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Brevi dal mondo

Grave alluvione blocca Istanbul

ISTANBUL - Almeno 28 morti, danni per svariati milioni di euro. È il bilancio, probabilmente non definitivo, di una pesantissima alluvione (nella foto) che sta colpendo la Turchia, e in particolare la città di Istanbul, dove è stato dichiarato lo stato di calamità. I quartieri più colpiti sono Halkan e Ikitelli, entrambi nella parte europea della città. Qui si trovano le sedi di molte società e le redazioni dei maggiori quotidiani. Anche l'esercito è stato impiegato per il recupero dei cadaveri e il soccorso ai superstiti nei quartieri isolati e sommersi dall’acqua. La Bas?n Ekspres yolunu, la strada a scorrimento veloce che porta all’aeroporto di Istanbul, sarà isolata almeno fino a oggi.

Affonda nave eccidio di bimbi FREETOWN Tragedia in mare in Africa che è costata la vita ad 80 persone, in gran parte bambini, morte nell'affondamento della nave su cui viaggiavano al largo della Sierra Leone. I servizi di emergenza hanno tratto in salvo 36 superstiti, delle 150 persone che si trovavano a bordo: continuano le ricerche di altri naufraghi. Sulla nave c'erano molti bambini che tornavano dalle vacanze scolastiche a Waterloo, ad una decina di chilometri da Freetown. Il disastro si è verificato davanti alle coste della cittadina di Tombo, causato da un problema al motore quando il battello è finito nel mezzo di una tempesta.

I “segreti” di Lady Obama

NEW YORKL - Tanto kickboxing e salto alla corda. E poi ginnastica con i pesi: sono i segreti della forma fisica di Michelle Obama evidenziati dai vestiti senza maniche e dai calzoncini sfoggiati quest'estate dalla First Lady (nella foto). E' stato il personal trainer della moglie del presidente Barack Obama a svelare i trucchi del mestiere alla rivista "Women's Health". Cornell McClellan ha rivelato il segreto delle braccia scolpite che Michelle ha spesso mostrato in occasioni pubbliche. Il trainer, che la segue dal 1997, ha calcolato che da allora la signora Obama si è sottoposta a 1.872 sedute di severo allenamento. Per diventare un modello di forma fisica a 45 anni e due figlie, Michelle si alza prestissimo per cominciare in palestra alle 5:30 del mattino.

Giovedì 10 settembre 2009

Il Tribunale federale brasiliano ora valuterà l’asilo politico all’ex terrorista

Battisti, il Stf favorevole all’estradizione BRASILIA - Il relatore del Supremo tribunale federale (Stf) brasiliano, Cesar Peluzo, ha concluso ieri la sua lunga esposizione nella prima giornata del dibattimento sul caso di Cesare Battisti, pronunciandosia favoredell'estradizione in Italia dell'ex militante dei Proletari armati per il comunismo, condannato in contumacia all'ergastolo per quattro omicidi. Peluzo aveva contestato la concessione del beneficio di rifugiato politico, definendo la decisione presa a suo tempo dal ministro brasiliano della giustizia «illegale». Adesso, riferisce il quotidiano Folha de Sao Paulo, i giudici dovranno valutare se l'asilo politico ha va-

Oggi scrittore, è stato condannato per quattro omicidi Berlusconi: «Spero di vederlo presto dietro le sbarre» lore legale e poi esprimersi in merito alla richiesta di estradizione del governo italiano. «Ci aspettiamo una decisione saggia e conforme ai principi internazionali del diritto» ha commentato il ministro italiano degli Esteri, Franco Frattini, a margine di una conferenza stampa alla Farnesina. «Spero - ha spiegato che la decisione tenga conto del fatto che l'Europa è la culla dei diritti fondamentali e che se un cittadino europeo fosse ritenuto rifugiatofuori dall'Europa,signifi-

cherebbe smentire che l'Europa ha una Carta dei diritti fondamentali e che nessuno qui può essere torturato, nè trattato indegnamente». Sui tempi per la sentenza, ha spiegato «non interferiamo per rispetto nei confronti delle autorità brasiliane». Anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva commentato, rispondendo alla domanda di un giovane alla festa del movimento giovanile del Pdl, diaugurarsidi vedereCesareBattisti dietro le sbarre.

Cesare Battisti

La conferenza internazionale sulla violenza

Fazio frena gli allarmismi

G8 donne, Carfagna «No al vittimismo, lottiamo»

Il virus A sarà «più leggero del previsto»

di AGNESE MALATESTA ROMA – Per la prima volta nell’agenda degli otto Grandi. Con la Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne – in programma fino a oggi alla Farnesina –nell’ambito delG8,i dirittidell’altra metà del cielo hanno una nuova cittadinanza e, forse, una nuova prospettiva politica. Il lavoro per istituzioni e società civile non manca. Tant'è che il capo dello stato Giorgio Napolitano, aprendo l'evento, ha denunciato: anche «in paesi evoluti e ricchi come l'Italia, dotati di Costituzione e di sistemi giuridici altamente sensibili ai diritti fondamentali delle donne, continuano a verificarsi fatti raccapriccianti, in particolare, negli ultimi tempi, di violenza di gruppo contro donne di ogni etnia, giovanissime e meno giovani». Nessuno può essere chiamato fuori, perchè –hadetto il presidente - il riconoscimento dei diritti umani» è «condizione di convivenza civile, libera e democratica». Napolitano, che ha invitato a non ignorare la Costituzione, ha posto l’attenzione anche sull'omofobia e sulla xenofobia che come la violenza sulle donne nasce «dall’ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dei principi su cui la nostra Costituzione». Fra i partecipanti alla conferenza, promossa dal ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, i rappresentanti dei governi dei paesi del G8 (manca solo la Francia) e donne della società civile di 25 stati. Da Carfagna è giunto un messaggio grintoso: «Non siamo qui - ha affermato – per lamentarci ma per lottare e per vincere. L’ affermazione dei diritti delle donne e

Carfagna e Montalcini

l’eliminazione delle forme di violenza di cui sono vittime sono priorità del governo italiano sia sul piano interno che internazionale». La violenza «è un crimine contro l’umanità». E le leggi e la polizia non bastano, servono anche campagne e mobilitazioni. Al termine della conferenza, oggi,usciràun documentofinaleche impegna i governi «ad agire concretamente per l’ informazione e l’azione legislativa», ha annunciato Carfagna. Il documento sarà poi all’attenzione dei ministri degli esteri riuniti a New York a fine mese. Il ministro degli esteri Franco Frattini, ha reso noto che l’Italia si fa promotrice di un’iniziativa contro le mutilazioni genitali femminili: l’Onu le deve mettere al bando. Di questo si parlerà a margine dell’Assemblea generale dell’Onu il 25 settembre. Critiche ai contenuti della Conferenza sono state espresse dall’Aidos, una ong che si occupa di cooperazione a favore

PAURA IN MESSICO

Aereo dirottato a Cancun CITTA' DEL MESSICO - E' finito senza spargimento di sangue il sequestro di un aereo in Messico: liberati gli ostaggi e arrestati i pirati dell'aria. Almeno otto persone, probabilmente tutte di nazionalità boliviana, avevano dirottato ieri un volo di linea con 112 persone a bordo minacciando l'equipaggio con una bomba e chiedendo di parlare con il presidente messicano, Felipe Calderon. L'aereo, fermo sulla pista dell'aeroporto di Mexico DF e presidiato dai militar messicani, era stato sequestrato dopo il decollo dall'aeroporto di Cancun. I dirottatori, che in un primo momento minacciavano di far

esplodere il volo 576 con una bomba che uno di loro portava legata alla vita, hanno poi lasciato liberi i passeggeri che sono saliti a bordo di un bus dell'aeroporto di Città del Messico. Un blitz delle teste di cuoio ha poi costretto alla resa i sequestratori che sono stati arrestati. Nessuno aveva con sè alcun ordigno.

delle donne. «E' inutile – ha commentato la presidente Daniela Colombo – qui non c'è alcuna proposta concreta. La violenza alle donne si combatte con progetti e programmi. E poi qui non sono rappresentati i movimenti delle donne». Ad essere molto apprezzato invece è il discorso del capo dello Stato che ha ricevuto sostegno da entrambi gli schieramenti politici e non solo. «L'appello di Napolitano –ha detto la leader dell’Ugl, Renata Polverini –sia da sprone per rafforzare l’azione di contrasto alle discriminazioni e a qualunque forma di violenza e per garantire concretamente pari dignità e pari diritti per le donne». Le parole di Napolitano sono «opportune e condivisibili» per Luca Volontè dell’Udc mentre per la presidente del gruppo Pd al senato, Anna Finocchiaro, èun «monito molto importante» che riafferma «i principi del rispetto delle libertà, dell’integrità fisica, della diversità dell’altro e dell’altra». Per Sandra Cioffi (Mpa) «accogliere l’appello di Napolitano significa continuare ad impegnarsi per approvare normative sempre più efficaci per eliminare ogni forma di violenza sulle donne». Violenza che va combattuta «a tutto campo» secondo Silvana Mura dell’Idv. Molto apprezzata anche la denuncia di Napolitano sugli omosessuali. Commenti positivi sono giunti dalle associazioni di settore (come Arcigay,Circolo Mario Mieli) e, fra l’altro, dai Radicali. È un appello «sascrosanto» quello del presidente contro le discriminazioni e le violenze nei confronti degliomosessuali ancheper laparlamentare del Pdl Fiamma Nierenstein. Contro la violenza alle donne, Beatrice Lorenzin (Pd) sollecita un rapido iter della legge sul tema.

di GIULIANO MALATESTA ROMA – E' tempo di evitare inutili allarmismi, perchèil virusdell’influenzaAè «piùleggerodel previsto» e «non desta particolari motivi di preoccupazione». Le scuole, dunque, partiranno regolarmente enon sarannochiuse inmaniera generalizzata, e le vacanze di Natale non subiranno modifiche. Quanto ai più giovani potranno dormire sonni tranquilli: i baci all’interno degli istituti non saranno vietati e in merito non sarà presa «nessuna soluzione a livello generale», visto che non ci sono le condizioni per «adottare misure drastiche» e quindi «non è il caso di creare eccessivo allarmismo». È un messaggio rassicurante quello che arriva dal Governo, che al termine del nuovo incontro dell’unità di crisi ha fattoil punto della situazione cercando di gettare acqua sul fuoco perchè, ha sottolineato il vice ministro della Sa- Ferruccio Fazio lute Ferruccio Fazio nel corso di una conferenza alla quale hanno partecipato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, sull'influenza A si sta facendo «troppo rumore». Certo, ha precisato Fazio, i casi di pazienti colpiti dal virus la scorsa settimana erano 5.600 mentre a oggi sono circa 7 mila (dati per difetto), «un dato significativo, ma non ancora esponenziale e dunque non tale da creare particolari allarmi». Resta la preoccupazione per quei casi che si trasformano in rare forme di polmonite virale acuta primaria, ma il Governo «è realmente attrezzato per affrontarle». E secondo le prime stime alla fine della pandemia i casi particolarmente gravi non saranno più di 200. La situazione però va monitorata, ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Gelmini, anche se ha rassicurato sulla normale partenza dell’anno scolastico. Gelmini ha annunciato che avvierà all’interno delle scuole «una campagna di comunicazione suicomportamenti corretti da tenere» per ridurre i contagi.

Afghanistan, liberato Il “pacchetto” dell’Iran il cronista inglese Farrell alle grandi potenze Nel blitz muore l’altro ostaggio ma il nucleare resta incognita di MAURIZIO SALVI

di ALBERTO ZANCONATO

KABUL – E' durata solo quattro giorni la prigionia in Afghanistan di Stephen Farrell, il giornalista britannico-irlandese del New York Timesche oggi haritrovato lalibertà con un blitz delle forze Nato nella provincia di Kunduz, durante il quale però ha perso la vita Sultan Munadi, il collega interprete afghano che ne aveva condiviso la sorte. Farrell e Munadi erano stati sequestrati il 5 settembre nel distretto di Chahar Dara mentre cercavano di raggiungere il luogo dove il giorno prima un F15 statunitense aveva bombardato due autobotti cariche di carburante rubate dai talebani. Poco prima dell’alba di ieri un reparto elitrasportato della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) in Afghanistan ha investito l'edificio dove i due erano tenuti prigionieri, ingaggiando uno scontro a fuoco con i rapitori, che si sono dileguati. Oltre all’afghano che era padre di due figli ed aveva 34 anni, sono morte almeno altre due persone, un militare britannico e una donna.

TEHERAN – L'Iran ha consegnato oggi alle grandi potenze del gruppo 5+1 un “pacchetto” di proposte per l'avvio di un dialogo. Ma non ha detto se esso riguardi anche il suo programma nucleare, che gli Usa hanno nuovamente chiesto di fermare, definendolo «illegale» e affermando che Teheran è ormai vicina alla capacità di fabbricare la bomba atomica. Da parte sua, il direttore generale dell’Agenziainternazionale perl’energia atomica (Aiea), Mohammed el Baradei, ha detto che l’Iran «non può rifiutare» la proposta di dialogo avanzata dall’amministrazione americana Obama. Le autorità iraniane hanno detto recentemente che il “pacchetto” punta ad aprire un dialogo volto a «risolvere i problemi del mondo», non facendo alcun riferimento ad una sospensione del programma atomico. L’ambasciatore americano presso l’Aiea, Glyn Davies, ha detto invece che l’Iran ha ormai stoccato una quantità di uranio arricchito sufficiente a produrre una bomba atomica.

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2 In Italia e nel mondo


VERTENZA PRECARI

Il Consiglio del ministri approva il decreto legge su indennità e supplenze temporanee

Scuola, passa la norma-salvagente Coro di critiche: i sindacati si dividono, insegnanti insoddisfatti ROMA –La norma «salva-precari»è passata: il Consiglio dei ministri ha deciso ieri di inserire nel cosiddetto decretoRonchi (undecreto leggerelativo adirettive comunitarie) una disposizione che, limitatamente all’anno scolastico 2009-2010, prevede che le supplenze temporanee siano assegnate, con precedenzaassoluta, alpersonaledocentee Atagiàdestinatario di supplenze annuali nel precedente anno scolastico. Norma che viene integrata dall’erogazione dell’indennità di disoccupazione nei periodi di non lavoro (il mix delle due iniziative è stato sintetizzato coniandola formula “contrattodi disponibilità”) e dal coinvolgimento in progetti, finanziati dalle Regioni, che ampliano l’offerta formativa delle scuole. Il provvedimento, che interessa una platea di 12-13 mila persone, illustrato dal ministro Gelmini in una conferenza stampa, non è stato accolto con unanime entusiasmo dalla categoria, dalle Regioni e dai sindacati. «Coloro che hanno diritto all’indennità di disoccupazione – ha spiegato Gelmini –potrannoavereuna viapreferenziale per rimanere all’interno della scuola, attraverso le supplenze brevi e potranno essere coinvolti in progetti speciali: contro la dispersione scolastica, il sostegno agli studenti piùdeboli, oper l’orientamento. Sarà, inoltre, possibile siglare accordi con le Regioni che potranno partecipare anche in maniera finanziaria all’attuazione di questi progetti». Non tutti i precari hanno però accolto con favore il varo del provvedimento. Un gruppo di loro ha organizzatounsit-indi protestaaRomasotto il palazzo in cui era in corso una riunione degli assessori regionali all’Istruzione proprio per discutere di questi temi. «Se le Regioni – hanno spiegato – dicono sì ai contratti di disponibilità avallando la politica di tagli del ministro Gelmini, la scuola pubblica non avrà alcun vantaggio». Un no deciso anche dalla Rdb-Cub, che prosegue il suo «assedio» al ministero dell’Istruzione «peraffermareil diritto dei lavoratori alla dignità di un lavoro stabile, unica garanzia per una scuola degna di questo nome». E mentre a Palermo è continuata anche oggi la protesta di centinaia di precari, i Comitati degli insegnanti precari hanno fatto notare che i cosiddetti contratti di disponibilità «non risolvono l’emergenza istruzione del Paese, ma sono un palliativo che favorisce, solo per i prossimi 8 o 12 mesi, il parziale mantenimento del reddito di alcuni precari». Scettiche anche le Regioni, o almeno parte diesse.«Tuttaquesta partita–ha spiegato Alessandra Tibaldi, assessore al Lavoro del Lazio, regione che coordina la Conferenza delle Regioni in materia di lavoro,formazione eistruzione –va riportataa livello di presidenti delle Regioni: la nostra richiesta è che venga ricondotta alla conferenza Stato-Regioni». Sul fronte sindacale, pareri diversi. Lo Snals ha accolto con plauso la soluzione adottata, «un sistema di protezione sociale a favore di persone che per anni hanno lavorato con dedizione per il buon funzionamento della scuola». La Uil invita a far presto, perchè «dal primo settembre migliaia di persone sono già senza lavoro e senza stipendio». La Flc-Cgil, invece, ha parlato di «tanto fumo e nessuna novità». Critico il Pd: «Decreto inutile e inspiegabile» ha commentato l’ex ministro Giuseppe Fioroni».

Accordi con le Regioni per progetti speciali da finanziare

Lo denuncia Cittadinanzattiva

Allarme igiene negli istituti

Ora di religione, Vaticano «Coerente con cattolicesimo» ROMA – Continuano le polemiche sull’ora di religione. «La proposta dell’ora di religione come materia con status di disciplina scolastica è inaccettabile e mette in questione il Concordato», ha detto il segretario del Pri, Francesco Nucara, che aggiunge: «Se il Vaticano vuole insegnare la religione cattolica in Italia può farlo nelle sue scuole private, non certo imporla nella scuola di Stato a chi appartiene ad altra fede o non ne ha alcuna». Il rispetto della libertà religiosa esige la possibilità di offrire agli alunni nelle scuole pubbliche e private un’educazione religiosa coerente con la loro fede, spiega invece la Santa Sede. Lo afferma una 'lettera circolarè inviata dalla Congregazione vaticana per l'Educazione ---

Cattolica “sull'insegnamento della religione nella scuola”. Ne dà notizia il sito cattolico Zenit.org. Il documento, come spiegano i firmatari, il cardinal Zenon Grocholewski e monsignor Jean-Louis Brugues, rispettivamente presidente e segretario della Congregazione, riconosce che l'insegnamento della religione nella scuola suscita molti dibattiti. In alcuni Paesi, constata il testo, sono state introdotte «nuove regolamentazioni civili, che tendono a sostituirlo con un insegnamento del fatto religioso di natura multiconfessionale o di etica e cultura religiosa, anche in contrasto con le scelte e l’indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione delle nuove generazioni».

Fan pellegrini a Molteno Le offre 500.000 sterline per l’anniversario di Battisti e lei divorzia dal marito LECCO - Gli ammiratori non si sono certo dimenticati di Lucio Battisti, ieri, nell'undicesimo anniversario della scomparsa del cantautore. In effetti già da martedì era cominciato l'ormai tradizionale omaggio alla tomba nel piccolo cimitero di Molteno, in provincia di Lecco, comune dove abitò fino alla morte. Sui gradini della cappella in cemento e vetro fumé - priva persino del nome, secondo l'estrema discrezione che ha caratterizzato l'artista - sono stati deposti fiori e qualche regalino, come nella tradizione del 'Battisti day', la kermesse musicale che però proprio da

quest'anno il comune lecchese non organizza più. Sulla porta, in una fessura tra la maniglia e i vetri, qualcuno ha inserito una foglia di vite rossa. E tanti i biglietti infilati sotto la porta chiusa della tomba, il cui accesso è precluso dalla famiglia a chiunque.

LONDRA - Come nel film “Proposta indecente” con Demi Moore (nella foto), un manager della Goldman Sachs ha offerto 500.000 sterline a una ex escort perché lasciasse il marito per mettersi con lui. Yann Samuelides, 35 anni, ha perso la testa per la sua amante Alzbeta Holmokova, slovacca di 28 anni sposata a Denis Morley, sessantasettenne uomo d'affari in pensione. La vicenda è emersa durante la causa di divorzio tra Morley e la Holmokova. Il dirigente di banca e l'ex escort erano amanti e lui la pressava perché lasciasse il marito. Quando Alzbeta lo ha respinto, dicendo di amare il

suo coniuge, Samuelides ha iniziato a minacciare di uccidersi se non l'avesse più rivista. Alzbeta ha così deciso di accettare: «Mi ha detto che vuole lasciarmi e sposare l'altro solo per i soldi - dice il marito - perché non li avrà finché non convoleranno a nozze».

ROMA – Situazione deficita- si (dal 77% all’80% nei tre anria nella pulizia dei bagni, ni indicati) e questo dato ripuliti almeno una volta al sulta piuttosto stabile nel giorno soltanto in una scuo- tempo ed omogeneo. In alcula su due; in due istituti su ni casi, però, c'è la compretre manca il sapone e gli senza dei due tipi di servizi. Gli edifici scolastici nei asciugamani usa e getta; polvere, in gran quantità e quali si effettua la pulizia ovunque, che comporta il ri- delle aule una volta al giorno schio di allergie, forme sono la gran parte (dal 72% all’80%) , quelli in asmatiche e altre cui la pulizia viene malattie in graneffettuata due volde aumento sote al giorno sono prattutto tra i dal 20% al 28%). In bambini; scuole questo caso il dato senza mense ademostra un proguate o con locali gressivo miglioraper mangiare pumento nei tre anni, liti solo una volta con un leggero aualla settimana. mento della freE' la situazione, quenza di pulizia definita «gravisda una volta al sima», dell’igiene giorno a due volte. delle scuole italiaIn ogni caso il ne, realizzato da trend positivo riCittadinanzattiva guarda poco più di sulla base dei mo- Un’aula scolastica una scuola su nitoraggi effettuati negli ultimi tre anni in quattro. Gli edifici scolastici nei 587 edifici scolastici. Quadro ancor più preoccupante quali si effettua la pulizia dei alla luce della ripresa bagni una volta al giorno ridell’anno scolasticoe deldif- sultano essere oltre il 50%. Il fondersi dell’influenza A. dato è particolarmente graSenza tener presente che il ve, scrive Cittadinanzattiva, più delle volte le scuole chie- tenendo presente che circa dono alle famiglie ad inizio la metà dei campioni di edifianno il materiale igienico. ci scolastici monitorati sono «La presenza di imbratta- costituiti da scuole dell’inmenti, rifiuti non rimossi, fanzia e primaria. Il 2008 setracce evidenti di sporcizia gnala una situazione semrilevati in percentuali rile- pre più deficitaria dal punto vanti un pò in tutti gli am- di vista della pulizia dei babienti dell’edificio scolasti- gni degli studenti. Infatti, co, segnalano – scrive Citta- sono stati trovati attrezzi e dinanzattiva – situazioni di prodotti per la pulizia incugravi deficit di pulizia. Oltre stoditi nel 19% dei casi, traca ciò colpisce la scarsa con- ce molto evidenti di sporcisapevolezza da parte di tutti i zia nel 17%, rifiuti fuori dasoggetti coinvolti, a comin- gli appositi contenitori nel ciare dal Responsabile del 6% dei casi. Risultano assenServizio di Prevenzione e ti gli scopini nei bagni per Protezione, delle effettive circa il 45% degli edifici scocondizioni in cui versano lastici monitorati. Nel 40% gran parte degli ambienti delle scuole non c'è carta scolastici nonsolo dalpunto igienica nei bagni. Nel 14% di vista della sicurezza strut- delle scuole i sanitari sono turale ma anche da quello danneggiati o non funzioigienico». -Il servizio di puli- nanti. Le porte risultano zia è affidato a personale in- non integre in tutto o in parterno nella gran parte dei ca- te, nel 23% delle scuole.

Il colesterolo insidia il piacere al femminile WASHINGTON –Il colesterolo alto non è solo un problema per il cuore, ma rende anche difficile alle donne eccitarsi sessualmente. Lo hanno scoperto due ricerche italiane, pubblicate sul Journal of Sexual Medicine. L'alto livello di colesterolo è associato alla disfunzione erettile nell’uomo, a causa dell’accumulo di grassi nei vasi sanguinei che diminuisce il flusso sanguino, hanno spiegato gli scienziati dell’Università di Napoli. Nelle donne, meccanismi simili di incremento del flusso sanguineo sono alla base dell’eccitazione sessuale, e un livello alto di colesterolo può si-

gnificare minore eccitamento, lubrificazione e difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Un altro studio dell’Università di Milano ha invece scoperto che le disfunzioni sessuali femminili sono associate anche a diabete, obesità e ghiandola tiroide ipoattiva.

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

Il fatto del giorno: addio a Mike Bongiorno Era l’uomo della fortuna nel dopoguerra italiano

Mentre parlava alla gente È stato l’italo-americano Berlusconi prendeva nota più italiano di tutti quanti

dall’articolo di Vincenzo Cerami

dal commento di Massimo Gramellini

dal servizio di Filippo Ceccarelli

[...] Un tipo pallido, sorprendente, che veniva dall’America di Paperon de’ Paperoni. [...] Diceva a noi, senza dirlo: «Ma ancora perdete tempo con le parrocchiette, i biliardini [...]? Il futuro è una sfida, e vince il migliore, chi ne sa di più». Eppure Mike certamente non ne sapeva di più. [...] Si poneva di fronte ai telespettatori come un ingenuo sprovveduto, un candido ignorante. In realtà stava inventando la televisione italiana, nel bene e nel male. [...] Ma un successo “storico”come quello di Bongiorno non si nutre di solo talento, ha bisogno di circostanze culturali fortunate, nel suo caso di un dopoguerra che voleva essere subito dimenticato, dove la povertà si identificava con l’ignoranza e la ricchezza con la soluzione di indovinelli. Con la fortuna.

[...] Nell’immediato dopoguerra fu lui, torinese d’America [...] benestante che milioni di massaie e contadini analfabeti impararono a conoscere e a sognare. Di quel popolo Mike parlava così: «[...] Sono ingenui come bambini. Li conquisti con due parole, una speranza e un sorriso» [...], Silvio prendeva appunti. [...] Un giudizio serenonon può cheassegnare a Mikeil ruolo diunico e vero ideologo del berlusconismo: inteso non come movimento politico, macome fenomeno di massa[...]. Il contatto conla gente comune, la centralità della televisione, il linguaggio semplice [...], le gaffe, l’amore per il denaro [...]. Tutto in lui faceva sì che la sua gente, guardandolo, dicesse: [...] forse è addirittura uno di noi. Uno che fa domande a cui non saprebbe mai rispondere. [...]

Partigiano, certo. Democristiano, anche. Montanelliano, di sicuro. Berlusconiano, non c’è dubbio. Però a suo modo anche veltroniano.Un po’progressista, unpo’reazionarioe unaltro po’ anarcoide. Laico e cattolico. Repubblicano nominato da Vittorio Emanuele nell’ordine dei cavalieri dei santi Maurizio e Lazzato, con tanto di tonacona cinquecentesca in seta scarlatta. Ecco sì: ecumenico. Al servizio di Rai, Fininvest e Sky. Di tutti e di nessuno. L’americano più italiano che ci sia stato. Questo è stato Mike Bongiorno in quell’ambito della vita pubblica che per sfinimento si continua a designare "politica". Non solo, ma il suo spettacolare universalismo si riverbera come un monito sulle beghe faziose e le inimicizie incrostate. [...]

La migliore di ieri

Concorrenti Quel piazzista della tv protagonisti popolare del benessere

Strategia di successo

dall’articolo di Andrea Lanfranchi

dall’articolo di Michele Serra

dal commento di Luigi Manconi

Le sapevano tutte. I concorrenti dei quiz di Mike sono diventati una categoria della tv. Scomparsa quando i programmi hanno iniziato a regalare milioni a chi azzeccava il numero dei fagioli nel vaso. «Oggi con due partecipazioni si diventa personaggi. Mike inventò una specie di commedia all’italiana con farmacista, parapsicologo, professoressa... Però non era una sfida impossibile: la terza liceo, allora si portavano tutte le materie, era più dura. Ero fresca di studi e nelle 11 puntate non sbagliai mai la domanda sulla mia materia, la storia della Repubblica romana», ricorda Giuliana Longari, campionessa del «Rischiatutto». [...]

Con Mike Bongiorno muore la televisione popolare del Novecento, quella fondata sul lavoro. Nella quale i ruoli erano definiti e separati, come in una fabbrica. Il presentatore, il concorrente, la valletta, il notaio, e uscendo dal quiz l’annunciatrice, lo speaker, il telecronista, l’attore, l’imitatore, il cantante [...]. Capiva poco, e giudicava male, la televisione post-industriale dei nostri giorni,la confusionedelreality, le risse verbali che confondono il regista e "sporcano" le inquadrature, lo sgomitare degli avventizi, l’essere in video senza alcuna giustificazione "professionale". [...] Era un uomo d’ordine. Un italiano del dopoguerra, operoso e

pragmatico [...]. Se ne è andato senza dovere fare iconti (o forse: rifiutandosi di farli, beato lui) con la fine della sua tv, quella delle competenze, dei tempi giusti, della pronuncia scandita perché tutti capiscano e nessuno si senta a disagio. Una televisione del benessere e non del malessere. La sua tv era morta già prima di lui. Neera vedovo,ma leaveva voluto così bene che fingeva fosse ancora viva, e al suo fianco. Rimpiangeremo entrambi, e con una particolare, affettuosa delicatezza, il vecchio signore vestito di bianco che si faceva portare fuori scena da Fiorello, sottobraccio, ultima inquadratura di un viaggio solo domestico, ma formidabile per quanto è stato lungo, e cocciuto, e vitale.

Vincino sul Foglio

[...] In quel processo di trasformazione della comunicazione nazionale, ebbero un ruolo tutto particolare i programmi a quiz, la grande innovazione importata dagli Stati Uniti. [...] Per Mike Bongiorno, la successione di risposte esatte costituiva una sorta di Ascesi verso la Perfezione e, insieme, la prova provata che quell’itinerario virtuoso era accessibile a tanti [...]: qualcosa come un rito di democratizzazione della cultura, celebrata davanti a un popolo che si voleva incolto e ammirato, officiato da un cerimoniere [...] pronto tuttavia a mortificare [...] chi risultasse sconfitto («ma lei non ne azzecca una! [...]»).

Finisce una fetta di storia

Silvio & Mike, così uguali. “Poi neanche gli auguri”

dall’articolo di Tony Damascelli

dall’articolo di Gian Antonio Stella

Ècomese qualcunoavessespentoiltelevisore. Quelloinbianco e nero. Una fetta di storia e di vita, portate via, di brutto, così, improvvisamente. Fine delle trasmissioni, sigla e, come accadeva ai tempi suoi, l’antenna sale, malinconicamente, tra le nuvole. Potrei dire che Mike Bongiorno lascia, non raddoppia. Potrei aggiungere allegria! O ancora «fiato alle trombe Turchetti». Tutta roba sua, del signor Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, uno che voleva fare l’americano, essendo nato a New York, ma era italiano in tutto e poi tutto, tranne nella pronunzia ricercatamente yankee delle parole e delle frasi originarie, per distinguersi da noi poveretti limitati nel «de cat is on de tèbol». La televisione con la faccia da uomo, il padre di tutti i radiotelequiz, l’artista delle gaffe, sincere, ignoranti, genuine, ha chiuso il suo show all’estero, in zona franca, Montecarlo deve essere un dolce posto per salutare il pubblico [...].

«Solo io ho fatto 36 riforme e governato 1.412 giorni di fila!». «Solo io ho vinto 16 Telegatti e presentato 11 Sanremo!». Erano nati per capirsi, Silvio Mike. La stessa passione per i record, il calcio, la pubblicità, la chioma cotonata dai riflessi arancione. Un «matrimonio» durato 32 anni. Finito una sera di pochi mesi fa davanti a un minestrone con lui, Mike, che era andato ad Arcore per farsi consolare e finì quasi per consolare Silvio: «Eravamo noidue, soli,nellagrandesala vuota.Era stanchissimo. Davanti a quel minestrone, cucchiaiata dopo cucchiaiata, diceva: ’Sono teso, dormo pochissimo, quattro

ore per notte. Mi attaccano da tutte le parti’[...]». Si erano incontrati la prima volta nel 1977. [...] «Mi telefona a casa uno sconosciuto. Mi fa: ’Leiha lavorato in America, conosce la televisione commerciale, mi potrebbe aiutare a sviluppare un modello analogo in Italia’. Gli dissi: ’[...] Sappia che io faccio 25 milioni di telespettatori col mio programma’. [...] Leggenda vuole che per avere a tutti i costi l’uomo su cui aveva puntato, il Cavaliere non gli diede tregua: «Gli dissi che dovevo parlarne con mia moglie Daniela e che stavo partendo [...]. E lui fece trovare un mazzo di rose al giorno a Daniela in ogni albergo in cui scendevamo [...]». Dopo tanti anni, non capì perché Mediaset gli avesse rifiu-

La fotografia

Non più “Allegria!” dall’articolo di Francesco Specchia

"Allegria”, oggi, è la risposta sbagliata. La sua morte è innaturale, una contraddizione in termini inaspettata e crudele. Come per Andreotti, la Cappella Sistina e la Costituzione, l’Italia intera era davvero convinta che, nonostante gli 85 anni suonati, il re del quiz fosse un immortale dono degli dèi. Secondo il Guinness dei primati, avendo visto nascere la Rai il 26 novembre 1955, Micheal Nicolas Salvatore Bongiorno detto Mike, figlio d’un facoltoso avvocato dell’East Side newyorkese e patrigno dell’Italia moderna era l’essere più longevo della televisione d’ogni tempo. L’equivalente erano Montanelli [...] nel giornalismo, Cuccia nella finanza e Borges nella letteratura. Un’immortalità, la sua, fragile e scarmigliata. [...]

Venezia, Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio al Festival del Cinema (Ansa)

tato il rinnovo del contratto facendoglielo comunicare da un funzionario ma soprattutto perché Silvio lo ignorasse: «L’ho chiamato a novembre: da allora sono passati più di cinque mesi e non mi ha ancora richiamato», raccontò a maggio, deluso, a Fabio Fazio. Peggio: «Lavori 30 anni con un gruppo e di colpo sei fuori. Quandoa Natalehocercatodi faregliauguri a Silvio la segretaria mi ha risposto: ’C’è una lunga lista di attesa, la richiamiamo’. A me? Cose da pazzi ». Poi lanciò il suo appello: «Chiamami [...]». Lo chiamò, il Presidente. Lo invitò a cena la sera dopo. A mangiare il minestrone. Soli soli. Stanchi. «C’era come un senso di freddo e di buio attorno a noi». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Quasi tutti gli italiani, a modo loro, volevano bene a Mike Bongiorno: un personaggio ultrapopolare che è riuscito a intrattenere, una volta o l’altra, ognunodinoi. Graziealui, verso la metà degli anni Settanta, io e mio fratello ottenemmo il permesso, una volta a settimana, di restare alzatiper un’oretta anche dopo "Carosello", a vedere "Scommettiamo", una delle cento trasmissioni a quiz che aveva inventato. Cultura? Non esageriamo. Però è vero che il signor Mike aveva un garbo e una buona educazione che siamo portati a rimpiangere di questi tempi, nell’epoca dei reality,in un palinsesto affollato di cose più volgari e faticose. Ci mancherà? Già ci mancava un po’da vivo, a dire il vero: un minuto di silenzio televisivo se lo meriterebbe. Per ricordare lui, e ricordarsi anche che la tv, come tante altre cose dell’oggi, può essere meno strillata.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage “La rabbia e l’orgoglio”, ricordando Oriana Fallaci c’è chi si pente per non averla difesa abbastanza

Tremonti è insofferente verso tutto e verso tutti

dall’articolo di Renato Farina

dall’editoriale diDario Di Vico

Ferruccio De Bortoli nella prefazione dell’edizione economica de La Rabbia e l’Orgogliodi Oriana Fallaci è onesto. Ammette: «Non la difesi abbastanza». Diciamo che tutto quel grande giro di giornalisti chepure la stimavanoe andavano da lei, nessuno osò dire: sto con lei, mi batto per lei. Non solo perché è coraggiosa e scrive bene, ma perché ha ragione. Oriana Fallaci mi raccontò che un giorno venne da lei Paolo Mieli. Lei magari nel racconto esagerava, ma rende l’idea di quegli anni. Oriana stava in casa della sorella in via Statuto a Milano, vicino al Corriere. Gli chiese: «Ma tu sei d’accordo con quanto scrivo sull’Islam?». Lui rispose: «Hai ragione. Ma devi picchiare di più». E lei stupita: «Ma perché non scrivi apertamente che ho ragione?». Mieli: «Perché sono un vigliacco». Ora De Bortoli ammette: «Non l’ho difesa abbastanza». Eufemismo. Fu grandea pubblicarla, con l’aria che tirava allora. Ma poi la lasciò sbrana-

Oriana Fallaci da giovane

re daqualunque grandeo piccola forma passasse da quelle parti. Sui giornali d’Italia si scatenò la guerra ad addentarle il polpaccio da dietro. Anche da destra, ovvio, siamo i più bravi a farci del male. Così Massimo Fini e Pietrangelo Buttafuoco. Ma a sinistra fu un coro assatanato. Si giunse persino ascrivere sullaprima pagina di Repubblica, il giorno in cui papa Ratzinger, nell’agosto del 2005, la ricevette, che era giusto così per-

ché i Papa «non ricevono persone perbene». La penna era quella di Pietro Citati, con quell’aria snob, da letterato che usa la sciarpetta di seta per non respirare l’odore delle Torri Gemelle bruciate. Il colmo accadde nel giugno del 2004, quando Oriana osò scrivere al direttore della Gazzetta dello Sport una breve lettera per difendere il gesto di Totti che aveva sputato in faccia al danese Poulsen durante gli europei di Lisbona. Ci fu una

dal corsivo di Filippo Facci

Il mio terrore è che dietro la burbanzosa sicumera di certa destra governativa - dietro la neo ostentazione di uno schematismo destra/sinistra che si è tornati a tagliare con l’accetta, in questo Paese - si celi una progressiva involuzione di tutta la destra italiana. La mia paura, cioè, è che il famoso complesso delle catacombe missine, poi trasfigurate nella nuova e moderna destra di Fiuggi, si stia ri-trasformando in una becera rivendicazione di pulsioni datate e che non hanno niente a che vedere col progetto che il PdL si era dato da principio.

Il pericolo di involuzione di tutta la destra italiana Temo, per dirla malissimo, che una larga parte del PdL si stia trasformando in pratica nella Destra di Storace: senza che nessuno, tantomeno gli elettori, gli abbia mai chiesto di farlo. Aggiungo che la frequente militanza ex missina o ciellina di molto personale giornalistico di centrodestra, temo ancora, rischia di avvitarsi in una corsa a inseguimento del la-

to estremista della consueta «gente»: quella di cui ciascuno, ovviamente, si sente interprete genuino e infallibile. Clima nervoso A chi ritenesse che sto esagerando com’è possibilissimo - risponderei che in questo centrodestra c’è comunque un clima nervoso, palesemente corroborato dall’ebbrezza di un potere rimasto notoriamente senza avversari. Così

sollevazione dei redattori unanimi contro Pietro Calabrese che dovette giustificarsi di aver lasciato parlare Oriana la maledetta. Non da noi, non da noi. Per noi benedetta. Benedettissima. Vera speranza di umanità audace, di giudizio pieno di rabbia ma anche di amore e di ragione, mentre si disfaceva la fibra interiore di tanti, si liquefaceva la nostra cifra interiore di umanità e di dignità dinanzi all’assalto di chi voleva la nostra sottomissione alla barbarie. Che giorno fu quel giorno di settembre del 2001. Venne giù un muro. Un muro più duro di quello in fondo di carta velina delle Torri Gemelle, distrutte da Bin Laden. Venne giù il muro della nostra ipocrisia. Il Corriere della sera aveva pubblicato La Rabbia e l’Orgoglio di Oriana Fallaci. Vittorio Feltri mi telefonò di prima mattina. «Hai letto?». Avevo letto. «Qui viene giù tutto, cambia tutto». Ci mettemmo a lavorare. A me toccò la sintesi, capitolo per capitolo, di quel grido tremendo e insieme melodioso. Impossibile riassumere. [...]

gli avversari si fabbricano in casa. Sembrano quasi, certe declarazioni ostentate, come pervase da un afflato liberatorio: e Gianfranco Fini, o meglio il caso Fini, su questo sfondo è divenuto il reagente di tutte le contraddizioni, lo sfiatatoio di apnee che forse duravano da troppo tempo, forse addirittura dal 1994. Perdonate se non mi curo dei presunti retroscena da analisti malati di politica, cioè le corse per il Quirinale o le improbabili successioni a Berlusconi: io mi limito a registrare un paio di cose. Una è questa: non gliene frega più niente a nessuno di atteggiarsi a conservatore illuminato ed europeo [...].

L’insofferenza di Giulio Tremonti nei confronti delle élite è crescente. Siano i banchieri che rifiutano i Tremonti bond, siano gli economisti che criticano le sue scelte di politica economica, il ministro appena può li mette nel mirino. È gente a cui della parola democrazia piace solo la seconda parte (il kratos) e considera il demos «come un optional» ha detto al seminario Ambrosetti aggiungendo: «Ma dalla crisi non si esce senza il popolo». È proprio l’elemento demagogico, in senso letterale, che sembra spingere Tremonti a intensificare quella che ha i tratti di campagna politica, tambureggiante quanto facile da divulgare. Sa che tra le banche e un’opinione pubblica fatta di piccole imprese e famiglie corre una linea di frattura, sa che la popolarità dei banchieri non è stata mai alta e oggi tanto meno. Da politico abile qual è diventato, Tremonti si infila in questa contraddizione. La amplia a dismisura contando sul fatto che oggi paga di più attaccare la finanza che la Casta. La sua linea di condotta si inserisce in una tendenza internazionale che accomuna tutti i governi in carica. Si trovano robusti accenti demagogici nelle aspre polemiche di Barack Obama contro i ceo padreterni e a Cernobbio sabato scorso François Fillon, primo ministro di Francia, è arrivato a sostenere che il suo governo si muove per ridimensionare i bonus dei grandi manager perché sente «un’aria di rivolta dell’uomo della strada». Chi amministra, dunque, avvalora l’idea che le élite non stiano pagando il prezzo della crisi, anzi che aspettino solo il momento buono per riconquistare privilegi e prerogative. Quando può, Tremonti arri-

va a contrapporre gli operai dell’Innse alle élite: se le feste della Lega hanno soppiantato sul territorio per verve e quantità quelle dell’Unità, il ministro sembra voler rinverdire i fasti di Fortebraccio, il fustigatore di «lorsignori». Nella sua strategia c’è anche la volontà di far pagare alla classe dirigente la storica vicinanza con il centrosinistra, quella contiguità che portò Pier Luigi Bersani una volta a formulare la più amara delle battute: «Se non ci fosse il suffragio universale vinceremmo sempre noi». Quanto l’insofferenza tremontiana, ripetuta ed esibita, sia efficace lo diranno i sondaggisti, che appaia poco lungimirante lo si può intuire da subito. Se Obama e Fillon attaccano i propri manager l’immagine degli States e della Francia non ne risente, se Tremonti fa lo stesso con quel pezzo di classe dirigente italiana che vanta una robusta agenda internazionale, neva di mezzola credibilità del Paese. È per altro evidente come di fronte all’assedio di Tremonti le élite fatichino a trovare il passo di una convincente controffensiva. Pagano il peccato di aver sostenuto nei convegni la società aperta ma di aver praticato la logica del circuito chiuso, portano la colpa di aver alimentato la falsa idea della propria superiorità antropologica, pagano soprattutto l’aver snobbato il terreno del consenso. Fin quando l’economia dovrà chiedere alla politica di ripianare il proprio deficit di fiducia popolare, giocoforza dovrà pagare ai governanti il prezzo della commissione. Pensandoci bene la risposta potrebbe proprio partire da qui, guardando la luna (la mancanza di consenso) piuttosto che il dito (le bordate di Tremonti).

Politica e scandali: i verbali di Tarantini Una trentina di ragazze alle feste di Berlusconi

Dal “Berlusconismo di lotta e governo” Fra squillo a quello di guerra aperta: Fini lo sa bene e cocaina

dall’inchiesta di Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini

dal commento di Massimo Giannini

dal servizio di Guido Ruotolo

Sarebbero una trentina le donne che Gianpaolo Tarantini avrebbe portato alle feste del premier Silvio Berlusconi. Alcune hanno ricevuto un compenso di 1.000 euro «per prestazioni sessuali », altre «soltanto un rimborso delle spese». Tra loro ci sono anche alcune ragazze comparse in programmi tv, come Barbara Guerra e Carolina Marconi del Grande Fratello. Non solo Patrizia D’Addario, dunque. Per oltre cinque mesi, da settembre 2008 alla fine di gennaio scorso, l’imprenditore pugliese ha reclutato italiane e straniere per allietare cene e incontri nelle residenze del presidente del Consiglio. È stato lui stesso ad ammetterlo il 29 luglio scorso durante un interrogatorio nella caserma della Guardia di Finanza di Bari dove è stato convocato in segreto come indagato per favoreggiamento della prostituzione. Incalzato dagli inquirenti ha fornito dettagli su voli, spostamenti, elargizioni, confermando così quanto era già emerso dalle intercettazioni telefoniche. Nel verbale Tarantini ripete quello che aveva già detto in passato: «Le presentavo come mie amiche e tacevo che a volte le retribuivo ». Ma poi rivela che fu proprio «Berlusconi a presentarmi Guido Bertolaso, come gli avevo chiesto. E poi lo stesso Bertolaso inviò me e il mio amico Enrico Intini in Finmeccanica, ma dopo i primi incontri non è più successo nulla». «Ho accompagnato in una occasione Terry De Nicolò a casa del presidente Berlusconi a Roma, tacendo allo stesso gli accordi da me presi con la De Nicolò e la vera attività dalla stessa svolta, se non erro a settembre o ottobre 2008. Io ebbi in tale circostanza a retribuirla anticipatamente nella previsione di una sua prestazione sessuale poi non so se sia avvenuta. Vanessa Di Meglio è una mia carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all’occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali. [...]»

Non è una novità. Silvio Berlusconi ha una visione imperiale della leadership, e una gestione militare del Partito delle Libertà. Ma quella a cui stiamo assistendo è un’ulteriore, drammatica evoluzione-involuzione del suo sistema di potere. Stiamo rapidamente passando dal classico "berlusconismo di lotta e di governo" a un vero e proprio "berlusconismo di guerra". Il caso di Gianfranco Fini è l’ultimo paradigma di questa trasformazione. Prima lo fa impiombare dai suoi sicari, attraverso il giornale di famiglia. Poi, molte ore dopo il delitto, finge di prendere le distanze e chiede alla vittima di "fare squadra". Pensa così di convincere a "rientrare nei ranghi" (come da "consiglio non richiesto" di Vittorio Feltri) tutti quelli che non ci stanno. E di chiudere quella che Alessandro Campi definisce "la fase due del grande gioco al massacro" che si è aperta con i cattolici diffidenti, con la stampa dissidente e ora con l’alleato recalcitrante. Ma Fini

«Prostituzione e cocaina sono gli ingredienti per ottenere successo nella società». Lo dice senza infingimenti Gianpi Tarantini, l’imprenditore barese della malasanità, al pm Pino Scelsi che lo interroga. Cinque incontri dal 27 al 31 luglio, per non finire in carcere anche lui, come accadrà pochi giorni dopo al suo amico del cuore e socio Max Verdoscia, per il filone cocaina. E con il pm Scelsi, Gianpi ha parlato di escort e di «ragazze-immagine», delle diciotto serate organizzate per il Presidente Silvio Berlusconi. A conti fatti, trenta ragazze «rimborsate» per aver preso parte alle serate a Palazzo Grazioli, a Villa Certosa, anche al Centro benessere Messeguet di Todi. «Il presidente Berlusconi non sapeva che rimborsavo le ragazze». Tarantini ha spiegato che per quelle ragazze che dopo le «serate» tornavano in albergo, il rimborso riguardava appunto le spese sostenute di viaggio e di pernottamento. Per le altre che rimanevano, invece, il compenso era diverso. [...]

Berlusconi con Fini

resiste, almeno per ora. E rende visibile quello che il Cavaliere vuole occultare: i problemi politici esistono, ed è paradossale che il premier cerchi di negarli. Cosa nasconde, lo scontro tra Berlusconi e Fini? In prospettiva c’è la partita sulla successione ereditaria del Pdl: il presidente della Camera ha qualche chance di vincerla. Ma qui ed ora c’è la battaglia sul profilo identitario della destra: e questa, con tutta evidenza, il presidente della Camera l’ha già persa. Non lo testimoniano solo l’assordante silenzio di molti esponenti della mag-

gioranza o l’imbarazzante difesa d’ufficio di pochi luogotenenti dell’ex An, di fronte al killeraggio compiuto dal "Giornale". Prima ancora di questo, che pure conta, lo dice l’atto di nascita del nuovo centrodestra, che germoglia da quella "rivoluzione del predellino" che un Berlusconi esaltato ha imposto plebiscitariamente e che un Fini disperato ha subito passivamente. Lo urla il congresso fondativo del "partito unico", che vede un Berlusconi nei panni del federatore assoluto e un Fini nel ruolo del moderatore riluttante. [...]

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Giovedì 10 settembre 2009


6 Primo piano

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Primo piano 7

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Politica e scandali Il vice presidente della Associazione nazionale magistrati Gioacchino Natoli, il presidente Luca Palamara, e il segretario Silvana Sica

Il premier aveva parlato di “cospirazioni” fatte dai pm

I giudici contro Berlusconi

Letizia Filippi

Linda Santaguida

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LE PROCURE di Monza e di Terni hanno aperto un'inchiesta a carico di ignoti ipotizzando i reati di accesso abusivo a sistema informatico o falsificazione di atto pubblico in relazione alla vicenda Boffo-Feltri. Le indagini sono state avviate in seguito all'esposto presentato dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro. La magistratura monzese lavorerà di concerto con quella ternana, in attesa che si faccia luce sulla vicenda per poi stabilire la competenza territoriale. Nella denuncia Di Pietro ha sostenuto due ipotesi: o la falsificazione da parte di qualcuno di un documento pubblico o di un atto giudiziario o l'accesso abusivo nel casellario giudiziario. Le due ipotesi si basano sul fatto che il Giornale diretto da Vittorio Feltri nel pubblicare il casellario giudiziario dell'ex direttore dell'Avvenire Dino Boffo era in possesso di un documento che solo un ufficiale di Pg o un magistrato in servizio può avere.

che presentano aspetti ancora oscuri». «La lotta alla mafia, che il Governo in carica dichiara spesso di voler perseguire con ogni mezzo - conclude il documento - richiede un impegno corale di tutte le istituzioni e non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell'ordine, esposti in prima linea nell'azione di contrasto alla criminalità mafiosa». Un nuovo capitolo ci sarà poi oggi quando si riunirà il plenum del Csm con all'ordine del giorno una serie di pratiche a tutela di magistrati attaccati da Berlusconi (come quelli del processo Mills e i pm napoletani dell'inchiesta Saccà e sul termovalorizzatore di Aversa). Solidarietà alla magistratura è stata espressa dal Pd con il segretario Dario Franceschini cha ha definito inaccettabili le accuse di Berlusconi e con Donatella Ferranti che ha parlato di «attacco e intimidazione» ai giudici e ha chiesto al ministro della Giustizia Angelino Alfano di riferire in Parlamento sulla vicenda. Dura anche la reazione del deputato europeo dell'Idv e presidente dell'Associazione familiari vittime di mafia, Sonia Alfano: «Attaccare in maniera così virulenta e diretta i magistrati impegnati in indagini delicate contro la criminalità organizzata, ha come immediata conseguenza, non solo quella di delegittimarli pubblicamente, ma soprattutto quella di metterne a rischio consapevolmente la loro incolumità». «Siamo meravigliati di fronte allo stupore generale che ha seguito le dichiarazioni di Berlusconi sulle indagini in corso a Palermo e a Milano - ha replicato il sottosegreta-

Oggi il Csm discute dei giudici sotto accusa

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Carolina Marconi, ex del Grande fratello, e la modella Michaela Pibisova

rio alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti - il premier si è limitato a riferire quanto è apparso più volte nei giorni scorsi su più quotidiani, senza che mai seguisse una smentita». «All'Anm - ha aggiunto il portavoce del Pdl Daniele Capezzone - va detto che la vera anomalia sta nel fatto che in Italia alcuni settori della magistratura agiscono secondo logiche di protagonismo e di politicizzazione impensabili in qualunque altro Paese dell'Occidente avanzato». Mentre il responsabile organizzativo della Consulta Giustizia del Pdl e capogruppo in Commissione Giustizia della Camera Enrico Costa dichiara: «L'Anm si indigna se Silvio Berlusconi chiede conto alle Procure della Repubblica dicome spendono i soldi dei contribuenti? Davvero un bell'esempio di trasparenza. Per l'Anm, probabilmente, esistono ancora nell'amministrazione dello Stato soggetti che non rispondono ai cittadini di come utilizzano il denaro pubblico». «Il paradosso - attacca Costa - è che si tratta di coloro che dovrebbero controllare che tutti i funzionari dello Stato facciano

uso corretto dei soldi dei contribuenti». Dal premier, che pure ieri ha rilasciato numerose dichiarazioni alla festa di Atreju, nessun commento sul duro attacco da parte dell’Anm. Piuttosto il premier si è limitato a dire che nessun Governo ha fatto tanto in tema di lotta alla mafia. Massimo Donadi, capogruppo dell’Idv alla Camera, commenta le dichiarazioni di Silvio Berlusconi: «Il presidente del Consiglio – aggiunge Donadi – rivendica risultati che il suo governo non ha mai ottenuto. Basti pensare alla lotta alla mafia e all’evasione fiscale dove l’esecutivo ha pensato bene di togliere gli strumenti di indagine ai magistrati e alle forze dell’ordine ripresentando anche il vergognoso provvedimento sullo scudo fiscale, ma anche i successi in merito alla ripresa economica, come il fantomatico piano casa, e alla ricostruzione dell’Aquila sono sotto gli occhi di tutti gli italiani. Il nostro Paese si merita ben altro che un leader in stato confusionale ormai sul viale del tramonto».

Pd duro «Magistrati di nuovo intimiditi»

SCONTRO AL VERTICE NEL PDL

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Fini, c’è un’apertura ma non il disgelo

ROMA - «Il Pdl non è una caserma, ciascuno ha la libertà di potersi esprimere e sui temi etici c'è libertà di coscienza». Ad assicurarlo è il premier Silvio Berlusconi, intervenendo a Roma all'apertura di Atreju 2009, la festa nazionale del movimento giovanile del Pdl, la Giovane Italia. Rispondendo a una domanda del ministro Giorgia Meloni, sulle recenti polemiche con Gianfranco Fini, Berlusconi ha ribadito che «Quando si va al voto alla Camera o al Senato ci sarà libertà di coscienza che è stata sempre riconosciuta ai nostri parlamentari sui temi etici. Il movimentoovviamenteha unasuaposizione largamente maggioritaria ma riconosce il diritto a chi non è su questa posizione di essere se stesso e votare conseguentemente». Un'apparente aperturache però, poco dopo, il presidente della Came-

verso e non sprecatelo leggendo i giornali. Non è possibile leggere ogni giorno sui giornali miei virgolettati di cose che io non ho mai detto nè pensato. Povera Italia con la stampa con cui dobbiamo fare i conti». Ad applaudire Berlusconi in platea anche la campionessa olimpica di nuoto Federica Pellegrini, che ha ricevuto dal ministro Meloni il premio Atreju 2009. Ad accompagnarla il presidente del Comitato Organizzatore Roma2009 Giovanni Malagò, che Berlusconi ha definito, con una battuta, «esperto di sport e dell'altra metà del cielo». Un'altra battuta è stata riservata dal premier alla parte femminile della platea: «I ragazzi li esimiamo, ma le ragazze devono dare il proprio numero di telefono...», ha detto alla ragazza che per prima gli ha rivolto una domanda.

Il presidente della Camera: «Riduttivo parlare di fraintendimento sui temi caldi» ra dei Deputati ha definito «riduttiva»: «Per quanto l'ottimismo di Berlusconi sia proverbiale, definire fraintendimento le tante valutazioni di carattere politico su cui nel Pdl è necessario discutere, è non soltanto riduttivo ma soprattutto rischia di non contribuire a risolvere i problemi», ha scritto Fini in una nota. Dal palco di Atreju il presidente del Consiglio si è dilungato a elencarei successidel propriogoverno, vantando anche un primato su Alcide De Gasperi: «Abbiamo un piccolo record di cui vantarci. Ieri è stato il momento di sorpasso da parte di Silvio Berlusconi come giorni da

presidente del Consiglio rispetto al grande Alcide De Gasperi». Ma Berlusconi non ha rivendicato solo il sorpasso su De Gasperi, ma tutte le azioni positive compiute finora dal proprio governo, dal sostegno dato ai palestinesi alle misure a favore delle imprese in crisi al ruolo giocato recentemente nel G8. Il premier ha colto l'occasione per respingere ancora una volta tutte le accuse emerse dalle recenti inchieste della magistratura: «Penso che gli italiani si riconoscano inme: sono unodi loro, cheè stato povero, si interessa di cose che interessano a loro, ama il calcio, sa sorridere, ama gli altri e tra gli altri

I VERBALI DI TARANTINI

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soprattutto le belle donne». «Silvio Berlusconi - ha proseguito - ha un consenso da record assoluto in un momento di crisi e nonostante gli attacchi feroci che riceve. Dal momento delle elezioni a oggi, il presidente del Consiglio ha visto aumentare il consenso del 15%». E, quando il ministro di Meloni ha cercato di interromperlo per dare spazio alle domande dei giovani in platea, il premier ha ribattuto: «I nostri giovani sono missionari che devono andare a divulgare il verbo della realtà». E ha sconsigliato ancora una volta lalettura dei giornali: «Se posso darvi un consiglio, impiegate il vostro tempo in modo di-

Il pm chiede il conto alle giornaliste del Corsera

A Bari arriva il nuovo procuratore «Le fughe di notizie sono dannose» di ROBERTO BUONAVOGLIA BARI – Cinque verbali di interrogatorio su sesso, droga e appalti. Ma soprattutto dichiarazioni che – emerge dai verbali – escludono ancora una volta responsabilità penali del premier Silvio Berlusconi nel caso delle escort inviate nelle sue residenze private dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini. In quei verbali, infatti, Tarantini spiega che Berlusconi non sapeva che le ragazze che avrebbero fatto sesso con il presidente del Consiglio erano state da lui ingaggiate e talvolta pagate. “Gianpi” parla di 30 ragazze per 18 incontri e di undici ragazze che avrebbero avuto rapporti intimi con il premier dal settembre 2008 al gennaio 2009. Verbali che dovevano restare segreti, perchè erano nella disponibilità del pm inquirente, Giuseppe Scelsi, e della Guardia di finanza, ma che invece sono stati pubblicati oggi dal Corriere della Sera e dal Corriere del Mezzogiorno. Fatti che hanno irritato non poco il neoprocuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, che proprio ieri si è insediato dopo aver ricoperto l’incarico di direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia. Parlando della pubblicazione dei verbali, Laudati ha detto che producono un «danno enorme innanzitutto allo sviluppo delle indagini, poi alla tutela della privacy dei cittadini e denotano un rapporto anomalo tra una struttura degli inquirenti e una struttura dell’informazione». Parole che sembrano già una requisitoria. Ma chi è andato giù duro sulla vicenda è stato il pur mite presidente della Camera penale di Bari, Egidio Sarno. «Il problema della fuga di notizie – ha denunciato – è interno all’ufficio del pm, che include ovviamente anche la polizia giudiziaria che col-

labora alle indagini». E ha aggiunto: «Noi penalisti ormai per scelta non chiediamo più copie dei verbali degli interrogatori a cui sono sottoposti gli indagati perchè non vogliamo che venga imputata a noi la fuga di notizie». Alle dichiarazioni sono seguite le iniziative della procura. Nel primo pomeriggio il pm Scelsi e militari della guardia di finanza si sono presentati nella redazione del Corriere del Mezzogiorno e hanno chiesto l’esibizione dei verbali di interrogatorio di Tarantini pubblicati oggi, ipotizzando la rivelazione del segreto d’ufficio nei confronti di un pubblico ufficiale da identificare. Al magistrato i giornalisti autori dell’articolo hanno risposto di non essere in possesso delle carte. Il pm ha quindi lasciato la re-

dazione accompagnato dalla polizia giudiziaria. Sullo sfondo sono rimaste le parole pronunciate, proprio ieri a Bari, dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso: “Bisogna trovare – ha detto il magistrato salutando Laudati – un giusto equilibrio tra le esigenze delle indagini, il diritto alla privacy e il diritto di conoscere le cose quando si è pronti per andare a processo». Il nome del premier nessuno lo ha mai pronunciato, ma in città c'è qualche imbarazzo per la visita che Berlusconi farà sabato prossimo a Bari quando inaugurerà la Fiera del Levante.

