2 Primo piano
Venerdì 18 settembre 2009
Primo piano 3
Venerdì 18 settembre 2009
Strage a Kabul Una delle sei vittime in Afghanistan è un tenente di Tramutola
Per Antonio bandiere a mezz’asta
I militari del Novantunesimo battaglione Lucania a casa dei parenti del tenente Fortunato Al centro c’è la cugina di Antonio
DA CASA FORTUNATO
Parlano i familiari. La visita del comandante del “Lucania” GRAZIE SIGNOR TENENTE segue dalla prima
A sinistra il tenente Antonio Fortunato A destra, tra i suoi commilitoni Qui sotto in tenuta da para’
colo di Antonio. Ma ho avuto modo di parlare con alcuni parenti e lo stato d’animo era di sbigottimento per una comunicazione che nessuno avrebbe mai voluto avere. Il papà - dice ancora il primo cittadino - era preoccupato per questa missione. E da quanto mi hanno detto i parenti, quando ha
visto in televisione il mezzo saltato in aria, sembra che abbia detto qui c’è mio figlio». Cosa ci può dire del Tenente? «Antonio aveva le idee chiare - risponde Salera - e prima di partire per il militare ha lavorato anche al Comune per la raccolta dei Rifiuti solidi urbani. Appena poteva scappava a Tra-
mutola a salutare i suoi. Lui ci credeva molto in questa missione, il suo obiettivo era di continuare. Come amministrazione - conclude - dichiareremo il lutto cittadino. Metteremo - aggiunge - in campo tutte le azioni necessarie per ricordare e commemorare il nostro concittadino che ha
perso la vita per difendere gli alti valori della libertà e democrazia». E dopo aver parlato con il primo cittadino e l’assessore comunale, nonchè segretario del circolo di Rifondazione comunista, Vincenzo Petruccelli, ad esprimere il proprio cordoglio e anche a lanciare un messaggio alla politica in
merito alle missioni in Afghanistan, «le giovani esistenze di questi militari uccisi - sottolinea Petruccelli sono state stroncate da qualcosa di indescrivibile. Esprimo il mio più sentito cordoglio alle famiglie del tenente Antonio Fortunato a cui mi sento vicino. Questa strage - evidenzia l’assessore comunale - rafforza la posizione di Rifondazione sulla partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan. Si tratta di una scelta sbagliata e grave che comporta solo lutti, disperazione ed errori che allontanano ogni possibilità di pacificazione di quella Regione. Per questo noi di Rifondazione chiediamo al governo Berlusconi di adoperarsi immediatamente per il ritiro del nostro contingente e per l’apertura di un vero processo di pace. In Afghanistan - aggiunge il segretario del circolo - si combatte una vera guerra, fuori da ogni regola e principio del diritto internazionale. Bisogna smetterla e uscire dal pantano afghano una volta per tutte».
meridionali, chissa’ perche’), figura anche un lucano di Tramutola, il tenente Antonio Fortunato. Ovviamente ci stringiamo in silenzio alla famiglia Fortunato, e tributiamo i giusti onori a un soldato italiano caduto in guerra. Ma e’ bene essere lucidi fino in fondo, finanche nei momenti di dolore e di amarezza come questi (anche perche’ e’ meglio dirsele subito le cose, visto che fra due giorni, cinicamente, nessuno ne parlera’ piu’). Antonio Fortunato non e’ caduto in guerra per un capriccio di Berlusconi o di Fini, o per colpa della “destra guerrafondaia”. Fortunato e’ caduto in guerra per difendere il benessere, la liberta’ e la democrazia dell’Italia e dell’Occidente, dei cui privilegi tutti usufruiamo, anche se molti non fanno altro che sputare nel piatto in cui mangiano. Noi siamo in guerra contro i nemici della nostra liberta’ e del nostro benessere. Punto. Puo’ piacere o non piacere, ma e’ cosi’. La guerra dell’Occidente contro Al-Qaeda, contro Hamas, contro i Taliban, contro Bin Laden non e’ una guerra di conquista o di occupazione, ma e’una guerra di reazione a un attacco terroristico vile e distruttivo (ma e’, soprattutto, il tentativo di accompagnare la democrazia e la liberta’ in quei paesi, nonche’ un modo per estirpare alla radice il cancro del terrorismo internazionale, con cui non e’ possibile nessuna forma di dialogo). Com’e’ sotto gli occhi di tutti, poi, non e’ che con l’arrivo di Barack Obama le cose siano cambiate, anzi, e’ probabile che qualcuno, fra qualche anno, iniziera’ a rimpiangere addirittura l’epoca di Bush jr. La guerra e’ sempre dolorosa, ma a volte la guerra e’ anche necessaria. Sono in lutto come tutti gli italiani per la morte dei para’ e del “nostro” tenente Antonio Fortunato, ma so anche che la loro morte non e’ vana, anzi, e’ una morte che ha un senso profondo nella costruzione dei nuovi e futuri equilibri mondiali. Piangere non serve, e’ semplicistico, in alcuni casi patetico, perche’ l’Italia e’ pienamente, sia pure al di fuori della Costituzione, in guerra. Io sto “senza se e senza ma” con l’Occidente, con la laicita’, con la liberta’ di espressione, con il liberalismo, il pluralismo, la democrazia, il liberismo e il welfare. E faro’ tutto cio’ che e’ nelle mie possibilita’ per difendere questi valori. Voglio ringraziare il tenente Antonio Fortunato, valoroso soldato di origini lucane, per essere morto anche per difendere e tutelare me, il mio caos vitale, la mia quotidiana liberta’. Grazie tenente. Tramutola e l’Italia intera deve essere fiera di te. Andrea Di Consoli
«L’ultima volta che l’abbiamo visto era il mese di maggio» TRAMUTOLA - L’ultima volta che era stata nel suo paese era maggio scorso, prima di partire per la missione che doveva terminare a Novembre. «Antonio, amava il suo lavoro. Era orgoglioso di quello che faceva». Così la cugina Antonietta ha detto davanti all’abitazione dei genitori di Fortunato, in contrada Matina. Insieme a lei c’erano alcuni zii e altri parenti che erano sopraggiunti dopo aver appreso la notizia. Una famiglia semplice e umile, quella di Antonio. Il papà Domenico, 61 anni, era andato da poco in pensione, aveva lavorato all’Asl di Villa d’Agri, mamma Rosa, 55 anni, casalinga. I due fratelli di Antonio, la sorella Teresa 32 anni e il fratello più piccolo Alessandro, 26 anni, entrambi vivono con i genitori. A dare la dolorosa notizia della morte di Antonio è stata proprio la moglie Giovanna che lo ha appreso in caserma. Una donna forte e coraggiosa. Dal 2002, Antonio aveva cambiato la propria residenza e si era trasferito a Montedigione, provincia di Siena, per stare vicina alla Folgore. Dopo le scuole Superiori, con il servizio di leva, aveva iniziato la sua carriera militare. «Per lui un orgoglio. Un qualcosa che era fiero di fare e voleva fare - ha spiegato la cugina Non veniva spesso in paese. Quando lo faceva si fermava a casa dei suoi genitori. Amava il suo lavoro, per lui ogni missione era un’avventura dalla quale portare a noi della famiglia qualco-
Tristezza e dolore E’ stato colonnello Milani ad avvisare la donna tra i commilitoni La moglie era in caserma della Folgore per avere notizie SIENA - Tristezza e dolore tra i commilitoni delle vittime dell'attentato a Kabul, nella caserma del 186mo reggimento dei parà della Folgore. «Le parole sono inutili», ha detto il colonnello Benito Milani, comandante del 186mo reggimento con base a Siena ai microfoni di Sky Tg24. «Esprimo il mio cordoglio alle famiglie e mi sento di stringermi a loro». Il colonnello Milani ha poi ricordato l’angoscia che è seguita alla notizia dell’attentato nella quale sono morti sei militari italiani e altri 4 sono rimasti feriti. «Si è precipitata da noi la moglie del tenente Fortunato (una dei soldati morti nell'attentato residente a Siena, ndr) per avere notizie. Come se lo aspettasse». Quattro di sei militari rimasti uccisi nell’attentato erano del 186mo reggimento. «Erano partiti da questa caserma. Erano nostri ragazzi», ha aggiunto Milani. Il colonnello ha poi detto che a breve dovrebbero arrivare notizie sui tempi del rientro in Italia delle salme dei sei caduti in Afghanistan.
sa di nuovo. Per noi oggi ha concluso - é una grandissima sofferenza». E mentre alcuni dei parenti mostrano delle foto del tenente, c’è la zia Nina, sorella di papà Domenico che continua a ripetere: «Antonio era un bravo ra-
SIENA - «Stamattina noi purtroppo abbiamo dovuto dare la notizia alla moglie –ha detto il colonnello Milani – che si era precipitata in caserma quando ha appreso la notizia dell’attentato, non sapendo che era coinvolto. Abbiamo dato il massimo supporto alla moglie, affiancandole anche una psicologa, so che poi successivamente è stato informato anche il bambino». Il colonnello Milani ha anche ricordato «di aver condiviso occasioni di vita in caserma e fuori con il tenente Fortunato e con gli altri caduti, tra cui, due anni fa, anche una missione in Libano». Una psicologa per la moglie del tenente Antonio Fortunato, è stata messa a disposizione dal 186esimo reggimento paracadutisti Folgore di stanza a Siena. Lo ha reso noto il comandante di distaccamento Benito Milani. E’ lo stesso comandante a ricordare che stamane è stato lui stesso a dover dare la tragica notizia della morte del tenente alla moglie che «appena saputo dell’accaduto si è precipitata in caserma». «E' una donna forte, che sa reagire». Ha detto il colonnello, comandante della Folgore. Il tenente Antonio Fortunato, di 35 anni di Lagonegro lascia la giovane moglie insegnante e il bimbo di due anni che come ha sottolineato lo stesso comandante è stato messo al corrente della perdita del papà. A fine ottobre è previsto il rientro in Italia del reggimento che è partito per l'Afghanistan l’8 di maggio.
gazzo non doveva succedere una cosa del genere». Nel frattempo fuori la casa è un via vai di familiari, Forze dell’Ordine e paesani, ognuno a portare il proprio cordoglio. Ad arrivare è anche il 91esimo Battaglione Luca-
no con il con il comandante Vincenzo Barbati, reduce da Nassirya 2003 e ci dice «che in questi momenti non ci sono parole e - aggiunge siamo militari ottemperiamo a quello che ci dicono dal Governo». an. pe.
Le reazioni POTENZA - «E’ con grande commozione e sgomento che abbiamo appreso oggi la notizia dell'attacco terroristico a Kabul, in cui hanno perso la vita, tra gli altri, 6 militari italiani. Purtroppo anche un soldato lucano ha perso la vita mentre stava svolgendo una operazioni militare al servizio della comunità e del diritto internazionale». La senatrice del Pd Maria Antezza ha commentato così il terribile attentato kamikaze in Afghanistan. «E’ un giorno di immenso dolore - ha continuato - in cui vogliamo esprimere il cordoglio per la gravissima perdita di vite umane. Si tratta purtroppo di un nuovo e feroce tentativo di ostacolare l'operato dei nostri soldati impegnati in mis-
sioni di pace sul territorio afgano. Alla famiglia del tenente Antonio Fortunato, a tutte le famiglie dei militari uccisi e a tutti i soldati italiani che difendono i valori della pace e della libertà giunga il nostro abbraccio». Antezza ha aggiunto: «Oggi al Senato la presidente Anna Finocchiaro ha invitato il Parlamento ad una riflessione più approfondita sulle missioni, invitando il Governo e la maggioranza a un confronto con l'opposizione. Credo - ha concluso la parlamentare che non è più possibile rinviare una discussione seria e collaborativa su questi temi». «L’ignobile attentato ai nostri militari della Folgore impegnati nella missione
a Kabul, con la perdita di sei uomini di valore che pagano il prezzo più alto per la propria patria, traccia un solco profondo e indelebile nei nostri animi. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e tutto il mio sentito cordoglio ai familiari dei sei soldati per la grave perdita subita». lo dichiara il senatore Filippo Bubbico. «Insieme al dolore e alla solidarietà per la morte dei 6 militari italiani a Kabul, si aggiunge la tristezza nell'apprendere che una delle vittime è figlio della nostra Lucania». Lo ha dichiarato il senatore del Pdl Cosimo Latronico. «Alla famiglia del giovane lucano va la nostra vicinanza con la speranza che il sacrifi-
cio del giovane militare e delle altre vittime contribuisca alla pace dei popoli». Cordoglio per le vittime e condoglianze ai loro familiari sono stati espressi in aula al Senato, a nome di tutto il Gruppo dell’Italia dei Valori, dal presidente Felice Belisario. Appena appresa la notizia del nuovo, feroce attentato contro le forze di pace italiane a Kabul, Belisario ha avvertito l’assemblea ed ha chiesto al Governo di venire a riferire immediatamente in Parlamento. «In Afghanistan, lo diciamo da tempo – afferma Belisario - bisogna pensare ad un’exit strategy. Come IdV non abbiamo fatto mancare il nostro sì al rifinanzia-
mento della missione, ma vogliamo che i nostri militari siano in piena sicurezza». Per Belisario «la domanda è sempre la stessa: siamo lì per garantire la pace o per partecipare a una guerra? Dobbiamo discutere dello scopo della nostra missione». «Il Partito Democratico della Basilicata è vicino al dolore della famiglia Fortunato di Tramutola per la perdita del valoroso Antonio, tenente della compagnia Folgore». E’ il messaggio di vicinanza e solidarietà espresso dal segretario regionale del Pd, Erminio Restaino, in merito al “vile attentato compiuto in Afghanistan
ai danni dei militari italiani”. “A tutti i familiari delle vittime e dei feriti – aggiunge Restaino – va il mio più sincero e accorato cordoglio. La politica si inchini di fronte al sacrificio – conclude Restaino - oggi è il tempo della riflessione e della commozione». «La missione di pace in Afghanistan ha subìto oggi un duro colpo a causa dell'attentato di Kabul che ha portato la morte a sei giovani militari italiani appartenenti alle forze armate del 186° Reggimento Paracadutisti della Folgore. L’ennesima crudeltà compiuta dai Talebani – afferma Nicola Pagliuca, capogruppo di Forza Italia verso il Pdl in Consiglio regionale - è la testimonianza
di una realtà che non ha ancora abbracciato l'ideale della libertà, della democrazia e della pace tra i popoli. Esprimo la mia vicinanza ed il mio cordoglio alle famiglie dei nostri valorosi connazionali, strappati ingiustamente alla vita, ed in particolare ai familiari del tenente Antonio Fortunato, nostro conterraneo di Lagonegro, vittima sacrificale incolpevole insieme con i suoi compagni, in questa missione di pace». «Quanto accaduto oggi – conclude Pagliuca - evidenzia che la battaglia per la pacificazione è ancora irta di ostacoli, ma è importante che si continui a combattere con coraggio e determinazione perchè si possa realmente giungere ad
un mondo caratterizzato dalla fratellanza tra i popoli». «Dopo il maresciallo Filippo Merlino, ucciso a Nassyria insieme a 18 suoi commilitoni, ancora un uomo della Val d’Agri, Antonio Fortunato, è morto per servire la Patria e per gli ideali della pace e della cooperazione solidale tra i popoli. Due generazioni di uomini accomunate da un’uguale missione di pace». E’ quanto sostiene l’assessore regionale alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Antonio Autilio esprimendo profondo cordoglio alla famiglia del militare originario di Tramutola e alle famiglie degli altri militari italiani che hanno perso la vita nell’attentato di Kabul.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
di ANGELA PEPE TRAMUTOLA - Bandiere a mezza asta quelle che dominano dall’alto del municipio della comunità tramutolese. Ed è un clima di dolore e di sgomento che ha preso il sopravvento per la morte del giovane tenente Antonio Fortunato, 35 anni, di Tramutola, rimasto ucciso insieme ad altri cinque militari italiani, nell’attentato avvenuto ieri mattina nel pieno centro di Kabul, sulla Massoud Circle. Sono le 15 e 30 quando arriviamo di fronte al Comune del piccolo paese valdagrino. Davanti alla già si è radunato un po’ di gente, per una notizia che ha fatto il giro del paese in pochi minuti. Ad attendere i cronisti c’è il primo cittadino del paese, Ugo Salera con l’assessore comunale Vincenzo Petroccelli. E’da oltre due ore che il sindaco va su e giù, dalla sede. Il suo telefono squilla in continuazione. Giornalisti, politici e semplici concittadini vogliono sapere, conoscere, se la notizia data sui tutti i media è vera. L’incredulità è dominante. «La notizia - dice il sindaco - l’ho appresa intorno alle 12 e 30 di questa mattina (ieri per chi legge), tramite un parente e immediatamente mi sono recato dalla famiglia per esprimere le condoglianze di un così grave dolore. Sono passato - racconta il sindaco tra uno squillo di telefonata e un’altra - e per due minuti non ho incontrato i genitori con i due figli che erano già partiti per andare a Siena, a raggiungere la moglie ed il pic-
Antonio Fortunato brinda con alcuni commilitoni in un momento di pausa E’ una immagine di una precedente missione estera
4 Primo piano
Venerdì 18 settembre 2009
Primo piano 5
Venerdì 18 settembre 2009
De Filippo: «Conoscevo Filippo, persi 2 soldati di pace»
Strage a Kabul
«Nuova prova di grande generosità dei lucani»
Filippo è stato ucciso in Iraq nel 2003 Il suo sacrificio non si dimentica
Merlino, ferita ancora aperta
La cerimonia di intitolazione di una piazza e un monumento a Filippo Merlino a Sant’Arcangelo
Il maresciallo di Sant’Arcangelo morto a Nassirya, dopo tre giorni sarebbe tornato a casa in Italia di FRANCESCA GRESIA
«Un uomo con altissimo senso del dovere»
di MARIATERESA LABANCA
EMILIO COLOMBO Un fax a papà Fortunato «Profonda tristezza» Il senatore a vita Emilio Colombo, ha inviato un telegramma alla famiglia del tenente Antonio Fortunato, in cui ha espresso «profonda tristezza» per la tragica scomparsa dell’ufficiale, avvenuta oggi in Afghanistan nell’attentato ad un convoglio di militari italiani. «Desidero esprimere a lei e ai suoi familiari – ha scritto Colombo al padre di Fortunato – sincera e fraterna partecipazione al vostro dolore, che è certamente quello di tutti gli italiani e di tutti i lucani».
Filippo Merlino
Una missione che ritornerà ancora sul suo tragitto quando ripartirà il 20 giugno 2001 per ritornare a Pristina e rimanervi fino al 18 giugno 2002. Meno di un anno per l'ultima partenza, Filippo viene inviato nella missione di pace “Antica Babilonia” a Nassirya dove perderà la vita a seguito di un vile attentato terroristico, unitamente ad altri 18 connazionali e nove iracheni. Un uomo che credeva nel sostegno da dare quella gente, che credeva nel supporto che avrebbe potuto offrire ai bambini nati in quei luoghi, ricevendo da questi solo un sorriso, prezioso come nient'altro. Con decreto del Presidente della Repubblica dell’8 gennaio 2004, viene promosso al grado di Sottotenente e nel 2005 gli viene conferita la Croce D'Onore alla memoria per altissimi meriti di servizio. Diverse le iniziative per ricordare la sua memoria e per mantenere viva l'attenzione sugli sforzi dei militari, una lapide, un monumento e una piazza a Sant'Arcangelo, suo paese natio, tanta attenzione che purtroppo, ancora una volta, non hanno impedito nuovi spargimenti di sangue e dolore per le famiglie che quest'oggi hanno perso i loro cari.
Presidio del Prc «Ritirare le truppe»
GIANNI PITTELLA «Comunità unità per affrontare questo grande dolore» «CON dolore ho appreso la triste notizia della morte del tenente Antonio Fortunato figlio di questa nostra Basilicata, vittima di un vile attentato in Afghanistan». Così commenta il vice presidente del Parlamento europeo la notizia della morte del militare lucano». «Ancora una vittima, ed ancora un giovane meridionale sacrifica la propria vita per la difficile opera di dare libertà e democrazia alle popolazioni afgane. Oggi tutta la Basilicata è triste ed è in lutto per questa grave perdita ed è nostro dovere dimostrarci comunità unita anche in un dolore profondo».
POTENZA - Ieri sera Rinfondazione comunista di Basilicata ha organizzato un presidio in piazza Mario Pagano per chiedere il ritiro delle truppe italiane dal territorio afghano. «Non possiamo esimerci – ha affermato il consigliere regionale del Prc, Emilia Simonetti - dal notare come la missione del contingente militare italiano in Afghanistan è frutto e figlia di una scelta politica e strategica, oltre che militare, assurda e sbagliata. Peraltro, anche la giustificazione della loro presenza con la necessità di garantire lo svolgimento di elezioni libere e democratiche, in Afghanistan, è stata del tutto vana e inutile, come dimostrano ed hanno denunciato i colossali brogli subiti dalle opposizioni al governo Karzai»
COME Filippo Merlino, anche Antonio Fortunato era partito dalla Val d’Agri: la terra del petrolio, ma anche del presidente De Filippo. Ieri mattina, il governatore lucano si trovava a L’Aquila quando la notizia ha iniziato a diffondersi. Ha appreso «con dolore e sgomento» della morte del giovane impegnato in Afghanistan nelle zone martoriate dalla guerra, proprio mentre faceva visita agli uomini della Protezione e ai volontari della Basilicata che operano in Abruzzo nelle aree colpite dal sisma. Ci sono poche parole per dare voce al dolore per il sangue lucano versato. «Tragicamente - è il messaggio di De Filippo, appena appresa la notizia - ancora una volta l'Italia, il Mezzogiorno e la Basilicata pagano un prezzo altissimo per sostenere lo sforzo di pace con cui già da tempo si cerca di riportare a maggiore democrazia e stabilità geopolitica nazioni fin troppo provate dagli assurdi assalti del fanatismo religioso e dalle piaghe del terrorismo». E, inevitabilmente, il pensiero va al maresciallo Merlino, ucciso a Nassirya, in Iraq, il 12 novembre del 2003. «Filippo lo conoscevo bene - ricorda il governatore lucano So che tipo di persona era: grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio. So per certo che anche Antonio, come molti altri militari stanziati in Afghanistan, ha saputo svolgere con ab-
Tutta la Basilicata a lutto. Molte iniziative rinviate
Manifestazioni sospese per Cia e “Cinema e territorio” MOLTE le attività istituzionali e le manifestazioni sospese a causa in segno di cordoglio per le vittime della strage di Kabul, anche in Basilicata. Il Comune di Gallicchio si è unito al dolore che ha colpito le famiglie dei militari uccisi in Afghanistan e ha informato che, in segno di lutto, la manifestazione “Cinema e territorio” in programma ieri sera, all ’Hotel Apogeo, con gli attori del film “Basilicata coast to coast”, è stata stanegazione e totale altruismo il significato più autentico della sua missione, portando anche una concreta testimonianza di come possono essere coraggiosi e generosi i lucani dinnanzi ai propri compiti di responsabilità». Il presidente della Regione ricorda che come dimostrano i dati a disposizione del ministero degli Interni - sia nella Prima che nella Seconda Guerra mondiale sono stati proprio i giovani lucani a pagare il più alto contributo di vite umane. «E questa è la prova aggiunge De Filippo del coraggio, della generosità e del senso del dovere che contraddistinguono i nostri ragazzi. Che non si risparmiano mai, fino a pagare il prezzo più caro della propria vita. E la grande generosità è quella
«Nelle due guerre mondiali dai lucani il maggior tributo di sangue»
ta rinviata a data da destinarsi. E, a seguito del tragico attentato, anche la Confederazione italiana agricoltori, e la sua associazione per l’agricoltura biologica e l Icea- Istituto certificazione etica e ambientale, hanno rinviato la consegna -che doveva avvenire oggi dei prodotti bio ai presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano, del Senato Renato Schifani, della Camera Gianfranco Fini e del Consiglio Silvio Berlusconi. che sta animando gli uomini della Protezione civile e i volontari lucani in Abruzzo. «A L'Aquila testimonia il presidente della Regione - sono stato accolto tra gli applausi, raccogliendo quanto hanno seminato i nostri conterranei, con l'ottimo lavoro che si sta svolgendo nei nostri lucani». Il presidente De Filippo ha espresso la propria solidarietà alle famiglie delle vittime. «La Basilicata - ha detto loro - perde un uomo straordinario ed un soldato di pace». E risponde a chi in queste ore chiede il ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan: «Quella in cui erano impegnati i nostri parà - aggiunge - era una missione umanitaria internazionale con l'obiettivo di portare maggiore democrazia e stabilità geopolitica. Alla quale i nostri Paesi sono chiamati a dare il loro importante contributo, e a cui partecipare è doveroso». m.labanca@luedi.it
le reazioni «PROFONDO dolore» è stato espresso dal sindaco di Potenza e presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, per la morte dei giovani militari, tra cui il lucano tenente Antonio Fortunato, a seguito dell’attentato di Kabul. «Sono profondamente colpito per la morte dei nostri militari impegnati in Afghanistan e dei civili coinvolti nell’ennesimo vile attentato. A nome dell’intero Consiglio regionale della Basilicata esprimo alle famiglie delle vittime il profondo cordoglio». Queste le commosse parole del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi.
Alle famiglie delle vittime dell'attentato di Kabul e tra queste alla famiglia lucana del tenente Andrea Fortunato è il profondo cordoglio e un abbraccio forte da parte del presidente del gruppo Prc in Consiglio Regionale Emilia Simonetti, «In questo triste momento – ha aggiunto il presidente della Provincia, Piero Lacorazza – rivolgo un pensiero particolare ai familiari del giovane tenente lucano, Antonio Fortunato, rimasto ucciso nell’attentato in Afghanistan, proprio come il maresciallo Filippo Merlino, caduto nella strage del 2003 in Iraq, e ai militari feriti di cui si attende il rien-
tro in Italia ». «E' un grande ed incolmabile dolore quello che, a distanza di pochi mesi, colpisce ancora un volta l'Italia privata dei suoi figli migliori impegnati in una missione di pace in Afghanistan»: è il pensiero unanime espresso dal Capogruppo dei DeC alla Provincia di Potenza, Vincenzo Libonati e dal consigliere Giuseppe Dileo alla notizia dell'attentato avvenuto in mattinata a Kabul ed in cui sono morti 6 soldati italiani ed altri 3 sono rimasti feriti. Il presidente del Consiglio provinciale di Potenza, Palmiro Sacco, ha espresso il suo profondo cordoglio personale e
quello dell'intera assise consiliare, per la morte dei sei militari. Rifondazione Comunista della Basilicata esprime alle famiglie delle vittime dell’attentato che ha subito un mezzo militare dell'Esercito italiano a Kabul tutta la nostra piena solidarietà L'Mpa Basilicata esprime sentito cordoglio e profonda vicinanza alle famiglie. Auspica, inoltre, «che le bandiere italiane ed europee, presenti negli edifici pubblici, siano issate a mezz'asta in segno di rispetto per questi nostri eroi, morti nell'adempimento della loro missione di pace ed aiuto alle popolazioni lo-
cali». Solidarietà anche dai Popolari uniti: «La speranza rimane sempre viva affinché la mediazione internazionale e la presenza della forza di pace possa essere veicolo per il raggiungimento di una stabilità sociale che gioverebbe al mondo intero». Il Pdci ha espresso fraterno corodglio alla famiglia del tenente Andrea Fortunato e a quelle degli altri cinque militari uccisi a Kabul, insieme alle più vive preoccupazioni per le condizioni dei feriti, sono stati espressi dal capogruppo alla Regione Giacomo Nardiello e dal segretario regionale dei Comunisti Italiani Giovanni Soave. Il Pdci ha parlto di «un eccidio atroce che
ha colpito decine di civili a riprova della gravità della situazione a Kabul che ci dovrebbe indurre a riflettere sulla totale inutilità della nostra presenza in Afghanistan, dove, evidentemente, non si è pacificato nulla». «Le vite umane dei nostri militari –aggiungono Nardiello e Soave - non possono più essere messe in pericolo, in quanto la presenza italiana, e quella internazionale, non hanno indebolito i talebani, che sono più forti di prima. Del resto , non si può pensare di occupare l'Afghanistan chi sa per quanto tempo. Il Pdci pertanto insieme alla commozione per i soldati uccisi, proprio perchè non diventino vittime inutili, squarcia il velo dell'ipocrisia per rinnovare la richiesta di ritirare le for-
ze arm ate dal Paese Asiatico». Il Gruppo consiliare di Idv alla Provincia di Potenza, acui si è aggiunta anche quello di Matera, ha dichiarato: «'Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime dei sei militari italiani caduti oggi nell’attentato terroristico a Kabul ed in particolare a quella del nostro corregionale Fortunato». il Gruppo consiliare di Idv alla Provincia di Potenza. La Cisl Basilicata considera il vile attacco ai soldati italiani di stanza in Afganistan, «l'ennesimo atto di barbarie di chi, con scientifica e malvagia applicazione, si propone di sabotare il processo di pacificazione e di far sprofondare il paese in una
spirale di inaudita e cieca violenza». La Cisl lucana, unendosi al dolore delle famiglie dei soldati caduti e alla sofferenza dei loro compagni feriti, esprime profonda preoccupazione per la situazione sempre più difficile che si sta registrando negli ultimi mesi in Afganistan. Anche la Cgil di Basilicata esprime profondo e sentito cordoglio per le vittime dell'attentato che ha colpito i militari italiani «Riteniamo, invece, non più rinviabile una riflessione più ampia sul ruolo dei militari italiani in quella terra martoriata, che stanno partecipando ad una vera e propria guerra senza quartiere. E' necessario rivedere la strategia di intevento che non può risolversi nell'occupazione militare».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
SANT’ARCANGELO - Era la mattina del 12 novembre 2003 quando, per la prima volta la Basilicata è stata scossa da un dolore inspiegabile: il maresciallo Filippo Merlino muore nell’attentato di Nassiriya. Due camion bomba hanno distrutto la base dei carabinieri italiani di Nassiriya: diciannove le vittime e tra queste Filippo Merlino, di appena quarantasei anni. Tre giorni dopo sarebbe dovuto tornare in Italia. Una famiglia distrutta dal dolore, la moglie e il figlio Fabio di soli tredici anni, un paese incredulo di fronte ad una notizia che sconvolge chi lo conosceva e chi lo aveva visto solo passeggiare per strada. Da sempre dedito al dovere, anche nelle ultime ore Filippo non si tira indietro, aiuta i compagni, convinto di non essere stato ferito gravemente e ignaro che un'improvvisa emorragia al fegato l’avrebbe ucciso nel pomeriggio, aggiungendo per ultimo il suo nominativo alla lista che nessuno avrebbe mai voluto leggere. Nato il 25 febbraio del 1957, da Rosa e Salvatore a Sant'Arcangelo, Filippo era il secondo di sei figli, di cui una sola donna Giuseppina. Fin da fanciullo sogna l'arruolamento e il suo desiderio inizia a prendere corpo il 15 novembre 1975, dopo aver frequentato il 40° corso Allievi carabinieri presso la scuola di Roma che lo porterà alla promozione di carabiniere il 31 maggio 1976. Ma la sua carriera è solo agli albori, dal 1981 al 1983, frequenta il 34° corso Allievi Sottoufficiali presso la Scuola Sottoufficiali di Firenze, divenendo il 1 giugno del 1983 vicebrigadiere. Filippo inizia così un nuovo percorso, dal
1984 al 1991 ricopre la carica di comandante della Stazione Carabinieri di Torre Dé Picenardi (CR), dal 1991 al 1993 sarà al comando dell’Aliquota radiomobile del Nucleo operativo e Radiomobile della compagnia Carabinieri di Viadana (Milano), fino a divenire comandante della stazione di Viadana, incarico che assume nel 1993 fino alla sua scomparsa a Nassirya. Come da tutti ricordato, Filippo era un eterno bambino, nel suo animo non aveva mai perso la fanciullezza, era gioviale, allegro ma anche severo al tempo giusto, un giocherellone seppure sempre dedito al suo dovere e a quella che aveva in ogni momento considerato una missione in difesa dei valori della libertà e della democrazia dei popoli. Dall’Italia il suo impegno viene rivolto all’estero perché quanto svolto in precedenza non poteva essere che una minima parte della carriera di Filippo Merlino, dal 1996, infatti, inizia le sue missioni spinto dal desiderio di aiutare un prossimo più lontano ma anche più bisognoso. Dal 26 gennaio al 21 novembre 1996 viene impiegato presso l’Ambasciata d'Italia a Mosca in qualità di addetto alla sicurezza e vigilanza. A distanza di meno di tre anni, il sottotenente Merlino è pronto a ripartire, dal 4 maggio al 31 agosto 1999 viene occupato presso la Multinational Specialized Unit di stanza a Durazzo in Albania, nell’ambito della missione Afor denominata “Allied Harbour”. Niente pause e Merlino viene impiegato dal 1 settembre 1999 al 21 luglio 2000 presso la Multinational Specialized Unit di stanza a Pristina (Kossovo) nell'ambito della missione KFOR denominata Joint Guardian.
6 Primo piano
Venerdì 18 settembre 2009
Primo piano 7
Venerdì 18 settembre 2009
HANNO DETTO
Strage a Kabul
ANTONIO FORTUNATO
Autobomba esplode al passaggio di due convogli: boato terrificante
Il comandante della pattuglia TENENTE, 35 anni, originario di Lagonegro (Potenza). L'ufficiale comandava la pattuglia. I genitori del tenente sono stati prelevati dai carabinieri dalla loro abitazione, situata in una contrada di campagna di Tramutola, e accompagnati a Siena. Fortunato era sposato e con la moglie viveva a Badesse, in provincia di Siena. Il tenente aveva un figlio piccolo.
Kamikaze contro i soldati italiani
MATTEO MUREDDU Fratello di un militare PRIMO caporal maggiore, 26 anni, di Solarussa, un piccolo paese sardo in provincia di Oristano. Figlio di un pastore, Augusto Mureddu, e di una casalinga, Greca, ha un fratello di dieci anni più grande, Stefano, anch'egli militare, e una sorella. Il comandante militare della Sardegna generale Sandro Santroni ha informato a Solarussa, nell'oristanese, i genitori del parà.
Attacco in centro a un convoglio della Folgore sei parà uccisi e quattro feriti in modo non grave di VINCENZO SINAPI
I vertici dell’esercito: «Non è azione mirata contro di noi»
DAVIDE RICCHIUTO Figlio di emigranti
Un soldato italiano davanti a uno dei blindati Lince che ieri sono stati distrutti dall’esplosione a Kabul
|
LUTTO NELLE CASERME
|
«La notizia che ti aspetti ma speri di non ricevere mai» E' IL TRICOLORE calato a mezz'asta sulle piazze d’armi delle caserme della Folgore il simbolo dello sgomento suscitato nella brigata d’elite dell’Esercito dall’attentato di ieri a Kabul. I reggimenti di Siena, Livorno e Pistoia contano i lutti di sei commilitoni uccisi dall’esplosione. Un’aria pesante, di dolore misto a orgoglio per aver difeso fino all’estremo sacrificio i valori della democrazia, si respirava oltre le porte carraie e gli ingressi monumentali. Le attività sono state interrotte, così come è accaduto per molte attività istituzionali un po’ in tutt’Italia, il personale si è messo a disposizione dei rispettivi comandanti. La Folgore è stata colpita duramente, e lo si percepisce. «E' la notizia che sai di poterti aspettare, ma che speri di non ricevere mai»,
ha commentato il colonnello Benito Milani, vicecomandante del 186/o reggimento della Folgore di stanza a Siena, reparto colpito da quattro caduti e con alcuni feriti che al momento non sembrano gravi. Il 186/o è presente a Kabul da maggio con 300 uomini in missione di pace e appena ieri, ironia della sorte, il colonnello Milani parlava al telefono con il comandante del reggimento, colonnello Aldo Zizzo che si trova con i suoi uomini in Afghanistan, di come organizzare le attività del reparto quando fosse rimpatriato, cioè presto, ad ottobre. Un colloquio che sottendeva l’attesa per un sospiro di sollievo – quello di lasciare l’Afghanistan senza vittime – poi impedito poche ore dopo dai 150 chili di esplosivo fatti scoppiare dai talebani.
Una Toyota bianca usata dai talebani per il massacro in un’ora di punta e in una via affollata
Pezzi di cadaveri e feriti in fuga per salvarsi di MAURIZIO SALVI E SYED ANWER
Mezzi distrutti dall’esplosione
KABUL – Uno scenario apocalittico, già molte volte vissuto a Kabul in questi anni, è emerso ieri quando si è diradato il fumo della terrificante esplosione dell’ennesimo kamikaze talebano su un’autobomba contro un convoglio di veicoli blindati Lince italiani: accanto ai veicoli militari distrutti e a quello che restava della Toyota bianca usata dall’attentatore, giacevano cadaveri interi e sezionati di soldati italiani e gente comune afghana. Lo scoppio, in un’ora di punta di fine mattinata, è avvenuto in una zona denominata Bibi Mahro, vicino a Massoud Circle, ed è sta-
to devastante, con un bilancio ancora provvisorio delle autorità afghane di almeno 14 morti, tra cui sei militari italiani. Tutto intorno, decine di feriti che si trascinavano, gridavano e piangevano mostrando mani, corpi e volti imbrattati di sangue. «Non è possibile – ha detto in lacrime un afghano cinquantenne guardando il suo negozietto ridotto in cenere – in pochi secondi ho perso tutto quello che avevo». Molte le imprecazioni contro i talebani, ma molte anche le grida contro i militari della Nato. «Perché passano in pattuglia sempre da queste parti –si è chiesto Najib, un ragazzo di 25 anni che vende schede telefoniche ai passanti – visto che qui vive solo gente pacifica e non ci sono militan-
ti clandestini?». Fonti dell’ambasciata italiana hanno detto che la deflagrazione è stata avvertita nell’edificio in modo nettissimo, «poiché il luogo dell’attentato si trova a meno di un chilometro da noi». Il presidente afghano Karzai, che ha espresso il suo cordoglio per le vittime italiane, ha ricordato che ancora una volta gli attentatori hanno colpito durante il Ramadan, mostrando di non avere alcun rispetto per i valori islamici e di fare solo cose che piacciono ai nemici dell’Afghanistan. Nei prossimi giorni fra l’altro gli afghani si apprestano a celebrare per tre giorni l’Eid, la fine del Ramadan, affollando negozi e mercati per comprare cibo e regali.
Le storie dei militari e delle loro famiglie. Valente era all’ultima missione
Il sogno di costruire la pace di LUCA MASOTTO ROMA - A Kabul come a Nassirya. Da Orvieto a Napoli, da Oristano a Potenza, il lutto sconfina i limiti regionali e colpisce i cuori di tutta Italia. Le sei vittime del più sanguinoso attentato dopo la strage irachena del 2003 avevano tra i 26 e i 37 anni, tutti paracadutisti della Folgore, orgogliosi della loro missione in terra afghana, colleghi uniti nel pericolo ma soprattutto amici. La fotografia che ritrae tre di loro abbracciati racconta più di ogni altra il sentimento che li accomunava. «Mio marito era un paracadutista» sono le briciole di parole che riesce a raccogliere la moglie del sergente maggiore Roberto Valente, napoletano, il più anziano dei sei. Quattro elogi tra il 2000 e il 2007, la croce d'argento per l'anzianità di servizio militare, esperienze in Iraq, ex Jugoslavia e Albania, sarebbe rientrato in Italia, dove sognava di ricongiungersi con moglie e il figlio a novembre da dove era partito due giorni fa dopo quindici giorni di ferie. Era quella la sua ultima missione. Di quelle esperienze, di quei mondi lontani ne parlava anche il tenente Antonio Fortunato, classe '74 originario di Lagonegro (Potenza). Era lui a comandare la pattuglia. Lascia la moglie Gianna, insegnante precaria con la quale il 15 dicembre avrebbe festeggiato dieci anni di matrimonio e un figlio di sette anni. Da un po' avevano scelto di vivere a Badesse (Siena), con Martin, nome scelto per onorare San Martino, protettore dei militari. «Era maestoso, un vanto per l'Esercito, diceva che ogni missione era un'avventura, un'opportunità per prendere qualcosa e portarla in famiglia» racconta tra le lacrime una cugina. Papa Domenico, per tutti Mimì, era sempre in pensiero per lui: «Avevo paura che gli succedesse sempre qualcosa». Un presagio che ieri si è strasformato in un gridi di straziante dolore.
Mureddu aveva rinviato il matrimonio per partire per Kabul
PRIMO caporal maggiore , 26 anni, nativo di Glarus (Svizzera). È il secondo di tre figli. Il padre Angelo, che da giovane era emigrato in Svizzera, è rientrato da tempo nel paese d'origine con tutta la famiglia e attualmente lavora in una ditta di costruzioni. La madre è casalinga. Il giovane, che aveva la funzione di autista di mezzi militari, non era alla prima missione in Afghanistan.
ROBERTO VALENTE Prossimo al rientro SERGENTE maggiore , 37 anni di Napoli, dove viveva con la moglie e Simone, un bambino di due anni. Aveva lasciato la sua città mercoledì. Aveva partecipato a diverse missioni a Kabul. Aveva chiesto e trasferimento al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per restare vicino alla famiglia. Il sottufficiale sarebbe dovuto rientrare in Italia tra ottobre e novembre.
