Brevi dal mondo
Yale, uccisa una studentessa WASHINGTON – Un corpo, che potrebbe essere quello di Anne Marie Le, la studentessa ventiquattrenne di origine vietnamita scomparsa martedì dall’università di Yale pochi giorni prima del suo matrimonio, è stato trovato in un laboratorio del prestigioso ateneo americano: la polizia non ha reso noto se si tratti effettivamente del cadavere della studentessa scomparsa, spiegando solo che il corpo era nascosto nell’intercapedine di una parete.
L’Iran apre sul nucleare BRUXELLES – Dopo mesi di gelo, le grandi potenze e l’Iran tornano a parlarsi sul nucleare e, per ora, l'Europa accantona l’ipotesi di sanzioni unilaterali per concentrarsi sulla ripresa dei negoziati. Venerdì scorso, il gruppo 5+1, che riunisce i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania avevano chiesto a Teheran un incontro urgente per potere discutere del documento sul nucleare ricevuto mercoledì scorso dall’Iran. E ieri mattinada Teheran è giunta luce verde.
Israele, Olmert sarà processato GERUSALEMME – L'ex primo ministro israeliano Ehud Olmert sarà processato per corruzione il 29 settembre a Gerusalemme. Olmert dovrà comparire davanti al giudice per il caso «Bustarelle», per cui è stato incriminato.
Martedì 15 settembre 2009
Il presidente della Camera con la speaker dei deputati Usa
Fini e Pelosi sui luoghi del terremoto Sottolineato il legame profondo fra Italia e Stati Uniti
Nancy Pelosi con Bertolaso
ROMA - All'Aquila i luoghi del terremoto sono stati visitati ieri dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, insieme alla Speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. Oggi pomeriggio sarà la volta del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che si recherà ad Onna per la cerimonia di inaugurazione del villaggio temporaneo e dell'asilo "Giulia Carnevale". Per Fini e per Nancy Pelosi è stata l'occasione per dire che in Abruzzo «bisogna avere fiducia nel futuro». Noi siamo qui a «presentare un simbolo», ha affermato il presidente
della Camera inaugurando la scuola materna di Villa Sant'Angelo. Fini ha anche approfittato della presenza di Nancy Pelosi per sottolineare il «legame profondo» tra Italia e Stati Uniti e «l'importanza della nostra comunità italiana oltreoceano». Nel suo intervento Gianfranco Fini ha anche sottolineato i meriti del governo per la ricostruzione e soprattutto il «lavoro sinergico» tra le istituzioni. Secondo Fini la storia del soccorso e della ricostruzione in Abruzzo «è una bella lezione da tenere in considerazione per il futuro».
Milano, sospeso prof, molestò due studentesse
Il Colosseo sarà restaurato con gli sponsor
MILANO–Il primo giorno di scuola si apre con una brutta notizia negli istituti superiori di Milano: la sospensione per due mesi dalla professione per un insegnante di 58 anni di latino e greco del liceo classico Cesare Beccaria perchè sospettato di aver molestato sessualmente due sue studentesse, in altrettante, diverse occasioni. L’interdizione per il docente è stata disposta dal gip di Milano Paola Di Lorenzo, in seguito alle indagini del pm Marco Ghezzi del pool della Procura che tutela i soggetti deboli.
ROMA – «Il Colosseo cade a pezzi in alcune delle sue parti e ha poco più di 4 milioni di visitatori l'anno. È troppo poco. Il dato è scadente». A lanciare il grido d’allarme è stato il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro che, però, non è il solo ad essere preoccupato. «E' la mia inquietudine quotidiana» ha rincarato il sindaco di Roma Gianni Alemanno e per questo ieri è arrivato l’annuncio: «Chiameremo sponsor internazionali e faremo un grande intervento epocale come è stato per la Cappella Sistina».
Bacchettate all’anniversario del fallimento della Lehman Brothers
Obama: «Ora finanza seria» Il presidente Usa precisa che non tollererà gli eccessi del passato NEW YORK – Stop «agli eccessi del passato: Wall Street non può tornare ad assumere rischi senza pensare alle conseguenze e attendersi che i contribuenti siano di nuovo lì a frenare la loro caduta. Il presidente americano Barack Obama coglie l’occasione del primo anniversario del fallimento di Lehman Brothers per strigliare Wall Street, dove alcuni sono «rapidamente tornati» alle vecchie pratiche, e spronarla a sostenere l’economia, visto e considerato anche il «debito nei confronti degli americani». Le lezioni imparate dalla crisi – è il monito di Obama – non vanno ignorate. Anzi, vanno attuate e proprio per questo servono nuove norme a livello nazionale e mon-
Il presidente americano, Barack Obama
diale: da qui l’invito al Congresso americano ad approvare rapidamente la riforma presentata dall’amministrazione, e al G20 a varare una riforma forte delle norme in vigore, al fine di evitare il ripetersi di una nuova crisi. Riconoscendo che grazie al-
le misure adottate dal governo i mercati «iniziano a tornare alla normalità», Obama invita a non compiacersi: anche se la fine del tunnel è più vicina – afferma intervenendo alla Federal Hall di New York, a due passi da Wall Street – e le «tempeste
degli ultimi due anni stanno iniziando a placarsi», il lavoro «di recupero prosegue», e il coinvolgimento pubblico nello stabilizzare il sistema resta ancora necessario, anche se «queste necessità stanno diminuendo». Il processo di uscita del governo dai mercati – avverte il Tesoro americano in un rapporto dedicato alla prossima fase di sforzi da mettere in atto – dovrà essere «prudente, misurato e non impetuoso. Ci stiamo muovendo dal salvataggio del nostro sistema finanziario verso un periodo di stabilizzazione, riabilitazione e ricostruzione». «Un anno fa abbiamo sperimentato come il mercato può sbagliare, come la mancanza di regole di buon senso possa tradursi in eccessi e abusi. A un anno di distanza
è essenziale approvare le riforme che impediranno a crisi come quella attuale di ripetersi», osserva Obama di fronte a una nutrita platea, do tra gli altri sedevano il sindaco di New York Michael Bloomberg, il segretario al Tesoro Timothy Geithner, il presidente e amministratore delegato di Ubs America Robert Wolf, il managing director di Morgan Stanley Carla Harris, il vice presidente di Bank of America Harold Fold. «Per ricostruire il sistema più forte di prima le cosa più importante è ricostruire la fiducia e non dovete – spiega Obama rivolgendosi a Wall Street – attendere l’entrata in vigore della nuova legge per perseguire questo obiettivo». Thomas Naylor
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2 In Italia e nel Mondo
Afghanistan Karzai ormai irraggiungibile
Messaggio audio del capo di al Qaida che apre anche uno spiraglio di pace
Bin Laden avverte: «Obama come Bush»
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
NEW YORK – Due giorni dopo l’ottavo anniversario dell’11 settembre Osama bin Laden è tornato a far sentire la sua voce. In un messaggio audio il capo di al Qaida si è rivolto «al popolo americano»: da una parte mettendolo in guardia contro Israele ed i neo-con che continuano a contare alla Casa Bianca grazie ad un presidente definito «senza potere», dall’altra prospettando l’ipotesi che il conflitto tra al Qaida e gli Stati Uniti possa terminare. «Il tempo è venuto per voi di liberarvi dalla paura e dal terrorismo ideologico dei neo-conservatori e della lobby israeliana – ha detto bin Laden» pubblicato domenica sul sito As-Shahab Media, tradotto, attri-
buito e reso noto da due gruppi americani che tengono sotto controllo la propaganda terrorista (SITE Intelligence Group e IntelCenter) – La ragione della nostra disputa con voi è il vostro sostegno al vostro alleato Israele, che occupa la nostra terra in Palestina». Nel messaggio bin Laden entra anche nel merito della politica interna americana: sostenendo che a Washington non c'è stato vero cambiamento, perchè il presidente Obama ha mantenuto esponenti della precedente amministrazione Bush, come il segretario alla Difesa Robert Gates. «Se pensate bene alla vostra situazione – ha detto il capo terrorista –capirete che la Casa Bianca è oc-
cupata da gruppi di pressione. Piuttosto che combattere per liberare l’Iraq, come pretendeva Bush, è la Casa Bianca che dovrebbe essere liberata». Ma la voce che viene attribuita a bin Laden apre pure uno spiraglio ad una ipotesi di pace futura tra al Qaida e gli Usa. Il messaggio annuncia infatti che «se (voi americani) sceglierete la sicurezza e di mettere fine alla guerra, noi agiremo di conseguenza. Altrimenti non potremo fare altro che continuare la guerra di usura contro di voi (americani) in tutti i modi possibili nello stesso modo in cui abbiamo spossato per dieci anni l’Unione sovietica (in Afghanistan) finchè questa non
L’immagine rilasciata da Intel Center
è crollata, per grazia di Dio onnipotente, ed è divenuta un ricordo del passato». Il messaggio fa riferimento ad un solo evento recente, il discorso di Obama al Cairo del 4 giugno scorso. Michael Sproviero
KABUL – A sorpresa ieri la Commissione elettorale indipendente (Iec) ha rinunciato a tenere a Kabul la prevista conferenza stampa per fornire il risultato del 5% di seggi ancora mancanti, senza indicare una nuova data per l’annuncio. Il confronto fra Karzai e il suo principale sfidante, l’ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, resta quindi fermo ai dati annunciati sabato, dopo lo spoglio del 92,8% delle schede. Karzai è al 54,3% e Abdullah al 28,1%. Una differenza importante, difficilmente modificabile.
Il ministro a Nisida contestata (da lontano) dai precari
Gelmini inaugura l’anno «Un tetto del 30% agli stranieri» NAPOLI – Insegnanti e presidi che vogliono far politica lascino la scuola; i precari, che stiamo aiutando con i cosiddetti contratti di disponibilità, sappiano che la loro condizione affonda le radici nel passato e non è imputabile a questo Governo; sui tagli agli insegnanti di sostegno la sinistra fa disinformazione. Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini non ci sta a essere impallinata dalle critiche e rilancia. Lo fa prima parlando di buon'ora dai microfoni di Canale 5 –dai quali conferma pure l'intenzione di mettere un tetto del 30% alla presenza degli alunni stranieri in classe e ribadisce la convinzione che l’ora di religione debba avere la stessa dignità delle altre materie - e replica in occasione della conferenza stampa tenuta al termine della sua visita al carcere minorile di Nisida. Il luogo scelto dalla titolare del dicastero di viale Trastevere per dare l'avvio ufficiale all’anno scolastico 2009-2010. «Abbiamo voluto essere qui per manifestare la nostra profonda gratitudine a chi opera all’interno di contesti particolari, difficili, agli insegnanti che rendono possibile il riscatto di tanti ragazzi», ha spiegato il ministro annunciando lo stanziamento di 1,5 mln di euro per rifinanziare il progetto “LeAli del futuro”volto a potenziare l’offerta formativa per gli studenti presenti negli istituti penitenziari (70 quelli che frequentano i corsi nell’istituto
penale dell’isola flegrea) e a prevenire la dispersione scolastica. Ma la scelta di Nisida, luogo defilato rispetto ai focolai di protesta sparsi nel Paese e, soprattutto, blindato, non è piaciuta a tutti. Certamente non l’hanno apprezzata i precari e i genitori – una cinquantina, qualcuno con bambino al seguito – che, gridando le loro ragioni, hanno bloccato, all’imbocco del pontile in pietra che collega il quartiere di Bagnoli a Nisida, i pulmini con i giornalisti arrivati per l’occasione. I manifestanti avrebbero voluto parlare con il ministro, ma neanche l’hanno intravista: è
arrivata e ripartita via mare. «Ha scelto la location più comoda per inaugurare l’anno perchè ha paura del confronto», «se ne va e viene di nascosto perchè non sa gestire il dissenso», hanno accusato con toni aspri mamme, papà e prof chiedendo alla stampa di non tacere i tanti guai che affliggono la scuola: tempo pieno ridotto al lumicino, certamente in Campania, riduzione dei posti di sostegno, chiusura di edifici scolastici, mense disattivate per mancanza di personale. Un lungo cahier de doleances al quale il ministro ha risposto indirettamente, stigmatizzando «tutti coloro che piegano la
Il blocco davanti al carcere minorile di Nisida. Sotto, l’ingresso al Newton
scuola a interessi di parte». «La scuola è un luogo che va rispettato e non può ospitare dispute e conflittualità politiche; si può discutere su qualsiasi cosa, ma una volta che un provvedimento è diventato legge va rispettato» ha osservato riferendosi, seppure non espli-
Apertura regolare con “baci” al liceo Newton ROMA – Apertura regolare dell’anno scolastico 2009/2010 in molte regioni italiane, anche se non sono mancate le proteste contro la politica del governo, in particolare da parte dei precari. Con solidarietà degli studenti che parlano di «primo giorno di scuola nel caos» e invitano la Gelmini a lasciare il ministero «se non risolverà in tempi strettissimi la situazione in cui versa la scuola». Oltre alle proteste, la giornata ha visto gli studenti di un liceo romano baciarsi contro i divieti imposti per prevenire il
contagio dell’influenza A e, sempre a Roma, una polemica sui distributori di preservativi delle scuole. Un «assedio sonoro» con mu-
sica assordante al ministero dell’Istruzione. Così Cobas e Giovani Comunisti hanno portato la loro solidarietà ai precari che da una settimana stanno manifestando in viale Trastevere. Gli studenti del liceo Newton di Roma non si sono preoccupati delle indicazioni anticontagio dell’influenza A diffuse nei giorni scorsi dal preside e confermate in occasione dell’apertura dell’anno scolastico e si sono baciati pubblicamente. Stessa scuola: 50 cent a famiglia per igiene bagni. d. n.
citamente, alle resistenze incontrate dal ripristino del maestro unico alle elementari. Parole pesanti che hanno suscitato una levata di scudi da parte del Pd: «con la stessa tecnica di Brunetta, anche la Gelmini denigrando gli insegnanti vuole colpire e denigrare il sistema dei servizi pubblici», ha commentato Rosy Bindi, di «inaccettabile nostalgia del Ventennio» ha parlato la capogruppo in commissione Istruzione alla Camera Manuela Ghizzoni, «non c'è quasi città in cui oggi non vi sia una protesta di piazza, e tutto quello che il ministro Gelmini riesce a fare è provare a intimidire gli insegnanti» ha chiosato Mariangela Bastico. Critiche anche dagli studenti, che hanno annunciato la mobilitazione, e dai sindacati secondo i quali le dichiarazioni del ministro non aiutano certo a rasserenare il clima. Insomma, c'è il rischio concreto che il «buon anno scolastico» lanciato dall’isolotto vulcanico dirimpetto a Capo Posillipo si riveli una pura formalità. Tiziana Caroselli
Triangolo delle Bermuda la Bbc ha svelato il mistero
Trovato il testo originario del discorso di Mosè agli ebrei
LA BBC mette a segno un duro colpo per i film di avventura che hanno incollato al piccolo e grande schermo generazioni di appassionati. Niente più storie di aerei che fanno improvvisamente perdere le proprie tracce o navi che spariscono da ogni radar. L’alone di mistero che da sempre avvolge il tratto di oceano compreso tra le coste della Florida, l’isola di Puerto Rico e l’arcipelago delle Bermuda sembra essere destinato a perdere parte del suo fascino. Insomma, il Triangolo delle Bermuda da oggi potrebbe fare un po’ meno paura.
DOPO oltre 2000 anni sarebbe ora possibile conoscere le parole originarie pronunciate da Mosè al popolo ebraico. Sarebbe infatti nascosto in alcuni frammenti dei rotoli del Mar Morto (la serie di rotoli e frammenti trovati nel 1947 in undici grotte nell'area di Qumran e che contengono la versione più antica finora conosciuta del testo biblico), il testo autentico del Deuteronomio, una delle parti più importanti della Bibbia ed il quinto dei libri che formano la Torah ebraica. E la versione originale sarebbe diversa da quelle delle raccolte po-
La lampada da 40mila ore MISTERO SVELATO – Nella preparazione di una nuova serie radiofonica per l’emittente britannica sono state rinvenute alcune prove plausibili per una razionale spiegazione della scomparsa di due velivoli commerciali alla fine degli anni ’40.
UNAlampadina che dura 19 anni, e non è fantascienza. Si tratta di un prodotto innovativo annunciato dalla Panasonic, che promette risparmi altissimi e un'efficienza neanche lontanamente paragonabile alle normali lampadine a incandescenza. Prodotte con la tecnologia
Led, le "Everleds", grazie a un particolare rivestimento, non si scaldano. La loro durata è calcolata in circa 40mila ore: con un utilizzo medio di 5 ore al giorno, l'equivalente di 19 anni. Il prezzo a cui le Everleds verranno commercializzate è piuttosto alto (30-37 euro).
steriori, che hanno risentito delle dispute teologiche delle varie scuole rabbiniche. Il libro del Deuteronomio consiste principalmente di tre discorsi che sarebbero stati pronunciati da Mosè, poco prima della sua morte, agli Israeliti.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
Il fatto del giorno: Casini, “Basta diktat della Lega” Veneto: “Teniamo Galan” Il Carroccio come nel ’96 ed ecco i resistenti del Pdl ha un grande elettorato
La sfida di Pierferdinando “Elezioni? Facciamole ”
dall’articolo di Marco Cremonesi
dal servizio di Ilvo Diamanti
dall’articolo di Fabio Martini
In laguna si scommette: l’atteso faccia a faccia tra il premier e il governatore sarà proprio oggi. Silvio Ber-lusconi e Giancarlo Galan, in effetti, han-no parecchio di cui parlare. Circa 250 esponenti del Pdl, tra cui oltre 80 sindaci, hanno infatti scritto una lettera al presi-dente della Regione per dire che loro non hanno alcuna intenzione di «consegnarsi agli intrighi e agli interessi di superiori autorità che poco o nulla hanno a che ve-dere con il presente e il futuro della no-stra terra». Musica per le orecchie del go-vernatore. Anzi, una vera e propria chiamata alle armi, con l’invito a non farsi da parte per accondiscendere alla richiesta leghista di designare il prossimo candidato presiden-te [...].
Oggi la Lega è tornata forte come nel 1996, dal punto di vista elettorale. Ha ottenuto oltre il 10% alle europee. Un dato che i sondaggi confermano stabile e, semmai, in ulteriore crescita. Ma, dal punto di vista politico, molto più forte di allora. È Lega di governo. Alleata del Pdl di Berlusconi. Meglio: di Berlusconi e del suo Pmm (Partito mediale di massa). Ma, soprattutto, è la principale artefice dei temi che caratterizzano l'agenda di governo. Tremonti si occupa della crisi economica e finanziaria. Opera importante, ma impopolare. Brunetta insegue i fannulloni che affollano gli uffici pubblici. Ma le questioni che preoccupano maggiormente i cittadini le affrontano gli uomini della Lega [...].
Urla come un tenore, ma poi sottovoce fa il gigione. Prende in giro il Pd, ma poi sfida Bossi, perché la «suocera» Berlusconi intenda. Mai come in questi stati generali dell’Udc Pier Ferdinando Casini ha vestito i panni dell’istrione, impartendo lezioni a destra e a manca. [...] L’attacco alla Lega: «Bossi minaccia elezioni anticipate? Bene, facciamole! [...] Se Bossi pensa di agitare lo spauracchio per ricattare, allora sappia che non spaventa nessuno. Ma deve esserci qualcuno che gli dice: basta! E se non glielo dice Berlusconi, Bossi deve sapere che in Parlamento c’è una maggioranza ampia, che non ci sta a questi diktat: per trovarla bastano dieci minuti!». [...]
La migliore di ieri
Nuovo imbarazzo
Quello dell’Udc è un bluff e i centristi lo sanno bene
Il consenso è invariato
dalla cronaca di Renato Pezzini
dall’editoriale di Antonio Signorini
dall’articolo di Marco Galluzzo
A Umberto Bossi, che aveva minacciato il voto anticipato, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini risponde con chiarezza: «Basta con i diktat, in Parlamento c’è una maggioranza anti-Lega». Chiudendo gli Stati generali del partito, Casini dice: «Siamo pronti, il bipartitismo è sepolto. Il Centro è decisivo per il cambiamento». Ma il leader del Carroccio, da Venezia, ribatte: «Il governo durerà cinque anni, non esistono altre maggioranze». Bossi, anzi, alza nuovamente la posta [...]: «Il federalismo non ci basta più» afferma, creando nuovo imbarazzo nel Pdl già scosso dalle accuse di Gianfranco Fini. [...]
Grande centro, ma non subito. Per fare dell’Udc la «forza trainante» della nuova stagione politica, serve tempo. Ma se qualcuno - ad esempio Umberto Bossi - si è messo in testa di andare a elezioni, non c’è problema: «Facciamole». E comunque il Carroccio stia attento perché se esagera una nuova maggioranza parlamentare «si trova in dieci minuti». Dopo le visite di Francesco Rutelli e Gianfranco Fini, gran finale agli stati generali dell’Udc. Pier Ferdinando Casini ha parlato un’ora e mezzo per attaccare tutti quelli che non sono organici ai progetti centristi. Silvio Berlusconi in primo luogo, ma anche Dario Franceschini e poi la Lega
Nord. [...] Per capire con chi si accompagnerà l’Udc a livello nazionale [...] bisognerà aspettare ancora un po’. Probabilmente fino al 2013, anche perché la convinzione che in questi giorni circolava a Chianciano è che nonostante i tentativi nessuno riuscirà a disarcionare Berlusconi. «[...] E poi le elezioni anticipate non convengono a nessuno», ha commentato Buttiglione. Certo, non convengono all’Udc che vorrebbe raccogliere qualcosa in più rispetto ai movimenti che daranno luogo alla nuova Unione di centro. E nemmeno al premier che [...] «darebbe un segnale di debolezza», spiega Buttiglione. Figuriamoci alla sinistra, alle prese con un congresso. [...]
«Mi chiede del Grande Centro [...]? Le opinioni degli italiani sono diverse da quelle dei giornalisti [...]». Alessandra Ghisleri è divenuta un nome da quando fa sondaggi per il Cavaliere. [...] Li azzecca. [...] In questi giorni di fibrillazione politica, di presunte manovre ai danni del capo del governo, la Ghisleri è convinta di una cosa: «Gli italiani pensano a tutt’altro, alla capacità di mantenere il proprio tenore di vita, alle vacanze che hanno fatto e che dovranno fare, al postodi lavoro».E sele sichiede di Gianfranco Fini e delle sue parole risponde così: «Gli italiani amano la critica costruttiva [...] ma poi raccogliere voti è un’altra cosa». [...]
Staino sull’Unità
Il tormento del premier
Se non è allineata l’informazione è sotto pressione
dal commento di Francesco Verderami
dal commento di Riccardo Barenghi
E dire che Berlusconi voleva sponsorizzare l’operazione di Casini e Rutelli. Si offrì tre mesi fa all’ex leader della Margherita durante la festa della Guardia di finanza. [...] Gli sussurrò all’orecchio: «Per un giovane che deve fare un nuovo partito c’è bisogno di un po’ di pubblicità [...]. Dovremmo vederci. Lo dico nel tuo interesse. Sai, ho ac-quistato una scultura di tuo non-no Mario: è bellissima. L’ho mes-sa a Villa Certosa. Vieni a trovar-mi [...]». E Rutelli, licen-ziandosi: «Se ci incontrassimo al bar del paese, daremmo meno nell’occhio». Insomma è da tempo che il Ca-valiere [...] scruta le manovre di chi lavora con l’obiettivo di succeder-gli. Sa di non aver rivali, tranne il tempo che passa. E le battute — come quelle con Rutelli — gli ser-vono per celare un tormento inte-riore che a volte gli fa perdere lu-cidità, e politicamente lo spinge ad arroccarsi con la Lega. [...]
Il problema a questo punto è piuttosto chiaro: non è Ballarò, non è Vespa o Floris, non è un giornale «sovversivo» che fa domande, non sono le inchieste o le interviste o i commenti della stampa e della televisione che danno fastidio al nostro premier, e che lui spesso e volentieri taccia di calunnia. Il problema è molto più profondo: Berlusconi appare allergico a qualsiasi mezzo e messaggio di comunicazione che non sia allineato con la sua realtà. Che poi sarebbe il suo governo, la sua «politica del fare», le cose che sostiene lui presentandole come verità assolute. [...] Lo spo-
stamento del programma di Giovanni Floris (non certo un programma estremista) per lasciare spazio a un’edizione speciale di Porta a Porta che documenti la consegna delle prime case ai terremotati d’Abruzzo, ovviamente da parte del premier, è solo l’ultimo di una serie infinita di pressioni, querele, avvertimenti che in queste ultime settimane si sono talmente moltiplicati da far sorgere in una parte dell’opinione pubblica il timore che in Italia sia a rischio addirittura la libertà di stampa. [...] I programmi non allineati non riescono a cominciare, chi non viene garantito nella tutela legale (Report di Milena Gabanelli), chi non ottiene la
squadra di tecnici storicamente dedicata (AnnoZero di Michele Santoro), chi non sa che fine farà (Parla con me di Serena Dandini e Che tempo che fa di Fabio Fazio). E [...] viene improvvisamente cancellata la prima puntata di Ballarò per lasciare spazio a una sorta di celebrazione agiografica del premier che ricorda i cinegiornali di un’epoca remota. Attenzione, qui nessuno pensa (almeno non noi) che alle porte ci sia un nuovo fascismo, tuttavia la sensazione che l’informazione sia sotto pressione è netta. Una sensazione, anzi ormai un’evidenza, che preoccupa eccome. [...]
La fotografia
Doppia decadenza dal corsivo di Francesco Piccolo
[...] Mostra del cinema di Venezia: quest’anno sono arrivate su motoscafi illuminati da flash, una dopo l’altra, Patrizia D’Addario e Noemi Letizia. Fuori contesto, direi; in giorni in cui sono stati visti i film migliori del momento, da tutto il mondo. Le pagine degli spettacoli [...] sono state riempite [...] da Patrizia D’Addario e Noemi Letizia. Questo è successo a giornali che hanno accettato [...] una sorta di riaccensione degli Anni Ottanta, più rozzi (se è possibile) e definitivi. Ed è successo però anche a giornali che denunciano questo modello come il simbolo della decadenza di questi anni. [...] Ma togliere spazio ai film per occuparlo con foto gigantesche di questi simboli della decadenza e farle seguire da articoli disgustati [...] non è un simbolo di ulteriore decadenza?
Salsomaggiore Terme (Parma), Riccardo Scamarcio con Miriam Leone durante Miss Italia 2009 (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Eh, somiglia sempre di più al Medioevo questa nostra epoca, o perlomeno la rappresentazione che dell’Italia contemporanea danno i giornali: Stato e Chiesa, monarchie e granducati, con la Lega (termine anch’esso mutuato dalla storia medioevale) che si mette contro Roma, e i cristiani che la difendono. Gli elementi ci sono tutti, e la sortita di Casini, in difesa del patrio suolo contro Bossi e i suoi, è l’ulteriore episodio di quest’appassionante saga. Una saga che offre pure suggestivi paralleli con il contesto delle Crociate, viste le istanze occidentali in Terrasanta... Ci vorrebbero la penna d’oca e il calamaio di Ariosto per descrivere tutto questo: altro che i giornalisti. Contentiamoci, per il momento, e cerchiamo di capire chi sia, in questo calderone, l’Orlando furioso. Perché un po’ furiosi sono tutti, ma Orlando il suo senno, nel poema, lo ritrovava.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage A un anno dal crollo di Wall Street si cerca la causa e uno dei broker in rovina annuncia un libro-shock
“Niente regali ai registi” il taglio feroce di Brunetta
dall’editoriale di Mario Calabresi
dall’editoriale di Paolo Bracalini
«Due mesiprima chenascesse nostro figlio mia moglie mi convinse a lasciare il fondo speculativo per cui lavoravo da anni per trovarmi finalmente un posto sicuro. Per questo al compimento dei 36 anni sono arrivato a Lehman Brothers: non volevo più correre rischi». Il broker che un anno fa, la mattina di lunedì 15 settembre, mi raccontava la sua storia mentre teneva in braccio la scatola con i pochi oggetti che aveva portato via dalla scrivania, non poteva credere che il mondo gli fosse caduto in testa. Era attonito, parlava con un filo di voce, eppure non aveva idea del crac che avrebbe investito il mondo. Il giorno dopo vennero disattivati i megaschermi a cristalli liquidi che coprivano il palazzo della banca d’affari, sull’angolo tra la Settima Avenue e la Cinquantesima Strada, e che fino a quel momento avevano trasmesso a ritmo continuo balene megattere che saltavano fuori dal mare, iceberg
Wall Street, la Borsa di New York City
polari, prati d’Irlanda e montagne rocciose. Fu un gesto simbolico: in quel momento si spensero davvero le luci di Manhattan. Si svuotarono i negozi di lusso, i ristoranti e i grandi magazzini, ma chi cercava conforto cominciò a riempire le chiese o i bar. Gli americani cominciarono a pensare che un nuovo modello di consumo fosse possibilee laparola risparmiotornò nel vocabolario. [...] Cominciarono i vertici in-
ternazionali globali, i G20, a cui trovarono posto anche Cina, India e Brasile. Prima Washington, poi Londra e dagli Stati Uniti al Giappone, passando per Pechino, vennero varati giganteschi piani di stimolo all’economia. Ora le Borse hanno recuperato, si vedono segnali di stabilizzazione ma la perdita di posti di lavoro continua. La responsabilità maggiore per il grande crollo, un anno dopo, è ancora sulle spalle
dall’articolo di Francesco Alberoni
Nella seconda metà dell’Ottocento la sessualità era nascosta, proibita, rimossa. Guardando l’arco isterico delle pazienti di Charcot, il giovane Freud ha subito pensato che fosse provocato da un desiderio sessuale che, non potendo soddisfarsi, si esprimeva nel corpo. Invece si poteva parlare e scrivere a piacimento di amore. [...] Ma oggi troviamo sempre meno romanzi e film che hanno al loro centro un grande amore appassionato. In compenso sono più diffusi l’erotismo e il sesso senza amore. Nella vita reale ci sono ra-
L’amore è un vero rischio ma è l’essenza della vita gazze che a trent’anni hanno avuto esperienze sessuali che le loro madri non avrebbero nemmeno potuto immaginare, però non hanno ancora vissuto un grande amore. Non hanno trovato l’uomo giusto o si sono inibite, frenate. E come se fosse avvenuto un rovesciamento del rapporto sessualitàamore. Prima era pericolosa la sessualità (per il rischio di
una maternità indesiderata) e quindi veniva controllata e repressa. Oggi è più rischioso abbandonarsi all’amore perché può farti molto soffrire. Soprattutto da quando la sessualità è libera e la fedeltà non viene più considerata una virtù e un dovere essenziale. La psicoanalisi ci dice che quando un impulso è stato rimosso, si manifesta attraverso sintomi sostituti-
del ministro del Tesoro di George Bush, Henry Paulson. Fu sua la decisione di lasciar fallire Lehman Brothers, era sicuro che il sistema avrebbe retto, che era più importante concentrarsi sul salvataggio del colosso assicurativo Aig - con cui erano assicurati milioni di cittadini americani che stavano per essere chiamati alle urne per eleggere il nuovo Presidente - e che fosse fondamentale dare un segnale forte a Wall Street: bisognava punirne uno per educare tutti gli altri a darsi una calmata e a mettere freno alle speculazioni. Paulson sbagliò drammaticamente i suoi conti e la crisi sistemica arrivò puntuale. In questi mesi non ha mai spiegato le sue ragioni, non ha raccontato i retroscena di quel drammatico fine settimana, né le responsabilità di George W. Bush. Lo abbiamo contattato questa settimana, in uno scambio di e-mail ci ha risposto che le sue ragioni le potremo conoscere solo all'inizio del prossimo anno: sta scrivendo un lungo libro con le sue verità. [...]
vi. [...] Nel nostro tempo c’è qualcosa che corrisponde alla «iniezione di passione violenta»? Ho l’impressione di sì: la ricerca dell’eccitamento parossistico della discoteca, la sfrenatezza dei rave party, l’annullamento di se stessi nello sballo, le orge e, più in generale, lo stato indotto da droghe. Una volta separato dall’amore, il sesso diventa facile mentre l’amore diventa difficile e viene sostituito con stati parossistici artificiali. [...] Personalmente credo che siano tutte strade che impoveriscono la nostra umanità. L’amore è rischio, ma chi non si prende questo rischio non vive.
Il vecchio cavallo di battaglia del Brunetta furioso è sempre quello, sprechi, sprechi, sprechi. Ha l’accetta in mano, il ministro, e, taglia qui e sforbicia là, può capitare che qualcuno rimedi uno sbrego. È capitato a Michele Placido, regista impegnato che celebra il ’68 con i capitali della berlusconiana Medusa (Il grande sogno) e che suo malgrado è diventato un aggettivo dispregiativo nell’ultima bordata brunettiana contro i parassiti del cinema, i grandi intellettuali che sfornano pellicole inguardabili tanto paga Pantalone: «Questo è un pezzo di Italia molto rappresentata, molto “placida” e questa Italia è leggermente schifosa». Placido non ha molto gradito l’accostamento a quel pezzo di Italia placida e leggermente schifosa, e ha annunciato querela al ministro, con una lettera furente dove spiega di non aver ricevuto quattrini pubblici per gli ultimi tre film: «In Francia sarei un pezzo della cultura francese, qui invece sono un pezzo, come ha detto lei, leggermente schifoso. Forse vengo ingiuriato da lei perché ho dichiarato che non ho mai votato per il presidente Berlusconi?». La querelle è proseguita (e sicuramente proseguirà, almeno in tribunale) reclutando sostenitori di Brunetta e difensori di Placido (o, viceversa, difensori di Brunetta e sostenitori di Placido, visto che il regista contrattacca querelando). Tra i primi c’è Sandro Bondi, ministro per i Beni culturali chiamato in causa proprio da Brunetta nell’appello contro il parassitismo culturale di certa intelligenza artistica, per via dei tagli al famigerato Fus, benedetti da Brunetta, male-
detti dalla Casta cinematografica. Bondi ha solidarizzato col collega «denunciato da Michele Placido soltanto per aver espresso liberamente ciò che pensa la maggioranza silenziosa degli italiani e ciò che penso anche io». Pro-Placido sono scesi in campo il Pd, l’Udc con Casini («Si informi sulla carriera di Placido»), qualche attore, il regista Carlo Lizzani che rievoca scenari da Italia anni ’50, il presidente del Veneto Giancarlo Galan, che bacchetta il ministro perché fa «di tutta l’erba un fascio, in Italia la cultura non è nelle condizioni di vivere senza l’aiuto pubblico», e l’Associazione Centoautori capitanata da Andrea Purgatori, che dà del becero a Brunetta e addirittura chiede la testa del ministro Bondi. Una proposta arriva da Maurizio Gasparri, che rilancia una provocazione di Carlo Rossella, presidente di Medusa («chi ha una sceneggiatura di destra me la mandi») e dice: «Perché Medusa non ha fatto un bel film sull’abbattimento del Muro di Berlino, magari una storia d’amore fra un ragazzo e una ragazza che divisi dal Muro si baciano alla fine davanti alla Porta di Brandeburgo? Lancio questa sfida ai giovani del Pdl, mandate una sceneggiatura». E mentre i giovani del Pdl scrivono sceneggiature di destra, Brunetta torna all’attacco dal suo programma radio su Rtl 102,5, Il Brunetta della domenica: «Lo Stato deve finanziare la cultura, ma mescolare cultura e spettacolo è un imbroglio, dunque io dico: non diamo un euro ai film, si arrangino. Lo Stato ha il dovere di finanziare la cultura che vuol dire varie cose, dalle biblioteche ai restauri. Altra cosa però è lo spettacolo».
Sport: tra le righe e sopra le righe Roma, addio bel gioco ma ritornano i bei punti
La Juventus in testa con tutta Genova e l’Inter che non si muove da San Siro
Sampdoria superstar
dal commento di Piero Mei
dall’editoriale di Mario Sconcerti
dall’articolo di Roberto Beccantini
La Roma ritrova quel che cercava: mica la spuma del bel gioco (quanto eri bella Roma, ma il tempo è fuggito), piuttosto la concretezza dei tre punti. Il gol di Mexès che pareggia quello incubo di Maccarone è un sospiro di sollievo; il gol vincente di Riise, il pallone a velocità supersonica in mezzo alla spalancata (dallo spavento?) barriera del Siena, è il punto di svolta. La mano di Ranieri? Non scherziamo: molto c’è da lavorare sulla mentalità, ha detto il tecnico; ma non solo su quella, ovviamente. Perché la Roma non è stata niente di che, però ha vinto. E nella circostanza nient’altro contava, che quello zero in condotta e in profitto ottenuto nella prima tranche della stagione in serie A pesava assai sul morale della casa giallorossa. Dice Giampaolo, il giovane tecnico del Siena, che i campioni giallorossi hanno insultato per tutti i novanta minuti l’arbitro. Sarà: nessuno li ha sentiti. Si sono sentiti piuttosto i cori contro De Rossi, che tiravano in ballo personalissime e vecchie storie. Ci si scandalizza assai (a ragione) per i “buh”, ma c’è anche questo “razzismo” sul fatto di famiglia. Niente è forse razzismo, tutto è probabilmente provocazione, ugualmente “odiosa”. Per il resto, la partita di Siena non è di quelle da ricordare, se non per l’importante fatto, visto dalla Roma, dei tre punti: come fosse un giro di boa, e i tifosi ora sperano nel buon vento, pur se le premesse, cioè il gioco, mancano. Perché la soluzione favorevole del rebus è venuta per l’appunto da Riise, bomber di questi ultimi tempi, niente di corale e di costruito. La sana iniziativa di un piede al fulmicotone, di quelli che non c’è bisogno di fasciare la scarpa (come è accaduto a Pellissier del Chievo[...]): è da lì che potrebbe essere ripartita la Roma, chissà. Riise è un “cocco”dell’Olimpico romanista, al quale piacciono il suo impeto e il suo impegno: lo invita a gran voce al tiro, quando ce n’è l’opportunità in acque territoriali appena appena possibili. Piace, Riise, perché non si tirerebbe mai indietro e ci proverebbe sempre. Quando ha visto quell’ampia finestra aperta nella barriera bianconera del Siena, John Arne non ci ha pensato un attimo: ha colpito e affondato. Insieme con il Siena, forse anche i fantasmi della Roma di questi tempi. [...]
Tutta Genova aggancia la Juve e lascia indietro il resto del campionato. A San Siro Eto’o segna e decide ma è Balotelli che apre la partita. Sono suoi i 3-4 scatti che spezzano il Parma e preparano la differenza. Balotelli è in teoria anche il piatto che la Juve non riesce a coprire. Se segnano i due attaccanti titolari, comunque si chiamino, siamo nella normalità. Ma uno come Balotelli, tattico e fisico, non ce l’ha nessuno, nemmeno la Juve. Difficile ancora confrontare il cammino di Inter e Juventus. L’Inter non si è mossa da San Siro, la Juve ha fatto qualcosa che non ha mai fatto nessuno, vincere due volte consecutive a Roma. La partita con il Parma conferma che l’Inter è vasta, ha troppe soluzioni. Per rimanere competitiva la Juve deve sperare che cambi qualcosa nel suo trend medico, che ci siano meno infortuni tra i suoi 14-15 titolari. È lì la differenza, Balotelli ne è la conferma più evidente. L’Inter non ha vere difficoltà a gestire il Parma nella partita che prepara il ritorno di Ibrahimovic. È questa verifica che mette inquietudine.
Un anno fa, dopo tre giornate, guidavano Inter e Juventus. Avevano sette punti, straparlammo di braccio di ferro: si rivelò, invece, un duello a distanza. Oggi, comandano Genoa, Juventus e Sampdoria a punteggio pieno. L’Inter e la Fiorentina incalzano a due lunghezze, il Milan a cinque, la Roma [...] a sei. Il ritorno delle coppe europee comporta processioni trafelate e impatti amletici, un occhio alla classifica, ancora fragile, e l’altro ai grafici di Champions o Europa League. La Sampdoria di Mazzarri aveva due punti. La Sampdoria di Del Neri, libera da impegni extra, ne ha nove. Un po’ di fortuna non guasta mai, e a Bergamo l’ha avuta, ma sarebbe riduttivo trascurare i riflessi di Castellazzi, il talento di Cassano e l’ombrello di Marotta, il dirigente che piaceva alla Juventus. Il Genoa che fu di Milito e Thiago Motta rimonta e demolisce il Napoli in capo a una fiammeggiante ordalia. Peccato che Tagliavento ci metta del suo: se il rosso di Criscito è frutto di un«vaffa» plateale[...], ilrigore e il rosso di Campagnaro sono figli di un errore palese [...]
Tiago (Juventus) e Matuzalem (Lazio)
Tutti all’Inter sanno benissimo quello che hanno più degli altri in Italia, non conoscono quello che hanno meno in Europa. L’attesa è quasi eccessiva, si finisce per dare troppa importanza a una prima partita di girone. È come se l’Inter fosse sempre in cerca di conferme temendo però l’ultima parola. Mediamente il Barcellona è più forte, ma la cosa preoccuperebbe se fosse nello stesso campionato. In Champions l’Inter è tranquillamente all’altezza di una notte, non c’è bisogno di avere fretta né di dichiarare i propri giocatori i più forti del pianeta. Sipuò vincereanche
avendo misura. Cresce la Samp di Cassano che in realtà si giova molto degli equilibri audaci di Delneri. [...] La Samp è semplice e misurata. Fa male in contropiede, può resistere a lungo. Il Genoa ha fortuna, si avvale di un errore evidente dell’arbitro, ma finisce meritando la sua fortuna. C’è sproporzione tra la qualità non eccessiva dei giocatori e quella del gioco che la squadra esprime. Segno che Gasperini ottiene il massimo da tutti. Un giocatore su quattro è in genere nuovo, ma continuano a fare classifica i soliti nomi. [...]
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La Farnesina: «Non si rivolge a noi»
I nodi della politica
Immigrazione l’Onu intima: «Basta «respingimenti»
Nel Pdl tutti contro tutti Scontro La Russa-Capezzone
di GIACOMO SOLIS
Dossier sexy contro Fini Feltri, dopo Boffo, lo attacca «per un festino a luci rosse nel 2000». Annunciata una querela di MILENA DI MAURO
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APPUNTAMENTI
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Il conduttore difende la scelta di posticipare Ballarò
Riapre il Parlamento tutti i problemi del Pdl di ALESSANDRA CHINI ROMA – Se davvero i cinquantasessanta deputati della maggioranza dei quali parla il vice capogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino, in un’intervista decidessero di valutare di volta in volta i provvedimenti sui quali votare sì, per il centrodestra sarebbero guai seri. Anche perchè con la ripresa dei lavori parlamentari la carne al
fuoco è tanta e i provvedimenti sui quali la maggioranza è chiamata a dimostrare compattezza numerosi.Si vadalfronteeconomico, conil decreto correttivo al dl-anticrisi e, soprattutto, la Finanziaria a quello etico con il biotestamento, le cure palliative e l’omofobia, dalla cittadinanza alla giustizia, dalla scuola alla 'fase due'del federalismo fiscale. Ecco, in sintesi gli 'scogli' che il governo dovrà affrontare in questo autunno parlamentare che si annuncia 'caldo'. ECONOMIA –Entro il 3 ottobre il governo è chiamato a convertire il decreto che corregge sulle questioni della Corte dei Conti delle competenze del ministero dell’Ambiente e dello 'scudo', il decreto fiscale approvato prima della pausa estiva. TEMI ETICI – Il premier Silvio Berlusconi ha già fatto sapere a più riprese che sul biotestamento, come su altri argomenti sensibili, ci sarà libertà di coscienza, ma in ogni caso il rischio che i dissidenti del Pdl riescano a modificare il testo che, così com'è uscito dal Senato è ben visto Oltre Tevere è alto. Il testo al momento è in esame nella commissione Affari Sociali di Montecitorio. Sempre alla Camera, ma in Aula, con il voto finale previsto
per oggi, è in discussione il testo sulle cure palliative una norma sulla quale, però, non dovrebbero esserci particolari sorprese. IMMIGRAZIONE –Altro temaal centro delle polemiche è quello dell’immigrazione sul quale Gianfranco Fini ha preso posizioni dure rispetto alla Lega. In commissione Affari Costituzionali alla Camera è in discussione la proposta di legge per ridurrei tempinecessari aottenere la cittadinanza italiana. GIUSTIZIA – In Senato aspetta il via libera definitivo, ed è in discussione in commissione Giustizia, il ddl sulle intercettazioni che è stato argomento di scontro con l'opposizione ma anche di fibrillazioni interne alla maggioranza. Sempre a Palazzo Madama dovrebbe proseguire il suo iter la riforma del processo penale. Sullo sfondo l’annunciata volontà del governo di riformare il Csm e di procedere entro l'anno con la separazione degli ordini dei magistrati. Non è escluso che ci siano interventi anche sulla prescrizione anche in vista del pronunciamento della Consulta sul 'lodo Alfano'. Un tema, quest’ultimo, che di certo non contribuisce a rasserenare gli animi nel centrodestra.
Il presidente del Consiglio, Berlusconi
Vespa: «È Rai Uno a trainare ed è giusto darci precedenza» di ANGELA MAJOLI ROMA–Dietro la decisione di far esordire oggi Porta a porta in prime time con Berlusconi in studio, rinviando la partenza di Ballarò su Raitre, non c'è stata nessuna pressione dal premier – tra l’altro già previsto come ospite in seconda serata – bensì la scelta editoriale di privilegiare l’approfondimento di Raiuno per seguire un «evento eccezionale» come la consegna delle prime case ai terremotati di Onna. A precisarlo, dopo le polemiche delle ultime ore, è Bruno Vespa, alla presentazione della nuova stagione di Porta a porta con il direttore di Raiuno Mauro Mazza. «Berlusconi – sottolinea Vespa – lo abbiamo invitato noi da otto-dieci giorni e il premier aveva già accettato di venire a Porta a Porta in seconda serata. Del resto non c'è stata una sola volta in cui Berlusconi abbia chiesto di venire ospite in trasmissione. Lo abbiamo sempre invitato noi. Anche quando venne a parlare del rapporto con la moglie Veronica, avrebbe dovuto partecipare a Porta a porta il giorno dopo, a un mese esatto dal terremoto: fui io a chiamarlo e, alla luce dell’attualità, convin-
cerlo ad anticipare». Citando i precedenti nei quali gli altri premier pro-tempore, da Prodi a Amato a D’Alema, hanno inaugurato il ciclo di Porta a porta, Vespa spiega che l’invito nei giorni scorsi è stato indirizzato anche al segretario Pd Franceschini, «che sarà ospite il 23 settembre». Quanto a Giovanni Floris, conduttore di Ballarò, che ha definito «immotivato» il rinvio della trasmissione, «capisco benissimo – dice Vespa – il suo malumore, anch’io al posto suo mi sarei seccato. Ma mi risulta che Ballarò possa andare in onda giovedì sera ed eventualmente parlare del terremoto in Abruzzo, come ha fatto domenica sera molto bene su Raitre anche Riccardo Iacona con Presadiretta. Non mi pare che si tratti di una mostruosa violazione della libertà». E poi Porta a porta è stato da sempre in prima linea nell’occuparsi del sisma: «Abbiamo raccolto quattro milioni di euro –ricorda l’abruzzese Vespa – e un milione e mezzo è servito a costruire un asilo di Onna che si inaugura proprio oggi, sulla base del progetto di Giulia Carnevale, morta sotto le macerie della sua casa. E volete che io non sia lì a seguire l’evento?».
La prima serata, dunque, «ci sta tutta: non ci sentiamo abusivi. Per tradizione aziendale Raiuno è quella che tira avanti il carretto e non ci devono essere sovrapposizioni con le altre reti». E poi, sbotta parlando con i cronisti, «io ho dovuto subire ben altro. Vi ricordate quante volte hanno tentato di chiudere Porta a Porta?». Mazza ha «subito condiviso la richiesta della direzione generale, arrivata nella giornata di sabato, di mandare Vespa in prime time. Ho detto che bastava avere una comunicazione precisa per procedere a modificare il palinsesto programmato», spiega il direttore di Raiuno, pienamente convinto della titolarità della rete e del suo programma di approfondimento di punta di occuparsi di un «evento eccezionale» come la consegna delle case ai terremotati. «Perchè non ci abbiamo pensato prima? Forse –ammette c'è stato qualche ritardo nella giusta valutazione dell’eccezionalità dell’evento».
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Il leader di Idv annuncia che parteciperà alla manifestazione della Fnsi sulla libertà di stampa
Di Pietro: «Le 10 domande sono un buffetto» Santoro: «Berlusconi agisce vigliaccamente nell’ombra contro Marco Travaglio» ROMA – «Le 10 domande de 'La Repubblica' sono domande politiche senza sufficiente efficacia informativa, sono un buffetto sulla guancia per un uomo così infinitamente debole e ricattabile». Parola di Antonio Di Pietro che finisce invece per suggerire che «rispolverare le 10 domande della Padania del 1998, di cui la stessa Lega ha perso vergognosamente memoria, sarebbe stato di gran lunga più illuminante per l’opinione pubblica su chi veramente sia il Presidente del Consiglio». Dal suo blog, il leader Idv conferma che «il 19 sarò a Roma, in Piazza del Popolo, alla manifestazione della Fnsi per ribadire la volontà dell’Italia dei Valori di ricercare, senza com-
promessi, un’informazione libera ed indipendente da tutti i partiti, non solo da quelli di Silvio Berlusconi». Sì, perchè Di Pietro osserva che «dalle elezioni europee c'è stato un accordonon scritto,un’intesa atinte massoniche, che ha riunito gli organi dell’informazione tradizionale in una colossale censura nei confronti dell’Italia dei Valori, fregandosene dell’opinione di quasi un decimo della popolazione». Sulla libertà di stampa interviene anche Michele Santoro: «Sappia Berlusconi, che continua ad agire vigliaccamente nell’ombra, chefaròin modo che il pubblico di Annozero chieda con tutta la sua energia la messa in onda delprogramma. Si ac-
cetta - ha dichiarato Santoro in un’intervista a Repubblica - di fare un dibattito in consiglio di amministrazione della Rai per la discussione del contratto di MarcoTravaglio –continua Santoro a proposito del giornalista che nella scorsa stagione apriva Annozero con una lettera – Perchè cosa ha fatto Travaglio? E' un delinquente?Esisteuna listadiprofessionisti proibiti in Italia in possesso di qualcuno? Perchè dobbiamo aspettare l'esito di un dibattito che si svolgerà 7 giorni prima della prima puntata di Annozero?». «E' insopportabile – sottoliea Santoro - che persone che hanno dato il sangue per questa professione, occupandosi di mafia, devono stare lì ad aspettare che persone che non si sono mai occupate di televisione in vita loro e che sono lì solo per decisione di un presidente del consiglio decidano della loro vita e della loro morte».
Berlusconi non c’entra «era stato invitato da tempo»
di CRISTINA FERRULLI
IL CASO
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Rutelli, nessun addio: solo un malessere
ROMA – Francesco Rutelli nega il suo addio al partito, ma non il suo malessere. Ma se l’Udc non sembra essere nell’orizzonte del presidente del Copasir, l’alleanza con i centristi divide i principali sfidanti alla leadership con Franceschini contrario a «rapporti strategici» con Casini e Bersani convinto che l’intesa con il centro sia necessaria per tornare a vincere. Posizioni rovesciate rispetto alle 'origini' dei due candidati, come succede per le agende della campagna congressuale, che hanno portato oggi l’ex Dc a lodare alla Bolognina la 'svolta' di Occhetto e oggi l’ex Ds ad un forum sull'Enciclica. È da tempo che Rutelli è critico sull'identità del Partito Democratico. Ma è ovvio che, in
biamo invece allettare il centro perchè penso che il nostro futuro passa attraverso un Pd forte alleato con un centro forte». Posizioni lontanissime che potrebbero prefigurare rotture in caso di vittoria di un candidato rispetto ad un altro. Se non fosse che ogni giorno i candidati rassicurano sul futuro comune. «Se vince un altro candidato resto dentro il partito tranquillo, lavoro e penso che tutti faranno così», è la convinzione di Bersani. Nella polemica è intervenuto anche il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, il quale ha detto che «la linea dell’Udc è molto chiara e non consentiremo a chicchessia di ingarbugliarla: noi siamo cattolici e stiamo con chi è d’accordo con il nostro programma».
Franceschini non vuole alleanze con l’Udc, Bersani invece è favorevole
Michele Santoro ad Annozero 2008
piena campagna congressuale, la sua posizione interroga prima di tutto gli aspiranti segretari. Franceschini gli telefonerà mentre Bersani, spiega chi ha parlato con lui, non pensa che l’ex leader Dl lascerà il Pd e crede che da lui possa venire un contributo costruttivo. Quanto alla critica che il Pd, in caso di vittoria dell’ex Ds, vada troppo a sinistra, esponenti vicino all’ex ministro ricordano che, quando erano al governo, la gara tra Rutelli e Bersani era su chi era più riformatore. Ed è proprio per evitare etichette che i candidati cercano consensi e
voti in terreni che non sono quelli di appartenenza mentre i primissimi risultati sui congressi dei circoli danno Bersani in testa. Franceschini ieri, nella sezione della 'svolta' dal Pci al Pds, ha riconosciuto che senza lo strappo «coraggioso» di Occhetto «non saremmo qua» ed è tornato a riconoscere il ruolo «da protagonista» del Pci nella storia italiana. E oggi Bersani parteciperà ad un’iniziativa sull'Enciclica 'Caritas in Veritate' con Andrea Oliverio delle Acli ed il rettore della pontificia università Salesiana Don Carlo Nanni.
Ma è il rapporto con l’Udc e le alleanze future a dividere i candidati, che dopo il congresso dovranno chiudere anche il capitolo regionali. Il segretario non è tenero con il partito di Casini. «Mi pare un centro mobile, che decide di volta in volta dove andare», afferma sostenendo che non ci sarà un accordo nazionale per le regionali. Affermazioni che irritano il segretario Udc Lorenzo Cesa e che sono molto lontane dalla linea di Bersani. «Ritengo sbagliato – afferma Enrico Letta – in questo momento picconare il centro. Lasciamolo fare a Berlusconi. Noi dob-
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ROMA – «Una mascalzonata, un avvertimento di stampo mafioso». Così, senza inutili perifrasi, chi ieri è stato vicino a Gianfranco Fini definisce il fondo di Vittorio Feltri su Gianfranco Fini. Il Presidente della Camera sembra aver preso molto male quello che i suoi definiscono «un vergognoso attacco al co-fondatore del Pdl da parte del quotidiano di famiglia di Silvio Berlusconi». Il clima politico si complica e non è certo propizio all’incontro chiarificatore ipotizzato tra il Cavaliere ed il suo ex vicepremier, che infatti non è ancora in agenda. La penna di Feltri ironizza su Fini, il «Signor Dissidente», lo invita ad andare «di qua o di là» e lo avverte: «Si ricordi che, bocciato un lodo Alfano se ne approva un altro, modificato, e lo si manda immediatamente in vigore. Ricordi anche che delegare i magistrati a far giustizia politica è un rischio. Specialmente se le inchieste giudiziarie si basano su teoremi. Perchè oggi tocca al premier, domani potrebbe toccare al presidente della Camera. È sufficiente ripescare un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale per montare uno scandalo». Meglio perciò «non svegliare il can che dorme». «Inserire in un articolo, che si riferisce a vicende politiche e al presidente Gianfranco Fini, un’allusione generica ad 'un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse' che riguarderebbero personaggi di Alleanza Nazionale, è un fatto gravissimo che lede la reputazione del Presidente della Camera dei Deputati. Valuteremo quali iniziative assumere in sede giudiziaria», detta Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia, legale del presidente della Camera ed a lui assai vicina politicamente. Ma Feltri non se ne preoccupa. «L'importante – ribatte – non è fare una querela, ma vincerla. E in questo caso sarà dura. Molto dura». La giornata prende una china pericolosa e non può sfuggire ai fedelissimi di Fini il silenzio di Silvio Berlusconi e la difesa a spada tratta di Feltri da parte di Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che critica il «doppiopesismo» di chi oggi accusa il Giornale e ieri nulla ha fatto per difendere Berlusconi dagli attacchi del Gruppo Repubblica-Espresso». «Mi aspetto che Capezzone rettifichi e chiarisca il suo pensiero», sibila Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl. Un tutti contro tutti nel partito assai rischioso. Come testimonia la lettera al premier che una cinquantina di deputati ex An ed ex Fi hanno preparato per chiedere a Berlusconi un chiarimento sugli attacchi subiti da Fini nelle ultime settimane, vertici tra i due cofondatori e riunioni di maggioranza per assumere le decisioni più im-
portanti, senza che queste restino appannaggio delle cene ad Arcore tra Berlusconi e Bossi. «E' già in bozza e con tanto di adesioni – garantisce chi ci ha lavorato in queste ore e domani pensa di definirla -. E, anche se il clima dopo l’attacco di Feltri si è molto complicato, serve per far capire al premier che Fini non è circondato solo da quattro gatti (cosa di cui lo vogliono convincere i falchi ex Fi ed ex An), che non è affatto isolato ma ha decine di deputati pronti a seguirlo se non ci sarà un riequilibrio, se Berlusconi non capirà che deve concordare con il co-fondatore del Pdl le scelte». Come afferma sul magazine di FareFuturo Alessandro Campi (in un fondo scritto però prima dell’attacco di Feltri) «Fini non abbandonerà Berlusconi e non gli farà sgambetti», «il Pdl è e rimane il suo partito», ma non può essere solo «una copertura o una messinscena» dove comanda Berlusconi e basta.
Gianfranco Fini. Nella foto a sinistra, il direttore del quotidiano della famiglia Berlusconi, Vittorio Feltri
ROMA–Attacco dell’Onu alla strategia dei respingimenti di migranti. L’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, denuncia le politiche nei confronti degli immigrati, «abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale». Mentre la maggioranza respinge le accuse e l’opposizione critica, la Farnesina sottolinea che il richiamo non è rivolto all’Italia. Intanto, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, invita a non aver paura dell’immigrazione. ONU, MIGRANTI TRATTATI COME RIFIUTI PERICOLOSI – L'Alto commissario cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra la Libia, Malta e Italia, ad agosto. E spiega che «in molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiutipericolosi». Oggi, aggiunge, «partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d’aiuto, in violazione del diritto internazionale». FARNESINA, RICHIAMO ONU NON RIVOLTO A ITALIA – Le parole della rappresentante delle Nazioni Unite infiammano la pole- Navi Pillay mica tra maggioranza ed opposizione e la Farnesina interviene per precisare. «Il richiamo alle violazioni del diritto internazionale –si legge in una nota – non è evidentemente rivolto all’Italia». Infatti, sottolinea il ministero degli Esteri, «le regole del diritto internazionale costituiscono il caposaldo dell’azione del Governo italiano, che promuove ed auspica un impegno comune affinchè vengano da tutti rispettate e tutti facciano la loro parte». Si ricorda quindi che «l'Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo». MARONI, ITALIA IN REGOLA – Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sceglie di non replicare, ma nei giorni scorsi aveva definito la linea del Governo di contrasto all’immigrazione clandestina «conforme a tuttii trattati internazionali, a tutte le regole europee e dell’Onu», auspicando un maggiore aiuto da parte di Europa e Onu. E dal Viminale è arrivata sul tavolo
del commissario europeo per la Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, una lettera di risposta alla richiesta di informazioni partita da Bruxelles sui casi delle imbarcazioni soccorse nel Mediterraneo tra il 6 maggio ed il 30 agosto scorsi. Nel documento vengono ricostruiti gli episodi di respingimenti di migranti, avvenuti – si spiega – nel rispetto delle norme. Il 21 settembre il ministro incontrerà l’Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres: si punta ad aiutare la Libia a gestire i richiedenti asilo sul suo territorio. OPPOSIZIONE ATTACCA, MAGGIORANZA REPLICA – L'intervento di Navi Pillay scatena le critiche dell’opposizione al Governo, «L'immagine e il prestigio dell’Italia – afferma Rosy Bindi (Pd) – sono irrimediabilmente sfigurati. Contro il governo parlano i fatti che non si possono nascondere o manipolare con la propaganda. O qualcuno pensa di tappare la bocca anche all’Onu con ricatti morali, come si è fatto con la Chiesa e si vorrebbe fare con il presidente della Camera?». Secondo il candidato segretario Pd, Pierluigi Bersani, il Governo rischia «figuracce internazionali». Ma per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, «l'Italia sta attuando una politica di controllo dell’immigrazione clandestina che rispetta pienamente tutti i principi e le norme del diritto internazionale. L’Italia, anzi, è un paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo anche quest’anno». Margherita Boniver (Pdl), presidente del Comitato Schengen, definisce «gravissime» le affermazioni dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani, mentre per il portavoce del Pdl Daniele Capezzone «le ormai troppo frequenti esternazioni di rappresentanti dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani contro l’Italia sono politicamente irricevibili». FINI, NON AVER PAURA DI IMMIGRAZIONE – Fini, intanto, continua nelle sue aperture ai migranti. «Pensare alla storia di Nancy Pelosi (l'italo-americana speaker della Camera dei rappresentanti Usa) –spiega il presidente della Camera – dimostra che non solo si può essere orgogliosi delle radici italiane, ma anche che non occorre avere paura dell’immigrazione, nè dubitare sulla possibilità di una vera integrazione» degli immigrati.
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Martedì 15 settembre 2009
Ambiente & mafie Il relitto ritrovato nelle acque di Cetraro (Cs) rilancia le dichiarazioni del pentito Fonti che aveva parlato di un carico di scorie affondate al largo di Maratea
Le 7 macchie del mistero Nel 2007 la scoperta nel Tirreno lucano di oggetti non identificati: e se ci fosse la “Yvonne A”? SETTE macchie scure su uno schermo a cristalli liquidi. La campagna di rilevamento del fondo marino della costa lucana nel 2007 scoprì sott’acqua alcuni oggetti misteriosi. La notizia del ritrovamento del relitto a Cetraro (Cs) nel mar Tirreno (con tutti i sospetti che si porta dietro di far parte di una serie di navi affondate cariche di veleni, forse anche a Maratea) a poche miglia marinedalla costalucana, rilancia l’importanza di quello studio. Anche di questo parleranno oggi i due assessori regionali all’Ambiente Vincenzo Santochirico (per la Basilicata) e Silvio Greco (per la Calabria). Il pentito Francesco Fonti parlò di una nave fatta affondare adavanti a Maratea, la Yvonne A, carica di scorie radioattive. A queste sue parole finora non è stato trovato riscontro. Ma sembra che le notizie calabresi invece diano conferme. E’ stato due anni fa che il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata mentre era già in corso l'inchiesta della procura di Paola per accertare l'eventuale presenza di relitti di navi affondate al largo della costa tirrenica - commissionò uno studio all'Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr. Lo ricordano oggi fonti della Regione. L’obiettivo di quel programma scientifico era redigere una "Cartografia morfobatimetrica al largo della costa lucana". Al contempo era possibile acquisire informazioni su ciò che era pre-
di FRANCESCO ZACCARA
sente in quel tratto di mare e in quello immediatamente confinante. Le campagne oceanografiche - si chiamano così anche per i mari chiusi furono quattro e sfruttarono le capacità delle navi "Urania" e Thetis" e la research vessel (un natante attrezzato per la ricerca) “Napoli”. Lo scandaglio allungò il suo braccio indagatore fino a seicento metri di profondità. I rilievi effettuati si spinsero fino ad una I risultati della ricerca furono molteplici, di carattere eminentemente scientifico, ma qui conta soprattutto questo: la scoperta di 7 target(bersagli). Dalle carte disegnate grazie agli strumenti del vassell, fra le asperità del fondo marino, l’occhio allenato degli esperti riconobbe sette macchie da segnalare. Nulla di più - o quasi - si poteva capire dal disegno e dalla posizione di quelle forme: potevano essere navi affondate, certo, ma anche rocce. Unica certezza, la profondità: la prima macchia a 81 metri e poi via via a 113 metri, 512 metri, 448 metri, 526 metri, 484 metri, 62 metri. A quel punto, la Regione ha considerato esaurito il proprio compito. Ha preso tutte le informazioni, corredandole delle coordinate, e le ha inviate a chi di competenza. Fra gli altri enti, anche alla guardia costiera di Maratea e all’Icram (Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare). Non si conoscono esiti successivi.
Ma c’è un’altra ricerca interessante svolta dalla Regione (o meglio, dal suo “braccio verde”, l’Arpa Basilicata) l’anno successivo, il 2008: quella sulla radioattivitànelmare.Se ilpentitoharaccontato il vero, se sotto il mare di Maratea giace un relitto carico di scorie radioattive, se sono confermati tutti i “se” di questo intrigo internazionale, allora l’acqua della Perla del Tirreno potrebbe essere gravemente inquinata. La ricerca dell’Arpab scelse come punti di campionamento Maratea Marina e Fiumicello). Secondo la ricerca - così era scritto nel testo e così riportano le fonti qualificate - «in relazione alle matrici analizzate e ai periodi di prelievo risulta che i livelli di radioattività riscontrati rientrano nei range delle corrispondenti medie nazionali e comunque al di sotto dei livelli di non rilevanza radiologica». Tradotto dal linguaggio scientifico-burocratico, significa che l’acqua non è peggiore che altrove e che la radioattività (sempre presente ovunque, è bene sottolinearlo) è bassa e ben al di sotto del livello di guardia. Oggi Santochirico e Greco avranno sicuramente di che parlare, e di che riferire al ministero. Ieri si sono sentiti telefonicamente per fare il punto. E Greco che è un biologo - ha dichiarato alle agenzie: «Vogliamo essere protagonisti degli interventi, anche di bonifica, perchè abbiamo l’expertise (la professionalità, ndr) anche se non la competenza per legge ad operare».