Avvocati all’attacco «Le talpe negli uffici»

L’ASSENZA ALLA CERIMONIA PER GLI AUGURI DI NATALE Silvio “snobba” Napolitano ma si intrattiene con la brasiliana BERLUSCONI stava male o aveva solo bisogno di una scusa per non presenziare ad una cerimonia al Quirinale, che prevedeva anche lo scambio di auguri con il presidente Napolitano? Guardando i giornali in archivio, si scopre che il 17 dicembre scorso il premier non è uscito da Palazzo Grazioli, per via di uno strappo alla schiena procuratosi durante la ginnastica mattutina. Il comunicato ufficiale della presidenza del Consiglio ha parlato di un problema talmente grave da non poter essere risolto neppure con l’intervento di un fisioterapista. Un malore e un’assenza clamorosamente smentiti ieri dal Corriere , secondo cio il 17 dicembre scorso Berlusconi non è uscito da Palazzo Grazioli, ma in compenso è entrato Gianpaolo Tarantini, in una macchina con i finestrini oscurati, e sul sedile posteriore c’erano tre signorine, tra cui la brasiliana, Camilla Cordero Charao, che poi è rimasta a intrattenersi con il premier.

Giampaolo Tarantini, Francesca Lana e Manuela Arcuri a Cortina

ROMA - È caccia alla gola profonda che ha consegnato i verbali dell'interrogatorio(avvenuto il29luglio nella caserma della Guardia di finanza di Bari nell'ambito dell'inchiesta del pm Giuseppe Scelsi) dell'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini al Corriere della Sera. Verbali in cui Tarantini - finito sotto inchiesta per corruzione, favoreggiamento della prostituzione e cessione di cocaina ma anche peraffari conclusiforse anche con i favori di politici pugliesi - racconta gli incontri con le escort organizzati per il premier Silvio Berlusconi, nel corso dei quali sarebbero state coinvolte 30 donne in 18 serate. «Gli presentavo le ragazze come mie amiche - ha affermato Tarantini - ma non gli dicevo che le retribuivo». Alcune di loro ricevevano un compenso di 1.000 euro «per prestazioni sessuali, altre soltanto un rimborso delle spese». Tra le donne, oltre a Patrizia D'Addario, c'erano anche alcune ragazze apparse in alcuni programmi tv, come Barbara Guerra e Carolina Marconi del “Grande Fratello”. Tarantini avrebbe reclutato donne italianee straniereper allietare gli incontri nelle residenze del premier, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, nel periodo tra settembre 2008 e gennaio 2009. Ma non solo: l'imprenditore riferisce anche di aver pagato una cena elettorale per Massimo D'Alema nel 2007 presso il ristorante “La Pignata” e di aver organizzato incontri con prostitute per ricambiare i favori dell'allora vicepresidente della regione Puglia Sandro Frisullo, del Partito Democratico. «Ricordo che alla cena - ha aggiunto riferito al “caso D'Alema”- erano presenti primari e dirigenti sanitari, il sindaco Emiliano, il vice coordinatore regionale del Pd, dottor Marrazzano, alcuni imprenditori baresi tra cui Stefano Miccolis e Vito Ladina». I verbali in questione dovevano dunque restare segreti, perché erano nella disponibilità del pm inquirente, Scelsi, e della Guardia di finanza, ma sono stati pubblicati dal Corriere della Sera e dal “dorso” Corriere del Mezzogiorno. L'episodio ha irritato il neoprocuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, che proprio ieri si è insediato

dopo aver ricoperto l'incarico di direttore generale degli affari penali del ministero della Giustizia. Ma intanto la polemica cresce. Se il responsabile cultura del Pd Paolo Gentiloni chiede, come minimo, di togliere il tricolore che sventolaa PalazzoGrazioli,l'esponente del Pd Massimo D'Alema ha precisato di non conoscere Tarantini, «non ho mai avuto alcun rapporto con lui. Non vedo che cosa c'entri una cena elettorale, che è del tutto legittima, con lo sfruttamento della prostituzione, che è un reato». L'ex ministro ha aggiunto: «Faccio centinaia di cene elettorali e credo che quella sera ne abbia fatta due o tre. Non so chi abbia pagato, ma io non ho nemmeno mangiato perché avevo da fare». Infine ha concluso che la magistratura «si occupa di reati e non dovrebbe occuparsi di cose lecite. Dov'è la notitia criminis?». Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, invece, nel primo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa in merito alle nuove rivelazioni apparse sul Corriere della Sera, dell’inchiesta su un presunto intreccio politica-affari, legato agli appalti sulla sanità regionale. «Peraltro – ha detto Emiliano- è egli stesso a dichiararlo negli interrogatori pubblicati ieri – e mi piacerebbe sapere come sono trapelati i verbali –dichiarando che attraverso la frequentazione di politici “tendeva ad acquisire visibilità presso i primari”. Ed è quindi egli stesso ad ammettere di millantare credito per concludere i suoi affari». «Il fatto che egli riferisca di una mia richiesta di aiuto elettorale, peraltro formulata nel corso di una mia presunta visita presso la sua abitazione, non solo è totalmente falsa – ed io lo sfido a provareilcontrario –ma anche contraddetta da altre intercettazioni, anch’esse pubblicatee resenote sulla stampa, che rivelano la sua preoccupazione per una mia eventuale vittoria: “se vince Emiliano siamo fregati!”». «E questa è l’unica verità che dice Tarantini – prosegue Emilianoed infatti non ha potuto avere con me, da quando sono sindaco di Bari, alcun tipo di rapporto. Ed anche qui, lo sfido a provare il contrario».

D’Alema smentisce rapporti con l’imprenditore

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Due inchieste sul documento segreto

ROMA - «Così si delegittimano i pm impegnati in prima linea contro la mafia». Durissima presa di posizione dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) contro le dichiarazioni, definite «inaccettabili», pronunciate martedì a Milano dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulle procure di Milano e Palermo sullariaperture delleinchieste dei primi anni '90. Intervenendo martedì alla Fiera del tessile a Milano, Berlusconi aveva detto: «So che ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del '93, del '94 e del '92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese». Per il premier le nuove iniziative dei magistrati, sono «follia pura». «Ci attaccano come tori inferociti», aveva insistito il Cavaliere, facendo comunque capire di avere le spalle larghe: «Qui c'è un torero che non ha paura di nessuno. Noi lavoriamo per il bene del Paese». «Ancora una volta il premier - sottolinea un documento della giunta del sindacato delle toghe illustrato in varie interviste tv dal presidente Luca Palamara definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti». «È del tutto inaccettabile - si legge ancora nella nota - che il Capo del Governo affermi che i magistrati impegnati in indagini difficilissime su fatti tra i più gravi della storia del nostro paese, quali le stragi mafiose dei primi anni '90, sprecano i soldi dei contribuenti. Come se non fosse interesse di tutti fare piena luce, e con ogni mezzo, su vicende gravissime

Barbara Guerra

«Trenta ragazze al premier, 1000 euro a chi restava»

L’Anm replica alle accuse rivolte alle Procure «Così si delegittima chi combatte la mafia» CASO BOFFO

Graziana Capone


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Il candidato materano presenta la mozione nella sua città

Politica lucana

Adduce “preoccupato”

Fibrillazioni al centro: si profila l’alleanza tra il partito di Casini e il Pd ma c’è chi non rinuncia al sogno moderato

De Filippo «Con Bersani, ma in Basilicata mi tengo fuori dal tifo»

POTENZA - «Nei rapporti con l'Udc serve chiarezza». Affondo del consigliere regionale e segretario lucano della Rosa bianca Antonio Flovilla all’Udc di Basilicata che sottolinea: «Vogliamo l'Unione di centro e lavoreremo in quella direzione». C’è movimento e fibrillazione all’interno dei moderati che fanno riferimento al centro politico. Soprattutto dopo l’annuncio che le prossime elezioni regionali si svolgeranno il 21 e 22 marzo prossimo. Sono tanti i soggetti politici che in Basilicata che negli ultimi due anni sono stati creati. Non c’è stata finora però, una comunione di idee. Nonostante gli annunci e le dichiarazioni di intenti. Rimaste il più di volte tali. Nelle ultime settimane però, c’è stata una sorta di accelarazione nelle dinamiche centriste. Da un lato c’è un dialogo che si è creato attorno agli Stati generali del centro che si svolgeranno nei prossimi giorni a Chianciano e che hanno avuto un prologo lucano la settimana scorsa a Sasso di Castalda. Dall’altro c’è un dialogo ormai “consolidato” tra il Partito democratico lucano di Erminio Restaino e l’Udc di Agatino Mancusi che dovrebbe tradursi in una prossima alleanza elettorale perle elezioni regionali della primavera 2010. E nella nota che hanno diffuso il coordinatore regionale, Antonio Flovilla e il portavoce lucano della Rosa bianca, Gianfranco Blasi si fa riferimento proprio a questo: «Be-

Segue dalla prima come il presidente della Commissione e la ratifica del Trattato di Lisbona dai quali dipende strettamente, sul piano programmatico e operativo, l’attuazione e il successo dei provvedimenti. La posta in gioco è alta: si deve rilanciare l'ideale europeo dopo una fase elettorale per il rinnovo dell'assemblea di Strasburgo che ha certificato la crescente disillusione tra i cittadini europei per la capacità dell'Unione di affrontare e risolvere le grandi questioni che preoccupano e assillano una società sempre più impaurita e rinchiusa nelle logiche nazionali e regionali. La strada è quella indicata dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Se si vuole aumentare il peso dell'Europa nel contesto mondiale, per gestire e non soltanto subire l’uscita dalla crisi, difendendo il lavoro e le fasce più deboli della popolazione o epocali fenomeni migratori, salvaguardando il diritto d’asilo di migliaia di perseguitati, occorre raffor-

Flovilla e Blasi

ne l'avvicinamento degli uomini di Casini al centrosinistra. Ma serve un accordo politico condiviso ed ampio, senza mischiare passato e futuro». Ma Blasi e Flovilla ribadiscono la necessità che «sui rapporti fra l'Udc e le altre componenti dell'Unione di centro, fra le quali La Rosa Bianca, è il caso di fare chiarezza». E poi l’analisi amara dei due dirigenti della Rosa bianca: «In Basilicata, ad oggi non si è riusciti a fare sintesi. Anche nelle ultime provinciali L'Unione di centro non è decol-

lata. L'Udc ha scelto di correre da sola, posizionandosifra idue schieramenti principali, salvo poi sottoscrivere un accordo politico con il solo Pd prima del turno di ballottaggio a Potenza. La Rosa Bianca ha manifestato sin dall'inizio la sua propensione ad aderire al centrosinistra così come si è andato trasformando in questi anni nella nostra regione. La transizione dell'Udc verso questa prospettiva sembra consolidarsi in queste settimane. Anche se va definita con tutti gli alleati del fronte riformista e di sini-

stra». E dopo aver puntato il dito contro l’Udc, Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi auspicano: «Urge un tavolo politico che chiarisca il percorso di avvicinamento alle prossime regionali. Un quadro chiaro ove i confini della coalizione siano conosciuti e formalizzati. Accedere a quest'ipotesi di lavoro è indispensabile. Bisogna evitare accordi bilaterali e stabilire collegialmente i soggetti politici che concorreranno alla rielezione del prossimo consiglio regionale. In quest'ottica crediamo oppor-

tuno evitare una sovrapposizione fra quadro politico esistente, che dovrà accompagnarci fino allo scioglimento dell'attuale assemblea regionale, e accordi per il futuro». Ma a oggi quali sono le relazioni tra Rosa bianca e Udc? La risposta per quanto riguarda gli esponenti lucani del partito di Pezzotta è questa: «E’ nostra ferma intenzione fare ogni sforzo perché si giunga al congresso dell'autunno prossimo alla definitiva fusione dei singoli partiti e movimenti che hanno dato vita alla costituente di centro. Lavoreremo nella fase precongressuale per rispondere alle scelte dettate dal coordinamento nazionale e fortemente auspicate da Pezzotta. Soprattutto se la scelta di centrosinistra - proseguono Blasi e Flovilla - verrà confermata a livello nazionale». Per concludere i due dirigenti della Rosa bianca lanciano un’ultima stoccata: «Invitiamo gli amici dell'Udc ad uscire da visioni tattiche, strette nel solo posizionamento personale. L'Unione di centro avrebbe spazi e consensi elettorali nettamente superiori ai volti raccolti dalla sola Udc nelle ultime amministrative. Ma servirebbe il coraggio di mettersi in gioco, la capacitàdi trasformarele prospettivein visioni strategiche. Noi, dal canto nostro siamo disponibili a fare la nostra parte, ma questa volta non perderemo tempo in inutili e logoranti “liturgie” e mediazioni di palazzo».

Perchè serve rilanciare l'Europa zare le istituzioni europee e politiche comuni. I 27 devono presentarsi uniti, serve più Europa. Con questo obiettivo di rilancio dell’idea europea, il nuovo gruppo dell’Alleanza dei socialisti e dei democratici - il solo gruppo del Parlamento europeo a rappresentare tutti e 27 i Paesi dell'Ue ha presentato la richiesta di una nuova direzione per l’Europa. Le richieste fondamentali alla presidenza della Commissione europea sono state messe nero su bianco in una lettera di benvenuto agli eurodeputati neo - eletti alla loro prima sessione parlamentare a Strasburgo. Il presidente Martin Schulz e il suo vicepresidente, si legge “credono che l'Europa necessiti di un nuovo impeto e una nuova direzione” chiedendo al candidato alla presidenza della Commissione di “avviare immediatamente unserio edinten-

so dialogo con il nostro gruppo”, Schulz ha definito 11 questioni chiave che “corrispondono alle aspettative urgenti dei nostri cittadini nei confronti dell’Unione europea”: Un nuovo Piano di rilancio per l'Europa, basato su un migliore coordinamento delle politiche macroeconomiche europee e strumenti ed una nuova politica industriale “mirate a creare e a proteggere l’occupazione attraverso investimenti maggiori e coordinati nei posti di lavoro e nella crescita verde”; un Patto europeo sull’Occupazione, basato su un accordo di tutti gli Stati membri, le istituzioni europee e i partner sociali, sulle azioni comuni a livello europeo e nazionali per salvaguardare l’occupazione, creare nuovi e migliori posti di lavoro, combattere la disoccupazione di massa - soprattutto quella giovanile promuovere la parità di trattamento e migliorare i diritti

dei lavoratori e le condizioni di lavoro; questo dovrebbe includere la revisione della Direttiva sul distacco dei lavoratori. Terzo, una nuova Carta dei diritti delle donne, per promuovere l'uguaglianza di genere e rimuovere le barriere ad una piena partecipazione delle donne europee a tutti gli aspetti della vita economica, sociale, culturale e politica; Un Patto sul Progresso sociale per chiarire che né le libertà economiche, né le regole della concorrenza hanno la priorità sui diritti sociali, incluso il diritto allo sciopero e il diritto di associazione, e per affrontare tutte le conseguenze sociali della crisi, prevenire un aumento della povertà, dell’ineguaglianza e dell'esclusione; questo dovrebbe andare insieme con l'introduzione di una clausola di progresso sociale nella legislazione primaria dell'Ue. La regolazione efficace e la

supervisione dei mercati finanziari, che copra tutti gli operatori e tutti gli strumenti; Strumenti finanziari europei più forti ed efficaci, inclusa una nuova iniziativa per gli Eurobond. Una tabella di marcia comune per uscire dalla crisi, che dovrebbe salvaguardare un sistema sociale e pensionistico sostenibile in quegli Stati membri che sono stati colpiti più duramente dalla crisi, e assicuri loro il finanziamento di tutta la serie di misure concordate nel contesto del Programma europeo di Rilancio e del Patto sull’occupazione; L'Asde chiede ancora “un’azione esterna europea coordinata più generale nei confronti dei nostri partner nel mondo e soprattutto degli Stati Uniti'”. Quest’azione esterna dovrebbe promuovere urgentemente una tabella di marcia europea comune per un nuovo patto globale, da concordare alla riunione

del G20, basata su un'azione di coordinamento per nuovi postidilavoro intuttoilmondo, una regolazione globale e la supervisione dei mercati finanziari, un patto globale sul clima e l'aiuto ai Paesi in via di sviluppo; una strategia europea coerente per il dopo 2010, “centrata sull'interdipendenza del progresso economico,sociale eambientale”, il cui obiettivo chiave è la transizione verso un'economia della conoscenza più equa, più inclusiva ed eco-efficiente, rimpiazzando sia la Strategia di Lisbona che la strategia per lo sviluppo sostenibile, ed equipaggiando l’Unione con adeguati strumenti di coordinamento, in particolare per quanto riguarda i pilastri del sociale e dell'ambiente; n nuovo quadro giuridico per salvaguardare e chiarire lo status giuridico dei servizi pubblici in tutta Europa e infine un bilancio europeo “commisurato alla sfide da affrontare, che rifletta accuratamente le priorità dell'Unione e dei suoi cittadini!”. Gianni Pittella (Vicepresidente vicario del Parlamento europeo)

Laguardia rilancia l’Unione di centro POTENZA - Voglia di centro. Il coordinatore regionale dei Circoli Liberal di Basilicata, Gianluigi Laguardia “insiste” sulla necessità di unire i moderati al centro per un grande contenitore elettorale: «Gli Stati Generali del Centro che si terranno da domani a domenica 13 a Chianciano, rappresentano una tappa significativa per la costruzione del nuovo progetto politico di realizzare un nuovo partito di centro forte ed autorevole ed è per questo che auspichiamo la partecipazione alla convention dei tanti moderati che avvertono oggi l'esigenza di far cambiare pagina alla Politica italiana sempre più in crisi e distante dalla gente». Laguardia poi rivolgendosi direttamente ai moderati lucani che hanno dato vita in questi ultimi messi alla costituzione di formazioni e associazioni che si richiamano ai

segue dalla prima della rimonta del centrodestra. Era questa la rivoluzione tanto strombazzata? E' cambiato davvero qualcosa, a Matera, rispetto agli anni di Minieri e di Porcari? Due sono le cose: o Buccico non è un buon sindaco, oppure il Pdl non ha un progetto condiviso, non ha la forza di attuare il rinnovamento gridato ai quattro venti. O, terza ipotesi, la politica in generale non ha più la forza e la possibilità di intervenire sul tessuto vivo della società e dell'economia. Nel primo caso come nel secondo, Buccico dovrebbe rispondere agli elettori di questo mancato decollo, e trarne le debite conseguenze. Perché diciamoci la verità: a Matera le cose sono come prima, basta parlare con i cittadini, soprattutto con coloro che hanno votato Buccico. Tutti sono scontenti di questo immobilismo politico e, soprattutto, culturale. Qualcuno si è accorto di una “svolta” a Matera? Nessuno, purtroppo. Dal turismo alle iniziative culturali, dal traffico all'edilizia, dalle proposte

valori del centro fa un appello per «raccogliere l'invito di Adornato, Buttiglione, Cesa e Pezzotta a voler partecipare e guardare con rinnovato entusiasmo agli Stati generali e ad invitare a Chianciano quanti, animati dalla passione per la politica e delusi dagli attuali schieramenti, vogliono lavorare con noi per costruire la nuova casa dei moderati italiani e lucani». Insomma per Gianluigi Laguardia è terminato il tempo degli indugi. Tanto che la nota dello stesso coordinatore regionale dei Circoli Liberal di Adornato si conclude con queste parole: «In Basilicata e nel Paese c'è un grande vuoto politico e il nuovo soggetto politico dei moderati che nascerà a Chianciano, può giocarsi una concreta chance per dare speranza e fiducia a quanti ancora credono nei valori della politica».

Moliterni: «Grazie ma non torno nel Pd»

A centro e in pagina, immagini della presentazione della candidatura di Adduce(f.Videuono)

Ho una naturale simpatia per Adduce, ma vorrei che la mia formulazione non vada oltre questo». Il governatore lucano ha poi evidenziato l'importanza del congresso, «dove poter discutere su temi importanti, di vera emergenza, evitando di trattare argomenti non molto convincenti, come quello del rinnovamento». Presenti all’incontro, tra gli altri, anche il consigliere regionale Marcello Pittella. il senatore Filippo Bubbico e il parlamentare Antonio Luongo, che ha evidenziato la necessità«di dareunasoluzioneal nostroPaese,che non attraversa certo un momento positivo». «Adduce - ha sottolineato Luongo - è in campo per cambiare la cultura della politica; ci vogliono serietà e sobrietà e bisogna ridare senso alle cose. La crisi del Pd è tale che porta ad un corto circuito interno, arrecando solo instabilità». All’incontro anche esponenti della mozione di Sabino Altobello tra cui Renato Armignacco. Mariangela Lisanti

Matera ai tempi di Buccico economiche alle iniziative sulla crisi dei salotti, l'amministrazioneBuccico èstatafino a oggi “ordinaria”, non ha inciso come aveva promesso, anzi, ha instillato nei materani il veleno che porta a dire “sono tutti uguali, l'uno vale l'altro”. Con la vittoria di Buccico, nel Pdl sembrava che si fosse aperta una nuova pagina politica, invece questo non è accaduto. Alle provinciali materane e potentine le cose non sono andate bene, anzi, sono andate malissimo. Erano davvero il rabbioso Pace e il fedele Labriola i paladini del rinnovamento e della discontinuità? Ne dubito, e questo i cittadini - che pure erano pronti a cambiare l'hanno capito benissimo. Nicola Buccico, in quanto “sindaco del riscatto”, e in quanto figura storica della vera destra lucana, avrebbe dovuto costruire un modello amministrativo e politico riconoscibile, e poi creare intorno a

questo modello un gruppo di lavoro allargato, aggregare energie nuove, per poi estendere questo modello anche altrove. Invece si è affossato in un gattopardesco “vincere per vincere”(non basta gioire per il lutto vedovile del contro-sinistra materano!). Se poi qualcosa o qualcuno ha impedito l'emergere del “modello Buccico”, il sindaco lo dica chiaramente, altrimenti si faccia da parte, ammettendocheil tantovituperatocentro-sinistra vince non perché fa clientelismo e politica “familiare”(non solo per questo, s'intende), ma perché non esiste un Pdl serio, forte e affidabile. Personalmente mi sarebbe piaciuto capire il senso di tante cose dette durante la campagna elettorale materana. Prendiamo la cultura: qualcuno si è accorto delle novità dell'era Buccico? No, nessuno. Si naviga a vista come sempre. Mancano le idee, com'è evidente, e purtroppo gli

slogan elettorali e il revanscismo non bastano a fare una buona e nuova politica. Buccico penserà che sono ingiusto, o che magari sono prevenuto. No, non lo sono affatto. Anzi, la dico tutta: considero la debolezza strutturale del Pdl lucano come un “affronto” agli stessi lucani, nonché come un grave deficit di democrazia, perché così viene a mancare il salutare binomio controllo/alternanza. Diciamo che fa male anche al Pd avere un Pdl senza vere idee, senza proposte nuove: un Pdl che è solo una “casa”che accoglie i nemici del Pd, i transfughi,gli insoddisfatti,irancorosi. Non credo francamente che le colpe siano solo di Buccico. Credo, per esempio, che è molto grave che nessuno abbia sentito (da Roma a scendere) l'esigenza di portare progetti, idee, novità, iniziative nella città dei Sassi per dare manforte a Buccico. Gli eterni Guido Viceconte, per esem-

pio, sprizzano opposizione da tutti i pori: è come se si accontentassero di avere un posto in terza fila a Roma pur di non far crescere energie nuove (che li oscurerebbero) in Lucania. Ma se il Pdl non ce la fa governare la seconda città lucana e, soprattutto, se non è in grado di mettere su un partito dinamico, vero, aperto, con idee nuove, lo dica chiaramente. Alle prossime regionali, per esempio, nessuno potrà rivendicare il precedente del “modello Matera”, e questo è un fatto grave. Due sono le cose: o Buccico non è stato in grado di creare le condizioni politiche per il rinnovamento, oppure dica chiaramente di chi è la colpa di questo stallo. Certo, potrà negare lo stallo, ma sarebbe un grave errore politico. Se però ci è sfuggito il senso e l'impegno del suo lavoro, ci faccia ricredere. Non aspettiamo altro. Se il Pdl ha davvero un programma e delle idee, che le tiri fuori, le faccia vedere e valere. Ci faccia capire in cosa il Pdl è davvero diverso (e migliore) dal Pd, a Matera e in Basilicata. Andrea Di Consoli

Dopo la lettera dei consiglieri comunali del Pd di Matera in cui si chiedeva a Moliterni di ritirare le dimissioni dal partito «per il bene dello stesso« c’è la risposta. Espedito Moliterni nel giro di poche ore ha infatti replicato ai consiglieri comunali prima ringraziando per le parole di stima e poi spiegando: «La sofferta decisione di abbandonare il Pd ha altre radici che non possono non intrecciarsi con il ruolo che ho ricoperto di segretario cittadino dei Ds in un lungo periodo temporale che va dal 2003 al 2007 e di segretario del Pd nell'anno in corso. Come segretario politico ho sempre proposto e perseguito con forza e determinazione la strada del governo unitario del partito, essendo profondamente convinto che solo l'unità avrebbe potuto migliorare la qualità della vita associativa, in quanto strettamente connessa con la qualità politica e con la capacità di valorizzare le tante risorse , intelligenze e competenze presenti. Tutto questo non è accaduto e ciò ha costituito un fallimento della mia gestione di segretario, di cui mi assumo tutte le responsabilità che hanno finito con l'essere determinanti nella decisione di lasciare il partito». «Quello che è avvenuto ha aggiunto Moliterni invece, è andato nella direzione esattamente opposta: all'esterno il partito ha finito con l'essere percepito diviso in gruppi, correnti, sensibilità, fazioni contribuendo a provocare nell'opinione pubblica quel diffuso senso dell'antipolitica che sempre più si sta diffondendo». Moliterni denunciando quindi la mancanza «di unità che viene dalla nostra base» e la scelta dei dirigenti democratici «in nome di non meglio identificati equilibri politici» ha sottolineato nella propria lettera che «la sfida di un partito è costruire su basi realmente democratiche, fondate sul confronto e sulla libertà di fare delle scelte, un partito nuovo, dello sviluppo sostenibile, della cittadinanza e dei diritti, dell'innovazione, del merito e della democrazia. Un partito che promuova il rinnovamento generazionale e l'uguaglianza di genere. Un partito dei diritti che metta al centro della politica l'uguaglianza delle opportunità per ogni persona..». Per Moliterni questo non è avvenuto e pertanto nella lettera ribadendo che «il Pd è nel mio cuore» conclude: «II disagio che si è impadronito della mia persona non mi consente, per il momento, di tornare sulle mia sofferta decisione».

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La Rosa bianca bacchetta l’Udc: «Siate chiari»

MATERA - «Sono molto preoccupato dello stato di salute del Partito democratico; il congresso deve capire se il Pd deve occuparsi dei destini dell'umanità: del lavoro, delle famiglie, delle fasce sociali in difficoltà. Il compito di questo partito deve essere quello di recuperare la finalità prioritaria dell’attività politica per ridare fiducia ai cittadini. E’ necessario dare un’organizzazione più capillare a questo partito per capire le esigenze dei cittadini; pertanto, esso deve essere in grado di intercettare i bisogni della gente e produrre un rinnovamento che deve essere tratto dalle esigenze del territorio». Con queste parole Salvatore Adduce ha aperto il suo discorso durante la presentazione della candidatura alla segreteria regionale del Pd della Basilicata, che si è svolta ieri sera nella sala convegni dell'Hotel San Domenico a Matera. Salvatore Adduce è l'unico candidato della provincia di Matera ed sostenitore della mozione di Pierluigi Bersani a livello nazionale. «Molti elettori - ha proseguito Adduce hanno abbandonato il Pd; questo è il risultato dell'incapacità di guidare il partito fuori dalla crisi. Nonostante ci siano larghe fasce di cittadini sfiduciati per l'attivitàdi questo governo, la fiducia non tende a spostarsi sul Partito democratico. Infatti, invece di fondare un Pd solido, si è preferita la suggestione mediatica alla definizione di una vera identità politica che fosse realmente in campo con la gente». Salvatore Adduce ha aggiunto: «Il Partito democratico non deve appiattirsi su una sterile comunicazione, che pure serve, ma tornare a essere un partito concreto e radicato sul territorio. Per farlo, servono programmi chiari. Ci sono compiti stringenti intorno a noi; dobbiamo tornare a d essere interlocutori seri. Le stesse primarie sono positive, non per risolvere le questioni interne,che ormai hanno raggiunto temperature alte, ma per risolvere il problema del Paese e della Basilicata con riforme incisive». Adduce ha inoltre evidenziato l'importanza di coalizioni con partiti che condividano programmi solidi e vincolanti. «Il Pd - ha concluso - ha bisogno di alleanze per guidare una società complessa. In Basilicata abbiamo risentito degli errori nazionali, anche se non proprio in modo forte; due anni ad alta temperatura con tensioni interne non hanno portato bene. Nelle recenti amministrative siamo riuscite a limitare i danni, ma bisogna lavorare tanto su un partito che abbia regole certe e che crei un confronto costruttivo, basato su concretezza e autonomia, a cominciare da una segreteria lucana, da rendere più indipendente, autonoma e autorevole». Questo per le idee dell’ex parlamentare della propria candidatura. Per il resto, a introdurre la serata di presentazione è stato il presidente della Regione Vito De Filippo, che ha dichiarato apertamente il suo sostegno a livello nazionale alla candidatura di Pierluigi Bersani, ma ha ribadito la sua posizione nel dibattito di tipo prettamente istituzionale. «Sono qui per un suggerimento vero al candidato Adduce - ha detto il presidente - ma preferisco mantenere in questo dibattito elettorale un comportamento istituzionale.


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Il terzo livello I retroscena del giro d’usura di Martorano riscostruiti grazie all’aiuto della vittima I colletti bianchi finanziavano le operazioni TALPA - Con Martorano in carcere l’imprenditore Carmine Guardino cerca nuovi canali per approvvigionarsi di soldi. Trova un gruppo di persone collegate alla camorra e un direttore di banca. E’ il secondo colpo del Ros

Come è cambiato nel tempo l’atteggiamento di Guarino verso magistrati e investigatori

Il luogotenente Ciriello e a destra il tenente colonnello Pagano

di LEO AMATO

L’atto di accusa USURA continuata in concorso tra tutti gli indagati aggravata dallo stato di bisogno dell’imprenditore preso di mira, dal fatto di aver chiesto in garanzia la proprietà di almeno uno degli immobili della vittima, e di essersi avvalsi della capacità d’intimidazione di una personalità di riconosciuta mafiosità come Renato Martorano. Questo è quanto, su per giù, è contenuto nelle accuse che anche il giudice Rocco Pavese muove contro Matteo Di Palma, l’ingegner Nicola Giordano, e Gerardo Vernotico, tutti e tre residenti a Potenza. Spunta fuori che Di Palma e Vernotico sono entrambi recidivi, che vuol dire che in passato sono stati già condannati per lo stesso tipo di reato. I carabinieri del Reparto operativo speciale hanno aggiunto un capitolo alla storia del fallimento delle imprese di Carmine Guarino, per cui tutto sarebbe cominciato con un debito tra gli 80 milioni di lire e gli 80 mila euro. Gli investigatori sulla base delle dichiarazioni della vittima non hanno un dato più pregliamo vedere?». Martorano: «Io sono in ufficio, quando volete voi. Poi vengo io a prendervi». Giordano: «Ci vogliamo vedere a piazza diciotto agosto fra un quarto d’ora, 20 minuti? Così magari ci facciamo una chiacchiera prima che vado in ufficio, che devo fare qualche servizio...». Martorano: «Come volete, per me è uguale. E’ identico proprio, non cambia niente... mi fate un colpo di telefono, se volete passo a prendervi...». Giordano: «Allora, senti, ti chiamo io, dai, invece di perdere tempo magari un quarto d’ora, 20 minuti... adesso finisco di fare le operazioni qua in banca e chiamo...».

ciso. Non hanno neanche l’anno in cui questo debito sarebbe stato contratto. Scrivono che i fatti vanno dal 2002 fino alla data odierna, ma al 2008 dalle carte sequestrate sarebbe lievitato fino agli 800 mila euro (“almeno” è quanto è scritto nell'ordinanza del gip). In particolare viene raccontato brevemente l’episodio che riguarda l’ingegner Giordano, che «a fronte di un prestito iniziale non inferiore ai 20 mila euro pattuiva con Guarino la restituzione di un debito che nel corso degli anni aumentava fino al valore di 450 mila euro, assumendo come garanzia una procura speciale a vendere la proprietà di un immobile sito nel comune di Bari, in via Ravanas 332», una zona centralissima del capoluogo pugliese. Per l’usura semplice è prevista una pena della reclusione in carcere fino a sei anni. È difficile considerare tutte le aggravanti e adattarle alle singole posizioni, ma se dovessero essere accertate tutte si potrebbe anche decidere per una pena superiore ai dieci anni. l. a.

Potrebbe non voler dire nulla. Ma è solo una di una lunga serie di telefonate. Il tono dell’ingegnere è confidenziale. Il boss, invece, gli dà del voi. E, sembra, che mentre Martorano era in carcere Guarino abbia consegnato di persona i soldi all’ingegnere. «Guarino lo ha detto in aula, davanti ai giudici», confermano i carabinieri nel corso della conferenza stampa di ieri. «Grazie alla collaborazione di Guarino scrivono poi in un comunicato - siamo riusciti ad accertare come i capitali utilizzati per i prestiti alla vittima provenissero da occulti finanziatori». Gli insospettabili. Davano loro i soldi al

boss. Lui gestiva i clienti. Come se fosse il promoter di una finanziaria occulta. Con tanto di «contabilità manoscritta». Così gli investigatori - l’inchiesta è stata coordinata dai pubblici ministeri Francesco Basentini ed Henry John Woodcock chiamano i pizzini. Il tenente colonnello Domenico Pagano, comandante provinciale dei carabinieri, durante la conferenza stampa spiega l’impatto che questa indagine ha in città. «Perché - dice - l’usura gestita dalla criminalità organizzata è distruttiva». Lo sa bene Guarino che, nel corso degli anni, ha perso tutto. f.amendolara@luedi.it

NIBBIO 2 - Tre insospettabili vengono accusati di aver finanziato il boss Renato Martorano. Le accuse arrivano dall’usurato, l’imprenditore Carmine Guarino. I carabinieri trovano i riscontri e la procura chiede il loro arresto

Il doppio volto dell’usurato

I PROTAGONISTI

di FABIO AMENDOLARA POTENZA - I pizzini contenevano appunti precisi: quel giorno quell’uomo mi deve dare quei soldi. Il senso era più o meno questo. «La calligrafia era sua», conferma il luogotenente Michele Ciriello, che a Potenza comanda il Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri. E poi c’erano le «procure speciali». Dei documenti con cui l’usurato dava all’usuraio un mandato per poter disporre dei propri beni. L’usurato è l’imprenditore Carmine Guarino, ex giocatore d’azzardo dichiarato, ex imprenditore di successo e, da qualche mese, ex amico del boss. L’usuraio è Renato Martorano che, secondo la procura antimafia, è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. I pizzini erano a casa sua. Le procure speciali, invece, le ha consegnate ai carabinieri Carmine Guarino. Lì, secondo gli investigatori, c’è la prova che incastrerebbe il boss e, forse, anche i suoi finanziatori: l’ingegnere Nicola Giordano, ex funzionario dell’Ente irrigazione appassionato di massoneria, Gerardo Vernotico, gestore di una sala giochi, e Matteo Di Palma, proprietario di un circolo privato. I tre insospettabili potentini sono stati arrestati l’altra sera dai carabinieri. L’accusa: «Usura». L’aggravante: «Aver agito con metodo mafioso». Erano gli «occulti finanziatori» che «fornivano i capitali» al boss. Così li definiscono i carabinieri. Ognuno di loro, sui pizzini, aveva una sigla. Lo ha svelato Guarino: «“In” è l’ingegner giordano, “Ma” è Matteo Di Palma, “Ro” è Rocco di Avigliano (gli investigatori non sono ancora riusciti a risalire a lui ndr), “Ge” è Gerardo Vernotico, “Na” sono i napoletani a cui Martorano mi disse di essersi rivolto per avere altri soldi, “Ca” sono calabresi». Spiega il luogotenente del Ros: «I tre indagati dispongono di ingenti somme di denaro. Uno di loro è un professionista». L’ingegner Giordano. E’dal 2000 che intrallazza con il boss. Ecco cosa si dicono i due in una vecchia telefonata intercettata. Giordano: «Sono in banca che devo fare un’operazione... dimmi... senti, voi dove siete? Perché io sono senza macchina, Ho lasciato l’auto in ufficio... quando ci vo-

NIBBIO - Il boss Renato Martorano è uscito dal carcere già da qualche mese, quando i carabinieri del Ros scoprono che ha ripreso le redini del giro d’usura. Lo arrestano, ma i canali del credito non sono ancora chiari

Woodcock, ultimo giorno in procura POTENZA - Nella sua segreteria sembra che siano ancora affaccendati. Entrano ed escono avvocati. Sarà, forse, per gli ultimi tre arresti che ha chiesto assieme al collega della procura antimafia. Ieri era il suo ultimo giorno in procura a Potenza. Seduto alla sua scrivania c’era già un altro pubblico ministero. In piedi, nell’ufficio pieno di carte ammonticchiate e scatoloni, c’erano i suoi collaboratori più fidati. L’aria è quella da ultimo giorno di scuola, nell’ufficio del sostituto procuratore Henry John Woodcock. Look informale. Camicia fuori dai pantaloni, sigaro spento tra le dita. Ha appena finito di scartare un regalo: un barilotto portapenne di colore rosso sul quale è stampato a caratteri cubitali il logo della Total. Un collega lo prende in giro per i titoli dei giornali di ieri. «Ultimo colpo di Woodcock», ripetono nel corridoio. E’ vero. Questa volta è l’ultimo colpo. Da oggi non sarà più in ufficio. Ma da Potenza, confermano fonti a lui vicine, andrà via per la fine della settimana. l.a. f. a.

Qui sopra il pm Woodcock e il comandante del Ros Ciriello In basso il boss Renato Martorano

POTENZA - «Scusi, signor Guarino, può levare le mani dalle tasche? Abbia pazienza, cerchiamo di tenere un atteggiamento decoroso». Era il 12 Aprile del 2006 e il presidente della Corte d’assise di Salerno rimproverava Carmine Guarino per il suo contegno al banco dei testimoni. Per l’accusa era il momento di svelare l'antefatto dell’omicidio di Pinuccio Gianfredi. Unico imputato un pregiudicato potentino, Gennaro Cappiello, che alla fine è stato scagionato. Gianfredi era un «vecchio amico» di Guarino, inchiodato con la moglie ai sedili di una grossa Bmw da due sicari a volto coperto nell’aprile del 1997, in un bel quartiere residenziale di Potenza. L’auto risultava intestata proprio a Guarino, che ai quei tempi era il datore di lavoro di Gianfredi, ma tra i due il rapporto era molto più complesso. «Giocavamo insieme», fu la spiegazione in udienza di Guarino, «Aveva avuto dei problemi e mi chiese se l'assumevo…due o tre mesi prima dell'omicidio… teneva una Bmw che gli avevo dato io… C’era una cambiale da pagare, io gli davo i soldi e l’andava a pagare, portava gli operai», eccetera eccetera. A distanza di tre anni Guarino confesserà che in realtà Gianfredi gli prestava i soldi per mandare avantila suaazienda. Nel2004 erastato arrestato con l’accusa di far parte di un’associazione mafiosa capeggiata da Renato Martorano. Era stato scagionato dal Tribunale del riesame, mentre Martorano era restato dentro anche per scontare una vecchia condanna sempre per mafia, quindi nell’aprile del 2006, quando Guarino si era seduto come testimone nel processo per l’omicidio di Gianfredi, Martorano era ancora in carcere ma sarebbe uscito a distanza di pochi mesi, e Guarino gli doveva già un bel po’di soldi, perché dalla morte di Gianfredi, il suo posto era stato preso da Martorano, e a domanda sui suoi rapporti anche con Martorano diede ai giudici la medesima risposta che aveva usato per Gianfredi: «Giocavamo assieme… da bambini… tutti quanti… a Montereale». Per il presidente della Corte la sensazione era che Guarino non volesse dire quello che sapeva, e poiiltempogli avrebbedatoragione.«Faccio l’imprenditore - gli rispose allora Carmine Guarino - devo trovare i soldi per pagare i dipendenti».Niente più.C’eraancora unaditta da mandare avanti, e la convinzione di riuscire a sfangarla. Tre anni dopo, si sarebbe suonata tutta un’altra musica. Carmine Guarino è comparso in manette davanti ai giudici di Potenza il 24 giugno scorso. Grazie alle sue dichiarazioni si è chiuso il cerchio attorno agli uomini che prestavano i soldi a Martorano, che a sua volta garantiva per i crediti a Guarino. Senza più la ditta da mandare avanti l’imprenditore usurato si è finalmente sfogato. Ha riletto i numeri della contabilità, la radiografia del suo fallimento, e si è sentito male. Hanno dovuto sospendere l’udienza, e uscendo a prendere due boccate d’aria si è lasciato andare a uno sfogo con la sua più stretta collaboratrice. «Io mi faccio schifo», sono state le sue esatte parole. Con ancora il segno delle manette ai polsi. Di quei giochi da bambini non si è più parlato.

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I “pizzini” del boss incastrano i tre finanziatori occulti

IENA - I carabinieri del Ros scoprono che il boss potentino Renato Martorano è al centro di un giro d’usura E’ dal 2000 che gli uomini del maresciallo Ciriello seguono Martorano e l’ingegnere Nicola Giordano


Giovedì 10 settembre 2009

L’ANELLO DI GIGE, OVVERO

ANCORA

DELLA MORALITÀ PUBBLICA E DEL POTERE DI CONTROLLO

SUL SIGNIFICATO DELL’8 SETTEMBRE

di FRANCO DE VINCENZIS Platone, nel II libro della Repubblica, racconta la storia del pastore Gige. Mentre pascolava le sue pecore il pastore, al servizio del sovrano della Lidia, trovò un anello d'oro in unafenditura del terrenocausata da unviolento terremoto. Lo mise al dito e si accorse, girando il castone verso l'interno, che aveva il potere di rendere invisibili. Da allora commise un'immensità di reati protetto dalla sua invisibilità. Morale della favola: tutti i cittadini, se sono sicuri di non essere scoperti, commettono i più atroci crimini contro la morale. Era la tesi di Glaucone e di Adimanto, fratellidi Platone,peri qualilagiustizia èunpatto tradeboli; si rispettano le leggi poiché, in caso contrario, prevarrebbe il più forte. A questa tesi il grande filosofo, come ènoto,opponelasuaetica diispirazionesocraticaelasua idea peculiare di giustizia. L'Anello di Gige rende dunque invisibili. Andreotti doveva conoscere senz'altro la storia di Gige quando ebbe a proporre, secondo la bella ricostruzione di Stefania Limiti, il nome di 'Anello' al 'noto servizio' segreto di cui era (ed è?) il capo indiscusso (cfr. S. Limiti, L'Anello della Repubblica, Chiare lettere). L'invisibilità dell'Anello è stata così tutelata che le prime pallide notizie su questa struttura informale, nient'affatto deviata, si hanno dopo la scoperta delle carte segrete di Via Appia Nuova.Dall'imponente documentazioneritrovata da Aldo Giannuli nel 1996, e mai utilizzata per indagini a tutto campo sui componenti di questa struttura segreta e sui loro referenti politici, si evince la sua origine già nell'immediato dopoguerra, addirittura sin dalla fine del 1943. A comporre il primo nucleo, alcuni ex repubblichini di Salò, capitanati da Mario Roatta, ex capo dei servizi segreti fascisti e poi nominato capo del Sim (servizio di informazione militare),ma anche gentedell'alta borghesia milanese nonché figure di notabili fascisti, accomunati dal terrore dell'avvento del comunismo in Italia e foraggiati dai servizi segreti statunitensi. Roatta era stato incriminato, tra l'altro, per l'assassinio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli e, poco prima di essere condannato all'ergastolo, riuscì a fuggire si dice grazie all'aiuto dei servizi segreti britannici. Gli 007 al servizio di Sua Maestà non potevano rischiare che Roatta, generale al seguito di Mussolini nel famoso incontro con Hitler a Monaco nel 1940, rivelasse i contenuti del compromettente carteggio “Mussolini-Churchill”. Si aggiunga che tra gli agenti segreti di Roatta, come ricorda lo storico Cucchiarelli nella post-fazione, vi è nientemeno che Licio Gelli cui si attribuisce l'operazione eclatante del trasporto in Italia dell'oro delregno diJugoslavia, e ilquadro prendeforma. Trame e intrighi di chiara matrice nera si sviluppano nel corso dei circa 40 anni che vanno dal '43 al 1981, anno in cui lasciò il 'noto servizio' Adalberto Titta, succeduto a Roatta dopo aver favorito la sua fuga in Spagna nel 1945 (senza tralasciare un breve soggiorno in Vaticano presso la Casa del Pellegrino, stanza 33). Nel bel libro di Limiti si ricostruiscono i fatti attraverso documentazioni note e meno note, si descrivono i profili dei protagonisti, dal 'grasso' Titta,all'eminenza grigia,PadreZucca,dal redelleintercettazioni, Tom Ponzi, al chiacchierato investigatore di Stato Walter Beneforti, dal medico del 'noto servizio'Giovanni Pedroni, al generale Abelardo Mei, vicedirettore del Sismi e membro dell'unità speciale che si occupò del sequestro Moro. Troviamo l'Anello implicato in alcune delle più scottanti vicende di politica nazionale e internazionale, dalla fuga di Kappler dall'ospedale militare del Celio a Roma, al rapimento e uccisione di Aldo Moro, fino al rapimento e liberazione dell'assessore DC Ciro Cirillo grazie alla camorra di Cutolo. Tutti gli episodi hanno una regia comune e uno scopo ben preciso. L'Anello è stato (o forseè) manovratodauomini politici'fedeli'al PattoAtlantico per ostacolare, in tutti i modi, il 'compromesso storico' di Moro, cioè lo sbilanciamento a sinistra dell'asse politico italiano, nonché le simpatie filo-arabe. E questo spiegherebbe anche l'interessamento del Mossad israeliano nell'affaire - Moro. Il Mossad, come ricorderà Alberto Franceschini, non era affatto avverso alle Br di Mario Moretti. E il sequestro e la morte di Aldo Moro non poteva che fare il gioco del Mossad. Ma l'intrico è ancora più complesso e ci porterebbe troppo lontano. Un datoè certo. Acapo dell'Anelloe della P2,lo testimonierà anche la segretaria nonché amante di Licio Gelli, non vi sarebbe il maestro venerabile, bensì Giulio Andreotti. Ricorrendo alla teoria di Kissinger della 'zona grigia', Andreotti avrebbe utilizzato l'Anello nella fuga di Kappler per rendere un servigio alla Germania in cambio di un grosso prestito di denaro all'Italia, e l'avrebbe usato anche nel caso Moro per impedire che questi realizzasse il 'compromesso' col PCI. Nel caso Moro, tra l'altro, è noto il tentativo di coinvolgere Cosa nostra attraverso Stefano Bontade. Tentativo naufragato poiché, con le parole di Pippo Calò, “uomini politici di primo piano del suo partito non lo vogliono libero”. In tempi di governi piduisti e di stragi pilotate dai servizi (via D'Amelio), la scoperta di questo ulteriore servizio segreto ad personam e ad usum delphini non può che aggiungere inquietudine a inquietudine. Le ultime vicende legate al direttore di Avvenire, Dino Boffo, fanno presumere che il corso della storia della cosiddetta 'seconda Repubblica' non sia poi così diverso da quello della 'prima'. Il 'Mistero Boffo' (così lo chiama Oliviero Beha) non è affatto un 'mistero'. I servizi da sempre si servono di 'veline' per far passare notizie 'riservate' frutto di investigazioni ai limiti e oltre la legalità. La manina o manona dei servizi è più che evidente. E allora ? Ci viene da chiedere, perché proprio Boffo, l'uomo che fece conoscereRuini aGiovanniPaoloII, undirettoreorganico alla Chiesa italiana che aveva criticato 'garbatamente' gliultimigiri divalzerdelCavaliere, forseperchésospinto dall'onda di indignazione montante dalla base cattolica ? Chissà se Boffo, nella sua Asolo, ai piedi del monte Grappa, stia meditando una riscossa morale. E' improbabile tuttavia che la sua riabilitazione possa passare attraverso un qualche altro incarico di rilievo nella Chiesa italiana. Meglio che resti 'invisibile' per un po', si avvalga dell'Anello di Gige per disintossicarsi dalle losche trame di un governo che cade a pezzi e che, cadendo, vuole trascinare con sé l'Italia intera. Eppure gli italiani, come dimostrano iprimi segnalidi riscattodel'mondo cattolico,non lopermetteranno.

di ALDO VIVIANO

MA FINI E’ DI SINISTRA’? di FRANCESCO BOCHICCHIO La svolta di Berlusconi della scorsa primavera, che ha finalmente riconosciuto che la Resistenza non può essere messa sullo stesso piano della Repubblica di Salò, è stata certamente determinata dalla coraggiosa iniziativa di Franceschini e dalla fermezza del Capo dello Stato Napolitano, ma non sarebbe stata altrettanto certamente possibile se, all'interno del centro-destra, non vi fosse stata la presa di posizione rigorosa e senza ambiguità proprio dell'erede della tradizione neo-fascista Gianfranco Fini, che da tempo non solo ha rotto ogni ponte ideale e politico con il fascismo, ma ha anche avuto il coraggio di dichiarare il valore positivo, “senza se e senza ma”, della Resistenza. Fini ha assunto altre posizioni estremamente importanti, a difesa dell'equilibrio dei poteri costituzionali e delle prerogative del Capo dello Stato e del Parlamento, contro ogni deviazione plebiscitaria: sulla riforma costituzionale, ha anche dichiarato che, pur essendo tuttora in favore dell'elezione diretta del Capo dello Stato, in un Paese istituzionalmente fragile come l'Italia tale elezione diretta può creare un'alterazione dell'equilibrio dei poteri. Ha anche preso posizione a favore della laicità dello Stato e dei diritti individuali, sul caso Eluana e sulla problematica più generale del testamento biologico, ribadendo tale posizioni nei giorni scorsi, a fronte dell'offensiva assolutista della Chiesa Cattolica (con il Papa che ha addirittura sostenuto che il nazismo discende direttamente da nichilismo e dal relativismo). Ha infine assunto una posizione assolutamente dura contro gli estremismi della Lega , in particolare in materia di immigrati. Da tali prese di posizione e dalla relativa contrapposizione inevitabile che si è creata con Berlusconi, sia pur sopita, è sorta la domanda se Fini si stia spostando a sinistra, determinando la reazione indignata di alcuni ex di Alleanza Nazionale (però altri ed anche esponenti della Chiesa hanno criticato fortemente le posizioni di Fini). La domanda è volutamente provocatoria, visto il passato politico di Fini e visto che le con-

trapposizioni tra “destra giovanile” e “sinistra giovanile” degli anni '70 (l'espressione è dello stesso Fini) hanno lasciato strascichi ineliminabili, ma dopo tante “conversioni”da sinistra a destra una in senso opposto non dovrebbe suscitare scandalo. Per la verità si tratta solo di provocazione, visto che Fini sembra fermamente ancorato a destra, e non a caso è uno dei più convinti sostenitori del bipolarismo e del sistema maggioritario, distinguendosi in questo nettamente da Casini: il punto veramente importante è che Fini, quello che nel centro-destra viene dalla componente più estrema, è stato il primo - e fino ad adesso l'unico - a porre le basi per una destra costituzionale, pienamente democratica e liberale “senza se e senza ma”, non plebiscitaria e non populista e non autoritaria, al pari degli altri paesi europei: per fare l'esempio della Francia, la destra è lì antifascista, e non a caso l'inno nazionale è la Marsigliese, a celebrazione perenne della Rivoluzione francese, mentre in Italia Tremonti e Pera strizzano l'occhio al Cattolicesimo criticando aspramente l'Illuminismo. In tale ottica, con grande lucidità Fini ha intuito che il Presidenzialismo in Italia può avere effetti devastanti. E' questo il punto veramente importante e centrale: alla sinistra non deve interessare veramente se qualcuno viene ad ingrossare le proprie fila, né stringere alleanze a tutti i costi: rispetto alla destra si deve caratterizzare per una progettualità di alto livello,in grado di rispondere ai gravissimi problemi economici, istituzionali e internazionali; con la destra vi deve essere una contrapposizione radicale negli obiettivi e nei contenuti, con convergenze per la tutela e la salvaguardia degli assetti democratici e costituzionali. In tale ottica è salutare che nella destra Fini si caratterizzi per la strenua difesa dell'equilibrio degli assetti costituzionali e democratici, contro ogni deviazione populista e plebiscitaria, lasciando alle spalle ogni tentazione autoritaria, sempre troppo presente nel conservatorismo italiano. studiobochicchio@legalebochicchio.it

RINVIATA A DOMANI LA RUBRICA DI CONSULENZA LEGALE PER MANCANZA DI SPAZIO LA CONSUETA RUBRICA DI CONSULENZA LEGALE DEL GIOVEDÌ È RINVIATA A DOMANI

Leggo con stupore e rammarico, quasi indignato, la nota ipocrisia dell’8 settembre. Stenterei a credere che ci sia ancora che ritiene ipocrita e menzognera la ricorrenza di tale data. Ripugna al semplice mio senso visivo fermare lo sguardo sull’ intervento pubblicato il 16 scorso. L’ armistizio e la fine della belligeranza crudele segnano a caratteri cubitali la sconfitta di un’ avventurasenza limitididecoro, priva di rispetto delle umane libertà, presuntuosa, antidemocratica, inutile quanto pretestuosa. La veramente vergognosa dittatura implosa nel luglio di quell ‘anno, è uscita definitivamente dalla storia del nostro Paese con il primo governo libero succeduto al fascismo. Quel che seguì al norditalia altro non fu che ribellione asfittica e mostruosa alla nuova nazione risorgente dalle ceneri della distruzione; case bombardate, istituzioni lacerate, fame, povertà, arretratezza, disordini, fughe, corruzioni La dittatura abbattuta coraggiosamente da tutte le forze democratiche (che c’ entrano le ideologie partitiche?) ha consegnato ai cittadini la dignitàperduta, lelibertàcivili soppresse, nuove istituzioni e nuove amministrazioni, centrali e periferiche, venute fuori non dal cilindro delle marce conclusesi nella capitale, bensì dal libero voto, dal suffragio popolare denegato alla gente durante il deprecato ventennio di prugnee confino. Quale tradimento dunque? A nessuno è lecito partecipare ad una guerra evidentemente ingiusta e dannosa. E’ morale universale sancita dal diritto naturale, dal diritto divino, dal diritto dell’uomo. Il diritto delle gentivieta lapartecipazione alle battaglie in qualsiasi modo, l’uccisione dei prigionieri, il depredamento della proprietà privata, le forzate contribuzioni belliche come l’ oro alla patria, gli utensili domestici di rame per i cannoni, le confische di beni personali, ecc. Ora, tutto fa parte del codice dei cosiddetti repubblichini dellar.s.r.? Chesignificacombattere contro il nemico di sempre? Sorprende che a distanza di decenni ci siano ancora in giro la retorica bolsa, la magniloquenza destruente ogni logica di buon senso, ‘l’odio di classe, i propositi bellicosi di credere, obbedire, combattere sdam hanno restituito all’Italia la configurazione geografica, con leggere modifiche alle frontiere di confine, gravemente compromessa dagli eccidi delle truppe militari germaniche messe in rapida ma sanguinosa fuga da quelle della temporanea occupazione anglo-americana per il tempo necessario alla totale liberazione territoriale seguita alla definitiva caduta di piazza Loreto a Milano.

