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Brevi dal mondo

Chavez in Russia attacca gli States MOSCA - Con una mossa a sorpresa, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha annunciato ieri nel suo incontro con il leader del Cremlino Dmitri Medvedev il riconoscimento dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud. Dopo la Russia e il Nicaragua, Caracas diventa così il terzo paese a legittimare l’indipendenza delle due regioni georgiane separatiste, ad un anno dalla guerra tra Mosca e Tbilisi. «Il Venezuela da oggi si unisce al riconoscimento dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia», ha dichiarato Chavez, che mercoledì sera davanti ad una platea di studenti universitari a Mosca aveva accusato gli Usa di essere «il principale terrorista del mondo», un «boa che inghiotte le piccole nazioni». «Grazie Hugo», ha replicato un compiaciuto Medvedev che parla già di «relazioni strategiche» tra i due Paesi. Ironico il commento di Tbilisi, che ha definito la decisione una anomalia politica» senza «conseguenze politiche importanti», presa da una figura «marginale».

Ue, per il Barroso 2 la strada è in salita BRUXELLES - Finita la suspence sulla data del voto all’Europarlamento, la partita sul Barroso bis si sposta sulla consistenza della maggioranza che riuscirà a ricomporre attorno alla sua candidatura. La conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha deciso ieri di fare votare l’assemblea mercoledì prossimo. Sulla carta Barroso dispone dei voti dei Popolari, di larga parte dei liberaldemocratici e dei conservatori e le previsioni, conti alla mano, gli attribuiscono fra i 320 e i 340 voti. Ma l'obiettivo, anche a detta dello stesso Barroso, è di avere una forte maggioranza pro-europea che gli dia la legittimazione politica anche con l’entrata in vigore del nuovo trattato. Martedì pomeriggio Barroso si ripresenterà davanti a tutti gli europarlamentari in aula per riferirgli del suo programma per i prossimi cinque anni e lì potrà dare le ultime indicazioni per convincere i più dubbiosi a votare per lui. Nel frattempo la partita in casa dei socialisti e democratici è delicata, per la stessa ammissione del capogruppo Martin Schulz.

Venerdì 11 settembre 2009

In Brasile slitta la decisione sull’estradizione La Commissione per i reclami: brogli nelle elezioni afghane

Rinvio su Battisti Il Supremo tribunale federale non trova un’intesa sul terrorista condannato in Italia

Cesare Battisti

BRASILIA - Dopo undici ore di dibattimento, il Supremo tribunale federale (Stf) del Brasile non è riuscito ad adottare una decisione sull'estradizione di Cesare Battisti, come richiesto dal giudice Cezar Peluso, relatore sul caso dell'ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac), condannato in Italia in contumacia all'ergastolo per quattro omicidi. Dopo una votazione conclusasi quattro a quattro, il presidente dell'Stf, Gilmar Mendes, ha deciso «per il momento» di non esprimere il suo voto, che sarebbe risultato decisivo.

Kabul, annullati migliaia di voti A spoglio quasi finito in testa il presidente Karzai con il 54,1% davanti ad Abdullah

Hamid Karzai

NEW DELHI - Il processo elettorale è entrato ieri in Afghanistan in una fase di massima delicatezza: la speciale Commissione per i reclami (Ecc), presieduta dal canadese Grant Kippen, ha pubblicato a Kabul le sue prime decisioni, annullando con un colpo di spugna i risultati di decine di seggi per la presenza di brogli palesi. Per ora si tratta secondo una stima ufficiosa di meno di 5.000 voti, ma la Ecc è solo all’inizio del suo lavoro investigativo, essenziale per permettere l’ufficializzazione dei risultati da parte della Commissione elettorale

indipendente (Iec). Lo spoglio giunto al 91,6% dei seggi, vede il presidente uscente Hamid Karzai in testa con il 54,1%, davanti all’ex ministro degli esteri Abdullah Abdullah con il 28,3%. Abdullah ha ripetutamente denunciato in queste settimane l'esistenza di «enormi brogli in tutto il paese», e le sue speranze di accedere alla presidenza sono legate all’ipotesi di ballottaggio (i voti di Karzai da annullare dovrebbero essere però centinaia di migliaia) o magari ad un azzeramento dell’intero processo elettorale.

«La riforma ci costerà meno delle guerre in Iraq e in Afghanistan»

Sanità, ecco il piano Obama Il presidente degli Usa presenta le sue proposte al Congresso WASHINGTON - In un discorso al Congresso ad alto contenuto emotivo - dove ha citato una lettera postuma di Ted Kennedy ed è stato insultato da un parlamentare repubblicano - il presidente Barack Obama, ammonendo che è giunto il momento di «passare all'azione», ha presentato il suo piano di riforma sanitaria, per dare«più sicurezza e stabilità» a chi ha già un'assicurazione medica e la copertura sanitaria a tutti gli americani che ne sono ancora privi. Obama ha elencato per la prima volta i principi di base della sua proposta, sottolineando i numerosi benefici anche per coloro che sono già assicurati: le compagnie non potranno più negare la copertura per chi ha problemi di salute pre-esistenti e non potranno imporre “limiti arbitrari” alle somme da rimborsare. «Nessuno in America dovrebbe finire in bancarotta perché si è ammalato», ha affermato raccogliendo grandi applausi. Il presidente ha affermato che la meta è vicina: «Esiste già un accordo sull'80 per cento» della riforma che «non aggiungerà un centesimo al deficit». Il presidente ha accusato gli avversari della riforma di avere fatto ricorso a tattiche terroristiche, diffondendo una serie di falsità, come la eutanasia per gli anziani o la copertura sanitaria anche per gli immigrati illegali. I parlamentari repubblicani hanno risposto agitando le copiedellaloro propostadileggee uno di loro ha urlato ad un certo punto «sei un bugiardo» al presidente. Obama, che aveva invitato in tribuna d'onore Vicki Kennedy,

lavedova delsenatore Ted,paladino della causa della riforma sanitaria, ha citato nella parte più emotiva del suo discorso una lettera scritta da Ted «a maggio, poco dopo avere appreso che la sua malattia era terminale, con la richiesta che venisse consegnata dopo la sua morte». Nella lettera Ted definiva la riforma sanitaria non solo «la grande causa da completare della nostra società», ma anche «una questione morale» che prescinde dalle divisioni di partito. Il presidente ha elencato le diverse «buone idee», ma non ha risparmiato gli strali agli avversari politici sottolineando che il costo della riforma sanitaria «sarà inferiore a quanto speso nelle guerre in Iraq e in Afgha-

nistan» e «inferiore ai tagli fiscali per i ricchi fatti approvare dalla precedente amministrazione». Obama si è detto favorevole alla “opzione pubblica”, con la creazione di una entità federale che può competere con le compagnie private nel fornire coperture sanitarie, ma ha aggiunto di essere disposto ad esaminare proposte alternative. Compresa la riforma (cara ai repubblicani) delle leggi sulla responsabilità dei medici che subiscono azioni legali (e richieste di risarcimento) da parte dei pazienti. Ma la cosa più importante «èfare presto:è finitoil tempo delle polemiche e dei giochi politici - ha detto Obama -. Adesso bisogna passare all'azione concreta». Cristiano del Riccio

Barack Obama

Otto anni fa l’attentato alle Torri Gemelle. A Ground zero Obama non ci sarà

Celebrazioni in tono minore per l’11 settembre BARBA incolta alla Osama bin Laden, occhi sgranati da profeta, in testa un turbante rosso e bianco: è il volto dell’11 settembre, otto anni dopo. Alla vigilia dell’anniversario delle stragi al World Trade Center e al Pentagono un ex esperto di terrorismo di West Point ha messo su Internet la prima foto di Khalid Shaikh Mohammed, il cervello degli attentati di al Qaida, scattate nella base prigione di Guantanamo. Uno scatto che è anche un simbolo: la foto conosciuta più recente di Mohammed – capelli arruffati, baffoni, mal rasato – risaliva al marzo 2003 quando il terrorista fu catturato in Pakistan. E' il volto nuovo della jihad, il terrorista dagli artigli spuntati? Molti negli Usa-

non ne sono convinti, nell’ottavo anniversario delle stragi di al Qaida. Guantanamo si sta svuotando ma bin Laden è ancora in libertà e un gruppo di veterani della Cia avrebbe assunto la responsabilità della caccia. E intanto, otto anni dopo, la guerra in Afghanistan continua. Secondo il presidente Barack Obama, che di recente ha rispolverato l’espressione «guerra al terrorismo», tanto cara a Bush, preparandosi ad annunciare rinforzi, il conflitto in Afghanistan è una guerra di «necessità» e «non di scelta» per la sicurezza dell’America in patria. Ma agli occhi di molti americani quel conflitto lontano e per anni dimenticato comincia a somigliare a un

“pantano” come quello del Vietnam. Otto anni dopo al Qaida è più debole e fa meno paura, ha perso gran parte della sua capacità organizzativa, ma resta «un vulcano che dorme» capace di riesplodere se riuscisse a insediarsi definitivamente nello Yemen, ha detto a Usa Today il direttore dell’Fbi Robert Mueller, osservando come l’assenza di attentati negli ultimi otto anni non deve indurre a pensare che il pericolo sia scampato per sempre. E tuttavia è questa la sensazione che si respira negli Usa alla vigilia dell’anniversario delle stragi: celebrato in tono minore a Ground Zero, dove Obama sarà rappresentato dal vice Joe Biden. Alessandra Baldini

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2 In Italia e nel Mondo


Mike, funerali di Stato come per un eroe

Nel Bergamasco la Lega rimuove la targa a Impastato

brità e gente comune hanno tutti percorso con il capo chino e il passo tremante per l’emozione. Ad aprire la cerimonia degli addii è stato il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che indossando la fascia tricolore ha simbolicamente aperto la camera ardente e si è a lungo trattenuta con la vedova, Daniela Zuccoli, e i tre figli di Mike, Leonardo, Nicolò e Michele. «E' stata una persona che ha fatto la storia del nostro Paese» così lo ha ricordato il primo cittadino». Dopo il sindaco Moratti migliaia le persone hanno portato un affettuoso addio Mike. «Grazie per le serate e la spensieratezza che ci hai regalato – recita una dedica – unendo-

BERGAMO - Cristiano Aldegani, sindaco leghista della nuova amministrazione del Comune di Ponteranica, in provincia di Bergamo, ha fatto rimuovere dalla biblioteca la targa dedicata alla memoria di Peppino Impastato, giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978, che era stata messa solo lo scorso anno. La motivazione: meglio onorare personaggi locali. Nel caso specifico, il sacerdote Giancarlo Baggi. Immediata la reazione di Giovanni Impastato, fratello di Peppino, «gesto indegno che offende la dignità umana».

Le esequie domani nel Duomo di Milano. Vip e gente comune alla camera ardente

MILANO - Come un eroe, come una persona che ha fatto la storia dell’Italia: Mike Bongiorno avrà i funerali di Stato che saranno celebrati domani alle 10 nel Duomo di Milano, il simbolo per antonomasia della città che lo aveva adottato. Il governo ha assecondato l’intimo desiderio della famiglia del noto conduttore, morto martedì a Montecarlo all’età di 85 anni, e ha deciso di tributargli il massimo degli onori che la Repubblica riserva per la morte dei suoi cittadini più illustri. La cerimonia sarà officiata dal Vescovo ausiliario di Milano, monsignor Erminio De Scalzi, e poi il feretro partirà alla volta del Lago Maggiore per essere sepolto nel piccolo cimite-

ro di Dagnente (Novara) come voleva Mike. In attesa della solenne funzione religiosa di domani, Milano ha già saputo dimostrare al presentatore e alla sua famiglia tutto l’affetto di cui è capace. Dal primo pomeriggio fino a tarda serata una composta e incessante processione di persone ha attraversato il salone centrale della Triennale dove dalle 15 è stata aperta al pubblico la camera ardente per il re del quiz. Il suo feretro, avvolto in un drappo scarlatto con la scritta d’oro “Allegria!” e sormontato da un grande schermo che ha trasmesso a ciclo continuo le foto del presentatore, è stato collocato all’estremità di un lungo tappeto rosso che cele-

La camera ardente di Mike Bongiorno

ci davanti alla tv». Accanto alla gente comune sono arrivate anche tante personalità della politica e dello spettacolo. Tutti uniti dagli stessi sentimenti, ben riassunti nello striscione issato sulla transenna accanto all’ingresso della Triennale: “Grazie Mike l'Italia ti ama”.

Nuova giornata di mobilitazione in piazza dei precari della scuola

Oggi la firma del governo

Influenza A pronto il piano Il ministro illustra i dati sul maestro unico. Il Pd: bugie di vaccinazione

Gelmini: più tempo pieno

ROMA - Si sbagliava la sinistra quando paventava che l’introduzione del maestro unico si sarebbe tradotta in una contrazione del tempo pieno: quest’anno nella scuola elementare sono state attivate 2.191 classi di tempo pieno in più rispetto allo scorso anno (1.505 solo in prima elementare) e dunque 50.000 bambini in più (35.000 in prima) potranno restare a scuola anche al pomeriggio. Una soddisfatta Mariastella Gelmini ha elencato ieri mattina a Palazzo Chigi, i dati che, a suo parere, «dimostrano come fossero sterili tutte le polemiche dell’anno passato». Una lettura che non convince affatto l’opposizione che parla di «bugie». Incrementi del tempo pieno (proporzionalmente più alti che altrove) vengono segnalati dal ministero anche in regioni, come Sicilia, Puglia, Sardegna, in cui questo modello era meno diffuso rispetto a realtà come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte. Quanto ai modelli orari scelti dalle famiglie, il 30,4% –ha informato il dicastero di viale Trastevere – ha scelto quello delle 40 ore settimanali (con 2 insegnanti), il 58,6% ha optatoperle30ore el’11% per 27 e 24ore.Il modelloorarioèindipendente dall’organizzazione didattica e dunque –ha tenuto a precisare il ministero –il maestro unico di riferimento è presente nelle 24, 27 e 30 ore, dove si alternano due insegnanti di cui uno prevalente. L’opposizione però passa al contrattacco. «Dietro questi dati – affermano le deputate del Pd Manuela Ghizzoni, Maria Coscia e Rosa De Pasquale–si nascondono conseguenze gravi per la qualità della scuola e l’offerta didattica dei nostri ragazzi. Le cifre che il ministro Gelmini ha messo in mostra

Da sinistra il ministro Mariastella Gelmini e una protesta dei precari della scuola

in realtà non raccontano la verità agli italiani: ad esempio, ha negato la clamorosa bocciatura del maestro unico espressa dalle famiglie con la quasi totale scelta di modelli orari superiori alle 24 ore». Critico anche il senatore Fabio Giambrone (Idv) secondo il quale «dopo aver tagliato cattedre e aumentato gli alunni per classe ci vuole davvero una bella faccia tosta per affermare che il tempo pieno è salvo». In piazza intanto ieriè stata una nuova giornata di mobilitazione degli insegnati precari: gli insoddisfatti dal provvedimento della titolare dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, approvato martedì in Consiglio dei ministri, che preve-

ilLotto estrazione del 10 settembre 2009 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

30 49 19 39 42 56 67 53 11 40 26

2 70 68 55 16 79 47 6 26 43 33

71 89 58 70 51 68 83 4 5 54 2

78 51 31 54 21 10 56 71 58 34 1

83 31 54 22 88 52 57 18 16 42 83

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

2 - 6 - 11 - 16 - 19 - 26 - 30 - 39 - 40 - 42 43 47 - 49 - 53 - 55 - 56 - 67 - 68 - 70 - 79

ilSuperEnalotto

Conc. n° 109

Montepremi 5.575.582,15 euro

jolly

17 - 39 - 41 - 47 - 77 - 83

63

punti 6 jackpot 50.959.106,55 punti 4 315,24 16,47 punti 5+1 - punti 3 punti 5 32.166,82 Num. Superstar 34

de indennità e supplenze temporanee, non abbandonano la protesta. A Milano, come a Roma oltre agli striscioni spuntano le catene, in manifestazioniche sisono svoltesia alPirellone,siadavanti aministero di viale Trastevere dove la Flc Cgil ha organizzato un sit in contro le «soluzioni parziali, insufficienti e inique». «Vogliamo solo lavorare, perchè i dodici punti di una supplenza valgono meno dei dodici punti di un incarico?» sono alcune delle rivendicazione dei manifestanti sui cartelli. Nella tarda mattinata una delegazione sindacale è stata ricevuta da funzionari del ministero, con un nulla di fatto. A questo punto, i sindacati chiedono un tavolo di con-

fronto a Palazzo Chigi «per un piano straordinario con risorse aggiuntive, l’abolizione dei tagli, un piano certo di immissioni in ruolo per docenti e Ata». Anche la Gilda è nel fronte del no ai contratti di disponibilità e avanza delle proposte: possibilità di prepensionamento volontario di tutti i docenti in prossimità dell’età pensionabile; riduzione dell’orario d’insegnamento, per quei docenti a fine carriera che sono disponibili alla formazione professionale dei neo colleghi. Solidale con gli insegnanti è l’Unione degli studenti che annuncia anche «la propria voce in prima linea per difendere la scuola pubblica italiana». Tiziana Caroselli

ROMA - Saranno un milione e mezzo di appartenenti ai servizi essenziali per il funzionamento dello Stato, i primi italiani a ricevere il vaccino contro l'influenza A. E' questa, secondo quanto riporta l’Ansa, una delle indicazioni contenute nell'ordinanza che il vice ministro della Salute Ferruccio Fazio firmerà oggi. Tra questi vi sarebbero leforze dipolizia, ilpersonale sanitario e scolastico, i lavoratori di banche e poste, i vigili urbani e i vigili del fuoco, la protezione civile, le aziende pubbliche di trasporti ed energia, i donatori di sangue, il personale degli acquedotti, coloro che lavorano ai check in negli aeroporti. Non rientrerebbero invece in questa primissima fase né le forze armate e né i parlamentari. La seconda fase di vaccinazioni, sempre secondo quanto si è potuto apprendere, sarà quasi contestuale alla prima e riguarderà invece le cosiddette “categorie a rischio”, cioè la fascia di popolazione al di sotto dei 65 anni. La fascia di popolazione più colpita dall'influenza A, dicono gli epidemiologi, è infatti quella tra i 9 e i 29 anni. Le fonti sottolineano inoltre che ci sono ''fondati motivi'' per ritenere che la prima iniezione sia sufficiente per garantire l'immunità all'80% dei vaccinati, soprattutto tra i più giovani. Il vaccino contro l'influenza A arriverà entro il 15 novembre - ma è probabile che sia disponibile già a fine ottobre - al ministero della Salute e sarà poi la Croce Rossa a trasportare le dosi nei depositi di stoccaggio indicati da ciascuna regione. E' quanto prevederebbe sempre l’ordinanza che Fazio firmerà oggi con cui, tra l'altro, vengono stabilite le modalità di diffusione del vaccino sul territorio nazionale. Saranno poi le stesse regioni, sulla base delle statistiche a disposizione, ad inviare il vaccino ai medici di medicina generale, ai pediatri e ai medici dei presidi nelle Asl cui sarà affidata la campagna di vaccinazione. Intanto, gli autisti dell'Anm (Azienda napoletana trasporti) del deposito di via Nazionale delle Puglie hanno bloccato ieri mattina l'uscita degli autobus per chiedere la pulizia dei mezzi contro i rischi di contagio da virus N1H1. Ancora nnon c’è un piano anti-influenza A dedicato ai trasporti e alla mobilità, anche se il governo sta valutando «un piano di continuità per i trasporti pubblici» ha assicurato Fazio.

Studio sulla coda delle lucertole Eredità per il principe Harry Ha un cervello e fa le piroette nove miliardi di sterline ROMA - Le lucertole, si sa, in caso di emergenza perdono la coda per distrarre i predatori. Quello che ancora non si sapeva è che la coda, una volta staccata, non solo oscilla secondo movimenti ripetitivi, ma si esibisce in vere e proprie “performance acrobatiche”, come guidata da un proprio “cervello”. A scoprire i movimenti complessi della coda di gechi e lucertole ci hanno pensato Anthony Russel dell'Università di Calgary in Canada e Tim Higham dell'università di Clemson in South Carolina. I due scienziati hanno esaminato per la prima volta il rapporto che esiste tra i di-

versi tipi di mosse e l'attività muscolare della coda. La ricerca canadese sulle lucertole, pubblicata nella rivista Biology Letters, è significativa anche perché potrebbe aprire un varco nello studio sugli effetti delle lesioni nella spina dorsale negli uomini.

LONDRA - Martedì 15 settembre il principe Harry compirà 25 anni e entrerà ufficialmente in possesso di nove milioni di sterline, sua porzione dell'eredità della madre, la defunta principessa Diana. A rivelare la notizia è il tabloid The Sun: dopo la tragica morte della principessa, avvenuta il 31 agosto 1997, Harry e suo fratello William, 27 anni, hanno ricevuto in eredità circa 6,5 milioni di sterline a testa; soldi che sono stati investiti e hanno fruttato interessi sostanziosi, portando la cifra a circa 9 milioni. In realtà a entrambi i principi, è stato impedito di spen-

dere la cifra ereditata dalla madre Diana fino a che non avranno compiuto 30 anni, ma dall'età di 25 possono godere degli interessi maturati. Per questo da martedì prossimo il principe Harry si troverà ogni anno sul conto in banca circa 300.000 sterline.

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In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi-Fini, è ancora tensione Ora Gianfranco fa l’offeso E il premier minimizza vuole riavere peso nel Pdl “È un fraintendimento”

Presidente, stia attento noi non vogliamo Casini

dall’articolo di Adalberto Signore

dall’articolo di Fabrizio Rizzi

dal commento di Maurizio Belpietro

«Il punto è soprattutto uno: riguadagnare un peso nelle decisioni interne al Pdl». Prima e dopo la telefonata con Silvio Berlusconi, nei suoi colloqui privati Gianfranco Fini è stato piuttosto chiaro. La novità degli ultimi mesi, infatti, non sta tanto nelle posizioni spesso «minoritarie» dell’ex leader di An - che non a caso anche nel suo intervento al congresso fondativo del Pdl non aveva avuto alcuna remora ad auspicare dibattiti interni nei quali era «pronto ad andare in minoranza» - quanto nell’avvicinarsi delle grandi manovre in vista delle regionali del 2010, destinate a rinsaldare alleanze (con la Lega) e aprire probabilmente a nuove intese (con l’Udc, anche se solo in alcune regioni). [...]

Berlusconi cerca di attenuare i toni, ma lo scontro con Gianfranco Fini continua, lasciando un punto interrogativo sui futuri destini del Pdl. Il premier smorza: «Non siamo una caserma, siamo un movimento in cui tutti hanno libertà di esprimersi e di comportarsi anche in dialettica con altri. C’è stato un fraintendimento, con lui ho avuto una telefonata cordiale e simpatica. Aveva frainteso una frase che ieri avevo detto in buona fede». Ma l’equivoco sarebbe stato originato da una diversa interpretazione sull’immigrazione. «Noi siamo per il rigore nei confronti degli irregolari mentre il diritto di voto amministrativo che Fini propone, riguarda i regolari. Su questo c’è stato ”misundeterstanding”...». [...]

Di ritorno dalle vacanze si è fatto vivo Casini che, messi da parte secchiello e paletta, ha ricominciato a occuparsi di politica. Da un po’ non parlava e sulle sue intenzioni giravano varie ipotesi: una lo dava in trattative con il Pd per accasarsi in vista delle regionali, una seconda gli attribuiva la guida dell’ennesima riedizione del grande centro, una terza invece lo voleva pronto per un ritorno da figliol prodigo fra le braccia di Berlusconi. Quelli che la sanno lunga dicono che la più concreta sia l’ultima: alla fine Pier Ferdinando sa che può allearsi solo col Cav., perché se andasse dall’altra parte perderebbe mezzo partito. [...] Fossi Berlusconi mi guarderei bene dall’imbarcare Casini [...].

La migliore di ieri

Capolinea La condotta del Cavaliere per le escort è di interesse pubblico

Il tramonto di un partito

dall’articolo di Guido Ruotolo

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dalla cronaca di Marco Conti

È il giorno del nuovo procuratore di Bari, Antonio Laudati, che si insedia nel pieno delle polemiche e dei veleni baresi e invita il mondo dell'informazione a darsi una regolata, a proposito delle violazioni del segreto investigativo: «È un danno enorme innanzitutto allo sviluppo delle indagini, poi alla tutela della privacy dei cittadini e denotano un rapporto anomalo tra una struttura degli inquirenti e una struttura dell'informazione». Le indagini sulle escort, la droga, la malasanità che hanno stuzzicato l'interesse anche dei media internazionali [...] sono ormai giunte al capolinea. [...]

[...] Ai giovani di An il premier, dopo averli invitati a «non leggere i giornali» (l’attacco ai magistrati nei giorni pari) ha provato come al solito a buttarla in ridere: «Gli italiani mi amano perché mi piacciono le donne». Dire «mi piacciono» appare riduttivo almeno quanto a mole di lavoro. Il pur spiritosissimo Cossiga ha scritto ieri al ministro Maroni per sapere «come sia possibile che i servizi di sicurezza del Presidente non abbiano informato lui o i suoi diretti collaboratori che le signore da lui ospitate nelle proprie residenze erano escort». Non potevano ignorare l’identità delle ospiti. In

alternativa si deve supporre che chiunque possa entrare a palazzo Grazioli a vetri oscurati. [...] Scriveva qui giorni fa l'esperta di terrorismo internazionale Loretta Napoleoni: come si può escludere che tra le ragazze che entrano ed escono senza controlli non ci sia una Mata Hari infliltrata da servizi segreti di altri paesi, da mafie o criminali? [...] Ecco che, menzogne su carta intestata a parte, la condotta privata del premier torna ad essere una questione di interesse pubblico, persino internazionale. Poi si dice: Tarantini portava le ragazze anche al vicepresidentedella Regione Puglia Frisullo, Pd. Può darsi ma nel dubbio, intanto, Frisullo è stato estromesso dal governo regionale. [...]

Stavolta sul predellino è pronto a salirci Gianfranco Fini per dire a quel pezzo di centrodestra, che fatica a seguire il cesarismo berlusconiano, che il Pdl è morto. O forse che non è mai nato, come ieri scriveva su “Libero” Gennaro Malgieri. Fini, «l’eterno secondo», come lo definiva ieri l’altro il sito di Straquadanio, è pronto a riprendersi il partito - quel che resta con qualche pezzo di FI - a suo tempo trasferito nel Pdl. I limiti dell’esperienza del Pdl Fini li spiegherà [...] a Gubbio davanti a quello stato maggiore del partito che da un anno a questa parte non è riuscito ad organizzare sul territorio nemmeno un congresso [...]

Maramotti sull’Unità

La magistratura indignata È tempo che il parlamento si occupi di certi scandali dal servizio diPaola Orefice

dal commento di Giuseppe D’Avanzo

La magistratura è «indignata». E anche di più. Giudica «inaccettabili» le parole di Silvio Berlusconi sulle Procure di Palermo e di Milano [...] che hanno riaperto le indagini sulle stragi di mafia. Dice l’Associazione dei magistrati: la lotta alla mafia «non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine,esposti in prima linea nell’azione di contrasto alla criminalità mafiosa». «Ancora una volta l’onorevole Berlusconi - lamenta in un documento la giunta del sindacato delle toghe - definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti». «La lotta alla mafia, che il Governo in carica dichiara spesso di voler perseguire con ogni mezzo - sostiene l’Anm - richiede un impegno corale di tutte le istituzioni e non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell’ordine». [...]

È giunto il tempo che Silvio Berlusconi vada in Parlamento ad affrontare uno scandalo che, sempre di più e ancor più limpidamente, rivela il disordine della sua vita privata. Che sarebbe anche affar suo, certo (lo si dice per i "neutralisti"), se non fosse contraddittorio con l’ordine che voleva imporre per legge alla nostra vita e incompatibile con la rappresentazioneche hadatodi sestesso agli elettori. Questo è già un problema di difficile soluzione per Berlusconi, ma non appare più il cuore dello scandalo. La gravità del caso politico - da affrontare con ur-

genza alla Camera e al Senato, nel luogo "politico" per eccellenza, - si annuncia nella sventatezza con cui il capo del governo assolve alle sue responsabilità pubbliche e si radica nella sua vulnerabilità. Un controllo delle date delle "feste" a Palazzo con gli impegni pubblici del presidente del Consiglio svela come, a volte, il premier viene meno ai suoi doveri istituzionali per non rinunciare ai suoi piaceri privati. La serietà della questione è soprattutto, però, nella vulnerabilità che oggi circonda la sua persona e il suo ufficio. Il via vai di prostitute a Palazzo Grazioli, le cene, le feste, il sesso, le orge, insomma le abitudini di vita e il veleno della sa-

tiriasi espongono con tutta evidenza Silvio Berlusconi a pressioni e tensioni che nessuno è in grado oggi di immaginare. Nemmeno il presidente del Consiglio. Nemmeno l’occhiuta "squadra" dei suoi collaboratori più stretti che finora ha pensato di usciredall’angolo in cui il premier si era cacciato da solo con le intimidazioni all’informazione, le pressioni sui possibili testimoni, i trucchi di sottomesse burocrazie della sicurezza. Che l’Egocrate si fosse cacciato in un guaio che, con il tempo, sarebbe diventato catastrofico, è stato chiaro quando Patrizia D’Addario ha mostrato le fotografie e le registrazioni raccolte nella notte trascorsa con il premier. [...]

La fotografia

Una cena fantasma dall’intervento di Massimo D’Alema

Caro direttore, mi sembra opportuno, all’indomani della pubblicazione da parte del suo giornale di stralci dei verbali degli interrogatori dell’imprenditore Giampaolo Tarantini, chiederle un po’di spazio [...]. Io non conosco Giampaolo Tarantini. [...] Non ho mai avuto occasione di incontrarlo, di frequentarlo, di ricevere da lui richieste o di chiedergli qualcosa. Non mi occupo di appalti della sanità pugliese né di altri rami di attività in cui opera in modo industrioso il poliedrico imprenditore. Nei verbali si parla di una cena elettorale per D’Alema. [...] Nelle elezioni politiche non esiste più il voto di preferenza ed io non ho promosso né concordato né richiesto alcuna iniziativa «per D’Alema» che non avrebbe avuto alcun senso. [...]

Roma, Berlusconi e Giorgia Meloni alla festa “Atreju”, l’associazione universitaria dei giovani Pdl (Ansa)

La sesta colonna diFrancesco Zardo

Il Pdl è un partito giovane, se non neonato. E apparentemente è meno acerbo, nello scenario politico italiano, solo di un’altra formazione politica, che soffre a sua volta di diverse malattie infantili: il Pd. E così si scopre che il malumore non viene solo dalla solita Lega brontolona, ma anche Fini, uomo politico con una formazione più quadrata e tradizionale di quelle dei suoi alleati, è capace di storcersi e di aprire, almeno in apparenza, un dibattito interno. Che stia organizzando una rivincita della politica, rispetto al ciclone antipolitico che ha determinato il contraddittorio e tutto sommato deludente scenario parlamentare dell’oggi? Una formazione politica, in effetti, che riposa sulle sparate anticomuniste del suo leader rischia di essere noiosa, annoiare gli elettori, alle lunghe e anche i suoi tesserati. E Fini, lo vediamo, non ama annoiarsi.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Mike Bongiorno, fra tante dichiarazioni di affetto spicca Fiorello: “Era il mio compagno di giochi”

Da ex fedele del premier la sinistra ne fa un’icona

dal corsivo diAldo Grasso

dal commento diMichele Brambilla

Lo faccio «per vedere e rimanere connesso con i programmi di tutto il mondo. Sul terrazzo ho una parabolica enorme. Lavoro qui di notte, soprattutto, perché di giorno ogni cinque minuti arriva una telefonata, m’interrompono in tutti i momenti...». Con queste parole si chiudeva l’autobiografia di Mike Bongiorno, scritta in collaborazione con il figlio Nicolò. Leggendo i numerosi articoli che sono stati scritti su Mike, rivedendo i programmi che per l’occasione sono stati mandati in onda, ripensando a qualche chiacchierata con lui mi pare di vederlo ancora sulla sua terrazza, di notte, a dettare i suoi ultimi appunti, con quell’intercalare, eh, eh, che tutti imitavano quando volevano imitarlo. Meticoloso com’era avrà preso nota di tutto, avrà sottolineato i suoi stupori, avrà dato sfogo alle sue candide irritazioni. A qualche familiare che gli fa notare come tutti abbiano parlato bene di lui (salvo una dichiarazione antipatica di

Mike Bongiorno con Fiorello in uno spot

Paolo Villaggio e una battuta infelice di una Jena) Mike non si scompone: «Ho sempre parlato bene di tutti, mai fatto un solo pettegolezzo su un collega». E anche sulla quantità — paginate intere di giornali, ore e ore di vecchi programmi, radio e Internet — Mike non ha da ridire: «Con tutte le trasmissioni che ho fatto era inevitabile che si parlasse tanto di me. La gente è cresciuta con me e ha vissuto tanti periodi della propria vita le-

gati alla mia. Molti italiani mi considerano parte della loro famiglia». Mike ha letto i necrologi, uno peruno, alcuni li ha pure sottolineati. Quelli della Rai hanno scritto che molti suoi programmi sono parte della storia della tv, che rimangono tappe fondamentali del servizio pubblico. Par di sentirlo: «Sono anni che ho chiesto alla Rai di fare un programma sui cinquant’anni della tv italiana e non mi hanno neanche ricevuto. Quelli

dal commento di Luigi Ferrajolo

Con due vampate stile Berlino, l’Italia se ne va felice verso il Sud Africa. Due vampate terribili, che hanno acceso i cuori azzurri e impietrito i bulgari, tra l’altro niente male. Non era facile questa partita, soprattutto dopo aver visto l’ultima Italia, invece ha avuto ragione il ct. I suoi vecchietti terribili hanno trovato energie insospettabili, hanno sfoderato anche qualche colpo di classe. E’ bastato un tempo, il primo, per spegnere i bulgari e accendere la serata. Due gol bellissimi, due flash che ci hanno riportato gioiosamente indietro di tre anni, alle grandi notti te-

Azzurri, due vampate e il Sud Africa s’avvicina desche. La prima di Grosso, dopo appena 11 minuti, poi la sigla finale di Iaquinta prima del riposo. Nella ripresa solo manfrina e qualche brivido per un Buffon come sempre straordinario. E’ rinata l’Italia? Beh, intanto ha ritrovato il Pirlo dei momenti migliori e questo spiega gitanto. Lippi ha schierato a centrocampo un rombo efficace, conDe Rossidavanti al-

la difesa, Camoranesi e Marchisio laterali e Pirlo piavanzato, dietro le due punte. Giocando piavanti, senza oneri difensivi, Pirlo ha sprigionato tutto il suo estro, illuminando la squadra e innescando nel primo quarto d’ora un Grosso inarrestabile. Grosso ha messo un paio di palle gol perfette e visto che Gilardino e Iaquinta dormivano, ci ha pensato poi da solo, scam-

di Mediaset hanno scritto che sono stato un grande protagonista della loro azienda e l’ultima volta che Silvio mi ha invitato a cena, dopo il mio appello nella trasmissione di Fazio, sono io che ho dovuto consolare lui. Il mio nuovo programma si chiama RiSkytutto e io devo trovare il modo di farlo dal cielo, che in inglese si dice sky». Gli è molto piaciuto il cordoglio del presidente Napolitano perché ha parlato di laboriosità e di simpatia comunicativa; ha apprezzato enormemente il fatto che Fiorello, il giorno della sua dipartita, non abbia rilasciato interviste. Ma una sola dichiarazione, la più bella: «Ho perso il mio miglior compagno di giochi». Perché Mike ha sempre mal tollerato che lo considerassero serioso, pignolo, incapace di lasciarsi andare. Gli è bastato invece un po’ di humour terapeutico per dimostrarea tutti di sapersi anche prender in giro, negli spot come nella vita: «Il mio padrino di battesimo è stato Fiorello La Guardia e Fiorello è la sua reincarnazione». [...]

biando con Pirlo e firmando il vantaggio. Peccato che s sia spento un po’ presto. Con un centrocampo cos, bene anche Marchisio, il ragazzino, terribile nel recuperare palla, un po’ meno nel gestirla. Ma con lui, energie in pi, fresche, a sostegno dei vecchietti. E partita esemplare di Cannavaro, che ha cancellato dalla sfida Berbatov, giocando molto d’anticipo, sempre su livelli alti. Un’ammonizione, forse evitabile, ora gli negheril viaggio di piacere a Dublino. Un’Italia dunque trasformata rispetto a sabato. Un po’ per i rientri di Grossoe DeRossi,soprattutto per il risveglio imperioso di Pirlo. [...]

[...] Il compagno Mike Bongiorno attenderà la resurrezione nel piccolo cimitero di Arona, sulle sponde del Lago Maggiore e sotto la mano benedicente del Sancarlone. Non sappiamo se, nel frattempo, l’immortalità gli verrà comunque garantita da un postofissonel Pantheondellasinistra italiana. Ma è probabile. Una sua icona dovrebbe essere collocata accantoa quelle di Indro Montanelli, Antonio Di Pietro, Marco Travaglio, Gianfranco Fini, Rupert Murdoch, Dino Boffo e perfino Rosario Fiorello. Liberali, conservatori, qualunquisti, ex questurini e pure ex fascisti schifati per una vita. Eimprovvisamente diventati punti di riferimento, modelli, testimonial di una sinistra che fatica a trovare, nel suo mondo tradizionale, facce da spendere. È anche questo uno dei miracoli di Silvio Berlusconi. Nonimporta checosasi èpensato e che cosa si è votato per decenni, e non importa neppure che cosa si continua a pensare e avotare: è sufficiente avere avuto uno scontro o anche solo un piccolo screzio con Berlusconi per essere accolti a braccia aperte nel campo dei sinceri democratici. Montanelli, per dire. Negli Anni Settanta era considerato un servo del padrone e della reazione, sotto la sede del suo Giornale andavano a tirare le molotov. Non erano solo gli estremisti ad averlo in odio: anche il mondo del giornalismo lo aveva escluso dal consesso civile, equando Indro fu ferito dalle Brigate rosse il Corriere della Sera, il giornale della sua vita, non mise nel titolo il suo nome, che finì affogato in un sommario leggibile come unbugiardino dell’aspirina. Ma quando ruppe con Berlusconi, Montanelli di-

ventò di colpo un eroe anche per coloro che, incontrandolo per strada, avevano sempre cambiato marciapiedi. Un giorno addirittura lo osannarono al festival dell’Unità. Ma Montanelli non era diventato di sinistra. Era rimasto quello che era sempre stato: un uomo libero, che non poteva più lavorare con un editore che non era più soltanto un editore. E Di Pietro? Quando - più di vent’anni fa - arrivò alla procura di Milano, molti colleghi lo guardarono di sbieco. «È uno sbirro», dicevano, «conduce gli interrogatori come Tex Willer: a cazzotti». Uno, poi, che aveva letto sì e no i Ragazzi della via Pal da bambino. Un rozzo. Un fascista, insomma. Sappiamo com’è finita. E Travaglio? Provate a chiedergli se si considera di sinistra. E Murdoch? Nonera «lo squalo»? E Fiorello? Era uno da karaoke e da villaggio Alpitour, figuriamoci com’era considerato in certi salotti buoni. Gli è bastato passare a Sky per essere il protagonista di interviste sulla libertà di espressione. Anche a Mike è stato sufficiente rompere con Mediaset per trovare un piedistallo a sinistra. Dove lo avevano sempre marchiato come il campione della mediocrità, secondo definizione canonica di Umberto Eco. Fino a un paio di anni fa un certo milieu si stracciava le vesti alla sola idea di un seggio al Senato. Che il vento sia cambiato lo ha avvertito anche Fedele Confalonieri, che ieri sul Corriere si è premurato di mettere le mani avanti: «Se qualcuno a sinistra pensasse politicamente di strumentalizzarlo, sarebbe ignobile. Si sono presi l’ultimo Montanelli, non cerchino di prendersi l’ultimo Mike. Sarebbe una cialtronata». E sì che quando ha rilasciato questa dichiarazione non aveva ancora visto i giornali. Quelli di ieri, vogliamo dire. [...]

Venezia, il tappeto rosso acceso per i paesi in lotta

Raffaella Carrà in tv, ma non va in video Romero e ricomincia la sua stagione da autrice cambia stile

dal commento diFulvia Caprara

dall’articolo diSilvia Fiumarola

dall’articolo di Francesco Alò

Per oraniente tv,la nuovastagione di Raffaella Carrà riparte come autrice. "Voi sottovalutate sempre il mio ruolo creativo, invece è quello che mi piace di più. Mi piace lavorare in squadra, credetemi, inventare un programma, realizzarlo, è il momento più bello... ". Caschetto d’ordinanza, completo bianco, presenta Gran concerto, il programma di musica classica per bambini condotto da Alessandro Greco, di cui è autrice insieme a Sergio Japino (scritto con Loredana Lipperini e CaterinaManganella), chetornadal 20 su RaiTre, e si racconta. "Mi sono vestita da Carrà- ride - ed eccomi qua a raccomandarvi un programma per i più piccoli che è una bomba, perché fa ridere, ed è commovente. I nostri sono bambini veri, raccolti nei centri estivi: quando vengono invitati sul palco, nell’Auditorium Toscanini di Torino, non sanno assolutamente cosa accadrà. Neanche stavolta ho rinunciato a qualche ’carrambatina’. Al Campiello ho sentito il direttore generale Mauro Masi dire che la Rai dovrà seguire sempre di più la strada della cultura: sono contenta, Il gran concerto rientra in questa filosofia". L’anno scorso ha riportato al successo la Lotteria Italia, quest’anno in palinsesto non

George Romero ha ucciso le sue creature. A 41 anni dal capolavoro assoluto La notte dei morti viventi, seguito da quattro capitoli uno più interessante dell’altro di cui l’ultimo (Diary of the Dead, 2007) inedito in Italia, il cineasta indipendente classe ‘40 di Pittsburgh ha realizzato l’episodio più sciatto, fiacco e noioso della sua fondamentale saga sugli zombi. Mostri iconograficamente inventati da lui e tornati prepotentemente in scena nell’horror degli ultimi 10 anni. Da 28 giorni dopo a Rec passando per Resident Evil e La Horde delle Giornate degli autori. Anche se questi corrono e quelli di Romero continuano ad essere lenti. Survival of the Dead racconta la faida tra le famiglie O’Flynn e Muldoon che si combattono su un’isoletta degli Usa sul destino dei non morti: sterminarli tutti o addomesticarli cercando di insegnare “loro” a mangiare altro che non la carne umana? Verranno coinvolti nello scontro un gruppo di militari diventati banditi e un adolescente saputello. Il tema dell’educazione dello zombi era già stato affrontato da Romero nell’esistenzialista Il giorno degli zombi (1985). Quindi niente di nuovo. [...]

Alla Mostra di Venezia sfila l’abito più sensazionale, la toilette che lascia senza fiato. Il colore è il verde smeraldo della protesta iraniana, indossato con la dignità combattiva della videoartista Shirin Neshat, che presenta un film ambientato nell’Iran del 1953 per parlare dei fatti di oggi. Il tappeto rosso s’illumina di coraggio e il cinema hollywoodiano, quello dei divi patinati e delle favole d’evasione, si fa da parte per inchinarsi alla Storia e inevitabilmente alla politica. Le star sono i conflitti, le proteste, gli appelli, le grida d’aiuto dai Paesi in lotta. Per un giorno dedicato a George Clooney e a Elisabetta Canalis, amore vero o amore falso, operazione pubblicitaria oppure colpo di fulmine, ce ne sono altri dieci che parlano la lingua dell’attualità. E il baricentro della kermesse si sposta seguendo le vicende del mondo. Fino a ieri la destra accusava il direttore «maoista» della mostra di aver trasformato il festival in una passerella per la sinistra. La protesta delle donne iraniane corregge il tiro: i diritti civili e la battaglia politica contro la teocrazia di Teheran sfuggono alle etichette. Sul tappeto rosso del Lido ha sfilato l’immagine dell’America di Michael Moo-

re, flagellata dalla crisi economica e proiettata verso la rinascita promessa da Obama, il Venezuela di Oliver Stone, rapito dal fascino di un leader controverso come Chávez, e poi l’Algeria dei clandestini in fuga, l’Egitto delle donne emancipate che devono far finta di non esserlo, l’India della ribellione ai matrimoni combinati, il Libano squarciato dalla guerra che distrugge le vite di ragazzi. Senza dimenticare l’Italia del Sessantotto, applaudita a lungo, ieri sera in Sala Grande, alla fine della proiezione del «Grande sogno» di Michele Placido. La finzione serve a spiegare meglio la realtà, a muovere quelle passioni che i resoconti televisivi non riescono a provocare, a far conoscere, attraverso le facce di attori non da spot, quanto grandi e quanto importanti siano i problemi che ci riguardano. L’arte cinematografica torna indietro. Si parlerà forse, dopo questa Mostra, di nuovo neorealismo e magari si dirà che, comenel dopoguerraitaliano, quando la situazione è dura, la creatività dà il meglio. I Festival, su cui da qualche anno ci si interrogava con scetticismo (troppo cinefili, troppo asserviti alle esigenze delle major, troppo lontani dai gusti del grande pubblico), tornano, forse, ad avere una funzione. [...]

Raffaella Carrà

ci sono progetti per lei. "Se hanno bisogno di me, basta che mi chiamino. Sono a disposizione. Ma non posso essere io ad alzare il telefono. Non voglio fare la star ma, di solito, sono i direttore a cercarmi per propormi qualcosa o, semplicemente, per conoscermi. Che dovrei fare? Telefonare e dire: ’Buongiorno, sono Raffaella Carrà’. Quando mi chiamano, siccome sono una signora gentile, vado a incontrarli nel loro ufficio. Per lavorare ho bisogno di un direttore che creda in me ma, forse, una televisione fatta così non esiste più". Non ha incontrato neanche il nuovo direttore diRaiUno MauroMazza? "Non ho incontrato nessuno. Sono sempre stata una persona al servizio della tv, se hanno bisogno basta che si

facciano sentire: con Sergio Japino e il mio team sono pronta a studiare un progetto. Se va bene,si realizza; altrimenti si butta nel cestino". Sorride: "Con tutte le cose che ho da fare, posso vivere serena lontanodalle telecamere.Non ho quella fissazione lì. Come conduttrice non mi va di andare a proporre un’idea, innanzitutto perché me la fregano - è giàsuccesso- epoiperchénon voglio sentirmi dire che il palinsesto è già pieno. Non è orgoglio, è il mio modo di concepire la tv: amo la schiettezza. Non ho mia inciuciato in vita mia, invece adesso mi pare che gli inciuci siano all’ordine del giorno, non ho mai avuto padrini. Se lavoro da trent’anni è perché ho portato i risultati, con quelli sono andata avanti". [...]

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Venerdì 11 settembre 2009


6 Primo piano

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Venerdì 11 settembre 2009

La escort lo invita a un confronto pubblico

I nodi della politica

«Ma quali prostitute» Silvio si difende e minaccia la D’Addario

«Non si dia il sospetto che non si vuole trovare la verità sulle stragi»

di FEDERICO GARIMBERTI

Fini: «Serve la svolta nel Pdl» Il presidente della Camera contro il Cavaliere «Bisogna discutere, no a un partito-caserma» di MARINA MARESCA

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IL PLENUM DEL CSM

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I giudici fanno quadrato «Stop alle accuse del premier» UNA LUNGHISSIMA seduta di plenum, per dire basta agli attacchi della politica, e in particolare, del premier Berlusconi, nei confronti delle toghe, la cui credibilità va tutelata. Ben sette pratiche a tutela approvate, seppur a maggioranza – quasi sempre con il voto contrario dei laici del Pdl e l’astensione del pg e del primo presidente della Cassazione (questi ultimi hanno scelto di non par-

tecipare alla trattazione della delibera sul caso Englaro a tutela della Suprema Corte) –per ristabilire il rispetto dei magistrati attaccati e, con essi, dell’intera magistratura. Una giornata clou nei rapporti tra politica e toghe, iniziata con la lettura di una missiva del Quirinale a palazzo dei Marescialli, inviata il 4 settembre scorso ma resa nota solo oggi, in cui il Capo dello Stato sollecitava l’organo di autogoverno da lui presieduto ad esaminare le pratiche all’ordine del giorno «con serenità ed equilibrio», alla luce del nuovo regolamento sulla tutela delle toghe varato nel luglio scorso. Togati e laici, dunque, hanno affrontato vecchi nodi ancora da sciogliere, primo tra tutti l’attacco - risalente al giugno 2008 – del presidente del Consiglio ai magistrati milanesi, in particolare al giudice Nicoletta Gandus, sul processoMills.«Siamo quipertutelare la credibilità di un’istituzione – ha detto il togato di Unicost Giuseppe Berruti – penso che i magistrati nondebbano farepolitica, ma non si può contrapporre il consenso al rispetto, così si rischia di trascinare chi fa il giudice nella lotta politica». La reazio-

ne di Berlusconi, ha replicato il laico del Pdl,Gianfranco Anedda, «allora fu giusta e giustificata. La credibilità non si può pretendere, ma si conquista». La pratica “Gandus” è stata anche l’occasione per puntare l'attenzione sulle più recenti dichiarazioni – quelle rilasciate due giorni fa – del premier contro le procure di Milano e Palermo. I laici del centrosinistra, infatti, l’hanno colta per presentare un’istanza di apertura di una nuova pratica a tutela (richiesta che sarà vagliata dalla Prima Commissione, assieme al contenuto di un emendamento, presentato da Md e Movimento, dichiarato inammissibile ma trasmesso in Commissione) dei pm antimafia. «Ci possono essere poteri forti in grado di condizionare i singoli magistrati – ha detto il vicepresidente Nicola Mancino - in questi casi dobbiamo esercitare la tutela con equilibrio, prudenza e senso di responsabilità come dice il Capo dello Stato. Le istituzioni amano scontrarsi tra di loro senza tenere conto che scontri del genere possono avere effetti deleteri dal punto di vista degli equilibri costituzionali».

Mancino ha presieduto il plenum al Csm

Il procuratore di Bari ci tiene a chiarire la situazione

«Per Berlusconi nessuna responsabilità penale» di ROBERTO BUONAVOGLIA BARI – «Da quello che viene pubblicato sui giornali è di tutta evidenza» che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, «è assolutamente fuori da qualsiasi responsabilità penale». Non ha dubbi il nuovo procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, che pur riferendosi alle «notizie pubblicate dai giornali», sembra dare un giudizio netto sullavicenda. SpiegainfattiLaudati che «esistono dei comportamenti che sono previsti dal Codice penale e altri comportamenti: noi ci occupiamo di quelli previsti dal Codice penale» e il presidente del Consiglio «è assolutamente fuori da qualsiasi forma di responsabilità penale». Quindi, le rivelazioni fatte da Tarantini negli interrogatori di fine luglio scorso al pm che lo interrogava, Giuseppe Scelsi, saranno utilizzate contro lo stesso imprenditore che per la vicenda escort è indagato per favoreggiamento della prostituzione. Tarantini, infatti, ha spiegato al pm di aver inviato 30 donne, alcune anche a pagamento, in 18 occasioni nelle residenze private del premier. E ha detto che undici delle donne della sua “scuderia”

avrebbero avuto rapporti sessuali con Berlusconi. Dopo aver “assolto”il premier, Laudati è passato a bacchettare i suoi sostituti rilevando chenelle indaginiin corso a Bari, sui cui si concentra l’attenzione della politica e dei media nazionali, «c'è stata una sovraesposizione mediatica di alcuni colleghi: ciò – ha detto – provoca un danno ai colleghi stessi e poi produce inconvenienti nelle relazioni istituzionali». Un’esposizione che ora rischia di riversarsi su due donne magistrato di mezza età dell’ufficio gip del tribunale di Bari che amano la vita mondana e che sarebbero state legate a Tarantini da rapporti di amicizia o frequentazione. I due giudici hanno chiesto e ottenuto di astenersi dal trattare fascicoli a carico di Tarantini e il presidente della sezione gip, Giovanni Leonardi, ha accolto le loro richieste e ha passato il fascicolo ad un altro giudice. Dei magistrati che avrebbero avuto rapporti con Tarantini aveva parlato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nella lettera aperta scritta nell’agosto scorso al pm della Dda di Bari Desirè Digeronimo. Nella missiva Vendola contestava la spettacolarizzazione delle indagini e la

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Da oggi la tre giorni per tracciare le direttrici che porteranno alle elezioni regionali di marzo

L’Udc supercorteggiata avvia il confronto L’apporto dei centristi sarà fondamentale in sette regioni su tredici che andranno al voto di PAOLA SPADARI ROMA – La barra è al centro ma, assicurano all’Udc, per allargare la casa dei moderati italiani il partito di Pier Ferdinando Casini è pronto ad andare oltre la propria struttura e anche a cambiare nome, nell’obiettivo di aprirsi al numero dei sempre crescenti scontenti che provengono dai due più grandi partiti, Pd e Pdl. Sotto lo slogan “Nasce al centro l’Italia di domani”, a Chianciano sono convocati gli stati generali del centro, che da oggi a domenica si confronteranno sul percorso della costruzione di una nuova aggregazione centrista che, per dirla con Loren-

zo Cesa, «parte dalla scommessa che il bipartitismo Pd-Pdl è un castello di carta, destinato a dissolversi». L’appuntamento di oggi di fatto segna l’apertura ufficiale della stagione politica del partito e si propone di tracciare le direttrici che porteranno alle regionali di marzo. Traguardo in vista del quale il corteggiamento dei centristi da parte di Pd e Pdl è già iniziato da tempo. Sarebbero infatti sette su 13 le regioni nelle quali l’apporto dell’Udc sarebbe determinante. E se, in una intervista a Famiglia Cristiana, Casini ha riaffermato che il partito è anche pronto ad andare da solo, e quindi non sceglierà con chi allearsi ma

valuterà caso per caso, dando ascolto al territorio, l’appuntamento di Chianciano dovrà servire a definire le condizioni programmatiche sulle quali costruire le alleanze, oltre che servire alla riflessione interna tra le varie anime del partito. «La nostra – dice il portavoce del partito, Antonio De Poli - è una tessitura di rapporti a 360 gradi, guardando con attenzione allo scenario politico che si va delineando». Il duro intervento di Casini, sugli atteggiamenti del premier («Il delirio di uno contro tutti»), la prefigurazione dell’inizio del dopo-Berlusconi per non parlare delle ultime mosse di Gianfranco Fini, con il quale il leader dell’Udc ha da tempo ripreso i contatti, rappresentano infatti delle novità destinate ad incidere sullo scenario complessivo.

di FABRIZIO FINZI

competenza della Dda ad indagare sulla sanità pugliese e sul senatore del Pd Alberto Tedesco. «Io – accusò tra l’altro il governatore –a differenza persino di alcuni magistrati, non ho mai messo piede» nella «festosa scena abitata da questo imprenditore». A proposito della inchiesta del pm Dda Digeronimo sulla sanità, il procuratore Laudati ha detto che «è nata sicuramente nell’ambito di indagini della procura antimafia». «Normalmente –ha sottolineato – in tutte le procure questo tipo di indagine, che non è tipicamente della Dda, rimane in carico al sostituto che l’ha svolta per semplificazione della gestione dell’inchiesta e per non farla ripartire dall’inizio». Affermazioni queste con le quali il procuratore ha risposto alle critiche mosse nelle scorse settimane dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, sulla competenza della Dda ad indagare sui reati contro la pubblica amministrazione.

Laudati bacchetta i sostituti «Troppa pubblicità»

«Mai pagato per una donna Amo conquistarle»

IL VERTICE DELLA MADDALENA

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Italia-Spagna, asse sull’immigrazione

LA MADDALENA – La Spagna garantisce che userà la sua prossima presidenza di turno dell’Unione europea (primo semestre del 2010) per costruire una vera politica europea di lotta all’immigrazione clandestina e che Roma e Madrid viaggeranno sullo stesso binario al prossimo G20 di Pittsburgh alla ricerca di una ripresa veloce e duratura. Questo è in estrema sintesi il bottino raccolto dal premier Silvio Berlusconi grazie al vertice italo-spagnolo della Maddalena. Un incontro «fruttuoso» e che ha fatto registrare un’ampia «sintonia politica e personale» tra il presidente del Consiglio e il primo ministro spagnolo. Gli affari tra Italia e Spagna già viaggiano a gonfie vele ed ieri i due Paesi mediterranei si sono trovati più che mai «gemelli», al-

ra lotta alle speculazioni. «Al G20 di Pittsburgh porteremo un tema molto importante, come quello della lotta contro le speculazioni internazionali», ha spiegato il premier sottolineando che la tematica principale riguarderà le variazioni del greggio. Il Cavaliere, dopo l’incontro con Zapatero, si è soffermato con la delegazione spagnola. «Volevo fare una precisazione a proposito della presenza delle donne nel governo spagnolo. Nelle mie parole c'erano solo espressioni di ammirazione, poi la stampa cambia le cose», ha detto il premier. Berlusconi si è riferito ad alcune dichiarazioni rilasciate il 15 aprile del 2008. Il Cavaliere accennò in un’intervista ad un governo troppo rosa di Zapatero. «Sono state travisate le mie parole», replicò subito il premier.

Da Zapatero l’impegno a concretizzare una politica unitaria sui clandestini

Pierferdinando Casini

meno nella voglia di far fronte comune contro il dramma degli sbarchi di clandestini dall’Africa. Un dramma che Berlusconi ha più volteevocato siachiedendo lasolidarietà degli altri Paesi europei, sia respingendo le accuse – molte provenienti dal mondo cattolico – di attuare una politica inumana ed immorale, quella cioè dei respingimenti. «Sul fronte della lotta all’immigrazione ci comportiamo in una maniera assolutamente cristiana ed assolutamente civile», ha precisato con fermezza il premier in una conferenza stampaconil primoministrospagnolo Josè Luis Zapatero. «Nessun naufrago è mai stato abbandonato in

mare dall’Italia», ha aggiunto Berlusconi, sottolineando che invece altri Paesi «lo hanno fatto». Una precisazione che Berlusconi ha rafforzato ribadendo che con la Chiesa «non c'è alcuno scontro» e che anzi i rapporti sono «eccellenti», tenuti in piedi da «quotidiani» contatti con le «sagge» autorità ecclesiastiche portati avanti da lui stesso e dal sottosegretario Gianni Letta. Ma se Italia e Spagna «hanno gli stessi problemi ed hanno in tasca le stesse soluzioni che l’Europa deve adottare», sul tema dell’immigrazione Zapatero ha spiegato che per far accettare all’Europa la necessità di una politica a 27 sul-

l'immigrazione «bisogna interiorizzare il fatto che le frontiere di ogni Paese sono tutte frontiere europee». Tutto questo accadeva alla Maddalena mentre da Gubbio, nelle stesse ore, il presidente della Camera Gianfranco Fini rilanciava: «Bisogna smetterla di mortificare le proposte; dire di dare il voto agli immigrati alle elezioni amministrative non è cattocomunista e, anzi, in alcuni Paesi europei è già in vigore». Segnali di ripresa economica infine vengono visti sia da Berlusconi che da Zapatero che hanno mostrato entrambi un discreto ottimismo sull'inizio della ripresa e confermato la necessità di una du-

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ROMA - Il presidente della Camera Gianfranco Fini, indignato perché Berlusconi ha ridotto a un «fraintendimento» le divergenze tante volte manifestate dalle scelte del governo e del Pdl, ha parlato chiaro nell'atteso discorso alla scuola di formazione del partito a Gubbio. «Contro di me uno stillicidio non degno del partito - ha attaccato - di dichiarazioni basate su tre ipotesi: che sono folle, che sono un “compagno travestito” e che aspiro a fare il capo dello stato». «Chiedere democrazia interna - ha rivendicato l'ex leader di An - non rappresenta un reato di lesa maestà». «Non rinuncio alle mie idee - ha proseguito il presidente della Camera -. È un reato avere delle proposte, delle richieste da avanzare?», ha chiesto Fini sollecitando invece un utile confronto interno su temi come l'immigrazione, il biotestamento o la crisi. Ha sottolineato che questo è «indispensabile per radicare ancora di più il partito, per farlo crescere, in uno spirito non da caserma ma da partito plurale del 35-40% che crea sintesi ed equilibrio». «Dal 27 marzo non si è deciso nulla - ha protestato il cofondatore del Pdl, criticando pesantemente i meccanismi interni. Di questo ha parlato l'altro giorno nella telefonata con Berlusconi: «non è possibile che non si sia deciso nulla, il partito non è un organigramma. Serve un cambio di marcia, un dibattito interno». «Hanno detto che io aspiro al Quirinale ma piuttosto ambisco a fare il successore di Ban Ki Moon, il segretario generale dell'Onu», ha detto Fini, che, appena qualche giorno fa, è stato accusato dal direttore del Giornale Vittorio Feltri di ingraziarsi l'opposizione per diventare presidente della Repubblica. È poi entrato nel merito delle questioni dove maggiore è il dissenso dal partito. «Quando vengono respinti dei clandestini si fa bene, ma se su un barcone c'è un bambino o una donna incinta che sta per partorire e magari viene rimandata in un paese dove c'è un dittatore che la manda a morte, la sussistenza del diritto d'asilo la pretendo da un paese civile», ha ribadito, ricordando che la questione degli immigrati non può essere affrontata come «un problema di sicurezza», come vorrebbe la Lega, ma in modo globale. E a proposito della Lega, Fini ha avvertito il premier: «A Berlusconi dico: attento ai plauditori e cioè a quelli che dicono che va tutto bene e poi, quando Berlusconi non sente, dicono qualcos'altro». «Mai, mai, mai dare l'impressione di non avere a cuore la legalità e la verità», ha ancora ammonito Fini a Gubbio invitando il Pdl a fugare ogni possibile sospetto di voler contrastare l'azione dei giudici sulle stragi di mafia dell'inizio degli anni

'90. Altra questione aperta è quella del biotestamento: Fini vorrebbe che il partito ne discutesse senza la paura di dividersi, che siano dette «cose non collimanti con il testo del Senato». Sarebbe, a suo parere, un passo in avanti, «o forse il primo momento in cui si sarà comportato da partito del 35-40% dei voti». «Non è possibile che il Pdl non parli più delle riforme!», è un tema sul quale il centrosinistra «va stanato, perché non possiamo ragionare come se fossimo all'opposizione». «Che cosa si aspetta a presentare la legge per ridurre il numero dei parlamentari? Qual è la posizione del Pdl sulle riforme dei regolamenti parlamentari». Una lunga serie di domande quelle di Fini a Berlusconi, forse altrettanto insidiose di quelle che di Repubblica sulle escort, alle quali, tuttavia, ieri il presidente del Consiglio non ha dato segno di voler rispondere.