GIAN DOMENICO PISTONAMI L’uomo più a rischio
Il cuore si è spezzato anche per la famiglia del primo caporal maggiore Massimiliano Randino, classe '77, nato a Pagani (Salerno), residente a Sesto Fiorentino, sposato anche lui e anche lui appena rientrato da una licenza di una dozzina di giorni trascorsi in Italia. Dieci anni di servizio, alla sua terza missione in Afghanistann, viene ricordato dai commilitoni del Battaglione Nembo di Pistoia, dove era effettivo dal 31 gennaio scorso, come «una persona in gamba, irreprensibile, affidabile ed un soldato di serie A, di prima scelta». Il più giovane era il primo caporal maggiore Matteo Mureddu,26enne di Oristano, figlio di un allevatore di pecore e di una casalinga. Avrebbe dovuto sposarsi lo scorso mese di giugno ma aveva poi rinviato per la decisione di partire per l'Afghanistan. "Ciao Matteo.. ora volerai per sempre come hai sempre fatto ma ora avrai le tue ali che ti porteranno verso il paradiso onore a tutti voi..." è quanto si legge nel post di Facebook mentre un utente pubblica la Preghiera del paraca-
dutista. È il dolore e la rabbia che viene espressa anche per il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus, in Svizzera, nel 1983. Si era arruolato come volontario nell'Esercito a soli 18 anni per trovare un lavoro stabile: aveva lasciato Tiggiano, uno dei più piccoli paesi della profonda provincia salentina, che ieri alla notizia della sua morte si è riversato per strada. «Davide sapeva nascondere la paura» raccontano gli amici così come la celava il primo capioral maggiore Giandomenico Pistonami, 26 anni originario di Lubrano, in provincia di Viterbo, orgoglioso della sua missione. La morte l'aveva vista in faccia lo scorso agosto scampando miracolosamente ad un attentato dei talebani a Kabul. «Vado in pattuglia tutti i giorni per scortare materiali e persone. Sono un mitragliere, quindi sto sulla torretta, il luogo più esposto e più rischioso ma posso fermare auto o persone con un gesto». Ieri non ha fatto in tempo ad intervenire e la fortuna stavolta si è voltata dall'altra parte.
PRIMO caporal maggiore, 26 anni di Orvieto, viveva in provincia di Viterbo, a Lubriano. Pistonami era un mitragliere, l'uomo più a rischio quando si esce in pattuglia perché è quello che sta in “ralla”, la torretta del Lince, dunque il più esposto agli attacchi. Era scampato miracolosamente ad un altro attentato a Kabul, lo scorso agosto.
MASSIMILIANO RANDINO Alla sua terza missione PRIMO caporal maggiore, 32 anni, nato a Pagani. Dal 31 gennaio scorso effettivo al 183esimo battaglione Nembo di Pistoia, era rientrato appena mercoledì da una dozzina di giorni trascorsi in licenza in Italia. Randino, residente a Sesto Fiorentino (Firenze) lascia la moglie. Aveva alle spalle 10 anni di servizio ed era alla terza missione in Afghanistan.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
sto; Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno) 32 anni fa, sposato, e pure lui tornato ieri dalla licenza; il ROMA – Strage di italiani a Kabul: un’autobomba è pugliese Davide Ricchiuto, 26 anni, che voleva un «laesplosa al passaggio di un convoglio, sei parà sono voro stabile» ed aveva scelto di fare il parà. I FERITI – I quattro militari a bordo del secondo morti e altri quattro militari sono rimasti feriti. Quindici i civili afgani uccisi e una sessantina i feriti. I tale- mezzo hanno riportato solo lievi lesioni ed hanno inbani rivendicano. Perl’Italia non era statoversato mai formato essi stessi le famiglie: sono ricoverati tanto sangue in una missione all’estero dopo Nassi- nell’ospedale militare francese e le loro condizioni non destano preoccupazioni. Sono il primo maresciallo riya. L’AEROPORTO – Giorno di arrivi, all’aeroporto di dell’Aeronautica Felice Calandriello, 58 anni, di SasKabul. Con un C-130 tornano dalla licenza in Italia, o sano (Salerno) e tre primi caporalmaggiori dei parà: giungono per la prima volta in Afghanistan, diversi Rocco Leo, 26 anni, di Francavilla Fontana (Brindisi); militari, paracadutisti della Folgore e soldati di altri Sergio Agostinelli, 32 anni, originario della Svizzera e reparti: i più sono in servizio presso l’Italian battle Ferdinando Buono, 30 anni, di Napoli. TALEBANI RIVENDICANO – L'attentato è stato group di Camp Invicta e 4 presso lo staff del comando di Isaf. Con loro anche un gruppetto di giornalisti. A pre- subito rivendicato da Zabihullah Mujahid, un portavoce dei talebani. levarli viene mandato un conIL WARNING – Un attentato voglio composto da 4 Vtlm Linannunciato? Presto, troppo ce, 2 veicoli cingolati BV-206 e presto per dirlo. L’unica cosa un autocarro Aps, per i bagagli. certa è che proprio ieri l’intelliPer agevolare il trasferimento, gence aveva diramato un waril tenente Antonio Fortunato ning estremamente preciso: decide di distaccare due Lince una «cellula ostile» composta per trasferire i quattro militari tra 3-4 elementi pronta ad enche devono raggiungere il cotrare in azione sulla strada mando Isaf (due per ogni mezdell’aeroporto, forse con un’auzo, uno di loro per la prima volta tobomba. Il generale Fabrizio a Kabul), nel centro della città, Castagnetti, che proprio oggi per poi farli ritornare in aerolascia la guida dell’Esercito, taporto e poi procedere tutti inglia corto: «gli allarmi sono sieme verso Camp Invicta. continui, arrivano ogni giorIL KAMIKAZE – L'esplosiono». ne, un fortissimo boato, si sente “ITALIA NON È NEL MIRIin tutta Kabul. Sono le 9.30 in NO”–Secondo La Russa l’attacItalia, mezzogiorno in Afghaco «è da mettere in relazione alle nistan. «Un attentatore suicirecenti elezioni presidenziali, da, a bordo di un’auto imbottita cioè al tentativo di creare una sicon almeno 150 chili di esplosituazione di ulteriore destabilizvo – secondo la ricostruzione zazione» e non si può parlare di del ministro La Russa – esce da «strategia mirata contro le forun parcheggio e si lancia conze italiane, ma di tentativi per tro il primo mezzo, causando la Il cadavere di un soldato italiano impedire alle forze afgane e delmorte dei cinque militari a bordo». L'esplosione investe «in misura meno violenta» la Nato, che operano a stretto contatto, di estendere ulil controllo del territorio». anche il secondo Lince: muore un parà, il mitragliere teriormente che si trovava sulla “ralla”, mentre gli altri quattro si GEN. VALOTTO E BERTOLINI, IMPEGNO NON CAMBIA–Analisi condivisa dal capo di Stato maggiosalvano. Restano feriti, ma in modo non grave. I MORTI – Le vittime sono tutti parà di vari reggi- re di Isaf: «Escludo che si tratti di un’azione mirata menti della Folgore: il 183/o, il 186/o, il 187/o. Sono il contro di noi», dice il generale Marco Bertolini, il quale tenente Fortunato, comandante del convoglio, 35 an- ha assicurato che, dopo l’attentato di oggi, l’impegno ni, originariodella Basilicata: sposato, avevaun figlio «non cambia». FUNERALI DI STATO – Sabato «le salme dei caduti di 7 anni. Il sergente maggiore Roberto Valente, napoletano di 37 anni, era uno di quelli appena tornati dalla potrebbero tornare a casa», dice da Kabul uno dei porlicenza. Gli altri quattro sono tutti primi caporalmag- tavoce di Isaf, il colonnello Fabio Mattiassi. Sui corpi giori: Matteo Mureddu, 26 anni, di Oristano, che aveva sarà eseguita l’autopsia, su disposizione della procura rinviato il matrimonio a giugno per non rinunciare al- di Roma che sulla strage ha aperto un fascicolo. Poi, la missione in Afghanistan; Giandomenico Pistona- forse lunedì, ci saranno i funerali di Stato. Tante bare mi, anche lui ventiseienne, di Lubriano (Viterbo), in fila, un Paese in lutto, come dopo l’eccidio di Nassiscampato ad un altro attentato lo scorso mese di ago- riya.
8 Primo piano
Venerdì 18 settembre 2009
Primo piano 9
Venerdì 18 settembre 2009 Un militare davanti alla caserma Roberto Bandini sede del 186º reggimento Folgore
Strage a Kabul Il presidente Karzai condanna l’atto di terrorismo. «Vogliamo la pace»
Un massacro già rivendicato
|
LA POLITICA
|
Sul ritiro Bossi divide il Governo «A casa entro Natale»
I talebani “fieri” del sangue versato: «Non c’è alcun dispositivo di sicurezza che ci possa fermare» a 1.403, di cui 836 statunitensi, 216 britannici e 130 canadesi. Con gli italiani (21 morti) all’8/o posto insieme all’Olanda, dopo Danimarca, Francia, Germania e Spagna. Con 46 morti a poco più della metà del mese, settembre si candida a superare le 77 vittime di agosto, il mese più cruento di tutta la lunga missione in Afghanistan. Per questo i problemi della sicurezza per la Nato e l’Isaf sono diventati una vera e propria ossessione. Nessuno ha dimenticato che un mese fa, alla vigilia delle elezioni, commando di estremisti islamici hanno sfruttato la presenza di centinaia di giornalisti, arrivati nella capitale afghana per seguire le elezioni presidenziali, per portare a termine alcuni colpi di grande effetto. Prima con un lancio di razzi sul palazzo presidenziale, poi facendo esplodere un veicolo (il 15 agosto) addirittura davanti al super-presidiato quartier generale della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) in Afghanistan (otto morti), ed infine prendendo di mira (18 agosto) un convoglio militare britannico sulla statale Kabul-Jalalabad con un bilancio di dieci vittime, quasi tutte civili. Nel giorno delle votazioni, infine, gruppi di talebani si sono sguinzagliati in tutto il paese realizzando quasi 200 operazioni, fra intimidazioni ed attentati, che hanno spaventato la popolazione e contribuendo a far sì che meno del 40% degli aventi diritto si recasse nei seggi. Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha espresso le sue condoglianze «al governo italiano, al suo popolo e alle famiglie delle vittime» dell’attentato. E ha aggiunto: «Gli
Dal 2001 1403 vittime 21 delle quali italiane
afgani non dimenticheranno mai e continueranno ad essere immensamente grati per il servizio che i militari italiani stanno rendendo a favore della pace e della sicurezza nel nostro Paese». «Condanno – ha detto Karzai in un comunicato – questo atto di terrorismo nella maniera più dura possibile. I terroristi hanno voluto compiacere i loro padroni compiendo atti brutali e ani-islamici perfino nel sacro mese del Ramadan. Azioni del genere, comunque, non saranno d’ostacolo alla determinazione dell’Afghanistan nel raggiungere la pace e la stabilità». Intanto, le forze internazionali sono al lavoro per mantenere la sicurezza nei prossimi giorni. A Kabul, si sa, gli allarmi di attentati sono decine ogni giorno e il più delle volte fortunatamente sono infondati. Ma il warning di mercoledìi, proveniente dalla forze di sicurezza locali e rilanciato dagli 007 italiani, si è rivelato tragicamente azzeccato: una “cellula ostile”composta tra 3-4 elementi pronta ad entrare in azione sulla strada dell’aeroporto, forse con un’autobomba. I warning dell’intelligence sono uno strumento prezioso per pianificare le operazioni e stabilire il livello di allerta: il problema, appunto, è che sono numerosissimi, a volte generici e devono essere sempre verificati. Anche mercoledì ne sono arrivati molteplici, tutti relativi alla provincia di Kabul. Uno in particolare, nel quale si fa appunto riferimento alla possibile entrata in azione, «a breve», di una cellula composta da 3-4 elementi intenzionati a compiere azioni ai danni di strutture governative o della coalizione lungo la Airport Road, la strada che collega il centro di Kabul all’aeroporto, una delle arterie più trafficate della capitale, dove ieri sono stati uccisi i sei parà.
LE PAROLE DI PAPA BENEDETTO XVI Le preghiere della Chiesa per i caduti e le loro famiglie IL PAPA e tutta la chiesa si stringono attorno ai familiari dei sei militari italiani caduti a Kabul. «Grande vicinanza» e «grande dolore» sono stati espressi anche dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, che è stato per diversi anni ordinario militare. «Siamo vicini con la preghiera alle vittime, ai familiari, ai feriti e a tutte le persone coinvolte in questo drammatico avvenimento – ha aggiunto il portavoce vaticano – e ci si augura che tutto questo sangue alla fine possa essere sostituito dalla pace per cui tante persone sono impegnate e stanno donando la loro vita». Il terrorismo, ha poi denunciato l’ordinario militare, «ha paura della solidarietà perciò manifesta il disprezzo per la vita umana».
IN DIFESA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA Fnsi, rinviata al 3 ottobre la manifestazione di sabato LA MANIFESTAZIONE nazionale a Roma per la difesa della libertà di informazione, inizialmente prevista per domani, è stata rinviata al 3 ottobre. «Stiamo lavorando per organizzare la manifestazione a Roma il 3 ottobre con le stesse modalità» ha riferito il segretario della Fnsi, Franco Siddi, precisando che la piazza non è ancora stata concordata e che l’orario dovrebbe rimanere sostanzialmente lo stesso (dalle 16 alle 19), con tutt'al più l'anticipo di una mezz'ora. «La manifestazione non si archivia, perchè i problemi non sono archiviati» ha aggiunto.
Nel novembre 2003 un’autobomba contro il comando italiano: morirono 15 militari e 2 civili
L’attacco più sanguinoso dopo Nassiriya L'ATTENTATO kamikaze di ieri in Afghanistan,dovesono morti6militari italiani, è il più grave attacco subito dall’Italia dalla strage di Nassiriya, città dell’Iraq all’epoca sotto il controllo del contingente italiano. Compiuta il 12 novembre del 2003, quando nell’attentato alla base militare italiana morirono 19 tra militari, carabinieri e civili. La base colpita, ribattezzata Animal House si trovava nella vecchia sede della Camera di Commercio, sulle rive del fiume Eufrate. La guerra entra nelle case degli italiani alle 8,45 del mattino. In quel momento a Nassiriya, città a sud
L’ultima vittima a Farah nel luglio scorso
dell’Iraq, sono le 10,45. Due palazzine in cui risiedono i carabinieri e i militari del contingente che fa parte dell’operazione “Antica Babilonia” vengono sventrate da un attacco kamikaze. Un’auto imbottita di esplosivo si è lanciata contro quello che è ritenuto dalla guerriglia irachena un obiettivo militare. C'è stata anche una sparatoria all’ingresso. Alla fine della giornata il bilancio è tragico: muoiono 12 carabinieri, quattro soldati dell’esercito e due civili. I feriti sono 20, 15 carabinieri, quattro militari e un civile. Ricoverata anche un carabiniere donna: è la marescialla Marilena Iacobini. La sottufficiale è effettiva nella stazione dei carabinieri di Pitigliano, in provincia di Grosseto. I militari colpiti fanno parte della Msu, l’unità multinazionalespecializzata. Sono arrivati a Nassiriya il 13 giugno.
Con l’attentato di ieri nel centro di Kabul, sale a 14 il numero di militari italiani uccisi in Afghanistan dall’inizio della missione italiana nel 2004. Il 5 maggio 2006 un ordigno esplode al passaggio di una pattuglia italiana su due veicoli blindati a sud-est di Kabul. Rimangono uccisi due alpini: il tenente Manuel Fiorito, 27 anni, e il maresciallo Luca Polsinelli, 29 anni. Sei giorni dopo, sempre a Chahar Asyab, a Kabul, un ordigno improvvisato esplode al passaggio di una pattuglia italiana: resta ucciso il caporal maggiore Giorgio Langella, 31 anni, mentre altri 5 militari italiani sono feriti. Tra questi il caporal maggiore Vincenzo Cardella che morirà alcuni giorni dopo. Il 24 settembre 2007, l’agente del Sismi Lorenzo D’Auria viene gravemente ferito durante il blitz delle forze speciali britanniche compiuto per la sua li-
berazione. Trasportato in Italia, D’Auria morirà qualche giorno dopo. Due mesi dopo, il 24 novembre, un kamikaze che si fa esplodere nella valle di Pagman, a 15 km da Kabul: muore il maresciallo capo Daniele Paladini. Il 13 febbraio 2008 il maresciallo Giovanni Pezzulo, 44 anni, è ucciso in un attacco con armi da fuoco portatili nel distretto di Uzeebin, a circa 60 km da Kabul. Un altro militare è ferito. Pezzulo faceva parte del Cimic Group South di Motta di Livenza, un reparto che si occupa prevalentemente di attività di cooperazione civile-militare. Il 14 luglio 2009 una pattuglia di paracadutisti della Folgore viene colpita da un ordigno lungo la strada 517, che collega la città di Farah alla Ring Road. Muore il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, mentre altri tre militari italiani rimangono feriti.
Il dolore dei parenti
Dure critiche degli esperti militari italiani: «Troppi pericoli»
di ELVIO SARROCCO
«Strategia Nato poco chiara il Paese è piombato nel caos»
ROMA - Il cordoglio è unanime accompagnato da «una profonda emozione», per usare le parole di Giorgio Napolitano che ha appreso la tragica notizia in Giappone. Il Capo dello Stato ha definito valorosi i nostri soldati ed ha espresso loro la «riconoscenza e la vicinanza» di tutto il popolo italiano. «L'Italia si inchina ai suoi eroi», ha affermato il presidente del Senato Renato Schifani, nell'esercizio delle funzioni del presidente della Repubblica. Un cordoglio che ha accomunato sia i membri del governo che dell'opposizione. Silvio Berlusconi ha espresso la sua solidarietà a tutti i reparti impegnati a Kabul «a sostegno della democrazia e della libertà». Sono impegnati in una missione essenziale, ha affermato, e tutti «siamo convinti che si debbano portare a casa i nostri ragazzi al più presto», ma nessun paese «può decidere da solo». Solidale con i militari è anche il leader dell'opposizione, Dario Franceschini. Come Piero Fassino che ha telefonato al ministro della Difesa, La Russa, per esprimere la sua solidarietà ai militari. Ma fuori dal coro si è posto Umberto Bossi. La missione in Afghanistan, ha affermato, è ormai «esaurita» perché è difficile esportare la democrazia in Afghanistan. Perciò il suo auspicio
di UGO MARINI KABUL - La strage degli italiani, compiuta in pieno quartiere diplomatico e a pochi minuti dalla fine di una conferenza stampa del presidente Karzai, lancia un segnale preciso e gravissimo al governo di Kabul e all'Occidente: i talebani sentono la vittoria vicina, e considerano completamente fallita l'operazione democrazia, compiuta con le elezioni di agosto. La preoccupazione dei governi occidentali è tangibile, ed è aumentata dalla scoperta del massiccio ricordo ai brogli elettorali fatta dal partito che ha sostenuto il presidente afghano. Lo ha detto anche il ministro della Difesa Usa Robert Gates: «Non c'é dubbio che la natura delle elezioni in Afghanistan ci ha complicato il quadro», ha spiegato, mettendo in dubbio la legittimità di Karzai agli occhi degli stessi afghani. Il quadro strategico è, secondo molti analisti, peggiorato negli ultimi mesi, da quando le forze americane e della Nato hanno iniziato una vera e propria controffensiva per riconquistare il territorio di fatto sotto il controllo dei talebani. Lo studio dell'International Council on Security and Development (Icos), sostiene che a otto anni dall'arrivo a Kabul
La distruzione a Kabul
dell'Isaf i talebani sono attivi sull'intero territorio dell'Afghanistan e non sono stati sostanzialmente indeboliti. Gli analisti mettono sotto accusa la strategia «sbagliata» della Nato, che ha scelto di mantenere di fatto lo stesso contingente allargandone però le competenze all'intero paese invece che alla sola regione di Kabul. Ora il generale Stanley McCrystal, che coordinasia la missione Isaf sia quella americana Enduring Freedom, chiede con energia rinforzi: vorrebbe almeno 30-40mila uomini in più (ora sono circa 69mila) una cifra che difficilmente potrà ottenere in un periodo di crisi economica
grave negli Usa e con il ritiro dall'Iraq ancora ben lungi dall'essere completo. I governi europei, anche se ufficialmente confermano senza esitazioni la fedeltà alla missione, si interrogano sempre più preoccupati sulla reale possibilità di proseguirla: la Nato ha perso 1.400 uomini in Afghanistan (21 gli italiani) e le opinioni pubbliche stentano a capire le ragioni di una missione “di pace” che gli stessi afghani sembrano non desiderare. Il presidente americano Barack Obama è però impegnato a risolvere la situazione afghana per scongiurare definitivamente la minaccia di Al Qaeda. Ma tra pochi giorni il Congresso dovrà affrontare la discussionesul'inviodi rinforzi,nonsaràuna passeggiata. L'amministrazione ha diffuso un documento con 50 criteri di valutazione per monitorare i progressi garantire che non si spendano soldi né si affrontino perdite umane senza un risultato concreto. Si va dalla distruzionidelle retiterroristiche nel paese alla costruzione di un sistema giudiziario alla formazione di esercito e polizia fino alla riconversione all'agricoltura alimentare delle coltivazioni di oppio. Obbiettivi che però, oggi, hanno tutta l'aria di essere un libro dei sogni.
è che a Natale tutti i militari italiani possano «tornare a casa». Di questo, ha annunciato, si discuterà nel consiglio dei ministri. L'uccisione dei sei militari italiani ha così riaperto la delicata questione della permanenza dei reparti italiani in missione in Afghanistan. Il governo non ha cambiato idea: la missione continuerà. «Agli infami e vigliacchi aggressori che hanno colpito in maniera subdola a Kabul - ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo e in accordo con le organizzazioni internazionali questa missione continuerà». Nel governo non ci sono incertezze, forte anche del sostegno diuna parte dell'opposizione. Anche se finora è stato pagato un alto prezzo di sangue, ha incalzato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, «dobbiamo restare e fare terra bruciata di ogni complicità e omertà verso i terroristi». Per assicurare la «stabilizzazione in quel paese, però - sottolinea Frattini - occorre una soluzione politica condivisa con i nostri alleati e con le istituzioni democratiche afgane». Anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, è contrario ad un ritiro dall'Afghanistan che «sarebbe una resa alla logica del terrorismo». Roberto Calderoli, è più cauto ed auspica che questa tragedia «faccia riflettere».
Berlusconi «Decideremo insieme agli altri Paesi»
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
KABUL – Un gesto sprezzante dei talebani afghani, l’ennesimo di una serie ormai lunga, ha stroncato ieri la vita di sei militari italiani e di dieci civili afghani, riproponendo ancora una volta la questione della sicurezza in un paese dove operano attualmente ben 100.000 soldati stranieri. Con una tempestività da fare invidia al miglior giornalista, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha rivendicato l'attentato all’inizio del pomeriggio, quando ancora le operazioni di soccorso vicino a Massoud Circle, luogo dello scoppio dell’autobomba, non erano terminate e nessuno aveva rimosso le lamiere contorte dei due Lince italiani distrutti. «Con questo gesto – ha sostenuto il portavoce – abbiamo voluto provare ancora una volta che non esiste alcun dispositivo di sicurezza che ci possa fermare» e che quindi «possiamo arrivare ovunque». E in www.alemara.org (il loro sito in dari e pashtun, le lingue parlate in Afghanistan) gli insorti hanno perfino sostenuto che «le vittime civili non sono nostra responsabilità, ma dei militari della Nato che hanno cominciato a sparare all’impazzata dopo l’attacco». Aldilà di questa propensione alla falsificazione dei fatti – nella rivendicazione si parla di «dieci militari uccisi e quattro veicoli distrutti» –è inequivocabile che in questi ultimi mesi i talebani hanno sempre raggiunto i loro obiettivi con spettacolari attentati provocati da autobombe e/o kamikaze. Secondo il sito icasualties.org che elabora statistiche sulle vittime in Iraq ed Afghanistan, l’attentato ha portato il numero dei militari morti dal 2001
Brevi dal mondo
Israele avverte «Pericolo in India» GERUSALEMME – Da Israele viene un monito all’India: lo stesso gruppo terroristico che ha messo a segno gli attacchi del novembre 2008 a Mumbai è pronto a colpire ancora obiettivi occidentali. «Il gruppo terroristico che ha compiuto i gravi attacchi di Mumbai» si legge in una nota dell’antiterrorismo israeliano, «sta preparando una serie di attacchi in tutta l’India per colpire in particolare turisti occidentali e israeliani».
I fondamentalisti islamici di al Shabaab uccidono nove militari
Somalia, attentato alla forza di pace L’attacco per vendetta per l’uccisione di uno dei loro capi Ali Salem Nabhan
Guerriglieri di al Shabaab
Follia omicida a Tienanmen PECHINO – Follia omicida a due passi da Tienanmen. Un uomo ha ucciso a coltellate due persone nel centro commerciale di Dashilan, a poca distanza dalla grande piazza nel cuore di Pechino. L’aggressore, continuando a colpire a caso, ha ferito altre 12 persone prima di esser sopraffatto e arrestato dagli agenti di polizia.
Abusa della figlia per 30 anni MELBOURNE – Australia sotto shock per un nuovo caso di padre-mostro che ricorda quello di Josef Fritzl, l’austriaco che abusò per 24 anni della figlia segregata in una cantina. Un uomo sulla sessantina è stato arrestato a Melbourne con l’accusa di aver tenuto prigioniera la figlia per quasi 30 anni costringendola ad avere rapporti sessuali quasi quotidiani, da cui sono nati quattro bambini. Il caso è stato rivelato dall’Herald Sun, ma l’incriminazione risale a febbraio scorso.
Venerdì 18 settembre 2009
NAIROBI–La tragedia somala senza fine rievoca ormai sempre più quella afghana. Ieri due autobomba hanno squassato il quartier generale dell’Amisom (le forze di pace panafricane messe in campo dall’Unione Africana, Ua) a Mogadiscio: molte le vittime (almeno nove), tra cui il numero due dei peacekeepers. Questo mentre nella capitale si combatteva: almeno sei o sette i civili uccisi. I fondamentalisti islamici di al Shabaab, ritenuti il braccio armato somalo di al Qaida, hanno rivendicato l’attentato all’Amisom, dopo aver in pre-
cedenza dettato quattro condizioni a Parigi per rilasciare lo 007 francese che hanno rapito lo scorso 14 luglio. Gli Shabaab mercoledì avevano promesso vendetta per l’uccisione di uno dei leader regionali di al Qaida, il super ricercato Ali Salem Nabhan, avvenuta nel corso di un blitz di elicotteri Usalunedì nelsud della Somalia. Hanno mantenuto la parola, precisando nella rivendicazione chesi eratrattato anche di una rappresaglia contro le truppe di pace panafricane, che accusano di perseguitare i civili somali. Luciano Causa
Germania, tenta Sanaa, la madre strage a scuola perdona il padre feriti dieci studenti «Lei ha sbagliato» BERLINO – La Germania è di nuovo sotto choc per un altro dramma della follia in una scuola del Paese: un ragazzo 18/enne armato di un’ascia, almeno due coltelli e numerose bombe Molotov, ha fatto irruzione ieri mattina nel suo istituto – in Baviera – ed ha lanciato bottiglie incendiarie in due aule, ferendo dieci studenti, di cui due in modo grave. Il bilancio dell’attacco nel liceo Carolinum di Ansbach (Sud), una cittadina di circa 40mila abitanti nei pressi di Norimberga, avrebbe potuto essere ben più pesante se la polizia non lo avesse fermato.
MONTEREALE VALCELLINA (PORDENONE) – Un delitto terribile, un coltello nelle mani di un padre che squarcia la gola della figlia di 18 anni e la mamma, devastata dal dolore, che a distanza di meno di 48 ore, trova la forza di perdonare il marito. «Forse – dice riferendosi alla figlia – ha sbagliato lei». È la tragedia di Sanaa Dafani, la ragazza marocchina uccisa dal padre, El Ketawi Dafani, di 45 anni, martedì sera nel bosco di Grizzo di Montereale Valcellina (Pordenone) perchè amava un giovane italiano.
Critiche dei Repubblicani. Da Mosca commenti molto positivi sulla decisione
Scudo, Obama lo annulla Il presidente degli Stati Uniti annuncia un «nuovo approccio» WASHINGTON–Il presidente Barack Obama ha sepolto oggi ufficialmente il controverso scudo antimissile dell’era Bush, basato su una base radar nella Repubblica Ceca e intercettori a lungo raggio in Polonia. Il piano era fonte di profondo attrito tra Washington e Mosca. Il presidente americano ha annunciato un «nuovo approccio» per lo scudo, basato sul dislocamento nel 2011 di alcune navi Usa nel Mediterraneo e nel Mare del Nord (dotate di potenti sensori radar e missili intercettori SM-3 a medio raggio) e sulla installazione nel 2015 di una versione più sofisticata degli stessi missili su basi terrestri in diversi paesi (compresi la Polonia e la Repubblica Ceca). Il nuovo piano, ha spiegato la Casa Bianca, è stato sug-
L’annuncio del presidente Usa, Barack Obama
gerito dai progressi fatti dall’Iran sui missili a corto e medio raggio (lo scudo di Bush era mirato contro i missili a lungo raggio, che, secondo il Pentagono, la Repubblica islamica ha dimostrato di non essere in grado di produrre), e dai recenti progres-
si della tecnologia Usa nel campo dei sensori e dei missili intercettori. Gli Stati Uniti hanno sottolineato che il nuovo piano «non è frutto di alcun baratto con Mosca» e che l’Iran «continua a restare una minaccia». «Il presidente Bush aveva ragione quan-
do affermava che il sistema di missili balistici dell’Iran presentava una minaccia significativa – ha detto oggi Obama -. Il nuovo approccio ci consentirà di impiegare lo scudo molto prima del previsto, con maggiore flessibilità e maggior sicurezza». L’annuncio di Obama è stato subito criticato dai repubblicani. Il senatore John McCain, exrivale elettorale di Obama, ha detto che si tratta di una «decisione gravemente errata». L’ex-ambasciatore Usa all’Onu John Bolton ha detto che “Russia e Iran sono i vincitori: questo è un brutto giorno per la sicurezza americana». Ma il ministro della Difesa Robert Gates ha sottolineato oggi che il nuovo piano presenta molti vantaggi. Lo scudo sarà pronto con sette anni di anticipo rispetto al
piano Bush (2001 anzichè 2018). E l’impiego iniziale di navi, anzichè basi fisse, darà al Pentagono più flessibilità e maggiori capacità di eludere attacchi nemici. La decisione di Obama è stata accolta in modo positivo dal Cremlino ed è destinata a creare una nuova atmosfera nell’incontro che Obama avrà la prossima settimana a New York, a margine ai lavori dell’Assemblea Generale dell’Onu, con il presidente russo Dmitri Medvedev. Meno entusiasta la reazione dei paesi dell’est europeo, che vedevano nelle future basi dello scudo in Repubblica Ceca e Polonia una forte garanzia americana, anche sotto il profilo politico, nei riguardi delle pressione di Mosca sui paesi del defunto impero sovietico. Cristiano Del Riccio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
10 In Italia e nel Mondo
Yemen, raid aereo: uccise almeno 80 persone
Yale, un tecnico il probabile assassino di Anne
tari caduti. Sette solo tre giorni fa. La rivolta dei ribelli Houthi va avanti dal 2004, per cercare di ottenere il ripristino del potere temporale dell’imam zaidita, rovesciato nel 1962, sul territorio al confine con l'Arabia Saudita, dove gli sciiti sono in maggioranza, mentre nello Yemen la popolazione è in prevalenza sunnita. Da allora il conflitto ha provocato la morte di molte migliaia di persone –non ci sono cifre ufficiali e l’accesso alla stampa nella regione è molto limitato – e almeno 150 mila profughi. Più volte nelle ultime settimane l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) ha ammonito che per i civili della regione la situazione «è assolutamente
WASHINGTON – Il tecnico di laboratorio Raymond Clark III, 24 anni, di Middletown, in Connecticut, dipendente dell’università di Yale per eseguire test sugli animali, è l’unico accusato dell’omicidio della studentessa di origini vietnamite Anne Marie Le, 24 anni, scomparsa l’8 settembre scorso. Il suo corpo fu trovato cinque giorni dopo, nascosto in un’intercapedine del laboratorio dell’università. Il medico legale ha accertato che è stata strangolata.
Carneficina delle forze governative che hanno attaccato i ribelli Houti
I NODI DELLA POLITICA
BEIRUT – Una carneficina vera è propria, una strage, è avvenuta nel nord dello Yemen: almeno 80 persone sono state uccise in un raid aereo in cui è stato bombardato un campo profughi improvvisato da civili scappati dalle vicine zone dove da settimane è in corso l’offensiva «Terra Bruciata» delle forze governative contro i ribelli sciiti Houti. Lo riferiscono vari testimoni, mentre le fonti governative non confermano nè smentiscono. Secondo il sito web del quotidiano Yemen Post, i morti sono «almeno 85, tra cui diversi bambini, nel campo profughi di Amran nel distretto di Harf Sufyan». L’organizzazione internazionale
Human Rights Watch (Hrw) a sua volta parla di «almeno 87 vittime», tra cui molte donne, bambini e anziani. Nel suo sito web, Hrw cita «un testimone dell’attacco, raggiunto tramite una ong yemenita, la Dialogue Foundation, secondo cui aerei militari governativi «hanno compiuto quattro raid e, senza avvertimenti, hanno bombardato un gruppo di profughi che si riparavano vicino a una scuola». L’offensiva contro la ribellione nella remota regione di Saada, al confine con l’Arabia Saudita, è iniziata lo scorso 11 agosto. Da allora, quasi ogni giorno le forze governative hanno riferito di dieci o quindici «ribelli uccisi», ma anche di mili-
Pattuglie dopo il raid
drammatica», in particolare nella zona di Saada, a 200 km a nord-ovest di Sanaa, e ha esortato alla creazione di «corridoi umanitari» per premettere alla popolazione locale di allontanarsi in sicurezza o di far giungere aiuti medici e alimentari. Stefano de Paolis
Garimberti conferma le critiche a “Porta a porta” e difende “Annozero”
Vespa, il Cda Rai non decide Lunedì Masi prenderà una posizione sul contratto di Travaglio ROMA - La strage di Kabul ha "raffreddato" le polemiche sul caso Vespa-Ballarò all'ordine del giorno della riunione del consiglio di amministrazione della Rai svoltasi ieri pomeriggio. La discussione c'è stata (anche su altri temi "caldi" come la prossima trasmissione AnnoZero di Michele Santoro) ma non ci sono stati scontri ed i toni sono stati molto pacati. E nessuna decisione è stata presa: la soluzione dei vari problemi è stata così rinviata ad altra data. La seduta è iniziata con un po' di ritardo perché i membri del Consiglio di amministrazione hanno voluto essere prima informati sull'attentato di Kabul in cui sono rimasti uccisi sei paracadutisti italiani. Si è discusso anche dei cambiamenti di palinsesto subito predisposti per garantire una adeguata copertura informativo del tragico avvenimento. È stato poi il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ad affrontare la vicenda del rinvio della trasmissione "Ballarò" diretta da Floris, sostituita da uno speciale di Porta a Porta con Silvio Berlusconi sulla consegna delle prime case ai terremotati d'Abruzzo. Garimberti ha confermato la sua critica alla decisione di lasciare spazio a Porta a Porta. Si è parlato a lungo anche del nuovo ciclo della trasmissione "Annozero" diretta da Michele Santoro il cui inizio è previsto per il 24 settembre. Il nodo è rappresentato dal blocco del contratto di Marco Travaglio. Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, avrebbe espresso le sue perplessità in merito all'assenza
Mauro Masi. Nella fotina in alto, Berlusconi a Palazzo Chigi, in basso, Bruno Vespa
Lodo, Fiumara: «È solo una memoria difensiva» ROMA - Sull'autunno di Berlusconi si allunga l'ombra della sentenza della Corte costituzionale sul Lodo Alfano. Ma non è l'unico problema scottante con quale deve fare i conti i premier: non è ancora risolto il caso Fini, è quasi rottura nelle trattative con le Regioni, interrotte ieri per la partenza anticipata del premier per Bruxelles. La morte degli italiani a Kabul ha già riaperto un'altra spinosa questione, quelle della missione italiana in Afghanistan. Le polemiche sulla libertà d'informazione, anche se la manifestazione della Fnsi è stata rinviata, e quel-
ilLotto estrazione del 17 settembre 2009 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale
2 46 46 10 71 5 12 9 86 79 73
52 5 79 59 50 32 10 31 61 9 36
84 10 25 22 83 73 29 67 55 13 42
31 60 15 75 2 6 1 82 64 63 48
26 57 23 29 53 59 19 21 20 8 11
I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"
2 - 5 - 9 - 10 - 12 - 22 - 25 - 31 - 32 - 46 50 - 52 - 59 - 61 - 71 - 73 - 79 - 83 - 84 -86
ilSuperEnalotto
Conc. n° 112
Montepremi 5.212.156,15 euro
jolly
19 - 32 - 34 - 63 - 74 - 89
55
punti 6 jackpot 56.140.163,20 punti 4 423,75 21,20 punti 5+1 - punti 3 punti 5 52.121,57 Num. Superstar 85
le gli ascolti registrati l'altra sera a Porta a porta, completano il panorama che è di fronte al presidente del Consiglio. In questo clima difficileil 6ottobre laConsulta comincerà l'esame del Lodo Alfano, lo scudo giudiziario per le quattro più alte cariche dello Stato che sospende qualsiasi processo a loro carico fino al termine dei rispettivi mandati. L'Avvocatura dello Stato, nella memoria difensiva depositata l'altra sera, ha messo in guardia dai possibili danni «seri, irreparabili», fino alle dimissioni del premier, che potrebbero venire dalla bocciatura del Lodo Alfa-
Darwin, in Usa resta tabù ma lui non negò mai Dio SONO in molti a chiederselo dopo che i produttori inglesi di Creation, un film sul padre dell’evoluzionismo prodotto dalla BBC e dall’UK Film Council, non sono riusciti a trovare un distributore americano per il loro progetto. «L’abbiamo venduto in tutto il mondo tranne che in America» spiega il produttore Jeremy Thomas, già vincitore del premio Oscar nel 1988 con L’ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci, «Darwin in Usa resta tabù. Perché, incredibile ma vero, tra molti americani la religione ha il sopravvento sulla ragione». Ispirato al libro Annie’s Box del pronipote di Darwin, Randal Keynes, il film è interpretato da Paul Bettany. Come nel libro
anche il film è incentrato sulla morte a soli dieci anni della loro primogenita Annie (Martha West), e sulla conseguente crisi mistica che il lutto provocò in Darwin, spingendolo secondo alcuni ad elaborare le sue teorie. Anche se lo scienziato non si spinse mai a negare ufficialmente l’esistenza di Dio.
no. Una iniziativa che probabilmente segnala anche il nervosismo e la tensione dell'attesa del verdetto a Palazzo Chigi e che è stata oggetto di polemiche e critiche dell'opposizione. Ieri l'avvocato generale dello Stato Oscar Fiumara ha spiegato che l'intervento della presidenza del Consiglio, rappresentata dall'Avvocatura, ha «una funzione ausiliaria nei confronti della Corte, alla quale sono sottoposte le ragioni per le quali la norma impugnata va ritenuta costituzionalmente legittima», funzione prevista dalla legge. Marina Maresca
di contraddittorio nei confronti degli interventi di Travaglio. La necessità, ha sottolineato Masi, è di mettere al riparo la Rai da eventuali problemi di carattere legale. Sarebbe opportuno, cioè, rendere più stringente il contratto di Travaglio rafforzando le norme di cautela per la Rai. Il Dg Masi ha annunciato che prenderà una decisione entro lunedi'. Ma le polemiche non sono certamente finite. Bruno Vespa, in una intervista al Corriere della sera, ha negato che la sua trasmissione con Berlusconi sia stata "un flop", come sostenuto da quasi tutti gli organi di stampa. Non ci aspettavamo grandi ascolti, ha spiegato vista la coincidenza con la partita Juve-Milan che ha attirato il pubblico maschile e con la fiction di Canale 5 che ha avuto più ascolto di Porta a porta. Mai, ha assicurato Vespa, avrei pensato di battere una fiction di Canale 5. Quanto agli insulti che Berlusconi ha rivolto ai giornalisti di RaiTre, Vespa ha affermato che se il premier è «costantemente attaccato da RaiTre e da molte sue trasmissioni, non ci si può lamentare se poi Berlusconi attacca RaiTre». È stata intanto rinviata al 3 ottobre la manifestazione a favore della liberta' di informazione organizzata dal sindacato dei giornalisti (Fnsi) e da altre organizzazioni per oggi a Roma in piazza del Popolo. In un momento tragico come questo, ha spiegato la Fnsi in una nota, «ci stringiamo attoniti accanto ai nostri morti in Afghanistan». Elvio Sarrocco
Alberghi supertecnologici con aggeggi misteriosi ODIATE(amate) di più la sauna a infrarossi o il minibar intelligente, il plasma nello specchio del bagno o la bottiglia di ossigeno in fianco al letto? Io, per me, dico che il minibar “se tocchi paghi” è bastardo forte. Davanti al frigo è bello un po’di sano indecisionismo. Forse è passare dal low all’hi tech che ti frega. Per dire: dopo un soggiorno al Rashid di Bagdad, con la guardia peruviana armata di kalashnikov e il cane sniffaesplosivo che ti punta il cavallo dei pantaloni, pure una chiave magnetica dell’Intercontinental di Amman appare un passepartout della Nasa. Figuratevi il telecomando per le tende. E le docce? Nessuno ha ancora stilato una classifica degli alber-
ghi mondiali in base alle docce (alDelano diMiamiBeach lecamere più belle hanno la doccia senza box, ci cammini dentro e poi esci, una passeggiata di salute). Ormai prevalgono misteriosi miscelatori pieni di leve e rotellone da maneggiare con la sensibilità di un ladro alle prese con la cassaforte.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In Italia e nel Mondo 11
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Il fatto del giorno: Lodo Alfano, si rischia la fine del governo Il premier non è sereno e saperlo è rincuorante
Dimissioni di Berlusconi uno scenario possibile
C’è già chi sta pensando al prossimo esecutivo
dall’editoriale di Concita De Gregorio
dall’articolo diAnna Maria Greco
dall’articolo diMassimo Giannini
È certo interessante sapere che Fini ha incontrato ieri Rutelli, che Berlusconi ha sferrato l’assalto preventivo alla Consulta facendo sapere tramite l’Avvocatura dello Stato che se fosse bocciato il lodo Alfano (se per caso si azzardassero…) il premier «non potrebbe esercitare le sue funzioni con l’impegno dovuto», «l’opinione pubblica contraria che potrebbe crearsi minerebbe la sua serenità». Rincuora molto constatare che l’opinione pubblica «eventualmente contraria» la sta già minando: di serenità nel comportamento di Berlusconi non c’è traccia. La puntata del pensiero unico di Vespa è stata vista da una minoranza esigua di spettatori. Gli altri hanno preferito un film su Hitler, sia detto senza ironia. [...]