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La leader di Confindustria: «La recessione è passata: non è una catastrofe». Ma il 2009 sarà duro

Marcegaglia: «Ripresa lunga e lenta» Saranno 700mila i posti di lavoro che si bruceranno entro la fine del 2010 di FRANCESCA CHIRI ROMA – La recessione è «ormai alle spalle», ma l’uscita dalla crisi sarà «lenta e lunga, e perciò insidiosa». L’Italia è in pieno dentro le «conseguenze» della bufera economica, con 700 mila posti di lavoro che saranno persi entro fine 2010 e duri mesi di lavoro che la attendono per ristrutturare le imprese. Gli economisti di Confindustria tracciano un nuovo quadro aggiornato sullo stato della crisi e si rivelano anche più ottimisti rispetto alle stime del governo: nel 2009 il Pil dovrebbe segnare un calo del 4,8%, mentre l’anno prossimo ci sarà un +0,8%. «Siamo fuori dal tunnel della recessione, il peggio è alle spalle, però la crescita sarà lenta e difficoltosa», avverte il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, che però sottolinea: «non siamo di fronte a una catastrofe, dobbiamo gestire mesi difficili ma il Paese ce la può fare». Soprattutto, quello che attende le imprese e il Paese sono «mesi complicati dal punto di vista dell’occupazione» perchè occorrerà gestire, «con serietà» le inevitabili ristrutturazioni necessarie per non far chiudere le aziende. Per gli economisti di Viale dell’Astronomia i primi segnali di svolta hanno cominciato a far capolino già da questa estate: «diciamo che è come se ci fosse stato un enorme incendio che ha lasciato in piedi qualche albero da cui iniziano a spuntare i primi germogli», sintetizza il responsabile del Centro studi di Confindustria, Luca Paolozzi. «L'autunno e l’inverno prossimi saranno decisivi per molte imprese, anche quelle più

dinamiche», spiega però l’economista, preoccupato anche per l'aumento della disoccupazione. Questa crescerà all’8,3% nel 2009 e al 9,5% a inizio 2010, portandosi ai massimi dal 2000 e, soprattutto, senza previsioni di calo durante il prossimo anno. Per il Csc «è prematuro affermare che il ricorso alla Cig si sia stabilizzato», anche se questi livelli sono superiori ai massimi raggiunti negli anni '80. Anche il numero di persone occupate calerà di 700.000 unità tra il quarto trimestre 2008 e il quarto trimestre 2010 (570 mila persi nel corso del 2009 e altri 120 mila nel 2010), al netto degli effetti statistici derivanti dalle regolarizzazioni degli immigrati. Nei prossimi mesi ci saranno quindi ristrutturazioni aziendali profonde, con fusioni e anche chiusure, ma questo processo è necessario e non va bloccato, avverte la Marcegaglia, che non si rassegna: il Paese «ce la può fare», e per questo serve «un’alleanza tra chi non si vuole rassegnare a una crescita dello 0,2%» indicata prudenzialmente dal governo per i prossimi anni, e che vedrebbe un Pil allo 0,8% solo nel 2013. Per farlo, le imprese si devono rimboccare le maniche, perchè «i bilanci 2009 saranno in qualche caso catastrofici», ma senza fare crociate contro le banche che, però, devono tornare a fare il proprio lavoro, valutando le singole imprese e i progetti imprenditoriali che «stanno in piedi». Perchè, afferma ancora la Marcegaglia, «il maggiore rischio di credit crunch nasce proprio adesso. Da ora in poi».

Autunno e inverno saranno decisivi

Sigle compatte dopo i dati sull’occupazione: «Monitorare le aziende»

I sindacati: «Ora servono scelte chiare» E all’Inps si chiede di pubblicare i dati Allarme pure dal settore edile: 250mila lavoratori in bilico I costruttori lanciano un appello: «Avviare subito i cantieri» ROMA – L'allarme di Confindustria sull'occupazione è condivisibile, ora servono un impegno di tutti, azioni concrete e scelte precise. Lo dicono i sindacati commentando i dati diffusi ieri da Viale dell’Astronomia, secondo cui l’occupazione potrebbe calare di 700 mila unità considerando il periodo che va dal quarto trimestre 2008 e il quarto trimestre dell’anno prossimo. In particolare, la Cgil si sarebbe aspettata un sforzo aggiuntivo nell’analisi che avrebbe dovuto riguardare anche il «cosa si può fare». Perchè le ristrutturazioni con conseguenti perdite di posti, sostiene il se-

Dalla clonazione della carta alle nuove tecniche

L’Ue lancia l’allarme bancomat In un anno truffe per 500 milioni BRUXELLES – Dalla clonazione della carta, tare sull'Atm false tastiere che «intrappolacon tecniche e mezzi sempre più sofisticati, al no» sia i codici pin sia le carte, che vengono reclassico furto con scasso: per gli sportelli ban- cuperate in seguito. In aumento – del 32% nel comat in Europa il 2008 è stato une vero e pro- 2008 –anche i furti con scasso, con gli sportelli prio anno nero, con un aumento delle truffe bancomat che vengono assaltati con esplosivi, del 149% rispetto al 2007. Risultato: danni per seghe circolari, trapani con punte speciali: ma quasi 500 milioni di euro, di cui circa 400 mi- in questo caso spesso l’azione criminale viene lioni ascrivibili a frodi commesse fuori dai vanificata da sistemi che macchiano le banconote contenute nella cassa. Diconfini nazionali. In pratica, i minuite del 29%, invece, le agcriminali prelevano con carte gressioni portate direttamenclonate all’estero. I dati sono te alle persone che prelevano. quelli dell’ultimo rapporto L’Enisa fa dunque un elenco dell’Enisa, l’Agenzia europea delle «regole d’oro» da seguire per la sicurezza delle reti, che per prevenire ed evitare le trufparla di una situazione «dramfe quando si preleva denaro matica». presso una cassa bancomat: Complica il tutto il fatto che le diffidare degli Atm dove apcasse per il prelievo automatico paiono troppe avvertenze o di denaro sono oramai dislocaistruzioni inusuali e di quelli te in diversi punti: non solo dache si trovano all’aperto; scevanti alle filiali bancarie, ma gliere preferibilmente gli Atm anche in supermercati, uffici all’interno delle banche; guarpubblici, stazioni ferroviarie, darsi sempre attorno mentre si aeroporti, pompe di benzina, preleva e controllare che le pertanto per fare alcuni esempi. La sone in fila siano a debita difrode più comune è quella della stanza; proteggere il proprio clonazione delle carte, realizza- Uno sportello bancomat pin proteggendola tastieradata con tecniche sempre più sofisticate, che mettono a dura prova gli esperti, al gli sguardi indiscreti e dalle eventuali minicalavoroper realizzaresistemidi sicurezzasem- mere installate per spiare i codici; prestare atpre più efficaci. Con la tecnologia Bluetooth, tenzione allo stato della macchina per renderper esempio, i criminali, dopo aver carpito i da- si conto se ci sono state manipolazioni (inseriti e i codici di una carta con microtelecamere, mento di telecamere, false tastiere, ecc.); se la riescono a trasmetterli ai propri personal carta viene trattenuta avvertire immediatacomputer piazzati nei dintorni della cassa mente la banca;controllare frequentemente il bancomat. Diffusa anche la tecnica di impian- proprio estratto conto.

gretario confederale, Susanna Camusso, non sono una «fatalità». Così come non va dato per scontato, rileva, che si è raggiunto il picco nella cassa integrazione e che il peggio sia alle spalle. «Il nodo vero è che la recessione continua ad esserci e la situazione resta di straordinaria emergenza», sostiene la dirigente sindacale che punta l’indice ancora una volta sul fatto che l’Inps «tenga secretati i dati sull'indennità di disoccupazione ordinaria». Che, invece, – insiste – potrebbero fornire un quadro realistico della situazione. L’invito della sindacalista è quindi ad essere costruttivi: bisogna ragionare sul «cosa si può fare? Il tema deve riguardare le scelte che si compiono». Alla leader degli industriali, Emma Marcegaglia, secondo la quale «siamo fuori dal tunnel della recessione», il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, risponde: «Non sappiamo se siamo fuori dal tunnel. Sicuramente – aggiunge – abbiamo fatto molto in questi mesi per attutire gli effetti di questa crisi. Ora non dobbiamo abbassare la guardia». «Siamo d’accordo con il presidente di Confindustria – prosegue il sindacalista -: il Paese ce la può fare ad uscire dalla crisi. Ma serve l’impegno

responsabile di tutti». Bonanni chiede, quindi, al Governo di fare di più sul piano della politica industriale, indirizzando i nuovi investimenti nei settori chiave come l’energia e le nuove fonti alternative. «Ma soprattutto – aggiunge – occorre subito un monitoraggio tra governo, regioni e parti sociali per l'eventuale proroga degli ammortizzatori ordinari e in deroga, settore per settore, territorio per territorio, e provvedere tempestivamente con necessarie risorse anche per coloro che sono nell’area della non copertura. Ci impegneremo con tutte le nostreforze –ha detto parlando al comitato esecutivo dell’organizzazione –per salvare tutti i posti di lavoro». Per il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy, bisogna «reagire con azioni concrete, innanzitutto assicurando continuità agli strumenti di protezione sociale che hanno permesso, finora, di tutelare, anche se parzialmente, il reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi, poi pensando a concrete forme di incentivo per le imprese che assumono». Infine l’Ugl, con il segretario generale, Renata Polverini, è convinta che una «accelerazione della ripresa economica deve passare anche attraverso un irrobustimento di salari e pensioni». Intanto anche dal settore edile suona un campanello d’allarme. I costruttori edili avvertono «un rischio altissimo» imminente di chiusura per molte imprese, soprattutto medio-piccole. E il prezzo dei posti di lavoro per il settore potrebbe arrivare a 250 mila unità entro fine anno. La soluzione per evitare il peggio arriva dal presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti: «Aprire subito i cantieri possibili, a cominciare dalle infrastrutture piccole e medie, per avere un effetto anticiclico entro la primavera del 2010».

Un operaio al lavoro in un cantiere

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Economia 13

Italia / Mondo

Giovedì 10 settembre 2009


24 ore in Basilicata

Ardsu, ottanta posti alloggio in meno da ottobre: parla il direttore, Giovanni Di Pilato

«Poco sicura sì, e costa troppo» «Manca la documentazione del Comune». Ma ci sono anche problemi economici POTENZA - Questione Ardsu e 80 posti alloggio che dal prossimo mese non ci saranno più: apre le porte al Quotidiano il direttore dell’azienda ragionale per il diritto allo Studio, Giovanni Di Pilato, che subito precisa: «Non ho dribblato il problema, ieri ero fuori per lavoro». Ed è così. Il direttore non se ne lava le mani, anzi. Riconosce le difficoltà che i ragazzi e l'azienda dovranno affrontare nei prossimi anni poiché, con la chiusura della casa dello studente di via Fabio Filzi, mancheranno all’appello il 50 per cento dei posti alloggio. Una data, quella del prossimo 30 settembre, che entrerà nel calendario degli studenti di via Filzi, al posto delle date da segnare in rosso per ricordare il prossimo appello d’esame. «E’ ahimè verissimo», aggiunge Di Pilato, quando gli chiediamo se è vero che la casa dello studente sarà definitivamente tagliata fuori dal bando delle borse alloggio. Nel suo ufficio di via Umberto I, il direttore ha già preparato tutto per la chiusura, a noi mostra il fax che ha inviato lo scorso 23 luglio al Comune di Potenza e all’associazione temporanea d’impresa Ronda-Sesamo, in cui si dava avviso che l’azienda «recede dal rapporto contrattuale della convenzione stipulata con il Comune del 1 ottobre 2004 restituendovi l'immobile entro il prossimo 30 ottobre». Per essere più chiari, come lo è stato il dottor Di Pilato, il 30 settembre è la data prevista per la chiusura dello stabile agli studenti, mentre, il mese di tempo servirà a completare tutte le questioni logistiche. Chiarito questo aspetto, ci si fionda sul nocciolo della questione: perché chiude una delle strutture più importanti che più di tutte garantisce il servizio agli studenti? «Capisco lo stato di agitazione risponde Di Pilato - ma non possiamo garantire agli

Il direttore Di Pilato e, al lato, la lettera con la quale l’Ardsu ha comunicato la recessione dal contratto

studenti il funzionamento della struttura alloggio poiché l'azienda non è in grado, per ragioni amministrative di poter sostenere più i costi». Alla base del problema, quindi, si pongono due questioni: la questione amministrativa, nonché finanziaria e la questione di sicurezza dello stabile. Cosa che potrebbe sembrare alquanto assurda visto che quella struttura è anche abitata da famiglie. Eppure, come scritto nel fax, la casa dello studente chiuderà «per effetto del mancato riscontro alla richiesta di idonea documentazione attestante la sicurezza di tale struttura». Nello specifico, il Comune avrebbe dovuto presentare all’Ardsu la certificazione di accatastamento dell'immobile, che, come fa sapere il direttore, non è mai pervenuta. Un motivo tira l'altro, così oltre ai fondi mancanti per tenere aperta la struttura, c'è anche l'intoppo burocratico. Eppure la casa dello studente di via Filzi è la più economica rispetto alle altre due di via Viggiani e via Mazzini, che, potrebbe sembrare un paradosso: costano di più, poiché i numeri sono più piccoli e i servizi sono gli stessi. Checché se ne possa dire, l'Ardsu in questi anni ha cercato di pareggiare i conti, anche se con molte difficoltà. Così, il comitato pari-

tetico di amministrazione dell'azienda regionale ha ben pensato, trovandosi in gravi ristrette economiche, di chiudere via Filzi. Scelte poco oculate del passato o finanziamenti regionali che da anni sono sempre gli stessi? Tutte e due, pare di capire, solo che a farne le spese sono gli studenti e la stessa Unibas che, nonostante faccia passi da gigante nell'istituire nuove facoltà per far crescere il numero degli iscritti e così anche il buon nome dell'università, paga il prezzo di una cattiva gestione e della poca sensibilità di chi governa, che dal 2005 non ha investito un centesimo nell'ampliamento dei servizi da fornire agli studenti. A parte questa triste nota, la domanda nasce spontanea: e i 7 lavoratori della cooperativa Sesamo? Scompaiono. Il 1 ottobre, infatti, come scritto nel fax, si chiude il rapporto di lavoro con l'Ardsu anche se, come afferma Di Pilato, i dipendenti sapevano già che il rapporto sarebbe terminato poiché avvisati da una nota inserita nell'ultimo contratto di giugno 2009. «Auspico - conclude di Pilato - che ci sia una dotazione finanziaria ulteriore per poter garantire stabilmente e strutturalmente i servizi essenziali per il diritto allo studio». Enza Saluzzi

L’INTERVENTO

Subito un incontro per gli studenti «L’APPELLO degli studenti universitari ospitati negli alloggi dell’Ardsu in via Filzi a Potenza va raccolto rapidamente per assicurare ai circa 80 giovani che saranno presto “sfrattati” una residenza decorosa in città». E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Giacomo Nardiello (Pdci), proponendo che «si convochi un incontro con la partecipazione di rappresentanti della Regione, dell’Ardsu e del Comune di Potenza per individuare soluzioni che – sottolinea – al punto in cui è giunta la vicenda, non possono che riguardare accordi tra proprietari di alloggi ed istituzioni per reperire i posti letto necessari con l’impegno dell’Ardsu a corrispondere il canone, secondo quanto già previsto nel bando per i posti alloggio». «In sostanza – aggiunge Nardiello – non si possono lasciare soli gli studenti universitari e le loro famiglie alle prese con la nota ‘giungla’del mercato degli alloggi o meglio dei posti letto per universitari che ha quotazioni molto diverse

Ricerca Una delegazione del governo statale per due giorni in Basilicata

Dall’Australia per le eccellenze lucane POTENZA - Ieri e oggi una delegazione del governo statale del South Australia fa visita in Basilicata, per una missione finalizzata a

condividere le esperienze nel campo del monitoraggio ambientale, promuovere collaborazioni per progetti di protezione dell'ambiente, prevenzione e riduzione dei disastri naturali. La delegazione australiana, guidata dal sottosegretario alla Giustizia, Grace Portolesi, incontrerà i rappresentanti della Regione: oltre al presidente della Regione, Vito De Filippo, ed al vice presidente Vincenzo Santochirico, saranno presenti l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e l’assessore alla Formazione, Antonio Autilio. Nella giornata di oggi è

prevista la visita presso i principali centri di ricerca lucani: alle ore 9,30 presso l’Imaa-Cnr di Tito Scalo, alle ore 12,00 presso l’Università della Basilicata, nel pomeriggio, alle ore 15,00 presso Geocart, e alle ore 16 al Consorzio Createc. Domani, invece, dopo gli incontri istituzionali che si svolgeranno in mattinata, è prevista la visita al Centro di geodesia spaziale di Matera. «Il confronto con altre realtà è essenziale per sistemi che sempre di più devono essere competitivi ad un livello internazionale – dichiara il vice presidente Santochirico - È questo il

motivo per il quale la Basilicata intende coltivare e sviluppare relazioni dirette istituzionali, ma anche favorire scambi nel settore della ricerca e legami con sistemi imprenditoriali. La visita della delegazione del South Australia rappresenta una opportunità per il sistema lucano della ricerca e dell’innovazione, in particolare attraverso prodotti e servizi per il telerilevamento delle risorse ambientali ed il monitoraggio dei rischi naturali, ambientali e industriali; si tratta – ha concluso Santochirico - di un asset di sviluppo regionale sul quale intendiamo continuare ad investire».

sulla base della localizzazione e della caratteristica della residenza e, comunque, decisamente alte soprattutto per le famiglie monoreddito». Nel ricordare che negli anni scorsi, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Potenza fu sottoscritto un accordo con associazioni di proprietari immobiliari per individuare costi standard e altri aspetti relativi ai contratti di locazione, purtroppo ancora poco diffusi nel capoluogo, e quindi per favorire l’emersione dei canoni in nero, Nardiello evidenzia che «il Consiglio regionale dovrà affrontare in maniera organica tutti i problemi della residenzialità e del diritto allo studio universitario, rilanciando l’attività dell’Ardsu e facendo il punto sul progetto della Casa dello Studente in via Manhes nell’ex sede del Consiglio regionale. Per quest’ultimo – conclude - si pone l’esigenza di accelerare l’esecuzione dei lavori e, ovviamente, di garantire tutte le misure antisismiche e di sicurezza in generale».

Aiuti ai lavoratori della raccolta del pomodoro

Un Gazebo a Palazzo S. G. per le pratiche degli stranieri LA Camera del lavoro di Potenza, in collaborazione con l'Inca Cgil e la Flai Cgil Potenza, in linea con la strategia di intervento volta a portare un aiuto fattivo ai lavoratori stranieri impegnati nella campagna di raccolta stragionale del vulture melfese, hanno definito un appuntamento settimanale in cui dei consulenti volontari, presso un gazebo installato nel centro di prima accoglienza di Palazzo san Gervasio, aiuteranno i lavoratori nel disbrigo delle principali pratiche burocratiche. Il primo incontro e la presentazione dell'iniziativa avverranno domani, 10 settembre 2009, presso il centro di accoglianeza di Palazzo San Ger-

vasio. I responsabili dell'iniziativa hanno sottolineato l'importanza di sostenere le persone che giungono nei nostri territori per lavorare e si trovano di fronte ad una situazione che li vede vittime di un sistema di gestione della forza lavoro che rasenta la schiavitù. In questi giorni, inoltre, i rappresentanti sindacali stanno realizzando degli incontri con i sindaci della zona interessata dalla raccolta del pomodoro, allo scopo di valutare la possibilità per i comuni di mettere a disposizione degli immobili per l'accoglienza dei lavoratori stranieri, in modo da far si che non si verifichino mai i fatti che hanno caratterizzato la stagione in corso.

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Fondi Fesr Per una lucana doc: la Regione sponsorizza la ragazza al concorso di bellezza

Per le Pro Loco no, per la miss sì Attacco di Digilio: «Ma non dovevano servire a superare il gap di sviluppo con la Ue?» I muri della città sono pieni. L’appello è a votare per una lucana doc. Lei è miss Basilicata. I manifesti sono della Regione Basilicata. I fondi sono quelli Fesr. Duro l’attacco del senatore del Pdl, Egidio Digilio, riportato di seguito: La Regione, in linea con la strategia del Presidente De Filippo “Basilicata sexy”, sponsorizza miss Basilicata con i fondi Fesr e con l'intrigante appello a votare una “lucana doc”. Credo che questa volta il criterio di spesa sia legato alla “competitività regionale” previsto dal Fesr perché si tratta di un concorso di bellezze femminili e quindi si punta a competere per la vittoria del titolo di miss Italia che, dopo quella di Arisa al Festival di San Remo, porterebbe la Basilicata in cima alle classifiche di popolarità. Evidentemente le polemiche di quest’estate sull’utilizzo a dir poco disinvolto dei fondi Fesr in manifestazioni e spettacoli di ogni genere e le numerose prese di posizione di Pro Loco ed associazioni culturali, che tra l’altro hanno chiesto le dimissioni dei responsabili dei contributi erogati a pioggia e a discrezione, non hanno insegnato proprio nulla. Qualcuno dovrebbe spie-

garci come si pensa di ridurre lo scarto esistente fra i vari livelli di sviluppo delle regioni europee e consentire di recuperare il ritardo accumulato dalle regioni meno favorite dell'Unione Europea, che è l'obiettivo centrale del Fesr finanziando la partecipazione al concorso di Miss Italia. A meno che il contributo erogato non si ritenga possibile nel quadro dell'obiettivo “convergenza” del Fesr quale “investimento culturale”. A questo punto dobbiamo rivalutare i famosi progetti di formazione professionale finanziati qualche anno dalla Giunta Regionale Bassolino in Campania e destinati a “veline” che pure scatenarono tante polemiche. Almeno le ragazze che hanno partecipato a quei corsi qualcosa avranno pure imparato. Devo pertanto ritenere che la fantasia e la creatività di funzionari ed assessori della Regione non conosce limiti mentrenon si perde occasione per alzare la voce contro il Governo che eroga meno finanziamenti e contro i “burocrati” dell'Unione Europea che pongono (a questo punto dobbiamo dire “meno male”) mille vincoli nella spesa dei fondi comunitari.

L’Unpli incontra assessore e Apt

«Offriteci più sostegno» POTENZA - Maggiore sostegno alleiniziative delleassociazioni Pro Loco, che animano il contesto locale della Basilicata, tenuto conto delle crescenti difficoltà dovute alla contingenza economica in generale. E’ quanto ha chiesto il comittao Unpli di Basilicata nel corso dell’incontro che si è svolto martedì scorso, presso il dipartimento Attività produttive e politiche dell’impresa della Regione Basilicata, tra l’assessore regionale al ramo, Gennaro Straziuso, il direttore generale, Andrea Freschi, il dirigente dell’ufficio Turismo, Lorennzo Affinito, e il direttore generale dell’Apt, Giampiero Perri. A rappresentare l’Unpli di Basilicata rappresentato dal presidente D’Elicio, dal vicepresidente Albano e dai componenti signori Cripezzi, Russillo, Summa, Grieco e Franciosa. Sono stati trattati alcuni temi che stanno a cuore alle Pro Loco di Basilicata, con riferimento al potenziamento del loro ruolo in ambito turistico. In tale contestoil comitato ha evidenziato l’esigenza di un maggiore sostegno alle iniziative delle associazioni ProLoco cheanimano ilcontesto locale della Basilicata tenuto, conto delle crescenti difficoltà dovute alla contingenza economica in generale. In particolare L’Unpli ha rappresentato l’esigenza di rilanciare il ruolo delle Pro Loco come presidi turistici nella prospettiva dell’apertura degli Iat, di sensibilizzare gli Enti Locali, i Gal e gli enti parchi e di tener conto di questa significativa realtà, nonchédi sostenereleattivi-

tà di animazione culturale e turistica che costituiscono un contributo essenziale alla coesione sociale ed alla promozione territoriale. L’Unpli ha registrato con soddisfazione una particolare sintonia con l’assessore Straziuso, il dipartimento Attività produttive della Regione e l’Apt, in ordine alle esigenze rappresentate e ha preso atto dell’impegno dell’assessore e della Giunta regionale di Basilicata, che già nell’assestamento di bilancio hanno incrementato il fondo ordinario destinato alle Pro Loco passandolo dai 250 ai 300 mila euro, impegno che l’Unpli, ha chiesto di rafforzare ulteriormente in occasione della prossima finanziaria regionale. Non è mancato un confronto costruttivo, in riferimento al Bando relativo ad iniziative di sostegno all’animazione turistica locale e a iniziative turistiche, sottolineando da parte dell’Unpli l’esigenza di veder meglio riconosciute le iniziative di consolidata tradizione. Nello specifico è stato chiesto, pur tenendo conto delle note ristrettezze finanziarie in cui la Regione ha dovuto operare, a fronte di un enorme numero di richieste, di riconsiderare alcuni dei criteri previsti nello stesso bando. L’Unpli di Basilicata, riscontrando attenzione e disponibilità da parte dell’Assessore Straziuso e del Direttore dell’Apt Perri, esprime soddisfazione sia per l’analisi costruttiva delle criticità effettuata sia per l’impegno comune ad un rapporto di collaborazione tra le Istituzioni Pro Loco e la Regione Basilicata nel segno di una tradizione alta.

Il manifesto di Miss Basilicata e, in alto, il senatore Egidio Digilio

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Giovedì 10 settembre 2009

«Soldi al lavoro e non per le armi» Il segretario del Prc da San Nicola attacca il Governo e il sistema di credito MELFI - Da più di un mese la zona industriale di San Nicola di Melfi è luogo di incontri tra politici e sindacalisti delle segreterie nazionali che giungono in Basilicata per conoscere i lavoratori della Lasme. Ieri, davanti allo stabilimento dell’indotto Sata è stata la volta di Paolo Ferrero, già ministro della solidarietà sociale durante il governo di Romano Prodi. Il segretario di Rifondazione Comunista ha spiegato alle maestranze che sarebbe opportuno evitare i contrasti tra lavoratori. Piuttosto è giunto il momento di cercare la massima collaborazione tra i dipendenti Lasme di Melfi e di colleghi di Chiavari. Proprio in Liguria, pare, la proprietà intende trasferire la produzione del gruppo di auto componenti. Un ammonimento che il segretario, Paolo Ferrero ha inteso rivolgere al governo centrale ha riguardato anche gli investimenti che da Roma si continuerebbero a sostenere per l’acquisto di armi per gli eserciti. Soldi che al contrario potrebbero essere spesi per risolvere la vera piaga di questa nazione, ossia la crisi del lavoro. L’ex ministro ha pure legittimato le forme di protesta fino ad oggi inscenate dai lavoratori della Lasme di Melfi. Infine l’attacco agli istituti di credito. «Il Governo e la politica devono dare risposte concrete – conclude il segretario Prc, Paolo Ferrero – ecco perché occorre scegliere se continuare a garantire chi ha provocato la crisi, ossia le banche, oppure stare dalla parte dei più deboli investendo risorse nella difesa del lavoro». Gli operai lucani hanno ascoltato con attenzione l’intervento del leader politico di Rifondazione Comunista. «Giudico positivamente la visita di Ferrero a Melfi – spiega la dipendete Lasme, Laura Serra – nell’ambito della solidarietà che i politici nazionali ci stanno manifestando. Certo trovo drammatico che per attirare l’attenzione di tutti siamo stati costretti a salire sul tetto della fabbrica. Il segretario, Ferrero ormai non siede più in Parlamento ed è per questo motivo che, la scorsa settimana, abbiamo rivolto le nostre istanze a Piero Fassino che a Roma potrà diventare valido interlocutore del Governo». I sindacalisti lucani commentano la visita del leader Prc. «Noi avevamo già da tempo avviato i contatti con i colleghi di Chiavari – spiega il responsabile dell’indotto Sata della Fiom, Vittorio Cilla – con un coordinamento dei tre sindacati confederali di Basilicata e Liguria che ha preceduto l’incontro del quattro settembre scorso a Roma. Questa è una strada giusta da seguire». Un’ultima analisi. “Bene fanno le forze di opposizione – conclude il responsabile dell’indotto Uilm, Marco Lomio – ad aprire una nuova stagione che faccia discutere sui temi dell’occupazione. Qui oltre un milione di posti di lavoro sono ormai sfumati. Questa è la vera emergenza sociale”. Vittorio Laviano

Il segretario del Prc, Paolo Ferrero

INSIEME OPERAI DEL SUD E COLLEGHI DEL NORD

Da Rionero alla Lasme per difendere le fabbriche

Festa della Fiom: l’autunno caldo parte da San Nicola PARTE da Melfi, e più precisamente dal presidio della Lasme, L’autunno caldo del sindacato italiano, parte da Melfi, tenendo insieme i lavoratori del Sud e colleghi del Nord. Si discuterà anche delle nuove iniziative sindacali da mettere in campo nei prossimi mesi, che si annunciano particolarmente difficili dal punto di vista occupazionale, nel corso della terza festa operaia organizzata dalla Fiom Cgil, che si terrà domani nell’area industriale di San Nicola, davanti allo stabilimento dell’indotto Fiat dove 174 persone stanno lottando per salvare il loro lavoro. In mattinata, invece, nel centro sociale di Rionero è prevista la riunione dei delegati Fiom. In serata, invece, a partire dalle ore 20 e 30, i Peloso folk in concerto La terza festa operaia si svolge in un clima di grandeimpegnosindacale indifesadell’occupazione e dei diritti contrattuali messi a duraprovadalla crisisocialeprovocatadal-

le scelte finanziarie sbagliate del capitalismo mondiale. Il titolo della terza festa operaia “Cantiere aperto per la democrazia” indica «l’impegno che la Fiom Cgil - spiega il sindacato - sta sviluppando nel Paese e in Basilicata per garantire ai lavoratori e alle lavoratrici, veri produttori della ricchezza, il ruolo insostituibile di soggetto di trasformazione della società per sconfiggere il modello liberista, e su come affermare un modello di società basato sulla solidarietà e sulla giustizia sociale. In particolare, nei dibattiti saranno affrontati i temi: Nord-Sud “Contro la Crisi”; “Settore Auto” la sfida del cambiamento tra incubo e realtà. «Discuteremo anche - aggiunge la Fiom - su come continuare l’iniziativa sindacale in autunno e lo faremo insieme ai lavoratori del Nord del centro e del Sud per rilanciare l'unita' dei lavoratori. Ai dibattiti parteciperà il segretario generale, Gianni Rinaldini.

L’INTERVENTO

Dati Svimez: una regione a corrente alternata LEGGENDO i dati sulla congiuntura del Mezzogiorno, pubblicati dallo Svimez e riguardanti i primi tre mesi del 2009, la nostra regione si presenta come una realtà a corrente alternata dove convivono dati interessanti come lo sviluppo del comparto agricolo, che segna un +22%, e dati assolutamente negativi come i tempi di progettazione delle opere pubbliche, che in media richiedono 1075 giorni, ben al di là della media nazionale che è di 900 giorni, e la gestione differenziata dei rifiuti che è realizzata soltanto per l'8% della produzione a fronte del 42% del nord. In questo panorama frastagliato si colloca anche il dato fortemente negativo che conta 3400 persone partite per il centronord nel 2008 per poter lavorare, confermando la Basilicata come terra di migranti e pendolari e le migliaia di posti di lavoro perduti nel settore manifatturiero. È dalla lettura di questa realtà che deve nascere una discussione ampia sul ruolo del Mezzogiorno e sulle politiche da

adottare. La Cgil, da tempo ha indicato una serie di priorità: creazione di una rete di collegamento infrastrutturale tra i maggiori centri del mezzogiorno, defiscalizzazione di pensioni e salari, lotta alla criminalità organizzata per stimolare investitori italiani ed esteri, sviluppo delle potenzialità dei territori senza deprimere la professionalità delle persone, formazione costante delle persone che costituiscono la risorsa insostituibile del sud, interventi incisivi per garantire la qualità dei servizi aumentandone l'accesso da parte dei cittadini. A tutti questi punti va aggiunta la volontà seria e fattiva di innestare una politica energetica ed ambientale che vada in direzione dello sviluppo e della ricerca nel campo delle fonti rinnovabili e contempli, allo stesso tempo, una gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Un altro tassello fondamentale è la ripresa degli investimenti pubblici e privati, con il ruolo chiave dei grandi gruppi Fiat ed Eni e delle istituzioni che dovranno farsi

garanti della trasparenza nell'attribuzione dei fondi e del controllo sul raggiungimento dei risultati, partendo dall'impiego di strumenti di valutazione che contemplino verifiche in itinere. In questo senso è cruciale la lotta alla criminalità organizzata. Quelloche viviamoè un periodo di crisi industriale pesante. Quello a cui dobbiamo aspirare è la definizione di una politica di sviluppo economico solidale e democratica dove le istituzioni assumano un ruolo più responsabile di mediazione degli interessi nei rapporti tra le aziende, i lavoratori, il territorio. È evidente che non bastano le politiche regionali ma serve una responsabilità diretta del governo centrale La CGIL promuoverà iniziative di lotta che possano sostenere le ragioni per conseguire gli obiettivi di una società che riconosca nel valore sociale del lavoro il cardine per lo sviluppo della Basilicata e del mezzogiorno. Antonio Pepe Segretario Generale Cgil Basilicata

L’intervento di Alternativa sindacale

«Fiat sta smantellando l’indotto di Melfi Vi spiego perché» MELFI - “Just in time” si traduce “giusto tempo”, ma nel linguaggio industriale significa eliminazione del magazzino, riduzione dei rischi d’investimento e aumento dei profitti. Circa venti anni fa è stato l’uovo di Colombo con cui la Fiat ha creato l’indotto di San Nicola di Melfi, promesso posti di lavoro in terra di disoccupazione, incassato una barca di soldi pubblici ed organizzato un sistema di produzione chiamato prima TMC1, poi TMC2 ed ora OCRA, che eliminava i tempi umani misurati dai cronometristi. Grazie a questo e grazie a Melfi, ove ancora i salari restano inferiori a quello del gruppo nazionale, la Fiat è uscita dalla crisi ed ha accumulato enormi profitti che le hanno consentito disbarcare inAmerica e di tentare avventure tedesche. Sembrava che tutto funzionasse alla perfezione con un capitalismo capace di rinnovarsi a sempre vincente, ma non era stato calcolato il fattore umano. Si il fattore umano quel qualcosa che i capitalisti proprio non riescono a programmare, a prevedere e ad evitare. Il fattore umano è quello che ha fatto saltare il “giusto tempo”, per cui ogni qualvolta una fabbrica dell’indotto si ferma, non per motivi tecnici ma sindacali, la Fiat-Sata è costretta a fermarsi e questa cosa negli ultimi tempi si è accentuata esplodendo con lo sciopero di circa una settimana all’ex Ergom. Da qui la Fiat ha deciso il graduale smantellamento dell’indotto di San Nicola di Melfi ed ha cominciato dalla Lasme che pur in passato non ha mai creato problemi e le cui maestranze non hanno brillato per la solidarietà verso i loro colleghi della Sata e degli altri stabilimenti dell’indotto. Questo lohanno capitoanche gli altri ma non viene detto esplicitamente, forse per non creare allarmismo ma a mio giudizio è un grave errore e non aiuta la vertenza Lasme. Il segretario nazionale della Fiom ha detto che l’impressione è che da Torino si voglia riordinare l’intero sistema dell’auto componentistica che è la stessa cosa, ma usa un linguaggio per addetti ai lavori che non fa esplodere il problema come sarebbe necessario fare. C’è da chiedersi se senza una vertenza regionale che coinvolga in prima persona il governo nazionale e veda partecipe tutte le forze produttive della Basilicata è possibilefar cambiareidea alla Fiat? Io penso proprio che non sia possibile salvare la Lasme e l’intero indotto Fiat senza una vertenza occupazionale di carattere regionale o generale perché la Fiat ha sempre fatto tutto quello che ha voluto.

Fare una semplice lotta di resistenza, che pur è necessaria, lo ritengo sbagliato perché privo di sbocchi che non siano i soliti ammortizzatori sociali che tutti invocano di estendere, ritengo che è necessario individuare delle iniziative alternative e valide che sconfiggano questo piano della Fiat che salvi l’occupazione e lo sviluppo e non solo il reddito delle famiglie. In modo provocatorio e un pò demagogico il neosegretario regionale della Uil ha proposto che i padroni della Lasme consegnassero le chiavi dello stabilimento agli operai, ma nessuno gli ha risposto, anzi mentre lo stesso lo diceva davanti alle telecamere il segretario della Cgil ha abbassato lo sguardo ed ha fatto un sorriso fra il sornione ed il beffardo. Carmine Vaccaro non si è accorto che involontariamente ha detto una cosa giusta e valida (diversamente avrebbe insistito) perché il sistema di impedire lo smantellamento delle fabbriche finanziate con soldi pubblici è quello di espropriarle in base ad una vecchissima legge ancora in vigore, che consente ai sindaci di farlo a fronte di situazione di emergenza e di interesse pubblico e non certo di aspettare che i padroni consegnino le fabbriche agli operai. Questo sarebbe il primo passo per organizzare gli operai in cooperative di produzione e lavoro assistite da una apposita finanziaria regionale,sul tipo della ex Gepi nazionale che interveniva sulle fabbriche fallite, salvandole e rimettendole sul mercato. In Basilicata la Gepi questo lo fece con successo con la Cartiera di Avigliano che aveva circa 40 dipendenti ed ora ne ha più di 100. Per anni hanno predicato «meno Stato e più mercato», mettendo il pubblico a servizio dei privati ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ora se si vuole veramente voltare pagina e salvare l’occupazione bisognerebbe fare il contrario e si potrebbe fare della Basilicata non un laboratorio politico alleandosi conl’Udc maun laboratorio economico riscoprendo la partecipazione pubblica nell’attività produttiva. Vito Fernando Rosa Segretario di Alternativa Sindacale

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16 24 ore in Basilicata Al presidio dei lavoratori della Lasme di Melfi la visita di Paolo Ferrero: «Uniti si vince»


Gli agenti della Polizia di Stato sequestrano 22 piante in pieno bosco e 5 grammi di coca

Piantagione di cannabis: 3 arresti a Melfi MELFI - La zona è impervia, il bosco fitto e le piante già molto sviluppate. Qui, a contrada Serre di Melfi, ci arrivano in pochi, la zona è lontana dagli occhi indiscreti: il luogo ideale per coltivare cannabis. Gli investigatori, però, si sono accorti della piantagione: ben 22 piante di cannabis ben nascoste tra gli alberi. Hanno quindi fatto le dovute in-

dagini e poi hanno atteso. Quando hanno visto i due, G. P. di 48 anni e D.N, di 46 anni, già noti alle forze dell’ordine che sul luogo si erano recati per curare le piante, gli agenti del commissariato della Polizia di Stato, li hanno arrestati. Sono state sequestrate 22 piante già molto sviluppate. Mentre sull’auto che i due avevano utilizzato per raggiungere la piantagione sono stati trovati cin-

que grammi di cocaina, ancora da dividere in dosi. Infine, sul balcone della casa di uno dei due, sono stati trovati altri quattro arbusti di cannabis: il figlio del proprietario della casa è stato arrestato perchè ha cercato di ostacolare l’attività della Polizia. I tre arrestati sono accusati di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Verrà installata sulla vetta, a 1500 metri, la statua in bronzo raffigurante la Madonna

Pollino: sodalizio fra arte e natura Sabato l’inaugurazione dell’opera sacra della Du Barry con De Filippo e Perri POLLINO - Quando l’arte sposa la bellezza di un paesaggio incontaminato: è il caso della statua di bronzo raffigurante la Madonna del Pollino che verrà posta, sabato, sulla vetta più alta che domina il territorio di San Severino lucano, a 1500 metri di altezza. Arte sacra per celebrare una madonna molto venerata dalle popolazioni lucane, che ogni anno la portano inpellegrinaggio versoe poidal suosantuario di montagna. La cerimonia, che inizierà con unasanta Messa alle ore18 e sarà presieduta dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, del vescovo della Diocesi di Tursi Lagonegro Francesco Nolè, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, del sindaco di San Severino Lucano, Saverio Carmine Di Stefano, del direttore generaledell’Apt, GianpieroPerri e, naturalmente dellascultrice DaphnèDu Barry, si svolgerà in concomitanza con la giornata di veglia e preghiera che ogni anno precede la discesa della Madonna dal santuario verso la Chiesa Madre di San Severino Lucano e che richiama in pellegrinaggio le popolazioni dell'area. La statua, realizzata dalla scultrice olandese Daphnè Du Barry che ne ha anche disegnato il bozzetto, dominerà l’intera valle del Frido , in cui ricade il territorio di San Severino Lucano e rientra fra le azioni di valorizzazione del patrimonio religioso e culturale del territorio regionale e segnatamente del Parco del Pollino, messe in campo dalla presidenza della Giunta della Regione Basilicata, dal comune di San Severino lucano in cooperazione con le autorità religiose locali. La scelta di un’artista come Daphnè Du Barry, scultrice rinomata nel panorama europeo, eclettica, ritrattista e soprattutto votata alle raffigurazioni del sacro (ha infatti tra le molte sue opere realizzato alcune sculture per Giovanni Paolo II) risponde alla volontà di celebrare e promuovere il patrimonio della Basilicata attraverso la grande arte. Intento, questo, che la Regione Basilicata persegue invitando artisti di fama internazionale a realizzare opere da collocare in diverse aree della Basilicata. Si pensi alle installazioni di ArtePollino, Un altro Sud, il percorso delle opere dello scultore Marino di Teana nel suo paese natale ( il centro di Teana appunto) ed ora alla Ma-

IL PROFILO DELL’ARTISTA

L’artista Daphnè Du Barry incontra il Papa Giovanni Paolo II

donna del Pollino della Du Barry. La statua, realizzata dalla scultrice a Marina di Pietrasanta, località toscana famosa per le sue fonderie artistiche, è alta mt 2,20 e sarà collocata su un basamento già esistente sulle pendici del Monte Pollino. Daphnè Du Barry ha effettuato lo scorso autunno n primo sopralluogo nel sito in cui l’opera avrebbe trovato la sua collocazione ed ha dichiarato di essere rimasta molto colpita per la bellezza del paesaggio, per la spiritualità che vi si respirava e la pace ed il silenzio, ingredienti ideali pertrovare ispirazioneper un'opera sacra. Dopo un primo bozzetto in creta l'artista ha iniziato a lavorare alla statua in bronzo, tornita intorno alle figure di una Madonna non statica , ma colta nell'atto di esporre il proprio bambino verso la valle, suggellandone così l'immagine benedicente rivolta a tutti gli abitanti della vasta area del Pollino. «L’arte, con la sua versatilità, si presta ad esaltare la tradizione del patrimonio

Seconda edizione dell’iniziativa

A Maratea tornano le giornate alcologiche L’azienda sanitaria locale di Potenza organizza la seconda edizione delle giornate alcologiche di Maratea, dal tema “Società, cultura, salute mentale, per l’11 e il 12 settembre, al Gran hotel Pianeta Maratea. La legge regionale di riordino del servizio sanitario ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato socio-sanitario alle problematiche di salute, benessere e di protezione sociale. Sul territorio regionale, nell’area dei comportamenti d’abuso, opera il centro di Riablitazione alcologica di Chiaromonte, che attua un modello in cui si realizzano trattamenti tra loro integrati e l’integrazione di soggetti produttori di servizi con le loro specifiche offerte. Proprio dell stato dell’arte e delle prospettive in ordine alla prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi d’uso, abuso e dipendenze di sostanze psicotrope e da “dipendenza senza droga” si tratterà nella seconda edizione delle giornate alcologiche di Maratea.

culturale della Basilicata - dichiara il direttore Perri - ma anche a valorizzarne il suo territorio. Ecco perché installazioni di respiro internazionale, realizzate ad hoc per alcune aree particolari, mentre promuovono ancora una volta la Basilicata come location ideale per le diverse forme d'arte (si pensi anche al cinema) , rendono la regione stessa come un museo a cielo aperto, da fruire e non solo da ammirare. Un'installazione dinamica, che si snoda insieme al territorio che la riceve e valorizza al contempo la bellezza del suo patrimonio». «La grande ricchezza del patrimonio naturalistico della Basilicata - aggiunge il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - si pone quale scenario privilegiato per installazioni d'arte di richiamo internazionale. E sarà sempre con maggiore impegno dunque che la Regione Basilicata sosterrà questo felice sodalizio fra arte e natura come strumento di promozione del territorio lucano».

DAPHNè Du Barry nasce ad Arnhem, nei Paesi Bassi, nel 1950. Infiammata dall’amore per l’arte a vent’anni, effettua i suoi studi di disegno a Parigi presso il maestro ungherese Akos Szabo, quindi frequenta l’Accademia delle arti e del disegno a Furente, dove diventa anche allieva dello scultore Marcello Tommasi a Firenze. Pur risiedendo a Montecarlo, Daphnè Du Barry lavora per molta parte dell’anno in Italia ( in Toscana, dove peraltro fonde a Marina di Pietrasanta il bronzo per tutte le sue opere) . Molto prolifica la sua produzione di sculture, collocate nelle principali piazze, cattedrali, castelli e Palazzi nobiliari in Europa. La Du Barry ha infatti realizzato, fra le altre , una Pietà per la Cattedrale di Guascogna, un Cristo in Croce per la Cattedrale di Monaco, un San Giovanni Battista per il Castel Sant'Angelo a La Valletta , Malta, Il Battesimo di Clodoveo ad opera di San Remigio per il sagrato della Basilica di San Remigio a Reims. Oltre alla sua produzione di arte sacra, l'artista realizza molti ritratti , sempre in bronzo, di reali d'Europa ( la Regina Beatrice d'Olanda, il Principe Ranieri III e la Principessa Grace di mOnaco, Charles De Focauld a Stasburgo, Luigi Bocherini a Lucca , Salvador Dalì al suo cavalletto, Giovanna D'Arco in preghiera prima della battaglia D'Or-

leans, il Piccolo Principe e Antoine de Saint Exupèry e molte altre installazioni. Ha vinto il Premio Tito Cassini a Firenze nel 1996 e l'anno seguente il Premio Renaissance des Arts a Parigi. E' stata inoltre insignita dell'onorificenza di Dama dell'Ordine di San Silvestro in Vaticano e di Cavaliere dell'Ordine di Malta. Nella sua arte Daphnè Du Barry concentra sapienza, ricercatezza della vitalità e gusto estetico, dichiarando sempre che “ Bisogna soffocare il brutto nell'abbondanza del bello”. Il percorso artistico di Daphnè Du Barry segue molto quello spirituale che lei dichiara di aver abbracciato in maniera totale dopo essere riuscita a completare una Maria Maddalena cui da tempo lavorava senza esito positivo. Delle sue opere a soggetto sacro i critici sono concordi nel sottolineare una matrice spirituale ed intimistica molto forte : «I suoi bronzi di arte sacra nonsi rivolgonosolamente ai vostri sensi, ma parlano alla vostra anima- dice la giornalista scrittrice francese Gabrielle Cluzel(…) .la sua scultura non segue la corrente, eppure è straordinariamente moderna perché è ovviamente eterna e la sua facoltà di aprire gli occhi al sacro è misteriosa e perturbante allo stesso tempo, tale da non farci dubitare della missione spirituale di Dapnè Du Barry ».

I contributi previsti dai bandi del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 come opportunità per le aziende

Oggi a Grumento seminario sul Psr GRUMENTO NOVA - I contributi previsti dai bandi del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 come opportunità per le aziende agricole lucane: per darne capillare informazione nel comprensorio della Val d’Agri, l’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura) e il dipartimento della Regione Basilicata, in collaborazione con il Comune di Grumento Nova, hanno organizzato un seminario di presentazione dei bandi per oggi, con inizio alle ore 18, presso l’Hotel Lykos di Grumento. Durante l’incontro saranno illustrati i 4 bandi del Psr 20072013 attualmente aperti, che hanno recentemente subito una proroga dei termini di presentazione delle domande. I

L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti

primi 3 bandi sono correlati alla Misura 112 “Insediamento dei giovani agricoltori”, alla Misura 121 “Ammodernamen-

to delle aziende agricole”, e alla Misura 311 - Azione C “Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da

fonti rinnovabili”, i cui termini scadono il 15 novembre. L’altro bando è riferito alla misura 132 “Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare”, la cui scadenza è stata prorogata al 15 ottobre. L’incontro, rivolto agli imprenditori agricoli, sarà aperto dal sindaco di Grumento Nova, Vincenzo Vertunni. Sono previsti gli interventi dell’assessore all’agricoltura di Grumento, e del responsabile dell’Azienda sperimentale “Bosco Galdo” dell’Alsia, Antonio Imperatrice. Vi parteciperanno i rappresentanti locali delle organizzazioni professionali agricole, mentre le conclusioni saranno curate dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti.

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Residenti e commercianti denunciano per l’ennesima volta il degrado del salotto cittadino

Un centro troppo “periferico” Sotto accusa i ragazzi: maleducati, violenti, sporchi e spesso ubriachi DEGRADO e abbandono. È così che alcuni residenti del centro storico di Potenza denunciano lo stato in cui si trova la zona più frequentata della città. Da un capo all'altro di via Pretoria, attraversando antiche viuzze, ci si imbatte solo in lattine di birra, carte e bottiglie di alcolici. Muri imbrattati e citofoni rotti. Soprattutto al mattino quando, i meno fortunati, sono costretti a evitare chiazze di vomito e cacche di cane. Lo racconta chi in centro ci abita o ha delle attività commerciali, ma basta farsi un giro “turistico” per verificarne la veridicità. Il problema non è solo ambientale. Oltre al manto di sporcizia che ricopre la zona, i disturbi sono anche di quiete pubblica. Le segnalazioni si allargano a macchia d'olio. Vico Fratelli Bandiera, Largo Duomo, Via dei sacerdoti liberali, Vico Lapenna, Largo D'Errico, Via XX Settembre, San Michele, Via Orazio Flacco. Queste sono solo alcuni dei punti incriminati. Vito Lauciello ha un negozio in Vico Fratelli bandiera. «Il lunedì mattina troviamo di tutto - dice - lattine, bottiglie di birra. Non ci sono bagni pubblici, per cui vengono a fare i loro bisogni nel vicolo. Per non parlare degli escrementi lasciati dai cani. L'altra volta erano proprio davanti al negozio. Ovviamente ho dovuto pulire io. Gli operatori ecologici arrivano fino ai primi scalini e non vanno oltre. Più volte all'angolo della scalinata abbiamo trovato vomito. Fortunatamente era lontano dal negozio ma la puzza si sentiva ugualmente. Non ha pulito nessuno. Gli operatori ecologici hanno detto che non è di loro competenza. Solo quando è piovuto il vomito è andato via». Michela, invece, ha una piccola sartoria a Largo Duomo. «Qui generalmente è pulito. Ma i vicoli che circondano la zona assolutamente no. Lattine di birra a non finire. Anche di giorno, perché d'estate ci sono ragazzini che bevono dalla mattina alla sera». Tra le stra-

Sopra Vito Lauciello. A sinistra A. L. Nelle altre foto il degrado dei vicoli principali del centro storico

de che conducono a Largo Duomo ci sono Vicolo Lapenna da un lato e Via dei sacerdoti liberali dall'altro. Anna Cierpol lavora presso un ufficio nel vicolo Lapenna. «Ci sono adolescentiche quisi radunanoper bere. Lasciano lattine di birre ma soprattutto tanta puzza di urina. Gridano, cantano, hanno comportamenti poco educati. A volte è imbarazzante, soprattutto per i clienti. Hanno anche rotto la cassetta della posta e quella del gas». Il signor Laguardia abita proprio lì. Fortunatamentela cameradalettonon siaffaccia sul vicolo. Sabato scorso è sta-

to vittima di un episodio davvero spiacevole. «Stavo portando a passeggio i miei cani - racconta - quando un ragazzo ubriaco prende a calci la cassetta della posta. Io intervengo e lui, di risposta, prende a calci la cagnolina più anziana. Io non reagisco, me ne vado semplicemente e lui prende ad insultarmi. Sono stati le stesse compagne del ragazzo a chiamare le forze dell'ordine». Si vocifera, inoltre, anche di strani traffici nel vicolo. Altro punto di ritrovo delle nuove generazioni, è San Michele. Anche qui non mancano bicchieri di carta e bottiglie di

birra. Il chiasso dura fino a tardi, creando diversi disagi. Addirittura, un fedele che frequenta la Chiesa, racconta che qualcuno tempo fa abbia inciso sulla porta della Chiesa la scritta satanica 666. Il parroco ha dovuto fare dei lavori per cancellarla. Procedendo verso Montereale, zona di passaggio è Via Orazio Flacco. A. L. ha un'attività commerciale da qualche anno. «Ho subito diversi atti vandalici - racconta - più volte sono corso al negozio in piena notte perché avevano preso a calci la saracinesca facendo suonare l'allarme.

Era visibilissima l'impronta del piede del ragazzo, tant'è che sono riuscito a leggere la marca impressa sulla suola, molto conosciuta e per giunta molto costosa». «Non ce la facciamo veramente più - esclama Giuseppe Lorusso, a spasso per il centro con il nipotino - Io abito in Via Pretoria e il piccolo a Via XX Settembre. Sporcizia, chi fa a botte, droga. Siamo esasperati». Per molti è un questione di cultura: «Non siamo educati al rispetto», dicono. Tutti, però, sono d'accordo su una cosa: servono maggiori controlli. Anna Martino

Il deputato Salvatore Margiotta ha presentato una Risoluzione alla Commissione Difesa

Lettera aperta 91° Battaglione alla Camera al presidente Si amplia l’adesione alla manifestazione organizzata per il 16 settembre Berlusconi «HO PRESENTATO alla Camera dei deputati una Risoluzione in IV Commissione (Difesa), con la quale si impegna il Governo, e in particolare il ministero della Difesa a rivedere con tempestività la decisione di sopprimere il 91° Battaglione». E’ quanto ha dichiarato Salvatore Margiotta, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati. La risoluzione è stata sottoscritta anche dal capogruppo del PD in Commissione, Rosa Villecco Calipari, e dal deputato del PD, Antonio Luongo. «Contestualmente - continua il deputato ho chiesto ai deputati della maggioranza, Taddei, Moles e Lamorte, di sottoscriverla a loro volta, in modo da svolgere unitariamente una forte azione sul Ministro della Difesa, nell'esclusivo interesse della nostra regione. Non si può infatti accettare che la città di Potenza venga ad essere privata di una struttura importante per la sua storia, la sua fisionomia sociale, la sua economia; ciò desta grande preoccupazione nella comunità lucana, come dimostrano le 18000 firme di cittadini raccolte dai Comitati di Quartiere di Potenza. La Regione Basilicata rimarrebbe sprovvista di ogni presidio mili-

tare, aggravando con ciò la situazione di tutte le regioni meridionali che sono invece le maggiori contribuenti nel reclutamento dei volontari. Peraltro alcuni atti parlamentari del recente passato rafforzano la nostra richiesta: infatti il 5 novembre 2003 il Governo ha accolto, alla Camera, un ordine del giorno a prima firma dei deputati Molinari e Blasi, con il quale si impegnava l'Esecutivo a “scongiurare la soppressione della Caserma del 91° Batta-

glione Lucania”; inoltre la IV Commissione, il 26 luglio 2005, nell'esprimere parere favorevole al decreto sulla razionalizzazione della distribuzione delle strutture militari, aveva specificato, tra le osservazioni, l'esclusione della soppressione del 91° Battaglione, se non previa istituzione di sede del 232° Reggimento trasmissioni a Potenza. Il Comune di Potenza, e per esso il sindaco Santarsiero, ha svolto ogni possibile azione, per quanto di sua com-

petenza, per scongiurare la chiusura della Caserma, ed ha, tra l'altro, individuato nell'ambito del Piano Comunale diProtezione Civileun'area di proprietà pubblica destinata a strutture militari. Auspico che in Parlamento si possa trovare unità e coesione su una vicenda così delicata; al contempo, aderisco in modo convinto alla manifestazione del 16 settembre, organizzata dai Comitati di quartiere della città di Potenza e dal sindaco, Vito Santarsiero».

L’INIZIATIVA

Fattorie didattiche: oggi seminario a Potenza

Bambini in fattoria

SALGONO a 32 le Fattorie didattiche della Basilicata. Una vera “rete” di strutture operanti sul territorio, composta da operatori agricoli e agrituristici che fanno del lavoro quotidiano nei campi un sapere da trasmettere ai più piccoli e a tutti coloro che abbiano voglia di riavvicinarsi alla natura. Per questi “maestri” speciali è in programma per oggi, a Potenza, un primo seminario di aggiornamento professionale, organizzato dall’Alsia d’intesa con il Dipartimento Agricoltura e Svi-

luppo Rurale della Regione Basilicata. Il seminario risponde alle norme sulle Fattorie didattiche regionali che delegano l’Agenzia a realizzare incontri periodici di aggiornamento. Questo primo appuntamento - che si svolgerà a partire dalle 9 presso l’Ufficioprovinciale dell’Alsiaed è destinato ai soli iscritti nell’Elenco - prevede una prima parte dedicata alle attività del Dipartimento e una seconda dedicata alla presentazione della realtà delle Masserie didattiche della vicina Puglia.

UNA LETTERA per salvare la Caserma è stata scritta da Anna Giosa, rappresentante delle “Vedove della Caserma”. Giosa chiede «un urgente incontro per meglio poterLe illustrare la reale situazione riguardante l’imminente chiusura in Basilicata della Caserma Lucania, unico presidio militare in regione. Alla vigilia dell’importante appuntamento elettorale che vedrà il rinnovo dell’assemblea regionale la nostra regione sta per essere privata dell’unica struttura postaapresidio dellasicurezzadeicittadini in caso di gravi calamità naturali. Le scrivo qui rappresentando le mogli e compagne degli ufficiali e sottoufficiali in forza all’Esercito Italiano e di stanza al “91° Battaglione Lucania” e con questo scritto ci chiediamo e Le chiediamo le ragioni dell’assenza dei rappresentanti politici del PDL dalla lotta intrapresa da tutti i cittadinidellaregioneal dilàdelleappartenenze politiche. Quasi che la vita e i problemi della cittadinanza, delle piccole imprese e delle famiglie non riguardino la formazione politica da Lei voluta e fatta nascere. Con quali credenziali i rappresentanti politici del PDL potranno chiedere ai cittadini della regione l’appoggio elettorale per il governo della Regione?».