Il parlamentare del Pdl Latronico ha presentato un’interrogazione
Qui sopra, in alto e nelle due pagine successive: le fotografie subacquee realizzate per la procura di Paola che ritraggono il relitto trovato nelle acque di Cetraro, in provincia di Cosenza. Si sospetta sia la Cunsky
Maratea L’Arpab cercò ma non trovò nulla sul fondo marino
Il sindaco: non creare allarmismi
MARATEA - Il relitto della nave affondata con un carico di rifiuti tossici a largo di Cetraro ritrovata la settimana scorsa sarebbe solo la punta di un iceberg. Nel Tirreno, le navi fantasma, sarebbero molte di più e una di questa, la Ivonne A, potrebbe trovarsi sui fondali a largo di Maratea. Il Quotidiano della Basilicata ha sentito il parere del primo cittadino di Maratea, Mario Di Trani e quello dei dirigenti dell'Arpab che lo scorso mese di luglio hanno effettuato un'indagine esplorativa sui fondali di Maratea. Secondo la Procura di Paola e l'assessorato all'ambiente della Regione Calabria, il relitto fotografato a 483 metri di profondità, a 20 miglia di Cetraro, sarebbe quello della Cunski, affondato con 120 bidoni di scorie radioattive. A parlare del relitto è stato un collaboratore di giustizia che l'avrebbe affondata insieme ad altre 2 navi: la Voriais Sporadais (con 75 bidoni di varie sostanze tossico-nocive) a largo di Genzano e la Ivonne A, con 150 bidoni di fanghi a largo di Maratea. «Siamo di fronte a notizie che fanno riferimento alle dichiarazioni di Campionamento e analisi matrici marine sul territorio regionale della Basilicata: scheda realizzata dall’Agenzia un pentito e quindi al vaglio della regionale per la protezione dell’ambiente magistratura, non è quindi il caso di creare allarmismo», ha dichiara- dice - per capire cosa c'è di vero e co- tale sul territorio regionale l'Uffi- si di matrici marine in n. 3 punti di cio Crr (Centro Regionale Radioat- prelievo: uno nel mar Jonio, presso to Di Trani che poi ha ribadito di sa fare per verificarlo». Per quanto riguarda il monito- tività) dell'Arpab effettua seme- lo scarico deglieffluenti liquidi delaver sollecitato un intervento della Regione. «La vicenda va chiarita - raggio della radioattività ambien- stralmente campionamentie anali- l'Itrec di Rotondella e due nel mar
Tirreno, rispettivamente a Fiumicello e a Marina di Maratea. «I campionamenti vengono eseguiti tramite sommozzatore convenzionato con Arpab e riguardano le matrici marine più rappresentative ai fini della valutazione della radioattività nell'ambiente marino: l'acqua di mare, i sedimenti marini, la poseidonia oceanica (a Maratea) e ilpesce oi mitilistanziali -spiegano dall'Arpab di Basilicata - In relazione alle analisi effettuate e alle condizioni ambientali relative ai periodi di prelievo risulta che i livelli di radioattività riscontrati rientrano nei ranges delle corrispondenti medie nazionali e comunque al di sotto dei livelli di rilevanza radiologica». Inoltre a luglio 2009 è stata svolta un'indagine esplorativa dei fondali marini tramite la nave Astrea munita di Rov (Remotely Operated Vehicle) del Cnr Iamac (Istituto per l'Ambiente Marino Costiero) in zona Marina di Maratea (a circa due miglia dalla costa e oltre i 100 m di profondità), richiesta dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea - nell'ambito dei controlli disposti dalla Procura della Repubblica di Lagonegro - per i quali era stato costituito un gruppo di lavoro tra Cnr, Icram, Regione Basilicata e Arpab. «Da quanto risulta - concludono dagli uffici dell'Arpab - tale indagine non ha evidenziato elementi anomali sui fondali esplorati».
Secondo l’Arpab la radioattività in acqua nella Perla del Tirreno è assolutamente sotto i livelli di guardia
«SI faccia chiarezza sui fusti che sarebbero stati interrati in località Costa della Cretagna». A chiederlo è Libera di Basilicata all’indomani dell’inchiesta della Procura di Paola che ha preso il via dal rinvenimento di una delle navi dei veleni ritrovata nel mare antistante Cetraro. Nel giugno del 2005 l'Espresso riportò un memoriale di un ex boss della 'ndrangheta, Francesco Fonti, detto Ciccillo. L'ex boss lo aveva consegnato tempo prima alla Direzione nazionale antimafia descrivendo in esso scenari inquietanti di traffici internazionali di rifiuti tossici e radioattivi, faccendieri, mafia, servizi segreti, massoneria. «Don Ciccillo - si legge nella nota di Libera - parlava di “navi a perdere”, cioè navi piene di scorie radioattive e rifiuti tossico-nocivi, fatte affondare al largo della costa di Cetraro, in provincia di Cosenza nella prima parte degli anni Novanta. Ma parlava anche di spazzatura nociva depositata in Basilicata». Non solo. Raccontava di «camion caricati a Rotondella verso le due di notte» con fusti di rifiuti radioattivi che furono «trasportati e seppelliti nel comune di Pisticci, in località Costa della Cretagna, lungo l'argine del fiume Vella». Il ritrovamento di questi ultimi giorni di relitti di navi nei fondali lungo le coste tirreniche dell'alto cosentino sembrerebbero dimostrare «che don Ciccillo aveva detto la verità e che quelle navi esistevano davvero». E se il ritrovamento di Cetraro è vero, come è vero, la domanda di Libera è «perché Fonti avrebbe dovuto dire il vero in quell'occasione e raccontare invece una bufala come tutti la definirono - parlando della Basilicata?». E quindi è necessario che si faccia «davvero luce su quanto accaduto in Basilicata, senza trascurare i passaggi inquietanti di una sua affermazione di due anni fa, quando in un'intervista disse che aveva depistato e portato gli investigatori nei posti sbagliati perché gli avevano promesso un inserimento nel programma di collaborazione che invece poi non c'è stato; ma è soprattutto un'altra la frase su cui chiediamo che si faccia chiarezza: “la verità è un'altra. Non si sono voluti trovare quei fusti». Evidentemente, questa la conclsuione di Libera «c’è qualcuno in Basilicata che non vuole che si giunga alla verità sui fusti». E sulla questione rifiuti tossici è intervenuto anche l’assessore provinciale all’Ambiente, Massimo Macchia, che ha ha garantito la «più alta attenzione da parte della Provincia» per il ritrovamento in un tratto di mare Tirreno, nei pressi della costa di Cetraro di un mercantile contenente fusti di cui si dovrà accertare contenuto e provenienza. «Condividiamo l'esigenza espressa da-
Cosimo Latronico. A destra Massimo Macchia
gli amministratori locali di Maratea ha detto proseguito - di estendere le operazioni di controllo all'intero tratto di costa tirrenica lucana e di allargare la collaborazione nelle ricerche tra Regioni Calabria e Basilicata e quindi anche tra Province di Potenza e di Cosenza». E’ necessario «che la magistratura calabrese acceleri l'inchiesta sui fusti di materiale radioattivo o comunque tossico che sarebbero stati fatti sparire nel Tirreno per effetto di un inquietante intreccio di affari illeciti e malavita organizzata sullo smaltimento di rifiuti nocivi». Il parlamentare del Pdl Cosimo Latronico, nel frattempo, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione ai ministri dell’Ambiente e dell’Interno. Se la notizia del ritrovamento del relitto nelle acque calabresi venisse confermata «si aprirebbero inquietanti scenari anche in Basilicata, dato che il pentito in passato ha fatto riferimento anche ad una nave contenente rifiuti nocivi fatta affondare anche a largo di Maratea nel 1992. Per questo motivo è necessario che i ministeri competenti facciano piena luce sul caso per dare rassicurazioni alle popolazioni». Insomma «la Basilicata ha bisogno di chiarezza». Questo quanto sostenuto dai componenti del gruppo dell’Idv alla Provincia di Potenza. E’ arrivato «il momento di andare fino in fondo all’ormai “vecchia” storia dei veleni tossici affondati nel Tirreno e delle leggende metropolitane che circolano a più riprese da decenni e secondo
le quali la nostra regione sarebbe il luogo prescelto dalla criminalità organizzata per smaltire scorie radioattive e rifiuti tossici. In queste ore le notizie riferite dalla stampa locale e non solo, mettono in allarme le nostre comunità che, giustamente, tornano a chiedere di conoscere la verità». In situazioni sconcertanti «come questa che bisogna, ancor più, fare appello al rigore di ognuno. Porteremo l’argomento all’attenzione della riunione di maggioranza, in programma per oggi pomeriggio e sottolineamo, sin d’ora, la necessità di una salda compattezza tra le Istituzioni». «La Regione Basilicata - proseguono il capogruppo Idv Vittorio Prinzi e i consiglieri Angelo Lamboglia e Carlo Tarantino - ha già fatto sapere che farà valere la sua fattiva collaborazione per sostenere le ricerche e, poi, le eventuali operazioni di bonifica che si dovessero rendere necessarie. Anche da parte della Provincia di Potenza siamo sicuri non mancherà il sostegno alla ricerca della verità e ad una risoluzione tempestiva dell’intera vicenda che rischia di screditare fortemente l’immagine della Basilicata agli occhi del mondo». In attesa degli esiti del lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, ma anche del vertice in programma oggi al ministero dell’Ambiente «serve prudenza al fine di non creare allarmismi. Ma è altresì necessario evidenziare la determinata convinzione di mettere un punto fermo ad una tremenda soap opera che nessuno ha autorizzato a girare».
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Tutti chiedono chiarezza
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Ambiente & mafie Il Wwf accusa le istituzioni e parla di coperture istituzionali sui traffici Il ministro promette una task-force
Realacci (Pd): cercare le altre navi
Ecco chi è don Ciccillo Il pentito che ha parlato della “Yvonne A” affondata a Maratea QUESTO articolo è stato scritto cinque anni fa dal direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace, quando era caporedattore al Quotidiano della Calabria. Oggetto del servizio, il pentito Fonti.
Prestigiacomo: «Se troveranno conferma i sospetti sul relitto, ci troveremo dinanzi a fatti molto gravi che confermano l’esigenza di una lotta dura alle ecomafie» ni che i cittadini, le associazioni ambientaliste e i magistrati tentano di alzare il velo sui cimiteri marini di rifiuti pericolosi senza che, per ora, si abbia la dimensione dell’inquinamento prodotto da questo traffico illegale nè, a quanto risulta, che siano stati identificati i responsabili». «Per anni sono stati coperti traffici illeciti i cui responsabili erano ben conosciuti, ad esempio, dalla Commissione bicamerale sulla gestione del ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, verità che erano e sono sotto gli occhi di tutti»: è quanto afferma invece, in una nota, Michele Candotti, direttore generale del Wwf Italia in relazione al ritrovamento del relitto al largo di Cetraro. «Quali sono - si chiede Candotti - le coperture istituzionali che hanno garantito sinora lo svolgimento di questi traffici? Questi sono i temi che devono essere affrontati se si vuole evitare che nei mari italiani o di altre nazioni e in zone franche gestite dai vari signori della guerra vengano usati come pattumiera per i nostri rifiuti
tossici di origine industriale. Il ritrovamento della nave a largo delle coste calabresi è solo un piccolo spaccato di quel traffico illegale su cui il Wwf richiama fin dal 1997 la necessità di indagare e che coinvolge con molta probabilità una rete internazionale ben organizzata». Per il Wwf «sono molte le aree dove cercare le navi dei veleni: non solo la Calabria, ma anche la costa jonica, e nel mondo le coste dell’Africa orientale, tra cui la Somalia, e quella occidentale come la Sierra Leone, la Guinea». «Ora allargare le ricerche per trovare anche le altre navi affondate misteriosamente», chiede Ermete Realacci, responsabile Ambiente del Pd. «Il ritrovamento del relitto affondato a largo di Cetraro - spiega - è un elemento fondamentale per riaprire le inchieste chiuse e riprendere le indagini sugli affondamenti sospetti di oltre una quarantina di navi. Ad oggi le procure investite delle indagine per reati di ecomafia e la Marina Militare Italiana sono a conoscenza dell’esatta po-
sizione dei siti di affondamenti di almeno nove navi cariche di pericolosi rifiuti. Sono passati troppo anni e non c'è più tempo da perdere – conclude – per fare luce su una storia di una gravità assoluta che mette a rischio la salute di tanti cittadini e l’ecosistema marino del Mediterraneo. Il governo venga subito in Parlamento a riferire su questa vicenda». «Se troveranno conferma i sospetti sul relitto a largo delle coste calabresi, ci troveremo dinanzi a fatti molto gravi che confermano l’esigenza di una lotta dura alle ecomafie». A dirlo il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, in questi giorni in missione a Pechino, che segue costantemente gli sviluppi della vicenda. Il ministro ha mobilitato tutte le strutture del ministero organizzando una task force per coordinare gli interventi necessari. Si sta inoltre valutando la posizione del relitto per verificare se si trova in acque territoriali o internazionali ed a tal proposito è stato informato Palazzo Chigi.
«Da ieri si parla dell’arrivo in Calabria di una task force inviata dal governo, ma finora non ne abbiamo visto traccia», ribatte Silvio Greco, assessore all’ambiente della Regione Calabria, che paventa il rischio di un disimpegno delle autorità nazionali rispetto all’emergenza determinata dal rinvenimento di una nave affondata al largo della costa cosentina. Il disimpegno potrebbe essere determinato non solo da una interpretazione delle norme della navigazione che collocherebbero il luogo dell’affondamento in acque internazionali, ma anche dalla carenza di tecnologie di cui l'Italia sarebbe afflitta in riferimento all’emergenza mare. «L'Italia – ha detto Greco – non ha un batiscafo, strumento in possesso solo di società statunitensi o francesi. Rispeto all’emergenza mare – ha rimarcato l’assessore – c'è un buco grande come una casa. D’altro canto - ha aggiunto - non si può parlare di acque internazionali, perchè si tratta di acque italiane per cui la competenza è del governo».
Diceva di lui il cronista e scrittore Antonio Delfino: «Truffatore per vocazione e testa di paglia per malavitosi in cento bidoni e poi transitato nel mondo della droga più da consumatore che da spacciatore»
POTENZA - La notizia di un traffico di plutonio in un centro dell'Enea di Rotondella tra collettibianchi incombutta con la ndrangheta calabrese alcuni anni fa fece il giro del mondo apparendo su giornali, siti e televisioni dell'informazione globalizzate. Il lancio dell'agenzia sostanziato dall'emissione di avvisi di garanzia (non è solo l'Italia ad adoperare questo strumento giuridico come elemento di accertata colpevolezza) favorisce gli elementi di una spy-story di quelle che piacciono ai giornalisti che evitano l'approfondimento. Cerchiamo di dipanare l'intrigo a partire dal principale protagonista della vicenda. Il pentito Francesco Fonti meglio conosciuto come “Ciccillo” al suo paese. Bovalino in provincia di Reggio Calabria, dove aveva commerciato mobili. Ma Fonti si chiama anche “2 novembre” per sua stessa definizione, come tratteggia con maestria lo scrittore e cronista di ndrangheta Antonio Delfino che aggiunge “truffatore pervocazione etesta di paglia per malavitosi in cento bidoni e poi transitato nel mondo della droga più da consumatore che da spacciatore”. Frequentatore di carceri, adibito al ruolo dello scopino più che del boss, Fonti è stato ammesso al regime di protezione. Un ruolo da prendere con le pinze come racconta la storia criminale d'Italia da Enzo Tortora a Giacomo Mancini. E se il presentatore televisivo fu risparmiato da
Altre immagini sub da Cetraro
Fonti, le sue dichiarazioni invece andarono ad ingrossare i faldoni del processo per mafia nei confronti dell'ex segretario del Partito Socialista Italiano. Si presentò al processo di Palmi e dichiarò a verbale di aver ricevuto dall'uomo politico ottanta milioni in una valigetta per una campagna elettorale. Mancinidopo anni sarà assolto, ma Fonti continua ad avere notorietà mediatica. Da tempo sostiene di essere stato in combine criminale di alto bordo con un ex dirigente del centro Enea di Trisaia. Ma all'ex sgarrista gola profonda non sono mai mancati i nomi eccellenti da collegare a borse pieni di soldi. Ha dichiarato per esempio di aver ricevuto duecento milioni in contanti al ristorante Rosa Calpurnia di Roma dal democristiano Giuseppe Santonastaso ricevendo i ringraziamenti a distanza di Giulio Andreotti. Nei suoi verbali si trovano incontri e notizie su De Michelis, Misasi, Vito Napoli, Nello Vincelli, Ludovico Ligato, Bettino Craxi e persino Marco Pannella. Ma due
sono le perle che emergono su Fonti. Recluso nel carcere di Opera propone a Domenico Papalia il rapimento di Silvio Berlusoni ricevendo la celebre risposta suggestiva “Non si può rubare l'acqua santa nella chiesa dove si mangia” venendo doviziosamente informato che Paolo Berlusconi aveva concesso alla famiglia di Platì subappalti per la costruzione di Milano2. I giudici di Milano, se la circostanza fosse stata veritiera, non crediamo chel'avrebbero fattafinire nel dimenticatoio. Ma Fonti ha narrato anche un gustoso episodio altolocato che sarebbe accaduto in Basilicata in quel di Maratea. Qui in un “albergo per vip” come si legge a verbale un noto massone gli presenta, pensa tu un po', Susanna Agnelli e Giampiero Pesenti con i quali pasteggiando a champagne avrebbero parlato con lui di affari non meglio specificati. Per fortuna nessun giudice ha pensato di disturbare la sorella dell'Avvocato per farsi spiegare la circostanza. Potremmo continuare con altri
episodi, ma può bastare per far capire i contesti in cui si muove questo “sgarrista”che riesce a conquistare attenzione e notorietà. Vanno ricordate anche le condanne per calunnia raccolte dal pentito. I giudici del Tribunale di Milano gli hanno inflitto quattro anni per false dichiarazioni rese al pm nei confronti dell'ex procuratore di Palmi, Elio Costa. Nel novembre del 2001 è la decima sezione del Tribunale di Roma a condannarlo a due anni di reclusione per aver calunniato il giudice Giuseppe Viola. Ancora nel marzo del 2002 è la quarta sezione del Tribunale di Milano a condannare l'ex pentito (ha perso presto i benefici di legge) per calunnia continua aggravata nei confronti del procuratore della Repubblica di Locri, Rocco Lombardo. Tosta la condanna: tre anni di reclusione e un risarcimento danni di cinquantamila euro. E' vero che a parlar di magistrati bisogna stare attenti, ma tre condanne per calunnia non sono medaglie. L'UOMO DEI MISTERI NUCLEARI. Tutti hanno dimenticato queste vicende, da quando Fonti parla di scorie, plutonio e piste internazionali. Tutto poggia sul suo memoriale pubblicato dall'Espresso e poi fatto pervenire alla Direzione Nazionale Antimafia. Suggestiva la pista delle navi inabissate nel Tirreno cosentino. Inchiesta condotta dalla Procura di Paola. Fonti come per Trisaia è stato dovizioso nei particolari di modalità di affondamento di una nave a largo di Cetraro. Solo che il sonar e le mappe nautiche hanno rivelato la presenza di una nave affondata durante la Seconda guerra mondiale e non hanno mai trovato carghi moderni.
LA RICOSTRUZIONE A FARE lo scoop era stato L’Espresso. Sul quotidiano del gruppo della Repubblica Riccardo Bocca aveva riportato le parole di un pentito di mafia che parlava di rifiuti altamente tossici sotterrati in provincia di Matera. Quel pentito era lo stesso che aveva parlato anche di navi affondate. E le notizie che vengono dalla Calabria sembrano confermare quelle dichiarazioni. Dando maggiore credibilità anche alla vicenda del Materano. Nel giugno 2005 anche il Quotidiano se n’era occupato con alcuni approfondimenti. Ecco uno degli articoli pubblicati all’epoca - opportunamente aggiornato -capace di fare sintesi di una vicenda assai complessa. HANNO paura che i rifiuti
ci siano, hanno riscontrato una elevata incidenza di fenomeni tumorali nella zona interessata e consigliano di videosorvegliare le vie d'accesso alle regione. Scrivono che il “timore che la terra lucana sia stata una realtà oggetto, nel corso degli ultimi anni, di un'attività di sversamento di rifiuti pericolosi, e in particolar modo, di rifiuti radioattivi, costituisce fonte di elevata preoccupazione”. E scrivono anche che il “il timore - purtroppo è fondato”. In un documento ufficiale c'è tutta la preoccupazione del parlamento italiano per i cento fusti che sarebbero stati interrati a Costa della Cretagna - per conto dello Stato - da uomini di una potente cosca reggina: la famiglia Iamonte di Melito Porto Salvo. L'aveva svelato un ex collaboratore di giustizia di Bovalino. Le
Lo scoop dell’Espresso nel 2005 delineò i contorni, il Quotidiano approfondì
il quadro del traffico di rifiuti internazionali gestito dalla ‘ndrangheta
I fusti di Costa della Cretagna, Ilaria Alpi
e la Trisaia: un caso complesso
sue dichiarazioni sono state utili - a livello probatorio nei processi per omicidio sulla strage di Sant'Ilario dello Ionio. Il suo memoriale, poi, ha permesso agli investigatori di ritrovare una nave affondata sulla costa jonica calabrese. Ma in Basilicata il Corpo forestale non ha ancora trovato niente. “Credo - spiega Pino Giove, comandante provinciale di Matera del Corpo forestale - che i componenti della commissione abbiano maturato questa certezza in base alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia. Noi stiamo ancora lavorando e peraltro siamo vincolati al segreto istruttorio. In ogni
caso se ci fossero stati elementi preoccupanti avremmo provveduto a informare le autorità competenti”. Non un fusto è ancora saltato fuori a Costa della Cretagna. Ma nel documento finale della commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti ricorre la parola “preoccupazione”. Il 22 giugno dello scorso anno i componenti della commissione presieduta dal forzista Paolo Russo hanno compiuto un viaggio in terra di Lucania per valutare le dichiarazioni del pentito. Nella Prefettura del capoluogo di regione i parlamentari hanno ascoltato i vertici degli enti locali, delle forze di polizia e il magistra-
to della procura antimafia Felicia Genovese, incaricata dell'indagine sulla strana scomparsa di barre di plutonio dal centro Itrec di Rotondella (oggi l'inchiesta è nelle mani del pm Francesco Basentini). In quell'occasione furono sentiti anche i dirigenti del Centro ex Enea (oggi Sogin) di Rotondella e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Alla Trisaia un tempo si riciclavano le barre di combustibile usate delle centrali nucleari e dove ancora oggi si trovano scorie radioattive d'ogni genere. Il pentito - nel memoriale consegnato alla direzione nazionale antimafia - parlava di 600 fu-
sti, contenenti rifiuti radioattivi, smaltiti dallo Stato tra la Somalia e la Basilicata con la complicità di servizi segreti, faccendieri, politici e mafiosi. Ma in Basilicata su “strani” movimenti al centro Itrec già si stava indagando. I magistrati antimafia hanno spiegato alla commissione bicamerale che c'è un fascicolo aperto sin dal 1999. L'ipotesi è che dal centro Itrec sia uscito illegalmente materiale nucleare: non solo scorie dirette in Somalia, ma anche plutonio destinato all'Iraq di Saddam Hussein. L'inchiesta partì quando ai magistrati fu consegnata una bolla di
accompagnamento che rivelava che su di un camion uscito dall'Enea c'era anche del plutonio (materiale di uso bellico che nella Trisaia non doveva esserci). Dalle indagini è emersa una gestione poco trasparente delle scorie e la possibilità che del materiale sia uscito illegalmente. Circostanze che erano già emerse alla metà degli anni Novanta nel corso di un'indagine del sostituto procuratore materano Nicola Maria Pace, poi trasferito a Trieste. Le dichiarazioni del pentito andranno approfondite. E il monito della Commissione è: “monitorare e reprimere le attività criminale
connesse al ciclo dei rifiuti”. Così come è necessario un maggior ricorso alla raccolta differenziata, “attestata si legge nel documento conclusivo - su percentuali che possiamo definire basse se non mortificanti”. Questo scrivono. In realtà dicono che di concreto ancora non c'è nulla. Tutto è legato al rinvenimento dei fusti. Lo stesso sopraluogo effettuato dal pentito non ha ancora consetito di individuare esattamente la zona dell'interramento perché a distanza di 17 anni i luoghi sono profondamente cambiati. “La nostra relazione spiega Tommaso Sodano che in commissione rappre-
senta Rifondazione comunista -si basa su un'analisi induttiva che ha tenuto conto anche di quelle che erano le altre vicende sollevate dal racconto del pentito, come gli affondamenti di navi al largo delle coste calabresi. Per mettere davvero la parola fine sulla vicenda è necessario che i vengano rinvenuti i fusti ma la zona è molto ampia ed è come cercare un ago in un pagliaio. I traffici ormai sono stati accertati come dimostra anche il filone d'indagine sulla Somalia e sulla vicenda Alpi”. Sui racconti dell'ex boss della 'ndrangheta “le indagini aperte dalla procura di Paola hanno trovato riscontri per cui è ipotizzabile che
lui abbia detto la verità”. La veridicità delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia è, invece, messa in discussione da Donato Piglionica, in quota diesse, che smorza un po' i toni. “Nel luogo indicato sembra proprio che non ci sia niente. Le rilevazioni magnometriche, infatti, non hanno segnalato la presenza di materiale ferroso o radioattivo. Il fatto che a largo di Cetraro sia stata individuata una delle navi che, secondo il racconto, sarebbero state volontariamente affondate, non lascia presupporre che le dichiarazioni siano tutte veritiere”. Il livello d'attenzione deve comunque rimanere alto. “In commissione abbiamo sentito il pentito e a me è sembrato uno che ne spara anche grosse. Sull'affidabi-
lità del soggetto ho qualche perplessità soprattutto quando sostiene che dietro il traffico dei rifiuti ci sarebbe Bin Laden. Il dato di fatto incontrovertibile è che il traffico con la Somalia c'è stato, che la Alpi stesse seguendo questa pista è quasi acclarato, anche se è ancora da dimostrare che l'uccisione della giornalista sia legata alla sua inchiesta. Per quanto riguarda la Basilicata l'unico dato certo in nostro possesso è che all'interno della Trisaia qualcosa di poco chiaro c'è stato”. Le dichiarazioni del pentito, in pratica, potrebbero non essere tutte vere “magari alle spalle c'è qualcuno che manovra i fili”. Forse per distogliere l'attenzione da qualcos'altro. Alessia Giammaria Fabio Amendolara
Da qualche tempo Fonti batte la strada lucana. Tutto nasce da una presunta produzione illecita di materiale a Rotondella. Esiste un verbale in cui Fonti afferma “Durante tutto l'arco della mia esperienza criminale, pur avendo dimorato a Melfi, non sono mai venuto in contatto con esponenti di organizzazioni criminali con base operativa in Basilicata”. Nel celebre memoriale invece si apprende che Fonti era in contatto con Domenico Musitano detto 'u fascista, uno ndranghetistaconfinato a Nova Siri che viene indicato dal pentito come l'organizzatore del primo viaggio di rifiuti in Basilicata. Peccato che 'U fascista sia stato ammazzato in un agguato davanti al tribunale di Reggio Calabria e non potrà mai deporre sull'accaduto. Nella sua seconda vita da pentito Fonti racconta fatti incredibili, credibili, suggestivi ma alla fine i riscontri non si trovano. A lui la Direzione nazionale antimafia ha dedicato una riunione di coordinamento per valutare il piano di protezione. Non solo per le calunnie accertate nei confronti dei magistrati ma soprattutto perché Fonti non è mai riuscito ad indicare con esattezza il luogo da lui indicato come sito illegale adoperato per smaltire i rifiuti illeciti di Trisaia. Per fortuna Fonti in quel contesto è stato gestito da Alberto Cisterna, uno dei magistrati più seri d'Italia. Il pentito raccontando di un trasporto di scorie che parte dalla Basilicata su un gommone e approda su una nave a Livorno che parte per la Somalia hanno determinato ricerche in mare che non hanno mai trovato nulla. In Toscana gli accertamenti nel porto di Livorno non hannoprodotto effetti perché le documentazioni vengono custodite solo per cinque anni. Anche gli accertamenti su navi norvegesi indicate come vettori sono risultati infruttuosi. Va detto che il memoriale Fonti è più che credibile perché riproduce molti punti dell'inchiesta condotta dalla Procura di Matera e Reggio Calabria su questo oscuro intrigo che ha qualche capo e molte code. Compresa quella inattesa su Ilaria Alpi. In sede di Commissione d'inchiesta Fonti è caduto in una nuova grave contraddizione. Entrano in sala Mirko Martini e Giancarlo Marocchino faccendieri italiani a Mogadiscio che il pentito ha dichiarato di aver conosciuto e si confondono tra consulenti e commissari. “Richiesti di riconoscerli tra i presenti, il Fonti ha indicato persone diverse dagli stessi” si legge negli atti della commissione parlamentare. Verità a scacchi quelle di Fonti? I giudici non lascino nulla di intentato. Evidentemente dietro gli ultimi avvisi di garanzia possono essere in arrivo nuovi clamorosi colpi di scena. Paride Leporace
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«ATTENDIAMO i risultati delle analisi che verranno effettuate sui sedimenti superficiali prelevati nei pressi del relitto». Lo afferma Bruno Giordano, Procuratore di Paola (Cs), riguardo la nave scoperta al largo di Cetraro e che si sospetta sia la Cunsky, l’imbarcazione con scorie tossiche inabissatasi misteriosamente anni addietro. Dietro il mistero della nave di Cetraro, anche quello del presunto relitto (carico di scorie radioattive) affondato al largo di Maratea. «Per il contenuto esatto dei bidoni - spiega il magistrato riferendosi al caso di Cetraro - saranno però risolutivi i prossimi accertamenti. Se sia poi davvero la nave di cui parla il pentito Fonti, questo lo dirò solo quando avremo tutte le prove. Certo, una serie di elementi lo fanno pensare: la lunghezza complessiva, tra i 110 e i 120 metri, la relativamente recente costruzione, perchè non presenta bullonature ma le lamiere sono saldate, il fatto che non sia registrata come affondata, tutto ciò fa pensare che sia una delle tre navi indicate dal pentito. Lo disse lui - conclude – che le navi fatte affondare in quell'area erano tre». Intanto, la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti ha convocato per giovedì 24 settembre il procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano. Lo fa sapere il presidente della Commissione Gaetano Pecorella. «Occorre - spiega Pecorella - fare chiarezza una volte e per tutte sul fenomeno degli affondamenti delle cosiddette navi a perdere. Sono an-
Nato a Bovalino (Rc), uomo dei misteri nucleari, detto “2 novembre”
12 Primo Piano
Martedì 15 settembre 2009
In riunione con De Filippo, chiesta la riconferma dell’ufficio di Presidenza
Politica lucana
Udc, la maggioranza frena
Marcello Pittella: sì al De Filippo bis. Così “canta” le lodi di Adduce
Muso duro di Salvatore (Ps) che spinge sul patto d’esecutivo
E sulle polemiche congressuali: «Evitiamo gli interventi a gamba tesa» «Da sempre con Gianni condividiamo questa grande passione che è la Politica ed entrambi ci impegniamo, quotidianamente, per cercare di dare concretezza e governo alla domanda di futuro dei cittadini. Se Gianni è stato un’aiuto? Certo, da fratello minore ho sempre goduto delle sue conquiste, soprattutto da ragazzi, con i nostri genitori. A parte gli scherzi Gianni è un continuo stimolo non solo per me, ma per chi ha scelto l’impegno in politica e nelle istituzioni. Oggi la sua figura di Vicepresidente vicario del Parlamento europeo è una ricchezza per tutti noi lucani». Intanto anche lei è tra i lettiani e quindi bersaniani per il prossimo congresso. A livello regionale chi sostiene? E perché? «Sostengo la candidatura di Salvatore Adduce per alcuni semplici motivi. Salvatore è persona di equilibrio e di grande esperienza politica e istituzionale, autorevole, autonomi e libero da condizionamenti di sorta. E’ realmente disinteressato e quindi può davvero lavorare per costruire il Partito e dargli carne, sangue e futuro. Per troppo tempo il nostro partito si è avvitato sull’ossessivo posizionamento di pochi e non sui problemi dei tanti». Quali le differenze tra i vari candidati segretari secondo lei? «Personalmente ho un ottimo rapporto con gli amici e i compagni che si sono candidati alla segreteria regionale del Pd. Stiamo parlando di persone per bene e
animatori della buona politica. Sono differenti le opzioni politiche messe in campo, i programmi e l’idea di organizzazione del partito. Quella che ritengo più aderente alla mia idea di Partito democratico è la mozione di Salvatore Adduce che mette insieme, straordinariamente, la necessità di costruire un soggetto politico moderno con l’obiettivo di non cancellare con un colpo di spugna la storia del Pd e dei suoi gruppi dirigenti che in questi anni, si sono spesi per questo grande soggetto politico riformista». Ritiene che il dibattito congressuale stia scivolando troppo in polemica? «Avrei preferito e preferirei toni più pacati e asciutti, ricordando che le criticità della Basilicata e della fase contingente che stiamo vivendo ci impongono ad una responsabilità maggiore e ad un lavoro più intenso. La polemica così accesa genera confusione tra i nostri iscritti ed elettori e nuoce gravemente alla vita democratica di un partito. Va bene darci qualche buffetto, ma non si può picconare la ditta. Voglio invitare tutti i dirigenti ad assumere con responsabilità e moderazione toni diversi e a non generare fratture tra pezzi del Pd che con grande fatica abbiamo ricomposto e che vedono nel partito dei democratici lucani il loro naturale spazio di azione politica. Allo stesso tempo chiedo ai nostri rappresentanti istituzionali, così come bene sta facendo il Presidente De Filippo, e a chi rive-
ste ruoli di coordinamento territoriale di questo partito a più livelli, di non entrare a gamba tesa nelle questioni congressuali, con accuse, provocazioni e promesse utilizzando le postazioni di governo per le quali tutti ci siamo impegnati e spesi. Basta con questo buonismo veltroniano di facciata, regolarmente smentito dalle azioni messe in campo nei territori, che poco hanno a che fare con la dialettica democratica della politica. La posta in gioco è più alta dei singoli interessi e riguarda il destino del maggiore partito di governo di questa regione che, da qui a qualche mese dovrà affrontare una delle sue prove più importanti: le elezioni regionali. Non possiamo permetterci un partito frammentato, diviso e litigioso. Tocca a noi, classe dirigente, dimostrarci all’altezza di questa sfida e tocca agli iscritti vivere questo congresso con le passioni e le ragioni della buona politica. Il mio appello agli iscritti è di sentirsi liberi e di votare per l’idea di partito che meglio li rappresenta». Si parla in ogni caso di una questione generazionale e di uno scontro tra giovani e vecchi. Esagerato? «Non esiste una questione generazionale. E’ un’invenzione falsa e strumentale alla bisogna. Come ha sostenuto il presidente D’Alema a Milano, anche il rinnovamento richiede le virtù dell’esperienza. Dobbiamo lavorare senza alimentare fratture artificiose tra vecchio e nuovo, tra politica e so-
cietà civile. La classe dirigente si forma su un solo criterio: la qualità delle persone». Intanto è passata un po’ in secondo piano la questione del limite dei mandati. Lo Statuto regionale però già porrebbe limiti precisi. Che ne pensa? «Sono per le regole e lo statuto regionale è la nostra regola. Ritengo quindi che bisogna rifarsi ad esso e che un tempo di vita politica adeguato possa essere vissuto in 4 legislature, tra i vari livelli istituzionali. Credo che però la vera discussione sia sulla legge elettorale regionale, che deve necessariamente fare i conti con la modernità della rappresentanza politica legandola ad una rappresentanza territoriale per stringere in un rapporto sinergico il centro e la periferia». La scelta del prossimo candidato alla presidenza della regione è un tema congressuale? De Filippo deve essere ricandidato? «Il congresso parla del partito, della sua organizzazione e della sua funzione in Basilicata e nel Paese. Sulle prossime elezioni io poi ho un’idea precisa. Il mio pensiero è che De Filippo abbia ben operato nonostante le condizioni politiche, amministrative ed economiche molto sfavorevoli. Ha saputo cogliere risultati molto positivi per la Basilicata e merita quindi di essere riconfermato come candidato governatore del centrosinistra». s.santoro@luedi.it
Pd, non si placa lo scontro tra le mozioni. Oggi Castagnetti a Potenza
La «responsabilità collettiva» «IL congresso del Pd rischia di dare di sé una rappresentazione sbagliata e fuorviante se,da partedialcuni, sicontinueranno a sfornare resoconti parziali e tendenziosi delle assemblee di sezione in corso di svolgimento». Vito Giuzio, coordinatore della mozione Franceschini per cui corre alla segreteria Erminio Restaino, torna sul voto territoriale e replica a distanza alla soddisfazione degli avversari che, sostenitori della mozione Bersani a livello nazionale e di Roberto Speranza a livello regionale avevano sottolineato il vantaggio complessivo del proprio candidato. Quella che si sta dando in questi giorni è «una rappresentazione sbagliata, perché tutta concentrata non su un confronto di posizioni, ma su una mera conta di voti aggiunge Giuzio - Ma anche
fuorviante, nella misura in cui oscura il fatto che i congressi in atto servono a selezionare i candidati alle primarie e che saranno appunto le primarie di ottobre ad eleggere il segretario regionale e gli organi di partito». Ecco perchè «il Pd rischia di sprecare un’altra importante occasione. Mi auguro che si abbia il buon senso di lasciar perdere la guerra delle cifre spiega Giuzio che pure, all’indomani dei congressi di Pietrapertosa e Balvano aveva spiegato come la mozione Franceschini fosse in vantaggio con quattro delegati e a cui avevano replicato i sostenitori di Speranza - di tenere a freno le ansie di comunicazione e di valorizzare invece la mobilitazione congressuale per sviluppare il dibattito politico, l’immagine di un partito impegnato, al di là
delle divisioni, acostruire un pensiero politico condiviso, in vista del grande appuntamento elettorale di primavera». Ma il botta e risposta interno, seppure a distanza, va oltre. E’ il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi (che aveva annunciato come non fosse più così certo di sostenere il terzo tra i candidati, Salvatore Adduce, a dispetto della comunanza di intenti con il massimo sponsor del concorrente, il deputato Antonio Luongo) a tornare sul tema congressuale. Spiega di essere sorpreso della replica che al suo primo intervento è arrivata da Pessolani, sindaco di Abriola. Il collega dell’hinterland aveva spiegato come anche l’esperienza politica e la lunga militanza siano necessarie a un partito e al rinnovamento della classe diri-
I tre candidati alla guida del Pd in vista di congresso e primarie: Roberto Speranza, Salvatore Adduce ed Erminio Restaino
gente). Petruzzi ricorda come «non ho mai messo in discussione queste comprovate capacità politiche né la loro autorevole funzione di leadership. Ritengo, infatti, che i lucani debbano essere perennemente grati a Luongo per aver ideato e fondato il ciclo vincente del centro-sinistra in Basilicata nel quindicennio 1994-2009 ed a Bubbico per la brillante azione di governo esercitata alla guida della Regione Basilicata».
Ma c’è di più: «Personalmente ritengo che l’implosione e l’instabilità attuali del Pd lucano dipendano prevalentemente dalla disarticolazione della collaudata ed efficiente cabina di regia dei Ds di Basilicata». Eppure,«la gravitàdelmomento avrebbe richiesto un’assunzione collettiva di responsabilità da parte dell’intera classe dirigente del Pd di Basilicata, magari affidandone transitoria-
mente e unitariamente la guida a chi, come Antonio Luongo, ha già dimostrato di saper esercitare con disinteresse personale il ruolo di segretario regionale». E a proposito di dibattito oggi il deputato del Pd, Pierluigi Castagnetti, sarà a Potenza, per un incontro-dibattito organizzato dal circolo “Jacque Maritain” dal titolo “L’etica nell’impegno politico e le ansie dei cattolici”. Tappa successiva, Avigliano.
I Dec e gli uomini del fare
MELFI - Sul palco allestito nella cittadina federiciana, i Dec - spiega una nota - hanno «fatto politica». Al talk-show che alcuni giorni fa si è tenuto in piazza hanno partecipato Roberto Falotico, segretario regionale, Aurelio Pace, in veste di coordinatore provinciale, Giuseppe Dileo, consigliere provinciale Dec e Gianvito Corona, neo coordinatore del movimento per l’area Vulture-melfese. Attenzione sul «lavoro fatto in queste settimane per la creazione di un soggetto unico federato dei moderati e riformisti possa - ha subito esordito Falotico - in vista delle prossime elezioni regionali, per dare un forte contributo alla prossima sfida che ci attende e selezionare le candidature più autorevoli». Candidature e possibili coalizioni che per Dec devono «portare alle regionali uomini capaci e riconosciuti dalla società di Basilicata con un programma forte e condiviso». Ecco, allora, la sollecitazione a scegliere, tra le proposte alla presidenza, «un uomo del fare». Ma Falotico ha esortato anche la società: «Se manca una classe dirigente umile e capace di offrire risposte, è giusto che avanzi il senso civico come portatore di punte d’innovazione e di responsabilità». I Dec sono convinti che «il nostro movimento - ha proseguito - può a tutti gli effetti farsi portatore dell’area dei moderati riformisti nell’ambito del sistema di coalizione se vuole dare forza a questa realtà e per attrarre a sé tutto quel mondo che guarda con simpatia alle forze di centro: laici e cattolici».
centrodestra sia più disponibile a lasciare le proprie postazioni a chi «non ha posizioni di chiarezza». La possibile riconferma dell’Ufficio di presidenza è stata così avallata da quasi tutto il centrosinistra che, all’intesa con l’Udc del Pd, chiede di anticipare accordi chiari e che, forse, gradirebbe anche precisazioni sul “grado” di adesione dei centristi al progetto politico e ai programmi. Non solo, la modifica della composizione avrebbe forse lasciato lungo la strada troppi malumori tra i “minori”, sinistra in testa, che continuano a chiedere rispetto delle proprie posizioni. Nè
è un mistero che i Popolari uniti chiedono analogo rispetto anche per la coerenza e il proprio peso elettorale (solo nelcapoluogo di regione,dove la maggioranza del sindaco Santarsiero non èpiù quella bulgaradell’auto sufficienza, contano non poco con cinque consiglieri e oltre il 10 per cento dei consensi). Senza dimenticare l’Idv. Nè malumori e scontri sarebbero utili al partito maggioritario impegnato in un difficile congresso interno. Ma la scelta della riconferma dell’Ufficio non è stata scelta unanime. Voce “contro” quella di Donato Salvatore (Ps) che chiede “lealtà” alla maggioranza di cui «non si capiscono - aveva detto in sede di assestamento di bilancio - i confini». Il consigliere chiede maggiore lealtà al governatore De Filippo a cui contesta il mancato rispetto dell’accordo che avrebbe dovuto dar vita a una staffetta in assessorato tra l’attuale titolaredelle Infrastrutture,pure di area ex Sdi, Innocenzo Loguercio, e lo stesso Salvatore, che della vicenda ha fatto questione di principio. Nel frattempo, all’orizzonte resta aperta la questione del “grande centro”. Se agli stati generali di Chianciano erano presenti diversi esponenti
dell’Udc, a partire proprio da Mancusi, è Gianluigi Laguardia, coordinatore dei Circoli liberal di Basilicata a spiegare che «sono state gettate le fondamenta per la costruzione della nuova casa dei moderati aperta a quanti hanno ancora passione civile e vogliono impegnarsi a rinnovare la Politica per assicurare la governabilità del Paese e delle istituzioni locali». Ecco perchè «riprenderà con maggior vigore l’impegno dei Circoli Liberal per costruire anche in Basilicata unitamente al segretario e ai consiglieri regionali dell’Udc e altri aderenti a soggetti e movimenti politici di centro, un nuovo partito forte ed alternativo, dopo la deludente gestione del centro-sinistra e l’assenza politica dell’opposizione del Pdl». Sul tema, però, intervengono altri moderati “di peso”. Per i Popolari uniti, il consigliere regionale Luigi Scaglione spiega che «non siamo interessati all’ipotesi di Casini. Meglio, piuttosto, un orizzonte simile a quello indicato da Rutelli che si districa sempre nel centrosinistra». Quello che conta è, in prospettiva, «il progetto moderato». Ma l’Udc, che cosa farà? Sara Lorusso
Al Sud, tra scelte d’attesa e candidature annunciate
Martorano e la stagione di politica degli industriali POTENZA - Industriali, è la stagione della politica. E lo è anche per il lucano Attilio Martorano. E’ dal giorno delle dimissioni da presidente regionale di Confindustria consegnate il 30 luglio scorso (in realtà anche da qualche mese prima e in particolare dalla vigilia delle amministrative della scorsa primavera, ndr) che si parla di Martorano come possibile candidato alla presidenza della Regione. In questi giorni, dopo la pausa di agosto, le voci sulla candidatura di Martorano sono ricominciate con ancora più clamore. Ma al “gossip” lucano si aggiungono anche le attenzioni della stampa nazionale. E’ di ieri infatti, un’inchiesta dell’inserto economico “Mezzogiorno economia” allegato con Il Corriere della Sera, in cui si annuncia la decisione di alcuni big di territoriali di Confindustria «di svestire la grisaglia imprenditoriale per entrare nell’agone elettorale» alle prossime elezioni regionali. In particolare “Mezzogiorno economia” individua sei capitani di industria pronti alla sfida. Oltre a Martorano per la presidenza della Regione lucana ci sono Massimo Ferrarese (ex presidente di Confindustria di Brindisi) per la Puglia, Filippo Calippo (ex presidente di Confindustria Calabria), Gianni Monelli (ex presidente di Confindustria Puglia che è già sindaco di Foggia), Gianni Lettieri (presidente dell’Unione industriali di Napoli) che ha già dichiarato l’intenzione di candidarsi per la guida del Comune napoletano o della Regione Campania e l’ex vicepresidente confindustriale siciliano che fa già parte della giunta regionale di Raffaele Lombardo. Martorano quindi sarebbe in “buona” compagnia. Ma c’è di più. All’interno dell’inserto giornalistico de Il Corriere della Sera è stata pubblicata un’intervista all’ex presidente di Confindustria Basilicata, speculare a quella dell’imprenditore calabrese Pippo Calippo. Nell’intervista rilasciata al giornalista Vito Fatiguso, Martornano ribadisce i concetti già espressi nelle scorse settimane al nostro giornale: «Ripe-
to: l’esperienza politica è nei miei programmi, ma bisogna ancora che i tasselli si compongano nella maniera migliore». Il giornalista Fatiguso chiede tempi e programmi. Martorano non si lascia andare a proclami e prende tempo: «Sto ancora riflettendo. Comprendo l’imminenza della scadenza, ma entro il prossimo mese la situazione si chiarirà. Per ora penso alla creazione di una fondazione che aiuti la Basilicata a studiare i fenomeni economici e le dinamiche produttive del territorio. Perché c’è la necessità di studiare il cuore dei problemi della collettività. La fondazione sarà presentata a metà ottobre». Insomma i preparativi sono in pieno fermento, ma c’è da attende ancora qualche settimana prima di capire i dettagli e il “colore” della sfida elettorale di Attilio che però sulla “discesa” in politica degli imprenditori sempre al Mezzogiorno economia ha risposto: «Per il fenomeno della partecipazione degli industriali alle consultazioni elettorali mi sembra che sia un fenomeno del tutto normale. Anzi credo che questa tendenza debba essere considerata come un’apertura verso le forze migliori della società perché la politica non dovrebbe essere un sistema chiuso e autoreferenziale». Ma non c’è solo questo. Anzi. La scorsa settimana Libero, ha pubblicato uno studio condotto all'interno del Pdl in cui la candidatura “indipendente” di Attilio Martorano nella coalizione di centrodestra per le elezioni regionali del 21 marzo prossimo, sarebbe gradita dal 60 per cento dei tesserati intervistati contro il 20 per cento di gradimento raccolto rispettivamente dai senatori Egidio Digilio e Guido Viceconte. Secondo le indiscrezioni locali però Martorano non avrebbe ancora deciso se correre per il Pdl o dare vita eventualmente a una propria lista assolutamente indipendente dai due schieramenti tradizionali magari con l’innesto di big dell’una e dell’altra parte. Di certo c’è che la sfida di Martorano è sempre più probabile. sal.san.
L’articolo del Corriere Mezzogiorno Economia sulla discesa in politica della classe industriale del Sud
Presto il gruppo unico del Pdl a viale Verrastro
«Pronti alla contro-riforma» QUANDO il senatore Egidio Digilio E proprio al partito di Casini, il Pdl chiespiega che «non c’è nulla di nuovo sotto de «chiarezza». Tisci già in sede di asseil sole» non sminuisce il percorso da fa- stamento di bilancio, lo scorso agosto, re verso le prossime elezioni regionali dopo il voto favorevole dell’Udc, aveva che «non può replicare certi errori delle chiesto uno stop “allo scenario ibrido”. precedenti appuntamenti amministra- E’ alla maggioranza che torna a chiedetivi». Fatto sta che l’ingresso di due con- reunconfronto «chiarificatoresuiconfini della coalizione». siglieri regionali nel Detto in altri termini, gruppo di An verso il all’Udc sono andate alPdl (Michele Napoli che cune postazioni in ruolo lascia così il gruppo midi opposizione. E oggi? sto - LaDestra e Pasqua«Le nostre - aggiunge le Di Lorenzo che da An Pagliuca - sono battaglie era stato «espulso per nell’interesse della genvicende non certo ideote». La porta non la chiulogiche»), con l’annundono certo. Del resto «cocio di un imminente come può l’Udc allearsi con stituzione del gruppo un centrosinistra che fiunico del Pdl, sono un no alle scorse amminiprimo passo «sostanstrative ha criticato e zioso». Così, spiega Diaggiunge Taddei - mengilio nella conferenza stampa che si è tenuta Pasquale Di Lorenzo (in alto) e tre è alleato del centrodestra in molti enti locaieri a viale Verrastro il Michele Napoli li?». E visto l’impegno, «vecchio gruppo di An Napoli spiega che replisi ricompatta come il cherà l’adesione anche a Pdl. Questo mentre a lilivello comunale: nel cavello nazionale non poluogo è stato eletto mancano le frizioni. In nella lista civica del canBasilicata, però, il Pdl si didato sindaco di centrodice ormai pronto alla destra, Molinari, «per sfida di primavera, «aldare un aiuto. Ma oggi, la controriforma lucasento di essere tornato a na» e lancia analoghi casa». Diversa la storia percorso istituzionale di Di Lorenzo che «dal unitario in tutti i comupartito non me ne sono ni della Basilicata, come mai andato». Lui che spiega il deputato Vin«sono stato discepolo di cenzo Taddei. Nel fratPinuccio Tatarella, non tempo, in consiglio reho mai cambiato idea». gionale il gruppo (ne faranno parte anche i consiglieri Pagliu- Sottolinea che l’espulsione dal partito ca, Lapenna, Mattia e Tisci) arriva a sei arrivò per divergenze con l’ex senatore componenti, in presenza di «trattative» Emilio Nicola Buccico.Allora, altro che con altri. Le voci dicono che i malumori «de profundis del bipolarismo», concluanticipazionediun possibilinuoveade- de Taddei. La sfida «è solo all’inizio». sioni potrebbero nascondersi nell’Udc. s.l.
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IL Pd potrebbe rallentare l’avviata accelerazione all’intesa con l’Udc in vista della prossima scadenza attesa in consiglio regionale, il rinnovo dell’Ufficio di presidenza che si dovrebbe tenere il 22settembre, data per cui è stata convocata l’assemblea consiliare. Nella riunione di maggioranza a cui hanno preso parte segretari regionali e capigruppo e che si è svolta ieri (a cui l’Udc, ovviamente, non ha partecipato), i partiti sembra abbiano chiesto al presidente lucano De Filippo una riconferma dell’Ufficio di presidenza (per le quote del centrosinistra), con il vertice affidato a Prospero De Franchi (Centro popolare) e la vice presidenza a Giacomo Nardiello per il Pdci (in quota opposizione, l’altro vicepresidente è Franco Mattia, ndr). Il punto resta la segreteria dell’ufficio che al momento è composta da Antonio Di Sanza (Pd) e Agatino Mancusi che, per l’Udc, era però stato eletto alcuni mesi fa in quota opposizione. A questo punto, potrebbe toccare al Pd dover decidere se cedere la postazione di segreteria, visto che, salvo dichiarazioni diverse così come chiesto dal Pdl agli ex colleghi moderati ieri in conferenza stampa, nonsembra che il
«Basta veltronismo di facciata» POTENZA - Un cognome importante, Pittella. Una responsabilità non solo politica che Marcello porta con fierezza senza mai alzare la voce. Il più piccolo dei fratelli Pittella politici al Quotidiano della Basilicata parla del rapporto con Gianni, delle proprie aspirazioni e della scelta congressuale a favore del binomio Bersani - Adduce. Consigliere questa legislatura è agli sgoccioli. Un giudizio complessivo su questi suoi 4 anni e mezzo di lavoro a via Anzio? «Il giudizio, tra luci ed ombre è sostanzialmente molto positivo. Ci siamo ritrovati a vivere una fase di straordinarie difficoltà e di crisi, da quella del settore produttivo ed economico a quelle politiche, che hanno ridisegnato l’agenda politica e istituzionale. Molti sono stati gli sforzi per dare risposte e provare a dare immediata concretezza all’azione di governo. In questo senso il ruolo di presidente di Commissione è stato ed è svolto con l’obiettivo di dare risposta di governo alle ansie e alla domanda di futuro dei lucani». Ha intenzione di ricandidarsi? «Si, sarà ovviamente il Partito a decidere se potrò ricandidarmi e poi gli elettori a giudicare il lavoro svolto ed il progetto futuro di Basilicata che ho in mente e che vorrei costruire con tutti». E’ il fratello di Gianni, vicepresidente del Parlamento europeo. Una presenza ingombrante, uno stimolo o un aiuto per la sua carriera?
Primo Piano 13
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
PER USCIRE DALLA CRISI VA CAMBIATO IL MODELLO DI SVILUPPO
LA STORIA POLITICA DI FINI
di ROMUALDO COVIELLO
di UBALDO CROCE HO TROVATO estremamente stimolante il dibattito aperto sul Quotidiano sullo sviluppo della Basilicata, mi piace riprendere il dibattito prendendo spunto da un recente convegno sulla ricerca in Basilicata, tenuto di recente in Val d'Agri. L'allargamento dei mercati internazionali ai Paesi emergenti, l'accelrazione della globalizzazione, la delocalizzazione industriale, la crisi finanziaria, stanno producendo lo smantellamento del sistema produttivo della Basilicata, ed una grande incertezza per il futuro. Alle istituzioni politiche locali, con i limiti dei loro poteri e dalle loro finanze, (intervista del presidente De Filippo) non resta che operare nell'emergenza e impiegare consistenti risorse a favore delle famiglie impoverite, e dei lavoratori disoccupati. Per far fronte alla difficoltà della finanza pubblica, si stanno asciugando le risorse per lo sviluppo dei fondi Fass che dovevano essere indirizzate per sollecitare sviluppo produttivo. Interventi purtroppo assumono sempre più la funzione di pannicelli caldi sulle doglianze della società meridionale, in un orizzonte privo di prospettive in piena regressione economica. La Basilicata rappresenta la parte debole del Mezzogiorno in cui pesa di più lo smantellamento del modello produttivo costruito negli anni 80-90. Si abbassano i livelli conquistati, il processo di recessione fa decadere i fattori che hanno promosso il boom di quegli “anni” fatto di crescita del pil, sviluppo agroindustriale accelerato, procurato dalle imprese medio grandi. Il sistema degli incentivi viene cancellato dalla crisi; sono resi inefficaci gli strumenti che lo hanno originato: “accordi di programma” “intervento speciale della legge 219 per la ricostruzione delle aree terremotate”. In tale condizione risulta difficile prevedere la ripresa economica di un corpo in declino, con un fragile settore privato debole ed impaurito; un territorio con un sistema di comunicazione in condizione non ottimali per essere attrattivo, nelle interviste del Quotidiano appaiono chiare le motivazioni degli imprenditori (Colangelo: Geocarart, Pres. Confindustria MT Moramarco, Giovanni Volpe) appaiono chiare le motivazioni che abbandonano perché le loro unità produttive risultano insufficienti; producono a costi crescenti, in sintesi fare impresa in Basilicata risulta difficile Per andare oltre la crisi dunque agli economisti viene chiesto di fare un salto di qualità nelle analisi e nelle proposte e prospettare interventi efficaci scadenzati a di medio e lungo termine. Ai Politici un supplemento di governabilità, alle Istituzioni Scientifiche è chiesto di sollecitare i soggetti più responsabili della Basilicata, preparare una “lezione per il futuro”e mettere mano alle idee cioè per uscire dalla crisi e indicare come uscire dalla crisi. Spingere la Basilicata al cambiamento perché il mondo è già cambiato e la crisi mobiliterà ulteriormente i cambiamenti. E' sbagliato rimpiangere il passato, fuorviante insistere sulle usate vie. Sono utili perciò tutti i contributi di riflessione per offrire un assist alle istituzioni Regionali a cominciare dagli Enti di Ricerca, dagli Enti pubblici e ,agli stakolders per concorrere a costruire un exit strategy per un nuovo ciclo di sviluppo. Il declino della Basilicata non è inevitabile e non è tollerabile. Nella Regione si stanno acutizzando i morsi della crisi; è carente la ricerca di progetti produttivi che possono utilmente impiegare le risorse petrolifere e le altre distribuite sul territorio per costruire un nuovo sviluppo stabile e alternativo. Il compito comune è dunque quello di dipanare i nodi, ed indicare alcuni percorsi: 1) cambiare il modello di sviluppo basato su settori obsoleti, riconvertire le attività legate a vecchi settori, o a elevato costo ambientale; 2) esplorare la capacità di utilizzare a pieno le risorse endogene e applicare le tecnologie avanzate; 3) puntare sull'ambiente, sull'energia e sull'agroalimentare di qualità; 4) perseguire iniziative produttive, con ricadute positive sul territorio; 5) sollecitare iniziative per affrontare le complessità dei mercati internazionali;e la competitivtà delle imprese e degli investimenti che rispondono a tre quesiti. -Produrre prodotti a costi competitivi; - elevare la qualità dei prodotti; - puntare su nuovi prodotti ad alta tecnologia; - produrre servizi più efficienti alle imprese e alla società; A questa strategia si può risponde con una convinta e consistente iniziativa della ricerca, e dell'innovazione tecnologica stimolando strumenti in grado di trasferirle al tessuto produttivo, puntando sulla nuova imprenditoria locale, perché non si è ancora arrivati alla costruzione di un nuovo modello, né siamo in presenza di una imprenditorialità capace di autorinnovarsi e di attivare gli “spiriti animali”della competizione. In una Regione in cui l'economia privata è indebolita, impaurita e svogliata, è necessario impegnare la iniziativa pubblica per superare strutture legate alla prima industrializzazione per lo più obsolete assistenzialiste e autoreferenziali. E dotarsi di nuovi strumenti finalizzati ad accompagnare i processi di cambiamento: - Per promuovere la riconversione dei curriculum professionali dei giovani, la creazione di nuovi lavori e nuove imprese legate all'economia dell'ambiente, all'utilizzazione dell'energia e nei settori già pronti del turismo e dell'ambiente. - Per accompagnare le aziende medio piccole verso la crescita e la valorizzazione di nuove attività, nuovi processi produttivi, impegnando a pieno ritmo gli incubatori di imprese e gli spin off che operano nei Centri di ricerca e nelle Università.
QUEL GRAMSCIANO DI BARAK OBAMA di VITO BUBBICO SE CONTINUA di questo passo Barack Hussein Obama, l'abbronzato presidente USA, non tarderà molto a beccarsi l'appellativo di comunista. Dalle nostre parti sono già in tanti pensarlo, anche se non lo dicono. Fra non molto, vedrete che “il bravo” Feltri, dal suo bunker, non tarderà a fare una delle sue solite “sparate”contro il nero d'america. Magari con un bel titolo, tipo quello usato con Fini: “ Dove vuole arrivare il compagno Obama?”. Non appena finirà, ovviamente, di sistemare tutti coloro che in Italia non sono “nei ranghi” o tardano a rientravi. Intanto, al presidente USA per quello che è stato definito il suo discorso più importante da quando è arrivato alla Casa Bianca, quello in cui ha fissato i cardini della sua proposta di riforma sanitaria con cui vorrebbe (a differenza di quanto accade ora) garantire ad ogni americano una copertura assicurativa per essere curato in caso di malattia, gli è già valsa l'accusa di "socialista" da parte dei repubblicani. Ora, addirittura, Obama ce la mette tutta ad apparire, non solo progressista (che già qui da noi fa rima con comunista da tempo), ma persino “gramsciano”, con quella sua recente incitazione agli studenti a studiare. E sì, perché, come Antonio Gramsci, dalle colonne del suo “L'ordine nuovo”, rivolto ai giovani scriveva: “Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”, anche Barack Obama si è rivolto così agli studenti della Wakefield High School, ad Arlington in Virginia, vicino Washington nel suo discorso di diciotto minuti trasmesso in tutti gli States, in occasione del primo giorno di scuola. Anche lui, infatti, ha detto : “Leggete libri, fate tutti i compiti e impegnatevi a scuola con tenacia. E' nello studio la chiave del successo, quello vostro e del nostro paese”. Un messaggio fortemente criticato dalla destra. Ma, incurante delle polemiche, il presidente ha ribadito che la formazione è cruciale nel futuro di ogni americano e pertanto degli stessi Stati Uniti: "Abbiamo bisogno che facciate crescere i vostri talenti e le vostre capacità. Solo in questo modo potremo risolvere la maggior parte dei nostri problemi. Se voi mollate la scuola, non solo rinunciate a voi stessi, ma finirete con l'abbandonare anche le prospettive del vostro paese". Insomma, quella che propone Obama è una vera sfida di carattere culturale, in forte controtendenza con il modello dominante del successo facile promosso dai media: "So che qualche volta, guardando la tv, potreste pensare che si può diventare ricchi e famosi senza lavorare, che basta gioca-
re bene a basket, cantare una canzone o partecipare a un reality". La realtà vera, invece, indica che ci vuole tenacia e, citando se stesso e la moglie Michelle come esempi, ha aggiunto: "Quando abitavo in Indonesia e non avevo i soldi per andare in una scuola americana, mia madre mi svegliava alle 4,30 per farmi studiare e anche grazie a lei sono andato avanti. Lo stesso vale anche per mia moglie. Nessuno nella sua famiglia si era laureato, eppure ha lavorato sodo ed è riuscita ad andare nelle migliori scuole del paese". "La storia d'America - ha chiosato - è stata fatta da chi non si è arreso di fronte alle prime difficoltà: è la storia di studenti come voi, che 250 anni fa fecero la rivoluzione e fondarono la nostra nazione, 75 anni fa sconfissero la grande depressione e vinsero una guerra mondiale, che più tardi si batterono per i diritti civili e mandarono un uomo sulla luna, studenti come voi venti anni fa fondarono Google, Twitter e Facebook e cambiarono il modo con cui noi comunichiamo tra di noi. Ora mi chiedo e vi chiedo quale sarà il vostro contributo alla storia, cosa dirà tra 50 o 100 anni, il presidente che verrà qui a raccontare cosa avete fatto voi per il nostro paese?." Davvero delle belle domande e un bell'esempio quelli che provengono dal capo della più grande potenza mondiale che, dopo tanti anni di “rambismo”, torna a prestare attenzione più al cervello che ai muscoli dei suoi cittadini. Davvero una bella notizia per il futuro del mondo, per il nuovo approccio che ne consegue per i suoi problemi. Belle domande e un bell'esempio che sarebbe davvero bello poter ritrovare anche in chi oggi governa questo nostro paese. Ma qui la musica è purtroppo diversa, molto diversa. L'Italia è afflitta dagli identici disvalori e modelli televisivi denunciati da Obama ma è ben lontana da una “rivoluzione culturale” che li aggredisca. Chi governa questo paese, per ovvi e noti motivi di conflitto, non ha alcun interesse ad invertire la rotta di questa deriva. Anzi, oltre a continuare a dare i cattivi esempi di cui sono piene le cronache nazionali ed internazionali, sta consumando un attacco distruttivo nei confronti dell'unica agenzia culturale che potenzialmente può fare da culla di una rinascita culturale : la scuola pubblica. Tantomeno si intravede a breve all'orizzonte il benché minimo e significativo bagliore di una qualche riscossa che parta dal mondo intellettuale o dalle forze politiche di opposizione. Qui, temiamo, che un nuovo inizio bisognerà attenderlo ancora un bel po'. Se mai vi sarà.