Berlusconi e Zapatero alla Maddalena. A sinistra Fini e Bondi al seminario della Scuola di formazione del Pdl a Gubbio

sostiene di aver passato la notte con lui. Il premier non nega di averla LA MADDALENA – «D’ora in poi conosciuta, ma afferma di essere risponderò tutto, sempre...». Se c'è «vittima» di una persona che «ha una spiegazione alla lunga e vee- voluto creare artatamente uno mente requisitoria sulla sua vita scandalo», alla quale comunque privata lanciata da Silvio Berlusco- lui non ha «versato un euro». D’Adni davanti alla stampa internazio- dario che, sembra minacciare, «per nale e a mezzo governo spagnolo i quattro reati commessi» rischia (riunito a La Maddalena per la bila- «18 anni di detenzione». Anche se, terale Italia-Spagna), è tutta in aggiunge, «ancora non ho deciso questa frase. Stanco delle «calun- se dare il via a queste cause». Alle nie» che legge sui giornali, stufo dichiarazioni di Berlusconi Patridei essere accusato di frequentare zia D’Addario ha replicato in serata escort, il presidente del Consiglio con una nota, inviata dall’ufficio decide di passare al contrattacco e della sua legale, Maria Pia Vigilandà la sua versione dei fatti sull'in- te, che l’assiste a Bari. «Durante la conferenza stampa chiesta di Bari: nega giri di prostituzione, conferma di non aver mai con Zapatero, il Presidente del Conpagato una donna in vita sua, ras- siglio, rispondendo ad una domansicura che le dimissioni sono l’ulti- da del giornalista di El Pais, ha fatmo dei suoi pensieri e si autoinco- to riferimento ad una donna che rona miglior premier della storia “ha attentato” alla Sua persona repubblicana. E anche oltre. A dar “per creare artatamente uno scanfuoco alle polveri berlusconiane è dalo”, minacciando una azione lela domanda di un giornalista de “El gale che dovrebbe portare ad una Pais”, Miguel Mora, che gli chiede condanna per dei reati posti in essere ad una pena editdel «giro di prostitale didiciotto anni. tute» che sono anIl tutto senza alcudate alle sue feste e na precisazione sui delle “veline”. Sulle presunti reati comprime il Cavaliere piuti. Qualora si ririsponde con l’arma ferisca a me - ha dell’ironia. «E' invispiegato la D’Addadioso?», sorride.Ririo - così come sostecorre a una battuta nuto dalla stampa, anche quando il invito il Premier, cronista insiste, Silvio Berlusconi, chiedendogli se ad un confronto l’immagine dell’Itapubblico sia sulle lia non ne esca indenostre vicende spebolita: «Molte turicifiche sia più in geste straniere hanno nerale sui rapporti prenotato il prossiuomo-donna, sulla mo anno...». Mantecniche di conquitiene un sorriso sta, sul sesso ed il stampato sul viso potere». persino quando gli Tornando allo chiede se non abbia show di Berlusconi pensato alle dimis- Patrizia D’Addario alla Maddalena, sioni: «Vedo che dalle vicende privalegge solo Unità e te alle «falsità» della Repubblica, comstampa il passo è plimenti». Poi però breve. Qualche ora si fa serio e la sua reprima si era limitato plica è dura, puntia scherzare, sempre gliosa. Bolla il caso davanti al premier delle “euro-veline” spagnolo Josè Luis come una bufala, Zapatero, sui giorfrutto di «menzogne e calunnie» come dimostra il nalisti «buoni» (quelli televisivi che fatto che alla fine ad essere elette so- non possono cambiare le parole) e no state tre donne «plurilaureate». quelli «cattivi» della carta stampaNega poi che a casa sua ci sia sta- ta. In conferenza stampa, il tono è to un «giro di prostituzione»: an- ben diverso: parla di «totale disinche questa è una «calunnia», se non formazione» da parte della stampa altro per il fatto che «Tarantino o italiana ed auspica che i media «si Tarantini –sostiene –le presentava sveglino presto da questo suo incucome amiche». Dunque, lui non sa- bo». L’idea di farsi da parte non lo sfiopeva cosa facessero. Del resto, ribadisce, «nella mia vita non ho mai ra neanche. Anzi, rilancia: sono dovuto dare soldi per avere presta- «recordman» di longevità a palazzioni sessuali» visto che «per uno zo Chigi, avendo superato «il grancome me, che ama conquistare, la de De Gasperi» e «credo sinceragioia più bella è proprio la conqui- mentedi esseredi granlunga ilmiglior presidente del Consiglio che sta». Segue un affondo contro Patri- l'Italia abbia potuto avere nei 150 zia D’Addario, la escort barese che della sua storia».


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Altobello si ritira dalla corsa alla segreteria: sosterrà il materano

Politica lucana

Adduce fa conquiste

Il segretario della Gd: «Noi interpretiamo il 99 per cento dell’ansia di rinnovamento delle nuove generazioni lucane», ma altri dirigenti firmano un documento di disimpegno

Da Restaino carezze alla «generosità» di Sabino

Giovani divisi sul candidato Casaletto lancia l’opzione di sostegno al trentenne candidato e scatena le polemiche POTENZA - E’scontro nei giovani democratici sul congresso esull’appello al votoper Roberto Speranza candidato. Ieri Giovanni Casaletto, segretario regionale dei Giovani democratici ha rotto gli indugi e ha organizzato l’iniziativa a favore della corsa congressuale di “Roberto”. Invitati nella sede del comitato tutti i «giovani in senso lato», ha spiegato Casaletto che ha detto di rivolgere l’appello a favore della candidatura di Speranza a tutti quei trentenni e quarantenni «che vogliono un Pd più ricco». Giovanni Casaletto ha subito spiegato il perchè dell’iniziativa: «Noi crediamo di interpretare un sentimento diffuso tra i giovani di Basilicata che sentono un’ansia di cambiamento, un’ansia di innovazione e lanciamo questo appello sulla base di un’analisi molto approfondita della Basilicata degli ultimi 15 anni. Pensiamo che ci sia un giudizio molto negativo che larga parte del mondo giovanile esprime. Noi vogliamo interpretare proprio questo giudizio severo e vogliamo portarlo dentro il Partito democratico. Questa è l’occasione per aprire le porte del partito a una discussione molto più ampia nella società lucana e lo vogliamo fare sulla base di questo appello perchè pensiamo che il Pd sia quel soggetto politico cheda moltianni governa questa regione che ha in sè in mano i destini della Basilicata. Per questo il Pd può farsi carico o di un’ansia di cambiamento o di una conservazione. Noi stiamosul cambiamentoe lanciamo questo appello. E quindi sosteniamo Roberto Speranza». Sulle eventualità di polemiche (che poi si sono concretiz-

il documento

«Non tutti con Speranza» «Il giusto non si cela mai solo da una parte, ma è frutto della sintesi di una pluralità di persone, idee ed esperienze. Quando è nato il partito democratico v’era l’esigenza di rinnovare il sistema democratico italiano attraverso l’unione di storie e culture diverse al fine di costruire un “casa” comune che avesse lo sguardo al futuro. Le giovani generazioni di Basilicata che aderiscono al progetto di Partito democratico sono per la stragrande maggioranza “estranee” a tutte le fratture e le divisioni ideologiche che avevano separato le culture del riformismo italiano per tutto il novecento. Sono figlie del loro tempo, concepiscono la mobilità e la comunicazione in termini completamente diverse da quelle dei loro padri ,raggiungono di norma un grado di istruzione superiore, così come superiore è il grado di dimestichezza e confidenza quotidiana con le nuove tecnologie e con i nuovi materiali. Le elezioni di un segretario regionale non sono certo indolori, perché se interpretate in mal modo possono intorbidire i rapporti o far nascere eccessi di campanilismo non sempre supportati da reali divergenze programmatiche. Crediamo non esistano giovani di serie A e di serie B ma riteniamo che debbano prevalere le loro idee e il loro coraggio per scommettere solamente su uomini di buona volontà (siano essi giovani e non) che credono in un strada democratica percorribile da di-

zate ne documento pubblicato in pagina ndr) con altri giovani del Pd, Casaletto è stato deciso: «Il segretario regionale del Pd è candidato. Il segretario nazionale è candidato. Il segretario regionale dei giovani del Pd non è il Capo dello Stato, ma è una persona che fa politica. Non parlo a nome di un documento ufficiale. Lungi da me far votare all’unani-

versi fronti. Porre il fattore generazionale come elemento discriminatorio o di divisione, fra i giovani stessi, rappresenta un’occasione sprecata di crescita, poiché siamo ben consci che il ruolo a noi affidato è quello di testimoniare l’unità e di cementificare i rapporti umani evitando strumentalizzazioni di qualsiasi genere. L’attuazione di questo disegno non può passare per la mera giustapposizione di due o più ceti politici. Abbiamo, dunque, il coraggio, con responsabilità ed autonomia, di confrontarci e di disegnare assieme il nostro futuro che è per l’appunto il nostro. I Giovani democratici nascono da questa ambizione e con questa vocazione ed è compito del gruppo dirigente portare avanti questa missione, con visione del futuro e non generando divisioni e spaccature che appartengono ad un modo vecchio di fare e concepire la politica». A nome dei giovani aderenti alle Mozioni Franceschini-Restaino BersaniAdduce Marino-Adduce Amgelo Summa Renato Armignacco Marco Cappa Luigio Gravela Giuseppe Cancelliere Michele Miranda Emilio Colangelo Mario Romaniello caterina di Lorenzo

mità o a larga maggioranza un documento come se fossimo in una specie di Unione sovietica di matrice trotzkista. Noi abbiamo fatto una discussione molto aperta e pensiamo di rappresentare non il 100 per cento, ma almeno il 99 per cento, del sentimento diffuso nell’organizzazione e nei giovani lucani». Al tavolo dei relatori hanno preso posto oltre

Falotico e i suoi Dec ripartono da Melfi con «il confronto e ascolto» “IL NOSTRO futuro è la Basilicata… pensiamoci bene”. Questo è il tema dell’incontro pubblico organizzato dal movimento politico Dec, (Democratici e Cattolici) che si svolge oggi, in Largo Marconi a Melfi. «Dalla città che fu teatro delle Costituzioni Federiciane – si legge nel comunicato stampa - il segretario regionale dei Dec, Roberto Falotico, riapre il dialogo politico con i territori, mettendo subito sul tappeto gli argomenti che possiede Dec in cima alla sua agenda». «Etica, sviluppo regionale, politica - prosegue la nota -intesa come impegno concre-

to, per Falotico, tutti sinonimi di un futuro cui la Basilicata ha diritto di aspirare e che la vedrà al centro de dibattiti pubblici a venire. «Dec - continua il segretario Falotico - sceglie il Vulture come primo di una serie di appuntamenti fortemente voluti nel rispetto di quello che è da sempre il suo modus operandi fatto di confronto e ascolto con i cittadini». Parteciperanno all’incontro i dirigenti del movimento insieme con gli amministratori locali. Per Roberto Falotico che concluderà l’evento «il nostro futuro è la Basilicata, pensiamoci insieme partendo da Melfi».

a Casaletto, Angelo Zizzania di Ferrandina, FeliceTauro di Tursi e Luca Vitarello. Si è spesa a favore del candidato Speranza anche Mara Salvatore, componente della Direzione nazionale Gd, che a livello nazionale sostiene la mozione Franceschini.Mara Salvatore ha dichiarato: «Roberto non è una speranza ma una certezza».

MARTORANO AL 60 PER CENTO Lo studio di Libero: gli interni al Pdl preferiscono l’ex presidente ci Confindustria a Digilio o Viceconte ATTILIO Martorano piace più di Egidio Digilio e Guido Viceconte. E’ quanto sostiene il quotidiano nazionale Libero che ieri ha pubblicato uno studio condotto all’interno del Popolo della Libertà secondo il quale l’eventuale candidatura “indipendente” dell’ex presidente di Confindustria per il centrodestra alle prossime elezioni regionale del 21 e 22 marzo 2010 sarebbe gradita dalla base elettorale del Popolo della libertà, molto di più di quelle possibili dell’attuale segretario regionale e senatore, Guido Viceconte e del segreatario regionale vicario anche egli senatore, Egidio Digilio. Libero pubblica anche le percentuali di preferenza. E il risultato è schiacciante a favore dell’ex numero di Confindustria Basilicata che è stato preferito dal 60 per cento degli interpellati. Pari senza infamia ma al secondo posto con il 20 per cento per Di Gilio e Viceconte.

«Deve decidere: o risolve i problemi oppure va a casa»

Belisario duro con Berlusconi «MA per quanto tempo ancora Berlusconi potrà mentire al Paese parlando di ripresa economica?». E’ quanto dichiarato dal presidente del gruppo di Italia dei Valori al Senato, il lucano Felice Belisario commentando i dati Istat sul Pil italiano del secondo trimestre. «Il governo nazionale – ha detto Belisario - si è preoccupato solo di salvare il mondo delle banche, ma queste in cambio non hanno dato alcuna spinta all'economia, anzi hanno tolto alle piccole e medie imprese e alle famiglie anche la possibilità di respirare. In questo modo non si esce dalla

recessione». «Come Italia dei valori - ha aggiunto il capo dei senatori dipietristi - crediamo che sia essenziale aiutare le imprese riducendo loro il carico fiscale e sostenere le famiglie attraverso un abbassamento generalizzato delle tasse, destinando a tal fine almeno il 50 per cento di quanto si può recuperare con una seria lotta all'evasione fiscale». «Il governo guidato da Silvio Berlusconi deve decidersi – ha concluso Felice Belisario - o affrontare questi problemi, sui quali finora non ha fatto nulla, o andare a casa».

L’INTERVENTO

Con Salvatore, ma manca un’idea a sinistra «LA decisione è presa. Per la segreteria regionale del Partito democratico porto Adduce. Una scelta che, intanto, non vuol dire che dovrò rimangiare le critiche rivolte su questa testata a più riprese all'operato parlamentare dell'onorevole Antonio Luongo Quelle rimangono tutte. Scelgo Adduce, eppure è uno schierarsi senza convinzione, perché in fondo nessuno dei tre candidati a segretario regionale è una novità (tutti sono espressione dell'apparato verticistico del partito), nessuno è stato così persuasivo nelle proposte. Da quello che si è sentito negli incontri zonali e letto sui giornali, sembra che tra Salvatore Adduce, Roberto Speranza ed Erminio Restaino non vi siano differenze. Dai loro interventi, fino ad oggi, si è notato solo qualche variazione nell'esposizione, ma i contenuti esposti appaiono combacianti e non del tutto convincenti. Ma per quanto mi riguarda, il cruccio che più mi assilla non è tanto il favorire alla direzione del partito regionale Adduce o un altro candidato, piuttosto per me che vengo da una militanza comunista è capire se nel Partito Democratico che verrà ci sarà asilo per continuare un’esperienza aperta e critica, se ci sarà spazio per un'autonoma attività (quasi federata) in un più vasto contenitore. Manifestare quanto sopra non vuol dire certo che si vuole a tutti i costi un Partito democratico a sinistra. O niente. Piacerebbe che fosse vero quanto va sostenendo da

mesi l'ex-parlamentare Luigi Manconi: che tra i democratici ci saranno molte idee di sinistra e che la battaglia per quelle idee sarà più efficace se condotta e portata all'interno di un grande partito la cui composizione sia quella propria di una famiglia allargata. Ovvero, di una struttura multipla, dove non c'è un'esclusiva autorità paternale, ma più soggetti e più “ceppi parentali” che si intrecciano e si integrano. Sarebbe bello ( opportuno) se il domani del Partito Democratico si prospettasse sotto tale luce, intanto oggi è altra cosa. Anzi delle volte le uscite e le posizioni di alcuni democratici fanno sembrare che il partito strizzi l'occhio più a percorsi attinenti ad altro schieramento, piuttosto che ad un progetto che vuole ricomporre in una sintesi più avanzata il meglio della storia del centro e della sinistra. C’è in questo momento un forte bisogno della ricostruzione della politica e della sua credibilità, e non si può pensare che il Pd che uscirà dal congresso continui a sopravvivere nello stato di un limbo in cui si è adagiato fino ad oggi, per non prendere una posizione quasi su nulla. E' tempo di arrivare all'estratto delle scelte e capire, per quelli come me, se ci sarà spazio pure per una battaglia a sinistra. Diversamente, bisognerà arrivare alla desolante e amara conclusione (dal forte sapore della sconfitta) che l'uscita dal partito non è più rinviabile». Mimmo Mastrangelo

Dall’alto in senso orario, Sabino Altobello, Salvatore Adduce ed Erminio Restaino

all’interno della sfida “intestina” tra bersaniani, l’aspirazione di Adduce. Oltretutto si genera una particolarità: non si è riuscito a fare sintesi con un candidato unico di Bersani, ma su Adduce confluisce però un mariniano. In ogni caso, a notizia ufficiale del ritiro di Altobello c’è stato l’immediato commento di Salvatore Adduce: «Sono contento e onorato della decisione annunciata da Sabino Altobello, che mi sembra un atto politico di particolare significato e valore. E per due ordini di ragioni. Il fatto che Altobello ed il gruppo promotore della mozione Marino abbiano inteso far coincidere, a livello regionale, la loro battaglia con la nostra testimonia che la proposta congressuale di cui mi sono fatto interprete può fornire davvero al partito quella piattaforma di convergenza unitaria per far ripartire su nuove basi il progetto politico del Pd». E ancora dichiara Adduce: «Non posso negare che essa mi gratifica enormemente, anche sul piano personale, per il prestigio e le qualità riconosciute di Sabino Altobello, del quale mi piace in questo momento sottolineare l’ennesima prova di disinteresse, di disponibilità, di responsabilità: una lezione di stile della vecchia scuola della politica. Considero l’apporto originale e qualificato di Sabino Altobello una grande opportunità ai fini non solo della battaglia congressuale della nostra mozione, ma anche

e soprattutto della ricostituzione di un gruppo dirigente collegiale in grado di assicurare al Pd stabilità di direzione politica e credibilità nei confronti del sistema politico e della società civile lucana». La mossa di Altobello però, non è passata inosservata nemmeno nell’altro campo congressuale. L’attuale segretario regionale e candidato per la mozione Franceschini, Erminio Restaino ha diffuso una nota in cui si legge: «Il ritiro di Sabino Altobello dalla candidatura alla segreteria regionale è un gesto che testimonia l'assenza di interessi personali degli uomini del Pd a ricoprire cariche dirigenziali e il loro impegno a favore di una svolta moderna e pluralista del sistema politico». Per Restaino quindi è un gesto da apprezzare «per l'impegno profuso da Altobello e per la disponibilità al dialogo dichiarata» che dimostrerebbe come «il clima sereno che si respira nonostante la campagna congressuale sia entrata nel vivo è la dimostrazione di come la nostra forza politica possa garantire equilibro e stabilità sia nel panorama politico che nella società lucana. E’ dall'umore politico con cui sarà celebrato il congresso che verrà fuori il nuovo profilo del Partito democratico lucano, per questo sarà importante insistere sul lavoro di unità e di sintesi politica, ma senza rinunciare alla natura, alle idee e ai progetti delle singoli posizioni». sal.san.

Garbellano e Labriola nominati coordinatori per il materano di Bersani - Speranza

«Scommettiamo sul futuro del partito» ANGELOGarbellano eFranco Labriola sono i coordinatori provinciali di Matera della mozione Bersani - Speranza. Lo hanno comunicato gli stessi neo coordinatori che poi hanno anche spiegato la loro scelta congressuale. «Promuovere Pier Luigi Bersani alla Segreteria nazionale e Roberto Speranza a quella Regionale del Partito – ha dichiarato il capogruppo del Pd alla Provincia di Matera, Angelo Garbellano – significa farsi promotori di un progetto politico dalla grande portata riformista. Un progetto dove le intelli-

genze e lapassione di uomini e donne di talento contribuiranno al rinnovamento della politica italiana. Una politica che deve recuperare dignità e sensibilità. I grandi temi, dalle immigrazioni, alla scuola, all'economia, all'Europa, devono poter tornare a ottenere risposte serie e concrete. Il lavoro deve poter rientrare, a testa alta, quale priorità dell'agenda politica nazionale» «Il progetto di Partito democratico che sosteniamo, – ha proseguito Garbellano – intendefarsi portavocedivalori quali l'uguaglianza e la

libertà. Valori che nel nostro Paese stanno registrando continui e pericolosi attacchi. Basti pensare al differente peso politico che hanno, per il Governo, il Nord e il Sud; o alla libertà di stampa duramente compromessa da biechi personalismi e inauditi atteggiamenti autoritari. Con Bersani e Speranza potremo costruire un percorso unitario, che vedrà il Nord, il Centro e il Sud coesi e ugualmente protagonisti dello sviluppo dei propri territori e dell'intero Paese». La parola è passata poi a Franco Labriola che ha spie-

gato: «I giovani lucani con la loro grinta e con la loro innovativa progettualità sapranno infondere nuove energie al dialogo, valore guida che la nostra mozione intende promuovere. Un dialogo a cui sono chiamati tutti coloro che credono nella possibilità di costruire un'alternativa percepibile al centrodestra. Perché noi siamo il partito dei giovani perché scommettiamo sul futuro del nostro Paese stando dalla parte di chi bussa alla porta e non di chi la tiene chiusa. Per restituire ai giovani il desiderio di cambiare il mondo».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

di SALVATORE SANTORO

POTENZA - “Se prima etano in 4 a ballare l’Alligalli adesso sono in tre....”. Era nell’aria. Ma ora c’è l’ufficialità. L’ex presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello si ritira dalla competizione congressuale per la carica di segretario regionale del Partito democratico e passa a sostenere il candidato leader Salvatore Adduce. Qualcosa era già trapelato nelle scorse ore. La presenza del “fedelissimo” di Altobello, Renato Armignacco, alla presentazione materana della mozione di Adduce che si è svolta mercoledì scorso nella città dei Sassi, non era certo casuale. Ma ieri mattina c’è stata l’ufficializzazione. E’ lo stesso Sabino Altobello che rende nota la propria decisione: «Ho già spiegato all'atto della presentazione della candidatura il senso dell'impegno e della testimonianza che ho inteso assumere dentro il confronto congressuale del Pd. La stessa scelta di sostenere la proposta e la candidatura di Ignazio Marino alla guida del partito dice che l'intento mio e degli amici che condividono questa battaglia è del tutto estraneo a logiche di posizionamento o di divisione, meno che mai di potere, ma mira soltanto a stimolare una coerente ridefinizione dell'identità progettuale del Pd e una più libera esplicitazione della sua dialettica interna». Per questo prosegue l’ex presidente provinciale Sabino Altobello: «All'avvio dei congressi di circolo sento di dover rendere una ulteriore prova di disinteresse personale e di disponibilità al dialogo ed alla chiarificazione unitaria ritirando la mia candidatura alla segreteria regionale e dichiarando il mio aperto sostegno a quella di Salvatore Adduce, che sento più affine per cultura e proposta politica». E ancora sulla propria scelta, Altobello spiega: «Penso sinceramente che Adduce possa dare alla guida del Pd lucano quella coerenza, quell'equilibrio e quella autorevolezza di cui esso ha bisogno per riproporre la sua funzione preminente all'interno del sistema politico regionale. Mi auguro che gli iscritti al Partito democratico colgano ed apprezzino questo mio contributo alla costruzione di una sintesi politica capace di sconfiggere la logica dell’esclusione e di valorizzare il pluralismo delle posizioni». Con Adduce ma non con Bersani. E’ è la scelta di Sabino Altobello che nello specifico spiega: «Resta naturalmente confermato il mio ed il nostro impegno a favore della candidatura alla segreteria nazionale del Pd di Ignazio Marino, che sarà in Basilicata nei prossimi giorni per rivendicare una caratterizzazione moderna ed innovatrice del partito, liberata dai vecchi schemi di appartenenza e refrattaria ad ogni deformazione compromissoria sul piano dei principi e dei valori». Lo scacchiere democratico - in vista delle Primarie prima e del voto congressuale dell’assemblea degli eletti poi -cambia a livello regionale. Innanzitutto ora i candidati segretari sono tre naturalmente. Ma soprattutto si crea uno scenario particolare. Per la mozione Franceschini - Restaino non cambia nulla. Si rafforza invece,


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Il terzo livello L’inchiesta si allarga: uno degli arrestati aveva un altro canale per approvvigionarsi di soldi da immettere sul mercato del credito TALPA - Con Martorano in carcere l’imprenditore Carmine Guardino cerca nuovi canali per approvvigionarsi di soldi. Trova un gruppo di persone collegate alla camorra e un direttore di banca. E’ il secondo colpo del Ros

Negli atti il profilo di uno dei colletti bianchi accusati di lucrare sulle imprese in difficoltà

Qui a fianco i carabinieri davanti alla sede del comando provinciale a Potenza In alto Martorano Qui sotto il pm antimafia Basentini

di LEO AMATO

I PROTAGONISTI sima richiesta di denaro, si è rivolto a Tancredi». Solo così sarebbe andata a buon fine quella che nel gergo della mala viene chiamata «l’operazione». I carabinieri del Ros, comandati dal luogotenente Michele Ciriello, ritengono «che sia comunque certamente dimostrato che Di Palma e Tancredi abbiano avuto rapporti legati alla distribuzione di videogiochi». Eppure, di Matteo Di Palma, sembrava non aver paura Guarino. O, almeno, è quello che dice parlando con la sua segretaria Elisa Carbone. La chiacchierata è stata intercettata dai carabinieri che, a casa Guarino, avevano nascosto qualche microspia. I due parlano di un incontro con il magistrato della procura antimafia. Guarino: «Cioè, noi, la nostra paura, non è il dire, è il dopo. Questo viene da me, noi lo denunciamo, viene da me e quando esce? Io non

lo faccio uscire più. Tu gli devi rispondere: “Ma signor giudice, questo viaggio dura sei mesi. Questo potrà fare degli anni, ma esce”. Nu’ Matteo Di Palma... guarda che io di Matteo Di Palma non tengo paura. Se lo prendo lo scanno proprio. Io, queste sono le due persone... o con Vernotico. Ti sei scordata quando, l’anno scorso, l’anno scorso, tre anni fa, non mi hanno aggiunto, sempre, 150 mila euro. Io mi credevo che erano rimasti 150 mila euro». Carbone: «Ci siamo trovati a 300». Guarino: «cento mila se li è pigliati per l’interesse, 50 mila non mi ricordo che disse, che doveva... si doveva fare... e poi, quando è uscito dal carcere, mi ha fottuto 50 mila euro. E questa è la confidenza di Carmine... Fate l’intercettazione... io mi vedo con lui, devo discutere una certa situazione, perché l’altro non si fa più niente...». Poi, con un’ami-

ca, commenta: «Perché non si fa vedere qua? Perché non l’ha mandato da me?». Amica: «Certo che fa una bella vita... ho capito... se no come cazzo faceva?». Guarino: «E io ce li procuro. Io sono andato a predere i soldi...». Amica: «Carmine, chi l’ha data a lui? O la fa... quando è venuto pure Angelo?». Guarino: «Con lui, con lui e Matteo Di Palma». Amica: «Di Palma? Quindi è lui che curava i conti». Guarino: «I soldi che curava con gli interessi...». E alla fine si spinge fino a dire che lo vorrebbe vedere in galera o, peggio, morto. «Se se li porta... a Matteo Di Palma... sono proprio contento se mandano in galera tutti e due... che io a Matteo Di Palma non lo posso proprio vedere per... io, se fosse per me, prenderei una pistola e andrei a fare prima a Renato e, poi, a Matteo...». Parola di Carmine Guarino. f.amendolara@luedi.it

NIBBIO 2 - Tre insospettabili vengono accusati di aver finanziato il boss Renato Martorano. Le accuse arrivano dall’usurato, l’imprenditore Carmine Guarino. I carabinieri trovano i riscontri e la procura chiede il loro arresto

I conti in sospeso con l’ingegnere

di FABIO AMENDOLARA POTENZA - «Sì, viaggiava in Mercedes, mi sembra, ma non appariva come uno pieno di soldi, anzi». Maria abita a Bucaletto, la cittadella di prefabbricati costruita nella periferia di Potenza dopo il terremoto. Conosce bene Matteo Di Palma, 64 anni, accusato di essere uno dei finanziatori occulti del giro di usura messo in piedi dal boss potentino Renato Martorano, indicato dagli investigatori come il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. «Matteo - racconta al Quotidiano la ragazza - si è trasferito a Potenza dopo aver scontato qualche anno di carcere». Poi ha aperto un autolavaggio a rione Malvaccaro, «ma le cose, forse, non andavano bene e così qualche anno fa ha aperto quello che noi qui chiamiamo il “ribuscio”», dice la ragazza indicando col braccio alcuni palazzi di fresca costruzione. «Ma ora non so se è ancora aperto». Il circolo di Matteo Di Palma è proprio lì. Dicono che sia una piccola stanza piena di fumo di sigaretta e, in un angolo, qualche videogioco. Per entrare sembra che ci voglia una tessera. Non appare un’attività da cui poter ricavare milioni. E’ forse per questo motivo che i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale sospettano che Matteo Di Palma abbia reperito i soldi per il boss da un’altra persona. Un imprenditore. Facoltoso. Il suo nome era scritto su uno dei “pizzini” trovati a casa del boss. O meglio, una sigla: «Tanc». E’ stato Carmine Guarino, l’imprenditore che si è rivolto agli usurai dopo aver distrutto il suo patrimonio sui tavoli verdi, a ricondurre quella sigla a una nome: «Tancredi». Una famiglia che distribuisce videogiochi all’ingrosso e che il sostituto procuratore Henry John Woodcock che con il pm antimafia Francesco Basentini ha condotto l’inchiesta sul boss Martorano - ha cercato di incastrare nell’affare che la famiglia Savoia voleva fare con il casinò di Campione d’Italia. Carmine Guarino, secondo i carabinieri del Ros, «avrebbe specificato che Matteo Di Palma, in una circostanza, impossibilitato a soddisfare l'enne-

NIBBIO - Il boss Renato Martorano è uscito dal carcere già da qualche mese, quando i carabinieri del Ros scoprono che ha ripreso le redini del giro d’usura. Lo arrestano, ma i canali del credito non sono ancora chiari

Woodcock s’insedia mentre a Potenza

nel suo nuovo ufficio ci sono gli interrogatori

dichiarazioni contenute in un vecchio interrogatorio dei carabinieri del Ros. Grande assente l’altro magistrato che si è occupato delle indagini, che proprio ieri mattina è stato visto prendere servizio nel Tribunale di Napoli. Ai cronisti non è sfuggita l’occasione. Henry John Woodcock è arrivato a Napoli circondato di curiosità e aspettative sul suo lavoro. Scrive un agenzia da Napoli: “In mattinata il magistrato è stato accompagnato dal procuratore Giovandomenico Lepore e dal procuratore aggiunto Francesco Greco in una visita ai vertici degli uffici giudiziari napoletani… Poi è tornato

il peso dell’arretrato che molte volte si trasforma in un insormontabile ostacolo alla conduzione delle inchieste. Cortese ma schivo con i giornalisti che lo hanno avvicinato, il pm ha soltanto espresso l’auspicio di poter lavorare in serenità senza più quegli eccessi di attenzione mediatica che finiscono per condizionare negativamente anche la vita privata. “La notizia che si interesserà di politici e pubblici amministratori qui già sta inducendo qualcuno a preparare le valigie”, scherza un cronista. Nessuna risposta, a meno che non si vogliano trarre particolari interpretazioni dal suo sorriso divertito.”È sicuramente lui. l. a.

POTENZA - Sono comparsiieri mattinadavanti al giudice che ha deciso per gli arresti, Rocco Pavese, e il pm titolare dell’inchiesta, Francesco Basentini. Matteo Di Palma, Nicola Giordano, e Gerardo Vernotico sono stati accompagnati in Tribunale dagli agenti della polizia penitenziaria di stanza al carcere di Betlemme, e dagli avvocati difensori. Hanno deciso di non rispondere alle domande del giudice, ma non è improbabile che almeno in due, Vernotico e Giordano, chiedano in futuro di venire interrogati. Sembra che Matteo Di Palma per la sua versione dei fatti abbia rinviato i giudici alle

in procura, dove ha avuto un breve colloquio con l’aggiunto Greco, che coordina la sezione «reati contro la pubblica amministrazione»... Non troverà un ufficio oberato di fascicoli: il suo «ruolo» (ovvero il carico delle indagini pendenti) è vuoto e potrà lavorare senza dover fare i conti con

POTENZA - Ci sarebbe la dimostrazione di un «elevato e concreto pericolo» che si ripeta quanto già è successo. Non ci sono altri nomi, ma Guarino, forse, non è un caso tanto isolato di imprenditore vessato da un sistema collaudato di usurai. Nelle pagine dell’ordinanza che ha disposto i tre arresti di martedì scorso balzano all’occhio le parole del gip Rocco Pavese: «Per fare l’esempio dell’ingegner Giordano, venne attinto da un provvedimento di custodia cautelare nel novembre del 2004 (operazione Iena due ndr), e nonostante ciò non ha mai interrotto i suoi illeciti rapporti con Guarino». Come fosse un vizio impossibile da debellare. Poi ci sono carte, dichiarazioni, intercettazioni telefoniche, e le conversazioni catturate dalle microspie nell’abitazione di Carmine Guarino. Tutti indizi convergenti che sarebbero la prova del «coinvolgimento dell’ingegner Giordano nel rapporto usuraio gestito da Martorano» fino solo a pochi mesi fa. «L’ultimo versamento di 5 mila euro gliel’ho fatto nel 2006 tramite Martorano», dice Carmine Guarino ai carabinieri in un interrogatorio del 27 aprile scorso, ma «con l’ingegner Giordano ho ancora un debito pendente». Quindi è vivo il rischio che qualcuno chieda conto di quel debito irrisolto. Mentre tra le carte il pezzo forte delle accuse contro l’ingegner Giordano è il “pizzino” indirizzato da Martorano a Guarino. «Dovete andare insieme dal notaio - qui si farebbe riferimento a Guarino e all’ingegnere - devi contattarlo a casa, e prendete appuntamento senza telefonate. Vai a chiamarlo a casa fino a quando non lo trovi». Con un’insolita postilla: «Leggi e strappa». Perché entrambi sanno che è una cosa molto rischiosa.

Il comandante del Ros di Potenza, luogotenente Michele Ciriello

E difatti a distanza di ben cinque anni l’ingegnere è stato arrestato per la seconda volta. Nella sostanza si trattava di sottoscrivere una garanzia su un debito che all’inizio si aggirava sui ventimila euro, ma che sarebbe arrivato fino a venti volte tanto. Per saldarlo, solo in parte, Carmine Guarino avrebbe messo in vendita un appartamento nella città di Bari, e se ne discute con la segretaria in un’intercettazione ambientale del 23 marzo del 2008.

«Ma della casa di Bari, che sa Renato?», chiede la segretaria. «Che mi sono preso i soldi - le risponde Guarino -… lui che ti ha detto?». «“Che poi - la segretaria riferisce le parole esatte di Martorano - vedesse che cosa ha fatto con quella casa di Bari”… poi non l’ho seguito più. Non sapevo - dice ancora la segretaria, rivolgendosi a Guarino - perché mi ha chiesto di Bari se sa che ti sei preso i soldi, cioè, che non te li sei presi tu». E in un’altra intercettazione di qualche giorno do-

po a proposito dell’interesse dimostrato dagli investigatori: «C’è l’atto della casa di Bari, c’è a chi ho consegnato i soldi…Certe volte… tu mi devi dire, a questo punto quanto vale la vita di Guarino… cento lire? … ha trovato la procura dell’ingegnere (una procura speciale a vendere effettivamente sottoscritta da un notaio nel febbraio del 2004 ndr)». Perché Guarino è preso in una “morsa”, e per gli investigatori solo con l’arresto di Martorano l’ingegnere si sarebbe ritirato.

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Nuovi nomi nel giro del boss Martorano

IENA - I carabinieri del Ros scoprono che il boss potentino Renato Martorano è al centro di un giro d’usura E’ dal 2000 che gli uomini del maresciallo Ciriello seguono Martorano e l’ingegnere Nicola Giordano


Venerdì 11 settembre 2009

GLI INCENDI E L’INCURIA

VERITÀ E PSICOSI SULLA “SUINA”

di GIANCARLO MARCHESINI

di ANGELOMAURO CALZA GLI spostamenti notturni in auto, d'estate, in una qualunque delle regioni del Sud, rimangono indelebilmente impressi per l'apparire improvviso dei bagliori di uno dei tanti fronti di fuoco. Non è, questo, a caratterizzare l'esperienza di una vacanza estiva in Meridione, dato nuovissimo. Mai però mi era successo, come quest'estate, in misura così allarmante. Io credo che, a spiegazione, le consuete e ripetute chiavi di lettura non bastino più. Le mire della speculazione edilizia, il business del rimboschimento, la brama di erba nuova per un più proficuo pascolo di mandrie e greggi, l'incremento degli incassi per le società private di elicotteri e canadair, indispensabili per concorrere allo spegnimento e pagate a prestazione, tutto questo e altro ancora - secondo una logica economico/utilitaristica/speculativa -, è risaputo costituisca business che spinge e ispira. Ma, da solo, non spiega più. Quest'anno è subentrata una componente che va oltre la tradizionale abominevole e criminale ratio economica. Quest'anno la numerosità diffusa della presenza di fuochi, l'entità e l'estensione dei danni (80.000 ettari di territorio dati alle fiamme!), inducono a ricercare qualche altra possibile chiave di lettura. Ad esempio, quella legata a intenti di godimento per la pura distruzione e destabilizzazione eversiva. La macchina del disordine e della paura, la potente moltiplicazione dei suoi effetti grazie alla ribalta mediatica, è oramai diventato uno dei principali vettori di manipolazione della pubblica opinione. Il “Piove, governo ladro”è stato aggiornato in: “Il paese brucia, si salvi chi può”, in modo da preparare la strada a una figura di leader politico forte e protettivo, all'Uomo della Provvidenza cui rassegnati e sottomessi consegnarsi. D'altra parte si sa che in molte regioni del Sud le organizzazioni malavitose svolgono sul territorio una azione di controllo capillare. Opportunamente sollecitate e coinvolte, protette e premiate, esse possono svolgere, a fini di intorbidamento e manipolazione sociale, un ruolo per nulla secondario. Ma il degrado e la deriva, cui troppe aree sociali del Sud sono oramai approdate, assumono pulsioni e configurazioni anche peggiori. La frase: “avite a brucià tutti!”, gridata dal pastore di Patti sorpreso ad appiccare incendi - che, ricordiamolo, hanno provocato cinque morti -, o l'ignoto fuciliere che lungo il Volturno spara all'elicottero durante la manovra per il rifornimento d'acqua, sono al proposito immagini emblematiche. Qui entriamo nella dimensione della mera pulsione distruttiva, del cupio dissolvi che non ha nemmeno più le “ragioni”, per quanto miopi e asociali, della ricerca di un qualche tornaconto personale e privato. Qui siamo vicini alla dimensione del carcerato, che avendo perso ogni speranza in una soluzione dei suoi mali, non trova modo migliore per manifestare la sua protesta di quello di infliggersi tagli e ferite. Oppure del gruppo di giovani - come a me è successo di osservare in una di queste serate di incendi a dilagare in alto sui monti - che sulla strada, fuori del bar, ancheggiando al pulsare della musica, brinda alle fiamme che incendiano in alto i boschi in preda a una euforia sguaiata e folle. Corpo e linguaggio delle regioni del Sud stanno sempre più assumendo i connotati del prigioniero di sé stesso - della propria storia di disastri e sconfitte, della propria impotenza vissuta oramai come irredimibile -, che non trova neppure più la forza di scagliarsi per aggredire chi, esterno, ritiene responsabile dei suoi mali, ripiegando e riducendosi, in preda a disperazione e impotenza, ad aggredire se stesso. A conferma della mia lettura, suggerisco un altro tassello. Ogni comunità (contrada, quartiere, paese) conosce perfettamente chi, al proprio interno, è il responsabile dei fuochi che a ogni estate divampano. Tutti sanno che è esattamente quel pastore, quel forestale rinnegato, quel tirapiedi dello speculatore edilizio in esibita amicizia con il potente politico di turno, quel precario che campa dei successivi - fino al prossimo incendio - lavori di rimboschimento, quel malavitoso con diffusi e cospicui interessi criminali. Ebbene - e ahimé - nessuno muove un passo per intervenire, alza un dito per denunciare. E' quindi la comunità intera che è complice e omertosa, è la sub cultura del “chi te lo fa fare, tanto non sono fatti miei…” a prevalere. Il criminale appicca il fuoco, la comunità - il gruppo sociale, la famiglia e i parenti, gli amici e i vicini - sa, ma al rischio della denuncia civile preferisce rintanarsi nella regressione omertosa del mutismo auto protettivo. Oramai è la logica dell' impunità a trionfare. Queste sono le poche considerazioni - ahimé, desolate e amare - che affiorano, mentre in auto rientro da una vacanza in luoghi che sono stati e continuano a essere bellissimi, ma che a fine estate si presentano, ai lati della strada, sempre più diffusamente sotto forma di lande pietrose devastate e incenerite dai fuochi di una impotenza rabbiosa e di una disperazione sempre più cupa.

SOLIDARIETÀ

QUELLO DI BERLUSCONI

ALLA GIORNALISTA SUDANESE

È UN DELIRIO DI ONNIPOTENZA

di MARGHERITA TORRIOl

diFELICE BELISARIO

NON possiamo che esprimere la nostra solidarietà alla giornalista sudanese Lubna Ahmed Hussein e trovare in lei motivo di ispirazione per la consapevolezza ed il coraggio manifestato. Così come dobbiamo esprimere soddisfazione per quanto espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha stigmatizzato con l'efficacia della essenzialità e del rigore la sua condanna ad ogni atto di violenza contro le donne. Ancora una volta ha dimostrato di essere su quella linea segnata da tanti grandi uomini che nel nostro paese hanno governato indicando una via di rinnovamento di modernità, di superamento delle ingiustizie e delle esclusioni. Ne abbiamo bisogno, oggi in modo particolare, quando grande confusione viene fatta non distinguendo tra cultura della emancipazione e fenomeni che molto più hanno a che vedere, nella migliore delle ipotesi, con il marketing. Al rinnovato impegno degli stati, dobbiamo aggiungere un rinnovato impegno delle donne, dall'associazionismo al privato, ed il coinvolgimento della società nella sua interezza per riavviare anche nel nostro paese una politica per i diritti e la eguaglianza. l dir. Naz. PS

MA perché dicono tutti che Berlusconi è bugiardo? Sostenendo di non aver mai pagato le donne, questa volta ha detto la verità, almeno per quanto riguarda le famose escort di Palazzo Grazioli e di Villa Certosa. Non le ha pagate: lui è stato solo l'utilizzatore finale": lo sottolinea il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario riferendosi a quanto sostenuto dal premier nella conferenza stampa alla Maddalena. D'altronde la faccia di bronzo del premier è proverbiale come le sue bugie - continua Belisario - e lo si è visto anche in occasione dell'incontro con Zapatero. Ma davvero pensa che gli altri leader europei credano alle sue parole quando afferma di aver risolto i problemi italiani o quando si attribuisce il merito di aver assicurato la pace nel mondo? In realtà - conclude Belisario - le sue parole e le sue azioni assomigliano sempre più a quelle di un altro dittatore italiano dello scorso secolo, che sinceramente nessuno, in Italia e nel mondo, rimpiange.

PIÙ ATTENZIONE PER L’OSPEDALE DI STIGLIANO LA manifestazione di Stigliano di qualche giorno fa, per chiedere alla Regione di non chiudere l’ ospedale, ma di potenziarne i servizi, pur essendo stato partecipata dalla popolazione di Stigliano e dai paesi vicini non ha avuto la giusta attenzione da parte della stampa locale, specie da parte del TG3. Mi auguro che il problema che viene posto dalla popolazione di Stigliano sia preso nella giusta considerazione da parte della Regione Basilicata e in particolar modo dall‘’ assessore alla Sanità Potenza, al quale rivolgo la preghiera che si attivi personalmente in difesa dell’ ospedale di Stigliano, che serve un hinterland particolarmente bisognoso, non fosse altro per la mancanza di strade adeguate in un territorio particolarmente accidenta-

to. Analogamente rivolgo appello a tutti i sindaci di Matera, perché nell’incontro di venerdi prossimo presso il comune di Matera il problema venga affrontato in tutta la sua completezza, dando le soluzioni che le popolazioni si attendono. Sen. Saverio D©ˆAmelio

SONO ormai mesi che ci stanno impaurendo, inculcandoci il timore di contrarre l'influenza H1N1, più volgarmente detta “Suina”. Ci hanno bombardato di allarmi ed allarmismi tanto da farmi personalmente odiare non solo i maiali ma persino i fumetti e i cartoons dei tre porcellini, mito della mia giovinezza. Ho addirittura cambiato canale mentre guardavo un film di guerra, ambientato nel secondo conflitto mondiale, quando un gruppo di sabotatori cercava di piazzare esplosivo sotto la chiglia di un cacciatorpediniere, solo perché i sabotatori si muovevano sott'acqua a bordo di un piccolissimo sommergibile, di quelli che si cavalcano, volgarmente chiamato maiale. Insomma, di questa specie animale ormai mortificata, che quasi si vergogna di essere al mondo, non voglio più sentirne parlare. Così come successo già anni fa con le mucche, che forse propri pazze non erano, e lo scorso anno con i polli, felici di continuare a vivere…e poi finiti bruciati a milioni. E mentre rifletto su questo sterminio e sulla sorte che potrebbe toccare ai maiali mi chiedo il prossimo anno con quale animale ce la prenderemo. Insomma, tornando al discorso iniziale, Ma voi ci capite qualcosa? Ci hanno praticamente resi succubi di una paventata pandemia che non è l'influenza dei panda - della paura di contrarre l'influenza H1N1 e poi, d'improvviso, ci viene detto in televisione dal ministro della salute che l'influenza non è grave, è leggera. Oddio, ma allora? Che vuol dire? Che ormai le case farmaceutiche hanno venduto tutti i vaccini disponibili e quindi bisogna concentrarsi sulla prossima influenza per guadagnare ancora di più? Però, subito dopo, i Tg hanno precisato che in Italia sono già quasi 6.000 i casi riscontrati….oddio…in pochi minuti allora le case farmaceutiche si sono accorte che avevano qualche giacenza di vaccino in magazzino e vogliono piazzare pure quella? E comunque…prima si grida al vaccino contro la pandemia e poi ci vengono a dire che si può tranquillamente evitare di contrarre la malattia lavandoci spessole mani….gattaci cova…. Vuoi vedere che ha in magazzino scorte da vendere pure la Palmolive? Intanto il massimo si registra in alcuni licei romani: contro l'influenza è stato vietato agli studenti di baciarsi a scuola (e fuori dico io? Mah…). Subito emessi anche a Napoli provvedimenti drastici dalle Autorità: in occasione della festa di S. Gennaro, sempre come prevenzione dall'influenza, sarà vietato ai fedeli di baciarela statua, allora, con tutti questi baci vietati, mi sa che più che di un virus si tratta di un bacillo… e meno male, perchè se fosse stato davvero un virus sarebbe stata opportuna l'evirazione.

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CON FRANCESCHINI PERCHE’ BISOGNA INNOVARE IL PD di GERARDO CALVELLO* E FRANCESCO BELLUSCI**

Dal 14 ottobre 2007 a oggi, nuove crisi, nuove fratture, hanno investito e scuotono il mondo; l'illusione che dopo il crollo del Muro di Berlino la “storia” fosse finita è definitivamente caduta; la speranza progressista con Obama si è riaccesa al di là dell'Atlantico, mentre in Europa naufraga il campo della sinistra storica o socialdemocratica. Bastano questi pochi elementi per dire che un congresso è utile e non inopportuno, se esso può servire, come noi crediamo, a ribadire le potenzialità di quell'innovazione straordinaria e originale che ha introdotto, nell'area riformista europea, un “Partito Democratico”. Se esso può servire a proporre all'Italia la nostra visione, le nostre ricette, la nostra alternativa. E se permette di sciogliere il nodo di una leadership autorevole e in sintonia con questo disegno. Abbiamo la possibilità di ribadire, in modo concreto, che se, in passato, la democrazia è stata fondata sulla speranza in un futuro migliore, in una società più inclusiva, oggi, agli inizi del XXI secolo, essa può essere rigenerata come patrimonio e valore universale se si lega alla speranza di dare risposte alle incertezze del mondo globalizzato, dopo la disfatta del “socialismo reale” e la fine delle utopie, e cioè: costruire un'etica planetaria della convivenza; riorientare la crescita in senso sostenibile e sempre finalizzata all'occupazione; “imbrigliare” i settori globalizzati dell'economia in nuove regole, che assicurino stabilità ai mercati e rendano il mondo più ricco dal punto di vista economico, scientifico e culturale; far avanzare i diritti individuali compatibilmente con i valori della coesione sociale; ridurre le disuguaglianze (non solo economiche) “tra” le nazioni e “nelle”

nazioni. La grande sfida che ci attende, che deve entusiasmare i cuori dei progressisti del XXI secolo è far assurgere la democrazia, sorta originariamente nella dimensione della piccola città-stato, a sistema e pratica nelle relazioni internazionali, a metodo del dialogo interculturale. Farne l'antidoto a ogni forma di nazionalismo o di fondamentalismo. E' proprio il guardare a uno scenario più ampio che ci persuade della “mozione Franceschini”, il suo ribadire che per il Pd le alleanze sono un mezzo, non un fine; che il governo e il potere sono un mezzo, non un fine, e che il fine è cambiare coraggiosamente l'Italia; per arrestarne il declino economico e tecnologico; per evitare il collasso dell'unità nazionale promuovendo l'efficienza dello Stato, l'educazione e la cultura; per rilanciare un progetto di modernizzazione nel quale Sud e Nord trovino una nuova saldatura civile ed economica. E per farlo c'è bisogno di politiche che mantengano la barra dritta sulle parole-chiave indicate da Franceschini: fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità, da contrapporre alla mistura sempre più ambigua e inefficace di cinismo individualista e statalismo compassionevole della destra. Anche così, ci potremo distinguere dalla mentalità sovente “provinciale” e bottegaia di altre opposizioni all'attuale governo del centro-destra e del suo premier e continuare a dare un senso alla “vocazione maggioritaria” del nostro partito. Solo rispondendo all'appello del futuro, potremo raccogliere l'eredità delle tradizioni che confluiscono nel Pd e parlare alle nuove generazioni. Per raccontare la “storia” del Pd, non c'è bisogno di intonare un “amarcord” e risalire al 1921 o al 1919 o al 1892, agli anni della fondazione dei vecchi par-

titi del centro-sinistra; basta partire dalla data-simbolo del 14 ottobre 2007, dove ci siamo ritrovati insieme, pur provenienti da esperienze politiche diverse, stimolati dall'obiettivo comune di voltare pagina rispetto alla parabola ideologica del Novecento e di riscrivere la missione dei riformisti italiani, memori, tuttavia, delle grandi pagine già scritte, come l'ingresso del nostro Paese nell'area dell'Euro o la lotta comune al terrorismo. La memoria storica ci deve servire a ricordare una specificità del riformismo italiano, che non è sinonimo di “socialdemocrazia” (peraltro, in difficoltà in tutta Europa e paradossalmente incapace di trarre vantaggio dalla crisi, nata proprio da un eccesso di liberismo, come ha osservato l'editorialista Sergio Romano), ma è il denominatore comune di due culture politiche progressiste, quella cattolicodemocratica e quella socialista, che si sono incontrate e fuse dopo essersi messe negli anni Novanta sul cammino coraggioso della ricerca di una nuova identità, di quella che Romano Prodi chiamava la “nuova via”, rispetto alla “terza via” che Tony Blair e Anthony Giddens indicavano ai laburisti inglesi. Dalla coscienza di questa specificità possiamo trarre ancora tanta linfa, a cominciare dal non sentirci appagati della pure importante “Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici”, costituitasi in seno al Parlamento europeo, facendone la possibile piattaforma da cui far decollare la costruzione di una “Internazionale” democratica che rivendichi il ruolo della politica rispetto al dominio incontrollato delle forze tecno-economiche e dei meccanismi puri di mercato sulla scena globale, e lanci la proposta organica di una nuova “Bretton Woods” per il governo

multilaterale del mondo, nel ventunesimo secolo. Ecco perché a quanti sostengono la candidatura di Franceschini alla segreteria nazionale e ne condividono la mozione, piace mettere l'accento prima su “democratico” e poi su “partito”, che, d'altra parte, consideriamo uno strumento importante per costruire classi dirigenti responsabili, “scuola di vita statale” come diceva Antonio Gramsci, in polemica con le correnti alterne dell'apoliticismo e del qualunquismo sempre presenti nel nostro Paese. Un partito che coerentemente vogliamo continuare a strutturare come partito di iscritti e di elettori, con meccanismi aperti di selezione dei suoi dirigenti. Di fronte ai nuovi segni di frammentazione, d'inquietudine morale e di scollamento del Paese, che promettono di rendere ancora lunga e intricata la transizione italiana a un nuovo modello costituzionale e unitario, la via maestra da seguire è quella che Pietro Scoppola, poco prima della sua scomparsa, ha indicato con l'obiettivo di “una rifondazione morale e culturale della cittadinanza”, puntando a liberare il Paese dalla zavorra di parassitismo, assistenzialismo, illegalità e mafie, che ancora lo attanagliano e ne condizionano lo sviluppo. Un obiettivo che il Pd deve porsi, lanciando un appello a tutte le forze sane e positive della società e anche alla Chiesa italiana, capace di offrire un contributo prezioso, in virtù della sua presenza diffusa nella società civile e nelle aree che soffrono l'emarginazione. Chi oggi giustamente respinge le accuse di aver “sabotato” l'intuizione originaria, non può mostrarsi per converso ingeneroso invitando a rimuovere i primi venti mesi di vita del partito e a stigmatizzare quella spinta carismatica di Walter

a cura di VITO CARELLA

Gentile Avvocato, sono un'assidua lettrice della sua rubrica. Da circa un anno ho una relazione con un uomo che la settimana scorsa, mentre eravamo in vacanza, mi ha chiesto di sposarlo. Il mio problema è che io sono già stata sposata e attualmente è in corso il mio secondo giudizio di separazione (ne avevo iniziato uno nel 2001, ma poi ho rinunciato). Inizialmente, il mio ex marito si era opposto a ogni accordo. Ora, poiché anche lui ha una nuova compagna, abbiamo consensualmente deciso di separarci senza ulteriori scontri e abbiamo già fatto preparare i documenti necessari. Vorrei sapere quando potremo avviare le pratiche di divorzio. Laura - Potenza Il divorzio può essere richiesto dalla parti soltanto qualora sussistano talune condizioni che sono tassativamente previste dalla legge. In particolare, è indispensabile che: in ipotesi di separazione giudiziale (ossia quando i coniugi non sono d'accordo sul separarsi), la separazione stessa sia stata accertata con sentenza passata in giudicato (ossia con una sentenza non più impugnabile); in ipotesi di separazione consensuale (ossia quando i coniugi sono d'accordo sulla necessità di separarsi e hanno trovato

Veltroni, che è stata vitale per lo “stato nascente” del nuovo partito e ha permesso di raccogliere alle elezioni politiche del 2008 quel 33% di voti, che una serie di errori e di circostanze ereditate dal passato, da analizzare fino in fondo senza la scorciatoia del “capro espiatorio”, in poco tempo, ha tramutato, da punto di partenza, di nuovo, in un traguardo da raggiungere. Ma non può sfuggire come, proprio tenendo gli occhi rivolti al passato e all'immobilismo politico della prima Repubblica, rischiamo di drammatizzare questi eventi e non renderci conto che in una democrazia bipolare, in una democrazia “normale”, forti oscillazioni e spostamenti nei consensi sono possibili, come in altri Paesi europei sperimentano da tempo. Oggi occorre un leader che agevoli il passaggio dallo “stato nascente” all' “istituzione”, ovvero all'organizzazione e all'identità stabile del partito. Per noi è Franceschini e per la segreteria regionale colui che si ispira intelligentemente alla sua mozione: Erminio Restaino, che presenta quel 'mix' di esperienza, tenacia e capacità di sintesi e di visione, adeguato a gestire la nuova fase. Una segreteria regionale

RISPOSTE CIVILI

Divorziare per risposarsi insieme una disciplina comune dei loro rapporti e dei rapporti con la prole, anche sotto il profilo economico), sia stato emesso il decreto di omologazione dell'accordo di separazione (in altre parole: l'accordo redatto dai coniugi sia stato “approvato” - il termine utilizzato dal legislatore è “omologato” - dall'autorità giudiziaria che, a tal fine, deve svolgere un controllo sulla conformità dei patti alla legge e verificare che essi non siano contrari agli interessi della parte più debole e dei figli). Inoltre, occorre che lo stato di separazione si sia protratto ininterrottamente per almeno tre anni, decorrenti dall'avvenuta comparizione personale dei coniugi innanzi al Presidente del Tribunale. La regola vale anche nel caso in cui il giudizio di separazione sia iniziato senza accordo dei coniugi (separazione giudiziale) e si sia trasformato, poi, in consensuale. Nel caso di estinzione di un precedente giudizio di separazione, il giorno della comparizione personale dei coniugi innanzi al Presidente valido ai fini

del computo del triennio è quello della comparizione nel giudizio estinto. Ciò detto, per tornare al quesito della lettrice, vista la carenza di informazioni analitiche riguardo alla sua vicenda, consiglio alla stessa di recarsi dal suo legale di fiducia per verificare se sussistono i presupposti per la proponibilità della domanda di divorzio sopra descritti. Per completezza di esposizione, aggiungo che, in presenza di taluni presupposti, il Tribunale può pronunciare il divorzio immediatamente, senza passare per la fase della separazione. Ciò è possibile quando, dopo la celebrazione del matrimonio, l'altro coniuge è stato condannato, con sentenza passata in giudicato (anche per fatti commessi prima della celebrazione medesima): a) all'ergastolo ovvero a una pena superiore a quindici anni, anche con più sentenze, per uno o più delitti non colposi, esclusi i reati politici e quelli commessi per motivi di particolare valore morale e sociale; b) a qualsiasi pena detentiva per i delitti di incesto, violenza

che dovrà dispiegarsi per tutto il tempo naturale, necessario a far sedimentare e rendere incisiva una leadership politica e la sua azione organizzativa. D'altra parte, troviamo il documento di intenti di Restaino in piena sintonia con quelle istanze che, alle primarie del 2007, con le liste Chiurazzi-Veltroni, noi sintetizzammo con le parole-chiave: “più territorio” e “più partecipazione”, alludendo a un partito non caratterizzato da una gestione illuministica e verticistica, ma a un partito policentrico in grado di ascoltare, ospitare e interpretare le diversità di valori e proposte e di rendere produttive le tensioni e i conflitti, senza le fragili scorciatoie del compromesso di potere o dei posizionamenti negli organigrammi. Passi significativi sono stati generosamente fatti, in questi due anni, che meritano l'apprezzamento di tutti, ma molto ancora resta da fare per declinare fino in fondo quelle parole-chiave nelle proposte politiche e nella vita del partito, in un nuovo protagonismo delle Province e dei Comuni lucani *Componente della Direzione Regionale Pd **Componente dell'Assemblea Provinciale Pd di Potenza

sessuale, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, induzione, costrizione, sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione; c) a qualsiasi pena detentiva per omicidio volontario di un figlio ovvero per tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio; d) a qualsiasi pena detentiva, con due o più condanne, per lesioni volontarie gravissime in danno del coniuge o dei figli, violazione degli obblighi di assistenza familiare, maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli, circonvenzione di persone incapaci, in danno del coniuge o di un figlio (in questi casi, il giudice competente a pronunciare lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio accerta, anche in considerazione del comportamento successivo del convenuto, la di lui inidoneità a mantenere o ricostituire la convivenza familiare). Per tutte dette ipotesi, tuttavia, la domanda non è proponibile dal coniuge che sia stato condannato per concorso nel reato ovvero quando la convi-

venza coniugale sia ripresa. La pronuncia di divorzio senza passare per la fase della separazione può avvenire anche: se il procedimento penale promosso per i delitti di incesto, violenza sessuale, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, induzione, costrizione, sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione, omicidio volontario di un figlio ovvero tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio, si è concluso con sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, qualora il giudice competente a pronunciare lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio ritenga che nei fatti commessi sussistano gli elementi costitutivi e le condizioni di punibilità dei delitti stessi; se il procedimento penale per incesto si è concluso con sentenza di proscioglimento o di assoluzione che dichiari non punibile il fatto per mancanza di pubblico scandalo; se l'altro coniuge, cittadino straniero, ha ottenuto all'estero l'annullamento o lo scioglimento del matrimonio o ha contratto all'estero nuovo matrimonio; se il matrimonio non è stato consumato; se è passata in giudicato sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso di uno dei due coniugi.

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Venerdì 11 settembre 2009


Italia / Mondo

Venerdì 11 settembre 2009

Bce: la ripresa nell’Eurozona sarà graduale e discontinua

Tasso, al netto delle ritenute, a -0,08%

Il Pil in caduta libera: -6% E’ il dato peggiore dal 1980

Bot, nuovo calo Il rendimento scende “sottozero”

ROMA - Prodotto interno lordo ancora in caduta libera. L’Istat ieri ha confermato che il Pil nel secondo trimestre del 2009 ha subito un calo del 6% rispetto ad aprile-giugno del 2008. L’economia ha fatto un passo indietro di mezzo punto percentuale anche rispetto al primo trimestre di quest’anno. Il dato conferma il -6% già registrato nel primo trimestre che fotografava la situazione peggiore, per l’economia italiana, almeno dal 1980, anno in cui è cominciata la rilevazione statistica. Per il 2009 dunque è attesa, oggi come oggi, una marcia indietro per il Pil del 5,1%. Questo è infatti il dato “acquisito” (questo il termine tecnico utilizzato dall’istituto di statistica) se nei prossimi due trimestri la variazione congiunturale sarà nulla. Se il dato del Pil conferma che nel primo semestre dell’anno l'Italia era ancora in piena crisi, un dato positivo arriva invece dalla bilancia commerciale di luglio con i paesi extra Ue che registra un saldo in nero di 1,7 miliardi di euro. Ad incidere è stato soprattutto il calo del prezzo del petrolio che ha influito sulla forte diminuzione delle importazioni: 34,9%. Tornando invece ai dati relativi al prodotto interno lordo, meglio dell’Italia va il complesso di Eurolandia, dove il calo del secondo trimestre è stato dello 0,1% rispetto al primo trimestre 2009 e del 4,7% in confronto al secondo trimestre 2008. Uscita dal “tunnel” più vicina anche per Francia e Germania il cui Pil nel secondo trimestre ha addirittura registrato una crescita dello 0,3% su base congiunturale. Su base tendenziale la situazione della Germania è invece più simile a quella dell’Italia (-5,9%), mentre il calo per la Francia è stato del 2,6%. Nel Regno Unito l’economia ad aprile-giugno 2009 è retrocessa dello 0,7% rispetto al primo trimestre dell’anno e del 5,5% rispetto al secondo trimestre 2008. Se i consumi delle famiglie ancora mostrano segni di sofferenza (-2% annuo con un pesante taglio del 5,6% per i beni durevoli) a portare giù il prodotto interno lordo è stata comunque maggiormente la diminuzione degli investimenti e delle scorte. Sul fronte dei settori, emergono difficoltà generalizzate ma su base annua è da segnalare il vero e proprio crollo del valore aggiunto dell’industria in senso stretto (-17,7%). Male anche le costruzioni (-

ROMA - Cala ancora il rendimento dei Bot che, al netto delle tasse e delle commissioni bancarie, scende sotto lo zero. In pratica, i piccoli risparmiatori italiani che scelgono di investire sui Buoni ordinari del tesoro non recuperano neanche il capitale. Il rendimento “lordo” dei Bot trimestrali infatti si è fermato a 0,386%. Ma una volta pagate le tasse e le commissioni bancarie non rimane nemmeno quel piccolo guadagno. E il rischio concreto è che il rendimento “lordo” si trasformi in perdita “netta”. Una volta fatti i conti, considerando il prelievo fiscale del 12,5% e le commissioni applicate dalle banche, il guadagno si assottiglia fino a diventare negativo, scendendo a -0,08%. Sottozero. È il paradosso del rendimento dei Bot che, dopo le riduzioni previste negli ultimi due mesi, segna nuovi cali. Chi ha sottoscritto i titoli trimestrali più che mettere a segno un piccolo guadagno – secondo i calcoli dei rendimenti netti fatti dall’Assiom, l’associazione degli operatori di mercato – potrebbe registrare una piccola perdita, con l’effetto di aver “prestato” soldi allo Stato per tre mesi aggiungendo anche una piccola posta di spese. L’asta che rischia di penalizzare i Bot-people ha assegnato Bot trimestrali ed annuali, con due nuovi minimi storici nei rendimenti lordi. I Bot a tre mesi hanno lasciato sul terreno poco più di un decimo di punto scendendo dallo 0,492% di metà luglio allo 0,386%, il valore più basso registrato da una emissione di titoli pubblici del Tesoro italiano. Record

negativo anche per i Bot annuali. I titoli annuali, che ad agosto avevano appena rialzato la testa, perdono 0,210 punti, con un rendimento che passa dallo 0,951 ferragostano allo 0,741 di adesso. Ma il rendimento lordo non è il vero guadagno dell’investitore. Vanno considerate anche le tasse da pagare – il 12,5% – e le commissioni richieste dalle banche per effettuare l’operazione. Il beneficio così si riduce, con la possibilità, che fino ad oggi era rimasta teorica, di trasformare il guadagno in perdita. È quel che è accaduto per i titoli trimestrali. Il calcolo del guadagno effettivo, calcolato dall’Assiom, parte dal rendimento dello 0,386 unito al prezzo di aggiudicazione di poco sotto alla pari (a 99,9): applicando la ritenuta fiscale del 12,5% il rendimento scende a 0,32%. Se a questo si tolgono anche le commissioni massime possibili si cala ancora a -0,08%. In pratica si paga per investire. Per un impegno di 10.000 euro, l'ipotetico guadagno lordo annuo è di 38,2 euro e si trasforma al netto in una maggiore spesa (o perdita) di 8 euro l’anno. Non scendono sotto zero, ma certo garantiscono un ritorno quasi nullo i titoli annuali. Se si applica il prelievo fiscale al rendimento lordo di 0,741% e si considera il prezzo di aggiudicazione di 99,254, il risultato netto si ferma allo 0,65%. Tolte le commissioni bancarie si scende ancora allo 0,35%, ma si rimane comunque sopra lo zero. Per 10.000 euro investiti c'è un “ritorno” lordo di 74,1 euro che si riduce ad un netto di 35 euro.