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Potenza


Stamattina presidio premanente dei lavoratori precari in piazza Mario Pagano

La scuola scende in piazza Sono 1.047 i posti di lavoro (docenti e Ata) che si perderanno in Basilicata CONTINUANO le proteste dei precari del corpo docente di Potenza e provincia contri i tagli imposti per il triennio 2009/2012 dalla Riforma Gelmini. Ieri, infatti, il coordinamento precari, che si è costituito spontaneamente qualche giorno fa, ha indetto un'assemblea al Mediafor di Potenza. Presenti alcuni rappresentanti delle istituzioni, come il presidente della ProvinciaPiero Lacorazza e il sindaco di Balvano, le sigle sindacali di Potenza e Matera e una delegazione dei precari del corpo docente di quest'ultima. Scopo dell'assemblea: mettere in campo strategie e idee per presentare una comune piattaforma di proposte al ministro dell'istruzione. Sono 1.047 i lavoratori tra docenti e personale Ata che in Basilicata, ad oggi, perderanno il posto di lavoro. Non sono solo numeri. Sono famiglie, professionisti che si trovano oggi ad elemosinare ciò che spetta loro di diritto. E non è solo il diritto al lavoro. È anche il diritto allo studio a essere minato. Per tanto, le richieste del coordinamento precari non riguarda solo il mantenimento dell'organico e la stabilizzazione triennale dei docenti precari, approvata dal precedente governo. Chiedono l'utilizzo dei finanziamenti europeiper garantire il numero adeguato di docenti di sostegno. Ancora, un numero adeguato di alunni per classe (la riforma ne prevede trenta) e lo sblocco del turn over, sostituendo gli insegnanti in pensionamento. Non si può prescindere la questione occupazionale da quella della qualità dell'offerta formativa. Da qui, l'iniziativa di inviare alla Asl, ai Vigili del fuoco e all'Ufficio scolastico provinciale un esposto per la verifica e il controllo dell'igiene e della sicurezza delle aule scolastiche delle scuole di Po-

i commenti I senatori Filippo Bubbico, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi (Pd) hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione in cui hanno evidenziato che sono «1.047 i posti di personale docente e Ata sottratti alla qualità dell’offerta formativa dei giovani lucani». I tre senatori lucani hanno detto che «non si comprendono i criteri oggettivi che hanno portato a questa situazione penalizzante per i servizi e le funzioni che l’ordinaria attività scolastica richiede. Il depauperamento delle esperienze qualitativamente più formative che sarà operato con la perdita di più di mille operatori scolastici, sarà evidente e peserà sulla formazione delle identità nel presente e nella costruzione del futuro dei nostri figli. Si pensi, infatti - han-

tenza e provincia in vista della riorganizzazione della rete scolastica, che prevede la possibilità della formazione di classi con anche 30 alunni. Perché queste richieste abbiano un minimo di validità e non siano solo «voci nel nulla», i precari chiedono pieno appoggio alle istituzioni e al mondo del sindacato. L'invito, per i secondi, a fare lotta comune e per i primi, l'appello a farsi garanti e intermediari con il governo centrale per risolvere una situazione di estrema emergenza. Non sono mancate risposte immediate. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, pur non presente all'assemblea per motivi personali, sollecitato dal sindaco di Balvano, ha dato la sua disponibilità come presidente dell'Anci per un incontro formale previsto la prossima settimana. Dopo il tavolo di confronto convocato dal presidente della Provincia di Matera, Gianantonio Stel-

L’INIZIATIVA

no aggiunto - alla completa soppressione di 270 posti di personale specializzato e dedicato ai laboratori, ad attività di tempo pieno e prolungato che non è altro che soppressione di qualità formativa e di opportunità di crescita. L’articolo 34 della Costituzione è totalmente rinnegato e a niente sono valse le iniziative intraprese da parte nostra e del governo regionale per evidenziare la gravità delle conseguenze di una scelta scellerata come questa a cui la Basilicata sta assistendo». Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente del gruppo Prc in consiglio regionale Emilia Simonetti, che ha partecipato all'assemblea dei Cobas. «Nella scuola pubblica - dice Simonetti - non meno di 4 mila persone, tra personale docente e Ata in Basilicata rischiano nel giro di tre anni di restare fuori dalla scuola». Simonetti ha ribadito l'impegno «a tenere alta la tensione di istituzioni e politica sul dramma dei precari e di adoperarsi per mantenere unito il fronte sindacati-lavoratori della conoscenza, allargandolo agli studenti e alle famiglie, le altre “vittime della mattanza”, in modo da fron-

la, con il presidente della Provincia di Potenza, la Regione e sindacati di settore, ha Lacorazza affermato: «Siamo in attesa di sapere come distribuire gli 80 milioni di euro previsti dal governo, pur non condividendo affatto questa forma di federalismo fiscale, perché di questo si tratta. Siamo ancora nella sfera di competenze dello stato. Detto ciò, posso già anticipare che il presidente della Regione incontrerà i sindacati nei prossimi giorni e che l'emergenza scuola sarà trattata nella prossima conferenza StatoRegione». Intanto, dalle 10 di stamattina, davanti il palazzo della Prefettura di Potenza, inizierà il presidio permanente deiprecari diPotenza eprovincia con lo scopo di allargare la protesta a tutti, famiglie incluse. Il problema non è solo degli insegnanti, dei precari o della scuola. Il problema è dell'intera comunità. Anna Martino

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teggiare adeguatamente l'attacco, senza precedenti, alla scuola pubblica mosso dal Governo di centrodestra. In attesa di conoscere il Piano al quale sta lavorando il dipartimento Formazione-Lavoro della Regione e in dettaglio il provvedimento del ministro Gelmini per l'introduzione del cosiddetto contratto di disponibilità - ha aggiunto - registro specie da parte delle donne in prima fila in questa battaglia, come testimoniato dalle manifestazioni a Potenza durante i conferimenti di cattedra e il presidio dell'Ufficio Scolastico Provinciale a Matera, una grande determinazione a continuare nella mobilitazione senza dover accettare “qualsiasi soluzione”. I precari della scuola sono una risorsa e non un “peso”, magari da alleggerire con l'estensione degli ammortizzatori sociali o altre forme di assistenza, perché la “Conoscenza” è il principale strumento di cui i popoli si dotano per perseguire una società dove "il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti", fondata cioè sui valori di giustizia, libertà e solidarietà sociale».

GLI SLOGAN

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Nelle due foto di Andrea Mattiacci la protesta dei precari al Mediafor

De Filippo contatta Errani SERVE un’azione comune delle Regioni per quanto riguarda i tagli alla scuola. Le Regioni italiane «non possono essere chiamate solo superficialmente per sostituirsi ai doveri di uno Stato che in un Paese moderno dovrebbe avere interessi ad investire in scuola e formazione»: lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, che ha avuto contatti con il presidente della Conferenza dei governatori, Vasco Errani, per cercare una strategia comune delle Regioni sui tagli alla scuola. De Filippo ha detto di stare «monitorando con puntualità tutti gli accadimenti nazionali e le norme che il Consiglio dei Ministri sta proponendo, ad esempio l'indennità di disoccupazione per i precari». L'obiettivo, di cui si è parlato con Errani, è quello di «trovare a quel livello una possibile e sinergica linea d'azione. Il secondo fronte del nostro impegno è proprio quello a livello locale, con un lavoro che stiamo facendo in comune con le istituzioni». «La Regione - ha aggiunto De Filippo - può sicuramente fare molto, anche perchè il nostro Fondo sociale europeo è stato in maniera lungimirante impostato per corrispondere adeguatamente anche ai bisogni della scuola. Attenzione alta, quindi, e un'azione decisa per sostenere il più grande serbatoio di futuro che è la scuola».

Liberalizzazione delle licenze, parla l’assessore al Commercio

Basta una richiesta al Comune e il “pranzo” sarà servito UNA piccola rivoluzione nel capoluogo nel settore del commercio grazie alla liberalizzazione delle licenze per ristoranti e bar. Con l'approvazione di una delibera di consiglio approvata il quattro di settembre, anche per questa tipologia di licenze infatti sarà necessaria una semplice richiesta presso il Comune. Una rivoluzione se si considera che con l'ultimo aumento del numero di licenze di questa tipologia si presentarono per una ventina di nuove licenze oltre un centinaio di richiedenti, soprattutto giovani. Un settore quindi nel quale si è sempre registrata una grande volontà di investire, volontà che però è sempre stata frenata dal numero chiuso. Insieme all'assessore al Commercio del Comune di Potenza, Giuseppe Cinefra, tracciamo le tappe principali del percorso tramite il quale il provvedimento è giunto alla sua approvazione solo pochi giorni fa. Come nasce l'idea di liberalizzare questo settore del commercio? «Prima di tutto bisogna ringraziare la sensibilità dei dirigenti del settore attività produttive, in parti-

colare Michele Lapenna, per aver subito recepito una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di un privato che non era riuscito ad ottenere una licenza presso il Comune di Milano. Il problema della compra vendita di questo tipo di licenza e della grande richiesta che è sempreesistita in questo settore non ha mai lasciato indifferenti i dirigenti comunali. Partendo da questa sensibilità è maturata la scelta di recepire immediatamente questa direttiva e di renderla vigente il prima possibile anche nel Comune di Potenza». Quali sono i motivi principali che hanno spinto l'assessore al Commercio verso l'approvazione di questa delibera? «Prima di tutto la speranza che possa innescarsi un circolo virtuoso grazie al quale con la libera concorrenza, migliori l'offerta per i consumatori. Inoltre che possano crearsi nuovi posti di lavoro e nuovi spazi di investimento, soprattutto per una fascia in costante sofferenza lavorativa come è quella dei giovani». Purtroppo però una brutta notizia per chi invece la licenza la possedeva già e la considerava un be-

ne prezioso? «La logica del numero chiuso è superata in tutti gli altri settori, era giusto porre fine alla compra vendita di queste licenze anche in questo settore e soprattutto permettere a tutti quelli che lo desiderano di poter investire. Il sistema del calcolo del numero delle licenze in base ad una serie di parametri si è dimostrato da sempre troppo complicato e spesso non in linea con le reali esigenze della città capoluogo di regione, dove c'è un notevole traffico di consumatori occasionali provenienti da zone limitrofe». Il settore del commercio non vive certamente un ottimo periodo a causa anche della crisi internazionale. Quali sono le strade che il suo assessorato appena insediato intende percorrere nel prossimo futuro per il suo rilancio? «Ritengo che sia necessario unificare gli sforzi di tutti gli attori in causa, attraverso incontri con le associazioni di categoria e i commercianti stessi, abbiamo intenzione di creare una serie di attività che uniscano gli sforzi di tutti. E' importante dare attenzione a tutte le zone della città, ma ritengo in modo particolare di voler rilanciare il ruolo

L’assessore Cinefra mentre spiega la delibera

commerciale del centro storico. Attraverso la regione e alcuni fondi europei stiamo valutando la possibilità di organizzare eventi importanti che chiamando in causa tutte le parti possano richiamare l'attenzione di un grande numero di consumatori. Penso ad esempio a quando, nel corso della mia scorsa esperienza di assessore allo Sport, attraverso l'organizzazione dell'evento dellanotte biancadello sport, portammo un aumento nelle iscrizioni delle palestre private di quasi il quaranta per cento degli iscritti». Alessandro Galella

AMICI DELL’HOSPICE Spettacolo di beneficenza GLI “Amici dell'hospice del San Carlo” alla festa della parrocchia di Santa Maria del Sepolcro. Domani sera, in concomitanza con la festa parrocciale, il cineteatro Don Bosco presenterà alle 20 “Tre pecore viziose” , commedia brillante in 3 atti Il costo del biglietto è di 8 euro e l’incasso sarà devoluto all' associazione "Amici dell' hospice San Carlo Onlus" per finanziare progetti di terapia del sorriso e occupazionale.

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Bookmark, la festa del libro torna nel centro storico

Barocco defilato e i suoi splendori

Interruzione idrica sul Nodo di Gallitello

Sport e salute, allo Stabile ultimo appuntamento

DOMANI torna Bookmark, la festa del libro tra i vicoli e le piazze del centro storico. La manifestazione durerà fino al 13 settembre. Nato nel 1999 Bookmark si caratterizza quest’anno per la declinazione “Ways Of Wine”: è un percorso il cui risultato è un sentimento di stupore e meraviglia (l’acronimo è infatti WOW) che si prova nel percorrere strade letterarie che intersecano quelle del vino, in un raffinato connubio celebrato da poeti e scrittori in ogni epoca e luogo. Un fil rouge che connoterà dunque la manifestazione e che attinge le sue radici in uno degli elementi più rappresentativi della cultura enogastronomica lucana: il vino.

DURERA’fino al prossimo 18 ottobre, nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo, la mostra “Splendori del barocco defilato”, arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento. La mostra è promossa dall’Università degli Studi della Basilicata in occasione del XXV anniversario della sua fondazione, e, insieme, dalla Regione Basilicata, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, dal Comune di Potenza, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Carical. L’evento espositivo intende presentare il consuntivo più aggiornato dell’attività di ricerca promossa negli ultimi anni dall’ateneo lucano.

ACQUEDOTTO lucano ha comunicato che per consentire il collegamento di una condotta in ghisa del diametro di 200 mm, alla condotta già esistente in via dell’Unicef, interessata dai lavori per il nodo viario del Gallitello, l’erogazione idrica sarà sospesa oggi dalle 21 fino a ultimazione lavori previsti intorno alle 6 circa di domani 11 settembre 2009 nelle seguenti zone del comune di Potenza: via Tirreno, via degli Oleandri e via delle Acacie. Qualche piccolo disagio, quindi, che interesserà una fetta abbastanza ampia della città di Potenza: il consiglio è quello quindi di fare una buona scorta d’acqua.

OGGI alle 18, nel teatro Francesco Stabile, si terrà la manifestazione finale dell’edizione 2009 del progetto “Sport e salute”. All’incontro, moderato da Loredana Costanza, parteciperanno il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, l’assessore allo Sport Gaetano Sabatella e i i responsabili dei Cam. Al termine del dibattito si terrà, sempre all’interno del teatro Francesco Stabile, uno spettacolo di danza a cura dei Cam. La manifestazione è stata realizzata con il contributo della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza

SERIVIZI

FUOCO VICINO ALLE CASE A CONTRADA CUGNO DELLE BRECCE

Al San Carlo l’ambulatorio “Day service senologico»

Brucia un terreno Un denunciato

PER I VIAGGIATORI

Orari di Trenitalia

Serve una pausa sigaretta

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; E’ STATA identificata e denunciata la persona che ieri sera ha appiccato il fuoco su un terreno di 8 ettari, adibito a pascolo in contrada Cugno delle Brecce. CI sono volute più di quattro ore per spegnere l’incendio divampato intorno alle 18 nella contrada alle porte di Potenza, nei pressi della Tangenziale Nord A dare l’allarme uno degli abitanti della zona che avvistate le prime fiamme ha chiamato la sala operativa del 115. Sul posto sono accorsi i Vigili del fuoco, la Protezione civile, la Polizia municipale e il Corpo forestale dello Stato. L’incendio è divampato in una zona impervia della contrada e questo ha ostacolato non poco le operazioni di soccorso e di spegnimento.

Operazioni che, tra l’altro, con il sopraggiungere del buio, si sono fatte ancora più difficili. A rendere ancora più complicata la situazione il fatto che le fiamme sono divampate in prossimità di alcune abitazioni che, infatti, per precauzione sono state fatte sgomberare immediatamente dagli uomini della Protezione civile. Tanta la paura dei residenti che hanno lasciato le loro case. Ancora nessuna notizia circa le cause dell’incendio: nella serata di ieri, infatti, sono arrivate poche informazioni, ma - stando lle prime indiscrezioni l’incendio sarebbe di natura dolosa. L’incendio ha fatto tornare alla mente le fiamme che due anni fa, dalla zona di Montocchio arrivarono fino a contrada Giuliano.

NUMERI UTILI Vigili del fuoco

Farmacie di turno

ACI Soccorso Stradale

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

TURNO NOTTURNO 10 Settembre

Polizia stradale

Diamante

Trenitalia

via Pretoria, 165

Inps

0971/22532

Antincendio boschivo Servizio taxi Enel

0971 54546 0971 335111

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726

Esercito

0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

347.3015277

Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

Italgas Guasti

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Acqua

Numeri utili

0971 654111

Prefettura

813294

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

• 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano.

Cara Angela, ti faccio i miei più sinceri e convinti auguri di buon compleanno. Il tuo Scemotto

Alla nostra Angela, una delle nostre collaboratrici più “collaboratrici”. Augurissimi per il tuo compleanno da tutta la redazione del Quotidiano

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

• Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Sala 1 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 18 - 20 - 22 Sala 3 Cherì 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Ricatto d’amore 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 5 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 6 La custode di mia sorella 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 7 Harry Potter 17.30 Il messaggero 20.30 - 22.30

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Chiuso

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

L’era glaciale 3 SCRAT sta ancora lottando per conquistare la sfuggente ghianda. Mannie e Ellie attendono la nascita del loro mini mammuth. Diego la tigre si chiede se non stia diventando troppo “mollaccione”.

Cherì NELLA Parigi del 1906, la bellissima e raffinata cortigiana Léa de Lonval ha una relazione con Chéri, il figlio della sua vecchia collega e rivale Madame Peloux.

Ricatto d’amore QUANDO la potentissima dirigente editoriale Margaret rischia di essere deportata nella sua terra natale, il Canada, dichiara di essere fidanzata con il suo assistente Andrew.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

Nelle foto di Andrea Mattiacci la situazione di contrada Cugno delle Brecce intorno alle 20.30, quando ancora l’incendio non era stato spento completamente

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Una mammografia

DAL PROSSIMO 14 settembre l’ospedale San Carlo di Potenza attiverà l’ambulatorio di “Day Service Senologico”, un’esperienza organizzativa d’avanguardia. Si tratta di un pacchetto di prestazioni ambulatoriali, tra cui la visita senologica, la mammografia ed ecografia mammaria, da erogare a favore di donne che presentano specifiche patologie del seno e In particolare potranno usufruire, di norma nel corso di un unico accesso, del day service senologico tutte le donne che presentano una neoformazione al seno, oppure risultino affette da una mastite o presentano fuoriuscita di sangue dal capezzolo. Sarà così notevolmente ridotto il loro stress lungo un percorso diagnostico che richiede diverse indagini e accertamenti. In tutte queste situazioni la persona interessata non dovrà effettuare più prenotazioni (visita, esame mammografico o ecografia), ma sarà sufficiente, attraverso il medico di medicina generale, il medico ospedaliero o lo specialista convenzionato interno, attivare il day service senologico, chiamando, dalle ore 11 alle 13 dal lunedì al venerdì, l’U.O. di Senologia dell’ospedale San Carlo al numero telefonico 0971/613535, coordinato dalla caposala Luciana Sileo. Il servizio prenderà in carico l’assistita fissando e comunicando alla stessa la data di effettuazione della visita senologica. La donna ricevuta adeguata comunicazione sull’appuntamento fissato e sulla esatta ubicazione degli ambulatori del day service, dovrà presentarsi munita di ricetta riportante la richiesta di “Visita senologica” con il relativo sospetto diagnostico (presenza di neoformazione, mastite o fuoriuscita di sangue dal capezzolo. Sulla base dei risultati emersi durante la visita, il servizio provvederà alla programmazione degli ulteriori esami necessari al completamento diagnostico. Alla fine del percorso il team senologico provvederà a comunicare all’interessata, in un apposito incontro, il risultato degli esami effettuati, stabilendo, ove necessario, la terapia medica o l’eventuale trattamento chirurgico, la cui data di effettuazione sarà concordata con la paziente nei tempi previsti dalla normativa vigente.

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


22 Anzi Sul piede di guerra i genitori dei 28 alunni che devono frequentare la prima media

«Niente scuola per i nostri figli» La protesta nasce dalla mancata istituzione per tutti del tempo prolungato ANZI - I genitori di ventotto alunni di Anzi hanno minacciato la possibilità di non far frequentare la scuola ai propri figli alla vigilia del nuovo anno scolastico, invitando anche le altre famiglie degli alunni di Anzi a fare altrettanto, nel caso in cui non verrà consentito, a tutti i ventotto alunni, il tempo prolungato a scuola. Continua a far discutere l'ipotesi della ventilata disparità che, con l'inizio dell'anno scolastico, potrebbe interessare da vicino i ventotto alunni della prima classe della scuola secondaria di primo grado di Anzi. Infatti, c'è il rischio che l'Ufficio scolastico regionale divida i ventotto alunni anzesi in una classe a tempo prolungato (diciotto studenti) ed in un'altra a tempo normale. Le famiglie degli scolari interessati ed il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, hanno intenzione di proseguire questa “battaglia” per scongiurare la spiacevole situazione che si verrebbe a creare. Pertanto, il primo cittadino anzese, dopo aver inviato, qualche giorno fa, una mis-

Il sindaco di Anzi Giovanni Petruzzi

siva al direttore generale scolastico regionale, Franco Inglese, ha nuovamente sollecitato l'Ufficio scolastico di Basilicata. Questa volta, Petruzzi ha sottolineato l'aggravio evidente di costi per il Comune, qualora venisse confermato il tempo normale per una delle due classi di prima media. «Infatti, circa la metà degli alunni della scuola dell'obbligo di Anzi, domiciliati

nella frazione di San Donato, nelle campagne e nelle contrade poste al di fuori del centro abitato e nelle nuove zone d'espansione del paese ha detto Giovanni Petruzzi fruisce del servizio di trasporto scolastico, che viene reso a mezzo di tre scuolabus gestiti direttamente dal Comune, i quali sino allo scorso anno scolastico hanno garantito tre distinte corse di andata e ritorno dal lunedì al venerdì».

«Ora - ha aggiunto il sindaco di Anzi - se venisse confermato il tempo normale per una delle due classi di prima media, si dovrà far fronte a corse aggiuntive il sabato, con difficoltà oggettive nel reperimento del personale preposto a tale servizio e con un aggravio dei costi per le casse comunali. In pratica, i costi del presunto risparmio statale verrebbero scaricati sulle già magre finanze municipali». Inoltre, nell'economia complessiva dell'Istituto scolastico comprensivo di Laurenzana-Anzi-Calvello, secondo Petruzzi, non si andrebbe a determinare alcuna classe aggiuntiva con il tempo prolungato rispetto allo scorso anno scolastico perché quella di Anzi compenserebbe la classe in meno a tempo prolungato di Calvello, decisa per espressa volontà delle famiglie interessate. Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, gradirebbe che l'Ufficio scolastico regionale esprima, al più presto, una posizione chiara in merito a questa vicenda. Donato Pavese

Pietragalla Questi i temi discussi durante il consiglio comunale

Tra riapertura della biblioteca e connessione alla banda larga PIETRAGALLA - Nel corso dell'ultimo consiglio comunale durante il quale sono stati affrontanti e approvati due argomenti posti all'ordine del giorno, tra i vari interventi dei consiglieri comunali vi è stato quello di Valentino Pepe esponente di minoranza e capogruppo della lista civica "Vivere Pietragalla" che ha posto due questioni al cospetto della massima assise istituzionale comunale presieduta dal sindaco Rocco Iacovera espressione del Partito democratico. In primo luogo ha posto un’interrogazione a favore della riapertura della biblioteca comunale di Pietragalla sottolineando che «la biblioteca comunale sita in Palazzo Muscio è stata effettivamente resa accessibile solamente da dicembre 2007 a maggio 2008 e siccome contiene materiale importante (più di 1000 volumi) soprattutto relativo al 1860, un periodo storico importante per Pietragalla, chiedo al sindaco Iaco-

vera lo stato della richiesta del contributo regionale chiesto alla Regione Basilicata nella passata legislatura dallo stesso primo cittadino per la sistemazione dell'archivio storico, attivandosi di conseguenza celermente per la ria-

pertura in modo tale da mettere a disposizione della cittadinanza gli importanti libri in essa presenti». Inoltre Pepe ha posto una seconda interrogazione a favore di un libero accesso alla connessione a banda larga nelle frazioni di Pietragalla non ancora raggiunte dal servizio Adsl, chiedendo al primo cittadino «di esercitare nei confronti dell'azienda Telecom ogni tipo di azione di sua competenza affinchè siano eliminate quanto prima le cause del mancato godimento del diritto di pieno accesso al servizio di connessione Adsl da parte di una porzione consistente di cittadini di Pietragalla residenti nelle frazioni Lolla, Cappelluccia, San Giorgio e San Nicola». Si tratta dunque di due argomenti importanti sui quali nei prossimi giorni ritorneremo per conoscerne gli sviluppi ulteriori. a.b.

Pietragalla Situazione di allarme a rione Peschiera

Traliccio dell’Enel pericolante Paura per la pubblica incolumità Il primo cittadino di Pietragalla, Iacovera

PIETRAGALLA - Girovagando per le strade dell'abitato si notano aspetti piacevoli ma anche situazioni sgradevoli e al tempo stesso al limite della sicurezza, strettamente legata all'incolumità pubblica e privata. A rione Paschiere, un quartiere in continua espansione residenziale, abbiamo scorto una situazioneche difficilmentenon può essere vista da chiunque si trovi a passare per questa zona del paese ad elevata densità abitativa, essendo un quartiere in continua espansione e crescita edilizia. Su un’arteria che nasce da piazza della Libertà, il fulcro del quartiere, e si snoda verso un area abitativa adiacente, a stretto contatto della strada che sale verso questa zona, e quindi in prossimità ad essa vi sono una serie dei pali che conducono i cavi della pubblica illuminazione a servizio dei residenti dell'area. Uno di questi pali è praticamente inclinato rispetto alla verticale di almeno 2530 gradi al punto che sembra che gli stessi cavi elettrici sostengano la struttura portante. Al di là di questo aspetto esteriore ciò che va sottolineato risulta essere la situazione di insicurezza complessiva e di pericolo

che regna in questo sito in quanto gli stessi abitanti temono che da un momento all'altro tutto possa degenerare tenuto conto che con l'elettricità non si può assolutamente scherzare. Inpiùquesto palo,comegli altri, è affiancato alla strada ragione per cui nell'eventualità di un incidente automobilistico o di una situazione imponderabile di qualunque altro genere, le conseguenze che possono scaturire appaiono inimmaginabili. Dagli uffici del Comune di Pietragalla si è saputo che le comunicazioni di competenza sono state effettuate all'Enel tramite il numero verde a disposizione degli utenti per evidenziare questo problema ma nulla è cambiato, a tutt'oggi, in senso migliorativo. Sempre dalle stanze del palazzo municipale si è appreso che nel recente passato vi è stato un sopralluogo dei responsabili dell'Enel ma in ogni caso la situazione non è assolutamente cambiata. Non ci sarebbe bisogno di utilizzare la solita frase di circostanza, ma in questo caso è davvero opportuno dire che "prevenire è sempre meglio che curare", tenuto conto che tanti cittadini hanno evidenziato questa situazione. Antonio Bevilacqua

L’INIZIATIVA OPPIDO LUCANO - L'associazione culturale “L'Agrifoglio”, presieduta da Maria Cimadomo, ha assegnato ad Antonio Maria Cervellino il premio annuale l’“Agrifoglio d'argento”. La forza e l'impressionante complesso dell'opera artistica del Cervellino ha avuto ragione anche del sacro nemo propheta in patria sua. Bisogna dire subito, però, che ciò è avvenuto perché si è voluto riconoscere all'Artista il suo amore per il suo paese e per la sua gente. Il mondo contadino e quello dell'emigrante ti balzano davanti agli occhi e ti colpiscono dalle immagini del dvd, con segni e forme che si animano e ti riportano indietro nel tempo, anzi fanno risorgere dalle tue rimozioni tante tragedie, che anche in questi giorni la cronaca ci sottopone, con i morti eritrei nel Canale di Sicilia. Questo mondo di poveri che lottano per la vita, nell'opera del Cervellino,trovaquiete solonellavolontàdi

Oppido Lucano La pittrice e scultrice è stata premiata per il valore dei suoi lavori

Alla Cervellino l’Agrifoglio d’argento Diopropria dellapietà religiosadella nostra gente, un po' defilata da quella proposta dalla teologia. Le figure scultoree e pittoriche nelle mani del Cervellino si avvitano alle emozioni che ognuno di noi prova, in contraddizione con la concezione che l'arte sia pura imitazione della realtà. L'opera del Cervellino, per me, è invece poiesi , creatività, capacità di far “parlare” l'immagine, che, solo in quanto tale, è mimesi. Francesco Saverio Lioi, il relatore, in questo senso ha visto la “diversità”dell'operadel Nostro,perché nonsegue icanoni del mondo greco e si avvicina alla ritrattistica latina dell'età imperiale e rinascimentale. Secondo il

perì ùpsous dell'Anonimo alessandrino, il “sublime” nell'arte lo troviamo sia nel Discobolo di Mirone del 455 a.c. sia nel gruppo del Laocoonte di età alessandrina. E, se così è, tra la “forma” e la “sostanza” del lavoro artistico, soprattutto nella pitttura, nella scultura e nella musica, dove ci serviamo dei sensi più sviluppati nella vita sociale, la vista e l'udito e più immediata, perciò, è la nostra valutazione se è “bello” o “brutto” un lavoro , dev'esserci un tale rapporto di congruità, De Sanctis parlava di forma adeguata al contenuto, da raggiungere quasi il vertice del “sublime”. Come avviene nel “L'infinito”di Leopardi. A me sembra che nei lavori del

Cervellino la creatività è la conseguenza di forme magistrali e proprie del tema, l'”emigrante”, l'”accattone”. Ogni scultura o pittura presenta l'anima e l'animo della figura. I due termini non vogliono essere un gioco o un'esasperazione della parola. Quando guardo la “Lucania”,o“Il Candelabro”, o “Anna e Giovanni emigranti”,“Una madre tradita dalle sue numerose figlie” (La Terra tradita dalle figlie-Erinni), e “La nostra anima alla ricerca della verità”, pensiero ed emozione s'impastano in una univocità che richiama il freddo aristotelico “entelechia”, che miracolosamente solo l'artista vero

riesce a rendere. Ma il nostro Cervellino non finisce qui. E' anche musicista, poeta, romanziere e, aggiungerei io, “storico”della storia civile e sociale di Oppido Lucano del secolo che “Nino” sta vivendo. Nelle sue mani, ma soprattutto nella sua “filosofia” e nel suo amore per la vita, il suo Paese e la sua gente non hanno alcunché dainvidiare anessuno. La conclusione, l'affido alle parole dell'ottimo Relatore, professor Francesco Saverio Lioi: «Vivere ed affermarsi in una piccola comunità non è certo facile, non è stato facile neppure per lui. Le difficoltà sono tante, di varia natura. Mancano le occasioni importanti, quelle che segnano una vita, vi è la diffidenza del piccolo mondo che segna a dito chi di poco esce da quella che viene definita normalità....Questa sera stiamo smentendo...stiamo premiando in patria, a Oppido, un cittadino di Oppido». Emanuele Vernava’ evernava@msn.com

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Giovedì 10 settembre 2009


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Rionero La proposta del presidente della Provincia per evitare un “caso Campania”

Lacorazza: «Ripristinare l’Ato» Partiti i lavori alla discarica di Atella. I cittadini passano alle vie legali RIONERO - Dibattito acceso quello tenutosi durante la festa della casa della sinistra. Non poteva essere altrimenti visto il tema in questione: la gestione dei rifiuti. Una questione che, come ribadito più volte durante l’incontro, sembrava distante fino a qualche anno fa. A esporre la questione moderata dall’assessore Lina Grosso, il sindaco di Rionero Antonio Placido, l’assessore all’Ambiente Emilio Sacco, il coordinatore Mps di Lavello Ivano Scotti. Ospite della serata il presidente della Provincia Piero Lacorazza. Centro della discussione il piano provinciale dei rifiuti e le polemiche sorte attorno all’ ampliamento della discarica di Atella. Allo stato attuale i lavori di ampliamento sul sito atellano sono partiti nonostante l’incontro in Regione e le proteste dei cittadini, che aprono battaglia con la perizia giurata e l’azione legale intrapresa dall’avvocato Di Ciommo chiedendo chiarezza e controlli. In base ai dati forniti il tribunale deciderà se intervenire con un provvedimento cautelare. «La Basilicata non ha grandi agglomerati urbani - sottolinea Placido - e si trova dentro un quadro di impianti, termovalorizzatori e di-

Un momento del dibattito svoltosi a Rionero

scariche che poteva essere considerato assestato già da cinque anni». L’attenzione si sposta sulla situazione rifiuti a Rionero partita dal 2006 con l’idea della gestione consortile da parte di cinque Comuni del bacino con un abbattimento notevole dei costi. Idea mai concretizzatasi nonostante lo stanziamento dei fondi rimasti fermi presso il Comune di Lavello, capofila del progetto. Dopo tre anni di tira e molla, la decisione presa dall’amministrazione comunale rionerese di gestire autonomamente i rifiuti, con un in-

vestimento maggiore, tramite un appalto esterno che partirà fattivamente alla fine di settembre. «Quella di Rionero - dice Placido - è la parabola tipica del comuni lucani che oggi sono in grave difficoltà come dimostra l’esempio di Potenza. Se avessimo potuto godere di un sostegno finanziario condizionato alla costituzione di bacini ottimali alla gestione oggi non saremmo qui». La richiesta del sindaco è di specificare il ruolo dell’Ato rifiuti che in questi anni ha contribuito al peggioramento delle condizio-

ni. «Proviamo a fare le cose che possiamo fare per farle bene» esordisce Lacorazza che prosegue «penso che ci sia una riflessione da fare nel centro sinistra e la questione dei rifiuti ci dovrà aiutare». L’attenzione si posta sul piano provinciale del 2002 aggiornato nel 2008. La parola d’ordine di Lacorazza è «monitoraggio e realizzazione» . «Lo stesso aggiornamento del 2008 dichiara ritardi rispetto agli obiettivi», afferma, poi dice «dobbiamo realizzare quel piano pur sapendo i limiti, solo così potremo apportare modifiche. Se lo mettiamo in discussione la Campania è vicina», avverte il presidente. Il primo passo è nella realizzazione degli impianti pubblici che ancora mancano, a seguire il piano tariffario per rendere economicamente attraente anche al cittadino la raccolta differenziata. «Occorre far rinascere l’Ato rifiuti». Precisa «che deve essere dedicata all’attuazione del piano d’ ambito per stabilire una tariffa unica. Se ci saranno impianti e la leva tariffaria allora il processo avrà raggiunto degli obiettivi e potrà partire fattivamente la differenziata». Lucia Nardiello

Il sindaco di Savoia, Felice Cavallo, chiede una programmazione seria

«Verso il modello svizzero» «Sui rifiuti ci sono delle responsabilità politiche e tecniche» SAVOIA DI LUCANIA - Tra gli amministratori locali c'è chi incalza le «istituzioni sull'urgenza di una programmazione seria in tema di rifiuti». Sul fronte meramente operativo l'alternativaèil termovalorizzatore.Abando però il “modello napoletano”. O meglio, si scongiura che proprio in tema di rifiuti si guardi alla vicina Campania. E' il “modello svizzero” quello da seguire.In praticapiùtermovalorizzatori di piccole dimensioni allocati in zone strategiche della Basilicata. E' la proposta del primo cittadino di Savoia di Lucania, Felice Cavallo. “Alt” in pratica alle soluzioni tampone o in forma autonoma «altrimenti precisa Cavallo - si rimanderebbe solo il problema». «Per fronteggiare la questione rifiuti occorre mettere a regime il ciclo dei rifiuti - prosegue il sindaco di Savoia - per creare un circuito virtuoso che induca a portare in discarica quantitativi sempre più inferiori di rifiuti. Ovviamente se la filiera funzionerà le difficoltà oggettive diminuiranno». Sindaco Cavallo, Savoia di Lucania come affronta la questione dei rifiuti? «Almeno due volte a settimana al Comune arriva il fax che blocca il conferimento in discarica. In pratica i rifiuti restano sul camion, l'unico mezzo che il comune ha a disposizione». E quindi il meccanismo del conferimento si inceppa? «In pratica sì. Bisogna sempre fare i conti con i disagi ed i rischi igienico-sanitari». Ma a Pallareta quanto conferite? «Circa 100 quintali ogni due giorni». Come gestite la raccolta differenziata? «E' una gestione autonoma. Ci avvaliamo di due operatori del Comune. Attualmentelaraccolta differenziatasiattestaal 12,80per cento.Stiamo giàlavorando alacremente per un nuovo progetto». Che tipo di progetto?

Il sindaco Felice Cavallo

«Il servizio di raccolta differenziata portaa porta.Colnuovo serviziopensiamo di raddoppiare la differenziata in un anno. Si punta alla creazione dell'isola ecologicaper ridurreirifiuti daconferire in discarica». Savoia di Lucania ha 1100 abitanti. Nel caso della questione rifiuti i piccoli numeri aiutano? «Sì, però abbiamo anche delle difficoltà in più. Molti sono i cittadini residenti nelle frazioni e per fare la raccolta totale dei rifiuti percorriamo 110 km». Sindaco Cavallo, si può fare una stima delle spese preventivate dal suo Comune per la gestione dei rifiuti? «Certo. La spesa si aggira intorno a 100 mila euro all'anno. Per il conferimento in discarica da 143 euro a 217, 25 euro a tonnellate». E la Tarsu? «Su 1.100 abitanti il Comune incassa circa 40 mila euro». Cosa pensa della stazione di trasferimento dei rifiuti di Baragiano per

ben 7 comuni dell'area? «Di certo non deve essere l'unica alternativa. In una nuova fase di programmazione occorre individuare delle precise linee guida». Per lei in Basilicata c'è già emergenza rifiuti? «Non è ancora emergenza ma negli anni scorsi si è sottovalutato il problema. Ci sono delle responsabilità sia politiche sia tecniche». A chi si riferisce? «Non sono contro i lavoratori. Io non faccio il burocrate, però credo ci sia bisogno di un'assunzione di responsabilità nei limiti delle proprie competenze. E' giunto il momento di premiare la qualità dell'operato delle persone e di mandare a casa chi non lavora. Non si può pensare ad una classe dirigenziale autoreferenziale e chi occupa delle postazioni importanti deve rispondere ai cittadini». Qual è la sua idea? «Differenziare premiando i comuni più virtuosi e giungere ad una tariffa unica in tema di rifiuti». In questi giorni si parla di Serra Arenosa. Cosa pensa e cosa si aspetta dal Piano Provinciale dei rifiuti? «Serra Arenosa di certo non può essere un alibi per non affrontare il problema dei rifiuti. Mi aspetto un Piano serio che affronti la questione in modo risolutivo e che vada oltre la raccolta differenziata. Sarebbe opportuno realizzare dei termovalorizzatori nell'hinterland potentino. E visto che i nostri numeri non sono quelli di Napoli ne basterebbero alcuni di piccole dimensioni al fine di raggiungere almeno il 50 per cento di raccolta differenziata, così come previsto dalla finanziaria 2007». Alle Istituzioni cosa chiede? «Che al più presto si attivi un tavolo tecnico-operativo tra Provincia, Regione e i comuni lucani per prendere di petto la questione. E si giunga a una decisione senza tentennamenti». Angela Scelzo 7. Continua

Rifiuti a Laurenzana Costi eccessivi

LAURENZANA - La questione rifiuti è stata al centro di un dibattito costruttivo tra la maggioranza e la minoranza, nel corso dell'ultima assise del consiglio comunale di Laurenzana. Attualmente, il Comune laurenzanese - ha dichiarato il primo cittadino Domenico Urga - «conferisce la spazzatura cittadina presso la discarica di Pallareta a Potenza. Successivamente, i rifiuti dal capoluogo di regione vengono trasportati a Sant'Arcangelo, per una spesa complessiva di circa 135 euro a tonnellata per le casse comunali». In precedenza, invece, il Comune di Laurenzana conferiva i rifiuti solidi urbani presso la discarica di Salandra. «Il costo era nettamente inferiore rispetto alla spesa per la discarica di Pallareta - ha sottolineato il sindaco di Laurenzana, Domenico Urga - infatti, avevamo una spesa, a Salandra, di circa 100 euro a tonnellata. Purtroppo ha aggiunto Urga - siamo stati quasi obbligati a trasferire i rifiuti alla discarica di Pallareta». Il primo cittadino di Laurenzana aveva avanzato anche una proposta a riguardo: «avevo chiesto di portare direttamente la spazzatura a Sant'Arcangelo, ma non è stato possibile. La distanza tra Laurenzana ed il centro della Val d'Agri è di molto inferiore rispetto al percorso che i rifiuti prodotti a Laurenzana fanno attualmente, cioè prima raggiungere Potenza e successivamente Sant'Arcangelo». Nel corso del dibattito si è anche discusso della costituzione dell'Ato Rifiuti Basilicata. A tal proposito, il Comune di Laurenzana firmerà la convenzione per la costituzione della nascente Ato ma, all'interno della delibera del consiglio, verranno inserite almeno due clausole, ovvero di conoscere le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti e di poter uscire legalmente dall'Ato qualora non vi sia più convenienza per l'ente municipale. Quest'ultima proposta è stata avanzata dal capogruppo di minoranza

della lista “Un'altra Laurenzana”, Gaetano Cantisani, che ha suggerito questa clausola «per tutelare i cittadini di Laurenzana, perché se l'Ato sparisse giuridicamente, l'ente comunale potrebbe uscire fuori senza pagare alcuna penale. Inoltre, ritengo che da qui a cinque anni potrebbero esserci dei cospicui aumenti delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti». Si è parlato anche del potenziamento della raccolta differenziata. Sempre il consigliere di minoranza Cantisani ha esposto il suo progetto: «sono stato portato a conoscenza per caso del Thor (riciclaggio completo dei rifiuti domestici) ed ho fatto alcune ricerche. Si tratta di un apparecchio - ha spiegato Cantisani - che trita la spazzatura indifferenziata e la riduce in un impasto omogeneo con particelle inferiori a dieci millesimi di millimetro, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, ed è utilizzabile sia come combustibile solido, buono come il miglior carbone, o liquido, come bio-olio per motori diesel. Il primo impianto Thor, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l'ora e non ha bisogno di un'area di stoccaggio in attesa del trattamento. E' stato progettato anche come impianto mobile a costi decisamente contenuti con garanzia e manutenzione gratuita e periodica. Un impianto da quattro tonnellate all'ora ha aggiunto Gaetano Cantisani - occupa un'area massima di trecento metri quadrati ed ha un costo medio di due milioni di euro. L'impianto può essere montato anche su un camion. In questo caso, la produttività di un impianto mobile potrà essere utilizzata dai Comuni in difficoltà ed i suoi servizi potranno essere venduti al di fuori del comprensorio comunitario che sarebbe opportuno coinvolgere». L'idea di Gaetano Cantisani è stata condivisa anche dal sindaco di Laurenzana, Domenico Urga. Donato Pavese

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Melfi E’ andato avanti fino a tarda serata l’animato vertice della maggioranza federiciana

Il Pdl riflette sulle ipotesi rimpasto Rimangono incerti gli equilibri della giunta comunale: diverse le possibili soluzioni MELFI -Si è protrattafino alla tarda sera di ieri la riunione della maggioranza di centrodestra a Melfi, tanto che al momento di andare in stampa la discussione era ancora in atto. Diversi i temi trattati tutti di spessore, anche se le questioni più “calde” rimangono legate proprio agli equilibri politici interni. La situazione all’interno delle forze che governano lacittà restaincerta e aperta a diversi scenari. Non sono esclusi, come è stato già più volte sottolineato, rimpasti in giunta e cambi di assessori, il tutto legato alla situazione che si è venuta creare in seno al consiglio comunale stesso, con la nascita di nuove forze, come il Movimento per le autonomie. Il riferimento è alla questione relativa all’assessore comunale alle Attività produttive, Cristina Albanese, vicina al consigliere Mpa, Masserini. Su indicazione e pressione del resto del Pdl, il sindaco Navazio ha mostrato un documento con la revoca del mandato, prospettando l’ipotesi di assumere in prima persona la delega. Su questo punto si scatenato un forte dibattito: come elemento di analisiva sottolineatoche inumeri dell’assise comunale non so-

Genzano

Pergamena ricordo in memoria di Donato GENZANO - Era l'8 settembre scorso, esattamente una anno fa, quando è venuto a mancare Donato Viola, 26, vittima di un incidente stradale sulla provinciale 22. La madre Caterina Di Corato, una donna molto forte, pronta a continuare a vivere, nonostante gli intimi spasimi del dolore, ha onorato la sua memoria su una pergamena, che verrà incorniciata ed appesa nella stanza di Donato. Un gesto non dettato da spirito di gloria, ma dal consiglio di un'amica, che, casualmente, si è trovata tra le mani un'agendina di Caterina, ove la donna riversa puntualmente la sua anima. È il gesto compiuto da una madre che anela ad esorcizzare l'incubo di una morte assurda e che ha visto profanare il ricordo di suo figlio da ignoti. Difatti, Caterina dopo aver fatto costruire un altarino sulla scarpata dove è avvenuto l’ìincidente ha assistito allo scempio del luogo sacro. Qualcuno ha sradicato le piante, ha strappato via il mazzo di fiori dal vaso, ha distrutto il lume elettrico, ha intagliato, sulle tovagliette dove quest'ultimo poggiava, uno strano simbolo a simmetria assiale. Interrompere la comunicazione tra i vivi e i morti era un sacrilegio per Ugo Foscolo, il cui eco ci viene tramandato attraverso “I Sepolcri”. Un ammonimento che valga per gli usurpatori del luogo sacro alla memoria di una madre. Una madre che non si chiude agli altri, ma continua ad avvertire la presenza del figlio al suo fianco. Angela Menchise

no così schiaccianti come nel recente passato. E, dunque, l’apporto dell’Mpa può risultare determinante. Per questa ragione Navazio, prima di emettere un provvedimento che di fatto allontanerebbe definitivamente l’Mpa dal Pdl, vuol vederci chiaro, insieme al resto della maggioranza. Anche sulla base anche della decisione dell’Udc, che di fronte alla diverse richieste inevase, ha assunto una decisione non favorevole al centrodestra federiciano. Inltre, non sono mancate discussioni sui metodi e sulla politica da portare avanti in questo anno e mezzo che ci separa dalla fine della legislatura del Navazio bis. Senza tralasciare che resta sempre viva ladifferenza, ampliatasi dopo le elezioni provinciali, tra gli assessori così detti navaziani (cioè vicini al primo cittadino, come Carbone, Castaldi, Sassone) e gli ex Forza italia(Poppa, Quaranta e Rauseo). Da non trascurare l’ipotesi fino a poco tempo fa presa in considerazione di un rimpasto più ampio che possa riguardare componenti di queste due anime o l’intero giunta. Risposte che potrebbe essere arrivate già al termine del lungo vertice di ieri sera. Emilio Fidanzio

Melfi In questo modo si sopperisce, in tribunale, alla carenza di giudici

In servizio 4 nuovi magistrati MELFI - Sono Giulio Argenio, Emilio Minio, Amerigo Palma e Fabrizio Finamore i quattro nuovi magistrati che hanno prestato giuramento davanti al tribunale collegiale di Melfi, assumendo ufficialmente l'incarico. Si risolve così il cronico problema del sottodimensionamento dell'organico di giudici che negli ultimi due anni aveva di fatto semi paralizzato l'attività del tribunale di piazza Federico II. I quattro nuovi magistrati affiancheranno i colleghi, Antonio Riccio, Luigi Galasso, Angela D'Amelio, Viviana Lenzi e Maria Rosaria Stanzione. Le ultime due si trovano attualmente in aspettativa per maternità. Nelle prossime settimane, inoltre, si attende la nomina di un nuovo presidente del tribunale che sostituirà Andrea Putaturo il quale, dal 2 maggio scorso, ha lasciato il servizio. D'ora in avanti, finalmente, anche grazie alla preziosa attività del procuratore capo, Domenico De Faccendis unitamente ai sostituti, Renato Arminio e Silvia Anfossi presso il palazzo di giustizia melfitano si potrà dar corso ad un'attività giudiziaria incisiva e proficua. Oggi appare assai più lontana l'ipotesi di soppres-

sione del presidio lucano, paventata negli ultimi anni. Termina inoltre l'emergenza che avvocatura e giudici si erano trovati a dover affrontare negli ultimi ventiquattro mesi con cause spesso rinviate e procedimenti notevolmente rallentati. «Questa è per noi una giornata importante, oltre che lungamente attesa - spiega il presidente del consiglio dell'ordine, Gerardo Di Ciommo - anche perché dopo circa un anno e mezzo intravediamo finalmente la fine del tunnel. L'intera collettività ha sofferto molto per la carenza assoluta di magistrati ed ora che siamo riusciti ad averne ben quattro, con la prossima nomina del presidente, contiamo di completare l'organico del tribunale». Una difficoltà vissuta anche dai magistrati come conferma il presidente facente funzione del palazzo di giustizia di Melfi. “Questo tribunale già in passato era stato abituato a vivere cicli caratterizzati da carenze fisiologiche o strutturali di organico - conferma il magistrato, Angela D'Amelio - ma questa volta una serie di circostanze avevano ridotto l'organico al di sotto della so-

glia di vivibilità e funzionalità del servizio. Abbiamo cercato di impiegare ogni energia mettendoci a disposizione di quelle che erano le richieste almeno per le fattispecie più urgenti”. Infine un plauso all'avvocatura del foro locale. «Siamo riusciti a far fronte all'emergenza - conclude il magistrato, D'Amelio - anche grazie alla collaborazione della classe forense che con grande serietà e seguendo lo spirito di reciproco rispetto nella diversità delle funzioni ha sostenuto questa fase critica. Siamo certi che si apre una nuova fase del tribunale al servizio dei cittadini perché poi il senso di questo momento è essenzialmente quello di trovare le energie giuste in grado di fornire le risposte che la comunità legittimamente aspetta». Seguiti a Melfi dalle rispettive famiglie i quattro giovanissimi magistrati, tutti visibilmente emozionati, hanno giurato davanti ad un nutrito pubblico composto essenzialmente da avvocati e cancellieri del palazzo di giustizia lucano. Da oggi si apre una nuova fase per il presidio di giustizia dell'area nord di Basilicata. Vittorio Laviano

VenosaUn’ iniziativa della Fidapa

L’INTERVENTO

Non dimenticare gli anni di piombo

A Barile qualcuno ha cambiato la casacca per opportunismo

VENOSA - Storie, violenze, delitti, misteri degli anni di piombo saranno al centro dell'incontro organizzato dalla Fidapa di Venosa per presentare il volume di Gianfranco Di Santo “Le Verità nascoste - Il terrorismo rosso in Italia 1970-2007”. Domani alle 18, nella Sala del Trono del castello Pirro del Balzo, amministratori, ricercatori, magistrati, giornalisti, svilupperanno una riflessione a più voci sul tema alla presenza di Di Santo, autore del libro e sostituto commissario della Polizia di Stato. «Apprezziamo l'intenzione di Di Santo di voler ricordare le vittime del terrorismo politico in Italia, non meno delle loro famiglie, che rappresentano un collaterale calvario di dolori e che pure, molto spesso, al pari dei martiri di famiglia caduti nell'espletamento del loro servizio, vengono ingiustamente dimenticate - dice Marirosa Orlando, presidente Fidapa Venosa Apprezziamo anche il gesto dell'autore di devolvere i proventi delle vendite del volume al "Fondo assistenza degli orfani delle vittime del terrorismo". Abbiamo scelto come data l'11 settembre per ricordare altre vittime del terrorismo: quelle delle torri gemelle». E per ricordare “tutti quei valorosi che, uomini semplici, sacrificarono la propria vita per difendere la libertà d'Italia nella lotta al terrorismo”, Di Santo utilizza strumenti e metodi che, come poliziotto, conosce molto bene: effettua in-

dagini, evidenzia collegamenti, ricrea atmosfere, avanza ipotesi, fa delle verifiche, lascia aperte le porte a successive verifiche. E sono ancora tante le domande inquietanti che rimangono senza ancora risposta dopo la lettura di “Le verità nascoste”. Quello che Di Santo ha pubblicato è un vero e proprio volume-documento, che mette insieme tanti tasselli che contribuiscono a dare una prima visione d'insieme della violenza terroristica che combatteva lo Stato distruggendo la società civile con la “lotta armata”. Gran parte del volume è dedicato alle Brigate Rosse e al sequestro Moro. Per dare una visione complessiva del terrorismo rosso nel periodo 1970-2007, Di Santo ricerca le cause che hanno indotto a comportamenti violenti ed azioni di guerriglia, evidenzia i primi sintomi del terrorismo, sottolinea il quadro teorico di riferimento dei brigatisti. Particolarmente inquietanti i rapporti tra settori dello Stato e servizi segreti deviati. All’iniziativa interverranno: Bruno Tamburrielo, sindaco di Venosa; Angela D'Amelio, magistrato, il consigliere regionale Gaetano Fierro, Luigi Riccio, prefetto di Potenza; Prospero De Franchi, presidente del consiglio regionale e Giovanni Fasanella, giornalista di “Panorama”. Coordinerà i lavori Anna Olivieri, presidente del Distretto Sud-Est Fidapa. Giuseppe Orlando

BARILE - Il circolo “Italia dei valori” Skanderbeg, in merito alle nuove, false e strampalate esternazioni di una fantomatica sezione Idv Barile (già “Barile che cambia”... giacchetta, vox populi) ed ora, abbandonati o lasciati (sic!!!) da numerosi “compagni di strada” per nuovi lidi, stigmatizza la spudorata insofferenza, l'arroganza , il livore e l'incapacità di chi ha perso elezioni, potere, comodità, la faccia,inuna parolatutto,a rassegnarsi di fronte agli eventi . I cittadini di Barile, a cui va la massima stima e rispetto per la volontà sovrana manifestata per il sindaco e l'intera amministrazione municipale della lista di Centro-Sinistra “Barile Futuro ”, devono sentirsi offesi , ancora una volta, da simili brutture, calunnie ed affermazioni becere. Solo per il fatto che , gli amici del giaguaro , mischiati in una lista civica di centro-Destra (battezzati addirittura , con la sua presenza fisica, a Barile da un certo Storace di “Fiamma tricolore”) oggi ritornano “vergini” e “nuovi”. Forse lavati con “Perlana”??? Si dà il caso che l'elettoratodiBarile, stancodisoprusi, sopraffazioni, intimidazioni, aggressioni più o meno talebane, azioni di “stalking” documentate verso avversari politici, non li ha più voluti, ha detto “stop” una volta per tutte (a livello provinciale e comunale) , li ha messi definitivamente all' angolo , questi saltimbanchi della politica che al

La sede del Comune di Barile

Comune hanno tutelato, sinchè lo hanno potuto fare fino al “coup de thèatre” del commissariamento prefettizio, solo i propri personali interessi. Chi si firma, stavolta, è stato - per la bellezza di cinque anni - consigliere alla Provincia di Potenza, benchè mai particolarmente evidenziatosi per alcuna azione amministrativa (i rifiuti e la raccolta differenziata non erano di competenza del suo ex ente pubblico?) ebbene adesso , se ne vengono loro falsificatori di loghi partitici , con l'affermazione: il paese è sporco come prima (l'ex vice sindaco dov'era allora?). Nessun rossore e nessun pudore da parte di chi -gioiendo di plateali sberleffi al sindaco Mecca e alla nuova amministrazione municipale -

prende le difese (a scatola chiusa) del movimento politico” Sui Generis”, a cui l'associazione “Sisma” risulta federata, avendo ricevuto in delibera l'assegnazione di contributi, strutture, servizi ed aree pubbliche “gratis”. Mentre ribadiamo il nostro sostegno “ab origine” alla giunta Mecca, dichiariamo - senza se e senza ma la nostra convinta alleanza con il Partito democratico (con gli auguri di buon lavoro al nuovo coordinatore cittadino Donato Traficante) per un'adeguata e definitiva risposta chiarificatrice a mestatori e travestiti partitici (due-tretessere incontemporanea!). Ma questo è un altro discorso. Andrea Carnevale Donato M. Mazzeo Candidati Idv “Barile Futuro”

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Nessuna soluzione è arrivata dall’incontro Provincia - Regione

La Ola chiede il commissariamento

Per la Ginestra-Barile siamo alle solite

Vulture -Melfese dall’Arpab silenzio

GINESTRA - Sembra che di questa strada, considerata ormai strada di nessuno, si continuerà a parlare ancora per molto tempo. L’incontro di ieri, infatti - tenutosi presso il dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, tra l'assessore regionale Innocenzo Loguercio, impegnato in altra riunione, e l'assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi - non ha portato a nessuna soluzione immediata. Tra dieci giorni ci sarà un incontro istituzionale tra la Regione, la Provincia e i due Comuni arbereshe, Barile e Ginestra. Raggiunto telefonicamente, nel tardo pomeriggio di ieri, l'assessore alla Viabilità della Provincia Nicola Valluzzi ha riferito che «la strada non si chiuderà. Tra 10-12 giorni a Potenza ci sarà un incontro Istituzionale tra gli Enti interessati a questa strada, Regione, Provincia e Comuni. In questo incontro troveremo 80-90

Un incidente dello scorso inverno sulla strada

mila euro per mettere subito in sicurezza questa strada e nel giro di pochissimi mesi attueremo il decreto di provincializzazione della Ginestra-Barile. Nell'incontro di Ginestra del consiglio comunale aperto dello scorso 2 marzo, dal collega della Regione, Loguercio furono promessi circa 700 mila euro per la Ginestra-Barile,

soldi che dovevano uscire dal ribasso del IV° lotto dell'Oraziana, questi soldi non possono essere spesi». Una stima del materiale occorrente per migliorare questa strada la facciamo noi: servono urgentemente alcuni guardrail in alcune curve, che vanno sistemate con materiale drenante, in prossimità dell'abitato di Ginestra è necessario liberare le cunette dalle erbacce. Occorre poi migliorare il ponte dell'Arcidiaconata, che divide i confini dei due centri arbereshe, che ad ogni pioggia si riempie di acqua, diventando un pantano e porre la segnaletica orizzontale. Quanti soldi occorrano per fare questo è difficile dirlo. Su questa strada alcuni anni fa, si è verificata una frana, nel territorio di Ginestra, che ha compromesso il passaggio degli automobilisti. L'allora sindaco Giuseppe Pepice con provvedimento urgente ordinò la chiusura di questa strada per salva-

guardare l'incolumità di chi vi transitava. Dopo poco giorni, la frana è stata rimossa dalla Provincia e l'ordinanza di chiusura abrogata. Come mai la Provincia è intervenuta, se non era sua competenza? Avrà tenuto fede agli accordi del 2004. Perché adesso non interviene nelle curve in prossimità dell'abitato di Ginestra, che nello scorso inverno hanno “spedito” fuori strada una quindicina di automobilisti? Ci sono delle mancanze di responsabilità su questa strada? Agli automobilisti non interessa, pagano regolarmente il bollo auto e vogliono viaggiare su una strada che si chiami tale. Gli oltre millecinquecento mezzi che transitano ogni giorno su questa strada per raggiungere la superstrada Potenza-Melfi, il venosino e i due ospedali di Rionero e Venosa vogliono sapere fino a quando continuerà questa “emergenza”. Lorenzo Zolfo

MELFI - Dati sul monitoraggio ambientale del VultureMelfese: ancora un buco nell'acqua. E’ quanto denuncia Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani. «Il 2 luglio avevo chiesto al dipartimento Ambiente della Regione Basilicata - scrive di poteravere accessoai dati inerenti al monitoraggio ambientale del vulture-melfese. La richiesta nasceva dal desiderio di saperne di più sulle ragioni che hanno determinato l'inquinamento della falda acquifera del fiume Ofanto. Presso il dipartimento Ambiente non c'è nessun dato riferito alle matrici ambientali acqua e terra comunicato dall'Arpab. Viceversa, c'erano i dati dei monitoraggi effettuati da Fenice Spa (Inceneritore di San Nicola di Melfi). A questo punto non mi resta che riformulare la domanda: L'Arpab non dovrebbe fare dei controlli sui dati riferiti da Fenice? L'Arpab

non dovrebbe effettuare delle controanalisi sulle matrici ambientali acqua e terra?». Sul tema è intervenuta anche la Ola (Organizzazione lucana ambientalista), che sollecita gli organi competenti al commissariamento immediato dell'Arpab. «Apprendere - a distanza di molti mesi - che dell'Agenzia regionale preposta al monitoraggio ambientale non sia presente nessun dato riferito alle matrici di acqua e terra, concernente i controlli sull'inquinamento delle falde acquifere del fiume Ofanto, nei pressi dell'inceneritore Edf-Fenice Spa di Melfi, dimostra come le dichiarazioni finora rilasciate a mezzo stampa dal direttore dell'Arpab, Vincenzo Sigillito, hanno avuto il solo tentativo di deviare l'attenzione di chi ha più volte invocato trasparenza, a spregio dalla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini».