Caro dott. Leporace, in questi giorni i media hanno centrato l'attenzione anche sulle"proposte" disinistra di Gianfranco Fini e di certi suoi capricci da politico opportunista e consumato qual è. Vorrei segnalare alcuni fatti che fanno molto meditare. Bisogna ricordare che nel 1992, esattamente il 28 ottobre 1992 ci fu a Roma la marcia di circa 70.000 persone che festeggiavano il 70° anniversario (28 ottobre 1922-28 ottobre 1992) della marcia su Roma delle Camice Nere di Benito Mussolini. Quell'avvenimento fece allarmare molto i cosiddetti "salotti buoni", non solo quelli italiani ma soprattutto internazionali. Poco tempo dopo ci furono le elezioni a Roma e a Napoli. Come lei ricorderà, a Roma si candidò Fini contro Rutelli in Palombelli e a Napoli la nipotona del Duce Alessandra Mussolini contro "o guaglione" Antonio Bassolino. L'allora MSI candidò i due di cui sopra come fascisti e non come AN. Solo per poco, per alcuni errori commessi, l'allora MSI (che era da tutti considerato un partito fascistae acuivalorisociali sirifaceva) non fece sue le poltrone di sindaco di Napoli e Roma. Per un partito da sempre emarginato adestra (senon a volte integrato quando faceva comodo alla DC) fu un grande successo comunque. Ecco che a questo punto succede un fatto clamoroso: in Fini-Finella (che si convertì al MSI guardando il film "Berretti Verdi" John Wayne!!!) scatta una molla. Pochi mesi dopo va a Londra e Parigi a incontrare strani personaggi. Al ritorno in Italia Fini si trasforma in Andreotti. Va a "purgarsi" a Fiuggi (quale posto migliore?) e il resto è storia. C'è tanto da far pensare in questa vicenda finiana-MSI. A questo punto bisogna chiedersi: "Chi è veramente Fini? Chi sta dietro di lui? E dove vuole arrivare con certe strampalate affermazioni?" Certo che al "povero" Berlusconi non gliene va bene una. Prima ha avuto a che fare con un certo Follini (che gli ha fatto perdere politicamente e programmaticamente oltre un anno di tempo a causa di capricci "democristiani"), poi Casini-casinelli che è un piacere, poi Mastella-mastelloni di Maddaloni e ora un'altra palla al piede che si chiama Fini che gioca a fare l'Andreotti. Credo che sia il caso che il Cavaliere cominci a disafarsi di certe zavorre di approfittatori e politicanti di mestiere, che anzichè occuparsi dei veri problemi che tanta gente ha in questo Paese si divertono (per proprio tornaconto personale) a rompere le classiche uova nel paniere a tutti noi che guardiamo al vero senso pratico della vita, a cio che veramente necessitiamo per vivere almeno con una certa dignità.
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LIBRI E VINO UNA BUONA IDEA
MERCATO DEL LAVORO RIPRISTINARE I DEBOLI PENALIZZATI LA DEMOCRAZIA
di NICOLA SAVINO L’IDEA di libri e vini, imperniata su autori, creatività e produzioni “indigene” è senz'altro buona, ma forse si gioverebbe di una migliore organizzazione del rapporto tra Sale ed eventi (vedi serata De Rosa Immediato - Cervellino) e della possibilità di dibattere le tesi esposte. Nel caso dello Stabile di Potenza, sabato alle 18, proprio lì dove i tre autori denunciavano il feeling di mafia, camorra e 'ndrangheta tra loro e con la “politica” (anche con eletti in carica), nonché la radice economico-affaristica e, perciò, familistica del fenomeno; e la negazione della memoria riscontrata persino tra giovani redattori di giornali, oltre che tra studenti, proprio lì, si escludeva che qualche “testimone superstite” degli anni '80 potesse ricordarne vicende (ancora?) scottanti. Delle co-candidature con Stefano Delle Chiaie e col Venerabile della P2 (pur citati dagli autori), e dei fatti che terremotarono la vita (non solo politica) della Regione, sia prima che dopo il sisma del 23 novembre. Non a caso, dunque, ma perché non se ne parla più in alcuna occasione, quelle vicende sono sepolte e “negate”. Al punto che nemmeno chi oggi “presidia”le Istituzioni, opposizione o maggioranza che sia, ne sa qualcosa e possa “meravigliarsi” dei familismi in atto e di candidature ventilate come “normali” o addirittura salvifiche! Dunque, anche i dibattiti del Bookmark lucano non aiutano ad incrinare la negazione, il silenzio? Può darsi si taccia perché NON si vuole riconoscere che, almeno in quel caso, la “politica” (quella seria!) difese la sua Autonomia e l'interesse pubblico anche a rischio della vita (vedansi i tentati sequestri dell'assessore regionale alla Sanità, Fernando Schettini, i rapporti con Senzani e Ligas); cioè, che quei “politici”(Giunta Verrastro e consiglieri del tempo) riuscirono a bloccare (cosa che, secondo gli autori, ci sarebbe stato ancora tempo di fare anche altrove) il sorgere del fenomeno, stroncando subito il feeling-intreccio tra servizio pubblico ed interessi privati! Ne conseguirono l'assedio al consiglio regionale e l'occupazione della Federazione PSI; strade bloccate con roghi, minacce e plateali preclusioni. Arresti, processi e condanne: tanto nette e pesanti quanto dolorose. Ma anche “concessioni” a semilatitanti (mentre Craxi spirava in esilio!), con l'aiuto di tangentopoli che - paradossalmente - distrendo, consentì il silenzio! Al punto che ne tace anche il solerte Don Cozzi, pur appassionato della cartilagine auricolare di Paul Getty, nonostante la sua ben nota tesi - più parlata che scritta - della mafia in Basilicata! L'onere resta dunque a Paride Leporace, per quel che ha mostrato, con Toghe rosso sangue, di alta competenza e forte tensione civile. Operando in Basilicata, egli potrebbe ben seguire le tracce del familismo nostrano e ricostruire quelle vicende, con il loro strascico di deliberazioni a saldo. E non certo per prorogare o riaprire conflitti di altri tempi, ma per il futuro: nello spirito delle Toghe e de-
di NINO D’AGOSTINO segue dalla prima -si di disoccupazione in base al titolo di studio pressocchè doppi rispetto ai maschi: come dire più studi e meno lavori. Può sembrare un paradosso, ma purtroppo è così, almeno per la componente femminile. L'occupazione femminile si concentra nei settori tradizionali (agricoltura e terziario) e riguarda attività con basso valore aggiunto e con bassa produttività del lavoro.: spesso si tratta di sottoccupazione, di iniziative economiche intraprese con scarsa convinzione imprenditoriale, da gestire dovendo fare i conti con un contesto sociale e territoriale molto precario, caratterizzato da una insufficiente dotazione di infrastrutture, un sistema creditizio non certo favorevole, da difficoltà di interrelazioni amministrative, da un basso livello dei consumi e così via. In realtà, in Basilicata le donne sono ben lontane da una condizione di pari opportunità e non è dato vedere dinamiche positive in termini di riduzione del divario di genere, sia sul fronte occupazionale che reddituale. Anzi negli ultimi 10 anni l'occupazione femminile è cresciuta meno di quella maschile. Oggi (dati riferiti al 2008) il tasso di disoccupazione femminile è pari a circa il doppio di quello maschile, 15,2% a fronte dell'8,7 registrato per i maschi ed interessa non meno di 30 mila unità. Siamo di fronte, dunque, ad un quadro complessivo della condizione lavorativa della donna lucana non certo esaltante che finisce col rappresentare la più importante emergenza regionale, in termini non soltanto di crescita economica, ma anche di tenuta demografica. La correlazione tra bassi livelli di natalità e fecondità delle donne lucane e scarsa occupazione femminile è evidente e rappresenta un nodo che occorrerà sciogliere al più presto. Conseguenze operative di tale stato di cose sono la constatazione di meno matrimoni, meno figli, meno lavoro femminile, scarsa fiducia nelle prospettive di lavoro, tutti fattori che caratterizzano negativamente il quadro sociale regionale che attiene al rapporto famiglia-lavoro. Non è pensabile avere “culle piene e tasche vuote”. Che fare? Occorre in realtà fare più di ciò che pure si sta facendo con difficoltà e cioè accelerare i processi di sviluppo in atto, nella consapevolezza che il fattore tempo è decisivo per non innescare derive negative irreversibili. Bloccare l'esodo e rilanciare la natalità devono costituire le priorità fondamentali della politica regionale che certo da sola non basta per invertire i fenomeni in atto, che come si è visto in precedenza, stanno delineando processi tendenziali preoccupanti tali da prefigurare un vero e proprio declino demografico che nelle zone più interne della regione è già un dato di fatto. Necessitano provvedimenti nazionali, magari sull'esempio francese, in favore della famiglia, in raccordo con programmi, azioni e risorse di portata regionale e locale. La sfida decisiva è il rilancio della natalità. Qui come altrove non si riesce a garantire contemporaneamente maternità e lavoro e su questa base viene meno come fatto tendenziale la maternità. Il lavoro femminile diventa dunque questione strategica: la Basilicata solo facendo leva su un ingresso consistente delle donne nel mondo produttivo può sperare
gli altri due Libri presentati! Del resto, facile consultare atti e sentenze, possibile ricostruire testimonianze, la storia politica della Basilicata non dovrebbe restar monca di fatti importanti e persino recenti! Per coloro che scrivono la Storia criminale del nostro povero Mezzogiorno, è un dovere non sopire, non quietare, non celare.
di EMANUELE VERNAVA’
di allinearsi ai parametri occupazionali fissati in sede europea per le singole regioni. E' appena il caso di rilevare che una donna che lavora assicura quel reddito aggiuntivo che è determinante per dare tranquillità economica alla famiglia e serve per far crescere la propensione al consumo normalmente più alta rispetto alle famiglie monoreddito. Certo non mancano le difficoltà, tra le quali le più rilevanti attengono alla scarsa spendibilità, in rapporto alla domanda di lavoro così come ha modo di esprimersi, delle donne che hanno acquisito titoli di studio in materie umanistiche, alla scarsa propensione delle donne ad intraprendere il lavoro autonomo, anche se, è possibile cogliere segnali di inversione di tendenza, alla bassa propensione delle aziende nell'attivare contratti più flessibili (part-time, ecc.), al permanere di forme di discriminazione femminile nel mercato del lavoro, sia in rapporto alle qualità professionali e sia sul piano retributivo, allo sviluppo del lavoro nero, nel quale la componente femminile occupa una quota elevata, alle particolari caratteristiche del sistema produttivo regionale. Ma, dall'altro lato, sussistono buone opportunità per assicurare spazi occupazionali rilevanti alle donne, nell'ambito di politiche di contesto più generali che vanno quindi al di là degli interessi di genere e che investono l'emersione del lavoro nero che in Basilicata interessa circa 50 mila lavoratori e oltre un miliardo e mezzo di Euro di PIL che viene sottratto al fisco, alla Previdenza ed alla Sicurezza Sociale.. Così come riguardano le attività terziarie (turismo ed il suo indotto, l'artigianato artistico), attualmente sottodimensionate, dove la componente femminile può avere un ruolo decisivo, anche in termini di lavoro autonomo, la piccola e media impresa locale che necessita di rilancio, sia in termini di processo che di prodotto, le opportunità legate all'ambiente, che passano attraverso il superamento degli interventi assistenziali e lo sviluppo di livelli occupazionali stabili e con buona produttività del lavoro, una diversa cultura del lavoro che significa far lievitare la propensione al rischio d'impresa, accettare le esperienze di lavoro che vengono offerte, sapendo coniugare le aspettative di lavoro con la realtà delle occasioni in atto, la disponibilità di servizi per l'impiego e di azioni formative effettivamente orientati all'incontro tra domanda ed offerta di lavoro. La donna può essere al centro di tutto questo. La Basilicata non si può permettere di utilizzare parzialmente oltre il 50% della sua forza lavoro. Sarebbe uno spreco di risorse poco sostenibile, se si vuole crescere. Il lavoro femminile è ad un tempo una emergenza ed un fattore strategico. La condizione femminile è certamente il parametro più importante per misurare la qualità di vita di una regione, ma la donna deve avere maggiore autostima e consapevolezza delle proprie capacità, deve assicurare “complicità” virtuose con le istituzioni, a cui non può essere delegato tutto il quadro delle azioni da mettere in campo. La questione sviluppo della regione coincide dunque in massima parte con la questione femminile che non è soltanto pari opportunità lavorative e reddituali, ma anche e soprattutto questione demografica: senza la ricomposizione in tempi brevi del tessuto demografico regionale non si va da nessuna parte.
Specie in un Territorio gracile come il nostro e circa fenomeni che Bansfield studiò proprio fra noi e che i tre Autori hanno sottolineato come tipici del contesto mafioso. Certamente grave la rimozione leghista della Targa di Peppino Impastato a Nord, ricordata allo Stabile; ma molto più pericoloso per noi che le testimonianze locali venga-
no sepolte dalla cultura delle TV “padronali”, che peraltro in anticipo sullo spirito berlusconiano - allora tentarono di sorgere anche fra noi (una tesi di Laurea?). Vini e libri è dunque una buona idea, a condizione che non rischi, in perfetta buona fede, distrazioni pesanti quanto il “silenzio e la negazione della memoria”.
TUTTI, le persone più intelligenti del Pd, si sono accorti che la democrazia, se mai da noi si fosse realizzata, non c'è più. Hanno deciso, per rendere visibile questa loro improvvisa intuizione, di dar vita a un grande movimento per la libertà di stampa e cioè di parola (ma come fai a distinguere la libertà di parola dalla “libertà dell'insulto”, come si difende e attacca Berlusconi che havinto ormai su tutti i fronti dell'opposizione cattocomunista?). Chi ha pensato di “scherzare con i fanti,”s'è ritrovatoun Berlusconi che oggi, affiancato da Vittorio Feltri, sta attaccando all'arma bianca il “body”dei capi delle ultime postazioni che gli resistono, da Dino Boffo a Ezio Mauro e, ieri come titolava Il Giornale, a “Di Pietro indagato”. Chiede tre milioni di euro di risarcimento all'Unità e querela la Repubblica per le dieci domande che gli pone Giuseppe D'Avanzo da quando è scoppiato il caso Noemi . Mi si perdoni se riporto dati non proprio precisi, ma la sostanza non cambia. Soprattutto D'Alema, sul quale si è creata la quasi universale convinzione che sia dotato di un'intelligenza fuori dal comune, ha deciso di uscire dal grigiore prudente che lo ha contraddistinto negli ultimi tempi, “accarezza” Casini perché è convinto che il “nuovo cemtrosinistra” si deve fare con l'Udc. Intanto, devo dire per inciso, che la Repubblica si poteva proprio risparmiare questa reazione che sembra quella di un disperato, Berlusconi, ma nondi unfesso echi neprevede l'imminente fine non esprime altro che un pio desiderio. E' probabile che l'intellighentsia resti tale, un organismo involontario di vertice, che ha perso la consapevolezza della propria esistenza e funzione, quella di ascoltare i bisogni reali della gente (non quelli fittizi e clientelari, che riguardano l'”assecondare” i bisogni non proprio primari), cioè il pane e il posto di lavoro, come strumentalmente fa la Lega. Allora la democrazia va prima “ripristinata” tornando alla gente, nel senso che le si dia possibilità reale di scegliersi una classe politica che renda concreto il diritto al lavoro e l'uguaglianza delle opportunità nella realizzazione dei propri diritti di persona (Articoli 1 e 3 della Costituzione). I capi e “capetti”, che non vanno mai via, che si “eleggono” tra di loro e le loro “famiglie”, puzzano lontano un miglio di qualcosa che con la democrazia non ha alcunché a che fare. E non è che diciamo così perché ci facciamo condizionare da un'improbabile etimologiadella parola,maperché crediamo che democrazia significhi dare a tutti i cittadini le stesse opportunità attraverso istituzioni ( la scuola, la sanità, gli oneri sociali per la disoccupazione che non può essere, com' è, un elemento strutturale della nostra storia sociale -, ecc.). Non ci dev'essere un Prometeo, che ruba il fuoco agli déi per donarlo agli uomini, sono cose d'altri tempi, mitologici e recenti nella storia. Per farla breve, cari amici “esperti” di politica, il sindaco del mio paese, il presidente della provincia, quello della regione,il presidentedelconsiglio dei ministri, non devono darsi da fare perché si “dispiacciono” dei propri cittadini , ma perché i cittadini li “hanno messi” lì per far funzionare le istituzioni che servono alla vita democratica del Paese. Le istituzioni devono essere imparziali con tutti (articolo 97 della Costituzione). Anche il presidente del consi-
glio dei ministri, quindi, non dev'essere di parte per la nostra Costituzione. Berlusconi non sta facendo altro che far pagare, a spese della libertà, l'ipocrisia di chi si è dichiarato democratico, ma tale non lo è mai stato e non lo è ancora. Per ripristinare la democrazia, come conseguenza di una nostra “nuova” educazione” individuale e collettiva, i tempi sono lunghi, come lunga è ormai la storia dell'Italia repubblicana. Nella mia “ingenuità”, faccio una proposta, così come la feci su questo giornale per la soluzione del problema della giustizia. Per la giustizia proposi che i processi si concludesseronel girodidue annimassimo. Per il ripristino della democrazia, propongo che il presidente del consiglio, eletto con l'attuale sistema, non possa essere eletto una terza volta, con un mandato che duri quattro anni per volta. Come il presidente degli Usa, massimo due volte. Stabilirlo con un referendum (hai! la mia ingenuità, quale referendum riesce se non “vuolsi così colà dove si puote”, i partiti?; e poi, quanti referendum hanno detto no al finanziamento ai partiti, al ministero dell'agricoltura,ecc., che i nostri governanti e classe politica, in maniera bipartisan, hanno glissato con nuovi espedienti?). La soluzione a grandi problemi,a volte, viene piccoli cambiamenti: Nel Medioevo Carlo Magno fondò il Sacro Romano Impero con l'invenzione della staffa per la sua cavalleria e non lo dico io. “Damose da fa'!”, diceva Giovanni Paolo II nel suo romanesco un po'polacco. Perché questo? Perché è ormai sotto gli occhi di tutti che è l'interprete che fa l'opera e non il musicista. Vedete come la destra è interpretata inmaniera cosìdiversa daFini rispetto agli altri? E questo deve farsi prima che Berlusconi cambi la Costituzione,l'ha detto e, ormai, lo può fare, perché quando lui dice che il suo gradimento aumenta sempre tra i cittadini, a dispetto di tutte le “trappole”dei cattocomunisti ( credete che sia solo misticazione videocratica o mediatica?), lui non guarda alla percentuale della sua maggioranza in Parlamento, come i nostri acuti e intelligenti uomini politici di centrosinistra, quelli che lo sono, sembrano fare, ma al consenso popolare che potrà trasformare, quando ne avrà bisogno, nei numeri necessari per cambiare la Costituzione. Negli Stati Uniti d'America la Costituzione federale dura dal 1788. Da noi da una ventina d'anni si la vuol cambiare pur essendo nata nel 1948. La norma, che proibisce più di due mandati al Presidente, violata soltanto durante la grande depressione e la seconda guerra mondiale con l'elezione di ben quattro volte di F.D.Roosvelt, fu inserita nella Costituzione da George Washington, il primo Presidente, e da Thomas Jeffersoni, il terzo. Da allora nessuno mai ha pensato di abolirla, la Costituzione, o meglio, come eufemisticamente dicono i politici nostrani “accorti”per la nostra, “aggiornarla”. L'ho detto più volte su questo quotidiano, partiamo sempre dal basso, dal “particolare” della filosofia che non bisogna confondere col “particulare”. Se fai crescere gli altri, è vero che un po' del tuo narcisismo ne perderà, ma sicuramente la “creatività” dei tuoi concittadini porterà molti benefici veri anche a te. E a me, naturalmente. evernava@msn.com
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Martedì 15 settembre 2009
Italia / Mondo
Martedì 15 settembre 2009
Migliori prospettive di risalita per altri Paesi europei
A luglio si arriva a 1.753 miliardi
Pil italiano in caduta libera Debole ripresa solo dal 2010
L’autotassazione perde il 21% Debito record
DOPO due anni di crisi profonda in Europa «si intravede la luce in fondo al tunnel». Ne è convinto il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che per la prima volta da parecchi mesi non è stato costretto a rivedere al ribasso le previsioni di crescita dell’economia europea. È confermato, infatti, che sia Eurolandia sia l’intera Unione europea chiuderanno il 2009 con un -4%, esattamente come stimato nel maggio scorso, con buone prospettive di ripresa per il 2010. Per l’Italia si attende invece un -5%, contro il -4,4% delle precedenti previsioni di Bruxelles. Si tratta del crollo peggiore del Pil italiano da parecchi decenni, sottolinea la Commissione europea. Anche se è lo stesso Almunia a spiegare come –dopo una fase di «profonda recessione» – nella seconda metà del 2009 ci potrà essere «un graduale miglioramento» per la nostra economia. Con la speranza che ciò possa preludere a una «debole ripresa» nel 2010. Ripresina che dovrebbe essere favorita dalla bassa inflazione, dalle misure anticrisi messe in campo dal governo – soprattutto per sostenere le famiglie più deboli e i consumi – e dagli incentivi fiscali mirati a contenere la contrazione degli investimenti. A tutto ciò si dovrebbe aggiungere anche una ripresa dell’export. Anche Francia e Germania chiuderanno il 2009 sottozero (rispettivamente-2,1% e-5,1%):ma–sottolinea la Commissione europea –con risultati migliori del previsto e con un Pil che ha mostrato segni di risveglio fin dal secondo trimestre dell’anno. E per Almunia dovranno essere proprio Parigi e Berlino a guidare la ripresa dell’economia europea: «I Paesi che hanno maggiori margini di manovra – ribadisce – in questa fase dovranno continuare a fornire stimoli fiscali all’economia, per far sì che anche gli altri Paesi accelerino verso la ripresa. Dovranno sostenere l’economia più a lungo degli altri». Per il commissario europeo, però, l’ottimismo va coniugato con la massima prudenza, visto che «l'incertezza sul futuro resta molto elevata». Questo perchè il normale flusso di credito dalle banche alle imprese stenta a ripartire, perchè i conti pubblici di tutti i Paesi dell’Ue sono fortemente provati dalla crisi, e perchè la disoccupazione continuerà a crescere nei prossimi mesi. Proprio oggi Eurostat ha reso noto che nel secondo trimestre in Europa si sono persi oltre 1.400.000 posti di lavoro, di
di CORRADO CHIOMINTO
Joaquin Almunia
dal deterioramento del ciclo economico e dalla conseguente riduzione della base imponibile». All’autoliquidazione mancano ancora all’appello i versamenti degli «studi di settore» possibili, con sopratassa, fino alla prima settimana di agosto. Ma, anche se in attesa di ulteriori incassi, il gettito registra un calo di 7,2 miliardi, dai 33 miliardi segnati nel 2008 ai 25,8 miliardi di quest’anno. Il rischio è che questo «calo» posa riproporsi a novembre. Per l'Ires, l’imposta sui redditi delle società, c'è una contrazione del saldo pari a 814 milioni, ma a questa si aggiunge una riduzione di 2,9 miliardi del primo acconto. Per l'Irpef agli 1,8 miliardi del saldo 2008 si aggiungono anche 1,7 miliardi del primo acconto 2009. Viste le difficoltà dell’autotassazione le entrate tributarie complessive mostrano una tenuta. Il rinnovo dei contratti (che porta +1,7 miliardi di ritenute sui dipendenti pubblici), il maggior gettito dei giochi e la possibilità per le imprese di riallineare alcuni valori contabili hanno evitato il forte contraccolpo della crisi sui conti. I primi sette mesi si chiudono così con una calo, calcolato dal Bipartimento per le Politiche Fiscali, del 2,9%, pari a 6.797 milioni di euro. Lasciano sul terreno circa 2,6 miliardi di euro anche gli enti locali (in particolare le Regioni), mentre un segnale positivo arriva dal +20,4% messo a segno dagli incassi collegati con i ruoli, cioè con le cartelle esattoriali in gran parte collegate all’attività di controllo.
La crisi determina la riduzione della base imponibile
cui la metà nella zona euro. «L'impatto negativo della crisi sul mercato del lavoro - spiega Almunia – si vedrà soprattutto nei prossimi mesi. Ci vorranno due-tre trimestri per vedere dei miglioramenti su tale fronte, e tutto dipenderà anche dalle misure che verranno messe in campo. L’obbligo per tutti – ammonisce quindi il commissario europeo –è di fare di tutto per evitare che ci sia un aumento strutturale della disoccupazione». Infine l’inflazione. Le nuove stimedi Bruxelles indicanoper il 2009 uno 0,4% nella zona euro e di uno 0,9% in Italia.
Sanpaolo per le imprese artigiane UN PLAFOND di 3 miliardi di euro per rilanciare le imprese italiane dell'artigianato. A metterlo a disposizione è Intesa Sanpaolo in base a un accordo firmato ieri a Roma con le tre organizzazioni Cna, Confartigianato e Casartigiani, i cui obiettivi sono: sostenere le piccole imprese garantendo la continuità del credito e fornendo la liquidità necessaria a superare l'attuale crisi; seguire direttamente l'impresa creando una vera «corsia preferenziale» grazie alla presenza capillare sul territorio delle Associazioni regionali e provinciali delle Confederazioni artigiane e delle 22 banche della “Divisione banche dei territori” del Gruppo; rafforzare le iniziative già avviate enfatizzando il ruolo dei Confidi di riferi-
ROMA – L'autotassazione a giugno-luglio perde un quinto del proprio valore. Lascia sul terreno 7,2 miliardi di euro e, in attesa di registrare tutti gli incassi delle imposte relative agli Studi di settore che era possibile versare ancora agli inizi di agosto, segna un crollo del 21,8%. La riduzione influenza in modo deciso il calo di gettito dei primi sette mesi dell’anno che, a conti fatti, vale per la competenza solo 6,8 miliardi, e per la cassa – secondo la Banca d’Italia – circa 7,2 miliardi. Nessuna meraviglia, quindi, se il debito pubblico torna a salire: dopo la pausa di giugno, tocca a luglio il nuovo record di 1.753,5 miliardi. Le statistiche di Finanze e Bankitalia fotografano il difficile quadro della finanza pubblica subito dopo la boa di metà anno, forse il momento più acuto della crisi economica. Il confronto con gli altri Paesi consente comunque al dipartimento per le Politiche Fiscali di fare valutazioni non negative: «Le entrate tributarie erariali – ha commentato il Dipartimento in una breve nota che accompagna il Bollettino delle Entrate – continuano complessivamente a mostrare buona tenuta dopo l’inversione di tendenza registrata a partire dal mese di marzo. In particolare l’Italia è uno dei Paesi europei in cui la flessione del gettito fiscale è stata minore e la tenuta maggiore». La colpa della flessione è in gran parte collegata all’autotassazione, un calo che – viene spiegato – «è giustificato in buona parte
mento. Grazie all'accordo le imprese possono inoltre rinviare la rata su mutui e leasing, misura comunque già prevista dal maggio scorso dall'istituto bancario in oltre 1200 casi. «Grazie a questo accordo - ha sottolineato l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera contiamo di contribuire a salvaguardare il patrimonio di conoscenze e di produttività che il settore dell'artigianato rappresenta per il nostro Paese, con interventi mirati sia sul fronte del credito che su quello della gestione e della patrimonializzazzione». Soddisfazione per l'accordo da parte del vicepresidente della Cna Lino Pompili.
Scudo fiscale: c’è tempo fino al 15 aprile
Partono le regolarizzazioni dei capitali all’estero di LUCA PATRIGNANI ROMA – Scudo fiscale ai blocchi di partenza. Da oggi al 15 aprile 2010 sarà possibile regolarizzare le attività finanziarie e patrimoniali detenute illegalmente fuori dallo Stato italiano. È arrivato il modulo per la dichiarazione riservata e, mentre si attende una prima circolare attuativa, spuntano le prime stime: l’operazione – secondo uno studio di alcuni intermediari – potrebbe portare in cassa tra i 3 e i 4,5 miliardi di euro. Le ultime novità arrivano dall’Agenzia delle Entrate, che ha reso disponibile il modello da adoperare per l’adesione, ovvero la «dichiarazione riservata delle attività oggetto di rimpatrio o di regolarizzazione». E tra le righe sembra confermato che il pagamento dell’imposta sarà un forfait del 5% sul patrimonio dichiarato. Per partire davvero manca solo la circolare dell’Agenzia delle Entrate, che specificherà dettagli e procedure dello scudo. Sarà provvisoria e verrà integrata e arricchita grazie alle indicazioni che arriveranno dagli intermediari: così appare chiaro che i primi giorni saranno caratterizzati da una partenza morbida, con i soggetti interessati attenti a studiare le norme e a valutare la convenienza ad aderire. Dalle istruzioni del modello arrivano comunque le prime conferme sulle caratteristiche dello «scudo». In particolare è spiegato che «l'imposta straordinaria dovuta è determina-
ta con l’aliquota del 50% sul rendimento presunto delle attività rimpatriate o regolarizzate. Il rendimento –aggiunge l’Agenzia - si presume maturato nella misura del 2 per cento annuo peri cinque anniprecedenti l’operazione di emersione: in sostanza, quindi, l’imposta straordinaria è pari al 5 per cento del valore delle attività indicate nella dichiarazione riservata». Il modello, che viene reso disponibile sul sito internet delle Entrate, dovrà essere presentato – spiega ancora l'Agenzia – dalle persone fisiche, dagli enti non commerciali e dalle società semplici all’intermediario che riceve in deposito le somme e le altre attività finanziarie, o che è incaricato della regolarizzazione. Intanto si fanno stime sull'effettiva portata del provvedimento: secondo una ricerca elaborata dallo studio Bernoni Professionisti Associati di Milano, le somme che verranno sanate a livello nazionale saranno prevedibilmente comprese tra i 60 e i 90 miliardi di euro. Una cifra in grado di produrre entrate fiscali tra i 3 e i 4,5 miliardi. Ben il 60% del gettito fiscale transiterebbe dalla Lombardia. Segue, a grande distanza, il Lazio, per cui è previsto un rientro di capitali tra i 3,2 e i 4,8 miliardi, con un gettito fiscale variabile tra i 160 e 238 milioni. Come avvenuto già con i precedenti scudi, nel 2001 e nel 2003, tra i Paesi di provenienza di capitali spiccheranno, secondo la ricerca, Svizzera, Germania e Lussemburgo.
Porterà entrate fiscali pari a 3-4 miliardi
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16 Economia
24 ore in Basilicata
Federalismo e Welfare Pepe e Summa spiegano i temi trattati nel convegno della Cgil
«A rischio lo stato sociale e il Sud» «Ecco quali sono i pericoli senza seguire i principi di democrazia solidale» POTENZA - Il principio leghista per cui la ricchezza deve rimanere lì dove viene prodotta è «assolutamente inaccettabile» e, soprattutto, «in netta contraddizione rispetto ai principi che hanno ispirato la stessa Costituzione». E che finirebbe per penalizzare ancora di più le già deboli regioni del Sud. E’ intorno a questo presupposto che si articola la riflessione della Cgil di Basilicata su federalismo e Mezzogiorno, che troverà spazio nel convegno al via dalle 10 di questa mattina al Park hotel di Potenza. La discussione si avvarrà anche degli autorevoli contributi del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e Luca Bianchi, vice direttore dello Svimez, l'istituto per lo sviluppo del Mezzogiorno. E a rappresentare la confederazione a livello nazionale ci sarà Morena Piccinini, segretaria Cgil. Al centro del confronto, un tema attualissimo e complesso. Il numero uno della Cgil lucana, Antonio Pepe, e il segretario regionale della Funzione pubblica, Angelo Summa hanno anticipano alcune considerazioni al Quotidiano della Basilicata. Federalismo e Mezzogiorno: qual è il contributo che la Cgil lucana intende portare al dibattito? Sta per iniziare la discussione sui decreti attuativi della legge delega 42, relativa al federalismo fiscale, approvata a maggio scorso. I principi che l'hanno ispirata, a parere della Cgil, non possono essere accettati. Noi vogliamo che si discuta della possibilità di realizzare un federalismo che aiuti a ridurre il divario tra un nord ricco ed un sud povero. I principi fondamentali di unità, solidarietà e uguaglianza sono sanciti dalla Costituzione e sono connaturati al sindacato confederale. La Cgil pensa ad un federalismo che risponda alla sfida del divario, e sia capace di tenere insieme autonomia nelle responsabilità e uguaglianza nei diritti. Il federalismo può diventare un’opportunità di crescita e di miglioramento per tutto il paese rendendo più trasparenti le scelte dei governi locali, con meno possibilità di scaricare altrove le proprie respon-
I due segretari, Antonio Pepe e Angelo Summa
sabilità. Sì al federalismo, dunque, ma allora cosa contestate dell’impianto che ne vuole dare il Governo? E' evidente che con la “partita” del federalismo si gioca quella più generale sulla distribuzione della ricchezza, dei potrei e dei diritti. Non si tratta solo di una distribuzione sul livello territoriale. Se il passaggio al federalismo fiscale viene mal gestito nelle regioni meridionali la stessa sopravvivenza del welfare viene compromesso. Facciamo un esempio pratico per capire meglio. Il governo intende trasformare il fondo perequativo, ossia quel fondo utilizzato per ridurre le differenze tra regioni più ricche e regioni più povere, da orizzontale in verticale: in pratica, se adesso è lo
stato che riceve le risorse finanziarie dalle regioni e poi le ridistribuisce, con questa trasformazione saranno le regioni a trasferire direttamente da una all'altra le risorse economiche. Il che in pratica significa sottomettere le regioni più deboli a quelle più ricche. Se si pensa che la Basilicata attualmente riesce a coprire con le proprie entrate solo il 21 per cento della spesa pubblica, si capisce bene che quello che si corre è un grande rischio. Questo significa che servizi essenziali come scuola o assistenza sanitaria ne verrebbero estramamente mortificati. Qualcosa inizia già a vedersi con quello che è accaduto nella scuola? Sì, quello attuato dalla Gemini è un vero e proprio attacco al diritto allo studio. E che, anche in questo
Lettera di tre operai: «Abbiamo perso il lavoro perché abbiamo chiamato gli ispettori dell’Asl»
Licenziamenti alla “Linea Legno” «L’azienda ci dica i veri motivi» BARAGIANO - Per l’azienda, la Linea Legno, sarebbero stati licenziati per la definitiva chiusura del reparto nella quale lavoravano. Per i tre lavoratori, tra cui la rsu e rls, Vincenzo Labella, sarebbero stati colpiti dal preavviso di licenziamento come «ritorsione», per aver chiamato in fabbrica gli ispettori della Asl per una verifica delle condizioni di sicurezza sul luogo del lavoro. Un pò di tempo fa, infatti, proprio Labella aveva denunciato la mancanza in fabbrica del dispositivo di protezione collettivo. Denuncia in seguito alla quale sarebbero arrivati gli ispettori dell’Asl. Nella lettera inviata ieri agli organi di stampa i tre operai scrivono così: «Per avere in cambio un salario appena sufficiente per andareavantinoie lafamiglia,abbiamofatto migliaia di infissi, mangiato polvere per anni. Poi all'improvviso il padrone alla vigilia della chiusura per ferie, ad alcuni di noi, operai della Linea Legno, fra cui un Rsu/Rsl, ha fatto arrivare la lettera di preavvisa di licen-
ziamento. Con la scusa della chiusura di un reparto, vuole liberarsi degli operai più scomodi, compreso il delegato Rsu-Rls Vincenzo Labella, che con la CUB Edili aveva fatto arrivare più volte in fabbrica l’ispettore dell'ASL Aldo Gorpia. Una vigliaccata. In un primo momento siamo stati trasferiti da altri reparti a quello di carteggiatura. Dopo un pò di tempo l'azienda hacomunicato che “procederà alla chiusura totale e definitiva del reparto” per cui è stata “costretta” a licenziare noi operai e il delegato Rsu-Rls. Noi crediamo, invece, che le lavorazioni svolte nel reparto si faranno semplicemente in altri reparti, aumentando i carichi di lavoro degli operai non licenziati. Perché mai licenziarci immediatamente senza ricorrere prima ad un periodo di cassa integrazione a rotazione di tutti gli operai della fabbrica, in attesa della ripresa delle ordinazioni? Se le motivazioni del licenziamento fossero tecniche o di mercato, sarebbe stata questa la soluzione più “normale”».
caso, gli effetti sono differenti, regione e per regione, e si rivelano ancora più pesanti per i Sud, e per la Basilicata, dove, dal punto di vista relativo, la loro incidenza sarà devastante. Insomma, la Cgil cosa intravede all’orizzonte? Il progetto di federalismo fiscale nella sua concreta attuazione è dubbio. Non si capisce se gli obiettivi perseguiti sono efficienza ed efficacia o se si voglia solo scaricare a livello territoriale gran parte del peso della riduzione della spesa pubblica. Se non è chiaro dove il Governo intenda arrivare, si capisce bene da dove parte: dal principio leghista secondo il quale lo Stato impiega più risorse per il Mezzogiorno che per le regioni ricche del Sud. Nulla di più sbagliato. Dall'analisi condotta da Gianfranco Viesti, nel suo volu-
me “Mezzogiorno a Tradimento”, si evince esattamente il contrario: come dimostrano i dati (nella tabella al lato ndr) le regioni del Sud hanno una spesa pubblica corrente “pro capite”inferiore alla regioni del Nord. Dunque, l’unico rischio che si corre veramente è uno svuotamento dei servizi pubblici essenziali. E con la crisi come le mettiamo? Sbagliato è pensare che si possa rispondere alla congiuntura economica con una politica che mira a tagliare le risorse per lo stato sociale. In questo modo non si fa altro che acuire gli effetti della crisi. Invece di sostenere le forme di reddito più a rischio non si fa altro che infliggere una doppia stangata. E va detto che fino a ora gli interventi del Governo si sono fermati al livello del pure annuncio. A soffrire, va ribadito, è soprattutto il Mezzogiorno, come ha messo pure in evenienza il presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano. Ma rispetto al Welfare la Cgil, non solo si oppone a un ridimensionamento, ma soprattutto rilancia.. Auspichiamo maggiori investimenti, sia economici sia culturali, al fine di attuare un welfare che abbia uno stampo solidaristico e vada al di là della semplicistica accezione assistenziale che alcune forze politiche vorrebbero dargli: un welfare che renda cioè più autonomi e consapevoli sia i soggetti istituzionali sia le persone. Nel frattempo avete incassato un importante segnale di apertura da parte del presidente Marcegaglia. Il lascia presagire un periodo di pace in tempo di guerra.. E' chiaro che la Confindustria ha bisogno di chiarirsi le idee e di assumere un atteggiamento più coerente: non può chiedere da un lato collaborazione e dall'altro pensare di chiudere un accordo nazionale sul rinnovo del contratto senza Cgil. In fondo anche in questo caso il tentativo è demolire il “sistema Paese”. Il federalismo fiscale, così inteso, è figlio della stessa logica. E su questo non abbiamo intenzione di fare sconti. Mariateresa Labanca
Ugl: dal vertice romano risposte vere per i 174 della Lasme MELFI - Mentre prosegue senza sosta il sit in dei 174 operai della Lasme di Melfi, davanti allo stabilimento di San Nicola, si avvicina l’importantissimo vertice romano di domani, in cui l’azienda è chiamata a presentare un nuovo piano industriale che eviti la chiusura della fabbrica dell’indotto Fiat, così come stabilito nella sede del ministero dello Sviluppo economico, nel corso dell’intro tra le parti. Tra le tute blu di Melfi c’è attesa ma soprattutto paura. L’azienda dovrà dire chiaramente cosa vorrà fare del sito produttivo lucano e soprattutto con quante unità.
Protesta degli operai Lasme
E mentre ci si prepara al nuovo incontro, al quale parteciperanno anche le istituzioni lucane, partire
dal presidente De Filippo, l’Ugl di Basilicata interviene, dicendo: «Auspichiamo che quello di domani sia un incontro con impegni certi e definitivi». «Le risposte che ci attendevamo il 4 settembre non sono arrivate – spiega Giuseppe Giordano della segreteria regionale del sindacato – il sottoscritto con la delegazione Ugl saremo presenti a tale appuntamento, continueremo il confronto con il ministero e l’azienda, a patto che si vada verso una soluzione del problema, non per rinviarlo nel tempo ma per ridare quel lavoro sottratto a 174 operai e famiglie che dall’8 di agosto, esasperati, attendono ed è giusto, sia restituito».
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Martedì 15 settembre 2009
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Il messaggio di auguri per l’anno 2009/2010 del direttore dell’Ufficio scolastico regionale
«Facciamo nostra la nuova sfida» Inglese: «Le innovazioni introdotte richiedono più impegno e responsabilità» SI è ufficialmente aperto il nuovo anno scolastico, e sono circa 50.000 gli studenti che tra ieri e oggi sono tornati tra i banchi scuola. Nel frattempo si intensificano le proteste dei precari della scuola, che anche ieri hanno dato vita a varie manifestazione. Il direttore della direzione scolastica regionale di Basilicata, Franco Inglese, ha ieri espresso un messaggio di augurio a tutte le scuole lucane, con una lettera inviata ai dirigenti scolastici, ai docenti, a tutto il personale scolastico, agli studenti, alle organizzazioni sindacali. Il cui contenuto è riportato di seguito: L’avvio di un nuovo anno scolastico rappresenta, sempre, un momento alto di socializzazione e di crescita complessiva degli studenti. Quando questo avviene in un contesto di ampia innovazione e cambiamento, allora tocca a tutti raccogliere la sfida e vedere la prospettiva. Le riforme in atto tendono a produrre cambiamenti profondi nel sistema di istruzione, attraverso i quali cercare di ottenere il successo formativo di tutti e di ciascuno, dare risposte immediate, concrete e mirate all’emergenza educativa, da più parti richiamata e rinnovata e che necessitano impegno e condivisione perché la scuola possa costituire un momento di sintesi alta e di partecipazione concreta alla formazione e sviluppo della coscienza critica e autocritica dei nostri studenti. Le innovazioni introdotte, che non vogliono rappresentare un instant movie, non aumentano il lavoro in quantità, ma, semplicemente, lo rendono diverso. Esse richiedono, tuttavia, alle istituzioni scolastiche un impegno e una responsabilità negli adempimenti progettuali ed organizzativi (ideazione, realizzazione e valutazione del Piano dell’offerta formativa) rinnovati rispetto alle abitudini del passato. Soprattutto perché i risultati che pervengono dalle rilevazioni nazionali ed internazionali sullo stato di salute della scuola non sono “ incoraggianti” (vedi ultimo rapporto Ocse ). Ciò che viene richiesto, in primo luogo ed in gene-
Il direttore Franco Inglese
L’INCORAGGIAMENTO DELL’UGL «Non arrendersi alle difficoltà» Per migliaia di studenti è arrivato il momento di tornare alle "sudate carte”. Con l'inizio dell'anno scolastico, Giuseppe Giordano della segreteria regionale dell’Ugl Basilicata rivolge a studenti, al personale tecnico e insegnanti gli auguri per "una serena ripresa dell' anno scolastico" e li incoraggiamo «a non arrendersi dinanzi alle difficoltà, ma concludano felicemente il loro itinerario».
rale alla comunità educante è un’adesione attiva, mediante la propria opera e l’impiego delle proprie forze, alla implementazione delle riforme, alcune delle quali hanno già completato l’iter e sono già in vigore, altre stanno per portarlo a termine ed altre ancora stanno procedendo speditamente verso la loro definizione. Vorrei perciò ricordarne alcune che hanno già compiuto il percorso, e dunque hanno già efficacia giuridica: la legge 30 ottobre 2008, n. 169, che introduce l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, richiama e precisa gli elementi di valutazione del comportamento e del rendimento scolastico degli studenti, prevede l’insegnante unico nella scuola primaria, apporta modifiche sostanziali all’adozione dei libri di testo; il Dpr 20 marzo 2008, n. 81, rela-
tivo alla riorganizzazione della rete scolastica e al razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola; il Dpr 20 marzo 2009, n. 89, riguardante la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione; il Dpr 22 giugno 2009, n. 122, più noto come regolamento recante norme vigenti per la valutazione degli alunni. L’atto d’indirizzo per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo d’istruzione, presupposto indispensabile per l’armonizzazione degli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione con gli obiettivi del regolamento di cui all’art. 64 Dl 112/2008, che necessita, ovviamente, di specifico e dettagliato approfondimento all’interno degli organismi collegiali della
scuola. Altre in via di definizione: lo schema di regolamento concernente la disciplina dei requisiti e delle modalità di formazione iniziale del personale docente; lo schema di regolamento relativo alla revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei; lo schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici; lo schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali. L’Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata, anche attraverso i propri Uffici territoriali, che ha tra le sue funzioni quella di curare l’attuazione delle politiche nazionali sulla scuola, intende promuovere iniziative finalizzate al supporto e sostegno dell’autonomia scolastica verso la flessibilità organizzativa didattica e di ricerca in un processo di valorizzazione dell’autonomia in coerenza con quanto già avviato negli anni scorsi. I documenti di riferimento saranno ovviamente, per il primo ciclo, le Indicazioni nazionali di cui al D. Lgs. 59/2004 come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al decreto 31 luglio 2007 e l’atto di indirizzo dell’08 settembre 2009, e, per il secondo ciclo, gli schemi di regolamento relativi ai licei, agli istituti tecnici e agli istituti professionali. Le Conferenze di servizio, la consulenza alle scuole e l’attività di formazione, rivolte al personale della scuola ed alle famiglie degli allievi, tenute su tutte le tematiche più rilevanti (avvio dell’anno scolastico, attività di progettazione, continuità educativa, valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, valutazione dei Dirigenti Scolastici, certificazione delle competenze, coinvolgimento delle famiglie, esami di Stato relativi al primo e al secondo ciclo, prove INValSI ed altre iniziative relative ad argomenti di stretta pertinenza ed attualità scolastica) troveranno anche in questo nuovo anno scolastico momenti di coinvolgimento e riflessione. E’ del tutto evidente che le sfide che il mondo globale pone alla scuola, ai suoi
operatori e agli studenti, necessitano una rivisitazione metodologica e una riorganizzazione prospettica in modo che la intera comunità scolastica deve viversi come collante e percorso di ricerca, ed è per questo che mi permetto di suggerire alcune ipotesi di sviluppo e ampliamento di percorsi nel rispetto delle autonome iniziative delle singole istituzioni scolastiche: il miglioramento della qualità tecnica, relazionale, ambientale, dell’immagine della scuola, potenziando ed elevando la qualità dei processi decisionali e realizzando la governance, la buona governance, più orientata alle politiche attive che all’amministrazione degli uffici, fondata sulla leale collaborazione e sul dialogo all’interno dell’istituzione e all’esterno con le altre agenzie educative presenti sul territorio; la creazione di “Consorzi di qualità” per sviluppare, attraverso l’operatività, l’attività produttiva delle singole istituzioni scolastiche in relazione al rapporto insegnamentoapprendimento. È appena il caso di ricordare, anche se appare superfluo, che da questo punto di vista è opportuno evitare la frammentazione dei saperi e una impostazione trasmissiva. Si rende necessario attivare la realizzazione di percorsi di apprendimento in forma di laboratorio sia all’interno che all’esterno della scuola. Non dimenticando, però, che i nostri alunni sono “nativi digitali” e che riescono ad apprendere con estrema facilità nei laboratori virtuali offerti dalla rete. Nel difficile ma inevitabile collegamento tra locale e globale è importante tener sempre presente il territorio di appartenenza come aula didattica (la toponomastica, per esempio, rappresenta una grande opportunità per studiare problematiche storico-sociali che, partendo dalle proprie radici storiche portano poi gli alunni verso la comprensione di quadri concettuali più elaborati e complessi) introducendoli ai valori universali di cittadinanza, responsabilità individuale e collettiva, solidarietà. la costituzione di reti di
scuole, già molto attiva in questa Regione, in modo da creare, attraverso la web community, quella comunità di pratiche tanto cara ai grandi maestri del pensiero contemporaneo; l’attivazione di organi territoriali che svolgano funzioni di coordinamento e promozione delle attività che si vogliono porre in essere mediante protocolli d’intesa, convenzioni, fornitura di servizi, accordi di programma; la promozione della cultura organizzativa per sviluppare una mentalità più aperta verso la progettualità, valorizzare le risorse umane, rendere unitaria la proposta educativa, facilitare l’innovazione e il cambiamento, ad una organizzazione che potenzia le capacità di progetto e di gestione di situazioni e contesti non previsti. La realizzazione di questa ipotesi di lavoro, che ha come sfondo un quadro concettuale legato a termini come rigore, impegno, responsabilità, serietà negli studi, qualità, merito, mira a dare una risposta concreta ai bisogni professionali del personale della scuola ed in primis dei dirigenti dei quali vanno sostenute in primo luogo le capacità di leadership e di management, dei docenti dei quali vanno potenziate le competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione (anche al fine di agevolare l’integrazione scolastica della diversità e della disabilità) e del personale Ata del quale vanno incrementate le competenze richieste dal ruolo specifico necessarie per una qualificata risposta alle esigenze derivanti dall’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa. Con l’auspicio, perciò, che un rinnovato impegno, anche in un contesto non facile, possa elevare i livelli di formazione della scuola lucana, mi è gradito porgere a tutti voi un felice e sereno augurio di buon anno scolastico, invitando i signori dirigenti scolastici a portare a conoscenza di tutto il personale della scuola il presente documento. Il direttore generale Franco Inglese
Il consigliere Napoli interviene sullo stato dell’edilizia scolastica e attacca il centrosinistra
L’associazione dei consumatori contro le speculazioni
«Sicurezza, dalle istituzioni nessuna riposta»
Contro il caro-libri il cambio volumi dell’Adoc
POTENZA - Sulla situazione degli edifici scolastici, a Potenza e in provincia, il consigliere regionale e comunale, Michele Napoli, ha detto in una nota: «Non più tardi di qualche settimana fa abbiamo affrontato il tema della sicurezza e della idoneità degli edifici scolastici e abbiamo sollevato alcune problematiche che non hanno avuto risposta da parte degli organi istituzionali». Con l’inizio del nuovo anno scolastico, così, genitori e alunni si ritroveranno a convivere con problematiche vecchie e nuove. «Dopo una campagna altisonante – continua Napoli - condotta dal centro-sinistra e che avrebbe dovuto rivoluzionare il ‘sistema provincia’, soprattutto per quanto riguarda l’efficienza dei servizi per cui l’ente è direttamente responsabile, quali edilizia scolastica, trasporti, viabilità e gestione delle discariche, nessuna questione è stata affrontata e risolta. Il te-
ma dell’edilizia scolastica è legato, soprattutto, alla sicurezza degli edifici. Molti sono, infatti, gli istituti che richiedevano interventi di ristrutturazione e di adeguamento alle norme di sicurezza. In passato – ricorda il consigliere abbiamo chiesto di conoscere lo stato generale degli edifici scolastici secondo una mappatura che la Provincia dovrebbe avere e di rendere noto lo stato di salute di strutture che ospitano intere popolazioni scolastiche. Questo significa, non solo agire con trasparenza ma, anche, evitare ‘sorprese’ di inizio anno come, ad esempio, il trasferimento di interi plessi in sedi provvisorie con notevoli disagi per le famiglie che si ritrovano con una ubicazione scolastica per i propri figli diversa da quella legata alla scelta effettuata, come da prassi, in precedenza. Il tutto dovuto, evidentenmente, ad una mancanza di programmazione e
di coordinamento fra le diverse ‘teste pensanti’ deputate all’edilizia ed al normale svolgimento della vita scolastica. Si tenta di deviare l’attenzione dalle responsabilità dirette degli Enti regionali, puntando il dito su una riforma scolastica necessaria per il miglioramento e l’ottimizzazione delle risorse. La scuola con l’intero suo microcosmo costituisce un importante banco di prova – aggiunge Napoli - per questa Amministrazione provinciale che sta mostrando, fin dai primi giorni del suo insediamento, la completa inadeguatezza e impreparazione della classe dirigente. Una classe dirigente - conclude Napoli - che manca di quella lungimiranza politica necessaria, soprattutto ad un ente come la Provincia che deve fungere da cerniera tra le amministrazioni comunali e quella regionale».
GLI studenti sono tornati sui banchi di scuola e l’Adoc di Basilicata ritorna sul tema del caro-libri, inaugurando un nuovo servizio a disposizione di tutti gli studenti e delle loro famiglie. Nonostante il provvedimento del ministero dell’Istruzione che ha fissato un tetto alla spesa per i libri scolastici, ogni anno le famiglie italiane continuano a fare i conti con un esborso sempre maggiore. La causa è dovuta al superamento delle soglie fissate per legge da parte degli istituti scolastici e al giochetto deilibri “consigliati”che diventano di fatto obbligatori. L'Adoc, oltre a denunciare questa incredibile violazione della legge, vuole offrire uno spazio ai consumatori che intendono scambiare i propri li-
bri usati. In che modo? E' molto semplice, basta inviare una e-mail all’indirizzo: scambiolibri@adocbasilicata.org, oppure un fax al numero 097146390, con i vostri dati (nome, cognome e città), le modalità di contatto (preferibilmente l'e-mail) e la lista dei libri che si intende offrire e/o quelli che invece vi occorrono, completi di: autore, titolo, editore e anno di edizione. L’Adoc, sul proprio sito (www.adocbasilicata.org), creerà una lista aggiornata di tutti i testi offerti e richiesti con le modalità del contatto di riferimento. Ogni studente potrà contattare la persona offerente e avviare lo scambio. L'Adoc di Basilicata declina qualsiasiresponsabilità siain ordine alla qualità dei libri che alle modalità di scambio.
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24 ore in Basilicata 19
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
Acqua spa, i dubbi rimangono «Il governatore De Filippo deve una spiegazione agli aspiranti dipendenti» POTENZA - Sulla «dubbia» questione del bando di concorso per l’assunzione di dipendenti in Acqua Spa si è resa necessaria un’interrogazione da parte del consigliere regionale del Pdl, Nicola Pagliuca. Sarebbero emersi - secondo Pagliuca - nuovi elementi «che vanno ancora una volta a sfavore della gestione del bando ormai noto e di cui si tenta disperatamente di sottacere le vicende». «Alla Giunta regionale, evidentemente – continua il consigliere regionale del Pdl - è sfuggito un particolare non trascurabile: cioè che nel maggio del corrente anno la società ‘Epochè Service Integrator Srl’, società di ricerca e selezione del personale qualificato, per conto di Acqua Spa, ricercava 15 addetti tecnico amministrativi, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (Ccnl Federutility 3° livello, part-time
Il consigliere del Pdl, Nicola Pagliuca e, al lato, la sede della Regione Basilicata
27 ore settimanali). Successivamente - ricorda Pagliuca - per dovere di cronaca è giusto sottolineare che, in data 27 luglio 2009,
la società Acqua Spa ha avviato una selezione per titoli ed esami per gli stessi profili professionali, trascurando quanto pubbli-
cizzato nel maggio scorso. Non è per polemica, ma per onestà comportamentale – dice il consigliere - che chiedo risposte concrete al-
la Giunta regionale». Il consigliere Pagliuca, nell’interrogazione, chiede: «Se il Governo regionale sia a conoscenza di que-
sta precedente ricerca di personale effettuata da Acqua Spa attraverso la società di lavoro interinale Epochè Service Integrator Srl nel maggio del corrente anno, ricerca finalizzata a selezionare personale avente gli stessi requisiti professionali richiesti dal bando di concorso pubblicato in data 27 luglio 2009, e quali siano le ragioni per le quali la Società Acqua Spa, dopo aver dato mandato alla società Epochè Service Integrator Srl di ricercare il suddetto personale, abbia successivamente indetto un concorso per l’assunzione, anche, di 15 addetti tecnico – amministrativi». Il consigliere Pagliuca conclude così: «E’ a tutti coloro i quali hanno fatto richiesta di partecipare alla selezione del bando e, di fatto, letteralmente ignorati che il governatore De Filippo deve ora una spiegazione».
Analisi della Confesercenti sugli effetti della crisi e il crollo della spesa
Dossier del centro studi Sintesi
Consumi: «Solo nel 2013 torneremo alla normalità»
Basilicata: al Sud la regione con più libertà economica
POTENZA - I primi timidi segnali del calo di inflazione in Basilicata, diffusi attraverso il recente Rapporto dell’Unioncamere sull’andamento inflattivo nel primo semestre 2009, sono incoraggianti. «Ma non sufficienti a determinare condizioni di rilancio, sia pure graduale, dei consumi, tanto più che i risultati della ricerca a cura dell’Ufficio economico Confesercenti in collaborazione con il Ref sul “quadro macroeconomico per l’economia italiana”, illustrati al Meeting di Perugia, non consentono ulteriori sottovalutazioni». A sottolinearlo è il presidente provinciale di Potenza della Confesercenti, Prospero Cassino. Così sintetizza i dati del report Confesercenti: la crisi ha fatto precipitare i consumi delle famiglie di oltre tre punti percentuali
tra il 2008 e il 2009 e, dalla fase di ripresa che si sta prospettando, i consumatori non ne trarranno però benefici. Anzi, bisognerà attendere fino al 2013 per rivedere le dinamiche dei consumi tornare ai livelli pre-crisi. E non prima del 2015 l'asticella del consumo pro-capite si stabilizzerà a quel livello. «La scarsa disponibilità di risorse – ha aggiunto Cassino - può rendere più complicato lo sviluppo di alcune politiche, come quelle volte all’aumento del capitale umano e della dotazione infrastrutturale del Paese, ma la loro priorità, soprattutto nel Mezzogiorno, impone, invece, di ricercare un maggiore impegno in questa direzione, magari a scapito di altre poste del bilancio pubblico. La Confesercenti
perciò sollecita il Governo ad attivare rapidamente un tavolo di confronto con le Associazioni delle PMI per arrivare in tempi brevi ad un patto triennale con le pmi su fisco, credito e consumi per uscire dall’emergenza, per superare alcuni svantaggi competitivi e per recuperare risorse da destinare alle pmi per non chiudere, ristrutturare, innovare e crescere. Le nostre proposte per uscire dall’emergenza ha concluso Cassino - riguardano tre aspetti sostanziali: sul fisco è fondamentale alleggerire il peso degli studi di settore anche per il 2010 e ridurre l’iva per il settore turistico. Per quanto riguarda il credito, invece, è necessario un prolungamento della moratoria sui debiti delle imprese, oltre a favorire agevolazioni e procedure rapide e semplificate per le nuove PMI e per quelle che investono in innovazione. Infine, per quanto riguarda i consumi, chiediamo la detassazione una tantum per le tredicesime ed interventi per il recupero del fiscal drag su tutti i redditi».
LA Basilicata è la regione del Sud Italia con il più alto indice di libertà economica. Lo riferisce un dossier redatto dal Centro studi Sintesi di Venezia che ha utilizzato la stessa metodologia utilizzata dalla prestigiosa fondazione statunitense Heritage per realizzare l’annuale rapporto sulla libertà economica in tutti i Paesi del mondo (Index of economic freedom). In particolare, Sintesi ha raggruppato i 37 indicatori di varia natura sulla base dei quali si sviluppa l’indice di libertà economica in sei macroaree: economia, lavoro, contesto sociale, finanza, fisco e finanza pubblica. Quanto più un territorio fornisce segnali di di-
namicità, tanto più l’iniziativa privata diventa concreta e quindi a quel territorio si attribuisce la qualifica di area economica libera. Alla Basilicata è stato assegnato un indice pari a 45,8, prima regione del Sud e davanti anche alla regione Lazio (45,5). Seguono la Sardegna, 44,7, la Calabria, 37,2, la Puglia, 31, 1, la Sicilia, 27,8. A chiudere la classifica è la regione Campania con un indice pari a 18,7 punti. La Basilicata, insomma, si conferma regione particolarmente dinamica, capace di offrire un ampio terreno di competizione economica, libero da particolari vincoli burocratici.
SAPORI E TRADIZIONI
Successo per il festival della salsiccia
La preparazione del pregiata salame. E un momento della manifestazione
A Cancellara la prima e unica sagra italiana nel suo genere CANCELLARA - Dopo il successo della sagra della salsiccia ”La Lucanica” che come ogni anno, il 3 febbraio, dà appuntamento agli amanti del buon gusto a Cancellara, è arrivato il grande successo del primo festival della salsiccia. Primo ed unico nel suo genere non solo in Basilicata ma in tutta Italia. Un evento nato per porre la salsiccia come alimento centrale in un festival a tema. Così come lo hanno definito gli organizzatori, il festival della Salsiccia di Cancellara è stato pensato come una sorta di incontro multidisciplinare con la salsiccia, in maniera assolutamente inedita, sviluppando un percorso divulgativo singolare ed utilizzando diverse chiavi di lettura. Il bilancio è stato assolutamente positivo. Un eventoche ha portato tanti visitatori provenienti anche dalle regioni limitrofe. Basti pensare che nella prima giornata ci sono state 12 visite guidate, a fronte delle 5 che gli organizzatori avevano programmato. I visitatori
hanno così potuto scoprire le bellezze architettoniche diquesto piccolo borgo. Dalla Chiesa di Santa Caterina D'Alessandria, che custodisce al suo interno affreschi del XVI secolo, al Castello Medioevale, alla Chiesa di San Rocco con il suo splendido orologio del 1700 fino al convento dell'Annunziata che al suo interno custodisce opere del “Pietrafesa”e del pittore Fiammingo Borremans. Un successo anche per i laboratori didattici, duranti i quali sono stati svelati alcuni dei segreti di questo gustoso prodotto, le cui prime notizie risalgono al 1700. Cura dell'allevamento, della macellazione e della delicata fase dell'insaccatura sono le caratteristiche che hanno fatto diventare la salsiccia di Cancellara un prodotto di assoluta eccellenza gastronomica e tra i più ricercati. A conferma del suo prestigio si è guadagnata due importanti citazioni, una nel 1991 nel volume dell'Agriturist che raccoglie i cento migliori prodotti agroartigianali d'Italia, al
fianco di prelibatezze come il Lardo di Colonnata l'altra nell'Arca del Gusto della Fondazione Slow Food per la Biodiversità che raccoglie in tutto il mondoquasi ottocento prodotti gastronomici d'eccellenza. Grande interesse anche per le lezioni magistrali che nella prima giornata hanno visto come relatrice la presidentessa dell'associazione ArteGusto, Maria Giuliani, che ha illustrato il tema “Le donne, i cicli della natura, il maiale”. Nella seconda giornata è stata la volta di Domenico Saraceno, vice delegato Vulture dell'Accademia Italiana di Cucina con la lezione su “Il maiale, la storia, le storie” ed infine l'ultima lezione magistrale dal titolo “Religione, tabù, maiale” in compagnia di Don Gerardo Lasalvia, docente di storia della chiesa presso l'istituto teologico di Potenza e referente lucano per il programma cultura a della chiesa cattolica. A conclusione della giornata il concerto del Marco Smiles Jazz Quartet. Grande soddisfazione per la
manifestazione è stata espressa dall'amministrazione comunale che con il patrocinio dell'Associazione identità Lucana ha organizzato l'evento. «Una formula insolita - ha dichiarato il sindaco Anto-
nioLo Re-quelladel primofestival della Salsiccia di Cancellara che ha voluto coniugare arte e gusto, che è stata molto apprezzata dai tanti visitatori che sono giunti a Cancellara. Il nostro è un centro dalle peculiarità storiche artistiche - ha continuato - con una forte tradizione legata alla produzione di questo tipo di insaccato, dalla ricetta antica, e dalla fase di stagionatura completamente naturale. Infatti ha concluso il sindaco - il disciplinare di preparazione è in fase avanzata, e contiamo di concludere l'iter quanto prima, a cui si aggiungerà la realizzazione di un marchio specifico e la richiesta della denominazione di origine protetta». Carmen Paradiso
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20 24 ore in Basilicata Interrogazione di Pagliuca (Pdl) sul concorso per personale tecnico amministrativo
Intesa sottoscritta da sindacati e azienda Scarl, affidataria degli interventi d’ammodernamento
Lavori sull’A3, accordo raggiunto Si passa da tre a quattro turni per la realizzazione delle gallerie del secondo lotto POTENZA - Nei lavori di realizzazione e ammodernamento delle gallerie del secondo maxi lotto della A3 Salerno-Reggio Calabria si passerà adi tre ai quattro turni. L’intesa sulla nuova turnazione dei lavori di ammodernamento della A3 SalernoReggio che prevede l’avvio del quarto turno rispetto ai tre attuali con le prime opere necessarie alla realizzazione della galleria Cerreta e un cronoprogramma di nuove assunzioni è stata raggiunta ieri, al termine della trattativa serrata tra i sindacati del settore edile Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil e rappresentanti dell’impresa Lagonegro Scarl, impegnata nei lavori del tratto compreso tra Padula e Lauria Nord. Nehadato notizialasegreteria provinciale di Potenza della Feneal-Uil precisando che l’accordo sarà sottoposto domani all’esame e alla definitiva approvazione dell’as-
Lavori di ammodernamento sull’autostrada A3, Salerno-Reggio Calabria
semblea dei lavoratori edili. Secondo la Feneal-Uil «sono state in generale accolte le richieste dei sindacati in merito all’organizzazione del lavoro. Da parte nostra – è
scritto nella nota – continuerà l’impegno sia per garantire le condizioni di sicurezza nei cantieri, a partire dalla nomina dei Rls (rappresentanti lavoratori della sicu-
rezza) e per il mantenimento degli impegni sulle nuove assunzioni e sulle informazioni aziendali che riguardano il futuro. I sindacati, attraverso una faticosa contratta-
zione, hanno dato prova di grande responsabilità per raggiungere l’obiettivo che ha una valenza sociale vale a dire quello di rendere più celeri i lavori di ammoderna-
Festa del centrodestra in vista delle regionali di marzo
La festa del Pdl a Vietri
Da Vietri il Pdl lancia la sfida: «Voltare pagina politica» VIETRI DI POTENZA - «Tra sei mesi bisogna votare secondo coscienza, perché una alternativa valida al fallimento della sinistra lucana c'è, e siamo noi»: è questo l'appello uscito fuori dalla festa del Popolo delle Libertà, tenutasi domenica sera a Vietri di Potenza, con la presenza del senatore lucano del Pdl, Egidio Digilio. Insieme al senatore lucano, presente anche il vice-coordinatore regionale del Pdl Gianni Rosa con Carmine Grande, Emidio Carleo e Pino Petrocelli della locale sezione
del Pdl. Una serata a cui hanno partecipato tantissime persone, specie tanti giovani, sia del posto che di paesi limitrofi. Il più giovane seduto al fianco di Digilio, Emidio Carleo, lancia un appello ai suoi coetanei: «Bisogna appassionarsi alla politica, solo così potremo sentirci parte integrante della nostra terra e ancora più fieri di essere lucani». Ci sono stati poi i saluti di Carmine Grande e Pino Petrocelli del Pdl vietrese. A seguire, l’intervento di
Gianni Rosa: «In regione si trovano trecento precari, loro sono dei privilegiati, sono stati chiamati da politici al momento giusto, questo è sbagliato - aggiunge Rosa - in Basilicata abbiamo giovani di prima serie e per questo non è possibile fare un concorso per cento posti di lavoro dove vengono presentate trentamila domande». Gianni Rosa poi tocca la questione rifiuti: «Anche sui rifiuti non emergono fuori le responsabilità perché nulla è stato programmato da questa sinistra lucana».