È al realismo che l’Avvocatura dello Stato invita i giudici costituzionali, che il 6 ottobre dovranno decidere sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano. E nella memoria presentata in difesa di Palazzo Chigi evoca il rischio di «dimissioni» di Silvio Berlusconi e di danni alle istituzioni [...]. Se la Consulta boccerà lo «scudo» che sospende i processi per le quattro massime cariche dello Stato, sostiene, si potrebbe ripetere la storia che vide Giovanni Leone lasciare il Quirinale [...]. «Ci sarebbero - scrive l’avvocato dello Stato Glauco Nori - danni a funzioni elettive, che non potrebbero essere esercitate con l’impegno dovuto, quando non si arrivi addirittura alle dimissioni. In ogni caso con danni in gran parte irreparabili». [...]
C’è chi sostiene che il dopo-Berlusconi abbia già un nome. Si chiamerebbe "governodi salvezza nazionale".Ci lavoranoin parecchi, nell’ombra e a cielo aperto. Per offrire al Paese un’alternativa nel 2013, nel caso in cui questo governo riuscisse miracolosamente a superare le colonne d’Ercole del Lodo Alfano, delle elezioni regionali, dei nuovi guai giudiziari e dei vecchi vizi personali del premier. Oppure per tenersi pronti all’emergenza immediata, nel caso in cui la legislatura incappasse in un traumatico incidente di percorso. Ieri, per i corridoi di Palazzo Madama, Emma Bonino si sbilanciava con un collega: "Le possibilità cheper qualcheragione ilgoverno cada,a questopunto, sono al 50%...". Alte, com’è evidente. [...]
La migliore di ieri
La caccia Il grande comunicatore al colpevole ha fallito la sua missione
Le accuse inaccettabili
dall’articolo di Marco Conti
dall’articolo di Curzio Maltese
dall’articolo di Mario Stanganelli
Nell’entourage del presidente del Consiglio la caccia al colpevole è scattata ieri mattina appena sul tavolo di palazzo Chigi sono arrivati direttamente da viale Mazzini i dati sugli ascolti registrati la sera prima a ”Porta a Porta”, e non è cessata anche quando in serata è arrivato l’allarme dell’avvocatura dello Stato sulle possibili dimissioni del premier in caso di bocciatura del lodoAlfano. Nella memoria difensiva presentata alla Corte Costituzionale l’avvocatura dello Stato, per conto di palazzo Chigi, sostiene che se il lodo-Alfano viene bocciato il premier è a rischio. [...]
Berlusconi ha fatto segnare un record. Questo vero. Il presidente del Consiglio, ospite unico dello speciale di Porta a Porta, ha registrato il peggior ascolto dell’anno nella prima serata di Raiuno. Tre milioni 200 mila spettatori di media, il 13,4 per cento di share. Un risultato che per qualsiasi altro programma di Raiuno comporterebbe l’immediata chiusura col voto unanime dei vertici di viale Mazzini. Al contrario, stavolta erano stati oscurati i programmi concorrenti, da Ballarò a Matrix. Eppure la "tv dell’obbligo", come ha scritto Aldo Grasso sul Corriere della Sera, non ha funzionato. Soprattutto perché non ha funzionato lui, il
Grande Comunicatore. Èunanemesi storicaperun uomo che hafondato un partitoconun messaggioviaetere. Si possono naturalmente trovare molti alibi, a cominciare dalle partite sulla pay tv, che per chi è abbonato sono ormai pane quotidiano. Si può credere comunque ai sondaggi esibiti dal premier, che certo rimane popolare. Ma nessuno come Berlusconi sache si vota anche col telecomando. E stavolta gli italiani hanno cambiato canale in massa. Il re delle televisioni è stato sfiduciato dall’audience. Si tratta di una svolta nella fenomenologia del personaggio. Il Grande Comunicatore sembra aver perso la sua magia. La trasmissione era davvero brutta [...].
Giannelli sul Corriere
Un ”flop“ è la valutazione, senza sconti, che l’intera opposizione fa dell’ascolto medio registrato dalla trasmissione di Porta a Porta con Silvio Berlusconi nel ruolo di ”one man show“. [...] Ed è lo stesso Paolo Garimberti a trovarsi costretto a difendere l’operato dei cronisti Rai attaccati dal Cavaliere. «Gli uomini pubblici e di governo che pensano che la Rai - avverte il presidente di viale Mazzini debba astenersi dal riportare critiche alla loro parte scambiano il servizio pubblico con le televisioni di Stato che operano in regimi non democratici. Per questo gli attacchi a singole trasmissioni della Rai [...] vanno respinti [...]».
Non è la fine del mondo
L’avvocatura di Stato non può condizionare i giudici
dal commento di Michele Ainis
dall’analisi diGiovanni Bianconi
[...] La sentenza sul lodo Alfano non è affatto un’ordalia, un giudizio di Dio. La Consulta la dovrà scrivere da qui a un paio di settimane. È soltanto una fra le centinaia di pronunzie che i quindici giudici costituzionali adottano ogni anno (furono 449 nel 2008, quest'anno siamo già a quota 258). Certo, si tratterà di una sentenza sovraccarica d'effetti politici, ma dopotutto nel giudizio sulle leggi l'imputata è sempre la politica, dal momento che la legge costituisce la forma in cui s'esprime la decisione politica. E allora sarebbe molto meglio moderare i toni, recuperare un clima di normalità costituzionale. A cominciare dai diretti interessati. Speranza vana, se dobbiamo prendere alla lettera un paio di brani apocalittici che figurano nella memoria depositata dall'Avvocatura dello Stato. Vi si legge che in caso di bocciatura subiremmo danni «irreparabili» [...]
Fosse un intervento parlamentare, il ragionamento dell’Avvocatura dello Stato, architettato per conto della presidenza del Consiglio, non farebbe una piega. Si dice, tra l’altro, che il Lodo Alfano è necessario per evitare «danni a funzioni elettive» che potrebbero provocare «addirittura le dimissioni», e comunque guasti «in gran parte irreparabili». Ragionamento discutibile — anche per gli impropri paragoni con l’addio anticipato al Quirinale del presidente Leone, avvenuto nel 1978 in tutt’altri contesti e circostanze — ma politicamente sostenibile. Alla Camera o al Senato, per esempio, oppure in una tri-
buna elettorale. Un po’ meno nella sede a cui è destinata la «memoria» consegnata dall’Avvocatura, e cioè la Corte costituzionale.Perché alpalazzo dellaConsulta, dove il prossimo 6 ottobre sarà esaminata la norma che impedisce di processare il premier e altre tre alte cariche durante il loro mandato, si discute di leggi e diritto. Di questioni squisitamente giuridiche e giudiziarie. Che nel caso specifico hanno e avranno pure conseguenze politiche ([...] altrimenti il governo e la sua maggioranza non avrebbero varato la versione riveduta e corretta di una legge già bocciatadalla Cortenel2004),ma nonsono questi gli aspetti a cui devono guardare i giudici costituzionali. Il verdetto deve
La fotografia
Doppio errore dall’editoriale di Roberto Arditti
[...] Il Berlusconi di martedì sera in tv non ci è piaciuto poi così tanto. Si badi bene: la nostra critica è di matrice assai diversa da quelle che sono piovute da sinistra, intrise come sono di pregiudizio ostile verso il Presidente del Consiglio. Noi critichiamola primaserata sull’Abruzzo perché Berlusconi vi si è presentato commettendo due errori [...]. Il primo errore [...]è stato accettare di vestire un abito poco consono al ruolo ricoperto. Berlusconi è persona vera e solida, fatta di concretezza e contatto con la gente. [...] Ma c’è un secondo punto che ci sta ancora più a cuore. [...] Ha scelto la strada dell’omologazione, della polemica politica in diretta, dell’invettiva contro tutto e tutti. Ha affrontato a muso duro Casini che era in collegamento telefonico [...] mostrando irritazione per le sue parole. [...]
Ramallah, quattro donne palestinesi in attesa di passare il confine per Gerusalemme (Ansa)
dirciseil Lodochehagià bloccatounprocesso a carico di Silvio Berlusconi è compatibile con la Costituzione oppure no; se dopo quella riforma «tutti i cittadini » sono ancora «eguali davanti alla legge» oppure no; se altri principi messi a fondamento della Repubblica sono stati violati oppure no. Non se il presidente del Consiglio temporaneamente in carica rischia di andare a casa troppo presto [...]. L’Avvocatura dello Stato può dire ciò che crede,manoncaricare i«giudicidelleleggi» di responsabilità che non hanno. Né immaginare di condizionare con qualche fosca previsione la decisione —giuridica, non politica —che la Consulta è chiamata a prendere. La sesta colonna di Francesco Zardo
“È al realismo che l’Avvocatura dello Stato invita i giudici costituzionali”: così, in termini di per sé corretti e referenziali, il “Giornale” descrive l’ultima puntata delle avventure di questo governo. I giudici invitati al realismo! Pensavamo di averle lette tutte, e invece no: come se la Corte costituzionale lavorasse normalmente di fantasia. Chi legge questa rubrica sa della parsimonia e del distacco con cui giudichiamo gli affari privati del nostro premier e il relativo fuoco mediatico. Più severamente, purtroppo, vanno giudicati questi sputi sulle istituzioni della Repubblica. I giudici? Sono azzeccagarbugli, che lavorino con “realismo”. Ma forse il termine “realismo” s’intendeva in un’altra accezione: realismo, cioè quel che giova agli interessi del re. Scusate l’equivoco.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
12
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Due spot inediti riporteranno Mike Bongiorno in tv Il lavoro e i vantaggi con Fiorello e il figlio ci regalerà ancora gag e cammei di un fisco più leggero dall’articolo di Ezio Savino
Diavolo di un Mike. Non solo è stato capace di far nascere la televisione. Adesso ci prova, da lassù, a farla rinascere. Succederà domenica ventura, quando - come se niente fosse - si presenterà in uniforme, smoking impeccabile e cravattino d’ordinanza, da professionista dello spettacolo buono e sano, a perorare la causa del suo sponsor, un’azienda telefonica. Due spot inediti (postumi è un termine che non si addice a lui, perché è impossibile pensare che non sia più tra noi) daranno fiato, simpatia e stile a una campagna che da tempo ci regala gag e cammei ben più vividi e stagliati della pura funzione commerciale. Nel primo avrà a fianco Fiorello. Fin qui niente di nuovo. Nel secondo lancerà il figlio più piccolo, Leonardo, vent’anni. Un passaggio del testimone che intriga e commuove. Ci sono già anticipazioni sulla sceneggiatura. Fiorello presenta l’offerta, ma invece del patriarca, a
Mike Bongiorno con Fiorello e il figlio Leonardo
sorpresa, spunta Leonardo, e butta lì: «Papà dice che ci vuole un giovane per parlare di internet, e tu sei troppo vecchio». Dispetto di Fiore, che abbozza e domanda chi sia il regista. Da dietro la camera, candido, Mike (questa volta, invece di fare lui la domanda, dà la risposta) disinnesca tutto, confessando: «Io, perché?». Quanto Mike, in questo lampo di scena. L’ironia garbata, sorridente, che regala spessore ed
eleganza alla situazione. L’autorevolezza di un attore a tutto tondo che decide, da dietro la macchina da presa, ciak e battute. Un maestro, dolce e profondo, a suo modo. Ma soprattutto un padre, che da insegnare ha tanto, ai pargoli d’arte e al figlio autentico. Con lo sguardo azzurro, pulito, e quel sorriso a mezz’asta, sornione, di chi sa che vanno bene il successo, la popolarità, il business, ma alla fine della fiera la fa-
dall’editoriale diLietta Tornabuoni
[...] La decisione di abolire le scuole di paesi sperduti perché «costano troppo» è veramente sciocca e crudele insieme. Si espongono bambini a danni culturali e fisici; si pone in svantaggio l’istruzione più importante e tenace, quella elementare che nella vita sarà sempre necessaria a tutti; si dà un’altra prova di quanto il governo se ne freghi della gente e delle sue necessità [...]. Malati e persone appena operate vengono messi fuori dagli ospedali in due-tre giorni: magari da un punto di vista medico è una cosa possibile, ma l’ambiente domestico può presentare (presenta, di soli-
Non c’è criterio né merito a tagliare i posti di lavoro to) inconvenienti non trascurabili. Gli uffici pubblici, nonostante Brunetta, impongono attese superlunghe, esasperanti: gli impiegati sono troppo pochi. Non parliamo degli aeroporti: il taglio del personale li ha trasformati in un inferno caotico che spaventa turisti e italiani; e pure le ferrovie non scherzano, comela scuola.Tutto inutile,tra l’altro: i conti pubblici e azien-
dali vanno comunque male [...]. Si capisce che da noi possono esserci state invenzioni e distribuzioni di posti di lavoro per motivi clientelari, che a volte la quantità dei personale è discutibile. Si capisce che si cerchi di ovviare a un simile inconveniente. Ma non si può eleggere questo a unico criterio, a spese di bambini, malati, lavoratori, turistie viaggiatori. Il bilancio in pari, come dice
miglia è l’unica cosa che conta. Non è la prima volta che spiriti magni della scena si reincarnano per sortilegio tecnologico. In Forrest Gump (1994, a firma di Robert Zemekis) accanto al vivo e vegeto Tom Hanks, gli effetti speciali scritturano, facendoli rivivere da spezzoni di film, comprimari del calibro di John Lennon, Elvis Presley e John Kennedy, dando colore di verità all’epoca affrescata del racconto, l’inizio degli anni ’80. Mentre Ridley Scott girava a La Valletta, Malta, le scene finali del suo Il Gladiatore, Oliver Reed, il veterano dell’arena Proximus, scontò in un pub il suo amore per la bottiglia con un colpo apoplettico. Ma show must go on. La grafica computerizzata fece il miracolo, e il profilo dell’attore lavorò in inquadrature dal gusto un po’ macabro. [...] Ma il caso di questi spot di Mike è diverso. Mike è vivo. Risorge per volontà d’affetto della famiglia, che così onora la memoria e la volontà di un galantuomo [...]. Non diavolo, angelo d’un Mike.
il Papa, non è una divinità da venerare, è un risultato da ottenere razionalmente, una necessità che non ci faccia diventare un Paese mediorientale di fame, ignoranza e caos, una prova di capacità manageriale e organizzativa. Ma se elimini i lavoratori, tagli le spese e basta, dove sta l’abilità? Semplicemente fai pagare gli errori ai cittadini, rischiando che i piccoli restino somari, che i malati muoiano e che gli inglesi non si facciano più vedere. È rischioso pure per i dirigenti: si sa che se le cose non vanno il sistema adotta l’unica risorsa di sostituire il responsabile del settore,e non si sa più per chi suona la campana.
dall’editoriale di Francesco Giavazzi
Nonostante i ripetuti segnali di ripresa, la disoccupazione continua a crescere. Secondo l’Ocse raggiungerà il 10,5% prima di cominciare a scendere. Come si può accelerare il rientro? E’ evidente che se ricominciamo a crescere l’1% l’anno il percorso sara’ lunghissimo. Abbiamo risorse sotto-utilizzate che possono essere mobilitate per accelerare la crescita? Larisposta è nei dati sul lavoro. In Italia il numero di persone che partecipano al mercato del lavoro (cioè che lavorano o, pur non avendo un’occupazione, la cercano attivamente) è straordinariamente basso: il 63%. Cioè su 10 persone in età di lavoro (15-64 anni) poco più di sei lavorano o cercano un’occupazione. In Spagna, un Paese per molti aspetti simile a noi, il tasso di partecipazione è 10 punti più alto, 13 in Germania (dati Ocse per il 2006). Il motivo non sono solo le donne, che in Italia hanno un tasso di partecipazione 20 punti inferiore alla Germania e 10 alla Spagna. Fra gli uomini nella fascia d’età 55-64, in Italia poco più di 4 su dieci lavorano: in Germania e Spagna due di più. Un’analoga differenza c’è fra i giovani: su dieci maschi nella fascia 2529 anni, quindi ben oltre la fine degli studi, in Italia ne lavora o cerca lavoro uno in meno che in Spagna e in Germania. Oltre a motivi culturali, religiosi, al ruolo della famiglia [...], l’evidenza empirica mostra che una spiegazione importante della scarsa partecipazione sono le tasse, che in Italia favoriscono la rendita e scoraggiano il lavoro. Siamo uno dei rari Paesi in cui un rentier può investire tutta la sua ricchezza in titoli di Stato e pagare il 12,5%, mentre l’aliquota media di chi lavora è almeno il doppio. Se poi ha depo-
sitato i suoi titoli all’estero, ora con lo Scudo fiscale li può riportare in Italia pagando il 5% del capitale: se li ha detenuti per almeno un decennio, con un rendimento medio del 5% l’anno, paga un’aliquota inferiore al 10%. E’ un regalo ai rentier(perdi piùevasori)che nessuno dei Paesi europei che hanno adottato provvedimenti simili allo Scudo ha fatto. Il primo passo di una riforma del fisco èquindi lo spostamento del prelievo dal lavoro alle rendite finanziarie, ad esempio sommando gli interessi a tutti gli altri redditi, come accade nella maggior parte dei Paesi. Oggi è un buon momento per farlo. La domanda di titoli pubblici è elevatissima e i rendimenti sono bassi, quindi l’effetto della nuova imposizione sarebbe graduale. Quando i rendimenti cresceranno (accadrà presto) crescerà anche il gettito. Ma le rendite non sono solo quelle finanziarie: la riallocazione del prelievo dovrebbe riguardare ogni forma di rendita, ad esempio la concessione a privati di beni pubblici, dalle spiagge alle frequenze televisive. Una simile operazione non sarebbe neutrale, cioè non sposterebbe semplicemente il peso del fisco da alcuni cittadini ad altri. Una riduzione dell’aliquota sui redditi da lavoro convincerebbe più persone a lavorare, facendo crescere il numero dei contribuenti, quindi, almeno in parte, si auto finanzierebbe. [...] I commenti, soprattutto dall’interno della maggioranza di governo, sono stati favorevoli. La critica più frequente è che sarebbe bello, ma non possiamo permettercelo. L’esempio che ho illustrato mostra che non è vero. Ma occorre un segnale forte: ridurre le aliquote di un punto non convincerebbe nessuno a lavorare di più. Le tre aliquote di Berlusconi sì, eccome.
La deriva del relativismo e l’emergenza educativa
Coppe Europee, il Barcellona è più forte Facciamoci ma l’Inter s’è avvicinata agli spagnoli riconoscere
dall’editoriale di Angelo Bagnasco
dal commento di Mario Sconcerti
dal corsivo di Massimo Gramellini
Il bicchiere mezzo vuoto è che il Barcellona è anche quest’anno più forte dell’Inter. La partita è stata elementare e chiara. Per 30 minuti l’Inter ha giocato alla pari, per altri 30 ha cercato il contropiede restando molto attenta nella propria trequarti, nel tempo che resta è stata a guardare il Barcellona giocare. Il bicchiere mezzo pieno è che la distanza non si è allungata, semmai l’Inter ha recuperatoqualcosa. IlBarcellona è sembrato fortissimo dove l’Inter sembra forte in campionato, nel tenere il campo, il pallone e le distanze tra i reparti. Per pareggiare la loro differenza tecnica l’Inter è andata per mezzora a grande velocità, poi ha pagato e si è spenta. Il secondo tempo è stato quasi il riepilogo del vecchio primo tempo con il Manchester United dell’inverno scorso. Ibrahimovic ha messo molta paura ma non ha morso. Quando parte sull’uomo, quando sbaglia il fuorigioco per due centimetri, quando arriva da dietro come fosse la migrazione di un popolo, diventa chiaro che il migliore è lui anche se la serata non produce danni. Davanti a un grande avversario, l’Inter appare ancora un costruzione. Lucio è bello quando interviene, meno
Ogni tanto mi piacerebbe che la politica fosse come l’Inter: zeppa di stranieri. Meglio se tedeschi e scandinavi. Burocratici, slavati, seri. Che noia meravigliosa. E invece eccoli, i nostri ragazzi. Arrivano al Parlamento Europeo di Strasburgo e danno subito spettacolo. Dibattito sull’immigrazione: il capogruppo dei democratici alza la mano e denuncia il governo dell’Italia, cioè del suoPaese. Stupore fra gli eletti delle altre nazioni, ancora affezionati a concetti desueti come la dignità nazionale. Ma niente paura, l’esponente del Pdl chiede la parola e rimbecca il suo accusatore. I colleghi abbassano il volume della traduzione simultanea e si chiedono: questi italiani, le magagne di portineria non potrebbero risolverle a casa loro? Certo, ma va detto che all’estero c’è molto più gusto. Infatti non è finita: si alza un certo Rivellini, punta il mite Barroso appena rieletto e attacca la serenata: «L’aggia vutato presidente ’e tutta all’Europa, pure do Sud, pecché ’o Sud sta miezzo ’o Mediterraneo». Barroso smanetta sull’auricolare e come lui qualche centinaiodi deputati, ma la traduzione dal napoletano non è contemplata. Neanche l’accompagnamento al mandolino [...].
Cresce ogni giorno di più il consenso diffuso, sia in ambito ecclesiale che in quello civile, circa la rilevanza dell’attuale emergenza educativa, che appena pochi giorni fa, nel corso della sua visita pastorale a Viterbo, Benedetto XVI definiva ineludibile e prioritaria, «grande sfida per ogni comunità cristianae per l’intera società». Se però si alzano numerose le voci che denunciano la crisi che attanaglia la riflessione e l’opera educativa, non è frequente che si giunga anche a individuarne le cause e a prospettare delle linee di intervento per una inversione di rotta. Il rapporto-proposta del Comitato per il progetto culturale "La sfida educativa", da oggi nelle librerie di tutt’Italia, ha il pregio di non limitarsi alla segnalazione della debolezza educativa che caratterizza la società odierna, comprese molte comunità cristiane, ma si spinge ad additarne le cause principali e suggerisce gli obiettivi da perseguire per tornare dall’esilio educativo in cui sembra essersi confinata la civiltà occidentale. Davanti a un certo smarrimento delle motivazioni fondamentali dell’educazione, il Comitato per il progetto culturale evidenzia la necessità
di ritrovare il "baricentro" dell’esperienza formativa, ossia una vera sapienza antropologica e una visione non riduttiva del fatto educativo. «Con il termine educazione – rammenta Benedetto XVI nella Caritas in veritate – non ci si riferisce solo all’istruzione o alla formazione al lavoro, entrambe cause importanti di sviluppo, ma alla formazione completa della persona». A questo proposito, prosegue il Papa, «va sottolineato un aspetto problematico: per educare bisogna sapere chi è la persona umana, conoscerne la natura. L’affermarsi di una visione relativisticadi tale natura pone seri problemi all’educazione, soprattutto all’educazione morale, pregiudicandone l’estensione a livello universale». Tra le povertà del nostro tempo, va annoverata anche la dimenticanza dell’irriducibilità della persona umana, quotidianamente attraversata dalla questione del senso del vivere e del morire, e del suo costitutivo essere relazione con il mondo, con gli altri, con l’infinito. Educare, dunque, è accompagnare ciascun individuo, lungo tutta la sua esistenza, nel cammino che lo porta a diventare persona e ad assumere quella "forma" per cui l’uomo è autenticamente uomo. [...]
Un contrasto fra Cordoba e Ibrahimovic
quando deve capire le distanze; Eto’o esce spesso di partita, Muntari non entra mai, Motta è imprigionato nella rete di passaggi del Barcellona, Chivu soffre su Messi, nessuno tiene veramente palla, nessuno ha davvero la forza per mettere fretta all’avversario. La debolezza della struttura tiene in soggezione i singoli e li fa sembrare meno giocatori degli altri. Molto incide il metodo di gioco. L’Inter deve solo interrompere, non costruire. Vale per quanto riesce a essere elettrica, non per quanto è ordinata. In realtà nel primo tempo non è male, Milito mette ansia. Ma il Barcellona ha sempre il pallone, sembra una macchina lenta e immortale. I pericoli reali non sono tanti, sono infiniti quelli possibili. Messi, Xavi e Ibrahimovic fan-
no un lungo torello ai limiti dell’area. Fermarli è l’unico lusso permesso all’Inter. È entrato troppo tardi Balotelli. A cinque minuti dalla fine, per significare qualcosa bisogna essere più fortunati che bravi. Balotelli sarebbe servito prima, quando l’Inter aveva difficoltà a tenere avanti il pallone. In fondo ha ragione Mourinho: la nuova Inter deve ancora nascere. Il dubbio è che a grandi livelli abbia ancora limiti importanti. La Fiorentina finisce per essere l’unica italiana battuta. Larga l’espulsione di Gilardino, magravissima. Èbuona la prova di carattere, un po’ scolastico il gioco. Di sicuro non ha avuto fortuna. La prossima partita è con il Liverpool. Per stare in corsa è già necessario vincere.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
13
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Politica lucana
E’ il giorno del dolore: Adduce (Pd) chiede di sospendere il dibattito
«Nessuna tessera gonfiata» Petrone smentisce operazioni poco chiare mentre Talia (Rb) “recupera” su Restaino | LA POLEMICA | Belisario a Mancusi: «Udc coerente se Sacco si dimette»
POTENZA - Il giorno del silenzio. Il candidato segretario del Pd, Salvatore Adduce chiede di sospendere le attività congressuali in segno di rispetto per il militare lucano caduto a Kabul. E il dibattito in effetti, si quieta. Almeno per un giorno. Ci sono però le dichiarazioni di Ignazio Petrone sul perfetto svolgimento delle regole di tesseramento. Non c’è per Petrone quindi nessun caso “gonfiamento” tessere per modificare l’esito congressuale. Petrone con forza esclude che ci sia «un presunto tentativo da parte dell'area Speranza - Bersani di denunciare le azioni delle altre due aree politiche, Bersani - Adduce e Franceschini - Restaino, che avrebbero condotto ad un tesseramento gonfiato». Petrone poi per rafforzare ancora il concetto dichiara: «Sin dal primo giorno di questa campagna congressuale, il candidato Roberto Speranza ha chiarito con estrema fermezza l'intento di voler condurre un congresso tutto ripiegato su idee, programmi e un nuovo modello di partito e di politica e non su uno scontro tra gruppi dirigenti. Dunque smentisco con forza questa notiziache mettein cattiva luce anche le tante donne ed uomini che hanno deciso autonomamente di tesserarsi al più grande partito della Basilicata. Il tesseramento -conclude - si è svolto nel pieno rispetto delle norme regolamentari e va dato merito a quei circoli come Pietragalla, Avigliano ed altri che lo hanno promosso in maniera quanto più diffusa possibile». Giornata contraddistinta dal tentativo di buttare acqua sul fuoco anche per quanto riguarda la polemica trasversale. Il segretario provinciale della Rosa bianca, Michele Ta-
lia si è affrettato infatti a chiarire: «Non c’è nessuna polemica in atto tra la Rosa bianca ed il Partito democratico, tantomeno con il suo segretario Erminio Restaino». In buona sostanza il dirigente della Rb corregge il tiro all’uscita “scomposta” di mercoledì quanto a una nota di Restaino - che sollevava la questione della ricchezza dei territori rimarcando le azioni messe in atto dalla giunta regionale proprio a favore dei territori lucani - Talia aveva detto: «caso strano ci si ricorda delle periferie solo quando queste possono servire a esprimere voti e preferenze». Ieri Talia ha invece dichiarato per smorzare le polemiche: «La riflessione serve da stimolo per tutti coloro che, con molte difficoltà, cercano di fare politica nei propri territori. La Rosa Bianca, ha più volte ribadito che la sua collocazionepoliticaè alcentroche guarda a sinistra e, non dimentichiamoci che gli uomini della Rosa Bianca, schierati nella recente consultazione elettorale, hanno non solo dimostrato coerenza e lealtà al centro-sinistra, ma sono risultati oltremodo determinanti, per il superamento della soglia del 50 per cento, che ha sancitola vittoriadel presidente Lacorazza e dell'intera coalizione. Guardiamo con molto interesse quanto sta accadendo nel Pd, confermando la possibilità di accordi programmatici ed elettorali. La visione politica di Rb, si ispira al principio di sussidiarietà. Noi crediamo profondamente nella valorizzazione del territorio e siamo organizzati per valorizzare le periferie. Questo concetto è al servizio di un modo positivo di concepire le relazioni politiche». sal.san.
Ignazio Petrone
Il riequilibrio territoriale dei Socialisti “uniti” IL Partito socialista chiede un riequilibrio territoriale e di “contare” politicamente secondo i patti di lealtà nel centrosinistra. Già alcune settimane fa, il consigliere regionale Donato Salvatore, in sede di assestamento di bilancio era stato chiaro: si rispettino - aveva detto - i patti di un tempo, quelli che avevano lasciato prevedere una staffetta in esecutivo tra l’attuale assessore, pure in quota socialista, Innocenzo Loguercio e lo stesso consigliere. Ma il punto pare tutto politico. Perchè il partito deve risolvere anche la questione potentina: alla Provincia di Potenza la giunta non è ancora completa. A mancare, proprio il titolare in esecutivo della quota socialista che alle elezioni si è
| POLICORO - Sono mesi di passione quelli che ci apprestiamo a vivere. Una stagione politica interessante. Soprattutto perché i principali partiti dei due schieramenti, Pd e Pdl, sono al lavoro per trovare la quadratura interna prima di presentarsi al voto nella prossima primavera per le Regionali. Strani Pd e Pdl, nonostante siano grandi contenitori da soli non arriveranno mai al 51 per cento in questa regione. Se il sistema elettorale vigente per le elezioni Politiche ha dato su sei deputati a disposizione per la Basilicata, tre seggi al Pd e tre al Pdl, e la stessa cosa si è verificata al Senato dove gli scranni stavolta erano sette con la sola eccezione dell’elezione del senatore di Idv Belisario (che faceva ad onor del vero coalizione con il Pd), per le regionali, complice il sistema elettorale di tipo proporzionale “Tatarellum” assisteremo ad una grande frammentazione. Ci sarà per molti la corsa a candidarsi nei cosiddetti partiti minori dove per essere eletti basteranno meno voti rispetto ai due megacontenitori. Si dice in gergo “per sfruttare il sistema elettorale”. Ricordo nella mia esperienza, di giovane militante prima, e di cronista poi, di aver visto consiglieri regionali eletti con un terzo dei voti di tanti “primi dei non eletti” rimasti fermi al palo per poi scomparire nel nulla. In politica si sa, molte volte non conta prendere
«LE dichiarazioni del segretario regionale dell'Udc sono contraddittorie rispetto ai recenti comportamenti del suo partito». Lo ha affermato ieri in una nota, il capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, Felice Belisario in risposta alle dichiarazioni rese dal segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi che aveva smentito accordi già chiusi con il Pd. Belisario non ci va morbido e attacca: «Non mi pare che l’elezione del presidente del consiglio provinciale di Potenza sia caduta dal cielo anche considerando che l'Udc non ha concorso alla elezione del presidente Lacorazza neppure con un voto. Si è trattato quindi di un accordo tra il Pd e l'Udc di fatto subito dall'Idv. Ma alla luce delle affermazioni di Mancusi, secondo cui il suo partito è lontano da inciuci e accordi segreti, le dimissioni di Palmiro Sacco sarebbero ben gradite e coerenti». «Se poi - conclude Belisario - sui programmi e sulle riforme, a partire dalla legge elettorale con immediata abolizione del listino, si raggiungono larghe intese anche con l'Udc, sempre se questa forza guarirà presto dall'allergia che manifesta nei confronti dell'Italia dei valori, si potrà immaginare un allargamento dell'attuale coalizione di governo».
presentata con una propria lista in sostegno del presidente Lacorazza. Di questo si dovrebbe discutere in un incontro che a breve hanno convocato gli uomini del Ps (al momento quello lucano è commissariato in attesa del congresso) di area Sdi. Sembra che alla riunione ci saranno numerosi amministratori locali, tutti convinti e desiderosi di risolvere una volta per tutte la questione unitaria che, di recente, non è stata punto forte del partito diviso spesso tra aree, provenienze e prospettive. E proprio dal rilancio dello spirito unitario, necessario ad affrontare - è il punto - con maggiore consapevolezza e “peso” la politica regionale partono
IL COMMENTO
per toccare l’alto “nodo”, quello di Sinistra e libertà. Il gruppo di provenienza Sdi sembra desideroso di porre in secondo piano la confluenza in un movimento unico con Mps e Sd. Come a dire, prima il partito, poi eventuali allargamenti. Ma non è tutto. Perchè sembra che il partito a livello regionale voglia fare i conti anche con l’ufficio di presidenza che dovrebbe essere rinnovato a breve a viale Verrastro. E sembra che i Socialisti chiedano una postazione a partire dall’idea che il dialogo si porta avanti con i partiti, non con i singoli. E se non dovessero essere accontentati, potrebbe profilarsi all’orizzonte qualcosa in più di maretta.
|
Finchè c’è Vito non c’è Speranza molti voti, ma sapere dove farli fruttare. Sono certo che le migrazioni fisiologiche a caccia di liste “mono eletto” dai grandi partiti anche stavolta si verificheranno. D’altra parte un posto in consiglio regionale è prerogativa di pochi e ottenerlo è cosa molto prestigiosa. Ho introdotto il tema delle regionali sorvolando inizialmente su quello che sta accadendo in casa Pd, dove è in atto la corsa alla segreteria regionale del partito. Siccome il Pd è anche il partito che esprimerà il candidato presidente per “tirare”la coalizione, la cosa si riempie di significati. In corsa Ermino Restaino l’unico della ex Margherita e unico pro Franceschini, contro due ex diessini e pro Bersani Adduce e Speranza. Restaino è uno che con le segreterie regionali di partito ha confidenza, è uomo furbo, scaltro ed essenziale, uno di quelli che “sanno come va il mondo”. Di quelli che sanno come si trova il rimedio giusto, di quelli che non perdono mai la calma. Di quelli che sanno togliersi dai riflettori quando questi non sono lì per loro. Uomo di mediazione è la parola giusta. La sua concretezza e schiettezza lo ha portato a sostituire Lacorazza
una volta che questi ha lasciato per candidarsi alla successione di Altobello alla guida della Provincia di Potenza. Bene ha fatto il giovane presidente a fare quella scelta. Anche lui è entrato di diritto tra quelli che “sanno come va il mondo”. Per lui è innegabile, sarebbe stato un congresso difficile, la sua riconferma sarebbe stata cosa non da poco. Restaino le elezioni le ha vinte. Tutte e tre. Il capolavoro è stato compiuto. Non erano scontate le tre vittorie. Superato lo spartiacque, ora i conti sono tutti per le regionali. Erminio vuole De Filippo. In realtà non è il solo. Sono in molti ad aver iniziato già da tempo a tessere la tela per la sua riconferma. Ad opporsi a questo piano c’è Speranza. “Il vecchio con la faccia da giovane” come osò definirlo il grande Vauro durante una mitica trasmissione di Santoro, dove il giovane candidato segretario era ospite in veste di leader nazionale della Sinistra giovanile. Ed è proprio sulla questione generazionale che punta Speranza. Il “largo ai giovani” è stato stigmatizzato anche da Adduce, bersaniano come lui ma che di anni ne ha il doppio. “Non basta dipingere un futuro
dipinto a colori pastello solo se si vota per voi”gli ha detto invece Restaino durante la convention recente dei Franceschiniani a Malvaccaro. Se big Erminio vuol dire De Filippo bis, Speranza vuol dire Folino. Forse. E ci risiamo. Il dualismo seppur sotto la cenere o per interposta persona continua. Folino è intelligente. Adesso non appare. Non è assessore e tolta l’attività consiliare lavora sott’acqua per il partito. Per il congresso. Sa che con Speranza, sostenuto anche dal senatore Bubbico principalmente e dal vice presidente della giunta regionale Santochirico, si gioca molto. Se vince Speranza, addio Vito. Se vince Restaino addio Speranza. Finchè c’è Vito, quindi, non c’è Speranza. Se De Filippo verrà riconfermato alla fine ragionando in termini pratici non dispiacerà a nessuno perché la quadra sarà stata trovata. L’unica eccezione sarà quella di Folino. E’ inimmaginabile che possa nella prossima legislatura tornare in giunta, dopo essersi dimesso mesi fa, anche se con il ruolo di vice. Lacorazza ha trovato una sua dimensione alla Provincia. Speranza è assessore al Comune di Potenza con una de-
lega non di poco conto come l’urbanistica, e Folino invece, se non gli riuscirà la spallata all’armata De Filippo, dovrà ricandidarsi alle regionali a caccia di preferenze, ripartendo in salita e con la mansione da gregario, ma sostenuto da Lacorazza. Nella politica delle scelte verticistiche, delle liste bloccate, delle rendite di posizione, dove è già tutto deciso a priori, essere eletto con le preferenze è, e dev’essere motivo di orgoglio. A Folino, l’unico diessino che ci ha rimesso con la nascita del Pd, fino ad oggi non ha regalato niente nessuno. E’ capace certamente, sa tenere i rapporti con le persone è “svelto di cervello” acuto nelle scelte, ma nella sua carriera un errore come quello di dimettersi dalla carica di vice governatore, rischia di pesare a lungo. Ora deve bere il calice fino in fondo. Al suo posto mi sarei candidato alla segreteria regionale del Pd al posto di Speranza. La vittoria strepitosa della sua mozione nella convenzione del Pd di Pietrapertosa, il paese anche di Agatino Mancusi, è sicuramente un’iniezione di fiducia. Sarebbe curioso vedere il risultato di Santarcangelo. A proposito di Mancusi, è se fosse proprio il leader regionale dell’Udc a fare gioco di sponda per l’amico Vincenzo, vincolando la presenza dell’Udc nella coalizione alle regionali solo in caso di discontinuità? Pierantonio Lutrelli
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14 Primo piano
Il 22 sarà varata dal governo. Le risorse dalla lotta all’evasione
Accordo prima di Natale
Finanziaria light di 4-5 miliardi battono cassa ministeri e regioni
Metalmeccanici tempi rapidi per il contratto
di TITO GIABARRI ROMA – Arriverà martedì 22 settembre sul tavolo del Consiglio dei ministri la Finanziaria 2010. Si punterebbe anche quest’anno ad una manovra 'light' di pochi articoli (trequattro al massimo) e tabelle. L’entità, stando alle ipotesi finora sul tavolo dei tecnici, sarebbe intorno ai 4-5 miliardi di euro. La manovra solitamente arriva a fine settembre ma quest’anno si sta lavorando per anticipare i tempi perchè il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sarà impegnato nei giorni successivi al G20 di Pittsburgh. Prima del Consiglio dei ministri sulla Finanziaria si terrà, sempre il 22, la riunione del Cipe. Alle parti sociali agli enti locali la Finanziaria sarà invece illustrata lunedì: è convocato infatti per le 17 del 21settembre, a Palazzo Chigi, l’incontro tra governo e parti sociali (sono 36 organizzazioni tra Confindustria, sindacati, associazioni di commercianti e artigiani, quelle del mondo agricolo e della cooperazione, Abi e Ania, per citarne alcune). Convocate anche Regioni, Province e Comuni. I ministeri farebbero pressing su via Venti Settembre per avere risorse aggiuntive, si calcola complessivamente oltre 10miliardi di euro,ma la linea resterebbe invece quella diuna Finanziariacomunque 'leggera'. Il nodo più importante sarebbe quello delle risorse per i contratti del pubblico impiego, oltre 2 miliardi di euro per il solo 2010 e oltre 7 per il triennio. Di ieri poi la richiesta da parte della Fiat di prorogare gli incentivi fiscali al settore auto, sulla quale il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha lasciato una porta aperta. E oggi, dopo l’attentato in Afghanistan, potrebbe scattare una nuova emergenzafinanziaria per le missioni di pace. Per le risorse si guarda, ol-
tre ai risparmi di spesa pubblica, allo scudo fiscale. Il tentativo di allargare le maglie e allo stesso tempo di accorciare a fineanno itempi perl'adesione, modifiche sulle quali si voterà in Senato la prossima, ha l’obiettivo di rendere lo scudo più appetibile e dunque di ottenere maggiori introiti da utilizzare poi proprio con la Finanziaria. A battere cassa sono non solo i diversi dicasteri ma anche gli enti locali. Le Regioni, per esempio, chiedono fondi aggiuntivi per la sanità. C'è poi tutto il capitolo Sud sul quale la pressione per un maggiore sostegno economico arriva da tutte le aree politiche presenti nel meridione,
di maggioranza e di opposizione. Per quanto riguarda l’articolato della Finanziaria, infine, potrebbero trovare spazio alcune norme previdenziali e proroghe fiscali. Ma si lavora pure sul fronte della lotta all’evasione fiscale. E finisce nelle maglie del fisco Rocco Siffredi: il pornodivo sarebbe chiamato a rispondere per evasione di centinaia di migliaia di euro attraverso la fittizia costituzione di società all’estero, in paradisi fiscali. Sotto osservazione da parte della Guardia di Finanza, in particolare le sue attività in Ungheria. Se venisse accertata effettivamente l’evasione, Siffredi non potrà avvalersi
delle norme sullo scudo fiscale, in quanto c'è un procedimento aperto. Stesso discorso vale per gli oltre 800 nominativi sui quali stanno indagando su tutto il territorio nazionale sempre le Fiamme Gialle. L’offensiva contro l’evasione fiscale internazionale si è rafforzata proprio con l’apertura dello scudo: chi vuole può regolarizzare la propria posizione ma se c'è un’indagine fiscale aperta, la sanatoria resta preclusa. L’indagine sul pornodivo, che rischierebbe non solo una sanzione ma anche il carcere fino a tre anni, è partita lo scorso anno dalle Fiamme Gialle di Chieti che hanno scandagliato la posizione fiscale di tutti coloro che avevano trasferito la residenza all’estero a partire dal 2004. «Incrociando i dati sugli acquisti di veicoli, i contratti di locazione, le utenze domestiche intestate, è emerso anche questo nominativo – riferisce all’Ansa, il colonnello Gioacchino Angeloni, comandante provinciale della Gdf di Chieti, che sta coordinando le indagini -. Ha anche la disponibilità di una villa a Roma intestata ad una società di capitali di dirittobritannico allaqualecorrisponde un canone di affitto. È dunque possibile che non abbia rescisso il rapporto con l’Italia, anzi riteniamo che è qui per oltre metà dell’anno solare». E dunque deve pagare tutte le tasse in Italia ed eventualmente scomputare con il credito di imposta quelle pagate all’estero. Nell’indagine sarebbe coinvolta anche la moglie, ex pornodiva, socia dell’attività di produzione in Ungheria. L’imponibile evaso da Siffredi finora accertato è «intorno ai 200.000 euro ma l’indagine è ancora aperta con accertamenti bancari. Se si dovesse superare i 77.600euro per anno e per imposta si rischia la condanna alla reclusione da uno a tre anni», ricorda il colonnello Angeloni.
