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Brevi dal mondo

Ahmadinejad apre a Obama TEHERAN – Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha annunciato di essere pronto a incontrare pubblicamente quello degli Stati Uniti, Barack Obama, per «discutere e parlare con lui» davanti ai rappresentanti dei mass media. L’occasione, ha precisato Ahmadinejad, può essere offerta dal proprio imminente arrivo a New York per l’annuale sessione ordinaria dell’Assemblea Generale dell’Onu, a fine mese. Il leader iraniano ha aggiunto che la Repubblica Islamica è disponibile al «dialogo», e a colloqui «equi e corretti» con «tutti i Paesi», ivi compresi quelli del cosiddetto '5+1': vale a dire i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tra cui gli stessi Usa, più la Germania.

Karzai a un passo dalla vittoria KABUL – Il lento spoglio dei voti delle elezioni presidenziali afghane del mese scorso ha spinto il capo di Stato uscente Hamid Karzai ormai ad un passo (48,6%) dalla vittoria già al primo turno nonostante le denunce di brogli abbiano portato all’annullamento del voto in quasi 450 seggi. I risultati definitivi delle elezioni si dovrebbero conoscere solo la prossima settimana. A Karzai vengono assegnati consensi a solo 1,4 punti dalla soglia del 50% sufficiente per evitare il ballottaggio.

Martedì 8 settembre 2009

Precipitano un elicottero, un piccolo aereo e due alpinisti sul Breithorn

Alpi valdostane, tragico bilancio Morti e feriti sul Monte Bianco e sul Monte Rosa: quattro vittime AOSTA – Due morti e due feriti, di cui uno in condizioni disperate: è il tragico bilancio di un incidente avvenuto verso le 13 sulle pendici del Monte Bianco, nel quale è stato coinvolto un elicottero impegnato in lavori alla rete elettrica. Il velivolo, un Lama della ditta Helops (gruppo Air Vallee), è caduto a circa 3.000 metri di quota per cause ancora da accertare. È probabile che le pale abbiano urtato i cavi o la parete mentre erano in corso lavori su un traliccio. L'elicottero è precipitato in mezzo alle rocce, a 3.000 metri di quota, nei pressi del rifugio Vecchio Torino. I due tecnici di volo dell’equipaggio, Christian Jeantet, di 36 anni, e Giuliano Coaro, 53 anni, entrambi valdostani, sono morti. Il pilota, Andrea Bellinzona, anche lui di Aosta, è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Umberto Parini. Ferito meno gravemente un operaio di origine albanese, di 30 anni, dipendente della ditta che si occupava dei lavori, la Cte di Acqui Terme. La guardia di finanza di Entreves si sta occupando delle indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sono state raccolte le testimonianze di altri operai della Cte che

hanno assistito alla scena. Sull'accaduto la procura di Aosta ha aperto un fascicolo, così come l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. «Le condizioni per il volo erano ottimali. C'è bel tempo e non c'è vento. Proprio non riusciamo a capire cosa sia accaduto», ha dichiarato il comandante Roberto De Alessi, esperto pilota di elicotteri della Helops. La giornata 'nera' sulle alpi valdostane è stata completata da altri due incidenti: un aereo da turismo è precipitato sul

Un elicottero della Helops come quello caduto ieri

Incidenti, una terribile sequenza dal Monte Cristallo a Santa Palomba ROMA – Ecco un riepilogo dei più gravi incidenti che hanno coinvolto elicotteri negli ultimi anni in Italia: – 22 agosto 2009: nei pressi di Cortina, sulle pendici del Monte Cristallo, si schianta un elicottero del 118, quattro le vittime. –2 luglio 2008: un sottufficiale della marina militare muore nelle campagne tra Grottaglie e Martina Franca (Taranto), quando cade l’Agusta Bell 212 su cui viaggiava. – 1 giugno 2008: un Nh-90 dell’esercito cade nel lago di Bracciano (Roma): un militare muore e due restano feriti. – 20 gennaio 2008: in Brianza, marito e moglie muoiono a bordo di un elicottero

che cade a fianco della tangenziale est, all’altezza dello svincolo per Usmate-Velate. Per pochi metri viene evitata una possibile strage. – 8 novembre 2007: sei militari statunitensi muoiono, ed altri 5 restano feriti, quando l’elicottero su cui viaggiavano cade, per cause non chiarite, nel greto del Piave, presso Santa Lucia di Piave (Treviso). L’elicottero, un Uh-60 Black Hawk, era di stanza in Germania ed era decollato dalla base di Aviano (Pordenone). – 16 ottobre 2007: un elicottero della polizia precipita a Santa Palomba, alle porte di Roma, provocando la morte dei due piloti. L’incidente avviene durante un volo d’addestramento.

ghiacciaio del Lyskamm (ferito in maniera lieve il pilota), nel massiccio del Monte Rosa, e due alpinisti sono morti dopo una caduta sul Breithorn centrale, sempre nel Monte Rosa. Nel primo caso pare sia stata una manovra errata del pilota, Andrè Michelin, di 64 anni, di Grenoble, a far cadere il velivolo, un Piper biposto. L’uomo ha riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni. La guardia di finanza e i carabinieri stanno cercando di verificare la provenienza del velivolo dato che non erano stati comunicati i piani di volo. Nella stessa zona, a qualche chilometro di distanza, due alpinisti svizzeri, una guida e un cliente, entrambi di 47 anni e provenienti dal cantone di Berna, sono morti dopo essere precipitati per alcune centinaia di metri in mezzo alle rocce. L'incidente è avvenuto sotto il Breithorn centrale: secondo la ricostruzione del fatto, i due provenivano dal Breithorn occidentale e stavano affrontando una cresta affilata quando sono caduti dal versante italiano, probabilmente a causa di una scivolata provocata dal ghiaccio formatosi negli ultimi giorni in alta quota. Enrico Marcoz

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2 In Italia e nel Mondo


Sudan, Lubna va in cella ma non si piega

Kabul, graziato Sayed, il giornalista dei diritti delle donne

KHARTOUM – Lubna Ahmed Hussein non si piega alle autorità giudiziarie sudanesi: la giornalista, processata per avere indossato i pantaloni, ha rifiutato di pagare la multa che le è stata comminata dai giudici al posto delle 40 frustate previste dalla legge per il «peccato» commesso. Il suo 'niet' le costa il carcere, dove è stata condotta ieri e dove dovrà rimanere per un mese. Nella sua battaglia non è sola: una dozzina di donne, tra le centinaia in pantaloni radunatesi ieri davanti al tribunale di Khartoum per manifestare il proprio appoggio a Lubna, sono finite in manette. «Non pagherò, vado in prigione», ha detto Lubna, 40 anni, subito dopo aver appre-

KABUL – Sayed Pervez Kambaksh, il giornalista condannato a morte in Afghanistan per aver difeso i diritti delle donne, è stato graziato dal presidente Ahmid Karzai. Prima di lasciare il paese, Kambaksh era stato trasferito dalla sua cella nella prigione di Kabul in una località segreta. La vicenda del giornalista ventiquattrenne è diventata un caso internazionale: una petizione, lanciata dal quotidiano britannico The Independent per chiedere la sua liberazione, ha raccolto oltre 100.000 firme.

SCUOLA IN FERMENTO

La giornalista condannata perché indossava gli “immorali” pantaloni

so della sentenza. E così è stato: il suo avvocato ha confermato più tardi che Lubna è stata portata in cella. Era accusata di essersi vestita in modo «contrario all’ordine pubblico», reato per il quale la pena prevista è appunto 40 frustate. E mentre la corte emetteva la sua sentenza, fuori dal tribunale di Khartoum dove il processo si svolgeva a porte chiuse, la polizia sudanese interveniva per disperdere i manifestanti. Centinaia di donne, in maggioranza in pantaloni, si sono raccolte davanti alla Corte per manifestare il proprio appoggio alla giornalista. Ad esse si sono contrapposti decine di uomini in abiti tradizionali che, urlando slogan islamici, hanno ac-

cusato Lubna e le sue sostenitrici di essere delle prostitute. La polizia è intervenuta picchiando la folla con bastoni e ha arrestato una dozzina di donne. «E' una legge cattiva. Non è nella tradizione e nei comportamenti di noi sudanesi frustare le donne», ha detto una manifestante con il velo, riferendosi all’articolo 152 del codice penale che punisce chi indossa «abiti indecenti». Hussein, giornalista e addetta stampa per le Nazioni Unite, rimasta vedova in giovane età, ha denunciato pubblicamente il suo trattamento e l’assurdità del processo. Avrebbe potuto chiedere l’immunità, proprio perchè dipendente Onu,

Lubna Ahmed Hussein

ma ha preferito dimettersi dall’incarico, per sfidare le autorità a processarla. Il suo caso ha fatto il giro del mondo: Lubna era stata sbattuta in una cella, con una sola ragione: portava degli 'immorali' pantaloni e non un abito tradizionale islamico. Yassir Abdull Kareem

Franceschini: «È il più grande licenziamento della storia

Precari, si alza il tono la Cgil minaccia scioperi ROMA – Si alza il tono della protesta sui precari della scuola con i sindacati confederali che, con diversi accenti, sono di nuovo intervenuti ieri. La Flc-Cgil ha minacciato perfino uno sciopero generale. Dure critiche alla politica scolastica del governo anche dal leader del Pd, Dario Franceschini, per il quale quello della scuola «è stato il più grande licenziamento di massa della nostra storia. Ciò che è accaduto per i precari della scuola è una vergogna con gente finita a zero euro dalla mattina alla sera». Senza «risposte adeguate ed atti conseguenti del governo – ha affermato la Flc-Cgil che ha annunciato altre manifestazioni per i prossimi giorni – proclameremo lo sciopero generale ed una manifestazione nazionale: l’auspicio è che questo avvenga come in passato unitariamente». La Uil scuola ha rivolto un appello alle regioni e al governo perchè divengano concrete le intese e il Consiglio dei ministri approvi il provvedimento sugli aiuti ai precari. «L'emergenza di persone e famiglie senza stipendio dal primo settembre – ha detto il segretario generale del sindacato Massimo Di Menna – ci impone di trovare ora una risposta: l’indennità di disponibilità è finalizzata a dare retribuzione e continuità nel servizio». Anche per la Cisl scuola la questione va risolta al più presto. «Al Governo – ha sottolineato il segretario generale Francesco Scrima – chiediamo di concludere rapidamente, con atti di legge

e norme applicative, il tormentato iter delle misure straordinarie per i precari. Una partita che si è già trascinata troppo a lungo e che va chiusa entro pochi giorni». A Roma e Torino, la categoria ha manifestato in piazza. Nella capitale i precari hanno organizzato un corteo (aperto da uno striscione con su scritto «Tagli alla scuola: una truffa per tutti») e raggiunto il ministero dell’istruzione. «Vogliamo che la protesta passi dal livello locale a quello nazionale – ha osservato un manifestante – chiediamo le dimissioni del ministro Gelmini, il ritiro della legge sui tagli e l’assunzione a tempo indeterminato

di tutti i precari nei posti vacanti». A Torino, gli aspiranti docenti trascorreranno la settimana in piazza Carlo Alberto, giorno e notte, dormendo sotto le stelle. «La nostra – ha detto un precario in lotta –è un’iniziativa per sostenere il diritto al lavoro, inalienabile per tutti, e un diritto del lavoro che non implichi sfruttamento, soprattutto per i precari che spesso sono costretti a dare disponibilità per impieghi che svolgeranno per un compenso più basso del 25% rispetto a un collega di ruolo». Intanto, ieri, a Milano, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e il presidente della Re-

Precari sotto il ministero. Nella foto in basso, Mariastella Gelmini

gione Lombardia Roberto Formigoni hanno firmato un accordo sui precari: avranno il 100% di stipendio i lavoratori lombardi della scuola che hanno appena terminato un contratto di un anno, non confermato per il 2009/10. In cambio, i lavoratori verranno impiegati in progetti

Influenza, molta attenzione in tutti gli istituti ROMA – La scuola italiana è pronta a riprendere le lezioni, nonostante l’influenza A, ma c'è chi si cautela: un liceo romano ha deciso di bandire i baci per limitare il contagio. Caso limite, ma segno che c'è attenzione sull'evolversi della situazione, con tutte le cautele del caso, anche se non si pensa a iniziative straordinarie, come ad esempio quella di prolungare le vacanze di Natale. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha voluto rasserenare le famiglie, alla vigilia dell’apertura dell’anno scolastico: «non escludiamo

nulla. Però io credo che oggi il Paese va tranquillizzato circa il fatto che la situazione è sotto controllo e anche se si verificheranno casi di influenza più dif-

fusamente il governo ha pronto un piano di intervento. Quindi oggi cerchiamo di vivere tranquillamente e ovviamente di assumere le precauzioni necessarie per evitare il più possibile la diffusione di questa influenza». Parole rafforzate poi da un nota di Viale Trastevere che ha ribadito che per ora nessuna decisione è stata presa, men che mai sulle vacanze di Natale. Mentre l’unità di crisi interministeriale continua il lavoro tecnico, nelle regioni e negli uffici scolastici regionali si è al lavoro affinchè tutto vada per il meglio. d. n.

per accompagnamento, orientamento, reinserimento e sostegno. Ma l’intesa non piace al coordinamento precari che dice no ad ogni forma di contrattazione regionale e al Pd. E contro i tagli nelle scuole il Codacons organizza 100 comitati da Catania ad Aosta dall’emblematico nome di «salviamo i precari». «Una mobilitazione – afferma Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons – che sulla scia del malcontento generale siamo certi avrà una sua valenza anche ai fini di una corretta informazione tra la gente circa la reale consistenza del problema e gli eventuali modi plausibili per affrontarlo». I Comitati faranno opera di informazione e sensibilizzazione in 100 città italiane circa il problema del precariato e dei tagli nelle scuole e permetteranno agli interessati di entrare in diretto contatto con i legali dell’associazione, che tramite un maxi ricorso nazionale si preparano a tutelarne i diritti. «Inoltre –conclude Tanasi - ai Comitati affideremo il compito di vigilare sul rispetto delle normative su sicurezza e buona istruzione». Daniela Navi

Scuole militari in rosa Cambourne, fanno figli Isola di Pasqua, scoperto una vera rivoluzione nella città senza pub e night il mistero dei cappelli rossi AL via l’anno scolastico delle scuole militari, ma con una novità che qualcuno non ha esitato a definire «storica»: negli austeri palazzi che ospitano i collegi con le stellette, infatti, per la prima volta sono ammesse anche le donne. I battenti delle scuole dell’Esercito – la Nunziatella di Napoli e il Teuliè di Milano – hanno aperto ieri e tra i 160 giovani che sono stati ammessi a frequentare il terzo, il quarto e il quinto anno di scuola superiore ci sono anche 23 ragazze (10 a Milano e 13 a Napoli). Saranno le prime donne a sedere sui banchi, accanto ai colleghi maschi,

nei 221 anni di storia della Nunziatella e nei 195 del Teuliè. E l’emozione non manca. «Sì, un pò d’emozione c'è, ma è più forte la determinazione ad andare fino in fondo» dice all’Ansa Marella Margan, 16 anni, una delle dieci prescelte del Teuliè.

CASEnuove enon dai prezzi esorbitanti, buone scuole, tanta tranquillità e spazi verdi: Cambourne, la cittadina britannica dove il tasso di natalità è uno dei più alti al mondo, di certo non offre molto in termini di fermento culturale o di vita notturna, ma sembra essere stata concepita apposta per chi ha dei bambini. Ed è proprio questo il segreto del sensazionale baby-boom che in questi giorni ha fatto balzare questo nuovissimo centro abitato a due passi da Cambridge agli onori della cronaca britannica. Dopo esattamente dieci anni dall’arrivo della prima famiglia, Cambourne conta 7.600 abitanti e 24,1

nuovi nati per ogni 1.000 persone. Un tasso di natalità superiore a quello dell’India, del Brasile e dell’Indonesia, che non si può fare a meno di notare che la quasi totalità delle persone per strada sono donneche spingono passeggini o che tengono bambini per mano.

SVELATO uno dei misteri dell’isola di Pasqua, quello degli enormi cappelli rossi sulle teste delle statue giganti. A scoprire come questi enormi manufatti di pietra del peso di diverse tonnellate potessero essere stati posizionati sono stati i ricercatori inglesi della University of Manchester e della University College di Londra. Più di mille anni fa, i cappelli in roccia vulcanica furono scolpiti e poi «fatti rotolare giù da una strada resa liscia dalla lava», ha riferito Colin Richards, che insieme a Sue Hamilton ha guidato la prima missione archeologica britannica sul-

l'isola dal 1914. Come riferisce la Bbc, gli studiosi hanno messo insieme una serie di elementi per scoprire come i cappelli enormi fossero finiti sul capo delle statue: una scure, una strada e un antico vulcano li hanno condotti alla soluzione.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

Il fatto del giorno: Confindustria e sindacati, il disgelo Evitare contrapposizioni in un momento delicato

Quel duplice “grazie” al presidente Napolitano

Giorno da protagonista Epifani, tutti lo vogliono

dall’articolo di Filippo Caleri

dal servizio di Guido Mattioni

dalla cronaca diLaura Matteucci

Troppo alto il rischio che il sistema industriale italiano si areni proprio adesso che, almeno secondo gli organismi internazionali, una tenue ripresa economica si comincia a percepire. Così meglio meglio evitare in un momento delicato contrapposizioni con la Cgil guidata da Guglielmo Epifani. E’sulla base di questo presupposto chela leader degli industrialiEmma Marcegaglia ha rivolto un appello ai sindacati perché con Confindustria facciano "parte integrante di un progetto Paese". Invito rivolto a tutte le parti sociali ovviamente ma in particolare a quello che almeno finoraè stato il piùrestìo a concederequalcosa nonostante la crisi. [...] Dire sempre no in maniera pregiudiziale in questo momento non serve a nessuno. [...]

Si possono definire prove generali di distensione, quelle sperimentate [...] aCernobbio dal numero unodi Confindustria, Emma Marcegaglia, e dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sulla strada di quello che la presidente degli imprenditori italiani ha definito «un progetto Paese». Prove di distensione sancite da un pranzo a porte chiuse, e accomunate da un duplice e identico «grazie» al capo dello Stato per l’attenzione rivolta all’emergenza lavoro. Lo ha riconosciuto Epifani («Convienea tuttiaffrontare lacrisipiù uniti»)elo haribadito laMarcegaglia, pur se con la puntualizzazione, rispetto all’allarme lanciato da Napolitano, che «ci aspetta un autunno certamente difficile, ma non credo drammatico». [...]

Prima il vis-à-vis con la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ne uscirà parlando di «incontro costruttivo». Poi il clima disteso del pranzo lungo e informale con il ministro Giulio Tremonti, insieme ad Enrico Letta. A Cernobbio, l’ultima giornata del workshop Ambrosetti il segretario della Cgil Guglielmo Epifani la passa da protagonista: incassa commenti fino a ieri inaspettati: «Il suo intervento mi è parso molto responsabile e molto interessante», dice a sorpresa il mai tenero Tremonti. «Nonostante l’accordo separato sulla riforma contrattuale, in questi mesi la Cgil ha sempre avuto un atteggiamento responsabile», rincara la dose Marcegaglia. Qualcosa è cambiato ai vertici dei poteri che governano il paese [...].

La migliore di ieri

E gli operai s’infuriano

Tremonti, il mago di Oz trascinato dal ciclone

Le banche risorgono

dal reportage di Felice Manti

dal commento di Tito Boeri

dall’articolo di Massimo Sideri

«Ci hanno licenziato senza preavviso. E i sindacati non hanno fatto nulla, anzi sono loro complici. Ecco perché abbiamo restituito le tessere». Sono furiosi i 13 dipendenti della società Spantax Impianti srl, un’impresa pistoiese [...]. Il primo settembre scorso, al rientro dalle ferie, gli operai si sono visti negare l’ingresso allo stabilimento. Licenziati, senza preavviso. Senza una comunicazione e senza lo stipendio di luglio e agosto. Niente. Come per la Innse, la società milanese messa in liquidazione e rilevata da una ditta bresciana, gli operai si sono subito mobilitati per protestare. [...]

Adesso capiamo perché il nostro ministro dell'Economia evoca così spesso gli stregoni. Il suo stile di governo ricorda da vicino quello del mago di Oz. Il mago di Oz era un pallonista (non necessariamente nel senso di contaballe quanto di guidatore di mongolfiere), trascinato da un ciclone (non è esattamente la stessa cosa di un grande ciclo economico negativo), su territori fino ad allora inesplorati. Oz era riuscito a convincere il popolo, che lo aveva visto scendere dal cielo su di un pallone, di essere un mago. Sarebbe stato in grado di proteggere le loro enormi ricchezze dalle streghe che popolavano ad ogni punto cardinale quelle

lande. Si erano convinti di essere molto ricchi perché il "mago" li aveva costretti a indossare occhiali verdi, in grado di trasformare ai loro occhi i sassi in smeraldi. Non passava giorno che il Mago non se la prendesse con qualche strega, tranne che, curiosamente, con quella del Nord. Spingendo tutti a pensare alle streghe, riusciva a nascondere il fatto di non avere quelle capacità che gli venivano così generosamente attribuite. Da quanto è tornato in via XX Settembre, Giulio Tremonti è riuscito a evocare tantestreghe quantisono iventi: dai cinesi "che mangiano come noi" agli speculatori, dall'utilitaria "Tata Nano venduta in India per soli 2000 dollari" agli "avidi petrolieri". [...]

Giannelli sul Corriere

La ripresa è ancora «fragile» e ci sono le incognite dell’ autunno caldo delle imprese. E’ presto per dire come gli istituti chiuderanno i bilanci 2009. Ma gli utili del primo semestre sono stati portati in cascina, non solo dai colossi Usa [...]. E in Italia? Le principali banche non hanno saltato l’appuntamento del semestre: Unicredit ha chiuso con 900 milioni di utili. Intesa Sanpaolo con 1,5 miliardi. Mps ha portato a casa 300 milioni. Insomma, il sistema del credito si mostra reattivo. Eppure, a giudicare dai primi segnali, il canale di trasmissione dei benefici non sembra aver portato molto allo sportello. [...]

La sfida del Made in Italy

Il segretario spariglia le carte e rimette in gioco la Cgil

dall’articolo di Marco Fortis

dal commento di Riccardo Gianola

La crisi del commercio internazionale è forte ed ha avuto nel primo semestre del 2009 un impatto pesante sul nostro export, che si è contratto in valore di circa ¼ rispetto al primo semestre del 2008. Ma questa è una tendenza che non ha riguardato soltanto l’Italia [...]. Nell’Ue diminuzioni delle esportazioni persino più marcate, comprese tra il 30% e il 35%, sono state registrate da alcuni Paesi nordici pur specializzati nell’hi-tech come Svezia e Finlandia. Tuttavia la recessione, per quanto drammatica, sembra affievolirsi, nel senso che il peggio della caduta degli indicatori dovrebbe essere ormai alle spalle. La ripresa sarà probabilmentemoltolenta, comesostengonol’OcseeilFmi, maanostro avviso la crisi globale non cambierà sostanzialmente le vocazioniproduttivedei diversiPaesieil"madein Italy",inparticolare, non deve perdersi d’animo perché pur soffrendo non sta affondando. [...]

L’incontro di [...] Cernobbio tra Guglielmo Epifani ed Emma Marcegaglia probabilmente non farà miracoli per risolvere i gravi problemi di crisi industriale e sociale che il Paese ha davanti ma, tuttavia, segna una svolta nelle relazioni tra le imprese e il maggior sindacato italiano. I fili del confronto sono stati riannodati, c’è un clima più consapevole della gravità del momento, soprattutto pare di cogliere uno spirito che privilegia le cose che uniscono rispetto a quelle che dividono. Per ora è già qualcosa. Il passo compiuto da Epifani verso la Confindustria rimette la Cgil al centro dei giochi e

spariglia le carte di coloro che, nel governo e tra gli industriali, pensavano di mantenere in perenne isolamento un sindacato da cinque milioni e mezzo di iscritti dopo la mancata firma del nuovo modello contrattuale così come era successo con il «Patto per l’Italia» dell’epoca D’Amato, che si concluse con un fallimento totale. Un modello per i rinnovi che mostra già la corda, davanti all’avanzata della crisi, e che potrebbe aver bisogno di un veloce restyling. L’incontro tra il segretario della Cgil e la presidente di Confindustria, che avrà presto un seguito, è stato preparato con cura nei giorni scorsi, con telefonate e contatti, anche con un sondaggio dei

La fotografia

Il ministro a due facce dall’articolo diBianca Di Giovanni

Rinunciando ai Tremonti bond le banche «vanno contro l’interesse del Paese». Con questo j’accuse Giulio Tremonti ha ricaricato la sua artiglieria contro il sistema del credito, preso di mira per il secondo giorno consecutivo. Un assalto, quello del ministro, che risponde a diverse funzioni, tutte politiche: non c’è nulla di economico. E soprattutto non c’è nulla di vero, se è vero (come è vero) che l’unica lobby ancora molto potente in Parlamento è proprio quella delle banche. «Altrimenti sarebbero passate le norme sul massimo scoperto - spiega Francesco Boccia quelle sull’unilateralità dei contratti con i clienti e infine quelle sui giorni di valuta. Tutte norme utili per i correntisti (imprese e famiglie), volute da destra e sinistra, ma stralciate all’ultimo momento». [...]

Brenles (Svizzera), un cucciolo gioca alla convention dei cani da guida (Ansa)

leader di alcune categorie industriali coni verticidelleimprese.Perchè ilquadro che si è delineato nelle ultime settimane per l’Italia produttiva - dal tessile alla meccanica, dall’edilizia all’alimentare fino alla chimica - richiama la necessità di un intervento comune e coerente per salvare fabbriche e posti di lavoro. Epifani, davanti alla platea del workshop Ambrosetti, ha fatto un intervento severo, accurato, sulla situazione elencandole prioritàche perla Cgilvanno fronteggiate. Risorse per gli ammortizzatori sociali, impegno per evitare la chiusura delle fabbriche e i licenziamenti, rinnovo dei contratti, meno tasse sul lavoro. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Ma che è successo a Cernobbio? No, perché alcuni giornali scrivono che è stato il trionfo di Epifani (per esempio “l’Unità”), altri scrivono che Epifani si è finalmente arreso (per esempio “il Giornale”). Qualcun altro parla di distensione fra Confindustria e sindacati... Se succedesse così nei giornali sportivi a proposito di un incontro di calcio, non riusciremmo a scoprire se la nostra squadra ha vinto, perso o pareggiato. Ma la politica e l’economia, si sa, non sono una partita di calcio nonostante tutti gli sforzi di ridurre ogni discorso a numeri e risultati calcolabili sul colonnino dell’1 X 2. Con ciò di distensione non si può parlare. Nel senso che se davvero l’incontro Marcegaglia-Epifani era orientato a una tregua, il giorno dopo c’è chi parla di vincitori e vinti. E allora che tregua è?

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Noemi Letizia si è fatta intervistare da Sky Tg 24 molte contraddizioni, niente di buono per il premier

Ora l’America scopre gli studenti senza casa

dal commento diGiuseppe D’Avanzo

dall’articolo diLucia Annunziata

La conversazione di Noemi Letizia con Sky risulterà molesta a Berlusconi. Per almeno tre ragioni. Riaccende l’interesse pubblico intorno alla relazione della ragazza napoletana (18 anni) con il capo del governo (73 anni, il 29 settembre) e la strategia del premier non lo consente, ora che il piano di battaglia per l’autunno prevede non più una difesa improvvisata giorno per giorno - spesso catastrofica - ma una controffensiva mediatica e la cinica, brutale aggressione dei "nemici". La ragazza, caduta l’attenzione per la politica, si dice pronta per cominciare la sua carriera nel mondo dello spettacolo e sembra rivolgersi all’"amico di famiglia" perché attende oggi che le promesse del passato diventino realtà. Non chiede più un seggio in Parlamento, ma la concretezza di un contratto televisivo, di un ingaggio cinematografico. Soprattutto, Noemi aggiunge la sua risposta alla domanda di quando

Noemi Letizia durante l’intervista in tv

suo padre Elio e "Silvio" si sono conosciuti: a contraddizione così si aggiunge contraddizione. La ragazza ricorda "Silvio" nella sua vita da sempre, da quando ha memoria (quanti anni ha, tre, cinque, sette anni?). I suoi ricordi contraddicono la ricostruzione di Elio e le parole del capo del governo. Che, come si sa, ne ha dette troppe. "[Elio] era l’autista di Bettino Craxi" (Ansa, 30 aprile). "Elio è un mio amico

da tanti anni, con lui ho discusso delle candidature europee" (Porta a Porta, 5 maggio). "Conosco i genitori, punto e basta. Ho incontrato la ragazza tre o quattro volte e sempre alla presenza dei genitori" (France 2, 6 maggio). Dal suo canto, come si ricorderà, Elio Letizia sostiene che la "vera conoscenza [con Silvio] ci fu nel 2001 (...) A metà dicembre io e mia moglie andammo a Roma per acquisti e, passando per il centro sto-

dal corsivo di Francesco Alberoni

Una volta la parola «pigrizia» mi sembrava una espressione invecchiata, un giudizio fuori moda, non un vero e proprio vizio come l’invidia. Vedendo un giovane che non studia, che bighellona, che non cerca un lavoro io, come molti altri, pensavo a una protesta adolescenziale, alla noia della scuola, allo sconforto di fronte alle difficoltà di trovare occupazione. Oggi invece mi rendo conto che in certe persone la pigrizia è un abito mentale, un modo di mettersi in rapporto con gli altri e con il mondo. Nella sua essenza è la tendenza a realizzare i propri desideri senza fare fatica. Ma pro-

Così il pigro si gode la vita e il successo senza fatica prio nessuna. Non gli basta ottenere il risultato col minor sforzo possibile. Il pigro mette il risparmio di fatica al primo posto, alla base delle sue decisioni. Se una cosa gli costa molto impegno, non la fa. E questo vale tanto per la fatica fisica come per la fatica mentale. Perciò non programma il futuro, lo immagina, lo fantastica. Sogna di avere un buon lavoro, una famiglia, il suc-

cesso, ma non predispone i mezzi per ottenerlo. Rimanda. Se è giovane e lo mantengono i genitori, resta in famiglia, trova mille giustificazioni per non uscirne. Se riesce ad avere un lavoro sedentario si accontenta. Se arriva in un posto di comando vi si adagia. Talvolta ingrassa, si appesantisce e tutto allora gli diventa ancora più faticoso, anche cambiare casa, anche fare un

rico, pensai che fosse la volta buona per presentare a Berlusconi mia moglie e mia figlia" (il Mattino, 25 maggio). Dunque: il capo del governo "per la prima volta vide Noemi" nel dicembre del 2001. Noemi ha dieci anni. Il ricordo di Elio Letizia non coincide con un altro, improvviso ricordo di Silvio Berlusconi. In quello stesso 25 maggio, la memoria del capo del governo disegna un’altra scena decisamente differente da quella che ha in mente Elio Letizia. "La prima volta che ho visto questa ragazza è stato a una sfilata", dice il premier (Corriere, 25 maggio). Quindi, in un luogo pubblico e non nei suoi appartamenti pubblici o privati. Non nel 2001, come dice Elio, ma più avanti nel tempo perché Noemi avrebbe avuto l’età adatta per "sfilare" (quattordici, quindici, sedici anni, 2005, 2006, 2007). Sono tutte versioni che non coincidono con quella che oggi offre la ragazza che, pur senza dar date, colloca prima del 2001 (da sempre, da quando ho memoria) la conoscenza con il leader. [...]

viaggio. Rimanda. Qualche volta rimanda anche di pagare i debiti, i mutui, i prestiti, le multe. Spera che gli altri se ne dimentichino. I pigri cercano soluzioni a breve, che si ottengono subito. A vederli così lenti e paciosi penseresti che sono anche tenaci, pazienti. No, se vogliono una cosa la vogliono immediatamente e senza muovere un dito. Per il pigro vale veramente la massima «pochi maledetti e subito». Il suo ideale è ricevere i soldi a casasenzalavorare echecisia sempre qualcuno che provvede a lui. Il vero pigro adora le abitudini, le comodità. Quando le ha conquistate vi si crogiola e non le vuole lasciare. [...]

Una odiosa, ennesima polemica contro Obama segna l’inizio dell’anno scolastico americano. Odiosa per toni ed espressioni. Ma rilevante. Perché svela il nervosismo con cui le famiglie, gli educatori e i legislatori prendono atto che la scuola Usa, uno dei bastioni della forza del paese, riapre i cancelli contando le profonde ferite inferte dalla crisi. Alle radici della polemica, la decisione del Presidente di celebrare l’inizio dell’anno scolastico, data sacra dei rituali familiari, con un discorso agli studenti. L’intervento di Obama avrà luogo domani, 8 settembre, in Virginia, uno degli Stati di più nobili tradizioni in Usa, sede, assieme al New England, delle più antiche scuole americane, nonché Stato del Sud, fatto la cui rilevanza è ovvia. Apriti cielo, la destra si è sollevata. Come si permette il Presidente di fare questo intervento?Di checosa sitratta se non di indottrinamento, o di una ennesima prova che Obama è un cripto-socialista, un dittatore con un profondo culto della personalità come Saddam o come Kim Jong-il? Per quanto esagerate, queste opinioni-lanciate davocidella destra radicale, come Michael Leahy, portavoce della Tea Party Coalition - sono state fatte proprie anche dal quotidiano Washington Times e da esponenti repubblicani importanti, come Jim Greer, presidente del Partito repubblicano in Florida, e Gary Bauer, leader di American Values ed ex sottosegretario all’Educazione con Reagan. Nelle mire di queste critiche è soprattutto il manuale inviato ai vari istituti per preparare l’intervento di Obama, in cui si chiede a tutti gli studenti di scrivere un tema su «come aiutare il Presiden-

te». Mai, si sottolinea, negli ultimi 19 anni la Casa Bianca aveva preso una simile iniziativa. Quest’ultima è un’osservazione debole, dal momento che l’ultimo Presidente a fare un appello agli studenti 19 anni fa è stato proprio George Bush padre. I discorsi hanno comunque galvanizzato una parte delle scuole: alcune hanno cancellato l’ascolto del discorso, in altri casi gruppi di genitori hanno annunciato che non porteranno in aula i propri figli. Nell’agitato clima attuale, segnato dalle proteste contro la riforma medica e quelle sull’energia, la tensione intorno alla scuola è in verità apparsa fin qui minore. Fino a ieri. Quando la Casa Bianca ha dato chiare indicazioni della sua preoccupazione per la polemica. Proprio ieri, infatti, il segretario all’Educazione Arne Duncan è andato in tv per rassicurare i genitori: «Il Presidente vuole solo parlare diresponsabilità personale e stimolare gli studenti a prendere i loro studi molto seriamente». A calmare ulteriormente gli animi è arrivata l’offerta del Presidente di rendere noto oggi, lunedì, il testo del discorso che pronuncerà domani. Insomma, una chiara ricerca di distensione da parte dell’Amministrazione. Ma proprio questaprudenza èrivelatrice. Il discorso agli studenti è evidentemente dettato non tanto da una scelta di bandiera, quanto dalla consapevolezza che inizia un anno in cui la scuola americana avvertirà pesantemente le conseguenze della crisi e dovrà affrontare problemi impensabili solo un anno fa. Nei due opposti punti dell’arco scolastico che va dalle maggiori scuole private alle più povere scuole pubbliche, i segni del cambiamento di clima economico sono fin da ora ben visibili. [...]

E Chavez va a Venezia col film di Oliver Stone

Valentino vince ancora ma è scontento Fiorello e non è escluso il suo futuro alla Ducati testimone

dal commento diMaurizio Molinari

dall’articolo di Benny Casadei Lucchi

dal corsivo di Maria Novella Oppo

Fra i due litiganti, il terzo gode. Apoteosi della banalità, però riveduta e corretta. Perché il terzo non è un rivale bensì un signore che da un pezzo porta bene gli anta; un signore che di vittorie ne ha messe in tasca, una più una meno, 115; un signore di nome Giacomo Agostini. «Mi sa...», ridacchia il grande Ago, «mi sa che Lorenzo corre per me: duellando in questo modo con Valentino sarà l’unico in grado di tenerlo lontano dal mio record... Perché ci tengo a quel record». E rivela: «L’altra mattina Jorge mi ha detto: “Giacomo, solo io posso davvero aiutarti a preservare quel primato...”, e io: “Caro mio, ora va bene così, ma il giorno che Rossi si sarà avvicinato troppo, verrò a chiederti soccorso». Nell’attesa, Valentino Rossi sale in vetta al podio di Misano, s’avvicina di un altro passetto (103) al primato di vittorie dell’enorme predecessore (123), e indossa le orecchie d’asino per espiare l’errore di Indy. Gli occhi vivi e scintillanti ereditati da mamma Stefania non sono quelli di un somaro e non a nascondere quel che c’è dietro lo sguardo fanciullesco: una mega centrale di calcolo

Chiediamo scusa ai lettori per essere costretti a toccare fatti apparentemente personali. Ma, avendo ricevuto l’atto di citazione da parte di Silvio Berlusconi, (in arte premier) riguardante argomenti strettamente inerenti a questa rubrica, vorremmo spiegare in che cosa consiste l’accusa, sintetizzando al massimo e traducendo in lingua italiana. La nostra colpa è aver scritto che il dottor Berlusconi (come lo chiama il suo avvocato), controlla la Rai ed è in guerra con Sky, a vantaggio delle sue aziende. Cose tutte palesemente false, come il dottore sicuramente dimostrerà in tribunale. Se troverà un giudice capace di affermare che lui di televisione non se ne occupa proprio. Mentre noi, nel nostro piccolo, possiamo citare la testimonianza di tale Rosario Fiorello (in arte Fiorello), che ha raccontato nei minimi esilaranti particolari di quando fu convocato dal capo del governo, perché non firmasse il contratto con Sky. Ma lui firmò.

Reduce dagli abbracci di Teheran e atteso dai fasti di Viktor Lukashenko e dagli accordi con Vladimir Putin, il presidente venezuelano Hugo Chávez sbarca alla Mostra del cinema di Venezia. Il suo fine è quello di trasformarelaMostra delCinemanel palcoscenico del proprio ruolo di interprete di qualsiasi tipo di messaggio autoritario e, dunque, soprattutto nemico dell’America di Barack Obama. La pellicola di Oliver Stone sui despoti sudamericani è l’occasione che consente di aggiungere il tassello mancante al viaggio intrapreso la scorsa settimana da Chávez per incarnare con le singole tappe l’esistenza di un’alleanza globale accomunata dall’ostilità ai valori della democrazia occidentale. Se Obama tende la mano ai dittatori sfidandoli al dialogo, il presidente venezuelano ha intrapreso l’attuale tour al fine di convincerli a non accettare l’offerta che viene da Washington. Sbarcato in Nord Africa per un incontro con l’algerino Bouteflika dai toni volutamente antieuropei, Chávez è stato poi protagonista dei festeggiamenti di Tripoli per il quarantennale del colpo di Stato che portò al potere il colonnello Gheddafi e quindi è volato a Teheran per rendere omaggio al contesta-

to presidente Mahmud Ahmadinejad, irridendo le proteste di piazza dell’onda verde di Hossein Mousavi ed esprimendo sostegno per il programma nucleare che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha chiesto di bloccare. La passerella internazionale prevede ora prima il colloquio aMinsk con«l’ultimo dittatore d’Europa», come l’Economist ha definito Lukashenko, e quindi il gran finale a Mosca a fianco di Vladimir Putin per discuteredi inteseenergetiche e forniture militari. Ciò che Chávez ha in mente è presentarsi a fine mese all’apertura della nuova Assemblea generale delle Nazioni Unite potendo parlare dal podio a nome di tutti quei Paesi che, in una maniera o nell’altra, rifiutano i valori di rappresentanza politica, diritti umani e Stato di diritto condivisi dalle democrazie. In questa cornice la tappa veneziana gli consente di aggiungere un colpo di teatro capace di legittimarlo nella veste di star anche lontano dalle cancellerie. Archiviando così, con una scrollata di spalle, le pacifiche dimostrazioni di piazza con cui in più capitali del Sud America, inclusa la sua Caracas, decine di migliaia di persone lo hanno accusato di perseguire l’ambizione di diventare un dittatore di dimensioni continentali.

Valentino Rossi, festa per lui a Misano

che sta frullando ed elaborando scenari futuri. Si legga, in pista, nei prossimi quattro Gp, e fuori, pensando a futuri contratti. Magari non con la Yamaha. Perché Valentino Dottore, asino e calcolatore, ha vinto sulla pista più vicina a casa, ma più lontana dai propri gusti; ha vinto non con duello bensì per manifesta superiorità; ha vinto umiliando il compagno Lorenzo (2°) e, dopo averlo fatto, ha mandato urbi et orbi messaggi chiari. Questi messaggi. Valentino ne ha piene la scatole di mettere a punto la Yamaha ogni giorno che il dio motoristico manda in terra, sapendo che i preziosi dati - come da logica - vengono trasferiti sulla moto fotocopia di Lorenzo, compagno e ri-

vale nel mondiale. Valentino è anche infastidito dal rinnovo del contratto concesso all’iberico (un anno solo, 2010, ndr) dopo che Jorge aveva fatto ormai capire di voler emigrare alla Ducati. Prevedibile il motivo del malumore: se la squadra nipponica ha concesso un prolungamento per un solo anno, deve averlo fatto concedendo molto sul piano del trattamento che verrà garantito a Lorenzo la prossima stagione. Intendiamoci: ci sta tutto, perché Rossi, per primo, ha ammesso che di rivali mondiali così talentuosi e agguerriti non ne aveva mai avuti. L’ha detto lo scorso anno, l’ha ripetuto a inizio stagione. E ci sta tutto che a Lorenzo venga fornito materiale di prima qualità. [...]

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Feltri lo bastona in un editoriale, Bossi gli dà del matto

Lo scontro politico

Doppio attacco a Fini

A tutto campo su Canale 5 smentisce l’allarme sull’informazione imbavagliata

Al centro delle polemiche immigrazione e caso Boffo di GIOVANNI INNAMORATI

Silvio-show «Stampa libera» sui tempi. Non è ancora definita, dice, la strategia del Popolo della libertà, che si riserverà «tutto il mese di settembre» per la scelta dei «candidati migliori che possiamo mettere in campo». E nella serata di ieri, il Berlusconi-show ha avuto un’appendice legata alla polemica sull’attacco de “Il Giornale” a Fini. Il premier ha preso le distanze dalle critiche espresse da Vittorio Feltri con una laconica dichiarazione, che sembra ricalcare il distacco dello stesso Cavaliere dalle esternazioni di Feltri che avevano provocato le dimissioni di Dino Boffo da “Avvenire”. «Come si può ben immaginare non ero a conoscenza dell’articolo del dottor Feltri sul presidente Fini apparso oggi su Il Giornale, articolo di cui non posso condividere i contenuti. Confermo invece al presidente Fini la mia stima e la mia vicinanza».

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DAL VATICANO

Fini e Berlusconi al centro, l’uno di un attacco e l’altro di una contestata intervista

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Ratzinger e i danni del Concilio II di ELISA PINNA CITTA' DEL VATICANO – Mentre l’informazione e i media cattolici tentano di ritrovare gli equilibri dopo il caso Boffo, Papa Benedetto XVI è tornato ieri a denunciare con forza i danni provocati dalle interpretazioni sbagliate del Concilio Vaticano II: hanno portato –ha detto –a derive sulla verità della fede nel campo etico, con il risultato di una Chiesa cattolica che ha scambiato l’apertura al mondo con l’ “auto-secolarizzazione”, creando confusione e allontanando i propri fedeli. Non è la prima volta che Ratzinger condanna le letture conciliari fuorvianti; anzi, il tema della continuità della tradizione e della «governance» dell’eredità del Vaticano II è uno degli snodi fondamentali del suo pontificato. Già in un discorso alla Curia romana nel 2005, Benedetto XVI, da poco eletto papa, aveva spiegato la sua visione: nel Concilio «due ermeneutiche contrarie «si erano trovate a confronto e «avevano litigato tra loro». E una di queste «aveva creato confusione», quella che vedeva il Concilio come “discontinuità e rottura”. L’altra ermeneutica, «che ha portato e porta frutti» era invece quella che lo leggeva come «riforma», «un rinnovamento nella continuità». Ieri, nell’incontro con un gruppo di vescovi brasiliani che denunciavano l’aggressività delle sette evangeliche nel loro Paese, Benedetto XVI ha ripreso l’argomento con toni particolarmente severi. Forse anche perchè il Brasile è patria della “teologia della liberazione”, una delle correnti interpretative che –ad avviso di Ratzinger –han-

Papa Ratzinger

no stravolto il senso dell’esperienza conciliare. «Nei decenni successivi al Concilio Vaticano II alcuni –ha sottolineato Benedetto XVI incontrando i presuli nella sua residenza estiva di Castelgandolfo - interpretarono l’apertura al mondo non come un’esigenza di ardore missionario ma come un passaggio alla secolarizzazione». «Si è così assistito a interventi di alcuni responsabili ecclesiali in dibattiti etici, in risposta alle aspettative dell’opinione pubblica, ma si è smesso di parlare – ha denunciato il pontefice –di certe verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita teologale e i novissimi (la vita eterna). Inconsciamente si è ca-

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GLI SCENARI

duti nell’autosecolarizzazione di molte comunità ecclesiali; queste, sperando di compiacere quanti erano lontani, hanno visto andare via, defraudati e disillusi, coloro che già vi partecipavano». Dunque la migrazione verso le sette ha una sua spiegazione anche nella debolezza teologica sopravvenuta in un certo cattolicesimo: «i nostri contemporanei, quando s'incontrano con noi, vogliono vedere quello che non vedono in nessun’altra parte, ossia la gioia e la speranza che nascono dal fatto di stare con il Signore risorto», ha detto Ratzinger. Inoltre, ha osservato ancora Benedetto XVI, l’inseguire la secolarizzazione non ha prodotto maggiori consensi.

Biotestamento, amo per la Santa Sede ROMA – Il rapporto tra il governo e la Chiesa si «consoliderà nei prossimi mesi anche su questioni molto importanti, come il testamento biologico». Poche parole, dette quasi di sfuggita, nel corso di un’intervista a 'Mattino5'. Ma se a pronunciarle è il presidente del Consiglio, nella settimana in cui riparte alla Camera l’iter della legge sul fine vita, anche poche parole bastano a generare un duro scontro. Con l’opposizione che denuncia una «logica di scambio», in cui la legge sul fine vita finirebbe immolata sull'altare delle relazioni tra il premier e le gerarchie ecclesiastiche, per ricucire le tensioni causate dal caso Boffo (nella foto). Nell’intervista mattutina Silvio Berlusconi nega qualsiasi tensione, assicura che i rapporti con la Chiesa sono «eccellenti». E raccoglie la conferma del quotidiano vaticano Osservatore romano, che in un editoriale del direttore, descrive un clima di «evidente serenità istituzionale». La dimostrazione di ciò è da cercare, secondo il premier, nell’operato del suo governo, attento a tutelare i principi basilari di civiltà che sono alla base della dottrina cattolica». Tra gli altri, «la difesa della vita umana» al centro del testamento biologico, legge sulla quale Berlusconi punta per «consolidare» in futuro i rapporti con la Santa sede.

LE REAZIONI

Vittorio Feltri

che questo attacco sia il secondo atto di quello a Boffo: «Mi dispiacerebbe semplicemente – ha detto Antonio Mazzocchi – se dopo il caso del direttore dell’Avvenire, Feltri fosse alla ricerca di un’altra vittima da sacrificare sulle sue prime pagine del suo quotidiano». Il vicecapogruppo dei deputati del Pdl, Italo Bocchino, difende Fini sul piano culturale: «La destra populista che fa la pesca delle occasioni e cavalca gli umori e le paure dei cittadini appartiene alla cultura sudamericana e non ha trovato spazi in Europa se non per posizioni marginali»; i modelli della destra italiana, insomma, sono Sarkozy o Aznar. «La destra che Feltri vuole cucire attorno a Fini – ha osservato Donato Lamorte – è un costume di carnevale, una maschera». Il punto, oltre che culturale, è politico, come osserva il web magazine della Fondazione «Fare Futuro», e cioè il grado di libertà interna al Pdl, «una famiglia politica che troppe volte tende a degenerare nel semplice signorsì», cioè a diventare quella «caserma» denunciata mercoledì a Mirabello dallo stesso Fini. Termine ieri usato anche da Mazzocchi e Roberto

Menia, mentre il ministro Ronchi è costretto a sottolinea che le posizione di Fini hanno «piena cittadinanza» nel Pd, visto che egli ne è cofondatore. Il direttore del «Secolo» Flavia Petrina, ribatte all’invito di Feltri di «rientrare nei ranghi» dicendo che la destra italiana non ha nessuna intenzione «di tornare nelle fogne», ma vuole essere una destra europea. Ma purtroppo i «teorici dell’ordalia quotidiana» stanno trasformando il Pdl in un «partito becero con la bava alla bocca, che abbaia contro gli avversari e ora anche contro gli alleati». In serata, come per il caso Boffo, Berlusconi si dissocia dall’editoriale di Feltri, spiegando di non essere a conoscenza, prima della sua pubblicazione, dell’articolo del direttore del Giornale e, quindi, confermando la stima e l’amicizia nei confronti dell’ex leader di An. Nel frattempo due voci assai vicine a Fini, quella di Carmelo Briguglio e di «Fare Futuro» chiariscono che lui non si farà intimidire: il primo rileva che Feltri è «problema di Berlusconi e non di Fini» perchè «piccona la strategia di stabilizzazione del governo».

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Franceschini: «Ricorda il fascismo» di GIULIANA PALIERI ROMA – Un effetto domino quello prodotto dal caso-Boffo, che ha investito ormai a 360 gradi la questione della libertà di stampa divenuta terreno di scontro tra maggioranza e opposizione che per l’occasione hanno rispolverato vecchie categorie politiche come comunismo, fascismo e persino, come ha fatto Antonio Di Pietro, il fascistissimo olio di ricino. Tutto è partito dalla controffensiva lanciata di buon mattino da Silvio Berlusconi che da Canale 5 ha ironizzato sulle accuse di regime salite dall’opposizione dopo le sue azioni giudiziarie contro Repubblica e L’Unità. È solo una «barzelletta» di questa «minoranza comunista e catto-comunista che detiene il novanta per cento dei giornali», ha detto candidamente il premier, per il quale l’opposizione intende la libertà di stampa come «libertà di insulto e di calunnia». Parole, queste, che hanno rinfocolato la polemica su politica e informazione, con il segretario del Pd Dario Franceschini che dal Veneto ha mandato a dire a Berlusconi che con i suoi «attacchi alla stampa ricorda molto da vicino il fascismo». E con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti che ha bollato come «grida d’allarme irreali e infondate» quelle del leader Pd, al quale ha anche fatto presente che intanto il consenso per il premier e

Alzata di scudi contro le esternazioni del presidente del Consiglio Per Casini «il dopo Berlusconi è vicino», Di Pietro rilancia il rischio regime il suo governo «sale». Nella polemica Boffo-informazione è entrato anche Pier Ferdinando Casini che ha lanciato un affondo contro il Cavaliere in una intervista a Famiglia Cristiana. Il leader Udc ha ribadito, guardando alle regionali, di non aver paura a correre solo ma di essere disponibile a valutare alleanze. Concludendo che il «dopo Berlusconi è finito». E Casini ha detto tra l’altro che il caso del direttore dell’Avvenire «è la metafora di un potere che pretende l’omologazione» e che ha cambiato pelle sostituendo le colombe alla Gianni letta con i falchi alla Vittorio

Feltri. «Un giorno si attacca l'Unione europea, il giorno dopo si portano in tribunale i giornali», insomma «un delirio di uno contro tutti che finisce per essere autolesionistico per l’Italia e per lo stesso premier. Parole alle quali si è ribellato Sandro Bondi: «Ma quale uno contro tutti – ha ribattuto il coordinatore del Pdl - qui siamo al tutti contro uno». Nell’agone è sceso anche l’uomo “contro” per antonomasia, Antonio Di Pietro, che, con la metafora dell’olio di ricino, ha rilanciato il rischio regime: «Ciò

IL RETROSCENA Cena ad Arcore con Bossi pensando agli accordi per le regionali I CONTATTI con la Lega Nord sono «quotidiani», ma sulle candidature per le elezioni regionali la partita è tutta da giocare. Silvio Berlusconi usa la cautela, c'è bisogno di raggiungere un accordo con Umberto Bossi. La Lega Nord, forte del risultato dell’ultima tornata elettorale, ora punta a Lombardia, Veneto e Piemonte. L’argomento è stato discusso ieri nel corso della tradizionale cena ad Arcore, la prima dopo la pausa estiva, tra Berlusconi ed il Senatur. Il leader dei lumbard ha ribadito le richieste del Carroccio, con la consapevolezza che in Lombardia la ricandidatura di Formigoni al Pirellone sembra blindata. L'ipotesi della presidenza del Piemonte piace a Roberto Cota, capogruppo dei lumbard alla Camera, dato in pole position per la poltrona di governatore se il candidato spetterà alla Lega.

che sta avvenendo in questo momento è olio di ricino di una moderna dittatura che utilizza gli strumenti di informazione di cui è proprietaria per cancellare dalla faccia della terra gli avversari politici». Sulla nostra democrazia – ha rincarato il leader di Idv –è calato il «buio», con Silvio Berlusconi che si propone come «dittatore di ritorno, minacciando editori giornalisti e oppositori».

Dario Franceschini; sotto Bossi

Ecco perchè – ha fatto sapere Antonio Di Pietro – sarò alla manifestazione del 19 settembre per la difesa della libertà di stampa; iniziativa alla quale ha anche aderito il Pd, e che è stata promossa dalla Fnsi da cui è partito l'appello alla partecipazione, rivolto «tutte le forze sociali, sindacali, associative e tutti i cittadini, senza distinzione di parte o di schieramento». Non intende farsi intimidire intanto Famiglia cristiana che in un editoriale torna ancora sul caso Boffo definito un «brutale attacco alla libertà di critica»; se il «documento confezionato» relativo al caso del direttore di Avvenire aveva come intento quello dell’ «intimidazione o dell’avvertimento», sia ben chiaro – scrive il settimanale – che «criticare sui giornali gli atti di un governo è e resta un carattere irrinunciabile della democrazia». Si fa sentire anche Ezio Mauro, direttore di Repubblica, che torna a chiedere a Berlusconi di rispondere alle contestate dieci domande oggetto di azione legale da parte del premier. E, attacca Mauro, di «provare a dire la verità agli italiani» uscendo dal «recinto protetto delle sue tv».

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ROMA – Una «barzelletta» il pericolo per la libertà di stampa. Una «bugia» i rapporti tesi tra governo e Chiesa. Un «subdolo stratagemma» la richiesta di voto per gli immigrati. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un’intervista telefonica di venti minuti per Canale 5 tocca i temi caldi all’ordine del giorno dell’agenda politica. E torna ad attaccare i «comunisti», i «catto-comunisti», che con i loro giornali «mistificano», «insultano», «calunniano». Il premier, intervistato da Maurizio Belpietro a “Mattino Cinque”, rivendica «orgoglioso» le cose fatte dal suo governo e un consenso personale che raggiunge un «primato ineguagliato» del 70%. Promette più sicurezza, l’impiego di altri militari nelle città, e uno stato «libero» e «amico». Archivia le polemiche e guarda al futuro, forte del consenso della «maggior parte degli italiani», che, dice, «nel loro intimo vorrebbero essere come me e si riconoscono in me e in come mi comporto». «Povera Italia», torna a ripetere «con forza» Berlusconi, in riferimento a un sistema dell’informazione che sta conducendo «una campagna eversiva», una «feroce campagna» che chiede «di fatto» le sue dimissioni. I pericoli alla libertà di stampa denunciati dall’opposizione, sono nient'altro che una «barzelletta» dei catto-comunisti che detengono «purtroppo» il «90% dei giornali italiani» e «intendono la libertà di stampa come libertà di mistificazione, di insulto, di diffamazione». Piuttosto, sottolinea il premier, loro stessi mettono in pericolo il «diritto alla riservatezza di ogni cittadino». Berlusconi liquida come «una bugia» anche le tensioni che ci sarebbero state con la Chiesa dopo la vicenda Boffo. «I rapporti del governo e miei personali con chi guida con prestigio e autorevolezza la Chiesa cattolica sono eccellenti da sempre». E non solo un suo incontro con il cardinal Bertone non è mai stato nell’agenda del premier, ma lui non ne vede neanche la necessità. E al riguardo precisa: «Gianni Letta mantiene i rapporti quasi quotidianamente». La bontà dei rapporti con i cattolici, secondo il presidente del Consiglio, è infatti assicurata da un’azione di governo improntata a principi, come la difesa della vita umana e della famiglia, che sono «alla base della dottrina cattolica». Di più. Quei rapporti si consolideranno «nei prossimi mesi anche su questioni molto importanti, come il testamento biologico», promette. Il presidente del Consiglio ci tiene a marcare, e nel corso della telefonata con Belpietro lo fa più

volte, la differenza tra sè e il proprio governo da un lato, e la sinistra, i loro giornali e più in generale i “catto-comunisti” dall’altro. Ad esempio, in tema di immigrazione. «Silvio Berlusconi difende la sicurezza di tutti gli italiani – dice, parlando di sè in terza persona – evitando che i signori della sinistra aprano le frontiere a chiunque». Mentre le campagne per accelerare i tempi per ottenere la cittadinanza e concedere il diritto di voto agli immigrati, sono in realtà un «subdolo stratagemma» con cui «i cattocomunisti immaginano di potersi garantire una futura preminenza elettorale». Ieri il premier ha incontrato il leader della Lega Umberto Bossi. E’ stata la prima occasione, dopo l’estate, per fare il punto sulle regionali del 2010, che iniziano a farsi vicine. Ma Berlusconi frena

ROMA –Un violento «uno-due» si abbatte sul presidente della Camera, Gianfranco Fini: a sferrarlo sono stati il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, in un editoriale, e il ministro Umberto Bossi, che gli ha dato del «matto» in una intervista ad un quotidiano. E sono anche arrivate le dure parole del Silvio Berlusconi contro le proposte del presidente della Camera sull'immigrazione, anche se in serata il premier ha preso le distanze da Feltri confermando stima e vicinanza all ex leader di An. Dalle colonne del Giornale, Feltri aveva definito «vergognoso» l’atteggiamento di Fini sulla vicenda Boffo. L'attacco è proseguito con violente critiche sulle recenti proposte sull'immigrazione del presidente della Camera, che viene dipinto come uno che vuole «aprire la porta a tutti i clandestini». Per Feltri, l’ex leader di An si smarca perchè «mira al Quirinale». E poi il consiglio: «rientri nei ranghi.Tornaa destraperrecitare una parte in cui sei più credibile; nonrischierai più diessere ridicolo come lo sei stato negli ultimi tempi». Non meno violente le parole di Bossi che ha dato del «matto» alla terza carica dello Stato. Nella mattinatadi ieripoi, daglischermidiCanale5, Berlusconiharispostoindirettamente all’ex ministro degli esteri e alle sue proposte di concedere il diritto di voto agli stranieri e la cittadinanza a chi nasce in Italia (il cosiddetto «ius soli»): «Un subdolo stratagemma – ha detto –che i comunisti immaginano per garantirsi una futura preminenza elettorale». Immediata è arrivata sul cellulare di Fini la solidarietà di molti parlamentari del Pdl che, oltre ad esprimere lo stupore per l’editoriale di Feltri, hanno raccolto anche le riflessioni del presidente della Camera. Il primo timore, che suscita maggior sgomento (come ha detto Enzo Raisi), è

Ma il Cavaliere conferma stima e prende le distanze dal “Giornale”

I limiti denunciati sono «barzellette dei giornali di sinistra e dei cattocomunisti». «Bugie» anche le tensioni con la Chiesa di SERENELLA MATTERA

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Politica lucana

Nella città di Fortunato il Capo dello Stato farà il vero discorso politico

POTENZA - E’uno dei “fedelissimi” del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo ed è stato il coordinatore regionale dell’ultima campagna elettorale per le europee di Gianni Pittella. Marco Arcieri al Quotidiano spiega le proprie scelte congressuali. E’ arrivato al Pd dalla segreteria provinciale della Margherita, si è sentito valorizzato nella prima fase del partito? «Il Pd è stata la confluenza naturale per chi proveniva dalla Margherita così come chi proveniva dai Ds. Io ho avuto l'onore e l'onere di guidare la Margherita nella fase di transizione, guidando il partito verso questa nuova grande sfida. E' evidente che in un processo osmotico qual’è stato quello che ha portato alla costruzione del Pd di Basilicata non ci potevano essere garanzie, organigrammatiche di sorta per nessuno così come io immaginavo e speravo. Devo dire che sin da subito il segretario provinciale Petrone mi ha voluto accanto a se nella complessa e faticosa opera di insediamento del partito nel territorio; un lavoro oscuro ma fondamentale per “fare un partito”così come auspica Bersani». L’impressione è che negli ultimi mesi a partire dalla campagna elettorale per Pittella abbia ritrovato una sua dimensione politica anche nel Pd... «La mia concezione della politica è di un'attività che va condotta a prescindere dagli spazi e dai destini personali che invece rischiano di caratterizzare l'azione politica di chi è chiamato a svolgere un ruolo di garanzia. Sono sempre più convinto che oggi, in politica, non ci sia più spazio per il professionismo finalizzato alla ricerca diuno spaziodi unaprospettiva personale. Viceversa sono fermamente convinto che chi si trovi a svolgere una funzione politica, sia che essa sia di tipo amministrativo o di partito, debba assolvereal suo mandato con grande professionalità e con spirito di servizio, con la consapevolezza che questa è una fase temporanea della propria vita, terminata la quale si torna a fare l'attività professionale per la quale si è studiato e investito. Riguar-

do invece il mo impegno a fianco di Gianni, le racconto questo episodio quando, durante le elezioni politiche del 2008 ci siamo ritrovati a percorrere in macchina la Basilicata in lungo e largo, e abbiamo discusso di politica, di società, di costume, in maniera del tutto piacevole. Da allora è nata un'amicizia vera e una stima politica reciproca che mi ha portato, naturalmente, a raccogliere la sfida del coordinamento della sua campagna elettorale». Passiamo al congresso. Secondo lei che c’è da attendersi? «E' lecito aspettarsi il il Pd. Mi spiego:il Pdnasceva dall'esigenza di dare al centrosinistra e al governo Prodi un riferimento stabile e una guida politica che consentisse al governo di metter in campo quelle riforme strutturale ed innovatrici necessarie. Penso soprattutto alla straordinaria stagione delle “lenzuolate” di Bersani, che liberavano il Paese da corporazioni e privilegi di casta. Oggi, invece, ci troviamo a dover correggere il tiro, dopo aver invano tentato di inseguire Berlusconi sul terreno della capacità mediatica, e di mettere in campo un partito liquido, senza una reale organizzazione, troppo subordinata all'ordalia delle prima-

“Bersani porterà la pace”

rie che sostituiscono i luoghi della decisione e direzione politica». Ma è guerra vera quella che si delineando tra le varie correnti? «Non sono mai stato dell'idea che la pluralità di proposte politiche potesse costituire un problema. E' anzi una ricchezza che va valorizzata e che arricchisce il dibattito, purchè tale pluralità si basi realmente su opzioni politiche e diversi modi di intendere l'organizzazione del partito. Credo che commetterebbe un grave errore chi dovesse pensare di utilizzare questa fase congressuale come occasione per arrivare a regolare vicende organigrammatiche e personali, che dovrebbero essere assolutamente estranee e avulse da questo congresso. Da questo punto di vista Adduce è una garanzia». Lei è con Adduce è un favore che fa a Pittella e De Filippo? Sostenere Adduce significa rendere un grande servizio al Partito. Il Pd di Basilicata è stato per troppo tempo preda di isteriche convulsioni che sono il frutto dell'assenza di un reale dibattito interno, che ha favorito, da un lato violente spinte centrifughe che hanno portato consistenti pezzi del

“Abbiamo il dovere di cambiare”

Il lavoro diventa di Casa a sinistra

«Ora serve un partito»

La proiezione di un video durante la Festa e a lato l’ingresso della Casa della sinistra

RIONERO - La casa della sinistra di Rionero in Vulture si apre al confronto. Ieri e oggi, presso villa Catena, dibattiti proiezioni e spettacoli con al centro temi di scottante attualità. Uno su tutti il lavoro. La sinistra, pur senza rappresentanza parlamentare, dice la sua e si fa sentire in questo momentodi crisiglobalee nazionale.Unmodo perripartire dalla gente. Presente all’incontro con i dirigenti sindacali lucani Angelo Summa Cigil, Antonio Deoregi Uil, Carlo Quarantino Cisl e moderato dall’assessore provinciale Piero Pesacane, anche Giannino Romaniello coordinatore provinciale di Sinistra per la Basilicata. «La casa delle sinistra è un luogo aperto a tutti» dice Romaniello che sottolinea come l’obiettivo sia quello di «impedire la costruzione di un nuovo soggetto politico che sia la sommatoria dei piccoli partitini». Un nuovo partito in rapporto diretto con i cittadini. “La sinistra” prosegue il coordinatore provinciale «ha bisogno di ritornare nei luoghi delle contraddizioni vere perchè se in una vertenza i lavoratori guardano a noi allo stesso modo in cui guardano alle altre forza politiche vuol dire che non ci riconoscono la titolarità ad essere in grado di rappresentare sul piano politico le loro esigenze». Un auto esame che tocca anche l’idea di una sinistra elitaria. «Vogliamo costruire un partito da subito dove ognuno conta per se stesso, una testa un voto, contro i vecchi sistemi della mediazione politica. “Sinistra e libertà in Basilicataha l’ambizionediporsi conforza giàapartire dalleprossime elezioni regionali, il nostro obiettivo è dare una svolta al centro sinistra”. Sul problema lavoro il sindaco della città Antonio Placido dice: «Il lavoroè la più grande emergenzasociale di questo Paese a cui si aggiunge un dato tutto meridionale. E’ evidente che il divario Nord - Sud si è accresciuto ulteriormente. Tutti i governi europei sono alla ricerca di manovre per salvaguardare i cittadini mentre il nostro promuove inni insensati all’ottimismo, intanto la situazione peggiora». Lucia Nardiello

Potenza contro il silenzio “cattolico” sul caso Boffo «Dispiace dover constatare che dal mondo cattolico lucano non è venuta una sola voce sul “caso Boffo” (il dimissionario direttore de L'Avvenire) sottovalutando la portata di un “attacco” mosso, attraverso il giornalista, all'intero mondo cattolico che in Basilicata ha dimostrato, grazie alle iniziative delle associazioni di laicato cattolico, grande vitalità». E' quanto sostiene il segretario regionale della Basilicata della Dc Giuseppe Potenza. «Mi sarei aspettato dunque - aggiunge Giuseppe Potenza - almeno qualche presa di posizione che oltre alla solidarietà all'ex direttore de L'Avvenire rappresentasse quell'orgoglio feritodell'impegno cattolico. La lucida analisi fatta da Monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, in occasione del convegno nazionale di Azione Cattolica, è doppiamente condivisibile, da credente e da politico, perché di fronte alla lenta erosione della fede cui si assiste in Italia, sihanno all'interno del corpo ecclesiale a due tentativi di risposta, risultato dell'estremizzazione di due esigenze ineludibili: un primo è una sorta di irrigidimento e un atteggiamento effetto di una sorta di sindrome da assedio, proprio di chi vede intorno a sé nemici e minacce alla Chiesa; l'altro, che indulge, più o meno consapevolmente, alla mentalità corrente, si lascia dettare dalle mode del momento il criterio digiudizio allafin fine determinante anche sul piano morale». E il segretario regionale della Dc di Basilicata poi prosegue: «Se dunque la Chiesa non può tacere rispetto alle questioni che riguardano l'uomo e il nostro tempo, l'impegno del laicato cattolico inpolitica perdire unaparola vera nell'attuale dibattito è il modo più concreto per rispondere a questi tentativi di intimidazione. La questione non si può certamente ridurre alla semplificazione

Giuseppe Potenza

della scelta di schieramento politico da parte dei credenti sempre più “corteggiati” da centrodestra, centrosinistra ed ennesimo tentativo di autonomia centrista». «Rispetto al preoccupante silenzio del mondo cattolico lucano - prosegue Giuseppe Potenza - rilanciare l'identità cristiana e con essa i tratti essenziali dell'autentica identità europea, il cui comune riconoscimento è invece la condizione per un'effettiva unità civile, politica e istituzionale. Oggi questa identità sovranazionale è minacciata da più parti e da varie correnti di pensiero, spesso ispirate a una serie di principi evalori il cuivero significato è stato travisato o distorto». Potenza conclude quindi lanciando l’urgenza «di una rivisitazione culturale di termini fondamentali come “ragione”, “libertà”, “laicità”, “uguaglianza” e “integrazione”, allo scopo di metterne in luce l'originale valenza cristiana. Il compito prioritario per i cattolici impegnati in politica è quello di restituire alla politica un ruolo concreto sui problemi reali e sulla capacità di affrontarli e risolverli. Dire basta alla politica delle formule, degli schieramenti e delle dichiarazioni. Si tratta di recuperare una strategia di valori che restituisca alla politica il senso di scelte fondate su chiari principi e precisi punti di riferimento».