Patto su rifiuti e reati ambientali tra Arpab e Provincia di Potenza POTENZA - Parola d’ordine: cooperazione. E’ di questo che Provincia di Potenza e l’Arpab hanno discusso, in materia di controllo ambientale e del territorio, in un incontro tra il vice presidente dell'ente, Massimo Macchia, a cui è affidata la delega all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile e il direttore generale dell'Agenzia, Vincenzo Sigillito. Nell'incontro, al quale hanno partecipato i dirigenti provinciali Antonio Santoro (Ufficio Ambiente) e Giuseppe Allegretti (Ufficio Tutela delle Acque) - si legge in un comunicato della Vicepresidenza - è stata avviato un confronto che porterà alla definizione di una specifica convenzione Provincia-Arpab allo scopo di mettere a punto una serie di azioni ed interventi da realizzare congiuntamente. Ciascuno in base alle proprie responsabilità e ai propri compiti istituzionali. L’obiettivo è rafforzare la vigilanza, il controllo e le attività di prevenzione di reati ambientali. Il vice presidente dell’Arpab, Macchia, ha sottolineato che «l’iniziativa fa seguito all'attività avviata nel mese di luglio scorso per l'acquisizione dai gestori degli impianti di smaltimento, di notizie sul-
La sede dell’Arpab di Potenza
la permanenza dei requisiti tecnici per l'esercizio della funzione di discarica, sull’integrità dei perimetri degli impianti e sulla inesistenza di accessi non autorizzati. La situazione che si registra per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti - ha continuato Macchia - contemporaneamente alle azioni definite con il presidente Lacorazza per l’adeguamento del Piano Provinciale rifiuti, ci impone
di predisporre verifiche in loco e periodiche al fine di assicurare la correttezza del sistema dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Potenza». Il passo successivo - così come è stato annunciato al termine dell’incontro che si è svolto ieri - è quello di realizzare una mappa di discariche abusive insistenti nel nostro territorio. Di qui la preziosa collaborazione di strumenti, mezzi e personale dell'Arpab».
mento delle gallerie del secondo macrolotto, nel tratto compreso tra Padula e Lauria ma senza cedere sui diritti fondamentali» La richiesta di passare a una nuova turnazione era stata avanzata dal sindacato per imprimere un’accelerazione ai lavori di completamento della Salerno Reggio Calabria, al fine di ridurre i disagi ai tanti utenti dell’A3. La nuova trattativa, nell’intenzione di predisporre una turnazione “rafforzata” dovrebbe consentire l’assunzione di ulteriori maestranze. Sperando che si andranno ad intercettare e a preferire le risorse umane locali, che hanno già consolidato un’adeguata “esperienza e professionalità” in questo campo, e possono contribuire positivamente alla realizzazione della grande opera infrastrutturale che avrà sicuramente ricadute positive per l’intero territorio.
Dopo di lui è intervenuto il senatore Egidio Digilio, che ha toccato diversi temi: «Quello che manca tra i nostri governanti in regione è la sincerità, così come è venuto a mancare un modello di sviluppo, un progetto fallito, ma il problema è che loro non si sono resi conto di tutto ciò, e quindi continuano a riproporre un De Filippo-bis o vecchi nomi che non ci interessano più».
Poi l'appello finale: «Con questi personaggi la Lucania non va avanti, bisogna votare tra sei mesi secondo coscienza, per dare una speranza ed un cambiamento radicale». La serata è poi continuata con la degustazione di prodotti tipici e la musica di Dj Domy, il tutto a cura della locale sezione del Pdl di Vietri. Claudio Buono
Basilicata bucata: denuncia dei Verdi Manca il “Piano cava” della Basilicata SONO oltre 80 le cave in funzione nella nostra regione e non esiste un esatto censimento di quelle abbandonate. Per regolarne la gestione si ricorre a un regio decreto del 1927 (ricordo che all’epoca si potevano sfruttare le risorse del suolo al di fuori di qualsiasi considerazione territoriale, ambientale o paesaggistica). Oggi, nel terzo millennio, la Basilicata non possiede un “Piano Cave” e, quello che è ancor più paradossale, le tariffe di concessione sono “gratuite” nella nostra regione , a fronte di un giro di affari milionario. E’ la situazione denunciata da Mario Nicola Di Dio, dei Verdi di Basilicata. «Un panorama che illustra il Far West delle cave e riflette un preoccupante stato di caos e arretratezza amministrativa ed il degrado del territorio lucano». In cima a tutti Di Dio ricorda tre “mostri” : la cava che sta , sempre di più, degradando il paesaggio del “Pantano di Pignola”, le cave aperte nei pressi del Comune di Balvano (in questi giorni aspramente criticate dai cittadini del luogo), e lo “sventramento, sempre in atto, della montagna dopo il Comune di Tito sulla “Tito-Brienza”. L’aspetto cave, in Basilicata, è regolato dalla legge regionale 12/1979 , modificata dalla legge regionale 17/2005. «Questa norma - dicono i Verdi di Basilicata - dà il potere di autorizzazione alla Regione Basilicata e ai Comuni interessati. La suddetta legge regionale vieta l’apertura di una cava nelle località sottoposte a vincoli paesaggistici, archeologici e dei beni culturali. La stessa prevede opere di recupero quasi mai attuate e, inoltre, non prevede nessuna garanzia economica per aprire la stessa. Per le inosservanze delle prescrizioni, pensate, è prevista un’ammenda di 100 euro. Dovunque si paga per la concessione e i canoni vanno da 0,10 euro a metro cubo in Campania ai 3,33 euro al metro cubo in Friuli. In Basilicata la concessione è gratuita e il quantitativo estratto non è conosciuto da nessuno . Questi sono i dati co-
Una cava
nosciuti. Molto interessante sarebbe fare una indagine approfondita , magari, per scoprire aperture illegali o abusive di cave e, magari, quelle non a norma. L’assenza del “Piano Cave” ha come conseguenza di determinare una enorme discrezionalità in chi deve autorizzare le nuove cave e nel controllo sia della gestione della cava stessa che del territorio . E’ qui che si fa sentire tutto il peso delle imprese scavatrici sulle amministrazioni. Insomma , da un lato, costi esigui delle attività estrattive nelle cave a beneficio di pochi privilegiati che, per questa ragione, hanno un elevatissimo guadagno e , dall’ altro lato, danni enormi all’ambiente e alla collettività».
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24 Ore in Basilicata 21
Martedì 15 settembre 2009
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Martedì 15 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
L’avvio del nuovo anno scolastico dal punto di vista dei precari in presidio da giorni
Prima campanella tra proteste «Nei prossimi tre anni saranno a rischio circa 3.000 posti di lavoro» UN NUOVO anno scolastico iniziato sotto il segno delle proteste, sia quelle dei precari della scuola sia quelle dei genitori. Alcuni insegnati che aderiscono al Comitato precari scuola di Potenza, infatti, si sono incatenati ai cancelli del liceo scientifico “Galileo Galilei”, mentre ad Anzi nessun alunno è entrato. Per raccontare questo primo giorno di scuola, il Quotidiano si è rivolto a chi ieri mattina è rimasto fuori: i precari, quelli che quest’anno - per effetto della Riforma Gelmini - resteranno senza il loro lavoro. AL SUONO della campanella qualcuno, ieri mattina, a scuola non è proprio entrato. In 1.047, per l'esattezza: 727 docenti, 270 impiegati del personale ATA, 50 dei cosiddetti “insegnanti di sostegno”. Questi i numeri del precariato della scuola in Basilicata organizzatosi, come accade in tutta la penisola in questi giorni, in presidi permanenti, come quello di piazza Mario Pagano. Lo scopo è quello di «difendere i posti di lavoro che in tre anni si perderanno in regione, manifestare contro l'aumento del numero degli alunni per classe e difendere la qualità della didattica che, anche a seguito dei tagli alle cattedre degli insegnanti di sostegno, inevitabilmente andrà persa», dicono i diretti interessati. In piazza ieri pomeriggio, dopo l'incontro con il sostituto del Prefetto, il malcontento dei manifestanti era evidente. Ancora vaghe le promesse degli enti che si rimpallano responsabilità tra Comuni e Province, scarso l'appoggio di chi è parte integrante del mondo della scuola e di chi, genitori per primi, dovrebbe avere a cuore la questione della didattica e della qualità dell'insegnamento. Ma la protesta, giurano i precari, non si fermerà. «Continueremo a manifestare dice Patrizia Carlucci, insegnante precaria da sei anni - e di certo non ci accontenteremo delle proposte del ministro, non ultima quella del
contratto di disponibilità che altro non è se non quel sussidio di disoccupazione che comunque già percepivamo». In ballo ci sono anche i sacrifici fatti nel tempo: «stiamo parlando di gente che per quindici, venti anni è stata al servizio della scuola, strattonata anche nei più impensabili istituti di montagna e che, ora, si ritrova a casa senza niente», aggiunge la signora Patrizia. Sul tavolo i fogli per la raccolta delle firme e i volantini da distribuire ai passanti. «Raccogliamo adesioni per promuovere la controriforma al decreto Gelmini spiega Donatina Vodola che è precaria dal 1983 - chiediamo a tutti un sostegno attivo alla nostra piattaforma di lotta». A protestare anche i rappresentanti del personale Ata, rimpiazzati quest'anno dagli ex Lsu . «Gli ex lavoratori socialmente utili dovrebbero essere utilizzati negli orari extra scolastici dice Sandra - ma i dirigenti degli istituti non si attengono a queste direttive e finiscono per far coprire loro quelle ore di lavoro che invece spetterebbero a noi che, purtroppo, abbiamo perso il nostro posto di lavoro». Una guerra tra poveri che si muove nell'indifferenza più generale. «E' incredibile - sbotta Vincenzo, altro precario Ata - la scuola è una delle più grandi aziende italiane e nessun riesce a mobilitarsi per
Incontro del Pd sulla scuola
De Filippo: «Il mio impegno»
La protesta dei precari (Foto Andrea Mattiacci)
salvarla; neppure i genitori che dovrebbero avere più interesse affinché la scuola rimanga pubblica e che ai propri figli vengano garantiti certi livelli di apprendimento e qualità dei servizi. Lo stesso si può dire del comportamento di chi nelle scuole ha un contratto regolare, dovrebbero preoccuparsi anche loro del futuro che li attende. Tra il 2009 ed il 2012 saranno licenziati 3000 precari e, mi piacerebbe tanto sapere, in una regione come la nostra, chi rimarrà a lavorare nelle
GLI INTERVENTI
DISAGI IN CITTA’
Riportare la serenità «Piena emergenza» LA PARTENZA del nuovo anno scolastico ha visto l'aggravarsi del problema del precariato, a seguito dei tagli che stanno interessando il settore e che solo in parte dipendono da fattori demografici. La verità più inquietante è che l'istruzione pubblica è falcidiata da un continuo ridimensionamento delle risorse incompatibile per un paese moderno ed europeo come l'Italia. Di fronte a un'emergenza di questa portata, chiedono al Governo e alle Regioni di interrompere questa spirale perversa che mette “fuori mercato” il nostro Paese e lo condanna all'emarginazione economica e sociale. Far mancare i fondi per un settore che è direttamente legato allo sviluppo, alla competitività e alla crescita civile e democratica è una scelta inopinata sul piano economico e sciagurata sul piano sociale poiché fa solo il gioco dei privati e di chi immagina un modello sociale in favore dei ricchi e che condanna all'emarginazione il resto della società: proprio quello che il sindacato deve impedire. Perciò occorre fare ogni sforzo per riportare serenità nella scuola italiana e alle famiglie perché contribuiscano a formare le intelligenze e dei buoni cittadini. Ed è grazie alla mobilitazione del sindacato e della UIL Scuola che qualche spiraglio comincia ad aprirsi, come l'approvazione dell'ultimo decreto che introduce una norma importante sui precari. Non è la soluzione del problema, ma un passo avanti per evitare che più di 20 mila persone , di cui oltre mille in Basilicata, rimangano senza lavoro e senza reddito. A ciò va aggiunto un intervento urgente e significativo da parte della Regione che deve individuare altre risorse in modo da sostenere attivamente i precari che rimangono senza reddito. UIL e la UIL Scuola
scuole». Diverse le iniziative previste nei prossimi giorni: oggi volantinaggio e sensibilizzazione presso l’Istituto comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza e domani sarà indetta una giornata di mobilitazione in difesa della scuola pubblica: alle 8 presidio-conferenza stampa davanti all’Istituto Alberghiero di Potenza e alle 17 manifestazione festosa dei precari in piazza Mario Pagano. Anna Musacchio
IL presidente De Filippo ribadisce il proprio personale impegno nella soluzione della “vertenza” precari della scuola, per quelle che sono le proprie competenze. «Nei prossimi giorni incontrerò i presidenti delle due Province, i sindacati e affronterò la questione nella Conferenza Stato-Regioni», ha assicurato nel corso della riunione di partito convocata ad hoc per affrontare le questioni della scuola, a cui hanno partecipato anche il segretario del Pd, Erminio Restaino e il segretario cittadino del Pd di Potenza, Giampaolo Carretta. Oltre alla questione precari una lunga riflessione c’è stata pure sul tema più generale dell’offerta didattica.
IL NUOVO anno scolastico si apre sotto il peso di gravi incognite che concernono la funzionalità, la didattica, l’organizzazione. La scuola che riapre i battenti è una scuola in piena emergenza, con sedi soppresse, organici falcidiati, operatori disorientati, servizi ridotti. Le scelte dissennatee scriteriatedel governohanno colpitoal cuore la realtà educativa del Paese e, in primo luogo, delle aree più deboli e più povere, menomando il diritto al lavoro di tantissimi operatori precari e il diritto allo studio di ancora più numerosi ragazzi e gettando le famiglie nell’incertezza e nella confusione. Ma, proprio perché la ripresa delle lezioni avviene in un clima tanto appesantito, è il momento che si uniscano le forze e si incrocino le responsabilità di tutti, operatori e dirigenti scolastici, famiglie e istituzioni, per fermare e invertire il processo di involuzione, per contrapporre alla logica dello smantellamento delle strutture un disegno di integrazione educativa, per rispondere ai rischi di disarticolazione con uno sforzo coordinato di razionalità e di efficienza, a cominciare dai servizi logistici e di trasporto, che non possono essere lasciati all’improvvisazione dei singoli istituti. Soprattutto nelle realtà urbane più importanti, dove il tempo scuola è un fattore di riferimento fondamentale della vita cittadina. La scuola va tutelata. Ma, se è questo il patrimonio collettivo più importante di una comunità, tutti devono fare la loro parte. In questi mesi la mobilitazione per difendere la scuola lucana si è giovata della perfetta sinergia di sindacati della scuola e istituzioni locali. Tommaso Samela capogruppo consiliare del Pd alla Provincia
Troppi lavori all’apertura delle scuole POTENZA nel giorno di riapertura della scuola si è svegliata in preda al caos. Tante le lamentele di cittadini rimasti intrappolati nel traffico. I lavori pubblici che sarebbero dovuti durare due anni non sono ancora terminati, non è statocomunicato il giorno di chiusura dei cantieri e le deviazioni previste per la circolazione dei veicoli hanno prodotto ingorghi e lunghe file. Macchia Romana, via del Gallitello, viale dell'Unicef, rione Murate, via Vaccaro, Poggi Tre Galli, le zone più percorse dagli automezzi si sono intasate con enormi disagi per i cittadini. Il sindaco dovrebbe prendere atto delle numerose delusioni che sta facendo incassare ai suoi concittadini. Per quel poco di positivo che si è fatto molto altro ancora non è stato realizzato. La montagna ha partorito il topolino: è stato nuovamente ripristinato il doppio senso di marcia a rione Murate, ma il quartiere è praticamente ostaggio del consistente trafficoche si crea in via Vaccaro e in viale dell'Unicef. viale Dante è nuovamente ripercorribile dai mezzi pesanti. Con il senso unico a Murate era stato istituito il divieto per camion ed autobus extraurbani, ma una volta ripristinato il doppio senso di circolazione fino alla rotatoria che porta al ponte Musmeci sarebbe auspicabile venisse ristabilita la vecchia disposizione per alleggerire la circolazione in viale Dante, dove i numerosi pullman extraurbani contribuiscono a rendere ancora più insostenibile la situazione. Per evitare il problema avevamo proposto di creare un parcheggio all'ingresso della città dove far sostare i pullman. Da anni si conosce la criticità e nonostante le numerose proposte anche dei cittadini, niente si è fatto. All'apertura dell'anno scolastico i cit-
tadini hanno incassato una delusione dopo l'altra. Anche per quanto riguarda i presidi scolastici. Senza essere avvisati con il giusto anticipo, molti genitori sono stati sorpresi dalla chiusura della succursale di via Leoncavallo, altri, invece, sono stati delusi dalla mancata apertura della scuola elementare di Bucaletto. Pur essendoci una forte richiesta di asili nido, inoltre, il comune non riesce ad istituire nessuna nuova sezione. Chi aveva fatto richiesta per l'apertura di un asilo nido in viale Dante da oltre un anno aspetta perché le lungaggini burocratiche tengono ancora fermo il progetto. Ci auguriamo che appena insediati tutti gli organi consiliari e le commissioni, che non abbiamo ancora costituito conquistando tra i comuni italiani il primato per il ritardo, si possa discutere di queste problematiche con i funzionari ed i responsabili amministrativi. Giuseppe Molinari coordinatore dei gruppi di opposizione consiglio comunale
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Potenza
Un accordo sarà siglato domani tra la Confcommercio e i rappresentanti del Montenegro
La regione punta ai Balcani Previsti scambi commerciali e turistici tra le imprese dei due paesi E SE si prendessero in considerazione i Balcani e lo stato di Montenegro per lo sviluppo commerciale-turistico della regione? Sembra questa la linea individuata dalla Confcommercio Basilicata che, sulla scia dei nuovi interessi che Montenegro sta attirando nel panorama europeo in cui si appresta ad entrare, non vuole perdere terreno ma piuttosto giocare d'anticipo. Un primo ma fondamentale passo per una collaborazione con i Balcani. Grande, quindi, l'attesa per la firma dell'accordo tra la Confcommercio Basilicata e la Camera di Commercio dello Stato del Montenegro che avverrà nell'incontro che si terrà domani alle 16 presso il centro direzionale “Abitare Franco”in contrada Riofreddo, dal tema “I Balcani: il Montenegro opportunità di scambi commerciali”. Alla presenza di numerose autorità e di una delegazione di imprenditori, il presidente Fausto De Mare e il vicepresidente Ivan Savelji sigleranno il primo punto per quella che potrebbe diventare una crescente collaborazione per scambi commerciali e turistici tra le imprese balcaniche e quelle lucane. Un'azione che trova consensi negli organi regionali con l'accoglienza della delegazione del Montenegro presso la sala del Consiglio Regionale, dal presidente Prospero De Franchi che porterà anche il saluto del presidente della Regione, Vito De Filippo, impegnato fuori regioni per importanti impegni istituzionali. Impresa e commercio, solo due dei settori che potrebbero trovare nuovi sbocchi nei vicini Balcani, individuando come punto di snodo lo Stato di Montenegro perle comunicazioni con le attività commerciali del Mare del Nord. Ma soprattutto turismo, quel turismo che per i montenegrini è, da sempre, cuore dell'economia mentre per la Regione Basilicata potrebbe divenire una fondamentale occasione di crescita. Una scelta mirata su uno stato particolare, perché in una logica di sviluppo lo stato di Montenegro si mostra «comeun'area territoriale dove la dimensione della micro-medio economia di mercato è tale da poter permettere alle imprese lucane di esprimere le loro migliori capacità imprenditoriali». Come ha affermato il presidente della Confcommercio di Potenza, Fausto De Mare: «Se il nostro governo regionale ha deciso di proiettare la Basilicata nello scenario turistico, non possiamo noi piccole e medie imprese esimerci dal compiere adeguate azioni economiche e di investimento che siano da supporto e che vadano nella stessa direzione. Non si può considerare l'internazionalizzazione riservata alle grandi compagnie, ma parte integrante del percorso di crescita delle piccole e medie imprese perché solo in questo modo, forse, po-
LE ORIGINI La sede della Regione Basilicata
tremmo risanare anche il nostro PIL. L'accordo con lo stato del Montenegro, costituisce il primo passo per conquistare nuove fette di mercato ed individuare nuove direttrici per uno sviluppo reale del territorio che veda protagoni-
ste la nostra cultura, i nostri prodotti, le nostre capacità commerciali ed imprenditoriali». Prevista la partecipazione dell'ambasciatore del Montenegro Darko Uskokovic, dell'assessore regionale all'attività produttive, Gen-
Bibliomediateca: edificio all’avanguardia ECOSOSTENIBILITA’, risparmio e sicurezza. Si muoverà su questi tre pilastri la scuola del futuro targata Provincia di Potenza. Una scuola concepita per rispondere alle attuali esigenze non solo in termini di economicità, ma anche di sostenibilità ambientale. E un esempio di un nuovo modo di concepire gli edifici pubblici sarà la bibliomediateca provinciale il cui progetto è stato presentato ieri mattina. Oltre al dirigente Enrico Spera, erano presenti il presidente della Provincia Piero Lacorazza, l'assessore all'Edilizia scolastica, Rosaria Vicino e il vicepresidente della giunta e assessore con delega all'Ambiente, Massimo Macchia. L'opera costerà circa 6.500.000 euro e sarà un edificio unico nel suo genere a Potenza: sorgerà nei pressi dell'ex ospedale San Carlo e avrà un volume proteso verso l'alto, una sorta di torre d'ingresso alla città. Concepita con le tecniche antisismiche più avanzate, permetterà, una volta costruita, un risparmio energetico notevole perché, ha spiegato Spera: «la struttura dell'edificio permetterà una naturale difesa dal caldo in estate e un buon isolamento dal freddo in inverno». L'uso di pannelli solari integrati sul tetto, inoltre, permetterà la produzione di acqua calda. Un edificio concepito, dunque, non solo con l'obiettivo di «dotare la città di un'opera strategica per l'archivio della biblioteca provinciale», ma anche di realizzarlo tenendo conto dell'ambiente e
dell'ecosostenibilità. La presentazione del progetto è stata l'occasione per il presidente Lacorazza di parlare dell'inizio dell'anno scolastico. «Il mio pensiero va ai precari - ha detto - Noi ci sforziamo di costruire dei contenitori, ma una scuola ha bisogno anche dei contenuti. Chiediamo allo Stato di farsi carico della questione legata ai precari. Un territorio come il nostro non può permettersi 734 persone che rimangono fuori dalla scuola». «La bibliomediateca - ha poi aggiunto - è un importante esempio dell'idea di Scuola Futuro, il nuovo modello formativo che la Provincia di Potenza intende costruire sul territorio e per cui intende caratterizzarsi». L'assessore Vicino, nel suo intervento, ha invece messo in evidenza come il progetto della bibliomediateca dia attuazione alla programmazione provinciale di miglioramento e di creazione degli spazi, per rendere più adeguati i luoghi di apprendimento e favorire momenti di aggregazione. Per il vicepresidente Macchia, infine, con il progetto della bibliomediateca si esplicita una scelta di fondo dell'attuale amministrazione provinciale, ovvero la volontà di caratterizzarsi per la creazione di una vera e propria cultura dell'ambiente. Una scuola al passo con i tempi che strizza l'occhio al futuro in cui «non ci saranno solo interventi strutturali da realizzare, ha concluso Lacorazza ma processi culturali da costruire». g. r.
naro Straziuso, il direttore dell'APT Gianpiero Perri, il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale La Morte,il presidente della camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli. Francesca Gresia
Il Corridoio 8 e gli assi di trasporto viari CONOSCIUTO come accordo di stabilizzazione dei Balcani, la realizzazione del Corridoio 8 trova le sue origini nel lontano 1991, quando si individua come fondamentale un asse di trasporto vero e proprio che pone in collegamento con l'area balcanica i porti dell'Adriatico Meridionale (Bari, Brindisi e Taranto) e le Regioni del Mezzogiorno. Da sempre riconosciuto come fondamentale per lo sviluppo dell'Europa e del Mediterraneo, il corridoio potrebbe non solo svolgere un ruolo strategico a livello regionale come via di comunicazione interna tra i mercati dei Paesi balcanici, ma assumere una più ampia dimensione europea mettendo in relazione i Paesi dell'Adriatico Orientale e del Mediterraneo con quelli che si affacciano sul Mar Nero. Non solo una via di comunicazione ma anche uno strumento di integrazione economica tra queste aree geografiche favorendo lo sviluppo delle attività economico-commerciali e produttive dei paesi interessati. fra. gre.
BREVI
ACCADE IN CITTA’
Un parco in via Tirreno
E’ STATO inaugurato ieri sera, alle 19, il nuovo parco giochi di via Tirreno, intitolato alla direttrice lucana del piccolo coro dell'Antoniano di Bologna, Mariele Ventre. Prima il dovere e poi il piacere. E' stata così la giornata di ieri per i bambini che prima hanno affrontato il primo giorno di scuola e poi hanno assistito all'inaugurazione del parco giochi tutto per loro. Tanti genitori, questa volta accompagnati dai loro bambini per assistere all'apertura della “loro” struttura per il divertimento. «Il primo parco giochi del centro sud - riferisce l'ingegnere Angela Laurino - dell'ampiezza di 300 metri quadrati, realizzato per tutti i bambini, anche per i diversamente abili, senza zone differenziate». Un'opera realizzata in soli due mesi con 200 mila euro grazie a due imprese l'Ati Rugilo Costruzioni e Iec Ferrara Mario
con la supervisione del progettista Vincenzo De Gennaro. “Tempi da record” fa sapere Pino Brindisi, responsabile dell'ufficio qualità al Comune di Potenza, che ha precisato quanta importanza ha assunto la costruzione di un parco giochi in via Tirreno. «Questa struttura –ha affermato Brindisi è il completamento dell'opera di riqualificazione iniziata qui a rione Cocuzzo» e poi parla della qualità da dover portare in ogni angolo della città, «poichè quando si parla di strutture - continua - bisogna puntare alla sicurezza». Alla presenza del vescovo metropolita Agostino Superbo e del sindaco della cittadina Vito Santarsiero si è inaugurato un altro pezzo di città che entrerà nella storia potentina, con l'intento di poter dare a ogni quartiere il suo angolo di paradiso e divertimento. Enza Saluzzi
IN PROVINCIA UN concorso «illegittimo» per 5 autisti. E’ la denuncia dell’Ugl. «I fatti - spiegano Tancredi e Manico - risalgono al 7 maggio 2009, nel momento in cui il dirigente del settore personale era assente ed altro personale subordinato, in sostituzione dello stesso dirigente, adottava la determinazione n. 1654 del 7 Maggio 2009, avviando la procedura e il bando concorsuale per n. 5 posti di autista. Le violazioni che di fatto rendono nullo l’intera procedura, sono accompagnate da ulteriori gravi irregolarità quali: 1) aver previsto, tra gli elementi essenziali di partecipazione al concorso il mero possesso di “patente C o D”, senza distinzione alcuna tra il valore dei due titoli, attribuendo addirittura lo stesso punteggio; 2) aver il Dirigente della Provincia di Potenza, o chi per esso, operato senza tener conto delle vigenti normative sulla qualificazione dei conducenti in materia di CQC – (carta di qualificazione del conducente), nel rispetto del D.M. del 7 febbraio 2007; 3) non aver specificato nel bando se i periodi lavorativi, già svolti nella P. A. a titolo di collaborazione con staff politico, scaturenti da vincolo fiduciario presso gli organi politici ed attuati ai sensi dell’art. 90 del T.U.E.L., siano o meno da considerare valutabili ai fini del punteggio finale».
INCONTRO ALLA FIGC L'ASSESSORE allo Sport Gaetano Sabatella ha assicurato «l'impegno dell'amministrazione comunale per far sì che insieme alla giunta si possano esaminare le problematiche emerse, proponendo prima e trovando poi soluzioni pienamente condivise». Lo ha fatto nel corso di una riunione svoltasi presso la sede della Figc in viale del Basento, alla quale hanno preso parte i rappresentati regionali e provinciali della Figc Divisione “Calcio a 5”, e quelli delle società che praticano in città questo popolarissimo sport.
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Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”
Se stasera guido io bevo analcolico
L’anfora dell’Udi a Palazzo di città
Allo Stabile un convegno dell’Unione italiana ciechi
ANCHE nellle piazze del capoluogo il prossimo 27 settembre si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo ed il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia.
VENERDÌ 18 settembre a piazza Duca della Verdura si terrà un nuovo appuntamento con la campagna di sensibilizzazione “Se stasera guido io bevo analcolico”,progetto “ l’Altra notte ”, giunto alla seconda edizione e promosso dall'assessorato alle Politiche e servizi sociali, Politiche contro la droga e l’alcolismo, dall'Asp - Azienda sanitaria locale di Potenza - Ser.T, dalla Regione Basilicata, dalla cooperativa sociale Iskra e dal Cestrim. Il progetto mira a supportare, accompagnare e consolidare i processi di rinnovamento delle politiche sociali a favore degli adolescenti e dei giovani in un’ottica di stretto raccordo tra livello istituzionale pubblico, privato.
L’ANFORA della staffetta organizzata dall’Udi (Unione donne di Italia) e portatat a Potenza da Telefono donna sarà esposta nell’atrio di Palazzo di città per l’intera settimana. Nell’anfora - oggetto della staffetta che sta attraversando l’Italia nei luoghi simbolo della violenza contro le donne e della mobilitazione contro il fenomeno - si potranno inserire messaggi, fotografie, denunce, testimonianze sul tema. L’anfora (simbolo storicamente femminile, di lavoro e fertilità) sarà poi portata a Roma il 3 ottobre, in occasione di una delle manifestazioni nazionali di preparazione alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.
SI terrà il prossimo 19 settembre, alle 17.30 al teatro Stabile, il convegno organizzato dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, un convegno sul tema “Opportunità, sogni e prospettive future”. Al dibattito - moderato dalla giornalista Antonella Pallante - parteciperanno, tra gli altri, Frncesco Schiavone, maria Buoncristiano, Vito Santarsiero, Piero Lacorazza e Vito De Filippo. A seguire "Il Settantesimo", spettacolo di teatro e danza; mentre alle 21.30 è previsto il concerto “Parole e musica” con il maestro Fernando Russo e il soprano Anna Varriale
NEI SECOLI FEDELE
PROBLEMI DAI RIONI
I cittadini di rione Betlemme e i loro disservizi
Reparti schierati per la visita del generale Cipoletta
IL generale di Brigata, Mauro Cipoletta, ha fatto vista ieri al comando provinciale dei carabinieri di Potenza. Nella sede del Comando provinciale di via Pretoria, il colonnello Domenico Pagano ha illustrato nel corso di un breafing la realtà istituzionale ed operativa in cui si trova ad operare il comando provinciale di stanza nel capoluogo. I generale Cipolletta, dopo aver salutato i carabinieri presenti in sede, ha anche visitato la struttura che ospita l'arma territoriale ormai da lungo tempo e che costituisce per l'intera cittadinanza sicuro punto di riferimento. Il comandante della Legione carabinieri “Basilicata” si è così reso conto della realtà operativa e degli obiettivi che si vanno perseguendo. Al termine l'ufficiale generale ha rinnovato il proprio personale impegno per il miglioramento dell'efficienza dei reparti dipendenti.
CRESCE l'attesa nella comunità del rione Betlemme per l'assemblea generale che avrà luogo sabato 19 settembre presso i locali del comune di Sant'Antonio La Macchia alle 15.30 al fine di approvare il documento allegato riguardante tutte le richieste che verranno presentate al Comune di Potenza. Il comitato di quartiere di Betlemme presieduto da Gaetano Michele Vignola, il cui direttivo è composto da Sergio Abriola, Carmela Macrifugi, Francesco Sileo, Emilia Tramutola, Maria Garramone, Rosa Anna Paternoster, Vincenzo Sileo, Rocco Antonio Fusillo, Salvatore Romaniello e Michele Tancredi chiede la partecipazione dei cittadini alla riunione di sabato, vista la discussione di alcuni problemi e delle aspirazioni degli abitanti del rione. I rappresentanti intendono condividere l'azione politica, il metodo di partecipazione alla vita democratica e altri problemi interni alla comunità rionale, tenendo fede alla vocazione apolitica che da sempre ha contraddistinto l'impegno del comitato. La circoscrizione di Betlemme comprende le seguenti vie e contrade: contrada Canale, contrada Sant'Antonio La Macchia, contrada Tiera Tufaroli, via Maestri del Lavoro, via San Vincenzo Dè Paoli, via della Chianchetta, via Appia dall'incrocio di rione Lucania fino al termine della suddetta strada, contrada costa della Gaveta, contrada Tiera di Vaglio, via Louis Braille, via Ponte Nove Luci, via dei Mille e via Trentacarlini. Tanti i problemi che verranno affrontati alla presenza del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e di alcuni assessori comunali, dal degrado del campetto da gioco di via Maestri del Lavoro, alla disinfestazione, ritenuta insufficiente dai cittadini di Betlemme, che chiedono l'istituzione di calendari da far conoscere agli abitanti, fino alla mancanza d'illuminazione pubblica che riguarda prevalentemente contrada Canale e Tufaroli dove manca del tutto, e deve essere completata nella zona che dalla Croce rossa di Sant'Antonio La Macchia scende in via Giovanni XXIII, nella parte della complanare sud dove ha sede la struttura psichiatrica. Ma i problemi sono altri, vedi quello spinoso della raccolta differenziata che manca a Tiera Tufaroli, che secondo gli abitanti insufficiente a Tiera di Vaglio, Masseria Romaniello e alcune aree di Costa della Gavetta, carenze igieniche sono state riscontrate nelle vie Chianchetta e San Vincenzo Dè Paoli, dove manca l'operatore ecologico e la potatura degli alberi. Sempre secondo il direttivo va migliorato il servizio di trasporto pubblico con il prolungamento della linea Cotrab numero 4 e 5 sul complanare est fino a Varco d'Izzo, nei pressi del ristorante Il Capretto, conti-
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Vigili del fuoco
115
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0971 419111
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Polizia Municipale 0971 415754 - 46507 Polizia stradale Trenitalia
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Fondazione Antiusura
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Esercito 0971 444819 Avis 0971 442991 Aias 0971 45090 Difensore civico reg. 0971 415150 Federconsumatori 0971 34444 Adoconsum 0971411144 Adoc Basilicata 0971 46393 Acu (Ass. cons. utenti) 097122308 Cif (Centro it. femminile) 0971 69169 Telefono Amico 199 284 284 Telefono Azzurro 0971 19696 Telefono Donna 0971 55551
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0971 668111 0971 417111 0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso
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Sala 1 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 Il cattivo tenente 17.30 - 19.30 - 22 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Drag me to hell 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Ricatto d’amore 17.30- 19.30 - 21.40
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Il grande sogno QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.
nuando sulla strada provinciale ex statale 7 Tiera di Vaglio fino al bivio di Tiera Tufaroli e ritorno, dando la possibilità di servire la struttura Prometeo sul complanare ovest. I problemi del quartiere si estendono in altre direzioni, vedi quelle relative alla mancanza di punti di aggregazione per giovani e anziani, alla viabilità da migliorare in tante zone, vedi Costa della Gaveta, dove sarebbe opportuno creare un'area di sosta. D'inverno gli inquilini non riuscendo a raggiungere le proprie abitazioni lascerebbero le autovetture ai margini della strada ostruendo il passaggio dello spartineve, altre aree, necessiterebbero di maggiore attenzione da parte del Comune, vedi quella di Tiera di Vaglio, Tiera Tufaroli e via della Chianchetta. Il direttivo nella riunione di sabato esaminerà le questioni relative alla rete di metanizzazione, che vede completamente sprovviste le contrade Tiera di Vaglio, Tiera Tufaroli e i Piani del Mattino, mentre a Costa della Gaveta è ferma nei pressi della ditta Addesio. A Sant'Antonio La Macchia tale servizio è assente. Anche il completamento della rete fognaria sarà al centro della riunione visto che alcune zone sarebbero sprovviste, vedi Costa della Gaveta, Tiera Tufaroli, Tiera di Vaglio e Sant'Antonio La Macchia. Da tempo il direttivo ha chiesto, con risultati negativi un confronto con i residenti di via Ponte Nove Luci. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. EMILIA per il suo quarantesimo compleanno. Dal marito, dalla figlia e dalla redazione del “Quotidiano”
ELIA LEONE per la felicità di mamma Melina, papà Angelo e i due fratellini
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NICOLA è un giovane poliziotto che ama il teatro. Laura è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968 e i suoi rivolgimenti.
Il cattivo tenente UN tenente della polizia di New York è alla ricerca di due teppisti che hanno violentato una suora in chiesa.
G.I.Joe I G.I. Joe sono una squadra anti-terrorismo composta da un gruppo di veterani militari. Tra testate nucleari e tute high-tech dotate di acceleratori, il film è una festa di effetti speciali e scene d’azione.
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Alcuni momenti della cerimonia di ieri
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Martedì 15 settembre 2009
APPUNTAMENTI
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26 Anzi Come preannunciato i genitori per protesta non hanno portato i figli a scuola
E gli studenti non entrano in aula Il nodo è la decisione di negare il tempo prolungato a tutti i 28 alunni ANZI - La campanella è suonata, ma come preannunciato nei giorni scorsi, nessuno degli alunni della scuola dell'obbligo è entrato in classe per espressa volontà dei genitori, che hanno così inteso protestare contro l'inopinata decisione dell'Ufficio scolastico regionale di dividere i 28 alunni della prima classe della scuola secondaria di primo grado (ovvero la media) presso il plesso di Anzi (tra cui alcuni necessitano del sostegno) in una classe col tempo prolungato ed in un' altra a tempo normale, ovvero in una classe di serie A con una discreta qualità dell'istruzione ed in un'altra di serie B, dequalificata dal punto di vista didattico, con un numero ridotto di alunni e addirittura ben 3 insegnanti di lettere a 3 ore cadauno, quando in una siffatta tipologia didattica (tempo normale) occorrono 5 ore d'insegnamento d'italiano, 2 di storia e 2 di geografia, quindi per ognuna di queste singole materie saranno necessari ben 2 docenti. A ciò è da aggiungere l'aggravio di costi per il trasporto scolastico per il Comune che determinerà questa nuova organizzazione scolastica perché, in virtù della presenza di insediamenti abitativi alla frazione San Donato e nelle
Avigliano, al via tra i problemi
case sparse delle contrade rurali di Anzi, quotidianamente sarà necessario attivare corse di scuolabus, oltre che la mattina ed all'uscita delle 16.30, anche alle 13.30 La protesta proseguirà ad oltranza anche nei prossimi giorni, con l'astensione dalle lezioni sia degli
alunni della primaria che di quelli della secondaria inferiore. Per oggi, a partire dalle 9.30, è previsto un sit-in di protesta davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale in via Di Giura a Potenza, al quale parteciperanno una folta rappresentanza di genitori, alunni ed
amministratori comunali. Per solidarietà nei confronti della lotta di alunni e genitori della scuola dell'obbligo di Anzi, è stato anche deciso di posticipare l'apertura della scuola comunale paritaria dell'Infanzia “G. Bonomo”. Le lezioni riprenderanno il prossimo 20 settembre.
Avigliano – La situazione dell’Istituto professionale che sembra sbloccarsi, quella delle scuole per l’infanzia che invece continua a creare problemi. E poi la situazione degli insegnanti, alle prese con il caos provocato dalla riforma Gelmini. Benvenuti al nuovo anno scolastico. Un saluto che, agli studenti del comune di Avigliano, viene rivolto dall’amministrazione comunale, nello specifico dal sindaco Domenico Tripaldi e dall’assessore alla Pubblica (aggettivo che ad Avigliano ancora, opportunamente, fa parte della intestazione della delega) istruzione Antonio Pace. Un saluto che è anche un commiato, visto che, a due terzi dell’anno scolastico, Avigliano andrà alle urne per rinnovare il suo consiglio comunale, e certamente, per raggiunto limite di mandati, Tripaldi non sarà più sindaco. «L’apertura dell’anno 20092010 – affermano Tripaldi e Pace nel loro indirizzo di saluto - avviene in un momento di particolare tensione per la scuola italiana, a causa di provvedimenti di finanza pubblica che hanno comportato una drastica riduzione degli organici, con gravi conseguenze soprattutto per i docenti, la cui condizio-
A Pietragalla tutto regolare PIETRAGALLA - A Pietragalla l'inizio ufficiale dell'anno scolastico 2009/2010 è avvenuto ieri mattina e sul vasto territorio comunale le scuole locali sono distribuite in varie località: oltre alla sede principale di Pietragalla dove è ubicato in via San Demetrio l'istituto comprensivo scolastico, le altre sedi sono presenti rispettivamente nelle frazioni Lolla, Cappelluccia e San Giorgio. In occasione dell'avvio del nuovo anno scolastico il capogruppo della lista civica "Vivere Pietragalla" Valentino Pepe che in seno al consiglio comunale occupa i banchi dell'opposizione, interviene «formulando i più sinceri auguri agli studenti delle scuole del Comune di Pietragalla, ai docenti, al dirigente scolastico e a tutte le componenti del mondo della scuola che
con passione, dedizione e competenza si occupano della formazione delle giovani generazioni». «Un pensiero particolare - ha proseguito l’esponente politico di minoranza - lo rivolgo alle famiglie dei ragazzi e delle ragazze, che costituiscono la prima e insostituibile agenzia educativa, unitamente alla scuola, per la crescita della società civile». Per Valentino Pepe «l’'istruzione, oltre chè un bene e un diritto fondamentale, è anche un fattore essenziale per lo sviluppo del territorio ed in tal senso risulta fondamentale, ai giorni nostri, il connubbio tra scuole e nuove tecnologie per l'apprendimento. Dunque buon lavoro per anno scolastico che si caratterizza a livello nazionale per tutta una serie di innovazioni e novità». Antonio Bevilacqua
na lavorativa, già resa “precaria” - gioco di parole nemmeno tanto sottile - dalla mancata soluzione di questioni legate al complesso sistema di reclutamento, risulta oggi compromessa e resa maggiormente negativa a causa della congiuntura economica che vive il nostro Paese». Il riproporsi, «con ciclica regolarità, di dibatti e polemiche sulla scuola italiana, tuttavia, non deve far distogliere lo sguardo dai principali destinatari dei servizi scolastici, gli studenti, e dalla missione fondamentale della scuola, quella di fornire istruzione contribuendo alla crescita culturale delle giovani generazioni. Per realizzare al meglio questo obbiettivo, è necessario l’impegno delle amministrazioni pubbliche, e in particolare quello, determinante, dei Comuni, ai quali sono attribuiti compiti connessi all’istruzione dell’infanzia e a quella primaria di primo e secondo grado, con specifico riferimento all’edilizia scolastica e ai servizi alla persona». Ed è su quest’ultimo aspetto che si soffermano sindaco ed assessore, sottolineando l’impegno dell’amministrazione comunale nel garantire il diritto all’ studio, secondo quanto previsto dall’articolo della Costituzione: «L’amministrazione comunale di Avigliano è impegnata a migliorare - sostengono Tripaldi e Pace - la qualità delle strutture in cui hanno sede gli edifici scolastici del territorio, con interventi di ammodernamento e di adeguamento alle normative che, in anni recenti, hanno elevato gli standard edilizi a tutela della sicurezza dei fruitori delle strutture». «Nel momento in cui l’anno scolastico prende l’avvio concludono il sindaco e l’assessore alla pubblica istruzione - alcuni interventi sono ancora in corso di realizzazione, e se ciò comporterà qualche sacrificio per gli alunni e per il personale scolastico docente e non docente, in breve si potrà disporre di strutture in grado di offrire, a quanti in vario titolo operino nel mondo della scuola, ambienti moderni ed accoglienti, idonei a favorire lo sviluppo delle potenzialità degli studenti». Giancarlo Tedeschi
Pietragalla Il raccolto si prospetta buono grazie alle condizioni climatiche della stagione
Ancora pochi giorni e parte la vendemmia PIETRAGALLA - Tra pochissimi giorni comincia la campagna vitinicola 2009 e la vendemmia di quest'anno si prospetta relativamente abbondante. Infatti le favorevoli condizioni meteorologiche dello scorso inverno e della passata primavera grazie alla presenza di pioggie abbondanti e con temperature relativamente basse, hanno favoriscono una produzione di apprezzabile entità per questa stagione. Nel comprensorio pietragallese gli agri-
coltori locali si stanno ovviamente già preparando per l'attività della vendemmia che tra pochi giorni prenderà il via, rimettendo a nuovo tutti gli oggetti e i siti che verranno utilizzati per la fermentazione del mosto e la conseguente produzione del vino. Sul vasto ed eterogeneo territorio locale è previsto un prodotto di elevata qualità, un vino cioè caratterizzato da una intensa colorazione scura e con una gradazione non disprezzabile mentre la
quantità si attesterà su valori comunque significativi. Secondo alcuni agricoltori della zona se in questi giorni arriverà qualche pioggia ulteriore ciò consentirà una maturazione ancora più efficace e sostanziale nella fase di crescita conclusiva degli stessi acini e dei grappoli che precede la vendemmia. Il territorio pietragallese si caratterizza poi per una varietà di terreni di diversa origine e con una esposizione diversificata rispetto al sole per cui come
sempre è prevista una varietà della gamma del prodotto vitivinicolo, la quale si caratterizza per qualità variegate. Inoltre in questo centro abitato l'attività della vendemmia si caratterizza per una ambientazione tutta particolare strettamente legata cioè al luogo in cui essa avviene, vale a dire presso i palmenti, le tipiche grotte scavate nel tufo e che si snodano nel sottosuolo per molti metri e alcuni dei quali ancora oggi vengono utilizzati per la
produzione del vino. Si crea una ambientazione tutta particolare dove si riscontrano le tradizioni, gli usi e i costumi di tanti anni fa, allorquando quasi tutti i 211 palmenti venivano utilizzati per la produzione del vino. a.b.
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Martedì 15 settembre 2009
27 La vicenda di un giovane di Laurenzana, che ha deciso di cambiare indirizzo di studio
Un “nulla osta” non concesso A lezioni già iniziate ancora nessuna notizia sui necessari permessi LAURENZANA - Con l'inizio del nuovo anno scolastico, non è suonata la campanella per un giovane studente di Laurenzana, come, invece, è avvenuto per migliaia di ragazzi lucani. Iscrittosi al Liceo Scientifico “Pier Paolo Pasolini” di Potenza - sezione staccata di Laurenzana nello scorso mese di febbraio, il giovane quattordicenne laurenzanese ha deciso di cambiare indirizzo scolastico dopo aver conseguito la licenza media. «Le sue attitudini non corrispondono più al percorso didattico ed al diploma finale di un liceo scientifico - si legge nella richiesta di nulla osta presentata al Liceo Scientifico “Pasolini” dai suoi genitori lo scorso 9 settembre - mentre allo studente apparivano più congeniali il piano di studi e le materie di un istituto tecnico commerciale». A distanza di una settimana dalla presentazione della richiesta del nulla osta e con l'inizio delle attività didattiche, del certificato di trasferimento da una scuola all'altra non vi è neanche l'ombra. Non è stato ancora rilasciato allo studente il nulla osta per l'iscrizione all'Istituto Tecnico Commerciale “Leonardo da Vinci” di Potenza. I genitori del giovane studente quattordicenne si sono, pertanto, rivolti a due legali per sciogliere questa intrecciata vicenda. Gli avvocati difensori, Raffaela Forliano ed Alfonso Fragomeni, hanno indirizzato una missiva al Ministro dell'Istruzione ed agli Uffici scolastici regionali e provinciali, chiedendo «il vostro intervento per impedire questa ignominia ai danni di un ragazzino e del suo futuro, questa prepotenza ai danni di genitori attenti e coscienziosi che, in caso di silenzio, ci hanno confe-
TECNICO COMMERCIALE DI BRIENZA Una collaborazione con l’Università BRIENZA - Si apre al territorio l'Istituto Tecnico Commerciale della Città di Brienza. Si è dato il via, ieri mattina, al nuovo anno scolastico con un'insolita assemblea alla presenza del dirigente dell'istituto Rocco Guerrieri, del vicesindaco Michele Margherita, del parroco, Mons. Beniamino Cirone, della direttrice del Ciofs-fp Basilicata, Maria Teresa Pellegrini e della responsabile della “Città in Gioco”, Concetta D'Elia. «Per gli Istituti Tecnici si punta ad avviare una proficua collaborazione con le Università - ha detto Guerrieri - per la realizzazione di corsi di istruzione post diploma per far acquisire nuove competenze, spendibili nel mondo del lavoro». Per il vicesindaco Margherita «anche nel Meridione ci sono delle eccellenze che formano degli esperti di tutto rispetto. Per i problemi logistici l'amministrazione farà da sponda con la Provincia al fine di risolverli in tempi celeri». Il dirigente Guerrieri annuncia che a breve partiranno i lavori per la manutenzione esterna dell'edificio. E per la “costante e qualificabile azione educativa e professionale a servizio delle crescita umane e culturale degli allievi” Guerrieri , a nome dell'intero istituto, ha donato una targa al professore Domenico Vita (sindaco di Marsico Nuovo) e al professore Pasquale Mileo che da quest'anno hanno raggiunto il traguardo della “pensione”. (an. scel.)
rito mandato di ricorrere al Tar di Basilicata. E' ingiusto che una famiglia, con entrate modeste, debba spendere i soldi per il ricorso al Tar - hanno aggiunto i due avvocati - onde ottenere che il figlio abbia diritto all'istruzione ed al titolo di studio da lui scelti, con buona pace dei diritti costituzionalmente garantiti». Gli avvocati Forliano e Fragomeni hanno fatto riferimento, per il trasferimento del ragazzo da una scuola all'altra, all'articolo 4 del R. D. n. 653 del 1925 che, così, recita in parte: «Se nel corso dell'anno scolastico, un alunno deve trasferirsi da una scuola all'altra, occorrerà presentare una domanda al dirigente scolastico della scuola in cui intende trasferirsi, spiegando i motivi della richiesta. Al dirigente scolastico della scuola fre-
quentata va, invece, presentata una domanda documentata perché rilasci il nulla osta, che è il documento da presentare alla nuova scuola per l'effettiva iscrizione. Successivamente la scuola in cui è stata effettuata la precedente iscrizione invierà tutti i documenti dell'alunno alla scuola di nuova iscrizione. Il nulla osta, se debitamente motivato, non può essere negato». I genitori dello studente laurenzanese hanno presentato la domanda al Liceo Scientifico “Pasolini” di Potenza, elencando le diverse motivazioni che hanno spinto il ragazzo ad optare per un altro istituto scolastico, ma non è bastato. La speranza è che la vicenda si concluda positivamente ed in breve tempo. Donato Pavese
A Brienza la festa del partito in vista del prossimo congresso
Il Pd secondo i tre candidati alla segreteria regionale BRIENZA - Tre mozioni a confronto. Tre candidati alla segreteria lucana del Partito Democratico. In vista del primo congresso del Pd si apre una nuova stagione politico-programmatica che strizza l'occhio sia all'Italia sia alla Basilicata. Spesso il dibattito cade però nell'antiberlusconismo. Ma con l'avvicinarsi dei congressi di circolo il Pd di Brienza nella “II Festa Democratica” inviata i “candidati segretari”Roberto Speranza (Bersani), Erminio Restaino (Franceschini) e Salvatore Adduce (Bersani) ad un faccia a faccia sulle mozioni congressuali condotto dal giornalista, Antonio Fiscella. Come deve essere il Pd della Basicata? «Un partito che discute di sé in piazza ha detto Adduce - e continua il percorso già avviato con le primarie del 2007. E' questo un patrimonio che il Pd deve sviluppare ancora di più. Vige l'esigenza della massima chiarezza di cosa sia successo in questi anni. Un tema legato al destino dell'Italia. Noi siamo insoddisfatti di come si stia rispondendo alle difficoltà del paese, alle politiche che il governo sta mettendo in atto e dei problemi concentrati nelle regioni del Mezzogiorno. Sono i problemi dell'industria che mordono la carne viva della nostra comunità. E dinanzi ad una crisi che investe la Basilicata, il governo non sta dando nessuna risposta. Proviamo a costruire un'alternati-
va. Nel 2008-09 abbiamo perso milioni di voti. Alla Camera il Pd prese 130 mila voti. Alle provinciali 62 mila voti. Molto meno del 50 per cento. Si denota la scarsità di radicamento territoriale. Ora siamo in due della mozione Bersani a presentare la candidatura regionale perché dobbiamo rompere la continuità di questi due anni nei quali si è voluto scimmiottare la politica nazionale impostata da Veltroni. Oggi la mia candidatura vuole proporre di cambiare registro per far contare di più i territori». Ma cosa non ha funzionato in Basilicata? «La società lucana vive un momento decisivo della sua storia - ha detto Speranza. in cui il momento di sviluppo è assistenziale. Urge un modello più competitivo e capace di liberare risorse. Il Pd deve capire fino in fondo qual è la sua funzione rispetto al futuro della Basilicata . E quando guardiamo ai 15 anni di governo del centrosinistra dobbiamo capire che bisogna utilizzare meglio il consenso. Un consenso che serva per creare sviluppo e qualità e innovazione. C'è stata troppa politica dove non ci doveva essere e meno politica dove ci doveva essere. Ci impegniamo a sostenere che dopo 10 anni in consiglio regionale non si è più ricandidabili. Non è un giudizio di merito delle singole persone. Ma oggi i lucani ci chiedono di cambiare. In pratica chiedono un partito con-
tentibile. Quello che sarà la Basilicata di un domani dipende dal Congresso e le primarie del 25 ottobre permettono a tutti di stare al centro della politica che deve essere una guida autorevole». Qual è il Pd che Restaino immagina per la Basilicata? «Un Pd che decide di legittimare la propria classe dirigente - ha detto Antonello Molinari per la mozione congressuale di Restaino - che si apre ad un confronto democratico con l'elettorato. Attraverso la vicenda congressuale si possono costruire percorsi di crescita per la Basilicata.
Non vogliamo un Pd che guardi troppo indietro. Il Pd è già un partito contentibile che guarda esattamente al territorio. Uno dei limiti è stata la mancata di organizzazione dei livelli territoriali. Abbiamo assistiti alle riforme istituzionali attraverso la riduzione delle Asl e la costituzione delle comunità locali. Ora è impensabile che il Pd non si organizzi per una nuova struttura interna in livelli territoriali che corrispondano alle competenze istituzionali messe in campo proprio attraverso le riforme». Angela Scelzo
Adesione Ato Rifiuti: decisioni di Laurenzana LAURENZANA - Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio comunale di Laurenzana della neo amministrazione Urga. Diversi, e di una certa importanza, sono stati gli ordini del giorno affrontati nel corso della seduta consiliare. Maggioranza e minoranza hanno dibattuto, in maniera chiara e costruttiva, sulle tematiche discusse. Come previsto nel primo punto dell'ordine del giorno nell'assise municipale, è stata approvata l'adesione all'Ato Rifiuti di Basilicata da parte del Comune di Laurenzana, con l'inserimento di due clausole di una certa rilevanza, ovvero di conoscere le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti e di poter uscire legalmente dall'Ato qualora non vi sia più convenienza per l'ente municipale. Successivamente il sindaco di Laurenzana, Domenico Urga, i sette consiglieri di maggioranza presenti ed i quattro di minoranza, hanno dibattuto e votato il secondo ordine del giorno, vale a dire l'approvazione del piano di diritto allo studio per l'anno 2009/2010. Sulla scia del precedente piano di studio (relativo al 2008/2009), è stato approvato il nuovo documento per il prossimo anno scolastico. Durante la discussione, il consigliere di minoranza Gaetano Cantisani ha chiesto al consiglio di «trovare un sistema per l'acquisto di uno scuolabus». Il sindaco Domenico Urga ha risposto che, «a causa dell'esiguo numero di bambini, non servirebbe un pulmino scolastico, ma occorre trovare un'altra iniziativa valida per tutti gli scolari di Laurenzana. Bisogna fare - ha sottolineato Urga - un tentativo con la Regione presentando un serio progetto scolastico». Successivamente, come programmato nell'ordine del giorno del consiglio
comunale, è stata approvata la convenzione dell'ufficio di segreteria. Molto delicato ed importante è stato anche il quarto punto trattato: l'approvazione del regolamento per quanto concerne il contributo straordinario ai Comuni non metanizzati per la riduzione delle bollette del gas, così come previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 360 del 4 marzo 2009. In seguito, in relazione ad una nota dell'Ufficio tecnico comunale, è stato revocato l'atto consiliare n. 7 del 27 luglio scorso, relativo alla nomina della commissione - articolo 14 legge 219/81. Sono stati, quindi, nominati i nuovi membri della commissione, come previsto dalla legge 219/81, a seguito di un'attenta riflessione a riguardo, richiesta dal consigliere di minoranza, Michele Ungaro. La nuova commissione sarà formata da Rocco Dimichino (eletto con tre voti), Salvatore Abbate (tre voti), Egidio Trivigno (due voti) e Donato Orlando (due voti). Durante lo svolgimento dei lavori consiliari, il primo cittadino Domenico Urga ha invitato, per i prossimi 3 e 4 ottobre, la giunta comunale ed i capigruppo della minoranza consiliare a partecipare alla festa di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. Quest'anno, infatti, l'olio per alimentare la lampada votiva sulla tomba del Santo sarà offerto dalla Basilicata. La seduta del consiglio comunale si è conclusa con un'interrogazione del consigliere Gaetano Cantisani circa l'apertura di una sala giochi, di cui abbiamo ampiamente trattato anche sulle colonne del “Quotidiano della Basilicata” nei giorni scorsi. A riguardo, sembra che si sia aperto un dialogo tra le parti interessate per la risoluzione positiva della vicenda. don. pav.
A Sant’Angelo Le Fratte un nuovo mega murales SANT'ANGELO LE FRATTE - E' stato scoperto, in questi giorni un mega murales, fatto realizzare nelle settimane scorse dall'amministrazione comunale, di circa 60 metri quadri a ridosso del teatro all'aperto del paese. A dipingerlo gli artisti dell'APV, arte per la valle, con sede nella cittadina, esecutrice, a partire dal 2002, di oltre 20 murales che riempiono le facciate delle case delle vie del centro storico. Gli esecutori materiali del mega murales sono: L. La Torre, presidente dell'associazione, i pittori S. Rea, B. Ramirez, V. Amodeo. Il nuovo progetto, voluto dall'amministrazione comunale, prevede la realizzazione, negli anni avvenire, di altri murales, tanti e tali da coprire tutte le pareti delle case che si affacciano sul teatro, per creare quei motivi scenografici pro-
pri del teatro. I motivi del dipinto si ispirano alla mitologia e gli elementi trattati sono quelli del teatro classico. All'ingresso del teatro, infatti, vi sono già raffigurate le 9 muse ispiratrici dell'arte, realizzate dal maestro A. Ciavolino. Il mega murales ritrae una maestosa e leggiadra ballerina che si distingue da un corpo di ballo ed occupa la parte superiore del dipinto. La ragazza si muove in una circonferenza di sole realizzata in oro foglia, al suo fianco sono ritratti un mascherone, un suonatore di lira, nel piano intermedio un corpo di ballo, mentre nel piano inferiore dei visi che potrebbero, a secondo dei gusti, essere considerati maschere o volti con i caratteri propri dell'Argentina, paese da cui proviene il pittore che li ha pensati e realizzati, il maestro B. Ramirez. I colori
sono molto forti e particolarmente accentuati, perché l'obiettivo è di creare un incisivo impatto scenografico al visitatore, coinvolgendolo in un'atmosfera magica e affascinante. Il sindaco della cittadina Laurino ritiene che sia ormai esaurita, a proposito dei murales, la trattazione del temi inerenti alla vita contadina e del vino e pensa, invece, a valorizzare l'area del teatro, attingendo da motivi classici e mitologici. Antonio Monaco
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Il presidente della Provincia: «Volevamo far sentire le istituzioni vicine»
Melfi, Lacorazza apre l’anno scolastico MELFI - E' stato certo un inizio scolastico diverso dal consueto, quello che ha contraddistinto gli alunni del Liceo Scientifico Federico II di Svevia di Melfi. A far loro gradita visita, il Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, accompagnato dall'Assessore all'Edilizia scolastica Rosaria Vicino. «Abbiamo voluto essere presenti insieme ad alunni e docenti per far sentire la vicinanza delle istituzioni, della Provincia in questo caso, ha sottolineato il giovane presidente lucano. Questo è un anno delicato per la scuola in generale ed anche per
quella di Basilicata. Abbiamo 1.000 precari che stanno vivendo un intenso dramma lavorativo, che va ad influire anche il lavoro prettamente educativo e scolastico. Precari che speriamo presto possano riprendere il lavoro. Per la Provincia la scuola è molto importante e vogliamo che per la Basilicata sia sempre più un fiore all'occhiello di cui esserne fieri ed orgogliosi». Sul perché della scelta ricaduta su Melfi e sul Liceo Scientifico Federico II, per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, è estremamente chiaro lo stesso Lacorazza: «E' stato
un omaggio ad una scuola, come c'è ne sono tante nella nostra Regione, che si è data da fare positivamente e si è messa in luce per qualità, innovazione e capacità didattica». D'altronde l'istituto melfitano, guidato dall'attento preside Rigante, ha ormai una storia ampiamente riconosciuta, anche in ambito nazionale, attraverso iniziative importanti ed affermate come il Media Show ma non solo. L'occasione della visita del Presidente della Regione e dell'assessore all'Edilizia scolastica, è risultata propizia per fare il punto della situa-
zione. L'Istituto ha bisogno di ampliamenti e di essere rimodernato, anche con l'attivazione e la cura di laboratori tecnici. Sono stati ribaditi gli impegni precedentemente assunti che faranno crescere la superficie metrica di 600 metri quadri circa per una spesa di circa un milione di euro. Lavori necessari per rendere il Liceo Scientifico Federico II ancor più accogliente ed al passo con i tempi. Presenti all'inaugurazione dell'anno scolastico anche il Sindaco di Melfi Ernesto Navazio ed il consigliere provinciale socialista Francesco Pietran-
tuono. Il primo cittadino melfitano parlando ai giovani studenti di prima, ha voluto augurare un buon anno, motivando allo studio gli stessi alunni, ponendo ad esempio anche la sua esperienza in qualità di professore del Liceo stesso, mentre Pietrantuono, ha sottolineato l'importanza
della visita melfitana di Lacorzza per il riconoscimento e l'attenzione che si riserva alla "cittadella dei saperi", progetto portato avanti dalla Provincia per la valorizzazione della cultura professionale e di istruzione, che a Melfi ha da tempo, trovato riscontri positivi e redditizi. Emilio Fidanzio
Melfi Lo sfogo del primo cittadino dopo la scoperta di una discarica nella trafficata via Mantova
Rifiuti, l’appello del sindaco «Vogliamo capire chi sono questi malavitosi che buttano in strada la spazzatura» MELFI - Non ci sta il sindaco di Melfi Ernesto Navazio che, dopo l’ennesimo rinvenimento di una discarica di rifiuti in città, lancia un appello ai residenti. Il degrado di via Mantova non poteva passare inosservato. «Nei mesi passati – spiega il sindaco – questa amministrazione ha autorizzato dal punto di vista urbanistico la nascita di un nuovo impianto di stoccaggio e frantumazione degli inerti derivanti da masserizie civili». La località individuata è in contrada Camarda nella frazione di Leonessa. «In verità – aggiunge Navazio - anche nei comuni vicini di Barile e Lavello abbiamo la presenza di discariche autorizzate che operano in questo campo. Ecco perché rivolgo un appello alla gente». «Non è possibile che in una strada tanto trafficata come via Mantova, in un quartiere dove risiedono migliaia di persone, nessuno abbia visto alcunché. Non è possibile trovare una simile discarica a cielo aperto in così breve tempo. Esistono persone che in maniera dolosa e delin-
I rifiuti in via Mantova
quenziale compiono questi atti scellerati. Vorrei ricordare che nei primi otto mesi del 2009 abbiamo già speso 75 mila euro per ripulire questi siti creati da veri e
propri delinquenti. Si tratta di capire che tali costi finiscono per ricadere su tutta la comunità. I cittadini devono capire che denunciando questi scempi, an-
che con telefonate anonime, possono aiutarci. Deve nascere una nuova consapevolezza del problema. Sui rifiuti dobbiamo avere un approccio diverso che in
passato. Non siamo controparte di nessuno ma parte di una città che insieme deve crescere. Gli anfratti, le campagne più isolate, i luoghi più nascosti possono e devono essere controllati da tutti». Uno sfogo davvero molto amaro. “Vogliamo capire commenta il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio - chi sono questi malavitosi che buttano in strada ogni genere di rifiuto. Loro fanno un danno alla comunità e poi tocca al comune verificare cosa è stato abbandonato nei campi, interpellare la Asp, ripulire il sito inquinato”. Un ultimo accorato messaggio. «Faccio appello alla dignità di ogni quartiere – conclude il primo cittadino - perché resta fondamentale che ogni residente ci segnali questi casi, anche legati al danneggiamento delle aree verdi». «Dove l’amministrazione non arriva aiutiamoci assieme. Ben vengano tutte le forme di denuncia e volontariato perché solo con un lavoro di squadra potremo davvero contribuire a mantenere il decoro della nostra città». Vittorio Laviano
Melfi, consiglio comunale sulla Lasme
MELFI - La questione legata alla Lasme, sbarca sui tavoli del Consiglio comunale. E’ per questo pomeriggio, con inizio alle 16, la riunione dell’assise. Oltre ai membri che compongono il Consiglio, è prevista la presenza del Presidente della Provincia, Piero Lacorazza.