Gm manterrà il 35% delle azioni

Forniture a rischio

Se si investono diecimila euro la perdita è di otto

5,9%), il commercio (-5,7%) e l'agricoltura (-3,5%). Il dato congiunturale vede messa male maggiormente l’agricoltura (valore aggiunto -2,4%) ma anche nell’industria si registra un calo dell’1,7%. Riduzioni più contenute per il valore aggiunto del commercio (0,3%) e del comparto del credito e assicurazioni (-0,2%). Intanto, nel bollettino mensile della Bce si sottolinea che «la ripresa dell'economia dell'Eurozona sarà graduale e discontinua». La Banca centrale europea chiede quindi ai governi di predisporre «strategie di uscita dalle misure di stimolo e strategie di risanamento ambiziose e realistiche». Sul fronte del lavoro, secondo la Bce «ci si può attendere per i prossimi mesi una serie di ulteriori moderati incrementi del tasso di disoccupazione nell'area dell'euro. Che a luglio ha raggiunto il 9,5%». La Bce nota come la disoccupazione abbia continuato

«ad essere in forte aumento» in alcuni paesi, «specie in Spagna e Francia». Per la banca di Francoforte, infatti, il mercato del lavoro deve ancora scontare del tutto la forte contrazione del Pil nella prima parte del 2009. Nel dettaglio i gruppi di lavoratori che hanno risentito di più del peggioramento dell'occupazione sono i maschi, gli occupati di età compresa fra i 15 e i 24 anni e quelli con contratto a tempo determinato. Tuttavia, avverte la Bce, «l'alto livello di tutela dell'occupazione in alcuni paesi è un fattore che potrebbe anche ostacolare la crescita di posti di lavoro a tempo indeterminato durante la ripresa». Nel bollettino si evidenzia infine che il rapporto debito/Pil in aumento e le garanzie statali alle aziende rappresentano una «grave minaccia» per la sostenibilità dei conti pubblici di Eurolandia. La Bce ravvisa quindi l'urgenza delle misure di risanamento.

L’Opel va a Magna Merkel soddisfatta

I produttori del latte in sciopero

mo negoziato». «Sono molto contenta di questa decisione - ha evidenziato il cancelliero tedesco, che tra due settimane dovrà affrontare una difficile tornata elettorale - che rientra nella linea desiderata dal governo». Intanto fonti governative fanno sapere che tra le condizioni poste da Gm ci sono dei dei limiti nel trasferimento di tecnologie Opel in Russia. General Motors, si legge nel comunicato pubblicato sul sito di Gm, venderà a Magna una quota del 55% di Opel, mantenendo il 35% della casa automobilistica, mentre il restante 10% sarà detenuto dai lavoratori. General motors fa sapere che il governo tedesco fornirà ingenti garanzie sui prestiti e che l'accordo definitivo sarà pronto nelle «prossime settimane» e verrà chiuso nel giro di qualche mese. Gm si attende anche un via libera ufficiale sulla ristrutturazione da parte dei sindacati e definisce l'ingresso della nuova proprietà «il segnale di un nuovo inizio per Opel».

ROMA - Il crollo dei prezzi alla stalla e la mancanza di sostegni concreti da parte di Bruxelles fa salire sulle barricate i produttori europei del latte, spingendo i francesi a proclamare già da ieri lo sciopero della produzione, seguiti a ruota dagli italiani cheincroceranno lebracciaa partire da oggi. La mobilitazione è stata decisa al termine della riunione del direttivo dell’European Milk Board a Parigi, all’interno del quale siede in rappresentanza dell’Italia Roberto Cavaliere, responsabile nazionale per il latte di Copagri. La protesta proseguirà inoltre nei prossimi giorni, fa sapere Cavaliere, con una serie di azioni che porteranno di nuovo i trattori in coda sulle strade italiane, per sfociare nel blocco delle frontiere già la prossima settimana. Da oggi, dunque, stop al conferimento all’industria del latte; dopo la mungitura il latte sarà versato nelle vasche di stoccaggio e poi smaltito. C'è il rischio che i consumatori non trovino più a breve il latte sugli scaffali dei bar e supermercati.

BERLINO - Dopo un lungo tira e molla, trattative e offerte che hanno coinvolto anche la Filat, General Motor ha deciso di vendere Opel a Magna. Lo ha annunciato il cancelliere tedesco Angela Merkel in una conferenza stampa improvvisamente convocata a Berlino. Merkel si è detta «molto contenta» della scelta: il governo tedesco sosteneva infatti con forza questa soluzione, osteggiando invece la vendita alla finanziaria Rhj, controllata dal fondo americano Ripplewood. «Il governo accoglie in modo molto positivo la decisione», ha affermato la Merkel. Il cancelliere tedesco ha inoltre precisato che le condizioni poste da Gm non sono un ostacolo insormontabile sulla strada di un rilancio di Opel. «Vi rendo noto - ha aggiunto la Merkel - che il capo della cancelleria è stato informato poco tempo fa dal capo di Gm, Fritz Henderson che il board di Gm ha deciso di vendere Opel a Magna nei termini che abbia-

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24 ore in Basilicata

Da Unioncamere l’andamento del costo della vita nel primo semestre del 2009

I prezzi lucani vanno giĂš Diminuisce l’inflazione, ma non per frutta e verdura, mobili e affitti NOTIZIE positive per le tasche dei lucani: l’inflazione scende, e non di poco. Lo fanno sapere dall’Unioncamere dopo un’analisi del Rapporto “L'inflazione in Basilicata nel I semestre 2009â€?, edito da Regione Basilicata e Centro Studi Unioncamere Basilicata - Osservatorio Regionale sui Prezzi al Consumo, disponibile sul sito internet www.bas.camcom.it. Dichiarano il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte e l'assessore regionale alle AttivitĂ produttive, Gennaro Straziuso: ÂŤDopo la preoccupante ascesa degli ultimi anni, la rapida discesa dell'inflazione in Basilicata potrebbe essere il segnale di una prima inversione di tendenza rispetto alla grave crisi in atto. Il condizionale è tuttavia d'obbligo, considerati i tanti nodi che il sistema economico regionale sconta e il panorama abbastanza differenziato che gli ultimi dati evidenzianoÂť. L'INFLAZIONE IN BASILICATA NEL I SEMESTRE 2009 * Spentisii dueprincipalifocolai di tensione inflazionistica, rappresentati dalle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche ed alimentari, il tasso di crescita dei prezzi al consumo in Italia ha fatto regi-strare un marcato rallentamento nel corso della prima parte del 2009, azzerandosi del tutto nel mese di luglio Per la parte finale dell'anno non si prevedono scostamenti significativi dall'attuale scenario di inflazione zero, ancheperchĂŠ nonsi evidenziano ancora segnali di recupero dei consumi; nella media dei dodici mesi, la crescita dei prezzi si fermerĂ , cosĂŹ, al di sotto dell'1%, contro il +3,3% registrato nel 2008 In Basilicata la discesa dell'inflazione,a partiredall'autunno dello scorso anno, è stata molto piĂš rapida, sebbene oggi l'andamento dell'indice ge-nerale dei prezzi sia in linea con la media nazionale (+0,1% la variazione tendenziale misurata a luglio) La frenata dei prezzi è ascrivibile, in larga misura, ai capitoli di spesa dei trasporti, dell'abitazione e dell'alimentare, dove piĂš diretto è stato l'impatto della flessione dei corsi delle materie prime; nei primi due comparti, tuttavia, la regione sconta ancora un differenziale inflazioni-stico sfavorevole rispetto all'Italia Ad una lettura piĂš approfondita, il panorama dell'inflazione locale si presenta, tuttavia, abbastanza variegato: il fenomeno della disinflazione non è generalizzato e non mancano settori dove i prezzi stentano a scen-dere o sono addirittura in aumento (è il caso, ad esempio, dei prodotti a maggior consumo estivo - come la frutta fresca, gli ortaggi e i prodotti ittici ma anche dei mobili e articoli da arredamento, delle calzature e degli affitti reali). UN QUADRO D'INSIEME Anche in Basilicata, come nel resto del Paese, l'inflazione al consumo ha perso via via di intensitĂ nel corso della prima parte del 2009, fino a regi-strare una crescita quasi nulla alla fine di luglio, quando la variazione tendenziale dell'indice dei prezzi per l'intera collettivitĂ (Nic) si è feata al +0,1%. GiĂ l'inizio

d'anno era stato contrassegnato da un sensibile rallentamento della dinamica inflattiva, con tassi prossimi all'1%; le spinte al ri-basso si sono ulteriormente intensificate nel periodo primaverile e nel mese di giugno il trend di crescita si poteva

La ricerca, elaborata dal Centro Studi Unioncamere, rivela che grazie alla discesa dei due principali focolai di tensione inflazionistica - rappresentati dalle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche ed alimentari - il tasso di crescita dei prezzi al consumo in Italia ha fatto registrare un marcato rallentamento nel corso della prima parte del 2009, azzerandosi del tutto nel mese di luglio. La Basilicata è in linea con queste tendenze e, anzi, rivela una discesa dell'inflazione molto piÚ rapida, grazie ai capitoli di spesa dei trasporti, dell'abitazione e dell'alimentare, dove piÚ diretto è stato l'impatto della flessione dei corsi delle materie prime. Nei primi due settori, la regione sconta ancora un differenziale inflazionistico sfavorevole rispetto all'Italia, mentre si misura favorevolmente con l'area meridionale, dove l'aumento dei prezzi si è attestato al +1,5% nella media dei primi 7 mesi dell'anno (un tasso

considerare sostanzialmente esaurito (+0,2%). Il percorso di rientro dell'inflazione è risultato molto piÚ accelerato a li-vello regionale: considerando l'intero periodo gennaio-luglio, la variazione tendenziale dei prezzièstata del+0,7%inBa-

piĂš che doppio rispetto a quello regionale) e dove l'interruzione del trend non sembra ancora prossima. Lo studio, per i due capoluoghi, sottolineaa una decelerazione dell'inflazione piĂš marcata a Potenza, dove la variazione tendenziale dei prezzi - nello scorso mese diluglio - hafatto segnare,per la primavolta, un valore negativo (-0,1%). Nel comune di Matera, invece, il tasso di crescita si è fermato al +0,5% (sempre a luglio), “frenandoâ€? una discesa che, nei primi mesi del 2009, era stata molto marcata. Certo, ci sono settori dove i prezzi stentano a scendere o sono addirittura in aumento (è il caso, ad esempio, dei prodotti a maggior consumo estivo - come la frutta fresca, gli ortaggi e i prodotti ittici - ma anche dei mobili e articoli da arredamento, delle calzature e degli affitti reali). Di seguito, un estratto dalla nota redatta da Franco Bitetti, coordinatore scientifico del Centro Studi Unioncamere Basilicata.

silicata, a fronte del +1,0% registrato nella media nazionale. In effetti, dalla seconda metĂ del 2008, quando l'inflazione ha iniziato la sua discesa, e fino all'inflazione “zeroâ€?dell'estate 2009, la crescita dei prezzi al consumo nella regionesi èmante-nuta costantemente al di sotto del dato nazionale. Ancora piĂš favorevole alla Basilicata è il differenziale inflazionistico con l'area meridionale,dove l'aumentodei prezzi si è attestato al +1,5% nella media dei primi 7 mesi dell'anno (un tasso piĂš che doppio rispetto a quello regionale) e dove l'interruzione del trend non sembra ancora prossima. In effetti, pur nel contesto di un calo generalizzato dell'inflazione, le dinamiche territoriali dei prezzi nel nostro

Paese evidenziano significativi sco-stamenti. Il graf. 4 riporta la graduatoria delle 20 regioni italiane sulla base dei tassi di variazione tendenziale registrati a luglio 2009. In quasi tutte le regioni del Nord e del Centro i prezzi hanno smesso di crescere o sono addirittura in flessione, come in Lombardia, Trentino, Vene-to e Valle d'Aosta; per contro, diverse regioni meridionali scontano ancora rincari, con tassi superiori all'1% in Campania e Calabria. La Basilicata occu-pa una posizione mediana nella graduatoria, caratterizzandosi soprattutto per il trend piĂš favorevole rispetto alle altre regioni del Sud. Con riferimento ai due comuni capoluogo lucani, l'inflazione ha mostrato una decelerazione piĂš marcata a Po-

tenza, dove la variazione tendenziale dei prezzi - nello scorso mese di luglio - ha fatto segnare, per la prima volta, un valore negativo (0,1%). Nel comune di Matera, invece, il tasso di crescita si è fermato al +0,5% (sempre a luglio), “frenandoâ€? una discesa che, nei primi mesi del 2009, era stata molto marcata. Sulla base delle dinamiche finora osservate, il tasso d'inflazione acquisito per il 2009, quello cioè che si registrerebbe se l'indice dei prezzi al consumo rimanesse nella restante parte dell'anno allo stesso livello misurato a luglio, è pari soltanto al +0,7% a livello regionale, mentre si attesterebbe al +0,5 e al +0,8%, rispettivamente, nei comuni di Potenza e Matera.

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VenerdĂŹ 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

Contrordine: le Cm restano Il Tar Basilicata sospende il commissariamento delle Comunità montane LA GIUNTA regionale guidata da Vito De Filippo ne aveva fatto un punto d’onore, quale primo passo verso la razionalizzazione degli enti. Ma il Tar ha considerato la cancellazione delle Comunità montane, da sostituire con “Comunità locali”, un atto da bloccare. Il Tribunale amministrativo regionale ha deciso ieri la sospensione del provvedimento che aveva commissariato le Comunità Montane lucane, E’ stata dunque accolta la misura chiesta dagli stessi presidenti commissariati, tutelati dagli avvocati Francesco Di Ciommo e Gerardo Saponara. Sospesi gli effetti dei decreti del presidente della giunta regionale con cui lo scorso 10 luglio sono state commissariate 8 Comunità Montane Lucane (Alto Basento, Vulture, Collina Materana, Lagonegrese, Medio Basento, Melandro, Val Sarmento, Alto Sinni), i presidenti tornano immediatamente in carica, al posto dei commissari. Con i presidenti tornano sul ponte di comando anche gli organi rappresentativi: consiglio e giunta. Per sapere cosa ne sarà delle Comunità montane, cioè se anche nel merito i giudici del Tar daranno ragione ai presidenti, bisognerà attendere l’udienza pubblica, fissata per il 5 novembre prossimo. Il ricorso comunque non riguardava il commissariamento delle ulteriori 6 Comunità Montane lucane commissariate con Decreti del tutto analoghi a quelli sospesi della odierna ordinanza. Dunque il Commissariamento di queste ultime Comunità - che non han-

no fatto ricorso - potrebbe rimanere valido. Commenta l’avvocato Francesco Di Ciommo: «Esprimo la mia piena soddisfazione professionale per la concessione da parte del Tar della misura incidentale che avevamo richiesto con il ricorso, anche perché la motivazione dell'ordinanza accoglie pienamente la nostra tesi e pare anticipare la decisione di merito laddove afferma che “nella fattispecie in esame non sussistono i presupposti per l'emanazione da parte del Presidente della Giunta Regionale dei Decreti di scioglimento delle Comunità Montane e conseguente nomina dei Commissari Straordinari”». «Resto, per tanto - conclude - serenamente in attesa della prossima udienza fissata per il 5 novembre; nel frattempo i ricorrenti potranno tornare al proprio posto di Consiglieri comunitari perché il commissariamento è sospeso e l'Amministrazione deve eseguire quanto statuito dal Tar». La sentenza con cui si sospende l’efficacia dei decreti di scioglimento degli organi di alcune Comunità montane e la relativa nomina dei commissari non rappresenta «un giudizio di merito» sulla legge numero undici del 2008 – con cui la Regione Basilicata ha istituito le Comunità locali – che ha per altro «superato il controllo del governo sul rispetto delle norme costituzionali». È quanto scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale, in cui si precisa che la decisione del Tar si basa sul presupposto che la legge «non prevede espressamente il commissaria-

mento degli organi delle Comunità montane». Il processo di attuazione della legge, approvata «al termine di un percorso di condivisione democratica», e l’istituzione delle Comunità locali sono «in pieno svolgimento»: i provvedimenti di commissariamento avevano l’obiettivo di “sovrintendere alle operazioni di passaggio», garantendo «la continuità amministrativa». Pertanto la giunta regionale “adotterà tempestivamente gli opportuni provvedimenti per evitare ostacoli e ritardi alla nascita delle Comunità locali». Il coordinatore regionale della Basilicata del Popolo della libertà, il sen. Guido Vicenconte, in una dichiarazione, ha espresso «soddisfazione per la decisione del Tar di sospendere il provvedimento di commissariamento delle Comunità montane firmato dal presidente della giunta regionale, Vito De Filippo». Viceconte ha evidenziato «l'esito positivo della denuncia fatta dai rappresentanti del Pdl, in modo particolare dal capogruppo del partito nel Consiglio regionale, Nicola Pagliuca. Ora – ha aggiunto – il governatore De Filippo, fautore di questa proposta tutta lucana di abrogazione delle Comunità montane per sostituirle con le Comunità locali, riveda le sue scelte, attendendosi maggiormente al rispetto dei dettati costituzionali e democratici». Il coordinatore regionale del Pdl, infine, ha invitato De Filippo ad «aprirsi a un confronto reale e leale con le comunità della Basilicata perchè si affronti il delicato tema della governance finalizzata al contenimento della spesa e all’efficienza dei servizi».

Il 16 se ne parlerà a Roma. Il Prc: Melfi simbolo di riscatto

Lasme, Latronico (Pdl) promette l’impegno diretto del governo IL MINISTERO dello Sviluppo economico «metterà in campo ogni iniziativa utile circa la vertenza dei 174 lavoratori della Lasme di Melfi»: lo ha detto il senatore Cosimo Latronico (Pdl), dopo un colloquio con un dirigente del ministero. «In occasione della prossima riunione prevista per il 16 di settembre a Roma – ha aggiunto Latronico – si avvierà, su proposta del ministero, la discussione su un nuovo piano industriale dell’azienda, che, mi auguro, possa prevedere anche la ripresa delle attività a San Nicola di Melfi. In qualità di parlamentari di maggioranza garantiamo

la nostra vicinanza ai lavoratori lucani e il nostro impegno a vigilare affinchè il governo sia vicino a chi vive problemi occupazionali». Intervengono anche, per il Prc, il capogruppo in Regione Emilia Simonetti e il segretario regionale Italo Di Sabato: «L'incontro del segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero con i lavoratori in presidio dello stabilimento Lasme di Melfi conferma l'impegno del Prc, ad ogni livello politico ed istituzionale, a sostenere una battaglia diventata un “simbolo di riscatto” per i lavoratori non solo della Basilicata ma dell'intero Paese».

L’appello di Carmine Vaccaro, segretario della Uil Basilicata, per il futuro di Melfi

«Serve un’altro patto con la Fiat» «CHIAMATELO come volete: protocollo, accordo, intesa. Quel che veramente conta è attuarlo: con Fiat serve un nuovo patto». Parla della necessità di recuperare con il Lingotto un rapporto di reciproca correttezza, per il futuro dello stabilimento Sata e indotto di Melfi, il segretario della Uil di Basilicata, Carmine Vaccaro. Convinto che, l'operazione della Lasme abbia dimostrato chiaramente che «Torino ha intenzione di rivedere il sistema organizzativo della produzione qui in Basilicata», pungola il sindacato lucano alla ricerca di un nuovo dialogo con i vertici aziendali. Fanno da sfondo le notizie nazionali che sembrano testimoniare lo sforzo di evitare il conflitto sociale: il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia che fa prove di dialogo con il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, tentando di portare su una linea unitaria le tre confederazioni; la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che si sta orientando verso un accordo ponte per superare il particolare momento di crisi dell'economia internazionale; il richiamo del presidente Napolitano a un paese coeso, unito nello sforzo di affrontarei problemirealicomequelli dellavoro. «In questo quadro - dice Vaccaro - è arrivato il momento di fare anche noi i nostri sforzi, pensando a definire strumenti per difendere il lavoro in Basilicata». E' chiaro ed evidente - per il segretario che Fiat debba rivedere il sistema rigido

tra casa madre e indotto, per evitare che anche lo stop di una piccola fabbrica rischi di bloccare tutto. «Ma il problema - commenta il sindacalista - è che Fiat lo sta facendo da sola, senza concertazione. Forse perché non ha più fiducia nelle organizzazioni sindacali». «Allora - aggiunge Carmine Vaccaro ristabilire un rapporto di reciproca fiducia, che ci consenta di discutere a 360 gradi su tutto quello che coinvolge lo stabilimento lucano. E’ qui che deve rientrare anche l'impegno delle istituzioni e della politica». Fatto ancor più vero nel momento in cui arrivano notizie, secondo le quali, la produzione perduta a Melfi per lo sciopero dell'indotto, e non recuperata in Sata per il mancato accordo sull’orario plurisettimanale, sarebbe stata spostata a Mirafiori. «Le mie preoccupazioni - aggiunge il numero uno della Uil lucana - sono sempre più fondate. Da Torino ci dicono che girano dei volontani in cui si fa l'accordo sullo straordinario come garanzia occupazionale per il futuro». Il futuro di Melfi ora è legato alla nuova Punto Evo, che debutterà al salone di Francoforte, e che - come aveva annunciato Fiat nel corso del vertice romano nazionale di giugno - dovrebbe essere prodotta in Basilicata. Ma qualcuno sussurra già che il restyling della Grande Punto potrebbe essere spostato sulla linea gemella di Mirafiori. «Non vogliamo fare allarmismo, ma se si analizza seriamante quello che sta

accadendo intorno, le preoccupazioni diventano legittime». Dunque, l’appello è a un sindacato più maturo, «che lasci da parte gli atteggiamenti rivendicativi che potrebbero indebolire il sistema produttivo di Melfi ulteriormente». Con una precisazione, a cui Vaccaro non rinuncia: «Ridiscutere con Fiat non significa mettere in discussione i diritti dei lavoratori. Ma ascoltare e capire quali strumenti mettere in pratica per difendere i posti di lavoro, e adeguare le nostre strategie intorno a queste rinnovate esigenze, che non possono più essere quelle degli anni passati. Anche noi spetta fare qualche sacrificio in più per far rimanere i nostri operai dentro le fabbriche. La Fiat deve capire che c'è ancora in Basilicata della gente che vuole recitare un ruolo, ancora spazio per fare grande impresa (come dimostrano Ferrero e Barilla). Qui si possono ancora produrre automobili. E fare ciò tanti dovrebbero fare passi indietro, e altri ancora passi indietro». «I lavoratori - conclude Vaccaro - devono diventare decisivi del determinare le sorti positive e negative delle aziende». Per ora c'è la notizia certa che la cerimonia per la posa della prima pietra del campus di ricerca a Melfi è stata rimandata. «Bene fa - è il parere di Vaccaro - il presidente De Filippo a spostare la cerimonia a una nuova data in cui sarà presente anche Marchionne. Si tratta di un appuntamento che per noi riveste un significato importante, che oltre il campus di ricerca. E così deve essere anche per Fiat».

L’ennesimo fallimento di questa giunta dalla prima Dignità, quella dei lucani, sistematicamente mortificata. Messaa duraprova dai continui fallimenti inanellati uno dopo l’altro da una inadeguatissima classe dirigente che da anni governa questa regione. L’ultimo fallimento, in ordine di tempo, è quello datato 10 settembre 2009, spietatamente evidenziato nel dispositivo del Tribunale Ammistrativo Regionale per la Basilicata che ha accolto il ricorso presentato da numerosi consiglieri delle Comunità Montane della Basilicata avverso i relativi provvedimenti con i quali il Presidente della Giunta Regionale ha sciolto con decorrenza immediata tutti gli organi rappresentativi ed esecutivi delle 14 Comunità Montane e che così va agevolmente interpretato. Ma cosa è realmente accaduto? E’ accaduto che il Presidente della Giunta Regionale di Basilicata ha tentato di consumare una vera e propria fuga in avanti, con una iniziativa improvvida e precipitosa; certamente non in linea con le disposizioni di legge e del complessivo quadro normativo che affida alConsiglio Regionale, tra l’altro, la competenza in materia di scioglimento delle Comunità Montane. Tutto ciò si palesa in tutta la sua paradossale gravità se solo si considera che sarebbe bastato consumare democraticamente i passaggi inConsiglio Regionale ed avvalersi delle prerogative di legge prescritte per il funzionamento ottimale di tale Istituzione. Scrive, a tal proposito, il Giudice Amministrativo: “peraltro, con apposita Legge Regionale la Regione Basilicata può prevedere direttamente l’estinzione delle Comunità Montane”. Sarebbe bastato, dunque, consentire, o meglio accettare prima di tutto il confronto con la minoranza, nel rispetto delle prerogative del Consiglio Regionale ed in ossequio ai canoni costituzionali, ex art. 97 Cost., del buon andamento dell’azione amministrativa, per affrontare e guidare con maggior cognizione di causa un processo politico di siffatta rilevanza.

L’approdo sarebbe stato sicuro: una legge ben fatta e probabilmente condivisa da tutti. Solo una mastodontica incompetenza amministrativa, corroborata da una notevole dose di superficialità e supponenza, poteva, invece, immaginare cheun semplice provvedimento del Presidente della Giunta Regionale, adottato senza nemmeno acquisire i previsti pareri e la volontà degli enti interessati ( Comuni e Comunità Montane ), sarebbe bastato per superare le puntuali prescrizioni di legge, sopprimere in un batter di ciglia ben 14 Comunità Montane e consentire ai commissari straordinari, nominati sic et simpliciter dallo stesso Presidente, di costituire nuovi enti territoriali più complessi per dimensioni e per poteri. Forse, nemmeno chi intendesse riordinare il proprio giardino e ristrutturare il box auto, la cuccia del cane e le aiule, agirebbe così, in splendida autonomia e da un giorno all’altro, rispondendo istintivamente solo ed esclusivamente a ciò che in quel momento gli “ dice la testa”. Al di la del dettato legislativo vi erano e vi sono, poi, rilevantissime ragioni di opportunità politica che avrebbero dovuto indurre il Governatore della Basilicata e la sua classe dirigente ad agire privilegiando il confronto democratico con l’intera assise regionale e, soprattutto, con i rappresentanti istituzionali dell’intero territorio regionale. Non un solo parere, non una sola volontà di un Comune o di una Comunità Montana è stata formalmente acquisita dalla Regione Basilicata, al punto che a tutt’oggi possiamo solo supporre, per facta concludentia, che la stragrande maggioranza degli enti locali interessati non abbia mai condiviso un tale riordino degli enti territoriali. Una certezza invecegià ce l’abbiamo: molti davano per scontato questo ennesimo fallimento. E quest’ultima, appare l’unica nota positiva di questa deplorevole vicenda. Michele Napoli Consigliere Regionale della Basilicata

ALCATEL, 3 LAURIOTI FRA I “BARRICADERI” Messaggio del sindaco Pisani CI SONO anche tre cittadini di Lauria fra i lavoratori dell’Alcatel che ieri, a Battipaglia, in provincia di Salerno, si sono chiusi nello stabilimento per salvaguardare il proprio posto di lavoro. Per loro ha scritto un messaggio il sindaco di Lauria Antonio Pisani. Eccolo: «A nome mio personale, della Giunta e dell'intero Consiglio Comunale di Lauria, esprimo solidarieta' a tutti gli operai, a rischio di licenziamento, dipendenti dell'Alcatel Lucent di Battipaglia tra i quali si annoverano tre nostri concittadini che per la drammaticita' della situazione, conseguente al minacciato licenziamento, si sono barricati, insieme ad altri compagni di lavoro, all'interno del loro stabilimento. Alla solidarieta' espressa ai lavoratori aggiungo una forte sollecitazione ai Dirigenti dell'Alcatel, alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno ed al Governo perche', prima che la disperazione di tanti lavoratori che vedono soppresso il loro posto di lavoro, porti a manifestazioni di dissenso pericolose per la incolumita' dei lavoratori stessi, trovino le soluzioni piu' idonee a salvaguardare il livello occupazionale». «Per tale motivo - conclude il sindaco - si chiede che le eventuali soluzioni atte a scongiurare il licenziamento vengano assunte con tempestivita' e tengano conto del documento stilato dai lavoratori».

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16 24 Ore in Basilicata Il 5 novembre si saprà se la Regione ha sbagliato o se potranno nascere i nuovi organismi


L’assessore Straziuso: non sono andati fondi Fesr all’iniziativa della Pro loco di Picerno

ÂŤNemmeno un euro per la missÂť I diretti interessati ammettono l’errore: un copia & incolla dal sito della Regione UN COPIA e incolla. La praticaccia al computer - fonte di grandi migliorie in campo grafico ma anche di quaglie colossali - sarebbe alla base dell’equivoco dei fondi Fesr a Miss Italia. Lo dice l’assessore regionale alle AttivitĂ produttive Gennaro Straziuso - punto sul vivo dalle critiche del senatore del Pdl Egidio Digilio - e lo conferma Felice Russillo, presidente della Pro loco di Picerno. Proprio quest’ultimo o meglio, suoi collaboratori, anche se si assume tutta la responsabilitĂ - ad aver copiato e incollato tutti i simboli presenti su un sito internet della Regione Basilicata. “Copiare e incollareâ€? è un’abitudine frequente e pericolosa: significa selezionare uno o piĂš elementi di stampa (solitamente testo, ma anche immagini, schede, disegni eccetera) e poi riportarli cosĂŹ come sono su una pagina. Se la selezione è indiscriminata, si rischia di portarsi dietro anche elementi indesiderati. A sentire Russillo - al telefono dalla sede della Pro loco - è esatta-

mente ciò che è accaduto. Ed ecco perchĂŠ appaiono anche altri simboli la cui presenza appare quanto meno curiosa. Ad esempio, il logo dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica: difficile credere che il Quirinale abbia concesso la sua ala protettrice su un’iniziativa di questo tipo. ÂŤRipeto - aggiunge Russillo che si tratta di un errore nostroÂť. Il senatore Digilio aveva criticato, con un comunicato nel suo stile sardonico, la notizia secondo cui all’iniziativa picernese - due numeri di telefono dedicati a portare avanti miss Basilicata Oriana Morandi nel corso delle selezioni catodiche nazionali - era stata accordata una generosa porzione di fondi Fesr. ÂŤAlle Pro loco lucane no e a miss Basilicata sĂŹ?Âť, si era chiesto in sostanza Digilio. A prendersi la colpa del qui pro quo, il presidente della Pro loco di Picerno Russillo che ha anche diffuso un comunicato stampa: ÂŤNel quadro delle attivitĂ di animazione del territorio che per statuto persegue, ha organizzato, insie-

me all'amministrazione comunale, per il 19 settembre prossimo, una serata musicale nella quale è prevista la partecipazione di miss Basilicata, candidata alla finale nazionale del concorso. Nella predisposizione dei manifesti e locandine “incriminatiâ€?, per mero errore, sono stati apposti anche i loghi del Po Fesr scaricati dal sito regionale. Scusandoci per l'accaduto, ribadiamo che a questa Pro Loco non è stato concesso alcun finanziamento a valere sui fondi Fesr, come sarebbe stato chiarito se qualcuno lo avesse chiestoÂť. ÂŤMagari avranno avuto sette o ottocento euro di fondi come Pro loco, questo non lo so - aggiunge, a chiudere il quadro, l’assessore Straziuso - ma escludo nella maniera piĂš categorica che all’iniziativa pubblicizzata nella locandina sia mai stato concesso un euro dei fondi FesrÂť. ÂŤNon abbiamo preso un euro da nessunoÂť, chiosa Russillo. Insomma, solo un errore grafico. Un copia & incolla. Anzi: un copia male & incolla peggio.

La locandina che invita a votare per la Morandi, in basso le “sponsorizzazioni�

Pubblicato il catalogo on line

Ieri un calendario fitto d’incontri con le istituzioni e le imprese

Alta Formazione per trovare lavoro

Continua oggi la visita della delegazione per l’ambiente

LE FERIE estive sono appena finite, le aziende hanno riaperto i battenti e cresce la voglia di formazione con nuovi corsi tesi a preparare figure altamente specializzate che potrebbero trovare sbocco in un difficile mercato del lavoro. A questo scopo ha preso il via la pubblicazione del Catalogo interregionale di alta formazione (all’indirizzo internet www.altaformazioneinrete.it) attraverso cui viene aperta la fase di richiesta voucher alle Regioni operative, tra cui la Basilicata, che finanzia il progetto con risorse del Fondo Sociale Europeo. ÂŤIl Catalogo interregionale on line - dichiarano Franco D'Onofrio e Luigi Sabia della Online Service di Potenza, uno degli Enti di formazione accreditati è lo strumento concreto attraverso il quale i potenziali beneficiari dei voucher possono scegliere il proprio corso tra un'ampia offerta formativa in grado di soddisfare le esigenze di mobilitĂ e specializzazione, fondamentali all'interno dell'attuale mercato del lavoroÂť. ÂŤNoi, ad esempio - proseguono D’Onofrio e Sabia abbiamo puntato all'attivazione di corsi tesi a specializzare figure altamente innovative, con un'alta percentuale di occupabilitĂ : dai consulenti al servizio delle imprese agricole per l'ottemperanza alla condizionalitĂ e la multifunzionalitĂ aziendale ai tecnici per un'edilizia sostenibile; dai professionisti per la pianificazione e gestione del territorio nel rispetto

dei principi di bio-ecosostenibilità ai manager della valorizzazione e gestione dei territori protetti, per finire ai conciliatori e ai mediatori professionisti, in linea di continuità con quanto realizzato negli ultimi anni. I due esponenti della società entrano maggiormente nello specifico: Le partnership di eccellenza (Istituto Nazionale di Bioarchitettura), Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Università Popolare Lucana, Costellazione Famiglia e Polidream AssoUtenti, nonchÊ il patrocinio della Camera di Commercio di Potenza ci consentiranno di avere docenti di altissima professionalità , pronti a trasferire agli allievi i segreti della professione da spendere al meglio sul mercato del lavoro. Possono presentare domanda di voucher i cittadini residenti nelle Regioni che hanno pubblicato il bando, in particolare: occupati e disoccupati/inoccupati in possesso di titolo di laurea - occupati in possesso di diploma di scuola media superiore. Le domande dovranno essere compilate telematicamente sul sito www.altaformazioneinrete.it e inviate agli organi competenti secondo i termini indicati all'interno degli avvisi regionali. La Online Service, per i corsi di propria competenza, è disponibile a dare ogni informazione ed assistenza utile agli aspiranti corsisti. Info su www.onlineservice.it online@onlineservice.it

Missione dall’Australia POTENZA - OGGI è il secondo e ultimo giorno di visita della delegazione del governo statale del South Australia in Basilicata. Obiettivo della “squadraâ€?dal lontano Paese dell’emisfero australe è una vera e propria missione: la condivisione di esperienze nel campo del monitoraggio ambientale per promuovere collaborazioni per progetti di protezione dell'ambiente, prevenzione e riduzione dei disastri naturali. La rappresentanza australiana, guidata dal sottosegretario alla Giustizia Grace Portolesi, ha incontrato gli esponenti della Regione. Oltre ovviamente al presidente della Regione, Vito De Filippo, ed al vice presidente Vincenzo Santochirico, saranno presenti l’assessore alle AttivitĂ produttive, Gennaro Straziuso, e l’assessore alla Formazione, Antonio Autilio. E’ stata snocciolata una lunga serie di visite presso i principali centri di ricerca lucani: di prima mattina presso l’Imaa-Cnr di Tito Scalo, poco prima dell’ora di pranzo presso l’UniversitĂ

della Basilicata. Poi, nel pomeriggio, alle 15, presso Geocart, e alle ore 16 al Consorzio Createc. Oggi, invece, dopo gli incontri istituzionali che si svolgeranno in mattinata, è prevista la visita al Centro di geodesia spaziale di Matera. Nella due giorni con la delegazione australiana, organizzata dalla Regio-

Royalties, Tisci (Pdl) chiede spiegazioni SUL quotidiano “Il Sole 24 Oreâ€?del 26 agosto scorso è stato riportato il giudizio espresso da Bankitalia nel rapporto sull'economia Lucana nel 2008 relativamente ai fondi rinvenienti dalle royalties sul petrolio:daqui prendelemosse il consigliere regionale del Pdl Antonio Tisci. ÂŤIl quadro che emerge - spiega - è sintetizzato nella frase “la Basilicata non sa spendere i soldi del petrolioâ€?. Il caso emblematico è quello del comune di San Chirico Raparo che ha il record negativo nella spesa dei fondi assegnati dalla Regione e il cui Sindaco afferma: “Siamo 1.270 abitanti e ogni anno ne perdiamo una cinquantinaâ€?Âť. E’ su queste premesse che il consigliere regionale interroga il presidente della giunta regionale per sapere a quanto ammontino i fondi pervenuti alla Regione dalle compagnie petrolifere negli ultimi 5 anni; Ma ci sono anche altri argomenti su cui Tisci chiede di essere informato in maniera

esauriente: La divisione dei fondi tra i comuni interessati alle aree delle estrazioni; le opere finanziate e realizzate nei singoli Comuni; le ricadute occupazionali che tali fondi hanno determinato; il trend demografico che si è avuto nei Comuni negli ultimi cinque anni; se la Giunta abbia in programma un ulteriore metodo di gestione e di cabina di regia in merito all'assegnazione ed alla gestione dei fondi.

ne Basilicata, dunque si è svolta anche una visita ed una tavola rotonda nella sede del Consorzio Createc. Il Consorzio Createc si trova in viale del Basento (nella sede della Geocart). ÂŤScopo dell’iniziativa - come hanno spiegato ieri rappresentanti dello stesso consorzio - è di far conoscere le eccellenze presenti sul territorio regionale e nel Consorzio Createc, in materia di ricerca e innovazione tecnologica, con specifico riferimento ai temi riguardanti la gestione ambientale, l' osservazione della terra e la risorsa idrica e valutare l’opportunitĂ di attivare cooperazioni e sinergie nel campo del monitoraggio ambientale al di fuori del territorio nazionaleÂť. ÂŤAlla tavola rotonda - aggiungono seguita alla presentazione di alcune delle metodologie/tecnologie avanzate sviluppate dalle aziende Createc, hanno partecipato, con il coordinamento della Regione Basilicata, il Cnr, l’UniversitĂ di Basilicata,le aziende del Consorzio Createc e la delegazione del governo statale del South AustraliaÂť.

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24 Ore in Basilicata 17

VenerdĂŹ 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

In campo contro l’alcol A Maratea due giornate con le esperienze dell’Arcat DI SICURO nel buffet non c’è vino. Né alcoolici di alcun tipo. Ma nemmeno aceto. derivato del vino. Anche su questi particolari sono attentissimi gli organizzatori delle Giornate alcologiche di Maratea, organizzate nella perla del Tirreno, all’hotel Pianeta Maratea, fra oggi e domani. A mettere in piedi l’iniziativa è la sanità regionale. L’associazione protagonista è invece l’ArCat, ossia le Associazioni regionali dei Club degli Alcolisti in Trattamento. Personaggi di rilievo internazionale, portatori di sguardi a tutto campo, si alterneranno a esponenti dei territorio italiani, più vicini alle problematiche locali. Ovviamente ci saranno anche i volontari lucani (il responsabile della formazione nel Potentino è Rocco Russillo che, pur costretto a casa da un problema fisico, ha promesso che farà il possibile per essere a Maratea). «L’alcolismo - spiegano gli organizzatori - è un problema sanitario, sociale e di salute, che caratterizza in modo sempre più preoccupante e talora drammatico lo stile di vita delle famiglie del nostro territorio. L'uso di alcol, come è noto, provoca danni e morti evitabili, ma è anche responsabile di atteggiamenti di disimpegno, evasione dalle respon-

Cosa sono i “club” COSA sono i Cat? Lo spiega il responsabile formazione del Potentino Rocco Russillo. I club sono comunità multifamiliari composti da 10-12 famiglie, da un servitore insegnante (persona formata sui problemi alcol-droga-correlati) che si incontrano settimanalmente per affrontarei problemi alcol correlati e promuovere il cambiamento del proprio stile di vita. I club lavorano secondo l'approccio ecologico sociale o Metodo Hudolin che pone al centro la famiglia e la comunità locale. L'alcolismo non è una malattia , ma uno stile di vita capace di provocare sofferenze di natura biologica, psicologica e sociale,diverse da persona a persona. Il club da alle famiglie la possibilità di intraprendere un percorso di responsabilità e cambiamento,in un clima di condivisione empatica e di solidarietà, avendo come traguardonon solol'astinenzadal consumodi sostanze ma la sobrietà, cioè il cambiamento del proprio stile di vita diretta alla protezione e promozione della propria e altrui salute. Questo cambiamento personale si riflette sulla famiglia e, in un'ottica sistematica coinvolge la comunità più allargata , contribuendo al cambiamento della cultura generale e sanitaria . L' Acat del Potentino , l'Associazione dei

sabilità e decadimento personale che hanno un impatto importante sul tessuto sociale delle nostre comunità. Negli ultimi anni si è sviluppato in Italia, pur con differenze locali, un siste-

club si propone i seguenti obbiettivi; migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie con problemi alcol droga correlati secondo i principi dell'approccio ecologico sociale; collaborare con i servizi della comunità locale, pubblici, privati per favorire la crescita delle reti territoriali dei club e agevolare l'ingresso di un maggior numero di famiglie in essi; rappresentare il luogo di promozione e coordinamento dei programmi di ricerca, educazione e formazione permanente rivolti ai membri delle associazioni locali, alle famiglie della comunità locale e alla popolazione generale; partecipare ai processi di protezione e promozione della salute delle persone delle famiglie e della comunità locale. Il consumo di alcol rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica anche nella nostra provincia, essendo l'alcol il terzo fattore di rischio di malattia e morte prematura (in una lista di 27 fattori), dopo il fumo e l'ipertensione ed è causa di circa 60 diverse patologie di malattie, di infortuni, di disagi psichici e costi sociali e lacrime di sofferenze. Il responsabile della formazione dell’Acat del Potentino è Rocco Russillo, lo si può contattare all’indirizzo mail rocco.russillo@email.it.

ma integrato di servizi sociali e sanitari finalizzato alla promozione e protezione della salute, al trattamento ed alla riabilitazione dei problemi alcolcorrelati. In questa direzione va l'im-

pegno professionale degli operatori del Centro di Riabilitazione Alcologica di Chiaromonte, nella consapevolezza del valore umano e del significato etico ad esso associato».

Perdersi nella bottiglia

«Il Cra, infatti - aggiungono - oltre ad offrire un trattamento completo dell'alcolismo in tutte le sue forme e a rappresentare l'unica struttura sanitaria di tutto il centro-sud Italia che utilizza l'approccio ecologico-sociale di Vladimir Hudolin ai problemi alcolcorrelati e complessi, è attivamente impegnato nella trasformazione della nostra cultura, che esige uno sforzo antropo-spirituale generale di trasformazione delle nostre abitudini di pensiero. Il punto di partenza è quello di superare un modo settoriale, prevalentemente medico, di affrontare i Pac e cioè di pensare all'alcol esclusivamente come presenza patogena. E' quello di non fermarsi ai luoghi

comuni e di dare una sorta di dignità ad un comportamento spesso solo pesantemente giudicato in termini moralistici e di colpa». La conclusione è sul senso dell’incontro: «Un incontro sulla società, la cultura e la salute mentale, ci permetterà di focalizzare la nostra attenzione sul vissuto delle famiglie con problemi alcolcorrelati e di intravedere le linee dell'innovazione e del cambiamento nel settore. Un ringraziamento particolare va alle famiglie che hanno ricominciato a sognare, affinché diventino catalizzatori del cambiamento teorizzato dalla metodologia Hudoliniana e a tutte le famiglie, che troveranno la gioia di vivere intensamente ogni momento della propria esistenza».

Il progetto sarà presentato alla festa dei pensionati in Piemonte

Due idee da Anp e Cia Basilicata: sportelli anziani e passaporti agricoli DUE IDEE a favore di due categorie sociali lanciate da Anp e Cia Basilicata: sportelli della terza età (non solo per i pensionati agricoltori in tutti i comuni) e la realizzazione del “passaporto sociale”della famiglia rurale”. I progetti verranno proposti dall’Associazione nazionale pensionati e dalla Confederazione italiana agricoltori della Basilicata in occasione dell’11° Festa nazionale dei pensionati della Cia in programma da oggi al 13 settembre prossimi, a Torino, Stresa ed Alba, con la partecipazione di una folta delegazione dell'Anp lucana. Dice Giovanni Bulfaro, presidente regionale dell'Anp: «Il tema centrale è “il federalismo fiscale e la ricaduta economica sul sistema delle autonomie”. Tenuto conto che l'organizzazione dei servizi sanitari e sociali sono costituzionalmente attribuiti tra i compiti delle istituzioni territoriali, Comuni, Province e Regioni, vogliamo capire -sottolinea- le rica-

duteeconomichesul sistemadelleautonomie con il federalismo fiscale che il Parlamento ha approvato nei mesi scorsi. Riteniamo che questa sia una delle principali riforme di riorganizzazione dello Stato nelle sue articolazioni con possibilità di forte snellimento degli apparati per completare il percorso federalista avviato con la costituzione delle Regioni. Gli anziani, d'altra parte, sono la categoria che maggiormente usufruisce dei servizi sociali e sanitari e, quindi, è particolarmente sensibile a come questi servizi vengono organizzati». Secondo i responsabili Anp e Cia «è essenziale - si legge in un comunicato stampa - la funzione degli istituti di Patronato e dell'Inac, in particolare in realtà come la Basilicata che presenta livelli demografici bassi. Un ruolo e una funzione che si arricchisce del prezioso apporto dell'Associazioni Pensionati per le personein pensioneeinetà avanzata,dell'Associazione lavoratori a contratto per tutte le

figure miste e atipiche che svolgono anche saltuariamente ed in forma temporanea attività o prestazioni in agricoltura o in altri settori affini, dal Caf Dipendente per gli adempimenti in particolare con l'amministrazione finanziaria». Il direttore regionale Inac Anziani Vito Pace ha tracciato un bilancio delle attività di consulenza svolte dal Patronato evidenziando che ogni anno viene erogata assistenza nell'ambito degli 80 uffici Comunali CIA, che si riassumono nelle 22 Unità locali e nei 18 uffici zonaliInac, ad oltre 30.000 persone per oltre 80.000 contatti e servizi. E’proprio da questi numeri che nasce il piano degli Sportelli per la terza età, trasformando gli Uffici zonali del Patronato in uffici di Se-

gretariato Sociale, e per introdurre lo strumento del Fascicolo di famiglia che rappresenta una sorta di “passaporto sociale” della famiglia nei confronti della Pubblica Amministrazione. «Un motivo in più - conclude Pace - per confermare la straordinaria azione dell'intero sistema Cia verso la persona,la famiglia e la nostra comunità».

L’INTERVENTO DELLA PASTORALE GIOVANILE ECCO l’intervento del responsabile laico della Pastorale Giovanile di Basilicata Diego Sileo sulla “Giornata contro la violenza sulle donne” indetta dal Consiglio dei ministri il 9 settembre. RIUSCIRESTE mai a sradicare una rosa appena sbocciata, dunque fragile, la quale spunta nel suo colore rosso raggiante lungo un viale dissestato e pieno di cemento? Le donne sono come rose. Non si capisce perché a qualcuno salti in testa di tirarle fuori dal mondo divellendo le loro radici, quando sono loro che donano bellezza a ciò che è intorno a noi. La Bellezza, con la “B” maiuscola, secondo la nostra percezione umana riguarda la sfera fisica della donna in se, l'aspetto estetico con la quale si presenta e spesso, detta sfera, diventa l'unico

Le donne sono come rose punto con la quale si riesce a giudicare il gentil sesso. Essa non è solo piacere per i nostri occhi, ma è tanto di più importante. Dostoevskij, celebre scrittore e filosofo russo, dà un suo valore alla Bellezza stabilendo in una sua celebre citazione: “La Bellezza salverà il mondo”. La donna, dunque, è colei che dal suo nascere fino al suo divenire adulta porta quella candida ondata di freschezza nella nostra attualità. La “storia buona” è fatta di donne, di azioni caritatevoli nascoste, di preziosa trasmissione della fede. Così come agiscono le mamme. L'essere donna, nella sua purezza, è canale di “bersagliamento” per la vittoria dell'Amore. Papa Benedetto XVI, nella sua visita ad Angola (Africa centrale), ha volu-

to lasciar scorrere le proprie emozioni parlando a nome della Chiesa dell'“affascinante incanto che irradia la donna”, dell'“intima grazia” che è argine contro la disumanizzazione. Le donne come disegnatrici delle “ragioni del cuore” in una società dominata dalla tecnica. Il 9 settembre, “Giornata contro la violenza sulle donne”, siamo stati invitati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle tante associazioni che difendono i diritti delle donne ad indossare un indumento bianco che possa ricordare il nostro essere parte e sostenitori di questa iniziativa. La televisione spesso funge da tremendo faro abbagliente nella nostra mente, mostrandoci racconti terribili di giovani donne

sulle quali, il sentimento Amore, era conosciuto solo come una parola scritta sul vocabolario e mai vissuta. Le donne, come si dice comunemente, non si toccano nemmeno con un fiore. Il loro essere portatrici accanto all'uomo di Vita, ci fa comprendere che sono l'incanto di Dio. Dobbiamo difendere i loro diritti. Maria, Madre di Dio, è l'esempio per tante donne cattoliche e non che sanno guardare alla loro vita come in un continuo susseguirsi di dolci carezze e doni d'amore. La violenza contro le donne, comprese quelle domestiche, sono da considerarsi elemento integrante del modello culturale di molti Paesi non necessariamente arretrati. In tanti Stati le donne vengono messe all'ultimo posto

della catena dei diritti. Violentate, schiaffeggiate, costrette a coprirsi il volto e a dover accettare di prender parte ad un matrimonio con un uomo designato dal padre come futuro sposo. Uno scandalo oggi avvolge ancora tante donne che, nel silenzio delle proprie famiglie e dei muri della loro casa, subiscono indecorose sottomissioni dal proprio marito sotto lo sguardo incredulo dei figli. La coscienza rivolta al rispetto della donna, inquanto essere umano, è la prima cosa da mettere al centro del Diritto. Grazie alla donna noi possiamo contemplare il massimo della Creazione. Conserviamo la sua beltà intatta affinchè l'incanto della Bellezza avvolga e trasformi la nostra natura. Diego Sileo Responsabile laico Pastorale Giovanile Basilicata

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18 24 Ore in Basilicata Manifestazione per fare il punto sulla lotta alle dipendenze


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Venerdì 11 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Da ieri mattina i docenti e il personale Ata protestano, contro i tagli, sotto la Prefettura

Precari, sit in permanente «Io, in attesa di sistemazione dal 1985». Il 14 incontro con Lacorazza UN banchetto e un gazebo in cui ripararsi. Qualche sedia, un megafono adagiato in uno scatolone. Le bandiere delle sigle sindacali legate ad un lampione della piazza e gli striscioni: «Inizia la riforma Gelmini: la scuola è finita, andate in pace», «No ai tagli devastanti». Sono gli insegnanti precari di Potenza e provincia, che dalle dieci di ieri mattina presidiano davanti il palazzo del prefetto. È un sit in permanente. Ciò significa che faranno dei turni per mantenere il presidio, di giorno e di notte. Tra loro ci sono madri e padri di famiglia. Ci si organizza come può. Qualcuno porta i bambini con sè, altri li affidano ai familiari. Afferma Donatina Vodola, precaria alle scuole primarie: «Il sit in ha lo scopo di informare e elaborare un programma di iniziative da portare avanti nei prossimi giorni per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ci stiamo già attivando per la distribuzione di note informative». Sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni è fondamentale per fronteggiare ciò che più volte dagli esperti del settore è stata definita “emergenza scuola”: 1047 posti in meno in Basilicata. La questione non è solo occupazionale. «Noi chiediamo il ripristino dei posti di lavoro continua Donatina Vodola - e, tra le tante cose, la riduzione degli alunni per ogni classe per ragioni di sicurezza. Alcuni istituti della regione non sarebbero a norma di legge, perché dispongono di metri quadrati insufficienti rispetto agli alunni per classe che, a causa della riforma, salirebbero a

trenta». Rispetto al decreto Gelmini, che prevedeun sussidio per chi non lavorerà quest'anno, dice: «Questo elemosinare “posti di disponibilità” non è il giusto intervento per la Basilicata in quanto andrebbe a utilizzare comunque i fondi Imps, che ci spettano già di diritto». Antonia Dibello, precaria dal 1985, afferma: «Non trovo affatto giusto questo intervento del governo perchè considera precari solo chi ha avuto l'incarico lo scorso anno, e per i quali, quest'anno è previsto il sussidio. E gli altri?». Per molti, inoltre, la situazione sembra essere peggiore al centro sud. «Lo vediamo giorno per giorno -afferma Donatina Vodola - perché molti di noi che stanno anche in coda alle graduatorie degli istituti del nord, ogni anno vengono chiamati». L'emergenza scolastica innescherebbe, così, una reazione a catena che coinvolge ogni settore della società. Tantissimi sono gli insegnati che migrano al nord. Come Vita Carriera, insegnante di sostegno di Filiano. «Quest'anno non ho ottenuto l'incarico a causa dei tagli che hanno colpito anche il sostegno. Le ore per disabile sono passate da 18 a 9 e da 9 a 6. Sono le categorie più deboli a rimetterci, perché le ore non sono sufficienti. Aspetto il trasferimento a Novara, pur non portando alcun reddito a casa. Mio marito non lavora e ci sarebbero le spese della casa». In attesa di risposte, lunedì 14, alle 16, il presidente della provincia Piero Lacorazza incontrerà i sindacati e una delegazione di precari. Anna Martino

Due momenti della protesta che ha preso il via ieri mattina (foto Mattiacci)

CENTRO STORICO SPORCO

Il commerciante Donato Pavese se la piglia con l’Acta

«La colpa non è dei giovani ma di chi non pulisce» DEGRADO e abbandono nel centro storico di Potenza. A chi la responsabilità? Ai cittadini, che non seguono le norme basilari del vivere civile o dell'amministrazione comunale, che non interviene abbastanza nel mantenimento della pulizia e dell'ordine in città? Per Donato Pavese, proprietario del bar di fronte la chiesa di San Michele, uno dei luoghi maggiormente frequentati del centro, soprattutto dai giovani, se ci sono delle responsabilità, queste sono in primo luogo degli organi preposti. «I nostri figli - dice - non sono dei lestofanti. Se ci sono bicchieri e lattine di birra nei vicoli del centro storico, la colpa non è solo dei ragazzi che le lasciano, che poi tra l'altro non sono la maggioranza. È l'Acta che dovrebbe pulire. Nei vicoli di San Michele c'è un sacchetto di immondizia da un mese. Come possiamo dire ai nostri ragazzi di essere ligi al dovere ed educati, se non siamo noi i primi a esserlo? In centro non ci sono bagni pubblici. Questa estate per i ragazzi non è stato organizzato niente. Se togliamo loro anche la possibilità di bere qualcosa e fare una chiacchiera è la fine. Il sindaco tempo fa ha parlato di ronde. Dove sono? Era solo una trovata elettorale? È normale che i ragazzi si comportino in un certo modo se non ci sono le strutture adeguate a sostenerli». «Quindi - conclude - inutile accusare i giovani. I veri responsabili sono soprattutto gli organi preposti all’ordine e alla pulizia. Noi cittadini dobbiamo smetterla di farci prendere per i fondelli». a.m.

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PRENDI I SOLDI E SCAPPA

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Truffano agenti penitenziari Denunciati 2 potentini fuggiti con 500.000 euro SONO scomparsi nel nulla, come i soldi 500.000 euro - che hanno sottratto, con una truffa a una ventina di agenti della polizia penitenziaria, due fratelli potentini di 35 anni. E’accaduto a Bologna. I due, facendosi passare per intermediatori finanziari, promettevano l'estinzione di mutui sulla casa con prestiti particolarmente vantaggiosi (una sorta di rinegoziazione al tasso fisso del 3,5 per cento) vantando la possibilità di una particolare convenzione per le forze dell’ordine. Peccato che i prestiti, ottenuti dalle stesse finanziarie per una ventina circa di agenti penitenziari di Bologna (ma la stessa truffa è stata messa in atto anche in altre parti d'Italia) - di un'entità media sui 5.000 euro - non andassero a buon fine, ma finissero direttamente nelle tasche dei truffatori: questi ultimi - due fratelli di Potenza sui 35 anni, senza precedenti si sono preoccupati di pagare solo le prime due o tre rate dei mutui, per non insospettire le vittime della truffa, prima di scomparire nel nulla col bottino (almeno 500.000 euro, solo per quanto riguarda Bologna). La truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Bologna, in seguito ad indagini partite alla fine del 2008 coordinate dal pubblico ministero Antonello Gustapane. Il gip del Tribunale di Bologna, Andrea Scarpa, per tutelare i malcapitati, non ha potuto far altro che disporre il sequestro preventivo delle somme di denaro trattenute mensilmente dalle buste paga degli agenti raggirati, relativi ai rimborsi dei prestiti in genere di durata decennale. Il provvedimento servirà a tutelarli, quando in sede di processo si provvederà alla restituzione del denaro anche se resta il paradosso che dovranno continuare a pagare alle prossime scadenze, così come pattuito dal contratto stipulato con le Finanziarie (risultate ignare della truffa). I due fratelli truffatori - che dovranno rispondere di falso, truffa, ed esercizio abusivo della professione - sono per ora uccel di bosco col denaro: alla Dozza di Bologna erano stati presentati da un sindacalista degli agenti, a sua volta ignaro della truffa.

Il consigliere comunale dei Popolari è stato votato all’unanimità

Anci, Antonio Triani fa il bis ANTONIO Triani è stato rieletto all'unanimità coordinatore regionale dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani ) di Basilicata. La rielezione che avrà durata quinquennale è avvenuta ieri pomeriggio al termine dell'assemblea regionale elettiva della conferenza dei consigli comunali, svoltasi presso la Sala delle Commissioni di Palazzo di Città a Potenza. Alla conferenza hanno preso parte Antonio Triani, consigliere comunale dei Popolari Uniti di Potenza e i presidenti dei consigli comunali di Brienza, Antonio Leopardo, di Cersosimo Giuseppe Vitarelli, di Ferrandina, Giovanna Simunno, di Lagonegro Giuseppina Flora, di Lauria, Domenico Cirigliano, di Matera, Romeo Sarra, di Montescaglioso, Anna Martinelli, di Pisticci, Giovanni D'Onofrio, di Rionero in Vulture, Antonio Giansanti, di Senise, Maria Teresa Bellusci, di Tito Scalo, Serena Salvia e di Beniamino Straziuso. Presente anche il vice presidente

Anci Regionale, Fernando Picerno che ha sostituito il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, assente per motivi personali. La riunione di ieri è stata preliminare al precongresso che avrà luogo a Potenza, il 21 settembre presso il Teatro Francesco Stabile, con inizio alle 9 e a quella nazionale in programma dal 7 al 10 ottobre a Torino. La nomina di Triani è stata plebiscitaria. Il voto è stato unanime. L'assise ha inoltre nominato i cinque componenti del direttivo regionale della conferenza, si tratta Domenico Musolino, Antonio Giansanti, Giovanni D'Onofrio, Giovanna Simunno e Guglielmi. L'Anci in Basilicata tende a far crescere le legittime richieste dei comuni, in una sorta di “sindacalizzazione” delle amministrazioni comunali. Triani nel suo discorso ha inteso rappresentare le istanze della Basilicata, tralasciando le vecchie e stereotipate logiche politiche ma dando in primo luogo il senso della parteci-

pazione attiva della politica lucana su scala nazionale. «La Basilicata deve migliorare il suo rapporto con il resto della penisola - ha affermato Antonio Triani bisogna lavorare duramente per portare a termine il nostro programma iniziato cinque anni fa. Nella nostra regione e, i dati ci danno ragione è stato svolto il miglior lavoro». I processi di riforma legislativi sia nazionale che regionale hanno investito i comuni. Proprio mentre viene approvato il federalismo fiscale, che vuole coniugare autonomia e responsabilità degli amministratori, il patto di stabilità ha invece provocato il blocco degli investimenti e dei pagamenti. Triani nominerà nelle prossime ore il nome del delegato all'assemblea di Torino, stesso lavoro sarà svolto da Fernando Picerno. Sicura appare la presenza nel capoluogo piemontese di Giuseppina Flora. Negli intenti di Triani c'è anche l'arrivo in Basilicata del coordinatore nazionale. Fondamentale il ri-

Un momento della riunione che ha portato alla rielezione di Triani

chiamo al dialogo con i vertici nazionali e, in particolar modo con Marzia Loretucci, segretario nazionale Anci. Un ruolo propositivo, quello svolto da Triani che ha avuto l'unanime consenso degli addetti ai lavori presenti ieri pomeriggio. Un modello propositivo, che ha visto ancora una volta i vertici lucani assicurare un know-how in

tema d'investimenti politici e amministrativi davvero eloquente. I risultati sono evidenti. La concertazione tra comuni e governo centrale deve essere il primo ma fondamentale passo per il riconoscimento delle politiche sul territorio. Il “Triani-bis” comincia con buoni propositi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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Potenza


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Venerdì 11 settembre 2009

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Agenda

Venerdì 11 settembre 2009

Bookmark, la festa del libro torna nel centro storico

Barocco defilato e i suoi splendori

Nuova sede per l’Avis Domani l’inaugurazione

Domenica quarta edizione del raduno delle Fiat 500

OGGI torna Bookmark, la festa del libro tra i vicoli e le piazze del centro storico. La manifestazione durerà fino al 13 settembre. Nato nel 1999 Bookmark si caratterizza quest’anno per la declinazione “Ways Of Wine”: è un percorso il cui risultato è un sentimento di stupore e meraviglia (l’acronimo è infatti WOW) che si prova nel percorrere strade letterarie che intersecano quelle del vino, in un raffinato connubio celebrato da poeti e scrittori in ogni epoca e luogo. Un fil rouge che connoterà dunque la manifestazione e che attinge le sue radici in uno degli elementi più rappresentativi della cultura enogastronomica lucana: il vino.