ROMA – Tempi rapidi per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Le parti puntano ad accelerare e a chiudere l’accordo prima di Natale. Questo l’obiettivo indicato da Fim e Uilm al termine del terzo round del negoziato con Federmeccanica, a cui la Fiom continua ad essere presente con un 'osservatore', anche se non mancano alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla creazione di un fondo di sostegno al reddito, a carico delle imprese, per cassaintegrati e malati gravi. La trattativa, dopo lo strappo con le tute blu della Cgil e la conseguente proclamazione dello sciopero per venerdì 9 ottobre (che sarà accompagnato da una manifestazione nazionale a Milano), va avanti sulla base della piattaforma di Fim e Uilm, che punta a un aumento di 113 euro lordi mensili per il triennio, più 30 euro come elemento di perequazione per chi non fa contrattazione aziendale. «E' una situazione paradossale», ha detto ieri mattina il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini, «che oggi ci sia una trattativa soltanto sulla piattaforma presentata da due organizzazioni minoritarie, senza nessuna valutazione democratica del voto dei lavoratori interessati». Sulla vertenza dei metalmeccanici è intervenuto, in serata, anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, invitando la Fiom «a ragionare per il bene dei lavoratori», e per questo chiedendo «un gran senso di responsabilità» e che “ognuno faccia un passo indietro». Un appello che ha detto di condividere lo stesso ministro del Lavoro, Maurizio
Sacconi. A cui, invece, non ha voluto replicare il numero uno della Fiom. Tre i punti al centro del tavolo che si è tenuto ieri (il prossimo è in calendario mercoledì 23 settembre): l’estensione della contrattazione di secondo livello anche alle piccole aziende, la costituzione di un ente bilaterale e la creazione di un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori in difficoltà. Sui primi due, hanno spiegato le parti al termine dell’incontro, c'è stata «convergenza», mentre sulla questione del fondo Federmeccanica ha detto che «bisogna essere cauti», anche in considerazione di una valutazione della «compatibilità dei costi, dai quali – ha sottolineato – non possiamo prescindere». Comunque, ha aggiunto il direttore generale, Roberto Santarelli, «abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare su tutti i fronti. Ci sono appuntamenti già fissati. Andiamo avanti». E proprio sui tempi, i sindacati dei metalmeccanici di Cisl e Uil hanno mostrato ottimismo. «Il confronto procede positivamente. C'è voglia di fare presto, di stringere» e di chiudere «prima di Natale», ha affermato il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi. Pur non nascondendo che si tratta di un negoziato «complesso», che si fa in «un contesto complicato e con un interlocutore non facile», anche il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, si è detto «fiducioso sulla disponibilità politica a rinnovare il contratto in tempi rapidi», visto che la «volontà a fare il contratto si è confermata anche nella discussione di merito». b. c.
Marcegaglia «Meglio se Fiom ragiona»
Si riparla di Tobin tax
Dati sopra la media
G20, a Bruxelles la strategia Ue
Export l’Italia molto bene
si chiede un’azione più decisa nel contrastare la speculazione. «E' una parte che va rafforzata», ha detto il premier, «perchè se quello del tetto ai bonus è un punto importante, quello della speculazione vale cento volte di più, visto che la variabilità dei prezzi delle materie prime , delle risorse energetiche e dei prodotti alimentari determina tragedie come, ad esempio, la fame in Africa». Riemerge intanto l’idea di introdurre la Tobin tax, una tassa sulle transazioni finanziarie che finanzi la lotta alla fame nel mondo, ma anche il risanamento dei conti pubblici deteriorati dalla crisi. A rilanciarla è stato di recente il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. Ma non tutti gli Stati membri dell’Ue sembrano essere d’accordo, a partire dalla Svezia che detiene la presidenza di turno della Ue. D’accordo si è invece detta la cancelliera tedesca, Angle Merkel, che potrebbe essere sostenuta anche dal premier britannico, Gordon Brown, e dal presidente francese, Nicolas Sarkozy.
BRUXELLES – A luglio export in ripresa nell’Unione europea e nei Paesi dell’euro, con l’Italia decisamente sopra la media. I dati resi noti ieri da Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, mostrano un aumento, rispetto a giugno, del 3,3% nell’Ue e del 4,1% in Eurolandia. Tra i sedici Paesi dell’euro spicca il dato italiano, decisamente sopra la media e tra i migliori, con un 7,9%. L'Olanda segna addirittura una crescita del 17,3%. Più contenuti, ma pur sempre di segno positivo, anche i dati di Germania (3%), Spagna (2,9%) e Francia (2,8%). Al contrario, l'import sia nella zona dell’euro (0,3%) che nell’Ue (-0,6%) continua a mostrare una contrazione. L’export italiano ha «riacceso i motori», commenta il viceministro allo Sviluppo economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, il quale ritiene luglio «un punto di svolta». «Il peggio – sottolinea – è ormai alle spalle». A spingere la crescita delle esportazioni è stato soprattutto l’andamento del commercio verso il sud-est asiatico.
BRUXELLES – L'impegno del G20 deve essere non solo quello di archiviare definitivamente l’era dei superbonus dei manager bancari, ma anche quello di mettere in campo misure di forte contrasto alla speculazione internazionale. Oltre a quello di un rafforzamento della vigilanza finanziaria a tutti i livelli. I leader della Ue – riuniti a Bruxelles per preparare l’appuntamento di Pittsburgh del 24 e 25 settembre – sembrano uniti sulle richieste da avanzare alle altre potenze mondiali. E sembrano decisi a mettere sotto pressione soprattutto gli Stati Uniti, tuttora restii ad una riforma dell’architettura finanziaria internazionale che introduca troppe regole sui mercati. «C'è un accordo consolidato tra tutti i capi di Stato e di governo della Ue affinchè i Paesi europei che siederanno al G20 esprimano una posizione comune di tutti i Paesi dell’Unione», ha assicurato il premier Silvio Berlusconi, spiegando come per l'Italia la parte fondamentale del documento dei 27 è quella in cui
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
15
Italia / Mondo
Economia
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
LA GENERAZIONE “NÌ E NÌ”
I DILEMMI: BUONGIORNO O BONGIORNO?
di LORENZO LUPO
di NUNZIO FESTA FA SENSAZIONE sapere che in Italia ci sono 700 mila giovani «inattivi convinti». Sono giovani tra i 15 e i 35 anni che gli spagnoli catalogano come “generacion nì nì, nì estudia, nì trabaja” e che in Italia è stato tradotto alla lettera come “generazione né - né, né studio, né lavoro”. Niente di niente. Gli inattivi convinti non sono, in realtà, una novità assoluta in quanto persone in ozio - sanguisughe, nullafacenti, perdigiorni, vagabondi e quant'altro - ci sono sempre state e contro le quali si sono levati, giustamente, gli strali della morale pubblica e le rampognate di quella privata. Era talmente nota l'esistenza degli inattivi che finanche la poesia ne ha stigmatizzato la vita e le vicende. E se Parini aveva messo a nudo con ironia e garbo l'inanità del giovane signore lombardo, Nitti ha letteralmente frustato i borghesi meridionali che non avevano “altra occupazione che quella delle lotte comunali”. Gli inattivi del passato, tuttavia, rappresentavano una minoranza estrema, anche perché la vita non concedeva distrazioni e, di conseguenza, l'educazione familiare e civica, insieme all'istruzione scolastica, quando c'era, era volta, con le buone e con le cattive, alla “fatica” per sopravvive nel quotidiano. Ed, invece, dai dati inediti, forniti dall'apposito Rapporto dell'Università “La Sapienza” di Roma, per gli inattivi di oggi non si tratta di unità individuabili, ma di una massa enorme con una connotazione specifica che rappresenta, in sé. un vero e proprio fenomeno. Un fenomeno adiacente, seppure non assimilabile, a quello dei “bamboccioni” che rappresenta, a sua volta, la condizione dei giovani cui piace indugiare a lungo in famiglia. Ci sarebbe di dire, a questo proposito, che il fenomeno dei bamboccioni è sicuramente rimediabile, ma gli inattivi convinti sembra che manco le cannonate smuovono perché refrattari e insensibili a qualsivoglia richiamo alla realtà, sia pure per motivazioni differenziate cui non sembra estranea la condizione di precarietà del lavoro. Certo, settecentomila giovani sono davvero tanti e, a ben considerare, potrebbero fondare una grande città. Una città dolente, però, perché si troverebbe a consumare senza produrre e, perciò, passiva, destinata all'autodistruzione per una sorta di nichilismo collettivo. Senza esprimere giudizi morali o di merito, certo che una tale condizione suscita grande tristezza e immensa pietà umana. Si può dire, allora, che se l'attuale legislazione del mercato del lavoro ha prodotto un fenomeno di tale entità ci sarebbe da ripensare a nuovi modelli occupazionali, checché ne dicano economisti, imprenditori e liberisti che sembrano bearsi del precariato come sistema. Ed occorrerebbe ripensare anche a nuove modalità formative, a partire dalla famiglia all'interno della comunità civico-sociale per per-venire, e in fretta, ad un sistema educativo del “fare”e del “produrre” cultura. All'opposto degli “inattivi convinti” si trovano, pari pari, altri 700 mila che possono essere definiti superattivi, affamati di lavoro. E sono gli emigrati dal Sud al Nord nell'arco di dieci anni. Anche questi avrebbero potuto fondare una grande città meridionale, la seconda dopo Napoli. Un città imponente, industriosa, produttiva che avrebbe potuto accrescere il reddito meridionale per accostarlo non diciamo a quello del Nord, che è inavvicinabile, ma almeno alla media nazionale. Ed, invece, questi giovani hanno scelto, e quelli che emigrano continuano a scegliere, la fuga, sia pure obbligata, al posto dell'inedia per non porsi né come bamboccioni, né come inattivi, ma essere utili a se stessi e sentirsi solidali con la comunità. E' vero che l'emigrazione non va demonizzata, ma è pur vero che questo tipo di emigrazione, sempre a senso unico dal Sud al Nord, non può assurgere a modello perché bacato all'origine. Storicamente è sempre avvenuto, purtroppo, che, per sopravvivere, s'imponevano, a scansione periodica, le “primavere sacre”. Nel periodo a cavallo del '900 si emigrava in America per recuperare dignità e ricchezza; durante il biblico esodo degli anni '60, i meridionali prendevano il mitico treno con la speranza del ritorno per via dello sviluppo promesso e che, seppure avviato, ha conseguito scarsi risultati. E il Mezzogiorno, disseminato di ciminiere piccole e grandi, s'è trovato con le “cattedrali nel deserto”. Le sacre primavere odierne avvengono quotidianamente, senza strombazzi, con sobrietà e in punta di piedi, quasi con umiltà, come se il giovane emigrante volesse togliere il disturbo. L'emigrazione non avviene per caso o per scelta spontanea e libera. Il segreto è nei dati sui redditi del 2008 dai quali si evince che la Basilicata, si trova relegata al penultimo posto con un reddito medio pari a 14,18 per contribuente, inferiore di un buon terzo rispetto a quello della Lombardia che è di 22,46. Eppure nella nostra Regione sono presenti importanti imprese, la Fiat a Melfi, il Di-vano a Matera, il Petrolio in Val d'Agri, che contribuiscono ad incrementare il reddito pro-capite. Qualcosa, dunque, non funziona se pur dannandosi l'anima i lucani continuano a rimediare un reddito assai basso, non solo rispetto al Nord, ma finanche rispetto alle altre Regioni meridionali. E l'aspetto che inquieta ancor più è la lunga catena delle dismissioni industriali che si è verificata negli ultimi tempi e non solo per effetto della crisi. Le tanti dismissioni non vengono rimpiazzate, purtroppo!, da nuove imprese e, perciò, le aree industriali del dopo terremoto dell'80 sono già diventate un deserto con nuove “cattedrali”. Di fronte a tali problemi non si studiano ipotesi alternative, private o pubbliche, per il recupero dei capannoni per rinnovate attività imprenditoriali. Eppure, i fenomeni degli inattivi e degli emigranti, insieme ai problemi della povertà e del reddito, impongono a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche e private, di ripensare a nuove e diverse strategie imprenditoriali ed occupazionali.
SULLO SVILUPPO DELLA MONTAGNA di ENRICO BORGHI* Ci ritroveremo domani a Calvello –un anno dopo e all’indomani del protocollo d’intesa siglato tra Uncem e Regione Basilicata per lo sviluppo della green economy attraverso il coinvolgimento delle Comunità locali –a discutere ancora di territorio, di gestione delle sue risorse, di scelte di merito per il futuro. Il territorio riveste oggi una funzione assolutamente essenziale per la modernizzazione del Paese, e quindi gestione e tutela rappresentano questioni chiave sulle quali lavorare per assicurare all'Italia un futuro migliore e più equo. Risiede infatti sul territorio - e soprattutto su quello montano, che copre il 54% della superficie nazionale - il luogo dove si vincerà o si perderà la sfida della modernità grazie alla realizzazione di infrastrutture indispensabili: alta velocità, elettrodotti, autostrade e condotte del gas, la logistica e gli impianti di produzione energetica. Le risorse del territorio montano italiano - acqua, aria, foreste, suolo - diventano fondamentali per lo sviluppo dei settori legati alla “green economy”e per la costruzione di un futuro nel quale si riesca ad innalzare la nostra capacità di autoproduzione energetica sostenibile grazie a idroelettrico, eolico, biomasse e fotovoltaico, affrancandoci il più possibile da sempre più onerosi combustibili fossili d'importazione. Il territorio italiano è il necessario substrato sul quale si reggono quotidianamente i numerosi distretti produttivi che continuano a garantire all'Italia una capacità competitiva internazionale, e rappresenta il tessuto connettivo indispensabile sul quale si innervano le economie del turismo, dell'enogastronomia e dell'agro-alimentare. Settori nei quali l'Italia ha la possibilità di primeggiare in termini di eccellenza mondiale. Eppure, di come si governi il territorio, di quale ruolo debbano avere le popolazioni locali organizzate nelle loro autonomie, a quale modello di democrazia ci si debba ispirare per assicurare efficienza e democrazia, non si discute, se non per stereotipi: frasi fatte o luoghi
comuni che producono disastri politici. Se la politica italiana non recupererà in fretta l'esigenza di costruire e programmare un futuro nel quale il territorio, le sue risorse, i suoi abitantie le sueistituzioni non sianopiù i silenti spettatori di uno spettacolo politico che si consuma sopra le loro teste, ma diventino i protagonisti di una discussione su come mettere a fattore comune questi temi, il declino del Paese non solo è dietro l'angolo, ma rischia di diventare strutturale. Ovviamente ciò significa smettere di discutere di contenitori - e cioè cosa debbano fare Comuni, Province, Comunità Montane, Regioni e Stato in un dibattito ormai corporativo e lezioso che dura da oltre un decennio all'interno di uno scontro tra istituzioni incomprensibile all'opinione pubblica - ma iniziare a discutere di contenuti. E quindi decidere chi e come gestirà l'acqua delle montagne per produrre energia elettrica. Chi e come farà passare elettrodotti e gasdotti nelle vallate alpine e nei crinali appenninici, e come indennizzerà i territori dai vincoli posti. Oppure ancora, chi e come gestirà l'impiego delle risorse locali per promuovere sviluppo e creare occupazione. E fatte le scelte, abbracciare con coraggio il principio di sussidiarietà puntando sul protagonismo delle popolazioni locali e sul senso di responsabilità degli amministratori. I tanti amministratori locali della montagna, riuniti nell'Uncem, da tempo provano a lanciare idee innovative in questo senso, sintetizzate nel “Manifesto per lo sviluppo della montagna” sottoscritto dasociologi, economisti,antropologi e urbanisti. La politica saprà avere il coraggio di ascoltarli? Altrimenti, il futuro che ci attende è fatto di tante Casse del Mezzogiorno, di tanti interventi straordinari, di ennesime politiche della spesa pubblica che consegneranno ai nostri figli tanti debiti da pagare quante sfide irrisolte da affrontare. *presidente Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
BUONGIORNO dalle sponde partenopee. Girando per Napoli, me venuto un bel dubbio: Bongiorno o Buongiorno? E poi qualche risatina che non ho potuto risparmiare. Ma vuoi vedere che son io a ricordare male come si scrive in italiano, nel senso di che nome usava, i Michael Nicholas Salvatore Bongiorno? Ho fatto qualche ricerca, di quelle piccoline e fulminanti, per trovarmi io sul campo della ragione. L'errore, invece, era della ditta noto Gaetano Trombetta, ovviamente napoletana. Per un unirsi al cordoglio - e da qui le mie risate preventive la Trombetta ha commesso un vistoso errore; la ditta Gaetano Trombetta ha voluto, giunta la notizia della morte del conduttore televisivo, salutarlo con un manifesto funebre affisso in tutto il capoluogo di regione. Però scrivendo, ovviamente bell'in grande, Mike Buongiorno. Al posto di Mike Bongiorno. “Il Michele - avrebbero detto un Fiorello o un Fazio c'avrebbe scherzato sopra”. Quindi giustamente possiamo fare lo stesso anche noi, penso invece io stesso. E in testa a me medesimo, mi viene un altro corsivo pensiero. Dove c'entra chiaramente il presentatore nato a New York è caduto l'8 settembre a Monte Carlo. Buongiorno, hops Bongiorno, che sia stato o no partigiano, è la stessa persona che per decenni ha rotto scatole e scatolette, una in particolare, per presentare agli italianotti e alle italianelle i famossimi quiz da importazione e/o esportazione, così da seguire la scia dei tanti yankee italici felici e ghiotti per caramelle degli Usa da prendere e da dare. Il Bongiorno, che per l'Italia vuol dire 'tv', è una delle incarnazioni simboliche, insieme a Baudo e non solo, della possibile involuzione a mezzo medium. Ce ne dovremmo, a tempo perso o trovato, ricordare. E, per giunta, a dispetto di quell'onorificenza, a volte, da due soldini, a volte, che la gente forse non il popolo - appella col titolo di “rispetto”. Ora è senz'altro tardi per l'errata corrige della Trombetta, quindi si continui a suonare i campanelli della normalità.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16
24 ore in Basilicata
Atella Il ricordo delle sua maturità e bontà d’animo. L’amico, Federico, si è svegliato dal coma
L’ultimo saluto a un angelo Una folla dentro e fuori dalla chiesa per i funerali di Giuseppe Di Muro ATELLA - Tanti palloncini bianchi volano nel cielo. Sotto, il piazzale antistante la cattedrale Santa Maria ad Nives ad Atella è gremitissimo di gente. Tutti vogliono dare l'ultimo saluto a Giuseppe Di Muro. Non solo atellani ma gli abitanti dell'intero circondario si sono stretti nel dolore per la perdita di quell'angioletto che a nove anni è andato via. Quella sera di martedì, sull'asfalto dopo la corsa in bici con l'amico Federico, in coma farmacologico all'ospedale di Potenza, e il fatale incontro con l'autobus. Due file ordinate scorrono veloci per lasciare la propria firma sui libri bianchi lasciati aperti davanti l'ingresso della cattedrale, che mano mano si riempie fino all'ultimo spazio utile. E ancora oltre, tutto il piazzale e la villa sono coperti di persone accorse lì per stringersi attorno alla famiglia. Il silenzio regna. Da lontano arriva l'eco della banda che si fa più forte. Papà Pasquale, originario di Rapolla, è direttore della banda cittadina. I musicisti del complesso atellano seguono il corteo in lutto, vestiti di nero con la cravatta dorata sulla camicia bianca e senza strumenti. A suonare sono i rappresentanti di tutte le altre bande dei paesi limitrofi, in segno di rispetto, di saluto e vicinanza. La piccola bara bianca entra in chiesa ricoperta di fiori,
La folla di ieri, il piccolo Giuseppe Di Muro
dietro i genitori, i parenti. A seguire i compagni di classe di Giuseppe che quest'anno avrebbe frequentato la quinta elementare, invece non ha mai occupato il suo nuovo banco. Le due quinte di Atella sfilano con i grembiulini blu, il fiocco arancio e rosso, con in mano una margherita ora bianca, ora gialla, ora rossa. A celebrare la messa il sacerdote di Rapolla don Nicola Paradiso, zio di Giuseppe. «Un mese fa Giuseppe era qui davanti per ricevere la prima comunione - ricorda all'inizio della messa con
commozione - Ora è di nuovo qui al centro dell'altare per ricevere l'incontro con Dio». Un'omelia particolare che inizia subito un “gloria” «per Giuseppe che ora è in paradiso». Una predica rapida che è più un invito ai genitori, in cui ricorrono spesso le parole «speranza», «figli di Dio» e «compassione» nel senso di patire con «farsi solidali, entrare dentro». Durante la preghiera dei fedeli una compagna di classe chiede che Giuseppe diventi «luce, perché ci illumini, fuoco perché bruci in noi, fiamma perché riscal-
di il cuore della sua mamma e del suo papà». E' ancora la volta dei bambini che alla fine della celebrazione hanno ricordato il loro amico così com'era nei piccoli gesti quotidiani. Della sua bravura e passione per il sax, tanto che già suonava nella banda di papà, della sua timidezza, della sua capacità di resistere alle offese per non accusare i compagni, della sua curiosità per la scienza, della voglia di sapere e l'amore per la lettura, così tanta da farlo leggere anche di notte, nonostante i rimproveri di mamma.
De Filippo ha visitato i campi dell’Aquila gestiti dai lucani del campo di Civita di Bagno e dell’Aquila Ovest ed ha raccolto le esperienze di tutti. Esperienze che saranno ora messe a frutto a conclusione dell’intervento di aiuto della colonna lucana in Abruzzo, in modo da poter potenziare gli effetti positivi e superare le criticità emerse in questi mesi con l’obiettivo di migliorare gli strumenti e le risorse a disposizione della Protezione Civile della Basilicata. La Basilicata è intervenuta a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo con la gestione di due tendopoli. Oltre 1.200 volontari si sono avvicendati da aprile ad oggi ospitando nei due campi oltre mille e cento persone, garantendo loro colazione pranzo e cena, ma anche tende e posti-letto, servizi tecnologici, pulizia, abbigliamento, lavanderia e tutto quanto si è reso necessario per una ospitalità la più confortevole possibile. La colonna lucana dei soccorsi si è arricchita della presenza dell’Associazione
verse parti della Basilicata». «Niente», una pausa, «grazie». Le parole diventano superflue. La piccola bara è scortata fuori per raggiungere l'ultima meta, nel pomeriggio, insolitamente caldo, del 17 settembre. L’unica raggio di luce in una giornata così triste, la notizia che l’amico, Federico Diamante, coinvolto nello stesso incidente, si è svegliato dal coma farmacologico ed è stato trasferito dalla rianimazione a Neurochirurgia. E’ considerato fuori pericolo di vita. Lucia Nardiello
L’iniziativa in Val Camastra
Apprezzamento per i volontari
IL PRESIDENTE della Regione Vito De Filippo ha visitato oggi a L‘Aquila i due campi gestiti dai lucani ed ha registrato l’alto livello di professionalità, di disponibilità e di capacità gestionale di tutti gli uomini che hanno inteso manifestare con la loro presenza lo spirito di solidarietà. «Ho raccolto attestati di stima e di apprezzamento ha precisato De Filippo - per l’impegno profuso e per i risultati ottenuti. Con il contributo istituzionale, la macchina della protezione civile regionale, arricchita dall’insostituibile, prezioso e straordinario apporto del volontariato, si è espressa al meglio diventando punto di riferimento nella complessa partita della gestione dell’emergenza». «Il sistema della protezione civile e del volontariato della Basilicata - è il commento che proviene proprio dalla Regione - presenta punte di eccellenza ed è tra i più apprezzati del Paese». Il Presidente ha incontrato i tecnici e i volontari
«Un bambino d'oro, il suo ricordo resterà per sempre nei nostri cuori», dicono infine. «Ogni tanto qualche angioletto vola in paradiso», dice Padre Bernardino, parroco di Atella. «Perdere un figlio è perdere parte della propria essenza» dice il sindaco Roberto Telesca “pensiamo all'amore che ci ha donato Giuseppe». Poi rivolto ai genitori «a nome della comunità tutta esprimo cordoglio». Infine a prendere la parola è il papà di Giuseppe. «Ringrazio tutti, tutti gli amici di Giuseppe che sono venuti da di-
Giornate agricole volute dall’Eni
Il campo Aquila Ovest, gestito dalla Protezione civile lucana
Vola di Potenza, Gruppo Lucano, Legambiente Potenza, Heraclea Policoro, Pronto Intervento Montalbano. Nel corso della visita De Filippo ha incontrato anche il presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano. L’intervento della Regione Basilicata è iniziato il 6 aprile ed è in corso la smobilitazione dei due campi. L’aiuto si è sostanziato con
la gestione delle due tendopoli e delle relative spese di circa 500.000 euro relative all’acquisto di mezzi, materiale e attrezzature varie. Gran parte di questi beni saranno recuperati al patrimonio della Regione. Molti volontari lucani sono stati impegnati attivamente a L’Aquila nella campagna antincendio boschivo e anche nper questa attività i risultati sono stati largamente positivi.
TRE giornate per promuovere l’agroalimentare lucano di qualità, per discutere del comparto agricolo e programmare unalinea comunedi sviluppo. Anche la Coldiretti Basilicata è presente agli incontri promossi dall’Eni nell’area della Val Camastra (Calvello, Laurenzana, Anzi, Abriola). Da ieri e fino a domani ciascun comune della Valle ospiterà un convegno durante il quale condividere esperienze e punti di vista relativamente ai temi legati allo sviluppo del territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità della filiera agroalimentare. A Laurenzana, ieri pomeriggio si è parlato di “Sostenibilità nella filiera agroalimentare”. Ha detto il direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante: «Il territorio come fattore strategico di sviluppo è l’elemento cardine su cui puntare perché, in particolare lafiliera agroalimentare, diventi occasionedi aggregazione di interessi, di investimenti e di occupazione. Le produzioni agricole lucane possono vantare su un valore aggiunto offerto dal sistema territoriale in termini di so-
stenibilità ambientale e di sicurezza alimentare. Elementi che vanno evidenziati attraverso l’impegno a costruire una filiera agricola tutta lucana e firmata dagli agricoltori di Basilicata, permettendo di consumare prodotti genuini e di qualità in loco accorciando la filiera e rapportandosi direttamente con il cittadinoconsumatore».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
17
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Un pm solo nel mare dei misteri La procura di Lagonegro ha bisogno di mezzi e risorse per proseguire nell’inchiesta di PARIDE LEPORACE DI CERTO esiste un relitto a largo di Cetraro. E il pentito Fonti che sull’Espresso in edicola oggi in un’intervista chiama in causa Ciriaco De Mita che smentisce categoricamente ogni coinvolgimento e preannuncia iniziative legali penali e civili. Insieme all’ex presidente del Consiglio ci sono rivelazioni anche sui servizi e lo scomparso ministro democristiano calabrese Riccardo Misasi. Attorno al cargo immerso nell’abisso del Tirreno cosentino circolano notizie ed allarmi di ogni tipo. Anche i giornali internazionali seguono con interesse la vicenda. La procura di Paola è il punto nevralgico delle indagini in questo momento. Ieri si sono visti i tecnici del ministero dell’Ambiente che hanno concordato le linee guida della ricerca che presto prenderanno avvio con mezzi sofisticati sia in mare che in terra. Nella cittadina tirrenica ieri anche Legambiente che ha annunciato al Procuratore della Repubblica la costituzione di parte civile. A Lagonegro invece il
Da sinistra, la Jolly Rosso e una delle immagini subacquee scattate davanti a Cetraro (Cs)
procuratore della Repubblica, Francesco Greco, è ancora più isolato dei suoi ex colleghi di Paola, tribunale dove anch’egli ha prestato servizio per lunghi anni. Isolato nel senso di solo. Se non vengono forniti mezzi e uomini a questa sperduta procura lucana anche il dottor Greco potrà
fare molto poco. Eppure è una grande risorsa delle inchieste future Francesco Greco. E’ lui il magistrato che ha indagato per primo sulla Jolly Rosso e che conosce bene il problema di avere indagini qualificate per ottenere risultati. Non è un caso che sta aspettando prima di affida-
re le deleghe a personale specializzato che sia in grado di indagare. A largo di Maratea vanno scandagliati con attenzione secche e fondali per capire se esiste uno dei relitti indicati da Fonti. In questo senso si può partire dall’interrogatorio di Fonti fatto tempo fa dal
sostituto calabrese Vincenzo Luberto che processando la cosca Muto di Cetraro aveva intuito che si poteva sapere qualcosa. Francesco Fonti ha raccontato che l’esplosione della nave a perdere Cunski era accompagnata da due altre due imbarcazioni battente bandiera ombra maltese. Per
evitare fuochi d’artificio troppo evidenti le altre due navi sarebbero state fatte esplodere a largo di Maratea e Policoro. Nell’ultima intervista Fonti invece esclude Policoro e afferma che quella nave sarebbe stata affondata in Calabria nella zona controllata dalla famiglia Iamonte. L’esplosivo era stato portato dai picciotti di San Luca e fatto arrivare dall’Olanda. I fusti avrebbero contenuto materiale radioattivo norvegese. Intanto la nuova intervista di Fonti all’Espresso solleva altra polvere di mistero. Il riferimento a uomini di governo come l’ex ministro Riccardo Misasi e Ciriaco De Mita e coinvolgimenti dei servizi italiani inducono l’opposizione parlamentare a chiedere risposte immediate su dossier e faldoni delle varie procure. Il presidente della Commissione parlamentare per il ciclo dei rifiuti, Gaetano Pecorella ha annunciato che si stanno predisponendo tutti gli atti necessari per ascoltare Francesco Fonti. Non si escludono colpi di scena. p.leporace@luedi.it
Operazione Gdf 6.543 piante, 750.000 dosi, 4 milioni di euro
Un campo verde di canapa indiana Scoperta piantagione a Metaponto MATERA - Erano nascoste dietro aranceti nei quali gli uomini della brigata di Metaponto della Guardia di Finanza immaginavano di scoprire braccianti clandestini. Invece l'11 settembre scorso, dietro teloni nuovi di zecca, sono apparse 6543 piante di "cannabis indica", dell'altezza di circa 2 metri. Nel terreno vicino, intento a lavorare nei campi, c'era Leonardo Troiano, 41 anni incensurato, figlio dell'intestataria dell'azienda agricola bernaldese, in località Bufalara, in cui la Finanza ha trovato anche 125 kg. di marijuana già essiccata, custoditi in un casolare utilizzato come laboratorio. L'uomo è stato arrestato per produzione e traffico di stupefacenti e si trova nel carcere di Matera a disposizione del pm, Annunziata Cazzetta che comunque ha già confermato il fermo. L'inchiesta è coordinata dal gip Angelo Onorati. Con ogni probabilità Troiano aveva deciso di mettersi in affari come produttore, per rifornire le organizzazioni di regioni vicine che utilizzano la Basilicata e il Metapontino, in particolare, per veicolare quantità di stupefacenti destinate in gran parte al mercato pugliese. Il valore della droga sequestrata, come ha sottolineato il comandante regionale, generale Gaetano Barberi nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del comando provinciale di Matera, «è il più consistente mai effettuato in Basilicata: quasi 4 milioni di euro, pari a 750 mila dosi al prezzo sul mercato di 5 euro ciascuna. Il servizio è il prodotto di un'attività di controllo poliziesco sul territorio che la Finanza prosegue senza sosta - ha aggiunto - anche sotto il profilo della manodopera irregolare e che nell'ultimo anno ci ha consentito di sequestrare sull'intero territorio lucano 4 kg di marijuana». Nell'operazione è stata denunciata a piede libero una persona, attualmente ricercata, coinvolta a vario titolo e titolare di uno dei due mezzi sequestrati (un furgone e un fuoristrada). La struttura, (all'interno della quale gli uomini delle
Droga Nuovo messaggio alle autorità competenti
Le comunità d’accoglienza del Cnca non demordono e rilanciano TORNANO alla carica le realtà riunite nel Cnca, il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza. Un nuovo comunicato per chiedere alle autorità di prendersi le proprie responsabilità. «Ancora ricordiamo i loro volti e le ferite delle loro storie - scrivono A qualcuno di loro siamo stati accanto, con altri invece non ci siamo riusciti. La loro scomparsa ci ha lasciati attoniti e senza parole, ma soprattutto ci ha fatto riflettere ancora una volta sulle responsabilità e sui limiti delle nostre associazioni e delle nostre Comunità. Ce ne saranno ancora altre di overdose e ancora tante le giovani vite bruciate nell'inferno lucano della droga: per ognuna di esse, però, non smetteremo mai di chiederci - come da sempre accade - cosa abbiamo fatto, o cosa potevamo fare e non abbiamo fatto. Sentiamo forte la responsabilità di risposte che non sempre riusciamo a dare e di strade che non sempre riusciamo a percorrere». «Vorremmo fare di più - aggiungono - Dobbiamo fare di più. Non saremmo però onesti e trasparenti se non dicessimo con altrettanta chiarezza che i nostri limiti e i nostri sbagli nella guerra alla droga e nell'accoglienza alle sue vittime, vanno di pari passo con i limiti e gli sbagli di tanti altri soggetti del nostro territorio, compreso le Istituzioni regionali - ma non solo - dalle quali ancora attendiamo risposte Fiamme Gialle hanno trovato anche una bilancia, due telefoni cellulari, 90 sacchi di plastica, 10 rotoli di nastro adesivo, 5 binz per la raccolta di prodotti agricoli, un atomizzatore per la concimazione e 4 teli) era dotata di impianti tecnologicamente avanzati in grado di garantire un prodotto qualitativamente attraente per gli acquirenti. L'operazione "Green house", illu-
dettagliate e circostanziate a cinque precise domande. Abbiamo troppo rispetto per quelle giovani vite stroncate dalla droga e per le tante altre da essa avvelenate, per commentare chi nei giorni passati ci ha accusato di volerle strumentalizzare. Il nostro è semplicemente il grido di dolore di chi non si rassegna a giovani esistenze bruciate dinanzi all'indifferenza e all'assenza dell'intero Sistema». «E’ nel nome di quei volti e di quei nomi - continuano dal Cnca- che continueremo a chiedere conto (anche ad alta voce) delle responsabilità di ciascuno, a partire dai nostri stessi mondi associativi, senza voler assolutamente entrare in una logica di contrapposizione con nessuno ma tracciando percorsi costruttivi che ci vedano tutti insieme protagonisti positivi e propositivi alla conferenza “Dalla strada per la strada” che stiamo organizzando per il prossimo 6 novembre», concludono. strata ieri alla presenza anche del capitano Ugo Michele Ciocia e del luogotenente Lucio de Stefano, ha portato allo scoperto una piantagione perfettamente suddivisa su otto arcate in cui le piantine, che crescevano da marzo scorso, si stavano sviluppando rigogliose. L'attività messa in piedi avrebbe segnato una svolta significativa nell'ambiente legato al traffico di
Sopra le piante rigogliose, a sinistra gli investigatori e gli uomini delle Fiamme gialle protagonisti dell’operazione, sotto la marijuana messa a seccare (per un peso di circa centoventi chilogrammi)
stupefacenti e alla produzione. Ne emergerebbe così uno scenario in cui le piantagioni di contrada Bufalara, affidate alle cure di Troiano per garantire guadagni sicuri, avrebbero potuto accreditare un nuovo gruppo di "produttori" sul mercato. «Le prove a carico di Troiano - ha aggiunto il colonnello Antonio Luongo, comandante provinciale -
erano talmente evidenti da giustificare il suo arresto. Il controllo del territorio che ha condotto a questo straordinario risultato - ha aggiunto - prende le mosse dalla lungimiranza degli uomini che hanno controllato l'area dalle circolari del comando generale che puntano su queste attività capillari». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
18 24 Ore in Basilicata Navi nel Tirreno Oggi sull’Espresso il pentito Fonti chiama in causa De Mita e Misasi
In vista della riunione di Roma il 24
Il Flm Uniti Cub augura il reintegro in fabbrica
Incentivi pubblici
Lasme, lunedì 22 presidio a S. Nicola di Melfi
Sata, oggi in aula il caso Passannante
Fiom dice di no agli aiuti alla Fiat
Manifestazione dei lavoratori Lasme
TRE CASI divenuti oramai vicende-simbolo per il sindacato. Oggi si terrà l’udienza circa il reintegro di Michele Passannante, operaiodella Fiom Cgil licenziato a ottobre 2007, insieme all’altro operaio Sata Donato Auria e all’operaio della terziarizzata Fiat, la Ceva Logistics, Vincenzo Miranda. «Tutti e tre - si legge in un comunicato della Flm Uniti Cub - erano stati licenziati per aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta per attività e propaganda a fini terroristici. Per tutti e tre era sopravvenuta poi, a marzo 2008, un provvedimento di archiviazione perché completamente estranei ai fatti. Malgrado ciò la Fiat non aveva ritirato i licenziamenti. In concomitanza con i licenziamenti dei tre operai era stato licenziato dalla Fiat-Sata di Melfi pochi giorni dopo essere stato di nuovo confermato delegato rsu, anche l’operaio Francesco Ferrentino accusato di avere distribuito un volantino diffamatorio». «Dopo vari ricorsi e pronunciamenti da parte dei giudici di Melfi - è scritto nella nota - mentre gli operai Auria e Miranda erano ritornati al lavoro, Ferrentino reintegrato dal Pretore del lavoro era stato illegittimamente licenziato una seconda volta, sempre per motivi riconducibili al fantomatico volantino. Il 7 agosto 2009 il giudice del lavorodiMelfi haaccoltoilricorso presentato dall’avv.
«FIAT: MARCHIONNE chiede i soldi al popolo Italiano. I lavoratori Fiat chiedono che i soldi Pubblici siano impegnati per bloccare i licenziamenti». Questo l’attacco di un comunicato della Fiom Cgil che prosegue: «L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha dichiarato che il settore dell'auto in Italia ha bisogno anche per il 2010 di incentivi pubblici per la vendita delle auto. L'amministratore delegato Marchionne fa il suo mestiere di continuare achiedere soldipubblici allo Stato italiano e fare accordi internazionali per lo spostamento delle produzioni dall'Italia verso l'estero». Ed ecco il nocciolo della nota: «La Fiom Cgil di Basilicata valuta questo atteggiamento della Fiat non accettabile, pertanto considera necessario e non più rinviabile che i finanziamenti pubblici dello Stato italiano, con le tasse del Popolo e dei lavoratori, siano vincolati al blocco dei licenziamenti in italia e alla definizione di un piano industriale Fiat e delle aziende dell'indotto che garantisca l'occupazione e le produzioni in Italia». «In assenza di impegni precisi e chiari - conclude sul futuro del settore auto in Italia è opportuno non incentivare con soldi pubblici ulteriormente il suo smantellamento».
I LAVORATORI della Lasme – azienda di Melfi in cui si producono componenti per auto – il 22 settembre organizzeranno un presidio davanti allo stabilimento lucano della Fiat e alle fabbriche dell’indotto per chiedere il rispetto dell’incontro fissato per il 24 settembre a Roma tra i rappresentanti del gruppo industriale e dei sindacati, al ministero dello Sviluppo economico, in cui la Lasme dovrà presentare il nuovo piano industriale. I
sindacati chiedono che il piano salvaguardi il lavoro dei dipendenti lucani. E’emerso al termine di un’assemblea dei lavoratori che si è svolta ieri a Melfi, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle segreterie regionali di Fim, Fiome Uilm. Il22, dalle 13.30, i lavoratori distribuiranno anche dei volantini in cui si precisano i motivi della protesta, legata alla procedura di mobilità annunciata dalla Lasme per lo stabilimento lucano.
Confconsumatori
Sicurezza sul lavoro/1 Nardiello (Pdci) Sicurezza sul lavoro/2 Feneal Uil
Rc auto Una guida per tutti
«Ingiustificati i tagli «Un buon impegno all’organico Inail» l’ambulanza sull’A3»
A PARTIRE dalla metà di settembre sino a febbraio 2010, sarà possibile rivolgersi allo Sportello cittadino della Confconsumatori Federazione Provinciale di Potenza, presidente Benedetta Cuomo, ove un delegato offrirà ai consumatori tutte le informazioni necessarie per consentire loro una migliore conoscenza delle offerte e una scelta più consapevole della polizza Rc auto. In particolare, si cercherà di standardizzare alcune informazioni fornite dalle compagnie assicurative affinché i consumatori possano confrontare le varie offerte. L'iniziativa si colloca nell'ambito del Progetto “Mio Preventivo Rc Auto”, cofinanziato dal ministero dello Sviluppo economico e realizzato da alcune associazioni dei consumatori tra le quali la Confconsumatori. Predisposto inoltre un Vademecum che verrà distribuito gratuitamente presso lo Sportello cittadino della Confconsumatori di Potenza, in via Nazario Sauro, Centro Direzionale Parcheggio 2. Lo sportello sarà operativo martedì e giovedì dalle 16 alle 18. Per eventuali informazioni e contatti, si prega di scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: confconsumatori.potenza@gmail.com oppure di telefonare, nei giorni e negli orari indicati, al numero di telefono 0971/1940437.