Ripacandida L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Papirus”
Successo per sagra della pasta RIPACANDIDA - Nonostante il periodo poco propizio, un successo ha riscosso la 1^ sagra della pasta fatta in casa organizzata dall'associazione culturale “Papirus”, presieduta dalla dinamica presidente Edem Colella. Il piazzale del santuario di san Donato ha fatto da cornice a questa sagra che ha attirato gente non solo del posto ma anche dai paesi limitrofi. Anche un gruppo un gruppo della Lombardia in tour per la Basilicata, è stato dirottato a Ripacandida dall'Agenzia turistica Sarasantour, dove, dopo aver visitato il santuario di San donato con i suoi bellissimi affreschi cinquecenteschi che per raffigurazione, temi e tecnica sono stati assimilati a quelli della Basilica Superiore di Assisi, con cui peraltro è gemellata, ha fatto incetta di prodotti loca-
li locali, dal miele della Mellinoteca di Rondinella, al vino e olio Gialloro, dai salumi di casa Martino ai taralli aviglianesi. Con questa sagra l'associazione Papirus intende promuovere anche un turismo enogastronomico a Ripacandida, in quanto non mancano i prodotti locali. Sono in tanti quelli che hanno potuto gustare un piatto di pasta in casa fatta dalle sapienti mani di alcune signore del posto, Giuseppina Intaglietta, G.Ida Fortuna e Giuseppina Perretta: orecchie di gatto, orecchiette, fusilli ricci, fascinedd, cavatelli, strascinatt, tagliatelle e tagliolini. Già alcune ore prima della festa, queste signore hanno dato prova della loro abilità nel preparare questa pasta. La serata è stata allietata anche dalla musica dell'organetto di
Anna Donata Caraffa di Scalera. Tra i produttori di vino del posto, significativo è stato lo stand allestito da un privato cittadino di Ripacandida, Antonio Labriola che ha realizzato delle bottiglie con un'etichetta originale, il portale in pietra, quello di casa sua risalente agli inizi del '900, con sullo sfondo il panorama di Ripacandida. A collaborare con questa associazione, c'era anche la pro-loco presieduta da Gerardo Cripezzi, che nel passato aveva realizzato la sagra del coniglio e dell'aglianico. Avvicinato ha riferito: «questa sagra sarà la prima di una lunga serie, va migliorata e sicuramente cambiata di periodo. Siamo convinti che Ripacandida, accanto ad un turismo di fede ed arte, possa creare un turismo enogastronomico tale da mettere in rete i suoi
Un’immagine della sagra
numerosi prodotti locali, miele, vino, olio, salumi, formaggi». Si è notata la presenza di uno stand dell'Aido (Associazione italiana donazioni di organi) dove un suo rappresentante, Pietro Pitoia di Venosa, un pluritrapiantato che svolge regolare attività lavo-
rativa e fisica, ha diffuso la campagna che l'associazione sta promuovendo da alcuni anni: “per donare la vita”. La Croce Rossa Italiana di Ginestra ha garantito un presidio di assistenza sanitaria. Lorenzo Zolfo
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LAVELLO - Ultimo atto del botta e risposta sulla vicenda verde pubblico e Astea su cui il consigliere della Primavera Lavellese, Antonio Pettorruso, haacceso iriflettori .A parlare il gruppo consiliare del Partito Democratico. «Siamo felici - fanno sapere che anche il Pdl si sia reso conto che l'Astea rappresenta una bella ed importante realtà per il nostro Comune nella gestione dei servizi che gli sono stati affidati. Siamo altrettanto sorpresi che gli attuali dirigenti del Pdl si siano resi conto che, in passato, siano stati molti a “parlare a vanvera e ad attaccare strumentalmente la società”, definendo costoro che si attardavano in queste polemiche “politicanti locali”. A noi sembra che nel Pdl ci siano persone che davvero han-
Lavello Non si sgonfia il caso dell’Astea. Il Pd contro il Popolo della Libertà
«Nel Pdl c’è gente con la memoria corta» no una memoria cortissima. E'noto a tutti che a criticare sempre e comunque Astea e l'operato dei suoi dipendenti, fino all'altro ieri, erano molti degli attuali componenti della Giuntache in tutti i Consigli comunali non hanno fatto altro che spargere veleno e qualunquismo sulla società. Ma a noi non interessa fare a gara per stabilire chi ha creduto di più o di meno nel futuro dell'Astea, anche perché è fuor di dubbio che costituendolagli amministratori del centrosinistra ci hanno creduto fortemente dall'inizio. A noi inte-
ressa capire chi all'interno del Pdl adesso è schierato con Astea, come scritto nel titolo dell'articolo del 13 settembre, e chi no. Perché non è un mistero che ci siano alcune personalità di rilievo nel Pdl che vogliono andare verso il superamento della società. Basta andare a rileggere sia i verbali delle sedute consiliari degli ultimi tre anni o a visionare i filmati recenti degli ultimi Consigli comunali perrendersi conto di questo. A riprova vi è l'intervento nel C.C. del 30 aprile 2009 in cui un'attuale Consigliere di maggioranza
del PS, nonché ultimo Presidente dell'Astea, contestava chi all'interno della sua maggioranza denigrava l'operato della società. Appare anche ridicoloconfondere la realtà come avviene nel comunicato del Pdl per diverse ragioni. Affermare - proseguono - che l'Astea è con due unità di personale in meno è surreale. Se le unità a cui ci si riferisce sono quelle adibite alle manutenzioni allora è davvero paradossale visto che la scelta di togliere queste unità dalcomando “effettivo” degli organi della società è sancito nella delibera
di Consiglio comunale del 30 aprile 2009 e che il gruppo del Pd ha fortemente contestato. L'Astea - sottolineano è affidataria del servizio della gestione del verde pubblico a fronte di un corrispettivo che il Comune ha riconosciuto in un contratto di servizio. Niente di scandaloso dato che questi trasferimenti sono legittimi e necessari. Ciò che deve far riflettere è che con due diverse delibere di Giunta si sono dati ulteriori30mila euroaffinchéaltre imprese svolgessero una parte del servizio affidato ad Astea. Questo a noi sembra
alquanto discutibile. Sembra oltretutto fuori luogo far trasparire come se gli attuali amministratori del Pdl siano scevri da responsabilità circa ciò che sta succedendo nellavicenda Pals.Leimprese sanno che ormai c'è un disinteresse totale da parte della Giunta comunale e che ci siano diverse visioni all'interno dell'attuale Amministrazione comunale che portano all'immobilismo su questa come su tante altre questioni amministrative. Anche questo non è un mistero. Noi riteniamo - concludono - che sia necessario riportare al centro della discussione politica lo sviluppo possibile della società Astea e dei servizi pubblici locali tralasciando le polemiche spicciole». Daniele Masiello
Venosa Secondo una norma contenuta nei Patti Lateranensi, il parroco non può essere straniero
I Trinitari lasciano Venosa Padre Orlando: «Non abbiamo preti italiani che possono prendere il mio posto» VENOSA-Ha creato amarezza, sconcerto e delusione nei fedeli la notizia della imminente partenza dei Padri Trinitari dalla Parrocchia Immacolata di Venosa. L'annuncio ufficiale è stato dato nel corso della messa vespertina di sabato 12. Negli ultimi mesi, Padre Orlando Navarra in ogni occasione manifestava la sua intenzione di voler abbandonare la parrocchia per i numerosi acciacchi, legati a suoi 79 anni di età, riservandosi di comunicare il nome del suo sostituto nella prima metà di settembre, per consentire alle gerarchie ecclesiastiche di individuare il nuovo parroco. Procedure che sono state espletate con il massimo riserbo. Prima dell'annuncio ufficiale, appena trapelati i primi orientamenti, un gruppo di fedeli si è rivolto con una lettera al Vescovo della diocesi di Melfi-RapollaVenosa per farsi portavoce della confusione e dell'amarezza della comunità parrocchiale. In particolare i firmatari della missiva chiedevano al Vescovo «un aiuto, che passa attraverso un momento di chiarezza e di trasparenza sulle
LAVELLO: OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA Scoperta e sequestrata piantagione di canapa indiana LAVELLO - Una piccola piantagione di canapa indiana è stata sequestrata nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Rionero in una zona rurale del comune di Lavello, impervia e di difficile localizzazione, all'interno di un uliveto e situata in prossimita' di un ruscello che garantiva condizioni ottimali per la costante irrigazione e crescita delle piante. La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro, sarà analizzata dal competente laboratorio di analisi di Vietri di Potenza per gli accertamenti tecnici richiesti per il prosieguo dell'indagine. Il sequestro eseguito dai Finanzieri della Tenenza di Rionero non fa altro che confermare gli ottimi risultati conseguiti dal Comando Provinciale di Potenza nell'attività di prevenzione e contrasto alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, nonchè in quella piu' generale di controllo e monitoraggio del territorio. «Continua, dunque, in tutto il Vulture-Melfese la lotta al consumo della droga, - si spiega in una nota - fenomeno preoccupante per la sua rapida escalation tra le fasce piu' giovani della popolazione e al quale il Corpo della Guardia di Finanza attribuisce un'importanza fondamentale tra i suoi compiti di istituto, impegno testimoniato, ex pluribus, da campagne di sensibilizzazione e repressione al fenomeno gia' da tempo avviate presso numerosi istituti scolastici del comprensorio e predisposte con l'ausilio di unita' cinofile.
reali ragioni che hanno indotto l'Ordine a lasciare la parrocchia; un aiuto, che passa attraverso la ricerca della possibilità di far rientrare tale decisione tanto penalizzante per la intera comunità. Un
aiuto che, nella ipotesi in cui vano risultasse il tentativo di mantenere l'Ordine dei Trinitari alla guida della parrocchia, passa attraverso un momento di ascolto della comunità, pur nel rispetto dei ruoli, nel-
Arte e sapori protagonisti dell’iniziativa curata dalla Proloco di Maschito MASCHITO - Nel centro arbereshe per due giorni a cura della pro-loco presieduta dal presidente Antonio Maulà lo scorso 12 e 13 settembre, si è svolta una rassegna di Artigianato ed Eno-Gastronomia Arbereshe. Significativo il titolo dato alla rassegna: Arti e Sapori. Legno, ferro battuto, preziosi, vetro, ceramica, cuoio, pietra, preziosi e prodotti tipici locali hanno sfoggiato negli stand allestiti in piazza San Francesco. Una volta, questa fiera veniva chiamata: Antica Fiera del Gallo, a testimonianza che ogni famiglia comprava un galletto per mangiarlo insieme al ragù ( Markoti Gjelet Maschqte).La vice presidente della pro-loco Filomena Civiello è rimasta soddisfatta della manifestazione: “ci sono stati dei disguidi, il disagio è stato ridotto. Siamo riusciti a portare la gente in piazza e far vedere i prodotti che i nostri artigiani, artisti e produttori di enogastronomia sanno fare in questo paese, attraverso questa rassegna di recupero e valorizzazione. La piazza si è popolata per questa rassegna, in futuro saremo più propositivi”. Presente alla rassegna anche il Sindaco Antonio Mastrodonato: “ abbiamo dato il patrocinio ad una manifestazione che tende a valorizzare il lavoro quotidiano dei nostri concittadini. Ringrazio la protezione civile che ha anche aiutato nell'allestimento degli stand. Questa rassegna conclude quella iniziata nella
primavera scorsa, quando sette nostre aziende alla fiera nazionale di Forlì hanno esposto i loro prodotti, riscuotendo consensi. Sono convinto che siamo uno dei pochi centri della Basilicata dove abbiamo aziende artistiche, di artigianato di prodotti enogastronomici di alto livello”. Ad esporre Panificio Bochicchio, Vini Carmelitano e Musto, ceramiche artistiche Archeo di Cateriana Brienza, deco vetro di Egidio De Luca, ferro battuto di Marisa Colella, bottai di Carmine Guida, prodotti caseari dei fratelli Romano, Elia Cuviello, ricordi utensili di un tempo,terre dei Falchi,lavori artistici, Caggiano e Maria Elena Grieco di Forenza, prodotti caseari. Avvicinato Elia Cuviello, che sta ricostruendo una casa contadina con utensili di un tempo, ha riferito: «ci tengo a riportare alla luce gli utensili di una volta indispensabili per la vita quotidiana per far capire le difficoltà ed i disagi di una volta, soprattutto ai giovani e bambini». Giovanni Romano, produttore di formaggi di provenienza ovina e ovicaprino non nasconde le difficoltà di commercio: «in giro ci sta una concorrenza spietata, arrivano prodotti anche dall'estero che nascondono la tipicità e la genuinità, tipica dei nostri prodotti. Manca qualcuno che riesca a canalizzare i nostri prodotti su scala nazionale». lo. zo.
la scelta del nuovo parroco». Alla base di questa richiesta di aiuto la convinzione che «solo un percorso di trasparenza, chiarezza ed ascolto della comunità possa allontanare momenti di tristezza». Per portare serenità tra i fedeli Padre Orlando ha dedicato alla vicenda l'omelia della domenica sera. «I Trinitari non vogliono andare via da Venosa!- ha esordito il ParrocoSiamo costretti a lasciare questa città, dopo 41 anni di apostolato, perché non abbiamo nel nostro Ordine sacerdoti italiani». E Padre Orlando ha spiegato i motivi della decisione presa dal Vescovo e dal Provinciale dei Trinitari : «Abbiamo proposto come parroci due sacerdoti stranieri: uno del Madagascar, che ha già fatto il vice parroco a Napoli; l'altro, giovanissimo, congolese - ha rivelato Padre Orlando - Ci è stato risposto che ai sensi dei Patti Lateranensi il parroco deve essere cittadino italiano, in quanto amministra il sacramento del matrimonio, che ha anche validità civile». Potrebbe esserci già uno spiraglio in questa vicenda: uno dei due Trinitari proposti ope-
ra in Italia da più di sette anni. L'Ordine sta ora verificando se sono maturati i termini per ottenere la cittadinanza italiana. «Non bisogna demordere: riusciremo a superare l'ostacolo di avere nella nostra parrocchia due Trinitari di colore? - ha concluso padre OrlandoPuntiamo sulla preghiera e chiediamo al Signore di esaudirci!». Evidentemente le motivazioni addotte dalle Gerarchie Ecclesiali non hanno convinto del tutto i cittadini. Un gruppo di fedeli, infatti, sembra intenzionato a promuovere una raccolta di firme per scongiurare l'abbandono della Parrocchia Immacolata da parte dei Trinitari. E, intanto, arrivano voci di malumori da Ginestra, che si vedrebbe privata del parroco, don Gilberto, trasferito alla Parrocchia dell'Immacolata di Venosa a pochi mesi dal suo insediamento nella comunità arberesche. Già fissata la data del passaggio di consegne tra Padre Orlando e don Gilberto. Salvo imprevisti la cerimonia ufficiale si svolgerà domenica 27 settembre. Giuseppe Orlando
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Martedì 15 settembre 2009
30 Viggiano Le parti convocate per il 21 settembre in Regione. Lo sciopero continua
Spalberg: l’impegno dell’azienda La responsabile promette il pagamento delle mensilità arretrate entro 10 giorni VIGGIANO - Vertenza Spalberg: i lavoratori riconvocati in Regione per il 21 Settembre, la responsabile dell'azienda promette che da qui a 10 giorni saranno pagati gli stipendi, ma per ora lo sciopero continua. Si sono rincontrati nuovamente in Prefettura, i lavoratori e le lavoratrici dell'azienda di Viggiano produttrice di spalline per abiti. A prendere parte all'incontro svoltosi ieri mattina tra le Parti, le tre sindacali con Allegretti, Sperduto e Fulco della Cgil, Deoregi e Gerardi delle Uil, il vice prefetto Rotondi, l'assessore regionale alle Attività Produttive, la funzionaria della Direzione Provinciale delLavoro, Montanarellaela responsabile dell'azienda, Luciana Plebani. Si cercano spiragli per far fronte ad una situazione diventata ormai insostenibile per i lavoratori. Nel tavolo di ieri la promessa fatta dalla responsabile aziendale, Luciana Plebani è stata quella di effettuare il pagamentodegli stipendiarretrati da qui a dieci giorni, data corrispondente al 21 prossimo per un ulteriore incontro, questa volta in Regione, di verifica. Non solo l'impegno della responsabile è stato quella di presentare per tale giorno, il tanto annunciato Piano di riconversione
L’incontro di ieri in prefettura, nel riquadro la responsabile dell’azienda Luciana Plebani
aziendale. Piano che a quanto ribadito in più occasioni dai lavoratori dovrebbe essere orientato alla produzione di divani. Comunque, per ora, da parte dei lavoratori, lo sciopero non si placa anche perché «dei pagamenti arretrati non si è visto niente ma solo promesse». Quindi come era stato già preannunciato nei giorni scorsi lo sciopero continuerà ad oltranza fino a quando l'azienda non paghe-
rà gli stipendi arretrati. Una vicenda lunga quella della Spalberg, iniziata nel mese di giugno scorso con un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento. Una realtà quasi tutta al femminile, di 27 unità, 23 sono donne e 4 maschi. Madri di famiglia e giovani donne che hanno riposto le loro speranza e i loro progetti nell'attività lavorativa dell'azienda. Hanno pazientato per mesi per quanto
riguarda gli stipendi. E' da gennaio che non percepiscono le spettanze, solo una piccola tranche è arrivata ma non a tutti. La loro protesta è incominciata sia per le mancate mensilità e sia per l'assenza di certezze sul loro futuro occupazionale. Del vento di crisi aziendale però, se ne parlava già da qualche tempo. Un azienda nata con il patto d'area con un finanziamento di 7 milioni e 100 mila euro. Un programma a regime di assunzione di 130 unità. Ma di assunzioni reale c'è ne sono state circa una trentina. Nei fatti, quindi, non ha raggiunto gli obiettivi prefissati con il Piano iniziale e conla presenzadi unarevoca dei contributi. Non solo, l'azienda la cui direttrice Luciana Plebani, mentre amministratore delegato Gasparre Simone,entrambi del nord est, di incentivi ne ha avuti anche per quanto riguarda la formazione. Come la maggior parte delle aziende la crisi non la risparmiata. “Calo degli ordini e delle commesse”. Ma il problema sembra essere legato anche ad una situazione tributaria a cui è incappata la stessa. Problemi finanziari che l'avrebbero poi portata a chiedere un Piano di riorganizzazione aziendale. Angela Pepe
Terranova del Pollino Problemi per gli allevamenti della zona
Acquafetente e Malafida, acqua a singhiozzo da oltre un mese TERRANOVA DEL POLLINO - Da più di un mese senz'acqua e nessuno prende provvedimenti. Contrada Acquafetente e Malafida, sono due frazioni ricadenti nel comune di Terranova e da circa un mese sono rimaste senz'acqua, creando enormi disagi alle famiglie residenti, le quali, si vedono costrette a trasportare acqua, con dei piccoli contenitori, dal paese per abbeverare gli animali, per non parlare poi dei servizi igienici, inutilizzabili. La denuncia arriva dagli abitanti delle due frazioni, i quali, sostengono di aver sollecitato, telefonicamente, più volte Acquedotto Lucano, il comune, le forze dell'ordine e persino il Prefetto, ma di risultati ad oggi non se ne vedono. Anche il comune ha esposto più volte il problema ad Acquedotto Lucano, ma quest'ultimo, dopo aver compiuto dei sopralluoghi, afferma che di
acqua non ce né abbastanza e quindi non si riesce a soddisfare le esigenze di tutta la frazione. Al contrario, gli abitanti sostengono che di acqua ce n’è pure in abbondanza, invece, sostengono, è il serbatoio che avrebbe bisogno di un pò di manutenzione, dato che sono diversi decenni che non viene più ristrutturato e le perdite sono molteplici. Le due frazioni sono abitate da circa dieci famiglie, alcune possiedono dei piccoli allevamenti, giusto per il fabbisogno familiare, le stesse, minacciano che se a breve non sarà ripristinato il servizio si vedranno costrette ad intraprendere vie legali chiedendo i danni a chi di competenza. «Un servizio che va a singhiozzo già da diversi anni - ci affermano alcuni residenti -, eppure noi le bollette le paghiamo come tutti quanti gli altri, forse in una zona che interessa poco evidente-
Maratea, delegazione bulgara visita la Perla del Tirreno LAGONEGRESE - E’ finalizzata alla conoscenza del sistema italia la visita nel Lagonegrese di un gruppo di Amministratori Bulgari, costituito da governatori regionali, sindaci ed operatori turistici. Il 20 ed il 21 settembre, il gruppo visiterà Maratea (la delegazione sarà presente in Italia fino al 25) ed i comuni limitrofi «onde prendere conoscenza di una realtà territoriale molto interessante per i mercati del turismo bulgaro». Gli incontri verteranno anche sulla gestione della Pubblica Amministrazione e all'interscambio di servizi e di merci tra i due paesi. Il 21 settembre alle ore 10,00, il sindaco di Maratea, presso la Sede Municipale, darà un saluto
Vito Di Lascio che accoglierà i delegati a Maratea
agli illustri ospiti. Saranno presenti l'Assessore della Provincia di Potenza Vito Di Lascio e il Presidente della Comunità Montana del Lagonegrese Domenico Carlomagno.
mente, altrimenti non ci sono spiegazioni, visto che ad ogni estate ci vediamo puntualmente ripresentare il problema». Stefano Riccardi
OPERAZIONE ANTIDROGA DELLE FIAMME GIALLE In manette due ventinovenni di origine siciliana
Lauria, sequestrati 137 grammi di sostanza stupefacente
La droga sequestrata
LAURIA - Operazione a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, arrestatidue spacciatorisiracusani con circa 700 capsule pari a 2.120 dosi di eroina, cocaina e crack. I finanzieri della Tenenza di Lauria, nel corso di un servizio di intensificazione del controllo economico del territorio, finalizzato anche al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti disposti dal comando provinciale di Potenza, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti due spacciatori, G.L. di anni 25 e B.P. di anni 29, residenti entrambi a Rosolini con il sequestro di oltre 137 grammi di sostanza stupefacente. Il blitz è scattato all'alba di sabato scorso su una delle più importanti arterie stradali che collega la Campania con i paesi delle regioni meridionali. I responsabili sono stati fermati a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata una Bmw 530 di proprietà di uno dei due e, nel corso del controllo documentale, i finanzieri si sono insospettiti dell'atteggiamento dei due soggetti, che nell'esibire i documenti si mostravano preoccupati e agitati. Infatti, da un controllo più approfondito dell'autovettura, in un vano artatamente ricavato per eludere i controlli delle forze di polizia, ubicato sotto la cappelliera
ed accessibile solo dopo aver rimosso lo schienale del sedile posteriore, sono state rinvenute circa 700 capsule contenenti grammi 134 di eroina, grammi 1,2 di cocaina e grammi 2,2 di crack di sostanza stupefacente pronta per lo spaccio, tenute nascoste all'interno dell'autovettura, sottoposta poi a sequestro. La sostanza stupefacente sequestrata avrebbe consentito di confezionare numerosissime dosi ovvero circa 2120 e prodotto un ingente guadagno ai due spacciatori perchè dalle analisi effettuate è risultata anche di ottima qualità. Al termine delle operazioni i due siracusani sono stati tratti in arresto su disposizione del pubblico ministero, Francesco Greco, e ristretti presso la casa circondariale di Sala Consilina a disposizione dell'autorità competente per la relativa udienza di convalida che si è tenuta nella tarda giornata di ieri da parte del Gip Vincenzo Landolfi. Il risultato conseguito testimonia il continuo impegno, che non si interrompe nemmeno nel fine settimana, anzi si intensifica, profuso dalle fiamme gialle di Lauria nella lotta al fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti. In serata, dopo un processo per direttissima, è stato convalidato l’erresto dei due siciliani, che rimangono quindi in carcere. Emilia Manco
Missanello Scuola primaria, intervento del Pd
«Situazione grottesca» MISSANELLO - «Situazione grottesca». Usa queste parole il circolo Pd di Missanello che si è riunito per discutere sulla situazione della locale scuola primaria, che, giova ricordarlo, vede le classi ridotte a tre, con una pluriclasse formata da prima, seconda e terza, per un numero totale di 19 bambini, comunque superiore al massimo consentito di 18. «La situazione più grottesca - si legge in un comunicato stampa del Pd di Missanello - è rappresentata da una evidente anomalia che interessa i bambini della terza classe i quali si troverebbero per la terza volta consecutiva, senza mai essere stati bocciati, ad affrontare la prima classe. Avviati l'iter scolastico due anni fa in una prima classe singola, infat-
ti, questi bambini hanno frequentato la seconda classe nella stessa aula con i bambini di prima ed ora si accingono ad affrontare l'impegnativo percorso della terza abbinati alla seconda e, di nuovo, alla prima classe. Tutti siamo a conoscenza dei vincoli imposti dal Ministro Gelmini, che ha comportato la perdita di insegnantiin quasituttii circolididattici, ma perché a pagarne le conseguenze devono sempre essere i comuni più piccoli, già abbondantemente penalizzati anche su tutti gli altri aspetti?». «Il circolo Pd di Missanello - lo sostiene il suo segretario, Vincenzo Viola - ritiene che vada assolutamente garantita la presenza di un altro insegnante a Missanello, al fine di permettere abbinamenti
più corretti, che tengano conto delle effettive esigenze dei bambini, cui la scuoladeveassicurare legiustemotivazioni». A tal fine, continua il segretario, «il Pd assicura il proprio supporto ai genitori dei bambini di Missanello che, da oggi, intraprendono una forte azione di protesta civile e democratica, che avrà termine solo quando i problemi evidenziati saranno adeguatamente risolti».
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Martedì 15 settembre 2009
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Martedì 15 settembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Chiuso il procedimento amministrativo, mancano le ultime audizioni poi l’arrivo in Consiglio
Mercato, pronto il trasferimento Rocco: «L’area è quella di contrada Pantano, il progetto predisposto è valido» Ci siamo. Potrebbe essere imminente lo spostamento del mercato del sabato da San Giacomo a contrada Pantano. Il Comune di Matera ha completato infatti il procedimento amministrativo e provvederà giovedì 1 ottobre alle ultime audizioni delle associazioni di categoria: Confcommercio, Confesercenti, consumatori e ambulanti. Poi l’iter arriverà in commissione ed in Consiglio comunale con tempi che non dovrebbero superare, complessivamente, il mese. A spiegare i passi fatti nelle ultime settimane e quelli prossimi è l’assessore comunale alle Attività produttive, Nicola Rocco: «abbiamo predisposto un progetto che ci lascia soddisfatti e tranquilli, il procedimento e stato chiuso con tutti i pareri favorevoli di tutti i settori necessari, siamo andati con i piedi di piombo ed anche per questo ci è voluto tempo ma abbiamo fatto un progetto serio che ci lascia tranquilli e riteniamo al riparo da eventuali ricorsi». Poi Rocco entra maggiormente nella nuova sistemazione e spiega: «abbiamo individuato un’area come quella di contrada Pantano che si presta ad ospitare il mercato, ha 300 posti auto, un’area bar e bevande e verranno predisposti servizi igienici e per portatori di handicap. Più in là cercheremo anche di dotarla di giostrine per i bambini in modo da poter andare incontro anche a queste esigenze. Abbiamo poi predisposto un servizio di collegamen-
Brevi Cronaca Amianto
Stella con il decreto pro-vittime LA Provincia di Matera appoggerà e patrocinerà la manifestazione nazionale, promossa dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL e dall'Associazione Italiana Esposti Amianto, che avrà luogo giovedì davanti al Ministero del Lavoro, per sollecitare l'emanazione del decreto attuativo del Fondo per le vittime dell'amianto. «Ogni anno, in Italia, sono moltissimi i lavoratori e gli ex lavoratori - ha dichiarato il presidente dell'Ente, Franco Stella - che si ammalano a causa dell'esposizione all'amianto e il nostro è uno dei territorio più colpiti. Un bilancio, tra vittime e malati terminali, che le istituzioni lucane non possono assolutamente ignorare. È necessario, adesso più che mai, pretendere la rapida attuazione del Fondo vittime amianto (come prevede la Legge 24 dicembre 2007 n. 244). L'erogazione delle prestazioni, infatti, è assoggettata all'emanazione di un decreto legge».
Tribunale
In servizio due nuovi giudici Il mercato del sabato a rione San Giacomo
to che permette in 34 minuti di arrivare dal punto più lontano, il rione Agna, al mercato e senza alcun aggravio di costi per i cittadini». Una volta completata gli ultimi passaggi burocratici necessari con le audizioni delle associazioni di categoria e l’approdo del provvedimento nella commissione consiliare, l’Amministrazione comunale provvederà anche con una serie di piantine e di brochure a presentare nel dettaglio i termini del progetto di spostamento del mercato del
sabato che è stato predisposto e che sembra giunto ad una fase praticamente risolutiva. Del resto proprio questo era uno dei punti sui quali l’Amministrazione Buccico aveva garantito un impegno per portare a termine il trasferimento. I termini, rispetto a quanto si poteva prevedere in origine, si sono dilatati ma adesso la soluzione di questa vicenda sembra molto vicina alla conclusione. Negli ultimi mesi infatti si è provveduto anche a scartare con decisione
l’ipotesi di trasferire il mercato al Paip 2 dove non vi erano tutte quante le caratteristiche e gli standard necessari. Il Comune ha individuato una diversa soluzione che porta il mercato in contrada Pantano, in una zona che risponde, in base alle verifiche effettuate alle necessità e che permette comunque ai materani di continuare la loro tradizione-rito della passeggiata tra le bancarelle per un acquisto conveniente e a basso costo. p.quarto@luedi.it
DUE NUOVI giudici sono entrati in servizio presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Matera: sono Alessandra Susca, proveniente dalla Procura di Crotone, e Antonia Salamida, da quella di Catanzaro, dove hanno ricoperto le funzioni di sostituto procuratore. I nuovi magistrati hanno giurato davanti al Presidente del Tribunale, Lanfranco Vetrone, e al Procuratore della Repubblica, Giuseppe Chieco.
Consorzio di Bonifica
In corso lavori di manutenzione IL CONSORZIO di Bonifica di Bradano e Metaponto sta eseguendo lavori di manutenzione sulla rete dei canali di bonifica per un importo di 1,1 milioni di euro: lo ha reso noto il presidente dell’ente, Angelo Carriero. Le opere, finanziate dalla Regione Basilicata, vengono eseguite dallo stesso Consorzio o con l’impiego di aziende private. Si tratta di undici cantieri, alcuni dei quali ultimati o in corso di ultimazione per importi compresi tra 45 mila e 227 mila euro, e due da appaltare.
QUESTIONE CARREFOUR
IL CASO
Di Lorenzo sui livelli occupazionali
Proseguono le indagini dopo il furto da 10 mila euro su 70 carte del Monte dei Paschi
«L’INCONTRO fissato per il prossimo 17 settembre presso gli uffici della Task force regionale per l’occupazione durante il quale si discuterà delle gravi e preoccupanti incertezze legate al futuro dei 140 dipendenti dell’ipermercato ex Carrefour di Matera costituisce indubbiamente un passaggio fondamentale per le sorti di questi lavoratori». E’ quanto dichiarato dal Consigliere Regionale Pasquale Di Lorenzo, vice Presidente della III Commissione consiliare alle Attività Produttive, che sottolinea la necessità e la reale possibilità di mantenere inalterati gli attuali livelli occupazionali dell’ipermercato materano sia perché il settore in cui opera è tra i meno colpiti dalla crisi economica sia perché può contare su un bacino di utenza molto popolato ed esteso che gli consente di attrarre molti clienti. «Non si può e non si deve permettere», continua il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, «che anche questa volta un processo di riorganizzazione delle attività aziendali venga realizzato attraverso un ridimensionamento dei livelli occupazionali, come ripetutamente accaduto anche nel recente passato, soprattutto, nel settore del mobile imbottito e nella aziende operanti nella Val Basento I proprietari dell’azienda gli Enti istituzionali, Regione in primis, hanno il dovere di trovare soluzione alternative che salvaguardino innanzitutto gli attuali livelli occupazionali restituendo così la necessaria serenità ai 140 lavoratori e alle loro rispettive famiglie».
Bancomat clonati, la Mobile all’opera AD una settimana di distanza dalla scoperta della clonazione dei 70 bancomat del Monte dei Paschi di Siena di via Annunziatella, la Squadra mobile coordinata da Nicola Fucarino, non trascura nessuna pista legata alla vendita e allo smercio delle carte. Dal racconto di alcune vittime, la scoperta del raggiro da 100 mila euro, è avvenuta in modo del tutto casuale quando il saldo di alcuni correntisti ha registrato prelievi sconosciuti. In poche ore i clienti della banca hanno scoperto di essere vittime del colpo di una organizzazione che, con molte probabilità, aveva utilizzato un meccanismo di registrazione dei microchip del bancomat, copiato nel corso dell'ultimo prelievo regolarmente effettuato dai legittimi proprietari. Su ogni conto nel giro delle 48 ore comprese fra il 28 e il 30 agosto, i malviventi hanno prelevato circa 1500 euro in tranche da 250 euro alla volta e da sportelli differenti (negli estratti conto sono state infatti scoperte anche le spese per le operazioni presso altri istituti, pari a 2,10 euro). Dall'8 settembre, dunque, l'attenzione rimane alta nonostante il fenomeno della clonazione sia ormai particolarmente diffuso in tutta Italia. Il meccanismo scelto, infatti, garantisce meno rischi
L’ingresso della banca in via Annunziatella dove sono state clonate 70 carte bancomat
rispetto ad una rapina a mano armata e indubbiamente minori possibilità di essere rintracciati anche grazie ai numerosi escamotage che le nuove tecnologie offrono. Alla pari degli strumenti a disposizione della criminalità organizzata, però, anche le tecniche investigative si sono dotate di adeguati mezzi utili a scoprire elementi fondamentali anche nel caso della falsificazione di carte di credito e bancomat. In questura, nel
frattempo, si sono presentati 43 correntisti dell’istituto di credito toscano che hanno già presentato denuncia e che ora dovranno attendere, come gli 8 che si sono rivolti ai carabinieri, che le procedure previste in questi casi dalle banche, vengano espletate per consentire loro di rientrare in possesso delle somme sottratte con la clonazione. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
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Matera
Martedì 15 settembre 2009
Ipsia, niente scuola fino a lunedì Laboratori e servizi igienici inutilizzabili, il preside spera in una nuova sede RIMARRÀ chiuso fino a lunedì l’istituto professionale per l’Industria e l’Artigianato “Leonardo Da Vinci” di Matera che ha, al momento, inutilizzabile la sede di contrada Rondinelle sulla statale 99. La decisione di prorogare ulteriormente la chiusura vista l’inutilizzabilità dei laboratori e dei servizi igienici è arrivata nel pomeriggio di ieri al termine di un sopralluogo che il presidente della Provincia Franco Stella, il dirigente tecnico dell’ente Domenico Pietrocola e il preside dell’istituto Donato Ferrara hanno effettuato. «La situazione dell’istituto richiederebbe interventi di lungo periodo», ci ha spiegato il preside dell’Ipsia Ferrara, «ci sono stati sopralluoghi in passato, l’ultimo dei Vigili del Fuoco, che hanno evidenziato una situazione di degrado che è necessario sanare con urgenza. Nei vari rapporti si evidenziano numerose crititicità che riguardano in particolare la situazione dei bagni, dei laboratori e della palestra. Sabato scorso la Provincia ci ha chiesto sette giorni di tempo per completare l’opera sui servizi igienici, i laboratori e la palestra. Noi abbiamo provveduto a rinviare di qualche giorno (prima fino a mercoledì 16 e poi al termine del sopralluogo di ieri fino a lunedì 21, ndr) l’avvio delle lezioni garantendo alle prime classi di iniziare l’anno regolarmente in via Dante, per farlo abbiamo adeguato ad aule scolastiche una sala lettura ed una sala proiezioni». I problemi all’Ipsia si prolungano da molto tempo, visto che la struttura non è certo delle più recenti. Il preside Ferrara aveva provveduto a renderla fruibile per gli interventi di manutenzione necessari sin da giugno: «sì, avevamo deciso di svolgere gli esami di maturità qui nella sede di via Dante, in questo modo la struttura era a disposizione della Provincia ma non abbiamo visto a luglio e agosto lavori ed interventi tanto che solo sabato scorso abbiamo ricevuto un fax, di fronte alle nostre sollecitazioni relative anche alla sicurezza, che ci chiedeva sette giorni di tempo». Ma la vera necessità dell’Ipsia sarebbe quella di trovare una diversa sede: «è inutile negare che gli interventi in atto sono solo interventi tampone e che invece servirebbe una struttura adeguata ad un settore di insegnamento professionale all’avanguardia nel quale già oggi, pur tra mille difficoltà, siamo riusciti a toglierci ottime soddisfazioni: abbiamo beneficiato del progetto Leonardo promosso dalla Commissione europea, faremo tre settimane di stage gratuito in Inghilterra ad aprile e vi sarà uno scambio con una scuola di Parigi nel settore moda oltre ad uno stage a Bari con l’azienda Bosch. Eppure tutto questo in una situazione di oggettiva difficoltà. Noi abbiamo inviato un documento in cui avanziamo alcune soluzioni ed ipotesi alla Provincia tra cui quella del Paip», la sede cioè dove doveva essere ubicata la scuola del restauro e poi nuovamente destinata all’attività dell’Ageforma e
Il primo giorno di scuola e a lato l’Ipsia Da Vinci che subisce lavori di manutenzione
del centro per l’impiego. Ma questa è naturalmente solo una delle proposte in campo. Proposte sulle quali, almeno nel merito, non si pronuncia l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica Gianni Rondinone che al “Quotidiano” spiega:
«l’Ipsia ha bisogno di interventi per rimuovere incrostazioni e intonaci e per alcuni spazi comuni in laboratori e bagni. Ritengo però che l’intera struttura sarà presto utilizzabile, non vedo problemi. Dovremo poi decidere come intervenire, c’erano
una serie di idee e di interventi migliorativi ma stiamo anche pensando complessivamente a creare un vero e proprio polo di formazione professionale in città e per farlo dovremo rivedere l’impostazione degli immobili e immaginare dove le scuole potranno es-
sere tra cinque o dieci anni. Noi avremo una dozzina di milioni per i fondi Fas, pensiamo di destinarne almeno un terzo, direi 4-5 alle scuole perchè vogliamo fare una grossa operazione di edilizia scolastica, costruendo edifici sicuri e sismicamente resistenti, uti-
lizzando i fondi comunitari per le scuole. L’edilizia scolastica è un settore strategico e noi dovremo monitorare e decidere necessità e interventi opportuni sui 41 istituti e i 48 edifici di competenza provinciale». Piero Quarto
Tre ragazzi spostati alla sede di Lanera per sorteggio, sale la protesta
«Ad Agna disertiamo le lezioni» Si ribellano 31 genitori della “Festa” MANCA UN giorno all'apertura ufficiale dell'anno scolastico fissato dal Miur e non mancano le lamentele dei genitori degli alunni. A sentirsi abbandonate dalle istituzioni sono le famiglie delle due prime classi della scuola secondaria di 1^ grado “ Nicola Festa ” di Agna che in pochi giorni sono passati da una riduzione di classi ad un sorteggio e quindi l'esclusione di tre alunni che dovranno frequentare la sede centrale della Nicola Festa di via Lanera. Un provvedimento dettato da un'autonomia della scuola basata solo su dati numerici che nella maggior parte delle situazioni contrastano con le problematiche relative alle norme di sicurezza. «Non accetto che mia figlia sia spostata afferma Maria Caiella genitore di una sorteggiata per il plesso di via Lanera. L'iscrizione è
stata fatta per la succursale di Agna e li porterò mia figlia il primo giorno di scuola. Invece di spostare i nostri figli, prendessero altri cinque ragazzi di Agna Le Piane e li portassero a Sant'Agnese riformando le due classi originarie. In attesa di una risoluzione i 31 ragazzi diserteranno le lezioni.” Gli fa eco Maria Monacello che afferma “ mio figlio non andrà a scuola fino a quando verranno i carabinieri a casa. I nostri figli non sono burattini da trattare a proprio piacimento. Io non posseggo una macchina e non so come accompagnare mio figlio a scuola, oltre al fatto che ho già acquistato i libri. In questa battaglia chiederemo continua Monacello la solidarietà degli altri genitori per un problema che in futuro potrebbe interessare l'intera comunità”. A dettare la riduzione
DUE MEDIE AL VIA DOMANI TOCCHERÀ solo alle scuole medie Nicola Festa e Pascoli aprire i battenti il 16 settembre prossimo, al contrario degli altri istituti cittadini che hanno cominciato le lezioni già ieri. Lo comunicano dall'ufficio scuola del Comune di Matera, specificando che la scelta della data di inizio delle lezioni dipende dalla scelta o meno di far festeggiare il carnevale i prossimi 15 e 16 febbraio e dunque dall’opportunità di far recuperare i due giorni di festa, direttamente all’apertura dell’anno scolastico. Gli altri istituti (tutte le scuole primarie e elementari la scuola media Torraca e i licei artistico, magistrale, alberghiero e professionale femminile) hanno invece avviato le lezioni all'insegna dei disagi della riforma Gelmini che ha influito su personale Ata e docenti. Rispetto alla scelta di optare fra il 14 e il 16 settembre, la decisione è stata affidata ai presidi che ne avevano facoltà con riferimento, appunto, alla data dei festeggiamenti in occasione del carnevale. a.ciervo@luedi.it
di classe la decisone assunta dall'Usp (Ufficio Scolastico provinciale) incurante di un fattore importante da tener presente quando si determinano gli organici per la formazione delle classi, cioè quello della proiezione demografica. Inoltre, non si è considerato che sulla scorta dell'organico ci sono stati dei trasferimenti di personale scolastico che ora si vedrebbe destinatario di altre istituzioni scolastiche. Un dato che gioca favorevolmente per i residenti di Agna e che invece non è stato tenuto in considerazione. A questo si aggiunge la mancanza di una risposta da parte di Gianmichele Vizziello assessore alla pubblica istruzione attesa per venerdì scorso. Intanto le operazioni di segreteria procedono e sono sta-
ti sorteggiati i tre ragazzi che dovranno spostarsi che si vedono al centro di una “bagarre” amministrativa che fa perdere la fiducia nelle istituzioni che dovrebbero garantire la risoluzione dei cittadini. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Domani le premiazioni degli studenti che hanno partecipato al concorso
Sicurezza in aula e anche sul lavoro Domani alle 10 presso la Sala consiliare della Provincia di Matera, avrà luogo la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso A scuola di sicurezza, sicurezza a scuola. Il concorso, bandito a livello nazionale dall'Inail in collaborazione con il Miur, premierà gli studenti del Liceo scientifico “Cassola” di Ferrandina, dell'Istituto industriale “Pentasuglia” di Matera e del Liceo classico “Duni” di Matera che si sono distinti nell'elaborazione di progetti in tema di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. “La Provincia di Matera, di intesa con l'Inail regionale e provinciale, - ha dichiarato l'assessore provinciale al ramo, Salvatore Auletta - è stata ben lieta di collaborare a un progetto sulla sicurezza del lavoro.
Un tema davvero difficile, visto che ogni anno circa il 6% dei lavoratori italiani subisce un incidente sul lavoro. Si tratta di quasi un milione di incidenti di diversa natura e gravità, dei quali circa 600 mila con esiti di inabilità superiore a tre giorni, oltre 27 mila determinano poi una invalidità permanente nella vittima, e più di 1.300 ne causano la morte. Ciò equivale a dire che ogni giorno tre persone perdono la vita per disgrazie legate alla propria attività lavorativa.” “Il problema della sicurezza sul lavoro - ha proseguito Auletta - è dunque di prioritaria urgenza. Per riuscire a contrastare il numero crescente delle morti bianchi è indispensabile, infatti, creare una coscienza collettiva sana che conosca quali siano i comportamenti adegua-
ti, quelli che preservano la propria salute e la propria sicurezza sul luogo di lavoro.” “Nella Dichiarazione sulla sicurezza e la salute sul lavoro siglata a Seoul da oltre 100 capi di stato, - ha sottolineato il presidente dell'Ente, Franco Stella - è stato riconosciuto, tra l'altro, come il miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro abbia un impatto positivo sulle condizioni lavorative, sulla produttività e sullo sviluppo economico e sociale di un territorio. Per questo una valida azione di sensibilizzazione sulla prevenzione può fare la differenza. È infatti nelle scuole che inizia il lavoro della educazione e della promozione dei valori a sostegno di una salute protetta. Perché la cultura della sicurezza è il principale alleato della incolumità dei lavoratori.”
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32 Matera La Provincia pensa ad un polo di formazione professionale: «Vi destineremo parte dei Fas»
Con l’operazione “Paideia” presenza costante dell’Arma in tutto l’anno scolastico
Tra i banchi contro la droga Unità cinofile dei carabinieri all’ingresso degli istituti superiori MILITARI dell'Arma vicini agli studenti nel primo giorno di scuola. E' scattata ieri l'operazione Paideia 2009/2010 promossa, in linea con le direttive del Comando generale, anche dal Comando provinciale dei carabinieri guidato dal tenente colonnello Domenico Punzi. Otto militari, tra personale della Stazione di Matera, uomini in borghese dell'aliquota operativa, una pattuglia del nucleo radiomobile e il supporto di due unità cinofile di Tito, hanno svolto servizio nei pressi dei Licei Classico Duni e Scientifico Alighieri e dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Periti Aziendali Loperfido. Un'attività salutata positivamente dai dirigenti scolastici e dai genitori degli alunni che ieri, con il primo superiore, hanno iniziato un nuovo percorso di studi. Lo scopo, come ha precisato il capitano Paolo Sambataro, neo comandante della Compagnia di Matera, è quello di far percepire la presenza costante dell'Arma in tutto l'anno scolastico: «Abbiamo scelto gli istituti superiori più importanti, con un maggior numero di alunni ma nei prossimi giorni, anche su segnalazione dei presidi e dei docenti, svolgeremo controlli più mirati e instaureremo frequenti scambi informativi». Da non sottovalutare, infatti, la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti. «La droga è una piaga che si innesta in qualunque ambiente e Matera non è esente dal fenomeno. - ha aggiunto il capitano Sambataro - Le unità cinofile con fre-
quenti passaggi con i cani (in città ieri era il fiuto di Nerone e Jeffrey sulle tracce di eventuale droga) permettono di tenere l'ambiente sotto controllo. Dobbiamo reprimere anche le piccole attività di spaccio. Tra le sostanze, oltre a cannabis e hashish è diffusa la cocaina per la capacità di acquisto non indifferente, sui 10, 15 euro a dose. Diffusissima, quest'ultima, anche tra le ragazze che a volte, non avendo soldi, non disdegnano di offrire in cambio prestazioni sessuali». Il contrasto alla droga, quindi,
Alcune immagini dei controlli effettuati ieri dai carabinieri nei pressi dei Licei classico e scientifico e dell’istituto Loperfido (foto Videouno)
riguarderà sia i luoghi di aggregazione esterna sia l'interno delle scuole (i controlli dei carabinieri interesseranno anche le Medie
inferiori), grazie ad un'attività preventiva, informativa e servizi di controllo, per cogliere e sradicare sul nascere ogni forma di de-
vianza sia di spaccio che di consumo. L'operazione Paideia, che si avvale della collaborazione del Provveditorato agli studi di Matera e della Croce Rossa Italiana, proseguirà per l'intero anno scolastico. Diffusione della cultura della legalità, contrasto a forme di bullismo o violenza nei confronti delle donne e una full immersion nel mondo dell'Arma (saranno effettuate visite al Comando e promosse mostre di materiale video ed esibizioni di unità speciali) sono tra gli obiettivi di Paideia. Un'iniziativa che, avviata fin dallo scorso anno scolastico, ha permesso di raggiungere risultati positivi, consolidando il rapporto tra i carabinieri e le giovani generazioni materane. Rossella Montemurro
La proposta di legge è stata presentata dai vertici baresi e materani Previsti 150 posti letto, mensa e palestra
universitario Agricoltura, la ricetta dell’ Ugl Studentato la Regione approva Fondo di solidarietà per le aziende in crisi dopo il maltempo
UNA proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione di un Fondo regionale di solidarietà per “interventi urgenti in favore delle aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche” È la proposta della Presidenza provinciale di Bari e Matera di Ugl Coltivatori che ieri l'ha presentata alla stampa nella sede materana. La proposta di legge con petizione popolare, detta tecnicamente di tipo “precettistico”, mira a risolvere il problema delle passività in agricoltura che sono state causate dalle diverse calamità che si sono succedute in Basilicata degli ultimi 30 anni, a partire dal sisma del 23 novembre 1980. «Ventinove eventi calamitosi nel periodo considerato -sostiene Pietro Ninivaggi, presidente interprovinciale Ugl Coltivatori- hanno creato un enorme livello di passività nelle aziende agricole lucane che oggi stentano a sopravvivere per la scarsa redditività delle colture. I precedenti interventi legislativi e finanziari del Parlamento Italiano e della Regione Basilicata per far fronte agli eventi calamitosi anziché essere veicolati verso la diminuzione della debitoria pregressa e verso la ripresa produttiva delle imprese agricole, sono stati inopinatamente dirottati verso il sistema bancario. Le banche, ovviamente hanno preferito impegnare queste ingenti risorse per garantirsi la continuità e l'espansione degli investimenti bancari senza risanare i bilanci delle aziende agricole». Il livello di indebitamento delle imprese agricole lucane è pari a 4,5 miliardi di euro, una cifra che supera lo stesso valore fondiario delle superfici coltivate. La situazione è aggravata dal fatto che già da due anni il Fondo di solidarietà Nazionale non è più finanziato e gli agricoltori arrancano: da qui la proposta che l'Ugl ritiene essere un intervento di ingegneria finanziaria. «L'istituzione di un fondo di solidarietà -continua Ninivaggi- prevede un'autotassazione insieme all'utilizzo delle risorse
Un momento della conferenza stampa dell’Ugl
rivenienti da interventi legislativi, con uno snellimento delle pratiche burocratiche». Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche un innovativo progetto di iniziativa privata, promosso sempre da Ugl Coltivatori, che interessa 110 aziende, in 16 comuni del materano, interessate a produrre energia attraverso impianti fotovoltaici. Un progetto che impegna 450 milioni di euro per 110 centrali da un mega watt ciascuno. Un progetto che rischia però di rimanere sulla carta se la regione Basilicata non perfeziona l'iter di approvazione del Piano Energetico Regionale, fermo da tre anni. «Il nostro -sottolinea Ninivaggi- è un vero e proprio grido di allarme. Se la Regione non si sbriga a dettare le regole relative alle energie alternative attraverso il Piano, il progetto che comporta positive ricadute sul lavoro in provincia di Matera, rischia di arenarsi miseramente». Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Le ipotesi LA proposta di legge che Ugl promuove, parteda una seriedi considerazioni che riguardano trenta anni di interventi finanziari pubblici a favore delle imprese agricole. Interventi statali e regionali che però spesso sono risultati poco efficaci per la difficoltà di istruttoria delle pratiche o per il poco razionale utilizzo delle risorse. Attraverso un'attenta analisi di quanto accaduto in passato l'Ugl propone innanzitutto l'accellerazione dell'iter di accertamento del danno che deve essere appurato da parte dei funzionari regionali entro 30 giorni. Una volta accertato il danno la Regione provvede alla liquidazione delle spettanze entro 150 giorni. Infine sono previsti interventi a sostegno della ripresa produttiva. gio. mar.
il progetto esecutivo
IL “Progetto Esecutivo dei lavori di “Recupero e ristrutturazione del 2° Padiglione dell'ex-ospedale Civile di Matera per la realizzazione di residenze per studenti universitari” è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio. Il progetto prevede n. 156 posti letto, una mensa utilizzabile anche dall'esterno, una piccola palestra, una caffetteria, lavanderia e stireria, ampie zone soggiorno per l'incontro, sale multifunzionali, sale per le teleconferenze, una biblioteca e ampi parcheggi all'esterno. L'importo complessivo ammonta a 12.995.461,00 euro, di cui 3.721.046,50 con fondi della Regione Basilicata, 3.340.734,00 con mutuo da contrarre con la Cassa Depo-
siti e Prestiti da parte dell'Ardsu e i restanti 5.933.680,50 euro con fondi del Miur. Il progetto verrà consegnato entro fine settembre, a cura dell'Ardsu, al Miur per la stipula della convenzione. L'assessore Loguercio, nell'esprimere soddisfazione per l'approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione di residenze per studenti universitari, ricorda, inoltre, l'autorizzazione data all'ufficio edilizia della Regione Basilicata, con delibera di Giunta del 10 agosto 2009, a redigere il Piano Planovolumetrico di dettaglio esteso all'intera area (Luogo LUI/8 del vigente PRG di Matera) che comprende l'insediamento del Campus Universitario, dello studentato e della sede degliufficiregionali alfinedi reperire la superficie utile per i parcheggi e le relative opere di urbanizzazioni primarie.
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Matera 33
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
TAXI MATERA 3332685173
Damiano e Giusy
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Raffaella
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Ipsia, avvio rinviato L’attività didattica per gli studenti delle classi II, III, IV e V dell’Ipsia Leonardo da Vinci di Matera avrà inizio lunedì prossimo 21 settembre. La decisione è stata assunta dopo un sopralluogo effettuato dal presidente della giunta provinciale, Franco Stella. Le lezioni cominceranno nella sede dell’istituto che si torva in contrada Rondinelle per consentire all’amministrazione provinciale di concludere i lavori di documentazione relativa alla manutenzione straordinaria in corso per consentire che l’anno scolastico venga svolto all’insegna delle migliori condizioni di sicurezza.
L’avventura comincia oggi. Il viaggio attraverserà luoghi magnifici e una lunga vita insieme
Tanti auguri da parte della tua “tavolata preferita”. Il Rugantino non è più lo stesso...
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Chiusura via San Biagio Si comunica che da ieri, lunedì 14 settembre, fino a domani 16 settembre è stata disposta la chiusura di via San Biagio, dall'innesto di Piazza Vittorio Veneto fino all'altezza della Chiesa di San Giovanni Battista, al fine di permettere l'effettuazione di lavori di manutenzione alla società Acquedotto Lucano e agli operatori del Comune. Nella intera giornata di oggi, martedì 15 settembre, invece, resterà chiusa via Casalnuovo, dall'innesto di via Ridola fino a via Bruno Buozzi, sempre al fine di consentire lo svolgimento di lavori alla società Acquedotto Lucano.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via D.L. Sturzo 55 0835/264428 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Concerto jazz rinviato Per i problemi organizzativi ben noti (taglio inatteso di fondi regionali), il concerto organizzato dall’Onyx Jazz club, di Giovanni Scasciamacchia Quartet, “My roots” con guest star Marco Collazioni al sax soprano, in programma il 19 settembre alle 20.30 all'Auditorium, è rinviato a data da destinarsi. L’Onyx Jazz club comunicherà in tempo utile gli ulteriori cambiamenti al cartellone precedentemente promosso e che riguarda la stagione autunnale e invernale della rassegna Gezziamoci 2009.
Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309
PROROGATA AL 15 SETTEMBRE PROFILI DI DONNA Prorogata fino al 15 settembre prossimo la mostra “Profili di donna.Personaggi femminili e divinità nell'Odissea e nella mitologia greca”. La mostra, al museo Ridola, intende presentare le donne e le dee nell'Odissea e nella mitologia greca,figure arcaiche ma simili alla donna contemporanea,spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli. Nel percorso viene illustrata l'esperienza singolarissima di Eva Palmer,un'americana dall'animo greco legata alla riproposizione di grandi temi dell'archeologia e dell'antico, esempio precoce di buone pratiche di valorizzazione di siti archeologici che organizzò nel 1927 e nel 1930 le Feste Delfiche, di cui si presenta un raro filmato dell'epoca . Sono esposti eccezionali reperti archeologici, testi dall'Odissea, pagine di autori italiani e stranieri che dal mito hanno tratto ispirazione. Il Museo Ridola, , il più antico museo statale della regione, è stato istituito il 9 febbraio 1911 con la donazione gratuita allo Stato delle collezioni del Senatore Domenico Ridola., costituite prevalentemente da reperti archeologici, frutto di un'intensa attività di ricognizioni e ricerche condotta a partire dal 1872 nel territorio intorno a Matera.
•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 G.I.-JOE 17,45 - 19,45 - 21,40
• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•KENNEDY• Matera 0835-310016 L’era glaciale 3 - 17,45 Segnali dal futuro 19,40 - 21,45
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il principe mezzo sangue 19,00 Sex movie in 4d 21,45
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il grande sogno 18,20 - 21,50
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva
•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 La custode di mia sorella 17,45 - 19,45 - 21,45
• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino
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Pisticci I cittadini ribadiscono che non si può perdere la vocazione di presidio specialistico
Ospedale, si torni in Consiglio Il comitato civico chiede un’analisi del caso con un’assise pubblica PISTICCI - Al termine del dibattito tenuto sabato scorso presso la sala consiliare del municipio di Pisticci, il Comitato di Difesa dell'Ospedale di Tinchi ha ribadito le sue richieste, puntualizzando ulteriormente alcuni concetti già resi noti in precedenti uscite. Un passo importante dopo le prime indiscrezioni su un’eventuale ingresso dell’associazione “Stella Maris”, che vorrebbe realizzare un Centro specialistico nel nosocomio. «Dopo ampia e animata discussione -si legge in una nota del Comitatol'assemblea ha stabilito di confermare e sostenere quanto deciso all'unanimità dal consiglio comunale di Pisticci con deliberazione numero 63 del 21 novembre 2008, in ordine a una proposta di piano strutturale, con invito alla Giunta regionale di formalizzare il riconoscimento del presidio ospedaliero di Tinchi come ospedale ad indirizzo specialistico e l'approvazione del relativo Piano strutturale, accogliendo per intero le motivazioni e le argomentazioni in essa analiticamente e chiaramente esplicitate. A sostegno della richiesta ci sono trent'anni di intensa attività sanitaria, durante i quali il nosocomio ha abbondantemente dimostrato di avere operato in modo eccellente e pienamente rispondente alle esigenze ed alle necessità non solo della popola-
Fango sulla 407 UNA ondata di fango che ha invaso la statale 407 Basentana all’altezza dello scalo ferroviario di Ferrandina, ha impegnato i Vigili del Fuoco, costretti a ridurre la circolazione su un’unica corsia. Il nubifragio che per la seconda volta in 24 ore ha colpito il Materano, sta provocando danni significativi. Sul posto,a coadiuvare le operazioni di sgombero del fango dal manto stradale, sono arrivate anche le squadre del comando provinciale di Matera. Nelle aree periferiche della città, intanto, la fanghiglia ha invaso la strada materra-Grassano fino a Timmari impegno gli uomini della Polizia Municipale. La strada è comunque percorribile, seppur con estrema prudenza. a.ciervo@luedi.it zione di Pisticci, ma anche di quelle comunità che gravitano nell'orbita ospedaliera di Tinchi per l'elevata professionalità delle prestazioni offerte». Il Comitato ribadisce, pertanto, l'invito «alle autorità competenti in materia a desistere dal disegno di smantellamento dell'ospedale di Tinchi, provocatorio e offensivo nei con-
fronti delle popolazioni interessate, che mira a distruggere servizi importanti ed indispensabili, che nel corso degli anni si sono dimostrati efficienti e funzionali, nonché il sindaco e l'intero consiglio comunale a sostenere in modo convinto e determinato quanto deliberato e che il Comitato incoraggia ed appoggia incondizionatamente». Dall'assemblea, inoltre, sono emerse anche nuove proposte, come quella di una «convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale, aperto ai cittadini e allargato ai comuni vicini, con specifico invito al presidente della Giunta regionale di Basilicata, all'assessore regionale alla Sanità e al Direttore generale dell'Asm, anche per confrontarsi sulle prospettive dell'apertura di un eventuale Centro di Ricerca di Neuropsichiatria Infantile, convenzionato con il centro nazionale “Stella Maris” di Pisa, e del Distretto della Salute (oggi conteso con la vicina comunità di Bernalda, dove è in atto una petizione popolare per la richiesta ufficiale ndr), la cui collocazione è prevista proprio nella stessa struttura di Tinchi, il che, ovviamente, appare improbabile per cui sarebbe necessario e opportuno informare nel merito, in modo chiaro ed inequivocabile, l'intera cittadinanza». provinciamt@luedi.it
Primi interventi per il completamento
ditta ha già provveduto oggi ad apportare i primi interventi sul cantiere. L'opera risulta già realizzata dal punto di vista strutturale e i nuovi interventi riguarderanno il suo completamento e la messa in esercizio. A tale proposito, c'è bisogno di realizzare l'impiantistica (impianto elettrico, idrico sanitario ed idrico antincendio) e la pavimentazione e di installare l'ascensore per il servizio ai vari piani del parcheggio. Da rifare, inoltre, gli intonaci esterni. Il progetto esecutivo per il completamento del parcheggio multipiano era stato approvato lo scorso aprile dalla Giunta Leone. La ditta avrà 120 giorni di tempo per ultimare i lavori consegnati lunedì scorso. Con il parcheggio multipiano si va finalmente a dare adeguata risposta ad una evidente carenza infrastrutturale nell'abitato di Pisticci centro, dove da anni è nota la
PISTICCI - Ha cercato di aprire la portiera di un’auto utilizzando un semplice coltello, ma i carabinieri lo hanno individuato e arrestato. E’ accaduto nella serata di domenica a Pisticci, protagonista un cittadino della Romania arrestato dai carabinieri della locale Stazione per tentato furto aggravato e porto illegale di arma da taglio. Lo straniero, un 27enne con alcuni precedenti, già da tempo domiciliato nella zona, è stato sorpreso dai militari dell'Arma, impegnati in un'attività di controllo del territorio, mentre cercava di manomettere la serratura della portiera di un'autovettura, lasciata in sosta in una via centrale. Alla vista dei carabinieri, l'uomo ha subito tentato di nascondere il coltello, con cui stava tentando di aprire l'automezzo. Inutile il suo tentativo,in quanto i militari,accortisi del movimento e ben conoscendo il soggetto, lo hanno bloccato e, dopo averlo perquisito, hanno rinvenuto l'arma da taglio che, poco prima, aveva tentato di occultare. Accompagnato, quindi, in caserma, è stato arrestato per tentato furto e possesso ingiustificato di arma da taglio. Il coltello trovato in suo possesso è stato sequestrato. Già in altre circostanze, lo stesso rumeno era stato denunciato, sempre dai carabinieri di Pisticci, per il medesimo reato di tentato furto di autovetture. Dopo l'arresto, è stato accompagnato in carcere a Matera.
