. Il centro è stato premiato anche come comune riciclone.

«Oggi anche la Regione dà i contributi ai comuni per attivarsi - conclude Santorsa - ma ai comuni virtuosi non riconoscono nessun

Il gruppo del Pd di Sant’Angelo Le Fratte all’attaco del sindaco

encomio economico. Invito i sindaci dei comuni dove esistono le discariche a non far pesare sugli altri paesi i costi aggiuntivi e di compensazione ambientali delle discariche. Ora però i cittadini invece di avere dei benefici si vedono costretti a subire un aumento sconsiderato determinato da nessuna logica. Occorre far partire al più presto il Piano provinciale dei rifiuti che prevede delle isole di trasferimento in modo da alleggerire i costi».

Angela Scelzo 1. Continua

«Quella che sembrava una situazione di disagio momentaneo sta diventando di giorno in giorno una vera e propria emergenza». Lo ha detto il consigliere provinciale Antonino Capuano (Pdl).

«L'emergenza rifiuti non riguarda solo i 26 comuni - continua Capuano - ma un po' tutti.

Lo smaltimento dei rifiuti è diventata la voce più alta della spesa degli enti. Questo perché, a mio personale giudizio, ci sono state delle scelte completamente errate da parte della passata amministrazione provinciale. Non è possibile che i Comuni siano costretti a conferire in impianti molto distanti dalla propria collocazione territoriale, facendo lievitare i costi di trasporto per lo smaltimento». Secondo Capuano, «altro tema da affrontare è quello che riguarda le tariffe differenziate da impianto a impianto. Penso che sia necessario partire da una tariffa unica per poi diversificarla in base ad alcuni parametri ambientali e territoriali. Ad esempio, Lavello che dista pochi chilometri dall'inceneritore di San Nicola di Melfi, dovrebbe essere esentato totalmente dal pagamento della tassa sullo smaltimento dei rifiuti».

Muro Lucano: più di 4.000 fedeli in chiesa

Grande partecipazione alla festa Il primo cittadino: «Moralismi e accuse fuori luogo» di San Gerardo Maiella

«L’immobilismo di Laurino»

SANT'ANGELO LE FRATTE - Il sindaco Laurino, è da giorni sotto accusa da parte dei due gruppi consiliari di minoranza. Soprattutto il gruppo consiliare PD, guidato da Ostuni, accusa l'attuale gestione di «immobilismo - si legge in un volantino - nonostante le dichiarazioni roboanti del primo cittadino».

«Noi pensiamo - continua l’accusa - che l'amministrazione Laurino parte male, perché cattive sono le premesse che la guidano». Secondo il gruppo PD, il sindaco si sarebbe dimenticato delle promesse fatte in campagna elettorale. Secondo la minoranza, nell'affidamento dei lavori, verrebbero favoriti «Parenti stretti di consiglieri e assessori - che sarebbero - i primi destinatari dei lavori appena appaltati».

Il Pd bolla la gestione Laurino con una sola parola: “provincialismo”. «Anziché mettere in sicurezza il campetto - si continua nel volantino lo si smantella a partire dei suoi arredi, ivi comprese le panchine». La gestione Laurino si muoverebbe «Tra panchine trotterellanti da avvitare, illuminazioni magiche a suon di euro buttati per led la cui efficacia è tutta da dimostrare». E poi, ancora inclementi, i consiglieri del PD si chiedono: che fine ha fatto la promessa di una diversa organizzazione degli uffici comunali, sul numero degli assessori, sul-

Da sinistra Michele Laurino e Vincenzo Ostuni

l'indennità del sindaco e sugli appalti già finanziati e congelati? Come mai, si chiedono ancora i consiglieri, il sindaco Laurino, per anni, «si è impegnato per minare Cantine aperte, ora ascoltiamo dichiarazioni di elogio per una festa che è cresciuta, di anno in anno» .

«Il lavoro - dice Laurino - è un diritto che spetta a tutti, quindi anche ai parenti.

Brutto sarebbe - continua il primo cittadino - pensare solo ai parenti. Noi abbiamo fatto - continua Laurino - un incontro con tutte le imprese del posto e abbiamo garantito loro una equa spartizione dei lavori. Sono già diverse imprese impegnate nei lavori di sistemazione della scuola elementare, medie e materna. Il capogruppo consiliare Ostuni - rimarca il sindaco - dimentica che stiamo appaltando lavori per l'ultimazione dell'Audi-

torium, il cui progettista risulta essere la sorella Anna Ostuni e quindi il consigliere, nonché Commissario straordinario della CM Melandro Ostuni non può fare il moralista fuori luogo. Circa il campetto di calcio, bisogna dire che esso non era a norma e perciò non è mai stato collaudato, perché mancavano le giuste dimensioni soprattutto in larghezza, come hanno ben detto i responsabili della FGC, e poi è tutto rovinato nelle sue strutture ricettive. Quindi occorre trovare i fondi per ampliarlo e ripristinarne i servizi. Abbiamo rimosso qualche panchina dove non ce n'era bisogno e l'abbiamo montata là dove serviva, a richiesta di anziani che meritano tutta la nostra attenzione. Come non ricordare poi che, pochi giorni prima delle elezioni, e precisamente il 5 giugno, la giunta Ruggie-

ro ha affidato i lavori di progettazione dei garage in via Marconi alla moglie dell'ex vice sindaco Barba, oggi consigliere di minoranza?

Dov'è dunque l'autorevolezza morale per accusarci di politica parentelistica? - si domanda concitato il sindaco - Io ho bisogno di tempo, e la legge me lo consente, nell'organizzare i servizi nel modo migliore. La valorizzazione dell'area delle cantine, qui è giusto fare chiarezza una volta per tutte - dice Laurino - non è solo merito della Pro loco ma anche di tanti volontari che molto prima della pro loco e dell'amministrazione Ruggiero hanno creduto a quell'area. Io non sono contro le cantine ma sono e sarò contro quello che è stato fatto nell'area, perché questa è stata selvaggiamente deturpata dal cemento e, dopo tanti anni di manifestazioni, le cantine sono rimasto in uno stato di degrado e di abbandono».

«A proposito dei led è bene che io ricordi che Ostuni, a mezzo lettera, datata 13 agosto, mi ha fatto sapere che se il PD avesse vinto le elezioni, avrebbe scelto la strada dell'illuminazione di ultima generazione, a risparmio energetico. Caro Ostuni - conclude il sindaco è proprio quello che sto cominciando a fare, a partire dal ponte di pantano ritorno».

Antonio Monaco

MURO LUCANO - «La Basilicata ha bisogno di Santi nella chiesa, nella politica e nella pubblica amministrazione. E’ la santità a fare uomini veri».

E’ il messaggio lanciato dall’arcivescovo metropolita, Agostino Superbo, in occasione della Festa regionale di San Gerardo Maiella nel centro murese. Ad ascoltarlo più di 4 mila fedeli. Un’antica tradizione di fede si è ripetuta nel centro del Marmo Platano.

Una lunga processione si è snodata lungo le vie del paese alla presenza del presidente della Regione Vito De Filippo, del presidente della Provincia, Piero Lacorazza, del sindaco Gerardo Mariani, dell’intera amministrazione murese, del viceprefetto Livia Claudia Cimadomo, del vice questore vicario, Attilio Nappi, del capitano dei carabinieri delle compagnie di Melfi e Venosa, Antonio Contente, del tenente della polizia provinciale, Raffaele Nappa e del tenente Pasquale Ricciardella, del Distretto di Muro Luca-

no, Bella e Castelgrande.

Dopo la celebrazione eucaristica, il presidente della Regione, VitoDe Filippoha letto la preghiera di affidamento del popolo lucano al Santo del Popolo, riconosciuto come Patrono delle mamme gestanti e dei bambini e venerato in tutto il mondo. Il parroco della concattedrale del paese, don Giustino D’Addezio ha sottolineato l’importanza della sinergia tra «Chiesa e Istituzioni affinchè l’intero patrimonio murese non venga disperso». A seguire il sindaco Marianiha conferitoil Premio devoto dell’anno” a Padre Sabatino Maiorano, ordinario di Morale della Pontificia Accademia di Roma. Anche a De Filippo un Premio, con una “menzione speciale per le cose fatte per Muro Lucano”.

«Quest’anno - ha detto il sindaco Mariani - ho inteso dare maggiore visibilità ad ogni iniziativa a favore del nostro Santo, in modo da contribuire ad accrescerne la devozione».

A VIETRI DOMANI LA FIERA DI SETTEMBRE Si terrà domani mattina, a Vietri di Potenza, la tradizionale “Fiera di Settembre”. La Polizia locale, tramite il comandante Lorenzo Renna, ha reso noto i divieti e le strade percorribili nel centro abitato: domani dalle 8.30 alle 13.30, sarà sospesa la circolazione stradale in Corso Vittorio Emanuele a partire dall'intersezione con la strada del cimitero fino all'intersezione di Largo Sant'Antonio, nonché su Viale Tracciolino a partire dall'intersezione con Corso Vittorio Emanuele fino a Via Mardosella. Su tali aree è vietata la sosta e la circolazione. Nella stessa fascia oraria è istituito il doppio senso di circolazione, in Corso Garibaldi, ma per i soli residenti, così come in Via San Francesco, verso e da Via Santa Lucia. (Claudio Buono)

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

23 Villa d’Agri Il plesso è stato chiuso nei mesi scorsi per inagibilità della struttura

Dubbi sulla riapertura della scuola Conferenza di servizi alla presenza dei genitori degli alunni della primaria VILLA D'AGRI - “I problemi della scuola e la riapertura del plesso scolastico della Primaria modulare” al centro della Conferenza di Servizi tra gli amministratori e rappresentanti dell'Istituto Comprensivo di Villa d'Agri.

Un confronto e un dibattito a più voci sulla scuola quello che si è tenuto nei giorni scorsi presso la sede comunale alla presenza del primo cittadino, Claudio Cantiani, il dirigente scolastico del Comprensivo, Antonio Propato , il presidente del Consiglio d'Istituto, alcuni tecnici, amministratori ed una rappresentanza di genitori.

Una conferenza di servizio, in prossimità del suono della prima campanella, su un attenta e puntuale analisi dei problemi prima della riapertura dell'anno scolastico. Focalizzata l'attenzione sull'ordinanza di chiusura del plesso della scuola Primaria modulare, eseguita nel periodo di Febbraio scorso per inagibilità della struttura, con i conseguenti disagi seguiti. Il sindaco nel corso della Conferenza ha annunciato che la Ditta che sta eseguendo i lavori per rendere i locali scolastici idonei, ha assicurato che consegnerà i lavori entro i termini sta-

I lavori alla scuola

biliti per permettere la regolare apertura della scuola.

Soddisfazione per il dirigente scolastico, il quale ha commentato che gli alunni delle scuole dell'Infanzia, Primaria e secondaria di Primo Grado, riprenderanno regolarmente le attività scolastiche il 14 Settembre prossimo, salvo imprevisti”. Mentre docenti e personale Ata sono già tutti a scuola dal 1 Settembre.

Non solo nella prima metà di settembre i docenti metteranno a disposizione dell'Istituto tutte le loro compe-

tenze da quelle disciplinari, pedagogico - didattiche, metodologiche alle relazionali per affrontare le attività scolastiche e realizzare il Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto Comprensivo e per raggiungere gli obiettivi richiesti dai programmi. Successivamente svolgeranno attività di insegnamento, tra le 18 e le 25 ore settimanali, ed attività funzionali all'insegnamento, quali la partecipazione al Collegio dei Docenti, la sperimentazione e la verifica di inizio e fine anno scolastico e l'orga-

nizzaizone didatttica dei contenuti per promuovere lo sviluppo umano, culturale, sociale e professionale degli alunni, in attuazione dell'autonomia scolastica dei docenti. Dopo un ampia discussione a cui hanno partecipato attivamente tutti i presenti, il dirigente Propato ha aggiunto che la formazione educativa e didattica degli alunni sarà arricchita dai progetti, dalle uscite, dalle escursioni e dalle visite guidate che saranno proposte. Non mancheranno attività di valorizzazione dei beni culturali, in primis, la conoscenza e lo studio dell'antica città romana di Grumentum, sull'Unità d'Italia nel 150esimo anniversario, senza tralasciare i problemi degli alunni diversamente abili ed extracomunitari, presenti nel Comprensivo. Il sindaco nelle conclusioni del suo intervento ha chiesto «fiducia e collaborazione da parte di tutti per portare avanti il suo programma che prevede di fare gli interessi generali della comunità e della scuola e la costruzione di un nuovo edificio scolastico polifunzionale che risolverà dalle radici tutti i problemi dell'edilizia scolastica del centro valdagrino».

Angela Pepe

Ritorno al passato per chi ha partecipato all’iniziativa

Lagonegro, festa dell’emigrante all’insegna delle tradizioni popolari LAGONEGRO - “Festa dell'emigrante” all'insegnadelle tradizionipopolarilocali. Con l'arrivo dell'estate i piccoli centri si ripopolano di emigranti accolti da molti Comuni del circondario con feste organizzate ad hoc per rendere accogliente il soggiorno, anche mediante la rivisitazione di vecchie abitudini e tradizioni. Anche Lagonegro, al pari degli altri comuni, grazie all'impegno dei membri del “Comitato cittadino di San Nicola di Bari” si è svolta nei giorni scorsi, nell'ambito “dell'Agosto Lagonegrese”, la “festa dell'emgrante”. La mission dell'evento è quella di riportare al “presente pezzi del passato, creando in molti la sensazione di un ritorno all'origine”.

Un mix di arte culinaria e sapori per percorso enogastronomico disegnato tra scorci di straordinaria bellezza grazie al patrimonio storico della “rupe del castel-

lo”, che per l'occasione si è tramutato in punti di ristoro. Un evento che ha visto la collaborazione della Provincia di Potenza chehapermesso lapartecipazionedi“Pasquale Coviello e la sua fisarmonica”, del parroco di Lagonegro Don Mario Tempone, dell' Amministrazione Comunale e delle Forze dell'Ordine. «Un'iniziativa che ha lo scopo di regalare, in particolare ai nostri concittadini costretti per varie vicissitudini a vivere in altre parti d'Italia o all'estero - si legge in una nota- momenti di ritorno culturale a vecchie tradizioni locali quali appunto i festeggiamenti del Patrono di Lagonegro e una gradevole visita ai luoghi remoti del centro storico.

Sorprendente il numero di persone distribuite lungo le “carrare”, che nel mentre degustavano i cibi sapientemente preparati da abili cuochi, disquisivano con ricorso ai ricordi, su persone conosciute e

Maratea, tutto pronto per il raduno dei centauri MARATEA - 2° Motoraduno Nazionale Città di Maratea. Il Moto Club “Gli Angeli”presenta il 2° Motoraduno Nazionale “Ai confini tra terra e mare” il domani e dopodomani in Piazza Europa.

In concomitanza si svolgerà anche il primo raduno storico di moto d'epoca. Si inizia sabato 5 con l'apertura dell'esposizione delle moto d'epoca, esibizione sexy wash bike, catch nella schiuma, concerto di Livesosia ed interprete del mitico Elvis e per finire spettacolo miss maglietta bagnata.

Domenica 6 invece animazione con giochi da intrattenimento, giroturistico, concorsoa premimiss Tatoo e premiazioni.

Premi speciali al concorso Miss Tatoo, moto Ducati party e giochi di intrattenimento e abilità oltre alle varie classifiche con premi dal 1° al 5° posto con l'aggiunta della Moto d'epoca iscritta al registro storico come più vecchia, moto Club Fmi storico più numeroso e Moto d'epoca proveniente da più lontano.

Emilia Manco

purtroppononpiù presentiotrasferitiin altri Comuni». Le serate sono state colorate da «un'atmosfera di grande coesione e condivisione per l'organizzazione - prosegue la nota -uno stimolo dunque affinchè le stesse vengano riprodotte negli anni avvenire ed intensificate nel significato più nobile di manifestazione di affetto verso tuttii lagonegresicostretti avivere in condizione di emigranti. Un particolare ringraziamento va rivolto alle signore del “Centro Storico” che hanno messo a disposizione la loro saggezza ed abilità culinaria per la preparazione di “piatti tipici locali”. In tanti hanno garantito la riuscita della festa, regalando momenti di condivisione e di serenità capaci di dare senso e valore a quei sentimenti di appartenenza e fratellanza, altrimenti dissolti dalla lontananza e dall'assenza».

Angela Scelzo

Domani la cerimonia di inaugurazione

San Severino, taglio del nastro per la giostra di Carsten Holler

La giostra

SAN SEVERINO - C’è grande attesa a San Severino Lucano per l’inaugurazione di “RB Ride” di Carsten Höller: una gigantesca giostra panoramica, con 12 braccia per 24 persone, che ruota lentamente sulla cima di Timpa della Guardia.

L’appuntamento è per domani. L'opera rientra nel progetto Artepollino che ha portato sul versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, opere di artisti di livello internazionale, ossia lo scultore anglo indiano Anish Kapoor, l'artista belga Carsten Höller, e il piemontese Giuseppe Penone, alle Terme di Latronico, Kapoor ha scavato nella terra una spaccatura di 45 metri di lunghezza. La Valle del Sarmento è il luogo dove Penone ha scelto per il suo “Teatro Vegetale”. Ed a San Severino Lucano, a oltre mille metri di altezza, su Timpa della Guardia, dove da un lato si ammirano le cime più alte del Pollino e dall'altra la valle del Sinni con lo splendido scenario della diga di Monte

Cotugno è stata posizionata la sorprendente “RB Ride”. Quest'ultima sarà inaugurata alle ore 18, artisti e promotori dell'iniziativa saranno, invece a Latronico intorno alle 10,30 e passeranno per Noepoli nel primo pomeriggio. «Abbiamo condiviso le politiche regionali dice il primo cittadino di San Severino Lucano - Saverio De Stefano, di posizionare nel nostro territorio macro attrattori che possano accrescere lo sviluppo del nostro territorio, riteniamo, continua che l'opera possa essere un ulteriore tassello per lo sviluppo turistico e la crescita socio economica dell'area, Timpa della Guardia sarà tra l'altro riqualificata sia dal punto di vista ambientale che a livello urbanistico».

Carsten Höller tedesco di origine, nato a Bruxelles nel 1961, vive e lavora a Stoccolma.

Affermatosi nel mondo dell'arte negli anni Novanta, ha esposto in importanti istituzioni internazionali con numerose personali e collettive.

I “cuochi senza frontiere” sbarcano a Sarconi SARCONI - Il centro valligiano ed i suoi famosi fagioli alla ribalta del prestigioso palcoscenico televisivo di Rete 4. Oggi pomeriggio il centro storico di Sarconi ospiterà tecnici e telecamere della famosa rete Mediaset, impegnati nella registrazione del programma “Cuochi senza frontiere”, condotto da Davide Mengacci e con Michela Coppa nelle vesti d'inviata speciale sul territorio. Un programma che sta riscuotendo un notevole successo, evidenziando il fedele e graduale gradimento del pubblico verso un prodotto televisivo che fa riscoprire la provincia italiana, la simpatia genuina della sua gente e delle sue tradizioni, oltre a quella dell'inossidabile Davide Mengacci . Le imma-

gini che saranno registrate a Sarconi oggi pomeriggio, con tutta probabilità apriranno la seconda serie del programma che partirà il prossimo 12 settembre. Scritto ed ideato da Guido Clericetti, Anna Pagliano, Raffaella Soleri, Elio Bonsignore e Riccardo Di Blasi che ne è anche regista, “Cuochi senza frontiere”è un programma multietnico che si svolge tra le strade dei paesi italiani, portandone alla luce i lati sani, le loro tradizioni culinarie e storiche. Tanto colore e tradizioni popolari, dunque, con un occhio di riguardo perl'enogastronomia edi prodotti della terra e l'ingegno artigiano della nostra gente, ma anche folklore, musica e curiosità. Insomma una tv “per bene”senza fronzoli,

gossip e litigi, che entra con simpatia nelle case del pubblico di Rete 4 e miete successi in crescendo, dimostrando che un buon prodotto italiano realizzato con gusto e una sana dose di etica ed educazione, ci può riportare verso una tv intelligente e vera. A Sarconi protagonista, naturalmente, il fagiolo che sarà cucinato da cuochi tutti locali.

Gerardo Tempone

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

24

Lavello L’appalto è stato affidato a una ditta esterna. Nel 2008 la denuncia de “Il Quotidiano”

Archivio verso la sistemazione Ma molti sono i dubbi. Pettorruso: «E’ un provvedimento confusionario» LAVELLO - E' trascorso poco meno di un anno dalla denuncia , apparsa sulle pagine del Quotidiano, del portavoce dalla Primavesa Lavellese, Antonio Pettorruso, relativa allo stato di abbandono ed di incuria in cui versava l'archvio storico del comune di Lavello.

Fascicoli in disordine, carte ufficiali del Comune di Lavello sparse in terra e decine e decine di faldoni in cassette di plastica , sono lo spettacolo che appariva fino a qualche giorno fa visitando l'archivio comunale.

Un archivio ormai smembrato tra il Palazzo di Città, la biblioteca ed il centro sociale.

Numerosi sono stati, nel corso degli anni, i traslochi che ha do- L’archivio fotografato lo scorso anno vuto subire a seguito di allagamenti e di incendi presso il centro per l'archiviazione e la catalogazione dei documenti ufficiali delsociale.

Pare tuttavia che il problema l'ente.

Cosa ne è stato di tutto quel lavosia stato, per modo di dire, risolro? Storie di sprechi di denaro to.

Un semplice e veloce trasloco pubblico o semplicemente un moper altri lidi ha cancellato l'onta di do elegante e sbrigativo per tenepezzi di storia della cittadina dau- re lontano da occhi indiscreti uno na conservati in cassette per la spettacolo poco edificante?

«E' un provvedimento - fa sapefrutta.

Con determina 112 del 22 luglio re Antonio Pettorruso - in sintoil comune di Lavello ha affidato nia con la confusione che regna in infatti ad una ditta di Bitonto il questa amministrazione».

«Sono amareggiato per questa servizio di gestione e custodia in outsourcing di documentazione decisione bieca e foriera di ignoafferente prevalentemente l'ar- ranza. Come è possibile affermare che il comune manca di spazi e poi chivio di deposito.

Spesa complessiva dell'appalto in consiglio comunale discutere di provvedimenti tesi alla alienala modica cifre di 20 mila euro.

Per la cronaca solo qualche an- zione di immobili poiché troppi».

«Mi chiedo ancora come sia posno fa, con al governo la giunta di centro sinistra guidata da Anto- sibile affidare un servizio ad una nietta Botta, il comune di Lavello ditta che si trova ad oltre 100 chicon delibera conferì incarico al lometri di distanza non sapendo dottor. Ezio Lavorano di Venosa neppure cosa stiano portando via.

Avvelenamento di cani a Lavello Parla il primo cittadino Annale

Tutto ciò è assurdo , superficiale e probante di una scarsa acculturazione di questa giunta ormai sempre più alla deriva».

«Il servizio - spiega Pettorruso ben poteva essere affidato ad uno dei tanti giovani di Lavello altamente qualificati alla gestione servendosi dei tanti locali comunali vuoti e soprattutto evitando di spostare l'archivio fuori».

«Avremmo - sottolinea -dato lavoro a chi vive e risiede a Lavello.

Inoltre solo qualche anno fa il comune spese migliaia di euro per ordinare l'archivio e non so cosa direbbe la Corte di Conti se a distanza di così poco tempo si ripete la stessa spesa».

«E poi - si chiede Pettorruso - come potranno i cittadini consultarlo .Invito l'amministrazione a fare un passo indietro e riportare l'archvio al suo posto».

Daniele Masiello

LAVELLO - Arriva la puntualizzazione del primo cittadino sul problema randagigmo e sulla questione canile.

“E' doveroso puntualizzare spiega Antonio Annale che non mi risultano casi di avvelenamento mentre so di fenomeni di randagismo presenti sul territorio”.

“Di pari precisa Annale - il fitodepuratore annesso al Canile di contrada Finocchiaro è entrato in funzione e rappresenta davvero il fiore all'occhiello delle nostre opere e non si tratta di una incompiuta”.

“Grazie alla sua opera abbiamo risparmiato i 70 mila euro che venivano pagati alla ditta esterna per lo smaltimento degli escrementi.

Ne spendiamo solo 7 per lo smalti-

mento dei fanghi” “E' bene poi - sottolinea il sindaco - tenere distinte le situazione riguardanti il canile sanitario ed il canile rifugio. Mentre il canile rifugio è sottoposto a sequestro sanitario, il canile sanitario continua ad operare e chiunque può portare cani ed animali ammalati per le cure del caso” “Il fenomeno del sovraffollamento spiega Annale - è dovuto alla circostanza per cui altre strutture come quella di Melfi e Venosa non sono state ancora aperte”. “il problema - conclude Annale - investe più paesi e ritengo che sia un fenomeno di rilievo regionale a cui anche gli enti preposti dovrebbero prestare attenzione”. da. ma.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

25

Melfi Lunedì prossimo il giuramento. La soddisfazione del presidente del foro, Di Ciommo

Tribunale, arrivano i nuovi magistrati MELFI - Lunedì sette settembre prossimo quattro nuovi magistrati presteranno giuramento presso il tribunale di Melfi ed assumeranno le loro funzioni rilevando i ruoli di civile, lavoro, fallimentare, di esecuzione mobiliari ed immobiliari, di volontaria giurisdizione.

Tutti i ruoli erano rimasti sostanzialmente bloccati per circa diciotto mesi a seguito del sottodimensionamento dell’organico di magistrati e cancellieri in attività presso il palazzo di giustizia di piazza, Federico II. «Dopo un anno e mezzo di crisi profonda – spiega il

presidente degli avvocati del foro dio Melfi, Gerardo Di Ciommo – finalmente il nostro tribunale vede lo spiraglio della soluzione completa di una situazione divenuta complessa. Per troppi mesi erano rimasti in attività solo tre magistrati. Da lunedì prossimo con questi quattro nuovi giudici, restando in attesa del rientro delle dottoresse, Resti e Stanzione in aspettativa per maternità e della prossima designazione di un presidente del tribunale, avremo presto un organico quasi al completo. Questo significa che dalla fine del mese di settembre potremo riprende-

re a pieno ritmo l’intera attività».

Per un anno e mezzo l’intera classe forense ma tutte le cancellerie hanno dovuto superare un periodo di grande difficoltà. «Ringrazio i colleghi tutti ma anche i magistrati ed i funzionari del tribunale di Melfi – aggiunge l’avvocato, Di Ciommo – perché ognuno ha dato una grossa mano a portare avanti una barca che faceva acqua da tutte le parti. Un ringraziamento particolare va anche a tutta la collettività per la pazienza e l’abnegazione dimostrate nel vedere continuamente rimandate le proprie istanze

di giustizia». In tutta questa storia, che potrebbe definitivamente scongiurare il rischio soppressione del palazzo di giustizia lucano, un ruolo determinante è stato quello del sottosegretario alla giustizia.

“Non dimenticherò mai la disponibilità e l’accoglienza dimostrata dal dottor, Settembrino Nebbioso – conclude il presidente del foro di Melfi, Gerardo Di Ciommo – che da Roma ha fornito una mano decisiva alla risoluzione del problema. Il capo di gabinetto del ministro Alfano è stato con noi un’intera giornata a parlare di statistiche e dei numeri di un tale sottodi-

Il tribunale di Melfi. Nel riquadro Di Ciommo

mensionamento di organico. Da solo si rese conto che un territorio così a rischio non poteva perdere il suo tribunale ed in brevissimo tempo ecco giunti quattro nuovi magistrati».

La città non perderà il suo presidio della giustizia. Si tratta davvero di una magnifica notizia. Per tutti i cittadini dell’area a nord di Basilicata.

Vittorio Laviano

Ginestra-Barile Alcuni cittadini hanno fatto causa al Comune per gli incidenti causati dall’arteria

Ultimatum per la strada Il sindaco Caputo: «Se non avrò risposte entro lunedì sarò costretto a chiuderla» GINESTRA - Ci sono strade di vitale importanza per l'area del vulturemelfese, come la Ginestra-Barile di solo 6 km, la cosiddetta “strada di nessuno”. Costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazione, dalla allora né la Regione ( sembra che una richiesta dell'Ente fatta nel 1989 sia rimasta lettera morta) né la Provincia si sono appropriati di questa strada. In un'ora su questa strada, dalle stime effettuate dalla Polizia Municipale del centro arbereshe, transitano circa 150 mezzi. Lo scorso 2 marzo in un consiglio comunale aperto alla presenza di autorità regionali e provinciali, tutti hanno stabilito che questa strada diventi provinciale, anzi si sono trovati anche i soldi, 700 mila euro, per migliorarla entro 180 giorni. Ebbene non è stato fatto niente. Avvicinato il sindaco di Ginestra Fabrizio Caputo, gli abbiamo posto alcune domande.

Il 2 settembre è scaduto l'ultimatum deliberato nel consiglio comunale aperto del 2 marzo 2009, nel quale si dichiarava la chiusura della strada se entro 180 giorni non fosse stata avviata una procedura istituzionale di provincializzazione: cosa pensa di fare?

«Ho già sentito sia l'assessore regionale Loguercio che l'assessore provinciale Valluzzi con il quale mi vedrò lunedì prossimo per capire quale strategia la provincia ha intenzione di mettere in campo per risolvere il problema. La Regione con-

Un tratto della Ginestra-Barile

ferma la sua disponibilità a stanziare fondi urgenti per la sicurezza. In ogni caso, se la Provincia non dovesse formalmente inserire la Ginestra-Barile nell'elenco delle strade da provincializzare, mi vedrò costretto, sentito il Prefetto, a chiudere al traffico la strada».

Quindi, Provincia e Regione si

rimpallano la questione?

«In effetti, nonostante avessi auspicato una conferenza di servizi con gli enti interessati e dopo aver deciso di indire un consiglio comunale aperto nel quale condividere con tutti i soggetti istituzionali una strategia risolutiva, prendo atto che la Provincia non ha, nei 6 mesi tra-

scorsi, emesso nessun provvedimento né alcun comunicato ufficiale nel quale si desse seguito agli indirizzi già approvati nel 2004 dallo stesso Ente».

In definitiva, la strada verra' chiusa?

«Se lunedì la Provincia non confermasse di provincializzare in tempi urgenti la strada, questa verrà chiusa. A fine agosto ho ricevuto un'altra richiesta di risarcimento danni per un valore di 10.000 euro per una strada che non ci appartiene. Non possiamo permetterci un altro inverno di rischi per la sicurezza dei pendolari, che non sono, tengo a precisare, di Ginestra, ma di tutto il Vulture, essendo la Ginestra-Barile una strada fondamentale per il raccordo della Potenza-Melfi con il Venosino e l'Alto Bradano».

Ma i fondi ci sono?

«Questo è un problema che si potrà risolvere una volta che la Regione riceverà notizia della richiesta di provincializzazione. I rappresentanti regionali presenti il 2 marzo sono stati convicenti per quel che riguarda la possibilità di recuperare i 700mila euro previsti per l'adeguamento. Si è parlato di utilizzare i ribassi del IV lotto dell'Oraziana, ma non ci sono atti ufficiali a sostegno di questa ipotesi. Per ora, mi aspetto che la Provincia manifesti con un comunicato ufficiale l'impegno a prendersi carico della strada».

Lorenzo Zolfo

Fiamma Tricolore Pepe: «Vile attentato alla sede di Rapolla» RAPOLLA - «Condanniamo vivamente il vile dinamismo di qualche codardo facinoroso. È stata solo un'azione dimostrativa tipica di chi non è capace di rispettare le idee e le iniziative altrui». Lo ha detto in una nota il segretario regionale di Gioventù Nazionale movimento giovanile della Fiamma Tricolore, Carmine Pepe, relativo all'azione teppistica che ha portato alla devastazione della bacheca e del cancello d'ingresso della sede della Fiamma Tricolore tra lunedì 31 agosto e Martedì 1 settembre. «La furia con la quale si è inveito contro il mezzo di comunicazione visibile della sezione, la bacheca, e contro l'ingresso della sede della sezione del centro del Vulture fanno capire chiaramente che si vuole negare la visibilità e la possibilità che un movimento politico possa esprimere e far conoscere le proprie opinioni».

«Siamo solidali con il segretario cittadino Di Tolve che è uno dei fari organizzatori del partito oltre che un ottimo politico».

Rionero in Vulture I numeri vincenti della lotteria abbinata alla manifestazione

Festa del Carmelo, comitato soddisfatto RIONERO – Domenica sera con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria a premi organizzata dal comitato festa in occasione della tradizionale e riuscita festività patronale “Maria SS. del Carmelo”, si sono conclusi i festeggiamenti. Il comitato, presieduto da Claudio Cerviere, nel comunicare l’abbinamento tra i nove premi e biglietti vincenti, ha reso noto che i premi possono essere ritirati tutti giorni, dalle ore 18,00 alle ore 20,00, presso la sede di Palazzo Fortunato, telefono 3385692303. Questi gli abbinamenti dei nove premi: 1° premio Auto Toyota nuova Aygo 5P abbinato al numero 03868; 2° Scooter Kee-

way Motor Hurricane 50 al n.03064; 3° Climatizzatore Fujitsu 9000 btu pompa di calore inverter al n.00092; 4° Notebook HP Compaq CQ70 17” al n.07579; 5° Televisore LCD 32” Schaub Lorenz LT32-23160 DVGTI al n.05377; 6° Tavolo da stiro asp. e soff. completo di ferro da stiro con caldaia Necchi al n.02691; 7° Mountain Bike WBT Lombardo Aliver Ston 270 al n.07102; 8° Telefonino Motorola EM325 MP3 al n.05784; 9° Vacanza soggiorno gratuito per 6 persone Residence Borgomarino-Tropea al n.09402.

Il presidente Cerviere a conclusione dei solenni festeggiamenti ha voluto rin-

graziare tutti in questi termini: «Si ringrazia vivamente la comunità di Rionero per la calorosa accoglienza riservata a tutti i componenti il comitato sia in occasione dei preparativi che durante lo svolgimento dei festeggiamenti religiosi e civili, dal 31 luglio al 12 agosto 2009. Una formativa esperienza di vita per tutti i componenti il comitato oltre che un’importante testimonianza religiosa di impegno per la promozione del patrimonio umano, territoriale, culturale e sociale».

«Sentimenti di profonda gratitudine – ha aggiunto – si rivolgono al nostro vescovo S.E. mons. Gianfranco

Todisco, ai parroci don Giuseppe Cacosso, don Sandro Cerone, don Felice Di Nardo, al sindaco Antonio Placido e all’amministrazione comunale, ai cittadini, agli sponsor nonché agli organi di stampa per aver sostenuto, contribuito ed incoraggiato l’impegno per la realizzazione dei festeggiamenti. Il sentito grazie, inoltre, a tutte le Forze dell’Ordine, ai Volontari della Protezione Civile, alla Croce Rossa, al vivido mondo dell’associazionismo cittadino e a tutti coloro che hanno collaborato al successo di questa tradizionale iniziativa, profondendo il massimo impegno e favorendo così un’ulteriore oc-

L’interno della chiesa matrice di Rionero

casione di crescita e di coesione per la nostra amata comunità. Con l’augurio – conclude il presidente Cerviere – di continuare il percorso iniziato con altrettanta dedizione e abnegazione,

in armonia e fraterna accoglienza anche di quanti in futuro vorranno impegnarsi con contributi e suggerimenti migliorativi affinché la tradizione continui».