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L’hotel Gabbiano evacuato nella notte. Statale 18 chiusa al traffico e treni fermi per 2 ore

Maratea nella morsa del fuoco Le fiamme hanno distrutto la pineta di Acquafredda. Ingenti i danni MARATEA - Emergenza incendi a Maratea da martedì stretta nella morsa del fuoco. Un albergo - “Il gabbiano” evacuato nel cuore della notte, la pineta di Acquafredda quasi completamente distrutta, treni fermi per più di 2 ore e la statale 18 chiusa al transito per sicurezza. Sono le conseguenze dell'ultimo incendio che ha colpito la costa tirrenica per 24 ore, da martedì fino a ieri pomeriggio. Altri focolai sono scoppiati (sempre martedì) a località Massa e a ridosso del centro storico, mentre ieri a località Colla e Castrocucco. Il propagarsi delle fiamme è stato favorito dal forte vento, mentre sulla natura si sospetta la matrice dolosa. Sale intanto l'appello degli operatori turistici che chiedono la riapertura della statale 18 in tempi brevi. «L’incendio ha creato danni incalcolabili - ha dichiarato il sindaco di Maratea Mario Di Trani - ha distrutto quasi completamente la pineta di Acquafredda, pregio ambientale e naturalistico, un polmone per Maratea da 60 anni”. A causadelle fiamme,alle 4 di ieri mattina, è stato evacuato per circa 2 ore una struttura alberghiera. L'incendio ha causato disagi anche per i treni in transito. La circolazione ferroviaria e' stata interrotta su entrambi i binari, di collegamento tra Paola (Cosenza) e Sapri(Salerno), dalle 2alle 4 e tra le 4.55 e le 5.30 e poi fino alle 7.00 su binario unico. Tutto e' tornato nella norma alle 7. Per i treni a lunga percorrenza, ha fatto sapere Trenitalia, si sono registrati ritardi da 50 a 120 minuti. In più resta ancora chiusa la Ss18, la Tirrena Inferiore che collega Maratea con la Calabria e la Campania. Un dan-

Viggiano La Finanza sequestra anche 12 grammi di hashish INCENDI IN TUTTO IN LAGONEGRESE LAGONEGRESE - Sono stati numerosi gli incendi alimentati dal clima secco e dal forte vento che si sono sviluppati lungo la statale 585 Fondovalle del Noce e che la scorsa notte hanno interessato anche la linea ferroviaria tirrenica nella zona di Maratea. La zona più colpita è stata quella del Lagonegrese. I piromani adesso non appiccano più soltanto il fuoco, ma aspettano che l’opera dei forestali finisca, per poi ritornare e ricominciare, quasi fosse una sfida personale. E' accaduto in contrada Fiumicello in agro del comune di Rivello, un fuoco ha tenuto impegnati gli uomini del Nucleo antincendio coordinati dal Corpo forestale di Lagonegro per tutto il pomeriggio, in una zona in cui i dislivelli superavano una decina di metri interessando

no per gli operatori turistici. “Ci sentiamo appesi ad un filo” dicono. “Con la strada chiusa c'è a rischio il lavoro di settembre, per questo chiediamo di intervenire il prima possibile”. Di Trani spiega che il fuoco ha provocato il cedimento di massi e rocce che potrebbero precipitare sulla strada. “L'Anas ieri ha effettuato un primo sopralluogo - dice - Ma un altro dovrebbe farlo domani (ndr. oggi per chi legge) così dovremmo anche essere in grado di dire quando riaprirà la strada”. Il tratto della Ss18 chiuso, collega Maratea con il vicino comune di Sapri. I disagi per gli abitanti delle due località

una parete di macchia mediterranea e boscaglia. A lavoro compiuto, in tarda serata, si è dovuti ripartire di nuovo da zero, finendo nella tarda mattinata dell'otto settembre. Questo incendio si somma a quello di località Saporitana in agro del comune di Trecchina che è durato tutto il pomeriggio di martedì scorso. Sempre nel Lagonegrese un altro rogo si è sviluppato a Castrocucco di Maratea nel quale è stato necessario l'intervento dei Canadair che hanno effettuato diversi lanci di acqua e liquido ritardante e del corpo forestale di Nemoli. Altri due roghi di cui uno in località “Vignale” di Rivello ha impegnato sempre la squadra di Nemoli fino a mezzanotte e l'altro ad Acquafredda di Maratea di enormi dimensioni creando disagi nella nottata lungo la linea ferroviaria tra Paola e Sapri nella zona di Maratea. Per la località di Trecchina in questi due giorni sono transitati numerosi mezzi dei vigili del fuoco e del corpo forestale dello stato. Le fiamme hanno interessato una vasta area arrivando anche a lambire alcune case di campagna. Emilia Manco

sono consistenti perché per spostarsi, da una parte all'altra, per lavoro oaltro, è necessario fare il percorso alternativo piuttosto lungo per Trecchina e la Fondo Valle del Noce. I primi focolai dell'incendio ad Acquafredda si sono verificati nel pomeriggio di martedì, alle 15 e 30 circa. L'area colpita va dal cimitero di Acquafredda, fino al canale di Mezzanotte, al confine con Sapri. Le fiamme hanno lambito diverse abitazioni, molte utilizzate come residenze estive e al momento chiuse, che da un primo controllo non sembrano aver subito danni consistenti. Su tutto il territorio conti-

Marsicovetere, politiche sociali al centro dell’operato del Comune MARSICOVETERE - Dal soggiorno marino alle cure termali. In primo piano politiche sociali nel centro valligiano. Obiettivo: potenziare una fascia della popolazione, gli anziani, considerata da sempre debole ma che possono diventare un'importante risorsa per il territorio. Dopo il “taxi sanitario” gratuito attivato questa estate ritorna l'esperienza già maturata l'anno scorso, del soggiorno marino per gli utenti della terza età. Trentotto gli ultrasessantacinquenni che lunedì mattina sono partiti per una settimana alla volta di un soggiorno marino in Calabria. Presenti alla partenza per i saluti il sindaco del paese, Claudio Cantiani e l'assessore alla Viabilità, Marco Zipparri. Il progetto predisposto dall'amministrazione comunale, finalizzato a dare sostegno alle fasce deboli, in questo caso gli anziani. Un pacchetto di servizi in risposta all'emergenza sociale che va dal sostegno per le attività quotidiane a interventi di assistenza vera e propria destinati agli over sessantacinquenni. Un assicurare un riferimento stabile per tutti coloro che in ragione dell'età, senza aiuto o supporto familiare, possono vivere il disagio

dello stato di solitudine. Quindi un rafforzare l'esigenze e le necessità, in modo particolare, per chi vive da solo. «Un opportunità che il Comune offre - come ha spiegato il primo cittadino del paese, Claudio Cantiani - e che rappresenta un momento importante per gli anziani. Un modo per socializzare e aggregarsi attraverso un esperienza diversa». «Con questo progetto - ha commentato il sindaco - il Comune rafforza la linea delle politiche sociali, soprattutto, la fascia debole degli anziani, punto cardine della politica dell'amministrazione. A questo programmasi aggiungeunulteriore iniziativa che si svolgerà ad Ottobre, per quanto riguarda il soggiorno termale a Chianciano Terme. In questo caso un ringraziamento va al consigliere comunale Monica Gregoriano e l'Ufficio Sociale che hanno seguito con attenzione la realizzazione del progetto». Gli anziani, accompagnati dal personale dell'Ufficio sociale, avranno l'opportunità oltre ad una settimana di relax, di socializzare. L'iniziativa è stata replicata per quest'anno, con un incremento della disponibilità dei posti, dopo il grande successo riscosso lo scorso anno. a.p.

nua senza sosta l'opera di spegnimento dei Vigili del fuoco, del corpo Forestale, del Servizio antincendio della Comunità montanaLagonegrese della stazione di Maratea e della protezione civile di Maratea, coadiuvati da 3 canadair ed 1 elicottero. Infine per il sindaco Di Trani, la natura è da considerare dolosa. «Ormai nessuno ci crede più alla cicca di sigaretta buttata per caso - ha chiuso - Qui siamo davanti al disegno di un piromane, di un malato che agisce anche senza uno scopo economico. Si tratta di incendio doloso, su questo non c'è ombra di dubbio». Francesco Zaccara

Vendita di merce contraffatta Denunciate due persone VIGGIANO - Sequestrati oltre 12 grammi tra hashish e marijuana. Requisita numerosa merce contraffatta. Esercizio abusivo del commercio. Una trentina di verbali per mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali. E' il bilancio registrato dalle Fiamme gialle nelle quattro giornate dedicate ai festeggiamenti della Madonna Nera del Sacro monte di Viggiano. Un incessante attività di controllo che anche quest'anno il Comando provinciale della Guardia di finanza di Potenza ha attuato, durante i festeggiamenti in onore della Madonna. Un piano attuato sul territorio mirato a scoprire irregolarità ed illeciti nel campo soprattutto del commercio e dello spaccio di stupefacenti. La festa della patrona della Lucania richiama, infatti, centinaia tra devoti e turisti occasionali, ma con essi, purtroppo, attira anche coloro che “approfittano” della confusione dovuta a tale afflusso in massa per vendere mercanzie o capi d'abbigliamento con false griffe o senza licenza o, peggio ancora, per trafficare e smerciare droghe. Ed è proprio per questo che, durante i giorni clou delle celebrazioni religiose e degli eventi collegati (tra cui il concerto di Fiorella Mannoia), i finanzieri della Tenenza di Viggiano, impegnati praticamente 24 ore su 24 sia a Viggiano che nell'area della Val d'Agri interessata dall'afflusso di pellegrini e venditori ambulanti, hanno effettuato nu-

merosi controlli sia nel settore del commercio che in quello dell'antidroga. Nel mirino dei finanzieri sono finiti una trentina di commercianti, verbalizzati per non aver rilasciato lo scontrino o la ricevuta fiscale ai clienti, o per essere sprovvisti dei registratori di cassa. Ma non solo durante i servizi di controllo è stata sequestrata, inoltre, numerosa merce contraffatta (abbigliamento e pelletteria) nei confronti di un campano e di un senegalese, denunciati a piede libero alla Procura potentina. Il senegalese è stato segnalato anche per non essere in regola con il permesso di soggiorno, secondo quanto previsto dalla legge di recente emanazione. Per ora nessuna espulsione ma una segnalazione a presentarsi in questura per fornire le generalità e per provvedere al permesso di soggiorno, in caso contrario per l'extracomunitario potrebbe scattare, se trovato nuovamente senza permesso di soggiorno, l'espulsione. Diversi venditori ambulanti, poi, sono stati segnalati all'Autorità Comunale per esercizio abusivo del commercio senza alcuna autorizzazione: nei loro confronti è quindi scattato il sequestro della mercanzia messa in vendita (abbigliamento e giocattoli). Sequestrati, infine - durante i controlli su strada effettuati con i cani antidroga oltre 12 grammi tra hashish e marijuana a carico di due giovani lucani, segnalati al prefetto. Angela Pepe

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Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Da quel giorno ho capito che il mondo sarebbe cambiato per sempre»

L’Intervento

«Il mio 11 settembre»

I nostri figli nel vicolo ”pisciatoio” del centro

Ricordi di politici, intellettuali ed esponenti delle forze dell’ordine OTTO anni dopo il terribile schianto di due aerei contro il World Trade Center di Manhattan a New York, il mondo vive ancora sotto lo scacco del terrorismo internazionale con una consapevolezza: la sicurezza pubblica è sempre a rischio. Anche Matera, nove anni fa, visse il timore che i connazionali negli Stati Uniti fossero stati inghiottiti dalle macerie dei due grattacieli. Per fortuna non fu così ma, ancora oggi, molti di loro ricordano i primi momenti in cui il mondo assistette impotente alle immagini della più grande potenza del mondo messa in ginocchio dal terrorismo islamico armato da Bin Laden, ancora oggi ricercato numero 1. Il ricordo di quegli attimi è ancora oggi vivo nelle parole di molti esponenti della vita cittadina, della politica e della cultura di Matera e tra i rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel loro racconto c’è insieme al terrore, la consapevolezza che da quel giorno tutto sarebbe cambiato e che le loro vite avrebbero seguito gli eventi della storia. Antonella Ciervo Rossella Montemurro

di FRANCESCO VESPE Gi abitanti del vicoletto che congiunge Via Roma e Via don Minzoni alla fine sono insorti contro i giovanissimi materani che bivaccano fino a notte fonda lasciando bottiglie vuote di alcoolici ed urina maleodorante. Da qui il soprannome del “pisciatoio” dato al vicolo dai nostri stessi figli! La domanda che noi genitori dovremmo porci è: “perché i nostri figli si scelgono posti per incontrarsi così squallidi? La domanda domanda investe, invece, direttamente e pesantemente l'amministrazione comunale a cui compete non solo la materia urbanistica ma anche e soprattutto le questioni in ambito socio-assistenziale; ovvero: quali dovranno essere le scelte urbanistiche e socio-assistenziali perché i nostri adolescenti evitino di imbucarsi in queste squallide e degradate latrine urbanistiche?

Un’immagine eloquente della tragedia alle Torri gemelle l’11 settembre 2001

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Matera


Giovedì 10 settembre 2009

«Pensavo fosse un’invenzione» L’incredulità di chi vide in tv le immagini della tragedia delle Twin Towers Otto anni fa l’attacco alle torri gemelle. Un episodio storico indimenticabile. Abbiamo chiesto di rievocarlo a sette autorità materane. segue da pag. 27 Emilio Nicola Buccico, sindaco:«Stavo guardandolatv e osservai lo spettacolo terribile in televisione che mi colpì molto. Sono sempre stato un grande ammiratore del senso di affermazione di volontà del popolo americano e mi rimarrà sempre impressa nella memoria la seconda colonna di fumo che si alzò dopo il secondo attentato, mentre pensavo di essere stato su quei grattacieli solo due anni prima. Fui subito consapevole che sarebbe stato l’inizio di un nuovo modo di stabilire rapporti di forza nel terrorismo internazionale e purtroppo questa battaglia non è stata ancora vinta». Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio: «Sono ricordi che non si possono cancellare. Ero al lavoro nel mio negozio. Improvvisamente furono interrotti iprogrammi televisivi e con stupore e incredulità apprendemmo la notizia. Sulle prime, lo ammetto, ero pronto a scommetterre che si trattasse di uno scoop pubblicitario di pessimo gusto. Con il passare dei minuti, però, mi rendevo conto che era tutto vero. E' un giorno che ha cambiato il mondo non solo a livello storico e per gli equilibri politici, ma anche nelle nostre coscienze, portandoci ad una profonda maturazione interna». Franco Stella, presidente della Provincia: «Uscii di casa, come tutti i giorni e accesi

la radio che in quel momento descriveva quell’avvenimento terribile e ascoltai subito dopo le altre notizie che davano ulteriori aggiornamenti sul secondo aereo abbattuto. Stava succedendo qualcosa di terribile, di epocale, colpendo l’America in quella forma terribile e violenta . Ho avuto la sensazione che fosse la fine del mondo. Da quel momento è cambiato il nostro modo di vivere, è aumentata la diffidenza. Oggi, spero soltanto che il mondo volga a qualcosa di meglio». Emanuele Franculli, comandante provinciale dei vigili del fuoco: «Quello dell'11 settembre 2001 è un ricordo ancora forte perché è stata una tragediache ha colpito in modo particolare i vigili del fuoco, con oltre 300 vittime. Stavo effettuando un sopralluogo presso uno stabilimento industriale nella provincia di Potenza. Siamo rimasti sconvolti, abbiamo immediatamente seguito l'evolversi della situazione. Nei giorni successivi, il comportamento dei vigili del fuoco americani ha rinsaldato la nostra unione in nel mondo. Da quel momento tutto è cambiato, anche nell'impostazione del nostro lavoro sono intervenute nuove problematiche, quelle ad esempio riguardanti le armi utilizzate dai terroristi. Le armi nucleari, biologiche, chimiche hanno indubbiamente cambiato il nostro modo di lavorare con nuovi mezzi e dispositivi». Annamaria Patrone, direttrice del museo Domenico Ridola: «Mi è rimasto impresso il contrasto tra le foto scattate qualche mese prima con tutta la famiglia, davanti

Buccico, Tortorelli, Stella, Emanuele Franculli, Patrone, Punzi e Gugliotta

alle Twin Towers, e le immagini angoscianti trasmesse in tv. Quel pomeriggio ero a casa con i miei figli, sono stati loro a darmi questa terribile notizia. Avevano acceso la televisione, e hanno detto “Mamma è scoppiata la guerra”. Eravamo ammutoliti dall'orrore. E' una cosa che sembra ancora oggi un incubo, di quelli peggiori. Ad amplificare l'angoscia, l'orrore, il fatto che noi eravamo materialmente stati lì poco tempo prima». Tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri: «L'11 settembre 2001 ero a Potenza, comandavo il reparto operativo. Quando è stata data la prima notizia su questo feroce e vile attentato alle Torri Gemelle ero nell'ufficio del comandante provinciale, aveva la televisione accesa sul Televideo. La cosa ci lasciò un po' perplessi perché, anche se siamo del mestiere, lasciava presagire scenari

futuri disastrosi. Abbiamo subito pensato a quello che sarebbe potuto accadere dopo. Un pensiero è andato alle vittime, ancora non si sapeva quante fossero. Poi iniziarono tutte le misure per la sicurezza nazionale, per contrastare eventuali effetti dal punto di vista di attentati per

l'Italia». Carmelo Gugliotta, Questore di Matera: «E' un fatto tragico che ha cambiato la nostra vita. Ero a Reggio Calabria, al lavoro, in quel periodo ero capo di gabinetto della Questura. Sulle prime pensavamo non fosse vero. Abbiamo capito, però, che ormai

non si è più sicuri a casa propria. Per quanto riguarda il mio incarico è stato necessario modificare l'organizzazione delle misure di sicurezza passive, non solo nei nostri uffici ma anche in generale nelle strutture pubbliche». Antonella Ciervo Rossella Montemurro

I nostri figli nel “pisciatoio” in centro segue da pag. 27 Alla prima domanda devono rispondere le competenze e le dottrine in campo nel settore formativo-educativo e socio-assistenziale. E' un problema prima di tutto educativo perché nelle nostre scuole, come nelle nostre vite familiari e virtuali, manca un impegno serio di educazione al “bello”del quale il senso civico è parte integrante. Non si può certo ignorare che dietro queste “sporche” scelte dei luoghi di incontro c'è una forma tragica di autolesionismo delle nostre giovani leve. Una forma di autolesionismo applicata per la necessità di sentirsi vivo e protagonista. In una società che ha virtualizzato le piazze e la stessa realtà; dove meccanismi giganteschi e mostruosi, al di fuori della gittata del nostro occhio sensibile decidono del nostro destino; il procurarsi sensazioni forti fino a superare la soglia del “dolore” rimane l'unica prova vera incontrovertibile che “io esisto”. E' il fatidico pizzicotto che cisi da dopo untrauma per averela dimostrazione che si è ancora vivi. Con la mia adolescente di casa più ribelle e recalcitrante chi scrive ha ingaggiato una furiosa battaglia per evitare almeno che si devasti il suo corpo con malsani e orribili “piercing”. E' questa una moda (una moda non si afferma mai per caso o per capriccio!) dettata da questo malessere esistenziale e dalle nuove forme di alienazione a cui oggi, più di ieri, siamo sottoposti. La consorte di chi vi parla, operatrice in una comunità di alcoolisti e tossicodipendenti -i veri poveri della nostra società- da un po' di tempo a questa parte traffica con i video di Benigni che spiegano la Divina Commedia. Sta usando cioè la “Bellezza”come forma di rieducazione e di riscatto. Ne sta facendo ormai dei raffinati conoscitori del Sommo Poeta suscitando spesso nelle loro famiglie di provenienza, sbigottimento e meraviglia per le citazioni dotte che sfoderano ormai con disinvoltura. Probabilmente le nostre scuole e noi genitori se fossimo maggiormente impegnati nell'educare al bello e meno ripiegati nell'alimentare l'ansia della“performance” riusciremmo a strappare dal pisciatoio i nostri ragazzi. Ma dicevamo, che in questa opera di rieducazione ha un ruolo altrettanto impor-

tante chi prende decisioni nelle nostre città. Da quando è stato fatto il rivoluzionario (?) recupero di P.zza Vittorio Veneto nessuno si è preoccupato di capire perché i giovani, che prima erano tutti lì, sono migrati in altri lidi. Ai miei tempi (anni 70) c'era una spartizione geografica rigorosa dei vari centri di aggregazione dei giovani a P.zza Vittorio Veneto fra l'altro riccamente alberata. C'erano i ragazzi della Singer (a sinistra subito dopo via Roma). Ragazzi a-politici e benestanti. Poi c'erano i liceali e gli universitari che si ritrovavano davanti al Bar Tripoli e c'erano i frikkettoni extra-parlamentari di sinistra che bivaccavano al fontanino davanti alla prefettura. Infine c'era lo struscio domenicale di popolo tipico della tradizione materana che si svolgeva dalla villa fino alla Banca Popolare sul marciapiede dove poggia la prefettura. Poi negli anni 80 il baricentro geografico dei nostri giovani si spostò in via Roma. E li iniziarono ad apparire le prime bottiglie di birra. Negli anni 90 la gioventù migrò verso p.zza Mulino e lì ci fu vera e propria devastazione degna del peggior Bronx. Non solo bottiglie di alcoolici vari ma muri insozzati e lastre di marmo divelte. Negli ultimi tempi ci sono stati due eventi urbanistici che hanno un po' perturbato l'attuale geografia: l'apertura dopo quasi 20 anni del boschetto e lo spostamento della “Fontana”al suo posto di origine a P.zza Vittorio Veneto. Da P.zza Mulino i teenagers più teneri si sono spostati al boschetto; mentre i “veterani” si sono riversati al pisciatoio. La fontana invece è diventata un sedile per mamme e papà che sorvegliano i loro figlioletti scorazzanti nella piazza. Ora è necessario che la nostra Piazza torni a vivere e torni a vivere con il vociare ed il cinguettio dei nostri giovani. E necessario cioè che si pensi a dotare la piazza di un ricco arredo urbano che favorisca la formazione di nicchie discrete in grado di richiamare i nostri giovani e, soprattutto, che la si doti di funzioni e servizi tali da farla attraversare dalle pulsazioni vitali della nostra città. Oggi è solo un arido accecante deserto di pietra. Sarebbe bello per questa operazione coinvolgere i nostri architetti come i nostri operatori sociali e scolastici. Francesco Vespe

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28 Matera «Guardavo quei grattacieli e pensavo che qualche tempo prima li avevo fotografati con i miei figli»


Soppressa una classe, tre studenti verranno trasferiti alla “Nicola Festa” di Lanera

«Non dividerete i nostri figli» I genitori di Agna contestano le decisioni dell’Ufficio scolastico provinciale A pochi giorni dall'apertura del nuovo anno scolastico, non sono soltanto gli insegnanti ad essere in fermento, ma anche i genitori costretti a far “migrare” i propri figli. Al momento la situazione riguarda gli alunni della scuola secondaria di 1^ grado “ Nicola Festa ” di Agna, che nel giro di pochi giorni si sono visti “tagliare” una classe con conseguente aumento sino a 28 alunni. Si dicono pronti a tutto, anche a fare lezione, nel primo giorno di scuola, dinanzi al Comune. I fatti: a luglio la segreteria della scuola pubblica gli elenchi delle classi con due prime ( 1H e 1I) rispettivamente di 16 e 15 alunni, dati che trovano conferma a metà agosto e che determinano l'organico di fatto (con nomina e trasferimenti di docenti e personale Ata) della scuola di un numero complessivo di otto classi. A distanza di qualche giorno dall'Usp (Ufficio Scolastico provinciale) arriva la notizia di un supplemento, per così dire, “chirurgico” e quindi della soppressione di una classe, portando l'esistente a 28 alunni con l’inevitabile trasferimento di tre studenti nel plesso di via Lanera, secondo il criterio della vicinanza, dove sarà applicato il tempo normale. Un provvedimento notificato, suo malgrado, dal dirigente scolastico Pancrazio Toscano meno di una settimana fa, che

Alunni a scuola

si ripercuote negativamente in termini didattici. I criteri oggettivi adottati dall'Usp nell'arco di alcuni giorni con un danno erariale per il personale nominato, sulla scorta dell'organico di fatto, non sono comprensibili visto che il decreto sulla formazione degli organici prevede di tener conto dei parametri demografici. Proiezioni favorevoli per il rione Agna che ha visto nel corso degli ultimi anni un significativo incremento della popolazione. Ma tornando ai numeri necessari per formare le classi, non si è tenuto conto che per una classe di 28 alunni, il Decreto sicurezza richie-

Giapponesi gratis in una struttura cittadina

La Provincia plaude alla passione creativa degli albergatori

NON è passata sotto silenzio l'iniziativa del Residence San Giorgio di ospitare gratis i giapponesi. Suite da sogno, nel cuore dei Sassi, dal primo al dieci novembre per tutti i turisti made in Japan che ne faranno richiesta entro il 25 settembre. L'assessore provinciale al Turismo, Giuseppe Dalessandro, ha espresso subito il proprio apprezzamento: «Una iniziativa lodevole - ha commentato che rimette al centro della promozione del nostro territorio i grandi protagonisti internazionali della scena turistica italiana: i cittadini nipponici. Turisti che, proprio in questo ultimo periodo, erano stati vittime, nel nostro Paese, di assurdi e illeciti raggiri. Operazioni assolutamente illegali, che non hanno certo contribuito a migliorare la percezione della qualità della offerta turistica italiana, semmai hanno finito per incoraggiare la percezione poco

edificante che all'estero hanno dello Stivale. Una visibilità poco trasparente e per niente brillante, che azioni come quella del Residence materano possono contribuire a modificare. Perché soggiornare a costo zero nello splendido scenario dei Sassi, uno dei luoghi più amati dai giapponesi, sarà di certo una opportunità molto apprezzata che non tarderà a produrre benefit per la nostra economia. Credo, infatti, - ha proseguito Dalessandro - che una iniziativa come quella promossa dal Residence San Giorgio, possa contribuire a fare la differenza, dato che si contraddistingue nel panorama del marketing turistico proprio per la sua freschezza e capacità di soddisfare la domanda. Dunque, passione, talento e creatività che attraverso la promozione di Matera, e della Basilicata, rilanceranno anche l'immagine del nostro Paese». matera@luedi.it

de 180 centimetri ad alunno quindi aule di circa 50 metri. Difficile trovare locali capaci di soddisfare queste esigenze. «Il numero dei posti autorizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione - dichiara Mario Trifiletti dirigente dell'Usp - imponeva il ridimensionamento delle classi. Le circolari ministeriali ci autorizzano a procedere in questo modo, una classe in più svilupperebbe posti di lavoro non autorizzati». Disposizioni che contrastano con la situazione di diversi plessi scolastici che devono fare i conti con la legge 626. «Comprendo benissimo le ragioni dei genitori - affer-

ma Pancrazio Toscano dirigente scolastico della scuola media Nicola Festa - e mi rendo conto di come sia stato applicato un taglio delle classi nonostante ci troviamo di fronte ad una situazione favorevole dal punto di vista delle proiezioni demografiche per il futuro. Secondo le domande di iscrizione, le uniche classi sottodimensionate erano quelle di Agna e su queste si è applicato il provvedimento. Questo ostacola gli sforzi di chi dovrebbe preoccuparsi del regolare svolgimento dell'attività scolastica». Una situazione al limite che riguarda una scuola nuova e all'avanguardia, costruita in previsione di un quartiere in espansione con spazi e infrastrutture adeguate. Le famiglie hanno incontrato Emanuele Nicoletti, assessore ai lavori pubblici e pubblica istruzione del Comune di Matera e attendono una risposta entro venerdì. La vicenda mette a rischio il diritto allo studio e non esclude colpi di scena al momento della scelta degli alunni costretti a frequentare le lezioni altrove, dopo aver acquistato i testi scolastici. I genitori sono compatti nel difendere i tre alunni e non mancano di far notare le incongruenze legate alla distanza fra i due istituti che influirebbe sulla scelta degli studenti da trasferire. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Mensa all’asilo e alle elementari Il Comune di Matera ha istituito, dal 1° ottobre 2009 al 28 maggio 2010, il servizio di mensa per l'anno scolastico 200910. Per accedervi sarà necessario effettuare il pagamento della tariffa di contribuzione, corrispondente alla situazione economica del nucleo familiare del richiedente. Destinatari del servizio sono gli alunni delle scuole dell'infanzia e primarie. La richiesta potrà essere inoltrata attraverso la compilazione di un apposito modulo, in distribuzione nell'Ufficio Scuole del Comune (2° piano stanza n. 43), al quale dovrà essere allegata l'attestazione Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), con i dati reddituali riferiti all'anno 2008. Per gli alunni portatori di handicap la fascia di contribuzione viene calcolata dopo aver operato l'abbattimento del 50 per cento dell'importo Isee dichiarato. I buoni pasto saranno distribuiti dall'Ufficio Scuole, previa consegna di bonifico o ricevuta bancaria comprovante l'avvenuto versamento corrispondente all'importo della tariffa determinata dalla situazione economica del nucleo familiare dell'utente. Il versamento, da effettuarsi preferibilmente presso gli sportelli della Banca Popolare del Materano - Tesoriere del Comune sul c/c IBAN IT 27 A 05256 16100 000000909702 “Servizio Mensa Scolastica”, deve essere pari all'importo sufficiente per l'acquisto di un blocchetto da 20 buoni, o multiplo di esso. Per opportunità a favore degli utenti, a decorrere dal decimo giorno antecedente l'effettivo avvio del servizio e per non oltre 30 giorni, sarà consentito acquistare i blocchetti da 20 buoni pasto direttamente nell'Ufficio Scuole del Comune. A maggio 2010, i buoni potranno essere acquistati nello stesso ufficio per un numero inferiore a venti. I buoni inutilizzati potranno essere rimborsati all'Ufficio Economato del Comune. Per gli utenti con condizioni patologiche e intolleranze alimentari (celiachia, favismo, lattosio ecc..), sarà possibile somministrare diete speciali, da richiedersi all'Ufficio Scuole. Ulteriori informazioni: Ufficio Scuole, 2° piano Comune - Tel. 0835/241234. matera@luedi.it

«Non si metta a repentaglio un atto così importante»

Richiesta di Toto

Carp fishing e sport Sì a due consigli sulla variazione di bilancio all’Oasi

Il Pd chiede serietà

LA stabilizzazione degli ausiliari del traf- futuro di 20 famiglie materane a causa di fico rischia di trasformarsi in un ricatto e un mero ricatto che si potrebbe definire souna inutile sfida all’opposizione, a meno lo strumentale. Al pericolo di giungere ad un atto irreche la giunta comunale non approvi lo sdoppiamento della variazione di bilancio sponsabile, si riferiscono pensando che da ratificare in due differenti sedute con- qualcuno potrebbe «Forzare il consiglio comunale ad esprimersi su una variazione siliari. Lo sottolineano in una nota i consiglieri di bilancio che unisce il provvedimento del Pd che riconoscono, comunque, un po- sulla stabilizzazione dei precari, che oggi si configura come un sitivo risultato biparatto dovuto e bipartitisan alla recente sesan, visto che la sua duta della commisfattibilità è stata resa sione bilancio che possibile da una se«non lascia margini rie di interventi ed di dubbio sulla volonazioni effettuate gratà della maggior parzie anche all'impete dei consiglieri pregno dei Consiglieri senti, non solo di diComunali e dei Parchiarata opposiziolamentari di opposine, di votare il provzione al governo citvedimento della vatadino e dalla stessa riazione di bilancio, Regione Basilicata limitatamente alla governata dal centro parte che riguarda la sinistra, con altri stabilizzazione degli provvedimenti di caausiliari del traffico e rattere politico strarimandare tutta la tegico, senza avere la restante parte della certezza di approvarmanovra, inserita Appello dei consiglieri del Pd sul bilancio lo a causa di una nella delibera discusmaggioranza a dir sa nel corso della riupoco traballante». nione, ad una separaLa nota dei consita seduta consiliare. glieri del Partito deSu tale proposta, si mocratico si conclusono ritrovati comde chiedendo che patti, infatti - si legge non si percorra «tutancora nella nota dei ta in discesa come consiglieri - non solo quella licenziata in il gruppo del Pd rapcommissione bilanpresentati nell'occacio che porta diritti sione da Braia Luca all'approvazione alnelle veci di capol'unanimità del provgruppo, da Francevedimento utile alsco Bianchi ma anl'assunzione dei 20 che l'Addc di Bartolo Ausiliari per una Silvestri, i Verdi di strada difficile e torGiovanni Angelino e lo Sdi. di Eustachio Lamacchia, oltre alle tuosa piena di ipotetiche e possibili sgraliste civiche presenti in commissione rap- devoli sorprese, è una scelta che ha il sapopresentate dai consiglieri Cd. Cinnella per re del rischio corso sulle spalle dei cittadiMatera Viva, Carlo Antezza di Matera Lab ni-lavoratori, del ricatto e di una inutile sfida all'opposizione, i cui esiti imprevedie Domenico Genchi di Città Domani». A questa ipotesi si legano le speranze e bili saranno addebitati esclusivamente a gli obiettivi dei consiglieri del Pd che spe- chi le compie». rano di evitare di mettere a repentaglio il matera@luedi.it

La possibilità di effettuare discipline come carp fishing e sport nautici nella riserva dell’Oasi di san Giuliano, è stata richiesta dal consigliere provinciale Augusto Toto che in una nota inviata al presidente della Provincia e al presidente del consiglio ricorda che una delibera di consiglio del marzo 2009 ha approvato le modifiche al regolamento che prevedeva la disciplina degli sport nautici e del carp fishing da effettuarsi nell’invaso del Lago di San Giuliano. «Considerato - scrive - che a tutt’oggi secondo notizie acquisite presso l’amministrazione provinciale, l’ufficio competente non ha formalmente richiesto alcun parere nè al Dipartimento Ambiente della Regione nè all’Uffico Ramsar della Comunità Europea e che gli appassionati lucani sono numerosi - Toto conclude chiedendo di conoscere quali iniziative intenda intraprendere affinchè gli appassionati e gli sportivi possano finalmente svolgere le loro attività sportive, dando così finalmente esecutività alla delibera approvata». matera@luedi.it

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Matera 29

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

TAXI MATERA 3332685173

Liliana

Paola e Raffaele

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Sostegno al credito SOSTEGNO al credito dalla Camera di commercio della città dei Sassi. Le misure per le imprese della provincia di Matera di sostegno al credito e di partecipazione a fiere e rassegne specializzate, messe in campo dalla Camera di commercio, saranno illustrate a Matera nel corso di una conferenza stampa, indetta presso la sala giunte dell' Ente alle ore 10 domani. Interverranno il presidente dell'Ente camerale, Angelo Tortorelli, e i consiglieri delegati ai progetti per le misure sul credito Rosa Gentile e all'attuazione del regolamento di partecipazione alle fiere Giovanni Schiuma.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Anche se ti sembrano molti, gli anni non pesano. Basta non farci caso...

Tanti auguri per il giorno più importante della vostra vita

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Passarelli Via Annunziatella 76 0835/332752 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Programmazione al botteghino •KENNEDY• Matera 0835-310016 Chiusura settimanale •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La custode di mia sorella 17,45 - 19,45-21,45 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Una notte da leoni 18,10 - 20 - 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 L’era glaciale 3 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Chiusura settimanale • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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Presente e futuro sulla diagnosi e il trattamento delle malattie dell'apparato digerente

Gastroenterologi a confronto Al via domani in città la due giorni del congresso regionale Aigo PER due giorni, domani e sabato, l'attenzione dei gastroenterologi ospedalieri si trasferirà al Meeting Center Hotel “Le Monacelle” di Matera che ospiterà il I° congresso Aigo (Associazione Italiana Gastroenterologi Endoscopisti Digestivi Opedalieri) della regione Basilicata, presieduta dal dottor Antonio Cilona. Tema centrale e di avanzata attualità scientifica sarà la "Diagnosi ed il trattamento delle malattie dell'apparato digerente: presente e futuro". All'avvio dei lavori del Congresso, organizzato dall'Aigo, interverranno, tra gli altri, il presidente nazionale Aigo professor Sergio Morini, i rappresentanti del direttivo nazionale, autorevoli chirurghi del settore ed ospiti stranieri considerati personalità di forte spessore scientifico. Il presidente Antonio Cilona, nel presentare l'evento, annoverato tra gli appuntamenti di eccellenza della gastroenterologia europea, ha spiegato che l'assise è molto attesa perché farà il punto nel delicato campo della diagnosi e nel trattamento delle più importanti patologie dell'apparato digerente (in termini di incidenza nella popolazioneitaliana erisorse sanitarie), guardando alle prospettive future sul piano del trattamento farmacologico, endoscopico e chirurgico. Particolare attenzione sarà riservata ai più recenti progressi intervenuti sulla tecnica legata alle patologie del reflusso gastroesofageo, le epa-

Ferrosud, assemblea indetta da Cgil, Cisl e Uil

Una sala operatoria

titi virali, le malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa) e l'epatocarcinoma. Tra i protagonisti dell'evento materano: il dottor Elie Chouillard, chirurgo a Parigi, che riferirà sulla Notes (Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery) e il professor Najib Haboubi di Manchester che, considerato una delle massime autorità europee, farà una lettura magistrale sull' “IBD - un approccio di squadra multidisciplinare”. Il congresso viene considerato un'occasione utile per approfondire il trattamento di chirurgia per via endoscopica, attraverso gli orifizi naturali, metodica che ha il pregio di essere mini invasiva e che con-

sente di eseguire una adeguata chirurgiain patologiebenigne come la colecistectomia percalcolosi, maanche perinterventi su patologie neoplastiche come il trattamento del carcinoma del colon. Tra le “eccellenze” di casa, il potentino Raffaele Manta, a Modena presso il reparto di Gastroenterologia dell'ospedale di Bagiovara che tratterà lo spyGlass, nuova tecnica endoscopica per le vie biliari. Si sono ritagliati uno spazio importante nell'ambito del congresso anche il dottor Vincenzo Varasano ed il dottor Giovanni Guarnieri dell'ospedale di Policoro, esperti nel trattamento delle epatiti virarli con terapia interferonica ed antivirale.

«STA diventando insostenibile la situazione degli ottanta lavoratori in cassa integrazione straordinaria dello stabilimento Ferrosud di Matera, che attendono da quattro mesi la corresponsione delle spettanze». Sono le parole del segretario provinciale della Fiom Cgil, Giuseppe Giannella, che ha indetto per oggi un’assemblea con Fim Cisl e Uilm Uil. Nelle scorse settimane, sulla questione dello stabilimento Ferrosud, si erano registrati gli interventi di sollecito del prefetto di Matera, Francesco Monteleone, e di altri amministratori locali. «Aumentano – ha detto Giannella – le difficoltà

per i lavoratori e per le loro famiglie. Difficoltà vi sono anche per quelli che sono in fabbrica, che avanzano due mensilità. Ma ci preoccupa, allo stesso tempo, il futuro dell’impianto Ferrosud, che resta una realtà importante per il sistema produttivo locale». Il sindacato, insieme all’associazione vittime dell’amianto della Valbasento, sta portando avanti un impegno per il riconoscimento alle esposizioni, che coinvolge altri lavoratori del comparto e per i quali è fissata una manifestazione nazionale, a Roma, il 17 settembre. matera@luedi.it

Angelino «Infopoint inutile in autunno»

«PRENDO atto con soddisfazione del risveglio dell'Amministrazione comunale, se pure tardivo. Peccato, però, che l'estate sia già finita e che l'eventuale prossima attivazione dell'infopoint, nell'imminente stagione autunnale, abbia un'utilità decisamente minore ai fini dei servizi da assicurare ai visitatori della città dei Sassi». E’ la risposta del consigliere comunale dei Verdi, Giovanni Angelino in riferimento alla nota di replica diffusa dall'Ufficio Turismo del Comune di Matera, a seguito della segnalazione sulla mancata attivazione dell'info-point turistico in piazza Vittorio Veneto. matera@luedi.it

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Tinchi di Pisticci Vertice preliminare con il direttore Gaudiano (Asm), cittadini cauti

Una via per salvare l’ospedale Si fa largo il progetto dell’Istituto “Stella Maris” per il Polo di Neuropsichiatria TINCHI DI PISTICCI – La Neuropsichiatria infantile salverà l’ospedale di Tinchi, destinandolo a diventare Polo di eccellenza. E’ quanto emerso martedì pomeriggio durante un incontro tra il direttore generale dell’Asm (Azienda sanitaria di Matera), Vito Gaudiano, e il direttore dell’I stituto Scientifico per la Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza “Stella Maris”, Roberto Cutaiari. Al contempo è stato eseguito un sopralluogo per verificare la possibilità di dar vita al progetto la cui ambizione è quella di rappresentare un riferimento specialistico per tutto il bacino del Mediterraneo. Sono giorni densi di ansia e preoccupazione per il futuro dell’ospedale di Tinchi. Dopo la manifestazione dei giorni scorsi alla quale hanno partecipato molti cittadini, messa in campo per scongiurare

ogni ipotesi o pericolo di chiusura del presidio, si è formato un comitato permanente con l’obiettivo di seguire, passo passo, ogni questione che riguarda le scelte strategiche del nosocomio. Al tavolo hanno partecipato il sindaco di Pisticci, Michele Leone, l’assessore provinciale Antonio Montemurro, il consigliere provinciale Vito Di Trani ed i consiglieri comunali Giovanni Mastronardi e Rocco Caramuscio. A margine del sopralluogo, l’assessore Montemurro e il consigliere Caramuscio hanno invitato il direttore generale dell’azienda sanitaria materana Gaudiano a incontrare un nutrito gruppo di cittadini allo scopo di informare gli stessi sul futuro dell’ospedale. Il direttore generale dell’Asm ha confermato «la volontà di fare dell’ospedale di Tinchi un polo di eccellenza». In particolare ha in-

Un’immagine simbolo della protesta a Tinchi di Pisticci

formato i cittadini che, con il Polo di Neuropsichiatria viene garantita anche la degenza, i laboratori di analisi, la Fisiatria e la riabilitazione con l’utilizzo della nuova piscina.

Gaudiano ha, inoltre, espresso il suo parere personale sul Distretto della salute, ritenendo opportuno che venga collocato proprio a Tinchi. Naturalmente non si tratta di un parere

Pomarico Serve la corsia di decellerazione per evitare incidenti

Bivio da mettere in sicurezza Appello di Adiconsum per la strada Piani del Bradano POMARICO - Dopo l'ultimo controesodo di fine agosto, che ha sancito la fine delle vacanze estive, aziende, imprese e uffici pubblici entrano nella piena operatività. E ritornano di attualità le carenze infrastrutturali che penalizzano oramai da tempi biblici i paesi dell'hinterland materano e con esso la stradina del Piani Bradano che dal km 8,5 della ex strada statale 380, ossia la 175 Matera ¬Metaponto conduce fino all'abitato di Pomarico. A sollevare il problema è ancora una volta l'Adiconsum di Pomarico, che sollecita l'Amministrazione provinciale di Matera alla definitiva messa in sicurezza del predetto svincolo così da consentire ai tantissimi cittadini provenienti dalla fascia jonica, dal capoluogo di provincia e da Pomarico di usufruire di corsie di decelerazione e accelerazione in modo da poterlo percorrere in condizioni di massima sicurezza. «Dopo i recenti incidenti avvenuti in

prossimità del pericoloso incrocio -si legge in una nota dell’Adiconsum cittadina- confidiamo nella sensibilità dell'attivissimo presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, che ha fatto del tema “Gap infrastrutturale” uno dei suoi cavalli di battaglia già all'epoca, quando svolgeva in maniera esemplare il ruolo di direttore dell'Associazione delle piccole e medie imprese. Anche con l'approssimarsi della stagione invernale -conclude la nota di Adiconsum- che potrebbe far slittare la conclusione dei lavori, ad intercedere presso gli uffici tecnici preposti per l'immediata cantierizzazione dell'opera così da mettere la parola fine ad anni di attese ed impedimenti causati da noiose e inutili lungaggini burocratiche. La questione dello svincolo di Pomarico è stata più volte oggetto di segnalazioni e denunce del Quotidiano. provinciamt@luedi.it

vincolante, in quanto la decisione spetta alla Conferenza dei sindaci (il cui presidente è il primo cittadino di Matera Emilio Nicola Buccico), che si terrà nelle prossime settimane. Per Distretto della salute si intende la presenza di tutti i reparti amministrativi e tutti i poliambulatori, nonché la presenza del servizio di pronto soccorso 118. Subito dopo ha voluto parlare ai cittadini anche il direttore dell’istituto Stella Maris, che si è detto «colpito positivamente della struttura ospedaliera ed ha manifestato la ferma intenzione, previa verifica tecnica che si terrà oggi a Matera, di farne un centro di eccellenza al servizio di tutto il bacino Mediterraneo». Il primo cittadino di Pisticci, Michele Leone, si è fatto carico di «sostenere, nella Conferenza dei sindaci, la collocazione del Distretto della salute a Tin-

chi». I cittadini hanno preso atto delle intenzioni manifestando un cauto interesse ma ribadendo che «vigileranno affinché quanto detto possa poi trovare riscontro nei fatti». Il comitato per la difesa dell’ospedale ha dato appuntamento ai cittadini sabato prossimo nella sala consiliare di Pisticci, per sottoporre la proposta alla popolazione e, eventualmente, avanzare altre richieste. Questa la cronaca di una giornata un po’ convulsa, in cui non sono mancati momenti di tensione ma che grazie alla mediazione e all’esperienza dei rappresentanti del comitato per l’ospedale di Tinchi, Nicola Dolce, Domenico Giannace, Pietro Giannace ed i consiglieri Giovanni Mastronardi e Rocco Caramuscio, sono stati prontamente dissolti. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Incontro del partito

Le idee di Addc a Pomarico POMARICO - Martedì pomeriggio si è tenuto a Pomarico un incontro degli aderenti ad Alleanza Democratici Di Centro del comune. Erano presenti ed hanno dato fattivo contributo alla discussione molti candidati alle scorse Comunali, oltre ad amministratori dei comuni limitrofi e che hanno voluto sottolineare con la loro presenza la continuità nell'impegno e la fede nel progetto politico del partito che si realizza anche, e soprattutto, a livello provinciale e regionale. «Il rinnovato e ampliato gruppo dirigente -si legge in una nota del partito- ha proposto all'attenzione dei presenti le strategie politiche future che l'Addc intende mettere in campo in ambito comunale provinciale e regionale per farsi promotore dello sviluppo delle nostre realtà territoriali, in uno spirito di servizio nei confronti delle comunità locali. Alla riuscita del programma delineato, dopo l'ampio dibattito, contribuiranno tutti gli aderenti e simpatizzanti che non si spaventano di fronte a vie nuove da percorrere o a compiti gravosi ma necessari per superare le gravi difficoltà che il momento attuale presenta, e che vogliono tener fede agli impegni assunti ed al mandato ricevuto dai propri elettori, pur in assenza di cariche da altri estorte». provinciamt@luedi.it

Miglionico Sarà rispettata la data di consegna dei lavori fissata per il 23 settembre

E’ quasi pronto il nuovo campo sportivo MIGLIONICO - Procedono i lavori per ridare alla cittadina di Miglionico un nuovo campo da calcio. Dopo l'adeguamento alle norme di sicurezza e il potenziamento dell'impianto di illuminazione, il tappeto in erba naturale si sta srotolando giorno dopo giorno, zolla dopo zolla. «I lavori stanno procedendo di buona lena. -precisa l'assessore allo Sport, Michelangelo Piccinni- I 180 giorni di lavoro, programmati per l' ultimazione dei lavori, saranno tassativamente rispettati se non anticipati. Al 23 settembre, data di scadenza dei 180 giorni,

Miglionico avrà finalmente un campo in erba naturale». Nonostante un mese di agosto intenso, con l'organizzazione della cartellonistica del “SeRestate a Miglionico”, l'assessore Piccinni non ha tralasciato di seguire l'andamento dei lavori, continuando l'opera del suo predecessore Franco Perrino. «Un impegno, quello di valorizzare lo sport a Miglionico, che cerchiamo come amministrazione di portare avanti. Purtroppo il periodo non è dei più favorevoli. Abbiamo perso l'anno scorso, a causa di eventi atmosferici, l'unica struttura sportiva rimasta agibile, il campo da calcetto. An-

che qui cercheremo, nei limiti del possibile, di ripararla per farla ritornare ad essere funzionale e di aggregazione per la nostra comunità. In compenso abbiamo recuperato l'ex campo da tennis, abbandonato da anni a se stesso, dotandolo un manto in sintetico per poter essere utilizzato sia come campo da pallavolo che da tennis. Abbiamo proceduto con una sistemazione della guaina e tinteggiatura degli spogliatoi dotandoli anche di gettoniere a tempo per docce, per un risparmio delle risorse idriche. Intanto, la ditta Mastroberti che sta eseguendo i lavori al campo da calcio a

11, sta completando la posa delle zolle d'erba. Oltre metà del campo è stato già colorato di verde. Entro questa settimana sarà possibile ammirare l'intero stadio comunale di un verde brillante. Dopo i tempi tecnici per permettere all'erba di attecchire e dopo le opportune lavorazioni di sistemazione, controllo e rullaggio, penso per fine ottobre, il campo potrebbe davvero iniziare ad essere utilizzato». Dopo due anni con semaforo rosso per il calcio e per ogni altro sport, a Miglionico sembra arrivato il momento di vedere il semaforo diventare verde. Antonio Centonze

Il nuovo campo sportivo di Miglionico

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Donati mille euro all’associazione dedicata a Rocco Trivigno

Il cuore grande degli Accettura Festa speciale per 130 persone ACCETTURA- Loscorsofine settimana gli gli Accettura d'Italia si sono ritrovati ad Accettura per il loro “istituzionale”terzo raduno. Centotrenta le presenze registrate, compresa una signora Accettura di Monaco di Baviera e una signorina omonima, valente ballerina, arrivata da Londra. La manifestazione, ormai entrata nel cartellone degli eventi dell' estate accetturese, oltre a voler essere una occasione per stare insieme, conoscersi e familiarizzare, si pone obiettivi più impegnativi come la ricerca di radici comuni e di parentele dirette, scavando nella genealogia di ognuno. Il tema dell'edizione2009 è stato “Gli Accettura assieme agli accetturesi; una duegiorni molto ricca e densa di contenuti”. Ad arrivare per primi sono stati in quaranta, accolti da Rocco Rivelli, presidente dell'Ente parco di Gallipoli Cognato, che accompagnati da una guida hanno visitato l'area naturalistica con una degustazionecolazione di tradizione me-

dioevale, molto apprezzata. In serata gli Accettura sono rientrati nel paese del Maggio ed hanno assistito all’esibizione canora di una band locale patrocinata dall' amministrazione comunale. Ma il clou dell'evento si è svolto il giorno successivo quando di buon mattino è giunta in paese è giunto il resto della comitiva provenienti da buona parte della penisola. Poi tutti nel cinema De Luca tra applausi scroscianti e un momento di commozione per il sindaco Nicola Buonanova fasciato di tricolore, il quale dopo aver trasmesso ai presenti l’affetto degli accetturesi, ha dato comunicazione di unalettera giunta viafax a firma di Giancarlo Magalli il cui contenuto esaltava i valori alla base di eventi di questo genere. Nel corso della cerimonia, è stata devoluta una somma di mille euro dagli Accettura a una costituenda associazione intestata a Rocco Trivigno, lo sfortunato giovane deceduto tragicamente in un incidente stradale circa un anno fa a Roma

Gli Accettura in festa ad Accettura

e che ha lasciato un vuoto incolmabile nei suoi congiunti e nella comunità collinare. Momenti di viva emozione si sono vissuti durante la consegna delletarghe permeriti nel sociale ad Antonina Loscalzo, notaio accetturese e al brigadiere dei carabinieri Michele Stasolla, che nel luglio scorso mentre era a Metaponto con la sua famiglia e libero dal servizio, con tempismo e grande competenza soccorse una persona con problemi cardiaci in attesa dei sanitari del 118 e quindi salvando la stessa, un ses-

santenne, da morte sicura. Parole d'elogio sono state espressedal capitano Giuseppe Prudente, comandante della Compagnia carabinieri di Tricarico, che ne ha elencato le doti di coraggio e devozione al proprio compito ,espressi in “numerose e pericolose missioni in aree calde del pianeta che sono valse allo stesso numerose decorazioni”. Un ricordo speciale è stato espresso per la persona di Vito Accettura, medico dello sport vissuto dal 19212005 per la sua “grande competenza, passione e umanità

che nel corso della sua vita ha dedicato alla gente impegnata in attività sportive a livello agonistico ed amatoriale”. Per il suo impegno sociale è stato ricordato nel giugno scorso anche Michele Emiliano, sindaco di Bari che ha intitolato una strada cittadina a questo grande personaggio e cosa identica si propone di fare a breve il primo cittadina di Accettura. Durante la manifestazione una telefonata inaspettata è giunta da Patricia Miranda, residente in Argentina che con voce commossa ha

salutato i presenti, ricordando il nonno accetturese emigrato in Sudamerica agli inizi del 1900. Dopo la celebrazione della santa messa officiata da Padre Vito Accettura, arrivato per l'occasione da Solofra (Av) tutti a pranzo nel ristorante Garden, nel bosco di Montepiano. Il prossimo appuntamento è fissato per il 29 agosto 2010, non prima di aver costituito un’associazione onlus intitolata al medico Vito Accettura. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it

Tricarico Il 25 novembre inizia l’anno in ricordo di Delle Nocche

La Diocesi riunita a Fonti Messaggi di fede e linee programmatiche per il nuovo corso

Il vescovo Orofino all’incontro di Fonti

TRICARICO - Un'intensa giornata di ascolto, preghiera e meditazione si è svolta nei giorni scorsi presso il Santuario mariano di Fonti, nella quieta dell'omonimo bosco. Un appuntamento

annuale dell'intera Diocesi di Tricarico presieduta dal vescovo monsignor Vincenzo Carmine Orofino, al quale hanno preso parte operatori pastorali delle parrocchie, famiglie e fedeli che vivono il

messaggio cristiano con grande spiritualità. Un modo efficace e partecipato per illustrare e discutere le linee programmatiche che dovranno orientare l'azione ecclesiale per il nuovo anno pastorale. «Un anno -come ha precisato Orofino- che ci vedrà impegnati a riflettere sul sacerdozio comune dei fedeli laici e su quello ministeriale di noi sacerdoti, sull'eredità spirituale e pastorale del Servo di Dio monsignor Raffaello Delle Nocche, sulla pastorale famigliare nell'ambito della parrocchia intesa come “fami-

glia di famiglie”. Infatti, è stato annunciato che sarà celebrato il 50° anniversario della morte del Servo di Dio dal 25 novembre 2009 - 25 novembre 2010. Durante l'anno pastorale 2008-2009, ha ricordato in sostanza il vescovo, centrale è stato il tema dell'educazione alla fede delle persone, seguendo con particolare attenzione le famiglie con varie iniziative, culminate nell'esperienza delle vacanze estive in montagna. «Sono emersi -ha continuato- molti segnali positivi e abbiamo raccolto i primi frutti. Dob-

Dibattito politico sugli scenari del Partito democratico in Basilicata

Vetrina irsinese per la mozione Bersani IRSINA - Anche la mozione Bersani è passata da Irsina; l'altra sera nella solita piazza XXV luglio, davanti a numerosi simpatizzanti si sono seduti al tavolo il senatore Filippo Bubbico; il candidato a segretario regionale Roberto Speranza; la consigliera provinciale Anna Amenta e la segretaria del Pd di Irsina, Maddalena Coletta. Il team di lavoro, ha esposto le sue tesi congressuali, nei vari passaggi effettuati, sulle quali si andrà a dibattere dai prossimi giorni, per giunger all'elezione del nuovo segretario nazionale , del segretario regionale, e di tutte le strutture dirigenziali del Pd. Ha aperto i lavori la segretaria del Pd locale, Maddalena Coletta, che ha parlato delle origini del Partito democratico, che in questo momento sta riprendendo il suo cammino, riproponendosi con lo stesso spirito sperimentato sin dalla nascita. Preferendo il confronto democratico, politico, e il coinvolgimento diretto della base che compone il partito. «E al partito -ha spiegato Coletta- va tutto l'impegno di far conoscere le mozioni congressuali che saranno

discusse fino a giungere al 25 di ottobre, momento in cui attraverso lo strumento delle elezioni primarie conclude la segretaria del Pd Maddalena Coletta- verranno eletti il segretario nazionale, quello regionale e tutti gli organismi dirigenziali del partito. Alla segretaria è seguito il breve intervento della consigliera provinciale Anna Amenta, che si è limitata ai saluti, ed agli auguri al candidato alla segreteria regionale Roberto Speranza. Degli interventi fatti è stato molto apprezzato quello dell'ex sindaco di Irsina, Luigi Cesano. Interessante e motivato l'intervento del giovane candidato alla sedia di segretario regionale del Partito democratico, che avrà il suo bel da fare contro il valido, Erminio Restaino. Roberto Speranza, nel suo intervento, ha spaziato a tutto campo sui temi inerenti al futuro del partito, al ruolo degli iscritti, ma anche ad una nuova politica più aperta ai problemi della gente e soprattutto di chi oggi perde il lavoro, pure con una certa facilità. Anche Filippo Bubbico, nel suo

intervento, ha puntato l'accento, sulla grave crisi che colpisce l'industria in Basilicata, e la relativa perdita di posti lavoro, e soprattutto sul ruolo del partito; che oggi è obbligato ad operare una svolta, tutta improntata sul rinnovamento. Un partito nuovo, che si apre ad una nuova classe dirigente, e che riesce a dare una forte impronta di cambiamento -ha affermato Bubbico - è un partito che può puntare ad esprimere di pari passo una nuova politica. Il partito -ha detto ancora Bubbiconon può rimanere ancorato o imprigionato ai fasti del passato, tutto concentrato, ed organizzato nelle mani di pochi. E su queste basi - ha concluso il senatore Filippo Bubbico- che vogliamo confrontarci nell'immediato futuro, e per queste ragioni, che alla carica nazionale puntiamo al senatore Pierluigi Bersani, e nella regione Basilicata candidato alla segreteria regionale del partito, Roberto Speranza. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

biamo, perciò, proseguire in questa direzione e intensificare la nostra opera educativa, coinvolgendo più concretamente, più efficacemente e più attivamente le famiglie nella vita reale delle parrocchie e non solo nelle loro attività». Perchè dalla vita familiare la parrocchia potrà imparare uno stile di vita di solidarietà, generosità e dignità, mentre viceversa, le famiglie possono apprendere dalla vita parrocchiale «la priorità della fede e della preghiera comune, del perdono e della speranza». Un altro tema su cui la

Chiesa della Diocesi tricaricese dovrà impegnarsi riguarda maturità ecclesiale e corresponsabilità pastorale. A tal proposito il vescovo Orofino ha sottolineato che «occorre formare laici maturi nella fede e nell'appartenenza ecclesiale per una specifica e chiara testimonianza cristiana nella società e nella Comunità cristiana. All'interno della Comunità cristiana occorre passare dalla “partecipazione” alla “corresponsabilità” effettiva dei fedeli laici». Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Evade dai domiciliari Arrestato a Irsina IRSINA - Nella tarda serata di martedì, i militari della Stazione carabinieri di Irsina hanno tratto in arresto un 26enne, originario di Melfi, ma residente a Terranova sul Pollino. L'uomo,un pregiudicatosottoposto aregimedegli arresti domiciliari presso una comunità di recupero di Santa Maria d'Irsi, è stato riconosciuto colpevole di violazioni degli obblighi della misura cautelare a cui era sottoposto e, pertanto, l'Autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative e l'esito dei controlli svolti dagli uomini dell'Arma, ha ritenuto di dover sostituire la misura cautelare meno attuale degli arresti domiciliari con quella, più severa, della detenzione in carcere. Non è, infatti, sfuggito ai carabinieri del posto come lo stesso, in più circostanze e con più azioni criminose, si fosse sottratto agli obblighi di legge, derivanti dal suo status. Dopo l'arresto, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Matera.