Sanità in provincia Franco Coppola (Uil) «Non tagliamo i servizi»
La struttura del parcheggio multipiano di Pisticci
problematica dell'eccessivo congestionamento delle strade per via della numerosa presenza di auto in sovrannumero. La posizione strategica dell'opera, ben collegata con la zona centrale dell'abitato, consentirà inoltre di facilitare l'accesso agli uffici pubblici durante l'orario di lavoro, ovvero nella fascia oraria durante la quale c'è maggiore richiesta di posti auto. provinciamt@luedi.it
Non particolarmente grintosa la prova con il vivace Rotondella
Miglionico soddisfatto a metà MIGLIONICO - Un Miglionico felice a metà, quello tornato da Valsinni dopo aver affrontato il Rotondella. Un solo punto rimediato dalla formazione del presidente Grande, al 94' e su rigore. «Rigore decretato da un arbitro coraggioso negli ultimi secondi di recupero», precisa il dirigente-critico, Vincent Perrone. «Abbiamo pareggiatoper ilrotto dellacuffia anchese bisogna riconoscere che nonostante siamo stati costretti a tenere bomber Lambertini a casa, per fargli scontarelagiornatadi squalifica,inostriavantihanno impensierito più volte il portiere avversario. In almeno quattro occasioni la fortuna ci ha girato letteralmente le spalle. Se la sfera non entra c'è poco da fare. Una incornata di Deceglie ha esaltato solo le doti del loro portiere; una punizione di Tataranni neutralizzata con difficoltà ed in due tempi dal loro portiere con un colpo di testa di Cappiello a seguire, fuori da pochi passi; Lamacchia sempre attivo che non è riuscito a fare, solo davanti al portiere, il “cappello”per il gol. Il portiere si è disteso e con bravura ha smanacciato in angolo. Con un Miglionico che ci provava, il Rotondel-
Ladro d’auto colto sul fatto
La ricetta per risanare senza privazioni
Pisticci, partiti i lavori al parcheggio multipiano PISTICCI - Sono iniziati da qualche giorno gli interventi di completamento del parcheggio multipiano di Pisticci centro. Dopo che nel giugno scorso erano stati assegnati alla ditta Caruso Rocco di Pisticci, che ha offerto un ribasso del 31%, aggiudicandosi la gara con il prezzo netto di 287.240 euro oltre ad 11.324,93 euro per oneri di sicurezza, la scorsa settimana il Comune di Pisticci e la stessa ditta hanno sottoscritto il contratto vero e proprio. L'atto va a definire l'ultimo passaggio burocratico di un iter lungo e tortuoso, seguito dall'amministrazione Leone sin dal suo insediamento e sbrogliato in alcune pieghe che avevano causato i noti ritardi accumulati in passato. In questo modo, pertanto, i lavori per il completamento dell'opera possono realmente iniziare, tanto che la
Pisticci Un rumeno già noto
la, in una delle prime occasioni, è riuscito a passare. E' stato merito del loro attaccante Ripa, uno dei migliori, che forse sarebbe stato meglio lasciarlo a casa, a sfondare la nostra rete difesa dall'inoperoso, fino a quel momento, Deceglie». Ed è sempre Perrone che aggiunge: «In svantaggio contro una squadra comunque quadrata e grintosa quale è quella rotondellese e spinta dall'entusiasmo, il Miglionico è andato per un po' in bambola. L'espulsione del nostro Venezia nella ripresa, per doppia ammonizione, ne è stato il segnale. Pur in 10 per oltre metà della ripresa il Miglionico ci ha creduto e alla fine il pareggio pur se di rigore è stato portato a casa. Il Rotondella atleticamente ci sovrastava, ma noi che abbiamo iniziato tardi la preparazione e sul campo si vedeva, anche se tecnicamente i nostri avevano il loro peso specifico. Il rigore magistrale, alla Totti per intenderci, calciato con freddezza da capitan Tataranni nei minutifinali è il segnale della qualità. Ottima è stata anche la prova dell'under Cappiello». Antonio Centonze
PISTICCI - «La sanità nella provincia di Matera, pur con qualche segnale positivo, presenta però notevoli margini di miglioramento». A sottolinearlo, in una nota è il segretario provinciale della Uil, Franco Coppola, il quale parte dal presupposto che «trattasi -scrive- di un territorio non molto esteso e con circa 200mila abitanti, razionalizzando al meglio risorse, strutture e servizi, l'obiettivo potrebbe essere conseguibile, Occorre a proposito avere idee chiare, rifuggendo da qualsiasi forma di deleterio localismo e concentrando gli sforzi di tutti sulle seguenti oggettive priorità: Sostenere la creazione di servizi di eccellenza necessari a garantire rispose adeguatamente di qualità nei vari ambiti della chirurgia e della medicina in generale, elementi questi determinanti per la sicurezza dei cittadini e per creare le basi per eliminare la ancora rilevante emigrazione sanitaria; evitare inutili duplicazioni di servizi che contribuiscono sostanzialmente a disperdere in mille rivoli le risorse ed ad ingenerare gravi forme di spreco e inefficienze; consapevolezza della limitatezza delle risorse e anzi del deficit economico-finanzario con il quale l'Asm deve fare i conti anche nell'ottica del federalismo e della diminuzione dei trasferimenti dal governo centrale. La riforma regionale che ha previsto l'accorpamento delle Asl esistenti -prosegue Coppola- e la nuova strategia funzionale che l'Asm vuole darsi attraverso la proposta di atto aziendale, vanno teroricamente in questa
direzione. Ora occorre essere responsabilmente e coerentemente consequenziali. Certo, ai principi di appropriatezza efficacia e sicurezza dei servizi, bisogna aggiungere quello delle equità per garantire a tutti i Cittadini del territorio provinciale pari opportunità di accesso delle prestazioni. Inoltre, gli interventi riorganizzzativi dei presidi ospedalieri esistenti, pur nel dovuto processo di razionalizzazione, devono contestualmente garantire non una diminuzione qualiquantitativa della loro dimensione, ma proprio per garantire una articolazione dei servizi organica, devono essere ulteriormente rafforzati. Strettamente correlati a questi principi, si devono inserire i Distretti della salute, che attraverso il rafforzamento dei servizi sul territorio e quindi portati più vicino ai cittadini, devono far divenire realtà la necessaria integrazione socio-sanitaria, rafforzando l'azione di prevenzione e garantendo un percorso assistenziale al contempo più efficace ed economico». Sono questi, secondo la Uil materana, i principi e gli obiettivi, «che tutti insieme dobbiamo impegnarci a cogliere. La sanità, come la scuola conclude Coppola- è uno di quei settori in cui non possono prevalere logiche di parte o politiche intese nella accezione più deteriore del termine, ma costituisce l'indicatore più importante del raggiunto livello di maturità e senso civico di una comunità». provinciamt@luedi.it
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Martedì 15 settembre 2009
36 Pronto l’identikit del fortunato: un impiegato statale materano sposato con due figli
La dea bendata bacia Stigliano Vincita record da 145.000 euro con la classica schedina del Totocalcio STIGLIANO - E' un quarantaseienne, padre di due figli e dipendente statale che sporadicamente gioca al Totocalcio, l'anonimo scommettitore di una vincita record che ha puntato 100euro su una schedina del totocalcio vincendo 144.459,00. La schedina fortunata è stata giocata nel corner “Cubet” di Stigliano da un materano. Una vincita unica in tutta la Penisola del concorso numero 70 quella registrata dal gruppo Gri.srl (gruppo ricerche intrattenimento) che gestisce il corner di Stigliano. Oltre ad aver centrato un 14, il fortunato vincitore ha realizzato otto 13, ventisette 12 e 1 nove. X2-X2-X-1X-XX-X-2-1-12-X-12-1X2 e 1X questa la combinazione vincente che si è aggiudicato un record tutto lucano. A far balzare il montepremi sono stati i pareggi tra GallipoliSassuolo, Livorno-Milan e Frosinone-Padova. Meno importante il risultato dell'unica gara straniera Tottenhan-
Una scansione della schedina vincente
Manchester United. Intanto è mistero negli ambienti degli scommettitori sull'identità dell'anonimo vincitore che non ha dato alcun accenno della vincita. Il pomeriggio di ieri è stato caratterizzato da un andirvieni di persone nella storica agenzia di scommesse di via Cosenza, che cercavano di capire chi
fosse il fortunato. Una bella vincita quasi inusuale per il momento vista che si “punta” maggiormente verso giochi dove si vincono cifre cospicue e che sono ben lontane dalle vincite record del Totocalcio che una volta con il “tredici” significava far vivere nel benessere e di far tornare sconosciuti parenti
pronti a battere cassa. Adesso, invece, può capitare di non dire nulla per evitare una brutta figura visto le cifre non proprio da record. Un weekend fortunato per l'appassionato scommettitore che ha dato conferma di come la Basilicata ed in modo particolare Matera sia stata nel corso degli ultimi tempi più volte baciata dalladea bendata. «Questa è la vincita più grossa del gruppo, nato due anni fa. -afferma Pietro Latronico, dipendente del GriIl vincitore si è fatto sentire telefonicamente per ringraziare e promettendo una cena a tutti i dipendenti». Per la rilevanza della cifra la somma vinta sarà disponibile fra tre settimane e sarà accreditata con bonifico bancario emesso dal Totocalcio. Una bella vincita, comunque, che va ad aggiungersi alle migliaia di euro vinti negli ultimi tempi nella città dei Sassi che si conferma meta prediletta della dea bendata. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
Stigliano Si parlerà di nuove tecnologie per la cura degli anziani
Seminario medico all’Hospice Esperti a confronto sul problema delle piaghe da decubito STIGLIANO - “Lesioni da pressione: dalla teoria alla pratica clinica appropriata del paziente in Hospice”, questo il tema che sarà affrontato, giovedì prossimo, presso l'Hospice di Stigliano. L'incontro scientifico organizzato dalla Direzione della struttura che opera nel nosocomio della Collina materana sarà così strutturato: “Criticità organizzative e comunicative dell'equipe dell'Hospice” a cura del caposala Leonardo Digilio. Seguirà la sessione scientifica, aperta alla partecipazione anche di personale non in servizio all'Hospice, con l'esposizione del responsabile dell'Hospice di Stigliano, Giuseppe Agneta, che parlerà delle “Lesioni da pressione: dalla teoria alla pratica clinica appropriata” e del “Paziente in Hospice e le finalità delle cure”. Lo specialista Cosimo Paolo Cuscito, dell'Unità operativa di chirurgia dell'ospedale Giovanni Paolo II di Policoro, interverrà sull'Inquadramento clinico
delle lesioni da pressione. E ancora le caposala Lucia Pirrone e Marilena Sinisgallo parleranno della “Classificazione delle lesioni da pressione e del protocollo di trattamento”. Il caposala Angelo Iannace interverrà invece sulle “Nuove tecnologie nelle cure”. «E' previsto -chiarisce una nota Asmun confronto dibattito sull'analisi dei casi ed un lavoro a gruppi sull'elaborazione e la redazione di un protocollo di trattamento. L'iniziativa rientra nell'ambito della formazione continua del personale dell'èquipe di cure palliative. Ogni mese vengono, infatti, organizzati incontri di macro èquipe che prevedono una sessione organizzativa riservata al personale dell'Hospice ed una sessione scientifica per tutti gli operatori interessati». L'Hospice di Stigliano ha iniziato la sua attività l'8 gennaio del 2007, attualmente conta su 18 posti letto per i malati terminali con accoglienza anche dei familiari chiamati ad assistere i
pazienti. «L'hospice di Stigliano -conclude la nota- risponde ad una necessità già presente sul territorio e soprattutto dà una risposta a quella che in futuro sarà una esigenza primaria di assistenza, a causa dell'invecchiamento della popolazione, dell'allungamento dell'aspettativa di vita e quindi anche dell'aumento di casi che hanno bisogno di assistenza continua nell'ultima fase dell'esistenza. Responsabile del Centro è il medico anestesista Giuseppe Agneta. Gli interessati per ulteriori informazioni possono telefonare al 0835/569923». L'Hospice di Stigliano specializza la struttura della Collina materana, ma non è la risposta per le popolazioni residenti nell'area che vorrebbero vedersi garantito il diritto alla salute anche con altri indispensabili servizi di cui è stata privata nel corso di questi ultimi anni. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Idee della Camera di commecio
Le strategie per la Collina Una veduta del centro storico di Stigliano
E' INCENTRATO sull'agroalimentare e sul turismo il rapporto che la Camera di commercio di Matera ha avviato con le Comunità della Montagna materana. E' quanto è emerso al termine di incontri che il presidente dell'Ente camerale, Angelo Tortorelli, ha avuto ieri a Stigliano, con il sindaco Leonardo Digilio e ad Accettura, con il primo cittadino Nicola Buonanova. L'iniziativa segue ad analoghi incontri già effettuate con gli amministratori di altri centri per un esame di problemi e prospettive di rilancio del sistema produttivo locale. Dal Comune di Stigliano è venuta piena disponibilità a portare avanti con la Camera di commercio il progetto di valorizzazione della filiera della pasta tipica di Matera, in linea con una tradizione che ha visto l'agricoltura stiglianese impegnata nella produzione di grano duro della varietà “Senatore Cappelli”. Stigliano come Accettura è impegnata nella valorizzazione di produzioni tipiche della gastronomia locale e, in particolare, della filiera suinicola e lattiero-casea-
ria che costituiscono una delle componenti importanti dell'offerta turistica locale. Disponibilità e interesse sono venuti dai sindaci sui servizi finalizzati ad attivare nei due comprensori lo Sportello Unico per le imprese, che consentirebbe di valutare opportunità imprenditoriali. «Turismo e agroalimentare -ha detto Tortorellirappresentano un concreto volano di crescita per i centri dell'interno, settori che sposano ambiente, beni culturali, sapori della buona terra e possibilità di legare fra di loro itinerari che hanno una propria peculiarità. I progetti per gli itinerari del gusto o di promozione di alcuni prodotti tipici, come stiamo già facendo per pane, pasta, vino, olio, salumi e formaggi, possono portare valore aggiunto alle economie dei centri montani e della collina materana, che subiscono gli effetti dello spopolamento. E' nostro impegno lavorare insieme ai comuni di Stigliano e Accettura per concretizzare iniziative e percorsi comuni, sul piano dell'informazione e dei servizi in diversi settori». provinciamt@luedi.it
Pari con un Montescaglioso in forma, si può fare di più
Partenza neutra per la Real Irsina IRSINA - La Real Irsina, pareggia sul campo del Montescaglioso e raccoglie il suo primo punto stagionale. Un goal per parte il risultato finale. La squadra gialloblu, inizia la gara col suo solito piglio, i ragazzi di Rizzi, sono abituati a giocare come dice lui: «Con la testa senza pensieri», si va in campo per giocare e divertirsi. Anche quest'anno sembra che la filosofia sia proprio la stessa. Ma sSe si vuole accattivare le simpatie del pubblico locale -orfano della sua Irsinese- si deve provare a osare di più. Anche perché, alla squadra fondata quest'anno, con qualche innesto di valore, assumerebbe un volto molto più competitivo. Mister Rizzi, tuttavia sembra
che al momento sia contento della prestazione dei ragazzi in campo: «Per come si erano messe le cose all'inizio -apre Rizzi- sembrava che la partita avesse preso una brutta piega, il fatto di essere andati in svantaggio, faceva presagire che tutto dovesse volgere al negativo. Nella ripresa invece -continua Rizzi- i ragazzi hanno ripreso a macinare gioco, ed a iniziare a fare le cose che solitamente sappiamo fare, infatti, per come sono poi andate le cose nella ripresa, ad un certo punto il pareggio stava diventando un po’ stretto. Ma tuttavia -spiega Rizzi- le cose alla fine si sono compensate. il Montescaglioso, anche se torna solo quest'anno in Promozione,
operando alcuni innesti appropriati, ha allestito una squadra di buon valore. Penso davvero che sarà difficile per tutti, andare a fare risultato sul campo della compagine materana». Abbiamo chiesto al mister, perché non provare ad osare di più, partendo da una buona base come quella che possiede oggi La Real Irsina. «La nostra ambizione -dice Rizzi- rimane quella di allestire una squadra innanzitutto di ragazzi che abbiano voglia di divertirsi, e che non è proprio una cosa tanto facile, oggi, anche a questi livelli, c'è molto qualunquismo e generare facili clamori nel gruppo, spesso no porta bene: ne ai ragazzi ne all'ambiente. Non è affatto det-
La Real Irsina del campionato 2009
to -conclude mister Giacomo Rizzi- che ci accontentiamo di recitare il ruolo di comparse, il campionato è appena iniziato, anche quest'anno, come facciamo di solito tutti gli anni, al giro
di boa, faremo il punto, e decideremo sul da farsi, l'anno scorso è andata più che bene, quest'anno sono ugualmente fiducioso». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Bernalda «Non vogliamo un’altra San Giuliano». Lettera a vigili del fuoco e commissario
Edificio scolastico pieno di crepe Allarme dei genitori al ritorno dopo le vacanze nel plesso “Aldo Moro” BERNALDA - «Non vogliamo un'altra San Giuliano». Questo il grido di protesta dei genitori della scuola “Aldo Moro” di Bernalda, che nella mattinata di ieri hanno notato crepe sulla struttura scolastica. L'istituto in questione è quello della scuola primaria “Moro” sita in via Pietro Nenni, mentre ad alzare la voce sono i tanti genitori che ieri, primo giorno di scuola dopo le vacanze estive, hanno notato delle ampie crepe nonché cedimenti del marciapiede che costeggia l'entrata al plesso scolastico. I genitori, rappresentanti d'istituto, hanno anche redatto una lettera, indirizzata al Corpo dei Vigili di Bernalda, al comando dei Carabinieri, alla Dirigente scolastica ed al commissario prefettizio; nota che è stata protocollata e nella quale si chiede l'urgenza degli interventi, visto che i ragazzi poi sono entrati regolarmente all'interno della struttura anche se in aule distanti da quelle indicate dagli stessi genitori come pericolose. A parlare per i tanti padri e per le tante mamme, è Franco Diciancia, il quale amplifica ed estende la richiesta degli interventi a chi di competenza. «Noi -ha detto Diciancia- non vogliamo un'altra San Giuliano o un'altra casa dello studente. Ecco continua il genitore di uno studente noi chiediamo che i nostri figli al ritorno da scuola ci raccontino quello che hanno imparato e non già le paura provate per qualche calcinaccio caduto o chissà altro. Non voglio neanche pensare a queste cose perché il solo pensiero delle immagini trasmesse in tv ci fa paura; un'emozione che non vogliamo provare mai. Ritornando alla struttura scolastica, questa mattina (ieri per chi legge ndr), al ritorno dalle vacanze, abbiamo notato delle grandi crepe nei pilastri esterni ed all'interno di tante aule. Allarmati e impauriti da quanto visto abbiamo subito chiamato la Dirigente scolastica la quale, con pronto intervento, ha subito chiamato i tecnici del Comune e le forze dell'ordine. Noi ringraziamo la Dirigente che è stata molto celere ed anche il Commissario Prefettizio, che ci ha assicurato di fare quanto possibile per risolvere la situazione. Fino a qui tutto ok, mentre quello che non condividiamo è l'aver deciso di far entrare i ragazzi nella struttura anche se in aule distanti da quelle incriminate. Io allora mi chiedo: ma se parte della struttura cade giù c'è pericolo anche per le ali esterne? Se dei pilastri, quelli esterni, cedono non c'è una
Tursi Itcg
Domani iniziano le lezioni
Le crepe all’Istituto “Morra”
reazione a catena? Tra noi genitori ci sono dei tecnici e questi hanno parlato di situazione non rassicurante. Abbiamo chiesto anche a chi di competenza se queste crepe erano già esistenti e da quanto. La risposta dei tecnici del Comune di Bernalda è stata che durante i controlli di maggio non c'era nulla del genere; quindi altro quesito che mi pongo è: da quando tempo queste crepe sono presenti? Io non penso che queste si sono verificate da un giorno all'altro, e se si
significa che è in atto un cedimento strutturale. Noi speriamo di no, ma le crepe che si vedono non sono le classiche filature, infatti dietro l'intonaco e la vernice si vede il cemento che sta venendo meno; questi pilastri esterni dovrebbero garantire la tenuta della struttura. Inoltre, abbiamo notato che anche il marciapiede adiacente alla struttura si è abbassato di livello. Oggi (ieri per chi legge ndr) per noi doveva essere il giorno dedicato ai sorrisi ed alle domande ai
nostri figli su come è andato il primo giorno di scuola, invece ci troviamo a dover convivere con la preoccupazione e con la paura. In conclusione, noi ringraziamo il Dirigente scolastico e il Commissario Prefetizio, invitandoli, insieme ai tecnici, a darci notizia sullo stato della struttura ed allo stesso tempo chiediamo che i nostri figli vengano collocati in altro luogo lontani dal plesso Moro». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Incontro con le associazioni culturali
Presidio vigili del fuoco Si organizza la protesta METAPONTO - E’ sempre attuale la battaglia della comunitàdi Metaponto per l’istituzione di un Distaccamento dei vigili del fuoco al borgo. Nei giorni scorsi, il presidente della Pro loco, Pino Gallo, ha scritto alle associazioni culturali del territorio, ai parroci e ai sindacalisti. «Dopo ben 19 anni di onorevole servizio -esordisce Gallo- stiamo per essere privati del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Metaponto, che adesso (estate 2009) è divenuto Pnte. Dal mese di giugno, infatti, il ministero dell'Interno ha, infatti, assegnato al Distaccamento di Metaponto 12 Vigili + 4 capi squadra. Un importantissimo presidio per la sicurezza dei cittadini, che il Piano nazionale per la sicurezza del ministero dell'Interno “Soccorso Italia in 20 minuti” prevede
a Metaponto. Ma un Provvedimento del sottosegretario ai Vigili del Fuoco, il senatore Nitto Francesco Palma (Pdl), firmato il 19 maggio 2009, ha trasferito il Distaccamento di Metaponto presso il carcere (mai andato in funzione) di Tinchi di Pisticci. Un luogo lontano da quelli che statisticamente sono soggetti a intervento da parte del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Metaponto. -spiega ancora Gallo- La sua eventuale perdita, significa una mancanza di sicurezza anche perla zona turisticaed acatena potrebbe innescare il trasferimento in altre località di altre importanti Istituzioni del nostro territorio: Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Media, Ufficio Postale, di cui si incominciano ad avere i primi sentori». In previsione dell'assemblea popola-
re che si terrà lunedì prossimo, ore 19 in piazza Giovanni XXIII, ieri Gallo ha invitato tutti a partecipare a un incontro informativo e organizzativo, tenutosi presso il Centro Culturale, dove dovrebbe aver sede il Distaccamento.
TURSI - Con un comunicato affisso sulla porta di ingresso dell'Itcg “Manlio Capitolo” di Tursi, il nuovo dirigente scolastico, Maria Amorigi, ha comunicato agli studenti che la scuola inizierà le lezioni domani alle ore 8.20 per gli studenti che frequentano i corsi diurni, e alle 17 per gli studenti chefrequenteranno i corsi serali. La novità di quest'anno all'Istituto tecnico commerciale, per geometri ed ad indirizzo turistico, è che è cambiato il dirigente scolastico, che qui ha la reggenza, perché dirige anche le scuole superiori di Montalbano Jonico e di Novasiri. Molto probabilmente non sarà presente a Tursi il primo giorno di scuola. C'è stata in questi giorni per organizzare tutta la macchina scolastica insieme ai suoi collaboratori. Le classi dei corsi di mattina restano le stesse di l'anno scorso, anche se è aumentato leggermente il numero degli studenti, che lo frequentano. Mentre è diminuito il numero degli studenti che frequenteranno il corso serale, dove le classi sono quattro. L'Itcg nell'anno 2008/2009 ha organizzato le attività complementari come il giornalino di Istituto “Mete”, gli incontri con gli operatori di arte e archeologia per il turistico, il corso sulla sicurezza nei cantieri per i geometri,i Giochimatematici, le visite guidate al Centro di Geodesia Spaziale, i viaggi di istruzione a Padova, Venezia e Trieste per tutte le classi e una Crociera nel Mediterraneo orientale per gli studenti delle classi quinte e quarte. Salvatore Martire
La diagnosi di Mariella Casciaro sui tagli e le strategie del ministro Gelmini
«La riforma ha danneggiato anche Bernalda» BERNALDA - «La scuola si mobilita contro i tagli». Questo il grido che in questi giorni sentiamo dai vari tetti degli istituti scolastici in tutta Italia; problemi, quelli sbandierati dai vari manifestanti, che non hanno di certo lasciato la nostra cittadina lontani da tutto quanto sta accadendo. Per fare il punto di questo momento “nero” per la nostra scuola, e chissà, per il futuro dell'istruzione, abbiamo parlato con Mariella Casciaro, una delle tante docenti bernaldesi che tanto hanno dato al mondo della scuola in questi ultimi anni. «Sentiamo parlare -ha detto la giovane insegnante- di maestro unico, cinque in condotta, grembiulino, voti in numeri, libri di testo che durano, tagli, turnover bloccato. Eppure, oggi più che mai, alla tv e sui giornali, assistiamo alla bufe-
ra scatenatasi sulla scuola. Allora io mi chiedo come mai questo non tocca neanche minimamente il ministro Gelmini, che utilizza la politica del marketing e della comunicazione per cercare di convincerci della bontà dei provvedimenti adottati nella scuola anche in merito ai tagli effettuati. La situazione in cui versa la scuola pubblica, dopo i tagli operati nella Finanziaria, soprattutto in Basilicata, è drammatica. Nella sola provincia di Matera si perdono 341 posti: una proporzione che non ha eguali in nessuna altra provincia. Nell'anno scolastico 09/10 saranno tagliati 239 posti di personale docente e 102 del personale Ata. Con questi numeri, il rischio è che le scuole si troveranno nella condizione di non poter garantire la sicurezza degli allievi, del perso-
nale della scuola ed il regolare svolgimento dei servizi scolastici. E in tutto ciò, il nostro Meridione è il più colpito. I provvedimenti su scuole e università del sud fanno pensare ad un appiattimento delle posizioni della Gelmini su quelle di Bossi e quindi a manovre antimeridionaliste. «Alcune scuole abbassano la qualità della scuola italiana», ha detto la Gelmini riferendosi a quelle di Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata. Dichiarazioni offensive, frutto di un'analisi superficiale. Tale azione demolitrice della Gelmini sulla scuola pubblica avrà conseguenze disastrose per i piccoli comuni della nostra regione, che già subiscono un massiccio spopolamento a causa della imperante disoccupazione. Anche le scuole dell'obbligo di Bernalda stanno subendo gli ef-
fetti dei tagli. Nel circolo didattico di via Marconi, a fronte dell'aumento di 3 classi a tempo pieno (avrebbero dovuto essere 4), sono stati sottratti 4 posti di collaboratori scolastici, il che renderà impossibile garantire sia la sicurezza degli alunni che la qualità dell'offerta formativa. Nell'istituto Comprensivo hanno soppresso addirittura una classe. Giovedì 26 agosto, organizzata dal presidente della Provincia, Franco Stella, si è tenuta una conferenza di servizi presso la Provincia di Matera alla presenza dell'assessore regionale Antonio Autilio. La Regione sta valutando le misure da adottare per risolvere l'emergenza scuola; per ora non c'è chiarezza su quali sono i fondi da impiegare, forse quelli del petrolio. Fabio Sirago
Mariella Casciaro
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Antonietta Donadio, infermiera, parteciperà domani al quiz di Carlo Conti su Rai Uno
Una rotondellese a “L’Eredità” ROTONDELLA - Il 16 settembre, alle ore 19, una rotondellese sarà su Rai 1. Si tratta di Antonietta Donadio, sui teleschermi della prima rete in qualità di concorrente de “L'Eredità”, la nota trasmissione televisiva condotta da Carlo Conti. Nulla si può rivelare sull'esito della sua partecipazione, già registrata negli studi Rai nei giorni scorsi e ora trasmessa in differita. Antonietta, 26enne, vive a Roma da circa sei anni. Nella capitale ha frequentato un corso di laurea in Infermieristica, concluso nel 2007, e sempre a Roma ha preso lavoro, due anni fa, in
una clinica privata. Come le è capitato di trovarsi a l’Eredità? «Tutto è cominciato per scherzo -racconta- Sono certa che a molti, davanti alla Tv, capita di indovinare una risposta e pensare: quasi quasi vado io e magari vinco. E così, data la necessità di denaro per costruire una casa tutta nostra, io e il mio ragazzo abbiamo pensato di provare la via dei quiz televisivi. Ho inviato la richiesta tramite il sito web della trasmissione continua Antonietta- e poi ho fatto un provino, con quiz di cultura generale. Mi hanno chiamata e non ci
ho pensato due volte. Tutto qui». Qualcosa ti ha colpita in particolare? «Sono rimasta stupefatta dallo straordinario mondo del dietro le quinte, nel quale c'è un livello di organizzazione e attenzione ai particolari che, guardando la Tv, neppure immaginiamo». E delle persone incontrate? «Mi hanno colpito i miei concorrenti, tanto carini...». E Carlo Conti, il conduttore? «Una persona molto simpatica». L'appuntamento con la trasmissione, come detto, è per le ore 19. I ro-
tondellesi la guarderanno, di sicuro, con un surplus di partecipazione. La presenza di Antonietta potrebbe essere un motivo di orgoglio per la comunità: l'esito della sua performance non sarà, come in tante trasmissioni televisive in voga oggi, determinato esclusivamente dalla fortuna. All'Eredità contano anche bravura e freddezza. Come nella migliore tradizione del quiz italiano, quella esportata da Mike Bongiorno, proprio in questi giorni compianto e rivalutato anche da molti suoi severi detrattori. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Antonietta Donadio
Policoro In estate il personale Ata ha tinteggiato le aule fuori dalle proprie competenze
Anno nuovo, vecchi problemi Il liceo “Fermi” continua a essere vittima di promesse non mantenute POLICORO - Il suono della campanella, ieri mattina, è coinciso con l'apertura del nuovo scolastico in tutte le scuole secondarie di secondo grado della Basilicata. Ma al liceo scientifico “Enrico Fermi”, per chi non avesse sentito il trin, entrando nel parcheggio pieno di macchine e vedendo il solito via vai di studenti nei corridoi e nel cortile ha capito subito che è iniziatol'annoscolastico 2009/10sullastessa falsariga di quelli precedenti: «A dire il vero-spiega laDirigente scolasticaAnna Maria Fumarola- abbiamo aperto i cancelli e la scuola già dallo scorso nove settembrecon qualchegiornodi anticipo,in quanto durante il periodo di Carnevale la scuola chiude e, dunque, recuperiamo i giorni previsti nel calendario scolastico in quel periodo come facciamo da qualche anno». Quindi non si tratta di una novità in assoluto? «Da quando sono qui, esattamente da undici anni e questo potrebbe essere l'ultimo, novità rilevanti non ne ho mai viste. Anzi le dirò di più: durante l'estate il personale Ata si è preso la briga di tinteggiare le aule, cose che non compete a noi, ma all'Ente competente (la Provincia ndr), il quale si è fatto vivo con degli operai solo per sistemare il soffitto dato che quando pioveva entrava acqua nella scuola». Pertanto, anno nuovo problemi vecchi; però ogni qualvolta c'è in corso una campagna elettorale viene sempre tirato in ballo il suo istituto e le tante mirabilie di cui dovrebbe essere dotato, come mai? «Non lo so…so solo che come può constatare fuori fa caldo e anche dentro.
Il liceo Fermi di Policoro
Ci sono stati giorni in cui si è raggiunta anche la temperatura di 50 gradi! Ci avevano promesso di allargare le aule, ma finora al di là delle intenzioni non si è visto nessuno, per non parlare poi di un fantomatico finanziamento che ho letto da qualche parte di 250 mila euro di cui ancora non ho visto nulla». Rispetto al 2008/2009 siamo sempre alle solite: si cita il liceo di Policoro come scuola tra le più
popolate della provincia e poi la si tratterebbe nei fatti come un istituto di prossimità. Eppure, i numeri farebbero pensare il contrario: 851 iscrizioni contro le 808 del nuovo anno scolastico, più docenti e personale Ata fanno dell'Enrico Fermi un paese della Lucania: 1.000 persone in tutto ruotano intorno alla struttura tra via Puglia e via Salerno. Però anch'essa accusa il colpo di una regione che si sta spegnendo: «I dati ci dicono -continua la preside- che siamo stazionari o in leggero calo, dovuto anche, probabilmente, agli studenti respinti lo scorso anno che si sono iscritti altrove. Il dato comunque è preoccupante e deve far riflettere». Quanta colpa attribuisce alle Riforme della scuola degli ultimi anni? «Nessuna per un motivo semplice: se non c'è lavoro il tasso di natalità è basso. Noi quest'anno abbiamo una prima in più, però abbiamo accorpato alcune classi. I tagli non c'entrano nulla». All'interno della scuola ci sono solo tra il Corpo docente tre precari, gli altri sono tutti di ruolo, e altrettanti tra il personale Ata: «Anche se uno in organicociè statoingiustamentetagliatoe ne avevamo bisogno, visto che facciamo anche attività extradidattiche, tuttavia ci sentiamo ben coperti». Persa che tutti i docenti siano all'altezza di insegnare: «Sinceramente no! Alcuni mancano di autorevolezza, altri invece di conoscenze e competenze. Ben venga l'idea di Fioroni, ex ministro, di sottoporre anche i docenti a valutazioni periodiche». Gabriele Elia
Pd di Policoro alla “Quarta fase”
Vendita diretta l’hotel Imperiale non c’entra nulla
gherita Democrazia è libertà è l'approdo ma anche l'inizio di una nuova fase: la quarta. Quella del partito democratico. L'associazione ha come finalità quella di organizzare eventi e dibattiti, di elaborare progetti ed idee che siano il frutto dell'essere e definirsi cattolici democraticinella politica oggi, ovvero l'esercizio della responsabilità di investire la nostra laicità come risorsa per governare una società sempre più complessa e multiculturale. Saper leggere criticamente la modernità senza rinunciare a cambiarla. In una stagione segnata da forti contrapposizioni -conclude Gallo- da scontri, da conflitti, appare insostituibilela risorsadella culturapolitica cattolico democratica». provinciamt@luedi.it
NOVA SIRI - La gestione dell’hotel “Imperiale” di Nova Siri, struttura alberghiera prestigiosa e molto conosciuta in regione, non ha nulla a che fare con l’organizzazione di una due giorni di vendita diretta, condotta dalla società “Mc Italia”, lo scorso weekend nella saletta interna. Una doverosa precisazione per fugare ogni eventuale dubbio sulla serietà della gestione dell’hotel, che si è semplicemente limitata a concedere la saletta dietro pagamento, come si fa con un qualsiasi cliente privato. Tanto alla luce dell’appello dell’assessore comunale D’Armento, pubblicato domenica sul Quotidiano, per invitare i cittadini a leggere attentamente i contratti di vendita proposti.
Nasce in città un’altra associazione politico-culturale
POLICORO - Si è costituita l'associazione politico-culturale “Quarta Fase Policoro”. A darne notizia è il presidente cittadino, Emilio Gallo, in una nota diramata alla stampa. «Si è avvertita l'esigenza di costituire l'associazione cittadina di Quarta Fase per dare vita a un luogo di riflessione e di proposta politica che ha l'obiettivo di offrire, da parte dei cattolici democratici, un contributo di idee al Pd. La nostra è la quarta fase dei cattolici democratici nella vita politica italiana continua la notadel presidente- partita dal popolarismo ispirato da don Luigi Sturzo. La seconda fase: quella della Democrazia cristiana, vissuta all'insegna dell'unità partitica dei cattolici italiani, fulcro il tema della costruzione
della democrazia italiana. La terza fase è quella che si inaugura con ilnuovo Ppi. L'obiettivo di governare ponendo alla sinistra una sfida impegnativa e decisiva: rinunciare alla propria autosufficienza e riconoscere la necessità di un'apertura e di un incontro tra le forze democratiche, che condividono gli stessi principi costituzionali. E' il tempo dell'Ulivo. A pensarlo, a costruirlo, a renderlo più radicato nel tessuto civile del paese lavorano, da protagonisti, i cattolici democratici. La terza fase si conclude con una scelta di portata storica: la rinuncia allo strumento partito di ispirazione cristiana ela decisione di investire ciò che resta di quella tradizione culturale e politica in un soggetto politico nuovo e più vasto. La Mar-
Labriola sul caso dell’Asilo Nido
«Le ingiustizie di Leone» POLICORO - «Oggi, aprono le scuole di ogni ordine e grado e il mondo scolastico si ritrova con i soliti problemi del passato e con la novità di una vera e propria mattanza del sistema scolastico pubblico. Migliaia di tagli, insegnanti che si ritrovano, dopo anni di specializzazione sul campo, a doversi iscrivere ai Centri per l'impiego e gonfiare, così, la platea dei disoccupati». E’la lettura del consigliere comunale del Pd, Franco Labriola, che sottolinea come «a Policoro tutto si è consumato nell'indifferenza dell'assessore alla Pubblica istruzione, Rocco Leone, e di tutta la maggioranza. Ho fatto richiesta di un consiglio comunale aperto per testimoniare una vicinanza e una solidarietà al mondo scolastico ma tutto è caduto nel vuoto. -spiega Labriola- A tutto questo il nostro assessore Leone ha voluto metterci del suo e completare la festa. Dopo dieci anni, di lodevole servizio, 10 operatrici dell'Asilo Nido rischiano di doversi iscrivere disoccupati, perchè l'assessore ha deciso di fare le cose in grande. Nel recente passato per garantire il funzionamento dell'Asilo Nido l'Amministrazione comunale impegnava circa 120.000 euro per 30 bambini, grazie alla collaborazione della cooperativa “Heraclea New Service” e dei soci lavoratori che hanno sacrificato parte delle loro spettanze per sostenere il servizio. Nel mentre accadeva questo, il nostro assessore ripristinava il servizio di supporto ai diversabili nelle scuole, applicando il contratto nazionale di lavoro, così determinando una disparità
di trattamento tra servizi analoghi, ai quali si deve applicare lo stesso contratto. Non contento, Leone si inventava, con il supporto specialistico del Direttore generale, un nuovo bando per l'Asilo Nido che a suo dire dovrà garantire un servizio migliore con orario flessibile, ma con minori risorse, attribuendo all'offerta economica un punteggio fino a 45 punti su 100, per ilo ribasso sulla quota garantita dall'amministrazione. L'orario flessibile e altri servizi integrativi -spiega Labriolaerano stati già proposti dalla cooperativa e puntualmente caduti nel vuoto. Per questo Leone impegna la somma di 100.000 euro per 50 bambini, inventandosi un rapporto bambino\operatrice diverso da quello indicato dal Piano Sociale di Zona al quale aderisce, anche, il Comune di Policoro. E Leone per il trasporto al centro diurno dei diversabili, al fine di fare economia, impone che lo stesso sia garantito dalla cooperativa che gestisce il servizio con personale proprio. Stucchevole e di cattivo gusto, infine, l'aver deciso di tenere la gara nella stanza dei gruppi politici di maggioranza, cosa che evidenzia chiaramente l'approccio di un'amministrazione che poco ha da insegnare dal punto di vista etico! La parola fine su questa vicenda la scriveremo a breve con il risultato finale della Commissione esaminatrice che ha inteso precludere la partecipazione pubblica nella seconda fase, di apertura busta progetto e offerta economica, per l'attribuzione dei punteggi, secondo quanto previsto dal bando». provinciamt@luedi.it
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Martedì 15 settembre 2009
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Champions League I bianconeri aprono la settimana ospitando i francesi del Bordeaux Per il tecnico napoletano un altro debutto
Juve, Ferrara non può sbagliare Senza Diego, in campo la “formica atomica” Giovinco al posto del brasiliano di TULLIO PARISI TORINO – L'inizio europeo è da brividi: Sissoko, Diego e Del Piero fuori. Ma Ciro Ferrara avverte: «Il Bordeaux è molto pericoloso, però non possiamo fallire la partita d’esordio, la più importante». E Buffon aggiunge: «Se siamo una grande squadra, dobbiamo anche saper fare a meno di Diego». C'è aria di fiducia all’esordio continentale per il tecnico bianconero. Se preoccupazione esiste, Ciro la maschera molto bene. «Dobbiamo stare molto attenti –dice -. Il Bordeaux, oltre adavere vintoil campionatofrancese, gioca un ottimo calcio, ha gente molto svelta a far girare la palla ed a far ripartire l’azione. Gli uomini di Blanc sono anche molto bravi sui calci piazzati. Gourcuff non è l’unico temibile: anche il centravanti Chamakh è un punto di riferimento molto importante in attacco. La prima partita del gironeedellastagione europeaèlapiùimportante, noi non possiamo fallire, non solo per non perdere punti preziosi, ma anche per impostare una andatura sostenuta». Queste le premesse. Adesso si parla dei problemi, non pochi, visto che i tre nomi più altisonanti nei rispettivi ruoli non compaiono in distinta. Mentre per Sissoko si sapeva, le amare sorprese sono Diego e Del Piero. «Per fortuna l’infortunio del brasiliano è meno serio di quello che si temeva – spiega Ferrara – e forse è già disponibile per la partita di sabato con il Livorno. Alex sta continuando le cure per la schiena e quando nonavrà piùdubbi e fastidio giocherà». Dalla espressione usata da Ferrara s'intuisce che il problema fisico del capitano non sia ancora chiarissimo, nella sua origine diagnostica. Qualche nube, quindi, c'è. Ma l’allenatore bianconero taglia subito corto con gli alibi: «A Roma mi sono piaciuti molto quelli entrati a partita in corso. Sono importanti non meno dei campioni che pure sono indispensabili per raggiungere certi livelli. Giovinco? Basta discutere se è maturo o no. Se lo abbiamo tenuto, è segno che ci fidiamo di lui». E fa capire che sarà la “formica atomica” a sostituire Diego. Per l’esterno di centrocampo, sono in ballottaggio Tiago e Camoranesi, con il primo in vantaggio. L’assenza di Diego è grave, ma tutti si affrettano a minimizzare. «Una grande squadra non può essere dipendente da un giocatore, sia pure molto bravo – spiega Buffon -. Se così fosse, non lo saremmo». Ferrara annuisce, così come fa quando il portiere parla di Trezeguet, dicendo: «Sono andato ad abbracciarlo dopo il gol di Roma perchè la squadra lo considera un grande giocatore, ancora in grado di segnare gol importanti». In questo momento, le chance di David sono in aumento, vista anche l’assenza di Del Piero. Ferrara non vuole «snaturare la squadra», lo dice apertamente. Quindi, solita difesa a quattro, con Caceres e Grosso esterni, Cannavaro e Legrottaglie (Chiellini è squalificato) centrali, Melo davanti alla difesa, Marchisio e Tiago esterni, Giovinco vertice alto del rombo, Amauri e Iaquinta punte.
«Dobbiamo stare attenti i francesi giocano bene»
Arbitri
Collina «Aperto a ogni novità»
Ciro Ferrara parla con Nicola Le Grottaglie nella rifinitura della gara col Bordeaux. In alto, Leonardo e Deschamps
Nel ricordo del 1991 Galliani dice: «Oggi lo stadio è nuovo»
Il Milan prova a Marsiglia a riaccendere la luce anni e l’impianto di illuminazione Milan e il Marsiglia. Quindi la pardi ENRICO MARTINELLI dicono che funziona bene. Ricordi? tita di domani è molto importanMARSIGLIA –Già l’avversario non Lasciamo perdere, sono passati 18 te». Ci vorrebbe il vero Ronaldinho evoca ricordi splendidi, dello sta- anni, quando smetterò di fare il didio è meglio non parlare. Il Milan rigentedi calciofarò unlibro incui «che nonè ilcolpevole ditutti imali del Milan», come spiega Galliani, ha incrociato solo due volte l’Olym- scriverò un pò di cose...». Ci vorrebbe un aiuto concreto da ma che finora ha sicuramente depique Marsiglia, squadra con cui domani aprirà il girone C di Cham- parte di una squadra che finora ha luso chi pensava fosse lui il leader pions League, e sono pagine di sto- giocato un calcio tutt'altro che illu- di questa squadra. Il brasiliano poria che qualsiasi tifoso rossonero minante e che si ritrova con tanti trebbe avere l’ennesima chance per vorrebbe strappare e rimuovere. dubbi alla vigilia di una partita che dimostrare di essere ancora un Non può farlo Adriano Galliani che potrebbe essere fondamentale per giocatore decisivo anche se Leoha vissuto da protagonista sia la il futuro europeo dei rossoneri: «Il nardo dribbla come ai tempi minotte del 20 marzo del 1991, che co- Real Madrid arriverà in uno dei gliori tutte le domande relative alla stò un anno di squalifica dalle com- primi due posti – spiega Galliani – formazione: «Non ci sarà nessuna petizioni internazionali al Milan, per cui l’altro posto se lo giocano il rivoluzione nel modo di giocare», spiega l’allenatore sia la finale di Chambrasiliano. «Questa è pions del 1993 persa la nostra competizione a Monaco per 1-0. Un – aggiunge – è quella guasto nell’impianto di EMANUELE GIACOIA in cui abbiamo fatto un di illuminazione del ciclo straordinario. Ci Velodrome fu la causa della scelta pegggi, per la Champions League si gioca Olympique Mar- vuole l’orgoglio e la giore fatta dall’atsiglia-Milan. Circa 17 anni fa, nello stesso stadio Vélo- consapevolezza dei notuale amministratodrome, il Milan, sempre a Marsiglia e per la stessa com- stri mezzi, mi aspetto re delegato, che ritipetizione,perdeva 1a 0e apochi minutidalla finei dirigentife- un comportamento rò la squadra a particeroritirarelasquadraaccampando lascusachec'erapocalu- adeguato a questa ta non ancora finita e ce a causa del black-out di uno dei quattro riflettori. Franca- competizione: è bellisnon la fece tornare in mente una scusa meschina ed un'autentica figuraccia. I rosso- simo tornare. Sappiacampo anche quanneri non superarono la semifinale e si videro inflitta la squali- mo cosa vuol dire star do le luci ripresero a fica per un anno da tutte le competizioni internazionali. Non fuori e vedere gli altri funzionare: «Adesso vorremmo che oggi il Milan accampasse altre scuse sempre giocare, ma sono mollo stadio è nuovo – per via della “luce”, a causa di un campionato che sta conducen- to tranquillo perchè la risposta sarà positispiega Galliani – sodo - sia pure all'inizio - a fari spenti. va». no passati più di 18
Calci di rigore
O
ROMA – «Arbitri di linea in porta? In generale, per forma mentis, sono aperto a tutte le sperimentazioni, non mi piace dire no a priori, prima vedo le cose e poi mi posso fare un convincimento sulla bontà della sperimentazione», lo dice Pierluigi Collina, designatorearbitrale, in merito all’innovazione che presenta oltre all’arbitro e ai due guardalinee, altri due ufficiali che saranno posizionati dietro la linea di porta, con il compito di concentrarsi sugli episodi che si verificano in area di rigore, quali falli e comportamenti scorretti. «Un aiuto che può venire da un arbitro appostato dietro la porta può essere fondamentale. È stato sperimentato in Slovenia in un torneo Under 19, con un quintetto italiano e la risposta venuta da loro è stata di estremo interesse. L’arbitro credo sia sempre interessato a fare bene, è il suo obiettivo, cercare di non commettere errori. In situazioni o episodi che avvengono in area di rigore, nella cosiddetta zona nera o cieca per l'arbitro, l’aiuto può essere importante. In Europa League gli assistenti di porta saranno De Marco e Morganti per Panathinaikos-Galatasaray. Una gara di livello importante. Tagliavento sarà il direttore.
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Sport
Martedì 15 settembre 2009
Formula 1. La casa di Maranello ha come obiettivo il podio del mondiale costruttori
Ferrari a caccia del terzo posto Intanto la Rossa conquista il titolo nella prestigiosa Le Mans Series MONZA – Kimi Raikkonen in crescita, Giancarlo Fisichella sulla buona strada: il giorno dopo il Gran Premio d’Italia, in casa Ferrari domina il sorriso, grazie al podio conquistato all’ultimo giro dal finlandese e agli spunti positivi dell’italiano. Trenta punti nelle ultime quattro gare sono un bel biglietto da visita per Iceman, che sembra avere ritrovato la via persa all’inizio della stagione, ma probabilmente non gli basteranno, insieme a quelli che potrebbero arrivare nelle ultime quattro gare stagionali (Singapore, Giappone, Brasile e Abu Dhabi), a salvare il posto in squadra. Alonso, ma soprattutto lo sponsor Banco di Santander, preme. Il problema è capire cosa farà Felipe Massa, anche se il presidente Montezemolo ha già assicurato che sarà al 100% presente alla prima gara del 2010. Si rischiano problemi di abbondanza, ma è un pensiero che adesso a Maranello non vogliono avere. «A quattro gare dal termine della stagione – sottolinea il responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali – la Scuderia ha consolidato il terzo posto nella classifica Costruttori, dove ora ha 15 lunghezze di vantaggio sul più immediato inseguitore». «E' questo il nostro obiettivo principale. È su questa strada – precisa – che dobbiamo lavorare. Abbiamo le possibilità per ottenere buoni risultati». Raikkonen sembra sotto assedio di coloro che lo vogliono a tutti costi via dalla Ferrari, compresa buona parte dei giornalisti che seguono il Circus di Formula 1, ma Domenicali non arretra di un millimetro: «Ha un contratto per il 2010, è un asset importante per noi». «Ieri ha fatto una corsa fantastica – precisa –ha guidato senza commettere errori, dando il massimo e, insieme alla squadra, è stato capace di sfruttare al meglio il potenziale della macchina». Confortante anche la prestazione di Fisichella. «Giancarlo – dice – ha fatto una buona gara, sfiorando la zona punti: il suo è stato un fine settimana in crescendo e sono sicuro che dalla prossima gara potrà dare alla squadra quello che serve in termini di punti». Raikkonen è conscio che l’incidente di Hamilton all’ultimo giro gli ha aperto la strada del podio, ma è anche convinto che la strategia adottata ieri era quella giusta. «Sono felice di essere riuscito ad andare nuovamente sul podio –sottolinea – anche se stavolta abbiamo avuto bisogno di un colpo di fortuna. Ho fatto un’ottima partenza e stavo quasi per superare anche Hamilton, ma, anche se ci fossi riuscito, alla fin fine il risultato finale non sarebbe cambiato. Mi dispiace non aver avuto la possibilità di lottare per la vittoria,
Domenicali «Abbiamo molte possibilità di farcela»
Ciclismo Si corre il 27
Fatta l’Italia per Mendrisio
Kimi Raikkonen sul podio di Monza. In basso Fisichella
ma non avevamo abbastanza velocità. Nelle prossime gare cercheremo di fare del nostro meglio: magari qualche volta potremo anche provare a lottare per il successo». TITOLO LE MANS SERIES Quello andato appena in archivio è stato un fine settimana memorabile per le Ferrari F430 impegnate nell’ambito delle competizioni Gran Turismo internazionali, grazie alla vittoria della 1000 Km di Silverstone, valsa alla Ferrari la conquista del titolo costruttori nella prestigiosa Le Mans Series ed ai successi ottenuti in Spagna in un nuovo appuntamento del Campionato GT iberico. Nel quinto e conclusivo round della Le Mans
Tutto esaurito per Italia-Sudafrica TRIESTE Sarà il tutto esaurito – e quindi il traguardo delle 45 mila presenze – il risultato sportivo a cui ambiscono gli organizzatori del Cariparma test match Italia-Sudafrica di rugby in programma il 21 novembre alle 15 allo stadio Friuli. Ciò è quanto emerso quest’oggi nel corso di un incontro tecnico svoltosi a Udine alla presenza del responsabile nuovi eventi della Rcs Sport Matteo Pastore ed il project manager dell’evento Enzo Cainero. La riunione è servita per dare il via al cronoprogramma in avvicinamento alla partita che gli organizzatori della manifestazione hanno assegnato al Friuli Venezia Giulia grazie al forte impegno voluto dalla Regione nella figura dell’assessore regionale allo sport Elio De Anna. Proprio l’esponente dell’esecutivo Tondo, in questi giorni all’estero per una missione istituzionale, è voluto essere presente via telefono ai lavori della delegazione, assicurando ancora una volta la massima disponibilità della Regione affinchè questo test match sia in grado di portare allo stadio un elevato numero di spettatori. Per raggiungere questo obiettivo sono numerose le iniziative che verranno messe in campo, creando una serie di eventi collaterali in grado di coinvolgere non solo gli addetti ai lavori. L’intento è infatti quello di poter dimostrare che gli stadi di calcio sono in grado di rappresentare un palcoscenico ideale anche per il rugby. Il Sudafrica oltre ad essere il campione del mondo uscente si è di recente aggiudicato anche il 3 Nations, competizione riservata solo alle più forti squadre che si trovano ai vertici del ranking.
Series disputato a Silverstone la Ferrari si è aggiudicata la coppa costruttori, la seconda dall’istituzione del titolo, nel 2008, grazie al successo di Robert Bell e Gianmaria Bruni, a bordo della vettura schierata dalla JMW Motorsport. Al termine di una prova rocambolesca che dalla seconda posizione in griglia li ha visti prima finire nelle retrovie, a causa di una partenza particolarmente movimentata, e poi recuperare ed imporsi nelle ultime due ore. Squadra e piloti hanno consegnato alla Casa del Cavallino Rampante l’ambito titolo, concludendo per un solo punto in seconda posizione nelle graduatorie di classe.
MILANO La serenità di Damiano Cunego e lo spirito di gruppo come frecce da lanciare nella prova in linea del prossimo Mondiale di ciclismo in programma il 27 settembre a Mendrisio, nella Svizzera italiana, contro lo squadrone spagnolo e i possibili outsider come il belga Philippe Gilbert o lo svizzero Fabian Cancellara che gioca in casa. O anche contro il lussemburghese Andy Schleck, che però non preoccupa più di tanto il direttore tecnico della nazionale azzurra Franco Ballerini che ha comunicato i nomi dei novi convocati. Oltre al detentore del titolo iridato Alessandro Ballan (LampreNgc) con i compagni di squadra Damiano Cunego, Marzio Bruseghin e Mauro Santambrogio, saranno in gara Ivan Basso (Liquigas-Doimo), Stefano Garzelli e Luca Paolini (Acqua&SaponeCaffè Mokambo), Filippo Pozzato (Team Katusha), Michele Scarponi (Diquigiovanni-Androni), Matteo Tosatto (Quick Step) e Giovanni Visconti (Team Isd). Molto più snella la lista della prova a cronometro che comprende soltanto il nome di campione italiano in carica
Marco Pinotti. Il dt alla ricerca del quarto titolo consecutivo, fa molto affidamento dal momento che è indubbio, osserva l’ex professionista, il fatto che quest’anno «saremo un pelino meno forti del solito, ma credo nello spirito di gruppo». Ballerini spiega così le sue scelte: «Nonostante ci sono stati anni più complicati, stavolta c'erano molte pedine e meno chiarezza rispetto a quello che poteva essere lo zoccolo duro. La Vuelta, però, ci ha chiarito molte cose con gli ultimi risultati che ci hanno dato tranquillità». Quella sicuramente pronta ad essere scoccata è quella di Damiano Cunego, il varesino fresco vincitore di due tappe della Vuelta. «Se sarà il nostro Bettini? Non voglio mettergli pressione facendo paragoni. Voglio lasciarlo tranquillo perchè nella serenità dà il meglio, ma sarà una bella freccia». Ruoli diversi ma ancora non definiti per l’uscente Ballan ("Sa fare più cose correndo per lui o per gli altri»), Basso che torna dopo lasqualifica ("E'intelligente, ha esperienza e si adatta bene») e Pozzato ("Un artista che safare anche uno scarabocchio»).
Tennis. Us Open, Clijsters vince nel femminile
Federer delle meraviglie in finale con Del Potro WASHINGTON – Con un colpo giocato con le spalle all’avversario, facendosi passare la racchetta in mezzo alla gambe, dalla quale è partito un diagonale di rara precisione, Roger Federer ha conquistato la sua sesta finale consecutiva agli Usa Open di tennis: ha battuto 7-6 (7-2), 7-5, 7-5 il serbo Novak Djokovic e ora è atteso in finale dall’argentino Juan Martin Del Potro e dalla storia. Se lo svizzero dovesse vincere sarebbe infatti l’ennesimo record: 16 vittorie in un torneo del grande slam, nessuno come lui. Niente finale invece per Rafael Nadal, sconfitto con un triplo 6-2 proprio da Del Potro, in un match senza storia. A parziale scusante di Nadal, un leggero risentimento muscolare all’addome. Del Potro dal canto suo ha dato vita ad un tennis pressochè perfetto. «Credo sia il più bel giorno della mia vita» ha detto l’argentino, 20 anni, vera sorpresa di questo torneo. Per Nadal invece una sconfitta amara, sotto gli occhi dell’attore Jack Nicholson. TORNEO FEMMINILE “Kim Kong”Clijsters ètornataa New York.Là doveaveva vintoil suo unico grande slam in carriera, prima di lasciare il tennis, Kim Clijsters, chiamata dagli amici in Belgio “Kim Kong” (o Kim Possible), si è sbarazzata senza difficoltà della giovane danese Caroline Wozniacki per 7-5, 6-3, e a quattro anni di distanza è di nuovo la regina di New York. La sua è una storia bella, perchè lei con il tennis aveva detto basta. Aveva solo 23 anni ed era la numero 1 al mondo,
Roger Federer in finale trova il “pericoloso” Del Potro
quando aveva deciso di smettere. Solo due anni prima, nel 2005, aveva vinto proprio a New York il suo primo torneo del grande slam. Ma il padre, Lei Clijsters, ex giocatore della squadra belga del Malines, aveva scoperto di avere un tumore. Così Kim era tornata in Belgio per restare con lui, e per sposarsi in segreto alle 6 del mattino con il giocatore americano di basket Briant Lynch, col quale ha messo al mondo un anno e mezzo fa la piccola Jada Ellie. Jei Clijsters è morto il 4 gennaio di quest’anno. Due mesi dopo, a marzo, Kim Clijsters ha convocato in Belgio una conferenza stampa e ha annunciato: «Torno a giocare. Voglio cominciare una seconda carriera». Ma senza stress, solo per divertirsi. Detto fatto: invitata come wild card, ha prima fatto pratica ai tornei di Cincinnati e Toronto, poi si è presenta-
ta a New York. Dove ha battuto nell’ordine Marion Bartoli, Kirsten Flipkens, Venus Williams, Serena Williams e, in finale, Caroline Wozniacki. «Ringrazio gli organizzatori per avermi dato questa opportunità offrendomi una wild card. Giocare qui è sempre un’esperienza incredibile». Poi ha festeggiato sul terreno di gioco con il marito e la figlia. «Se ho vinto, lo devo anche a loro. Avere una famiglia mi ha aiutato a stare mentalmente lontana da tutta questa follia. È solo una questione di priorità» ha detto. Mentre mamma Kim Kong vinceva il torneo, la grande favorita Serena Williams, penalizzata proprio nel match contro la Clijsters per comportamento antisportivo, è stata sanzionata con 10mila dollari di multa per aver insultato una giudice di linea. «Ti faccio ingoiare la pallina» le aveva detto.
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40 Sport
Prima Capuano si assume la responsabilità del ko, ma ha pronti i rimedi
Potenza pronto a reagire Da oggi in gruppo l’attaccante lettone Kalns: se supera i test firma Sconfitta senza attenuanti Adesso tocca al tecnico diventare il valore aggiunto di una squadra tornata normale
Un curioso atteggiamento di Berardi che stringe Piccioni
A MENTE fredda gli spunti d’analisi della sconfitta di Terni non si distanziano molto da quelli dell’immediato dopogara. Se da un lato il risultato appare forse troppo largo, fa riflettere però l’altissima percentuale di realizzazione che stanno avendo gli avversari sulle poche occasioni che il Potenza concede. A Giulianova un tiro e un gol, con l’Andria lo stesso, il Ravenna qualche pericolo in più l’ha creato mentre la Ternana ha fatto praticamente percorso netto. Per vie centrali i rossoverdi non sono riusciti praticamente mai ad entrare in area – per questo è difficile colpevolizzare Cardinale e soci ma ogni volta che si sono spinti in fondo, specie con Piccioni a sinistra, è stato il panico. Guardando le immagini del gol subito col Ravenna (assist di Packer per Piovaccari) e del primo di domenica (lo stesso Piccioni per Concas) in entrambi i casi si nota Frezza all’inseguimento affannoso del giocatore che sta per crossare. Un paio di metri di ritardo che consentono all’avversario di scegliere in tutta tranquillità la soluzione migliore, sul lato corto dell’area. Probabilmente qualcosa non funziona, perchè è intuitivo che in presenza di una difesa a tre l’esterno non deve mai consentire che il centrale venga attaccato lateralmente. Il meccanismo si è inceppato sull’asse Frezza – Porcaro per due domeniche di fila, qualche modifica (Chiavaro, Lolaico) va pensata. Anche perché, come detto, i palloni che finiscono in mezzo risultano letali. Se il ravennate Piovaccari fece valere le suedoti di rapi-
natore d’area, il ternano Concas ha semplicemente stravinto il duello atletico sullo stacco aereo contro Vanacore. Un flash per sottolineare come il Potenza fin’ora abbia pagato dazio ad ogni avversaria sia sul piano dell’età media – con annessirisvolti atletici–che su quello dell’atletismo. Ai trentuno anni (in media) dei rossoblu scesi in campo al Liberati si opponevano i venticinque dei padroni di casa. Un centrale di centrocampo come Di Deo ha sovrastato per muscoli e centimetri chiunque gli si è trovato davanti, il piccolo e confusionario Giannusa come il lentissimo De Simone. Come anche Catania, impiegato ancora una volta in mezzo al campo con fortune assai improbabili per tutto il primo tempo, salvo poi cambiare posizione nella ripresa (proprio come con il RAvenna). Soluzione che etichettiamo quasi come della disperazione per Capuano per provare a far funzionare una mediana non all’altezza della situazione. Il cerchio si chiude, senza voler infierire ulteriormente sull’inizio di stagione senza il benchè minimo segnale di Gragnaniello. Il tecnico ha ragione quando dice che non ha potuto sfruttare gli elementi arrivati dopo il ripescaggio, quelli che dovevano rendere questo Potenza degno della Prima Divisione. Ma mettere le mani avanti non lo aiuterebbe. Per la prima volta quest’anno il Potenza ha investito su un allenatore, in passato non era mai successo. Le attenuanti sono tante e gli verranno sempre riconosciute, ma Capuano adesso deve far di tutto per diventare lui il valore aggiunto.
