Brevi dal mondo
Tokyo, eletto Hatoyama
TOKYO – La svolta politica in Giappone prende forma nella Tokyo tappezzata del Tricolore che, con la Hinomaru (il disco rosso della bandiera nipponica), sventola per le strade del cuore “politico” della città, in onore della visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. È la giornata di Yukio Hatoyama (nella foto), l’atipico esponente di una blasonata famiglia di politici del Sol Levante nonchè leader del partito Democratico (DpJ), diventato premier con un’ampia maggioranza senza i Liberaldemocratici, estromessi dal potere dopo 54 anni quasi di fila e relegati nell’insolito ruolo di opposizione. L'assemblea ha nominato Hatoyama primo ministro con 327 voti su 480, ha detto, dando il via a scroscianti applausi che sono presto sconfinati in una standing ovation.
Pechino blindata e senza aquiloni PECHINO Grande dispiegamento di forze di sicurezza a Pechino in vista delle celebrazioni per il 60esimo anniversario dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese del primo ottobre. Massima sicurezza anche nei cieli: fino all’8 ottobre su una vasta zona attorno all’aeroporto internazionale di Pechino sarà interdetto qualsiasi tipo di sorvolo non autorizzato e saranno banditi persini gli aquiloni.
Non si trova vena morte rinviata WASHINGTON – Doveva essere giustiziato martedì mattina alle 10 con un’iniezione letale, ma il boia, dopo due ore di inutili tentativi, non è riuscito a trovare le vene. Così nel Southern Ohio Correctional Facility, a Lucasville, l’esecuzione di un condannato a morte nero di 53 anni è stata rinviata alla settimana prossima.
Giovedì 17 settembre 2009
Joe Wilson diede del bugiardo al presidente, ora la Camera approva una mozione
Censura per il deputato che insultò Obama E sul caso si addensa l’ombra di una campagna neorazzista
di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON – Evocando i cappucci bianchi del KKK, la Camera Usa ha approvato ieri notte una insolita mozione di censura nei confronti di Joe Wilson, il deputato repubblicano del sud che ha urlato 'stai mentendo!' al presidente Barack Obama (durante un discorso al Congresso la scorsa settimana) innescando un acceso dibattito sul neo-razzismo. Nella polemica si è gettato anche l’ex-presidente Jimmy Carter, accusando Wilson di «razzismo: esiste la convinzio-
ne intimatra moltepersone in questo paeseche unafro-americano non dovrebbe essere presidente». Ma Wilson è già diventato, con quelle due parole, un eroe per la destra americana. La mozione di censura, che rimprovera il deputato per avere violato le regole di comportamento della Camera, è stata approvata con i voti di 233 democratici e di sette repubblicani. Il partito d’opposizione ha dato il suo sostegno a Wilson (ma anche dodici democratici hanno votato con lui), giudicando la mozione un tentativo dei democratici di sfrut-
tare politicamente la sua intemperanza verbale. Wilson si era già scusato con la Casa Bianca subito dopo l’incidente ed ha rifiutato di ripetere le sue scuse al Congresso, giudicando «il caso chiuso». Ma i deputati democratici afro-americani hanno fatto pressioni sui leader del partito perchè fosse presentatala mozionedi censura, vedendo nell’atteggiamento di Wilson un atteggiamento razzista: mai prima nella storia un presidente americano impegnato in un discorso davanti alle Camere riunite era stato insultato in tal modo.
Un milione e mezzo di voti velano la sua riconferma
Afghanistan, Karzai contestato dall’Ue
Barack Obama; a sinistra Joe Wilson
C’è l’incognita del trattato di Lisbona
Commissione europea via libera al Barroso-bis già al lavoro sul nuovo collegio
di MAURIZIO SALVI
di ENRICO TIBUZZI
NEW DELHI – La prospettiva di una soluzione in tempi rapidi del rebus presidenziale in Afghanistan con l'assegnazione della vittoria all’uscente Hamid Karzai si è allontanata oggi dopo che è apparso evidente che le schede di un gran numero di seggi, non si sa quanti, dovranno essere ricontate. È stata la vice responsabile della missione di osservatori dell’Unione europea (Ue) in Afghanistan, Dimitra Ioannou, a far salire alle stelle la tensione dichiarando che circa 1,5 milioni di schede, deisei milioni chesi calcola siano state deposte nelle urne il 20 agosto, potrebbero dover essere ricontate per forti sospetti di brogli. Di queste, 1,1 milioni riguardano voti assegnati al presidente Karzai, 300.000 al suo principale sfidante Abdullah Abdullah, e la restante parte a vari altri candidati. Sulla base dello scrutinio finale provvisorio (100% dei seggi) comunicato oggi dalla Iec, Karzai ha ottenuto il 54,6% dei voti, mentre Abdullah si è attestato sul 27,8%, con una affluenza alle urne stimata al 38,7% degli aventi diritto. Questi risultati sono ora al vaglio della Commissione elettorale (Ecc) presieduta da Grant Kippen che solo dopo il superamento del macigno costituito da 3.000 denunce di brogli ricevute, autorizzerà la Iec a proclamare la vittoria al primo turno di un candidato (Karzai) o a disporre un ballottaggio (Karzai-Abdullah). Questo doveva succedere secondo l’agenda fissata all’inizio del processo elettoralegiàoggi, maunoslittamento di settimane sembra certo per la necessitàdiricontare ivotidimolte centinaia di seggi.
STRASBURGO – Incassata la riconferma alla guida della Commissone europea, una nuova, difficile prova attende Josè Manuel Barroso: la composizione del nuovo collegio. Un “sudoku” che il presidente dell’esecutivo comunitario dovrà completare nelle prossime settimane mediando tra le richieste dei governi e le promesse fatte ai gruppi parlamentari. L’invito rivolto ieri a Barroso dal presidente del Parlamento europeo, il polacco Jerzy Buzek, è stato chiaro. Adesso occorre procedere alla designazione e alla nomina dei commissari «al più presto». Ma come ciò possa avvenire nell’incertezza istituzionale che ancora regna sul futuro dell’Ue è invece assai meno chiaro. Tutto ruota intorno all’eventuale entrata in vigore del trattato di Lisbona poichè questo comporterebbe la no- Josè Manuel Barroso mina di una nuova figura, quella del presidente permanente dell’Ue, e risolverebbe alla radice il problema del numero dei commissari, che in base al trattato attualmente in vigore, quello di Nizza, dovrebbe diminuire di almeno una unità. Un impasse che, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere superato procedendo comunque alla designazione dei nuovi commissari con Nizza e considerando l’Alto rappresentante Ue per la sicurezza e la difesa (Mister Pesc) come un commissario “di riserva” da cooptare se e quando entrerà in vigore Lisbona. Le tappe del percorso sono comunque già fissate. Il 2 ottobre si saprà se gli irlandesi diranno sì o no a Lisbona, principale, ma non unico ostacolo al completamento del processo di ratifica. E intanto fioccano nomi, ipotesi e rivendicazioni. Tony Blair, Felipe Gonzalez e Jean-Claude Juncker sono tra i candidati, con quotazioni più o meno alte, per il posto di presidente permanente dell’Ue (che nascerà se e quando Lisbona passerà) reclamato pubblicamente dai socialisti.
Hamid Karzai
La presa di posizione degli osservatori Ue ha suscitato una evidente soddisfazione nel campo di Abdullah, paladino della lotta alle irregolarità che a suo avviso sono state quasi tutte a favore di Karzai, e che è aggrappato all’ipotesi di un ballottaggio per conquistare la vittoria che oggi gli sfugge. Molto diversa la reazione dell’equipe del capo dello Stato, convintadellavittoria, chenonha esitato ad accusare la Ue di avere, con il suo intervento, violato la Costituzione afghana secondo la quale «la presentazione di reclami è responsabilità unicamente della Commissione per i reclami elettorali (Ecc)». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente operativo della Iec, Daud Ali Najafi, che a conclusione della conferenza stampa in cui ha fornito le cifre finali provvisorie ha detto che a suo avviso «gli osservatori Ue hanno il diritto di dare opinioni, di consigliare, ma non di interferire». Non chia-
mata in causa, ma sensibile al dibattito avendo decine di migliaia di uomini dispiegati in Afghanistan, la Nato ha chiesto la «massima credibilità» dei risultati, In particolare il portavoce dell’organizzazione, James Appathurai, ha rivolto da Bruxelles un appello a tutti gli attori politici afghani «a dimostrare senso di responsabilità» in questa fase di mancanza di chiarezza. In attesa che la Ecc comunichi ufficialmente il perimetro dei seggi che dovranno essere riesaminati, un’alta fonte diplomatica europea a Kabul che ha chiesto l’anonimato, ha sottolineato che “il ragionamento degli osservatori è esemplificativo di uno scenario e non va preso alla lettera». «Essi –ha aggiunto –non hanno detto che si devono ricontare1,5milioni divoti,masemplicemente che con i criteri fissati dalla Ecc per determinare i sospetti di brogli, questo è il numero teorico massimo che si raggiunge».
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2 In Italia e nel Mondo
Virus A, presto l’elenco dei soggetti da vaccinare
Viabilità e voli in tilt per la prima perturbazione autunnale, tra acqua e vento
Maltempo, disagi a Nord e Sud ROMA – Nubifragi, allagamenti, trombe d’aria e neve in montagna. La prima perturbazione autunnale ha creato qualche disagio in diverse zone ed ha portato allo stop dei voli nell’aeroporto di Palermo. Proprio il capoluogo siciliano è stato colpito da un violento nubifragio. Centinaia di telefonate hanno intasato il centralino della sala operativa dei vigili del fuoco. Squadre dei pompieri sono intervenuteincittàe inprovinciaperliberare dall’acqua sottopassaggi e cantine. Da ieri sono sono anche sospesi i voli all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. Sempre in Sicilia due trombe d’aria hanno causato danni ai tetti di case ed esercizi commerciali, la scorsa notte, a Ribera e a
Cammarata nell’agrigentino. All’ingresso di Ribera è straripato il fiume Platani che ha inondato le campagne circostanti; una famiglia, in un casolare, è rimasta isolata ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco su un gommone.SuCaprisi èabbattutaunaviolenta tempesta di acqua, vento e scariche di fulmini dalle prime luci dell’alba; allagamenti anche in piazzetta dove sono saltati alcuni tombini. Forti piogge anche a Napoli, dove tra la notte scorsa e le prime ore di oggi si sono verificati allagamenti e infiltrazioni. Chiuse da ieri alcune strade, a causa di sprofondamenti. Un nubifragio si è abbattuto stamani sull'isola d’Elba, provocando lo straripamento di un canale tra Cavo e Rio Marina (Livor-
no), sul versante nord orientale dell’isola. L’acqua ha superato gli argini spazzando via le auto in sosta. Squadredi vigilidel fuocoe dellaprotezione civile sono al lavoro per contenere i danni. In alcune zone l’acqua ha già raggiunto oltre mezzo metro d’altezza con conseguenti allagamenti. Centinaia le chiamate di soccorso ai vigili del fuoco. Al momento non sono segnalati feriti. La forte pioggia e alcuniallagamenti della sede stradale hanno causato in mattinata un maxitamponamento tra cinque auto e un autoarticolato sull'A26 nord, al km 24, tra Masone e Ovada, al confine tra Liguria e Piemonte. Quattro i feriti lievi. Secondo una prima ricostruzione, le auto si sono tampona-
Allagamenti a Palermo
te e il mezzo pesante, probabilmente per evitare l’impatto, si è messo di traverso bloccando la carreggiata in direzione nord. E l’ondata di maltempo ha portato la neve oltre i 2.500 metri in Valle d’Aosta. Le precipitazioni si sono concentrate soprattutto nel zona sud orientale della regione.
ROMA – Sarà pronto a giorni l’elenco dettagliato delle categorie che saranno sottoposte alla vaccinazione contro l'influenza A. È quanto emerso dal lungo incontro al ministero della Salute tra gli assessori regionali alla Sanità e il viceministro Fazio. Le Regioni e il ministero hanno trovato un accordo sulla necessità di definire in tempi brevi le categorie da vaccinare e distribuire il parere integraledel Consiglio Superiore di Sanità sulla vaccinazione per le donne in gravidanza, i bambini e la co-vaccinazione con l’influenza stagionale.
Sconcerto per la tragica fine della marocchina uccisa dal padre
Il sogno infranto di Sanaa morta perché voleva integrarsi di ALFONSO DI LEVA MONTEREALE VALCELLINA (PORDENONE) – Uccisa per il suo sogno d’integrarsi. Sanaa Dafani voleva appartenere al mondo nel quale viveva. Voleva farlo nel modo migliore, lavorando e accettando la normalità della vita di quel Friuli che l’aveva accolta dopo la partenza dal sobborgo di Casablanca, dove era nata. Le coltellate che martedì sera le hanno strappato la vita, in un bosco di Montereale Valcelllina (Pordenone), hanno ucciso anche quel sogno che lei coltivava con l’entusiasmo dei suoi 18 anni, proprio come fanno altre migliaia di giovani immigrati che sono nati o vivono in Italia. Per l’omicidio di Sanaa, nel carcere di Pordenone è rinchiuso il padre, El Ketawi Dafani, 45 anni, aiuto cuoco in un ristorante di Pordenone. È accusato dell’omicidio della figlia, un delitto che molto probabilmente ha progettato e realizzato perchè quella voglia di normalità della figlia, bella, moderna e simpatica a tutti, a lui, proprio non andava giù. C'era poi la relazione che la ragazza aveva avviatoconMassimoDe Biasio,31anni,socio del ristorante Spia di Montereale Valcellina, dove la figlia lavorava. Anche quella relazione a El Ketawi Dafani e alla sua famiglia (moglie e altre due figlie, di quattro e dieci anni) non piaceva per niente: troppa differenza di età, troppe diversità di cultura, una religione troppo lontana dall’Islam. E c'era anche la decisione di Sanaa che da alcune settimane non viveva più a casa: era da un’amica a Fontanafredda (Pordenone), secondo il racconto della mamma; a casa di Massimo, secondo le testimonianze di alcuni amici. Alla fine per El Ketawi Dafani, forse anche un pò stressato dai digiuni del Ramadam,è diventatotutto eccessivo.Martedì sera - secondo la ricostruzione dei Carabinieri –ha atteso la coppia sulla strada che portava al ristorante Spia; ha bloccato l’auto in una zona boscosa; ha accoltel-
lato la figlia, l’ha inseguita nel bosco e l’ha colpita anche alla gola; ha ferito il fidanzato ed è poi fuggito. I Carabinieri della Compagnia di Sacile (Pordenone) non hanno impiegato molto a risalire a lui. Un testimone ha visto una Ford Fiesta rossa allontanarsidalluogo deldelitto;ha dato ai Carabinieri alcuni numeri di targa che coincidono proprio con la Ford Fiesta rossa di El Ketawi Dafani. In casa sua, a Piezzo di Azzano Decimo (Pordenone), sono stati trovati degli abiti messi in ammollo, forse per cancellare le tracce di sangue. Un negoziante di Montereale Valcellina ha detto che ieri mattina El Ketawi Dafani aveva acquistato un grosso coltello da cucina, che i Carabinieri non hanno trovato, proprio come l’arma del delitto. E poi, Massimo, ancora sanguinante, accanto a Sanaa
morente, al primo soccorritore che è arrivato l’ha detto chiaramente: «E' stato il papà di Sanaa». Dalla tragedia di Sanaa è venutoancheilmonito perlapolitica.«E' un delitto orribile, disumano, inconcepibile, frutto di una assurda guerra di religione che è arrivata fin dentro le nostre case», ha detto il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, che come la Regione Friuli Venezia Giulia si costituirà parte civile nel processo. «Casi terribili come questi – ha aggiunto – ci inducono a proseguire la strada del “modello italiano” nell’integrazione degli immigrati: ciascuno, in Italia, deve avere il diritto di professare la propria fede come crede, ma – ha concluso – il Paese può accettarlo soltanto se questa è rispettosa dei diritti umani, compreso quelli delle donne, e delle leggi dello Stato».
Sanaa Dafani; a sinistra il padre El Ketawi
Nel 2006 l’inaccettabile delitto della giovane di origine pakistana, assassinata dai familiari
Il fidanzato di Hina: «Ora sono più severo con gli stranieri» BRESCIA – L'omicidio di Saana Dafani riporta alla mente la morte di Hina Saleem, la giovane pachistana che voleva vivere “in modo occidentale” e che venne sgozzata nell’estate del 2006 a Sarezzo (Brescia), nella casa dei genitori. Per quel delitto sono stati condannati il padre e due cognati della ragazza, mentre uno zio è stato considerato responsabile di soppressione di cadavere. «Non ho dimenticato Hina – racconta all’Ansa Giuseppe Tempini, il fidanzato della ragazza che diede l’allarme per la sua scomparsa e aiutò i carabinieri nel ritrovamentodelcorpo-la pensospesso.Daallorasono diventato molto più duro nei confronti degli immigrati. Credo che si debba essere più severi anche perchè nelle loro nazioni d’origine non sono certo teneri». Intanto l’avvocato Loredana Gemelli, che è stata la legale di Tempini, assisterà l’Associazione Donne
Marocchine in Italia, nella vicenda di Sanaa. «In occasione del processo – conferma – per la morte di Hina non fu possibile la costituzione di parte civile, ma ora lo statuto dell’associazione è stato cambiato. Spero solo che, ci sia una maggiore attenzione da parte delle altre associazioni femminili». Per la vicenda di Hina in appello nel dicembre scorso, è stata confermata la condanna a 30 anni al padre, mentre è stata ridotta a 17 anni quella ai cognati. Il processo d’appello ha stabilito che la motivazione culturale o religiosa non sarebbe quella che avrebbe indotto il padre a commettere il delitto. Per la Corte d’assise d’appello di Brescia «addurre la motivazione culturale, nella fattispecie, appare piuttosto il tentativo di celare quello che è soltanto l’atteggiamento di un padre-padrone che si vendica di un grave affronto subito dalla figlia, qualsiasi sia la sua appartenenza etnica o culturale».
Hina Saleem
Docufilm sui bimbi disabili la Turchia accusa Fergie
Hitler e il Duce sui vini turista francese indignata
LONDRA –La Turchia vuole interrogare Sarah Ferguson (nella foto), accusata di aver violato le leggi sulla privacy del Paese partecipando, sotto copertura, ad un documentario sulle condizioni vita negli istituti pubblici per gli orfani e i bambini disabili. Il filmato, trasmesso a novembre dall’emittente Itv, ha fatto infuriare le autorità turche che hanno accusato gli autori del programma di condurre una campagna di diffamazione volta ad ostacolare l’ingresso della Turchia nell’Ue. Nel documentario la duchessa di York “Fergie”, con una parrucca nera edun velosullatesta pernon farsi riconoscere, aveva visi-
VARESE – Era venuta nelle Valli varesine per una bella vacanza, è tornata a casa di pessimo umore dopo essere entrata in un supermercato della catena Gs. Motivo? Sugli scaffali ha visto con sdegno alcune bottiglie di vino riportanti sull'etichetta le effigi di Aldolf Hitler e Benito Mussolini. Così, una volta tornata in patria, si è rivolta alla sede centrale del Carrefour, gruppo francese proprietario del marchio 'Gs', per esternare la sua contrarietà. A riferirlo è un quotidiano online francese. La donna, francese di ascendenza ebraica, nell’agosto scorso era in vacanza a Cuveglio (Varese) quando, du-
Fb è già a quota 300 milioni tato insieme alla figlia più giovane, la principessa Eugenia, un orfanotrofio nei pressi di Ankara che ospita oltre 700 bambini disabili. Il programma mostrava alcuni dei piccoli pazienti legati ai letti, o lasciatitutto il giorno nella culla senza essere nutriti nè cambiati.
WASHINGTON – Facebook ha superato i 300 milioni di utenti e ha iniziato a guadagnare. «Serviamo 300 milioni di persone. È un grande numero ma pensiamo di essere solo all’inizio e il nostro obiettivo è collegare tutto il mondo», ha annunciato il creatore dei
sito principe dei social network, Mark Zuckerberg, aggiungendo che «abbiamo conseguito un grande successo finanziario prima del previsto. Speravamo in un flusso di cassa positivo solo nel 2010 ma il traguardo è stato raggiunto nell’ultimo trimestre».
rante lasua spesa,si èimbattuta nelle bottiglie di vino rosso piemontese con etichette con tanto di slogan del Ventennio (nella foto). Immediatamente si è rivolta alla direzionedel supermercato spiegando che erano molto offensive per chi ha patito le sofferenze di quell'epoca.
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In Italia e nel Mondo 3
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi, nuovo affondo sui media Le due facce del premier fra stampa e terremoto
Speculazione sul dolore e per ora solo “casette”
Ingresso soft per evitare proteste davanti alla Rai
dalla cronaca di Mario Ajello
dall’editoriale di Concita De Gregorio
dall’articolo di Paolo Conti
Un Berlusconi double face quello [...] allo speciale di Porta a Porta su Rai Uno. Quando veste i suoi panni prediletti da «premier operaio» che ricostruisce l’Abruzzo, risulta nazional-popolare e il suo volto gonfio di mestizia e speranza appare in sintonia con gli sguardi dei parenti delle vittime del sisma che sono ospiti nello studio di Bruno Vespa. Quando invece sfoggia il muso duro, e s’infila nel fuoco vivo di tutte le polemiche della politica politicante fra «comunisti», «catto-comunisti», «vetero-comunisti del Pd» e la Rai che «parla male di me», il Cavaliere risulta meno nuovo e deja vu. Parole e accuse in libertà. E così, finisce per rovinarsi la festa. [...]
«Nonsi speculasuldolore», dicevaieriGiustinoParisse, ilgiornalista del “Centro” che ha perso i due figli Domenico e Maria Paolasotto lemacerie.«La serenitàtorneràquando vedremoricostruito il nostro vero paese ». C’è differenza fra alloggi e case, ripeteva per radio a Caterpillardon Luigi Epicoco, parroco universitario dell’Aquila. «Gli alloggi fanno audience ma non sono case. Infatti le chiamano casette [...]». Non [...] Quelle case sono state costruite in 43 giorni grazie alla Croce Rossa, alla Provincia di Trento (13 milioni di euro stanziati) e ad altri donatori privati. Altre saranno inaugurate presto, donate dalla Caritas. Altre dalla famiglia Barilla e da altri sponsor. Quelle del governo le vedremo. [...]
Silvio Berlusconi parte con la scorta da via del Plebiscito e arriva [...] al centro di produzione di via Teulada [...] per partecipare alla puntata numero 1562 di «Porta a porta», diventata caso politico dopo la cancellazione di «Ballarò» su Raitre. Ma non imbocca l’ingresso principale, presidiato da un centinaio di sostenitori dell’Italia dei Valori (armati di nastri registrati della sigla del programma condotto da Giovanni Floris, diffusa con altoparlanti). [...] Del contratto Rai di Vespa si parlerà presto in Consiglio di amministrazione, [...] finirà nell’agosto 2010 dopo cinque anni di validità: cento puntate l’anno, tre a settimana, per 1.187.000 euro l’anno. Ogni puntata in più pagata a parte: 20.000 euro se in prima serata, 10.300 se in seconda. [...]
La migliore di ieri
Di Pietro contro tutti
I delinquenti sono quelli che gli fanno le domande
Fini e Feltri fate la pace
dal servizio di Antonio Signorini
dal commento di Curzio Maltese
dall’editoriale di Roberto Arditti
Basta canone Rai, abboniamoci tutti a Sky. Antonio Di Pietro sceglie un classico della protesta contro la televisione di Stato [...]. Proposta forte per difendere alcuni programmi e giornalisti Rai [...]. Ironica la replica del direttore del Tg1: «Anche nella scelta dei paradossi sedia elettrica e vita umana) Antonio Di Pietro dimostra di essere affetto dalla sindrome del boia. Mi chiedo: che c’azzecca uno come lui con la politica?». Più duro Vespa: «Per una deplorevole illusione ottica negli ultimi anni abbiamo avuto la sensazione che l’onorevole Di Pietro trovasse molto confortevoli le poltrone di Porta a porta». [...]
C’è poco da commentare sulla puntata di "Porta a Porta" di ieri sera. Bisogna passare ai fatti. Registrare tutto e inviarlo al resto del mondo, via Internet, con una sola parola d’accompagnamento: "aiuto!". Tre ore di spot governativo, con il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni, autoproclamatosi "superiore a De Gasperi", senza alcun contraddittorio, non soltanto in studio, ma nell’etere intero. Che ne penseranno nei paesi democratici? Il Presidente Ingegnere, come scriveva Augusto Minzolini prima d’essere premiato con la direzionedel Tg1,che consegnale prime case ai terremotati abruzzesi, è l’ultima versione
dell’Uomo della Provvidenza. Bruno Vespa lo prende sottobraccio, da vecchio amico, fin dalla prima scena. A spasso fra le macerie dell’Aquila e della democrazia italiana. I commenti del conduttore spaziano fra "ma questo è un record!" a "un altro record!", fino a sfociare "è un miracolo!". Ma Onna, i terremotati e il loro dolore, la ricostruzione dell’Aquila, ancora di là da venire, sono soltanto pretesti. Dopo mezzora si capisce qual è il vero scopo della trasmissione a reti unificate. Un attacco frontale allastampa,anzi perdirlatutta a Repubblica. Noi giornalisti di Repubblica siamo "delinquenti", "farabutti" che ci ostiniamo a fargli domande alle quali il premier non risponde da mesi. [...]
[...] Berlusconi e Fini hanno il dovere di trovare una «cifra» comune nel portare avanti il Pdl. La leadership del primo è chiara, ma il ruolo del secondo è essenziale e prestigioso. Se hanno dubbi su questa impostazione, pensino un minuto [...] a quanti danni ha fatto a sinistra la rivalità tra Veltroni e D’Alema. Faccia Fini uno sforzo, visto che negli ultimi mesi è parso più attento a distinguersi che ad aiutare. [...] Questa è l’unica cosa che conta. La sinistra agonizza senza idee e piena di rancori. A nessuno serve rianimarla con minacciosi messaggi attraverso i giornali. Dovrebbe rendersene conto anche Vittorio Feltri.
Staino sull’ Unità
Il Cavaliere si pavoneggia Vespa doveva opporsi allo slittamento di “Ballarò” dall’editoriale di Mattia Feltri
dal commento diAldo Grasso
Il farfallone amoroso gode del suo giorno dell’orgoglio e si riabilita - sempre che ne avesse bisogno - vestendosi e rivestendosi come Leopoldo Fregoli. Occhi lucidi e respiro lungo: tutti felici. La concorrenza, si sa, non c’è: motivi tecnici. Ballarò spostato a domani, Matrix alla prossima settimana, sono questioni di palinsesto e, dicono da Mediaset, di diffocoltà organizzative; la Champions, dove Pippo Inzaghi collabora alla restituzione della grandeur, è confinata in pay e tutto il mondo televisivo - disinteressato agli ultimi giorni di Adolf Hitler su RaiTre - può assistere al trionfo del presidente del fare. Fregoli, dicevamo: il presidente giardiniere illustra le qualità terapeutiche del fieno steso sul manto erboso; il presidente ingegnere dettaglia sulle costruzioni antisismiche, le doppie piastre, gli «assorbitori di potenza» [...].
La trasmissione che Bruno Vespa non avrebbe mai dovuto fare. Vespa ha sapientemente iniziato la puntata con la toccante storia di Giulia. Nel computer della studentessa, morta sotto le macerie del terremoto, è stato trovato il progetto per la costruzione di un asilo a forma di libro. Ieri, alla presenza dei genitori, è stata inaugurata la nuova scuola materna costruita con i soldi raccolti dalla trasmissione e firmata, appunto, da Giulia Carnevale. Nonostante la commozione, questa è la trasmissione che Vespa non avrebbedovuto fare.Perevitare leviolente polemiche suscitate. Ma anche per or-
goglio professionale, per non rovinare quanto di buono aveva fatto a favore dei terremotati della sua città. Vada per «Porta a porta» spostata in prima serata per la consegna delle villette agli sfollati di Onna. Vada per Vespa cronista privilegiato al seguito del Presidente [...]. Vada per il monologo del premier sulla ricostruzione, e il suo sciorinare cifre e sondaggifavorevoli. MaVespasi sarebbedovuto opporre allo slittamento di «Ballarò» e, visti i suoi buoni rapporti con Palazzo Grazioli, anche a quello di «Matrix». Perché, in questo modo, anche una cerimonia importante come l’inaugurazione delle casette antisismiche ha dato adito a ogni sospetto. E soprattutto è parso uno
di quei rituali sovietici a reti unificate, in stile Putin, a metà strada tra populismo demagogico e culto della personalità. Ieri sera Vespa [...] e il direttore generale della Rai Mauro Masi hanno fatto fare un passo indietro all’informazione tv, l’hanno riportata ai tempi del pensiero e del canale unico. La tv dell’obbligo. Dopo quello scolastico, è stato ripristinato l’obbligo televisivo. Non è tv di regime (c’era anche Piero Sansonetti), ma un brutto modo di fare tv. Il fatto è che i tempi mediatici sono cambiati e sull’episodio è sceso anche un velo comico. Specie quando a Berlusconi sono stati serviti su un piatto d’argento gli argomenti per la difesa scontata sul conflitto d’interesse. [...]
La fotografia
Il whisky degli indiani dall’articolo diAntonio Polito
Anche al colmo del loro trionfo, gli yankee lasciavano del whisky agli indiani che avevano rinchiuso nelle riserve. Lo facevano per confortarli [...], per dar loro un’illusione di forza e coraggio, perché potessero continuare a sentirsi guerrieri nonostante la catastrofe [...] del loro popolo. E lo facevano anche per istupidirli [...] Inveceil SettimoCavalleggeri del generale Berlusconi si è schierato tutt’intorno alla riserva indiana della sinistra in Rai. Al momento non è chiaro se intende fare irruzione, uccidere, dare alle fiamme e stuprare. Oppure se sta solo mettendo paura al villaggio. Certo è che Santoro, Fazio e Dandini svolgono per la sinistra la stessa funzione che il whisky svolgeva per gli indiani. E che togliere quel conforto al popolo di sinistra può essere pericoloso, oltre che controproducente. [...]
Roma, il sindaco dell’Aquila Cialiente e il senatore dell’Idv Pedica protestano davanti alla Rai (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Dai tempi di Diogene, che aveva la lanterna, a quelli nostri, che abbiamo la tv, la verità o la rappresentazionediessa èunconcettoche non è mai stato messo a fuoco tanto bene quanto quello, più elementare e nitido, di menzogna.Per farla semplice,una bugiapuò essere assai nitida e avere quel bel connotato narrativo (inizio, svolgimento e fine) edi asciuttezzache nella realtà (parliamo di realtà, non di verità) è sempre e per forza più complicato e difficile da comprimere in un talk show, tanto per fare un esempio. La televisione di oggi non può insomma pretendere di informarci troppo sulle cose: è costretta a offrirci un puntodi vistacoinciso enitido, e possibilmente ripetuto più volte. Se le cose si fanno troppo complicate uno cambia canale. Vespa ci prova, ma poi per raccontare l’Italia ci riesce meglio Gabriel Garko. Che voglia diventare premier?
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Fotovoltaico, aumentano i furti dei pannelli solari gli eco-ladri nelle scuole, nelle case e nelle centrali
Il testamento “vaticano” è una vera imposizione
dal reportage di Chiara Paolin
dall’editoriale di Giovanni Sartori
Solare o fotovoltaico, il pannello piace sempre più. Soprattutto ai ladri. Nel 2008 le denunce per furti di strutture destinate alla produzione di energia rinnovabile sono state centinaia in tutta Italia, per un valore complessivo della refurtiva pari a oltre cento milioni di euro. E le stime parlano di un fenomeno in crescita anche per il 2009. Ne sa qualcosa un - romantico - installatore di Signa, vicino Firenze. A fine luglio si trovava a passare dalle parti del suo primo impianto fotovoltaico (che non si scorda mai), un’abitazione privata il cui tetto era stato ricoperto di pannelli. Quando, con sgomento, l’elettricista ha visto i tetti di casa nudi e opachi ha fatto subito una telefonata al vecchio cliente, dandogli in anteprima la brutta notizia. A seguire è arrivata la denuncia ai carabinieri, e ora sono in corso le indagini per scoprire dove sono finiti quei centoventi moduli, e soprattutto quei centomila euro investiti nel risparmio energe-
Un pannello fotovoltaico
tico. Stessa angosciosa attesa nel piccolo comune di Bene Vagienna, in Provincia di Cuneo. Lì, tra fine agosto e inizio settembre, qualcuno ha fatto sparire dalla scuola elementare A. Carena ben ottantasette pannelli, alti un metro mezzo l’uno. Il mutuo acceso dall’amministrazione comunale resta tutto da pagare: e chi ci pensava a fare un’assicurazione contro il furto? Il furto dei furti risale al
2007, quando settemila pannelli della centrale elettrica Enel di Serre, vicino a Salerno, si volatilizzarono. A quel tempo ci si muoveva soprattutto per grossi malloppi. Negli ultimi tempi, invece, la raccolta si è fatta più capillare, i ladri si sono organizzati in piccole squadre d’assalto che puntano siti dotati di un capitale medio, tra i cinquanta e i centocinquanta pezzi. La piùgrande retatadi ecoladri finora registrata in Ita-
dall’articolo di Massimo Pedretti
La consistente crescita del biologico nel settore alimentare non conosce flessioni, nemmeno in un periodo di forte crisi economica come quello attuale. L’ultimo rapporto Bio Bank 2009, che raccoglie i dati di oltre 7 mila operatori del settore in Italia, rileva che le vendite di prodotti biologici nelle aziende agricole sono aumentate del 47% nell’ultimo biennio. La Regione più vocata è la Lombardia, che per la prima volta ha sottratto il primato all’Emilia Romagna seconda davanti alla Toscana. Sulla base della densità degli operatori presenti sul terri-
Prodotti biologici e truffe è necessario un controllo torio è invece l’Umbria la prima regione italiana. Questa situazione di crescita determina tra gli altri aspetti, quale ad esempio il nodo centrale della sostenibilità una duplice ricaduta sui consumatori. L’aspetto positivo è un sostanziale raffreddamento dei prezzi (mediamente del 30% più alti rispetto ad analoghi prodotti non biologici), quello negati-
vo è l’emersione di una serie di fenomeni di malaffare che colpiscono duramente l’immagine di tutto il movimento e che richiedono, evidentemente, una riflessione seria sui criteri di certificazione dei prodotti. [...] È evidente, infatti, che più rigorosi sono i controlli maggiori sono le garanzie per i consumatori. Attualmente in Italia sono 15 gli organismi di certifica-
lia è stata quella dello scorso febbraio: diciannove persone arrestate dalla Squadra Mobile di Matera al termine dell’Operazione Kyoto, lunghi mesi di indagini per una banda che aveva depredato impianti solari e fotovoltaici in tutto il Sud, arrivando a totalizzare un bottino di circa sei milioni di euro. La banda del pannello operava con grande efficienza smontando in una sola notte un centinaio di moduli, che venivano immediatamente spediti via furgone nel Nord Africa. Nei Paesi nel Maghreb la domanda di energia a basso costo sale a dismisura di anno in anno. E il mercato nero fa affari d’oro: un pannello (che in Italia costa 700 euro) viene ceduto a circa 200 euro. Del resto, in Italia, i pannelli rubati sono inservibili. Quando vengono allacciati per la prima volta alla rete elettrica, il gestore assegna loro un codice di riconoscimento che li marchia per sempre. Se si tentasse di riallacciarli, verrebbe subito identificati. Magra consolazione? No, si può fare qualcosa di più. [...]
zione del biologico [...]. Gli accreditamenti ministeriali di questi operatori avvengono sulla base della rispondenza ai criteri di «indipendenza, imparzialità, efficacia, competenza ed affidabilità» dettati dal decreto legge 220/95. [...] E qui c’è il primo problema: operano organismi di controllo più severi di altri ma il consumatore non lo sa. Il vero punto debole di tutto il sistema, tuttavia, sta nel fatto che a pagare gli enti di certificazione sono le stesse aziende produttrici. Il controllato paga il controllore con una quota annuale e con una percentuale delle vendite. [...]
Paradossalmente, quando la Dc era al potere la Chiesa non comandava. De Gasperi e altri leader democristiani agirono, rispetto alle richieste del Vaticano, secondo coscienza e seppero anche dire seccamente No. Oggi la Chiesa comanda (parecchio) e Prodi, pur cattolico fervente, la indispettì per aver osato dire che era «un cattolico adulto», e cioè capace di ragionare con la sua testa. E l’ulteriore paradosso è che oggi il più «aperto» ai voleri del Vaticano sia Berlusconi. Bossi tiene, e sulla immigrazione clandestina non si piega. Invece Berlusconi, che non è certo un cattolico esemplare, è pronto a cedere quasi su tutto (salvo che sulla sua persona). Il testamento biologico approvato tempo fa dal Senato e fortemente voluto dalla Chiesa, è statoapprovato dalla sua maggioranza. Ed è arrivato ieri alla Commissione competentedella Cameraper l’approvazione definitiva. Si prevede che sarà ritoccato. Anche così resterà un testamentocheviola lavolontàdel testatore. Perché questo è l’intento della Santa Sede. La Chiesa, e per essa il suo Pontefice, può sbagliare? Certoche puòsbagliare.Tantovero che agli ultimi Pontefici è venuto addirittura il vezzo di chiedere scusa per errori e anche male azioni di loro predecessori. D’altronde la dottrina della infallibilità papale è recente, è del 1870, e si applica soltanto ai pronunciamenti solenni, ex cathedra, in materia di fede e di morale. Quando papa Ratzingerèandato inAfricaadiscettare di preservativi e di Aids, il suo discettare non era solenne ed era anche sicuramente sbagliato.Nemmeno è vero che in quella occasione il Papa non abbia detto niente di nuovo. Sì, il Vaticano si op-
pone da sempre agli anticoncezionali. Ma un Pontefice non ha mai asserito, che io ricordi, che «la distribuzione dei preservativi » non serva a combattere davvero l’Aids: una tesi (cito dalla importante rivista Lancet ) che «manipola la scienza » . Restiamo al testamento biologico, in merito al quale il Vaticano vuole ad ogni costo impedire ulteriori «omicidi», se non assassinii, alla Eluana. Perché, nell’autorevole dire del cardinale Bagnasco (presidente della Conferenza episcopale italiana, e cioè dei nostri vescovi), non è accettabile «un diritto di libertà tanto inedito quanto raccapricciante: il diritto di morire ». Ma «raccapricciante» è invece per me la tesi del cardinale. Come è ovvio, i miei diritti di libertà sono limitati e delimitati dai diritti di libertà degli altri. Cioè, io sono libero finché non invado e danneggio la libertà altrui. E viceversa. L’unica eccezione, l’unico diritto di libertà assoluto, che spetta soltanto a me perché è soltanto «solitario», è il mio diritto di morire (di morte naturale) come scelgo. Pertanto la novità, l’inedito, è che si vuole persino negare la libertà di morire senza inutili sofferenze e prolungate agonie. Sia chiaro: questa imposizione, questa illibertà, esisterebbe solo da noi. Dal che ricavo che il testamento biologico «alla Vaticana» dovrebbe essere rispedito al mittente. Libera Chiesa nel suo libero Stato. Aggiungi che la partita non è — come ha ben precisato Massimo Salvadori — tra cattolici e laici. È, piuttosto, tra un rinato sanfedismo, un fideismo che acceca la ragione e, dall’altro lato, tutte le persone, laiche o cattoliche che siano, che vogliono decidere da sé sulla propria sorte, o, se si vuole, malasorte.
Immigrati, quella di Fini Camerieri e clienti, il ristorante è trincea Influenza non è una svolta a sinistra ma anche un osservatorio dell’umanità di volgarità dal commento di Giovanna Zincone
Gli immigrati in Italia già votano alle elezioni amministrative e possono ottenere la cittadinanza dopo 4 anni di residenza. Purché siano comunitari, ad esempio quei rumeni che costituiscono, come è noto, la prima nazionalità nel nostro paese. Visto che i figli minori seguono la cittadinanza dei genitori, ne consegue che un bambino rumeno potrà sperare di diventare italiano dopo 4, mentre il figlio di filippini o canadesi dovrà aspettare 10 anni, il termine previsto attualmente per i non comunitari. Nella discussione su una possibile riforma della cittadinanza alla Commissione Affari Costituzionali della Camera pare che la maggioranza voglia tener duro sui 10 anni. C’è però anche una proposta trasversale, condivisa da una parte di maggioranza e opposizione: prevede la conoscenza dell’italiano, ma abbassa gli anni di attesa a 5. Non si tratta di un coniglio uscito dal cappello a cilindro di Fini: era il tempo previsto per tutti gli stranieri dalla legge del 1912, nell’Italia liberale. È il tempo che si ritrova più di frequente nelle legislazioni di altri paesi europei [...]. Il Portogallo, che condivideva con l'Italia i 10 anni, il termine più alto in Europa, lo ha abbassato a 6. Ma i
bambini nati nel paese di immigrazione normalmente hanno l’opportunità di diventare cittadini prima e più facilmente dei genitori. Il principio dello ius soli, della facilitazione a chi nasce sul territorio, è accettato ovunque, con modalità diverse. I paesi di immigrazione da popolamento, come Usa, Australia, Argentina o Canada avevano interesse, specie in passato, a rendere stabile la presenza di immigrati e quindi cercavano di trasformarli subito in cittadini, a partire dai bambini nati lì, adottando soluzioni radicali, come l’attribuzione automatica e immediata della cittadinanzaainuovinati. Mapoisiè capito che bisognava evitare una cittadinanza casuale [...] e si sono introdotti requisiti supplementari di residenza. Negli stati europei si richiede un certo tempo di residenza dei bambini e/o dei genitori, e nessuno in Italia vuole trasformare in cittadini bambini nati qui per caso, o scodellati da genitori furbescamente interessati ad avere pargoli targati Unione Europea. Ma un tempo irragionevolmente lungo blocca i percorsi di integrazione e crea alienazione politica. Le proposte dei «finiani» non caratterizzerebbero insomma il Pdl come un partito di sinistra, ma come un normale partito di centro europeo. [...]
dal reportage di Elvira Pollina
dal corsivo di Massimo Gramellini
Una guerra non dichiarata si consuma ogni giorno nei ristoranti e nei locali. Quella tra camerieri e clienti. Tra loro, una barriera invisibile [...]. Steve Dublanica questo muro lo conosce bene. Per sette anni ha servito ai tavoli di vari ristorantidi Manhattan: all’inizio è un semplice inserviente, ma piatto dopo piatto, bottiglia dopo bottiglia, diventa direttore di sala di uno dei più conosciuti locali italiani della Grande Mela. Steve ha iniziato per caso, a trent’anni, in un momento di difficoltà economica [...]. Con il tempo scopre che oggi da un cameriere ci si aspetta sia "allergologo, sommelier, censore dell’abuso di cellulari, fotomodello, confessore, intrattenitore, barman, medico d’urgenza, buttafuori, centralinista, barzellettiere, terapeuta, poliglotta,valvola di sfogo, sensitivo, maestro di bon ton e chef dilettante. Sebbene nell’80% dei casi ai tavoli si siedano persone normali, c’è un buon 20% di "disadattati sociali tendenti allo psicopatico", dall’insulto facile, i modi tutt’altro che cortesi e pocopropensi a lasciare una mancia decente. Per anni Dublanica ha raccontato le sue disavventure in guanti bianchi su un blog, Waiterant.net. [...] Poi, contattato
Devo confessarvi un disagio che mi auguro sia anche vostro: ho contratto il virus dell’influenza V. La malattia si manifesta con attacchi di nausea e scatti di insofferenza ogni volta che mi imbatto nei due bacilli V: violenza e volgarità. La lettura dei quotidiani, con quella sequela di insulti e allusioni senza ironia, abbatte già di primo mattino le difese immunitarie. E la situazione peggiora nel corso della giornata, quando vedo i corpi delle donne esibiti in tv senza rispetto, quando sento le persone urlare e aggredirsi a vicenda per il puro gusto di coccolare il loro ego confuso, quando mi rendo conto che i valori - ebbene sì - borghesi che mi furono inculcati da piccolo [...] non hanno più corso in una società che esalta come sinceri i comportamenti esibiti, tracotanti e settari. Ad aggravare i sintomi del male c’è la sensazione che quello fuori posto sia io, incapace di schierarmi o di qua o di là, perché di qua c’è gente di cui mi vergogno e di là gente di cui non mi fido. Mi sembra che questa vergogna e questa sfiducia siano monopolio di una minoranza, accerchiata da due eserciti di fanatici assertivi che anziché i propri talenti esibiscono le miserie altrui, rinfacciandosele a vicenda. [...]
Un cameriere prende la mancia da un cliente in un ristorante
da un editore, è uscito allo scoperto e ha scritto un libro, La Resa del Conto [...] in cui spiega come destreggiarsi tra chef al limite di una crisi di nervi [...]. «Spesso mentire è l’unica soluzione: un buon cameriere deve essere anche un buon attore» spiega Dublanica, che fa un breve elenco delle (false) scuse e delle bugie raccontate ai clienti un po’ troppo schizzinosi. [...] Quando la misura è colma, allora si passa alla vendetta. C’è sono quella scontata e banale, come sputare nel piatto prima di servirlo al tavolo con un sorriso smagliante e augurando buon appetito. E ci sono quelle più sottili e divertenti. La signora sulla quarantina che continua a rimandare indietro il suo decaffeinato perché non abba-
stanza caldo viene messa a tacere con un ustione sulla lingua provocata da un doppio espresso bollente servito in una tazza riscaldata nel forno a 400 gradi, opportunamente poggiata su un piattino freddo. [...] Ma un ristorantenon èsoltanto unatrincea. E’ anche uno straordinario osservatorio sulla vita delle persone. Nella stessa sera possono entrare nel locale un broker di Wall Street accompagnato da una prostituta, due fidanzati chesi chiudono un’ora nel bagno delle donne per fare sesso, una coppia di coniugi che tra una portata e l’altra discute sull’opportunità di avere un figlio. [...] Sono questi brandelli di umanità, secondo Dublanica, la parte migliore del suo lavoro. Mance a parte, s’intende.
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Giovedì 17 settembre 2009
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Giovedì 17 settembre 2009
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Giovedì 17 settembre 2009 Silvio Berlusconi nel salotto di Bruno Vespa A destra L’abbraccio tra Rutelli e Casini a Chianciano
Lo scontro politico Flop di “Porta a Porta”, solo il 13% per la puntata sulla consegna delle case
Mediaset batte Berlusconi
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IL NODO ALLEANZE
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Casini offeso «Nessun accordo con questo Pdl»
La fiction di Garko fa calare l’ascolto del salotto di Vespa con il premier. Il Pd esulta: «Punito dagli italiani» di LUCA MASOTTO
Pardi «Monologo di menzogne di regime»
ta accostamenti tra le percentuali di gradimento del premier e i dati d'ascolto. «Non è con una fiction che si misurano» ha ribattuto Ignazio la Russa che poi ha ammesso: «Saltellavo tra il Milan e Porta a Porta, tanto sempre Berlusconi era... ». Ma il Pd incalza con Massimo D'Alema che non considera un insuccesso il flop di "Porta a Porta": «È già tanto che l 13% degli italiani abbia scelto di vedere un bollettino di regime». E per Pier Luigi Bersani "il flop dell'arroganza" insegna che "é necessaria una seria normativa antitrust». «Le ragioni del flop di Porta a Porta sono due. La prima è che Berlusconi è diventato molto noioso, i suoi monologhi lunghi e monotematici annoiano i telespettatori che corrono a cambiare canale. La seconda ragione è che gli italiani si sono stancati di sentire Berlusconi insultare tutti e tutto. In televisione gli insulti sono cafoni. E non lo ascoltano più», dichiara il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. E Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialisti parla di «clamoroso autogol di Berlusconi» con il Porta a Porta di ieri sera, è una conferma lampante dello stato comatoso in cui si trova l’informazione del servizio pubblico». «A mettere in pericolo la democrazia però, continua il leader socialista – non è solo il comportamento di Berlusconi, ma anche una Rai che continua a ignorare la voce di quattro milioni di italiani, quanti sono quelli che alle ultime elezioni hanno votato per i partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento alle Camere. Per questo – conclude Nencini – chiediamo a Bruno Vespa il posto lasciato vuoto da Franceschini e di dedicare la prossima puntata di Porta a Porta a chi, da troppo tempo, non ha più voce».
IL CASO Di Pietro a caccia di una poltrona ROMA - L'Idv protesta in Aula al Senato nella prima seduta alla riapertura dopo la sosta estiva, occupa con Stefano Pedica e Giuliana Carlino, i banchi della presidenza riservati ai segretari d’aula tornando a chiedere per l'ennesima volta da inizio legislatura di essere rappresentato nel Consiglio di presidenza. Una protesta annunciata già l’altro ieri dal leader IDV Antonio Di Pietro e che resta “sospesa” dopo le garanzie che nella prossima Conferenza dei capigruppo del 22 settembre la questione sarà risolta. Il capogruppo Felice Belisario spiega che «l'occupazione di due posti riservati ai segretari non andava considerata come un ricatto o una pressione»
STATO-REGIONI Fas, scuola e sanità Errani oggi dal premier ROMA - Fondi Fas, scuola, sanità. Sono alcuni dei temi al centro dell’incontro, oggi alle 12.30 a Palazzo Chigi, dei presidenti di Regioni, guidati da Vasco Errani, ed il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L’incontro sarà preceduto da una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni, con all’ordine del giorno proprio le «questioni di merito aperte con il Governo». L’ultimo incontro a Palazzo Chigi è dello scorso 5 agosto, che però non registrò alcun passo avanti nel rapporti, già tesi, tra il governo e le regioni. In particolare, tra Esecutivo e Regioni si erano registrate divergenze proprio sui fondi Fas per le aree sottoutilizzate e per il Sud, sui tagli alla scuola. Punti sui quali non era stata raggiunta alcuna intesa.
L’Avvocatura dello Stato difende la legge che sospende i processi
di MARINA MARESCA
Il pasticcio del Lodo Alfano
ROMA- Pier Ferdinando Casini conferma che l'Udc non farà nessun accordo elettorale con il Pdl. «Non c'é alcuno spiraglio per discutere a livello nazionale di un'alleanza organica», ha dichiarato il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che l'altra sera aveva telefonato a Porta a porta offeso dalle affermazioni di Silvio Berlusconi sul suo partito «alla ricerca di poltrone». Ieri, intervista dal direttore di Libero Maurizio Belpietro su Canale 5, ha detto di essere «trasecolato» dopo aver ascoltato le «inaccettabili» parole del premier sull'Udc, che deciderebbe le proprie alleanze in base alle clientele. «Non dobbiamo niente né al Pdl né al Pd», ha affermato Casini. «Poi», ha sottolineato, «cisono tanti amministratori bravi del Pdl e tanti del Pd. Ma la base delle alleanze è il rispetto reciproco: non possiamo accettare come base gli insulti». Se la base della trattativa con il Pdl «è dire che noi cerchiamo poltrone, allora una trattativa non è mai esistita. E comunque una trattativa a livello nazionale non siamo disposti a farla». «Le decisioni saranno prese a livello locale, dai dirigenti locali», ha precisato Casini, «soprattutto dopo le affermazioni del presidente del consiglio, dove si vuol fare un'alleanza con l'Udc, ci dovranno essere impegni per iscrit-
La memoria: «Se bocciato premier a rischio dimissioni» di Silvia Barocci ROMA–In caso di bocciatura del Lodo Alfano i «danni» per il premier Silvio Berlusconi sarebbero gravi. Anzi, «irreparabili». La ripresa dei processi a suo carico, in una situazione attuale di «inefficienze e anomalie» con «spettacolarizzazione delle notizie» da un lato e lentezza dei processi dall’altro, potrebbe esporre il premier fino al punto da indurlo alle «dimissioni». Nella memoria difensiva che l’Avvocatura generale dello Stato, a nome della Presidenza del Consiglio, ha depositato in cancelleria della Corte Costituzionale in vista dell’udienza del 6 ottobre prossimo, le 21 pagine sono solo in parte dedicate alla dottrina e al diritto. Il dato «politico» la fa da padrone. Addirittura più che nelle memorie che gli avvocati Niccolò Ghedini e Pietro Longo hanno presentato a nome di Berlusconi in qualità di imputato neitreprocessi orasospesipereffetto del «lodo» (irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi Mediaset, corruzione dell’avvocato Mills e istigazione alla corruzione di alcuni senatori eletti all’estero durante la scorsa legislatura). Certo, le dimissioni sono «un pericolo estremo» –scrive l'avvocato dello Stato Glauco Nori nel documento depositato due giorni fa alla Consul-
ta –ma seanche nonsi arrivaa tanto «si può creare una forte corrente di opinione contraria, che rende quantomeno precarie le condizioni personali di serenità che secondo la Costituzione debbono essere assicurate all’interessato ed in mancanza delle quali resta pregiudicato l’interesse generale sottostante». Il «lodo Alfano» è invece una legge «non solo legittima ma addirittura dovuta» , perchè in grado di coordinare due interessi: quello «personale dell’imputato a difendersi in giudizio»; e «quello generale, oltre che personale, all’ esercizio efficiente delle funzioni pubbliche» svolte dal premier. Se invece la legge venisse bocciata dai giudici della Consulta, c'è il pericolo che si ripeta quanto accadde a Giovanni Leone quando lasciò anzitempo il Quirinale perchè travolto dalle polemiche sullo scandalo Lockheed: «talvolta la sola minaccia di un procedimento penale può costringere alle dimissioni prima che intervenga una sentenza ed anche quando i sospetti diffusi presso la pubblica opinione si sono dimostratiinfondati».E ancora:la«eccessiva esposizione» del processo sui media unita alla lentezza della giustizia italianarappresentano unulteriore danno all’immagine pubblica del premier. «Sono rari – sottolinea Nori – i processi penali che si concludo-
no dentro il tempo di una legislatura (ancor di più, di un mandato di un Presidente del Consiglio); di conseguenza quest’ultimo si trova esposto al rischio di subire per tutta la durata della carica i danni conseguenti». L'invito alla Consulta è di tener conto, nel giudicare il lodo, non solo di «ipotesi astratte» ma anche della reale situazione attuale. Fatta di «inefficienze e anomalie». Tra cui la lunghezza dei processi, la fuga di notizie coperte da segreto, i «rapporti tra uffici giudiziari e media» e anche «lo stile giornalistico (senza mettere in dubbio la loro liceità) con il quale processi di un certo genere vengono trattati». In altre parole, i «danni irreparabili» prodotti dalla ripresa dei processi avverrebbero “senza che ci siano intenti persecutori e senza alcuna responsabilità dei magistrati» ma «per la sola disfunzione del sistema per un certo modo in cui oggi operano i media». E dunque «una soluzione andava trovata», e quella adottata con il «lodo Alfano» «era la sola in grado di tutelare adeguatamente» l’interesse personale dell’imputato e quello generale all’esercizio efficiente delle funzioni pubbliche. «La soluzione – conclude l’avvocato dello Stato – è quella secondo la quale si producono i danni a somma minore».
«Con Rutelli condivisione non accordi politici»
L’opposizione vuole sapere i motivi dello slittamento di “Ballarò” per far posto a Vespa
Mediatori al lavoro per ricucire lo strappo tra Berlusconi e Fini, che intanto incontra Rutelli
La commissione di vigilanza Rai “processa” Masi
Nessun cenno di disgelo tra i fondatori del Pdl
di ELVIO SARROCCO ROMA - La commissione parlamentare di vigilanza mercoledi' prossimo "processera'" il direttore generale della Rai, Mauro Masi, sulla trasmissione Porta a Porta con Berlusconi che ha provocato unmare dipolemiche.L'audizione di Masi è stata decisa su proposta degli esponenti dell'opposizione (del Pd) ma si è detta d'accordo anche la maggioranza. A patto pero', ha precisato, che l'audizione non si trasformi in un processo. Niente aggressioni in stile Di Pietro, ha afferma-
Zavoli «Acquisire elementi per una serena valutazione»
to il vice presidente della commissione Giorgio Lainati. Infuria intanto la polemica provocata dalle accuse rivolte da Berlusconi ai giornalisti soprattutto della Rai. In una nota il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha respinto le accuse che a suo parere costituiscono una "delegittimazione sistematica ed un insulto" per tutti i dipendenti dell'ente radiotelevisivo di Stato. Il diritto di critica al nostro operato e' legittimo, ha affermato Garimberti, ma "no alla delegittimazione". Perche', ha spiegato, gliuomini pubblicie digoverno non possono pensare che la Rai debba astenersi dal riportare critiche alla loro parte. In questo modo "scambiano il servizio pubblico con le televisioni di Stato che operano in regimi non democratici". Garimberti ha espresso la sua solida-
rieta' a RaiTre, a Ballaro', a Report, ad AnnoZero e "a tutti i lavoratori del servizio pubblico attaccati nella trasmissione di Vespa". Per oggi e' fissata una riunione del consiglio di amministrazione. La commissione di vigilanza sulla Rai, nella riunione dell'ufficio di presidenza di ieri, ha deciso di fare chiarezza sui motivi che hanno indotto i vertici della Rai a rinviare la trasmissione "Ballaro'" di martedi' per fare posto a Porta a Porta . La vigilanza, ha affermato il presidente Sergio Zavoli, deve acquisire gli elementi per una serena e completa valutazione dei criteri adottati nel prendere questa decisione. L'ufficio di presidenza ha anche confermato l'audizione dei direttori di testata e dei conduttori di rubriche d'informazione decisa nella seduta di fine luglio.
La polemica divampa anche all'interno del consiglio di amministrazione della Rai. La direzione generale, chiede il consigliere di opposizione Nino Rizzo Nervo, deve spiegare come mai e' stata presentata come una manifestazione riguardante un evento eccezionale (la consegna delle case ai terremotati) quella che si e' rivelata una manifestazione di propaganda politica. Chi ha preso questa decisione?, chiede Rizzo Nervo che vuole sapere anche chi ora si assumerà la responsabilita' dei mancati ricavi (poco meno di 500 mila euro) . Il vicedirettore generale della Rai, Antonio Marano, ha pero' gia' smentito quest'ultima affermazione. “Tutti pazzi per la tele” sarà recuperata in palinsesto e verrà così recuperata tutta l'offerta pubblicitaria.
ROMA - Nessun incontro è stato ancora fissato tra Berlusconi e Fini e la tensione nel Pdl rimane alta. Il presidente del Consiglio ha ammesso l'altra sera a Porta a porta che sono in campo due concezioni diverse del partito e i mediatori sono al lavoro per cercare una ricomposizione. Il presidente della Camera «è un professionista della politica», e a suo parere «i partiti devono avere funzioni più allargate». Forza Italia, invece, è nata come «movimento» pronto a organizzarsi per affrontare le elezioni. Così Berlusconi ha riassunto le sto-
Berlusconi ha ammesso «concezioni diverse nel partito» Sergio Zavoli
riche differenze tra gli ex di An legati a Fini e il Popolo della libertà da lui creato. Il premier si è però dichiarato pronto ad allargare il dibattito sul partito, dopo la lettera dei parlamentari ex di An che hanno chiesto democrazia nel Pdl e un patto di consultazione permanente tra i due cofondatori. In questa direzione sembra infatti l'annuncio di due appuntamenti, la riunione oggi pomeriggio del coordinamento nazionale del partito nella sede di via dell'Umiltà con all'ordine del giorno l'organizzazione interna, e un seminario convocato per il 29 settembre su “Il Pdl, la forma partito e la democrazia degli elettori”. A entrambe le iniziative prenderanno parte i coordinatori del partito, onorevoli Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini.