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Bernalda L’intervento sul presidio del consigliere provinciale Pdl Franco Carbone

«Distretto Sanitario, no all’emarginazione» BERNALDA - All'indomani del pubblico incontro sul distretto sanitario a Bernalda, il neoeletto consigliere provinciale del Pdl, Franco Carbone, interviene per chiarire alcune cose dette su corso Umberto. «Ritengo doveroso - dice Carbone nella sua lettera aperta - intervenire in merito al dibattito aperto dal comitato dei “Cittadini attivi” riguardo la vicenda del distretto sanitario di Bernalda poiché chiamato in causa sia in veste di neo eletto consigliere provinciale del Pdl sia di dirigente dello stesso partito che rappresento in Consiglio provinciale. E' opportuno premettere che, - continua il giovane rappresentante bernaldese - nonostante quanto affermato dal presidente Tamburrano, non mi è stato recapitato alcun invito a partecipare al dibattito pubblico tenutosi domenica 30 agosto in corso Umberto. Pertanto, avendo preso precedentementealtriimpegninon mièstatopossibile assistere alla discussione pubblica. Ciò nonostante vorrei sottolineare l'importanza delle attività di sensibilizzazione civica portate avanti dal comitato dei Cittadini attivi a cui va tutta la mia stima svolgendo a pieno quel ruolo di osservatori sempre attenti a quanto avviene nella nostra amata cittadina. Quanto sta acca-

dendo oggi è frutto del riassetto organizzativo e territoriale del servizio sanitario regionale secondo quanto previsto dalla legge regionale n. 12 del 01/07/2008 che prevede l'istituzione di due aziende sanitarie locali rispettivamente di Potenza (Asp) e Matera (Asm) aventi le dimensioni corrispondenti ai rispettivi territori provinciali, accorpando di fatto la Asl n. 4 di Matera e la Asl n. 5 di Montalbano Jonico. L'azienda sanitaria di Matera si articola in distretti territoriali detti Distretti della salute e in Unità per i servizi integrati di base (Usib). I Distretti della Salute corrispondono ad aree omogenee che coincidono con gli ambiti socio territoriali della rete regionale integrata dei servizi alla persona così come stabilito dalla legge regionale n. 4 del 14 febbraio 2007 la quale demandava ai Comuni la titolarità della programmazione, attuazione e valutazione di tutti gli interventi a favore di servizi socio sanitari. Tuttavia la gestione degli interventi di competenza comunale è gestita in forma associata con gli altri comuni dello stesso Ambito Socio Territoriale. E questa rappresenta la nota dolente per noi cittadini Bernaldesi. Difatti, il territorio della provincia materana è stato suddiviso in due

aree territoriali che sono la Bradanica Medio Basento, con Irsina comune capofila, e Metapontino Collina Materana, con Policoro comune capofila. Ci sarebbe da chiedersi a questo punto come mai la precedente amministrazione comunale non abbia aderito ad un’area territoriale che di fatto porta il nome del nostro comune (Metaponto) inserendosi invece in un area territoriale che dista da Bernalda non solo in termini di chilometri ma soprattutto in termini di omogeneità territoriale. L'amministrazione comunale bernaldese all'epoca dei fatti in carica avrebbe dovuto proporsi per tempo come comune capofila preparando progetti e strutture idonei a tale candidatura. L'assenza dell'amministrazione comunale, con tutto ciò che ne consegue, non pone la nostra comunità nelle migliori condizioni per partecipare e seguire l'evolversi dell'attuazione di tale area territoriale ma - conclude Carbone - posso rassicurare tutti i cittadini bernaldesi che compirò qualunque sforzo per sostenere e difendere la nostra comunità, attivandomi costantemente affinchè possa essere scongiurato ogni tentativo di emarginazione della nostra comunità». fa.si

Droga, 2 uomini fermati dalla Polfer METAPONTO - Continua l'attività di contrasto del fenomeno dello spaccio e del consumo di droga attraverso servizi assiduamente svolti dalla Polizia di Stato. Personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Metaponto ha denunciato all'autorità giudiziaria due persone, entrambe residenti in provincia di Cosenza, perché trovate in possesso di eroina ed hashish. Lunedì scorso, durante un controllo degli agenti in servizio di scorta viaggiatori sul treno regionale Taranto - Metaponto, è stata la volta di un uomo di 43 anni di Amendolara indosso al quale sono stati rinvenuti due pezzi di hashish del peso complessivo di gr. 12,8 ed un involucro in cellophane, comunemente definito “cipollina”, contenente eroina del peso di gr. 0,4. Martedì, gli agenti del posto della Polfer di Metaponto, durante la sosta in quello scalo del treno IC 786 Milano - Crotone, hanno sorpreso un ventiduenne di Montegiordano con gr. 20,8 di hashish.

Bernalda L’anziano benzinaio morì nell’agosto 2008, pochi giorni dopo essere stato derubato

Identificati i rapinatori di Favale Le indagini dei carabinieri hanno portato alla denuncia di tre persone BERNALDA - Hanno un volto e un nome le tre persone che, nelle prime ore della mattinata del 4 agosto 2008, a Bernalda avevano sottratto a Mario Favale, gestore di un distributore di carburante, l'incasso del giorno precedente. Un episodio che destò scalpore in quanto dopo pochi giorni il sessantasettenne fu stroncato da un infarto. La rapina, tra l'altro era stata compiuta in modo anomalo, da uomini disarmati e con il volto nascosto dietro maschere di Carnevale. Ad incastrare i rapinatori, ha contribuito il loro abbigliamento, risultato “singolare e sospetto” per il periodo (maglioni pesanti con maniche lunghe), descritto da alcune testimonianze indirette, e da alcune loro incongruenze nelle dichiarazioni rilasciate ai militari dell'Arma. Per i tre l'accusa è di rapina aggravata. A seguito di indagini accurate condotte senza sosta dai carabinieri della Stazione di Bernalda e dai colleghi della Compagnia di Pisticci, coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera (nella persona della dottoressa Annunziata Cazzetta), si è giunti ad una svolta positiva per un fatto di cronaca che suscitò molta commozione in tutta la cittadina per l'esito tragico. Nell'immediatezza, i carabinieri avevano seguito ogni possibile e utile traccia, setacciando tutti gli ambienti malavitosi, sia di Bernalda sia dell'hinterland. I militari dell’Arma, infatti, erano convinti che i rapinatori potessero essere solo del posto. Un lavoro, ad ogni modo, non semplice che, fin dall'avvio delle indagini, non ha potuto beneficiare di testimonianze o altri elementi utili alle indagini stesse. Tuttavia, i carabinieri hanno vagliato ed analizzato alcuni piccoli indizi,

Mario Favale

apparentemente non rilevanti, che, poi, hanno consentito di identificare non solo i due autori materiali della rapina, ma anche un terzo componente, che aveva avuto il ruolo di basista.

Gli elementi acquisiti durante i mesi scorsi dai militari dell’Arma sono stati quindi rapportati presso la Procura di Matera con la conseguente denuncia, quali autori della rapina,

delle tre persone in questione. Sulla base delle modalità della rapina, molto probabilmente conoscevano bene le abitudini della vittima. Due dei tre uomini agirono introno alle 6,30 della mattina del 4 agosto 2008, con il volto coperto e nascosto da una maschera di plastica. Appostati sotto l'abitazione dell'anziano titolare del distributore di benzina, sicuri che lo stesso, da lì a poco, sarebbe uscito con in mano l'incasso del giorno precedente, alla vista della vittima, in due, senza esitazione, lo bloccarono violentemente, strattonandolo e colpendolo, fino a sottrargli (l'anziano aveva opposto resistenza), con forza, una busta che conteneva circa 6.000 euro e alcuni buoni di benzina. Messo a segno il colpo, fuggirono a piedi, facendo perdere le loro tracce. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Metaponto Da ogni parte della Basilicata e della Puglia per il IV galà

Serata Salsa per salutare l’estate METAPONTO - Un saluto all'estate a ritmo di danza. L'imprenditore locale Gianfranco Sortiero e il Latin'J Nino, che ha richiamato, durante la serata dedicata al quarto galà di salsa, gente da ogni parte della Basilicata e della Puglia, oltre ai tanti turisti presenti ancora sul lungomare di Metaponto in questo inizio di settembre. La location scelta per l'evento è stata la struttura del Lido Nettuno, non nuova a questo tipo di manifestazione caraibica. Per il quarto anno consecutivo, l'appuntamento si è rinnovato con sorprese e tanto divertimento. Un evento, quello portato in scena da Sortiero e da Latin'J Nino, che di fatto chiude l'estate 2009; Una splendida serata con i mille colori del Sud America, che ha trasformato il New Nettuno, con le undici scuole di ballo presenti, nella culla della cultura della danza latino-americana. Un pensiero questo che ha trovato d'accordo non solo gli organizzatori dell'evento, ma anche la tantissima gente accorsa per non perdere questo appuntamento e i tanti turisti che hanno voluto portarsi a casa il ricordo e l'allegria del quarto galà della Salsa. Le undici scuole in gara durante la serata erano la Pueblo Latino di

Bernalda, la Fuego Dancedi Altamura, la Let's Dance di Altamura, la Los Hermanos di Matera, la Bolero Salsa Loca di Altamura, la Body Fashion di Laterza, la Star Light Dance di Marconia, la Gruppo Havana di Bari, la All Dancing e Dintorni di Taranto, la Cristal Dance di Taranto e la R.I.C.A. Dance Academy di Taranto. Nomi importanti che annoverano tra loro tantiballerini chehanno legatoilloro nomealle tante esibizioni nazionali ed internazionali del mondo della salsa. Al termine della serata, dopo circa cinque ore di coreografie offerte dalle scuole di ballo, Gianfranco Sortiero si è dichiarato «felice perché avere ancora tanta gente all'inizio di settembre significa che il lavoro fin qui fatto da tutti noi viene apprezzato. In sala - ha continuato - ci sono state oltre mille persone ai quali si aggiungano i tanti e bravi ballerini delle undici scuole presenti. Ringrazio tutti e tra questi Latin'J Nino che crede in questo progetto. Ora - conclude Sortiero - l'appuntamento è per l’inverno targato 2009-2010 e per la prossima estate». fa.si. provinciamt@luedi.it

Parla il figlio: «I militari hanno mantenuto la promessa» BERNALDA - «Questa è una storia comune di un persona per me speciale». Sono le parole di Mimmo Favale, figlio del benzinaio di Bernalda Mario; parole che racchiudono tutta l'emozione per la notizia della denuncia dei rapinatori che poco più di anno fa segnarono negativamente l'estate 2008 bernaldese. La notizia è di ieri e riporta l'azione condotta dai carabinieri della Stazione di Bernalda e i colleghi della Compagnia di Pisticci. Una notizia che Mimmo si aspettava soprattutto perché, i carabinieri del posto, all'indomani del triste evento l'avevano assicurato che avrebbero preso i rapinatori. Un lavoro, quello delle forze dell'ordine, che è stato condotto con la massima serietà e con il massimo rispetto per la famiglia. E qui, all'indomani della notizia, c'è da lodare il grande lavoro condotto sia dai carabinieri di Bernalda che da quelli di Pisticci. Mimmo, uno dei due figli di Mario, ci ha parlato di una persona speciale e dell’emozione provata subito dopo aver appreso la notizia delle denunce. Mimmo ha confidato di essere un po' confuso e di non sapere se esprimere sentimenti di felicità o di tristezza. «Mio padre - ha detto ha trascorso 50 anni al servizio della sua Bernalda e dei suoi cittadini. Lui - ha continuato con emozione - ha trascorso tutti questi anni vicino ad un distributore fino a quando ha deciso di trasferire ad altri l'attività, ma continuando a svolgere sempre il suo servizio perché era la sua vita.

Ecco: Mario era per tutti il benzinaio; e non solo, infatti, a sentire la gente, per molti era un grande amico generoso, disponibile, allegro. Mio padre era sempre pervaso da una invidiabile voglia di vivere nonostante la sua malattia da tutti conosciuta. L'anno scorso ci ha lasciati dopo tanta sofferenza e dopo un grande spavento. Ma ci ha lasciato una eredità fatta di bontà e disponibilità verso il prossimo, animate da gioia e desiderio di vivere, propria solo di chi ne può apprezzare il valore e la finalità. Mio padre ci ha insegnato ad andare avanti comunque, che la vita è soltanto una ed è bella da vivere. E chi meglio di lui ce lo poteva ricordare dopo quattro infarti e relativi bypass con un cuore funzionante al 70%. È riuscito sempre ad andare incontro agli altri, senza mai tralasciare la famiglia, a volte sacrificando se stesso e i suoi interessi. E' stato gentile, professionale e fedele (sempre con la stessa azienda), è riuscito a guardare oltre il presente e ad innovare il concetto di benzinaio ad imprenditore. L'impianto esistente è il frutto di lungimiranza e passione, un po' sognatore ma di fatti concreti. Abbiamo perso un amico, un personaggio, un riferimento, ho perso mio padre ma rivive tutti i giorni nel cuore di chi lo ha amato e gli ha voluto bene, anche solo - conclude Mimmo - per un attimo». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

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Giovedì 10 settembre 2009


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Il sogno del premio Nobel Betty Williams contro il rischio nucleare sta per divenire realtà

La “Città della pace” è più vicina Firmata la convenzione tra il comune di Scanzano e la Regione Basilicata SCANZANO JONICO - Con la firma della convenzione, stipulata ieri mattina, tra il Comune di Scanzano Jonico, quello di Sant’Arcangelo e la Regione Basilicata, è stato compiuto un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione della “Città del fanciullo”. Il documento prevede lo stanziamento ai due comuni, da parte della Regione, delle somme necessarie per portare a definitivo compimento il progetto. «Appena approvato il Regolamento urbanistico -ha detto al Quotidiano il sindaco di Scanzano Jonico, SalvatoreIacobellis- lanceremo l'appalto». La convenzione prevede un trasferimento per il solo comune jonico di due milioni e ottocentomila euro. Ormai siamo in dirittura d'arrivo, nel dicembre scorso il consiglio comunale di Scanzano, approvò lo statuto della Fondazione “Città della Pace per i bambini Basilicata”. Ente che è entrato a farne parte come socio fondatore insieme al Comune di Sant’Arcangelo, alla Regione Basilicata, a Wccc (World, Center, Children of Compassion) International - Italia, alla Fondazione Eli Lilly per la ricerca medica onlus. Quello di ieri è il secondo passaggio per quanto concerne l'avvio definitivo delle attività propedeutiche al rea-

Betty Williams

lizzo del progetto. Il sogno di Betty Williams è diventato, dunque, realtà: la Città del fanciullo a Scanzano si farà. Ora, il tempo di espletare le proce-

dure urbanistiche propedeutiche all'aggiudicazione dell'appalto ed a Scanzano partiranno i lavori. Non per realizzare la pattumiera atomica d'Italia, come si era temuto nel 2003, ma per creare una struttura complessa che possa ospitare i bambini che vivono in situazioni di pericolo a causa di guerre nei loro paesi, la cui gioiosità dell'infanzia è messa a repentaglio dal mondo “cattivo” dei grandi, cinici e belligeranti. La gestione della struttura sarà quindi a carico della Fondazione dei Premi Nobel. Di certo per la Basilicata ciò rappresenta un bellissimo segnale di internazionalizzazione, proprio laddove si volevano mettere i rifiuti nucleari, sta per nascere una storia stupenda, unica nel suo genere. Una struttura che cambierà per sempre il volto della Basilicata. Ricordiamo, infatti, che oltre a Scanzano, l'intervento del Nobel irlandese per la Pace nel lontano 1976, riguarda appunto anche Sant’Arcangelo, dove sarà utilizzato il convento di Santa Maria Orsoleo, quale luogo fisico della Fondazione. Non male l'iniziativa proprio un delicato momento storico che fa riaffiorare l'incubo del nucleare. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro Il motivo: «Un riconoscimento al buon lavoro svolto»

L’urbanistica a Ierone Nuova delega all’assessore dal sindaco Lopatriello POLICORO - Il Quotidiano lo aveva anticipato nei mesi scorsi, attirando anche sterili critiche, ma dopo giorni di trattative e incertezze, il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha effettivamente conferito la delega all'Urbanistica all'assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone. «Il buon lavoro fatto fin qui dall'assessore Ierone -commenta il primo cittadino- alla guida di un settore molto delicato per una città che negli anni ha avuto una notevole crescita soprattutto nel campo dell'edilizia, mi ha spinto a conferirgli anche questa de-

lega che serve a tutto l'ufficio tecnico anche per pianificare più celermente i pareri e i lavori senza sovrapposizioni di ruoli e competenze. In un anno di amministrazione abbiamo appaltato numerose opere, vedi il raddoppio di via Salerno, i bandi per l'inizio dei lavori del contratto di Quartiere II, l'urbanizzazione primaria nella zona Artigianale, e dunque Ierone si è dimostrato pragmatico e concreto nel liberare risorse ed energie per questa città. Da qui la mia scelta di conferirgli anche questa delega, dettata anche da altri impe-

gni amministrativi che non mi consentivano di tenere ancora a lungo ad interim la delega all'Urbanistica: primo fra tutti il progetto di valorizzazione del Parco archeologico in collaborazione con il Cnr (Consiglio nazionale ricerche) e poi una serie di programmi istituzionali da portare a termine. Per il futuro non è esclusa una semplificazione del quadro politico in consiglio comunale, che non altera comunque gli equilibri della maggioranza di centrodestra solidissimi». E sulla stessa lunghezza d'onda anche Ierone:

«In questi mesi da quando ci siamo insidiati credo che il mio operato sia stato ben apprezzato non solo dalla maggioranza, ma anche dagli stessi cittadini che hanno trovato in me un riferimento sulle varie problematiche relative l'ufficio tecnico facendo parlare i fatti, e tra questi oltre ai tanti bandi relativi ad opere pubbliche vorrei sottolineare anche la sperimentazione dello Sportello unico dell'edilizia per la sburocratizzazione delle pratiche edili, che per Policoro rappresenta una novità assoluta. provinciamt@luedi.it

Policoro “Lucania Turismo Doc”

No alle trivelle sullo Jonio Plauso alla Regione di Francesco Garofalo «IL “no” del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, alle trivellazioni nelmarJonio, èilpuntodi partenza dell'attenzione verso la politica ambientale. E' proprio dall'ambiente che deve partire il nostro sviluppo turistico, preservarlo, migliorarlo e inserirlo a pieno titolo nelle politiche di sviluppo economico». E’ il commento di Francesco Garofalo (nella foto), presidente dell’associazione “Lucania Turismo Doc”, che aveva già in passato evidenziato agli organi competenti, la pericolosità dell'eventuale attività estrattiva nello Jonio, che avrebbe pregiudicato l'andamento dell'economia turistica e annullata l'immagine del Metapontino, locomotore del turismo lucano, e del comparto agricolo. «Tutto ciò spiega Garofalo- sarebbe accaduto in un momento delicato per il settore turistico lucano, che nonostante la crisi congiunturale internazionale, non è stato travolto da perdite eccessive in termini di arrivi e presenze. La scommessa degli imprenditori dimostra che nelle politiche commerciali messe in atto dagli stessi, è prioritario avvalorare sempre di più il valore storico-ambientale del nostro territorio, peraltro molto ricco. E' fondamentale agire in modo sinergico nelle politiche di programmazione fra ambiente-turismo e traspor-

ti,settori che devono essere coordinati ed efficaci, in grado di rilanciareil brand turistico, che naturalmente ci contraddistingue e sicuramente potrà darci una forza per consolidarci meglio sui mercati nazionali e internazionali. La Regione Basilicata dovrà essere sempre vigilee tempestivasullamateria ambientale, con particolare attenzione alle nuove politiche messe in atto dal Governo centrale sul nucleare, dove bisogna assolutamente evitare una nuova scelta di Scanzano come sito di stoccaggio di scorie radioattive. Il mondo imprenditoriale conclude Garofalo- si rende disponibile, come sempre, a discutere problematiche che vanno affrontate con il dialogo e la programmazione, e al contempo dare un impulso alla tempistica della politica. A tal propositoè indispensabile sottolineare che l'Associazione Lucania Turismo Doc, ha investito nella valorizzazione delle risorse ambientali, stipulando nel maggio sdcorso, due importanti protocolli d'intesa, con Il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino e con il Consorzio di Tutela Vini Doc Matera, al fine di utilizzare l'eccellenza dei prodotti del Metapontino all'interno delle strutture turistico-ricettive associate, 45 aziende fra MetapontinoPollino e Maratea». provinciamt@luedi.it

SPUNTI Policoro Lo sfogo del dottor Pietro Mondì, da mesi in contenzioso con l’Azienda sanitaria che lo ha rimosso

«Io vittima del complotto di chi mi fa passare per matto» di PIETRO MONDì* POLICORO - Il primo pentito di Cosa Nostra non fu creduto, parlava delle collusioni tra mafia e politica. Non fu creduto e ricoverato in manicomio criminale. Uscito dal manicomio fu ucciso dalla mafia. Dieci anni dopo Tommaso Buscetta rivelò alcuni segreti di Cosa Nostra al giudice Falcone, poi durante un colloquio si fermò e disse: «Se io parlo di queste cose (connessioni mafia politica), siamo morti io elei». Poici fula bombaalla Daurae così via. La mafia, prima di uccidere cerca di gettare fango sulla persona per renderla meno credibile, marchiarla come matto. La mafia, di qualunque regione, uccide soltanto in ultimo, quando non si accetta la corruzione e quando il fango gettato addosso al nemico, si ri-

vela come colossale bugia. Perché ho portato questi esempi? Semplice, anche nei miei confronti si sta tentando in piccolo un'operazione del genere, convincendo magistrati, forze dell'ordine, ecc. che io sia matto. Mi ha riferito, in presenza di mia moglie, un maresciallo che la colpa non è loro, se un medico viene denigrato nella sua immagine e professione, lasciandolo che stia in una stanza a guardar soffitti ed a rubare suo malgrado, uno stipendio al servizio sanitario nazionale. Un medico della Guardia Medica mi ha detto: “Si dice che lei di denunce ne abbia fatte tante e che non vengano prese in considerazione”. Guarda caso l'opinione del medico di guardia, coincide con ciò che dice il maresciallo: le mie denunce, anche se riguardano cose serissime, come un

concorso a Psichiatria all'Asl dl Montalbano della cui vincitrice avevo riferito nome e cognome in una denuncia, sei mesi prima alla GuardiadiFinanza diPolicoronon vengono prese in considerazione. Nulla si muove, la candidata e vincitrice sta al suo posto, così come la presidente della commissione ed i commissari di quel concorso, frettolosamente portato atermine, prima che la Asl 5 di Montalbano confluisse nell'Asm provinciale di Matera (l'ultima prova ha avuto luogo il 31dicembre 2008). II fatto che le mie denunce non siano prese in considerazione a cosa è dovuto? Perchési staritardando lafissazione di udienza dinnanzi al collegio, in opposizione al verdetto del giudice monocratico? Qualcuno si scandalizza e un amico mi ha persino tolto il saluto, perché ho invocato

l'intervento della Direzione Nazionale Atimafia. La mafia distrugge l'immagine di chi gli è contro. In Basilicata, che lo si voglia o no, esiste la mafia: il delitto dei fidanzatini di Policoro, le cosche di Melfi, il traffico umano sulla Basentana, il delitto De Mare, lo scandalo di Marinagri, la scomparsa di Elisa Claps, il clan Scarcia e potremmo andare avanti per ore. La mafia in Basilicata esiste e come! Solo che spara raramente ed ha i suoi capi tra i colletti bianchi. Il Pd, quello nazionale, perché certamente ciò non può venire da quello locale dei vari senatori politicanti, se vuole apparire un partito rinnovatore, abbandoni il vecchio ciarpame politico, che ha governato imponendo la propria arroganza in vari apparati pubblici. Dia uno sguardo a sanità, scuola, tribunali, trasporti e si dia una

smossa. Quando il vecchio sistema delle clientele sarà destinato presto a cessare, il Pd così com'è consociativo con la destra di Berlusconi e ancora ispirato al vecchio manuale Cencelli, perderà, e mi auguro presto, anche la Basilicata. Almeno che, i lucani non siano soltanto “un volgo disperso che nome non ha”. *Neuropsichiatra

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Giovedì 10 settembre 2009


LOTTO&CONCORSI

Giovedì 10 settembre 2009

Centrati due ambi e un estratto con le nostre previsioni

Bari propone cadenza 9 ROMA – Il 37 (il monaco) massimo ritardatario della ruota di Palermo è tornato a mostrarsi dopo 78 assenze. Sono anche usciti di scena il 63 (la sposa) quinto estratto di Venezia dopo 51 turni, il 56 (la caduta) nono di Milano dopo 45 sorteggi negativi, l'80 (la bocca) settimo di Roma dopo 44 ritardi e il 21 (la donna nuda) terzo della ruota Nazionale dopo 64 assenze. I quattro "centenari" hanno disertato l'appuntamento con la dea bendata allungando la propria striscia negativa. In testa il 22 (il pazzo) di Cagliari con 118 assenze, al secondo posto il 44 (il carcere) di Roma con 117 mancati riscontri, al terzo posto il 62 (l'omicidio) di Napoli con 112 assenze e al quarto posto il 40 (l'ernia) di Milano con 104 ritardi. Nei raggruppamenti numerici si sono messi in luce l'ambo gemello 44-88 sulla Nazionale. NAZIONALE - La cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 13-31 per estratto ed ambo. BARI - Da 50 estrazioni la cadenza 9 non sviluppa giochi vincenti, combinate ambi e terni nella serie 29-3959-69-89. Per ambo e terno la decina 71/80 con la cinquina 71-73-75-7677. Previsione speciale 58-59 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina 71/80 con la combinazione 71-72-73-77-79. Previsione speciale 2-22 per estratto ed ambo. FIRENZE - Avevamo proposto la decina 31/40 ed è uscito l'ambo 3337. Vinto l'estratto con il 35 della previsione speciale. La cadenza 8 è attesa al varco con ambi e terni, combinateli nella serie 8-28-48-68-88. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 28-55 per estratto ed ambo GENOVA - La figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti da 72 estrazioni, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-4252. Previsione speciale 26-28 per estratto ed ambo. MILANO - La cinquantina con la serie 54-55-56-58-59 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 40-70 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo segnaliamo la

SCACCHI

31 13 22 88 28 40 62 3 44 76 87

79 81 118 78 95 104 112 65 117 80 95

32 51 3 42 67 47 74 9 40 64 13

66 65 69 67 60 72 77 52 73 64 84

90 30 37 65 43 10 16 76 52 83 90

53 55 61 59 51 56 70 49 58 53 53

Pronostico concorso n. 109 (del 10/09/2009) 15 27 32 44 49 52 69 79 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 90 55 82 1 3 64 63

Frequenza 135 135 134 131 130 130 129 129 129 128

Numero 30 80 65 25 73 59 3 46 44 55

Ritardo 68 53 46 37 37 33 30 29 27 27

Gli ambi di settembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

(p. 7,0) che ha staccato di un punto e mezzo la sempre sorprendente Maria Bernadeth Daniac e il bravo Domenico Luppino. Ecco i nomi e il relativo punteggio dei primi 21 giocatori classificati nel torneo magistrale (ove non specificato si tratta di giocatori italiani) e la partita decisiva dell'ultimo turno che ha permesso al francese di iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione: 1° Mullon J.B. (FRA) p. 7,0 ; 2°-5° Nikolova A. (BUL), Levin F. (GER), Efimov I. (MNC), Lalic B. (CRO) p. 6,5 ; 6°-8° Maiorov N. (BLR), Delorme A. (FRA), Mrdja M. (CRO) p.6,0 ; 9°-15° Calzetta Ruiz M. (ESP), Naumkin I. (RUS), Gromovs S., Estremera Panos S. (ESP), Collutiis D., Voiska M. (BUL), Damia A. p.5,5 ; 16°-21° Schacher G., Caizzone V., Bentivegna F., Santagati A., Valguarnera G., Scerbo A. p.5,0 Naumkin-Mullon 1. d4 d5 2. c4 c6 3. Nf3 Nf6 4. Nc3 e6 5. e3 Nbd7 6. Qc2 Bd6 7. Bd3 dxc4 8. Bxc4 b5 9. Be2 Bb7 10. O-O

67 50 77 86 41 42 72 57 90 43 25

cadenza 2 con la serie 22-32-42-62- 7 con la cinquina 17-27-37-47-57 re82 e la figura del 7 con la cinquina 16- clamano il gioco per ambo. Previsio25-43-70-88. Previsione speciale 62- ne speciale 23-87 per ambo e ambata. 71 per estratto ed ambo. PALERMO - La figura 3 con la serie TUTTE - Le terzine da giocare preva12-39-48-57-84 e la cadenza del 4 con lentemente per ambo: 26-34-64, 24la cinquina 4-24-44-64-74 sono ma- 44-69, 21-38-46, 16-21-40, 11-39ture per qualche ambo. Previsione 54. speciale 64-76 per estratto ed ambo. ROMA - La ruota capitolina potrebbe da- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO re ambi sia con la cifra 3 che con la controfigura 7, ancorateli alle combinazioni 3-23-30-35-39 e 7-2940-62-73. Previsione NEL “Magico” mondo dei 90 nu74 - 89 speciale 40-44 estrat- meri del lotto esistono delle comto ed ambo. 37 - 10 binazioni particolarmente “fortuTORINO - Avevamo nate” abbinate ai vari mesi proposto la figura dell’anno. Tali combinazioni si 89 - 90 del 6 ed è uscito l'am- possono giocare su tutte le ruote, bo 15-87. Per ambo e o su ruota di preferenza per ambo 60 - 58 terno decina cabali- e sorti superiori, per un periodo stica 90/9 con la serie di 6/7 colpi circa. 19 - 42 90-2-6-7-8 e la cadenza 3 con la cinquina MESE DI SETTEMBRE 23-33-43-53-63. PrePer informazioni e chiarimenti tevisione speciale 78lefonare 348-8024342 da marte2 - 11 89 per estratto ed amdì a sabato dalle 17,30 alle 19 o bo. dopo le 21,30. Troverete le mie 11 - 22 VENEZIA - La cifra 1 tecniche su BancoLotto di Setcon la serie 13-14-17tembre. 71 - 37 41-61 e la cadenza del

Festival di Amantea, vince a sorpresa il francese Mullon AMANTEA – Si è conclusa lunedì scorso la settima edizione del Festival internazionale di scacchi di Amantea, svoltasi dal 31 agosto al 7 settembre presso il complesso alberghiero La Tonnara. Oltre un centinaio i partecipanti divisi nei tre tornei (48 nel Magistrale, 43 nell' Open 43, 14 nell' Under 16) , con una buona rappresentanza di giocatori stranieri molto qualificati. Nel torneo magistrale ha vinto a sorpresa il Maestro Fide francese Jean Baptiste Mullon, che si è lasciato alle spalle un nutrito gruppo di Grandi Maestri, tra i quali il bielorusso Maiorov vincitore dell'edizione dello scorso anno. I migliori italiani sono stati Sergejs Gromovs e il lucano Duilio Collutiis, mentre tra i calabresi spicca la buona prestazione del catanzarese Antonio Scerbo. Nel torneo Open si è affermato il reggino Filippo Luverà (p. 6,5), seguito dal catanese Massimo Tricomi e dal romano Roberto Russi. Infine, nell'Under 16 podio tutto reggino con la netta vittoria di Edoardo Carbone

58 64 68 64 53 62 72 50 63 58 82

O-O 11. Rd1 Qc7 12. h3 a6 13. e4 e5 14. a3 Rfe8 15. Bg5 exd4 16. Nxd4 Bh2+ 17. Kf1 c5 18. Nf5 Nxe4 19. Ne7+ Rxe7 20. Bxe7 Nxf2! 21. Rd5 Nh1 22. Bf3 Ng3+ 23. Kf2 Bxd5 24. Nxd5 Qa7 25.

Il francese Jean Baptiste Mullon

Bg5 Re8 26. Re1 c4+ 27. Be3 Qb8 28. Bd4 Ne5 29. Nb4 a5 30. Bxe5 Qa7+ 31. Re3 Rxe5 32. Nd5 Nf5 33. Qd2 Nxe3 34. Nxe3 Qxe3+ 35. Qxe3 Bg1+ 0-1

di VITTORIO CATANZARO

Mondiali, Italia in finale A META’ della semifinale della 39ª edizione dei campionati del mondo, in corso di svolgimento a San Paolo in Brasile, la nazionale italiana conduce con 72 Victory points di vantaggio sulla Bulgaria e si appresta a incontrare, in finale, la squadra Americana che, a sua volta, conduce con 56 VP, l’incontro con la Cina. Se tali previsioni saranno confermate si ripeterà, in finale, il tradizionale scontro ItaliaAmerica, che conferma come queste nazionali siano, indiscutibilmente, le più forti squadre al mondo. La formazione italiana è composta dal solito sestetto: Giorgio Duboin, Antonio Sementa, Fulvio Fantoni, Claudio Nunes, Alfredo Versace e Lorenzo Lauria. Capitana della squadra Maria Teresa Lavazza e coach Massimo Ortensi. Gli americani schierano invece Bob Hamman, Eric Rodwell, Jeff Meckstroth, Ralph Katz, Nick Nickell e Zia Mahmood. La finale si giocherà su 8 tempi da 16 mani cadauno e terminerà sabato 12 alle 23 ora italiana. Un caloroso “in bocca al lupo” ai nostri azzurri che speriamo sappiano riconfermarsi ai vertici del

bridge mondiale. Eliminata invece nei quarti di finale, dalla Francia, la nazionale femminile, mentre la nazionale senior non è riuscita a superare il girone di qualificazione arrivando solamente decima. TORNEO DI REGGIO CALABRIA. vittoria della coppia Giuseppe Bonanno-Maria Bosco Polimeni che hanno preceduto Arnone-Arezzo e Ligambi-Colonna nel torneo nazionale a coppie memorial “V Landi” disputatosi a Reggio Calabria venerdì 4 mentre vittoria della squadra Fioretti, che ha preceduto Failla e Azzolina, nel torneo nazionale a squadre memorial “R.L. Barbera” del 5 e 6 settembre. Ottimo quarto posto per la squadra Simonetta di Reggio Calabria e buon nono posto per i cosentini di Leonetti. La data in cui si svolge questo torneo non favorisce la partecipazione solo 27, infatti, le squadre partecipanti. Informo gli appassionati che oggi, giovedì 10, riprenderà l'attività federale con la disputa, presso tutte le associazioni, della 54ª tappa del gran premio simultanei. Appuntamento per tutti, quindi, alle ore 20,30.

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Giovedì 10 settembre 2009

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Sudafrica 2010 Prova convincente degli azzurri Il ct Lippi: «Non siamo sprovveduti in campo ho visto qualità e non solo»

Italia a un passo dai Mondiali Battuta la Bulgaria, in gol Grosso e Iaquinta. Restano due gare: basta un punto ITALIA BULGARIA

2 0

Tessera tifoso

Abete «Bisogna spiegarla bene»

ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chellini, Grosso; Camoranesi, De Rossi, Marchisio (28' st Pepe); Pirlo; Gilardino (13' st Rossi), Iaquinta (39' D’agostino sv). In panchina: Marchetti, Legrottaglie, Santon, Di Natale. Allenatore: Lippi BULGARIA (4-4-2): Ivankov; Manolev, I.Stoyanov, Angelov, Kishishev; Sarmov, Yankov (28' st Domochiyski), S. Petrov, M. Petrov (18' st Bojinov); Berbatov, Rangelov (18' st Georgiev). In panchina: Petkov, Manev, Nikolov, Iv.Stoyanov ARBITRO: Meyer (Germania) RETI: 11' pt Grosso, 40' pt Iaquinta NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20.760 per un incasso di 385.794,00 euro. Angoli: 4-4. Ammoniti: Yankov e Cannavaro. Recupero: 1'; 3. TORINO – Convincente successo della nazionale azzurra contro la Bulgaria e altro passo spedito verso i mondiali del Sudafrica. L’Italia ha battuto 2-0 la Bulgaria grazie ai gol nel primo tempo di Grosso e Iaquinta. Turn-over per Marcello Lippi rispetto alla gara con la Georgia: recuperato Pirlo, per cui c’era qualche dubbio alla vigilia. Confermate le presenze di Grosso, De Rossi e Marchisio. In avanti è Gilardino ad affiancare Iaquinta. Stoilov rispetto al Montenegro cambia qualcosa in difesa per via della squalifica di Telkiyski; in attacco Berbatov è il riferimento, mentre Bojinov va in panchina. Inizio convincente e aggressivo da parte degli azzurri che spingono subito il proprio baricentro in

L’inconfondibile urlo di gioia di Iaquinta Sopra: Grosso festeggiato dopo il primo gol e il ct Marcello Lippi

avanti e passano in vantaggio già all’11': bellissimo scambio GrossoPirlo e conclusione al volo dell’esterno sinistro in area con palla sotto la traversa. Al 15' potrebbe già arrivare il secondo gol: bell'azione con palla a terra, Zambrotta offre un perfetto assist a Iaquinta che sbaglia da ottima posizione. La Bulgaria si fa vedere al 15' con una deviazione di Rangelov su cross da destra che non impensierisce Buffon. Poco dopo è lo stesso giocatore a sprecare un’azione in velocità con una conclusione debolissima. Al 26' Bulgaria vicinissima al pareggio: angolo di Yankov

da destra, S.Petrov devia di destro al volo in area, Buffon risponde d’istinto togliendo il pallone dall’incrocio; per i bulgari il pallone era già dentro. L’Italia potrebbe fare centro almeno in un paio di altre occasioni, ma Iaquinta due volte di testa tra il 29' e il 34' manca l’appuntamento con il gol. Al 40' il 2-0: spettacolare doppio scambio tra Iaquinta e Gilardino con diagonale vincente dell’attaccante juventino. Nella ripresa fasi di gioco più lente con la Bulgaria che cerca invano di creare problemi agli azzurri. Lippi inserisce al 13' Giuseppe Rossi per Gilardino, al 28'

Pepe per Marchisio e al 39' D’Agostino per Iaquinta. Alla fine il ct è soddisfatto e, ai microfoni della Rai fa i conti ed è molto ottimista: «Primo tempo di spettacolo e divertimento. Sono contento per i ragazzi che non sono sprovveduti. C’è tanta qualità tecnica e non. Potevamo fare altri 4-5 gol. Bene i giovani, ma anche i più “anziani” del gruppo. Con un pareggio a Dublino saremmo matematicamente qualificati, se dovessimo perdere giocheremmo poi in casa....». Gli azzurri hanno virtualmente staccato il biglietto per i Mondiali in Sudafrica.

Il presidente della Juventus: «La gara con la Lazio? Difficile e molto delicata»

Cobolli Gigli: «Diego, che acquisto» TORINO – «Credo che le gesta di Diego compiute con il Chievo e in particolare con la Roma dimostrino che sia un campione con una potenzialità da esprimere ancora molto elevata. Lui stesso ha detto che le prime partite era al 70%. E’un grande acquisto per la Juventus e un ottimo affare fatto da Blanc e da Secco». Lo ha detto Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus, presenteierial ComunediTorinodove è stata esposto la coppa del mondo conquistata dagli azzurri nel 2006 nella Sala Marmi di Palazzo di Città. Cobolli Gigli presenta poi la sfida con la Lazio. «Stasera guardo con piacere la partita della Nazionale e farò un tifo tranquillo, mentre a Roma contro la Lazio, il tifo sarà particolarmente forte, perchèse riuscissimo a passare bene questo scoglio, inizieremmo ad aggiungere

all’ottimismo qualche piccola ha detto: “Voglio arrivare alla ragionevole certezza. Sarà pe- fine dell’anno avendo vinto” e rò uno scoglio duro, perchè la io condivido in pieno». Capitolo Champions LeaLazio è una squadra ben diretta, ben gestita con dei buoni gue. «Sicuramente la Juvencampioni e più avanti di noi tus è più strutturata dell’anno come preparazione visto che scorso, quando abbiamo coha giocato anche la Supercop- munque fatto una più che dignitosa figura in Champions pa». Il numero 1 del club bianco- spiega Cobolli Gigli - tanto è nero torna a commentare le vero che l’eliminazione con il dichiarazioni dell’attaccante francese Trezeguet che lascerà Torino a fine stagione. «E’ uno dei nostri quattro attaccanti, ci sarà spazio per tutti e sono convinto che anche lui dimostrerà la sua grande classe. A fine anno poi ognuno prenderà le sue decisioni. Quello che mi è piaciuto delle sue dichiarazioni è che Giovanni Cobolli Gigli

Chelsea è stata accolta con rammarico perchè avremmo anche potuto passare. Quest’anno le potenzialità sono più elevate, il girone è complicato, ma forse meno difficile dialtri equindicisono tuttele premesse per fare bene». Infine sulla mancanza del derby della Mole. «Una città come Torino ha tutti i diritti di avere due squadre di grande tradizione, come Juventus e Torino, in Serie A. Il Torino è incappato in un incidente l’anno scorso, quindi la stracittadina non ci sarà e mancherà il tifo forte, esasperato ma corretto che c’è sempre in queste partite. Io mi auguro sinceramente che dall’anno prossimo possa ritornare».

IL CASO La Fiorentina contro il Manchester per Fornasier MILANO -La Fiorentina ha chiesto alla Fifa di intervenire dopo l’ingaggio del capitano dell’under 16 italiana, Michele Fornasier, da parte del Manchester United. Lo conferma un portavoce della Federcalcio mondiale: «Possiamo confermare di essere stati contattati dalla Fiorentina circa il possibile trasferimento del giocatore, Michele Fornasier, al Manchester United, ma al momento spiega il portavoce - non è stata aperta un'indagine formale, dato che la documentazione relativa deve essere completata». Nei giorni scorsi la Fifa aveva pesantemente sanzionato il Chelsea per aver ingaggiato, con una procedura scorretta, un altro giovanissimo, Gael Kakuta del Lens.

Giancarlo Abete

TORINO – «Sulla tessera del tifoso occorre spiegare meglio, è un’opportunità e non una schedatura per i sostenitori delle squadre. Se spieghiamo che tutto questo è per avere un accesso più facile allo stadio, sarà più facilmente accettata da tutti i tifosi italiani». Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha così commentato ai microfoni della Rai nell’intervallo della sfida di ieri sera Italia-Bulgaria l’attuale situazione relativa alla tessera del tifoso, che tante polemiche sta suscitando da quanto il Ministro Maroni ha annunciato l’obbligatorietà a partire dal prossimo anno. «La posizione del Ministero degli Interni è coerente con quanto fatto in precedenza», ha concluso il presidente Giancarlo Abete.

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Sport


Giovedì 10 settembre 2009

Tennis. Come lo scorso anno sfuma la semifinale, ma è stata una bellissima partita

Addio al sogno americano La brindisina Flavia Pennetta sconfitta ai quarti da Serena Williams NEW YORK (STATI UNITI) – E’ finito il sogno americano di Flavia Pennetta. La brindisina, numero 10 del mondo, si è arresa alla forza dirompente di Serena Williams, candidata numero 1 al successo negli Us Open. La ventottenne americana era l’avversaria più dura che potesse capitare alla Pennetta, che per lunghi tratti ha comunque giocato alla pari con la vincitrice di undici titoli dello Slam e campionessa in carica a Flushing Meadows. È finita 6-4, 6-3 in un’ora e un quarto, con Serena che taglia il traguardo della semifinale senza fin qui aver perso un set. Eppure la Pennetta, che anche l’anno scorso si era fermata ai quarti, ci ha provato in ogni modo. La differenza l’ha fatta sostanzialmente il servizio. Serena ha mantenuto tutti i suoi turni di battuta, concedendo nel complesso solo due palle break (nel gioco iniziale del secondo set); la Pennetta, invece, ha sofferto un po’ in questo fondamentale, esponendosi spesso alle risposte devastanti dell’americana, dimagrita e poco fallosa. Nel primo set l’azzurra ha tenuto fino al 4-4, poi Serena ha infilato una parziale di otto punti a uno strappando il servizio a zero all’azzurra. Nella seconda partita, mancato il break (ma è stata brava Serena ad annullare e a conquistare il game grazie ad un ace). Equilibrio fino al 3-3, poi l’allungo decisivo della minore delle sorelle Williams, la giocatrice più forte al mondo nonostante la classifica dica ancora Safina. La Pennetta però può dirsi soddisfatta: ha alzato il ritmo, non è mai stata presa a “pallate” dalla Williams, e torna quindi a casa a testa altissima. La ventisettenne brindisina si è confermata anche a New York grande protagonista. La numero uno d’Italia dopo Wimbledon ha giocato 31 match (tra cui 15 i successi di fila, record azzurro) perdendone solo 5. In semifinale però va la Williams (con “mamma” Kim Clijsters, brava a sconfiggere la cinese Na Li), che non lesina complimenti alla rivale. «Non molla mai, è così forte che non mai mollato stasera - ha detto Serena -. Penso sia stato davvero un gran match». Complimenti ricambiati da Flavia: «Ha giocato molto bene - ha spiegato la brindisina -. È stata molto aggressiva, ha tirato davvero forte per me. Quando giochi con lei non puoi fare errori. E io invece ne ho fatti nei punti importanti». Nulla da rimproverarsi però, perchè «ho dato tutto in campo. Ho corso e lottato fino alla fine. È l’unico modo per batterla. Io c’ero - conclude la Pennetta - ma questa non era la mia notte». Non era la sua notte, ma Flavia resta in Italia la numero uno di uno sport che nel nostro paese soffre la mancanza di strutture e di una seria organizzazione. In campo maschile, crolla Andy Murray: lo scozzese, testa di serie numero due e finalista lo scorso anno, saluta gli US Open già agli ottavi battuto dallo scatenato Marin Cilic: 75, 6-2, 6-2 il punteggio per il croato, che ai quarti affronterà Juan Martin Del Potro (triplo 6-3 a Juan Carlos Ferrero). Qualche sofferenza ma passaggio del turno ottenuto per Rafa Nadal: 6-7 (3), 6-3, 6-1, 6-3 al francese Gael Monfils. Prossimo avversario dello spagnolo il cileno Fernando Gonzalez, che si è imposto in 4 set sul francese Jo Wilfried Tsonga 36, 6-3, 7-6(3), 6-4.

Volley. Agli Europei confermata la crisi della Nazionale azzurra

Italvolley perde con la Russia: 3-0 Magri: «Non siamo più quelli di una volta» ISTANBUL (TURCHIA) – Nuova sconfitta dell’Italvolley che cede 3-0 nel match contro la Russia di Daniele Bagnoli. La selezione russa ha fatto vedere sul campo di meritare i favori del pronostico per la vittoria continentale. L’Italia nel bene e nel male ha confermato tutti i problemi di questo suo difficile Europeo in Turchia. AnchecontroVolkov ecompagniperalcuni tratti del match si è vista una squadra che gioca un buon volley, poi soffre di amnesie e non concretizza anche vantaggi importanti. Nel primo set la squadra di Anastasi con merito ha imbrigliato il gioco dei russi arrivando a condurre per 20-13, ma poi ha subito la rimonta ed alla fine si è arresa 25-23. Anastasi ha riproposto il sestetto base, poi ha sostituito Lasko con un buon Gavotto (8 su 10) e nell’ultima parte del match ha utilizzato Parodi al posto di Savani. Discreta la prova dei due centrali spesso utilizzati dal regista Vermiglio. L’Europeo dell’Italia si conclude domani contro la Finlandia dell’altro tecnico italiano Mauro Berruto, ultima gara di una rassegna continentale che sino ad oggi ha regalato una sola soddisfazione al sestetto tricolore. «I gironi, la sfortuna ed i soliti infortuni sono alibi che però non possono incidere: il livello dell’Italia è inferiore a quello di Russia e Bulgaria». Lo ha detto a RaiSport il presidente della Fipav Carlo Magri commentando il deludente Europeo turco degli

Il ct azzurro Anastasi

azzurri di Anastasi. «Non siamo più quelli di una volta e gli altri sono cresciuti –ha proseguito Magri –Non mi preoccupo per i Mondiali in Italia, dove possiamo fare bene, ma per il futuro». Poi, sulla polemica circa i coach italiani impegnati con le nazionali straniere: «Faccio i complimenti a Bagnoli e Prandi, ho piacere e soddisfazione per il valore della scuola italiana però la cosa eticamente non mi piace. Certo, non siamo andati male per questo, però non possiamo più concedere dei vantaggi, nemmeno uno scout-man...». Magri torna anche sul Pineto, riammesso in A1 per un campionato che dunque potrebbe ripartire a 15: «L'origine di questo errore non è della federazione, il caos è partito dalla Lega».

La delusione di Flavia Pennetta al termine del match con Serena Williams

Formula 1. Il pilota della Ferrari cerca a Monza un altro risultato positivo

Kimi ha voglia di podio Raikkonen: «Con Fisichella ho sempre avuto un buon rapporto» MARANELLO (MODENA) (ITALPRESS) – «Dopo le due gare consecutive di Valencia e Spa ora arriviamo a Monza per l’ultimo appuntamento della stagione europea. In Belgio abbiamo vinto e vorremmo tanto mantenere la tendenza delle ultime corse, cercando di restare sul podio». Kimi Raikkonen, dopo il successo a Spa punta nuovamente a salire sul podio. L’obiettivo del pilota finlandese della Ferrari e centrare uno dei primi tre posto a Monza. «E' uno dei Gran Premi più importanti dell’anno perchè corriamo davanti ai nostri tifosi e sarebbe bellissimo dargli una soddisfazione. Il successo di Spa è stato molto importante per la squadra – spiega il pilota nordico sul sito della Ferrari – sotto il podio guardando i ragazzi potevo capire quanto quella vittoria significasse per loro, soprattutto in una stagione così difficile. Per me è stato bello poter sentire dopo tanto tempo l’inno finlandese e quello italiano l’uno dopo l'altro e sarebbe fantastico riuscirci ancora una volta da qui alla fine del campionato. Correre a Monza davanti ai nostri tifosi, vedere tutte le bandiere del Cavallino Rampante sventolare sulle tribune è una sensazione fantastica. Non ho mai vinto in una gara disputata in Italia ma mi è sempre piaciuto correre a Monza. Per me non c'è una pressione particolare ma so quanto tutta la squadra ci tiene a fare una bella figura in questa corsa. Il tracciato è il più veloce di tutto il mondiale e il KERS dovrebbe darci una mano così come è accaduto a Spa». «Per essere competitivi bisogna

«Mi è sempre piaciuto correre sul circuito di Monza»

Kimi Raikkonen in un fuori pista

affrontare bene i cordoli e questo non è stato uno dei punti di forza delle nostre macchine negli ultimi anni – spiega ancora Raikkonen vedremo quale sarà la situazione a partire da venerdì mattina. A differenza del passato, non abbiamo fatto la consueta sessione di test su questa pista quindi il pronostico è ancora più difficile, proprio perchè le macchine non hanno mai girato quest’anno con questa configurazione aerodinamica». Il pilota finlandese commenta l'arrivo di Fisichella. «Avrò un nuovo compagno di squadra. Con lui ho sempre avuto un buon rapporto: è uno dei piloti più esperti in circolazione e insieme faremo del

nostro meglio per aiutare la Ferrari a conservare il terzo posto nella classifica Costruttori. Quest’anno i rapporti di forza sono cambiati di gara in gara: ci sono squadre come la nostra che hanno smesso di sviluppare la macchina e altre che stanno spingendo al massimo perchè sono ancora in corsa per vari obiettivi. Guardando indietro mi fa piacere pensare che sono il pilota che ha fatto più punti nelle ultime cinque gare (25): chi l’avrebbe mai detto dopo quell'inizio di campionato? Sarà difficile confermarci ma quello che posso promettere ai nostri tifosi è che daremo il massimo, come sempre del resto».

Riunione Fota Montezemolo smentisce l’accordo con Alonso MONZA – Riunione importante ieri a Monza in seno alla Fota. Tra le decisioni prese quelle di riammettere sia la Williams che la Force India. Ma all’ordine del giorno c’erano diversi punti, come ha spiegato ai giornalisti il presidente Luca Cordero di Montezemolo. «Abbiamo discusso a lungo sul 2010 2011 - spiega - Abbiamo riflettuto sulle possibilità da dare ai giovani piloti di poter provare. Questo è l’unico sport in cui non ci sono gli allenamenti. Abbiamo parlato della possibilità di avere in pista una terza vettura, tutte cose che permettono di guardare avanti». Il presidente della Ferrari a margine della riunione si è poi soffermato sul gp di Monza che vedrà in pista l’esordio di Giancarlo Fisichella: «Non è un circuito a noi favorevole - spiega - anche quando eravamo al top, ma c’è comunque grande impegno e concentrazione. Sono contento per la scelta di Fisichella, che non è stata fatta solo per questa stagione. Raikkonen è in grande forma, Massa sta meglio ed è già pronto a riprendere gli allenamenti in go-kart». Nuova smentita, infine, da parte dello stesso Montezemolo alle insistenti voci su Fernando Alonso in Ferrari a partire nella prossima stagione. Proprio oggi la scuderia di Maranello annuncerà il suo accordo di sponsorizzazione con il colosso bancario spagnolo Santander. «Un primo passo per Alonso in Ferrari? I piloti li decide la Ferrari non gli sponsor» ha risposto Montezemolo.

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38 Sport


Postiglione incontra Bruno. Zavarone accompagna la squadra a Terni

Potenza si risveglia E’ il preludio a nuove intese. Gli abbonamenti sono 1.016 Seconda Melfi a caccia di un successo

Oggi nessuna partitella Si lavora sulla tattica Lo Iacono lieve infortunio Lavoro, lavoro ed ancora lavoro. Nonesistono altrericette per il Melfi, che sgobba intensamente alla ricerca di una stabilità difensiva al momento assente. " Stiamo lavorando su questo fronte e lo faremo per tutta la settimana, assicura mister Rodolfi. In questo momento abbiamo bisogno di allenarci e provare alcuni movimenti in fase di non possesso palla. Continueremo a battere su questo tasto. Ritengo che in quindici giorni al massimo sistemeremo anche il nostro assetto difensivo". Non si mostra particolarmente preoccupato il tecnico gialloverde che spiega anche le ragioni di una certa tranquillità. " Sarei più preoccupato se fosse stata la fase offensiva a non girare per il verso giusto. Per fare gol oltrea movimentidi squadra, occorrono anche qualità individuali che al momento abbiamo dimostrato di possedere. La fase difensiva ha bisogno invece di sincronismi ed intesa. Non voglio accampare scuse, - afferma Rodolfi,ma c'è un dato di fatto inequivocabile. Alcuni giocatori della nostra difesa sono arrivati da dieci giorni, ( Sicignano, Vignati). Per forza di cose abbiamo iniziato a lavorare al completo da troppo poco tempo. Anche domenica due quarti del pacchetto arretrato titolare, giocava insieme per la prima volta. Inoltre anche la condizione atletica di questi giocatori, non può essere al top, è inevitabile. Lo sapevamo dall'inizio che avremmo pagato qualcosa, non essendo partiti al completo dal primo momento. Quando abbiamo iniziato la preparazione avevamo in organico solo quattro difensori, Gabrieli, Rogato, Arvia, e Di Maio, a cui poi si è aggiunto Naglieri, un elemento che fino all'anno scorso giocava in un'altra posizione, maggiormente avanzato. Non abbiamo potuto la-

Gabrieli (melfilive.it)

vorare e provare alcune situazioni, che ci consentano una maggiore intesa. Va poi rimarcato anche un particolare. Non è che subiamo particolarmente dalle altre squadre. Careri non è costretto a fare miracoli ad ogni partita che giochiamo. Prendiamo gol da calci piazzati e sono d'accordo quando si sostiene che gli ultimi tre gol presi, sono gol fotocopia per come si è sviluppata l'azione avversaria". Un Rodolfi che si professa dunque fiducioso per il prosieguo del torneo, che vede il Melfi sempre alla ricerca del primo successo. "Speriamo arrivi presto - afferma Rodolfi. Una vittoria ci fornirebbe entusiasmo eslancio per lanostra avventura. Non sarà facile ma cercheremo di centrare l'obiettivo già a Scafati". Nel frattempo non è prevista nessuna amichevole questo pomeriggio. Rodolfi intende provare la fase di non possesso, attraverso esercizi specifici, che coinvolgono tutta la squadra. Lo Iacono a causa di una botta si è fermato precauzionalmente, Lo staff medico non è allarmato. Il forte centrocampista offensivo, a Scafati dovrebbe esserci nell'elenco dei disponibili. Emilio Fidanzio

L’avversaria del Melfi

La Scafatese rivuole Scafati LA SCAFATESE si sta adoperando con il suo team manager Nando Carotenuto affinchè la partita contro il Melfi possa giocarsi al Comunale di Scafati. Per i gialloblù di Esposito si tratterebbe dell’esordio assoluto a Scafati dopo aver giocato la coppa Italia e la prima gara interna del campionato tra Sarno e Sant’Antonio Abate. Intanto, come si legge sul sito rsport, il aptron Leonardo Mascolo prova a dare tranquillità in un ambiente decisamente preoccupato. “Vedrete, questa Scafatese si farà valere. E’ una buona squadra, può salvarsi tranquillamente e se mi è rimasta un po’ di competenza calcistica credo che non sia la squadra materasso che tutti vogliono far passare”.

IN BREVE Ultimi scampoli di mercato IL GELA annuncia l'ingaggio del difensore Sabatino Lordi, il quale lascia il Mezzocorona dopo quattro stagioni (20 presenze nell'ultima). In attesa che Sedu si aggreghi al gruppo (è ancora alle prese con le pratiche per il riconoscimento dello status di extracomunitario), l'Igea Virtus sta per chiudere il tesseramento dell'attaccante classe '91 Giuseppe Totaro, atleta in forza al Taormina (Promozione siciliana). Il ragazzo fa già parte della rosa giallorossa da diverse settimane. Intanto, il club ha trasferito la giovane punta Michele Alizzi al Pomigliano (serie D). Dopo Monticciolo e Marzocchi alla Paganese arriva un altro ex Juve Stabia. Si tratta dell’esterno di difesa Manuel Panini. Per Andrea Pensabene si tratta di una acquisto prezioso non solo dal punto di vista dell’esperienza ma anche sul piano della duttilità visto che Panini può giocare sia sulla fascia destra che su quella sinistra.