«I DATI forniti ieri a Matera dall'Inail che segnano nel 2008 un aumento delle morti sul lavoro in Basilicata rispetto al 2007 e, complessivamente, oltre 6.200 infortuni con conseguenze differenti sulla salute dei lavoratori confermano la necessità di non abbassare la guardia sulla sicurezza nei posti di lavoro»: lo sostiene il capogruppo del Pdci in consiglio regionale Giacomo Nardiello. «Appare pertanto ancora più grave ed ingiustificato - aggiunge Nardiello - il ridimensionamento dei servizi e degli organici nella sede regionale Inail per la Basilicata e delle strutture provinciali che hanno bisogno invece di essere rafforzate in personale, strumenti e mezzi». «Abbiamo sostenuto in fase di approvazione della legge regionale sulla sicurezza- spiega ancora l’esponente comunista - che tra l'altro con l'istituzione dell'Osservatorio sugli infortuni stabilisce un più efficace coordinamento con gli enti preposti alla prevenzione tra cui l'Inail, e ripetiamo oggi che la dignità delle persone inizia dal riconoscimento del diritto al lavoro, un diritto che è garantito e tutelato dalla nostra Costituzione a partire dall'articolo 1, che richiama il lavoro come fondamento della Repubblica, fino all'articolo 41, che sancisce la necessità di riconoscere dignità e sicurezza, e passando per l'articolo 2, che definisce i diritti inviolabili dell'uomo nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità. Purtroppo il nostro sistema non riesce a essere efficace né quando si tratta di abbattere il fenomeno infortuni né quando si tratta di limitare l'incidenza delle malattie professionali». «Il numero di infortuni non scende al di sotto del milione ogni anno -
Una delle unità produttive della Sata di Melfi
Ameriga Petrucci del Foro di Melfi e da Pino Marziale di Napoli, ha annullato il secondo licenziamento di Francesco Ferrentino delegato rsu della Fla- Uniti-Cub e ha ordinato alla Sata l’immediato reintegro. Il ritorno in fabbrica di Francesco Ferrentino,
in attesa della sentenza di merito, rappresenta una grande vittoria di tutti gli operai della Fiat-Sata e della Flm Uniti Cub». L’auspicio di quest’ultima sigla è che anche l’operaio Michele Passannante della Fiom-CGIl possa ritornare al più presto in fabbrica.
Cantiere dell’A3 Salerno-Reggio Calabria
continua Nardiello - e mediamente ogni giorno muoiono in Italia più di tre lavoratori sul lavoro. Stiamo parlando di un'ecatombe sotto gli occhi di tutti, anche di chi fa finta di non vedere». «E’ perciò necessario conclude il capogruppo del Pdci - tenere assieme, coerentemente, le attività di prevenzione e repressione, a fianco alla necessità di favorire una vera e propria svolta culturale, non certo riducendo uffici ed organismi che si occupano, come l'Inail, di questi problemi».
GARANTITA più sicurezza sui cantieri dell’A3 secondo la Feneal Uil. Dicono dalla segreteria provinciale diPotenza delsindacato: «Ladisponibilità di un'ambulanza attrezzata fissa nel cantiere dei lavori di ammodernamento del tratto della A3 Salerno-Reggio rappresenta l'ultimo impegnorichiestoalla Scarlsrlperdare attuazione all'intesa sottoscritta nei giorni scorsi e condivisa dai lavoratori con le assemblee che si sono appena concluse». «L’accordo - aggiungono -prevede
l'avvio delquarto turnorispetto aitre attuali con le prime opere necessarie alla realizzazione della galleria Cerreta e un cronoprogramma di nuove assunzioni. Diamo atto all'azienda della sensibilità per accrescere le misure di prevenzione degli infortuni». «Del resto i sindacati confederali del comparto edilizia - continuano dalla Feneal Uil - specie dopo i dati forniti dall'Inail a Matera che confermano l'alto numero di infortuni nei cantieri edili rilanciano il proprio impegno per promuovere la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. La politica per la sicurezza infatti non può che essere interdisciplinare e partedal presuppostoche cideve essere un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti nel mondo produttivo. Le leggi da sole non bastano, anche se una legislazione avanzata come il D.lgs. 81 aiuta ad affrontare le tematiche della sicurezza, ma vanno sempre accompagnate dalla contrattazione, dalla rappresentanza e dal coinvolgimento di istituzioni e dal mondo formativo e progettuale». Ancora secondo i vertici Feneal, «è essenziale introdurre buone prassi (attraverso la contrattazione nazionale, territoriale, aziendale) che prevedano rapporti e collaborazioni tra Rls-rlst e Rspp (ossia Rappresentante Lavoratori Sicurezza e Resp. Sicurezza, Prev.ne, Protezione, ndr) sia nei cantieri, sia negli impianti fissi; in edilizia, dove esiste una gestione bilaterale dell'attività di prevenzione, è possibile la cooperazione con i Cpt. Queste buone prassi devono essere previste contrattualmente a tutti livelli e nei regolamenti degli enti bilaterali. I “Piani formativi” predisposti dal Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione per formare gli addetti alla sicurezza è un simbolo di buona prassi e di nuova sensibilità degli amministratori regionali e provinciali!, concludono.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Ore in Basilicata 19
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Dopo la condanna per le consulenze
Arbea, il Csail chiede le dimissioni di Di Mauro Un milione per agevolare il credito. Appello alle banche
Un aiuto alle imprese PER LE IMPRESE che non hanno ancora le spalle larghe, un protocollo fra Regione e Camera di Commercio di Potenza prevede un Fondo interistituzionale da un milione di euro. Insieme, l’ente camerale lancia unappello alle banche perché si avvicinino maggiormente alle imprese. Il protocollo di intesa sul Fondo interistituzionale da un milione di euro è stato firmato ieri mattina. Obiettivo incentivare e agevolare il ricorso al credito ordinario delle piccole e medie imprese della provincia. Da oggi, dunque, via libera alla pianificazione delle linee guida volte alla gestione più efficace ed ampliata delle risorse di uno strumento che, attraverso l'azione dei Consorzi Fidi aderenti all'iniziativa, rappresenterà per le aziende lucane una svolta rispetto alle croniche difficoltà di accesso al credito, acuitesi ulteriormente in un momento di stagnazione produttiva e difficoltà come quello vissuto negli ultimi due anni. La firma sull'accordo corona una lunga e capillare azione diplomatica della Camera di Commercio di Potenza che, dopo aver stanzia-
to la somma di 300.000 euro dal proprio bilancio in favore dell'accesso al credito, aveva chiesto ai Consorzi Fidi di applicare alle imprese fasce differenziate di garanzia, estendendole fino all'80%. Alle banche (attraverso incontri con la Commissione Abi Regionale) era stata invece richiesta una maggiore interrelazione con i Confidi provinciali e una proporzionale riduzione dei tassi di interesse con un aumento del valore del molti-
plicatore di garanzia sul massimale degli affidamenti. Contestualmente, l'Ente camerale fa sapere di essersi speso per il rafforzamento degli stessi Consorzi Fidi, operazione necessaria per poter avere maggiore capacità negoziale con gli istituti di credito. Da qui è scaturita un'azione di spinta aggregativa che si sta sviluppando con un impegno sul piano economico, promozionale ed organizzativo. La stra-
tegia complessiva ha convinto la Regione Basilicata, che è intervenuta stanziando 700.000 euro per il Fondo. Spiegano l'assessore Regionale alle Attività Produttive, Gennaro Straziuso e il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte: «Occorreva uno sforzo straordinario per tutelare la spina dorsale del nostro sistema produttivo, rappresentato dalle piccole e medie aziende che più delle altre hanno risentito della crisi (soprattutto in termini di diminuzione del fatturato) e che necessitano di maggior sostegno per la ripresa. Il Fondo mitigherà la situazione di svantaggio di cui le piccole aziende soffrono rispetto alle grandi, permettendo ai Confidi di porsi come interlocutore solido, privilegiato e affidabile nei confronti delle banche, tradizionalmente poco inclini a finanziare il rischio. Rinnoviamo quindi l'appello agli istituti di credito affinché si aprano maggiormente al territorio e si avvicinino ulteriormente al suo tessuto produttivo, assolutamente bisognoso di iniezioni di fiducia per oltrepassare la crisi».
Il coordinamento oggi ne discuterà alla Fiera del Levante
I produttori di cereali chiedono iniziative per evitare il collasso SONO a rischio le semine di grano duro nella prossima annata agraria nelle regioni del Sud a maggiore produzione non solo quantitativa ma soprattutto qualitativa di cereali, senza risposte e misure adeguate per dare concreti segnali di controtendenza»: se ne dicono convinti i responsabili delle associazioni che fanno parte del Coordinamento Nazionale Cereali: Cia, Confagricoltura, Copagri, Fedagri-Confocooperative, Legacoop agroalimentare. Proprio oggi in occasione della Fiera del Levante a Bari è in programma un incontro tra gli assessori regionali dell'Agricoltura del Mezzogiorno, Il Ministro Zaia e il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro. Quanto alla situazione specifica della Basilicata, si rivendicano una adeguata attenzione e spazio al comparto cerealicolo nell'ambito dei bandi di filiera di prossima emanazione per il Psr 2007-2013; la costituzione del distretto cerealicolo di qualità lu-
cana; la definizione di un accordo e di intese di filiera e di prodotto con l'industria molitoria e le associazioni pastai e fornai di Basilicata. Ed ecco, ben elencate, le richieste del Coordinamento Cereali: recupero dei fondi Fas destinati al settore agricolo del sud, da utilizzare per azioni non finanziabili con i Psr; mantenere l'impegno per il fondo di solidarietà nazionale. E ancora: riforma delle borse merci; approvazione del piano cerealicolo nazionale cui è legata anche l'urgenza di riorganizzare il sistema nazionale di stoccaggio; sostegno ai contratti di filiera. Infine, controlli efficaci alle dogane per rispettare le normative comunitarie in merito ai parametri qualitativi e sanitari. Secondo il Coordinamento Nazionale Cereali, «l'incontro è particolarmente importante e si spera possa dare risposte alla difficile situazione che sta attraversando il settore cerealicolo del Sud ed in particolar modo il
grano duro. Il mercato del grano duro “continua a dare segnali ribassisti nonostante il crollo delle produzioni 39% in Puglia, -40% in Basilicata, 44% Calabria, -35% Sicilia etc». Cercando le cause di un andamento di mercato così anomalo, non si può non tener conto del livello raggiunto dalle importazioni negli ultimi due mesi anche nei porti di Bari e Foggia. Dichiarano dal Coordinamento Nazionale Cereali: «Senza nessun vittimismo o tentazione protezionistica, sarebbe utile interrogarsi a questo punto sull'efficacia dei controlli doganali in materia di prelievi e di aspetti sanitari e qualitativi come richiesto dalle stesse norme comunitarie, poiché alcuni dubbi in merito permangono, considerati i prezzi delle semole sul mercato. Occorrono più trasparenza e garanzie, a partire dalle emissioni dei certificati di importazione, che dovrebbero essere frazionate nell'arco di 12 mesi e non concentrarsi all'inizio della campagna di commercializzazione».
IL DIRETTORE generale neficiari dei contributi. In atdell’Arbea Gabriele Di Mauro tesa che anche la commissioè stato condannato dalla Corte ne di vigilanza sull’Arbea, indei Conti a pagare 44.000 eu- sediata dall’assessore Viti, vero allo Stato perché considera- rifichi (entro subito) il rispetto dei to colpevole di aver utilizzato lo strumento delle consulenze principi di correttezza amministrativa, legalità,compecon eccessiva larghezza. Sulla notizia, pubblicata sul tenza, trasparenza ed effinella gestione Quotidiano della Basilicata, cienza interviene Filippo Massaro, dell’Agenzia che gestisce oggi un bilancio di circa sei mipresidente del Csail. Dice Massaro: «Potrebbe es- lioni di euro, tra spese di funserela classicabuccia dibana- zionamento, personale e incana, sulla quale scivolano e si richi esterni». «Come il tanto chiacchierainfrangono le ultime speranze del direttore Gabriele Di to contratto con la Sin - contiMauro di permanereai vertici nua Massaro - società ingagdell'Arbea , l'ente lucano per i giata senza gara per un milione di euro per pagamenti desmaltire l'egli aiuti comunorme arrenitari agli trato di managricoltori, cati pagamenconcludendo ti accumulato così unalunga dall'Arbea. attività politiDifficile far ca ed amminifinta di niente strativa ai anche per il massimi vertiCollegio dei ci delle IstituRevisori, l'alzioni politiche tro organo dele dei due enti l'Ente che, colagricoli regiolaborando con nali (l'Alsia e gli Ispettori l'Arbea)». regionali, do«Infatti vrà fornire loprosegue - Sopra Massaro, sotto Di ro ogni altro l’ennesima in- Mauro elemento valuchiesta in cui è tativo ritenuto incappato Gaindispensabibriele Di Maule, utile e idoro, questa volneo per l'indata per iniziatigine. Secondo va della Corte la normativa dei Conti che lo comunitaria ha condannadalle valutato a risarcire la zioni espresse (non) modica dalla Corte dei cifra di circa Conti c’è la 50 mila euro conferma di allo Stato per il quanto abbiadanno erariale mo sostenuto provocato dal da sempre: il ricorso eccessivo allo strumento delle con- ricorsoalle consulenze,(forse sulenze esterne all'Agenzia e demagogiche e clientelari), all'utilizzo delle autovetture ha solo appesantito di milioni di servizio dell'Arbea, confer- di euro i costi di gestione ma che la situazione dell’Ente dell’Arbeasenza alcunbenefiè diventata una vergognosa cio per gli agricoltori e ancor “emergenza morale” che isti- più per lo snellimento delle tuzioni e politica non possono procedure burocratiche di e non devono ulteriormente pratiche ferme al 2006 che tollerare sul fatto che un loro hanno portato al fallimento e alto dirigente è stato condan- al ricorso agli "strozzini" minato per un reato contro il pa- gliaia di aziende agricole». «Ci trimonio, tenuto conto che la aspettiamo adesso da parte di stessa persona è ancora al ver- Di Mauro - dichiara Massaro tice di un Ente che opera come a trarne le conseguenze, touna banca e quindi maneggia gliendo la Giunta Regionale denaro pubblico, tral'altro co- dall'imbarazzo di assumere urgenti atti definitivi nei suoi munitario?». «Gli agricoltori delle aree confronti». «Ovviamente - conclude - Di interne - prosegue - sono sempre in attesa del pagamento Mauro è impegnato nell'unidegli aiuti comunitari e che – co tentativo di arrivare coribadisce Massaro – “sono di- munque a marzo in sella alla scriminati perché perenne- sua posizione, mese in cui cesmente in coda agli elenchi, ri- serà il suo quasi decennale salenti ai mesi scorsi, dei be- mandato».
Parco Val d’Agri Il commissario straordinario parla delle collaborazioni in atto
Incontro Regione-associazioni, Totaro: ok SUL PARCO della Val d’Agri, il commissario straordinario Domenico Totaro considera un bene l’incontro fra la Regione e le associazioni. Lo si legge in un cominicato stampa pubblicato ieri sul sito internet Basilicatanet.it. Si legge nella nota: «L’attività commissariale di organizzazione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese va vanti a grandi passi, sia per ciò che riguarda i rapporti con le Istituzioni sia per quanto concerne la collaborazione con le Associazioni. Quella di ieri è stata una giornata importante in tal senso. Il commissa-
rio straordinario Domenico Totaro ha incontrato nella sede della Regione a Potenza, in due diversi momenti, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio e alcune associazioni di volontariato operanti sul territorio del Parco». A prendere la parola poi è lo stesso commissario Totaro: «Intenso e cortese – commenta - è stato l’incontro con l’assessore, durante il quale sono stati toccati temi relativi alla mobilità interna al territorio dell’area protetta e alla difesa del suolo, e sono state poste le basi per una fattiva collaborazione in vista di
progetti futuri per il miglioramento della fruibilità del Parco. E’ necessario che vi siano interventi importanti da parte della Regione in vista della difesa idrogeologica dei comuni del Parco». «Per tutti i necessari interventi – aggiunge Totaro - ho riscontrato la positiva disponibilità dell’assessore Loguercio a collaborare per azionare quei meccanismi che permettano l’accesso ai finanziamenti europei, per dotare il territorio del Parco di strutture che consentano una mobilità di alto grado». Altro momento dell’incontro ha riguardato le Associazioni di volontariato
ambientale e soprattutto la Protezione Civile, che in Val d’Agri vanta la presenza del Gruppo Lucano, con cui è già in atto – comunica Totaro - una proficua collaborazione. «Proprio questa collaborazione - spiega il commissario dell’ente parco - è stata argomento della discussione, svoltasi alla presenza del dirigente della Protezione Civile di Basilicata Giuseppe Basile e del dirigente amministrativo del Parco Vincenzo Fogliano». «Fra le prime iniziative da mettere in campo – aggiunge Domenico Totaro è stato concordato, vi è la stesura di una prima bozza di intenti fra Parco e Asso-
Il commissario straordinario Totaro
ciazioni, che abbia come oggetto la pianificazione e l’organizzazione di un’azione comune in vista della difesa e della protezione del territorio». «La presenza del Parco, dunque - conclude la guida del Parco Appennino Luca-
no - Val d’Agri - Lagonegrese - comincia a farsi sentire, grazie anche all’apertura degli uffici amministrativi, allocati nella sede provvisoria della casa di guardia della diga del Pertusillo, aperti al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì!.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
20 24 Ore in Basilicata Intesa fra Camera di commercio di Potenza e Regione
21
Venerdì 18 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il dramma ieri sera in via Mazzini. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione del 118
Donna giù dal sesto piano I rilievi della scientifica e l’intervento del magistrato. Increduli i vicini I VICINI hanno sentito un grande tonfo, un rumore violento, come se nel cortile su cui si affacciano quei grandi palazzi di via Mazzini fosse caduta una cassa pesante, racconterà uno di loro. Ma a cadere nel cortile degli stabili della strada, quello che è anche il cortile del palazzo in cui viveva Elisa Claps (la ragazza scomparsa nel 1993 nel capoluogo) è stata una donna, più o meno settant’anni. E’ precipitata giù dal sesto piano, all’improvviso. La dinamica della tragedia è ancora da chiarire: sul posto è arrivata anche la scientifica per i rilievi del caso, con il magistrato di turno. Erano da poco passate le 20.30. «Non ci credo - dirà uno dei vicini accorsi nel cortile - Solo ieri l’ho incontrata in via Pretoria, a passeggio, gioviale come sempre». Increduli, addolorati. Quella tranquilla signora, vedova da alcuni anni, madre di tre figli, la conoscevano in parecchi. E nessuno, tra quanti risiedono nel palazzo, riesce a pensare a un gesto simile. I dubbi restano, saranno le indagini ad accertare la volontarietà del gesto o l’accidentalità della caduta.
BREVI UNIBAS
L’insediamento del nuovo rettore
L’intervento di Polizia e 118 (f.M.)
Sono stati proprio i vicini, affacciatisi dopo il rumore improvviso, a chiamare la polizia che è intervenuta con la squadra delle volanti. La donna era riversa nel cortile, ancora in pigiama. La finestra della sua casa ancora con gli infiissi
semi aperti e la luce accesa. Immediato l’intervento degli operatori del 118 Basilicata Soccorso. Per oltre mezz’ora hanno tentato di rianimare la donna. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Nel cortile a lungo sono rimasti i
vicini e diversi curiosi che si sono accalcati per capire cosa fosse successo. Tanto sgomento e un immenso dolore, in una sera di fine estate, in una via trafficata e centrale della città. Una vita si è fermata.
I precari ricevuti dal direttore dell’Ufficio scolastico
L’incontro dei precari con Inglese e Vicino (f.M.)
«Se lo Stato taglia perchè paga la comunità?» E’ proprio Potenza a pagare il prezzo più alto del dato di decrescita studentesca. Se sono complessivamente 90.256 gli alunni in Basilicata per l’anno scolastico 2009-2010, dei 1.497 studenti in meno rispetto all’anno precedente, circa un migliaio sono gli alunni che non rientrano nel conto complessivo delle classi potentine. Il dimensionamento scolastico ha portato a una riduzione di 714 docenti in tutta la regione, di cui 468 in provincia di Potenza e 246 in provincia di Matera. E’ stato proprio il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Basilicata, Franco Inglese, a diffondere i dati durante un incontro che ha avuto con i precari della scuola. Da giorni protestano, presidiano istituti e piazze, senza abbassare la guardia e senza smettere di ribadire che il decreto “salva precari” non è certo una soluzione. Nè - sostengono quanti nella scuola hanno lavorato per anni con sostituzioni, supplenze, contratti temporanei - i tagli sono “giustificabili” appellandosi esclusivamente al calo della demografia scolastica.
Ma Inglese ha fornito dati netti: l’organico dei docenti in provincia di Potenza è passato dai 6.119 insegnati del 2008 ai 5.651 del 2009 (in provincia di Matera, invece, è di 2.860, rispetto ai 3.106 dell’anno precedente). I tagli, naturalmente, hanno riguardato anche il personale Ata, con una riduzione complessiva di 270 unità. Il direttore dell’ufficio scolastico regionale ha ricordato che «la legge Finanziaria ha previsto per il triennio una diminuzione di circa 42 mila docenti in tutta Italia, in relazione al numero di alunni, che può coinvolgere anche la Basilicata, se si conferma il trend negativo di iscrizioni». Quanto ai precari, «la Regione Basilicata - si dice sicuro - potrebbe intervenire, attraverso un accordo con il ministero dell’Istruzione, per recuperare parte dei precari della scuola, sulla base di progetti dei singoli istituti, messi a bando con fondi di diversa natura, come stanno facendo anche altre Regioni». Spiega che «dai contatti che ho avuto con il presidente della Regione e con l’assessore regionale
all’istruzione – ha aggiunto Inglese – c’è la disponibilità dell’ente a muoversi in questa direzione. Le singole scuole potrebbero indicare il numero di docenti necessari e, in relazione a queste richieste, la Regione potrebbe approvare e finanziare i progetti». Ma, no che non va bene, fanno eco i precari che «alla scuola pubblica, quello dello Stato, abbiamo dedicato anni, impegno, dedizione, formazione». Sono sicuri che «on bastano misure “una tantum”, ma servono misure in grado di porre rimedio al problema». E mentre l’incontro andava avanti, altri precari, docenti e personale Ata, erano in attesa fuori dalla sede dell’Usr. Attesa, difficle attesa, mentre la loro battaglia, ad anno scolastico iniziato, li unisce ai tanti, tantissimi colleghi del resto del Paese, precari pure loro. Poi, in gruppo per un nuovo incontro istituzionale. Una delegazione ha incontrato l’assessore provinciale di Potenza all’Edilizia scolastica, Rosaria Vicino che ha consegnato al propria solidarietà istituzionale, assicu-
IERI , a seguito della firma del decreto di nomina da parte del ministro Maria Stella Gelmini, ha assunto la guida dell’Università degli Studi della Basilicata il professore Mauro Fiorentino – Ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia. Le elezioni si erano tenute alcune settimane fa nella sede potentina dell’ateneo lucano e avevano visto Mauro Fiorentino unico candidato in corsa dopo il ritiro dell’altro candidato, il prorettore Carmine Serio. La comunità accademica, nell’augurare buon lavoro al Magnifico Rettore si augura «una proficua collaborazione affinché l’Ateneo lucano possa raggiungere importanti traguardi». Fiorentino succede, così, a Mario Antonio Tamburro, scomparso dopo un’improvvisa malattia l’estate scorsa.
DOTTORATO
Oggi un seminario tra storia e politica
rando «l’impegno della Provincia sulla sicurezza degli istituti, con interventi in corso adeguatamente finanziati». Va bene, va bene l’impegno. Salvo dovuta precisazione che i precari hanno affidato a una nota collettiva. Del resto, se Inglese ribadisce che «i tagli continueranno in egual misura nei due anni successi-
vi - spiega il coordinamento dei precari - e allo stesso momento si indicano come unici organismi predisposti a salvaguardare la situazione dei precari, la qualità dell’istruzione e la sicurezza dei plessi scolastici gli enti locali, tra Regione, Provincia, Comune, il discorso è facilemnte sintetizzabile: lo Stato taglia e le comunità pagano».
NELL’AMBITO delle attività seminariali del Dottorato di ricerca in Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea, oggi, alle ore 10, nel dipartimento di Scienze storiche, Linguistiche e Antropologiche dell’Unibas, il professor Domenico Sacco, docente di Storia contemporanea nell’Università degli Studi del Salento, terrà una lezione seminariale su “Dal Partito dei notabili al Partito-Stato”. Seguirà una relazione di Vigilante, dottore di ricerca in Storia dell’Europa moderna e contemporanea. I lavori seminariali saranno coordinati da Antonio Lerra, coordinatore vicario del dottorato di ricerca
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Potenza
Agenda
Venerdì 18 settembre 2009
Potenza 23
Agenda
Venerdì 18 settembre 2009
Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”
Se stasera guido io bevo analcolico
L’anfora dell’Udi a Palazzo di città
Allo Stabile un convegno dell’Unione italiana ciechi
ANCHE nellle piazze del capoluogo il prossimo 27 settembre si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo ed il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia.
OGGI a piazza Duca della Verdura si terrà un nuovo appuntamento con la campagna di sensibilizzazione “Se stasera guido io bevo analcolico”,progetto “ l’Altra notte ”, giunto alla seconda edizione e promosso dall'assessorato alle Politiche e servizi sociali, Politiche contro la droga e l’alcolismo, dall'Asp Azienda sanitaria locale di Potenza - Ser.T, dalla Regione Basilicata, dalla cooperativa sociale Iskra e dal Cestrim. Il progetto mira a supportare, accompagnare e consolidare i processi di rinnovamento delle politiche sociali a favore degli adolescenti e dei giovani in un’ottica di stretto raccordo tra livello istituzionale pubblico, privato.
L’ANFORA della staffetta organizzata dall’Udi (Unione donne di Italia) e portata a Potenza da Telefono donna sarà esposta nell’atrio di Palazzo di città fino a sabato 19 settembre. Nell’anfora - oggetto della staffetta che sta attraversando l’Italia nei luoghi simbolo della violenza contro le donne e della mobilitazione contro il fenomeno - si potranno inserire messaggi, fotografie, denunce, testimonianze sul tema. L’anfora (simbolo storicamente femminile, di lavoro e fertilità) sarà poi portata a Roma il 3 ottobre, in occasione di una delle manifestazioni nazionali di preparazione alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.
SI terrà domani, alle 17.30 al teatro Stabile, il convegno organizzato dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, un convegno sul tema “Opportunità, sogni e prospettive future”. Al dibattito - moderato dalla giornalista Antonella Pallante - parteciperanno, tra gli altri, Frncesco Schiavone, maria Buoncristiano, Vito Santarsiero, Piero Lacorazza e Vito De Filippo. A seguire "Il Settantesimo", spettacolo di teatro e danza; mentre alle 21.30 è previsto il concerto “Parole e musica” con il maestro Fernando Russo e il soprano Anna Varriale.
LA REPLICA
L’INIZIATIVA
PER I VIAGGIATORI
L’impegno L’annuncio dell’assessore all’Edilizia scolastica, Rosaria Vicino sulle strutture Una scuola ecosostenibile e sicura sportive I progetti didattici e le ristrutturazioni
nalizzato all’individuazione di percorsi comuni per conseguire risparmi ed efficienza in relazione ai consumi energetici negli edifici scolastici. Nell’ambito del progetto, a cui partecipano le tre Province italiane di Perugia, Rieti e Pa-
lermo e quattro partner europei (Gran Bretagna, Germania e Spagna), ieri ha preso il via il corso “Educa-Kid”, destinato agli alunni della scuola elementare del II circolo di Potenza. Il corso si prefigge, in parti-
colare, di formare «piccoli risparmiatori», stimolando i bambini a consumare meno energia attraverso una serie di attività ludico-formative che coinvolgano gli insegnanti, il personale non docente e i familiari. Saranno anche raccolti dati sui consumi energetici della scuola, per valutare l’impatto di semplici azioni introdotte durante l’anno proprio per eliminare gli sprechi. Quanto all’organizzazione del corso, è prevista una sua articolazione in cinque giornate, una delle quali sarà dedicata alla visita guidata al museo provinciale di Potenza, ove è stato installato un moderno impianto fotovoltaico. Nei mesi di settembre e ottobre è previsto inoltre - prosegue la nota - l’inizio di altri corsi formativi destinati agli studenti delle ultime classi del Itcg Battaglini di Venosa (EducaStu), ad un gruppo di tecnici, professionisti ed installatori (EducaTec) e, infine, agli organi politici e tecnici degli Enti Locali della Provincia (EducaPol).
Cinespettacolo della Grancia
Una conferenza stampa di chiusura per festeggiare il «successo ottenuto» SI TERRÀ oggi, alle 18.30, presso il Giubileo Hotel di Rifreddo di Pignola, la conferenza stampa di chiusura della stagione 2009 del parco della Grancia. «Dopo lo straordinario successo di pubblico della stagione appena conclusa - spiega una nota stampa del parco - la Presidenza della società Piani e programmi di azione locale illustrerà i risultati ottenuti e risponderà alle domande dei giornalisti». Per l’occasioen saranno presenti il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, con il presidente della comunità montana Alto Basento e gli amministratori dei comuni del Parco. Non mancheranno gli operatori, il mondo del volontariato e, naturalmente, il cast dello spettacolo. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio che ha visto la stagione aprirsi con alcune polemiche (l’avvio era stato segnato dalle dimissioni dell’amministratore delegato del Pal che aveva denunciato le eccessive difficoltà incontrate) e magari lanciare alcuni propositi per il futuro dell’evento.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 18 Settembre Brienza piazza Europa, 12 0971/444822
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277
Enel Italgas Guasti
0971 331111 800 900999
Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna
0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551
Regione Basilicata Provincia Comune
Istituzioni
Pronto soccorso
Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Ateneo
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
Biblioteche e musei
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale
0971 668111 0971 417111 0971 415111
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640 0971 54829 0971 305013
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Lo spiraglio aperto per il Battaglione Alcuni orari di Trenitalia
Sala 1 PELHAM 1 - 2 - 3 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 The informant 17.30 - 19.45 - 22
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il grande sogno 19-21
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
L’era glaciale 3
SI terrà oggi, alle 11, presso la caserma “De Rosa” di via Ciccotti, sede del comando militare esercito “Basilicata”, alla presenza del Comandante della Regione militare Sud di Palermo, Generale di corpo d’armata Mauro Moscatelli e delle massime autorità regionali, il Colonnello Antonino Bonura destinato ad altro prestigioso incarico in Roma, cederà il comando del “Basilicata” al Generale di brigata Somenico scaglione proveniente dall’ambasciata italiana di Asmara in Eritrea. Di ieri le prime buone notizie sullo spiraglio che, nel frattempo, si sarebbe aperto a livello governativo per evitare la chiusura del battaglione Lucania che, secondo quanto riferito dal sottosegretario alla Difesa al sindaco, potrebbe essere trasformato in “Genio”.
QUESTO il nuovo orario di Trenitalia (Gruppo FS), entrato in vigore lo scorso 14 giugno.
Farmaci scaduti, pochi contenitori L’interrogazione di Imbesi (Pdl) IL consigliere del Popolo della libertà, Antonino Imbesi, ha presentato all’attenzione del sindaco della città, dell’assessore all’Ambiente e dell’assessore alla Sicurezza sociale una interrogazione urgente riguardante la raccolta speciale prevista per i medicinali scaduti. «Purtroppo, nella città di Potenza, solo davanti a 2 o 3 farmacie si possono trovare i recipienti dove riporre i medicinali scaduti ha detto Imbesi – e questa penuria di contenitori, di fatto, induce i cittadini ad essere meno coscienziosi nel rispettare il dettato della norma che vorrebbe una raccolta speciale per i medicinali scaduti». Il consigliere ha rimarcato che da qualche anno la situazione è sicuramente peggiorata anche perché il numero degli operatori del settore farmaceutico è aumenta-
to per via dell’apertura delle cosiddette “parafarmacie”. «E’ evidente – si dice convinto Imbesi - che si pone, quindi, ancor di più il problema di questi prodotti tossici scaduti che troppo spesso vanno dritti in discarica mentre dovrebbero avere un trattamento diversificato. Eppure non vedo - aggiunge - né una campagna informativa né un’azione stringente da parte dell’amministrazione comunale, o dell’Acta, volte a ridurre il pericolo sociale derivante da comportamenti sbagliati della popolazione». Il consigliere ha concluso evidenziando che sarebbe necessario almeno, da un lato, aumentare i punti di raccolta, e, dall’altro, promuovere una campagna di sensibilizzazione tra gli abitanti di Potenza.
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
• I treni 3537 (Foggia, ore 15.50; Potenza, ore 18.05) e 3545 (Foggia, ore 16.08; Potenza, ore 18.24) sono stati unificati riducendo i tempi di viaggio: partenza da Foggia alle ore 16.12 ed arrivo a Potenza alle ore 18.05, appena 1h e 53’ di percorrenza. Il nuovo collegamento garantisce la coincidenza con il treno ES City 9763 proveniente da Torino. • 3534 in partenza da Potenza Centrale alle ore 14.34, con arrivo a Foggia alle ore 16.58; • 3543 in partenza da Foggia, ore 19.27, con arrivo a Potenza, ore 22.08 • 3519 Melfi, ore 10.52; Potenza, ore 12.06; • 3536 Potenza, ore 15.55; Melfi, ore 17.02; • 3539 Melfi, ore 18.25; Potenza, ore 19.44 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3441 Bella-Muro, ore 7.15; Potenza, ore 7.55 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato); •3446 Potenza, ore 6.29; Bella-Muro, ore 7.05 (circolerà, durante l’anno, anche il sabato). • Nuovo collegamento PZ 504 in partenza da Metaponto ore 4.15, Potenza ore 4.42 Napoli, arrivo ore 7.40. Coincidenza con Eurostar AV 9432 da Napoli ore 7.54, arrivo a Milano, ore 13.39 (con fermate intermedie a Roma, Firenze e Bologna). Treno ES AV 9432 in partenza da Milano ore 16.30 (con fermate intermedie a Bologna, Firenze e Roma), arrivo a Napoli alle ore 22.05. • Coincidenza a Napoli con nuova corsa PZ 505 in partenza per Potenza alle ore 22.15, arrivo ore 00.10. Termine corsa a Metaponto.
0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030
RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219
HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO
0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020
RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107
ELLIE e Manny aspettano il loro primo figlio. Diego non ha più il solito spirito di caccia: ormai invecchiandosi ha perso la velocità, che ritroverà solo alla fine del film.
Il grande sogno LAURA è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968.
Segnali dal futuro DURANTE l’inaugurazione di una nuova scuola elementare, a dei bambini viene chiesto di fare dei disegni da inserire in una capsula del tempo.
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
In una nota congiunta il sindaco e l’assessore allo Sport Gaetano Sabatella hanno ribadito «l’impegno fattivo del comune per far sì che possano essere utilizzate al meglio le strutture sportive cittadine». La reazione arriva dopo le sollecitazioni che alcuni cittadini e commercianti hanno lanciato spiegando i disagi che si vivono in occasione delle partite casalinghe del Potenza Calcio: le limitazioni al traffico spesso rendono complicato il prosieguo della giornata anche per chi, allo stadio, proprio non è intenzionato ad andare, ma vive a lavora in zona. Gli amministratori evidenziano che «non più tardi della scorsa settimana, il comune si è fatto carico di cercare una soluzione partecipata per le problematiche emerse riguardo agli orari e le modalità d’utilizzo degli impianti presenti a Potenza. Tutto questo senza dimenticare, però, che allo stato attuale sono le federazioni a gestire l’utilizzo delle strutture di concerto con le società, attenendosi scrupolosamente a quanto sancito dal regolamento comunale vigente in materia». Il sindaco Vito Santarsiero ha inoltre ribadito che «l’opera di mediazione dell’assessore Sabatella proseguirà anche nei prossimi giorni, così da cercare soluzioni che possano offrire risposte a una situazione che vede la domanda superare l’offerta». Lo stesso assessore ha precisato che già nel corso della prossima settimana ha in programma un incontro con i vertici della Comunità montana Alto Basento per verificare la situazione del palazzetto di Lavangone. «Siamo disponibili - ha concluso Sabatella - a favorire la concretizzazione di ogni soluzione che possa venire incontro alle esigenze degli interessati, prendendo anche in considerazione l’ipotesi di migliorare l'attuale regolamento laddove se ne dovesse riscontrare la necessità».
SONO iniziati ieri mattina i lavori di realizzazione della scala di sicurezza per l’istituto Alberghiero di Potenza e per l’annesso Convitto, indispensabili per assicurare la conformità antincendio dello stabile entro il 31 dicembre 2009, data fissata per l’obbligo di certificazione delle scuole. Nelle more della stipula del contratto, infatti, l’Ufficio Edilizia scolastica della Provincia di Potenza ha disposto la consegna dei lavori in via d’urgenza. L’annuncio è arrivato dall’assessore all’Edilizia scolastica Rosaria Vicino, specificando che «l’intervento, finanziato con fondi della Provincia per 400 mila euro, si aggiunge ai lavori di adeguamento e di compartimentazione degli spazi interni e dei percorsi verticali in via di completamento, realizzati con un contributo di circa 350 mila euro (ottenuto dall’Inail a seguito di una procedura concorsuale che ha visto il progetto della Provincia di Potenza collocarsi al primo posto per qualità progettuale ed attinenza, espressa dall’indice globale di sicurezza raggiunto con la proposta)». Ma «accanto agli interventi strutturali proseguono - ha aggiunto la Vicino - le azioni dell’amministrazione provinciale sono tese a realizzare un nuovo modello formativo, in cui i temi della scuola e della sicurezza degli edifici vadano di pari passo con quello dell’ecosostenibilità. Con tale modello, il cui slogan è “Scuola Futuro”, l’ente intende mettere in moto una trasformazione culturale che negli anni produrrà uno sviluppo stabile». In tale ottica, prosegue la nota della Provincia, si inseriscono le attività del progetto europeo Educa-Rue, coordinato dalla Provincia di Potenza e fi-
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
22 Potenza
Venerdì 18 settembre 2009
Il Comitato di quartiere del centro storico si organizza ripartendo dall’educazione nelle scuole
«La nostra pazienza è al limite» Vandalismo, spaccio a cielo aperto e sporcizia: richiesta un’assemblea urgente LE ENNESIME lattine di birra abbandonate in un vicolo del centro storico. Le ennesime chiamate al 118 per due quattordicenni che venerdì sera si sono ubriacate fino a stare male. Le ennesime segnalazioni dei residenti di quello che in molti definiscono “il salotto della città”: il centro storico di Potenza. «Siamo in una vera e propria situazione di emergenza afferma Marinella Santarsieri, presidente del comitato di quartiere - Vandalismo, chiasso, sporcizia, spaccio a cielo aperto, consumazione di alcool fino alle due del mattino. Se a tutto ciò aggiungiamo fioriere e marciapiedi rotti, vicoli male illuminati e muri imbrattati, assistiamo al degrado più assoluto». A nulla sono servite le diffide e le lettere inviate alle istituzioni. «Nei mesi scorsi -continua - noi come comitato abbiamo incontrato diversi rappresentanti istituzionali: dal questore al colonnello dei carabinieri alla polizia municipale, dal sindaco al prefetto. Abbiamo chiesto un tavolo in cui discutere sul problema della sicurezza pubblica in centro e tutti hanno garantito il loro massimo impegno perché il tavolo si realizzi e venga risolto il problema». In attesa, venerdì scorso il comitato di quartieresi è riunito in assemblea in presenza dell'assessore Fiore e del difensore civico Messina. Diverse le iniziative. «La più importante,amioavviso -precisaladottoressa Santarsieri - è quella di un percorso partecipativo di sensibilizzazione verso queste problematiche, diretto a tutte le scuole della città. Questo perché il centro storicoèditutta lacittà,è“il salotto cittadino”. Le dottoresse Argento e Urciuoli, visiteranno le scuole con lo scopo di sensibilizzare i giovani e le loro famiglie. Non vogliamo ergerci a“maestrine”, riteniamo semplicemente che sia necessario
il coinvolgimento di chi è guida per i ragazzi, le famiglie e le scuole, appunto». Oltre a questo progetto, che partirà a breve, è stata stilata un'agenda di priorità, sottoposta all'attenzione dell'assessore Fiore. «Le priorità - sottolinea Santarsieri - riguardano soprattutto la richiesta della videosorveglianza e di un maggiore controllo delle pattuglie della polizia che, anche a piedi, sorveglino i vicoli del centro». Intanto, è stata inoltrata la richiesta di un'assemblea aperta nel ridotto dello stabile, perché ogni cittadino del centro storico possa esporre le propria criticità «perché noi - conlcude Santarsieri - non ce la facciamo più, la nostra pazienza è al limite». All'assemblea sarà invitata anche una delegazione della Confesercenti, affinchè insieme si possa trovare una soluzione. Anna Martino
BREVI IN PROVINCIA
Avviato il lavoro in III Commissione
Sporcizia a Largo Duomo
IL CONVEGNO
Pdl all’attacco OGGI a partire dalle ore 18, nella sala delle Commissioni in piazza Matteotti a Potenza, il coordinamento dei gruppi di opposizione in Consiglio comunale incontrerà alcuni rappresentanti dei residenti, dei commercianti e del comitato di quartiere del centro storico del capoluogo per discutere dei problemi che interessano la parte più antica e frequentata della città di Potenza. «E’ importante - afferma il coordinatore dei gruppi di opposizione Giuseppe Molinari - riaccendere l’attenzione sul centro storico del capoluogo dove tutto è fermo e dove molte sono le situazioni di degrado e di abbandono evidenziate dai cittadini. Riteniamo fondamentale ascoltare le preoccupazioni, le proposte dei residenti e dei commercianti. L'appuntamento di venerdì sarà utile per confrontarci sulle soluzioni da adottare e venire incontro alle diverse esigenze. Da anni il centro storico del capoluogo - conclude Molinari - è trascurato e poco valorizzato».
|
LA PETIZIONE
|
Vittoria per i cittadini di via Marconi UNA PRIMA vittoria i residenti e i commercianti di via Marconi l’hanno ottenuta: domenica prossima, in occasione della partita del Potenza calcio (nonostante il previsto arrivo dei tifosi del Marcianise), la chiusura al traffico dell’area circostante allo stadio Viviani verrà prorogata di circa una mezzora, alle 14 quindi. Una decisione presa dal responsabile dell’Ufficio mobilità del Comune di Potenza, dopo una riunione sull’ordine pubblico convocata in Prefettura, dove il sindaco, Vito Santarsiero avrebbe relazionato sulla situazione di disagio venutasi a creare nelle scorse domeniche. Resterà il divieto di sosta dalle 13 fino alla fine della partita.