DURERA’fino al prossimo 18 ottobre, nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo, la mostra “Splendori del barocco defilato”, arte in Basilicata e ai suoi confini da Luca Giordano al Settecento. La mostra è promossa dall’Università degli Studi della Basilicata in occasione del XXV anniversario della sua fondazione, e, insieme, dalla Regione Basilicata, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, dal Comune di Potenza, dal Comune di Matera e dalla Fondazione Carical. L’evento espositivo intende presentare il consuntivo più aggiornato dell’attività di ricerca promossa negli ultimi anni dall’ateneo lucano.

SARA’ inaugurata domani pomeriggio, alle 17.30, in via Giovanni XXIII, 58 la nuova sede dell’Avis (associazione italiana volontari del sangue) regionale e della Fondazione “Avisper”. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, Genesio De Stefano, presidente regionale dell’Avis, Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Piero Lacorazza, presidente della provincia di Potenza, Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, Vito Gaudiano, direttore generale Asm e Franco Stella, presidente della Provincia di Matera. Previsti gli interventi di Giuliano Grazzini, Filippo Drago, Mauro Nardozza e Anna Giammetta.

SI terrà domenica la quarta edizione del raduno delle Fiat 500. L’appuntamento è alle 9 al “Pessolano center”da dove la carovana prenderà il via per il consueto giro della città con tanto di pranzo al “Club house”. Partendo dal Pessolano center le vetture percorreranno le vie cittadine di Potenza attraversando Viale del Basento, via Appia, rione S.Rocco, corso Garibaldi, piazza 18 Agosto, corso Umberto I, via del Popolo, via Petroccelli, via 4 Novembre, via Mazzini, via A. Vecchia, v.le Firenze, via Anzio (Regione), via del Gallitello, con sosta al “Chillounge” per passerella ed aperitivo. Dopo la pausa pranzo nuovo giro e poi tutti a casa

INCONTRO

DUE INCONTRI CON LA VERITÀ

PER I VIAGGIATORI

Dal Vaticano al terrorismo passando per Cosa nostra

GIORNATA di riflessione e approfondimento, quella in programma domani al Parco del Seminario maggiore di Potenza. Don Carlo Rocchetta, teologo, docente universitario presso gli atenei di Assisi e l'Università Lateranense di Roma, terrà una lezione sul tema della pastorale familiare. L'incontro è previsto alle 16 ed è stato organizzato dai responsabili della Pastorale diocesana Umberto Parigi e Luciana Marchese. Un pomeriggio di grande riflessione e spiritualità quella prevista sabato che vedrà il teologo umbro, discutere i temi caldi del rapporto familiare, vedi le separazioni, i divorzi e le incomprensioni, che spesso non consentono ai nuclei familiari di poter sviluppare nuove tematiche concernenti il miglioramento delle condizioni di vita. La dissertazione sarà seguita, almeno negli intenti di Umberto Parigi e Luciana Marchese da un folto numero di coppie che potranno porre domande al teologo umbro, volto noto negli ambienti ecclesiastici nazionali. Don Carlo Rocchetta è fondatore della Comunità Famiglia “Casa della tenerezza” che da anni svolge un ruolo fondamentale nel recupero dei rapporti familiari ormai andati alla deriva. Le famiglie che vivono condizioni di estremo disagio saranno al centro della giornata di riflessione e dibattito che vedrà la presenza di numeosi operatori ecclesiastici del capoluogo legati alla Pastorale familiare. Nuove speranze, tanto sostegno e la consolidata esperienza di don Carlo Rocchetta. Sono queste le basi salienti del pomeriggio di riflessione in programma sabato a Potenza. Un percorso dinamico e sereno, alla base della giornata don Carlo Rocchetta. Francesco Menonna

LA verità contraddistinguerà due dei primi appuntamenti di “Bookmark” che prende il via oggi. Si parte questa sera alle 21, nella Sala degli Specchi del teatro Stabile, dove si terrà l’incontro con Gianluigi Nuzzi, autore del libro-verità “Vaticano Spa” Nella giornata inaugurale di Bookmark, una presentazione che fa scalpore, un libro di denuncia sociale, politica e religiosa: “Vaticano Spa”, raccontato dall'autore, Gianluigi Nuzzi e presentato da Michele Franzese, Presidente Bookmark. La storia parte da un archivio custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti: circa quattromila documenti riservati della Santa Sede, tra lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Il libro mette luce su come, dopo la fuoriuscita di Marcinkus dallo Ior, la banca vaticana, sia stato messo in piedi un sistema di conti cifrati i quali sono transitati centinaia di miliardi di lire. L'artefice di questo sistema, si racconta nel libro, è monsignor Donato de Bonis, l'alto prelato di origini lucane. È lui ad aprire e movimentare conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano; titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Lo Ior (Istituto per le opere di religione) ha funzionato come una banca nella banca, una vera e propria "lavanderia" nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. «La scelta forte di inserire in programma questo libro non rappresenta una presa di posizione, ma si lega alla volontà di raccogliere le testimonianze attuali e a volte anche scottanti del nostro tempo». Ha affermato Michele Franzese, presidente di Bookmark. «Oggi chi legge non ha solo voglia di sognare, ma avverte il bisogno reale di conoscere come vengono amministrate le risorse economiche, sente la necessità di avvicinarsi quanto più possibile alla verità. Vaticano Spa ci coinvolge da vicino non solo perché ci mette di fronte alle contraddizioni della fede, ma anche perché svela i ri-

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale

svolti segreti dell'attività di Donato De Bonis, segretario di Marcinkus, originario di Pietragalla e conosciuto in Basilicata come un potente benefattore». Gli elementi per una lettura interessante ci sono tutti: attualità, religione, soldi, politica. E se questa sera toccherà alle verità del “vaticano s.p.a.” domani, alle 18, al teatro Stabile si terrà il talk show su “Tutta la verità”. Si tratta di un incontro per far luce sulla storia criminale dell'Italia, attraverso le preziose testimonianze di tre autori.

115 803116

Polizia Municipale 0971 415754 - 46507

TURNO NOTTURNO 11 Settembre

Polizia stradale

Peluso

Trenitalia

via Vaccaro, 326

Inps

0971/54517

Antincendio boschivo Servizio taxi Enel

Numeri utili

0971 654111 0971 54546 0971 335111

Prefettura

0971 419111

Croce Rossa

0971 411510

Anas

0971 608111

Fondazione Antiusura Motorizzazione

0971 51893 0971 54726

Esercito

0971 444819

1515

Avis

0971 442991

0971.53214

Aias

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Difensore civico reg.

0971 331111

Federconsumatori

0971 45090 0971 415150 0971 34444

Italgas Guasti

800 900999

Adoconsum

Acta

0971 55616

Adoc Basilicata

0971 46393

Acu (Ass. cons. utenti)

097122308

Acqua

Io leggo Cobas

QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino.

All'incontro, organizzato in collaborazione con la Rubbettino Editore, parteciperanno Paride Leporace, Piergiorgio Morosini ed Enzo Ciconte. Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata, presenterà il suo libro “Toghe rosso sangue”, una preziosa testimonianza per ravvivare la memoria, che raccoglie storie dimenticate di 27 magistrati morti nell'Italia di un trentennio di piombo, a partire dalla fine degli anni '60. Piergiorgio Morosini, autore de “Il Gotha di Cosa Nostra”, raccon-

813294

0971411144

Enel

800.900 800

Cif (Centro it. femminile)

0971 69169

Carabinieri

112

Protezione civile

0971 469274

Telefono Amico

199 284 284

Polizia

113

Acquedotto Lucano

Telefono Azzurro

0971 19696

0971 53685

Telefono Donna

0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Ateneo Centralino Rettore

0971 201111 0971 202106

• 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08

terà una storia tutta italiana di boss, imprenditori, politici e traffici. Un libro, il suo, che raccoglie tante storie nello spartito di un'unica storia, quella della spietata cosca siciliana. Enzo Ciconte, autore di “Storia Criminale”, ricostruirà le vicende delle tre più potenti organizzazioni criminali italiane (senza tuttavia tralasciare le altre) dimostrando come vi siano alla base dei caratteri comuni che consentono di considerarle come un unico fenomeno. I tre autori, in modo unico e differente l'uno dall'altro, faranno luce sui retroscena delle grandi inchieste italiane e sul ruolo della magistratura con la magistrale direzione di un giornalista del calibro di Ugo Maria Tassinari, scrittore e studioso di fenomeni sociali. Anche in questo caso «è stato costruito un evento - ha spiegato Michele Franzese - che potesse raccontare le grandi inchieste italiane, cercando di fare luce laddove molti hanno interessi forti a lasciare ombre». Si è deciso di «scegliere tre voci che si potessero intrecciare in modo perfetto e unico». Coerentemente con la mission di Bookmark e a quella sua specifica volontà di raccogliere testimonianze attuali e a volte anche scottanti del nostro tempo. Al termine dell'incontro sarà possibile degustare vini della Cantina Bisceglia.

NUMERI UTILI Farmacie di turno

Orari di Trenitalia

• 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58;

La copertina del volume e in alto l’autore

Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale 0971 54829 Biblioteca Provinciale 0971 305013 Archivio di Stato 097156144 Museo Provinciale 0971444833 Archivio stor. comunale 0971 51605 Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129 Museo delle antiche genti di Lucania 0971 305011

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

In questi giorni commentando una tua foto dicevi: «sembra che mi sto domandando cosa sto facendo?». Ebbene oggi è il giorno della risposta definitiva. Quel «Sì» che tu e Giovanni pronunzierete sarà la conferma al fatto che ti stai sposando. Alcuni di noi saranno fisicamente con te. Altri, invece, lo saranno virtualmente. In ogni caso tutto il Quotidiano vi augura una vita piena di bellissime emozioni.

• 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). L’offerta commerciale regionale si è arricchita di un nuovo collegamento diretto che consente di avvicinare il metapontino (comprese le stazioni di Ferrandina e Grassano) e il capoluogo lucano a Napoli, in coincidenza con l’Alta Velocità per e da Milano. • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

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RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

Sala 1 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 Il cattivo tenente 17.30 - 19.30 - 22 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Drag me to hell 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Ricatto d’amore 17.30- 19.30 - 21.40

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il grande sogno 19-21

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

Il grande sogno NICOLA è un giovane poliziotto che ama il teatro. Laura è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968 e i suoi rivolgimenti.

Il cattivo tenente UN tenente della polizia di New York è alla ricerca di due teppisti che hanno violentato una suora in chiesa.

G.I.Joe I G.I. Joe sono una squadra anti-terrorismo composta da un gruppo di veterani militari. Tra testate nucleari e tute high-tech dotate di acceleratori, il film è una festa di effetti speciali e scene d’azione.

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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Giornata all’insegna della riflessione

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Venerdì 11 settembre 2009

Gesualdi: «Se c’è concorrenza non c’è monopolio» FINALMENTE saltano definitivamente i limiti per l’apertura programmata di bar e ristoranti. Lo ha confermato la sentenza del consiglio di stato che ha confermato il principio espresso dal Tar Lombardia escludendo ogni ipotesi programmatoria in contrasto con il cosiddetto “Decreto Bersani 1” della legge 248 del 2006, in forza del quale è illegittimo imporre il rispetto di “ limiti riferiti a quote di mercato predefinite……”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale del gruppo “con Santarsiero”, Filippo Gesualdi, intervenendo sulla liberalizzazione dei pubblici esercizi. «Dopo le modifiche introdotte dalla prima lenzuola-

ta dell’allora ministro Bersani - dichiara Gesualdi con una normativa volta nel suo complesso, a tutelare i diritti del consumatore, a promuovere la concorrenza nel settore commerciale, a liberalizzare le attività imprenditoriali attraverso la rimozione di una serie di divieti e limitazioni, retaggio di antichi privilegi e di una visione ristretta dell'iniziativa economica privata non è più possibile, letteralmente, fissare limiti numerici per l'apertura programmata di attività di somministrazione di alimenti e bevande che attualmente sono contingentate e tutte esaurite, 128 di tipo B (bar) e 85 di tipo A (ristoranti, trattorie, pizzerie)».

La giunta comunale, «sulla scia del buon lavoro iniziato dalla precedente amministrazione, su proposta del dirigente dell’unità di direzione Commercio e Attività produttive, l’architetto Michele Lapenna, ha adottato un atto d’indirizzo, di adeguamento ai principi di liberalizzazione dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), concordato con le associazioni di categoria, al fine di fornire “l’atto di d'indirizzo” agli uffici preposti all'azione amministrativa nei confronti degli interessati all'apertura dei nuovi esercizi non più programmabili (o autorizzabili) con la procedura ex legge numero 25 del 1996 (contingenti numerici, os-

sia la fissazione di un parametro atto a garantire un rapporto equilibrato fra esercizi e popolazione) e nelle more dell'adempimento legislativo spettante alla Regione che possa consentire la successiva e correlata definizione della nuova programmazione, alternativa a quella del parametro numerico, da parte del competente organo comunale, fermo restando ai fini dell'ammissibilità della domanda di autorizzazione: il possesso del requisito professionale per l'esercizio dell'attività e l'idoneità e la conformità del locale a tutte le norme urbanistiche-edilizie e igienicosanitarie. Si tratta, dunque, - conclude il consiglie-

Il consigliere, Filippo Gesualdi

re Gesualdi - di un provvedimento molto importante perché “quando c'è concorrenza non c'è monopolio”. La concorrenza è un male

solo se è concorrenza tra i lavoratori, per il resto è a totale vantaggio del consumatore, perché favorisce la moderazione dei prezzi».

Promessa dell’assessore allo Sport. Imbesi punta sul parco

A breve una soluzione per la piscina di Monterale «SARA’ trovata una soluzione per la piscina». Questa la rassicurazione giunta dell’assessore allo Sport Gaetano Sabatella che ieri ha incontratoil presidente regionale della Federazione italiana nuoto Vincenzo Nigro, i presidenti e i rappresentanti delle associazioni sportive che svolgono la loro attività presso l'impianto di Montereale, una nutrita rappresentanza di genitori i cui figli frequentano corsi o svolgono allenamenti nella vasca comunale. Il presidente Nigro nel ringraziare l'assessore per la sua presenza, la cui importanza è stata salutata favorevolmente anche dagli altri intervenuti, ha evidenziato come «la piscina crea un movimento che interessa circa 400 atleti a livello agonistico, l'impegno costante di tecnici e dirigenti di tutte le società che operano qui, ha consentito, nel solo 2008, di organizzare nel capoluogo lucano 12 manifestazioni e 6 campionati regionali di pallanuoto, sport nel quale possiamo contare su 4 squadre di alto livello impegnate nei campionati di serie B e C, sia maschile che femminile. Nel corso degli anni sono oltre 1200 i tecnici e 800 gli assistenti bagnanti che si sono format». Il presidente nel ricordare poi «di come la struttura necessiti di interventi strutturali sempre più frequenti, dato il deperimento dovuto al trascorrere del tempo, ha evidenziato che gli aumentati costi di fruizione della struttura per le società, la difficoltà dei parcheggi, sistemi sperimentali che non hanno conseguito i risultati sperati in termini di costi e miglioramento dei servizi, segnatamente le telecamere sul piano vasca, il servizio a pagamento di asciugacapelli e docce, l'ingresso con il badge, alcune delle quali dovevano essere solo degli esperimenti sono state concause che hanno determinato un decremento delle iscrizioni di circa il 50 per cento». Sia su questi temi che su quello della carenza di parcheggi l'assessore ha annotato diversi interventi al termine dei quali Sabatella non ha potuto fare altro che elogiare quanto fatto dalle associazioni sportive. «E’ intenzione della nuova giunta, e mio in particolare - ha affermato - di conoscere le realtà nelle quali si opera, ascoltare e fare proprie le esigenze che di volta in volta emergono per ottenere i migliori risultati conseguibili. Le esigenze in campo sportivo sono molteplici per una città capoluogo di regione quale è Potenza e, su talune, è di fondamentale importanza la celerità per consentire

Due momenti dell’incontro per la piscina di Montereale

senza intoppi l'inizio delle attività agonistiche». Al più presto «faremo in modo che almeno per quello che riguarda la questione parcheggi si possa giungere a una soluzione per mettervi nelle condizioni di proseguire serenamente la vostra attività. Per tutti gli altri rilievi verificherò con i tecnici quali possano essere le soluzioni migliori per venire incontro alle vostre richieste», ha concluso. E sempre rimanendo a Montereale il consigliere del Popolo della Libertà al Comune di Potenza, Antonino Imbesi, in una nota, ha comunicato di aver richiesto al sindaco, all'assessore ai Lavori pubblici, all'assessore all'Ambiente ed all'assessore alla Mobilità, attraverso una interpellanza urgente, serie migliorie per il Parco Montereale, uno dei pochissimi polmoni verdi della città. «Nonostante, negli ultimi anni, sia stato oggetto di diversi lavori di ammodernamento, il Parco Monterale necessita urgentemente di nuove opere di adeguamento, - ha rilevato il consigliere comunale - tanto che ho richiesto a tutti gli assessori competenti di effettuare un sopralluogo dell'area: sono sicuro che gli stessi, dopo la verifica sul posto, converranno che è necessario fare investimenti per migliorare il Parco, prevedendo, quindi, un apposito capitolo di bilancio per il 2010, se per l'anno corrente dovesse essere difficile reperire risorse immediate (vista l'attuale stato di difficoltà delle casse comunali)». Imbesi ha sottolineato che a Montereale «c'è seria difficoltà di parcheggio, che i giochi per i bambini sono malandati ed in numero insufficiente, che le fontane sono sudice e che, in diverse aree

del Parco, ci sono spazzatura ed immondizia a iosa». Sarebbe, pertanto, «necessario investire di più nella qualità dell'ambiente - ha evidenziato il consigliere del Pdl - e spero vivamente che un sopralluogo possa essere utile a verificare che quanto sostengo è la verità». Insomma «bisogna ridare a Montereale innanzitutto l'aspetto di un parco e, poi, offrire quelle strutture ed attrezzature che ne abbelliscano l'aspetto e lo rendano più fruibile per i cittadini che, specie in estate, vi passano interi pomeriggi o serate. I giochi per i bimbi, poi, sono veramente in brutte condizioni (in alcuni casi, anche pericolosi a causa di danneggiamenti vari) ed anche in numero decisamente non adeguato alle necessità». L’esponente politico comunale ha anche fatto rilevare che, «con l'inizio della stagione della piscina, i problemi del Parco Montereale non potranno che aumentare, data anche l'atavica difficoltà di parcheggio nell'area». «A mio modesto parere l'amministrazione deve verificare la possibilità di reperire nuovi spazi per i parcheggi, anche eventualmente attivando l'opzione di garage interrati ex legge Tognoli. - ha evidenziato il consigliere - Questo garantirebbe una migliore fruibilità del Parco ed anche una maggiore tranquillità dei residenti che, nell'ultimo periodo, hanno subito incendi di auto e danneggiamenti vari nelle aree attigue al Parco stesso». Il consigliere del Pdl ha, infine, concluso comunicando di aver presentato, all'uopo, una interpellanza urgente per indurre l’assessore competente ad adottare

soluzioni imminenti. «Sono convinto - ha concluso Imbesi - che tutti gli assessori ed il sindaco saranno concordi nel decidere che qualcosa per Monte-

reale va fatta. E poi, magari, allargheremo il discorso anche alle altre ville comunali che sicuramente che non vivono stagioni migliori».

LA MANIFESTAZIONE

Parrucchieri lucani di scena a Potenza TERZO incontro dell'anno, in Basilicata, per l'internazionale azienda “Hair company professional”, che opera nel settore dell'acconciatura e che chiama a raccolta in diversi periodi tutti i parrucchieri lucani. Dopo gli incontri dei mesi scorsi a Picerno e un altro a Matera, lunedì scorso l'azienda internazionale è stata a Potenza, in via Sabbioneta, al “Metamorfosi”. Una giornata di presentazione e di dimostrazioni pratiche e teoriche, che è stata anche l'occasione di inaugurare il nuovo locale “Metamorfosi” di Ersilia Delcambio, che lavora con la stessa azienda. L'azienda opera nel settore dell'acconciatura con prodotti e servizi di primo livello. All'evento ha partecipato anche il tecnico aziendale dell'Hair Company, il campano Ciro Di Paola, uno dei professionisti più affermati in Italia nel in questo settore, che si è distinto in diverse manifestazioni. Insieme a lui presenti anche alcune ragazze “model-

le” e diversi acconciatori da tutta la regione, che si sono dati appuntamento a Potenza e si rivedranno di nuovo lunedì, per un altro incontro di alta formazione. Si sono tenute dimostrazioni con prodotti interamente innovativi. Sono state presentate a tutti, come in altre occasioni, le maschere coloranti agli acidi di frutta, “Colour Jam”, e “Colour Dessert”, riguardo l'uso del prodotto con olio di oliva e proteine del latte. In più, a completare la linea, è stata presentata e dimostrata anche “Colour Bigen”, l'innovativo sistema di miscelazione con acqua e proteine della soia. Alla fine un momento di “raccolta” e gli auguri al “Metamorfosi”. Il prossimo incontro in Basilicata dell'azienda, in collaborazione con il concessionario responsabile regionale Vittorio Passannante, si terrà lunedì all'Hotel Bouganville di Picerno. E si prevede il pienone per una giornata piena di iniziative. Claudio Buono

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22 Potenza Sull’abolizione dei limiti apertura programmata degli esercizi


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Veleni di Tito Asi, confronto con il segretario Bolognetti. Bonifica: da Roma niente fondi

«Non ci sentiamo colpevoli» Navazio avvia l’operazione trasparenza e parla anche della Fenice di Melfi TITO - Sui veleni di Tito, l’Asi apre, cercando un confronto che fino a ora era mancato del tutto e avviando un’operazione trasparenza su una vicendachedi limpido,intuttiquesti anni, ha avuto ben poco. E’ forse questo il risultato più importante giunto a seguito della campagna di sensibilizzazione intrapresa dal segretario dei Radicali, Maurizio Bolognetti, che, da qualche mese, è tornato a porre l’attenzione sull’emergenza ambiente che interessa la zona industriale alle porte di Potenza. E che ieri ha portato a un momento di confronto voluto dalcommissario delConsorzio industriale di Potenza, Alfonso Ernesto Navazio, con lo stesso segretario Bolognetti e il tenentedella Polizia provinciale, Giuseppe Di Bello, con tanto di sopralluogo sulle zone interessate dall’inquinamento. «Non in contrasto con chi ci ha chiamato in causa nella vicenda - chiarisce il commissario - ma in segno di collaborazione con tutte le autorità, cercando di restituire tranquillità ai cittadini». Porte e archivi dell’Asi aperti, dunque, con i voluminosi atti (quasi 100) a disposizione di chi volesse consultarli; e pubblicazione della documentazione sul sito del Consorzio. Quella dei veleni di Tito è una vicenda complessa, e allo stesso tempo strana: in cui il ministero richiama Comune, Regione, Consorzio industriale e Provincia di Potenza rispetto a una bonifica ancora ferma, mentre lo stesso Go-

Il sopralluogo sulla discarica di fanghi industriali e un momento del confronto

verno toglie i fondi destinati all’area che ormai da anni è inserita tra i siti di interesse nazionale da bonificare. Nel frattempo la bonifica è ferma. E anche ora che la questione è stata riaperta, grazie alla sfida alla chiarezza lanciata dai Radicali e raccolta dal commissario Navazio, il problema rimane uno: non ci sono soldi per risanare l’area. Bene sottolineare che quando si parla di inquinamento per la zona industriale di Tito si fa riferimento a due differenti vicende: la prima relativa all’inquinamento della falda acquifera da parte della Daramic provocata dalla fuoriuscita di trielina in quantità elevatissime; la se-

conda relativa all’area della ex Liquichimica, dove, oltre alle scorie siderurgiche e ai serbatoi di ammoniaca, si fa pure i conti con una maxi discarica di fosfogessi e fanghi industriali depositati abusivamente su un’area di circa 27 mila mitre quadri. Materiale altamente pericoloso, custodito in scacchi di pvc interrati e in cattivo stato. Maurizio Bolognetti da tempo ribadisce che le istituzioni preposte alla bonifica non hanno fatto tutto quello che avrebbero dovuto fare, come ripete pure un verbale del ministero dell’Ambiente che risale al dicembre 2008. «Noi non ci non sentiamo colpevoli - replica il commissario Navazio, in un

botta e risposta dai toni sereni - Se qualche problema c’è stato è da addebitare più ai soliti mali di cui soffre la pubblica amministrazione. Per il resto il Consorzio ha fatto quello che doveva fare». E sull’oggetto dell’interrogazione parlamentare della deputata Zamparutti, cioè sulla compatibilità dell’impianto di San Nicola di Melfi con lo smaltimento delle acque inquinate di Tito Scalo, il commissario, coadiuvato dal direttore generale dell’Asi, Mario Cerverizzo e dall’architetto Soldo, ha chiarito: «Le acque emunte a Tito non vengono più smaltite a Melfi da quando il ministero ha fatto rilevare l’errore nell’assegnazione del

codice». Ma cosa ha contribuito negli anni passati a creare il grosso guaio dell’inquinamento di Tito, tanto da fargli assumere il carattere dell’emergenza? Navazio fa riferimento alla mancanza di una sensibilità rispetto alla gestione del problema rifiuti. Bolognetti preferisce parlare, invece, di «un progetto criminoso» che è finito pure negli atti di un’inchiesta della Procura di Potenza. In entrambi i casi il problema rimane. Ma c’è un passo avanti: un confrontoche èservito achiarire alcuni aspetti. E nel quale ha trovato spazio anche la questione relativa alla Fenice di Melfi, e all’inquinamento

della falda acquifera del fiume Otranto. Navazio, in qualità di primo cittadino di Melfi, ha annunciato: «Abbiamo fatto richiesta a Fenice (e presto dovremmo avere risposta) di pubblicare nei prossimi mesi sul nostro sito e in alcuni luoghi pubblici tutti i dati relativi al costante monitoraggio ambientale e di consentire, periodicamente, a un comitato composto anche da alcuni cittadini di seguire da vicino le attività di controllo». Per Tito, invece, sito escluso insieme alla Valbasento dai fondi nazionali destinati dalla bonifica dei siti inquinati, rimane una priorità: trovare le risorse per il risanamento. Mariateresa Labanca

Bella, scuola: al via il nuovo anno tra timori e riflessioni BELLA - Ricomincia la scuola. Per l’occasione gran festa di accoglienza all'Istituto comprensivo di Bella. Ieri mattina il dirigente scolastico Mario Coviello ha presentato agli alunni e alle famiglie di Bella il Piano dell’offerta formativa della scuola. L’assessore alla cultura del Comune di Bella, Vito Leone ha ricordato «la lotta dei precari della scuola e assicurato sulla funzionalità dei servizi di mensa e trasporto». Col nuovo anno scolastico prende il via dunque il nuovo Piano per l’offerta formativa ricco e articolato. Per il dirigente Mario Coviello e i docenti dell'Istituto Comprensivo di Bella si vuole «ribadire che i piccoli e i ragazzi sono il futuro ed hanno bisogno di una scuola pubblica con tempi distesi». Coviello ha evidenziato che nell'anno scolastico 2009/2010, in tutte le sezioni e le classi e quindi per tutti i 470 alunni dell'Istituto Comprensivo di Bella, si avvierà la sperimentazione dell'insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”. Proprio per questo i docenti sono stati impegnati dal primo settembre in una attività di formazione sull'educazione emotiva nella

scuola. «La scuola con i genitori può fare molto per aiutare i piccoli ad entrare nella società - ha detto il dirigente Coviello - a diventare persone capaci di relazioni costruttive. La scuola dell'infanzia è un nuovo mondo allargato dove i bambini impareranno a giocare, dividersi le cose, inizieranno un rap-

porto fatto di grandi avventure e piccoli screzi, gioie e lacrime, risate e gelosie. Le relazioni con gli altri aiutano ciascuno a costruire la propria identità. Anche i 19 alunni di prima elementare sono stati accolti dagli alunni delle quinte, che saranno i loro angeli custodi in questo primo periodo di accoglienza. A ciascuno di loro hanno

regalato un piccolo salvadanaio che ricorda a noi tutti la necessità di piccoli sacrifici in questo periodo di crisi». I 40 alunni delle due classi di prima media hanno cantato l'inno della Repubblica “Fratelli d'Italia” e sono stati presentati dalle docenti di quinta ai docenti della scuola media. Angela Scelzo

Si torna a scuola

Viene riproposto l’arcaico sposalizio dell'albero di cerro e della sua cima di agrifoglio

A Castelmezzano la sagra del Maggio CASTELMEZZANO - Rivive il rito del Maggio accompagnato dalla sagra del dolce tipico delle nozze. L’arcaico sposalizio dell'albero di cerro e della sua cima di agrifoglio sarà domani mattina il protagonista dei festeggiamenti in onore di Sant'Antonio. Trainato da decine di coppie di buoi il cerro viene trasportato in paese dove saràaccoltoconmusica eballi.Ilcorteo parte, di buon mattino, da una contrada in prossimità del bosco, ed è guidato da un gruppo di giovani “i cimaioli” che quasi come dei testimoni conducono a spalla la cima di agrifoglio. Scortata come una sposa essa si unirà al cerro solo in serata al passaggio del Santo. L'evento del Maggio, comune a molti paesi del Parco Gallipoli Cognato e della zona del

Pollino, ha avuto quest'anno un'importante promozione grazie a degli articoli apparsi su riviste di settore quali “Plein Air” e “Viaggi di Repubblica”. La Pro Loco “Le dolomiti lucane” accompagnerà l'arrivo del Maggio proponendolungo ilpercorso, in località Santa Croce, la terza edizione della Sagra delle “Crost'l”. “Le chiacchiere” o Crost'l” rappresentano il dolce tipico di Castelmezzano. Dagli ingredienti semplici, solo uova, farina, miele, e origano questi dolci sono da generazioni legati ad un momento importante della vita dell'uomo quello delle “nozze”. Difatti, in occasione di un matrimonio, decine di donne si riuniscono, invitate dalle famiglie degli sposi, per produrre nel corso di una notte questi dolci. Il

giorno seguente decine di bambine distribuiranno le Crost'l agli invitati del matrimonio portandole in tovaglioli rigorosamente bianchi, simbolo di purezza. Sempre nel pieno rispetto della tradizione a loro volta, gli invitati, si recano presso le case dei futuri sposi per portare in dono gli ingredienti di questi dolci. In serata gran concerto bandistico “Città di Bracigliano” diretto dal maestro Ciervo. I festeggiamenti in onore di Sant'Antonio, organizzati dal comitato feste con il patrocinio del comune di Castelmezzano, culmineranno domenica 14 con l'asta dei premi fatta all'ombra del Maggio ed in tarda serata con l'esibizione della cover di Renzo Arbore in piazza Caizzo. Rocchina Martoccia

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Satriano Questa la proposta avanzata dal sindaco Miglionico per fronteggiare l’emergenza rifiuti

«Si premino i comuni virtuosi» Va incentivata la raccolta differenziata. Chi non lo fa andrebbe multato SATRIANO - «Dalle premialità per il comune più virtuoso si passi a multare quello invece poco attento». E’ la proposta del primo cittadino, Michele Miglionico. Urge però «un piano di azione e di sensibilizzazione regionale per nuove politiche di intervento per forre freno alla questione rifiut». Si reclama a gran voce «una tariffa per lo smaltimento dei rifiuti direttamente proporzionata alla percentuale di differenziata raggiunta dal comune». In pratica «più si alza la percentuale di raccolta differenziata più si deve abbassare la tariffa di smaltimento». «I ricorrenti disagi portano alla saturazione dei cassonetti dislocati sia nel centro abitato sia nelle zone rurali - ha detto Miglionico - di conseguenza gli operatori vengono sottratti dal loro compito per tamponare le mille criticità che si presentano sul territorio». Sindaco Miglionico, Sa-

triano come vive la questione rifiuti? «La questione rifiuti anche a Satriano è molto critica e pericolosa. Da qualche giorno, dopo l'intervento della Provincia di Potenza con l'aumento della discarica di Lauria, sembra che la situazione stia tornando alla normalità, ma è solo una soluzione tampone». Quanto costa al Comune la spesa annua di conferimento in discarica? «La spesa che sostengono i cittadini di Satriano per lo smaltimento dei rifiuti è assolutamente onerosa. Fino a pochi giorni fa, prima dell'ultimo aumento impostoci dal Comune di Potenza, pagavamo più di 140 euro a tonnellate. Se l'aumento sarà confermato si rischia di arrivare fino a 220 euro a tonnellate». Cosa chiede alla Provincia e alla Regione? «Alle istituzioni competenti chiedo un immediato tavolo di concertazione con tutti i comuni interessati. È necessario però affrontare il

Il sindaco Miglionico

problema in modo definitivo e risolutivo. L'emergenza in corso è la dimostrazione che non si può più attendere. E' necessario rivalutare il piano vigente». Pensa che un termovalorizzatore possa risolvere la questione? «Credo che “i termovalorizzatori” siano certamente una strada da percorrere ma

Rosa (Pdl) attacca tutti per la spazzatura

L’Idv punta tutto sul piano provinciale «ABBIAMO fatto il punto della situazione sul tema dei rifiuti che rappresenta una delle principali e innegabili priorità del momento e abbiamo avviato, al nostro interno, un’analisi seria e concreta su come sia possibile far seguire sul nostro territorio il ciclo virtuoso dei rifiuti a partire dal Piano provinciale: uno strumento che, benché sia pur sempre migliorabile, deve trovare attuazione in tempi rapidi, perché indica con precisione il cambio di passo necessario da compiere, nella direzione di una gestione moderna ed efficace dello smaltimento dei rifiuti». A dichiararlo i componenti del gruppo consiliare di Italia dei valori, alla Provincia di Potenza, cheieri mattinasi sonoriuniti (presenti i consiglieri Angelo Lamboglia, Carlo Tarantini e Vittorio Prinzi, l'assessore provinciale all'Ambiente, nonchè vicepresidente del consiglio provinciale, Massimo Macchia, e il coordinatore provinciale Idv, Nicola Laguardia) proprio per discutere dell’emergenza rifiuti. Emergenza dovuta, secondo gli esponenti dell’Idv al fatto che «stiamo scontando il forte ritardo con cui,fino ad oggi, siè proceduto alla raccolta differenziata». Pertanto «diventa necessariamente ancor

più pressante - ha sottolineato il capogruppo Prinzi -l'invito rivolto aiComuni affinchési affrettino ad adeguarsi alle indicazioni della normativa vigente. Non è più rinviabile un'azione decisa nella direzione di aumentare progressivamente la percentuale di raccolta differenziata, ferma solo al 7 per cento». E sulla questione rifiuti è intervenuto anche Gianni Rosa, vice coordinatore regionale del Pdl che ha posto l’accento sul fatto che «già da diversi anni a tutti era nota la circostanza che nella nostra regione, ed in particolare nella provincia di Potenza, esisteva il problema “rifiuto urbano”. Oggi, a seguito dell'indifferenza dei massimi vertici regionali e provinciali e della contemporanea inefficienza delle tante amministrazioni locali che non si sono preoccupate di attivare in questi anni un valido sistema della raccolta differenziata, la situazione nei vari comuni ha dell'incredibile: niente ritiro dei rifiuti, “montagne”di spazzatura indifferenziata, a discapito della salvaguardia dell'igiene pubblica e dell'ambiente». Per il vice coordinatore regionale del Pdl è «importante che sia fatta chiarezza e vengano fuori le responsabilità per questo caos».

non l'unica». Per la differenziata si avvale di una ditta esterna? A quanto ammontano i costi? «Il Comune di Satriano di Lucania, per ciò che riguarda le attività legate al paese, utilizza operatori ecologici della propria pianta organica. Per la raccolta e lo smaltimento in discarica invece si avvale di una ditta esterna. I costi per lo smaltimento dei rifiuti vanno calcolati partendo dall'appalto con la ditta incaricata a cui bisogna aggiungere quelli relativi allo smaltimento, la tariffa di smaltimento e le mensilità dei dipendenti Comunali incaricati. Una spesa in pratica davvero insostenibile». La differenziata a quanto si attesta? «La raccolta differenziata in solo due anni è passata dall'insignificante 1,5 per cento ad oltre il 20. Il servizio di raccolta porta a porta ha portato fino ad oggi risultati soddisfacenti ma i continui disagi provocati dalla chiusura di Pallareta stanno

mettendo a repentaglio quanto di buono siamo riusciti a fare fino ad oggi». Lei è stato uno dei primi sindaci ad evidenziare la questione. Come crede si possa porre freno al problema e con quali provvedimenti? «Negli ultimi anni ci siamo spesi per cambiare le nostre abitudini sulla raccolta rifiuti, in termini di rispetto dell' ambientale, migliore qualità della vita e perché no, possibili risparmi. Oggi invece cosa ci ritroviamo? In pratica l'ennesimo incomprensibile aumento. Non è più possibile aspettare che la soluzione arrivi dal cielo. Bisogna affrontare la questione con esperti del settore». Cosa si attende dal Piano provinciale dei rifiuti? «A prescindere dalle individuazioni prettamente tecniche, che vanno ritrovate con la massima scrupolosità ed il massimo rispetto ambientale, credo che sia necessario invertire la tendenza sulla questione della raccolta differenziata. I riconosci-

menti di Legambiente, che fino ad oggi sono stati di grande stimolo, non sono più sufficienti. Oggi bisogna imporre ai comuni la raccolta differenzia. Non bisogna più premiare il comune virtuoso ma bisogna multare il Comune poco attento. E' necessario stabilire una tariffa per lo smaltimento dei rifiuti direttamente proporzionata alla percentuale di differenziata raggiunta dal comune. Più si alza la percentuale di raccolta differenziata più si deve abbassare la tariffa di smaltimento, solo così sarà più facile dire alle proprie comunità che ha un senso praticare la raccolta differenziata». Per lei è già emergenza rifiuti ? «Vista la situazione che abbiamo vissuto fino all'altro giorno credo che possiamo tranquillamente utilizzare il termine “emergenza”, anche se non è paragonabile a ciò che è accaduto tempo fa nella vicina Campania». Angela Scelzo 8. continua

Pace sulla questione immondizia Brienza Il «No» del municipio

«E’ necessaria una soluzione definitiva»

«Siamo contro la costituzione dell’Ato»

POTENZA – «La questione rifiuti non è più procrastinabile». E’ così che interviene Aurelio Pace, consigliere provinciale dei Dec, quando si tocca il tasto dei rifiuti. «La Provincia, la Regione e il Comune di Potenza dovrebbero intervenire scegliendo una soluzione definitiva». La riflessione politica del consigliere Pace si spinge verso le soluzioni, annunciando piena collaborazione con tutti gli Enti e con tutte le forze di governo. «I territori non vanno deturpati ma salvaguardati - continua Pace - servono scelte coraggiose, quello che noi vediamo è il gioco dello scarica barile». Intanto Pace annuncia una conferenza per domani mattina alle 11.30 presso la sala commissioni della Provincia in cui, afferma, «proseguiremo il dibattito iniziato trenta giorni fa, nella scorsa conferenza stampa, quando facemmo previsioni fondate sull’emergenza rifiuti». E poi conclude il consigliere Aurelio Pace: «Noi ascoltiamo la gente e leggiamo documenti». Enza Saluzzi

BRIENZA - L'amministrazione comunale burgentina non aderisce alla costituzione dell'Ato Rifiuti Basilicata. E’ stata rinviata l'approvazione della convenzione e del rispettivo statuto. L'altra sera si è deciso di deliberare un documento di richiesta “delucidazioni sul funzionamento del neo organismo”. In pratica non sarebbero chiari i reali costi che il nuovo servizio comporterebbe ad ogni singolo comune. Ma c'è di più. Si richiedono informazioni aggiuntive circa il personale e i mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti urbani, i progetti di raccolta differenziata. Nemmeno la tempistica relativa all'attuazione del nuovo piano di gestione integrato appare chiara. «La questione non è chiara ha detto il sindaco Pasquale Scelzo - per questo e anche alla luce delle ultime vicende in materia di rifiuti, rinviamo l'approvazione della convenzione dello statuto finché non ci saranno chiariti i dubbi riguardo ai costi, sorte di mezzi e personale comunale e tempi di attuazione». a.s.

Acta, i retroscena delle nomine PROVIAMO a capire cosa c’è dietro le nuove nomine all’Acta. Il fatto è il seguente. E' stato rinnovato il consiglio di amministrazione dell'Acta, non è stato nominato un esponente dell'opposizione (novità), e i componenti sono per lo più candidati non eletti alle scorse amministrative (vecchia prassi). Ebbene proviamo a capire i criteri usati. Innanzitutto il biasimevole metodo della sedia a chi non è stato eletto, ma al quale tocca comunque qualcosa o al quale è stato promesso quel posto; classico metodo meritocratico in auge da svariati decenni, e ufficialmente buono solo a gestire biecamente il potere senza alcun buon pensiero per l’efficienza della macchina ammi-

nistrativa. Poi c’è l’esclusione della opposizione, in genere gratificata, per così dire, in ossequio al principio della democrazia, di una postazione, diciamo così “a garanzia”. Questo principio violentato, appunto, per la prima volta, pare, è un principio non del tutto condivisibile. Infatti, guardando alle esperienze passate, sembra più un tipico esempio di consociativismo che qualcosa che ha a che fare con la democrazia e il controllo democratico. Ma tant’è. Si era sempre fatto. Stavolta, invece, abbiamo visto, è stato violato questo principio non scritto. Perché? Si potrebbe pensare alla moneta di ritorno del Sindaco e del centro sinistra ad una opposizione che non

solo non vota il Presidente imposto, ma addirittura abbandona l’aula. Un avvertimento, per così dire. Oppure ci può stare una decisione di attuare totalmente lo spoil system: il pallone è mio e il rigore lo batto io. Altre motivazioni non se ne vedono. Ebbene nell’un caso come nell’altro, quello che è successo è allarmante. Perché denota un appetito di poltrone non più facilmente saziabile. Un fabbisogno di stipendi, gettoni e prebende varie, o di potere spicciolo, fuori di ogni naturale misura. Nessuno, però, si scandalizza più di tanto. Ormai lo stomaco dei cittadini potentini è abituato a macinare le pietre. Ma che si stia varcando la soglia dell’umanamente

sopportabile, è altrettanto vero. L’opinione pubblica, poi, alla fine, finisce sempre per esplodere. E’ questo sistema di amministrare che è vecchio, torbido, buono solo a rimpinzare il ceto politico che siede alla tavola della cosa pubblica, per ricevere vitto, alloggio, e, a quanto si sente dire dalla Puglia, anche lavatura e stiratura, incapace com’è di avere una propria autonoma fonte di reddito, che li renda anche più liberi nella gestione degli affari della politica. C’è un esercito di sedicenti politici che vive di politica, e non per la politica, come sarebbe auspicabile accadesse. Tutti con un bel posticino nell’amministrazione pubblica, e la dispensa dallo stes-

so per via degli incarichi politici. Che bel sistema. Abituati, quindi, a non sudarsi la cosiddetta pagnotta, impiegano ogni energia per la conservazione dello status quo. Che questa sia la situazione, lo sanno anche le pietre, o per dirla in putenzese, anche i pisconi, ma non c’è segnale di cambiamento all’orizzonte. Però è un sistema che non può non implodere, prima o poi, perché è un sistema che rosicchia il patrimonio poco alla volta, senza crearne di nuovo, e alimentando il malcontento in una popolazione apparentemente inerme. Basterà aspettare ancora un po’; il fondo è stato già toccato. Luciano Petrullo

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Venerdì 11 settembre 2009


25 Nel tardo pomeriggio di ieri l’incendio di Acquafredda è stato domato. Ancora chiusa la Ss 18

Maratea: in cenere la pineta Il primo cittadino Di Trani farĂ denuncia alla magistratura: natura dolosa? MARATEA - Continua l'emergenza incendi a Maratea colpita dalle fiamme su piĂš punti del territorio ininterrottamente da martedĂŹ pomeriggio. La situazione piĂš grave è sempre quella di Acquafredda, dove rimane chiusa al traffico per 2 chilometri circa la Ss 18. Altri focolai si sono verificati ieri pomeriggio alla localitĂ Trecchinari e alla Colla, provocando anche la chiusura della Sp3 di collegamento con Trecchina, per alcune ore. Il sindaco Mario Di Trani, intanto, ha annunciato che farĂ denuncia all'autoritĂ giudiziaria, per far luce su eventi di “natura dolosaâ€?. Mentre gli operatori turistici della zona ribadiscono la loro preoccupazione vedendo compromessa la coda di un'estate tutto sommato positiva. L'incendio ad Acquafredda continua principalmente nella parte alta della montagna. Per tutta la giornata di ieri sui cieli della costa tirrenica hanno volato 2 canadair ed un elicottero per spargere materiale antincendio, a supporto al lavoro che va avanti da martedĂŹ pomeriggio senza sosta dei vigili del fuoco, della protezione civile di Maratea, del corpo forestale e del presidio antincendio della ComunitĂ montana lagonegrese di Maratea. ÂŤPer fortuna non ci sono stati segnalati danni a persone - dice il sindaco Di Trani - Ma purtroppo è andata in fumo dopo 60 anni la Pineta di Acquafredda, un polmone di inestimabile valore sia dal punto di

Un incendio

vista naturalistico, sia ambientaleÂť. Sempre in seguito all'incendio, per un tratto di circa 2 chilometri, l'Anas ha chiuso la strada statale 18 “Tirrena Inferioreâ€? che collega Maratea con la vicina Sapri (SA). Nella giornata di ieri, c'è stato un sopraluogo di una squadra di rocciatori per valutare le condizioni di sicurezza del costone sovrastante la strada e per capire se ci sia o meno del materiale da far cadere. ÂŤStiamo facendo tutto il possibile per riaprire la strada

in condizioni di sicurezza nel minor tempo possibileâ€?, dice Di Trani rassicurando gli operatori turistici. La chiusura della strada obbliga i residenti della frazione, i turisti e coloro che si devono spostare da Maratea a Sapri a fare il percorso alternativo per Trecchina, allungando di parecchi chilometri. Poi Di Trani torna sulla natura degli incendi. ÂŤSono 48 ore che Maratea è tormentata dagli incendi - dice - Quindi non possono essere piĂš attribuibili alla cicca di sigaretta buttata dal finestrino o all'autocumbustione. Sono incendi dolosi, dovuti alla sciaguratezza di persone che hanno un interesse economico o a persone malate, come i piromani, che passano il tempo ad appiccare incendiÂť. Maratea, ricordiamo, da martedĂŹ oltre Acquafredda è stata colpita da focolai alle localitĂ Castrocucco, Massa, Santa Maria, Passo Colla e Trecchinari. Troppi incendi per essere solo un caso, sostiene il sindaco, che pensa piĂš ad un disegno per far allontanare da Acquafredda le forze impegnate nello spegnimento delle fiamme. ÂŤTutti questi incendi contemporaneamente - conclude fanno pensare alla volontĂ di qualcuno di far distrarre gli addetti ai lavori dalla zona di maggior interesse economicocommercialeÂť. Nel tardo pomeriggio di ieri l’incendio è stato domato. Francesco Zaccara

Tornano i lupi sul Pollino

In fumo tutti i nostri sacrifici TERRANOVA - Non bastavano i cinghiali, ora ci si mettono anche i lupi a distruggere i nostri sacrifici. Questo quanto ci ha dichiarato la signora Maria al nostro arrivo sul luogo dove, in pieno giorno a ridosso della strada sp 92 che porta a Terranova, tre lupi di notevoli dimensioni hanno attaccato un piccolo gregge di pecore uccidendone due. Abbiamo trovato la pecora, di circa ottanta chili, appena azzannata sotto il ponte Felicelli, riusciva ancora a muovere le zampe posteriori, mentre, il feroce animale le aveva praticamente strappato via la gola. A farne le spese questa volta è toccato all'azienda Lufrano, in contrada Malafida, ma so-

no diverse le denunce di pastori, in tutto il territorio terranovese, che hanno vissuto la terribile esperienza nel vedersi sottrarre qualche capra o pecora da questi animali, ricomparsi in maniera piuttosto decisa in tutta la zona. Il ritorno del lupo nell'area del Pollino dunque, per la felicitĂ degli ambientalisti e per la disperazione degli allevatori che si vedono sottrarre, sotto gli occhi, uno ad uno il proprio bestiame. Un lupo diverso da quello che ha popolato queste montagne, affermano alcuni allevatori. Quello riapparso in questo periodo non ha per niente paura dell'uomo, al contrario di quello a cui eravamo abituati e che difficilmente si

Una pecora sbranata dai lupi

faceva vedere. Qualcuno, azzarda addirittura che i lupi sono stati introdotti nel parco per ridurre la possibilitĂ di estinzione della specie e magari, sono stati allevati in cattivitĂ . Se cosĂŹ fosse, bisognava valutare in maniera diversa l'impatto che avreb-

Pollino, arte e spiritualitĂ a San Severino Lucano /(*$/, SAN SEVERINO - Arte e spiritualitĂ nel week end di San Severino Lucano. Domani una scultura di bronzo di Daphnè Du Barry raffigurante la Madonna di Pollino di 2,20 metri di altezza poggiata su una base di altrettanti metri sarĂ collocata nei pressi del Santuario dedicato alla Vergine e domenica mattina all'alba la statua della protettrice lascerĂ il Santuario per ritornare nella sua dimora invernale. Il taglio del nastro di questo doppio momento dedicato alla Vergine è alle ore 18 con la celebrazione eucaristica, dopo la benedizione dell'imponente scultura è previsto l'intervento. Per l’evento è prevista la partecipazione della scultrice, del vescovo e del governatore De Filippo.

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La bellissima scultura di Daphnè Du Barry

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be avuto sul territorio, soprattutto perchĂŠ di cibo allo stato naturale, necessario per sfamarli. Il lupo ritorna con gravi rischi anche per l'uomo che si avventura da solo nei boschi sia per funghi che per qualche escursione. Stefano Riccardi

La denuncia dell’associazione Amici del Raparo

San Chirico, danneggiata la stele in ricordo di don Francesco SPINOSO - ÂŤUn atto che andrebbe condannato e sul quale interrogarsiÂť. CosĂŹ Antonio Frezza, presidente dell'associazione “Amici del Lago e del Raparoâ€?, definisce quanto accaduto nella scorsa settimana nel piccolo comune valligiano. Ancora una volta, infatti, la stele posizionata sul Monte Raparo in ricordo di don Francesco De Stefano, sacerdote che negli anni addietro aveva inventato una passeggiata presso il monte per trascorrere un momento di convivialitĂ e confronto con i cittadini, è stata estirpata con la conseguente rottura della targa che riportava la scritta: “Sime munsiedde ru stess gran'. Tutto inizia quando l'anno scorso l'associazione, in occasione della rinata passeggiata in montagna, decide di ricordare don Francesco posizionando una stele nei pressi dei resti del secolare faggio, alla cui ombra il sacerdote si sedeva a conversare con i cittadini. Trascorrono trenta giorni e la stele viene ritrovata a circa 30 metri di distanza, estirpata dal terreno e con molta probabilitĂ trascinata con un mezzo adatto. Partono le prime denunce e l'associazione decide di non soprassedere all'accaduto, ripetendo il gesto il 2 agosto 2009 alla presenza anche del neo eletto sindaco Pasquale De Luise. Ma, ancora una volta, a distanza di quasi un mese, sembrerebbe che il danno sia stato arrecato intorno al 30 agosto, la stele viene estirpata. ÂŤE' un atto gravissimo perchĂŠ reiterato - commenta Frezza - un gesto che non colpisce l'associazione ma l'intera cittadinanza e societĂ civile perchĂŠ tali episodi non dovrebbero verificarsi, tanto meno in un piccolo comune di soli 1500 abitanti, e che non

Il monte Raparo

andrebbero sottovalutati. Non sappiamo se considerare il gesto un atto di intimidazione contro la nostra associazione o nei confronti della figura del parroco, seppure crediamo sia piĂš probabile la prima opzioneÂť. Un'associazione quella degli “amici del lago e del Raparoâ€? che nasce 4 anni fa e si occupa di promozione del territorio e dei prodotti tipici presenti con tre eventi l'anno ma anche con diversi momenti formativi sui temi pregnanti dello statuto. Oltre 40 i soci che sono rimasti sbigottiti di fronte al ripetersi di un gesto che non ha razionalitĂ , molta la solidarietĂ ricevuta dall'associazione dai cittadini. E mentre si procede con un' altra denuncia da cui ÂŤnon credo caveremo nienteÂť, afferma Frezza, si ragiona sul da farsi perchĂŠ aggiunge il presidente: ÂŤNoi non ci fermiamo, continuiamo le nostre attivitĂ perchĂŠ l'associazione ha sempre creduto di poter essere utile alla crescita del territorio e non può arrendersi di fronte a simili gestiÂť. Francesca Gresia

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VenerdĂŹ 11 settembre 2009


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L’assessore Loguercio convoca le parti. Aurelio Pace: «I lavori siano tempestivi ed efficaci»

Ginestra-Barile: il 16 nuovo vertice GINESTRA - I circa millecinquecento automobilisti in transito sulla GinestraBarile devono ancora aspettare qualche giorno per sapere se questa strada rientrerà nel piano di provincializzazione e,soprattutto se verrà messa in sicurezza prima dell'inverno, per evitare che si ripetano i numerosi incidenti dell'anno scorso. Per mercoledì 16 settembre presso il Dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata si discuterà della strada GinestraBarile per pervenire all'attuazione di azioni istituzionali volte alla risoluzione delle note problematiche

inerenti questa strada. «L’intervento - precisa Loguercio - sarà suddiviso in 2 trance: la prima necessaria per la messa in sicurezza della strada, da condurre in tempi brevissimi a cura dell'amminstrazione che ne assumerà la gestione provvisoria, e la seconda da affidare alla Provincia di Potenza che la utilizzerà al termine del processo di "provincializzazione" della strada stessa, processo da avviare nell'immediatezza e che presumibilmente sarà concluso entro l'anno». «In ogni caso – conclude l’assessore Loguercio - si seguiranno i percorsi utili a tenere in esercizio l'infrastruttura

viaria in modo che gli utenti la possano percorrere in piena sicurezza». Sulla questione è intervenuto anche il consigliere provinciale Aurelio Pace. «Prendiamo atto, seguendo con attenzione l'evolversi della situazione, di come la Provincia di Potenza abbia fin ora risposto alle denunce dei sindaci di Barile e Ginestra, e dell'impegno preso in questi giorni perché quel tratto di viabilità, fino ad oggi ignorato, divenga competenza dell'Ente. Auspichiamo che la Regione Basilicata dia al più presto il suo consenso formale a tale passaggio, ma soprattutto che i lavori di messa in sicurezza siano

tempestivi ed efficaci. L'unica strada percorribile non può essere quella che chiude una via di comunicazione, come non è possibile ignorare le difficoltà forti che questa presenta. Sulla Ginestra-Barile i cittadini devono poter transitare senza temere pericoli. La minoranza farà la sua parte in Consiglio provinciale perché, a sovranità acquisita, la Ginestra-Barile possa essere adeguata ai corretti standard di percorribilità, sperando che i programmati tavoli tecnici ed istituzionali non si riducano ad un inconcludente rito di cui i cittadini possono legittimamente fare a meno». Il Sindaco di Ginestra

La Ginestra-Barile

Fabrizio Caputo contattato ha riferito: «ormai l'iter procedurale su come intervenire su questa strada è già in modo. La Regione e la Provincia si stanno movendo in perfetta sinergia. E la pros-

sima settimana si quantificheranno gli interventi da fare subito, prima dell'arrivo dell'inverno. Ecco perché non ho chiuso la strada, ho ricevuto promesse immediate di intervento».