Michele Rizzo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

26

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Segnaletica scadente, servizi igienici carenti e area camper assente tra le lamentele dei visitatori

Turismo, solo un lieve calo Cotugno: «Dobbiamo ancora crescere dal punto di vista dell’accoglienza» TURISTI quasi in tenuta da mare, complice anche le alte temperature, in giro per la città dei Sassi. Sembra essere stata questa la novità “di costume” che ha caratterizzato il turismo a Matera nell'estate che si sta per concludere.

Alberghi, ristoranti e bed and breakfast hanno registrato presenze soddisfacenti, anche se si è avvertito un calo rispetto agli anni scorsi.

«Un anno fa - ha dichiarato Angelo Giannella del ristorante Le Botteghe - le presenze turistiche sono stati leggermente maggiori, se confrontate con l'attuale estate.

Nell'agosto appena trascorso i nostri tavoli si sono riempiti soprattutto di turisti italiani.

Luglio, invece, ha visto la presenza anche di molti stranieri, provenienti dall'Europa e dall'America.

In più, oltre agli immancabili giapponesi, il 2009 è stato anche l'anno dei turisti russi.

Tutti, comunque, si sono lamentati per la mancanza di informazioni e per la insufficiente segnaletica stradale».

Un'altra novità emersa quest'anno ha riguardato

Turisti in città

la visita in città, durante le ore serali, di un numero consistente di visitatori provenienti dalla costa, dove soggiornavano per le loro vacanze al mare.

«Mai come questa estate ha affermato la guida turi-

stica Raffaele Stifano - il centro storico di Matera si è riempito di turisti provenienti dalle vicine località costiere.

Probabilmente sono stati attratti anche dalle opportunità di svago e dagli

Verde pubblico, interviene il consigliere dell’Udc

Andrulli: «Il Comune renda le periferie luoghi attraenti» «PREVENIRE e reprimere il dilagante fenomeno delle scritte su monumenti ed edifici; controllare e ripristinare arredi urbani danneggiati, segnaletica stradale e cartellonistica turistica obsoleta o mancante; contrastare l'abusivismo pubblicitario e commerciale; monitorare e segnalare alle aziende di servizi eventuali situazioni di degrado denunciate dai cittadini quali discariche, abbandono di masserizie, batterie, biciclette, materassi, vetri, metalli, inquinamento acustico, magnetico e idrico, assicurando interventi ordinari e straordinari».

Michele Andrulli, consigliere comunale dell'Udc, in riferimento al degrado in cui versa la città ritiene che il primo cittadino faccia bene ad istituire all'interno dell'ufficio del Gabinetto del sindaco l'Unità organizzativa del Decoro Urbano, una struttura speciale, con poteri di pronto intervento nella cura della città (soprattutto pulizia e manutenzione) nonché funzioni di coordinamento tra tutti i settori di competenza. «Una struttura agile ed efficiente - aggiunge Andrulli - che, rispondendo direttamente al sindaco, sia in grado di agire subito sul territorio. Per di più considerando l'ipotesi di avvalersi della collaborazione di cooperative sociali, così da creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate. Tutto ciò, perché le periferie materane continuano a soffrire di incuria e irresponsabilità.

Periodicamente, in presenza di qualche fatto eclatante (taglio dell'erba), si versano fiumi di inchiostro e si sprecano ricette e promesse di interventi risolutivi, poi tutto torna come prima».

Andrulli chiede che «Matera volti veramente pagina, intensificando o in alcune zone riuscendo ad espletare la pulizia almeno due volte l'anno (dato che in alcune zone non avviene per niente la pulizia nonostante c'è chi dichiara il contrario) per esempio, gli interventi di pulizia dei quartieri periferici (Lanera, Agna le piane, Serra Rifusa, Serra

venerdì) con la stessa frequenza in atto nelle zone centrali della città.

E' necessario che il Comune faccia delle periferie luoghi attraenti e competitivi restituendo il verde nel vero senso della parola, curando o meglio creando le aiuole con impianti di irrigazione e non solo tagliare l'erba e basta.

Purtroppo mi sorge il dubbio che per questa amministrazione ci siano zone di seria A e di serie B, nonostante i cittadini paghino regolarmente le imposte in maniera eguale».

L'appello del consigliere Andrulli è di rispettare quanto detto in campagna elettorale «sia dal sindaco Buccico ma in particolar modo al vice sindaco Acito (che come tutti ricordano ha basato la sua campagna elettorale sul decoro e verde pubblico, che sembra non interessarsi più al problema), e di considerare la proposta. Ritengo che nonostante l'aumento delle tasse e non si sia riusciti a dare ai cittadini quanto promesso in campagna elettorale».

eventi maggiori che la città è riuscita ad offrire, oltre che dall'aria più fresca che avvolge la città rispetto alla costa.

Il fenomeno ha avuto ripercussioni positive sugli esercizi commerciali. In

particolare i ristoranti hanno lavorato bene, ma anche i negozi, soprattutto di souvenir. Per la prima volta quest'anno ho visto nei Sassi bancarelle rimaste aperte fino alle ore 23».

Non sono mancate, però, le brutte figure, dovute alla carenza di servizi igienici e alla mancanza di un'area camper, che ha costretto molti camperisti ad optare per altre località o a soggiornare a Matera con grossi disagi. «Da noi - ha detto Pino Lospalluto, commerciante ambulante nel Sasso Caveoso - manca la cultura dell'accoglienza.

Ho sentito molti turisti lamentarsi non solo per la mancanza di bagni ma anche per avere pagato prezzi spropositati in alcuni esercizi commerciali. Purtroppo a Matera qualcuno considera il turista come un animale da caccia da impallinare appena si avvicina.

Non ci si rende conto che è il modo peggiore per farsi pubblicità, poiché la parola di un turista maltrattato ne allontana altri che vorrebbero venire a Matera». Allo sportello di Federconsumatori, in via Lucana nei locali della ex scuola “Alessandro Volta”, che da quest'anno ha messo a disposi-

zione alcuni servizi per i turisti, non sono mancati i visitatori che hanno denunciato prezzi alti e modi poco cortesi da parte di qualche gestore di attività commerciali. «Dobbiamo ancora crescere - ha dichiarato Giuseppe Cotugno, presidente di Federconsumatori - dal punto di vista dell'accoglienza. Inoltre, una parola gentile non costa niente e fa molto, ma purtroppo a volte, come mi è stato segnalato, in qualche locale la gentilezza è mancata. E' un fatto culturale, ma che può cambiare se si sceglie di lavorare nella direzione giusta. Innanzitutto occorre creare un coordinamento fra associazioni di categoria e istituzioni. I turisti, infatti, non hanno un punto di riferimento consolidato, a cui rivolgersi per ogni esigenza. Il risultato è che oggi si affidano esclusivamente ai privati, per i quali la logica dominante è quella del business. Mancano strutture pubbliche che lavorino con l'obiettivo di migliorare i servizi e l'accoglienza turistica, che è la migliore forma di investimento per il futuro del turismo nella nostra città».

Biagio Tarasco matera@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera

Visite al Musma e alla Cripta del Peccato Originale grazie a Zetema, Artezeta e al Sicomoro

Siti culturali senza barriere Bilancio positivo per la prima esperienza di “turismo accessibile” rivolta ai disabili BILANCIO positivo per la prima esperienza di “turismo accessibile” che si è svolta a Matera, nell'ambito del progetto di valorizzazione del Distretto Culturale dell'Habitat Rupestre finanziato da Fondazione per il Sud. Grazie al “turismo accessibile” alcune persone disabili hanno potuto fruire dei beni culturali.

Il progetto, che vede, tra gli altri, impegnati la Fondazione Zetema, la Cooperativa Artezeta, la Cooperativa Sociale Il Sicomoro ha come obiettivo anche quello di costruire proposte “turistiche accessibili” perché siti come la Cripta del Peccato Originale e il Musma possano essere meta anche per le persone con disabilità.

«Il gruppo che ha partecipato alla visita alla Cripta del Peccato Originale e al Musma è composto da alcuni ragazzi prevalentemente disabili mentali e ipovedenti, provenienti da Irlanda, Scozia, Francia e Lituania (in tutto 27 persone inclusi gli operatori) che si trovano nella nostra regione per uno scambio giovanile, denominato Progetto Touch and Smell, finanziato da Gioventù in Azione e gestito dall'Università del Terzo Settore, nella persona del referente, Lucia Colonna. hanno spiegato gli organizzatori in un comunicato - La Cooperativa Il Sicomoro, esperta nelle problematiche legate al mondo della

Alcune immagini delle visite al Musma e alla Cripta del Peccato Originale

disabilità, ha supportato la cooperativa Artezeta, che gestisce i due siti, nella ideazione del pacchetto turistico ad hoc per questa tipologia di disabilità.

L'itinerario e la metodologia adoperate hanno quindi offerto ai ragazzi percezioni per lo più di tipo sensoriale al fine di aiutarli ad immergersi nello scenario culturale di Matera e dei suoi siti.

Infatti, - continua la nota - riprendendo l'etimologia del nome

della città che allude alla materia, è stato stabilito un crescente contatto sensoriale e visivo con la materia della quale la città si compone».

Alla Cripta è stato contestualizzato ai ragazzi, con linguaggio appropriato, il luogo nel quale ci si trovava con informazioni storiche, artistiche, geologiche.

Prima di entrare nella Chiesa ciascuno di loro è stato invitato a toccare la roccia, elemento di cui è costituita l'architettura della

cripta, oltre che ad ascoltare i suoni circostanti e sentire i profumi tipici della flora locale.

Allo stesso modo la visita al Musma si è svolta come una passeggiata durante la quale i ragazzi hanno sperimentato la differenza tra la parte costruita di Palazzo Pomarici e gli ambienti ipogei ed hanno potuto toccare alcune delle opere scultoree al fine di fornire loro la percezione sensoriale della materia e di far notare la differenza tra la roccia calcarea e

In primo piano le politiche sociali e le problematiche occupazionali

“Provinciaccoglie”, mano tesa dell’ente di via Ridola ai migranti «I TEMI caldi dell'estate, per molti versi anche tragici, non hanno fatto altro che ribadire urgenze a cui stiamo da tempo dedicando tempo e risorse.

Come hanno ricordato i sindacati abbiamo diverse questioni, attinenti al rilancio produttivo e alla crisi occupazionale, da dirimere».

Il presidente dell'Ente di via Ridola, Franco Stella, prosegue nel suo impegno a sostegno dello sviluppo del territorio provinciale.

«I problemi denunciati a gran voce - sottolinea il presidente Stella - dalle associazioni sindacali, si sono palesati agli occhi della comunità da diverso tempo.

Dalla crisi della Ferrosud, a quella del polo del salotto e della Valbasento, fino ad arrivare alla questione

immigrazione tristemente alla ribalta delle cronache con la tragedia di Lampedusa.

Nel segno del pragmatismo e della efficienza, la Provincia ha avviato per molti di questi temi, prospettive di rilancio che si concretizzeranno a partire dalle prossime settimane.

Sono stati già inseriti nella agenda istituzionale, mia e dell'intera giunta, la costituzione dell'Osservatorio della Chimica e dell'Osservatorio delle politiche sociali, i corsi di alta formazione per gli ex lavoratori dei salottifici e il progetto Provinciaccoglie.

I destinatari di quest'ultimo progetto sono i migranti presenti a Matera e provincia e i richiedenti asilo politico, provenienti prevalen-

temente dalle zone di guerra, sudanesi ed eritrei, ospiti della casa cantoniera messa a disposizione dalla Provincia a seguito dello sgombro dell'ex Cometa di Metaponto.

Prevediamo di avviare il progetto a breve.

Sempre nell'ambito delle politiche sociali è già in corso il Programma di Cittadinanza Solidale, iniziativa a sostegno delle famiglie che versano in uno stato di povertà estrema».

«Tornando ai migranti, che nella nostra regione raggiungono la cifra delle 11 mila presenze, - ha concluso Stella - intendo rimarcare il ruolo attivo delle Province, che nell'ambito delle previsioni della legislazione nazionale e regionale, oltre a concorrere alla pro-

grammazione del sistema di interventi e servizi sociali per l'integrazione dei cittadini stranieri, possono coordinare, a livello provinciale, ulteriori possibili iniziative.

Dunque, oltre alle attività progettate direttamente dall'Ente in riferimento alle indicazioni del Piano regionale, siamo a disposizione per la concertazione, insieme alle forze sociali e sindacali, di nuovi interventi a sostegno dei migranti.

Perché è importante portare avanti una riflessione costante sui bisogni emergenti e sulle risposte da individuare per una piena integrazione dei cittadini stranieri nel tessuto sociale locale e per favorire i processi di inclusione e di partecipazione sociale».

calcarenitica della Cripta e quella dei diversi materiali delle sculture.

Gli operatori impegnati nella costruzione della proposta, nonché nell'accompagnamento sono stati Lucia Surano per la Cooperativa Il Sicomoro e Claudia Di Perna per la Cooperativa Artezeta. Presente anche la psicologa della Cooperativa Il Sicomoro, Erika Cotugno, ha garantito la dovuta scientificità all'azione. matera@luedi.it

Intervento del sindaco Emilio Nicola Buccico

«Attueremo iniziative a sostegno dei precari della scuola» IL COMUNE della città dei Sassi scende in campo accanto ai precari della scuola.

L’Amministrazione Comunale di Matera conferma «la massima attenzione verso i problemi che stanno affliggendo il mondo della scuola e si schiera al fianco dei docenti e del personale scolastico nella protesta contro i tagli operati dal Governo in Basilicata».

E’ quanto riferisce una nota del Comune di Matera.

«Metteremo in campo afferma il sindaco Emilio Nicola Buccico - ogni utile iniziativa politica atta a salvaguardare i posti di lavoro a rischio dopo i tagli ingiustificati operati dal Governo.

Sarò impegnato in prima

persona – prosegue il primo cittadino - nella delicata vicenda con la collaborazione dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Vizziello e del consigliere comunale delegato Silvana Bianculli.

Interverrò con forza - aggiunge il sindaco Buccico e con la massima sollecitudine in tutte le sedi competenti al fine di trovare una soluzione a questa emergenza e garantire la tutela e la conservazione dei posti di lavoro.

La provincia di Matera – conclude il sindaco Buccico - in particolare, è interessata da una grave e generalizzata situazione di crisi e precarietà in diversi settori vitali per l’economia locale». matera@luedi.it

Palazzo Malvezzi, al via Nuovo look per le classi i lavori di restauro e strade più pulite LA PROVINCIA di Matera ha consegnato all’impresa Santovito di Andria lavori di “consolidamento e restauro” del settecentesco Palazzo Malvezzi, ubicato a Matera, in piazza Duomo: lo ha reso noto il capo ufficio tecnico dell’amministrazione provinciale, Domenico Pietrocola.

Nella prima fase saranno effettuati interventi di pulizia e disinfestazione e bonifica per consentire l’avvio dei sondaggi e delle conseguenti opere infrastrutturali.

Palazzo Malvezzi, un antico edificio nobiliare, è destinato a ospitare funzioni culturali e attività di rappresentanza degli enti locali.

Per l’edificio c'è un progetto di intervento della Soprintendenza ai Beni ambientali e del Paesaggio della Basilicata.

Le opere riguardano il primo lotto funzionale di 2.667.000 euro su un progetto complessivo che prevede una spesa di 4.121.000 euro. La durata dei lavori è fissata in 36 mesi.

CITTA’ più pulita e scuole messe a nuovo in vista dell'avvio della stagione.

E' quanto previsto dagli Assessorati all'Igiene e Ambiente e alla Pubblica Istruzione del Comune di Matera, che di concerto hanno predisposto un nuovo programma di disinfestazione e sfalcio dell'erba a tappeto.

Prevista anche una pulizia radicale delle zone dove sono ubicati i plessi scolastici, con potatura delle piante e pulizia delle strade interne.

Gli assessori Michele Casino e Giovanni Vizziello hanno inoltre effettuato una serie di sopralluoghi in tutti gli istituti scolastici della città, disponendo la manutenzione ordinaria degli stessi in vista dell'imminente avvio dell’anno scolastico 2009/2010.

«In tal senso, - è sottolineato in una nota dell’Amministrazione Comunale di Matera - l'impegno dei due assessorati sarà massimo.

Un impegno - conclude la note - che proseguirà anche attraverso una serie di incontri con gli operatori del settore al fine di ottimizzare gli interventi da effettuare nelle scuole, sia pure nella possibilità di eventuali ritardi non attribuibili alla volontà dell'Amministrazione Comunale». matera@luedi.it

Avviso d’asta di unità immobiliari a uso residenziale e non residenziale prot. n. 29902 del 15.07.2009 pubblicato su “il Quotidiano della Basilicata” del 26.07.2009.

L’AGENZIA DEL DEMANIO RICORDA che il giorno 16 settembre 2009, alle ore 11:00, presso le sedi delle Filiali dell’Agenzia del Demanio territorialmente competenti per ciascun lotto, la Commissione di gara, all’uopo nominata, aprirà la gara mediante offerte segrete per l’aggiudicazione di unità immobiliari a uso residenziale e non residenziale, visionabili sul sito internet all’indirizzo www.agenziademanio.it nell’apposita sezione “Servizi Online” Vendita immobili. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero verde 800.800.023.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 27

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Pino

Giacinto

Emanuele

Al Duni “Stacchicc i B’rnett” ULTIMA replica per la compagnia materana teatrale "Sipario" questa sera alle 21 in piazza Duomo a Matera. In scena "Stacchicc i B'rnett". I costumi cinquecenteschi sono curati da Arcangela Nicotera. Il cast è composto dagli attori, Francesco Sciannarella, Pino Rondinone, Bruno Nicola Francione, Angelo Spagnuolo, Silvio Olivieri, Giovanna Lauria, Giacinto Di Lecce, Mariangela Fiore, Giuseppe Giura Longo, Pasquale Cancelliere, Angela Loperfido, Rosa Tataranni, Maria Di Marzio, Roberta Francione, Antonio Scalcione, Chiara Di Lecce, Maria Grazia Maglietta, e Doriana Lanza, il regista Bruno Nicola Francione, la truccatrice Rosaria Fabrizio e i tecnici luci e audio Piero, Saverio e Savio.

Auguri a Pino per i suoi primi 40 anni

Con tutto l’amore dei nonni, Lia e Cinto, un grande augurio al piccolo Giacinto Canterino per il terzo compleanno

Buon compleanno Emanuele da mamma, babbo e Ciccio

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba.

Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni.

Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote.

Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

Women’s Fiction Festival SI SVOLGERA’ dal 24 al 27 settembre a Matera la sesta edizione del Women's Fiction Festival. Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Come di consueto, anche quest'anno si celebreràla scrittura al femminile con la consegna del Premio Baccante a Brunonia Barry.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO ViaPasqualeVena3/bis

0835/333901

SERVIZI SOCIALI Croceverde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

PRONTO SOCCORSO Guardiamedica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 CroceAzzurra 0835/331314

emergenzasanitaria

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”.

La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla ripro-

posizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca .

Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione.

Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola.

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

28 Matera agenda

Il tenente colonnello Punzi: «Dispositivo che ha permesso la riduzione del numero di reati»

Garantita un’estate sicura Bilancio dell’operazione Anfitrite dell’Arma: 21 persone arrestate e 212 denunciate VENTUNO arresti e 212 denunce a piede libero: è il bilancio dell'Operazione Anfitrite promossa dal primo luglio dal Comando Provinciale di Matera, un'operazione ha garantito una fitta rete di controlli, visibili, reali e, allo stesso tempo, discreti, e soprattutto efficaci.

Durante tutto il periodo estivo, oltre agli arresti e alle denunce, sono stati effettuati 720 servizi perlustrativi con l'impiego complessivo di oltre 1.000 militari.

E' stato promosso un articolato piano di controllo del territorio, messo in atto anche in collaborazione con le altre forze di polizia e studiato, soprattutto, per la fascia jonica e le località balneari più frequentate, senza, tuttavia, dimenticare le altre località dell'interno e lo stesso capoluogo. Furto, spaccio di droga, detenzione di armi e altro ancora, sono stati i reati per cui 21 persone sono state tratte in arresto.

Come vari sono stati i reati che hanno portato gli uomini dell'Arma a denunciare ben 212 soggetti in tutta la provincia nel periodo in esame.

Strade, centri storici, aree rurali, zone di grande impatto turistico e soprattutto camping, sono state, sistematicamente, controllate, con l'impiego, sinergico, di autoradio, Stazione Mobile, militari a piedi, in uniforme e in abiti civili, e pattuglie di motociclisti. Intervenuto

anche un elicottero del VI Elinucleo Carabinieri di Bari, che ha sorvolato alcune aree della città e della provincia.

«Nel complesso, - ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri tenente colonnello Domenico Punzi - si è trattato di un impegno oneroso ma efficace e proficuo, che ha consentito, attraverso l'impiego di notevoli risorse umane, di garantire maggiore sicurezza nelle località dove più ragguardevole è stata la presenza di turisti. Realmente, l'Arma ha approntato un dispositivo che, giornalmente, ha assicurato a tutti i cittadini una presenza viva e tangibile delle istituzioni.

Quanto così operato ha

A sinistra il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri (foto in pagina Videouno)

permesso di ridurre, notevolmente, il numero di determinati reati e di estendere una rete di controllo a livello preventivo, necessaria a prevenire ogni illecito.

Lo sforzo è stato notevole, ma i risultati sono stati entusiasmanti, come pagante è

stato l'apprezzamento espresso, soprattutto, dalla gente».

Segnalati alla Prefettura 15 assuntori di sostanze stupefacenti, elevate contravvenzioni al codice della strada per complessivi 41.700 euro, ritirate 64 patenti, 37

carte di circolazione e sequestrati 10 ciclomotori per guida senza casco.

Un'attenzione particolare è stata rivolta al fenomeno della guida in stato di ebbrezza alcolica, con ben 64 persone denunciate.

In totale, sono state 11.312 le persone controllate e 6456 i mezzi fermati.

Un'attenzione particolare è stata rivolta a tutti i sorvegliati speciali e ai beneficiari di misure alternative alla detenzione in carcere, sì da evitare che gli stessi, approfittando del periodo estivo, potessero contravvenire agli obblighi imposti dalle rispettive misure e commettere altri reati.

Oltre ai servizi perlustrativi quotidiani, sono stati

svolti mirati e periodici servizi a largo raggio con l'impiego congiunto di carabinieri della linea territoriale ed unità dei reparti speciali (in particolare, Nas, Noe e Nil), il cui competente contributo è stato fondamentale per controlli approfonditi sul rispetto delle specifiche normative di settore, relative soprattutto alla tutela della salute pubblica e alla sicurezza sul lavoro.

Potenziata, nel frattempo, la presenza dell'Arma in quei comuni privi di un presidio fisso di polizia, dove, durante la settimana, i cittadini hanno potuto beneficiare della presenza della Stazione Mobile.

Molte le chiamate sul servizio d'emergenza 112, anche per la richiesta di semplici informazioni.

Da ricordare infine che, il 29 luglio scorso, a Metaponto Lido, presso uno stabilimento balneare, un sovrintendente dell'Arma ha prestato immediato soccorso a persona che era stata colta da improvviso malore, salvandogli la vita.

L'uomo, un 62 enne materano si era accasciato sotto gli occhi dei familiari. Il militare, senza esitare un solo istante, gli praticava il massaggio cardiaco, sebbene l'uomo era privo di sensi e già cianotico, in attesa che giungessero gli operatori del 118 che provvedevano poi al suo trasporto presso l’ospedale di Matera.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 29

Venerdì 4 settembre 2009

30

Settima edizione del premio “La Cupola Verde” dedicata ai ragazzi

La “meglio gioventù” a Ferrandina FERRANDINA - E' stata una serata all'insegna della promozione della “meglio gioventù” ferrandinese, quella che si è svolta nel piazza principale del paese lunedì sera e che è stata organizzata dall'associazione culturale “La cupola Verde”, presieduta da Nicola Pavese.

L'evento è rientrato nella VIII edizione del “Premio La Cupola VerdeGiovani 2009”, che quest'anno è stato assegnato al ballerino e coreografo Francesco Asselta per i suoi successi riportati nel mondo della danza e testimoniati da esibizioni nei più importanti teatri italiani ed europei, in trasmissioni televisive della Rai, di altre emittenti nazionali e per la pubblicità. Erano presenti alla manifestazione tantissimi giovani artisti locali che, durante la “Festa della creatività giovanile”, presentata da Marisa D'Amati e Sabrina Grillo, hanno potuto mostrare al pubblico le propensioni per le diverse discipline espressive

che La Cupola Verde e il Centro di aggregazione giovanile di Ferrandina, in collaborazione con i componenti del Progetto Cittadinanza Solidale, si propongono di valorizzare ogni anno.

In campo artistico hanno presentato le loro opere Erik Ammaturo, Raffaele Barrella, Maria D'Amati e Marco Fusco (fotografia), nella danza si sono esibite le ragazze della “Dance Fitness”, nel Karaoke Giovanni Loreto, Giusy Mangieri, Maria Rosaria Mestria, nella musica classica Marco Fusco alla chitarra. A completare il programma una sfilata di moda con le creazioni di Erik Ammaturo e il recital di poesie di Teresa Mancuso e Mirianna Rizzi. Ospiti della serata sono stati Marta Manduca e Gennaro Bianchi, che hanno suonato alla chitarra e cantato alcuni brani inediti di musica rock e due cover. «Siamo stati entusiasti -hanno detto Bianchi e Manduca- di parteci-

pare a questa manifestazione che ha permesso a molti giovani di esprimere liberamente la propria arte e, in particolare, ha offerto a noi, «quei due», la possibilità di rendere noti i nostri brani inediti. Abbiamo, così, potuto proporre in assoluta libertà il suono poco commerciale che ci caratterizza e che, d'altronde, è ispirato al vecchio rock. Presenti come ospiti anche “I piccoli artisti di Miglionico”: performance di danze orientali. Durante la manifestazione è stata effettuata una raccolta fondi per i terremotati dell'Abruzzo, in collaborazione con il Comitato regionale Figc -Lnd di Basilicata, rappresentato dal presidente Pietro Rinaldi. Soddisfatto per la riuscita della manifestazione il presidente de “La Cupola Verde” Nicola Pavese che con costanza e impegno e grazie ad una serie di belle iniziative valorizza la creatività e le passioni dei giovani.

Mariangela Lisanti

Due giovani artisti in concorso a Ferrandina

Dito puntato sui trasferimenti di personale e sulla nuova piscina riabilitativa chiusa da sempre

L’ospedale di Tinchi non si tocca Manifestazione del comitato civico per scongiurare i tentativi di dismissione PISTICCI - Il Comitato per la difesa dell'ospedale di Tinchi rinnova il grido d'allarme sul futuro del nosocomio pisticcese ed invita la popolazione, assieme alle forze politiche, sindacali ed associative, a partecipare alla manifestazione che si terrà oggi a partire dalla 10.30, presso la struttura ospedaliera della frazione pisticcese, finalizzata a chiedere, ancora una volta, garanzie per il futuro del nosocomio, che, in base ad alcune recenti novità, sembra sempre più esposto al rischio di un eccessivo ridimensionamento, preludio di una chiusura sostanzialmente definitiva.

Questo, almeno, è il timore manifestato dal Comitato che in un volantino fa espresso riferimento alla “testardaggine” con la quale «si sta procedendo a ridurre i servizi dell'ospedale in modo unilaterale, perpetrando, tra l'altro, sperpero di denaro pubblico per la ristrutturazione di reparti che non si vogliono più utilizzare». Di qui la decisione di convocare una nuova «manifestazione di protesta, affinché si possano convincere le autorità a desistere da questo atteggiamento provocatorio e offensivo, che tende a distruggere servizi importanti assicurati dalla struttura ospedaliera di Tinchi da circa trent'anni, riconosciuta, perciò, dall'intera comunità».

A spiegare le ragioni per cui la protesta ha preso di nuovo piede è Domenico Giannace, in rappresentanza del Comitato per la Difesa dell'ospedale di Tinchi. «In base alle ultime notizie spiega Giannace- si è deciso di unificare chirurgia e medicina, riducendo i reparti a 15 posti letto, con simultanea riduzione del personale. Circola anche voce che a fine mese i reparti chiuderanno del tutto. Non so se sia vero, ma in ogni caso questo ridimensionamento sembra proprio il preludio di una chiusura». Giannace precisa, poi, anche il riferimento allo sperpero di de-

Un genio del sax a Montescaglioso Manifestazione all’ospedale di Tinchi

naro pubblico, riaccendendo i riflettori su un caso eclatante: «E’ stata recentemente completata la piscina terapeutica con una spesa di circa 20mila euro, ma la struttura non è in funzione, mentre i pazienti della riabilitazioni vengono invitati a recarsi a Tricarico. Per quale funzione e soprattutto per quale motivo, allora, è stata costruita questa piscina?».

Il Comitato aveva già tenuto una pubblica manifestazione presso l'ospedale nel maggio scorso. In quella circostanza si era provveduto a ribadire il valore strategico del presidio di Tinchi, collocato in una posizione baricentrica nel metapontino ed in grado di erogare prestazioni di qualità ed in buon numero tanto da essere motivo di vanto in diversi settori della medicina.

«Tutto il contrario di quello che accade oggi -conclude Giannace-perché con questa politica di accentramento si favorisce la migrazione sanitaria, mentre in passato la gente veniva a curarsi a Tinchi anche da fuori regione, tanto più che per le professionalità espresse la struttura aveva un'ottima fama e sulle prestazioni in essa erogate c'era grande fiducia e considerazione». A maggio come oggi il Comi-

tato ribadirà una richiesta chiara ed in sintonia con quanto espresso già dalle istituzioni locali: l'ospedale di Tinchi non deve chiudere, ma deve diventare, come previsto dal Piano sanitario, struttura ad indirizzo specialistico con relativo

piano strutturale. L'opposizione, invece, è al lento declino del nosocomio fino al suo definitivo smantellamento, con perdita di un servizio essenziale che andrà ad impoverire questa porzione di territorio.

Roberto D’Alessandro

Caro libri, il Mdc lancia l’allarme MONTESCAGLIOSO - Il Movimento Difesa del Cittadino Junior, tramite la sede di Montescaglioso, lancia l’allarme sul caro-libri scolastici e i tetti di spesa ministeriali. “Le scuole italiane li aggirano con i testi consigliati”, questo il tema di una nota stampa, nella quale sono inseriti alcuni utili consigli per risparmiare. Si sottolinea come, nonostante ci sia stato l'intervento dell'Antitrust e il mantenimento dei tetti di spesa da parte del Ministro, che ha consentito un miglioramento della situazione, tante scuole non rispettino i limiti previsti, aggirando l'ostacolo con ilmeccanismo dei“testi consigliati”. Lescuole medieche rispettano il tetto sono il 50%, ma con i testi aggiuntivi, nel triennio, si può arrivare a spendere sino a 300 euro in più rispetto al tetto previsto. Quasi tutte le scuole superiori rispettano i tetti ministeriali, ma a causa dei testi consigliati una famiglia può anche arrivare a spendere, per il quinquennio, fino a 600 euro in più rispetto al budget da rispettare. Eventuali “scappatoie” restano ilcomodato e il ricorsoall'usato. Queste sonole indicazioni emerse dall'indagine di monitoraggio realizzata dal Dipartimento Junior del Mdc, giunta alla sua quarta edizione, che comprende, oltre i dati del rilevamento a campione sulle scuole di Milano, Bologna, Roma e Palermo, anche un'analisi dei dati inerentila diffusionedicomputere Internetnellecasee nellascuola italiana,suggerimenti peril contenimentodei costiper ladotazione libraria alle famiglie e una guida alle agevolazioni regionali.

MONTESCAGLIOSO Si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nel panorama musicale jazz italiano grazie al trentunenne sassofonista montese Gianfranco Menzella (sax tenore, soprano, baritono, contralto). Dopo essersi diplomato nel 2000 presso il Conservatorio di musica “Duni” di Matera, sotto la guida del M° Vito Soranno con il massimo dei voti e la lode, nel 2004 ha conseguito il diploma in musica jazz presso il Conservatorio “Schipa”di Lecce sotto la guida del M° Luigi Bubbico.In questianni ha preso parte a numerosi concorsi nazionali e internazionali ottenendo ben nove primi premi assoluti e tre secondi premi. Di notevole importanza i nomi dei musicisti con i quali ha suonato: Steve Grossman, Ettore Fioravanti, Danilo Rea, D. Alan Gross, Marco Sannini, Diego Borotti, Eric Daniels, Marco Tamburini, Gabriele Mirabassi, Roy Paci, Ada Rovatti, Randy Brecker, Riccardo Zegna, Daniele Scannapieco, Michael Supnick, Alfonso Deidda, Tommaso Scannapieco, Fabrizio Bosso, Michael Rosen, Kenny Werner, Eddie Henderson, Franco D'Andrea, Marcello Rosa, Susanna Stivali, l'Italian Big Band.

Ha partecipato ai festival jazz di Pomigliano d'Arco, Lagopesole, Lauria, Brindisi, Atina, Avellino, Nick La Rocca jazz festival, Jazziamoci. Ha suonato sotto la direzione dei Maestri: Nicola Samale, Marco Frisina, Giuseppe Garbarino e ha collaborato con le orchestre di Savona, La Spezia e con l'orchestra giovanile italorumena. Con il “Soranno Sax Quartet” ha svolto attività concertistica in Italia e all'estero (Vancouver e Lubjiana). Ha inciso: nel 1999 “The Concert” (Soranno

produzioni) con il “Soranno Sax Quartet” in qualità di sassofono baritono, nel 2002 “La musica rubata” (Onix jazz club) con Ettore Fioravanti, Achille Succi, Tino Tracanna, nel 2005 “Is Jazz Ensamble” in qualità di sassofono contralto e arrangiatore, nel 2008 “Live in studio”(St. Louis jazz collection) come primo tenore della St. Louis Big Band.

Nel 2009 ha pubblicato il saggio sulla vita e lo stile del sassofonista Sonny Rollins dal titolo “Il colosso del tenore” (Ed. Il Filo, Roma). Attualmente suona con la “St. Louis Big Band” diretta dal M° Antonio Solimene e con il “Gianfranco Menzella quartet” formazione composta, oltre che dal musicista montese, da Giovanni Scasciamacchia (batteria), Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Ettore Carucci (pianoforte), con cui ha inciso un disco la cui uscita è prevista per la fine di settembre prossimo. L'album è composto da alcuni brani originali composti dallo stesso Menzella e da altri brani standard della tradizione jazzistica. Tra gli ultimi impegni l'esibizione a Ginosa, presso il borgo antico, nell'ambito del cartellone estivo proposto dal comune tarantino, con il “Gianfranco Menzella quintet” e, come special guest, l'affermato trombettista torinese Fabrizio Bosso, attivo collaboratore di Sergio Cammariere, con il quale Menzella si era già esibito nel marzo scorso presso il jazz club 19° Buca di Matera. Non meno importante l'esibizione tenuta nei giorni scorsi a Roma, presso la prestigiosa Casa del Jazz dell'Auditorium Parco della Musica, con la “St. Louis Big Band”diretta dal M° Antonio Solimene.