IL PRIMO e più eloquente dato sta nel numero finale degli abbonati. 1.016 persone hanno sottoscritto la tessera con il Potenza, di fatto premiando lo sforzo del presidente Postiglione di allestire una buona squadra per la categoria. Che poi non sia stato fatto, o non sia riuscito, un colpo ad effetto nell’ultimo giorno di mercato, questo non vuol significare che in futuro possa essercene qualcun altro. Il secondo dato, confermato dallo stesso massimo dirigente potentino, è che la città, a livello politico, si è mossa già da tempo. Il sindaco, il presidente della Provincia, i loro assessori stanno diventando abituali frequentatori della tribuna. Al di là della loro presenza fisica, il valore del gesto (sedersi accanto a un giovane fino a qualche tempo fa del tutto ignorato e boicottato) è altamente simbolico e indica la totale apertura del tessuto vivo della città. E si sa che quando la politica non resta indifferente agli sforzi, qualche ritorno è assai possibile. Nel pomeriggio di ieri, Postiglione ha incontrato Raffaele Bruno a Potenza. Quest’ultimo, lo ricorderete, al momento di insediarsi sulla poltrona della vicepresidenza della Triestina volle ricordare a tutti le sue origini potentine e il suo desiderio di mettersi a disposizione. L’incontro di ieri è stato di acquisizione di disponibilità, se così si può etichettare: Bruno e Postiglione si rivedranno per capire se c’è la possibilità, e con quali forme, di stabilire una collaborazione. Per il momento Bruno parla a titolo personale, ma è evidente che a Potenza è stimato, conosciuto e rispettato. Un po’ come se potesse rappresentare una garanzia per lo stesso Postiglione, anche per il coinvolgimento di altri imprenditori di provenienza forestiera. Simbolicamente il Potenza ha donato la maglietta a Bruno e il gesto è stato apprezzato e diventa foriero di nuove prospettive. Anche in città. Rocco Zavarone, uno degli storici dirigenti del gruppo dei potentini amanti e appassionati di calcio, è sempre più vicino alla società. Domenica toccherà a lui accompagnare la squadra a Terni e sedersi in panchina. Lui stesso, con Sergio De Simone, ha stimolato altri incontri sul territorio cittadino per il

Raffaele Bruno, Vittorio Galigani e Giuseppe Postiglione con le maglie di Potenza e Triestina (foto Mattiacci)

coinvolgimento o il ricoinvolgimento dei “vecchi” dirigenti. Se ne parlerà a tavola, magari anche per fare qualche passo iniziale che induca alla “riapertura delle porte”. Se poi si tratterà di un coinvolgimento totale con acquisizione di quote, o di semplici aiuti e collaborazioni esterne, non è al momento dato saperlo. E’ importante ora segnalare che qualcosa si sta muovendo, o già si è mosso (nel silenzio abituale). Il riferimento al contributo fisso e cospicuo del gruppo Mancusi è implicito. Il colloquio (solo per acquisire la disponibilità alla stampa di un magazine da distribuire allo stadio) con l’imprenditore ed editore Arcasensa non ha dato i frutti sperati, ma non si può escludere qualche altro contatto. Così come non possono esser sottaciuti gli aiuti, sottoforma di sponsorizzazione di diversi piccoli imprenditori, venuti alla luce quando ci si è resi conto che il vento è cambiato intorno e dentro la società. Alfonso Pecoraro

ALLE 15 A PICERNO Test con la Berretti Anderson out anche ieri IL BRASILIANO Anderson non si è allenato neanche ieri e la cosa non fa stare allegro nessuno, in considerazione del fatto che l’atleta ha giocato appena un tempo contro il Ravenna e ancora non si è ripreso. Non appare convocabile per domenica. Per il resto la truppa è a disposizione di Capuano che effettuerà le prove di un undici da opporre alla capolista Ternana nel test amichevole di questo pomeriggio a Picerno. Si gioca alle ore 15. Si va verso uno schieramento assai simile a quello di domenica scorsa, visto che Catania pur non essendo un mediano è apparso assai brillante contro i romagnoli. Il rientro di Chiavaro darà maggiore sicurezza al reparto difensivo.

Calcio regionale A quattro giorni dal via del campionato

Avigliano, campanelli d’allarme Sta pesando la partenza in ritardo AVIGLIANO - Campanelli d'allarme a pochi giorni dal via. Bussa alle porte il campionato, mentre la Coppa Italia diceche perl'Avigliano c'è ancora tanto da lavorare. Non è tanto la sconfitta contro l'Oppido, a far drizzare le antenne. Quella, in fondo, poteva anche esser messa in preventivo. Non solo perché l'Oppido parte, dopo la vittoria nei playoff della passata stagione, anche quest'anno con grandi ambizioni, con una squadra che ha ancora attinto a piene mani al serbatoio aviglianese (erano in quattro gli ex granata, sono diventati cinque, con gli arrivi di D'Amico, Santopietro e Ruggiero Vaccaro a compensare le partenze di Santagata e Montenegro); quanto perché l'Avigliano paga ancora il ritardo con cui la sua stagione si è messa in moto. Ancora da completare l'organico, ancora da rifinire la condizione fisica. Buone le sensazioni che arrivano dal reparto difensivo, meno quelle legate agli altri reparti, con quello avanzato che soffre le difficoltà di un centrocampo che necessita di ritocchi. E' lì in mezzo che si notano i maggiori problemi, sia in fase di interdizione che in quella di costruzione. La gara con l'Oppido fa testosolo in modo

Angelo Tornillo dell’Avigliano

parziale, con l'assenza di Costa, la presenza di un Tornillo costretto ad un ruolo non suo, la forza, la compattezza del settore mediano bianco verde, uno dei più forti dell'Eccellenza di quest'anno. Non si nasconde i problemi, ma non fa drammi l'allenatore granata Bartolo Filadelfia. E la sua non è una difesa d'ufficio. “Non tutto nella partita con l'Oppido -motiva il tecnico- è da buttare. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, contro un avversario che parte per vincere il campionato. Avrei voluto impostare in un certo modo la gara, ma mi sono venuto

a trovaresenza centrocampisti diruolo eho dovutoinventare la formazione. Non va dimenticato anche il fatto che l'Oppido ha sfruttato in pieno il regolamento, che non impone in Coppa obblighi sull'utilizzazione degli “under”, averne impiegati soltanto due”, mentre, ricordiamo, in campionato ne dovranno essere sempre in campo almeno tre, “ha ulteriormente allargato un divario che, sarebbe stupido nasconderlo, comunque esiste”. Cerca, Filadelfia, segnali incoraggianti nella gara di domenica scorsa, e li trova nella crescita di alcuni dei tantissimi giovani

che formano la rosa di una squadra che ha decisamente puntato quest'anno sulla linea verde: “Ho visto anche contro l'Oppido decisi miglioramenti in alcuni dei ragazzi che ho impiegato. Non va dimenticato che dobbiamo ancora inserire, in squadra, alcuni degli elementi arrivati negli ultimi giorni e che devono ancora migliorare sul piano fisico, e che altri vanno recuperati”. Riferimenti a Costa, a Volini, ai due nuovi acquisti Lasco, attaccante, e Vitolo (esperienza lo scorso anno nella Paganese), esterno sinistro, che dovrebbero esser pronti già per il via del campionato. Quanto ai problemi del centrocampo, “è ovvio -spiega Filadelfia- che nelle condizioni di domenica anche lì'attacco finisca per soffrire. Dobbiamo trovare un centrocampista che ci dia più qualità, a quel punto benefici ne trarrebbero anche gli attaccanti, che potrebbero sfruttare la loro velocità e le loro qualità tecniche”. Intanto, domenica è campionato. Con esordio casalingo, e una gara, contro il Viggiano, che è già importante, per partire con il piede giusto e creare le condizioni, anche psicologiche, migliori per affrontare la stagione. Giancarlo Tedeschi

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Sport 39

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

Giovanni Campo lancia i lucani verso la trasferta di Casarano

«Matera vivo e compatto» «Massimo rispetto per i pugliesi, ma non li temiamo affatto» MATERA - Messo da parte il pareggio con la Turris che ha “regalato” il primo punto stagionale, la formazione allenata da Pino Giusto è al lavoro per affrontare la prossima gara contro il Casarano. Il pari contro il team corallino ha sì evidenziato qualche problemino maggiormente per quanto riguarda il reparto arretrato, ma allo stesso tempo ha dato la certezza che il Matera è una squadra viva. Recuperare lo svantaggio per tre volte e davanti il pubblico amico non era un'impresa facile, come ha evidenziato anche il tecnico materano a fine gara. Il Matera, invece, è riuscito mostrando una reazione rabbiosa che ha fatto divertire il pubblico. La sorpresa più bella, poi, è stata regalata dagli under Leta e Devecchis, che hanno trafitto la porta di Sorrentino, e poi dal gol di Diego Albano che ha inaugurato la stagione con il suo primo sigillo annuale. Il pareggio contro i campani, alla fine, può ritenersi più che soddisfacente perché ha fatto, comunque, muovere la classifica e poi ha subito messo in guardia agli atleti biancazzurri sulla durezza del girone H, dove ogni gara è una battaglia anche tra le mura amiche. Domenica prossima i biancazzurri si recheranno a Casarano per incontrare la

Giovanni Campo

neopromossa Virtus. Una formazione che da molti è data come una seria candidata al salto di categoria. “Un po' di rammarico per il pareggio casalingo contro la Turris c'è, ma resta

sempre la consapevolezza di essere un team compatto e forte. Stiamo lavorando bene - ha commentato Giovanni Campo. Domenica prossima andremo a Casarano, sappiamo che non sarà una gara facile ma siamo comunque convinti che il Matera giocherà per portare a casa il risultato. Contro la Turris non siamo riusciti a vincere, ma il gruppo ha mostrato di essere vivo e compatto riuscendo a pareggiare per ben tre volte e con dei gol molto belli”. Martinelli e soci sanno bene che la trasferta in terra leccese nasconde numerose insidie, anche perché sia per il Casarano che per i tifosi locali (assenti domenica scorsa ad Angri per decisione della commissione, ndr) si tratterà della prima gara casalinga che battezzerà il ritorno in serie D dopo diversi anni giocati in Eccellenza. “Tutte le gare sono difficili, dobbiamo avere sempre il massimo rispetto per gli avversari - ha continuato Campo - ma non dobbiamo temere mai nessuno. La squadra sta bene, potremo sicuramente recitare la nostra parte. Con il tecnico stiamo, inoltre, lavorando per limare ed eliminare quegli errori che abbiamo commesso domenica scorsa. Il gruppo è ottimista”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Sinnici pronti al riscatto, conforta la prestazione

Francavilla, senza affanni FRANCAVILLA – Si ritorna a lavorare in casa rossoblu, con la convinzione di migliorare la prestazione di domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate. La sconfitta esterna per 2-1, di certo non ha soddisfatto l’ambiente, che avrebbe meritato almeno il pareggio, per quanto visto in campo e per le occasioni avute dalle due squadre. Una gara che è stata giocata bene dai ragazzi di mister Lazic, che ha avuto un paio di occasioni per mettere una seria ipoteca sulla vittoria, ma poco sfruttate. Il tutto poi e stato vanificato nella ripresa, che ha visto la squadra troppo timorosa e poco reattiva, consentendo così ai campani, di mettere in tasca i tre punti. Ora, bisogna ripartire dal primo

tempo disputato domenica scorsa e che fa emergere buoni margini di miglioramento. Innanzitutto, sotto il piano fisico la squadra è sembrata in una condizione discreta, ma alcuni errori nel reparto difensivo e di contenimento a centrocampo, hanno pagato dazio per il risultato finale. Intanto, la società è ancora attiva sul fronte del calciomercato, visto che dalla Lega Pro, potrebbero essere pescati giocatori svincolati e quindi pronti ad essere messi sotto contratto. Tecnico e dirigenti, sembrano orientati quindi, a mettere sotto contratto un centrocampista, che possa tornare utile alla causa rossoblu. Domenica scenderà sull’erba dello stadio “Nunzio Fittipaldi” la formazione pugliese del Bi-

IL GIUDICE Solo quattro gli squalificati IL GIUDICE Sportivo, in merito alle partite della 1a giornata ha squalificato per per una gara Allocca (Pianura), Candita (Ostuni), Bencardino (Casertana) D’Anna (V. Casarano).

tonto, squadra che l’anno scorso si impose in riva al Sinni per 2 reti a 1. Non sarà una partita facile per Del Prete e compagni, che non

dovranno sbagliare, visto che i pugliesi si trovano nelle stesse condizioni del Francavilla. Anche loro, sono usciti al primo turno di Coppa Italia, ed hanno subito la sconfitta alla prima di campionato, quindi arriveranno a Francavilla per prendere punti. Oggi pomeriggio, la squadra sosterrà la consueta partitella in famiglia, con l’intero gruppo a disposizione del tecnico serbo, che dovrà rinunciare soltanto all’infortunato Cocina, che a Sant’Antonio Abate, ha dovuto abbandonare il campo per un problema all’adduttore della gamba. Si spera per lui, che il problema possa rientrare velocemente, ma difficilmente il terzino potrà scendere in campo domenica. Claudio Sole

Cinque in campo condizionano le scelte

Pisticci e il fattore under Tante soluzioni per Valente LA PRIMA partita di campionato ha messo subito in risalto l'incidenza del fattore under in questa categoria. Il regolamento della serie D obbliga, infatti, a schierare simultaneamente cinque giovani: uno di classe '88, uno '89, due '90 edun '91(essendopossibile sempre ricorrere ad una opzione “migliorativa”. Un giocatore '89 al posto dell'88, ad esempio, oppure due '91 invece che due '90 e così via). E' evidente come cinque giocatori su undici siano determinanti nella fisionomia di una squadra e nello stesso tempo condizionino le scelte dei tecnici, che devono trovare il giusto assetto nella distribuzione dei giovani da cui dipende anche la possibilità di impiego degli over, e quelle delle società, chiamate ad avere un parco under molto ampio per garantire i giusti cambi in caso di infortuni e squalifiche. Valente, nella prima uscita, ha mostrato di prediligere l'impiego dei giovani sulle corsie laterali. Il Pisticci, innanzitutto, ha scelto di schierare sempre un under in porta, visto che sia Marino che Maida sono in quota (rispettivamente '88 ed '89). Per il resto hanno giocato Polichetti ('90) e Farinola ('89) lungo la corsia di sinistra, De Nittis ('90) e Di Noto ('91) a destra. Possibili, tuttavia, diverse alternative che il tecnico sicuramente prenderà in considerazione nei turni successivi, anche perché, nonostante una panchina non lunghissima, non sarà facile scegliere gli over da lasciare fuori dall'undici titolare. Con il recupero di condizione da parte di Rovira in attacco, ad esempio, è probabile un impiego in coppia con Lupacchio. In tal caso Valente avrebbe a disposizione due esterni puri come Grieco e Lavecchia. Difficile credere di po-

terli sempre sacrificare in favore di altrettanti esterni under sulle ali. La soluzione più probabile, pertanto, potrebbe essere quella di schierare De Biasi ('89) nel ruolo di difensore centrale, al posto di uno tra Di Maria e Vallefuoco, e liberare il posto per un over sugli esterni alti. Turn over quasi certo, invece, per Fortunato, Ferrentino e Guarino in mezzo al campo: ne possono giocare al massimo due, o addirittura uno considerando che Farinola ed anche altri ragazzi in quota possono andare in mezzo sia per scelta tattica che per consentire soluzioni alternative al tecnico in alcune circostanze. Ci sarà concorrenza, inoltre, anche tra gli under, con De Nittis, Angiò ed il neo acquisto Basile in corsa per uno o due posti a destra e Di Noto, Truglio e lo stesso Farinola a sinistra. Meno incerto l'impiego di Polichetti sia per le qualità mostrate dal ragazzo di Trani che per le sue caratteristiche di mancino naturale. In base alle indicazioni provenienti dalle disponibilità in rosa, dunque, e considerando proprio i giochi da fare ogni domenica per garantire la presenza obbligatoria degli under, c'è da aspettarsi una formazione titolare spesso diversa nell'arco della stagione. Tutt'altro che un fatto negativo, comunque, perché la concorrenza terrà tutti sulla corda ed alla fine andrà in campo chi riuscirà a convincere il tecnico nelle sedute di allenamento. Chi, insomma, ha più grinta e determinazione da vendere, proprio nello spirito necessario per provare a centrare l'obiettivo salvezza da parte di una squadra che punta tutto sul collettivo e sulle motivazioni. Roberto D’Alessandro

Calcio giovanile Al torneo Eurofestasport

Prima, Albatros Oppido La Titese in trionfo a Misano pronto a migliorarsi Esordienti vittoriosi sul Napoli OPPIDO LUCANO - Per l'Albatros Oppido mancano ancora dieci giorni al via ufficiale. La squadra sarà guidata dal nuovo tecnico Leone che ha preso ufficialmente il posto dell'ormai ex Nicola Cancellara che la scorsa stagione ha portato i rosa nero sino alla settima posizione nella classifica finale di Prima Categoria. Se i vari addii di Rienzi, Calogero e Bosco hanno di fatto depotenziato il reparto difensivo, le notizie confortanti sono tante. A partire proprio dall'utilizzo di quei difensori che la scorsa stagione hanno dovuto lasciare spazio ai “senatori”. Anche in attacco ci sono novità importanti come il rientro in gruppo di Domenico Paolucci, l'anno scorso prima in Eccellenza con l'Angelo Cristofaro Oppido e poi in prima categoria con il San Chirico Nuovo. L'Albatros, la passata stagione ha impressionato soprattutto tra le mura amiche dove ha conquistato tanti punti preziosi per la perma-

nenza. In effetti l'obiettivo dichiarato della società era quello di riuscire a mantenere il sodalizio alto bradanico in prima. L'impresa è stata centrata con largo anticipo e quest'anno si cercherà in tutti i modi di migliorare il risultato della passata stagione. Non bisognerà, però, cullarsi sulle belle prestazioni dellapassata stagionemaservirà rimboccarsi le maniche e ottenere risultati di rilievo anche lontano dalle mura amiche. Se da un lato si è vogliosi di migliorare il risultato della passata stagione, dall'altro si deve partire bene dimostrato soprattutto a se stessi di poter lottare per qualcosa di più e non solo per la salvezza. Il campionato è alle porte ma l'Albatros è ormai pronto all'esordio stagionale. Tanti i locali che proveranno a tenere alto l'onore oppidese con prestazioni che potranno regalare tante soddisfazioni alla Oppido rosa nero. Rocco De Rosa

SI È CONCLUSA, con la conquista del primo posto in classifica la bella avventura dei ragazzi della Titese. I ragazzi del presidente Antonio Coronato e guidati dall'allenatore Roberto Laurino hanno conquistato il primo posto al torneo Eurofestasport di Misano Adriatico nella categoria esordienti per i ragazzi nati nel 1997. Alla manifestazione partecipavano oltre 30 formazioni provenienti da ogni parte d'Italia. I ragazzini di mister Laurino, nella fase finale hanno sfidato il Messina finendo la gara in parità 1 a 1 con una rete di Guglielmo Spera, passando alla fase successiva dove incontrano il Taranto, sconfiggendolo con un secco 3 a 1, una doppietta di Giuseppe Cioffredi e la rete di Giuseppe Spera aprono le porte per la finale. Da segnalare un rigore parato al Taranto dal bravo

portiere Antonio Carlucci. A contendere la finalissima alla Titese, ci sono i vincitori dello scorso anno, la forte squadra del Napoli. La gara è stata bella tirata ed equilibrata, fino allo scadere dei tempi regolamentari. Si continua con i tempi supplementari, dove ha prevalso la maggior condizione atletica dei ragazzi di Laurino, con il bravissimo Loris Langone, che sfrutta un passaggio filtrante, su un calcio di punizione dal limite infilando il portiere avversario, conquistando un' impensabile vittoria visto il blasone delle squadre partecipanti. E' il giusto premio per l'allenatore Laurino e il presidente Coronato, che da circa 10 anni porta avanti la società, e da tre anni ha aperto la scuola calcio. Oltre alle normali attività calcistiche, i ragazzi sono stati accompagnati a Marzo a San Siro per assistere alla

La squadra de La Titese

partita Inter-Reggina, unendo l'attività agonistica a momenti formativi, grazie anche al coinvolgimento dei genitori che partecipano attivamente e sempre disponibili ad accompagnare i propri figli dando un importante aiuto alla società. Il risultato ottenuto dai ragazzi di mister Roberto Laurino ex calciatore con esperienze in eccellenza e promozione, fa ben sperare

per il prosieguo delle attività della società La Titese del presidente Antonio Coronato. La squadra della Titese è composta dai seguenti calciatori: Carlucci, Salvia, Coronato, Dolce, Giosa, Pirrone, Spera, Giurni, Albano, Langone, Cioffredi, Carlucci, Pagano, Laurino, Vazza, Becce, Salera, Cosenza, Corleto, Oliveto, Quaranta. Vincenzo Bochicchio

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40 Sport


Summer Cup B Contro il Bisceglie pesano le scarse percentuali al tiro

Il Brindisi fa sua

La Corporelle esce sconfitta a testa alta la sfida al PalaPergola BISCEGLIE CORPORELLE

71 61

BISCEGLIE: Nardin 22, Mainoldi 10, Polselli 14, Romboli 8, Novati 7, Maino 10, Storchi, Cammarota. Allenatore Lillino Ciracì. CENTRE CORPORELLE INVICTA POTENZA: Saccoccio 12, Marino 7, Tombolini 3, Delli Carri 1, Serino 8, Viggiano 2, Corvo 20, Ginefra 2, Blardone 2, Nocioni 4. Allenatore Marco Schiavi. ARBITRI: Leggiero e Capozziello di Brindisi. PARZIALI: NON è andata bene alla Centre Corporelle Invicta Potenza che in quel di Bisceglie nella sfida di andata del secondo turno di Cummer Cupe di serie B Dilettanti è stata sconfitta dalla compagine di Ciracì. Nulla di preoccupante, ma sono un “incidente di percorso” proba-

bilemnte dovuto ai carichi di lavoro che hanno visto la formazione di Schiavi impegnata in palestra anche la mattinata precedente alla sfida con la compagine pugliese. Dopo un primo quarto molto equilibrato, il Bisceglie ha intensificato il gioco riuscendo ad andare al riposo lungo con un confortevole +5. Nella seconda parte di gara il Bisceglie è riuscito a controllare il tentativo di reazione della Corporelle gestendo e vincendo meritatamente. In casa potentina ha funzionato bene la difesa organizzata da coach Schiavi. Mentre le ragioni del ko vanno ricercate nelle basse percentuali al tiro in attacco e al ritardo di condizione mostrato dagli uomini sottocanestro. «Cercheremo - commenta Dino Viaggiano - di recuperare il passivo nella sfida interna, visto che vogliamo provare a andare avanti in questa competizione». Le potenzialità la Corporelle le ha tutte. Staremo a vedere. a.mutasci@luedi.it

SEBASTIANINAPOLIBASKET ENERGYBRINDISI

56 71

SEBASTIANI NAPOLI: Murner 10, Aprea, Reynolds 9, Kruger 14, Sestoros 9, Allred 10, Domenicone, Gigera, Spera 2, Apuzzo n.e. Oglesby 5. All. Franco Marcelletti. ENERGY BRINDISI: Muller, Radulovic 14, Crespin 15, Pinton, Maresca 7, Infante 4, Cardinali 3, Malagoli, Bryan 16, Carella, Thomas 10. All. Giovanni Perdichizzi. ARBITRI: Conte e Quaratino di Potenza. PARZIALI: 17-25, 37-38, 50-58, 56-71. AMICHEVOLE di lusso, ieri pomeriggio al Pala Pergola di Potenza tra la Sebastiano Napoli e l'Energy Brindisi. La partita è stata organizzata dalla Potenza 84 Publisys che ha fortemente voluto le due squadre in città. A spuntarla è stata la compagine brindisina, allenata da Perdichizzi che ha saputo sovvertire il pronostico, superando in scioltezza i campani, dell'ex coach campione d'Italia con la Phonola Caserta Franco Marcelletti, per 76 a 71. In evidenza tra i brindisini Bryan, Radulovic e Crespin. Tra i campani bene Kruger. f.menonna@luedi.it Venti punti per Corvo (foto Mattiacci)

Summer Cup A Dilettanti Intanto stasera alle 21 si gioca contro Sant’Antimo

Publisys il nuovo marchio Cambia lo sponsor della Potenza 84: ci sono anche Innotec e De Vivo TANTE novità in casa Potenza 84 dopo il passaggio del turno in Summer Cup di A Dilettanti. Innanzitutto la società potentina nel pomeriggio di ieri ha inteso comunicare l'accordo di sponsorizzazione principale con la società Publisys, operante nel campo della gestione dei progetti complessi per la pubblica amministrazione riguardanti attività di programmazione, software, formazione, assistenza e consulenza. Da ieri, pertanto la denominazione della squadra partecipante al campionato di serie A Dilettanti sarà la Publisys Potenza. La società del presidente Francesco Petrullo ha inteso ringraziare la Levoni che, per l'ennesima volta nel corso della stagione 2008/2009 ha supportato con entusiasmo e che continuerà in ogni caso ad affiancare economicamente la Potenza 84 come partner commerciale. E' stato inoltre rinnovato l'accordo di sponsorizzazione secondaria con la società De Vivo di Potenza, operante nella vendita di tutti i materiali impiegati negli impianti tecnologiciedegli altrimaterialidi completamento ed arredamento e nella progettazione, realizzazione e manutenzione di immobili e impianti, “storico”partner della Potenza 84. Da questa stagione torna come sponsor secondario la Innotec di Potenza che si occupa di produzione, commercializzazione, installazione ed assistenza di apparecchi e reagenti per la diagnostica, apparecchiature medicali ed elettromedicali. Dunque la Publisys Potenza dopo aver passato il turno a spese dei rivali storici della Bawer Matera, nonostante il ko patito al Pala Ercole di Policoro martedì sera, per 86 a 81 ha un look nuovo. La squadra ha giocato al piccolo trotto contro i cugini materani, contenendo il ritorno di Longobardi e soci. La partita è stata costantemente in mano ai materani che hanno cercato in tutte le maniere di sovvertire il -19 patito all'andata. La Publisys di Antonio Paternoster è stata brava a gestire il confronto. Aver prodotto 81 punti, nonostante l'assenza di De Bartolo e le condizioni non perfette di Antrops rappre-

A Dil. Corà può essere contento: Maestrello la nota lieta

Bawer, più luci che ombre In serata rientrate le dimissioni di Pallotta

Ruggueri e in basso il presidente Petrullo

senta un punto di partenza importante per la compagine potentina. La gestione del match è stata oculata da parte di Paternoster.In questosenso, sono emblematiche le parole del segretario e addetto stampa della Publisys Potenza, Giovanni Lamorte che ha dichiarato: “Abbiamo giocato contro una buona squadra, la Bawer ha cercato di portare a casa la qualificazione, ma noi siamo stati bravi a non disunirci e tenere duro fino alla fine. Siamo soddisfatti per il risultato conseguito”. Risultato, macchiato dall'infortunio di Antrops, alle prese con una probabile frattura al tendine della mano sinistra

Oggi a riposo Antrops e De Bartolo

che sarà sottoposto ad un piccolo intervento chirurgico. L'atleta ex Trapani dovrebbe saltare, come De Bartolo, la prossima sfida di Summer Cup in programma questa sera a Sant'Antimo contro la compagine campana che ha eliminato il Ferentino. La partita sarà disputata alle 21, la seconda sfida, invece è in calendario per il prossimo mercoledì16 settembrealPala Pergola di Contrada Rossellino sempre alle 21. Intanto la compagine di Paternoster sarà impegnata sabato e domenica prossimi a Bisceglie nel quadrangolare con i padroni di casa del Bisceglie, il Corato e l'Ostuni. Capitan Rato e compagni sfideranno il Bisceglie alle 20. Tante novità per una squadra e una società sempre al passo con i tempi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

BRUCIA ma non troppo alla Bawer Matera l’eliminazione dalla Summer Cup ad opera dei cugini della Levoni Potenza. La società materana sperava infatti di mettersi in mostra e di far strada nella manifestazione ed invece ha dovuto cambiare i propri programmi di fronte agli ingranaggi non ancora ben oliatidi questo inizio di stagione e ad un match di andata contro Potenza che ha finito per condizionare l’esito della sfida. Corà comunque può essere soddisfatto perché nel retour match di Policoro si è visto un Matera più in palla con Gilardi, partito in cabina di regia, perno di una manovra di attacco che ha beneficiato non poco della vena realizzativa dell’ottimo Maestrello. E’ proprio l’ala di Jesolo, ultimo arrivato in casa biancazzurra, la nota più positiva perché ha trovato la misura nelle conclusioni dalla distanza e mostrato una mano caldissima. Peccato solo che nel finale, dopo una partita con poche pause o occasioni per rifiatare, ha perso la brillantezza e la lucidità dell’avvio ma dopo pochi giorni non si poteva davvero pretendere di più. Note positive sono giunte ancora da un Grappasonni decisamente in crescita e che può diventare un fattore importante sotto i tabelloni e da capitan Longobardi che, dopo un avvio affannoso, si è ripreso brillantemente ed ha trascinato la squadra al successo contro il Potenza. Certo però è anche vero che non mancano aCorà gli aspetti su cui lavorare, da una difesa ancora poco continua e che ha bisogno di trovare i giusti equilibri, ad una squadra che manca ancora del ritmo e dell’intensità per tutta la partita. Alcuni singoli poi come Candido e Gergati hanno bisogno di inserirsi al meglio negli ingranaggi di squadra mentre aspettiamo che Corà riproponga i giovanissimi per valutarne a pieno l’apporto alla causa. L’ottimismo scaturito dalla serata è stata condiviso da Pasquale Lorusso, presidente dell’Olimpia Bawer: “ho visto

Il presidente Lorusso e in basso Cristiano Grappasonni (Videouno)

una squadra in crescita contro il Potenza, ma è una crescita costante che si intravede sin dai primi allenamenti. I giocatori trovano l’affiatamento, riescono a giocare sempre meglio insieme e migliorano costantemente. I risultati negativi”, spiega Lorusso, “delle prime amichevoli con una squadra nuova potevano essere previsti”. Parole di fiducia anche verso il nuovo acquisto Maestrello che sta confermando le qualità per cui è stato preso: “avevamo verificato di avere un posto libero in quintetto, volevamo rafforzarci ed abbiamo preso Maestrello, stiamo verificando che può darci il contributo che ci aspettavamo. In futuro? Per il momento la squadra è questa, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane e se ci sarà la necessità di ulteriori ruoli da coprire o interventi da

fare non ci tireremo indietro”. Infine le ultime battute sulle recenti e sorprendenti dimissioni del direttore sportivo Pallotta: “al momento le dimissioni, che io sappia, sono solo da direttore sportivo, non escludo però che ci sia la possibilità di verificare la situazione e far rientrare le dimissioni ridimensionando magari il tempo che Pallotta dedica all’Olimpia. Ci parlerò e vedremo il da farsi. Una soluzione provvisoria? No, questo lo escludo, credo che c’è bisogno di un direttore sportivo ma io confido che possa ancora essere Pallotta”. Piero Quarto p.quarto@luedi.it In tarda serata a seguito di un chiarimento con il direttivo dell’Olimpia sono rientrate le dimissioni del diesse Peppino Pallotta.

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Giovedì 10 settembre 2009

Equitazione Promotore della kermesse nazionale è stato Vincenzo Tucci

Policoro monta in sella Nel weekend gara ad ostacoli nell’ambito dei Giochi in Magna Grecia Giro di Basilicata Oggi la punzonatura MATERA -Scatta oggi l'ora X per il 28 Giro Ciclistico di Basilicata, manifestazione di caratura Internazionale, organizzato dalla società Nucleo Gioventù di Potenza riservato alla categoria Juniores. Questo pomeriggio a Viggiano, ci sarà l'incontro con le società per la consueta riunione tecnica, riunione prevista per le ore 18,30. Mentre dalle ore 16 alle 18 in piazza Plebiscito, si espleterà la classica verifica delle licenze e la punzonatura. Queste sono le ultime ore che precedono la partenza del giro che si terrà domani pomeriggio alle ore 15, con partenza da piazza Pino di Moliterno ed arrivo a Viggiano, con un percorso della lunghezza di 89 chilometri. La prima tappa avrà come scenario la Val D'Agri, che comprende tre gran premi della montagna, il primo gran premio situato a Grumento Nova a quota 720 metri, il secondo gran premio, tocca quota 715 mt al Santa Palomba, l'ultimo gran premio di montagna è situato in vista dell'arrivo a Viggiano, con una pendenza del 10 per cento a circa 980 mt., per gli atleti ed il pubblico si prospetta un percorso molto interessante, in uno scenario incantevole passando da centri abitati suggestivi e caratteristici della nostra regione, arroccati sulle montagne, circondati da bellezze naturali incontaminate. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

POLICORO - La città jonica diventa meta di un prestigioso concorso ippico nazionale. Nel prossimo weekend anche Policoro sarà sede di una gara salto ad ostacoli B, nell'ambito della XII edizione dei Giochi in Magna Grecia, che segue la bella esperienza dell'aprile scorso. Le gare si svolgeranno presso gli impianti sportivi dell'Associazione dilettantistica sportiva “Tucci Team”, dove si daranno battaglia nelle due giornate ben 150 concorrenti, divisi nelle otto categorie giornaliere, iniziando in mattinata con le categorie per i più giovani, concludendosi nel pomeriggio con le categorie “alte”, dotate di un cospicuo montepremi, messo a disposizione dai numerosissimi sponsor della manifestazione. Il clou si avrà nella giornata di domenica con il gram premio C 125, categoria più alta del concorso, a cui prenderanno parte i migliori cavalieri meridionali. Show director, nonchè ideatore della manifestazione, è stato il presidente dell'Asd Tucci Team, Vincenzo Tucci, che con l'aiuto degli sponsor e del suo staff, è riuscito a portare in terra lucana una due giorni di equitazione a livello nazionale. Il suo sforzo è stato notevole, considerato il momento di crisi economica della città e la diffidenza della gente verso questo sport, definito dai più, d'èlite, non alla portata di tutti. Emozionato, ma certo di riuscire nell'intento, Tuc-

ci è convintissimo nella riuscita della manifestazione. «Abbiamo iscritti provenienti dalla Campania, Calabria, Puglia e Basilicata stessa, perciò spettacolo assicurato. Si è curato tutto nei minimi particolari, un grazie va agli sponsor e al mio staff. Il prossimo weekend, nella gara che si svolgerà presso gli impianti dell'Asd Tucci Team, la squadra di casa sarà al gran completo e certamente darà battaglia e venderà cara la pelle. Nelle categorie

Dal 25 al 27 di settembre prevista una manifestazione a Pantano di Pignola

primi passi, ci sarà l'esordio per le amazzoni giovanissime Lorenza D'Andrea, Carlotta Labriola, Gaia Pozzessere e Benedetta Iannuzziello. Nella categoria B 80 ci saranno gli allievi children Davide Arone e Nicola Cafaro e le amazzoni Francesca Gizzi e Laura Ferrara. Nelle categoria B 100/B 110 al via ci saranno le agguerritissime amazzoni Greta Di Pierri, Francesca Ferrara, Carmen D'Andrea, Gabriella Lofrano, Chiara Ferrara, Ambra Shahini e Martina Gizzi, e i cavalieri Francesco Ricchiuti, Gianfranco Barbalinardo, Enzo Riverso e Fabrizio Lofrano. Esordio nazionale a livello C115 per il cavaliere Salvatore Palmieri e per l'amazzone Sara Giuli. Mentre nelle categorie C 120/C 125 al via ci saranno Salvatore Lofrano, Mario Muolo, Gerardo Dente e il capo èquipe Vincenzo Tucci. «La gara casalinga ha i suoi pro e i suoi contro, a favore dei miei ragazzi c'è il fatto che gareggiano sul campo dove svolgono giornalmente i loro allenamenti, di contro avranno un pò di emozione, dato che saranno seguiti da vicino dai loro tifosi e questo potrebbe portare qualche scompenso a livello emotivo. Di certo la concorrenza è molto agguerrita, per questo bisognerà davvero darsi da fare per riuscire ad imporsi». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Scherma Convocazione in azzurro

Palumbo chiamata per un collegiale Grazie all’impegno dell’istruttore Filippi l’attività è in crescita a Lignano Sabbiadoro

Nordic Walking che passione SI PRATICA all'aria aperta, fa bene al cuore e alla circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena, tonifica glutei e addominali. A prima vista sembrerebbe una cura miracolosa. Invece il Nordic Walking è un nuovo metodo di praticare sport che si sta diffondendo ed affermando in tutto il mondo. Sport per tutti e per tutto l'anno, che offre agli appassionati di fitness un modo facile, poco costoso e divertente. Il Nordic Walking può essere praticato ovunque, sui sentieri di montagna, in città, sulla spiaggia, nei parchi, nelle palestre. Tradotto in italiano significa camminata nordica. Sport praticato maggiormente nei Paesi del Nord Europa e che si sta diffondendo anche in Italia. Disciplina adottata dagli atleti dello sci di fondo durante la preparazione a secco (senza neve) estivo -autunnale. Successivamente venne perfezionato e sviluppato, divenendo un vero e proprio esercizio di fitness. Sostanzialmente, consiste in una camminata con bastoncini che vengono usati per spingere e non per appoggio. Come già detto, questa nuova disciplina coinvolge totalmente tutto l'apparato muscolare, di conseguenza, aumentando il dispendio energetico a parità di velocità e di distanza percorsa. Migliora la forma fisica. Il Nordic Walking è diffuso in quasi tutti i paesi europei. Tra le attività sportive non "traumatiche" risulta tra le più efficaci. L'ANI (Associazione Nordic Fitness Italiana) ha sviluppato una scuola di formazione per istruttori, presente in Basilicata con l'Associazione Lucania Nordic Fitness, il cui oggi Presi-

Donato Filippi e due immagini del Nordic Walking

dente Donato Filippi, Istruttore Base Nordic Walking e maestro federale di sci nordico (fondo) . A tal proposito nei giorni 25, 26 e 27 prossimi presso

il Centro Equestre Ferretti nella località Pantano di Pignola, dove l'Associazione sarà presente con il suo istruttore in occasione di un evento comune ad altre

La giovane schermitrice Francesca Palumbo

attività. Per informazioni si può utilizzare la seguente posta elettronica donato_filippi@yahoo.it. Leonardo Martino sport@luedi.it

NUOVA soddisfazione per la giovane atleta della Società Schermistica Lucana, Francesca Palumbo. L'atleta dei maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo è stata convocata infatti, in un collegiale con la nazionale azzurra, in programma a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, dal 2 al 12 settembre. Lo stage sarà utile banco di prova per le prossime manifestazioni continentali. Per l'astro nascente della scherma lucana si tratta di una conferma molto importante sul piano sportivo e agonistico, visto che al raduno, sono impegnati venti atleti di varie categorie. La Palumbo è inserita nella categoria cadetti secondo anno. Nata nel febbraio del 1994, la plurimedagliata ai recenti campionati del Mediterraneo, svoltisi a Loures, in Portogallo è alle prese con un raduno di fondamentale importanza per la crescita e la maturazione agonistica. Lo staff azzurro ha creduto ciecamente nelle doti della Palumbo che sembra ben di-

sposta a misurarsi con le maggiori realtà della scherma nazionale. Una bella conferma per la società potentina, gestita dal presidente Rocchina Esposito, che testimonia la bontà del lavoro svolto finora dai dirigenti lucani, rimarcata dai tanti successi ottenuti in Italia e in Europa. Francesca Palumbo sta misurando le proprie caratteristiche tecniche e agonistiche con il fior fiore della scherma nazionale. La Società Schermistica Lucana, frattanto, sta programmando le tappe salienti del programma sportivo che vedrà impegnata la compagine potentina in tante manifestazioni, in giro per la penisola. Il primo appuntamento, infatti, è in programma a Foggia, ad ottobre nel corso di una gara di spada. Palumbo cresce, la società lavora meticolosamente per il futuro. Sono queste le chiavi di lettura del momento nella Società Schermistica Lucana Potenza. f.menonna@luedi.it

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42 Sport


Coppa Italia Volley Alla Caizzo la sfida col Battipaglia

Battesimo per l’Asci E' CON UNA certa curiosità che Massimo Telesca si avvicina all'esordio dell'Asci, in programma stasera alle 20 alla Caizzo. Contro il Battipaglia per la prima di Coppa, il coach delle potentine si aspetta di vedere i primi risultati del lavoro svolto in queste settimane di preparazione, con l'auspicio, neanche tanto segreto, di trovare già un buon equilibrio. “Vediamo un po' - spiega il coach dell'Asci - cosa riusciamo a mettere in campo. Senza particolari pressioni, perché queste partite per me hanno il valore di test agonistici probanti e nulla più. Conto di riuscire a dare spazio un po' a tutte le ragazze, in particolar modo alle più giovani che hanno bisogno di acquisire esperienza”.

Si porta dietro un paio di dubbi di formazione l'allenatore potentino nel preparare la sfida all'ex di turno, coach Nello Caliendo. Radkova e Avena hanno accusato piccoli problemi negli ultimi giorni e non saranno al meglio. Probabilmente saranno entrambe della partita e magari faranno anche parte della formazione iniziale, ma è immaginabile un loro utilizzo solo part-time. In ogni caso Telesca ha pronte alternative valide. Danila Ridolfo in palleggio e Caterina Di Lucchio in posto quattro possono recitare la propria parte senza problemi, senza dimenticare la giovanissima Di Camillo, schiacciatrice del vivaio Asci sulla quale l'allenatore deciderà sicuramente di investire. Sul foglietto del primo set, co-

munque, lo schieramento dovrebbe essere scontato e prevede Ghersetti opposta alla palleggiatrice, Nolé e Avena in banda e la coppia Taddei-Arras al centro con il libero Marianna Santangelo pronto a subentrare alle centrali per le rotazioni di seconda linea. Visto il probabile impiego part-time di Avena, appare difficile vedere nel corso del match odierno l'esperimento che prevede l'inversione di ruolo tra il capitano e Ghersetti. Sulla carta lo schieramento che offre più garanzie è quello con Avena in posto quattro, ma il responso del campo darà le risposte definitive. Fondamentale sarà l'approccio alla partita. Per una formazione profondamente rinnovata come quella po-

Aurora Avena del’Asci Potenza (foto Andrea Mattiacci)

tentina è importante avere pazienza nelle prime uscite: non si inventa dalla sera alla mattina uno schieramento nuovo di zecca, tanto più quando è cambiata completamente la diagonale principale. Per coach Telesca l'onere di trovare la giusta chimica di squadra, per tutti gli altri (tifosi compresi)

Volley B1 L’alzatore: «Un’iniezione di fiducia»

l'impegno a sostenere senza riserve Avena e compagne, soprattutto le più giovani e inesperte. Il tempo degli esami verrà, ma non è certo questo. Questo è il tempo della semina e del duro, paziente lavoro. Pietro Floris sport@luedi.it

Volley B1 Calia analizza il mercato

L’Avis Lore Lei Di Tommaso promuove venerdì premiata la nuova Medical Center al Galà dello Sport POTENZA - Soddisfazione in casa Medical Center dopo la prima partita di Coppa Italia giocata contro l'Atripalda Avellino. In una buona cornice di pubblico gli atleti guidati da mister Draganov hanno dato bella mostra di sé confrontandosi con un avversario forte e compatto e riuscendo a portare a casa un risultato positivo che fa morale ed è di buon auspicio per la nuova avventura in B1. Una partita combattuta, giocata quasi sempre punto a punto e vinta al tiebreak dai potentini per 159. Per i rossoblu, parla il vero trascinatore della Medical Center, il palleggiatore Simone Di Tommaso. «L'Atripalda ha dimostrato sul campo di essere un'ottima squadra e di avere molta esperienza. Era sicuramente favorita rispetto a noi, eppure siamo stati bravi a non essere da meno. Questa vittoria “ci fa bene” per tante ragioni. Aumenta l'entusiasmo e l'ottimismo all'interno della squadra e rappresenta una buona “iniezione” di fiducia per migliorare la convinzione nei nostri

mezzi». «Il nostro punto di forza - continua il palleggiatore pescarese - a conferma del buon lavoro svolto l'anno scorso, continua ad essere il gruppo. Anche i nuovi arrivi si stanno ben integrando e sono sicuro che se continueremo su questa strada, riusciremo a “dire la nostra” in questo campionato. Abbiamo giocato tutti: l'allenatore ha fatto ruotare la rosa e, nonostante la pesante assenza del centrale Minenna (che risente ancora dei postumi di un'operazione al ginocchio, ndr), unita al fatto che dobbiamo ancora lavorare per migliorare l'intesa tra di noi e trovare la migliore forma fisica, abbiamo disputato una buona gara e abbiamo dimostrato di essere giocatori all'altezza della B1». Entusiasmo anche sul volto di tutti i dirigenti e dello staff tecnico, al termine della partita. «Questo mese di preparazione commentano - sta iniziando a dare i suoi frutti. Abbiamo allestito una squadra competitiva che ci con-

senta di giocare con tranquillità nella serie superiore. La squadra rossoblu, per la stagione 20092010, ha ormai preso forma. Disputare il campionato di B1 non sarà cosa facile, ma siamo sicuri che se i ragazzi metteranno in campo, oltre alle loro doti tecniche, tutto il cuore, la grinta e la determinazione che hanno mostrato nella passata stagione e in questa gara di Coppa Italia, resteremo in B1 e non saremo solo una comparsa». «Siamo pronti ad affrontare questa nuova avventura con entusiasmo e fiducia - concludono i dirigenti rossoblu. Affronteremo squadre certamente impegnate a mantenere la categoria, ma siamo certi che, grazie anche all'aiuto dei nostri tifosi, che sono stati numerosi già dalla prima partita di Coppa Italia, riusciremo a conquistare i nostri obbiettivi». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Simone Di Tommaso in palleggio

Karate L’azzurro va a punti in Montenegro chiudendo quinto

D’Onofrio ancora protagonista A destra il karateka Francesco D’Onofrio

SODDISFAZIONE per Giuseppe Pellicone, capo della delegazione azzurra, sia per i risultati, sia per l'eccellente riuscita della manifestazione, espressione dell'Unione delle Federazioni Mediterranee di Karate di cui è il Presidente. Con inarrestabile caparbietà, continua la scalata verso il successo sportivo del 14 enne karateka lucano di Sant'Arcangelo, Francesco D'Onofrio. Anche stavolta immediatamente dopo il raduno di Bari lo si è visto sbarcare con tutto il suo gruppo tricolore a Podgorica in Montenegro dove l'attendeva un importante incontro internazionale valido per il circuito mondiale degli atleti azzurri per la partecipazione ai Campionati Mondiali che si terranno a Rabat in Marocco dal 13 al 15 novembre. Durante la bella competizione con ammirevole forza è riuscito a ristabilire la sua permanenza in Nazionale collocan-

dosi al quinto posto, e ottenere così 4 punti validi per la classifica delle Nazioni all'interno della quale l'Italia si colloca al terzo posto ad un punto sopra la Francia. Determinante quindi la prestazione dell'atleta santarcangiolese che, purtroppo, all'inizio del combattimento durante i quarti di finale ha subito un infortunio prima alla caviglia sx e successivamente al muscolo gastrocnemio (polpaccio) procurandosi una lesione del tendine. Con caparbietà, determinazione e forza d'animo ha completato l'incontrocon unartosolo, vincendoalla grande sull'atleta dell'Albania Gjeli Skerdi per 7 a 0. Subito soccorso, il medico federale ha constatato la gravità dell'infortunio e non concesso il nulla osta al proseguimento del match successivo per la finale del terzo posto. Il Montenegrino Hot Nikola, si è aggiudicato così il bronzo senza disputare l'incontro con l'atleta azzurro. L'irremovibile decisione del medico della Nazionale Andrea Lino dell'Università la Sapienza di Roma, gli ha precluso quindi la probabilità di arrivare ad un risultato ancora più brillante; ma comunque l'atleta lucano ha accettato il responso medico dello specialista antepo-

nendo la salute alla medaglia. L'agguerrita poul, formata prevalentemente da atleti di grosso calibro come turchi, egiziani, serbi, croati e francesi con cui ha dovuto scontrarsi e misurarsi non è stata mai sottovalutata dall'atleta lucano che da subito ha intuito la necessità di una forte concentrazione e decisione negli attacchi come nelle difese. Francesco rimpatria sereno con un verdetto davvero prezioso considerando i più lontani traguardi verso cui può dirigerlo. Sotto gli occhi di un' immensa e mista platea il karateka lucano, si faceva apprezzare per le sue doti e incoraggiare per il suo temperamento durante il match dell'infortunio. In azione infatti, ha sprigionato una carica ed un' energia mai rivelata prima, una pronta ma nel tempo stesso controllata determinazione. Seppur giovanissimo, la sua performance psicofisica è stata accumulata indubbiamente anche durante le due settimane di stages prima a Grado con Aschieri e poi a Bari con Vito Simmi e Giuseppe Zaccaro di Matera, dove ha trovato un valido programma di allenamento gli ha consentito di sfiorare il podio fiancheggiando altri atleti quotati di stampo mondiale.

Michele Ligrani e Felice Scarano dell’Avis Lore Lei Potenza

DUE SETTIMANE e mezzo di preparazione nelle gambe, e tabella di marcia fin qui perfettamente rispettata per la nuova Lore Lei Avis Potenza. Che mercoledì, a Campagna, avrà il suo battesimo del campo nel test amichevole con il quotato Marsala (da sabato 19 poi via alla Coppa Italia). Calato nel frattempo il sipario sul volleymercato, il direttore sportivodella LoreLeiMichele Calia ha tracciato un profilo delle più accreditate rivali contro cui la PM dovrà battagliare nel girone D della B1. «Molte sono le voci che circolano - dice il diesse rossoblù ma a mio parere in pole position c'è il Soverato, che si proporrà con una squadra molto forte con giocatrici del calibro di Vanni, Peluso, Lugli e Spaccarotella; dietro alle calabresi ci sarà grande equilibrio, con una lotta serrata tra squadre come Marsala e AST Latina, molto equilibrate, e formazioni battagliere come Valenzano, Matera, Mercato San Severino e Scafati. Con la nostra PM pronta a dire la sua in vetta, e a giocare alla pari con tutte in una stagione che potrebbe regalarci bellissime soddisfazioni». «Anche perché - prosegue Calia - io ed il coach Gagliardi abbiamo allestito una squadra molto competitiva e soprattutto motivata, con ragazze giovani e di talento. Ci aspettiamo grandi cose e loro, con la perseveranza ed il grande impegno che stanno mettendo durante gli allenamenti, dimostrano di voler creare un bel gruppo: compatto e motivato». Rispetto allo scorso anno, il roster vede solo due conferme: Pericolo e Ligrani, tutte le altre sono nuovi acquisti «perché - spiega il direttore sportivo della Lore Lei - du-

rante la fase di ritorno del campionato precedente abbiamo notato un netto calo del nostro gruppo, che non stava più lavorando al massimo. Per noi è stata una delusione, ma al tempo stesso la molla scatenante che ci ha dato l'input per riprogrammare a tavolino il nuovo sestetto». Intanto c'è da segnalare che venerdì (alle 19.30), presso il salone Giovanni XXIII della parrocchia di San Giuseppe a Potenza, il presidente della Lore Lei Avis Michele Ligrani ed il coach Nino Gagliardi saranno tra i premiati al “Gran Galà dello Sport Lucano”, evento, giunto alla III edizione, organizzato dalla ASD CulturaleLucania. Ungiusto coronamento per gli ottimi risultati conseguiti, nel panorama sportivo nazionale, da parte di una società, quella rossoblù, da sempre impegnata nella promozione di un corretto stile di vita e di una immagine positiva del proprio territorio. «Uno stimolo in più a proseguire il nostro cammino - le prime parole del presidente -, una soddisfazione doppia perchè da tempo ormai la nostra società ha avviato una proficua collaborazione con le realtà associative di rione Lucania. Basti pensare alle iniziative già realizzate con il nostro sponsor sociale, l'Avis, e gli esponenti del comitato di quartiere in occasione della festa di San Giuseppe Lavoratore. Stiamo operando in maniera congiunta al fine di promuovere attività, sportive e non, che possano coinvolgere i giovani per cui quella del Gran Galà sarà l'occasione giustaper presentarele nostre ragazze e ritessere le fila del discorso». Luca Carlone sport@luedi.it

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Sport 43

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

Mondiali di Pugilato Il pugile originario di Rionero domani sfida Zuyeu

Cammarelle in semifinale Il bulgaro Kubrat Pulev è il cliente più duro: finisce 12-6 NONOSTANTE un ematoma sotto l’occhio sinistro, Roberto Cammarelle approda in semifinale, battendo il bulgaro Kubrat Pulev con il punteggio di 12-6. Per il gigante buono originario di Rionero in Vulture è stato forse l’incontro più difficile del suo cammino iridato. Il boxeur dell’est infatti si è rivelato tanto ostico quanto scorretto. Ma la concentrazione e l’ottimo stato di forma del campione olimpico di Pechino 2008 hanno avuto il sopravvento e alla fine Cammarelle ha portato a casa un successo più che meritato. Dopo un avvio da brividi, 20 per il campione europeo, Cammarelle recupera grazie al sinistro dritto, ma anche grazie a un paio di pesanti pugni al corpo che lo portano al 6-3 a fine primo round. Roberto nel secondo round evita Pulev e lo punisce a due mani, poi la sua azione rallenta a causa dell’ematomasotto l’occhio sinistro frutto di una testata fortuita. A quel punto il bulgaro, spacciato nel punteggio

Calcio a 5 B Si rinforza il Frascella

Rispoli, un ritorno assai gradito

Roberto Cammarelle contro il bulgaro Kubrat Pulev

(12-3), gioca la carta della scorrettezza, portando colpi strisciati per aprire la ferita dell’azzurro e accompagnando ogni corpo a corpo con una testata. Ma Cammarelle porta a casa il successo senza problemi. Dopo questa vittoria,

che si aggiunge a quella sullo statunitense Hunter e a quella ottenuta contro lo sloveno Urbanc, Cammarelle dovrà affrontare per le semifinali il bielorusso Victar Zuyeu che a sua volta ha sconfitto nei quarti il russo Sergeev per 11-

2. Appuntamento quindi per domani, quando Cammarelle si giocherà l’accesso alla finalissima di domenicache potrebbe portarlo alla storica accoppiata Olimpiade-Mondiale. a.mutasci@luedi.it

Atletica Una start-list di caratura internazionale e tanti eventi collaterali

Il Frascella Matera in fase di preparazione

Tre candeline per “Fuori le Mura”

MATERA - “Essere tornato a vestire questa maglia mi dà motivazioni forti che non avrei avuto da nessun'altra parte, naturalmente con tutto il rispetto per le altre squadre con le quali ho giocato”. È stato questo il primo pensiero espresso da Cesare Rispoli, ultimo aggregato al gruppo ed autentica istituzione della squadra del Team Calcio a 5 Matera, quest'anno sponsorizzata da Frascella Emanuele, titolare della omonima azienda nonché appassionato di calcio in generale. “Non vedo l'ora- ha continuato il forte atleta amalfitano - di tornare a fraseggiare in campo con giocatori del calibro di Osvaldo Stigliano ed Anderson Gasparetto”. Un grande ritorno, dunque, per la squadra allenata da Angelo Bommino, anch'egli al rientro alla corte del presidente Francesco Tamburrino, e del resto non si possono dimenticare sei anni trascorsi a calcare i rettangoli di gioco della

Sabato 19 a Melfi la kermesse organizzata dalla Scotellaro ORGANIZZATA dal Comune di Melfi e dalla Rocco Scotellaro di Matera, si disputerà sabato 19 la terza edizione della Mezza Maratona Fuori le Mura, Città di Melfi, manifestazione di corsa su strada, sulla distanza di km 21 circa, riservata alle categorie assolute ed amatoriali maschili e femminili. Ieri pomeriggio nella sala giunta del Comune si è svolta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Hanno partecipato il Sindaco del Comune di Melfi Ernesto Navazio, l'assessore allo sport Giuseppe Quaranta che nel suo intervento ha rimarcato coma una manifestazione sportiva di questo tipo, fortemente voluta dall'amministrazione comunale, abbia una duplice valenza: la prima di promuovere lo sport sano per tutti, dai giovani agli adulti, e la seconda di sviluppo turistico del territorio per i numerosi podisti che verranno da fuori e che parteciperanno alla gara. Dopo il successo dello scorso anno, procedono intanto a ritmo incessante le iscrizioni a questa terza edizione della gara

con atleti provenienti anche dalle Regioni limitrofi tra cui Puglia, Campania, Calabria, Molise. Il ritrovo giurie e concorrenti è fissato per le ore 17:30 inPiazza P. Festa Campanile, nei pressi del Municipio, mentre la partenza della mezza maratona è fissata per le ore 18. Il percorso si snoderà lungo le strade del suggestivo centro storico della Città di Melfi e misura km 5 circa da ripetersi 4 volte. Novità di quest'anno è l'inserimento della gara dei km 10 riservata al settore amatoriale maschile e femminile dove la partecipazione è aperta ai tesserati Fidal ma anche ai non tesserati, quindi a tutti. Sarà assicurato inoltre il servizio medico con autoambulanza. Oramai è definita la start-list dei top runners che prenderanno parte alla gara assoluta e che si sfideranno e daranno battaglia lungo le vie del centro storico della città normanna. Parteciperanno circa 15 dei migliori specialisti internazionali delle gare su strada provenienti dal Kenia, Marocco, Etiopia, Tunisia, ol-

tre ad atleti italiani. Seguirà l'elenco definitivo dei partecipanti. Quindi una start-list di tutto rispetto allestita con enormi sacrifici dagli organizzatori ed un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dell'atletica leggera che potranno assistere ad un evento sportivo di prima grandezza con la presenza di atleti di alto livello specialisti in particolare delle mezze maratone. La mezza maratona non sarà l'unico evento sportivo che si svolgerà a Melfi; infatti è prevista, in varie parti della città, la disputa di tornei che riguardano anche altre discipline sportive quali la scherma, il calcio a cinque, la pallavolo ed il tennistalidacreare propriouna“notte bianca dello sport”melfitano. Madrina della notte bianca dello sport sarà la conduttrice del TG Norba Francesca Rodolfo. Infine al termine degli eventi sportivi, dopo la cerimonia dipremiazione, si svolgerà nel piazzale antistante il municipio lo spettacolo musicale del Gruppo “Morandiamo”di Gianfranco Lacchi.