Una vera e propria carta d’identità con tutte le caratteristiche
Oggi allo Stabile
Un’etichetta per l’acqua di rubinetto della città di Potenza
Lavoro e tutela della salute
ta che Potenza, tra le 35 città (capoluoghi, centri con un alto tasso di popolosità e quelli sospettati di anomalie) prese in esame, è quella che può vantare la migliore acqua di rubinetto. Gli indicatori analizzati sono relativi alla qualità e alla tipologia di acqua per il rilevamento di inquinanti, la cui eventuale presenza denuncia contaminazioni, e di metalli più pericolosi per la salute la cui presenza, tra l’altro, peggiora ancheil gustodell’acqua. Ottimo il giudizio globale per l’acqua di Potenza, ottimo in particolare il giudizio per residuo fisso (186), sodio (4), nitrati (1), per presenza di solventi o trialometani (assenti), per pesticidi (assenti). Il campione di acqua potentino è stato prelevato dalla fontana pubblica in largo Duomo, in pieno centro storico, dove l’acqua distribuita è quella sorgentizia di Fossa Cupa. E così proprio come negli anni 50, quando l’acqua di Potenza si contendeva il primato europeo per qualità e gusto con quella di Vienna, i potentini hanno ancora il privilegio di poter bere un’acqua che ha conservato le caratteristiche di una volta soprattutto.
DUE giornate di studio sui temi della tutela della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento alla condizione femminile sono in programma nel capoluogo lucano al Teato Stabile. Il primo seminario si terrà oggi dalle 8.30 alle 14.30. Si occuperà, in particolare, del “Decreto Legislativo 81/ 08 la tutela della salute e sicurezza in ottica di genere”. Nel secondo, in programma il 29 ottobre 2009, si discuterà dell’art. 28 e i rischi connessi alle differenze di genere. «Tale articolo - spiegano la consigliera regionale effettiva di parità, Maria Anna Fanelli, Nicola Sabatino, della Direzione regionale del Lavoro della Basilicata, e Salvatore Riccardi, direttore regionale Inail - supera la concezione di tutela del lavoro femminile circoscritta alla gravidanza e introduce, per la prima volta, la valutazione dei rischi connessi al genere, sia allo stress lavoro correlato, sia ai rischi rapportati alle differenze tra uomini e donne rispetto all'esposizione, per esempio, di possibili danni fisici e chimici. Con questa iniziativa, inoltre, si vogliono stabilire sinergie essenziali per individuare strategie volte a superare discriminazioni».
NEI PROSSIMI giorni tutte le famiglie di Potenza riceveranno “l’etichetta dell’acqua del rubinetto”, una vera e propria carta di identità con le caratteristiche dell’acqua potabile che esce dai rubinetti delle nostre case. «Una iniziativa - commenta il sindaco Vito Santarsiero - che, nel pieno rispetto dei principi della comunicazione al cittadino e della trasparenza della informazione, consentirà a tutti di essere messi a conoscenza delle caratteristiche dell’acqua ed acquisire una nuova consapevolezza sul suo utilizzo. L’indagine di Altroconsumo pubblicata nei giorni scorsi che ha posto l’acqua potabile del capoluogo al primo posto nella classifica italiana - continua Santarsiero - ci dice che avevamo ragione ad invitare i nostri concittadini a consumare l’acqua che sgorga dai rubinetti delle proprie case. L’acqua erogata da Acquedotto Lucano nonsolo è assolutamente buona, ma è anche sicura perché continuamente controllata, monitorata e pienamente rispondente ai requisiti richiesti dalla legislazione». Acquedotto Lucano, intanto, distribuirà nelle case
L’acqua del rubinetto
dei 34.835 utenti di Potenza, l’etichetta dell’acqua di rubinetto. L’attestato riporta i valori medi registrati nel corso dei prelievi fatti dalla Direzione Vigilanza Igienica di Acquedotto Lucano nel corso del 2008 e i valori limite di riferimento previsti dalla legge (decreto legislativo n.31 del 2001 e s.m.i). Acquedotto Lucano dà il via alla campagna informativa sulla qualità dell’acqua di rubinet-
to partendo proprio da Potenza dove l’acqua distribuita non ha nulla da invidiare alle acque imbottigliate. A dare ragione alla Società che in Basilicata gestisce il servizio idrico integrato dal 2003, èanche larecentissimaindagine condotta sugli acquedotti e sulle acque di rubinetto da Altroconsumo, l'associazione per la tutela e difesa dei consumatori più diffusa in Italia. Dall’indagine risul-
AVVIO ufficiale, ieri mattina, dei lavori della III Commissione Permanente della Provincia di Potenza, “Assetto del Territorio, Lavori Pubblici, Strade e Viabilità”. Il presidente, Carlo Tarantino, all’incontro ha invitato ad intervenire l’assessore provinciale al Bilancio, Vito Di Lascio, che ha riferito puntualmente sul quadro complessivo delle opere pubbliche già programmate, tracciando lo stato dell’arte riferita alla Programmazione annuale e triennale dei Lavori pubblici. «Un intervento imprescindibile per poter dare avvio ai lavori della III Commissione che, di qui in avanti, sarà impegnata - sottolinea il presidente Tarantino - a verificare lo stato di avanzamento degli interventi già inseriti nel Piano annuale e triennale del Lavori pubblici e avere, quindi, le necessarie e giuste conoscenze per poter programmare gli interventi futuri nel settore della viabilità e dei lavori pubblici in generale». Nell’intenzione di dare continuità a questa fase preliminare di “ricognizione” complessiva sui lavori pubblici, il presidente Tarantino ha, inoltre, ufficialmente invitato l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Viabilità e Trasporti, Nicola Valluzzi, ad intervenire nella prossima riunione della III Commissione, in programma per il prossimo giovedì 24 settembre.
SPORT
L’impegno per gli impianti sportivi IL SINDACO e l'assessore allo Sport Gaetano Sabatella hanno ribadito «l'impegno fattivo del Comune per far sì che possano essere utilizzate al meglio le strutture sportive cittadine. Non più tardi della scorsa settimana, il Comune si è fatto carico di cercare una soluzione partecipata per le problematiche emerse riguardo agli orari e le modalità d'utilizzo degli impianti presenti a Potenza. Tutto questo senza dimenticare, però, che allo stato attuale sono le federazioni a gestire l'utilizzo delle strutture di concerto con le società, attenendosi scrupolosamente a quanto sancito dal regolamento comunale vigente in materia». L’assessore ha precisato che già nel corso della prossima settimana ha in programma un incontro con i vertici della Comunità montana Alto Basento per verificare la situazione del palazzetto di Lavangone. «Siamo disponibili - ha concluso Sabatella - a favorire la concretizzazione di ogni soluzione che possa venire incontro alle esigenze degli interessati, prendendo anche in considerazione l'ipotesi di migliorare l'attuale regolamento».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
24 Potenza
25
“Veleni di Tito”: la decisione dopo il sopralluogo effettuato nell’area nei giorni scorsi
La denuncia del Noe a Navazio L’accusa: «Smaltimento illecito di rifiuti liquidi per la bonifica dell’ex Liquichimica» TITO SCALO - Una battaglia iniziata quasi in solitaria dal segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti. Oggi, dopo sopralluoghi, richieste di spiegazioni e di dati ufficiali, arriva il primo atto concreto: i carabinieri del Noe, infatti, hanno denunciato il legale rappresentante del Consorzio Asi di Potenza, Ernesto Navazio, per smaltimento illecito dei rifiuti liquidi prodotti dalle operazioni di messa in sicurezza d’emergenza e bonifica della falda acquifera provenienti dall’area “ex-Liquichimica”. Un atto dovuto, sembra, ma che avrà certamente i suoi effetti. I cosiddetti “veleni di Tito”, quindi, non sembrano essere un’invezione. Anzi, quello che è accaduto in quell’area desta ancora preoccupazione. «Gioverà sottolineare precisa Maurizio Bolognetti - che i fanghi industriali
Ernesto Navazio
stoccati a Tito non sono stati certo prodotti dalla Liquichimica meridionale spa. Il sito industriale, come è noto, dal 1989 appartiene al Consorzio Asi. I fanghi presenti all'interno delle trincee sono
Appuntamento ad Anzi alle 18
da classificare come rifiuti speciali e sono di origine industriale e non fanghi di origine urbana come erroneamente riportato nelle progettazioni predisposte dal Consorzio. In una valutazione di impatto ambientale, redatta dal Dipartimento ambiente della Regione Basilicata nel lontano 1996, si scrive che tra il 1987 e il 1990 il sito venne destinato per lo stoccaggio dei fanghi stabilizzati e disidrati provenienti dall'impianto di trattamento delle acque reflue della Città di Potenza e dei nuclei industriali di Potenza e Tito. In realtà, come abbiamo abbondantemente documentato, i fanghi sono stati interrati allo stato liquido senza subire alcun trattamento. Inoltre, a partire dal 1996, la quantità di fanghi presenti nell'area è cresciuta, fino a quando nel 2001 è intervenuto il sequestro disposto dalla Procura della
Repubblica di Potenza. Infine, ma non ultimo, gioverà segnalare che la Regione Basilicata ha percepito 4 milioni di fondi europei per effettuare la bonifica». Solo la settimana scorsa proprio dall’Asi era partita la ricerca di un confronto sulla questione. Una vicenda davvero strana e complessa, in cui si assiste a un rimpallo di responsabilità che alla fine, ha portato il Governo a togliere i fondi destinati all’area. La bonfica, infatti, è ferma, nonostante sollecitazioni e richieste. Due in particolare le aziende sotto accusa: la Daramic - responsabile dell’inquinamento della falda acquifera provocata da fuoriuscita di trielina in quantità molto elevate - e la ex Liquichimica - dove oltre alle scorie siderurgiche e ai serbatoi di ammoniaca si devono fare i conti anche con una maxi discarica di fosfogessi.
Si può pensare alla reindustrializzazione
Val Camastra Oggi il bilancio
Daramic, via libera dal ministero dell’Ambiente
ANZI - Oggi alle 18 in piazza Dante Alighieri ad Anzi, verrà presentato il Bilancio territoriale della Val Camastra. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della rassegna “ValCamastra09. Riflessioni e azioni per lo sviluppo locale”, promossa dall’Eni, dalla fondazione Enrico Mattei, dal Consorzio AASTER e dai Comuni di Anzi, Abriola, Calvello e Laurenzana. Al convegno - moderato da Paolo Ricci interverranno i sindaci dei Comuni della Val Camastra: Petruzzi (in rappresentanza di Anzi), Pessolani (Abriola), Gallicchio (Calvello) e Urga (Laurenzana). Parteciperanno anche Cecilia Mezzano del Feem, il consigliere regionale Gaetano Fierro e l’assessore alla Sicurezza sociale Antonio Potenza. Dopo il convegno immancabile sarà la festa, animata dal gruppo folk “La Tarantella”, con degustazione di prodotti tipici locali. Prima del convegno, invece, sarà inaugurata la mostra “Anzi dagli anni Trenta ai giorni nostri”, curata da De Asmundis e Sarli.
TITO SCALO - «Il via libera arrivato dal ministero dell'Ambiente consente di sbloccare le procedure per la reindustrializzazione del sito ex Daramic». Lo rende noto il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Gerardo Casaletto, che auspica una rapida risoluzione della vertenza. «Ora ci sono le condizioni per individuare un nuovo imprenditore con l'obiettivo di riassorbire le maestranze rimaste senza lavoro» prosegue Casaletto, invitando il governo regionale a «convocare le parti sociali e i responsabili della Daramic per concludere l'iter del bando, utile anche al recupero di un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria, da sottoscrivere al ministero del Lavoro». Si potrebbe così sbloccare la vicenda dolorosa degli ex lavoratori della Daramic che, nel giro di poco tempo hanno perduto il lavoro e non per questioni legate alla mancanza di commesse.
Inserimento patrimonio Unesco
I Palmenti puntano in alto PIETRAGALLA - I palmenti di Pietragalla, le 211 tipiche grotte scavate nel tufo che si trovano alla periferia del paese, costruite a partire dal 1830 ed utilizzate per la fermentazione del mosto e la produzione del vino, sono oggetto di una importante proposta a livello internazionale. Nella seduta della giunta municipale del Comune di Pietragalla del 3 settembre scorso è stata adottata una deliberazione avente per oggetto la «richiesta di inserimento del sito del Parco Urbano dei Palmenti nel patrimonio mondiale dell'Unesco». Nel corso dell'estate 2009 l'assessore regionale Autilio ha sottolineato la possibilità di intraprendere questo itinerario da parte delle varie istituzioni presenti a livello regionale al fine di poter raggiungere questo traguardo. Nello specifico il sindaco di Pietragalla Rocco Iacovera insieme ai suoi assessori sottolinea che «nel corso degli anni l'amministrazione comunale ha costantemente sostenuto e valorizzato il Parco Urbano dei Palmenti attraverso iniziative a sfondo socioculturale che hanno rappresentato motivo di interesse per residenti e turisti registrando nel contempo la presenza di docenti e studiosi. Inoltre tra le iniziative assunte dall'amministrazione comunale me-
ritano altresì attenzione gli investimenti a sfondo economico, avendo la Regione Basilicata individuato il Comune di Pietragalla quale ente attuatore dell'intervento relativo al Recupero ed alla Valorizzazione del Parco Urbano dei Palmenti dell'importo di 1.000.000 euro per il quale, con atto di questa giunta comunale n. 29 del 3 aprile 2008 è stato approvato il relativo progetto preliminare affidando successivamente con un altro atto amministrativo l'incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. In tal senso questa amministrazione intende farsi diretta promotrice dell'iniziativa volta ad ottenere l'inserimento del Parco Urbano dei Palmenti nel patrimonio mondiale dell'Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite che opera per la protezione e la tutela dei monumenti e dei siti più prestigiosi dell'umanità) costituendo lo stesso testimonianza singolare di una tradizione culturale rappresentata da un tipo di costruzione che illustra un periodo significativo della storia e del folklore lucano». Dunque è iniziato un percorso importante per questo sito pietragallese unico nel suo genere. Antonio Bevilacqua
L’INTERVENTO
Nel centro di Avigliano “scompaiono” le strisce pedonali: la denuncia di Nuova Italia
Nuovo anno scolastico, vecchi problemi AVIGLIANO - Nel centro di Avigliano è da un po' che si assiste al fenomeno della “sparizione delle strisce pedonali”. Il deterioramento e la scarsa qualità dei materiali utilizzati possono essere le ragioni per cui ciò avviene e probabilmente la mancanza di fondi fa sì che non si intervenga tempestivamente. Sono tanti gli attraversamenti in cui risulta difficile individuare il punto esatto per percorrere la carreggiata senza rischio per la propria vita. Il circolo Nuova Italia sollecita quindi l'Amministrazione Comunale ad effettuare il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale, in particolar modo delle strisce pedonali, almeno in prossimità delle scuole, dell'ufficio postale e all'uscita dalla stazione ferroviaria. Per una maggiore protezione dei cittadini, bambini, anziani
ed adulti, tali attraversamenti pedonali, andrebbero protetti da dossi artificiali o almeno preceduti da bande rumorose. Un'altra questione che puntualmente si manifesta all'inizio di ogni anno scolastico è la non attivazione del servizio mensa in concomitanza dell'inizio delle attività scolastiche: neanche a settembre 2009 l'Amministrazione Comunale è stata in grado di fare tesoro degli errori commessi negli anni precedenti e tanti sono gli studenti costretti a sostituire il pasto con un panino per chissà quanti giorni. Quest'anno ad Avigliano come in altri paesi della provincia, compreso il capoluogo, si è verificato il problema dei rifiuti, dovuto da una parte all'insufficiente collaborazione dei cittadini nel fare una corretta raccolta differenziata, e dall'altro alla scarsa
Le aree di Avigliano dove si sono cancellate le strisce
capacità di gestire la raccolta, il conferimento e lo stoccaggio, responsabilità queste da attribuire esclusivamente agli amministratori locali. Tenere pulito e conservare in buono stato i cassonetti è, oltre ad una norma di buon senso ed educazione, una condizione previ-
sta dal capitolato di appalto comunale ed è proprio all'Amministrazione Comunale che chiediamo di pulire i contenitori dei rifiuti ubicati in prossimità delle scuole, tutelando la salute dei bambini e ricordando alla stessa che il lavaggio e la disinfestazione non avviene da almeno 12
mesi. Invito gli amministratori che hanno competenze nelle tematiche sopra elencate, ad impegnarsi al massimo nella soluzione dei problemi e ad evitare che casi del genere si ripetano in futuro. Si coglie l'occasione per riconoscere il positivo cambiamento in atto presso l'ufficio tecnico, l'ufficio
pubblica istruzione e l'ufficio dei vigili urbani e si esorta a continuare sulla strada intrapresa, dimostrando maggiore sensibilità verso questo tipo di tematiche e promuovendo iniziative concrete e vicine alle esigenze dei cittadini. Renato Zaccagnino presidente Circolo Nuova Italia Avigliano
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
26 Emergenza rifiuti nel Potentino: parla il sindaco di Campomaggiore, Candio Tiberi
«Soluzioni solo a breve periodo» «I Piani possono essere perfetti ma sulla carta. Vanno poi resi operativi» CAMPOMAGGIORE - Coi disservizi, i costi lievitano. Sulla questione rifiuti «programmare soluzioni di più ampio respiro» è ormai d'obbligo. Urge un «impianto di compostaggio adeguato». Ma «la gran parte dei rifiuti di Campomaggiore, dalla discarica di Pallareta, viene trasferita a Salandra. Esattamente dove li portavamo, in maniera diretta e a minori costi, fino allo scorso 11 maggio». Per il sindaco di Campomaggiore, Candio Tiberi, non si «può scherzare con una questione che può sconvolgere completamente l'immagine della nostra regione». Che problemi vive Campomaggiore in tema di rifiuti? «Da circa quattro mesi, esattamente da quando siamo stati costretti ad abbandonare la discarica di Salandra per conferire a Pallareta, abbiamo continui problemi. In questo periodo, mediamente ogni dieci giorni, ci è arrivato in Comune un fax dei gestori della discarica di Potenza con cui ci è stata comunicata l'impossibilità ad accettare i nostri rifiuti». Come gestite la raccolta dei rifiuti? «Fino all'11 maggio 2009 abbiamo conferito a Salandra (ancor prima a Tricari-
Candio Tiberi
co, fino ad agosto 2008). Da 4 mesi a Montegrosso-Pallareta di Potenza». I piccoli numeri aiutano a fronteggiare la questione rifiuti? «Senza dubbio è più semplice sensibilizzare la cittadinanza sui temi della raccolta differenziata». Si può fare una stima dei costi? «Abbiamo sottoscritto un contratto con i gestori di Pal-
lareta con un compenso di 143 euro per tonnellata. Tale tariffa però è soggetta a variazioni in aumento, può arrivare fino a oltre 210 euro a tonnellata, a seconda della destinazione finale dei nostri rifiuti. Questo perché Pallareta è stazione di trasferenza, non di conferimento finale. Ironia della sorte la gran parte dei rifiuti di Campomaggiore, da Pallareta, viene trasferita a Salandra.
Esattamente dove noi li portavamo, in maniera diretta e a minori costi, fino allo scorso 11 maggio». Quant'è la Tarsu? «La tariffa è di un 1.19 euro al metro quadro». Cosa si attende dal Piano Provinciale dei Rifiuti? «I Piani possono essere anche perfetti e risolutivi, sulla carta. Poi vanno resi operativi». Cosa chiede alle Istituzioni? «Chiedo un supplemento di impegno sulla questione rifiuti. Mi sembra che per troppo tempo si sia sottovalutato il problema, senza programmare soluzioni di ampio respiro. Si può fare di più e meglio sulla raccolta differenziata, dotando il territorio di un impianto di compostaggio adeguato». Per lei in Basilicata c'è già emergenza rifiuti? «La situazione non è delle migliori e mi pare che le soluzioni messe finora in campo, pur se efficaci nel breve periodo, non sono in grado di scongiurare l'emergenza di qui a qualche tempo. Non si può scherzare con una questione che può sconvolgere completamente l'immagine della nostra regione». Angela Scelzo 12. continua
L’iniziativa del sindaco di Muro Un regalo da S. Pietro Vernotico
Tre progetti per 140 posti MURO LUCANO - Un’aerostazione, un centro per l’allevamento ittico e il “Cpt” della Protezione Civile. Si tratta dei tre ambiziosi e innovativi progetti inglobati in un unico grande contenitore di sviluppo ed occupazione, di iniziativa dell’amministrazione comunale di Muro Lucano. Riguardano tutti e tre le località Ponte Giacoia di Muro Lucano. Ad annunciarlo è il sindaco di Muro Lucano, Gerardo Mariani. Saranno richieste ben 140 unità lavorative. E’ la prima forma di project finance mai sperimentata nel Marmo Platano Melandro. «E’ un projetc finance precisa il primo cittadino Gerardo Mariani - che si basa sulla concertazione tra gli operatori pubblici e quelli privati. E' la concertazione la chiave di volta per un lavoro sinergico e fattivo tra i due sistemi al fine di risollevare un territorio che sul piano occupazionale appare in stand-by. Occorre liberare risorse, creare nuove prospettive, dare spazio a progetti di più ampio respiro, con la fattiva collaborazione del privato per rispondere alle istanze non solo dell'area ma di più regioni meridionali». «L’aerostazione è un’avio superficie attrezzata interregionale - prosegue Mariani - che equivale ad un aeroporto di terzo livello, con tutti i servizi previsti per offrire al pubblico tutte le opportunità connesse al mondo del volo. Il Centro di Protezione Civile sarà dotato di una piattaforma di assisten-
za per più C130 e tutti gli altri aerei delle forze europee di Protezione Civile. Accanto alle tre grandi opere sorgerà anche un Centro di raccolta ed assistenza immigrati. Il Centro di allevamento ittico sarà costruito ai piedi della fiumara dove scorre sempre l’acqua. E’ una location d’eccezione che di certo sarà il fulcro di nuove forme di sviluppo che già guardano all'interregionalità». «Non è pura utopia ma solo un lungimirante progetto in un'area vasta che comprende più di quindici comuni. Si punta alla crescita e allo sviluppo dell'area che da anni attende di risollevarsi. L'imprenditoria e il dinamismo istituzionale diventano portatori di una nuova forte progettualità a lungo termine, organizzata a livello comprensoriale, sempre in continuo rinnovamento e crescita e dalle ampie e lungimiranti vedute. Si va al di là delle fazioni politiche e per questo si è garanti di una continuità d'azione. Occorre favorire, con idee e progetti, l'affermazione di una cultura di collaborazione, di efficienza e trasparenza, creatrice di opportunità e di lavoro per tutti. Per la gestione delle tre grandi opere attualmente in fase di progettazione, la mia proposta è quella di costituire un consorzio dei comuni del Marmo-Melandro, con l'inclusione di San Fele, Ruvo del Monte e Rapone. Solo così sviluppo ed occupazione andranno a braccetto anche nella nostra area».
Un’auto per la Protezione civile VIETRI DI POTENZA Uno splendido dono, che di sicuro non sarà dimenticato dai volontari della Protezione Civile di Vietri di Potenza: infatti, l'Associazione Volontari Protezione Civile di San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, ha donato gratuitamente alla neonata associazione di Vietri di Potenza un'auto di Protezione Civile, una Fiat Panda 4x4, in ottime condizioni, davvero perfetta e ben messa, sia come carrozzeria che nella altre sue parti. L'auto è arrivata in paese diversi giorni fa, ritirata a San Pietro Vernotico da tre volontari dell'associazione vietrese, accompagnati dal comandante della Polizia Locale di Vietri, il Tenente Lorenzo Renna, originario proprio di San Pietro Vernotico. Quest'ultima auto si aggiunge ad un altro mezzo già in possesso dell'associazione da due mesi: un fuoristrada Nissan con modulo anti-incendio, acquistato nel bresciano dall'associazione di Protezione Civile vietrese, a spese dei volontari. Euforico il presidente della Protezione Civile di Vietri, Antonio Russo: «Non mi resta che ringraziare l'associazione Volontari Protezione Civile di San Pietro Vernotico, a nome di tutti, per questo
splendido dono che ci ha fatto. Saremo lieti di incontrarci e magari di fare un gemellaggio con loro, perché il fine della Protezione Civile è quello di lavorare tutte per lo stesso obiettivo, il volontariato in qualsiasi momento. Ancora grazie di cuore per questo dono». Confortanti fino a questo momento alcuni dati della Protezione Civile di Vietri di Potenza: una ventina di iscritti, diversi interventi di qualsiasi genere (tra cui pronto intervento riguardo agli incendi), la campagna di antincendio boschivo fatta in quest'estate e decine le uscite in occasione di feste in paese e l'ultima all'esterno, in occasione della Madonna di Viggiano, dove i volontari hanno avuto l'onore di portare il gonfalone del Comune di Vietri. Una rappresentanza che dà lustro al Comune e che rappresenta un punto di riferimento nei momenti di difficoltà. Comincia a sentirsi, dopo diversi interventi, anche l'importanza di un gruppo di Protezione Civile anche in una piccola comunità come Vietri di Potenza: un gruppo di amici che si è costituito per la tutela del territorio e ha messo a disposizione la propria opera volontaria per gli altri. Un’opera preziosa per l’intera comunità. Claudio Buono
S. Angelo, emozioni raccontate in versi
Il vescovo Caramuel, a cui è intitolato il concorso di poesia
SANT’ANGELO LE FRATTE -Prima edizione del festival della poesia, nel suggestivo scenario della monumentale chiesa parrocchiale della cittadina. La manifestazione ha visto la partecipazione di un pubblico curioso e particolarmente attento. Dodici le poesie in gara di cui sei hanno trattato il tema dell’amore, le altre sei invece hanno trattato il tema dello spopolamento. Ad organizzare la manifestazione l’amministrazione comunale con il fattivo e risoluto impegno dell’assessore alla Cultura Antonietta Ostuni. A curare l’organizzazione scenica, le pause di intrattenimento e la declamazione delle poesie gli artisti del laboratorio teatrale G. L. Caramuel. Le due serate sono state particolarmente emozionanti, non solo per la declamazione delle poesie, alcune delle quali particolarmente toccanti, ma anche perché è stata l'occasione per l'esibizione del duo canoro Tortorelli - La Padula che ha curato gli intermezzi musicali. E’ stata anche occasione, perchévenissero messiinscena due pezzi teatrali come “Una domanda di matrimonio” di Cechov nella prima serata e “Qua la terra nun figlia”nella seconda. Brillante l’esibizione, non prevista nella scaletta, di Michela Iallorenzi che ha messo in mostra la sua possente e suadente voce, cantando l'Ave Maria di Schubert e la Preghiera alla Vergine di Verdi. Ecco i poeti concorrenti prescelti da un’apposita giuria, tra le poesie pervenute: Luca Vannelli da Vercelli con la poesia “Sara”, Vittorio Fiorenzano da Napoli con la poesia “Esodo di cuori”, Antonietta Lo Sasso da Potenza con la poesia “Pian-
tine di Geranio”, Luigi Pirozzi da Potenza con la poesia “Se anche tardi”,Giuseppe Lucca da Perugia con la poesia “Del velluto i veli”, Maria Rosaria Vernotico da Savoia di Lucania con la poesia “Mondo d'Amore”; mentre i poeti ammessi a concorrere nella seconda serata sono stati: Anna Laurenzana del Giudice da Brienza con la poesia “Emigrante, Roberto Marmo da Polla con la poesia “Paese”, Veronica Sabia da Avigliano con la poesia “Apro una porta”, Salvatore Stolfi da Potenza con la poesia, fatta di versi acrostici, “Paese amato e abbandonato”, Antonio Ventreda Brienza con la poesia “D'un tempo Lucania”, Mara Sabia da Avigliano con la poesia “Avigliano deserto”. Vince il primo premio, sul tema dell'amore, Luca Vannelli con la poesia Sara, declamata dall'attrice Spadola Luisa, vince il primo premio sul tema dello spopolamento Anna Laurenza Del Giudice con la poesia “Emigrante”, ha declamato l'attore Lopardo Dino. Tre gli obiettivi, secondo il sindaco Michele Laurino: «Far conoscere lo spessore culturale del vescovo Caramuel, dare uno stimolo alla ricerca culturale senza la quale non si migliorano i rapporti civili e non si superano gli steccati e, ultimo, scoprire nonché coltivare talenti nuovi da mettere a servizio della nostra terra. Certo siamo alla prima esperienza - conclude il sindaco In futuro, faremo meglio e di più. Ringrazio i poeti, la gente che ha partecipato, gli artisti del laboratorio, i sindaci intervenuti e tutti quelli che hanno dato una mano alla riuscita della manifestazione». Antonio Monaco
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
27
Dopo l’accordo dei giorni scorsi le note di Di Lascio e della Fenea Uil
A3, sicurezza e occupazione sui cantieri LAGONEGRESE - Viene salutato con molta soddisfazione l’accordo raggiunto nei giorni scorsi per i cantieri sulla Salerno Reggio Calabria. Sotto la lente di ingrandimento l’occupazione e la sicurezza. «La notizia di nuove assunzioni e nessun licenziamento fino al dicembre 2010 nei cantieri del secondo maxilotto dell'autostrada Salerno Reggio Calabria - Vito Di Lascio, assessore al Bilancio della Provincia di Potenza - rappresenta, finalmente, una buona notizia nel panorama lavorativo della Basilicata». «L'ipotesi di accordo condivisa - prosegue Di Lascio - tra sindacati del settore edile, impresa affidataria dei lavori e
lavoratori, che prevede l'avvio di un quarto turno di lavoro, consentirà ai lavori di ammodernamento lungo i 31 km del tratto campanolucano della A3 di procedere in modo spedito ed in sicurezza. L'auspicio adesso conclude Di Lascio - è che i rappresentanti della Lagonegro Scarl assumano in larga parte personale lucano,un modoquesto perdare al territorio una boccata di ossigeno salutare sul piano occupazionale». Sul fronte sicurezza è intervenuta la Fenea Uil in una nota. «La disponibilità di un'ambulanza attrezzata fissa nel cantiere dei lavori di ammodernamento del tratto della A3 Sa-
lerno-Reggio rappresenta l'ultimo impegno richiesto alla Scarl srl per dare attuazione all'intesa sottoscritta nei giorni scorsi e condivisa dai lavoratori con le assemblee che si sono appena concluse». «L'accordo - spiega una nota del sindacato - prevede l'avvio del quarto turno rispetto ai tre attuali con le prime opere necessarie alla realizzazione della galleria Cerreta e un cronoprogramma di nuove assunzioni. Diamo atto - è scritto nella nota della Feneal - all'azienda della sensibilità per accrescere le misure di prevenzione degli infortuni. Del resto i sindacati confederalidel compartoedilizia-
continua la Feneal-Uil - specie dopo i dati forniti dall'Inail ieri a Matera che confermano l'alto numero di infortuni nei cantieri edili rilanciano il proprio impegno per promuovere la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro. La politica per la sicurezza infatti non può che essere interdisciplinare e parte dal presupposto che ci deve essere un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti nel mondo produttivo. Le leggi da sole non bastano, anche se una legislazione avanzata come il D.lgs. 81 aiuta ad affrontare letematiche dellasicurezza, ma vanno sempre accompagnate dalla contrattazione,
Uno dei cantieri della A3
dalla rappresentanza e dal coinvolgimento di istituzioni e dal mondo formativo e progettuale”. A parere della Feneal “è essenziale introdurre buone prassi (attraverso la contrattazione nazionale, territoriale, azien-
dale) che prevedano rapporti e collaborazioni tra Rls Rlst e Rspp sia nei cantieri, sia negli impianti fissi; in edilizia, dove esiste una gestione bilaterale dell'attività di prevenzione, è possibile la cooperazione con i Cpt».
Ieri la riunione tra gli amministratori del comprensorio. Resta il nodo legato ad Alesia
Dubbi sulla differenziata Gestione associata dei rifiuti: i sindaci del Lagonegrese vogliono tempi celeri LAURIA - Rimane ancora un grosso punto interrogativo sulla raccolta differenziata nel Lagonegrese. I sindaci che parteciperanno alla gestione associata del progetto pilota della Comunità montana lagonegrese, ieri pomeriggio si sono incontrati presso la sede dell'ente a Lauria. Tutti sono d'accordo sulla necessità di trovare celermente una soluzione. Ma quale sarà la strada che porterà all'affidamento del servizio resta ancora da decidere. Il sindaco di Trechina Ludovico Iannotti, intanto, ha proposto l'istituzione di un tavolo tecnico che in tempi brevi, anzi “brevissimi”, prepari un Piano industriale per dare delle risposte agli interrogativi ancora irrisolti. Mentre il collega di Lauria, Antonio Pisani, resta sempre fermo sulla volontà, anticipata nei giorni scorsi, di abbandonare il progetto e continuare da solo se non si avvia la differenziata in tempi brevi. La novità sull'affidamento del servizio arriva dalla trasformazione di Alesia (che gestisce la raccolta a Latronico e fino a qualche mese fa ala gestiva nche a Lauria), da mista asocietà interamentepubblica. Il primo quesito dei sindaci è dunque se si può, anche alla luce delle ultime norme in materia, procedere con l'affidamento diretto. Quindi gli altri interrogativi arrivano sulla situazione debitoria di Alesia, sullapossibilità diprocedere invece con una nuova società, su quali saranno i costi e la qualità del servizio e, ancora, se si dovrà procedere con la ta-
L’incontro di ieri
riffa unica che potrebbe penalizzare i paesi più piccoli. Secondo il sindaco di Latronico Egidio Nicola Ponzo, la situazione di Alesia vede un debito pari a 1milione e 400mila euro circa, a fronte di crediti per 1milione e 100mila euro circa. «Per come la interpreto io, l'affi-
damento diretto ad Alesia si può fare», ha detto Ponzo che poi ha sottolineato l'importanza del ruolo decisionale e di controllo che i sindaci avrebbero in questo modo nella gestione della raccolta. Se non si dovesse procedere con l'affidamento diretto, allora si dovrebbe ripercorrere la vecchia strada del bando di gara pubblico. Questo significherebbe, come ha ribadito Pisani, altri 5 o 6 mesi prima di affidare il servizio. «Il problema che interessa tutti ed in particolare il Comune di Lauria sono i tempi - ha dichiarato Pisani - Noi continuiamo ad alimentare il dibattito dimenticando quella che è la situazione per i comuni. Disastrosa. Per i mesi che abbiamo conferito a Moliterno abbiamo speso 7mila euro al giorno ed abbiamo dovuto aumentare la tariffa». Dal 5 settembre da Potenza arrivano a Carpineto 400 tonnellate di rifiuti e la proroga concessa di 10mila metri cubi, ha spiegato Pisani, si esaurirà a metà ottobre. «Forse la regione concederà una ulteriore proroga di 10mila metri cubi, ma anche questa con il flusso di Potenza finirà prima di dicembre». «Non voglio rischiare di arrivare al 31 dicembre senza affidare la differenziata». La riunione si è conclusa con una proposta: entro 10 giorni Alesia potrà presentare il piano industriale, i Comuni avranno ulteriori 10 giorni per valutarlo e, infine, il 12 ottobre è previsto un nuovo incontro per trovare una decisione definitiva. Francesco Zaccara
Anche l’associazione valdagrina ha sottoscritto l’atto che chiede la sospensione del Decreto
L’Arci Caccia di Paterno contro il Parco PATERNO – Anche “l’Arci Caccia” di Paterno tra le nove Associazioni venatorie che hanno sottoscritto l’atto con il quale l’avvocato Rautiis ha richiesto la sospensione del Decreto del Presidente della Repubblica istitutivo del Parco Nazionale “Appennino lucano – Val d’Agri – Lagonegrese”. L’arringa del Rautiis, presentata al Tar di Basilicata ed ora al vaglio del Tar del Lazio, parte dall’assunto dell’incompatibilità e dell’incongruenza che legherebbe il Parco all’attività estrattiva e dalla inconsistente valenza delle suscettività arboree, faunistiche e floreali della zona per perorare la causa degli amanti della pratica venatoria. Le ragioni dei cacciatori, dunque, fungono da seria minaccia per il decollo e la futura esistenza
del Parco. Certo si potrebbe raggiungere un compromesso, individuare una strategia che rappresenti il giusto contemperamento tra le istanze degli amanti dell’attività venatorie ed i prerequisiti stessi che connotano un Parco Nazionale, luogo di più alta qualificazione paesaggistico –naturale. Una possibile soluzio-
ne al contenzioso si potrebbe intravedere nel contenuto della Deliberazione del Consiglio comunale di Paterno n. 37 del Settembre 1999. Il Consiglio Comunale di Paterno, nell’intenzione di trasmettere alla Regione Basilicata le proprie proposte, avanzò l’ipotesi di individuare, all’interno della perimetrazione del Parco
“Val d’Agri – Lagonegrese”, delle oasi faunistiche all’interno delle quali praticare attività venatorie, da considerare come una serie di attività sportive, anche in considerazioni delle garanzie legislative in materia di assegnazione percentuale minima delle aree regionali. Sono passati giusto dieci anni ed in attesa della sentenza del Tar del Lazio sembra proprio che questa controversia assuma dei contorni spinosi e si presenti difficile da dirimere. Un contenzioso che si incamminerà sul tortuoso terreno dei diversi gradi di giudizio, ma che si sarebbe potuto evitare se solo fossero state recepite e fatte proprie le valutazioni e le indicazioni del Consiglio Comunale di un piccolo paesino. Nuario Fortunato
Nuovo look per l’istituto
Restyling per la scuola dell’infanzia di Episcopia Soddisfatto Costanzo
Uno scorcio di Episcopia
EPISCOPIA - Bella sorpresa per gli alunni della scuola dell'infanzia di Episcopia per il loro primo giorno di scuola. Alla riapertura dell'anno scolastico i bambini si sono ritrovati in una sede del tutto rimodernata e ristrutturata, dalla copertura, agli esterni, alla pavimentazione interna in parquet, ai giardini e gli spazi esterni, agli spogliatoi per gli operatori, tutto è stato rinnovato in senso più igienico e nel rispetto delle normative sulla sicurezza, in modo tale da rendere la scuola di Episcopia un piccolo gioiello scolastico. Con un finanziamento pubblico di oltre 80 mila euro, in parte cofinanziato dal Comune di Episcopia, l'intero immobile, che ospita ai piani inferiori anche depositi comunali e l'ambulatorio di assistenza sanitaria è stato finalmente rimesso a nuovo, per la soddisfazione dei genitori e degli alunni in primis, ma anche dell'amministrazione comunale di Episcopia che
ha seguito e cantierato l'intera opera. Molto semplice la cerimonia di riavvio dell'anno scolastico che ha visto per l'occasione la presenza del sindaco, Biagio Costanzo, che ha rivolto anche un cenno di saluto ai presenti, del dirigente scolastico del plesso di Episcopia-Latronico e del corpo docente e non docente in servizio e degli amministratori comunali di Episcopia molti dei quali giunti anche per accompagnare i propri figli nel primo giorno di scuola. «Un bel segnale di interesse per l'educazione e la crescita culturale dei piccoli questa operazione ad Episcopia, resa ancora più bella dal fatto che, rispetto all'anno precedente si è avuto un incremento di alunni iscritti alla scuola dell'infanzia pari ad una decina di unità quindi, un segno chiaro - afferma il primo cittadino Biagio Costanzo di una inversione di tendenza allo spopolamento del paese sinnico». Emilia Manco
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
28
Melfi I cittadini tirano un sospiro di sollievo. L’inverno alle porte non fa più paura
Gas a Bicocca, soluzione vicina Il sindaco Navazio: «Entro i primi di novembre il problema sarà risolto» MELFI - “Fusse che fusse la volta bona”. Recitava così l'indimenticato Nino Manfredi ed il testo è stato preso in prestito dalle famiglie di contrada Bicocca a Melfi, ancora alle prese con l'annosa questione della mancanza di gas nelle loro abitazioni. Speranzosi che il problema possa presto risolversi, dopo vane promesse, incontri che non hanno sortito esito, e ripetuti buoni propositi, risultati poi infruttuosi, le famiglie coinvolte, confidano che la vicenda sia arrivata ad un punto di snodo e che il prossimo inverno possa risultare il primo con il metano in casa, senza disservizi, pericolosi bomboloni sui balconi e costi maggiori da sostenere. Ora sembra che finalmente si sia giunti ad una svolta, dopo l'incontro avvenuto tra l'Astor, che ha costruito gli alloggi, L'Italgas che detiene la gestione della rete del metano e l'Amministrazione cittadina. «Riteniamo necessario approfondire ulteriormente il livello di sicurezza della rete, attraverso una serie di prove e collaudi - sottolinea
Il municipio di Melfi
il Sindaco di Melfi Ernesto Navazio. - Entro il 30 settembre avremo l'esito complessivo di questi collaudi e procederemo di conseguenza. Calcolando l'iter per mettere in esercizio la rete e i dieci giorni necessari per espletare le pratiche relative al pre contratto per l'allacciamento, riteniamo che entro i primi di novembre i cittadini avranno il gas nelle loro abitazioni,
con la certezza di essere garantiti al 100% ed avere un elevato standard di sicurezza». Verranno effettuate prove cosiddette distruttive, in grado cioè da sgombrare il campo da ogni possibile intoppo e ottenere una rete di distribuzione di metano sicura ed affidabile. Ultimamente si erano riscontrati problemi, con una situazione che non garantiva piena efficienza.