Michele Marchitelli

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

31 Grassano Superate le aspettative per gli iscritti con tante attività in collaborazione con Tolbà

Centro estivo da dieci e lode Successo per l’iniziativa di socializzazione gestita dalla coop “La Mimosa” GRASSANO - Sono terminate lunedì scorso, a Grassano, le attività del Centro estivo comunale 2009 per minori dai sette ai quattordici anni.

L'edizione 2009, gestita per il secondo anno consecutivo dalla coop “La Mimosa” in Ati (Associazione temporanea d’imprese) con altre realtà del Terzo settore, potrà essere ricordata come l'edizione con il maggior numero di partecipanti.

Le ottanta unità inizialmente previste sono state superate già alla scadenza del primo bando. Dopo la riaperture dei termini del bando stesso si è arrivati a ben 120 iscritti. Anche la frequenza è stata assidua (in media oltre il 65% degli iscritti) e sostenuta fino alla chiusura del Centro.

Questi dati, oltre all'ormai abituale “rendiconto alla comunità” delle attività del centro, sono stati sinteticamente presentati nella festa conclusiva di fine agosto. In quest'occasione i ragazzi ritrovatisi nei pressi del centro hanno ripercorso in un allegro e colorato cor-

teo il tragitto, che all'inizio aveva condotto loro da piazza della Libertà fin nei locali dell'Istituto scolastico Ilvento. Tutte le attività programmate sono state svolte con successo da quelle più scontate come le attività di gioco, sport, i murales, i vari laboratori d'artistica o di cucina, o i balli di gruppo fino a quelle più sperimentali come la valorizzazione d'antichi strumenti della nostra cultura popolare come il “Cuba

Cuba”, la riscoperta degli antichi sentieri, la sensibilizzazione alla solidarietà con la mostra mercato itinerante dei prodotti del commercio “equo e solidale” ed il progetto “storie da raccontarsi” condotto con l'associazione Tolbà di Matera.

Quest'ultimo progetto, ha portato i ragazzi del Centro Estivo Comunale a incontrare i loro coetanei di Matera, Salandra, Grottole, Garaguso, Tricarico e Bernal-

da.

Assolutamente fuori dell'ordinario è stata l'escursione di fine centro estivo svoltasi il 22 e 23 agosto nello splendido scenario del bosco di Cirigliano, in località “Acqua fur”, dove i bimbi, i genitori e gli educatori coinvolti hanno potuto cimentarsi nei vari percorsi del Parco avventura, composti da ponti tibetani, passerelle, scale, teleferiche, liane di tartan che si sviluppano tra i pos-

Oliveto Lucano Il progetto ben organizzato ha attirato anche altri paesi

Alle terme con il Comune Oltre 50 anziani partiti per i soggiorni vacanza OLIVETO LUCANO - Anziani alle terme. Due settimane dedicate alla cura ed al benessere del proprio corpo per gli ultrasessantacinquenni di Oliveto Lucano. Ventotto i partecipati al soggiorno organizzato dall'Ufficio per le Politiche Sociali del Comune. A loro si aggiungeranno altre 26 unità di Grassano. In tutto, dunque, fanno 54. Per partecipare hanno dovuto versare una “simbolica” quota pro capite di 160 euro.

La comitiva rientrerà il prossimo 13 settembre da Riccione (sede del soggiorno ndr). «L'iniziativa -sottolinea l'assessore al ramo, Rossella Barbarito- rientra nell'annuale programmazione dell'Ufficio municipale di competenza. Nello specifico, è l'ottavo soggiorno della serie. Una serie iniziata, esattamente, nel 2001. Possiamo, pertanto, sostenere -prosegue l'assessore

Barbarito- che l'Amministrazione comunale ha consolidato e perfezionato un servizio utile per i nostri anziani.

Tanto utile e lodevole sotto il profilo dell'organizzazione, da ricevere apprezzamenti ed adesioni anche dai comuni limitrofi. Ne è prova il fatto che agli anziani di Oliveto Lucano, già da qualche anno, si uniscono quelli del comprensorio. E precisamente: Calciano nel 2008 e Grassano quest'anno. Del resto, sin dal suo primo insediamento questa Amministrazione comunale, si è fatta promotrice ed interprete dei bisogni della popolazione anziana che considera il soggiorno termale un servizio ormai indispensabile. Per loro conclude l'assessore Barbarito- oltre che una grande opportunità di cura, è anche una preziosa occasione di svago e socializzazione». provinciamt@luedi.it

senti fusti di cerri colonnari alti fino a venti metri. Oltre a questo, i partecipanti al soggiorno hanno potuto usufruire della piscina, del maneggio dei cavalli oltre che della bellezza del parco e della grande professionalità e generosità dei gestori delle strutture che ci hanno ospitato.

Altra novità assoluta di quest'edizione sono stati i gonfiabili e i giochi con l'acqua che hanno allietato la ripresa delle attività dopo la pausa di Ferragosto. Diversi sono stati anche gli appuntamenti serali per i bambini del centro estivo 2009, dalla festa per l'inaugurazione della mostra mercato dei prodotti del commercio “Equo e solidale”, alla festa di mezza estate in cui hanno potuto cimentarsi in piazza con i “cuba cuba” insieme con Rino Locantore e Tommaso del gruppo di musica popolare dei “Terra Gnora” fino alla bella serata conclusiva del 28 agosto in cui in compagnia di diversi personaggi cari ai più piccoli e tra spettacoli di magia trucchi e balli di gruppo abbiamo sa-

lutato insieme le vacanza estive. Determinante per la riuscita del centro nel suo insieme si è rivelata, anche quest'anno, la collaborazione con diverse organizzazioni del territorio oltre che con singole personalità che da tempo collaborano con la nostra cooperativa.

In quest'edizione si è data continuità, infatti, alla collaborazione con l'associazione Tolbà di Matera, iniziata lo scorso anno con la mostra “Io so una cosa che tu non sai” sulle condizioni dei bambini migranti, o alla collaborazione con l'associazione Equo - mondo di Potenza, con l'oratorio Madonna del Carmine o con il professor Vignola Giuseppe.

Vincente si è mostrata infine, l'intuizione di impostare il centro estivo, non come un centro d'avviamento allo sport o una scuola di ballo o un laboratorio d'artistica ecc., ma essenzialmente come un “luogo d'incontro” in cui giocando entrare in contatto liberamente con tante attività e tematiche anche culturali spesso trascurate.

Giovanni Spadafino

Oggi incontro dell’Adc a Irsina

Agricoltura e innovazione IRSINA - L'Associazione dei democratici di centro di Irsina incontra oggi gli agricoltori del posto, per parlare di innovazioni ed energia da fonti rinnovabili, al fine di perseguire nuovi progetti di ammodernamento delle strutture e dei sistemi di qualità dediti alla produzione.

La locale sezione dei Democratici di Irsina, a nome del suo segretario sezionale, Michele De Filippis, ha comunicato che l’appuntamento è per le ore 19 in piazza XXV Luglio.

Ci sarà un pubblico dibattito con l’agronomo Michele Montanaro sul tema: “Programma Sviluppo Rurale Basilicata” della Regione Basilicata. Saranno discussi i seguenti temi: Ammodernamento delle aziende agricole; insediamento di giovani agricoltori; partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare; investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili. Sarà presente al dibattito la consigliera regionale Rosa Mastrosimone. mi.do. provinciamt@luedi.it

Irsina Riflessione di Rosanna Scaraia sulle prospettive regionali e locali

«Pd, un partito che non pulsa, ma arranca»

Irsina

IRSINA - Ritorna la professoressa, Rosaria Scaraia, sul ruolo della politica, dei nuovi fermenti politici, puntando, a suo dire, sull'evanescenza del Pd, «un partito che non pulsa, ma che arranca, destreggiandosi spesso, sulle figure da esibire, più che su veri e propri progetti politici.

A volte le dinamiche che si innestano quando avvengono delle svolte -spiega Scaraia- (del tipo di quelle che voleva imprimere la nascita stessa del Pd) portano lontano e da sole producono tragitti impensabili.

E qualche fermento era coglibile, considerando l'avvicinamento dei giovani, la moltitudine di persone che si

cimentano con la macchina amministrativa, i quadri più giovani soggettivamente pronti a funzione dirigente, i tanti intellettuali e tecnici disponibili…tre milioni di votanti alle primarie erano un segnale inequivocabile di fiduciosa attesa e voglia di partecipazione.

In teoria la creazione di un partito, avrebbe dovuto consentire di innestare quadri che assicurassero il rinnovamento di culture, linguaggi, e dell'offerta politica, che portassero a una qualche definizione nella lettura della società, immettendo visioni prospettiche e ricostruendo,altresì,una funzione pedagogica del partito attorno a degli assi.

Ma ciò non si verifica per processi spontanei, che non siano lucidamente organizzati e voluti dal gruppo che lo dirige, sollecitati da apertura, da rotture profonde con logiche politicistiche e involutive, dal fermento suscitato -continua Scaraia- attornoalla ricostruzionediidentità (programmatiche e culturali), che dimostrino che si è saputo fare i conti con il passato.

Non è avvenuto nulla di tutto questo; i “tragitti impensabili”, invece di essere esplosivi, sono stati implosivi e il Pd mostra di arrancare, senza una cultura politica e un progetto, ma addirittura senza una fisionomia…i canali di discussionee di elabo-

razione della sinistra italiana si sono spenti o sono stati accantonati: essa non è più in grado di dare battaglia culturale ideale, di difendere e combattere per un proprio punto di vista…lo sforzo per intercettare fermenti e tensioni sembrano scomparsi,si trascinano per la sopravvivenza e come prima finalità il ruolo e visibilità della corrente, non hanno la possibilità di accrescere. Il capitale cognitivo collettivo conclude Scaraia- spesso accreditano figure, per pura ricerca dei nomi di vetrina…un partito morto che celebra il suo congresso… gli affideremo ancora la Basilicata e la mia amata Irsina?».

Mimmo Donvito

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

32

Bernalda Per i carabinieri sono accidentali le cause della morte dell’ottantatreenne

Rinaldi annegato nel Basento Cadavere dell’anziano trovato nel fiume in avanzato stato di decomposizione BERNALDA - E' stato trovato intorno alle 11 di ieri mattina, in località “Mercuragno”, il cadavere di Vincenzo Rinaldi, l'ottantatreenne di Bernalda del quale i familiari non avevano più notizie dallo scorso 27 agosto. Dopo giorni di ricerche condotte senza sosta dai militari dell'Arma, sono stati i sommozzatori del Nucleo Subacquei Carabinieri di Taranto a rinvenire il corpo senza vita diRinaldi nelleacque delfiume Basento, a pochi metri dalla riva.

Difficoltose le operazioni di recupero, in quanto il corpo dell'anziano, in avanzato stato di decomposizione, era bloccato fra vari arbusti.

Essenziale per il rinvenimento è stato l'intervento dei subacquei dell'Arma, che, dalle sette di ieri hanno perlustrato il corso d'acqua. Non si esclude che l'uomo possa essere scivolato, accidentalmente, nel fiume.

«L'ipotesi che percorriamo è quella dell'accidentalità. - ha sottolineato il capitano Pietro Mennone, comandante della Compagnia dei carabinieri di Pisticci - Si tratta, infatti, di una persona anziana che avrà perso l'orientamento o stava semplicemente passeggiando ed è caduto nel fiume».

Per gli inquirenti, inoltre, è molto probabile che l'incidente possa essere accaduto nei primi momenti della scomparsa dell'uomo. Rinaldi, scivolato nel fiume, è morto per annegamento. Alle operazioni di recupero del cadavere hanno partecipato anche i vigili del fuoco di Matera.

Martedì seranella stessaarea era stato trovato il motocarro Ape dell'uomo, su una riva del fiume. Il

Segreteria Pd, Leo Chiruzzi «Restaino è la giusta conferma»

Alcuni momenti delle ricerche

mezzo era parcheggiato sotto un albero e aveva gli sportelli chiusi. Successive ricerche con le unità cinofile di dell'Arma hanno permesso di circoscrivere una zona ben precisa da perlustrare. Il figlio Francesco aveva denunciato il 28 agosto ai carabinieri della Stazione di Bernalda la scomparsa del padre.

L'anziano si era allontanato dalla sua abitazione nella notte tra il 26 e il 27 agosto verso mezzanotte e trenta, nonostante la contrarietà dei familiari. Rinaldi aveva intenzione di eseguire alcuni lavori edili (avrebbe dovuto realizzare un marciapiede in prossimità dell'abitazione) nella mattinata del 27 nella sua proprietà rurale, in contrada Scorzone, nell'agro di Bernalda.

A mezzogiorno del 27 agosto i familiari, non vedendolo tornare a casa, hanno iniziato a cercarlo, invano, presso la proprietà rurale. Da un vicino hanno appreso che già alle 5 del mattino il motocarro Ape non era più nella zona.

Incessanti, dal momento della denuncia, le ricerche dei carabinieri coadiuvati da unità cinofile, da un elicottero del VI elinucleo carabinieri di Bari e da personale della protezione civile e della polizia municipale.

Le operazioni sono state coordinate dal magistrato di turno presso la Procura di Matera, dottoressa Rosanna De Fraia.

Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

BERNALDA - La corsa per la carica di segretario del Pd della Basilicata è al suo fotofinish. Una scelta che, come tutti i momenti storici, segnerà e marcherà la strada del Pd della regione lucana. A parlare di questo momento è Leo Chiruzzi, già candidato a sindaco per le mancate elezioni di giugno 2009. Chiruzzi parla del momento storico e del perché scegliere Restaino. «Io -ha detto Chiruzzi- come tanti miei amici, abbiamo aderito alla linea di Franceschini; una posizione che per noi è naturale e che vede Erminio Restaino correre per la carica di segretario regionale del Partito democratico. Naturalmente, Restaino è già in carica in questa veste e la sua candidatura si pone come riconferma per quanto di buono fatto in questi mesi. Un percorso, quello di Restaino, che merita continuità, anche perché la strada da lui iniziata non può avere un così breve cammino. Penso che il cambio di vertici, in un momento storico come questo, non giova all'immagine del partito. Ecco perchè ritengo che sia Franceschini, per la carica nazionale, che Restaino, per quella regionale, debbano vedere la continuità del loro progetto il quale si pone come obiettivo quello dell'unità del Pd in Italia e in Basilicata. Quando parlo di pro-

getto mi riferisco a quello che va nella direzione delle persone che credono nel Pd e nei suoi uomini. A questo volevo aggiungere anche il grande sorriso per la notizia che Fassino, e tanti altri amici in Basilicata, ha sposato questa linea. Ecco: la coalizione è importante e questo grande gruppo che sostiene Franceschini e Restaino ne è la prova. E parlando di coalizione, mi vorrei soffermare su quanto questa sia fondamentale, non solo all'interno dell'are Pd, ma anche fuori dal partito, infatti, essere unitiporta adei risultati;un pensiero che a Bernalda e in Basilicata abbiamo sperimentato con i nostri alleati eche ora più chemai porteremo avanti nel futuro. Ritornando all'amico Restaino, posso dire che con la sua esperienza e le sue grandi capacità, ha dimostrato di saper costruire le coalizioni di cui pocanzi ho sottolineato l'utilità. Con Restaino ho una grande amicizia e lui è già stato segretario del partito Popolare quando io ho ricoperto la carica di vice sindaco. Con lui abbiamo condiviso tanti momenti della storia politica in Basilicata. Questi i motivi che mi spingono a scegliere Restaino; e nei prossimi giorni -conclude Chiruzzi- apriremo a Bernalda un comitato pro-Erminio Restaino».

Fabio Sirago

Tursi Mappe e percorsi per riscoprire i vicoli dei rioni arabi

Caccia al tesoro in Rabatana Giovani da tutta Italia si sono cimentati nell’antico gioco

Rogo vicino ai binari Treni fermi sullo Jonio TURSI - Caccia al tesoro alla terza edizione, organizzata come sempre da Felice Tauro e i suoi amici universitari, con partenza da piazza Maria di Anglona e tappe in via Madonna delle Grazie, Rione Santi Quaranta, Rione Europa, Rabatana, Rione San Michele e ritorno in piazza. Tutte le squadre avevano con se una fotocamera digitale, per immortalare l'evento e magari mettere le foto su Youtube o su Facebook. Erano una ottantina di ragazzi, giovani e studenti (la mejio gioventù), che si sono cimentati nei quiz e nella riscoperta degli antichi rioni. Sono state scattate dagli organizzatori circa trecento foto dell'evento in corso, poi assemblate al computer da Luigi Gallo, universitario d'Abruzzo, e proiettate a fine serata prima della proclamazione dei vincitori. Ha vinto la squadra degli “Umpa Lumpa”, composta da: Marika Francolino, Vincenzo Manfredi, Cinzia Francolino, Nicola Bruneo, Elena Gravino, Pierluigi Laita, Enza de Marco, Simona De Marco, Simone Guglielmucci e Filippo Rondinelli. Dopo la premiazione sonostateofferte fettedimelone per tutti, grandi e piccini, concorrenti e spettatori. Le iscrizioni si facevano già in matti-

Le immagini della Caccia al tesoro svoltasi nei giorni scorsi tra i vicoli del centro storico di Tursi, dove ragazzi di tutta Italia si sono sfidati con le mappe

nata sotto i gazebo, mentre la gara vera e propria iniziava alle sei del pomeriggio. In serata i concorrenti si sono cimentati con vari giochi tipo, slalom con gli occhi bendati e camminando tra bottiglie di plastica piene di acqua, corsa nei sacchi, camminata sopra tre mattoni, spostando ora l'uno ora l'altro, lancio di un uovo in una busta di plastica e riempimento di una bottiglia utilizzando una spugna imbevuta di acqua. Insomma un percorso cronometrato stile gimka-

na. Tra i partecipanti molte ragazzine del Nord e studentesse dei licei e del commerciale.

Chi aveva finito i giochi si prendeva la busta dove era indicata la tappa successiva.

Queste le squadre partecipanti, da otto a dieci componenti per parte: Gli Umpa Lumpa; Canapas Brithers; i Teppisti; i Cugini di Tatoo; i Boss; i Beach Paradise; Rocco e i suoi figli; Le brioscine; Sette biscotti; Rubasi e Drink team. Nel regolamento c'era scritto: vietato l'utilizzo di mezzi di tra-

sporto, quindi gli spostamenti si facevano a piedi. Ad ogni tappa veniva consegnata una busta con le domande ed un indovinello. Tutti i componenti dovevano essere presenti al momento della consegna delle varie buste. Onore agli altri componenti: Antonello Lapolla, GiuseppeGulfo, Filippo e Mara Vozzi, Giovanni Fusco,Gianna eSalvatore Missanelli, Rossella Lapolla Rossana Francolino, Federica Di Noia e Rosanna Galetta.

Salvatore Martire

POLICORO - Fiamme a due passi dai binari e treni fermi per oltre un’ora.

E’ accaduto ieri pomeriggio a Policoro in seguito a un incendio.

Il traffico ferroviario lungo la linea Taranto-Reggio Calabria è rimasto bloccato in prossimità dell'abitato di Policoro.

Sul posto hanno operato per circa un'ora tre squadre dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale

di Matera, impegnate nell'attività di spegnimento e per verificare le condizioni di riapertura del traffico. Il traffico è ripreso intorno alle 18.40. Non sono stati segnalati danni. Momenti di paura e apprensione per il propagarsi delle fiamme sono stati vissuti anche da alcuni occupanti di villette, che sorgono in prossimità della linea ferroviaria. provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

33

Scanzano Jonico «Il passaggio sotto i lampioni è ormai divenuto “un terno a lotto”»

Palo caduto, poteva fare danni Raffaello Ripoli (Pdl) punta il dito sulle responsabilità dell’amministrazione SCANZANO JONICO - Il Pdl non ha consiglieri comunali di minoranza, ma il coordinatore cittadino, Raffaello Ripoli (nel fotino) è intenzionato più che mai a fare un'opposizione extraconsiliare sulle questioni di merito. E' il sale della democrazia.

L'esponente del partito voluto da Silvio Berlusconi, tiene a precisare al Quotidiano che le questioni che eccepisce «sono tutt'altro che pretestuose e che hanno come unico intento quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini».

Dopo l'affondo di qualche giorno Ripoli torna su questioni che riguardano il pericolo per l'incolumità dei residenti e non.

«E' notizia di alcuni giorni fa -ha detto l'esponente di spicco del centrodestra scanzanese- la caduta di un palo della pubblica illuminazione (nella foto) sulla via Lido Torre, precisamente sul lungomare di Scanzano Jonico. La pericolosità dei pali, vetusti e corrosi dalla ruggine, era stata segnalata da ben tre anni -ha spiegato Ripoli- ma nulla è stato fatto dall'Amministrazione comunale. Il passaggio sotto i pali è ormai divenuto “un terno a lotto” e gli stessi rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità.

Il palo caduto è ancora lì con i fili elettrici in bella vista. E pensare che la riqualificazione di lido Torre era nel programma elettorale del centrosinistra (promessa vana). A proposito di impegni presi, come mai non vi è stata l'annunciata apertura (in pompa magna) della rampa di immissione sulla Ss 106 Jonica “entro fine agosto”?. Altra pro-

Policoro Il progetto di Lopatriello

Beni comunali alle aziende

messa vana, ma siamo certi che il sindaco imputerà, come è solito fare, le colpe del ritardo ad altri. E' inutile e meschino -ha stigmatizzato- improvvisare comizi durante concerti (sindaco Salvatore Iacobellis, vice sindaco Antonio Ceruzzo e governatore regionale Vito De Filippo, ndr), approfittando della piazza piena per ragioni diverse da quelle politiche. Ciò che conta sono i fatti e non i pettegolezzi o le offese gratuite e fuori luogo. Non si infervori e stizzisca il sindaco (aveva dato dell'ignorante amministrativo al suo rivale, ndr), come ha fatto di recente per altre questioni, allorquando il Pdl di Scanzano, privo di rappresentanti in seno al consesso consiliare e dunque in

condizioni innegabilmente difficili, ha fatto rilevare le inadempienze dell'Amministrazione, cercando di svolgere al meglio un'opposizione costruttiva tesa ad ottenere sviluppo della comunità ed adempimento degli impegni assunti.

Lieti, infine, del trasferimento della scuola, era ora, nei locali comunali, augurandoci e lo accerteremo, che siano state compiute tutte le indagini necessarie a garantire la sicurezza dei bambini, prima fra tutte quelle sulla vulnerabilità sismica, motivo per il quale -ha concluso Ripoli- è stata chiusa la vecchia scuola, altrimenti saremmo di fronte ad un vero e proprio atto di incoscienza ed irresponsabilità».

Pierantonio Lutrelli

Policoro Comitato di imprenditori soddisfatto delle risposte

Problemi della zona artigianale Il sindaco garantisce interventi POLICORO - Le richieste avanzate dal Comitato di imprenditori della zona artigianale di Policoro sulla necessità di rendere maggiormente urbanizzata l'area D1 -attraverso soprattutto il collaudo della rete idrica e dell'impianto fognario- sono state oggetto dell'incontro tenutosi martedì scorso, presso la casa comunale e voluto fortemente dallo stesso sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello. «Vogliamo ringra-

ziare pubblicamente il sindaco per aver invitato i rappresentanti del comitato, costituitosi circa un mese fa proprio per denunciare lo stato di degrado e di abbandono nel quale versa da troppo tempo l'area in cui noi tutti lavoriamo», hanno dichiarato i rappresentanti del comitato. «Impegnandosi in prima persona ad affrontare il problema -hanno aggiunto- ha accolto le nostre premure e compreso l'emergenza di una risolu-

zione». Tre i punti emersi dalla riunione di martedì, sui quali il sindaco ha manifestato il suo più totale accordo: la convocazione di una conferenza di servizio con gli enti interessati, Acquedotto lucano, Telecom e Anas, entro fine settembre; la sospensione dell'appalto che riguarda la manutenzione dell’area, almeno fino al collaudo di rete idrica e fognaria; e l'affidamento dell'incarico, con sopralluogo e relazione dettaglia-

ta sull'attuale stato dell'arte di “Via della Meccanica”, all'assessore al Patrimonio, Vincenzo Di Cosola, per arrivare ad una definizione del raddoppio della strada. «Tutti i disagi che, come Comitato, avevamo sottolineato nelle scorse settimane e che ci fa piacere siano state comprese dallo stesso sindaco», hanno concluso gli imprenditori della zona artigianale di Policoro. provinciamt@luedi.it

POLICORO - La crisi agricola in cui versa ormai da anni la Basilicata potrebbe trovare una via d'uscita nell'accorciare la filiera e dunque trasformare in loco le coltivazioni più intensive come: fragola, albicocche, pesche, per fare alcuni esempi.

E in questa direzione si sta muovendo l'Amministrazione comunale che, nella persona del sindaco, Nicola Lopatriello, ha incontrato nella giornata di mercoledì il dottor Basile dell'Alpenfrucht, stabilimento di Policoro. Oggetto dell'incontro la partnership già iniziata con il colosso internazionale Pfanner nel confezionamento e commercializzazione della purea di frutta (succhi di frutta): «Da quando ci siamo insediati -osserva Lopatriello- cerchiamo di dare impulso all'economia con tutti gli strumenti amministrativi che abbiamo.

E tra questi, ad esempio la dismissione dei beni comunali che non portano utili al bilancio del Comune, anzi per la loro manutenzione occorre stanziare capitali pubblici e, dunque, rappresentano una zavorra. Per questo ho rassicurato il Basile che mi attiverò subito con l'Agenzia del territorio di Basilicata affinché l'Ute (Ufficio tecnico erariale) faccia nel più breve tempo possibile la stima dell'immobile comunale di via Puglia da dismettere, e all'interno del quale presto la Pfanner dovrebbe iniziare a investire in macchinari con tre turni di lavoro e per tutto l'anno nella trasformazione qui a Policoro della frutta in prodotto finito, succhi di frutta, di cui occupa una fetta di mercato

internazionale, con un notevole incremento e soprattutto stabilità occupazionale. Lo stesso discorso dicasi per l'altra grande realtà comunale che abbiamo, la cooperativa Campoverde, che dà lavoro a circa 70 persone e anche qui è nostra intenzione aumentare la lavorazione delle nostre derrate agricole mettendole a sistema con le altre attività produttive, dando la possibilità anche a Campoverde di allargare lo stabilimento acquistando una parte del patrimonio comunale approvato nel piano di dismissioni qualche mese fa». Sempre nella stessa mattinata, alla tavola rotonda tutta incentrata sull'agricoltura c'erano anche i rappresentanti dell'Orogel, e in particolare modo l'avvocatoTortolone, vice presidente, e l'amministratore delegato Bruno Piraccini, che da poco hanno rilevato l'ex Polfruit, ora Arpor, leader nel confezionamento di surgelati e anche nella diversificazione della lavorazione non solo della frutta ma anche degli ortaggi: «L'Orogel è una cooperativa conosciuta in tutta Italia che ha visto nella nostra area una potenzialità enorme -conclude Lopatriello- dove potersi espandere nel settore commerciale. Tra le istanze chi mi sono state fatte c'è quella di migliorare la viabilità comunale su via Zara, dove hanno l'attività produttiva, e strade limitrofe in modo tale che si possa raggiungere nel più breve tempo possibile l'arteria principale, la Ss 106 jonica, e abbattere così i tempi per arrivare ai mercati di riferimento». provinciamt@luedi.it

Policoro Incontro tra il sindaco e il presidente Stella sui problemi aperti

Nuovi buoni rapporti con la Provincia POLICORO - Con la fine dell’estate riprende a pieno regime l'attività amministrativa del Comune di Policoro con una serie di incontri istituzionali già programmati nelle scorse settimane.

Tra questi quello cordiale tenutosi a Palazzo Ridola, sede dell'ente Provincia tra il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il neo presidente, Franco Stella.

Nell'agenda politica questioni che attengono a 360 gradi tutto il territorio provinciale: «Erano almeno venti anni -spiega Lopatriello- che non si instauravano così buoni rapporti tra i due Enti locali, incentrati sulla crescita del territorio e non da interessi di parte. D'altronde non avevo dubbi sulle qualità umane e professionali di Stella, uomo prestato alla politica e dunque del fare,

proveniente dal mondo produttivo e profondo conoscitore dei pregi e difetti delle nostre realtà.

Tra l'oggetto dell'incontro l'emergenza spazzatura con la discarica di Colobraro che ho chiesto venga subito riaperta per dare ossigeno ai bilanci di molti Comuni del Metapontino, che dopo la sua chiusura nel mese di febbraio smaltiscono a Pomarico con un aggravio di costi. E su questo punto, sia Stella che l'assessore al ramo Bonelli, si sono impegnati per farla riaprire nel più breve tempo possibile.

Poi la promozione del territorio, sulla quale il Comune di Policoro ha fatto da apripista internazionalizzandosi, soprattutto con Romania e Canada, e apprezzata anche dalla Provincia che punta molto ad aprire i propri

confini oltre nazione. E a tal proposito proprio in questo contesto ho messo a disposizione del presidente Stella anche i miei canali e le mie conoscenze proprio per perorare questa e tutte le cause che vanno nella direzione di un miglioramento degli standard qualitativi dei nostri Municipi e dunque anche della stessa Provincia, Ente gerarchicamente superiore, in quello che viene chiamato principio di sussidiarietà verticale tra istituzioni. In prossimità dell'apertura del nuovo anno scolastico non potevamo non parlare del pianeta scuola. E anche su questo tema ci siamo trovati in perfetta sintonia su una mia proposta ben avviata fino al 2006 e poi archiviata: la possibilità che Policoro o il Metapontino possa essere sede di

Policoro

un istituto nautico, visto che il turismo e il mare sono una grande risorsa sfruttata solo in parte, ma con lunghe tradizioni in tema di sport acquatici grazie ad alcune strutture che ospitano migliaia di ragazzi per tutto l'an-

no. Sono convinto -conclude Lopatriello- che in questa legislatura comunale e provinciale riusciremo insieme a lavorare per il bene di tutta la provincia di Matera». provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Venerdì 4 settembre 2009

Spettacoli e televisione Venerdì 4 settembre 2009

La proiezione dell’atteso docufilm su tv e potere in Italia

Il personaggio

Ecco Videocracy Attesa per Corona Vinicio Capossela

VENEZIA – E' mistero su Fabrizio Corona.

Annunciato al Lido per la proiezione di 'Videocracy' fino alle 19 di ieri non si è fatto vedere e non si sa se verrà, come conferma lo stesso Domenico Procacci che distribuirà il film di Erik Gandini con la sua Fandango. Nel filmato – nato inizialmente per il solo mercato svedese – viene ricostruito, partendo dalla nascita, trenta anni fa, delle tv di Berlusconi, il sistema di potere attuale italiano che per Gandini è appunto una sorta di videocrazia compiuta. Nel docu anche un’intervista a Corona come rappresentante principe di questa cultura dell’apparire.

La tesi del documentarioè chiara: televisione e potere in Italia ormai coincidono perversamente. Per capirlo basta risalire a quei tristi spogliarelli delle massaie in diretta trasmessi appunto trenta anni fa in alcune tv.

Per il regista quella era solo la prima delle lezioni per un pubblico destinato a diventare, da lì a poco, elettore tipo dell’attuale premier italiano. Una tesi non nuova per un filmato nato per il solo pubblico svedese curioso, a quanto dice lo stesso regista, di sapere qualcosa in più sulla presunta anomalia politica italiana. Così, in uno spirito dal sapore didattico, 'Videocracy. Basta apparire’ (questo il titolo per esteso) presenta tante immagini di repertorio con pochi commenti. Si va dai provini di un’Italia disposta a tutto per diventare famosa, all’intervista di una sorta di Virgilio sfigato vissuto sempre ai margini di questo mondo. È Ricky, ragazzo che ama (non troppo riamato) arti marziali e canto. Ci sono poi interviste ai fan di Silvio Berlusconi in Costa Smeralda, immagini del ministro Carfagna (con la segnalazione, per il pubblico svedese, che proviene dal mondo dello spettacolo). E poi ancora tutto il ricco mondo che vive in Costa Smeralda: la villa del premier con i suoi ospiti illustri (Tony Blair e Putin), il Billionaire.

In Costa Smeralda si svolge poi una lunga intervista al press agent Lele Mora circonda-

Con un documentario sui gay

Al Lido si celebra l’amore omosex

Fabrizio Corona

to dai suoi boys. Mora, come è un pò per tutte le interviste destinate inizialmente per il solo pubblico straniero, si lascia andare e fa sentire orgoglioso la suoneria del suo cellulare con 'faccetta nerà come ad azzardare un parallelo tra Mussolini e Berlusconi. E così sarà appunto per Fabrizio Corona, anche lui grande ammiratore del Cavaliere, intervistato nella sua casa a più riprese (tra le sequenze un suo nudo frontale sotto la doccia). Nel segno dell’ironia – nel filmato di circa ottanta minuti, che potrebbe incorrere in ulteriori polemiche dopo quelle sullo stop di Rai e Mediaset allo spot -, la visione quasi integrale di un video elettorale di Forza Italia con tanto di tormentone: 'Meno male che Silvio c'e».

VENEZIA –Mentre i recenti fatti di cronaca parlano di un crescente odio verso il mondo dei gay, al Lido si celebra il loro amore in un documentario passato ieri alle Giornate degli Autori dal titolo: L’amore e basta.

A firma di Stefano Consiglio e prodotto dalla Lucky Red, che lo distribuirà in Italia da oggi, il documentario mantiene esattamente quanto promette il titolo.

Attraverso le interviste di nove coppie gay e lesbiche in tutta Europa ci si avvicina a un mondo per molti sconosciuto fatto di sentimenti tanto più autentici e veri in quanto nati, e da vivere, tra mille difficoltà, non ultima l’insofferenza della gente. Il film è introdotto da Luca Zingaretti che legge un testo di Aldo Nove, mentre le varie interviste hanno come collante piccoli film di animazione di Ursula Ferrara. Si parte

con la storia di Alessandro e Marco, due studenti universitari di Catania che vorrebbero poter adottare un figlio, per poi passare a una coppia francese lesbica composta da Nathalie e Valerie e dalla piccola Sasha (frutto di inseminazione artificiale); si va poi da Gino e Massimo, due uomini non più giovanissimi che parlano del loro amore e del finto matrimonio a Palermo per arrivare, infine, alla coppia lesbo spagnola con tre figli a carico composta da Maria e Marisol. Da parte del regista sempre le stesse domande (“vi sentite una coppia?...quale è stato il vostro primo bacio?...che significa vivere la vostra diversità») e da parte degli intervistati come costante la consapevolezza delle scelte dolorose che spesso hanno costellato la loro vita per vivere pienamente la loro sessualità.

“Life during wartime”, passato in concorso, è anche contro il perenne clima di guerra

Solondz e la critica al sogno americano di FRANCESCO GALLO VENEZIA – Un film contro il sogno americano, ma anche contro il clima di guerra che c'è sempre all’ombra di una società cosìricca comequella degli Stati Uniti. È la proposta di Todd Solondz in 'Life During Wartime’ passato ieri in concorso alla Mostra di Venezia e applaudito in sala ieri alla prima stampa. 'Life During Wartimè, con nel cast Ciaran Hinds, Emma Hinz e Charlotte Rampling, è dichiaratamente un sequel di Happiness dopo 11 anni.