POTENZA - Il Presidente della Repubblica ha deciso: sarà in Basilicata il primo ottobre prossimo. La notizia - per quanto riguarda le date - ha ancora il carattere dell’ufficiosità, ma non ci dovrebbero essere sorprese. La visita in terra lucana del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano (annunciata dal nostro giornale il 19 agosto scorso ndr) durerà ben tre giorni. E’ quanto si è appreso a margine della visita di due funzionari del Quirinale che ieri hanno incontrato i vari livelli delle istituzioni lucane. I due “emissari” del capo dello Stato (il consigliere di Stato, Alberto Ruffo e il direttore della segreteria del Presidente, Carlo Guelfi) hanno incontrato in vari momenti della giornata di ieri le istituzioni comunali e provinciali di Potenza, quelle di Matera e l’amministrazione comunale di Rionero. La visita del presidente Napolitano non sarà quindi un “mordi e fuggi”. Il Capo dello Stato, infatti, si tratterà in terra lucana per ben tre giornate e visiterà i due capoluoghi di provincia, Matera e Potenza e poi si sposterà a Rionero dove è previsto l’atteso discorso meridionalista. Impossibile quindi, non fare il paragone con la visita di Giuseppe Zanardelli che nel 1902 fu ospite per tre giorni di Giustino Fortunato. E Napolitano non a caso sarà proprio a Palazzo Fortunato il 3 ottobre per “rispondere” agli attacchi della Lega Nord. Per quanto riguarda l’agenda, sebbene sia ancora un calendario ufficioso, i due funzionari del Quirinale avrebbe concordato di arrivare a Matera dalla Puglia per poi fermarsi il secondo giorno a Potenza prima della partenza per Rionero e poi per Roma il terzo giorno. Questi gli appuntamenti: il primo ottobre da Bari, il presidente della Repubblica Napolitano si fermerà in mattinata ad Altamura dove terrà un incontro relativo al Polo del Salotto e alla crisi delle aziende del mobile imbottito che orbitano nell'area murgiana al confine tra Puglia e Basilicata. Alla conclusione degli incontri con gli imprenditori, il Capo di Stato prenderà la via della Basilicata. La prima tappa sarà a Matera nel pomeriggio. Previsti una serie di incontri con le istituzioni e una cena ufficiale in serata. La mattina del 2 ottobre il Capo di Stato farà una passeggiata nei Sassi per poi recarsi a un incontro ufficiale che si svolgerà a Palazzo Lanfranchi. Napolitano dovrebbe anche incontrare rappresentanti dell'associazione culturale La Scaletta. Senza sosta l’attività congressuale per i candidati segretari. In particolare Speranza ha concluso il ciclo delle 5 assemblee territoriali. Ieri è stato a Baragiano dove nel Centro sociale ha incontrato sindaci, amministratori e quadri di partito del territorio del Marmo-Melandro. Oggi invece è a Potenza dove alle 18 presso il Dancing di Montereale incontra amministratori e dirigenti del capoluogo lucano. Ignazio Petrone, coordinatore provinciale dell'area Bersani - Speranza è intervenuto a margine degli incontri: «E’ possibile rilevare un forte interesse e

La pagina del 19 agosto del Quotidiano che annunciava la visita

Sopra la visita di Zanardelli nel 1902 in compagnia di Giustino Fortunato a Rionero

A seguire partenza per Potenza, dove il presidente della Repubblica sarà atteso per il pranzo con il prefetto di Potenza. Alle 17 invece, incontro pubblico con le istituzioni nel Teatro Stabile in pieno centro storico del capoluogo di regione. A seguire il capo dello Stato visiterà l'Università degli studi della Basilicata e incontrerà nel Palazzo della Regione, il presidente della giunta Vito De Filippo. In serata previsto lo svolgimento di una cena ufficiale. La mattina del 3 ottobre infine, il Presidente della Repubblica si recherà a Rionero dove a Palazzo Giustino Fortunato svolgerà il dibattito politico che metterà al centro dell’agen-

da il rilancio della Questione meridionale. In ogni caso c’è stata anche la conferma ufficiale della visita (anche se le date non sono specificate) da parte del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza che in una nota ha dichiarato: «Una visita che riveste un particolare rilievo nella delicata fase che il nostro Paese sta attraversando e che, chiamando le istituzioni ad un’assunzione di responsabilità indispensabile per ridare priorità al Mezzogiorno e al suo futuro, avrà l’obiettivo di rilanciare temi cruciali per lo sviluppo della nazione, dalla scuola al lavoro e alle nuove generazioni». sal.san.

Speranza nel potentino, Adduce si presenta a Matera una fitta trama che connette la politica alla società lucana che avverte ancor più forte una grande potenzialità di risorse chiedendo di essere protagonista della nuova fase. La città di Potenza in qualità di capoluogo di Regione deve governare questa fase di rinnovamento mettendo al centro dell'azione politica temi importanti come la qualità della vita, lo sviluppo sostenibile, il lavoro e la

tutela delle eccellenze che tanti giovani lucani riescono ad esprimere». «Diventa cruciale - ha concluso Petrone a favore di Speranza - in tal senso, il ruolo del partito della città capoluogo impegnato, dunque, a catalizzare e a coinvolgere quella moltitudine di donne e di uomini che chiede alla politica più protagonismo e una maggiore coesione». Questo per uno dei candidati

segretari bersaniani. L’altro e cioè Salvatore Adduce domani alle 18 e 30 presentera la propria proposta di candidatura a Matera nella sala convegni dell’Hotel San Domenico. Nella nota si annuncia un parterre di eccezione: «All’incontro, aperto a tutti gli iscritti e simpatizzanti interverranno, fra gli altri, alcuni dei principali sostenitori della mozione Adduce – Bersani, fra cui il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il parlamentare, Antonio Luongo, il consigliere regionale, Marcello Pittella».

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«No al congresso per regolare conti personali» nostro partito a schierarsi con il centro destra nelle ultime amministrative, dall'altro hanno creato un diffuso senso di smarrimento e disagio, i fatto soffocando quella spinta propulsiva che aveva caratterizzato l'ottobre 2007, quando 73 mila lucani si sono recati a votare per un'idea di partito e per una nuova stagione. Oggi quei lucani, avvertono una grande delusione. Io sento spesso parlare di un risultato netto a favore del centrosinistra, il famoso 3 a 0, ma che va letto in un'ottica diversa. Si tratta di 3 partite distinte, giocate su campi diversi, ciascuna delle quali è stata vinta con un risicato 1 a 0. Peraltro quella del comune di Potenza, vinta ai supplementari. E da quest'analisi è necessario partire per costruire il Pd che quei lucani si attendevano. L'adesione alla mozione Adduce, che mi onoro di coordinare, è il passaggio necessario che bisogna consumare per poter dare, parafrasando Bersani, un senso a questa storia». Meglio Bersani quindi rispetto a Franceschini. Perché? «Bersani, pur senza nulla togliere all'ottimo lavoro svolto da Franceschini, incarna l'idea dipartito per laquale mi sono sempre speso in questi anni di militanza e dirigenza, e badi bene, lo dice uno che proviene dalla Margherita. Sono convinto che, come dice D'Alema nella sua ultima intervista, Bersani sarà l'uomo che porterà la pace nel Pd». Esiste una contrapposizione generazionale nel Pd lucano? Francamente mi fa un po' sorridere questa domanda. Mi fa sorridere l'idea che esista una contrapposizione tra generazioni nel nostro partito. Credo, invece, che esista una seria questione che attiene alla cultura che è sottesa alla gestione del partito. L'idea che un giovane dal talento indiscusso, una risorsa straordinara per il futuro prossimo non solo del Pd ma della Basilicata, possa essere utilizzato come grimaldello per far restaurare vecchie logiche e schemi obsoleti è molto più stantia della candidatura di un cinquantenne, disinteressato, uomo libero, la cui autorevolezza proviene proprio dalla consapevolezza di questa condizione». s.santoro@luedi.it

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Il programma della tre giorni lucana: Matera, Potenza e Rionero

Pd: l’ex coordinatore elettorale di Pittella, Marco Arcieri difende Bersani a spada tratta e sulle sfide regionali: «Meglio un 50 enne che un giovane usato da grimaldello»

di SALVATORE SANTORO

NAPOLITANO IN BASILICATA


10 Primo piano

Martedì 8 settembre 2009

Primo piano 11

Martedì 8 settembre 2009

I soldi dei traffici legati all’ambiente

Energia & ambiente

Tutti gli affari gestiti in house sulle risorse

Ricadute delle emissioni sul territorio e disboscamento: i danni nel Mercure

La centrale e l’ecobusiness

Il presidente del Parco, Domenico Pappaterra e in basso l’impianto che sorge nella Valle del Mercure

“Assicurazioni politiche” per il progetto di riavvio dell’impianto dell’Enel nel cuore del Parco del Pollino di ANDREA SPARTACO Le immagini della protesta dello scorso sabato a Laino Borgo contro la Centrale del Mercure

niciato preso tra i resti di qualche uragano. Se facciamo i conti il parco di suo produce 100 mila tonnellate l'anno, diciamo per 10 Mw, girando per la regione ne recuperiamo altri 10, per arrivare a quella potenza bisogna andare fuori e si deve pensare alla logistica, il Pollino non è proprio dietro casa». Una logica in cui rientra un affare ghiotto. Infrastrutture di comunicazione per il trasporto, intermediari di rifiuti, colture di piante utilizzabili per la centrale, «impossibili tra l'altro - prosegue - in una zona con un clima inadeguato». Secondo i comitati ci sarebbe un via vai di tir con una media esorbitante. Ottanta al giorno sulle principali strade di collegamento necessarie ai cittadini di Laino Borgo, Castello, Castelluccio, Rotonda, Viggianello e Mormanno che interverrebbero drasticamente sulla mobilità verso luoghi di lavoro, ospedali, scuole, uffici, negozi, aziende, e un notevole impatto sul parco e sull'ecosistema fluviale

Mercure-Lao, tutelato come Riserva integrale. Poi la preoccupazione per i Cdr (Combustibile derivato dai rifiuti ndr), visto che rientra nel concetto di biomassa. Per le associazioni sono proprio i rifiuti a rendere a Enel economicamente vantaggiosa l'operazione. Oltre ai guadagni sull'energia prodotta, riceverebbe infatti l'utile per lo smaltimento. La centrale, fanno sapere, diventerebbe per dimensioni un enorme inceneritore in grado di soddisfare le richieste di buona parte del Mezzogiorno. Un “funerale” per la valle del Mercure e probabilmente per il parco. E quale altro potrebbe essere l'investimento? La stessa relazione Rabitti-Casson del 2006 sulla centrale pone l'attenzione sul fatto che in Calabria le centrali a biomassa stanno già riscontrando molte difficoltà a reperire il combustibile e ricorrono a Cdr per funzionare, ingenerando ulteriori problemi di carattere ambientale. Ma la vicenda è diventata una soap

opera ecologica i cui retroscena descrivono il contorto affarismo in voga tra pubblico e privato. All'inizio il presidente del parco del Pollino, Domenico Pappaterra, chiede a Biancani d’occuparsene in via informale. Biancani incontra i dirigenti Enel. Pur di riaprire la centrale acconsentono a ridimensionare la potenza in base alle esigenze territoriali. Più consone a garantirsi l'appoggio di comitati e associazioni. Più consone a recuperare dell’affare il minimo. Pochi giorni dopo si reca da Giancarlo Viglione, allora capo gabinetto del ministero dell’Ambiente. «Arrivai a lui tramite un comune amico - racconta - perché lucano anche lui. Sottoposi il problema Mercure e la risposta fu che era un problema del Parco. Il bello fu che era anche commissario dell’Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici ndr). Scrissi così al presidente lucano dei Verdi, Franco Mollica, descrivendogli quello che si voleva fare e che la provincia di Potenza poteva dire la sua, visto che l'area è ubicata geograficamente nel territorio lucano. Rincontrai il presidente del parco per dirgli di fissarmi un appuntamento con il presidente della Provincia di Cosenza, Gerardo Mario Oliverio. Non mi ha mai ricevuto, nonostante le insistenze. Poi ho scoperto perché». I comitati continuano a denunciare l'assenza di richieste di pareri o consultazioni agli enti e cittadini lucani, e come l'Ente parco abbia autorizzato e addirittura riperimetrato lo stesso escludendo un'ampia area della valle, sede di un lago pleistocenico, d'un importante sito archeologico, di giacimenti fossiliferi e luogo di passo per numerosi specie di uccelli migratori. Biancani intanto rincontra Enel. Occasione in cui viene stilato un protocollo che dettava le nuove condizioni. «Scendere tra i 10 massimo 15 Mw ci dice - reperire materia a livello territoriale per un raggio non superiore ai 100 km, creare una commissione aperta ai comitati cittadini per il monitoraggio, e soprattutto, nel momento in cui le biomasse non fossero disponibili l'impianto si sarebbe fermato per il nuovo accumulo. Documento avallato e firmato dal sottoscritto e da un ingegnere Enel delegato da Sandro Fontecedro, allora direttore della Divisione generazione ed energy management Enel (attualmente in vista per progetti e iniziative del Piano ambientale Enel ndr). E pen-

sare che sull'Amiata questi signori permettevano che si scaricassero rifiuti dove pareva, altro che piani ambientali». Non va meglio al Mercure. Nel 2005 in sei mesi il Comando dei Carabinieri di Laino Borgo effettua diverse operazioni (vedi L'anno dei sequestri). Motivi? Interramento di rifiuti, contaminazione di falde acquifere, mancata messa in sicurezza amianto, trasporto di rifiuti non autorizzato. La lontra intanto, animale tutelato da svariate leggi, inizia a nuotare in cattive acque, come alcuni tecnici dell'Enel, del Comune di Laino, della provincia di Cosenza e l'ex presidente e direttore del Parco del Pollino, che sono sottoposti a indagine da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari. Ma la storia energia sul Mercure continua a essere riscritta dalla nuova management school, quella dedita appunto ai piani ambientali. Biancani ripropone la questione a Gianfranco Dangelo, Mollica, Pappaterra, ai comitati. La Provincia di Cosenza intanto va avanti da sola nelle conferenze di servizio per riaprirla a 40 Mw. Nonostante i comitati avessero iniziato a chiedere «perché non farla a una potenza ridotta, vista la disponibilità dell'Enel, e quale interesse ci fosse ad ampliarla», si voleva procedere, e le istituzioni insistevano per questa via. A questo punto i comitati chiedono quali promesse coprissero le manovre in corso. In una email inviata al sindaco di Rotonda Biancani parla di tentativi fatti dal presidente della provincia di Cosenza al fine di far saltare tutto, avendo già promesso l'autorizzazione all'Enel. Garanzie politiche, niente altro. Da quel momento la situazione si ribalta. L'accordo, dicono dall'Enel a Biancani va rivisto. Per Enel a Biancani non rimane che seguire l'Aia (Autorizzazione di impatto ambientale ndr). «Così mi volevano pagare l'incomodo», precisa. Due giorni dopo, nuovo ribaltone. Enel comunica che non se ne fa più nulla. Il nuovo responsabile dell’area Business energy management della società, Gianfilippo Mancini, a quanto pare, aveva avuto le giuste rassicurazioni dal presidente della provincia di Cosenza, proprio quelle che voleva sentirsi dire. «L’autorizazzione ci verrà concessa così come l'abbiamo chiesta - ribadiscono a Biancani - gli accordi sono finiti qua». Perché dunque una produzione d'energia per 40 Mw quando il proponente era disposto a 15? «Qualcuno - chiude - ha assicurato».

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LA SCHEDA

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2005 Nell’anno dei sequestri Febbraio - Rinvenimento in un’area di proprietà dell’Enel di diverse tipologie di rifiuti interrati. L'area è sottoposta a sequestro. Marzo - Sequestro del Gruppo 1 della Centrale per la mancata messa in sicurezza dell'amianto presente nel medesimo. Sequestro per presunte violazioni al decreto Ronchi dell'area “cippato” all'interno della Centrale. AprileSequestro di un’area di 7 mila metri quadrati, per il rinvenimento sulle sponde del torrente Fosso Bongiorno d'una sostanza nerastra che potrebbe aver contaminato le falde acquifere adiacenti alla Centrale. Dai primi risultati delle analisi uno dei quattro campioni presenta lo 0,52 per cento di nichel (limite normativo: 0,1). Sequestro di altre due aree, un'interna e l'altra esterna alla Centrale. Secondo gli investigatori diverse frane di materiale rischiano di inquinare il fiume Mercure-Lao. Maggio La Procura della Repubblica di Castrovillari vieta l'accesso dei lavoratori ad alcune aree del Gruppo 1, poiché, a causa della messa in esercizio della Centrale, tale accesso era diventato frequente e non più occasionale. Giugno - Dissequestro delle aree del Gruppo 1. Luglio - I Carabinieri di Laino Borgo sequestrano un camion di proprietà di una ditta di San Giuseppe Vesuviano (Na) che trasporta materiale ferroso. Proveniva dalla Centrale per una spedizione eseguita su richiesta della società vincitrice dell'appalto per la realizzazione dei lavori di riconversione della Sez. 2 della centrale. La ditta non era in possesso di alcun protocollo d'intesa per il trasporto di rifiuti e non era autorizzata al prelievo o al trasporto al di fuori della Regione Campania. Alla ditta viene contestato il reato di trasporto di rifiuti in mancanza di autorizzazione. Alcuni tecnici dell'Enel, l'ex presidente e direttore del Parco del Pollino, tecnici del Comune di Laino e della Provincia di Cosenza vengono informati che sono sotto indagine da parte della Procura della Repubblica di Castrovillari in ordine al reato previsto e punito dagli articoli 110, 323 c.p. in relazione alla riattivazione della centrale del Mercure senza la valutazione di incidenza, ritenuta necessaria dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria. a.s.

La protesta di una guida del Parco del Pollino

«Lascia fare a me, a quello ci penso io». È l’e-mail di un indagato nell'inchiesta riguardante la società Acqualatina, che include trasversalmente, come ormai è abituata buona parte dell’economia globalizzata, una multinazionale. Nel caso, Veolia. «Quello», ricorda un articolo del Manifesto, era un socio pubblico con “qualche difficoltà” a garantire l'appalto. Il meccanismo è semplice: affari fatti “in house”. Così i nuovi manager chiamano gli accordi con il settore pubblico nel ruolo di “garante politico”. I soldi del business dei servizi ambientali sono tutti dentro scatole finanziarie. Una matrioska societaria che da decenni s'occupa di acqua, depuratori, rifiuti, energia, resistendo a indagini partite sin dagli anni '90 e che s'espandono come un cancro in Italia. La Siba spa, controllata al 75 per cento dalla Veolia e al 25 dalla Emit di Giuseppe Pisante, ha acquistato Enel Hydro dall'Enel di Paolo Scaroni, che deteneva il 47 per cento delle quote di Sorical, gestore delle acque in Calabria guidato da Raimondo Besson, finito prima nell'inchiesta Acqualatina e poi nel terremoto giudiziario che ha scosso la Calabria sugli affari sommersi della società mista che gestisce il complesso acquedottistico regionale e il cui 46,5 per

cento del capitale è detenuto oggi da Veolia. Inchiesta dedicata anche ai carenti controlli della Regione Calabria sulla Sorical, e ai rapporti tra partner pubblico e privato a partire dalla stessa costituzione della società, quando l'allora Ati tra Enel Hidro e Acquedotto Pugliese se ne aggiudicò la gestione grazie ad una fidejussione di 400 miliardi di lire garantiti dall'Enel che però non risulta agli atti. Lo stesso gruppo Pisante è in Sicilia. Controlla, a braccetto con Enel, Siciliacque, operatore idrico privato creato dalla giunta Cuffaro. Assieme a Eni, guarda caso sempre Scaroni, Veolia e Pisante hanno in mano la gestione del fornitore all'ingrosso di acqua in Campania e decine di partecipazioni in altri Ato nel Sud (Ambito Territoriale Ottimale ndr). Enel e Veolia dunque, già partner, avendo condiviso con reciproca soddisfazione la delicata fase d'avvio della gestione delle concessioni nel settore acqua, il 22 dicembre 2004 firmano i contratti per il trasferimento a quest'ultima, tramite la Compagnie Générale des Eaux, capofila del settore acqua nell'ambito del gruppo francese, del 100 per cento del capitale di Enel Hydro, cui fanno capo le iniziative nel settore idrico di Enel in Calabria e in provincia di Latina, e del 20 per cento del capitale di Idrosicilia spa. Costo: circa 36 milioni di Euro. a.sp.

Una matrioska societaria che da decenni s'occupa di acqua, depuratori, rifiuti, ed energia in 20 anni d’indagini

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AD APPENA tre chilometri dalla sede della presidenza del Parco del Pollino, sul confine calabro-lucano, c’è una bella centrale per produrre energia. Attiva per decenni, almeno per ora, sembra essersi assopita tra i boschi. All'inizio andava a lignite, doveva sfruttare una risorsa territoriale, poi sono arrivati gli oli combustibili e infine, l'idea delle biomasse, con una autorizzazione della Regione Calabria avallata, dopo un lunga trattativa, dalla regione Basilicata, nella logica di nuovi affari ecologici e dei piani ambientali sottomessi al sistema dell’energy management (vedi box nell’altra pagina). «Costo - ci dice Nedo Biancani, consulente per la Biomasse Italia, una delle società che gestisce due delle tre centrali calabresi, l’altra è in mano al gruppo Marcegallia - 50 milioni di euro. È ferma da 4 anni. Ha perso 12 milioni di euro l’anno. Praticamente sono andati parecchio oltre aver già bruciato il valore d'investimento». E sì, in fumo altri 48 milioni di euro. Una centrale contestata da comitati di cittadini e associazioni per i danni provocati in passato e per quelli futuri. Per la ricaduta sul territorio delle emissioni da combustione a lignite prima e oli poi alcuni lavoratori e non solo, hanno sviluppato il cancro ai testicoli. Il nesso causale non è accertato, e «non è mai stata effettuata da parte degli organi competenti nessuna indagine epidemiologica» ricorda Biancani, come spesso accade quando gli interessi economici in gioco sono più elevati dei costi in salute. Oggi Calabria e Basilicata stanno cercando di riaprirla. Biancani racconta come in Calabria, inizialmente, per le materie prime le società si siano servite di cippato di legno, ma ben presto, per mancanza di risorse sul territorio ci si sia approvvigionati all'estero. «Nord e Sud America, Indonesia - continua - dove ovviamente si deforesta. Impianti che sopravvivono solo se hanno contributi dallo Stato, prova ne è che sono nati con il Cipe 6 (Comitato interministeriale per la programmazione economica ndr) che ha acconsentito l’ammortamento dei costi. Dal punto di vista ambientale è singolare che si disboschi per alimentare una centrale, inoltre c'è da tener conto delle emissioni di polveri sottili, con problematiche diverse a seconda quello che si brucia. Pensare poi a una centrale da 40 Mw nel mezzo del parco del Pollino è assurdo, ma fa parte di una precisa logica». Quale? «Prima di tutto la Calabria ha già tre centrali, con un altra di tale portata avrebbe bisogno di 500 mila tonnellate l’anno di biomasse (Enel dichiara nel 2002 di poter reperire 853.900 t/anno solo per il Mercure ), a meno che non si vadano a reperire risorse in Australia oppure si usi legname ver-


Martedì 8 settembre 2009

Lavoro lucano

L’azienda vuole chiudere la Basind di Pisticci ma si fa avanti per rilanciare la Filatura di Vitalba

Il doppio volto di Adler group 7 milioni dalla Regione per reindustrializzare Atella lasciando a casa 35 della Valbasento di MARIATERESA LABANCA POTENZA - A Pisticci, Basind vuole chiudere: si tratterebbe dell’ennesima tragedia occupazionale per la Valbasento, con la perdita di 35 posti di lavoro. Da quest'altra parte della Basilicata, in un’altra valle, non meno mortificata dai problemi del lavoro, Filatura di Vitalba insegue la sua possibilità di rinascita. Due vertenze ben distinte. Ma c'è una cosa che tiene insieme Basind ed ex Filatura di Vitalba: lo stesso imprenditore. Su due diversi tavoli gioca il gruppo Adler di Napoli, che mentre a gennaio scorso si apprestava a firmare con la Regione Basilicata un importante accordo per la reindustrializzazione del sito di Atella, solo qualche giorno fa ha annunciato di non poter più portare avanti il progetto imprenditoriale di Pisticci. La società napoletana prima si è detta pronta a scommettere sul territorio lucano, con un investimento di 15 milioni di euro e 750 mila euro per “resuscitare” la Filatura, e poi, a distanza di circa otto mesi, davanti agli stessi interlocutori istituzionali, ha annunciato la dismissione della Basind. La contraddizione esiste ed è innegabile, tanto che le procedure per la reindustrializzazione del sito di Atella hanno subito un rallentamento da quando si è aperta la vertenza Basind. Sulla vicenda fanno ombra i soliti dubbi relativi ai bandi di reindustrializzazione: come evitare il “prendi e scappa” a cui si è assistito per i fondi della 219? Così come previsto dalla legge regionale 28 del 2007, infatti, la Regione si farà carico di metà dell'investimento proposto dall'imprenditore per dare una seconda chance al sito inattivo, in questo caso la Filatura di Vitalba. La Adler ha convinto le istituzioni lucane della bontà del proprio investimento, con un piano industriale da più di 15 milioni di euro (per metà fondi pubblici), con la creazione di 56 posti di lavoro. Priorità agli ex dipendenti della ex Filatura. L'intervento proposto, e ufficialmente approvato con la firma dell'accordo di gennaio, consiste nella riattivazione del sito produttivo con l'acquisto di tutta la parte immobiliare, la ristrutturazione e l'adeguamento funzionale del capannone e nella istallazione di una linea produttiva completa per la produzione di feltro utilizzato per insonorizzante per le auto. Non solo. L’accodo prevede pure che una parte del capannone venga utilizzata per il Centro nazionale di ricerca tessile destinato a diventare un importante punto di riferimento per l'evoluzione di questo comparto produttivo. Lo stabilimento di Vitalba, quindi, produrrà insonorizzanti flessibili (semilavorati) e insonorizzanti termoformati rigidi (pro-

LA RISPOSTA DI STRAZIUSO

«Il mio è un aut aut» POTENZA - «Una incoerenza che abbiamo fatto notare al gruppo Adler nel corso dell’ultimo incontro che si è svolto in Regione per la Basind, e che non accetteremo». Dal Palazzo di via Anzio, risponde così l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso. «Abbiamo chiesto chiaramente all'imprenditore - ha continuato l’assessore regionale - una soluzione che tenga dentro le due situazioni. Una risposta diversa sarebbe inaccettabile». Una sorta di aut aut - secondo quanto riferito dall'assessore regionale - che imporrebbe al gruppo napoletano di mantenere lo stabilimento di Pisticci per continuare nel progetto di reindustrializzazione della Filatura di Vitalba. Nel corso del prossimo incontro, di cui non c'è ancora una data certa, la Adler sarà chiamata a dare una risposta in merito. Sperando che non si tratti di un escamotage per superare solo temporaneamente l'empasse. mar.lab.

Le due notizie per Basind e Filatura di Vitalba

dotti finiti). Lo stesso settore di produzione della Basind di Pisticci, dove si facevano componenti in poliuretano per il settore automobilistico, costretta ora a chiudere - dice l'azienda “per crisi di mercato”. I rappresentanti della Adler hanno ribadito la «volontà irrinunciabile» di fermare l'attività produttiva in corso per evitare «un tracollo ormai certo». Si può obiettare che le procedure per il sito di Vitalba sono iniziate già da tempo, quando la crisi del settore auto non aveva fatto ancora sentire i suoi effetti peggiori. Ma va detto che neanche la chiusura di uno stabilimento può essere decisa su due piedi. Già lo scorso marzo, cioè due mesi dopo la firma dell’accordo per il sito Atella, nello stabilimento di Pisticci si faceva ricorso alla cassa integrazione straordinaria. E anche in caso contrario rimane un fatto: cosa farà ora la Regione Basilicata? Mentre a Pisticci le 35 unità nella migliore delle ipotesi faranno due anni di cassa integrazione (così come è emerso dall’ultimo incontro tra le parti), ad Atella i lavoratori della ex Filatura attendono la riattivazione del sito, come una manna dal cielo. Due tavoli diversi per Adler group (il cui presidente fa anche parte del consiglio nazionale di Confindustria) ai quali non può più sedere senza assumere precise responsabilità». m.labanca@luedi.it

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AMMORTIZZATORI SOCIALI

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Cgil, Cisl e Uil contro i ritardi del Governo «Pronti ad azioni di protesta». E scrivono alla Regione e ai prefetti CGIL, Cisl e Uil di Basilicata denunciano i ritardi del Governo nell’assegnazione delle risorse per gli ammortizzatori sociali per l’anno 2009. «Siamo ormai a metà anno 2009 ed appena 13 milioni di euro sono stati assegnati alla Basilicata - scrivono le tre segreterie nazionali in una nota congiunta - quando l’anno scorso già al 13 marzo 2008, furono assegnati 28 milioni di euro. Se pensiamo che ad oggi con i soldi a disposizione si è riusciti appena a prorogare per solo 6 mesi (fino al 30 giugno 09) la mobilità in deroga ai circa 1500 lavoratori (lavoratori licenziati da aziende in crisi in questi anni), oltre che non riuscire a dare tutte le risposte ai tanti lavoratoriche sitrovano adessere licenziati o sospesi nell’arco dell’anno in corso. Questa situazione sta provocando forti tensioni sociali nel territorio e preoccupazione tra i tanti lavoratori, in quanto gli ammortizzatori sociali in deroga rappresentano oggi l’unica fonte di reddito per loro e le loro famiglie a seguito della perdita del posto di lavoro e della impossibilità/difficoltàa trovarne un altro». Cgil, Cisl e Uil di Basilicata denunciano l’atteggiamento del Governo, «dove alla politica degli annunci quotidiani non seguono atti conse-

Un precedente tavolo di Cgil, Cisl e Uil

guenziali e concreti, comela messa a disposizione di risorse finanziarie sufficienti per gestire la crisi in atto e dare un sostegno economico per l©ˆintero anno 2009 a tutti i lavoratori interessati». I tre sindacati chiedono alla Regione Basilicataed aiprefetti diPotenza eMatera di mettere in campo tutte le iniziative ritenute opportune atte ad intervenire per coprire l’intero anno 2009. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto altresì

un incontro urgente alla Regione Basilicata, al fine di individuare le risorse anche attraverso anticipazioni dal proprio bilancio al fine di garantire nell’immediato un reddito ai lavoratori interessati. In mancanza di riposte adeguate i sindacati metteranno in campo «ogni iniziativa anche di lotta a sostegno del diritto e della dignità di tanti lavoratori e famiglie che non ricevono alcun salario ormai da molti mesi».

Assemblea dei lavoratori della Lasme nella zona industriale di San Nicola di Melfi

«Un piano credibile e mantenimento dell’occupazione» di VITTORIO LAVIANO MELFI - C’erano volti segnati dal sole e dalla fatica per un mese di presidio ieri davanti lo stabilimento Lasme di San Nicola di Melfi, dove nel pomeriggio si è svolta un’assemblea sindacale. La Triplice di categoria ed i non confederali hanno relazionato alle maestranze i risultati dell’incontro romano che si è svolto lo scorso venerdì, nella sede del ministero dello Sviluppo economico. «Il morale è basso - spiega il dipendente Lasme, Angelo Verrascina – e le energie residue sono davvero poche. C’è comunque la voglia di continuare a lottare per il nostro posto di lavoro. Ci aspettiamo che il 16 settembre prossimo a Roma i sindacati ottengano il ritiro definitivo della mobilità e la ripresa produttivo del nostro sito industriale. La paura resta ma la fiducia nel futuro pure».

La stanchezza è tanta, la preoccupazione pure Ma a tenere tutti insieme è la speranza Uno degli operai che ad agosto era salito sul tetto della Lasme in segno di protesta. «Un atto di cui non mi pento affatto – commenta l’operaio Giacinto Antonini – e che potrebbe essere solo il preludio ad altre forme di lotta ancora più clamorose. Noi abbiamo fatto delle richieste ben precise all’azienda, tra cui il ritiro della mobilità e la riapertura della fabbrica. Un mezzo passo avanti è stato fatto ed ora ci auguriamo che il sedici settembre prossimo Lasme presenti un nuovo piano industriale che preveda la ripresa del sito di Melfi. Non sono particolarmente ottimista ma la speranza non muore mai. Nel frattempo stiamo già pensando ad altre azioni di protesta da mettere in cam-

po per muovere le acque e sollecitare le coscienze». I sindacalisti. “Abbiamo illustrato ai lavoratori il verbale sottoscritto al ministero – conferma il segretario Uilm, Vincenzo Tortorelli - e le nostra richieste che partono dal ritiro delle procedure di mobilità ed il ripristino delle produzioni all’interno della Lasme. Sono questioni che affronteremo ancora a Roma con l’auspicio che si tratti di un incontro risolutivo». La Fim aggiunge: «A questo punto ci aspettiamo che l’azienda venga all’incontro del 16 con un piano industriale ben preciso – aggiunge il segretario Fim, Antonio Zenga – che tenga conto delle attività che si sono fatte fino ad oggi a Melfi. Ci interessa che ai

174 lavoratori sia data una prospettiva di continuità del lavoro». Il segretario della Cgil di Basilicata, precisa: «Serve un piano industriale credibile –commenta Antonio Pepe – in capacità di produzione ed occupazione diretta dei lavoratori. Se ciò non fosse sarebbe davvero un fatto negativo». Infine i non confederali. «Siamo nella fase più importante della vertenza – conclude il segretario Fismic, marco Roselli – e ci deve essere maggiore consapevolezza di tutti i lavoratori perché questo non è solo il problema della Lasme ma può diventarlo dell’intero sito industriale. Per questa ragione dobbiamo coinvolgere i lavoratori a sostenere una vertenza che deve prevedere imprescindibilmente nel nuovo piano industriale del sedici a Roma la ripresa dell’attività produttiva per tutti i 174 dipendenti Lasme». Vittorio Laviano

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Libri e vini a Potenza

Venerdì, ore 11 Venerdì, ore 15 Venerdì, ore 18 Venerdì, ore 19 Boutique Amica, via PreGoblin’s Pub, Piazza MaBiblioteca comunale per rio Pagano, Potenza. Incontro con l’autore Davide Giacalone, voce di Rtl 102.5, autore del libro “Good morning Italia”. Presenta l’iniziativa Michele Franzese, presidente e organizzatore di Bookmark

l’infanzia, via Torraca, Potenza. Letteratura fgrancese per l’infanzia. L’alliance francaise di Potenza presenta il Laboratorio animazione per ragazzi, alla scoperta di una lingua straniera a partire dai classici

toria , Potenza. Leggere la copia. Partendo da alcune letture sull’amore, Cinzia Marroccoli, psicologa e Presidente di Telefono Donna, ci a ompagna nella complessità dei rapporti di coppia per renderci più consapevoli della loro poesia.

Domenica, ore 11

Venerdì, ore 19

Villa di Santa Maria, Potenza. Racconti di alberi. Nell’ambito di un concorso regionale, dieci scrittori emergenti hanno scritto di alberi e del loro rapporto con l’ispirazione con la vita dell’uomo. Nella splendida cornice di villa Santa Maria, ascolteremo alcune di quelle voci.

Benetton, via Pretoria, Potenza. Il rap si fa letteratura. Nella cornice moderna dello showroom Benetton la letteratura incontra il rap e la danza, per dar vita ad una performance trasversale che anticipa le nuove tendenze de o stile. Presenta Vino, direttore art. Bookmark.

Domenica, ore 17 Sala degli specchi, teatro Stabile, Piazza Mario Pagano, Potenza. Studio illegale: incontro con l’autore. Cosa accade davvero in uno studio legale? Incontro con Federico Baccano, che spiega le dinamiche della professione. Presenta il giornalista Leo Amato

Domenica, 17,30 Pretoria libri , via Pretoria, Potenza. Discaffale inscaffale. Performance teatrale. Quante volte sei rimasto sconvolto dall’innumerevole quantità di libri presenti il libreria? Cinque appassionati di lettura ti propongono un delirante viaggio nelle pagine più belle.

Domenica, 20.30 Teatro Stabile, Piazza Mario Pagano, Potenza. Incontro sullo sbarco sulla luna. “Oggi lo stesso passo possi”L’astro narrante” e “Gli amici della luna”. Accompagnati dagli autori Pietro Greco e Paolo Magionami. Presenta Michele Franzese, presidente di Bookmark.

Petilli, via Pretoria 135, Potenza. Storie di stile. Nello storico negozio d’abbigliamento Petilli di Potenza, i migliori brani che parlano di stile si abbinano a a storia dell’abito maschile e del significato che ha assunto nel tempo.

Venerdì, ore 19

Sotto le stelle discutendo con gli scrittori (e bevendo) POTENZA - Dopo uno stop di qualche anno torna la festa del libro. «Un’assenza - spiega Michele Franzese, presidente di Bookmark - causata forse dalla sindrome da pagina bianca, nella febbrile attesa di un’ispirazione che finalmente è arrivata, assieme alla voglia di un eterogeneo gruppo di giovani di impegnarsi in un progetto concreto. Sapete, capita di prendersi pause così lunghe quando si scrive una storia che non va stampata, ma vissuta. Ecco perché sono particolarmente contento di annunciare questa nuova edizione di Bookmark». Incontri con gli autori, degustazioni, vini. «In questa edizione - spiega Franzese - i nomi altisonanti e improbabili degli scrittori stranieri hanno la-

Sabato, ore 18 Teatro Stabile, piazza Mario Pagano, Potenza. Talk show “Tutta la verità”. Tre autori con tre storie differenti: Paride Leporace (Toghe rosso sangue), Piergiorgio Morosini (Il gotha di Cosa nostra), Enzo Ciconte (Storia criminale). Presenta Ugo Maria Tassinari.

sciato spazio alla creatività di quelli italiani; i giovani ritornano protagonisti, perchè abbiamo trovato il modo di coinvolgerli nella lettura senza che loro possano opporsi: organizzando gli incontri nei locali più alla moda; il territorio è completamente coinvolto, potendo valorizzare la bontà dei suoi prodotti tipici e delle sue cantine; e il nostro scopo di diffondere la cultura del libro, di stimolare le riflessioni senza prendersi troppo sul serio e di educare, in qualche modo, ad una lettura critica della realtà può ritenersi raggiunto. Ma non completamente - conclude Franzese - perché stiamo già preparando Bookmark 2010 con l’intenzione di tentare una gustosa sintesi fra cultura, sapori, letteratura e territorio».

Ritorna Bookmark da venerdì tre giorni di letture confronti e assaggi

Carpe Diem, via XX Settembre, Potenza. Storie di ordinaria città. Incontro con l’autore Paolo Baffari e presentazione del libro “Storie di ordinaria città”. Presenta Barbara Pesce dello staff bookmark. A seguire: Aperitivo equosolidale.

Venerdì, ore 20 Cube, via Isca del Pioppo, Potenza. Momo presenta “Stelle ai piedi”. Incontro con l’autore e concerto. In compagnia di una delle voci più personali e interessanti del panorama della canzone d’autore, un viaggio sulle note della poesia. Presenta Lina da Nazaret, responsabile Pr.

Venerdì,ore 20.30 Venerdì, 20.30 Tenuta Le Querce, via del Gallitello, Potenza. Francesca Sassano presenta i suoi scritti. A cena con Francesca Sassano, autrice e presidente del Circolo di lettura Cocco, tra letture, musica e degustazioni. Presenta Leo Amato, giornalista.

Antica Osteria Marconi, viale Marconi, Potenza. Gioacchino Criaco presenta “Anime Nere”. Una cena con l’autore Gioacchino Criaco per ascoltare una storia maledetta. Presenta il giornalista Fabio Amendolara.

Sabato, ore 21.30 Sabato, ore 18.30 Sabato, 18.30 Sabato, ore 20.30 Venerdì, ore 21 Vineria Sottapera, via del Popolo, Potenza. A cena coi vampiri. A cena con l’autore del romanzo “Ho freddo”, Gianfranco Manfredi, accompagnati da buon vino, per indagare sulle origini del mito dei vampiri in America. Sonorizzazioni di Renato Pezzano.

Domenica, 22.00 Vineria Marconi, viale Marconi, Potenza. Letture elettroniche. Lettura con sonorizzazioni live/elettroniche. Parteciperanno l’autore Antonio De Rosa, l’attrice Eva Immediato e il musicista Max Cervellino. Una performance d’avanguardia che parla con i suoni sul ritmo delle parole.

Coin, via Seminario Maggiore, Potenza. “I love Sho ing”. Piacevoli letture estratte dal bestseller “I love shopping” di Sophie Kinsella, che narrano di una simpatica giornalista alle prese con una irrefrenabile passione: lo shopping.

Biblioteca nazionale, via del Gallitello, Potenza. Competizione letteraria di poesia dorsale. Gara di componimenti poetici nati dall’accostamento dei dorsi dei libri. Presenta Morena Esposito dello staff di Bookmark

Tenuta Le Querce, via del Gallitello, Potenza. Leggere l’Oriente: una cena letteraria. Massaggi, sushi e shodo, l’arte della calligrafia giapponese, accompagnano gli haiku in un conturbante viaggio nella cultura più sognata dagli o identali.

Sabato, ore 20.30 Sabato, ore 21 Sabato, ore 21.30 Taverna Mastrodonato, via Isca del Pioppo, Potenza. 2012, Voi non ci sarete. Incontro con l’autore. Presenti Andreas Scarabelli, Peppe Fiore e Vincenzo Latronico. Presenta Lina Da Nazaret, responsabile Pr.

Grande Albergo, corso XVIII agosto, Potenza. Ways of Wine, cena con l’autore. Gaetano Cappelli racconterà del rapporto tra cibo, vino e letteratura, degustando i piatti dello chef Conte, abbinati ai vini della cantina Paternoster. Presenta il blogger Sergio Ragone

Piazza Mario Pagano, Potenza. Piazza San Pietro Caveoso, Matera. Lido Nettuno, Metaponto. Leggere sotto le stelle. Saranno le location dalle quali osservare il cielo stellato, leggendo e ascoltando buona musica con ottimo vino lucano.

Sala degli specchi, teatro Stabile, piazza Mario Pagano, Potenza. Gianluigi Nuzzi presenta Vaticano Spa. Un successo di critica e di pubblico da discutere con l’autore. Presenta Michele Franzese, presidente di Bookmark

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Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

LA NOSTRA CULTURA CIVILE

BASTA AL SABATO SCOLASTICO

di MAURO ARMANDO TITA

di PAOLO MASSOBRIO* VI E’ un pessimismo che non depone a favore di un futuro lucano sempre più nebuloso. Se la Svimez rincara la dose, noi del Quotidiano, siamo da sempre convinti che il riscatto della Basilicata passa con l'ammorbidimento e il ridimensionameno di certi cinquantennali "poteri forti". Poteri forti cristallizzati e inamovibili. Meno male che, caro direttore, tutti hanno percepito che non vi sono sconti per nessuno. La grande manifestazione della Lasme a Roma è stato un ulteriore esempio di operai con schiena dritta e di defaillances istituzionali nazionali oltre a silenzi ingiustificati e furbi. Vogliamo credere in un nuovo Piano Industriale che non potrà mai confermare l'attuale assetto organizzativo. Nella riunione romana questo particolare è "sfuggito". Spero tanto questa volta di sbagliarmi per il bene dei tanti coraggiosi operai vulturini. Il nostro ruolo di Cassandre va in soffitta. La Domenica della Lucania ha voluto affondare il coltello in una piaga mai completamete digerita. Ci ha riproposto una pagina amara dei nostri avi lucani. Un serio lavoro e una seria ricerca sugli immigrati lucani da parte di Vittorio Cappelli. Quello che io ho definito come la Repubblica di Passaportopoli è stato ripreso meravigliosamente e lucidamente da Vittorio Cappelli. La scelta di tanti seri, dignitosi e bravi artigiani lucani di optare per le Americhe era una sorta di percorso obbligato. Si avvertiva nell'aria che era fisiologica una esperienza americana. Quello che mi fa più incazzare e che tutto ciò era considerato scontato per certi nuclei familiari. Oggi lo stesso inganno, la stessa delusione li percepiamo nell'indifferenza generale verso la lunga crisi occupazionale e verso il tanto biasimato egoismo sociale. Dalla figlia di Scopelliti alla Rita Borsellino al Saviano /Siani qualche mese fa abbiamo avuto parole di sconforto e una amara considerazione. "Credere ancora ... in qualcosa che... non c'è". Non sono bastati oltre sessant'anni di democrazia. Le organizzazioni criminali sono aumentate a dismisura e si sono ricompattate anche con la globalizzazione. Sono aumentati cavilli e prescrizioni. Non servono più neanche i grandi affossatori di Stato. Il mondo politico del passato e del presente aveva ed ha un solo cruccio: "Conservare il potere possibilmente a vita". Controllare e corrompere non è un esercizio dei giorni nostri viene da lontano, dobbiamo riprendere, caro Paride, dai fallimenti e dalle delusioni di tanti cittadini attivi. Cittadini attivi che si erano illusi di vivere in uno Stato democratico. Da grandi sognatori qual'erano credevano nel riscatto delle popolazioni meridionali e lucane, in particolare, attraverso i preti del dissenso o i cristiani per il socialismo. Oggi quei preti del dissenso sono scomparsi o sono diventati simboli di un qualcosa che non c'è più. Sono cimeli da custodire nei tanti Musei delle Cere. Don Diana, (ai cui familiari va la nostra solidarietà dopo l'immorale attacco di Pecorella) Don Puglisi sono morti, Mons Brigantini e Don Merola sono stati trasferiti in siti più "tranquilli". Molti altri sono rientrati nei ranghi e hanno superato i loro maestri, oggetto del loro dissenso. Il riscatto dei lucani è pura chimera o archeologia politica, come definita dal rappresentante più autorevole del Movimento di ieri, oggi laico, Giovanni Franzoni. A tal proposito avverto il bisogno di soffermarmi sui tanti "delusi" con schiena dritta che hanno creduto e agito in nome di questo agognato riscatto. Riscatto che ha avuto solo qualche pagina gloriosa a metà degli anni settanta. La furbizia e la scaltrezza hanno preso il sopravvento. Oggi dobbiamo asserire che un bieco e ingiustificato moralismo ha condizionato il loro comportamento con una onda ipocrita e incoerente che si innalzava sempre più. Un bieco moralismo che ha penalizzato di fatto i cittadini lucani seri e i loro congiunti. Quei congiunti che non hanno mai potuto partecipare ad alcun concorso pubblico chiusi com'erano da un ingiusto divieto familiare. Quei congiunti che hanno preferito la via dell'emigrazione all'Acquedotto Lucano, ad Acqua SpA e ad Ente di Irrigazione. Oggi, al contrario, le Università, i Santuari della Cultura per eccellenza, sono zeppe di intere caste familiari. Un familismo e un nepotismo insopportabili. Le parentopoli universitarie sono l'anticamera della mafiosità. Il popolo della sinistra dovrebbe seriamete riflettere su questi angosciosi episodi di malcostume. La metodologia era ed è sempre data dal solito substrato lucano immortale. Un substrato immortale fatto di yes-men, di giovani arrampicatori e da una ubbidiente massa di furbi che aspetta pavidamente il suo turno con una sicumera spaventosa. Sicuri di far parte di quell'atollo inavvicinabile per i più. Quei cittadini in più che riprendono la valigia dei loro avi. Se la cultura civile non viene potenziata avremo sempre queste "misturegates" che ci sveglieranno solo per qualche settimana. Poi ritorneremo nel torpore di sempre, purtroppo. Che grande sofferenza e che grande sconforto... specie quando a menar fendenti sono i tanti privilegiati dorotei e i tanti soloni immortali bianchi e rossi/rosa con trentennali presenze nei vari CdA di prima repubblica, e, oggi, "grandi castigatori e fustigatori opinionisti delle ormai riconosciute e malefiche performances della politica nostrana, purtroppo, presenti nelle nostre testate più serie.

POVERI DISGRAZIATI LUCANI! di COMITATO CITTADINI ATTIVI DI BERNALDA E METAPONTO ALCUNI “politici” sono autentici showman. Altri sanno solo organizzare festicciole, sfilate, passerelle e finti convegni. Tutti però sanno prendere appuntamenti per le future campagne elettorali… Sono i nuovi ciarlatani, autentici sciacalli della società, illusionisti abili a trasformare lucciole per lanterne. Cavalcano rigorosamente solo alcuni problemi dei loro territori con la consapevolezza evidente di scaricare su “qualcun altro di turno” le responsabilità di gestioni amministrative fallimentari, prive di idee, superficiali, spesso inadeguate o addirittura dannose alla vita economica e sociale di ogni cittadino lucano. Ogni tanto accennano ad avverse congiunture regionali, nazionali o internazionali… Ma ne capiscono davvero qualcosa? Volutamente, però, omettono di spiegare come mai una regione così ricca, la Basilicata, con un altrettanto bassissimo livello demografico possa essere il fanalino di coda del sud Italia e d'Europa! Purtroppo per loro inizia sempre più a serpeggiare la consapevolezza dei cittadini su questa condizione assurda che è manifesta ovunque: laddove tali “presunti leaders”, assolutamente autoreferenziali, ricoprono appetibili ruoli di gestione del potere, ma anche dove si cimentano in marginali e ridicole performances oppositive; a qualche cittadino inizia addirittura a venir voglia di metter mano ai “pomodori”. Le critiche di cui diventano oggetto sono sempre di più ampio raggio, e coinvolgono apparati politici non solo di maggioranza, ma anche di opposizione. La gente è stanca di loro e, giustamente, nauseata. La propaganda è l'unica loro arte dialettica praticata e possibile: falsa, aggressiva e…disgustosa! I proclami si susseguono ripetutamente, con un ritmo incalzante, e costringono i cittadini, loro malgrado, a recepirli involontariamente e scriteriatamente. Trattano i problemi dei giovani, dell'agricoltura, dei disoccupati, degli emigrati, della sanità, della droga, della criminalità, della mancanza di avvenire per i nostri figli, della totale assenza di progettualità strategica e programmatica senza ri-

conoscere che la causa e la responsabilità dei problemi, di sempre più ampie fasce della popolazione, non derivano che da loro. In quest'ottica, i cittadini iniziano a non fare più distinzione di correnti o ruoli, né di partiti, né tantomeno di movimenti politici dell'ultimo grido fini solo a se stessi. Il popolo ha capito che, se esistono cause e problemi, devono per forza esserci soluzioni. E le soluzioni conducono inevitabilmente alla disfatta e alla rimozione di questi aguzzini. Sono tanti i problemi che attanagliano la comunità civile e pian piano si fanno strada nuove soluzioni. Alcune di esse portano, intuitivamente, a nuovi sistemi, non ad ennesimi nuovi partiti. Un nuovissimo sistema, quasi del tutto sconosciuto da queste parti, considera al centro di esso la dignità, la sovranità e il rispetto del cittadino a prescindere dalle fedi e dalle ideologie metabolizzate da ognuno o profuse da politici senza scrupoli. Esso si fonda solo sulla necessità che sia il cittadino il vero protagonista della scena politica e sociale del proprio territorio! E tutta la comunità del territorio rispetta, nel contempo, l'altrui condizione in una formula di automatismo reciproco. Garantisce così un meccanismo partecipativo virtuoso, che favorisce perennemente il dialogo, il confronto dialettico con ognuno, fin nei meccanismi più intimi del potere e della funzione della gestione della cosa pubblica. In aggiunta a ciò, tutela soprattutto la partecipazione attiva indispensabile al controllo e alla programmazione del proprio territorio. Da un nuovo modo come questo di “intendere e di volere la Politica”, che è di più nobile e condivisa estrazione democratica, nascono nuovi destini e una nuova organizzazione che integra, imprescindibilmente da essa, ogni componente della collettività. E' il sistema della Democrazia Partecipativa, già collaudato nei posti più evoluti della terra. Solo questa segna l'evoluzione certa dei popoli, alla faccia dei proclami e delle promesse di simili ciarlatani!