«Berlusconi ha perfettamente ragione quando parla di due visioni diverse di partito. È opportuno discutere insieme a fondo per dar vita ad un Pdl che non sia vecchio ma radicato nel territorio e con organi che garantiscano appieno la democrazia interna», afferma Italo Bocchino, promotore della lettera a Berlusconi sottoscritta dai parlamentari ex di An. Il vice presidente dei deputati del Pdl, replicando alle tante ricostruzioni della concitata genesi della lettera ha assicurato che non è mai esistita una bozza diversa da quella inviata a Berlusconi, «al quale - precisa - ci siamo rivolti con garbo e ribadendo il nostro forte legame con lui. Chi dice cose diverse afferma il falso». Ma al di là dei toni dell'iniziativa dei parlamentari a sostegno di Fi-
to e affermazioni chiare che esprimano rispetto e contraddicano le affermazioni di Berlusconi». Il leader centrista rivendica che la decisione di correre da soli alle politiche è andata nella direzione opposta a quella indicata da Berlusconi perché bastava dire sì all'ingresso nel Pdl «e qualcuno di noi adesso sarebbe seduto su una poltrona da ministro, anche io». «Alleanze guidate dalla Lega per noi sono impossibili», ha ancora chiarito il presidente dell'Udc, che è separata dal Carroccio da una «concezione diversa della politica», per cui «un grande paese va guidato e non ci si può limitare a sollecitarne istinti, odi». Il progetto del suo partito rimane quello del grande centro, l'Udc non ha fretta e «non aspetta uomini della Provvidenza». Quanto a Francesco Rutelli «non c'é nessuna intesa», ha sottolineato l'ex presidente della Camera, «c'é solo grande rispetto e condivisione profonda su tanti temi, a partire da quelli della bioetica». Infine Casini ha anche escluso che ci sia «alcun presupposto» perché il presidente della Camera Gianfranco Fini, come qualcuno ha ipotizzato, si allei con l'Udc di chiave centrista. «Il presidente Fini è uno dei fondatori del Pdl e quindi sarebbe impossibile», ha spiegato, «un'alleanza con l'Udc, sarebbe una mancanza di rispetto da parte nostra nei suoi confronti» una richiesta in tal senso».
ni, l'irritazione del premier è filtrata da Palazzo Chigi. «Come metodo, sarebbe meglio parlarsi a voce che comunicare per lettera...», ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, osservando che «alcuni temi contenuti in quella lettera erano già stati affrontati e discussi con i capigruppo». Il ministro Giorgia Meloni, pur invitando a evitare «divisioni, conte interne, ad allontanare gli animi e i punti di vista», ricorda che all'origine dell'attuale rottura Fini-Berlusconi c'è l'attacco di Vittorio Feltri sul Giornale. Il presidente della Camera, che si sarebbe rifiutato fino ad ora anche a un colloquio riservato con Berlusconi, ha invece parlato per oltre un'ora e mezzo con il senatore del Pd Francesco Rutelli.
Gianfranco Fini
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ROMA - Una porta in faccia agli ascolti. Mediaset batte la diretta con Berlusconi e a parlare sono i numeri dell'Auditel. Il tanto discusso speciale in prima serata di "Porta a Porta" sulla consegna delle case ai terremotati con il presidente del Consiglio ospite unico, ha raccolto il 13,47% degli ascolti, almeno 5 punti in meno rispetto alla media che riesce a raccogliere nel primetime il programma del conduttoregiornalista. "Colpa" della fiction di Canale 5 "L'Onore e il rispetto" con Gabriel Garko, andata in onda in contemporanea e che ha raggiunto il 22,61% di ascolti. Il risultato, arrivato dopo due giorni di duello politico aspro per lo slittamento del programma di Raitre Ballarò voluto dalla dirigenza rai per ottimizzare le risorse dell'azienda e mandare in onda "Porta a Porta" da "solo" (e il conseguente annullamento da parte dei Mediaset della puntata di Matrix), viene letto dall'opposizione come un formidabile flop. Questa la linea comune del centrosinistra: il premier è stato punito dagli italiani, non è Garko che ha superato Vespa ma il Berlusconi proprietario delle tre reti Mediaset che ha battuto il Berlusconi politico del servizio pubblico. Per Beppe Giulietti deputato e portavoce di Articolo 21, la sconfitta dello show nel salotto di Vespa è talmente fragorosa che l'unica conseguenza sono le dimissioni dei responsabili della Rai: «L'autorità garante non può fare finta di nulla». Piu caustica Rosy Bindi (Pd) per la quale Berlusconi è stato vittima del suo stesso conflitto d'interesse: «Quel 13% non è altro che il gradi-
mento degli italiani nei confronti del premier, non è bastato militarizzare Ballarò e chiedere a Matrix di farsi più in là». E parla di doppia umiliazione: per viale Mazzini «che non ha salvaguardato l'autonomia i servizio pubblico» e di Berlusconi «che ha usato uno spazio privilegiato per fare propaganda di regime». Se il leader dei Democratici, Dario Franceschini, si tiene lontano dallo scontro sull'auditel e lancia la proposta di uno speciale sui precari della scuola, per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro la sconfitta negli ascolti lo sollecita a non pagare più il canone. «Gli utenti ci hanno dato ascolto boicottando la puntata, è ora che Vespa si trasferisca a Mediaset" ha poi aggiunto il presidente dei senatori dell'IdV, Felice Belisario. Mentre Francesco ''Pancho” Pardi, membro Idv della commissione di Vigilanza, premettendo di aver visto la trasmissione ha aggiunto: «ho assistito a una delle pagine più brutte nella storia dell’informazione e della democrazia: un monologo di menzogne degno del peggior regime mediatico. Le case costruite con i soldi della Croce Rossa e l'impegno della Provincia di Trento spacciate per regalo di Berlusconi. Ci vorrebbe l’impeachment per chi mente, ma soprattutto per chi ha ridotto il servizio pubblico radiotelevisivo a portavoce del Governo e a cassa di risonanza delle ridicole vanterie di Berlusconi». Il centrodestra incassa il colpo, garantisce sulla tenuta del governo ("Il paese è con noi, gli ascolti scendono ma crescono i consensi") e affida la responsabilità dello share in ribasso alle serate calcistiche di Coppa trasmesse in pay-tv e rifiu-
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Ambiente & mafie
IL CASO
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Quando Scaramella fu chiamato a cercare le navi
In un primo momento si pensava a un mercantile fatto affondare
Sono rocce le 7 macchie Una fonte qualificata dell’Icram assicura che non si tratta di un relitto di una nave Il relitto rinvenuto a Cetraro. Nella foto grande la Trisaia di Rotondella. Nella pagina accanto Scaramella e Viceconte
Due anni fa il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata mentre era già in corso l'inchiesta della procura di Paola per accertare l'eventuale presenza di relitti di navi affondate al largo della costa tirrenica - commissionò uno studio all'Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr. Obiettivo: redigere una "Cartografia morfobatimetrica al largo della costa lucana". Al contempo era possibile acquisire informazioni su ciò che era presen-
te in quel tratto di mare e in quello immediatamente confinante. Le campagne oceanografiche - si chiamano così anche per i mari chiusi - furono quattro e sfruttarono le capacità delle navi "Urania" e Thetis" e la research vessel (un natante attrezzato per la ricerca) “Napoli”. Lo scandaglio allungò il suo braccio indagatore fino a seicento metri di profondità. I risultati della ricerca furono molteplici, di carattere eminente-
ALCUNI PASSAGGI DELL’INTERROGATORIO DI FONTI
«Anche all’Enea di Rotondella scorie prodotte illegalmente» OLTRE allo “smaltimento di rifiuti tossici”, la ‘ndrangheta era anche nell’affare delle Armi. Di questo Francesco Fonti (F) parla nei suoi interrogatori al pm Felicia Genovese (G) della Procura di Potenza, tirando in ballo personaggi dei servizi segreti italiani. G: «Questo traffico di Armi, ci faccia capire il meccanismo economico di interesse di questo movimento». F: «Allora... alcune ditte italiane, tipo Valsella, tipo Otomalara»... G: «Per esempio i personaggi dei servizi segreti che riguardano questa vicenda che ci interessa ....». F: «Io posso parlare del generale Luganesi...». G: «Come?». F: «Ninetto Luganesi». G: «E questi...» F: «Del .. dirigente Malpiga... del generale Luca...». G: «Di questo me ne avete già parlato, Raiola...». F: «Raiola Pescantini». G: «E questi erano...» F: «Che a loro volta avevano i loro uomini che mandavano». G: «Ho capito, e questi erano in contatto con il governo Italiano?». F: «Si». G: «Questi fatti...». F: «E non solo con il governo italiano». G: «Eh, Questi fatti sono
accaduti fino a che epoca? Sempre fino al ‘95-‘96?». F: «Mah, che li conosco io si. Però mi risulta che sono continuati anche oltre». G: «Quindi anche ai giorni nostri, come si suol dire, o quasi ai giorni nostri?». F: «Quasi ai giorni nostri». Poi c’è anche il capitolo politica. Erano gli anni del Governo Craxi. E i clan avevano i loro referenti F: «Allora, la criminalità organizzata è stata messa in mezzo sempre tramite la politica, e parliamo del Partito socialista di allora. C’era un nipote di Natale lamonte che era assessore comunale nel Comune di Meda, in Milano, e Segretario di partito nella sede di Meda, partito di Psi». G: «Partito socialista, sì, questo ce l’aveva detto». F: «Di conseguenza lui avendo questa segreteria era in contatto anche con i coordinatori e con personaggi governativi dello stesso partito». G: «Tutti questi dati lei già me li ha detti. La domanda era un’altra: quale l’aspetto…». F: «La ‘ndrangheta». G: «Ecco, bravo». F: «La ‘ndrangheta entra come le ho detto, c’è questo personaggio di Meda, che è nipote di Natale Iamonte, Natale Iamonte è uno dei più
grossi personaggi della criminalità, in contatto con tutte le altre più grosse famiglie e viene fuori questo, che dall’Italia, si parte dall’Italia, poi subentrano anche altre nazioni straniere, confinanti e non confinanti, dall’Italia c’è bisogno di disperdere, smaltire fuori dal territorio delle sostanze radioattive». G: «E perche?». F: «Perchè in Italia non potevano più starci». G: «Ma erano state prodotte legittimamente o illegittimamente?». F: «Erano state prodotte illegittimamente». G: «Quindi anche all’Enea di Rotondella». F: «Anche all’Enea di Rotondella, illegittimamente.... dovevano essere inertizzati, cioè dovevano andare...». G: «Smaltiti». F: «E non c’erano queste discariche. Allora si sono inventate delle discariche che non esistevano, sempre illegalmente». G: «Qual era il vantaggio economico? La ‘ndrangheta non si muove senza vantaggio economico». F: «Il vantaggio economico era enorme». G:«Chi li cacciava questi soldi?» F: «Chi li cacciava? Li cacciavano i centri.»
mente scientifico, ma qui conta soprattutto questo: la scoperta di 7 punti sospetti. Dalle carte disegnate grazie agli strumenti l'occhio allenato degli esperti riconobbe sette macchie da segnalare. Nulla di più - o quasi - si poteva capire dal disegno e dalla posizione di quelle forme: potevano essere navi affondate, certo, ma anche rocce. Come, infatti, è stato confermato. Unica certezza, la profondità: la prima macchia a 81 metri e poi via
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via a 113 metri, 512 metri, 448 metri, 526 metri, 484 metri, 62 metri. A quel punto, la Regione ha considerato esaurito il proprio compito. Ha preso tutte le informazioni e le ha inviate a chi di competenza. Fra gli altri enti, anche alla guardia costiera di Maratea e all'Icram. E proprio da una fonte qualificata dell'Icram è arrivata la conferma: quelle sette macchie sono delle rocce. al.g. a.giammaria@luedi.it
DAL PARLAMENTO
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Realacci: «Sulla barca dei veleni debole la risposta del Governo» ROMA - «Il governo segue con attenzione e preoccupazione la vicenda del ritrovamento della nave Rigel, e se verranno confermati i sospetti» ci sarà «una lotta ancora più serrata alle Ecomafie». In questo modo il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha risposto, nel corso del question time alla Camera, a un’interrogazione sulla bonifica dei siti marini calabresi e in particolare sul ritrovamento della così detta nave dei veleni a largo delle coste di Cetraro, in provincia di Cosenza. La situazione, dice Vito, viene seguita e «approfondita dalla magistratura e dal governo per quanto gli compete» che ricorda «la tolleranza zero verso i reati contro l’ambiente», e il sostegno ai Carabinieri del Noe. In questo senso, osserva il ministro, «il governo e il ministero non potranno che essere al fianco della magistratura». Proprio ieri (martedì per chi legge n.d.r.)nel corso di una riunione «la task force del ministero dell'Ambiente ha definito due linee di azione»: nuovi accertamenti sulla terra ferma con il supporto dei Carabinieri del Noe e poi in mare i rilevamenti con la nave Astrea e il supporto della Capitaneria di porto. A proposito del traffico illecito di rifiuti, chiude Vito, il ministero dell'Ambiente intende portare presto in Parlamento un provvedimento sulla tracciabilità dei rifiuti. Ma «la risposta del Governo non è all'altezza della gravità della situazione. È un problema che non riguarda solo il ministero dell'Ambiente, ma anche quello degli Interni, della Giustizia, degli Esteri. È una situazione che compromette la salute dei cittadini, l'ambiente, l'onore stesso del nostro paese». Lo ha detto Ermete Realacci, deputato Pd, nella replica al question time sulle navi dei veleni, a seguito del ritro-
vamento del relitto, probabilemnte appartenente alla nave Cunsky, al largo delle coste calabresi. «I fatti accaduti in questi anni, le indagini condotte, le evidenze di contaminazione di interi territori, il coinvolgimento di esponenti di spicco di organizzazioni criminali di stampo mafioso, faccendieri e soggetti legati anche ai servizi segreti deviati, le morti sospette di persone che indagavano sulla vicenda penso al capitano di corvetta della Capitaneria di porto di Reggio Calabria, Natale de Grazia, e i giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - ha detto Realacci - ci dicono che è una situazione enorme su cui fino ad oggi nessuna indagine è riuscita a fare chiarezza. Torniamo a chiedere l'urgenza di un impegno di coordinamento di tutte le forze e che venga fornito alle procure che oggi indagano la disponibilità di risorse tecnologiche e finanziarie per effettuare le indagini indispensabili per fare luce una volta per tutte sulla vicenda. Il tempo di agire è ora. Omissioni, ritardi, affossamenti non possono più essere tollerati. E la prossima settimana «sentiremo a Roma il magistrato della procura di Cosenza che si sta occupando del caso, poi forse sarebbe utile sentire anche il collaboratore di giustizia Francesco Fonti». Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti nel ciclo dei rifiuti, Gaetano Pecorella, sul ritrovamento della cosiddetta “nave dei veleni” a largo delle coste di Cetraro, in provincia di Cosenza. «Dobbiamo anche accertare - ha concluso Pecorella - se ci sono collegamenti tra queste navi affondate e la morte della giornalista Ilaria Alpi e di un ufficiale che si stava occupando di queste vicende».
LA RICHIESTA DI DIGILIO E VICECONTE «Sì al Parco marino a Maratea» POTENZA - «Subito l’istituzione di un parco marino». A chiederlo i parlamentari lucani del Pdl Egidio Digilio e Guido Viceconte che, in una dichiarazione congiunta, hanno detto che la vicenda del ritrovamento, nel mare Tirreno, di una nave carica di rifiuti tossici, «ripropone l'esigenza di accelerare l'approvazione della proposta presentata da associazioni ambientaliste di istituire nell'area costiera di Maratea il Parco Marino». Secondo Digilio e Viceconte in questo modo si rafforzerebbero «le azioni di vigilanza». Il Parco Marino di Maratea assolverebbe «a compiti importanti di tutela ambientale e di promozione del turismo per un vasto comprensorio lucano e calabrese». Intanto i rappresentanti del ministero dell'Ambiente saranno oggi a Paola per incontrare il procuratore Bruno Giordano, impegnato nell'inchiesta sull'affondamento, al largo della costa tirrenica calabrese, di navi cariche di rifiuti tossici. «Domani (oggi per chi legge n.d.r.) incontrerò dei rappresentanti amministrativi del ministero dell'Ambiente - ha spiega il magistrato - e faremo il punto sul da farsi. Programmeremo dei sondaggi nella vallata del fiume Oliva, in attesa della nave Astrea, che farà invece una serie di prelievi sul relitto della nave». Intanto la Procura avverte anche la pressione dei media internazionali. «Mi ha chiamato anche la Cnn. Sono contento - spiega Giordano - che ci sia stata questa fiammata internazionale sul caso».
NEL ricostruire il complesso contesto che inquadra l’affare dei rifiuti tossici seppelliti tra Calabria e Basilicata ci siamo lanciati in un ragionamento ardito ma possibile. L’uomo chiave di questa storia è il pentito Francesco Fonti. Riconosciuto attendibile dal sostituto procuratore della Dda lucana, Felicia Genovese. Collaboratore gestito in modo trasparente. Nei suoi confronti il magistrato sollecita un intervento chirurgico molto delicato in ospedale. Sollecita attenzione e interesse dai suoi superiori. Viene coinvolto in dei sopralluoghi. La collaborazione sembra sfociare versopunti decisivisempresuffragati da riscontri di varia natura. Poi “Toghe lucane” oscurò Licia Genovese che venne trasferita ad altra sede. Il voluminoso fascicolo è passato ad altro magistrato che solo per leggere le carte ha inevitabilmente impiegato molto tempo. Attorno a “Toghe lucane”si è verificato un virulento conflitto tra pezzi dello Stato. Le pedine locali che si mossero su quello scacchiere potrebbero essere estranei a menti raffinate e doppiogiochiste. Decisi-
REGGIO Calabria - C’è un nome noto, tra quelli che affiorano nei fascicolo sulle «navi a perdere». O meglio un nome che sarebbe balzato agli onori della cronaca alcuni anni dopo. E’ il nome di un giovanissimo consulente della magistratura reggina. Mario Scaramella, consulente della commissione Mitrokhin, condannato a febbraio del 2008 a quattro anni di reclusione, accusato dalla procura di Roma di traffico di armi e di calunnia aggravata. Un personaggio che grazie ai suoi collegamenti internazionali, nei primi anni ‘90 decise di cimentarsi nel campo delle consulenze peritali. Trovò subito incarichi presso la procura di Verona e di Reggio Calabria. Scrisse il “Sole 24 ore” all’epoca della condanna: «Ad affidargli la consulenza a Reggio fu il sostituto Francesco Neri, ex braccio destro di Agostino Cordova a Palmi, che all’epoca conduceva un’indagine su navi sospettate di essere state affondate per smaltire scorie radioattive. Emerse una perizia allarmistica in cui vennero indicati decine di affondamenti sospetti nel Mediterraneo». Scaramella analizzando le richieste di risarcimento presentate alle assicurazioni agli armatori che aveva «perso» le proprie navi, ricostruì una mappa di 30 mercantili misteriosamente inabissatisi nonostante le
condizioni di mare tranquillo. Scaramella ricostruì la vicenda in un’intervista all’Espresso: «Era il 1996, quando i magistrati calabresi mi contattarono per una delicata missione. Volevano individuare una delle navi affondate nel Mediterraneo sospettate di trasportare rifiuti radioattivi, dunque attivai i miei contatti». Scaramella si riferiva alla Eloret. «Era una struttura perfetta per le nostre esigenze, ma troppo esposta per accettare l'incarico», spiegò. La sua proposta fu di utilizzare l’Srmc, presentato come rappresentante della Eloret in Italia. Il piano dell’Srmc prevedeva un esborso di 1 miliardo e 400 milioni di lire. Il procedimento venne poi trasferito al sostituto procuratore antimafia Alberto Cisterna che, insospettito, bloccò tutto. «Se non erro la perizia di Scaramella ipotizzava l’esistenza di correnti sottomarine dell’ordine di centinaia di chilometri orari che avrebbero potuto impedire il ritrovamento dei relitti», ricorda Cisterna al Sole. «Poiché nel Mediterraneo le correnti sottomarine possono arrivare al massimo ai 10 nodi, quell’asserzione contribuì a suscitare in me gravi perplessità su tutta l’attività peritale svolta, perplessità segnalate anche in sede di audizione parlamentare». g. b.
Individuò circa 30 casi di battelli inabissati Fu Francesco Neri ad incaricarlo
Buoni e cattivi, pentiti e menti raffinate vo è il ruolo di Francesco Fonti. Che nelle varie epoche contestualizza in modo diverso gli avvenimenti. E’il caso di una sua intervista rilasciata all’Espresso circa due anni fa in occasione del suo memoriale suirifiuti diRotondellapresentato alla Commissione antimafia. Rileggiamo un brano di quell’intervista: «Nel 2004 ho raccontato questi fatti all’allora magistrato di Potenza, Felicia Genovese. Ci siamo incontrati a Le Vallette, il carcere di Torino dove ero detenuto. Le spiegai che avevo gestito, per la ‘ndrangheta, lo smaltimento clandestino dei rifiuti dell’Enea. E aggiunsi che non era stata la mia unica esperienza, in quel settore». Come reagì, il magistrato? «Rimase indifferente. O perlomeno questa fu la mia impressione. Poi ci siamo rivisti altre volte. Abbiamo anche svolto un sopralluogo in Basilicata, per trova-
re i fusti seppelliti». Risultato? «Negativo. Per una semplice ragione: ho depistato. Ho portato la pm e i suoi collaboratori nei posti sbagliati». E perché mai? Non le importava mostrarsi attendibile? «Sì, ma nel frattempo ero stato scarcerato per una grave malattia. Genovese aveva ventilato, in cambio della mia collaborazione, l’inserimento nel programma di protezione. E invece non se ne fece niente. Mi sono sentito preso in giro, esposto a un pericolo incredibile. Allora ho dato un chiaro segnale: se non mi avessero rispettato, non avrei più detto una parola». Qualcosa non torna. Felicia Genovese non fu affatto «indifferente» alle notizie apprese. Anzi. Da documenti in nostro possesso è lei che segnala «l’attendibilità» di Fonti. In Commissione parlamentare indica il traffico di nucleare e armi dalla ndrangheta e il
gioco sporco registratosi a Rotondella. Inoltre si attiva per le cure del pentito. Sulla questione dei fusti interrati in Basilicata Fonti dichiara all’Espresso di aver depistato le indagini. Poi avviene un secondo sopralluogo. Rileggiamo l’intervista: «La verità è un’altra. Non si sono voluti trovare, quei fusti. A ciò che mi risulta ufficialmente, la Genovese ha interrotto le ricerche in attesa di avere i permessi per gli scavi dei proprietari delle terre. Parole paradossali, considerato ciò che è successo dopo». In che senso? «Nel senso che Genovese, lo scorso febbraio, è rimasta coinvolta nello scandalo della Procura di Potenza. Magistrati, politici e alti gradi delle forze dell’ordine sono stati accusati di corruzione, truffa, falso e altro. Morale: Genovese è stata spostata da Potenza. E pensare che era lei, a non fidarsi di me». Fonti quin-
di nell’intervista adombra un disinteresse del magistrato potentino ad accertare la verità e collega questo aspetto artatamente alle vicende lucane che hanno turbato i palazzi del potere lucano. Strano, considerato che Felicia Genovese ha ritenuto attendibile il collaboratore e ha cercato di raggiungere la verità come emerge da diverse fonti documentali. Francesco Fonti che ha un nome di copertura in quel periodo ha scelto forse di stare da una parte? La nave ritrovata a Cetraro gli consegna nuove visibilità mediatica. Ieri al “Manifesto” ha parlato del caso Alpi e dei suoi personali coinvolgimenti nel traffico di rifiuti radioattivi nel Corno d’Africa. Ai parlamentari lucani consigliamo di adoperarsi in seri compiti ispettivi su questa vicenda considerato il vuoto chiacchiericcio propagandistico che abbiamo letto nel resoconto del question time romano. I cittadini hanno bisogno di verità. Sulla loro salute biologica. Ma hanno anche diritto di conoscere chi sono i buoni e cattivi di questa storia. Paride Leporace
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POTENZA - Le sette macchie scure, apparse su uno schermo a cristalli liquidi dell'Istituto per l'ambiente marino del Cnr (Centro nazionale per le ricerche), altro non sarebbero che degli scogli. Questa l'indiscrezione proveniente da una fonte qualificata dell'Icram (Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare). In un primo momento, alla luce anche di quanto dichiarato dal pentito Francesco Fonti, si era ipotizzato che quelle macchie potessero essere riconducibili a una delle navi dei veleni fatte affondare al largo di Maratea. Così, invece, non è. Le sette macchie saltarono fuori, nel 2007, durante una campagna di rilevamento del fondo marino della costa lucana. La notizia del ritrovamento del relitto a Cetraro (Cs) nel mar Tirreno (con tutti i sospetti che si porta dietro di far parte di una serie di navi affondate cariche di veleni, forse anche a Maratea) a poche miglia marine dalla costa lucana, rilancia l'importanza di quello studio.
Giovedì 17 settembre 2009
Politica lucana
Settembre di polemica per il Pd e gli altri partiti della Basilicata
Talia contro Restaino Salicone fuori dal coro: «Non scelgo mozioni, ma gli amici di sempre» | L’ANALISI | SPECCHIO SPECCHIO DELLE MIE BRAME CHI HA PIU' TESSERE NEL REAME?
POTENZA - Politica ad alta tensione in Basilicata. Sarà per il congresso del Pd, per l’ufficio di presidenza da rieleggere a via Anzio, per la prossimità delle elezioni regionali di marzo, per relazioni logorate da troppe mediazioni e per una dialettica spesso sopra le righe ma la politica lucana sta vivendo un settembre in cui le polemiche sono all’ordine del giorno. E non c’è un sol fronte: è ad alta tensione il dibattito congressuale del Pd; nel centro moderato in cerca di equilibri e alleanze c’è uno stillicidio di bacchettate all’Udc da parte di un pòtutti quelliche siprofessano portabandiera della Costituente di centro; in perpetua fibrillazione è lo stato dei socialisti che non trovano pace. Non mancano ovviamente gli attacchi tra centrodestra e centrosinistra che però sono nell’ordine della normale attività di opposizione e maggioranza. E in questo clima basta poco per innescare un nuovo “duello”. Ieri ad esempio, Erminio Restaino, segretario regionale del Pd è stato attaccato da Michele Talia, segretario provinciale di Potenza della Rosa bianca di Antonio Flovilla e Gianfranco Blasi. Il fatto: Restaino in una nota ha parlato del proprio viaggio congressuale nella “periferia” della Basilicata. In particolare il segretario democratico ma motivato il suo percorso nei paesi lucani «per capirne l’identità, coglierne i disagi e tracciare linee future di crescita e sviluppo. E’nella periferia che può esserci la grande opportunità della classe dirigente di dare una svolta al territorio. Si parte dai luoghi di appartenenza per pensare a una nuova categoria della buona politica e dello sviluppo che passa attraverso ogni persona per proporsi alla comunità e ai territori». Restaino poi prosegue: «La Regione è stata in grado di attuare riforme istituzionali che mettono al centro i territori. La nascita delle Comunità locali e l’accorpamento delle Asl sono chiari tentativi di dare voce e potere decisionale ai singoli territori. La Regione è stata in grado di cambiare la propria struttura “centralista” per avvicinarsi alla periferia, non capisco perché anche il Pd, che ha il valore della democrazia insito nel suo nome, non debba fare altrettanto». Poche ore e arriva la replica di Talia: «Caso strano, ci si ricorda delle periferie solo quando queste possono servire ad esprimere voti e preferenze. Ma, guarda caso, poi, d'incanto, improvvisamente, tutto si riaccentra sul capoluogo. Come si suol dire: passato il Santo, passata la festa». Insomma è polemica. E sempre perrimanere nelcampo delle anime “inquiete” domani è previsto un incontro dei socialisti in cui all’ordine del giorno sono previsti temi caldi come la staffetta in regionetra LoguercioeSalvatore e la mancata nomina dell’assessore provinciale. Di tenore totalmente diverso invece le parole di Antonio Salicone ex presidente del consiglio provinciale. Salicone in una lettera poco “gridata” esprime il proprio disagio «a esprimere considerazioni su un congresso, quello del Pd, che sembra mobilitare iscritti, simpatizzanti ed elet-
tori. Leggo quotidianamente dichiarazioni di esponenti più o meno autorevoli del partito, che si affannano a comunicare la loro adesione a questa o altra mozione e verso chi le rappresenta. Sono convinto che poco o niente possa interessare alla società civile con chi io sia schierato, quale possa essere la mia scelta». «Ben altri - prosegue Salicone - sono gli interrogativi e ben altri sono gli interessi di quanti vivono oggi momenti difficili della loro vita quotidiana, condizionata da un futuro che sembra delinearsi incerto ed insicuro. Sarebbe più interessante chiedersi a cosa stiamo aderendo, visto che il nuovo Pd sembra essere un qualcosa di diverso da quello a cui abbiamo rivolto la nostra attenzione non molto tempo fa. Un partito ancora non ben definibile del quale è difficile comprenderne i valori a cui far riferimento per un rinnovato impegno ed una rinnovata azione politica». Salicone ricordando poi che «non è passato molto tempo da quando nelle piazze, nelle sezioni di partito, in ogni e dove, si gridava , tutti e appassionatamente “ yes we can “ possiamo farcela». Per questo Salicone ai proclami congressuali di questi giorni preferisce un’altra via: «Non scelgo una mozione o un segretario, scelgo quegli amici con i quali, tutto sommato, ho condiviso negli ultimi tempi un percorso interessante, con luci ed ombre, spesso gratificante, alle volte deludente». sal.san.
Antonio Salicone
di ANGELO MINIERI MATERA - Un noto settimanale riportava i dati relativi al tesseramento al Pd dopo la data di scadenza il 21 Luglio 2009. La Basilicata in Italia si piazza al secondo posto dopo la Calabria e prima della Campania circa la percentuale degli iscritti rispetto ai voti andati al Pd alle elezioni 2009. Questo del tesseramento “miracoloso”mi ha riportato alla mia tesi di laurea, anno accademico 1970 - 71, relatore prof Giandomenico Amendola,correlatore prof. Giuseppe Vacca, presidente della fondazione Gramsci, dal titolo: “Appunti per un’analisi sociologica sul trasformismo meridionale. La Democrazia cristiana a Matera”. Un lavoro i cui risultati ritrovo di una attualità straordinaria. Solo la sigla del partito è cambiato in Pd. Riporto integralmente un emblematico capitolo di quella ricerca e che potrebbe essere stato scritto solo ieri. Il titolo delcapitolo dellatesi è:“Interpretazione sociologico - politica dell'andamento delle iscrizioni alla Democrazia cristiana”. “L'analisi dell'andamento del numero degli iscritti in una provincia tanto significativa ed importante per la Dc come quella di Matera, ha come primo scopo di accertare se esista una correlazione fra la linea politica seguita dal partito e le variazioni nel tempo delle dimensioni del seguito (degli iscritti). Inoltre si tratta di verificare se esista qualche rapporto fra la struttura organizzativa e l'ampiezza delle variazioni che si registrano, anno per anno, nelle dimensioni del tesseramento. ( omissis ).I dati preferiti per questa analisi sono quelli della Commissione verifica poteri dei vari congressi provinciali per due ordini di ragioni: in primo luogo perché i congressi provinciali non sono tenuti con la regolarità che si richiede per costruire delle serie temporali; in secondo luogo perché s’è notato che quando in un stesso anno o periodo ci sono più congressi provinciali, in relazione agli avvenimenti politici, si rilevano balzi tanto for-
ti del numero degli iscritti da far pensare che questa fonte fornisce dati poco attendibili. ( omissis ). La partecipazione politica a Matera, all'interno della Dc, è esclusività di un gruppo, di una élite, che manovra ed interpreta gli avvenimenti più vasti della politica nazionale a propriouso e consumo. Glialtri iscritti, in maggioranza, vivono la loro vita politica all'ombra delle clientele o in attesa di sistemazione nei vari enti o posti di lavoro. Infatti in questa direzione potremmo azzardare una interpretazione più politica, osservando che dal 1964 al 1968 vi è stata una costanza di iscrizioni ferma sugli 8000 mila tesseramenti. Gli avvenimenti che hanno caratterizzato questo periodo sono stati un nuovo rilancio di investimenti in Basilicata, con la creazione di posti di lavoro in Val Basento e le scadenze delle votazioni politiche del 1964 e 1968. La creazione di nuovi posti di lavoro ha “rigenerato” le speranze di sistemazione, mentre le votazioni politiche hanno rimesso in moto la macchina elettoralistica della Dc con “arruolamenti”su larga scala. Un fenomeno molto interessante viene osservato alla luce delle votazioni: infatti a un numero così sostenuto di iscritti non ha corrisposto un'eguale risposta elettorale, anzi in percentuale si è avuto una calo, con la perdita di alcuni seggi. ( omissis ). A Matera la Dc rimane sempre il partito di potere, quello dispensatore di “grazie”. Nel tessuto socio - politico della provincia, la Dc non ha voluto svecchiarsia vantaggiodi unademocraticità ad ampio respiro che senz'altro le avrebbe fatto perdere punti chiave di potere. Non ha saputo interpretare i nuovi fermenti di questi ultimi anni, anzi ha riproposto formule e atteggiamenti conservatori e clientelari, che in una base più ampia non hanno riscontrato consenso. Anzi a livello elettorale,come si è visto dai dati, la Dc è stata punita con cali di voti unica nell'arco di vent’anni. (Omissis). Le “frane”o“inflazioni” nelle iscrizioni si presentano più come atti derivati da particolari rapporti personali con un dirigente,che come atti divolontà politica.Cosìsi puòaderire al partito in funzione di una promessa ricevuta, e ci si può dimettere perché la promessa non è stata mantenuta, o perché è già stata mantenuta. La struttura organizzativa, in se stessa, non è abbastanza elaborata, per cui può accadere che il processo di sottogoverno e di “protezione” esercitata da dirigenti influenti crei clientele esclusivamente personali senza necessariamente stabilire un rapporto interpersonale iscritto - dirigente. La figura del “galoppino”gioca, inuna situazionete-
sté descritta, un ruolo determinante. La partecipazione degli iscritti: la dialettica del partito non riesce a limitare ulteriormente l'influenza dei gruppi di potere e clientelari, né comporta una qualificante politicizzazione del seguito organizzativo. Riassumendo,sembra si possa affermare che il diverso tipo di organizzazione influenzi direttamente l'andamento nel tempo delle iscrizioni: le strutture clientelari correggono il puro impulso politico (del resto molto scarso ), aumentano il grado di fedeltà al partito, riducendo al minimo e ritardando le fluttuazioni normali degli aderenti. ( Omissis ). L'esame dei dati sulla composizione degli organi dirigenti provinciali ha fatto emergere la verifica che spesso si può parlare di oligarchia nel vero senso del termine: cioè di una minoranza dirigente di fatto inamovibile grazie al controllo dell'apparato del partito, di una categoria dirigente la cui permanenza al potere si giustifica prevalentemente presso la base del partito eche inoltre si dimostra molto lenta nell'accogliere il ricambio. (Omissis ). Contrariamente a quanto potrebbe immaginarsi, è fra gli strati socialmente inferiori degli iscritti e dei dirigenti di partito che si registra più facilmente quello che definiamo il tesseramento familiare. Questa tendenza difondo sispiega facilmentese siconsidera che la “tessera” in sé stessa è di per sé un titolo dimerito all'interno del partito. ( omissis ). Così il semplice militante, che sente maggiormente il bisogno di unaprotezione dipartito, sollecital'iscrizione non solo con la modesta “polizza di assicurazione” della sua tessera, ma anche quella dei familiari. Nelle sue forme più estese e patologiche questo fenomeno del tesseramento familiare finisce col creare all'interno del partito veri e propri “clan” e “famiglie partitiche”, dove prevalgono motivi contingenti ed immediati, che vanno dal piccolo interesse personale dei singoli iscritti alla “contabilità elettorale” interna ai partiti ed esterna”. Questi gli stralci del lavoro di ricerca di un laureando, alloramilitante e compartecipe ad un progetto politico, morale, etico di trasformazione della società capitalistica e consapevole di quanto la degenerazione del controllo del consenso e del potere fosse antitetico alla democrazia e a quell'idea di società più giusta e più solidale per cui ci si batteva. Oggi quello che sconcerta e avvilisce è la riproposizione di quanto allora veniva combattuto e avversato, dagli eredi di quei militanti, oggi dirigenti di quel partito che dice di essere l'erede di quei valori e ideali che hanno animato tutta un'epoca e una generazione.
Agatino Mancusi spiega la linea politica dell’Udc e smentisce che ci siano accordi già stabiliti
«Rimaniamo all’opposizione in Regione fino al 2010» Agatino Mancusi non ci sta più agli attacchi a tutto campo. Dopo che nelle ultime settimane l’Udc e lo stesso segretario regionale del partito di Pierferdinando Casini sono stati oggetti di critiche trasversali all’universo dei moderati lucani ieri c’è stata la replica. Questa la nota diMancusi: «L'Udc è un partito che conferma la propria vocazione al cambiamento, così come è emerso dagli Stati generali del Centro che si sono svolti a Chianciano Terme dall'11 al13 settembre scorsi.Un partito che intende cambiare il sistema politico, poggiando su valori forti quali la meritocrazia, la famiglia e la
centralità della persona,per la definizione di un nuovo welfare che garantisca un futuro ai giovani, un sostegno agli anziani e solidarietà ai nuovi poveri, per l'innalzamento del livello di beni e servizi soprattutto nella sanità e nella scuola, per il rilancio del Parlamento e di tutte le assemblee elettive». «Un partito - prosegue Agatino Mancusi - che non tentenna, un partito che mette indiscussione il bipolarismo vigente in quanto non risponde alle reali esigenze della gente. In Basilicata l'Unione di Centro riconferma questa sua autodeterminazione, forte di un ambizioso programma di ri-
lancio delle attività politico-amministrative, la cui realizzazione passa attraverso il dialogo e l'apertura alle altre forze politiche. Dialogo che non è affatto sinonimo di apparentamento, matrimonio, unione. L'Udc non ha concluso accordi di alcun genere per le prossime elezioni regionali per le quali è pronto a correre anche da solo, se non troverà una comunanza di idee, proposte e valori con altri partiti. Allo stesso tempo, l'Unione di Centro ribadisce la propria volontà ad aprirsi al confronto e a costruire eventuali alleanze cementate da piattaforme politiche condivise e credibili». E poi spiega Mancusi: «Sulla que-
stione del rinnovo dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, che tiene banco in questi giorni, l'Udc vuole essere chiaro. Dal 2005 siamo all'opposizione e vi rimarremmo fino al 2010. Lungi da inciuci e accordi segreti, frutto solo di trovate giornalistiche. La nostra linea è coerente con il mandato ricevuto dagli elettori che si concretizza anche nel sostegno a programmi o iniziative del governo regionale. Per queste ragioni, l'Udc rifiuta una politica che tuteli solo gli interessi di pochi o che risponde a logiche di posizionamento. Siamo, al contrario, un partito aperto che dà voce ai problemi della gente».
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10 Primo piano
Molto negative le previsioni Ocse sull’occupazione
Ad agosto giù pane e pasta
Futuro nero per giovani e precari Il Governo ridimensiona l’allarme
Salgono i prezzi dell’abbigliamento e delle calzature
di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Un autunno rovente con 850mila posti di lavoro a rischio soprattutto tra giovani e precari. L'Ocse conferma i segnali di ripresa dell'economia ma vede nero riguardo ai contraccolpi sull'occupazione. In Italia il tasso di disoccupazione è destinato a salire al 10,5% nel corso del 2010: tradotto in cifre significa 1,1 milioni di disoccupati, di cui oltre 850mila in più rispetto al primo trimestre 2009. Per i prossimi sei-nove mesi si prospetta una situazione più grave e preoccupante rispetto alle attese, avverte l'Employment Outlook diffuso ieri, che rilancia lo scenario più temuto da imprenditori e sindacati. «La gran parte della crescita della disoccupazione si deve ancora manifestare» per effetto dell'allungamento della fase di difficoltà dell'economia. I più colpiti saranno i lavoratori tra i 15 e i 24 anni di età e quelli con un contratto a tempo determinato o atipico che hanno già pagato a caro prezzo la fase più acuta della recessione. Immediata la replica di Maurizio
Sacconi che ridimensiona l'allarme: «Le previsioni Ocse sulla disoccupazione disegnano l'ipotesi peggiore tra quelle possibili ma non la più probabile». Il ministro del Welfare precisa inoltre che la situazione del nostro Paese «si basa su dati di giugno successivamente corretti in meglio a settembre». E ricorda l'apprezzamento rivolto al governo per la capacità dimostrata nel contenere «più di altri l'impatto della crisi sull'occupazione» organizzando insieme alle Regioni forme di protezione del reddito dei lavoratori, come cassa integrazione e contratti di solidarietà, che consentono di mantenere il rapporto di lavoro ed evitare il licenziamento. Allargando l'orizzonte ai 30 Paesi più industrializzati, l'Ocse tira un bilancio a luci ed ombre. «Crescono segnali che il peggio sia ormai alle spalle e che la ripresa possa essere vicina ma per l'occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche». Il problema è che «le condizioni del mercato del lavoro sembrano destinate a peggiorare ancora» facendo esplodere l'emergenza con la perdita di altri 25 milioni di posti alla
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I COMMENTI
fine del 2010. Ciò porterebbe il totale dei disoccupati alla cifra-record di 57 milioni. In dettaglio tra i Paesi europei la Spagna conquista la maglia nera con un tasso di disoccupazione al 18,1%. Seguono Francia (9,4%), Germania (7,7%) e Italia che, in base agli ultimi dati disponibili risalenti al marzo scorso, si attesta al 7,4%. Per far fronte al colpo di coda della crisi il segretario generale dell'organizzazione, Angel Gurria, sollecita i paesi membri a mantenere i piani di aiuto ai redditi e di sostegno agli investimenti e all'industria anche a costo di penalizzare i conti pubblici. Ed invita le banche centrali a non alzare i tassi di interesse per non strozzare la ripresa sul nascere. Intanto l'inflazione risale ad agosto. I prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,3% su base annua e dello 0,1 rispetto a luglio (stime riviste al ribasso dall'Istat). In controtendenza l'Europa (-0,2%).
Più colpiti i lavoratori tra 15 e 25 anni
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Per Marchionne il Governo deve impegnarsi per aiutare le imprese con nuovi incentivi
Auto, sarà ancora un anno difficile di VALERIO PIETRANTONI ROMA - L'allarme dell'Ocse sui rischi di un nuovo forte aumento della disoccupazione nel nostro paese hanno sollevato le preoccupazioni di imprenditori e sindacati. La situazione si prospetta assai grave e tutti chiedono interventi. L'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha sollecitato la conferma anche per il 2010 degli incentivi per le auto. La decisione - ha affermato spetta al governo ma «credo che per il bene del paese sia importante farlo», altrimenti ci sarebbe «un impatto piuttosto disastroso sul livello occupazionale in Italia». Marchionne ha parlato al Salone di Francoforte dove ha fatto anche il punto sul mercato dell'auto dove si pre-
vede per il 2010 un anno ancora difficile: «tornerà ai livelli 2007 solo nel 20122013». «Siamo fuori dalla recessione - ha spiegato il direttore del Centro Studi di Confindustria, Luca Paolazzi - ma restiamo ancora in pieno dentro le conseguenze della crisi. La ripresa dell'economia ci sarà ma la risalita è lenta, faticosa e per questo piena di insidie. Ci vorranno almeno cinque anni per recuperare i livelli di produzione toccati nel 2007 e per alcuni settori questo potrebbe non accadere mai». Isindacati chiamanoin causadirettamente l'esecutivo. «Saremo studiati come l'unico Paese al mondo - ha affermato il leader della Cgil Guglielmo Epifani - in cui di fronte alla crisi più grave degli ul-
timi 60 anni il governo non ha fatto nulla». I dati dell'Ocse «non possono non destare preoccupazione - ha detto il segretario confederale della Cisl Giorgio Santini che sollecita al governo un rafforzamento del sistema di ammortizzatori sociali oltre al rilancio delle opere pubbliche e degli investimenti». Sulla stessa linea la Uil. Secondo il segretario confederale Guglielmo Loy, le cifre dell'Ocse «raccontano come la fascia di lavoratori più colpita sia quella dei giovani con contratti non stabili che rischiano semplicementedi nonapparire come licenziati perché non viene rinnovato loro il contratto. Giovani e donne, soprattutto al Sud, sono le categorie di lavoratori più deboli di fronte a questa crisi».
IPREZZI alconsumo tornanoacrescere adagosto mameno velocemente di quanto stimato. Nel mese –secondo i dati definitivi dell’Istat –l'inflazione è stata dello 0,3% rispetto a luglio e dello 0,1% rispetto ad agosto 2008 segnando quindi una ripresa rispetto alla variazione nulla registrata a luglio ma meno veloce dello stime (0,4% sul mese, 0,2% sull'anno). Il dato è stato commentato dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola come «sintomo di una ripresa dei consumi». Ieri sono stati diffusi anche i dati Eurostat sui 16 paesi dell’area euro, secondo i quali il tasso annuo d’inflazione si è attestato in agosto a -0,2% dopo aver registrato a luglio un calo dello 0,7%. A tirare la ripresa congiunturale dei prezzi in Italia sono stati i beni energetici (+0,6% su luglio) e i trasporti (+1,8%) mentre i beni alimentari hanno segnato un -0,2%, grazie soprattutto al calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,5%). L’andamento cambia se si considera il dato tendenziale con i prezzi dei beni energetici che segnano un -12% rispetto ad agosto 2008 (-11% la benzina verde che haregistrato inveceun+1,8%congiunturale), iprezzidei trasporti che registrano un -3,1% e quelli degli alimentari che segnano un avanzamento sull'anno dell’1,1%. L’inflazione acquisita nel 2008 è a questo punto dello 0,8% in risalita di un decimo rispetto allo 0,7% registrato a luglio. Ad agosto quindi –hanno spiegato i tecnici Istat –l'inflazione è tornata a salire dopo un anno di ribassi: lo 0,3% di aumento dei prezzi mensile, infatti, è il più alto da luglio 2008 (era stato allora dello 0,5%) mentre lo 0,1% tendenziale segna l’inversione di rotta dopo la discesa continua dal 4,1% di agosto 2008. Oltre ai prezzi dei trasporti (legati anche a ragioni stagionali) sono aumentati rispetto a luglio quelli di ricreazione spettacoli e cultura (+0,6%), delle bevande alcoliche e dei tabacchi (+0,1%) e dei servizi ricettivi e di ristorazione (+0,1%). Rispetto ad agosto 2008 gli aumenti dei prezzi più significativi hanno riguardato le bevande alcoliche e i tabacchi (+2,8%), l’abbigliamento e calzature (+1,3%), i mobili e gli articoli per la casa (+1,7%) e l’istruzione (+2,2%). Nel comparto alimentare rallenta la corsa dei prezzi di pane e cereali (dall’1,5% tendenziale di luglio all’1% di agosto) mentre per la pasta di semola di grano duro si accentua la flessione (dal -0,7% di luglio al 2,2% di agosto).
Ma l’Abi tranquillizza: «Non c’è pericolo»
«Violate le regole»
Credito ancora in difficoltà rallentano i finanziamenti concessi dalle banche
Pubblicità Sky Italia fa causa a Mediaset
IL SETTORE del credito continua a mostrare difficoltà a causa della crisi: nonostante un piccolo recupero segnato ad agosto nella dinamica dei prestiti alle imprese, infatti, la tendenza è ancora quella di un rallentamento dei finanziamenti e di un deterioramento della qualità del credito, con le sofferenze a livelli record a luglio. I tassi applicati sui prestiti alle imprese e alle famiglie, intanto, toccano i nuovi minimi storici, con quelli sui mutui a quota 3,10%. Mentre segnali più positivi sullo stato di salute delle banche arrivano dai dati sulla raccolta, cresciuta dell’11% annuo ad agosto. È questo lo scenario che emerge dal rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana. Che tranquillizza: «Non c'è pericolo di credit crunch, perchè nonostante il rallentamento gli impieghi in Italia continuano a mostrare una dinamica su base annua crescente, e questo è un fatto non trascurabile tenuto conto della recessione». Negli ultimi mesi – rileva l’Abi –il tasso annuo di
crescita dei finanziamenti in Italia è passato dal +7% di dicembre 2008 al +1% di luglio scorso; un piccolo segnale di recupero arriva però dai dati di agosto, che mostrano un tasso di crescita tendenziale del 2%. Gli impieghi alle famiglie e alle società non finanziarie sono invece aumentati solo dell’1,6% tendenziale. I tassi applicati sono tutti in diminuzione: quello medio sui nuovi finanziamenti è sceso al 2,47%, mentre quello applicato sui nuovi mutui (calcolato tenendo conto sia di quelli fissi che di quelli variabili) è sceso addirittura al 3,10%, con una diminuzione di 28 punti base rispetto a luglio 2009. Si tratta del nuovo minimo storico per questo indicatore. Ancora sostenuto, invece, il livello della raccolta: ad agosto il tasso annuo di crescita è risultato in lieve accelerazione a +11%, dal +10,5% registrato a luglio. Lo stock complessivo della raccolta bancaria è stato pari a 1.902 miliardi di euro; bene in particolare l’andamento delle obbligazioni bancarie e dei depositi.
SKY Italia, divisione del colosso News Corporation, ha fatto causa al gruppo Mediaset per violazione delle regole sulla concorrenza comunitarie e le norme italiane in materia di comunicazioni. Sky accusa alcune società del gruppo italiano di aver violato la legge impedendole di acquistare spazi pubblicitari su tre canali commerciali italiani. In una nota diffusa dall’ufficio News Corp di Londra, si legge che il network si è rivolto al tribunale di Milano. Le società del gruppo Mediaset citate in giudizio sono Rti e Publitalia. Secondo il gruppo di Rupert Murdoch, Mediaset ha violato l’articolo 82 del Trattato Europeo e la normativa italiana sui media non permettendo a Sky di acquistare spazi pubblicitari su Canale 5, Italia Uno e Rete 4. Per questo motivo, il colosso della televisione satellitare, presieduto da Murdoch, ha deciso di portare in tribunale il gruppo del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
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Economia 11
Italia / Mondo
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
CROB DI RIONERO CONSIDERAZIONI SULLA SANITA’ MODERNA
NO ALLE MUTILAZIONI GENITALI
di VINCENZO CLAPS*
di PILAR SARAVIA* IL CONTENUTO di questo comunicato esplora quell'area che ha, per oggetto, la situazione in cui versa la sanità lucana oggi. Indagine che presuppone una riflessione, un tentativo di articolazione di pensieri su alcuni temi essenziali dell'animo umano, come il disagio della civiltà in cui stiamo vivendo.In questosenso, considerocostruttivo e“digeribile”, iniziare con un'affermazione provocatoria: “nel mondo occidentale l’uomo preferisce dire, riferendosi al corpo di un malato terminale, “il malato ha un corpo” anziché “il malato è solo un corpo”. La differenza terminologica sembra piccola. Ma credetemi, invece, è abissale. Tali considerazioni mi portano a condividere un pensiero di S. Freud, che scriveva ne Il Disagio della Civiltà (Freud, S., 1929), “mi trovo sempre più spesso a constatare che l'esistenza dell'uomo nella società è accompagnata da un'inevitabile tendenza alla sofferenza perché nessuno da tanto se non riceve molto di più”. Se parliamo di malattie e malati, un motto latino annuncia l'ingresso della scarnificazione, "quod me nutrit me destruit", ossia, “ciò che mi nutre mi distrugge”. Quando una persona è colpita da un male innominabile ed è, suo malgrado, costretta ad entrare in ospedale, tutto il suo mondo, fatto di consuetudini e riti quotidiani, subisce dei cambiamenti improvvisi, radicali e misteriosi. Le persone, i luoghi, gli oggetti si trasformano attorno a lui, i tempi e ritmi di vita vengono condizionati dalla routine dell'ospedale e dalle limitazioni imposte dalla malattia. Da molti, forse troppi anni, si parla di umanizzare il mondodella sanitàin funzione deibisogni dicoloro che sono costretti a fare ricorso alle cure. Ma nella pratica comune non si riesce ad andare oltre le parole. Umanizzare la sanità significa operare dei profondi cambiamenti nel modo di agire della classe amministrativa della sanitaria, soprattutto quella politica, nei confronti di coloro che hanno il diritto di essere assistiti e curati . Per riformare un mondo molto classista, chiuso nella sua torre d’avorio fatta di privilegi, occorre molto coraggio e “potere”. Quest’ultimo così forte da superare e sconfiggere prerogative ormai radicate e considerate acquisite ed intoccabili. La domanda da porsi è quali siano i desideri dei diretti interessati, cioè i cittadini comuni che hanno bisogno delle cure sanitarie che si rivolgono alla struttura nella speranza di essere accolti, ascoltati, rispettati e curati. Invece si trovano di fronte a lunghe liste di attesa. Non so se i politici sono a conoscenza del significato dell'essere colpiti da una malattia: ti spezza le gambe, comporta un trauma fortissimo che non risparmia nessuno, il ricco ed il povero, la persona illustre e quella più semplice, il luminare o l’ultimo degli ignoranti. Tutti, indistintamente, diventiamo all’improvviso dei bambini indifesi, privati di ogni nostra certezza di adulti, di quel castello di cosescontate chefinoa quelmomentohacostituito lanostra forza, il nostro potere, la nostra immagine da mostrare al mondo. Di colpo si spalancano le porte di un mondo diverso, dove tutto quello che avevamo non ha più valore. Dobbiamo affidare la nostra vita nelle mani di altri, che, da quel momento in poi, avranno il potere di darci, con un gesto o una parola, la gioia più grande o la disperazione più profonda: in una parola, non siamo più padroni di noi stessi, della nostra vita e del nostro futuro. Il CROB di Rionero (Centro di Riferimento Oncologico – Rionero in Vulture) va rispettato ed attentamente rivalutato. Vanno finanziati progetti in grado di coniugare tecnologia e sostenibilità, tali da garantire il rispetto e la valorizzazione delle specificità della struttura nella sua connotazione ambientale e nella sua dotazione infrastrutturale. Ciò permetterebbe l'umanizzazione dell'habitat ospedaliero, attraverso la garanzia di flessibilità tipologica e tecnologica. Importante sarà la volontà di ricorrere all'utilizzo, il più possibile, della vegetazione e del verde attrezzato, con la creazione di zone ludiche e di ristoro. Elemento di riqualificazione principale dovrà essere la realizzazione di un intervento in cui edifici e paesaggio si compenetrano, creando una forte sinergia tra contesto e forme urbane, così da non guardare una struttura ospedaliera completamente avulsa dal territorio. L’oncologico di Rionero ha bisogno di un progetto di riqualificazione specifica per le patologie che cura. Bisogna accrescerne l’eccellenza, ponendo obiettivi come la potenzialità di conoscenza, il progresso e la diffusione della disciplina psiconcologica in campo clinico, formativo, sociale e di ricerca delle malattie tumorali. E' strategico stabilire relazioni scientifiche e rapporti di collaborazione con altre società scientifiche, enti nazionali ed internazionali operanti in questo settore, contribuendo alla formazione tecnico-professionale e manageriale degli operatori sanitari, al fine di creare figure professionali qualificate. Il CROB, del resto, sta già realizzando un'interessante collaborazione con il centro tumorale di Milano. Tuttavia, secondo voci fondate, tale partenariato è in forse a causa di una riduzione dei fondi stanziati dalla regione Basilicata. Una regione, che vuole raggiungere punte di eccellenza nel campo della sanità, deve auspicare che ogni dimensione della malattia oncologica, e in particolare gli aspetti psicologici, sociali e spirituali, siano tenuti nella dovuta considerazione. Questo per garantire, ai malati ed ai loro familiari, un’assistenza più attenta ed una migliore qualità di vita durante tutto il percorso di malattia. Il centro di Rionero è all’altezza di tutto ciò. In conclusione auspico, a tutte le persone che hanno o avranno la sfortuna di attraversare periodi oscuri, di non arrendersi e, nel contempo, esorto i medici ed gli operatori sanitari a non perdere la loro umanità e non dimenticare che i loro pazienti hanno bisogno non solo di cure (certamente indispensabili). L’augurio che esprimo, per tutti noi, è che questi professionisti siano sempre più numerosi, che molti altri seguano il loro esempio e che finalmente i malati non debbano più aggiungere alle sofferenze della malattia anche quelle derivanti da una situazione di inferiorità, in cui, i diritti, continuamente sbandierati, vengono, di fatto, difficilmente riconosciuti e rispettati. *responsabile Mpa Avigliano
CONVOCARE GLI STATI GENERALI DELLA CULTURA di SALVATORE ADDUCE segue dalla prima sia da parte di chi ricopre incarichi istituzionali, sia da parte di chi, come il sottoscritto, ha messo a disposizione la propria esperienza per la stagione rifondativa del Partito democratico. E credo, inoltre, che il tema debba essere mantenuto caldo in un momento in cui l'estate sta per finire e le istituzioni dovrebbero già cominciare a pensare alla prossima stagione. Così come per gli altri argomenti, un partito moderno e capace di interpretare realmente i bisogni della gente deve saper dire la sua anche sulle politiche culturali, quelle che predispongono al meglio l'ambiente ed il terreno su cui si gioca ogni possibilità di sviluppo. Possiamo anche rendere competitive le nostre imprese, possiamo anche modernizzare la governance regionale, ma se tutto questo avviene in un contesto di arretratezza culturale ogni investimento pubblico rischia di cadere nel vuoto e ogni riforma rischia di non avere le ricadute di consapevolezza e di consenso necessarie. Le istituzioni, pertanto, hanno l'obbligo di scegliere e di scegliere bene quei momenti di creatività che arricchiscono la nostra regione non solo per sostenere il turismo, ma anche e soprattutto per la crescita del nostro bagaglio culturale. Apprezzo la risposta di Perri in relazione alle Pro-loco e il suo impegno a individuare modalità di scelta oggettivi e criteri trasparenti. Tuttavia, è compito della politica quello di scrivere una parola chiara sulla sua azione in questo settore e spiegare perchè alcuni eventi non passano attraverso alcun bando. E perchè l'avviso di gara viene ogni anno pubblicato in ritardo. Occorre tenere, infatti, in debita considerazione le esigenze delle pro loco per tutte quelle iniziative di animazione territoriale che riescono ad allontanare l'emarginazione e l'isolamento, soprattutto delle aree interne. Ed occorre avere il coraggio di sostenere quelle iniziative uniche ed originali. In questo contesto serve richiamare alle loro responsabilità non solo le istituzioni, ma anche i privati che devono rischiare di più sapendo che ogni euro investito in spon-
sorizzazioni triplica indirettamente il suo valore. Ho letto il bando dell'Apt e la relativa graduatoria e ho avuto l'impressione che, affidando la scelta a un mero calcolo matematico, la politica abbia disertato. Eppure oggi, grazie alla rete, abbiamo strumenti di valutazione che rendono la scelta assai più ponderata in relazione agli effetti, in termini di visibilità, appeal, originalità, partecipazione che gli eventi producono. Credo che oggi la Basilicata abbia la necessità di individuare quelle iniziative di turismo culturale che producono risultati concreti e leggibili e che possono contare su finanziamenti certi, senza passare attraverso la lotteria del bando. Come si fa a usare lo stesso metodo per una festa folkloristica e per il Lucania Film Festival? E perché non si trova il coraggio di prendere in considerazione e premiare quegli eventi che non si basano solo e unicamente su finanziamenti pubblici, eliminando una volta per tutte le posizioni di rendita e incentivando merito e capacità di intrapresa? Se non altro per evitare contraddizioni istituzionali stridenti, come nel caso del Women's Fiction Festival, premiato dal Ministero dei beni Culturali e bocciato dalla Regione per una questione di punteggio. Non è incredibile che, in materia di promozione culturale viga ancora la legge regionale n. 22 del 1988, una disciplina antiquata, pensata per sostenere l'animazione culturale del territorio di una regione tagliata fuori dalle dinamiche dell'industria culturale? La Basilicata del 2009 non è quella del 1988, per quanto ancora emarginata da tante cose essa è ormai una realtà sufficientemente integrata nei circuiti culturali contemporanei. Io penso che ridisegnare la cornice normativa per dare coerenza e proiezione agli investimenti culturali è la cosa più importante da fare con urgenza. Ma penso che, in attesa di una nuova legge, la Regione possa aprire una pubblica discussione sulle nuove basi da dare alla politica culturale, magari convocando una sorta di “Stati generali della cultura” e definendo da subito nuovi criteri e vincoli per la partnership pubblica nelle istituzioni e negli eventi culturali.