Lì c'era una società malata

che si confrontava con una realtà altrettanto malata e qui, dopo un decennio, personaggi che combattono per trovare dignità per se stessi in un mondo che buono non è affatto. «Le persone non possono farci niente se sono dei mostri» dice a un certo punto uno dei personaggi del film, come a voler sintetizzare il clima di questo lungometraggio girato in Florida.

«Un posto apparentemente perfetto. Quello più vicino al sogno americano, fatto come è di prati davanti la casa, condomini chiusi. Insomma una piccola comunità idilliaca

che non ha mai un vero contatto con la strada», spiega Solondz regista indipendente americano famoso per il suo cinema cinico e spietato.

Nel film torna come in Happiness, anche se interpretata da un’altra attrice, la mite psicolabile Joy (Shirley Hennderson), che scopre che suo marito Allen non è esattamente guarito anche se le ha appena fatto delle promesse (“basta coca, basta crack, basta aiutare gli amici nelle rapine...“). Le appare ogni tanto il suo pretendente di un tempo, lo sfigato Andy, ora defunto, che anche post-mor-

tem non ha mai rinunciato al suo tentativo di conquistare il cuore di Joy. Sua sorella Trish non sta messa meglio.

Divorziata da un marito che si è rivelato un pedofilo, incontra Harvey, anche lui separato, all’apice del pensionamento e ebreo come lei. E ancora scorrono nel film le vite di personaggi come la madre di Joy, Mona, che non riesce a liberarsi dal rancore che prova nei confronti di tutti gli uomini; il figlio di Harvey, Mark, ammantato da un profondo pessimismo e sicuro che «tra pochi anni la Cina si prenderà tutto».

Capossela cammeo “canterino” per l’artista di VITTORIO PIO ANCHE Vinicio Capossela parteciperà alla 66esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia: il cantautore più ispirato dell'attuale scena italiana, ha preso parte alle riprese di “Dieci inverni”, opera d'esordio del regista Valerio Mieli (proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), la cui sceneggiatura aveva già vinto il Premio Solinas 2007 nella sezione “Parole per il cinema”.

Capossela appare nel film con un breve cammeo nel corso del quale esegue dal vivo uno stralcio di “Parla piano”, una delle canzoni contenute sul suo più recente album “Da solo” (uscito lo scorso anno per Warner Music e disco di platino per le vendite) riproposta poi sotto i titoli di coda del film.

Quello di Capossela nel film è un piccolo cammeo che arricchisce la pellicola, una commedia sentimentale prologo di una storia d'amore, raccontato per quadri: ogni inverno è una finestra aperta a curiosare nella vita di due persone che si avvicinano e si allontanano senza però perdersi mai del tutto, tenute insieme da qualcosa di ben più profondo della semplice attrazione. Interpretato dai giovani Isabella Ragonese e Michele Rondino, “Dieci inverni” è il primo film italiano realizzato nell'ambito di un accordo di coproduzione sottoscritto dai governi russo e italiano nel 2005, e quindi ha la doppia nazionalità.

Charlotte Rampling

SCENARI VENEZIA – È l’apocalisse: un mondo grigio ormai morto da anni e quasi senza sole è quello in cui si muovono con difficoltà e con una pistola (due soli proiettili nel caricatore) un padre e un figlio trascinando un carrello da supermercato in cui c'è tutto quello che posseggono.

Questo lo scenario di 'The Road’ di John Hillcoat passato ieri in concorso per gli Usa a Venezia 66 e perfettamente fedele all’omonimo romanzo del premio Pulitzer Cormac McCarthy ('Questo non è un paese per vecchì).

Questi due sopravvissuti, interpretati da Viggo Mortensen e suo figlio adolescente (il bravissimo Kodi Smit-McPhee) attraversano un’America desolata dove gli alberi cadono, dove le macchine sono abbandonate e dove girano ormai solo bande di

Mortensen, padre in un mondo morto La lotta per la sopravvivenza in un’America desolata in The Road teppisti che per sopravvivere praticano il cannibalismo.

Questa terra, distrutta da un misterioso cataclisma (anche il libro non ne rivela l’origine), vede un padre combattere giorno per giorno per far sopravvivere il figlio e stesso.

Si troverà in situazioni orribili, a fare scelte difficili con una amore verso il figlio che cresce in modo proporzionale all’idea di poterlo perdere o di doverlo lasciare solo una volta morto.

«Il mio bambino per me è come un Dio» pensa a un certo punto Mortensen, in un mondo in cui i bambini con la loro dolcezza e la

loro ingenuità, sono sempre più rari.

Tra le cose che si sono lasciati alle spalle, nel loro viaggio verso il Sud, dove si aspettano un mondo più vivibile e un clima più mite, anche la mamma del bambino (Charlize Theron), che ha preferito abbandonare la sua famiglia andando incontro a morte certa piuttosto che aspettare la fine insieme a figlio e marito.

«Quando ho letto la sceneggiatura – ha detto Mortensen in conferenza stampa -, è stato certo importante il fatto che io sia davvero un padre».

«Ma il film per me è soprattutto una grande storia d’amore tra due persone. Credo che il libro di McCarthy abbia avuto tanto successo e appeal tra gli altri suoi lavori perchè racconta una storia universale. Ogni padre pensa subito che questa storia potrebbe capitare a lui».

Spiega invece il regista, per quanto riguarda le scenografie, davvero apocalittiche, del film: «abbiamo un pò improvvisato.

Siamo andati a girare a New Orleans dopo l’uragano Katrina, in Pennsylvania su un’autostrada abbandonata...». r. s.

Viggo Mortensen

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

34

IlConcerto

IlFestival

Alla Cava del Sole Pino Daniele emoziona ma non coinvolge

Al via il tour in cinque tappe dell’Accademia Gustav Mahler

Le ultime novità sul Leonardo “ritrovato” in un convegno

AMaratea

Al Circolo velico in crociera sulla rotta di Ulisse

L’Itinerario

a pagina 36

a pagina 37

a pagina38

a pagina 40

Con Marco ciak si gira

nei Sassi

di FRANCO DIONESALVI Si è tenuto a Firenze un convegno sulle nuove dipendenze. Emerge che un milione di persone in Italia sono dipendenti dal lavoro: ossia il lavoro se lo portano sempre in testa, non riescono a dormire, e nemmeno ad ascoltare i figli perché dominati da quel pensiero ossessivo. Poi centinaia di migliaia soprattutto giovani, sono dipendenti da internet, altrettanti dal cellulare. Migliaia di donne sono afflitte da shopping compulsivo, tanti di mezz’età soffrono di gioco d'azzardo patologico. Siamo certi di sapere quali sono le droghe?

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

35

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Music

Summer

Pino Daniele bravo ma freddo In un’ora e mezza di concerto poche parole e tanta buona musica di MARIANGELA LISANTI MATERA -Non ha certamente bisogno di presentazioni Pino Daniele, che da trent'anni è sulla grande ribalta della musica e che da sempre suona musica in compagnia di musicisti che stima.

Si tratta di uno dei cantautori italiani più amati e graditi al mondo; il suo timbro di voce è singolare e duttile e sa essere dolce e penetrante nello stesso tempo.

Così dopo il successo dei concerti di Claudio Baglioni e di Bacharach, Matera ha accolto un altro grande della musica italiana.

La canzone napoletana, il blues, il jazz, la fusion, la musica araba, il pop, l'elettrica e la musica latina sono confluiti nell'arte musicale del cantautore partenopeo, oggi talmente ricca e unica nella sua varietà da potersi permettere ogni lusso, in primis quello di essere semplicemente se stessa.

Tanti amanti e appassionati della musica del “mascalzone latino” hanno applaudito il cantante napoletano che si é esibito alla Cava del Sole, location unica che offre sempre uno scenario incantevole, valorizzato ancora di più da uno splendido gioco di luci.

A rendere più magica una serata, che aveva tutti gli ingredienti per poter essere indimenticabile, è mancato, però, quel rapporto coinvolgente con il pubblico, che dopo circa un'ora e mezzo di concerto si aspettava un contatto più diretto con l'artista.

Pino Daniele invece, ha salutato molto frettolosamente tutti, concedendo, a fine concerto, solo un ultimo brano “Che Dio ti benedica".

Poca comunicatività, quindi, da parte dell'artista, che su palco ha detto poche parole.

Qualche “grazie” e nessun incitamento al pubblico a partecipare, seguendo il ritmo della sua musica.

A niente sono serviti i richiami della gente, che avrebbe voluto continuare ad emozionarsi con la musica di Pino Daniele, che ha

proposto il suo repertorio, cantando con la sua voce inconfondibile quasi flessibile, brani come “Quando”, “Napule è”, “A me piace 'o blues”, “Yes I know my way”, “Nun me scuccià”.

“Sara”, “'O Scarrafone”, “Dubbi non ho”, "Io per lei".

Da sottolineare la bravura assoluta del batterista Alfredo Golino che ha regalato al pubblico virtuosismi di alto livello musicale.

E' stato presentato “Electric Jam”, l'ultimo album del cantante pubblicato nella primavera del 2009 e vincitore del disco di platino, che segna le tappe di un tour partito lo scorso 26 giugno dall'Auditorium Parco della Musica di Roma.

Insieme agli ultimi successi, Pino Daniele ha cantato “Il sole dentro di me” e “Dimentica” (attualmente in rotazione radiofonica); in un concerto di un'ora e mezza è stata ripercorsa la carriera trentennale del cantautore, attingendo ad una collezione impressionante di successi storici.

Il concerto di mercoledì è stato un vero e proprio excursus nel mondo del suo blues, delle sue note, della sua chitarra e dei suoi eccellenti musicisti.

Ha seguito con passione tutto il panorama musicale dell'epoca, cercando di fondere tra loro diversi generi, diversi suoni che potessero creare qualcosa di concreto e nuovo.

Pino Daniele, impegnato in una dimensione più intimista e strumentale, ha lasciato in scaletta grande spazio anche all'improvvisazione ed alla ricerca di nuove sonorità per tutti i suoi “classici” di sempre. «Electric Jam - ha dichiarato in un'intervista il cantautore partenopeo - nasce dall'esigenza di un progetto unico e particolare legato alla mia cultura e al mio modo di fare canzoni; le parole, i testi e le melodie lasciano spazio ai musicisti di dialogare fra di loro e cogliere così la spontaneità del momento dell'improvvisazione». cultura@luedi.it

Nelle foto il cantautore e musicista Pino Daniele.

L’artista partenopeo è stato il protagonista del concerto di fine estate ospitato ieri sera nella suggestiva cornice della Cava del Sole (foto Videouno)

In scaletta “Electric Jam” e gli evergreen

La Cava del Sole uno scenario fiabesco

.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

36

Ribalta

e personaggi Tour in 5 tappe della “Mahler” di FRANCESCO MENONNA L'ATENEO Musica Basilicata ha presentato ieri mattina presso il programma dell'Accademia Gustav Mahler che avrà luogo dal 5 al 13 settembre, grazie al patrocinio del ministero peri Benie leAttività Culturali, l'Apt di Basilicata, l'Unione Europea, la Regione Basilicata, il Banco di Napoli e i comuni di Melfi, Venosa, Miglionico, Pisticci e Tricarico. L'evento è stato presentato dal numero uno di Ateneo Musica Basilicata, Giovanna D'Amato, dall'assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso, il presidente della Provincia Lacorazza e il direttore artistico Wolfram Christ. Il presidente onorario dell'evento, come da consuetudine sarà Claudio Abbado. Cinque tappe significative, in alcuni dei borghi più suggestivi della regione. Il programma prevede le esibizioni a Venosa, sabato, presso il Castello del balzo Orsini, domenica a Melfi, presso il castello normanno-svevo, inserito nel programma di Aglianica Wine Festival, a Pisticci, l'11 settembre presso il Castello di San Basilio residenza dei marchesi Berlingieri, a Miglionico presso il Castello del Malconsiglio e a Tricarico presso il Palazzo Ducale, o, in

alternativa in Cattedrale, nel caso di pioggia. Proprio a Tricarico sarà Massimo Polidori, primo violoncellista dell'Orchestra del Teatro alla Scala a chiudere il programma. Polidori, ha origini tricaricesi e ha accolto con entusiasmo l'invito di svolgere l'esibizione musicale proprio a Tricarico. I partecipanti al corso provengono da ogni parte del mondo, vale a dire dalla Germania, dalla Francia, dalla Spagna, dall'Honduras, dalla Corea del Nord, dall'Olanda, dalla Russia, dall'Ucraina, dalla Romania e dal Lussemburgo.

Tutto nasce dalla richiesta di Claudio Abbado di istituire a Potenza, dopo le esperienze di Vienna, Bolzano e Ferrara tale orchestra creando una vera epropria formazionegiovanile, figlia legittima delle aspirazioni musicali dei giovani talenti. In questo senso si è incentrato il discorso dell'assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso che ha inteso delineare le strategie poste in atto dalla massima istituzione regionale affermando quanto segue: «In un momento di trasformazione della società abbiamo inteso dare luogo ad una sorta di valorizzazione che è figlia dell'obiettivo di modernizzare la società lucana. Abbiamo cercato di dare efficacia al programma dan-

Testa “Solo dal vivo” di BIAGIO TARASCO VIAGGIO nella canzone d'autore stasera, presso il Trullo Sovrano di Alberobello, nell'ambito del Sovrano Festival 2009 “Pensieri & Parole”.

Ospite il cantautore piemontese Gianmaria Testa, che presenterà il suo nuovo album “Solo dal vivo”. Autore fra i più apprezzati nel panorama musicale italiano, Gianmaria Testa ha conosciuto il successo in Francia, prima di diventare famoso anche in Italia, dove per diversi anni si è guadagnato da vivere esercitando la professione di ferroviere. Fin da bambino l'ambiente famigliare lo ha incoraggiato a studiare musica da autodidatta. Gianmaria ha così scelto la chitarra come strumento e ha cominciato a comporre appena appresi i primi rudimenti. Il suo debutto è avvenuto come strumentista rock. Tuttavia l'artista non ha tardato a scoprire una forte identità di solista. Dopo aver vinto il Festival musicale di Recanati nel 1993 e 1994, nel 1995 è uscito in Francia il suo primo disco, intitolato Montgolfières, cui sono seguiti, in poco più di 10 anni, altri 5 album ed una lunga serie di concerti in Francia, Italia, Portogallo e Canada. All'inizio del 2009 è stato pubblicato il suo nuovo disco, il settimo della serie, “Solo dal vivo” (Produzioni Fuorivia / EGEA), in cui per la prima volta Gianmaria presenta un live, frutto della registrazione di un concerto in solo all'Auditorium di Roma. Le sonorità di Gianmaria Testa sono lievi, dolci e di una delicatezza malinconica. Le parole sono pura poesia ed il suono della chitarra è ricco di atmosfere intime e romantiche. La lontananza e la solitudine, l'amore perso ritrovato o più spesso cercato a lungo sono i temi più amati di questo cantautore che si muove tra jazz, folk e canzone d'autore. Solido, riservato, privo di desiderio di apparire e dotato di un incredibile sense of humor, a Gianmaria Testa interessa semplicemente trovare davanti a sé l'apertura di una volontà che vuole cogliere le infinite sfumature dei suoi significati. L'inizio del concerto è alle ore 21. Ingresso 15 euro + 1 euro di prevendita. Info: 3272261791. cultura@luedi.it

La rassegna

Rolli e la sua big band chiude “MiFaJazz” MATERA - Il concerto della Rolli's Tones Big Band, in programma all'auditorium "Gervasio" ha concluso la quattro giorni della prima edizione del festival promosso dall'associazione culturale "Mifajazz". Si è trattato di una vera e propria kermesse di grande musica jazz, tra concerti, jam session, dibattiti, video mostre fotografiche e proiezione di film. Tanti i consensi e la partecipazione di pubblico che ha riscosso questo raduno delle Big Band del Jazz in Italia.

Anche ieri, presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi, non é mancato il confronto tra musicisti, esperti e rappresentanti della stampa sulle nuove tendenze del jazz, alla luce dei nuovi eventi che parlano soprattutto di recessione economica e di tecnologie sempre più sofisticate.

La Rolli's Tones Big Band é composta di 20 elementi e ripercorre la storia del rock

degli anni '70/'80 con nuovi arrangiamenti ed ospiti di prestigio. Il personaggio chiave della band è Maurizio Rolli. Un tipo unico nel panorama musicale italiano. Grazie al suo tributo a Jaco Pastorius è stato il primo , e finora unico, musicista italiano ad essere stato recensito come “Cd del mese” dalla prestigiosa rivista americana “Bass Player”. Non nuovo a collaborazioni illustri nella sua già corposa discografia, Rolli questa volta ha modo di superarsi con un progetto a 360 gradi dove, alla guida di un'orchestra di più di 20 elementi con i più prestigiosi nomi del jazz e della fusion internazionali e nazionali (Hiram Bullock,, Mike Sten, Bob Sheppard, Achille Succi, Stefano “Cocco” Cantin) ripercorre la storia del rock, attraverso un repertorio a dir poco immortale.(Police, Beatles, Hendrix, Yes,Aerosmith, Orbourn).

Giovanna D’Amato e l’assessore regionale Straziuso

do vita ad un progetto di grande valore formativo. E' fondamentale il know-how che a mio avviso potrebbe costituire un punto di forza per la manifestazione». Anche il direttore artistico Wolfram Christ ha inteso delineare gli scenari dell'evento: «Credoche l'Accademia Gustav Mahler debba costituire un punto d'incontro per la formazione dei giovani talenti artistici, favorendone le eccellenze artistiche e umane. Averavviato lascuola

a Potenza, dopo l'istituzione a Bolzano, Vienna e Ferrara testimonia la nostra apertura al territorio». Idocenti cheprenderanno parte all'evento saranno per la classe di violino Muriel Cantorieggi, professorediviolino allaFreiburgMusic University dal 2008, Latica Honda di Rosemborg, concertista di fama mondiale e vincitore del premio Tchaikovsky, Cristian Ostertag, professore di violino alla Trossingen University of Music

dal 2005, per la classe di viola, Wolfram Christ, Wolker Jacobsen prima viola della Staastorchester Hamburg dal 1993 al 2004, professore di viola alla Stuttgart University of music dal 2004, per la classe di violoncello, Massimo Polidori, primo violoncello dell'Orchstra del Teatro alla Scala di Milano, Maria Kliegel, premio Roastropovic e concertista di fama mondiale, soprannominata la bellissima e per la classe di contrabbasso

Bozo Paradzik primo contrabbasso della Radio Sympony Orchestra Stuttgart dal 1995 al 2001, professore di contrabbassi alla Detmonld University of Music fino al 2004 e alla Frieburg University of Music dal 2004. L'Accademia Gustav Mahler è destinata a trenta giovani musicisti di età compresa trai 18e i26 annied è organizzata in Masterclass, Chamber Music e Chamber Orchestra. f.menonna@luedi.it

Originale corso per 30 ragazzi al museo di Grumento

A scuola di ceramica antica di GERARDO TEMPONE GRUMENTO NOVA - Ancora una interessante iniziativa curata dall'università degli studi di Verona in collaborazione con il Museo Archeologico dell'alta Val d'Agri.

Presso la sede della struttura, difatti, un intero mese trenta allievi hanno potuto frequentare una summer school in Ceramica Romana.

L'attività era rivolta a laureandi, laureati, dottorandi di ricerca, specializzandi in archeologia, studiosi nel campo dei beni culturali e in particolare dei beni archeologici.

Un momento formativo di particolare rilevanza, considerato che la ceramica romana costituisce una delle classi di materiali più diffuse nella documentazione archeologica dell'antichità.

E' noto, infatti, come questo sia un elemento a dir poco indispensabile per la datazione, per la caratterizzazione culturale ed economica di un sito o di una sua fase, oltre che un patrimonio della storia dell'arte antica.

Con questo corso l'ateneo veneto intende fornire le basi per l'identificazione e la classificazione di alcune importanti classi della ceramica romana.

La scelta del Museo grumentino non è casuale, ma funzionale ad usufruire della documentazione nello stesso presente quale supporto didattico diretto, sia attraverso l'analisi dei reperti integri sia dei frammenti.

Oltre a ciò, agli allievi sono state insegnate le norme che, relativamente alla ceramica romana ed alle sue iscrizioni, si stan-

no affermano nell'acquisizione del patrimonio archeologico.

Questo perché la catalogazione dei beni culturali italiani, tende ad essere progressivamente trasferita nelle competenze degli enti locali.

Naturalmente anche in questo settore si sta usando in modo proficuo le nuove tecnologie.

Sono state perciò presentate alcune delle metodologie utili per conoscere quelli che erano i materiali contenuti nella ceramica, le vernici e gli impasti argillosi usati.

Il tutto per consentire all'archeologo di acquisire ogni possibile potenzialità documentaria, in modo da poter agire per il meglio in fase di pulizia dei reperti o nella loro analisi preliminare.

In questa fase é stato usato il laserscanner, che si sta rivelando oltremodo prezioso sia per la sua precisione sia per la resa tridimensionale dei reperti.

Ai fini della completezza e dell'affidabilità della documentazione le nuove tecnologie lentamente stanno affiancandosi o sostituendosi al lavoro manuale, permettendo una veloce e non ingombrante documentazione di elevatissima qualità.

I trenta partecipanti sono stat scelti sulla base della valutazione del curriculum vitae e studiorum.

Ad ognuno é stato consegnato l'opportuno materiale didattico per esercitazioni e visite esterne varie.

Ad ognuno,l'università di Verona rilascerà un attestato di partecipazione del valore di due crediti formativi universitari. cultura@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

37

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Ribalta

e personaggi

Le ultime ricerche sull’autoritratto di Acerenza presentate a Maratea

Tra i misteri di Leonardo MARATEA - Il Leonardo “ritrovato” continua a far parlare di sé. Nel corso di un convegno al SantaVenere hotel, verranno presentati, oggi alle 18, gli ultimi aggiornamenti sull'autoritratto di Acerenza in attribuzione a Leonardo da Vinci.

Com'è ormai noto, a scoprire questo dipinto, un olio su tavola di 60 x 44 cm, è stato Nicola Barbatelli, studioso di storia medievale e direttore del Museo Antiche Genti di Lucania.

Barbatelli, da sempre alla ricerca di opere d'arte inedite, ha ritrovato questo dipinto custodito nell'ambito di una collezione privata di Salerno, ove veniva riconosciuto come “ritratto di Galileo Galilei”.

La sua intuizione, che nel quadro

in realtà fosse ritratto Leonardo, sta ottenendo i più inattesi riscontri scientifici, soppiantando i consolidati convincimenti secondo cui il volto di Leonardo, che tutti conosciamo come il volto di un vecchio canuto, in realtà sarebbe quello di un giovane.

Questo in linea con quanto di recente dimostrato dal noto Leonardista americano, Louis Waldman.

A sostegno di queste tesi sono sempre più le scoperte scientifiche.

Al convegno parteciperannoFelice Festa, titolare della cattedra di Ortognatodonzia e Gnatologia dell'Università “D'Annunzio” di Chieti, il Filippo Terrasi, professore di Fisica applicata ai Beni Culturali e Ambientali presso la facoltà di

Scienze della Seconda Università di Napoli, Nicola Barbatelli, direttore del Museo Antiche Genti di Lucania, lAntonella Miraglia, storica dell'Arte, Rossella Quinto, sindaco di Acerenza che sono giunti a delle conclusioni davvero sconvolgenti, vi sono, inoltre, ulteriori indagini relative ad alcune tracce biologiche lasciate dal Genio che saranno presentate in anteprima in sede di conferenza.

Il completamento di questa serie di indagini sembra ormai aver accorciato di gran lunga la strada per l'attribuzione dell'opera in questione, modificando così convinzioni e credenze che a tutt'oggi circondano il mistero del grande Leonardo. cultura@luedi.it

L’evento Visita guidata alla riserva naturale e assaggi di pecorino

Alla scoperta di Scalera FILIANO - Prosegue l'appuntamento con “Sentieri e Sapori”, il cartellone di eventi allestito dal Comune di Filiano in occasione della 37^ Sagra del pecorino di Filiano e dei prodotti lattiero-caseari.

Oggi, 4 settembre, sarà la frazione di Scalera ad ospitare il raduno dei partecipanti ad una visita guidata alla riserva antropologica di “Agromonte - Spacciaboschi”. Ap-

La riserva naturale di Agromonte Spacciaboschi e forme di pecorino

puntamento alle ore 16, per un viaggio nella natura incontaminata a contatto con una riserva statale che presenta i resti di una torre e di mura perimetrali e le vestigia di una chiesa di epoca bizantina coperta da una densa vegetazione forestale.

Anche per quanto riguarda la fauna Agromonte - Spacciaboschi è ricchissima di opportunità: significativa infatti la presenza, anche se saltuaria, del lupo appenninico e - molto più di frequente - di numerose specie di uccelli rapaci.

In serata, alle 20, sempre la piazza centrale di Scalera ospiterà l'animazione musicale e una degustazione di prodotti tipici. cultura@luedi.it

Colore e trasparenza del vino i parametri dell’esame visivo di FRANCESCO CASTELGRANDE* ESAME visivo: è la prima cosa da fare per valutare un vino. Il bicchiere va tenuto per il piede ed inclinato su uno sfondo bianco. Questa tecnica serve per individuare le diverse tonalità di colore e delle sue innumerevoli sfumature. Per meglio valutare la limpidezzae latrasparenzadel vinosiporta ilbicchiere all'altezza degli occhi e lo si osserva controluce. Per osservare la fluidità oltre alla prima fasedella mescitaènecessaria unarotazione da imprimere al vino nel bicchiere. Tale esame èvalido anche pergli spumanti conla differenza che per questivini sivaluta la grana o la finezza del perlage quindi la numerosità e persistenza dell'effervescenza. Il colore di un vino, come il suo sapore, è in continua evoluzione. Con il tempo le sostanze coloranti si evolvono: così un vino bianco che nel primo anno di vita era giallo verdolino, nel secondo anno avrà assorbito la clorofilla e sarà giallo paglierino.

Se lo lasciamo maturare ancora diventa dorato e se lo Una bottiglia di rosso lasciamo invecchiare troppo diventerà ambrato. Non bisogna confondere la limpidezza con la trasparenza (che dipende da quanto intenso è il suo colore: più il vino è ricco di colore, meno fa passare la luce). Un vino di ricco di colore è quindi poco trasparente ma è comunque limpido se non contiene particelle solide. *sommelier

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

38

Vacanze

da film Albano nei Sassi per Xie Zi MATERA - Dopo il successo de “Il cappellino” uno dei cortometraggi più selezionati del 2009, in nomination ai Globi d'oro come miglior cortometraggio Italiano, finalista in oltre settanta Festival Italiani e Internazionali (tra cui il prestigioso Giffoni Film Festival) e con oltre 30 riconoscimenti, l'autore lucano Giuseppe Marco Albano ha iniziato proprio in questi giorni la preparazione del suo nuovo cortometraggio dal titolo “Xie Zi”.

Un nuovo lavoro che tra pochi giorni verrà girato nelle vie e in alcuni interni della città di Matera.

Le riprese sono previste per lunedì 7 e martedì 8 settembre e riempiranno le strade del centro del capoluogo di quell'aria cinematografica che i cittadini materani già ben conoscono.

Il cortometraggio sarà prodotto dalla casa di produzione cinematografica Lucana “Logic Film”, con l'organizzazione generale dell'associazione Culturale Basiliciak, impegnata da tempo nella promozione e valorizzazione del territorio attraverso la settima arte.

Questa volta il giovane regista lucano, sceglie come temi del suo lavoro l'immigrazione e l'integrazione, molto discussi e d'attualità soprattutto in questo periodo.

Al centro del corto è collocata nuovamente la figura di un bambino, capace di trasmettere emozioni e sentimenti puri e

spontanei in grado di colpire direttamente un pubblico sempre più attento ed esigente.

L'esperienza di inserirsi in una nazione radicalmente diversa da quella di provenienza con culture, costumi ed usanze tutte da scoprire e raccontate dagl'occhi sinceri di un bambino aiuterà anche noi, consumatori del cinema lucano, ad avvicinarci alle sopracitate problematiche al centro di discussioni e dibattiti affrontati troppo spesso senza la giusta sensibilità.

Uno degli attori protagonisti del film, sarà il materano Antonio Andrisani, che ha già partecipato al penultimo lavoro del regista Bernaldese, conferma questa di un feeling particolare tra i due artisti lucani, sempre pronti a collaborazioni che danno frutti di ottima fattura e che poi si tramutano in sponsor privilegiati della nostra regione Basilicata.

La storia è tutta da scoprire dice Giuseppe Marco, ancora una volta sarà la luce a raccontarvela.

Riconferma diversi nomi conosciuti nell'ambiente, come l'aiuto regista Vito Palmieri, mentre la fotografia questa volta verrà curata da Giorgio Giannoccaro.

Il vicepresidente dell'associazione culturale Antonio Petrozza è pronto a scommettere anche su questo progetto forte della fiducia che ha acquisito grazie agli ottimi risultati ottenuti dal-

le precedenti attività ed opere; evidenzia come si sono aggiunti i positivissimi riscontri del corto “il cappellino” che hanno aiutato ad accrescere l'entusiasmo, elemento fondamentale per continuare il cammino che con l'associazione hanno intrapreso

Il regista di Bernalda dopo “Il cappellino” ritorna in Basilicata I primi ciak del corto il 7 e l’8 settembre

consapevoli dei mezzi a loro disposizione.

Sofferma l'attenzione su come sia sempre bello vedere nascere opere di altissimo livello culturale ed artistico dalla passione di tanti ragazzi spronati da un giovane regista come Albano ed

è sempre più convinto che continuando così si potrà solo migliorare, accrescendo il numero di simpatizzanti ai lavori di Basiliciak così da dare la possibilità a sempre più ragazzi di puntare sul nostro progetto. cultura@luedi.it

Dirigerà Malkovich e Glover, ma la Basilicata lo snobba

Il Concorso

Fusco non é profeta in patria

Aperte le iscrizioni al Potenza film festival

di LORENZO ZOLFO POTENZA- Continua il cammino verso il successo del regista potentino Carlo Fusco in ambito cinematografico.

Grazie all' incontro di due fratelli residenti a Milano Adriano e Giuseppe Pecchia soci della Two Brothers production srl. Fusco nel 2008 dirige "Prigioniero di un segreto" nel cast attori internazionali quali Franco Nero, Antonella Ponziani, Angelo Infanti e altri, il film uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo inverno, parte dello stesso film è stato girato nel comune di Chiaromonte, ma, a quanto detto dal regista potentino, ne l'amministrazione comunale, ne quella regionale hanno dato un solo euro per sostenere questo progetto, anzi solo grazie l'intervento dei fratelli Pecchia è stato possibile girare a Chiaromonte in quanto hanno sponsorizzato il film.

Nel 2009 Fusco, grazie sempre ai fratelli Pecchiaporta in Lucania un altro progetto "Pochi giorni per capire" un film sulla pedofilia nel cast Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano, Enrico Lo Verso e il lucano Aldo Fortunato, il film attualmente è in concorso in diversi festival, lo scorso 16 luglio acclamato a Matera durante la manifestazione " Cinemadamare".

Alcuni giorni fa finalista al "Tropea film festival" selezionato fra oltre 300 pellicole e prossimamente sarà finalista al festival "Terre di Siena film festival" una delle manife-

stazioni più importanti a livello internazionale. Anche in passato Fusco si era fatto valere con " Una roccia spezzata" film finanziato dal Comune di Fiumicino, nel cast Franco Nero uscito su Sky , ma nonostante questi riconoscimenti e svariati successi «neanche un euro dalla Regione ho ricevuto - sostiene Carlo Fusco - Purtroppo la nostra Regione ha un problema fondamentale alimentato da chi la governa. Si ha paura di crescere, i politici sono abituati a dare qualcosa solo se hanno interesse o al limite all'amico dell'amico, non è una Regione dove si valuta-

no i progetti, è l'unica terra dove non esiste una Film Commission che funzioni realmente, dove chi cerca di creare qualcosa viene annientato. La Basilicata, se continua a funzionare così, è una terra destinata a morire piano piano».

Il regista potentino non si scoraggia, prossimamente ha in cantiere un film sul terrorismo dal titolo provvisorio "Dangerous games", anche questo sarà prodotto dalla "Two brothers production" dei fratelli Pecchia. Nel cast Danny Glover e John Malkovich. cultura@luedi.it

POTENZA - Si sono aperte le iscrizioni alle competizioni del Potenza International Film Festival: dal sito ufficiale della manifestazione (www.potenzafilmfestival.it) è possibile scaricare il regolamento e la scheda di iscrizione per candidare il proprio film in una delle sei sezioni. La scadenza per presentare le opere è fissata al 1 novembre 2009.

E' possibile iscrivere il proprio film ad una delle seguenti sezioni: Concorso Internazionale Lungometraggi, Concorso Internazionale Documentari, Concorso Internazionale Cortometraggi, Concorso Basilicata Shorts, Concorso Cortometraggi Università,Concorso Mobile Phone Films.

Giunto alla sua quarta edizione, il Festival rappresenta uno degli eventi cinematografici internazionali più originali e innovativi maggiormente attesi da pubblico, cineasti e addetti ai lavori. Organizzato dal Noeltan Institute - ente nonprofit che si dedica alla scoperta e valorizzazione di nuovi talenti cinematografici internazionali e alla promozione della Basilicata quale legame poetico tra paesaggio, luce e suono -, il

festival si svolgerà a Potenza dal 1 al 5 dicembre 2009 in diversi spazi della città e della Basilicata. Il PotenzaIFF punta sempre maggiormente a proporsi quale piattaforma di ricerca e di studio, di valorizzazione e di confronto per il nuovo cinema internazionale nelle sue diverse forme e tendenze artistiche, con particolare attenzione alle cinematografie emergenti, al cinema indipendente e sperimentale, ai giovani cineasti, ai nuovi linguaggi e alle nuove tecnologie.

Tra le novità previste per questa edizione, un concorso internazionale interamente dedicato ai lungometraggi (unico inBasilicata) e un concorso dedicato a film realizzati dagli studenti delle Università italiane, mentre rimangono confermate le sezioni dedicate ai documentari, ai cortometraggi internazionali, ai lavori realizzati da registi lucani o che abbiano la Basilicata quale set principale e ai film brevi realizzati con i videofonini.

Numerosi i premi in palio, per un ammontare di circa trentamila euro in servizi tecnici alle produzioni e agli autori vincitori. cultura@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

39

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Vacanze

al mare

Un’oasi di relax per ragazzi nel cuore di Bosco Pantano

Un tuffo al Circolo velico lucano

Testi a cura di GABRIELE ELIA POLICORO - A cavallo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 il lungomare di Policoro sembrava un deserto con la sua distesa di sabbia lunga circa 7 chilometri dal “Torremozza” all' “Idrovora”, eccetto qualche oasi, presente ancora oggi e rappresentata dai lidi storici della città di Policoro. Esattamente nel 1979 nel deserto policorese ci fu chi ebbe un'intuizione che nel tempo si è trasformatainun veroepropriotesoro: costruire una struttura per ospitare ragazzi nel verde del Bosco Pantano, a pochi metri dalla spiaggia. Una sorta di campi avventura che nel centro jonico si stavano affacciando in quel periodo, proprio nel polmone verde della pineta protetta, legati in particolar modo però al mare. Così inizia l'avventura dell'imprenditore pugliese Sigismondo Mangialardi, che comincia la sua scalata verso quella che oggi è la Mecca del turismo per ragazzi: il Circolo velico lucano (Cvl). Stufo di guadagnarsi lo stipendio senza fare praticamente nulla o poco al Cnen, attuale Enea Trisaia, rischia tutto, è proprio il caso dirlo, e parte con l'intrapresa privata: un ombrellone e una roulotte sul lungomare centrale di Policoro.