PASSATA la stagione turistica e in procinto di aprire le scuole, sorgono da più parti alcune domande sull'opportunità o meno di mantenere il sabato obbligatorio nelle scuole italiane. Da Rimini alla Valle d'Aosta, dalle località di campagna del nostro paese alle grandi città d'arte abbiamo raccolto una serie di lamentele a cui riteniamo necessario dare una risposta. 1) I ritmi della società odierna, dove spesso i due coniugi lavorano, precludono la possibilità di dedicare i necessari spazi ai propri figli, che rischiano di occupare il tempo in un pericoloso "fai da te". Il sabato scolastico rende impossibile per molte famiglie l'eventuale weekend insieme che potrebbe essere dedicato a recuperare una manualità comune, che diventa conoscenza, attraverso la cura di un giardino, di un orto, o anche attraverso il piacere di cucinare per l'altro, fino al tempo per il volontariato. Il nucleo famigliare ha bisogno di sorprendere insieme i valori di un ordine che regola l'evoluzione della natura, contro la confusione schizofrenica appesantita dalla mancanza di tempo. 2) Gli stessi operatori che hanno cominciato a credere nella destagionalizzazione turistica vedono cadere nel vuoto eventuali offerte di due notti nelle varie località. 3) Nelle grandi città ai ragazzi è spesso preclusa la conoscenza della natura e dei valori legati al mondo agricolo. E' quanto mai necessario favorire un rapporto di conoscenza con la campagna circostante. Questo sarebbe favorito se il sabato mattina fosse dedicato alla spesa in cascina e alla scoperta di un mondo operoso che è alla base della nostra stessa alimentazione: si farebbe un'operazione culturale ben più efficace del noioso sabato mattina scolastico. 4) Rinunciare al sabato scolastico ottimizzerebbe i costi come già avviene in alcuni istituti privati rispettando l'orario scolastico settimanale con una diversa ripartizione delle ore giornaliere e con un rientro pomeridiano. 5) I Comuni d'Italia potrebbero rilanciare così delle proposte di conoscenza diretta della propria realtà e dei propri valori alle famiglie che avrebbero più disponibilità di tempo. In conclusione: il sabato a scuola è oggi quanto mai anacronistico in una società dove il principale bisogno è quello di darsi del tempo per favorire insieme quella vera conoscenza, che parte innanzitutto dal mondo che ci sta attorno. *fondatore del movimento di consumatori Papillon

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SULLE GABBIE SALARIALI

INTRIGANO I SERVIZI UN MASTER IN INTELLIGENCE ALL’UNIVERSITA’

di F. BOCHICCHIO

di MARIO CALIGIURI*

LE GABBIE salariali sono relative ad un problema serio e rappresentano una proposta con nucleo di fondatezza economica che non può essere sottovalutato: se un dipendente che lavora al Sud ed un dipendente che lavora al Nord guadagnano entrambi 1.000 euro al mese, quei mille euro non hanno lo stesso valore, visto l'enorme divario di potere al Sud ed al Nord, alla luce del costo della vita enormemente superiore al Nord rispetto al Sud. La diversificazione dello stipendio in funzione del costo della vita sembra una misura di equità e di efficienza e quindi inevitabile. La critica è politica, in quanto l'ancoramento degli stipendi al basso costo della vita del Sud, basso costo della vita a sua volta derivante non da ragionevolezza dei prezzi ma dall'arretratezza dello sviluppo, nient'altro significherebbe che la cristallizzazione della situazione di arretratezza economica del Sud, rendendo irreversibile il divario con il Nord. L'introduzione delle gabbie salariali è inevitabile, a meno di una politica economica che si faccia carico del problema di riequilibrare i rapporti rimuovendo le cause strutturali dell'arretratezza del Sud - la Germania ha rimosso divario ben maggiore dopo il crollo del Muro , con una valorizzazione delle risorse del Sud, turismo, capitale umano, umanesimo. E' ferma convinzione di chi scrive che la Lega Nord, inaccettabile nei modi e in alcuni importanti contenuti, come nel rapporto con gli immigrati nonché in altri temi fondamentali di ordine costituzionale, manifesti una grande lucidità nel fare proprie battaglie tipiche dei settori produttivi ed efficienti del Nord e che quindi non si possono bocciare con mere petizioni di principio. Tutti gli strali contro la proposta della Lega del resto ammettono la necessità di legare i contratti alle aziende e quindi alle singole realtà aziendali e locali: era questa la proposta originaria di Pietro Ichino, insigne giuslavorista del centro-sinistra, le cui proposte - tra cui anche la rimozione del divieto di licenziamento ingiustificato di cui all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori a favore di un sistema più articolato e più elastico a favore delle imprese - sono accettate in via generalizzata dalla Confindustria; tale proposta originaria è adesso accettata anche dal Governatore Draghi. Con buona pace dell'indignazione generalizzata contro la Lega, sembra che la differenza sia non di contenuti ma di procedura: la Lega vuole introdurre il regime in sede legale, mentre le altre proposte, che si stanno attuando del resto, sono per una regolamentazione in sede di contrattazione collettiva. Quindi, è una differenza di metodo ma che non incide sui contenuti, inevitabili nel momento in cui si riconosce la necessità di tener conto delle esigenze locali e aziendali non più solo “in melius” per il lavoratore, come era proprio della filosofia del diritto del lavoro prima della restaurazione strisciante dagli anni '90 (con segni corposi preannunziati negli anni '80), ma anche “in pejus”. Le gabbie salariali, non rigide come vuole la Lega ma belle elastiche come vogliono tutti, sono inevitabili, a meno che non si cambi radicalmente impostazione e si tor-

segue dalla prima Infatti, solo dopo che gli eventi si verificano, le istituzioni politiche cominciano a pensarci. Mai come adesso, con la velocità della globalizzazione e la quantità sproporzionata delle informazioni, occorre essere in grado di selezionare le notizie essenziali per garantire il proprio benessere e la propria sicurezza, sia sociale che personale. Questo vale per le persone, come per gli Stati. Dal mio punto di vista, l'intelligence, cioè la capacità di selezionare ed utilizzare le informazioni, è il miglior strumento che l'uomo ha a sua disposizione. E' una vera e propria scienza, fino ad ora per lo più mal interpretata ed utilizzata, che in Italia è guardata con diffidenza sulla base di tanti luoghi comuni, quali l'identificazione con sistematiche deviazioni e affari inevitabilmente sporchi. Le cose sembra stiano cominciando a cambiare. Infatti, si stanno registrando diverse iniziative culturali che suggeriscono una crescente riscoperta dell'intelligence come scienza umana, da interpretare come strumento essenziale non solo a supporto delle decisioni dei più alti gradi istituzionali, ma anche come momento di studio soprattutto nell'ambito dell'educazione alla democrazia, a salvaguardia del fine ultimo della sicurezza e del benessere nazionale. In questo senso, promuovere una moderna cultura dell'intelligence riveste un ruolo determinante, specie se avviene attraverso l'Università che, come uno dei luoghi principali di elaborazione del pensiero, deve costantemente esplorare il nuovo. Sotto questo profilo, l'Università della Calabria ha cercato di anticipare i tempi rispetto all'intero panorama nazionale, attivando per prima in Italia, e stavolta per il terzo anno consecutivo, un Master in Intelligence, che è riservato a 35 iscritti, con i termini per la presentazione delle domande che scadranno il 15 Settembre. Il percorso di studi verrà inaugurato nell'Aula Magna dell'Ateneo calabrese con il conve-

gno internazionale “Intelligence e Scienze Umane”, patrocinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Inoltre, dopo il successo delle prime due edizioni è stato anche istituito dal Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università della Calabria, diretto da Viviana Burza il Centro Studi sull'Intelligence, con presidente del comitato scientifico Francesco Cossiga. Dall'esperienza del Centro studi ha preso corpo anche una collana editoriale, che in questi giorni ha pubblicato il primo volume, (a cui ne faranno seguito altri già pronti per la stampa) dal titolo “Intelligence e 'Ndrangheta. Uno strumento fondamentale per contrastare uno dei fenomeni criminali più pericolosi del mondo”, confermando e spiegando il legame col territorio e i fenomeni che è fortemente collegato con questo tipo di studi. La ricerca verrà presentata a Milano, dove nel 2015 si solverà l'Expo Universale, manifestazione che ha giù visto le mafie cercare di infiltrarsi nell ricco giro di affari ad essa collegato. In Calabria nei prossimi mesi sfileranno, come docenti, tra i massimi epserti e studiosi di intelligence: dal giurista Antonio Baldassarre al politologo Giorgio Galli, dal sociologo Pino Arlacchi, all'economista Paolo Savona, dal pedagogista Giuseppe Spadafora, all'ex capo del Sisde Vittorio Stelo, dal generale Fabio Mini all'omologo Carlo Jean, dal direttore di “Limes” Lucio Caracciolo al Vice Direttore di “Panorama” Pino Buongiorno, dal finanziere Umberto Rapetto, al giudice Rosario Priore, dal prefetto Carlo Mosca all'ex direttore della rivista del Sisde “Per Aspera ad veritatem” Marco Valentini, dal vice comandante Generale dell'Arma Stefano Orlando al responsabile della sicurezza dell'Enel Alberto Accardi, dal questore Massimo Bontempi al presidente del Corso di laurea di Scienze dell'Investigazione dell'Università dell'Aquila Francesco Sidoti. Un parterre di tutto rispetto per promuovere la cultura dell'intelligence in Italia e nel Sud. *docente Unical

ni alla logica tradizionale di un contratto base unico con possibilità di modifica solo “in melius” per il lavoratore, con il contratto base non minimo ma adeguato e corposo. Il collegamento puro e semplice dello stipendio alla produttività locale e aziendale nient'altro vuol dire che porre il profitto quale variabile indipendente, rendendo i rapporti di forza tra le parti in termini unilaterali a favore dell'impresa. Il deprezzamento del fattore lavoro così creato può provocare la riduzione del costo del lavoro, aumenti a breve della produttività, ma non determina un coinvolgimento del lavoro nell'impresa e quindi impedisce un collegamento stabile e duraturo tra capitale e lavoro. La

crisi finanziaria è stata determinata dal gruppo di comando che ha trascinato le grandi banche in speculazioni forsennate e abnormi alla ricerca di mega-profitti, in quanto non vi erano meccanismi atti a impedire abusi ed arbitri, essendo l'impresa dissolta a favore dell'imprenditore. Una mancanza di equilibri nei rapporti tra capitale e lavoro nient'altro fa che esaltare tale dissoluzione dell'impresa: in tal senso conducono le tendenze dominanti a favore del decentramento dei contratti di lavoro; la Lega ha almeno il pregio di dichiarare chiaramente ed inequivocabilmente i propri intenti, senza quelle ritrosie e quelle riserve di tutti gli altri. studiobochicchio@legalebochicchio.it

CIASCUNO VENDE LA PROPRIA MERCE di ANNA MAGLIOCCHINO I CERVELLI piccoli, come i minuscoli paesi di nostra conoscenza, hanno orizzonti altrettanto limitati, che non consentono di andare oltre il proprio ombelico. Ogni qualvolta fra loro nasce qualche aquilotto coraggioso, che tenta di spiccare il volo alla ricerca di spazi e orizzonti più vasti, c'è sempre un cervello piccolo che gli punta il suo pollice verso, per atterrarlo, per fortuna, senza riuscirci mai. Allo stesso modo, accade che malevoli per costituzione, invidiosi, ipocriti, ladri e prostitute/i attribuiscano agli altri pensieri, sentimenti ed azioni, misurando tutto alle proprie bilance. “Gli individui che radono terra si scagliano sempre contro quanti guardano in alto”. Per quanto riguarda il riferimento a “quanta ipocrisia c'è nel mondo”, fatto da un “amico” su Facebook, ritengo doverose alcune riflessioni in merito alla questione da lui evidenziata. La parola ipocrisia viene dal greco hypokrisìs, il cui originario significato è “finzione” nel senso di “recitazione”. Infatti, nella stessa lingua hypokrités sta per “attore”. Fuori dal contesto originario e nel corso del tempo, com'è accaduto per molti altri vocaboli, il suo significato ha assunto un'accezione negativa, per cui oggi la parola sta ad indicare ancora finzione ma nel significato di falsità, arte di ingannare il prossimo fingendo sentimenti inesistenti. Arte che ben conoscono gli imbonitori di ogni specie e categoria, fra cui la maggior parte di coloro che si occupano di politica. Per non parlare delle convenzioni sociali e di tutti i crismi dell'ufficialità. Totus mundus agit istrionem… L'ipocrita, quindi, è tutt'altro che uno sprovveduto e, come tale non sprecherebbe mai la sua arte di suonatore di violino senza una ragione precisa, senza un predeterminato tornaconto. Avendo maturato in tal senso una lunga esperienza nella mia vita di relazione in ambito professionale ed umano in generale, ho sempre avuto precisi riscontri e conferma inequivocabile che l'ipocrisia non è mai disgiunta da interesse, quale che possa essere. “Quando il diavolo t'accarezza, vuole l'anima…” recita un vecchio proverbio. Per fare un esempio, l'alunno adula e cerca di compiacere l'insegnante, perché

spera così facendo di ottenere un buon voto, specie se non ha studiato. Ma se lo stesso alunno, incontrando il suo insegnante a distanza di anni, gli va incontro per salutarlo e gli dice grazie per averlo aiutato a comprendere che nulla si ottiene senza impegno e fatica, il suo è un gesto molto bello che scaturisce dal suo giovane entusiasmo e dal desiderio di fargli sapere che di quegli insegnamenti ha fatto buon uso. A seconda del carattere più o meno estroverso ed espansivo, più o meno vanitoso, sarà anche una forma di esibizionismo per far sapere che ha acquisito conoscenze, che è diventato bravo sul piano della comunicazione e così di seguito… ma rimane sempre una manifestazione positiva, che abbiamo il dovere di accogliere benevolmente sostenendola con parole di lode e di incoraggiamento. Ripeto, quando dietro espressioni di stima e di affetto, non si prefigurino aspettative di vantaggi immediati o futuri di alcun genere, anche se ad occhi ed orecchie estranee e diffidenti possono sembrare falsamente adulatorie, si possono e si debbono senz'altro annoverare nelle manifestazioni di gratitudine e di generosità che ciascuno manifesta in modo personale. A tale proposito, c'è anche un'altra considerazione da fare: i giovani possono essere bugiardi per vari motivi, ma difficilmente sono ipocriti. Purtroppo, ci penseranno i più vecchi a farli diventare tali. Per difendersi, comunque, dall'ipocrisia più insidiosa, semmai ce ne fosse bisogno, si possono mettere in campo due strategie: la prima è quella di accettare gli elogi e le manifestazioni di rispetto, pur sapendo che sono false, e fermarsi lì restituendo in cambio solamente un bel sorriso senza fare commenti; la seconda, più impegnativa, potrebbe essere quella di stare al gioco opportunisticamente ripagandola, al momento opportuno, con la stessa moneta, ma richiede un certo impegno e non credo che ne valga la pena. Il tempo è cosa troppo preziosa per sprecarlo in simili stupidaggini. Per quello che mi riguarda, se proprio mi dovesse accadere di dover scegliere tra le due vie da seguire, opterei ovviamente per la prima. annamagliocchino@virgilio.it

IL RITORNO DEL MERITO di ANNA R. G. RIVELLI IL RITORNO alla meritocrazia, cavallo di battaglia di questo Governo fin dai suoi esordi, ha assunto aure di purezza evangelica nei discorsi di molti ministri, a partire dal savonaroliano Brunetta, che mena vanto del suo effetto aspirina sui mali della pubblica amministrazione, per finire a madama Gelmini col suo peccatuccio calabrese inutilmente celato, e passando magari per miss Carfagna e per il suo orrore verso le donne che utilizzano il proprio corpo a fini di lucro (!!!). Dopo anni e anni di sperpero, di pressappochismo, di malfunzionamento di tutto il Paese, ecco che dietro questo vessillo si può tentare di arruolare un esercito, o meglio un'armata pronta al riscatto e alla riparazione dei danni precedentemente accumulati. Finalmente!!! Se la vogliamo dire tutta, era proprio ora di ritornare al merito. Così affascinanti queste parole che sembrano quasi il titolo di un film: “Il ritorno del merito” per la regia di Papi Premier. Sarà per questo che alla Mostra del cinema di Venezia è sbarcata come un diva la Patrizia D'Addario: abito lungo da vera star, sorrisetto e vocina da ingenuotta quale proprio lei non ha dimostrato di essere, passerella e baci soffiati come nella scena finale della Cenerentola Disney. Eccola lì: l'incarnazione del merito premiato dal nostro Governo è lei, lei che ha fatto serate a Parigi con il nulla della sua discutibile notorietà, lei che è l'emblema di tutto quello che alla Mostra del cinema di Venezia non serviva affatto, cioè una nonattrice, una non-regista, una non-sceneg-

giatrice…. E allora vien da chiedersi il merito cos'è, perché se proprio ci vogliamo ritornare ( sulla qualcosa si potrebbe essere anche tutti d'accordo) forse dovrebbe essere chiara la via da percorrere. Perché un dubbio ci sarebbe a guardare bene come vanno le cose: è meritevole un giornalista che si attiene ai fatti o uno che s'inchina ai comandi? Un magistrato che applica la legge o uno che la interpreta a seconda dell'imputato? Un insegnante che promuove la conoscenza o uno che sollecita l'obbedienza? Un politico che s'impegna per il benessere della popolazione o uno che lavora per salvaguardare ed accrescere il proprio? In fondo se non se ne chiarisce bene la natura, il merito diventa un'ombra ambigua e salutarne il ritorno può anche fare paura. “Il ritorno del merito 2 : la vendetta”; questo è il nostro film, la pellicola che incombe in questa nostra epoca in cui si licenziano operai ed insegnanti e si stabilizzano i portaborse, in cui si esalta la bellezza in quanto distaccata esuvia della persona, in cui non si fanno leggi da non trasgredire, ma trasgressioni che diventano legge. Distrattamente la TV ci dice di ragazzi che sniffano coca quasi come in Parlamento, di ragazze che si offrono per una ricarica telefonica quasi come a Villa Certosa, di adolescenti che inseguono il successo coltivando un magnifico e splendido niente quasi come in un rotocalco di grido. Ah, il ritorno del merito!!! Più che un cavallo di battaglia è un cavallo di Troia e … troia in tutti i sensi!!!

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Italia / Mondo

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Il presidente della Bce ottimista, «il peggio è passato» In Italia prevista una contrazione

Trichet: «Ripresa globale vicina Pil, le stime ma ci vuole ancora prudenza» di Moody’s di DOMENICO CONTI BASILEA – La ripresa in atto in alcune delle principali economie si sta lentamente trasmettendo su scala globale, e le previsioni economiche sul tavolo dei banchieri centrali del G-10 sono migliorate. Ma prudenza e cautela restano «fondamentali». A dirlo è il presidente della Banca centrale europea JeanClaude Trichet che, nella veste di presidente del Global Economy Meeting riunito ieri presso la Banca dei regolamenti internazionali, traccia un quadro in cui le luci cominciano a prevalere sulle ombre e il peggio sembra passato, anche se restano punti interrogativi sulla sostenibilità e sulla solidità della ripresa che si sta delineando. Il presidente dell’Eurotower ha allargato, nell’ottica più globale del G-10, l’analisi fatta per Eurolandia meno di una settimana fa a Francoforte. Dopo aver fatto il punto con i colleghi delle banche centrali del G10 – ha spiegato Trichet – quel che emerge è che a maggio l’economia globale è probabilmente uscita dalla «caduta libera» del Pil che si è vista a cavallo fra il 2009 e il 2010. «Alcuni indicatori – ha detto Trichet – sono andati meglio di quanto previsto» e «diverse previsioni sono state leggermente riviste verso l'al-

tori che potrebbe prolungare la recessione o far piombare alcune economie in una nuova crisi. Molto dipenderà dalla capacità di riportare a regime, e allo stesso tempo riformare, i mercati finanziari e creditizi globali, cinghia di trasmissione dell’economia: secondo Trichet “non siamo ancora a un livello di funzionamento che potremmo considerare normale». Il presidente della Bce avverte i colleghi banchieri che «non saremmo perdonati in caso di nuove crisi» finanziarie, definendo «molto, molto importante» l'accordoquadro raggiunto ieri dal Comitato di Basilea sulla vigilanza: una serie di nuovi standard all’insegna dell’armonizzazione della vigilanza a livello globale, del rafforzamento patrimoniale delle banche, della maggiore trasparenza sulla composizione del capitale. Con una stretta sulle banche sistemiche, quelle cioè in grado di trascinare in una crisi l’intero sistema finanziario: come Lehman Brothers, del cui drammatico fallimento ricorre in questi giorni il primo anniversario.

to». Lo ha fatto, ad esempio, la Banca centrale europea, che la scorsa settimana (alla luce dell’uscita dalla recessione di Francia e Germania fra aprile e giugno scorso) ha rialzato le sue stime sul Pil di Eurolandia nel 2009 e 2010. Ma anche diverse economie emergenti «hanno mostrato una resistenza notevole» di fronte ai colpi della crisi, facendo tesoro delle esperienze passate. Data l’entità della crisi attraversata, per molti Paesi la peggiore dal 1929, la parola d’ordine per i banchieri centrali continua però ad essere: «prudenza». «Non si può escludere che la strada che abbiamo davanti sia accidentata», è l’avvertimento con cui Trichet accenna alla possibilità di possibili ricadute. Fra i rischi, il banchiere francese cita gli squilibri economici globali (un accenno ricorrente al doppio deficit degli Usa), ma anche il protezionismo sempre in agguato. E avverte ancora una volta che non è il caso di ritirare le misure a sostegno dell’economia e del credito proprio ora che si vedono timidi segnali di risveglio: «servono sia risposte adeguate alle minacce, sia credibilità». Sullo sfondo c’è anche la disoccupazione galoppante che, secondo vari economisti, è uno dei fat-

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DOPO IL G-20

L’avvertimento «Non saremo perdonati per nuove crisi»

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Per Greenspan l’economia riemerge, più capitali alle banche L’ECONOMIA mondiale si sta risollevando «abbastanza velocemente» dalla crisi finanziaria. Aconstatarlo è l’ex presidente della Fed, Alan Greenspan, mettendo in luce la necessità di requisiti di capitale più stringenti per le banche. A due giorni dalla fine del G-20 finanziario, Greenspan rafforza così il messaggio uscito da Londra sull'importanza che le banche accantonino, durante i periodi di espansione, una maggiore quota di profitti per rafforzare il proprio patrimonio per poter così sopportaremeglio eventualiperdite in tempi più difficili. «Anche in periodi non di crisi il capitale deve essere più

elevato. E su questo tema sono necessari cambiamenti. Non c'è sostituto al capitale» ha spiegato intervenendo in videconferenza a Mumbai. Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, ha presentato al G20 una proposta per rafforzare i requisiti patrimoniali degli istiutti di credito: gli Usa puntano a un accordo su questo tema entro il 31 dicembre 2010 e all’entrata in vigore della riforma sugli standard di capitale entro il 31 dicembre 2012. La riforma degli standard arriva dopo che gli eccessivi rischi assunti dalle banche hanno portato – secondo i calcoli dell’agenzia Bloomberg - a 1.610

miliardi di dollari di perdite e svalutazioni a livello mondiale. Constatando come una crisi come quella attuale è un evento che si verifica «una volta ogni secolo», Greenspan ribadisce che alla base c'è stata una sottovalutazione del rischio e “un’euforia» legata allo sbarco nel 21 secolo con un’inflazione e tassi di interessi ridotti. Mettendo in guardia infine sul rischio inflazione in seguito alle massicce iniezioni di capitale da parte delle banche centrali, Greenspan ha osservato come il problema delle periodiche bolle economiche non è tanto identificarle, ma come sgonfiarle senza minare la crescita.

La drammatica denuncia della Cia

Agricoltura, crollano i prezzi imprese “soffocate” ROMA – Ormai siamo in presenza di una vera e propria raffica di ribassi per i prezzi sui campi dei prodotti agricoli. Una drammatica caduta libera che si è accentuata nel corso del mese di agosto che, rispetto allo stesso periodo del 2008, ha registrato una flessione superiore al 20 per cento, con punte del 31 per cento per i cereali, del 25 per cento per il settore vitivinicolo, del 23 per cento per la frutta. Una situazione difficile che sta mettendo in grave difficoltà le imprese agricole costrette, oltretutto, a fare i conti con costi in netta salita. La denuncia viene dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori preoccupata per uno scenario sempre più complesso e con prospettive per gli agricoltori non certo incoraggianti. Nel dettaglio di agosto si rileva -a fferma la Cia - che i listini del frumento duro sono scesi del 30 per cento, mentre quelli del grano tenero hanno superato un calo del 35 per cento. Crollo anche per il mais (meno 29 per cento). Analogo discorso per le uve, i cui prezzi, nel momento della vendemmia, sono scesi anche del 25 per cento, per l’olio d’oliva e per gli altri oli e grassi (meno 25,2 per cento), per la frutta fresca e

secca e per gli ortaggi, in particolare per le pesche (meno 34 per cento), per le nettarine (meno 44 per cento), per i pomodori (meno 42 per cento), per le zucchine (meno 33 per cento). Anche per il latte e i derivati si ha una diminuzione che sfiora il 15 per cento. Non meno preoccupante è rimarca la Cia - lo scenario dei costi produttivi e degli oneri contribuitivi che aggravano sempre di più i bilanci aziendali. E ora la situazione rischia di divenire ancora più pesante con il mancato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Gli agricoltori stanno rinnovando le polizze assicurative e la spesa, al contrario degli anni passati quando c’era il contributo pubblico, adesso è completamente a loro carico. Per questa ragione la Cia rinnova l’invito al governo perchè adotti al più presto un atto preciso e concreto. Bisogna trovare al più presto le risorse per il Fondo, altrimenti, c'è il rischio che molte aziende non stipulino alcuna polizza, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili davanti ai danni causati dalle avversità atmosferiche.

L’AGENZIA Moody's preve- grazie anche ai bassi livelli de per quest’anno una con- di indebitamento. Tra le sfitrazione dell’economia ita- de principali del Paese idenliana del 4,4%, con una cre- tifica poi la competitività sul scita dello 0,1% il prossimo. fronte della produttività, olSi tratta della stima più otti- tre all’invecchiamento e alla mista tra quelle apparse si- conseguente riduzione delno ad ora per quest’anno, as- la popolazione. Punto crusieme solo a quella diffuse in ciale è poi l’alto debito pubmaggio dalla Commissione blico e i limiti nella crescita, europea che affermava però che limitano anche la sostedi attendersi un andamento nibilità nel lungo periodo piatto nel 2010. Il Governo, sia del debito e sia delle poliattraverso il Documento di tiche fiscali. Il giudizio dato programmazione economi- da Moody’s all’Italia (i raca e finanziaria e la Banca ting assegnati dalle agenzie d’Italia prevedono una con- internazionali influiscono anche sui rentrazione quedimenti delle st’anno del obbligazioni 5,2%. Per il pubbliche de2010 il Dpef è terminando il più fiducioso costo del debi(+0,5%), mento di Stato) potre Bankitalia trà migliorasi attende un re se ci saranpil fermo.Moono riduzioni dy’s è comunsignificative e que più pessisostenibili del mista rispetto debito pubblial calo del 3,5% co, anche graprevisto per il zie a delle ri2009 solo quatforme fiscali tro mesi fa. Micredibili. gliora invece le Mentre pegproprie attese giorerà di sul 2010, visto fronte a una in precedenza Operaio in fabbrica prolungata in calo dello 0,5%. Nel “Credit Opinion” dinamica di deterioramensull’Italia, un aggiorna- to del debito. Secondo Moody's «il saldo mento periodico della ricerca sul Paese, Moody’s stima primario dovrebbe ridursi un’inflazione all’1% per intorno allo zero nel 2009 e quest’anno e all’1,8% l’anno nel 2010» a causa del minor prossimo. Nel 2010 è atteso gettito e della maggior spepoi al 4,8% il deficit sul pil sa pubblica, portando alla fi(4,5% nel 2009), con un debi- ne a un aumento del deficit. to al 116,1% del pil, rispetto Il basso indebitamento del al 113% di quest’anno (in settore privato e la limitata aprile le attese per il 2010 esposizione del settore banerano rispettivamente del cario rendono comunque 3,8% per il deficit e del 113% meno pressante il bisogno per il debito). Resta comun- dell’Italia di ridurre il proque invariata la valutazione prio indebitamento, rispetsul merito del credito italia- to ad altri Paesi. L’agenzia no (rating), confermata al li- nota poi come sia necessario vello Aa2 con prospettive migliorare ancora l’effi(outlook) stabili. Nel Paese cienza nella pubblica ammiMoody’s vede livelli molto nistrazione e ridurre in maelevati di forza economica e niera strutturale la spesa un settore privato in salute pubblica.

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16 Economia


24 ore in Basilicata

De Filippo batte cassa in teleconferenza con il ministro Matteoli per la Giornata delle Fs

Videotrattativa sulle ferrovie La Regione darà 27 milioni, Trenitalia s’impegna a migliorare il servizio POTENZA - Dopo avere approntato il nuovo Contratto di servizio che regolerà, nei prossimi sei anni, i rapporti tra Regione Basilicata e Trenitalia, il presidente De Filippo attende che il Governo Berlusconi definisca l'ammontare degli investimenti statali «volti al miglioramento della qualità dei trasporti su rotaia in Basilicata». Il concetto è stato ribadito dal governatore lucano, ieri mattina, nel corso del breve intervento in videoconferenza che De Filippo ha tenuto alla presenza del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli. «La Regione Basilicata - ha detto nello specifico il presidente - considera il tema dei trasporti essenziale per il suo futuro elo sostiene coningenti risorse che vanno integrate da interventi statali con l'obiettivo - ha concluso - di superare la carenza infrastrutturale che, fino a oggi, ne ha impedito lo sviluppo». Occasione dell'intervento di De Filippo è stata la “Giornata nazionale del Trasporto ferroviario”tenutasi a Roma alla presenza, oltre che del ministro Matteoli, dei vertici di Trenitalia. Il governatore De Filippo ha pure sollecitato il ministro Matteoli e l'esecutivo di cui faparte al «completamento della Matera - Altamura, della Ferrandina - Matera e all'adeguamento della linea ferroviaria Potenza - Foggia». Dopo l'intervento in videoconferenza De Filippo, approfittando della presenza a Potenza del direttore del trasporto regionale di Trenitalia, Luciano Iavarone, è tornato a parlare del Contratto di servizio che legherà la Regione Basilicatae leFerrovie delloStato nei prossimi sei anni. «E' un contratto certamente positivo - ha sottolineato - che apre una nuova fase nei rapporti tra noi e Trenitalia e che permetterà, attraverso l'introduzione disanzioni in caso dimancato rispetto degli accordi, di dare ai lucani servizi qualitativamente più elevati». Il contratto prevede nello specifico, hanno ricordato Iavarone e De Filippo, «l'acquisto di due motrici e tre treni Minuetto, la ristrutturazione di 26 automotrici, il miglioramento della pulizia sulle vetture, la riduzione dei ritardi (con un massimo di cinque minuti per il 90 per cento dei treni) e, infine, nuovi collegamenti sia interni che con Napoli (e la “Freccia rossa” in particolare) e Foggia». Un accordo, è emerso ancora, che vedrà passare dalle casse regionali a quelle di Trenitalia 27 milioni di euro fino al 2011 mentre Ffss si impegnerà ad investire 13 milioni di euro per il rinnovamento della flotta dei treni regionali. Un buon punto di partenza insomma,chedovràriuscire, tral'altro,afar “innamorare” i lucani di una modalità di trasporto, quella su rotaia, più di quanto attualmente non lo siano. In Regione si calcola, infatti, che appena tremila persone scelgano questo tipo di trasporto per i loro viaggi. Michele Russomanno

La videoconferenza con il ministero

Le critiche di Digilio e Di Lorenzo (Pdl)

«Finalmente si aprono le casse regionali»

Egidio Digilio

POTENZA - Soddisfatto per quanto promesso ma critico conquantofatto inpassato:èlareazione diEgidioDigilio, senatore Pdl, alle novità sul trasporto ferroviario emerse ieri. Dice Digilio: «Con la scelta di nuovi investimenti per il trasporto ferroviario regionale da parte di Trenitalia si apre una nuova fase storica nel trasporto locale nella quale la Basilicata ha tutto da guadagnare in termini di miglioramento dei servizi e di nuovi collegamenti più veloci». «Il presidente De Filippo - prosegue però - che ricorda il viaggio di Zanardelli in Lucania nel 1902 grazie ad un mulo dovrebbe però anche sforzarsi di ricordare cosa hanno fatto le Giunte Regionali negli ultimi 20 anni per i trasporti, nonostante i numerosi Piani e Conferenze costati più per consulenze che per servizi attivati, e quello che hanno fatto i precedenti Governi di centrosinistra. Con il Contratto di servizio che la Regione Basilicata, come tutte le altre, sottoscriverà conTrenitalia finalmente si mettemano alle casse regionali, attingendo a fondi comunitari, in particolare Fesr, utilizzandoli nel migliore dei modi e non solo per i Festival del cinema o per eventi di spettacolo». Interviene anche il consigliere regionale del Pdl Pasquale Di Lorenzo: «Parlare oggi di trasporto regionale ferroviario in Basilicata è indubbiamente in generale un eufemismo ma ha anche il sapore di una beffa se consideriamo lostato dei collegamenti,la qualità edil perpetuarsi da anni delle promesse e degli impegni pre-elettorali».

IL PIANO DELLE FS

Promesse per due miliardi di euro A VEDERLO così, come un elenco di cifre, il piano delle Fs per rilanciare il trasporto ferroviario nelle regioni è notevole: oltre due miliardi di euro di investimento, circa 840 tra nuovi locomotori, carrozze e convogli, oltre 2.550 carrozze ristrutturate e ammodernate. Come sempre in questi casi, è importante che alle promesse seguano i fatti ( che alla base delle promesse ci sia la rele volontà di andare incontro alle esigenze dei cittadini e non solo

una campagna di comunicazione atta a dare una rinfrescata all’immagine più che appannata delle ferrovie. Questo lo si potrà sapere solo nei prossimi mesi. Il programma è stato presentato ieri per la Giornata del Trasporto Ferroviario Regionale. «Sostenuto - spiegano dall’azienda - per oltre un miliardo e mezzo in autofinanziamento e per il restante con risorse individuate e stanziate dal Governo, Consentirà di

offrire progressivamente livelli di efficienza e di comfort coerenti alle richieste delle centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno viaggiano sui treni di Ferrovie dello Stato». «Con l'acquisto dei nuovi treni - aggiungono - e con il piano di investimenti per l'ammodernamento della flotta regionale, il Gruppo Fs centra uno degli obiettivi che il nuovo management aveva posto al centro del proprio piano industriale».

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Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

Ubiquità appulo-lucana Undici medici che, secondo la Gdf, erano presenti sia in Puglia che in Basilicata FOGGIA - A volte era a Melfi, ma firmava il libro delle presenze anche a Foggia.Altre volteeraaVenosa. Ea Foggia era sempre presente. E' uno specialista che lavora in una delle cliniche universitarie dell'ospedale di Foggia e che svolge la libera professione negli ospedali di Melfi (nella foto a destra)e di Venosa. «Prestazioni "intramoenia"», le chiamano in gergo medico. Dal latino: dentro le mura. Sono prestazioni erogate dai medici di un ospedale che utilizzano, al di fuori dell'orario di lavoro, le strutture ambulatoriali e diagnostiche degli ospedali pubblici per le visite dei loro pazienti. Le prestazioni così erogate garantiscono al paziente la possibilità di scegliere il medico a cui rivolgersi per una prestazione e sono, perciò, soggette al pagamento di un compenso liberamente stabilito dal professionista e approvato dalla Direzione sanitaria. Lo specialista che frequenta Venosa e Melfi è uno degli undici medici denunciati ieri dalla Guardia di finanza di Foggia, che hanno scoperto la truffa da 110.000 euro ai danni del sistema sanitario nazionale. Alcuniesposti anonimihannosegnalato alla procura diFoggia le assenze dei medici. Sugli sviluppi degli accertamenti gli agenti della Guardia di finanza - ai quali la procura ha delegato la conduzione delle indagini - non dicono molto. Secondo quanto si è riusciti a sapere, nel mirino degli investigatori ci sarebbero alcuni medici anestesisti, ma non solo. «Medici che erano regolar-

L’impegno del vertice dell’Azienda sanitaria di Potenza

Il direttore Amendola non sapeva nulla ma promette: farò un’indagine interna

mente autorizzati a svolgere attività professionale in regime intramoenia - si legge nello scarno comunicato diffuso ieri dal comando provinciale di Foggia delle Fiamme gialle-edi prestareattivitàanchein strutture pubbliche e private nelle ore libere». Le indagini della Guardia di finanzahanno però accertato, anche attraverso numerosi controlli incrociati, che in molti casi per gli stessi medici risultavano sovrapposizionidi giorniediorari. Inpratica i dottori sarebbero risultati presenti negli stessi giorni e nelle stesse ore

in più strutture pubbliche e private convenzionate, «realizzando in questo modo -- sostengono gli investigatori - guadagni illeciti». Sembra, da una prima stima, che l'ammontare della truffa si aggiri nel complesso sui 110.000 euro. Saranno i magistrati della procura della Repubblica di Foggia a decidere ora se richiedere un supplemento di indagini o se ritenere sufficienti, ai fini di una richiesta di rinvio a giudizio, gli elementi raccolti dalle Fiamme gialle. fab. ame.

IL DIRETTORE generale dell'Azienda sanitaria locale di Potenza avvierà un'indagine interna per chiarire tutti gli aspetti dell'inchiesta sugli Ospedali riuniti di Foggia che interessano la Basilicata, e nello specifico il Presidio ospedaliero unificato di Melfi e Venosa. Pasquale Amendola ha appreso la notizia al telefono. «C'è effettivamente una convenzione - dice Amendola - tra il Presidio ospedaliero di Melfi e Venosa e gli Ospedali riuniti di Foggia. Credo sia l'unica nell'ambito del territorio della provincia di Potenza. Mi attiverò immediatamente per capire meglio cosa sia successo». Anche Luigi D'Angola non sapeva nulla dell'indagine avviata dalla Guardia di finanza. È il direttore sanitario del neonato Presidio ospedaliero, ma è già stato a capo dell'ospedale “San Giovanni di Dio” di Melfi. Dice che non gli risulta che le fiamme gialle siano mai venute a Melfi per acquisire documenti o informazioni, e che nei prossimi giorni risponderà ai quesiti del direttore generale Amendola. «In relazione alle esigenze del presidio - spiega nel dettaglio - acquisiamo quanto è disponibile an-

che dalle regioni circostanti, e stipuliamo delle convenzioni. Da diversi anni ce n'è una in corso con gli anestesisti degli Ospedali riuniti di Foggia, non qualcuno di loro in particolare, ma la struttura a cui fanno riferimento. Quindi capita che il personale non sia sempre lo stesso. Prestano supporto anestesiologico in sala operatoria, rianimazione, e durante le interruzioni di gravidanza. Ogni mese stabiliamo un programma in ragione del numero di sedute operatorie previste, e riceviamo le richieste di liquidazione delle spettanze dagli Ospedali riuniti di Foggia. Facciamo dei riscontri molto analitici incrociando i dati in nostro possesso. Verifichiamo i giorni e le rilevazioni delle presenze effettuate dal responsabile del presidio. Abbiamo anche un mezzo di rilevazione meccanica. Metterlo in discussione vorrebbe dire metterlo in discussione per tutti, anche per il nostro personale». Insomma se erano presenti a Melfi c'erano davvero. Se poi nel frattempo erano presenti altrove, sarà stato lì che si aggirava solo un camice senza dottore. Leo Amato

GUARDARE AL FUTURO

Concorso “Ricerche sulla Basilicata” Caro De Filippo, va bene l’innovazione Insediata la commissione ma ci vuole un buon tessuto d’imprese POTENZA - E’ stata insediata ieri a Potenza la commissione esaminatrice dell'ottava edizione del concorso nazionale “Studi e ricerche sulla Basilicata”. L’iniziativa è stata organizzata dal Consiglio regionale per premiare le migliori tesi di laurea e di dottorato «che rappresentano significativi ed originali apporti alla conoscenza, al consolidamento dell'identità ed allo sviluppo della Regione Basilicata”. La commissione è composta da Felice D'Amato, Anna Rita Giachella, Ennio Ielpo, Maria Teresa Imbriani, Nicoletta Sabatella, Giovanni Sagaria, Domenico Salerno e Antonio Scopa. L’organismo è stato ricevuto dal presi-

dente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi e dal dirigente generale Gerardo Calvello, che hanno sottolineato l'importanza di questa iniziativa nel panorama culturale regionale. Per l'ottava edizione del concorso hanno presentato domanda di partecipazione gli autori di 22 tesi di laurea triennale, di 38 tesi di laurea specialistica (o vecchio ordinamento) e di 7 tesi di dottorato. Ai due vincitori della prima sezione (lauree triennali) andrà un premio di 1.500 euro; ai tre vincitori della seconda sezione (laurea specialistica) andrà un premio di 2.500 euro; ai due vincitori della terza sezione (tesi di dottorato) andrà un premio di 3.500 euro.

GIOVANNI Volpe, 40 anni, materano. Da 21 anni vive a Milano come consulente di manager. Partendo dalle sue esperienze - e dall’amore mai sopito per la Basilicata - risponde all’intervista a De Filippo sull’innovazione e attende 10 proposte concrete su cui lavorare per il futuro della Basilicata. Si attendono altri interventi. «EGREGIO Direttore, ho letto con estrema attenzione la recente intervista al governatore De Filippo che traccia le linee del futuro programma di azione della Regione Basilicata. Il fatto che strategicamente si voglia puntare tutto sull'innovazione tecnologica per costruire una regione moderna è condivisibile e lodevole. Tale obiettivo è frutto di un pensiero strategico fondato su un percorso che porti la regione, da sempre fanalino di coda, a diventare un'area ad alto contenuto di innovazione. La mia riflessione si sposta, tuttavia, sulla situazione attuale che, costringe, a

mio parere a concentrare l'attenzione su azioni immediate e di medio-lungo periodo a beneficio di un sistema economico provato dalla crisi mondiale ma anche da fattori interni al sistema ed alle stesse imprese. Quest'ultimo aspetto porta a mettere in rilievo la necessità di intervenire sul sistema economico dal punto di vista della cultura di impresa. Mi chiedo: come è possibile parlare di sviluppo e di innovazione senza stimolare un sistema imprenditoriale adeguato e capace ma anche radicato e presente sul territorio? Come è possibile gestire e sviluppare le imprese se le "menti" lucane

emigrano e preferiscono carriere manageriali o imprenditive all'ombra della "madonnina"? E poi vogliamo parlare del sistema di infrastrutture presenti (o meno) sul territorio? Qualcuno ha mai preso in mano la cartina geografica notando la centralità della Regione Basilicata compresa tra ben 3 mari immaginando collegamenti trasversali che potrebbero portare la regione ad essere al centro dei traffici nel mezzogiorno d'Italia? Si conoscono le potenzialità produttive ed economiche della Regione? Se si in quale misura?». Giovanni Volpe

LE DICHIARAZIONI DI DANILO RESTIVO

A “Chi l’ha visto?” il caso Claps con le rivelazioni del Quotidiano E’ UNO DEI casi su cui “Chi l’ha visto?” è tornato più volte. E anche ieri sera - prima puntata della stagione, condotta come sempre da Federica Sciarelli - ha trattato della scomparsa di Elisa Claps. I giornalisti della redazione Rai hanno citato il Quotidiano della Basilicata per il servizio pubblicato alcuni giorni or sono: la dichiarazione di Danilo Restivo che mostra una busta con due proiettili e dice di averli ricevuti da Gildo Claps come minaccia. E ha anche accusato proprio i responsabili della trasmissione di essersi comportati illecitamente nei suoi confronti.

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18 24 Ore in Basilicata Inchiesta delle Fiamme gialle su alcuni dottori che avevano attività intramoenia a Melfi e Venosa


Case dello Studente Chiude via Fabio Filzi

Svaniscono 80 posti-letto A rischio sette lavoratori POTENZA - Dal 30 settembre la casa dello studente di via Fabio Filzi chiuderà i battenti. A denunciarlo sono gli studenti vincitori delle borse alloggio dell'Unibas e i sette dipendenti della cooperativa Sesamo, che nello scorso giugno ha ricevuto comunicazione in tal senso dall'Ardsu, tramite fax. La residenza è aperta dal 1982, di proprietà del Comune, all'epoca messa a disposizione per accogliere i docenti dell'Unibas. In tutto i posti alloggio in ballo sono ottanta e tante saranno le borse che dal prossimo mese non saranno più assegnate, resterebbero così solo due residenze universitarie, con appena una cinquantina di posti, del tutto insufficienti al fabbisogno. Perché chiuderà la casa dello studente di via Filzi? In verità molte sono state le risposte dei giovani e dei dipendenti, le sette unità che, oltretutto, rischiano di perdere il lavoro. Secondo gli studenti interpellati dal Quotidiano mancherebbero le condizioni di sicurezza ed il certificato di agibilità, così come stabilito da un recente sopralluogo di un tecnico dell'Ardsu. Secondo i dipendenti della Sesamo invece alla base di tutto ci sarebbe un contenzioso economico tra gli enti di competenza. Tra gli studenti intanto serpeggia preoccupazione perché dopo il 30 settembre saranno costretti a trovarsi un altro alloggio, a pagamento. E non sarà cosa facile, né economica, visti i prezzi delle abitazioni private. Quel che è certo è che l'Ardsu erogherà un assegno mensile, orientativamente intorno ai 110 euro, che secondo gli studenti non basterà a coprire le spese di affitto. «E' una vergogna che in una città universitaria come Potenza non esitano servizi essenziali da fornire agli studenti, servizi che fanno parte del diritto allo studio«, lamenta Aldo Zambuto, studente fuori sede, sfrattato dall'Ardsu. E così un suo collega, Francesco Vergura, rappresentate della casa dello studente che se dovesse perdere l'alloggio, prima di trovarne uno nuovo, sarà costretto a fare il pendolare da San Giovanni Rotondo, mica vicino. Come loro anche Rosangela Fortunato e Maria Carmela Lepore. «Oltre al danno, la beffa», denunciano gli studenti fuori sede al Quotidiano, che per beneficiare del posto letto hanno dovuto su-

L’esterno e l’atrio della Casa dello Studente di via Fabio Filzi

Da sinistra Maria Carmela Lepore, Rosangela Fortunato, Francesco Vergura e Aldo Zambuto

dare sette camicie, sostenendo gli esami per accumulare i crediti necessari. Lagnanze arrivano anche da parte dei dipendenti

della Sesamo che assicurano il funzionamento della casa dello studente e che rischiano il posto di lavoro. Il presidente della cooperati-

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va Sesamo ci ha confermato l'arrivo della comunicazione da parte dell'Ardsu tramite fax e ci ha anche riferito che la trattativa con l'A-

zienda per il diritto allo Studio, per la posizione delle sette unità, è ancora in corso. Nulla di certo per gli stu-

SEMINARIO A MARATEA

denti, nulla di certo per i dipendenti della Sesamo che per un momento combatteranno la stessa battaglia. Enza Saluzzi

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Parla l’assessore all’Ambiente Santochirico

«Il paesaggio è anche una risorsa economica» POTENZA - Il paesaggio «non ha soltanto un valore naturalistico» ma è «fondamento essenziale del patrimonio culturale regionale» e proprio per questo «la Regione Basilicata si è posta l’obiettivo di attuare strategie di salvaguardia e valorizzazione» in «un intreccio tra storia e natura in cui testimonianze di millenni di arte e di civiltà si integrano con l’ambiente». Lo ha detto – secondo quanto diffuso da un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale – il vicepresidente dell’esecutivo lucano, Vincenzo Santochirico, in occasione dell’apertura dei lavori del seminario “Il progetto di paesaggio fra recupero e innovazio-

ne”, in programma a Maratea da ieri fin al 12 settembre ed organizzato per il secondo anno “dalla Scuola di Maratea per la gestione e progettazione del paesaggio». «Con l’elaborazione del Piano paesaggistico regionale – ha aggiunto Santochirico – la questione del paesaggio si ripropone come aspetto essenziale di una politica di tutela culturale e ambientale, ma anche di sviluppo sociale ed economico». Per Santochirico, il paesaggio «è non solo un grande patrimonio d’arte e bellezza non ancora conosciuto, ma soprattutto una risorsa da valorizzare per rilanciare il turismo e l’economia».

L’associazione sul commissariamento della società Sogin

A Potenza nella sala Mediafor

“ScanZiamo le scorie” in allerta

Domani assemblea dei precari scuola

rio della Regione Basilicata». «Tale situazione - aggiunge seppur motiva le preoccupazioni dei volontari dell'associazione rivolte alle ipotesi di imporre uno sviluppo che non si concilia con la vocazione produttiva e storica della nostra Madre Terra, legittima e giustifica la necessità, espressa da cittadini e istituzioni regionali, di continuare ad essere vigili e pronti ad agire affinché si possa scongiurare, cosi come altre volte, qualsiasi pericolo che minacci lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio».

E’ STATA indetta dal Comitato Precari della Scuola di Basilicata e dalle rappresentanze sindacali della scuola, indicono una pubblica assemblea per domani alle 10 nela sala Mediafor di via Roma a Potenza per «dare voce - si legge in una nota - alla protesta di chi vuole opporsi alla precarizzazione strutturale della professione insegnante, che fa sì che più nessuno possa sentirsi garantito, né gli insegnanti di ruolo e men che meno quelli precari, ridotti a fantasmi, oggetti di tagli devastanti e quindi a rischio certo di disoccupazione», conclude il commento.

POTENZA - «La notizia appresa dagli organi di stampa in merito alla nomina della struttura Commissariale della Sogin da parte del Governo è un salto nel buio del passato che non offre tranquillità»: lo dice Donato Nardiello di ScanZamo le scorie. «In seguito alla civile e pacifica protesta di Scanzano - prosegue - contro l'ipotesi di riapertura del nucleare in Italia si riuscì ad ottenere una sostituzione dei responsabili della scellerata decisione che avrebbe compromesso lo sviluppo del territorio, in

quanto non ci sentivamo garantiti del loro operato che proseguiva attraverso le attività di decommissioning del centro della Trisaia di Rotondella. A distanza di tempo, attraverso la nomina di ferragosto del Commissario e dei Vicecommissari Sogin, si rianimano vecchi personaggi a noi noti come firmatari dello squallido studio della Sogin per il deposito nazionale, in cui veniva giustificato impropriamente il nome di Scanzano J.co come sito idoneo per lo stoccaggio di rifiuti nucleari, e sostenitori dello “sviluppo distorto” del territo-

Impianto nucleare

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24 Ore in Basilicata 19

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Droga, appello alla Regione Sette sagome disegnate sull’asfalto a simboleggiare tutte le vittime del fenomeno POTENZA - Sette sagome di corpi stesi a terra: sono i giovani che sempre più spesso muoiono per l'uso di sostanza stupefacenti. E’ così che il Cna (coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza) della regione Basilicata, ha voluto manifestare ieri mattina davanti la sede della Regione, a Potenza. Un segnale forte, quello lanciato dalle comunità terapeutiche che operano sul nostro territorio (L'Aquilone, Cestrim di Potenza, Iskra della Val d'Agri, cooperativa sociale Convicino di Matera, associazione Agape di Marconia di Pisticci). «Oggi vogliamo sensibilizzare l'amministrazione pubblica perché si assuma le proprie responsabilità a riguardo - afferma Vincenzo Martinelli, dell'Aquilone - Noi chiediamo semplicemente che la Regione, con professionalità, prenda in considerazione questo problema in modo serio, avvalendosi della collaborazione di operatori pubblici e privati, per realizzare tutte quelle cose che nell'ultimo decennio sono rimaste inadempienti». Un vuoto legislativo durato dieci anni. «Non esiste un progetto sulla tossicodipendenza atto a fare delle verifiche nel settore - elenca Martinelli - Non esistono leggi adeguate sulla realizzazione dei servizi, nonostante una legge nazionale indichi come legiferare a livello locale. Ci sono alcune tipologie di servizi rispetto alle nuove droghe che non si possono realizzare perché non abbiamo un dipartimento - conti in più abbiamo dei fondi fermi dal 2003 corrispondenti a più di un

La protesta davanti alla Regione Basilicata

LA RISPOSTA DI POTENZA «Iniziativa subdola e fuorviante» L’ASSESSORE alla sanità, Antonio Potenza, in una nota, ha definito «subdola e fuorviante l'iniziativa assunta da un sedicente coordinamento delle comunità di accoglienza di Basilicata di associare la serie di morti verificatesi in questi ultimi mesi con i presunti ritardi nel varo del piano di lotta alle tossicodipendenze». Potenza aveva risposto sabato sul Quotidiano alle cinque domande poste dalle comunità Per l’assessore, «è un messaggio devastante che sembra assolvere tutti gli altri presidii che concorrono alla lotta alle devianze e senza la cui partecipazione diventa impossibile ogni piano di contrasto. Voler associare le sagome dei morti per droga ad inefficienze regionali è semplicemente squallido ed è, paradossalmente, indicativo della subcultura che – ha concluso l’assessore – ormai permea una presunta imprenditoria del sociale, tutta intenta ad abbeverarsi al rubinetto dei finanziamenti pubblici e affatto disposta a mettere in discussione il proprio ruolo e la qualità dei servizi prestati».

milione e mezzo di euro, che il ministero dà annualmente alle regioni e che non sappiamo che fine abbiano fatto. Infine, è da un anno che abbiamo fatto richiesta alla Regione di una conferenza organizzativa, mai concessa». Sono queste le necessità degli operatori sociali che intervengono in questo settore. Necessità che i dieci anni di inadempienza dell'amministrazione pubblica ha trasformato in veri e propri interrogativi. È arrivato il momento delle risposte. Soprattutto alla luce di quanto avvenuto nell'ultimo perio-

do nella nostra città, dove i morti per overdose sono stati tre, tutti ragazzi dai 18 ai 30 anni. «Non siamo qui per accusare precisa Don Marcello Cozzi, che da tempo sostiene questa causa e presente al sit in - Tutti siamo responsabili: io avrò delle responsabilità quanto il mondo politico. Però, sono dieci anni che aspettiamo delle risposte. Oramai non c'è più tempo. Non si può affrontare il problema solo il giorno dopo la notizia di nuovi morti». Non si tratta solo di battersi per ciò che spetta di diritto. Queste la-

cune amministrative, interferiscono direttamente sulle attività che i centri quotidianamente svolgono. «Dal 22 maggio 2009 noi abbiamo dovuto sospendere il servizio per mancanza di fondi - spiega Alvino Sabato, dell'Aquilone - Ci sono dipendenti che non recepiscono retribuzione da mesi e ciònonostante continuano a lavorare per i ragazzi!. E lo fanno sotto il sole cocente o al freddo invernale. Moli di loro, infatti, operano direttamene per strada. «E’ nei luoghi di consumo che cerchiamo i ragazzi, nelle di-

scoteche, davanti ai bar - spiega Umberto Sessa, dell'Iskra - Ci avviciniamo a loro cercando di educarli ad un “consumo intelligente”. E’ così che facciamo prevenzione». Con lo scopo di mettere insieme strategie e risorse per un progetto comune, è in programma, per il 6 novembre prossimo la conferenza “Dalla strada, per la strada”: un confronto dal basso tra operatori impiegati nei servizi delle tossicodipendenze, in attesa che la Regione convochi la conferenza organizzativa del settore. Anna Martino

Dalla Basilicata a Bologna per il salone del Biologico Seminario della Forim della Camera di Commercio

Tredici lucane al Sana Guardare a nuovi mercati Lamorte: «Un settore in continua crescita» UNIONCAMERE Basilicata, in collaborazione con la Regione Basilicata, parteciperà al Sana, ventunesimo salone internazionale del naturale che si terrà a Bologna dal 10 al 13 settembre. Tredici le aziende lucane presenti all’interno del padiglione di 128 metri quadri allestito per l’occasione nel padiglione 19, con le tipologie produttive che vanno dall’olio al vino, dalle conserve ai salumi, fino ai prodotti lattiero-caseari. «Le statistiche nazionali ed internazionali rivelano che il Biologico continua a crescere, anche in tempi di crisi, in controtendenza rispetto al comparto agroalimentare nel suo complesso – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte – E cresce anche il comparto del Benessere, che oggi attribuisce alla salute il significato più complesso di star bene, di sentirsi bene e di piacersi rinforzando così lo stretto legame fra alimentazione, salute e bellezza. La Basilicata, per tradizione e immagine, continua a rappresentare l’immagine del buon vivere, in cui i valori antichi si coniugano con gli sforzi dei produttori nel legarsi a percorsi di qualità e tracciabilità. Offrire loro una vetrina nell’ambito di questo prestigioso Salone, in linea di continuità con quanto abbiamo fatto negli ultimi anni, rappresenta un’innegabile opportunità in termini di relazioni e di business». Questo, in dettaglio, l’elenco delle aziende partecipanti al Sana: azienda agricola Biodinamica S.Canio di Montescaglioso (olio extravergine di oliva, olive

in salamoia, crema di oliva), “La majatica” di San Mauro Forte (frantoio e imbottigliatore di olio), Candida Olearia snc di Ripacandida (produzione olio convenzionale, biologico, DOP Vulture), F.lli Masturzo srl di Venosa (confezionamento oli alimentari), Società Agricola Brio Mazziotta di Montescaglioso (produzione e trasformazione di albicocche, arance, ciliege e olive da olio da agricoltura biologica), ASID srl di Castelluccio Inferiore (produzione salumi tipici senza additivi, coloranti e conservanti), Frantoio Oleario Biscione Pietro di Cancellara, Gagliardi Ro-

setta di Vietri di Potenza (produzione olio extravergine biologico), Azienda Agricola “Per Boschi e contrade” di Paola De La Ville Sur Illon di Sarconi (trasformazione conserve, produzione e commercializzazione fagioli IGP di Sarconi), Paternoster Giovanni srl di Barile (produzione vino aglianico DOC e olio extravergine di oliva), Azienda Agricola Di Maria Nicla di Sarconi (agriturismo), Frantoio “Le tre colline” dell’Azienda Agricola Telesca di Pietragalla, azienda Agricola Zootecnica Posticchia Sabelli di Lavello (prodotti lattiero caseari).

per affrontare la crisi

AFFRONTARE la crisi economica in atto e prepararsi ad esplorare nuovi mercati: è questo il duplice scopo del seminario che la Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza. In collaborazione con il distretto Agroindustriale del Vulture e con il supporto della Camera di Commercio italiana per la Germania ha organizzato per il prossimo 16 settembre. Il programma, visibile sul sito www.pz.camcom.it si rivolge a imprese, consorzi, associazioni del settore agroalimentare interessati alle opportunità offerte dal mercato tedesco o desiderosi di intraprendere rapporti commerciali con la Germania. «Informarsi sulle tendenze e sulle caratteristiche del consumo, avere informazioni aggiornate sul tema della distribuzione, sulle modalità di approccio al canale di

vendita o sugli strumenti per un’adeguata commercializzazione rappresenta la ‘cassetta degli attrezzi’ che ogni imprenditore dovrebbe avere con sé nell’esplorare nuovi mercati», spiega il presidente della Forim, Pasquale Lamorte. « Con i colleghi della Camera italo-tedesca - continua il presidente Lamorte - cercheremo di soddisfare le aspettative di tipo informativo dei nostri operatori, verificando le condizioni di partenza per l’accesso al mercato tedesco». Al termine del seminario, infatti, gli imprenditori partecipanti all’incontro potranno sostenere con gli esperti tedeschi dei colloqui personalizzati. Per aderire al seminario c’è tempo fino a venerdì 11 settembre. Lo si può fare scaricando, compilando ed inviando l’apposita scheda pubblicata sul sito www.pz.camcom.it

Trivelle nello Jonio: plauso dell’Api di Matera del no della Regione MATERA - Il presidente dell’Api di Matera, Nunzio Olivieri, plaude alla decisione del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata che, esprimendo parere contrario all’attività di ricerca di petrolio nel mar Jonio, ha indotto il ministero dell’Ambente a respingere l’istanza presentata da una società inglese con sede a Roma. «L’opposizione della Regione e, quindi, il parere negativo del ministero – secondo Olivieri – vanno nella direzione espressa in tutti i documenti di programmazione regionali, cioè quella di uno sviluppo ecosostenibile che, evidentemente, con la ricerca di idrocarburi nel mar Jonio, sarebbe fortemente compromesso. Infatti - continua il presidente dell’Api, privilegiando la Basilicata lo sviluppo di un’economia che non danneggi l’ambiente, si

considera una risorsa imprescindibile il territorio, inteso proprio come contesto paesaggistico e ambientale e, nel caso di specie, come mare pulito. E’ di tutta evidenza – sottolinea il presidente Olivieri – che una piattaforma per l’attività estrattiva collocata a poche miglia dalla costa jonica metapontina, con l’inevitabile traffico navale che ne deriva, distruggerebbe l’economia turistica basata sulla balneazione che fa del Metapontino la locomotiva dell’intero turismo lucano. Basti pensare a quanto accaduto questa estate in Calabria, dove proprio sulla costa jonica sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di catrame versato al largo dalle navi cisterne. Bene ha fatto dunque l’assessore Santochirico ad opporsi a questa spada di Damocle sulle nostre

Nunzio Olivieri, presidente dell’Api

spiagge. Pur consapevoli dell’importanza delle fonti fossili di energia, è chiaro che una zona di

forte sviluppo turistico sia incompatibile con l’attività estrattiva».

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20 24 Ore in Basilicata Manifestazione delle comunità di accoglienza per chiedere una «assunzione di responsabilità»


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Martedì 8 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La maggioranza, lasciata sola in aula, non elegge l’organismo: la solidità di coalizione vacilla

Salta la presidenza del consiglio Due franchi tiratori nel centrosinistra: «Incidente di percorso, resta la compattezza» SERVIVANO necessariamente 27 presenze, con la maggioranza tutta pronta all’appello. La minoranza, in aula, già non c’era più, in polemica con la controparte che «con arroganza insiste per avere un presidente del consiglio di parte e non di garanzia». Eppure, le presenze, non sono bastate: in due hanno “rotto” il patto di maggioranza, che - dopo lunghe, dure e rumorose riunioni, dopo due tentativi andati a vuoto, - sembrava aver raggiunto il quorum (giusti-giusti 27 voti, proprio quanti sono i consiglieri di coalizione, più quello dell’Udc) per l’elezione del presidente. E invece no, Roberto Galante, candidato del centrosinistra al ruolo in quota Idv, ieri, durante la seduta, non è stato confermato dalla totalità dei presenti. Semplicemente ribadisce di essere «pienamente» nel centrosinistra (Idv ha sostenuto Santarsiero solo dal ballottaggio). Necessaria, sollecitata, inevitabile la «collettiva riflessione». Dopo una seduta interminabile, consumata con un muro-contro-muro tra le parti, dall’urna della maggioranza ormai rimasta sola in aula sono uscite una scheda biancae unanulla (cheriportava il nome di Giuseppe Ginefra, assessore e quindi non indicabile). E mentre si apre la “caccia” ai franchi tiratori, il centrosinistra, con l’Udc, prova a rilanciare su nuove speranze e con una nota ufficiale, qualche ora più tardi, spiega che «nei prossimi giorni sarà convocata una riunione dei partiti e dei gruppi di maggioranza per fare chiarezza e favorire nel prossimo consiglio l’elezione del presidente». Ma quello che i capigruppo (Santagelo per il Pd, Potenza per i Pu, Smaldone per la civica con Santarsiero, Laviero per l’area Pdci, Mancino per Sinistra e libertà, più Libutti per l’Udc) chiamano «un grave incidente di percorso» non sembra poter davvero essere accantonato in poco. Ribadiscono che «non è in discussione la compattezza». Eppure, subito dopo il responso, i malumori di molti, sono risultati piuttosto evidenti. Libutti ricorda che, pur rispettando le indicazioni del partito (con il ballottaggio il partito di Casini ha avviato in Basilicata un percorso congiunto con il centrosinistra in vista delle regionali), «così non si può continuare». Come a dire, la pazienza ha un limite. Anche Sinistra e libertà aveva posto duramente l’importanza di un corretto comportamento: se lealtà è richiesta, che sia non solo per i più piccoli. I malumori, all’interno del Pd, pure non erano mancati. In generale, la quadra non è arrivata. Neanche questa volta. E l’opposizione gongola.Partendodal «presupposto che - farà notare più tardi, dopo lo strappo e l’uscita dall’aula, Salvatore Lacerra (Mpa) - ci sentiamo consiglieri come altri», hanno contestato duramente «l’imposizione» di una presidenza del consiglio appannaggio solo di una parte, a dispetto delle esperienze recenti che hanno portato all’elezione unanime della postazione, «anche se in quota maggioranza». Così annunciano che boicotteranno anche l’elezione della vice-presidenza . E se il centrosinistra accusa gli avversari di «un’ingiustificata assenza», la minoraza batte il pugno, non demorde e tutto sommato incassa: l’aula lasciata solo alla maggioranza (neanche una conferenza di capigruppo era riuscita a ricucire i rapporti tra le due parti) non porta a casa il risultato. E pensare che un primo strappo si era in qualche modo risolto nel corso della seduta. Era stato l’ex assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina a sollevare una questione di merito. Lui, cha da assessore aveva promosso il piano di riordino scolastico, approvato a tutti i livelli, partecipato e condiviso, poi modificato dall’Ufficio scolastico regionale e richiamato da una sentenza della Corte costituzionale che restituisce agli enti locali la titolarità della programmazione, «da Ausilio (assessore regionale alla Formazione per Idv, ndr), mi sarei aspettato una presa di posizione». Ecco che al

L’OPPOSIZIONE

«Non può essere lo yes man» E la minoranza lascia

In alto, Roberto Galante, a lato, la conferenza stampa dell’opposizione e, in basso, la mappa del Nodo del Gallitello a cui la tangenziale dovrebbe collegarsi

partito di Di Pietro non poteva, non ancora, «dare fiducia». Salvo poi accettare e gradire la dichiarazione dello stesso Galante che si era detto disponibile a sottoscrivere un ordine del giorno in questa direzione e a farsi promotore di una ricucitura istituzionale. Messina fa un passo indietro e tanto per essere “trasparente” rende esplicito il proprio voto pro-Galante. Resta la minoranza che ricorda come, con i numeri non più bulgari, «non è il caso - dirà Giuseppe Ferraro (I Socialisti) di portare avanti il muro contro muro». Anche Antonio Triani, ex presidente del

consiglio dei Popolari che «diligentemente voterà da coalizione», ma criticando la scelta non condivisa. Santarsiero spiega: «La modalità della rosa di nomi è offensiva perché porta alla bocciatura di persone, né il paese è pronto per lasciare alle opposizioni i ruoli di garanzia». Giovedì è attesa la riunione dei rappresentanti dei consigli comunali indetta dall’Anci Basilicata. Nel frattempo, la candidatura di Galante, nell’aula cittadina, al momento, non sembra essere in discussione. Basterà il quarto tentativo? Sara Lorusso

HANNO lasciato l’aula perchè «in presenza di una tale arroganza», preferiscono che la presidenza rimanga appannaggio - responsabilità compresa - della maggioranza. Che è «priva di solidità». L’opposizione lascia i lavori e successivamente - erano compatti in conferenza stampa, numerosi e agguerriti - spiega che «più volte - dice Giuseppe Molinari, ex candidato sindaco e coordinatore dell’intergruppo di opposizione - abbiamo dato segnali di disponibilità». Il riferimento è alla richiesta «piùvolte reiterata»dinominare un presidente del consiglio condiviso,magari attraverso la presentazione di una rosa di nomi. «E se anche la scelta di questa modalità, non fosse andata bene, per-

chè la maggioranza non ci ha fatto - diranno altri - una controproposta?». Non hanno digerito le affermazioni del sindaco che «ha spiegato come il presidente del consiglio serva per agevolare il programma amministrativo, che è quello della maggioranza.Ma l’organismo di garanzia deve essere ruolo di tutela di tutti i consiglieri, non uno “yes man”del sindaco». Ecco allora - fanno notare con sarcasmo - che «l’ex sindaco più votato d’Italia nel 2004, poi bocciato con percentuali decisamente inferiori nel 2009, acquista un nuovo primato: Potenza è l’unico comune in cui ancora non sono stati composti gli organismi». Loro, non ci saranno neanche all’elezione della vicepresidenza.