Una situazione che onestamente poteva essere sistemata con questi apporti qualitativi, anche prima, evitando incomprensibili ed ingiustificabili questioni di principio, alla base della stacante querelle tra l'Italgas e l'Astor, con l'Amministrazione incapace di far raggiungere un ragionevole accordo. Ora finalmente sembra che tutto si sia risolto positivamente, anche perché i cittadini di contrada Bicocca, hanno iniziato a far sentire sempre forte il proprio malcontento anche pubblicamente. Per loro l'odissea sembra al capolinea e la paura di affrontare un altro inverno nelle precarie condizioni precedenti, un incubo superato. Sempre che non esca un altro problema da risolvere, ma questa volta le parole del Sindaco sembrano davvero rassicuranti e dettato da consapevole ottimismo. D'altronde l'incontro a tre avvenuto nei giorni scorsi, pare aver dissipato ogni dubbio, appianando le controversie esistenti. Finalmente. Emilio Fidanzio
Rionero, critiche del Pd alla giunta targata Placido RIONERO - Negli ultimi mesi diverse criticità, alcune fondate altre derivanti dalla scarsa conoscenza di progettie azioni avviati dalla giunta comunale, sono state evidenziate nell’azione amministrativa da forze politiche e singoli cittadini. E' quanto sostiene Fausto Mastroddi del circolo del Pd di Rionero,per il quale è necessaria una nuova spinta propulsiva nella realizzazione di alcune azioni ed iniziative presentate nel programma di governo della città dalla maggioranza di centrosinistra. «Il Pd di Rionero – sostiene Mastroddi – può e deve svolgere un ruolo da protagonista nella definizione delle priorità e deve porre all’attenzione della cittadinanza tutta, alcuni temi che sono oggetto di una specifica richiesta di adozione collegiale ed attuazione a breve termine e che ritengo siano sfidanti per una giunta che voglia veramente lavora-
re al miglioramento delle condizioni sociali, economiche e di fornitura di servizi ai cittadini». Otto i temi o meglio i problemi individuati dal rappresentante del Pd rionerese chela giuntadi centrosinistra, guidata dal sindaco Antonio Placido, dovrebbe affrontare: riqualificazione villa Catena, parcheggi, accesso al parcheggio “ex legnaia” e scala di collegamento con piano villa Catena; traffico e vigilanza stradale, azioni di controllo, sensibilizzazione verso comportamenti in linea con le norme del codice della strada, ma anche repressione delle violazioni, gestione del servizio di polizia municipale; recupero, riqualificazione e destinazione ad usi culturali della struttura dell’ex macello in via Fontana 61; realizzazione del polmone verde nella zona degli orti (Basso imperatore) fin dove possibile verso il “Castello” e la strada Ss 93 per Atella
con percorso per il running e/o pista ciclabile; definizione dei capitolati e svolgimento o completamento delle gare per l’assegnazione dei servizi esternalizzati; attenzione verso forme e modalità nuove di produzione e consumo di energia, istallazione pannelli fotovoltaici, razionalizzazione e riduzione consumi con nuove lampade ed impianti più efficienti; avvio operazioni per inizio dei lavori per la realizzazione del primo lotto della nuova piazza; iniziative per la promozione del turismo e attrattività delle attività commerciali. «Per il raggiungimento di tali obiettivi, – conclude il – il Pd deve impegnare i propri amministratori e consiglieri e deve essere pronto a ricevere e valorizzare eventuali apporti e suggerimenti che iscritti e simpattizanti vogliamo portare nel Coordinamento». Michele Rizzo
Distretto agroalimentare del Vulture
Economia, le opportunità del mercato tedesco nel tempo della crisi POTENZA - «Affrontare la crisi economica: le opportunità del mercato tedesco». E' il titolo del seminario tenutosi nella giornata di mercoledì scorso presso la Camera di Commercio di Potenza con l'intento di inserire le aziende del comparto agro-alimentare lucano all'interno del mercato tedesco. Un incontro promosso dal distretto Agroindustriale del Vulture e organizzato dalla camera di commercio di Potenza e dal Forim, l'ente per la formazione e la promozione dell'impresa con la presenza e la partecipazione della camera di commercio italiana per la Germania. Incontro in due sessioni, nella mattina e nel pomeriggio, per parlare delle opportunità che il mercato tedesco può offrire al settore agro-alimentare lucano attraverso la voce di esperti e studiosi del mercato internazionale. Domanda e offerta, buyer e seller, queste le figure al centro degli interventi che hanno scandito la giornata seminariale. «L'incontro con le aziende lucane del comparto agro-alimentare -ha riferito Francesca Regina, project manager della camera di commercio italiana per la Germania - ha come obiettivo principe la preparazione agli appuntamenti fieristici tedeschi attraverso una adeguata formazione ed informazione al fine di inserirsi nel mercato internazionale, con l'aiuto di consigli concreti». Daniela Marchese, responsabile del distretto agroindustriale del Vulture, ha spiegato quanto
sia importante il ruolo dell'ente associato a quello dell'azienda speciale Forim, che di concerto con la camera di commercio italiana in Germania si fa promotore dell'azienda agro-alimentare creando il network necessario per stabilire il contatto con i partner tedeschi. Un seminario teso alla promozione delle aziende, dei loro prodotti, tipici della zona del Vulture e della Basilicata. Incontri mirati con l'intento di formare gli imprenditori delle aziende attraverso consigli pratici: dalle opportunità che può offrire il sistema fiscale tedesco, a come esportare e secondo quali regole, fino al modo migliore per proporre l'immagine dell'azienda sul mercato in vista della fiera del settore alimentazione e ristorazione, Anuga, che si terrà a Colonia dal 10 al 14 ottobre prossimi. “La Forim offre supporti concretiha affermato Franco Fucci, direttore dell'azienda speciale di formazione attraverso seminari e workshop al fine di supportare la crescita delle aziende attraverso la formazione, l'innovazione e la promozione”. Il seminario si è concluso con gli incontri one-toone, tra imprenditori e responsabili della camera di commercio italiana in Germania per interfacciarsi e dare suggerimenti ancora più dettagliati e personalizzati sulla promozione della propria azienda in Germania. Così il popolo tedesco dopo le parole spaghetti e pizza, farà entrare nel vocabolario i nomi delle prelibatezze del nostro territorio. Enza Saluzzi
Neoplasie, una due giorni al Crob RIONERO - E’ previsto per domani e dopodomani un meeting della Società italana di chirurgia oncologica. L’iniziativa che avrà come cornice quella dell’Irccs-Crob, è organizzata da Cosimo Lequaglie, direttore del Dipartimento di Chirurgia Oncologica dell'Istituto rionerese. Il meeting vedrà la partecipazione di specialisti nazionali ed internazionali ed analizzerà le nuove prospettive nella condotta delle neoplasie Tracheo-Bronco-Polmonari e Pleuriche. L'evento avrà la duplice veste di corso di aggiornamento per medici e infermieri e congresso specialistico inserito nel circuito degli eventi della Si, ciò a rafforzare la posizione sempre più rile-
vante e in più campi che l'IRCCS di Basilicata sta avendo anche a livello internazionale. Il congresso, patrocinato della Regione Basilicata, dall'Ordine dei Medici di Potenza e Provincia, dalla Società Italiana di Chirurgia Toracica, dalla Società Italiana di Chirurgia Oncologica, dall'American College of Chest Physicians and Surgeons e dalla Associazione Italiana di Oncologia Toracica, sarà introdotto dal Direttore Generale dell'Irccs Crob, Rocco Alessandro Maglietta e dal Presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto, Marco Salvatore. Interverranno il Presidente della Regione Basilicata, Dott. Vito De Filippo, l'assessore Regionale Dipartimento Salute, Sicurezza
e Solidarietà Sociale, Antonio Potenza e il Presidente dell'Ordine dei Medici di Potenza, Enrico Mazzeo Cicchetti. Le varie sessioni dell'incontro saranno presiedute da professori universitari a sancire la valenza di corso di aggiornamento post-universitario. Le stesse sessioni saranno moderate da reali cultori della materia, non già scelti dal Comitato Scientifico solo per la loro carica istituzionale: infatti accanto a chirurghi toracici vi saranno oncologi medici e pneumologi ospedalieri dei nostri ospedali lucani che per primi osservano e avviano ai processi di diagnosi e cura i malati di neoplasie pleuro-polmonari. Particolarmente soddisfatto il coordinatore scientifico del Con-
La sala operatoria di chirurgia toracica del Crob
gresso, Lequaglie, per la disponibilità e collaborazione dimostrate dai Colleghi, lucani e provenienti da più lontano, «E' la dimostrazione che, lavorando con determinazione e serietà - ha dichiarato - anche una
realtà apparentemente decentrata e lontana dalle grandi Istituzioni scientifiche ed ospedaliere internazionali, può diventare centro di riferimento per patologie tanto complesse sotto tutti gli aspetti».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
29
Dopo l’incontro di mercoledì, giudizi positivi dai due comuni del Vulture
Ginestra-Barile, amministratori soddisfatti L’ACCORDO di provincializzare la Ginestra-Barile entro la fine dell'anno e di intervenire nei prossimi giorni con uno stanziamento straordinario di circa 90 mila euro per le immediate emergenze sotto la gestione provvisoria dei Comuni di Barile e Ginestra, proposto dalla Regione Basilicata ed avvallato dalla Provincia di Potenza, ha soddisfatto gli amministratori dei due centri arbereshe che erano presenti nella giornata dello scorso 16 settembre presso il dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata. Per il Comune di Barile era presente l'avv. Antonio
Murano capogruppo della maggioranza consiliare, per il comune di Ginestra il vice Sindaco Giovanni Musto, l'assessore Michele Tucciariello ed il geom. Responsabile dell'ufficio tecnico, Claudio D'Auria. L'avv. Murano nel suo intervento alla Regione ha detto: «ringrazio i due Enti, regione e provincia, per la sinergia messa in campo per la Ginestra-Barile e che oggi (16 settembre) prendo atto che si incomincia a prendere seriamente le problematiche inerenti questa strada. Auspico che durante l'intervento straordinario, la Provincia ci affiancasse con eliminazione di
fanghiglia o neve. Questo accordo sancisce una corresponsabilità tra i nostri Enti, la Provincia e la Regione». Il vice sindaco di Ginestra, in sostituzione del Sindaco Caputo, impegnato all'estero, ha aggiunto: «devo precisare che la maggiore incidenza degli incidenti su questa strada avviene nel territorio di nostra competenza e che merita maggiore attenzione rispetto a quello di Barile. Comunque, resto dell'idea che questa decisione è la migliore strada per risolvere i problemi di questa strada che nell'inverno scorso ha causato una quindicina di incidenti in solo due mesi».
L'assessore Tucciariello ha invitato la Provincia ad intervenire in questi giorni per eliminare le vegetazione che ai bordi di alcune curve copre la visibilità agli utenti di questa strada. La Provincia la prossima settimana sarà su questa strada con un decespugliatore per eliminare questa prima emergenza. Il geometra del Comune di Ginestra,D'Auria già nella giornata del 18 settembre sarà a Barile per redigere con i colleghi del Comune di Barile un progetto per gli interventi straordinari da effettuare prima dell'inverno. Lorenzo Zolfo
L’incontro in Regione di mercoledì scorso
Il primo cittadino scrive alla Regione spiegando gli eventuali dubbi sulla questione
«Smaltimento rifiuti: prezzo equo» Il sindaco di Venosa, Tamburriello, risponde alle critiche di alcuni collegi VENOSA - Sono equi i prezzi praticati dalla sostenere per la manutenzione della viabilipiattaforma di trattamento integrato per ri- tà della zona, attraversata quotidianamente fiuti solidi urbani di Notarchirico di Venosa. e di continuo dai “pesanti”mezzi di trasporto Questa la risposta del Sindaco della cittadi- rifiuti, oltre a quelli che saranno sopportati na oraziana alle osservazioni di alcuni Co- dall'Ente al momento della chiusura della dimuni, che avevano giudicato eccessivi ed in- scarica e per la sua trentennale gestione pogiustificati i prezzi applicati a Notarchirico. st-chiusura. In conseguenza di ciò, nessuna risorsa finanziaria rimane Con una nota inviata al Prea disposizione del Comune sidente della Regione Basidi Venosa, da impiegare licata, al Dipartimento renell'interesse della collettigionale Ambiente e Territovità». Anzi, la Seari srl e il rio ed al Presidente della Comune sopportano oneri Provincia di Potenza, Tamfinanziari per l'anticipo di burriello ha voluto dissipaeco tasse (a Regione Basilire dubbi e sospetti circa precata e Provincia di Potenza) sunti arricchimenti o spee costi di smaltimento presculazioni. A sostegno della so il termo distruttore “Fesua tesi Tamburriello fa rinice”, e per i continui ritarlevare come oneri di smaltidi nei pagamenti da parte mento decisamente supedegli Enti conferenti (amriori a quello attualmente montanti a circa 1,5 miliopraticati da Venosa siano ni di euro). Il Sindaco di Veapplicati da altri impianti nosa coglie l'occasione per similari, presenti sul terrifare precise richieste alla torio regionale, che effetRegione: avviare una polituano trattamento di rifiuti tica di potenziamento dei nel rispetto del Piano pro- La discarica di Notarchirico processi di preselezione e vinciale. Prezzi più bassi si biostabilizzazione, rendenregistrano nelle discariche che non sopportano quei costi di trattamen- do obbligatoria la raccolta differenziata in to di preselezione e biostabilizzazione cui de- tutto il territorio; incrementare i fondi sia ve far fronte, invece, l'impianto di Notarchi- per finanziare la “raccolta differenziata”che rico. «E' evidente, perciò, come nel determi- per potenziare la preselezione e la biostabinare il prezzo da praticare da parte dell'im- lizzazione di Notarchirico; coinvolgere i Copianto venosino non si possa non tenere in muni sede di discarica nelle procedure predebito conto dei suddetti, ingenti, costi di viste dal costituendo Aato di Basilicata per la preselezione e biostabilizzazione- sostiene il fissazione dei prezzi da praticare agli Enti sindaco Tamburriello- a cui vanno aggiunti conferenti. i costi che questo Ente deve periodicamente Giuseppe Orlando
Operazione dell’Arma. A Palazzo in manette un uomo per droga
Stalking, un arresto a Venosa Due arresti: uno per stalking e uno (ai domiciliari) per spaccio di droga. E’ questo il risultato di due differenti operazioni che hanno visto all’opera i militari dell’Arma di Venosa e Palazzo San Gervasio. Per il caso di spaccio, la compagnia carabinieri di Venosa a seguito di articolata attività investigativa finalizzata ad arginare il dilagante fenomeno ha arrestato A. D. 40enne del luogo, incensurato che veniva, su disposizio- Carabinieri ne dell'autorità giudiziaria competente, sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. I carabinieri, infatti, a seguito di perquisizione domiciliare rinvenivano 23
Partenza dei Trinitari: accorata lettera di Padre Orlando Navarra alla comunità
«Tutti abbiamo bisogno di perdonarci» VENOSA - Dopo il susseguirsi di voci degli ultimi giorni, padre Orlando Navarra, attuale parroco della Parrocchia dell’Immacolata, esprime in una lettera il proprio pensiero. Queste le sue parole. In questo tempo stanno succedendo delle cose, che destano preoccupazioni a livello locale, diocesano, regionale e anche a livello nazionale. E' una chiesa che soffre, perché i Padri Trinitari stanno per lasciare la Parrocchia Immacolata di Venosa, dopo averla curata per più di 40 anni con tanto amore e tanta passione. Ne soffre tutta la famiglia parrocchiale, tutta la famiglia trinitaria e tutta la fami-
Padre Orlando
glia diocesana. Ne soffre il Padre Provinciale dei Trinitari, il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla e Venosa e P.Orlando Navarra, ancora parroco per qualche giorno di questa
parrocchia. Non è qui il caso di analizzare chi ha torto e chi ha ragione, pur sapendo che, ognuno di noi, ha qualche responsabilità in un senso o nell'altro. Forse e senza forse è il
caso di andare alla ricerca di una composizione, dove possono emergere le ragioni dell'unità e della pace. Come discepoli del Signore abbiamo tutti il compito di riprendere insieme, sotto la guida di Maria, il cammino checi fa sentire fratelli, figli dello stesso Padre, impegnati a servire la nostra chiesa per la gloria di Dio e la salvezza dell'uomo. Abbiamo tutti bisogno di perdonarci, di riabbracciarci e di chiudere per sempre una situazione che, col passar del tempo, diventa sempre più lesiva e insopportabile. Questo è quanto mi sento di dire a tutti i fratelli e sorelle della famiglia diocesana e della famiglia trinitaria. Padre Orlando Navarra
grammi di marijuana che veniva sequestrata. Per il caso di stalking, invece, i carabinieri della compagnia di Venosa, nell'ambito dei controlli effettuati al fine di arginare le problematiche sociali legate ai maltrattamenti in famiglia ed alla violenza sulle donne, hanno arrestato e tradotto presso il proprio domicilio, m.r. 42enne del luogo, resosi responsabile di atti persecutori. Lo stesso, già denunciato per lo stesso reato, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, da circa due mesi pedinava e si appostava presso l'abitazione una donna del posto minacciandola anche di morte se non avesse soddisfatto le sue richieste.
Migranti, continua l’opera del Comitato AREA NORD - In attesa che venga montata la tensostruttura all’interno del campo di Palazzo San Gervasio, continua l’opera di comunicazione e di sensibilizzazzione del comitato pro-migranti. Proprio a Palazzo fanno sapere «continuano le attività che ci vede con uno sportello per dare assistenza con i nostri avvocati, con uno sportello sindacale della Cgil con una presenza settimale, tutti i giovedì e con il Corso di Italiano che continua con i nostri volontari e con la Uni3 di Lavello». A Venosa, stando alle notizie del Comitato le cose sono un pò ferme. Si sarebbe individuata una zona a Boreano. Intanto continuano i preparativi per organizzare il “Clandestino
day” per il 25 settembre prossimo. Su Palazzo aggiungono: «Quello che ci pare strano è la presenza di una Tenso Struttura ancora smontata che aspetta solo di essere montata e invece non viene montata. Perché? Non ci è dato ancora sapere, o meglio qualcosa trapela. Ed ecco allora che veniamo a sapere che l'impegno preso dalla provincia a nome dell'Ass Pesacane non si è ancora realizzato e quindi visto il bisogno di ulteriori finanziamenti chiesti dal Comune per aumentare i posti letti, quantificati nei 15.000,00 euro e non ancora realizzati si è instaurato un braccio di ferro dimenticandoci però checi sono 200 migranti, lavoratori che dormono sotto la pioggia».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
30
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Ma le organizzazioni sindacali provinciali esprimono perplessità sull’accordo
«Coop, nessun licenziamento» Durante l’incontro in Regione le rassicurazioni del vicepresidente Tino Cesari «NON vi sarà nessun licenziamento e nessuna procedura di mobilità. Qui non è arrivata una cooperativa che come primo atto tagli le teste del personale». A dichiararlo è Tino Cesari vice presidente di Coop Estense, nel corso dell'incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri negli uffici della Regione Basilicata per discutere sul futuro occupazionale dei lavoratori Carrefour che dal 12 ottobre passeranno alle dipendenze di Coop Estense. All'incontro erano presenti i segretari provinciali Marcella Conese della Filcams Cgil, Eustachio Gaudiano della Fisascat Cisl, Filippo Viggiani della Uiltucs Uil con le Rsu aziendali, gli assessori regionali Enzo Santochirico, Gennaro Straziuso, Franco Stella presidente della provincia, Donato Scavone presidente della lega Coop di Basilicata, il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo e i consiglieri comunali Adriano Pedicini e Corrado Arfò. In rappresentanza di Coop Estense Edoardo Laccu direttore del personale e Gianni Pepe futuro direttore dell'Ipermercato di Venusio. Sul tavolo le preoccupazioni dei dipendenti che hanno spostato il presidio da piazza Vittorio Veneto dinnanzi alla sede della Regione. «Questa è una fase di conoscenza precisa delle prospettive della cooperativa ha detto Enzo Santochirico in cui chiediamo a Coop Estense di prendere sul serio l'interlocutore». Un incontro quello di ieri che anticipa quello fissato per il 22 a Roma. Dopo aver rassicurato i
Parla il padre di un giovane dipendente
Il presidio dei lavoratori
lavoratori sul futuro occupazionale Tino Cesari ha illustrato il progetto affermando che «la cooperativa si sente parte integrante del territorio e con questo spirito affronta le tematiche preoccupandosi in primo luogo di applicare a tutti i dipendenti il contratto nazionale Coop e il contratto integrativo aziendale, nella consapevolezza di tutti che vi sono situazioni che vanno modificate nelle forme organizzative perché non c’è un negozio che può operare autonomamente senza una politica aziendale. Coop - continua Cesari -ha un modello organizzativo diverso e quindi bisogna introdurre delle modifiche per quelle figure diverse dal nostro modello organizzativo. Tra qualche giorno parleremo di cooperatori con ruoli diversi perché abbiamo inteso questa terra come di sviluppo e non di
conquiste con una valorizzazione delle risorse in una logica di collaborazione per non incorrere in una alternativa in cui il lavoro rischia di non esserci». Un accordo nazionale siglato nel mese di luglio che sarà reso concreto con le realtà territoriali e che dovrà tenere conto anche degli investimenti in attrezzature e formazione di personale. I segretari provinciali mostrano perplessità sull’accordo che prevede un'organizzazione del lavoro fondata su una semplificazione dell'organico attualmente impiegato, un abbassamento dei livelli di inquadramento, un'interscambiabilità di mansioni, l'introduzione di flessibilità di orari e turni e, soprattutto, attraverso l'impiego quasi esclusivo di personale assunto a tempo parziale per un massimo 24 ore settimanali per poi collocare i lavoratori in Cigs
(cassa integrazione guadagni straordinaria) e fare nuovi assunzioni. «Il modello Carrefour che al Sud aveva un costo del lavoro superiore del 40% e che poi ha disdetto i contratti collettivi nazionali di lavoro e quelli integrativi non rientra nel nostro modo di garantire il lavoro. - spiga Edoardo Laccu direttore del personale Coop Estense - I livelli occupazionali di Matera sono difficili da garantire in un momento di grande crisi, quindi bisogna ricondurre il costo del lavoro negli standard di Coop senza divario tra Nord e Sud e senza avviare le procedure di mobilità». Parole “confortanti” che non rassicurano i lavoratori visto che le bocche sono cucite sui numeri del ridimensionamento, rinviando il tutto ad un tavolo tecnico. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
LA REPLICA
Il dirigente dell’ufficio ambiente conferma: «Già cominciata la sanificazione»
«I topi scompariranno al più presto» IN merito alla presenza dei topi in alcuni ambienti del Palazzo della Provincia di Matera, il dirigente dell'ufficio Ambiente, Vito Valentino, ha precisato in una nota diffusa che: «La presenza dei roditori è stata verosimilmente causata dalle recenti e abbondanti piogge che hanno indotto i roditori a uscire dai luoghi dove abitualmente dimorano. Questa situazione, legata alla contestuale presenza del cantiere (per l'installazione degli impianti di condizionamento), con i vari ponteggi e i numerosi fori realizzati per il passaggio dei tubi, hanno reso più semplice l'accesso dei topi. Mi preme sottolineare - ha proseguito nella sua nota Vito Valentino come l'Ente abbia avviato immediatamente, tramite la procedura di somma urgenza il processo di derattizzazione e di sanificazione di tutti gli ambienti della Provincia. Riguardo la prima soluzione è importante sapere che le esche utilizzate, secondo protocolli sanitari molto rigidi, devono risultare innocue per l'essere umano e, pertanto, essendo a base di principi attivi mortali esclusivamente per i topi, necessita-
Nessuna preoccupazione per i dipendenti della Provincia di Matera per i topi negli uffici
no di qualche giorno per provocarne il decesso». Sulla questione che si è sviluppata in questi giorni, si è pronunciato in una nota anche il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella che ha rassicurato i dipendenti e confermato: «L'Amministrazione provinciale farà quanto necessario
per tutelare il diritto dei propri dipendenti a un ambiente di lavoro salubre e sicuro. Perché le risorse umane rappresentano il capitale più importante, quello che garantisce la produttività e l'efficienza di una organizzazione, pubblica o privata che sia». matera@luedi.it
«I nostri figli ormai perdono il lavoro e la città resta in silenzio» NIENTE di più indesiderabile, in questo periodo, il sistematico incontro, sotto il palazzo di governo, a Matera, con un gazebo affollato di ragazzi. Motivo: la paura per la perdita del posto di lavoro o la sua razionalizzazione. Tra le tante voci, una, è quella di Tommaso Giusto, padre di Cristiano, quest'ultimo coinvolto, nella vicenda dell'ipermercato Carrefour, acquisito da Coop Estense. Una voce che desta interesse perchè non filtrata, ma espressione di un impulso incondizionato. Tommaso, quali pensieri rispetto a questa vicenda? «La vicenda esprime, in maniera lampante, quella che è la società odierna ed il modo di pensare che ne consegue. Purtroppo, in questa storia, la nostra amata città, si rispecchia puntando più alla sua effimera vanità (mi riferisco a fontane ferdinandee mobili e dibattiti sulla ricollocazione della statua di Alcide De Gasperi), che a difendere i diritti di onesti lavoratori, nostri figli, padri e madri di famiglia». Qual è la situazione di Cristiano? «Mio figlio ha 31 anni, da dieci, impiegato al Carrefour, diplomato ragioniere. Attualmente ha un contratto da tecnico repartista a tempo indeterminato part time, di terzo livello. Il suo rischio è un demansionamento da terzo a quarto livello, più di 100 tolti dalla busta paga, trasformazione del part time da orizzontale a verticale, di conseguenza, un monte ore lavoro, gestito secondo le esigenze del datore di lavoro e non sue. Ma la cosa che più ci turba e non ci convince è questa: perchè mentre Coop estense razionalizza chiedendo aiuto, per gli esuberi, addirittura, agli ammortizzatori sociali (Cassa integrazione per ristrutturazione), arrivano nuovi curriculum? Cosa devo pensare accadrà, tra due anni, al termine degli ammortizzatori stessi? Che mio figlio verrà rimpiazzato? Anche la fidanzata di mio figlio lavora presso la stessa azienda, insieme avevano pensato di cercar casa, ora cercano un lavoro dalle prospettive più lunghe. Dopo dieci anni in cui hai creduto in una realtà aziendale, hai acquisito
Il Carrefour di Venusio
una professionalità, non è facile reinventarsi, specialmente nella nostra zona e con un senso di sfiducia che s'insinua sempre di più». Per i suoi colleghi? «Per alcuni di loro, sono 134 in tutto, la situazione è anche peggiore. Alcuni capi reparto vedranno dimezzato lo stipendio, ritornando al quarto livello, con difficoltà anche di onorare i mutui accesi in banca e con un contraccolpo psicologico notevole». Cosa dice a suo figlio? «Di porre degli interrogativi a questi nuovi signori: come può un’avviata e superproduttiva azienda, nel cambiare padrone, affermare che il valido personale va ridimensionato, a dispetto dei cospicui riscontri ottenuti, sia dal punto di vista economico che commerciale? Come possono, ancor prima di cominciare, i nuovi padroni, esprimersi dicendo: “si necessita di alcuni tagli al personale”, ma per andare a sanare cosa? L’azienda è sempre stata in attivo tra quelle del sud Italia. Questi tagli allora, sono necessari solo per ridurre le spese, a favore di un maggiore introito da parte dei nuovi acquirenti? Se a pagare devono essere onesti lavoratori, noi parenti, dipendenti Carrefour, o semplicemente cittadini e membri di questa comunità, dobbiamo gridare il nostro indignato no!» Cosa chiede alle istituzioni? «Svegliati Matera, svegliatevi politici e rappresentanti dei lavoratori! Altri potenti ci stanno privando di altri benefici e ciò che lascia sbalorditi, amareggiati, è la nostra passività». f.g.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera
Confermato il trasferimento di tre ragazzi. I genitori: «Abbiamo lottato contro i mulini a vento»
Ad Agna da oggi tutti in classe Non c’è alternativa anche se il sindaco Buccico strappa una speranza a Inglese FRANCESCA Fiore, Antonio Cristallo e Anna Lamacchia da oggi dovranno frequentare la scuola media di Lanera. Non ha ottenuto, infatti, alcun risultato positivo la protesta dei genitori dei 31 alunni di Agna che chiedevano alla direzione scolastica regionale di dividere in due (da 15 e 16 alunni ciascuna) le classi frequentate dai loro figli. I genitori dei ragazzi si sono incontrati ieri sera per un’ultima assemblea, prima di lasciare che gli studenti, oggi, entrino nella classe a loro destinata nell’edifico scolastico di Agna, pena il rischio di inadempienza per i ragazzi. Fino a mercoledì, i genitori erano decisi a non lasciare che i loro figli frequentassero due diversi istituti, ma i fatti delle ultime ore hanno superato anche la più ostica delle resistenze dando una differen-
Alcuni momenti della protesta dei genitori e Franco Inglese
te direzione alla vicenda e togliendo quasi tutte le speranze ai genitori degli studenti di Agna circa la possibilità di costituire una classe di 31 alunni. «E’ valso il diritto dei no-
stri ragazzi di frequentare la scuola, di studiare come tutti gli altri studenti italiani. La nostra non è una resa spiegano - ma solo la consapevolezza che non si può
combattere contro i mulini a vento». Il dirigente scolastico Pancrazio Toscano ha confermato ieri che non è stata individuata alcuna soluzione per evitare lo sposta-
mento dei tre ragazzi, come gli ha comunicato il dirigente regionale Franco Inglese. Anche se il sindaco Buccico nell’incontro con Inglese aveva strappato una piccola speranza: «avevo avanzato la richiesta al direttore regionale Inglese di costituire una classe di 31 alunni ad Agna e lui mi aveva dato una disponibilità di massima a farlo. Anche se mi rendo conto», ha continuato ancora il primo cittadino, «che oggi i problemi della scuola hanno a che fare con un numero enorme, oltre 700, di insegnanti in meno che sono tanti in una regione come la Basilicata». Sulle sorti delle due classi di Agna, l'intero quartiere era insorto invocando i diritti dei cittadini, lesi con il provvedimento che trasferiva d'imperio i tre ragazzi in un'altra scuola con ulteriori spese a carico del-
le famiglie per l'acquisto dei testi, differenti da quelli dell'istituto del quartiere alle porte di Matera. Accanto alle famiglie si era schierato anche don Basilio Gavazzeni, parroco della chiesa di Agna che confina con l'istituto scolastico il quale ha offerto le sale della chiesa per ospitare le assemblee dei genitori, sostenendoli nella loro protesta che, ha spiegato, riduce notevolmente la democrazia e non consente di aver alcun referente al quale far presente il disagio di un quartiere e dei ragazzi. Oggetto del contendere era la necessità di giungere a due classi da 15 e 16 alunni e non ad una unica composta solo da 28 ragazzi. L’insistenza dei genitori, però, non è bastata a convincere chi, dicono, avrebbe potuto fare qualcosa e non lo ha fatto. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Confermata anche la prosecuzione del servizio di trasporto per gli studenti Oggi incontro convocato da Rondinone
L’ Ipsia sui tg nazionali Il preside rilancia Provincia e Comune istituiranno una commissione tecnica La Provincia: «Aule agibili»
Più garanzie per i disabili
«LA PROVINCIA di Matera, di concerto con il Comune, ha deciso di proseguire il servizio trasporto degli studenti disabili delle scuole medie superiori». A renderlo noto l'assessore provinciale, con delega ai Rapporti con le scuole, Antonio Montemurro, a seguito di una conferenza di servizio svoltasi presso l'assessorato. «In merito, poi, all'assistenza specialistica - ha proseguito l'assessore Montemurro - dopo un incontro con i genitori dei ragazzi, la Provincia ha deciso, in attesa dell'espletamento della gara pubblica, di prolungare al Consorzio Horus la gestione dell'appalto. Nel frattempo, per poter predisporre il Piano provinciale di supporto all'handicap abbiamo chiesto alle scuole di comunicarci il numero degli studenti che necessitano di tale servizio. Durante la conferenza di servizio ha proseguito Montemurro - Provincia e Comune hanno deciso di costituire una Commissione tecnica compe-
l’assessore Montemurro
tente in materia di vigilanza delle esigenze dei disabili. Uno strumento operativo e sinergico, che consentirà agli Enti di fornire risposte immediate e funzionali alle richieste». «Tutelare i diritti dei ragazzi diversamente abili - ha sottolineato il presidente dell'Ente Franco Stella - rappresenta per l'intera Amministrazione
provinciale, un dovere istituzionale e un impegno morale a cui non è possibile sottrarsi. L'attenzione, lo ribadisco, e la disponibilità sono totali. Non smetteremo di dedicare tempo e risorse alle questioni relative al benessere delle nostre comunità». matera@luedi.it
Il consigliere Adriano Pedicini lancia un appello alle famiglie
Guardia alta contro l’eroina «INTENDO concentrare l'attenzione, di tutte le componenti sociali e, ovviamente delle forze di Polizia, sulla prevenzione e repressione, con particolare riferimento alle zone limitrofe ai plessi scolastici, su di un fenomeno in evoluzione: “l'eroina, sniffata o fumata”. Lo spiega in una nota il consigliere Adriano Pedicini delegato alla sicurezza della città di Matera che aggiunge: «Mi riporto al prepotente ritorno dell'eroina. Poco più di due anni orsono, nel corso di una attività investigativa, ebbi modo di sequestrare una ingente partita di droga, ero certo che si trattasse di cocaina, ma quando i tecnici della Polizia Scientifica l'analizzarono, con meraviglia scoprimmo essere eroina; erano decenni che non la si vedeva. Il notevole abbassamento del prezzo di questa sostanza - una piccola dose può costare soltanto 10 euro- viene indicato fra le ra-
gioni che spiegano il ritorno del consumo dell'eroina fra i più giovani. I casi di teeneger consumatori di eroina sono tantissimi: da pochi giorni al Sert di Verona - aggiunge Pedicini - è ricoverata una ragazzina di soli 12 anni e mezzo, mentre a Padova da qualche settimana sono in cura due adolescenti di 16 anni e quattro giovanissime, (una di 14, una di 15 e due di 17 anni) che fumavano eroina tutti i giorni. Le operazioni condotte quest'estate delle forze di Polizia, hanno permesso di sequestrare interessanti quantitativi della sostanza. E' probabile che sia presente un consumo sommerso, costituito dai chi non si rivolge ai servizi, fatto di giovani, meno esperti riguardo alla pericolosità dell'eroina e più facilmente portati a sottovalutarne i rischi specialmente nella modalità di assunzione “sniffata”e/o “fumata”. Niente buchi nella
pelle, niente ago: così i giovani pensano di non prendere l'Aids. I ragazzi cedono alla convinzione che l'eroina fumata, non iniettata in endovena, sia meno pericolosa, ma così non è. Altro fenomeno sempre più evidente è il passaggio da un bisogno di droga all'altro più potente e contemporaneamente all'abuso di alcolici. Cosa fare, è difficile dirlo, lo so bene, siamo di fronte a giovanissimi che si muovono a piedi o in scouter, che spesso trovano impreparati gli inquirenti. Tuttavia - prosegue Pedicini - sono certo che la prima difesa debba giungere dall'interno della famiglia, ogni genitore conosce bene il proprio figlio, quindi non trascuri i minimi dettagli: le frequenti richieste di denaro, il cambiamento dell'umore, il disturbo del sonno, con difficoltà a svegliarsi al mattino. Credo che gli operatori del settore debbano affrontare la que-
Adriano Pedicini
stione come se il problema riguardasse solo l'ultimo anello della catena: cioè il consumatore finale, in questo, oltre alla famiglia ed alla scuola, un contributo dev'essere dato da tutte le istituzioni amministrative, sociali e sanitarie, responsabili del futuro delle odierne generazioni. matera@luedi.it
Il preside dell’Ipsia, Ferrara
E’ UN vero e proprio testa a testa quello che il preside dell’Ipsia “Da Vinci” Ferrara e la Provincia di Matera stanno portando avanti sullo stato dei lavori della struttura di contrada Rondinelle. La giornata di ieri ha vissuto di un nuovo ed intenso momento di confronto con la questione che è arrivata all’attenzione della Rai nazionale dove il preside Ferrara è stato intervistato ed ha ribadito le difficoltà di utilizzo ed i problemi della struttura già anticipati nei giorni passati in un articolo che è stato pubblicato martedì dal “Quotidiano”. Laboratori e bagni inutilizzabili, intonaco pericoloso, sicurezza a rischio in una struttura vecchia che andrebbe cambiata. Sono queste le preoccupazioni del dirigente scolastico dell’istituto che ha rinviato, d’accordo con il presidente della Provincia Franco Stella, l’avvio della scuola a lunedì prossimo ma che conferma problemi e difficoltà. Da parte sua però l’assessore provinciale all’Edilizia Scolastica Gianni Rondinone prende una posizione sostanzialmente diversa annunciando che: «la Provincia ha predisposto e si sta fa-
cendo carico dei lavori e degli interventi all’Ipsia con un finanziamento di 200.000 euro. I lavori nel giro di qualche giorno entreranno nel vivo ma non impediranno in nessun modo l’avvio dell’anno scolastico visto che ci siamo preoccupati di farli senza condizionare gli studenti. Da lunedì non vedo ostacoli», insiste ancora l’assessore provinciale, «all’avvio regolare delle lezioni. Poi la Provincia prenderà in esame anche le altre ipotesi che sono state avanzate dal preside, ma al momento la struttura che l’Ipsia deve continuare ad utilizzare è quella che si trova in contrada Rondinelle. Per il futuro si vedrà». L’assessore Rondinone convocherà per questo pomeriggio un nuovo incontro per fare il punto della situazione, al tavolo sarà chiamato anche il preside Ferrara. La Provincia ritiene che da lunedì le 10 classi dell’Ipsia possano iniziare tranquillamente le lezioni e non ci siano pericoli o motivi ostativi, il preside su questo sembra essere più scettico ed aspetta, evidentemente, risposte diverse. p.quarto@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 31
Venerdì 18 settembre 2009
VenerdĂŹ 18 settembre 2009
L’Udc chiude la porta a Buccico Buccico: ÂŤValuterò le decisioni e gli atteggiamenti, ora vado in ConsiglioÂť CAPPELLA prende le distanze dal sindaco Buccico e dalla sua maggioranza. Non solo l’appoggio esterno dunque ma una vera e propria “sfiduciaâ€? annunciata al primo cittadino che potrebbe allargarsi anche al resto del gruppo consiliare dell’Udc anche se, voci non confermate, parlano di accenti e posizioni non unitarie all’interno del gruppo consiliare dell’Udc e quindi potrebbero anche esserci sorprese e spaccature inattese. Di certo però il dato politico e numerico è chiaro perchè la presa di posizione del capogruppo e commissario cittadino dell’Udc, Giuliano Cappella segna il venir meno “ufficialeâ€? dei numeri per la maggioranza del sindaco Buccico. A dare il colpo di grazia ai fragili e delicati equilibri della maggioranza sarebbero state le parole dell’assessore al bilancio Eustachio Quintano: ÂŤDopo le dichiarazioni rilasciate dall'assessore al Bilancio del Comune di Matera,Eustachio Quintano, rilasciate nel corso di un dibattito
Giuliano Cappella dell’Udc e il sindaco Nicola Buccico
pubblico trasmesso da un emittente televisivaÂť, scrive Cappella in una nota, ÂŤtendenti a ridicolizzare l'intero partito delI'Udc e ritenute gravemente lesive dell'immagine e della tradizione di una formazione politica che ha sem-
pre sostenuto l'attuale compagine governativa: preso atto del disagio a permanere nell'attuale maggioranza dopo il vulnus del mancato rispetto degli accordi programmatico politici da parte del governo comunale, il com-
missario cittadino dell'Udc nonchĂŠ capogruppo dello stesso partito in Consiglio Comunale, Giuliano Cappella prende in maniera netta e decisa le distanze dall'attuale governo della cittĂ di MateraÂť. Parole che segnano un distacco ulteriore del gruppo Udc che solo qualche mese fa era uscito dalla giunta ed aveva annunciato l’appoggio esterno al primo cittadino. Oggi anche quell’appoggio sembra negato, stando alle parole di Cappella. Il sindaco Buccico raggiunto telefonicamente dal “Quotidianoâ€?mentre era in viaggio ha commentato: ÂŤsono sicuro che l’assessore Quintano non ha mai coltivato l’intenzione di “ridicolizzareâ€? l’Udc: personalmente ho sempre nutrito grande rispetto per l’Udc e per il suo leader, onorevole Casini e sono convinto che anche a livello nazionale le nostre strade convergeranno. Mi trovo nella necessitĂ di contestare l’affermazione del rappresentante dell’Udc e di riconfermare in ogni fase attuativa la coerenza degli
impegni assunti nei confronti della cittadinanza, unitamente all’Udc al momento del successo elettorale. Certamente ogni forza dispone del proprio destino: io continuo ad attuare una presenza politica di responsabilità nei confronti della città di Matera e dei suoi cittadini. In questa ottica nella conferenza dei capigruppo che si terrà domani mattina alle 12,30 (oggi, per chi legge, ndr) proporrò argomenti di generale interesse per la città di Matera per il prossimo Consiglio comunale e proporrò anche la fissazione di un Consiglio per il bilancio di assestamento. Certamente la mia storia personale accompagnata a quella dei consiglieri e degli assessori che condividono il governo cittadino saprà opportunamente valutare decisioni e atteggiamenti in sintonia con l’interesse della città , con il persistere o meno di maggioranze consiliari e soprattutto con la propria dignità . p.quarto@luedi.it
Il direttore dell’Asm Gaudiano: Andiamo incontro alle categorie deboli Si sposta il manufatto di via Ridola
Punto servizi in piazza Firenze Da nuova edicola Si possono prenotare e ritirare i riscontri degli esami Dopo l'esperienza positiva a Matera del Punto servizi di piazza Ascanio Persio, che ha incontrato il pieno gradimento dei cittadini, beneficiari - senza doversi recare in ospedale- dei servizi di cassa e prenotazione, l'Azienda sanitaria di Matera ha esteso questa opportunitĂ anche al “Punto SanitĂ '' di piazza Firenze al rione Villa Longo. Lo ha deciso il direttore generale , dott. Vito Gaudiano, in relazione alle crescenti richieste venute da piĂš parti e,in particolare dai cittadini. Il Punto di piazza Firenze, accanto alle attivitĂ di prelievo e di postazione del servizio di guardia medica serale, offre da qualche giorno anche la possibilitĂ di prenotare e ritirare i riscontri degli esami. Il servizio è assicurato dalla societa' “La Traccia'' che gestisce per conto della Asm il Centro unificato prenotazione (Cup). Il primo “Punto Servizi'' di piazza Ascanio Persio, una sorta di piccola “succursale'' dell'Ospedale “Madonna delle Grazie'' è stato inaugurato il 9 luglio 2007 e funziona come una diramazione del Cup, dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 8 alle 13 e dalle 17 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 13. Qui è possibile prenotare visite specialistiche, da effettuarsi in tutti i reparti del nosocomio, e richiedere prestazioni in libera professione, pagare ticket , oltre che ricevere informazioni. Una gamma di opportunitĂ della quale possono fruire anche i cittadini dei quartieri prossimi al Punto Salute del rione Villa Longo. Un’utile ausilio per riuscire a risolvere le necessitĂ di ordine sanitario limitando i tempi e con una comoditĂ che si estende alle diverse zone della cittĂ di Matera. Il servizio è attivo dal lunedĂŹ al venerdi dalle 8 alle 14 e il sabato dalle 8 alle 13, nei giorni di martedĂŹ e giovedĂŹ dalle 15 alle 18.