Analisi totale: diverse strategie non funzionano Delude anche Catania impiegato in un ruolo che non è suo
DUE DATI DI fatto alla vigilia della ripresa del lavoro che lancerà il Potenza verso la sfida al fanalino di coda Marcianise (quattro ko in altrettante partite) per quella che deve essere l’occasione del riscatto. La prima attiene a una precisazione fondamentale: il Potenza non è in silenzio stampa, anche se, “per ragioni organizzative”, a parlare con i giornalisti umbri non è andato nessuno ed è stato facile per tutti credere che la sconfitta pesante sia stata la causa di una reazione esagerata (e per altro anche non nuova) nei confronti di chi era lì, al Liberati, nella speranza di sentire qualche parere e di produrre un articolo giornalistico di commento. La seconda è che la stessa sconfitta di cui si parla ha fatto muovere la società: a partire da oggi, alla ripresa degli allenamenti, si aggregherà alla prima squadra l'attaccante lettone Jurgis Kalns, 27 anni lo scorso campionato in serie A della Lettonia con lo Jurmala (12 goal) e nelle due stagioni precedenti con complessive 18 reti nel Ventspils, sempre nella stessa categoria. L'atleta, 182 cm per 77 kg di peso, ha disputato 27 gare nella nazionale under 21 e due nella Nazionale maggiore del suo paese. Non è stato ancora tesserato, ma sarà sottoposto a tutti i test clinici e atletici, prima di arrivare a un'intesa che lo potrebbe portare in rossoblù. «Abbiamo avuto ottime referenze, vogliamo vedere prima di ogni cosa se sta bene fisicamente e atleticamente e poi d’accordo con l’allenatore considereremo la possibilità di tesserarlo», hanno detto all’unisono il presidente Postiglione e il direttore generale Galigani. Adesso, se sarà Kalns a risolvere i mali d’attacco del Potenza, è presto per dirlo, certo è che occorrerà valutare bene tutta una serie di fattori, tra i quali l’adattamento alla categoria e all’Italia, la lingua e l’inserimento nel gruppo già formato. CAPUANO Il tecnico salernitano si è assunto tutta la responsabilità della sconfitta pesante di Terni, perchè è giusto farlo, ma allo stesso modo ha annunciato importanti cambiamenti (a questo punto tattici e di uomini in campo) per non incappare più in figure ma-
Jurgis Kalns, attaccante di 27 anni di nazionalità lettone
gre come quella patita a Terni, dove, per sua stessa ammissione e come hanno riferito alcuni calciatori, “è mancato tutto”. «Mi assumo tutte le responsabilità e chiedo scusa alla società e ai tifosi - ha detto il mister al sito ufficiale del club non abbiamo fatto una bella figura anche se, a mio parere, il risultato non è completamente lo specchio della partita. Ci sono stati ovviamente molti errori sui quali saprò prontamente intervenire e denuncio un atteggiamento in campo decisamente poco gagliardo da parte dei miei uomini. D’ora in avanti si cambia registro ed interverrò in modo molto energico sul gruppo perché non si ripetano più situazioni come questa». Evidentemente, anche nella testa dell’allenatore la batosta patita contro la capolista, per quanto larga nelle proporzioni (ma ricordiamo che Capuano stesso ha sempre detto e ribadito che il calcio è fatto di numeri e di risultati) ha lasciato il segno e può essere tranquil-
lamente valutata come la chiusura del primo ciclo di partite al termine del quale si può fare un bilancio: «Il segnale che viene da Terni alla quarta giornata deve essere un monito perché il prosieguo di campionato ci dia le soddisfazioni che oggi sono precluse. C’è naturalmente il tempo di cambiare questa situazione in positivo, proprio perché ancora all’inizio". REAZIONE La strigliata di questo pomeriggio, c’è da giurarci, non mancherà, così come non può mancare la puntualizzazione che il vero Potenza sta nel mezzo rispetto alle prestazioni buone interne e quelle pessime delle due trasferte: Non era il caso di esaltarsi prima, perchè si sapeva ampiamente che la squadra è incompleta, come non è opportuno demoralizzarsi ora. Anche perchè, proprio perchè altamente “esperta” la squadra dovrebbe avere nel suo dna le caratteristiche giuste per rialzarsi in fretta e mettersi alle spalle al pesantissima sconfitta di terni. Alfonso Pecoraro
Squadra molle e con poco carattere. In vista qualche cambiamento
Melfi, manca la mentalità per affrontare la Seconda SECONDA trasferta e seconda sconfitta per il Melfi. Bottino magrissimo a cui si aggiungono i due pareggi interni che di certo non aumentano l'allegria in casa federiciana. L'inizio di torneo, onestamente non è stato dei più incoraggianti. Stesso copione di dodici mesi fa, quando l'allora Melfi di Palumbo, raggranellò lo stesso numero di punti in quattro partite. Poi quella squadra seppe imporsi alla quinta giornata al Valerio, contro il Lamezia. Un auspicio per domenica prossima, anche se il Siracusa è ben altra cosa rispetto ai lametini retrocessi lo scorso campionato. Contro la Scafatese, altra formazione di modesta levatura, il Melfi è apparso sotto tono, specie nel primo tempo, giocato male ed interpretato peggio. Ancora una volta un approccio al match tenero, spaesato, poco consone ad un torneo, dove grinta, determinazione ed agonismo devono necessariamente essere patrimonio indispensabile per una squadra che deve salvarsi. Ed invece la prima frazione è stata regalata agli avversari, da parte di un Melfi che deve immediatamente calarsi nella categoria dove è chiamato a giocare, onde evitare altre brutte sorprese. Il girone meridionale di Seconda Di-
Melfi in azione con la Scafatese
visione è un torneo dove spesso, la clava ha la meglio sul fioretto e dove si gioca con il coltello fra i denti. Su di un campo maggiormente simile adunterreno dacoltivareche non ad un manto da gioco, Il Melfi ha faticato ad impostare la propria azione, anche grazie al pressing ed al dinamismo di una Scafatese, umile, non particolarmente baciata dalla grazia, ma fiera battagliera. Virtù che sono mancate al Melfi, poco aggressivo e mordente a centrocampo. La conseguenza è stata una squadra lunga, slegata, con una linea mediana by - passata dai lanci avversari. Inoltre
fisicamente questa squadra pecca in centimetri e potenza, con il risultato che se non si riesce a metterla sulla tecnica, si va in affanno e si soccombe.Poivi èl'aspettocaratteriale, al momento altra nota dolente. La reazione al gol avversario è arrivata solo nel finale di gara, quando si poteva anche pareggiare con maggiore fortuna, componente che in questo frangente, sembra estranea ai gialloverdi. La squadra difetta di personalità, di carisma. Mancano gli elementi che prendano per mano la squadra nei momenti bui, tirandola fuori dalle difficoltà. Insomma caren-
za di leader. Uno potrebbe risultare El kamch, che domenica finalmente rientra. La sua assenza è pesantissima per questo Melfi che in organico non annovera giocatori in possesso delle caratteristiche per non fa rimpiangere il marocchino. A Scafati la partita di Marino è durata solo 25 minuti. Una bocciatura senza scusanti ed attenuanti. Troppo lento ed impacciato per poterambiread unruoloimportante in questa squadra. D'Andria, Mitra, Bulla e Dentamaro, hanno altre qualità, non certo quella di saper dettare i tempi. Occorre trovare la quadratura a centrocampo, il reparto che necessità di maggiore crescita. Strutturalmente questa squadra non è stata costruita benissimo, ma ha doti che la possono salvare. Con El kamch ed un Mitra dei tempi d'oro, si può fronteggiare chiunque, ora che anche la difesa da segni di risveglio. Non si è ancora a livelli precisi e puntuali, ma si sta migliorando. Senza dimenticare che c'è sempre un certo Gabrieli, che resta elemento che potrà tornare molto comodo. L'obiettivo è riuscire a chiudere una partita senza subire gol. Magari iniziando già da domenica con il Siracusa di Sonzogni. Emilio Fidanzio
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Sport 41
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
TOP 11
12 gol su 19 realizzati da centrocampisti. Baldassarri top mister
Una vita da mediano C’ERA una volta la mediana e serviva per difendere, per garantire protezione. C’era una volta il mediano e la marcatura a uomo. C’era una volta un’idea di calcio che adesso (fortunatamente) non c’è più perché la mediana costruisce, velocizza il gioco, collabora all’evoluzione della manovra. Vedere per credere i numeri dellaquarta giornata: 19 igol complessivi, appena cinque realizzati da attaccanti di ruolo, due da difensori e ben dodici da centrocampisti, nove dei quali mediani puri, autentici. Chiamatela pure l’evoluzione della specie. La mediana ed i mediani non soffrono soltanto (ed in silenzio): hanno imparato a giocare, a divertire, a terminare in gloria. E con tanta grazia concentrata in appena novanta minuti è inevitabile valutare e poi tagliare e scremare. Perché di posti ce ne sono appena tre lì nel mezzo(giustoriconoscere così,attraversolacostituzione d’un 4-3-3, gli enormi meriti di Bitetto seppur alla guida della top 11 si ritrovi ancora – come la scorsa settimana - Baldassarri, il deus ex machina della sorprendente Ternana) e la competizione è accesa quasi quanto una selezione del Grande Fratello. La scelta ricade su Frara, Tognozzi e Schiavon ed ha motivazioni precise che giustificano anche l’esclusione di centrocampisti come Di Deo, Migliorini, Croce, Alessandro e Lachebeb che hanno guadagnato voti altissimi in pagella. Frara non va oltre un risicato 6,5, ma ha il grande merito di segnare in pieno recupero, arrivare lì dove non
c’erano arrivati i professionisti del gol, risolvere la spaventosa crisi in cui era piombato il Rimini riportando un po’di gioia nella città del divertimento. Discorso quasi identico per To-
IN VETRINA: il Giulianova dei giovani GIULIANOVA. Vincere spendendo poco e valorizzando i giovani. E’ il sogno di tutti i presidenti, ma è anche un buon proposito per ogni allenatore. C’èchi sene fauna ragione,chi una filosofia. E’ il caso di Leonardo Bitetto da Bari, 50enne allenatore pugliese che in Abruzzo sta vivendo gli anni migliori della sua carriera dopo il salto nei prof con il Barletta e la doppia promozione di Manfredonia (dalla D alla C1). Bitetto è arrivato a Giulianova in un momento difficile, ereditando una squadra che arrancava in C2 dopo undici anni consecutivi di C1. E’ subentrato nel 2007 salvando la squadra senza play-out e gettando le basi per una promozione arrivata lo scorso anno. Un successo conquistato con tanti giovani, quegli stessi che, quest’anno, stanno facendo sognare la calda piazza adriatica in Prima Divisione. “Per una società come il Giulianova”spiega Bitetto, “puntare sui giovani è un fatto vitale. Non avendo alle spalle alcun mecenate, dobbiamo necessariamente individuare calciatori under 21 da valorizzare per poi sperare di venderli. Non nascondo, tuttavia, che si tratta di una piacevole necessità”. Quellastessa cheha portatoin dote una promozione in C1 ed un inizio di stagione importante. “Vincere la C2 è stato un qualcosa di inaspettato, insperato e straordinario” ricorda Bitetto, “e forse lo è ancora di più fare subito 7 punti in 4 gare in un girone difficile”. Fat-
ti,non parole,perché ilGiulianovaè davverola formazione più “verde”, avendo in organico un solo “over” (Garaffoni) che ha il compito di fare da chioccia ad un organico di under. Bitetto parla a cuore aperto dei suoi gioielli: “Quando si lavora con i giovani, la cosa che ti sorprende di più è l’applicazione e l’impegno che mettono in ogni allenamento”. Società piccola ma organizzatissima, quella abruzzese: “Abbiamo un fiorentesettore giovanile,nonché undirettore sportivo, Pino Greco, che ha una rete ai osservatori anche all’estero, che ci segnalano giocatori da vedere in prova o in dvd”. Gli esempi non mancano, e sono tutti indicativi. “Gli addetti ai lavori stanno scoprendo Dezi, un centrocampista ’92 prodotto dal nostro vivaio. Quando ha giocato titolare, ha dimostrato un’autorità ed una personalità non comune ad un ragazzo della sua età”. Da Dezi a due 88 scovati in giro per il mondo: “Abbiamo Vinetot, difensore centrale francese su lui ci sono diverse società importanti. E non posso non citare Migliore, un laterale sinistro italo-belga che ha sorpreso per velocità e tecnica. Ci è stato segnalato e lo abbiamo preso dopo aver visto alcuni suoi filmati su youtube”. Bitetto e la società si godono i loro giovani e Giulianova si accende, aspettando il derby col Pescara che domenica potrebbe consacrare qualche altro talento. Marco Santopaolo
gnozzi: il Pescara fa una fatica tremenda a sfondare la tosta difesa del Pescina, Sansovini non trova varchi, Cuccureddu perde pazienza e soluzioni, il pubblico mormora perché il ter-
zo pari consecutivo allontanerebbe ulteriormente dalla vetta e lui, l’ex colonna della Reggina, incrocia il destro da posizione defilata, indovina l’angolino e rigenera le ambizioni del Delfino. Completa il quadro Eros Schiavon che realizza un gol più affascinante del suo stesso nome con un destro in corsa dai 30 metri che muore dritto all’incrocio dei pali. Con buona pace di tutti gli altri: Stefani e Cunico (in gol nella sfida tra Portogruaro e Reggiana) Favasuli e Migliorini (a bersaglio nella sfida tra Cavese e Spal), Alfano (segna contro il Giulianova), Alessandro e Lachebeb (subentrano e consentono alla Ternana di piegare il Potenza e centrare la quarta vittoria consecutiva). La consacrazione del centrocampo mette chiaramente in ombra gli altri reparti. In una giornata tutt’altro che produttiva per le punte si mettono in mostra Altinier del Portogruaro, Campagnacci del Giulianova e Concas della Ternana(esterno destrodallegrosse potenzialitàoffensive) oltre che Docente, Corona e Scappini. In difesa a protezione di Pugliesi (miglior portiere di giornata) trovano posto Siniscalchi del Portogruaro (condotta esemplare contro il temibile attacco della Reggiana), Musca del Cosenza (frena lo straripante pacchetto offensivo del Verona), Goisis dell’Andria (prestazione superba a Rimini, valorizzata dal gol del momentaneo pari) e Migliore del Giulianova, a bersaglio al Progreditur di Marcianise. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana
Altinier vola molto basso «Portogruaro, solo salvezza» PORTOGRUARO. Da Mantova con furore per ricostruirsi una carriera ed una vita dopo aver “speso” quella precedente per difendere una fede, sposare un ideale. Christian Altinier, il killer che anima i sogni di gloria del Portogruaro, è adesso un uomo diverso, un bomber diverso: non più eterna promessa da valorizzare, ma attaccante vero, autentico, di razza. E per cambiare abito e prospettive, per “rivoluzionarsi” davvero ha dovuto strappare le radici, cancellare quel fortissimo sentimento identitario, non ritenersi più una nuda e cruda proprietà del Mantova. “Sono cresciuto nella squadra della mia città. Ho fatto tutta la trafila giovanile, sono arrivato in prima squadra nel 2000 ed ho attraversato un po’ tutte le epoche del club virgliano”. La doppia promozione dalla C2 alla B, la serie A sfiorata ai play-off col Torino, l’avvento di Lori, l’epopea di Mimmo Di Carlo, il nuovo corso avviato col disimpegno dell’allenatore dei miracoli: “E tutto questo –ricorda con un sorriso che sa tanto di delusione – quasi da spettatore non pagante senza mai essere parte integrante del progetto Mantova. Spesso avrei dovuto lasciare, ma il cuore mi ha lasciato ancorato alla mia città”. Il cordone ombelicale non s’è ancora definitivamente spezzato – tutt’ora il 50% del suo cartellino è di proprietà dei lombardi – e non è detto che un giorno possa addirittura risanarsi: “In fondo – spiega – il mio sogno è giocare ad alti livelli con il Mantova e non ho nulla da rimproverare alla mia ex società perché era anche comprensibile, considerando le grosse ambizioni, che giocassero nel corso degli anni i vari Poggi, Graziani, Godeas e Corona. Anzi, dirò di più: vivere a stretto contatto con giocatori di quel calibro mi ha aiutato a crescere. Ma – ecco perché per ora
Altinier, attaccante del Portogruaro in azione contro la Reggiana
di Mantova non se ne parla proprio – ho bisogno e voglia di giocare, di sognare anche se non sono più un ragazzino”. L’incubo, in fondo, è terminato nel giugno del 2008 dopo aver ottenuto una salvezza stentata a Verona – “Sei mesi d’inferno, un clima incredibile e per fortuna che ai play-out andò bene” – e la vita è iniziata daccapo grazie alla Sambonifacese. S’è messo in discussione il talentuoso attaccante mantovano – “Non avevo più mercato ed ho apprezzato chi mi ha dato fiducia” – ed ha preso a macinare presenze e gol con continuità disarmante: diciotto reti, secondo posto nella classifica capocannonieri e salto di qualità inevitabile e meritato. Al Portogruaro ha trovato finalmente stabilità e possibilità d’emergere: due
gol in quattro partite per piazzare i veneti sul secondo gradino del podio, a soli tre punti dalla capolista Ternana. “Ma non voliamo con la fantasia – spiega l’attaccante mantovano – Siamo stati costruiti per la salvezza e a quella dobbiamo mirare anche perché in questo torneo ci sono valori tecnici ed agonistici eccellenti. Meglio non montarsi la testa”. E lui è il primo a non cadere nel tranello: osserva in dvd Van Basten – “il più grande di tutti i tempi” – e guarda soprattutto dentro se stesso. Dopo anni da gregario ha deciso di rompere il cordone ombelicale, di ricostruirsi una vita ed una carriera, di fare il bomber e poi magari un giorno ritornare a Mantova, ma con furore. Filippo Zenna
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42 Sport
TOP 11
Suo il voto più alto: ha segnato una tripletta. Rastelli il miglior tecnico
Mosciaro trascinatore Cunzi e Criniti del Gela si confermano devastanti UNA POLTRONA PER tre. Dentro tutti, c'è spazio nel primo posto del girone. Dentro Gela e Catanzaro, le rivali dello scorso anno rispetto alla capolista Cosenza, dentro anche il Monopoli che, dopo tre vittorie consecutive, strizza l'occhio ai vecchi marpioni del girone. Il Catanzaro cala il poker contro l'Igea Virus mostrando le perle di Mosciaro (tre reti in campionato finora) che in un sol boccone ha oscurato il fine Caputo, autore di una preziosa singola. Per lui solo 55 minuti di gioco, abbastanza per incidere sulla gara e griffare la contesa. Quattro reti le mostra anche il Gela di Provenza. Il tridente funziona a dovere e distribuisce reti ed occasioni ad Aversa: Cunzi va ancora in rete (quarto centro in quattro gare), Criniti ne inventa due e Pasca chiude il cerchio. Ancora un poker per Provenza e soci, il secondo dopo quello di due settimane fa contro l'Igea Virtus. Tra le due protagoniste fa però capolino il Monopoli di Davide Pellegrini: terza vittoria di fila, pacchetto arretrato solido e pragmatismo in avanti. Alle spalle del tridente di testa ci sono poi Cisco Roma (Ciofani capocannoniere a quota sette) e Siracusa. La compagine siciliana viene infatti bloccata in casa dal ritorno di una scatenata Juve Stabia. La firma in calce sul successo è dell'argentino Vicentin ma occhio ai veterani d'organico. Oltre al terzetto di testa c'è una quarta
squadra ancora imbattuta nel torneo. È il Brindisi di Massimo Silva, ben difeso sulla linea di porta dall'esperto Petrocco. Balistrieri ha risolto la contesa nella ripresa, il portiere ha protetto il risultato con inter-
venti decisivi. Inoltre è in buona compagnia, dinanzi a lui l'esperto Caccavale ha annullato l'impalpabile Camilluzzi, mentre sulla sinistra Giuseppe Imburgia ha garantito affondi e sostanza. Il quartetto è
coadiuvato dall'esperienza di Ametrano sulla corsia di destra, tanto infaticabile quanto non più di primo pelo, ed il “garantista” Di Maio, garante soprattutto della buona salute nella difesa del Catanzaro. Scoppia di salute anche il centrocampo della Juve Stabia, guidato in regia dal sapiente Acoglanis, autorevole trascinatore della manovra con idee illuminanti e preziosi disegni in verticale. Delle sue idee ne ha beneficiato il fine Amore, sua la rete che ha indirizzato la prima rimonta sul difficile campo del Siracusa. Sempre in mediana s'è rivisto il magico sinistro di Corsale. Il colpo mancino del centrocampista ha dato ossigeno alla Scafatese portando tre punti contro il Melfi e buoni propositi in vista della corsa salvezza. Sul fronte offensivo si sgomita per una maglia. Ciofani ne ha fatti altri due e comanda in cima alla classifica dei cannonieri. Tuttavia lo scettro del bomber della quarta giornata è nelle mani di Mosciaro. Ad assisterlo un terzetto niente male alle sue spalle. Due di questi fraseggiano alle dipendenze di Provenza: Cunzi e Criniti inventano e dispongono la vittoria sull'Aversa Normanna. Segna anche Pasca ma per lui non c'è posto: Vicentin della Juve Stabia è il partner ideale di Mosciaro. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
La squadra della settimana
Pellegrini: «Monopoli prima la salvezza» MONOPOLI. Il Monopoli primo in classifica è un belvedere per i passionali tifosi biancoverdi. Ed è una sorpresa per il serafico Davide Pellegrini, un uomo del nord che sta imparando ad apprezzare un mondo a lui sconosciuto. Piedi per terra e umiltà: l'allenatore che dueanni fa salvò ilVerona da retrocessione (quasi) certa in C2, bada al sodo e non pensa a voli pindarici. “I 10 punti conquistati in queste 4 gare nascono dal ritiro estivo, dal grande lavoro fatto insieme ad un gruppo di ragazzi che fin da subito si è messo a disposizione palesando voglia, entusiasmo ed applicazione” spiega Pellegrini, che non vuole sentir parlare di play-off. “La società
mi ha chiesto la salvezza, null'altro che la salvezza” sottolinea. “Anche dopo la terza vittoria consecutiva abbiamo ribadito come il nostro obiettivo sia quello di difendere questa categoria. Un traguardo da raggiungere magari al più presto, ma senza per questo voler illudere la piazza”. La tifoseria, d'altra parte, sta rispondendo positivamente alle indicazioni vincenti che arrivano dal rettangolo verde: “Avvicinare la gente alla squadra è un fatto importante, al quale teniamo in modo particolare” spiega Pellegrini, abituato ai grandi numeri di Verona. “Le situazioni sono diverse, perché lì sono subentrato due volte rilevando in entrambe
le circostanze una squadra ultima in classifica. Ci salvammo e fu un'impresa, la gente non ci ha mai abbandonato ma la squadra sentiva la pressione. A Monopoli ho avuto la possibilità di lavorare dall'estate, e partire senza handicap legati alla classifica è stato un indubbio vantaggio”. Nelle prime giornate si è messo in luce a suon di gol l'attaccante classe '87 Giuseppe Lacarra. Pellegrini elogia il suo giocatore : “Ha cominciato molto bene la sua stagione, ma dietro di lui c'è una squadra che lo mette in condizione di fare bene. Nel 4-3-3 è importante il sacrificio di tutti in funzione del bene comune, quello del Monopoli”. Che si trova lassù in
Il personaggio della giornata
Criniti, doppietta con la morte nel cuore GELA. Due reti sul campo dell'Aversa per ristabilire l'ultimo passo del Gela. Un passo che va avanti di poker in poker, sospinto dalle fluide movenze di un tridente che già risulta tra i protagonisti del girone. Lui è Luis Criniti, giovane punta argentina che domenica ha recitato a memoria il copione previsto dal tecnico. Due reti, prestazione maiuscolae decollo verso il primo posto. Ci sarebbe di che rallegrarsi, ma come non pensare ad un amico che ha vissuto una tragedia: “La bella prestazione non conta, il mio pensiero va a Mauro (Marchano) che ha giocato con me a Catanzaro. Gli sono vicino in questo momento così difficile per lui”. La voce è soffocata, ma cose da chiedergli ci sono, soprattutto se ti rendi protagonista assoluto in campo nel secondo poker di stagione. Una gara incanalatasi subito nei binari favoriti da Provenza: “Nei primi 30’ abbiamo giocato alla grande e siamo andati sul tre a zero, ma non abbiamo mollato”. Prima rete al 10' confezionata dal gemello Evan Cunzi, poi è salito in cattedra lui con le sue personalissime perle, il cerchio s'è chiuso nella ripresa quando Pasca ha calato il poker sul tavolo dello sprovveduto concorrente: “La mia prima rete è scaturita dall'uno due con Pasca, nel punto del tre a zero ho raccolto ancora uno suo splendido invito, effettivamente ci troviamo a meraviglia”. Girano che è un piacere lui ed Evan Cunzi, senza dimenticare
l'apporto di Vianello che è entrato in corso d'opera e s'è unito al coro generale. Come da programma distribuito da Provenza: non si scappa dalla logica del tridente. Un terzetto ben oleato nei movimenti e nei singoli compiti. C'è Pasca punta centrale, pronto a favorire gli inserimenti altrui, ci sono i due piccoletti a “furoreggiare”, abili a far valere velocità e cambi di passo: “Pasca è importantissimo nell'economiadel nostrogioco,è luia farelaguerra lìd'avanti, noi cerchiamo di sfruttare al meglio gli spazi che lui ci apre”. Il discorso tattico indetto dal tecnico già promette scintille. Tuttavia Provenza non vuole che si perdano di vista le cose importanti:dimenticarela scorsastagione,vivere alla giornata e cercare di migliorarsi di settimana in settimana. Il messaggio è stato recepito dall'esterno argentino: “Noi pensiamo solo a fare punti, quel che verrà verrà. Obiettivi non ne abbiamo, non ci poniamo limiti ma sappiamo che possiamo dare tanto”. Questa è la sua quinta stagione in Italia. Inizio a Rende: due anni in C2 e prime relazioni positive sul suo conto. Dentro poi con l'esperienza di Catanzaro - “comunque positiva anche se lo scorso anno sono andato via a gennaio” - e lo spicchio di stagione all'Igea. Quest'anno è al Gela e sa di giocarsi un anno importante. La prima mano non è andata male: tre reti in tre gare.
compagnia di squadre importanti: “Non guardiamo la classifica, perché ci vedremmo circondati da autentiche corazzate come Gela, Catanzaro, Siracusa e Juve Stabia. Sinceramente pensavo di scoprire un girone dal livello tecnico più basso, e invece sono contento di misurarmi con squadre che giocano a calcio e non a calci”. Alla base dell'ottimo inizio del Monopoli c'è anche la compattezza creatasi tra tecnico e società: “I dirigentisisonomessi tutti a disposizione e li ringrazio perché mi hanno aiutato ad ambientarmi”. Domenica a Gela: in caso di risultato, chissà che a Pellegrini non chiedano qualcosa in più della salvezza…
Pellegrini, tecnico del Monopoli
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Sport 43
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
Il punto girone H Neapolis e Sant’Antonio restano a punteggio pieno in vetta alla classifica
Per Casarano e Ischia primi tonfi interni AMARO esordio per il ripescato Grottaglie. Bis di vittorie per il Neapolis e il Sant'Antonio Abate. Al Casarano non bastano due rigori per superare l'intraprendente Matera. Affonda in casa l'Ischia. Gli isolani non perdevano tra le mura amiche dal 2 novembre 2008 (nona giornata: Ischia-Turris 2 a 3). Cadono in piedi Pisticci e Francavilla in Sinni. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della seconda giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare quattro vittorie, due in trasferta e cinque pareggi. I gol sono stati 24, di cui 13 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 11 da quelle che hanno viaggiato. Nella seconda della scorsa stagione le reti furono venti.
Complessivamente, nei due turni della stagione appena iniziata, le vittorie sono state nove e altrettanti i pareggi. Nella seconda giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sei, di cui tre in campo esterno. Rispetto alla scorsa stagione, in classifica, vi è una squadra in meno a punteggio pieno e due in meno a zero punti. Il risultato prevalente sinora è l'1 a 1, verificatosi cinque volte. Segue il 2 a 1 (quattro volte). Sicuramente, è ancora presto per esprimere giudizi, ma sembra che la matricola Neapolis Mugnano abbia subito ingranato la marcia giusta. Gli fa da spalla una veterana della serie D, il Sant'Antonio Abate che ha espugnato, con un rotondo punteggio, il campo di Ischia, contro una
squadra che notoriamente tra le mura amiche se è sempre fatta rispettare. Ad eccezione del Grottaglie, che ha iniziato il torneo con sette giorni di ritardo, tutte le compagini in lizza sono andate a punti. Per quanto riguarda le tre rappresentanti di Basilicata, il Matera ha bissato le tre reti della giornata d'esordio, superando, in trasferta, un agguerrito Casarano. La matricola Pisticci, dopo il buon esordio esterno, ha rischiato di brutto nella prima dinanzi ai propri sostenitori, ma alla fine si è salvata dimostrando un carattere battagliero che fa ben sperare per il prosieguo del torneo. Anche il Francavilla ha dovuto rinviare l'appuntamento con la prima vittoria stagionale. I sinnici,
nellapassata stagione,ottennero il primo successo pieno nella seconda giornata e per giunta in campo esterno. Ma non c'è tempo per riflettere su ciò che è accaduto domenica scorsa. Domani, ad eccezione del Neapolis, si ritorna in campo per il primo turno infrasettimanale. La partita più interessante sembra essere Matera-Casertana. Un match tra due formazioni alla ricerca di conferme per la scalata alla vetta della graduatoria. Fermato dal calendario il Neapolis, il Sant'Antonio Abate potrebbe tentare, Ostuni permettendo, il primo allungo. Il Francavilla in Sinni sarà impegnato sul campo di un Grottaglie che certamente vorrà dimostrare di esserci. Adolfo Sarra
Il difensore: «Siamo in crescita e abbiamo grossi margini di miglioramento»
Matera, paura per Genchi Bartoli: «Entrata dura, cattiva. L’arbitro non ha dato neanche il fallo» STERZATA da squadra di rango. Nonostante due rigori discutibili che avrebbero steso qualsiasi squadra in campo avverso e senza tifosi, il Matera ha saputo gestire una situazione particolarmente delicata con una tranquillità da squadra di grande personalità. Che il Matera avesse enormi potenzialità a centrocampo e in attacco lo si è intuito in ogni uscita fatta finora, ma la difesa è stata sotto tiro per un’intera settimana. Le cose a Casarano sono andate decisamente meglio, ma le ragioni di tali problemi li spiega Renato Bartoli. «Con Martinelli non avevamo mai giocato insieme, perchè a inizio ritiro io non ero disponibile e poi si è fermato lui. In parole povere il calcio-afferma Bartoli-è fatto di equlibri e con Martinelli stiamo lavorando per trovare il top. I problemi sono stati di natura tattica, nel senso che in alcuni tagli dovevamo sincronizzarcimeglio esono certo che sarà sempre più un discorso di crescita del reparto». Ma il centrocampo ha fatto filtro bene, mentre con la Turris era un Matera sbilanciato in avanti. «E’ vero. Ma c’erano tante altre cose nella prima gara di campionatoche nonstoqui asottolineare, ma che nello spogliatoio ci siamo detti e i risultati cisono stati».MeglioScudieri, bene l’esordiente Palladino che ha dato contenimen-
Angri alle 20,30 col Pomigliano Turris contesta
L’esultanza di Albano e Genchi, a destra la “pennellata” di Giovanni Campo del primo vantaggio (foto www. fc.matera.it)
to, pur non sbilaciandosi in sortite pericolose che però arriveranno con l’acquisizione di fiducia. «Credo che a parte l’azione di Palazzo, il Casarano non è mai entrato in area. Solo palloni su palle inattive ed i due rigori. Credo che nell’occasione del primo la trattenuta ci sia stata da parte di Mazzoleni, ma roba che in area succede sempre solo che l’arbitro era a due passi e l’ha sanzionata senza esitazioni. Il secondo è molto opinabile. Azione molto vicina a quella con il Sant’Antonio Abate, ma il contatto stavolta non c’era. Comunque,
se il secondo rigore doveva essere una domanda per far scaturire una nostra risposta credo che migliore reazione non poteva arrivare. Personalità e carattere non fanno difetto alla squadra». Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento per tutti con il solo Giuseppe Genchi alle prese con un problema al piede sinistro. Per lui esami radiografici. «Siamo in ospedale, perchè a Genchi s’è gonfiato il piede. Addirittura c’è il buco nella scarpetta. L’arbitro non ha nemmeno sanzionato con la punizione un’entrata molto dura sulle
gambe di Genchi, ma anche in precedenza aveva fatto lo stesso. Per fortuna la radiografia ha escluso qualsiasi frattura. Certo Genchi resta in forse per la gara di domani. Sono i costi di una partita che il Casarano ha potuto mettere su di un certo tipo di comportamento perchè l’arbitro glielo ha concesso. Genchi è stata una spina nel fianco e hanno fatto di tutto per fermare lui e il Matera. Non ci hanno regalato niente. Proprio questa considerazione accresce le qualità della nostrasquadra. Epensare che questa squadra ha anco-
ra ampi margini di miglioramento». Quanti ? «Credo che siamo al sessanta per cento delle nostre possibilità. Sta migliorando il collettivo e conilpassare dellegarecerti movimenti diventano automatici. Quindi, direi di restare sereni e tranquilli». Casarano deve essere dimenticata subito, perchè domani c’è la Casertana? «Le vittorie fanno acquisire consapevolezza nei nostri mezzi, ma nel calcio non c’è tempo per celebrarsi ed ogni gara è una storia a se. Ora pensiamo alla Casertana». Renato Carpentieri
La gara del turno infrasettimanaletra AngriePomigliano si giocherà allo stadio Romeo Menti in notturna (ore 20,30) a causa dell’indisponibilità del Novi, ancora alle prese con la risemina. I grigiorossi non giocheranno nel loro stadio per circa un mese, almeno fino ai primi giorni di ottobre, dopo aver disputato la prima partita interna al Novi.A Castellammare si giocherà in notturna per forza di cose, perché di pomeriggio sarà impegnata la seconda squadra cittadina stabiese, la Libertas Stabia, che ospiterà l’Anacapri nella terza giornata del primo turno della coppa Italia dilettanti. QUI TURRIS- Archiviato il pari contro la Sibilla Bacoli, la Turris si proietta già alla sfida di mercoledì a Pianura, gara valevole per il turno infrasettimanale. Si ritorna a giocare al Simpatia, dopo la gara di coppa,eproprio questononva giù alla società corallina. Ogni qual volta che la Turris gioca a Pianura, il giudice sportivo sanziona la società con multe e diffide.
Il fantasista del Francavilla ha messo a segno un gol di testa che ha salvato i sinnici dal ko col Bitonto
Chisena: «Questa gara deve servirci di lezione» FRANCAVILLA – Esordio casalingo con il bicchiere mezzo vuoto. Si può sintetizzare in questa frase la gara del Francavilla, davanti ai propri tifosi contro i pugliesi del Bitonto. Sinnici che hanno giocato sotto le aspettative, con una squadra a tratti in difficoltà davanti ad un avversario che ha corso di più credendo maggiormente di portare a casa un risultato positivo. Ma alla fine, una rete per parte che accontenta a metà le ambizioni delle due squadre. «La partita si era messa male – dice Antonio Chisena – ed era importante non perdere. La nostra situazione in questo avvio di campionato non’è delle migliori, sarebbe diventata critica non raccogliere neanche un punto in casa». Un Francavilla che, dopo la sconfitta all’esordio in campionato in casa del Sant’Antonio Abate per 2-1, cercava l’immediato riscatto tra le mura ami-
che, ma purtroppo così non’è stato, con la squadra apparsa per lunghi tratti intimorita e confusionaria. Gara che si era messa subito in salita, grazie al vantaggio dei ragazzi di mister Pizzulli, andati in rete al 38’ con un calcio di rigore realizzato dall’attaccante Persia. «Spero che questa gara – continua il fantasista materano – possa servirci da lezione, in vista del difficile impegno di mercoledì in casa del Grottaglie. Un appuntamento, alla quale non possiamo assolutamente fallire, per non compromettere seriamente il nostro campionato». Non c’è tempo per riflettere su cosa non ha funzionato e subito mercoledì, turno infrasettimanale, con il Francavilla che farà visita al neo ripescato Grottaglie. Una sfida che vedrà i rossoblu, costretti a guadagnare i tre punti per evitare di perdere terreno dalle formazioni avanti a lei in classifica. «Due gare in quattro giorni – prosegue Chisena – che diranno se siamo
Antonio Chisena
una squadra in forma. Non sarà facile, perché affronteremo due impegni difficili. Dobbiamo raccogliere tutte le nostre energie – termina – per riuscire a fare punti in queste due partite». La parola d’ordine adesso in casa rossoblu è non sbagliare, un punto dopo due gare di campionato è davvero poco, per una formazione che ha tutte le carte in regola per disputare un campionato di tutto rispetto. Claudio Sole
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44 Sport
D Ora all’orizzonte c’è la delicata sfida di domani al Vito Curlo contro il Fasano
Pisticci resta imbattuto Rovira si dimostra ancora una volta letale nei minuti finali IL PAREGGIO acciuffato allo scadere con il Forza e Coraggio Benevento, dopo che gli ospiti hanno sciupato diverse occasioni per chiudere la partita, consente alla neopromossa Pisticci di mantenere il suo pur minimo record di imbattibilità. In quattro gare ufficiali (due di campionato e due di coppa Italia) i gialloble hanno conquistato una vittoria e tre pareggi, uno dei quali, però, deciso ai rigori in proprio favore. Come score non è niente male. Il salto di categoria, una rosa priva di nomi altisonanti e l'inesperienza avrebbero potuto facilmente determinare un inizio più in salita per i ragazzi di Valente. L'impatto con la sfida di domenica scorsa, tuttavia, ha messo in evidenza quanto possano essere insidiosi gli avversari sul cammino che porta alla salvezza. Il Forza e Coraggio ha mostrato doti di squadra che il Pisticci non può avere, riuscendo a mettere sotto i gialloble dal punto vista tattico
Rovira festeggiato dai compagni dopo il gol (foto www.gialloble.com)
e tecnico, nonché della personalità. Agli avversari è mancato il colpo del 2-0. Ed al Pisticci è riuscito di non incassarlo e di resistere fino al-
la mezz'ora della ripresa. Poi, però, i ragazzi del presidente Panetta hanno dimostrato di avere qualcosa in più dell'avversario almeno sul piano della tenuta
fisica. Non è solo un caso che il gol sia venuto nella fase finale di gara, dopo che i padroni di casa erano riusciti finalmente a confezionare qualche spunto interessante abbozzando ad una reazione fino a quel momento inesistente. E' la prova che il lavoro paga e che attraverso l'applicazione e l'impegno quotidiano si possono creare le condizioni per eliminare almeno in parte quel gap che il Pisticci sa di avere con alcuni avversari. Concettualmente, dunque, i gialloble sono sulla strada giusta. Ma come sempre sarà il campo a pronunciare i verdetti che contano. Con lo spirito corroborato dalla fiducia negli ultimi risultati, il Pisticci adesso può preparare il turno infrasettimanale sul campo del Fasano. Domani, infatti, si gioca la terza giornata di campionato ed i lucani tornano in terra di Puglia per un incontro tutt'altro che semplice,
sapendo, tuttavia, di poter contare sul fiuto del gol di Sebastian Rovira. L'argentino, arrivato tardi in gruppo ed a corto di preparazione, è entrato nel secondo tempo in entrambe le giornate di campionato riuscendo a realizzare il gol del pari sia a Francavilla Fontana che con il Forza e Coraggio. “Per fortuna è andata così” commenta l'attaccante. “I miei gol sono serviti per pareggiare i conti perché stavamo perdendo in tutti e due i casi. Sono soddisfatto soprattutto perché queste reti ci hanno consentito di conquistare due punti buoni per il nostro campionato. E' stata dura soprattutto con il Forza e Coraggio, perché loro ci hanno messo subito in difficoltà. Ma volevamo pareggiare a tutti i costi ed alla fine ci siamo riusciti”. Mercoledì a Fasano sarà un’altra storioa e c’è da conservare l’imbattibilità stagionale in Coppa e campionato Roberto D’Alessandro
Eccellenza L’Atellamonticchio è la più prolifica Promozione Bar La Notte e Lagonegro in evidenza
Prima giornata marchiata Le matricole fanno subito da venticinque realizzazioni la voce grossa sulle veterane E' RICOMINCIATA a suon di gol, e con qualche colpo ad effetto, la nuova stagione calcistica del torneo di Eccellenza. Quattordici squadre su sedici, infatti, hanno gonfiato la rete avversaria all'esordio in campionato, mentre soltanto il Real Tolve ed il Ferrandina non hanno provato la gioia del gol. Poche, anzi pochissime sono state le sorprese. In negativo registriamo il ko esterno della Murese ed il tonfo interno del Real Tolve nel derby dell'Alto Bradano contro l'Angelo Cristofaro Oppido. In positivo, invece, hanno centrato l'obiettivo con i tre punti le favorite Ruggiero Valdiano, Fortis Murgia ed Angelo Cristofaro. Senza poi tralasciare gli ottimi debutti stagionali in Eccellenza delle due squadre del Vulture (vale a dire la Vultur Rionero e l'Atella Monticchio). Partenza-sprint anche per la compagine salernitana del Ricigliano. Partiamo dai match-clou della prima giornata. Il Fortis Murgia di mister Squicciarini ha annullato la Murese con Chessa e Margiotta; Antohi aveva inizialmente impattato la gara per il team di Lardo. A Tolve, invece, D'Amico, nei minuti finali della contesa, ha punito la Camelia-band, consegnando tre punti di platino all'Angelo Cristofaro Oppido. Non ha dovuto per nulla sudare il Ruggiero Valdiano che ha asfaltato con un tris il Genzano Banzi, nei primi cinquanta minuti di gioco. Salamone è ritornato a fare il bomber di razza con una doppietta e Di Brizzi ha chiuso i conti. Sulla cima della classifica di Eccellenza c'è anche la Vultur Rionero che si è rilanciata alla grande in casa dell'Irsinese. Decisivo è stato il guizzo di Di Francesco nei secondi finali della sfida. Fino a quel momento, Lanciano per i bianconeri e Di Cecca per gli irsinesi avevano momentaneamente impattato l'incontro. L'Atella Monticchio ha praticamente avuto vita facile contro un fragile Ferrandina, ancora indietro con la preparazione e per ora, dunque, poco consistente. La compagine di D'Urso ha ad-
La vetrina CHI BEN comincia è già a metà dell'opera, recita un vecchio proverbio. Sarà così anche per Fortis Murgia, Ruggiero Valdiano ed Angelo Cristofaro Oppido? Allo stato attuale sembrano loro tre le principali candidate a recitare un ruolo da protagonista in questo nuovo ed avvincente torneo di Eccellenza. Il Fortis Murgia ha già dato prova di forza nel primo big-match della stagione al cospetto di un'altra favorita, come la Murese di coach Lardo. Anche l'Angelo Cristofaro Oppido ha vinto uno scontro-diretto importante all'esordio in campionato. Davanti ad alcune centinaia di spettatori, la squadra di Manniello ha affondato il Real Tolve nel derby, candidandosi tra le big del massimo torneo regionale. Per quanto riguarda, invece, un'altra grande, ovvero il Ruggiero Valdiano, la compagine salernitana ha messo fin da subito le cose in chiaro, liquidando la pratica Genzano Banzi. Siamo soltanto all'inizio della stagione e non è escluso, quindi, che potrebbero esserci delle belle sorprese che movimenteranno un campionato lunghissimo ed estenuante. (do.pa)
ECCELLENZA
dirittura calato il pokerissimo ai danni del team materano. L'ultima squadra vittoriosa, all'esordio nel massimo campionato regionale, è stata il Ricigliano che ha espugnato il campo della matricola Borussia Pleiade, grazie a Gaudiosi ed Avallone. E' stato un continuo botta e risposta nel 2-2 di Avigliano-Viggiano. Medesimo discorso per Picerno e Policoro. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Venticinque gol messi a segno in questa prima giornata (25 marcature in totale in campionato), di cui 15 dalle formazio-
CLASSIFICA
ni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 3 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene l'Atella Monticchio (5 reti), i peggiori sono quelli del Real Tolve e del Ferrandina (0 reti). Le migliori difese sono quelle dell'Atella Monticchio e dell'Angelo Cristofaro Oppido (0 reti subite), mentre è del Ferrandina (5 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Valente (Atella Monticchio), Salamone (Ruggiero Valdiano): 2 reti. Donato Pavese
MATRICOLE TERRIBILI al debutto nella “serie B” lucana. Pietragalla, Soccer Lagonegro e Bar La Notte Pignola, neo promosse di diritto nel campionato cadetto, hanno festeggiato nel modo migliore l'approdo nell'olimpo del calcio lucano. Le altre due compagini attualmente in testa alla classifica sono la Santarcangiolese ed il Grottole. Nell'organico del nuovo torneo di Promozione figurano anche altre due squadre provenienti dalla Prima Categoria, ripescate nello scorso mese di agosto. Si tratta del Montescaglioso e del Rotondella, che hanno entrambe pareggiato per 1-1 a domicilio. Male l'Atletico Scanzano ed il Balvano, quest'ultimo retrocesso dall'Eccellenza. La prima giornata calcistica del secondo campionato di Basilicata ha fatto registrare un poker di segni “1” e soltanto un exploit esterno della Soccer Lagonegro a Vietri, contro il Balvano. I veri dominatori all'esordio sono stati il Pietragalla e la Santarcangiolese con una bella scorpacciata di reti, rifilate alle rispettive avversarie. L'undici di mister Potenza ha bucato quattro volte la porta dell'Atletico Scanzano, lanciando in cima alla classifica dei marcatori Pietragalla L. (autore di una doppietta). Eppure, gli ionici avevano condotto la gara in vantaggio per oltre un tempo, grazie al sigillo di Valinoti. La rimonta è stata firmata oltre che da Pietragalla L., anche da Di Tomaso e Pietragalla M. La Santarcangiolese ha presentato un conto salato al Lagopesole con un tris nella prima frazione di gioco, timbrato Malaspina, Lemma ed Aurelio. La Soccer Lagonegro di Oliva ha fatto un bello scherzetto al Balvano con Mastroianni A. sul finire del primo tempo. Dopo un lunghissimo monologo, durato quasi per l'intera gara, il Bar La Notte Pignola ha conquistato i tre punti ai danni del Varisius Matera, con Brancato, soltanto a pochi minuti dalla fine del match. Nell'anticipo del sabato, il Grottole aveva esordito con il botto al cospetto del Pescopagano,
La vetrina E' STATO il grande giorno delle neo promosse. Le cinque squadre provenienti dal campionato di Prima Categoria hanno tutte centrato un risultato prestigioso e positivo. Chi aveva conquistato l'accesso diretto alla Promozione, come il Pietragalla, la Soccer Lagonegro ed il Bar La Notte Pignola, ha ottenuto il massimo risultato al suo debutto tra i cadetti lucani. Chi, invece, aveva centrato il lasciapassare per la categoria superiore attraverso il ripescaggio, come il Rotondella ed il Montescaglioso, si è dovuto accontentare di un buon pari interno. Infatti, il Rotondella è stato raggiunto in extremis dal Miglionico, mentre il Montescaglioso aveva pregustato per lungo tempo il successo, prima di essere riacciuffato dal Real Irsina. Parlando delle altre neo promosse, la Soccer Lagonegro di Oliva, grazie all'ultimo successo in casa del Balvano, ha portato a trentuno i risultati utili consecutivi. Non perde dal 4 maggio 2008: in quell'occasione si impose di misura l'Atletico Scanzano. Il Pietragalla ha addirittura fatto meglio. (do.pa.) sempre perdente al debutto in Promozione negli ultimi tre anni. I restanti incontri in calendario sono terminati in perfetta parità. Moliterno e Bella si sono accontentati di un risultato “ad occhiali”. Il Miglionico ha raggiunto con Tataranni, nei secondi finali, il Rotondella, passato in vantaggio grazie a Ripa. Il Montescaglioso, infine, ha pareggiato con il Real Irsina: botta e risposta tra Carriero I. e Gagliardi. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Diciassette gol messi a segno in questa prima giornata (17 marcature in totale in campionato), di cui
12 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 5, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 1 vittoria esterna e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Pietragalla (4 reti), i peggiori sono quelli di Bella, Moliterno, Varisius Matera, Balvano e Lagopesole (0 reti). Le migliori difese sono quelle di Santarcangiolese, Soccer Lagonegro, Bar La Notte Pignola, Bella e Moliterno (0 reti subite), mentre la peggiore è quella dell'Atletico Scanzano (4 reti subite). Classifica marcatori: Pietragalla L. (Pietragalla): 2 reti. do.pa
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Sport 45
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
Basket A Dilettanti Perfettamente riuscito l’intervento alla mano di Antrops
Capitan Rato promuove la Publisys E' PERFETTAMENTE riuscito l'intervento alla mano sinistra di Gints Antrops. Il giocatore si è sottoposto in mattinata all'operazione chirurgica e, salvo sorprese dell'ultim'ora dovrebbe essere in campo già domani sera nella gara di ritorno di Summer Cup contro il Sant'Antimo. Per la Publisys Potenza, reduce dalla tonificante affermazione nel quadrangolare Self Storage Valente di Bisceglie, si tratta di una notizia molto importante. La truppa di Antonio Paternoster in terra pugliese ha ben impressionato gli addetti ai lavori. Soprattutto in fase offensiva i lucani hanno espresso percentuali positive. Sia contro Bisceglie che con Ostuni il gioco offensivo è
apparso fluido, nonostante le assenze di Ruggeri nella partita di sabato e di De Bartolo in tutte e due le gare ha dato sostanza al successo colto con una certa autorità dai lupacchiotti di Paternoster. La squadra potentina ha convinto l'ambiente e la società. Tutti hanno espresso un buon rendimento. E' vero, il basket d'estate rappresenta un vero e proprio boomerang, essendo simile al naso di Pinocchio, ma la Publisys Potenza, priva di uomini importanti e con Antrops ancora non al meglio ha vinto meritatamente la manifestazione barese. La difesa gagliarda e sempre piena di soluzioni tali da scompaginare i piani tattici delle rivali ha fatto il resto consentendo ai ragaz-
zi cari al presidente Francesco Petrullo di vincere entrambe le partite. Il premio per i giocatori potentini è stato il meritato riposo concesso da Antonio Paternoster e Sandro Lo Sardo ieri pomeriggio. Tra i protagonisti del doppio cin cin barese c'è sicuramente il capitano Antonino Rato che ha dato una prova ulteriore di rendimento e qualità. L'atleta ha parlato del successo nel quadrangolare rimarcando quanto segue: “Sono estremamente contento. Abbiamo giocato due ottime partite. C'è ancora tanto da lavorare. A Bisceglie ci siamo espressi bene, sciorinando anche la lucidità dei giorni migliori”. Ma il capitano commenta il match con l'Ostuni dicen-
do: “E' stata la squadra a vincere, il gruppo ha fatto la differenza. Abbiamo giocato la partita contro i ragazzi di Putignano con la giusta determinazione. Sono contento per aver dato il mio contributo alla causa della squadra”. Con la vittoria anche il morale sale a mille, il capitano di tante battaglie dice la sua: “Ovviamente il risultato ci da morale per affrontare le prossime battaglie. Dobbiamo fare bene, soprattutto nel confronto con il Sant'Antimo. Siamo concentrati e determinati anche in questo periodo”. Il leit motiv del successo di Bisceglie è stato sicuramente il gioco offensivo e il tiro da tre che ha letteralmente annichilito l'Assi Ostuni: “Siamo sta-
Capitan Antonino Rato (foto Videouno)
ti bravi a sfruttare le nostre caratteristiche, ragionando in attacco e giocando bene in contropiede dopo aver costruito tanto in difesa. I numeri di Bisceglie sono confortanti”. I numeri sono come i sogni d'estate, che spesso ingannano, ma dan-
no tanta euforia. I giocatori di Paternoster riprenderanno ad allenarsi oggi, verso la sfida contro il Sant'Antimo in programma domani sera alle 20 al Pala Pergola. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Basket Summer Cup B Stasera alle 20,30 al PalaPergola c’è il Bisceglie
Passaggio da conquistare Corporelle chiamata alla vittoria con più di dieci punti di distacco POTENZA - L'impresa non è facile, ma possibile: l'Invicta Centre Corporelle cercherà, stasera ore 20,30 PalaPergola, di ribaltare il meno dieci della gara di andata subito a Risceglie per superare il secondo turno di coppa di Lega. I mezzi per l'impresa il quintetto di Schiavi li ha sicuramente anche se la formazione pugliese rimane un osso davvero duro ed è favorita per il risultato della prima partita e dall'intrinseco valore tecnico ed anche fisico. Ma come ha giustamente sottolineato Corvo, è indubbiamente alla portata dei potentini perché il giocatore campano ne ha individuato i punti deboli sui quali deve insistere il quintetto neo promosso in B dilettanti. “Indubbiamente il Bisceglie è un'ottima squadra e sarà una delle protagoniste del prossimo campionato.. Ma per noi non dovrebbe essere proibitivo tentare la grande rimonta. All'andata è stata una partita abbastanza equilibrata anche se il punteggio finale potrebbe fare pensare al contrario. Il nostro gap di 10 punti è stato dovuto, in gran parte alla nostra mancanza di lucidità e di precisione nelle azioni di attacco. Perché altrimenti il Bisceglie non avrebbe chiuso con quel vantaggio. Questa considerazione ci fa ben sperare per la gara di questa
Davide Serino della Corporelle (foto Andrea Mattiacci)
sera. Nel senso che vogliamo fare una buona partita, mettere in mostra altri miglioramenti e, se possibile, qualificarci. Ma senza perdere di vista il fatto che il nostro lavoro resta finalizzato a raggiungere il top o quasi della condizione per l'inizio del campionato. Ad ogni buon conto con un'altra settimana di lavoro in più siamo senz'altro in grado di metterli in difficoltà. E c'è solo un modo per attuare questo intendimento: imporre alla partita un ritmo alquanto elevato visto che il
Bisceglie è squadra forte sul piano fisico, ma per questo anche un po' lenta e macchinosa. Noi, per quanto ci consentirà la condizione che abbiamo in questo momento, dobbiamo essere bravi a non abbassare mai i ritmi, a correre veloci e a non dare loro la possibilità di giocare come vogliono ed essere in ogni zona del campo aggressivi. Se riusciamo a fare questo credo che la rimonta possa essere possibile”. Bisogna dare credito ad uno come Corvo che ne ha viste di tutti i colori nella sua lun-
ga carriera e quindi ha l'esperienza e la competenza giuste per affermare il suo giudizio sulla gara di stasera. Non ci sono particolari problemi per Marco schiavi che ha continuato il lavoro programmato con le due solite sedute giornaliere. Il coach ha dedicato nella settimana successiva al match di Risceglie molta attenzione anche agli schemi di attacco per cercare di rendre più fluida la manovra ed eliminare quelle disfunzioni che sono emerse nella serata in terra pugliese. Come netti miglioramenti si aspetta dalla prestazione del lunghi che sono gli elementi ancora bisognosi di lavorare e di affinare la forma. Miglioramenti che potrebbero essere decisivi per l'obiettivo della qualificazione al terzo turno. Terzo turno che si effettuerà con un concentramento a quattro squadre sabato e domenica prossimi in una sede da stabilire. Nel caso di mancato superamento del turno, l'Invicta Centre Corporelle parteciperà nelle giornate del 19 e 2 settembre prossimi al torneo Città di Melfi che vedrà la partecipazione, oltre che dei lucani, anche del Massafra, della Viola Reggio Calabria e della Libertas Foggia. Rocco Sabatella sport@luedi.it
Scherma L’atleta potentina: «Tanta preparazione per affrontare al meglio la stagione»
Uno stage che arricchisce la Palumbo DIECI giorni di allenamento, test, gare e atletica.Unbel bagagliod'esperienzaper la schermitrice lucana Francesca Palumbo che a Lignano Sabbiadoro è stata convocataper ilcollegiale, svoltosidal2 al12 settembre nella cittadina friulana. A convocare l'astro nascente della scherma lucana il Commissario Tecnico della nazionale azzurra, Stefano Cerioni che ha lavorato di comune accordo con i quattro tecniciimpegnatinelraduno, sitrattadiFabrizio Villa, Lorenzo Angelelli, Daniele Zannini e Eugenio Migliore. Una bella esperienza, un banco di prova importante per la giovane atleta nata a Potenza il 10 febbraio 1994 che intende continuare a stupire e far parlare di se. Francesca Palumbo è stata l'unica atleta lucana a partecipare al collegiale, un dato che ne “certifica” l'ormai avvenuta consacrazione a livello nazionale e internazionale, anche in vista della prima tappa di Coppa del Mondo, in programma a Bratislava, nel mese di ottobre. Quarantadue gli atleti impegnati a Lignano Sabbiadoro, equa-
Francesca Palumbo
mente divisi per sesso. Anche in Friuli la giovane atleta allenata da Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo si è distinta per qualità e tecnica sopraffina, incentivando negli addetti ai lavori, e in primis nei tecnici la possibilità di vederla sempre più spesso inserita in competizioni di alto livello tecnico. L'espressione sportiva
della società presieduta da Rocchina Esposito ha parlato del collegiale puntando l'indice sulle difficoltà e sull'intenso lavoro svolto in palestra: “Sono stati dieci giorni molto lunghi e faticosi. Abbiamo svolto tanta preparazione atletica in palestra e ci siamo allenati intensamente, svolgendo lezioni e facendo parte di gironi di allenamento. La Federscherma ha inteso dare sviluppo alle nostre iniziative promuovendo il lavoro in questo periodo”. Ma la Palumbo va oltre e afferma: “Il collegiale di Lignano Sabbiadoro ci servirà tantissimo in vista di una stagione intensa e massacrante. Abbiamo effettuato tante gare, ci è stata data la possibilitàdi conoscercimeglio. Possoesprimere tutta la mia soddisfazione per aver lavorato in un collegiale importante per le prospettive future. Il raduno è stato per noi una sorta di rodaggio tecnico e agonistico”. Per l'atleta una conferma che, si spera possa trovare riscontro a Bratislava con una convocazione di prestigio. f.menonna@luedi.it
Atletica Protagonista a Matera
Anna Clemente star all’Eurowalkamp L’atleta Anna Clemente in azione
ANCORA una volta Anna Clemente. La cadettina pugliese del presidente Angelo Giliberto, classe 94 di Laterza in forza alla scuderia Don Milani Mottola non finisce di stupire. Le avvisaglie di una stagione superlativa si erano avute già il 18 gennaio di quest'anno a Bari, quando in piena preparazione invernale l'atleta ha sbalordito tutti impiegando un ottimo tempo nella 3 chilometri di marcia cadette (solamente 10 secondi in più dal primato italiano della Artino datato 1995). L'atleta tarantina ha stupito anche a Formia nel corso del XVII Placanica, nei 2000 metri di corsa cadetti centrando il suo primato italiano: 6 minuti e 12 secondi (ben 10 secondi meglio di quanto fece Anna Maria Certo, classe 79, il 22 ottobre 94 a Messina). La Clemente si è poi ripetuta anche il 23 luglio, alla notturna di Molfetta nel corso del XVII Memorial Abbatista centrando un altro primato italiano, questa volta nella marcia. Nella 3 chilometri ha impiegato il tempo di 14 minuti e 18 secondi, appena un decimo meglio, ma pur sempre primato, di quanto fece Cinzia Artino, classe 80, il primo ottobre 1995 a Palermo. Infine, sabato scorso al campo scuola “Duni” di Matera durante la manifestazione di marcia conclusiva del XIII Eurowalkamp, lo stage internazionale di marcia giovanile mediterranea, organizzato da Euroatletica
'96 in collaborazione con la Fidal e diretto da Angelo Dichio, l'atleta Anna Clemente è stata ancora sorprendente impiegando il tempo di 24'33'' nella cinque chilometri di marcia e conquistando la terza migliore prestazione italiana giovanile in settanta giorni. A Tommaso Gentile, tecnico della Don Milani Mottola, l'Euroatletica ha assegnato durante l'Eurowalkamp il premio “Mediterraneo 2008”, per quanto fatto nell'ultimo triennio. “Francamente non mi sono ancora ripreso dalla felicità dopo aver conquistato l'argento europeo a Novi Sad a luglio - ha commentato Tommaso Gentile. Mi sento come stessi sotto ad una cascata da cui piovono tutti i giorni grandi emozioni. E si perché le emozioni le provo prima di tutti in allenamento dove i ragazzi sono superlativi e professionali. Ci mettono tanto cuore e tanto amore. Quindi una vera passione per questa bellissima disciplina e una professionalità incredibile e crescente che abbiamo acquisito nel corso di questi anni fra Puglia, Basilicata ed in giro per l'Italia. Il resto è storia nota. Cosa mi riserva il futuro? Noi ci ispiriamo a Don Milani, che rimane la nostra guida spirituale. Perciò continueremo a fare le stesse cose a favore dei nostri giovani, con la passione e l'umiltà di sempre. Il resto lo deciderà la storia”. l.t.
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Soddisfazione anche per Acquasanta: «Una promozione anche per il territorio»
«Obiettivo quarta tappa» Il presidente della Fci lucana, Lioi, guarda già al Giro del 2010 MATERA - Non si sono spenti gli echi per il grande successo riscosso in questa 28esima edizione del Giro di Basilicata. Tutto il comitato regionale esprime grande soddisfazione per la riuscitissima manifestazione. Alta è stata la partecipazione delle squadre e dei corridori, tanta la partecipazione del pubblico che ha accolto i corridori nelle tre tappe disputate, alta la media a significare l'elevato tasso tecnico dei partecipanti. Chi meglio del presidente regionale della federazione ciclistica Matteo Lioi può farci un consuntivo della manifestazione dichiarandoci: «Dal punto di vista tecnico e organizzativo ma anche atletico, mi inorgoglisce la vittoria di un italiano che ci onora visto che negli anni passato vi era un predominiostraniero eda tre anni, che gli italiani si fanno valere. Questo è stato il giro dove è stata maggiore la presenza di squadreed atleti, con una importante qualità, infatti l'italiano Gaia ha vinto con lo stesso tempo del Bielorusso, una vittoria che va anche a gli altri ciclisti italiani. Questo è stato uno dei migliori giri organizzato negli ultimi anni in tutti i sensi, il comitato di Basilicata è stato sempre presente, quest'anno
L’arrivo di Matera e accanto il presidente Matteo Lioi
conseiatleti ePapaleonostro migliore atleta ha onorato la manifestazione. Consideriamo che gli atleti lucani erano al primo anno di partecipazione, al primo anno di esperienza». Gli Italiani che vincono le ultime tre edizioni, mandano un segnalano di ripresa del ciclismo in casa nostra. «A livello giovanile il ciclismo sta prendendo in mano le sorti della nazionale, ricordo che nelle ultime due edizioni l'Italia ha vinto due
mondiali Juniores, quest'anno ha vinto l'Europeo juniores. E' un segnale che questo settore sta crescendo. A tutti i livelli. Anche in basilicata abbiamo tanti atleti che stanno crescendo bene vediamo il nostro Pozzovivo, per andare a Trotta che corre in Toscana, Antonio Santoro, Antonio Viola tutti corridori che fino alla Juniores hanno corso in Basilicata, è questo il nostro obbiettivo quello di portare altri atleti
tra i professionisti, le basi le abbiamo gettate e oggi siamo a un buon punto. E' vero che i nostri atleti devono emigrare, ma io sono contento che abbiamo un vivaio importante con oltre duecento ragazzini dai 7 ai 12 che saranno i nostri atleti del futuro,ed è molto importante far sapere che la Basilicata ha più giovanissimi rispetto alla Puglia e la Campania. La nostra soddisfazione come comitato è quello di privileggiare i vivai
per andare avanti». Si parla di novità per il prossimo Giro, ce ne parla: «Il Giro di Basilicata continuerà ad essere quello che è ma cercheremo se le istituzioni e gli sponsor ci daranno una mano vorremo ripristinare la quarta tappa, questo è un obbiettivo, le istituzioni ci devono dare una mano ma e si può pensare anche ad una tappa a cronometro. Consideriamo che abbiamo detto no a tante società per una questione di
Bilancio positivo per il patron del Velocifero, Vincenzo Iacovino
ORDINE D’ARRIVO
Il Vulture premia la costanza
Questo l'ordine di arrivo dei primi dieci 1. Prospato Angelo Polisportiva Costiera Sorrentina in 3h 02' 56” alla media di 35,09 km/h 2. Zottoli Biagio ASD Kiklos in 3h 04'10” 3. D'Anna Andrea G.S. Amoroso in 3h 04'48” 4. Colletta Gaetano Bici Club Policoro in 3h 08'12” 5. Summa Michele Bikercenter Potenza in 3h 10'57” 6.Angelucci Carlo Odoardi Regolo in 3h 11'21” 7. Caccavale Giovanni Boemio Bike Racing in 3h 12'40” 8. Ascione Fabio Bici Bike Club in 3h 13'04” 9. Trotta Domenico Costiera Sorrentina in 3h 13'28” 10. Bovi Angelo A.S.D.Kiklos in 3h 13'50”
Prospato vincitore alla sua settima partecipazione RIONERO - Il vincitore del VII Gran Fondo del Vulture, svoltosi domenica mattina, è un partecipante assiduo della corsa rionerese per cicloamatori. Infatti Angelo Prospato della Polisportiva Costiera Sorrentina è stato sempre presente sin dalla prima edizione e dopo sei anni ha centrato la vittoria. «Negli anni scorsi ha dettoil corridorecampano -avevo fatto un terzo posto nel 2003, ma oggi mi sentivo di poter vincere e inizialmente mi sono un po' risparmiato però sul finire della corsa ho dovuto dare tutto per arrivare primo al traguardo» Nel corso della gara ha avuto qualche difficoltà? «Per quanto il Gran Fondo del Vulture sia un percorso completo e abbastanza impegnativo, io personalmente ho qualche difficoltà nel tratto pianeggiante che non mi si addice tanto, dove ho pagato un po', per il resto mi sono trovato bene inserendomi subito nella prima fuga a quattro prima del GPM di valico 113, che poi è risultata quella vincente. Poi nell'ultima salita che dalla fiumara di Atella porta a Rionero ci siamo dati battaglia e alla fine sono riuscito a spuntarla sui compagni del gruppo di testa arrivando solo al traguardo». A Vincenzo Iacovino, grande esperto del ciclismo lucano abbiamo chiesto un giudizio sul percorso del Gran Fondo del Vulture. «E' sicuramente un percorso idoneo per queste manifestazioni e credo che la Gran Fondo delVultureè unadellemanifestazioni che qualifica per queste categorie anche il ciclismo nella nostra regione». Il patron Vincenzo Iacovino ha poi ricordato che un suo corridore, il quarantunenne Michele Summa, arrivato quinto, campione regionale della categoria “M3”si è recentemente piazzato al 70esimo posto su diecimila concorrenti al Gran Fondo Internazionale delle Dolomiti.La Gran Fondo del Vultute, organizzata dalla locale U.C.Dilettantistica Rionero “Il Velocifero”, anche quest'anno ha avuto grosso successo per la numerosa partecipazione dei cicloamatori che di pubblico ed anche per l'organizzazione davvero impeccabile. Alla partenza si sono presentati oltre trecento ciclisti tra i cui otto donne,
Alcuni scatti del Gran Fondo del Vulture tra cui anche la mostra fotografica di Adelelmo Portioli
dei quali dopo 107 chilometri ben 253 hanno tagliato il traguardo di cui quattro donne. La gara cicloamatoriale di Rionero ha ospitato senza gareggiare alcuni professionisti che hanno fatto tutto il percorso, tra i quali Mariano Gianlorenzo, Iliano D'Andrea e il lettone Olaf. Puntuale e preciso il servizio reso dai giudici di gara Domenico Lorenzo Lampoglia, Antonietta Nigro e Gerardo Ciddio. La premiazione, consistente in
prodotti in natura tipici locali (prosciutti, oli e vini doc delle aziende locali produttrici del rinomato vino rosso doc Aglianico), è avvenuta nell'atrio interno all'aperto di Palazzo Fortunato nel corso del pasta-party offerto dalla società organizzatrice ai corridori, ai dirigenti, ai familiari dei ciclisti, i quali tutti hanno potuto ammirare anche l'interessante mostrasul ciclismoallestita dalmilanese Adelelmo Portioli: una raccolta di
budget. Devo fare i complimenti alla società il Nucleo Goventù che ha organizzato molto bene la manifestazione e noi continueremo a dare il nostro apporto per far si che questa manifestazione diventi ancor più importante». Ancora soddisfazioni vengono espresse anche dal presidente provinciale di Matera Carmine Acquasanta per la tappa finale da Potenza a Matera: «Sono soddisfatto, perché la vetrina conclusiva è stata Matera, il giro tecnicamente parlando é stato di alto livello e si è concluso con una vittoria per il miglior piazzamento allo sprint finale avendo i due contendenti lo stesso tempo. Dei giovani mi ha impressionato il campano Vernetti, ed il Bielorusso Koshevoy. Mi auguro che il giro arrivi alle 4 tappe, vista la grande partecipazione di gente, anche per promuovere il nostro territorio e le nostre bellezze, evitare il mordi e fuggi, bisogna intrattenerli, mi auguro che le uniche due città della regione siano sempre presenti al giro, come mi aspetto di poter organizzare un arrivo ed una partenza da Matera che ormai è parte integrante del giro». Vncenzo Bochicchio sport@luedi.it
foto e cartoline originali d'epoca raffiguranti i grandi nomi del ciclismo italiano da Binda e Guerra ai giorni nostri. Nell'occasione c'è stata pure la premiazione finale del Circuito nazionale del Sole, tra i premiati il rionerese Giovanni Santomauro de “Il Velocifero”, risultato dopo undici gare il primo a livello nazionale nella categoria “M6”. Michele Rizzo sport@luedi.it
PRIMI PER CATEGORIA Prospato Angelo Pol. Costiera Sorrentina Zottoli Biagio Asd Kiklos D'Anna Andrea Gs Amoroso Colletta Gaetano Bici Club Policoro Summa Michele Bikercenter Potenza Giannuzzi Giuseppe Asd Gs Bike It Masciarelli Palmiro Acqua & Sapone Pepe Lucia Asd D'Aniello Buonanno Ferdinando Asd Gs Dragoni Cooney Vanessa Asd Cicli Perna c Mecca Domenico Il Velocifero Rionero
cat. M2 cat. S cat. M4 cat. M1 cat. M3 cat. M5 cat. M6 cat. SF cat. M7 at. W2 cat. MJ
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Sport 47
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
Calcio a 5 serie B Buone indicazioni per Bommino e Rondinone
Si parte con il derby La Coppa Italia mette subito a confronto Frascella e Mathera MATERA - Inizierà con un derby la stagione agonistica del Mathera C5 e del Team Matera. Sono stati infatti resi noti gli accoppiamenti e le date degli incontri della Coppa Italia che prevedono, appunto, il doppio scontro tra le due squadre materane di calcio a cinque per il 29 settembre ed il 6 ottobre. È molto probabile però che per evitare turni infrasettimanali, sempre un intralcio per quello che riguarda la programmazione della preparazione, la prima gara sia anticipata a sabato prossimo così come richiesto dai dirigenti della Team Matera ai concittadini del Mathera C5. La vincente dovrà, in seguito, recarsi in Sicilia per incontrare una traAcireale e Siracusa. Il torneo, dopo aver esaurito le fasi preliminari, si concluderà con una “final eight”in programma nei giorni 4,5 e 6 febbraio 2010. Nel frattempo, proprio in vista della Coppa Italia e del Campionato, entrambe le squadre proseguono la preparazioneche ègiàa buonpunto a giudicare dalla prima uscita ufficiale della Frascella Team Matera, impegnata a Bisce-
Angelo Bommino e accanto Eustachio Rondinone
glie, e del il Mathera C5 che, dopo aver superato in gare amichevoli l'Apulia Altamura e il Taranto, non se l'è cavata male nel triangolare contro il Modugno di serie A2 e il Polignano perdendo per tre a uno con la prima ma restituendo lo stesso risultato alla seconda. Bene, nonostante il risultato, la Frascella Team che, pur perdendo per quattro a due, ha impegnato a fondo la quotata avversaria di serie A1 e, dopo aver “rischiato” di pareggiare, i biancoazzurri
Volley B2 Donne
Stasera la Livi si presenta allo Stabile LA MATERMAN Nusco Livi Volley Potenza si presenta. Stasera dalle 18, presso il Ridotto del Teatro Stabile, la società del patron Nadir Iannelli - matricola nel campionato di serie B2, al via dal prossimo fine settimana - illustrerà organico, staff dirigenziale e sponsor a stampa e sostenitori. Nell'occasione, in piazza Mario Pagano sarà allestito un campo di volley per la disputa di alcuni incontri dimostrativi da partedelle squadregiovanili dellaMaterman Livi, e ci saranno anche stand e gelatai che offriranno coni gelato ai presenti. Con una squadra profondamente rivista rispetto a quella che trionfò nella scorsa serie C (quattro settimi del 6+1 titolare sono cambiati), il gruppo ancora affidato all'allenatrice-giocatrice Pamela Petrone - al lavoro da quasi un mese - è così pronto ad inaugurare ufficialmente la sua nuova avventura in B2. l.c.
hanno dovuto alla fine subire la rete del doppio svantaggio. Nell'occasione mister Bommino ha provato Cancelliere e l'italobrasiliano Pereira, due ragazzi appena ventiduenni davvero interessanti per i quali la società ha già provveduto a tesserare il primo ed a intavolare una trattativa di acquisto del cartellino per il secondo. Visibilmente soddisfatto, non poteva essere diversamente, il mister Angelo Bommino: "Era importante avere
indicazioni positive aldilà del risultato. Certamente alla vigilia di quest'incontro, l'impatto con il campo dopo due settimane di duro lavoro, preoccupava più di qualcuno dei miei ragazzi soprattutto per il valore dell'avversario. Infatti all'inizio ci abbiamo impiegato qualche minuto per trovare le contromisure che però, alla fine, ci hanno permesso di ben figurare. Sono soddisfatto dell'impegno e dell'attenzione dimostrata durante la garae, considerato i tanti giovani inseriti in organico quest'anno, non posso che essere ottimista sul prosieguo del nostro programma di avvicinamento alla Coppa Italia e di conseguenza al campionato". Le reti materane sono state messe a segno dai baby Laccetti e Pereira per il Frascella team Matera, e da Santos, Cavalcante e Vinicius, due volte in rete, per il Mathera C5. Insomma due squadre già in buona salute e che dimostrano sin da ora di possedere i giocatori giusti per dare vita ad un buon campionato. Annibale Sacco sport@luedi.it
Volley B1 Donne Sorprende la Floridia
Master Group seconda al torneo di Carbonara SI CHIUDE con un secondo posto la partecipazione della Master Group Matera al torneo di volley Beppe Cuoghi disputatosi al palazzetto di Carbonara a Bari. Un torneo dove La squadra di mister D'Onghia a fatto la sua bella figura nonostante che la squadra sia stata rinnovata in toto e ha solo poche settimane di preparazione. Ottimi i segnali mandati al coach dalle ragazze, certo che alcuni meccanismi con il tempo ed il lavoro arriveranno; ma nei due confronti disputati, tutte le atlete si sono messe in evidenza, in particolar modo ha destato una buona impressione la schiacciatrice Nadia Floridia nelle due gare, poi si è vista la differenza che possono fare le giocatrici esperte come la Marulli, Romanò, brava anche il libero Cacciapaglia che ha retto bene, sulle battute insidiose al salto delle avver-
sarie. Nella prima partita le materane hanno affrontato la primadonna Trani, sconfiggendole per 2 a 0 con il punteggio di 28-18 e 25-21, passando così a disputare la finale contro la Nuova Skilo San Pietro Vernotico. La finale è stata tiratissima, tasso tecnico alto nonostante la condizione non è ancora al meglio. Primo set vinto dalla Master Group Matera 29-27, secondo ad appannaggio delle pugliesi per 22-25, poi al tie-break la spuntano ancora le avversarie per 14-16. Comunque coach D'Onghia può ritenersi soddisfatto per quello che le ragazze hanno mostrato in campo, il tempo sarà galante per far migliorare l'intesa e i vari meccanismi di gioco. Un torneo ben organizzato dove si è vista una grande partecipazione di pubblico. vi.bo.