IL CASO

I fondi Fas saranno dirottati su un’altra opera, «ma la strada si farà». L’impegno di Provincia e Regione

Tangenziale, ora servono più di 40 milioni I 14 MILIONI di fondi Fas destinati alla tangenziale Dragonara-raccordo autostrale, non andranno persi, ma saranno dirottati su un’altra opera. Perchè per la tangenziale, in realtà, ne servono molti di più: 33 più iva, ovvero oltre quaranta milioni di euro. Ieri, in consiglio comunale, all’unanimità dei presenti (l’opposizione aveva lasciato l’aula per lo scontro sulla presidenza), è stata approvata la variante urbanistica relativa all’infrastruttura (l’adozione risale allo scorso aprile, con votazione unanime. Nel frattempo, al provvedimento pubblicato non sono giunte osservazioni da parte dei privati). L’approvazione della variante sarà utile alla convocazione ufficiale del comitato di Via (Valutazione di impatto ambientale) che, tuttavia, nei giorni scorsi, per non perdere tempo prezioso, aveva già avviato un primo esame dei documenti. Fatto sta che proprio in una delle recenti riunioni tra gli enti coinvolti (Provincia, Regione e Comune) è stato chiaro che, a causa delle modifiche intervenute nel tempo sul progetto orginario (è il caso del tracciato che, dopo gli esami idrografici, è stato innalzato e reso in viadotto, non potendo più seguire l’andamento del suolo), il costo sia lievitato. E visto che i 14 milioni già pronti per l’opera non sono sufficienti (nè, secondo la legge, si può appaltare solo un tratto dell’opera intera che, nel caso, non sarebbe certo una parte funzionale), non resta che dirottarli su altra infrastruttura. Non sarà certo un’operazione immediata visto che anche la nuova opera che beneficerà dei fondi fas («non andranno persi»,

ribadisce l’assessore provinciale, Nicola Valluzzi) dovrà rispettare precise caratteristiche. Entro il 31 ottobre, adesso, gli enti dovranno indicare l’opera “fortunata”, che dovrà essere appaltata entro il prossimo 31 giugno. La questione, però, resta aperta. La tangenziale, che «resta di importanza strategica», nasce da un progetto vecchio di anni, avviato nel 2004: già una volta, a causa di ritardi si è vista stornare i fondi, dirottati sull’Oraziana perchè non andassero persi. Nel frattempo, recuperati altri 14 milioni di euro di fondi fas, il percorso è stato portato avanti, pur con qualche stop temporale. Come nel caso della pausa da elezioni ammi-

nistrative. «Non si dia colpa - dicono oggi diversi amministratori - ad un ente piuttosto che a un altro. Si è trattato di un insieme di eventi». Così, se la conferenza di localizzazione è stata chiusa a gennaio, la variante, per essere adottata, ha dovuto aspettare il successivo aprile, visto che il consiglio comunale, nel frattempo, si era ripiegato sul regolamento urbanistico. Poi le amministrative e la pausa estiva. Tant’è. Nel frattempo, mentre la procedura di via, anche se non in maniera ufficiale, pur di non perdere tempo, già veniva avviata, proprio il regolamento urbanistico costringeva a nuove “modifiche”. Con il nuovo strumento cittadino, la tangenziale non è più considerata opera extraurbana, ma diventa opera di penetrazione urbana. Tolti alcuni “pezzi” ritenuti eccessivi o inutili, l’infrastruttura dovrebbe articolarsi per poco più di un chilometro, su viadotto e con una galleria. Adesso sia apre la questione tutta politica: come recuperare i circa 40 milioni di euro? La Regione sembra abbia già dato garanzie per recuperare i fondi necessari. Nel frattempo, nel dibattito comunale, è stato Antonio Triani (Popolari uniti) a richiedere un «confronto serio perchè ci si impegni, da parte dei livelli amministrativi superiori, a riconoscere il ruolo di capoluogo della città». Forse, si pone «un problema complessivo sui tempi della pubblica amministrazione - dirà il sindaco Santarsiero - che sono a volte lunghi e macchinosi, come nel caso della ricezione e nell’emissione dei pareri». sa.lo.

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Potenza


22 Potenza Nella discarica arrivano anche i rifiuti della città di Potenza

Martedì 8 settembre 2009

Potenza 23

Martedì 8 settembre 2009

Domani chiude Moliterno: tutti a Sant’Arcangelo Una vasca che può accogliere 85 tonnellate al giorno SANT’ARCANGELO - Un 30% di capienza della vasca disponibile per il conferimento dei rifiuti. E' questa la disponibilità dell'impianto di biostabilizzazione di Sant'Arcangelo che da domani si ritroverà ad accogliere anche i 12 comuni dell'Alta Val d'Agri che conferivano nella discarica di Moliterno, ormai chiusa. Una percentuale pari a 30.000 tonnellate sulla quale si dovrà fare affidamento, ma fino a quando? Con la comunicazione ufficiale che altri 12 comuni dovranno scaricare presso la discarica di Sant'Arcangelo si fanno i conti con i numeri. Come ha spiegato il primo cittadino, Domenico Esposito: «L'impianto, grazie all'ampliamento con finanziamento regionale, non può accogliere più di 85 tonnellate al giorno in regime ordinario, altrimenti potrebbero insorgere problemi di tipo sanitario perché i processi di trattamento dei rifiuti non possono essere ridotti». Ottantacinque tonnellate al giorno che non sono poi molte se si considera che «La nostra discarica ha sempre servito un bacino di 21 comuni con una popolazione di circa 40.000 abitanti che generalmente producono massimo 40 tonnellate al giorno. Quando c'è stata la prima crisi abbiamo accolto i comuni di Lauria, poi si è presentato lo stesso pro-

blema per la discarica di Pallareta allora abbiamo accolto i comuni del potentino ma, dato che, nei comuni del nostro effettivo bacino, durante imesi estivi è aumentata la produzione di immondizia fino a toccare punte di 60-70 tonnellate al giorno, potevamo ricevere solo il massimo delle tonnellate necessario per raggiungere le 85 tonnellate. Oggi la produzione del nostro bacino è tornata alla normalità ma la soglia delle 85 tonnellate resta valida per chiunque venga a scaricare». Così come non si toccano le cifre, pari a 173 euro a tonnellata per i comuni che non rientrano nel bacino, da versare per il conferimento del tal quale che, a differenza della discarica di Moliterno, vengono vagliati affinché si separi la parte secca per portarla alla Fenice di Melfi e si proceda alla biostalizzazione per la parte umida. Del resto sottolinea il primo cittadino Esposito: «Dopo la stesura del Piano Provinciale dei Rifiuti, la nostra Comunità Montana, ente gestore della discarica, realizzò l'impianto rispecchiando quanto previsto dal piano. Ma come per ironia, in tutto questo tempo i comuni che avevano rispettato il piano si sono ritrovati a pagare una tassa di smaltimento più alta rispetto agli altri comuni che smaltivano a Moliterno». Francesca Gresia

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LA PROVOCAZIONE

A Potenza ancora resta grave la situazione: i cassonetti sono ancora pieni in molte zone della città. Il prossimo 15 settembre è previsto un incontro per verificare la situazione dell’inceneritore

Baragiano: «Serve un atto di coraggio» La discarica di Moliterno che da domani sarà chiusa

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Lettera aperta a Berlusconi: «Silvio, pensaci tu» COSI’ mi sono rivolto al presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, in una lettera inviata oggi a Palazzo Chigi; Presidente, Campania docet, Silvio pensaci tu. A questo punto l'intervento del premier sembra scontato per porre rimedio ad una situazione di emergenza che cresce di giorno in giorno. La Basilicata, stavolta, rischia seriamente di finire sotto un cumulo di monnezza. Questo il risultato dell'attività di governo del centrosinistra Lucano. Raccolta differenziata ferma a livelli da prefisso telefonico, pianificazione dello smaltimento ferma da anni, discariche già chiuse o prossime alla chiusura. E' questo il quadro desolante che attesta un ulteriore fallimento della gestione amministrativa del centrosinistra in Basilicata. Ultima in ordine di tempo, la discarica di

di LUCIA SERINO GUARDARE una tragedia da lontano non è la stessa cosa che viverla. Essere spettatori, turbati ma immuni, tiene lontana la sensazione che quella cosa che stai vedendo, così raccapricciante, così inimmaginabile, possa prima poi capitare anche a te. Ma chi è stato “dentro” una tragedia, chi l'ha già vissuta, chi ne ha sperimentato gli effetti sulla propria pelle, allora è in grado di riconoscerne subito i sintomi. E' come una malattia, chi ne soffre coglie immediatamente i segni che l'annunciano. Chi ha vissuto e vive nei paesi, nelle città, nelle contrade della vicina Campania, chi ha mangiato, dormito, uscito, parlato in mezzo alle montagne di spazzatura, avverte che qualcosa di irrimediabile sta succedendo anche a Potenza. L'infezione dà segni premonitori, si annuncia, ma succede all'improvviso che ci si trova dentro la guerra, all'improvviso devi combattere, correre ai ripari e non sai da dove partire. E cominci da chi ti sta più vicino, da quello della porta accanto. Perché l'emergenza rifiuti non è solo una montagna di sacchetti che non si smaltiscono più, non è

Moliterno, che chiuderà i battenti proprio oggi. E che fine faranno i rifiuti della Val d'Agri??? Quanto inciderà sulle tasche dei cittadini questa mancanza di “lungimiranza” dei nostri amministratori??? Questo è l'ennesimo duro colpo alla gestione della raccolta rifiuti dell'intero comprensorio, che ora dovrà fare i conti con un aumento vertiginoso dei costi di trasporto e conferimento in altre strutture. Solo lo scorso dicembre il Presidente della Giunta Regionale De Filippo, aveva emanato un'ordinanza per la riapertura della discarica di Moliterno e il relativo ampliamento di altri 40.000 mc. Ed ora, con un’ordinanza del Presidente della Provincia di Potenza, Lacorazza, si sancisce la chiusura definitiva dello “sversatoio” di Tempa La Guarella. Mentre, Lacorazza, continua a scaricare le responsabilità sull'amministrazione Altobello, per

una mancata attuazione del Piano provinciale dei rifiuti, De Filippo e Santarsiero intenti a far campagna elettorale per la segreteria regionale del PD, i cumuli di rifiuti crescono nella città capoluogo. Nei giorni scorsi, nella città di Potenza abbiamo assistito a roghi e incendi di cassonetti e autovetture. Scene che le Tv di tutto il mondo hanno trasmesso lo scorso anno in diretta da Napoli e hinterland, che hanno fatto il giro del Mondo. Italia monnezzaio del Pianeta. La storia solitamente insegna, ma l'arroganza dei nostri amministratori la ignora. In attesa dell'Ato unico che per certo sfornerà altri dirigenti e impiegati e collaborerà alla ricollocazione politici trombati, i Lucani continueranno a subire. Angelo Zambrino coordinatore regionale giovani Movimento per le Autonomie

La paura di una Napoli bis Può scoppiare la guerra dell’odio

solo una discarica che non ce la fa più, non è solo un verminaio che cresce su se stesso, l'emergenza rifiuti, da un giorno all'altro, scatena un odio sociale inimmaginabile. Questo oggi a Potenza nessuno può percepirlo. Ma altrove è successo. Ed è probabile che possa succedere anche qui. E' l'effetto più nefasto di un paese a consumi avanzati: essere sepolti sotto la montagna dei rifiuti dei propri bisogni superflui. E quando non sai più dove mettere quello che scarti

In grande affanno i comuni dell’hinterland di Potenza che conferivano i loro rifiuti alla discarica di Pallareta. Da più parti si chiede un intervento serio delle istituzioni locali per evitare una nuova Napoli.

pensi solo - ma è ormai tardi - a come fare per scartare di meno. E te la prendi con chi continua a scartare di più, fai i conti della spesa guardando nella busta degli altri, azzanni chi fa scorte di bottiglie d'acqua di plastica, chi beve coca cola e butta lattine, ma anche chi consuma vino e birra, chi pulisce troppe rape e chi butta frutta marcia. Guardi con gli occhi rossi di rabbia a chi ha figli piccoli e consuma pannolini, detesti i malati degli ospedali, chi entra in un labora-

torio di analisi, chi si ferma al mercatino sotto casa. E' come stare su una zattera in mezzo al mare con pochi viveri a disposizione. Guai a chi mangia di più. Ci sarà spazio solo per l'angoscia di sentirsi in trappola, come topi, rintanati in casa perché veleno è quello che entra da fuori e al tempo stesso nauseabondo è quello che si è costretti a tenere dentro. E sarà inutile comprare amuchina, non basterà e soprattutto non se ne troverà, sarà inutile girare con le mascherine, la puzza e le infezioni passeranno lo stesso, sarà inutile lavare, disinfettare, troppo tardi per tutto. La Campania è una regione profondamente modificata dal Vietnam della spezzatura. Chi ne conosceva prima le abitudini e chi le osserva adesso può garantire che la condotta oggi è da day after. Da sopravvissuti. Alla fine, almeno questo, a qualcosa è servito quel disastro. Considerato che siamo in Basilicata, che siamo di meno e forse meno strafottenti, facciamo presto, tutti per la propria parte. Noi cominciamo dalla differenziata. Ma ci dicano come smaltire, in che giorni e dove. Con buste biodegradabili, possibilmente. Esistono. l.serino@luedi.it

Pdl: «E’ emergenza igienico-sanitaria» E’ EMERGENZA rifiuti nella città diPotenza. I cassonetti sono strapieni e i marciapiedi impraticabili, oltre all'odore sgradevole che si avverte fin nei primi piani delle abitazioni a ridosso dei cassonetti. È iniziato il solito rimpallo di responsabilità da parte del centro sinistrache hadelle colpe gravissime in tal senso poiché, anche nel settore rifiuti ha mostrato la totaleindifferenza. Nel2002 la Provincia di Potenza, con un atto programmatorio avevastabilito dicreare alcuni impianti di raccolta con stazione trasferente presso gli inceneritori o le discariche, e di ampliare quelle già esistenti. Tutto ciò ovviamente non è stato realizzato. Inoltre, il progetto provinciale era anche in contrasto con il decreto Ronchi che fissava delle precise direttive per la raccolta dei rifiuti, incentivando prima di tutto la differenziata e la attuazione dei termovalorizzatori che avrebbero dovuto incenerire solo una parte dei rifIuti, ossia quella non riciclabile. Le buone intenzioni si sono scontrate con la realtà. La raccolta differenziata, come metodo per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future, non è affatto decollata. Anche in questo caso non sono mancati gli annunci propagandistici da parte dell'amministrazione comunale che ha lanciato una serie di iniziative, come l'avvio di una raccolta differenziata porta a porta nella città capoluogo, che sarebbe dovuta partire dallo scorso gennaio, miseramente fallita anche quella, così come l'avvio dell'inceneritore fermo da

anni,per ilquale sonostati spesi 10 milioni di euro. Il Comune, in merito alla vicenda dell'inceneritore, ha posto in essere una serie di atteggiamenti omissivi e di gravi ritardi, facendo pagare le dirette conseguenze non solo ai lavoratori, ma anche ai cittadini che vivono in una città sporca e al limite del collasso. Tutto ciò è il risultato di una cattiva gestione amministrativa, di un rapporto di costante conflittualità con l'Acta e di una mancanza di una programmazione in materia. Fino ad oggi si sono adottati solo provvedimenti tampone per arginare le fasi di emergenza. Quello che è certo è che i cittadini pagano una tassa elevata in materia di rifiuti, ma hanno come risposta un servizio del tutto inefficiente ed inadeguato, con il serio rischio di un'emergenza igienico-sanitaria. La Basilicata non rappresenta un'isola felice rispetto alla Campania, anzi vi è il serio rischio di un tracollo. Ecco perché è importante in questo momento l'intervento di tutte le istituzioni locali per far fronte all'emergenza, ma soprattutto per attuare una seria ed efficiente politica di gestione dei rifiuti. E’ fondamentale avviare un programma di incentivi per diffondere la cultura del riciclo dei rifiuti ai cittadini, poiché la raccolta differenziata non deve essere una libera scelta, ma un diritto/dovere a cui tutti siamo tenuti nel rispetto dell'ambiente. Giuseppe Morero capogruppo Pdl alla Provincia Fernando Picerno capogruppo Pdl consiglio comunale

BARAGIANO - Sarà un comune “stazione di trasferimento” dei rifiuti per ben 7 comuni dell'area? Nel Marmo Platano in molti se lo chiedono. E' Baragiano la location che il Piano provinciale ha individuato come “stazione di trasferenza” per Avigliano, Vietri di Potenza, Bella, Ruoti, Balvano, Picerno e Savoia di Lucania che dovrebbero conferire i propri rifiuti proprio nel territorio baragianese. In pratica si preannuncia la “sosta” di 31 tonnellate giornaliere di rifiuti indifferenziati sulla piattaforma del paese. Ma c'è di più. Anzi, per il primo cittadino Giuseppe Galizia è un “controsenso” e segnala “serie perplessità sulla reale funzionalità del Piano provinciale dei rifiuti” e chiede a gran voce «chiarimenti con la definizione di precise condizioni». C'è attesa intanto per l’assemblea pubblica chiarificatrice indetta dal primo cittadino Galizia che si terrà a breve nel centro baragianese. Sembrerebbe certa anche la presenza del presidente della Provincia, Piero Lacorazza. Per il sindaco Galizia però bisogna fare i conti col «Piano Provinciale dei rifiuti che è ormai obsoleto - precisa oggi vige la necessità che sia rivisto al più presto. Siamo un'amministrazione coscienziosa e non ideologicamente contraria. Si segnalano però delle anomalie nel sistema di trasporto della massa di rifiuti». Sindaco Galizia, anomalie di che tipo? «Occorre avere ben chiaro il quadro dei comuni che dovranno accedere alla stazione di trasferimento rifiuti di Baragiano. Sembrerebbe più logico che tra i Comuni vi sia Muro Lucano e non Avigliano. In pratica è un controsenso che un paese come Avigliano debba conferire i rifiuti a Baragiano che entro 48 ore ripasseranno sul proprio territorio per raggiungere Venosa. Bisogna analizzare la reale efficienza ed

economicità del Piano Provinciale dei rifiuti. Ed ancora sarà una discarica temporanea o un luogo di stoccaggio?». Quali i problemi che potrebbero insorgere? «C'è da chiedersi chi paga i costi di un camion che trasferisce 31 tonnellate di spazzatura. E quale compensazione ambientale esisterà per il comune-stazio-

ne? Le discariche non sono una soluzione. Se la discarica è chiusa dovremmo raccogliere una mole di spazzatura troppo grande per una piattaforma che possiede solo una pressa per lo stoccaggio e nessun altra struttura. Mi chiedo anche se saranno garantiti i tempi di trasferimento dei rifiuti. In pratica c'è la necessità che i rifiuti vengano tolti in poche ore al-

ZAMPARUTTI E BOLOGNETTI (RADICALI) Le possibili soluzioni QUANTO sta accadendo in Basilicata in merito alla gestione dei rifiuti, non può non far pensare alla vicenda campana, dove è emerso che il disastro ambientale è giunto al culmine a causa dello scontro tra i due monopoli che hanno letteralmente sabotato negli anni la raccolta differenziata: quello “arcaico” dei clan delle discariche, che da sempre inquinano terreni, e quello “tecnologico” delle lobby degli inceneritori, che eliminano le discariche, ma inquinano l'aria con micidiali emissioni, furani e polveri sottili. La Basilicata potrebbe evitare di farsi “triturare” dalla logica disastrosa del “più smaltimento, più guadagni” se solo prendesse atto di un dato, quello per cui gli imballaggi rappresentano il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti, come documenta il Prof. Aldo Loris Rossi. Insomma, basterebbe che le amministrazioni lucane disponessero ad horas la trattenuta presso i distributori di tutti gli imballaggi(da trattare poi in apposite aree) per ridurre drasticamente la massa da portare in discarica e così guadagnare il tempo necessario per trovare, e realizzare, soluzioni alternative al binomio discarica/inceneritore. Soluzioni che possono andare dalla differenziata ai nuovi sistemi di smaltimento, quali quelli basati sulla dissociazione molecolare.

trimenti ci saranno seri rischi igienico-sanitari. E' d'obbligo anche capire che tipo di compensazione ambientale esisterà per il comune-stazione». Operativamente i comuni cosa possono fare? «Bisogna agevolare ed incentivare la differenziata. Questo è l'unico strumento efficace. Con l'Ato occorrerà lavorare per diminuire l'indifferenziata. Tutta la provincia di Potenza produce 100 tonnellate al giorno di spazzatura. Occorre pensare a un termovalorizzatore, 18 volte più piccolo di quello di Acerra che ne lavora 1800 tonnellate. Solo così si potrebbe risolvere il problema». Attualmente il suo Comune quanto spende per la differenziata? «All'anno 60 mila euro e 142 euro a tonnellate per il conferimento in discarica. La Tarsu è di 1,50 euro a metro quadro». Cosa chiede alla Regione? «Un atto di coraggio perché la Basilicata è piccola e ha bisogno di piccole soluzioni». Angela Scelzo 5. continua

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MOLITERNO - Brutti tempi sul fronte rifiuti. Da domani chiude la discarica di Moliterno per adeguamento e all'ampliamento volumetrico. I 12 Comuni del comprensorio della Val d'Agri conferiranno nella discarica di Sant'Arcangelo. Non è ancora emergenza ma potrebbe diventarlo quella dei rifiuti dei Comuni del comprensorio della Val d'Agri, soprattutto, per chi ancora non ha iniziato la raccolta differenziata. E problemi, indirettamente, potrebbero sorgere anche a Potenza, dal momento che anche i rifiuti del capoluogo arrivano a Sant’Arcangelo. La discarica di Moliterno è allocata a pochi chilometri dal centro abitato, in contrada “Tempa la Guarella” e meno di un chilometro dall'oasi naturalistica del Faggeto. E' comprensoriale dello smaltimento dei Rsu (Rifiuti Solidi Urbani) in quanto ne usufruiscono ufficialmente 12 comuni della Val d'Agri. Una “telenovela”la sua chiusura, più volte annunciata ma mai definitiva. Questa volta il motivo è legato all'autorizzazione integrata ambientale ed alla valutazione d'impatto ambientale del progetto relativo all'ampliamento. Ampliamento volumetrico di 40 mila metri cubi, disposto dall'ordinanza della Regione Basilicata a Dicembre scorso, con una franchigia di 10.000 per consentire alla progettazione ed appalto dei lavori necessari. Ma il conferimento dei Comuni del Lagonegrese, ordinanza provinciale, ha generato un aumento giornaliero di conferimenti di rifiuti che in linea previsionale è andata ad influire negativamente sull'autonomia volumetrica concessa dalla Regione in attesa dei lavori di adeguamento e chiusura dell'impianto per i 40.000 metri cubi. Contattato telefonicamente, il commissario straordinario dell'ente montano Val d'Agri, Antonio Imperatrice ha confermato la “chiusura della discarica per lavori di adeguamento per ampliamento volumetrico”. Chiusura anticipata in seguito all'utilizzo di 10 mila metri cubi da parte dello smaltimento dei rifiuti provenienti dai comuni del Lagonegrese. «Quindi, per ora, i 12 Comuni - ha spiegato il commissario conferiranno nella discarica di Sant'Arcangelo. Dopo l'adeguamento e il progetto di impatto ambientale la discarica riaprirà nuovamente». Situazione critica per i Comuni? Per ora ancora no anche perché la notizia è che fino al 31 dicembre a farsi carico dei costi naturalmente lievitati sarà il PO.Val d'Agri. Costi che da 38 euro a tonnellate si passerà a 178 euro a tonnellate. Ma i problemi arriveranno nel gennaio prossimo per quei Comuni indietro con la raccolta differenziata o addirittura mai avviata che in questo caso vale lo slogan «più recupero meno discarica e meno costi». Quindi una corsa contro il tempo per quei paesi che di raccolta differenziata ne hanno fatto solo un proclama elettorale, arrivando ad oggi con una situazione critica, penalizzata anche dall'attuale sistema della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani sull'intero territorio Regionale, scontato da gravi ritardi per l'attuazione e realizzazione di un Piano Provinciale dei Rifiuti. Angela Pepe


Agenda

Martedì 8 settembre 2009

Potenza 25

Agenda

Martedì 8 settembre 2009

Bookmark, la festa del libro torna nel centro storico

Problemi per i cittadini per i tanti divieti in città

Macchia Romana, il Comitato ringrazia Campagna

Stasera a S. Maria Lettera ai cercatori di Dio

IL PROSSIMO 11 settembre (si concluderà poi il 13), torna Bookmark, la festa del libro tra i vicoli e le piazze del centro storico. Nato nel 1999 Bookmark si caratterizza quest’anno per la declinazione “Ways Of Wine”: è un percorso il cui risultato è un sentimento di stupore e meraviglia (l’acronimo è infatti WOW) che si prova nel percorrere strade letterarie che intersecano quelle del vino, in un raffinato connubio celebrato da poeti e scrittori in ogni epoca e luogo. Un fil rouge che connoterà dunque la manifestazione e che attinge le sue radici in uno degli elementi più rappresentativi della cultura enogastronomica lucana: il vino.

DAL 14 settembre prossimo sarà ripristinato il doppio senso di circolazione al rione Murate e nel tratto di via Vaccaro limitrofo. A partire ieri, invece, e per i giorni strettamente necessari alla sistemazione dell’asfalto del rondò del Ponte Musmeci, è stato istituito il divieto di accesso dal Ponte Musmeci a via Vaccaro, l’obbligo di svolta a sinistra dal Ponte Musmeci per viale Marconi e l’obbligo di svolta a destra per i veicoli provenienti dalla stazione delle Ferrovie dello Stato verso il Musmeci. Revocato anche il divieto di accesso a destra verso Gallitello per i veicoli provenienti da viale del Basento. Decisioni che ieri hanno provocato davvero molti disagi.

SONO stati formulati vivi ringraziamenti all'assessore alla Mobilità Pietro Campagna nel corso di un incontro tenutosi con il presidente del comitato di quartiere di Macchia romana, Rocco Misuriello. «Devo riconoscere all'amministrazione tutta e all'assessore Campagna in particolare, l'abnegazione, la fattività e la concretezza. Mi riferisco - prosegue Misuriello - alla riapertura del doppio senso che consente di raggiungere Macchia Romana direttamente per quanti provengono dall'ospedale e, soprattutto, alla celerità con la quale stanno proseguendo i lavori per la realizzazione della nuova viabilità del Polo ospedaliero».

NELL’AMBITO delle manifestazioni della festa patronale della parrocchia di S. Maria del Sepolcro a Potenza, oggi alle 20 avrà luogo, presso l'Auditorium parrocchiale un primo appuntamento culturale sul tema della “Lettera ai cercatori di Dio” importante documento del recente magistero, frutto di un lavoro collegiale che ha coinvolto vescovi, teologi ed esperti di comunicazione. E’ previsto in proposito un colloquio tra Anna Maria Ferlin-Caporale, già presidente di Azione Cattolica, e il saggista e critico letterario Giovanni Caserta, ai quali è stato chiesto di offrire stimoli e spunti utili per la riflessione comune.

I DISSERVIZI

L’INCONTRO

M. Giocoli Impianto abbandonato

In città c’è carenza di strutture sportive IN unincontro tenutosiieri sera, presso la sede del Comitato regionale della Fip (Federazione italiana pallacanestro) di via Roma a Potenza, il neoassessore allo Sport Sabatella ha incontrato gli esponenti delle massime realtà cestistiche della città. A fare gli onori di casa il presidente della Fip, Franco Liguori, tra i promotori di questo incontro-confrontocon lesocietà delmondo delbasket. Liguori ha ricordato la presenza di ben tredici squadre che disputano campionati regionali e tre impegnate in ambito nazionale, situazione che se da un lato dà sicuramente prestigio ad una piccola realtà come la città di Potenza, dall'altro mette a nudo la carenza e l'insufficienza degli impianti sportivi in relazione al costante aumento delle esigenze delle società. «A giorni alterni ben 1.100 persone tra atleti e tecnici mettono piede nelle palestre per svolgere la propria attività - ha spiegato Liguori - lo sport è il terzo polo educativo dopo la famiglia e la scuola e c'è la necessità, quindi, di fornire loro le migliori strutture possibili». La situazione nel capoluogo, tuttavia, non è delle più floride, con una PalaPergola ormai "saturo" di squadre (ben cinque tra basket e volley, con incontri casalinghi dicampionato spessoin contemporanea e quindi soggetti a rinvii), Lavangone non ancora utilizzabile e il palazzetto Coni, "storia" della pallacanestro potentina, ancora al centro di una trattativa tra Comune e Coni. Infine, lo stesso presidente, ha sottolineato la necessità di contributidaparte delComunuealle squadre, specie quelle impegnate in campionati nazionali, e del sostegno alle numerose attività (memorial Landi, trofeo Lepore) che puntualmente vengono organizzate nel capoluogo e dintorni, che si pregiano della presenza di società anche del panorama nazionale. «Se ci sono dei problemi - ha invece esorditol'assessore Sabatella - non bisogna guardare da do-

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

TURNO NOTTURNO 8 Settembre

Polizia stradale

Savino

Trenitalia

via Petrarca, 5

Inps

0971/25447

Antincendio boschivo Servizio taxi Enel

0971 54546 0971 335111

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

• 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato);

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726 0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06;

Esercito

813294

Di recente si è acceso il dibattito. Ma l’aspetto delle opere conta come quello dei luoghi in cui sorgono

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

Italgas Guasti Acqua

Numeri utili

0971 654111

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.

(foto Andrea Mattiacci)

strutture - ha detto Sabatella - che mi impegno a chiudere qualora non dovessero funzionare nel modo giusto. Ci sarà una equa suddivisione delle risorse tra le varie società, dando però priorità a quelle che, impegnate in ambito nazionale, sono costrette a sostenere spese maggiori». Interpellato poi sulla questione del palazzetto Coni, l'assessore ha risposto dicendo che «è stato fatto uno sforzo concreto e reale per trattare l'acquisto dell'impianto, tentativo però frenato in un primo momento dai costi esorbitanti (si parla di un milione

circa richiesto dal Coni, cui vanno aggiunti seicentomila euro di spese e un altro 30-40 per cento da mettere in preventivo per eventuali spese successive». Tuttavia, ed è notizia degli ultimi giorni, il Coni a Roma ha rilasciato a titoli quasi gratuito numerosi impianti e allora è in questa direzione che sta volgendo il lavoro dell'assessore Sabatella, al fine di "restituire" alla città di Potenza un impianto storico e funzionale, senza dover necessariamente spendere una cifra troppo elevata. Donatello Viggiano

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Orari di Trenitalia

I conti non tornano...che mal di testa!

Due momenti dell’incontro di ieri tra dirigenti sportivi e assessore allo Sport

ve o da chi essi provengano, ma all'oggettività di essi. In passato è stato fatto tanto per gli impianti, io stesso prima che assessore sono anche cittadino ed assoluto fautore del sociale». Dalle parole dell’assessore è emersa piena disponibilità ed attenzione alle problematiche delle varie società, che si cercherà di risolvere gradualmente attraverso una programmazione lenta ed importante, individuando inevitabilmente delle priorità da rispettare. «Mi assumo la responsabilità diretta del funzionamento delle

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

•3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

a Margherita...Per alcuni di noi sei una mamma, per altri una zia e per i più piccini della “grande famiglia del Quotidiano” anche una nonna. A prescindere dai legami di parentela sei per tutti noi insostituibile e ineguagliabile. BUON COMPLEANNO da tutti noi.

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Ricatto d’amore 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 6 La custode di mia sorella 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 7 Harry Potter 17.30 Il messaggero 20.30 - 22.30

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

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L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda. Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.

Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.

Ricatto d’amore QUANDO la potentissima dirigente editoriale Margaret rischia di essere deportata nella sua terra natale, il Canada, dichiara di essere fidanzata con il suo assistente Andrew.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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DOCCE malfunzionanti, fari spenti da alcuni mesi. E' questo il quadro d'insieme del campo di calcio a cinque di Macchia Giocoli a Potenza. A far scattare il grido d'allarme degli addetti ai lavori, dei praticanti e degli appassionati del futsal cittadino è Giovanni Imbrogno, massimo responsabile della Futsal Aurora che ha avuto un summit con Nicola Condelli, rappresentante del Comitato Santa Maria e Luigi Di Lorenzo, in rappresentanza dello Sport Village. E’ scattato il grido d'allarme visto l'approssimarsi della stagione agonistica e i tanti impegni che attendono le maggiori squadre di calcio a cinque della città di Potenza nei campionati 2009/2010. Una situazione, quella attuale vissuta con disagio e sconcerto dagli operatori sportivi del futsal in città. Il custode del campo di calcio a cinque di Macchia Giocoli avrebbe fatto diversi solleciti al Comune di Potenza chiedendo di compiere le necessarie verifiche dell'impianto d'illuminazione che in alcuni settori del campo allo stato attuale è malfunzionante, vista la rottura di due fari. Richiesta vana. A pochi giorni dall'inizio dei tornei ufficiali, le società di calcio a cinque potentine, con in testa appunto Sport Village, Meco Potenza, Comitato Santa Maria e Futsal Aurora hanno fatto scattare l'sos per lo stato di degrado della struttura cittadina. Giovanni Imbrogno è nero, lo stato attuale dell'impianto di Macchia Giocoli non soddisfa le società e, il dirigente potentino esprime tutto il suo rammarico: «Sono deluso. Tutte le società sono preoccupate. L'unica alternativa praticabile in città è quella del campo di Rione Lucania, ancora non completato che viste le dimensioni non è omologabile per un campionato di serie B. La Meco ha avuto dalla Federazione l'omologazione solo per questo campionato». Fari e docce, problemi seri per il campo di Macchia Giocoli: «Abbiamo avuto contatti con il custode, che da tempo ha svolto richieste scritte al Comune senza ricevere risposte adeguate. Le docce se vengono utilizzate contemporaneamente creano allagamenti, con il rischio che i calciatori non possono utilizzareilphonper asciugareicapelli.Lasituazioneè precaria.Inaltrerealtà vengonorealizzati impianti a norma, penso al Pala Ercole di Policoro, a Potenza gli impianti subiscono soltanto interventi minimali». Raggiunto telefonicamente, l'assessore allo Sport del Comune di Potenza, Gaetano Sabatella ha risposto ad Imbrogno affermando: «Per quanto riguarda Macchia Giocoli posso rimarcare che il Comune ha svolto un sopralluogo. Posso garantire che la struttura sarà pronta a fine mese. Bisogna rispettare i tempi tecnici e amministrativi del Comune di Potenza e l'annessa programmazione». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

PER I VIAGGIATORI

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

24 Potenza


26 Avigliano I carabinieri, nello scorso fine settimana, hanno intensificato i controlli

Droga e alcol, 9 denunce Due le patenti che sono state ritirate. Dieci i grammi di hashish sequestrati AVIGLIANO - Nel fine settimana i carabinieri della compagnia di Potenza, con l'ausilio di unità cinofile, hanno intensificato i controlli in particolare modo nel centro storico di Avigliano e in quello del capoluogo di regione. Ad Avigliano i militari della locale stazione hanno fermato un noto tossicodipendente che si trovava alla guida della propria autovettura. Al termine del controllo il giovane presentava un tasso alcoolemico superiore a quello previsto dalla normativa vigente e risultava anche aver assunto sostanze stupefacenti del tipo cannabinoidi. Contestualmente gli veniva ritirata la patente di guida e veniva denunciato per guida in stato di ebrezza alcolica e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. A Potenza, invece, i carabinieri dell'aliquota radiomobile, a seguito di numerosi controlli, hanno denunciato per guida in stato

Un posto di blocco dei carabinieri

di ebrezza alcolica cinque persone. Nel caso più grave al trasgressore e' stato riscontrato un tasso alcolemico

superiore a 1,5 grammi per litro, motivo per il quale si e' proceduto nei suoi confronti operando oltre che al ritiro della patente ed alla de-

nuncia anche al sequestro dell'auto (del valore di oltre 30 mila euro) per la successiva confisca; Nel centro storico del capoluogo di regione sono stati sorpresi 5 giovani che detenevano sostanze stupefacenti del tipo hashish per uso personale. Dieci i grammi di droga sequestrata. I cinque sono stati segnalati alla prefettura di Potenza. Due potentini, sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con l'obbligo di non frequentare persone con precedenti, sono stati sorpresi insieme, motivo per il quale sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Un diciottenne, invece, è stato denunciato in quanto è stato sorpreso alla guida dell'autovettura del genitore, pur non avendo conseguito la patente di guida.

Tumore al seno, al Pantano il villaggio della prevenzione PIGNOLA - Grazie alle iniziative che le associazioni di settore e le istituzioni stanno mettendo in campo, potrebbe essere davvero possibiile – secondo gli auspici più volte resi noti dal professore Veronesi – sconfiggere il cancro al senso entro pochi anni. La Basilicata contribuisce a suo modo, regione tra quelle con il più basso tasso di mortalità per questa malattia. E non è un caso se la due giorni per la prevenzione organizzata dalla Lilt, in collaborazione con Regione Basilicata, ospedale San Carlo e associazione Viveredonna, per cui è stato allestito a Pantano di Pignola un grande villaggio della prevenzione, ha richiamato quasi un migliaio di persone. Per due giorni, i medici dell’unità di Chirurgia senologica dell’ospedale San Carlo hanno offerto alle donne che hanno raggiunto il villaggio mobile visite ed esami diagnostici compeltamente gratuiti. Contemporaneamente, a pochi passi dall’oasi del Wwf, in diversi stand è stato possibile ricevere informazioni e riposte a ogni tipo di dubbio (all’allestimento hanno contribuito i miliatri dell’esercito).

Due momenti dell’iniziativa

Durante la giornata conclusiva, anche un momento di svago: tra lezioni di aerobica e passeggiate più traquille, c’è chi ha scelto di percorrere – da agonista o da amatore – i dodici chilometri della piccola maratona «di corsa contro il tumore al seno, battilo sul tempo». Ecco lo slogan, la sicurezza che «con la rpevenzione si può». Alla corsa hanno partecipato anche

Pietragalla, riunione del Partito democratico PIETRAGALLA - Si è tenuto ieri sera nella sede cittadina di Pietragalla del Partito democratico, ubicata in Via Vittorio Emanuele III° convocata da parte del coordinatore cittadino Canio Romaniello l'incontro dei componenti del coordinamento locale per discutere su un paio di argomenti di natura amministrativa e politica. Innanzitutto ci sarà una discussione e il conseguente dibattito sulle argomentazioni poste all'attenzione del consiglio comunale in programma oggi. Il secondo tema invece riguarda una argomentazione che si sta sviluppando in queste settimane e che avrà il suo epilogo a fine otto-

bre, vale a dire l'apertura della fase congressuale per l'anno 2009. Nello scorso mese di luglio su tutto il territorio cittadino pietragallese si è adempiuto alla fase di tesseramento al Partito democratico mentre nei prossimi giorni si provvederà ovviamente a mettere in movimento la fase dei congressi cittadini, provinciali e regionale che porteranno alle elezioni dei vari segretari mentre il prossimo mese sarà il turno di quello nazionale. Dunque si tratta di una riunione di partito dove il tema in discussione è davvero importante per tutti gli iscritti. Antonio Bevilacqua

diverse donne che hanno subito alcuen operazioni a causa del cancro al seno, testimoni privilegiate dell’importanza di resistere e lottare contro la malattia. Ospite del percorso, l’olimpionico Donato Sabia. E poi, ancora gadget, opuscoli, palloncini colarati. Per combattere con il sorriso una battaglia per la salute.

Il popolo delle libertà in festa ad Avigliano AVIGLIANO - «Va bene anche cercare di recuperare i rapporti con quelli che sono stati gli alleati storici del Pdl, come l’Udc. Il punto è che adesso ci siamo, il Pdl è forte ed è pronto». Così il senatore Guido Viceconte chiude il dibattito che, durante uno degli appuntamenti della festa del Popolo delle libertà di Avigliano, ha discusso (domenica sera, in piazza Granturco) del percorso che va «dal partito al governo degli enti locali». Non a caso, ad aprire il dibattito, un sindaco di un piccolo centro, Antonio Gallicchio, che per il centrodestra ha “espugnato” Calvello, una delle roccaforti avversarie. «Il tema – dice – è il pro- Gianni Rosa gramma. Quando è credibile, la gente sceglie senza dubbio l’alternativa». Ma proprio in fatto di enti locali, è toccato al coordinatore provinciale vicario, Mariano Pici, spiegare che, è vero, pur non vendo raggiunto i traguardi maggiori alle ultime amministrative (le due Province e la città capoluogo), «i dati mostrano una grande crescita. Nato il partito unico», si guarda avanti. Ed è il caso della Provincia di Potenza dove, a differenza dello scorso mandato il centrodestra può contare in aula su numeri diversi. Ne sa qualcosa Giuseppe Morero, capogruppo del Pdl in Provincia, che è stato eletto in uno dei collegi di Potenza città: risultato storico che segue – se ne dice sicuro – il tema «della credibilità dell’alternativa». Richiamano anche “casi” nazionali: sarà Viceconte a richiamare il protocollo messo in piedi dal precedente governo Berlusconi con Puglia e Campania per portare in Basilicata diver-

se risorse per il trasferimento di acqua. «Paradossalmente – aggiunge – sembra che la ricchezza di questa terra sia un problema. La Basilicata, lo sanno tutti, è ricca di risorse naturali, tra petrolio e ambiente. Eppure resta la regione più povera del Paese». «Colpa –dice –del clientelismo, della gestione del potere portata avanti da un centrosinistra arroccato su postazioni e programmazioni prive di contenuti e senza risultati». Allora, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali, «la gente è stanca di questo centrosinistra, di problemi che restano senza soluzione» ha ribadito Gianni Rosa, vice coordinatore regionale del partito richiamando il tema della “società civile”, sicuro che «un partito si muove sull’impegno dei volontari, delle persone, dei militanti». Come per la festa nella città di Gianturco (nella giornata conclusiva di domenica si sono alternati anche un dibattito sulla città di Avigliano, in cui si sono confrontate le varie forze presenti in consiglio comunale, e uno dedicato al destino del Sud durante il quale si sono confrontati il deputato lucano Vincenzo Taddei e l’onorevole campana Nunzia De Girolamo: «E’ ai militanti, a quanti si sono impegnati per questa festa» che Rosa, promotore dell’appuntamento, rivolge un ringraziamento. Poi il tempo dello svago. Con un ringraziamento sotto forma di targa encomio e di alcuni versi in dialetto recitati, a don Peppino Stolfi, «figlio fino in fondo di questo paese».

A Filiano grande successo per la sagra del pecorino FILIANO - Se ci fosse una tombola lucana il 37 corrisponderebbe al pecorino di Filiano. Una trentasettesima edizione fortunata e soprattutto ricca di cultura, di storia e di tradizione. Una tradizione la cui essenza è racchiusa nella lavorazione di una delle prelibatezze lucane. Una Filiano gremita di appassionati e curiosi, quella dei giorni scorsi, tutti ammassati come sardine per la via principale del borgo per poter assaggiare, comprare e comparare il pecorino. Una manifestazione racchiusa in quattro giornate partita giovedì 3 settembre conclusa domenica scorsa condita di una serie di iniziative che hanno toccato anche la frazioni di Carpini, Scalera e Isca-

lunga. Degustazioni affiancate dalla musica popolare, da visite guidate alle pitture rupestri e alla riserva antropologica Agromonte-Spacciaboschi, per concludere con convegni a tema sulla tracciabilità, la tutela della qualità e la sicurezza alimentare. L'ultima giornata ha visto protagonista il mercato del pecorino e dei prodotti lattiero caseari. Il pecorino con il suo profumo forte ha inebriato i passanti che, come stregati, non hanno resistito ad assaggiare il prodotto offerto da ogni stand. Una quarantina in tutto disposti per le vie del centro insieme ad altri prodotti che ne esaltano il gusto, quali il miele, il vino e i salumi. Al centro il pecorino di Filiano e la certifica-

zione D.o.p., a cui è stato dedicato uno stand del Consorzio per la tutela per prodotto, rappresentato dal titolare del caseificio “Pietra del Sale”, Giovanni Samela, che ha spiegato «quanto la certificazione Dop rappresenti una grande opportunità per i produttori e quanto ci sia bisogno di creare un accordo con le istituzioni per poter entrare in un mercato più ampio che ne lanci il prodotto e il territorio». La serata si è conclusa con una esibizione musicale che ha visto protagonista la musica di Pino Daniele con la band musicale “I pinotti” accompagnati dal maestro e tastierista del noto cantante, Joe Amoruso. e.s.

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Martedì 8 settembre 2009


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Il segretario regionale dell’Ugl, Pisano, lancia l’allarme per la carenza di personale nella Polizia

«Abbiamo bisogno di rinforzi» E i tagli ai bilanci delle Questure non agevolano affatto la situazione «POTENZA ha esigenze di incremento dei livelli di sicurezza». In altri termini vuol dire che i presidi attualmente disponibili, in fatto di organico di operatori del settore, non sono sufficienti a far fronte alle esigenze di una città che presenta non pochi elementi di complessità sotto il profilo sociale. E’quanto sostiene Francesco Pisano, segretario regionale dell’Ugl, che afferma, senza mezzi termini: «Servono rinforzi, in quanto siamo in una situazione di grave carenza di uomini della Polizia di Stato di Potenza e provincia». Ma vediamo di capire qual è la reale situazione della Questura di Potenza che rischia il collasso. Attualmente, nel capoluogo di regione i poliziotti effettivi sono 171, 4 aggregati (in virtù della legge 104/92), 5 i dirigenti e 3 con funzioni di primi dirigenti. Preoccupazione anche per Melfi, dove si contano appena 37 unità, compreso il personale della direzione. «Per coprire tutti i servizi, tra Potenza e Melfi - continua Pisano - avremmo bisogno di 50 persone in più. Sicuramente almeno 30 unità aggiuntive sono necessarie per garantire il normale funzionamento della polizia. Chi come noi si trova quotidianamente a contatto con i cittadini recepisce quale sia il loro reale stato d’ani-

L’ingresso della Questura di Potenza

mo, preoccupati per la scarsa presenza di forze di polizia sul territorio». «I tagli di bilancio che il ministero ha previsto per le questure mettono a repentaglio la sicurezza della nostra città. Molti agenti sono andati in pensione e molti altri andranno via tra qualche mese. Bisogna assolutamente provvedere a questa carenza di organico. Gli operatori sono spesso costretti a fare il doppio turno e un’ora di straordinario viene pagata la metà di un’ora normale

di lavoro. Da maggio di quest’anno non stiamo prendendo pace: il G8, la festa di San Gerardo, le elezioni, gli scioperi davanti le fabbriche. Le situazioni da controllare aumentano, ma il personale è sempre lo stesso». La notte è a disposizione una sola volante per tutta la città. «Qualche giorno fa – racconta Pisano –i nostri agenti sono stati chiamati per un incidente sulla Basentana e, dopo poco, c’era bisogno di loro per una rissa scoppiata

davanti ad un locale. Cosa dovevano fare? Il dono dell’ubiquità ancora non ci appartiene». Il Questore di Potenza è stato informato della situazione, ma pare che tutto dipenda dalle «volontà ministeriali». All’appello di Pisano, si unisce anche Vincenzo Pagano, segretario provinciale del sindacato Siap. «La situazione sta diventando preoccupante - sottolineano i due segretari - considerato anche il fatto che l’età media di un poliziotto è intorno ai 40 anni e l’età del pensionamento per molti si fa sempre più vicina. Non si possono dare a chi sta già lavorando oltre i limiti del possibile ulteriori carichi, ma occorre piuttosto adeguare gli organici. Chiediamo l’impegno di tutti, a partire dalle forze politiche regionali, affinché questa situazione venga portata nelle competenti sedi ministeriali per una risoluzione definitiva». «Se non otterremo risposta - concludono - chiederemo un incontro con il Prefetto perché crediamo che sia necessario e urgente consentire agli operatori di Polizia della nostra città e della provincia, non solo alzare il livello di sicurezza in favore della cittadinanza, ma di alzare anche la qualità della loro vita professionale e quella dei loro familiari». Anna Maria Calabrese

Laurenzana Tra gli ordini del giorno

Bollette del gas in consiglio LAURENZANA - Questo pomeriggio, alle 17 in prima convocazione (e domani alla stessa ora in seconda convocazione), presso la sede municipale di Laurenzana, si riunirà il consiglio comunale per la trattazione di diversi ordini del giorno. Saranno quattro i punti di discussione che verranno argomentati all'interno del consiglio laurenzanese, alcuni dei quali di grande rilevanza per la comunità del centro della Val Camastra. Ad annunciare la convocazione dell'assise pubblica, è stato il messo comunale, Anna Pavese. I punti all'ordine del giorno che saran-

SASSO DI CASTALDA - E' tutto pronto per la quarta edizione della fiera del borgo antico. Questa aprirà i battenti venerdì e si protrarrà fino a domenica prossima. Tre intense serate di luci, ombre, suggestioni, di arte e degustazioni di prodotti tipici, un'odissea dello spirito tra i fantasmi del passato e gli interrogativi per il futuro. La manifestazione si ripresenterà con una formula nuova rispetto agli appuntamenti precedenti - promette l'ideatore e l'organizzatore dell'evento Giovanni Sapienza. Questa ha visto passare, nelle precedenti edizioni, svoltesi nel mese di giugno, per le suggestive vie del borgo antico di Sasso, circa 30000 persone, stante alle confidenze degli organizzatori.

no trattati nella seduta del consiglio comunale laurenzanese di questo pomeriggio sono i seguenti: la costituzione dell'Ato Rifiuti Basilicata e l'approvazione dello schema di convenzione e dello statuto della costituenda Ato; l'approvazione del piano di diritto allo studio; l'approvazionedella convenzionedell'ufficio disegreteria; l'approvazione del regolamento perquanto concerneil contributostraordinario ai Comuni non metanizzati per la riduzione delle bollette del gas, così come previsto nel decreto della giunta regionale 360 del 4 marzo 2009. Una seduta del consiglio Donato Pavese

Satriano Convegno sul tema “Donne e denaro”

Si può vivere meglio anche spendendo meno SATRIANO - “Donne e denaro”: regole e consigli per vivere meglio spendendo meno e su come risparmiare con le strategie anticrisi. Ma cosa c'è dietro il recente e difficile rapporto tra donne e denaro? Riflettori puntati sull'occupazione femminile, sul mercato del lavoro tinto di rosa, sulle donne imprenditrici, su donne e shopping, sul ménage familiare, sulla corveè casalinga sino al senso di responsabilità e del talento prettamente femminile. E' la presentazione del libro “Donne e denaro” di Rosanna Massarenti - direttrice di Altroconsumo a dare input ad un frizzante dibattito l'altra sera a Satriano di Lucania. Un parterre d'eccezione alla presenza della consigliera regionale effettiva di parità, Maria Anna Fanelli, del sindaco Michele Miglionico, dell'economista, Nino D'Agostino, della consigliera alle Pari opportunità di Satriano, Rosetta Perrone, della Presidente di “Donna impresa”, Loredana Venturini, del responsabile Adoc Basilicata, Nino D'Andrea, della psicologa Rossella Forenza, della sociologa del lavoro, Caterina Stabile, della presidente “Banca del tempo”, Simona Loperte, del direttore Banca popolare di Bari sede di Potenza, Luciano De Rosa, del vice direttore Inail Basilicata, Alessandro Romeo e dell'assessore satrianese alla Pubblica istruzione, Antonio Langone. Ha condotto i lavori, la giornalista Antonella Pallante. Ad annunciare un “Corso sul valore etico del tempo” è la consigliera regionale alle Pari oppotunità, Fanelli. Ma quanto valgono le donne dentro e fuori casa? Per D'Agostino in «Basilicata c’è una disoccupazione nascosta, molte donne rinunciano a cercare lavo-

Sasso di Castalda, tutto pronto per la quarta edizione della fiera “Borgo antico” Il titolo nuovo dell'evento è “Atmosfere”, cioè un evento che si ripropone di far stupire e suggestionare il visitatore, tra i graziosi vicoli del centro storico, con nuovi spazi da percorrere, che si apriranno al visitatore in una forma smagliante, perché da poco ristrutturati, che daranno la possibilità di poter godere di un panorama rupestre e ripercorrere così la memoria storica. Il nuovo scorcio fruibile, infatti, è fatto di terrazzamenti, vicoletti e fabbricati con facciata in pietra sotto la rupe dei ruderi del castello.

«Alle tradizionali esposizioni di antiquariato, artigianato artistico e prodotti tipici, attraverso i vicoli e gli slarghi più caratteristici, si aggiungono i chiaroscuri e le illuminazioni colorate che andranno a creare quelle atmosfere che danno il titolo all'evento di quest'anno», così commenta Sapienza. Così tra le musiche della memoria e proiezioni varie si giungerà a Mimmo Beneventano, Medico e poeta al tempo stesso, che muore assassinato perché scomodo alla camorra. Una figura molto amata nel paese, perché vi ha svolto con

zelo e generosità, per diversi anni, la sua professione di medico. Nell'occasione, domenica mattina, ci sarà la presentazione degli acrostici di Salvatore Stolfi che in 70 componimenti poetici racconta della Basilicata, una mostra fotografica di Gaetano Torchia ed Elio Stasi, i “Proverbi popolari” di Lorenza Colicigno che ripercorrono le strade della saggezza popolare, poi ancora un percorso geo- turistico, alla scoperta del sentiero Frassati e del ricco e straordinario patrimonio boschivo del territorio della cittadina. Taglio del nastro ve-

ro. L'occupazione femminile è forte nel settore agricolo mentre nel settore terziario abbiamo buone pratiche». «Lavoro partime e conosco bene il mondo delle donne - ha detto Perrone però bisogna fare i conti col rapporto donne e lavoro che si riversa sul binomio donne e denaro». «E' largamente accettata la disparità di trattamenti economici - ha detto Venturini - a volte a parità di prestazione gli uomini hanno preso di più di una donna. Questo accade soprattutto nel sud. Occorre cambiare mentalità». Per Romeo «occorre tenere in considerazione anche il fenomeno della violenza e del mobbing». Ma cos'è la Banca del tempo? «E’ un sistema in cui le persone si scambiano reciprocamente attività e servizi - ha detto Loperte - e parte dall'idea che è possibile uno scambio paritario». «Occorre aderire ai gruppi di acquisto solidale - ha detto D'Andrea - il risparmio è del 25-30 per cento inferiore ai prezzi dei supermercati». «Col Piano dei fondi di accumulo - ha detto De Rosa - le donne avranno a disposizione un budget per le proprie esigenze. Le donne investono molto nei prodotti assicurativi». Le casalinghe però non hanno diritto ad una pensione di vecchiaia dopo i 60 anni, a meno che non abbiano versato i contributi volontari. Angela Scelzo

nerdì alle 18, seguirà il convegno su Don Giuseppe de Luca, in occasione della cerimonia di inaugurazione della Biblioteca all'interno del recuperato palazzo De Luca. De Luca, nato a Sasso nel 1898 e morto nel 1962, sacerdote ma soprattutto un uomo di grande levatura cultura che amava, tra l'altro, parlare ai politici perchè questi non si stancassero mai di “essere promotori e sostenitori di iniziative culturali”. Questa ospiterà numerosi volumi donati al comune di Sasso dalle edizioni di Storia e letteratura di Roma. Insomma un concentrato di eventi culturali e fieristici che offrono al visitatore la possibilità di riflettere emozionarsi e divertirsi. Antonio Monaco

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Melfi Ieri mattina il giuramento di Argenio, Minio, Palma e Finamore

Tribunale, si insediano i nuovi magistrati Sono Giulio Argenio, Emilio Minio, Amerigo Palma e Fabrizio Finamore i quattro nuovi magistrati che ieri mattina hanno prestato giuramento davanti al tribunale collegiale di Melfi, assumendo ufficialmente l’incarico. Si risolve così il cronico problema del sottodimensionamento dell’organico di giudici che negli ultimi due anni aveva di fatto semi paralizzato l’attività del tribunale di piazza, Federico II. I quattro nuovi magistrati affiancheranno i colleghi, Antonio Riccio, Luigi Galasso, Angela D’Amelio, Viviana Lenzi e Maria Rosaria Stanzione. Le ultime due si trovano attualmente in aspettativa per maternità. Nelle prossime settimane, inoltre, si attende la nomina di un nuovo presidente del tribunale che

sostituirà Andrea Putaturo il quale, dal due maggio scorso, ha lasciato il servizio. D’ora in avanti, finalmente, anche grazie alla preziosa attività del procuratore capo, Domenico De Faccendis unitamente ai sostituti, Renato Arminio e Silvia Anfossi presso il palazzo di giustizia melfitano si potrà dar corso ad un’attività giudiziaria incisiva e proficua. Oggi appare assai più lontana l’ipotesi di soppressione del presidio lucano, paventata negli ultimi anni. Termina inoltre l’emergenza che avvocatura e giudici si erano trovati a dover affrontare negli ultimi ventiquattro mesi con cause spesso rinviate e procedimenti notevolmente rallentati. “Questa è per noi una giornata importante, oltre che lungamente attesa

– spiega il presidente del consiglio dell’ordine, Gerardo Di Ciommo – anche perché dopo circa un anno e mezzo intravediamo finalmente la fine del tunnel. L’intera collettività ha sofferto molto per la carenza assoluta di magistrati ed ora che siamo riusciti ad averne ben quattro, con la prossima nomina del presidente, contiamo di completare l’organico del tribunale”. Una difficoltà vissuta anche dai magistrati come conferma il presidente facente funzione del palazzo di giustizia di Melfi. “Questo tribunale già in passato era stato abituato a vivere cicli caratterizzati da carenze fisiologiche o strutturali di organico – conferma il magistrato, Angela D’Amelio – ma questa volta una serie di circostanze avevano ridotto

l’organico al di sotto della soglia di vivibilità e funzionalità del servizio. Abbiamo cercato di impiegare ogni energia mettendoci a disposizione di quelle che erano le richieste almeno per le fattispecie più urgenti”. Infine un plauso all’avvocatura del foro locale. «Siamo riusciti a far fronte all’emergenza – conclude il magistrato, D’Amelio - anche grazie alla collaborazione della classe forense che con grande serietà e seguendo lo spirito di reciproco rispetto nella diversità delle funzioni ha sostenuto questa fase critica. Siamo certi che si apre una nuova fase del tribunale al servizio dei cittadini perché poi il senso di questo momento è essenzialmente quello di trovare le energie giuste in grado di fornire le risposte che la comunità le-

Il tribunale di Melfi

gittimamente aspetta». Seguiti a Melfi dalle rispettive famiglie i quattro giovanissimi magistrati, tutti visibilmente emozionati, hanno giurato davanti ad un nutrito pubblico composto

essenzialmente da avvocati e cancellieri del palazzo di giustizia lucano. Da oggi si apre una nuova fase per il presidio di giustizia dell’area nord di Basilicata. Vittorio Laviano

Ginestra Caputo: «Tempi brevi, altrimenti emetterò l’ordinanza di interdizione al traffico»

Valluzzi scongiura la chiusura Positivo vertice in Provincia. L’assessore alla Viabilità domani sarà in Regione MELFI - Lunedì scorso,7 settembre, il Sindaco di Ginestra Fabrizio Caputo è stato ricevuto dall'assessore provinciale alla Viabilità Nicola Valluzzi per trovare una soluzione per l'annosa questione della strada Ginestra-Barile. «L'incontro è stato positivo afferma il sindaco Caputo - poiché l'assessore ha manifestato una volontà concreta della Provincia per la provincializzazione di questa strada e per un rapido ed efficace intervento sulla sicurezza. Lo ringrazio per la disponibilità e il pragmatismo con cui ha definito un percorso chiaro da avviare insieme alla Regione». L'assessore Valluzzi infatti ha già pianificato un incontro nella giornata di mercoledì presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione nella quale stabilire in Uno dei tanti incidenti sulla Ginestra-Barile. A lato il sindaco Caputo tempi brevissimi la strategia di trambi il 2 marzo scorso nel conprovincializzazione della strada dernamento della strada. Valluzzi ha inoltre assicurato il siglio comunale aperto tenuto a e gli atti da mettere in campo. La Provincia si è dunque impe- suo sostegno a sollecitare la Re- Ginestra sull'argomento, hanno gnata ad approvare un atto for- gione a stanziare somme straor- rassicurato il sindaco di Ginestra male per la presa in carico della dinarie ed urgenti per la messa in sull'impegno della Regione. Pagliuca ha questa mattina strada ma sarà in ogni caso ne- sicurezza della strada prima che sentito l'assessore Loguercio dal cessario un decreto della Regio- dell'inverno. Anche i consiglieri regionali quale ha avuto la conferma che in ne che dovrà anche trasferire le somme necessarie per l'ammo- Pagliuca e Mollica, presenti en- tempi brevi la Regione attiverà

una procedura urgente di intervento per la messa in sicurezza parallelamente all'iter per la provincializzazione che invece richiede tempi più lunghi. Il consigliere regionale ha poi sentito Lacorazza per verificare la tempistica con la quale la Provincia potrà prendersi carico di

questi interventi urgenti. Dello stesso avviso Mollica che ha seguito la questione e sosterrà l'azione regionale per un intervento urgente. Soddisfazione quindi del sindaco di Ginestra che però vuole mantenere alta l'attenzione e che, nonostante la fiducia nella giornata di ieri (7 settembre), attende per domani un atto chiaro e inequivocabile a garanzia della sicurezza degli utenti della strada: «Aspettiamo a breve una risposta concreta perché l'inverno è alle porte. Sono sicuro, dopo la giornata di ieri , che una soluzione arriverà entro poche settimane. Rimane evidente che se tale risposta non arriverà in tempi ragionevoli chiuderò la strada al traffico». Per ora dunque la strada rimarrà aperta. Tutto questo sarebbe stato risolto se nel 2004 l'ex assessore provinciale alla Viabilità Robortella, in una visita effettuata a Ginestra, alla promessa che presto la Ginestra-Barile entro sei mesi sarebbe stata provincializzata, avesse messo nero su bianco. Ma questo comportamento è tipico dei …politici. Lorenzo Zolfo

Melfi Una delegazione incontra Navazio che promette la soluzione entro il 30 settembre

Gas a Bicocca, l’impegno del sindaco MELFI - Ancora in primo piano a Melfi la vicenda relativa alla mancanza di gas metano per le 70 famiglie di contrada Bicocca. Una delegazione composta da circa una ventina di famiglie, si è recata presso l'ufficio del Sindaco Navazio per chiedere ulteriori lumi e spiegazioni, inerenti a questo disservizio che dura ormai da tredici mesi. «Siamo stanchi di sopportare questi enormi sacrifici, economici e non soltanto, asseriscono in coro questi cittadini che incontriamo davanti al palazzo di città. Vogliamo risposte chiare e soprattutto che il problema venga definitivamente risolto prima dell'arrivo dell'inverno. La nostra è una situazione intollerabile,

disagevole e pericolosa, visto che abbiamo i bomboloni per il rifornimento del gas sui nostri balconi. Non possiamo aspettare che succeda una tragedia per risolvere un problema che si protrae da troppo tempo». Tra martedì e mercoledì prossimo, il sindaco di Melfi Ernesto Navazio ha indetto una riunione con Italgas, azienda che gestisce l'appalto del metano in città fino al 2013 ( probabilmente anche 2014), e l'Astor, la ditta che ha costruito gli alloggi. L'intento è quello di porre fine a questa spinosa vicenda, che in qualche modo mette tutti in cattiva luce. «Entro il prossimo 30 settembre devono essere categoricamente risolte tutte le problematiche», ha dichia-

rato Navazio che ha aggiunto: «Siamo arrivati al dentro o fuori. Questa riunione serve a verificare, risolvere, ed ammettere responsabilità. I cittadini devono stare tranquilli. Troveremo la soluzione, anche valutando l'ipotesi di adottare soluzioni alternative». Soluzioni per così dire estreme, rappresentate dall'eventuale ricorso al bombolone centrale in grado di soddisfare le esigenze delle famiglie interessate. Una ipotesi che comunque il sindaco cercherà di evitare fino all'ultimo, confidando sul fatto di poter riuscire nell'intento di fornire gas metano, attraverso regolare rete, come avviene in tutto il resto della città. Nel frattempo l'Italgas effettuando ulteriori

verifiche sulla rete, ha riscontrato alcune anomalie. Anomalie che comunque tecnicamente non sarebbero insormontabili da superare e mettere a posto. Nell'attesa di veder risolto il problema gas, i cittadini di contrada Bicocca hanno sollevato al sindaco altre questioni. Innanzitutto quella della mancata illuminazione della strada che conduce alle abitazioni. «Strada che non è ancora stata presa in consegna dal Comune di Melfi e che come tale non è stata collaudata», afferma Navazio che ha spiegato di come questo tratto stradale sia da considerarsi ancora cantiere e non arteria di proprietà comunale. Ecco perchè l'intervento di illuminazione non

Il primo cittadino di Melfi

si può ancora effettuare. I cittadini hanno anche chiesto che sia introdotto un ulteriore bidone per lo smaltimento dei rifiuti, visto che attualmente quello esistente non è sufficiente per il fabbisogno di tutti, costringendo alcuni residenti anche a lunghe camminate per buttare

il proprio sacchetto. Il nuovo piano sulla nettezza urbana prevederà anche questa installazione. Nel frattempo i cittadini di contrada Bicocca aspettano fiduciosi l'ennesima riunione, ci si augura stavolta definitiva, ed in grado di archiviare la faccenda. Emilio Fidanzio

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Lavello Anche l’amministratore dell’Astea risponde al dirigente regionale del partito

«Raggiunti molti obiettivi» Uno stizzito sindaco Annale risponde alle accuse del dirigente Pd, Rescigno LAVELLO – Si infervora il dibattito politico all’indomani dell’intervento del dirigente regionale del PD, Biagio Rescigno , che in un suo intervento punta il dito nei confronti dell’operato dell’amministrazione Annale e non solo. Tanta carne a cuocere per quello che in realtà è una esortazione rivolta alle stesse forze di opposizione. «Questa amministrazione – conclude nel suo intervento Rescigno – è davvero fortunata. E per questo deve ringraziare il Partito Democratico». «Ritengo infatti che se all’interno del PD ci fosse un clima di maggiore coesione ed omogeneità si potrebbe mettere in atto una politica del territorio maggiormente costruttiva ed una opposizione più incisiva». «Non è colpa del gruppo consiliare – spiega Rescigno – si tratta, al contrario, di trovare, all’interno del partito , gente in grado di creare un clima sereno finalizzato e unire, amalgamare le ideologie e le correnti presenti all’interno preparandolo al congresso». Non si fanno attendere le puntualizzazioni anche dell’amministratore unico dell’Astea, Michele Di Ciommo e del Primo cittadino, Antonio Annale. «Mi ero ripromesso- Fa sapere Antonio Annale - di non dibattere e polemizzare attraverso i quotidiani su questioni che riguardano l’Amministrazione Comunale che rappresento e soprattutto rispondere agli attacchi che provengono da qualche “turista della politica” lavellese e qualche fido “compagno” che non avendo altro da fare in questo periodo e in attesa di migliore occupazione del proprio tempo, si diletta». «Il “turista della politica” dopo un silenzio durato 2 anni riappare e si diletta in una analisi, ovviamente negativa, sull’agire dell’amministrazione comunale e del sottoscritto incapaci di programmare e affrontare le questioni, da lui definite patate bollenti ed ereditate dalle passate maggioranze». «A distanza di 19 mesi dall’insediamento posso dire, a differenza del Dirigente Regionale del Pd, che molti obiettivi sono stati raggiunti, il programma che abbiamo presentato ai cittadini lo stiamo attuando, vi è un impegno continuo e costante della giunta sui problemi che abbiamo ereditato e che a fatica stiamo cercando, e sono convinto che ci riusciremo, di portare a definizione». «Quanto al mio passato in consiglio comunale ho sempre cercato di avere un atteggiamento critico ma costruttivo sui problemi da affrontare, non ricordo e credo non vi è traccia nei verbali del consiglio comunale di Lavello che il rappresentante del Pd abbia fatto altrettanto, non credo di aver avuto un atteggiamento ostruzionistico o pregiudizievoli sugli atti da Lui presentati, nella sua veste di amministratore, perché

ACCOGLIENZA IMMIGRATI Lavello, individuate alcune strutture LAVELLO - Il Comune di Lavello conferma gli impegni assunti in Regione la settimana scorsa e individua in due zone, le possibili aree per l'accoglienza degli immigrati. Antonino Capuano, assessore del comune dauno, che già nell'incontro con Simonetti aveva dato una disponibilità di massima, in accordo con l'amministrazione che rappresenta, ha individuato nella zona di Gaudiano il locale dell'ex consorzio di bonifica. «Abbiamo dato la nostra disponibilità - ha detto raggiunto telefonicamente - attendiamo i prossimi giorni per confermare il tutto». Attualmente nel territorio di Lavello lavorano in bianco 311 extracomunitari su 376 censiti. Il comune di Lavello, insieme a Montemilone, Venosa e Palazzo San Gervasio è interessato alla campagna del pomodoro che, ogni anno, vede riversarsi nella zona nord della Basilicata moltissimi extracomunitari. Quest'anno la Commissione regionale per l’immigrazione ha riunito attorno a un tavolo comuni, associazioni e sindacati per risolvere una volta per tutte la questione.