Poi arrivano le prime autorizzazioni per lacostruzione di carriwestern in legno e piano piano Mangialardi si allarga fino a costruire bungalow per ospitare oggi 350 ragazzi nella sua struttura autonoma e composta anche da una cucina con mensa da far invidia ad una caserma militare, e una segreteria per le prenotazioni e il disbrigo di pratiche amministrative. Ha intuito subito le potenzialità del turismo jonico e le possibilità di

connotarlo con l'aggettivo “giovanile”. Hasuperato i sessant'annima ha l'entusiasmo di un ragazzino e continua a girare in lungo e largo l'Italia per promuovere il territorio e la sua “creatura” in quello che egli stesso chiama: territorio d'eccellenza perché racchiude la cultura dell'occidente e della tradizione della Magna Grecia. E' talmente attaccato alla civiltà ellenica tanto da avere nel parco automezzi del Cvl l'autovettura “Ulisse”, la macchina di rappresentanza. A vederlo non si direbbe che sia un grande imprenditore del turi-

Il team della fabbrica del divertimento TUTTE le 24 ore giornalierevengono impiegate nel migliore dei modi in un'unica direzione: far divertire i ragazzi. E la risposta degli utenti è magnifica , molti ritornano e alcuni di essi anche da educatori: quando l'allievo supera il maestro. Il decano degli educatori è Fedele, e nonpotrebbeavere unaltronomevisto ilruoloattribuitogli; il direttore tecnico della struttura da 15 anni è Vito Narciso, laurea Isef e una serie di patenti sportive acquatiche da far invidia ad un campione olimpico, nipote di Mangialardi. L'altro perno principale, oltre naturalmente al grande capo, che si occupa sempre di promozione in tutta Italia di Policoro e il Cvl, è Cosima (detta Mimma) Suriano, responsabile di una segreteria che di questi periodi è oberata di lavoro come il Pronto soccorso di un ospedale marino, con tutti gli arrivi e partenze che ci sono. Per smaltire questa mole di lavoro è circondata da Roberta, la più esperta, e dalle new entry Stefania, Francesca e l'unico ragazzo Alessandro. In cucina si fanno i turni: pranzo e cena e la supervisione di tutto, campo compreso, è di Rosaria, la marescialla. La notte c'è il custode Franco che sorveglia i carri e i bungalow.

smo, dato che gira con una 600, appena comprata, e sprizza sempre la virtù della modestia. Lui che nel tempo ha creato, e sempre in crescendo, un impero con 50/60 dipendenti; 7000 presenze annuali tra campi scuola settimanali invernali e soggiorni estivi di due settimane, e soprattutto vinto una sua personalissima scommessa, di cui ancora oggi molti operatori turistici sono alla ricerca della formula vincente: destagionalizzare il turismo. Egli da tempo ci è riuscito e i numeri gli danno ampiamente ragione. Quando conobbi cinque anni

fa il pianeta del Cvl, sembrava una normale colonia estiva dove una cinquantina di ragazzi ballavano, giocavano e nuotavano. Ma poi Sigismondo Mangialardi mi disse il suo motto che recita pressappoco così: “qui c'è posto solo per i giovani. Gli altri rimangono fuori”. Vuole proteggere come una chioccia con i pulcini i suoi ragazzi., che vanno dagli 8 anni ai 17 più o meno, che poi sono gli ospiti del Cvl, da contaminazioni esterne negative. Sveglia la mattina presto alle 7,30 e colazione a base di succhi di frutta, brioches e cornetti caldi e

poi tutti in mare: canoa, vela, nuoto, sci d'acqua e tutti gli sport legati al mare. Alle 13 viene servito il pranzo e nel pomeriggio via ad altre attività collegate alle vocazioni del territorio jonico: escursioni in mountain bike nel Bosco Pantano, equitazione, calcio, tiro con l'arco, ping pong, visita di alcune città tra cui i Sassi di Matera, senza trascurare la montagna del Pollino ad un tiro di schioppo da Policoro. Tuttomesso asistema perfettamente come un orologio svizzero in una vacanza di sette o quattordici giorni.

IL MENU’

I PARTNER

GLI SPORT

Al Circolo velico lucano ogni giorno c'è un menù diverso per far degustare ai ragazzi tutte le specialità della cucina italiana. Il piatto forte è il riso, ai funghi e con mozzarella, seguito da lasagne al forno e orecchiette alla boscaiola. Per secondo, invece, il pesce è il prelibatezza più gustosa: gamberetti, platessa, calamari condito con tanta verdura e patate fritte o al forno; ma anche la carne trova spazio con salsicce di pollo e cotoletta di vitello. Naturalmente la frutta servita è di vario genere in base ala stagione. Di questi periodi:banana, albicocche, pesche e meloni.

Essendo il Circolo velico lucano non solo una struttura ricettiva turistica ma anche sportiva, è affiliata al centro tecnico federale della Fiv (Federazione italiana vela); centro polifunzionale dell'Assonautica e di prossima apertura anche il centro della Lega navale italiana. Inoltre è presente anche un centro di recupero tartarughe marine e di educazione ambientale. Inoltre durante l'anno, a cavallo del Ferragosto, è sede delle gare di nuoto nazionali, per adulti, “Trofeo mediterraneo della Magna Grecia”e del meeting vela di Bankitalia.

Il nuoto e la vela sono gli sport d'eccellenza che il Circolo velico lucano vanta. Collateralmente poi sono sviluppate altre discipline come lo sci d'acqua e canoa. Soprattutto quando il tempo è inclemente, i ragazzi non stanno mai fermi e svolgono altre attività sportive come: l'equitazione grazie al maneggio; ciclo passeggiate; basket; calcio; tiro con l'arco; ping pong. Dal 2008 Mangialardi ha preso in gestione anche l'adiacente lido “La Duna”. Viceversa quando le temperature sono ideali e miti, ecco la crociera nel mediterraneo: “Le radici dell'Europa”.

In crociera sulla rotta di Ulisse PER chi non vuole stare sulla terraferma, ecco che Mangialardi ha trovato subito un rimedio: la crociera.

Dallo Jonio fino alle isole della Grecia, per ripercorrere l'affascinante viaggio di Ulisse narrato da Omero nell'Odissea.

Grazie al pioniere Mangialardi di questo turismo sociale, nel prezzo, sportivo e culturale, nelle attività, Policoro vanta altre due strutture si-

mili, nate dopo, ma con gli stessi ottimi risultati del Cvl. E per l'anno prossimo l'Amministrazione comunale dovrebbe attivare, dopo la firma del protocollo di intesa di qualche mese fa, il campus estivo italo-canadese con l'arrivo di altri ragazzi dal nord America.

Il sogno di una città a dimensione di ragazzi è realtà e porta il nome di Sigismondo Mangialardi.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

40

APPUNTAMENTI OGGI FILIANO

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Visita alla riserva Agromonte, musica popolare e degustazione nella frazione Scalera

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

INAUGURAZIONE MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE Sul brigantaggio lucano nell’ottocento presso la sala consiliare alle 18,00

CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO SERATA LETTERARIA incontro con gli autori alle ore 21,30 in piazza Marconi

TRIVIGNO

I GAZOSA IN CONCERTO In piazza Plebiscito, alle ore 21, su iniziativa della procura di Sant’Antonio da Padova si terrà l’esibizione della band scoperta da Caterina Caselli e trionfatrice di un festival di Sanremo

5 SETTEMBRE POTENZA

II EDIZIONE DELLA FESTA DI PARCO AURORA CENA DI QUARTIERE E SHARY BAND ORE 20.30 Prenotazioni cena: Bar Antoine e Il Gusto

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

MOSTRA FOTOGRAFICA ITINERANTE “SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festival internazionale di musica cristiana “Io canto con Maria “ alle ore 21,00 in p. zza Umberto I

PIETRAGALLA

BALLANTE NEI PALMENTI SPETTACOLI ,SAGRE E DANZE alle 19,00 percorso guidato nel parco storico dei Palmenti ed estemporanea di pittura

RIONERO

MODELAND DEL VULTURE Concorso per aspiranti indossatori alle 21,00 presso il palazzo G. Fortunato

MATERA

PIETRE CHE CANTANO SPETTACOLO DI ILLUMINAZIONE scenica e piromusicale alle 21,15 in Piazza S. Pietro Caveoso e Madonna Idris

SAN MAURO F.

EVENTI ESTATE 09 Lo spettacolo “Melodia Mediterranea” alle 21,30 in Piazza Marconi

POTENZA

FESTIVAL NAZIONALE D’ ARTE PIROTECNICA “ FUOCHI SUL BASENTO ” Alle ore 21,00 a San Luca Branca (Pz) XX edizione della spettacolare gara pirotecnica

FILIANO

Nino “classe di pianoforte”

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Convegno sulla tracciabilità: tutela della qualità e sicurezza alimentare presso la loc. Iscalunga

MATERA

VENOSA

MELFI

SPETTACOLO DI BURATTINI Un’intera giornata dedicata ai più piccoli

6 SETTEMBRE FILIANO

37° SAGRA DEL PECORINO “SENTIERI E SAPORI” Apertura della 37° mostra del pecorino di Filiano e dei prodotti lattiero caseari e spettacolo di musica popolare alle 21,00 in piazza Autonomia

MELFI

AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In Piazza Duomo dalle 18,00 alle 23,30 il programma e disponibile sul sito www.aglianica.it

CALCIANO

MOSTRA STORICO - FOTOGRAFICA ITINERANTE SUL BRIGANTAGGIO LUCANO NELL’OTTOCENTO” presso Salva in via Roma dalle 19,00 alle 22,00

CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO “The music family” dei fratelli Tempone alle 21,30 in piazza Falone

METAPONTO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Alle 21,30 presso le Tavole Palatine lo spettacolo “Novecento” diretto da Ulderico Pesce

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Viggiano

PICERNO

AMICI DEL CAVALLO

BANZI

NOTTI BANTINE Concerto in memoria di Aurelio

CARMINA BURANA Alle ore 20,30 presso la Cava del Sole AGLIANICA WINE FESTIVAL 09 In piazza Duomo dalle 11,30 alle 23,30

7 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO 3° edizione della giornata dei diversamente abili alle 10,30

VIGGIANO

FIORELLA MANNOIA In piazza Papa Giovanni XXIII alle 21,30 ingresso gratuito

8 SETTEMBRE CALVELLO

R.. ESTATE A CALVELLO CONCERTO del gruppo musicale “Killer Queen”

PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa della Madonna di Loreto

10 SETTEMBRE MARCONIA

ESTATE A PISTICCI II edizione di “Musica e sapori della lucania”, fiera enogastronomica e spettacolo di musica popolare lucana alle ore 20,30 in p. zza della Vittoria

11 SETTEMBRE MARCONIA ESTATE A PISTICCI Serata musicale alle ore 21,00

MATERA

MUDÙ A MATERA Lo spettacolo Mudù Zero Nove chiuderà la tourneè estiva con un rinnovato cast artistico, sketch esi-

laranti e la simpatia del grande Uccio De Santis nel magnifico scenario di Porta Pistoia in via Madonna delle Virtù nel rione Sassi alle ore 21,00

18 SETTEMBRE S. CHIRICO N.

12 SETTEMBRE CATELMEZZANO

AVIGLIANO

TERZA EDIZIONE DELLA SAGRA DELLE CROST'L, In mattinata previsto l’arrivo del Maggio a Castelmezzano.

LA CANAZZ Mostra fotografica dei matrimoni degli anni 50/60 PREMIO GIURIDICO “NICOLA E LEONARDO COVIELLO” alle ore 18,30 presso la sala consiliare in C. o Giaturco

GRASSANO

19 SETTEMBRE MARCONIA

SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO

ESTATE A PISTICCI Festa rurale di S. Leonardo

PICERNO

MONTALBANO

MOTORADUNO

MASCHITO

ESTATE ARBËRESHË 2009 Fiera Interregionale “Arte e sapori a confronto”.

13 SETTEMBRE CASTELMEZZANO CONCERTO IN PIAZZA Alle ore 21 in piazza Caizzo esibizione della "Cover band di Renzo Arbore".

S. ARCANGELO

ENERGIE DA CULTURE IN LOCO Proiezione del video realizzato dagli allievi di Culture in Loco su Santa Maria di Orsoleo, la leggenda del drago e il confino di Carlo Levi in Basilicata alle ore 21,00 presso il centro polivalente, alle 21,30 lo spettacolo “STORIE DI SCORIE” di e con Ulderico Pesce e gli allievi di Culture in Loco

14 SETTEMBRE FERRANDINA

SAGRA DEL CASTELLO Degustazione di prodotti tipici nel castello di Uggiano, mostra fotografica e concerto di musica popolare

FESTA DI S. MAURIZIO Spettacolo musicale con cantanti e gruppi musicali famosi

20 SETTEMBRE PISTICCI

ESTATE A PISTICCI Festa dei bambini per l’inaugurazione dell’anno scolastico e catechistico alle ore 15,00 in p.zza Cristo Re e serata musicale alle ore 19,00 in p.zza Umberto I

MIGLIONICO SAGRA DEI FICHI SECCHI

21 SETTEMBRE POTENZA

MERCATINO DELLE COSE USATE D’ALTRI TEMPI Dalle 9,00 alle 22,00 nel centro storico

23 SETTEMBRE LAGOPESOLE

AUTORADUNO MULTIPLA CLUB ITALIA

26 SETTEMBRE MATERA LA CITTA’ DEI SASSI

Presso la chiesa del purgatorio, serata conclusiva del premio nazionale letterario “la città dei sassi”

MATERA

ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER

GRASSANO

SAGRA DELL’UVA E DEL GRANTURCO

27 SETTEMBRE MATERA WOMEN’S FICTION FESTIVAL FESTIVAL INTERNAZIOINALE DI NARRATIVA FEMMINILE dalle 9,00 alle 23,00

PIGNOLA

PREMIO NAZ. DI POESIA “GIULIO STOLFI” Premiazione Vincitori Durante la Cerimonia sarà trattato il seguente tema: "PAESAGGIO E IMPEGNO SOCIALE NELLA POESIA LUCANA TRA NEOREALISMO E NUOVE SPERIMENTAZIONI" alle ore 11,00 presso il Giubileo Hotel

28 SETTEMBRE MATERA

ORIZZONTI LUCANI AUTENTICO LUCANO IN CAMPER

RIPACANDIDA

SAGRA DEL CONIGLIO E DELL’AGLIANICO DEL VULTURE

30 SETTEMBRE MATERA MOSTRA DI SCULTURA Nelle Chiese Rupestri

SARCONI

SAGRA DEL FAGIOLO E MERCATINO DI PRODOTTI TIPICI

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

41

Venerdì 4 settembre 2009

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

VenerdĂŹ 4 settembre 2009

42

Il gioco

della lettura Aros, il vento e le alte maree «...il mare, da entrambi i lati, è profondo, fitto di isole scabre e di scogli pericolosissimi per i naviganti dominati, a est, da altissimi scoscendimenti...»

ERA una bella mattina di fine luglio quando mi incamminai a piedi quell’ultima volta verso Aros. Un battello mi aveva sbarcato la notte precedente a Grisapol. Feci colazione con quello che la piccola locanda era in grado di offrirmi e, dopo aver lasciato il mio bagaglio in attesa di tornare a riprenderlo alla prima occasione per via mare, tagliai dritto attraverso il promontorio con il cuore pieno di allegria.

Non ero nato da quelle parti, anzi, provengo da un puro ceppo delle Lowlands. Ma un mio zio, Gordon Darnaway, dopo una giovinezza povera e difficile e alcuni anni passati sul mare, aveva sposato una ragazza delle isole: Mary Maclean si chiamava, ultima della sua famiglia; e quando lei morì nel dare alla luce una bimba, mio zio rimase in possesso di Aros, la fattoria circondata dal mare. Non gli dava altro che il necessario per vivere, lo sapeva bene, ma era un uomo per seguitato dalla cattiva fortuna: aveva avuto paura, con una bambina piccola sulle spalle, di tentare l’avventura di una nuova esistenza, ed era rimasto ad Aros, rodendosi il fegato per il suo destino.

Gli anni, volati via in quell’isolamento, non gli avevano recato né aiuto né rassegnazione.

Intanto, nelle Lowlands, la nostra famiglia si andava estinguendo.

Non è gente molto fortunata, e forse il più fortunato di tutti fu mio padre, perché non solo morì tra gli ultimi, ma lasciò un figlio a perpetuare il suo nome e un po’di denaro per sostenerlo. Io ero studente all’università di Edimburgo, e vivevo abbastanza bene con i miei mezzi, ma senza amici né parenti: fu allora che qualche notizia sul mio conto trovò il modo di arrivare fino allo zio Gordon, sul Ross di Grisapol; e lui, siccome era un uomo per il quale il sangue non era acqua,mi scrisseil giornostesso incui venne a sapere della mia esistenza, dicendomi di considerare Aros come casa mia. Fu così che io andai a trascorrere le mie vacanze in quella parte del paese, lontano da ogni consorzio umano e ogni comodità, tra i merluzzi e i galli di brughiera; ed era così che ora, finito l’anno accademico, vi stavo ritornando con cuore così lieto in quel giorno di luglio.

Il Ross, come noi lo chiamiamo, è un promontorio non molto alto né largo, ma tra i più aspri che Dio ha fatto fino a oggi: il mare, da entrambi i lati, è profondo, fitto di isole scabre e di scogli pericolosissimi per i naviganti, dominati, a est, da altissimi scoscendimenti e dal gran picco del Ben Kyaw, «la montagna della bruma», come dicono che significhi in gaelico. E il nome gli si addice bene, perché quella cima, alta più di mille metri, raccoglie tutte le nuvole che il ventosoffiadal mare;edavvero,tante volte pensavo chele fabbricasse da sé, perché anche quando il cielo era tutto sgombro fino alla linea del mare, c’era sempre un pennacchio di nubi sul Ben Kyaw. Ne riceveva acqua, anche, e di conseguenza era paludoso fino in cima. Ho visto con i miei occhi, mentre eravamo seduti in pieno sole sul Ross, la pioggia cadere nera come un velo a lutto sul monte. Ma il suo umidore, spesso, lo faceva apparire più bello ai miei occhi,perché quandoilsole battevasui

Pagina a cura di Franco Dionesalvi Illustrazioni di Luigia Granata

Leggi&indovina

La soluzione ieri I vincitori didi ieri

“La morte a Venezia” di Thomas Mann IERI si trattava di Thomas Mann.

Nacque a Lubecca nel 1875, morì a Zurigo nel 1955. Perso il padre in giovane età, si trasferì con la famiglia a Monaco e cominciò a lavorare come funzionario assicurativo. Presto però prevalse in lui la passione per la letteratura. Il suo capolavoro è “La montagna incantata”, un romanzo visionario e allegorico, fra malattia e crisi delle idee, fra guerra e follia. Scrisse anche “I Buddenbrook”, “La morte a Venezia”, “Tonio Kroger”, “Giuseppe e i suoi fratelli”, “Il dottor Faustus”, “Carlotta a Weimar”. Fu nazio-

suoi fianchi tante rocce bagnate e torrentelli sparsi come gemme perfino aquindici miglia didistanza, fino ad Aros.

La strada che seguivo era una mulattiera, talmente tortuosa da raddoppiare quasi la lunghezza del tragitto: passava sopra nudi macigni, così che si doveva saltare dall’uno all’altro, e attraverso soffici avvallamenti dove il muschio arrivava quasi al ginocchio. Non si vedeva nessuna coltivazione li in torno, e neppure una casa lungo le dieci miglia da Grisapol ad Aros. Case, naturalmente, c’erano —tre,almeno;ma eranocosì discoste da un lato o dall’altro del sentiero che nessun forestiero sarebbe stato in grado di scorgerle.

Gran parte del Ross è ricoperta da enormi rocce di granito, alcune più grosse di una casa di due stanze, una accanto all’altra, con felci ed eriche alte e folte negli interstizi dove si na-

nalista, poi Hitler lo costrinse all’esilio negli Stati Uniti; tornò in Germania solo dopo la morte del Fuhrer.

Il brano di ieri era tratto da uno dei romanzi brevi più famosi, “La morte a Venezia”, altra opera di Thomas Mann (dalla edizione Einaudi, traduzione di Anita Rho).

I vincitori di ieri Antonio Summaria di Cosenza Clelia Montella di Reggio Calabria Rosalia Gentile di Sant’Agata di M. (Messina)

scondono le vipere. Comunque soffiasse il vento, c’era sempre aria di mare, salsa, come a bordo di una nave; i gabbiani erano comuni come i galli di brughiera per tutto il Ross; e ognivolta chela stradasaliva unpo’, l’occhio si accendeva del luccichio del mare. Dal bel mezzo di quel lembo di terra, in un giorno di vento e con l’alta marea, ho udito il Roost mugghiare come una battaglia là dove imperversa presso Aros e le voci forti eterribilidei frangenti,chenoichiamiamo i Merry Men. Aros stessa — Aros Jay, come l’ho udita chiamare dalla gente del posto, e pare che significhi «la casa di Dio» — Aros stessa non faceva propriamente parte del Ross, e non era neppure un isolotto: formava l’angolo sud-occidentale della terraferma, strettamente a ridosso della costa, da cui era separata da un piccolo braccio di mare che nel punto più stretto

misurava sì e no una quindicina di metri. Conl’alta marea,l’acqua lìera chiara e ferma come nella pozza di un fiumicello terrestre: sola differenza, le alghe, i pesci e l’acqua stessa, verde anziché bruna; ma quando la marea calava, al minimo del riflusso, c’era sempre un giorno o due ogni mese che si poteva passare a piedi asciutti da Aros alla terraferma. Vi si trovava qualche buon pascolo, dove mio zio allevava le pecore di cui viveva; forse la pastura era migliore perché il terreno sull’isolotto era più elevato del livello medio del Ross, ma non sono abbastanza esperto per poterlo stabilire. La casa, per quelle parti, era una buona casa a due piani. Guardava a ovest, verso un’insenatura, e vicino un pontile per una barca; dalla porta sipotevanoscorgere ivaporichesoffiavano sul Ben Kyaw.

Su tutta quella parte della costa, e specialmente vicino ad Aros, le gros-

ANCHE quest’anno L’Inserto ANCHE quest’anno L’Inserto Estate vivioffre una lettura Estate offre una letturada da fare nel luogo di villeggiatura, nel di villeggiatura, ofare incasa unluogo momento di relax. o a in un momento di reUn’opportunità di piacevole rilax. flessione; ma nondi soltanto queUn’opportunità piacevole risto.

Infatti vi proponiamo un flessione; ma non soltanto quegioco che, ne siamo certi, agsto.

Infatti vi proponiamo un giungerà a quel piacere un pizgioco che, ne siamo certi, agzico di suspence di coinvolgigiungerà a quelepiacere un pizmento personale.

Si tratta di zico di suspence e di coinvolgiquesto: non vi diciamo chi è mento del personale. l’autore brano che vi propoSi tratta di questo: non vi dicianiamo, spetta a voi indovinarmoSechi è l’autore del brano che lo. volete partecipare alvoi giovi proponiamo, spetta a inco, dovete telefonare al numero dovinarlo.

0984.852828 dallela15 alle 18. Il La soluzione troverete nome del vincitore sarà pubblinell’edizione giorno succescato il giornodel dopo sul Quotisivo. della Calabria, e riceverà diano Allora buonaalettura pronti a direttamente casa ile premio indovinare. che consiste in alcuni libri editi dalla Rubbettino. Fra le altre cose è previsto un premio speciale per il lettore capace di indovinare più volte in assoluto.

Quest’anno, poi, c’è una novità: il racconto che pubblichiamo di domenica è sempre di un autore calabrese. Allora, buona lettura e…pronti a indovinare! se rocce di granito di cui ho parlato scendono giù a frotte dentro il mare, come bestiamein ungiorno d’estate.

Là rimangono dritte, esattamente come le loro vicine sulla riva, solo che tra loro c’è l’acqua con i suoi singulti invece della quieta terra e sui loro fianchi fioriscono ciuffi di garofani di mare invece dell’erica, e alla loro base si attorciglia il gorgo marino invece della vipera velenosa. Nei giorni di calma, si può andare vagando in barca tra loro per ore, con l’eco che vi segue come in un labirinto; ma quando il mare è agitato, il Cielo aiuti l’uomo che sente ribollire quel calderone!

Intorno all’estremità sud-occidentale di Aros questi blocchi sono numerosissimi, e di dimensioni assai maggiori. Al largo, poi, devono essere ancora più grandi, veramente mostruosi; sono infatti disseminati su una decina di miglia di mare aperto, fitti come le case di un villaggio; e alcuni si elevano per dieci metri al di sopra delle ondate, altri ne rimango no coperti, ma tutti sono pericolosi per le navi — e in un giorno limpido, col vento che soffiava da ovest, dal puntopiùelevato diAros,hocontato fino a quarantasei scogli latenti su cui si infrangevano i marosi bianchi e pesanti. Ma il pericolo maggiore è vicino alla costa, perché la marea, che qui corre veloce come l’acqua nella gora di un mulino, produce una lunga striscia di acque agitate — un Roost, come si dice qui — al margine della terraferma, Sono andato spesso lì nei giorni di calma piatta, nella fase calante della marea, ed è davvero uno strano posto, col mare che turbina, si accavalla e ribolle come i calderoni di una cascata, e di tanto in tanto un suono fluttuante, un lieve borbottio, come se il Roost stesse parlando tra sé. Ma quando la marea comincia di nuovo a salire, e soprattutto col brutto tempo, non c’è uomo che potrebbe portare una barca nel raggio di mezzo miglio di lì, né nave sul mare che rischierebbe a manovrate o soltanto a sopravvivere in un simile posto. Se ne può udire il ruggito a distanza di sei miglia. Il ribollire più forte è dal lato del mare, ed è qui che danzano insieme quei grossi frangenti — la danza della morte, si potrebbe chiamare — che da questi paraggi vengono chiamati i Merry Men. Ho sentito dire che raggiungono un’altezza diventi metri, ma questo deve riferirsi soltanto all’acqua verde, perché la spuma arriva almeno al doppio: se abbiano preso il nome dai loro balzi rapidi e bizzarri o dall’ululare che fanno al volgere della marea, quando tutta Aros balia con loro, questo è più di quanto io sappia dire.

La verità è che con il vento di sudovest quella parte del nostro arcipelago è una vera e propria trappola. Se una nave riuscisse a superare gli scogli e a resistere ai Merry Men, dovrebbe approdare sulla costa meridionale di Aros, a Sandag Bay, dove tante cose tristi sono accadute alla nostra famiglia, come mi propongo di raccontare. Ripensare a tutti questi pericoli in un luogo che conosco da così tanto tempo, mi fa cogliere con particolare favore i lavori in corso attualmente per installare luci sui promontori e boe lungo i canali delle nostre inospitali rocciose isole.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

43

Venerdì 4 settembre 2009

44

Venerdì 4 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, viaREDAZIONE: Nazario Sauro via 102,Rossini, cap 85100, 2 - 87040 tel. 0971-69309, Castrolibero fax 0971-601064; (CS) - Tel. (0984) MATERA, 852828 Piazza - Fax Mulino (0984) 15, cap 853893 75100,- E-mail: tel. 0835-256440, ilquotidiano.sport@finedit.com fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Qualificazioni mondiali Il difensore fornisce un mega assist al fuoriclasse del Villareal. Ora Cassano può anche aspettare il suo turno

Cannavaro lancia un nuovo Rossi Il capitano azzurro fa l’investitura del nuovo numero 10 di Lippi FIRENZE – Cerchi ovunque il tesoro, e magari ce l’hai sotto i piedi. Ne è convinto Fabio Cannavaro, pronto a intervenire sulla questione del deficit di fantasia azzurra spazzando via l’area dai dubbi. «Cassano? Le porte della nazionale sono sempre aperte per tutti. Ma noi ora ce l’abbiamo un giocatore in grado di far fare all’Italia il salto di qualità: è Giuseppe Rossi». Un’investitura pesante, quella del capitano della nazionale, a 48 ore dalla partita in Georgia. E al tempo stesso l’ammissione del cambio di rotta cui Lippi è stato costretto dopo la debacle della Conferations: «Siamo più indietro rispetto a quattro anni fa, inutile negarlo – l'ammissione del capitano azzurro – Lippi ora ha scelto un 4-4-2, perchè quando non sei in condizione e non hai gli uomini giusti, è inutile tentare altro».

Gli uomini giusti, appunto. Tramontata l’era dei trequartisti, dei talenti puri, l’Italia è alla ricerca della sua nuova identità.

Sempre più operaia, certo.

Ma con la fiducia nel talento del giovane attaccante italo-americano. «Sabato si decide la nostra qualificazione, e noi vogliamo andare in Sudafrica», premette Cannavaro, assai più freddo oggi che non dopo la Confederations nello sviscerare il momento difficile della nazionale campione del mondo. È una questione di generazione, certo (“Criscito e Marchisio non vanno bene come giovani? E poi a noi ultimi vecchietti mica potete buttarci via del tutto...“); ma anche di ruoli scoperti. Finita l’era dei Totti e dei Del Piero, se l’Italia non segna da 270' un perchè ci sarà. «L'Italia ha ancora trequartisti, ma tutti sopra i trenta anni. Un ritorno di Totti?

Porte aperte, ma una decisione l’aveva presa. Quello di Cassano invece – sbuffa il difensore azzurro – è un tormentone che va avanti da anni. Lui deve giocare come sta facendo, restare tranquillo. Perchè Lippi

VERSO IL MONTENEGRO

Per il campione del Villareal è pronto un posto da titolare

Il capitano azzurro Fabio Cannavaro. In alto Cassano sembra salutare la maglia della nazionale

non lo convoca? È una sua scelta, la domanda va fatta a lui. Non credo Lippi chieda agli attaccanti di difendere, e all’Europeo Cassano ha dimostrato di esser cresciuto anche tatticamente: contro la Spagna, si è sacrificato molto su Sergio Ramos. A me – la conclusione – uno come Antonio piace molto, però ripeto la scelta è di Lippi. E lui decide valutando a 360 gradi.

Per essere un giocatore importante bisogna vincere, Cassano sta lavorando con la Samp per tornare vincente».

Nessun fastidio, assicura Cannavaro, di fronte all’ipotesi di inserimenti dell’ultima ora (“Amauri non avrebbe problemi ad entrare neanche a maggio: noi qui siamo in otto della Juve...“).

Semmai un consiglio a giovani come Santon, in panchina all’Inter: «Ragazzi così devono giocare, e non in allenamento. Se a gennaio la situazione fosse questa, gli consiglierei di andare a giocare, altrimenti rischia di perdere il Mondiale».

Emigrare, insomma, co-

me è stato costretto a fare Rossi, incoronato d’azzurro da Cannavaro: «Noi ce l’abbiamo qui un giocatore di questo tipo, è Giuseppe Rossi. Hanno riconosciuto in tanti che è un fenomeno: ha senso del gol, dribbling, capacità tecniche. In Spagna col Villareal si è consacrato: non gli metto troppo peso addosso se dico che è la sua ora. Ma ha l’età giusta, di qui al Mondiale, dovrà esser lui a farci fare il salto di qualita».

Porte aperte, sì, ma le stanze azzurre sono già occupate.

FIRENZE – L'ultima rete anche sulle scelte che fa realizzata dall’Italia di per il reparto d’attacco il Marcello Lippi risale al 3-1 mister. Non so con che morifilato agli Stati Uniti nel- dulo giocheremo in Georla prima partita della Con- gia, il compito di noi attacfederations Cup. Il gol fu canti è solo quello di fare di Giuseppe Rossi (per lui gol». Ieri Buffon, oggi Fauna doppietta) e fu anche bio Cannavaro. I veterani l’ultimo sergnato dagli az- di questa Nazionale punzurri che rimasero a di- tano forte sul giovane italo-americano, giuno nei match per ilcapitano azcontro Egitto e zurro è lui che deBrasile e ve far fare il salto nell’amichevole di qualità alla contro la Svizzesquadra. «Non ra di metà agosento particolari sto. Lui, «Pepito» responsabilità (così ama chiaper questi giudimarlo Enzo zi –spiega Rossi -, Bearzot, ndr), siamo in tanti in non ci fa caso, questo gruppo non se ne preocad avere talento e cupa, per l’attac- Giuseppe Rossi lo abbiamo già dicante del Villarreal: «Non esiste un pro- mostrato». Eppure si parblema gol nell’Italia, esi- la più che degli assenti che stono solo certi periodi, dei presenti, soprattutto come quello che sta adesso nel reparto offensivo conattraversando la Naziona- tinuano a sentirsi i nomi le, in cui segnare non è di Amauri e, soprattutto, semplice –piegaRossi che Cassano. Il fatto che si parcontro la Georgia dovreb- li di Cassano e Amauri, be far coppia in attacco con che sono due grandi camIaquinta -. In questo grup- pioni, non mi dà fastidio. poci sonotantiattaccanti, Anzi, forse il parlarne mi bravi e capaci in zona gol. dà una carica in piu». SpieIl problema di non segna- ga Rossi che ha già dimore non ci pesa ed escludo ci strato di avere sufficiente sia tensione da questo personalità per far fronte punto di vista nel gruppo, anche a queste pressioni.

Casiraghi alle prese con un gruppo molto rinnovato

In campo contro la Germania

Per l’Under 21 esordio in Galles E le italiane sognano «Sarà una gara difficile per noi» la semifinale europea

Il ct degli azzurrini Pierluigi Casiraghi riparte dal Galles

SWANSEA (GALLES) – Si torna in campo. Questa volta conta non solo la prestazione, ma anche il risultato. Tanto che Pierluigi Casiraghi non ha paura di mettere pressione ai suoi ragazzi e dice apertamente «non si può sbagliare». Dopo l’esordio nell’amichevole contro la Russia, l’Under 21 del nuovo biennio riparte dal Galles, dalla sfida di Swansea e il finale sarà subito importante in chiave Europei. Servono punti, meglio una vittoria perchè partire bene è sempre un’ottima iniezione di fiducia, aiuta, soprattutto se si parla di un gruppo giovanissimo e che avrà il compito di non far rimpiangere l’ultima Nazionale di Pierluigi Casiraghi. Le opportunità ci sono tutte, basta guardare il talento degli

azzurri e la loro voglia di stupire al primo giorno di “scuola”.

Stasera la sfida con il Galles a Swansea (ore 20.45), martedì prossimo a Novara il Lussemburgo.

«Sarà un esordio difficile – commenta Casiraghi nella conferenza stampa della vigilia – contro una squadra qualitativamente di alto livello, rinforzata da cinque giocatori che hanno avuto già esperienze con la Nazionale maggiore. Vedremo di che pasta siamo fatti». Il Galles ha già giocato tre partite collezionando due vittorie e un pareggio, in tutto un bottino niente male di 7 punti. Ma Casiraghi, al di là del risultato che comunque conta, cerca conferme e risposte dalla seconda partita della nuova gestione. La prima, a San Pietroburgo contro la Russia, si è conclusa con una sconfitta. «Questo è un biennio diverso dal precedente – continua il tecnico azzurro – sono convinto che potremo fare un ottimo lavoro come quello svolto con la squadra precedente».