Melfi Molte questioni rimangono al palo anche dopo l’incontro dei giorni scorsi

Quale maggioranza per Melfi? Clima politico surriscaldato tra voci e smentite e sullo sfondo le elezioni regionali MELFI — C'è o non c'è la maggioranza di centrodestra a Melfi? Questo è l'interrogativo di fondo emerso a margine della riunione tenutasi l'altra sera. Un dibattito che non ha lesinato momenti di forte discussione e di aspro confronto, evidenziando tangibili diversità di vedute all'interno del centro destra federiciano. Sono stati affrontati vari punti all'ordine del giorno, fedelmente riproposti da quel documento presentato tempo fa da tutti i consiglieri del Pdl, assolutamente meritevole di un serio approfondimento. Questione di metodo, di coinvolgimento e di assetto politico, che si intrecciano con questioni di visibilità, di posizioni e di future candidature. Sullo sfondo vi è sempre la disputa tra il sindaco e il “convitato di pietra”, come lo stesso Sindaco ama definire il consigliere regionale Nicola Pagliuca, citazione avvenuta anche nel contesto dell'ultimo consiglio comunale, perché spesso in sua assenza si dibatte

MELFI L’Avo ricorda Fasanella MELFI - Oggi cade il trigesimo della morte di Giustino Fasanella e l'Avo, attraverso una lettera che pubblichiamo del presidente lo lo vuole ricordare. Giustino Fasanella,nato a San Fele l'undici dicembre 1939. Docente di materie tecnologiche nel I' Itis di Melfi. Dal 1986 era iscritto all' Associazione Avo, all'interno della quale ha ricoperto anche cariche direttive , dando impulso ai programmi dell' Associazione e impegnandosi in prima persona per soddisfare le necessità dei pazienti ricoverati nell' Ospedale di Melfi. Recentemente si era associato anche alla “Gigi Ghiotti” per fornire supporto agli ammalati terminali e alleviare al massimo le loro inevitabili sofferenze. « Il ricordo di Giustino . spiega il presidente Lagatta - rimarrà incancellabile nei nostri cuori per la tua grande umanità e disponibilità nei confronti di tutti e soprattutto nelle corsie dell'ospedale di Melfi. E’ sempre stato un grande amico sensibile verso la sofferenza e i problemi altrui, sempre pronto ad offrire il suo conforto e il suo aiuto sia materiale che spirituale». Un consiglio comunale di Melfi

pubblicamente della leadership del Pdl melfitano. Una vicenda che resta tutta da risolvere, soprattutto in prospettiva regionali, con i due che nutrono ambizioni elettorali, ognuno forte delle proprie convinzioni e dei legami stabiliti all'interno della Casa

Berlusconiana. Un film già visto in occasione delle politiche 2008, anche se questa volta i protagonisti vorrebbero un finale diverso, soprattutto Pagliuca che la scorsa primavera, per ragioni di partito, accettò una candidatura di servizio ben consape-

Romano: «Intervenite sulla Ofantina» RUVO DEL MONTE - Si è aperto un nuovo capitolo legato alla viabilità precaria nel Vulture-Melfese. Questa volta a far discutere è l'importante arteria viaria “Ofantina” (strada statale 401), che collega la vicina Puglia alla Campania, attraversando per circa quindici chilometri la nostra regione. Questa importantissima strada statale è attraversata frequentemente da automobili e mezzi pesanti, che costituiscono l'ingente traffico proveniente dalle regioni confinanti e dall'area industriale di San Nicola di Melfi. Purtroppo, secondoil primo cittadinodi Ruvo del Monte, Donato Romano, sul tratto lucano dell'Ofantina ci sono tuttora delle criticità, che andrebbero risolte al più presto. Ricordiamo che Ruvo del Monte è uno dei centri lucani interessati da vicino dalla questione “Ofantina” - strada statale 401. Il problema relativo all'arteria viaria è legato soprattutto «a tratti non adeguati a sostenere l'ingente traffico veicolare, poiché alcuni di essi si restringono in diversi punti - ha sostenuto il sindaco ruvese, Donato Romano -. Infatti, in questi anni, sono stati realizzati interven-

ti di ordinaria manutenzione sulla strada “Ofantina”, ma non significativi». Romano si è, poi, espresso sulla notevole mole di automezzi presenti quotidianamente sull'Ofantina. «La strada in questione che interessa ben tre regioni (Puglia, Campania e Basilicata) e che collega l'area industriale di San Nicola di Melfi, dove vi è l'insediamento Fiat con isuoi indotti -ha proseguito ilsindaco di Ruvo del Monte - è attraversata giornalmente da numerosi automezzi, che rappresentano un potenziale pericolo su una strada che presenta strozzature, restringimenti e curve pericolose per vari chilometri». Inoltre, il primo cittadino di Ruvo del Monte, Donato Romano, ha ricordato che nel mese di settembre del 2004, attraverso una delibera consiliare, il Comune di Ruvo chiedeva all'Anas di procedereall'ammodernamento della strada statale 401 - “Ofantina” «Purtroppo, però - ha ribadito con fermezza Donato Romano - gli interventi svolti fino a questo momento sulla strada non sono risultati essere significativi e risolutivi del problema». Donato Pavese

vole di non avere chance di elezione. In questo contesto si inseriscono ambizioni locali da parte di consiglieri stanchi di accettare ruoli di secondo piano riconducibili a semplici yes-man, senza poter incidere realmente sull'amministrazione cit-

tadina. E' questo il problema avanzato dal capogruppo del Pdl Egidio Giorgio, che va oltre le semplici questioni personali, chiedendo una maggioranza realmente partecipe in cui gli assessori e la Giunta non siano semplicemente il braccio esecutivo del sindaco Navazio, ma capaci, invece, di esercitare un ruolo significativo e propositivo. Navazio dal suo canto rivendica autonomia e libertà di agire senza dover obbligatoriamente, per ogni decisione, coinvolgere tutte le componenti della maggioranza. Questione di abitudini, visto che finora ha sempre agito così. Nel frattempo Navazio ha spedito, tramite posta, a tutti i consiglieri il regolamento urbanistico, altra questione spinosa, bypassando la preventiva discussione all'interno della maggioranza come, invece, richiesto dal capogruppo Giorgio. Le parti alla fine della riunione si sono date tempo, entro la fine del mese,

per esaminare tutte le questioni sul tavolo, con l'obiettivo di trovare un'intesa che al momento non c'è. Il Pdl pretende meno proclami e più fatti concreti. Senza dimenticare il particolare che numericamente la maggioranza in consiglio non è così schiacciante come nel recente passato. Questo è il dato che al momento, impedisce qualsiasi rimpasto o revoca di delega in giunta. Masserini con il suo voto può risultare determinate, nell'ambito di un centro destra che conta solamente undici voti favorevoli. Tanto più che Navazio è restio ad ogni ipotetico ingresso, in sostituzione dell'Albanese, che nel frattempo ha rifiutato di dimettersi, per non aprire un autentica corsa alla poltrona, che inevitabilmente scontenterebbe qualcuno, aumentando i dissapori esistenti. Se proprio dovrà revocare il mandato, Navazio terrebbe per sé la delega alle attività produttive, mantenendo l'assetto che prevede, l'idea originaria dei sei assessori. Emilio Fidanzio

Coltivavano marijuana, scarcerati Sono stati tutti scarcerati nella tarda mattinata di ieri i tre uomini arrestati mercoledì per aver messo in piedi una piccola piantagione di marijuana. Sono Gerardo e Antonio Patanella, rispettivamente padre e figlio di 48 e 21 anni, e Vincenzo Nicola di 46, tutti residenti a Melfi. Il Tribunale ha annullato l'arresto del più piccolo di loro, Antonio Patanella, difeso dall'avvocato Maria Rita Di Ciommo, che era stato accusato di aver ostacolato le attività di polizia. Il Tribunale ha stabilito anche per gli altri due che non c'è motivo di prolungare la custodia cautelarein carcere.Ilprocesso ècominciato ieri mattina per direttissima, dato che gli arresti sono stati compiuti in flagranza di reato. Mercoledì mattina i poliziotti del locale commissariato erano riusciti a localizzare l'orticello ben mimetizzato tra gli ulivi di proprietàdi GerardoPatanella incontrada Macete, zona Serre di Melfi, e quando erano sopraggiunti Gerardo Patanella e Vincenzo Nicola, alle prese con le opere di manutenzione delle piantine, si era proceduto con gli arresti. In totale sono state seque-

Piante di marijuana

strate una ventina di piante di cannabis, oltre a cinque grammi di cocaina. Ora i tre devono rispondere di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti. Gli avvocati hanno chiesto tempo per preparare le difese e il processo è stato rinviato al 24 novembre. Leo Amato

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Genzano Riunione della Commissione consiliare per discutere del commissariamento

«Mai visto nulla di simile» Discarica di contrada Mattinelle, parla l’esperto Giannantonio Genchi GENZANO DI LUCANIA - Il commissariamento deciso dalla Regione, ed una caterva di dubbi. È questo il binomio che si è imposto nell'ultima riunione (tenutasi mercoledì pomeriggio) della Commissione Consiliare costituitasi per valutare il progetto di una piattaforma di trasferimento rifiuti da realizzarsi in c.da Mattinella, già sede di una bacino di raccolta per “indifferenziati” ancora in funzione. Baldassarre stavolta era assente, e ad esprimersi è stato Giannantonio Genghi, anch'egli esperto del settore, il quale si è chiaramente pronunciato: «La visita di quella discarica mi ha sconcertato, poiché non avevo mai visto nulla del genere, nemmeno in Romania, dove mi reco spesso per lavoro». Inoltre l'ingegnere materano afferma di aver notato (e fotografato), nel corso del suo sopralluogo all'indomani dell'incendio del 14 giugno scorso, il telo di contenimento, affiorante dai rifiuti, in fiamme; il che contraddice la relazione ufficiale, stilata dai tecnici dell'ARPAB, secondo la quale non v'erano rischi in tal senso. «Non avrebbero mai potuto affermarlo in ogni caso precisa Genghi - non essendo il telo in questione provvisto di sensori piezometrici; e comunque - ribadisce -, in quell' “immondezzaio” non esiste nulla che sia a norma, e basterebbe una semplice visita dei carabinieri del Nas per farla chiudere». Contestata anche (sia da Rocco Di Bono che dallo stesso ingegnere) la “ripresa condizionata”, anziché “con condizioni”, permessa al gestore: “sfumatura linguistica” che - dicono - «ha di certo permesso una attuazione più superficiale delle prescrizioni»; le quali, oltretutto, secondo il rappresentante della CIA (Ottorino Lagi-

nestra), «paradossalmente fanno riferimento al “punto 4” di una relazione stilata, prima della devastazione operata dalle fiamme, da tecnici della stessa Comunità Montana, ente “proprietario” della discarica». E ancora un' ultima osservazione di Genghi, a proposito dei controlli effettuati: «Mi risulta siano stati fatti due prelievi, entrambi inutili: uno a monte del bacino, non idoneo a sondare eventuali fughe di percolato; l'altra nelle acque del fiume Bradano, a meno di una settimana dall'incendio, quindi troppo presto affinché potesse rivelarsi significativo. «Andrebbero piuttosto effettuati dei sondaggi in profondità fra i rifiuti - conclude -, il che permetterebbe sia di constatare lo stato reale del telo che di accertare la presenza di eventuali materiali pericolosi ivi confluiti». La sindacalista Giovanna Lepore, intervenuta spesso, si è invece auto-accollata il ruolo di “avvocato del diavolo”, cercando di riportare la discussione su quelli che riteneva fossero i giusti binari ogni volta che si sconfinava, a suo parere, oltre gli intenti per i quali il gruppo si è costituito oltre tre mesi or sono. Ma, in sostanza, oltre le innumerevoli teorizzazioni resta un fatto: mentre la Regione annuncia impavida che questa nuova discarica, assieme alla raccolta differenziata (unico lato positivo della faccenda) “s'ha da fare”, le perplessità che attanagliano la Commissione sono ancora tante. L'altro giorno, l'ufficio tecnico ha trasmesso il tanto atteso progetto definitivo. Genghi lo esaminerà nei dettagli in tempi brevi, ma i dubbi di Maria Palma, presidente dell' “emanazione” consiliare, sono volti soprattutto ai due decreti (1898/08 e 1504/09, uno dei quali “an-

Un patto di amicizia tra Assisi e Ripacandida RIPACANDIDA - L'amministrazione comunale di Ripacandida nei giorni 3e 4 ottobre prossimi, cosi come tutta la Basilicata, sarà presente ad Assisi per partecipare all'accensione della lampada votiva in onore di San Francesco. Negli stessi giorni procederà alla stipula di un patto di amicizia con il Comune di Assisi, giacche il Santuario di S. Donato è già gemellato con la Basilica di S. Francesco di Assisi dal 2005, per il grande patrimonio artistico e storico dei loro meravigliosi affreschi. Infatti, il Santuario di Ripacandida è definita la “piccola Assisi della Basilicata”. Le due amministrazioni quella cara a S. Francesco e quella cara a San Donato stringeranno un patto di amicizia, per incominciare un percorso comune a largo raggio. Questo evento è veramente eccezionale e storico per la comunità Ripacandidese, in virtù del fatto che il Comune di Assisi ha stabilito di procedere alla stipula di tale patto con solo cinque Comuni d'Italia, e quello con il Comune di Ripacandida sarà il primo patto. Avvicinato il vice Sindaco Antonio Lettieri del piccolo centro del vulture che il 3 e 4 ottobre sarà presente ad Assisi, ha riferito: “ per noi ad ottobre si apre un cammino di pace e di religiosità eccezionale con Assisi.Voglio ricordare, che l'Amministrazione Comunale di Ripacandida nel mese scorso ha stipulato un gemellaggio con il Comune di Auletta (SA) città dove si venera S. Donato da Ripacandida, tutto nell' ottica di aprirsi ad altre realtà cercando di promuovere quella sacca di turismo religioso su cui questa amministrazione Comunale punta tantissimo, ma soprattutto per la grande fede verso il nostro concittadino S. Donato da Ripacandida, da noi chiamato S. Donatello per distinguerlo da S. Donato vescovo e martire patrono di Ripacandida”. Da Ripacandida, per il prossimo 3 e 4 ottobre partiranno alcuni pullman alla volta di Assisi. lo. zo.

nulla” e contemporaneamente “integra” l'altro!) i quali rendono lo stesso progetto esecutivo. Si esige dunque chiarezza - queste, le conclusioni messe a verbale - e la si chiede proprio alla Regione, «affinché possano finalmente sciogliersi - puntualizza la dott.ssa Palma - le (almeno apparenti) contraddizioni contenute nelle delibere in questione; possibilmente

esprimendo in termini comprensibili per tutti ciò che di fatto dai due testi emerge. A mo' di esempio: cosa significa, la dicitura “discarica di servizio e soccorso”?». La paura, insomma, c'è. Ed è quella che «nel cerchio tracciato dalle belle parole delle Istituzioni si possa continuare, in realtà, ad andare barbaricamente avanti a suon di “proroghe e fuoco». Gianrocco Guerriero

La discarica di Genzano

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28 I consiglieri Venticelli e Di Bono segnalano discariche abusive

Ginestra

Genzano di Lucania, «Sos scempio ambientale»

Premio Ciriello La soddisfazione del Comune

GENZANO - “Sos scempio ambientale”: è lo slogan siglato dai due consiglieri di minoranza, Salvatore Venticelli e Rocco Di Bono. È la trama di un serial a puntate, ma andiamo per gradi. In data 7 novembre 2008, i due consiglieri, hanno segnalato ai carabinieri la presenza di una discarica abusiva sulla GenzanoBanzi Primo Lotto, a poche decine di metri dal ponte che collega la bretella all'ingresso del Liceo Scientifico “E. Majorana”, sulla provinciale per Potenza. È in causa un tratto di strada molto frequentato da gente che pratica footing, passeggia e si concede qualche piccolo relax. Lungo il ciglio della stessa vegeta una rigogliosa coltura di vigneti, contaminata da residui di ristrutturazioni di case, di appartamenti e da lastre di eternit contenenti amianto, riversato nei terreni sottostanti, con gravi rischi per la salute pubblica oltre che per l'inquinamento ambientale. Nonostante il sopralluogo dei carabinieri, dopo la nota dei due consiglieri, ad oggi, l'amministrazione non ha preso gli opportuni provvedimenti né per la bo-

Da sinistra i rifiuti nei pressi della Genzano-Banzi. A destra quella di contrada Sterpaio

nifica dell'area né per il ripristino dello stato del luogo. «L'amminstrazione comunale deve vigilare e sanzionare i cittadini che riducono il territorio a discarica» -ammonisce il consigliere Salvatore Venticelli, che non esita a segnalare la presenza di altre mine-discariche nel territorio di Genzano. Difatti in Contrada Sterpaio è stato rilevato un nu-

mero elevato di elettrodomestici di ogni tipo: lavatrici, televisori, frigoriferi, batterie dimesse di macchine, resti di materassi, sacchi pieni di spazzatura e materiali di vario genere. L'intero marciume è disseminato lungo una folta vegetazione di querce. «Gli assessori all'Ambiente e all'Agricoltura devono darsi una mossa - incalza il consigliere Venticelli - prima che lo scempio

ambientale giunga al suo epilogo». Le lamentele dei cittadini affiancano quelle del consigliere. «È auspicabile la destinazione di questo materiale in un'area di demanio pubblico che possa essere attrezzata opportunamente con bidoni, lavatrici, frigoriferi vecchi e tutto ciò che risulta ingombrante» - commenta l'opinione pubblica. Angela Menchise

NEL piccolo centro del Vulture è stata accolta con soddisfazione la notizia della Comunità Montana del Melandro con sede a Savoia di Lucania che ha istituito la 2^ edizione Premio “Raffaele Ciriello”, un concorso di merito scolastico in memoria del fotoreporter lucano, originario di Ginestra, ucciso il 13 marzo del 2002 a Ramallah (Palestina) nel valoroso esercizio della sua professione. Questo concorso di merito scolastico consiste nel premiare gli studenti delle scuole medie superiori, dei centri facenti parte della Comunità Montana del Melandro, che nell'anno scolastico 2008/2009 hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti. La cerimonia di premiazione degli studenti beneficiari,intutto otto,èstata fatta lo scorso 5 settembre nel Comune di Sant'Angelo le Fratte. Alla cerimonia di premiazione sono stati invitati anche i familiari di Raffaele Ciriello e l'Amministrazione Comunale del piccolo centro arbereshe. Il Sindaco Fabrizio Caputo, intervenendo a questa manifestazione ha detto: l'idea di dedicare un premio ad un nostro concittadino ci inorgoglisce e ci fa onore. I temi che Raffaele Ciriello voleva raccontare erano di estrema

attualità. Dava voce alle immagini, andando dove c'era da raccontare. Mi auguro che nasca un gemellaggio tra il nostro Comune e le vostre comunità. Vi invito fin da ora al concerto per la Pace, alla memoria di Raffaele Ciriello, del prossimo 26 dicembre”. La comunità arbereshe è soddisfatta di questa iniziativa alla memoria di Raffaelle Ciriello, che a sette anni dal suo barbaro assassino, lo si ricorda ancora in Basilicata. Per non dimenticarlo, Ginestra, ogni anno, indice un premio fotografico alla sua memoria, nel quale partecipano scuole ed amatori della fotografia, con foto significative, che richiamano la pace, la fratellanza e la solidarietà. A. Raffaelle Ciriello trascorse, durante il periodo estivo, buona parte della sua infanzia e adolescenza a Ginestra, presso zii che abitano, ancora adesso, nella piazza centrale del paese intitolata alui. Girava,già allora,con una macchina fotografica riprendendo processioni, volti di anziani, sguardi di bambini, scorci del paese. Queste foto, custodite dalla moglie, furono apprezzate da tutto il paese, il giorno dell'inaugurazione della piazza A. Raffaele Ciriello. l. z.

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Lavoro come se fosse l’ultimo giorno. Ma so che tra un po’ sarò ancora qui»

Buccico vuota il sacco Immobilismo, politica superata: il sindaco risponde a chi lo critica «VIVO quest’esperienza convinto che da un giorno all’altro possa finire e io torni a fare l’avvocato a tempo pieno. Ma tanto so che fra un po’ di tempo sarò ancora qui». Il sindaco Emilio Nicola Buccico sa di non essere in un momento idilliaco, si lascia andare non ad un amaro sfogo ma ad una valutazione che non trascura critiche e stoccate, come nel suo stile, avendo dalla sua, spiega , il grande amore per la sua città, per la sua Matera. Sul ruolo di Guido Viceconte avverte: «Se si tratta di un pretesto totemico nei miei confronti, non lo accetto perchè ho un gruppo umano capace, vivo che mi sostiene. Mi sono doluto delle smagliature di un partito che deve crescere e nascere bene e in Basilicata c’è bisogno di un partito liberale di massa...» Dicono che i cittadini si sono pentiti di non averlo votato? «Questa valutazione è solo frutto di opinioni personali. Non possiamo sottovalutare il fatto che, come scrive oggi Marcello Pera su “Il Foglio”, l’econo-

mia è precaria, i partiti vivono momenti di incertezza, non sono più sede di confronto ideologico anche esaspserato, come esisteva una volta e manca il rapporto con i cittadini, per rappresentarne la tutela». In questo contesto come colloca il caso-Matera?« Io vengo da un accordo politico fra una forza qualificata di centrodestra e più forze civiche che hanno dimostrato di aver abdicato, fallendo il loro compito con una diaspora. Tutto ciò ha impedito la saldezza della maggioranza che può aver dato l’impressione di un percorso non sereno. Ma invece non è così. La cronaca di questi anni andrà scritta fra qualche anno. Negli ultimi due ani d’altronde, abbiamo assistito a cambiamenti di cambio e a fenomeni di “laurismo” politico. Ci si rende conto che gli sforzi e le aspirazioni non trovano corrispondenza». In politica ci si sente spesso soli. Lei vive questa condizione? «I partiti non sono più quelli di una volta. Il PdL sta attraversando una fase di nuova formazione, da un partito che aveva una sto-

ria, una tradizione, protocolli e consuetudini che non esistevano nell’altro partito che era più mediatico. In questa fusione io ho invocato maggiore confronto, capacità ideologica. I partiti ormai sono in secondo piano. Non c’è solo la PdL, ma c’è anche la crisi del Pd con le dimissioni di un segretario cittadino storico, con i conflittualismi che emergono da tutte le parti. Non ci si riesce a riappropriare del ruolo della politica. Per questo lavoro sempre come se domani dovessi cessare di fare il sindaco. Lavoriamo in una condizione di continua marginalità e per questo io, per primo, non ho mai preso l’indennità di sindaco e ho ridotto notevolmente le spese della politica. In questo quadro ci sono alcuni aspetti che hanno segnato il punto di distacco che hanno segnato il modo di fare politica e su cui ho puntato, a cominciare dalla marginalità sociale. Extracomunitari, portatori di handicap, anziani hanno potuto contare su servizi maggiori con fondi che abbiamo incentivato». Il lavoro, per Buccico, non deve diventare arma di ricatto. «Ho aspettato che passassero le ele-

zioni per stabilizzare i precari della città. E oggi posso dire di esserci riuscito». Rispedisce al mittente le accuse di immobilismo anche sotto il profilo culturale, rimarcando l’obiettivo finale della sua attività: Matera capitale della cultura nel 2019. «Abbiamo cominciato con la nascita del museo demoantropologico e poi con il concorso internazionale per piazza della visitazione, fino al recupero della Cava del Sole per la quale stiamo ottenendo richieste che valuteremo all’insegna della qualità». A chi lo accusa di giustizialismo risponde chiarendo: «Ho indotto un grande spirito di legalità nell’attività amministrativa, di rinnovo della democrazia». L’Udc di Casini ha un orientamento a livello nazionale che Buccico dice di comprendere: «Vogliono mantenere le loro posizioni. Sotto il profilo locale, vedremo cosa decideranno». La città attende, in queste ore, i provvedimenti successivi all’approvazione della variazione di bilancio che porterà alla stabilizzazzione degli Lsu e alla redazione del Pia-

Il sindaco Emilio Nicola Buccico

no Strategico. L’opposizione ha chiesto di scindere le due voci principali, accusando l’amministrazione di voler provocare un atto irresponsabile. Buccico spiega, senza mezzi termini: «E’ una tempesta in un bicchiere d’acqua per la quale sono state usate anche parole sproporzionate. Invito dunque alla moderazione linguistica e sono pronto a presentarmi con tutti i miei vocabolari per parlare con i consiglieri dell’opposizione. Siamo disponibili ad ogni richieste, ma devono essere seguite tutte le regole della tecnica amministrativa». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

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Matera


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Ferrosud, il giallo della crisi Le commesse potrebbero garantire l’occupazione, ma niente si muove

Lo stabilimento Ferrosud

IL futuro produttivo e occupazionale della Ferrosud non cessa di destare preoccupazione. Lo stabilimento meccanico specializzato nella realizzazione di carrozze ferroviarie, da tempo versa in uno stato di crisi nonostante vi siano commesse capaci di integrare anche gli 80 lavoratori in Cigs( cassa integrazione guadagni straordinaria). Nel corso di un incontro con i lavoratori in cassa integrazione a cui hanno preso parte i rappresentanti sindacali Giuseppe Giannella ( Fiom Cgil), Giuseppe Grieco (Uilm Uil) e Angelo Giasi (Fim Cisl), è emersa la decisione di organizzare per il prossimo 22 settembre un'assemblea in fabbrica che coinvolga anche i 40 dipendenti in servizio e discutere sul futuro lavorativo di una fabbrica che continua regolarmente ad avere commesse da Trenitalia. Attual-

mente nello stabilimento della zona industriale di Jesce si registrano le commesse di alcune carrozze “ religiose” per i viaggi speciali a Lourdes, diverse realizzazioni di carrozze-cuccette e 19 carrozze da trasformare in semi-pilota. Una mole di lavoro consistente che richiederebbe in servizio altri lavoratori, delineando, di fatto, un quadro occupazionale degno di un rilancio lavorativo. Ai 40 lavoratori in servizio nella zona industriale di Jesce vanno aggiunti 30 operai impegnati in cantieri esterni (officina grandi lavorazioni di Foggia, Orient Express di Venezia e diverse officine di Trenitalia). Nel corso dello stesso incontro si sono decise le eventuali azioni di lotta da perseguire per sensibilizzare le istituzioni a definire una strategia stabile che ossa dare garanzie alle famiglie

dei lavoratori preoccupati per il futuro incerto dell'azienda. Altro nodo da sciogliere riguarda la situazione dei lavoratori in cassa integrazione che nonostante gli interventi di diversi esponenti politici ed istituzioni non riescono ad avere una certa regolarità nella riscossione degli ammortizzatori sociali. «L'iniziativa -hanno spiegato i sindacalisti Giuseppe Giannella e Giuseppe Grieco- intende mettere a punto azioni di sensibilizzazione a vari livelli istituzionali e nei confronti dell'azienda per l'attuazione di piani di rilancio delle attività e per favorire il rientro degli 80 dipendenti in cassa integrazione straordinaria, che non hanno ancora ricevuto dal maggio scorso il pagamento delle spettanze». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Variazione al bilancio. L’assessore replica al Pd

Quintano chiarisce «Non ho mai approvato quello sdoppiamento»

Il Comune di Matera

«LA manovra di bilancio non può che essere unitaria». L'Assessore Comunale al Bilancio Eustachio Quintano fa definitivamente luce e chiarezza in riferimento alle note diffuse nei giorni scorsi dai consiglieri del Pd in merito al provvedimento di variazione di bilancio, che passerà al vaglio del Consiglio Comunale nei prossimi giorni. «Mai è stato dato l'assenso, né da parte mia, né da parte della responsabile dell'Ufficio - spiega l'Assessore Eustachio Quintano circa la possibilità di sdoppiamento del provvedimento, che tecnicamente non è possibile. E valga il vero! Lo ho chiarito a più riprese ai consiglieri, nel corso della riunione della Commissione del 7 settembre scorso; e ciò è stato ribadito dal dirigente di settore e attestato dallo stesso Collegio dei Revisori, presente alla seduta. Il tutto trova puntuale riscontro nel verbale stilato in sede di Commissione stessa». L'Assessore al Bilancio, al tempo stesso, nell'illustrare il provvedimento, ha portato a conoscenza di tutti consiglieri presenti del

fatto che lo spacchettamento del provvedimento è possibile in sede di Consiglio Comunale, attraverso la proposizione di una apposita mozione all'ordine del giorno che consenta di dividere le diverse voci che compongono l'unitaria variazione di bilancio, rendendole così singoli ed autonomi punti all'ordine del giorno. «Proprio in merito a questa possibilità, considerata la delicatezza dell'argomento, ed anche nella consapevolezza della eventualità di non registrare una maggioranza sul voto dell'intero provvedimento, ho chiesto io stesso il parere al Segretario Generale, che mi ha confermato la fattibilità dell'operazione così come illustrata ai consiglieri. Ma la vera strumentalizzazione dove sta? - si chiede l'Assessore Quintano Questa Amministrazione ha sempre avuto a cuore le sorti dei venti ausiliari del traffico, dimostrandolo ampiamente e facendo il possibile per salvaguardare il lavoro. A questo punto, chi sta giocando veramente sulle persone e sulle famiglie per inseguire sterili fini politici?» matera@luedi.it

NICOLETTI NON È ASSESSORE AI LL.PPP. E P.I Giammichele Vizziello è titolare Come erroneamente scritto nell’articolo pubblicato ieri, sui disagi dei genitori e dei docenti del rione Agna, dal titolo: «Non dividerete i nostri figli», Emanuele Nicoletti non è assessore alla Pubblica Istruzione. Quest’ultimo assessorato, come quello ai Lavori pubblici spetta a Giammichele Vizziello. Ce ne scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.

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30 Matera I lavoratori si riuniranno in assemblea il 22 settembre. Invitati anche i dipendenti ancora in servizio


«Voglio tentare di vincere e vivere un’esperienza diversa dal solito con la mia famiglia»

In fila per un sogno da vivere In tanti si sono presentati ai provini per il gioco di Raiuno “Affari tuoi” DUE giorni di provini per “Affari tuoi”, il noto programma di Rai Uno, trasmissione di grande successo che da qualche anno registra un pubblico vasto e fedele. Ieri i responsabili del programma hanno selezionato, tra mattina e pomeriggio, circa 180 persone e oggi ne selezioneranno altri 180 sempre all'hotel Palace. «E’ una trasmissione di grande successo- ha spiegato Riccardo Favato, redattore della produzione - proprio per la sua capacità di rendere gli italiani visibili gli uni agli altri, di metterli in condizione di relazionare e di confrontarsi, pur utilizzando una struttura di gioco molto semplice. In tanti hanno il desiderio di partecipare ai provini e alla trasmissione; quest'anno il numero delle richieste è aumentato rispetto alle precedenti edizioni, probabilmente il fattore “crisi economica” influisce molto. La gente arriva qui con entusiasmo e speranzosa di poter realizzare un desiderio che accomuna persone di tutte le età; soprattutto in loro si scorge la voglia di sfidare la fortuna». Ed è proprio questo che è emerso dalle parole di alcuni partecipanti che abbiamo incontrato, mentre aspettavano di entrare in una delle due stanze dove si svolgevano le selezioni. «Non speravo proprio - ha detto Giovina Pepe di Melfi - che mi chiamassero e invece mi hanno contattata telefonicamente, dicendomi di presentarmi per fare il provino. Mi auguro che questo sogno possa continuare perché mi piacerebbe tanto partecipare alla trasmissione per tentare di vincere, ma soprattutto per fare

Da sin: Loponte, Piciulo, Doveta, Pepe e Largo

un'esperienza diversa». Spera di poter vivere un'esperienza televisiva anche Egidio Largo di Policoro che ritiene che il programma offra un'occasione importante per la propria vita, ma anche perché dà la possibilità di confrontarsi e conoscere altre persone provenienti da tutte le regioni d'Italia. «Sono già molto contento - ha detto Largo - perché mi hanno contattato e non nego di voler

partecipare, non solo per il gioco, ma per vivere anche pochi momenti in televisione». Tra i partecipanti anche tanti pensionati, così come ci ha spiegato Valerio Saveri della produzione, ma anche tante persone attratte dal “rischio” e dalla “sfida”. Alle selezioni oggi prenderanno parte anche alcune coppie per l'altra formula del programma che prevede la partecipazione di giovani sposi.

Multe salate anche se fumano per strada Convegno anche oggi

Guerra al tabagismo Ematologi il sindaco vieta la vendita a confronto ai minori di 16 anni a Matera

Una giovanissima fumatrice

PROSEGUE l’attività di contrasto ad alcol e fumo da parte dell’amministrazione comunale. Con un’ordinanza per la quale si auspica la collaborazione delle scuole, che entrerà in vigore nei prossimi giorni, il sindaco Emilio Nicola Buccico ha previsto che i titolari di rivendite e dei patentini di rivendita di tabacchi a rifiutarsi di vendere i propri prodotti a chi non abbia provato, documenti alla mano, di avere più di 16 anni. Ai minori di 16 anni, inoltre, è vietato anche di detenere tabacchi o fumare in luogo pubblico. La pena prevista è una multa che varia dai 25 ai 500 euro. Nel testo dell’ordinanza si legge, tra l’altro che la

Un momento dei lavori

scelta nasce dalla consapevolezza che «Il fumo provoca danni all’apparato respiratorio, al sistema circolatorio e al cuore ed è causa di rischio di forme tumorali, oltre a quella dei polmoni e delle vie respiratorie» e che «In Italia secondo dati statistici, fumano il 32,6% dei maschi e il 20,7% delle femmine fra i 15 e i 24 anni e i giovani iniziano a fumare mediamente a 13 anni». L’niziativa del sindaco trova spunto anche sulla base delle segnalazioni che, come si legge nell’ordinanza : «Giungono numerose da parte della cittadinanza, nelle quali viene evidenziata quale sintomo di degrado sociale la giovanissima età dei consumatori dei prodotti del tabacco». matera@luedi.it

Ha preso il via ieri a Matera l'incontro annuale tra le Unità operative di Ematologia e dei Centri trapianto dell'Italia Meridionale e Insulare. Nel corso del convegno, articolato in diverse sessioni monotematiche moderate da ematologi senior responsabili di strutture complesse di Ematologia, sono state presentate esperienze cliniche e biologiche. Tra i temi trattati, figurano le più importanti neoplasie ematologiche (leucemie acute e croniche, linfomi, mielomi, sindromi mielodisplastiche e mieloproliferative), con specifica attenzione ai trattamenti innovativi di recente introduzione. L'Ematologia a Matera ha una storia relativamente recente, ma l'attività è in crescita esponenziale.

«E' la seconda volta - ha detto Pierpaolo Loponte di Ferrandina - che partecipo ai provini e spero tanto questa volta di essere chiamato. Ci terrei tanto a partecipare ad un programma divertente, piacevole e che offre un'occasione per poter esaudire qualche sogno o desiderio, contando sulla fortuna». E' da qualche anno che la città dei Sassi viene scelta come sede per i provini sia per le esigenze degli organizzatori sia per l'esigenze della gente, che proviene non solo dalla provincia e dalla regione, ma anche dalla vicina Puglia o regioni limitrofe. «Torniamo molto volentieri a Matera hanno detto gli organizzatori perché abbiamo avuto sempre un'ottima accoglienza sia in città che in questa struttura». Entusiasta e con tanta voglia di prendere parte al programma anche Teresa Piciulo di Bella, convinta che partecipare ad un programma così piacevole possa essere

un'esperienza indimenticabile al di là del vincere o del perdere. «Spero tanto - ha detto la signora Piciulo - di superare le selezioni per avere l'occasione di partecipare al gioco, vivendo con serenità e gioia quei momenti con la mia famiglia». Giudizi positivi sul programma anche da parte di Lisa Grossi e Caterina Doveta, che non si aspettavano di essere contattate; scettica sulla possibilità di poter partecipare al programma Palmina Miglionico. «Credo - ha detto - che sia solo un bel sogno, ma ora sono qui e voglio provare; è un programma molto seguito anche in Germania, dove vivono i miei genitori». Sono tantissime, quindi, le persone che sperano di prendere parte al programma, che quest'anno sarà ancora condotto da Max Giusti, apprezzato per la sua simpatia e giovialità. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Altri due complici denunciati dai carabinieri

Rubano nel Carrefour Tre rumeni in manette TRE cittadini della Romania inmanette conl'accusa difurto aggravato, altri due denunciati per concorso nello stesso reato. Ad arrestarli, nella tarda serata di mercoledì, i carabinieri del Reparto Operativo e i colleghi della locale Compagnia che, avvisati dal personale di servizio di vigilanza, sono intervenuti presso il centro commerciale “Carrefour”, dove, poco prima, 5 rumeni erano stati sorpresiin possesso di prodotti di vario genere (per un totale di 400 euro) rubati dall'interno della citata struttura commerciale. I 5, 3 uomini e 2 donne, rispettivamente di 46, 22, 24, 27 e 42 anni, tutti residenti ad Altamura, dopo essere entrati nel centro commerciale, si sono impossessati di vari articoli, capi di abbigliamento, intimo, accessori per autovetture, articoli di profumeria e accessori per attrezzi agricoli, tentando, subito dopo, di allontanarsi, cercando, così, di eludere la vigilanza del personale addetto, che, invece, notato il movimento sospetto degli stessi, è intervenuto, dopo aver avvisato al 112 la Centrale Operativa del Comando Provinciale carabinieri di Matera. Bloccati, prima che potessero allontanarsi con la merce asportata, i 5 sono stati accompagnati presso la caserma di Matera, per i successivi accertamenti e verifiche. I carabinieri sono riusciti ad individuare, nel parcheggio antistante il centro, l'auto utilizzata dai rumeni, all'interno della quale veniva rinvenuta altra merce, sempre asportata. Al termine degli ulteriori controlli, 3 dei fermati, 2 uomini ed una don-

Visita del generale Cipolletta OSPITE illustre ieri mattina nel Comando provinciale dei carabinieri di Matera. In visita, infatti, il generale di Brigata Mauro Cipolletta, che da poco ha assunto il prestigioso incarico di Comandante della Legione Carabinieri “Basilicata” di Potenza. L’alto ufficiale ha incontrato e salutato il comandante provinciale, il tenente colonnello Domenico Punzi, tutti gli ufficiali della sede, i comandanti delle Stazioni operanti sul territorio provinciale, i responsabili dei vari Reparti Speciali ed una rappresentanza dell’Arma Il generale Cipolletta in congedo e del Cobar Il generale, dopo aver visitato la sede del Comando provinciale, ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto, auspicando che i positivi risultati così conseguiti possano essere non solo confermati, ma anche ulteriormente migliorati, nell’interesse della laboriosa e onesta gente della provincia di Matera. Successivamente, il generale ha incontrato e salutato le massime autorità locali. na, venivano arrestati per furto aggravato continuato, in quanto materialmente sorpresi in possesso dei prodotti rubati, mentre gli altri due venivano solo denunciati a piede libero, per concorso nello stesso reato, in quanto non in possesso della refurtiva. Gli stessi, allo scopo di eludere il sistema di allarme, prima di uscire, toglievano la merce prelevata dalle confezioni, sì da impedire che potesse attivarsi il congegno antifurto. I trearrestati sonostatiaccom-

pagnati in carcere, gli uomini a Materae la donnaa Potenza. I militari, inoltre, hanno accertato che, per uno degli arrestati, c'è un mandato di cattura europeo in quanto era stato sorpreso in Romania alla guida di un'auto senza patente. Grazie alla sinergia tra i militari dell'Arma e la Procura (del caso si occupa la dottoressa Annunziata Cazzetta), oggi si procederà per direttissima. L'autovettura e i prodotti rubati sono stati sequestrati.

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Matera 31

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Campagna che ride

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Sostegno al credito SOSTEGNO al credito dalla Camera di commercio della città dei Sassi. Le misure per le imprese della provincia di Matera di sostegno al credito e di partecipazione a fiere e rassegne specializzate, messe in campo dalla Camera di commercio, saranno illustrate a Matera nel corso di una conferenza stampa, indetta presso la sala giunte dell' Ente alle ore 10 oggi. Interverranno il presidente dell'Ente camerale, Angelo Tortorelli, e i consiglieri delegati ai progetti per le misure sul credito Rosa Gentile e all'attuazione del regolamento di partecipazione alle fiere Giovanni Schiuma.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Civiltà rupestri di Plasmati CIVILTÀ Rupestri - Petra Matera Cappadocia, mostra fotografie di Gaetano Plasmati. Prosegue fino al 20 settembre nella Galleria Porta Pepicelo straordinario evento dedicato ai tre luoghi più importanti nel mondo fondati sulla civiltà rupestre. Il racconto fotografico di Gaetano Plasmati che attraversa l’Italia, la Giordania e la Turchia nei tre paesaggi culturali dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 (Petra e Cappadocia) nel 1993 Matera. Petra è una città troglodita posta 250 chimometri a sud di Amman, la capitale della Giordania, in un bacino a est del Wadi Araba, la grande valle che si estende dal mar Morto fino al golfo di Aqaba. Porta Pepice è uno spazio libero, permanente, dedicato alla Fotografia. È una finestra aperta sul Mondo, per conoscere e apprezzare luoghi senza età, storie di uomini e territori, frammenti di vite, sguardi, passaggi, impressioni. Porta Pepice è un'area espositiva situata in pieno centro storico, a Matera, perfetto contenitore di mostre fotografiche periodicamente rinnovate: reportages di lunghi viaggi, documenti antropologici, racconti di sole immagini, di realtà vicine o di regioni remote. Le fotografie raccontano, catturano un istante, un ritaglio, ma possono descrivere un'intera esistenza

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DINNELLA Via Cappuccini 72 0835/314308 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo 0835/256309

PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.

•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 G.I.-JOE 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 L’era glaciale 3 - 17,45 Segnali dal futuro 19,40 - 21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il grande sogno 18,20 - 21,50 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La custode di mia sorella 17,45 - 19,45 - 21,45

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il principe mezzo sangue 19,00 Sex movie in 4d 21,45 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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32 Matera agenda


I dipendenti passeranno da full time a part time, previste nuove assunzioni

Contratti capestro da Coop Estense CONTINUA in piazza Vittorio Veneto il presidio permanente dei lavoratori Carrefour in attesa dell'incontro fissato in regione per il prossimo 17 settembre. Intanto due giorni fa i segretari delle organizzazioni sindacali territoriali si sono incontrati a Roma con i vertici del gruppo emiliano Coop Estense per discutete sulle modalità contrattuali da applicare ai 140 lavoratori tuttora dipenden-

ti del gruppo francese. La trattativa inevitabilmente ha toccato le problematiche riguardanti i lavoratori allarmati per lo scenario contrattuale che va delineandosi. Dall'incontro romano è emersa la volontà di Coop Estense di collocare in Cigs (cassa integrazione guadagni speciale) le eccedenze di ore dei 70 dipendenti (il 50% del totale dei lavoratori) che attualmente prestano attività lavorativa a full

time. Questi, secondo Coop Estense, dovrebbero essere collocati a part time di 24 ore e le restanti 16 ore a cassa integrazione. A fronte di queste ore di cassa integrazione, assumeranno altri dipendenti con contratto part time (24). Un provvedimento che contrasta notevolmente con il principio degli ammortizzatori sociali e che non garantisce una con-

creta opportunità di lavori ai dipendenti che per hanno hanno realizzato fatturati che collocano l'ipermercato di Venusio al primo posto nella classifica delle quattro strutture cedute a Coop Estense. «Non possiamo - ha detto Marcella Conese segretaria della Filcams Cgil - dare origine a comportamenti di questo tipo nel mercato del lavoro». Un piano occupazionale quello prospettato dal

gruppo emiliano che penalizza fortemente i lavoratori che vorrebbero portare sul tavolo della trattativa regionale i risultati prodotti nel corso degli anni evitando di ricorrere agli ammortizzatori sociali. All'orizzonte si prospetta uno scenario di lavoro capestro che potrebbe non prevedere l'attuale modalità di part-time orizzontale, ma la possibilità di un monte ore continuativo (banca ore) e di un periodo successivo di riposo. Intanto si rende necessario affrontare la problematica in tempi brevi visto l'imminente passaggio. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it

«I 1047 posti in meno tra docenti e personale Ata sono troppo in rapporto alla nostra popolazione»

«I giovani lucani non cresceranno» Interrogazione al ministro Gelmini dei senatori Antezza, Bubbico e Chiurazzi PORTA la firma dei tre senatori materani, Filippo Bubbico, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi l'interrogazione urgente al Ministro dell'Istruzione e della Ricerca, Gelmini. "1047 posti di personaledocentee ATAsottrattiallaqualità dell'offerta formativa dei giovani lucani", ribattono i senatori al decreto, «Sono troppi in rapporto alla popolazione scolastica della Basilicata e non si comprendono i criteri oggettivi che hanno portato a questa situazione penalizzante per i servizi e le funzioni che l'ordinaria attività scolastica richiede». E' assolutamente insostenibile una situazione che boccia il sistema scolastico perché riduce il personale docente di 777 docenti di cui 50 dedicati ai disabili, delle primarie e delle secondarie e vanifica gli sforzi che le istituzioni locali, pur nell'ambito delle loro competenze, stanno facendo mettendo a disposizione energie e soluzioni per affrontare le conseguenze del precariato di personale docente ed ATA crea». Il depauperamento delle esperienze qualitativamente più formative che sarà operato con la perdita di più di mille operatori scolastici, sarà evidente e peserà sulla formazione delle identità nel presente e nella costruzione del futuro dei nostri figli" continuano i senatori, "si pensi, difatti, alla completa soppressione di 270 posti di personale specializzato e dedicato ai laboratori, ad attività di tempo pieno e prolungato che non è altro che soppressione di qualità formativa e di opportunità di crescita". Quali sono, allora - scrivono i senatori - le reali necessità dei tagli operati in Basilicata? La prossima finanziaria prevede risorse aggiuntive che ripristinino la qualità dell'insegnamento e garantiscano l'istruzione per tutti i giovani lucani e dei diversamente abili? Al momento in Basilicata si assiste ad un atto di inciviltà: il governo permette che questa decisione leda lo stesso diritto allo studio del cittadino. «L'art. 34 della Costituzione - ribattono i senatori - è totalmente rinnegato e a niente sono valse le iniziative intraprese da parte nostra e del governo regionale per evidenziare la gravità delle conseguenzedi unasceltascelleratacome questaa cui la Basilicata sta assistendo». matera@luedi.it

Mozione Bersani-Speranza con Garbellano e Labriola

I senatori Bubbico, Chiurazzi e Antezza hanno scritto alla Gelmini

AGNA, IL COMUNE È SOLIDALE Il sindaco incontrerà il dirigente provinciale Il Sindaco Emilio Nicola Buccico, l'Assessore alla Pubblica Istruzione Gianmichele Vizziello e il Consigliere Comunale Silvana Bianculli esprimono tutta la loro solidarietà con le istanze avanzate dal preside Pancrazio Toscano, il quale ha raccolto le preoccupazioni dei genitori ed insegnanti, relativamente alla questione della soppressione di una prima classe della N. Festa del rione Agna, richiesta dall'Ufficio Scolastico Provinciale. E' comprensibile come tale evento possa provocare notevoli disagi alle famiglie dei ragazzi interessati, non ultimo quello economico. Il Comune ha chiesto un incontro urgente con l'Ufficio Scolastico Provinciale per risolvere la questione, nel mero interesse dei ragazzi e delle famiglie. L'esito di tale incontro verrà tempestivamente comunicato alle famiglie interessate.

In serata con le organizzazioni sindacali festa in piazza Mulino

ANGELO Garbellano e tacchi. Basti pensare al difFranco Labriola sono i coor- ferente peso politico che dinatori provinciali della hanno, per il Governo, il mozione Bersani-Speranza. Nord e il Sud; o alla libertà di «Promuovere Pier Luigi stampa duramente comproBersani alla Segreteria na- messa da biechi personalizionale e Roberto Speranza a smi e inauditi atteggiamenquella Regionale del Partito ti autoritari. Con Bersani e Speranza - ha dichiarato il capogruppo del Pd alla Provincia di potremo costruire un perMatera, Angelo Garbellano - corso unitario, che vedrà il Nord, il Centro significa farsi e il Sud coesi e promotori di ugualmente un progetto protagonisti politico dalla dello sviluppo grande portadei propri terta riformista. ritori e dell'inUn progetto tero Paese». dove le intelli«I giovani genze e la paslucani - ha sotsione di uomitolineato ni e donne di Franco Latalento contribriola - con la buiranno al loro grinta e rinnovamento con la loro indella politica novativa proitaliana. Una gettualità sapolitica che depranno infonve recuperare dere nuove dignità e senenergie al diasibilità. I granlogo, valore di temi, dalle Pier Luigi Bersani guida che la immigrazioni, alla scuola, all'economia, nostra mozione intende proall'Europa, devono poter muovere. Un dialogo a cui tornare a ottenere risposte sono chiamati tutti coloro serie e concrete. Il lavoro de- che credono nella possibilità ve poter rientrare, a testa al- di costruire un'alternativa ta, quale priorità dell'agen- percepibile al centrodestra. Perché noi siamo il partito da politica nazionale». «Il progetto di Partito De- dei giovani perché scommocratico che sosteniamo, - mettiamo sul futuro del noha proseguito Garbellano - stro Paese stando dalla parte intende farsi portavoce di di chi bussa alla porta e non valori quali l'uguaglianza e di chi la tiene chiusa. Per rela libertà . Valori che nel no- stituire ai giovani il desidestro Paese stanno registran- rio di cambiare il mondo.» do continui e pericolosi atmatera@luedi.it

La Cna affronta i temi caldi delle vertenze della categoria

Domani docenti in assemblea Oggi riunione dei pensionati HANNO organizzato un'assemblea di piazza domani i lavoratori della scuola che presidiano dal 24 agosto scorso dinnanzi al Palazzo del Governo. Un allarme disoccupazione lanciato dal mondo della scuola che ha visto sottrarsi per ogni alunno un posto di lavoro. Nella sola provincia di Matera il l'anno scolastico che sta per avviarsi sono stati sottratti 341 posti di lavoro (239 di personale docente e 102 di Ata- ausiliario, tecnico ed amministrativo). Dati allarmanti che danno l'idea di come si voglia smantellare la scuola pubblica a vantaggio della privata. Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals scuola e il personale precario della scuola, invitano i genitori, gli studenti, le associazioni, i sindaci e gli amministratori a prendere parte all'iniziativa che inizierà alle ore 18 con un'assemblea informativa e di approfondimento sugli sviluppi del piano di intervento della regione Basilicata a favore della scuola lucana . Alle 19,30 si svolgerà una manifestazione festante in piazza Mulino. mic.fer.

Si svolgerà oggi nella sala convegni della Cna Matera ed inizio alle ore 15.30 l'Assemblea regionale dei Pensionati iscritti alla Cna Pensionati di Basilicata. All'assemblea i cui lavori saranno aperti dal Segretario Regionale Cna Leo Montemurro parteciperanno il Presidente Nazionale Cna Pensionati Carlo De Matteis e il Presidente Regionale di Cna Antonio Catenacci. L'Assemblea eleggerà il nuovo Presidente Regionale di Cna Pensionati unitamente al Consiglio regionale. «E' un'occasione importante - afferma Leo Monte-

murro Segretario Regionale Cna - per analizzare la situazione degli iscritti alla Cna Pensionati nella nostra regione nell'immediato futuro nei confronti delle istituzioni locali (Comuni, province e regione) per costruire azioni positive verso i pensionati. Come pure saremo impegnati in azioni di valorizzazione delle risorse umane e professionali espresse dai nostri pensionati creando rapporti con il mondo della scuola, delle associazioni culturali e giovanili per favorire il consolidamento di un ponte tra le vecchie e le nuove generazioni». matera@luedi.it

Il segretario Cna, Montemurro

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Matera 33

Venerdì 11 settembre 2009


34 Marconia di Pisticci Una fiaccolata con numerosi fedeli per la nuova dimora sacra

Una vera “casa” per la Madonna Inaugurato Largo della Visitazione, la statua ha preso il posto di una edicola votiva MARCONIA DI PISTICCI - E' stato inaugurato mercoledì sera a Marconia il “Largo della Visitazione”, un monumento sacro realizzato in un'area all'incrocio tra via Morandi e via San Giovanni Bosco, dove adesso sorge una nuova e raffinata dimora per la Madonna che ha preso il posto di una precedente edicola votiva. Per sottolineare l'importanza dell'evento è stata organizzata una fiaccolata alla presenza di numerosi fedeli, che ha portato in processione, partendo da piazza Archita, la statua della Madonna delle Grazie, patrona di Marconia, la cui festa si celebrerà proprio in questo fine settimana. Nel Largo della Visitazione un'altra statua della Vergine è allocata al di sotto di una struttura che conferisce al luogo una rinnovata visibilità e la giusta importanza. Nello spiazzo antistante, invece, è stato sistemato,nel verde,un efficaceimpianto luci da terra. In mezzo, infine, un percorso illuminato che conduce fino alla nuova dimora sacra. L'opera è stata ideata dall'architetto Renato D'Onofrio che ha collaborato direttamente con il sindaco Michele Leone ed il dirigente dell'ufficio tecnico Rocco Di Leo. Alla sua realizzazione ha provveduto la ditta Panettieri, mentre l'impianto luci è stato approntato dalla ditta Copertino ed il verde dalla Marzovilli. La fiaccolata ha fatto tappa presso il Largo della Visitazione dove padre Bruno ha officiato una breve cerimonia religiosa culminata nella benedizione del piccolo santuario. Lo stesso sacerdote ha poi chiesto all'autore dell'opera una spiegazione in merito alle scelte architettoniche operate. «L'intento - ha spiegato l'architetto Renato D'Onofrio - è stato quello di dare

Montescaglioso Analisi del Pd

«Casse comunali in stato pietoso»

Il taglio del nastro e largo della Visitazione

maggiore dignità ad un luogo in cui i cittadini già manifestavano spontaneamente la loro fede. Con questa riqualificazione si è voluto porre una vera dimora per la Madonna laddoveera presente una piccola edicola votiva. Il sentiero luminoso tracciato in terra collega l'area in cui è allocata la statua con l'altra estremità di Largo della Visitazione e precisamente con due ali che intendono rappresentare lo Spirito Santo. Nel verde poi sono stati sistemati alcuni blocchi che possono essere utilizzati dai fedeli per la preghiera». Soddisfatto il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che, a margine di una cerimonia molto sobria, ha ringraziato tutti

coloro che hanno lavorato alla realizzazione dell'opera, seguita dall'assessore ai lavori pubblici D'Alessandro, spiegando che “nella nostra cittadini siamo intenzionato a realizzare tante opere, grandi e piccole. Largo della Visitazione, in tal senso, è un esempio di come si può abbellire l'aspetto cittadino con scorci belli ed in grado di qualificarne l'aspetto. L'invito, allora, è quello di rispettare questa edificazione e custodirla gelosamente in quanto simbolo di fede, speranza e bellezza». In seguito la fiaccolataha proseguito il suo percorso fino alla dimora naturale della Madonna delle Grazie nella chiesa di San Giovanni Bosco.

Bilancio positivo per le iniziative, domani ultimo appuntamento

Miglionico regina dell’estate Sono state oltre trenta le serate organizzate dal Comune MIGLIONICO - “Musica a Castello”itinerante tra i Castelli di Basilicata, in programma domani nella sala del Malconsiglio dell'omonimo Castello di Miglionico, chiuderà un'estate ricca di eventi. Oltre 30 le serate organizzate dall'amministrazione comunale con la collaborazione attiva da parte di aziende e associazioni culturali operanti sul territorio. E chi meglio dell'assessore al bilancio e alle attività produttive, Domenico Guidotti, poteva fare un bilancio. «Come non accadeva da anni, Miglionico è tornata al centro degli interessi culturali di migliaia di turisti provenienti non solo dalla nostra provincia. Non è trascorsa una sola serata senza la programmazione di un evento, di un'iniziativa, di una manifestazione di interesse collettivo». Si è spaziato a tutto campo. Dalla mostra collettiva di pittura di artisti miglionichesi, aperta per tutto il mese, alla musica jazz, pop, rock; serate in allegria con “La Corrida” e “I Raccomandati”e a tema culturale con rappresentazioni teatrali e dibattiti con un occhio particolare sul sociale grazie alle collaborazioni di Avis, Fidas, Ant e altre associazioni. Serate a tema gastronomico con degustazione di prodotti tipici locali. Musica particolare e accattivante nella serata di ferragosto con il concerto

dei “Musica Nuda”, offerto da due realtà locali, AlternativaCoop e Coserplast, che ha fatto registrare un pienone di gente inimmaginabile per Miglionico. Ed è sempre Guidotti che intende ragguagliare anche sui costi di questa estate. «Analizzando nel dettaglio i costi sostenuti da questa Amministrazione per rendere “straordinaria” la stagione estiva, questi sono inferiori rispetto a quanto speso negli anni scorsi. Ciò dimostra che in campo sono state messe, non maggiori risorse economiche ma maggior impegno, maggiore determinazione, maggiore fantasia, maggiore capacità organizzative e soprattutto maggiore collaborazione con tutti quei soggetti pubblici e privati coinvolti nella realizzazione del programma culturale. Grande merito di questo instancabile lavoro organizzativo va riconosciuto, oltre che a quei tanti cittadini ed imprese che hanno contribuito direttamente alla realizzazione delle serate, soprattutto ai due assessori delegati, che hanno presenziato a tutte le serate, Michelangelo Piccinni e Mariangela Bertugno che con l'aiuto dei consiglieri Antonella Rondinone, Sabino De Lucia, Giuseppe Antoccia e Michele Pace hanno fatto vivere un'estate davvero speciale e da ricordare». Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

MONTESCAGLIOSO - Il momento attuale delle finanze comunali è stato al centro di un incontro convocato dal Coordinamento cittadino del Partito Democratico. Angelo Garbellano (nella foto), coordinatore cittadino del Pd montese, in compagnia di Luciano Antezza, componente lo stesso coordinamento, presso la Sala riunioni del Pd di corso della Repubblica, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha affrontato «lo stato pietoso e, allo stesso tempo preoccupante delle casse comunali». Due su tutti i provvedimenti presi in esame, il primo dei quali riguardante i Contratti di Quartiere: i frequentanti i corsi di formazione ed i loro tutor, all’incirca una cinquantina di persone, al momento, pare abbiano ricevuto solo un anticipo delle spettanze e sono in attesa di ricevere il saldo previsto. Garbellano si chiede le motivazioni alla base del mancato pagamento delle spettanze e, allo stesso tempo, si è chiesto come siano stati spesi i soldi previsti nel progetto. Ha poi sottolineato l’estrema utilità derivante da un raffronto dettagliato delle spese sostenute, tramite il quale poter aver le dovute indicazioni sulle voci di spesa. Il secondo argomento trattato, come indicato dallo stesso Garbellano situazione «in contrasto con gli indicatori precedenti», ha riguardato la notizia dell’assunzione del capitano Paolo Milillo a tempo pieno e indeterminato nell’incarico di responsabile del Settore della Polizia Municipale montese. La presa di servizio è avvenuta dal primo settembre scorso. Il coordinatore cittadino del Pd non ha esitato a parlare di un’assunzione “qua-

si furtiva”, avvenuta nel mese di agosto, con un aggravio sulle casse del Comune di Montescaglioso stimato nella somma di 40 mila euro annui. Garbellano, nell’occasione, ha posto l’attenzione sulla “scarsa pubblicità” data al bando di concorso che ha visto vincitore Milillo ed anche sulle professionalità interne al Corpo di Polizia Municipale che potevano essere “valorizzate meglio”. Secondo il consigliere provinciale del Pd, al concorso per l’individuazione del responsabile del settore di Polizia Municipale di Montescaglioso avrebbero potuto partecipare tanti giovani in possesso dei necessari requisiti, i quali non hanno potuto essere valorizzati a dovere. La situazione finanziaria vissuta al momento dal comune montese viene definita da Garbellano “di grande difficoltà”; un esempio del momento poco positivo viene individuato dai lavori svolti sulla strada a Scorrimento veloce che collega l’abitato di Montescaglioso con la località Capoiazzo: sono stati eseguiti dalla Provincia di Matera poiché il Comune non poteva far fronte a quest’attività. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Da sinistra gli assessori Piccinni, Guidotti e Bertugno

Sinistra Bradano recentemente ammodernata o Basentana tra gli itinerari alternativi

Ex statale 175, chiusa dal 16 settembre dal bivio di Montescaglioso a Bernalda DALLE ore 8 del prossimo 16 settembre, fino a dicembre, sarà chiuso al traffico il tratto della ex statale 175 dal bivio di Montescaglioso fino a quello di Bernalda. A renderlo noto Giovanni Rondinone (nella foto), assessore alle Reti e Infrastrutture strategiche della Provincia di Matera. «Il progetto di riqualificazione stradale - ha dichiarato l'assessore al ramo Giovanni Rondinone - che sta interessando la ex 175, risulta strategico ai fini dello sviluppo sociale ed economico della comunità. Un lavoro articolato e complesso, che si appresta a concludersi proprio con questa ultima tappa relativa all'adeguamento della carreggiata stradale del tratto dal bivio di Montescaglioso, appunto, a quello di Bernalda». «Gli interventi che stiamo mettendo in campo - ha proseguito Rondinone - sono

finalizzati al rilancio dell'intero territorio provinciale e al superamento dell'atavico gap infrastrutturale. A breve, tra l'altro, saremo in grado di consegnare anche i lavori per la messa in sicurezza dello svincolo che collega Pomarico ai Piani Bradano. Svincolo che attualmente è“a raso”, e che noi trasformeremo a livelli sfalsati. Attendiamo solo di espletare gli adempimenti richiesti dalla Soprintendenza, si dovrà nominare anche un archeologo che assisterà agli scavi». Una volta chiusa al traffico, sulla ex statale 175 potranno transitare solo i frontisti mediante una pista provvisoria di cantiere. Per quanto attiene, invece, all'itinerario alternativo, si potrà percorrere la Sinistra Bradano recentemente ammodernata, o la Basentana. «Con la fase conclusiva di questi lavori -

ha affermato il presidente dell'Ente di via Ridola, Franco Stella - e l'avvio a breve dellamessa insicurezza dellosvincolo diPomarico, la Provincia prosegue nell'impegno sul grande tema della viabilità. Un impegno produttivo su un doppio fronte: quello del miglioramento della qualità dei collegamenti tra le comunità del Materano e quello della movimentazione di risorse a sostegno dell'economica locale».

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Venerdì 11 settembre 2009


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Cirigliano Attività da marines, tiro con l’arco e passeggiate a cavallo immersi nel verde

In seimila al Parco Avventura Hanno scelto di misurarsi con i percorsi sospesi in aria 2200 persone CIRIGLIANO - Seimila presenze negli ultimi due mesi e circa 2200 persone che hanno scelto di misurarsi con prove che i marines non invidierebbero. Nel Parco Avventura di Cirigliano, i percorsi (ponti tibetani, passerelle, scale, teleferiche, reti di corda) sospesi in aria che si basano su una serie di installazioni tra un albero e l'altro tramite cavi di acciaio, pedane sospese in legno e corde sono riusciti ad appassionare non solo i giovanissimi ma anche gli adulti. Tanto che non sono mancati i sessantenni, tra luglio e agosto: sprezzanti del pericolo e incuranti dell'età, hanno provato l'emozione di attività insolite, immersi nella natura e all'insegna della massima sicurezza. «I nostri istruttori hanno frequentato un corso specifico per operatori in altezza - hanno sottolineato Antonio Dibiase e Tommaso Santochirico, tra i gestori del Parco Avventura - e sono pronti ad intervenire per qualsiasi evenienza. I tre percorsi sono differenziati. Abbiamo un percorso mini per bambini con piattaforme non più alte di 2,30 metri da terra, un percorso verde per ragazzi ed adulti di difficoltà bassa con altez-

za media delle pedane di 3 metri e un percorso blu per ragazzi ed adulti di difficoltà media, con altezza media delle pedane di 5 - 6 metri». Realizzato in località Acqua Furr a Cirigliano, in un bosco di cerri colonnari con fusti alti fino a 20 metri, il Parco Avventura è gestito da Cerellius sas, una “costola” di Nuova Atlantide, la società che gestisce le attività educative al parco di Gallipoli Cognato. A disposizione dei fruitori anche un punto ristoro, un'area pic-nic e molte attività collaterali per quanti non amano le emozioni forti: la possibilità di praticare tiro con l'arco (il campo è costituito da cinque paglio-

Alcune immagini del Parco Avventura. Realizzato in località Acqua Furr a Cirigliano, è situato in un bosco di cerri colonnari con fusti alti fino a 20 metri

ni di tiro è collocato in un'area definita da recinzioni in legno, e protetta da rete parafrecce) e passeggiate a

cavallo o in bicicletta. Variegata l'utenza che ha deciso di scoprire l'offerta del parco divertimenti di

Cirigliano. «Per il 50% si è trattato di lucani, in prevalenza materani - hanno spiegato Dibiase e Santochirico - Il resto, un 35% di pugliesi che hanno usufruito anche dell'albergo e un 15% campani o del Nord Italia, soprattutto lucani rientrati per l'estate». Il Parco, aperto da maggio, chiuderà il 30 settembre: «Possiamo ritenerci soddisfatti per questo primo bilancio. Quando abbiamo iniziato, 10 anni fa nel parco di Gallipoli Cognato, abbiamo fatto esperienza con il turismo scolastico. Ogni anno circa 9000 ragazzi si rivolgono frequentano i

nostri laboratori didattici. Il Parco Avventura è aperto da pochi mesi ma le presenze confermano il gradimento dei fruitori. Ci sono state criticità legate al numero di imbracature presenti: ad agosto siamo andati in tilt perché avevamo solo 20 imbracature per adulti». Sulla sicurezza, infatti, nel Parco Avventura non si transige: su tutti i percorsi, dai più semplici ai più impegnativi, infatti, l'utente viene fornito delle attrezzature di protezione individuale e istruito sul loro uso durante un briefing prima di affrontarli. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Irsina L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Libero Rocco Scialpi Tricarico Intervento del consigliere Lapata

«Comunità Montana No alla mobilità Presentato “Album Lucano” di Riccardo Riccardi dei capi squadra forestali»

Alla ricerca delle radici

IRSINA - E’ stato presentato dall’associazione “Libero Rocco Scialpi” di Irsina, il libro di Riccardo Riccardi “Album Lucano”. Evento seguitissimo, svoltosi nella sala consiliare del Comune. La serata è stata introdotta dal direttore del periodico “ Il Diario Irsinese” Lorenzo Monteleone. Sono intervenuti il giornalista Filippo Radogna, l’assessore Provinciale Domenico Smaldone, il giornalista del Diario Irsinese, Carmelo Benvenuto e l’autore Riccardo Riccardi. Monteleone, prima di passare la parola a Radogna, che ha moderato la serata, ha ringraziato le rappresentanze di alcune famiglie citate nell’opera di Riccardi: Orlando, D’amati, Nugent e Scialpi . Molti gli interventi e le domande arrivate da parte del pubblico. Nel libro, un volume arricchito da numerose foto dell’epoca, il vissuto ed i ricordi degli ultimi cinquecento anni delle famiglie più nobili della Lucania. Il tutto in pieno stile giornalistico, in modo coinvolgente, caratteristico dell'autore che non ha trascurato una attenta ricerca genealogica e fotografica. Il volume narra la storia della Basilicata - molte vicende sono legate ad Irsina - attraverso le micro-storie di famiglie e personaggi. Ne viene fuori un quadro delle metamorfosi sociali che hanno attraversato la società lucana fino ai nostri giorni. Il libro è un omaggio dell'autore alla terra dei suoi antenati. Attento ricercatore delle dinamiche politiche e sociali del Mezzogiorno d'Italia, Riccardi si conferma, avendo pubblicato, nel 2003, “I Pomarici - Storia di un’antica famiglia meridionale” (Levante editori), nel 2006, “I Pomarici di Matera - Vicende di un casato e di un palazzo” (Levante editori) ed infine nel

A sinistra Riccardo Riccardi; in basso i relatori

Tricarico

2007, “L’impresa di Felice Garibaldi Il fratello dell’eroe dei due mondi”(Congedo Editore). Molti gli interventi dalla platea, avvincente il lungo dibattito ingaggiato tra l’autore Riccardi ed il moderatore della serata Filippo Radogna. Si è parlato di lucanità, di storia e di rac-

conti. Tutti temi che hanno attirato l’interesse da parte del pubblico. . Parlare di storia, vuol dire: portare inevitabilmente la mente di ognuno, ai ricordi di un passato, attraverso le storie dirette di personaggi e famiglie, così come premette il libro. Mimmo Donvito

TRICARICO - Franco Lapata consigliere comunale di Tricarico ed ex assessore alla Forestazione della Comunità montana del Medio Basento, (attualmente commissariata come tutte le altre Comunità montane regionali, in attesa di confluire nelle unità locali), chiede al Commissario straordinario della suddetta comunità montana, Franco Auletta, di ritirare la delibera numero 24 del primo settembre scorso, con la quale si dispone la mobilità dei capi squadra forestali da un comune all'altro, ossia nell'ambito dei quattro comuni che componevano l'ente montano, Tricarico, Calciano, Garaguso, Oliveto Lucano. Scrive, inoltre, l'ex assessore Franco Lapata, di non «capire l'utilità pratica di

tale decisione, che comporta un aggravio di spesa quantificabile in 400 chilometri al giorno di percorrenza e di 120 euro di spesa, che in un anno lavorativo ammontano a circa 12.000 euro». Il consigliere Lapata, infine, conclude affermando che tale somma potrebbe essere utilizzata più utilmente per aggiungere un'altra giornata lavorativa per tutti gli operai forestali della Comunità montana. Pertanto, oltre a rivolgersi al Commissario straordinario Auletta per ritirare la delibera numero 24, nello stesso tempo, chiede anche l'intervento degli organi competenti della Regione Basilicata. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

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Bernalda Il parere dell’ex sindaco Francesco Renna sul percorso di corso Umberto

«Pista ciclabile, errato rimuoverla» L’eliminazione metterebbe in serio pericolo la circolazione delle due ruote BERNALDA - I perché e le risposte per la pista ciclabile nelle parole dell'ex-sindaco di Bernalda, Francesco Renna. Ricordiamo che la pista ciclabile, dopo quattro anni, ha visto la sua cancellazione e per tale motivo, e per alcuni comunicati diffusi, l'ex sindaco bernaldese ha voluto dire la sua. «L'eliminazione della cosiddetta “pista”ciclabile da corso Umberto - dice Renna - mette in serio pericolo la circolazione dei ciclisti su tale arteria. Averla sospesa, come si legge nell'Ordinanza n. 97 del 20/8/2009, continua Renna - credo sia frutto di valutazioni non approfondite e di convinzioni errate stimolate frettolosamente da chi nel passato si è opposto “a prescindere” più per visioni ideologiche di contrasto con tutte le scelte che un'Amministrazione democraticamente eletta metteva in atto per il bene della città, che non per dati di fatto suffragati da una reale ed informata volontà popolare. Questi novelli censori della vita cittadina, che ben si guardano dal mettersi in gioco in una qualsiasi competizione popolare, sapendo di non avere alcun consenso o approvazione che li possa gratificare di rappresentare Bernalda in luoghi istituzionali, in questi ultimi anni hanno diffuso solo falsità e notizie fuorvianti pur di ottenere un consenso e/o la stima (che non hanno) della gente. Abbiamo letto un comunicato farcito di stramberie ed inconcludenze che è la logica conseguenza di altri comunicati in cui si è parlato di “mattanza” e di “gravi incidenti” avvenuti sulla pista ciclabile. Niente di più falso. Nessun rapporto dei vigili urbani o dei carabinieri di Bernalda - precisa l’ex sindaco - ha mai rilevato incidenti stradali provocati dalla fantomatica “pista” ciclabile (ciò è verificabile con gli atti da tutti). Vero è che il Consiglio Comunale (organo democraticamente eletto per

Esposti all’ingresso dell’ospedale di Tinchi

I Cittadini Attivi denunciano: «Asportati 12 striscioni di protesta»

La protesta davanti all’ospedale di Tinchi

I lavori di rimozione della pista ciclabile

governare una città) si è espresso più volte sull'argomento del Piano Urbano del Traffico, prima adottandolo e poi definitivamente approvandolo il 18/11/2008. Put che è stato legittimato anche dal Tar di Basilicata che ha respinto il ricorso presentato dall'Ucaib condannando anche il soccombente a rifondere al Comune le spese legali. In tale ultimo deliberato il Consiglio Comunale, parlando di corso Umberto, suggeriva all'organo esecutivo di migliorare la sicurezza del percorso ciclabile adottando i provvedimenti più opportuni per farla diventare pista ciclabile. Infatti quella di corso Umberto non è mai stata una vera e propria canonica “pista” ciclabile, ma un percorso privilegiato per ciclisti al fine di garantire una protezione (anche se non la massima possibile) e separazione fra corsie per veicoli e ciclisti. Tale iniziativa ha avuto il riscontro di tantissimi cittadini/ciclisti che hanno affollato e percorso con una certa

tranquillità corso Umberto sino al 6 settembre. Oggi questa tranquillità e sicurezza viene a mancare, infatti la sospensione della “pista” ciclabile non elimina i pericoli, anzi li crea! La Giunta Comunale in carica sino al 10 giugno non ha voluto, negli ultimi mesi di mandato, per rispetto anche verso chi contestava, effettuare delle opere irreversibili per trasformare il percorso ciclabile in una “pista”con tanto di cordoli ed altro. Da parte delle forze di centro cinistra si è voluto demandare alla futura Amministrazione, democraticamente eletta, l'esecuzione o meno di tali opere non facilmente amovibili. Ricordo infine che la redazione del Piano Urbano del Traffico non è stato un capriccio di qualche amministratore ciclista, ma un obbligo ministeriale che ha indotto prima la Giunta Petrocelli nel 2003 a conferire l'incarico ad un professionista qualificato come l'ingegner Pellecchia già co-redattore di altri Put in Basilicata e poi

la Giunta Renna ad approvare definitivamente il Put. Tale Piano di mobilità ha rispettato alcune linee di indirizzo tendenti a migliorare la qualità della vita nella nostra città, fra cui: incentivare il più possibile una mobilità alternativa agli spostamenti con veicoli a motore, al fine di avere aria più pulita per tutti; diminuire il carico veicolare su corso Umberto al fine di farlo diventare il “salotto buono” di Bernalda; individuare delle aree a basso traffico, le cosiddette zone 30; collegare tutti i siti scolastici con percorsi e piste ciclabili tali da permettere ai nostri ragazzi di raggiungere la scuola con una certa sicurezza; individuare e risolvere alcune criticità presenti nella circolazione veicolare (incrocio di corso Umberto con viale Zaccagnini e su viale della Repubblica). Questi obbiettivi sono stati raggiunti. Bisogna perfezionare e completare le opere pianificate nel Put non - conclude Renna - distruggerle o abbatterle». Fabio Sirago

All’insegna della tradizione bernaldese degustando la pecora alla pastorale BERNALDA - Una serata all'insegna dei gusti della tradizione bernaldese. Chi dice che l'estate passi con l'ultimo botto di San Bernardino? Certo, questo è il detto, “passato il Santo passata la festa”, che fa capire, a grandi e a piccini, che le feste sono finite, al contrario della voglia di continuare a divertirsi. Un motto preso in prestito dagli uomini del Moulin Rouge e del ristorante Zelmira. Due realtà del nostro territorio che hanno deciso di salutare l'estate con i sapori di un tempo ma che rivivono ogni qual volta vengono riproposti. “Ciao ciao estate 2009”, questo il titolo della manifestazione che in sè, come già anticipato prima, sarà piena di sorprese e dei sapori bernaldesi. Protagonisti saranno i nostri vini, formaggi, mozzarelle di bufale e la gustosissima pecora alla pastorale. Quest'ultimo, grande vanto dei nostri nonni che qualche anno fa ne facevano una competizione personale. Ebbene sì, chi mai non ha assistito ai discorsi sulla preparazione della pecora alla pastorale, dove le frasi erano quelle che inneggiavano al gusto della propria ricetta.