Il Comune di Lavello

non vi è traccia di provvedimenti discussi dall’assise comunale su Sua proposta, non ho mai sentito, da parte sua, parlare di regolamento urbanistico, di servizi sanitari, di politiche sociali, ambientali, dei servizi pubblici, di personale, di patrimonio, di aree produttive». «Adesso, se mi è consentito, mi rivolgo al personale caro Biagio ciò che ho sempre criticato era il danno che avresti procurato con le Tue scelte sui bilanci correnti e sulle annualità successive, non è facile te lo assicuro trovare risorse per pagare 750 mila euro di debiti fuori bilancio fatti da te, non è facile pagare ogni anno rate di mutuo di circa 700 mila euro, non è facile

amministrare con una situazione di grande criticità e nel contempo non aumentare le tasse e i tributi ai cittadini come abbiamo fatto, invece tu in pochi anni hai aumentato la tassa dei rifiuti di oltre il 45 per cento». «Pensi che il buon amministrare si misuri dalle opere pubbliche realizzate? Pensiero vecchio, altro che anni 80, oggi dovresti sapere, visto che sei un dirigente regionale , che sta cambiando il modo e la governance a tutti i livelli». «Non so se ti sei confrontato e con chi sulla riorganizzazione delle Asl e quale è il Tuo pensiero in merito e quale ruolo vorresti che Lavello occupasse nel contesto regionale, non so se ti sei

confrontato e con chi sulle nascenti Comunità Locali, sull’adesione del comune all’Ato unico rifiuti, sul piano provinciale dei rifiuti mai partito, sui servizi sanitari a Lavello e sulla Casa della Salute, sul patrimonio al quale questa amministrazione ha coraggiosamente avviato un confronto serrato con i possessori delle terre collettive mentre Tu hai nascosto la polvere sotto il tappeto». «Stiamo attraversando la peggiore crisi economica che il mondo conosca, da dirigente regionale penso tu abbia letto l’ultimo rapporto Svimez sulla Basilicata che tu amministri, cosa pensi di quei dati, ma soprattutto cosa pensa un di-

rigente regionale del Pd sulla questione generale del lavoro, dei lavoratori della Lasme e del disagio che questi lavoratori stanno vivendo e quali sono le Tue proposte in merito». «Capisco che sei ad uso al pettegolezzo da marciapiede e come hai sempre dimostrato e fatto sei scappato e continui a scappare di fronte ai problemi seri, e ogni tanto appari, la politica è una cosa seria che va fatta tutti i giorni con l’impegno e il confronto». «Sai a questo punto mi viene un sospetto, non è che sei tornato in vista di una Tua candidatura alle regionali, perché è bene che Tu sappia che al Comune di Lavello si vota il 2013».

«In relazione al mancato utilizzo di spazzatrici e altre macchine in dotazione alla società Astea, preciso- fa sapere Di Ciommo – che l’unica spazzatrice di proprietà della società è obsoleta e da tempo non svolge più con efficienza l’aspirazione dei rifiuti, tale situazione non è in alcun modo migliorabile con operazioni di manutenzioni e riparazioni; ad oggi in Astea non c’è la presenza di alcuna altra macchina che possa in qualche modo sostituire e/o integrare e migliorare il lavoro degli addetti allo spazzamento». «Proprio per sopperire a tale grave carenza – conclude - si sta cercando di risanare il bilancio sociale nella speranza di poter chiudere, per la prima volta dalla costituzione della società, l’anno solare in una situazione di equilibrio. Si evidenzia che un tale risultato dì esercizio permetterebbe alla società Astea di acquistare una nuova spazzatrice efficiente. In ogni caso è bene rendere noto che entro la fine del mese dovrebbe esserci la consegna di un nuovo camion compattatore e tre nuovi Piaggio Porter così da incrementare la raccolta porta porta nel Comune di Lavello ed iniziare un piano di rinnovamento strutturale delle macchine in dotazione all’azienda». Daniele Masiello

Genzano Un gruppo è partito per l’Abruzzo

Un aiuto ai terremotati dalla Protezione civile GENZANO DI LUCANIA - In una irresistibile schematizzazione manicheista del mondo, loro, quelli della Protezione Civile rappresentano un fondamentale “contrappeso” dalla parte del Bene. Uomini, donne, ragazzi e ragazze che non esitano, con innato spirito volontaristico, a sacrificare parte del loro prezioso tempo (esponendosi anche a non pochi rischi) per prodigarsi, nei casi di emergenza, a favore di persone sconosciute. Il tutto, dietro l'anonimato di una divisa gialla che ormai è quasi simbolo di un sole che effonde vita. Il gruppo di Genzano, sotto la guide dell'ex sottufficiale dell'Arma Salvatore

Bochicchio, è attivo da poco più di un anno, ma già rappresenta un punto fermo sul quale il territorio può far leva per le più svariate necessità. Naturalmente questa forte volontà solidarista non si estingue in ambito locale. Ad esempio, già nei primi giorni che seguirono il disastroso sisma in Abruzzo, molti aderenti partirono allo scopo di prestare i primi soccorsi e portare aiuti materiali. Ora, a distanza di mesi, quando forse il bisogno di sentire qualcuno vicino si è fatto di gran lunga più forte, essendo ormai sprofondato nell'oblio il fattore “mediatico”(quest' ultimo mai esente da componenti speculative),

GENZANO - C'è un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via… Fermare quell'attimo fotografato è l'obiettivo di Nicola Laginestra per evitare che scivoli via inconsciamente come il successivo. Il progetto “I luoghi della memoria” nasce dall'idea di raccogliere e presentare mediante strumenti multimediali una selezione delle fotografie di Nicola. La carica emotiva ed evocativa della presentazione ha come obiettivo quello di immortalare le foto dei paesaggi più o meno vicini, più o meno conosciuti. “Sono un appassionato di fotografia -confessa Nicola Laginestra, di professione analista programmatore software -

la Protezione Civile è ancora lì, coerente fino alla fine e lieta di offrire il proprio prezioso contributo. E così, anche da Genzano, sabato sera, un significativo numero di volontari si è unito al Gruppo Lucano per partire alla volta dell'Aquila. Fra questi, lo stesso Bochicchio, nel ruolo di responsabile di campo, lo chef Francesco Anobile (il quale preparerà pasti da distribuire nella tendopoli) e due giovani ingegneri, Gabriele Mazzoccoli e Maria Vita Rossini. Erano entusiasti, i ragazzi al momento della partenza; e la presenza di tre donne, nella compagine, la dice lunga sulla capacità della

I volontari in Abruzzo

Protezione Civile di riuscire a canalizzare forze e predisposizioni empatiche senza distinzione alcuna di età e di sesso. I volontari lucani conti-

I luoghi della memoria visti dall’artista Laginestra ogni tanto inforco la moto e mi capita di portare dietro la macchina fotografica con la quale eseguo gli scatti”. Un bravo paesaggista deve avere il colpo d'occhio per mettere a fuoco le impressioni. Un colpo d'occhio di cui non è privo Nicola, che ha la capacità di far sognare gli spettatori, di dotarli delle ali per farli volare sugli squarci dei paesaggi, animati dalle colonne sonore scelte ad hoc. Tre sono gli ingredienti per esegui-

re questa presentazione: “la fotografia, la musica e i testi per aggiungere armonia alle immagini e gli effetti di transizione per dare movimento alla staticità delle stesse, per metterein risaltoiparticolari edare il senso dello scorrere del tempo. E lo scorrere del tempo si avverte senza remora di fronte alle cupole delle chiese che spuntano sui sassi di Matera, innanzi all'acqua che zampilla dai fori della Fontana Cavallina di

nueranno ad alternarsi (seguendo turni settimanali) fino al 31 ottobre prossimo, data prevista per la chiusura della stessa tendopoli. Gianrocco Guerriero

Genzano, seguendo il suo corso, volgendo lo sguardo al I secolo a. C., figurato dalla dea Cerere. Un tempo che sembra cullato dal mare calabrese, dalla perfetta simmetria di Castel del Monte, dal silenzio dell'abbandono evocato dal Convento delle Clarisse di Genzano. Un tempo onnisciente che sembra sorvolare sugli altopiani verdi intorno alla diga del paesello, e che si rimbocca le maniche per scoprire i segreti di una regina Aquilina, feudataria nel XII secolo, del Castello di Monte Serico, ubicato nel nostro comune, che ci rivela sorprendentemente, nel tempo, nuovi talenti… Angela Menchise

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Le maestranze chiedono un incontro con l’azienda

Paterno, vandali in azione

Spalberg, sit-in dei lavoratori Impianto sotto la sede della prefettura nel degrado VIGGIANO - Presidio dei lavoratori della Spalberg, azienda cremonese operante nell'area industriale di Viggiano, nel settore tessile (spalline). Azioni piĂš forte e decisive per i lavoratori della Spalberg, che questa mattina dalle 9 e 30 si troveranno sotto la Prefettura di Potenza per un presidio. Determinati vogliono andare fino in fondo ad una situazione diventata ormai esasperante: pagamento di mensilitĂ arretrate da parte dell'azienda e certezze per il loro futuro lavorativo. Oramai delle promesse fatte dell'azienda non si fidano piĂš, anche perchè dopo manifestazioni, sit-in e vari incontri in Regione, come l'ultimo con la decisione della “Cassa Integrazione Straordinaria dal 1 Luglio scorsoâ€?, ci si aspettava il pagamento da parte dell'azienda di mensilitĂ . Ma sembra che le cose non siano andate cosĂŹ. Impegni presi e puntualmente disattesi nei confronti dei lavoratori. Una vicenda quella della Spalberg iniziata nel mese di giugno scorso con un presiSPINOSO - “Entrare nel corpo forestale o provare a fare l'attore?â€? Non un rebus, ma uno dei tanti pensieri che hanno affollato la mente di Anthony De Stefano, il ragazzo appena sedicenne selezionato per recitare una scena nel film di Rocco Papaleo, Basilicata coast to coast. Dopo essersi presentato alla selezione presso Masseria Crisci, Anthony riceve una telefonata dalla produzione che gli comunica la necessitĂ di fare un nuovo provino presso Pianeta Maratea. Tra un ÂŤmisto di emozione - afferma il giovane - per questo primo risultato e tanta paura per la nuova prova, sono andato a Maratea, lĂŹ eravamo solo in due, io e un ragazzo di Grumento. Abbiamo recitato con Papaleo e alla fine mi hanno sceltoÂť. Eppure le sorprese non sono finite, le

Lavoratori della Spalberg

dio davanti ai cancelli dello stabilimento . Per ironia della sorte l'azienda nata con il contratto d'area nel 2004, è situata a pochi passi dalle ultime imprese, nate anch'esse con il patto d'area, che hanno fallito e chiuso. Una realtĂ

quasi tutta al femminile, di 27 unità , 23 sono tutte donne. La loro protesta è iniziata sia per le mancate mensilità e sia per l'assenza di certezze sul loro futuro occupazionale, legato proprio alla presentazione di questo Piano di

Il ragazzo scelto per un film

Da Spinoso fino a Papaleo Il sogno di attore di Antony De Stefano emozioni, infatti, sono destinate a crescere perchÊ dopo aver appreso della scelta, Anthony ci racconta: E' stato bello sapere che girerò una scena con Alessandro Gassman, una scena che parla della Madonna di Viggiano. Una notizia eccezionale per chi come me ha sempre amato il cinema e adesso si ritrova a recitare con uno dei grandi attori del cinema italiano. Da sempre appassionato di teatro e di musica, Anthony suona la pianola e la batteria, da qualche anno

fa parte della Compagnia teatrale di Spinoso “Don Egidio Guerriero� presente nel piccolo comune dal 1982 e diretta da Mario La Banca. Qualche anno fa ha preso parte allo spettacolo “Riprendiamo la strada� continuando a coltivare quella che definisce una passione, una grande passione. Proprio la scorsa estate, Rocco Papaleo aveva tenuto una lezione ai ragazzi della compagnia prima del suo spettacolo serale, un primo momento di confronto con chi

ArtePollino si conferma evento di primo piano anche a Latronico SAN SEVERINO - ArtePollino si avvia la conclusione. Il 19 settembre prossimo è prevista la chiusura di questa manifestazione che ha mietuto un grande successo. A far calare il sipario sull’iniziativa sarĂ ilil concerto di Mario Brunello "Pensavo fosse Bach". Si concluderanno in quella data anche le attivitĂ didattiche nelle scuole e nel territorio ed i workshop con altri tre artisti: Claudia Losi, Nils-Udo e Anni Rapinoja che stanno in questi giorni lavorando con le comunitĂ locali del Pollino a Latronico, San Paolo Albanese e Terranova del Pollino ed utilizzano la natura, le tradizioni e la cultura locale come elemento primari di ispirazione nelle loro opere contemporanee. Intanto nei giorni scorsi è stato inaugurato ArtePollino un altro sud a Latronico dove hanno partecipato oltre al Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo ed al sindaco Egidio Ponzo, anche alcuni componenti del prestigioso Comitato Scientifico del progetto: Mario Cristiani Presidente di Arte Continua, Vicente TodolĂŹ direttore della Tate Modern di Londra, Catterina Seia responsabile UniCredit &

Art e Laura Barreca in rappresentanza del Mibac che hanno collaborato per realizzare un Progetto ambizioso in una delle piÚ belle aree naturalistiche dell'Italia del Sud. ArtePollino un altro sud, è un progetto di sviluppo locale, inserito nel programma "Sensi contemporanei", promosso dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia che intende svelare le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio lucano del Parco Nazionale del Pollino. Anish Kapoor, uno dei maggiori artisti d'arte contemporanea viventi ha presentato la sua monumentale opera Earth Cinema nel complesso termale di Latronico. L'opera, che è costituita da un taglio nel terreno lungo circa 45 metri, ha stupito i numerosi visitatori incuriositi ed affascinati dalla performance di un artista di fama internazionale che ha realizzato i suo lavori nelle maggiori metropoli del mondo ed è capace di produrre spettacolari opere al confine tra il parco a tema e lo spazio spirituale.

riorganizzazione. Piano di cui i lavoratori hanno chiesto di conoscere ma di cui l'azienda non ha mai dato risposte chiare e concrete. Del vento di crisi della Spalberg, però, se ne parlava giĂ da qualche tempo. Un azienda nata con il contratto d'area con un finanziamento di 7 milioni e 100 mila euro. Un programmaa regimedi assunzionedi 130 unitĂ . Ma di assunzioni reale c'è ne sono state circa una trentina. Nei fatti, quindi, non ha raggiunto gli obiettivi prefissati con il Piano iniziale e con la presenza di una revoca dei contributi. Non solo, l'azienda la cui direttrice Luciana Plebani, mentre amministratore delegato Gasparre Simone,entrambi del nord - est, di incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la risparmiata. “Calo degli ordini e delle commesseâ€?. Ma il problema sembra essere legato anche ad una situazione tributaria a cui è incappata la stessa. Problemi finanziari che l'avrebbero poi portata a chiedere un Piano di riorganizzazione aziendale. Angela Pepe da tempo recita. E mentre la notizia continua a creare soddisfazione anche nel primo cittadino Pasquale De Luise che ha commentato: ÂŤE' bello sapere che un giovane del mio comune ha avuto questa possibilitĂ e che potrĂ vivere una simile esperienza. La dimostrazione che la nostra Basilicata può e deve crescereÂť. E mentre tutti attendono l'uscita, del film, le riprese si sono realizzate nei giorni scorsi con l'avvio dei festeggiamenti per la Madonna nera, ed Anthony si avvia lungo un percorso che nessuno può conoscere. Del resto lo stesso giovane ha le idee chiare: ÂŤSono felice per l'occasione ma per ora resto con i piedi per terra e continuo ad inseguire il mio sogno: essere una guardia forestale, poi si vedrĂ la vita cosa ci riserverĂ Âť. Francesca Gresia

PATERNO – Il coerente ed efficace utilizzo degli impianti sportivi, l’ottimale, o quantomeno l’ordinaria, gestione degli stessi, rappresentano un atavico ed annoso problema per molte amministrazioni locali che, sempre piĂš spesso, lungi dall’individuare una strategia di rilancio di aree adibite alla pratica sportiva, finiscono per non garantirne neanche la piĂš elementare manutenzione e la regolare custodia. CosĂŹ strutture concepite e pensate come spazio da destinare all’uso pubblico, da asservire alla pratica dello sport agonistico, dilettantistico e professionistico, per il tempo libero dei cittadini nonchĂŠ per favorire l’aggregazione o la solidarietĂ sociale, si trasformano in incontrollate terre di nessuno, funestate da razzie di qualsiasi natura, vandalismi, ad uso libero e libertario. Atti di inciviltĂ , improntati allo scarso senso civico, da stigmatizzare ma che trovano nell’incuria, nell’abbandono di strutture incustodite un motivo di amplificazione, quasi di giustificazione. Lo spettacolo che ci riserva il “Polivalente sportivoâ€? di Paterno ha, poi, dell’inverosimile. Entriamo da un cancelletto, presente all’ingresso principale ed ultimamente spesso inspiegabilmente aperto, e, nostro malgrado, ci troviamo a dover fotografare un amaro ed asciutto scenario, fatto di abbandono, degrado svilente, tendente alla precarietĂ piĂš assoluta. Attraversando il corridoio che divide l’area spogliatoi è possibile notare come il contatore che aziona l’illuminazione dell’impianto sia completamente accessibile in quanto privo di sportello; gli spogliatoi regalano uno spettacolo da “Terzo Mondoâ€? e sembrano essere stati attraversati da un’invasione barbarica; ovunque vi sono rifiuti in ricordo di un recente torneo di calcetto; un lampioncino dell’illuminazione, presente sulle tri-

L’interno dell’impianto

bune, completamente divelto; la pista adibita alla pratica del pattinaggio a rotelle, che circonda il campetto, presenta numerose crepe nella pavimentazione; il campetto centrale, utilizzatoper lapratica delcalcetto e del tennis, sembra aver prestato il fianco a qualche scorribanda di Attila che ne ha spazzato via, oltre a pezzi di manto artificiale,addirittura unaporta che invece giace smantellata sulla parte esterna della recinzione del campetto. Il problema principale è rappresentato dal fatto che non ben si capisce come sia possibile accedere alla fruizione dell’area e che, in mancanza di chiarezza, ognuno faccia come crede, utilizzando liberamente un’area gestita in maniera anomala. L’amministrazione comunale, infatti, ha stabilito, con deliberato di Giunta, le tariffe forfettarie per l’uso del “Polivalenteâ€? di Pantano senza adoperarsi per formulare un Regolamento per l’utilizzo dell’impianto sportivo in questione e anche di altri impianti sportivi comunali da approvare con deliberazione del Consiglio comunale, che è organo di massima rappresentanza e di massima espressione comunitaria, e da pubblicare, poi, all’Albo Pretorio Comunale. Nuario Fortunato

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MartedĂŹ 8 settembre 2009


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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Condannare i lavoratori a vivere solo con gli ammortizzatori sociali sarebbe un errore»

Crisi, difficile rialzare la testa Il presidente vicario di Confindustria, Moramarco, pessimista sulla ripresa «IN un momento straordinario occorrono misure straordinarie». Non nasconde nessuna delle difficoltà che la crisi economica continuerà a provocare. Giuseppe Moramarco, presidente vicario di Confindustria ha la “cattiva” abitudine di non usare parafrasi nè mezzi termini. Carrefour, precari della scuola, aziende che continuano a chiudere, Ferrosud in difficoltà. Matera vive una difficoltà seria sotto il profilo occupazionale, mentre il ministro Tremonti assicura che ci sono soldi più che sufficienti per gli ammortizzatori sociali. La soluzione è quella di immaginare un futuro sostenuto solo dai fondi dello Stato? «Se dovessimo condannare i lavoratori a vivere solo con gli ammortizzatori sociali faremmo un grave errore. Il primo sarebbe quello di pensare che questi strumenti siano sufficienti a ridare dignità a queste persone. Il secondo errore sarebbe quello di non riuscire a reggere l’impatto economico di questa misura. Si sta aspettando di agganciare la ripresa annunciata un giorno e smentita un altro. Non so, però, fino a che punto realmente il nostro Paese sia nella condizione di farlo. Anche se dovessero riprendere i consumi a livello mondiale e non si è fatto nulla per migliorare la competitività del Sistema Paese, rischiamo di rimanere al palo». Tornando al contesto locale... «Carrefour, i precari della scuola...In tutti gli altri territori fanno carte false per ottenere le licenze per gli ipemercati che sono bloccate. Qui, invece, un gruppo come Carrefour, leader a livello mondiale, abbandona il territorio. Questo vuol dire che il calo dei consumi è ridotto e che anche i territori murgiani non rispondono come ci si sarebbe aspettati. E’ un ulteriore segnale, qualora fosse necessario, che conferma che questo è un territorio non esprime nulla. Un elemento che dovrebbe preoccupare, ma segnali di reazione non ce ne sono». Una delle ipotesi avanzate in questi giorni, è quella legata allo sviluppo della chimica fine che potrebbe consentire la rinascita della Valbasento. Quali soluzioni si potrebbero immaginare per il rilancio delle politiche industriali? «Noi non siamo ancora nella condizione di essere considerati territorio in cui conviene investire. Bisogna comprenderne le motivazioni. Due imprenditori sono sbarcati in Basilicata con i migliori progetti e che a distanza di anni decidono di andare via, non perchè vogliano, ma perchè le unità produttive sono risultate inefficienti e perchè fare impresa è problematico. Parlo della Lasme e della Basind. Il nostro territorio non è ancora conveniente per le imprese. Intanto si resta a guardare». Le cifre, intanto, sono drammatiche. Nel solo polo del salotto si contano quasi 4000 posti di lavoro persi e gli altri settori registrano nuovi disoccupati nell’ordine dei

centinaia alla settimana. Nonresta nient’altro da fare che guardare? «Non direi, ma l’esperienza mi dice che non si tratta di un problema che si risolve dalla sera alla mattina. Questo territorio deve superare un problema culturale. Le imprese vengono considerate meno che nulla, salvo poi in caso di chiusura essere pronti a fare comunicati di solidarietà. I lavoratori recentemente assumono posizioni che sembrano, per alcuni versi, indicare una tendenza ad assicurarsi gli strumenti di sostegno piuttosto che il posto di lavoro». L’edilizia privata e pubblica non indicano, intanto, alcun segnale di ripresa. «E’un settore che soffre. Quella privata perchè le banche hanno difficoltà ad erogare mutui, d’altro canto il livello medio dei salari e degli stipendi è stato eroso. E’il cane che si morde la coda. L’edilizia pubblica è anche peggio: le pastoie burocratiche bloccano la cantierizzazione delle opere e questo la dice lunga». Il credito resta ancora l’imputato numero uno. Le banche tengono ancora troppo stretti i cordoni della borsa o le banche devono comunque tutelarsi.? «Abbiamo visto cosa è successo quando le banche hanno erogato oltre il consentito. Non nego che ci siano situazioni in cui gli istituti hanno imposto parametri stretti, ma sarebbe un errore oggi costringerele banche a dare credito che non sia meritato. Per allentare il rapporto fra banche e impresa segnaliamo da tempo che non servono i Tremonti bond, ma bisogna utilizzare i fondi di garanzia che devono essere im-

plementati e applicati in modo adeguato. Abbiamo già chiesto che il fondo di garanzia, decurtato nel dicembre 2007, (da sei milionidi euro diventarono tre) venisse implementato, ma non se ne è mai fatto nulla». Confindustria si appresta a vivere una fase molto importante in autunno, con il cambio dei vertici. In che maniera si vive la vigilia di questo momento? «Siamo in una fase interlocutoria. Entro novembre si terrà l’assemblea che deciderà i nuovi vertici di Confindustria. Nel frattempo non c’è nessuna vacatio. Si gestiscono senza difficoltà l’ordinaria e la straordinaria amministrazione». Il presidente Marcecaglia ha riaperto il dialogo con la Cgil. Come giudica questo passo?

«Molto positivamente. Ci possono essere momenti di difficoltà nei rapporti con le parti sociali, ma credo che arrivi il momento in cui si devono trovare soluzioni. Queste divergenze non possonodurare nel tempo. Bene ha fatto la Marcegaglia a trovare un punto di contatto». L’aggancio alla ripresa dalla crisi nel nostro territorio è sostenuto secondo lei dalle istituzioni? «E’ come se nulla fosse accaduto. E’ tutto fermo. Occorre velocizzare i processi, stare fermi equivale ad andare indietro». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Latronico a Tortorelli «Ignorati i parlamentari »

Buccico risponde agli ex assessori litigiosi

“PRENDIAMO atto con stupore della decisione del presidente della Camera di Commercio di trasformare l'ente camerale nella base logistica di una corrente del Pd». Lo scrive il coordinatore provinciale del PdL, senatore Cosimo Latronico. « Naturalmente l'on. Fassino ha il diritto di incontrare chi crede nei posti deputati, ma la casa di tutti gli imprenditori dovrebbe essere destinata, secondo tradizione, alla realizzazione di iniziative compatibilicon lasua primaria vocazione. E’ singolare - aggiunge - che il Presidente Il sen. Latronico della Camera di Commercio si affidi all'on. Fassino, autorevole esponente dell'opposizione, per saldare i rapporti col governo nazionale, dopo aver trascurato dal suo insediamento la rappresentanza parlamentare dei lucani, sicuramente quella di maggioranza, non so quella di opposizione. In un momento di crisi come quello che attraversa la nostra regione se ogni realtà facesse la sua parte, a partire dagli enti camerali, senza strumentalizzazioni e interessate subordinazioni, si darebbe un reale contributo alla coesione ad al rilancio di una piattaforma condivisa per potenziare le prospettive di sviluppo». matera @luedi.it

Il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha risposto alla recente querelle fra gli ex assessori Michele Morelli e Tito Di Maggio che si è sviluppata nelle ultime settimane e che è legata alla gestione della cosa pubblica delle recenti amministrazioni, precedenti a quella di Emilio Nicola Buccico. «Ho seguito la querelle Morelli-Di Maggio e se mi è stato e mi è impossibile evitare che alcune apparizioni nelle Commissioni consiliari siano stateo sianofugaci, possogarantire di non aver affidato una sola consulenza o un solo incarico a “conoscenti, attigui, familiari e contigui. Serbo - conclude il sindaco di Matera nel suo intervento, con riferimento all’attività amministrativa della sua giunta - peraltro, una minuziosa casistica di interventi per raddrizzare le gambe storte: e so che è difficile perché le cattive ed incrostate abitudini sono dure a morire».

Schiuma scrive al presidente nazionale

«Rispettare la logica della Coop per aiutare il nostro territorio» IN una lettera aperta inviata al presidente nazionale di Ancc-Coop, il presidente di Confesercenti Matera, Gianni Schiuma, scrive tra l’altro:«Negliultimi annilacrisi economica mondiale ha accelerato un fenomeno di progressiva chiusura di aziende di grandi, medie e piccole dimensioni, lasciando a casa migliaia di giovani materani, dipadri emadri di famiglia, di oneste e competenti maestranze, di cervelli che, nel più tradizionale dei copioni, si sono dati alla fuga, ricercando altrove, in Italia o all'estero, una occupazione e, soprattutto, un riconoscimento per anni di studio e per capacità che, spesso, vengono umiliate anche dalla politica locale, poco attenta alla meritocrazia e più sensibile ad argomenti clientelari. Io so solo - prosegue - che vedo sempre più gente “elemosinare” un lavoro, e mi spaventa, quando leggo un curriculum, scoprire il grado di formazione e professionalità dei nostri giovani, formati in tanti anni ed oggi abbandonati al loro destino e senza prospettive. In questo panorama desolante oltre alla mazzata arrivata da un ridimensionamento degli organici della scuola, previsto dal Governo centrale, e checauseràun esuberodioltre 300 persone, si va ad inserire anche la vicenda relativa all'ormai ex ipermercato Carrefour che diventerà a marchio Coop. Prima di parlarle del problema di Matera, però, voglio citarle alcuni paragrafi, di un testo con il quale mi sono trovato molto d'accordo: “L'idea base della cooperazione nasce dal bisogno e dalla solidarietà: si costruisce così una risposta imprenditoriale originale che, dalle prime esperienze pionieristiche, in più di un secolo e mezzo di storia, si sviluppa fino a diventare la prima organizzazione distributiva italiana. E' una storia di persone, di lavoro, sacrifici ed entusiasmi, strettamente intrecciata con le vicende politiche e sociali del nostro paese. I valori originari sono ancora oggi alla base della cooperazione: la centralità delle persone, dei loro bisogni e dei loro diritti”. Avrà sicuramente riconosciuto il testo, tratto dal sito www.e-coop.it e relativo al gruppo che lei guida e rappresenta. Ebbene esiste una vicenda Coop a Matera che vede a rischio le certezze e le prospet-

tive di 140 dipendenti, che in questi giorni stanno manifestando e protestando perché “altri” hanno deciso per loro. I sindacati nazionali che hanno sottoscritto l'accordo quadro conoscevano la filosofia di Coop? E gli stessi dirigenti Coop, che dicono di rappresentare e sostenere la centralità del fattore lavoro, come hanno potuto immaginare un accordo quadro che parla di un piano aziendale di rilancio nel quale proprio il “fattore umano legato al lavoro” enunciandolo come una semplice componente economica, assolutamente marginale rispetto a ragionamenti che, sinceramente, mi sembrano benlontani dai principi e dai valori che il movimento cooperativo dovrebbe rappresentare? Sembra assai singolare il fatto, inoltre, che l'ipermercato di Matera, con tendenze economiche positive e posizionato geograficamente in maniera strategica a servizio di un'area con un notevole bacino d'utenza, sia stato accomunato ad altre strutture, quelle pugliesi che, di fatto, già rappresentavano un fallimento in termini industriali per Carrefour. In sostanza, il piano di rilancio Coop sembra preoccuparsi di “risanare” il punto vendita di Matera che malato non è, con politiche di pesante riduzione degli orari di lavoro ma, anche e soprattutto,contagli alpersonale.Tagli che andrebbero ad appesantire ulteriormente una situazionesociale giàdelicata e fragile, devastando ulteriormente le risorse economiche di un territorio che soffre in maniera particolare. Ebbene, le chiedo umilmente, nella mia qualifica di rappresentante della microimpresa locale di riportare al centro di questa operazione “La centralità delle persone, dei loro bisogni e dei loro diritti” così come orgogliosamente proprio la sua organizzazione cita sulsito. Sono sicuro che esistono soluzioni alternative. La invito a Matera per verificare di persona la competenza delle maestranze dell'Ipermercato, per verificare la loro sincerità e l'attaccamento al lavoro, per scoprire quanto male farebbe al territorio anche un solo singolo taglio e per scoprire che investire in un territorio importando la “filosofia” di Coop (mantenendosi ad essa fedele), può aiutare quel territorio a crescere.

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Matera


C'E’ anche la piccola materana Arianna Paolicelli, di nove anni, tra i partecipanti all'edizione 2009 dello “Zecchino d'oro”. Arianna, che canterà “Buonanotte mezzomondo” è tra i 9 bambini sceltidopo 3giorni diaudizioni pressol'Antoniano diBologna, per interpretare le otto canzoni italiane in gara al 52° Zecchino d'Oro, in programma dal 17 al 21 novembre in eurovisione su Rai Uno. Cinque sono i bambini arrivati dalla Bulgaria, dalla Germania, dall'Inghilterra e da Malta, per interpretare le quattro canzoni estere. Due anni fa, tra i baby cantanti dell'Antoniano si è esibita la sorella minore di Arianna, Ilaria. Frate Alessandro Caspoli, direttore dell'Antoniano e presidente della giuria, ha salutato, ieri, i genitori dei bambini ricordando loro che lo Zecchino d'Oro è una gara di canzoni per l'infanzia, non una competizione tra bambini.

Martedì 8 settembre 2009

Previsto il rifacimento dell’ingresso monumentale della pineta di via Lucana

Parco del Castello, appaltati i lavori Il Comune di Matera ha appaltato all’impresa Edil Alta di Altamura i lavori di completamento del parco del Castello: le opere, che dovranno essere realizzate in 300 giorni, prevedono una spesa a base d’asta di 878 mila euro. I lavori consistono nella realizzazione di percorsi pedonali, sistemazione a verde, rampe di accesso, impianto di irrigazione, illuminazione, alberature e arredo urbano. Nel programma è previsto anche il rifacimento dell’ingresso monumentale della pineta di via Lucana. «Con il completamento – ha detto l’assessore ai Pisu, Michele Vizziello – dell’accesso monumentale e del costone di via Castello, si completa il terzo lotto dell’area del parco. Resta ora l’ultimo pezzo di quell'area, che va dal parco del Castello all’area del Campus universitario nei padiglioni del vecchio ospedale, demandato al progetto Giardino Urbano-Infrastrutture ipogee, candidato a finanziamento nell’ambito del programma Qualità Italia-Progetti per la qualità dell’architettura».

L’area del castello interessata dai lavori

Rifiuti, torrente Jesce e Italcementi tra le questioni affrontate dal presidente dell’Ente Cifarelli

Parco Murgia, presto la bonifica Programma di pulizia nella zona di Agna Ofra per un totale di 25.000 euro SARA’ effettuato nelle prossime settimane dall'Ente Parco della Murgia Materana un intervento di pulizia e bonifica nella zona di Agna Ofra per un totale 25.000 euro. E' alta l'attenzione sulle problematiche ambientali all'interno del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano. Rifiuti, torrente Jesce, cementeria e questione cinghiali sono alcune delle vicende sulle quali si stanno cercando soluzioni. «Per quanto riguarda i rifiuti, rilanciamo l'idea del controllo nell'accesso al Parco. Il problema dei rifiuti lasciati dai visitatori sul Belvedere purtroppo continua ad esistere - spiega il presidente dell'Ente Parco Roberto Cifarelli - E quando parlo di visitatori non mi riferisco ai turisti ma soprattutto ai materani che si vanno a trattenere là. Puliamo il Belvedere ma non possiamo andare avanti così. Sull'abbandono dei rifiuti, invece, la questione è un po' più seria, a partire dall'amianto fino ai rifiuti da demolizione. A mio avviso dovrebbero essere gli enti locali a farsi carico di aiutare i cittadini a smaltire correttamente i

Il presidente dell’Ente Parco Murgia Roberto Cifarelli; a destra il torrente Jesce

rifiuti. Se qualcuno ha costruito un pollaio in campagna con una lastra di eternit come tettoia la cosa più semplice per il cittadino è prendere l'eternit e andare a buttarlo da qualche parte. Altrimenti bisognerebbe fare la caratterizzazione del sito, rivolgersi ad una società specializzata che deve andare a raccoglierlo: è una procedura abbastanza complicata per un semplice cittadino. Se il Comune o la Provincia facessero un monitoraggio

GIUSEPPE Rielli presidente dell'Ambito Territoriale di Caccia “A” di Matera ha replicato, attraverso un documento diffuso nei giorni scorsi, alle dichiarazioni fatte da Roberto Cifarelli presidente del Parco delle Chiesi Rupestri di Matera sulla situazione dei cinghiali. «Abbiamo avuto notizie - ha affermato Rielli - di un'intervista al Tg 3 Basilicata del presidente del Parco delle Chiesi Rupestri Roberto Cifarelli. Tra le varie problematiche sollevate il presidente del Parco ha sottolineato una presunta non corretta gestione dell'A.T.C. A di Matera relativamente alla immissione di cinghiali sul territorio cacciabile. Al contrario questo Ambito Territoriale di Caccia ha sostenuto e sostiene che l'ultimo mirato intervento sul territorio cacciabile, di capi 22 cinghiali, è stato realizzato nel 2004 al solo scopo di

complessivo e aiutassero o con un contributo economico o facendosi carico di una parte di servizi (per esempio con la caratterizzazione dei siti), per il materano sarebbe più semplice smaltire in maniera corretta. Alla fine, quando il cittadino ha preso la lastra e l'ha buttata, è sempre il pubblico che si fa carico di smaltire il rifiuto. Tanto vale prevenire». Altra questione aperta, quella del torrente Jesce: «Dopo l'incontro in Regio-

ne attendiamo la programmazione degli interventi sui depuratori e sulle cause dell'inquinamento. Siamo in attesa dell'incontro con la Regione Puglia per il versante altamurano del torrente Jesce». Il presidente Cifarelli, inoltre, ha sollecitato Comune e Italcementi a sottoscrivere un protocollo d'intesa per rendere noti i dati sulle emissioni dello stabilimento e istituire un tavolo di monitoraggio ambientale insieme alle associa-

zioni ambientaliste: «Siamo nella fase in cui dovremmo concretizzare l'intesa», ha precisato. In via di definizione, infine, la vicenda dei cinghiali: «E' una situazione che stiamo affrontando attraverso la cattura. - conclude il presidente Cifarelli - Stiamo però gestendo situazioni che non erano prevedibili, ad esempio atti di vandalismo nei confronti dei recinti di cattura». Intanto, per gli amanti della natura, domenica 20

Rielli (A.T.C. A): «Cinghiali, l’ultimo intervento è stato realizzato nel 2004» rinsanguare la specie con soggetti altamente di pura razza mediterranea “ceppo maremmano”, in presenza di un'altissima percentuale di “ibridi” riscontrati negli abbattimenti annuali precedenti al 2004 che si avvicinavano più ai maiali domestici che a specie selvatica “cinghiale”. L’A.T.C. A sostiene ancora che la programmazione della predetta sperimentazione è rimasta a vantaggio della peculiarità di conservazione della specie selvatica. L'A.T.C. A di Matera - sostiene Rielli - fa rilevare invece che nelle zone cacciabili dei comuni della provincia di propria pertinenza gestionale l'equilibrio di presen-

za del selvatico cinghiale viene realizzato nei periodi annuali di caccia, nel mentre la presenza del cinghiale nelle aree protette tende ad aumentare sempre in maniera esponenziale». «L'A.T.C. A desidera conoscere - ha continuato il presidente Giuseppe Rielli - quali rimedi ha adottato la presidenza del Parco sin dalla sua istituzione, tenuto conto, che oggi si ricorre al solo rimedio dei chiusini. Rimedio che comunque porta alla sola distruzione della specie a vantaggio di alcuni e non certamente di chi pratica questa nobile attività venatoria. Va ribadito che a più riprese l'A.T.C. A di Matera ha posto il

problema smisurato del cinghiale nelle aree protette, richiedendo di collaborare con gli Enti preposti per porre rimedio anche attraverso specifici programmati interventi venatorio selettivi nelle aree protette e di esercizio della caccia di selezione nelle aree contigue alle zone protette. Si torna a rammentare, inoltre, il grave problema, già da tempo sollevato, della presenza sempre più numerosa di volpi, gatti domestici inselvatichiti, cani randagi molto aggressivi che popolano l'intera area agro silvo pastorale della Provincia di Matera. Prima che sia troppo tardi a porre rimedio al grave problema,

settembre si svolgerà “Agribike”, il secondo Raduno appulo lucano e percorso cicloturistico nel Parco in collaborazione con Fiab. La partenza è prevista da piazza Vittorio Veneto alle ore 9, l'arrivo a Jazzo Gattini per il pranzo finale La quota d'iscrizione di 15 euro (10 euro il ticket promozionale per famiglie) comprende anche il pranzo. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

l'A.T.C. A lancia l'allarme e chiede di unire le forze per trovare insieme soluzioni idonee. Infine - conclude il presidente dell’A.T.C. A Giuseppe Rielli - anche per evitare polemiche tra ambientalisti e presidenza del Parco, si suggerisce sul problema cinghiale di applicare quanto stabilito dal vigente regolamento Regionale pubblicato sul Bur Basilicata numero 41 del 3 giugno 2000 ovvero - precisa - di destinare l'immissione dell'80% dei capi catturati nei territori cacciabili degli Ambiti Territoriali di Caccia di Basilicata per il 20% nei territori individuati dalle competenti Amministrazioni Provinciali anziché, come oggi qualcuno sostiene che i capi di cinghiale catturati nel territorio del Parco con i chiusini vengano venduti per una caccia privata a scopo di lucro». Giovanni Spadafino matera@luedi.it

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32 Matera Arianna Paolicelli allo Zecchino d’Oro


Si parlerà anche di leucemie e linfomi. Riconoscimenti anche alle tre migliori tesi di laurea

Eccellenze del Sud a confronto Dal 10 al 12 settembre l’incontro annuale di ematologia e centri trapianto MATERA ospiterà dal 10 al 12 settembre, con inizio alle 12.30 presso l'Hotel Hilton Garden Inn, l'incontro annuale tra le Unità operative di Ematologia e dei Centri trapianto dell'Italia Meridionale e Insulare. Ai lavori parteciperanno medici e ricercatori provenienti dalle diverse realtà sanitarie meridionali. L'iniziativa è patrocinata dall' Irccs-Crob di Rionero (Potenza), dalle Aziende sanitarie di Matera, Ospedaliera San Carlo di Potenza e dalla Regione Basilicata. Presidente del convegno è il dr. Pellegrino Musto, direttore dell'Ematologia del Crob di Rionero. Nel corso del convegno, articolato in diverse sessioni monotematiche moderate da ematologi senior responsabili di strutture complesse di Ematologia, verranno presentate esperienze cliniche e biologiche. L'organizzazione dell'incontro annuale delle Unità Operative di Ematologia dell'Italia meridionale e insulare quest'anno compete alla Regione Basilicata e avrà luogo a Matera. L'Ematologia a Matera ha una storia relativamente recente, ma l'attività è in crescita esponenziale e, a breve, come da piano aziendale, con l'attivazione delle Unità Complessa sarà possibile dare adeguata risposta alla domanda di salute dei nostri cittadini. «Obiettivo principale dell'incontro -ha detto il dott. Alberto Fragasso, responsabile dell'Unità Operativa Semplice di Ematologia dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera- sarà quello di lasciare ampio spazio alla discussione ed alla presentazione di dati originali da parte dei giovani Ematologi appartenenti alle diverse Scuole, integrando la pratica clinica con le più recenti innovazioni tecnologiche e biomolecolari della ricerca ematologica'». Tra i temi trattati, figurano le più importanti neoplasie ematologiche (leucemie acute e croniche, linfomi, mielomi, sindromi mielodisplastiche e mieloproliferative), con specifica attenzione ai trattamenti innovativi di recente introduzione o di prossimo utilizzo nella pratica clinica ed alle linee di ricerca più avanzate, ivi incluse le pro-

Matera sarà sede dell’incontro annuale di Ematologia e centri Trapianti del Mezzogiorno

cedure trapiantologiche con cellule staminali autologhe ed allogeniche. Verrà dato ampio spazio anche alle emopatie non neoplastiche, quali emoglobinuria parossistica notturna, citopenie autoimmuni, aplasie midollari, talassemie e, in partico-

lare, ad una patologia di confine fra ematologi, pediatri ed internisti, come la malattia di Gaucher, a cui verrà dedicato uno specifico simposio. Nel corso dell'incontro, le tre migliori presentazioni da parte di giovani ematologi, selezionate in ma-

niera anonima da una commissione scientifica, riceveranno un premio dedicato alla memoria di uno dei più illustri rappresentanti dell'Ematologia Italiana, il prof. Bruno Rotoli, cattedratico dell'Università di Napoli, recentemente scomparso.

Una intera giornata, quella del 12 settembre, sarà dedicata al Corso di Nursing per gli Infermieri che lavorano in Reparti di Ematologia e Trapianto, durante il quale verranno discusse importanti tematiche relative alla qualità dell'assistenza, alle proce-

dure di accreditamento, alle complicanze post- trapiantologiche, alle problematiche del Day-Hospital e dell'anziano fragile, al ruolo dell'Infermiere nella ricerca ed alla assistenza psicologica dei nostri pazienti. matera@luedi.it

La struttura è inutilizzata e la città sottovaluta la risorsa turistica

Infopoint ancora chiuso Il consigliere Angelino: «E i 39mila euro regionali?» Il consigliere comunale Giovanni Angelino, esponente dei Verdi per la Pace, in una nota esamina i problemi del turismo cittadino: «Settembre, anche piuttosto freddo. Estate ormai agli sgoccioli, vacanze quasi tutte concluse: anche per Matera è tempo di fare un bilancio sull'andamento della stagione turistica- esordisce - Ancor prima di apprendere dagli operatori del settore, ristoratori ed albergatori, quali siano stati i numeri dell'estate 2009 e le eventuali oscillazioni in positivo od in negativo rispetto agli anni precedenti, è opportuno fare immediatamente una precisazione: l'amministrazione comunale di Matera non ha ancora compreso quanto il turismo sia uno dei pochi punti cardine cui può ancorarsi la città in questa fase di contingenza economica e produttiva di-

sastrosa. Lo si comprende da fatti che dovrebbero costituire la base essenziale dei servizi turistici in una città con tale vocazione, tra l'altro patrimonio Unesco, e che a Matera puntualmente vengono sottovalutati o completamente ignorati. Sembra un trafiletto della “Settimana enigmistica”, ma “forse non tutti sanno che...” il Comune di Matera ha beneficiato di un finanziamento di 39 mila euro assegnati dalla Regione Basilicata, mediante l'Agenzia per la Promozione Turistica (ex-Apt), per l'apertura e l'attività di un info-point in piazza Vittorio Veneto, come avvenuto già negli anni scorsi. Peccato, però, che del punto informazioni quest'anno, in piazza, non se ne sia vista neanche l'ombra. Dal Comune di Matera nessuno si è preoccupato di allestire la struttu-

ra, di convocare il personale che avrebbe dovuto garantire assistenza ai turisti, nonostante i soldi pubblici siano arrivati ed anche per tempo. Questo, insomma, è l'emblema della considerazione che la Giunta Buccico, con tutte le sue dipendenze, ha del turismo e del rispetto che porta a chi, chissà ancora per quanto, assicura alla Città dei Sassi una delle uniche ed ultime fonti di sostentamento. Che fine hanno fatto questi 39 mila euro? - si chiede Angelino Che fine hanno fatto i nostri amministratori? Che fine ha fatto il giustizialismo amministrativo plateale del sindaco Buccico che avrebbe dovuto scongiurare, sradicandoli, episodi come questo? E' un cane che si morde la coda, purtroppo, considerato che il primo

I Sassi di Matera, patrimonio Unesco

cittadino di Matera detiene, ad interim, anche la carica di assessore al turismo. Ma queste sono tutte domande legittime, alle quali il sindaco deve dare una risposta tempestiva e la città deve pretenderla». matera@luedi.it

Successo della manifestazione “Pietre che cantano” fra giochi di luci e sperimentazione

Fuochi d’artificio nella magia di S. Pietro Caveoso

Cascate di fuoco per “Pietre che cantano”

UNA piazza gremita già dalle prime ore della sera, un copo d'occhio straordinario per uno dei luoghi più suggestivi della città: piazza San Pietro Caveoso. La manifestazione “Pietre che cantano” ha registrato un risultato più che lusinghiero affidato anche alle straordinarie capacità del light designer, Tony Iacovuzzi e alla ditta campione del mondo di fuochi piromusicali, la Pirotecnica Santa Chiara, con la professionalità di Maurizio Di Pietro (titolare) e di tre suoi dipendenti: Youssef El Mohiri (di origine marocchina), Leo Montoya (di origine peruviana) e Andrea Esposto da Sanbenedetto del Tronto. Una voce narrante, quella del materano Luigi Presicci. Uno staff tecnico impeccabile, coadiuvato dalla regia audio di Sabino Colangelo e dagli effetti laser di Tony Colangelo. Due artisti, Valentina Rec-

chia e Giorgio Sanrocco, in arte “Split” per sorprendere il pubblico nella seconda parte dello spettacolo con due perfomance live che hanno reso ancora più originale uno spettacolo già apprezzato dal pubblico per le emozioni che riusciva a trasmettere. La formula di Pietre che cantan - si legge in una nota - è risultata vincente anche in piazza San Pietro Caveoso. Le pillole di storia, quelle del sito che ospitava l'evento raccontate live da Leonardo Presicci e quelle dedicate alla città di Matera trasmesse dalla voce fuori campo alternate con le colonne sonore di Vangelis, Emma Shapplin, Enya e Jean Michel Jarre fanno parte ormai della storia di Pietre che cantano, un evento ideato proprio per esaltare il patrimonio storico-religioso presente nel territorio. A sorprendere il pubblico sono sta-

ti ancora una volta i fuochi d'artificio elettronici allestiti sulla terrazza e sul campanile della chiesa e sul complesso rupestre dell'Idris. Nella prima parte particolarmente apprezzate le fiaccole bianche e verdi sulla roccia dell'Idris e lo spettacolo piromusicale di circa cinque minuti che ha condotto all'intervallo. Agli organizzatori sono arrivati i complimenti del presidente del consiglio comunale Romeo Sarra, che ha definito il sito scelto da “Pietre che cantano”la bomboniera della città dei Sassi e del maestro cartapestaio Michelangelo Pentasuglia, omaggiato dagli organizzatori con l'immagine di un suo angeloin cartaspestaproiettatosul complesso rupestre dell'Idris. A sorprendere il pubblico sono state le performance di Valentina Recchia, ballerina, scenografa, coreografa e autrice di Ferrandi-

na già protagonista al Duni con il musical "Le favole nel 2009" e dell'artistaGiorgio Sanroccoinarte Split, che si è proposto per l'occasione come ballerino di strada. Due esibizioni intervallate da un'altra novità di Pietre che cantano 2009: la diffusione di effetti laser con fumo sulla facciata della chiesa a cura del programmatore Tony Colangelo sulla base di Jean Michel Jarre. Poi il gran finale, con lo spettacolo piromusicale programmato dalla Pirotecnica Santa Chiara su Mythodea di Vangelis: oltreai fuochi d'artificio a tempo con la musica è stato l'effetto cascata a trasformare la bomboniera di Piazza San Pietro Caveoso nel più magico dei luoghi. Uno spettacolo indimenticabileche gli organizzatori sperano serva a candidare la rassegna fra gli eventi storicizzati. matera@luedi.it

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Matera 33

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Sorrisi per la stampa

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

C’è vita nella lampadina SI svolgerà il prossimo 27 settembre la nuova edizione della manifestazione promossa dalWwf di Matera “C’èvita nella lampadina” che prevede la distribuzione di lampadine a risparmio energetico. Il titolo dell'iniziativa è stato scelto per simboleggiare il fatto che un uso attento e intelligente dell'energia può aiutare tutti noi a vivere meglio. Molte delle lampadine fulminate consegnate loro sono state riutilizzate, ricavandoci dei vasetti per piantine. Certamente una destinazione più dignitosa del bidone indifferenziato. Per il WWF, nulla più dell'inserimento di una forma di vita in un oggetto normalmente inquinante rappresenta come, con il riciclaggio e l'uso di moderne tecnologie, la natura può convivere con la modernità.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Vezzoso Via Lucana 289 0835/310004 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 L’era glaciale 3 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Segnali dal futuro 17,30 - 19,40 - 21,45

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 19,30 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La custode di mia sorella 17,45 - 19,45-21,45

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Harry Potter Il principe mezzosangue 19 - 21,45

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva

•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Riposo settimanale

• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

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Pomarico Preoccupa l’intenzione di ampliare l’impianto e realizzare un inceneritore

Debiti e discarica, i nodi stretti Attacco frontale del Pd che invita il primo cittadino Casolaro a fare chiarezza POMARICO - Il Pd attacca il sindaco, Giuseppe Casolaro (Pdl) su debiti del Comune e discarica. La scintilla è stata l'ultima riunione della massima assise cittadina, dove tra le altre cose, i consiglieri di Pomarico Solidale, Giuliva e Glionna, avevano addirittura abbandonato l’aula a margine delle lettura di una dichiarazione. «Ci duole ammettere -rendono noto invece i piddini- che di questioni seriesu cui discutere ce ne sono tante, una su tutte è quella del bilancio resa ancor più delicata dalla sottrazione dalla Tesoreria comunale di oltre 310mila euro da parte di vecchi creditori»; poi lamentele per le mancate delucidazioni del primo cittadino: «Alla nostra interpellanza la risposta che era tutto sotto controllo grazie alla sua fantasia e alla sua finanza creativa e alla realizzazione di un inceneritore, manon a movimenti finanziari consolida-

Giuseppe Casolaro

ti, studiati ed elaborati da tecnici del settore». E, nel cuore del documento, il partito finalmente arriva a parlare della discarica di Manferrara Sottana. Citando, per chi ancora non lo sapesse, l'atto di

convenzione firmato da Casolaro (in data 6 novembre 2006) con la società aviglianese “ProgettAmbiente”, per “affidamento della progettazione esecutiva ed esecutiva, dell'ampliamento e della successiva gestione economica e finanziaria della discarica comunale”. Senza rimettere la memoria, ovviamente, al tempo dello sbarco in Pomarico della cooperativa di Rosa, risalente ai tempi del secondo mandato del sindaco Raucci, già coordinatore cittadino del Pd.Però, ovviamente,adessoi conti possono essere presto riportati. «Il passaggio della discarica nelle mani di ProgettAmbiente - affermano giustamente dal Pd- risulta essere una mossa poco lungimirante; infatti, come dimostrano i fatti, e non la fantasia, la discarica sarebbe stata, oggi, l'unico modo per ottenere sostanziose entrate economiche per la cassa comunale». Il Pd, a questo proposito, cita il milio-

Il sindaco Santarcangelo scrive all’Asm

Due poliambulatori da migliorare PISTICCI - Poliambulatori da adeguare, in termini di servizi e fruibilità. A sollevare il problema è il sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo, che ha scritto al direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano. «Mi permetto di segnalare -scrive Santarcangelo- sulla scorta di lamentele pervenute da utenti e per personale conoscenza, la situazione degli attuali Distretti-Poliambulatori di Policoro e Pisticci. Sono strutture non adeguate (e probabilmente non accreditabili) per via di barriere architettoniche e di spazi angusti, sia per gli operatori che per i cittadini (le sale di atte-

sa sono costituite dai corridoi). La mancanza, inoltre, di parcheggi condiziona una difficile accessibilità da parte delle categorie più deboli. Né, d'altra parte, i lavori in corso a Policoro sembrano in grado di risolvere queste problematiche strutturali. A latere non va sottaciuto che tali strutture sono condotte in locazione (abbastanza onerose) dall'Azienda. Per ultimo mi permetto di suggerirti la possibilità di candidare nel Pois -se non sono possibili soluzioni alternative- la costruzione ex novo di adeguate strutture distrettuali». provinciamt@luedi.it

ne di euro corrisposto in quattro mesi dal Comune di Matera e quei «dieci o 15 paesi -dicono- che sistematicamente scaricano i loro rifiuti sul nostro territorio». Oltre a promettere dibattitiperil futuro,infine,il rimprovero per non aver quindi trovato le risorse necessarie per far rimanere il sito di Manferrara Sottana “dote del comune”. Non tutto è chiarissimo, ma la cosa anche meno chiara sta proprio su quel fantomatico inceneritore citato dall'attuale sindaco. Casolaro, oltre a parlare di commissariamento e debiti su palco e in Consiglio, dovrebbe forse un'assemblea cittadina durante la quale, carte alla mano e tenendo presente ogni situazione pendente, faccia capire se il dissesto finanziario di cui molti parlano è realmente da scongiurare, o si può stare quasi tranquilli. Nel frattempo i debiti accumulati dal Comune sono certezza. Nunzio Festa

Ferrandina

Incendio minaccia gli opifici FERRANDINA - Un incendio di vaste proporzioni ha minacciato, ieri pomeriggio, l’area industriale di Ferrandina. In fiamme sterpaglie e macchia. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco perchè le lingue di fuoco minacciavano alcuni opifici. A Metaponto il traffico ferroviario è stato interrotto per oltre un’ora a causa di un altro incendio vicino ai binari. provinciamt@luedi.it

Una settimana di eventi

Marconia in festa per la Madonna MARCONIA - La festa patronale in onore della Madonna delle Grazie, ha quest'anno un abbondante programma sacro e sociale. Oggi, alle ore 21, si terrà uno spettacolo religioso in chiesa, dal tutolo: “ Testimoni dell'Amore”, presentato dal gruppo teatrale di Pisticci “Le sentinelle del Mattino Giovanni Paolo II”. Domani lastatua dellaMadonna èin zona D'Angella, con seguente fiaccolata da piazza Archita alla chiesa. Al termine della fiaccolata, si terrà un incontro con don Filippo Lombardi sul tema: “2009- 2010: Anno sacerdotale tre figure significative del cattolicesimo italiano: Don Sturzo, Don Mazzolari, Don Milani“. Giovedì, alle ore 19 inizia il triduo, poi Santa Messa, venerdì 11 settembre alle ore 17.30. Segue il Giro motorizzato della Madonna delle Grazie per le vie di Marconia. Sabato 12 settembre alle ore 18 la Santa Messa. Segue l'asta del carro con confessore a disposizione. Domenica 13 settembre alle ore 8, 10.30, 18 e 22.00 Messe e confessioni tutto ilgiorno. Alle ore19 la processione. Dal 7 al 13 settembre presso la Sede Cecam, in piazza Elettra, mostra di arte sacra. Il programma civile parte il tre settembre, ha inizio con il Grest (gruppo estivo) a cura dell'Acr (Azione cattolica

ragazzi), con laboratori ludici al mattino e giochi nel pomeriggio. Venerdì quattro settembre ci sono tornei di calcetto e mini volley, a cura dell'Associazione sportiva e culturale Libertas San Giovanni Bosco. Torneo di carte, a cura dell'associazione anziani di Marconia. Domenica alle ore 16 si terrà il palio. Giovedì 10 settembre alle ore 15 chiusura Grest a cura dell'Azione cattolica. Alle ore 17 animazione per i bambini con Truccabimbi, clown e giocolieri. Alle ore 19, la fiera di prodotti tipici. Dal 10 al 12 settembre la IV Fiera oggetti antichi e moderni a cura di Nicola Fanuzzi e IV Fiera dell'Antiquariato a piazza Bologna. Venerdì 11 settembre in pomeriggio alle 17 senza barriere architettoniche e carovana per le principali vie del paese. Percorso ad ostacoli in carrozzina per normodotati e testimonianze. Esibizione Arcieri sul calcetto della Parrocchia e scuola di tiro per diversamente abili. Alle 21.30 esibizione del trio comico “Ardone Peluso Massa” con giovani cantanti locali in piazza Elettra. Sabato 12 settembre alle ore 8 sparo di mortaretti in zona 167. Alle ore 8.30 il giro per le vie del paese del complesso bandistico “Guglielmo Marconi”, diretto dal maestro Liccese. Gianfranco D’Angella

SPUNTI di VITO PELAZZA*

Pisticci Vito Pelazza critica le recenti esternazioni della consigliera Gallo

PISTICCI - Il 27 agosto scorso, veniva pubblicato nella rubrica “spunti” del Quotidiano della Basilicata un articolo firmato dal consigliere comunale di Pisticci, Anna Gallo. Nei giorni scorsi, ho provato a leggere e rileggere quell'articolo in cui la Gallo “diagnosticava” quest'ennesima crisi dell'amministrazione comunale di Pisticci e pur avendo dimestichezza con alcuni termini filosofici [...] non sono riuscito a capire molto. Sembra di leggere un specie di raccolta di aforismi sui valori di una comunità, scaturita da una sorta di interesse per la bioetica. Valori certamente importanti che in politica, però, dopo essere stati abbondantemente enunciati richiedono di essere, nei fatti, osservati. Quale è allora il messaggio di quell'articolo e quale è la proposta di Gallo per sanare la crisi? Forse con quelle parole l'autore voleva, visto che raramente prende la parola in consiglio comunale, dimostrare la sua cultura nozionistica? O forse voleva affermare la sua presenza nella politica pisticcese attirando l'attenzione sul suo operato? Non è un caso, infatti, che la reazione è scattata non appena qualcuno ha definito Gallo un “mezzo consigliere”. Ma avere cultura significa, sociologicamente, trasformare le no-

Parole vuote e bisogni reali zioni e i valori appresi e predicati in “qualità personali”, che orientano il comportamento di un individuo anche nell'attività politica, dove l'ultima ratio resta sempre la cittadinanza e le scelte da essa compiute attraverso il meccanismo del “voto”. L'articolo menzionato, invece, è solamente un disordinato “copiaincolla” di versetti (recuperabili tranquillamente su internet) che poco hanno a che fare con le reali motivazioni della crisi politica attuale. Gallo, difatti, sfoggia nozioni bioetiche, ma è lontana anni luce dalle motivazioni politiche pratiche alla base della rottura politica: ed il tutto mentre il 97% della cittadinanza sa che le crisi politiche pisticcesi sono dovute alla praticità degli interessi e non a paradigmi ideologici-filosofici. Tra ontologia, relativismo, politichese, Boezio, polis ed ethos, la parabola scritta da Gallo viene suggellata da una annichilante frase finale in cui si afferma: “Questa sono io” e questa è “la mia proposta per riavviare il cammino interrotto”.