IN ITALIA sono circa 90mila le donne immigrate che hanno subito le pratiche della mutilazione genitale femminile (MGF), diffuse in 28 paesi africani, in Medio Oriente e nel sud est asiatico. Inoltre esiste un alto rischio che le figlie di queste donne, bambine e adolescenti, subiscano tali pratiche nel corso della loro permanenza in Italia o durante un periodo di vacanza nel paese dei genitori. Le vittime di queste pratiche, supportate nel nome della tradizione, sono soprattutto bambine tra i 4 e i 15 anni: l’età a rischio è soggetta ad un graduale abbassamento per evitare eventuali resistenze da parte delle stesse bambine, che, una volta adulte, subiranno con gravi conseguenze psicologiche sofferenze fisiche provocate da malattie, rapporti sessuali dolorosi, infertilità, infezioni e parti pericolosi. L’Associazione NoDi, che da anni s’impegna in azioni concrete per il rispetto della dignità della donna immigrata in Italia, ha affrontato il difficile tema delle mutilazioni genitali femminili attraverso una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione tra la popolazione migrante, proveniente dai paesi a rischio e insediata nella Regione Lazio. Il progetto STOP MGF, iniziato nel febbraio 2007, si è sviluppato attraverso tre fasi: formazione degli operatori socio sanitari, curata dal San Camillo – Forlanini, ricerca del fenomeno, realizzata dall’IRPPS-CNR, e sensibilizzazione/prevenzione delle comunità interessate, seguita da NoDi. In venti mesi l’associazione NoDi ha mappato i luoghi d’incontro e dei servizi utilizzati dalle comunità a rischio sul territorio laziale, ha incontrato i mediatori culturali, ha prodotto e distribuito materiale cartaceo sul tema. Ha quindi realizzato incontri di sensibilizzazione e informazione con gruppi di vittime o a rischio di MGF nelle cinque province laziali per un totale di 800 donne. Infine ha realizzato il sito d'informazione www.stop-mgf.org che ospita anche un forum per lo scambio di esperienze. Se nel parlare dell’argomento la prima reazione delle donne coinvolte è la diffidenza, la parola chiave per rompere il silenzio è quella della salute, un diritto garantito dalle leggi nazionali dei paesi a rischio, che tendono a contrastare tali pratiche pur trovando grandi difficoltà nella loro applicazione, soprattutto nel contesto rurale. In Italia le MGF sono un reato punibile con il carcere (Legge 9 gennaio 2006 n. 7): l’obiettivo è quello di scoraggiare l’uso di queste pratiche nella società italiana. *presidente dell’Associazione NoDi – I nostri diritti
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24 ore in Basilicata
Oggi i funerali: bandiere a mezz’asta, l’invito ai negozianti a chiudere durante le esequie
Atella piange Giuseppe Un paese sconvolto dalla morte del bimbo. Il racconto dell’incidente ATELLA - Piove ad Atella la mattina del 16 settembre e la pioggia esprime il sentimento comune di una cittadina ferita. Giuseppe Di Muro non c'è più. A nove anni ha lasciato la sua casa, la sua famiglia. Correva spensierato con il suo migliore amico Federico Diamante, tutti e due su una bici sola per battere gli altri bambini a chi andava più veloce. Un gioco fatto alle 19 di martedì 15 settembre. L'ultima corsa prima di cena. L'ultimo gioco prima di andare l'indomani a scuola tra i banchi per il primo giorno della quinta elementare. Gli altri bambini aspettavano sulla sponda opposta di corso Papa Giovanni XXIII. In sella alle loro biciclette avevano già fatto il percorso: prendere velocità, fare la discesa ripida che parte da piazza XXIII novembre lì dove c'è la piscina comunale, attraversare di corsa la strada per poi affrontare la salita di viale cimitero. Un gioco pericoloso. Molti abitanti delle case vicine avevano sgridato i bambini, ma quando i bambini giocano c'è poco da fare. Arriva il loro turno. Scendono sulla mountain bike di Federico. Proprio in quel momento passa un autobus. Si tratta del pulman blu della Sita appena partito da Atella per andare a Pescopagano. Il rionerese Matteo Santoro alla guida del veicolo non ha tempo di rendersi conto, all'improvviso i due sbucano sulla strada. La frenata. L'impatto. Subito i vicini scendono in strada e qualcuno grida: «I bambini!». La bici è rimasta incastrata sotto il muso dell'autobus, i bambini sono a terra poco più avanti l'uno vicino all'altro. Federico si trova vicino l'autobus, Giuseppe è stato sbalzato poco più in là. L'autista scende scioccato, in lacrime cerca di capire l'accaduto e prestare soccorso ai due bimbi. I passeggeri, una decina, si sparpagliano in preda allo shock. I vicini intanto chiamano i soccorsi, ma non riescono ad identificare i piccoli. «Sono sempre tutti insieme, è difficile capire chi siano i genitori - dicono - e meno male che andava piano», riferito al bus. Intanto Giuseppe è lì a terra, non si muove, un rivolo di sangue esce da dietro la nuca. Federico non ha segni di sangue, cerca di alzarsi, si agita, ma non riesce a parlare. Qualcuno si avvicina, cerca di calmarlo, gli dice di rimanere fermo. Qualcun altro pone un asciugamani sotto la testa di Giuseppe. I bambini che aspettavano il proprio turno sopra la salita lasciano immediatamente le bici a terra e corrono a chiamare la mamma di Giuseppe, Vitina Galasso. Vitina è nel suo negozio di abbigliamento per bambini “Tenerezze” che si trova a poca distanza dall'accadu-
Intervento neurologico di sei ore. Ora bisogna aspettare
E intanto Federico, operato, è in prognosi riservata
Sopra Giuseppe Di Muro, a sinistra i messaggi Facebook, sotto il luogo dell’incidente
to. Esce in strada con in braccio la figlia più piccola, la sorellina di Giuseppe. Vede il figlio riverso, sbianca e si getta sul suo corpicino. Il sindaco di Atella, Roberto Telesca, abita in quella strada e subito organizza il primo soccorso chiamando i medici locali che intervengono immediatamente. Per le strade si diffonde la notizia, «il figlio di Di Muro ha fatto un incidente». La voce arriva all'orecchio della mamma di Federico, Donatina Colangelo che lasciato tutto scappa sapendo di trovare lì anche suo figlio. Sul luogo dell'incidente dopo venti minuti, alle 19.20, arriva l'elicottero dell'ospedale San Carlo di Potenza. L'elicottero grazie a un abile manovra del pilota riesce ad atterrare in uno spazio ridotto. Scende la dottoressa che subito cerca di rianimare Giuseppe, poi passa a Federico che viene caricato sulla barella e trasportato in elicottero. In quei momenti concitati arriva la mamma del piccolo che segue il figlio a Potenza. Dopo venticinque minuti, alle 19.25, arrivano le ambulanze di Melfi che trasportano Giuseppe in ospedale. Per uno strano caso il papà di Giuseppe, Pasquale Di Muro, si trova già lì in visita alla mamma ricoverata. I Tentativi di rianimazione falliscono, il piccolo non ce la fa. Federico, invece, trasportato a
Potenza viene ricoverato e operato nella notte per cercare di ridurre l'ematoma cranico che si è creato. L'operazione è delicata, le possibilità che vada bene sono al cinquanta per cento. Ora Federico è in coma, la prognosi è riservata. Dipende dal suo fisico, da come reagirà all'intervento. Tutta Atella si stringe attorno a questa triste vicenda. Giuseppe e Federico sono amici da tempo. Coetanei e compagni di gioco, prima abitavano nello stesso palazzo di via delle querce. Poi la famiglia di Federico si è trasferita in un'altra abitazione poco lontano. I due piccoli sono rimasti sempre insieme, anche se in classi diverse, uniti nelle allegre scorribande per il paese, giocavano comunque vicino al negozio della mamma di Giuseppe, vicino al forno della nonna. Vivaci, allegri, mai fermi, gli occhi vispi, il sorriso disarmante, così li raccontano gli abitanti di Atella «due bambini bellissimi». Anche il popolo di Facebook si fa sentire esprimendo solidarietà con la pubblicazione sul profilo di un nastro nero in segno di lutto. Il padre di Giuseppe sul web ha pubblicato una stupenda foto del piccolo scrivendo al margine “ricordatelo così”. “Riposa in pace angioletto”, “Dio mio… Giuseppe resterai per sempre nei nostri
cuori”, questi alcuni dei commenti increduli per questa fine tanto prematura. Tra i post ce n'è uno in particolare in cui un contatto chiede “Pasquale chi è Giuseppe? Mi spiace…”. La risposta: “E' mio figlio” l'unico commento cui Pasquale abbia risposto dal suo dolore. Ora non rimane che attendere e pregare. «C'è un’indagine in corso della magistratura per quanto riguarda la dinamica dell'incidente - dice il sindaco che annuncia un'ordinanza - domani (oggi per chi legge, ndr) le bandiere saranno a mezz'asta, gli operatori commerciali riceveranno l'invito a mantenere chiusi gli esercizi durante le ore della cerimonia funebre di domani (idem, ndr)». «In questa situazione prosegue il sindaco - non ci sono parole che possano lenire il dolore. Si invita la collettività a far sentire il proprio calore e la vicinanza alla famiglia». «Siamo seguendo con attenzione la situazione del bambino ricoverato in ospedale - aggiunge - mantenendoci costantemente aggiornati sulle sue condizioni di salute». Una tragedia legata alla pericolosità di quella discesa che non consente la visuale delle vetture provenienti dal paese. «Quando succedono queste tragedie - risponde il sin-
POTENZA - È ricoverato in coma farmacologico all'ospedale San Carlo di Potenza, Federico, il bambino di 8 anni investito da un autobus martedì sera ad Atella. Era in bicicletta con un amico, Giuseppe Di Muro, di 9 anni, e correvano in discesa all'incrocio con la via principale del paese. L'autista giura di averli visti sbucare all'improvviso, e di non aver fatto in tempo a mettere il piede sul freno. Per Giuseppe non c'è stato niente da fare. Proprio oggi i due ragazzi sarebbero tornati a scuola. Federico è stato sottoposto a una prima tac al momento del ricovero dopo il trasporto d'urgenza da Atella da cui risultavano due emorragie interne non operabili. Ieri mattina a una seconda tac sarebbe apparsa un'emorragia al cervello, quindi
daco - ci si chiede inevitabilmente cosa si poteva, o si può fare per evitare che succeda ancora. Penso che oggi sia il momento del dolore e della riflessione e bisogna viverlo così com'è giusto che sia. A questo deve seguire, in una seconda fase, il momento in cui si dovrà intervenire». Lucia Nardiello
è intervenuta l'equipe neurochirurgica diretta dal primario Paolo Severino. L'operazione è durata dalle due alle otto di mattina. L'emorragia sarebbe stata interrotta. La prognosi dei medici è a tutt'ora riservata, ma il bambino reagirebbe al tentativo di interrompere la somministrazione dei sedativi, anche se in maniera convulsiva, cosa che va intesa in maniera positiva se si valuta il complesso dei traumi che il bimbo ha riportato dallo scontro. Per capire meglio le sue condizioni bisognerà aspettare tre o quattro giorni, quando il fisico dovrebbe avere riassorbito una buona parte dei versamenti interni di sangue. Fino a quel momento dato il quadro clinico i medici hanno deciso di indurgli un sonno senza dolore. l. a.
IL BUS ERA DELLA SITA Moretti non c’entra L’AUTOBUS contro cui ha perso la vita Giuseppe Di Muro ad Atella non è della ditta Moretti come erroneamente scritto ieri sul Quotidiano - ma della Sita. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori
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Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
«Indignati» i familiari di Elisa La reazione dei Claps alle dichiarazioni di Danilo Restivo sul Quotidiano «INDIGNATI». E' il commento della famiglia Claps a quelle che definiscono le «farneticazioni» che Danilo Restivo, il giovane di Potenza coinvolto nella scomparsa della studentessa Elisa Claps della quale non si hanno notizie dal 12 settembre del 1993, quando aveva 16 anni - ha scritto in una mail inviata allo scrittore Andrea Di Consoli e pubblicata ieri dal Quotidiano. Ai cronisti della Rai la famiglia Claps ha annunciato di stare valutando «se intraprendere le vie legali». Ritengono che ci sia «una regia per allontanare la verità». Restivo ha scritto di «rispettare nel silenzio il dolore della famiglia Claps». L'uomo, che vive in Gran Bretagna, nel «faticoso e complicato carteggio» con Di Consoli (così lo ha definito lo stesso scrittore, all'inizio dell'articolo pubblicato ieri) ha lanciato pesanti accuse, in particolare alla trasmissione Rai «Chi l'ha visto?» e ai suoi giornalisti, a Gildo Claps (fratello di Elisa) e al sacerdote potentino don Marcello Cozzi, da tempo in prima
A sinistra, l’immagine più recente di Danilo Restivo (inviata per mail ad Andrea Di Consoli) A destra, la foto di Elisa Claps
linea alla ricerca della verità su Elisa. Don Marcello è accusato di essere il responsabile dell'arresto di Restivo, nel 2006, da parte della polizia inglese, nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di una donna che abitava vicino alla casa di Restivo nel 2002. Per questo delitto, nelle mail a Di Consoli, Restivo ha spiegato di avere un alibi.
Infine, Restivo ha respinto ogni coinvolgimento del padre nella vicenda della scomparsa di Elisa Claps - sostenendo che, quel giorno del 1993, «tre testimoni l'hanno vista» dopo di lui - e ha annunciato di aver sospeso da tre giorni l'assunzione di un «farmaco salvavita» prescrittogli per curare una malattia alla tiroide, allo scopo di rivendicare i suoi «diritti»,
poiché «senza diritti è come essere morti». La conduttrice di "Chi l'ha visto?" aveva già replicato alle accuse che gli muoveva Restivo, quando era ancora una fonte anonima. «Ho sempre avuto grande rispetto per le istituzioni - aveva detto Federica Sciarelli in quella occasione - e soprattutto per la mia professione. Facendo parte
del consiglio dell'ordine dei giornalisti del Lazio mi dovrei radiare da sola perché millanto un mestiere che non faccio». Per l'anonimo estensore delle missive, i cronisti di "Chi l'ha visto?" si sarebbero finti poliziotti italiani col detective di Scotland Yard, che indagava sulla morte di quella donna inglese orribilmente mutilata nel 2002. Il Quotidiano da qualche tempo è alle prese con una difficile inchiesta giornalistica sul caso Claps. Per la prima volta uno dei suoi protagonisti ha deciso di intervenire. Le informazioni di Restivo sono di parte e, come tali, vanno considerate. Sono state pubblicate -- come spiega Di Consoli nel servizio di ieri -- senza censurare né i contenuti né il linguaggio di Danilo. Abbiamo ragionato molto sulla pubblicazione del materiale e dei documenti forniti da Restivo. Abbiamo scelto di renderli pubblici perché convinti che possano essere d'aiuto a chi continua a indagare sulla scomparsa di Elisa. Fabio Amendolara
Agricoltura/1 Tisci e Di Lorenzo del Pdl illustrano una proposta di legge Agricoltura/2 Incontro a Roma
Norme contro le avversità E Viti presenta L’idea: istituire un fondo di solidarietà con i soldi del petrolio UNA proposta di legge regionale, sottoscritta dai consiglieri d’opposizione Antonio Tisci e Pasquale Di Lorenzo ma dai contenuti bipartisan, è stata presentata alla stampa, ieri mattina, a Potenza. La nuova legge, hanno spiegato i relatori, nasce da uno studio condotto in Basilicata da Ugl Agricoltura e riguarda il risanamento delle passività agrarie causate da eventi calamitosi. In sostanza, la proposta di legge presentata prevede: l’istituzione del Fondo di Solidarietà Regionale per l’Agricoltura (in cui debba essere compreso un 5 per cento di introiti provenienti dalle royalties petrolifere), un sistema più veloce nell’accertamento dei danni, un termine di 150 giorni per il pagamento dei contributi dalla data di accertamento dei danni subiti e il ripianamento delle passività agrarie pregresse accumulate dalle imprese agricole. «Si tratta di una proposta ha spiegato Tisci a proposito del documento - che tiene conto del momento di grave difficoltà in cui versa il comparto agricolo lucano. Una difficoltà - ha aggiunto - dovuta sia alla contrazione del mercato che ad una serie di eventi calamitosi di cui à stato vittima il territorio regionale». «L’agricoltura - ha sottolineato Tisci - è un settore trainante per l’economia regionale, l’unico con cuore e cervello lucani, senza commistioni con multinazionali e soggetti esterni che stanno avendo, invece, un ruolo importante nel collasso complessivo del sistema produttivo regionale». «Questa proposta di legge ha detto ancora Tisci - deve essere approvata prima di fine legislatura perché - ha concluso il consigliere in quota Pdl - l’agricoltura e le problematiche ad essa connesse non sono terreno di scontro né hanno colore politico». Anche il consigliere Pasquale Di Lorenzo, dal canto suo, è entrato nel merito della proposta di legge sul «risa-
Da sinistra, Tisci e Di Lorenzo nel corso della conferenza di ieri
namento delle passività agrarie causate da eventi calamitosi». «Una delle motivazioni alla base del provvedimento -
ha detto - è la situazione debitoria in cui versano le aziende agricole lucane a seguito delle numerose calamità naturali sempre seguite da una
lentezza disarmante sul versante dei risarcimenti. Ci sono agricoltori - ha ricordato Di Lorenzo - che aspettano i contributi daquasi unlustro il che ha comportato, inevitabilmente, il ricorso al credito». «La proposta di legge - ha sottolineato ancora Di Lorenzo - è stata inoltre concepita per bypassare i vincoli comunitari e la sua approvazione - ha aggiunto - diviene improcrastinabile se si vogliono risollevare le sorti di un settore produttivo per il quale occorre un’azione coordinata anche con i parlamentari lucani. Un’azione in grado - ha concluso il consigliere Di Lorenzo - di superare il dannoso gioco delle responsabilità e avviare un confronto serio per dirimere i problemi». Michele Russomanno
un dossier a Zaia
UN CORPOSO dossier con aveva presentato una serie tutte le emergenze di interrogazioni e propodell’agricoltura lucana è ste per affrontare la crisi stato consegnato ieri del settore primario lucano dall’assessore regionale dopo le calamità dei mesi all’Agricoltura Vincenzo scorsi L’assessore Viti ha inveViti al ministro dello stesso ce sfodarato il suo dossier, settore Luca Zaia. All’incontro fra Zaia e Vi- elaborato con il concorso ti c’era anche la senatrice delle Organizzazioni proMaria Antezza (Pd), che fessionali agricole, nel aveva chiesto l’incontro nel quale sono riassunte le corso di una recente audi- questioni urgenti a partire zione della Commissione da quelle legate alle calamiagricoltura di Palazzo Ma- tà atmosferiche e alle esidama, ha fatto seguito alla genze di adeguare le coperserie di iniziative parla- ture assicurative rendenmentari portate avanti dal dole multi rischio. Viti ha gruppo del Pd (ci sono an- anche chiesto di convocare un tavolo che i senatecnico che tori Filippo INDAGINE CIA affronti i teBubbico e mi della crisi Carlo Chiudel comparrazzi, i deto cerealicoputati An- Agricoltori pensionati tonio Luon- INDAGINE dell’Anp-Cia, l'Asso- lo attivando provvigo e Salva- ciazione nazionale pensionati sui le del tore Mar- bisogni degli agricoltori pensionati. denze giotta, nonEmerge dallo studio la necessi- Piano nazioché i parla- tà nelle aree agricole e rurali lucane nale. Sottolimentari lu- di avere tempestivi servizi socio- neata l'urcani della sanitari raggiunge picchi molto ele- genza di pomaggiovati (95 per cento) soprattutto tra gli tenziare la ranza di go- anziani non autosufficienti. La tipo- funzione deverno). logia di disabilità più diffusa è quel- gli enti di riFanno sa- la legata alle difficoltà di svolgi- cerca in Bapere dalla mento delle attività quotidiane di silicata con Regione cura della propria persona (3 per riferimento che la sena- cento della popolazione totale). al Cra e alle in trice Antez- Segue la disabilità nel movimento attività za ha illu- (2,2 per cento), il “confinamento in- corso presso strato a dividuale a casa” (2,1 per cento) e, l'Agrobios Zaia i pro- infine, la disabilità sensoriale (1 per per l'Unità di genomica e blemi emer- cento) post genogenti della crisi agricola lucana fra i mica e nelle attività di stuquali l'urgenza di dare se- dio dei sistemi colturali coguito a interventi ristora- me richiesto dalle cosiddettori dalle calamità atmosfe- te nuove sfide della proriche sofferte dai territori grammazione europea. Analizzati i temi del costo della Basilicata, i problemi che porrà l'imminente sca- dell'acqua per usi irrigui denza al 31 dicembre del destinati a lievitare. Zaia ha assicurato la provvedimento sui contributi agricoli, le questioni massima attenzione sui teconnesse ai piani irrigui, le mi prospettati e sul dossier esigenze poste da alcuni della Regione Basilicata e comparti in sofferenza si è riservato di dare un sequali quello zootecnico e in guito concreto e ravvicinaparticolare quello cunico- to all'incontro, manifestando l'intenzione di venilo. Senza tralasciare l'esi- re in Basilicata sia per afgenza di porre mano alla frontare in loco le questiomodifica dei meccanismi di ni presentate sia per rivefunzionamento del Fondo dere i Sassi di Matera che ha definito «un'autentica di solidarietà nazionale. meraviGià nel recente passato la straordinaria senatrice lucana Antezza glia».
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14 24 Ore in Basilicata «Le sue sono farneticazioni». Ai cronisti della Rai: stiamo valutando «se intraprendere le vie legali».
Le famiglie hanno speso circa 1.000 euro in meno per l’acquisto di beni durevoli
Crisi economica, i lucani risparmiano POTENZA - Le famiglie lucane riducono i consumi a causa della crisi e rinviano l’acquisto di beni durevoli. Nel 2008 a causa della crisi ogni nucleo familiare ha speso in media 1.000 euro in meno di quelle venete, 573 euro in meno di quelle italiane (in media) e 40 in meno di quelle meridionali. La stretta dei consumi è stata fortemente condizionata da un'accelerazione dell'inflazione, che ha prodotto un rincaro dei generi di prima
necessità costringendo a rinviare l'acquisto di beni durevoli. E' questo il dato di sintesi che emerge dal “focus” elaborato dall'Osservatorio regionale sui prezzi al consumo in base all'ultima indagine Istat (realizzata su un campione di circa 25.000 famiglie in Italia, oltre 700 delle quali lucane). «Alla luce di questi dati commentano il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte e l'assessore alle Attività produttive della
Regione Basilicata, Gennaro Straziuso - assume ancora maggiore rilevanza la frenata dell'inflazione registrata nel primo semestre del 2009, come evidenziato qualche giorno fa dall'Osservatorio sui prezzi al consumo. Per le famiglie lucane, fortemente condizionate dalla crisi in atto negli ultimi due anni, potrebbe trattarsi di una prima, salutare boccata di ossigeno». La flessione complessiva del 4,9 per cento registrata
nel 2008, in effetti, è il risultato dell'effetto congiunto di una riduzione della spesa corrente e di una marcata accelerazione dell'inflazione (+3,3%, in linea con il dato nazionale). Le famiglie, già in difficoltà nel mantenere invariato il budget da destinare ai consumi, hanno subìto, quindi, anche una perdita significativa di potere d'acquisto, che ha ulteriormente depresso la loro capacità di spesa. I maggiori rincari hanno interessato le vo-
Il settore auto è uno di quelli penalizzati dalla crisi
ci di spesa più importanti per il bilancio familiare e meno facilmente comprimibili: dai generi alimentari alle bollette energetiche, ai tra-
sporti. Si è, quindi, dovuto “tagliare” o rinviare gli acquisti di altre tipologie di prodotti, soprattutto beni durevoli, come le auto.
I 310 licenziamenti in tutto il gruppo annunciati dall’azienda a luglio scorso sono stati ritirati
Italtractor, salvi 190 posti Siglato l’accordo con i sindacati. Domani assemblea con i lavoratori POTENZA - Ora è una notizia ufficiale e in completa controtendenza rispetto alle drammatiche notizie che arrivano sul fronte occupazionale lucano: i lavoratori dell'Italtractor - la storica azienda di Potenza che ha dato lavoro a tante famiglie lucane - sono salvi. I licenziamenti annunciati unilaterlmente lo scorso luglio sono stati definitivamente scongiurati. Si torna a sorridere, non solo nelle case degli operai direttamnte coinvolte nella vertenza, ma in tutta la città capoluogo che in quest'ultimo anno ha perso pezzi importanti del suo tessuto produttivo (come Mahle e Industrie del Basento). E quell'area industriale che sembrava destinata alla desertificazione produttiva ora più giocarsi qualche carta in più. Che poi la buona notizia arrivi proprio da Italtractor, per il quello che ha significato e significa tutt'oggi per Potenza, è ancora più significativo. La notizia è arrivata ieri sera, dopo la firma dell'ipotesi d'accordo nella sede dell’Unione Industriali di Roma, tra i vertici dell’Italtrac-
Una manifestazione dei lavoratori dell’Italtractor
tor e il coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm e la Rsu degli stabilimenti di Fanano (Mo), Ceprano (Fr) e Potenza per far fronte alla crisi che interessa l’intero gruppo industriale. L'intesa prevede il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, a decorrere dal 21 settembre, e la gestione di 70 esuberi per tutto il Gruppo Italtractor. Attraverso la collocazione in mobilità volontaria o per coloro che
matureranno i requisiti pensionistici. La delegazione sindacale lucana isi è detta estremamente soddisfatta. Dei 310 licenziamenti annunciati dall'azienda lo scorso luglio, 190 riguardavano lavoratori lucani. Alla decisione unilaterale da parte di Italtractor era seguita la massiccia protesta di tutti gli operai dello stabilimento di Potenza. Che aveva portato a una momenta-
nea sospensione delle procedure di mobilità. Solo con l'accordo sottoscritto ieri, però, i licenziamenti sono stati ufficialmente scongiurati. L'azienda si è anche impegnata per la salvaguardia di tutti i siti produttivi, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali utili per difendere l’occupazione e la predisposizione di un piano industriale, capace di traguardare la crisi in corso. Fiom, Uilm e Fim lucane hanno convocato, per domani, le assemblee dei lavoratori, presso lo stabilimento di Potenza, per rendere noti i risultati dell'incontro. «Siamo particolarmente soddisfatti per il risultato raggiunto - ha dichiarato il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli perché lo stabilimento lucano sarebbe stato quello più penalizzato dell’intero gruppo a livello nazionale». La Uilm ora ritiene fondamentale capire nei prossimi mesi la effettiva situazione produttiva dello stabilimento di Potenza nel medio periodo e del gruppo in generale e quali strumenti finanziari ed orga-
nizzativi la proprietà ed il management intenda mettere in campo oggi per affrontare con serenità la scelte future. «Nella consapevolezza che ci attendono momenti molto impegnativi - ha aggiunto Tortorelli - caratterizzeremo la sua azione in difesa della centralità dello stabilimento potentino con il chiaro obbiettivo di consolidare sia la situazione produttiva che quella occupazionale». «Abbiamo scongiurato –ha detto il segretario della Fiom Cgil della Basilicata, Giuseppe Cillis – l'ipotesi della mobilità, con un percorso di forte opposizione alle decisioni del gruppo, a dimostrazione che la protesta paga. L’ipotesi di accordo nei prossimi giorni – ha concluso – sarà sottoposta ai lavoratori per l’approvazione». Un «grande risultato» per il segretario della Fim di Potenza, Salvatore Troiano: «Sono sicuro che il voto dell'assemblea sarà favorevole e, in questo caso, lunedì saremo a Roma, al ministero, per ratificare l'accordo» m.labanca@luedi.it
Marchionne chiede nuovi incentivi per il 2010. Vaccaro: «Fondamentali anche per noi»
Il dato dell’indagine di Manpower
A Francoforte debutta Punto Evo Nuovo motore per l’indotto di Melfi?
Mercato del lavoro Occupazione in crescita nei prossimi 3 mesi
MELFI - Eccola, con tutte le sue forme. La Punto Evo, la nuova nata di casa Fiat, finalmente si presenta ufficialmente, con il debutto al salone dell’auto che apre oggi i battenti in Germania. Francoforte non è così lontana, perché la nuova auto del Lingotto, figlia della fortunata Grande Punto, dovrebbe essere prodotta a Melfi. Questo è quanto era stato annunciato dallo stesso amministratore delegato, Sergio Marchionne, a Palazzo Chigi, nel corso dell’incontro che si è svolto a giugno. E questo che è quello che adesso la Basilicata spera con tutte le sue forze. Soprattutto se il nuovo modello sarà destinato a ripetere gli ottimi numeri di Grande Punto. Speranza, dunque, ma anche timori. La vertenza in corso che vede coinvolti i 174 operai della Lasme, azienda che produce per il gruppo torinese, che lascerebbe trasparire la volontà di Fiat di allentare la presa sull’indotto di Melfi, impone cautela nelle considerazioni. Non solo. Le preoccupazioni che avvolgono la Sata e i suoi satelliti sono accompagnate da fatti che non depongono bene per la “causa” lucana: non è più un mistero, infatti, che il Lingotto abbia deciso, davanti al mancato accordo con il sindacato sul recupero della produzione perduta durante
La nuova Punto Evo
lo sciopero nelle aziende dell’indotto, di porre rimedio alla questione semplicemente spostando la produzione a Mirafiori. Le tute blu torinesi, dopo tante settimane di cassa integrazione, hanno accettatoben volentierileore di straordinario. Anzi –ha fatto presente qualche giorno fa il segretario della Uil, Carmine Vaccaro – su volantini che girano nello stabilimento piemontese si baratterebbero le ore di lavoro in più con garanzie sulle produzioni future. La linea gemella di Mirafiori, quindi, preoccupa e non poco. Nel frattempo, però, buone notizie “dall’alto”: Marchionne ha chiesto il rin-
novo degli incentivi auto anche per il 2009, «altrimenti sarebbe un disastro». E proprio sugli incentivi, che tanto bene hanno fatto allo stabilimento di Melfi, tirando in alto le vendite della Grande Punto, interviene anche il segretario Vaccaro. «E’ opportuno e necessario – ha dichiarato in una nota - che anche per il 2010 il Governo confermi gli incentivi in favore dell’industria automobilistica. Le allarmanti notizie diffuse oggi dall’Ocse circa il protrarsi degli effetti negativi della crisi economica per il nostro Paese impongono di non abbassare la guardia e di sostenere la nostra industria
per impedire la distruzioni di tanti posti di lavoro». «La conferma degli incentivi alla rottamazione anche per il 2010, inoltre –continua il segretario della UIl - potrebbe aiutare lo stesso indotto Fiat, più esposto alla crisi, a superare questo momento difficile, come la vertenza Lasme testimonia. Condividiamo la considerazione espressa dell’ad Fiat Marchionne sul “sistema produttivo che vede il volano dell’automobile non ancora del tutto ripartito”. Ribadiamo anche noi come sindacato della Basilicata l’importanza del rinnovo di questi incentivi». mar.lab.
POTENZA - Futuro roseo per il mondo del lavoro. Nei prossimi tre mesi l’occupazione in Basilicata aumenterà. Questo quanto emerge dall’indagine, realizzata da Manpower sulle “Previsioni occupazionali” in Basilicata nel quarto trimestre del 2009, che registra un incremento di 5 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti, delineando una situazione in crescita. Il dato sulle previsioni occupazionali nella regione Basilicata relativo al quarto trimestre del 2009 fa registrare un’inflessione del 6 per cento. Questo significa un aumento di 5 punti percentuali rispetto al terzo trimestre dell'anno e di 6 punti rispetto allo stesso periodo del 2008. La ricerca svolta da Manpower ha preso in esame un panel statisticamente significativo di oltre 1000 datori di lavoro - ad oggi l'indagine previsionale sul mercato del lavoro più estesa a livello mondiale chiedendo loro quali variazioni prevedono in termini di occupazione nella propria azienda rispetto al trimestre precedente. Ma nonostante il segno negativo le previsioni sull'occupazione in Basilicata, tenendo conto degli aggiustamenti stagionali, risultano in miglioramento rispetto al terzo trimestre dell'an-
no come pure rispetto allo stesso periodo del 2008. Le risposte dei datori di lavoro della Basilicata in merito alle loro intenzioni di assunzione segnalano che, nei prossimi tre mesi, le persone in cerca di occupazione avranno maggiori possibilità di trovarla rispetto al trimestre precedente. L'ottimismo espresso dal settore dei Trasporti e comunicazioni comparto che fa registrare un dato previsionale con segno positivo - mitiga le intenzioni di segno opposto espresse dai restanti settori. Infatti, la media dei datori di lavoro a livello nazionale non ha espresso intenzioni di assunzione positive per il quarto trimestre dell'anno: il 2 per cento dichiara di prevedere inserimenti in organico, il 7 esprime intenzioni di riduzione, mentre l'89 per cento non prevede variazioni. Da un confronto tra settori, i datori di lavoro del comparto Trasporti e comunicazioni esprimono il dato previsionale più forte (+ 9 per cento), facendo registrare una crescita di 22 punti percentuali rispetto al terzo trimestre e di 34 rispetto allo stesso periodo del 2008. Altro segno positivo proviene dal comparto Agricoltura, mentre i restanti settori esprimono intenzioni di assunzione negative.
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Giovedì 17 settembre 2009
Un’azienda dove tutto fila liscio come l’olio PORTE aperte alla “Di Carlo spa”, brand affermato nel settore olivicolo. Dopo cinquant'anni di vita, per la prima volta, l'azienda ha organizzato una giornata di visita per un'overview della produzione dell'olio. Un percorso dell'intera filiera: dalla terra al prodotto finito. Nata alla fine degli anni '50 a Vietri di Potenza, oggi città dell'olio, dalla volontà di Domenico Di Carlo e sua moglie Angela, oggi la “Di Carlo spa”è capitanata dai figli Valerio e Costantino, rispettivamente presidente e direttore generale. L'azienda è ormai una realtà affermata sul mercato che opera nel settore della produzione e del confezionamento di oliva ed è presente, con la sua gamma di prodotti, sia nel retail sia nell'ho.re.ca di numerosi magazzini importatori di prodotti alimentari di qualità. Innovazione, rispetto dei valori della tradizione e della qualità dei prodotti della dieta mediterranea: è questa la filosofia aziendale. L'evento è stato organizzato in occasione della visita di una giornalista del food inglese, Clare Evans che scrive per la rivista “Pizza e pasta” accompagnata da un cliente della Di Carlo, di origine italiana, Enzo Santomauro, presidente dell'azienda Casaiulia. Alla giornata hanno partecipato i proprietari, il responsabile della produzione e della gestione, Antonio Simone, la responsabile del mercato estero, Chiara Vigna, il sindaco di Vietri, Giuseppe Pitta, il vicesindaco Rocco Carleo, oltre alla stampa locale. Partenza dallo stabilimen-
I prodotti e l’azienda
to di Buccino, situato nella zona industriale e nato nel 2005. Tre le tappe del tour: prima, visita agli uliveti situati in due zone di Vietri, Braide e San Giovanni e Fontanelle. A guidarci Michele Manzella, conosciuto come zio Michele. E’ lui, parente della famiglia DiCarlo, che curagli uliveti, di origine autoctona e che conosce tutte le piante, palmo per palmo. Un'estensione di30 ettari, contanti filari, con impianti giovani e esemplari secolari. Qui si trovano piante secolari, che hanno addirittura trecento anni di vita e ben riconoscibili dalla loro imponenza e da una grande chioma ad om-
brello. Peccato che una pioggia battente non ha permesso la passeggiata suggestiva tra le piantagioni. Poi, via tutti in macchina, per una visita veloce al frantoio “Cooperativa agricola Colline del Tanagro”, situato a Pertosa. Ultima tappa allo stabilimento situato nella zona industriale di Buccino. Un impianto di tipo flessibile, innovativo e completamente automatizzato, tutto in acciaio inox, che si estende su un lotto di 33 mila metri quadri, di cui 11 coperti. Ben 12 le persone che vi lavorano. L'impianto è gestito da un software. Sullo schermo del computer, infatti, il responsabile della pro-
duzione, Antonio Di Santi, ha il quadro sinottico e può controllare tutti i silos. Gli operatori, in questo modo, non vengono mai a contatto con l'olio. Qui si predilige, come modello di produzione, il “just in time”, ossia, si produce ciò che occorre, senza avere scorte in magazzino. L'azienda ha sei certificazioni di struttura e una di prodotto. Oltre al mercato nazionale, quello estero di riferimento è rappresentato da Stati Uniti, Sud America e Giappone. Due le aree di stoccaggio, una dedicata all'olio extra vergine di oliva, l'altra a olii di oliva, sansa e semi. Una volta arrivato l'olio, viene
stoccato nei silos di appartenenza. Cinque le linee di produzione (extravergine di oliva, oliva, sansa, semi, palma bifrazionata), con tubazioni dedicate. Ogni tipologia di olio, infatti, ha una condotta dedicata. Tre le linee di imbottigliamento: quella di vetro e pat da 0,25 a 1 litro, la linea tetrabrick (da 1,5 a 5 litri per pat e lattina) e 1 litro per lattina. Le bottiglie vuote, scorrono su un nastro tipo scicami, per evitare rotture. Dopo essere entrate in una macchina che soffia e riempie, vengono incapsulate. Tre i tappi: per vetro, lattina e pat con sistema salvagocce per evitare perdite. Per il pat, si preferisce il tappo riciclabile con la bottiglia. C'è anche la possibilità, per una richiesta specifica, di personalizzare la bottiglia: dall'etichetta, al collarino, al retroetichetta e la coccarda. Fiore all'occhiello, come lo definisce Chiara Vigna nella sua spiegazione, è la macchina del tetrapack che rappresenta un contenitore innovativo, leggero, che occupa poco spazio ed è totalmente riciclabile.In più,l'olioè piùprotetto nel brick e si conserva meglio perchè all'interno c'è dell'azoto che rallenta il pro-
cesso di ossidazione e protegge dalla luce, fattore negativo per l'olio. Dall'area di produzione, a quella di spedizione. «Tutte le materie prime - ha spiegato - vengono stoccate all'interno». In più una sala campioni, con tante bottiglie e lattine, ma anche etichette diverse in base al paese di spedizione. E ancora una sala panel dove 2-3 volte a settimana una giuria fa il check dell'olio. Per concludere la giornata, un lunch con prodotti lucani. Una degustazione di piatti della tradizione con prodotti dell'azienda. Infatti, la “Di Carlo” produce, soprattutto per il mercato italiano, conserve di pomodoro e pasta fresca e secca con formati artigianali. Tra le specialità lucane fusilli, orecchiette e cavatelli. I visitatori d'eccezione hanno degustato come primi, assaggi di orecchiette e cime di rapa, cavatelli e fagioli e palmarieddi con la mollica per poi passare a ciambotta, peperoni cruschi e su richiesta specifica, fichi freschi. Il tutto, ovviamente, condito e insaporito con olio extra vergine di oliva. Iranna De Meo
Si preparano le contromisure Audizione in quinta commissione
Virus A, l’Asp Eventi, Lapenna ha predisposto critica l’unità di crisi le politiche Apt
E’DAPOCO che laRegione Basilicataha predisposto ilpiano contro l’influenzaH1N1, suina, A o come la si voglia chiamare. Nell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza, è stata istituita l'Unità di crisi aziendale sul virus A al fine di mettere in atto le misure relative alla prevenzione, sorveglianza e controllo della nuova influenza. Lo ha fatto sapere il direttore generale dell'Asp, Pasquale Francesco Amendola, spiegando che l’unità è presieduta dal direttore sanitario, Giuseppe Nicolò Cugno e ne fanno parte i direttori delle Unità Operative di Igiene e Sanità Pubblica operanti negli ambiti territoriali di Venosa, Potenza e Lagonegro, rispettivamente Antonio Fortunato, Francesco Saverio Negrone e Caterina Focaraccio. Ecco i numeri a cui chiedere informazioni: 0972/39502-0972/721557 (Venosa); 0971/310759- 49 (Potenza); 0973/641379-88 (Lagonegro). Realizzato un opuscolo informativo in distribuzione nei prossimi giorni nelle scuole realizzato dalla Asp in collaborazione con gli assessorati alla Pubblica istruzione del Comune e della Provincia di Potenza e l'Ufficio Scolastico Provinciale del ministero dell'Istruzione. In seguito, l'unità di crisi sovrintenderà all'attuazione delle disposizioni impartite dal Ministero della Salute con la circolare dell'11 settembre scorso nonché alle direttive che verrano emanate dalla Regione Basilicata.
POTENZA - La polemica dell’estate - ossia la distribuzione dei fondi per i “Piccoli e grandi eventi” - è arrivata anche in Quinta Commissione consiliare permanente “Verifica, controllo, monitoraggio”, organismo nato per fare le pulci alle decisioni della Regione. Sono stati ascoltati l'assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e il direttore generale dell'Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, Gianpiero Perri. L’ufficio stampa del consiglio regionale ha diffuso le dichiarazioni del presidente della Commissione, Sergio Lapenna (Pdl), che ha detto: «I criteri del Bando pubblicato dalla Regione hanno, di fatto, comportato l'esclusione delle tante Pro-Loco, ampiamente presenti nella regione, soprattutto nelle piccole comunità, dove da anni organizzano una serie di attività e manifestazioni culturali, incontrando il consenso dei cittadini. Inoltre la scarsità delle risorse messe a disposizione dalla Regione non ha consentito di soddisfare tutte le domande. Che il turismo possa essere un'importante risorsa economica per la nostra regione nessuno lo può mettere in dubbio, così com'è evidente che per fare turismo occorrano programmazione e strutture, ed è qui il vero problema». «Gli amministratori locali, in questi anni ha aggiunto - non hanno mai potenziato lo sviluppo del turismo, anzi il nostro territorio si caratterizza per la mancanza e l'obsolescenza della rete di trasporti e per la scarsa presenza di servizi e strutture ricettive. A ciò si aggiunge una inadeguatezza delle risorse che determina uno squilibrio territoriale, comportando una eterogeneità della destinazione dei fondi e l'insufficienza della domanda turistica finale, con la creazione di gruppi di Comuni che rimangono ai margini dei processi di investimento e di modernizzazione per la mancanza di idonee politiche competitive, il che determina una fatale cristallizzazione di ogni strategia di sviluppo».
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16 24 Ore in Basilicata La Di Carlo apre per la prima volta alla stampa mondiale
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
A Roma una delegazione lucana è stata ricevuta dal sottosegretario alla Difesa
Caserma, qualche spiraglio Sarà valutata la possibilità di allocare una compagnia di genio di pronto intervento C’ERANO proprio tutti, ieri mattina a Roma, sotto il dicastero di via XX Settembre, per protestare contro la chiusura del Novantunesimo Battaglione Lucania. Da un lato i cittadini: 40 in tutto, arrivati con i pullman. Tra questi ci sono i rappresentanti di alcuni comitati di quartiere e una rappresentante delle mogli dei militari. Dall'altro le istituzioni: il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, consiglieri, assessori, sia provinciali che regionali. E’ un’intera comunità a essersi mobilitata. La manifestazione vede la presenza anche dei parlamentari lucani di ogni colore politico: Felice Belisario (Idv), Filippo Bubbico (Pd), Egidio Digilio (Pdl) e Antonio Luongo (Pd). Scopo della manifestazione: farsi ascoltare. E pare che la delegazione di rappresentanza, sia istituzionale che cittadina capitanata quest'ultima dal vicepresidente del comitato di quartiere del centro storico, Raffaele Molinari - ci sia riuscita. Hanno gridato “no” alla chiusura i cittadini, rimasti in strada con striscioni del tipo: «Volevamo la caserma, ci avete dato le scorie: bello scambio». Hanno detto “no” con fermezza le istituzioni che hanno incontrato il sottosegretario Corsetto presso il Ministero della Difesa. «L'esito dell'incontro afferma il sindaco - può dirsi soddisfacente. Non abbiamo risolto definitivamente il problema, ma si è aperto uno spiraglio». Il sottosegretario Corsetto, infatti, ha ga-
Sotto la manifestazione a Potenza. Sopra la delegazione a Roma
rantito la presenza dello Stato nella caserma, verificando la possibilità di localizzare presso di essa una compagnia di genio di pronto intervento, così come proposto dal sindaco. «Il sottosegretario - precisa Santarsiero - ha mostrato grande interesse verso la proposta fatta, da gran co-
noscitore della nostra terra e comprendendo, quindi, la necessità di lasciare l'unico presidio militare in regione. La manifestazione - conclude - è riuscita. Chi ha polemizzato contro l'iniziativa, si ritroverà solo con un pugno di mosche in mano». Conferme sull'intenzione del ministero della Difesa a
rivalutare la questione arrivano sia dal breve colloquio della delegazione con il ministro della difesa La Russa, che dall'incontro di quest'ultimo con i parlamentari lucani del Pdl. In un comunicato, infatti, i parlamentari informano sulla volontà del ministro a garantire la presenza dello Stato in Basilicata nel settore militare, valutando le opportunità più opportune. Sembra, dunque, che qualcosa si sia mosso. «Per noi del Comitato di quartiere - sostiene Raffaele Molinari è già una vittoria, indipendentemente dall'esito finale, perché significa che le nostre 18.000 firme sono valse a qualcosa. Noi abbiamo fatto l'impossibile». Soddisfazione anche dall'onorevole Belisario, che assicura: «Continueremo la protesa in tutte le forme civili ma dure» e dall'assessore Emilio Fiore, che sottolinea: «Questa è stata una vittoria che ha coinvolto tutti, per la prima volta anche i comitati di quartiere che hanno manifestato sia a Roma che a Potenza. Ora si dovranno chiedere altri incontri e procedere con più insistenza». Ieri mattina, intanto, in concomitanza con la manifestazione romana, hanno presidiato davanti la caserma Lucania altri rappresentati dei comitati di quartiere, il coordinatore Flp Difesa Claudio Coppola e Luigi Scaglione. Tra le prossime iniziative, un incontro domani, promosso dall'opposizione per discutere sui problemi del centro storico e sulle sorti della caserma. Anna Martino
In consiglio comunale presidenza e 35 interrogazioni Le priorità dei Popolari uniti SI terrà lunedì prossimo il consiglio comunale che dovrebbe, per la quarta volta consecutiva, tentare l’elezione del presidente del consiglio. In programma di seduta, però, anche l’ora dedicata alle interrogazioni: questa volta sarà record. Sono ben 35 le interpellanze e le mozioni presentate dall’opposizione (ma il tempo utile alla discussione è limitato a un’ora). Il più prolifico, il consigliere Imbesi (Pdl). Poi, seguirà la relazione del sindaco sul programma. Quanto alla presidenza, non sembra ci siano schiarite all’orizzonte, dopo le richieste, avanzate dallo stesso centrosinistra, di arrivare a una variazione del nome del candidato vista la mancata unitarietà. Ma la candidatura avallata fino ad oggi dalla maggioranza, quella di Roberto Galante, non sembra in discussione per Italia dei valori. E tanto per chiarire lo scenario, il segretario cittadino dei Popolari uniti, Luigi Scaglione, ricorda che le emergenze da affrontare, mentre lo “stallo” politico prosegue, sono tante. «Una città che risponda ai bisogni della gente, servizi efficienti, scuole funzionali, una viabilità efficace». Del resto, «una condivisione delle scelte amministrative, passa attraverso il confronto
costante con la città ed i suoi abitanti». Ecco l’impegno per «una viabilità fruibile, un’accelerazione nella realizzazione delle opere viarie, una qualità migliore per le strutture scolastiche». Senza dimenticare opere nevralgiche perla città come la tangenziale. Scaglione, con i dirigenti dell’intero partito, ha anche toccato la questione tutta politica rimarcando l’dea che per l’Ufficio di presidenza è bene aprire il dialogo con l’opposizione. Se non altro visti i tre tentativi andati a vuoto con «la bocciatura del candidato» che hanno fatto «registrare la presa di posizione degli esponenti di Sinistra e Libertà verso una nuova scelta, senza tralasciare il senso della condivisione delle scelte amministrative anche con chi non ha partecipato alla coalizione di governo che su questa strada devono proseguire indipendentemente dal ruolo a cui sono stati chiamati». Quanto ai diffusi progetti di centro, «la individuazione di un contenitore politico fattodi moderati, riformisti e popolari, collocato da tempo nel centro-sinistra, non può essere messo in discussione di fronte a tentennamenti, sirene capziose, progetti alternativi terzopolisti, che nascono evidentemente solo per ragioni personali e di potere».
Alla nuova viabilità manca ancora l’abitudine
L’Adoc sul nuovo Conad
Tra disagi, incertezze e carreggiate “occupate” il Nodo va avanti
«Attenti ai volantini pubblicitari»
DA qualche giorno la viabilità cittadina è cambiata: rotatorie, doppi sensi e il traffico degli orari di punta che paga qualche incertezza. Facile in questi giorni imbattersi in automobilisti un po’ “confusi”, indecisi sulla corsia da adottare. Ci vorrà un po’di tempo. Con l’abitudine e la pratica la nuova viabilità cittadina sarà normalità. Così il Nodo del Gallitello va avanti. Ieri, un incidente piuttosto rocambolesco, ma sembra senza danni gravi, ha coinvolto un autovettura alla rotatoria di viale dell’Unicef nei pressi della galleria che dovrebbe poi sbucare, a lavori ultimati, su via del Gallitello. Traffico in tilt per
diversi minuti e intervento dei Vigili del fuoco. Ma a via del Gallitello i problemi sorgono anche sulle “dimensioni” delle nuove opere. E’accaduto due giorni fa, almeno secondo quanto raccontano alcuni testimoni. All’altezza dell’incrocio tra la Fondovalle e via del Gallitello, nuove limitazioni, anche fisiche tracciate sulla strada, veicolano i mezzi non ancora abituati ai cambi di direzione (non si può più svoltare in direzione del passaggio a livello). Ma accade che a tirar su l’ostacolo, ci si allarghi un po’ troppo e il camion non riesca a passare. Così, sempre secondo il racconto di alcu-
Il cantiere del Nodo complesso del Gallitello (Mattiacci)
ni cittadini che hanno assistito alla scena, due giorni fa un autotreno non è riuscito a immettersi sulla carreggiata: troppo largo il cordolo che e delimitava il senso di marcia. Fortuna ha voluto che sul can-
tiere fossero ancora presenti gli operai: piccone, trapano, martello. Buttato giù l’ostacolo ingombrante, via libera per l’autotreno e nuovo avvio ai lavori. Il tutto ripristinato, con dimensioni meno ampie.
IERI mattina ha aperto a Potenza la Conad e Canio D’Andrea dell’Adoc ha già segnalato il primo problema: «Il volantino pubblicitario riporta prezzi convenienti per alcuni prodotti. Tra questi vi era anche un computer portatile offerto al prezzo di 289 euro (disponibili 100 pezzi). Ma alle 10.40, cioè 40 minuti dopo l'apertura, tutti i computer erano stati venduti (in media uno ogni quattro minuti). Se il nuovo punto vendita - spiega l’Adoc - vorrà fare della trasparenza un suo cavallo di battaglia dovrà conquistare la fiducia dei consumatori, offrendo almeno altri 400 computer».
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Potenza
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Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”
Se stasera guido io bevo analcolico
L’anfora dell’Udi a Palazzo di città
Allo Stabile un convegno dell’Unione italiana ciechi
ANCHE nellle piazze del capoluogo il prossimo 27 settembre si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo ed il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia.
DOMANI 18 settembre a piazza Duca della Verdura si terrà un nuovo appuntamento con la campagna di sensibilizzazione “Se stasera guido io bevo analcolico”,progetto “ l’Altra notte ”, giunto alla seconda edizione e promosso dall'assessorato alle Politiche e servizi sociali, Politiche contro la droga e l’alcolismo, dall'Asp - Azienda sanitaria locale di Potenza Ser.T, dalla Regione Basilicata, dalla cooperativa sociale Iskra e dal Cestrim. Il progetto mira a supportare, accompagnare e consolidare i processi di rinnovamento delle politiche sociali a favore degli adolescenti e dei giovani in un’ottica di stretto raccordo tra livello istituzionale pubblico, privato.
L’ANFORA della staffetta organizzata dall’Udi (Unione donne di Italia) e portata a Potenza da Telefono donna sarà esposta nell’atrio di Palazzo di città fino a sabato 19 settembre. Nell’anfora - oggetto della staffetta che sta attraversando l’Italia nei luoghi simbolo della violenza contro le donne e della mobilitazione contro il fenomeno - si potranno inserire messaggi, fotografie, denunce, testimonianze sul tema. L’anfora (simbolo storicamente femminile, di lavoro e fertilità) sarà poi portata a Roma il 3 ottobre, in occasione di una delle manifestazioni nazionali di preparazione alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.
SI terrà il prossimo 19 settembre, alle 17.30 al teatro Stabile, il convegno organizzato dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, un convegno sul tema “Opportunità, sogni e prospettive future”. Al dibattito - moderato dalla giornalista Antonella Pallante - parteciperanno, tra gli altri, Frncesco Schiavone, maria Buoncristiano, Vito Santarsiero, Piero Lacorazza e Vito De Filippo. A seguire "Il Settantesimo", spettacolo di teatro e danza; mentre alle 21.30 è previsto il concerto “Parole e musica” con il maestro Fernando Russo e il soprano Anna Varriale
L’INIZIATIVA
L’ACCORDO
La Cciaa e il mercato italo - tedesco
PER I VIAGGIATORI
Turismo e artigianato artistico i settori interessati dal confronto
Un passo in Montenegro Prima intesa sperimentale IL PRIMO accordo sperimentale tra la Confcommercio Basilicata e la Camera di Commercio dello stato del Montenegro è ufficiale. Con la firma avvenuta intorno alle 19, presso la sede della Confcommercio,da partedel presidenteFausto De Mare e del vicepresidente Ivan Savelji si passa alla fase operativa per comprendere come rendere solidi gli scambi commerciali e turistici tra i due paesi. «In un momento poco felice per l'economia afferma Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera - i comparti quali quelli artigianali, turistici ed artistico devonoindividuare imercati interessanti». Mercati che possono crescere solo, commenta Pasquale La Morte, presidente della Camera di Commercio diPotenza «mediante una sinergia e una collaborazione che diventano la strada maestra in momenti di forte criticità economica, quale quello che stiamo vivendo». Ed è così che l'incontro entra nel vivo della discussione perché come introduce il presidente della Confcommercio di Potenza, Fausto De Mare: «La vocazioneturistica delMontenegro, lo sviluppo socio-economico dei Balcani, l'ingresso in Europa di questi paesi, l'internazionalizzazione dei mercati delle piccole e medie imprese non può lasciare indifferente la nostra associazione che oltre a dare servizi agli associati, deve impegnarsi a ricercare nuove frontiere e nuovi mercati, quale quello turistico sul quale la regione Basilicata si è tanto impegnata negli ultimi tempi». Quel turismo che ildirettore dell'Agenzia di Promozione Territoriale, Gianpiero Perri conosce benissimo e non esita a mostrare agli ospiti sottolineando: «La grande forza della Basilicata è la presenza di un paesaggio culturale ben presente soprattutto in alcune aree della regione, tante le bellezze storiche, naturalistiche e le tradizio-
Prospero De Franchi: «Uno Stato molto simile alla Basilicata»
ni che stiamo valorizzando mediante macroattrattori, cioè mediante lafruizione deglistessi tramite le nuove tecnologie». Tanti gli scenari di risposta offerti dai rappresentanti dello Stato del Montenegro che prendono il via con i saluti del vicepresidente della Camera di Commercio, Ivan Savelji: «Come già detto tanti sono gli elementi in comune, non resta che preparare un secondo incontro in Montenegro che abbia carattere operativo e dove alla vostra delegazione si possa unire un gruppo di imprenditori in rappresen-
negro. Uno Stato che è molto similare alla Basilicata e i cui intenti ci auguriamo siano in linea con quelli della nostra Regione, dove numerosi sono i prodotti di alta qualità. Individuando nella Confcommercio l'ente tramite per i rapporti commerciali penso che si possa avviare una prima collaborazione sperimentale che permetta ai due governi di farsi promotori delle mete turistiche dei rispettivi partner, perché dal turismo scaturisce anche la crescita degli altri settori». Immediato quindi il monitoraggio delle rispettive esigenze per verificare quali prodotti possano essere interscambiati e avviare l'iter per un accordo di carattere politico istituzionale che possa supportare quanto sottoscritto quest'oggi dalla Confcommercio Basilicata. Una linea ben condivisa dal Vice presidente della Camera di Commercio dello stato di Montenegro, Ivan Savelji che ha precisato: «Quando la Confcommercio Basilicata, nella figura del presidente Fausto De Mare mi ha sottoposto questo accordo, quello che mi ha colpito è stata una frase presente nell'accordo quella che chiedeva la realizzazione concreta di ciò che c'era scritto. Il nostro è un piccolo e antico paese, l'Italia è l'unico paese europeo vicino di casa. Il clima, le piccole e medie imprese, tanti gli elementi in comune, tanta l'attenzione per il turismo e su questo punto non credo ci siano problemi per il nostro governo per accelerare un rapporto più proficuo e duraturo. Un modo per far sì che i nostri prossimi incontri, e mi auguro di potervi ospitare in Montenegro, siano già concreti ed operativi». fra. gre.
tanza dei settori su cui vogliamo collaborare». Perché investire in Montenegro? La domanda nasce spontanea ma le risposte arrivano da Ivana Gardaevi del Ministero per lo Sviluppo Economico del Governo di Montenegro e da Dragan Lajovi, del Fondo di Sviluppo: «Il nostro governo è in crescita, abbiamo un sistema bancario stabile, un sistema tributario efficace e trasparente, la costituzione di una nuova impresa è una cosa semplice e abbiamo bisogno di nuovi investimenti perché ciò ci serve per un cambio di mentalità e per una
nostra crescita. Tanti sono i paesi che hanno già investito, ma nessuno domina sugli altri». Occasione che si ampliano con le opportunità offerte dal porto di Bar, come illustrato dal direttore del settore di sviluppo strategico, Deda Delovic, e con le vetrine offerte dalla Fiera dell'Adriatico, ben documentate dal capo ufficio Radmila Kankaras. Con lo scambio reciproco di doni si chiude solo il primo capitolo di una collaborazione che potrà e dovrà svilupparsi concretamente nei mesi a venire. Francesca Gresia
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0971 654111 0971 54546
0971 53685
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0971 51893
Motorizzazione
0971 54726
La scuola sotto la pioggia
Alcuni orari di Trenitalia
L’appoggio della Regione UN ANNO di sperimentazione per l'avvio di rapporti commerciali e scambi turistici tra la Regione Basilicata e il governo di Montenegro. Solo il primo tassello per una frequentazione che si spera possa diventare sempre più proficua e assidua, questo quanto emerso dall'incontro della delegazione dello stato di Montenegro con il presidente del Consiglio Regionale, Prospero De Franchi che informato della firma di un accordo di collaborazione sperimentale tra la Camera di commercio dello stato di Montenegro e la Confcommercio Basilicata, ha, fin da subito mostrato disponibilità per il progetto, portando anche i saluti del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, impegnato in impegni improrogabili. Come ha sottolineato il presidente Prospero De Franchi: «Sono lieto dell'incontro che si tiene oggi perché spesso si è portati ad andare Oltralpe, senza conoscere i nostri vicini di casa, come può essere il Monte-
Esercito 0971 444819 Avis 0971 442991 Aias 0971 45090 Difensore civico reg. 0971 415150 Federconsumatori 0971 34444 Adoconsum 0971411144 Adoc Basilicata 0971 46393 Acu (Ass. cons. utenti) 097122308 Cif (Centro it. femminile) 0971 69169 Telefono Amico 199 284 284 Telefono Azzurro 0971 19696 Telefono Donna 0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune
0971 668111 0971 417111 0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso
118 611111 0971 612562 0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp
Ateneo Centralino
0971 201111
Rettore
0971 202106
Direttore amm.