Nella foto alcuni prodotti gastronomici

E questa magia sarà portata in scena oggi in largo San Donato, dove, alle ore 21 il Moulin Rouge e il ristorante Zelmira, coadiuvati dall'Agricola Pliniana, dal caseificio Lavanga e da La Bufala dei prodotti tipici campani, daranno vita a “Ciao ciao estate” edizione 2009. A rendere ancora più

frizzante la serata bernaldese saranno le fantastiche voci del gruppo musicale “Le Melodie”. Inoltre, per i palati di tutti, ci sarà anche la possibilità di scegliere i prodotti della cockteleria. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

BERNALDA - Con un esposto denuncia inviato alla Procura della Repubblica di Matera, il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto ha segnalato l'asportazione arbitraria di 12 striscioni di protesta apposti dal Comitato lo scorso 5 settembre sulla inferriata di recinzione antistante l'ingresso dell'ospedale di Tinchi di Pisticci. «Il Comitato aveva deciso, in rappresentanza del pensiero della cittadinanza bernaldese e metapontina, - si legge nell’esposto di aderire a tutte le forme legittime di lotta contro l'ipotesi di ridimensionamento o chiusura della struttura ospedaliera di Tinchi considerata preziosissima e indispensabile per l'utenza di tutto il territorio. La rimozione arbitraria è da considerare atto intimidatorio, prevaricativo e lesivo della libertà di pensiero espressivo della volontà di un'intera popolazione beneficiaria di questo servizio sanitario. - precisa il Comitato - Il Comitato segnala, inoltre, ai fini delle indagini, che fin dall'atto dell'apposizione dei suddetti striscioni sono emerse rimostranze concitate da parte di un consigliere comunale di opposizione del dD al Comune di Pisticci che contestava il contenuto dei messaggi di protesta. Pur non conoscendo le sue generalità il Comitato è tuttavia in grado di riconoscerne l'identita avendone l'occasione. Si precisa che un gesto di tal genere è palesemente contrastante con il dettame costituzionale, volgarmente offensivo della dignità di un comitato in lotta per l'affermazione di diritti civili, violentemente lesivo del diritto alla libera espressione del pensiero. Si afferma infine che il Comitato permane nello stato di mobilitazione e lotta fino al chiarimento delle soluzioni che a livello istituzionale saranno prese, affermando nel contempo che anche le istituzioni, per legge, devono concordare i progetti di pubblica utilità con la volontà dei

cittadini». «Il Comitato per l'Ospedale di Tinchi può avere le sue ragioni per aver rimosso il presidio, ma nello stesso tempo aveva il dovere di avvisare e di rispettare la posizione del Comitato di Bernalda e Metaponto interprete dei bisogni e della volontà dei propri cittadini utenti». Antonio Forcillo, addetto stampa del Comitato, precisa che «chiudere l'ospedale di Tinchi significherebbe diffondere paura per la salute di tutti quanti abitano su questo territorio. Vorrei ricordare che gli ospedali più vicini, se Tinchi venisse chiusa, sarebbero Policoro e Matera con i loro 40 chilometri circa di lontananza. Ora, e parlo di Bernalda, noi impieghiamo circa 10 minuti a fronte di oltre 30-40 per raggiungere le altre sedi ospedaliere. Ecco perché questo grave atto non si deve consumare; ed ecco perché il nostro invito è rivolto ai cittadini che devono svegliarsi per questo ennesimo atto che va ad impoverire il nostro territorio. In questi ultimi anni, per troppe volte, passivamente, abbiamo subito le scelte dei pochi per gli interessi degli altri; ma ora è giunto il momento di dire basta. Vorrei ricordare, come tanti prima di me hanno fatto, che l'ospedale di Tinchi, per i mesi autunnali, invernali e primaverili, offre il suo servizio ad oltre 60 mila utenti, numeri che crescono a dismisura nei mesi estivi che vedono la nostra costa jonica riempirsi di migliaia e migliaia di turisti. L'ospedale ha radici storiche nella nostra terra e nella nostra vita; una realtà che in tutti questi anni ha dato grandi risposte ed ha salvato molte vite. Ecco perché noi del comitato dei Cittadini Attivi abbiamo deciso di aderire a questa grande e giusta protesta; noi crediamo conclude Forcillo - che il futuro si costruisca con nuove strutture e non già con gli smantellamenti di quelli già esistenti e funzionanti». fa.si. provinciamt@luedi.it

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37 Scanzano Jonico Per l’imprenditore dieci anni di traversie e un esposto dettagliato alla Procura

Celano lotta per la sua Flap Fruit Sciopero della fame per protestare contro l’Anas che lo ha espropriato SCANZANO JONICO - L'imprenditore Fabiano Celano, amministratore unico della “Flap Fruit” da ieri mattina ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro l'Anas che lo ha espropriato alcuni anni fa, azione che, come ha spiegato l'interessato, alla fine lo ha condotto in un vortice, dove è stato risucchiato insieme alla sua azienda alla quale non è stato più possibile portare avanti la missione per la quale era nata, ossia la trasformazione della frutta in purea per il mercato nazionale dei succhi di frutta. Lo incontriamo visibilmente invecchiato, nonostante solo il prossimo mese compirà cinquant'anni. «Ho quattro figli e una moglie che non riesco più a mantenere - ha esordito - ringrazio il maresciallo Carluccio (comandante della Stazione dei carabinieri di Policoro, ndr) se ad oggi non ho commesso alcun gesto insano». Celano si trova dinanzi il cancello della sua azienda, un sogno realizzato che ora è costretto ad inseguire nuovamente. «Tutto per 70 mila euro sì, ha spiegato al Quotidiano -mi hanno fatto fallire per questa cifra, quando nel 2007 per tirar fuori

Uno dei cartelli di protesta; a destra Fabiano Celano

qualche soldo avevo iniziato un'attività diversa per il confezionamento di panettoni. Poi mi è stato anche negato di lavorare nel mio stabilimento ed eccomi qui in preda alla disperazione». Nonostante il caldo e la non nutrizione, Celano parla molto, a sostenerlo moralmente la compagnia di suo fratello. Siamo nella zona artigianale di Scanzano in corrispondenza del bi-

vio che conduce alla Valdagri ed allo sbocco sulla Jonica. Una volta in quel tratto erano allocate le utilities, acqua e gas, indispensabili per produrre. Poi l'esproprio di 6.600 metri quadrati (su 20 mila totali) e lo stop forzato della produzione. Poi la ricerca spasmodica di un lotto attiguo, che non è mai arrivato. Cosa che ha portato l'imprenditore ad aprire una vera e

propria battaglia contro il Comune jonico, in particolar modo con l'ex sindaco Mario Altieri. Eloquenti i tre cartelloni esposti alle sue spalle attaccati alla recinzione. «L'Anas e il Comune di Scanzano Jonico hanno distrutto un'azienda costata 6 miliardi e fatta fallire per 70mila euro». Recitava il primo. Ed ancora. «Ecco come si sperperano i soldi dello Stato, prima ti finanziano e

Policoro Gestione integrata dei rifiuti solidi urbani

poi ti espropria l'Anas». Ed infine: «Le lungaggini della giustizia agevolano l'illegalità. La legge è uguale per tutti!!!». Pur bevendo solo acqua e fumando qualche sigaretta di troppo, Celano raccoglie le energie e con una grinta che gli riconosciamo da sempre, ci mostra le carte che raccontano dieci anni di traversie iniziate proprio nel 1999. «Domani mattina (oggi per chi legge , ndr) - ha continuato - sarò a Potenza nella sede dell'Anas dal capo compartimentale, ingegner Franzese al quale chiederò di fissarmi un incontro con il direttore Anas Basilicata, ingegner Ciucci, con la speranza- ha concluso - che possa venire a capo in questa vicenda». Intanto Celano lo scorso trenta luglio ha presentato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica ed al Tribunale fallimentare di Matera dove ricostruisce l'intera vicenda ed in particolare sottolinea il fatto che l'indennizzo ricevuto dall'Anas a fronte dell'esproprio subìto, ammonta solo a lire 555.801.896, poiché manca della tranche di lire 449.238.015 rispetto alla quale l'imprenditore si chiede che fine abbia fatto. Pierantonio Lutrelli

Iniziativa a Rotondella e Policoro

Ato, costituzione approvata Mercatino all’unanimità dal Consiglio comunale per solidarietà POLICORO - Si è riunito in seduta straordinaria mercoledì scorso presso la sala consiliare “Nicola Montesano”, il Consiglio comunale monotematico, sotto la presidenza di Otello Marsanoper discutere il seguente punto all'ordine del giorno: costituzione autorità di ambito Ato rifiuti Basilicata - approvazione convenzione statuto. Nella sua relazione l'assessore all'Ambiente, Luisa Lasaponara (Pdl), ha spiegato l'obbligo di approvare questo ordine del giorno entro il dieci settembre, ultimo giorno utile, in quanto la legge regionale 28/08 individua in una sola A.T.O. (Autorità territoriale ottimale) le gestione integrata dei rifiuti solidi urbani dell'intera regione Basilicata accorpando le due vecchie Ato provinciali di Potenza e Matera in un unico ente gestore dei rifiuti. In precedenza, sempre secondo l'assessore, la Regione Basilicata aveva a

sua volta approvato con due distinte deliberazioni sia lo statuto che la convenzione, e pertanto c'era la necessità che anche il Consiglio comunale si esprimesse favorevolmente. Nessuna eccezione è stata sollevata sia dalla maggioranza che dalla minoranza circa lo statuto e la convenzione, tanto è vero che l'ordine del giorno è passato all'unanimità dei presenti. Nel suo intervento il consigliere di minoranza del partito democratico Franco Labriola ha spiegato: «Condivido questa iniziativa che va nella direzione di creare una governance unica nella gestione dei rifiuti regionale, problema quantomai attuale e delicato anche in ambito nazionale, e l'Ato unico è lo strumento giusto per affrontare e risolvere tale emergenza». Di parere opposto il capogruppo del Pdl (Partito del popolo delle libertà) Dome-

POLICORO - Il tempo inclemente di domenica sera non ha scoraggiato i cittadini che si sono recati in piazza Segni ad assistere alla IV edizione del memorial “Angeli della strada”. Tra i più commossi, Mario Rubino, fondatore dell'omonima associazione che ogni anno organizzata questo solenne evento per non dimenticare le tante vittime che le strade hanno mietuto, purtroppo, in questi anni e che visto in particolar modo la città di Policoro pagare un alto prezzo: tanti sono stati i giovani e meno giovani residenti a Policoro che sono scomparsi, tra cui anche il figlio di Mario Rubino, Rino, al quale il padre in apertura di manifestazione ha voluto dedicare una toccante poesia, che idealmente poi ha abbracciato anche gli altri Angeli che dal cielo han-

nico Bianco. «Non condivido l'unificazione delle due Autorità territoriali ottimali in una ha sottolineato nel suo intervento Domenico Bianco - perché il territorio lucano è vasto. Anche se c'è un risparmio economico - ha aggiunto - con l'accorpamento il problema dei rifiuti non viene risolto in questo modo. Con le due Ato invece la gestione integrata dei rifiuti sarebbe stata più efficiente». Infine a prendere la parola è stato il sindaco, Nicola Lopatriello. «Mi auguro che l'Ato unico possa funzionare bene per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti di un territorio, quale quello lucano, disomogeneo anche se nutro qualche dubbio poiché in altre regioni come l'Emilia Romagna e la Toscana ad esempio l'Ato unico non ha funzionato e sono ritornate alla vecchia gestione

provinciale. Noi in Basilicata e in provincia di Matera abbiamo il problema delle discariche insufficienti, come più volte denunciato, e da febbraio con la chiusura di quella di Colobraro smaltiamo a Pomarico con un aggravio di costi di 300 mila euro fino a fine anno se non si riaprirà subito. Anche il presidente della Provincia Stella, Ente competente, con il quale ho parlato nei giorni scorsi condivide le mie preoccupazioni per queste sopravvenienze passive che per giunta non ci sono state nemmeno compensate con agevolazioni e contributi. E in questi giorni si parla addirittura di una possibile chiusura anche della discarica di Pomarico. E' quantomai urgente affrontare la questione immediatamente facendo chiarezza sui termini di riapertura, se ci sarà, della discarica di Colobraro». provinciamt@luedi.it

ROTONDELLA - Il filo della solidarietà viaggia tra Rotondella e Policoro. E' una due giorni di generosità quella che investirà i due comuni jonici tra stasera e domani con il "Mercatino euqo e solidale". Il primo appuntamento è fissato a Rotondella, in piazza della Repubblica, dalle 18 alle 20,30, mentre domani sera la carovana si sposta a Policoro, in piazza Eraclea. L'evento è stato curato dalle organizzazioni di volontariato, dall'associazionismo e dagli enti ecclesiastici di Rotondella e Policoro che hanno ospitato i laboratori formativi di Cittadinanza Solidale. I fondi raccolti a Rotondella saranno devoluti all'attività missionaria in India di suor Tina Salierno. I fondi di Policoro, invece, all'acquisto di un bene da destinare alla collettività. Aderiscono all'iniziativa anche la Coldiretti di Rotondella e l'Associazione

“Angeli della strada” per contrastare gli incidenti, bagno di folla per la IV edizione no assistito alla serata, preceduta da una Santa Messa nell'adiacente parrocchia del Buon Pastore. Poi una bella esibizione di ragazzi della locale scuola di ballo “Angels dancing”, in costumi rigorosamente bianco, il colore candido dell'Anima, e successivamente degli allievi di arti marziali della scuola di kung fu “Fiore di loto”, questa nobile arte di difesa personale orientale che è diventato uno sport molto praticato anche in occidente, utilizzato solo quando si viene attaccati e comunque come ultimo rimedio

di lotta. Il pubblico presente ha molto apprezzato la campagna di sensibilizzazione messa in campo ogni anno da Rubino, che per novembre prossimo ha anticipato un altro evento dello stesso genere, sempre volto ad educare gli automobilisti e i conducenti di veicoli a motore più in generale al rispetto della vita propria e di tutti soprattutto quando si è alla guida. E Rubino lo ha fatto non solo con le esibizioni suddette, ma anche lanciando moniti dal palco alla prudenza, ricordando ai presenti coma la vita umana sia il be-

ne più prezioso di ogni persona, perché unico, e pertanto dev'essere tutelato e riconosciuto tale da tutti. E per rimanere in tema le azioni promosse, grazie anche all'impegno di Rubino, in questi anni alla prevenzione sulla sicurezza stradale sono: cippo marmoreo raffigurante un angelo all'ingresso del cimitero; intitolazione di una via “Angeli della strada” nel nuovo quartiere San Pio; settimana sulla sicurezza stradale in collaborazione con la Polizia stradale di Basilicata (febbraio 2009).

Iris di Policoro, che devolveranno a favore dell'iniziativa i fondi ricavati dagli spazi di degustazione autogestiti. Queste le associazioni che esporranno i propri manufatti per la raccolta fondi: Circolo Acli di Policoro, Associazione Asd Nautica di Policoro, Associazione l'Isola Felice di Policoro, Associazione Policoro Soccorso, Associazione Pro Loco Rotondella, Associazione Presidio del Libro Magna Grecia Policoro, Parrocchia Sant'Antonio di Rotondella. L'iniziativa è realizzata con la partecipazione attiva dei cittadini impegnati nei Laboratori Formativi dell'associazionismo, previsti nell'ambito dell'Azine di Accompagnamento all'uscita dal Programma di Promozione della Cittadinanza Solidale, gestita da Ageforma. I comuni di Rotondella e Policoro hanno offerto il loro patrocinio. Pino Suriano

E ancora, “Sicurezza stradale, patrimonio e responsabilità di tutti”, organizzata a Policoro dal Ministero dell'istruzione, università e ricerca (maggio 2009); una cooperazione comprensoriale tra i Comuni di Policoro, Nova Siri, Rotondella e Bernalda. Infine, potenziamento della segnaletica stradale orizzontale, verticale e dossi sulle arterie più importanti della città. Inoltre lo stesso Rubino si è fatto promotore della stesura e divulgazione di un volume dove sono citate le tante vittime di Policoro che hanno perso la vita maledettamente sulle strade urbane ed extraurbane nazionali. A condurre la serata Francesca Rodolfo e Walter Ravera, con Bevilacqua Desireè ospite. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

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Sudafrica 2010 Il ct: «Bene la soluzione Pirlo trequartista con ai lati Camoranesi e Marchisio Il blocco Juve? Importante giocare insieme»

Lippi ha ritrovato la sua Italia «La serata di Torino ci ha restituito tante certezze, sappiamo far gruppo» di FRANCESCO GRANT ROMA – L’Italia che sa far squadra, almeno nello sport, resta ancora una volta quella del calcio. In controtendenza rispetto basket, pallavolo, pallanuoto, rugby, la nazionale di Marcello Lippi vede il Mondiale a un passo. E soprattutto ritrova se stessa. «Una sera come quella di Torino era quello che ci voleva, direi necessaria per restituirce certezze sulla nostra qualità - il ragionamento del ct - In un anno oggettivamente difficile per le nazionali italiane, noi proviamo a ripercorrere le orme del 2006 quando fummo portati ad esempio negativo di un paese che ha grandi eccellenze, ma poche capacità di fare squadra». Passati i giorni dell’ira e delle preoccupazioni, ora con serenità il ct azzurro fa l’analisi delle due partite: dal fondo della brutta serata di Tbilisi al culmine del primo tempo mercoledì. Con Pirlo trequartista, scelta da non considerare definitiva ma molto gradita al ct: l’impressione è che sia quella giusta. «Oramai credo sia chiaro, questo gruppo è capace anche di partite come quella contro la Bulgaria - l’esordio di Lippi - Giocatori importanti come Buffon e Cannavaro l’avevano segnalato: prestazione non all’altezza dell’Italia e soprattutto la Confederations avevano fatto smarrire la convinzione. In questo senso, la giornata di Torino era proprio quel che ci voleva, direi necessaria. Ci restituisce certezze». Una è la soluzione Pirlo trequartista, per colmare quel vuoto di idee mostrato in altre occasioni. «Non la chiamerei la soluzione, ma “una” soluzione: con Camoranesi a centrodestra e Marchisio che a centrosinistra si conferma un giocatore molto, mol-

to, molto interessante, Pirlo può giocare lì davanti: decisamente, mi piace questa situazione. Si può fare spiega ancora Lippi - avendo De Rossi, uno dei migliori al mondo nel ruolo». Ma Pirlo accetta l’idea di un ritorno alle origini di trequartista? «Ha una tale intelligenza tattica, una tale esperienza, una tale classe da potersi adattare a qualsiasi posizione - la replica del ct - Ha lucidità nel dare palloni e fantasia nel trovare corridoi, come pochi altri al mondo. E in ogni caso, si può sempre tornare a una soluzione con quattro centrocampisti in linea». Italia camaleontica negli assetti e nei ruoli («aver tanti giocatori versatili, da Camoranesi a Marchisio, mi facilita anche nelle scelte per il Mondiale»), ma con un punto fermo: il blocco Juve. «E’ un vantaggio avere azzurri che giocano insieme nel loro club, anche se è una coincidenza», rintuzza Lippi, pronto a rispondere a Moratti («io non tifo nessuno, solo Italia: avevo pronosticato tre anni Inter ora ho detto Juve, magari mi sbaglierò...»). Nel reparto incertezze, anche il ruolo di centravanti titolare. E qui Lippi lascia capire che l’annuncio per il posto vacante sarà affisso a qualificazione avvenuta, quando tra l’altro ci potrebbe essere anche l’opzione Amauri. «Continuare con il turn over o puntare su un titolare? Una volta ottenuta la qualificazione, sfrutteremo le partite per migliorare gli automatismi e affrontare certi discorsi». Quello di Cassano, tra messaggi e arrabbiature, appare sempre più chiuso: «Dico solo una cosa: rispetto tutte le opinioni, i sondaggi, ma vi prego di rispettare la mia».

Tessera del tifoso

Abete «L’ideologia non c’entra nulla»

«Una volta ottenuta la qualificazione faremo altri esperimenti»

Gigi Buffon al termine del match vittorioso di mercoledì Sopra: Lippi e Pirlo

Primo giorno per il neobianconero dopo l’«esordio» all’Olimpico in azzurro

Juve, Grosso pronto per l’esordio TORINO – Mercoledì sera il debutto con la maglia azzurra in quello che sarà il suo nuovo stadio, davanti al suo nuovo pubblico, impreziosito da un gran gol. Ieri il primo giorno “vero” da juventino. Fabio Grosso ha iniziato ufficialmente la nuova vita da giocatore della Juventus, partecipando al primo allenamento a Vinovo. Un breve saluto con Ferrara e con i compagni, poi subito in campo per una seduta leggera, defaticante, insieme agli altri giocatori di ritorno dagli impegni con le varie Nazionali (tutti gli italiani a eccezione di Buffon, più Tiago e Poulsen) agli ordini del preparatore Massimo Neri. Domani c’è la Lazio, martedì il Bordeaux in Champions League, bisogna dosare le forze e recuperare preziose energie. «Sono a disposizione, pronto per giocare sabato all’Olimpi-

co e a dare il massimo - le paro- che mercoledì ha esordito con le di Grosso dopo la notte az- la Nazionale da juventino zurra -. Essere alla Juve è un all’Olimpico, ricevendo i commotivo di orgoglio, spero di plimenti, meritati, dal vicevincere, perchè è ciò che meri- presidentedella Fiat,JohnElta la società. Mi aspetto di far kann, e dal massimo dirigenbene, ci sono i presupposti per te bianconero, Giovanni Coguardare in alto e noi con bolli Gigli. «Ringrazio tutti spiega il centrocampista -. umiltà cercheremo di farlo». L’Ital-Juve contro la Bulga- Spero di continuare su questi ria ha convinto: oltre a Gros- livelli e di ripagare la fiducia so, anche Buffon, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi, Marchisio e Iaquinta hanno fornito risposte positive. Ora Ferrara si attende conferme anche contro laLazio, garache porterà all’esordio la prossima settimana in Champions League. Chi viaggia sulle ali dell’entusiasmo è Claudio Marchisio, Fabio Grosso esulta dopo il gol alla Bulgaria

che mi viene concessa. Da sabato inizia un periodo con diversi impegni ravvicinati: la forza di noi giocatori dev'essere quella di riuscire a recuperare in fretta le energie, fisiche e mentali. Speriamo di fare più punti possibile». La squadra intanto ha continuato la preparazione in vista del match di domani sera. Il gruppo ha lavorato agli ordini di Ferrara praticamente al completo: gli unici assenti erano Felipe Melo e Caceres, che devono ancora rientrare a Torino dal Sudamerica dopo gli impegni con Brasile e Uruguay. I giocatori hanno disputato una partitella, cui ha partecipato anche Zebina, in recupero dal problema al tendine d’Achille.

SERIE A

PARTITE E ARBITRI

3ª giornata, 13/9 ore 15 LIVORNO-MILAN (12/9, ore 18) Orsato di Schio LAZIO-JUVENTUS (12/9, ore 20.45) Gervasoni di Mantova ATALANTA-SAMPDORIA Gava di Conegliano BOLOGNA-CHIEVO Mazzoleni di Bergamo FIORENTINA-CAGLIARI Banti di Livorno INTER-PARMA Rosetti di Torino PALERMO-BARI Romeo di Verona SIENA-ROMA Damato di Barletta UDINESE-CATANIA Bergonzi di Genova GENOA-NAPOLI (ore 20.45) Tagliavento di Terni (Rosi-Grilli)

MILANO – «Le proteste contro la tessera del tifoso? Non dobbiamo confondere una situazione che riguarda un numero di persone limitato con la dimensione dei milioni di tifosi che sono presenti nei nostri stadi, bisogna però cercare di far capire alcuni passaggi fondamentali». A parlare è il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, che sottolinea l’importanza della tessera che «consentirà di non essere soggetti alle prescrizioni che in questi anni sono state numerose. Poi ci sarà sempre la possibilità di seguire la propria squadra se non ci sono prescrizioni, non è vero che senza la tessera non si può andare a vedere i propri beniamini. La rivoluzione culturale non sarà la tessera del tifoso, si sta creando una troppo forte ideologizzazione di questo strumento ed è un errore». «Abbiamo ritenuto l’iniziativa del governo - continua Abete coerente con la posizione già assunta dallo stesso governo negli ultimi anni e dal momento che la tessera del tifoso c’è, occorre valorizzare, capire che è uno strumento di fidelizzazione, servizi e sicurezza e scaricarla di tutte queste tensioni legate alla dimensione della schedatura che sono fuori dalle logiche di lettura».

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Sport


Qualificazioni Mondiali. A forte rischio la partecipazione a Sudafrica 2010

Diego ha finito di incantare L’Argentina di Maradona stecca in Paraguay e il ct è di nuovo nel mirino BUENOS AIRES - Doveva essere la partita del riscatto. Doveva essere la gara con la quale l’Argentina, e Maradona, avrebbero dovuto porre fine alle critiche, velenose e numerose, che arrivavano da più fronti dopo gli ultimi deludenti risultati. E’ stato, invece, un incontro da incubo, che ha fatto ripiombare l’Argentina, e Maradona, nella crisi più profonda, mettendo a maggior rischio la partecipazione ai Mondiali del 2010. Ad Asuncion, invece, una rete di Nelson Valdez ha regalato il pass per il Sudafrica al Paraguay, costringendo la Seleccion ad un nuovo ko, riaprendo vecchie feritee nuove critiche sulle reali capacità di Diego ArmandoMaradona come commissario tecnico. DIEGO NON SI ARRENDE - Da parte sua Maradona ha promesso di lottare fino a quando avrà «una sola goccia di sangue», ma l’Argentina rischia una clamorosa esclusione dai mondiali in Sudafrica. Così mentre il Paraguay festeggiava a sorpresa la qualificazione anticipata al suo quarto mondiale consecutivo, l'Argentina scivolava al quinto posto del girone che la condannerebbe allo spareggio contro Honduras o Costarica, sempre che non scivoli ulteriormente nelle ultime due gare. «Esisteancora unapossibilità eme la voglio giocare - ha dichiarato al termine del match Diego Armando Maradona - e nonho paura delle critiche, non ho paura di nulla, ho la mia squadra e andrò avanti». Ma in patria tifosi e stampa sono furiosi per la mancanza di gioco dellanazionale che rischia una drammatica esclusione. LA STAMPA PUNGE E TAGLIA Allarme e delusione. Sono queste le parole più usate dalla stampa argentina per commentare la seconda sconfittaconsecutiva(la 5ªnelleultimesei

Critiche feroci da parte della stampa

Il punto

Anche la Spagna stacca il pass

Continua il momento negativo per l’Argentina di Maradona

partite) della Seleccion, scivolata fuori dalle prime quattro della classifica. Contro il Paraguay, gara che doveva essere del riscatto per Diego Armando Maradona e i suoi giocatori, si sono rivisti gli stessi errori delle ultime partite. «La Nacion» scrive che quella di Asuncion èstata «la notte in cui l'Argentina ha persino perso la sua storia», e sottolinea l’anemia in zona gol, definita «allarmante». Un altro quotidiano, «Clarin», dice che la Seleccion «è tornata a deludere e non dipende più da se stessa per la qualificazione diretta al Mondiale». È stata una partita «con errori su tutti i fronti», l’Argentina «è tornata a giocare male, e per di più per quasi tutto il secondo tempo ha giocato in dieci per l’espulsione di Veron». Sempre sul «Clarin», un sondaggio condanna le scelte di Maradona: alla domanda «credete che Maradona sia l’unico col-

Nelson Valdez ha regalato la vittoria al Paraguay

pevole di questo momento della Seleccion?», il 70% dei lettori ha fin qui risposto «sì». «Olè», infine, punta l’attenzione sullo spogliatoio: «Maradona ha problemi con la squadra» e sottolinea che «Messi è solo l’ombra del giocatore che brilla nel Barcellona». DELIRIO AD ASUNCION - Due morti, un ferito e cinque arresti, questo il bilancio dei disordini scoppiati durante i festeggiamenti per la qualificazione del Paraguay ai prossimi Mondiali. Una delle vittime è Felipe Abelardo Rojas, 57 anni, colpito da infarto proprio mentre si trovava al «Defensores del Chaco» dove la selezione locale ha sconfitto l’Argentina, mentre un altro tifoso, Epifanio Ovelar, ha cominciato a sentirsi male subito dopo la fine della partita, spegnendosi nell’ospedale di San Lorenzo.

Ferita da un colpo di pistola al braccio Carina Rocio Villasanti, di 30 anni, mentre i cinque arresti sono stati effettuati al«Panteon Nacionalde los Heroes», nel centro della capitale paraguaiana, dove migliaia di tifosi si erano ritrovati per festeggiare. E sempre per festeggiare il trionfo sull’Argentina e la qualificazione ai mondiali sudafricani, il presidente del Paraguay, Fernando Lugo ha decretato 24 ore di vacanze nei pubblici uffici e nelle scuole. LA SITUAZIONE - Dopo i risulati della 16ª giornata (Bolivia-Ecuador 1-3, Uruguay-Colombia 3-1; Paraguay-Argentina 1-0, Venezuela-Perù 3-1, Brasile-Cile 4-2), questa è la nuova classifica del girone sudamericano: Brasile 33 punti; Paraguay 30; Cile 27; Ecuador 23; Argentina 22; Uruguay e Venezuela 21; Colombia 20; Bolivia 12; Perù 10.

IN BREVE

Qualificazioni Mondiali. La Francia spera ancora, la Polonia cambia trainer

Il Belgio stringe per Dick Advocaat

Fabio Capello il conquistatore

LA Federcalcio belga si è messa in contatto con Dick Advocaat perchè anticipi il suo arrivo alla guida della nazionale. Il tecnico olandese avrebbe dovuto assumere il nuovo incarico dall’1 gennaio 2010 ma viste le dimissioni del commissario tecnico Franky Vercauteren dopo la sconfitta di mercoledì in Armenia, i dirigenti federali sperano che l’ex allenatore dello Zenit cominci il suo lavoro con qualche mese d’anticipo. Advocaat si è riservato di dare una risposta «il più presto possibile», conferma la Federazione belga.

IN BREVE La Polonia decide di cambiare ct LEO BEENHAKKER non è più il ct della Polonia. Il tecnico olandese, da tre anni alla guida della Nazionale, è stato esonerato in seguito alla pesante sconfitta (3-0) rimediata in Slovenia e che ha praticamente cancellato le speranze della Polonia di accedere al Mondiale del 2010. «E' stato l'ultimo match di Leo Beenhakker da ct della squadra polacca», ha detto in tv il presidente della Federcalcio, Grzegorz Lato. La Polonia, quinta nel gruppo 3 con 11 punti, conserva soltanto una minima possibilità di accedere agli spareggi.

L’Inghilterra ai piedi del tecnico dopo la cinquina alla Croazia LONDRA - L'Inghilterra ai piedi di Fabio Capello e dei suoi «invincibili». All’indomani della strepitosa vittoria con la Croazia (5-1) che vale la qualificazione diretta ai Mondiali del 2010 con due turni d’anticipo, la stampa britannica esalta la Nazionale, all’ottava vittoria di fila (su otto partite). «Nessuna fermata per gli invincibili di Capello», è il titolo usato dal «Times», che fa un paragone con «la terribile serata» di due anni fa, quando l’Inghilterra di Steve McClaren fallì l’accesso a Euro2008 perdendo 3-2 proprio a Wembley contro la Croazia, ed esalta l’ex allenatore del Milan: «In meno di due anni – scrive il quotidiano inglese – Capello ha trasformato un gruppo deluso, che aveva paura di giocare per l’Inghilterra, in una squadra vera che unisce abilità individuali a forza collettiva». «E' stata la nostra miglior prestazione con Capello ct – ha detto sicuro il capitano, John Terry -. Quando giochiamo così è dura per tutti». L’appetito però vien mangiando, e allora lo stesso Capello adesso ci crede davvero. «Abbiamo vinto 5-1 e la prova è stata molto, molto importante – ha detto – Per i primi 20 minuti penso che

Cinque: le reti che l’Inghilterra di Capello ha inflitto alla Croazia

abbiamo giocato come mai finora durante le qualificazioni. Non siamo la miglior squadra al mondo, questo è sicuro, ma dobbiamo aspettare fino a giugno, quando giocheremo in Sudafrica. Lampard e Gerrard? Penso che i bravi giocatori possano sempre giocare insieme, la loro qualità è davvero fantastica». STOP ALLA WAGS - Uno dei segreti dei successi dell’Inghilterra è stato la disciplina e al Mondiale sudafricano Fabio Capello non ha intenzione di cambiare registro. Dal ct un messaggio chiaro alle «Wags», mo-

glie e fidanzate dei calciatori, che nel 2006, in Germania, erano sempre presenti tanto che, la scorsa stagione, Rio Ferdinand descrisse il ritiro inglese come un “circo”. «Sono contento di quello che abbiamo fatto durante i raduni - ha detto Capello – e quando saremo in Sudafrica i calciatori avranno bisogno di mogli, amici, fidanzate. Ma solo il giorno successivo a ogni partita. Saremo lì per giocare, non in vacanza». SCONTRI A MOSTAR Tifosi croati inferociti per la sconfitta della nazionale in Inghilterra hanno assaltato

una stazione di polizia e devastato diversi negozi a Mostar, in Bosnia-Erzegovina. Gli agenti hanno usato i lacrimogeni per disperdere i giovani croato-bosniaci: feriti in modo lieve tre giovani e sei poliziotti. Otto tifosi sono stati fermati, fra cui tre minorenni. A scatenare la rabbia dei croato-bosniaci di Mostar, città divisia in due tra croati e musulmani, è stato anche il pareggio della Bosnia 1-1 con la Turchia che tiene la nazionale, tifata solo dai musulmani della repubblica ex jugoslava, in corsa per i mondiali in Sudafrica. LA FRANCIA SPERA «Se ci fosse un attrito tra Raymond Domenech e i giocatori si sarebbe visto e invece il gruppo è stato unito». Jean-Pierre Escalettes, presidente della Federcalcio francese, spazza via le polemiche sulla presunta frattura all’interno della nazionale dopo l’importante pareggio a Belgrado, con i Blues capaci di rimediare un punto nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutta la gara. «Non possiamo dire che ci qualificheremo ma penso ancora che vinceremo contro Far Oer e Austria e supereremo i play-off – ha aggiunto – Quindi avremo sei mesi per preparare la Coppa del Mondo».

E SIAMO già a undici. Dopo Sudafrica, Ghana, Australia, Corea del Sud, Corea del Nord, Giappone, Brasile e Olanda altre tre nazionali staccano il biglietto per il Mondiale. A Wembley l’Inghilterra di Fabio Capello ottiene la qualificazione schiantando la Croazia (doppiette di Lamparde Gerrardesigillo di Rooney), mentre la Spagna supera agevolmente l’Estonia e si qualifica grazie anche al pari tra Bosnia e Turchia. A loro si unisce anche il Paraguay, a cui basta un gol di Valdez per superare un’Argentina sempre più allo sbando. A due turni dalla fine la qualificazione è a un passo anche per altre nazionali. In Europa, possono staccare prestoil bigliettoancheSlovacchiae Serbia.Nelgirone 3 l’undici di Jan Kocian sbanca Belfast e l’unica nazionale che ne può insidiare il primato è la sempre più sorprendente Slovenia, seconda forza delgruppo, che ha travolto la Polonia. Per i possibili play-off resta in corsa la Repubblica Ceca, che passeggia su San Marino (7-0, quaterna di Baros) ma per i cechi non sarà semplice. Primo match-ball fallito per la Serbia (girone 7) che a Belgrado gioca contro la Francia in undici contro dieci per quasi tutta la gara (espulso Lloris al9') ma non va oltre l'1-1 (pari di Henry) che permette ai Bleus di sperare ancora anche se dietro l’Austria non molla nella corsa al secondo posto. Giochi riaperti nel girone 1, dove la Danimarca rimedia solo un punto a Tirana e torna a sentire il fiato sul collo della Svezia, che espugna Malta grazie a un autogol. In corsa, almeno per i play-off, anche il Portogallo che spezza forse definitivamente i sogni dell’Ungheria. Equilibrio anche nel gruppo 2, dove la Svizzera esce imbattuta dalla trasferta lettone e conserva il primato nel girone mentre la Grecia si fa raggiungere allo scadere in Moldova con Israele che torna a sperare grazie ai sette gol rifilati al Lussemburgo. Discorso qualificazione ristretto a Germania e Russia nel girone 4: i tedeschi travolgono l'Azerbaijan, gli uomini di Hiddink espugnano Cardiff. Nel girone 6, quello dell’Inghilterra, la Croazia deve ora difendere il secondo posto dal ritorno dell’Ucraina, ieri però fermata sullo 0-0 dalla Bielorussia, mentre nel gruppo 5 la Turchia ha un piede fuori dopo l’1-1 di Zenica. Eliminata la Scozia, che a Glasgow perde di misura contro la già qualificata Olanda e cede il secondo posto e la chance per gli spareggi alla rediviva Norvegia, vittoriosa sulla Macedonia (a segno Riise).

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Sport 39

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

Prima divisione Tripletta di Polani contro la Berretti. Da ieri biglietti in vendita

De Simone il jolly per Terni Capuano potrebbe dare fiducia dall’inizio all’ultimo arrivato E’ FINITO 7-0 a Picerno il test infrasettimanalecontro laBerretti del neo tecnico Angelo Viggiano, partitella che Capuano ha fatto disputare secondo la consueta modalità dei tre tempi da mezz’ora l’uno. In evidenza Enrico Polani con una tripletta, mentre sonoandati asegno anche De Cesare, Catania, Barbato e Nappello. Il tecnico rossoblu ha alternato tutti gli effettivi a disposizione. All’appello mancavano Lolaico (rientrerà con il Marcianise, ndr), Anderson (per lui differenziato) e Chiavaro,in permessoperquestioni familiari. L’ex Paganese in ogni caso riprenderà il suo posto in difesa, al rientro dalla squalifica rimediata contro l’Andria. I dubbi invece riguardano gli altri reparti: 3-4-3 o 35-2, con le varianti del caso. Capuano tiene tutti sulla corda ma, stando alle indicazioni emerse dall’amichevole, potrebbe dare fiducia al nuovo arrivato Domenico De Simone, che i novanta minuti nelle gambe non ce l’ha ma può dividersi conBerardi edEmanueleCatania lo spazio da presidiare nel caso si opti per la linea mediana più folta. In questo momento rinunciare all’ex ala del Cosenza appare impossibile visto il suo brillante stato di forma, quindi anche l’ipotesi 3-4-3 lo vedrebbe comunque in campo. Rotazione aperta, di conseguenza, in avanti: Polani con il tris si candida alla conferma da titolare ma deve garantire una fase di contenimento più attenta, per noncadere nellamancanzache contro il Ravenna gli è costata la sostituzione.

Domenico De Simone, candidato ad una maglia da titolare

PESCARA PROSCIOLTO Intanto da ieri pomeriggio sono intanto arrivati in città i tagliandi per il settore ospiti dello stadio Liberati. Sono in vendita presso“Cose diTeatro e Musica” in corso XVIII Agosto al prezzo di 15 euro più i diritti di prevendita. Stasera una delegazione rossoblu sarà presente al Gran Gala dello Sport, il tradizionale appuntamento cittadino di fine estate organizzato dall’Asd Parco Tre Fontane. Premiazione in vista per Lolaico e Nappello - menzione rispettivamente per l’attaccamento alla maglia e come giovane emergente - oltre che per l’area comunicazione e marketing diretta da Rocco Galasso. QUI TERNIC’era solo un no-

do da sciogliere per il tecnico rossoverde Gabriele Baldassarri nell’amichevole disputata ieri contro la Berretti ad Acquasparta. Romano Tozzi Borsoi domenica sarà della partita, riprendendo il suo posto al centro dell’attacco dopo aver saltato la trasferta di Ferrara per un risentimento al polpaccio. Alle sue spalle agirà Noviello, in un 4-4-1-1 che ha portato gli umbri ad un inimmaginabile bottino pieno nelle prime tre uscite. Davanti all’eterno numero uno Visi - fin’ora decisivo - la linea a quattro sarà formata dagli esterni Bertoli (a destra) e Camillini ad affiancare i centrali Borghetti e Tedeschi, quest’ultimo sostituto dello squalifica-

to Di Dio. Paradossalmente la Ternana ha subito molto nelle prime tre giornate, raccogliendo però il massimo grazie alla mira non eccelsadegli avversari di turno e ad una buona vivacità offensiva. Dell’undici ipotizzato, dieci undicesimi (tranne Camillini) c’erano già l’anno scorso. In mediana Concas e Piccionisono dueesternidotati di grande profondità, con Danucci che coprirà le spalle al sontuoso regista Di Deo, l’autore della rete che puni’i rossoblu nell’ultimo precedente del 12 aprile scorso. Era il sabato di Pasqua, ma quel Potenza non sarebbe più risorto. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Niente penalizzazione per il caso Cappai LA COMMISSIONE Disciplinare Nazionale ha discusso ieri alle 14.30 il deferimento del Pescara relativo al caso del giocatore Roberto Cappai. La Procura Federale aveva rinviato a giudizio il club abruzzese all’epoca in cui era guidato dall’imprenditore salernitano Gerardo Soglia. Vale a dire prima del fallimento dal quale è nata la Delfino Pescara, di cui è presidente Deborah Caldora. Il Pescara è stato prosciolto e non è stata comminata nessuna penalizzazione. Davanti all’organo giurisdizionale della Figc, presieduto dall'avvocato Sergio Artico, il club abruzzese ha dovuto rispondere per un caso del quale non ha responsabilità diretta per l’attuale gestione. Il Procuratore Federale aveva infatti deferito il Pescara di Soglia, e non l’attuale Delfino Pescara. La società non aveva provveduto a depositare, entro i termini previsti dalla normativa federale, le garanzie bancarie dovute per lo splafonamento del budget-tipo in riferimento all’ingaggio (quantomai inutile) del calciatore Roberto Cappai. Il Pescara è stato prosciolto da ogni addebito e non è stata comminata alcuna penalizzazione. Per la gioia di Cuccureddu.

Seconda divisione Rodolfi non avrà El Kamch

Aia di Basilicata ai test annuali

Andrà in Prima Categoria

Melfi, rientrato l’allarme per Andrea Lo Iacono

Arbitri, raduno di due giorni a Bernalda

Tricarico ripescato

E' in programma oggi e domani nella splendida ambientazione del litorale ionico della Basilicata, il consueto e tradizionale Raduno Regionale precampionato degli arbitri, degli assistenti arbitrali e degli osservatori arbitrali organizzato dal Comitato Regionale Arbitri di Basilicata presieduto da Roberto Celi. Nel corso della due giorni il programma è intenso, sostanzioso ed articolato: infatti i partecipanti verranno sottoposti a verifiche di carattere atletico e di natura tecnica attraverso prove specifiche. In particolare le prove di carattere atletico verranno effettuate sulla pista di atletica del campo sportivo di Bernalda mentre la preparazione sul regolamento del giuoco del calcio verrà verificata con i quiz tecnici che saranno svolti nel corso della due-giorni arbitrale. In questo modo verrà valutata e verificata in maniera adeguata, appropriata e completa la loro preparazione complessiva. Sarà presente il Componente del Comitato Nazionale dell'A.I.A. Maurizio Gialluisi, che naturalmente porterà il saluto del Presidente Nazionale dell'A.I.A. Marchello Nicchi, evidenziando il lavoro che si sta portando avanti a livello nazionale per il miglioramento e l'ottimizzazione dell'attività arbitrale. Il componente del Settore Tecnico dell'A.I.A. Fabio Banconi impartirà invece le direttive tecniche relative alla nuova stagione sportiva attraverso l'esposizione e la spiegazione della circolare numero 1 utilizzando, nel contempo, naturalmente anche dei filmati per rendere visibili e pratici i concetti espressi con la teoria. Nella serata di venerdì 11 settembre è previsto inoltre l'intervento del Presidente Figc-Lnd Basilicata Pietro Rinaldi e del Presidente dell'Associazione Allenatori di Basilicata Gerardo Passarella. Naturalmente nel corso del week end arbitrale saranno presenti tutti e cinque i presidenti delle Sezioni A.I.A. di Basilicata ubicate rispettivamente a Potenza, Matera, Venosa, Moliterno e Bernalda.

TRICARICO – Non è ancora stato ufficializzato sul comunicato ufficiale, ma il ripescaggio in Prima Categoria è ormai cosa fatta. Il Tricarico classificatosi al terzo posto nel campionato di Seconda Categoria girone B è pronta ad iniziare una nuova avventura. E’ cambiato il tecnico e sono arrivati anche nuovi giocatori. Il nuovo allenatore è Francesco De Biasi, lo scorso anno presidente della squadra, ed ex trainer ad Irsina e nel vecchio Tricarico di qualche anno fa nei massimi campionati della regione. Agli ordini del nuovo coach sono giunti Nicola Potenza (classe 1977) dal Real Irsina, Nicola Locuoco (classe 1985) dall’Atletico Albano e Vincenzo Messina (classe 1984) dal San Chirico Nuovo. Inoltre è rilevante la conferma di Antonio Lotito, classe 1982, che risulta essere un utile tassello alla causa del Tricarico. Il resto della truppa è composto da elementi nati nel 1991 e nel 1992 che serviranno a dare linfa e freschezza per un campionato diverso da quello dell’annata passata e sicuramente più livellato rispetto a quello giocato nella scorsa stagione. L’obiettivo della società è proprio quello di far crescere i giovani in modo da costruire una buona intelaiatura per il futuro. Le basi ci sono e il tecnico De Biasi è fiducioso per lavorarci sopra. Il traguardo prefissato è arrivare a metà classifica anche se non sarà facile visto il livello delle squadre che hanno rafforzato i propri organici. Al momento però al Tricarico interessa soltanto essere ripescato e riportare gente sugli spalti. Perché dopo che l’Azzurra Tricarico ha spostato sede e cambiato denominazione sociale in Fortis Murgia Irsina, il popolo tricaricese ha bisogno di continuare a vedere la squadra del proprio paese. Con il progetto portato avanti dalla società difficilmente la piazza potrà essere scontenta. Biagio Bianculli sport@luedi.it

Allarme rientrato per Andrea Lo Iacono. Il forte centrocampista offensivo ex Lumezzane, sta bene ed ha svolto regolarmente la seduta lavorativa insieme ai compagni. Sicuramente una buona notizia in casa gialloverde con Rodolfi che in prospettiva Scafati deve fare a meno del solo El Kamch. Il marocchino sconterà in terra campana la seconda ed ultima giornata di squalifica, rimediata dopo la sciocca espulsione subita a Barletta. Una perdita importante come si è notato contro l'Aversa Normanna. El kamch è il faro del centrocampo federiciano, elemento difficilmente sostituibile per caratteristiche tecniche e tattiche. Contro l'Aversa è toccato a D'Andria, svolgere compiti di impostazione, con Bulla e Mitra al suo fianco. Una linea mediana che potrebbe anche essere riproposta a Scafati, senza tralasciare le opzioni Dentamaro e Viola. In particolare l'ex Bitonto nutre chance da titolare. Rodolfi prima di scegliere, valuterà le condizioni dei singoli ed ovviamente le caratteristiche degli avversari. Stesso discorso per la difesa, il reparto che sta dando maggiori noie all'allenatore gialloverde. Domenica scorsa è rimasto fuori dall'undici di partenza Arvia con Sicignano proposto sull'out destro. Una soluzione che non ha fornito gli effetti sperati e che quindi potrebbe anche non essere riscelta. Sicignano potrebbe contendere a Gabrieli il

El Kamch del Melfi

ruolo di centrale, anche se difficilmente Rodolfi rinuncerà all'apporto del capitano. In ogni caso il ballottaggio esiste. Queste sono tutte valutazioni che il trainer parmense sta effettuando con l'intento di poter mettere in campo il miglior undici possibile, in grado di centrare l'obiettivo tre punti. Un traguardo finora sfuggito al Melfi che anche l'anno scorso dovette attendere per brindare al primo successo. La scorsa stagione la prima vittoria stagionale, giunse al quinto turno, quando al Valerio i gialloverdi si imposero per due a zero sul Lamezia, poi alla fine retrocesso. Questa volta in casa gialloverde ci si augura di anticipare l'evento, anche se a Scafati non sarà per nulla agevole, come non manca

di rimarcare il Direttore dell'Area Tecnica Pierpaolo Castaldi: " Andiamo a Scafati per fare la nostra partita con l'intento di vincere la gara. Compito non semplice perché la Scafatese sarà animata dallo stesso desiderio. Si prospetta una partita ostica, dura, in cui dobbiamo tirare fuori il meglio possibile. Finora non tutto è girato per il verso giusto, anche se non siamo per nulla preoccupati e restiamo fiduciosi. Certamente avremmo potuto avere più punti in classifica, ma è chiaro che abbiamo pagato anche dei nostri errori. Sono convinto che a Scafati vedremo dei miglioramenti, soprattutto in relazione alla fase difensiva". E' l'auspicio di tutta la tifoseria melfitana. Emilio Fidanzio

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40 Sport


Ceduti Zaccaro al Cesena e Antezza al Padova. Trattativa con un mediano

Matera, preso D’Amanzo L’under laterale basso a sinistra proviene dal Lecce Primavera Il centrocampista resta nel mirino, mentre l’under del 1991 masso a sinistra è arrivato ma il Matera perde i suoi tifosi per la gara di Casarano. MERCATOColpo di mercato messo a segno nel pomeriggio dal sodalizio biancazzurro che ha tesserato l’atleta Omar D’Amanzo, nato a San Pietro Vernotico l’8 aprile 1991, proveniente dall’U.S. Lecce, con cui ha disputato nella passata stagione il campionato Primavera, chiuso al decimo posto a quota 29 punti. Terzino sinistro dalle spiccate doti offensive ma soprattutto dalle valide doti difensive, va a completare il parco under a disposizione di mister Giusto. D’Amanzo è ovviamente già a disposizione del tecnico. Difficile che però venga buttato nella mischia già domenica, visto che solo oggi effettuerà il primo allenamento con i nuovi compagni e, stan-

do al giusto modo di pensare del tecnico, il suo impiego è davvero difficile. Nell’aria c’è anche l’arrivo di un centrocampista di spessore. E la trattativa resta in piedi. «Sì-afferma Giuseppe Fragassoconfermo una trattativa in atto. Saremo più precisi in merito al più presto. Abbiamo preso D’Amanzo soffiandolo ad altre squadre ed era un punto di richiesta del tecnico l’under basso a sinistra del 1991». TIFOSI DELUSIIn relazione alla gara V.Casarano-Matera, in programma domenica 13 settembre, alle ore 15:00, allo stadio comunale “G.Capozza”, il Prefetto di Lecce, dott.Mario Tafaro, su indicazione del Questore di Lecce che ha chiesto al Ministero dell’Interno, Dipartimento Pubblica Sicurezza – CNIMS, di valutare la possibilità di vietare la trasferta, per la ga-

Trasferta a Casarano vietata ai tifosi

ra in oggetto, dei tifosi del Matera, ha disposto quanto segue: - Eliminazione del settore ospiti, con possibile riutilizzazione dello stesso spazio per particolari categorie di spettatori locali come famiglie, scuole; - annullamento dei tagliandi eventualmente venduti; - obbligo di vendita dei biglietti ai soli residenti nella provincia di Lecce. I tifosi del Matera si erano già messi in moto ed erano pronti tre autobus per la sentita trasferta nel Salento. Casarano che potrebbe essere ancora avversario delMatera in Coppa se la squadra di Giusto supererà lo scoglio Pisticci e lo stesso farà Bianchetti con il Francavilla Fontana. TEST DI IERIGiusto ha varato due assetti. Il primo ha visto la difesa con Palladino e Scudieri esterni di difesa con Bartoli e Martinelli centrali. Campo e Salemme con Mazzoleni e Leta a centro-

campo, Genchi e Albano in attacco. Partitella con molti spuntie conbeigol diAlbano, Campo e Genchi. Nella ripresa spazio per Conte al posto di Leta, ma anche De Vecchis in avanti a far coppia con Branda. Buone indicazioni per mister Giusto cheha irrobustito la difesa ed ha recuperato Mazzoleni in mezzo al campo. DUECESSIONI DOC-Eustachio Zaccaro del 1994 è stato ceduto al Cesena dal Matera. «Ringrazio la società biancazzurra, l’Invicta e il Matheola per la collaborazioneafferma Antonio Rebesco che ha effettuato l’operazione-in questo passaggio importante per il ragazzo». Al Padova invece è andato Stefano Antezza del 1996 che però resterà ancora un anno a Matera in prestito. I giovani sono il futuro del calcio e questi arrivi e cessioni lo confermano. Renato Carpentieri

Giusto rafforza la difesa con Palladino

Tour de force che inizia domenica al Michetti contro il Forza e Coraggio

Pisticci, 2 derby in 4 giorni Il 23 in Coppa Italia e la domenica 27 in campionato Sarà un settembre ricco di impegni per il Pisticci che dopo aver rotto il ghiaccio da neo promossa nel campionato di Interregionale è chiamato adesso a giocare ben cinque partite ufficiali in quattordici giorni tra il 13 edil 27 di questo mese.Tra campionato e coppa Italia, infatti, la squadra del presidente Donato Panetta disputerà due incontri infrasettimanali consecutivi (sempre di mercoledì) oltre alle consuete gare domenicali.Il tour de force inizia domenica prossima quando i gialloble ospiteranno il Forza e Coraggio Benevento nel secondo turno di campionato che corrisponde con il debutto casalingo stagionale dei ragazzi di Valente. Quella con il Forza e Coraggio è una sfida tra neopromosse, considerato che anche i campani l'anno scorso militavano nel torneo di Eccellenza della loro Regione ed hanno conquistato una storica promozione in D.Diverse, tuttavia, le aspettati-

ve delle due compagini, con il Pisticci consapevole di dover lottare per la salvezza ed il Forza e Coraggio autore, invece, di una campagna acquisti definita strabiliante dagli addetti ai lavori che addirittura lo collocano tra le squadre in grado di lottare per il salto di categoria.Mercoledì 16, invece, va in scena il turno infrasettimanale di campionato, stabilito in seguito allostravolgimento delcalendario delgirone H per il ripescaggio del Grottaglie, inserito come diciannovesima squadra. La stagione regolare, dunque, durerà 36 turni invece che 34,come negli altri gironi di Interregionale.Per l'occasione il Pisticci farà nuovamente ritorno in Puglia, dove sfiderà il Fasano.La domenica successiva (20 settembre), invece, si torna al “Michetti” per la quarta fatica di campionato. Il Pisticci ospiterà i campani dell'Angri.Mercoledì 23 le attenzioni sono concentrate tutte sulla Coppa Italia. Il

sorteggio si è divertito con la squadra di Valente che dovrà giocare il terzo turno della manifestazione contro il Matera al XXI Settembre, quattro giorni prima della sfida di campionato. Due derby in quattro giorni, dunque, tra gialloble e biancoazzurri per un confronto atteso da tempo e consumatosi l'ultima volta proprio nella stagione 2001/02, anno dell'ultima apparizione del Pisticci in Interregionale. Fa un certo effetto vedere le due compagini materane iscritte alla quarta serie affrontarsi nelle due manifestazioni ufficiali della stagione a distanza così ravvicinata. E sicuramente la partita di campionato (la seconda in ordine cronologico) avrà qualcosa di particolare ed unico dopo il confronto di pochi giorni prima. Trasferte accessibili sotto il profilo delle distanze,niente ache vedereconle 10gare in Campania. Roberto D’Alessandro

Matera-Pisticci: chi vince trova Casarano o Francavilla Fontana

Trentaduesimi di Coppa Italia Terminata la fase in cui si sono disputati il preliminare e il primo turno, la Coppa Italia entra nel vivo con le gare dei trentaduesimi di finale organizzate in partite di sola andata in programma mercoledì 23 settembre alle ore 15.00. Scendono in campo le 57 squadre vincenti il primo turno, le 5 partecipanti alla Tim Cup (Castellarano, Chioggia, Renate, Sansepolcro e Viterbese), la vincente Coppa Italia Serie D 2008/2009 (Sapri) e la semifinalista della Coppa Italia Serie D 2008/2009 (Renato Curi Angolana) secondo un percorso predefinito e territorialmente omogeneo di tutte le partecipanti fino ad arrivare alle gare che assegneranno il trofeo. Una formula snella e funzionale frutto di una scelta precisa della LND seguendo il solco di tre direttrici: rispondere alle esigenze delle società per quanto riguarda il contenimento dei

costi, aumentare la competitività della manifestazione e dare un maggiore appeal mediatico alla kermesse. Anche i 16° e gli 8° si svolgeranno in gara unica rispettivamente il 21 ottobre e 11 novembre, e, come i precedenti turni, in caso di parità al termine dei 90 minuti saranno battuti i calci di rigore. I quarti di finale, le semifinali e la finale si svolgeranno in gare di andata e ritorno rispettivamente il 25 novembre e 9 dicembre, il 3 e 17 marzo, il 14 e 28 aprile. Una formula innovativa e funzionale che premia le squadre che nella passata edizione hanno raggiunto il risultato più alto in termini di qualificazione. Questi gli accoppiamenti dei 32esimi ed i relativi incroci per i 16esimi di finale: Pordenone -3 Città di Concordia vs Union Quinto - Este,

U. Venezia - Chioggia vs C. Jesolo - V. Vecomp, Castelsardo - Budoni vs Tritium - Insubria, Renate - Colognese vs Solbiatese - Caratese, Voghera - Derthona vs Casale - Settimo, Acqui - Savona vs Lavagnese - Sarzanese, Fiorenzuola - Montichiari vs Castellarano - Russi, Pontedera - Ponsacco vs F. Juventus - Sestese, Recanatese - Rieti vs Sansepolcro - Santarcangelo, Castel Rigone - G. Città di Castello vs Viterbese - Gavorrano F. Civitacastellana - Cynthia vs Boville E. - Rondinelle Latina Santegidiese - Chieti vs Renato Curi A. - L’Aquila Bojano - N. Campobasso vs Angri - Pianura Francavilla - Casarano vs Matera - Pisticci Pomigliano - N. Mugnano vs Rossanese – Sapri Rosarno - Acicatena vs Nissa - Modica.