Atletica Incetta di risultati per la società montese

Ecosport sempre più in alto DOPPIA e grandissima soddisfazione per Carmine Ambrico, presidente della Ecosport ASC Monte per una pioggia di risultati tecnici che non smentiscono il trend tecnico nazionale del sodalizio montese, già vincitore nel quadriennio scorso di ben 6 scudetti nella marcia nazionale a squadra. Giuseppe Inglese, 13 anni, di Montescaglioso, già capolista stagionale nella 2 km di marcia ragazzi bissa il successo ottenuto appena una settimana fa nel XIII Marcia e Corri Monte, imponendosi nella 2 km di marcia del Grand Prix nazionale di Molfetta con l'ottimo tempo di 9.59 che migliora di ben 20 secondi il suo già brillanteprimato ottenutoaMontescaglioso e lo avvicina decisamente al 9.47 -primato regionale lucano- stabilito ben 14 anni fa da un altro “marciamontese”, tal Massimo Mongelli. Si continua domenica 6 a Bari, sulla pista del Bellavista, nel corso del II Memorial Milillo. Antonio Avena, Tonia Panico e Giovanni Didio, già au-

tori di gradi prestazioni la sera primaal Grand Prixdi Molfetta, si migliorano ulteriormente, scalando con le loro prestazioni le classifiche nazionalidi categoria.Comincia Tonia Panico nella 3k di marcia, balzando dal 29esimo al 17esimo posto in graduatoria nazionale con un bel 16.45precedente 17.15.Poi Giovanni Didio, classe 98 vince il km esordienti con un bel 5.32 e conquista un eccellente quinto posto sempre nelle graduatorie nazionali. Chiude alla grande Antonio Avena, classe 95, che ritocca quasi un minuto al proprio personale, balzando dal 22esimo all'11esimo posto nelle liste stagionali 2009. 20.11 il tempo di Avena nella 4 km cadetti, che gli vale la finale dei primi ai campionati nazionali cadetti di Desenzano sul Garda del 12 ottobre. Ma le gioie non sono ancora finite. Ieri, 8 set 09, a Barletta, nel corso del XIII Certame Atletico Internazionale, Luigi Gabriele DeRosa, classe96, di Oppido Lucano, in forza alla

Ecosport Monte, seguito dal prof. Salandra Nicolas vince i 60 metri nella categoria ragazzi, stabilendo con il tempo elettrico di 7.82 per la terza volta nella stagione il primato regionale lucano. Ma non basta, perché la bella notizia è che il 7.82 vale alla freccia di Oppido, appena 13 enne, la leadership nazionale della velocità nella sua categoria, detenuta in comproprietà con Luca Favero dell'atl. Montebelluna e Samuele Pea della Virtus Binasco, entrambi accreditati,come LuigiGabriele del tempo di 7.82. “E' una grande soddisfazione per il nostro sodalizio” commenta il neo presidente Carmine Ambrico, azzurro di marcia negli anni 70, “ avere due giovani atleti in vetta alle classifiche nazionali. Se poi consideriamo che la prestazione di De Rosa è la prima di ben 2907 prestazioni effettuate nel 2009 su tutto il territorio italiano, si capisce bene il valore e il senso della misura di quanto questi meravigliosi ragazzie i

Sassone, Avena, Panico e Inglese

loro tecnici hanno saputo fare. Quando mi fu proposta la carica di presidente del sodalizio montese, accettai perché condividevo in pirmis la politica del sodalizio incentrata esclusivamente sulla identità lucanae suigiovani. Siamoripartiti perciò dai ragazzini e, sono trascorsi appena sei mesi e già i frutti si vedono eccome. Desidero esprimere, a nome di tutto il sodalizio che mi onoro di rappresentare, ai tecnici Angelo Dichio, Nicolas Salandra e Mario Tedesco che tutti i giorni sono sul campo di

fianco a questi splendidi ragazzi, un grazie sincero e un avanti perché il percorso intrapreso si sta dimostrando ancora una volta giusto”. Intanto sabato, sulla pista del Duni di Matera, grande manifestazione di marcia in pista, con i team Montesi e la Don Milani Mottola grandi protagonisti. Prevista la partecipazione della vice campionessa italiana Anna Clemente, già primatista italiana cadette dei 2000 metri e dei 3km di marcia che sicuramente ci riserverà delle sorprese.

città dei sassi con addosso la casacca del Team Matera. Saranno ben 37 le candeline che Rispoli sarà costretto a spegnere il prossimo 10 novembre, ma questo non sembra essere motivo di preoccupazione: “So benissimo che l'età è importante per il fisico, ma sono ancora più importanti la testa ed il cervello con i quali puoi dare gli impulsi giusti, trovare quei fattori stimolanti che in questo sport sono fondamentali. Mi sembra che il gruppo sia composto molto bene, rafforzato da giovani attenti e dotati di notevoli potenzialità, ragazzi che, sono sicuro, sapranno ritagliarsi il giusto spazio nella squadra”. Nel frattempo procede senza intoppi la fase di preparazione al campionato, la cui prima giornata è fissata per il giorno 3 ottobre e vedrà i biancoazzurri impegnati in quel di Barletta. Nel frattempo una prima gara amichevole ufficiale è stata fissata per sabato prossimo, 12 settembre, sul rettangolo di gioco di Bisceglie contro la locale squadra impegnata nella massima serie di calcio a cinque, un test davvero severo dal quale mister Angelo Bommino dovrà trarre indicazioni indicative ed importanti: “Certamente nel periodo iniziale di preparazione precampionato si scelgono solitamente squadre di categoria inferiore, soprattutto perchè il lavoro di potenziamento muscolare è pesante e limita molto il rendimento degli atleti in partita. Scegliere poi, come abbiamo fatto noi, un avversario di due categorie superiori ci espone seriemente al rischio di fare brutte figure. Tuttavia credo che incontrare subito un avversario molto forte possa darmi invece indicazioni precise e, risultato del campo a parte, che poi è l'ultima cosa di cui mi importa in questo momento, capire di che pasta siamo fatti. Riguardo al lavoro che stiamo sostenendo, sono davvero soddisfatto dell'impegno che i ragazzi ci stanno mettendo, sono certo che continuando così saremo pronti per l'inizio di stagione". Annibale Sacco sport@luedi.it

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Poeti lucani

Carnet

“Le preghiere” di Antonella donate a Benedetto XVI di BIAGIO TARASCO MATERA - Papa Benedetto XVI è tornato dal suo viaggio nel viterbese con un dono che porta l'impronta della Lucania. Infatti, il Comune di Civita di Bagnoregio, città natale di San Bonaventura, ha donato al Pontefice il libro d'artista “Le mie preghiere”, realizzato dalla materana Antonella Pagano, che da anni vive a Roma. Si tratta di un'opera dell'arte e dell'ingegno poetico germogliata all'interno della collana “L'abbraccio della poesia”, ideata e interamente composta e confezionata dalla Pagano. I due precedenti libri creati dall'artista materana erano stati scelti per le prestigiose mostre di Libri d'Artista di Roma e Barcellona in Spagna. «Con “Le mie preghiere” ha dichiarato Antonella Pagano - affronto un altro registro poetico che ancora una volta affascina e meraviglia laddove solo si pensi che una delle sue più belle preghiere recita: “Alla croce ho detto il mio nome/ Alla croce ho sussurrato la mia muta voce/ Alla tua croce/ dolcissimo Signore mio/ ho attaccato il sorriso dell'anima e il pianto del cuore”. San Bonaventura ha scritto: “La Croce è la verga che apre le acque verso la libertà e chi non ama la Croce, resta schiavo”. Così è per la natura, che ama in ogni espressione, dalla fogliolina più piccola, al fiore, a tutti i fiori del Creato, ai fiumi, alle acque,

ai cieli e alle chiome e ai cespugli di ogni anfratto e ogni territorio. Bonaventura, come Francesco, l'amava a tal punto da vedere “in ciascuno di essi impressa l'orma di Dio”. E così recita Antonella Pagano in ciascuna delle sue liriche, specialmente in quelle che rivelano il suo strettissimo, passionale, viscerale legame con la terra lucana. L'artista si è detta affascinata dalla scoperta dell' “Itinerarium mentis in Deum” di San Bonaventura, del quale, durante l'intervista ha citato a memoria i versi "apri gli occhi, tendi l'orecchio, disserra le tue labbra, eccita il cuore a vedere, intendere, lodare, amare, glorificare Dio in tutte le cose, se non vuoi che insorga contro di te tutto l'universo”. Con la visita a Cvita di Bagnoregio Benedetto XVI ha voluto anche ricordare che San Bonaventura è stato il soggetto sul quale ha composto la sua tesi di laurea. Oggi Civita di Bagnoregio sfida il tempo e la storia, continuando a mostrarsi sospesa su un unico calanco che cambia colore a seconda del cielo e delle sragioni. Otto abitanti restano legati a quei «vicoli sonori d'un silenzio musicale antico e dolce», legati alla magia di un luogo che «pare uscito dalla bacchetta magica di una fata bizzarra», ha detto la poetessa lucana. cultura@luedi.it

La scrittrice e poetessa Antonella Pagano

All’Auditorium Gervasio Tra “Preludi, intermezzi e arie d’opera” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Spazio questa sera all'opera “Preludi, Intermezzi, Arie d'Opera” . L' appuntamento materano avrà come location l' auditorium “Gervasio” di Piazza del Sedile. Gli organizzatori comunicano così la variazione: presso l'Auditorium anziché, come era previsto dal programma, a Terrazza di Palazzo Lanfranchi. Attesa quindi per il concerto del tenore pugliese Francesco Zingariello, docente affermato nella città dei Sassi ma anche presso l' accademia del soprano Katia Ricciarelli. Saranno eseguiti brani da “Traviata” di Verdi, “Manon Lescaut” di Puccini, “Tosca” di Puccini, “Carmen” di Bizet e, inoltre, alcune delle più belle romanze da sa-

lotto. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata” che è da tempo uno dei principali punti di riferimento dei giovani musicisti del Mezzogiorno e che ha al suo attivo già due stagioni concertistiche a Matera oltre che più di un decennio di stagioni concertistiche nella vicina Puglia. Chi saranno gli interpreti? Francesco Zingariello Tenore, Maria Antonietta valente Soprano, Anna Giusto Violino, Rocco De Bernardis Clarinetto e Roberto Corlianò Pianoforte. Prossimo appuntamento con la “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni il 16 ottobre presso lo stesso Auditorium. Per informazioni inerenti la prevendita rivolgersi preso la società “Quadrum” di Matera al contatto 0835 - 334859. cultura@luedi.it

“Le verità nascoste” di Di Santo VENOSA - Domani , alle ore 18, al Castello "Pirro del Balzo" di per iniziativa della locale sezione della Fidapa, si terrà la presentazione del libro “Le verità nascoste” di Gianfranco Di Santo, sostituto commissario della Polizia di Stato. Il volume di Di Santo ha come suo precipuo scopo quello di ricordare le vittime del terrorismo politico in Italia, non meno delle loro famiglie, che rappresentano un collaterale calvario di dolori e che pure, molto spesso, al pari dei martiri di famiglia caduti nell'espletamento del loro servizio, vengono ingiustamente dimenticate. Di Santo si è cimentato nel tentativo di porre in sequenza storica i fatti tragici che hanno insanguinato l'Italia negli ultimi quarant'anni. Le vittime ed i loro familiari alle quali Di Santo dedica il suo libro meritano quella verità che attendono da anni e che fino ad oggi non è stata ancora scritta. cultura@luedi.it

La Big band al Festival Jazz di Celimontana

Letteratura MATERA - Tutto pronto per la cerimonia di consegna del Premio letterario Energheia, giunto alla sua quindicesima edizione. Si inizia stasera, con inizio alle ore 21, in via Ridola con la proiezione del cortometraggio realizzato dall’associazione Energheia con la Blu Video, ormai il ventesimo realizzato sino ad oggi, dal titolo: “L’amore non ha sesso” di Marina Priorini (Maccarese_Roma), premio Energheia Cinema 2008. La seconda giornata della kermesse letteraria, domani, alle 20, sempre in via Ridola, prevede la presentazione al pubblico degli ultimi lavori pubblicati dagli scrittori componenti la Giuria della quindicesima edizione del Premio. Nel corso della serata, Gianluigi Trevisi, responsabile di Time Zones (Bari), presenterà le opere di Antonella Cilento “Isole senza mare” (Guanda Ed.), Maurizio de Giovanni “Il posto di ognuno” (Fandango Ed.) e Giorgio Fontana “Babele 56” (Terre di Mezzo Ed). Infine, come di consueto, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Basilicata, alla direttrice Anna Maria Patrone

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Il premio Energheia apre in corto E continua con racconti e fumetti e al personale del Museo Domenico Ridola, la cerimonia di consegna della XV edizione del Premio si svolgerà nel giardino delle ex Clarisse, sabato alle ore 20. Sarà infatti la Giuria composta dagli scrittori ad indicare poche ore prima della cerimonia, il racconto vincitore del Premio edizione 2009 oltre al miglior racconto per la realizzazione di un cortometraggio realizzato dall’associazione Energheia. La serata prevede anche la premiazione degli autori finalisti e vincitori delle varie sezioni in cui si articola il Premio: “I brevissimi di Energheia –Domenico Bia”che si svolge in forma telematica su di

un tema che varia nelle diverse edizioni, quest’anno sulla giustizia; Energheia Cinema, miglior soggetto per un cortometraggio anch’esso realizzato per via telematica e trasposto in suoni e immagini, prodotto e realizzato dall’associazione; “Nuvole di Energheia – storie a fumetti” dove si possono cimentare gli appassionati di fumetti che amano inventarli, stilizzando volti,pupazzi o accenni di graphic novel. Quest’anno, per la sezione I brevissimi di Energheia, si prevede la novità di pubblicare i dieci finalisti del Premio telematico sul sito retididedalus.it, la rivista on line del sindacato nazionale scrittori,

ciò grazie al coinvolgimento dello scrittore Marco Paladini, responsabile editoriale della rivista. Nel corso della cerimonia di consegna del Premio Energheia, vi sarà, come di consueto la presentazione del volume “I racconti di Energheia” XIV edizione, l’antologia dei racconti finalisti del 2008 e “Nuvole di Energheia”, raccolta dei fumetti finalisti l’edizione 2009, e distribuita ai presenti.

MATERA - Altro importante riconoscimento per il conservatorio Duni di Matera dopo il successo dell’Orchestra sinfonica degli allievi al Festival internazionale delle orchestre giovanili europee a Ischia è il momento della Big band invitata al prestigioso Festival Jazz di Villa Celimontana a Roma. La Big band del Conservatorio Duni, diretta da OscarDel Barbadocentedi Jazz dell’Istituzione musicale materana, presenterà un progetto davvero particolare, con l’obiettivo di dare vita ad una band che spazia atrecentosessanta gradi nel mondo della musica con influenze“colte”senza però allontanarsi dall’improvvisazione che risente comunque delle radici del jazz e del blues. Appuntamento domani a Roma - Villa Celimontana, alle ore 22. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Giovedì 10 settembre 2009

Il Festival di Potenza cerca talenti Fino al 16 ottobre le iscrizioni. Testimonial il maestro Musso POTENZA - L'edizione 2009 del Festival di Potenza, concorso nazionale di musica leggera , è stata presentata, in anteprima, in un incontro conl'assessore regionaleallaCultura e Formazione Antonio Autilio, dal “patron” Mario Bellitti e dal “testimonial”, il maestro Adelmo Musso, direttore d'orchestra con numerose partecipazioni al Festival di Sanremo, oltre che compositore ed arrangiatore con collaborazioni legate ad artisti nazionali ed internazionali. La nona edizione del Festival che si svolgerà dal 22 al 24 ottobre con serata finale a Potenza presso l'Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa - dopo le preselezioni ed audizioni che si sono già tenute sul territorio, è caratterizzata da due aspetti: un'esperienza formativa attraverso stages presso la Cd&M Record di Filiano e il concorso per nuove proposte ed esordienti. «Con la collaborazione del maestro Adelmo Musso - ha sottolineato Bel-

litti - intendiamo rafforzare la qualità della proposta artistica del Festival dando l'opportunità ai giovani di avere un palcoscenico di grande attenzione da parte di chi il mestiere dello spettacolo lo conosce bene e da anni. In un momento in cui assistiamo a tagli drammatici al fondo unico per lo spettacolo e a una progressiva distruzione della produzione culturale sganciata dal mercato è fondamentale - ha aggiunto Bellitti mettersi in rete e costituire un canale permanente di confronto che dia spazio a proposte per rilanciare gli spettacoli dal vivo. A questo fine, in assenza di una normativa nazionale e dopo la pesante riduzione in Finanziaria delle risorse previste pensiamo a un tavolo permanente di discussione tra forze produttive e assessorati regionale, provinciali e comunali alla cultura, a criteri di certezza e trasparenza nei finanziamenti, a una revisione totale delle normative per finanziare gli enti

che fanno formazione professionale». La necessità della approvazione di una nuova legge nazionale sullo spettacolo dalvivo, conuna adeguata e soddisfacente ripartizione di compiti tra Stato e Regioni, è stata ribadita dall'assessore Autilio che, in qualità di coordinatore degli assessori regionalialla Cultura,ha informato delle iniziative messe in campo dalle Regioni tra le quali l'istituzione di un Osservatorio regionale per lo spettacolo. Cinque i punti portanti della riforma: la definizione delle competenze di Stato e realtà territoriali; la conferma della centralità dell'intervento pubblico, adeguando il Fus, Fondo unico dello spettacolo, alle reali esigenze dello spettacolo dal vivo, attraverso un ampliamento delle fonti di finanziamento (proventi del Lotto, fondi Arcus), e assicurando alle attività di spettacolo una adeguata copertura su base triennale; l'introduzione di forti agevolazioni

L’assessore Autilio, Adelmo Musso e Mario Bellitti

fiscali a sostegno delle imprese, consentendo detrazioni anche agli investitori esterni al settore; la realizzazione di interventi di formazione e promozione del pubblico; introduzione di una governance efficace e di meccanismi di valutazione delle at-

tività collegati all'innovazione (ricerca, sperimentazione, nuovi talenti). Le iscrizioni al festival scadono il 16 ottobre, iscrizioni ed informazioni sul sito www.festivaldipotenza.com .

I film denuncia di Galante e Tucci i fuori programma della prima edizione della rassegna Al via il concorso di video brevi

“Schegge” di Val d’Agri

Le proiezioni nei sette comuni del Piano di zona Alto Agri

Con Cinema (E)Migrante storie di lavoratori invisibili di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - E' partita con un appuntamento fuori cartellone la prima edizione di “Cinema (E) Migrante”, rassegna per approfondire uno dei temi più attuali e discussi dentro i processi della globalizzazione, curata da Vincenzo Galante e promossa dall'Amministrazione comunale di Moliterno insieme agli altri sei comuni (Viggiano, Grumento Nova, Tramutola, Sarconi, Spinoso, Villa D'Agri) che fanno Parte del Piano di Zona Alto Agri. Nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi sono state presentate due opere: “C'è sempre un motivo”, videointervista firmata dallo stesso Galante in cui un meccanico di Moliterno, Giuseppe Melillo, con dei divertenti aneddoti rievoca la sua esperienza di emigrante nel Venezuela degli anni cinquanta. Invece, una realtà completamente diversa (e attuale) ci presentano i dieci minuti di “Una stagione all'inferno, opera girata e montata da Alex Tucci per Medici senza frontiere. Un'indagine sulle condizioni degli stranieri (in prevalenza africani del Sudan, Nigeria, Marocco, Tunisia) impiegati in agricoltura nelle campagne del Sud Italia. Una zoomata veloce e toccante che non lascia indifferente lo spettatore (anche per la qualità delle immagini) e apre una finestra sulle migliaia di extracomunitari che vengono impiegati e sfruttati come lavoratori stagionali. Lavoratori che restano invisibili nonostante contribuiscano in

maniera fondamentale a sostenere un intero comparto economico. Un'equipe di Medici senza frontiere ha fatto visita a quelli sono dei veri ghetti intervistando e sottoponendo a controllo medico oltre seicento extracomunitari che lavoro e vivono in condizioni pietose. «E' abbastanza sconvolgente quello che si vede in questi ghetti - dice un medico dell'equipe - ragazzi che scappano dalla guerra del loro paese per ritrovarsi nell'inferno del nostro paese. La maggior parte di loro soffre di patologie infettive e respiratorie». Gli appuntamenti ufficiali della rassegna (che accenderà gli schermi dei sette comuni dell'Ambito) inizieranno in ottobre, tra le altre opere in cartellone da segnalare “Storia di un'a-

nima” di Marcello Tedesco, film girato nelle locations della “Terra trema” di Luchino Visconti e che registra la reazione di una piccola comunità di pescatori siciliani di fronte ad uno dei tanti naufragi in cui sono coinvolti immigrati clandestini; “Lamerica” di Gianni Amelio, affresco a doppio binario sull'emigrazione italiana del primo dopoguerra e su quella degli albanesi i quali, usciti negli anni novanta dagli orrori del regime comunista e attratti dalla “merda televisiva”, precipitano verso l'Italia, illusoria America del paradiso capitalista; “L'articolo 2” di Maurizio Zaccaro, storia di Said Kateb, algerino che vive sereno e tranquillo con la moglie e tre figli nell' hinterland milanese finché non si presenta la seconda moglie Fatma con altri tre figli; “Lettere dal Sahara” del maestro Vittorio De Seta,viaggio lungo l'Italia di un giovane senegalese arrivato naufrago sull'isola di Lampedusa. Quando finalmente il ragazzo riesce ad ottenere il permesso di soggiorno, viene linciato in una rissa fuori da una discoteca. Il pestaggio lo fa entrare in crisi tanto da decidere di tornare nel suo paese dove sull'insistenza del suo vecchio maestro racconta la triste esperienza italiana. A chiusura della rassegna verrà presentata nell' ambito di un convegno un'indagine, curata dal sociologo Pasquale Micucci, sulla presenza (e le condizioni sociali e lavorativi) degli stranieri nei sette comuni dell' Alto Agri. cultura@luedi.it

di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - Bandita dall'amministrazione comunale la prima edizione del concorso “Schegge” per la realizzazione di video e cortometraggi. Questa prima edizione è finalizzata alla realizzazione di video/cortometraggi che dovranno fare riferimento alla valorizzazione del territorio del Comune di Viggiano e dei centri della Valle dell'Agri. Dovranno far riferimento, inoltre, alla valorizzazione ed alla interpretazione originale degli aspetti sia di Viggiano sia degli altri centri valligiani, svelando i rapporti quotidiani che con questi s'intrattengono. In definitiva sono richieste testimonianze creative ed elaborazioni artistiche su fatti storici, personaggi, ambiente, artigianato, attività culturali, aspetti urbanistici, religiosità, attinenti i vari centri valdagrini. La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperta ad opere di genere documentaristico. I cortometraggi devono essere presentati su supporto dvd e dovranno avere una durata minima di dieci e massima di venti minuti, e devono avere quale soggetto uno dei seguenti temi: artigianato locale, fatti storici legati al territorio del Comune di Viggiano e della Valle dell'Agri, miti e leggende locali, personaggi storici valligiani, identità culturale locale, aspetti urbanistici, natura e ambiente locale, religiosità. Al concorso possono partecipare autori e videomakers, con un massimo di tre opere attinenti i temi richiesti, purché abbiano carattere di originalità. La qualità e l'innovazione dei lavori presentati saranno criteri fondamentali in fase di valutazione degli stessi. Il concorso è suddiviso in due sezioni relative alle categorie dei partecipanti: Sezione A), per giovani dai 16 ai 26 anni; Sezione B), per adulti dai 27 anni in su. Gli elaborati possono essere presentati singolarmente oppure da un gruppo di lavoro, formato da un massimo di quattro partecipanti. Le opere, da presentare in formato dvd, potranno essere corredate da foto, relazioni o altre informazioni relative ai luoghi individuati. Ogni autore è responsabile dei contenuti dell'opera presentata e della diffusione di musica protetta da copyright. I concorrenti, inoltre, si rendono garanti dell'originalità dei video presentati al concorso tramite dichiarazione autografa da allegare alla documentazione. Nell'eventualità in cui i “video”presentati risultino editi ne verrà dichiarata l'esclusione. Le opere originali dovranno essere contrassegnate da un titolo che dovrà essere riportato sul lato esterno della busta chiusa che accompagna il prodotto. Ai primi classificati andrà un premio di euro 1.500 euro, ai secondi di 1.000 ed ai terzi di 500. La presentazione degli elaborati dovrà avvenire entro e non oltre il 31 gennaio 2010 (farà fede il timbro di spedizione).

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46 Cultura e Spettacoli


Per la sfida di “Campanile sera” la Sampò in piazza e Bongiorno in studio

FOTOGALLERY

Mike, quella volta nel 1961 a Melfi di FRANCO CACCIATORE

A Napoli in “allegria” nel presepe

Il presepe di Di Virgilio

NAPOLI – Anche Napoli tributa il suo omaggio a Mike Bongiorno. Una statuina in terracotta accanto a un piccolo cartello con la scritta 'Ciao Mikè è comparsa questa mattina sugli scaffali della bottega artigiana di Genny Di Virgilio, già noto alle cronache per aver regalato statuette per presepe a molte personalità, tra cui di recente il ministro Renato Brunetta. L’omaggio è dei pastorai di San Gregorio Armeno, la strada dei presepi di Napoli. La statuina era stata in realtà preparata lo scorso anno per l’esordio su Sky nello show di Fiorello. Il presentatore è raffigurato in abito da sera con un braccio alzato verso il cielo, posa che ricorda il modo in cui Mike Bongiorno salutava il pubblico dicendo «Allegria». «E' un grande della televisione – dice l’artigiano – ha insegnato il mestiere a molti suoi colleghi e faceva divertire nelle sue apparizioni televisive».

MELFI - La scomparsa di Mike Bongiorno ci porta alla mente le due puntute di “Campanile sera”, svoltesi nel maggio 1961 nella città federiciana. Era la prima volta che la televisione nazionale arrivava con i suoi “potenti mezzi”dell'epoca in terra lucana. Lo spettacolo si svolse su un grande palco eretto in Piazza Duomo, il “pensatoio” con gli esperti delle varie materie (musica, storia del luogo, cinema ) nel palazzo vescovile. A Melfi Enza Sampò, in studio Mike Bongiorno, con la concorrente di Melfi, Teresa Rizzitiello (divenuta poi responsabile del Fondo Monetario Internazionale). E qui non tutto andò liscio. Mike pensava di avere a che fare un personaggio alquanto leggero con il quale scherzare, al contrario la ragazza era quanto mai seriosa. E così ognuno per suo conto cercava di rintuzzare l'altro. Molti pensarono, però, ad una trovata del grande Mike per fare spettacolo. Apparvero per la prima volta in televisione i preziosi reperti rinvenuti nelle necropoli di Melfi. La ripresa avvenne nello studio di monsignor Casorelli, che per l'occasione prestò la sua tonaca come fondale. Nella prima puntata Melfi sfidò Gubbio e qualcuno pensò ad uno slogan che campeggiò su tutta la piazza: “Non c'è Gubbio vinceremo !”. Ed, in effetti, Melfi vinse alla grande. Ad assicurare la vittoria un grande truccatore, forse ingaggiato proprio da Cinecittà, che riuscì a trasformare

Mike ai tempi di Campanile sera

Enza Sampò in collegamento da Melfi per la storica trasmissione Campanile sera

un sarto del luogo, Vincenzo Solazzo, in uno stupendo Yul Brynner. Gli ideatori della puntata però non tralasciarono un gioco con le pecorelle, trattandosi di un paese della Lucania, regione nell'immaginariocomune, dedita alla pastorizia. Non così nella seconda puntata con Fiesole in cui Melfi perse, soprattutto per la fasciatura di un bimbo, eseguita con molto ritardo rispetto alla concorrente. Però di Mike abbiamo un altro ricordo. Anni addietro, prima di “Campanile sera”, Melfi partecipò con un collegamento radiofonico ad un'altra trasmissione di Bongiorno, di cui non ricordiamo il titolo. Nel gruppo partecipante un disoccupato che alla domanda di Mi-

ke, circa la sua attività lavorativa rispose, il “collaudatore di sedie a sdraio”. Bongiorno all'inizio non comprese la battuta e mostrò interesse verso la singolare attività e quando capì in che consisteva questo strano mestiere, da uomo compassato qual era, accennò una risatina e dopo uno sbrigativo “spero che questo lavoro termini presto” passò con sussiego alla domanda di rito. E fu proprio il “collaudatore di sedie a sdraio” a rispondere”. E Mike dai microfoni della radio a pronunciare il suo fatidico “esatto!!!”. Oggi che il presentatore dei presentatori è scomparso, noi l'abbiamo voluto ricordare così. cultura@luedi.it

Negli studi della trasmissione

Da Montecarlo a Milano per l’ultimo viaggio La camera ardente allestita alla Triennale

Mike nella strada a lui dedicata

MONTECARLO - Mike Bongiorno sta per affrontare il suo ultimo viaggio. Il suo corpo, custodito nell'obitorio di Montecarlo, é stato trasferito ieri sera a Milano, dove dovrebbe essere allestita la camera ardente alla Triennale di viale Alemagna e dovrebbero svolgersi i funerali, presumibilmente nella giornata di domani. La salma sarà poi tumulata nella tomba di famiglia ad Arona, piccolo comune sul lago Maggiore in provincia di Novara. L'ambasciata italiana del Principato di Monaco, dove è deceduto il presentatore, è in attesa del nulla osta da parte del Comune. Per trasferire la salma in Italia le autorità monegasche hanno bisogno di documenti sanitari, autorizzazioni per il trasporto e del nulla osta del Comune dove verrà portata e tumulata la salma. Il Comune di Arona conferma di aver ricevuto la richiesta del nulla osta, documento che però non è ancora stato trasmesso

all'ambasciata italiana nel Principato di Monaco. Bongiorno era diventato lo scorso anno cittadino onorario di Arona. E' stata esclusa la necessità di un'autopsia. Nell'obitorio monegasco un via vai di italiani che vorrebbero rendere omaggio alla salma del celebre showman ma la famiglia ha chiesto di non far entrare nessuno nel luogo dove si trova il corpo di Mike. I tre figli del presentatore, Michele, Nicolò e Leonardo, sono arrivati nella serata di martedì a Montecarlo e hanno trascorso la notte con la madre. A quanto si apprende non sono ancora riusciti a vedere il corpo del padre. Continua incessante l'omaggio del mondo dello spettacolo e di quello della politica alla figura del presentatore. Paolo Garimberti, presidente della Rai, ha fatto sapere che nella riunione di ieri il cda dell'azienda di Viale Mazzini ha ricordato l'importanza di Bongiorno per la televisione pubblica italiana.

Il gioco delle pecore a Melfi

IN TELEVISIONE

Ascolti record per le trasmissioni-tributo ROMA – Nella giornata di martedì 8 settembre, grande partecipazione di pubblico per le trasmissioni che la Rai ha voluto dedicare al ricordo di Mike Bongiorno, il padre della televisione deceduto all’età di 85 anni. Nell’access prime time di Raiuno ascolti record per il programma «Supervarietà» che ha raccolto uno spaccato della lunga carriera del re del quiz ottenendo 6 milioni 390 mila spettatori pari ad uno share del 26,52. Sempre su Raiuno, in seconda serata, ottimi ascolti per la puntata di «Porta a Porta». La replica in omaggio al conduttore scomparso ha ottenuto 1 milione 667 di spetta-

Mike Bongiorno e il saluto che lo ha reso celebre

tori e il 23.21 di share. Nel tardo pomeriggio Raitre ha riproposto la puntata di «Che tempo che fa» con l’intervista a Mike Bongiorno che ha ottenuto 800 mila telespettatori e uno share del 9,46. Le reti Rai hanno vinto il prime time e la fascia preserale rispettivamente con 10 milioni 306 mila spettatori (43,12) e 5 milioni 632 mila (42,28). Raiuno si conferma la rete più vista nel prime time con 5 milioni 413 mila spettatori pari ad uno share del 22.65 e in seconda serata con 2 milioni 137 mila telespettatori e uno share del 20.83. cultura@luedi.it

Enza Sampò sul palco di Melfi

Il percorso a ostacoli

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Cultura e Spettacoli 47

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

Il regista pugliese de “Il grande sogno” sbotta in conferenza stampa

L’omaggio

L’ira a pugno chiuso di Michele Placido di ALESSANDRA MAGLIARO VENEZIA – «Non c'è niente di ideologico, è la mia storia personale di quegli anni, quasi un diario privato»: Michele Placido, in concorso ieri a Venezia con Il grande sogno, nelle sale da venerdì con 450 copie, si accalora, difende con consueta passione il suo lavoro, spendendo se possibile ancora più energie del solito. Il grande sogno, frutto di due anni di lavoro, di un montaggio che ne ha sforbiciato una buona mezz'ora, è il suo Sessantotto, quello di quando lui dalla provincia pugliese era arrivato a Roma a fare il poliziotto, costretto ad impegnarsi nella repressione del movimento studentesco. «Se oggi sono quello che sono lo devo al ‘68», dice Placido ricordando la scelta, rappresentata anche nel film, di abbandonare tutto per fare l'Accademia e diventare attore. «Ero tra quelli che manganellavano e alla fine del '68 mi ritrovai dall’altra parte della barricata cominciando un percorso artistico che mi ha fatto avvicinare a Rosi, Bellocchio, ai Taviani. Nel '73 rifiutai l’Anatra all’arancia e i soldi facili di Cecchi Gori per fare teatro a Siracusa. Questo per me è stato il ‘68 e la passione di partecipare a qualcosa non l’ho persa e anzi spero arrivi ai ragazzi di oggi». La figura di Riccardo Scamarcio è ricalcata su di lui, così come la ragazza borghese e cattolica (Jasmine Trinca) è simile alla sorella dello sceneggiatore Angelo Pasquini e il personaggio di Libero (Luca Argentero) si rifà ad un amico torinese. «Storie vere. In questo film – ammette – ci possono essere mancanze ideologiche o storiche, ma la chiave è lì, in questa sincerità, in questo voler raccontare i miei momenti. Niente di pasoliniano però – aggiunge ricordando il giudizio sul Corriere della Sera sui contestatori borghesi figli di papà confrontati ai poliziotti proletari – quei ragazzi borghesi sono stati i miei primi insegnanti, grazie al loro esempio ho realizzato il mio sogno di fare l’attore». Seppure il film non è ideologico, Placido ha un rapporto viscerale con la politica, «non ce la faccio a non stare sempre in mezzo. Nel privato vorrei fare tanto ma non è facile schierarsi in questo momento di straordinaria confusione. Ad esempio vorrei dare la mia solidarietà al direttore di Avvenire Dino Boffo, uno che ha lo spirito del '68». Il film, che comprende nel cast Massimo Popolizio, Alessandra Acciai, Silvio Orlando, Laura Morante, Marco Brenno, Marco Iermanò, è costato 10 milioni di euro e «non piacerà ai protagonisti di allora – dice Placido – ma spero interessi i giovani di oggi. Lo farò vedere ovunque me lo chiederanno, a sinistra già mi hanno

L’ira funesta di Michele Placido, che mostra il pugno chiuso, in conferenza stampa

sollecitato proiezioni e ora anche dalla Fondazione Farefuturo di Gianfranco Fini e dai circoli di destra Ezra Pound: lo farò vedere a tutti, film e dibattito, e sarà interessante». Una difesa accorata dell’opera significa per Placido anche perdere le staffe, come è accaduto in conferenza stampa, quando ha reagito forte alla domanda di una cronista straniera che gli chiedeva conto della produzione Medusa, gruppo Mediaset (e Taodue). «Berlusconi non so chi è e neanche lo voto, voto da tutt'altra parte. Ma voi mi dovete dire con chi devo fare i miei film: li ho fatti con la Rai (Ovunque sei, ndr.) e mi avete contestato, ora con Medusa e protestate», si arrabbiato Placido. Poi, ritenendo la cronista un’americana, prosegue «voi invadete gli altri paesi, mandate la gente a morire e poi ci fate i film sopra per dire quanto siete buoni – riferendosi a The men who stare at goats, il film con il soldato pacifista George Clooney –ma andatevene a quel paese».

Una pellicola che racconta senza retorica quel particolare momento storico

Il ‘68 visto con gli occhi di un vero proletario di FRANCESCO GALLO VENEZIA – Lontano mille miglia dal “The Dreamers” raffinato e colto di Bernardo Bertolucci, arriva con “Il grande sogno”, il ‘68 visto da un vero proletario, un poliziotto, proprio come era Michele Placido in quegli anni. Il film, passato ieri in concorso alla 66/a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, racconta infatti con lo sguardo di chi stava dall’“altra parte” quel momento storico che non fu solo movimento politico, ma una vera rivoluzione culturale. E lo fa, senza troppa retorica e giudizi morali, con una ricostruzione attenta di quell'Italia di quaranta anni fa. Placido dimostra anche coraggio. Non è facile fare un film così autobiografico raccontando le origini semplici («mio padre era un bracciante e mia madre fa ancora la serva» dice a un certo punto Scamarcio che interpreta Placido), i suoi impacci di immigrato pugliese a Roma e anche il suo ruolo di infiltrato, di “infame” all’interno del movimento studentesco. Nicola è infatti uno che parla con forte accento, un terrone di cui si può ridere. Ha però la sua forte ambizione, un sogno: fare l’attore. Una cosa di cui si accorge presto il suo colonnello (uno straordinario Silvio Orlando) che per la sua cultura pensa bene di utilizzarlo co-

Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca e Michele Placido

me infiltrato all’università “La Sapienza” dove ci sono continue occupazioni da parte degli studenti. Qui incontra e si innamora di Laura (Jasmine Trinca), ragazza della buona borghesia cattolica, brillante e appassionata studentessa che sogna un mondo senza ingiustizie, e Libero (Luca Argentero) studente-operaio e leader del movimento studentesco, che sogna la rivoluzione e condivide con Nicola la passione per Laura. Anche Giulio (Marco Brenno) e Andrea (Marco Iermanò), i fratelli minori di Laura, saranno coinvolti dal clima di conte-

stazione che alla fine sconvolgerà la tranquilla famiglia borghese mentre Nicola, nel frattempo, abbandonerà il corpo di polizia grazie all’aiuto di una compiacente insegnante dell’accademia di arte drammatica (Laura Morante). Tra le ricostruzioni storiche fatte da Placido, le occupazioni piene di assemblee e slogan dell’università romana, la ricostruzione dei disordini di Valle Giulia del 1 marzo del 1968 e il 2 dicembre dello stesso anno lo sciopero contro le gabbie salariali nel siracusano (ad Avola) dove moriranno due braccianti.

VISTO PER NOI di CHIARA LOSTAGLIO Persecution , il film in concorso del francese Patrice Chereau, peraltro autobiografico, offre lo spunto per parlare di comunicazione e di cultura. Il nostro paese il regista francese lo conosce molto bene. Parla un buon italiano, ed è spesso qui col suo lavoro a teatro, propone letture a Villa Medici, conosce l’opera e molto altro. “Rispetto alla Francia voi siete un po’ più avanti ma anche in Francia non siamo molto lontani. Sarkozy è forse più accorto nelle sue azioni ma ciò non gli impedisce di nominare i suoi uomini ai posti chiavi della televisione, di favorire le tv private, o di tagliare i fondi al ministero della cultura.

Il film autobiografico di Patrice Chereau Radiografia dei sentimenti e dell’amore La porta ormai è aperta… “. Ed aggiunge: “L’aspetto che fa più paura in questa deriva è che non sembra preoccupare nessuno. Qui in Italia quel signore lo hanno eletto, e gli attacchi che sta facendo alla stampa, o il resto, non sembra spostare l’opinione generale nei suoi confronti. Nessuno se ne cura tranne noi, è la vergogna della politica”. Lo stesso vale per la cultura. Dice Chereau: “ Nel corso degli anni la politica ha perduto ogni interesse per la cultura. Sono

indifferenti. E’ vero che altre epoche ci hanno insegnato come l’indifferenza sia meglio di un intervento permanente ma oggi la volgarità, il populismo diffusi sono insopportabili. Credo che la maggiore responsabilità sia della televisione. Tutto ciò che viene ammesso si misura con l’ascolto televisivo, nella ferma convinzione che si devono fare solo cose capite da tutti. Però il metro è la volgarità e gli artisti che continuano a lavorare in modo personale sono accusati di essere

troppo difficili, di non arrivare a nessuno. Come dicevo accade anche in Francia, nessun paese è al riparo da questo. Del suo film, Persecution, Chereau dice che è molto autobiografico, riguarda il sentimento amoroso, le relazioni, gli sbagli che si ripetono a ogni incontro, infinitamente. “Naturalmente nel corso della scrittura mi sono allontanato dalla mia esperienza personale, il personaggio di Daniel ha preso vita e ha cominciato a esistere per conto suo. Ci sono

Patrice Chereau

cose che mi riguarda no, la figura del folle è una storia che mi è capitata anni fa. Un tipo, innamorato di me, ha cominciato a perseguitarmi, me lo trovavo in casa, ovunque, E’ stata un’esperienza piuttosto traumatica”

Nessuna contestazione

Mario Capanna plaude all’epopea dei suoi anni fantastici «Il '68 nel mondo non ha mai ucciso nessuno. Piuttosto ci sono stati vari martiri nel Movimento a partire da Martin Luther King per finire con la 'Strage di Statò, di Piazza Fontana nel dicembre dell’anno dopo». Lo ha sottolineato uno dei leader del '68 in Italia, Mario Capanna, intervenuto alla conferenza stampa del film 'Il grande sognò di Michele Placido in concorso alla 66. Ma Mostra del cinema di Venezia. Capanna ha definito quello di Placido «un film di pulita trasparenza. Grazie alla multipla chiave biografica, azzeccatissima, ci invita al sogno». «Il '68 ha vinto – ha detto ancora Capanna – altrimenti non saremmo qui a parlarne. E' un discorso ancora aperto, come la rivoluzione francese. Questo film conferma Michele Placido come un grande regista». Nessuna contestazione, bandiera rossa o striscione, nonostante il tema politico. L’unico tono rosso quello del tappeto di ordinanza, e un fazzoletto sventolato ai fotografi dal produttore Valsecchi. Il film di Michele Placido 'Il grande sognò è accolto dalle fan di Scamarcio, che si concede al rito degli autografi, e di Jasmine Trinca che si presenta in lungo, molto elegante. Alla fine della passerella si intrufolano anche Luca Barbareschi in camicia bianca, e Serena Autieri in miniabito bluette e tacchi vertiginosi. Nessun motivo politico, solo a caccia di fotografi.

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48 Spettacoli e televisione


Un successo il film della regista iraniana “Women without men”

La libertà “verde” dell’esiliata Neshat L’EVENTO

Un De Sica a tutto tondo ricordato in “Vittorio D”

Vittorio De Sica

VENEZIA – Divo dei telefoni bianchi e poi uno dei padri del neorealismo, attore perfettissimo della prima commedia all’italiana tanto quanto amabile e politicamente scorretto nel privato: è un De Sica a tutto tondo quello che “Vittorio D”, il documentario di Mario Canale e Annarosa Morri presentato ieri a Venezia, regala alla Mostra del Cinema. Filo conduttore è quest’anima longeva, che nei titoli di apertura si affaccia al palcoscenico chiedendo: «C’è nessuno?». Come da lui evocati, compaiono sullo schermo i testimoni: attori e attrici da lui diretti, registi come Allen, Landis, Loach, Monicelli a testimoniarne «l’arte del cinema, che è l’arte di non far apparire l’arte», collaboratori e critici. Raccontano soprattutto i figli Emy, Christian e Manuel: con gli aneddoti, con la propria fisionomia, con un humour tipicamente desichiano. È una parabola che si snoda dal “teatro serio” al teatro di varietà che fa conoscere De Sica al pubblico degli inizi.

SHIRIN Neshat, fotografa e video artista iraniana, in esilio a New York, in concorso ieri a Venezia 66 con Women without men, tratto dal romanzo di Shahrnush Parsipur, indossa come le sue attrici la sciarpa verde del movimento che quest’estate è sceso in piazza a sostegno di Mussavi contro i risultati delle presidenziali iraniane e parla di politica. «Il mio paese un giorno sarà libero. Questo film che parla dei giorni cruciali del '53 – ha detto la Neshat – vuole essere un messaggio per tutti gli iraniani che credono di perdere la speranza. Non sentiamoci sconfitti, un giorno ce la faremo». Il film, con cui l’artista celebre per le sue video installazioni esposte tra l’altro alla Tate Gallery di Londra, al Guggenheim Museum di New York, alla Kunsthalle di Vienna esordisce al cinema, è la storia di quattro donne iraniane nell’estate del 1953, quando un colpo di stato guidato dagli americani e appoggiato dagli inglesi restaurò lo Shah al potere. Nell’arco di alcuni giorni, quattro donne di classi sociali diverse si ritrovarono insieme sullo sfondo dei tumulti politici e sociali. Fakhri, una donna di mezz'età intrappolata in un matrimonio senza amore; Zarin, una giovane prostituta; Munis che deve fare i conti con una famiglia religiosa tradizionalista e Faezeh che partecipa ai tumulti.

Michelle Hunziker

La regista iraniana Shirin Neshat con parte del cast

«Quel tragico golpe portò alla Rivoluzione islamica del '79. Trenta anni dopo la situazione non è cambiata, uomini e donne nelle strade dell’Iran nonostante la brutale repressione continuano a lottare. Questo film vuole essere simbolico: mettendo al centro libertà e democrazia, temi forti per me e noi ieri come oggi, cerco di evidenziare la speranza. La nostra società non ha libertà nè democrazia, c'è bisogno di tempo ma ci riusciremo, mi rivolgo al mio popolo, continuiamo a lottare».

Con la Neshat, i cui occhi sono sottolineati dal kajal scuro, c'è la scrittrice Parsipur, il cui libro Donne senza uomini fu vietato subito dopo la pubblicazione, lei stessa incarcerata e ora in esilio in occidente. «Sono stata felice di questo incontro con il cinema, perchè la storia dell’Iran travalicherà i confini», ha detto la Parspipur, mentre un’attrice del film accanto a loro ha ricordato come sia all’estero dal 2004 perchè aveva rifiutato la religione musulmana».

Tra il western e l’horror il film del regista cult George Romero

«I miei zombie l’ossessione del nemico» «MI sono ispirato al tribalismo, quello del Medio Oriente, dell’Iraq, dell’Afghanistan,ma ancheaquello che c'è nell’Irlanda del Nord e in certe zone degli Stati Uniti. Un film questo che denuncia poianche la repressione e l’ossessione per il nemico che serpeggia nelle società occidentali». George Romero, ieri al Lido con il film in concorso “Survival of the Dead”, parla così dei motivi che lo hanno ispirato. Con ancora protagonisti i suoi morti viventi, tutto si svolge su un’isoletta al largo della costa nordamericana dove i morti, con il loro passo lento e inesorabile, tornano a minacciare i vivi. Ma, in questa sesta esplorazione nel genere (dopo La notte dei morti viventi, L’alba, Il giorno, La terra e Il diario), a cambiare le cose c'è il fatto che la gente si rifiuta di uccidere creature

Il regista George Romero

che sono state anche solo poco prima i loro cari. Il soldato Crocket (Anal Van Sprang) non si crea invece questi scrupoli. E, proprio per questo, viene giudicato colpevole di omicidio. Sarà costretto a scappare prima di unirsi a un gruppo di sopravvis-

Serena Autieri

suti e tornare nell’isola. Qui ormai troverà tutto cambiato. La popolazione convive con i mostri che ha incatenato e cerca di sfruttare come se non fossero un pericolo per tutta la comunità. «Più passa il tempo e più amo gli zombie e sempre meno gli esseri umani» ha detto Romero dei suoi morti viventi che continua a fare per un motivo forte: «Ogni volta che ne esce uno subito va bene al botteghino e così i produttori me ne chiedono un altro». Se amo gli zombie? «Ho sempre più simpatia per loro col passare del tempo. nei miei film gli esseri umano tendono sempre di più a disumanizzarsi. Li amo perchè sono innocenti». “Survival of the Dead” da lui stesso definito un mix tra «un western e l’horror» è insomma per George Romero un genere sempreverde. Daniele Liotti

L’ANTICIPAZIONE

La paura in 3D sullo sfondo della crisi Joe Dante al Lido con la preoccupazione di non essere più considerato “trash” di ANTONELLA BARINA VENEZIA – La crisi economico finanziaria che ha colpito il mondo è soltanto il background di “The Hole”, il film di Joe Dante chesarà presentatooggi aVenezia, perchè, ha spiegato oggi il regista, «dentro alla voragine ci sono tutte le cose delle quali abbiamo paura». Mentre sugli incubi di “The Hole” in 3D resta il mistero, tranne l’anticipazione data dal regista che un ruolo inquietante vi avrà la figura del clown, Joe Dante afferma che «la crisi sta sullo sfondo, il film è stato girato in questo periodo, ma “The Hole”non è nel filone dei film che affrontano questo argomento». «La paura è un’emozione base, per questo i film dell’orrore sono così famosi. Una mia

paura ad esempio –ha scherzato –è di non essere più in grado di fare film». Preoccupato di non essere più considerato “trash”, soddisfatto del fatto che i suoi film possano essere considerati “horror formato famiglia”, orgoglioso di aver portato in serie A il genere horror prima considerato di serie B,cerca di consolare una spettatrice che teme di restare choccata da “The Hole” : «I miei film non fanno poi così paura, c'è molto umorismo. Tu per caso hai paura dei clown?». Alla risposta affermativa, replica: «Allora, forse, è meglio non andarlo a vedere». Di certo il 3D aumenterà i soprassaltiinplatea. «Sonosemprestatoaffascinato dal 3D, fin da quando ero piccolo, oggi la tecnologia ce lo mette a disposizione –afferma il creatore di “Gremlins”–sono pochi a ricordarsi che il 3D fu impiegato da Hit-

«Nei miei film c’è anche umorismo»

chcok già negli anni '50, se la tecnologia fosse stata migliore sarebbe stata adottata da un maggior numero di registi». Ma, precisa, «è soltanto uno strumento in più per la narrazione cinematografica, come il colore o il cinemascope: registi come Spielberg o Cameron sono sempre stati all’avanguardia nell’uso di tecnologie che poi sono dilagate, ma non credo che il 3D vada applicato a tutti i film, anche se credo che un numero crescente di registi vi farà ricorso». Quanto al futuro delle tecnologie interattive, se avranno grande sviluppo «il regista avrà difficoltà a narrare una storia, perchè sarà il pubblico a scegliere cosa succede». Sulle sceneggiature che il regista affida ad altri, «ho visto che le fanno meglio di me», fa «aggiunte, modifiche, aggiornamenti soltanto durante le riprese, i film vengono sempre fatti tre volte: quando sono scritti, quando sono girati, quando sono montati».

Tilda Swinton

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Spettacoli e televisione 49

Giovedì 10 settembre 2009


Giovedì 10 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Guardate con maggiore attenzione alla situazione reale e modificate un progetto di lavoro. In amore schiarita improvvisa.

TORO 21/4 - 20/5

Non sottovalutate una informazione, avuta quasi per caso, che sarà preziosa per il lavoro. In amore vi attraggono sempre le persone difficili.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Sforzatevi di capire anche il punto di vista dei vostri collaboratori. Un rapporto affettivo rischia di diventare solo abitudine.

CANCRO 22/6 - 22/7

Rapporti conflittuali con i collaboratori non portano niente di buono nella vostra attività. In amore appianate i contrasti latenti

LEONE 23/7 - 23/8

Dovete prendere con maggiore serietà gli sviluppi della situazione nel lavoro. In amore state facendo veloci passi avanti.

VERGINE 24/8 - 22/9

Dovete fare un piccolo sforzo e sbrigare entro la giornata le pratiche di lavoro arretrate. L'amore vi sa apparire tutto più facile.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Non sempre nel lavoro si può vincere: l'importante è fare tesoro dell'esperienza negativa. Legami sentimentali sempre più forti.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Avrete l'opportunità di raccogliere notevoli consensi per un vostro progetto di lavoro. Serata eccitante.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Per risolvere un problema di lavoro che vi angoscia da giorni provate a guardarlo da un'altra prospettiva. Favorito il settore sentimentale

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

La vostra vita professionale si arricchisce di nuovi stimoli: è il momento di rilanciare. In amore nervosismo latente.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Avete avuto la pazienza di attendere tempi migliori nel lavoro: sarete premiati. Un incontro folgorante in serata.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

S e N sazio, N idolo, RI fiche = SENSAZIONI DOLORIFICHE

Non dovete avere dubbi sulla strada da imboccare nella professione per rilanciarla. Forse in vista l'anima gemella.

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50 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

SERIETV

21.05

REALITYSHOW

21.10

TELEFILM

23.30

FILM

21.10

FILM

23.00

TELEFILM

21.10

FILM

Terence Hill

Simona Ventura

Survivors

06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -Telefilm14° Distretto 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa signora in giallo 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -TelefilmIl Commissario Rex 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.15 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.30 -TelefilmLas Vegas 17.00 -TelefilmBeverly Hills 90210 17.45 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.10 -RubricaRai Sport 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmIl grande duello con Lee Van Cliff, Peter O'Brian regia di G.Santi (Italia) - 1972 10.40 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -SportRai sport - Ginnastica ritmica 17.20 -TelefilmArsenio Lupin 18.10 -RubricaGeoMagazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob presenta Blob Venezia 20.10 -ShowLe storie di agrodolce 20.15 -TelefilmWind at my back

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -ShowForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Film Il Testamento con Karin Thaler, Tom Mikulla - regia di Dieter Kehler (Austria, Germania) - 2005 16.30 -Attualità Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -Show Chi vuol essere Milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -Sit ComTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -TelefilmWolf un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima Tg4 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaForum 15.10 -TelefilmHamburg Distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 17.00 -Film La sposa del mare con Joan Collins, Richard Burton regia di Bob Mc Naught (GB) 1957 17.05 -NewsVie d'Italia 17.35 -NewsTgcom - Attualità 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.40 -Sit ComStill standing 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective conan 14.05 -CartoniOne piece tutti all''arrembaggio 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitàOmnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmL'uomo che non è mai esistito con Clifton Webb, Gloria Grahame, Robert Fleming - regia di Ronald Neame (USA) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.10 -DocumentarioLa7 Doc 18.05 -TelefilmDue South 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -VarietàSupervarietà 21.20 -Serie Tv Don Matteo 7 23.30 -Telegiornale Tg 1 23.35 -EventoArmonie - Uto Ughi e la musica oltre il tempo

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Reality Show X Factor

20.35 -Soap Opera Un posto al sole estate ep.2849 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -TelefilmFlashpoint 23.35 -TelegiornaleTg regione 23.40 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte

20:30 - ShowPaperissima sprint 21.10 -Show"Brignano con la O" 23.30 -Film Perdiamoci di vista con Carlo Verdone, Asia Argento, Aldo Maccione - regia di Carlo Verdone (Italia) - 1994

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film World Trade Center con Nicolas Cage, Michael Peña, Maria Bello - regia di Oliver Stone (USA) - 2006

20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Telefilm Grey's anatomy 23.00 -Telefilm Er - Medici in prima linea

20.30 -ShowVictor Victoria 21.10 -FilmLa rapina con K. Costner - regia di Demian Lichtenstein (USA) - 2001 23.20 -FilmUna bionda sotto scorta con T. Berenger - regia di Dennis Hopper (USA) - 1994

00.35 -Rubrica66 ° Mostra del cinema di Venezia 2009 01.05 -TelegiornaleTg 1 01.50 -RubricaSottovoce 02.20 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro

00.00 -TelegiornaleTG 2 00.15 -TelegiornaleTg Parlamento 00.25 -FilmIndagini pericolose (USA) - 2001 01.50 -Previsioni del tempoMeteo 2 02.15 -RubricaTg2 E...state con costume

00.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 00.15 -RubricaDOC 3 01.05 -RubricaLa musica di Raitre 01.45 -RubricaRai Educational - Speciale Venezia 02.15 -RubricaAppuntamento al cinema

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:10 - NewsMeteo 5 notte 04.15 -TelefilmSummerland

23.50 -ShowI bellissimi di R4 23.55 -FilmThe Exorcism of Emily Rose con L. Linney - regia di Scott Derrickson (USA) - 2005 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmNoi donne siamo fatte così

00:50 - FilmLove and sex con F. Janssen - regia di Valerie Breiman (Usa) - 2000 01.45 -TelefilmKiller instinct 02.20 -TelegiornaleStudio aperto 02.35 -Reality ShowTalent 1 player

01.15 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaMovie Flash 01.40 -TelefilmAlla corte di Alice 02.40 -RubricaDue minuti un libro 02.45 -AttualitàCNN News

Perdiamoci di vista

World Trade Center

E.R. Medici in prima linea

La rapina

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Televisioni 51

Giovedì 10 settembre 2009


FIAMME A MARATEA

MAFIA, LA POLEMICA CON IL PREMIER

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Distrutta tutta la pineta di Acquafredda

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GiovedĂŹ 10 settembre 2009

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

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0DUWRUDQR DGRSHUDYD SL]]LQL SHU DYYLVDUH JOL VWUR]]DWL I colletti bianchi avevano investito 800.000 euro. I saluti di HJW POTENZA - Il boss Renato Martorano mandava dei “pizziniâ€? alla vittima del suo giro d’usura. Su ogni biglietto c’era una sigla. E ogni sigla corrispondeva al nome di uno dei tre uomini arrestati dai carabinieri del Ros che, ieri, nel corso di una conferenza stampa hanno spiegato come sono riusciti a incastrare i tre indagati. Insospettabili: l’ingegnere Nicola Giordano e i gestori di sala giochi Gerardo Vernotico e Matteo Di Palma sono accusati di aver finanziato il boss Renato Martorano. L’aggravante è di aver agito con metodo mafioso. L’investimento è, secondo i pubblici ministeri Henry John Woodcock (al suo ultimo giorno in procura a Potenza) e Francesco Basentini, di 800 mila euro. Tutti finiti nelle mani dell’imprenditore Carmine Guarino che - spiegano i carabinieri - ha collaborato. DOOH SDJLQH H

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Se in Basilicata il Pd è dilaniato da logorio e da “famiglieâ€? contrapposte, i problemi del Pdl non sono da meno. E’ come se il Pdl lucano non volesse davvero crescere, è come se sottostesse – ma sappiamo che non è cosĂŹ – a un tacito accordo di subalternitĂ politica e culturale (e di potere) rispetto a un centrosinistra lucano ancora abbastanza blindato nella gestione della cosa pubblica. Prendiamo il caso di Matera, dove due anni fa Nicola Buccico ha vinto le elezioni comunali, lanciando dalla cittĂ dei Sassi il grido orgoglioso della segue a pagina 9

Misure comuni per fronteggiare il precipitare delle conseguenze della crisi economica su imprese e occupazione e prevenire nuovi collassi finanziari in futuro e la difficile gestione dell'immigrazione clandestina sono state le due principali questioni, ereditate dalla passata legislatura e amplificate dall'aggravarsi dei fenomeni, che il nuovo Parlamento europeo ha trovato all'ordine del giorno in queste prime battute dei suoi lavori.Sullo sfondo, il rinnovo di importanti cariche istituzionali segue a pagina 8

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Mike Lascia o raddoppia? "Lascio".

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In tv c’era “Campanile seraâ€? Enza Sampò in Basilicata e Bongiorno in studio


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