Volley B2 Uomini Giovedì c’è la Medical Center
Primi test amichevoli per la Pallavolo Matera Contro il Turi è arrivata la sconfitta
Il presidente Antonio Tulliani
PALLAVOLO Matera, inizia la stagione delle amichevoli. Quando manca circa un mese alla partenza del campionato di serie B2, la formazione del presidente Tulliani appare già a buon punto per quanto riguarda la condizione fisica ed atletica. Per testare il livello di forma del gruppo il tecnico Julian Lozowy, insieme allo staff tecnico, ha deciso di organizzare una serie di amichevoli con formazioni di serie superiore. Il team materano ha iniziato sabato scorso con la gara in terra pugliese contro il Turi che gioca in B1 (lagara èfinita 3a 0per ibaresi, ndr). Indiscussa la differenza e lo spessore tecnico tra le due formazioni ma ciò nonostante la Pallavolo Matera ha ben figurato. D'altronde il risultato finale non ha contato, è stato semplicemente un test importante ed utile per Suglia e compagni che hanno potuto mettere in campo quanto impartito in allenamento dal tecnico Lozowy. “Sabato scorso abbiamo giocato in amichevole con il Turi - ha commentato il presidente della Pallavolo Matera, Antonio Tulliani. E' stata una gara interessante perché ha dato al tecnico modo di poter testare la condizione dei ragazzi. Nella partita hanno giocato tutti i componenti del-
la rosa; è stato un buon test perchè sono emerse le prime utili indicazioni per comprendere su quali fondamentali occorrerà lavorare di più fino all'inizio del campionato. La squadra è quadrata e rispetto al Turi non ha demeritato assolutamente anche perché i set sono stati tutti tirati”. A favore dei pugliesi non solo la caratura tecnica ma anche una migliore condizione fisica del gruppo che è avanti come preparazione rispetto ai materani in virtù dell' inizio anticipato della serie B1 rispetto alla B2. “Nonostante il loro stato di forma sia molto più avanzato rispetto al nostro - ha continuato il presidente - sono soddisfatto della prova dei miei ragazzi che solo la scorsa settimana hanno iniziatoa saltare. I segnali sono stati più che buoni, Toma e Anselmi si sono distinti così come tutti gli altri componenti del gruppo. La squadra ha iniziato ad assimilare i primi meccanismi che Julian Lozowy sta insegnando in allenamento e che sono necessari per dare una chiara identità al gruppo”. Giovedì prossimo altro incontro amichevole a Potenza, anch'essa formazione di serie B1. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Calcio a 5 C2 Il Deportivo deve riscattare la retrocessione Volley B2 Uomini Battesimo per la squadra di Santomassimo
Senise pronto al rilancio SENISE - E' cominciata una nuova avventura per il Deportivo Senise, dopo la retrocessione della passata stagione dalla serie C1, si appresta adesso ad affrontare la serie C2.Un campionatochevedrà la compagine sinnica, impegnata a fare bene e a convincere sin da subito. Il primo esordio stagionale però, non' è andato come tutti speravano. Infatti, in Coppa Italia il Deportivo si è dovuto arrendere in casa dell'Aliano per 81, in una gara dove ha visto il quintetto sinnico molto rimaneggiato acausa dellenumerose assenze. «Quest'anno - spiega il direttore generale Marcello Cervone - abbiamo l'intenzione di disputare un campionato di vertice. Stiamo lavorando per questo e credo che con la rosa attuale potremmo certamente dire la nostra nelle prime posizioni della classifica». Senise che quest'anno, ha alla guida tecnica mister Mario Arleo, l'anno scorso impegnato all'interno della dirigenza, che
Il diesse Cervone
dall'alto della sua esperienza ha deciso di sedersi in panchina per guidare i ragazzi in una stagione molto impegnativa. «Insieme al nuovo tecnico - continua il dg - abbiamo riavuto nel nostro organico nuovamente Tuzio e Salerno,dopo unapiccolaparentesi alla Meco Potenza, nella preparazione estiva. Insieme a loro, abbiamo acquistato un centravanti di tutto rispetto, Caldararo, l'anno scorso ad Aliano». Un acqui-
sto, quello di Caldararo che rafforza il reparto avanzato della squadra senisese. Un giocatore che nell'ultimo campionato in C2 ad Aliano ha messo a segno 65 reti, dimostrando un grande fiuto per il goal. Nuove forze anche in società, dopo le vicissitudini, legate all'ingresso di nuovi soci, ha raggiunto l'accordo con la Two Brothers Production, la società dei fratelli Giuseppe e Adriano Pecchia, da quest'anno entra a far parte del team del Deportivo Senise. Il presidente Rosario Palermo e il direttore sportivo Michele Rossi, hanno quindi così, completato insieme a Cervone una società di tutto rispetto. «Speriamo conclude il direttore generale - di poter avere ancora il supporto dei nostri tifosi, che nelle ultime stagioni ci è stato di notevole importanza». Un Deportivo quindi, intenzionato a ad essere protagonista nella nuova avventura in C2. Claudio Sole sport@luedi.it
Ecco la Nicodemo Lauria E' STATA presentata la Nicodemo Arredamenti Polisportiva Lauria, matricola del Campionato di B2 Maschile 2009/2010, guidata in panchina dagli esperti Enzo Santomassimo e Mirko Mastroianni. La serata è stata moderata dal giornalista Angelo Oliveto, ed ha fatto registrare un notevole afflusso di pubblico, a dimostrazione che la comunità cittadina lauriota si sente molto vicina a questa società e che la dirigenza societaria è riuscita a catalizzare intorno a sé ed alla prima squadra interessi ed attenzioni di ampia portata. Il primo cittadino, Antonio Pisani, ha annunciato il superamento dei problemi burocratici necessari per il completamento della sistemazione dell'attesissimo Palazzetto dello sport, dichiarando che l'amministrazione comunale è al rush finale e che probabilmente parte del campionato potrà giocarsi nella degna cornice del nuovo impianto. Il ritorno della serie B a Lauria dopo otto anni è stato messo in evidenza dal presidente della Polisportiva Francesco Chiarelli, il quale, dopo aver ringraziato i numerosi sponsor che sostengono la Polisportiva consentendo un'attività a trecentosessanta gradi, ha parlato di un evento che convoglia attorno a sé un intero territorio, sottolineando tuttavia che la società non mancherà di coltivare con grande attenzione il settore giovanile, vero fiore all'occhiello della Polisportiva che tan-
I ragazzi della Nicodemo Lauria
to ha dato e sul quel quale si fondano le aspettative del domani. “Siamo convinti dei nostri mezzi ma nello stesso tempo realisti - ha dichiarato il Presidente Chiarelli -: la grande pallavolo torna a Lauria con la B2 dopo tanti anni e il nostro compito sarà quello di ben figurare nel campionato. Chiaro che se dovessimo ricavarci qualcosina in più non potremmo che esserne soddisfatti. La campagna acquisti che abbiamo svolto ci infonde fiducia e crediamo di aver messo su una squadra molto competitiva, nella quale cresceranno tanti giovani”. sport@luedi.it
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48 Sport
LOTTO&CONCORSI DAMA
Centrati un terno, quattro ambi e un estratto con le nostre previsioni
Nazionale, cadenza 5 ROMA – L'estrazione di sabato ha portato alla ribalta, tra i numeri maggiormente assenti, l'87 (i pidocchi) capolista di Venezia uscito dopo 96 turni ed è stato accompagnato dal 77 (le gambe delle donne) che era in quinta posizione con 51 assenze. A Cagliari si è rivisto il 75 (Pulcinella) dopo 56 turni e a Genova è caduto il 41 (il coltello) quarto atteso della ruota della lanterna dopo 52 estrazioni negative. Non c'è traccia dei quattro ritardatari a tre cifre che hanno disertato nuovamente l'appuntamento con la dea bendata allungando la propria striscia negativa. In testa il 22 (il pazzo) di Cagliari giunto a quota 120 è tallonato al secondo posto dal 44 (il carcere) di Roma con 119 mancati riscontri, al terzo posto il 62 (l'omicidio) di Napoli con 114 assenze e al quarto posto il 40 (la neve) di Milano con 106 ritardi. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l terno di figura 4 (40-58-67) a Bari, il terno della decina del 70 (71-73-75) a Cagliari, l'ambo complementare 1-89 ha fatto terno di controfigura 1 con il 23 a Palermo, il terno di figura 6 (24-33-87) e l'ambo gemello 33-77 a Venezia. NAZIONALE - Per ambo sia la cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 che la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85 sono statisticamente valide. Previsione speciale 41-87 per estratto ed ambo. BARI - Da 52 estrazioni la cadenza 9 è priva di riscontri, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la figura 5 con la serie 14-2350-68-77. Previsione speciale 15-60 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Avevamo proposto la decina 71/80 ed è uscito il terno 7173-75, l'ambo 71-73 faceva parte della nostra selezione ristretta. La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-66 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9, ferma da 47 estrazioni, è attesa al varco con ambi e terni, combinateli nella serie 9-20-31-42-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-3966. Previsione speciale 24-36 per estratto ed ambo GENOVA - La figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti da 74 estrazioni, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo e terno la cadenza del 2 con la serie 2-2232-42-52. Previsione speciale 28-62 per estratto ed ambo.
31 13 22 88 28 40 62 3 44 76 13 MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 2-40 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e controfigura del 7 con la serie 7-1829-40-51. Previsione speciale 62-72 per estratto ed ambo. PALERMO - La figura 3 con la serie 12-39-48-57-84 e la cadenza del 6 con la cinquina 6-26-46-66-76 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 3-9 per estratto ed ambo. ROMA - Avevamo consigliato ambi con la cifra del 3 ed è uscita la coppia 30-73. A giocate d'ambo si prestano sia la cadenza del 3 con la serie 1323-33-53-63 che con la controfigura dell'8 con la combinazione 19-30-4152-63. Previsione speciale 27-44 estratto ed ambo. TORINO - Centrato l'ambo 30-41 che avevamo segnalato con la controfigura dell'8. La cadenza 3 è attesa da 73 estrazioni, formate ambi e terni nella cinquina 23-33-43-53-63. Per ambo la prima decina cabalistica con la serie 90-3-4-5-7. Previsione speciale 63-65 per estratto ed ambo. VENEZIA - Avevamo indicato la cadenza del 7 ed è uscito l'ambo 77-87. Vinto l'estratto con l'87 della previsione speciale. La decina cabalistica
81 83 120 80 97 106 114 67 119 82 86
32 51 3 42 67 47 74 9 40 64 90
68 67 71 69 62 74 79 54 75 66 84
90 50 37 65 43 10 16 76 52 83 25
55 52 63 61 52 57 72 50 60 55 51
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 90 55 82 1 3 63 64
Frequenza 135 135 134 131 130 130 129 129 129 129
Numero 30 80 65 25 73 59 3 46 44 55
Ritardo 70 55 48 39 39 35 32 31 29 29
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 15 settembre 2009 Roma e Tutte 29, 42, 81, 35, 76, 25 Napoli, Firenze e Tutte 27, 40, 79, 33, 74, 23 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 17 settembre 2009 Roma e Tutte 31, 44, 83, 37, 78, 27 Napoli, Firenze e Tutte 29, 42, 81, 35, 76, 25
UNIDICI RUOTE
quanto riguarda l’aspetto tecnico, il veneziano Mirco De Grandis conquista il primo posto nell’Assoluto difendendosi dagli attacchi del campione italiano Mario e Fero e dal maestro messinese Michele Majinelli. Nel Secondo gruppo bella e fortunata affermazione dell’inossidabile maestro to-
Pronostico concorso n. 111 (del 15/09/2009) 5 6 17 47 68 73 78 81
PREVISIONI
Grande successo della 5ª Coppa “Città di Pesaro” scano Ennio Del Serra sul messinense Romano Vinci e sul giovane giocatore di casa Roberto Colomboni. Nel terzo gruppo vince per distacco Pietro Rincari di Genova mentre nel quarto gruppo sfiora il colpaccio (14 punti su 16) il milanese Luciano Neuroni, pronosticato da molti come il nuopvo Borghetti.
Bianco muove e vince in cinque mosse (Zaccari)
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 20 - 73 22 - 29 75 - 63 1 - 60 12 - 81 35 - 85 71 - 5 15 - 1
Soluzione dama: 10-5 22-6; 5-2 17-10; 2-11 25-18; 11-15 4-11; 15-29 e bianco vince.
disposizione abbia subito un tiro e perso l’incontro è un’altra storia. La manifestazione si è rivelata unsuccesso. Lariprova la si è avuta dal silenzio tombale che ha contraddistinto tutti i turni di gioco. Nelle ampie e accoglienti sale del Bai Flaminia si è uditi solo l’insistente tic tic delle pedine sulla damiera. Nessuna lamentela e nessuna protesta. Tutto si è svolto alla perfezione. E l’importante aspetto organizzativo, curato in ogni minimo dettaglio, è stato sottolineato dal consigliere nazionale Vincenzo Travascio e dal pubblico formato da damisti e accompagnatori. E pensare che c’è stato pure chi ha rinunciato a festeggiare l’anniversari di matrimonio pur di partecipare alla gara. Ma questo aspetto non ricordatelo alla moglie del maestro Chinellato. “Un torneo considerato il fiore all’occhiello tra tutte le gare in programma nel corso dell’anno”, così ha esordito in occasione delle premiazione il simpatico Travascio che ha tessuto le lodi del promotore Garbatini consegnandogli un gagliardetto ricordo della Federazione Italiana Dama. Per
67 17 77 86 34 70 72 34 90 43 17
60/69 con la serie 63-64-67-68-69 e la cadenza del 2 con la cinquina 12-2232-42-52 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 23-66 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 9-32-61, 2736-63, 4-11-59, 22-40-44, 62-66-76.
di FRANCESCO SENATORE
LA QUINTA gara nazionale di dama italiana “Città di Pesaro” non ha deluso le attese chiamando a raccolta quasi ottanta giocatori. Veramente un bel numero di questi tempi. Una gara che, nonostante le poche primavere alle spalle, può, a giusto titolo, annoverarsitra leclassiche nelcalendario damistico nazionale. E questo grazie all’impeccabile lavoro dell’instancabile Giovanni Garbatini, promotore di questa prestigiosa manifestazione ludica, denominata nelle prime edizioni “Fanum Fortunae”. Si è giocato a dama sabato e domenica scorsi a pochi passi dal mare presso l’avveniristico ed elegante Hotel Baia Flaminia Resort. Settantaquattro i partecipanti in rappresentanza di molte regioni italiane. Dalla Lombardia alla Sicilia hanno gridato “presente” all’appello degli arbitri in occasione del primo turno. Unico assente, per la verità solo ritardatario, proprio il deus ex machina della gara, Garbatini,che purdi assecondaretutte le richieste dei giocatori ha rischiato di perdere per tempo la prima partita. Il fatto che poi che nei tre residui minuti a
60 57 70 66 55 64 74 52 65 60 55
Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342da martedì a sabato dalle 17,30alle 19 o dopo le 21,30.
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Rubriche 49
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Martedì 15 settembre 2009
di FRANCESCO MENONNA POTENZA - Piazza Aldo Moro gremita di gente e appassionati per lo spettacolo prodotto da Agostino Gerardi (nella foto) e dal gruppo musicale Terriana, inserito nell'ambito del fitto cartellone della festa di Santa Maria del Sepolcro. Il cantante lucano ha chiuso in bellezza il suo tour e il programma musicale dal titolo “Tu vuò ballà cu' me” che ha riscosso consensi e riconoscimenti. Tre ore di musica tradizionale lucana hanno tenuto banco, a Santa Maria, nella serata caratterizzata dalla presenza di tanti provetti ballerini che in due punti differenti della zona hanno inscenato balli tradizionali, come la taranta, la pizzica, tipici della musica salentina. Agostino Gerardi è stato l'attrazione della serata, dialoghi con il pubblico, saluti ai bambini, prima dell'apertura dell'anno scolastico, gag ad effetto e un connubio forte e coeso con i Terriana hanno creato animazione e interesse verso la serata tutta potentina. Agostino Gerardi ha chiuso il tour partito ad aprile con una vera e propria progressione di tappe svoltesi a Castelmezzano, Policoro, e in altre mete lucane. L'apice è stato raggiunto in Germania, precisamente a Berlino e Kiel dove l'artista potentino è stato accolto calorosamente dai tedeschi. Musica tradizionale, all'insegna del divertimento puro e della passione che trascina i lucani in un vero e proprio elisir di sentimenti spesso offuscati dai
Musica
Antonio Gerardi infiamma Potenza Con il tour “Tu vuò ballà cu’ me”
problemi attuali. Tu vuò ballà cu mè è stato il cd prodotto da Agostino Gerardi in ensemble con i Terriana. Il gruppo è formato da Viviana Fatigante, voce e corista, Francesco Fabrizio alle tastiere, Tonio D'Agrosa, chitarra e basso, Luca Fabrizio alla chitarra Donato Gerardi (figlio di Agostino) alla batteria e Marianna Nolè e Paolo Gelby alla tammorra. Grazie alla sua voce e alla fisarmonica, compagna di viaggio, Gerardi ha prodotto musica lucana, in una serata tutta amarcord e sentimenti. Una vera e propria ovazione ha accompagnato i pezzi prodotti dall'artista e dalla band. La serata è stata inframmezzata dalla presenza sul palco di Padre Leone, parroco di Santa Maria che ha salutato i presenti, ringraziando Gerardi e la band. Padre Leone ha ricordato il programma delle celebrazioni parlando anche della prossima iniziativa che vedrà i francescani alle prese con la festa di San Francesco, in programma a Potenza l'8, 9 e 10 ottobre prossimi. Agostino Gerardi e la band hanno chiuso nel migliore dei modi il tour sciorinando tutte le canzoni popolari lucane, un tributo ad un artista umile ma deciso, pronto ad affrontare qualsiasi avventura canora. La serata è stata arricchita da un banchetto offerto dalla parrocchia di Santa Maria del Sepolcro. Gerardi saluta commosso il pubblico che ricambia con scroscianti applausi. E' il segno della festa e della travolgente musica popolare lucana, contaminata da pizzica e taranta.
L’evento
Presentato a Tolve “La forza della speranza” di Giulio Cocca
Dal latifondo alla Riforma agraria mia e Territorio”. di GIANLUIGI ARMIENTO Già docente di economia, estimo ed agroTOLVE - Si è svolta a Tolve, all'interno della nomia negli Istituti Tecnici Agrari, è stato sala convegni dell'ex Convento della Santis- componente di Commissioni di studio a lisima Annunciata, la presentazione del libro vello provinciale, regionale e nazionale, di carattere tecnico, universitario, giudiziario di Giulio Cocca “La forza della speranza”. L'incontro culturale è stato organizzato penale, civile e Tar. Ha pubblicato numerose monografie, ed è dal Comune di Tolve in collaborazione con la Regione Basilicata e lo Studio d'Arte “Il San- stato relatore in numerosi convegni e tavole rotonde. to Graal” di Potenza. Attualmente opera come Dopo un tour promoziolibero professionista e donale lucano, il volume cente presso l'Università giunge anche a Tolve dopo della terza Età e dell'Eduaver fatto tappa a Grottole cazione Permanente di Mae, nell'agosto scorso, a Pitera in materia di difesa del sticci e Rivello. suolo e dell'ambiente. Al tavolo della presidenNel volume l'autore racza erano presenti, oltre al conta, con linguaggio padrone di casa il sindaco semplice e diretto, episodi e Pasquale Pepe, il vice prepersonaggi del suo paese, sidente del Consiglio della Grottole, in forma di roRegione Basilicata Franco manzo, e il legame alla sua Mattia, l'onorevole Vinterra e ai valori della tradicenzo Taddei e naturalzione contadina. mente l'autore Giulio CocI cicli agrari, alla base ca. dell'economia di un tempo, Ha moderato la serata, la sono tratteggiati quasi cogiornalista Grazia Pastome in un diario, con riferire. Buona la presenza di menti a usanze, documenti pubblico. storici e ricordi. Alcune note biografiche Ma il libro è anche un dell'autore. Giulio Cocca è espediente per raccontare nato a Grottole nel 1941. l'esperienza professionale Laureato in Scienze di Cocca, già coordinatore Agrarie e in Scienze Foredel Corpo Forestale dello stali, è Cavaliere ed UfficiaStato di Basilicata e Puglia, le della Repubblica su prolegata alla tutela del patriposta del Ministero delle monio boschivo e agli Politiche Agricole e Fore- La copertina del libro splendidi scenari silvestri stali. E’ stato sindaco e consigliere del Comune della regione. Attraverso una ricerca storica e ambientadi Grottole, coordinatore regionale per la Basilicata e per la Puglia e coordinatore pro- le Cocca racconta come si sia passati dall'avinciale per la provincia di Matera del Corpo gricoltura del latifondo alla Riforma agraForestale dello Stato; coordinatore tecnico ria e alla meccanizzazione dei processi agridel Consorzio dei Comuni non Montani del coli che ha portato alle trasformazioni e allo Materano, ha coordinato per lo stesso la pub- sviluppo del settore. blicazione della rivista trimestrale “Econocultura@luedi.it
Concerto in serata in piazza Municipio
I Cimarosa a Sarconi di GERARDO TEMPONE SARCONI - Concerto dei “Cimarosa” oggi alle 22 in piazza Municipio a conclusione delle festività patronali. Il gruppo nasce a Napoli nel 1976 segnalandosi, da subito, all'attenzione degli addetti ai lavori per la qualità e l'originalità della sua proposta musicale. Nei primi anni ottanta con gli LP “Anteprima”, “Proposta” e “Contrappunto” danno inizio ad un periodo di grandi successi con partecipazioni a “Domenica in”, "Serata d'onore", "Maurizio Costanzo Show" e "Buona Domenica". In questo periodo, inoltre, ricevono vari riconoscimenti, fra cui lo "Scugnizzo d'oro", il premio "Città di Napoli", il premio "Antonio De Curtis" ed il premio "Napoletanità". Il tutto caratterizzato da un'intensa attività lavorativa, con numerosi concerti in Italia e all'estero, dove la stampa li indica come gli «ambasciatori della musica mediterranea nel mondo». Il gruppo non si adagia sul successo ottenuto giungendo, nel 1986, alla pubblicazione di “A strada nova”, un album in cui viene inserito, per la prima volta, un bra-
no inedito che dà il titolo al disco e che porta la firma di Peppe Barone. Dopo l'inserimento delle percussioni e di due voci femminili, nel 1992 esce "Aria 'e Primmavera", uno splendido cd con quattordici canzoni inedite, con musica sempre di Barone e testi di Rolando Giannetti. Nel 1994 è la volta di "Napoli alla maniera dei Cimarosa" che con il brano "'A città 'e pulecenella", di Claudio Mattone, fa letteralmente esplodere la popolarità del gruppo. Da un'idea di Peppe Barone, unire le sonorità della musica country americana con i suoni tipici della nostra cultura mediterranea e con testi in napoletano, nasce la nuova musica "country-napoletana". Musica che i Cimarosa propongono con un nuovo disco in cui trovano posto alcuni classici napoletaniunitamente anuovibrani eseguiti alla "maniera dei Cimarosa". Da ricordare, poi, la realizzazione di un cd interamente dedicato al grande Totò, presentato a Napoli nel 2005 al teatro Sannazzaro. Nel 2009 il gruppo si riduce ad otto elementi che ripropongono lo stile musicale che li ha resi famosi.
Carnet A Tolve raduno bandistico delle Tre Torri
TOLVE - Nell'ambito dei festeggiamenti settembrini in onore di San Rocco, santo patrono di Tolve, trova collocazione oggi il “VI raduno bandistico delle Tre Torri”. Appuntamento ormai consolidato è collaudato , organizzato dalla Pro Loco, vedrà la partecipazione di quattro bande: Pietrapertosa, Palazzo San Gervasio, Calitri e Montescaglioso. Il programma prevede, a partire dalle ore 17, il giro delle bande per le vie cittadine; concertone in piazza San Rocco, momento molto suggestivo, che vedrà tutte le bande suonare contemporaneamente. Infine, in serata, ci sarà il concerto delle singole bande in piazza Mario Pagano. L'edizione di quest'anno è realizzata grazie anche alla collaborazione con il Comitato Feste San Rocco, che ha voluto inserire il raduno nel cartellone per i festeggiamenti al Santo Patrono. Il patrocinio è dell'Amministrazione Comunale. Al termine della serata, a mezzanotte, ci sarà il tradizionale spettacolo di fuochi pirotecnici curato dalla ditta Padovano di Genzano di Lucania. Domani, San Rocco, alle ore 11, ci sarà la suggestiva processione del Santo di Montpellier. In serata ci sarà il concerto dei Red Wine, gruppo musicale tolvese. Mercoledì 17, a conclusione della tre giorni di festeggiamenti, ci sarà lo spettacolo della Macchietta Romana, gruppo teatrale potentino. Le luminarie che illuminano a festa il corso principale di Tolve, sono opera della ditta Gerardo Guerriero, che ormai da diversi anni illumina la festa di San Rocco. Si chiude così la Bella Stagione Tolvese, che ha visto tutte le associazioni locali, impegnarsi per dare vita ad un cartellone di manifestazioni che ha coinvolto, non solo l'intera comunità, ma anche tanta gente venuta da fuori. g.a.
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Cultura&Spettacoli
Testimonial il maestro Adelmo Musso, le iscrizioni si chiuderanno il 16 ottobre
Festival di Potenza a caccia di talenti POTENZA - Sono indispensabili iniziative che promuovano la diffusione della cultura musicale e la formazione, lo studio e il perfezionamento dei giovani per superare la fase di grande difficoltà che incontra il settore dello spettacolo dal vivo, che rappresenta un comparto culturale, produttivo ed economico capace di occupare 200 mila addetti, con importanti attività di produzione e di esportazione, insieme ad una nuova legge quadro attesa da tanti anni. Lo sostiene il maestro Adelmo Musso, “testimonial” del Festival di Potenza, che si svolgerà dal 22 al 24 ottobre prossimi. La serata finale si svolgerà nel capoluogo il 24 presso l'Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa. Per il maestro Musso, che si dedica con entusiasmo alla scoperta di giovani talenti da indirizza-
re e seguire nel mondo, peraltro sempre più difficile, della discografia senza trascurare la sua attività primaria di arrangiatore, compositore e direttore d'orchestra, «il Festival di Potenza nel panorama delle numerose manifestazioni musicali italiane ha specifiche caratteristiche e potenzialità per diventare sempre più un innovativo palcoscenico. Lo spettacolo dal vivo, ovvero la musica, il teatro, la danza, lo spettacolo viaggiante, quale componente fondamentale del patrimonio artistico e culturale del Paese - afferma Musso - necessita di iniziative che coinvolgano, da una parte, lo spettatore con azioni di promozione e formazione dell'utente finale e, dall'altra, i professionisti e i futuri professionisti. La musica leggera italiana, al pari dei “prodotti” del turismo, dell'alimentazione tipica del
“made in Italy”, è un elemento essenziale dell'affermazione dell'immagine del nostro Paese nel Mondo. Per chi da direttore d'orchestra, compositore ed arrangiatore ha fatto tantissimi Festival di Sanremo - continua Musso - la ricerca di nuovi talenti artistici sul territorio è una necessità per proporre quelle novità musicali che il pubblico italiano ed estero richiede. Sono perciò fiducioso nell'organizzazione, del resto già sperimentata nelle precedenti edizioni dal manager di spettacoli Mario Bellitti, e anche per le idee fortemente innovative che mi sono state esposte dall'assessore regionale alla Formazione-Lavoro-Cultura Antonio Autilio nell'incontro che ho avuto a Potenza nei giorni scorsi, in particolare per contribuire alla formazione di cantanti, musicisti, tecnici
Adelmo Musso
dello spettacolo». L'organizzazione del Festival di Potenza nel sottolineare che insieme al maestro Musso al progetto collaborano numerosi professionisti dello spettacolo, tra
cui il cantautore Tullio Pizzorno (noto per essere uno degli autori di canzoni di Mina), ricorda che le iscrizioni si chiuderanno il 16 ottobre prossimo. cultura@luedi.it
E’ stata scoperta l’opera realizzata a Sant’Angelo Le Fratte dagli artisti dell’Apv Al via la gara di pittura a Tolve
Tele su Vanitas Nature Floreali
Nove muse dell’Arte per il mega murales di ANTONIO MONACO SANT'ANGELO LE FRATTE - E' stato scoperto in questi giorni un mega murales, fatto realizzare nelle settimane scorse dall'amministrazione comunale, di circa 60 metri quadrati. a ridosso del teatro all'aperto del paese. A dipingerlo gli artisti dell'Apv, Arte per la valle, con sede nella cittadina, esecutrice, a partire dal 2002, di oltre 20 murales che riempiono le facciate delle case delle vie del centro storico. Gli esecutori materiali del mega murales sono: La Torre, presidente dell'associazione, i pittori Rea, Ramirez, Amodeo. Il nuovo progetto, voluto dall'amministrazione comunale, prevede la realizzazione, nei prossimi anni, di altri murales, tanti e tali da coprire tutte le pareti delle case che si affacciano sul teatro, per creare quei motivi scenografici propri del teatro. I motivi del dipinto si ispirano alla mitologia e gli elementi trattati sono quelli del teatro classico. All'ingresso del teatro, infatti, vi sono già raffigurate le nove muse ispiratrici dell'arte, realizzate dal maestro Ciavolino. Il mega murales ritrae una maestosa e leggiadra ballerina che si distingue da un corpo di ballo ed occupa la parte superiore del dipinto. La ragazza si muove in una circonferenza di sole realizzata in oro foglia, al suo fianco sono ritratti un mascherone, un suonatore di lira, nel piano inter-
Alcune immagini del murales realizzato a Sant’Angelo le Fratte
medio un corpo di ballo, mentre nel piano inferiore dei visi che potrebbero, a secondo dei gusti, essere considerati maschere o volti con i caratteri propri dell'Argentina, paese da cui proviene il pittore che li ha pensati e realizzati, il maestro Ramirez. I colori sono molto forti e particolarmente accentuati, perché l'obiettivo è di creare un incisivo impatto scenogra-
fico al visitatore, coinvolgendolo in un'atmosfera magica e affascinante. Il sindaco della cittadina Laurino ritiene che sia ormai esaurita, a proposito dei murales, la trattazione del temi inerenti alla vita contadina e del vino e pensa, invece, a valorizzare l'area del teatro, attingendo da motivi classici e mitologici. cultura@luedi.it
Sono 18 gli artisti lucani che partecipano a Vanitas
TOLVE - Al via la gara di pittura "Vanitas. Nature floreali" che si terrà nel Chiostro dell'ex Convento della Santissima Annunciata. Alla sua seconda edizione, la gara è promossa dallo Studio d'Arte "Il Santo Graal" di Potenza, con il Comune e la Proloco. Quest'anno il concorso è dedicato al tema "Vanitas. Nature floreali" e chiama in gara 18 artisti in prevalenza lucani; i dipinti rimarranno esposti al pubblico fino a domani, quando ci sarà la premiazione del vincitore. Nei dipinti immagini di girasoli, elementi boschivi ad emblema del legame tra l'uomo e l'ambiente circostante, petali leggeri a simboleggiare la vanitas, l'imprevedibilità e le avversità della vita umana, così come la vanità di ogni bellezza, ma anche macro di fiori, a celebrare l'incanto e l'evanescenza di ogni attrattiva terrena pari a quella di un fiore reciso. La competizione "Vanitas. Nature floreali", cominciata con l'esposizione al pubblico dei dipinti e terminerà domani alle ore 18,30 con la premiazione del vincitore su giudizio di una commissione presieduta dall'artista Antonio Masini e composta da esponenti istituzionali e del mondo della cultura e dell'arte. Condurrà la serata di premiazione la giornalista Grazia Pastore. In palio premi in denaro per i primi tre classificati, offerti dal main sponsor Raffaele Straziuso "Gs Arredamenti" di Tolve, e un quarto premio "Giuria Popolare" che sarà assegnato dai visitatori della rassegna pittorica al quadro ritenuto più suggestivo. Momenti di musica e spettacolo arricchiranno la premiazione, con una performance multiartistica dai toni coinvolgenti dal tema "La Vanità del Tradizionale e del Contemporaneo". La mostra di pittura è visitabile dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 22, con ingresso libero. Gli artisti in gara sono Federica Cavaliero, Anna Corrado, Michelangelo D'Auria, Pompea Di Stefano, Pasquale Falce, Giusi Gramegna, Pierluigi Lo Monte, Antonio Lotito, Francesca Lotito, Lumetta, Pasquale Palese, Ferdinando Rutigliano, Rocco Santacroce, Rocco Smaldone, Maria Grazia Tarulli, Ida Tricarico, Giulia Valentino, Anna Maria Verrastro. L'adesione all'inizativa anche di "Isomax-Azzurra" di Tito Scalo e "Autolinee Grassani e Garofalo" di Policoro. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 51
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
La mamma di Miss Basilicata: «Non era abituata alle telecamere, tutto è iniziato per gioco»
Oriana tra le venti più belle d’Italia di IRANNA DE MEO «E´ INCREDIBILE, mi sembra un sogno. Un grazie a tutti, a quanti hanno televotato, a quanti ci sono stati vicini e ci hanno sostenuto in questa avventura». E’questo il commento a caldo di Rita Caggiano, la mamma di Oriana Morandi, la Miss Basilicata che sul palcoscenico di Salsomaggiore sta facendo fare una bella figura alla Basilicata. Ieri, l’ultima serata. E l’emozione cresce e tiene il fiato sospeso. Tra le venti finaliste, Oriana, ragazza acqua e sapone, ha conquistato il pubblico con la sua semplicità, il suo sorriso e uno sguardo accattivante. Un sorriso che non ha perso nemmeno dopo la prima prova della prima serata, quando Rita Rusic, la più tiranna della giuria, con quel suo tre secco e immeritato secondo i commenti che si sono scatenati sia su Facebook, sia tra il pubblico a casa e in sala, ha bocciato la bellezza picernese. Testarda, da vero Toro qual è, non si è arresa nè tantomeno scoraggiata e, alla prova bikini, ha mostrato il suo corpo scultoreo reso ancora più sexy dall’effetto bagnato. Impossibile parlare direttamente con lei, alle prese con le prove dalla mattina presto fino a sera. «E’ molto stanca - ha commentato la mamma, emozionatissima - non era abituata a questi ritmi di vita, ma è felicissima. E’ l’occasione della sua vita». Non nasconde la sua emozione, la signora Rita che ha la testa alla serata finale. «Non mi sembra vero - ha continuato. È una cosa bellissima e grandissima. Non me lo immaginavo. A dire la verità non pensavo che arrivasse fin qui, tra le venti finaliste perché lei non era abituata alle telecamere, mentre le sue amiche avevano già fatto delle sfilate. Nonostante sia una ragazza timida, mi sono sorpresa a vederla abbastanza sciolta. Inoltre, tutto è iniziato per gioco. Lei è stata una delle ultime a iscriversi al concorso e lo ha fatto per accompagnare un’amica. Che dire, sono contenta. Nonostante la competizione tra le partecipanti, mi ha detto che sono molto unite e ha potuto contare sull’appoggio di tutte». Non nasconde l’emozione che arriva dopo anni di sacrifici per crescerla da sola e con un contratto part-time. «Alla fine c’è sempre un raggio di sole - ha detto con fede, orgogliosa della sua bambina». Ha cercato di starle vicina e tranquillizzarla quando si è scatenata la polemica sul sostegno della Regione alla sua partecipazione con i fondi Fesr. In queste settimana di permanenza a Salsomaggiore l’ha sentita poco, qualche telefonata breve giusto per assicurarle che stava bene. Non smentisce che ci sono stati dei contatti lavorativi, ma per ora è tutto rimandato. Se ne parlerà quando sarà tutto finito. «Vediamo come va», ha detto la mamma. Anche ieri è continuato l’appello a televotarla su Facebook e con le altre iniziative messe in campo, come volantini e manifesti, ma non solo. «Abbiamo attivato tutte le pro loco lucane - ha detto Stefano Marsico, parente di Oriana che si è sempre occupato di organizzare eventi. Tramite la loro rete, abbiamo sensibilizzato la gente a votarla. Inoltre, abbiamo contattato le associazioni lucane in Italia e su Facebook, i gruppi nati per sostenerla continuano ad avere sempre più iscritti». Tra i gruppi, "Sosteniamo la nostra miss!!! Oriana Morandi"
Oriana Morandi
fondato da Luigi Marsico che ha raggiunto mille iscritti e "Oriana Morandi Miss Basilicata 2009 fan’s club" che ha 855 membri. Entrambi hanno una foto gallery che mostra Oriana in diverse mise. Anche Stefano Marsico ha commentato il voto severo della Rusic. «Dopo quel voto, il pubblico ha votato in modo massiccio e Oriana ha superato il turno». Per scaramanzia nemmeno ieri sera hanno montato il maxi schermo per seguire insieme l’ultima serata. Intanto, si sta preparando
una grande festa, sostenuta economicamente dalla struttura di Miss Italia e con un contributo dell’amministrazione comunale. Salvo modifiche dell’ultima ora, la serata è programmata per sabato prossimo, in piazza Statuto. Per ora si attende il ritorno della reginetta lucana in patria per onorarla come si fa a una miss che con semplicità ha conquistato il pubblico ed è andata avanti nonostante un tre che stonava in una pagella di voti che poi le hanno dato la promozione. cultura@luedi.it
Nel cast anche Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta
“In nome di nessuno” Da domenica riprese a Matera MATERA -Nuovo ciak nella città dei Sassi. Inizieranno domenica 20 a Matera le riprese del film "In nome di nessuno", diretto dal regista foggiano Marco Tornese. La produzione è affidata alla Macro Maiora Film. Una scelta "caldeggiata" da Giuseppe Digilio, già assessore alla cultura della Provincia e che in questa occasione si presenta nella doppia veste di produttore e aiuto regista. Al casting, effettuato tra giugno e luglio, hanno preso parte circa quattrocento aspiranti attori a caccia di una parte di questa nuova produzione cinematografica. “In nome di nessuno” è ambientato nella Basilicata del dopoguerra e racconta la storia di un bambino nascosto dai genitori per-
chè nato con alcune malformazioni. Nel cast figurano attori del calibro di Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta, che arriveranno nella città dei Sassi per partecipare alle riprese previste in piazza San Giovanni. Questa infatti è la location principale scelta nella città dei Sassi per rappresentare il centro del piccolo paese nel quale è ambientato il racconto cinematografico di Marco Tornese. Raul Bova e Maria Grazia Cucinotta sono due attori molto noti e amati dal pubblico. Non c’è dubbio che la loro presenza susciterà naturalmente maggiore curiosità nei confronti di questa nuova produzione. Le riprese andranno avanti per quattro, cinque settimane.
Maria Grazia Cucinotta
La produzione già da alcuni giorni è a Matera per i sopralluoghi nella location nella quale sarà allestito il set. In città arriverà anche Luciano Tovoli, uno dei direttori della fotografia più apprezzati del cinema italiano. Tovoli sarà accompagnato sul set dall'autrice e sceneggiatrice del film Sara Paolini. cultura@luedi.it
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52 Cultura e Spettacoli
TORINO e la Rai, con il 61/o Prix Italia che si terrà dal 20 al 26 settembre, vanno alla ricerca del meglio delle televisione italiana e del mondo. Un’edizione, anche questa, a porte aperte, ovvero aperta al pubblico che potrà vedere le mirabilia di tante televisioni, ma con una novità, lo switch off di questi giorni al digitale terrestre. La Val d’Aosta (dal 14 al 23 settembre) e il Piemonte (dal 24 settembre al 9 ottobre) sono le prime regioni a passare a livello totale dal sistema analogico a quello terrestre. «Ancora una volta Torino assolve il ruolo di città laboratorio - ha detto Giovanna Milella, segretario generale del Prix - nonchè di fucina di cultura, qui è nato tutto, il cinema, la televisione, la moda, la grande fabbrica, qui c'è l’Orchestra Sinfonica della Rai, qui si celebra il 150/o anniversario dell’Unità del nostro bel paese e da qui parte la rivoluzione del digitale che porta nelle case degli italiani un’offerta incredibile di tv e di prodotti di qualità. Proprio come quelli di cui va alla ricerca il Prix Italia e che tutti potranno seguire qui, dal vivo, in luoghi come il Regio, l’Auditorium Rai e tanti altri,
CONCERTO In Piemonte, che sperimenta il digitale terrestre, il 61º Prix Italia
Torino, tra premi e tv di innovazione o sulla striscia che andrà in onda ogni giorno su Rai3 alle 15 o sull'apposito canale 29 del digitale terrestre». Per una settimana Torino, già “occupata” da MiTo Settembre Musica, si riempirà di appuntamenti, anteprime, concerti, spettacoli, convegni molto mirati ad indagare sul futuro dei media, di internet, del cinema e della tv. Verranno presentati 260 programmi provenienti da 46 paesi di 5 continenti e che verranno vagliati da 11 giurie. Il 22 al Teatro Regio ci sarà la Cerimonia di apertura con un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Kristjan Jarvi, con la partecipazione di Stefano Bollani, e che verrà trasmesso due sere dopo da Rai2 in seconda serata e in diretta da Radio3. La cerimonia di conclusione, con i vincitori, sarà il 26 alla Reggia di Venaria, verrà condotta da
Stefano Bollani
Centinaia di fan accolgono la diva che gusta la pizza a Forcella
Julia incanta Napoli La Roberts nel cuore storico della città partenopea per girare un film NAPOLI- «Julia sei bellissima». Forcella ha salutato così Julia Roberts, jeans, stivali bassi e coppola con visiera calata sugli occhi. La diva ha ricambiato con baci lanciati sullapuntadelle ditaversoibalconi dei vicoli e grandi sorrisi rivolti alle centinaia di fans che dal primo mattino hanno assiepato il set nel cuore di uno dei quartieri più popolari di Napoli. L'attrice americana ha girato una giornata intera nel centro antico partenopeo, (nell’antica pizzeria “Da Michele”, all’imbocco di cia dei Tribunali e nel seicentesco Pio Monte della Misericordia), tre scene di “Eat, Pray, Love” di Ryan Murphy, tra scrosci di pioggia che hanno messo anche in forse le riprese. Dopo aver pernottato in un albergo del lungomare, la Roberts in tailleur pantalone nero e sandali alti, è arrivata sul set di alle otto del mattino: già l’attendevano almeno trecento fans che a gran voce l’hanno chiamata per nome e applaudita. Julia non ha risparmiato saluti alla piccola folla, superando anche il percorso protetto che le era stato organizzato e offrendosi ai fotografi. Prima di cominciare le riprese il suo staff ha trovato ospitalità in un parrucchiere della zona per un ultimo ritocco al trucco e alla famosa chioma, bionda per l'occasione. Come nelle pagine del libro da cui il film è tratto la scrittrice interpretata dalla Roberts gusta la famosa pizza di “Michele a Forcella”, locale storico fondato nel 1870: ed è all’interno della pizzeria che la Roberts ha lavorato l’intera mattinata. Tutto intorno, e sembrava un miracolo viste le consuete condizioni di traffico, la zona era stata liberata dalle auto e cinta da duecento transenne: soddisfatti i produttori della Panorama per l’accoglienza sul territorio che è stata coordinata dalla Film Commission Regione Campania in collaborazione con il Comune di Napoli. Al lavoro oltre 500 persone, tra cui gli addetti locali del service Cine Rapa e 168 comparse, tutte di Forcella. I macchinari sono giunti da Roma con oltre 70 camion che hanno trovato ospitalità in un cortile messo a disposizione dal tribunale dove è stato allestito il quartier generale e i ristorante. Nel pomeriggio, dopo uno stop imposto dalla violenta pioggia, bagno ma di folla per Julia in Via dei Tribunali allestita con coloratissimi panni stesi, in omaggio alla più
Julia Roberts a Napoli per girare un film
oleografica tradizione. Il set era stato oscurato con dei pannelli neri ma lafollaha attesopazientementeitre ciak, per poi festeggiare la popolare attrice con applauso e accompagnandola in corteo all’auto della produzione. Ultima tappa della giornata, la scena girata al Pio Monte della Misericordia, dinanzi al capolavoro di Caravaggio “Le sette opere della misericordia”, per il quale è stata studiata una particolare illuminazione con palloni luminosi. La diva che è stata ospitata dal vicino Hotel Caravaggio ha raggiunto a piedi il set dove ha ricevuto ancora applausi dai napoletani e sempre sorridente si è messa al lavoro per gli ultimi ciak.
L’artista contesta il premio a Taylor Swift, «meglio Beyonce»
Gli Mtv awards ricordano Jacko Sul palco irrompe il rapper West WASHINGTON - L'irruzione sul palco diKanye West, unrapper nero noto per le sue sparate, ha caratterizzato la cerimonia della consegna dei Mtv awards a New York, una serata in cui il gotha della musica americana ha ricordato Michael Jackson (nella foto), a tre mesi dalla sua morte. La diciannovenne cantante country, Taylor Swift, non aveva ancora finito di ringraziare per aver ricevuto il premio per il miglior video femminile, che Kanye West le ha strappato di mano il microfono e ha contestato il verdetto: «Sono veramente contenta per te –ha urlato il rapper – ma Beyonce ha fatto uno dei migliori video di tutti i tempi». Mentre Kanye veniva cacciato fuori dalla sala, il suo fuori programma veniva accolto dalle proteste dei presenti della Radio Music City Hall. Più tardi, la stessa Beyonce, vincitrice del premio più prestigioso della serata, quello del miglior video dell’anno del singolo “Single Ladies (Put a Ring on It)”, ha richiamato sul palco la povera Swift, ancora scossa, per permetterle di finire il suo discorso. «Vorrei che tornassi qui – ha detto tra gli applausi – e godessi in pieno del tuo
momento». Lo show s'era aperto con il ricordo amaro del re del Pop da parte della sua amica di una vita, Madonna, che ha denunciato se stessa e il mondo della musica per non essere riuscitiaimpedire chefacessequesta fine: «L'ho abbandonato, lo abbiamo abbandonato. In qualche modo abbiamo permesso che que-
sta magnifica creatura che ha incendiato il mondo intero scivolasse nell’oblio. Molti di noi gli hanno voltato le spalle. Era uno dei più grandi talenti che il mondo ha conosciuto. Michael Jackson non ci ha solo regalato la voglia di ballare, ma ci ha fatto credere che potevamo volare. Era così unico, così originale, così eccezionale: non ci sarà mai nessuno come lui, era il re». Oltre alle toccanti parole di Madonna, Jacko è stato il protagonista della serata, alla quale ha partecipato anche la sorella Janet Jackson assieme al padre Joe. Sul palco si sono esibiti ballerini che, vestiti come lui, hanno danzato sulle note di “Thriller”, “Bad” e “Smooth Criminal”. Quindi la sorella Janet, mentre sullo sfondo scorreva il video di “Scream”, ha cantato mimando i suoi famosissimi passi. Infine è stato proiettato il trailer di “This is it”, il documentario su di lui, che uscirà il mese prossimo. Per quanto riguarda gli altri premi, Britney Spears ha vinto nella categoria miglior video pop, i Green Day in quella rock ed Emineminquellahip hop.Ilpremiocome migliore artista è andato a Lady Gaga.
Livia Azzariti e trasmessa in prima serata su Rai1 la sera dopo, e poi su Rai International. Quella sera ci saranno, tra i tanti ospiti, anche Massimo Ranieri e Pippo Baudo a cui andrà uno speciale premio per i 50 anni di carriera. Questa edizione del Prix Italia, uno dei più prestigiosi concorsi internazionali di programmi radio, tv e web, cade in un momento delicato che vede il paese interrogarsi sul suo futuro politico e sociale alla luce dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Un momento reso bene nel film “Torino Gira”di Italo Moscati, un affresco dell’intero paese attraverso la parabola di Torino, città di immigrazioneper eccellenza,che, negli 70, agli oltre 160 immigrati del Sud che arrivavano ogni giorno con il treno e le valige di cartone offriva accoglienza, lavoro, amore, ma pure i cartelli “qui non si affitta ai meridionali”. Il film di Moscati termina con le immagini della Torino olimpica, di Settembre Musica, della tanta cultura prodotta nei suoi teatri, e dei tanti visi degli immigrati che cercano oggi in città quello che cercavano una volta gli emigranti italiani. «Questa è l’italia vera», dice Moscati.
IL CONCERTO
Gianna conquista l’Arena VERONA - Gianna Nannini ha scongiurato la pioggia e ha conquistato l’Arena di Verona, che l’ha accolta con il tutto esaurito. La rocker senese ha catturato il pubblico, compresi David Zard e Claudio Baglioni che non hanno voluto perdersi l’occasione, con due ore di concerto filato, durante il quale ha eseguito 25 canzoni, fra cui tutti i successi della sua lunga carriera. Gianna Nannini è riuscita a coinvolgere platea e gradinate in cori e balli al ritmo del suo rock, sottolineato dall’ottima band composta dai suoi “ragazzi dell’Europa”, come li chiama lei citando uno delle sue hit più famose: Davide Tagliapietra e Giacomo Castellano alle chitarre, Hans Maahn al basso, il viennese Thomas Lang alla batteria e Christian Rigano alle tastiere. Accanto alla band, 12 elementi della London Studio Orchestra diretta da Wil Malone, che però è stata sovrastata, nell’acustica dalla forza dirompente della Nannini e del suo gruppo. Al centro del palco, una grande struttura cilindrica semovente alta sei metri e larga quattro, ricoperta da led luminosi a formare un caleidoscopio colorato “specchio del mondo” con pensieri e immagini, una gabbia virtuale con la quale la cantante ha interagito a più riprese. La Nannini ha dialogato con le note e con il pubblico, che si è lasciato trasportare e coinvolgere dalle atmosfere africane di “Maledetto ciao” – la canzone che ha aperto il concerto, tratta dal suo ultimo album 'Giannadream' – dalle hit “Attimo”, “I maschi”,“Fotoromanza”e“Bello e impossibile” che hanno costellato la sua carriera e il concerto di ieri sera. In stivali, pantaloni neri stretch e t-shirt bianca, la rocker ha sempre tenuto alto il livello della sua performance anche nei pezzi più soft, proposti nei bis, come “Notti senza cuorE e “U• u•” eseguiti al piano e voce.La cantautriceha poisalutato il pubblicocon “Meravigliosa creatura” e “Sogno per vivere” abbracciando idealmente il pubblico con le mani alzate e con la sua vitalità dirompente.
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Spettacoli e televisioni 53
Martedì 15 settembre 2009
Martedì 15 settembre 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Poche le difficoltà professionali, ma se le incontri, ricordati che ogni problema è rimediabile: Saturno ti protegge.
TORO 21/4 - 20/5
Astri benevoli t'indicano la rotta da seguire: Mercurio nel campo del lavoro ti regala idee, tanta abilità.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Sei in pole position quando il dovere ti chiama, se il gioco si fa duro nel lavoro reagisci a tono, rispondi per le rime.
CANCRO 22/6 - 22/7
Calcoli ogni mossa, non lasci nulla al caso: il successo negli affari non è merito della buona sorte. Nel talamo vinci tu.
LEONE 23/7 - 23/8
Hai bisogno di forti emozioni: con gli amici hai voglia di fare baldoria, con il partner di scambiare coccole audaci.
VERGINE 24/8 - 22/9
Puoi esprimere i lati della tua personalità, fino ad oggi repressi, assecondare desideri audaci: Marte è il tuo astro guida.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Le persone che conosci, così come quelle che conoscerai in questa giornata, notano in te un carisma a cui è difficile resistere.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non riesci a comunicare agli altri ciò che senti dentro di te: sei un po' chiuso, impuntato sulle tue certezze interiori.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Hai preso troppi impegni, non riesci a seguirli tutti con la dovuta attenzione, con l'abilità di cui hai sempre dato prova.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Il cielo ti aiuta ad avere una visuale più ampia delle situazioni, ti invita a prendere in considerazione varie possibilità.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
leSoluzioni
La tua socievolezza e la tua comunicativa sono notevoli: hai una decisa adattabilità alla realtà esterna.
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
F aria; LO geni = FARI ALOGENI
Hai bisogno di tornare sui tuoi passi, di ripensare a quanto deciso negli ultimi giorni. Marte è passionale.
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54 Rubriche
PRIMA SERATA
21.10
SHOW
23.15
RUBRICA
21.10
ATTUALITĂ€
23.30
RUBRICA
21.10
FILM
14.30
TELEFILM
14.00
FILM
Tutti pazzi per la tele
90° minuto Champions
Giovanni Floris
06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.00 -TelefilmIl commissario Rex 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaRai Educational - Tracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTG2 Estate 11.25 -MiniserieOrgoglio. Capitolo terzo 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E..state con costume 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.30 -TelefilmLas Vegas 17.00 -Telefilm90210 17.45 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmGioventÚ perduta con M. Girotti, C. Del Poggio - regia di P. Germi (Ita) - 1947 10.25 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Melevisione 15.30 -TelefilmZorro 15.55 -DocumentarioLa mia fattoria 16.10 -CartoniCacciatori di draghi 16.30 -TelefilmBarz 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Moon Walk 1969/1999 20.10 -TeleromanzoLe storie di agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09.55 -NewsClaudio martelli: il libro della repubblica 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14:50 - Film TvVento d'amore con Thorsten Grasshoff, Annika Murjahn - regia di Michael Steinke (A) - 2005 16.30 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.55 -FilmQuel maledetto colpo al Rio Grande Express con John Wayne, Ann-Margret, Ben Johnson - regia di Burt Kennedy (USA) - 1973 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d''amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniOne piece tutti all''arrembaggio 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom e Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom e Jerry 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -Attualità Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmSpionaggio internazionale con Robert Mitchum, Geneviève Page, Ingrid Thulin - regia di Sheldon Reynolds (USA) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -ShowAffari tuoi 21.10 -Show Porta a porta - Speciale L’Aquila 23.35 -Telegiornale Tg 1 23.40 -Tv Movie Katie, sorvegliata speciale
20.30 -News TG2 - 20.30 21.05 -Telefilm L'Ispettore Coliandro 23.15 -Rubrica 90° minuto Champions
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmLa caduta- Gli ultimi giorni di Hitlercon Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara - regia di Oliver Hirschbiegel - 2004 23.40 -TelegiornaleTg Regione
20:30 - Show Paperissima sprint 21:11 - Miniserie L'onore e il rispetto - Parte seconda 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.10 -FilmSelvaggi con Ezio Greggio, Leo Gullotta regia di Carlo Vanzina (Ita) - 1995 23.15 -FilmFantozzi in Paradiso con P. Villaggio, M. Vukotic - regia di Neri Parenti (Ita) - 1993
20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -Film Transformers con Shia LaBeouf, Megan Fox, Josh Duhamel - regia di Michael Bay (USA) - 2007 23.10 -TelefilmPrison break
20.30 -Rubrica Cool stuff 21.10 -Telefilm The District
01.20 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.50 -RubricaChe tempo fa 01.55 -RubricaAppuntamento al cinema 02.00 -RubricaSottovoce 02.35 -RubricaScrittori per un anno 03.00 -VideoframmentiSuperStar
00.50 -TelegiornaleTg 2 01.10 -RubricaTg Parlamento 01.20 -TelefilmLas Vegas 02.00 -Real TvX Factor 02.50 -TelefilmNotturno 03.50 -VideoframmentiCercando...
23.45 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 00.20 -RubricaCorreva l'anno 01.05 -RubricaAppuntamento al cinema 01.15 -RubricaGAP - Generazioni alla prova
01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -MiniserieSummerland 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:15 - MiniserieSummerland 05:30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
01.10 -TelegiornaleTg4 01.35 -MusicaleClip parade 25 02.20 -FilmTiffany memorandum con K. Clark - regia di Terence Hathaway (Fra) - 1967 04.05 -TelefilmWest wing tutti gli...
02.20 -TelegiornaleStudio aperto 02.35 -Reality ShowTalent 1 player 03.35 -TelefilmDark angel 05.05 -FilmA.A.A. Achille con P. Bonacelli - regia di Giovanni Albanese (Ita) - 2001
23.40 -RubricaCittĂ Criminali 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -TelefilmAlla corte di Alice 02.05 -RubricaDue minuti un libro 02.10 -NewsCNN News
Alessio Vinci
Selvaggi
Futurama
Spionaggio internazionale
Cuscino cervicale memory ,O FXVFLQR 0HPRU\ VL DGDWWD SHUIHWWDPHQWH DOOD IRUPD GHOOD WHVWD /ÂśLPERWWLWXUD LQ ULYROX]LR QDULR PDWHULDOH WHUPRHODVWLFR VHQVLELOH DO FDORUH VL PRGHOOD VHFRQGR LO SHVR HG LO FDORUH GHO FRUSR GRQDQGRYL FRPIRUW H EHQHVVHUH 'LVHJQDWR HUJRQRPL FDPHQWH SHU PRGHOODUVL PRGLIL FDQGRVL DG RJQL YRVWUR PRYL PHQWR ULSUHQGH OD VXD IRUPD RULJLQDOH LQ SRFKL VHFRQGL ,GHDOH DQFKH SHU OD OHWWXUD SHU JXDUGDUH OD WHOHYLVLRQH R SHU ULODVVDUVL ,O FXVFLQR q LQVHULWR LQ XQD IHGHUD LQ VSXJQD ODYDELOH FRQ ]LS 'LP FP [ [ VSHVVRUH PDVVLPR
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Televisioni 55
MartedĂŹ 15 settembre 2009
POLITICA ITALIANA
POLITICA LUCANA
Feltri “minaccia” Fini: su di lui abbiamo un dossier a sfondo sessuale «Valuterò eventuali iniziative legali»
Marcello Pittella: «Nel Pd basta al veltronismo di facciata» Alleanza Udc, la maggioranza frena
alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.219€ 1.00
alle pagine 12 e 13
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Martedì 15 settembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Lega Pro Si parte lettone fra proteste Un in prova e problemi a Potenza
Vanno via dopo 41 anni i Padri Trinitari Il parroco Orlando Navarra è anziano non ci sono italiani disponibili e non può essere sostituito da un prete straniero per una norma dei Patti Lateranensi a pagina 29
SPORT
Potenza, troppi disagi per lavori in corso Matera, Ipsia chiusa fino a lunedì: laboratori e bagni inutilizzabili. E ad Agna 31 genitori non mandano i figli in aula. A Laurenzana un giovane non può andare a lezione alle pagine 19, 22, 26, 27, 32, 33, 37, 38
MERCATO DEL LAVORO I DEBOLI PENALIZZATI di NINO D’AGOSTINO LE maggiori criticità del mercato del lavoro regionale riguardano la disoccupazione intellettuale, le fasce deboli, la disoccupazione giovanile ed hanno nella donna la componente più significativa. I dati statistici sono inconfutabili: le donne presenti all'interno delle forze di lavoro vantano un livello di istruzione nettamente superiore a quello della componente maschile,il 64% delle giovani donne lucane sono diplomate o laureate, contro il 48% degli uomini, eppure registrano tascontinua a pagina 15
Serie D Si torna a scuola. Maestro unico professore raro
Matera si gode il successo
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SCUOLA: SUONA LA PRIMA CAMPANELLA
VENOSA