Una trattativa ben avviata

Francavilla, torna Andrea Manco FRANCAVILLA – In casa Francavilla, continuano gli allenamenti in vista dell’esordio casalingo di domenica prossima in campionato contro il Bitonto. Il tecnico Lazic, vuole la massima concentrazione dai suoi, per una gara che si annuncia abbastanza ostica, perché i pugliesi hanno perso in casa domenica scorsa per 1-2 con il Neapolis Mugnano e quindi vogliono riscattarsi. Il Francavilla invece, vuole guadagnare i primi tre punti della stagione e vuole farlo davanti ai propri tifosi, dimostrando che la sconfitta di domenica è stato frutto della sfortuna e di un errore arbitrale. Intanto, la società è impegnata a rafforzare il proprio organico, regalando al tecnico Lazic, un altro giocatore di qualità. Per questo, si parla insistentemente in queste ore del centrocampista Andrea Manco, che potrebbe fare il suo ritorno in riva al Sinni. «La società – dice il direttore generale Antonio L’Amico – è impegnata a vagliare delle situazioni favorevoli di mercato, che possano rafforzare il nostro organico. Una di queste riguarda il centrocampista Manco, che abbiamo già avuto con noi in squadra e che potrebbe fare ritorno». Un ritorno gradito quella del mediano di centrocampo, che nella stagione 2007/08, aveva già indossato la maglia rossoblu, dimostrando tutto il suo valore. Ma oltre a lui, sono in trattativa altri giocatori in quel ruolo, come spiega il dg sinnico: «Al momento con Manco, non c’è nulla di concreto, solo trattative, per verificare sia gli aspetti tecnici che economici, che riguardano anche altri giocatori in quel ruolo, che al momento sono

Andrea Manco

sotto osservazione e che possano tornare utili al nostro mister». Insomma, un Francavilla ancora attivo sul mercato e che spera di poter completare definitivamente il proprio organico con quest’ultimo acquisto. Domenica intanto, impegno che non potrà essere di certo preso sottogamba dai sinnici, che dovranno a tutti i costi intascare i tre punti. «Domenica – continua L’Amico – sarà una gara importante per noi, dopo la sconfitta alla prima giornata che ci ha lasciato l’amaro in bocca, persa in malo modo, dobbiamo rifarci a tutti i costi, per dimostrare il nostro valore. Davanti ai nostri tifosi, bisogna fare bene, moltiplicando le nostre forze. La speranza – conclude – è quella di arrivare al triplice fischio finale con la vittoria in pugno». Un Francavilla che, non può assolutamente fallire l’appuntamento, contro una squadra che non concederà nulla. Claudio Sole

Allievi e Giovanissimi regionali al via con il ritiro del Matera COMINCERANNO domenica 20 settembre, per concludersi rispettivamente il 25 e il 18 aprile del 2010 i nuovi campionati Allievi e Giovanissimi della Basilicata. A presentare la stagione dei tornei giovanili lucani, e ad annunciarne al contempo novità e qualche illustre defezione, ieri sera presso la sede della Figc c'era il numero uno del calcio regionale. «Dobbiamo prendere atto - ha spiegato in apertura il presidente Piero Rinaldi - delle assenze di peso di Matera (sia negli Allievi che nei Giovanissimi) e Melfi (iscritto solo nei Giovanissimi), che non possono che dispiacerci. Sia per il livello tecnico più elevato che potevano assicurare, che per lo stretto contatto che avrebbero garantito con il calcio professionistico. Ad ogni modo i regolamenti ci sono, e vanno rispettati». Il riferimento va alla impossibilità di assegnare al Melfi un posto tra gli Allievi (non disponibile in base all'interpretazione della Figc lucana), e alla decisione del Matera di rinunciare alla partecipazione al torneo Giovanissimi, a cui avrebbe preso parte solo congiuntamente al campionato Allievi. «Ad ogni modo - ha aggiunto Rinaldi quella che sta per cominciare si annuncia come una stagione stimolante, che ci auguriamo confermi il trend di crescita mostrato negli ultimi anni dal calcio giovanile luca-

no. Il compito delle società impegnate in questi tornei è quello più delicato per la crescita e la formazione, come atleti ma anche e soprattutto come persone, delle nostre giovani leve. Il mio apprezzamento per il vostro impegno e la dedizione che ci mettete è grande, e l'invito che continuo a rivolgervi è quello di privilegiare il divertimento e il piacere del gioco su tutto il resto: il risultato deve passare in secondo piano in questa categorie, propedeutiche a quelle superiori ma ancor prima alla maturazione dei ragazzi». PRIMA GIORNATA ALLIEVI REGIONALI: Calcio Venosa-Macchia Romana, Dedalo-Foggiano Melfi, Francavilla-Deportivo Montescaglioso, Lauria-Real Peppino Campagna, Metanauto Picerno-Invicta Matera, Padre Minozzi-Don Bosco, Varisius-Junior Calcio Lavello, Verderuolo Asso PotenzaPolicoro 2000. PRIMA GIORNATA GIOVANISSIMIsaranno invece: Aviglianese-Matera (ha rinunciato, al suo posto una squadra da ripescare), Don Bosco-Padre Minozzi, Foggiano Melfi-Melfi s.r.l., Grassano-Invicta Matera, Metanauto Picerno-Dedalo, Policoro 20000-Murese, Varisius-Scanzano, Verderuolo Asso Potenza-Deportivo Montescaglioso. Luca Carlone sport@luedi.it

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Sport 41

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

Ciclismo Tre giorni di gare con la conclusione con la Potenza-Matera

Basilicata su due ruote Scatta oggi la Moliterno-Viggiano, 28esima edizione del Giro MATERA - Parte oggi la 28 edizione del Giro di Basilicata, in programma sulle strade Lucane fino a domenica, che rappresenta oggi l'unica corsa a tappe a livello internazionale giovanile juniores nel sud Italia, dove vi partecipano i migliori atleti italiani e stranieri, sono 25 le squadre al via. Il Giro di Basilicata è un'ottima vetrina anche per le Nazionali straniere, ben sette sono quelle che vi partecipano e sono: la Slovenia, l'Austria, la Repubblica Ceca, il Belgio, la Bielorussia e le grandi favorite Croazia e Russia. Per l'Italia partecipano le società Italia N.B. Panigale, Signori Lazio, Ciclomontanini, Asd Romanese, S.C. faentina, Car Diesel

Schio, Sidemerc vitali, Guazzolini, Pratese, Seanese, Mengoni, Garfagna, Corridonia, e le rappresentative di Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Basilicata. L'alto numero delle compagini iscritte e di quelle escluse per mancanza di risorse, sono la dimostrazione dell' alta qualità dell'evento ormai diventato un punto di riferimento per il movimento ciclistico lucano. Tre le frazioni in linea, per un totale di circa chilometri 305. La kermesse organizzata dal Nucleo Gioventù di Potenza è dedicata alla memoria di Augusto Viggiani. Le tappe del giro sono: la Moliterno - Viggiano, la Corleto Perticara - Aliano, ultima tappa la Potenza - Matera.

Dopo la punzonatura effettuata ieri, la carovana del giro si muoverà oggi alle ore 15 da Piazza Pino in Moliterno, con un totale di chilometri 89, attraversando i paesi di Sarconi, Spinoso, Grumento Nova, Tramutola, Paterno, Villa D'Agri, fino all'arrivo previsto a Viggiano. La seconda giornata di gara vedrà i ciclisti impegnati nella frazione di chilometri 100, che parte da Corleto Perticara con arrivo ad Aliano. La terza tappa parte da Potenza per complessivi Km. 106 e arrivo a Matera, dove il Giro di Basilicata, mancava con l'arrivo da ben sette anni, quell'anno il giro fu vinto dal russo Dmitri Kozontchouk. Le caratteristiche e l'altimetria del tracciato, vista la con-

formazione del nostro territorio, non sono adatte ai velocisti, ma bensì agli scalatori e ai passisti, ecco che tutto il giro, e la gara di oggi, si preannunciano molto interessanti. Una gran partecipazione di pubblico è prevista sulle nostre strade, che sicuramente ripagherà, gli enormi sforzi fatti dall'organizzazione, nonostante il momento difficile per la crisi economica a livello mondiale, è riuscita ancora una volta a mettere in moto la macchina per organizzare questa prestigiosa manifestazione internazionale, che tende a migliorare l'immagine del ciclismo, in particolare quella a livello giovanile. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Carmine Acquasanta, vice presidente Fci di Basilicata

LA PRIMA TAPPA

LA SECONDA TAPPA

LA TERZA TAPPA

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Basket Summer Cup A Dil. Sconfitta a Sant’Antimo per il Potenza

Publisys, Campania amara Non bastano le buone prestazioni di Antrops e Ruggeri SANT’ANTIMO 79 PUBLISYS 69 IGEA SANT'ANTIMO: Politi 12, Petrazzuoli 3, Valentini 11, Gatti 14, Gizzi 22, Maritano, D'Orta 2, Savarese n.e. Vico 15, Compagnone n.e. All. Alfredo Foglia. PUBLISYS POTENZA:Fazio 2, Silvestrini 12, Antrops 16, Ruggeri 16, Palazzo n.e. Rato 1, Santamaria n.e. Maioli 12, Carrichiello 2, Vetrone 8. All. Antonio Paternoster. ARBITRI: Gaudino d Nocera Inferiore e Cilento di Napoli. PARZIALI: 24-14, 47-34, 6555, 79-69. NOTE: Spettatori 200 circa.

E’ STATA la sterilità offensiva la causa principale della sconfitta subita dall’Invicta Centre Corporelle sul campo del Bisceglie. Pur di fronte ad un avversario di ottimo valore, c’è da dire che la compagine di Schiavi non ha affatto sfigurato rimanendo sempre in partita e facendo leva sul sistema difensivo che gara dopo gara comincia a diventare molto efficace, La gara contro i pugliesi ha avuto un andamento molto equilibrato ed incerto on quanto a volume di gioco sciorinati dai due quintetti. La differenza, decisiva per il risultato finale, l’ha fatta la scarsa precisione al tiro dell’Invicta Ad ogni buon conto, martedi prossimo, nel ritorno al PalaPergola con inizio alle 20,30, Corvo e compagni avranno tutte le possibilità per ribaltare il risultato e tentare di superare il turno di Coppa di Lega, obiettivo a cui la società tiene molto. E per spiegare che cosa non ha funzionato persona più appropriata di Pino Corvo non poteva esserci. Il giocatore nativo di Battipaglia, già leader indiscusso del roster potentino che ha messo in mostra il suo valore nelle prime tre gare ufficiali, ha una spiegazione semplice e lineare: «Innanzitutto ci siamo trovati di fronte, come ci aspettavamo, davvero una buonissima squadra forte fi-

Uscito per cinque falli Silvestrini. Nessun tecnico e antisportivo fischiato alle due formazioni. LA PUBLISYS Potenza perde al Pala Puca di Sant'Antimo nella gara d'andata della Summer Cup di pallacanestro maschile di A Dilettanti, relativamente al secondo turno. I campani si aggiudicano con merito la posta in palio superando la compagine di Antonio Paternoster per 79 a 69. Partita costantemente in mano alla squadra di casa che ha fatto prevalere la maggiore intensità difensiva e la classe assoluta di Mike Gizzi, vero fromboliere della serata

con ventidue punti. La compagine di Alfredo Foglia ha gestito prevalentemente il gioco, esibendo una condotta di gara eccellente. La Publisys Potenza, dal canto suo non è riuscita a rimanere in scia agli scatenati atleti campani che, dal canto loro hanno cercato di allungare a più riprese il passo. La partita, in verità è stata sempre equilibrata. Le due formazioni hanno giocato su ottimi ritmi, nonostante i carichi di preparazione. Nella Publisys ha ben impressionato Antrops, nonostante il dolore alla mano (il giocatore verrà operato lunedì mattina) e con lui Ruggeri. Entrambi i giocatori al-

la fine hanno segnato sedici punti. I campani, però hanno condotto in porto la partita esibendo autorità e quel pizzico di saggezza tattica che serve per archiviare positivamente le partite di Summer Cup. Per la Potenza 84 ci sarà tempo per rimediare, visto che la seconda sfida è in programma mercoledì 16 settembre, alle ore 20 al Pala Pergola. Potenza perde con onore, ma i giochi sembrano ancora aperti per Riccardo Silvestrini e compagni, privi ieri sera di Vincenzo De Bartolo. Sant'Antimo ha legittimato il successo con una migliore applicazione tattica e una difesa spesso asfissiante che ha

Nel finale di gara problema ad una coscia per Antrops

tolto ogni energia ai tiratori di Antonio Paternoster. Una nota a margine: nel finale di gara Antrops ha avuto un problema alla coscia, ma

Basket B Dil. Il dopo-Bisceglie in casa Corporelle

Basket B Dil. Bernalda in crescita

Corvo: «Poco lucidi Siamo solo al 60%»

Benenati è sicuro «Raggiungiamo insieme la salvezza»

Il “cecchino” della Corporelle, Pino Corvo (foto Mattiacci)

sicamente e desiderosa di ben figurare davanti ai propri tifosi. Noi, che stiamo lavorando in prospettiva campionato, abbiamo ancora problemi di amalgama e siamo appena al 60 per cento della condizione fisica e tecnica. Questa la ragione per la quale siamo stati poco lucidi e precisi in attacco. In questa fase è normale che ci siano dei problemi per cui non è il caso di preoccuparsi più di tanto. Abbiamo ancora molto da lavorare e queste gare ci aiuteranno a trovare la condizione ottimale. Per la gara di ritorno credo che siamo in grado di ottenere il successo e di puntare anche alla qualificazione. A condi-

zione che imprimiamo velocità al nostro ritmo per mettere in difficoltà i nostri avversari che sono molto lenti. Se riusciamo a fare una gara aggressiva e con ritmo sempre elevato, credo che nessun traguardo ci potrà essere precluso». Pino Corvo, 10 anni in serie A tra Battipaglia, Scafati e Rieti e tremila punti al suo attivo, sempre titolare nei quintetti di partenza, ricorda con piacere la sua carriera ma guarda al futuro ancora con grande entusiamo e professionalità: «sono stati anni indimenticabili perchè le soddisfazioni sono state davvero tante. Ho avuto la fortuna di giocare nella mia città natale

per 5 anni e questo m’ha dato sensazioni indescrivibili. Ma anche la permanenza nella vicina Scafati è stata densa di successi personale ed anche di squadra. Adesso pur potendo scegliere tra diverse proposte, ho deciso di stare vicino alla famiglia e e di non allontanarmi troppo da Battipaglia. Per questo sono venuto molto volentieri a Potenza: prima perchè ho ritenuto il progetto molto interessante e poi perchè è stato bravo Dino Viggiano, che conosco da tanto tempo come dirigente molto competente e serio, a convincermi. Senza contare che il mio procuratore Continolo ci teneva in maniera particolare affinchè venissi a giocare a Potenza. Dove possiamo arrivare? Credo che la società, molto organizzata e professionale che si è data un progetto serio ed ambizioso, abbia messo su un’ottima squadra che potrà togliersi molte soddisfazioni. L’importante è lavorare con grande impegno e seguire con attenzione il nostro coach che mi pare molto competente e sicuro di quello che vuole. Abbiamo ampi margini di miglioramento per cui penso che per l’inizio del campionato saremo pronti per affrontare con successo ogni impegno». Rocco Sabatella sport@luedi.it

BERNALDA - Le buone indicazioni pervenute dalle due amichevoli e dalle due gare di Coppa hanno agito da propellente per l'impegno necessario alla preparazione in casa rossoblu, preparazione che ora può svilupparsi in un clima di maggior rispetto di tempi e metodiche visto che non ci sono impegni assillanti da qui all'inizio del campionato. Occasione buona, dunque, per inserire gradualmente nel telaio della squadra l'ultimo arrivato in ordine di tempo ovvero Nicola Benenati, al quale, dopo pochi giorni dal suo approdo a Bernalda, abbiamo chiesto di raccontarci le prime impressioni generali: “Ho fatto appena tre allenamenti con i miei nuovi compagni, ma sono stati sufficienti a capire che si tratta di un gruppo molto giovane che si basa in primis sulla forza agonistica e sulla difesa, e con il quale non avrò difficoltà a trovare l'intesa fuori e dentro il campo”. Come ti è sembrato l'ambiente, dalla società ai tifosi? “L'accoglienza è stata super, ma non avevo dubbi in proposito poiché ne avevo abbondantemente parlato con Salvatore, che era insieme a me lo scorso anno ad Olbia, e con altri che comunque conoscevo per averli affrontati come avversari nel girone”. Sei l'ultimo arrivato ma non in ordine di importanza, vistoche lostafftecnico eraalla ricercadi un'alacon precise

Calcio a 5 Derby tra le squadre di Venosa per la Coppa Basilicata

Al Sacro Cuore il primo round S. CUORE VENOSA M.GRIFO VENOSA

non pare essere nulla di grave per l’ultimo arrivato in casa Potenza 84. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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SACRO CUORE: Scatamacchia (Dinardo), Scoca, Martone, Checa, Pescuma, Mancusi, Muccilli, Briscese, Zotta, Paulangelo. All. Genosa. MARMO GRIFO: Monteverde (Di Grisolo), Di Gilio, Mettola, Perrotta,Pellegrino, Capezio, Cacossa, Di Palo, Nuzzo, Gammone. All. D'Urso. ARBITRO: Guida di Montemilone. RETI: Mettola, Paulangelo, Scoca (2), Martone, Checa, Cacossa (2). VENOSA - Un derby molto corretto quello disputato sul campo del Sacro Cuore, segno che la rivalità tra queste due squadre esiste solo sulla carta. A vincere è stato il Sacro Cuore, che ha iniziato la preparazione da circa 20 giorni, mentre il Grifo,

ripescato da poco in serie C 2, ha nelle gambe pochi giorni di allenamento. La cronaca. Al 2' Pellegrino va al tiro, ma la palla viene intercettata dal portiere. Al 4' in contropiede Scoca serve su un piatto d'argento una palla che vuole solo essere depositata in rete, ma Martone senza portiere, spedisce sul palo. Al 6' Di Gilio conclude a rete, ma Scatamacchia mette in angolo. Al 10' Mettola porta in vantaggio il Grifo, da centrocampo fa partire una “sventola” che finisce in rete, il portiere coperto dai tanti giocatori. Subito dopo pareggia il Sacro Cuore, Paulangelo è bravo a rimettere in rete una conclusione ribattuta dal portiere. Al 12' Scoca con un preciso rasoterra infila la porta difesa da Monteverde. Al 16' Capezio da pochi passi, pur defilato, fallisce la conclusione. Al 20' Perrotta spara addosso al portiere che devia in angolo. Risponde Muccilli, ricevuto

palla da Scoca, la cui conclusione viene intercettata dal portiere e messa in angolo. Al 22' Scoca dalla distanza segna con un preciso rasoterra. Al 25' è sempre Scoca, il migliore tra i suoi, a concludere, palla deviata con i piedi dal portiere. Al 29' Mancasi al tiro, a tu per tu col portiere, palla deviata in angolo. Al 31', in contropiede, Pescuma serve Martone per un facile gol. Al 33' Checa ad un tiro ravvicinato deviato in angolo. Al 35' Perrotta da pochi passi conclude addosso al portiere. Al 37' il “connetto” Curatella impegna il portiere ad una deviazione in angolo. Al 40' Scoca (un vero trascinatore della squadra) serve Checa ad una conclusione vincente. Al 41' è sempre Scoca a colpire la sagoma del portiere da pochi passi. Al 45' Pescuma dalla distanza colpisce bene, ma Di Grisolo ci mette una pezza e devia in angolo. Al 46' bella azione corale del Grifo

Le due squadre in campo

che segna: Perrotta serve Capezio, che libera Cacossa ad un tiro vincente. Al 50' Scoca si libera di due avversari, ma la sua conclusione viene intercettata dal portiere. Al 52' Cacossa accorcia le distanze mettendo in rete, su assist di Perrotta. Al 54' Dinardo è bravo a deviare una conclusione ravvicinata di Pellegrino. Al 55' Scoca, solo davanti la porta, spedisce incredibilmente fuori. Allo scadere del tempo, Mettola dalla distanza colpisce la traversa. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

Nicola Benenati

caratteristiche: “Sì, credo che il coach abbia valutato positivamente alcune mie doti cestistiche come l'altezza e la dinamicità combinateinsieme, ela mia adattabilità agli schemi ed alle tattiche che lui preferisce; del resto questo tipo di gioco mi è capitato di farlo anche in altre squadre ed è quello che mi ha dato le maggiori soddisfazioni”. Come vedi l'esito del campionato che sta per cominciare? “Abbiamo un obiettivo primario da raggiungere che è la salvezza, e dobbiamo vivere con fiducia questo impegno dal momento che quest'anno c'è una sola retrocessione; poi tutto quello che verrà in più sarà ben accetto, e, per quello che ho visto in queste prime ore di allenamento, sono molto fiducioso che quel qualcosa in più arriverà di sicuro”. Una voce bene augurante non guasta mai e un sorso di ottimismo non lo si nega a nessuno, per cui le previsioni di Benenati, sguardo leale e sorriso franco, non possono che far bene a tutto l'ambiente; ne sarà felice coach Vandoni che ha tratto utili indicazioni dalle gare fin qui giocate in amichevole contro Bawer e Potenza, cioè due squadre di serie superiore, e in Coppa contro una pari categoria come la Corporelle che però ha ben altre ambizioni. E proprio per avere la controprova del lavoro fatto in allenamento, ma senza le pressioni derivantida confrontitroppo impegnativi, la società e lo staff tecnico hanno organizzato per domenica pomeriggio al PalaCampagna una partitella con la squadra del Francavilla Fontana (Br) che milita in serie C; una sgambata e nulla dipiù, ma utilea mantenere al giusto livello la tensione muscolare e, perché no?, quel pò di sana adrenalina che queste amichevoli riescono comunque a generare. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

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Sport 43

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

Boxe L’incontro dei supermassimi è l’undicesimo in programma nel pomeriggio

Cammarelle per la finale Il campione olimpico di Rionero affronta il bielorusso Zuyeu E’ IL BIELORUSSO Viktar Zuyeu l’avversario odierno di Roberto Cammarelle. Il pugine di Cinisello Balsamo con sangue lucano combatte l’undicesimo incontro in programma oggi per centrare l’accesso alla finalissima di domenica, dove potrebbe centrare la doppietta Olimpiadi-Mondiali. Quando suonerà la prima campana, saranno passate 48 ore dall’incontro contro il bulgaro Pulev. Ore necessarie a recuperare dall’ematoma sotto l’occhio sinistro, procurato dall’avversario dei quarti di finale con una testata scorretta. Oggi, Roberto, può contare anche sull’apporto del pubblico milanese che sempre ha sostenuto tutti i pugili azzurri. Damiani ha preparato a dovere questa sfida contro il bielorusso, un cliente non semplice per il gigante buono originario di Rionero in Vulture. Per la sfida odierna dovrebbe raggiungere il Forum anche la truppa dei parenti partiti dalla Basilicata per stare vicino al loro benia-

Volley B2 Donne Vittoria in Coppa Italia col Battipaglia

Asci, buona la prima ASCIPOTENZA COFIMARBATTIPAGLIA

3 0

25-23, 25-22, 26-24

Roberto Cammarelle

mino. Appuntamento quindi nel pomeriggio per seguire Cammarelle mentre incrocia i guantoni con il bielorusso Viktar Zuyeu. Si può seguire l’incontro in diretta su Dahlia Tv a partire dalle 15 e 30, oppure attendere la sintesi trasmessa da Italia Uno. a.mutasci@luedi.it

ASCI POTENZA: Radkova, Nolè 18, Taddei 7, Ghersetti 7, Avena 12, Arras 4, Santangelo (L) ne, Ridolfo, Di Camillo ne, Di Lucchio 1, Lancellotti, Prete ne, Caramuta (L). Allenatore Telesca. COFIMAR BATTIPAGLIA: Montemurro 1, Casale 16, Buonocore 4, El Gamal 5, Lombardo 13, Borrelli 8, Maio (L), Palladino 1, Fusco, Dellomonaco ne, Giello ne, Giordano ne. Allenatore Caliendo ARBITRI: Persia e Colucci. NOTE: Battute vincenti: Asci 1, Battipaglia 5. Battute sbagliate: Asci 5, Battipaglia 6. Tempi di gioco: 26’, 26’ e 32 per un totale di 1h 24’.

L’ASCI fa sua la gara di Coppa contro il Battipaglia, bagnando al meglio il suo esordio stagionale. Buono l’inizio dell’Asci, ma al primo tempo tecnico è il vantaggio il Battipaglia (7-8). Con gli attacchi di Ghersetti e Nolè le potentine ribaltano la situazione e al secondo stop e 16-15. Il Battipaglia impatta a

Tennis Fossanova secondo al torneo di Avigliano

Vince Notarfrancesco AVIGLIANO - Paradossi del tennis, o più in generale dello sport. L'edizione tecnicamente più importante di un torneo finisce con una finale povera di contenuti. Troppo netto il divario fra i finalisti, vince facile facile Ivan Notarfrancesco, salernitano, categoria 3.1, in questa stagione battuto soltanto dalla tonsillite che gli ha impedito la partecipazione ai campionati nazionali. Il resto, dice per lui di 8 vittorie negli 8 tornei disputati, ultima quella del V Memorial Angelo Tripaldi, che già lo aveva visto finalista nel 2008, e che non lo vedrà il prossimo anno, perché la straordinaria stagione attuale gli consentirà di salire di categoria. Meno di un'ora ci ha messo Notarfrancesco per sbarazzarsi del suo avversario Fabio Fossanova, mai davvero entrato in partita, capace di un minimo di reazione soltanto nella fase iniziale del secondo set. Il break a zero nel secondo gioco della prima partita ha fatto subito capire l'andamento dell'incontro. “Sapevo spiega il vincitore del torneo- che Fossanova avrebbe potuto esser pericoloso con il dritto e ho cercato sempre di rendergli difficile giocare nel modo migliore il suo colpo preferito”. Venti minuti appena per chiudere il primo set, con Fossanova che riesce ad evitare di chiudere a zero strappando con i denti, annullando due palle-break, il quarto gioco. Il resto, è un monologo di Notarfrancesco fatto di servizi, tagli e accelerazioni sui quali Fossanova ha potuto solo provare a difendersi: “Notarfrancesco è stato bravo -è il commento del tennista materano- a imporre il suo gioco e a mantenere la sue caratteristiche su un campo il cui fondo rende particolari i rimbalzi. Per me è stato difficile imbastire trame e provare a comandare il gioco, non riuscivo a trovare il tempo sulla risposta, tutto ciò che riuscivo a fare era tentare di tenere la palla in campo”. Un minimo di reazione all'inizio del secondo set. Fossanova riesce a portarsi in vantaggio mantenendo i suoi servizi nei giochi dispari, ma non dà mai l'impressione di poter strappare il servizio a Notarfrancesco. Che, invece, appena alza i ritmi torna a fare la differenza. Al settimo game l'ultima svolta: Notarfrancesco fa il break, sfruttando due doppi falli di Fossanova e chiude al nono game con un altro break a zero che è forse il miglior commento al match. Il Memorial Tripaldi resta dunque in terra campana, al termine di un'edizione che, nel suo complesso, è stata la migliore, quanto a contenuti, fra tutte quelle viste fin qui.

17, ma sulla spinata di Ghersetti e Avena si arriva sul 20-17. Ancora tre punti dell’Asci (23-20) costringono Caliendo al doppio cambio che frutta il 23 pari. Due attacchi consecutivi di Nolè, però, chiudono il set in favore dell’Asci. Il secondo parziale si apre sul 2-1 per le potentine. Un black-out improvviso porta al 2-7 propiziato da El Gamal e Casale. Il Battipaglia conduce fino al 15-18 con un buon margine, ma tre errori consecutivi danno il pareggio all’Asci che opera il sorpasso sul 20-19 con Nolè. Ancora un paio di errori delle ospiti e l’Asci chiude con un primo tempo di Arras. Nel terzo set Battipaglia sempre avanti fino al 20-24, ma sei punti di fila delle ragazze di Telesca portano il successo all’Asci con il sugello di Ghersetti. Pietro Floris sport@luedi.it

Calcio a 5 C Coppa Italia

Il Bancone supera il Real Corona

Il Real Corona Rionero

R.C.RIONERO 3 BANCONE2007 6 Tripaldi premia Ivan Notarfrancesco vincitore del torneo, sotto Galasso premia Fossanova e lo stesso in azione

Strutturato in maniera complessa (quattro tabelloni differenti, in base alle diverse classificazioni dei giocatori, intrecciati fra loro fino a definire la composizione del tabellone principale), ha sostanzialmente confermato le gerarchie indicate dalle posizioni di classifica dei partecipanti, con l'eccezione data proprio da Fossanova, categoria 3.1, bravo in semifinale a eliminare Gorga, categoria 3.1; e quella ancor più eclatante di Cirenza, con il tennista del Gingles Potenza (4.1) partito dal suo tabellone di selezione e capace di arrivare fino alla semifinale del tabellone principale (sconfitto poi da No-

tarfrancesco) eliminando via via Nardozza Annichiarico, Iamunno, il 3.5 Maffei (tutti senza concedere neanche un set) e l'altro 3.5 (e compagno di club) Castello. “Ma la nota forse più interessante -sottolinea Angelo Summa del Tennis Garden Avigliano, club organizzatore del torneo- è stata l'ampia partecipazione di giovanissimi tennisti provenienti anche dalle regioni limitrofe, che hanno mostrato un livello di preparazione tecnica già notevole. Forse un buon viatico per il futuro del tennis italiano”. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

REAL CORONA RIONERO: Carnevale, Montedoro, Faretta, Capobianco, D'Urso G., Archetti, Di Lucchio. All. Antonio D'Urso ASD BANCONE 2007:Genovese, Bochicchio, Sileo V., Sileo D., Franco, Vaccaro, Santarsiero S., Sileo S., Gruosso R., Romano, Gruosso V. All. Salvatore Santarsiero ARBITRO: Pescuma di Venosa RETI: p.t. 12' Franco, 23' Romano, 27' Montedoro, 28' D'Urso; s.t. 11' Santarsiero, 14' e 22' Romano, 23' Capobianco, 28' Sileo S. NOTE: ammoniti D'Urso e Montedoro del Real Corona Rionero. RIONERO - Per il Real Corona Rionero la stagione calcistica non è iniziata sotto i migliori auspici. Infatti nella prima partita di Coppa Italia regionale, giocata presso la struttura sportiva del fratelli Zandolino, la squadra locale, guidata da mister Antonio D'Urso, ha dovuto cedere l'intera posta in palio agli ospiti già più avanti nella preparazione e presentatosi nella città del Vulture con un maggiore numero di giocatori (11 per la precisione) a disposizione, al contrario del Real Corona di Rionero che ha affrontato questa gara

con gli uomini quasi contati (7 in tutto). Così stando le cose mister D'Urso ha avuto non poco difficoltà a mandare in campo gente fresca per cui alla lunga i rioneresi, dopo aver chiuso la prima frazione di gioco in parità sul due a due, hanno dovuto cedere alla distanza e lasciare il bottino pieno agli ospiti. In avvìo di partita il Bancone 2007 si è portato subito in vantaggio al 12' con Franco e poi al 23' è andato al raddoppio con Nicola Romano, autore a fine gara di una tripletta. I padroni di casa hanno prima accorciato le distanze al 27' con Mauro Montedoro e poi pareggiato con D'Urso al 28'. Nella ripresa in poco più di un quarto d'ora l'Asd Bancone ha messo a segno ben quattro reti con Santarsiero all'11', Romano al 14' e 22' e Sileo Stefano al 28'. La reazione dei vulturini, che pure c'è stata come nel primo tempo, non ha sortito alcun effetto vuoi per i prodigiosi interventi del portiere ospite Genovese che ha parato anche l'imparabile e vuoi anche per la mancata precisione degli uomini di mister D'Urso e quando tutto questo non c'è stato sono stati i pali a negare ulteriori gol ai giovani rioneresi, ai quali è mancato l'apporto dei nuovi acquisti che non sono stati impiegati per ragione burocratiche relative ai trasferimenti. Michele Rizzo

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in SOMMARIO

A Cancellara tra salsiccia e percorsi d’arte

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I Pelosofolk in concerto per la Lasme

con Uccio e i Mudù

I “Viaggi da fermo” del Grubus

Che risate

45 Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

da GUSTARE

Weekend

Due giorni a Cancellara tra degustazioni, arte e visite guidate

A tavola con il “Salsiccia Festival” Percorsi d’arte e di sapori di CARMEN PARADISO

di ENZA SALUZZI POTENZA - Mostre, laboratori didattici, lezioni magistrali, visite guidate e, naturalmente, degustazioni della rinomata salsiccia di Cancellara. Saranno questi gli ingredienti della prima edizione del “Salsiccia Festival” che si terrà il 12 e 13 settembre prossimi nel suggestivo borgo cancellarese anche “città dei sapori”. Il programma è stato presentato ieri mattina nella sala Sinni dell'ex consiglio regionale della Basilicata dal sindaco di Cancellara Antonio Lo Re e dal presidente di Identità Lucana, Antonio Bruno. «Il fine ultimo della manifestazione - ha precisato Lo Re - è quello di lanciare il territorio e di dare risalto al prodotto principe della tradizione cancellarese, la salsiccia, la cui meticolosa lavorazione lo rende un prodotto unico sul territorio regionale vista la sua storia antichissima». Così la conferenza stampa apre le danze gastronomiche di una due giorni che vede protagonista un evento unico nel suo genere. Una sorta di percorso divulgativo multidisciplinare che ambisce a coniugare la tradizione della salsiccia con la modernità di una formula innovativa, attraverso l'accostamento di tradizionali degustazioni gastronomiche a una serie di eventi collaterali, che spaziano tra storia, arte, antropologia e religione, conferendo alla manifestazione un tocco di raffinatezza e ricercatezza. Un programma ricco in cui figurano laboratori didattici, dove imparare la sacra arte della salsiccia, mostre fotografiche, che racconteranno la sto-

Miss Agrituristica a Potenza a caccia della reginetta POTENZA - Stasera, alle ore 20.30, presso il ristorante “Al Drago”di Potenza si terrà la prossima tappa delle selezioni di Miss Agrituristica 2009. Il concorso prosegue nella ricerca di nuove bellezze lucane. A organizzarlo dall'agenzia Autiero Eventi di Potenza con la collaborazione attiva dell'associazione Equiturismo Italia di Atella di Salvatore Summa. Le ragazze saranno selezionate da un'apposita e qualificata giuria che deciderà chi passerà alla fase finale, in programma per il prossimo 19 settembre al Pantano di Pignola, in occasione della festa patronale. L'evento mette in palio per la vincitrice, un viaggio nella splendida città italiana di Verona ed un corso di equitazione presso un centro associato Equiturismo del valore di 800 euro. La manifestazione sino ad ora si è svolta con la formula del tour, facendo tappa di volta in volta negli agriturismi della Basilicata ed ha avuto come finalità quella di scovare giovani bellezze nostrane e far conoscere allo stesso tempo la meravigliosa realtà del settore agrituristico, equituristico e ristorativo lucano dando un forte contributo ed incentivo promo-pubblicitario a tutte le aziende operanti nel settore. cultura@luedi.it

ria del prodotto dalla nascita, e in particolare partendo dall'allevamento del maiale seguito dalla produzione dell'illustre insaccato. In attesa di un disciplinare di produzione, le famiglie cancellaresi si attengono alla più antica e consolidata tradizione, dedicandosi con cura all'allevamento dei suini, alla macellazione e alla successiva insaccatura. Tradizione antichissima e rinomata. Le prime notizie a conferma del suo prestigio risalgono al 1700, e più tardi, in un prezioso documento di epoca napoleonica. La salsiccia di Cancellara ha raggiunto due importanti traguardi, il primo nel 1991 nel volume dell'Agriturist che raccoglie i cento migliori prodotti agro-artigianali d'Italia, al fianco di prelibatezze come il Lardo di Colonnata e il secondo nell'Arca del Gusto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che raccoglie in tutto il mondo quasi ottocento prodotti gastronomici d'eccellenza. Storia dell'arte della salsiccia e non solo. Ad impreziosire questa prima edizione ci penseranno le video narrazioni, le visite guidate al meritevole borgo medievale. Dopo aver girato e incamerato notizie sulla ghirlanda profumata al sapor di peperoncino, il top della manifestazione si raggiungerà nelle lezioni magistrali. Tre appuntamenti dedicati a tre temi tra sacro e profano: “Le donne, i cicli della natura, il maiale”, “Il maiale, la storia, le storie”, “Religione, tabù, maiale”. Per ogni genere di informazioni è a disposizione il sito internet www.salsicciafestival.it. Non resta che augurare, buona salsiccia a tutti.

CANCELLARA- “Il gusto incontra la cultura”questo lo slogan coniato per il Salsiccia festival. L’evento organizzato dal Comune di Cancellara e con il partenariato dell’associazione “Identità Lucana” ha come obiettivo quello di rilanciare il senso della comunità e provare a costruire un modello di sviluppo ancorato alle risorse del territorio. Un percorso divulgativo multidisciplinare, come lo hanno definito gli organizzatori, che ambisce a coniugare la tradizione della salsiccia con la modernità di una formula innovativa, accostando alle tradizionale degustazioni gastronomiche una serie di eventi tra storia, arte, antropologia e religione. Il ricco programma della due giorni prevede anche delle visite guidate che accompagneranno il visitatore, attraversando le splendide vie del paese, alla scoperta della sua storia e delle antiche tradizione. Si partirà dalla piazza principale, Piazza Sedile, per poi proseguire in via sant’Antonio dov’è ubicata la chiesa di Santa Caterina D’Allessandria. La chiesa costruita nel XIII secolo contiene al suo interno affreschi del Todisco e di Giovanni Luce che raffigurano Santa Caterina d’Alessandria e storie della sua vita e San Giorgio che libera la principessa. Sulla parete nord-ovest della chiesa c’è una lastra sepolcrale con una epigrafe inci-

sa dedicata a Pietro Cancellario, Signore di Cancellara e Pietragalla vissuto nel XIII secolo. Proseguendo in via Quaglia si giungerà in piazza Don Giuseppe Libutti dove è situata il la Chiesa Madre e il Castello Medioevale che ancora oggi si presenta con una architettura bella, forte e imponente con la quale, dall’alto della collina dove è situato, domina il Borgo Medioevale e l’intero abitato. Si proseguirà per via Vittorio Emanuele III Fino a piazza Umberto I Sede della chiesa di San Rocco con un caratteristico orologio a sei numeri e da lancetta unica del XVII. Infine giungerà in largo Monastero per visitare lo splendido Convento dell’Annnunziata del XVII secolo costruito dai frati Francescani che custodisce al suo interno un crocifisso ligneo del 1600, la reliquia di San Clemente e affreschi,che no attribuiti a Giovanni De Gregorio detto il “Pietrafesa” . Il percorso si concluderà nel palazzo del municipio dove è stata allestita una mostra fotografica che racconta come l’allevamento del maiale e la produzione della salsiccia costituiscono ancora fattori che alimentano il senso della comunità. Infine per entrambe le giornate è previsto l’allestimento di un piccolo set per il “Ciak Salsiccia” che consentirà ai visitatori di narrare storie e aneddoti legati a questa antica tradizione.

A Ripacandida la prima sagra organizzata da “Papirus”

Pasta fatta in casa che bontà di LORENZO ZOLFO

Un’aspirante miss

RIPACANDIDA - L'associazione culturale Papirus di Ripacandida, nata nel maggio 2008, con lo scopo di promulgare eventi culturali e di riportare alla ribalta le radici e le tradizioni locali, si è impegnata questa volta nell'organizzare una manifestazione tipicamente culinaria, la 1^ sagra della pasta fatta in casa (past'fatt n'cas) per domani, alle ore 19,30, nel piazzale di San Donato al cui interno si trovano gli splendidi affreschi cinquecenteschi, gemellato con la Basilica di Assisi. «Tale progetto, riferisce Edem Colella, presidente dell'associazione, ha l'obiettivo di far rientrare il nostro paese nel circuito eno-gastronomico del quale già diversi paesi del vulture-melfese fanno parte e cosa più importante, far assaporare la genuinità dei nostri piatti non solo a tutti quelli che adorano il piacere del palato, ma anche per quelli che hanno voglia di fare un salto indietro nel tempo con piatti semplici che sono una ricchezza sapientemente conservata dalle nostre nonne. Alla sagra saranno presenti produttori locali di vino aglianico e di prodotti tipici». E cosa molto importante, saranno presenti con i loro stands la Croce Rossa

La sagra della pasta fresca

Italiana della sezione di Ginestra e l'Associazione Aido (associazione italiana Donatori organi) con la presenza del pluritrapiantato di organi, Pietro Pitoia di Venosa che, attraverso la campagna pubblicitaria: “Per donare la vita”, sensibilizzerà i presenti alla donazione degli organi. La serata sarà allietata dal suono della fisarmonica e dell'organetto. Mentre nonne e giovani ragazze saranno alle prese con “tumbagn' “ e “ laghnatur' “ per invogliare e dimostrare ai partecipanti l'arte

della past' n'cas', fatta in modo semplice, con rude semplicità… ma sempre buona. Altri progetti realizzati dall'associazione Papirus sono stati: ad agosto 2008 la “Mostra di arte Sacra” ad Atella, nel 2008- 2009 a Ripacandida la “Via Crucis”, rappresentazione in costume della Passione di Cristo, ad agosto 2009 la manifestazione “lu Vin' d' la cantin' “, primo concorso produttori locali, patrocinato dal Comune di Ripacandida con la collaborazione della Proloco.

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Agribike a Matera Energheia 2009

SCOPRI il parco in bicicletta. Domenica 20 settembre il Parco Murgia organizza Agribike, secondo Raduno appulo-lucano e percorso cicloturistico nel Parco. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Fiab. Per informazioni contattare il Cea (0835.332262 e 320.26365287. Prenotazione obbligatoria entro sabato 19 settembre ore 20 c/o: Libreria dell’Arco in via Ridola.

SECONDA giornata del Premio Energheia. Stasera, alle 20, in via Ridola, la presentazione al pubblico degli ultimi lavori pubblicati dagli scrittori componenti la Giuria della quindicesima edizione del Premio. Nel corso della serata, Gianluigi Trevisi, responsabile di Time Zones presenterà le opere di Antonella Cilento, Maurizio De Giovanni e Giorgio Fontana.

“Cool” party

Tour dei templari Vino e letteratura

QUESTA sera al via “Cool exclusive party”. Appuntamento ad Altamura presso Master Sport Club per un party a bordo piscina. Start alle ore 23. Atmosfera surreale e di stile con un mix unico: gustosi drink, sonorità house del momento, anni '70 - '80 e divertentismo. La serata è a cura dello Ziggurath Club di Matera e Ggvv Special event di Altamura. Info 3343207492.

L'ASSOCIAZIONE culturale Zoe, in collaborazione con l'Agenzia Mal di Viaggi e Le Monacelle hanno organizzato una serie di week end finalizzati alla conoscenza della storia dei templari in Basilicata. Si parte il 18 settembre presso Castelmezzano e Potenza. Dal 25 al 27 Potenza-Forenza, il 3 e 4 ottobre Potenza-Vaglio e infine il 10 -11 Matera-Picciano. Info: 3292278103.

WOW: Ways Of Wine e Ways of Words. Le strade del vino e delle parole che si intersecano tra di loro. Grazie all' associazione Asud di Potenza al via Bookmark 2009 (festaggia il suo primo decennale). Domani tra location legate dallo stesso evento dalle ore 21.30: Matera - Piazza san Pietro Caveoso, Metaponto - Lido Nettuno e Potenza - Piazza Pagano. Info 0971.45116.

«E’ la penultima tappa dell’esilarante “Zeronove”»

Mudù.... che risate nei Sassi trascinati dalla verve di Uccio di MARIA ANNA FLUMERO

I Mudù in una delle loro esilaranti performance comiche. A Porta Pistola porteranno lo spettacolo a tappe “Mudù zeronove”

MATERA - Capitan De Santis richiama a sé i materani. Appuntamento stasera a Matera alle 21, a Porta Pistola per lo spettacolo "Mudù zeronove". Serata imperdibile con la scanzonata compagnia del “Mudù” per scaldare queste fresche serate di fine estate. Sul palco il rinnovato cast artistico che vede Uccio De Santis come attore principale che si esibirà per chiudere la tournée estiva. Sul palcoscenico battute, gags e sketch speciali che esalteranno la simpatia del grande Uccio con Umberto Sardella, Antonella Genga, Piero De Lucia, Pino Fusco, Giacinto Lucariello, Brando Rossi, Annabella Giordano e Luigia Caringella.

Le coreografie sono di Deborah Desideri e Marco Montanaro con voce solista di Daniela Desideri. Lo spettacolo comico vedrà anche la presenza dello corpo di ballo "DiemMe", con dieci ballerini che si esibiranno in eccezionali coreografie preparate appositamente per il tour. A poche ore dallo spettacolo, abbiamo sentito Uccio De Santis. «Quella di questa sera è la prima tappa nei Sassi -ha dichiarato l' artista - ne sono davvero felice. Il vostro è un patrimonio fantastico. Con questo spettacolo sono 45 le tappe con 80 serate nelle piazze italiane, con una media di quattromila persone, speriamo di divertire anche voi materani e lucani». Ultima tappa? «In Basilicata sì. Sabato chiu-

diamo a Campobasso». Unannofa l'anteprimaaMatera, ma in un teatro, ci sono delle differenze? «Sì è vero. Le coincidenze sono davvero molto legate alla vostra stupenda città. Ci sono blocchi nuovi, ora ci sono battute più forti e abbiamo la performance di “Aggiungi un posto a tavola” con barzellette tutte collegate tra loro, e ci tengo a sottolineare che vi allieteranno per ben trenta minuti». Progetti futuri? «Dall' 11 settembre sono a Matera per registrare il nuovo Mudù, resterò fino a Natale. Collaboro molto spesso e volentieri con Rvm e Quadrum, che ringrazio di cuore». Progetti anche cinematografici? «Sì. Le riprese inizieranno ad aprile e, se tutto procede come da tabella di marcia, ad ottobre uscirà la pellicola». Previsti scenari materani? «Per ora no, ma poi le cose cambiano». I sogni di Uccio sono tutti realizzati? «Più o meno». Lo stress artistico intacca la vita privata? «Io non ho vita privata. Io lavoro 25 ore al giorno». Poi, con la sua solita verve, suggerisce una domanda: «mi chieda come faccio». La risposta

Uccio De Santis

esilarante è stata: «Mi alzo sempre un’ora prima». Uccio De Santis è un comico pugliese, viene conosciuto a livello nazionale grazie alla partecipazione negli anni novanta al programma La sai l'ultima? su Canale 5. Tornato nella sua città natale crea un gruppo con cui ha successo per avere creato e ideato le cinque fortunatissime ed esilaranti serie del programma di barzellette Mudù. Posto unico12 euro. Info e prevendite presso la società Quadrum, per informazioni contat-

tare 0835/334859. La Quadrum informa che sono stati previsti due ingressi per Porta Pistola, con accesso da entrambi i sensi di via Madonna delle Virtù, sia da S. Agostino che da Via Ridola. Inoltre, verrà effettuatoda parte della società Casam il servizio di bus navetta (pollicino): un bus navetta con partenza dal parcheggio multipiano di via Lucana dalle ore 19,30 con corse ogni 30 minuti e un bus navetta con partenza da via Rosselli. Per il ritorno, a fine spettacolo, sono previste 2 corse ogni 30 minuti.

IL CONCERTO

Vinicio “Da solo” tra i Trulli CANTAUTORE e polistrumentista, ma anche scrittore e a volte attore, Vinicio Capossela domani sera sarà in concerto ad Alberobello presso il Trullo Sovrano (info: 327.2261791). Nato nel 1965 a Hannover da genitori di origine campana emigrati in Germania all'inizio degli anni '60, Capossela si esibisce, dopo essere tornato in Italia, nei locali notturni della riviera romagnola a partire dalla metà degli anni '80. Attraverso Francesco Guccini, un suo demotape arriva al produttore Renzo Fantini, che favorisce la firma dell'artista per CGD, etichetta che

nel 1990 ne pubblica il debutto, “All'una e trentacinque circa”, un disco che contiene canzoni sospese tra ironia e malinconia, notturne, dai toni blues e jazz, influenzate da artisti come Tom Waits, Fred Buscaglione e Paolo Conte. Il disco si aggiudica la targa Tenco per il migliore esordio e, dopo un anno, il cantautore pubblica un secondo album, “Modì”,il cuititoloèun gioco di parole tra il termine francese maudit e il pittore e scultore Amedeo Modigliani, di cui campeggia in copertina un celebre quadro. Sempre nel 1991 Sergio Staino lo vuole nel suo film “Non

chiamarmi Omar”. L'anno successivo è attore e autore con il comico Paolo Rossi nello spettacolo Pop e Rebelot. Nel 1994 vede la luce un nuovo disco, “Camera a Sud”. Segue “Il ballo di San Vito”, nel quale Capossela coinvolge l'ex Lounge Lizards Evan Lurie per gli arrangiamenti e il chittarista Marc Ribot, storico collaboratore di Tom Waits, dando cosi vita a un disco più spigoloso ed essenziale, con influenze bandistiche, balcaniche e del Sud Italia. Nel 1998 esce il live “Liveinvolvo”, registrato a Forlì. Nel 1999 sonorizza dal vivoilfilm “Tempi moderni”di

Charlie Chaplin. L'anno successivo è la volta di “Canzoni a manovella”, disco dai testi teatrali e dalle atmosfere bizzarre, cui prende parte anche il francese Pascal Comelade con i suoi strumenti giocattolo. Nel 2006 arriva “Ovunque proteggi”. Il decimo album, uscito nel 2008, si intitola “Da solo”. Personaggio estroverso e a tratti surreale, Capossela è sensibile verso i soggetti più deboli. Ha tenuto concerti in Campania, per porre l'attenzione intorno alla vicenda dei rifiuti, e in Abruzzo dopo il terremoto. Biagio Tarasco

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Venerdì 11 settembre 2009


TEATRO

Weekend

Venerdì 11 settembre 2009

Da Matera in tour in Sicilia e Calabria

Viaggiando da fermo a bordo del “Grubus” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Grubus theatre piace. Prosegue il tour dei lucani del “Teatro delle Gru”. Un “Viaggio meridionale” unico nel suo genere in tutta Europa. La Sicilia e la Calabria aspettano i nostri artisti capeggiati da Massimo Lanzetta, direttore artistico del Teatro dei Sassi e Luciana Paolicelli , amministratore unico del “Teatro delle Gru”. Il Grubus Theatre, autobus a due piani trasformato dal Teatro delle Gru in teatro viaggiante, dopo la prima tappa di luglio a Matera nella radura antistante la chiesa delle Madonna delle Vergini prosegue il suo viaggio. Infatti dal 12 al 23 settembre toccherà le città di Messina, Castrolibero e

Crotone. Il Grubus Theatre stazionerà da tre a quattro giorni in ciascuna città presentando i suoi “Viaggi da fermo”, oltre ad offrire il suo spazio alle compagnie teatrali che hanno collaborato al progetto, a stringere relazioni con operatori teatrali e culturali. “Isole atto secondo: Grubus Theatre (viaggi da fermo)”, una performance imperdibile inserita nelle attività di promozione teatrale del progetto Teatri Meridiani 2009 promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Basilicata. La forma che il “Teatro delle Gru” di Matera, una piccola cooperativa, nata dal “Teatro dei Sassi” ha attivato con il progetto «viaggio meridionale» legato ai «viaggi di fermo», per offri-

“Chic sotto choc” con il trio Maiorca MATERA - Il Trio Maiorka si trasforma ufficialmente in Gruppo Maiorka e domani sera sarà protagonista di un altra "serata chic sotto choc", questa volta presso la Tenuta La Volpe, sulla Ss 7 nei pressi della Diga di San Giuliano. Il gruppo di animazione più "cool" della movida materana dopo aver offerto serate in diverse location cittadine si trasferisce presso la Tenuta La Volpe per una grande notte con animazione, food ed effetti speciali magistralmente diretti da Mario Falotico. La specialità preparata per l'occasione dallo chef Gigi Sanrocco sarà il piatto di "pennette sotto la neve" mentre alla consolle si alterneranno Dj Skrezio e Michael Froth. I virtuosismi live saranno offerti ancora una volta dal sax di Mino Epifania. Info e prenotazioni privè: 328.0910040 oppure 334-6487474. Il gruppo Maiorka si presenterà anche presso la Tenuta La Volpe con uno slogan che ha fatto già impazzire tutto il popolo della notte nella primaveraestate 2009: serate chic... sotto choc!

La serata chic sotto choc partirà alle 23 e andrà avanti per tutta la notte. Il servizio di security del Gruppo Maiorka è affidato a Vito Zamparella e dal suo staff. Gruppo Maiorka produce i suoi eventi in colaborazione con Black on White, l'agenzia materana specializzata in grafica e comunicazione diretta da Michele Paolicelli e SassiLive.it, il portale di informazione on line diretto dal giornalista Michele Capolupo.

“Musica, pace e turismo” apre i suoi cantieri di vita di BIAGIO TARASCO MATERA - Giunge alla seconda edizione la rassegna “Musica, pace e turismo: cantieri di vita”, che quest'anno si terrà domenica 13 settembre, a partire dalle ore 19,30, a Matera presso “Le Monacelle”, in via Riscatto 14. La manifestazione è organizzata dall'associazione “Il Buon pensiero”, da “Le Monacelle cultura” e da “Il Bottegaccio Sas”. In programma un appuntamento musicale con la violinista Anna Maria Losignore, il chitarrista Gianni Fossanova, il contrabbassista Franco Fossanova e Mario Lasalvia, amante del canto non professionista e presidente dell'associazione “Il Buon pensiero”. La serata sarà presentata dalla professoressa Mimma Soranno. L'associazione “Il Buon pensiero” si è costituita a Matera nel 2006. Opera nel settore ricreativo e culturale e si prefigge di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, artistiche, storiche, enogastronomiche e turistiche del territorio materano, al fine di incentivarne la crescita sociale. “Il Buon pensiero” è composto da volontari e chiunque abbia a cuore gli obiettivi che l'associazione persegue può aderirvi dando il proprio contributo (Info: 3283322817). L'artista naif materano Tony Montemurro ha realizzato per “Il Buon pensiero” un quadro intitolato “Al turista”, dal quale l'associazione ha realizzato una cartolina corredata di una poesia scritta a quattro mani da Marietta Russo e Mario Lasalvia. cultura@luedi.it

re minuti di arte pura. Viaggi da fermo è un progetto che scommette sulla possibilità di intraprendere viaggi alla volta delle città del mondo senza che il Grubus si sposti fisicamente di un millimetro. Lo studio approfondito dello spazio da parte degli attori (dalle dimensioni alle sue oscillazioni) permette agli spettatori-viaggiatori di raggiungere le città in meno di 50 minuti. La sospensione del tempo e dello spazio di cui è capace il teatro, la bravura degli esecutori (Luciana Paolicelli, Giovanna Staffieri, Marco Tizianel, Dario Garofalo, Paola Carbone, gli allievi della Scuola di Teatro Naturale del Teatro dei Sassi) e la presenza attiva dei viaggiatori, muovono il Grubus Theatre e lo conducono a destinazione.

Il Grubus Theatre

I “Viaggi da fermo” sono viaggi emozionanti in cui i paesaggi geografici si confondono con quelli dell'anima e in cui le mappe, gli itinerari e i percorsi si delineano in tempo reale nella relazione tra i partecipanti. Sponsor ufficiale del Grubus Theatre è la Banca Popolare del Mezzogiorno.

Il Viaggio si avvale della collaborazione logistica ed artistica di due compagnie teatrali di ricerca italiane : Manachuma Teatro (Reggio Calabria), La Barraca (Cosenza), e del Teatro Stabile di Crotone, diretto da Gepij Glejeseses, che hanno condiviso le finalità del progetto. cultura@luedi.it

Marco Carola alla consolle del Clorophilla

Dance made in Naples CASTELLANETA - Da Napoli alla Germania a Londra, Marco Carola porta il sound "Made in Naples" in tutto il mondo, conquistando le platee con i ritmi del groove e della techno. Ritmi che saranno proposti sabato da Marco al Clorophilla di Castellaneta Marina, meta anche di numerosi lucani. La storia di Marco Carola parte da Napoli e attraversa continenti, paesi e città, per poi ritornare all'ombra del Vesuvio. Vive per tre anni in Germania, dove decide di valorizzare la sua produzione musicale. Sbarca poi a Londra, la patria delle discoteche, e ne fa la sua patria di adozione. Conteso tra i cinque continenti, in continuo viaggio tra le capitali mondiali della musica, Marco Carola è oggi il primo rappresentante internazionale di un sound che si è affermato come “Made in Naples”: un mix di funky groove, technohouse, beats. Classe 1975, Carola negli ultimi anni è balzato in testa alle classifiche di tutto il globo come uno dei migliori djdel mondo,e senzadubbio èil migliordj techno italiano in circolazione.

Di incredibile abilità, suona sempre con tre piatti per un minimo di tre ore di set e senza errori. E' ospite assiduo del “Fabric” e del “The End” di Londra, oltre ai party “Cocoon” di Sven Vath. Ha partecipato ai più importanti festival del mondo: “Love Parade”in Germania,“I love Techno” in Belgio, “Groove Parade” e “Sonar” in Spagna, “Meet Me”festivalin Sloveniae “Ultramar” in Colombia, proponendo la sua miscela esplosiva di techno, techhouse ed electro. I suoi set sono caratterizzati da un crescendo trionfale e da un uso perfetto dei breaks. Il feeling con il pubblico è immediato e completo. I passaggi da disco a disco sono accompagnati da urla di approvazione e la scintilla del groove accende il dancefloor. Fondatore e responsabile delle etichette discografiche Zenit, Design Music, Question, Marco Carola ha conquistato una credibilità che pochi al mondo hanno. bia.tar.