LAHTI (FINLANDIA) – Ripetere l’impresa di due anni e mezzo fa, quando in Portogallo un gol di Silvia Fuselli permise all’Italia di centrare l’impresa. Era l’Algarve Cup e la vittoria contro la Germania valeva soltanto un settimo posto, ma è il ricordo di quella partita a regalare al gruppo di Ghedin l'entusiasmo giusto per crederci. Fino in fondo. Perchè l’Italia a fare da agnello sacrificale sulla strada delle campionesse in carica (e a caccia del quinto titolo continentale di fila) proprio non ci sta. «Tutti la definiscono una missione impossibile, ma niente è impossibile – spiega Elisabetta Tona, perno delladifesa azzurra,allavigiliadel quartodifinale dell’Europeo di Finlandia -. Quindi ci proveremo proprio fino all’ultimo, fino al 90', lotteremo con tutto. Metteremo l’anima, il cuore, qualsiasi cosa in campo pur di riuscire a fare una bella partita e portare a casa la vittoria, perchè nonsi vamai incampo perperdere». Parole importanti e sentite, quelle della Tona. Lei, come altre sette compagne (Fuselli, Gama, Domenichetti, Tuttino, capitan Panico e Zorri), in Portogallo c'era».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport

Sette reti ad Avigliano Il Ravenna ne fa quattro MOSTRA subito confidenza con la porta Thomas Smith. L’anglo-toscano infatti è andato già due volte a segno nel test disputato ieri ad Avigliano contro la locale formazione di Eccellenza. Colleghi di doppietta anche De Cesare e Nappello, che insieme ad Aquino hanno concorso al 7-0 finale maturato nell’arco di tre tempi da trenta minuti in cui sono stati alternati tutti gli effettivi a disposizione.

Le indicazioni per l’undici titolare che affronterà domenica il Ravenna sono quelle prevedibili, con Porcaro candidato a rilevare lo squalificato Chiavaro nel terzetto difensivo e il rientro di Giannusa in cabina di regia. Ritorno quindial 3-4-3 su cuisi è lavorato in tutta la preparazione, con Emanuele Catania riportato nella

sua posizione naturale di esterno del tridente d’attacco con licenza di accentrarsi sulla trequarti.

QUI RAVENNA Poker di reti dei giallorossi, anche loro impegnati in un test ieri pomeriggio. Allo stadio “Dei Pini”di Cervia i ragazzi di mister Esposito hanno superato per 4-0 la locale formazione che milita nel campionato di Eccellenza (i fasti da reality sono solo un ricordo). Due per tempo le reti: doppietta di Scappini nel primo (una su rigore), Riberto e autorete di Medri nella ripresa. Da segnalare, oltre alla prima uscita in maglia giallorossa di Fabio Giordano, l’infortunio occorso ad Anzalone, costretto ad abbandonare anzitempo il test a causa di noie ad un polpaccio. p.s.

Il dg riepiloga i movimenti rossoblù ed esalta la solidità del gruppo Galigani e, sotto Postiglione (al centro) con Smith a sinistra e De Simone (a destra)

Galigani ricompatta tutto Il posticipo in televisione sarà Potenza-Cosenza il 19 ottobre

VITTORIO GALIGANI dall’alto della sua esperienza chiude il cerchio intorno al Potenza: nessuna frizione, massima compattezza, tutti uniti per il raggiungimento di un obiettivo, che è quello della salvezza tranquilla, ma soprattutto un principio di base: «Nessun tesserato può muovere critiche pubbliche al proprio datore di lavoro».

Messaggio sottile che ha un destinatario preciso: il tecnico Capuano che, dal parte sua aveva soltanto messo in evidenza, rispetto alla campagna acquisti finale del Potenza che “qualcosa in più me l’aspettavo, ma non sto certo qui a lamentarmi».

Dal nostro punto di vista giornalistico, respingendo qualsiasi insinuazione tendente a voler creare un “caso” o alimentare spaccature, avevamo voluto mettere in evidenza principalmente la seconda parte della dichiarazione del tecnico. Ossia che, al tirar delle somme, dispone di una squadra competitiva e che con il suo valore aggiunto è lecito attendersi un campionato ambizioso, senza per forza lamentarsi rispetto a quello che è stato o che doveva essere.

Galigani conferma in toto: «L’obiettivo resta una salvezza tranquilla. Il nostro campionato

lo abbiamo già vinto con il ritorno in Prima Divisione che sostanzialmente è già una mezza Serie B. E’ stato da tutti accettato il principio che questo poteva e deve essere un anno di transizione. E’ chiaro che le vittorie di Coppa Italia hanno alimentato l’entusiasmo di tutti, ma non bisogna dimenticare che abbiamo un parametro economico che deve essere rispettato».

Questa dichiarazione del dg conferma di fatto la strategia di sempre del Potenza di Postiglione, fondata prima di ogni cosa sulla solidità dei conti. Ma Galigani, in tema di investimenti esagerati conferma che “il presidente ha messo soldi sul tavolo”. nel dettaglio il riferimento è a Carparelli e Di Napoli: trattative sfumate per i motivi che il dg spiega.

«Con Carparelli era stata raggiunta l’intesa, poi il trasferimento di Sansovini a Pescara ha bloccatoiol giocatore a Grosseto.

Di Napoli, invece, aveva accetatto un triennale molto alto, ma non si è fidato della Salernitana che gli deve ancora dei soldi pregressi». La confessione è poi un’altra: «Tutti gli altri nomi (Ercolano, Paponetti, Russo) non facevano al caso nostro, per-

LA PRESENTAZIONE DEI NUOVI De Simone e Smith grandi motivazioni

chè li consideriamo tutti uguali o meno forti dei nostri De cesare e Polani. E poi abbiamo pensato anche alla saldezza di un gruppo che ora è coeso e che non sappiamo come avrebbe accettato l’arrivo di un nuovo calciatore del loro stesso livello». La chiusura è eloquente: «Ora però stop alle chiacchiere: siamo tutti compatti per il bene del Potenza».

POSTICIPO TV - Intanto giunge una prima certezza. Il Potenza giocherà in posticipo televisi-

vo, con diretta su Rai Sport Satellite, la gara interna contro il Cosenza. L’appuntamento è fissato per il 19 ottobre, di lunedì sera. In un primo momento era stata indicata la gara con il Verona (in calendario il 4 ottobre), poi si è dirottato per una sorta di derby del Sud tra le due squadre più meridionali del raggruppamento. L’occasione della vetrina tv è di quelle imperdibili per l’intera comunità sportiva.

Alfonso Pecoraro

Seconda Domenica Melfi col lutto al braccio

Rodolfi sollecita la difesa «Serve maggiore attenzione» PARTITELLA infrasettimanale al Valerio per il Melfi. Opposto alla Vultur Rionero compagine di eccellenza, la squadra gialloverde ha disputato una buona sgambata, cercando di mettere a punto schemi e condizione. Sotto questo punto di vista sotto particolare attenzione, gli ultimi arrivati, Laporta, Scarzanella e Mitra. Il foggiano ha siglato una rete nel primo tempo, muovendosi con una certa disinvoltura: " Si è mosso bene, asserisce Rodolfi. Può tornarci sicuramente utile". Per Laporta difficile un impiego dal primo minuto contro l'Aversa, maggiormente probabile un ingresso a partita in corso, se sarà necessario negli ultimi 20-25 minuti. Diverso il discorso per Mitra, che ha disputato il secondo tempo del test. " Mitra ha già giocato con la Paganese. La condizione c'è l'ha, afferma Rodolfi".

L'empolese è autorevole candidato ad un posto da titolare a centrocampo con Bulla e D'Andria al suo fianco sulla linea mediana.

Considerando l'assenza di El kamch, proprio l'ex Bellaria dovrebbe fungerà da regista. In avanti Arcamone, Chiaria e Lo Ia-

cono sono titolari indiscussi, restano da risolvere alcuni dubbi in difesa. Rodolfi contro il Rionero ha provato a destra laterale basso, Sicignano, non nuovo a questo ruolo già svolto a Parma e con la Carrarese. Potrebbe giocare al posto di Arvia, anche se Rodolfi non si sbilancia. " Dubbi c'è ne sono tanti, non soltanto questo. Valuteremmo nelle prossime ore".

Contro L'Aversa sicuro l'utilizzo di Vignati in coppia con Gabrieli, con Naglieri esterno a sinistra.

L'ex cesenate è pronto al debutto con la maglia gialloverde, con la speranza di dare una mano concreta nel tentativo di blindare un pacchetto arretrato che ha già subito troppi gol. " Certamente per vincere contro l'Aversa, un obiettivo che vogliamo centrare fortemente - afferma Rodolfi - occorre maggiore attenzione alla fase difensiva, oltre che maggiore concretezza. Bisogna imparare ad essere maggiormente cinici, anche a costo di essere meno belli, portando a casa il risultato.

Basta un dato per riflettere. Il Siracusa con solamente due gol segnati, è primo in classifica a punteggio pieno, noi che abbiamo

realizzato quattro reti, abbiamo solamente un punto". Per la cronaca la partitella con la Vultur, condita dall'inevitabile valzer di sostituzioni è finita 4 a 4. Rodolfi, per nulla preoccupato, ha sentenziato: " Le gare del giovedì vanno prese per quelle che sono.

Il giovedì è il giorno in cui le squadre sono maggiormente stanche per il lavoro duro svolto il mercoledì, specialmente in questo periodo. Poi voglio ricordare un episodio. Lo scorso anno al mio arrivo a Valenza Po, giocammo in amichevole contro il Genoa, il giovedì vincendo per tre a uno.

La domenica noi perdemmo 2 a 0 a Rodengo e loro vinsero a Palermo".

Nel frattempo ha destato clamore in città la notizia della scomparsa di Ninetta Moretti, moglie del presidente onorario del Melfi Tomeo e mamma dei dirigenti Pietro e Marco. La squadra domenica giocherà con il lutto al braccio e inoltre verrà osservato un minuto di silenzio prima del match con l’Aversa. Alle condoglianze si unisce la redazione sportiva del Quotidiano.

Emilio Fidanzio

Arcamone

SUBITO buttati nella mischia. I nuovi arrivati Smith e De Simone hanno debuttato in rossoblu nella sgambatura di Avigliano prima di arrivare nella sala stampa del Viviani per la presentazione ufficiale. “Ho più di un sassolino nella scarpa da togliermi - esordisce il centrocampista napoletano - visto come sono andati gli ultimi sei mesi a Bassano”. L’ex giocatore di Verona, Benevento e Catanzaro ha svolto con la società veneta tutta la preparazione (“senza saltare un giorno di allenamento”, ci tiene a sottolineare) ma era relegato ai margini del progetto tecnico, escluso anche dalle partitelle amichevoli. Sicuramente qualche dissapore ci sarà stato, problemi che non hanno premiato quella che per lui era stata una scelta di vita. “A Bassano ci ero andato perchè mi sembrava la soluzione ideale per l’unità della famiglia - ci spiega - vivo a Modena da molti anni e pensavo di mantenermi nelle vicinanze”. Postiglione lo interrompe e si sovrappone: “la questione ve la spiego io - attacca il patron - uno come De Simone può giocare solo davanti ad un pubblico come il nostro, i duecento spettatori di Bassano non rappresentavano un contesto adatto a lui”. Le caratteristiche tecniche del ragazzo sembrano sposare bene le idee di Capuano: “mi è capitato in carriera di giostrare anche davanti alla difesa, ma il meglio l’ho dato da interno in una linea a quattro”.

Grande curiosità destava invece l’inglesino Smith, che si fa subito notare per l’altezza e per un fisico sicuramente ancora da potenziare se di mestiere vorrà fare il centravanti. E’ nato a Viareggio 21anni fa da padre inglese e mamma toscana. A differenza di De Simone lui il calcio d’agosto l’ha assaporato: “con l’Empoli ho giocato tutte le amichevoli e sono stato convocato per la coppa Italia”, ci racconta. Capuano sul suo conto ha chiesto referenze direttamente a Salvatore Campilongo, tecnico dell’Empoli e suo collega di corso a Coverciano. Per caratteristiche Smith è una punta centrale, “ma la mobilità non mi manca, più di qualche volta mi è capitato di giocare a sinistra in un attacco a tre”.

Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Più soluzioni provate dal tecnico del Matera per sostituire Mazzoleni

Giusto mischia le carte MATERA - Mister Pino Giusto prova, nell’amichevole in famiglia, le probabili soluzioni da adottare per sostituire Achille Mazzoleni.

La pesante assenza del centrocampista centrale, punto di riferimento del gioco del Matera, comporterà un cambiamento un duro lavoro di riorganizzazione da parte del tecnico. Una probabile alternativa è quella di affidare le chiavi del centrocampo biancazzurro a Giovanni Campo, che potrebbe sostituire Mazzoleni grazie alle sue buone doti tecniche e tattiche, con il conseguente possibile utilizzo di un seniores in più in un’altra sona del campo.

Questa zona potrebbe essere la difesa, dove nella partitella del giovedì, disputata in famiglia questa settimana, il tecnico ha provato ad utilizzare contemporaneamente i tre difensori seniores e di grande esperienza della rosa del Matera, Martinelli e Bartoli centrali con Catalano a destra. A sinistra, invece, sarebbe confermato l’under Scudieri. In questo modo, spazio ad un altro under sulla fascia sinistra, con Salemme probabile titolare.

Comunque, nella partitella in famiglia presenti tutti tranne Campo, che comunque non preoccupa ed è stato solo precauzionalmente dirottato in palestra, dopo un pe-

Martinelli e, a destra, Giusto

stone rimediato nella gara di domenica scorsa, in Coppa Italia, contro il Sant’Antonio Abate. Il lavoro in palestra al centrocampista, però, è solamente stato imposto dalla necessità di averlo in campo domenica prossima in ottime condizioni. Nella seconda parte della mini partitella, dopo un primo tempo con Leta in regia, sono stati provati anche Conte e Logrie-

co come coppia centrale di centrocampo, lasciando in avanti i soliti Albano e Genchi.

«Sicuramente senza Mazzoleni saranno adottate delle decisioni tattiche e in termini di uomini diverse -ammette Gino Carrera, direttore generale- che potrebbero implicare l’inserimento di giocatori differenti, ma anche solamente una modifica, con il mantenimen-

to della formazione schierata nella gara di Coppa Italia. L’assenza precauzionale di Campo è stata voluta per evitare qualsiasi altro stop, visto il pestone che aveva rimediato in Coppa Italia. Sarà sicuramente con il gruppo domani e per la prima di campionato». Intanto, con la squadra al completo, sono a lavoro e si stanno pian piano integrando anche gli ultimi ar-

rivati alla corte del tecnico Pino Giusto, l’attaccante Alessio De Vecchis e il terzino destro Alessio Cusimano, entrambi a Matera dal settore giovanile dai bianconeri dell’Ascoli.

«I due ultimi innesti si stanno integrando, considerando che l’ultimo (De Vecchis, ndr) -continua Carrera- è a lavoro con la squadra da soli tre giorni. Entrambi si muovono bene. Cusimano è molto ordinato e puntuale negli interventi, mentre De Vecchis, essendo una punta, cercherà sicuramente di ricavarsi il proprio spazio alle spalle dei due titolari attuali dando il massimo in allenamento».

All’interno della squadra, intanto, si notano grandi motivazioni per la prima gara di campionato della nuova stagione, ed inoltre, ci siano ancora alcuni giovani in prova, sempre utili per allargare il parco under a disposizione del tecnico barese, perchè essendo fondamentali nella categoria i giovani, è sempre meglio avere varie alternative in rosa per una stagione lunga e complicata, nonchè ricca di imprevisti di percorso, oltre che, probabilmente, con due giornate aggiuntive rispetto alle previste, con il probabile ripescaggio nel girone H del Grottaglie Francesco Calia sport@luedi.it

In vista dell’esordio col Sant’Antonio, buone notizie

Francavilla, Chisena c’è FRANCAVILLA – È ripresa al “Fittipaldi” la preparazione del Francavilla in vista dell’insidiosa gara in trasferta di domenica contro il Sant’Antonio Abate. Esordio in campionato quindi, per l’undici rossoblu, che per il quinto anno consecutivo si appresta ad affrontare la Serie D. All’appello fino ad ora manca soltanto il centrocampista senisese Fabio Pioggia, che ancora è fermo ai box, dopo l’operazione alla caviglia. Per lui ancora tempi lunghi di recupero, si parla di un suo impiego in squadra tra due o tre mesi. A disposizione di mister Lazic, un gruppo che si è messo a lavoro sin dalle prime giornate di ritiro e che sembra abbastanza affiatato. La sconfitta nel derby contro il Pisticci, di certo non può fare drammi, ma neanche va presa alla leggera. La squadra però, sembra abbia recuperato bene mentalmente

l’eliminazione dalla Coppa Italia, visto che durante gli allenamenti si nota molta concentrazione e grinta.

Tutte valutazioni che si fanno in base alla preparazione svolta durante la settimana, ma che in qualche modo già tengono sotto pressione il tecnico rossoblù, non molto soddisfatto della prova of-

ferta dai suoi ragazzi nella gara contro il Pisticci. Adesso però, si comincia a fare sul serio, il campionato non permette distrazioni, la concentrazione deve essere sempre al massimo, per evitare di compromettere le gare. In campo, ci saranno giocatori che conoscono ormai molto bene il campionato, ed altri

LA NUOVA ARRIVATA: GROTTAGLIE Il patron promette rinforzi In settimana il nuovo calendario del girone H C’È soddisfazione in casa Grottaglie per l’ammissione in D. La tempistica crea comunque qualche difficoltà alla società tarantina, che si butta a capofitto sul mercato dopo l’arbitrato del Coni. “Giustizia è fatta - ha dichiarato il presidente Ciraci’ - ci è stato reso quello che ci spettava, la serie D è addirittura una categoria che sta stretta ad una città come Grottaglia, per cui ci vedremo presto con il tecnico Maiuri per elaborare le strategie di rafforzamento della rosa.” La campagna acquisti però presenterà una difficoltà: “non potremo attingere ai professionisti, per loro il mercato si è chiuso il 31”, spiega il presidente. Nel girone a 19 squadre il Grottaglie riposerà per prima.

invece che si apprestano a conoscerlo e che vorranno mettersi subito in evidenza con gli osservatori di mercato. Osservatori, che dopo aver “pescato” i terzini Nicolao e Milella dalle file rossoblu, tengono d’occhio eventuali under interessanti.

Contro la formazione campana di mister Di Nola, Del Prete e compagni devono partire con il piglio giusto, per portare in porto il risultato. Dal canto loro, i campani non vorranno certo steccare l’esordio in campionato davanti ai propri tifosi, per questo gli ingredienti per assistere ad una gara davvero avvincente ci sono tutti.

Nel Francavilla in campo dal primo minuto, il fantasista Antonio Chisena, in coppia con il capitano Genny Del Prete, il numero dieci rossoblu, pare stia recuperando la forma migliore, per esprimere tutto il suo valore.

Claudio Sole

Francavilla in azione a Pisticci

Il vicepresidente gialloble Domenico Albano analizza il momento e promette altri acquisti

Pisticci, aumenta la fiducia per il campionato

Albano del Pisticci

AD UNA SQUADRA CHE in due anni è passata dalla Promozione lucana alla serie D, soprattutto se alle spalle ha una realtà organizzativa dinamica e motivata, ma non facoltosa sotto il profilo economico, può capitare di non avere dei riferimenti in un campionato interregionale, di non riuscire a valutare subito le scelte fatte in modo da capire che tipo di rosa sia stata allestita, quali obiettivi può raggiungere realmente e, di conseguenza, come si è operato durante il mercato estivo.

Per il momento è presto per avere risposte.

Quelle arriveranno dal campo, dopo diversi turni di campionato. Di certo, però, è stato confortante proprio per iniziare a farsi una idea, prendere atto delle prestazioni del Pisticci nelle due sfide di Coppa con Bitonto e Francavilla in Sinni, due squadre inserite nel girone H di D e quindi contendenti dei gialloble.

“Le prestazioni offerte finora dalla squadra commenta il vice presidente del Pisticci, Domenico Albano - sono state molto positive, ci dan-

no conforto riguardo al nostro operato e ci lasciano ben sperare in ottica campionato, anche se sappiamo benissimo quanto sarà difficile confrontarsi ogni domenica con realtà più strutturate e più grandi di noi. Già nella sfida di esordio a Francavilla Fontana, tra qualche giorno, saremo chiamati ad un test molto impegnativo, contro una squadra forte che vorrà partire bene davanti al suo numeroso pubblico.

Sarà difficile, ma nonostante tutto sono ottimista”.

Albano, poi, conferma come il Pisticci sia intenzionato a limare ancora la sua rosa, intervenendo sul mercato: “ci manca - dice - un under sulla corsia di sinistra. Lo stiamo cercando e vedremo di risolvere al più presto così da eliminare questa carenza e completare la nostra rosa”.

Intanto tiene banco la notizia in base alla quale il Grottaglie, appena ripescato in D, potrebbe essere inserito nel girone H che diventerebbe così a 19 squadre. “Non abbiamo notizie ufficiali - continua Albano -, ma da quanto leggo sem-

bra che possa essere così. In tal caso saranno rifatti i calendari, tranne che per la partita di domenica prossima che dovrebbe disputarsi regolarmente. Attendiamo, comunque, delle indicazioni ufficiali”.

Il vice presidente, infine, per le mansioni che svolge all'interno della società jonica, tiene sempre uno sguardo attento sui bilanci societari: “innanzitutto - conclude Albano - mi preme ringraziare l'imprenditore Mario Morano, organizzatore del Memorial Michetti, che ha destinato tutti gli utili della manifestazione, incassi e sponsor, alla nostra società. Per il resto ribadisco a tutti che la campagna abbonamenti è aperta. Finora abbiamo raggiunto un risultato discreto, ma crediamo si possa fare di più ed ottenere maggiori contributi dai nostri spettatori. Invito coloro che seguono la squadra, dunque, ad abbonarsi per sostenere il nostro progetto e consentirci di affrontare la stagione con serenità”.

Roberto D’Alessandro

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

46 Sport

Diverse novità e la voglia di migliorarsi nonostante la crisi economica

Riparte il calcio lucano La finale di Coppa Italia si giocherà a Policoro, non a Venosa TANTE novità, la voglia di continuare nel positivo cammino avviato l'anno scorso, l'intenzione di coadiuvare le società mediante gli strumenti atti a garantirne piena efficienza amministrativa ed economica.

Sono state queste le chiavi di lettura della presentazione dei campionati di Eccellenza e Promozione lucane, svoltasi ieri pomeriggio presso la sede del Comitato Regionale Figc-Lnd della Basilicata, sito in via del Basento.

Presenti il presidente del Comitato Lucano, Piero Rinaldi, il presidente degli allenatori di Basilicata, Gerardo Passarella, il vice presidente Cra ( Comitato regionale arbitri ) Antonio Bevilacqua, Rocco Picciano, segretario del comitato lucano e Antonio De Bonis responsabile del progetto Lottomatica e delegato provinciale di Potenza.

Ebbene, nonostante la crisi economica incombente i due campionati regionali di calcio saranno ancora una volta i protagonisti delle domeniche di passione per i tifosi dei paesi lucani.

Da domenica 13 settembre

tutte le squadre dovranno lottare fino al novantesimo per ottenere i tre punti. Per mettere a punto la macchina organizzativa della stagione è stato necessario presentare i calendari, figli di una serie di griglie che hanno fatto i conticonle necessitàdellesocietà e le richieste di giocare in alternanza con le gare del Potenza o del Matera. Allenatori e arbitri saranno chiamati a confrontarsi anche in questa stagione con le asperità dei due tornei. Gli allenatori dovranno regolarizzare la propria posizione mediante la presentazione della foto di riconoscimento, gli arbitri, invece saranno tenuti a banchetto in un test che metterà in evidenza le condizioni di forma delle giacchette nere.

Grande è stata la soddisfazione del presidente federale Rinaldi che ha evidenziato gli sforzi e i risultati conseguiti

nel corso dellastagione appena conclusa, con i progetti di solidarietà verso l'Abruzzo, colpito dal sisma che ha visto impegnato in prima linea proprio il comitato di viale del Basento.

“Aiutiamoli” è stata solo una tappa del percorso della Figc lucana che in questa stagione è chiamata ad una prova di maturità nonostante le difficoltà economiche e la richiesta da parte di società di altre regioni di prendere il titolo di realtà lucane, vedi quella del Gravina con l'Irsinese, peraltro seccamente respinta da Rinaldi.

Durante la stagione, ovvero ad aprile, la sede del comitato cambierà, mentre saranno svolte attività collaterali, come la promozione di una rivista sul calcio e la pubblicazione dell'almanacco illustrato del calcio.

Tante novità, quelle elaborate dagli addetti ai lavori che

Eccellenza e Promozione iniziano domenica 13

hanno posto particolare accento, dinanzi ad una folta platea, composta dai dirigenti e dai tecnici delle società iscritte ai due campionati, sull'importanza strategica e nevralgica del settore giovanile che da solo potrebbe creare le premesse per un netto e deciso miglioramento delle condizioni agonistiche in Basilicata.

Rinaldi ha anche parlato della situazione del campo Federale di Potenza, che sarà oggetto di un confronto a breve con la Provincia, viste le penose condizioni del terreno di gioco. Il campo, la cui intitolazione verrà dedicata a UmbertoDiPasca meritaunlook migliore.

Le società potranno essere coadiuvate da un consulente, gratuitamente, nello svolgimento della gestione tecnica ed economica. Tanti punti all'ordine del giorno, un solo obiettivo, migliorare e migliorarsi. I ntanto la sede della finale di coppa Italia, sarà quella di Policoro e non Venosa come comunicato nei giorni scorsi.

Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Piero Rinaldi, presidente della Figc di Basilicata

I granata devono mettere a punto i meccanismi Potenza affidato a Telesca

Per il Moliterno Cresce e migliora grandi ambizioni il giovane Avigliano ULTIMO BOTTO di fine mercato per il Moliterno.

Arriva in maglia rossoblu dal Viggiano l’esterno sinistro Alessandro Genovese, classe 1985.

Il centrocampista viggianese che si allenava agli ordini di Vignati già da qualche giorno ha dovuto aspettare che gli consegnassero la lista di trasferimento per potersi spostare in quel di Moliterno.

Ora si può dire che tutti i cocci sono stati ricomposti.

Dalla gara di andata di Coppa Italia contro il Viggiano a quella di ritorno molto è cambiato e anche in positivo.

E’ rientrato Cirigliano in retroguardia che è riuscito ad erigere un muro a gente del calibro di Sanchirico, Mangieri e Campisano quando è entrato in campo e non ha fatto sentire la mancanza del più fresco e giovane capitano Mastrangelo.

A centrocampo è stata incoraggiante la prova di Savone, un vero pitbull nella zona nevralgica con Albini a recuperare palloni e a servirli sulle fasce ad Albano e Fratantuono o alle punte Molletta e Luis Genovese, altro acquisto dell’ultima settimana.

Michele Albini che era squalificato per la gara di Moliterno al ritorno in campo a Viggiano ha dimostrato di essere in grande spolvero e questo non può che gratificare l’allenatore su cui scommette su di lui essendo che ha solo 22 anni ma che da diverse stagioni indossa la casacca rossoblu.

Sempre nella zona mediana del campo c’è da sottolineare la bella prestazione di Albano che assente nella gara di andata sulla corsia destra ha fatto intravedere il suo dinamismo e le sovrapposizioni con Petrocelli che era partito come terzino sinistro ad inizio gara.

In ultimo da citare anche

Vignati

il buon lavoro svolto in fase d’attacco da Luis Genovese.

L’anno scorso non aveva con chi scambiare la palla a Latronico e questo lo limitava molto. Nonostante è un gigante di 1,92 m accomuna al gran fisico ad una buona tecnica di gioco che giova pure ai suoi compagni di squadra in fase di possesso palla.

Vignati crede molto nelle sue qualità ed è l’unico che può fornirgli le indicazioni necessarie per far bene in questo campionato. E’ la scommessa del Moliterno e dell’intera squadra lì davanti e c’era andato vicino alla firma già lo scorso anno nel mese di ottobre.

Il tecnico rossoblu finalmente può avere l’imbarazzo della scelta dopo che è stato sempre a far la conta degli uomini quando mancava qualcuno.

Magari qualche "big" andrà in panchina ma sarà per il bene della squadra. Non certo per demerito. E questo lo sanno tutti in squadra. b.b.

AVIGLIANO - Altri sette giorni prima del campionato, e non è una sorpresa, era andata così anche negli anni scorsi.

Una settimana in più di tempo, per poter lavorare.

Perfezionare la condizione, migliorare l'intesa. Soprattutto, inserire chi ha incominciato più tardi la preparazione, chi deve recuperare da infortuni, chi solo da poco ha trovato l'accordo con la società.

Sette giorni in più che possono magari essere, almeno in apparenza, pochi, che certamente saranno utilissimi per un Avigliano che di cose da mettere a punto ne ha diverse.

Né si poteva pensare che così non fosse, con una preparazione cominciata da un periodo che oggi supera di poco le tre settimane, che non le raggiungeva nemmeno al momento del doppio confronto del primo turno di Coppa Italia contro il Bln Pignola.

Impegno tutt'altro che semplice, contro una formazione che ha dimostrato di poter essere una delle più interessanti realtà del campionato di Promozione.

Aver superato l'ostacolo, anche se sono stati necessari i rigori, sia per pareggiare la sconfitta dell'andata, sia per ot- Salbini, inedito attaccante tenere il passaggio del turno, è un'iniezione di fiducia per una squadra che è mente, quando sia la condizione atletica ancora un cantiere aperto. Che deve an- dei due giocatori, sia la loro intesa sarà cora trovare i giusti assetti e l'intesa fra stata perfezionata.

Intanto, a rafforzare il settore offensigli uomini ed i reparti, e che fatalmente è sembrata, nella seconda metà del secon- vo è arrivato, dalle giovanili del Potenza, Lasco; con lui, in settimana, ha comindo tempo in debito di ossigeno.

Anche se il suo allenatore Bartolo Fila- ciato ad allenarsi anche Paterna, e un aldelfia rigetta questa interpretazione: tro tassello nella rosa per il prossimo “Io, invece, ho visto la squadra fisica- campionato è stato inserito con l'ingagmente messa meglio nel secondo tempo, gio di Castaldo, anch'egli proveniente anche se indubbiamente qualche ele- dal settore giovanile del Potenza, portiemento è apparso un po'stanco. Piutto- re che andrà ad affiancare Sabia, che besto, credo che il ritorno con il Pignola ab- ne ha fatto contro il Pignola, non solo pabia evidenziato come dobbiamo miglio- rando un paio di rigori, ma soprattutto rare nella fluidità di gioco, crescere in dimostrando sicurezza nelle occasioni lucidità e affinare nella fase di gestione in cui è stato chiamato in causa.

Scelte che vanno nella logica scelta della palla.

Nel complesso, comunque, la squadra dalla società per questa stagione: elemi è piaciuta per quadratura ed equili- menti giovani, su cui poter impostare un lavoro che possa dare frutti anche in brio”.

La novità tattica del ritorno contro il futuro. L'andata del secondo turno di Bar La Notte è stata l'inedita coppia d'at- Coppa, domenica prossima, potrebbe estacco: Salbini come elemento più avan- sere l'occasione per rivedere anche Volizato, Damiano a partire alle sue spalle. ni, che va smaltendo l'infortunio che lo “Un'esperimento che ho voluto fare - ha tenuto fin qui fermo e sembra pronto spiega Filadelfia- considerando che Da- ad ereditare il ruolo che non molti anni miano è bravo a giocare fra le linee e che fa fu del padre. Insomma, è un Avigliano con questo tipo di schieramento diventa ancora in itinere. Che sa di dover lavorapossibile sfruttare la velocità di Salbi- re molto ma che è pronto a farlo, per poter raggiungere gli obbiettivi che si è ni”.

Un'idea indubbiamente interessante, prefisso. che meriterà di esser verificata ulteriorGiancarlo Tedeschi

Super Atletico per puntare a vincere

DOPO IL mancato ripescaggio in Promozione l’Atletico Potenza vuole vincere il campionato sul campo.

Questo è l’unico obiettivo da quando si è saputo che il Rotondella e il Libertas Montescaglioso l’avevano scavalcata nella graduatoria per il salto di categoria e quindi l’eventuale ripescaggio poi avvenuto.

La squadra che è stata affidata a Dino Telesca, già tecnico della formazione del capoluogo due stagioni fa, è stata quella che più di tutte si è mossa sul mercato ed ha chiuso importantitrattative congiocatori di serie superiori.

Dopo i colpi annunciati qualche settimana fa del portiere Scaldaferri dalla Murese, dei difensori Santangelo dal Futura Potenza e Dapoto dal Barrata e della mezzapunta Galantucci dal Futura Potenza, ne sono stati comunicati altri sei.

Si tratta delcentrocampista Giulio Mancusi dal San Chirico Nuovo, dell’esterno difensivo Giuseppe Smaldore dall’Atella Monticchio, del centrocampista Canio Tantotero fermo lo scorso anno per infortunio e due stagioni fa tesserato con la Berretti del Potenza, del difensore Pasquale Forgerato dal Satriano, del secondo portiere Carmine Costini che nello scorso campionato aveva cominciato la stagione a Tolve e poi terminato al Barrata e il laterale difensivo Franco Tolve del Futura Potenza.

Infine in queste ore si attende la firma della seconda punta Alessio Diana dal Real Tolve su cui c’è la possibilità del 95% di arrivo in squadra.

Su questa testata avevamo parlato anche di un possibile arrivo dell’attaccante Salvatore Di Bello dal Vitalba, ma alla fine non se ne fatto più niente a quanto pare.

L’Atletico Potenza però non si vuole limitare a vincere la Prima Categoria.

Vuole pure ottenere la vittoria del campionato Juniores.