Una frase politicamente inquietante non solo perché nel testo non c'è una diagnosi oggettiva delle reali patologie del sistema politico pisticcese ed unaconseguente proposta o terapia fattibile e concreta, ma anche perché dire “questa sono io” sembra quasi una rilettura della teoria del “superuomo” di Nietzsche in chiave di “superdonna” o “sacerdotessa” della politica pisticcese. [...] Ho cercato di approfondire il senso delle parole contenute nella iperuranica parabola scritta dalla consigliera, soprattutto considerando la correlazione tra ciò che in politica si predica e ciò che in politica, invece, si fa. E' necessario considerare il nesso tra valori predicati e la loro osservanza nella praticità della azione politica, poiché, come nella vita, anche in politica ciò che resta sono i fatti e non le belle parole. La mia conclusione è che quella diagnosi della crisi fatta dalla Gallo, nel totale fraintendimento ideologico, confonde la politica con la bioetica, ma soprattutto confonde ciò che la consigliera, in politica, “vorrebbe essere” con ciò che in po-

litica la consigliera “è e fa”. Nei fatti “si predica malissimo e si razzola ancora peggio”, poiché, mentre la consigliera sfoggia nozioni di purezza ideologica, continua imperterrita a sedersi tra i banchi dei “mercanti nel tempio” della sala consiliare, fomentando e partecipando recidivamente a congiure contro i nuovi“martiri”della politica locale. Non fu forse questo il suo comportamento durante l'amministrazione Giannone? Ma proviamo ad analizzare le sue dichiarazioni partendo dai fatti. L'articolo comincia con la seguente frase: “il mondo precipita nell'inciviltà”. Un frase quasi apocalittica con cui ha appena e fatalmente scoperto l'acqua calda [...]. La politica pisticcese è ormai uno spettacolino teatrale che ridicolizza le istituzioni e che fa solo divertire chi minimamente si interessa ad essa, mentre gran parte della popolazione è presa da serie preoccupazioni circa il suo futuro nella nostra terra. Inoltre, nell'anno passato, la Gallo, chiedendo la ingiustificata rimozione del sottoscritto dalla carica e tacendo su quella di Plati, non solo

ha delegittimato il ruolo della giunta e del sindaco, ma ha umiliato la deontologia politica, la morale comune e la dignità degli elettori, che con il voto hanno scelto i propri rappresentanti politici. Citando Boezio poi, la consigliera esalta i concetti di comunità, uguaglianza e democrazia. Nei fatti è all'opposto. La democrazia, infatti, è comunemente definita “governo del popolo” proprio perché grazie ad essa una comunità delega ai propri rappresentanti, “eletti” col voto dei cittadini, la gestione di se stessa e del suo spazio vitale, cioè il territorio che essa abita. Insommadietroun votoc'èlascelta di un cittadino che è prima di tutto “dignità e persona”. Non può predicare sulla dignità e sulla democrazia chi, come la Gallo, nel suo cronico trasformismo politico, tradisce gli elettori passando dal partito in cui è stata eletta (Udc) alla scuderia del Pdl o chi, non rispettando la volontà e la dignità di una comunità, ha chiesto la ingiustificata rimozione di assessori “eletti dalla popolazione” e dunque sacrosanta espressione della democrazia. Non può parlare di democrazia chi, come la Gallo, condivide le scelte del Pdl sul nucleare in Italia [...] Da cittadino mi sento offeso da quanto sostenuto nell'articolo della Gallo. *Consigliere comunale

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San Mauro Forte Via libera al Piano di diritto allo studio

Incontro-dibattito a Irsina

Il Comune conferma i contributi alla scuola

Agricoltura, Addc «Piano regionale inapplicabile»

SAN MAURO FORTE - Anche l'anno scolastico 20092010, pur tra le polemiche di questi giorni innescate dai tagli agli organici (docenti e personale Ata) e quelle di qualche mese fa, ancora non sopite, relative alla riorganizzazione delle direzioni scolastiche con relativi accorpamenti più o meno forzati, si sta per avviare. Per assicurare i servizi di propria competenza, gli enti locali fanno la loro parte. A tal fine,nelle settimanescorse si è riunita la commissione comunale per il diritto allo studio, composta dal vice sindaco, Donato Tricarico, dai consiglieri di maggioranza Lucia Colucci e Innocenzio Tremamondo (assente), dal consigliere di minoranza Domenico Sanchirico (assente), dalla rappresentante dell'Istituto comprensivo Emilia Ferrara, dalla rappresentante sindacale della Cisl, Rosa Anna Dipierro, e dai rappresentanti degli studenti Sonia Catera e Maddalena Diluca (assente), per la approvazione del “Piano comunale per il diritto allo studio per l'anno scolastico 2009-2010”. In sostanza, l'insieme degli interventi che servono a favorire e sostenereun pòtutti gliaspetti

Il municipio di San Mauro Forte

connessi alla attività scolastica. Dal relativo verbale redatto alla fine della riunione, poi recepito dall'amministrazione civica con deliberazione della Giunta comunale 59/2009, si evince la riconferma di tutti i servizi sino adora garantitiagli alunni e alle loro famiglie. In dettaglio, è stato riconfermato un contributo di 2.000 euro in favore della scuola materna privata gestita dalle “Suo-

re discepole di Gesù Eucaristico”, nonchè un contributo all'Istituto comprensivo per lo svolgimento di attività extrascolastiche pari a 2.500 euro. Per quanto riguarda, invece, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni della scuola elementare, è stata fissata una spesa di 2.700 euro, mentre per la fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo ai restanti alunni della scuola

dell'obbligo (la ex scuola media inferiore e le prime due classi della scuola secondaria di II grado) è stabilita una spesa di 7.880 euro. Per il rilascio di borse di studio alle famiglie di alunni in disagiate condizioni economiche è prevista una spesa di 13.663 euro, mentre per garantire il servizio di mensa scolastica la somma che si prevede di spendere è pari a 27.000 euro. In tutto, per l'ammontare complessivo di una spesa pari a 55.742 euro che, per 45.238 si prevede debba essere coperta da contribuzione regionale, compartecipazione degli utenti della refezione e rimborso per i pasti forniti ai docenti da parte dell'istituzione scolastica. La parte rimanente di oltre 10.500 euro, invece, è la quota che dovrebbe gravare a carico delle risorse vere e proprie del bilancio comunale. C'è da tenere presente che, per quanto riguarda le somme previste e che sono direttamente connesse ai trasferimenti regionali, la loro entità potrebbe subire variazioni a seconda delle risorse messe in campo dall'Ente regione e dal relativo riparto che ne conseguirà. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Blitz a Tricarico, denunciato un 35enne

Un’altra piantagione di marijuana TRICARICO - Ancora coltivazioni illegali di mariuna nelle campagne della Collina materana. Domenica scorso, i carabinieri della Compagnia di Tricarico hanno effettuato un vasto servizio di controllo del territorio, mirato, soprattutto, alla prevenzione e repressione di ogni reato connesso con lo spaccio e la produzione di droga. L’attività, compresa in un più ampio servizio coordinato dal Comando provinciale diMatera edisposto inoccasione del fine settimana, ha visto impiegati i militari dell'Arma in particolar modo sui centri urbani e le aree rurali ed ha avuto i risultati sperati. Infatti, a seguito di uno dei controlli eseguiti nell'agro di Tricari-

co, personale del Comando Compagnia di Tricarico ha individuato e proceduto a sequestrare ben 8 piante di marijuana. Le stesse, opportunamente individuate, erano alte circa una trentina di centimetri ciascuna e ovviamente sono state immediatamente sottoposte a sequestro per i successivi accertamenti delegati ai reparti specializzati dell'Arma che dovranno stabilirne la percentualedi “Thc”oltre a confermarne la natura. Nei guai è finito un uomo di Tricarico, un 35enne del posto, che è stato così denunciato. Trovate in un terreno di proprietà dello stesso e, ormai mature, erano già pronte per essere “trattate”per la produzione successiva dello stupefacente.

Gli esponenti dell’Addc a Irsina

IRSINA - Nel salotto di piazza XXV Luglio a Irsina, si è svolto un proficuo incontrodibattito promosso dalla sezione Addc, sul programma di sviluppo rurale di Basilicata. I relatori presenti al tavolo: Brunella Massenzi, della segreteria Addc provinciale; Michele Montanaro, agronomo; Rosa Canitano, commercialista e la consigliera regionale Rosa Mastrosimone. Ha introdottogli argomenti il segretario di sezione, Michele Defilippis, rimarcando l'importanza dell'infomazione, e quindi della conoscenza, dei provvedimenti della Regione, non solo in agricoltura, pubblicati, ma spesso disconosciuti dagli interessati. Defilippis ha fatto il punto sul settore agricolo, e di tutta la drammaticità che colpisce il settore agricolo, e non solo, in Basilicata. Montanaro ha esposto con chiarezza e competenza il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 che prevede: 1) Insediamento dei giovani agricoltori; 2) Ammodernamento delle aziende; 3) Partecipazione degli agricoltori al sistema di qualità alimentare; 4) Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili. Gli interventi degli agricoltori presenti in piazza, hanno dato vita a un lungo e

Mostra antologica di Vito Masiello per celebrare la storia della città

Duecento scatti su Irsina IRSINA - Vito Masiello racconta Irsina con la forza delle immagini. Grazie all'attenzione del figlio Enzo, le immagini scattate negli anni da Vito Masiello diventano patrimonio per il futuro. Di un lavoro, si parla, che può essere la gioia di amanti e praticanti della “paesologia”, come allo stesso tempo di un testo utile per quella che il passato conosceva col nome di Montepeloso. Il titolo dell'Antologia fotografica -duecento scatti circa- è appunto “Vito Masiello racconta Irsina”. E' non poteva essere altrimenti. Dato il fatto, per esempio, che si tratta d'immagini pronte a testimoniare pezzi di paesaggio, “feste religiose, vita agreste, arte e mestieri”. La presentazione

di Enzo Masiello è nitida quanto il volume: “Questa è una antologia fotografica nata dalla insita passione e dall'amore che l'autore ha da sempre nutrito per la sua terra e la sua gente. Con grande spirito di osservazione e acutezza nei particolari ha raccolto, con le immagini, lo svolgersi e i cambiamenti della vita di Irsina nel corso degli anni”. Chiunque fosse interessato, intanto, può trovare il libro usando lo spazio telematico www.ilmiolibroi.it oppure contattando direttamente Enzo Masiello, tramite i.masiello@alice.it. La realizzazione fa parte di quelle in grado di dare soprattutto a piccoli centri abitati che spesso fanno parte della grande zona che è margine, una possibi-

lità per non perdere momenti del passato e contemporaneamente dire di nuovo dell'esistenza di tante bellezze da salvare. Per esempio, il testo potrebbe essere addirittura strumento d'analisi. In quanto, un'opera del genere, per certi versi semplice da conoscere, è capace pure di ricordare di mestieri (vedi il calzolaio e non solo) utili persino nei nostri giorni. E, ancora una volta, destinati a menzionare di figure lavorative difficili oggi da rintracciare ma per le quali forse ci sarebbe appunto per questo motivo mercato utile. E’ sempre una bella impressione, soprattutto per gli irsinesi emigrati, trovarsi di fronte autentici scorci del proprio paese. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Il centro di Irsina

proficuo dibattito. Infatti dal dibattito, è emersa l’insufficiente applicabilità dei provvedimenti previsti dal Piano regionale. In particolare, il piano di insediamento dei giovani agricoltori risulta inadeguato per un eventuale avvicinameto degli stessi all'agricoltura. Gli agricoltori, tra l'altro, hanno chiesto maggiore sburocratizzazione delle relative pratiche affinchè i tempi di realizzazione dei progetti siano più brevi e più certi. Rosa Canitano ha ribadito la necessità per gli agricoltori di affidarsi ad associazioni e professionisti altamente qualificati nel settore. Rosa Mastrosimone, nel suo intervento di chiusura, ha ribadito la necessità di ascolto dei problemi della gente tra la gente, non solo riferendosi al settore agricolo. Ovviamente il riferimento è a un ascolto costante, ben oltre il tempo della campagna elettorale. Intenso e proficuo il dibattito. Gli agricoltori presenti hanno anche apprezzato, l'impegno profuso dal partito che ha investito su questo tema. L'auspicio, per loro, ora, e quello che i temi esposti durante la serata, soprattutto per quanto riguardo l'accesso ai crediti, ai finanziamenti, e all'inserimento dei giovani nel mondo dell'agricoltura, non restino solo temi di una serata. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

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Bernalda Leone (Forum Democratico): «Fine di un incubo, trionfo della ragione»

Rimossa la pista ciclabile Per le due ruote il solo senso di marcia è quello che porta verso la chiesa di S. Donato BERNALDA - Da ieri mattina la pista ciclabile su corso Umberto a Bernalda non esiste più. Dalle prime ore di ieri, gli operai incaricati di smantellarla hanno lavorato per togliere le linee che delimitavano la carreggiata per le auto e quella per le bici. L'operazione ha portato via tutta la mattinata. Dalle ore 13 le linee non esistevano più così come i cartelli che indicavano l'inizio e la fine della pista ciclabile. Naturalmente ora, per tutti i ciclisti, è da ricordare che il solo senso di marcia è quello che porta verso la chiesa di San Donato, precisamente direzione da villa comunale a salire vero la chiesa di San Donato. Pertanto, per coloro che invece volessero percorrere la strada in senso contrario devono tener conto che questo non sarà possibile tranne che dalle strade che affiancano corso Umberto a sinistra e destra. Sulla vicenda è intervenu-

Le operazioni di smantellamento

to Michelangelo Leone del Forum Democratico, il quale ha parlato della fine di un incubo per tutti i cittadini di Bernalda e per i tanti turisti che hanno visitato Bernalda in questi quattro anni. «L'eliminazione del pericoloso segmento ciclabile,

incompiuto e velleitario così come attuato, - si legge all'interno del comunicato del Forum Democratico - è lo stigma di un'amministrazione che ne è stata simbolicamente rappresentata. L'immagine che questa mattina - continua la nota -

ritraeva l'operatore che cancellava la segnaletica era la metafora di una cultura amministrativa che veniva rimossa. Tutto il disagio e lo sconvolgimento che ha rappresentato per Bernalda comincia ora ad essere rivisto gra-

Il ricordo di monsignor Natalino Zagotto e di suor Rebecca Nazaro

zie alla semplice rivendicazione di cittadini posta ad interlocutori animati da spirito di servizio autentico. Istituzioni lontane anni luce dalla concezione della cosa pubblica di chi ha voluto certe stramberie. È una sonora sconfitta per quella politica imposta con millanteria e disturbo alla cittadinanza. Quella politica popolata da incompetenti che costringono la società civile a sopperire alle sue lacune e a farsi carico di ripararne i guasti. Una politica affollata da cerchiobottisti incapaci di opporsi con dignità e determinazione ai compagni che sbagliano. La cancellazione della corsia ciclabile, vendutaci come improbabile pista ciclabile dalla propaganda di partito, è anche il trionfo della ragione e del buon senso sulla miseria di chi non ponderava su quanto andava combinando e non esitava a mettersi contro la volontà diffusa della gente. È uno smacco per chi dalle lotte per le classi operaie è passato

con disinvoltura a sostenere politiche assurde contro la volontà manifestata da migliaia di cittadini. È la sconfitta più vistosa, anche se di minore portata sociale, dopo i falsi 630 posti di lavoro sulla Basentana e dopo la sventata devastazione di Metaponto con i farneticanti 300 alloggi popolari alle Forze dell'Ordine. Dopo la figuraccia delle mancate elezioni del 2009, che ci consegna alla peggiore storia della Basilicata, la cancellazione della “pista ciclabile” è la più spettacolare smentita per tutti coloro che gravitavano intorno alle amministrazioni delle opere incompiute e delle opere effimere. Noi autentici militanti di partito - concludono Leone e il Forum Democratico - sintonizzati sui bisogni della società reale abbiamo solo bisogno di tempo e solidarietà per riaprire piazza del Popolo e imporre l'attenzione sui reali problemi di Bernalda». Fabio Sirago

Intesa tra Adiconsum e operatori

Indimenticabile suor Vittorgemma “Basilicata ok!” Da Valsinni a delegata nazionale Umsi Guida preziosa VALSINNI - I quotidiani del Lazio hanno dedicato ampio spazio ai suoi funerali. E anche Roma Sette, importante edizione romana del quotidiano Avvenire, non le ha fatto mancare un ampio servizio giornalistico. Perché Vittorgemma Gulfo, nata a Valsinni il 7 aprile 1939, a Roma non era una figura anonima. Anzi, aveva, a suo modo, «fatto fortuna». In un contesto del tutto particolare. Suor Vittorgemma aveva abbracciato la vita monastica, con grande gioia, il 16 marzo 1969, emettendo la professione perpetua nell'ordine delle suore di Santa Maria Consolatrice. Laureata in Scienze Naturali alla Statale di Milano, aveva insegnato scienze nelle scuole superiori e matematica nelle medie, e per tre anni era stata preside dell'istituto magistrale di Intra-Verbania. A Roma era arrivata nel 2001 per assumere l'ufficio di segretaria generale della sua congregazione.

Poi, nel 2006, aveva ottenuto l'incarico più prestigioso, la nomina a delegata diocesana dell'Umsi (Unione delle Superiori Maggiori d'Italia). Un incarico importante sia per la rilevanza dell'istituto (voluto nel 1950 da Pio XII per un rinnovamento dello stile di vita degli istituti di vita femminili) che per il prestigio della diocesi da lei rappresentata, quella di Roma. «Ringrazio il Signore per averti incontrata - ha detto monsignor Natalino Zagotto, vicario episcopale per la vita consacrata, che ha celebrato i funerali nella chiesa dell'Immacolata a San Lorenzo - e con me ti ringraziano la Chiesa di Roma e le famiglie religiose che hai servito in questi anni; anni brevi ma intensi, segnati dalla croce che il Signore ti ha dato per farti avvicinare al suo cammino di sofferenza e che tu hai accettato con fiducia e remissione». «L'elezione del 2006 a delegata diocesana era stata una sorpresa - ricorda

suor Rebecca Nazaro, vice delegata Usmi, sulle colonne di Roma Sette - ma aveva accolto l'incarico con fiducia e abbandono alla Provvidenza. Era una donna che sapeva leggere i segni dei tempi e che sapeva infondere a quanti la circondavano l'amore per la vita consacrata. Ricordo la sua dedizione al lavoro ed il grande senso di responsabilità. Nonostante fosse allo stremo delle forze, ha voluto lavorare fino all'ultimo giorno per preparare la nostra assemblea generale di ottobre». Particolarmente vicina alla Pastorale Giovanile, e con grandi capacità organizzative, era grande appassionata di liturgia e canto sacro. Un'altra grande figlia di Valsinni. Che ha scoperto la felicità e la gioia di vivere in un modo che tutti vedono, esclusivamente, come una rinuncia alla bellezza della vita. Per lei, senza ombra di dubbio, non è stato così. Pino Suriano

METAPONTO - “Basilicata Ok!” è stato un autentico marchio per certificare la trasparenza e la qualità dei servizi offerti dai professionisti del turismo ai loro clienti sulla fascia jonica. «E’ positivo il bilancio della prima intesa siglata tra l’Adiconsum-Cisl di Basilicata e le associazioni di operatori. - si legge in una nota -Le iniziative che vengono portate avanti dall'Adiconsum e dall'Adoc di Basilicata con il patrocinio dell'Apt, dell'Amministrazione Provinciale di Matera, del Pit del Metapontino e di Unioncamere, in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti, Api e Associazione Lucana Tu-

rismo doc, sono state molteplici: la diffusione di un opuscolo informativo dal titolo “Per uno sviluppo consapevole - Basilicata ok!”, il monitoraggio della qualità dei servizi offerti ai turisti, che hanno chiesto ospitalità in Basilicata, e una consulenza e assistenza specializzata ai villeggianti. Attraverso la guida informativa, che riporta consigli pratici e numerosi fac-simili di reclami utili per affrontare eventuali contese con l'albergatore o il ristoratore, sono stati messi a disposizione dei consumatori numeri telefonici per poter segnalare raggiri o furbizie».

SPUNTI Tursi Intervento del professionista Francesco Di Gregorio che invita ad aprire un dibattito serio sull’estetica

«Architettura lasciata in mano all’anarchia urbana» di FRANCESCO DI GREGORIO* «Scendiamo per le strade e coloriamo tutti i muri, case piccole e palazzi» apriamo un dibattito sull'estetica in architettura, cerchiamo le carenze, individuiamo le leggi, quali che siano, in materia di autorizzazioni edilizie e/o della mancata condizione di separazione delle professioni. Partiamo dall'origine, dalla prima legge sui lavori pubblici e dalla prima legge urbanistica, quando bisognavaseparare laprofessione di architetto-ingegnere da quella di procacciatore di progetti pubblici e di licenze edilizie. Nelle chiacchiere tursitane tra i po-

litici di turno si sono passati e si passano, tra una elezione e l'altra, il nome dell'ingegnereo dell'architetto "bravo": quello che ti fa ottenere di tutto; raramente è quello che definiremmo migliore. Questo ha pesato non solo sulla professione di altri colleghi, ma molto sul ricambio generazionale e sull'estetica dello sviluppo della città di Tursi: le vecchie volpi hanno rifiutato ogni forma di discussione, hanno avuto la meglio sui giovani emergenti, colpevoli di amare l'architettura nel rispetto del paesaggio. E così, parlando di grandi progetti, grandi temi, abbiamo lasciato l'architettura, l'urbanistica, lo svilup-

po, la storia del nostro centro storico in mano all'anarchia urbana per scivolare nella spazzatura architettonica: a quando la mano sul freno di emergenza per fermare la brutta architettura urbana? I buoi stanno lasciando la stalla mentre l'intellighenzia s'interroga sulla città, dove comincia il passato, dove finisce, mentre il tempo delle decisioni stringe perché fino ad ora si è deciso di non decidere e i risultati si vedono. Siamo nel regno del brutto qui ogni ragione cade, ci sono interessi, ci sono procacciatori di progetti, c'è l'insipienza pura: qui il brutto non ha nemmeno più la dignità di antitesi al bello (rione

Europa, Costa, degrado del centro storico). Il cerchio si chiude nel dilemma: recentemente è la brutta urbanistica che si riflette nell'orrendo variopinto urbano del bellissimo centro storico o è quest'orrendo modo di progettare i variopinti spazi pubblici che condiziona l'architettura locale? L'anarchia urbana sta uccidendo l'architettura del centro storico estendendosi a tutta la città, ma non tutti sanno che gli spazi pubblici, le opere architettoniche, gli arredi urbani e l'urbanistica fanno parte della scenografia dovetutti recitiamo,da attoriprincipali, la comparsa della nostra vita. Riuso, riconversione, valoriz-

zazione, conservazione significa non solo salvare dall'abbandono luoghi prima deputati a dare un tetto a migliaia di persone e a mantenere vivo lo spazio urbano, gli spazi aperti, le piazze, gli ambienti interclusi, i nodi costitutivi dei percorsi, ma anche attivare nuove forme di economia in spazi che hanno subito processi di marginalizzazione a causa di una politica anarchica-urbanistica. Cerchiamo una nuova identità, stabiliamo le regole urbanistiche e architettoniche, nel rispetto della prestigiosa memoria storica della nostra Tursi. Parliamone, apriamo un dibattito. *Architetto

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Quattro persone, dai 18 ai 50 anni, fermate con valori altissimi di alcol nel sangue

Ubriachi alla guida, giro di vite sullo Jonio SONO 110 le autovetture controllate, 64 le persone identificate (tra loro 10 extracomunitari), e verificata la posizione di alcuni soggetti pregiudicati beneficiari di misure alternative alla detenzione o destinatari di misure di prevenzione personale. Ai servizi effettuati nello scorso fine settimana dai carabinieri del Comando provinciale di Matera, si aggiunge l'opera di controllo e contrasto condotta, già da tempo, contro il fenomeno della guida in stato di ebbrezza. Domenica scorsa, proprio nell'ambito dell'Operazione “Dioniso”, i carabinieri hanno effettuato una serie di controlli lungo le principali arterie stradale della provincia e nei centri abitati, con particolare riferimento a quelli amaggiore richiamo turisticodella fascia jonica. Favorevoli gli esiti con ben 6 persone denunciateproprio perguida instato di ebbrezza alcolica e altre cinque denunciate per altri reati. A Policoro, i carabinieri della locale Compagnia hanno denunciato 4 persone, rispettivamente di 18, 20, 41 e 50 anni,

per guida in stato di ebbrezza. I quattro, fermati durante i posti di controllo e sottoposti ad accertamento con apparecchio “alcol test”, hanno fatto registrare valori di alcol nel sangue superiori a quelli previsti dalla legge. Per tutti è scattata, oltre alla denuncia, anche il ritiro dei documenti di guida e il fermo dell'autovettura. «Nonostante l'inasprimento delle sanzioni e l'assiduitàdei controlli, il rovinosoe pericoloso mal vezzo di porsi alla guida di autovetture in stato di ubriachezza appare ancora diffuso e, proprio per tale motivo, i militari dell'Arma hanno ulteriormente intensificato l'opera di verifica, specie nei fine settimana», ha precisato il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri. Sempre a Policoro, un ventottenne è stato segnalato presso la Prefettura quale assuntore, di stupefacenti, in quanto, fermato e perquisito, è stato sorpreso in possesso di cir-

ca 2 grammi di hashish, detenuti per uso per uso personale, mentre un diciottenne è stato denunciato per possesso di droga, in quanto trovato in possesso di 16 semi di marijuana. Ancora, un immigrato del Senegal di 22 anni, regolarmente presente in Italia, è stato denunciato perché sorpreso alla guida di autovetturain possessodi unapatente esteranon convertibile e non riconosciuta in Italia. A Scanzano Jonico, i militari hanno denunciato altre due persone, un ventunenne ed un ventiseienne, per guida in stato di ebbrezza alcolica. Anche in questo caso, i due, fermati e sottoposti a relativo accertamento tecnico, hanno fatto registrare valori alcolemici superiori alla norma: ritirati documenti di guida e fermate le autovetture. Infine, un ventenne è stato denunciato per possesso di un coltello di genere vietato e un cinquantottenne è stato sempre denunciato per aver esercitato l'attività di auto demolizione abusivamente. r.montemurro@luedi.it

Policoro, vandali distruggono i bagni della zona lido POLICORO - Ennesimo episodio di vandalismo a Policoro. E' appena finita la stagione estiva con la maggior parte dei lidi fissi che hanno abbassato la saracinesca e di quelli mobili che come si suoldire hanno “sbaraccato”tutto,che la Duna centrale è ritornata a essere una zona franca. Infatti, nella seratadi domenica, quando sul lungomare centrale non c'era più nessuno, vista anche la serata rigida e ventilata, il lungomare è stato preso d'assalto dai soliti ignoti che non sono nuovi a “bravate”di questo genere, dato che spesso si registrano sia a mare ma anche in città atti di inciviltà come: monumenti deturpati, panchine divelte, cestini per la raccolta della spazzatura capovolti, ecc., per approfittare della calma e agire indisturbati. Questa voltahanno preso dimira ilbagno pubblico comunale, che si trova nel parcheggio di fronte il lido “Heraclea”. Hanno cercato di forzarelaserratura,poi hannosfondatolaportae utilizzato delle cesoie per rompere i rubinetti, dai quali è uscita acqua per molte ore tanto da allagare tutto il piazzale. ga.el.

Rotondella Monte ore diminuiti ulteriormente, mentre si spreca su viaggi e rimborsi

«All’Enea si spende per i signori» La rabbia degli addetti alle pulizie in sciopero per i tagli sui servizi esterni ROTONDELLA - “Io per 3 ore non mi muovo”. E' quanto mai eloquente il cartello che hanno affisso i 17 lavoratori addetti al servizio di pulizie dell'Enea, in protesta ieri mattina davanti ai cancelli del centro per il taglio di un'ora giornaliera al loro monte ore di lavoro, che passa così da 4 a 3 ore giornaliere. La ragione dei tagli arriva dall'alto, dalle scelte di risparmio sulla ricerca promosse dal governo nazionale. E' il concetto, quasi banale, che haspiegatoieri Donato Viggiano, direttore del Centro Enea, intervenuto all'assemblea dei lavoratori. Il governo taglia sui fondi complessivi destinati alla ricerca, l'Enea, a sua volta, è costretto a tagliare sul monte ore dei servizi esternalizzati, e così le ditte esterne, come in un gioco dello scarico, tagliano sulle ore di lavoro e sugli stipendi dei lavoratori. Il taglio agli addetti alla pulizia, peraltro, potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Non è da escludere, infatti, che la mannaia del risparmio possa arrivare a colpire, in un futuro non troppo lontano, altri settori, e forse addirittura i dipendenti del centro. La drammaticità della situazione impone una domanda. Su cosa potrebbe tagliarel'Enea, se la politica di risparmio del governo centrale non dovesse arrestarsi? I lavoratori, in proposito, sussurrano di missioni superpagate a alcuni dipendenti del centro, di alberghi a quattro stelle e rimborsi viaggio sui quali la mannaia del risparmio potrebbe agire in modo molto più indolore. «Cominciassero a risparmiare su quello» dicono. «Ma il taglio penalizzerebbe chi conta più di noi», sussurrano. Si sentono di “serie B”, rispetto ad altri lavoratori, e lamentano più di qualche sopruso. Uno di questi riguarda l'uso di riscaldamenti e condizionatori all'interno dei locali del centro. Alle ore 17 i dipendenti Enea escono e gli addetti alla pulizia entrano per lavorare. In quel momento tutti i condizionatori si spengono, per le solite esigenze di risparmio, e i lavoratori sono costretti a soffrire “caldo in estate e freddo in inverno”. «Alle cinque escono i signori ed entrano gli animali», esplode la signora Antonietta Tommaselli, 63 anni. Lavora nel centro dal 1975, «ma mai come adesso” si è sentita ferita nella sua dignità personale. Così come Lucia Altieri, madre di famiglia, che la settimana scorsa si è ritrovata con un cambio di turno che potrebbe rivoluzionarle la vita familiare. «Prima lavoravo di mattina, in orario scolastico. Ora che devo fare, spendere i pochi euro che guadagno per una bay sitter?». E c'è anche chi, come Anna Maria Fago, di Bernalda, vede a rischio il fatidico “arrivo a fine mese”, con un marito disoccupato e due figli: “Dicono che hanno problemi a pagare le bollette del centro? Io ho problemi per quelle di casa mia…”. Molto soddisfatti i sindacati. «E' stata un'azione riuscita. -ha detto Manuela Taratufolo, se-

Solidarietà politico-istituzionale SULLA protesta dell’Enea è intervenuto ieri anche il senatore Carlo Chiurazzi, esprimendo «solidarietà ai diciassette addetti alle pulizie. E' Grave -afferma Chiurazzi-cheglieffetti deitagliallaricerca operati dal governo Berlusconi, ricadano su una platea di lavoratori, che percepisce attualmente meno di seicento euro al mese. Anche in tempi di crisi finanziaria, vi sono limiti che non possono essere mai travalicati. Una ulteriore riduzione del salario degli addetti in questione, costituirebbe un attacco ai fondamentali diritti in materia di lavoro e un'offesa alla loro dignità. Mi auguro, che l'incontro programmato con il Prefetto, l'Enea, il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali, possa allontanare il rischio temuto per ridare serenità ai lavoratori e alle loro famiglie». Il senatore, Cosimo Latronico

gretaria generale Filcams Cgil di Matera- Mi preme sottolineare l'appoggio e la solidarietà offerti da molti dipendenti dell'Enea e della Sogin, segno di una profonda condivisione della protesta e delle sue ragioni». Poi una bordata all'Enea: «Hanno effettuato il taglio con superficialità, senza incontrare prima le parti sindacali e senza considerare che, per chi lavora appena 24 ore, anche una piccola riduzione può avere effetti devastanti». Sulla stessa linea Marcella Conese, segretaria provinciale Filcams Cgil. «Siamo fiduciosi per l'incontro di domani (oggi per chi legge, ndr), ma se si chiederà ai lavoratori di fare un altro sacrificio profondo, noi non lo accetteremo e metteremo in campo nuove azioni di protesta». Vicino ai lavoratori anche il sindaco

(Pdl), ha invitato il direttore dell'Enea, Giuseppe Tedesco, e il responsabile della Trisaia di Rotondella, Donato Viggiano ad affrontare la vertenza: «Ho chiesto loro di evitare che le pur necessarie operazioni di razionalizzazione delle spese si trasformino in una penalizzazione per gli operai già legati da contratti di solidarietà». Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo: «Le rivendicazioni dei lavoratori non appaino certo delle questioni esorbitanti e impossibili da soddisfare se v'è buonsenso e la ragionevolezza nel comprendere che i costi di una razionalizzazione dei servizi non possono gravare sull'anello più debole che è quello dei lavoratori. Il nostro appello va nella direzione di ricercare ogni soluzione possibile che tuteli le situazioni patrimoniali».

di Rotondella, Vincenzo Francomano, rimasto davanti ai cancelli per tutta la mattinata. «Siamo molto preoccupati ha detto - perché notiamo una certa tendenza a scaricare i costi della crisi economica sui settori più deboli della società. Se l'Enea vuole essere un punto di eccellenza del nostro territorio, deve guardare anche a questo genere di situazioni e porvi rimedio». Oggi, in prefettura, la direzione Enea incontrerà la parte sindacale e il sindaco di Rotondella. Le speranze dei lavoratori sono vive. Tra le ipotesi di soluzione c'è quella di una “banca ore”, un meccanismo organizzativo che permetterebbe di svolgere l'anno prossimo ore di lavoro pagate già da quest'anno. Si spera sia una strada percorribile. Pino Suriano

Sgombero ai Giardini Murati

Nascosti nel casolare POLICORO - Un vero e dei marocchini, visto che proprio blitz dei Vigili ur- il centro jonico ne ospita bani del centro jonico ha una nutrita comunità. Ovportato allo sgombero di viamente tutto il rudere è un casolare nei pressi dei stato bonificato e restituito alle sue funzioni che in Giardini Murati. Nella mattinata di ieri, passato era un vecchio dopo una telefonata di ovile, anche se poi riamuna delle proprietarie di modernato. Non avendo trovato nesquesto casolare, quattro sorelle che abitano nei sun oggetto contundente pressi appunto del rudere né armi, si presume che e residenti a Policoro sin gli occupanti fossero gendai tempi della sua auto- te pacifica. All'ingresso nomia (1959), dopo una delle forze dell'ordine non c'era nessuserie di lano e, dunmentele da que, non è parte del vistato possicinato per bile scoprire rumori l'identità, al“strani” e un meno ad ogvia vai di gi, degli abugente mai sivi. conosciuta, Già in pashanno insosato c'erano spettito le state delle proprietasegnalaziorie, che per ni, per le evitare constesse motiseguenze vazioni, alle spiacevoli forze dell'orqualora fosdine, di resisero intervedenti in via nute direttaNazario mente, ad Sauro e dinavvisare la torni, di mopolizia municipale per I Giardini Murati di Policoro vimenti sospetti nel ruun sopraldere, che gli abusivi aveluogo. Una volta entrati, con vano ben chiuso a doppia l'ausilio determinante dei mandata dall'interno per carabinieri della locale evitare il facile accesso. InCompagnia, i pubblici uf- fatti, loro erano soliti enficiali hanno trovato og- trare da una finestra che getti per l'igiene persona- si affaccia sui Giardini le, materassi, quietanze di Murati. E per rimanere in tema, bonifici inviati all'estero e suppellettili vari che ser- per qualche giorno, fino a vivano alle 4/5 persone, quando il tempo è stato tante erano le postazioni, clemente, in piazza Segni è stato avvistato un extraper abitare nel casolare. Molto probabilmente si comunitario civile e accultratta di extracomunitari, turato senza fissa dimora poiché tra gli oggetti rin- che dormiva sotto le stelle venuti c'era anche il Cora- non avendo trovato nesno (la Bibbia dei musul- suno disposto ad ospitarmani) e tutto fa presagire lo. che gli “inquilini” fossero Gabriele Elia

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Martedì 8 settembre 2009


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Martedì 8 settembre 2009

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Sudafrica 2010 Il ct azzurro si affida al gruppo Juve De Rossi agirà davanti alla difesa Il milanista sarà a ridosso delle punte

L’Italia sulle spalle di Pirlo Lippi ha scelto come affrontare la difficile sfida di domani con la Bulgaria TORINO – Ciro Ferrara in visita agli azzurri ieri sera - durante la tradizionale cena conviviale del giorno dopo la prima di due partite - suggella l’atmosfera bianconera in cui l’Italia si prepara alla sfida clou contro la Bulgaria. Dopo due giorni di allenamento a Vinovo, la Nazionale più ricca di giocatori juventini degli ultimissimi anni si prepara a giocare decisamente in casa. E lo fa con un assetto leggermente modificato: ironia della sorte, sulla falsariga del “rombo” della nuova Juve, dove Andrea Pirlo è restituito al suo ruolo di inventore di gioco. Sono ventimila, finora, i biglietti in prevendita per il nuovo Olimpico di Torino, ma Chiellini assicura che l’accoglienza sarà calorosissima; e non solo perchè i beniamini locali che partiranno titolari dovrebbero essere cinque, compreso il neobianconero Grosso. Dopo aver virato su un più ordinato 4-4-2, aver verificato in Svizzera che la copertura giusta c’è e aver preso nota delle difficoltà offensive in Georgia, Lippi ha dichiarato un’altra piccola correzione: non siamo ancorati al modulo, ha chiarito. Ma non è detto che si cambi. Dove sta allora la diversità dell’Italia di domani? De Rossi torna disponibile, e il romanista è perno fisso al centro del campo. Il recupero di Marchisio, concluso con il primo allenamento in gruppo ieri, consente al ct di restituire Camoranesi alla fascia destra e portare a sinistra il giovane bianconero. E in quella posizione dovrebbe essere impiegato anche contro la Bulgaria. Perché, con De Rossi piazzato davanti alla difesa, Pirlo può giocare qualche metro più avanti (come nel secondo tempo di Tbilisi, con risul-

tati migliori), a fornir palloni per le punte: Camoranesi a destra e Marchisio a sinistra saranno chiamati perciò più al ruolo di interni che non di ali pure, con l’aiuto dei terzini in fase difensiva. In pratica, un rombo col vertice alto occupato da Pirlo. L’ultima variazione («ho sempre detto che le partite cominciano in un modo, proseguono in un altro e possono finire in un altro ancora», ricordava domenica Lippi) nasce dal problema principale di questa Nazionale: non arrivano i gol, ma dietro c’è l’assenza di inventiva. Dunque, è il caso di rimettere Pirlo nella miglior posizione per i suoi lanci precisi e le sue giocate. Sperando che Rossi torni a stupire, con ogni probabilità in coppia con Gilardino. «Rossi è un fuoriclasse nel suo ruolo, e le responsabilità non gli pesano», ha detto Chiellini, prima di ammettere che l’atmosfera dell’Olimpico di Torino farà sentire un po’ di più la mancanza di Del Piero. “Pinturicchio” incrocerà la “sua” Nazionale domani mattina, durante la rifinitura a Vinovo nella quale Lippi scioglierà gli ultimi nodi di formazione, e sarà un incontro pieno di nostalgia. E a proposito di Juve, alcuni giocatori azzurri ieri hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due allievi bianconeri morti nel 2007 nel laghetto di Vinovo, a dieci metri dal campo in cui la Nazionale si allena in questi giorni. In particolare Davide Santon, che affrontò i due ragazzi bianconeri nei campionati giovanili, si è fermato alcuni istanti davanti alle foto che li ritraggono, lì sul bordo del laghetto. Ed è stato un saluto di grande commozione.

Gli avversari

Berbatov sicuro «Battiamo gli azzurri»

Chiellini «Torino domani ci accoglierà alla grande»

Andrea Pirlo esulta dopo un gol in azzurro Sopra: De Rossi e Chiellini

Unedr 21. Ultima spiaggia per gli azzurrini che affrontano il Lussemburgo

Il ct Casiraghi difende Balotelli NOVARA – Dopo una sola partita è già tempo di ultima spiaggia per l’Under 21 di Pierluigi Casiraghi, che questa sera allo stadio di Novara incontrerà il Lussemburgo: la classifica (con il Galles a 10 punti in quattro partite e l'Italia a 0) è ben chiara. «Siamo consapevoli – conferma l’ allenatore – che per noi ogni partita, da adesso in poi, sarà come una finale. Può sembrare paradossale affermarlo dopo una sola gara disputata, ma i numeri sono quelli che sono. Lo so io e lo sono anche i ragazzi: con i lussemburghesi bisognerà vincere. Punto e basta». Dopo la sconfitta di venerdì in Galles, le critiche non sono mancate. Eppure Casiraghi non è così pessimista. «Ho visto buone cose a Swansea – sostiene – e da

questi elementi positivi dob- tante per il solo fatto di es- suggerisco di pensare cosa biamo partire. Ho visto gio- serci; poi, è vero, ha com- sarebbe questa nazionale catori determinati e pronti a messo alcuni errori e non è senza Balotelli. Cosa pensi lottare: poi sono stati com- stato brillante nella fase Mourinho di lui e cosa fa messi errori, sia individuali conclusiva dell’azione ma all’Inter è argomento che che di reparto, ma è un fatto ha qualità tali che questa non mi riguarda: io giudico che ci sta, visto che siamo Under 21 non può prescin- da come si allena e si comall’inizio del ciclo e non ab- dere da lui». «Tra l’altro – ag- porta con noi». Per questa sera qualcosa biamo avuto modo di prepa- giunge l’allenatore – lo vedo rarci in maniera adeguata. concentrato, attento e vo- cambierà sicuramente riMolti giocatori sono nuovi e glioso di fare. A chi lo critica spetto alla gara con il Galles: non il modulo, che non hanno mai gioresterà il 4-4-2 ma cato insieme e quincertamente qualcudi gli sbagli sono no dei protagonisti, una logica consein difesa (Ariaudo guenza». potrebbe ritornare Tra i più criticati nella sua posizione anche la “stella” abituale di centrale) dell’Inter, Mario e magari a centroBalotelli, che Casicampo. Il Lussemraghi difende a spaburgo non è da sottoda tratta: «So di anvalutare: venerdì ha dare controcorrenvinto in Serbia e prote – afferma – ma prio con lo spauracper me ha disputachio Galles ha otteto una buona gara. nuto un pareggio. Balotelli è impor- Pierluigi Casiraghi, ct della Nazionale Under 23

ESTERO Luca Toni vuole lasciare il Bayern Monaco MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) - L’attaccante italiano Luca Toni reclama il suo spazio al Bayern di Monaco. Quest’anno con Klose, Ribery e gli ultimi arrivati Gomez e Olic, la concorrenza in attacco è serrata. «Con Van Gaal c’è un rapporto particolare - dice il 32enne attaccante italiano al magazine tedesco “Kicker” - Se non mi faranno giocare allora parlerò con la società, che in estate mi ha dichiarato incedibile, per capire qual è il mio futuro e il mio ruolo in questa squadra». Se non sarà a Monaco, sarà altrove. «So quanto valgo e ci sono molti club che conoscono le mie qualità e farebbero molto per portarmi con loro», ha concluso Toni con un velo di amarezza.

ROMA – Aggrappati alla stella Dimitar Berbatov e alle poche chance che ancora le restano per centrare la qualificazione ai Mondiali del 2010 in Sudafrica. La Bulgaria si gioca contro l’Italia, dopodomani, le ultime cartucce per acciuffare la qualificazione (o quantomeno gli spareggi da cui sarebbe costretta a passare in caso di secondo posto nel gruppo 8) e tornare, dodici anni dopo, a disputare la fase finale di un mondiale. Reduce dalla convincente vittoria contro il Montenegro di ovetic per 4-1, la formazione del ct Stoilov (ancora imbattuta nelle qualificazioni), terza nel girone a cinque punti dall’Irlanda del Trap (che ha una partita in più) e a sei dall’Italia, sa di dover necessariamente battere gli azzurri di Marcello Lippi per continuare a sognare il viaggio in Sudafrica. «Sarà un match molto difficile per noi - ha spiegato alla vigilia della partita l’attaccante del Manchester United, Dimitar Berbatov - Ma dopo il successo contro il Montenegro siamo più convinti delle nostre possibilita e ora ci crediamo. Vogliamo vincere contro gli azzurri».

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Sport


Martedì 8 settembre 2009

Formula 1. Fisichella il nuovo pilota della Ferrari si presenta così alla prima conferenza stampa

La gioia e una maglia rossa «Il sogno è realizzato. Ricomincio da capo. A Maranello atmosfera gioiosa» di GIAMPIERO MOSCATO FIORANO (MODENA) – La realizzazione di un sogno sta tutta in una maglietta e in un cappellino. Rossi. Di quel rosso unico e irripetibile che colora la Ferrari. Che Giancarlo Fisichella sia un pilota del Cavallino rampante e che si tratti non di un sogno in corso ma di un sogno realizzato lo dimostra il suo ingresso a Fiorano: in jeans, scarpe comode, tshirt e berrettino con le insegne di Maranello. L’espressione modesta di sempre, mai guascona, ma col sorriso di chi sa che è entrato nella storia quando ormai pensava non accadesse più. A 36 anni (è nato a Roma il 14 gennaio 1973), si presenta alla stampa per la prima conversazione ufficiale dopo il clamoroso approdo alla corte di Montezemolo, seguito come succede solo nelle favole a un passaggio in Force India che sembrava preludere a un mesto finale di carriera, senza che fosse riuscito a coronare il sogno: correre per la Ferrari, con i colori della nazionale italiana, con la macchina che è l'icona della F1. Il tono è quello giusto: garbato, sereno, sicuro di sè, non strafottente. «Il sogno è realizzato – dice, ricordando quando nel '95 fesce un testpremio con la Ferrari proprio a Fiorano – e ora la sfida non è semplice. Ricomincio da capo, con macchina nuova, squadra nuova, volante nuovo. Ho trovato a Maranello un’atmosfera gioiosa. E so che a Monza potrò contare su due potenze che prima non avevo. Il kers, 70-80 cavalli in più che si è visto quanto mi siano mancati domenica scorsa a Spa stando dietro a Raikkonen, e l'entusiasmo dei tifosi Ferrari. Devo dire grazie a Montezemolo, che mi ha scelto personalmente, a Domenicali, alla Ferrari di questa possibilità. Devo ripagarli tutti dando risultati all’ altezza di un pilota della mia esperienza. Punti a sufficienza perchè la Ferrari resti terza nel mondiale piloti. Poi, stando coi piedi per terra, se vengono i podi e le vittorie è tutto di guadagnato. Da venerdì, dopo l’emozione, abbasserò la visiera, metterò la prima, e sarò al 100%». Sul contratto c'è riserbo. Ma in F1 di solito si va a ingaggio fisso più forti incentivi se i risultati eccellono. La Force India lo ha lasciato andare dopo che il romano le ha donato i primi punti della breve storia del team, addirittura un secondo posto. Subito dopo, il mercoledì, è arrivata la notizia dal suo manager, il bolognese Enrico Zanarini: «La Ferrari vuole trattare con noi». «Non ci potevo credere, non ho dormito la notte, ma non ne ho parlato con nessuno. Poco più di 24 ore dopo l’annuncio. È fatta. La prima persona cui l’ho detto è stata papà, il mio primo tifoso, quello che ogni tanto mi diceva: “Ma com'è che la Ferrari non ti chiama?”. Il prossimo sogno è vincere in rosso. L’ultimo pilota a riuscirci, un’era geologica fa, fu Michele Alboreto. Che storie che capitano nella vita: «Ero rassegnato, e invece è proprio vero che non bisogna mai dire mai». Gli altri piloti hanno gioito? Jarno Trulli l’ha chiamata? «A dire il vero, mi ha chiamato solo Rubens Barrichello. Siamo amici. Correvo con lui a 14 anni, quando ha vinto a Valencia l’ho festeggiato, lui ha ricambiato anche per la mia pole a Spa». E Raikkonen? Schumacher? «Non li ho sentiti. Kimi è un grande, un campione del mondo, sarà bello correre con lui. Michael lo vedrò domani a Vallelunga. So che ha dato parere favorevole al mio nome, è un grande piacere». E Felipe Massa? «Dopo la firma, con Domenicali lo abbiamo chiamato. Mi ha detto che è contentissimo, che sono la scelta giusta. Gli ho risposto che ovviamente mi dispiace di aver avuto questa possibilità per quello che gli è successo in Unghe-

«Non so i programmi della Ferrari. So che sarò terzo pilota».

Formula 1. Nella Force India

Liuzzi al posto di Fisichella

Giancarlo Fisichella sorridente alla sua prima conferenza stampa da pilota Ferrari

ria e che gli auguro di riprendersi in fretta. Quando vuole tornare, la macchina è sua, se la può riprendere. Spero di essere alla sua altezza e di fare i risultati che avrebbe fatto lui». E Luca Badoer? «Mi dispiace che non abbia potuto dimostrare quanto sia forte. Anche con lui correvo a 14 anni. A volte gli stavo davanti, altre mi batteva lui. È fortissimo, lo

posso sottoscrivere. È stato giusto provare con lui, dopo la rinuncia di Schumacher». Quest’altro anno potrebbe trovare Alonso come compagno di squadra: «Non so i programmi della Ferrari. So che sarò terzo pilota. Poi i miei risultati faranno decidere se resterò terzo pilota, o se passerò ad altri team. Dopo 14 anni e 226 Gp non potevo chiedere di più».

LONDRA- La Force India ha ufficializzato con una nota stampa che sarà Vitantonio Liuzzi a sostituire Giancarlo Fisichella approdato alla Ferrari. L’italiano guiderà la nonoposto numero 21 al gp di Monza. Liuzzi, 28 anni, ha svolto i test con la squadra indiana ad inizio stagione. «Sono contento – spiega il boss Vijay Mallya – di dare a Tonio una nuova occasione per tornare a correre. La Force India si trova adesso rispetto al passato in una posizione di maggiore competitività e abbiamo bisogno di un pilota che possa garantire continuità. Sono sicuro che Tonio non mancherà questa opportunità». Felice anche il pilota italiano:«Nonvedo l'oraditornare a correre, specialmente in occasione del gp di Monza – spiega – Apprezzo molto il fatto che Mallya mi stia dando questa opportunità. Sono sicuro di poter continuare i nostri progressi. Sono molto motivato, sono in buona forma ed

affamato di ottenere punti. Anche se tutto questo è successo per l’incidente di Felipe Massa, questa è la mia occasione per mostrare alla gente che cosa posso fare». BRAWN GP - Potrebbe esserci una novità importante nel futuro della brawn Gp. La Mercedes-Benz, infatti, secondo quanto sostiene il Daily Telegraph, potrebbe rilevare una quota della scuderia di Ross Brawn. Le trattative sarebbero in fase avanzata. La Mercedes sta comunque incrementando la propria presenza in F.1 e Mclaren a parte la casa tedesca fornisce i motori di Force India, Brawn e forse, a partitedal 2010la RedBull. La Mercedes ha smentito di essere interessata all’acquisto della Brawn, ma non ha negato che potrebbe comunque esserci qualche novitàsu questofronte.«La nostra linea è quella di non commentare le voci –spiega un portavoce della Mercedesal dailytelegraph –inoltre abbiamo contratti di vecchia data con la McLaren».

Tennis. Us Open, grande Flavia Motomondiale Dopo la vittoria a Misano

Pennetta giunge Rossi “l’asino volante” ai quarti di finale festeggia con gli amici

Flavia Pennetta

WASHINGTON – «E ora Serena Williams». così Flavia Pennetta ha accolto la sua vittoria contro Vera Zvonareva, che le ha spalancato le porte ai quarti di finale degli Us Open di tennis. Ora la brindisina, ultima italiana rimasta in gara, dovrà affrontare Serena Williams, «ma va bene così. Serena è una delle più grandi giocatrici al mondo, ma io devo pensare solo a giocare il mio miglior tennis, e restare concentrata». Flavia Pennetta è la prima tennista italiana a raggiungere la decima posizione del ranking mondiale, e davanti alla folla di New York che la acclamava ha voluto ringraziare per l’omaggio ricevuto dal pubblico newyorkese, tutto con lei: «Con un pubblico così si può arrivare ovunque, questa sera la gente mi ha aiutata tanto» ha ammesso, consapevole di essere stata a un millimetro dalla sconfitta. Ma ha trovato la forza

nervosa di annullare ben sei match point. E – aggiudicandosi al tie break il secondo set 7-6 (8-6) - ha di fatto vinto la partita, perchè l’avversaria ha ceduto sul piano nervoso: ha cominciato a piangere, a prendere a pugni le sue ginocchia fasciate, a protestare con l’arbitro, e il risultato di tutto questo è stato che ha perso il set per 60. «Per me essere tra le prime dieci al mondo è un sogno diventato realtà – ha detto Flavia Pennetta –ma so che devo e posso ancora migliorare. Per esempio devo migliorare il mio servizio, E abituarmi a stare sempre concentrata sull'obiettivo. A questi livelli tutto può cambiare molto in fretta». L’incontro con Serena Williams sarà martedì prossimo, non è ancora stato fissato l’orario. Se dovesse vincere, per Flavia Pennetta sarebbe il suo miglior risultato di sempre a New York, dove non era mai andata oltre i quarti.

ROMA – «Me ne starò a casa in queste tre settimane, al mare con gli amici». La lunga pausa fino al Gp del Portogallo (4 ottobre all’Estoril) non sollecita Valentino Rossi a cercare posti esotici. Le batterie del Campione di Tavullia possono ricaricarsi meglio se l’ambiente attorno è familiare. Del resto le ultime due settimane per tutti i protagonisti della Motogp, sono state abbastanza stressanti. Indianapolis, che poteva rappresentare la chiave di volta nella conquista del titolo 2009, si è rivelato l’ennesimo gp di questa stagione che ha rimesso le carte in tavola, nuovamente mescolate. Se in America la partita era andata a Jorge Lorenzo, con «l'asino» Rossi finito a gambe all’aria nell’erba, la situazione è cambiata considerevolmente a Misano. Il week end perfetto di Rossi a Misano, seppur grandioso nei confronti del suo compagno di squadra, non è bastato a far spostare l’ago della bilancia dalla parte del Dottore. Un grande sforzo per un risultato buono. La colpa non è stata di Rossi, piuttosto è giusto parlare di merito di Lorenzo. Lo spagnolo non si è fatto giocare dalla foga, non ha tentato il tutto per tutto. Rossi, quando in gara si è smarcato da Toni Elias e da Dani Pedrosa, ha imposto alla gara un ritmo impressionante. Ma Lorenzo non ha cercato di battere il suo compagno di squadra a tutti i costi, ci ha provato, ma si è accontentato dei 20 punti del secondo classificato, che poi sono quelli che Rossi ha buttato a Indianapolis con la sua caduta. L’energia di Rossi nel voler giocare con gli eventi negativi è una carica incredibile per la sua guida. La mancanza di motivazioni del 2008, quella che fece per un attimo vacillare la voglia di correre del Dottore, al momento della sigla del suo contratto biennale con la Yamaha, è passata come un mal di testa dopo una serata sbagliata, curato dall’adrenalina che il confronto con Lorenzo sta

creando. Ma qualcosa si è inevitabilmente rotto. La riconferma dello spagnolo in squadra anche per il 2010 non è andata giù a Rossi, che avrebbe visto molto meglio Lorenzo da un’altra parte nella stagione ventura, per abbattere il muro al box e tornare al centro delle attenzioni della casa giapponese. E invece, loro, i capi della Yamaha, hanno dato un segnale forte all’uomo che ribaltò la situazione precaria della casa giapponese vincendo il titolo al debutto nel 2004, poi nel 2005 e infine nel 2008. Rossi non basta più. È anche vero che ai giapponesi piace stravincere, soprattutto quando la partita è contro ad un altra casa nipponica, la Honda soprattutto. Oggi le Yamaha in motogp sono inarrivabili. Il bravo Loris Capirossi, in sella alla sua Suzuki, è arrivato quinto, lottando con Dovizioso e la Honda ufficiale nel Gp di San Marino, ma con distacco abissale, quasi da altra categoria. La competizione interna al box Yamaha, dunque è il motore per la casa dei diapason, per schiacciare la concorrenza in un angolo, poco importa se questo comportamento arriverà a far scegliere a Rossi un’altra strada. E Valentino, sulla strada della Ducati pare essersi messo proprio a Misano, che da Borgo Panigale dista poco più di 150 km. Un asino furbo, Rossi, che sbaglia e sa correggersi, che scherza con i suoi errori per trarne beneficio. Ora, la lezione di Rossi dovrebbe essere studiata cinquemila volte (tante quante i dollari di multa comminati dalla Federazione Internazionale) anche da Andrea Iannone, che con la sua testata dopo la scivolata che ha coinvolto Pol Espargaro, testimonia di non essere ancora in grado di gestire la rabbia e lo sconforto, facendoli diventare energia positiva da sfruttare. Se Rossi è un asino che vola, Iannone ha tempo fino al Gp del Portogallo per trovare le ali.

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40 Sport


Quanto accaduto domenica al Viviani è il successo del buon senso

La vittoria degli Ultras Un supporter del Ravenna esalta l’accoglienza di Potenza Il racconto pubblicato sul web

di Pietro SCOGNAMIGLIO Più che farne una vittoria ideologica, c’è da etichettarlo come il successo del buon senso. Con l’ingresso dei tifosi ravennati nei vecchi “distinti” è passato più di qualche valido messaggio. A distanza di 48 ore sappiamo leggerli con maggiore lucidità, anche sulla scia del clamore mediatico che sta avendo il racconto del tifoso romagnolo che pubblichiamo in pagina. Ormai su internet è cliccatissimo. Diamo la precedenza ad un elogio, quello della cultura sportiva. Il resto d’Italiaora sache aPotenza duesostenitori di opposta fede possono assistere fianco a fianco ad una partita, anche se uno dei due porta con sé sciarpe e vessilli. Dovrebbe essere la norma, ma quando succede è notizia. Tutto ha funzionato bene anche in virtù di una sana collaborazione tra pubblico e società. Ieri scrivevamo come gli ideatori dell’iniziativa – inquilini della curva – avessero in settimana concordato il da farsi con gli abituali frequentatori dei distinti, li’dove l’ospitalità doveva materializzarsi. Se l’ingresso dei sostenitori romagnoli è stato un po’ più lento della prassi, non ci sono da attribuire particolari colpe. La Questura ha fatto quello che impone la norma. C’è stata necessità di concertare le operazioni con la società rossoblu: il lavoro delle Forze dell’Ordine – in condizioni normali – finisce al prefiltraggio all’esterno dello stadio. La sicurezza interna all’impianto è delegata alle società, nella postazione dei sostenitori ospiti tutto è filato liscio grazie all’utilizzo di soli quattro steward. Niente polizia o carabinieri. La società rossoblu ha impiegato 50 unità nel Viviani: 32 steward, 10 guardie giurate e 8 addetti. Un modello alternativo rispetto quello degli anni passati, che ha funzionato alla perfezione. La speranza è che si tenga conto di questa prova di civiltà in futuro. Ma l’attenzione va riservata anche all’aspetto formale delle vicenda, per non fare confusione. Logico che la presenza di un gruppo di tifosi organizzati ospiti dacollocare in unsettore nona loro riservato abbia creato qualche scom-

Ciao appena tornato da Potenza. I lucani sono stati spettacolari nei nostriconfronti: unacosamai vista,al nostroarrivoci hannoaccolti con teglie di pizza innaffiate da abbondanti birre. Tutti ci salutavano tutti si presentavano e tutti facevano a gara per far gli onori di casa. L’ingresso è stato abbastanza tosto: fino al “tornello” nessun problema ma poi lì siamo stati intercettati dai dirigenti della questura… dove avete preso i biglietti, chi ve li ha venduti, non potete entrare, adesso mettetevi lì contro la recinzione che vediamo come fare… morale 30 min in riga stile auschwitz davanti all’ingresso con i potentini(anchevecchi deidistinti)cheinsultavanoi blù…secondo la polizia la trasferta era vietata e non era solamente chiuso il settore ospiti…in realtà non era così! i potentini dopo aver minacciato il presidente di lasciare la loro curva vuota qualora non ci avessero lasciati entrare, han sbloccato la situazione…hanno accompagnato IL LORO PRESIDENTE al nostro cancello e lui è riuscito a mediare con i poliziotti. Al nostro ingresso è successa una cosa incredibile mai vista e penso mai successa nella storia: tutti gli spalti (tribuna, curva, distinti) sison alzati in piedicome entrasse il papae ci hanno applaudito. Durante la gara nessun problema anzi più di una volta abbiamo scambiato chiacchiere con gente normalissima che erada noi incuriosita. All’uscita ci hanno offerto addirittura polli arrosto ed altri ettolitri di birra. Del risultato onestamente non me ne frega un c... mi interessa solo che 2 tifoserie mai viste e mai conosciute, in barba alle assurde decisioni arbitrarie basate su altrettanto assurde leggi, abbiano dato lezioni di civiltà a tutti quanti…. Adesso, se permettete vado a letto, che domani si lavora

I tifosi del Ravenna a Potenza

Lanciato un chiaro segnale antiviolenza penso, più che altro per la situazione insolita. Con le adeguate garanzie fornite dalla società (e dal buon senso di cui sopra) la Questura l’ha gestita al meglio. E’stato colto il clima del tutto amichevole generato dall’atteggiamento dei potentini. L’episodio in realtà serve anche a far chiarezza su come destreggiarsi nelle nuove norme, da leggere con un pizzico di superficialità in meno. La chiusura del settore ospiti non derivava da segnalazioni dell’Osservatorio in merito alla pericolosità della partita, segnalazioni invece inoltrate per Verona – Cavese, Carpenedolo – Alghero e Vibonese – Siracusa. Semplicemente alla data di emissione del provvedimento si riscontrava ancora un problema strutturale (mancanza delle telecamere richieste) riguardante proprio il settore ospiti. Ma c’è una differenza, appunto, tra chiudere un settore e vietare una trasferta. I profili in parte si sovrappongono quando il settore è proprio quello ri-

servato a chi viene da fuori, ma la sostanza resta differente. Nessuna norma poteva impedire a cittadini di Ravenna o di qualsivoglia parte d’Italia di acquistare un biglietto per un’altra zona dello stadio, l’unico requisito richiesto in tali casi è la corrispondenza tra il nominativo indicato sul tagliando e il reale possessore dello stesso. A Cava, tanto per capirci, la situazione è diversa: nell’attesa della messa a norma dell’impianto – si legge in una nota della Prefettura di Salerno - “è stato eliminato il settore ospiti dello stadio Lamberti con obbligo di vendita dei biglietti esclusivamente a residenti nel comune di Cava de’Tirreni, previa esibizione del documento di riconoscimento, con divieto di diffusione e vendita dei tagliandi online”. Nella speranza che divieti di trasferte per i potentini non ce ne siano, resta agli atti un precedente utile per districarsi nella normativa. E per regolarsi di conseguenza, rimanendo nella legalità.