0971 202107
Bibl. storico umanistica
0971 202513
Facoltà Lettere e Fil.
0971 202472
Facoltà Scienze
0971 202217
Provveditorato
0971 443681
Ardsu
0971 507011
Prevenzione e Protez.
0971 205640
Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale
0971 54829
Biblioteca Provinciale
0971 305013
Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale
097156144 0971444833 0971 51605
Bibl.tecnico scientifica
0971 202780
Biblioteca per l’Infanzia 0971 274129
Facoltà Agraria
0971 205606
Museo delle antiche genti
Facoltà Ingegneria
0971 205032
di Lucania
0971 305011
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 Il cattivo tenente 17.30 - 19.30 - 22 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Drag me to hell 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 6 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 7 Ricatto d’amore 17.30- 19.30 - 21.40
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il grande sogno 19-21
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
Il grande sogno QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno. • I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05.
Auguri a Noemi Mecca per il suo quinto compleanno dalle cuginette Ilaria e Federica
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
• Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
NICOLA è un giovane poliziotto che ama il teatro. Laura è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968 e i suoi rivolgimenti.
Il cattivo tenente UN tenente della polizia di New York è alla ricerca di due teppisti che hanno violentato una suora in chiesa.
G.I.Joe I G.I. Joe sono una squadra anti-terrorismo composta da un gruppo di veterani militari. Tra testate nucleari e tute high-tech dotate di acceleratori, il film è una festa di effetti speciali e scene d’azione.
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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QUELLO tedesco è un mercato che ama il made in Italy e può contare su 82 milioni di consumatori (oltre il 16 per cento della popolazione europea). Inoltre in quell’area è ottima la qualità delle infrastrutture. Da questo indentikit della Germania parte Domenico Varuzza, direttore dell’Ufficio di Berlino della Camera di Commercio Italiana per la Germania, nel corso dei lavori del seminario “Affrontare la crisi: le opportunità del mercato tedesco” organizzato dalla Forim, azienda speciale della Camera di Commercio di Potenza, in collaborazione con il Distretto Agroindustriale del Vulture e con il supporto della Camera di Commercio Italiana per la Germania. Durante il seminario sono intervenuti anche esperti italo-tedeschi che si sono espressi sulle modalità per fondare un’impresa su quel territorio e sulle opportunità del sistema fiscale tedesco. «Questa modalità di informazione sul mercato tedesco, che mettiamo a disposizione delle nostre imprese - ha sottolineato il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte - rappresenta una forma di innovazione necessaria a preparare il terreno in vista di importanti appuntamenti che vedranno i nostri operatori protagonisti, primo fra tutti l’Anuga di Colonia». «Riteniamo - ha continuato il presidente della CCiaa - che oggi sia probabilmente indispensabile conoscere in anticipo le caratteristiche dei mercati di riferimento, ma anche le tendenze, i gusti, le novità legislative e fiscali, per potervi penetrare con maggiori probabilità di successo, battendo la concorrenza sempre più agguerrita e globalizzata». Lo scenario di partenza è quello che vede le importazioni tedesche dall’Italia registrare numeri significativi. Proprio questo dato «può - continua la nota - incoraggiare i produttori lucani a spingersi su un mercato in cui le produzioni tipiche di eccellenza italiane hanno ancora margini di impatto notevoli». L’appuntamento pomeridiano ha visto l’attenzione sul comparto agroalimentare, le sue opportunità e i trend di sviluppo, ma anche il sistema fieristico e le modalità per superare le differenze interculturali e intraprendere un percorso commerciale con partner tedeschi.
ACI Soccorso Stradale
Potenza 19
Agenda
Giovedì 17 settembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
Giovedì 17 settembre 2009
In 750 hanno firmato contro i disagi provocati nella zona tutte le volte che il Potenza gioca in casa
Viviani, petizione dei cittadini La “militarizzazione” dell’area non consente l’ingresso neppure ai residenti A MEZZOGIORNO il traffico è tanto. Ci sono auto parcheggiate in doppia fila, altre che strombazzano, gente che sale e gente che scende. Ai botteghini dello stadio si fa la fila per i biglietti. Costa qualche cosa in più della prevendita ma i distratti e i ritardatari ci sono sempre. In teoria si fa un biglietto alla volta. In pratica si fanno i turni in fila con i documenti anche degli altri. Alle tredici meno cinque nella zona di sosta degli autobus arriva un gruppo di vigili. Si dispongono per la lunghezza del viale dall'altezza del seminario fino al bivio per via Nazario Sauro. Alle 13 arriva l'ordine alla radio. Danno fiato ai fischietti in contemporanea. Scatta il panico. Tutti corrono alle auto che non possono più sostare. «È divieto di sosta, non divieto di fermata», cerca di spiegare un vigile. Quindi uno potrebbe pure passare, e fermarsi davanti al giornalaio, ma non potrebbe scendere per comprarsi il quotidiano. Mase è così,che si passa a fare? E di fatto non passa più nessuno. Alle 13.30 parte un altro ordine via radio. Viene transennato tutto. Arriva anche una camionetta dei carabinieri e si piazza proprio davanti un negozio che è ancora aperto. Scendono i militari in tenuta antisommossa. Stringono gli anfibi e mettono le grate ai tergicristalli. Un artigiano esce dal negozio col grembiule indosso. «Ora ho proprio chiuso», dice allargando le braccia. Quelli nicchiano e gli girano le spalle. Poi risalgono e spostano la camionetta giusto un paio di metri più indietro. Questo è quanto è successo due domeniche fa, quando era ospite il Ravenna. C'è chi dice che altre volte ilblocco sia partito anche tre ore prima dell'inizio della partita. Ora c'è una petizione indirizzata al sindaco, al questore, al prefetto e al direttore dell'ufficio viabilità
BREVI IL PREMIO
36 candeline per l’Universum
Alessandro Mancuso
Francesco Marino
Carmine De Leonardis
Rocco Ruggiero e Francesco Marino
del comune. In tre giorni hanno firmato in 750, per lo più residenti. È stata consegnata lunedì mattina. I cittadini chiedono di «provvedere con urgenza e celerità alla predisposizione di un piano di sicurezza e accessoallo stadio Viviani alternativo a quello che stato applicatofino aora inoccasione delle gare interne del Potenza calcio». Si dichiarano «stanchi e danneggiati» «dall’ingiusto e illogico divieto di transito» per le auto, che gli impedisce di raggiungere le loro abitazioni, e di esercitare liberamente le attività commerciali nelle zone circostanti allo stadio. Sono sicuri che le autorità «vorranno accogliere favorevolmente» le loro richieste, e che col “buon senso” si raggiungerà una «soluzione in grado di contemperare le esigenze di tutti», perché innanzitutto viene «il sacrosanto diritto di lavorare, come è stabilito dalla costituzione». Uno dei promotori ci ha assicuratoche rispettanoinpieno l'amministrazione, e gli agenti che devono obbedire agli ordini dei loro superiori, ma si oppongono con forza al divieto di accesso a quelle strade perché è una misura «esagerata rispetto alle esigenze di sicurezza di uno stadio come il Viviani, sproporzionata, e inadeguata». C'è tensione, e lo si capisce dai volti. Un signore racconta che doveva andare a prendere la madre che abita a
due passi dallo stadio per portarla a casa e passare la domenica assieme, e ha dovuto lasciare l'auto sotto il ponte Musumeci, arrivare a piedi, e portarsela al fianco perché non riusciva a camminare, dato che gli agenti non gli avevano
creduto quando glielo aveva detto. Gli hanno pure chiesto scusa, dopo. Il quartiere è preso quasi in ostaggio, una domenica sì e l’altra no. Ora tutti esigono una risposta. «E’ successa la stessa cosa nel 2006 - dice un
altro dei promotori - ma si è subito risolta grazie al contributo di tutti. Se non ci daranno ascolto in settecentocinquanta, vorrà dire che troveremo qualche altro modo per farci sentire». Leo Amato
La rabbia dei commercianti «IL PRIMO novembre arriva il Foggia allo stadio. Vorrà dire che anche i morti faranno a meno dei fiori». La realtà è questa: con le nuove regole per la sicurezza degli stadi, e un impianto in mezzo alla città bisogna fare tanti sacrifici: feste sacre e feste profane. I commercianti di viale Marconi sono arrabbiati neri. Carmine De Leonardis è tra i promotori della petizione contro il divieto di accesso nella zona del Viviani, un artigiano che non ha ancora finito di pagare il mutuo per il suo negozio-laboratorio dove produce ogni giorno pasta fresca. «Lavoriamo tutta la settimana - dice mentre sfoglia l'ultima ordinanza del prefetto aspettando proprio la domenica, quando le famiglie hanno un po' più tempo, e decidono di incontrarsi a tavola. Incassiamo più degli altri giorni messi assieme, soprattutto da mezzogiorno alle due e da quando è iniziato il campionato abbiamo perso la metà dei nostri clienti. Se si va avanti così siamo falliti, non c'è scampo». Stessa cosa per il pasticcere. «Di domenica ci dice Donato Aquino- facciamo circa l'ottanta per cento del nostro fatturato. Siamo qui da quarant'anni, ma così non va. Ho incontrato un amico che mi ha detto: «Non ci
vengo perché lì di domenica è sempre chiuso. Le persone non si prendono la briga di vedere quando il Potenza gioca in casa oppure fuori. Cambiano negozio, vanno da un'altra parte, anche quelle che si sono già affezionate ai nostri dolci». Per il tabaccaio oltre al danno c'è la beffa, perché è obbligato a restare aperto fino a una certa ora dai contratti coi fornitori, nonostante dopo la chiusura della strada non passi in pratica più nessuno. E c'è un altro danno perché Francesco Marino abita poco distante. «Sono rimasto bloccato dentro con l'auto. Abbiamo un posto qui di fianco in un parcheggio privato. Quando hanno chiuso tutto eravamo ancora dentro il negozio e non mi hanno fatto uscire prima della fine della partita». Anche al bar che sta di fronte all'uscita delle scale mobili non resta che aspettare il deflusso dei tifosi. La migliore è quella del fioraio. Rocco Ruggiero e Francesco Marino stanno componendo dei bouquet con i colori dell'autunno. Sono i primi dell'anno, dato quest'anticipo di pioggia. «Impedirci di lavorare il primo novembre è un grosso danno per la nostra attività». Forse anche un segno dei tempi. l. am.
Oggi previsto un incontro con il direttore scolastico Inglese e con l’assessore Vicino
Precari, mobilitazione permanente Autilio, nella Conferenza delle Regioni, chiede un tavolo di discussione CONTINUA senza tregua la mobilitazione dei precari della scuola che, da quasi duesettimane, sonoin presidio permanente in piazza prefettura a Potenza. Ieri mattina, infatti, è stata organizzata dal Coordinamento precari scuola una manifestazione di sensibilizzazione dinanzi all'Istituto Alberghiero di Potenza. La pacifica manifestazione ha portato al blocco a singhiozzo del traffico cittadino. «Siè adottatataleforma diprotesta - hanno spiegato i rappresentanti del coordinamento - in analogia all'enorme disagio che vive oggi il mondo della scuola a causa delle scelte ministeriali che stanno determinando l'agonia dell'Istruzione Pubblica Italiana». Il gruppo di manifestanti si è poi spostato in piazza delle Regioni, presso la sede della Provincia e dell'Ufficio scolastico regionale per chiedere un incontro agli Enti preposti. Una richiesta accolta dagli Enti chiamati in causa,dal momentoche giàstamattina èprevisto primaun incontrocon il direttore Franco Inglese (alle 10) e poi con l’assessore all’Edilizia scolastica, Rosaria Vicino (alle 11). «Il sostegno alla nostra lotta - continuano i precari - arriva anche dai docenti dell'Itc Nitti diPotenza che sono riusciti a ricondurre le cattedre di diritto a 18 ore come da Contratto nazionale del lavoro, in opposizione a quanto aveva stabilito il CSA portando tutte le cattedre a 19 ore».
La manifestazione davanti all’Alberghiero (Mattiacci)
Polemico con le manifestazioni di questi giorni Romano Cupparo (Pdl): «Con l'inizio dell'anno scolastico, ripartono come da tradizione, anche le manifestazioni faziose di certa sinistra. Ha ragione il ministro Gelmini quando sostiene che: “Se un insegnante vuole far politica deve uscire dalla scuola e farsi eleggere. Quella è la sede per le sue battaglie, non la cattedra”. Troppe volte assistiamo, infatti, a docenti novelli attori della politica locale. In cinque anni 3.950 classi avranno il tempo pieno. Speria-
mo che questo anno scolastico sia diverso per tutti, e che per una volta si parli di scuola senza fare i “bambini”». Intanto anche la IX Commissione della Conferenza delle Regioni ha discusso del problema del precariato della scuola e delle soluzioni da interporre attraverso la Conferenza dei presidenti delle Regioni italiane al vaglio del governo. Nell’ambito della discussione l’assessore regionale alla Formazione-Lavoro e Cultura della Regione Basilicata Antonio Autilio
ha sollecitato la Commissione ad assumere in via pregiudiziale la riapertura del tavolo di discussione con il governo sulla riforma della scuola, sull’attuazione del Titolo V e conseguentemente sul dimensionamento scolastico. Autilio ha precisato che «è necessario riaprire il confronto sui parametri che hanno determinato il piano di dimensionamento e che penalizzano soprattutto le piccole regioni come la Basilicata, in modo da utilizzare tutti gli spiragli utili per rivedere gli indicatori che mettono a rischio i presidi scolastici nella nostra realtà». La proposta è stata sostanzialmente accolta dagli assessori presenti. «CiascunaRegione -ha riferitoAutilio - a fronte di una precisa e condivisa individuazione della cornice di riferimento relativamente alle questioni affrontate in sede di IX Commissione valuterà le specifiche modalità di intervento e a quali fonti finanziarie attingere per sostenerle. La riunione è servita a ribadire la posizione condivisa dalle regioni proponenti il documento di non ridurre i servizi scolastici e ancor più la qualità degli stessi in relazione alla riduzione del personale della scuola, docente e Ata che sta creando non pochi problemi in questa fase di avvio del nuovo anno scolastico. La Regione Basilicata continuerà a difendere a denti stretti le esigenze della scuola e delle nostre comunità, dei lavoratori precari e delle piccole istituzioni scolastiche».
E’ in avanzata fase organizzativa la trentaseiesima edizione del “Premio Internazionale Universum”, l’ambito riconoscimento che, istituito dal Centro di Solidarietà Internazionale “Giovanni XXIII” di Potenza, viene annualmente conferito alle grandi personalità che si siano particolarmente distinte nel campo delle lettere, delle arti, delle scienze e di ogni altra attività umana. Appuntamento a Potenza sabato 10 ottobre nel Teatro Stabile per ritirare, nel corso di una particolare cerimonia, la preziosa statuina del Mercurio, simbolo del Premio.
IL REGALO
134 pc portatili per le scuole COMPUTER in regalo dal Fisco. Niente soffitta per 134 pc portatili non più adatti al lavoro dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate, ma la chance di una seconda vita presso scuole, organismi di protezione civile, enti pubblici e non-profit. Un bando, pubblicato sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it (Agenzia/Bandi di gara), mette gratuitamente a disposizione un primo lotto di pc e spiega tempi e modalità per fare richiesta. La domanda dovrà essere inviata via email tramite Posta elettronica certificata (Pec) alla casella ufficiotlc@pce.agenziaentrate.it, a partire dalle 11 del 5 ottobre e non oltre la stessa ora del 16 ottobre 2009.
IL SEMINARIO
Sulla sicurezza sul lavoro DUEgiornate di studio sui temi della tutela della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento alla condizione femminile in programma nel capoluogo lucano, al Teatro Stabile. Il primo seminario si terrà domani con inizio alle 8,30: si occuperà, in particolare, del "Decreto Legislativo 81/ 08 la tutela della salute e sicurezza in ottica di genere". Nel secondo, in programma il 29 ottobre prossimo, si discuterà dell’art. 28 e i rischi connessi alle differenze di genere.
RACCOLTA FONDI
Sla, come aiutare la ricerca IN occasione della Seconda Giornata nazionale della SLA - che si terrà domani - l’Aisla ha deciso di promuovere una raccolta fondi per aiutare la ricerca, grazie ad SMS e telefonate al numero 48589 e - durante la giornata di domenica 20 settembre - alla mobilitazione con banchetti per la vendita di bottiglie di vino.
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20 Potenza
21 Aivgliano Torna per il settimo anno il premio Coviello per la miglior tesi di laurea sul diritto
La culla di una lunga tradizione Una cerimonia nella città natale di giuristi affermati nel panorama nazionale AVIGLIANO – Al settimo anno, senza conoscere crisi. Ritorna, la cerimonia è in programma per domani, con inizio previsto per le ore 18.30 nella sala consiliare del municipio di Avigliano, l’appuntamento ormai tradizionale con il Premio Nicola e Leonardo Coviello, organizzato, sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, dalla Pro loco di Avigliano con il patrocinio della Presidenza della giunta regionale, della Provincia di Potenza, del comune di Avigliano, dell’Azienda provinciale per il turismo di Basilicata e dell’ordine degli avvocati di Potenza e con la collaborazione della Società operaia di Mutuo soccorso di Avigliano, per premiare la miglior tesi di laurea in una materia giuridica da candidati che siano nati in Basilicata o che risiedano da almeno 3 anni nella regione e che si siano particolarmente distinti durante il corso dei loro studi, conseguendo un voto di laurea non inferiore a 105/110. Una manifestazione istituita, ricorda il presidente della pro Loco Nicola Summa, «con l’intenzione, secondo quanto previsto dagli obbiettivi dello Statuto dell’associazione, di valorizzare la tradizione e la cultura aviglianese, in particolare quella vera e propria scuola giuridica che parten-
Una veduta di Avigliano
do da Aviglianosi è affermata in tutta Italia, grazie all’opera di una serie di figure entrate a buon diritto nella storia del diritto italiano». In particolare, il premio vuol ricordare la figura di Nicola Coviello, unanimemente riconosciuto come il padre del diritto civile italiano inteso come sistema, e il fratello Leonardo, anch’egli figura di primissimo piano del mondo giuridico. Due dei tanti protagonisti di
quella che viene, a buon diritto, considerata la “scuola giudica aviglianese”, per il gran numero di figure che, nate ad Avigliano o comunque da famiglie aviglianesi (come nel caso dei fratelli Coviello, la cui città di origine fu in realtà Tolve), hanno saputo costruirsi una carriera che li ha portati ad assumere ruoli fondamentali nel panorama giuridico italiano. Sarà, come sempre, l’occasione non solo
Pietragalla L’iniziativa del comune
Cinquanta beneficiari delle cure termali PIETRAGALLA - Sono cinquanta i cittadini residenti nel territorio comunale che anche quest’anno hanno aderito all’iniziativa organizzata dalla locale amministrazione la quale, anche per il 2009, dà la possibilità di usufruire delle cure termali presso un centro specializzato. Nello specifico questa opportunità viene realizzata, in questa occasione, in stretta collaborazione con le Terme di Rapolla, centro abitato ubicato nell’area del vulture alle pendici del vulcano. E’ già stato istituito un servizio di trasporto gratuito per le cure termali. Esso è naturalmente rivolto a tutti i cittadini residenti nel territorio municipale e si svolgerà per un periodo di dodici giorni a partire da venerdì 18 settembre con partenza da Pietragalla alle ore 7 e ritorno all’incirca per l’ora di pranzo, e ciò si protrarrà sino alla fine del mese.
Tutti gli interessati, per potervi prendere parte, hanno presentato la richiesta di adesione presso l’ufficio sociale del palazzo municipale. Alla domanda hanno allegato naturalmente la prescrizione del medico curante a poter fruire delle cure termali (ad esempio un ciclo di dodici bagni e fanghi oppure dodici aerosol e inalazioni), oltre ad una copia del documento di riconoscimento e del codice fiscale. Si tratta in definitiva di una opportunità che anche negli anni passati ha avuto una risposta positiva da parte dei cittadini pietragallesi che vi hanno preso parte sempre in maniera numerosa. Grande soddisfazione esprimono gli amministratori comunali per questa partecipazione numerosa da parte della gente pietragallese. Antonio Bevilacqua
per conferire il riconoscimento ai giovani studenti di giurisprudenza, ma anche per riflettere su una serie di questioni che riguardano il tema, sempre spinoso nell’Italia dell’ultimo quindicennio, della giustizia. Sotto osservazione, naturalmente, il diritto civile e i progetti di riforma, tante volte annunciati, di esso. Non a caso, “la riforma infinita della giustizia civile”è il titolo dell’intervento chesvolgerà il professor Bruno Sassani, docente di Diritto processuale civile all’Università “Tor Vergata” di Roma. Mentre il professor Francesco Bosetti, insegnante di Diritto privato all’Università di Pisa e presidente della commissione giudicatrice del Premio Coviello (composta anche da Donatello Cimadono, Francesco Antonio Genovese, Aldo Morlino e Claudio Tedeschi) svolgerà una relazione sul tema “riflessioni tra diritto privato sostanziale e processo civile”. La serata, che sarà aperta dai saluti del presidente della Pro loco di Avigliano Nicola Summa, del sindaco Domenico Tripaldi e del presidente del Tribunale di Prato Genovese, sarà condotta dal giornalista Rai Rocco Brancati, e conclusa dall’intervento del presidente della giunta regionale di Basilicata Vito de Filippo. Giancarlo Tedeschi
I versi di Pace presentati ad Avigliano Si terrà il prossimo 19 settembre, alle 18, la presentazione del volume di Pasquale Pace “Poema r’ La Terra”. L’iniziativa è organizzata dalla Società di mutuo soccorso fra gli Operai di Avigliano. Appuntamento alle ore 18 nella sala convegni “A. Claps” in via Garibaldi. E’ dello scrittore Mario Santoro al recensione ai testi del poeta: «Userei per Pace la dizione di poeta “in dialetto”, già adottata da Pietro Ghibellini nella introduzione alla poesia del Novecento, per distinguerlo dai cosiddetti poeti dialettali, per allontanarlo dai modelli bozzettistici e popolareggianti, per collocarlo tra quelli veri - aggiunge - che evitano note squillanti e di colore, non scadono nella composizione del rumore, non ricorrono all’assonanza facile ed obbligata e rifuggono dalle contaminazioni macaroniche con l’italiano così come evita-
no del tutto l’autocompiacimento, il rimando a volgarità gratuite, il patetismo eccessivo». E ancora, si legge nella nota d’invito alla cerimonia, «la sua poesia si avvale di un tonalismo morbido e ricercato con la presenza di una certa policromia che sembra espandersi nei versi e con un arcobaleno di sfumature di colori nel quale si ha la sensazione che il giallo, il rosa e il rosso dominano ma non mancano i blu e i verdi anche se non accesi ma come ammorbiditi e pastellati e sovente scialbanti in tinte attenuate e pronti a recedere per fare posto a certi grigi carichi di ombre». Al dibattito di presentazione interverrano il giornalista Erberto Stolfi, Luciano Sabia, presidente della Società di Mutuo soccorso, lo scrittore Mario Santoro e l’ex sottosegretario, oltre che storico, Giampaolo D’Andrea.
Picerno Le dure richieste dell’opposizione
«Attenzione a viabilità e aree commerciali» PICERNO - Nella seduta del consiglio comunale di Picerno dello scorso 9 settembre (all’ordine del giorno l’approvazione della convenzione e dello statuto dell’Ato rifiuti Basilicata), i consigliericomunali del gruppo consiliare “Un progetto comune per Picerno”, Saverio Riviello e Rocco Tangreda, hanno chiesto all’amministrazione di individuare delle zone ove permettere agli esercenti commerciali di avere assegnate delle aree pubbliche per poter svolgere attività produttive-commerciali, previa redazione, da parte del comune, di un piano nel quale vengano individuate le tipologie di iniziative, con il pagamento della dovuta tassa. «La necessità dell’approvazione di un piano “ad hoc”, da parte del comune - spiega una nota dei due consiglieri - è dettata dalla necessità di evitare il rilascio di autorizzazioni, come avvenuto recentemente, a singoli cittadini,
che scatenano polemiche e possono introdurre il sospetto di favoritismi». Inoltre, i consiglieri comunali ribadiscono «la necessità di individuare e realizzare un percorso alternativo al ponte di Picerno del raccordo autostradale “Sicignano-Potenza”, unico collegamento tra Basilicata e Campania, con il potenziamento della strada provinciale 94 e con la creazione , anche, della uscita al raccordo autostradale in prossimità della località “Serralta”del comune di Picerno». Non è tutto. Tra le richieste, quella di «un ulteriore improcrastinabile intervento per rendere meglio percorribile la strada interna di via Piana, sulla quale si riversa il traffico dell’area del Marmo-Platano, prima veicolato sul ponte di Picerno». Poi l’annuncio: sono possibili azioni eclatanti, come il blocco di tutte le arterie sopra citate, «se non si giungesse a una soluzione del problema».
L’EVENTO VAL CAMASTRA - La Val Camastra in vetrina. Nel prossimo week-end è in programma una quattro giorni di eventi di promozione territoriale, di interesse internazionale, nei comuni che ricadono in quest’area dell’entroterra potentino. L’importante manifestazione, denominata “Expo Val Camastra 2009”, è stata promossa dall’Eni ed organizzata dai comuni di Calvello, Laurenzana, Anzi ed Abriola, dall’Efab di Basilicata, dalla Fondazione Eni “Enrico Mattei”, dal consorzio Aaster, dalla Unicredit Banca e dalla Banca di Credito cooperativo di Laurenzana, con il patrocinio della Regione Basilicata. L’evento in calendario nei quattro paesi della Val Camastra, da giovedì 17 a domenica20 settembre,rappresenterà un’occasione per fare il punto sulle prospettive di sviluppo dell’intero territorio valcamastrino. La quattro giorni è collegata, inoltre, alla prima
Expo della Val Camastra edizionedellaFiera tematicadeiprodotti tipici, agroalimentare, artigianato, ambiente e turismo della Basilicata, che si terrà a Calvello, in collaborazione con l’Efab. Gli appuntamenti dell’Expo Val Camastra sono tesi a offrire unapanoramica e un resoconto su alcune tematiche considerate “chiave” per l’attivazione di dinamiche di sviluppo autonomo e sostenibile del territorio in Basilicata: un percorso sviluppato in Val Camastra nell’ambito del progetto “Missione di Comunità”, avviato dall’Eninel 2007,echeha vistocome primo grande appuntamento il Forum nazionale di Sviluppo e Comuni
in Polvere (tenutosi a Calvello ed Abriola nel mese di luglio dello scorso anno). In quell’occasione, istituzioni nazionali e locali, “global players” economici e imprese del territorio, attori della società civile ed autonomie funzionali si sono incontrati per riflettere sullo sviluppo sostenibile del territorio. Gli eventi previsti nel corso della quattro giorni permetteranno, inoltre, di presentare alcune delle esperienze intraprese sul territorio, al fine di promuovere e potenziare le filiere socio-economichelocali,dalla realizzazionedel“Bilancio territoriale della Val Camastra” al percorso di valorizzazione
delle filiere turistiche ed agroalimentari. Il primo incontro in programma si terrà oggi alle ore 18, presso il Polifunzionale di Laurenzana. Il convegno, dal titolo “La sostenibilità nella filiera agroalimentare”, si incentrerà sulle modalità di valorizzazione della filiera agroalimentare d’eccellenza, anche sulla scorta di esperienze del settore, realizzate in altre aree italiane. Il secondo appuntamento, in calendario il 18 settembre in piazza “Dante Alighieri”ad Anzi (alle ore 17), sarà dedicato alla presentazione del “Primo Bilancio sociale della Val Camastra”. I protagonisti della rendicondazione ter-
ritoriale illustreranno l’importante obiettivo raggiunto grazie alla partecipazione ed al dialogo tra i Comuni dell’area camastrina; un risultato che apre la strada alla definizione di politiche e strategie sostenibili, di gestione condivisa del territorio. Il 19 settembre, alle ore 10.30 presso l’Hotel Pierfaone di Abriola, si parlerà del turismo sostenibile e dello sviluppo locale. Nel pomeriggio, alle ore 16.30, al “Palacamastra” di Calvello, si discuterà dello sviluppo locale nel Sud Italia e del ruolo delle imprese. Seguirà una performance di musica e poesia. Il giorno conclusivo dell’ “Expo Val Camastra 2009” (20 settembre), spazio alla moda al “Palacamastra” di Calvello alle ore 19.30. Nei giorni dell’expo spazio anche all’arte, con la collezione personale degliartistiAntonio MasinieMinerva. Donato Pavese
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Giovedì 17 settembre 2009
22 Brienza I disagi di quella che assume i toni dell’emergenza analizzati dal primo cittadino
Il nostro “no” all’Ato rifiuti «Non sono chiari costi e benefici». E sui disagi: «In 11 giorni, conferito solo 3 volte» BRIENZA - E’ un comune che sulla questione rifiuti ha scosso le istituzioni lucane con una chiara presa di posizione. Nella scorsa assise comunale l’amministrazione burgentina ha messo in stand-by la convenzione per l’adesione alla costituzione dell’Ato Rifiuti Basilicata. Si è optato per deliberare un documento di richiesta di «delucidazioni sul funzionamento del neo organismo». Appare determinato, sulla questione, il primo cittadino Pasquale Scelzo e, senza mezzi termini, sottolinea che non sarebbero chiari «i reali costi che il nuovo servizio comporterebbe ad ogni singolo comune». Ma la città di Brienza chiede di più. «Attendiamo informazioni aggiuntive circa il personale e i mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti urbani - prosegue il sindaco - nonchè per i progetti di raccolta differenziata. Nemmeno la tempistica relativa all’attuazione del nuovo piano di gestione integrato appare chiara». Per fronteggiare quell’emergenza rifiuti, che
Il sindaco di Brienza
ha visto sostare per giorni e giorni i rifiuti lungo le vie cittadine, l’amministrazione ha provveduto all’apertura di un “sito di stoccaggio temporaneo in una vecchia discarica con le dovute protezioni - ha detto Scelzo - una
Brienza Ecco il regolamento
Volontari del traffico Al via le domande BRIENZA - Il corpo dei “volontari del traffico“ nel centro del Melandro è oramai una realtà. Nell’ultima assise comunale burgentina si è passati all’approvazione del regolamento. Il servizio dei volontari del traffico partirà in via sperimentale per sei mesi. Non si esclude la possibilità di rinnovare l’iniziativa. Si punta alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini ed alla sicurezza della circolazione nel territorio burgentino. La collaborazione dei volontari sarà gratuita. «Il loro compito è di natura preventiva e dissuasiva - si legge in una nota - non saranno investiti infatti di alcun potere sanzionatorio e dovranno rivolgersi ai vigili urbani o ai carabinieri qualora siano testimoni di disservizi o anomalie, causati da terzi, che pregiudichino l’incolumitàpubblica o privata».«Il regolamento dei volontari del traffico - dice in una nota l’assessore alla Cultura Raffaele Lopardo - è stato adottato per presidiare alcune zone sensibili della città, come le scuole e i parco giochi, ed evitare che si sosti in punti nevralgici in cui si creano ingorghi». Gli interessati devono presentare domanda in Comune. Le sole condizioni sono la maggiore età, l’assenza di precedenti penali e una sana costituzione. an.sce.
soluzione solo tampone peraltro già rimossa». In tema di rifiuti che problemi vive Brienza? «Un problema di duplice tipo. Abbiamo avuto problemi ad afferire rifiuti alla discarica a Pallareta. Nell’ultimo
saranno i costi reali. Quindi noi non abbiamo bocciato la delibera che la Regione ci ha proposto ma l’abbiamo rinviata in attesa che ci vengano quantizzati i costi e ci sia assicurata la destinazione dei contratti in essere, i mezzi e il personale. Sicuramente si ipotizza che i rifiuti raccolti saranno utilizzati per la produzione di energia. Noi comuni vogliamo essere informati sui nostri vantaggi». Il comune come ha fronteggiato l’emergenza rifiuti? «Rispetto alle risorse in bilancio abbiamo noleggiato un camion privato per settimane intere. Abbiamo accumulato un esborso di circa 18 mila euro. Si è provveduto ad effettuare la raccolta dei rifiuti Raee (frigoriferi, televisori, lavatrici, computer e cucine) a titolo gratuito su tutto il territorio e nelle ultime settimane si è ricorsi all’utilizzo di un camion privato per la raccolta dei rifiuti solidi». Disservizi che fanno aumentare i costi? «Certo. I cassonetti stracolmi ci hanno portato ad
un’ordinanza, ora rimossa, per lo stoccaggio temporaneo nella vecchia discarica. Per motivi igienico-sanitari si è autorizzato, in via eccezionale, una discarica su suolo comunale per stoccare i rifiuti in via temporanea in attesa che il problema possa attenuarsi». Dal Piano provinciale dei rifiuti cosa vi aspettate? «Chiarezza in tempi certi». Ma in Basilicata siamo in emergenza? «Penso di si, però il problema negli anni scorsi è stato sottovalutato». Qual è l’impegno del suo comune? «Senz’altro quello di attivarci al più presto per la raccolta porta a porta». Cosa chiedete alle istituzioni? «L’ampliamento delle discariche, la realizzazione di centri di compostaggio sino ai termovalorizzatori. Occorre che le istituzioni lavorino perché anche in Basilicata non scoppi un caso sulla scia di quello della Campania». 11. continua Angela Scelzo
La festa per la Madonna del Carmelo
La partecipazione dei vietresi VIETRI DI POTENZA - Si sono conclusi lunedì sera i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Carmelo, Madonna protettrice di Vietri di Potenza così come il protettore Sant’Anselmo Martire, già festeggiato quest'anno. Molti i fedeli che domenica e lunedì hanno preso parte ai festeggiamenti religiosi in onore della Madonna, nonostante una leggera pioggia nella processione di lunedì sera. Domenica mattina c’è stata la Santa Messa presso la Chiesa Madre. Poco dopo la messa, verso mezzogiorno, è uscita in processione la Madonna, portata dai volontari della Protezione civile di Vietri e da altri cittadini. La processione, dove hanno partecipato centinaia di cittadini, è partita dalla Chiesa Madre ed è passata per piazza del Popolo, per poi scendere in via Guglielmo Marconi. Da lì in via
Grassi Belli, per tutti i vicoli e per la chiesa della Madonna delle Grazie. La processione è poi salita per via Vittorio Emanuele e poi per via del Carmine, per arrivare proprio alla Chiesa del Carmine, dove è stata fermata la statua della Madonna per l’omelia di Don Francesco Parrella e di Padre Angelo e le rituali benedizioni. Lunedì si è continuato con la processione insieme alla Madonna per poi continuare con i fuochi pirotecnici, insieme alle splendide marce e alla musica del concerto bandistico “Giuseppe Verdi”, diretto dal maestro Carmine Viggiano. I festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo sono stati organizzati quest’anno da una ventina di anziani ed anziane di Vietri, che si sono uniti per ricordare ed onorare Maria Santissima del Carmelo Claudio Buono
Nuove iniziative di Geobas per unire geologia e turismo POTENZA - L’associazione culturale universitaria Geobas, in occasione della campagna di promozione delle iscrizionial corso di laurea di geologia e in prossimità dell’apertura del nuovo anno accademico, traccia il bilancio di un anno di attività e presenta le nuove iniziative di promozione delle attività didattiche universitarie. Con uno sguardo al passato, ecco il richiamo alla costruzione di un percorso geologico - turistico presso il comunedi Sassodi Castalda,inaugurato adaprile scorso: l’itinerario appenninico, organizzato in occasione della Festa dell’Albero in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Potenza, «ha permesso di presentare agli studenti le tematiche geologiche trattate nel corso di studi, con le loro mille implicazioni nel campo dell’energia e delle risorse, con particolare riferimento al
mese è stato drammatico. Appena mi sono insediato ho rilevato che per motivi consistenti ci veniva negato il conferimento in discarica. L’intero territorio burgentino è stato invaso da cassonetti dell’immondizia e sacchetti di rifiuti abbandonati ai piedi dei bidoni». Ogni quanto è arrivato lo stop forzato? «In 11 giorni abbiamo conferito solo 3 volte». A quanto ammontano i costi per il conferimento in discarica? «A circa 150 mila euro cui bisogna aggiungere però i costi per raccolta e trasporto. Negli ultimi tempi i costi sono lievitati notevolmente. Ora è in corso anche il bando di gara per l’assegnazione della raccolta, lo smaltimento e la raccolta differenziata». E’ il primo comune a dire no all’Ato. Perché, è una posizione politica? «Considerato cosa ci ha dato l’Ato Acqua, che ha portato all’aumento dei costi e dei servizi, a mio parere, dalla convenzione che ci hanno proposto, non si evince quali
nostro contesto regionale regione». Dopo la pausa estiva, l’associazione è già al lavoro per il cartellone delle attività legate al nuovo anno accademico, promuovendo la campagna iscrizioni aperta a tutti gli studenti dell’Università di Basilicata, al fine di ridisegnare gli orizzonti culturali e sviluppare progetti a più lungo termine e più ampio respiro. Tra le prossime iniziative, l’annuncio del “Linux Day” in collaborazione con gli amici dell’associazione Baslug (Basilicata Linux User Group), in programma per il 24 ottobre presso il campus universitario di Macchia Romana. Ancora, l’associazione punta alla valorizzazione dei geositi lucani, che potrebbe incentivare il turismo geologico, oltre che aconsolidare ilrapportotrageologia eterritorio in modo sempre più proficuo.
Un momento della processione
Provincia, consegnati i lavori per il collegamento di Forenza POTENZA - Sono stati consegnati, ieri, i lavori di “completamento della strada di collegamento Forenza – ss. n. 658 Potenza/Melfi”. L’annuncio arriva dall’assessore alla Viabilità della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, che ha fornito alcuni dettagli sul costo e le dimensioni dell’opera. L’assessore ha spiegato come l’importo a base d’asta dei lavori sia di 11.130.330 euro. Sulla tempistica, la durata prevista per il completamento del blocco di opere è di 1.000 giorni continuativi dalla data di consegna. «Il progetto, che si propone di raccordare con tratti di realizzazione ex-novo i vari segmenti viari già esistenti - spiega la nota esplicativa - prevede la nuova costruzione di due tratti: uno collega il primo lotto già rea-
lizzato con il secondo lotto mentre l’altro collega due tratti del terzo lotto già realizzati, tra la località “Inforcatura” nel comune di Forenza fino allo svincolo sulla strada 658 nei pressi della località “Sarnelli” nel comune di Avigliano, con la realizzazione di un ponte di 23 metri di luce». Altri lavori riguardano il completamento del corpo stradale del secondo lotto fino alla località “Serra Ribotti”, il ripristino di tratti già realizzati del terzo lotto e il completamento dello svincolo in località Sarnelli con la realizzazione di un sottovia sulla stessa strada Potenza-Melfi. Erano presenti alla consegna dei lavori anche il sindaco di Avigliano e di Forenza, Domenico Tripaldi e Franco Mastrandrea. La strada, una volta realizzata, potrebbe risolvere non pochi disagi r cittadini dell’area.
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Ginestra Barile 90 mila euro dai comuni e provincializzazione entro fine anno
C’è finalmente la soluzione, in due atti POTENZA - E’ una giornata storica per la cosiddetta “strada di nessuno”. Al dipartimento regionale Infrastrutture, in un incontro interistituzionale, alla presenza della Regione, Provincia e Comuni di Barile Ginestra, è stato raggiunto un accordo concreto per la Ginestra-Barile. Entro la fine dell’anno sarà concluso l’iter di provincializzazione. Subito dopo la Provincia metterà in sicurezza con fondi sostanziosi la strada, mentre, prima del prossimo inverno, i comuni di Barile e Ginestra, con una gestione provvisoria, impegneranno su questa strada fondi regionali, per un intervento straordinario di circa
90 mila euro. Tutti soddisfatti per le conclusioni a cui è giunto il tavolo istituzionale di corso Garibaldi, dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, che ha coordinato i lavori all’assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi, che ha sostenuto fortemente gli interventi per questa arteria, fino agli amministratori di Barile e Ginestra, tra cui il sindaco Giovanni Musto. A completare il tavolo istituzionale c’erano anche gli ingegneri della Provincia di Potenza. L’assessore Loguercio ha sottolineato: «La finalità di questo incontro è dare corso agli impegni assunti nel con-
siglio comunale aperto di Ginestra, nel marzo scorso. La promessa dei 700 mila euro di intervento per questa arteria, ipotizzata quel giorno, valutata attentamente con la Provincia, ha incontrato difficoltà tecniche, per cui questi soldi non possono essere utilizzati. E’ mio interesse partire dall’impegno preso nel 2004 di provincializzare 15 nuove strade, tra queste la Ginestra-Barile e dare corso ad una intesa per una migliore fruibilità di questa strada. Per adesso solo attraverso un contributo straordinario, una somma d’urgenza, si può intervenire. Questo incontro serve a porre le basi di questi interventi, scagliona-
ti in due fasi: nella prima fase interviene un gestore provvisorio, in questo caso il Comune, che gestisce fondi regionali di circa 90 mila euro su questa strada per superare le criticità del momento e garantire l'incolumità dell'utenza. Nella seconda fase, entro la fine dell'anno, dopo che la Provincia avrà raccolto tutti gli atti, questa strada verrà provincializzata e l’ente redigerà una relazione dettagliata per la risoluzione degli interventi finali da fare su questa arteria». L’assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi, ha caldeggiato la soluzione per questa strada: «Da venerdì metteremo mano all’avvio
Il tavolo alla Regione per la Ginestra Barile
del procedimento di provincializzazione di questa strada. Inizialmente ci avvarremo della collaborazione dei due Comuni, ciascuno diventa responsabile dell'azione degli altri». Il Comune di Barile sarà il Comune capofila che curerà gli interventi
straordinari. Intanto, dalla prossima settimana la Provincia, interverrà già sulla GinestraBarile per eliminare la vegetazione spontanea che riduce la visibilità agli utenti, specie in prossimità delle curve. Lorenzo Zolfo
Venosa Una quarantina di fedeli scrivono al vescovo Superbo: «Prenda lei provvedimenti»
«No di Todisco a 2 preti africani» Avrebbe preferito la dispensa dalla cura della parrochia due padri trinitari stranieri VENOSA-Continua a destare preoccupazione l’annunciata partenza dei Padri Trinitari di Venosa. A farsi portavoce dell’amarezza, sconcerto e delusione che tale prospettiva crea, una quarantina di fedeli che hanno intrapreso una “battaglia” di giustizia e di buon senso per scongiurare l’abbandono della Parrocchia Immacolata da parte dell’Ordine dei Trinitari. Come prima azione hanno avvertito l’esigenza di mettere al corrente della situazione il vescovo Superbo, presidente della Conferenza episcopale di Basilicata. Dal 1968 - hanno ricordato nella lettera - la Parrocchia è retta dai Padri Trinitari, presenti a Venosa anche con un centro Psico-pedagogico, che ospita e reintegra nella società ragazzi portatori di handicap. L’attuale parroco, P. Orlando Navarra, fondatore dell’Istituto e primo parroco dell’Immacolata, negli ultimi anni ha ristrutturato completamente la chiesa, ricreando dal nulla tutte le strutture a servizio delle attività pastorali. Nella lettera al vescovo Superbo viene anche sottolineato come, dopo la richiesta di sostituzione presentata a maggio da Padre Orlando, a causa degli acciacchi derivanti dalla avanzata età, l’Ordine ha proposto al vescovo Todisco, l’arrivo di due Padri Trinitari di colore (un malgascio ed un congolese, quest’ultimo vice parroco a Napoli da oltre sei anni), ricevendo un garbato ma fermo rifiuto. «La nostra parrocchia - sostengono i firmatari della lettera - sarebbe assolutamente pronta ad accogliere questi due sacerdoti, avendo avuto, negli ultimi due anni, in qualità di vice-parroci, un altro malgascio ed un polacco, che al loro arrivo non conoscevano una parola di italiano. Sia il vescovo Todisco che il Padre Provinciale, sicuri che ci fosse un ripensamento generale, si erano dati appuntamento dopo le ferie estive. Ma alla riproposizione della candidatura dei due padri africani, unici giovani sacerdoti Trinitari al momen-
Melfi, cinquanta famiglie senz’acqua Navazio annuncia 80.000 euro per la rete
Il vescovo Todisco
to disponibili, il nostro vescovo ha formalizzato all’Ordine la dispensa dalla cura della parrocchia e il loro allontanamento». A questo punto i firmatari del documento fanno alcune riflessioni: «Nel momento in cui la Conferenza Episcopale Italiana tuona giornalmente contro l’operato del Governo e della maggioranza politica che lo sostiene, in relazione alla sua politica contro l’immigrazione, come verrebbe giudicato l’operato di un uomo di Chiesa che impedisce a due extracomunitari di diventare parroco e vice parroco di una comunità?». Per evitare l’allontanamento dei Trinitari dalla parrocchia Immacolata viene anche paventata l’ipotesi di un possibile disimpegno dell’Ordine Trinitario dalla gestione dell’Istituto verso altre Diocesi con la conseguenza di lasciare in mezzo alla strada 130 famiglie. La preghiamo, come figli della Chiesa di Basilicata - concludono i firmatari della lettera - di farsi interprete delle nostre istanze presso Todisco, anche perché il tempo che ci separa dall’arrivo del nuovo parroco designato è molto ristretto ed impone scelte immediate». Al riguardo dobbiamo aggiungere che sembra ci sia la disponibili-
tà del Padre provinciale a lasciare la responsabilità formale della parrocchia a Padre Orlando, che sarebbe coadiuvato da altri Trinitari per lo svolgimento delle attività pastorali. Ipotesi che risolverebbe il problema ed eviterebbe la partenza dei Trinitari da Venosa. Giuseppe Orlando
MELFI - La nuova zona residenziale di Melfi, quella che si espande dopo il cosiddetto “terzo casello”è, evidentemente, poco fortunata. Dopo i noti problemi di traffico e viabilità, circa 70 famiglie, sono ancora alle prese, dopo più di un anno, con la mancanza del metano (in quella zona non è mai arrivato), e sono quindi costretti all’uso dei bomboloni. Ma i disservizi non finiscono qui. Sempre in contrada Bicocca, in via Monteverde, infatti circa una cinquantina di famiglie sono senz’acqua. Un disagio enorme, specie nei mesi estivi, quando il prezioso bene serve maggiormente e si consuma di più. L’area subito dopo la zona “Brunelleschi”, non viene servita per motivi tecnici di pressione. La rete infatti non è sufficiente a raggiungere tutte le abitazioni, alcune leggermente in collina. Altre invece non vengono raggiunte per a causa delle tubature. Un problema che va avanti da tempo, in alcuni casi anche dal lontano 1986. Le conseguenze sono costi eccessivi, perché si è costretti a far ricorso all’autopompa e comunque tangibili disagi e malcontenti, in considerazione del fatto che l'autopompa stessa arriva solo in alcuni giorni e, a causa delle ferie estive, la scorsa settimana, il servizioè mancato del tutto.Nonostante la zona in questione sia collocata in aperta campagna, i residenti vorrebbero usufruire dell'acqua anche per dedicarsi al giardinag-
gio, alla nascita ed al mantenimento di piante ed arbusti o alla crescita di animali come polli o tacchini. Una passione, difficilmente conciliabile con la situazione attuale, in cui l’acqua scarseggia e va razionata con giudizio. In passato è stato spesso interpellato in merito alla vicenda, il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, che nonostante le tante rassicurazioni, non è riuscito a risolvere il problema e sistemare positivamente la faccenda. C’è, in primo luogo, una questione di costi: fare 500 metri di tubatura equivale a una spesa. Alcuni cittadini sarebbero anche disposti a far fronte ad alcune spese, ma ora bisogna sentire cosa ne pensano gli enti interessati e coinvolti direttamente. Ma il primo cittadino sulla questione ha fatto sapere che sono stati già programmati interventi per il potenziamento della rete idrica per un importo complessivo di 80.000 euro. Un primo sopralluogo è stato già fatto. E, nei prossimi mesi - assicura Navazio - l’intervento sarà completato. A giorni, poi, si attende la consegna dell’intera conduttura all’Aato ed all’Acquedotto Lucano, come stabilito dall’amministrazione federiciana lo scorso giugno, per la definitiva soluzione dei problemi legati all’erogazione del servizio. Nel frattempo aggiunge il sindaco - «abbiamo provveduto a sistemare e pulire tutta la rete». Emilio Fidanzio
Il Crob di Rionero va rivalutato Umanizzare la sanità significa operare dei profondi cambiamenti nel modo di agire della classe amministrativa della sanitaria, soprattutto quella politica, nei confronti di coloro che hanno il diritto di essere assistiti e curati . Per riformare un mondo molto classista, chiuso nella sua torre d’avorio fattadiprivilegi,occorre molto coraggio e “potere”. Quest’ultimo così forte da superare e sconfiggere prerogative ormai radicate e considerate acquisite ed intoccabili. La domandadaporsiè qualisianoidesideri dei diretti interessati, cioè i cittadini comuni. Invece si trovano di fronte a lunghe liste di attesa. Non so se i politici sono a conoscenza del significato dell'essere colpiti da una malattia: ti spezza le gambe, comporta un trauma fortissimo che non risparmia nessuno, il ricco ed il povero, la persona illustre e quella più semplice, il luminare o l’ultimo degli ignoranti. Tutti, indistintamente, diventia-
mo all’improvviso dei bambini indifesi, privati di ogni nostra certezza di adulti. Di colpo si spalancano le porte di un mondo diverso, dove tutto quello che avevamo non ha più valore. Il Crob di Rionero (Centro di Riferimento Oncologico – Rionero in Vulture) va rispettato ed attentamente rivalutato. Vanno finanziatiprogetti in gradodi coniugare tecnologia e sostenibilità, tali da garantire il rispetto e la valorizzazione delle specificità della struttura nella sua connotazione ambientale e nella sua dotazione infrastrutturale. Ciò permetterebbe l'umanizzazione dell'habitat ospedaliero, attraverso la garanzia di flessibilità tipologica e tecnologica. Elemento di riqualificazione principale dovrà essere la realizzazione di un intervento in cui edifici e paesaggio si compenetrano, creando una forte sinergia tra contesto e formeurbane, cosìdanon guardareuna struttura ospedaliera completamente
avulsa dal territorio. L’oncologico di Rionero ha bisogno di un progetto di riqualificazione specifica per le patologie che cura. Bisogna accrescerne l’eccellenza . Il Crob, del resto, sta già realizzando un'interessante collaborazione con il centro tumorale di Milano. Tuttavia, secondo voci fondate, tale partenariato è in forse a causa di una riduzione dei fondi stanziati dalla regione Basilicata. Una regione, che vuole raggiungere punte di eccellenza nel campo della sanità, deve auspicare che ogni dimensione della malattia oncologica, e in particolare gli aspetti psicologici, sociali e spirituali, siano tenuti nella dovuta considerazione. Questo per garantire, ai malati ed ai loro familiari, un’assistenza più attenta ed una migliore qualità di vita durante tutto il percorso di malattia. Il centro di Rionero è all’altezza di tutto ciò. Vincenzo Claps responsabile Mpa Avigliano
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Giovedì 17 settembre 2009
24 Lagonegrese La discarica di Carpineto è quasi satura: è emergenza. Oggi incontro operativo
Rifiuti, ultimatum di Pisani Il sindaco di Lauria: «Se non parte la differenziata andremo per la nostra strada» LAURIA - Si complica la raccolta dei rifiuti nel Lagonegrese. Oggi pomeriggio i sindaci dei comuni che conferiscono a Carpineto di Lauria si incontreranno nella sede della Comunità montana Lagonegrese per valutare gli ultimi sviluppi. Ma dal primo cittadino di Lauria, Antonio Pisani, arriva un ultimatum: «Se non parte la raccolta differenziata - dice - il comune di Lauria andrà per la sua strada». La situazione è precipitata negli ultimi giorni, dopo l’ordinanza del presidente Vito De Filippo che ha indicato Carpineto come luogo dove conferire i rifiuti di Potenza. Da diversi giorni, al punto di raccolta, stanno già arrivando 400 tonnellate di rifiuti provenienti dal capoluogo, che poi diventeranno 40 al giorno. La discarica di Carpineto era stata chiusa dalla Regione e dalla Provincia di Potenza a fine marzo e poi riaperta a luglio con una proroga per 10mila metri cubi, in attesa che si completassero, sempre a Carpineto, i lavori del nuovo sistema integrato. La decisione del governatore regionale riduce i tempi di esercizio della vecchia discarica, che con questi ritmi di conferimento sarà satura nuovamente nel giro di poche settimane. Tuttavia per il sindaco Pisani il problema è anche un altro. «Il problema che sorge dice - è un altro. Come ho ribadito anche in una lettera inviata al presidente della Comunità montana Lagonegrese, è che noi per metà
Il sindaco Pisani
ottobre, al massimo per la fine del mese, avremo ultimato i lavori del nuovo impianto di Carpineto. Il nuovo impianto non è una nuova discarica, ma è un impianto di pretrattamento che presuppone la raccolta differenziata a monte». Al nuovo sistema, spiega Pisani, non si potrà più conferire quello che oggi si porta in discarica, ma si potrà portare l'umido ed eventuali scorie che l'impianto finirà per selezionare. La preselezione andrà fatta con la differenziata, togliendo i vecchi cassonetti e con la distribuzione dei contenitori ai cittadini per la carta, il vetro, la plastica. L’umido poi, prima di andare in discarica dovrà essere trattato per eliminare la eventuale presenza di metalli, medicinali ed altro. «Se la Comunità montana non fa la gara per la raccolta differenziata sul piano con-
sortile succederà che la discarica si esaurirà prima della fine dell'anno. Il nuovo impianto non potrà essere utilizzato ed i comuni non avranno dove andare a conferire, fermo restando tra l'altro l'obbligo di legge di procedere alla raccolta differenziata. Per questo motivo se la Comunità montana non farà l'affidamento della completa raccolta differenziata e non, il Comune di Lauria recederà dal consorzio e procederà autonomamente». Dalla Comunità montana Lagonegrese, il presidente Domenico Carlomagno, intanto, fa sapere che si sta lavorando per «raggiungere la soluzione più veloce e allo stesso tempo più efficace ed economica». Sull'avvio del bando poi aggiunge: «Per avviare la gara, aspetto il via libera dei comuni sulla copertura finanziaria». Francesco Zaccara
A Viggianello l’imprenditoria giovanile
Formazione, nasce la prima cooperativa VIGGIANELLO - Professionalità e flessibilità. Sono le parole chiave di Vitalmast, la prima cooperativa di formazione nata a Viggianello, nella Valle del Mercure, creata da 15 intraprendenti giovani per offrire lavoro ai cittadini della Basilicata. Tutti di età compresa tra i 28 e i 30 anni, questi ragazzi scommettono sul territorio e non hanno paura dell’ambiziosa sfida. Lo scopo dell’attività è crescere rapidamente e offrire alle aziende locali la professionalità della gioventù del Mercure. La società di Viggianello si occupa principalmente di ricerca e selezione, ricollocazione professionale, formazione, gestione amministrativa del personale, consulenza in materia giuslavorista. Come recita il sitoweb della cooperativa “www.vitalmast.com”, gli ideatori dell’iniziativa hanno scelto di puntare sulla qualità del proprio territorio, investendo nella formazione continua del personale e si sono dotati delle attrezzature e di prodotti all’avanguardia per portare avanti il loro progetto. I primi corsi che la cooperativa organizzerà saranno predisposti per ragazzi disoccupati e occupati per qualificarli all’avvio al lavoro. La mente principale di quest’iniziativa è il presidente Luigi Vita-
le. Dopo aver passato diversi anni a Milano dove ha approfondito gli studi di formazione e di selezione, il trentenne ha deciso di tornare nella sua terra: «Io e i miei colleghi - dichiara in una nota stampa - siamo certi di poter portare avanti un progetto comequesto. Basterà professionalizzare i tanti giovani che si trovano nel nostro territorio, così da permettere alle aziende di crescere e ingrandirsi. Siamo molto fiduciosi e speriamo che tutta vada per il meglio». Vitale afferma che deve molto alla sua precedente esperienza a Milano, ma spera che altri ragazzi che si spostano al Nord per lavorare, imitino il suo esempio: «E’ triste vedere i migliori giovani della nostra terra emigrare al Nord. Se tutti se ne vanno Viggianello e la valle del Mercure non si svilupperanno mai. Noi offriamo lavoro già a una quindicina di persone. Speriamo di crescere sempre di più. Così forse un giorno non ci saranno più giovani che emigrano dalla Basilicata in cerca di lavoro. Grazie al supporto della Provincia, che ha creduto nel nostro progetto e che ha offerto le strutture necessarie per organizzare corsi di formazione, adesso possiamo realmente far qualcosa per la nostra regione».