Sono stati acquistati per questo motivo dalla Dedalo il centrocampista Cammarota e le punte Lapelosa e Albanese che insieme hanno messo a segno 120 gol nell’ultimo campionato. b.b. sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 47

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

(FFHOOHQ]D /XFDQD ,QL]LR VHWWHPEUH )LQH DSULOH

*,251$7$

*,251$7$

6HW *HQ

6HW *HQ

$WHOOD 0 )HUUDQGLQD

$ &ULVWRIDUR ) 0XUJLD

$YLJOLDQR 9LJJLDQR $] 3LFHUQR 3ROLFRUR %RUXVVLD 3 5LFLJOLDQR ) 0XUJLD 0XUHVH

%DQ]L $WHOOD 0 )HUUDQGLQD $YLJOLDQR 0XUHVH %RUXVVLD 3 3ROLFRUR 5HDO 7ROYH

,UVLQHVH 9XOWXU

5LFLJOLDQR ,UVLQHVH

5HDO 7ROYH $ &ULVWRIDUR

9LJJLDQR $] 3LFHUQR

5 9DOGLDQR %DQ]L

9XOWXU 5 9DOGLDQR

*/, 25$5, ( /( 6267(

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

6, 3$57,5$ GRPHQLFD VHWWHP EUH FRQ FKLXVXUD LO DSULOH

6HW *HQ

2WW *HQ

2WW *HQ

$WHOOD 0 3ROLFRUR

$ &ULVWRIDUR $] 3LFHUQR

25$5, *OL RUDUL GL VYROJLPHQWR GHOOH SDUWLWH GL &DPSLRQDWR VDUDQQR 'DO 6HWWHPEUH RUH 'DO 6HWWHPEUH RUH 'DO 2WWREUH RUH 'DO )HEEUDLR RUH 'DO 0DU]R RUH /( 6267( GXH GRPHQLFD GL VRVWD GLFHPEUH H $SULOH

$YLJOLDQR $ &ULVWRIDUR

%DQ]L )HUUDQGLQD

$YLJOLDQR 5LFLJOLDQR

$] 3LFHUQR 0XUHVH

0XUHVH 5HDO 7ROYH

$] 3LFHUQR 9XOWXU

%RUXVVLD 3 5 9DOGLDQR

3ROLFRUR $YLJOLDQR

%RUXVVLD 3 %DQ]L

5LFLJOLDQR ) 0XUJLD5

)HUUDQGLQD $ &ULVWRIDUR

)HUUDQGLQD 9LJJLDQR

$WHOOD 0 0XUHVH

) 0XUJLD 9XOWXU

9DOGLDQR ,UVLQHVH

) 0XUJLD ,UVLQHVH

,UVLQHVH %DQ]L

9LJJLDQR $WHOOD 0

5HDO 7ROYH 5 9DOGLDQR

5HDO 7ROYH 5LFLJOLDQR

9XOWXU %RUXVVLD 3

9LJJLDQR 3ROLFRUR

*,251$7$

*,251$7$

2WW )HE

2WW )HE

$WHOOD 0 9XOWXU

$ &ULVWRIDUR $WHOOD

$YLJOLDQR 5 9DOGLDQR

%DQ]L 9LJJLDQR

$] 3LFHUQR ,UVLQHVH

,UVLQHVH %RUXVVLD 3

)HUUDQGLQD 5LFLJOLDQR

0XUHVH $YLJOLDQR 3ROLFRUR )HUUDQGLQD

) 0XUJLD %DQ]L

5LFLJOLDQR $] 3LFHUQR

3ROLFRUR $ &ULVWRIDUR

5 9DOGLDQR ) 0XUJLD

5HDO 7ROYH %RUXVVLD 3

9XOWXU 5HDO 7ROYH

9LJJLDQR 0XUHVH

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

1RY )HE

1RY )HE

1RY 0DU

$ &ULVWRIDUR 9LJJLDQR

$ &ULVWRIDUR 0XUHVH

%DQ]L $QJHOR &ULVWRIDUR

%DQ]L 3ROLFRUR

$WHOOD 0 ,UVLQHVH

%RUXVVLD 3 $] 3LFHUQR

%RUXVVLD 3 ) 0XUJLD

$YLJOLDQR %RUXVVLD 3

) 0XUJLD 5HDO 7ROYH

,UVLQHVH 5HDO 7ROYH

$] 3LFHUQR ) 0XUJLD

0XUHVH )HUUDQGLQD

)HUUDQGLQD 5 9DOGLDQR

5LFLJOLDQR $WHOOD 0

3ROLFRUR 5LFLJOLDQR

5 9DOGLDQR $] 3LFHUQR 9XOWXU $YLJOLDQR

,UVLQHVH $YLJOLDQR 0XUHVH 3ROLFRUR 5LFLJOLDQR 9LJJLDQR

5HDO 7ROYH %DQ]L

5 9DOGLDQR $WHOOD

9LJJLDQR 9XOWXU

9XOWXU )HUUDQGLQD

*,251$7$

*,251$7$

1RY 0DU

1RY 0DU

$ &ULVWRIDUR 9XOWXU

%DQ]L 0XUHVH

$WHOOD 0 ) 0XUJLD

%RUXVVLD 3 $WHOOD 0

$YLJOLDQR 5HDO 7ROYH

)RUWLV 0XUJLD $YLJOLDQR

$] 3LFHUQR %DQ]L )HUUDQGLQD %RUXVVLD 3

,UVLQHVH )HUUDQGLQD 5HDO 7ROYH $] 3LFHUQR

0XUHVH 5LFLJOLDQR

5LFLJOLDQR $ &ULVWRIDUR

3ROLFRUR 5 9DOGLDQR

5 9DOGLDQR 9LJJLDQR

9LJJLDQR ,UVLQHVH

9XOWXU 3ROLFRUR

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

'LF 0DU

'LF $SU

'LF $SU

$ &ULVWRIDUR 5 9DOGLDQR

$YLJOLDQR $WHOOD 0

$ &ULVWRIDUR ,UVLQHVH

$WHOOD 0 5HDO 7ROYH

$] 3LFHUQR )HUUDQGLQD

$YLJOLDQR $] 3LFHUQR

%RUXVVLD 3 $ &ULVWRIDUR

)HUUDQGLQD ) 0XUJLD 0XUHVH 9XOWXU

) 0XUJLD 3ROLFRUR ,UVLQHVH 0XUHVH

3ROLFRUR ,UVLQHVH

5HDO 7ROYH 9LJJLDQR

5LFLJOLDQR %DQ]L

5 9DOGLDQR 5LFLJOLDQR

9LJJLDQR %RUXVVLD 3

9XOWXU %DQ]L

$WHOOD 0 $] 3LFHUQR %DQ]L $YLJOLDQR )HUUDQGLQD 5HDO 7ROYH 0XUHVH 5 9DOGLDQR 3ROLFRUR %RUXVVLD 3 5LFLJOLDQR 9XOWXU 9LJJLDQR ) 0XUJLD

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

48 Sport

3URPR]LRQH /XFDQD ,QL]LR VHWWHPEUH )LQH DSULOH

*,251$7$

*,251$7$

6HW *HQ

6HW *HQ

%DOYDQR 6 /DJRQHJUR

$ 6FDQ]DQR %OQ 3LJQROD

%OQ 3LJQROD 9DULVLXV

%HOOD 6DQWDUFDQJLROHVH

*URWWROH 3HVFRSDJDQR

/DJRSHVROH 5RWRQGHOOD

/ 0RQWHVFDJO 5 ,UVLQD 0ROLWHUQR %HOOD 3LHWUDJDOOD $ 6FDQ]DQR

5HDO ,UVLQD 3LHWUDJDOOD

5RWRQGHOOD 0LJOLRQLFR

6 /DJRQHJUR *URWWROH

6DQWDUFDQJ /DJRSHVROH

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

6HW *HQ

2WW *HQ

2WW *HQ

%DOYDQR %HOOD

$ 6FDQ]DQR / 0RQWHVFDJ

%DOYDQR 0ROLWHUQR

%OQ 3LJQROD 3HVFRSDJDQR

%HOOD *URWWROH

%OQ3LJQROD 6DQWDUFDQJ

*URWWROH 6DQWDUFDQJLRO

/DJRSHVROH 0LJOLRQLFR

*URWWROH /DJRSHVROH

/ 0RQWHVFDJ 9DULVLXV

3HVFRSDJDQR %DOYDQR

/ 0RQWHVFDJ 3HVFRSDJDQR

0LJOLRQLFR 5HDO ,UVLQD

5HDO ,UVLQD 5RWRQGHOOD

0LJOLRQLFR 9DULVLXV

0ROLWHUQR /DJRSHVROH

6DQWDUFDQJ 0ROLWHUQR

3LHWUDJDOOD %HOOD

3LHWUDJDOOD 6 /DJRQHJUR

6 /DJRQHJUR %OQ 3LJQROD

5HDO ,UVLQD $ 6FDQ]DQR

5RWRQGHOOD $ 6FDQ]DQR

9DULVLXV 3LHWUDJDOOD

5RWRQGHOOD 6 /DJRQHJUR

*,251$7$

*,251$7$

2WW )HE

2WW )HE

$ 6FDQ]DQR 0LJOLRQLFR

$ 6FDQ]DQR 9DULVLXV

%HOOD %OQ 3LJQROD /DJRSHVROH 5HDO ,UVLQD 0ROLWHUQR *URWWROH 3HVFRSDJDQR 3LHWUDJDOOD 6DQWDUFDQJ %DOYDQR

25$5, *OL RUDUL GL VYROJLPHQWR GHOOH SDUWLWH GL &DPSLRQDWR VDUDQQR 'DO 6HWWHPEUH RUH 'DO 6HWWHPEUH RUH 'DO 2WWREUH RUH 'DO )HEEUDLR RUH 'DO 0DU]R RUH /( 6267( GXH GRPHQLFD GL VRVWD GLFHPEUH H $SULOH

%OQ 3LJQROD *URWWROH 0LJOLRQLFR 3HVFRSDJDQR 3LHWUDJDOOD 0ROLWHUQR

9DULVLXV 5RWRQGHOOD

5RWRQGHOOD %HOOD

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

1RY )HE

1RY )HE

1RY 0DU

$ 6FDQ]DQR 3HVFRSDJDQR

%DOYDQR %OQ 3LJQROD

%HOOD / 0RQWHVFDJOLRVR *URWWROH %DOYDQR /DJRSHVROH $ 6FDQ]DQR 0ROLWHUQR %OQ 3LJQROD 3HVFRSDJDQR 5RWRQGHOOD 6DQWDUFDQ 3LHWUDJDOOD 6 /DJRQHJUR 0LJOLRQLFR 9DULVLXV 5HDO ,UVLQD

%OQ 3LJQROD /DJRSHVROH / 0RQWHVF *URWWROH 0LJOLRQLFR 6DQWDUFDQJ 3LHWUDJDOOD %DOYDQR 5HDO ,UVLQD %HOOD

6 /DJRQHJUR $ 6FDQ]DQR

*,251$7$

$ 6FDQ]DQR 6DQWDUFDQJ

%DOYDQR / 0RQWHVFDJ

/ 0RQWHVF %OQ 3LJQROD

%OQ 3LJQROD 3LHWUDJDOOD

5RWRQGHOOD %DOYDQR

%HOOD $ 6FDQ]DQR *URWWROH 5RWRQGHOOD /DJRSHVROH 6 /DJRQHJUR 0ROLWHUQR 0LJOLRQLFR

6 /DJRQHJUR 3HVFRSDJDQR

3HVFRSDJDQR 9DULVLXV

9DULVLXV %HOOD

6DQWDUFDQJ 5 ,UVLQD

*,251$7$

*,251$7$

*,251$7$

'LF 0DU

'LF $SU

'LF $SU

$ 6FDQ]DQR 0ROLWHUQR

%DOYDQR $ 6FDQ]DQR

/ 0RQWHVF 3LHWUDJDOOD

%OQ 3LJQROD 5HDO ,UVLQD

0LJOLRQLFR %DOYDQR

%HOOD /DJRSHVROH *URWWROH 9DULVLXV / 0RQWHVF 5RWRQGHOOD 0ROLWHUQR 6 /DJRQHJUR

3HVFRSDJDQR 5 ,UVLQD

9DULVLXV 6 /DJRQHJUR

1RY 0DU

5HDO ,UVLQD 0ROLWHUQR

/DJRSHVROH 9DULVLXV 0ROLWHUQR / 0RQWHVFDJ 6DQWDUFDQJ 5RWRQGHOOD

*,251$7$

3LHWUDJDOOD /DJRSHVROH

%HOOD 0LJOLRQLFR *URWWROH 3LHWUDJDOOD

5RWRQGHOOD 0ROLWHUQR

1RY 0DU

0LJOLRQLFR *URWWROH

5RWRQGHOOD %OQ 3LJQROD

*/, 25$5, ( /( 6267( 6, 3$57,5$ GRPHQLFD VHWWHP EUH FRQ FKLXVXUD LO DSULOH

/ 0RQWHVF 6DQWDUFDQ

5 ,UVLQD 6 /DJRQHJUR

5 ,UVLQD *URWWROH

9DULVLXV %DOYDQR

%DOYDQR /DJRSHVROH

6 /DJRQHJUR / 0RQWHVFDJ

3HVFRSDJDQR /DJRSHVROH

0LJOLRQLFR / 0RQWHVFDJO 3HVFRSDJDQR 0ROLWHUQR

$ 6FDQ]DQR *URWWROH /DJRSHVROH / 0RQWHVF 0LJOLRQLFR %OQ 3LJQROD 3HVFRSDJDQR %HOOD 5HDO ,UVLQD %DOYDQR 5RWRQGHOOD 3LHWUDJDOOD

6 /DJRQHJUR %HOOD

3LHWUDJDOOD 0LJOLRQLFR

6 /DJRQHJUR 6DQWDUF

9DULVLXV 6DQWDUFDQJ

6DQWDUFDQJ 3HVFRSDJDQR

9DULVLXV 0ROLWHUQR

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 49

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Bawer, preso Maestrello SI CHIAMA Matteo Maestrello, ala di 198 centimetri di altezza, 28 anni, l’ultimo arrivo dell'Olimpia Bawer Matera.

La società materana ha cercato sul mercato un giocatore, over, che completasse il roster di Corà dando qualità all'attacco, garantendo punti, ottimo nelle conclusioni dalla media e lunga distanza e con buone attitudini atletiche e anche tecniche.

Maestrello ha disputato la passata stagione in Legadue con la maglia del Reggio Emilia ed ha accettato di arrivare a Matera con un blitz che la società

materana ha condotto proprio in questi giorni.

Matteo Maestrello, cresciuto cestisticamente nelle giovanili della Benetton Treviso con cui ha disputato due campionati di serie A (dal 1998 al 2000), è passato prima nelle fila del San Lazzaro, per poi contribuire alle fortune dell’ Imola, per vestire infine la maglia della Virtus Bologna, con cui nel 2005 conquista la promozione nella massima serie.

Altri quattro campionati in LegaDue con Ferrara, Novara e Reggio Emilia, con cui, nell'ultima stagione, ha realizzato 163 punti

con una media di 21 minuti a partita.

La trattativa si è chiusa nelle ultime ore e l'annuncio ufficiale dell'arrivo di Maestrello è arrivato nella tarda serata di ieri anche perché i tesseramenti della sessione estiva si esauriscono lunedì.

L'accordo con il giocatore è stato trovato proprio nelle ultime ore dopo che il Matera ha superato la concorrenza di società importanti e di categoria che avevano tentato una corte serrata al giocatore a cominciare dall'Ozzano di coach Salieri che però sembra essere arrivato tardi in que-

sta corsa all'esterno di Jesolo, destinato a vestire la maglia della Bawer.

Un'idea, quella di Matteo Maestrello, nata ben prima del match di Coppa Italia con Potenza anche se l'esito di quella sfida ha convinto ancor di più tecnico e società dell'opportunità di questo tipo di scelta.

L'arrivo di Maestrello completa il roster di Matera anche se non ci saranno rinunce, almeno per il momento, sotto il profilo degli under.

Rimarranno i quattro attualmente in organico più i giovani materani, anche loro desiderosi di avere un

Matteo Maestrello

proprio spazio all'interno della prima squadra.

Per l'arrivo di Maestrello bisognerà aspettare qualche giorno, potrà iniziare dalla prossima settimana, probabilmente, ad allenarsi con i nuovi compagni.

Di certo viene considera-

to in casa Olimpia il completamento naturale dell'organico costruito quest'estate, un giocatore di categoria superiore che si spera possa consentire un atteso salto di qualità.

Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Derby di Coppa Corà non si nasconde: «Abbiamo affrettato tiri e conclusioni»

Potenza sì, Matera “ni” Paternoster: «Buona intensità in difesa. Ora aspettiamo Antrops» POTENZA promosso a pieni voti, Matera rimandato e da rivedere. E' questa la sintesi estrema del primo derby di A Dilettanti di basket, in Summer Cup, che ha messo in mostra, mercoledì scorso a Policoro, una Levoni Potenza già in palla e con buone individualità tecniche ed una Bawer Matera ancora lontana dalla miglior condizione psico-fisica ed alla ricerca di quegli equilibri necessari per potersi esprimere al meglio.

La disamina del confronto si può sintetizzare così.

La Levoni ha avuto piccoli problemi solo nei primi dieci minuti di gioco e poi è salita di rendimento alla distanza malgrado Antrops, arrivato solo due ore prima della sfida, non sia stato impiegato con il resto della squadra.

Hanno ben impressionato soprattutto i nuovi Silvestrini e Maioli, mentre Ruggeri ha confermato di essere giocatore indispensabile per la squadra di Paternoster: “abbiamo messo in mostra una buona intensità difensiva, dopo i primi minuti di studio abbiamo iniziato a difendere come piace a me, sappiamo che questi confronti di Coppa Italia sono per noi”, ha spiegato il tecnico della Levoni, “importanti appuntamenti di preparazione verso le sfide che contano in campionato. Ma questa sera abbiamo giocato una buona sfida”.

La Levoni ha mostrato soprattutto, questo è parso l'aspetto più incoraggiante, un'ottima circolazione di palla in attacco che non è facile da raggiungere soprattutto in una fase iniziale della preparazione: “sì, posso dire che le cose sono andate bene e c'è stata una buona circolazione ma questo rientra nei nostri obiettivi che puntano a far sì che tutti quanti si sentano importanti per questa squadra, tutti dobbiamo essere pronti per prendere iniziative in attacco.

Stiamo lavorando per avere questo tipo di mentalità”.

L'ottimismo di Paternoster però frena decisamente quanto si parla di un obiettivo play off che per la Levoni vista l'altra sera con l'aggiunta di Antrops sembra ampiamente alla portata, il tecnico però spiega: “aspettiamo di integrare

SUMMER CUP GARE DI ANDATA CASTELLETTO TICINO-OMEGNA FIDENZA-TREVIGLIO TRENTO-RIVA DEL GARDA JESOLOSANDONÀ-TRIESTE FORTITUDO BOLOGNA-OSIMO OZZANO-FORLÌ VIRTUS SIENA-MONTECATINI PALESTRINA-PERUGIA FERENTINO-SANT’ANTIMO POTENZA-MATERA SAN SEVERO-MOLFETTA OSTUNI-RUVO DI PUGLIA

81-72 72-81 83-74 52-85 100-47 74-79 81-74 77-92 71-76 86-67 69-72 73-77

TRIANGOLARE (RIPOSA TRAPANI) BARCELLONA-FORTITUDO AGRIGENTO

74-62

Alcune immagini del derby di Policoro (foto Videouno)

anche Antrops con gli altri giocatori, piano piano, e continuiamo a fare il nostro gioco senza esaltarci”.

Ad ammettere i meriti di Potenza ma anche le concessioni di Matera è il tecnico Claudio Corà che, a freddo, analizza la sfida cominciando dall'avversario: “Potenza ha strameritato di vincere, ha giocato con grande fluidità in attacco difendendo con più fisicità e con un atteggiamento diverso.

Noi direi che abbiamo peccato di aderenza alla realtà, siamo riusciti a stare bene in partita senza fare grandi cose nei primi minuti dando del filo da torcere al Potenza, poi nel momento in cui abbiamo dovuto confrontarci con la loro accelerata abbiamo affrettato tiri e situazioni pensando di poter risolvere tutto con le conclusioni dalla lunga distanza e con l'idea di poter fare un sol boccone dell'avversario. Abbiamo

scelto così”, continua l'analisi di Corà, “il modo peggiore per recuperare e siamo stati anche molto brutti da vedere”.

Il tecnico materano non si nasconde dietro le assenze o la condizione ancora approssimativa di alcuni elementi come Grappasonni e Gilardi ma su alcuni aspetti sottolinea: “io credo che giocatori come Grappasonni ma anche Candido siano ancora lontani dal loro livello e possano far vale-

re molto di più la grande fisicità che possiedono. Su di loro i carichi di lavoro si sentono, Grappasonni è giocatore che ha grande tecnica e grande talento e lo stesso Candido può far valere molto di più le sue doti fisiche così come ha fatto in occasione di quella stoppata nel cuore dell'area”.

Per questi atleti ci vorrà probabilmente ancora tempo per entrare in forma e magari nel derby di ritorno si riuscirà a vedere qualco-

sa di diverso anche per i carichi di lavoro atletico impostati dai due allenatori.

Oggi Potenza è più sciolta e Matera molto più legata e legnosa ma la Levoni ha messo in mostra anche equilibri tecnici e di squadra che la Bawer ha bisogno di costruire. Il tempo per farlo fino al campionato, il 27 settembre, non manca. Nel mezzo ci sarà il ritorno di martedì in Summer Cup. p.quarto@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

50 Sport L’ex Reggio Emilia completa l’organico biancazzurro

Basket B Dilettanti Schiavi: «Nonostante le difficoltà abbiamo iniziato bene»

Corporelle, l’avvio è ok La vittoria nel derby conforta la formazione del patron Colangelo POTENZA - E' stata una gara molto tirata fino al termine con momenti favorevoli ora all'una, ora all'altra squadra. Ma a spuntarla, in questa prima partita ufficiale della stagione, è stata l'Invicta Centre Corporelle grazie soprattutto ad una maggiore esperienza e al talento del suo roster. Che non è stata disgiunta anche da una confortante risposta sul piano caratteriale nei momenti più delicati del match quando la Cestistica Bernalda si è fatta molto pericolosa mettendo in discussione l'esito dell'incontro. Ma ci sono stati anche momenti di confusione e di poca lucidità le cui cause sono sicuramente tutte riconducibili ai pesanti carichi di lavoro cui la squadra potentina è sottoposta in questa fase della preparazione. Alla fine comunque il coach Schiavi è apparso abbastanza soddisfatto per il risultato e per quanto fatto vedere nel corso dei 40 minuti.

«E' innegabile e non poteva essere diversamente che abbiamo giocato una gara a fasi alterne. Ad ogni buon conto credo di aver notato qualcosa di buono dalla prestazione dei ragazzi. Quelli che hanno funzionato meglio sono stati gli schemi difensivi per i quali abbiamo lavorato dall'inizio. L'intensività e l'aggressività che io chiedo si sono viste in molte circostanze quando gli avversari hanno cercato disperatamente di rimettersi in partita. I momenti di difficoltà sono dovuti essenzialmente al fatto che tutti hanno accusato la stanchezza ed era difficile reggere il ritmo per tutta la partita. In attacco siamo stati molto farraginosi perché i nostri lunghi, quelli per intenderci che hanno accusato più degli altri il peso degli allenamenti, non hanno potuto offrire il contributo che ci

Basket B Dilettanti Il coach: «La strada è quella giusta»

Davide Serino della Corporelle (foto Andrea Mattiacci)

aspettiamo da loro e che sicuramente potranno dare più avanti. E' chiaro che pur con queste difficoltà tenevamo molto a cominciare bene la stagione e a ottenere un successo che ci facesse affrontare il match di ritorno con una certa tranquillità. Ma per le ragioni esposte ciò non è stato possibile e adesso affronteremo la gara di ritorno sapendo che sarà una battaglia perché gli avversari faranno di tutto per superarci e per colmare il divario accusato a Potenza. E qui occorrerà da parte nostra una prestazione elevata facendo ricorso anche al carattere e alla combattività, armi che, mi fa piacere riconoscere, ho visto espresse anche nella gara di mercoledì quando il Bernaldasiè avvicinatamoltoanoi.

Ecco, queste caratteristiche mi piacerebbe riscontrarle anche nella gara di ritorno.

Da qui al 27 settembre le cose miglioreranno sotto tutti gli aspetti e ci potremo presentare alla prima di campionato con una condizione molto buona». Fin qui le considerazioni di Schiavi. Ma alcuni aspetti bisogna sottolineare in riferimento alla prestazio-

Rugby In campo a Franciosa

ne dei singoli. Da parte di tutti si è notata una gran voglia di ben figurare e di lavorare per il collettivo, nonostante la pesantezza delle gambe.

Come si è avuta la conferma che questa squadra ha un tasso tecnico molto elevato in gran parte del roster che verrà espresso ancora di più al top della condizione. Basti pensare, per dare un'idea per il futuro, alla prova di Corvo, miglior realizzatore della serata con 22 punti e con un micidiale 11 su 12 ai tiri liberi per rendersi conto del valore dell'Invicta Centre Corporelle. Ieri mattina ha concesso una mezza giornata di riposo e poi nel pomeriggio di nuovo tutti in palestra per continuare a lavorare. Da oggi e fino a domani doppia seduta e poi domenica si parte per Bernalda per disputare il ritorno. In questi giorni verranno controllate anche le condizioni di Blardone alle prese con un leggero affaticamento muscolare per capire se potrà fare il suo esordio con la maglia dell'Invicta nella partita di ritorno di domenica prossima.

Rocco Sabatella sport@luedi.it

Bernalda, a Vandoni è piaciuta la reazione BERNALDA - Il giorno dopo la sfida di Coppa Italia con la Corporelle, nella quale lo squadrone potentino si è affermato di misura su una Cestistica che ha marcato l'assenza di qualche pedina importante, è quasi d'obbligo sentire il parere di chi ha il polso della situazione.

Coach Vandoni, parliamo di questa Coppa, croce e delizia di tutti gli allenatori.

“Mi sia consentito di dire che siamo di fronte ad una vera e propria baggianata, come dimostrano i fatti di Cagliari, Osimo, ecc.; sarebbe ora che i dirigenti della Lega avessero l'umiltà di ascoltare ciò che ha da dire gente che sta sui parquet da tanti anni come il sottoscritto o Longobardi che ha espresso critiche severe quanto le mie, perché non se ne può più di una manifestazione i cui tempi e la cui organizzazione sono assolutamente incongrui rispetto alle esigenze delle squadre”.

Veniamo alla gara del PalaPergola; quali sono state le note positive e quelle negative?

“Direi che le note sono complessivamente positive per noi, e tra i meriti principali dei ragazzi metterei al primo posto il fatto di essere rimasti sempre in partita riprendendo in più di una occasione gli avversari quando questi hanno tentato la fuga; saper recuperare lo svantaggio crea nei giocatori fiducia e sicurezza, so-

Vandoni

prattutto quando si gioca a viso aperto contro una squadra come quella potentina che mira dichiaratamente ad un campionato di vertice.

Insomma abbiamo dimostrato che non siamo una squadra punching-ball e abbiamo ricevuto conferma del lavoro fatto finora, anche se non vanno sottaciute le amnesie sia in fase offensiva che difensiva; ma siamo nella assoluta normalità visto che stiamo parlando di una squadra composta da molti giovani che si allenano da troppo poco tempo e che ancora non si conoscono bene”.

Si va avanti, dunque, nel solco della filosofia cestistica vandoniana.

“Ma certo, siamo coscienti che c'è da fare ancora tantis-

simo lavoro, ma siamo sempre più convinti che la strada intrapresa è quella giusta”.

Il difetto maggiore notato a Potenza? “È stato latitante il collettivo, ma anche questo è nella norma trattandosi di dieci elementi nuovi guidati da un allenatore nuovo per molti di loro”.

Un aspetto positivo fuori dal campo?

“Direi la presenza calda e partecipata dei dirigenti che hanno fatto da supporto morale ai giocatori; voglio rimarcare questo risvolto della proficua collaborazione che si è creata con la società poiché una squadra baby ha bisogno della fiducia di tutti, anche dei dirigenti”.

Ora ci si prepara alla gara di ritorno prevista per domenica alle ore 18 nella “sauna” PalaCampagna; non crediamo che il tecnico romano si allontanerà molto dall'idea di snobbare risultato e qualificazione (anche se una vittoria è sempre un ottimo corroborante anche durante la fase della preparazione) per privilegiare l'analisi del comportamento in campo dei suoi e la valutazione del loro stato fisico e tattico, ma l'antica rivalità tra le due società e la prevedibile buona presenza di pubblico spingeranno inevitabilmente il team ionico ad una prestazione volitiva ed ambiziosa.

Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Auto Mossucca vince a Orvieto

Il Cus Potenza si allena in vista del campionato

Re Lorenzo

TERMINATE le vacanze, si ritorna a sudare, il Cus Potenza rugby comincia la sua preparazione in vista dell'inizio campionato per la stagione 2009-2010. Mister Giovanni Passarella ha convocato i giocatori per il giorno 8 settembre presso il campo sportivo ex Enaoli, nei pressi del Tribunale di Potenza, la società cerca quest'anno di fare il salto di categoria come ci dichiara il mister Giovanni Passarella «Sarà un anno cruciale per la nostra società, vista la volontà di preparare in quest'anno, il ritorno in un campionato federale per la stagione prossima. Gli allenamenti come ormai di tradizione, si svolgeranno come detto presso l'impianto all'interno del plesso universitario di Rione Francioso, nei giorni di martedì e venerdì agli orari di sempre ovvero 20 - 22». Continua mister Passarella rivolgendo anche un invito a tutti coloro che hanno l'intenzione di avvicinarsi al rugby «Chiunque voglia provare il nostro sport, non deve far altro che venirci a trovare al campo o mandare una mail agli indirizzi di posta elettronica della squadra: potenzarugby@gmail.com oppure rigbypz@gmail.com. Naturalmente ci aspettiamo tanto da questa nuova stagione, sperando di formare un gruppo solido e di allevare nuove leve, affinché il rugby in Basilicata, ma soprattutto nel capoluogo di regione continui a vivere». L'obbiettivo è stato dichiarato, ora bisogna solamente lavorare tanto e cominciare con il passo giusto, perchè chi ben inizia è già a metà dell'opera.

Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

MIGLIOR tempo in prova al sabato, successo in entrambe le manche della gara domenicale, record di questo percorso sia come tempo di manche che come somma tra le due prove, successo assoluto, di classe, di gruppo e di classifica Under 25. Questo il bilancio finale della tre giorni di Orvieto per un Lorenzo Mossucca che ha stradominato in lungo ed in largo la scena della splendida cronoscalata di Tivm area centro nord, organizzata in maniera a dir poco impeccabile, dalla Orvieto Corse Asd del grande Silvano Laschino e dall'Automobile Club di Terni, e si è confermato davvero l'elemento in rapida ascesa e più in vista in questa fase per quel che concerne la velocità in salita.

Dopo gli ottimi riscontri in Civm, con le cinque vittorie di fila in Under 25 e gli ultimi risultati a ridosso dei migliori in classifica assoluta, con quinto posto all'Abetone ed a Gubbio, il sesto posto al Reventino, grazie ad una verve particolare ed alla sua voglia di crescere e migliorarsi sempre più a bordo della potente Lola Zytek F3000 del team Cinelli - Cms Racing, ad Orvieto è arrivata la consacrazione ufficiale di un giovane pilota che può, a detta di tutti, esperti, avversari, meccanici, addetti ai lavori, uomini della comunicazione, commissari, divenire un grandissi-

mo in pochissimo tempo, potendo ambire ad un posto al sole nel mondo per nulla facile dell'automobilistico sportivo.

“Sono davvero contento di quello che sono riuscito a fare domenica ad Orvieto, su di un percorso che mi piace particolarmente, in una gara organizzata e gestita alla grande, dalla Orvieto Corse”. Le parole di un ancora incredulo Lorenzo Mossucca, a due giorni dal suo trionfo in terra umbra, sono il viatico migliore per lui per guardare avanti, alla prossima gara, al prossimo appuntamento col Civm che torna in Veneto, nella zona di Belluno, con la Pedavena Croce d'Aune, ventisettesima edizione, nel prossimo weekend. “Si, dopo Gubbio in cui ero andato molto bene, la gara di Orvieto è stata una sorta di prova del nove per me, con il mio compagno e grande amico Franco Cinelli che non potrò mai ringraziare abbastanza, che mi ha voluto qui perché era convinto che una gara in più sulla mia Lola, per completare la fase di affiatamento con essa, e questa gara di Orvieto in particolare, fossero l'ideale per me. E' stato così - ammette Lorenzo - ed è arrivata qualcosa di speciale per me, prima vittoria in classifica assoluta a bordo di questa splendida vettura, mettendo dietro lui, esperto pilota i cui consigli mi stanno

Lorenzo Mossucca sul podio

servendo tantissimo per crescere e fare sempre meglio, ed altri grandi”.

Una vittoria, poi, ancora più speciale, confermato dai record del percorso, dal successo sia di classe che di gruppo, nell'Under 25, per un dominio assoluto sottolineato da tutti, e per giunta con il tutto ad arrivare proprio nel giorno del 23esimo compleanno. Mossucca ammette la meraviglia provata in tutto ciò “è stato come essere catapultati in un grande sogno, con successo proprio mentre eran tutti li, ad attendermi per festeggiare il mio compleanno. I miei genitori, la mia ragazza, gli amici, tutti i tecnici ed i meccanici della mia scuderia, lo stesso Franco Cinelli che mi ha abbracciato non so più quante volte per la gioia provata per questa mia prima volta nell'assoluta con la Lola, i ragazzi della Motorame.it che al solito hanno fatto un grande lavoro, i commissari, gli addetti ai lavori, avversari ed amici di questo splendido circus che sono le cro-

noscalate”. Poi conclude “subito interviste, tutti ad applaudirmi e festeggiarmi, lo spumante in zona partenza e durante le premiazioni, un qualcosa di davvero unico, speciale, meraviglioso, solo per me, per il mio successo durante la giornata in cui festeggiavo il mio compleanno.

Ora, però, sono di nuovo concentrato sul Civm, Orvieto rappresenta un momento particolare per me, ma la realtà mi porta a rimettermi in viaggio destinazione Pedavena dove nel prossimo weekend si corre il penultimo appuntamento con il Civm, ed io è chiaro, voglio provar a dare ancora il massimo, per migliorare la mia posizione nella classifica assoluta, di gruppo e di Under 25, che è per me il modo migliore per crescere e ringraziare come si deve Franco Cinelli che ha creduto forte in me, tutta la scuderia per il loro splendido lavoro, la mia famiglia che segue i miei passi in questo mondo facendo non pochi sacrifici”. sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 51

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

Basket B1 Donne Sarà scelto anche il nuovo logo tramite un concorso

Scatta la stagione della Basilia Attesa per la presentazione della squadra di Marina Pecoriello Calcio a 5 C1 Parte l’annata dell’Apulia ANCHE l'A.s.d. Team Apulia calcio a 5 del presidente Filippo Ragone, ha cominciato la stagione con la disputa del primo allenamento per la nuova rosa di calciatori che si apprestano ad affrontare il campionatodiC1 inBasilicata,dopo l'esperienza fatta lo scorso anno nel campionato di serie B conclusasi con la retrocessione. La società vuole creare delle solide basiperil futuro,cercandodi svolgere un ruolo da protagonista nel prossimo campionato, vista la riconferma dei giovani talentuosi e promettentisu cuilasocietà sta puntando da tempo, già distinti nella passata stagione diB eormai pronti per essere protagonisti indiscussi del futuro della società. La rosa del Team Apulia è composta dai seguenti calciatori riconfermati: Giuseppe Mercadante 85, Giuseppe Aruanno 86, Gianfranco Ragone 87, Pasquale Tubito 88 ( portiere), Pasquale Berloco 88, Nicola Cirrottola 91.

Nuovi arrivi a colmare pregevolmente i reparti per il completamento dell'organico sono: tra i pali i Portieri: Donatello Azzilonna 81, Stefano Cannito Carlucci 84, ancora Vito Fanelli 81, Pietro Dileo 69, Il forte centrale difensivo Nicola Pellegrino 82, Vincenzo Martemucci 70 (dal Mathera C.5), e il Brasiliano Junior Da Silva 79. Riconfermato Luigi Caputo, giocatoredirigente, costante e responsabile in questo rilancio societario al fianco di Domenico Moramarco, altro punto fisso della società, affidabile e stretto consigliere del Presidente Ragone. Nella Dirigenza fanno il loro ingresso: Nicola Lorusso e Roberto Pestrichella, alla guida tecnica della squadra ci sarà mister Filippo Ragone. Lo stesso mister Ragone dichiara « Penso che abbiamo messo insieme una rosa di tutto rispetto, che ci vedrà sicuramente protagonisti nella prossima stagione, un gruppo giovane, forte e completo nei reparti che costituirà una base per il futuro di questa società.