Cambia il secondo di Capuano

Settore giovanile in crescita

Volini esonerato dall’incarico

Accordo con l’Asso Potenza

“IL POTENZA SPORT Club rende noto che il proprio tesserato Alberigo Volini, allenatore in seconda, non fa parte più del sodalizio rossoblù. Nel ringraziarlo per tutto l'impegno profuso, la società rossoblù gli augura le migliori fortune”. E’ scarno di ulteriori spiegazioni il comunicato emanato dal club potentino nel primo pomeriggio di ieri. Qualcosa è successo per far incrinare il rapporto tra Postiglione, unico e solo esecutore del provvedimento, e un giovane che il patron per primo ha buttato nella mischia assegnandogli l’anno scorso la guida della Berretti e quest’anno la conduzione tecnica alle spalle di Capuano. Ma di ufficiale non trapela nulla.

IL POTENZA ha sottoscritto, tramite il Settore Giovanile, un accordo con l'Asso Potenza che si lega, così, al club rossoblù con un regolare contratto di affiliazione. Sarà consentito alla società affiliata ed alle sue scuole calcio l'utilizzo dei colori sociali del Potenza ed il diritto per il club potentino di prelevare, dal noto ed importante vivaio dell'Asso Potenza, i giovani più interessanti da inserire nelle formazioni che disputeranno i prestigiosi campionati nazionali ai quali il Potenza prende parte (Giovanissimi, Allievi, Berretti).

Capuano, un pareggio che non sconforta PROVE CONTRARIE non ne abbiamo, ma la sensazione comune, commentando a mente fredda Potenza-Ravenna, è che se Capuano avesse ordinato il cambio risultato decisivonel secondotempo(Andersonper Polani),probabilmente il Potenza si fregerebbe di altri due punti in classifica. Ma, ripetiamo, prove contrarie non ne abbiamo e, alla lunga, se si considerano le occasioni avute da De Cesare (traversa compresa) e da Aquino, quando è stato l’esempio dell’egoismo e non ha servito il compagno meglio piazzato di lui, Capuano la partita la poteva vincere lo stesso. Appunto, nonostante abbia dovuto correggere in corsa una squadra che, segnato il vantaggio al primo vero tentativo, ha regalato campo agli avversari, finendo per concedere molto, in termini di occasioni, pareggio compreso. Ribadendo il concetto che con i se e con i ma non si fa la storia, forse poteva essere il giorno diGiannusa che, al tirar delle somme, è il bocciato di giornata. O anche il momento di vedere in campo per più minuti Anderson che, sia pure a ritmi blandi, ha restituito ordine a centrocampo favorendo anche la crescita di Catania, sacrificato nella posizione iniziale di centrocampista centrale per tutto il primo tempo. Ma Capuano, al quale va concessa massima fiducia, vive lo spogliatoio meglio di tutti e oggi, potendo tornare a parlare dopo la squalifica, in conferenza stampa spiegherà i motivi della scelta iniziale. Così come sarà curioso percepire quali correttivi proporrà, per la trasferta di Terni, in casa della capolista del campionato, a una difesa che ha subito finora tre tiri in porta e tre gol. Francamente, vista l’attenzione con la quale il tecnico lavora nella “fase difendente”, non ce lo saremmo aspettati. Qualche urlo volerà alto, ne siamo certi, anche perchè le segnature patite con Andria e Ravenna sono state assai simili tra loro. Fatto sta che di una cosa si può stare certi: il Potenza gioca.In passatoun 1-1incasa avrebbegettato nellosconforto tutti. Quest’anno la musica è cambiata. Alfonso Pecoraro

Seconda Sei gol fatti in tre partite, sette subiti dall’incerta retroguardia

Melfi, spalle scoperte Rodolfi ammette che c’è ancora molto da lavorare LE PRIME TRE giornate di campionato ed i relativi dati numerici, forniscono una fotografia lampante di questo Melfi, che non esitiamo a definire double face. Esteticamente apprezzabile, concreto ed efficace in avanti, titubante, insicuro e leggero dietro. Sei gol fatti in tre partite. La fase realizzativa funziona per una squadra che dalla cintola in su da il meglio di sè. La media di due segnature a gara, rappresenta un dato eloquente sulla capacità di andare a rete. Arcamone con tre gol ed un apporto altamente qualitativo, rappresenta la punta di diamante di un attacco decisamente completo, in cui Chiaria svolge a pieno il suo compito e Lo Iacono funge da azionatore principale. I tre sono al momento un punto fermo del nuovo undici targato Rodolfi, oltre che il perno principale

su cui far leva. In questo senso va sottolineato anche l'apporto fornito dal centrocampo, Mitra in particolare, che oltre a segnare ha supportato a dovere l'azione offensiva. Fin qui le note positive, da parte di una squadra che ha buone ed indiscutibili potenzialità, ma che deve imparare a sfruttarle meglio, oltre che in maniera più continua. In tal senso si attende il ritorno di El kamch, che contro l'Aversa è mancato tantissimo. Il marocchino con le sue doti, tornerà utile in fase di impostazione, dettando i ritmi di una manovra che al momento vive di veloci verticalizzazioni e di folate improvvise. El Kamch però servirà anche a tenere in piedi un centrocampo che contro l'Aversa è andato spesso in difficoltà, numericamente e non soltanto. Specie nel primo tempo, la linea

mediana gialloverde ha patito tantissimo il pressing avversario e la fisicità del centrocampo campano. Giocare a tre non è semplice, specie quando i due terzini restano bassi e non accompagnano a dovere l'azione. La fase di non possesso va rivista in fretta. L'assetto difensivo mostra lacune preoccupanti. Anche Rodolfi ha ammesso che c'è tanto da lavorare, anche se il materiale umano di certo non gli manca. Il Melfi in difesa può contare su giocatori validi, esperti e di categoria, presi singolarmente. La cattiva condizione fisica di alcuni, la continua alternanza che non favorisce l'amalgama, errori visibilmente grossolani, sono alla base di un cattivo funzionamento difensivo. I due gol presi con l'Aversa, unito a quello altrettanto incredibile subito a Barletta in occasione del gol del definitivo 2 a 1, sono esempi

Il gol di Mitra per l’1-1 provvisorio con l’Aversa (foto di Armando Sepe)

lampanti di come la difesa stia peccando, subendo reti evitabilissime. Tocca a Rodolfi trovare gli adeguati aggiustamenti, oltre che un assetto stabile. L'affidabilità è l'aspetto principale per una buona squadra che vuole costruire qualcosa di concreto. Sette gol presi, sono decisamen-

te troppi, ed hanno vanificato quanto di bello costruito in avanti. Anche due punti in tre partite sono pochi, anche se l'anno scorso si fece peggio, un solo punto in tre gare. Ci si attendeva la vittoria con l'Aversa. Appuntamento rinviato. Se sia solamente questioni di pochi giorni lo scopriremo a Scafati. Emilio Fidanzio

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Sport 41

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

TOP 11

Con Concas esalta la Ternana. Correa già in forma a Taranto

Baldassarri, tutto facile RE GABRIELEcontinua astupire, a“frullare” praticità e pragmatismo, a trovare soluzioni vincenti. Re Gabriele (Baldassarri) vola in cima alla classifica di un girone infernale ed alla guida della top 11 della terza giornata. Perché ha reso speciale una squadra normalee. Il trionfo di Baldassarri è l’elogio della semplicità, dell’elementarità che si trasforma in risultato. Pochi concetti, chiari, limpidi, semplici e mandati giù a memoria da un gruppo già abbastanza collaudato: quattro difensori tosti e bloccati, un mediano di sostanza, un regista dai piedi di velluto (Di Deo), un trequartista per collegare il centrocampo e l’ariete Tozzi Borsoi e due esterni capaci di saltare l’uomo, creare condizioni di superiorità numerica e pure di centrare il bersaglio. Semplice no? Quasi accademico, eppure così incredibilmente produttivo: nove punti in trepartite, appena ungol incassato,due trasferte superate col massimo dei voti ed un pizzico di fortuna che proprio non guasta (vedi il rigore fallito da Bazzani in pieno recupero e le parate prodigiose del numero uno Visi). È lui l’eroe ed anche l’emblema di una giornata che ha acceso gli entusiasmi, infervorato l’agonismo, ma anestetizzato lo spettacolo vero e proprio. Evviva il senso pratico inneggiato da Baldassarri e seguito pure da Calori, che col suo Portogruaro, dopo aver steccato l’esordio interno, ha messo in fila due vittorie in trasferta: senza strafare, rivedendo gli equilibri difensivi,portandosostanzaalla medianaperpoiaffi-

darsi alla classe di Altinier e Marchi ed agli inserimenti frequenti del centrocampista Espinal, l’uomo che ha deciso la sfida di Avezzano col Pescina. Un salto a Lanciano, seguendo la

IN VETRINA: dentro la crisi del Marcianise LA FAVOLA ADESSO è un incubo e la trama si fa molto più ingarbugliata. Tre sconfitte sul groppone, squadra sterile ed irriconoscibile, difficoltà accentuate dall’evidente assenza di un terminale d’attacco. Marcianise ha poco di buono da raccontare e perfino il padre-padrone Salvatore Bizzarro, l’architetto dei sogni, l’uomo che da solo ha trasformato una piccola realtà nella massima espressione calcistica dell’intera provincia di Caserta è finito nell’occhio del ciclone. Contestato, fischiato, invitato a defilarsi, mandato su tutte le furie dai mugugni di Reggio Emilia: “Squadra pietosa nell’atteggiamento, sono il primo ad ammetterlo. Ma se i tifosi davvero vogliono che io vada via si affrettino a trovare nuovi acquirenti”. La polemica è fervente, continuerà ad infiammarsi nel corso della settimana (in programma un summit per discutere del futuro), arroventerà il clima per la sfida di domenica prossima contro il Giulianova, che diventa già l’ultima spiaggia per il tecnico Ammirata. Finito in secondo piano nonostante le tre batoste consecutive (quattro se si aggiunge anche il netto scivolone in coppa Italia Tim con l’Alessandria), oscurato ed offuscato dalla presenza ingombrante di Bizzarro, uno che ruba la scena nel bene e nel male. Uno che fa tutto di testa propria: gestisce le finanze, il mercato, i giocatori, ha voce in capitolo nelle scelte tecni-

che, divora gli allenatori alla prima incomprensione ed è disposto a tutto pur di difendere le proprie idee. Da quando ha acquistato il Marcianise gli è riuscito di tutto: la promozione dalla D alla C2, l’acquisizione della denominazione Real (quasi un titolo nobiliare), il salto in Prima, la salvezza strepitosa. Ma quest’anno ha toppato: s’è privato di Luca Fusi non dando continuità al grande lavoro del tecnico di Lecco, ha lasciato andar via il bomber Innocenti senza preoccuparsi di rimpiazzarlo adeguatamente, ha esaurito quasi tutte le risorse di mercato investendo oltre 200mila euro sul mediano Alfano (calciatore di spessore, certo, ma non in grado di portarsi un’intera squadra sulle spalle) ed ha deciso di affidare la panchina al veterano Ammirata che a dispetto dell’età non ha mai allenato in prima divisione. Risultato? In gare ufficiali il Marcianise non ha conquistato nemmeno un punto, ha realizzato appena due reti e ne ha incassate otto. Strano che un mangia-allenatori come lui non abbia ancora deciso di esonerare Ammirata. Parabola discendente e difficoltà ad invertire la rotta. Di questo passo si rischia il collasso. La favola adesso è diventata un incubo: valla a scogliere una trama così ingarbugliata che investe pure l’architetto narrativo, il padre-padrone, l’uomo che ha costruito il Marcianise e che in un amen potrebbe disfarsene.

POSTICIPO: ANDRIA-FOGGIA 0-1

correntepratica, èinevitabile perchélì c’è Dino Pagliari, il ritratto del pragmatismo. Quello che aiuta ad essere incisivi e tosti anche quando sembra non ci sia più speranza: il derby col Pe-

scara non avrebbe dovuto avere storia già in partenza, figurarsi se poi giocato in inferiorità numerica per oltre settanta minuti. Ed invece il marpione Pagliari, nonostante l’espulsione immediata di Colussi, nonostante lo strapotere tecnico del Delfino, anche se costretto ad inseguire per due volte, è riuscito ad incassare un punto che viste le condizioni ha profumo d’impresa. Aiutato, però –è doveroso sottolinearlo – dagli interventi ai limiti del possibile del numero uno Chiodini e da quella capocciata in stile goleador rifilata nel finale dal rognoso difensore Vastola. Baldassarri, Calori, Pagliari e pure Braglia nel calderone dei “praticoni”: lo scontroso toscano vince senza entusiasmare, piega il Rimini con una punizione-capolavoro dell’ultimo arrivato Correa, poi si limita a blindare il campo pernon soffrire. Essenziale pure Mimmo Toscano, che fa valere l’esperienza e la malizia del suo gruppo per battere il giovanissimo Giulianova e riscattare i due precedenti pareggi controSpal ePescina. Citazioneanche per Esposito, tecnico del Ravenna, che ritrova Piovaccari e mette un freno all’ardore ed alla spavalderia di Capuano, che gioca col tridente e con un’altra punta di ruolo (Catania) annacquata tra i centrocampisti. E non bastano di certo le prodezze (come quella di Alessi della Reggiana) a far pensare che in giro si giochi un calcio entusiasmante. Re Baldassarri stupisce perché ha reso speciale una squadra normale. Filippo Zenna

Il personaggio della settimana Una prodezza del novello Quagliarella della Reggiana

Alessi, un gol da 50 metri REGGIO EMILIA. Per fortuna che c’è ETV, per fortuna che c’è Franco Tosi, una sorta di Guido Meda di Reggio Emilia, per fortuna che c’è Youtube ad illustrare al mondo intero anche i segmenti di nicchia. Per fortuna che c’è Giuseppe Alessi ed il suo istinto un po’ folle e così geniale che ha reso magnifica, indimenticabile una domenica avara di emozioni. Palla rubata a centrocampo, uno sguardo rapido alla porta e poi destro pennellato da 50 metri ad inquadrare l’incrocio dei pali. Roba da matti. Roba da archiviare nella bacheca dei gol più belli di sempre. Accostare Alessi a Maradona, a Quagliarella, a Mascara o a Recoba per una volta, per questa volta non è un azzardo. Il giorno dopo il prodigio Beppe Alessi ci scherza su, ricerca una normalità che ormai non gli appartiene: “È stato tutto frutto del caso: se ci provo altre cento volte non trovo la porta”. Modestia eccessiva, quasi fuori luogo perché quel capolavoro di tecnica e furbizia il numero dieci torinese se l’è studiato, l’ha calcolato per una partita intera. E la ricostruzione del magicmoment neè laconferma: “Fumagalli era spesso fuori dai pali. L’ho notato fin dalle battute iniziali della partita ed ho subito pensato che alla prima occasione utile avrei provato a sorprenderlo. Così èstato: quandomi èarrivato quel pallone all’altezza del centrocampo non ci ho pensato nemmeno un istante ed ho calciato in porta trovando il gol più bello della mia carriera”. L’anomalia che rende la prodezza ancor più unica e memorabile sta nella conclusione di destro, “quando poi – precisa Alessi – sono un mancino naturale. Ecco perché – sorride e continua a ridimensionarsi – parlo di fortuna”. Poco importa, vuol dire che la Dea bendata ha deciso di donargli un piccolo sorriso dopo un anno di feroce accanimento: “Un autentico calvario – ricorda Alessi –

Alessi della Reggiana mentra calcia a rete il pallone del 3-1 dal cerchio di centrocampo

iniziato nell’agosto nel 2008 e terminato solo pochi mesi fa a causa diun infortunio piuttosto serio al ginocchio. Vanto un credito enorme con la fortuna ed il gol realizzato al Marcianise non l’ha esaurito. Per questo ci riproverò, sperando di incastonare una nuova perla”. E magari di avvicinare la Reggiana alle big del campionato perché il sogno, l’ultimo sogno del fantasista piemontese, è riportare gli emiliani tra i cadetti. A trentadue anni non si può pretendere la luna, bisogna prefiggersi obiettiviconcreti “ed il mio – svela – è conquistare la quinta promozione in carriera”. Non di certo ambire alla serie A: “Il treno – racconta – è già passato una volta. Ero appena ventenne e reduce da un’esaltante campionato al Savoia. Mi acquistò il Napoli, allora guidato da Novellino. Giocai poco, pochis-

simo e non riuscii a sfruttare la più grande occasione della mia vita. Non ero maturo e nemmeno consapevole di cosa significasse una realtà come Napoli. Ma non mi sento frustrato perché la mia carriera è stata comunque positiva e ricca di soddisfazioni”. Ora gioca per divertirsi ed entusiasmare “senza preoccuparmi di fischi e disapprovazioni”. Alla ricerca costante della giocata fenomenale per sentirsi il prodigio che poteva essere e non è stato. Per accostarsi una volta, almeno stavolta alle stelle del pallone. Destro da cinquanta metri, sfera all’incrocio, spettacolo divino. Per fortuna che c’era ETV a documentarlo, per fortuna che c’è youtube a renderlo visibile al mondo intero. Chapeau mister Alessi, il Maradona della prima divisione. f.z.

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42 Sport


TOP 11

Il “vecchio” Sonzogni del Siracusa guida una squadra d’assalto

La Carra lancia Monopoli Sempreterni Caccavale e Capparella. Conferma per Cunzi DOPPIA FIGURA, tris e poker. Il tavolo da gioco della terza giornata non risparmia sorprese (trentaquattro reti, ce n'è per tutti gusti) ma legittima, a suo modo, i primi indizi di stagione. La doppia figura è nelle mani di La Carra, ventidue anni attaccante del Monopoli, che domenica ha ristabilito il suo personale credo di stagione: gira e và la butta sempre dentro. Due reti sul campo dell'Isola Liri, una la scorsa domenica contro la Juve Stabia, la prima all'esordio contro il Sorrento. Il totale riconduce a quattro, il parziale parla di un cartellino di bomber sempre timbrato dall'inizio della stagione lavorativa. Quattro perle finora per lui, ben ridistribuite. Praticamente l'opposto di Daniel Ciofani della Cisco, ventiquattro anni e stomaco voracissimo. Domenica il suo appetito non ha conosciuto limiti: quattro reti tutte in una volta, Noicattaro asfaltato dalle movenze di un solo atleta. Ciofani così sale d'incanto in cima alla classifica dei cannonieri e “sberleffa” il più giovane La Carra che, intanto, ha lavorato giornata per giornata. Doppia figura e poker, sul tavolo da gioco manca ancora il tris. Questa volta la combinazione non raffigura il singolo ma il collettivo perfetto. Come non definirlo così? Siracusa forza tre e comando della classifica intercettato.

Terza vittoria di fila ad opera delle tre reti rifilate alla Vibonese sul proprio campo. Due vittorie di misura e successo roboante esterno: questi i numeri del collettivo più in palla del momento. Chi ha le medesime

ambizioni ha invece cominciato da poco la rincorsa. È il caso della Juve Stabia, che dopo la falsa partenza ha ripreso la marcia con le quattro reti al Barletta: Capparella e Amore fan-

no valere classe e carta d'identità. Nella domenica delle trentaquattro reti nelle nove gare la vita dei portieri non è stata un granchè. Gode però di ottima salute il giovanissimo Paolino Corno del Monopoli: in difesa dei pali ha dimostrato grande autorevolezza e pulizia negli interventi. Dinanzi a lui difesa a tre comandata dal suo compagno di squadra Maurizio Caccavale. L'esperto difensore classe '73 rimette subito in carreggiata la sua squadra, andata sotto pochi istanti prima, con un fulmineo colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. A tenergli buona compagnia è D'Ambrosio della Juve Stabia, il suo maligno tiro-cross ha fatto la festa a Di Masi ed ha alimentato il party del “Menti” di Castellammare. Al party hanno partecipato anche il sempiterno Capparella, guizzi e lazzi dalla destra, ed il fine Amore, una rete ed un assist per lui. Quanto basta per strizzare l'occhio a Bigatti del Siracusa, anche lui in rete nella tris imposta dalla capolista. E sul fronte offensivo? Non scende dalla giostra il prolifico Evan Cunzi (terza rete in due giornate), ci sale invece La Carra del Monopoli, che con la sua doppietta manda in orbita il suo Monopoli e si conferma goleador implacabile. A comandare il dispositivo è però Ciofani della Cisco Roma. Il suo punto in mano è il più alto del tavolo da gioco: poker d'assi, agli altri giocatori non resta che ritirarsi. Andrea Buonaiuto

Il personaggio: Daniel Ciofani

Quattro gol sognando Van Basten ROMA. Di poker in poker. Il giocatore d'azzardo non nasconde il suo vizio, semmai lo ripete di giocata in giocata, senza neanche curarsi che, poi, si possa pensare maledilui. Il“giocatore”è Daniel Ciofani, 24 anni, ma già un pedigree importante alle spalle. La fama di giocatore d'azzardo se l'è appiccicata addosso proprio in questo inizio di stagione. I suoi diretti avversari (Celano in Coppa ed il Noicattaro domenica) non hanno potuto far altro che ritirarsi dal tavolo: poker per lui. Quattro reti domenica scorsa, altre quattro contro il Celano qualche settimana fa. Non cambia il marchio di fabbrica. Domenica scorsa intanto ha provveduto ad

infrangere quelli del Noicattaro, che in modo sprovveduto aveva sottovalutato le qualità in dote alla Cisco dopo le difficoltà dell'esordio in campionato: “È vero, siamo partitiin sordina- afferma l'attaccante della Cisco - a Catanzaro è stata una gara strana, siamo andati subito in svantaggio e la fortuna ci ha voltato le spalle. Ci volevano proprio queste due vittorie consecutive, servono per il morale e per la classifica”. Prime due reti su rigore, un indizio che portava dritto alla domenica più intensa di questo inizio di stagione. Alla prima rete un attaccante pensa che il più è fatto, alla seconda marcatura capisce che è un uomo partita, alla terza…..

“Dopo la terza rete ho pensato: se mi capita la palla giusta la butto ancora dentro”. Giusto proposito, da perfetto uomo d'area di rigore. Ed è così che il nobile pensiero ha preso forma nel perfetto colpo di testa che ha arrotondato il risultato e catapultato verso le stelle questo gigante di Avezzano ingordo di reti: “La rete più bella è stata quella in semi rovesciata continua Ciofani - Ad un certo punto la sfera era distante dal mio baricentro, mi sono accorto che era l'unico modo per agganciarla, così ho provato l'acrobazia ed è andata alla grande”. Esperto nel gioco aereo ed in quello acrobatico. Ciofani non lascia al caso le sue caratteristiche di gioco,

IN VETRINA Nonostante il primato

«Con due innesti cambio il Siracusa» SIRACUSA. “Il Catanzaro ha pareggiato? Bene, vuol dire che siamo primi”. La considerazione certamente è partita dalla ragione; ma un po' di cuore deve aver avuto la sua onesta parte. L'emozione forte di aver costruito già un'ottima base per la costruzione definitiva della squadra. Tre reti domenica sul campo del Manfredonia, terza vittoria su tre, centottanta minuti di campionato condotti con autorevolezza e sagacia tattica. Primo posto agguantato prima e blindato poi, complice un Catanzaro in affanno in terra di Puglia. Segreti su questo primato? Ce ne sono pochi. Il torneo è appena all'inizio, le squadre devono ancora sistemare le faccende tecniche del caso; tuttavia l'andazzo preso dal Siracusa certamente non è apparso inosservato. Taluni già parlano di probabile fuga apostrofando la banda di Sonzogni come lasquadra dabattere.Che sidiailvia allescommesse ma non ditelo al tecnico, che già si è impegnato a gettare acqua sul fuoco in un gioco delle parti che però già scalda l'ambiente di Siracusa: “Ora non voglio sentire simili chiacchiere - afferma il tecnico del Siracusa - Parlare di primato o del Siracusa come squadra da battere può solo danneggiarci. Capisco che il momento della nostra squadra si presta benissimo al gioco ma non posso permettere che i ragazzi pensino a queste cose: per noi certi discorsi sono deleteri”. Discorso deleterio? In

realtà il Siracusa sembra scoppiare di salute. Nove punti, gioco discreto, piazza pulita dei punti in palio. Come non pensare in grande?: “Intanto è bene ricordare che siamo una neopromossa e che dunque potremmo pagare dazio a campionato in corso. Poi c'è la questione campo che incombe: fino a gennaio non potremo usufruire del nostro stadio e ciò è altamente penalizzante”. Intanto la squadra corre che è un piacere. La vittoria sul campo della Vibonese ha confermato l'ottimo stato di salute. È andata sotto al 13', a ripreso l'avversario dopo appena due minuti con lo spunto di Giurdanella, hapoi presoil largoconDal Rioe Bigatti:“L'intensità di gioco emersa sul campo della Vibonese è stata la vera nota positiva. Tanta intensità e tanta corsa. Un difetto? Ho detto ai ragazzi che bisognava chiudere prima la gara, è mancato quel pizzico di cinismo che occorre in questa categoria. In futuro voglio vedere maggiore cattiveria agonistica da parte dei miei”. Un Siracusa dai grandi numeri dunque, anche se il tecnico non nasconde le su idee. Prima getta acqua sul fuoco, poi mette da parte la ragione ed “aizza” la fiamma: “Datemi due elementi e poi farò il gioco che ho in mente”. Quasi un grido di battaglia. Vuol mantenere sereni i suoi, intanto rilancia la sfida. Il girone C ha molte pretendenti, ma la banda di Sonzogni ha la spregiudicatezza del giovane rampante.

semmai raddoppia la posta: “La mia stazza è indicativa delle mie caratteristiche. Certamente non sono un attaccante di corsa, sono una prima punta dipeso che però non disdegna il gioco con i compagni: mi piace rendermi utile per la squadra”. Il modello ricorda per bene Luca Toni, uno di quelli che è arrivato al grande calcio con un pizzico di ritardo. Un esempio da seguire: “Lui è arrivato a certi livelli con un po' di ritardo. Spero che la storia possa ripetersi con me. Io ci credo: indossare una maglia col nome stampato sulle spalle è il sogno di tutti noi. Il mio idolo in assoluto? Beh, il grande Marco Van Basten”. a.b.

Daniel Ciofani

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Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

Il punto girone H Fattore casalingo quasi saltato con solo due vittorie: Bacoli e Sant’Antonio

Neapolis, Pomigliano e l’Ischia birichina PARTENZE sprint per Neapolis, Pomigliano e Ischia. Un po' sotto tono l'avvio delle lucane. La matricola Pisticci ottiene un buon pareggio esterno; rocambolesco pari di rigore del Matera; il Francavilla in Sinni ripartirà da zero come l'anno scorso. Deludente esordio del Pianura. Maanche nellastagioneprecedente i partenopei iniziarono con una sconfitta, per poi terminare il torneo al terzo posto assoluto. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della prima giornata del girone H della serie D, con diciannove squadre in lizza, che ha fatto registrare cinque vittorie, tre in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 26, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato

in casa e 14 da quelle che hanno viaggiato. Nella prima della scorsa stagione le reti furono venti. Nella prima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sei, di cui tre in campo esterno. E' la prima volta che il girone in cui sono comprese le formazioni di Basilicata parte con un numero dispari di squadre. Complessivamente, nei nove raggruppamenti della serie D le formazioni in lizza sono 167, invece delle tradizionali 162, in quanto vi è una squadra in più nel girone H e due in più nei gironi C e D. La prima a riposare è stato il Grottaglie, ammesso in serie D soltanto tre giorni prima dell'inizio del torneo. Domenica prossima toccherà riposare al Francavilla

Fontana. Le squadre lucane si fermeranno, rispettivamente, nella quinta giornata il Francavilla in Sinni (27/09/09 e 07/02/10), nella decima il Matera (28/10/09 e 10/03/10) e nella diciannovesima e ultima il Pisticci (10/01/10 e 16/05/10). Tra i risultati della prima giornata, risaltano le vittorie esterne del Pomigliano e dell'Ischia. Due formazioni che l'anno scorso, pur concludendo la stagione nelle primissimeposizioni diclassifica (rispettivamente quarto e quinto posto), hanno evidenziato una certa difficoltà nelle esibizioni fuori casa. L'Ischia, infatti, vinse in campo esterno cinque volte e il Pomigliano soltanto quattro partite. La sorpresa della giornata è il Neapolis

che ha espugnato il campo del Bitonto che nelle ultime due stagioni non aveva mai fallito il primo appuntamento casalingo. Tutto da interpretare il pareggio esterno della matricola Pisticci sul campo dell'agguerrito Francavilla Fontana. L'undici di mister Valente dovrà trovare conferme domenica prossima nella gara d'esordio casalinga contro il deluso Forza e Coraggio Benevento. Nel secondo turno, conferme anche per il Neapolis che riceverà la visita dell'incognita Grottaglie. Nel mese di settembre, pur essendo quattro le domeniche, si giocheranno cinque giornate, in quanto è previsto il turno infrasettimanale del giorno 16, terza giornata. Adolfo Sarra

Giuseppe Leta: «Dedico il mio gol a nonno Raffaele e nonna Pasquina»

Matera, difesa alla sbarra Giusto proverà nuove soluzioni, ma la squadra ha già un’anima Difesa sotto accusa. Ma non è il caso di cadere nello sconforto. L’anno scorso il Matera partì con una vittoria roboante contro il Grottaglie, buona solo dal punto del risultato e non del gioco. La squadra è buona, ma è chiaro che qualche lacuna c’è e che, anche se nessuno lo dice, in società la cosa è risaputa. Difficile ipotizzare un campionato dove non c’è alternativa a centrocampo e domenica è stato messo il cosiddetto dito nella piaga dalla Turris. Un pareggio che il direttore tecnico del Matera, Gino Carrera, analizza a freddo con estrema lucidità. «Voglio dire a priori che abbiamo trovato di fronte una buona squadra. Lo si è visto dopo il gol del 2-1 quando ha giocato la migliore frazione di gara ed ha provatoa vincere enon difendere. Avevamo iniziato la ripresa con la voglia di fare noi la parte del leone, ma ci siamo trovati a rincorrere dopo pochi minuti. C’è stato un disimpegno da parte di Pierluigi Scudieri che poteva optare per altre soluzioni e non buttando il pallone in angolo. Proprio questo episodio può essere il polso di una tensione eccessiva all’esordio da parte di vari giocatori, ma non solo i giovani. Però la risposta della squadra non è certo roba da poco. Perchè il Matera è stato capace di ribaltare una situazione difficile e pesante dopo il tre a due. Una buona risposta con la palla a terra, perchè il Matera ha provato a ritrovare il

Longo: «Può non servirci Baratto»

La palla vasrca la linea nella meravigliosa foto di Sandro Veglia del sito Dc Matera. A destra Giuseppe Leta

bandolo della matassa non con palloni lunghi o con una condotta arruffona ma da squadra che ha la certezza di avere tutte le armi per venire a capo della situazione grazie altasso tecnico dei singoli. C’è la convizione che le lacune d’organico saranno colmate al più presto, ma che questo pareggio sia servito a mettere il cosiddetto dito nella piaga. Forse una vittoria sarebbe stata meno salutare di un pareggio che invece carica la squadra in vista della trasferta a Casarano. «Molte cose non hanno girato per il verso giusto. Perchè di azioni il Matera ne ha create davvero parecchie. Sono certo che a Casarano sarà un Mate-

Juniores, girone M Le tre lucane unite alle calabresi Inizio il 18 settembre LA COMPETIZIONE, riservata alle società di Serie D prenderà il via il prossimo 18 settembre (e terminerà il 26 marzo 2010) con 153 formazioni, suddivise in 11 gironi. Le novità. Esonero per le squadre di Sicilia e Sardegna dal partecipare alla competizione nazionale, parteciperanno ai campionati juniores. Possono prendere parte al campionato i calciatori nati dal 1 gennaio 1991 o che abbiano compiuto almeno 15 anni. Girone M (15 squadre): Castrovillari, Hinterreggio, Rosarno, Rossanese, Sambiase, Vigor Lamezia, Francavilla (PZ), Matera, Pisticci, Ars et Labor Grottaglie, Bitonto, Fasano, Francavilla (BR), Ostuni, Virtus Casarano. Ammessi anche dei 'fuoriquotà: al massimo quattro atleti, nati dal 1 gennaio 1989 in poi.

ra tutto diverso, ma mi riferisco ovviamente agli errori emersi. Un pareggio che ci farà riflettere, anzi che ci sta facendo già riflettere. Però non bisogna tralasciare le cose buone e credo che alla fine non siano state certo di meno di quelle cattive». Riguardando la gara in televisione, è emersa la leggerezza di Bartoli (erroneamente scambiato con Leta nella cronaca di domenica e ce ne scusiamo con il giocatore) nella prima rete, mentre il secondo gol è nato da una situazione di difesa schierata e Follera non avrebbe dovuto colpire il pallone con grande libertà e il terzo gol subito ha visto impreparato Martinelli

dopo il colpo di tacco dell’attaccante della Turris. Tre errori che potevano costare caro. «E’un gol importante, perchè è stato il primo in partite ufficiali in serie D della nostra squadra. Tra le mie caratteristiche-afferma Giuseppe Leta- c’è senza dubbi il tiro. Vorrei precisare che la palla è entrata e le proteste non erano giustificate. Diciamo che per poco il loro portiere andava a prendere anche questa occasione. Il migliore della Turris. Credo che se tutte le occasioni create dalle due squadre sarebbero state concretizzate, la gara sarebbe finita 8-7 o forse in più, ma sempre con qualcosa

in più fatto da noi». Una rete nata dalla copertura del pallone da parte di Carretta, spalle alla porta, che ha lasciato a Leta meglio piazzato. Botta di sinistro e poi la gioia di questo ragazzo oriundomaterano. «Vorrei dedicare questa rete a mio nonno Raffaele che non c’è più ed a mia nonna Pasquina che invece ogni giorno mi fa da mangiare e sostituisce la figura di mamma, visto che vivo a Matera con lei in sostanza». Leta, centrocampista del 1989, arriva dalla Juventus ed ha fatto vedere di avere notevoli qualità d’adattamento al ruolo di centrocampista, ma soprattutto piedi buoni. Renato Carpentieri

"Baratto non è indispensabile". Parola di Emilio Longo. Il tecnico della Turris gonfia il petto dopo aver bloccato la corazzata Matera in casa, ma soprattutto rischiando di vincere in tera lucana. L´allenatore corallino spiega la trattativa con Giovanni Baratto, da giorni in prova con la squadra torrese: "Baratto non è indispensabile, l´abbiamo dimostrato a Matera, ma non pongo veti su questa operazione, ben venga chi può elevare il tasso tecnico della nostra squadra. Logicamente le richieste di Baratto devono essere coerenti con le politiche della società, altrimenti non faremo drammi. Stiamo apposto così". In realtà, un calciatore come Baratto servirebbe come il pane alla Turris, che non ha alternative agli attaccanti Vitale e Russo. E considerando che Longo non ha nessuna intenzione di abbandonare il tridente, la Turris non può tirarsi assolutamente fuori dalla trattativa.

Un rigore dubbio ha condannato i sinnici ad una sconfitta immeritata

Francavilla, la rabbia è ancora tanta FRANCAVILLA – Esordio poco felice per i rossoblu di mister Ranko Lazic che si sono dovuti arrendere al Sant'Antonio Abate solo nel finale su un calcio di rigore dubbio. Ma nonostante tutto, Del Prete e compagni si sono comportati egregiamente, specie nella prima frazione di gioco, che ha visto oltre alla rete messa a segno da Verdesca al 28’ suggerito splendidamente da un assist di Chisena, anche delle buone trame di gioco. I sinnici, dopo il vantaggio, vengono attaccati dai padroni di casa che in più di una occasione hanno impegnato l’estremo difensore Di Vincenzo. Una gara che ha visto nel primo tempo, un Francavilla abbastanza ordinato e ben messo in campo. Nel finale di tempo poi, il laterale difensivo Co-

cina, ha dovuto abbandonare il terreno di gioco, per un leggero infortunio, al suo posto entra Cesareo. Nella seconda frazione di gara però, scende in campo un Francavilla diverso, che ha subito troppo la pressione avversaria. Infatti, i ragazzi di mister Di Nola, rimettono in sesto la gara dopo soli quattro minuti di gioco con Siano. Nell’occasione forse la difesa ha un po’ di colpe. Poi ancora azioni pericolose, con il Francavilla che risponde prima con Del Prete e poi con Chisena, ma entrambi non producono particolari grattacapi al portiere Terminiello. Poi nel finale la beffa. Al 35' l'arbitro regala un rigore inesistente al Sant'Antonio Abate su un presunto fallo in area di Di Giorgio su Vitiello. E' bravo Sekkoum a

realizzare dal dischetto il goal del vantaggio campano che fa andare in delirio squadra e tifoseria. Una sconfitta, che non ha del tutto convinto il tecnico serbo Lazic, che si è detto non soddisfatto dei suoi, specialmente nel secondo tempo. Dove la squadra è apparsa molto contratta e timorosa di reagire in alcuni frangenti, subendo troppo l’iniziativa avversaria. Adesso, il gruppo archiviata questa sconfitta, riprende questo pomeriggio i sui allenamenti settimanali al “Fittipaldi”, agli ordini dello staff tecnico, che cercherà di apportare delle modifiche all’assetto tattico della squadra. Domenica, debutto casalingo con i pugliesi del Bitonto, per cercare il riscatto. Claudio Sole

Genny Del Prete

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44 Sport


Valente: «Professionalmente eccitante ed emozionante la prima volta in serie D»

Pisticci, buona la prima Esordio con grande autorità della matricola a Francavilla Il cammino verso la salvezza è ancora lungo e pieno d'insidie. Ed un punto è solo una goccia nel mare. Ma l'importanza di quello ottenuto nella trasferta d'esordio sul campo del Francavilla Fontana dalla neopromossa Pisticci va oltre l'aspetto aritmetico. Non era facile non perdere la prima gara stagionale e per lo più in trasferta, di fronte ad un pubblico numeroso ed in uno scenario sportivo a cui i gialloble non sono abituati. Per Valente, poi, è stata una partita davvero speciale: il primo incontro di serie D a coronamento di un sogno accarezzato da tempo, un traguardo prestigioso raggiunto proprio con la squadra della sua città. “L'esordio in Interregionale - sono le prime parole del tecnico pisticcese - è stato bellissimo, eccitante ed emozionante”. Valente, poi, torna subito su un aspetto che ha colpito positivamente l'intero ambiente pisticcese in trasferta a Francavilla. “A Francavilla Fontana dice - siamo stati accolti con una civiltà impagabile. I complimenti, oltre alla dirigenza, vanno anche alla cittadinanza. Trovare un clima così significa far crescere il calcio e dargli un valore aggiunto”. Poi l'allenatore analizza la gara: “Abbiamo giocato a larghi tratti mettendo in pratica quello che avevamo

Antonio Valente

preparato. Purtroppo abbiamo preso un gol sulla ribattuta, immediatamente dopo il nostro vantaggio, ed un altro su un contropiede, tra l'altro lasciando troppo spazio al loro uomo più temibile. Sono situazioni figlie della nostra inesperienza ed incoscienza, perché è assurdo subire una rete su calcio d'inizio. Nel complesso, però, va bene così, perché siamo stati bravi a reagire in un contesto difficile. C'era un clima caloroso, si poteva rischiare il tracollo. Invece siamo stati capaci

di riprenderci, pareggiare e sfiorare addirittura il vantaggio in due situazioni nel finale. Bravi noi e complimenti anche al Francavilla che ha giocato una partita gagliarda”. Decisivi i cambi nel secondo tempo, quando Valente ha mandato in campo Rovina al posto di Grieco e Guarino al posto di Ferrentino. “Non prendo meriti per questo -commenta l'allenatore gialloble - anche perché dovrei prendermi i demeriti per le scelte iniziali. La verità è che i tecnici sono lì anche per questo, per provare a cambiare in cor-

sa. A volte si ottengono dei risultati, altre no. Sicuramente siamo stati più intraprendenti dopo il cambio con Rovira. Ciò che più conta, tuttavia, è lo spirito di gruppo e la disponibilità di tutti al sa-

crificio. Ho diciannove ragazzi meravigliosi, devo fare delle scelte. A Francavilla hanno merito il risultato, ma alla ripresa degli allenamenti sarò molto duro con loro, perché non si possono prende-

re gol così. Siamo stati capaci di riacciuffare il risultato, magari altre volte potrebbe non succederci e sarebbe un peccato perde partite in questo modo”. Roberto D’Alessandro

Montescaglioso, festa

Calcio lucano Coppa Italia Turno d’andata come da pronostico

Posticipo Viggiano-Balvano alle 16

Giornata senza colpi di scena

per il settimo anno Perna in campo oggi di attività del Deportivo nei panni dell’ex

ALLA VIGILIA dell'avvio dei campionati di Eccellenza e Promozione (in calendario domenica prossima), le squadre più quotate della Basilicata calcistica si sono affrontate per la disputa dell'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia. Non si sono intravisti colpi di scena sui campi lucani e di sorprese, quindi, neanche l'ombra. Le formazioni che a breve saranno impegnate nel massimo torneo regionale hanno affondato, senza problemi, le compagini della cadetteria lucana. Ad eccezione del Policoro di mister Labriola che, nella noia di Sant'Arcangelo, non è andato oltre un pari “ad occhiali” contro il team locale di coach Castronuovo. Per il resto c'è stata una scorpacciata di reti da parte delle squadre di Eccellenza. Molte di esse, perciò, hanno già ipotecato il passaggio del turno. Partiamo dai big-match di giornata che hanno visto opposte esclusivamente formazioni di Eccellenza. La Murese, detentrice del trofeo della coccarda, ha presentato un conto salatissimo al Real Tolve di Camelia. In esterna, l'undici di Lardo ha strappato un preziosissimo successo timbrato Nano e Dutra. Le due reti muresi sono state intervallate dalla marcatura di Postiglione, che mantiene aperte le speranze per il return match in programma il 30 settembre. Tutto fin troppo facile per l'Angelo Cristofaro Oppido di Manniello in casa dell'Avigliano. Il tris inflitto ai granata ha già spedito ai quarti di finale di Coppa la formazione oppidese. Volturno, Leone G. e Santopietro sono stati gli autori delle tre reti che hanno annientato l'Avigliano. L'Oppido ha vinto in scioltezza contro i “baby” granata, che avevano superato il primo turno soltanto ai calci di rigore contro il Bar La Notte Pignola. Incrocio tra due squadre del primo campionato calcistico regionale anche a Rionero, dove la Vultur ha spazzato via il Ricigliano nella prima ora di gioco. Izzi e Rapolla avevano chiuso il primo tempo sul parziale di doppio vantaggio; ad inizio ripresa Lovasto ha chiuso i conti dagli undici metri. Soltanto a pochi minuti dal triplice fischio finale, i salernitani hanno accorciato le distanze con Fermicola. I bianconeri vulturini di Finamore hanno un piede e mezzo nei quarti di finale della manifestazione tricolore. Il Pietragalla (matricola di Promozione) non si è ripetuto contro una formazione di Eccellenza. Do-

VIGGIANO – Ruggiero Giuseppe Perna, nato il 20/07/1982 a Potenza, è il nuovo portiere del Viggiano. Prelevato dal Balvano, squadra con la quale aveva cominciato la preparazione in quest’estate e giocato le due gare di Coppa Italia contro il Picerno, prende il posto di Donato Laurita. Lo scherzo del calcio ha voluto che proprio il nuovo estremo difensore biancazzurro debuttasse con la nuova maglia contro la squadra con la quale aveva giocato fino ad una settimana fa. Il ventisettenne portiere potentino nella passata stagione era in forza prima a Picerno e poi dal mese di dicembre a Ricigliano. Lo stesso pipelet vanta trascorsi anche trascorsi con le maglie di Abriola e Brienza. Alla nostra notizia data lo scorso sabato che al Viggiano si erano proposti i portieri Coretti ex Pisticci e Manolio ex Rotondella, ma venerdì Perna aveva già effettuato il suo primo allenamento e aveva destato belle impressioni alla dirigenza che ha deciso di gettare le basi su quest’ultimo. Si tratta di un portiere esperto, più giovane di cinque anni del suo predecessore, che però può assicurare tranquillità al reparto difensivo. Perna potrebbe trovarsi Laurita contro a parti invertite, ammesso e concesso, che l’ex portiere del Viggiano abbia già firmato con il Balvano. Dell’imminente acquisto di Perna ne avevamo parlato sabato scorso e mancava solo l’ufficialità da parte della società valligiana per annunciare il passaggio in biancazzurro. Intanto non faranno più parte della compagine viggianese gli under Palladino e Chiorazzo che avevano pretese cifre non consone al budget stabilito dalla dirigenza ed ora sono alla ricerca di un’altra squadra. Per oggi pomeriggio alle ore 17 si attende un folto pubblico dopo la festa patronale terminata ieri per conoscere la squadra effettivamente prima dell’inizio del campionato e per vedere all’opera gli avversari di turno. Biagio Bianculli

Pasquale Squicciarini allenatore della Fortis Murgia

po aver eliminato l'Atella Monticchio nella prima fase di Coppa, la squadra di Potenza ha ceduto in casa contro la più blasonata Ruggiero Valdiano. I campani hanno sbrigato la pratica Pietragalla, ipotecando il passaggio al turno successivo, con le reti di Trezza e Petilli, a cavallo tra la fine del primo tempo e l'inizio della seconda parte di gioco. Anche il Borussia Pleiade non ha avuto problemi al cospetto del Real Irsina. L'ennesima rete di Schettino ha aperto le danze, chiuse dal neo-acquisto De Luca nel corso della ripresa. Il solito guizzo di Petruzzella ha permesso alla Fortis Murgia di espugnare il campo del Montescaglioso, al suo esordio ufficiale in questa stagione agonistica. Martedì 8 settembre (fischio di inizio previsto per le ore 17) è in programma l'ultimo match degli ottavi di finale di Coppa Italia, tra il Viggiano ed il Balvano. Quest'incontro è stato posticipato di due giorni per via della festività patronale in calendario nell'ultimo week-end nel centro della Val d'Agri. Le sfide di ritorno, infine, si giocheranno nel turno infrasettimanale di mercoledì 30 settembre. Donato Pavese

La settima stagione di attività dell'A.S. Deportivo Montescaglioso, sarà caratterizzata da importanti novità, sia nello staff tecnico che nelle categorie alle quali prenderà parte. Uno degli obiettivi da sempre perseguiti dalla società montese, in attività dalla stagione 2003/2004, è lo sviluppo dell'attività a livello comprensoriale in comune accordo con alcune società amiche: nello specifico esistono stretti rapporti con Miglionico, Pomarico, Grassano e Grottole. La speranza dei dirigenti della società di Montescaglioso è quella di poter disputare entrambi i campionati regionali dei Giovanissimi e degli Allievi; per quel che riguarda la prima delle due categorie esiste già tale diritto mentre per quel che concerne gli Allievi si spera in un eventuale ripescaggio. Alla nuova stagione la società montese si presenta con la presidenza confermata a Domenico Vinzi, mentre Rocco Andrisani fungerà da Direttore Sportivo e Rocco Di Pierro sarà il Direttore Generale. I tecnici che si occuperanno delle formazioni giovanili saranno Girolamo “Gigino”Suglia (Piccoli Amici); Franco Stasi e Vittorio Palazzo (Pulcini), mentre Rocco Suglia, al ritorno dopo un anno di assenza, si occuperà degli Esordienti. I Giovanissimi saranno affidati a Rocco Braj mentre gli Allievi saranno guidati da Franco Mianulli, una delle novità nei quadri tecnici, insieme a Mario Paolicelli, figura storica del panorama calcistico montese, al quale è stata affidata la responsabilità dell'intera area tecnica.Perquelche riguardalecategorieallequali il Deportivo Montescaglioso intende partecipare, la novità più importante della nuova stagione ormai alle porte è costituita dall'iscrizione, per la prima volta nella sua storia, alla Terza categoria, competizione che avrà inizio alla fine di Ottobre prossimo.La formazione inizierà la preparazione il 16 settembre prossimo e sarà guidata in panchina da Nicola Martino affiancato da dall'ex stopper Pietro Zito. I dirigenti sono stati individuati nelle persone di Rocco Andrisani, Giuseppe Pietrocola e Francesco Salluce, mentre la rosa vede la presenza di elementi di notevole esperienza come l'esperto e sempre validissimo portiere Giambattista Raddi (ex Pol. Montescaglioso), dell'attaccante Rocco Masiello (in passato con Pol. Montescaglioso,Pomarico eGrottole),dei difensoriRocco Soranno e Domenico Brigante, del centrocampista Valentino Andrisani, ex Irsina e Pomarico. Michele Marchitelli

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Sport 45

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

Summer Cup A Dilettanti Si riparte dal +19 Levoni della sfida di andata

E’ l’ora del return-match A Policoro con inizio alle 21 c’è il derby tra Matera e Potenza QUI BAWER MATERA

QUI LEVONI POTENZA

E’ L’ORA del derby. Del derby di ritorno. Ancora una volta a Policoro. Matera contro Potenza, per quella che è la classica di Basilicata. Sperando che il caldo e l’umidità di mercoledì scorso abbiano abbandonato il PalaErcole, in modo da poter assistere ad una sfida più spumeggiante. Si, perchè la Bawer Matera proverà a fare innanzitutto bella figura, riscattando il passo falso della gara di andata contro la Levoni, nella quale ha rimediato un passivo di 19 punti, e poi cercherà di passare il turno di Coppa Italia per poi potersi esibire ad Altamura, città dello sponsor Bawer. Per fare questo bisognerà continuare il cammino in crescendo già intrapreso nel doppio impegno di Santeramo in Colle. Parte proprio dal doppio confronto con i team di Legadue l’analisi del momento dell’Olimpia Matera, fatto con capitan Longobardi. «Al memorial Leone si è vista una Bawer in fase di miglioramento - commenta il numero 9 della squadra di cocha Corà - che sta man mano crescendo, partita dopo partita. Proprio questo fitto calendario di incontri ci ha permesso di capire tante cose perchè, essendo la nostra una squadra nuova per otto decimi, solo giocando si può trovare la giusta intesa». Dalla doppia sfida di Santeramo è emerso come nel settore lunghi la Bawer possa contare su un terzetto (Grappasonni, Candido e proprio Longobardi) si sicuro affidamento; mentre nel settore piccoli bisogna ancora trovare i giusti equilibri. «Sotto i tabelloni siamo solo in tre - continua Longonardi - e le rotazioni sono di più facile concepimento. Per quanto riguarda gli esterni sono molti i giocatori e anche con caratteristiche molto simili. Sicuramente l’innesto di Maestrello porterà giovamento a tutta la squadra. E poi proprio per trovare questi equilibri che stiamo giocando così tanto nel precampionato». Adesso lo sguardo si sposta alla gara contro il Potenza. «La Levoni gioca un buon basket. Nella gara di andata sono sembrati molto convinti e concreti». Al Potenza oggi si aggiunge Antrops, l’ex

SI PARTE dal + 19 confezionato nella gara d'andata, ma la Levoni Potenza non ha alcuna intenzione di abbassare la guardia e far calare d'incanto la concentrazione. Questa sera al Pala Ercole di Policoro, si replica la sfida contro la Bawer Matera, sconfitta nella prima gara per 86 a 67 e fortemente intenzionata a contrastare il passo dei lupacchiotti potentini. Matera cercherà l'impresa, inutile nasconderlo, la Levoni Potenza può permettersi di perdere con uno scarto di diciotto punti. Questo però non deve mettere nelle condizioni di giocare a ritmi ridotti la compagine di Antonio Paternoster, che, anzi, ha chiesto ai suoi di vincere nuovamente contro i cugini materani e torchierà fino in fondo la squadra, alle prese anche questa mattina con la seduta di allenamento al Pala Pergola di Contrada Rossellino. Mancherà il play maker Vincenzo De Bartolo, ma ci sarà almeno tra i dieci Gindts Antrops che farà l'esordio con la canotta della Levoni. Una partita d'inizio settembre, questo è sicuro, ma certamente un banco di prova molto importante per le strategie della compagine potentina. La squadra potentina partirà alla volta del centro jonico con tanto entusiasmo e quella determinazione che potrebbe essere necessaria per archiviare la doppia sfida contro i materani di Corà. Un derby è sempre una partita di grande richiamo, in questa direzione la compagine potentina non ha intenzione di far scemare l'interesse verso la manifestazione. La Levoni anche ieri pomeriggio si è allenata intensamente nell'impianto di Rossellino, concentrando le proprie attenzioni sullo stato di forma e sulle condizioni generalmente positive della squadra. Assente De Bartolo, Paternoster affiderà ancora una volta a Silvestrini e Fazio il compito di guidare la squadra, sotto canestro è sicura la presenza di Vetrone, Maioli e Ruggeri, mentre a Rato, Antrops e Carrichiello toccherà il compito di scardinare la difesa biancoazzurra della Bawer. Una gara da

Francesco Longobardi e sotto Fulvio Candido (foto Videouno)

trapanese che sicuramente aumenta le potenzialità di questa squadra. «Se la Levoni avrà Antrops, noi - spiega il capitano dei biancazzurri avremo la possibilità di schierare Maestrello e anche Provenzano, visto che entrambi (il primo non era ancora un giocatore della Bawer, mentre il secondo era infortunato) non sono potuti scendere in campo a Policoro in gara uno». Prima entrare in clima derby, a capitan Longobardi chiediamo un giudizio sull’approccio degli under con quella che è la realtà della Bawer Matera. «I giovani devono avere pazienza e impegnarsi al massimo per farsi trovare pronti nel momento in cui il tecnico li chiama in causa.