E a Paterno le cose non vanno meglio PATERNO - La questione rifiuti monopolizza l'agenda politica lucana. Anche Paterno, vive una stagione singolare, confusionaria ed alquanto contraddittoria. La discarica di Moliterno, complice una sciagurata gestione del servizio di raccolta differenziata, è stata portata forzosamente al collasso con grave nocumento per le genti valligiane. Proprio la raccolta differenziata, infatti, diventata obbligatoria con il Decreto Legislativo numero 22 del 1997, rappresenta uno dei nodi cruciali della vicenda. Era soprattutto nel corretto utilizzo del servizio di raccolta differenziata che si sarebbe dovuta intravedere una soluzione che avesse limitato gli effetti nefasti della difficoltà dello smaltimento degli eccessivi rifiuti solidi urbani. Secondo una recente stima indicativa nazionale, circa il 64 per cento dei rifiuti sono composti da imballi tra cui in particolare plastica, carta, vetro, giornali e riviste.Ci sonocomunilucani particolarmente virtuosi che attestano attorno al 30 per cento la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti. A Paterno tale soglia supera di poco il 2 per cento. Praticamente una minuzia. I cassonetti sono spesso stracolmi a testimoniare una scarsa tempestività nel prelievo che avviene non si sa con quale cadenza, molti cittadini testimoniano di
A Chiavari
aver notato che i dipendenti dell'azienda deputata alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nel ripulire i cassonetti della nettezza urbana, hanno pensato bene di raccogliere anche i tanti sacchetti della raccolta differenziata in esubero, adagiati lungo i cassonetti colmi, mischiandoli con la frazione umida. Ben si capisce, allora, l’“implosione” della discarica di Moliterno. La risposta istituzionale genera ulteriore confusione. Da un lato il sindaco Notarfrancesco palesa l'intenzione di razionalizzare maggiormente il servizio diraccolta differenziatache tempo fa si riteneva fosse uno degli ornamenti di cui fregiarsi a Paterno. Dall’altro il coordinatore dell’intergruppodi minoranzadel Consiglio Provinciale di Potenza, di cui il sindaco di Paterno fa parte, afferma in
conferenza stampa che «I Comuni tutti della provincia di Potenza sono legati fra di loro per quanto attiene la questione dei rifiuti: percentuali di produzione che si mescolano, percentuali di differenziato che non percorrono strade diverse, creando enormi ambiguità». C’è di più: mentre il coordinatore Pace sostiene che “l'istituzione dell'Aato unica non risolverà il problema e, in compenso, creerà altri costi” il suo Consigliere Notarfrancesco, in veste di sindaco di Paterno, ha approvato, nell'ultima assise consiliare, con i soli voti favorevoli della maggioranza ed i voti contrari dei gruppi di opposizione, lo schema di Convenzione e lo Statuto dell'Autorità d'Ambito Rifiuti Basilicata. A questo punto qualcuno aiuti i cittadini di Paterno a capire. Nuario Fortunato
L’iniziativa dell’amministrazione di Castelsaraceno
In manette Dateci la targa per stalking di Peppino Impastato un 46enne di S. Arcangelo Il comune di Ponteranica l’aveva rimossa SANT’ARCANGELO - E’ originario di Sant’Arcangelo l’uomo di 46 anni, che ormai da tempo vive a Chiavari, in provincia di Genova, finito in manette per stalking: molestava e minacciava i familiari, nonostante una sentenza di condanna. Così i giudici lo hanno rimandato in carcere. L’uomo, aveva anche il divieto di dimorare a Chiavari, dove vive la ex moglie insieme ai due figli. E’ stato arrestato dalla polizia a seguito del suo violento atteggiamento nei confronti della consorte e dei figli, come sostenuto nell’ordinanza emessa dalla Corte di Appello di Genova. Per mesi ha pesantemente molestato e minacciato i familiari danneggiando la porta d’ingresso della loro abitazione e causando danni all’auto del figlio. Domenico D.S., il coniuge e padre violento, nel maggio scorso era stato condannato dal Tribunale di Chiavari – per maltrattamenti e minacce proprio nei confronti della moglie e dei figli – a due anni e sei mesi di carcere. Ma era stato scarcerato con il solo obbligo di non dimorare nella cittadina dove vive la famiglia.
CASTELSARACENO - La targa dedicata a Peppino Impastato giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978 - recentemente rimossa dalla biblioteca del Comune di Ponteranica, a Castelsaraceno. E’ l’iniziativa che il sindaco del comune, Domenico Muscolino, intende sottoporre all’approvazione del consiglio comunale di Castelsaraceno. La questione, chiaramente, dovrà essere sottoposta pura all’attenzione del consiglio comunale di Ponteranica, in provincia Bergamo. Il primo cittadino, infatti, ha rimosso la targa dalla biblioteca che era stata intitolata, solo un anno prima, all’attivista Impastato. «Nella nostra intenzione - dice Muscolino - c’è il desiderio di onorare personalità locali la cui celebrazione, tuttavia, sarebbe verosimilmente potuta avvenire attraverso la intitolazione di strade, piazze, sedi istituzionali non ancora intitolate, ovvero intestate a personalità che, sebbene di rilevante profilo, possono risultare rievocative di messaggi non propriamente attuali e contingibili, come quello di Giuseppe Impastato, per le denunce contro la mafia, in Sicilia, che gli costarono la vita». Dietro l’iniziativa - come dice lo stesso Muscolino - la volontà di «irrobustire la cultura antimafia so-
Peppino Impastato
prattutto investendo sulle nuove generazioni, alle quali si possa rappresentare e tenere vivo l’esempio di Peppino Impastato che, «da figlio di famiglia mafiosa, già giovanissimo, rompe con essa per intraprendere una intensa attività politica, culturale e antimafia, fino all’estremo sacrificio». «Il caso di Impastato - ha aggiunto il sindacao - ha fatto anche emergere le collusioni tra settori dello Stato e la criminalità organizzata, come peraltro accertato dalla commissione parlamentare Antimafia, anche relativamente a numerose altre inchieste, e ciò presuppone la necessità di mantenere alto il livello dell’allerta nelle istituzioni e nella società civile». Ora sarà il consiglio comunale a decidere.
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Giovedì 17 settembre 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«Mio figlio mi ha chiesto perchè non può andare a scuola nel suo quartiere, con i suoi amici»
Agna, la protesta continua Oggi Buccico e Vizziello dal dirigente regionale Franco Inglese, i genitori non mollano «DOMANI (oggi, ndr.) i nostri figli saranno presenti a scuola, ma entreranno in classe solo se verificheremo la presenza di tutte le condizioni di sicurezza in classe». I genitori degli alunni della scuola media Festa si preparano al secondo giorno di protesta. La prima delle due giornate ieri, era cominciata per i loro figli, come sempre accade in questi casi. Zaino nuovo di zecca in spalla, jeans, felpa e scarpe da ginnastica all’ultima moda. Lo sguardo, però, non era quello felice di chi si appresta a cominciare un nuovo anno scolastico. I 28 ragazzi della I H, scuola media Festa di Agna sapevano bene di dover affrontare la prima contestazione della loro vita. In nome del diritto di tre compagni, trasferiti d’imperio nella sede di Lanera, i ragazzi hanno deciso di rimanere fuori dall’edificio scolastico, di rinunciare a vivere un momento così importante, rinviandolo al giorno in cui la loro classe “ridimensionata” dalle fredde cifre della Riforma Gelmini, sarà composta da due sezioni di 15 e 16 alunni. Un sogno che ieri hanno cercato di difendere con tutte le forze, brandendo un cartello che dice: “Uniti, vinceremo”. Chiassosi, allegri nonostante tutto, restano lì, davanti alla porta dell’istituto con i loro genitori in attesa di un segno. «Mio figlio non entrerà mai nell’istituto di Lanera spiega la mamma di Antonio Cristallo, uno dei tre “studenti-profughi” - avevamo già comprato i libri e ora dovremmo acquistarne di nuovi per l’altro istituto. Non vogliamo togliere il diritto allo studio ai nostri figli ma io non posso accompagnarlo a scuola perchè non ho l’auto. Nel nostro quartiere avrebbe potuto andare a scuola a piedi. Quando l’ha saputo, mio figlio mi ha chiesto perchè non avrebbe potuto frequentare la scuola qui ad Agna e restare con i suoi amici di sempre». Ieri, intanto, i genitori di alcuni degli studenti hanno incontrato il sindaco Emilio Nicola Buccico e l’assessore alla Pubblica istruzione, Giammichele Vizziello che hanno garantito l’impegno dell’amministrazione comunale e oggi si recheranno dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese per cercare di sciogliere il nodo cruciale della vicenda: la composizione numerica delle due eventuali classi. Spiega don Basilio Gavazzeni, impegnato insieme ai genitori a sottolineare il danno che questo provvedimento creerebbe ad un quartiere già segnato dalla marginalità della periferia. «I cittadini sono espropriati del loro diritto di partecipazione e decisione per un problema che non è economico e avrebbe potuto essere risolto facilmente. L’autorità, invece, sembra non essere in mano ad una sola persona». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Il diringente scolastico Pancrazio Toscano individua una soluzione-tampone per evitare il trasferimento
Riammessi i tre studenti in esubero. Per ora SI sta per scrivere la parola “fine” sulla vicenda della scuola media di Agna che ha tenuto banco tra le famiglie nei giorni precedenti l'apertura dell'anno scolastico. Pancrazio Toscano dirigente scolastico della scuola media “Nicola Festa”, con un provvedimento firmato ieri, si è assunto la responsabilità personale di giungere ad una definizione ( per quanto di sua competenza) e di assecondare le richieste delle famiglie per far in modo che gli studenti non siano divisi e possano frequentare le lezioni già da oggi. I trentuno alunni delle due prime classi frequenteranno tutti la stessa classe, senza la necessità di dover ricorrere al trasferimento in Via Lanera. L’atto è da considerarsi provvisorio, diverso da quello ufficializzato in organico di fatto che prevedeva l'istituzione di due prime classi rispettivamente di 15 e 16 alunni per un totale di otto classi. «A seguito della comunicazione dei genitori si legge nella comunicazione scritta e inviata dal dirigente scolastico - per scongiurare l'inadempienza dell'obbligo scolastico e in attesa di una soluzione definitiva, per individuare la quale ho chiesto un incontro con il direttore Generale Regionale, autorizzo temporaneamente la frequenza della classe prima della sezione staccata
Nella foto a destra: il dirigente scolastico Pancrazio Toscano
di Agna anche agli alunni Fiore Francesca, Cristallo Antonio e Lamacchia Anna che d'ufficio sono stati trasferiti al plesso di Lanera». Un gesto di distensione da parte di Pancrazio Toscano che sin dal primo momento aveva mostrato attenzione per la vicenda riguardante il “taglio delle classi”. Nonostante il plesso si trovasse in una situazione di proiezione demografica favorevole il
provvedimento aveva scatenato una sorta di guerra fra poveri, ostacolando il regolare avvio delle lezioni scolastiche. Intanto, non si placa la protesta dei genitori che continuano ad essere compatti e a confrontarsi in assemblea per decidere sul comportamento da tenere per mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
L’assessore Plati illustra le novità. Ampliato il ruolo dell’assistenza di base e perfezionato il sistema dei voucher
Sostegno all’handicap. Investiti 700 mila euro CIRCA 700 mila euro per l'intero anno scolastico per garantire ai 63 portatori di handicap ( di cui circa una decinaaffetti da autismo)seguiti dalComune di poter mantenere gli standard di assistenza scolastica e domiciliare. Il programma messo a punto dall'assessorato alle Politiche sociali già dal primo giorno di lezione nelle scuole medie inferiori eviterà ulteriori strascichi negativi della Riforma Gelmini, sulle già difficili sorti dei ragazzi con handicap. Quanto agli istituti superiori - spiega l'assessore comunale alle Politiche sociali, Michele Plati: «Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione con l'assessore provinciale Montemurro, il dirigente Petruzzellis, Caterina Rotondaro e Filomena Urgo dell'ufficio servizi sociali, per coordinare l'assistenza specialistica con quella di base di competenza rispettivamente della Provincia e del Comune. Con la Asm definiremo la progettazione dell'assistenza integrata complessiva». Lo conferma l'assessore Michele Plati che aggiunge: «Il sistema che abbiamo realizzato chiude il cerchio degli strumenti di sostegno messi in atto dalle politiche sociali che vede nei voucher la sua realizzazione pratica. La conferenza Stato-regioni ha indicato una serie di parametri per l'assistenza. La tendenza è quella di uniformare il sostegno in tutta Italia. La tendenza è quella di portare il rapporto 2 a 1. Ovvero due disabili per ogni insegnante. Un sistema
Il Comune di Matera
- spiega Plati - che per molti versi è aberrante. Il sostegno viene riconosciuto ai casi più difficili, ma quelli che necessitano una maggiore attenzione sono, al contrario, quelliche sembrano menoproblematici. I rapporti, alla luce di questo provvedimento, sono calati quasi dell'80% passando da 24 ore alla settimana a 12 o, in alcuni casi a 6 ore ». Il rischio, dunque, è che
per le sole ore in cui è previsto l'ausilio dell'insegnante di sostegno, il portatore di handicap possa contare su un'assistenza adeguata chesi dissolverebbe completamente nella fascia oraria non coperta a causa delle recenti riduzioni. Si applica, così, il provvedimento dell'amministrazione comunale. «Abbiamo potenziato di granlunga l'assistenza di base- spiega Plati- che,inrealtà ,èun sistemacheaiuta glihandicappati non autosufficienti. Non c'è alcuna funzione di carattere educativo anche se alcune circolari prevedono che, nell'ambito dell'impostazione fornita dall'insegnante di sostegno, questa figura può svolgere alcune funzioni. In questo senso abbiamo ampliato la loro presenza per le scuole dell'obbligo, attraverso la copertura finanziaria di cui siamo in possesso. La qualità di intervento è garantita dalla continuità assistenziale e ci consentirà di evitare le classi speciali. Ci stiamo indirizzando sempre più verso la personalizzazione dell'assistenza - conclude Plati come dimostra il sistema di voucher che, attraverso questo ulteriore intervento, verrà completato. I genitori potranno sommare l'assistenza scolastica con quella extra proprio attraverso questo strumento al quale il nostro sistema si sta avvicinando progressivamente». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
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Matera
Giovedì 17 settembre 2009
Escrementi di ratti sulle pratiche e all’interno di scrivanie, preoccupati i dipendenti
Topi nel palazzo della Provincia ESCREMENTI di topi che punteggiano locali, mobili ed incartamenti dell'Amministrazione provinciale. Sottili e di forma affusolata, con un'estremità a punta lunga 5 millimetri, gli escrementi sono stati notati diversi giorni fa da alcuni impiegati dell'ente di via Ridola, che allarmati hanno avvisato gli amministratori. Tracce di materia fecale dei ratti sono state trovate anche nei bagni della Provincia e nei tiretti di diverse scrivanie, oltre che sulle pratiche. Si è subito intervenuto con un'operazione di derattizzazione, che tuttavia non sembra avere debellato completamente la presenza dei pericolosi animali. Infatti, secondo quanto affermato da più di un lavoratore dell'ente, la presenza dei roditori è segnalata quotidianamente dagli escrementi che continuano ad essere trovati dappertutto. La presenza di topi negli ambienti si manifesta con diverse tracce:
escrementi innanzitutto ma anche danni alle strutture ed alle cose, scie di strofinamento e di camminamento, tane a volte anche di notevoli dimensioni, cattivi odori e talvolta carogne. Comprensibile il timore dei dipendenti per i risvolti igienico-sanitari, oltre che per il rischio e la paura di trovarsi un ratto nella propria stanza. Un ambiente in cui è stata rilevata la presenza di topi viene classificato insalubre. Inoltre, il loro stile di vita li rende degli instancabili strumenti di contaminazione: passano continuamente dalle fogne alle cucine (alla Provincia sono attivi un servizio mensa ed un bar), dai depositi dei rifiuti a quelli alimentari ed in questi viaggi trasportano con zampe, peli e muso molti agenti nocivi per la salute. Non va dimenticato che questi roditori sono anche cosparsi di parassiti che, a loro volta, sono vettori di infezione.
Sospesa dai Nas l’attività di un’azienda vinicola PER aver attivato alcuni locali adibiti a deposito senza la preventiva e prescritta comunicazione all'Autorità Sanitaria è stata disposta dai carabinieri del Nas la sospensione immediata dell'attività di una struttura vinicola di Matera. Nell'ambito di un preordinato servizio volto a verificare la situazione degli opifici interessati alla produzione di vino e di prodotti vinosi,i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Potenza e i colleghi della locale Compagnia hanno effettuato un controllo e un'ispezione igienico sanitaria presso una cantina vinicola della città dei Sassi. All'interno della stessa struttura, i carabinieri hanno rilevato carenze igienico sanitarie, strutturali e funzionali. A conclusione della verifica, il personale medico dell'Azienda sanitaria, che ha partecipato al servizio, concordando con quanto rilevato dai carabinieri, ha disposto l'immediata sospensione dell'attività in questione. Il valore della struttura vinicola, al cui interno i militari hanno riscontrato giacenze di prodotti vinosi in quantità notevoli, è stimato in un milione e 500 mila euro.
Il presidente Colamussi: «Impossibili nuove assunzioni senza una strategia di investimenti»
Treni Fal fermi per quattro ore Sciopero oggi dalle 16 alle 20 per protestare contro la mancanza di personale SERVIZIO ferroviario bloccato, oggi, dalle 16 alle 20 nella città dei Sassi. Hanno proclamato quattro ore di sciopero le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Uilt e Faisa Cisal per protestare contro la mancanza di personale, «condizione necessaria per lo svolgimento dei servizi ferroviari». Lavoratori costretti a “sobbarcarsi” doppi turni e spezzoni di turni aggiuntivi tanto da raggiungere, in condizioni normali, lavoro straordinario di circa venti ore settimanali. Condizioni di lavoro intollerabili in quanto, sottolineano Andrulli (Filt Cgil), Ronca (Fit Cisl), Pinto (Uil Uilt) e Di Cecca (Faisa Cisal) «si mina la sicurezza di esercizio, si assiste ad un costante ed inesorabile decadimento dei servizi oltre ad un depauperamento di figure professionali necessarie per lo sviluppo del territorio». «La situazione si sta trascinando dall'inizio dell'anno anche perché è andato in pensione altro personale non rimpiazzato. - ha affermato Cosimo Andrulli della Filt Cgil - Tutto questo ha creato disagi nei servizi che, se non fosse stato per il personale in organico, si sarebbero fermati. Abbiamo avuto incontri sia in prefettura sia in azienda dove abbiamo lamentato questi problemi. Dalle Fal hanno ribadito che la questione si potrà protrarre fino a quando non ci sarà l'automatizzazione dei passaggi a livello. La contrattazione, però, prevede anche le assunzioni a tempo determinato, potrebbero benissimo far fronte con questo tipo di assunzioni dando spazio alle qualifiche attualmente costrette ai doppi turni come capistazione, manovratori e capitreno». Figure professionali che, tra
Andrea Colamussi
l'altro, come fa notare Andrulli, non possono essere assunte dall'oggi al domani tramite centri per l'impiego: «Ci sono stati corsi per macchinisti durati oltre due anni. Per professionalizzare questo personale va via tempo. Intanto, potrebbe andare in pensione altro personale, ecco perché siamo preoccupati». Andrulli ricorda che in città i capistazione dovrebbero essere undici mentre in servizio sono appena sette. Lo stesso per quanto riguarda i manovratori. «Siamo consapevoli - aggiungono le organizzazioni sindacali che lo sciopero si consumerà ai danni degli ignari cittadini, con i quali ci scusiamo anticipatamente, ma confidiamo nell'energico intervento che l'assessore Loguercio saprà opporre per far desistere le Fal dall'assumere un at-
Calata Ridola, bando per la messa in sicurezza E' STATO pubblicato l'avviso pubblico per il bando di gara relativo ai lavori di messa in sicurezza e consolidamento di Calata Ridola, nel rione Sassi, che circa un anno fa fu oggetto di un cedimento in due strade. I lavori di consolidamento serviranno ad assicurare la stabilità delle strutture esistenti, salvaguardando così l'incolumità pubblica e dei residenti della zona. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato alle 12 del 12 ottobre 2009. Il bando è consultabile sul sito del Comune di Matera www.comu-
ne.mt.it. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà pubblicato il bando per la revisione catastale informatica dei beni culturali.
teggiamento irresponsabile nei confronti dei lavoratori e delle stesse comunità locali. Ad oggi le Fal non hanno ancora presentato un Piano d'impresa ufficiale dal quale si possa desumere l'efficacia e l'efficienza che vogliono destinare al trasporto pubblico locale regionale, per cui le cospicue risorse disposte dalla Regione, riteniamo, devono passare attraverso una ristrutturazione seria, tra cui anche quella di una distribuzione razionale ed equa delle risorse umane sui territori e per le effettive necessità». Piena disponibilità è stata data proprio dell'assessore regionale ai Trasporti Innocenzo Loguercio: «Prendo atto di questa nota inviata alla Regione dalle parti sociali. - ha affermato l'assessore Loguercio - Riconosco in ogni caso che le Fal si stanno adoperando af-
finché l'innalzamento della qualità del servizio per gli utenti sia tangibile. Su questo posso testimoniare l'impegno delle Fal anche se permangono alcune criticità, ascritte nella storia delle Fal. Con senso di responsabilità ritengo di dover farmi carico anche di queste problematiche: sarà convocato un tavolo dove le parti sindacali e le parti datoriali possano condividere soluzioni in grado di soddisfare l'innalzamento della qualità dei servizi ma anche di garantire i diritti e una giusta funzionalità, qualora servano anche implementazione di risorse umane». Ferma la posizione del presidente delle Fal Matteo Colamussi: «Constato con grande rammarico che i rappresentanti sindacali di Matera non hanno ancora colto le sfide che il nuovo consiglio di am-
ministrazione da un anno ha intrapreso. Con questo atteggiamento continuano a creare disagi ai tanti utenti per molti anni vessati. Riguardo al tema occupazionale, così come più volte e costantemente riferito dal sottoscritto nei continui incontri sindacali, non ci può essere una strategia di nuove assunzioni se non c'è una strategia di investimenti. Fino a che le forze sindacali di Matera persevereranno in questo atteggiamento in maniera evidente non contribuiscono alla crescita di indirizzo che il nuovo consiglio di amministrazione sta dando. Prova ne è che sono stati presentati circa un mese fa all'attenzione della Regione investimenti e richiesta di finanziamenti per circa sessanta milioni di euro». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Tavola rotonda a conclusione delle manifestazioni per il trentesimo anno dell’associazione
Medicina trasfusionale, convegno Fidas SI discuterà degli argomenti di maggiore attualità in materia di medicina trasfusionale e donazione del sangue nel corso del convegno nazionale promosso dalla Fidas Basilicata (Federazione Italiana Associazione Donatori Sangue) in programma domani, alle ore 15, nella sala “Carlo Levi” del Palazzo Lanfranchi a Matera. La tavola rotonda, sul tema “Organizzazione dei servizi trasfusionali e raccolta associativa”, rappresenta l'evento conclusivo del ricco calendario di manifestazioni approntato dall'associazione per celebrare il trentesimo anno di fondazione e ribadire il proprio impegno nella regione a favore della cultura del dono e della solidarietà. «Abbiamo inteso organizzare l'incontro - ha dichiarato Paolo Ettorre, presidente regionale della Fidas Basi-
licata - al fine di fornire a dirigenti associativi, operatori sanitari e cittadini interessati un'occasione di informazione e aggiornamento». Saranno infatti approfondite tematiche quali la sicurezza nella produzione, distribuzione e utilizzo del sangue e degli emocomponenti, la selezione del donatore, i programmi di “buon uso” del sangue, la promozione della donazione di sangue, organi e tessuti. «La partecipazione di esperti del contesto locale e nazionale e l'alto profilo degli interventi- ha aggiunto Antonio Bronzino, vice presidente nazionale dell'associazione - conferma il ruolo sempre più attivo e centrale della Fidas, che fornisce un contributo costruttivo all'efficacia e alla qualità del sistema sangue e al buon funzionamento dei servizi trasfusionali». Durante i lavori si avvicenderanno
in qualità di relatori Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas; Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue; Gabriella Girelli, professore ordinario di immunoematologia all'università di Roma “La Sapienza” e primario del Sit Policlinico Umberto I di Roma; Massimiliano Bonifacio, ematologo ospedale Policlinico di Verona; Vito Gaudiano, direttore generale Asm di Matera; Clelia Musto, primario Sit San Carlo di Potenza; Gianfranco Giannella, primario Sit Madonna delle Grazie di Matera; Anna Maria Materi, medico di medicina generale; Maria Giovanna Trotta, dirigente assessorato Salute della Regione Basilicata, Niccolò Pio Onorati, direttore sanitario Fidas Basilicata; Salvatore Accardo, presidente del comitato medico-scientifico Fidas Basilicata.
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Il suo pregio architettonico non è sufficiente per salvarla dalla decisione della giunta
La fontana da seppellire Una delibera comunale ha deciso il destino della struttura di Serra Venerdì UNA fontana di pregio riportata su tutti i manuali d'Architettura e su prestigiose riviste del settore, ma dichiarata “inservibile” dal Comune di Matera per essere eliminata. Si tratta della fontana che si trova nel cuore del rione Serra Venerdì (via XXI Settembre) e che rientra nel progetto del Parco dello storico rione al quale è collegata attraverso un sentiero privilegiato che è anche un percorso per fare jogging di cui la fontana rappresenta il naturale punto di relax e di ristoro. Una delibera della Giunta comunale (la numero 378 dello scorso 29 luglio) ne ha decretato l‘inservibilità perché è “risultata, nel tempo, non idonea all' uso a cui era stata destinata, né, fruibile per lo svolgimento di alcuna altra attività di interesse del quartiere nonché della cittadinanza”. Così all'unanimità (assente solo l'assessore all'urbanistica, l'architetto Antonella Guida) la Giunta ha deciso la “dismissione dell'opera come fontana e la sistemazione dell'area quale spazio verde attrezzato”. La struttura verrà letteralmente “sotterrata” per fare posto ad alcune panchine e spazi verdi che richiedono meno manutenzione delle lastre di marmo della fontana. Nessuno però si è reso conto che la fontana in oggetto fa parte di un complesso ben più vasto, il “Parco urbano di Serra venerdì” che sebbene sia attualmente in forte degrado, rappresenta una pietra miliare dell'architettura contemporanea europea tanto da essere stato inserito nell'Almanacco dell'architettura Italiana (Electa 1993) e nella “Storia del-
Il progettista Pozzi: «Sono sbalordito» I progettisti del Parco di Serra Venerdì non avrebbero mai potuto immaginare che dopo soli quindici anni l'area verde di Serra Venerdì sarebbe finita in rovina. Carlo Pozzi, il capogruppo del progetto, apprende con meraviglia e grande rammarico la decisione di “seppellire”la fontana. Solo due mesi fa aveva scritto all'Amministrazione comunale per chiedere di fermare il degrado del Parco offrendo addirittura la propria consulenza progettuale gratuitamente per nuovi interventi. «Neglianni hoscrittoaisindaci chesisono succeduti -afferma Pozzi- denunciando il degrado del parco e la mancata gestione del complesso: non ho mai ricevuto risposta. Lo stesso è accaduto con l'attuale sindaco e vicesindaco ai quali ho scritto di recente ma senza esito». L'architetto Pozzi, che oggi insegna Progettazione Architettonica alla Facoltà di Architettura di Pescara e l' Università “Gabriele D'Annunzio” di Chieti, conserva gelosamente ancora tutto il materiale riguardante il parco materano e ha dimostrato sicuramente più interesse al problema rispetto a quanto
abbia fatto l'Amministrazione Comunale. «Nonostante il lavoro mi abbia portato lontano da Matera, tengo molto a questo progetto che all'epoca vide come convinto promotore il sindaco Saverio Acito. A dire il vero, sin dal 1993 il parco non ha mai avuto un piano di gestione e nessuna Amministrazione successiva se ne è preoccupata. Per questo l'intero parco con le attrezzature, i suoi percorsi ginnici, l'area camper, la zona pic-nic e il bar sono andati in malora. Così come la fontana. La scelta di sotterrarla mi lascia letteralmente sbalordito. Non si può liquidare così un simbolo al quale la città è legata visto che riprende quella idea di 'spine di verde urbano' tanto care al maestro Piccinato. La fontana, poi, riprende per alcuni aspetti (come le numerose bocche d'acqua) quella delle 99 Cannelle che c'è a L'Aquila. Dopo il sisma dell'Abruzzo questo è un motivo in più per recuperarla piuttosto che seppellirla. Mi auguro che gli Amministratori adottino la stessa sensibilità mostrata per il recupero dei Sassi al ripristino del parco». Gio. Mar. matera@luedi.it
La fontana di Serra Venerdì
l'architettura italiana, Il secondo novecento” (a cura di Francesco Dal Co, Electa 1997) come esempio di equilibrato rapporto tra giardino, città e territorio. Il progetto risale al 1987, redatto dall'architetto Carlo Pozzi con Rocco Tosti e Antonio Conte e ultimato nel 1993 al tempo in cui era sindaco Saverio Acito, oggi tra i firmatari della delibera per il sotterramento della fontana. Nel progetto la fontana riveste un ruolo particolarmente importante in quanto rappresenta l'esplicitazione di
Primi passi per la realizzazione dell’opera
un'idea urbanistica di Piccinato, vale a dire le “spine di verde” cioè i percorsi alberati atti a relazionare le aree verdi con i quartieri e la città. E infatti dal cuore del parco un sentiero, finemente realizzato con ciottoli, arriva fino alla fontana che è una citazione di architettura agreste visto che riprende nella configurazione un abbeveratoio, come ce ne sono tanti nelle campagne materane. La fontana costituisce, dunque, il trasferimento in termini di architettura dei “giardini della meditazione
urbanistica” di Luigi Piccinato, il rinomato architetto che ha disegnato Matera. Considerazioni di cui non c'è traccia nella Delibera Comunale che giustifica l'eliminazione della fontana solo per “l'onerosità degli interventi manutentivi e l'impossibilità a presidiare l'area per assicurare la dovuta fruibilità in sicurezza”. Come dire, pur di non fare manutenzione si preferisce intervenire drasticamente spendendo 13mila e 700 euro per togliersi definitivamente questa “rogna” con
buona pace del valore urbanistico ed architettonico del progetto di Pozzi che riprende Piccinato. Infine: nella Delibera si prevede la possibilità di “riesumarla” la struttura in futuro. Infatti l'intervento prevede che la fontana sia “opportunamente protetta con teli idonei, soddisfacendo efficacemente, tra l'altro, le costanti e ripetute richieste in tal senso, pervenute da parte dei cittadini” come si legge nella delibera. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Concorso della Provincia, vince l’istituto Cassola di Ferrandina
Museo Dea, pronto il bando di gara per lo studio di fattibilità
Creatività a sostegno della sicurezza Premiati i lavori di alunni brillanti
HA preso ufficialmente il via il progetto per la realizzazione del Museo Demo Etno Antropologico nei Sassi. Nei giorni scorsi, infatti, la Fondazione Carical, parte attiva nel progetto al pari del Comune di Matera, ha trasmesso all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato il bando di gara per l'incarico dello studio di fattibilità del Museo, ai fini della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Dopo la redazione da parte del comitato tecnico del documento di indirizzo, la Fondazione Carical ha così provveduto alla ricerca, sulla platea internazionale, di un soggetto idoneo e qualificato al quale affidare l'elaborazione del progetto industriale di fattibilità, che fosse definito nei suoi aspetti museologici, museografici, allestitivi, finanziari, gestionali e societari. «L'obiettivo è quello di costituire quel livello di dettaglio che consentirà all'Amministrazione Comunale di reperire risorse finanziarie per la realizzazione dell'opera - afferma il vice presidente della Fondazione Carical Vito Labarile -. E' stato approntato un bando di qualità e un capitolato d'oneri che mette in risalto l'importanza dei requisiti soggettivi che il soggetto affidatario del progetto dovrà possedere». Con questo passaggio, parte formalmente l'iniziativa che consentirà alla città di Matera di aumentare
CERIMONIA di premiazione ieri mattina per gli studenti di tre istituti scolastici della provincia di Matera, che hanno ricevuto una borsa di studio per il concorso “A scuola di sicurezza, sicurezza a scuola”, bandito a livello nazionale dall'Inail in collaborazione con il Miur e finalizzato allo sviluppo della cultura della prevenzione nei giovani, lavoratori, e datori di lavoro di domani. Nella sala consiliare della Provincia di Matera sono stati premiati gli studenti che sono distinti nell'elaborazione di progetti in tema di sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro. Il primo classificato è stato l'istituto Superiore “F. Cassola” di Ferrandina: gli alunni Walter Di Marla, Carmen Ilenia Anelli, Giuseppina Miraglia, Caterina Spartaco, Mariateresa Perretta, Rosanna Raele, Antonietta Tantone, Angela Dinnella, della classe III B del Liceo Scientifico, accompagnati dal dirigente scolastico Teresa Vigorito e dalla professoressa Rosa Anna Loizzo, coordinatrice del progetto, hanno ricevuto una medaglia per il lavoro “Sicurezza” (manifesto pubblicitario con dvd). Il secondo istituto che ha ricevuto il premio è stato l'Istituto Tecnico Industrialre “G.B. Pentasuglia” di Matera: gli alunni Silvia Ribecco, Silvano Prencipe, Maria Armandi, Giuseppe Busto della classe II E, accompagnati dal dirigente scolastico Antonio Bonamassa e dai professori Pietro De Nittis e Rosaria Pilieri hanno ricevuto una medaglia per “Illumina il mondo con i colori della sicurezza” (manifesto). I due istituti materani si sono classificati rispettivamente al primo e al terzo posto, mentre il secondo posto è andato all'Istituto d'Istruzione Superiore di Lauria (classe IV A). Le scuole hanno ricevuto 1000 euro. Vista l'originalità dei lavori pre-
Uno scorcio dei Sassi
l'offerta culturale e il numero di visitatori. Il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha espresso l'apprezzamento per l'impegno della Fondazione Carical, che ha affiancato l'Amministrazione Comunale nella realizzazione di un progetto tra i più qualificanti per una città come Matera, candidata a svolgere un ruolo di guida tra i siti rupestri di tutta Europa nell'ambito di un contesto volto alla costituzione di un grande archivio della memoria dei Sassi. «Per la nostra città si tratta di un ulteriore e importante passo in avanti ai fini della candidatura a capitale europea della cultura nel 2019», ha concluso il sindaco Buccico. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 30 ottobre. matera@luedi.it
Protocollo d’intesa con l’Inail
sentati, la commissione ha deciso di assegnare un premio di 1.000 euro anche al Liceo Classico “E.Duni” di Matera per il lavoro “Quando la scuola va in fiamme”, consistente in un disegno realizzato da Stefano Doronzo (III E) e da un cortometraggio realizzato da Rossella Maragno e Ciro Torisano (III F), sotto la guida del professore Giuseppe Iannuzziello. Gli studenti sono stati accompagnati dal dirigente scolastico Giuseppe De Rosa. «La Provincia di Matera e l'Inail - ha detto il presidente della Provincia Franco Stella - lavoreranno di concerto per tutelare la sicurezza a scuola, a lavoro, in casa e negli altri luoghi di vita». Un saluto anche dal direttore dell'Inail Salvatore Riccardi, dal vice prefetto vicario di Matera Alberico Gentile, dal presidente del consiglio Aldo Chietera, e dal sindaco di Ferrandina Raffaele Ricchiuti. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
DURANTE la cerimonia di premiazione del concorso “A scuola di sicurezza, sicurezza a scuola” è stato firmato un protocollo di intesa sulla sicurezza tra l'Inail e l'Amministrazione Provinciale di Matera. «E' un progetto - ha detto il presidente ella Provincia Franco Stella - che ci vedrà impegnati in prima linea nella promozione di attività, formative e informative, tese a sensibilizzare la comunità sui temi della sicurezza. Grazie al Protocollo di intesa con l'Inail mutueremo questa esperienza in altre sedi. La sicurezza è, ora più che mai, una priorità nella nostra agenda istituzionale, perché le morti bianche non devono più fare notizia, a cominciare dalla nostra provincia». Nell'accordo è detto che entrambe le parti «si impegnano a sperimentare soluzioni pratiche per ambiti di intervento significativi, che favoriscano azioni prevenzionali integrate e che contribuiscano a diffondere la cultura della sicurezza». La Provincia e l'Inail si impegnano ad individuare sul territorio modalità di confronto con le istituzioni e con gli organismi rappresentativi della Parti sociali. Il protocollo d'Intesa avrà durata triennale e potrà essere rinnovato alla verifica del suo stato di attuazione. «I numeri relativi agli infortuni - ha sottolineato il dirigente Inail regionale, Salvatore Riccardi - sono davvero alti. Nel 2008, in Italia, a fronte di 874.940 infortuni, circa 1.078 sono stati mortali. Perdite che dobbiamo ridurre drasticamente, anche grazie al contributo di iniziative come queste». m.l.
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Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
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Carmen e Stefano
Per la serie “sposa bagnata, sposa fortunata”, auguri a Carmen e Stefano per il loro matrimonio da Alberto, Vanessa, Riccardo, Marianna e Gianluca
Avvio rinviato per l’Ipsia L'ATTIVITA’ didattica per gli studenti delle classi II, III, IV e V dell'Ipsia Leonardo da Vinci di Matera avrà inizio lunedì prossimo 21 settembre. La decisione è stata assunta dopo un sopralluogo effettuato dal presidente della giunta provinciale, Franco Stella. Le lezioni cominceranno nella sede dell'istituto che si torva in contrada Rondinelle per consentire all'amministrazione provinciale di concludere i lavori di documentazione relativa alla manutenzione straordinaria in corso per consentire che l'anno scolastico venga svolto all'insegna delle migliori condizioni di sicurezza.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Perchè io, perchè non tu MATERA Africa Peace Point, Associazione Culturale Energheia e Libreria dell'Arco organizzano la presentazione del libro “Perché io, perché non tu”di Barbara Balzerani - ed. Derive Approdi (prefazione di Erri De Luca). L'evento si svolgerà presso l'hotel “Il Chiostro delle Cererie”in via Cererie n. 16 a Matera, sabato 19 settembre 2009 alle ore 19. L'incontro con l'autrice sarà presentato da Paride Leporace - direttore del Quotidiano della Basilicata. “Perchè io, perchè non tu” è un libro denso che fa economia di parole per esprimere il senso di scelte che hanno trasformato una vita, molte vite, la vita stessa di un paese.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA Via Ridola 16 0835/333341 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Rinviato concerto jazz PER i problemi organizzativi ben noti (taglio inatteso di fondi regionali), il concerto organizzato dall'Onyx Jazz club, di Giovanni Scasciamacchia Quartet, “My roots” con guest star Marco Collazioni al sax soprano, in programma domani alle 20.30 all'Auditorium, è rinviato a data da destinarsi. L'Onyx Jazz club comunicherà in tempo utile gli ulteriori cambiamenti al cartellone precedentemente promosso e che riguarda la stagione autunnale e invernale della rassegna Gezziamoci 2009.
Pd, Speranza a Matera PROSEGUONO gli incontri nei comuni del candidato alla segreteria del Partito democratico della Basilicata, Roberto Speranza. Oggi a Matera, alle ore 18 presso il Cinema Comunale, si terrà un incontro pubblico al quale prenderanno parte, oltre a Speranza, il senatore Filippo Bubbico ed il vice presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico. «Dopo i primi quattro appuntamenti tenuti per l'area della collina Materana, il metapontino e la montagna materana- affermano Garbellano e Labriola, coordinatori provinciali dell'area Bersani-Speranza - è possibile rilevare un forte interesse e una fitta trama che connette la politica alla società lucana che avverte ancor più forte una grande potenzialità di risorse chiedendo di essere protagonista della nuova fase. La città di Matera aggiungono - in qualità di capoluogo di provincia deve governare questa fase di rinnovamento mettendo al centro dell'azione politica temi importanti come la qualità della vita, lo sviluppo sostenibile, il lavoro e la tutela delle eccellenze che tanti giovani lucani riescono ad esprimere. Diventa cruciale, in tal senso, il ruolo del partito della città capoluogo impegnato, dunque, a catalizzare e a coinvolgere quella moltitudine di donne e di uomini che chiede alla politica più protagonismo e una maggiore coesione».
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
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DAL 24 al 27 SETTEMBRE WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera dal 24 al 27 settembre. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, GiorgiaLepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».
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Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino
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Montescaglioso Coinvolti nel progetto il Comune e la Fondazione “Civitas Severiana”
Link Campus, i lavori procedono Nuovo incontro per la creazione di un polo universitario internazionale MONTESCAGLIOSO - La Sala consiliare comunale ha ospitato un incontro nel quale è stato fatto il punto della situazione per la creazione, presso i locali dell'Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, di un Centro d'Alta Formazione in una sede di un polo universitario internazionale. Il progetto coinvolge la Fondazione "Link Campus University of Malta", la Fondazione “Civitas Severiana” ed il Comune di Montescaglioso. I lavori della riunione, tenutisi alla presenza di numerosi cittadini, sono stati aperti dal sindaco della città di Montescaglioso Mario Venezia, il quale ha affermato che i cinque mesi trascorsi dall'ultima riunione sono stati caratterizzati da «un intenso lavoro da parte della Link Campus». Ha quindi ricordato la data del 13 settembre 2008, quando fu firmato il protocollo d'intesa
Il sindaco Venezia; a sinistra l’Abbazia
per l'avvio della costituzione del Centro d'Alta Formazione, alla presenza del sottosegretario di Stato al ministero degli Affari Esteri onorevole Vincenzo Scotti, del professo Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei e del rettore della “Link Campus Uni-
versity of Malta” Joseph Mifsud. Nel mese di dicembre dello stesso anno è stata costituita la Fondazione Civitas Severiana, presieduta dal professor Fonseca, con la dottoressa Vanna Fadini in rappresentanza della Link Campus of Malta e il sinda-
co di Montescaglioso. Il primo cittadino ha sottolineato in più occasioni come si tratti di un impegno che richiede tempi necessari per la sua piena realizzazione, ricordando come Montescaglioso non abbia maturato precedenti esperienze in questo ambi-
to. Nel ringraziare il professor Joseph Mifsud, presidente dell'Emuni (European Mediterranean UNIversity), l'onorevole Scotti e la Giunta comunale montese, Venezia ha evidenziato l'importanza di poter contare su queste istituzioni. Prima di passare la parola al delegato del Ministero degli Esteri Marco Emanuele, il sindaco ha fatto riferimento all'incontro tenutosi presso la Provincia di Matera con il presidente Franco Stella, durante il quale si è discusso di un progetto di partnership. Emanuele ha parlato dell'importante lavoro svolto dalla Link Campus nell'internazionalizzazione del sistema Italia, grazie ai numerosi contati costituiti nel tempo. Ha poi sottolineato l'importanza della relazione con altre realtà e la necessità di non creare “cattedrali nel deserto”. Il professor Mifsud, per la quinta
volta a Montescaglioso, ha dapprima mostrato il sito internet della Link Campus (consultabile in lingua italiana, inglese e spagnola), informando che il 9 settembre scorso è stato firmato un protocollo d'intesa per il trasferimento di studenti da Boston (Stati Uniti). Le destinazioni saranno Roma e Montescaglioso, dove seguiranno corsi universitari: negli accordi sono stati indicati 250 studenti e la data di inizio del prossimo mese di gennaio 2010. Mifsud ha evidenziato l'importanza di avere accanto tutti gli enti provinciali in questo ambizioso progetto che porterà Montescaglioso ad avere una sede universitaria, annunciando, inoltre, l'intenzione di creare attività formazione, rivolte a laureati e neo laureati della provincia materana ma non solo, nella euro progettazione. Michele Marchitelli matera@luedi.it
Pomarico Discarica, viabilità e piano regolatore tra le questioni irrisolte
Chiesta audizione al prefetto
L’Udc contro la giunta Casolaro
Lavoratori senza mobilità in protesta
Dissenso sul modo in cui viene condotta la politica locale POMARICO - L'Udc critica Casolaro e chiede le dimissioni di Salerno. Con una nota firmata dal coordinamento cittadino, l'Udc torna a farsi sentire a Pomarico. E lo fa scagliandosi contro la giunta Casolaro. Della quale, però, due assessori - Salerno e Falotico - hanno o almeno avevano proprio tessera del partito di Casini e Cesa; dunque, al di là delle questioni da capire più a fondo, ufficialmente l'Udc attacca il primo cittadino attuale e non solo. «La sezione pomaricana dell'Unione di Centro - comincia così la nota - , sente il dovere di esprimere il proprio dissenso sul modo in cui viene condotta la politica locale dal sindaco Giuseppe Casolaro e dalla sua maggioranza. Purtroppo, c'è da sottolineare che i problemi di questa comunità vengono da lontano. Infatti, da un quindicennio a questa parte, Pomarico non ha potuto vantare di avere avuto alla guida uomini che si sono interessati realmente dei problemi di questa società. Basti pensare alla discarica comunale, alla viabilità, alle antenne, al piano regolatore, ai depuratori, al randagismo e come se non bastasse, al dissesto finanziario che pende come una manna sulla testa dei cittadini». Poi, con il coordinamento locale, dopo aver accennato ai parchi-gioco, molti ne sono stati allocati in paese, l'Udc si aggiunge a chi contesta la scelta di Casolaro che avrebbe «regalato totalmente la discarica comunale a Progetto Ambiente». Ma ce ne sono pure per il Pd.
Il Comune di Pomarico
«Di recente, il Pd, partito quest'ultimo di cui fa parte l'ex sindaco Raucci, ha iniziato attraverso qualche documento a blaterare qua e là sul problema della discarica, ma (come al solito), senza far capire ai cittadini realmente da che parte sta. Infatti, è doveroso ricordare che durante la campagna elettorale appena trascorsa, il Pd, insieme alla società Progetto Ambiente, e all'amministrazione uscente capeggiata da Casolaro promuovevano un convegno avente a oggetto, il lavoro “splendido” e “l'efficienza” con cui la società portava avanti il servizio affidatogli». Però la precisazione è d'obbligo. Il conve-
gno non era organizzato dal Pd con Casolaro, mentre era presente Raucci in qualità di direttore del Gal Bradanica. L'Udc comunque insiste: «Il Pd locale farebbe bene a chiarire una volta per sempre la propria posizione su temi così importanti per la comunità e ad avviare con serietà un rinnovamento radicale al proprio interno. Noi diciamo basta, a questi 'doppi giochi'. Inoltre, invitiamo l'assessore Domenico Salerno, assessore (come lui si spaccia), in conto Udc a prendere immediatamente le distanze da questa maggioranza e quindi a dimettersi. A meno che non decida di seguire le nostre direttive politiche, iniziando dalla chiusura immediata della discarica e bonifica del sito, insieme all'approvazione di un piano di delocalizzazione delle antenne». L'attacco a Salerno è diretto. L'Udc «non permetterà mai che dinnanzi a uno scenario politico-amministrativo Salerno possa ritenersi in organico al nostro partito (per accordi di convenienza condotti nell'ultima campagna elettorale dall'ex commissario Michele Scandiffio), rimanendo muto e impassibile alle problematiche sopra citate». Evidentemente Falotico non è neppure menzionato, e non si capisce bene se perché non più uddiccino. Sta di fatto che ora la situazione deve essere necessariamente meglio spiegata. La risposta di Domenico Salerno arriva a caldo, ed è durissima. L'assessore ai Lavori pubblici reagisce ripescando Dante. «Non ti guardar di loro, ma guarda e passa», afferma con nettezza. Nunzio Festa
Interventi sulla ex Ss 380, Adiconsum soddisfatta POMARICO - Dall'Amministrazione Provinciale di Matera giungono novità in merito all'avvio dei lavori per il completamento della ex statale 175, che collega il bivio di Montescaglioso con quello di Bernalda, e la messa in sicurezza dello svincolo per Pomarico, sulla ex strada statale 380. L'Adiconsum precisa che si tratta di lavori urgenti e necessari per lo sviluppo socio-economico del territorio e per la messa in sicurezza dello svincolo
per Pomarico. In tal senso già si è espresso Vito Pantone, responsabile dell'Adiconsum di Pomarico. Pantone si è fatto portavoce dei cittadini pomaricani, mettendo in evidenza la necessità di sistemare il raccordo stradale, che conduce fino alla cittadina per consentire agli automobilisti provenienti dalla fascia jonica, da Matera e dalla stessa Pomarico, con corsie di decelerazione ed accelerazione al fine di poter garantire la massima si-
curezza. Dall’Adiconsum provinciale giungono apprezzamenti per l'impegno profuso dall'Amministrazione Provinciale di Matera. L’Adiconsum, infine, manifesta l'auspicio che si possano recuperare spazi di confronto e di partecipazione allo scopo di migliorare le condizioni in cui versano i trasporti e le strutture viabili della Provincia di Matera. provinciamt@luedi.it
Lavoratori in protesta davanti alla sede Inps di Matera
VALBASENTO - I lavoratori in mobilità della provincia di Matera, sempre più in ansia per il loro futuro dopo la mancata corresponsione degli assegni da circa quattro mesi, attiveranno un sit-in di protesta davanti alle sedi Inps di Matera e Policoro. Lo annunciano i sindacati di categoria in una lettera inviata al prefetto di Matera, Francesco Monteleone, al dipartimento regionale e alla direzione dell’Inps. «Sottoponiamo all’attenzione del prefetto -esordisce la lettera dei sindacati- il dramma di circa 800 lavoratori della provincia di Matera percettori di mobilità in proroga/derogae Cigsin deroga,chesi sonovisti sospeso l'assegno mensile di ammortizzatore sociale al 30 giugno 2009 per carenza di fondi nazionali. E' necessario, a questi lavoratori, dare una concreta risposta di continuità di erogazione del sussidio per l'anno 2009. E' indispensabile chiarire la possibilità di prorogare la mobilità ad altrettanti disoccupati ai quali scade il periodo ordinario nel corso del corrente anno. Bisogna definire l'annosa questione dei disoccupati ultracinquantacinquenni.Riteniamo opportunosottolineare che nella finanziaria 2009 della Regione Basilicata è prevista una dotazione economica di 8 milioni di euro da destinare agli ammortizzatori sociali in deroga che ad oggi non è stata resa esigibile. Chiediamo, pertanto al prefetto di concederci un urgente audizione, con la presenza delle organizzazioni sindacali confederali territoriali, per illustrarle ulteriormente e dettagliatamente quanto premesso. Nei prossimi giorni l'emergenza sociale sarà inevitabile e difficilmente reversibile». provinciamt@luedi.it
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Al via l’iniziativa di scambio culturale con il progetto “Comenius”
Tricarico in Europa con i racconti popolari TRICARICO - Dopo l'esperienza di scambio della scuola elementare è la volta dei docenti della Media “Rocco Scotellaro”di Tricarico, che saranno impegnati in un progetto “Comenius” dal titolo “Folk and Traditional Folk Tales throughout Europe” ovvero “I racconti popolari e tradizionali in Europa”. «Lo scopo -spiega la professoressa d'inglese Mimma Franchino, referente del progetto- è lavorare su un tema comune tra diverse scuole europee al fine di far conoscere i racconti popolari di Italia, Ungheria,Inghilterra ePolonia, ossia dei quattro Paesi che fanno parte del progetto, coordinato da una scuola di Budapest in Ungheria. Trica-
rico rappresenterà l'Italia in questo contesto. Ogni scuola sceglierà un racconto popolare del proprio paese da condividere con gli altri Paesi, mettendo in evidenza le caratteristiche fondamentali, le differenze e le somiglianze. Ciò darà l'avvio a una serie di attività che avranno come solo limite la creatività degli allievi e dei docenti». Grazie a questa iniziativa formativa edidattica, iragazzi della Media di Tricarico saranno i veri protagonisti negli anni scolastici 2009 / 2010, 2010 / 2011, nei quali potranno confrontarsi con i loro coetanei europei e scambiarsi delle visite di conoscenza reciproca e di studio. Fondamentale sarà l'ap-
porto e la partecipazione attiva dei docenti di tutte le discipline, della comunità scolastica, dei genitori e degli enti locali, perché il progetto Comenius, approvato dall'Agenzia nazionale, costituirà, sicuramente, l'occasione per una crescita professionale e il confronto di realtà scolastiche, linguistiche e sociali diverse. Il partenariato, inoltre, accrescerà lacapacità dilavorare in gruppo, di programmare in collaborazione, di utilizzare le tecnologie informatiche, aumenterà la motivazione all' apprendimento, migliorerà la capacità di comunicare nelle lingue straniere. Le docenti di lingua inglese Mimma Franchino e Giuseppina Benevento sono ap-
pena tornate da da Budapest dove è svolto il primo incontro per la messa a punto del progetto. Durante l'incontro le due insegnanti hanno visitato la scuola ungherese, pianificato le attività e con la guida delle colleghe, sono venute in contatto diretto con l'architettura, la storia e la vita culturale della città di Budapest. La Franchino e la Benevento sottolineano che «è stata un'esperienza bellissima, poiché sin dal primo incontro si è instaurato un clima di amicizia e di stima reciproca con le colleghe straniere e, soprattutto, è scaturito tanto entusiasmo e voglia di cooperare e confrontarsi, per migliorarsi e per entrare a far parte veramente dell'Europa». Questa
Le insegnanti coinvolte nel progetto
dimensione europea è l'obiettivo principale del progetto, che si propone anche la condivisione di materiali, esperienze e approcci didattici comuni ai diversi Paesi partecipanti. Il prossimo appunta-
mento sarà a Peterborough, in Inghilterra, il 19 ottobre. Tricarico si prepara ad ospitare le delegazioni delle scuola ungherese, inglese e polacca nel mese di marzo 2010. Michele Santangelo
Stigliano Comunità della Montagna materana costituite in comitato per fermare i lavori
Torna lo spettro della centrale La “Gavazzi Green power” ha vinto il ricorso per l’impianto di Acinello STIGLIANO - Torna lo spettro della centrale a biomasse sulla Montagna materana, in zona Acinello di Stigliano.Dopo la febbrile attività estiva della società “Gavazzi Green Power Spa”, intenta a recintare il mega lotto originariamente assegnato per l’impresa, nei giorni scorsi i cittadini dell’area (Stigliano, Aliano e Gorgoglione) sono tornati sul piede di guerra. La Gavazzi, infatti, avrebbe vinto il ricorso al Tar contro la sospensiva e sarebbe pronta ad avviare i temuti lavori. Lunedì scorso i cittadini si sono riuniti ad Aliano formalizzanto la costituzione del “Comitato civico territoriale dei calanchi” (acronimo Cctc), con l’unico scopo di impedire la costruzione della centrale temoelettrica alimentata a biomasse. Da progetto dovrebbe avere una potenzanominale di 35 Megawatt, ma a pieno regime potrebbe sviluppare una potenza pari a 150 Mw. Il mostro tecnologico, situato a due passi da un’area a forte vocazione naturalistica, paesaggistica e agrozootecnica, dista praticamente un chilometro in linea d'aria dal comune di Aliano. I componenti del comitato sono: Luigi Scelzi (architetto); Francesco Montano (presidente della Protezione Civi-
L’area già recintata dove si farà la centrale
le “Gruppo lucano” di Aliano e membro del Consiglio Direttivo de “La Casa con gli Occhi”); Pietro Dilenge, sacerdote e presidente della Pro loco; Nicola Di Ruggiero (dottore); Giuseppe Longo; Giuseppina Grimaldi Motta; Giuseppina Berardi. E, per le associazioni, la Pro loco Aliano, Protezione civile "Gruppo lucano" di Aliano e l’associazione socio culturale “La Casa con gli Occhi”. Intanto, l'amministrazione comunale di Aliano e quella di Gorgoglione hanno dichiarato la propria contrarietà alla centrale,
ritenuta inutile, perchè non compatibile con la vocazione turistica e ambientale della zona e incapace di risolvere il problema occupazionale. «Il cippato di legno spiegano dal neocostituito comitato- combustibile che dovrà alimentare la centrale, non può essere ricavato da coltivazioni arboree sul territorio lucano, se non in minima parte rispetto al fabbisogno dell'unità industriale. La società ha comunicato che il combustibile sarà importato da altre regioni, dalla Croazia e dal Ghana, rendendo il progetto an-
tieconomico. Per questo il comitato civico territoriale dei calanchi e le amministrazioni credono che sarà utilizzato c.d.t (combustibile derivato da rifiuti)». Secondo il Comitato, attaccando barbaramente l'ambiente devastando e inquinando il territorio, si hanno e si avranno sempre più in futuro gravi ripercussioni sulla salute di quei pochi che impavidi hanno resistito al terribile spopolamento dei paesi che ci stanno a cuore: Accettura, Aliano, Anzi, Castelmezzano, Cirigliano, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Guardia Perticara, Laurenzana, Pietrapertosa, S. Mauro Forte, Stigliano; una fascia della Basilicata presa ad esempio per sottolineare una situazione regionale più ampia e generalizzata. Senza orecchie tese e occhi bene aperti indispensabili a scongiurare danni e pericoli derivanti da questi progetti, i paesi dell’entroterra non potranno aspettarsi nulla di buono in futuro. La memoriava alrogo, proprio nella zona Pip di Acinello del centro trattamento rifiuti Geos, a lato di un caseificio, osservato il 14 agosto 2008 in località Difesa di Gorgoglione. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
No alla soppressione degli enti montani Labbate: «Ecco perchè» ACCETTURA - Viva soddisfazione è stata epressa in una nota da Vincenzo Labbate, capogruppo consigliare di minoranza di Accettura, nonchè uno dei dodici firmatari del ricorso al Tar, che ha decretato il “ritorno alle Comunità montane”. «Infatti -commenta Labbate- questa decisione del tutto lucana di sopprimere tutte le Comunità montane, condannavala maggiorparte dei comuni lucani, considerata la presenza predominante nella nostra regione di piccole comunità quasi tutte di montagna. L'ente montano di nostro riferimento, la Cm “Collina materana”con sede a Stigliano negli ultimi anni aveva assicurato massima assistenza agli operai forestali (circa cinquecento), aveva ospitato e garantito presso i propri uffici lo sportello catastale oltre ad essere stata un punto di riferimento per la comunità rurale dei sette comuni di appartenenza (senza dimenticare la programmazione e assistenza progettuale dei Pit. Voglio sperare in una marcia indietro da parte del consiglio regionale di Basilicata, che , in scadenza fra sei mesi. Non decida per lo scioglimento delleCm, ancheper alleviareai disagi dei dipendenti delle stesse, rimandando la decisione al prossimo Consiglio.