Versi dedicati a Caramuel in gara IL COMUNE di Sant'Angelo Le Fratte, con la collaborazione del laboratorio artistico culturale “ Caramuel” organizza il primo festival della poesia dedicato a Caramuel. Ilfestivalsi svolgeràindue serate, il 12 e il 13 settembre. Al festival concorso possono partecipare tutti i poeti, con un proprio testo inedito. I temi sono: amore, spopolamento. Il testo dovrà avere un massimo di 40 versi ed ogni autore potrà concorrere per entrambi i temi. I termini per far pervenire i componiment i alla segreteria del premio sono scaduti il 6 settembre. Tutte le poesie dovevano essere spedite in sei copie, dattiloscritte in fogli formato A4 con carattere Times New Roman, di cui cinque copie completamente anonime e una copia, la sesta, che dovrà recare le generalità del concorrente (nome, cognome, età, indirizzo, telefono, eventuale mail, dichiarazione dalla quale risulti che il componimento presentato al concorso non ha mai vinto altri premi ed è di propria esclusiva creatività,

Una foto dall’alto di Sant’Angelo le Fratte

firma originale) ed essere sigillata in busta chiusa recante all'esternoil temaper cuisi partecipa e una sigla di identificazione di quattro lettere o numeri (esempio AB12). La giuria del premio sarà composta da un collegio di esperti i cuinomi e qualifiche verranno resi noti al momento della premiazione. Il giudizio della giuria è inappellabi-

le e insindacabile. L'ente organizzatore avviserà per tempo i premiati personalmente con lettera cartacea e email. Il Comune si riserva il diritto di utilizzo dei brani presentati fermo restando la paternità. Ai sensi della legge 675/96 e successive modificazioni gli indirizzi ed i dati personali dei partecipanti verranno

utilizzati esclusivamente per il premio. Ai primi tre partecipanti verrà riconosciuto un premio, ai partecipanti presenti un cesto di prodotti tipici locali e a tutti verrà consegnato un attestato di partecipazione. Non possono partecipare al concorso componimenti di carattere politico, scurrile o razziale. cultura@luedi.it

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MUSICA

Weekend

Il musicista lucano diretto da Creux al Festival delle bande di Laino Borgo

Bonafine suona con l’esercito

IL FESTIVAL delle Bande Musicali di Laino Borgo, anche per quest'anno, volge al termine con un'esibizione d'eccezione. È previsto per questa sera, nel ridente borgo calabrese, alle ore 21, il concerto della Banda musicale dell'Esercito Italiano. Fondata nel 1964, la Banda, dal 1997, è diretta dal maestroFulvio Creux e ad essa si lega il nome di Giuseppe Bonafine, che appartiene alla Valle del Mercure e a quell'amore per la banda che qui si è sviluppato. Giuseppe Bonafine, infatti, è originario di Viggianello e ha incontrato la musica da bambino suonando la tromba nella banda di Laino Borgo; diplomato in Tromba ed in Strumentazione per Banda, perfezionatosi in Direzione di Banda presso l'Accademia Musicale Pescarese, il giovane lucano ha recentemente conseguito presso il Conservatorio di Roma il Diploma Accademico di II livello in Direzione e Strumentazione per Banda e suona da alcuni anni nella Banda Musicale dell'Esercito. Giunto ormai alla 5ª edizione, il Festival, organizzato dall'associazione musicale “Vincenzo Longo” con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Laino Borgo, è diventato un avvenimento di nicchia nell'ambito delle manifestazioni estive per tutta la Valle del Mercure, soprattutto per l'attenzione che manifesta nei confronti di un organi-

In alto il maestro Giuseppe Bonafine, sotto la Banda dell’esercito

smo culturale, la banda, che gode di una tradizione secolare. L'associazione musicale “Vincenzo Longo” (presidente Peppino Palermo e consiglieri Vincenzo Cannazzaro, Francesco De Diego, Claudio Bloise, Alessan-

A San Severino Lucano tra devozione e arte di MARIA ANNA FLUMERO ARTE sacra a San Severino Lucano per celebrare la Madonna del Pollino. La scultura in bronzo, realizzata da Daphnè Du Barry, verrà collocata domani. La cerimonia inizierà con una santa messa alle ore 18 che sarà presieduta dal vescovo della diocesi di TursiLagonegro Francesco Nolè. Tra le autorità il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il sindaco di San Severino Lucano, Saverio Carmine Di Stefano, il direttore Generale dell'Apt, Gianpiero Perri e la scultrice. Il tutto in concomitanza con la giornata di veglia e preghiera che ogni anno precede la discesa della Madonna dal santuario verso la Chiesa Madre di San Severino Lucano e che richiama in pellegrinaggio le popolazioni dell'area. La statua, realizzata dalla scultrice olandese dominerà l' intera valle del Frido e rientra fra le azioni di valorizzazione del patrimonio religioso e culturale del territorio regionale e segnatamente del Parco del Pollino messe in campo dalla Presidenza della Giunta della Regione Basilicata, dal Comune di San Severino Lucano in cooperazione con le Autorità religiose locali. Du Barry ha effettuato lo scorso autunno un primo sopralluogo nel sito in cui l'opera avrebbe trovato la sua collocazione ed ha dichiarato di essere rimasta molto colpita per la bellezza del paesaggio, per la spiritualità che vi si respirava e la pace. Dopo un primo bozzetto in creta l'artista ha iniziato a lavorare alla statua in bronzo, tornita intorno alle figure di una Madonna non statica , ma colta nell'atto di esporre il proprio bambino verso la valle. cultura@luedi.it

dro Barletta, Mario Cava, Fabrizio De Diego, Francesco D'Onofrio, Fernando Gioia) nasce a Laino Borgo nel 1975 e sin dall'inizio ha sempre avuto l'obiettivo di mantenere vivo l'interesse per la musica attraverso l'at-

tività bandistica. Dal 1981 la direzione musicale è di competenza del maestro Vincenzo Calvosa che ha curato anche per la 5ª edizione la direzione artistica dell'evento. All'associazione “Vincenzo Longo” si legano, inoltre, i nomi di non pochi musicisti che avendo incontrato la musica da bambini ne hanno fatto una loro ragione di vita. Ricordiamo Gaetano Rizzo, Luigi Cersosimo, Gianfranco De Franco, Giuseppe Oliveto, Roberto Sola, Raffaele Longo e il già citato Giuseppe Bonafine. Il Festival, che si è svolto nelle date del 29 agosto, con l'esibizione della banda “Leoncini D'Abruzzo” di Pescina, del 2 del 5 e del 9 settembre con le rispettive esibizioni delle bande “Città di Racale”, “Banda di Procida” e “Calliope Wind Chamber Orchestra” di Monasterace, ha assunto anche per quest'anno la formula del concorso. Nel corso della serata infatti, sarà consegnata alla banda vincitrice tra le quattro l'ambita Medaglia d'Argento del Presidente della Repubblica, previo giudizio della giuria presieduta da Antonella Barbarossa direttrice del Conservatorio di Vibo Valentia, e composta dal maestro Donato Semeraro, docente di Corno presso il Conservatorio di Vibo Valentia, e dal maestro Antonio La Torre, docente di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio di Vibo Valentia. cultura@luedi.it

Lo storyboard si impara con “Fatevi i Corti vostri” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Le novità non finiscono qui. “Fatevi i Corti vostri 3” apre le iscrizioni anche al corso gratuito di “Lo storyboard tra cinema e fumetto”. La rossa coccinella planerà tra le pellicole, le bombolette dei writers e i simpatici fumetti. Il corso gratuito, strutturato in tre incontri dal 28 al 30 settembre 2009, è frutto della collaborazione con l'associazione culturale “Strane Nuvole” nata a Matera in Via delle Beccherie, da un gruppo di giovani appassionati del fumetto. Lo scopo del corso è quindi di imparare a “vedere” e scegliere le immagini più efficaci per il racconto. Scadenza il prossimo 25 settembre. Ricordiamo che il corso è organizzato nell'ambito di “Fatevi i Corti Vostri 3”, festival degli audiovisivi amatoriali e/o autoprodotti, organizzato dall'associazione culturale “I Basilischi” onlus e dalla Mediateca provinciale di Matera “Ribecco”. L'evento è così inserito nel circuito BasilicataCinema, il network lucano del cinema di qualità, il festival che è tanti festival, un biglietto d'ingresso tra le pieghe del Mediterraneo, un affascinante viaggio nel segno del grande cinema. Oggetto del corso sarà il racconto per immagini, ovvero lo sviluppo di una storia attraverso la tecnica dello storyboard che è uno strumento ibrido tra

cinema e fumetto impiegato nelle grandi e piccole produzioni come prezioso mezzo di costruzione di cortometraggi, video e film. Partendo dalla sceneggiatura del cortometraggio “Lo Strappo” di Tommaso Schiuma, finalista della seconda edizione di “Fatevi i Corti Vostri”, si analizzerà come differenti punti di vista trasmettano emozioni diverse. Primo incontro lunedì 28 settembre dalle ore 18 alle 20 con Danilo Filippo Barbarinaldi, presidente di “Strane Nuvole”, Schiuma e Giovanni Pecora (moderatore) per conoscere il significato e la funzioni dello storyboard. Secondo incontro martedì 29 allo stesso orario per discutere di fumetto e la tecnica della narrazione per immagini, a articolazione del racconto in sequenze e traduzione del testo scritto in immagini. Il tutto si concluderà mercoledì con: Tecnica dell'inquadratura e Illustrazione delle scene chiave. Modalità di partecipazione? «Per iscriversi al laboratorio - comunica lo staff organizzativo della struttura, la Mediateca provinciale “Ribecco” di Matera, coordinata da Vincenzo Malfa - inviare una e-mail con oggetto “Iscrizione corso Storyboard”, indicando nome, cognome e riferimento telefonico a: info@fatevicortivostri.it. Per informazioni: http://www.fatevicortivostri.it». cultura@luedi.it

Pelosofolk live alla Festa Operaia MELFI - Sono passati solo pochi giorni dall'entusiasmante conclusione del loro tour estivo, ma l'attività dei Pelosofolk continua con rinnovato impegno e la passione di sempre. Nell'ultimo concerto dello scorso 30 agosto, a Trivigno, il gruppo di Irsina ha letteralmente conquistato la gente del posto: a conclusione infatti di una lunga ed intensa esibizione, già prolungata con una ricca serie di bis, il pubblico ha di fatto impedito ai sette musicisti di scendere dal palco e li ha “costretti” a continuare a suonare fino a notte fonda. E così era stato in gran parte degli altri concerti tenuti in diverse piazze della Lucania, delle Puglia e della Campania. I Pelosofolk hanno così deciso di mettere a disposizione di un'importante e delicata causa il loro notevole patrimonio di popolarità e credibilità, accogliendo con entusiasmo l'invito della Fiom Cgil di Basilicata a partecipare alla terza edizione della “Festa Operaia” che si terrà oggi, presso i cancelli dell'azienda Lasme, nell'area industriale di San Nicola di Mel-

I Pelosofolk in concerto

fi. La manifestazione si concluderà appunto con un concerto del gruppo, alle 20.30. Un modo concreto, al di là di facili retoriche, per esprimere solidarietà ai 174 dipendenti e alle loro famiglie; e un piccolo ma significativo sostegno alla

lotta che da diverse settimane stanno conducendo per mantenere il posto di lavoro. I Pelosofolk si prepareranno poi alla loro prima esibizione all'estero: il gruppo infatti suonerà il 26 settembre prossimo a Sitges, in Spagna, dove i ra-

gazzi di Irsina suggelleranno il gemellaggio con la città catalana, sorto spontaneamente con i castiglieri del gruppo “Colla Jove de Castellers” nel corso del Festival Internazionale delle Torri Umane dello scorso maggio. Letteralmente conquistati dall'accoglienza quanto mai calorosa ed entusiastica della gente di Irsina, gli spagnoli hanno inteso ricambiare l'ospitalità invitando a Sitges i Pelosofolk - insieme a rappresentanti dell'associazione culturale Terradisud, a membri del Comitato Festa Madonna della Pietà ed ad altri esponenti dell'organizzazione del Festival - in occasione della grande festa in onore di S.Tecla che si celebra nell'ultima settimana di settembre. Un intenso avvio d'autunno, insomma, che preluderà ad un inverno impegnativo: il gruppo tornerà infatti nel suo “scapannezz” (termine dialettale che indica il locale in cui provano) per comporre i pezzi del nuovo album, la cui uscita è prevista per la primavera del prossimo anno. cultura@luedi.it

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Glamour

Tendenze

Gli stilisti creano oggetti dedicati all’evento che ha segnato la storia Lo sbarco sulla Luna

Moda “lunare” per tutti i gusti di GIULIA FRESCA I 40 ANNI da quel 21 luglio 1969, sono stati da poco festeggiati in tutto il mondo e mentre si susseguono gli incontri e le pubblicazioni scientifiche, la moda non poteva lasciarsi sfuggire un’occasione tanto ghiotta per creare edizioni limitate di oggetti dedicati all'evento che ha segnato una delle imprese più grandi della storia: lo sbarco dell’uomo sulla Luna. Si comincia con “limited edition” di lusso dall’Omega Speedmaster Professional 40th Anniversary Moon Landing, riedizione dell’orologio indossato dagli astronauti durante l'evento e dalla Fisher Space Pen, della Linea Bullet. La particolarità di questa penna a sfera è il refill pressurizzato, capace di scrivere in assenza di gravità, sottosopra, sott'acqua,

sopra superfici grasse, a temperature estreme (da -34 a +43 gradi). Altri oggetti sono stati creati con pezzi di frammenti lunari o della storica navicella. Sempre per gli appassionati di orologi, ecco Moon Dust di Romain Jerome, costruito con parti metalliche e frammenti di polvere lunare provenienti dall'Apollo 11, con resti della Soyuz e della stazione ISS. L'edizione limitata è, naturalmente, di 1969 esemplari, che vanno da un costo di 15mila a 500mila dollari. E per le donne, non meno esclusivo è l'anello Nam Cho Moonstone, in oro bianco con una pietra lunare al centro e diamanti rosa intorno, o la penna di Omas One Small Step, che si richiama alle parole dette da Armstrong nell'occasione: “That's one small step for man, one giant leap for

E’ la nuova tendenza nell’abbigliamento e nell’arredamento

Il sughero, must della stagione

Il must dell’estate: borse e scarpe in sughero

rola Aura che fra le finiture speciali la limited edition riporta l'incisione al laser, «Motorola AURA Celestial Edition, Honouring the Apollo 11 Mission, 20th July 1969», per ricordare, anche a chi non lo sapesse, che sulla navicella che ha scritto la storia era presente anche una radio trasponder Motorola. Il costo di questo gioiello è di 2.200 Euro. Se invece si vuole immaginare di essere tornati con un souvenir, non rimane che andare su The Space Store, (http://www.thespacestore.com ) dove si trova di tutto: foto autografate degli astronauti, poster, penne, libri , abiti e persino il calco dell'impronta lunare al modico prezzo di $ 3,95. Un modo per non dimenticare l'anniversario dell'allunaggio e poter dire, anche 40 anni dopo, io c'ero.

Lo Studio

Look & company

NEABBIAMOviste tantenelmondodella moda, ma chi si sarebbe mai aspettato che un materiale come il sughero, che ricordavamo solo sui tappi di bottiglia e sulle zeppe, diventasse la nuova tendenza dell’estate?E inveceè propriocosì equelle che si vedono oggi in giro sono proprio le novità moda in sughero. La moda di questa estate, nella sua costante ricerca di materiali innovativi e al 100% riciclabili, questa volta ha messo sotto i riflettori il

mankind”. Il corpo della penna è la Luna da cui, in lontananza, ogni astronauta può vedere la Terra e sulla superficie lunare di One small step si vedono disegnate, tridimensionalmente, le orme dei passi di Armstrong e Aldrin. Non mancano le scarpe sportive Nike Air Max 1- Moon Landing 40th Anniversary, in pelle nera e particolari argento. E nemmeno i cellulari: come il Nokia Royal Plus, realizzato dal designer Stuart Hughes. Contornato di diamanti VVS1 da 8.2 carati, caratterizzato da 8 viti realizzate a mano e lasciate a vista, ognuna incastonata in un'impiallacciatura di 64 grammi di platino garantito questo modello è stato definito da Harrods il più costoso al mondo con le sue 30.000 sterline di valore. Ma dal 20 luglio è in commercio il Moto-

sughero, per dettagli realizzati in questo legno semplice e per stampe effetto “cork”. Così neutro ed ecologico, il sughero e la stampa, che riprende la sua consistenza grafica, piace moltissimo a stilisti e designer, che ispirandosi alle sue venature, danno vita ad oggetti e capi d’abbigliamento assolutamente esclusivi e particolari. Nascono così cappelli, sandali con zeppe vertiginose, gioielli, borse, ombrelli, accessori vari e anche pezzi di design e d’arredamento come lampade, sedie e quanto altro può essere realizzato o customizzato da questo materiale. Nelle nuove scarpe dell’estate, che vedono ilritorno allagrandissima dellezeppe, la particolarità e la bellezza della calzaturanon stapiù nelsandalostesso, madella zeppa che lo sostiene. Enormi, decorate, sagomate in mille modi, le zeppe diventano indispensabili ai piedi delle amanti dello shopping attente alle ultime tendenze. Sono tantissimi i capi che gli stilisti hanno ispirato al sughero. Dei veri e propri pezzi esclusivi di design. al. s.

Coppia: sotto la calura dell’estate il rischio di litigare è più alto NON SOLO mare, sole e tintarella, sotto il solleone è boom di litigi e discussioni. L'estate è il momento più bello dell'anno, ma le vacanze si annunciano come un incubo per la coppia, almeno secondo l'Accademia internazionale Stefano Benemeglio delle discipline analogiche che ha tracciato una mappa di preferenze e abitudini che, in viaggio, possono minare l’armonia fra innamorati. Motivo numero uno della crisi estiva, il fatto che il 65% delle donne ama stare sotto il sole almeno 5 ore al giorno, mentre gli uomini resistono molto meno: il 43% meno di 3 oree il53% nonpiùdi 5.Ese luia prendereil sole si annoia (53%), solo il 4% delle rappresentanti del gentil sesso considera la spiaggia una perdita di tempo. Per lei prendere il sole è soprattutto, complice la tintarella,una vera e propriacura di bellezza (58%), nonché un modo per rilassarsi (38%). Secondo i dati elaborati dall'Accademia, il 12% delle donne ama andare in spiaggia con il proprio partner mentre solo il 20% degli uomini si dichiara propenso a prendere il sole accanto alla propria partner. Il rischio di mettere fine alla propria relazione sale, con un picco di litigi e separazioni raggiunto,non a caso, proprionei mesipiùcaldi dell'anno.Ilpiùdelle volte,adaccendere discussioni "è la stanchezza", anche se è soprattutto l'incomprensione interna alla coppia a determinarne l'effettiva rottura. "Le abitudini diverse di lui e di lei - prosegue Benemeglio - influiscono sulla percezione della vacanza, durante la quale l'esigenza principale per entrambe è quella di riposare dai ritmi frenetici della quotidianità ed è difficile farlo se non si riesce a comprendere il punto di vista dell'altro". Tuttavia "non è necessario evitare sempre i conflitti, anche perché dopo una lite può essere anco-

ra più gratificante stare insieme", sostiene l’esperto. "L'assenza di contrasti - puntualizza - potrebbe invece dipendere dalla paura, forse anche inconscia, che un rapporto già tentennante possa interrompersi definitivamente in seguito a una lite banale". Ma quando un litigio diventa costruttivo? "Una discussione può anche essere un fattore di unione per la coppia - spiega il presidente - ma affinché una lite si riveli costruttiva l'obiettivo deve essere quello di risolvere il conflitto in modo appagante per entrambi i partner. Il traguardo non deve essere imporsi sull'altro, ma la volontà di guardare il mondo con gli occhi del partner". I periodi difficili possono comunque passare anche senza conseguenze importanti per la vita di coppia. Il segreto, secondo l'Accademia che lancia l'allarme lite in vacanza, sta tuttonell'impegnarsi percercare direcuperare l'equilibrio e l'armonia risolvendo i problemi prima che possono compromettere la coppia.

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Bambini

in vacanza Il lato romantico e cupo di Harry

Primi baci tra i protagonisti e la scomparsa di un personaggio chiave

Harry Potter e i protagonisti della saga: Silente, Voldemort, Hermione e Ron

OTTO anni dopo “La pietra filosofale” mercoledì prossimo nelle sale (distribuito dalla Warner) il maghetto più famoso del mondo con il sesto film della serie di Harry Potter, “Il principe mezzosangue”. Insomma ci si avvia, anche se lentamente, alla fine della saga, perchè il film non è altri che il penultimo atto prima della chiusura con I doni della morte già in lavorazione in Galles. Un film, quest’ultimo, che si annuncia sarà diviso in due parti che dovrebbero uscire a distanza di qualche mese: la prima, a novembre del 2010, e, la seconda, a maggio 2011. Diretto da David Yates e tratto dell’omonimo romanzo di J.K. Rowling, il film racconta il sesto anno scolastico di Harry che si presenta con non poche novità. Intanto la nomina a Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, l’eredità dell’elfo Kreacher, la cotta per Ginny (con tanto di bacio) e la prospettiva di condividere diverse ore in compagnia del saggio Albus Silente per studiare il passato di Lord Voldemort grazie al pensatoio del Preside. Con questo episodio si entra nel lato più oscuro della saga, ma anche in quello più sentimentale con molti personaggi (e non solo Harry) in preda per la prima volta ai loro ormoni e capaci di utilizzare anche tutte le loro magie pur di fare col-

Da mercoledì nella sale l’attesissimo sesto film “Il principe mezzosangue” po sul partner. Ma va anche detto che, tra i fortunati fan che hanno già visto in anteprima questo sesto episodio, non tutti lo hanno amato. Anzi c'è chi lo ha accusato di essere troppo sdolcinato e minaccia di protestare a più non posso. Non sarebbe piaciuto poi anche il finale diverso da quello del libro e la scomparsa di un personaggio chiave. Uno degli appassionati di Potter che ha partecipato ad una proiezione segreta a Chicago, come rivela il sito di The Guardian, si sarebbe lamentato dicendo: «Il film è dominato da storie d’amore: Ron con Lavanda Brown, Ginny con Dean Thomas, il crescente amore di Hermione per Ron, il desiderio di Ron per Romilda Vane provocato da un pozione, e infine Harry e Ginny». Il regista David Yates, secondo quanto è trapelato, avrebbe ridotto a due i cruciali ricordi che aiutano Harry a combattere Voldemort, ma la cosa più fastidiosa sarebbe stato lo

scempio, appunto, del finale e la scomparsa di uno dei personaggi principali. E nei giorni scorsi sono arrivati in Italia alcuni dei personaggi che vivono con lui le sue avventure da anni. I gemelli Weasley sono insieme al maghetto dagli esordi, Luna o Lunatica, è entrata nel mondo stregato nelle ultime due puntate. A loro è stato comunque affidato il ruolo di promuovere il sesto film della saga. «Sarà il film più divertente, cupo, ma anche romantico della serie», hanno raccontato James e Oliver Phelps, che interpretano i gemelli Fred e George Weasley, fratelli maggiori di Ron, l’amico di Harry. Nel film hanno i capelli lunghi e rossi e il viso coperto dalle lentiggini. Nella realtà sono due giovanotti di 23 anni, capelli corti, viso pulito, diversi nel carattere, ma non nel desiderio di continuare la carriera di attori. Poche le anticipazioni su come sarà il film, diretto dal regista David Yates, che ha già girato il quinto capitolo della saga, Harry Potter e l’Ordine della Fenice. «Complessivamente noi abbiamo girato scene per due settimane anche se siamo sempre stati sul set – spiega James – io per non annoiarmi ho anche chiesto di poter stare dietro la macchina da presa e mi hanno fatto fare l’aiuto regista».

Games

Il gioco anticipa il film IN anticipo sull’uscita al cinema arriva il videogioco dedicato all’ultimo capitolo della saga di Harry Potter. Il videogame fa giocare agli appassionati in prima persona l’avventura più magica dell’anno, scoprire i segreti dell’episodio e conoscere in anteprima i nuovi personaggi del film. Sarà disponibile per tutte le piattaforme: Psp, Ds, Wii, Ps3, Xbox 360, Ps2 e Pc. In Harry Potter e il Principe MezzoSangue Voldemort sta stringendo la sua presa sia sui Babbani che sul mondo magico. Hogwarts è lontana dall’essere sicura come una volta. Harry sospetta che i pericoli possano arrivare da un momento all’altro all’interno del castello. I prezzi del videogame vanno dai 39,90 euro della versione per Ds e Ps2 ai 69,90 della versione Wii e Ps3.

Idee e consigli

Nintendo Ds

Un decalogo Tre giochi classici per la gita ideale da fare in spiaggia

In uscita le simulazioni di giornalista, maestra in gita e party

UN weekend o un viaggio con i bambini? Ecco un decalogo di buoni consigli. 1. Pianificare bene l'itinerario in modo che non si annoino 2. Proporre un itinerario capace di incuriosirli 3. Unire alla parte ludica anche l'aspetto didattico 4. Avere sempre un'alternativa pronta in caso di pioggia 5. Avere sempre un'alternativa pronta in caso si annoino 6. Coinvolgerli nella pianificazione della gita 7. Verificare che nella zona scelta ci siano strutture per bambini 8. Telefonare alle strutture prima di partire per controllare che siano aperte 9. Portare con sé tutto il necessario 10. Sperare che tutto vada per il meglio!

IL bimbo si annoia in spiaggia? Ecco qualche gioco divertente. Il castello di sabbia: Il classico gioco è quello della costruzione del castello di sabbia che intriga sempre il bambino e gli permette di muoversi, ma con cautela, tra la sabbia e l’acqua. La ricerca delle conchiglie: Si può anche intrattenere il piccolo in riva alla ricerca di conchiglie, dare una regola di selezione e fare la gara con mamma e papà a chi ne raccoglie di più. Biglie: Se ci sono più bambini il gioco delle biglie è l’ideale perché il bambino impara a stare in una zona definita della sabbia, in cui gioca con le biglie ed evita di disturbare altra gente. Qualsiasi sia il gioco da fare in spiaggia, fondamentale è non dimenticare il solare e il cappellino.

Giulia Passione si fa in tre LA fortunata serie di Giulia Passione per Nintendo Ds si arricchisce di 3 nuovi titoli: Giulia Passione Maestra in gita scolastica, Giulia Passione Party da sogno, e Giulia Passione Giornalista, tutti disponibili nei negozi alla ripresa dell'anno scolastico. Giulia Passione: Maestra in gita scolastica dovrai organizzare la giornata e durante la mattina ti occuperai di tenere le lezioni, organizzare divertenti quiz sulla natura, correggere i compiti. Giulia Passione: Giornalista ti consente di provare la carriera di una giovane giornalista, che in poco tempo diventa da semplice redattrice di un giornale locale a conduttrice di un proprio programma sulla Tv nazio-

nale. Per catturare gli ultimi scoop, dovrai tenere sempre gli occhi ben aperti e ascoltare tutti con attenzione. Seguendo le informazioni sul campo, registrando le interviste e scattando fotografie, potrai raccogliere tutto il materiale necessario per scrivere i tuoi migliori articoli e svelare le ultime noti-

zie al tuo pubblico. Giulia Passione: Party da sogno ti consentirà di organizzare le migliori feste di sempre. I tuoi clienti avranno desideri molto speciali e ti faranno ogni genere di richiesta, da una semplice torta nuziale a una nave spaziale per una grande festa tra le stelle.

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Venerdì 11 settembre 2009

Capotondi, quarto italiano in corsa, presenta il suo film dai risvolti horror

La doppia ora thriller che divide di FRANCESCO GALLO VENEZIA – Un thriller dell’anima su piani paralleli, doppi, proprio come il titolo ('La doppia ora’) e anche pieno di coincidenze: è il film di Giuseppe Capotondi, quarto e ultimo italiano in corsa per il Leone d’oro che l’altro ieri sera,alla primastampa, èstato accoltoda qualche convinto applauso e che ha subito diviso la critica. C'è chi parla di un film già visto e chi invece di opera originale «che non sembra neppure italiana». Fatto sta che tra i quattro film italiani in concorso è l’unico film che ha avuto in conferenza stampa le domande di tre inviati stranieri in genere spesso assenti di fronte alle nostre produzioni. Capotondi, laurea in filosofa e videoclip importanti alla spalle (Bush, Skunk Anansie), vissuto per alcuni anni a Londra e ora in Spagna ha avuta dalla sua una sceneggiatura ben oliata (a firma di Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo) che si diverte a giocare su tanti piani e su finali che si rivelano, uno a uno, sorprendenti e credibili. Prodotto dalla Medusa (che lo distribuirà il 9 ottobrein450copie)e IndigoFilm(IlDivo,La ragazza del lago) 'La doppia orà (ovvero la semplice coincidenza che fa leggere sul quadrante di un orologio un’ora ripetuta come 10:10) mostra anche risvolti horror. In scena la breve storia di Sonia (Ksenia Rappoport), una bella e triste ragazza che viene da Lubiana e fa la cameriera in un hotel, e Guido (Filippo Timi) ex poliziotto con la mania dei rumori naturali che è impiegato in una lussuosa villa fuori Torino. I due si incontrano in uno speed date ed è subito passione. In pochi giorni sembrano già totalmente presi, quando Guido all’improvviso muore durante una rapina in villa alla presenza della stessa Sonia. Per la donna il lutto si rivelerà come un sogno pieno di paura e incubi e dove nulla sembra avere più senso. E, mentre la polizia comincia a sospettare

di lei, l’immagine di Guido sembra rientrare come un fantasma pauroso nella sua vita. Lo vede, lo sente al telefono... Tutto ovviamente si rivelerà in un finale sorprendente e malinconico. Il regista, parlando dei suoi riferimenti cinematografici, dice: “sono tanti – dice -. Sicuramente Polanski, Dario Argento, Lucio Fulci e ai film italiani di genere degli anni Settanta, ma nello sviluppo delle storia, c'è anche molto Casavettes e ovviamente altri registi».

Parla il protagonista della quarta pellicola italiana

Timi: «Al mio personaggio piace fare sano sesso» VENEZIA – Per 'La doppia ora’ «ho utilizzato un po’ tutti gli stilemi del genere per raccontare una storia che è tra thriller e noir». Dice così il regista Giuseppe Capotondi, autore dell’opera prima 'La doppia ora’, film, prodotto dalla Indigo Film e Medusa che lo distribuirà dal 9 ottobre da Medusa in 450 copie. Mentre delle molte citazioni del lungometraggio, che racconta una storia d’amore e di delitto che si svolge su piani paralleli, riconosce: «è ovvio che ci sono tanti film e scene che vengono sedimentati dentrodi noie chepossono uscir fuori». Per quanto riguarda gli attori, spiega Capotondi che ha all’attivo oltre cinquanta regie tra videoclip e pubblicità e vive attualmente in Spagna: «ho subito pensato a Ksenia Rappoport e Filippo Timi per il ruolo dei protagonisti». Ksenia Rappoport è invece un pò perplessa: “quando ho

letto la sceneggiatura ho pensato faccio una donna innamorata. Finalmente una donna buona, ma poi andando avanti ho capito che sarebbe stata tutta un’altra storia» sottolinea replicando a una domanda in cui viene accostata al personaggio de 'La sconosciutà. Ma poi ci tiene a precisare: «sono comunque due donne diverse. Ne La doppia ora sono una donna misteriosa, mentre nel lavoro di Tornatore era la storia ad essere misteriosa». Filippo Timi invece parla volentieri di sesso, di 'sano sessò per essere più precisi. Lui che nel film di Capotondi interpreta Guido un ex poliziotto che ora fa la guardia a una lussuosa villa. Del suo personaggio dice: “Guido è una persona che ogni settimana va agli speed date solo per fare sano sesso. Ma quando incontra Sonia (Rappoport) capisce che in quella donna c'è qualcosa di diverso, con lei si lascia andare, si innamora».

Una scena del film; in alto: Timi e la Rappoport al Lido

Applausi scroscianti alla proiezione del film del regista Akin

Soul Kitchen e la voglia di ridere di ALESSANDRA MAGLIARO VENEZIA – Se il Leone d’oro fosse assegnato in base agli applausi della stampa, da ieri il presidente della giuria Ang Lee e i suoi colleghi non dovrebbero avere dubbi: Soul Kitchen di Fatih Akin. Il regista tedesco, 36 anni, figlio di genitori turchi, con il suo cast è stato salutato dalla stampa con applausi scroscianti e ripetuti, più di ogni altro passato in questi giorni. E Ieri sera, dopo la proiezione di gala, è già caccia all’invito per la festa più 'in' della mostra, quella alla Villa degli autori, in omag-

gio alfilm con unacolonna sonora strepitosa che va da musica etnica a Kool & The gang. «E' un film diverso dai miei precedenti, una commedia di musica eumorismo, avevovoglia di ridere», ha detto Akin, premiato nel 2006 a Cannes con la palma d’oro per la sceneggiatura di Ai confini del paradiso e da oggi seriamente in predicato per il Leone d’oro. Qui a Venezia ha portato una storia fantasiosa e complicata che scorre fluida come nel suo stile, grazie ad una sceneggiatura, al solito, bellissima: al centro c'è Zinos (Adam Bousdoukos, daconsiderare peril

Leone), un giovane greco-tedesco proprietario di un ristorante sull'Elba, in un quartiere periferico di Amburgo. È un ragazzo dal cuore grande, generoso. La sua fidanzata Nadine (Pheline Roggan), altoborghese, si è trasferita a Shangai lasciandolo solo; il fratello Illias (Moritz Bleibtreu) è uno scassinatore provetto, sempre dentro e fuori dal carcere e per il quale non è compresa nel vocabolario la parola 'lavorò; il nuovo cuoco pazzoide propone piatti nouvelle cousine che non sfondano in quella taverna vecchio stile con menù scongelato di

patate fritte, cotolette e bastoncinidipesce. Lecosegirano male, per giunta cadendo Zinos resta bloccato alla schiena ma è costretto a lavorare lo stesso tra i dolori. La storia gira vorticosamente tra i disastri del protagonista - il fisco gli sequestra materiale, l’ufficio d’igiene impone un restyling, la fidanzata Nadine non lo fila – fino all’inversione di marcia: il ristorante diventa di successo, un dolce afrodisiaco fa finire ogni serata in orgia, Ilias si innamora della dolce cameriera,tutto sembra andare per il meglio, fino ad una serie di eventi negativi.

L'attrice Pheline Roggan, protagonista del film "Soul Kitchen"

FUORI CONCORSO di ANTONELLA BARINA VENEZIA – Un personaggio «patetico, odioso», indimenticabile nell’interpretazione di Omar Sharif, è il protagonista di 'The traveller' (Il viaggiatore) del regista egiziano Ahmed Maher, che sfiora il tema dell’incesto. Il film racconta tre giornate di un uomo a 30, 50 e 80 anni: la parte interpretata da Sharif è la terza, «girata per prima - ha detto l’attore – ho incontrato per la prima volta 'mia figlià qui a Venezia». Quella che potrebbe diventare la pietra dello scandalo è una scena ambivalente dove il protagonista consola quella che ritiene sua figlia, una giovane fragile, indecisa, esposta alla volubilità ottusa delle decisioni paterne, presa nel vortice di una religiosità diffusamente sciatta. La telecamera si distoglie dal letto, compie un giro a 360 gradi

Omar Sharif tra incesto e vecchiaia L’attore interpreta un personaggio patetico e odioso nell’ambiente fino ad arrivare ad un 'dopò che sembra suggerire la consumazione di un rapporto, in nessun punto del film esplicitato. Divenuto anziano, quando è interpretato da Omar Sharif, il protagonista spia l’aspetto fisico del nipote, teme non gli somigli. «In questo film racconto la vecchiaia, l'ignoranza, il protagonista non è certo un eroe, è un uomo semplice, un pò stupido, anzi, cretino – ha testimoniato Omar Sharif – Mi è piaciuto molto il copione, mi piace lavorare con i giovani, ho appena finito un film con un giovane regista francese sull'alzheimer,

Sharif con l'attrice Basma Hassan

che non è ancora uscito». «Il film parla del sangue, dei rapporti familiari – afferma il regista Maher – penso che si debba andare avanti, affrontare i temi che erano tabù: la Mostra di Venezia è stata coraggiosa a scegliere un film orientale senza sapere se si riuscirà a farlo uscire in Egitto». «Il problema non è la censura, è la società che è cambiata – ha aggiunto – temo più pericoli da uno spettatore qualunque che da un funzionario del governo». Ma 'The traveller', prodotto dal ministero della cultura egiziano, è soprattutto un 'Amarcord’all’islamica, con onirici inserti di voli di

colombe in ambienti chiusi e all’aperto, a rappresentare le manifestazioni di un divino forse da riscoprire: Ahmed Maher riconosce i debiti verso Fellini. Ma è anche un film a scansione modernamente realistica, con i tempi dilatati sulle azioni inconcludenti del protagonista. L’Egitto torna con questo film dopo 25 anni alla Mostra del Cinema di Venezia: «Dopo tanto tempo di assenza forse il pubblico veneziano si aspettava qualcosa di diverso, spero di aver presentato elementi sconosciuti della mia società in Occidente – ha detto il regista – il film è difficile sia per gli attori che, soprattutto, per gli spettatori, perchè non ci sono risposte chiare, non ci sono neanche per me». Quanto alla religiosità, «è una cosa privata, credo che siamo tutti uguali: io non chiedo mai a una ragazza di che religione sia per baciarla».

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52 Spettacoli e televisione


Green days, instant movie fuori concorso di Hana Makhmalbaf

Quei giorni verdi e lo shock iraniano di ALESSANDRA MAGLIARO VENEZIA - La morte di Neda, la ragazza diventata con la sua uccisione in piazza il simbolo dei giovani iraniani in lotta per la democrazia, le immagini della brutale repressione delle proteste dopo i risultati elettorali del 12 giugno scorso, l’entusiasmo dei sostenitori del leader riformista Mussavi e la loro rabbia dopo i brogli di Ahmadinejad: è choc alla Mostra del cinema per Green Days, il film di Hana Makhmalbaf che fa la storia più recente dell’Iran. Il film, fuori concorso, in un’edizione della Mostra del cinema caratterizzata da tante pellicole che ci riportano al presente, da Capitalism: a love story di Michael Moore al film documentario di Oliver Stone su Chavez, irrompe con forza, ancora caldo di una cronaca che risale ad appena tre mesi fa. Una cronaca di proteste e repressioni, morte e processi agli oppositori, condanne dalla comunità internazionale e ostinazione del regime fondamentalista iraniano. Mercoledì la video artista iraniana Sherin Neshat con Women without men ha parlato di un Iran ancora in cerca di democrazia e senza libertà, ha sfoggiato le simboliche sciarpe verdi ed è ripartita passando una sorta di testimone alla Makhmalbaf, 21 anni, la più giovane della dinastia cinematografica iraniana, figlia di Mohsen che oltre che regista è il portavoce di Mussavi. Questo Green Days colpisce lo spettatore anche per l’abbondante uso delle immagini accidentate dei videofonini quelle che per giorni, grazie a You Tube e a Internet hanno portato nel mondo l’onda verde iraniana. Il film molto applaudito si conclude con immagini della repressione, mentre scorrono le cifre di un documento segreto del Ministero dell’interno, mostrate all’Onu e che proverebbero i brogli: «Mousavi primo alle elezioni presidenziali iraniane con 19.075.723 voti, Ahmadinjead terzo con 5.698.000 con il 12% dei voti contro 62%, ma “il dio del recupero” nella notte, con l'appoggio della Russia ha fatto il colpo di stato. Milioni di persone sono scese in strada per protesta contro i risultati bu-

Le proteste in Iran per l’uccisione di Neda

giardi, la popolazione è stata aggredita da guardie speciali, centinaia di persone uccise, migliaia ferite e 11 mila arrestati e torturati». Il film è sfuggito alla censura del regime, la regista è riuscita a portare i materiali in Italia e a montare segretamente qui il film che presenterà ufficialmente oggi. Pur con l’impronta dell’instant movie, Green Days ha vera dignità di film nella costruzione della storia che alterna le immagini live con il percorso della protagonista che, depressa per i brogli alle precedenti elezioni e per la fiducia riposta nell’ex presidente moderato Kathami, guarda in un’altalena di gioia e dolore i giovani che credono in Mussavi.

Maria Grazia Cucinotta

La ragazza napoletana “travolge” il Lido: «Da grande farò l’attrice»

Noemi, da Papi ai sogni di celluloide VENEZIA - Dopo il passaggio fugace della escort di Bari Patrizia D’Addario, la parata trionfale del discusso caudillo venezuelano Hugo Chavez ospite a sorpresa del film di Oliver Stone, a tenere banco al Lidoè il ciclone NoemiLetizia, la diciottenne di Portici che chiama Papi il premier Silvio Berlusconi e lo invita alla sua festa di compleanno. Quest’anno la Mostra del cinema di Venezia, evidentemente specchio dell’Italia dioggi, va così: sacro e profano, diritti umani con le donne verdi iraniane, cinema pornosoft di Tinto Brass sdoganato nella retrospettiva della Biennale; i guasti del capitalismo nell’inchiesta di Moore e la repubblica videocratica del trash con miss Billionaire e le paparazzate di Fabrizio Corona; Simona Ventura che partecipa alla festa inaugurale per Baaria di Tornatore e Elisabetta Canalis e George Clooney piccioncini innamorati ad uso dei paparazzi. Il massimo è arrivato ieri sera: Noemi Letizia, che con le guardie del corpo si fa strada tra la folla curiosa, incontra monsignor Milingo, attore in Kamorrah Days, il film di Massimo Emilio Gobbo per la cui amicizia la ragazza è al Lido. Abito foulard viola e giallo, con oro a profusione nei sandali a spillo altissimi, nella pochette e nel vistoso anello farfalla. Un regalo? Noemi

Noemi Letizia

Letizia annuisce e si tocca i capelli biondi, boccolati ad arte, con mani sottili dalle unghie siliconate di lunghezza improbabile. Prima del suo arrivo in motoscafo, con papà Elio e mamma Anna Palumbo in abito da sera, lo spazio della terrazza proprio davanti al Palazzo del cinema dove erano attesi sin dalle 18 è presidiato, dai bodyguard del locale e da vari funzionari della pubblica sicurezza, commissariato San Marco. Poi lo sbarco, la confusione, la passeggiata

tra ali di folla. «Noemi non parla», dice il regista, produttore, attore Gobbi. «Volevamo darle un premio come attrice, ma ci abbiamo rinunciato, altrimenti ciattaccano. Noemièuna grandeattricecontemporanea, ma io sono perseguitato», aggiunge agitato Gobbi. Noemi Letizia, guardata a vista dai genitori, è invece tranquilla, accavalla le gambe sulla poltrona, mantiene la postura dritta, selfcontrol e sorride alle decine di persone che ha davanti. «Sono felicissima di essere qui, altrimenti non sarei venuta. È questo che voglio fare nella vita: il cinema, studio come attrice da anni, come spettatrice mi emoziono e vorrei emozionare il pubblico a mia volta. Amo Sophia Loren e le attrici americane, tra tutte Cameron Diaz», spiega da persona abituata ai riflettori. «Non vi sembro emozionata? L’apparenza inganna. E poi –dice sono mesi che sento la pressione su di me, vorrà dire che ci avrò fatto il callo. Ho cercato di spiegare, di dire la mia verità, di farmi capire, tutto quello che hanno detto su di me è sbagliato. Le persone in strada mi apprezzano. La tv? Perchè no, se dovesse capitare». Noemi, Silvio Berlusconi lo sa che sei qui? chiede qualcuno. Risponde con un sorriso e se ne va in motoscafo. al. ma.

Paolo Rossi

Tom Ford

ARTE E PROVOCAZIONE

Brass, l’erotismo e la ricerca di libertà Il regista veneziano alla miniretrospettiva che la Mostra gli dedica VENEZIA - «Le mie provocazioni hanno sempre avuto un unico fine, quello di una lunga, profonda ricerca di libertà». Tinto Brass trasforma la mini-retrospettiva che la Mostra del Cinema gli ha dedicato in un piccolo evento. Il regista veneziano è stato accompagnato in sala dal direttore Marco Muller e dal direttore della Cineteca Nazionale Sergio Toffetti. Muller ha preso la parola elogiando il cinema di Brass «carico di ricerca all’interno del linguaggio del cinema. Per noi non esistono diverse fasi della carriera di Brass, come si è letto sulla stampa in questi giorni. Esiste un solo unico Brass, un vero regista e autore che oggi riportiamo alla Mostra».

Tinto Brass con una delle sue attrici

Visibilmente emozionato, Brass ha ringraziato pubblicamente Muller per «avermi sdoganato anche a Venezia», poi ha aggiunto: «Il mio interesse nei confronti dell’erotismo arriva dalle mie ricerche linguistiche, sul significante e il significato. È vero, mi piace il culo, ma ho sempre cercato di raccontarlo in modi diversi». Le parole hanno lasciato quindi spazio alle immagini di alcune opere di Brass. Proiettato anche l’ultimo lavoro del regista veneziano, “Hotel Courbet”, una riflessione sul sesso e l’arte con protagonista la nuova musa del maestro, la psicologa (e ora attrice) Caterina Varzi, anch’essa presente a Venezia.

Franco Nero

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Spettacoli e televisione 53

Venerdì 11 settembre 2009


Venerdì 11 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Le esperienze professionali passate vi hanno insegnato molto: ora potete andare spediti verso il successo. In amore pretendete troppo.

TORO 21/4 - 20/5

Le circostanze odierne potrebbero favorirvi e spingervi a prendere positive iniziative di lavoro. A volte i litigi rinforzano l'amore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nella professione sapete essere lungimiranti e questo vi permetterà di stare più avanti degli altri. Ripicche sciocche in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Avete le idee chiare e sapete dove volete arrivare nel lavoro, ma non dovete avere fretta. Attenzione ai colpi di testa in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

La dialettica e la diplomazia vi aiuteranno a gestire importanti questioni professionali al meglio. In amore non siete battaglieri.

VERGINE 24/8 - 22/9

Evitate in tutti i modi mosse sbagliate nel lavoro: il momento è delicato. Migliora l'intesa nei rapporti sentimentali.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

I progetti di lavoro che avete fatto sono buoni: ora si tratta di superare gli ostacoli che vi sbarrano la strada. Slancio in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

La vostra integrità morale sarà molto apprezzata dai superiori che vi daranno parecchie chance. In amore mettete alla prova il partner.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro state per raggiungere la vetta: siate cauti perchè la caduta potrebbe essere rovinosa. In amore s'impone una pausa di riflessione.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Avete rimediato agli errori commessi nel lavoro: ora potete guardare con serenità al futuro. Il cuore comincia a battere forte.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Sfruttate al massimo e al meglio le grandi energie che avete per dare una svolta al lavoro. In amore la strada è in salita.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

È B Est; IG nani = EBE STIGNANI

Vi sentite in ottima forma e pronti a gettarvi con molto slancio nelle nuove iniziative di lavoro. Non fate salti nel buio in amore.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

21.20

FILMTV

21.50

TELEFILM

20.35

SOAPOPERA

23.30

TALKSHOW

21.10

FILM

14.30

CARTONI

21.00

FILM

Beppe Fiorello

Criminal Minds

06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina Estate 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.40 -RubricaPongo & Peggy ... gli animali del cuore 11.25 -RubricaAppuntamento al cinema 11.30 -TelegiornaleTg 1 11.40 -TelefilmLa Signora in giallo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowVerdetto finale 15.00 -MiniserieIl Maresciallo Rocca 4 16.45 -MiniserieCotti e mangiati 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -TelefilmLe sorelle McLeod 18.00 -ReportageAnteprima Miss Italia 2009 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaFocus 06.10 -DocumentarioTesori in fondo al mare 06.25 -Real TvX Factor 06.35 -RubricaTg2 Medicina 33 06.45 -RubricaL'avvocato risponde Estate 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.10 -EventoDa Cracovia - Cerimonia conclusiva del Meeting Internazionale per la pace e il dialogo 11.00 -TelegiornaleTg2 Notizie 11.20 -TelegiornaleTg2 Notizie 13.00 -TelefilmOrgoglio 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.35 -TelefilmLas Vegas 17.00 -TelefilmBeverly Hills 90210 17.45 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG2 L.I.S. 18.10 -SportRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

06.00 -Attualità Rai News 24 - Morning News 06.30 -Attualità Il caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmLa mia spia di mezzanotte regia di F. Tashlin (USA) - 1966 10.50 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -CONTENITORE Trebisonda 16.30 -RubricaRai Sport - Ginnastica ritmica 17.20 -TelefilmArsenio Lupin 18.10 -RubricaGEOMagazine 2009 18.25 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Blob Venezia 20.10 -ShowLe storie di agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 11.00 -Show Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Film Gli ultimi ricordi con Dana Delany, Doris Roberts regia di John Putch (USA) - 2003 16.30 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -Show Chi vuol essere Milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -TelefilmTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d''amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -Soap OperaSentieri 16.10 -Film Terremoto con Charlton Heston, Ava Gardner, George Kennedy - regia di Mark Robson (USA) - 1974 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Telefilm Tempesta d''amore

06.25 -Sit ComStill standing 07.00 -TelefilmHercules 08.00 -Cartoni 09.50 -Sit ComPhil dal futuro 10.20 -TelefilmXena - Principessa guerriera 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective conan 14.05 -CartoniOne piece tutti all''arrembaggio 14.30 -CartoniFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniSuperman 17.50 -CartoniTeen titans 18.05 -CartoniSpider man l''uomo ragno 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus Estate 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life Estate 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Film 11/09 il giorno che cambio' il mondo 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -DocumentarioDoppio gioco all'FBI 17.25 -FilmFahrenheit 9/11 - regia di Michael Moore (USA) 2004 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Videoframmenti SupervarietĂ 21.20 -Film Tv L'uomo sbagliato con Beppe Fiorello, Antonia Liskova, Alberto Molinari - regia di Stefano Reali (Italia) - 2005

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Senza traccia 21.50 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -TelefilmAnna Winter 23.20 -TelegiornaleTg 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole ep.2850 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -RubricaLa Grande Storia 23.15 -TelegiornaleTg Regione 23.20 -TelegiornaleTg 3 Linea notte

20:30 - Show Paperissima sprint 21.10 -Telefilm Distretto di Polizia 9 23.30 -Talk Show Matrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Il volo della fenice con D. Quaid - regia di John Moore (USA) - 2004 23.30 -Show I bellissimi di R4

20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -FilmIo vi dichiaro marito e... marito con A. Sandler, K. James - regia di Dennis Dugan (USA) - 2007 23.35 -SportXV campionato mondiale di pugilato

20.30 -AttualitĂ Otto e mezzo diario 21.00 -FilmW. con J. Brolin - regia di Oliver Stone (USA) - 2008 23.15 -Film11/09/01 con T. Benatatos - regia di James Hanlon (Uk, USA, Japan) - 2002

23.40 -TelegiornaleTg 1 23.45 -EVENTO Premio ETI 01.05 -Rubrica66 ° Mostra del cinema di Venezia 2009 02.15 -RubricaSottovoce 02.45 -RubricaRai Educational

23.35 -EventoDa piazza Plebiscito di Napoli - Concerto per la pace 01.00 -TelegiornaleTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 01.50 -RubricaTg2 E...state con costume 02.05 -RubricaL’aggressivitĂ

23.50 -Previsioni del tempoMeteo 3 23.55 -RubricaSfide 00.35 -RubricaCult book. Venezia nella memoria 01.05 -RubricaAppuntamento al cinema 01.15 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -TelefilmSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:10 - NewsMeteo 5 notte 04.15 -TelefilmSummerland

23.35 -FilmHannibal Lecter: le origini del Male con G. Ulliel - regia di Peter Webber (USA) - 2007 01.45 -TelegiornaleTg4 02.10 -FilmLa dottoressa preferisce i ....

01.35 -TelegiornaleStudio aperto - La giornata 01.50 -Reality ShowTalent 1 player 02.50 -TelefilmKiller instinct 05.00 -FilmLa dottoressa ci sta col colonello

01.30 -TelegiornaleTg La7 01.50 -RubricaMovie Flash 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.00 -AttualitĂ CNN News

Patrizio Rispo

Alessio Vinci

Il volo della fenice

Futurama

W.

Umidificatore con controlli digitali ,O JLXVWR JUDGR GL XPLGLWj GHOO DULD UDSSUHVHQWD XQD FRQGL]LRQH LQGLVSHQVDELOH SHU LO EHQHVVHUH LQ FDVD 4XHVWR LQQRYDWLYR DSSDUHFFKLR QHEXOL]]D OÂśDFTXD FRQWHQXWD QHO VXR VHUEDWRLR KD XQ VLVWHPD GL XPLGLILFD]LRQH PLVWR DG XOWUDVXRQL H D FDORUH FUHDQGR QHOOD WXD FDVD XQ FOLPD FRQIRUWH YROH DVVRUEHQGR SROYHUH EDWWHUL HG RGRUL VJUDGHYROL FRPH IXPR RGRUL GL FXFLQD HFF 'RWDWR GL XQ PLFUR FRPSXWHU FKH PLVXUD DXWRPDWLFDPHQWH OÂśXPLGLWj GHOOÂśDULD H PHWWH LQ IXQ]LRQH OÂśDSSDUHFFKLR KD XQ GLVSOD\ GLJLWDOH FKH QH YLVXDOL]]D L SDUDPHWUL *UD]LH DG XQ WLPHU SRWUDL LPSRVWDUQH LO IXQ]LRQDPHQWR ILQR DG RUH H UHJRODUH D WXR SLDFLPHQWR LO JHWWR GHOOÂśDULD UXRWDQGR OÂśXJHOOR D ƒ 8Q WRFFD D VROL VDQD SHU FKL VRIIUH GL DOOHUJLH GDO PRPHQWR FKH LO VXR ILOWUR D VFDPELR LRQLFR ULGXFH LQ PDQLHUD HIILFDFH OÂśDFFXPXOR GL UHVLGXL GL SROYHUH

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Televisioni 55

VenerdĂŹ 11 settembre 2009


MARATEA BRUCIATA

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA

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www.ilquotidianodellabasilicata.it

VenerdĂŹ 11 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

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Il 5 novembre il Tribunale deciderĂ la sorte delle Cm

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E la Pro loco di Picerno ammette l’errore sui manifesti Hanno fatto un copia e incolla dal sito della Regione Basilicata

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POTENZA - L’inchiesta sui colletti bianchi che finanziavano il giro di usura del boss Renato Martorano si allarga. Spunta il mercato dei videogiochi. E mentre a Potenza si svolgono gli interrogatori di garanzia degli arrestati, a Napoli il pm Henry John Woodcock s’insediava nel suo nuovo ufficio. DOOH SDJLQH H

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America. Assistenza per tutti. Sarebbero i primi frutti dell'Obama

Nel Pdl prende quota l’indipendente Martorano

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CON FRANCESCHINI PERCHE’ BISOGNA INNOVARE IL PD di GERARDO CALVELLO* E FRANCESCO BELLUSCI**

Dal 14 ottobre 2007 a oggi, nuove crisi, nuove fratture, hanno investito e scuotono il mondo; l'illusione che dopo il crollo del Muro di Berlino la “storia” fosse finita è definitivamente caduta; la speranza progressista con Obama si è riaccesa al di là dell'Atlantico, mentre in Europa naufraga il campo della sinistra storica o socialdemocratica. Bastano questi pochi elementi per dire che un congresso è utile e non inopportuno, se esso può servire, come noi crediamo, a ribadire le potenzialità di quell'innovazione straordinaria e originale che ha introdotto, nell'area riformista europea, un “Partito Democratico”. Se esso può servire a proporre all'Italia la nostra visione, le nostre ricette, la nostra alternativa. E se permette di sciogliere il nodo di una leadership autorevole e in sintonia con questo disegno. Abbiamo la possibilità di ribadire, in modo concreto, che se, in passato, la democrazia è stata fondata sulla speranza in un futuro migliore, in una società più inclusiva, oggi, agli inizi del XXI secolo, essa può essere rigenerata come patrimonio e valore universale se si lega alla speranza di dare risposte alle incertezze del mondo globalizzato, dopo la disfatta del “socialismo reale” e la fine delle utopie, e cioè: costruire un'etica planetaria della convivenza; riorientare la crescita in senso sostenibile e sempre finalizzata all'occupazione; “imbrigliare” i settori globalizzati dell'economia in nuove regole, che assicurino stabilità ai mercati e rendano il mondo più ricco dal punto di vista economico, scientifico e culturale; far avanzare i diritti individuali compatibilmente con i valori della coesione sociale; ridurre le disuguaglianze (non solo economiche) “tra” le nazioni e “nelle”

nazioni. La grande sfida che ci attende, che deve entusiasmare i cuori dei progressisti del XXI secolo è far assurgere la democrazia, sorta originariamente nella dimensione della piccola città-stato, a sistema e pratica nelle relazioni internazionali, a metodo del dialogo interculturale. Farne l'antidoto a ogni forma di nazionalismo o di fondamentalismo. E' proprio il guardare a uno scenario più ampio che ci persuade della “mozione Franceschini”, il suo ribadire che per il Pd le alleanze sono un mezzo, non un fine; che il governo e il potere sono un mezzo, non un fine, e che il fine è cambiare coraggiosamente l'Italia; per arrestarne il declino economico e tecnologico; per evitare il collasso dell'unità nazionale promuovendo l'efficienza dello Stato, l'educazione e la cultura; per rilanciare un progetto di modernizzazione nel quale Sud e Nord trovino una nuova saldatura civile ed economica. E per farlo c'è bisogno di politiche che mantengano la barra dritta sulle parole-chiave indicate da Franceschini: fiducia, regole, uguaglianza, merito, qualità, da contrapporre alla mistura sempre più ambigua e inefficace di cinismo individualista e statalismo compassionevole della destra. Anche così, ci potremo distinguere dalla mentalità sovente “provinciale” e bottegaia di altre opposizioni all'attuale governo del centro-destra e del suo premier e continuare a dare un senso alla “vocazione maggioritaria” del nostro partito. Solo rispondendo all'appello del futuro, potremo raccogliere l'eredità delle tradizioni che confluiscono nel Pd e parlare alle nuove generazioni. Per raccontare la “storia” del Pd, non c'è bisogno di intonare un “amarcord” e risalire al 1921 o al 1919 o al 1892, agli anni della fondazione dei vecchi par-

titi del centro-sinistra; basta partire dalla data-simbolo del 14 ottobre 2007, dove ci siamo ritrovati insieme, pur provenienti da esperienze politiche diverse, stimolati dall'obiettivo comune di voltare pagina rispetto alla parabola ideologica del Novecento e di riscrivere la missione dei riformisti italiani, memori, tuttavia, delle grandi pagine già scritte, come l'ingresso del nostro Paese nell'area dell'Euro o la lotta comune al terrorismo. La memoria storica ci deve servire a ricordare una specificità del riformismo italiano, che non è sinonimo di “socialdemocrazia” (peraltro, in difficoltà in tutta Europa e paradossalmente incapace di trarre vantaggio dalla crisi, nata proprio da un eccesso di liberismo, come ha osservato l'editorialista Sergio Romano), ma è il denominatore comune di due culture politiche progressiste, quella cattolicodemocratica e quella socialista, che si sono incontrate e fuse dopo essersi messe negli anni Novanta sul cammino coraggioso della ricerca di una nuova identità, di quella che Romano Prodi chiamava la “nuova via”, rispetto alla “terza via” che Tony Blair e Anthony Giddens indicavano ai laburisti inglesi. Dalla coscienza di questa specificità possiamo trarre ancora tanta linfa, a cominciare dal non sentirci appagati della pure importante “Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici”, costituitasi in seno al Parlamento europeo, facendone la possibile piattaforma da cui far decollare la costruzione di una “Internazionale” democratica che rivendichi il ruolo della politica rispetto al dominio incontrollato delle forze tecno-economiche e dei meccanismi puri di mercato sulla scena globale, e lanci la proposta organica di una nuova “Bretton Woods” per il governo

multilaterale del mondo, nel ventunesimo secolo. Ecco perché a quanti sostengono la candidatura di Franceschini alla segreteria nazionale e ne condividono la mozione, piace mettere l'accento prima su “democratico” e poi su “partito”, che, d'altra parte, consideriamo uno strumento importante per costruire classi dirigenti responsabili, “scuola di vita statale” come diceva Antonio Gramsci, in polemica con le correnti alterne dell'apoliticismo e del qualunquismo sempre presenti nel nostro Paese. Un partito che coerentemente vogliamo continuare a strutturare come partito di iscritti e di elettori, con meccanismi aperti di selezione dei suoi dirigenti. Di fronte ai nuovi segni di frammentazione, d'inquietudine morale e di scollamento del Paese, che promettono di rendere ancora lunga e intricata la transizione italiana a un nuovo modello costituzionale e unitario, la via maestra da seguire è quella che Pietro Scoppola, poco prima della sua scomparsa, ha indicato con l'obiettivo di “una rifondazione morale e culturale della cittadinanza”, puntando a liberare il Paese dalla zavorra di parassitismo, assistenzialismo, illegalità e mafie, che ancora lo attanagliano e ne condizionano lo sviluppo. Un obiettivo che il Pd deve porsi, lanciando un appello a tutte le forze sane e positive della società e anche alla Chiesa italiana, capace di offrire un contributo prezioso, in virtù della sua presenza diffusa nella società civile e nelle aree che soffrono l'emarginazione. Chi oggi giustamente respinge le accuse di aver “sabotato” l'intuizione originaria, non può mostrarsi per converso ingeneroso invitando a rimuovere i primi venti mesi di vita del partito e a stigmatizzare quella spinta carismatica di Walter

a cura di VITO CARELLA

Gentile Avvocato, sono un'assidua lettrice della sua rubrica. Da circa un anno ho una relazione con un uomo che la settimana scorsa, mentre eravamo in vacanza, mi ha chiesto di sposarlo. Il mio problema è che io sono già stata sposata e attualmente è in corso il mio secondo giudizio di separazione (ne avevo iniziato uno nel 2001, ma poi ho rinunciato). Inizialmente, il mio ex marito si era opposto a ogni accordo. Ora, poiché anche lui ha una nuova compagna, abbiamo consensualmente deciso di separarci senza ulteriori scontri e abbiamo già fatto preparare i documenti necessari. Vorrei sapere quando potremo avviare le pratiche di divorzio. Laura - Potenza Il divorzio può essere richiesto dalla parti soltanto qualora sussistano talune condizioni che sono tassativamente previste dalla legge. In particolare, è indispensabile che: in ipotesi di separazione giudiziale (ossia quando i coniugi non sono d'accordo sul separarsi), la separazione stessa sia stata accertata con sentenza passata in giudicato (ossia con una sentenza non più impugnabile); in ipotesi di separazione consensuale (ossia quando i coniugi sono d'accordo sulla necessità di separarsi e hanno trovato

Veltroni, che è stata vitale per lo “stato nascente” del nuovo partito e ha permesso di raccogliere alle elezioni politiche del 2008 quel 33% di voti, che una serie di errori e di circostanze ereditate dal passato, da analizzare fino in fondo senza la scorciatoia del “capro espiatorio”, in poco tempo, ha tramutato, da punto di partenza, di nuovo, in un traguardo da raggiungere. Ma non può sfuggire come, proprio tenendo gli occhi rivolti al passato e all'immobilismo politico della prima Repubblica, rischiamo di drammatizzare questi eventi e non renderci conto che in una democrazia bipolare, in una democrazia “normale”, forti oscillazioni e spostamenti nei consensi sono possibili, come in altri Paesi europei sperimentano da tempo. Oggi occorre un leader che agevoli il passaggio dallo “stato nascente” all' “istituzione”, ovvero all'organizzazione e all'identità stabile del partito. Per noi è Franceschini e per la segreteria regionale colui che si ispira intelligentemente alla sua mozione: Erminio Restaino, che presenta quel 'mix' di esperienza, tenacia e capacità di sintesi e di visione, adeguato a gestire la nuova fase. Una segreteria regionale

RISPOSTE CIVILI

Divorziare per risposarsi insieme una disciplina comune dei loro rapporti e dei rapporti con la prole, anche sotto il profilo economico), sia stato emesso il decreto di omologazione dell'accordo di separazione (in altre parole: l'accordo redatto dai coniugi sia stato “approvato” - il termine utilizzato dal legislatore è “omologato” - dall'autorità giudiziaria che, a tal fine, deve svolgere un controllo sulla conformità dei patti alla legge e verificare che essi non siano contrari agli interessi della parte più debole e dei figli). Inoltre, occorre che lo stato di separazione si sia protratto ininterrottamente per almeno tre anni, decorrenti dall'avvenuta comparizione personale dei coniugi innanzi al Presidente del Tribunale. La regola vale anche nel caso in cui il giudizio di separazione sia iniziato senza accordo dei coniugi (separazione giudiziale) e si sia trasformato, poi, in consensuale. Nel caso di estinzione di un precedente giudizio di separazione, il giorno della comparizione personale dei coniugi innanzi al Presidente valido ai fini

del computo del triennio è quello della comparizione nel giudizio estinto. Ciò detto, per tornare al quesito della lettrice, vista la carenza di informazioni analitiche riguardo alla sua vicenda, consiglio alla stessa di recarsi dal suo legale di fiducia per verificare se sussistono i presupposti per la proponibilità della domanda di divorzio sopra descritti. Per completezza di esposizione, aggiungo che, in presenza di taluni presupposti, il Tribunale può pronunciare il divorzio immediatamente, senza passare per la fase della separazione. Ciò è possibile quando, dopo la celebrazione del matrimonio, l'altro coniuge è stato condannato, con sentenza passata in giudicato (anche per fatti commessi prima della celebrazione medesima): a) all'ergastolo ovvero a una pena superiore a quindici anni, anche con più sentenze, per uno o più delitti non colposi, esclusi i reati politici e quelli commessi per motivi di particolare valore morale e sociale; b) a qualsiasi pena detentiva per i delitti di incesto, violenza

che dovrà dispiegarsi per tutto il tempo naturale, necessario a far sedimentare e rendere incisiva una leadership politica e la sua azione organizzativa. D'altra parte, troviamo il documento di intenti di Restaino in piena sintonia con quelle istanze che, alle primarie del 2007, con le liste Chiurazzi-Veltroni, noi sintetizzammo con le parole-chiave: “più territorio” e “più partecipazione”, alludendo a un partito non caratterizzato da una gestione illuministica e verticistica, ma a un partito policentrico in grado di ascoltare, ospitare e interpretare le diversità di valori e proposte e di rendere produttive le tensioni e i conflitti, senza le fragili scorciatoie del compromesso di potere o dei posizionamenti negli organigrammi. Passi significativi sono stati generosamente fatti, in questi due anni, che meritano l'apprezzamento di tutti, ma molto ancora resta da fare per declinare fino in fondo quelle parole-chiave nelle proposte politiche e nella vita del partito, in un nuovo protagonismo delle Province e dei Comuni lucani *Componente della Direzione Regionale Pd **Componente dell'Assemblea Provinciale Pd di Potenza

sessuale, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, induzione, costrizione, sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione; c) a qualsiasi pena detentiva per omicidio volontario di un figlio ovvero per tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio; d) a qualsiasi pena detentiva, con due o più condanne, per lesioni volontarie gravissime in danno del coniuge o dei figli, violazione degli obblighi di assistenza familiare, maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli, circonvenzione di persone incapaci, in danno del coniuge o di un figlio (in questi casi, il giudice competente a pronunciare lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio accerta, anche in considerazione del comportamento successivo del convenuto, la di lui inidoneità a mantenere o ricostituire la convivenza familiare). Per tutte dette ipotesi, tuttavia, la domanda non è proponibile dal coniuge che sia stato condannato per concorso nel reato ovvero quando la convi-

venza coniugale sia ripresa. La pronuncia di divorzio senza passare per la fase della separazione può avvenire anche: se il procedimento penale promosso per i delitti di incesto, violenza sessuale, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, induzione, costrizione, sfruttamento o favoreggiamento della prostituzione, omicidio volontario di un figlio ovvero tentato omicidio a danno del coniuge o di un figlio, si è concluso con sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, qualora il giudice competente a pronunciare lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio ritenga che nei fatti commessi sussistano gli elementi costitutivi e le condizioni di punibilità dei delitti stessi; se il procedimento penale per incesto si è concluso con sentenza di proscioglimento o di assoluzione che dichiari non punibile il fatto per mancanza di pubblico scandalo; se l'altro coniuge, cittadino straniero, ha ottenuto all'estero l'annullamento o lo scioglimento del matrimonio o ha contratto all'estero nuovo matrimonio; se il matrimonio non è stato consumato; se è passata in giudicato sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso di uno dei due coniugi.

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Venerdì 11 settembre 2009


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