Siamo ancora all’inizio ed è normale che non siamo ancora entrati negli automatismi della squadra. Non devono avere ansia o fretta. Devono stare tranquilli, sapendo che hanno la piena fiducia del tecnico, della società e anche di tutto il resto della squadra». Infine un pronostico: la Bawer riuscirà a passare il turno? «Lo Spero. Vorrei tanto che riuscissimo a ribaltare la differenza canestri, ma la nostra priorità è fare bene e migliorare ancora il nostro rendimento». Appuntamento, quindi a Policoro, per la sfida tra le due massime espressioni cestistiche della regione. Antonio Mutascia a.mutasci@luedi.it

Maioli con a Paternoster e sotto Rato contrastato da Hassan

prendere con le molle, il basket agostano e settembrino è questo, del resto. A parlare delle prospettive del match è il coach della Levoni Potenza, Antonio Paternoster che ha dichiarato: “Sicuramente entrambe le compagini giocheranno per vincere. Il nostro obiettivo principale resta il campionato, proprio per questo motivo ho chiesto ai miei atleti di allenarsi anche prima del confronto”. Ma le attenzioni di Paternoster si spostano sulle condizioni generali della squadra: “Stiamo cercando di non forzare i ritmi, posso esprimere la mia soddisfazione per il rendimento dei ragazzi, i giocatori sono in buone condizioni di salute”. Il derby stuzzica tutti,

Vito Lepore, parterre d’eccezione JUVE Eldo Caserta, Montepaschi Mens Sana Siena, Stella Azzurra Roma e Scavolini Pesaro. Saranno queste le protagoniste della diciassettesima edizione del torneo Vito Lepore di basket, in programma sabato 12 e domenica 13 settembre a Potenza, presso il Pala Pergola di Contrada Rossellino. La manifestazione agonistica è organizzata dall'Assessorato allo Sport del Comune di Potenza, dal Consiglio Regionale della Basilicata, dalla Comunità Montana Alto Basento, dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dalla Federazione Italiana Pallacanestro. L'evento è stato presentato ieri pomeriggio, presso la sede del Comitato Regionale Fip di via Roma, alla presenza del presidente della Fip lucana Franco Liguori, del padre di Vito Lepore, Giovanni, presidente dell'Associazione Amici di Vito e dei responsabili organizzativi Mariangelo Bo-

ve, numero due della medesima associazione, Giuseppe Arcieri, Salvatore Zonni, Stefania Iosa e Anna Lepore. La manifestazione, vinta nella passata edizione dalla Eldo Juve Caserta, vede in campo in questo torneo gli atleti under 17, una scelta precisa quella svolta dagli organizzatori, visto e considerato che i cestisti under 19, in campo nella passata competizione, spesso vengono reclutati dalle squadre maggiori. Un ricordo vivo, quello di Vito Lepore, scomparso il 27 luglio 1989 a causa di un tremendo incidente stradale che ne stroncò la carriera e i sogni, peraltro legittimi, vista la classe cristallina di piombare nel basket che conta. Vito Lepore, giovane cestista potentino, ha militato a Siena, Bari, Brindisi e Avellino, contribuendo in maniera determinante al salto di categoria dalla C alla B/1. Un giocatore e un personaggio che

saranno ricordati anche nel corso della manifestazione sportiva, inserita in un contesto diverso, vista la partecipazione delle squadre, degli addetti ai lavori e degli appassionati di basket ad una celebrazione liturgica in onore di Vito, in programma domenica alle 11:30 presso la chiesa di Santa Cecilia. Solo il sabato sarà varato il calendario della manifestazione, alla presenza delle quattro squadre partecipanti alla competizione agonistica. Sabato sera si terrà un vero e proprio happening con le squadre impegnate in una cena di gala presso il ristorante La Fattoria sotto il Cielo di Pignola. Spazi aperti e momenti d'intrattenimento non mancheranno. Le gare si disputeranno alle 17 e alle 19 di sabato con le semifinali e alle 16:30 e alle 18 di domenica per le finali presso il Pala Pergola di Contrada Rossellino. Rispetto alle passate edizioni non

sarà assegnata la coppa Fair Play, visto che tutti i giocatori saranno chiamati a dare l'esempio di correttezza e lealtà agonistica in campo. Il torneo sarà ripetuto ad Avellino il 3 e 4 ottobre. Tanti i motivi d'interesse, vista la presenza di diverse squadre di serie A tutte blasonate, come Caserta, Pesaro e Siena, ma anche dalla Stella Azzurra Roma che grazie al bacino d'utenza ha deciso di tesserare nella squadra di B Dilettanti due senior e tanti under. Particolarmente significativa la portata dell'evento, ben duecento sono stati in tre giorni i contatti su facebook. Alle squadre sarà fornita una splendida agenda scolastica. La manifestazione parte da motto: “Un esperienza meglio di cento traguardi”. Una festa, un modo per ricordare Vito Lepore, morto tragicamente in un incidente stradale. f.menonna@luedi.it

ma Paternoster non nasconde di temere la Bawer Matera: “Sicuramente i giocatori materani hanno tutta l'intenzione di riscattare la pessima prestazione fornita la settimana scorsa, la Bawer farà di tutto per recuperare il passivo rimediato nella prima gara”. Sul piano tattico Paternoster non intende modificare la gestione della squadra: “Al momento non ho preparato nulla di diverso rispetto a gara 1. I miei giocatori devono mantenere alta la concentrazione ed essere sempre attenti durante i quaranta minuti di gara”. Arbitreranno la sfida i signori Pecorella di Trani e Morelli di Brindisi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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46 Sport


Basket B Dil. Progressi potentini. Già domani la verifica con il Bisceglie

Corporelle, bene così Il coach Schiavi riconosce: «Difesa da registrare, ma Corvo super» COME ERA NEGLI auspici di tutti, l'Invicta Centre Corporelle si aggiudica anche la gara di ritorno a Bernalda e supera il primo turno di Coppa di Lega. Netto il successo della formazione potentina che ha comandato sempre l'incontro ad eccezione del secondo quarto quando la Cestistica ha avuto un sussulto di orgoglio e si è portata a meno due dal quintetto di Schiavi. Ma è stato solo un lampo isolato perché alla ripresa del gioco l'Invicta ha cominciato a macinare gioco e ha accumulato un vantaggio che si è poi rivelato decisivo per vincere con tranquillità la partita. Nemmeno il tempo di rifiatare e domani si torna in campo per il secondo turno. Avversario il Bisceglie che ha superato con due successi la Libertas Foggia. E contrariamente a quanto stabilito dal sorteggio per il quale l'Invicta avrebbe dovuto affrontare la vincente di Chieti-Torre dei Passeri, la Federbaket ha cambiato le carte in tavola e facendo prevalere, come era logico succedesse già in fase di sorteggio, il criterio della viciniorità geografica ha cambiato l'avversario di Corvo e compagni. Buon per le casse della società di Colangelo che non dovrà sobbarcarsi una trasferta eccessivamente lunga. Ritornando al derby di Bernalda da dire che la squadra potentina ha messo in mostra notevoli progressi sia nello sviluppo del gioco che nel reggere atleticamente più minuti. “Ovviamente siamo contenti del risultato - è il pensiero di Schiavi - anche perché era nostra intenzione andare avanti e l'avevamo dichiarato esplicitamente. Ci conforta il fatto che la squadra ha mostrato qualcosa di meglio rispetto alla prima uscita. Questo grazie al fatto che quasi tutti stanno assorbendo i carichi di lavoro e la condizione cresce di pari passo. Ciò consente alla squadra di esprimersi con maggiore qualità e di poter mettere in atto quanto stiamo provando dall'inizio della preparazione. Devo rilevare con molta soddisfazione che a Bernalda si sono espressi decisamente meglio i lunghi perché Saccoccio ha giocato una buona partita con un ottimo score personale di punti, Serino ha fatto valere la sua fisicità e Nocioni, nonostante sia stato condizionato dai falli

Basket B Dilettanti Russo e Gaeta le garanzie

Bernalda, segnali di crescita E’ piaciuto il giovane Dolic

Corvo e sotto Serino (foto Andrea Mattiacci)

Dolic e accanto il capitano Robeto Russo

iniziali. ha dato un contributo importante. Per il resto da elogiare la prova degli altri ed in particolare di Corvo”. L'esperto giocatore campano ancora una volta è stato il miglior marcatore della serata con 24 punti e sta mostrando tutte le sue qualità per le quali l'invicta Centre ha deciso di puntare su di lui. Sicuramente un leader ed un elemento davvero carismatico che dovrà essere l'autentico trascinatore dei compagni. Qualcosa, invece, non ha funzionato al meglio nei meccanismi difensivi e Schiavi lo riconosce : “in effetti nel primo tempo abbiamo lasciato troppa iniziati-

va e libertà agli avversari che hanno approfittato per rendere ncerto l'esito del match. E questo, non per accampare scuse, dovuto anche all'eccessivo caldo del PalaCampagna che ha evidentemente creato più di qualche problema ai ragazzi. Le cose sono decisamente migliorate nel corso del secondo tempo nel quale, complice anche il calo degli avversari, abbiamo concesso davvero poco”. Dopo la giornata di riposo concessa ieri, da oggi si riprende con la solita doppia seduta. Sarà cosi anche domani nonostante n serata si giocherà con il Bisceglie. Rocco Sabatella

BERNALDA -Russo e Gaeta su tutti, più che bene Dolic con la sua non poca qualità anche se non ancora disgiunta dalla inevitabile inesperienza, buona partita in regia per Salvatore anche se non con l'esplosività messa in mostra a Potenza, serata non proprio esaltante per Marinelli e Michelis (da loro ci si aspetta molto di più quando saranno nella condizione fisica giusta), discreto in difesa Favia, Basili non giudicabile al rientro dall'infortunio, grande gioia per i super-baby Bonafede e Bortone che hanno avuto l'onore di siglare i loro primi due punti della stagione: tutti giudizi che vanno ovviamente presi con le pinze dal momento che siamo ancora in fase di preparazione e il rendimento di tutti non può che essere “ballerino”. Vandoni infatti commenta così il match: “Nel primo tempo abbiamo giocato una buona pallacanestro di squadra con un discreto lavoro in difesa, ma al primo accenno di stanchezza ci siamo sciolti come resina vicino al fuoco che diventa appiccicosa come la colla…insomma siamo rimasti incollati; i problemi si sono poi raddoppiati al cospetto di avversari esperti. Dal buon gioco dei due quarti dobbiamo arrivare a quello dei quattro quarti, senza la fretta che sarebbe controproducente; in questa fase non mi esalto quando si vince e non mi deprimo quando si perde, avendo ancora venti giorni per lavorare sodo”. Gli fa eco il presidente Troiano: “Nella prima parte abbiamo visto il basket secondo la filosofia di Vandoni ed è stato un bel vedere, poi non siamo stati capaci di reagire al loro break nel terzo periodo per motivi legati al-

la preparazione; di buono c'è il fatto che ora la squadra potrà continuare a lavorare in tutta tranquillità senza ulteriori appuntamenti ufficiali fino alla prima di campionato”. Per quanto riguarda i giocatori sentiamo l'opinione dei due più esperti, Russo e Gaeta: “Loro hanno realizzato un buon break all'inizio del secondo tempo -afferma il capitano- sfruttando la grande esperienza di alcuni giocatori e il nostro cedimento fisico, ma abbiamo margini notevoli di miglioramento soprattutto nell'intesa tra ragazzi che fino a qualche settimana fa non si conoscevano affatto”. “Bene il calore dei tifosi -aggiunge il lungo romano- certo avremmo voluto esordire in casa con una bella vittoria, ma io dico che a noi in questo momento serve tutto, anche la sconfitta, per capire dove vanno fatti i miglioramenti; per esempio stavolta ci è venuta una buona lezione a proposito del concetto di continuità e di concentrazione per 40'. A livello personale tutto ok, mi sento bene e il tipo di gioco che facciamo è adatto alle mie caratteristiche, ma il lavoro grosso da fare è nella ricerca dell'intesa”. E i tifosi? Alla fine dei primi 20' i volti erano distesi e gioiosi, con commenti se non proprio entusiasti quantomeno di buon apprezzamento; al termine della sfida i giudizi non sono cambiati di molto, diciamo che sono apparsi meno pirotecnici come se quel grigio secondo tempo avesse agito in parte da estintore: ma tutti erano concordi sul fatto che bisogna lasciar lavorare in pace lo staff tecnico. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Bocce, riparte l’attività dell’Aurora Murese RIPARTE l'attività agonistica dell'Aurora Murese con la gara regonale di bocce, organizzata in concomitanza con i festeggiamenti in onore di San Gerardo di Maiella. Dopo una serie di iniziative promozionali dedicate allo sport, ancora considerato di nicchia, svolte a Casalbuono, in collaborazione con il circolo locale neo affiliato al Comitato Provinciale di Potenza ed a Venosa, in collaborazione con la locale associazione Auser, la società di Muro Lucano è entrata appieno nella nuova stagione sportiva. Sessantaquattro le coppie che hanno preso parte alla manifestazione, con il duetto formato da Luciano Petracca e Giovanni Samela, di Montereale, che sono riusciti a superare tutti gli altri concorenti. I

due hanno battuto in finale una formazione proveniente da Napoli, della società “Michelangelo”. Piazza d'onore per Vito Tummillo e Domenico Lisanti, che nella finalina hanno strappato il bronzo a Domenico Ricciardella in coppia con Francesco Parrillo. Hanno ottenuto buoni risutati anche le coppie della “Gialloverde” di Melfi, Mossucca e Pastore, de “La Potentina”, Palese e Dente, della “Brv”di Lecce, i due Mauro, e l'altra formazione di Montereale, Altamura e Perrini. Intato, dopo aver affrontato questo primo appuntamento regionale, da domani è previsto il finesettimana di gare a Roma, dove si svolgeranno i campionati italiani Juniores. La Basilicata, nell'occasione, sarà presente con ben dieci giovani

coppie. Tre gli under 23 in gara: Giuseppe Decanio, Mariano Palazzo e Rosa Felice, tutti del Montereale; due i Ragazzi: Antonio Lisanti e Michele Veneziano dell'Aurora Murese; cinque Allievi: Davide Tirico e Cristian Carnevale della Rionerese, Antonio Parrillo, Pietro Parrillo e Gerardo Lisanti dell'Aurora Murese. Da domani è previsto anche l'inizio della fase regonale del campionato nazionale di Terza Categoria, a cui prenderanno parte otto squadre, che rappresenteranno sette società del territorio. L'Aurora Murese schiererà 2 formazioni, la Nuova Corletana, La Potenitina di Villa Santa Maria Potenza, il Montereale, la Burgentina che utilizza il campo di Corleto, la Gialloverde e la “Città di Melfi” en-

trambe proveienti da Melfi. Due i gironi all'italiana nei quali le otto formazioni sono state inserite in questa sequenza: Aurora “B”, Montereale, Città di Melfi e Nuova Corletana nel girone “A”; mentre La Potentina, Burgentina, Aurora “A” e Gialloverde Melfi nel girone “B”. saranno disputati gironi di andata e ritorno al termine dei quali le prime due classificate si scontreranno, ad incrocio (prima girone “A” contro seconda girioen “B” e prima girone “B” contro seconda girone “A”) per decretare le due squadra che si contenderanno il titolo della Terza Categoria e, di conseguenza, quale sarà la squadra che potrà accedere alla fase Interregionale. Lo scorso anno fu il Montereale ad accaparrarsi il tito-

lo regionale. Anche quest'anno, accanto all'Aurora Murese “A” la squadra detentrice del titolo è favorita, mentre possibili outsider potrebbero essere “La Potentina” e la “Città di Melfi” fatto salvo sorprese dalle altre formazioni. Francesco Calia sport@luedi.it

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Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

Atletica Il bernaldese: «Adesso spero in un pizzico di fortuna in più»

Brilla la stella di D’Ascanio All’Eurowalkcamp alla pari dei più grandi della categoria BERNALDA - La “freccia del Basento” D'Ascanio superstar all'Euro-Walkcamp 2009 di Montescalioso. Il giovane bernaldese giunge terzo e si riconferma atleta da seguire per i vari team. Ormai, conosciuto in città come l'instancabile corridore, l'atleta bernaldese, da oggi battezzato la “freccia del Basento”, non smette di collezionare successi e prestigiosi traguardi nella sua lunga carriera. E tra questi successi di certo, il giovane Ruggiero, non dimenticherà il podio conquistato domenica 30 agosto durante la settima edizione del trofeo delle Regioni Mediterranee e la terza dell'Euro-Wolkamp internazionale, di marcia su strada. Questa, per gli intenditori, e per coloro che si affacciano per la prima volta in questo magico sport, è una manifestazione, che si annovera tra le più importanti e prestigiose in ambito sportivo all'interno del palcoscenico sportivo della nostra regione e non solo, infatti, come confermatoci dallo stesso D'Ascanio, la competizione si pone come tra le più rilevanti dell'atletica pugliese, lucana, campana e calabrese. Durante la giornata montese, si è registrato, sull'asfalto, la presenza, sia in campo maschile che femminile, di volti noti e reduci dagli ultimi mondiali di atletica di Berlino. La gara si e svolta su un circuito cittadino di otto giri per un totale di 5 km e 500 metri. Dopo alcuni giri il gruppo composto dal bernaldese D'Ascanio, dallo spagnolo Miguel Blanco, da Giovanni Renò, della Don Milani Mottola, da Nkulukidi e De Luca, delle fiamme gialle si è allungato, portando i due finanzieri alla guida della gara; quindi i due hanno dato un brusco cambio spiazzando tutti. Ma D'Ascanio non si è lasciato intimorire e da solo, lottando come un leone, ha inseguito prima e mantenuto poi la terza posizione fino al termine della gara giungendo davanti a Renò e Blanco. Al termine della lunga gara, oltre alla stanchezza, c'era tanta felicità sul volto di D'Ascanio, il quale ha dedicato la sua gara a tutti quanti credono in lui. “Quella di domenica - ha detto il giovane bernaldese è stata, competitivamente parlando, una bella manifestazione. Mentre - ha conti-

Ciclismo Bene in Toscana

Alessandro Trotta chiude quarto

Il podio con Ruggero D’Ascanio

nuato D'Ascanio - parlando della mia prestazione posso dire che non sono riuscito ad esprimere il mio talento al massimo anche perché ero sotto pressione per le due ammonizioni ricevute per sbloccaggio. Ecco, questo mi ha rallentato, e per buona parte di gara ero molto rigido e pesante muscolarmente, dovuto anche ad un periodo di forma non

perfetta per la fase di carico per altri appuntamenti importanti di questa stagione programmati già da tempo. Elemento questo che di fatto, aggiunto alla pressione per le due ammonizioni, ha reso impossibile reagire e mantenere al cambio di ritmo brusco e molto tattico dei due finanzieri della nazionale italiana. Comunque va bene così, in quanto arriva-

re terzo con questi nomi è un traguardo importante per me. I prossimi appuntamenti che mi vedranno protagonista sono tutti di calibro nazionale, con scontri diretti per il mese di settembre-ottobre. Speriamo - ha concluso la freccia del Basento - in un pizzico di fortuna in più”. Fabio Sirago sport@luedi.it

Motociclismo Il pilota materano terzo al Trofeo Mediterraneo

Rubino sul podio a Binetto TERZO posto per il pilota materano Angelo Raffaele Rubino del team Mercato dell'oro che ieri ha gareggiato al Trofeo Mediterraneo svoltosi presso l'autodromo di Binetto. Il pilota materano ha preso parte alla competizione nella categoria Open dove sono ammesse moto di qualsiasi cilindrata con una Triumph Speedtriple 675 ufficiale. Partito settimo in griglia il pilota è riuscito subito a sopravanzare di ben tre posizioni finendo quarto al primo giro. Tutta la gara è stata caratterizzata da una serie di sorpassi con il pilota che lo precedeva in terza posizione. Alla fine il pilota materano è riuscito a spuntarla e con un ingresso in curva “da manuale” è riuscito a soffiare il terzo posto al pilota che lo precedeva proprio all'ultima curva. “La partecipazione al Trofeo Mediterraneo - afferma Rubino - la con-

sidero come una preparazione in vista della gara di ottobre del campionato Yamaha R Series, ho portato a casa un buon risultato considerando che gareggiando con una moto da 600cc. Ora proseguo ad allenarmi per chiudere degnamente la stagione”.

POTENZA - Colori lucani ancora vivi nella categoria Elite - Under 23 di ciclismo su strada. È ancora Alessandro Trotta (Bedogni Natalini Grassi Gr Praga) a ritagliarsi uno spazio sempre più grande nel ciclismo che conta. Alla sessantaquattresima edizione del Gp industria del cuoio e delle pelli a S. Croce Arno, il lucano Trotta porta a casa una bellissima quarta posizione a termine di una battaglia durissima con gli altri tre fuggiaschi di giornata. La gara che contava 137 iscritti, che vedeva 119 partenti, ha visto all'arrivo solo 26 ragazzi. I centosettantaquattro chilometri di gara sono stati percorsi in 4h21'24” alla media di 39.939 km/h. Il vento è stato l'antagonista principale per gli atleti in gara. Dopo una prima parte con il gruppo compatto, sulla prima asperità di giornata sono stati in tantissimo ad alzare sin da subito bandiera bianca. Il gruppo perdeva subito pezzi importanti e dopo appena cinquanta chilometri di gara erano già pochi al comando. Trentasei atleti continuavano la cavalcata verso il traguardo. Le asperità continuavano e il gruppo perdeva sempre più protagonisti. Ai ventitré chilometri dal traguardo l'azione decisiva lanciata da Betti ha visto subito la risposta di Trotta. I due sono stati raggiunti poco dopo dal colombiano Betancour e dall'italiano Mucelli. I quattro hanno dato vita ad una collaborazione esemplare sino ai cinque chilometri dal traguardo. Le prime scaramucce portano la firma di Ales-

sandro Trotta che ha provato a staccare il resto del gruppetto in più di un'occasione senza però mai riuscirci. Le risposte di Betancour e Betti non si sono fatte attendere ma Trotta e Mucelli hanno risposto colpo su colpo. Trotta ha provato un ultimo allungo ai meno due chilometri ma il terzetto ancora una volta ha ricucito lo strappo senza dare la possibilità al lucano di guadagnare troppo. Intanto da dietro erano in dieci che provavano a ricongiungersi con i quattro ma il ritardo era troppo alto e le speranze sono svanite quando i quattro hanno deciso di controllarsi senza pensare al recupero del resto del gruppo. Sul traguardo di Piazza Matteotti Davide Mucelli (Bedogni Grassi Famà Ferrari Lgomma) ha vinto mostrando di essere superiore in volata rispetto agli altri tre compagni di fuga. La seconda piazza è andata al colombiano Betancour che ha fine gara ha presentato reclamo contro una presunta scorrettezza di Mucelli respinta dalla giuria. Terzo posto per Emiliano Betti (Gragnano Sporting Club - Petroli Firenze) davanti ad Alessandrto Trotta. Quinta posizione, a 26” dal quartetto di testa, Mirko Battaglini (Neri Sottoli Promociclo) ha regolato il primo gruppetto inseguitore davanti a Cayetano Sarmineto (Nazionale Colombia), Pierpaolo De Negri (Neri Sottoli Promocliclo), Luciano Barindelli (G.S. Mastromarco Sensi Mapooro), Robero Cesaro (G.S. Ginestra Ceram. Il Gabbiano) e Oleh Opryshko (Cargo Compass). Rocco De Rosa sport@luedi.it

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48 Sport


LOTTO&CONCORSI DAMA

Centrati due ambi e un estratto con le nostre previsioni

Firenze “vede” la trentina di GIOIA GASPARINI ROMA –Il 55 (la musica) secondo ritardatario di Bari, caduto dopo 73 assenze, è stato il numero più vecchio uscito nel corso dell'estrazione di sabato. Gli altri sono il 35 (gli uccelli) secondo di Firenze dopo 72 turni, il 18 (il sangue) quinto di Napoli dopo 65 mancati riscontri, il 41 (il coltello) terzo di Palermo dopo 54 ritardi e il 49 (il pane) sesto di Roma dopo 44 sorteggi nulli. I quattro "centenari" del lotto continuano ad allungare la propria striscia negativa. In testa il 22 (il pazzo) di Cagliari con 117 assenze, al secondo posto il 44 (il carcere) di Roma con 116 mancati riscontri, al terzo posto il 62 (l'omicidio) di Napoli con 111 assenze e al quarto posto il 40 (l'ernia) di Milano con 103 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 7-85 è uscito sia a Firenze che a Genova. Da segnalare poi il terno di numeretti (4-8-9) a Roma, l'ambo complementare 1-89 a Venezia ha fatto terno di controfigura 1 con il 45, ambo vertibile 18-81 a Torino e ambo simmetrico 16-75 a Milano. NAZIONALE - La cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 31-48 per estratto ed ambo. BARI - Da 49 estrazioni la cadenza 9 non sviluppa giochi vincenti, combinate ambi e terni nella serie 29-39-5969-89. Per ambo eterno la decina 71/80 con la cinquina 71-73-75-76-77. Previsione speciale 63-78 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina 71/80 con la combinazione 71-72-73-77-79. Previsione speciale 22-55 per estratto ed ambo. FIRENZE - Vinto l'estratto con il 35 della previsione speciale. La decina 31/40 non sviluppa giochi vincenti da 80 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 32-34-35-37-39. Per i medesimi giochi è interessante la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 43-52 per estratto ed ambo. GENOVA -La figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti da 71 estrazioni, giocate ambi e terni nella serie 2240-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-42-52. Previsione speciale 12-39 per estratto ed ambo.

31 13 22 88 28 40 62 37 44 76 87 MILANO - Avevamo proposto ambi con la cadenza 0 ed è uscita la coppia 20-80. La cinquantina con la serie 5455-56-58-59 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo.Previsione speciale 1440 per estratto ed ambo.

78 80 117 77 94 103 111 78 116 79 94

32 51 3 42 67 47 74 3 40 64 13

65 64 68 66 59 71 76 64 72 63 83

21 30 37 65 82 10 16 9 52 83 90

57 54 60 58 52 59 69 49 57 52 52

TUTTE - Vinto a Venezia l'ambo 8389. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 7-14-24, 26-43-61, 28-66-69, 67-71-90, 10-19-74.

NAPOLI - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e la figura del 7 con la cinquina 16-25-4370-88. Previsione speciale 38-62 per estratto ed ambo. PALERMO -La figura 3 con la serie 1239-48-57-84 e la cadenza del 4 con la cinquina 4-24-44-64-74 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 32-47 per estratto ed ambo. ROMA - La ruota capitolina potrebbe dare ambi sia con la cifra 3 che con la controfigura 7, ancorateli alle combinazioni 3-23-30-35-39 e 7-29-40-6273. Previsione speciale 44-66 estratto ed ambo. TORINO - Per ambo e terno la figura 6 con la serie 6-24-33-42-69 e la cadenza 3 con la cinquina 23-33-43-53-63. Previsione speciale 43-81 per estratto ed ambo.

Pronostico concorso n. 108 (del 09/09/2009) 5 37 42 54 69 72 79 89 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 90 55 82 1 3 64 63

PREVISIONI

Frequenza 135 135 134 131 130 130 129 129 129 128

Numero 30 80 65 25 73 59 3 13 48 44

Ritardo 67 52 45 36 36 32 29 28 28 26

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 8 settembre 2009 Roma e Tutte 22, 35, 74, 28, 69, 18 Napoli, Firenze e Tutte 20, 33, 72, 26, 67, 16 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 10 settembre 2009 Roma e Tutte 24, 37, 76, 30, 71, 20 Napoli, Firenze e Tutte 22, 35, 74, 28, 69, 18

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

VENEZIA -La cifra 1 con la serie 13-1417-41-61 e la cadenza del 7 con la cin-

UNIDICI RUOTE

Curiosità e notizie flash sul mondo del gioco della mente vazione: “Il saggio ha il merito, nella sua brevità, di ripercorrere le tappe fondamentali della vita pubblica e privata della Contessa, dall'ascesa politica fino al suo declino. Ne emerge un quadro incisivo ed efficace che induce alla riflessione anche sul dramma uma-

no della protagonista”. Che dire, complimenti e auguri di vero cuore da parte di tutti i damisti calabresi e lucani al Maestro di dama e Delegato Regionale Puglia dr Mazzilli, già autore del simpatico volume “La dama che distrae”.

Bianco muove e vince in cinque mosse

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 21 - 84 5 - 71 15 - 42 37 - 71 19 - 18 50 - 16 27 - 21 23 - 49

Soluzione dama: 27-23 20x28; 13x22 2x20; 22-24 29x22; 24-20 8x15; 20x27 e bianco vince

CAMPIONATI MONDIALI. Per chi fosse particolarmente interessato gioverà ricordare che l'esordio del campionato mondiale di dama internazionale, a opera di pochi validissimi benemeriti pionieri, avvenne prima della costituzione della Fédération mondiale de jeu de dames (FMJD) costituita in Francia nel lontano '47. Attualmente ogni Federazione seleziona i propri rappresentanti, per la partecipazione al mondiale, in base a un punteggio che viene conseguito con la disputa di tornei internazionali e del Campionato nazionale. La Russia (con alcuni Paesi dell'ex Unione Sovietica) e l'Olanda sono i principali protagonisti dello scenario mondiale e, da anni, la disputa del titolo iridato è un fatto personale tra i giocatori di questi Paesi. PREMIO LETTERARIO.Apprendiamo con enorme piacere dal delegato Regionale della Basilicata Vincenzo Travascio, che il Maestro Gaetano Mazzilli è risultato vincitore del Premio Letterario Cesare Pavese, giunto alla 16a edizione con l'opera di saggistica inedita “La contessa di Castiglione” con la seguente moti-

90 50 77 86 43 21 72 76 90 43 25

quina 17-27-37-47-57 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 27-79 per ambo e ambata.

di FRANCESCO SENATORE

LA DAMA nel festoso contesto di Bianco & Nero a Udine diventa protagonista. Il gioco con le pedine sarà, infatti, ospite della manifestazione (che prende il nome proprio dai due colori tipici che distinguono i pezzi nel gioco tradizionale) il prossimo sabato. A partire dalle 17, nella bellissima piazza Matteotti, il presidente della Regione (ma anchedella FederazioneItaliana Dama) Renzo Tondo si cimenterà in una partita a dama veramente singolare: sfiderà ben venticinque avversari contemporaneamente. Il circolo damistico di Tolmezzo coordinerà le fasi di gioco, le iscrizioni e la logistica della gara. Si ricorda inoltre che, a partire dalle 16, si apriranno le iscrizioni per quanti vorranno sfidareil governatorea suon di pedine. Il primo dirigente della Fid invita apertamente i cittadini a sedere ai tavolini di gioco senza timidezze o timori. La “simultanea”, infatti, è una prova assolutamente amatoriale, incentrata sull'obiettivo primario di promuovere il piacere di questo gioco. Tutte le fasi saranno commentate dal comico e maestro di dama Romeo Patatti.

64 63 67 63 53 61 71 51 62 57 81

Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342da martedì a sabato dalle 17,30alle 19 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Settembre.

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Martedì 8 settembre 2009


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MELFI - Esito positivo di “Aglianica”, organizzata dall'omonima associazione, d'intesa con la locale Amministrazione, che ha tenuto banco per una tre giorni di grande interesse. Come anticipato largo il ventaglio di eventi che hanno rappresentato una grande vetrina non solo per il nostro vino (anzi sarebbe da dire per i nostri vini: aglianico del Vulture e moscato) messi a confronto con “colleghi” rinomati della penisola. La conclusione della manifestazione, quest'anno in Piazza Duomo, ma con una serie di dislocazioni, ha visto una domenica piena di appuntamenti. Dopo l'apertura degli stand, disseminati sull'intera piazza, ancora “Degustart” con visite, al Palazzo Donadoni delle mostre permanenti delle sculture di Antonio Poppa (un autentica scoperta per molti di questo singolare artista, scomparso tragicamente anni fa) e della quadreria Araneo, lasciata in eredità alla sua città, dal generale Giulio Araneo. A seguire l'aglianico del Vulture a confronto con il Doc di Matera e soprattutto, nel Salone degli Stemmi dell'Episcopio, un incontro con le Marche: i rossi del Conero, guidato dal giornalista - degustatore, Franco Ziliani.A seguirenella Sala sant’ Alessandro seminario “Conoscere l'Aglianico”. E in piazza Duomo, per “Vigneto Italia”, degustazioni di vini del Centro - Sud.

Carnet

A Melfi

di FRANCO CACCIATORE

Energheia verso la consegna dei premi

Aglianica 2009 chiude in attivo Unica pecca il ticket all’ingresso In tema di degustazioni. Al “Palazzo Donadoni” assaggi, a cura dell'Alsia di formaggi, salami e miele e presso l'ex ospedale “Saperi e Sapori” con la cucina dei ricordi. Si torna ancora all'Aglianico con Giampaolo Gravina dell'Espresso. Quindi una serata con tantissimi eventi. Dallo spettacolo di falconeria in Piazza Duomo, offerto con grande bravura dall'Associazione De Tempore Exeundi di Melfi alla Mahler Accademia Festival, inserita nella manifestazione, in occasione della tappa nella città del suo “International Music Tour nei Castelli di Basilicata”. Composta da varie formazioni strumentali, ha ripetuto nell'esibizione al castello, in una sala del trono particolarmente affollata, il successo dello scorso anno con brani di Mozart, Mendelssohn e Brams. Di tutt'altro genere l'esibizione nella piazzetta del campanile dei “Villanella” con colori e atmosfere

del Sud, storie di re e briganti, credenze, miti e leggende. Infine per un evento “sotto le stelle”, una necessaria carica, per combattere la temperatura alquanto bassa, è stata data dalla degustazione di 100 etichette di un altro vino del Vulture, il poderoso moscato. Infine è da dire che alla positività della manifestazione è, purtroppo, da annotare un neo, quello delle presenze, non eccessivo come nelle precedenti edizioni al castello di Melfi. Forse ha fatto da deterrente il pagamento di un ticket, quale ingresso alla piazza. Infatti lo spostamento della manifestazione dal castello a piazza Duomo, con l'ottima intenzione, di maggiormente coinvolgere la città, ha trovato il suo risvolto negativo. Non poche le perplessità circa la chiusura della piazza ed il pagamento di un ticket per entrarvi. Pur con le difficoltà che si incontrano, senza dubbio il luogo depu-

Il concerto al castello

tato per la manifestazione resta il castello, dove è più giustificato il pagamento di un ticket d'ingresso, trattandosi di luogo non pubblico. Da aggiungere il fascino del monumento e la sua costante attrattiva, non solo da parte di convenuti fuori regione, ma anche dei locali, tutti con tanta voglia di fruizione del maniero e semmai, cogliere l'occasione, per visitare qualcosa di finalmente aperto, eccezionalmente, per l'evento. In ogni modo riteniamo che sia da studiare qualcosa che porti ad evitare, sia pur in parte, il pagamento del ticket di entrata, semmai riservandolo ad un settore, a cene a tema, a degustazioni particolari o ad alcuni spettacoli di rilievo.

Il festival

Emozionante concerto nel loggiato del castello di Venosa

Mahler Accademia da applausi di LORENZO ZOLFO VENOSA - Pubblico dalle grandi occasioni, nel loggiato del Castello Pirro del Balzo, ad assistere al concerto di musica classica della Mahler Accademia Festival, diretta da Wolfram Christ, storica prima viola solista dei Berliner Philharmoniker, a lungo con Herbert von Karajian poi con il maestro Claudio Abbado, attualmente prima viola solista della Lucerna Festival Orchestra e docente di viola presso la Musikhocschule di Freiburg in Germania, una delle più autorevoli scuole musicali del mondo. Il festival “International Music Tour dei castelli di Basilicata", in collaborazione con l'Ateneo Musica Basilicata, presieduta dalla dinamica Giovanna D'Amato, vuole promuovere la cultura musicale in bacini di particolare importanza sotto il profilo turistico, ha fatto la prima tappa a Venosa, seguirà Melfi, Pisticci, Miglionico e Tricarico. Il concerto coinvolge docenti e allievi dei corsi di perfezionamento dell'Accademia Gustav Mahler, promossi dall'associazione Ateneo Musica Basilicata con l'intento di unire pratica e teoria. In Italia esistono altre accademie di musica, ma la scuola di perfezionamento lucana si distingue per essere riservata ai soli strumenti ad arco. La direzione artistica dell'Accademia è stata affidata a Wolfram Christ, il quale si è occupato di selezionare gli allievi nell'ambito delle categorie regolamentari previste, della composizione numerica delle diverse classi per ognuno degli strumenti di studio (violino, viola, violoncello e contrabbasso), dell'analisi dei bisogni formativi dei candidati ammessi e della definizione del repertorio oggetto di studio e di approfondimento. Ai trenta giovani musicisti selezionati, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, provenienti da ogni parte del mondo, viene offerta la possibilità di formarsi e perfezionarsi seguiti da grandi maestri, ma anche l'occasione di esibirsi in concerti organizzati sul territorio regionale. L'unico lucano scelto come partecipante a queste lezioni è il violoncellista venosino Vincenzo Lioy che attraverso tanta bravura e la giusta do-

L’esibizione della Accademia Mahler a Venosa

se di fortuna ha potuto essere partecipe diretto di questa straordinaria iniziativa. «Un' esperienza utile- afferma Lioy - oltre che per perfezionare tecnicamente la conoscenza del proprio strumento anche per conoscere colleghi provenienti da tutto il mondo e per farsi conoscere». Atmosfera magica nel loggiato del castello Pirro Del Balzo, grazie alle note di magnifici capolavori come il Divertimento KV 136 in re maggiore di Wolfang Amedeus Mozart, il Sestetto il si minore dalla Sinfonia n°10 di Felix Mendelssohn-Bartoldy e il Quintetto op.77 in sol maggiore di Antonin Dvorak. Il pubblico venosino ha risposto in modo più che positivo attraverso lunghi applausi e giustificata ammirazione per tutte le esecuzioni. Pre-

sente Massimo Polidori, primo violoncello alla Scala di Milano che ha riferito: «pubblico attento e competente, il sintomo di maturità notato nel momento che non bisognava applaudire tra un tempo e l'altro. L'ateneo musica basilicata valorizza talenti anche lucani che vanno coltivati come una piantina». Sintomatica la risposta del dottor Roccaldo Osanna, tra il pubblico presente, che è rimasto entusiasta di questo concerto da camera: «grandi emozioni ricevute dalla Malher Accademia che si conferma ai massimi livelli mondiali, composta da docenti ed allievi provenienti da ogni parte del mondo». cultura@luedi.it

MATERA - Tutto pronto per la cerimonia di consegna del Premio letterario Energheia, giunto alla sua quindicesima edizione. Si inizia nella serata di giovedì, con inizio alle ore 21, in via Ridola con la proiezione del cortometraggio realizzato dall’associazione Energheia con la Blu Video : “L’amore non ha sesso” di Marina Priorini (Maccarese), premio Energheia Cinema 2008. La seconda giornata della kermesse letteraria, venerdì, alle ore 20, la presentazione al pubblico degli ultimi lavori pubblicati dagli scrittori componenti la giuria della quindicesima edizione del Premio. Nel corso della serata, Gianluigi Trevisi presenterà le opere di Antonella Cilento, Maurizio de Giovanni e Giorgio Fontana. Infine, come di consueto, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Basilicata, alla direttrice Anna Maria Patrone e al personale del Museo Domenico Ridola, la cerimonia di consegna della XV edizione del Premio Energheia si svolgerà nel giardino delle ex Clarisse, sabato 12 settembre alle ore 20. cultura@luedi.it

Tarantolati ed Ethnos a Moliterno MOLITERNO - Oggi e domani si chiude con la Festa della Madonna del Venere e di San Rocco l'estate moliternese con i rispettivi concerti (in Piazza Di Biase ore 21) dei Tarantolati di Tricarico e gli Ethnos di Graziano Accinni. Dopo oltre un mese di appuntamenti dal taglio variegato e dal rigore delle scelte (vedi l'insolita serata teatro-canto di Tosca alla festa patronale di san Domenico, la rassegna internazionale del Folk, la presentazione della ristampa del volume i Moribondi del Palazzo Carignano in presenta dello scrittore e giornalista Marcello Veneziani, la prima serata del Viggiano Jazz) Moliterno-estate 2009 si archivia con due concerti che vogliono richiamare il sapore della musica popolare lucana. Sia i Tarantolati di Tricarico che gli Ethnos rivisitano la musica antica nella contemporaneità, e ovunque vengono ospitati riescono a coinvolgere il pubblico con i loro ritmi e il loro canto. Una “musicabaldoria” la loro che non disdegna, come nel caso degli Ethnos la poesia. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Da Senise alla copertina del numero di settembre della rivista Play Boy Italia

Maddalena la coniglietta...

Bella, statuaria sarà la moglie di Corona nella fiction

di CLAUDIO SOLE SENISE – Un corpo statuario, fisico mozzafiato. Ricordatevi il suo nome perché presto diventerà il tormentone di calendari e televisione: Maddalena Ferrara, 27 anni, di Senise. Centosettantotto centimetri spalmati su un fisico perfetto. Le sue misure sono da capogiro: 90 - 60 – 90, taglia 42, peso 60 Kg, capelli neri ed occhi marroni/ verdi. Una ragazza, che a parlarci, è simpatica, alla mano e molto cordiale. E’ lei, lucana doc, la Playmate di settembre 2009. Playboy Italia, in edicola in questi giorni, l’ha scelta per la copertina del mese. Raggiunta telefonicamente, a Roma immersa nei suoi impegni lavorativi, che la costringono a restare spesso fuori casa per lunghi tempi è felice di scambiare quattro chiacchiere con noi. «Facciamo presto -esordisce - perché sto scappando per andare a Radio Deejay per l’ennesima intervista». Come non assecondarla. Cominciamo subito con le domande. Come hai iniziato l’attività di modella e a che età? «Ho iniziato a 16 anni, facendo delle piccole sfilate regionali e per dei cataloghi, a 18 anni ho partecipato a Miss Italia, da lì altri concorsi di bellezza. Poi dopo Miss Mondo, ho cominciando ad avere le prime proposte lavorative». Cosa è cambiato dall’inizio della tua carriera ad oggi? «Tantissimo – dice sorridendo – perché all’inizio si è sempre più ingenui, in un mondo difficile come è quello dello spettacolo, poi si comincia ad avere esperienza crescendo tanto. Nell’ambito lavorativo è cambiato tutto, all’inizio con i concorsi regionali e cataloghi era meno impegnativo, successivamente a contrattare con gente importante del mondo dello spettacolo è cambiato tutto, dal modo di lavorare a quello comportamentale». Quali sensazioni provi quando i riflettori sono puntati su di te? «All’inizio, quando devo fare un nuovo lavoro, sono sempre molto emozionata, ma poi prendo coscienza dell’importanza e mi dimentico tutto e mi piace molto quello che faccio». Quali sono i tuoi interessi e le tue passioni? «Oltre al mio lavoro, adoro viaggiare molto, mi piace giocare a tennis, amo la lettura, sciare e nuotare. Una mia passione che ho è quella di dipingere. Il tutto naturalmente, sempre quando ho del tempo libero a disposizione». Che rapporto hai con il tuo paese di origine? «Torno sempre volentieri a Senise, ma quando ci vivevo, non amavo molto starci, perché per quello che io adoro fare, non offriva tanto. Invece ora, vivendo la realtà della città, quando torno è sempre un piacere, perché mi rilasso, amo stare con la mia famiglia, gli amici, mi trovo bene». Se un giorno decidessi di non lavorare più nel mondo dello spettacolo, che altro tipo di vita e professione vorresti intraprendere?

Squadra Antimafia su Canale 5

«E’ una domanda che mi pongo spesso, ma non ci penso, spero di fare il più a lungo possibile questo lavoro, perché per adesso è l’unico interesse che ho e che mi piace. Se poi un domani, dovessi cambiare lavoro, mi piacerebbe fare l’imprenditrice, viaggiare molto e occuparmi di marketing». Progetti per il futuro? «A novembre debutto come protagonista in uno spettacolo teatrale, in pri-

mavera in una fiction, Squadra Antimafia, che andrà in onda su Canale 5, dove interpreto la moglie di un mafioso, che è interpretato da Fabrizio Corona». Questa è Maddalena Ferrara, modella senisese doc, che sin da giovane ha intrapreso la carriera artistica. Nel 2002 partecipazione al concorso nazionale di bellezza "Miss Mondo Italia", vincitrice fascia "Miss Eleganza". Nel 2006/07 iscritta presso la scuola di danza

di Cinecittà, dove ha partecipato allo spettacolo teatrale "A’ livella", al teatro di Max Aub, “Non voglio amare mai più“. Niente male, per una ragazza che ha sempre calcato palcoscenici importanti, dalla testimonial spot pubblicitario “Bulgari gioielli”, alla partecipazione alla trasmissione televisiva di Maria De Filippi “Uomini e Donne”. Insomma, un curriculum niente male per Maddalena.

Il materano premiato dal mensile con un’intervista

... E Walter eletto lettore del mese di Men’s Health IL MATERANO Walter Nicoletti, dopo la finale del reality game “Bellissimo Sud Italia” e la partecipazione come ospite delle irriverenti puntate di “Quelli del 2” in onda sull'emittente locale Trm, ha vinto il concorso “Il lettore del mese” indetto dalla rivista internazionale Men's Health, grazie alla quale ha avuto diritto ad un'intervista esclusiva ed un servizio fotografico. «La laurea in giurisprudenza in arrivo non gli vieta di sognare un futuro da indossatore e un presente da “Lettore del mese” di Men's Health. Walter Nicoletti, 25enne di Matera, si è candidato sul nostro sito col motto: “Non ti accontentare mai dell'orizzonte. Cerca l'infinito”. E ha vinto…» Ha inizio così l'intervista del materano, tutta da leggere e da scoprire. «Il 3 luglio scorso - ha dichiarato Walter - ho

vissuto un'indimenticabile esperienza negli studi Mondadori di Milano in cui vengono realizzati gran parte dei servizi fotografici ed interviste dei più importanti settimanali e mensili italiani tra cui Vanity Fair, Donna Moderna, Tv Sorrisi e Canzoni, Chi, Panorama, solo per citarne alcuni; ho avuto l'onore di essere stato il primo lucano ad entrare in quegli studi così come mi hanno confermato gli addetti ai lavori; il nome della città in cui sono nato e il mio volto da oggi appaiono su una rivista internazionale; tutto ciò non può che riempirmi d'orgoglio». Walter ha anche raggiunto la finale per la ricerca del prossimo testimonial della campagna pubblicitaria internazionale Police, marchio lifestyle di successo, dopo una lunga selezione che ha visto concorrenti migliaia di ragazzi e ragaz-

ze provenienti da tutto il mondo. «La vittoria di Men's Health e il passaggio alla finale per la campagna pubblicitaria di Police la dedico a tutti coloro i quali hanno creduto e continueranno a credere in me. Grazie di cuore a tutti». Attualmente Walter è in attesa dell'esito di diversi casting per moda, tv e cinema.Ha creato anche un proprio sito personale, costantemente aggiornato sulle sue attività, dove si ha la possibilità di lasciare dei commenti. Il link: www.walternicoletti.altervista.org

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Cultura e Spettacoli 51

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

«E’ un corto, parla dell’integrazione razziale». Protagonista un bimbo cinese di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Marco Giuseppe Albano, dopo la nomination ai Globi d’oro, torna in Basilicata, macchina da presa alla mano. Sono iniziate ieri, a Matera, le riprese del nuovo cortometraggio “Xie Zi”. Tema: l'integrazione razziale. Le riprese proseguiranno anche nella giornata di oggi e «si concluderanno questa sera nella mia città, Bernalda» - ci ha raccontato sul set il giovane regista, incontrato durante una pausa. L'aria distesa e allegra tra un break e l' altro ci ha permesso di scoprire alcune chicche del muovo lavoro, «il secondo in ordine di importanza dopo “Il cappellino”». Ricordiamo che il prodotto cinematografico è stato uno dei cortometraggi più selezionati del 2009, in nomination ai Globi d'oro come miglior cortometraggio italiano, finalista in oltre settanta festival italiani e internazionali e con oltre 30 riconoscimenti. L'autore Albano ci ha dichiarato: «la storia è tutta scritta da me ed ha come sceneggiatore Giuseppe Stasi, per l'organizzazione generale ci siamo affidati all' associazione “Basiliciak” di Bernalda, impegnata da tempo nella promozione e valorizzazione del territorio attraverso la settima arte» . Dove ha reperito i finanziamenti per questo lavoro? «Il tutto è stato realizzabile grazie a sponsor privati di Matera e Bernalda, ma anche ai riconoscimenti ottenuti con “Il cappellino”». La durata? «Ben quindici minuti». Lavori futuri? «Concludere questa mia trilogia sul sociale con un tema ancora più forte». Location? «Questa volta la Puglia. Sono già in contatto con la Taranto film commission. I lavori inizieranno la prossima primavera». E la film commission lucana, dov'è? «Siamo in pochi e troppo in guerra tra noi. Ho conosciuto nomi davvero importanti e di elevata caratura ma non c'era la stessa nostra tensione». Albano, classe '85 è scrittore, sceneggiatore e regista ed ha iniziato il suo percorso artistico durante l'adolescenza tra i banchi di scuola con una grossa cine-

Sul set di Albano tra le vie di Matera

presa del padre, una Sony VHS 500. Un giorno come tanti, conosce Francis Ford Coppola, cittadino onorario della città di Bernalda. Dall'anno successivo la sua carriere non si é arrestata. Tornando a “Xie Zi”. A lavorare insieme a Giuseppe Marco Albano uno staff di ben quindici persone. Ma chi sono i protagonisti? Due uomini, il regista e attore materano Antonio Andrisani - riconfermato il feeling artistico tra i due professionisti lucani - e coprotagonista un bambino di 9 anni. Come l'hai scelto? «Come faccio sempre, con un provino nelle scuole». Come mai questa sensibilità verso i fanciulli? «Loro sono i più veri. I bambini esprimono sempre più di noi adulti. Con una risata sorniona ha aggiunto: i miei lavori sono sempre silenziosi, non si parla molto e quindi rispecchiano il mio carattere». Al piccolo abbiamo chiesto: ti stai divertendo? Con occhi scintillanti e la

In alto Albano, a sinistra il regista con Antonio Andrisani e il piccolo protagonista di Xie Zi

gioia contagiosa, tipica di quella età, ha esclamato un brioso ed esplicito sì. Il centro materano è stato pacificamente invaso dalle maglie bianche targate “Xie Zi”. Ma la traduzione in lin-

gua italiana? «Per ora deve rimanere un mistero». Questa volta il regista ha scelto come temi del suo lavoro l'immigrazione e l'integrazione, molto discussi e d'attualità soprattutto in

questo periodo. L'esperienza di inserirsi in una nazione radicalmente diversa da quella di provenienza con culture, costumi ed usanze tutte da scoprire e raccontate dagli occhi sinceri di un bambino

«aiuterà anche noi, consumatori del cinema lucano, ad avvicinarci alle sopracitate problematiche al centro di discussioni e dibattiti affrontati troppo spesso senza la giusta sensibilità». «La storia è tutta da scoprire - dice Giuseppe Marco - ancora una volta sarà la luce a raccontarvela». Il cortometraggio è prodotto dalla casa di produzione cinematografica Lucana “Logic Film”. Riconfermato l'aiuto regista Vito Palmieri, mentre la fotografia è di Giorgio Giannoccaro. Il vicepresidente dell'associazione culturale Antonio Petrozza è pronto a scommettere anche su questo progetto forte della fiducia che ha acquisito grazie agli ottimi risultati ottenuti dalle precedenti attività, come “il cappellino”. In bocca al lupo alla squadra di Albano. cultura@luedi.it

IL CONCORSO

Non solo cinema a “Fatevi i corti vostri”

MATERA - Al via il primo “Writers contestlucano”. Spazioalla creatività grazie al ritorno, tanto atteso, di “Fatevi i Corti Vostri”. Pellicole e bombolette, un binomio davvero imperdibile. Il festival degli audiovisivi amatoriali e/ o autoprodotti presenta numerose chicche. In primis il prolungamento delle giornate, che si svolgeranno dal 27 settembre al 4 ottobre 2009 prossimo presso la “Mediateca Provinciale Ribecco” di Matera. Tra le novità allettanti, comunicate dagli organizzatori: iscrizioni aperte per il primo “writers contest lucano”che ha come oggetto la realizzazione di “Puppets” con pareti e bombolette spray forniti gratuitamente. La data di scadenza? E' fissata per il prossimo 23 settembre. Tutto rigorosamente gratuito. L'evento, finalizzato a dare maggiore visibilità alla cultura dell'arte di strada nella città di Matera, si inserisce all'interno della terza edizione di (BasilicataCinema) Fatevi i Corti Vostri. «La terza edizione - dichiara il direttore Vincenzo Malfa - del festival (BasilicataCinema) Fatevi i Corti Vostri desidera dare un ulteriore impulso alla creatività, alla libertà

Aperte le iscrizioni per il primo Writers contest lucano

La locandina dell’evento

d'espressione, fornendo, oltre che uno spettacolo per il pubblico con l'organizzazione di una grande festa con protagonisti i giovani, lo stimolo per rilanciare un modello di fruibilità ed interattività degli spazi pubblici, partendo da Matera, città patrimonio dell'Unesco». L'evento artistico avrà luogo domenica 4 ottobredalle16alle ore21;sipuòpartecipare singolarmente o a gruppi di due, lo spazio indicativo concesso a ogni partecipante sarà di 2 minuti per 2 minuti. I pannelli saranno disposti nel porticato del Palazzo dell'Annunziata. A ciascun artista sarà data una dotazione di sei bombolette spray e una serie di caps. La gara di graffiti avrà come tema il “Mediterraneo”. Alla fine dell'esibizione una giuria tecnica decreterà il vincitore il cui premio consisterà nella realizzazione di un murales permanente presso la sededel “Centro benessere Light”, sito in Matera in Via delle Arti 1. Per ulteriori informazioni consultare il link: http://www.fatevicortivostri.it o rivolgersi presso la Mediateca Provinciale in Piazza Vittorio Veneto. m.a.flum.

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52 Cultura e Spettacoli


Il presidente del Venezuela al Lido per assistere al documentario di Stone

FOTOGALLERY

Il giorno da leone di Hugo Chavez di FRANCESCO GALLO VENEZIA – Una cosa al Lido Hugo Chavez l’ha dimostrata: è un grande comunicatore pieno di carisma caraibico, un vero leone. Venuto al Lido nel pomeriggio per seguire la proiezione stampa di 'South of Border', documentario di Oliver Stone fuori concorso al festival di Venezia, ha dimostrato che, nonostante l'imponente servizio di sicurezza (50 body guard personali), è capace di avvicinarsi alla gente come alla stampa con grande disponibilità. E questo mentre ci sono tensioni tra libera stampa e potere non solo in Venezuela, ma in tutta l’America Latina (tra l’altro è uno dei temi del docu di Stone). La voce che lui sarebbe potuto venire al Lido era partita giovedì scorso da lui stesso «forse andrò alla mostra, sono invitato da Stone», ma poi confermata solo l’altro ieri. La certezza, anche grazie al riserbo per motivi di sicurezza dell’ufficio stampa del festival, è stata per tutti solo quando davvero è atterrato alle 16:40 di ieri all’areoporto Marco Polo con il suo aereo presidenziale. Da lì, con elicottero (soffre di mal di mare), si è spostato a quello del Lido (Nicelli) per poi finalmente approdare in auto all’Hotel Des Bains, 'bonificatò per l’intero terzo piano (ha l’ossessione degli attentati come Castro). Fuori l'hotel un imponente servizio di sicu-

Hugo Chavez al Lido (foto Tosti)

rezza e bandierine del Venezuela distribuite fuori, Gianni Minà unico autorizzato a salire nelle sua stanza dove ha avuto un incontro, ma nessuna intervista. Intanto davanti al Palazzo del Cinema di Venezia tutti in attesa di Chavez con la piccola protesta di due venezuelani con due striscioni che manifestano per la libertà di informazione e contro la dittatura, ma anche un lungo striscione con la scritta 'Bienvenido presidentè, qualche bandiera rossa di Rifondazione Comunista e musica sudamericana. Alle 17:15 Chavez è sul tappeto rosso e inizia

la sua passerellacon grande disponibilità verso persone e mass media. Resta circa venti minuti a firmare autografi e a fare dichiarazioni nel segno di Viva l’Italia. Dopo il photocall sul red carpet con accanto Stone, lo scrittore Tariq Ali e una folta delegazione. Poi è entrato con la platea tutta in piedi ad applaudirlo lungamente. C'erano tra gli altri il segretario di Prci Paolo Ferrero, Gianni Minà e Tilda Swinton. E a fine proiezione, dopo un ulteriore standing ovation, in sala fa una piccola lezione di storia del sudamerica mentre un suo fan canta

l’inno venezuelano. «Non sono un diavolo come mi descrivono gli Stati Uniti e neppure un narcotrafficcate o in terrorista». Dice poi di leggere la Bibbia perla della grande civiltà delle culture Inca e Maia e anche della volontà di incontrare il Papa. Al ritorno al Des Bains, dove sembra avrà una cena ristretta con Stone per poi partire domani mattina presto per la Bielorussia, ancora dichiarazioni. Dice ad esempio di Obama: «Non ho ragioni per dire che sia come il diavolo. Mi sembra un uomo disposto all’unione per cambiare e salvare il mondo dal disastro totale che stiamo vivendo». Intanto Oliver Stone non fa che ribadirecon forzaquelloche hagià sostenuto in 'South of the Border' (il titolo è ispirato a una canzone di Sinatra, ndr), ovvero che molti paesi sono considerati dagli Usa e da molta stampa internazionale 'non democraticì (come Argentina, Cuba, Venezuela, Paraguay, Brasile e Bolivia) solo in maniera strumentale. Si avrebbe paura della incapacità da parte degli States di un vero controllo di questi Paesi perpetrato fino ad ora dai prestiti del Fondo Monetario Internazionale (FMI). «Il Fondo –dice –non è certo popolare nei sette paesi che ho incontrato edevo direcheHugoChavez èstato il primo a sfidarlo. Solo ultimamente – aggiunge – sono stati previsti 180 milioni di dollari solo per l’America Latina».

Un personaggio candido e leggero in un film ambientato nel mondo del circo

Castellitto un po’ clown, un po’ angelo

Sergio Castellitto

VENEZIA – «Il mio personaggio? È un classico di certa drammaturgia, uno che non si sa da dove viene, nè dove andrà. Uno che a un certo punto diventa un clown, quello che rimette a posto le cose e salva». Sergio Castellitto parla così del suo personaggio di Vittorio nel film in concorso alla 66/ma edizione della Mostra del cinema di Venezia: '36 vues du Pic SaintLoup' (coprodotto con l’Italia) di Jacques Rivette con Jane Birkin e JulieMarie Parmentier Ambientato nel mondo di un minuscolo circo senza neppure un animale, Ka-

te (Jane Birkin) la giovane figlia del proprietario alla vigilia di una tournèe estiva, si ritrova a gestire improvvisamente questa piccola impresa di famiglia da lei abbandonata quindici anni prima per motivi misteriosi (si scoprirà poi). Vittorio compare nella vita di questa donna e poi, lentamente, di tutti i membri del circo con la sua curiosità, con il suo candore e, alla fine, comincia a seguire negli spostamenti i circensi e ad integrarsi con loro. Contemporaneamente cerca anche di scoprire perchè Kate abbia abban-

donato il circo quindici anni prima. Alla fine della tournèe, Vittorio riuscirà ad ottenere il risultato cambiando per sempre la vita di tutti i suoi nuovi amici. «Sergio Castellitto è in questo film una sorta di angelo – dice in conferenza stampa la Birkin -, ma anche una specie di psicanalista. E questo anche grazie alla curiosità che ha verso gli altri. È un personaggio leggero, fragile e forte alla stesso tempo». Jacques Rivette che ha iniziato ad occuparsi di cinema come critico dei Cahiers du cinèma e verso la fine degli anni '50 sia come teorico

che come cineasta è stato tra i promotori della Nouvelle Vague non sembra ami troppo parlare in conferenza stampa e glissa in modo elegante ogni domanda. A parlare ancora è invece Castellitto che confessa come questo regista, con cui ha già lavorato con 'Chi lo sà, desideri arrivare presto a una trilogia. «Secondo me l’attore deve guardare la verità – dice Castellitto -, è stato sempre il mio principio. Al contrario Rivette ti insegna a mettere avanti la finzione. Lavorare con lui –continua l’attore –è sempre una vera emozione». Il film, una coproduzione Cinemaundici, Alien produzioni, Pierre Grise Productions, France2 e Rai Cinema, uscirà nelle sale italiane per la Bolero Film.

La Canalis e Clooney

L'attrice Jane Birkin

Il regista Oliver Stone

FUORI CONCORSO

Gere, poliziotto deluso con fellatio

L'attrice Ornella Muti

L’attore impegnato in una scena di sesso orale con una prostituta in “Brooklyn’s Finest” VENEZIA – Al lungo elenco di immagini erotiche e sexy presenti quest’anno nei film della Mostra si aggiunge di diritto anche quella di cui è protagonista Richard Gere nel thriller Brooklyn's Finest di Antoine Fuqua, presentato fuori concorso alla Mostra. Nella scena in questione, vediamo l'attore (che nel film interpreta un poliziotto di New York stanco e deluso) insieme a una prostituta di cui è invaghito, impegnata sull'uomo in un atto di sesso orale, mentre lui le dà anche dei 'consiglì. Il film, accolto senza entusiasmo alla prima proiezione per la stampa, ha per protagonisti tre sbirri nel quartiere newyorkese di Brooklyn: Eddie (Gere), poliziotto sessantenne, bevitore, qua-

Una scena del film

si suicida, solo e intenzionato a fare il meno possibile, arrivato a sette giorni dalla pensione; Sal (Ethan Hawke), poliziotto con una famiglia numerosa, deciso a dare una vita migliore ai suoi sottraendo soldi agli spacciatori; Tango (Don Chaedle) agente che vive sotto copertura in una banda di spacciatori da anni, tanto da essere diventato il migliore amico del capo, Caz (Wesley Snipes). Fuqua, regista fra gli altri, di un nuovo classico del genere come Training Day, racconta parallelamente le storie degli agenti (i tre protagonisti al massimo si incrociano per pochi secondi) che hanno in comune l'essere nel pieno di una crisi professionale e personale.

Il regista Steve Soderbergh

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Spettacoli e televisione 53

Martedì 8 settembre 2009


Martedì 8 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

La vostra ambizione vi porta a mirare molto in alto nella professione, ma dovete essere realisti. Svolta nei rapporti di coppia.

TORO 21/4 - 20/5

Molto presto riceverete i riconoscimenti che meritate per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi. Sentimenti in discussione.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Negli affari avete in mano ottime carte: vi consentiranno di vincere la partita con i concorrenti. In amore s'impone una riflessione.

CANCRO 22/6 - 22/7

Qualche malumore nell'ambiente di lavoro: non fatevi condizionare e andate avanti secondo i piani prestabiliti. Gelosia pericolosa

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro conquisterete maggiore autonomia. Venere vi sara' amica e quindi i sentimenti andranno a gonfie vele.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro frenate l'impazienza e aspettate il momento piu' giusto per concretizzare un progetto. La razionalita' puo' rovinare i sentimenti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Sta per cominciare un periodo positivo nel lavoro: cercate di sfruttarlo al meglio. Qualcuno sara' conquistato dalle vostre irresistibili moine.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Un evento imprevisto e importante potrebbe offrirvi nuove occasioni professionali. Una svolta nella vita affettiva.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

È tempo di lavorare sodo e seriamente se volete dare una svolta alla professione. In amore non mancano le occasioni di nuovi incontri.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nella professione quella odierna sara' una giornata abbastanza tranquilla, grazie anche alla vostra diplomazia. In amore sospetti infondati.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Le cose nel lavoro per voi possono andare bene, ma non dovete insistere con aspirazioni irrealizzabili. Serata di incontri allegri.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

IN col tè, di S tè S è = INCOLTE DISTESE

Prendetevi una pausa prima di affrontare una situazione professionale nuova e con parecchie incognite. In amore aspettate tempi migliori.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

SERIETV

19.00

REALTV

18.10

RUBRICA

20.30

SHOW

21.10

FILM

FILM

21.10

20.30

SHOW

Luca Zingaretti

Morgan

Geo magazine 2009

Paperissima sprint

06.05 -RubricaAnima Good News 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -Attualità Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -Telegiornale Tg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.50 -TelegiornaleTg Parlamento / Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaTg2 Eat Parade 06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaRai Educational - Tracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio. Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E..state con costume 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.35 -TelefilmBeverly Hills 90210 16.15 -Previsioni del tempoMeteo 2 16.25 -RubricaRaiSport - Campionati europei di pallavolo - ItaliaOlanda 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto

06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmIl cammino della speranza 10.45 -RubricaCominciamo Bene Estate 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene Estate 15.00 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.35 -FilmCampo dei fiori regia di Mario Bonnard - commedia (1943) 18.05 -RubricaGeo Magazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Blob Venezia 20.15 -TelefilmWind at my back 20.20 -Soap OperaUn posto al sole estate

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -ShowForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Film Matrimonio a Hardingsholm con Alissa Jung, Tom Beck, Karin Giegerich - regia di Karola Meeder (Germania) - 2008 16.30 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 17.55 -News Claudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Show Chi vuol essere Milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.10 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolf un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.35 -Film Tutti a casa con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Eduardo De Filippo - regia di Luigi Comencini (Italia) - 1960 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Telefilm Tempesta d''amore

06.00 -Sit ComStill standing 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective conan 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -News Studio sport 19.25 -Telefilm I simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit Com Cosi'' fan tutte

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmScacchiera di spie con Barry Newman, Anna Karina, Karen Jensen - regia di Lee H. Katzin (USA) - 1972 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -VarietĂ SupervarietĂ 21.20 -Serie Tv Il Commissario Montalbano 23.25 -Telegiornale TG 1 23.30 -EVENTO Da Villa Adriana a Tivoli Musica

20.30 -NewsTG2 - 20.30 21.05 -FilmCasanova con Heath Ledger, Jeremy Irons, Charlie Cox - regia di Lasse HallstrĂśm (USA) - 2005 23.00 -TelegiornaleTg 2 23.15 -TelefilmSupernatural

20.50 -SportNazionale Italiana under 21 - Qualificazione Campionati Europei - Calcio 21.50 -TelegiornaleTg 3 23.10 -TelegiornaleTg regione 23.15 -Telegiornale Tg 3 Linea Notte

20:30 - Show Paperissima sprint 21.10 -Miniserie L'onore e il rispetto - Parte seconda 23.30 -Talk Show Matrix

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film The Jackal con Bruce Willis, Richard Gere regia di Michael Caton-Jones (USA) - 1997

20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Film Harry Potter e il Calice di Fuoco con Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint - regia di Mike Newell (GB, USA) - 2005

20.30 -Show Victor Victoria senza filtro 21.10 -Telefilm The District

00.25 -RubricaXXI secolo. Testimoni e protagonisti 01.20 -TelegiornaleTg 1 01.50 -RubricaSpeciale Cinematografo 02.20 -RubricaChe tempo fa 02.25 -RubricaAppuntamento al cinema

00.35 -RubricaTg Parlamento 00.45 -Real TvX Factor 01.15 -RubricaEstrazioni del Lotto 01.30 -FilmStar Trek con P. Stewart - regia di Stuart Beird (Usa) - 2002

23.45 -Previsioni del tempoMeteo 3 23.50 -RubricaCorreva l'anno 00.40 -RubricaOff Hollywood 2009 01.15 -RubricaFuori Orario 02.00 -AttualitĂ Rai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:42 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:10 - NewsMeteo 5 notte 04:15 - TelefilmSummerland

23.45 -FilmAffari sporchi 02.05 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 02.30 -FilmThe Tracker 04:12 - TelefilmWest wing tutti gli uomini del presidente

00.10 -TelefilmPrison break 01.00 -SportXV campionato mondiale di pugilato 02.00 -TelegiornaleStudio aperto 02.15 -Reality ShowTalent 1 player 03.15 -TelefilmKiller instinct

23.40 -RubricaCittĂ Criminali 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -TelefilmAlla corte di Alice 02.05 -RubricaDue minuti un libro 02.10 -NewsCNN News

The Jackal

Harry Potter e il Calice di Fuoco

Victoria Cabello

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E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

MartedĂŹ 8 settembre 2009


BERLUSCONI Informazione: urge prodotto contro infeltrimento e abboffamento.

IL PROGRAMMA DELLA VISITA DI NAPOLITANO

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Pd: ricorda il fascismo

In un luogo simbolo del meridionalismo la risposta alla Lega

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Anno 8 n.212â‚Ź 1.00

MartedĂŹ 8 settembre 2009

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

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3UHQGL L VROGL H VFDSSD POTENZA - A Pisticci, Basind vuole chiudere: si tratterebbe dell’ennesima tragedia occupazionale per la Valbasento, con la perdita di 35 posti di lavoro. Da quest'altra parte della Basilicata Filatura di Vitalba insegue la sua possibilitĂ di rinascita. Due vertenze ben distinte. Ma c'è una cosa che tiene insieme Basind ed ex Filatura di Vitalba: lo stesso imprenditore. Su due diversi tavoli gioca il gruppo Adler di Napoli, che mentre a gennaio scorso si apprestava a firmare con la Regione un importante accordo per la reindustrializzazione del sito di Atella, solo qualche giorno fa ha annunciato di non poter piĂš portare avanti il progetto imprenditoriale di Pisticci. D SDJLQD

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E sarà anche in tv E’ la moglie di Corona nel serial della Squadra

Parla il presidente vicario di Confindustria *LXVHSSH 0RUDPDUFR ÂŤDalla crisi non si esce ricorrendo solo alla cassa integrazioneÂť

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Con cognizione di causa si può affermare che l'intelligence rappresenti uno strumento fondamentale nel XXI secolo. Gli eventi originati dall'11 settembre 2001, la crisi economica e finanziaria, cosÏ come anche alcune calamità naturali, hanno messo a nudo una impreparazione di base nell'affrontare l'imprevisto. segue a pagina 15

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Fanno gola i7 milioni della Regione per la reindustrializzazione dell’ex Filatura di Vitalba : a Pisticci 35 lavoratori vanno a casa

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