Prima prova poco convincente, la squadra deve ancora amalgamarsi
Irsinese incerta nella sfida casalinga IRSINESE sconfitta con rammarico. Non va bene, la prima partita disputata in casa dai rossoneri di Patella, e non solo per il goal della sconfitta subito, ben oltre il tempo di recupero, precisamente al 96° del secondo tempo. La squadra paga sicuramente problemi di coesione, infatti l'Irsinese era la prima volta che si incontrava in un incontro ufficiale, su di un campo di gioco a molti ancora sconosciuto. Ne abbiamo parlato con il mister della squadra Enzo Patella: «Anche se abbiamo perso la prima in casa d'avanti ad un pubblico che meritava qualcosa in più della vittoria -inizia un motivatissimo e insolito Patella- il risultato, senza nulla togliere alla squadra avversaria, che già conoscevo, a mio avviso è stato un po' bugiardo. Per quello che s'è visto in
campo, dalle numerose azioni da goal, legni colpiti e altro ancora. La logica stava premettendo che la partita prendesse un'altra piega, ma anche se così non è stato -afferma Patella- non ci rammarichiamo più di tanto. Non è retorica, è chiaro chealla primagara incasa cisarebbe piaciuto per l'occasione usare un altro detto: «Chi bene inizia è a metà dell'opera, ma dico sul serio di essere fiducioso. I ragazzi hanno bisogno di giocare insieme -spiega Patella- non avendo disputato la fase iniziale della Coppa Italia, e non essendosi misurati con altre squadre, le reali forze in campo, tutte queste concausecihanno tagliatounpo'le gambe. Per usare un termine, alla Oronzo Canà, del celebre film “L'allenatore nel pallone” con attore Lino Banfi. «Dobbiamolavorare -con-
tinua il mister- sappiamo bene, come, e su cosa, resto fiducioso e penso che dalle prossime domeniche il pubblico che da sempre segue i colori rossoneri, potrà tornare a divertirsi come accadeva un po' di tempo fa. Infatti tengo a precisare -conclude mister Enzo Patella- come alcuni nuovi soci che non conoscevano la realtà irsinese, siano rimasti fortemente colpiti dal calore e dall'accoglienza offerta dai sostenitori dell'irsinese, alcuni in particolare. Domenica scorsa ho rivisto al campo sportivo, gente che non vedevo da anni. Tuttavia da domani, ciò che conta, e che si inizi a lavorare con la convinzione di costruire una bella gara per domenica prossima nella ostica trasferta di Ricigliano». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Il centrocampista Porfido
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Giovedì 17 settembre 2009
a cura di
FRANCOFORTE 2009
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MOBILITÀVERDE
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Grandi aspettative per il Salone di Francoforte 2009, che aprirà i battenti il 17 settembre esarà visitabile fino al 27. Questa 63esima edizione è uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati di motori. Saranno più di 700 gli espositori attesi e più di 60 le case che esibiranno le novità e le attesissime concept car. L’IAA – Internationale Automobil Ausstellung – promette interessanti anteprime dal punto di vista della tecnologia per la potenza, la sicurezza e il rispetto dell’ambiente. Quest’ultima tematica in particolare sarà al centrodeiriflettori etuttelemaggiori case automobilistiche sembrano ansiose di mostrare le proprie performance ispirate alla mobilità “verde”: motori ibridi o elettrici, soluzioni ecocompatibili di ultima generazione, consumi sempre più bassi. Senza, ovviamente, dimenticare comfort e affidabilità. La dimostrazione della leadership Opel sulla strada dell'elettrificazione dell'automobile è la rivoluzionaria Opel Ampera:una vera auto da famiglia a quattro posti, che introduce la mobilità a emissioni zero, senza le limitazioni delle auto elettriche convenzionali. Un'auto adatta per viaggi su qualunque distanza, in qualunque momento. La nuova Opel Ampera, una 4 posti a 5 porte, utilizza l'innovativa tecnologia Voltec, differente da altri sistemi di propulsione avanzati. E' un veicolo elettrico "extended-range" (E-REV) che usa l'elettricità della rete come fonte di energia primaria e la benzina come fonte secondaria per generare energia elettrica ed estendere l'autonomia del veicolo. A Francoforte, Peugeot presenterà anche la iOn, una concept car che prefigura la vettura elettrica che la Casa del Leone produrrà in joint-venture con Mitsubishi verso la fine del prossimo anno. La iOn è la gemella francese della iMiEV e con la citycar giapponese condivide soprattutto la componente tecnica e meccanica. Tra le anteprime: la nuova Jaguar XJ, l’Alfa Romeo Milano, la BMW X1, la nuova Opel Astra, la Mercedes SLS AMG, la nuova Citroen C3 e la Peugeot 5008. Il tutto all’interno di una location quasi spettacolare: più di 220.000 mq, corrispondenti a una trentina di campi da calcio. Il Salone di Francoforte ospiterà più di un milione di visitatori da tutto il mondo per una tariffa d’ingresso piuttosto bassa allettante: 13 euro nei giorni feriali e 15 durante i weekend.
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OPEL
Opel presenta la sua nuova Stella, la nuova OpelAstra. Le linee della nuova Astra non sono di certo una sorpresa, visto che i paparazzi dell’auto hanno dato il proprio meglio per farcela vedere in anteprima. Lo stile riprende il modello precedente, seguendo in parte anche l’iniziativa presa dalla nuova Insigna, con una forma a virgola dei fari anteriori e posteriori. In generale l’auto evoca uno stile dinamico paragonabile alla prima generazione della Mazda 3, con la quale condivide la grandezza, cresciuta di ben 17cm in lunghezza per un totale di 4 metri e 42cm e quindi sulla via della Insigna. La nuova Opel Astra erediterà dalla Insigna anche le nuove tecnologie come l’Adaptive Lighting o Opel Eye, i premiati sedili ergonomici anteriori e la sospensione FlexRide. Il telaio, sempre rispetto alla nuova Insigna, è totalmente diverso, infatti essa rimane federe alla piattaforma della Delta, condivisa anche con Cruze e Volt. La gamma prevede il lancio dell’auto con non meno di quattro motorizzazioni sia benzina e che diesel: 1.4 turbo da 100, 120 o 140CV, mentre per i diesel sarà scelto il 1.3 CDTI di casa FIAT/GM da 95CV, il 1.7 CDTI da 110CV, mentre al top della gamma troveremo il 2.0 CDTI in versione da 130 e 160CV. Dopo l’arrivo programmato per il 2010 aspetteremo le versioni Coupè, CoupéCabriolet e naturalmente la gamma sportiva OPC. LA NUOVA OPEL CALIBRA Il nuovo modello della storica Opel Calibra si andrà a posizionare come era previsto, un gradino più in alto rispetto all' Opel Astra, e sarà la diretta rivale di Peugeot 308 RC-Z. Il pianale sarà derivato da quello dell'attuale Volkswagen Golf VI, mentre come motori avrà un diesel da 2 litri e 157 cavalli di potenza, un benzina da 1,6 litri turbo da 177 cavalli e un 2 litri turbo da 250 cavalli di potenza. La nuova Opel Calibra dovrebbe essere una versione "aggiornata" della concept presentata al salone di Detroit del 2007.
Si punta sulla nuova Astra A FRANCOFORTE ANCHE LA BELLA INSIGNA In media stat virtus. Sarà per questo che la Opel si è davvero impegnata per la Insignia, la sua nuova media cambiandole nome e stile per un approccio completamente nuovo anche per il tenore di tecnologia applicata, compresa la trazione integrale. Presentata già da tempo, abbastanza per conquistarsi il titolo di Auto dell’Anno 2009, la Insignia ha segnato il successo della casa in una platea di concorrenti sterminata come Citroën C5, Seat Exeo e Toyota Avensis sono novità degli ultimi mesi. La Insignia è una berlina imponente, lunga 4,83 metri, larga 1,87 e alta 1,50 con un passo di 2,74 metri. La novità non è tanto l’aumento delle dimensioni, quanto il cambio di stile con un frontale e una coda affilati, fianchi muscolosi e un tetto arcuato che ricorda quello di una coupé con un cx di 0,27, tra i migliori in assoluto. Totalmente nuovo, anche rispetto agli altri modelli in gamma, è lo stile della plancia, che abbandona le forme spigolose per assumere curve avvolgenti e dinamiche. Il volume del bagagliaio è di 500 litri, senza la possibilità di abbattere il divano posteriore. Ancora più voluminosa la Sports Tourer che raggiunge i 4,91 metri 1,52 di altezza, ma senza incrementi nel passo come accadeva invece con la Vectra. Molto curato il bagagliaio, non tanto nella volumetria comunque ampia (da 540 a 1530 litri), quanto nella qualità grazie al doppio piano, al portellone avvolgente (elettrico a richiesta) che consente di avere una luce di carico ampia e con una soglia bassa. Sono disponibili inoltre sistemi di carico con ganci che scorrono su binari mentre di serie c’è un rivestimento in speciale tessuto Top Tec, frutto della nano tecnologia, che oltre a essere più resistente, si sporca anche meno ed è persino traspirante.
UNA DIVA DEL PASSATO Il Salone di Francoforte rappresenta una ghiotta occasione per parlare di vetture esposte in passato alla kermesse tedesca, come la Opel Calibra. Quest’auto fu presentata vent’anni fa, all’edizione 1989 del Salone di Francoforte. Nata sulla piattaforma dellaVectra, aveva il compito di sostituire la Opel Manta, una coupé a trazione posteriore. Il design della Calibra fu affidato a Wayne Cherry, il quale era anche a capo del progetto Vectra. Cherry seppe conferire alla vettura uno stile moderno: infatti, la Calibra si presentava con un frontale composto da fari sottili, di forma rettangolare e a sviluppo orizzontale. In controtendenza rispetto alle altre coupé che presentavano i tipici fari anteriori a scomparsa. Inoltre, la carrozzeria fu studiata nella galleria del vento, dopo quattromila ore di test. Ne uscì una linea molto profilata, come testimoniato dal valore 0,26 di coefficiente aerodinamico. La nuova coupé
di Opel risultava anche elegante e spaziosa. Lunga quasi 450 cm e con un passo di 260 cm, la Calibra offriva un abitacolo accogliente per quattro persone. Un’altra dote della vettura era la praticità di carico, garantita dal portellone posteriore che celava il bagagliaio di 300 litri. Al momento del lancio, la Opel Calibra era disponibile in due motorizzazioni benzina, entrambi ad iniezione elettronica: un 2.0i a otto valvole da 115 CV e il 2.0i 16V da 150 CV. La vettura arrivò in Italia nell’estate 1990. Le sue dirette concorrenti furono la Toyota Celica, la Volkswagen Corrado, la Mitsubishi Eclipse e, alcuni anni dopo, la Fiat Coupé.
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MERCEDES BENZ
L’opulenza della classe E
La principale novità è sicuramente rappresentata dall’attesa Mercedes Classe E Station Wagon, che debutta a pochi mesi di distanza dall'ingresso sul mercato dell'attesa berlina. Insieme alla già vista Classe E coupè e alla coupè - cabriolet di prossima introduzione andrà a completare la famiglia di modelli più importante a livello globale per la celebre casa tedesca. Infatti, è vero che sulla Classe E il comfort di viaggio non è mai mancato, ma adesso migliora (almeno nelle intenzioni della Casa) grazie a tre elementi: uno, l'impiego di una carrozzeria "intelligente", che vanta una rigidità superiore fino al 30%; due, l'ottimizzazione dei sedili; tre, ammortizzatori che si adattano automaticamente alle situazioni di marcia. Inoltre, le sospensioni pneumatiche (a richiesta) sono ora accoppiate a un sistema di gestione elettronico. Da considerare inoltre i passi in avanti per quanto riguarda inquinamento e consumi: secondo i dati Mercedes, otto dei dei dieci motori previsti sono a iniezione diretta e bevono fino al 23% in meno. E i nuovi propulsori diesel quattro consumo (combinato) di 5,3 litri per 100 grammi di CO2 per chilometro. Per di più, la Classe E è omologata Euro 5, mentre le emissioni della E 350 BlueTec sono addirittura inferiori ai limiti prescritti dalla normativa Euro 6, che entrerà in vigore soltanto nel 2014. Niente male il coefficiente di resistenza aerodinamica che la rende una delle station wagon con le migliori caratteristiche aerodinamiche nel suo segmento: il Cx è del 4% inferiore rispetto a quello del modello precedente. Tradotto, si ha un risparmio di carburante di 0,25 litri ogni 100 chilometri viaggiando a 130 km/h. Tanta efficienza è stata ottenuta anche grazie ai nuovi pneumatici con una resistenza al rotolamento inferiore fino al 17%: meno attrito significa meno consumi e quindi meno sostanze nell'aria. Prezioso poi l'Eco start/stop: spegne il motore della nuova E 200 CGI a regime minimo. Significa che, fermi al semaforo, si consumerà e inquinerà zero: il motore va soltanto quando necessario.Ci pensa anche il computer di bordo a spiegarti come consumare meno: un display nel tachimetro visualizza il livello dei consumi (per 100 chilometri), segnalando quando è opportuno passare alla marcia superiore. Mercedes-Benz completa la gamma delle motorizzazioni della nuova Classe E con due modelli quattro cilindri particolarmente efficienti in termini di consumi ed emissioni. La versione diesel, la E 200 CDI BlueEFFICIENCY, sviluppa una potenza di 100 kW/136 CV a fronte di un consumo pari a 5,2 litri per 100 chilometri, mentre la nuova E 200 CGI BlueEFFICIENCY dispone di 135 kW/184 CV di potenza e presenta un consumo di benzina pari a 7,2 litri per 100 chilometri. Questi sofisticati ed efficienti motori quattro cilindri presentano livelli di consumo ed emissioni estremamente ridotti, rispettando in pieno le caratteristiche tipiche Mercedes-Benz Classe E, comfort e piacere di guida. Le nuove motorizzazioni completano al meglio la gamma della berlina con la Stella. Altro progetto che potrebbe essere svelato in occasione del Salone è la “ali di gabbiano”, la Mercedes SLS AMG, completamente sviluppata dalla AMG e che offre un design purista ed incisivo, una dinamica di marcia superiore e tutti gli elevati standard di funzionalità e sicurezza delle vetture con la Stella. Nello sviluppo della nuova “Ali di gabbiano”, i progettisti AMG hanno potuto contare sul prezioso know-how degli specialisti del Mercedes Technology Center (MTC) di Sindelfingen. Sempre riguardo alla SLS AMG è attesa anche la versione elettrica, spinta da quattro potenti motori elettrici posti in prossimità delle ruote, con una trazione integrale intelligente che consente una trasmissione di coppia motrice priva di perdite. A spingere la SLS AMG a propulsione elettrica ci pensa una batteria ad alto voltaggio agli ioni di litio raffreddata a liquido ed a struttura modulare, capace di accumulare energia pari a 48 kWh e con una capacità di 40 Ah. Grazie ad uno specifico sistema di recupero in fase di frenata, la batteria da 400 Volt si ricarica durante la marcia. In più alcune voci, non confermate ufficialmente, dichiarano che a Francoforte potrebbe essere presentata la risposta di Mercedes alla Bmw X1, nuova BLK. Nascerà sul telaio della futura Mercedes Classe B, in arrivo entro un paio d'anni. Si tratta di un SUV molto compatto dalle spiccate attitudini urbane, capace di ospitare dignitosamente cinque occupanti. La meccanica prevede, come per il fratello maggiore Mercedes GLK, la scelta tra trazione integrale e trazione anteriore.
cilindri registrano un chilometri con emissioni di 139
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PEUGEOT
Peugeot presenterà la iOn, una concept car che prefigura la vettura elettrica che la Casa del Leone produrrà in joint-venture con Mitsubishi verso la fine del prossimo anno. La iOn è la gemella francese della i-MiEV e con la citycar giapponese condivide soprattutto la componente tecnica e meccanica. Il motore elettrico è posizionato nella parte posteriore ed eroga una potenza di 64 CV ed una coppia massima di 180 Nm. Inoltre, il propulsore è alimentato da batterie agli ioni di litio che garantiscono un’autonomia di 130 km, grazie ad una ricarica di 6 ore attraverso una presa domestica o solo 30 minuti da una colonnina di ricarica veloce. La velocità massima, invece, è di 130 km/h. La Peugeot iOn è lunga 348 cm e rientra a pieno titolo nella categoria delle citycar. Ovviamente le emissioni sono pari a zero. La Casa francese ritorna nel segmento delle auto elettriche dopo l’esperienza della 106 Electrique di una dozzina di anni fa. In futuro, dalla Mitsubishi i-MiEV deriverà anche una vettura elettrica griffata Citroen. MERGEFORMATINET Il tema delle vetture ibride torna sui prototipi RCZ e 3008 Hybrid 4, che propongono una evoluzione della tecnologia Hybrid 4 che troveremo a partire dal 2011 sulla produzione di serie. Il sistema unisce motori endotermici, diesel 2 litri ma in futuro anche 1.6 THP e VTi, ad un motore elettrico, che si trova sull’asse posteriore e fornisce ad esso la trazione. In questo modo le vetture hanno, se necessario, trazione integrale, ma possono anche funzionare in modalità emissioni zero per circa 5 km. Il risultato, nel caso delle due concept RCZ e 3008, è di 200 Cv totali e rispettivamente 95 e 99 g/km, con prestazioni sportive come dimostra l’accelerazione 0-100 in 8.5 secondi ed i 215 km/h della coupè.
LA iOn, UNA CONCEPT CAR
MAZDA
LA MX5 SUPERLEGGERA PER LA CX-7,
MOTORE PULITO E PRESTAZIONI ECCELLENTI Una Superlight show car , che cattura la più pura essenza del roadster più famoso al mondo, Mazda MX-5, vedrà la sua anteprima mondiale alla 63a edizione del Motor Show di FrancoforteDopo 20 anni di successo mondiale, Mazda MX-5 è ancora il roadster più venduto al mondo. A Francoforte, Mazda presenterà un nuovo roadster, una show car, la MX-5 Superlight version, progettata ad Oberursel, Germania, il centro studi di design di Mazda. Una show car pura, che porta la tecnologia della leggerezza, per cui Mazda è famosa, ad un nuovo livello, migliorando le prestazioni di guida, la maneggevolezza, il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Questo si unisce ad un design essenziale degli esterni, che non prevede per esempio il parabrezza, e al telaio sportivo,nato per il puro divertimento di guida tipico del roadster. PER LA CX-7, MOTORE PULITO E PRESTAZIONI ECCELLENTI Mazda esporrà al Motor Show di Francoforte la prima auto giapponese con motore diesel che monta il sistema SCR (riduzione catalitica selettiva). Questa tecnologia verrà offerta esclusivamente ai clienti europei del nuovo CX-7 Facelift diesel, che sarà lanciato quest’anno ad ottobre. Sotto il cofano del CX-7, il motore turbo diesel MZR-CD 2,2 litri, pulito ed altamente performante, con il sistema SCR, offrirà ai clienti eccellenti prestazioni, e grande attenzione all’ambiente. Mazda CX-7 Facelift rispetta le normative Euro5 sulle emissioni, pur essendo un SUV di imponenti dimensioni. Il sistema SCR purifica i gas di scarico dei veicoli spruzzando AdBlue ® (una forma di urea acquosa, marchio registrato della Verband der Automobilindustrie e.V. VDA) da un serbatoio - montato sotto la zona bagagli - direttamente nel flusso di gas di scarico nella parte anteriore del convertitore catalitico. Questo provoca una reazione chimica naturale in cui l'AdBlue ® converte circa il 40 per cento del NOx in innocuo azoto. Grazie al design compatto del sistema SCR, il nuovo CX-7 diesel offre 455 litri di spazio bagagli (VDA), la stessa capacità della versione benzina. Riducendo al minimo il consumo di AdBlue®, per essere sicuri che duri per almeno 20.000 km in normali condizioni di guida, le ricariche sono richieste solo ad ogni manutenzione programmata. Con il nuovo CX-7 diesel, il line up della gamma Mazda è sempre più “verde”; il sistema di risparmio di carburante “i-stop”, il motore rotativo ad idrogeno, sono solo alcune delle peculiarità che rendono Mazda attenta ai temi dell’ambiente e dell’eco-sostenibilità, in una parola sola, Zoom Zoom sostenibile.
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Renault Fluence. Non arriverà sul mercato italiano, ma la nuova Renault Fluence è attesa al Salone di Francoforte per il debutto ufficiale. L’inedita tre volumi entra in scena e sostituisce la precedente Megane II, già uscita dai listini della Casa e si prepare ad invadere i mercati dell’Europa orientale come Turchia, Russia e Romania, dove le berline classiche di questo tipo sono molto apprezzate. Costruita nello stabilimento turco Oyak-Renault a Bursa, assicura, grazie alle generose dimensioni, un comfort di tutto rispetto. Con una lunghezza di 4620 mm, 1809 mm di larghezza e 1479 mm di altezza, è decisamente piu spaziosa e abbondante della Megane II. L’abitabilità è ad alti livelli e i 530 dm3 del vano bagagli la rendono comoda anche per i viaggi. La plancia risulta essenziale ma allo stesso tempo completa e funzionale. I sedili offrono grande ergonomia e numerose possibilità di regolazioni, così come il volante. All’interno dell’abitacolo sono oltre 23 i litri di spazio disponibili, riposti in diversi vani. Di serie offre il controllo del clima e opzionalmente il climatizzatore dual-zone, già visto sulla gamma Megane. Per quanto riguarda le motorizzazioni Renault Fluence sarà disponibile con un ampia varietà di opzioni. Due i motori a benzina: il 1.6 16v da 110 cavalli, con cambio automatico o manuale, e il 2.0 16v da 140 cavalli. Sul fronte diesel sono previste le cinque varianti del 1.5 dCi: il dCi 85, il dCi 90 DPF, il dCi 105, il dCi 110 DPF, il dCi 110 DPF con la nuova trasmissione dual clutch. Tutti questi ultimi motori sono caratterizzati da emissioni di Co2 pari a 119 g/km. Alcune indiscrezioni vorrebbero la nova Renault Fluence disponibile a partire dal 2010 anche in versione totalmente elettrica.
AUDI
RENAULT
la nuova berlina Fluence
UN COUPE’ ELETTRICO
Non solo novità di prodotto allo stand Audi del Salone di Francoforte, ma anche proposte che vanno in direzione di un futuro elettrico sempre più vicino. Se la realtà è rappresentata dalla efficiente A3 1.2 TFSI, dalla A4 3.0 TDI Clean Diesel e dalla superba R8 Spider, il domani è una coupé da collegare alla presa di corrente. L'arrivo di una sportiva a trazione elettrica è preannunciato dalla Audi e-Tron, supercar a batteria con il volto e le forme della R8 ma con dettagli che ne fanno una concept pura. Rispetto alla sorella spinta da V8 e V10 a benzina la nuova show car mostra una calandra nuova, fanaleria completamente LED e una diversa forma della coda. Ogni particolare appare più filante, aerodinamico e affinato, a cominciare dai cerchi multirazze, passando per l'assenza di importanti prese d'aria e l'aggiunta di piccole feritoie grigliate. Se le promesse di potenza e di sorprendente sportività preannunciate dalla campagna web saranno confermate, Mercedes SLS AMG eDrive e BMW Vision EfficientDynamics Concept avranno di certo una temibile concorrente nel catturare l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori. Tra le altre novità l’attraente e dinamica S5 Sportback: il suo motore V6 da 3.000 cc con compressore meccanico eroga una potenza di 333 Cv con una coppia di 440 Nm e scatta da o a 100 km/h in 5,5 secondi mentre la velocità massima, autolimitata elettronicamente, è di 250 km/h. Ma c’è anche la A4 3.0 TDI clean diesel quattro dai bassissimi livelli di emissioni inquinanti. Sono vetture caratterizzate da motorizzazioni molto diverse tra loro in cui dinamismo ed efficienza coesistono in grande sintonia nel rispetto della filosofia Audi.
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FIAT
LE NOVITA’ DELLA CASA TORINESE Novità importanti (anche se nuovi modelli pochi) per il gruppo Fiat a Francoforte dove ogni brand, Lancia, Abarth e Alfa Romeo, avrà una propria area espositiva, lontana dai tradizionali schemi fieristici e declinata secondo le peculiarità dei singoli marchi. Tutti gli stand, però, avranno in comune lo stesso concept: “il mondo che vorrei”, visto con gli occhi dei bambini. Questa idea nasce dal fatto che “un Gruppo proiettato nel futuro non può che ‘ascoltare’ i più piccoli, coloro che un giorno il mondo lo faranno grande”. A Francoforte, Fiat presenterà la Punto Evo in anteprima mondiale. L’auto rappresenta l’evoluzione della Grande Punto e intende confermare il successo del modello precedente, nonché diventare punto di riferimento in termini di innovazione, sicurezza e stile. Le motorizzazioni sono tutte Euro 5 e, tra queste, spiccano il 1.3 MultiJet di seconda generazione e il nuovo 1.4 MultiAir. Confermate anche le alimentazioni bi-fuel a metano. Inoltre, la Punto Evo proporrà il sistema Start&Stop – di serie su tutte le motorizzazioni - che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore in caso di sosta. All’interno della Punto Evo debutta, invece, il nuovo navigatore portatile “Blue&Me–TomTom” che permette di gestire telefono, navigazione e tutte le informazioni necessarie alla guida attraverso un pratico touchscreen a colori. La dotazione di serie è stata arricchita con l’adozione di 7 airbag, incluso quello dedicato alle ginocchia per il guidatore. Sono anche disponibili il sistema Hill-holder che assiste il guidatore nelle partenze in salita, i fendinebbia anteriori con funzione adattiva “cornering” che si attivano automaticamente con luci anabbaglianti in base all’angolo di sterzata, oltre ai consolidati sistemi ABS, EBD ed ESP. Il restyling ha interessato anche gli interni, con plancia, sedili e strumentazione completamente ridisegnati. La Fiat Punto Evo sarà commercializzata a partire dalla seconda metà di ottobre. Insieme all’ultima nata in casa Fiat, sfilerà sulla passerella tedesca la 500C, vettura che finora ha raccolto già 13.000 ordini. Presente anche la Fiat Sedici, rinnovata in termini di stile e motorizzazioni. Sulla SUV compatta debuttano due nuovi motori, entrambi Euro 5: il benzina 1.6 16v da 120 CV e il diesel 2.0 16v Multijet da 135 CV e 129 g/km di CO2. Infine, debutta anche la Qubo Trekking, versione destinata agli amanti della natura e dello sport, dotata del “Traction+”, un innovativo sistema elettronico che, una volta inserito, permette di disimpegnarsi da situazioni difficili e percorrere tratti impegnativi come neve e fango, incrementando la trazione e l’aderenza del veicolo.
ABARTH
NON SOLO AUTO
Protagonista dell’area espositiva di Abarth sarà la nuovissima Abarth 695 “Tributo Ferrari”, una serie speciale ad edizione numerata che celebra la tradizione sportiva italiana. L’esemplare esposto ‘correrà’ su una pedana rivestita con una speciale resina che evoca il mito delle gare. Altre due vetture della Casa dello Scorpione saranno esposte a Francoforte: la nuova Abarth Grande Punto “SuperSport”da 180 CV e la Abarth 500 “Assetto Corse” destinata alle competizioni su pista, prodotta direttamente da Abarth e venduta “pronta gara” ai piloti attraverso la rete “Abarth Racing” che fornisce anche il servizio di assistenza e trasporto. Inoltre, i numeri registrati da Abarth ‘parlano’ di un brand in continua crescita: dal 2008 ad oggi sono state vendute oltre 15.000 vetture e nel 2009 si contano già 6.300 Abarth 500 e 2.100 Abarth Grande Punto, oltre a 2.500 kit prestazionali. Quest’ultimo dato lascia intendere che una Abarth 500 su tre ha il kit esseesse. Inoltre, alla kermesse tedesca verranno esposte anche le ultime novità del catalogo “Abarth Car Accessories” come i sistemi di scarico “Record Monza” realizzati con Magneti Marelli e i Sedili “Abarth Corsa by Sabelt“. Infine, saranno presenti anche l’imbarcazione Powershore Abarth SP e la moto “concept bike” Yamaha FZ1 Abarth Assetto Corse.
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BMW
EFFICIENZA E BASSI CONSUMI Se andate al prossimo Salone di Francoforte non dimenticate di fermarvi allo stand di BMW, infatti la casa d'auto tedesca presenterà la Concept Vision Efficient Dynamics, una concept car che oltre a rappresentare un grande passo in avanti per BMW verso i bassi consumi e rispetto per l’ambiente sarà un concentrato di tecnologie finora realizzate dalla stessa BMW. La Concept Vision EfficientDynamics è un' auto sportiva (2+2 posti) spinta da un propulsore composto da un 3 cilindri diesel e da 2 motori elettrici. Il motore diesel molto probabilmente nel prossimo futuro sarà introdotto nelle gamme di serie ( da solo eroga 163 cavalli di potenza e una coppia di 290 Nm ), mentre i 2 motori elettrici, posizionati uno sull'avantreno e l'altro al retrotreno la rendono un' auto a trazione integrale. Secondo BMW la potenza totale del propulsore è di 356 cavalli e la coppia massima è di 800 Nm il quale permette alla sportiva di BMW di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi con emissioni di CO2 pari a 99g/km e consumi nel ciclo misto di 3,76 litri per 100 km di percorrenza. Questi risultati sono ottenuti grazie all' esperienza di BMW cept Vision ha uno Cx di 0.22, tetto e porte sono realizzati in policarbonato. Le dimensioni della nuova Concept Vision saranno di 4,6 metri di lunghezza, 2 metri di larghezza e 1,24 metri d' altezza. SERIE TRE RISPARMIOSA Bmw presenta la Serie 3 Efficient Dynamics Edition, con motorizzazione 2.0 diesel da 163 cavalli. Esatto, 163: quattordici ne ha persi per strada, rispetto al power-step attuale. Ma poco importa, visto che i grammi di Co2 emessi ogni chilometro sono appena 109, e soli 4.1 litri di gasolio vengono richiesti per percorrere cento chilometri. Per raggiungere questi valori, il costruttore bavarese ha modificato sospensioni (l’assetto è ribassato) ed utilizzato pneumatici dal ridotto indice di rotolamento, scelto un rapporto finale più lungo ed affinato l’aerodinamica. Le prestazioni non sono argomento di suo interesse, anche se lo spunto zero-cento è coperto in 8.2 secondi. La 320d Efficient Dynamics Edition verrà presentata al salone di Francoforte, per poi debuttare sul mercato a partire dal gennaio 2010. NUOVA X1: SUV IN VERSIONE SMALL Il sipario si sta lentamente alzando su una delle vetture più attese del 2009: la piccola SUV BMW X1. Anticipata da almeno due concept, vista in centinaia di foto spia, la compatta 4x4 bavarese è sulla cre-
in Formula 1, infatti la Con-
sta dell’onda da un paio d’anni. La moda dei SUV non si è estinta, come molti credevano, ha solo cambiato faccio. In luogo di mastodonti da oltre due tonnellate il mercato ora chiede vetture più compatte, capaci di affrontare i fondi difficili in totale sicurezza, caricare famiglia e bagagli per il weekend fuori porta, senza per questo consumare come una portaerei e ed escludere categoricamente la possibilità di trovare parcheggio. Spazio dunque ai SUV compatti “premium”, come l’amata Volkswagen Tiguan. La X1 avrà il compito di frenarne la corsa, al pari delle future rivali Audi Q3 e Mercedes BLK. Circa una
quindicina di centimetri più corta della sorella maggiore X3, più stretta e bassa, la X1 si candida infatti come compagna ideale anche per affrontare la giungla urbana. L'X1 è identificabile in qualsiasi prospettiva come modello BMW della gamma X. Il design ha definito degli accenti stilistici tipici di una BMW che tengono conto delle particolari esigenze del segmento delle vetture compatte premium e i quali trasmettono degli impulsi nuovi nella percezione delle automobili di questa categoria. Uno small SUV, realizzato sulla base meccanica della Serie 1 bavarese, per completare il terzetto assieme
ad X5 ed X3. L’X1 esprime la robustezza di un modello BMW della gamma X in una chiave d’interpretazione nuova. Il dna BMW si riconosce anche nella configurazione del cofano motore e nella struttura del doppio rene BMW incastonato verticalmente con delle asticelle larghe e distanziate, cosi da accentuare la robustezza. MINI Dopo essere stata apprezzata a gran voce come Concept Car all’ultimo Salone di Parigi, la Mini Crossover verrà svelata in versione di serie a settembre, in occasione del Salone di Francoforte. Parlando delle caratteristiche
principale, la Mini Crossover si presenterà con una configurazione a 5 porte convenzionali, scartando quindi le opzioni utilizzate sulla Clubman e quelle avveniristiche ammirate sulla concept. La trazione integrale sarà solo su richiesta, inclusa nella lunghissima lista degli opional per garantire la stessa personalizzazione estrema utilizzata anche per la berlina. Anche il piacere di guida verrà garantito dalla doti dinamiche già apprezzate sulle altre Mini. La produzione della Mini Crossover avrà inizio a partire dal 2011 e verrà affidaat alla sede austriaca, orfana della prossima BMW X3.
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CITROEN
TORNA DS, UNA SIGLA LEGGENDARIA
La DS3 è la prima vettura della nuova gamma “DS”, sigla che identificherà modelli ad alto contenuto tecnologico e caratterizzati da un design ricercato. La nuova citycar del Double Chevron si ispira alla concept DS Inside, esposta a Marzo al Salone di Ginevra. L’intento di Citroen è quello di offrire un’interessante alternativa a Fiat 500 e Mini. Rispetto agli modelli della gamma, la DS3 si distingue per un uso più diffuso di particolari cromati. Nonostante il design innovativo, per certi versi la DS3 si allontana dalla DS Inside. Infatti, la forma del tetto è più convenzionale, il terminale di scarico è a due uscite anziché ad una, mentre il frontale e gli interni condividonomolticomponenticon lanuovaC3.Rispetto a quest’ultima, la DS3 potrà essere oggetto di numerose personalizzazioni da parte del cliente. Ad esempio, il tetto potrà essere scelto in quattro differenti colorazioni: bianco, nero, rosso o blu. Inoltre, la superficie potrà essere ordinata anche con particolari decorazioni. Tra le altre personalizzazioni disponibili, gli specchi retrovisori potranno essere cromati o dello stesso colore della carrozzeria. Addirittura, il cliente potrà scegliere anche il colore dei cerchi in lega. Per gli interni, invece, si potrà optare per sei differenti tipi di rifiniture e cinque livelli di equipaggiamento. Nonostante tutto, però, l’abitacolo della DS3 non sarà ampiamente personalizzabile, proprio per il fatto di condividere molti componenti con la nuova
C3. Tra questi, la DS3 utilizza anche la stessa piattaforma. In Citroen, però, assicurano che l’assetto sarà più sportivo di quello della C3. Il design colpisce al primo impatto e gli accostamenti cromatici rivelano uno studio attento all’effetto visivo finale. Le premesse per una piccoletta fattaa regolad’arte -anchesul piano dell’immagine e del carisma- ci sono tutte. Anche perché negli interni è stata impressa la stessa originalità ed attenzione al dettaglio che pervade le forme bizzarre, ma organiche, della carrozzeria. La commercializzazione della Citroën DS3 sarà anticipata da una piccola, esclusiva serie di 250 esemplari, che si possono ordinare dal 15 settembre sul sito ufficiale del modello. Questa pre-serie si farà notare per la targhetta con la numerazione progressiva dell’esemplare, posta all’interno dell’abitacolo. I clienti però, dovranno prepararsi ad un’attesa piuttosto lunga: le 250 auto saranno consegnate solo a marzo 2010. Nessuna decisione è stata invece presa riguardo l’avvio degli ordini e delle consegne degli esemplari “normali”, che comunque prenderanno il via un po’ più avanti, sempre nel corso dell’anno prossimo. La buona notizia è che questa pre-serie godrà degli ecoincentivi statali: le uniche motorizzazioni escluse saranno la 1.6 VTI 120 CVcon cambio automatico e la 1.6 THP 150 CV. Presto sapremo dirvi qualcosa di più anche sul conto dei prezzi.
REVOLTE, REMAKE DELLA 2CV La nuova 2CV in realtà si chiama Citroen Revolte, ed è una concept car che debutterà a Francoforte. Il piccolo mistero, insomma, si risolve con la soluzione più scontata: non vi sarà – almeno a breve termine – nessuna riedizione della storica utilitaria. Anche se le rotondità posteriori ricordano qualcosa in tal senso, questo prototipo ha una personalità ben definita, ancora una volta azzeccata da un centro stile che sa il fatto suo. In attesa delle immagini ufficiali da sottolineare il particolare (ed originalissimo) trattamento dedicato ai fanali anteriori, con una mezzaluna a simulare un profilo circolare. Degna di nota anche la mascherina frontale in cui viene ospitato il Double Chevron. Niente riedizioni nostalgiche quindi, ma un'auto che vuole stupire senza tralasciare "deja vu" o "tributi" della mitica 2CV soprattutto in dettagli come il tetto apribile panoramico che si raccorda con il lunotto posteriore, oppure i quattro passaruota dalle generose dimensioni. Per il resto, il design di quest'auto risulta molto originale e futuristico: particolarmente affascinante risulta la grande mascherina anteriore che ospita il simbolo del "Double Chevron" e che ben si sposa con i piccoli fari a LED costituiti da due unità a forma di mezzaluna. Pronte a stupire anche le portiere con "apertura ad armadio" che lasciano intravedere gli interni "spaziali" degli dell'ultimo film di "Star Wars".
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Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
LEXUS LF-Ch Lexus si prepara per affrontare il Salone di Francoforte con vari modelli tutti tecnologicamente all’avanguardia. Non mancherà di certo l’anteprima mondiale del prototipo LFCh del quale si è parlato anche nei giorni scorsi, per poi continuare con un altro prototipo Full Hybrid del segmento C premium Con il debutto mondiale del prototipo LFCh al Salone di Francoforte 2009, Lexus si conferma come l’unico costruttore al mondo ad offrire un’intera gamma di automobili “Full Hybrid”. Il prototipo LF-Ch combina la tecnologia ibrida all’elegante design, alla funzionalità delle cinque porte, con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze dei clienti del segmento C Premium. In effetti la novità del Salone di Francoforte per la Lexus LF CH è solo rappresentata dal fatto che in quella sede avremo modo di scoprire dal vivo il modello della Casa automobilistica in questione, ma in effetti non è che non si conoscesse già la vettura, solamente che nei primi momenti della sua presentazione mediatica, la Lexus LF-CH, questo dovrebbe essere il suo nome definitivo, si denominava Premium Compact.
LA CURIOSITÀ
SE l’è aggiudicata la Polizia britannica e non si può certo dire che la scelta non sia stata quanto mai azzeccata, visto che parliamo della Lexus IS-F . La scelta HYPERLINK "http://www.allaguida.it/tag/lexus-is-f/" ricaduta sulle Lexus IS-F, infatti, è stata lunga e articolata visto che le esigenze del Corpo di Polizia erano e sono variegate e vertevano sull’esaltazione delle doti di economicità, sicurezza e alta dotazione tecnologica. Tante doti dunque, in grado di soppiantare quelle dimostrate negli anni dalla Subaru Impreza WRX, fino ad oggi utilizzata e regolarmente in servizio. Tornando alla Lexus IS-F, ” in divisa ” da poliziotto britannico, questa si doterà di un motore a 8 cilindri benzina con cilindrate di 5,0 litri in grado di giungere con facilità a oltre 270 km/h con accelerazioni brucianti. Nessuna scusa dunque adesso per i Poliziotti inglesi nel caso non riuscissero a tener testa ai malfattori
Parliamo di un “pericoloso” competitors di nomi noti nel mondo dell’auto del calibro di Bmw Serie 1 e Audi A3, anche se la Lexus LF-CH sarà una vettura soltanto ibrida e l’eventuale concorrenza alle due vetture appena citate dovrebbe basarsi sull’appartenenza allo stesso segmento per un’auto con dei contenuti ben diversi e, soprattutto personali. Tant’è che nello stesso nome assunto, la “C” sta per il segmento di appartenenza. Questo nuovo prototipo è capace di funzionare (EV), un elemento distintivo della tecnolo-
unicamente in modalità elettrica
gia Lexus Hybrid Drive, per offrire una guida silenziosa, senza consumi ed emissioni. Al Salone di Francoforte saranno presentai gli ultimi aggiornamenti della gamma LS: nuovo design interno ed esterno, nuova configurazione dei sedili, nuovi equipaggiamenti e dinamiche di guida ulteriormente migliorate. “Full Hybrid” tra le berline LS 600h offre prestazioni tali da imporsi come il prodotto di punta della gamma LS. Al Salone di Francoforte si presenta con diversi aggiornamenti stilistici interni che esterni e con numerosi sviluppi apportati alla tecnologia Lexus Hybrid Drive. La gamma GS presenta gli ultimi sviluppi ai suoi sistemi di sicurezza e nuovi colori interni ed esterni. ratteristiche uniche della GS 450h, il modello di punta della gamma GS, sono evidenziate da un nuovo design esclusivo per questo modello, l’unico “Full Hybrid” nel segmento delle berline premium di taglia media. Inoltre l’intera gamma presenta nuovi sistemi audio e di navigazione. La gamma IS presenta nuovi sistemi audio e di navigazione, un nuovo allestimento F Sport per la berlina e un nuovo Differenziale a Slittamento Limitato Torsen per la IS-F. Oltre ai modelli sopraelencati e dei quali abbiamo accennato alcune caratteristiche, saranno presenti alla rassegna tedesca anche il nuovo RS 450h, primo SUV della casa Full Hybrid con prestazioni straordinarie ed emissioni di CO2 veramente minime, e la nuova IS 250C, la nuova Coupé di casa Lexus in grado di unire l’eleganza di una berlina ad un design sportivo ed alle elevate qualità ingegneristiche, dando come risultato una straordinaria fusione tra piacere di guida e comfort.
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Tursi E’ dedicata a Carmela Ayr, letterata dell’Ottocento
Un asilo tutto nuovo Inaugurata la sede nell’ex municipio del centro storico TURSI - Inaugurazione ufficiale della scuola materna “Carmela Ayr”, nella nuova sede ubicata presso i locali dell'ex municipio, nel centro storico, all'ombra della chiesa di San Filippo. La scuola materna tursitana è composta da 21 bambini, di cui nove stranieri, rumeni ed albanesi e gli altri sono bambini che abitano nel centro storico. E' diretta dagli insegnanti Salvatore Verde ed Anna Maria Ottomano insieme ai collaboratori scolastici Teresa Cuccarese e Generoso Digno. Alla cerimonia erano presenti oltre ai bambini, le mamme e le nonne, personalità civili, religiose e militari. Il vescovo, Francesco Nolé, ha recitato la preghiera di benedizione del nuovo plesso, il parroco don Battista Di Santo ha regalato il crocifisso; il commissario prefettizio, Emilia Felicita Capolongo, ha tagliato il nastro tricolore (che poi il maestro Verde,
conserverà per ricordo e appenderà alle pareti della nuova scuola); Carmela Liuzzi, la nuova dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo “Albino Pierro”, ha rivolto un saluto e un augurio ai bambini, ai genitori, ai docenti ed ai collaboratori. I bambini, dopo il taglio
del nastro sono entrati ed hanno invaso gioiosamente i piccoli banchi e lo scivolo dell'aula giochi. Poi i genitori hanno invitato tutti al ricco buffet, con pasticcini e bevande offerte da loro per l'occasione. La cerimonia di inaugurazione è stata voluta dalla commissaria Capolongo, per-
ché «la scuola è per i bambini una seconda casa», ha detto. Lei stessa è stata figlia di insegnante e comprende il grande valore educativo della scuola, specialmente quella dei primi anni. Erano presenti inoltre: la segretaria comunale Elisa Bianco; i tecnici Pasquale Morisco e Gianluca Bruneo che hanno seguito i lavori di ristrutturazione del vecchio municipio; il presidente del consiglio di Istituto, Gino Ragazzo, i vice presidi Antonio Rondinelli e Roberto Martino; Giuseppe Lucarelli rappresentante del servizio mensa della Cascini; i vigili urbani Giovanni Sanchirico e Claudio Verde; i carabinieri del comando stazione di Tursi; il reporter Nicola Crispino e Liliana Santamaria responsabile dell'ufficio socio culturale. La nuova sede è formata da tre aule grandi, un angolo cucina ed i bagni. Negli anni '50 e '60 il vecchio
Il taglio del nastro e la cerimonia al nuovo asilo di Tursi
municipio aveva ospitato tutte le classi delle scuole elementari, gli uffici comunali, un'aula di tribunale e la prima sede telefonica. Era insomma il cuore pulsante del paese. Poi negli anni '70, le scuole elementari sono scese a via Roma, cosi come gli uffici comunali. Unico presidio scolastico era rimasto la scuola materna che era ubicata in locali privati, in via Luciano Manara, di fronte alla piazza Plebisci-
to. Ora con questa nuova sede bella e accogliente, potranno anche aumentare i bambini che lo frequenteranno. Ultimo particolare, la pitturazione dei locali è stata effettuata da Antonio Farina, impiegato comunale e imbianchino per passione. Carmela Ayr, è stata una grande letterata tursitana, vissuta a cavallo tra il 1800 ed il 1900. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Il Circolo di Legambiente auspica una rapida istruzione dell’iter
Verso la Riserva dei calanchi Oggi a Montalbano audizione in vista del riconoscimento
I calanchi tra Montalbano e Tursi
MONTALBANO JONICO Si parla ancora di calanchi a Montalbano Jonico, oggi pomeriggio presso la sala delle adunanze consiliari, su iniziativa del locale Circolo di Legambiente e dell'Amministrazione comunale. Tema molto caro ai mon-
talbanesi, quello della promozione delle bianche argille che potrebbero diventare volano per uno sviluppo scientifico e turistico dell'area, di cui, in passato si è discusso animatamente alla porte delle varie campagne elettorali per diventare poi lettera morta, subi-
to dopo; ora, invece, pare che la situazione si stia evolvendo nel riconoscimento del sito come “Riserva regionale”. «Nel territorio di Montalbano Jonico -spiega in una nota il presidente del Circolo di Legambiente, Arturo Caponero- a ridosso del centro storico (Terra vecchia) del paese, ricade un'area calanchiva di particolare pregio paleo-geologico: il Geosito dei Calanchi. Le particolarità del sito sono tali che i calanchi di Montalbano sono stati candidati come sezione di riferimento internazionale per studi paleo-geologici sul Pleistocene inferiore-medio. Per le motivazioni scientifiche ma anche per la straordinarietà del pae-
saggio e per le valenze storico-culturali che il sito rievoca, Legambiente e l'Amministrazione di Montalbano Jonico ne hanno proposto il riconoscimento come area protetta alla Regione Basilicata. A diversi anni dalla richiesta, l'iter amministrativo per l' istituzione della Riserva naturale regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico è in fase conclusiva. Obiettivo della pubblica audizione- aggiunge Caponero- nella quale tutti gli interessati potranno intervenire, è la divulgazione e la discussione delle motivazioni scientifiche, naturali e culturali alla base della proposta, dei criteri seguiti per l'istituzione dell'area protetta e delle potenzialità di valo-
rizzazione del geosito. Il Circolo Legambiente di Montalbano, che in questi anni ha lavorato con determinazione e costanza alla conoscenza, tutela e valorizzazione dell'importante sito naturale, si augura che la Regione Basilicata riesca in questa legislatura a formalizzare l'istituzione della Riserva naturale, assecondando le giuste aspettative della comunità montalbanese la quale vede nella Riserva un'occasione di sviluppo locale». Dopo il saluto del sindaco, Leonardo Giordano, dell'assessore comunale all'Ambiente, Riccardo Fattorini, dell’assessore provinciale all'Ambiente Giovanni Bonelli, e del presidente regionale di Legam-
biente Marco De Blasi, interverranno: Antonio D'Ottavio, del Dipartimento regionale Ambiente, sul tema “La rete delle aree naturali protette della Basilicata”; il geologo montalbanese, Gianni Miraglia sul tema: “Il geosito dei calanchi di Montalbano Jonico un patrimonio geologico da tutelare e valorizzare”; Arturo Caponero, responsabile locale Circolo di Legambiente, sul tema “Perimetrazione del geosito” a conclusione, l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. A introdurre e moderare i lavori, Rocco Rivelli, Presidente di Federparchi Basilicata. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Liberata nei giorni scorsi presso il Circolo velico lucano di Policoro
Una rara tartaruga torna in mare POLICORO - E’ stata una grande festa al Circolo velico lucano (Cvl) di Policoro, domenica scorsa, per la particolare liberazione nel mar Jonio di una rarissima tartaruga verde (nella foto), della specie Chelonia mydas rinvenuta due settimane fa da un pescatore della zona, Egidio Iannella, e consegnata poi per le cure al centro recupero animali acquatici presente all'interno della struttura turistica per ragazzi del centro jonico alla biologa Nella. Il programma prevedeva la liberazione venerdì scorso alle 17.30, ma le inclementi condizioni meteo, forte vento, ha fatto sì che la liberazione della “mascotte” per quindici giorni del Cvl avvenisse appunto domenica. L'eccezionalità del ritrovamento è
dovuto al fatto che questa specie di animale acquatico non è la solita tartaruga “Caretta caretta”, anch'essa specie protetta solo che frequenta la acque del Mediterraneo e dunque è più facile imbattersi contro, ma una tartaruga verde presente in mari tropicali o sub tropicali vicino a barriere coralline e coste sabbiose fino a 30/40 metri di profondità e solo in rari casi, come questo di Policoro, anche nel mare Mediterraneo. Molto probabilmente sarà arrivata da queste parti dopo un percorso marino di parecchi chilometri dato che tra le peculiarità di questa specie, Cheloniade, la più adatta al nuoto, c'è la frequente migrazione anche di 2.000 chilometri verso altri mari
per cibarsi (crostacei e meduse) e per gli accoppiamenti. Nel recente passato solo nel Golfo di Manfredonia e in Sardegna sono stati avvistati questi rari rettili adatti più ad altri climi. La sua rarità in tutte le acque del Pianeta è dovuta alla sua carne, alle sue uova e utilizzata anche per farne oggetti decorativi. L'esemplare che ha “soggiornato” a Policoro pesa 5 chili. Tra le caratteristiche principali di questo genere di animale c'è: il colore olivastro della corazza in genere con macchie gialle o marmorizzate, la testa larga 15 centimetri ricoperta di squame cornee con un paio di prefrontali tra gli occhi. In questi quattordici giorni è stata accudita e custodita come un diamante prezioso
dalla biologa e del veterinario del Cvl, come d'altronde tutti gli animali ritrovati e consegnati al centro recupero, per poi essere riconsegnata al suo habitat naturale che è il mare per salvaguardarne l'ecosistema. Una bella
soddisfazione, l’ennesima fortunatamente, per il Centro di recupero di Policoro, dove gli animali vengono accolti e curati egregiamente. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
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Il nonno di Nova Siri si è spento ieri dopo tanti anni vissuti in grande salute
E’ morto zi’ Cristoforo, aveva 105 anni NOVA SIRI - Lo scorso 7 aprile aveva compiuto 105 anni. Un record di vita. Ma lui, Cristoforo Stigliano, fino allo scorso febbraio, quando è iniziato un lento e inesorabile declino, conclusosi con il decesso avvenuto ieri pomeriggio alle ore 17, gli anni non li sentiva affatto. Solo da poco, dunque, nonno Cristoforo o zi’ Cristofor (così com'era apostrofato da tutti) si era invecchiato sul serio. «E' morto veramente di vecchiaia», come ha affermato il medico che lo ha visitato ieri pomeriggio. Dopo sette mesi di sofferenze stava a letto ormai. La sua
sconfinata famiglia lo ha assistito come un re. Rimasto vedovo dal 1983, ha lasciato quattro figlie (tutte in vita naturalmente), dieci nipoti e diciassette pronipoti, uno dei quali ha avuto anche un figlio da poco. Cristoforo Stigliano era, pertanto, anche trisnonno. I funerali si svolgeranno oggi alle ore 16 a Nova Siri, nella chiesa di Sant'Antonio da Padova. Il suo segreto era muoversi in continuazione, a piedi e soprattutto in bicicletta «fino a quando se l'è sentita», una sana alimentazione ed un goccio di “Ferrochina Bi-
sleri”, un liquore antichissimo che è stato il suo elisir di lunga vita. Una volta (all'incirca un paio di anni fa) lo incontrammo nel corso di Nova Siri Scalo a bordo della sua inseparabile bici, e da stuzzicato in proposito ci disse: «Dall'80 che m' pigl a Ferrochina non egg mai cacciet 'na frev». Ci credeva molto, ma ad aver certamente contribuito in gran misura è stata la sua predisposizione genetica alla longevità. «Come tutte le cose belle, anche le 105 primavere di nonno Cristoforo sono volte al termine». Lo ha detto al Quotidiano il nipote Nicola Ranù, che ci ha parla-
to così di suo nonno. «Una persona semplice e onesta ha continuato affranto dal dolore- ci ha trasmesso i veri valori della vita, che oggi, come diceva lui, non esistono più». Ricorda sempre il nipote che nonno Cristoforo ha fatto vivere a tutti i figli, nipoti e pronipoti, ma anche a tutta la comunità novasirese, momenti indimenticabili, emozioni indescrivibili a cui tutti hanno partecipato con gran commozione. Tutti ricorderanno la mega festa organizzata per lui in occasione dei 100 anni, in piazza con la banda musicale, cavalli bianchi e con la partecipazione
Zi’ Cristoforo Stigliano, il nonno di Nova Siri
della trasmissione televisiva “La vita in diretta” di Michele Cucuzza. «Per noi familiari e per chi lo ha conosciuto -ha concluso Nicola Ranù- rimarrà un grande perso-
naggio, un esempio di vita semplice da seguire con grande orgoglio, il nonno per eccellenza di tutti noi». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro E’ stato identificato e denunciato, ma il sindaco annuncia: «Metteremo le telecamere»
Ubriaco devasta il lungomare Con un fuoristrada ha fatto irruzione sulla passeggiata travolgendo tutto POLICORO - A distanza di pochi giorni dal zione, panchine, steccato e tutto ciò che si primo atto di vandalismo sulla Duna at- trovava davanti. Un vero e proprio scemtrezzata del lungomare del centro jonico, pio del patrimonio pubblico che il sindaco, avvenuto l'otto settembre, la triste storia si Nicola Lopatriello, ha bollato come atto gravissimo di inciviltà: «Dato che non è la ripete. Il primo episodio avvenne nonostante prima volta che la città subisce danni al gli stabilimenti balneari fossero ancora proprio patrimonio, con un notevole aperti con i bagnanti la mattina sulla esborso economico per le casse comunali, cercheremo di arginaspiaggia; i soliti vanre questi fenomeni dali colpirono di notcon l'installazione di te sfasciando letteralvideocamere nei punti mente il bagno pubsensibili della città, olblico di fronte il lido tre che intensificare i “Heraclea”, lato sinicontrolli, anche con stro del lungomare l'ausilio della forze centrale, e pare con dell'ordine e delle asdelle cesoie o attrezsociazioni di volontazature simili ruppero riato, per prevenire atanche i rubinetti fati di questo genere e cendo scorrere molta punire i responsabili. acqua tanto da allaAbbiamo intenzione di gare non solo l'interapplicare la linea duno del bagno ma anra». che la piazzetta antiIl conducente del stante, e solo grazie veicolo, comunque, è all'intervento di un stato, grazie ai Vigili cittadino che passava urbani e ai Carabiniela sera da lì, con un ri, assicurato alla giugesto dall'alto senso stizia. Il nome non è civico entrò nel bastato ancora reso pubgno a chiudere i rubiIl lungomare di Policoro blico, ma si tratterebbe netti. di una persona che Martedì scorso una forse era sotto l'effetto macchina di grossa cilindrata, molto probabilmente un fuori- dell'alcol, dato che ha distrutto anche la strada, ha completato l'opera: è salito sul sua macchina, e probabilmente non del polungomare, riuscendo anche a superare la sto poichè non conosceva bene la strada catena che ne ostruisce l'accesso, sempre delle sue scorribande. sul lato sinistro, rompendo la pavimentaprovinciamt@luedi.it
Policoro Dura replica di Leone sulla gestione dell’asilo
«Labriola tutela i suoi interessi» POLICORO - «Comprendo le motivazioni del consigliere Labriola, perché certamente legato all'attuale Cooperativa da un fatto “affettivo”, essendone stato il primo presidente! E non solo per questo motivo, ma anche perché nella stessa cooperativa ha prestato servizio anche sua moglie». Non usa mezzi termini il vicesindaco della città di Policoro, Rocco Leone, nonché assessore alla Pubblica Istruzione, rispondendo alle accuse del consigliere di minoranza, Franco Labriola, intervenuto sul caso dell'Asilo Nido e sul bando per la nuova gestione della struttura. Rocco Leone «La buona amministrazione, però -prosegue Leone- è tutt'altra cosa, perché lo spirito di questo bando è stato quello di utilizzare al meglio quella che è una struttura della nostra comunità, per dare più servizi ai cittadini e per dare possibilità alla cooperativa, che ne vincerà la gestione, di “fare impresa” e di creare più posti di lavoro. In politica -continua l'asses-
sore- bisogna avere il coraggio e la capacità di misurarsi e sperimentare soluzioni nuove, perché solo così una comunità si sente stimolata a crescere e confrontarsi». Per quanto concerne il “punto di vista etico”, messo in discussione dal consigliere Labriola, solo per aver deciso di tenere la gara in seduta aperta presso la stanza dei gruppi consiliari, Leone, ribadendo che la scelta delle aule disponibili della Casa Comunale avviene del tutto casualmente, rincara la dose sostenendo come in realtà sia di «pessimo gusto sollevare la questione nel bel mezzo dei lavori della Commissione, che proprio in questi giorni sta valutando i progetti e le offerte economiche delle cooperative partecipanti. Speravo in una minoranza più costruttiva -conclude Leoneinvece mi ritrovo dinanzi, ancora una volta, a delle strumentalizzazioni talmente effimere che si aggrappano persino al luogo dove si effettuano le gare». provinciamt@luedi.it
Un bel concorso ippico organizzato dal “Tucci Team” ai giochi in Magna Grecia
Bagno di folla per l’equitazione
Una gara di un fantino del Tucci Team di Policoro
POLICORO - Ottanta concorrenti hanno partecipato, lo scorso weekend, alla XII edizione dei “Giochi in Magna Grecia”. Nella sezione speciale Equitazione, all'Asd “Tucci team” sono andati i migliori binomi meridionali. E’ stato, infatti, un grande successo per la due giorni equestre organizzata dall'Asd Tucci Team. A calcare i campi di gara sono stati altri 180 concorrenti, provenienti da Calabria, Campania, Puglia e Basilicata stessa, che si sono dati battaglia nelle 16 categorie programmate. Massiccia anche la presenza del pubblico, che ha superato di gran lunga le mille persone. Dunque, lo show director, Vincenzo Tucci, con il suo staff al gran completo, in col-
laborazione con il presidente del Giochi in Magna Grecia, Giuseppe Satriano, è riuscito nell'impresa di portare la grande equitazione nella nostra terra, cosa mai riuscita prima. Miglior cavaliere del concorso è risultato il barese Bartolomeo Losito; miglior junior il potentimo Pasquale Datena; miglior amazzone, la tarantina Claudia Colaninno; il miglior cavaliere della categoria C 115 il padrone di casa Vincenzo Tucci; migliori brevetti junior Antonio Castelgrande e Benito Gerardi, entrambi di Potenza. Alla manifestazione policorese ha partecipato anche la delegata Fise Basilicata, Paola Fiore, che si è complimentata con l'or-
ganizzazione per la riuscita della manifestazione. «Un concorso ippico da incorniciare, una due giorni di altissimo livello -ha commentato Tuccitutte le gare sono state tirate sul filo dei centesimi. Da sottolineare la massiccia presenza di pubblico, non solo policorese. Come organizzatore del concorso ho ricevuto i complimenti del collegio giudicante, dagli spettatori e da tutti i concorrenti, e questo è motivo di orgoglio per tutti quelli che mi sono stati vicini per l'ottima riuscita dell'evento, un grazie va a tutto il mio staff ed agli sponsor che ci hanno sostenuti». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
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Giovedì 17 settembre 2009
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Giovedì 17 settembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League Mourinho e Guardiola rimandano il momento dell’esame verità ma i blaugrana sono sembrati più forti
Inter-Barça, è pari in tutto Un tempo per parte nella supersfida di San Siro tra neroazzurri e catalani INTER BARCELLONA
0 0
Conti in tasca
Kakà il brasiliano più pagato
INTER (4-3-2-1): J.Cesar 7; Maicon 6.5, Lucio 6, Samuel 6, Chivu 6; Zanetti 6, Muntari 5 (17'st Stankovic 6), T.Motta 6; Sneijder 6.5 (35'st Santon sv); Etòo 5.5, Milito 5.5 (41'st Balotelli sv). In panchina: Toldo, Cordoba, Cambiasso, Vieira. Allenatore: Mourinho 6. BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6; D.Alves 6.5, Puyol 6, Piquè 6, Abidal 6; Xavi 7, Tourè 6, Keita 6.5; Messi 7, Ibrahimovic 6, Henry 6 (31'st Iniesta 6). In panchina: Pinto, Marquez, Maxwell, Bosquets, Pedro, Jeffren. Allenatore: Guardiola 6 ARBITRO: Stark (Germania) 5. NOTE: serata umida, terreno in mediocri condizioni, spettatori 74.500. Angoli 5-1 per il Barcellona. Ammoniti: Henry, Tourè, Chivu. Recupero: 1'; 2' di FRANCO ZUCCALA’ MILANO – Uno zero a zero combattuto, qualche emozione, ma la sensazione è che ancora l’Inter non è all’altezza del Barcellona. Nei primi nove minuti infatti la squadra di Guardiola avrebbe potuto colpire al 2' con Messi rasoterra; all’8' con Ibra (solo sulla sinistra) che, lanciato da Xavi, ha graziato Julio Cesar di destro, mettendo alto ; al 9' con un colpo di testa di Messi, parato a terra dal portiere nerazzurro. Un inizio perentorio del Barca, cui l'Inter, col passar dei minuti. ha cercato di rispondere. Sneijder, che ha giocato dietro le punte nerazzurre, ha giocato una buona partita andando al tiro (alto al 33') e offrendo dei buoni palloni ai compagni. L’uomo più pericoloso dell’Inter è stato Milito, nel senso che si è dato molto da fare ma non è riuscito ad essere efficace nelle conclusioni, come quando al 29' si è ritrovato in buona posizione su un pallone lungo e ha tirato rasoterra centrale e al 38' quando non ha sfruttato una buona occasione. Insomma, nella parte centrale del primo tempo i nerazzurri hanno riequilibrato la partita, ma il Barcellona nel finale si è reso ancora pericoloso: al 41' con un’azione corale sfociata in un sinistro di Keita parato da J.Cesar che ha dovuto intervenire in uscita sui piedi di Ibrahimovic al 43' e poi su un tentativo di Messi in chiusura di primo tempo. Insomma, Barcellona più incisivo e pericoloso dell’Inter, tutto sommato. Straordinario Messi, come il motore Xavi; in buona serata Ibra, forse frenato dai fischi dei suoi ex tifosi; bene pure Keita e pericoloso Dani Alves sulla destra. La ripresa è cominciata bene per l’Inter, con una palla ben stoppata da Etòo che l’ha offerta a Sneijder: sinistro a fil di palo. Poi Ibra ha toccato alto con la punta del piede, su un suggerimento del solito Xavi. Milito e Stankovic hanno creato un’occasione al 21': il serbo dal limite ha messo alto d’un palmo. Un pallone di Henry da sinistra è stato messo alto da due passi da Messi. Un rasoterra di Etòo ha costretto Valdes a un tuffo. Così niente gol e pareggio.