Un ringraziamento va a Donatello Azzilonna e Nicola Pellegrino attivissimi nella costruzione societaria della nuova stagione sportiva. Per quanto riguarda la parte tecnica sarò entusiasta di allenare e aggregare questo gruppo che mi ricorda grandi annate di emozioni tra i quali la vittoria del campionato di serie C/2 Pugliese nel 2005/2006 .Tengo a precisare, che il Campionato Lucano è un campionato difficile, dovremo essere concentrati partita per partita, se vogliamo ben figurare tra le società di tutto rispetto che formeranno il Girone della C/1».

Il team Apulia disputerà sabato 5 settembre un incontro amichevole con il Mathera C. 5 di serie B presso Tensostruttura di Matera alle ore 16.00. Martedì 8 settembre inizio Coppa Italia Regionale e Sabato 12 Settembre avrà Inizio il Campionato. vi.bo.

LA BASILIA Basket Potenza lancia ufficialmente la palla nel cesto del prossimo campionato di B d'Eccellenza e lo fa presentando il nuovo organico. Nel corso dell'incontro, che avrà luogo alle 18.30 di domenica presso il “Cube” di Potenza, la presidentessa Marina Pecoriello sarà lieta di presentare al pubblico sostenitore il roster, lo staff tecnico, il team dirigenziale e gli sponsor della Basilia Basket.

Succose si annunciano le novità per la Basilia edizione 2009-2010, che dopo un inizio di estate segnato dall'ingresso di nuovi soci (Alfio Liviani e Giuseppe Di Carlo) e dall'importante rimodulazione societaria destinata a garantirle una struttura più solida, soprattutto in funzione di una sempre miglior cura del settore giovanile, ha brillantemente completato entro la fine di agosto il proprio roster. Formato, oltre che dalle riconfermate Marika Aurigemma, Giorgia De Luca, Marilia Sanza, Angela e Flavia Marino (a cui vanno aggiunte le under), dai volti nuovi di Flavia Carluccio, Monica Imperiale, Ludovica Stamegna ed Eleonora Petrazzuoli. Ragazze che da lunedì prossimo cominceranno a fare gruppo e a sudare agli ordini di coach Marco Guerriero, il tecnico di comprovata esperienza da cui la Basilia ha deciso di ripartire per la sua nuova sfida alla B1.

In sede di presentazione ufficiale, poi, verranno resi noti il nuovo logo della società -

Auto, Chico Postiglione sale sulla Porsche

Marina Pecoriello

scelto sulla base di un concorso precedentemente indetto dalla Basilia, e che ha raccolto molti consensi tra i membri del gruppo ufficiale della squadra (“A.S.D. Basilia Basket Potenza”) su Facebook - e i nuovi colori sociali.

Luca Carlone sport@luedi.it

Tennis E’ in corso il “Memorial Tripaldi”

Domenica la chiusura del “Città di Avigliano” AVIGLIANO - Un complicato intrico di atleti, incontri e tabelloni. Parafrasando Lina Wertmuller, può essere così descritto il sesto torneo di tennis “Città di Avigliano”, quinto memorial Angelo Tripaldi, intitolato alla memoria dell'uomo che ha segnato, nel corso di una vita interamente dedicata al tennis, la storia di questo sport ad Avigliano, cominciato domenica scorsa sui campi in cemento del Comunale, che si concluderà domenica 6 settembre e che mette in palio un montepremi complessivo di 1500 euro. Un complicato intrico, resosi necessario per rispettare i regolamenti, che impongono che un giocatore, al primo turno di un torneo, non possa affrontare avversari con una classificazione superiore di più di un gradino. Verificate le iscrizioni e le possibilità di incroci, per poter mettere in scena il torneo al Tennis Garden Avigliano, società organizzatrice, non è rimasta altra scelta che allestire quattro tabelloni, fra loro incrociati: un tabellone di selezione per gli atleti con classificazione 4.nc e 4.5; un altro tabellone riservato ai 4.4; il terzo per i 4.3, 4.2 e 4.1; infine il tabellone principale, nel quale sono stati inserite le teste di serie, tennisti di categoria 3.

Dietro questo complesso intreccio, la realtà di un torneo che si conferma appuntamento classico di fine estate, con una partecipazione che di anno in anno va facendosi sempre più qualificata. In trentanove i tennisti ai nastri di partenza, e un numero di atleti provenienti dalle regioni limitrofe che continua a crescere. Due 3.1 le prime due teste di serie, Ivan Notafrancesco, salernitano, finalista lo scorso anno (battuto in una finale di notevole contenuto tecnico e spettacolare e dai grandi equilibri da Paolo Bianchini, che non difenderà il titolo del 2008), e l'altro salernitano Gorga: per loro, ingresso in scena soltanto sabato, nelle semifinali. Ammesse diretta-

mente al primo turno del tabellone principale le altre quattro teste di serie (o, come sostiene si debba dire Gianni Clerici, gli altri quattro principali favoriti): Fossanova (3.3) e Castello (3.5), protagonisti un anno fa di un equilibratissimo quarto di finale (risoltosi a favore dell'arbitro di calcio dopo due tie-break), un confronto che quest'anno non potrà ripetersi prima dell'eventuale finale, essendo i due collocati nelle due parti opposte del tabellone; e gli altri due 3.5 Cervellera e Sasso. I loro avversari verranno fuori dal tabellone di qualificazione dei 4.3, 4.2 e 4.1. Un impegno organizzativo non semplice, per il Tennis Garden, che tuttavia ha già dimostrato, sia in occasione delle edizioni precedenti, sia con

l'organizzazione di altri eventi, come i due tornei dello scorso mese di luglio, quello amatoriale e quello riservato ai tesserati del club, tutta la sua bravura nel mettere in piedi un evento di tale portata. Per i ragazzi del club presieduto da Marcello Galasso sarà un'altra occasione per festeggiare gli ottimi risultati ottenuti nel corso dell'annata, su tutti il ritorno della squadra principale nel massimo campionato regionale. E a completare il quadro delle buone notizie, la disponibilità anche del secondo campo del Comunale, fondamentale non solo per snellire i tempi del torneo, ma ancor più per lo svolgimento dell'intera attività del club.

Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

PER IL campione potentino Chico Postiglione, si profila una nuova avventura sportiva. Dopo le quattro gare disputate finora al volante della BMW 320sì nel mondiale WTCC 2009 che hanno avuto l'apice nella gara di Brno nella Repubblica Ceca dove ha ottenuto due splendidi terzi posti, il campione lucano approda ad un campionato molto affascinante, quello Porsche Cup Italia, competizione che vede al via 28 macchine un monomarca che sta attirando a se molti piloti perché il marchio tedesco e la sportività sono un binomio inscindibile nel panorama delle auto da corsa a ruote coperte ossia nel mondo del turismo. La scelta è stata ben ponderata dal driver potentino e dall'inseparabile manager Enzo Guarino. Postiglione ha affermato: “Per me è stato un'onore partecipare al mondiale WTCC, e ringrazio la Pro Team per la possibilità concessami, ma in verità è un campionato che ha degli oneri insopportabili per il momento di crisi che anche il mondo delle corse vive ed io che vivo in questa piccola realtà ho avuto ancora più problemi nel reperire quelle risorse necessarie per avere macchina e materiali al top”. Postiglione continua nella sua analisi sottolineando: “Correre ancora lì senza una garanzia per l'anno

prossimo non è una cosa utile per la mia carriera, quindi ho accettato la proposta del team bolognese Erre Esse Antonelli Motorsport di portare a termine il campionato italiano Porsche Cup nelle ultime restanti tre gare, confidando in buoni risultati per poi ritrovarmi l'anno prossimo al volante di una Porsche sin dall'inizio e puntare alla vittoria di un altro monomarca dopo quello che ho ottenuto in Ferrari”. Il pilota ha chiuso la sua dissertazione sottolineando: “Ho già fatto un test di pochi giri sulla nuova macchina e le impressioni sono state ottime, domenica ad Imola cercherò di fare esperienza per poi centrare un buon risultato nelle restanti gare. Al mondiale turismo spero di approdarci in un momento migliore e con condizioni sotto l'aspetto tecnico di alto livello per l'eventuale macchina che dovrei guidare”. Il calendario di gara è il seguente: il 5/6 settembre ad Imola, il 26/27 settembre al Mugello, il 174/18 ottobre a Monza. Anche il campionato italiano Porsche Cup è trasmesso in diretta sulla piattaforma satellitare di Sky, sul canale specializzato Nuvolari 218, gli appuntamenti per questo fine settimana sono per gara uno alle 16 di sabato e gara due alle 15 di domenica. f.menonna@luedi.it

Tiro Buona affluenza per il quarto “Memorial Rizzuti”. Bene anche Propato e Coppola

Va a Mancusi la gara in combinata DOMENICA scorsa presso il campo di tiro “I Falchi” di contrada Bosco Grande di Ruoti si è svolta la quarta edizione della gara di tiro a palla con fucili ad anima liscia, su sagoma fissa di cinghiale, denominata quarto memorial “Angelo Rizzuti” armiere. La competizione di tiro sportivo è stata organizzata dall'As Tiro “Il Cinghiale” e dalla Fidasc (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia) e ogni anno richiama un numero sempre presente di appassionati tiratori, decisi a darsi battaglia fino all'ultimo colpo per accaparrarsi il cospicuo montepremi posto in palio dalla società organizzatrice As Tiro Il Cinghiale di Pignola. La manifestazione è stata l'atto finale della stagione e ha visto partecipare fior fior di tiratori lucani, fatta eccezione per alcune assenze dovute a problemi di varia natura. La gara ha visto i seguenti risultati colti dai talenti sportivi presenti a Ruoti: nella categoria eccellenza si è imposto il tiratore Giovanni Propato di Lagonegro che ha regolato i suoi avversari dall'alto del suo 36/40, nella categoria standard si è imposto il tiratore Carmine Laurino della società di Pignola con uno score di 35/40. Il successo del sodalizio sportivo di Pignola è stato consolidato dall'affermazione di

un socio-tiratore si tratta di Donato Antonio Mancusi che dopo uno spareggio avvincente con il tiratore Propato e la tiratrice Maria Coppola, sempre de Il Tiro si è imposto nella categoria combinata conseguendo 33 punti su 37, vincendo il quarto trofeo Angelo Rizzuti, offerto dalla famiglia dello scomparso armiere potentino, deceduto quattro anni orsono, dopo una vita dedicata allo sport della caccia e della pesca ed alla cui memoria viene dedicato l'evento.

Nella società lucana grande soddisfa-

zione ha prodotto la vittoria di Mancusi e la sorprendente affermazione di Maria Coppola, terza nella categoria standard davanti a tiratori maschi ben più esperti e capaci. L'Asd Tiro Il Cinghiale ha piazzato dieci tiratori nei primi diciotto posti della classifica finale. Mancusi, oltre a vincere il trofeo offerto dalla famiglia Rizzuti, ha conseguito il diritto ad incidere il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione dopo quelli di Nolè, Mancusi e Tropeano. E' questa la conferma del successo colto dalla società per il quarto anno di seguito. La competizione sportiva ha visto nella beneficenza il suo punto di forza, visto e considerato che grazie alla collaborazione con l'AIPD (Associazione Italiana Persone Down) di Potenza è stata svolta una raccolta fondi dopo l'esperimento della passata stagione che ha raccolto ottimi consensi. L'acquisto dei biglietti, che ha prodotto la somma di 750 euro ha consentito al giovane tiratore Mecca di vincere un fucile, dimostrando di avere più fortuna del padretiratore Rocco, rimasto a bocca asciutta. La manifestazione ha visto crescere l'interesse degli appassionati che anche a Ruoti hanno preso parte con maggiore suspance all'evolversi delle gare. f.menonna@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

52 Sport

Formula 1 Il neo ferrarista: «Ancora stento a crederci. Sono al settimo cielo»

Fisichella: il sogno è realtà Dopo 12 anni di attesa il pilota romano approda in Ferrari UN SOGNO che si corona dopo 12 stagioni di Formula 1. Giancarlo Fisichella, infatti, sbarca a Maranello dopo una lunga militanza nella massima formula ed aver sognato di correre al volante di una rossa sin da quando ha iniziato con i kart. Il «Fisico» prende il posto di Luca Badoer che per due Gran premi ha sopperito all’assenza dell’infortunato Felipe Massa senza molta fortuna.

Ed ironia della sorte, il 36enne pilota romano prende il posto di uno di quei «giovani di belle speranze» (gli altri erano proprio Luca Badoer, Gianni Morbidelli e Pierluigi Martini, ndr) che il 27 settembre del 1995, sulla pista di casa a Fiorano, effettuò un test al volante di una 412 T2.

Quattordici anni dopo, quindi, l’ex pilota di Minardi, Jordan Benetton, Renault e Force India, ha varcato i cancelli di Maranello per incontrarsi con Stefano Domenicali e per mettersi subito al lavoro per preparare con la squadra l’appuntamento di Monza della prossima settimana. Il primo passo è stato quello di calarsi nell’abitacolo della F60 per adattare la postazione di guida alle sue caratteristiche fisiche poi Giancarlo ha incontrato i tecnici che lavoreranno specificamente con lui durante il weekend di gara. «Mi sento al settimo cielo», la sua prima dichiarazione da ferrarista. «Ancora stento a

Giancarlo Fisichella

credere al fatto che si stia realizzando il sogno della mia vita e per questo voglio ringraziare la Ferrari e il suo Presidente, Luca di Montezemolo. Nell’ultima settimana mi sono accadute delle cose incredibili: la pole e il secondo posto di Spa e ora la chiamata della Ferrari per correre nelle cinque gare che restano fino alla fine della stagione. Darò il massimo per ricompensare la Scuderia per la grande opportunità che mi ha dato: so che non sarà facile ma ce la

metterò tutta per ottenere i migliori risultati possibili. Ci tengo a dire che mi dispiace molto per Luca: so quanto ci tenesse a correre a Monza alla guida di una Ferrari perchè per un pilota italiano è il massimo poter guidare una Rossa davanti ai nostri tifosi».

Una scelta quella dei vertici della Gestione Sportiva del Cavallino rampante non solo finalizzata alla conclusione della stagione in corso con il contributo che il pilota romano potrà dare alla conquista del terzo posto nella classifica costruttori, portando punti pesanti, ma anche al prossimo futuro. Alla luce di quanto accaduto a Massa, infatti, in Ferrari si sono resi conto dell’importanza di avere una terza guida allenata e non solo dei semplici «test driver» come Badoer e Genè, che seppur bravi, sono lontani dall’atmosfera di una GP da anni. Il futuro di Fisichella, infatti, sarà di terzo pilota per il 2010 e se la Fia dovesse aprire alla possibilità di schierare tre monoposto al via per ogni scuderia, per lui ci sarebbe la possibilità di gareggiare ancora e proseguire il suo sogno. L'accelerazione della trattativa per portare Fisichella dalla Force India alla Ferrari nelle ultime 24 ore, come ha confermato lo stesso Vijay Mallya, riferendo di aver ricevuto Fisichella ed il suo

management con la proposta del team di Maranello. Una proposta accettata dal magnate indiano. Un accordo che, come ha sottolineato lo stesso Mallya, non prevede nessun riscontro economico per il team indiano. «Ci piace sottolineare che non abbiamo raggiunto alcun accordo finanziario con la Ferrari.

Questo accordo è stato fatto in buona fede e per il bene di Giancarlo e dello sport in generale. Un pilota italiano competitivo in Ferrari per Monza è un fatto positivo per la Formula Uno, che non può che contribuire ad aumentare il profilo di questo sport in questi tempi difficili», ha detto Mallya. Pronta la risposta della Ferrari, per bocca di Stefano Domenicali: «Voglio ringraziare Vijay Mallya e la Force India F1 per aver consentito a Giancarlo di liberarsi dal suo impegno contrattuale in un momento così felice per la squadra, permettendo così al pilota di coronare un sogno». Insomma, in un Circus della Formula 1 che nelle ultime stagioni è vissuto tra «spy story» ed il muro contro muro tra Federazione internazionale ed i team della Fota, Ferrari in testa, un «gentleman agreement» tra il team rosso e la Force India, è davvero un buon viatico. Ora l’attesa è per Monza il 13 settembre e che la festa cominci...

competizione a cui tutti hanno il dovere di richiamarsi nella pratica agonistica.

Il torneo offrirà certamente al tecnico Caricato un'ottima opportunità per poter testare la condizione dei ragazzi dopo quasi un mese di preparazione precampionato.

Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Il tecnico Caricato

Ciclismo Chiusa con successo la quarta edizione del “Terre di Montepeloso”

Carosone taglia per primo il traguardo IRSINA - È andata oltre ogni aspettativa la 4 edizione del “Terre di Montepeloso”, gara cicloturistica valevole per l'assegnazione del titolo di campione regionale FCI cicloturismo Basilicata a squadre svolta il 30 agosto ad Irsina. Patrocinata dall'Associazione Fidas “G iuseppe Attilio” di Irsina. Il podio della vittoria è andato ad Adriano Carosone del Bici Club Ferrandina, che bissa in questo modo anche la vittoria della scorsa edizione. Il giovane ferrandinese si è imposto in volata battendo l'esperto e fortissimo Maurizio Carrer del Team Eurobike di Corato. Sul terzo gradino del podio è salito un altro protagonista del ciclismo amatoriale, il pugliese Giovanni Vivere dell' ASD Gruppo Ciclistico Sant'Agata di Puglia.

Al via si sono presentati ben 184 ciclisti gara combattuta anche contro il caldo e ed un aria molto umida. Le squadre che hanno partecipato alla gara sono arrivate : dalla vicina Puglia e Basilicata , ma con partecipanti anche dalla Campiana e persino dalla lontana Lombardia.

La manifestazione Irsinese si conferma così leader assoluta nel panorama cicloturistico lucano e seconda assoluta in termini numerici.

Degno di nota, il coraggioso tentativo di fuga del giovanissimo Antonio Viola grande speranza del ciclismo lucano. Il suo attacco fulmineo, se però sopito solo, a circa tre km dall'arrivo, quando il gruppetto degli inseguitori di cir-

ANDRÈ Greipel ha vinto la quinta tappa della Vuelta Espana, la Tarragona-Vinaros di 174 chilometri. Il belga della Columbia, alla 17^ vittoria stagionale (la seconda di fila in questa corsa), ha preceduto allo sprint Tom Boonen e Daniele Bennati. Greipel, grazie all’abbuono, conquista anche la maglia oro, sfilandola quindi a Fabian Cancellara.

Si presenta il Giro di Basilicata OGGI, alle 10,30, nella sala Giunta al sesto piano del palazzo Municipale di Matera, sarà presentata la ventottesima edizione del Giro di Basilicata di ciclismo, che si svolgerà dal 10 al 13 settembre 2009 e si concluderà a Matera.

Alessandro Trotta è protagonista in terra Toscana

Raro, s’inizia il 16 nate di squalifica, derivanti da accumulo di ammonizioni nellavarie manifestazioni della stagione precedente, dovranno scontare immediatamente il loro residuo nelle gare iniziali del torneo di Apertura-Coppa Lega, ciò nonostante permane il carattere squisitamente amichevole-propedeutico della

Vuelta, Cancellara perde la maglia oro

Ciclismo Un decimo posto

Hockey Ecco il “Torneo di Apertura”

MATERA - E' ormai alle porte la nuova stagione sportiva per la Raro Pattinomania Matera che mercoledì 16 settembre sarà impegnata nella prima gara del Torneo di Apertura - coppa di Lega.

La formazione allenata da Antonio Caricato è stata inserita nel girone B del raggruppamento Puglia e Basilicata. Oltre che al team biancazzurro vi prenderanno parte il Molfetta e il Giovinazzo di serie A1 e il Molfetta di B. La prima gara per la Pattinomania si disputerà mercoledì 16 settembre alle ore 20 presso la tensostruttura di via dei Sanniti. I biancazzurri incontreranno i ragazzi del Molfetta B. Nella seconda giornata, che si giocherà sabato 19 settembre sempre a Matera alle 19, la Pattinomania, invece, farà gli onori di casa al Molfetta A. Barbano e compagni, poi, ritorneranno in pista il 23 per affrontare il Giovinazzo alle ore 20 a Matera. Il 26 settembre, invece, sarà la volta di Molfetta B - Matera.

La quinta giornata si giocherà il 30 e vedrà il sestetto di mister Caricato impegnato in Puglia contro il Molfetta A, infine sabato 3 ottobre i pattinatori materani si recheranno nuovamente in terra pugliese per giocare il ritorno contro il Giovinazzo.

Al termine del mini torneo, il 6 ottobre verrà effettuato il sorteggio tra la prima formazione classificatasi nel girone A (che comprende team campani della Roller Salerno e dell'Eboli e quello pugliese del Giovinazzo B, ndr) e la prima classificata nel girone B per decretare quale compa passerà il turno, Il torneo di Apertura, è stato organizzato dalla Lega nazionale hockey per consentire l'apprendimento delle nuove regole. Resta comunque una attività ufficiale e quindi tutti gli atleti e dirigenti tecniciche hannogior-

CICLISMO

Adriano Carosone sul traguardo

ca 10 unità lo ha raggiunto.

Percorso impegnativo, con notevoli Sali e scendi, la salita finale di 8 km che sale su ad Irsina dal versante Grassano-Grottole si è dimostrata nuovamente molto selettiva. Al traguardo i concorrenti sono arrivati uno alla volta stremati dalla fatica e appunto dal gran caldo.

La prima donna classificata (erano ben tre alla partenza) e 61° assoluta è stata Nadia De Sario del Velo Club Molfetta.

Primo degli irsinesi al traguardo è stato Francesco Dragonetti 43° assoluto che ha preceduto di sole due posizione l'eterno Domenico Romano.

Per quanto riguarda il titolo regionale a squadre la vittoria è andata allo squadrone materano dell Emmeti Cycling presente con ben 24 unità.

La compagine materana precede i padroni di casa della GSC Irsina e il Bici Club Ferrandina, vincitori rispettativamente gli irsinesi nel 2006 e 2007 e i ferrandinesi nel 2008.

Durante la premiazione a fine corsa sono state premiate le squadre più numerose: Velo Club Molfetta, Velo Club Adelfia, Velosprint Bitonto, Team Eurobike Corato. La squadra più lontana l'ASC Val d'Agri di Paterno e la squadra più fedele l'ASC Ciclistica Venosa.

Premi anche per il più giovane Petrovici Mihai Alexandru del ASC Ciclistica Venosa e al più anziano Morelli Biagio del Velo Club Adelfia. Una giornata di sano sport, ben organizzata e vissuta dai partecipanti, non potevamo chiudere senza i consueti saluti del giovane ed intraprendente presidente della GSC Irsina, Giulio Policarpo: «La formula che mette insieme le due anime del ciclismo amatoriale cicloturismo e agonismo , la posizione particolare di Irsina paese di confine tra puglia e basilicata , le capacità , simpatia e ospitalità degli organizzatori sono le armi vincenti di questa manifestazione sempre più ambiziosa, che nel tempo grazie a questo commubbio di amicizia ed esperienza potrà solo migliorare».

Mimmo Donvito sport@luedi.it

POTENZA - Alessandro Trotta (Bedogni Natalini Grassi Gr Praga) ancora sugli scudi in terra toscana. Al Sessantaquattresimo G.P. Comune di Cerreto Guidi a Cerreto Guidi (Fi) l'alfiere lucano è decimo a 40” dal vincitore Diego Ulissi (Hopplà Seano Bellissima). Per Trotta un altro risultato positivo in questa parte di stagione che lo sta vedendo come uno dei migliori Under 23 in circolazione. Per il lucano la forma c'è ma non riesce a sfruttare tutte le sue potenzialità per agguantare una vittoria che ormai manca da un po' di tempo. Il vincitore Diego Ulissi ha percorso i centotrentadue chilometri di gara in 3h13'49” alla media di 40,860 km/h. Ulissi ha preceduto per 26” il compagnodi squadraGianluca Randazzoche nella partefinale digara èriuscito astaccare il primo gruppo inseguitore giunto a 36”.

A regolare questo gruppo, aggiudicandosi anche il gradino più basso del podio, è stato Pierpaolo De Negri (Neri Sottoli Nuova Comauto) che ha preceduto sulla linea del traguardo Leonardo Pinizzotto, anche lui alfiere della Hopplà Seano Bellissima e Emiliano Betti (Petroli Firenze Caselli). Per Trotta resta una bellissima prestazione che però non lo ripaga nel risultato finale. Il lucano, infatti, aveva attaccato con l'inossidabile Randazzo a sei chilometri dal traguardo ma il gruppetto inseguitore non ha concesso hai due contrattaccanti di giornata di proseguire verso il traguardo ricucendo lo strappo dai primi due ai meno quattro dall'arrivo.Trotta non hapotuto rispondere all'attacco sferrato subito dopo da Diego Ulissiche hapoi tagliatoiltraguardo diCerreto Guidi a braccia alzate. Alla gara toscana, riservata alla categoria Elite - Under 23 erano 204 gli iscritti in rappresentanza di venti società pronte a darsi battaglia lungo i centotrentadue chilometri di gara. L'azione più rilevante dell'intero Gran Premio porta la firma dello sfortunato Shaw che ha forato ai 18 km dall'arrivo ma con grande caparbietà e voglia di non mollare è riuscito a rientrare sugli ormai ex compagni di fuga in cinque chilometri, affermandosi ancora una volta grande nell'inseguimento.

Per Trotta la consolazione di averci provato senza però riuscirci.

Da qui sino a metà ottobre il talento di Rivello potrà dare una sterzata decisiva per la sua stagione in modo da collezionare un'altra bella soddisfazione stagionale. Per la cronaca la sesta piazza è andata a Mirko Puccioni (G.S. Mastromarco Sensi Mapooro); la settima piazza è stata portata a casa da Giuseppe Di Salvo (G.S. Dilettantistico Ginestra Ceram. Il Gabbiano); ottavo posto per Matteo Busato (U.S. Fausto Coppi Gazzera Videa); nona posizione per Patrik Shaw (U.S. Francor Modolo Prosciutto Pratomagno A.D.) davanti al lucano Trotta.

Rocco De Rosa sport@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 53

Venerdì 4 settembre 2009

Venerdì 4 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Sul lavoro oggi rischiate solo di perdere tempo: non ci sono le condizioni per rilanciare. Bene le questioni di cuore.

TORO 21/4 - 20/5

Situazione difficile ma anche stimolante nella vostra professione: metterete alla prova le vostre qualità. Serenità ritrovata in amore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Avrete presto la possibilità di rafforzare la vostra posizione professionale: siate vigili. Un amore spensierato è quel che ci vuole per voi.

CANCRO 22/6 - 22/7

L'atmosfera generale sta migliorando nel lavoro e potrete mettere a frutto le vostre capacità. L'amore non potrebbe andare meglio.

LEONE 23/7 - 23/8

Sforzatevi di stabilire un migliore "modus vivendi" con collaboratori e superiori. In amore non fatevi bloccare dalla paura.

VERGINE 24/8 - 22/9

Avete delle buone possibilità di riuscire in un incarico nel quale qualcun altro ha ottenuto risultati deludenti. Dedicate più tempo a chi vi ama.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro moderate la vostra fretta e la vostra ambizione se non volete andare incontro a cocenti delusioni. L'intuito in amore non vi aiuta.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nel lavoro agite di testa vostra, senza ascoltare l'opinione altrui, ma dopo aver valutato i pro e i contro. Vortice di avvenimenti in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Buone prospettive in vista nel lavoro. Ma un incarico vi sarà affidato solo se vi dimostrerete all'altezza.

Un sogno d'amore sta per realizzarsi.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Divergenze di vedute con i superiori su un nuovo progetto: l'importante è difendere le vostre con un pò di diplomazia. In amore il clima è eccellente.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete troppo esigenti con voi stessi nel lavoro e rischiate di concludere poco per paura di sbagliare. In amore siate più disponibili.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

COP piadina; mi CA = Coppia dinamica

Nel predisporre nuovi piani di lavoro cercate di non trascurare nessun particolare. L'amore vi coglie impreparati.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

54 Rubriche

PRIMA SERATA

18.50

QUIZ

19.35

TELEFILM

23.35

RUBRICA

18.50

QUIZ

23.10

FILM

21.10

FILM

21.10

SHOW

Reazione a catena

Squadra speciale cobra 11

Sfide

06.00 -Attualità Euronews 06.10 -VideoframmentiTorte in faccia 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.50 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizReazione a catena 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaFocus 06.05 -RubricaTg2 Medicina 33 06.15 -RubricaL'avvocato risponde Estate 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg2 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.55 -SportCampionati Europei Maschile - Pallavolo 15.45 -TelefilmLas Vegas 17.25 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG2 L.I.S. 18.10 -SportRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale TG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

06.00 -Attualità Rai News 24 - Morning News 06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmTre sul divano con J. Lewis - regia di Jerry Lewis (USA) - 1966 10.55 -RubricaCominciamo Bene...

12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene...

13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene...

15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaRai Sport - Campionati mondiali di mountain bike 17.15 -TelefilmArsenio Lupin 18.10 -RubricaGEOMagazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitĂ Blob presenta Blob Venezia 20.05 -Soap OperaUn posto al sole

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.30 -DocumentarioMiracoli degli animali 08:40 - FilmUno strano caso con Cybill Shepherd, Robert Downey jr., Ryan O'Neal - regia di Emile Ardolino (USA) - 1989 11.00 -Talk ShowForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14:50 - FilmEmail to Bill Gates con Katharina BÜhm, JÜrg Schßttauf, Joel Eisenblätter - regia di Josh Broecker (Germania) - 2007 17:10 - FilmDerby con John Schneider, Dylan McLaughlin, Jason Brooks - regia di James A. Contner (USA) - 2007 18.50 -QuizChi vuol essere milionario 19.45 -QuizChi vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

06.00 -TelefilmLa grande vallata 07.05 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.20 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolf un polizziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -Soap OperaSentieri 16.30 -FilmComplotto di famiglia con Barbara Harris, Bruce Dern, Karen Black - regia di Alfred Hitchcock (USA) - 1976 18.55 -Telegiornale Tg4 19:40 - ShowIeri e oggi in tv 19.50 -TelefilmTempesta d''amore 20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.25 -TelefilmTi presento i miei 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDragon Ball Gt 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieDawson''s Creek 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -MiniserieThe sleepover club 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -Sit ComLove bugs III 19.40 -Sit ComBuona la prima 20.15 -GiocoMercante in fiera

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -RubricaMovie Flash 10:30 - TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Serie TvCuore d'Africa 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -Telefilm Due South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Videoframmenti SupervarietĂ 21.20 -Miniserie Rebecca la prima moglie

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -Telefilm Anna Winter - In nome della giustizia 23.25 -Telegiornale Tg 2

20.40 -SportQualificazioni Europei Under 21 - Calcio 21.35 -TelegiornaleTG3 22.55 -TelegiornaleTg Regione 23.00 -Telegiornale Tg 3 Linea notte 23.30 -Previsioni del tempoMeteo 3

20:30 - Show Paperissima sprint 21.20 -Film La casa sul lago del tempo con Keanu Reeves, Sandra Bullock, Shohreh Aghdashloo - regia di Alejandro Agresti (USA) - 2006

21.10 -TelefilmCommissario Navarro 23.10 -FilmQua la mano con E. Fenech - regia di Pasquale Festa Campanile (Ita) - 1978 01.30 -TelegiornaleTg4 03.30 -FilmMarechiaro 04.55 -ShowCome eravamo

21.10 -Film Le spie con Eddie Murphy, Owen Wilson, Famke Janssen - regia di Betty Thomas (USA) - 2002 23.00 -Telefilm The shield

20.30 -Show Victor Victoria. Senza filtro 21.10 -Show Vivo per miracolo 23.00 -Telefilm Cold Squad

23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -RubricaXXI Secolo Tetimoni e Protagonisti 01.00 -OPERA Opera 01.05 -Rubrica66 ° Mostra del cinema di Venezia 2009

23.40 -MiniserieTerapia d'urgenza 01.10 -Real TvX Factor 01.45 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -RubricaTg2 E...state con costume 02.10 -RubricaL'aggressivitĂ

23.35 -RubricaSfide 00.30 -RubricaOff Hollywood 2009 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

23:35 FilmDangerous isolation con A. Paul - regia di Rex Piano (USA) - 2006 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland

01.00 -SportXV Campionato Mondiale di Pugilato - Pugilato 02.00 -RubricaGrand Prix 02.30 -TelefilmPoint pleasant 02.40 -TelefilmInside 02.55 -TelegiornaleStudio Aperto

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -TelefilmAlla corte di Alice 01.55 -RubricaDue minuti un libro 02.00 -AttualitĂ CNN News

Gerry Scotti

Qua la mano

Le spie

Ugo Francica Nava

Portascarpe girevole 3HU FKL KD WDQWH VFDUSH H SRFR VSD]LR OD VROX]LRQH LGHDOH q TXHVWD WRUUHWWD SRUWDVFDUSH WHOHVFRSLFD FDSDFH GL RVSLWDUQH ILQR D EHQ SDLD LQ XQR VSD]LR GL DSSHQD FP GL ODUJKH]]D &DSLHQWH SUDWLFD H VDOYD VSD]LR q GRWDWD GL ULSLDQL JLUHYROL FRQ VSRUJHQ]H VXOOH TXDOL LQILODUH OH VFDUSH YHUWLFDOPHQWH 6HL LQ GXEELR VX FRVD LQGRVVDUH DO PDWWLQR" %DVWHUj XQ VHPSOLFH JHVWR SHU IDU JLUDUH OD VFDUSLHUD D GHVWUD R D VLQLVWUD SHU WURYDUH FRVu LQ XQ DWWLPR LO SDLR JLXVWR 5HDOL]]DWD LQ DOOXPLQLR H SODVWLFD &RORUH 1HUR 'LP ‘ [ + [ FP FD D VROL

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

VenerdĂŹ 4 settembre 2009

STAMPA E VELENI

POLITICA LUCANA

Boffo si dimette da Avvenire Stampa cattolica indignata

Fassino glissa sulle regionali L’assessore Di Lascio con Franceschini

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.208€ 1.00

alle pagine 10 e 11

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Venerdì 4 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

INSEGNANTI COME FLIPPER di FRANCESCA GIACOIA VIVIAMO tempi molto strani. Gli insegnanti chiamati a formare le generazioni più giovani garantendo rassicurazioni e certezze sono costretti a vivere nell’incertezza e nella precarietà.

Io, maestra nella scuola elementare, per sei anni di insegnamento lontano dalla mia sede di residenza e da mia madre invalida e bisognosa di cure, sono stata costretta a percorrere migliaia di chilometri prima di raggiungere il posto di lavoro. continua a pagina 19

PARCO VAL D’AGRI

PETROLIO

Partito dei cacciatori vince primo round al Tar Area protetta a rischio

Santochirico al ministero dice no all’estrazione nel Mar Ionio

a pagina 15

a pagina 17

SPORT

I calendari di Eccellenza e Promozione

IPERSENSIBILITA': Nome che danno alcuni alla loro permalosità.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

alle pagine 8 e 9