Milito il più attivo interista Messi sublime
Ibrahimovich si destreggia ieri sera a San Siro sponda Barca. In alto Mourinho e Guardiola
Per Viola esordio negativo contro i transalpini
La Fiorentina cade nel finale e il Lione la punisce con Pjanic LIONE FIORENTINA
Dainelli in acrobazia a Lione
1 0
OLYMPIQUE LIONE (4-3-3): Lloris 5.5; Reveillere 6, Cris 6, Toulalan 6, Cissokho 6.5; Makoun 6, Kallstrom 6, Pjanic 7 (36' st Ederson sv), Bastos sv (26' pt Govou 6.5), L.Lopez 6.5, Gomis 6.5 (24' st Delgado 6). In panchina: Vercoutre, Clerc, Delgado, Golanons. Allenatore: Puel 6. FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7.5; Comotto 6.5, Dainelli 6, Gamberini 6, Gobbi 6; Montolivo 6, Donadel 6.5; Marchionni 6 (27' st Santana sv), Mutu 6 (13' st Jovetic 6), Vargas 6; Gilardino 5.5. In panchina: Avramov, Natali, Kroldrup, Pasqual, Jorgensen. Allenatore: Prandelli 6. ARBITRO: Pieter Vink (Olanda) 5. RETI: 31' st Pjanic NOTE: Serata nuvolosa, tereno in discrete condizioni. Spettatori: 40 mila circa con 800 tifosi viola. Angoli: 9-8 per la Fiorentina. Espulso: 46' pt Gilardino per gioco scorretto. Ammoniti: Lopez, Pjanic, Donadel, Gamberini, Dainelli, Tou-
lalan. Recupero: 3'; 3'. LIONE – Niente da fare per la Fiorentina a Lione nella prima partita della fase a gironi di Champions League. Vincono i francesi grazie a un gol di Pjanic nell’ultimo quarto d’ora, ma pesa moltissimo l’espulsione di Gilardino arrivata nel recupero del primo tempo dopo una gomitata su Toulanan. In 10 e senza una prima punta di ruolo infatti la squadra di Prandelli ha sofferto non poco, il Lione ha attaccato continuamente e dopo il gol del vantaggio lo ha legittimato, anche se Frey si è reso protagonista di una serie di autentiche prodezze. Peccato perchè nel primo tempo la Fiorentina aveva interpretato la gara nel modo giusto e messo in difficoltà gli avversari sul piano del gioco. Puel deve rinunciare a Bodmer ed è quindi Toulalan a indietreggiare nel ruolo di difensore centrale. Prandelli opta per Adrian Mutu, che era in ballotaggio con Jovetic; il rumeno con Marchionni e Vargas siglie sterni supportano la punta più avanzata Alberto Gilardino.
LISBONA (PORTOGALLO) – Il calciatore brasiliano con l’ingaggio più alto? Ricky Kakà. Lo rivela uno studio del sito portoghese Futebol Finance che ha preso in esame gli stipendi dei migliori giocatori brasiliani che militano nei club europei, confrontandoli con quelli che giocano ancora in patria. Secondo Futebol Finance, il fuoriclasse del Real Madrid, Ricky Kakà, guadagna 750.000 mila euro al mese, per un totale di 9 milioni annui. Dietro l’ex Milan, la stella del Manchester City, Robinho, che porta a casa 637.500 euro al mese per un totale di 7.650.000 l’anno. Sul gradino più basso del podio la nuova stella della Juventus, Diego, che, secondo i dati riportati da Futebol Finance, ha un ingaggio di 7.000.000 di euro l’anno (583.300 al mese). Alle spalle del campione bianconero, ecco Ronaldinho con 6.500.000 euro l’anno. Completano la top ten Deco (Chelsea, 6.000.000), Rivaldo (Bunyodkr, 5.000.000), Roberto Carlos (Fenerbahce, 4.500.000), Cris (Lione, 4.200.000), quindi Dida (Milan), Doni (Roma) e Ricardo Oliveira (Al Jazeera) che portano a casa 4.000.000 a stagione. Subito dietro gli interisti Lucio e Maicon (3.600.000), la stessa cifra che percepisce Ronaldo.
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Sport
Giovedì 17 settembre 2009
Prima A Picerno (ore 15) test con la Murese. Anderson out 15 giorni
Potenza pronto a svoltare Gragnaniello: «Vinceremo partite con il mio contributo» IL NUOVO POTENZA è dietro l’angolo. Questo pomeriggio, con inizio alle ore 15 a Picerno, Capuano inizierà a mettere in pratica contro la Murese, squadra impegnata nel campionato di eccellenza, le prove tecniche di squadra. Al cospetto del Marcianise, ultimo in classifica, ma fresco di modifiche tecnico-tattiche, per via del cambio di allenatore, ci dovrà essere una squadra con caratteristiche assolutamente diverse da quelle di Terni. Dove, peraltro, Capuano ha visto in campo, fino a un certo punto, la squadra che voleva. Poi è stato il patatrac, “la vergogna”, come ha detto lo stesso allenatore a commento di una prestazione che, giocoforza, gli ha fatto cambiare idea su alcuni calciatori. Scrivevamo nella nostra edizione di ieri di un assai probabile passaggio al 4-4-2 con una squadra maggiormente equilibrata e che possa, con l’attenzione e la concentrazione totale, sopperire alle lacune della condizione fisica in alcuni atleti. Ma non si può escludere a priori il ricorso a un 4-33, come l’allenatore ha provato nell’allenamento pomeridiano di ieri, svoltosi sul campo di Avigliano, per preservare il manto erboso del Viviani, dopo la pioggia. A difesa del Potenza, comunque, arriva l’estremo difensore Raffaele Gragnaniello, che “tutela” il lavoro fin qui svolto dall’intera squadra, non soltanto dal reparto difensivo, pur puntualizzando che “c’è ancora molto da fare”. L’analisi del portiere che arriva dall’Avellino è precisa e parte da un dato di fatto: «In effetti abbiamo subito tanti gol quanti tiri in porta abbiamo concesso agli avversari. Francamente non mi aspettavo un inizio così
ESONERATO AMMIRATA Boccolini cambia il Marcianise
Qui sopra Aquino, a destra Gragnaniello
brutto. Io per primo sono rimasto male, ma sono fiducioso, passerà. E poi arriveranno le partite nelle quali anche con il mio contributo faremo risultato», è l’esordio del portiere. «Comunque con il tecnico e con il preparatore dei portieri Catalano abbiamo affrontato tutto nei minimi particolari, cercando di comprendere in che modo abbiamo sbagliato. E’ chiaro che se finora non è andato tutto per il verso giusto, vuol dire che qualcosa abbiamo tralasciato. Ma è inutile abbattersi. Rimbocchiamoci le mani e continuiamo a essere concentrati». E se da un lato si parla di una difesa che ha subito di meno solo di Andria e Marcianise che chiudono inesorabilmente la classifica con zero pun-
ti (7 e 8 gol passivi), dall’altro occorre fare i conti con un attacco che non brilla certo per numeri stratosferici. I quattro gol realizzati (3 all’Andria e una al Ravenna) collocano i rossoblù in una posizione di classifica media in un gruppone di squadre. Per qualche occasione fallita di troppo, il primo a rammaricarsi è Peppe Aquino, il quale vuole sottolineare, soprattutto, “che la colpa della brutta figura di Terni è la nostra, non certo del mister”. «L’occasione del riscatto è dietro l’angolo: dobbiamo battere il Marcianise non solo per esigenze di classifica, quanto piuttosto per restituire all’ambiente un po’ di morale e di entusiasmo che è scemato per il pari col Ravenna e per il ko di
domenica». Dal punto di vista personale, ad Aquino manca il gol: «Questo è sicuro, ma per il futuro prometto che saprò mettermi al servizio della squadra meglio di quanto abbia fatto finora. Voglio dire che quanto ho fatto contro il Ravenna (mancato passaggio a De Cesare in un contropiede sprecato, ndr) non accadrà più», è stata la conclusione. ANDERSON Non giungono buone notizie, intanto sul centrocampista brasiliano. Ha bisogno di 15 giorni di cure per un fastidio muscolare all’adduttore. E’stato autorizzato a curarsi presso un centro specialistico. Solo dopo le cure specifiche si cercherà di capire se il suo destino sarà diverso da quello di Mamede. Alfonso Pecoraro
SVOLTA IN panchina per il Real Marcianise che ha esonerato l’allenatore Alfonso Ammirata. Per l’ex tecnico della Vigor Lamezia è stato fatale il pessimo avvio di campionato con quattro sconfitte nelle prime quattro giornate. Alla fine anche il presidente Bizzarro ha dovuto fare i conti con la cruda realtà ed ha deciso di dare una sterzata esonerando Ammirata. Al suo posto arriva Gigi Boccolini che ha già allenato il Marcianise che l’ha spuntata su Cosco, Novelli e Giacomarro. Boccolini, ex calciatore del Napoli, dopo aver vinto una serie innumerevole di campionati di serie D si affaccia, per la prima volta, in Prima Divisione con la missione di portare in salvo il club casertano. Boccolini conosce quasi l’intero gruppo a disposizione, essendo stato quello che ha vinto, sotto la sua guida, la D nella stagione 04/05, Certamente per la sfidadel Viviani il tecnico opterà per un cambio di modulo rispetto al 4-3-3 con il quale Ammirata ha fatto giocare nelle prime quattro gare di campionato i casertani. Facile prevedere un 4-4-2, con l’assenza certa dell’infortunato Ciano (sabato scorso una gomitata al naso, con frattura del setto, lo ha messo ko) e dello squalificato D’Ambrosio. I sostituti saranno Piscitelli e Della Ventura, che occuperanno rispettivamente l’out di destra della difesa e il reparto nevralgico del campo, accanto a Romano, con Manco e Di Napoli sulle corsie laterali. «Ho grande entusiasmo - ha detto Boccolini - e credo che questa squadra possa salvarsi»
Seconda Riflessioni ad alta voce con il patron gialloverde
Maglione prova a scuotere il Melfi «Voglia di vincere, non paura» SI DIVIDE TRA il Valerio ed il campo di Ripacandida, il Melfi che si prepara al match contro il forte Siracusa. Nonostante una posizione di classifica non certamente soddisfacente, l'ambiente resta sereno. La tifoseria non mostra segni di insofferenza ed anzi tiene a precisare la propria vicinanza alla squadra, confermando stima e fiducia. Stesso dicasi della società che analizza la situazione senza farsi prendere dallo scoramento e dalla rabbia. "E' chiaro che avremmo preferito una partenza diversa- sottolinea il presidente Peppino Maglionema restiamo fiduciosi sulle potenzialità di questa squadra. Domenica dopo un primo tempo amorfo e spento, nel finale avremmo meritato il pari per le occasioni create. Purtroppo, non siamo stati fortunati, senza dimenticare che questa è una squadra costruita nella sua globalità, tardi, con giocatori arrivati in agosto. Abbiamo bisogno di lavorare per trovare i giusti meccanismi specie in difesa. Siamo comunque in crescita". I dati numerici evidenziano un parallelismo con la squadra dell'anno scorso, che dopo quattro giornate di campionato, aveva ugualmente due punti. La sensazione generale è però che questo Melfi abbia ben altro spessore e stoffa, come non manca di rimar-
care lo stesso Maglione: "Indubbiamente. Questa è una squadra che ha ottime potenzialità. A mio parere dobbiamo avere più fiducia nei nostri mezzi e non avere paura di vincere, ma voglia di vincere. Dobbiamo imparare a calarci come mentalità in questo campionato, fatto di lotta e battaglie agonistiche. Insomma essere più determinati e grintosi". Una lacuna da comare in fretta e su cui si sta già operando. Nel frattempo il Melfi nelle prossime due domeniche è atteso da un doppio turno, decisamente
difficile. Siracusa in casa e Cassino fuori, rappresentano due test probanti. I gialloverdi non partono battuti in partenza come tiene a precisare lo stesso numero uno melfitano: "Rispettiamo Siracusa e Cassino due ottime squadre costruite per affrontare un campionato di vertice, ma noi abbiamo buone individualità e complessivamente un organico in grado di far bene. Avremo domenica anche El Kamch, un giocatore per noi fondamentale. Mi aspetto oltre che una
reazione, una prova all'altezza, tenendo presente che contro questa squadra potremmo godere di maggiori spazi e sviluppare meglio il nostro gioco. Non è un caso che la nostra migliore prestazione sia stata fatta contro il quotato Brindisi". Dunque lecito attendersi un Melfi convincente contro il Siracusa. Rodolfi sta lavorando tatticamente per capire con che modulo affrontare i siculi. Soluzioni ed interpreti di certo non gli mancano. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
Il presidente del Melfi Peppe Maglione. E’ alla guida dei gialloverdi da 15 anni
Promozione La formazione di Alfano è assai giovane, ma il capitano Coviello resta assai fiducioso
Lagopesole, un avvio amaro solo per il risultato AVIGLIANO - Decisamente, non è stato un avvio incoraggiante. Eppure, non tutto è così negativo come potrebbe sembrare. La marcia verso la salvezza del Lagopesole è cominciata con uno scivolone. Un brutto scivolone, a guardare il risultato. Una sconfitta netta, un 3-0 pesante, per di più maturato in meno di un tempo. A fermarsi qui, ci sarebbe da preoccuparsi. Ma poi, guardando dentro i meandri della gara di Sant'Arcangelo, ragioni per sdrammatizzare ce ne sono. Anzitutto, il fatto che la trasferta con cui si è aperta la stagione dei federiciani non era delle più facili. E poi, l'atteggiamento con il quale la squadra ha affrontato la gara. Senza timori, nonostante una formazione dall'età media molto bassa. Il vero divario fra Santarcangiolese e Lagopesole si è scavato proprio qui. Nell'inesperienza di troppi elementi della formazione di Alfano, oltre che in qualche episodio non troppo fortunato. Emblematica l'azione da cui è nata la rete del 2-0, che ha in pratica messo fine alla gara, il tentativo di attuare la tattica del fuorigioco, progetto che non va a buon fine e Lemma che, il gioco di parole viene facile
e banale, lemme lemme può metter dentro. E poi, anche un pizzico di sfortuna in occasione della terza rete, un rinvio svirgolato, una carambola e la palla che finisce sui piedi di Aurelio che, anche in questo caso, puòcomodamente metteredentro. Situazioni che sarebbe sbagliato sottovalutare, ma che sarebbe altrettanto sbagliato enfatizzare, traendo conclusioni affrettate. Anche perché, per il resto della gara, il Lagopesole non ha demeritato. “Sia nel primo tempo, ma soprattutto nella prima metà della ripresa -spiega il capitano dei federiciani Tommaso Coviello, uscito malconcio dalla gara di esordio, con un infortunio che molto probabilmente lo costringerà a saltare anche la gara di domenica prossima contro il Rotondella- siamo statibravi a reagire alla situazione che si era creata, abbiamo spostato in avanti il raggio del nostro gioco, abbiamo costretto la santarcangiolesenella sua trequarti. Purtroppo ci è mancato quel qualcosa in avanti che ci avrebbe permesso di riaprire la partita, anche perché ci è venuto a mancare fin dall'avvio Sabato”. Rispetto al doppio confronto di Coppa Italia contro il Rionero,
qualcosa in più si è visto sotto il piano della tenuta fisica, come normale che fosse con due settimane di lavoro in più nelle gambe. E qualcosa di nuovo c'è stato anche nella formazione, con l'esordio fra i pali di un portiere esperto come Mariano, elemento che potrà incrementare il tasso di maturità della squadra, oltre che, sottolinea ancora Coviello, “compattare ancora di più lo spogliatoio, perché con il suo carattere è l'elemento ideale per fare gruppo”. Archiviata Sant'Arcangelo, il futuro per il Lagopesole si chiama Rotondella. Neopromossa da temere, “squadra -afferma Coviello- che per noi è un'incognita, ma che ha già detto di cosa sia capace domenica, quando ha tenuto in scacco una formazione di categoria come il Miglionico”, venuto a capo della gara solo in pieno recupero e su rigore. “Avremo di fronte -conclude il capitano del Lagopesole- una squadra piena di entusiasmo, e questo sarà un pericolo in più, ma noi dovremo pensare solo a noi stessi e a fare la nostra partita”, cercando di mettere in carniere i primi punti stagionali. Giancarlo Tedeschi
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52 Sport
Risultati e classifica Angri-Pomigliano
3ª
Marcatori
2-2
Bacoli-V. Casarano
1-1
Bitonto-Ischia
0-3
S. ANTONIO
9
3
3
0
0
7
3
2
2
0
0
4
2
1
1
0
0
3
1
4 +2
F. e C. Bn-Francavilla Br
2-1
marcatori: Solimene (B), Palazzo (C) marcatori: Sergi (rig.), Saurino, Trofa
NEAPOLIS
6
2
2
0
0
5
1
1
1
0
0
3
0
1
1
0
0
2
1
4 +2
marcatori: 31' Tortora (FC), Massaro (FC), Di Tacchio (Fr)
ISCHIA
6
3
2
0
1
6
3
1
0
0
1
1
3
2
2
0
0
5
0
3 +1
Fasano-Pisticci
PISTICCI
5
3
1
2
0
6
3
1
0
1
0
1
1
2
1
1
0
5
2
3
CASERTANA
5
3
1
2
0
3
1
1
1
0
0
2
0
2
0
2
0
1
1
2
0
marcatori: 2 De Angelis (G), Del Prete (F) Manzillo (F)
MATERA
5
3
1
2
0
6
5
2
0
2
0
3
3
1
1
0
0
3
2
1
-2
Matera-Casertana
0-0
BACOLI
5
3
1
2
0
5
4
2
1
1
0
3
2
1
0
1
0
2
2
1
-2
Pianura-Turris
3-1
POMIGLIANO
5
2
1
1
0
2
1
1
0
1
0
0
0
1
1
0
0
2
1
1
0
marcatori: Russo (T), Sibilli (P), Manzo (P), De Luca (P)
F. E C. BN
4
3
1
1
1
4
4
2
1
0
1
3
3
1
0
1
0
1
1
0
-3
S. Antonio-Ostuni
marcatori: Costantino (S), Maffucci (S., rig.)
PIANURA
4
3
1
1
1
4
4
2
1
0
1
3
3
1
0
1
0
1
1
0
-3
Riposa: Neapolis
FRANCAVILLA PZ
2
3
0
2
1
4
5
1
0
1
0
1
1
2
0
1
1
3
4
-1 -3
V. CASARANO
2
3
0
2
1
3
4
1
0
0
1
2
3
2
0
2
0
1
1
-1 -3
TURRIS
2
3
0
2
1
6
8
1
0
1
0
2
2
2
0
1
1
4
6
-2 -3
FASANO
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-3 -5
ANGRI
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2
-2 -3
FRANCAVILLA BR
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-1 -3
OSTUNI
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-2 -4
GROTTAGLIE
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3
-3 -3
BITONTO
1
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6
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5
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1
1
-4 -6
marcatori: Ferrentino, Grieco, Fortunato
0-3
Grottaglie-Francavilla Pz 2-2
Prossimo turno
2-1
4ª giornata 20/09/09 ore 15.00
Casertana-Bacoli Francavilla Br-Fasano Francavilla Pz-Neapolis Ischia-Grottaglie Ostuni-Bitonto Pisticci-Angri Pomigliano-Matera Turris-S. Antonio V. Casarano-Pianura Riposa: F. e C. Bn
giornata
0
3 reti: Solimene (Bacoli); Saurino G. (Ischia); Maffucci (2) (S.A. Abate); Russo (Turris) 2 reti: De Angelis (Grottaglie) Albano (1) (Matera); Laviano (Neapolis); Sibilli (Pianura); Rovira (Pisticci); Siano (S.A. Abate); Vitale (Turris); Villa (1) (V.Casarano) 1 Rete: Di Domenico, Palazzo, Zinno (Bacoli); Laus, Persia (1) (Bitonto); Bencardino, Di Lauro, Mautone (Casertana); Capocchiano (Fasano); El Ouazni, Mallardo, Massaro, Tortora (Forza e C.); Chisena, Del Prete, Manzillo, Verdesca (Francavilla); Di Tacchio, Di Tommaso, Micieli (F.Fontana); Agosto, Sergi (1), Trofa (Ischia); Campo, De Vecchis, Genchi, Leta (Matera); Bonanno, Fontanella, Somma (Neapolis); Malagnino, (1) (Ostuni); De Luca, Manzo (Pianura); Ferrentino, Fortunato, Grieco, Vallefuoco (Pisticci); Auricchio, Picci (Pomigliano); Costantino, Sekkoum (1) (S.A. Abate); Follera (Turris)
Mazzoleni colpisce il palo, ma la Casertana con l’ex biancazzurro Olcese poteva far male
Matera, sorride solo la difesa Prima gara senza incassare reti, ma sono mancate brillantezza e spettacolo MATERA CASERTANA
0 0
MATERA (4-4-2) Cottet 6,5; Scudieri 6, Martinelli 6, Bartoli 6, Palladino 6,5; Campo 6 (33’ De Vecchis sv), Leta 6 (2’ st Carretta 5,5), Mazzoleni 6, Salemme 5,5 (7’ st Diop 5,5); Albano 6, Genchi 6. A disp.: Mirabelli, Catalano, Logrieco, Milzi. All. Pino Giusto 6 CASERTANA (4-2-3-1) Schiavella 6,5; Guida 6, Criscuolo 6, Raucci 6, Stigliano 5,5 (13’ st Moreno); Bencardino 6, Mastroianni 6,5; Monaco 6 (39’ st Florindo sv), Falco 5,5 (17’ t Torrens 6), Guadagnuolo 6; Olcese 6,5. A disp.: Merla, Pinto, Mautone, Morra. All. Feola 6 ARBITRO: Roca di Foggia NOTE - Terreno scivoloso e leggera pioggia per tutta la gara. Spettatori circa 1500. Ammoniti: Raucci e Mastroianni della Casertana; Leta e Mazzoleni del Matera. Angoli 7-5 per la Casertana. Infortunio a Scudieri al 46' st (distorsione al ginocchio) e Matera resta in dieci per tre minuti. Recupero 0 pt, 3 st. MATERA- Dall’esaltazione alla delusione in tre giorni. I fuochi d’artificio sono rimandati. Demerito di attacco e centrocampo meno brillanti del solito, mentre le buone notizie arrivano dalla difesa dove Palladino, Martinelli, Bartoli e Scudieri sono sembrati molto più affiatati. Come dire che contro la Turris la difesa era stata il tallone d’Achille, mentre contro la Casertana non ci sono stati guizzi decisivi come in altre gare. Stanchezza e bravura dell’avversario, ma anche un terreno di gioco che non
Il palo di Mazzoleni e in alto Bartoli in azione (foto videouno)
ha favorito certo la squadra, delle due, più tecnica e che doveva costruire gioco per mettere sotto l’avversario. Operazione non riuscita, ma la giornata non esaltante di Campo e Genchi ha tolto parecchio al Matera in termini di profondità e qualità per il primo e superiorita numerica mancata per entrambi. Ha vinto l’equilibrio. Perde lo spettacolo, ma è troppo presto definirla paura di perdere. Matera reduce dall’esaltante blitz a Casarano e Casertana dalla vittoria con l’Angri. Di fronte due nobili decadute, le uniche del giro-
ne ad aver disputato la serie B, che non sono riuscite a superarsi. Ci hanno provato Feola e Giusto, ma senza eccessi e sempre con la consapevolezza di poter anche perdere. Più vicino al gol il Matera con un palo di Mazzoleni su angolo di Campo al 40’ del primo tempo, ma troppo poco per recriminare visto che la Casertana con Olcese poteva far male a tre minuti dalla fine della gara tentando il colpo dell’ex con un tiro dal limite ben respinto da Cottet. Pino Giusto non cambia l’undici sceso in campo a Casarano, mentre Feola tiene in tribu-
na Di Lauro mattatore contro l’anfgri e inserisce Bencardino a fianco di Mastroianni con l’altro ex di turno, Torrens, inizialmente in panchina. Terreno scivoloso e Matera, squadra tecnica, in difficoltà a costruire la manovra. La Casertana ha delle ottime ripartenze e gioca corta dando assistenza all’unica punta Olcese. Punzecchia ma non fa male la Casertana e il Matera al 19’ con Genchi giunge a tu per tu con Schiavella ma calcia alto. Non è giornata per lui, sceso in campo in condizioni menomate e senza alle-
narsi da domenica causa un pestone rimediato a Casarano. Un tiro di Albano alto a inizio ripresa illude che sia cambiata la solfa, ma è solo un lampo e i taccuini restano quasi vuoti. Mastroianni al 19’ della ripresa impegna Cottet, poi duetta bene con Olcese e si guadagna una buona dose di applausi al 31’. Il Matera risponde. Serve il guizzo, la cosiddetta giocata magica. Genchi ha la palla-match al 32’, grazie ad un invitante pallone di Campo ma il barese conferma di non essere al meglio e Schiavella si guadagna mezzo voto in pagel-
la deviando in angolo. Lo stesso fa il collega su Olcese dieci minuti dopo e partita che va nel dimenticatoio non senza delusione per il pubblico di casa che si attendeva ancora spettacolo e gol, ma il Matera stavolta non ne ha fatti e Giusto si consola con il fatto di non averne subiti per la prima volta. La nota più stonata è l’infortunio a Pierluigi Scudieri che ha rimediato una distorsione al ginocchio ed è una perdita importante in chiave under per il Matera in vista della gara di domenica a Pomigliano. Renato Carpentieri
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Sport 53
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
Ansia per le condizioni di Scudieri che ha una distorsione al ginocchio
Giusto: «Pari ineccepibile» Il tecnico s’inchina al risultato del campo dove ha vinto l’equilibrio MATERA - “La gara è stata condizionata dal campo pesante e dalle troppe energie che i ragazzi hanno sprecato nel match contro il Casarano - ha spiegato il tecnico del Matera Pino Giusto a fine gara. Lavolontà digiocare c'èsempre ma bisogna anche considerare che a scendere in campo c'è l'avversario, in questo caso la Casertana che ha giocato una buona partita”. Probabilmente dopo l'exploit di domenica in terra salentina, un po' tutti aspettavano il bis, questa volta in casa, per festeggiare la prima vittoria al XXI Settembre - Franco Salerno. Il tecnico materano però getta acqua sul fuoco. “Una gara come quella di oggi (ieri, ndr) in altre circostanze si rischia anche di perderla. Sostanzialmente il risultato di parità è il più giusto. Anche se c'è stato un piccolo calo in virtù della stanchezza accumulata in due gare giocate nel giro di quattro giorni, la mentalità della squadra non è cambiata e mai cambierà. La nota positiva, inoltre, è che a differenza delle altre gare non abbiamo preso gol. Quindi, la difesa ha retto bene anche perchè è migliorata notevolmente l'intesa tra Bartoli e Martinelli. Dobbiamo dunque essere ottimisti”. Per quanto riguarda la condizione di Scudieri, uscito nel finale per infortunio, mister Giusto specifica: “Ha avuto una distorsione al ginocchio, speriamo che non sia niente di grave perché una sua eventuale assenza forzata andrebbe a variare i nostri piani in fatto di under. La condizione di Campo invece non desta assolutamente preoccupazioni”. Da Pino Giusto a Vincenzo Feola, allenatore della Casertanaò- anch'egli presente in sala stampa a fine gara. Chiara è stata l'analisi della partita da parte del tecnico campano che ha mostrato soddisfazione per il pareggio conquistato sul campo del Matera. “I miei ragazzi hanno saputo ben interpretare la gara. Siamo venuti a Matera senza nessun timore, per giocare il match a viso aperto e con quattro attaccanti
In alto Pino Giusto, allenatore del Matera ed a destra il capitano della formazione biancazzurra, Pasquale Martinelli, ieri tornato su livelli accettabili assieme al reparto
Giuseppe Leta in azione ed in basso Pierluigi Scudieri che entra su di un giocatore della Casertana prima di infortunarsi seriamente
- ha spiegato Feola. Sapevamo molto bene che il Materasarebbe statoun osso duro; la formazione di Giusto ha i suoi punti di forza in Genchi, Albano, Mazzoleni e Campo ed è molto temibile sulle palle inattive. Nonostante ciò siamo riusciti a portare a casa un punto importante anche se nel secondo tempo, per il gioco prodotto, potevamo osare e raccogliere qualcosa di più. Sono soddisfatto perché la prova dei miei giovani, molti alla prima esperienza in serie D e contro un Matera che sicuramente lotterà per il vertice, èstata positiva”. La gara con la Casertana ha segnato, inoltre, anche l'esordio in serie D con la maglia del Matera di Mouhamed Diop che ha fine gara si è mostrato ottimista sulla vittoria finale del campionato. “Sono contento per l'esordio, ma avrei preferito vincere. Il mio obiettivo è di essere promosso in Lega Pro con il Matera; sono pronto, il gruppo è pronto. Sono qui per lavorare bene e per onorare la maglia che porto e sono convinto che metterò il massimo impegno, più di quanto ho dato l'anno scorso a Chieti”. Due ex di turno, infine, ieri pomeriggio al XXI Settembre - Franco Salerno: Mariano Torrens ed Emiliano Olcese. Proprio quest'ultimo, in qualche circostanza, si è reso pericoloso dalle parti di Cottet e in sala stampa ha ricordato la sua presenza a Matera qualche anno fa. “Matera è un'ottima piazza e il pareggio non è da buttar via - ha spiegato Olcese. E' il risultato più giusto anche se nel secondo tempo potevamo sfruttare meglio alcune occasioni che ci sono capitate. A Matera sono stato bene, ho giocato per circa un anno e mezzo ma allora erano tempi diversi, ora la società è ben organizzata e ha serie intenzioni di salire di categoria”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
PAGELLE MATERA COTTET (6,5) - Risponde presente quando è chiamato in causa. Particolarmente attento quando il connazionale Olcese prova a sorprenderlo. Uno dei più positivi, come dire che insieme alla difesa è stato un punto di forza. SCUDIERI (6) - Bene in dase di distruzione, meno in quella di sostegno all’azione con qualche disimpegno molto blando. Si fa male ed è una brutta tegola per il Matera. MARTINELLI (6) - Una partita senza sbavature su di un fondo di gioco non facile per le sue caratteristiche. Migliora l’intesa con Bartoli. BARTOLI (6) - Olcese non è un avversario facile da arginare e ci riesce bene concedendogli solo un tiro nel finale. PALLADINO (6,5) - Il migliore in campo. Preciso e puntuale nelle chiusure, in fase di appoggio comincia a prendere coscienza dei propri mezzi ed è la vera sorpresa di questa squadra. CAMPO (6) - Meno brillante di altre volte. E’ apparso stanco e quando manca la profondità che solo le sue scorribande riescono a dare al Matera è davvero difficile piegare le difese avversarie. Rimedia una botta ed esce. (33’ De Vecchis sv). LETA (6) - Un pò in affanno. La stanchezza lo limita parecchio è il chiaro esempio che fa interpretare quanto sia duro giocare ogni tre giorni. (2’ ST CARRETTA (5,5) - scivola spesso e non entra in partita come dovrebbe e come ha nelle sue caratteristiche). MAZZOLENI (6) - Peccato per il palo. Lo schema provato in allenamento funxziona, ma è quasi sorpreso qnando si trova il pallone sulla testa tutto solo davanti al portiere. Non è un goleador e si vede, ma sarebbe stato importante un gol per lui uomo-esempio di questa squadra. Salemme 5,5 Qualche appoggio facile facile sbagliato e poi le critiche distruttivo lo scorticano vivo. E’ davvero difficile giocare a Matera davanti a chi dopo un paio di minuti vorrebbe cancellarti dopo averti osannatop tre giorni prima. (7’ st Diop 5,5inizia benino, poi si perde ed eccede nel nervosismo rischiando parecchio. ALBANO (6) - La sua parte l’ha fatta ancora una volta. Ha calciato alta una buona palla, ma non è stato servito quando Gechi poteva farlo ed era tutto solo. GENCHI (6) - Non era la sua giornata, ma ha giocato in condizioni menomate e senza allenarsi in questi tre giorni. Ha fallito la più ghiotta palla-gol dopo quella di Mazzoleni. Resta un giocatore troppo importante per questo Matera come lo sono Albano e Campo e tutti gli altri. (r.c.)
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI VIRTUSCASARANO
1 1
BACOLI (3-4-3): Monteleone 7; Rainone 6,5 Rea 6,5 Zinno 6,5; Tulino 6 (28´ st Maresca sv) Dinolfo 6 Giliberti 6 Di Domenico 6,5; Solimene 7 (40´st Poziello sv) Ingenito 6,5 Arenella 6 (21' st P. Carannante 6). A disp.: E. Costagliola, G. Costagliola, Esposito, Quagliariello. All.: V. Carannante. CASARANO (4-4-2): Lopizzi 6; Calabro 6,5 Serao 6,5 Fazio 6 Palma 6; Palazzo 7 (37´st Rollo sv) Bonaffini 6.5 (37´st Contino sv) Stentardo 6 (31´st Caracciolo sv) D´Anna 6; Cenciarelli 6,5Villa 6. A disp.: Corradini, Niccolini, Rocco, Palumbo. All.: Bianchetti. ARBITRO: De Rubeis de L’Aquila. MARCATORI: 38' pt Solimene (B), 6'st Palazzo (C). Note: Spettatori 300 circa. Al 46'st allontanato il tecnico Carannante (B) per proteste. Ammoniti: Dinolfo (B), Di Domenico (B), Palma (C). Rec.: 1' pt; 4' st.
BITONTO ISCHIA
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BITONTO (4-4-2): D’Antonio 4.5; Dispoto 5 (11' st Gargiulo 6) Colangione 6 Armento 6 Montefusco 6; Cantatore 6 De Santis 5 Sasso 5.5 Martellotta 6 (1' st Laus 6); Persia 6 (39' st Di Pierro sv) Marsico 6. A disp.: Lattanzi, Falanca, Fiorentino Nasca. All.: Pizzulli. ISCHIA (4-4-2): Lauro 6; Ayari 6 Monti 7 Agosto 7 Santoni 6; Di Meglio 6 (33' st Trofa 6) Onesti 7 Amita 7 Pezzullo 7 (25' st Antignani 6); Sergi 7 (44' st Saurino C. sv) Saurino G. 7. A disp.: Calò, Buono, D’Angelo, Ferrara. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Pagliano di Milano. MARCATORI: 36' pt rig. Sergi, 7' st Saurino, 49' st Trofa. NOTE: spettatori 400 circa, di cui 25 ospiti. Ammoniti: Amita (I), Disposto (B), Sasso (B), Ayari (I). Angoli 3-3. Rec.: 2' pt; 4' st..
FORZAECORAGGIO FRANCAVILLAF.
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FORZA E CORAGGIO (4-4-2): De Matteo 6; Valletta 6 Fiscariello 6 De Carlo 6 Clemente 6; Massaro 6,5 Riccio 6 (1' st Caruso 6) Gasperini 6,5 D’Alessandro 6 (30' st El Ouazni sv); Mallardo 6 Tortora 6 (30' st Candrina sv). A disp.: Abbatiello, Troisi, Cantile, Mandato. All.: Lepore. FRANCAVILLA (4-4-2): Fiorentino 5,5; Ciano 6 Angani 5,5 Paglialunga 6 Costantino 6 (29' st Di Tacchio sv); Del Zotti 5,5 (39' st Russo sv) Ferrari 6 Novielli 5,5 De Tommaso 6; Nicoletti 5,5 (29' st Petrachi sv) Miceli 5. A disp.: Di Punzio, Schirinzi, Guzetti, Kouyo. All.: De Rosa. ARBITRO: De Filippis di Vasto. MARCATORI: 24' st Tortora (FeC), 27' st Massaro (FeC), 43' st Di Tacchio (FF). NOTE: Spettatori 500 circa. Espulso al 32' st Miceli (FF) . Ammoniti Valletta, Gasparini, De Tommaso e Petrachi.
PIANURA TURRIS
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PIANURA (4-3-1-2): Lima 6; Scognamiglio 6 Mattera 6 Allocca 6 Letizia 6.5; Ventre 6 (8'st Acampora 6) Galdean 7 Ausiello 6.5; Manzo 7 (39'st Scarpato sv); De Luca 7 (43' st Del Sorbo sv) Sibilli 7. A disp.: Despucches, Russo L., Ianniello, Celiento. All.: Gargiulo. TURRIS (4-4-2): Sorrentino 5.5; Melcarne 6 Novello 6 Giocondo 5.5 Follera 5.5; D’Ambrosio 6 (38' st Savino sv) Visciano 5,5 Coppola 6,5 Russo G. 6,5; Vitale 5,5 (38' st Qualano sv) Granozi 6 (25' st Baratto 6). A disp.: Prete, Leccese, Pepe, Letterese. All.: Longo. ARBITRO: Bottegoni di Terni. MARCATORI: 7' pt Russo G. (T), 25' pt Sibilli (P), 20' st Manzo (P), 27' st De Luca (P). NOTE: spettatori 450 circa. Ammoniti: Scognamiglio (P), Ventre (P), Manzo (P), Follera (T), Russo (T). Angoli: 6 a 3 per il Pianura.
SANT'ANTONIO OSTUNI
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SANT'ANTONIO (4-4-2): Terminiello 6; Nettuno 6 Coccorullo 6.5 (8'st Vitiello 6) Itri 6.5 De Sio 6; Costantino 7 Conte 6.5 (12'st Tedesco 6) Madonna 6 Sekkoum 6; Siano 6.5 Maffucci 7 (37'st Chierchia sv). A disp.: Della Pietra, Di Maio, Naruggi, Rotondale. All.: Di Nola. OSTUNI (4-4-2): Semprevivo 5.5; Trovato 6 De Cesare 6 (22'st Campora 6) Melis 5.5 Matera 6; Candita 5 Giovannico 5.5 Salvestroni 6 Malagnino 7; Di Gennaro 5 (20'st Mazzitelli ) Vinciguerra 5.5 (44'st Caputo ). A disp.: Marsico, Giugliano, Barnaba, Zammillo. All.: Carbonella. ARBITRO: Martinelli di Roma. MARCATORI:13'pt Malagnino (O), 25'pt Costantino (S), 18' st Maffucci (S, rig.). NOTE: spettatori 1000 circa. Espulso: al 45'st Sekkoum (S) . Ammoniti: Costantino (S), Vinciguerra (O), Madonna (S), Coccorullo (S).
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54 Sport
Doppietta di De Angelis del Grottaglie spezzata dal gol di Del Prete
Manzillo salva il Francavilla Al primo minuto di recupero riacciuffato un pari prezioso PAGELLE FRANCAVILLA
GROTTAGLIE 2 FRANCAVILLA PZ 2
DI VINCENZO (6) - - Non ha particolari colpe sui due gol incassati.
GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 7; De Giorgi 6,5 (39' st Tucci sv), Cornacchia 6,5, Solidoro 6,5, Greco 6,5; Fraschini 6, Arcadio 7, Hurtado 6,5, Pinto sv (14' pt De Angelis 7,5); Taurino 6,5 (14' st Fiorino 6), D'Amblè 6,5. A disp.: Turco, Cantoro, Masella, Mesto. All.: Maiuri 6. FRANCAVILLA IN SINNI (44-2): Di Vincenzo 6; Verdesca 6, Simeone 6, Bocconi 5,5 (1' st Cesareo 6), Gioia 5,5; Di Giorgio 6, Vitale 5,5 (15' st Scavone 6), Manco 5, Del Prete 6,5; Chisena 5,5 (25' st Manzillo 6,5), Di Senso 6,5. A disp.: Masi, Camassa, Marziale, Di Sanza. All.: Lazic 6,5. ARBITRO: Caravita di Cosenza 6. RETI: pt 39' De Angelis (G); st 12' De Angelis (G), 30' Del Prete (F), 46' Manzillo (F). NOTE: Espulso Manco al 25' st per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Gioia e Del Prete, Cornacchia, Arcadio, Hurtado. Angoli 5-2 per il Grottaglie. Recupero: pt 3'; st 4'.
VERDESCA (6) - Nel primo tempo non solo non riesce ad accompagnare la manovra dei centrocampisti, ma si trova anche in netta difficoltà quando si tratta di contenere l'avversario di turno. GIOIA (5,5) - Soprattutto centralmente la difesa dei francavillesi fa acqua da tutte le parti. E le vie centrali sono quelle che i tarantini prediligono per inserirsi. DI GIORGIO (6) - Stesso ragionamento per il collega di reparto; tuttavia lui risults essere meno falloso. Ma come tutti, va elogiato per il gran carattere emerso nei minuti finali SIMEONE (6)-Una partita senza lodi e senza infamia la sua, durante la quale alterna cose buone a momenti di amnesia. Mezzo voto in più anche per lui grazie alla grande determinazione finale. VITALE (5,5) - Tra i meno efficaci in assoluto delle compagine di Lazic. E l'atteggiamento dell'esterno evidentemente non va giù nemmeno al tecnico che lo toglie a mezzora dalla fine.Dal 15' st Scavone 6 - Lavora “sporco” ma ci mette l'anima e questo è più che sufficiente MANCO (5) - E' un giocatore che conosce a memoria questa categoria. Ma probabilmente anche gli arbitri conoscono lui ed il suo carattere. Eccessiva l'espulsione? BOCCONI (5.5) - Anche la sua è una partita poco fortunata, tanto da durare appena una frazione di gioco. DI SENSO (6,5)-Tra i più attivi dall'inizio alla fine del match. DEL PRETE (6,5) - Tra i migliori bomber della D e probabilmente la categoria gli va stretta. CHISENA (5,5) - - Il giocatore ammirato altre volte ben altra cosa rispetto a quello visto in questa occasione. CESAREO (6) - Entra al 1' della ripresa e dà sicuramente qualcosa in più di Bocconi. MANZILLO (7) - - Tutto sommato la pratica la risolve lui. Venti minuti per eleggerlo migliore in campo.
GROTTAGLIE. Il terzo pari consecutivo è anche il più bello e quello meno atteso: una prova di forza abnorme che enfatizza i meriti di un gruppo capace di tirarsi fuori anche dalle situazioni più difficili. Perché il Francavilla va sotto di due reti, vive anche con l'handicap dell'inferiorità numerica, ma ha un orgoglio spaventoso col quale rimettere insieme i cocci di una partita che sembrava ormai compromessa. Subito una sorpresa nella lettura delle formazioni visto che tra i titolari dei lucani non compare il nome di Camassa che con la maglia del Grottaglie, di cui era capitano lo scorso anno, ha collezionato ben 397 presenze. Dopo il sospirato e meritatamente ottenuto ripescaggio, i tarantini scendono in campo privi di Marchi e Pastano infortunati e consci che l'attuale organico è frutto dei ritardi dovuti proprio alle vicende del ripe-
Una formazione del Francavilla (foto www.fcfrancavilla.it)
scaggio. Insomma, anche perché il “D'Amuri” porta tradizionalmente fortuna ai francavillesi ed a Lazic, i rossoblu partono con i favori del pronostico. Ed invece il team di Lazic inizia a deludere sin dalle prime fasi. Al 9' il primo brivido del match, che verrà anche caratterizzato da un'abbondante pioggia a partire dalle fasi finali della prima frazione e che continuerà a cadere accompagnata da lampi e tuoni fino al termine, con le logiche conseguenze per il manto erboso, sempre più insidioso col passare dei minuti. Greco serve Arcadio, ma il giovane grottagliese doc, sciupa da posizione favorevole. Al 25' Laghezza è chiamato al primo intervento della partita. Una parata agevole sul colpo di testa di Del Prete. Immediata la replica del Grottaglie, che gioca bene. Al 29' De Angelis, entrato per l'infortunato Pinto (e quanto sarà importante questo cambio per l'esito del match!), serve il nuovo capitano biancazzurro D'Amblè che sfiora il palo in
diagonale. Passano 5' e la difesa di casa per poco non ne combina una. Ma Vitale mal coordinato non riesce a trovare lo specchio della porta. Proprio De Angelis sblocca la partita al 39'. Lancio dalle retrovie del difensore centrale di casa Solidoro, che coglie impreparata la difesa dei lucani, evidentemente troppo alta e mal disposta. De Angelis è abile nell'inserirsi tra gli spazi e con un preciso diagonale di sinistro batte Di Vincenzo. Laghezza sventa sul sempre temibile Del Prete al 41'. Sulle ali dell'entusiasmo i padroni di casa sfiorano il raddoppio in chiusura di frazione. Al 44' D'Amblè serve Hurtado che va al tiro dopo aver evitato un avversario ma trova pronto l'estremo ospite. Un minuto dopo accesa mischia in area sinnica innescata da una punizione di Checco D'Amblè. Di Vincenzo e compampy sventano in qualche modo le battute a ripetizione di De Giorgi, Arcadio e Taurino. In avvio di ripresa ci si aspet-
ta la reazione del Francavilla ed invece il Grottaglie continua a giocare bene ed al 10' sfiora il raddoppio con Ciro De Angelis. Angolo di Arcadio e battuta a rete del classe 90', anch'egli natio di Grottaglie, che si stampa sulla traversa. Ma è questione di minuti perché il 2-0 arrivi. Al 12'tiro cross di Taurino che sbatte contro il palo ingannando Di Vincenzo. De Angelis è il più lesto di tutti nel ribadire in rete. Manco si fa cacciare per un fallo ai danni di D'Amblè e paradossalmente i sinnici iniziano la rimonta. Alla mezzora un lancio di Manzillo (cambio più che indovinato) raggiunge Del Prete che si districa tra le maglie grottagliesi e batte Laghezza. Continua a piovere con insistenza ma il team di Lazic conferma che al “D'Amuri” la sconfitta non esiste, anche quando sembra ormai inevitabile. In pieno recupero un calcio d'angolo di Di Senso raggiunge la testa di Manzillo che anticipa una difesa poco opportuna dei locali e supera imparabilmente Laghezza. ci.sa.
Spogliatoio Tradizione favorevole dei sinnici al D’Amuri messa a dura prova
Lazic: «Eccessiva l’espulsione di Manco» GROTTAGLIE. Mister Ranko Lazic ha perso una sola volta allo stadio “D'Amuri” di Grottaglie: il sentitissimo derby tra i grottagliesi ed il Manduria. Poi è uscito dagli spogliatoi sempre con un sorriso, anche quando raggiunse una salvezza in extremis ai danni della Viribus Unitis che ebbe designato come “neutro” proprio l'impianto grottagliese. Questa volta sembrava proprio che l'allenatore, ormai da tempo radicatosi in Basilicata, avrebbe assaporato l'amaro. Come non pensarlo quando si perde per due a zero ad un quarto d'ora dalla fine con un uomo in meno? Tuttavia anche questa volta Lazic esce imbattuto dall'impianto tarantino. Al 91' il 2-2 è raggiunto. “Ogni volta che gioco a Grottaglie, sono destinato a fare punti - commenta con un sorriso l'allenatore dei rossoblu - ed anche questa volta è andata bene, ma non c'è dubbio che il rischio di perdere era ormai divenuto quasi certezza. Abbiamo giocato un primo tempo non molto buono - continua Lazic - anche perché il Grottaglie, sebbene tutti dicano sia in fase di allestimento per le note vicende legate al ripescag-
gio, ci teneva a far bene alla prima in casa per scavare un solco con il passato, ovvero con la scorsa stagione. Abbiamo incassato la seconda rete in avvio di ripresa ed a quel punto la squadra ha reagito come doveva. Solo che siamo rimasti in dieci per l'espulsione, credo eccessiva, inferta a Manco. Del Prete non ha bisogno di presentazioni. E' tra i più forti attaccanti in assoluto della serie D e quando ha avuto l'occasione buona per dimostrarlo, ancora una volta non se l'è fatta scappare. A quel punto siamo stati bravi a crederci fino in fondo e nel recupero Manzillo, che avevo inserito a metà ripresa, ha regalato questo importante pareggio. Senza dubbio un punto guadagnato piuttosto che due persi. Si tratta del terzo pareggio di fila ma questa volta dobbiamo accettare davvero a braccia aperte il risultato”. Ovviamente umori del tutto opposti in casa del Grottaglie. I biancazzurri, che si ritrovano in D grazie alle ragioni avute dall'arbitrato del Coni in merito alla questione del ripescaggio del tre settembre, sono in ritardo. Questo però non ha impedito di giocare una par-
Chisena e Camassa (ieri grande assente) in azione
tita di alto livello contro un avversario di certo non trascurabile. Maturi dice, mentre fuori diluvia ed i lampi illuminano un cielo tra il grigio ed il nero:” Piove sul bagnato”. Una battuta che sintetizza tutto, perché la vitto-
ria sarebbe stata salutare soprattutto dal punto di vista morale ad un ambiente che la D l'aveva persa, riottenuta, ripersa e quindi riottenuta. Una battuta che sintetizza come ci sia ancora un legame tra la sfortunata stagione
sfortunata, e quella appena iniziata, visti anche gli infortuni di Marchi, Pastano, a cui a partita in corso si sono aggiunti quelli di Pinto, Taurino e De Giorni. “Abbiamo giocato una gran bella partita, ma le gare vanno giocate
al cento per cento fino in fondo. Cementiamo quello che di buono abbiamo espresso e riflettiamo sugli errori. Non c'è dubbio che avremmo meritato di vincere e che c'è grande amarezza”. ci.sa.
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Sport 55
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
Ferrentino, Grieco e Fortunato firmano l’exploit esterno a Fasano
Pisticci, colpo imperiale Prima vittoria stagionale: gli jonici danno continuità ai due pari PAGELLE PISTICCI
Grieco ieri in gol
MARINO ( 6) - il portiere del Pisticci non è stato mai impegnato severamente, ma nelle occasioni in cui il Fasano si è reso pericoloso non si è fatto sorprendere. Sufficienza di stima. ANGIÒ ( 6,5) - difensore dinamico e pronto a controllare prima Salvi e poi D'Onghia. Non ha commesso alcun errore e si è fatto notare anche in fase di impostazione della manovra, sovrapponendosi a Lavecchia. POLICHETTI (6,5) - buon presidio della propria zona, discreto modo di proporsi in chiave offensiva. DE BIASI (7) - sempre attento sulle iniziative di Evacuo, implacabile nel gioco aereo. Non ha commesso alcun errore nelle retrovie e permesso al Pisticci di salire nel baricentro senza correre rischi. VALLEFUOCO(7)-perfetto nelle chiusure e nella costruzione della manovra. Assieme e De Biasi, è una garanzia per il pacchetto arretrato del Pisticci. LAVECCHIA(6,5)-sempre sgusciante e pericoloso sulla fascia destra. Non dispiace nemmeno in fase difensiva: rincula e protegge sacrificandosi per la copertura dell'asse destro. FERRENTINO(7)-uomo di qualità e di quantità. In mezzo al campo è il punto di riferimento del Pisticci. Tatticamente è ineccepibile. È sempre al posto giusto nel momento giusto. Sventaglia palloni, addormenta il gioco quando il Fasano prova a vivacizzarlo. E sulle palle inattive, crea sempre pericoli alla difesa del Fasano. TRUGLIO (6,5) - lavora a centrocampo un elevato numero di palloni, collaborando discretamente con Ferrentino per creare condizioni di superiorità in mediana. FORTUNATO(7)-Impatto devastante, entra subito in partita e si toglie pure lo sfizio di segnare e chiudere la contesa sul 3-0). GUARINO ( 7) - mediano vecchio stampo, a tutto campo. Non si ferma mai, dimostrando di avere muscoli e sostanza per garantire efficacia ed equilibrio al proprio reparto. LUPACCHIO (7) - è l'uomo in più del Pisticci. Centravanti di manovra, che mette sempre in difficoltà la difesa del Fasano. Emblematica l'azione del secondo gol quando lascia di stucco Colucci e offre un assist d'oro a Grieco, che insacca la rete che archivia i tre punti. GRIECO ( 6,5) - in coppia con Lupacchio è perfetto. S'intende quasi ad occhi chiusi. Le qualità per disputare un buon campionato, ci sono tutte ROVIRA ( 6) - Mezz'ora discreta. Gli manca il guizzo per meritare un voto più alto della sufficienza.
FASANO PISTICCI
0 3
FASANO (4-4-2): Veneziano 5; Lentini 5, Ciuffreda 5, Colucci 5,5, Pistoia 5,5; Sanso 6, Salvi 5 (6' st Schiavone sv), Tateo 5 (18' st Sgobba 4), D'Onghia 5; Evacuo 5, Capocchiano 5 (20' st Cucchiaro sv). A disp.: Dell'Anna, Pastore, Curlo. All.: Geretto 5. PISTICCI (4-4-2): Marino 6; Angiò 6,5, Polichetti 6,5, De Biasi 7, Vallefuoco 7; Lavecchia 6,5, Ferrentino 7, Truglio 6,5 (21' st Fortunato 7), Guarino 7; Lupacchio 7, Grieco 6,5 (19' st Rovira 6). A disp.: Maida, Di Maria, Basile, Farinosa, Di Noto. All.: Valente 7. ARBITRO: Abagnara di Nocera Inferiore 6,5. RETI: pt 13' Ferrentino, 34' Grieco; st 35' Fortunato. NOTE: spettatori 500 circa. Ammonito: Angiò. Angoli 4-0 per il Pisticci. Recupero: pt 2'; st 3'. FASANO Il Pisticci espugna con merito il “Vito Curlo” contro un Fasano apparso al di sotto del proprio rendimento standard. Gli uomini di Valente hanno disputato una buona prova, tenendo sotto scatto la compagine di mister Geretto e dando continuità ai primi due pareggi della stagione. Il Fasano, privo degli infortunati Comandatore, Fiscina e Prete, ha palesato difficoltà sul piano della tenuta atletica, pagando forse gli sforzi compiuti domenica scorsa nella trasferta di Pomigliano. Ma anche sul piano del gioco, la squadra di Geretto non si è espressa al meglio, lasciando campo libero al Pisticci. Il risultato finale, dunque, non fa una grinza. Il Pisticci ha meritato la vittoria, nel corso dell'intera partita. Difesa, centrocampo e attacco sono apparsi ben registrati e compatti: mister Valente ha disposto bene in campo la propria squadra, sfruttando al massimo le notevoli potenzialità del duo d'attacco Lupacchio-Grieco.
Una formazione del Pisticci (foto in pagina da www.gialloble.com)
Il Fasano, dal canto suo, ci ha messo impegno e tanta buona volontà, ma non sono bastati perché il Pisticci ha dimostrato di essere superiore sul piano tecnico. La cronaca. Nel primo tempo il Pisticci parte subito bene mettendo in evidenza il dinamismo e la pericolosità di Lupacchio e Grieco. All'11' Lupacchio si rende protagonista di un'azione solitaria, ma non conclude in modo efficace. Il Fasano replica,dopo un solo minuto, con D'Onghia che va in affondo sulla destra, ma non trova il bersaglio. Due minutti appena ed il Pisticci passa in vantaggio. L'autore del gol è Ferrentino, che approfitta di uno svarione della difesa locale, piazzando la zampata vincente. La rete del vantaggio agevola ulteriormente gli uomini di Valente, che acquisiscono ulteriore autorità e tengono il pallino del gioco, nonostante il tentativo di recupero del Fasano. I locali si fanno vivi al 33': dalla destra Lentini effettua un buon traversone, testa di
Evacuo che manda di poco la palla fuori. Scampato il pericolo, il Pisticci raddoppia al 34': fuga di Lupacchio (il migliore in campo), che lascia di stucco Colucci, palla a centro area dove è lesto ad insaccare Grieco. Due a zero meritato, da parte degli uomini di mister Valente. Il Fasano, punto nell'orgoglio, cerca in tutti i modi di recuperare il doppio svantaggio, ma non vi riesce. Così, si va al riposo con il Pisticci in vantaggio per due reti a zero. In avvio di ripresa, il Fasano si fa più intraprendente: mister Geretto sembra aver dato la scossa alla propria squadra. Al 49' Evacuo tira fuori da buona posizione. Sei minuti dopo cross di Tateo, colpo di testa di Evacuo, palla fuori di poco. E' il momento migliore del Fasano, che chiude nella propria metà campo il Pisticci. I lucani però, si difendono con ordine e senza alcun errore. Il Fasano ci prova ancora con Capocchiano, che viene strattonato in area. Ma l'arbitro lascia correre, non assegnando il calcio di rigore al Fa-
sano. Il Pisticci, comunque, non sta a guardare. E al 59' Greco colpisce di testa da buona posizione, dopo un'azione di rimessa ben congegnata da parte dei propri compagni di squadra, ma Veneziano non si fa sorprendere. Dopo un minuto il Pisticci si rende ancora pericoloso con Greco, che spreca la palla del possibile tris. Mister Geretto effettua tre cambi nel tentativo di dare più verve al gioco di squadra. Al 74', punizione di Lentini, colpo di testa di Pistoia, palla alta sulla traversa. Al 79', punizione di Lentini, palla di poco alta sulla traversa della porta di Marino. La partita è ricca di capovolgimenti di fronte. Così, il Pisticci si rende pericoloso all'80' con un gran tiro di Lupacchio, ma Veneziano devia in calcio d'angolo. Dopo un minuto, giunge il terzo gol del Pisticci. Calcio d'angolo di Ferrentino, colpo di testa vincente di Fortunato che nella circostanza viene lasciato completamente solo dalla difesa del Fasano. Vito Maggi
Valente soddisfatto «Una superiorità netta» FASANO- Al termine della partita tra Fasano e Pisticci, il tecnico della formazione lucana Antonio Valente si dice ampiamente soddisfatto della prova dei propri giocatori. «Abbiamo giocato una buona partita - dice mister Valente conquistando una vittoria più che meritata. Il Fasano ha cercato in tutti i modi di contrastarci, ma credo che la nostra superiorità sia stata netta. Il risultato finale, pertanto, premia il nostro miglior gioco e la buona tenuta atletica della nostra squadra». Il Fasano era reduce da due pareggi contro Casertana (in casa) e Pomigliano (in trasferta): vincere non è stato affatto semplice. «I nostri avversari l'hanno messa sul piano della velocità aggiunge mister Valente - e del dinamismo. Però, io credo che alla fine il Pisticci abbia dimostrato di essere superiore e di meritare i tre punti». Il Pisticci ha dimostrato inoltre di avere un gruppo compatto e composto da giocatori di qualità. «Il nostro obiettivo - aggiunge mister Valente - è quello di disputare un buon campionato. La società ha profuso gli sforzi economici giusti per allestire una buona squadra. E credo che a Fasano, come anche nelle precedenti due gare di campionato, il Pisticci abbia messo in evidenza le pro-
prie notevoli potenzialità». Tutti i giocatori lucani hanno disputato una buona prova, meritando più della sufficienza. Ma una nota di merito va alla coppia di attaccanti composta da Lupacchio e Greco: entrambi i giocatori hanno tenuto sempre sotto pressione la difesa del Fasano. «I meriti vanno sempre equamente distribuiti - dice ancora mister Valente - . Mi ritengo soddisfatto anche perché avevamo in squadra ben sette giocatori debuttanti in serie D. Questo significa che abbiamo scelto bene i calciatori da inserire in prima squadra, in questo difficile campionato di serie D. La partita l'abbiamo vinta nei primi minuti, cogliendo di sorpresa il Fasano, che bisogna ricordare era reduce da due pareggi contro Casertana e Pomigliano. Sapevamo inoltre che il Fasano puntava molto sulla velocità e sulla rapidità d'esecuzione sotto porta, ma noi non ci siamo fatti sorprendere. Anzi, credo che il Pisticci abbia più che meritato la conquista dell'intera posta in palio». Uno dei migliori in campo è stato senza dubbio l'attaccante Lupacchio, che si dice “soddisfatto della prova della squadra e del successo conquistato in trasferta contro il Fasano”. «Non era facile vincere contro il Fasano - ha
Capitan Fortunato con Guarino
aggiunto Lupacchio - ma noi siamo stati davvero bravi e alla fine abbiamo meritato la vittoria» . Il tecnico del Fasano, Gabriele Geretto, ha detto che “il Fasano non ha giocato bene, forse perché ha
pagato a caro prezzo gli sforzi profusi nella gara in trasferta con il Pomigliano”. “Sul piano fisico e del gioco - conclude Geretto . il Pisticci è stato superiore” v.m.
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56 Sport
Basket A Dil. In Coppa potentini eliminati da S. Antimo
Publisys a testa alta Rugby
Matera riparte LA SOCIETÀ sportiva Rugby Matera riparte, dopo la pausa estiva, con allenamenti presso il campo sportivo comunale del Borgo La Martella. Oggi primo raduno per la squadra e per tutti coloro che vorranno avvicinarsi a questo sport, ragazzi e ragazze dai 10 anni in su. Gli appuntamenti settimanali nel corso dell’anno saranno due, il lunedì ed il giovedì, dalle ore 20,00 alle ore 22,00. La società, dopo i soddisfacenti risultati riportati sul territorio per la diffusione della disciplina durante lo scorso anno, grazie a manifestazioni come “Rugbyamo”, mira a formare una rappresentativa della città dei Sassi che possa in futuro prendere parte a campionati federali. Per maggiori informazioni si invita a contattare il referente, signor Nicola L’Episcopia, all’indirizzo rugbymatera@gmail.com o a visitare il sito www.rugbymatera.it .
Polisportiva
Amici del Borgo DOMANI alle 19, allo Sporting Club nel borgo La Martella, sarà presentata la Polisportiva “Amici del Borgo”, società sportiva che svolgerà attività nel basket, nel calcio a 5 e nell'atletica leggera. Alla conferenza stampa di presentazione, saranno presenti il presidente dell'Associazione Piero Pasqualicchio e i responsabili della società per i tre settori.
F1 RENAULT
Lascia Briatore IL TEAM manager Flavio Briatore e il direttore tecnico, Pat Symonds, lasciano la Renault. Le dimissioni sono state annunciate dal sito della scuderia francese di Formula 1, in un comunicato in cui si spiega che la Renault non contesterà le accuse lanciate da Nelson Piquet jr. Il pilota brasiliano ha raccontato che i dirigenti Renault gli ordinarono di causare deliberatamente un incidente al Gp di Singapore del 2008 per favorire il successo del compagno di squadra, Fernando Alonso. La Renault ha inoltre deciso di non contestare le accuse della Fia. Una specie di patto per evitare l’esclusione dal Mondiale in seguito alle pesanti accuse lanciate dai Piquet. Una soluzione che potrebbe anche essere transitoria visto che Mosley lascerà ben presto il circus in vista delle ormai imminenti elezioni per la presidenza Fia e Briatore potrebbe teoricamente riprendere il suo posto successivamente. La vicenda è esplosa lo scorso week-end in occasione del Gran Premio di Monza con l’uscita a mezzo stampa di una serie di notizie che confermavano le indiscrezioni dei giorni precedenti. Briatore si era difeso attaccando, parlando di un ricatto dei Piquet padre e figlio nei confronti del team, a causa del licenziamento del brasiliano avvenuto a stagione in corso.
PUBLISYS S.ANTIMO
85 91
A sinistra Ruggeri (per lui 26 punti ieri) della Publysis in azione (f. Andrea Mattiacci)
PUBLISYS POTENZA: Silvestrini 10, Ruggeri 26, Casella n.e. Palazzo n.e. Rato 16, Santamaria 2, Maioli 8, De Bartolo n.e. Carrichiello 15, Vetrone 8. All. Antonio Paternoster. IGEA SANT’ANTIMO: Ì Politi 13, Petrazzuoli 12, Valentini 13, Gatti 13, Gizzi 27, Maritano 3, D’Orta 5, Vico 5, Compagnone, Leccia. All. Alfredo Foglia. ARBITRI: Ascione e Pratillo di Caserta. Parziali: Pt 23/23, St 45/48, Tq 6/70, Finale 85/91. Note: Spettatori 200 circa. Fallo tecnico fischiato a Gatti. Usciti per cinque falli Vico e Gatti.
Coppa di Lega Hockey: Matera vince RAROMATERA MOLFETTAB
SUMMER Cup amara per la Publisys Potenza. L’Igea Sant’Antimo si aggiudica con merito la seconda gara del turno di coppa vincendo al Pala Pergola per 91 a 85. Partita, considerato il periodo estivo davvero bella e scopiettante con le due formazioni brave a darsi battaglia nel corso dei quaranta minuti di gioco. Paternoster deve fare a meno degli infor-
9 1
RARO MATERA (Picca, Gaudiano, Cellura, Vivilecchia, Nicoletti, Mele, Barbano, A. Matera; Xiloyannis, Braia. All. Caricato MOLFETTA B: Squeo, Del Vescovo, De Robertis, Angione, Boccassini, Amendolaggine, De Virgilio. All. Boccassini ARBITRI : Andrisani di Matera RETI: 5 gol Vivilecchia; due Nicoletti, uno Cellura e A. Matera; Molfetta: uno Boccassini (rig), A
MATERA- Ottimo test per la Raro Matera di fronte ad un Molfetta di serie B per la prima gara della coppa di Lega. Assente ancora il forte attaccante Luigi Lezoghe, alle prese con problemi di natura burocratica. Un bel primo tempo con belle azioni da una parte e dall’asltra, buono il livello fisico e tattico della squadra di Caricato. Le nuove regole sono state provate e il risultato è soddisfacente. Alla fine il rultato è largamente qa favore della Pattinomania con Vivilecchia mattatore e autore di pregevoli azioni pericolose e reti di ottima fattura. Lorenzo Tortorelli
tunati Antrops e De Bartolo e, all’ultim’ora del febbricitante Fazio. Nonostante i tre forfait la prova dei potentini è comunque positiva al cospetto di un cliente scomodo come il team di Foglia che sfodera una prestazione offensiva di elevato spessore tecnico e agonistico. La squadra lucana parte bene grazie a Silvestrini ( per lui quaranta minuti in campo ) e Maioli, mentre patisce le bombe di un Gatti ispiratissimo che tiene per mano i biancorossi campani. Sant’Antimo dimostra di essere formazione di rango e gioca davvero bene. Il primo quarto è equilibrato e si conclude con le due formazioni in parità sul 23 a 23. Nel secondo i potentini subiscono la maggiore precisione dei campani da tre, Gizzi comincia il suo show seguito da Valentini e Gatti ma è tutta la squadra di Foglia a girare a menadito. I potentini reagiscono con Carrichiello e Ruggeri e la regia di Silvestrini, coadiuvato dall’ottimo Santamaria. La Publisys chiude con orgogio nonostante il ko. Paternoster non rischia nulla. Passa Sant’Antimo, il prossimo appuntamento è previsto per il campionato a Barletta contro San Severo. Francesco Menonna
Volley B1 Presentata la Medical che ha grandi ambizioni
Tutta la passione per la Virtus LA MEDICAL Center è pronta a partire. Ieri, nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città, c’è stata la presentazione ufficiale dei rossoblu allenati da Giorgio Draganov che si apprestano a disputare il campionato di serie B1, girone C. Il primo saluto è arrivato da parte dell’assessore comunale allo Sport, Gaetano Sabatella, che ha chiesto subito un abbonamento per le partite della Virtus e ha invitato tutti a sostenere la squadra. «Sono orgoglioso perché mi rendo conto che c’è un grande lavoro di sacrificio da parte di questa società. Lo sport deve sempre più diventare uno strumento per cercare di evitare la dispersione giovanile. Voi state materialmente sul campo e vivete una serie di difficoltà quotidiane e, nonostante tutto, state portando avanti con umiltà e fiducia un programma ambizioso, che è motivo di orgoglio per la nostra amministrazione. Oggi abbiamo difficoltà riguardo le strutture sportive che, rispetto alla domanda, sono carenti. Cercherò di fare del mio meglio e di essere un punto di ascolto e di riferimento per quanti amano lo BISCEGLIE passa meritatamente il turno di Summer Cup, la Centre Corporelle vede svanire i sogni di continuare il percorso nella manifestazione tricolore. E' stato questo il verdetto della partita disputatasi martedì sera al Pala Pergola. I pugliesi hanno vinto la sfida giocando con una certa autorità sin dalle prime battute di gioco. Eccezion fatta per il sorpasso “targato”Pino Corvo sul punteggio di 62 a 61 al termine del terzo quarto, la compagine barese non ha mai avuto problemi nell'amministrare il vantaggio. Il team di Ciracì è apparso in grande spolvero e più volte ha messo in crisi la difesa or-
sport». Sul problema “impianti sportivi” interviene anche Lorenzo Delfino, presidente regionale della Fipav, ricordando che «i problemi vanno risolti con i tempi dello sport e non con quelli della politica, altrimenti finiscono i campionati e tutto rimane invariato. Diventa importante che anche le strutture scolastiche siano messe a disposizione delle attività agonistiche delle società sportive perché non sono “proprietà” dei dirigenti scolastici». Delfino, poi, si sofferma sulla realtà della Virtus, affermando che si tratta di «un punto di riferimento della pallavolo in Basilicata, fatta di un gruppo dirigenziale serio che ha sempre mantenuto gli impegni presi. Quest’anno, grazie alla Virtus, avremo la possibilità di assistere ad un campionato maschile di B1 che è l’anticamera della serie A». Visibilmente emozionato il presidente della Virtus, Donato Mancino. «Da 25 anni presiedo questa società, grazie ad un “passaggio di mani”, dopo la morte del colonnello Brienza». Le sue sono parole di incorag-
giamento e di fiducia per la prima squadra, e un saluto affettuoso va, poi, ai ragazzi del settore giovanile: «Loro sono le nostre speranze. Abbiamo sempre cercato di avere un vivaio che ci permettesse ogni anno di fare un campionato con una squadra composta da almeno cinque ragazzi della Basilicata». La parola passa poi al ds Piero Crichigno che parla di tre tipi di obiettivi fondamentali: «tecnico-sportivo, organizzativo e culturale. Dobbiamo provare a fare un campionato che ci permetta di mantenere bene la categoria, cercando di valorizzare i nostri atleti e proponendo un tipo di gioco che possa sempre più fare avvicinare la gente a questo sport. E poi, mi auguro che si rafforzi sempre più il senso di appartenenza a questa società». Sostegno «formale, ma anche sostanziale» arriva da Gigi Scaglione, consigliere regionale «perché è doveroso sostenere le società che disputano campionati nazionali e che, come la Virtus, “ci mettono” amore, passione, dedizione e volontà». Anna Maria Calabrese
Un’immagine della presentazione di ieri (f.Andrea Mattiacci)
Basket B Dil. L’eliminazione dalla Coppa non deve preoccupare
Corporelle, passo indietro chestrata da Schiavi. La Centre Corporelle ha sbagliato l'approccio alla gara e non è stato mai capace di imprimere i giusti ritmi alla sfida che prevedeva una rimonta. A salvarsi dalla sconfitta sono stati soltanto Corvo e Nocioni. In difesa la Corporelle ha mostrato più di qualche pecca, evidenziando una scarsa tenuta complessiva, soprattutto nell'uno contro uno, dove Novati, Filloy e Storchi han-
no fatto il bello e cattivo tempo contro i difensori potentini. Una squadra, quella di Schiavi apparsa involuta rispetto alla prima sfida di Summer Cup. Ovviamente, siamo solo a settembre e ci sarà tanto da lavorare e modificare, soprattutto sul piano tattico. Onore e merito ai vincitori, ma in casa potentina la prestazione deludente non deve preoccupare. Ieri pomeriggio i giocatori di Marco Schiavi si sono messi
subito al lavoro per smaltire le tossine del turnodi Summer Cup e prepareranno in tutta tranquillità il Primo trofeo Città di Melfi, organizzato grazie al lavoro di Giorgio Cassotta, che vedrà i biancocelesti impegnati con Massafra, Foggia e una tra Catanzaro e Sant'Antimo. Il gruppo potentino continuerà a svolgere regolarmente gli allenamenti senza dare eccessivo peso all'eliminazione di coppa. Spesso, stori-
camente le gare di Summer Cup riservano più insidie che soddisfazioni, visto il pericolo sempre incombente di infortuni e contrattempi. La squadra ovviamente punta a reagire, Schiavi e Pierri sapranno dare la scossa alla formazione lucana, fatta di elementi in grado di assorbire qualsiasi colpo. In questo periodo le gare riservano incognite di ogni genere. Le condizioni fisiche del team potentino sono comunque positive, anche a Melfi nel torneo “made in Centre Corporelle” Pino Corvo e compagni potrebbero ritornare freschi e pimpanti, per la gioia dei tifosi. f.m.
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Sport 57
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
Automobilismo Risultati di grande prestigio a Orvieto (1°) e Pedavena (2°)
Mossucca, momento d’oro Il melfitano vola in salita: «Grazie a chi ha creduto in me» E’ DAVVERO UN momento d'oro quello che sta vivendo il giovane Lorenzo Mossucca, reduce da due risultati importantissimi a bordo della Lola Zytek F 3000, il successo assoluto ad Orvieto e subito dopo il secondo posto in Civm a Pedavena che ha convinto anche i più scettici sulle sue immense qualità. Il tutto per una ribalta nazionale che non si aspettava ma che merita però ampiamente per quanto ha saputo fare finora, con mezzi di informazione e stampa specializzata ad interessarsi a lui e a dedicargli pagine, foto e speciali. “Ho da poco festeggiato i 23 anni di età e per giunta nel giorno del mio primo successo assoluto, con la Lola - ha affermato il giovane pilota melfitano - ma certo non mi aspettavo tutto questo clamore e risultati di grande valore come gli ultimi arrivati. Sono al mio primo anno su di una macchina così potente e veloce, e se da una parte dovrò sempre ringraziar chi ha creduto in me e mi ha messo nelle condizioni di far bene, come Franco Cinelli e tutto il team, tecnici e meccanici, dall'altro ho messo al solito il meglio di me, per imparare e poter crescere, e tutto è divenuto più facile perarrivare ai risultati”. A proposito di regali, quelli
importanti, Lorenzo Mossucca se li sta facendo da solo grazie a qualità come grinta e voglia di non mollare e soprattutto ai sacrifici suoi e della sua famiglia. “Si, è così, la mia famiglia ha fatto davvero tantissimo per me nel corso di questi anni ma in maniera particolare quest'anno, proprio perché, con il team Cinelli ed una vetrina di prestigio come il Campionato Italiano Velocità Montagna da correre inserendomi tra i migliori ed esperti della categoria, potessi avere una vetrina importante per me e per poter sperare in seguito di poter crescere ancora e provare a far divenire questa mia passione semmai un lavoro” ha ammesso il giovane driver gialloverde, anche se lo stesso non si nasconde le difficoltà, anche di tipo economico. “Non posso non ringraziare i miei per i sacrifici fatti e chi ha voluto sostenermi con dei contributi o piccole sponsorizzazioni quest'anno - ha aggiunto - ma questo certo non basta, diventa fondamentale per il futuro avere degli sponsor forti che attraverso la mia macchina, tutti i mezzi del team, i camion officina e foto e mezzi di informazioni, possano poter veicolare i propri marchi, non dimenticando di sperare che si possa attuare tutto
ciò, anche attraverso contributi di amministrazioni ed enti, che mi diano modo di superare le difficoltà che sport come questi comportano”. Tornando a quei risultati ultimi che hanno imposto il giovane Mossucca all'attenzione generale, con avversari e addetti ai lavori, stampa ed appassionati ad accorgersi nettamente di lui, il pilota melfitano aggiunge “salire su di una Lola di F 3000 è stato per me un sogno ma allo stesso tempo una sfida da provare a vincere, con impegno, voglia di fare, concentrazione, ricerca del continuo miglioramentomio enel feelingcon la vettura conoscendola sempre più, senza dimenticare i preziosi consigli dell'amico ed anche secondo padre come Franco Cinelli, che mi ha voluto con se, sostenuto, aiutato fino a gioire e tanto per i miei ultimi, grandi risultati, pur se superandolo ad Orvieto e Pedavena. Sono riuscito nel mio compito - hadetto inoltre - ed ora, pur restando tranquillo e sereno, ma pronto sempre a fare la mia parte ed a crescere ulteriormente, spero di aver sfruttato al meglio questo periodo per costruirmi le condizioni giuste per una importante vetrina e per un futuro nel mondo dell'auto sportiva”. Infine Mossucca si
appresta alla gara di Tivm sud a Luzzi, in Calabria che “dovrebbe essere per me ultima gara di questo 2009 meraviglioso che non dimenticherò a lungo, avendo segnato un importante, lungo e bel periodo della mia giovane vita, con la speranza che, come detto possano esserci ulteriori occasioni per garantirmi un futuro in questo campo”. Il pensiero va alla F1, alle Gp2 che spesso sono preludio per il grande salto, alla Ferrari ed altri team che puntano ad investire sui giovani piloti italiani “sarebbe troppo bello, ma per ora preferisco non pensarci, essere sempre solo concentrato su quello che faccio, sul lavoro insieme a mio padre e sulle gare che disputo, anche se, come tutti, un pensierino lo farei alla definitiva consacrazione mia in questo campo. Aspetto gli eventi - conclude - so di aver fatto dei passi importanti quest'anno, ringraziando chi mi ha sostenuto ed aiutato, ma se qualcosa di bello arriverà, sarà un altro splendido regalo per me, la mia famiglia, il team per aver creduto in me, tutta la città di Melfi che porto sempre con me, in macchina, per vincere e per farla vincere,visto chesul miocasco è sempre ben impresso il logo della mia città”.
Ciclismo Lo juniores lucano quinto a Sarno
Viola in crescendo POTENZA - Continuano gli ottimi risultati per Michele Viola (Ambra Cavallina Vangi), questa volta in terra campana altredicesimo Memorial Lanzetta a Sarno (Sa). Lo Juniores lucano centra la quinta posizione a soli 5”dal vincitore Gianluca Giorgilli (Cycling Team Vigili Del Fuoco), al suo primo successo stagionale. Giorgetti procede sulla linea del traguardo i due compagni di fuga Marco D'Urbano (Veloclub Notaresco 999) e Graziano Di Luca (A.S.D. Euro 90 Ciclistico Cepagatti) rispettivamente secondo e terzo all'arrivo. Matteo Tucci (G.S. Sambuceto) è stato lesto a precedere il lucano Viola conquistando così la quarta piazza. Tucci e Viola dopo una rimonta forsennata non sono riusciti a colmare il distacco dai primi tre che hanno tagliato il traguardo giungendo così a pochissimi secondi dai fuggitivi. La corsa è scivolata via sen-
za troppi sussulti. La fuga dei sette uomini, Di Sabatino e Muscianese (Veloclub Notaresco 999), i due campani esclusi dal Giro di Basilicata Salvatore Aran (Club Corridonia) e Pasquale Sirica (Atellana) Severa (Vigili del fuoco) e Lasalandra (Carbonio Gomme), ha caratterizzato i primi 80 km digara completamente pianeggianti. La gara si vivacizza ai meno venticinque chilometri dal traguardo quando inizia l'unica vera asperità di giornata. La selezione non è tanta ma i pochi secondi di vantaggio dei primissimi sul G.P.M. saranno fondamentali per il prosieguo della gara grazie alla pioggia che è iniziata a cadere proprio allo scollinamento del gruppo. Nella discesa il gruppetto inseguitore dei tre battistrada si è frazionato e sono rimasti una decina all'inseguimento diGiorgetti,Di LucaeD'Urbano, tra cui il lucano Viola. A pochi chilometri dal tra-
Michele Viola
guardo, era tutto ancora in bilico visto il vero diluvio che si era abbattuto sulla corsa. I tre procedevano di comune accordo verso il traguardo mentre da dietro non riuscivano ad organizzarsi per recuperare quei pochissimi secondi che li dividevano dalla testa della corsa. Ormai i tre battistrada era-
no imprendibili e mentre Giorgetti si andava a prendere la vittoria, D'Urbano conquistava la seconda piazza e Di Lucasi accontentavadelterzo posto, Matteo Tucci anticipava la volata del primo gruppetto inseguitore aggiudicandosi il quarto posto, mentre Michele Viola regolava il resto del gruppetto nella volata finale. Alla premiazione sono intervenuti il Dott. Franco Annunziata (Consigliere Provinciale di Salerno), Sebastiano Odierna (Consigliere Provinciale di Salerno), Geom. Ignazio Ingenito (Presidente Consiglio Comunale di Sarno), Ing. Alfonso Annunziata (Assessore Comune di Sarno) e il Dott. Franco Mancuso. Per Michele Viola un finale di stagione sempre in crescendo dopo gli acciacchi fisici di metà agosto che ora sembrano ormai superati. La condizione atletica migliora di domenica in domenica e i risultati per il ragazzo di Oppido Lucano ne danno solo conferme. Rocco De Rosa
Mossucca dopo una premiazione
Tennis Memorial Tommaselli
Fiore si vendica di Fontanarosa I finalisti della Categoria 4
SI É CONCLUSO domenica pomeriggio il torneo nazionale "Memorial Nicola Tommaselli", riservato ad atleti di quarta categoria e disputatosi la scorsa settimana sui campi in terra rossa del Circolo Tennis in viale della Nazioni Unite. A recitare la parte del leone sono stati i tennisti di casa del CT, che hanno sbaragliato un'agguerrita concorrenza di atleti, provenienti in
Atletica Entra nei primi 50 alla sesta edizione della Stralaterza. In forma Laselva e Evangelista
Podistica Ferrandina, Pennuzzi bene in Puglia TERZA GARA consecutiva in Puglia per l' Asd Podistica Ferrandina che dopo le trasferte di Palagianello e Castellaneta domenica 13 settembre 2009 ha iscritto 9 suoi atleti alla sesta edizione della Stralaterza gara podistica regionale di km. 10 valevole come 10^ prova del Trofeo Corripuglia 2009. La gara svoltasi a Laterza in provincia di Taranto sull'anfiteatro delle murge, nella parte nord-ovest della provincia jonica ha registrato la presenza di oltre 800 podisti ed è stata vinta da Alessandro Bellotti dell' Athletic Team Palagiano. Per il team aragonese grosse soddisfazioni sono arrivate da Nicola Pennuzzi che con il tempo di 38'37" è riuscito a posizionarsi nelle prime 50 posizioni in classifica generale su 794 atleti che sono riusciti a completare una gara con alto indice di difficoltà per le conti-
nue variazioni di pendenza. A fine gara Pennuzzi ha ritirato il premio per essere stato il 1° podista "fuori regione" a tagliare il traguardo. Per il resto della spedizione ferrandinese in terra pugliese conferme sono arrivate dalla continuità di Marco Saponara e dal ritrovato stato di forma di Giuseppe Laselva ed Enzo Evangelista che con Lacarpia, Zaltini, Bitonti e Cerabona hanno affrontato l' insidioso tracciato di Laterza senza andare mai in debito di ossigeno. Domenica 20 settembre prestigioso appuntamento internazionale alla Maratona di Berlino, dove Antonio Ierinò di San Mauro Forte uno dei podisti del team con grande esperienza sulle lunghe distanze cercherà di ben figurare con i colori dell' Asd Podistica Ferrandina. sport@luedi.it
Laselva e Evangelista della Podistica Ferrandina
prevalenza dalle regioni limitrofe, conquistando così tutti i migliori piazzamenti. La finale è stata la stessa dello scorso anno: di fronte i due istruttori del club materano, Enzo Fiore e Gianni Fontanarosa. Ad imporsi è stato Fiore, che si è preso la rivincita su Fontanarosa, vincitore nella precedente edizione.La partita è stata lunga ed estenuante, e si è conclusa al tie break del terzo set con ilpunteggio di 63 3-6 7-6. insomma, un'autentica battaglia fratricida, che si è giocata sui nervi e al fotofinish, con il più esperto Fiore che è riuscito a spuntarla all'ultimo respiro. Nelle semifinali, sempre tra atleti del Circolo, Fiore aveva sconfitto Giuseppe Guastamacchia per 6-2 63, mentre Fontanarosa aveva avuto la meglio su Severino Santospirito per 6-1 6-0. “E' stato un ottimo torneo, nel quale sono venuti fuori alla distanza tutti i nostri tennisti - commenta soddisfatto il presidente del CT Donato Agostiano -. I due tecnici hanno dato vita a una finale spettacolare, a conferma della bontà dell'organico del Circolo Tennis,se siconsiderache inquesto torneo è rimasto fuori il nostro numero uno, Fabio Fossanova, in quanto classificato in terza categoria”. Ieri, intanto, nell'ambito di una frenetica attività, ha avuto inizio il torneo sociale, l'evento più atteso dai tesserati del Circolo Tennis, che chiuderà la stagione tennistica materana.
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58 Sport
LOTTO&CONCORSI
Centrati due ambi con le nostre previsioni
Cadenza 3 su Roma ROMA – L'estrazione della settimana si sono aperte con la caduta del 76 (la fontana) massimo ritardatario di Torino dopo 82 turni in coppia con l'8 (la madonna) che era in ottava posizione con 41 assenze, a Roma è stato pescato il 40 (la neve) secondo ritardatario capitolino dopo 75 sorteggi negativi, a Palermo è uscito il 34 (la testa) quarto della ruota, dopo 50 ritardi, a Firenze è uscito di scena il 72 (lo stupore) decimo atteso dopo 45 mancati riscontri, sulla ruota Nazionale è ricomparso il 13 (Sant'Antonio) sesto atteso dopo 48 assenze. Marciano compatti i quattro "centenari" che hanno incrementato ancora una volta la propria striscia negativa. In testa il 22 (il pazzo) di Cagliari giunto a quota 121. È tallonato al secondo posto dal 44 (il carcere) di Roma con 120 mancati riscontri, al terzo posto il 62 (l'omicidio) di Napoli con 115 assenzee alquarto postoil 40(la neve)di Milano con 107 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppi: 61-80 è uscito sia a Cagliari che a Napoli. Nei raggruppamenti numericisegnaliamo gliambi gemelli 11-22 a Bari e 11-66 a Napoli, l'ambo complementare 34-56 a Palermo, gli ambi simmetrici 19-72 a Firenze, 26-65 a Genova, 20-71 a Milano, 11-80 a Napoli e 15-76 a Torino. NAZIONALE -Per ambo sono statisticamente valide sia la cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 che la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 523 per estratto ed ambo. BARI - La cadenza 9 è priva di riscontri da 53 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la figura 5 con la serie 14-23-50-68-77. Previsione speciale 36-62 per estratto ed ambo. CAGLIARI -La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-47 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9, ferma da 48 estrazioni, è attesa al varco con ambi e terni, combinateli nella serie 9-20-3142-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 17-48 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo previsto la cadenza del 2 ed è uscito l'ambo 2-72. Da 75 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo e terno la cifra del 5 con la serie 5-2535-54-55. Previsione speciale 26-28 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 40-
SCACCHI
31 13 22 88 28 40 62 3 44 64 13
82 84 121 81 98 107 115 68 120 67 87
32 51 3 42 67 47 74 9 52 83 90
69 68 72 70 63 75 80 55 66 61 85
90 50 37 65 43 10 16 76 90 43 25
56 53 64 62 53 58 73 49 54 53 52
Pronostico concorso n. 112 (del 17/09/2009) 25 26 37 47 58 63 68 71 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 90 55 82 1 3 63 64
Frequenza 136 136 134 131 130 130 129 129 129 129
Numero 30 80 65 25 59 3 46 44 55 76
Ritardo 71 56 49 40 36 33 32 30 30 26
Gli ambi di settembre
BRIDGE
di PASQUALE GRANDE
Zivoj Ljubisavljevic
le gare occupando le posizioni più alte della classifica. Ha vinto il maestro serbo, vecchia conoscenza per i giocatori italiani, mentre al secondo posto a sorpresa si è inserito il MF milanese Angelo Damia che per spareggio tecnico ha superato l'ucraino Borsos. Al quarto po-
67 17 77 86 34 70 72 24 11 4 17
VENEZIA - La decina cabalistica 60/69 45 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo segnaliamo la ca- con la serie 63-64-67-68-69 e la cadenza denza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e del 2 con la cinquina 12-22-32-42-52 recontrofigura del 7 con la serie 7-18-29- clamano il gioco per ambo. Previsione 40-51. Previsione speciale 62-80 per speciale 14-41 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare prevalenestratto ed ambo. PALERMO - La figura 3 con la serie 12- temente per ambo: 35-41-67, 17-56-60, 39-48-57-84 e la cadenza del 6 con la cin- 4-30-62, 11-21-74, 9-35-62. quina 6-26-46-66-76 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 33-90 per UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO estratto ed ambo. ROMA -A giocate d'ambo si prestano sia la cadenza del 3 con la serie 13-23-33-53-63 che con la controfigura dell'8 NEL “Magico” mondo dei 90 nu12 - 28 con la combinazione 19- meri del lotto esistono delle com30-41-52-63. Previsio- binazioni particolarmente “fortu87 - 33 ne speciale 11-44 nate” abbinate ai vari mesi estratto ed ambo. 47 - 68 dell’anno, come il mese di SettemTORINO - Avevamo bre. proposto ambi con i nu- Tali combinazioni si possono giocare 44 - 40 meri della prima deci- su tutte le ruote, o su ruota di prefena ed è uscita la coppia renza per ambo e sorti superiori, 84 - 25 8-9. La cadenza 3 è atte- per un periodo di 6/7 colpi circa. sa da 74 estrazioni, for27 - 81 mate ambi e terni nella MESE DI SETTEMBRE cinquina 23-33-43-5363. Per ambo la cifra 5 Per informazioni e chiarimenti te42 - 84 con la serie 25-35-54lefonare 348-8024342 da martedì 55-75. Previsione spea sabato dalle 17,30 alle 19 o do63 - 59 ciale 10-35 per estratto po le 21,30. ed ambo.
Al “Riviera dei Cedri” spadroneggia Ljubisavljevic DAL 7 AL 13 settembre 2009 si è svolta presso il Villaggio G. Forte Club di Scalea (CS) la quarta edizione del Festival internazionale di scacchi Riviera dei Cedri, manifestazione scacchistica che insieme a quella di Amantea è diventata ormai un appuntamento fisso nel calendario scacchistico calabrese di fine estate. Ricco e variegato come sempre il programma che ha accompagnato le gare scacchistiche principali con tornei lampo, corsi di scacchi e altre iniziative tese a valorizzare le bellezze dei luoghi, i prodotti e le tradizioni locali. Sono stati in tutto 88 i giocatori partecipanti suddivisi in tre Open, A,B e C. Per decisione degli organizzatori nel torneo principale sono stati ammessi giocatori con Elo Fide non superiore a 2300, condizione che, quindi, di fatto ha escluso la presenza di forti giocatori. Si è trattato pertanto di un torneo magistrale nel vero senso del termine, con gli unici due Maestri Internazionali presenti (il serbo Zivoj Ljubisavljevic e l'ucraino Bogdan Borsos), che hanno amministrato agevolmente
61 58 71 67 56 65 75 53 61 56 56
sto troviamo il sorprendente CM Pietro Grandinetti di Cosenza che con questo ottimo risultato si conferma come uno dei migliori talenti scacchistici calabresi fioriti in questo inizio di secolo. Nell'Open B ha prevalso il catanese Massimo Tricomi, mentre nell'Open C lo spa-
reggio tecnico ha favorito il napoletano Francesco Sciaudone sul salernitano Giuseppe di Salvio. Ecco i risultati dei migliori classificati : OPEN A (9 turni-38 partecipanti) 1° Ljubisavljevic Z. (SRB) p. 7,0 ; 2°-3° Damia A., Borsos B. (UKR) p. 6,5 ; 4°-8° Grandinetti P., Stromboli E., Boehm M. (GER), Fabiano G., Cappai D. p. 6,0 ; 9°11° Gromovs S., Damiano G., Santagati A. p.5,5 ; 12°17° Stromboli C., Falcomatà G., Blaquez D. (FRA), Astanovskaya Y.(RUS), Grichkevitch G. (FRA), Imbraguglia F. p. 5,0 ; 18°-20° Massironi M., Lombardi M., Machalek B. (CZE) p. 4,5. OPEN B (8 turni - 34 partecipanti) 1° Tricomi M. p. 6,0 ; 2°-8° Festa S., Federici F., De Vivo C., Grudina M., Costabile V., Russi R., Wertheim A. (CZE) p. 5,5 ; 9° Casella C. p. 5,0 ; 10° Catapano F. p . 4,5. OPEN C (8 turni - 16 partecipanti) 1°-2° Sciaudone F. e Di Salvio G. p. 7,0 ; 3° Day P. (GER) p. 5,5 ; 4°-5° Greco S., Di Tomaso S. p. 5,0.
di VITTORIO CATANZARO
Usa campioni del mondo NETTA sconfitta, in finale contro gli Stati Uniti D'America, per la squadra italiana ai 39^ campionati del mondo, che si sono disputati a San Paolo in Brasile. Solo nel secondo degli otto tempi di gioco previsti la nazionale italiana ha saputo imporre il proprio gioco vincendo il parziale con 56 MP di vantaggio. Ma già nel terzo gli Americani dimostravano di non voler rinunciare al titolo recuperando 30 MP ed aggiungendone altri 33 nel quarto tempo e 24 nel quinto. Quindi appena dopo la metà dell'incontro gli USA conducevano sull'Italia per 207 a 131 e solo un miracolo poteva rimettere in corsa gli azzurri. Invece solo un parziale recupero ha fatto sì che le distanze diminuissero per un risultato finale a favore degli Stati Uniti di 285 a 249. Onore aivincitori maanche alla formazione Italiana composta da Giorgio Duboin, Antonio Sementa, Fulvio Fantoni, Claudio Nunes, Alfredo Versace e Lorenzo Lauria che ancora una volta ha dimostrato di essere al vertice del bridge mondiale. Terza piazza per la Bulgaria che ha battuto, nella finaledi consolazione,la
Cina che si è riscattata battendo, nella finale del campionato femminile la formazione degli USA. Terza classificata la Francia che aveva sconfitto, nei quarti, le Italiane. Nel senior vittoria per l'Inghilterra che ha battuto, in finale, la Polonia in un incontro dall'esito incerto sino alla fine. Terza l'Indonesia. Infine nel transnazionale vittoria di Zimmermann che schieravai norvegesi campioni del mondo uscenti Helgemo-Helness, i polacchi Zmudzinski-Balicki ed i francesi Multon-Zimmermann sulla squadra Polacca di Apreo logistic per soli 2,5 MP. Da segnalare che il consiglio della federazione mondiale, nella riunione svolta subito prima dell'inizio dei campionati mondiali, ha designato quale presidente della World bridge Federation, per il prossimo quadriennio, l'avvocato Giannarigo Rona, già presidente della Federazione Italiana. Rona affiancherà, da subito, l'attuale presidente Damiani, per subentrargli il prossimo anno. Incarico di prestigio per il bridge Italiano e rende merito alle capacità di Rona cui vanno le congratulazioni di tutti i bridgisti.
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Rubriche 59
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
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La madrina del Festival di Venezia intervistata in esclusiva sul set di “Un giorno nella vita”
Maria Grazia innamorata del film di Papasso e dell’ospitalità di Melfi
Testi a cura di FRANCO CACCIATORE MELFI - Il film “Un giorno nella vita”, che si sta girando a Melfi, approda nella storica Cattedrale-Basilica della città, che illuminata dalle potenti luci mostra, con i suoi ricchi arredi, tutta la sua bellezza monumentale. La scena riprende il rito dell'Eucarestia al termine, con l' “ite missa est”di una volta, pronunciato dall'attore Ernesto Maiè, che per l'occasione veste i panni del sacerdote. Un gruppo di fedeli (tutti comparse locali), in maggioranza bambini e donne con il capo velato, ovviamente di nero, seduto fra i banchi della chiesa, risponde “ora pro nobis”.Fra di loro quanto mai mimetizzata Maria Grazia Cucinotta, un po' smagrita, calata in modo particolare nella parte, tutta vestita di nero, abbigliamento anni '50. La scena si ripete più volte, per qualche errore di dizione o quello delle comparse. La Cucinotta, come vuole la scena, si avvia verso il fondo della chiesa. Cogliamo l'occasione per avvicinarla e chiedere al termine del “si gira” un'intervista. Maria Grazia si mostra cordialissima, ma ci dice didover prenderea brevel'aereo per Roma. Così, tanto per essere in tema, quasi alla maniera di biascicare preghiere,insiemealla Cucinottaciavviamo verso i banchi, per la ripresa della scena, improvvisando un'intervista lampo. Un colloquio breve ma molto intenso. Chiediamo a Maria Grazia come mai questo filo diretto da Venezia, madrina del festival del cinema, a Melfi. E la Cucinotta: «Sono innamoratissima di questo film, che ha trovato qui la migliore ambientazione. Altrettanto innamoratissima di questo luogo, del suo cibo, gustato in un meraviglioso albergo, “La Fattoria”, ed ancora della disponibilità della gente».Ed allora,avolo,tornerà aMelfi? La Cucinotta: «Senz'altro, è una promessa». Poi, accennando un sorriso, chiede se al suo ritorno potrà avere la nostra guida. Le assicuriamo, ovviamente, piena disponibilità, alla pari di tutta quella già riscontrata a Melfi, e nel dirle di aspettarla, le diamo il numero del nostro cellulare. Maria Grazia ci ringrazia ed in fretta, accompagnata da una piccola comparsa, si avvia a riprendere posto, come una scolaretta, tra i banchi della chiesa. cultura@luedi.it
In alto Maria Grazia Cucinotta sul set, a sinistra una scena del film con Pascal Zullino, in basso da sinistra intervistata da Cacciatore e con Gerardo Cecere
L’esordio nel cinema con Salvatores
Cecere dai backstage a fotografo di scena MELFI - Gerardo Cecere, fotografo di Melfi, sta da tempo coniugando la sua abituale attività con altra collaterale, nel campo della cinematografia. Dopo aver esordito con un suo back stage di successo del film “Io non ho paura”, del quale spesso ha individuato per Salvatores luoghi e paesaggi , ha poi proseguito con altrettanti back stage per spot pubblicitari girati (Barilla, Beghelli e Lilia). Ora è ancor più protagonista con il film “Un giorno nella vita”, che si sta girando dal mese di agosto a Melfi e nella zona, proprio grazie alle location fornite dallo stesso Cecere, divenuto per l'occasione fotografo di scena. Il passa parola nel campo cinematografico certamente ha funzionato. D'altronde il regista del film Giuseppe Pa-
passo è un estimatore di Salvatores ed in particolare di “Io non ho paura”. I paesaggi della zona, presenti nel film, poi, hanno colpito il direttore della fotografia, Ugo Menegatti. Nel film oltre a Maria Grazia Cucinotta, altri bravi attori, fra cui il napoletano Ernesto Maiè, che abbiamo visto in tanti film ambientati nella città partenopea, alcuni con Mario Merola, ora nelle vesti di un sacerdote, un po' sui generis, Mia Benedetta e l'attore materano, Pascal Zullini. DituttiCeceresi mostraentusiasta,inparticolare per il clima che si respira durante la lavorazione del film, ma soprattutto dopo, di grande affabilità e dove con tutti, ad iniziare dalla Cucinotta, si ha la sensazione di respirare aria… di casa nostra. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Al Museo del Cinema di Torino incredibile retrospettiva dei cartoni animati di BARBARA BECCARIA TORINO – Forse pochi sanno che l’85% delle serie televisive di cartoni animati in onda sulle televisioni italiane sono produzioni giapponesi. I Manga hanno rivoluzionato l'intero mondo dell’animazione, anche quello occidentale: questo e molto altro emerge da 'Manga Impact', una grande mostra più una retrospettiva realizzati dal Museo del Cinema di Torino in collaborazione con il Festival di Locarno. La prima mostra del genere realizzata fuori Giappone, un grande lavoro, va detto, che ha richiesto mesi e mesi di preparazione. Ieri a parlarne, c'era anche, al Museo, Morimoto Koji, uno dei maggiori registi contemporanei giapponesi nonchè uno dei 5 autori del nuovo film antologico prodotto dallo Studio 4° C, Genius Party Beyond, ritenuto il manifesto del nuovo stile dell’animazione nipponica. Considerato l’impatto che hanno avuto i Manga e le Anime negli ultimi venti anni in Europa e anche in America (in molti paesi come Francia e Italia le nuove produzioni hanno mutuato molto stilisticamente e non solo dai cartoon giapponesi), vale la pena vedere le ultime produzioni. La retrospettiva, con oltre 60 programmi, de-
Cartoons che passione
Il fantastico mondo di Manga Impact
cine di film dagli anni '50 a oggi, si è inaugurata ieri al Cinema Massimo per durare fino al 7 ottobre, la mostra, parzialmente anticipata dal Festival di Locarno (ieri era a Torino anche Frederic Maire, già direttore del Festival di Locarno e ora direttore della Cineteca svizzera
di Losanna) resterà invece aperta fino al 10 gennaio. Nell’Aula del tempio sono esposti oltre 700 pezzi tra tin toys, ovvero giocattoli di latta e chogokin, giochi in metallo pressofuso, vinile e plastica, jumbo-machinder (robot giocattolo alti più di 60 cm), action fi-
gures (i pupazzi che riproducono, nelle dimensioni più diverse, i protagonisti delle serie più popolari). Come dire Godzilla, Gamera, Ultraman, Mazinga, i più moderni e amatissimi da tutti i bambini del mondo, Dragon Ball e i Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodia-
co), ma anche personaggi come i Barbapapà e Hello Kitty, pensati in parte da creativi europei ma poi commercializzati dai giapponesi. Insomma un universo di personaggi e di modelli comportamentali, estetici e anche, emozionali, che ha preso piede nella nostra cultura occidentale, senza che buona parte di essa se ne accorgesse. Una tradizione culturale estetica naturalmente diversa e contrapposta a quella americana e disneyana, ma spesso intrisa di valori e concetti similari e epocali. Un mondo che il Museo del Cinema di Torino ha, non senza fatica, deciso di indagare e approfondire per offrirne la conoscenza a tutti, dai più esperti del settore ai bambini che stanno ore davanti ai cartoon in tv a guardare strisce di cui non conoscono praticamente nulla. Tra i produttori italiani di cartoon che molto hanno preso dallo stile giapponese c'è anche la torinese Enanimation, ideatrice, tra il resto, delle strisce di «Uffa che pazienza», di Mia e il Mgou, di Amici Amici e ora del nuovissimo personaggio femminile Mariko che presto vedremo in tv. La mostra e la retrospettiva partecipano al FocusGiappone realizzato in seno a MiTo Settembre Musica.
LA CURIOSITÀ
Torna il “Medico in famiglia” e nonno Libero va in pensione di MARCO RIZZUTI ROMA - La famiglia Martini si ricompone e ritorna più unita e numerosa che mai, coccolata dal grande capo Nonno Libero. Da domenica 20 settembre, sull'ammiraglia Raiuno, parte la sesta serie di “Un medico in famiglia”, che si articolerà in 26 puntate distribuite su 13 prime serate. Una serie longeva (nel 1998 la prima messa in onda) che, come precisa Claudia Aloisi di Raifiction, in apertura della conferenza stampa, «visti gli ascolti delle edizioni precedenti possiamo dire che è la fiction di maggior successo, negli anni 2000, per Raiuno, la più amata». “Un medico in famiglia 6”, con sigla d'apertura nuova e passaggio dalla ripresa in digitale alla pellicola, segna la stagione dei grandi ritorni. Al mitico grido di “Ciao, famiglia!”, si riunisce al cast Lele (Giulio Scarpati) con i due gemellini Libero detto “Bobò” ed Elena, in occasione del matrimonio del figlio Ciccio, mentre l'altra
Lino Banfi (a sinistra) e Giulio Scarpati
figlia Annuccia è alla prese con i problemi dell'adolescenza. Ricompare Guido (Pietro Sermonti) che avrà la bella notizia che la sua adorata Maria (Margot Sikaboni), figlia maggiore di Lele, aspetta una bambina. Torna Giulio
(Ugo Dighero) con sua sorella Bianca (la new entry Francesca Cavallin) e i tempi comici, sono affidati all'ultimo arrivato, il romano Gabriele Cirilli, nelle vesti truffaldine di Dante Piccione. Ma questa sarà anche l'ultima
volta del Nonno più amato d'Italia. «E' arrivato il momento che Nonno Libero vada in pensione. Quando ti trovi alla mia età a doverti svegliare la mattina presto e staccare la sera tardi, ad un certo punto non ce la fai più. Nonno Libero ha fatto il suo tempo. Se ci sarà una nuova serie io non ci sarò ma ci sarà un nuovo nonno che sarà mio figlio Lele» dichiara un emozionatissimo Lino Banfi. Il sapore di questo definitivo addio si sente già nelle prime due puntate, in cui una serie di eventi porterà Libero a trasferirsi in Puglia insieme a Nonna Enrica (Milena Vukotic). E da qui si percepisce che, come conferma lo stesso Banfi «mi rivedrete alternativamente, nel corso delle puntate, giusto per le grandi occasioni come per il Natale e la nascita della bambina. Ma la mia mancanza non si sentirà». E se Nonno Libero va in pensione, Lino Banfi non ci abbandona. Per il futuro annuncia un nuovo film in Germania; una nuova fiction Rai perché «pur non avendo nessun contratto di esclusiva con la Rai, colui che ci governa, l'ho sentito il giorno del mio compleanno e mi ha detto che io sono più un uomo Rai che Mediaset e questo è un complimento detto da un amico e coetaneo»; e infine confessa il gran desiderio di fare qualcosa con sua figlia Rosanna al fianco. «Stavo pensando ad un rifacimento del vigile Urbano, chissà …».
Luciano Emmer
Morto Emmer inventò Carosello di GIACOMO SOLIS ROMA–Luciano Emmer, morto ieri mattina all’ospedale Gemelli di Romaa91 anni,partecon l’arte, incontra pubblicità e cinema per poi tornare a quell'arte da cui era partito. Nato a Milano il 19 Gennaio 1918, già da studente fonda con l’amico Enrico Gras una casa di produzione che realizza principalmente documentari d’arte. Si va dai quadri di H. Bosch come il 'Paradiso terrestre', per poi arrivare a Giotto, Leonardo, Goya e Picasso. Documentari che si fanno subito notare per bellezza e ritmo e che lo portano ben presto al grande schermo. Il suo esordio al cinema è nel 1950 con 'Domenica d’agosto' film dal taglio umoristico e sentimentale tra neorealismo e commedia di costume. Poi arrivano 'Parigi è sempre Parigi' e 'Le ragazze di Piazza di Spagna' con Lucia Bosè e 'Terza liceo', tutti nell’ambito del neorealismo. E questo fino a 'La ragazza in vetrina' del 1960 (uno dei film oggetto di una retrospettiva a lui dedicata alla Mostra del cinema di Venezia) con Marina Vlady e Magali Noel. Ma il lavoro più conosciuto di Emmer è sicuramente quello pubblicitario. Ovvero la sigla cult come quella del primo Carosello, quella, per intenderci, con i siparietti che si aprivano uno dopo l’altro. Tra i tanti spot da lui firmati e che hanno trovato accoglienza appunto in Carosello: quello di Walter Chiari ('Solo io mi chiamo Yoga'); quello di Carlo Dapporto (Durban's) e quello di Dario Fo ('Supercortemaggiore, la potente benzina italiana'). Ultimo suo lavoro, 'Masolino' del 2008: un cortometraggio d’arte. Girato nel Borgo di Castiglione Olona.
“Bandslam”, un’esperienza cinematografica da non perdere ROMA - Caro David Bowie... Così esordisce Will Burton, buffo adolescente esperto di musica, impegnato a comporre e-mail non corrisposte dal suo idolo, appunto, David Bowie, icona del glam-rock anni '70. Da qui parte "Bandslam" in uscita nelle sale italiane il 25 settembre distribuito dalla Eagle Pictures, con sottotitolo, nella variante italiana, "High school band", che rimanda al fortunato predecessore di casa Disney. Non a caso le due protagoniste femminili sono passate dalla factory di zio Walt. Stia-
mo parlando della bionda cantautrice Aly Michalka e dalla più conosciuta Vanessa Hudgens, brunetta cantante tutto pepe e autoscatti, idolo di teen-ager e non, conosciuta per "High school musical". Ma il protagonista assoluto è il giovane Gaelan Connell, alla sua seconda performance cinematografica, dopo che appena undicenne era apparso in "Chocolat". Will Burton (Connell) è un classico nerd, un emarginato, ma con un mondo di musica che lo tiene a galla. Iperprotetto dalla mam-
ma (una giovanile e come sempre spumeggiante Lisa Kudrow, la Phoebe della serie "Friends"), i due decidono di trasferirsi nel New Jersey, dove Will inizierà il nuovo anno alle scuole superiori. Qui incontra, prima, la bella e misteriosa Sa5m (la Hudgens) di cui s'innamora e poi, viene avvicinato da Charlotte Banks (la Michalka), allo scopo di fare da manager al suo scatenato gruppo, i Glory Dogs. Obiettivo: vincere lo Slamband, una battaglia a colpi di rock tra scuole. m. r. La “band” protagonista in una foto di gruppo
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Spettacoli e televisione 61
Giovedì 17 settembre 2009
Giovedì 17 settembre 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Negli affari amate le sfide e la competitività, ma non sottovalutate gli avversari. Non pressate un Capricorno.
TORO 21/4 - 20/5
Riuscirete con astuzia ad aggirare ostacoli e risolvere problemi complessi nel campo del lavoro. Farete breccia nel cuore di chi vi piace.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro la giornata non è favorevole: vi conviene alzare la guardia e combattere. In amore non lasciate nulla di intentato
CANCRO 22/6 - 22/7
Cercate di applicare puntigliosamente il piano di lavoro prefissato: ridurrete gli imprevisti. Permettete all'amore di entrare nella vostra vita.
LEONE 23/7 - 23/8
Siete molto in arretrato con il lavoro per colpa del momento di apatia: vi conviene reagire in fretta. In amore giocate d'astuzia.
VERGINE 24/8 - 22/9
Contrattempi e lungaggini burocratiche rallentano la realizzazione di un progetto di lavoro. In amore siete troppo esigenti
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non prendete decisioni sull'onda della rabbia: nel lavoro è meglio aspettare di avere la totale lucidità mentale. Un amore con troppi interrogativi.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Armatevi di molta pazienza: vi attendono giornate lavorative piene di grane e contrattempi. Un pizzico di follia giova all'amore
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Controllate meglio le vostre reazioni se non volete ritrovarvi da soli o fare passi falsi nel lavoro. Tira e molla snervante in amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Siete in grado di raggiungere in tempi rapidi traguardi ambiziosi nella vostra professione. Un incontro speciale in serata.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Un evento inaspettato potrebbe cambiare radicalmente il corso della vostra vita lavorativa. In amore cercate di mantenere il controllo
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
LO denti, RO lese = LODEN TIROLESE
Una nuova impresa professionale richiede la ricerca di validi collaboratori. In amore state sottovalutando il vostro fascino
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62 Rubriche
PRIMA SERATA
23.20
TALKSHOW
22.40
FILM
17.50
RUBRICA
21.10
SHOW
23.05
FILM
20.30
GIOCO
21.10
FILM
Bruno Vespa
Lara Croft Tomb Raider
Geo&geo
06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.20 -DocumentarioIl mondo dei coralli 06.25 -Real TvX Factor 06.45 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 E...state con Costume 13.45 -RubricaTG2 Sì, Viaggiare 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -TelefilmNumb3rs 15.30 -TelefilmLas Vegas 17.00 -Telefilm90210 17.45 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmVivi o preferibilmente morti con G. Gemma, S. Rome - regia di Duccio Tessari (Ita) - 1969 10.45 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene Estate 15.05 -CONTENITORE Melevisione 15.30 -TelefilmZorro 15.55 -DocumentarioLa mia fattoria 16.10 -CartoniCacciatori di draghi 16.30 -CartoniB.A.R.Z. 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:55 - NewsClaudio martelli: il libro della repubblica 10:00 - Reality ShowLa tribu''- missione in india 10.05 -ShowMattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14:05 - Reality ShowLa tribu'' - Missione in India 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14:50 - FilmLegami di sangue con Saskia Valencia, Philippe Brenninkmeyer, Dietrich Mattausch - regia di Andi Niessner (Germania) - 2008 16.30 -AttualitàPomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -TelegiornaleTg5
07.05 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 17.00 -FilmPaura d'amare con Jean Simmons, Guy Madison, Jean-Pierre Aumont - regia di Philip Dunne (USA) - 1956 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -Telefilm Tempesta d''amore
06.00 -Sit ComStill standing 06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniOne piece tutti all''arrembaggio 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom e Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom e Jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock, 1 stagione 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmAffondate la Bismark con Kenneth Moore, Dana Wynter, Karel Stepanek - regia di Lewis Gilbert (USA) - 1960 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmLa mia super ex ragazza con Uma Thurman, Luke Wilson regia di Ivan Reitman (Usa) - 2006 22.40 -FilmLara Croft - Tomb Raider con Angelina Jolie, Daniel Craig regia di Simon West (Usa) - 2001
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -Attualità Ballarò 22.40 -Telefilm Survivors 23.35 -TelegiornaleTg Regione
20:30 - ShowPaperissima sprint 21.10 -Show"Brignano con la o, parte dopo " 23.10 -FilmSi fa presto a dire amore con Enrico Brignano, Vittoria Belvedere, Isabel Perez - regia di Enrico Brignano (Italia) - 2000
20.30 -TelefilmWalker texas ranger 21.05 -SportUefa - Europa League - Calcio 23.05 -FilmVolver con Penelope Cruz, Carmen Maura, Lola Dueñas - regia di Pedro Almodóvar (Spagna) - 2006
20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Telefilm Grey''s anatomy 23.00 -Telefilm Er - Medici in prima linea
20.30 -Serie Tv Cool stuff 21.10 -Film Balla coi lupi con Kevin Costner, Mary McDonnell - regia di Kevin Costner (Usa) 1990
00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale Scuola-Lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmI figli del leopardo
00.10 -TelegiornaleTG 2 00.30 -TelegiornaleTg Parlamento 00.40 -TelefilmLas Vegas 01.20 -Real TvX Factor 01.50 -Previsioni del tempoMeteo 2 01.55 -RubricaAppuntamento al cinema
23.30 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.00 -Previsioni del tempoMeteo 3 00.05 -RubricaDOC 3 01.10 -RubricaOff Hollywood 2009 Speciale Venezia 01.20 -RubricaLa musica di Raitre
00.10 -TelegiornaleTgcom 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -Real TvLa tribù - Missione India 03.00 -TelefilmSquadra emergenza 03:45-TelegiornaleTg5-notte-replica
01.30 -TelegiornaleTg4 01.55 -FilmNudo di donna 03.45 -TelefilmWest wing tutti gli uomini del presidente 04.30 -TelefilmAlfred Hitchcock 04.55 -ShowIeri e oggi in tv
00.50 -FilmThey - Incubi dal mondo delle ombre con L. Regan - regia di Robert Harmon (USA) - 2002 02.40 -TelegiornaleStudio aperto 02.55 -Reality ShowTalent 1 player
00.15 -TelefilmCold squad 00.45 -RubricaOtto e mezzo 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -TelefilmAlla corte di Alice 02.30 -RubricaDue minuti un libro
Enrico Brignano
Volver
Enrico Papi
Balla coi lupi
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Televisioni 63
Giovedì 17 settembre 2009
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BERLUSCONI STORY
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Bruno Vespa: il ronzio sublime del leccaculismo.
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Anno 8 n.221â‚Ź 1.00
GL 6$/9$725( $''8&( Caro direttore intervengo volentieri e in punta di piedi nel dibattito aperto sul Tuo giornale in relazione ai finanziamenti regionali destinati ai cosiddetti eventi. Credo che le sollecitazioni sollevate in questi giorni dagli operatori culturali, a partire dall'intervento di Mariateresa Cascino, promotrice del Women's Fiction Festival, e da alcuni esponenti politici, meritano un'adeguata attenzione segue a pagina 12
GiovedĂŹ 17 settembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
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)UDQFHVFR FH OD IDUj ,QWHUYHQWR GL RUH Lutto nel paese per i funerali di Giuseppe. Oggi bandiere a mezz’asta D SDJLQD
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Ma il problema delle navi inabissate resta Il verbale %821, ( &$77,9, 3(17,7, di Fonti ( 0(17, 5$)),1$7( sulle scorie illegali
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