L'istituzione di un nuovo Punto Servizi a Matera ha detto il direttore generale della Asm, Vito Gaudiano- ha risposto in pieno a una precisa scelta dell'Azienda sanitaria di venire incontro alle esigenze dei cittadini utenti e,in particolare, delle categorie deboli come è nel caso di anziani, diversamente abili, donne in gravidanza. Sono proprio queste le categorie che maggiormente utilizzano il Punto sanità di via Firenze e che dunque avranno i maggiori benefici anche dalla nascita in quella zona della città di un accogliente punto servizi che riesca a risolvere i problemi che si dovessero presentare e rendersi utili per coloro che hanno maggiori difficoltà a spostarsi e piÚ necessità di avere un servizio efficiente.
Il direttore generale dell’Asm, Gaudiano
Fal, cento per cento di adesioni alle quattro ore di sciopero IL CENTO PER cento delle adesioni allo sciopero dei lavoratori delle Fal che le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal hanno indetto per ieri e che ha portato ad un blocco totale dei treni per la mancanza di personale a Matera. La protesta dei sindacati era stata annunciata in virtĂš di una mancanza di unitĂ lavorative che possa garantire la qualitĂ e la quantitĂ dei servizi e che i sindacati chiedono di integrare. Il fatto che il problema è decisamente sentito viene confermato, appunto, dall’elevato numero di adesioni allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali. Intanto ieri al “Quotidianoâ€? è stato segnalato anche il malumore di quelle unitĂ di tirocinanti che hanno effettuato attivitĂ di tirocinio appunto presso le Fal nella speranzaconvinzione che vi fossero poi delle inte-
grazioni che portassero a nuove assunzioni. Abbiamo lavorato per quattro mesi ed eravamo una trentina di tirocinanti tra Matera e Potenza, ci dice uno dei diretti interessati, con la precedente presidenza delle Fal avevamo la speranza di poter essere assunti, adesso invece le scelte sono cambiate e ci troviamo da oltre un anno e mezzo ad aspettare senza sapere quale sarà il nostro futuro. Eppure l’impressione è che gli investimenti sulle Fal non manchino, recentemente abbiamo sentito dei 17 milioni stanziati per i passaggi a livello. Eppure le risposte che attendevamo non ci sono state. Una voce e un malumore che testimonia e conferma i motivi di un disagio e spiega, ancor di piÚ, perchè si è arrivati allo sciopero di ieri. p.quarto@luedi.it
a infopoint
LA VICENDA della doppia edicola in via Ridola sembra che stia per giungere ad una conclusione. LunedÏ scorso tecnici dell'Amministrazione comunale hanno effettuato un sopralluogo intorno ed all'interno della nuova edicola posizionata dal Comune. Originariamente le intenzioni dell'Amministrazione erano di sostituire il manufatto preesistente, di proprietà dell'edicolante, con uno di nuova fabbricazione. Una decisione presa di tutta fretta e senza avere fatto bene i conti con l'oste. La nuova edicola, secondo quanto si è appreso da alcune indiscrezioni, dovrebbe essere spostata nei pressi di piazzetta Pascoli ed adibita a punto informativo per turisti. Lo scorso quattordici settembre un commerciante di via Ridola, Giuseppe Chietera, attraverso le pagine del Quotidiano aveva proposto l'identica soluzione, evidenziando nello stesso tempo l'aspetto di degrado e provvisorietà che la nuova edicola, recintata da mesi da una rete, dona a quella parte del centro storico ristrutturata di recente. Tuttavia, su un segmen-
to del manto stradale di via Ridola si dovrebbe di nuovo intervenire con martelli pneumatici, operai e mezzi meccanici. Infatti, la nuova edicola è stata posizionata su una pedana in muratura, costruita apposta per posizionarvi il manufatto, che a questo punto dovrà essere eliminata per lasciare la possibilità alla vecchia edicola di tornare ad occupare l'originaria posizione. CosÏ, anche se l'estate è ormai terminata senza che l'Amministrazione comunale sia riuscita a fornire alla città un infopoint, come previsto da un finanziamento regionale pari a trentacinquemila euro risalente alla scorsa primavera, alla fine il punto informativo in quel punto sorgerà . Purtroppo, c'era già , anche se inutilizzato per molto tempo. La nuova edicola, con il suo peso e la sua vista ingombrante, ma anche con il suo prezzo di qualche decina di migliaia di euro, sarà recuperata per una funzione utile, senza che corra piÚ il rischio di continuare ad essere abbandonata, come è successo per circa nove mesi. Biagio Tarasco matera@luedi.it
75,%81$/( ', 0$7(5$ 352& 15 /D VRWWRVFULWWD DYY 0DULD 025(//, FRQ VWXGLR LQ 0DWHUD DOOD YLD 1D]LRQDOH Q DYYLVD FKH LO RUH SUHVVR LO SUR SULR VWXGLR DYUj OXRJR OD YHQGLWD VHQ]D LQFDQWR H QHO FDVR GL HVLWR QHJDWLYR OD YHQGLWD FRQ LQFDQWR LO RUH GL /2772 81,&2 $SSDUWDPHQWR LQ 3ROLFRUR DOOD YLD 7HOHPDFR &RPSDUWR Q SLDQR VHFRQGR GHO FRPSOHVVR UHVLGHQ]LDOH WXULVWLFR ³,/ '(/),12´ GL PT HG DQQHVVR SRVWR DXWR VFR SHUWR 35(==2 %$6( (XUR 2))(57( ,1 $80(172 (XUR &DX]LRQH (XUR /H GRPDQGH GL DFTXLVWR GRYUDQQR HVVHUH SUHVHQWDWH LQ EXVWD FKLXVD SUHVVR LO PLR VWXGLR HQWUR OH RUH GHO JLRUQR SUHFHGHQ WH OD YHQGLWD 3HU PDJJLRUL FKLDULPHQWL FRQWDWWDUH DYY 0DULD 025(//, WHO R FRQVXOWDUH LO VLWR ZZZ DVWHJLXGL]LDULH LW
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
32 Matera Cappella: Quintano ci ha ridicolizzato, prendiamo le distanze dall’attuale governo
«A San Rocco non abbiamo le aule dove poter studiare e sono inefficienti i servizi tecnologici»
Università, problemi irrisolti Parla il presidente dell’associazione Sui Generis, Leanna Ciciriello NUOVO anno accademico, vecchi problemi. A parlare è Leanna Ciciriello, presidente dell'associazione Sui Generis, che ricorda una serie di questioni ancora irrisolte nel polo universitario materano. «Si parte dal livello strutturale, dal fatto che siamo divisi su tre sedi (via Lazazzera, via San Rocco e via Annibale Maria di Francia, ndr) fino ad arrivare alla mancanza del campus. Questa “dispersione” ostacola anche i progetti che mettiamo in campo. E' il caso dell'emeroteca, che era fruibile solo periragazzi dellafacoltàdiArchitettura perché avevamo la sede in via Lazazzera». L'associazione Sui Generis l'aveva istituita durante lo scorso anno accademico: a disposizione degli universitari circa quaranta riviste specializzate relative ai corsi di laurea attivati in città e quotidiani nazionali e locali. «A mio avviso manca la materia prima dell'università. - continua Ciciriello -Non abbiamo leaule dove poter studiare. Nella sede di San Rocco non c'è la possibilità di studiare il pomeriggio: l'unica alternativa è il corridoio, all'ultimo piano. Altra nota dolente, l'inefficienza dei servizi tecnologici, computer e servizi wireless. Questi ultimi sembra che siano stati attivati con i fondi europei ma in realtà nella sede di San Rocco non funzionano».
Auto in fiamme per un cortocircuto in via Einaudi
La sede di San Rocco; a sinistra un’aula universitaria
Non va meglio sul fronte della didattica: «In particolare per la facoltà di Lettere e filosofia, ma si riscontrano anche nelle altre facoltà, persistono problemi nell'organizzazione deicorsi enella divisione dei semestri. - afferma Ciciriello - In questo modo diventa complicato sostenere gli esami. Anche quest'anno, poi, mancano gli appellistraordinari peri ragazziche sono fuori corso: è un'opportunità che andrà in vigore nel 2010/2011». Per andare incontro alle esigen-
informativi, formativi e di consulenza finalizzati a fornire agli studenti provenienti dalle scuole superiori elementi di conoscenza della realtà universitaria ed a offrire loro la possibilità di valutare tutte le prospettive formative e i relativi sbocchi occupazionali dei corsi di studio dell'Ateneo. Nella sede di via Annibale Maria di Francia, dalle 12 alle 13,30, oggi si potrà incontrare il tutor didattico. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
ze degli studenti che hanno scelto il polo universitario materano, Sui Generis ha candidato all'interno dell'associazione alcune persone che possano rappresentare i ragazzi all'interno degli organi universitari. «Secondo me è il metodo migliore affinché si possa fare qualcosa. Così, in base al problema si sceglie la proposta da fare», conclude Ciciriello. Intanto, il Centro di Ateneo Orientamento Studenti dell'Università degli Studi della Basilicata sta organizzando incontri
SI è sviluppato intorno all’una, nella nottata tra mercoledì e ieri, in via Einaudi, un incendio che ha interessato un’autovettura Seat Ibiza in sosta. Le fiamme si sono propagate a causa di un cortocircuito. Sul posto sono, subito, intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Matera e i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a spegnere l’incendio. Oltre alla Seat Ibiza, solo danneggiata, le fiamme non hanno causato altri danni.
Cosimo Martemucci alla guida dell’Unione Servizi alla comunità
Doveva esserci la Cgil materana
Nuove nomine alla Cna
Rinviata iniziativa Fnsi
Unione artistico, Mancini riconfermato alla guida In previsione dell'assemblea congressuale quadriennale elettiva che si svolgerà domani, si sono svolte nei giorni scorsi le assemblee di categoria dell'Unione Cna Artistico e Tradizionale alla quale fanno riferimento le imprese artigiane operanti nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale e di Cna Servizi alla Comunità, punto di riferimento per l'intero comparto dell'autoriparazione nonché dei servizi alla comunità. Relativamente all'Unione Cna Artistico alla presidenza è stato riconfermato Emanuele Mancini, restauratore-ebanista; completano il consiglio direttivo Maria Bruna Festa, ceramista, quale vice presidente e Nicola Latorre, consigliere. I partecipanti ai lavori assembleari hanno chiesto al consiglio direttivo una azione più efficace nei confronti della Regione Basilicata affinché la stessa metta in campo azioni concrete per la promozione ed il sostegno delle aziende operanti nel settore prevedendo anche iniziative ad hoc per l'affermazione delle produzioni dei nostri artigiani al di fuori dei confini regionali e nazionali. Da più parti è stato anche richiesto un più stretto raccordo con le politiche turistiche, considerato lo stretto legame intercorrente tra i due settori per una piena valorizzazione dei territori e delle bellezze storico-artistiche lucane. Cosimo Martemucci, invece, è il nuovo presidente dell'Unione dei Servizi alla Comunità, l'Unione che associa le imprese del mondo dell'autoriparazione e dei centri di revisione. Completano il consiglio direttivo Nicola Di Lecce, Cosimo Mancini, Vincenzo Fiore, autocarrozzieri, Francesco Violetto, mec-
A sinistra il segretario Leonardo Montemurro
canico e Cesare Tarasco, elettrauto.L'assemblea ha chiesto all'associazione di farsi carico di segnalare alle Istituzioni una serie di problemi che stanno mettendo a dura prova le centinaia di aziende operanti nel settore tra i quali il sempre più problematico rapporto delle autocarrozzerie con le società di assicurazione, i continui costi da sostenere per l'aggiornamento professionale, una politica governativa fortemente orientata agli incentivi sul nuovo e che prevede, invece, scarsissimi fondi per la trasformazione dei veicoli da benzina a metano. Il segretario Montemurro in risposta alle richieste degli associati ha comunicato che il 17 ottobre alla presenza del responsabile nazionale Mario Turco si svolgerà a Matera una iniziativa volta ad analizzare più compiutamente i rapporti conflittuali tra le autocarrozzerie e le società di assicurazione.
A CAUSA della tragedia in Afghanistan, è stata rinviata la manifestazione promossa dalla Fnsi e prevista a Roma domani in difesa della libertà di informazione. Era prevista anche la partecipazione della Cgil di Matera. «Imbavagliare la libertà di stampa equivale a volere manipolare la libertà di pensiero e di informazione: coloro che intendono esercitare queste libertà, costituzionalmente garantite, devono potersi esprimere in assoluta libertà ed autonomia, senza essere asserviti ad alcun potere e soprattutto senza essere bersagli di minacce ed intimidazioni. - ha sottolineato la segretaria generale Cgil di Matera Manuela Taratufolo - Oggi si stanno mettendo in discussione i diritti e le libertà contenuti
Paolo Braia ancora a capo dei Giovani Imprenditori SI è svolta nei giorni scorsi a Matera l'assemblea dei Giovani Imprenditori iscritti alla Cna per il rinnovo degli organismi direttivi. Il gruppo Giovani Imprenditori, rigorosamente under 40 d'età, è un raggruppamento di interesse con carattere di rappresentanza costituito all'interno della Cna; la mission è quella di interpretare, analizzare e proporre soluzioni alle problematiche legate al mondo dell'imprenditorialità. I Giovani Imprenditori portano valore al sistema Cna fungendo da stimolo all'associazione e sensibilizzando la medesima su alcune tematiche d'attualità e strettamente importanti per la vita delle imprese tra le quali l'accesso al credito, la semplificazione burocratica, la normalizzazione attraverso l'adozione di procedure di pagamento celeri e pre-
determinate dei pagamenti della pubblica amministrazione. Nel corso dell'assemblea sono stati affrontati i temi sempre più d'attualità per i giovani imprenditori come il ricambio generazionale, la cultura di impresa e la formazione quale leva dello sviluppo delle nuove classi imprenditoriali. L'assemblea ha rinnovato la fiducia al presidente uscente Paolo Braia per il prossimo quadriennio, riconfermando vice presidente Piero D'Ercole. Completano la presidenza i signori Gino Dubla, Chiara Di Lecce e Matteo Buono, tutti in rappresentanza di imprese di famiglia. Infine l'assemblea regionale ha designato i propri delegati per il congresso nazionale di Cna Giovani Imprenditori che si svolgerà a Roma il prossimo 24 settembre. matera@luedi.it
Paolo Braia
nella Carta Costituzionale, e per questo è urgente promuovere la consapevolezza piena della funzione dell'informazione quale pilastro di ogni democrazia, funzione che è anche politica ma che non è nella disponibilità del potere. La Cgil dice no al bavaglio e guinzaglio che il presidente Berlusconi sta cercando di mettere ad una libertà che è fondamentale nella nostra società civile: la libertà di stampa, che deve essere imparziale e plurale e che non può essere censurata solo perché racconta spaccati non consoni della vita di chi oggi rappresenta una delle massime cariche del Paese Italia. Non si può far prevalere la logica della prevaricazione e della minaccia intimidatoria».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Matera 33
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Baccalà a(p)peso
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Avvio rinviato per l’Ipsia L'ATTIVITA’ didattica per gli studenti delle classi II, III, IV e V dell'Ipsia Leonardo da Vinci di Matera avrà inizio lunedì prossimo 21 settembre. La decisione è stata assunta dopo un sopralluogo effettuato dal presidente della giunta provinciale, Franco Stella. Le lezioni cominceranno nella sede dell'istituto che si torva in contrada Rondinelle per consentire all'amministrazione provinciale di concludere i lavori di documentazione relativa alla manutenzione straordinaria in corso per consentire che l'anno scolastico venga svolto all'insegna delle migliori condizioni di sicurezza.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Perchè io, perchè non tu MATERA Africa Peace Point, Associazione Culturale Energheia e Libreria dell'Arco organizzano la presentazione del libro “Perché io, perché non tu”di Barbara Balzerani - ed. Derive Approdi (prefazione di Erri De Luca). L'evento si svolgerà presso l'hotel “Il Chiostro delle Cererie” in via Cererie n. 16 a Matera, sabato 19 settembre 2009 alle ore 19. L'incontro con l'autrice sarà presentato da Paride Leporace - direttore del Quotidiano della Basilicata. “Perchè io, perchè non tu” è un libro denso che fa economia di parole per esprimere il senso di scelte che hanno trasformato una vita, molte vite, la vita stessa di un paese.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA T. Via Nazionale 120 0835/385632 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
Rinviato concerto jazz PER i problemi organizzativi ben noti (taglio inatteso di fondi regionali), il concerto organizzato dall'Onyx Jazz club, di Giovanni Scasciamacchia Quartet, “My roots” con guest star Marco Collazioni al sax soprano, in programma domani alle 20.30 all'Auditorium, è rinviato a data da destinarsi. L'Onyx Jazz club comunicherà in tempo utile gli ulteriori cambiamenti al cartellone precedentemente promosso e che riguarda la stagione autunnale e invernale della rassegna Gezziamoci 2009.
Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309
DAL 24 al 27 SETTEMBRE WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera dal 24 al 27 settembre. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, GiorgiaLepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».
•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ricatto d’amore 17,45 - 19,45 - 21,40
18,10 - 20 - 21,50 • CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Tris di donne e abiti nuziali 17,45 - 19,45 -21,40
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Un’estate ai Caraibi 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Basta che funzioni 18,15 - 20- 21,45
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il grande sogno
• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino
•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
34 Matera agenda
35
Pomarico Vincenzo Tartaglia è in causa con Al, sostiene di aver contratto l’epatite
Ancora fogna nei terreni agricoli Un altro caso di guasto alla rete ha danneggiato una coltura biologica POMARICO - La fogna torna a provocare danni nelle campagne e Acquedotto lucano di nuovo sotto accusa. Questa volta è Vincenzo Tartaglia, ex carabiniere che risiede a Barletta ma spesso torna nel suo paese d'origine, ad attaccare l'Acquedotto lucano. I due soggetti sono già in causa; infatti, la terza udienza si svolgerà presso il Tribunale di Matera martedì prossimo. Fra le altre notizie, il cittadino dice di essersi addirittura beccato l'epatite per colpa di questo problema. La sua proprietà agraria non dista molto da quella dei signori Innocente e Vitella, che hanno subìto mesi or sono danni provocati dalla rottura della rete fognaria e dal cattivo stato di quella idrica. Non per ironia della sorte, ma per puro caso, la zona è quella di contrada Piano Barletta, non molto distante appunto dalla contrada Petrella di Tartaglia. Il terreno di Vincenzo Tartaglia paga la fuoriuscita di liquidi dalle tubature, «e nei miei posse-
Un terreno agricolo invaso dalla fogna in contrada Petrella
dimenti faccio agricoltura biologica», precisa. Dunque, grazie ad analisi e prove, ci sarà da capire cosa è successo praticamente. Oltre a vedere se il giudice andrà nella direzione dell'accoglienza delle forti lamentele dell'uomo. La cosa più sicura che prima accusata, almeno a sentire Tartaglia e quindi non solo quest'ultimo, è la società Al. Setti-
mane or sono, anche la famiglia Innocenti aveva chiesto attenzioni da parte della stessa azienda per la risoluzione dei problemi che colpirono inavvertitamente alberi da frutto, pozzo ecc. La questione cominciò addirittura nell'aprile scorso, per poi aggravarsi sempre più. Le fotografie scattate nel tempo dagli Innocente presentava una si-
tuazione difficilissima da sopportare: piante galleggiamenti, campi e liquami provenienti dalla fogna a contendersi spazi, alberi ammazzati per colpa della frana. Adesso è Tartaglia a scendere sul tappeto delle richieste, con rabbia e coraggio. Ora, dopo le tappe che si consumano presso il Tribunale, resta da capire in che maniera è possibile evitare che questo tipo di casi nascano. Forse è il caso di guardare alle condizioni e alla periodicità con le quali i lavori di manutenzioni a rete fognaria e idrica sono messe in pratica? Per non riprendere, fin da questo momento, il funzionamento della depurazione delle acque per tutta Pomarico. Aspettando di capire meglio del funzionamento o dell'eventuale mancato funzionamento dei depuratori che dovrebbero garantire ai pomaricani uno dei servizi più importanti per la quotidianità e chiave di comprensione del livello di civiltà. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Pisticci Non è un episodio isolato, chiuso il passaggio pubblico
Comune, atti vandalici nell’atrio danneggiate due auto di servizio PISTICCI - E' ancora ignoto, ma non è nemmeno chiaro se si debba parlare al singolare o al plurale, l'autore dell'atto vandalico consumato lunedì notte contro le due auto di servizio del Comune di Pisticci, parcheggiate nella piazzetta retrostante la sede istituzionale di Palazzo Giannantonio nei pressi del centro cittadino e barbaramente danneggiate. La mattina successiva le Fiat Punto e Panda in dotazione all'ente si presentavano alla vista dei dipendenti comunali con tutti gli pneumatici bucati, presumibilmente con un punteruolo o un oggetto simile. Un atto che pare certamente essere stato consumato con il deliberato intento di colpire il Comune di Pisticci se è vero che le alte auto parcheggiate nella piazzetta non sono state toccate. L'au-
tore del gesto si è, dunque, accanito contro la massima istituzione cittadina. Per quale motivo non si sa. Per scoprirlo è stata presentata una opportuna denuncia che farà avviare tutte le indagini del caso. L'episodio, tuttavia, non può considerarsi del tutto isolato, se è vero che nell'atrio di palazzo Giannantonio da diversi mesi si consumano numerosi atti vandalici. Più volte è stato manomesso, infatti, l'interruttore dell'impianto antincendio posto al piano terra della struttura. Sempre nel cortile del palazzo storico le panchine risultano imbrattate con numerose scritte e disegni, sono state divelte alcune piante ornamentali, è stato recentemente distrutto un tabellone in compensato per le affissioni e vengono sottratti i documenti affissi all'albo nella bacheca.
Finora, tuttavia, si era pensato alle bravate di qualche ragazzino. Dopo l'episodio di lunedì, invece, le piste si allargano in considerazione della gravità dell'atto vandalico e delle fatto che lo stesso è stato prodotto con la chiara intenzione di arrecare un danno al Comune di Pisticci. Nel frattempo, inoltre, allo scopo di tutelarsi, è stato deciso di chiudere il passaggio pubblico nell'atrio di palazzo Giannantonio che consentiva di accorciare il tragitto di coloro che abitano nel rione Piro per il centro della città. Una scelta inevitabile che consente di preservare il cortile da cui poi si accede agli uffici pubblici e le due auto comunali riparate nel frattempo e da qualche giorno parcheggiate all'interno di Palazzo Giannantonio. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso
Tagli alla scuola Nasce il comitato MONTESCAGLIOSO - Il sindaco di Montescaglioso, Mario Venezia, e l'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Michele Zaccaro, in un comunicato stampa e a nome dell'Amministrazione comunale montese, hanno espresso tutta la loro attenzione nei confronti delle problematiche che affliggono la scuola italiana. Nel testo si sottolinea il «forte disagio della scuola» e il dissenso verso tutto questo, oltre alla vicinanza ai docenti e non docenti precari, «che hanno perso il posto di lavoro dopo i tagli operati dal Governo». Altro motivo di forte dissenso è poi espresso riguardo alla soppressione di una sezione della scuola secondaria di primo grado “Carlo Salinari” di Montescaglioso. In merito a questa decisione non condivisa dall'Amministrazione comunale, è stato anticipato un intervento «con la massima sollecitudine verso le sedi competenti, per trovare una soluzione che garantisca la tutela e la conservazione dei posti di lavoro in una Provincia già martoriata da una crisi che incide in diversi settori vitali». Contro il taglio delle classi, a Montescaglioso, negli ultimi giorni, si è costituito anche un Comitato spontaneo dei genitori, che ha affidato ad un comunicato, dal titolo “No alle classi troppo affollate”, la notizia della sua creazione e la propria posizione in merito alla questione. Nel documento si sottolinea come, con i tagli alla scuola apportati dal ministro, Mariastella Gelmini, si mette a repentaglio la sicu-
rezza e la capacità di apprendere degli alunni «in un contesto sereno e stimolante». Si evidenzia come a Montescaglioso, in occasione dell'entrata in vigore della nuova legge, i 123 alunni della prima classe di scuola media della Scuola Secondaria di primo grado della “Carlo Salinari” sono stati «drasticamente suddivisi in cinque classi anziché nelle sei previste, il che significa 23 - 26 alunni contro i 20 - 21 preventivati». Con la sottolineatura che: «I ragazzi non sono sardine» e che «una corretta formazione non può assolutamente essere considerata uno spreco, le famiglie, fermamente contrarie all'aumento indiscriminato degli studenti per classe chiedono la reintroduzione di quella soppressa». Tra le motivazioni alla base della richiesta, il rispetto delle norme previste per le aule scolastiche e i laboratori, gli indici minimi di funzionalità didattica, con riferimento alle norme di sicurezza e ad aggravi nelle situazioni laddove presenti. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Soddisfatti i cinquanta anziani che hanno preso parte all’iniziativa
Bilancio positivo per il soggiorno vacanza MONTESCAGLIOSO - Il consueto soggiorno - vacanza organizzato per gli anziani di Montescaglioso, svoltosi dal primo al 14 settembre, ha visto circa 50 presenze montesi nella rinomata località balneare e turistica di Cervia (Ravenna), ospitate presso l'hotel Faro. I requisiti richiesti per la partecipazione riguardavano l'età anagrafica (sessantesimo anno di età), nessuna prestazione di attività lavorativa e la necessità di cure elioterapiche. Per quel che riguarda le coppie, il requisito anagrafico poteva essere posseduto anche da uno solo
dei due coniugi. Durante il viaggio di andata, gli anziani montesi, accompagnati dal capo comitiva Rocco Motola, hanno sostato presso il santuario dedicato alla Madonna di Loreto (Ancona). Le impressioni ricevute al termine dell'esperienza sulla costa adriatica sono di segno più che positivo, sia per quel che riguarda l'ospitalità della struttura ricettiva dove ha soggiornato la comitiva montese, sia per i tanti altri servizi offerti dal territorio della Riviera romagnola, meta, ogni anno, di una forte presenza turistica proveniente da diversi Paesi.
Notevole la soddisfazione espressa dall'assessore comunale alle Politiche Sociali Rocco Luigi Ditaranto, il quale ha sottolineato come la compartecipazione massima, per le fasce più alte, prevedesse una quota di 300 euro, comprensiva di ogni servizio usufruito. Nonostante siano state riproposte le stesse tariffe applicate nel 2008, afferma Ditaranto, le stanze nelle quali hanno soggiornato gli anziani di Montescaglioso erano, a differenza del passato, più confortevoli (nello specifico erano dotate di servizi di climatizzazione). I villeggianti hanno an-
che usufruito di un'escursione nella vicina località di Cesenatico, offerta dall'amministrazione comunale montese. Si è trattato, dichiara l'assessore alle Politiche Sociali, di un ulteriore segnale della sensibilità, da parte dell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco della città montese Mario Venezia, nei confronti dei cittadini anziani, dopo l'apertura, lo scorso 6 aprile, del nuovo centro Sociale Anziani “San Gioacchino Convento delle Clarisse”, ubicato presso gli omonimi locali del prestigioso ex Monastero femminile della Santissima Concezione, in
Un’immagine di repertorio
corso della Repubblica. Il centro anziani montese è aperto all'incontro con altre realtà: in questo senso deve essere inteso il recente gemellaggio con il centro anziani della vicina
località di Ginosa, suggellato con una serata conviviale svoltasi presso una pizzeria della cittadina jonica. mic.mar. provinciamt@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
36
Fermati e denunciati due giovani coniugi che trasportavano cocaina e haschish
La droga circola anche ad Aliano ALIANO - In un paese della Collina materana di 1.140 anime può sembrare che le giornate trascorrano in assoluta tranquillità e monotonia. E invece non è così. Non ci sono i riflettori accesi delle grandi inchieste giudiziarie, ma il quotidiano può essere nero, come il colore della cronaca. Così nella serata tra martedì è mercoledì ad Aliano, paese della Collina materana famoso per aver “ospitato” durante il ventennio fascista Carlo Levi, due giovani coniugi del posto all'ingresso del paese hanno trovato una spiacevole sorpresa: sono stati fermati dalle forze dell'ordine, perquisiti personalmente e successivamente anche la loro automobile è stata quasi vivisezionata, e denunciati a piede libero al-
l'autorità giudiziaria di Matera per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di V.F. classe 1978) e L.I. del 1981, entrambi di Aliano, che negli ultimi anni si erano trasferiti a Forlì in cerca di una vita più dignitosa, ma poi rientrati in Lucania, pensando forse di fare la bella vita appunto con l'hascish e l'eroina. Lo stupefacente è stato prontamente sequestrato dalle forze dell'ordine, undici dosi pronte a essere spacciate nel mercato di Aliano, dove sembra che la polvere bianca arrivi da Taranto e l'uso che se farebbe sarebbe alto tra la popolazione giovanile. I due coniugi rientravano proprio dalla città romagnola, dove risultano ancora residenti, e i loro nomi non sono nuovi alla magistratu-
ra, essendo recidivi per reati simili. Già in un recente passato le forze dell'ordine avevano effettuato operazioni identiche, anche se nei confronti di altre persone del posto, e una di queste venne segnalata alla Prefettura con uso personale di droga, e dunque a questo punto non si può più parlare di caso isolato. Inoltre, rispetto ad altri Comuni dell'entroterra, secondo i bene informati, il fenomeno dell'uso e dello spaccio sarebbe più diffuso di quello alcol, altra piaga sociale dei piccoli centri dove si pensa di vincere il male della noia inseguendo il sogno della felicità bevendo o bucandosi. Ma quando si ritorna con i piedi per terra si scopre la triste realtà: quella delle patrie galere. Gabriele Elia
Il piccolo centro di Aliano
Tradizioni, costumi e culture per raccontare una comunità con un grande album
Scatti indimenticabili di Irsina In mostra i pezzi di vita irsinesi di Enzo Masiello dedicati al padre Vito IRSINA - Enzo Masiello, dedica un album fotografico a suo padre Vito, come testimonianza alla sua grande passione, per la fotografia. Immagini dal valore inestimabile perchè autentici documenti storici della città. «Avevo poco più di sedici anni quando ho fatto conoscenza con una macchina fotografica. Queste sono le prime parole che Vito Masiello ci ha detto, appena abbiamo iniziato la nostra interessante conversazione all'interno de suoi locali, dove si può apprezzare una mostra fotografica permanente. «Ero entrato da poco nella banda musicale del paese -ricorda Masiello- e prima di una nostra esibizione a Pietrapertosa, ho visto il maestro di musica, impugnare una macchina fotografica e scattare delle foto. Il desiderio di utilizzare quell'arnese è stato talmente forte, che ho immediatamente chiesto di poterne scattare una anche io». Nasce tutto da quel momento, e da quel giorno, Vito Masiello, iniziando con una “comet” ha iniziato a scattare le prime foto. Le duecento foto circa che il figlio maggiore Enzo ha voluto relegare in un album a sua insaputa come tributo alla sua grande passione, sono solo un piccolissimo dettaglio dell'immenso patrimonio fotografico in suo possesso. Vito Masiello per buona parte della sua vita, con il suo indivisibile occhio fotografico, ha immortalato
Le foto in mostra a Irsina e un pezzo di vita nei campi
la lunga e silenziosa storia degli ultimi 50 anni di vita della città di Irsina. Saranno alcune migliaia, le foto amabilmente custodite nelle scatole del suo laboratorio, dove fino a qualche anno fa, svolgeva la sua attività di Edicolante». Vito Masiello è una persona semplice, figlio di un artigiano che costruiva contenitori per conservare il Grano dopo la raccolta. La sua esistenza è sempre stata legata alla famiglia ed al lavoro, e da alcuni anni è in pensione, ciò nonostante, ogni tanto, sempre in silenzio, prende la sua
vecchia Iashica e si dedica a quella chè la sua passione di sempre: fare le foto. «Io sono un pessimista -ci spiega- e per questo tutto ciò che vedo, e trovo interessante, avverto la necessità di riprenderlo subito, altrimenti domani non sarebbe più lo stesso». Fosse stato per lui, non avrebbe mai pensato di pubblicare un album o un antologia: «Ho voluto dedicare quest'antologia fotografica spiega Enzo Masiello autore dell'album- dal titolo “Vito Masiello Racconta Irsina”, perché ho ritenuto giusto che almeno una piccolissima
parte dell'immenso patrimonio fotografico raccolto da mio padre, fosse reso pubblico. Se vogliamo, lo ritengo un piccolo tributo alla sua grande passione. Del resto, parliamodi unalbum,contenente una raccolta di foto che raccontano con grande spirito di osservazione ed acutezza nei particolari ha raccolto con le immagini -continua Enzo Masiello- lo svolgersi ed i cambiamenti della vita di Irsina nel corso degli anni. Con volti, scorci paesaggistici, tradizioni, feste religiose mestieri e tante altre immagini degli ultimi 60
anni circa della vita di Irsina». Infatti, sfogliando qua e la, ci siamo accorti del grande patrimonio che pezzo per pezzo Vito Masiello ha raccolto nel tempo. Infatti, molte delle foto in mostra sono state impiegate in passato, per esposizioni fotografiche, ottenendo premi e riconoscimenti da parte della critica. Adesso che Vito Masiello non potrà più “nascondere” questo suo patrimonio, per questo che le abbiamo chiesto, se avesse pensato a qualche progetto da realizzare: «Non nascondo che qualche idea c'è -conclude Vito Ma-
siello- ogni tanto si affaccia qualcuno che si propone di realizzare qualcosa, non sono geloso di questo materiale lo metterei a disposizione di chiunque voglia investire in qualche valida idea». Con le migliaia di foto scattate dal maestro Vito Masiello, si potrebbero ricostruire la storia delle tante iniziative tradizionali , religiose, lavorative e paesaggistiche del paese di Irsina; poiché Masiello nel suo religioso silenzio, in questi ultimi 50 anni, non s’è fatto sfuggire nulla. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
SPUNTI Grassano Controreplica della sezione Pdl sul “caso Bonelli”
Nessuna risposta sui fatti contestati GRASSANO - Riceviamo e pubblichiamo volentieri una piccante replica della sezione grassanese del Pdl al segretario dei Popolari Uniti, Dileo, intorno alla diatriba nata dall’elezione dell’assessore provinciale Giovanni Bonelli. Veda, egregio segretario cittadino dei Popolari Uniti di Grassano, mentre lei sublima il suo scritto cavalcando vette letterarie e dando
fiato al suo estro per epopee di tempi antichi,a noi, che non abbiamo fatto le scuole alte, “ci hanno imparato” che quando si dice la verità, non bisogna vergognarsi di niente. Del resto, ciò che appare evidente è l'assenza di contestazioni (e come avrebbe potuto!) alle nostre elementari e puntuali precisazioni. E se i suoi massimi orizzonti si consolidano nel magnificare l'alto profi-
lo politico dell'entourage (ce lo conceda) di Gorgoglione, ebbene, noi preferiamo un orizzonte, sì, a un palmo di naso, ma con la schiena dritta e senza “coppola in mano”. Rifletta, caro il nostro segretario, e ci dica se in questa terra di Lucania scorge barlumi di speranza e quanta ne suscita nei giovani questa classe politica nostrana pronta com'è a mortificare le loro intelli-
genze e la loro dignità allorché rifiutano di adeguarsi al sistema della mediocrità, della raccomandazione e del padrino di turno. Infine, ci creda e lo diciamo con tutto l'affetto possibile, noi pensiamo che l'altruismo sia una virtù che non deve “far rumore”. P.S. Qualcuno sostiene che le “massime” servono a fissare e trasmettere meglio dei concetti; ed avendone una fra le mani, benché in lingua antica, a noi scribacchini sembra comprensibile ed attuale e la porgiamo con deferenza a lei e al suo leader: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum !”. Sezione Pdl di Grassano
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
37
I cittadini di Bernalda e Metaponto non accettano lo “scippo” del Distaccamento locale
Vigili del fuoco, monta la protesta Oggi assemblea pubblica in vista della manifestazione popolare di lunedì BERNALDA - Continuano le proteste e gli incontri per ottenere il Distaccamento dei vigili del fuoco di Metaponto. E per ultima, tra le iniziative fin qui condotte dal neo-movimento metapontino per la difesa del presidio dei vigili del fuoco, è stato convocato un pubblico dibattito che vedrà come parti attive tutte le associazioni e quelle persone, a sentire il presidente, Pino Gallo, che hanno a cuore questa questione. Nella nota stampa, diramata dal neo movimento del professor Gallo, si invitano i tutti i responsabili delle associazioni culturali e di volontariato del Territorio di Bernalda e di Metaponto, i parroci di Bernalda e Metaponto tutti i sindacati del mondo agricolo e dei commercianti di Bernalda e Metaponto e i sindacati dei Vigili del fuoco, Uil (A. Trombetta), Cgil (Montemurro), Cisl (Iacovuzzi), di Matera a
essere presenti questa sera, alle ore 18.30, presso la sala consiliare per fare il punto della situazione. «Questo -si legge ancora nel comunicato- è un importante presidio per la sicurezza del nostro territorio. Ed ora, dopo essere riusciti a portarlo a Metaponto -continua Gallo- dopo ben 19 anni, lo si vorrebbe trasferire a Tinchi di Pisticci; proprio adesso (estate 2009), che era divenuto permanente. Dal mese di giugno 2009 il ministero dell'Interno ha, infatti, assegnato al Distaccamento di Metaponto 16 Vigili del Fuoco. Ciò in quanto il piano nazionale per la sicurezza del ministero dell'Interno “Soccorso Italia in 20 minuti” lo prevede a Metaponto, poiché ritenuto punto strategico. Il 21 luglio 2004, l'allora sottosegretario, Maurizio Balocchi, rispondendo per conto del Governo ad un ordine del giorno del Senato
Vigili del fuoco in azione a Metaponto
che impegnava il Governo a istituire a Metaponto un Distaccamento dei Vigili del Fuoco (odg G 102, primo firmatario il Sen. D'Andrea), accolse come raccomandazione l'odg G 102, segnalando che il richiesto
Distaccamento era già stato previsto nel “Piano Nazionale Soccorso Italia in 20 minuti”. Vorrei ricordare che tale incontro, da noi organizzato e messo in atto nella cittadina bernaldese, è di pre-
parazione all'Assemblea popolare, che si terrà a Metaponto nella piazza Giovanni XXIII, il 21 settembre alle ore 19. Il mio ringraziamento -conclude Gallo- giunge già da ora a tutti coloro che credono in questa giusta protesta per il nostro territorio». Oltre all'invito di Pino Gallo, quello di questa sera viene visto come importante per tutta la cittadinanza, anche dal Comitato “Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto”, i quali, attraverso il loro addetto stampa, Antonio Forcillo, hanno invitato tutti ad essere presenti, dalle associazioni ai cittadini. «Per noi -ha detto Forcillo- questo è un momento particolare che investe tutto il territorio bernaldesemetapontino e della Valbasento. Nell'incontro di questa sera -continua il rappresentante del comitato bernaldese- verranno affron-
tate le emergenze di cui il nostro territorio in questi giorni soffre. Quindi, dalla caserma dei Vigili del fuoco a Metaponto all'ospedale di Tinchi, dalle navi dei veleni affondate al largo delle coste lucane (Maratea e Metaponto) al deposito scorie, costruzione di una centrale nucleare a Scanzano e altre emergenze energetiche sul territorio. Ecco -conclude Forcilloquesto è il momento di riprenderci quello che la natura ci ha donato e che i nostri padri ci hanno tramandato: la splendida Basilicata, la sana provincia materana e la bella costa metapontina». Insomma, si preannuncia un autunno caldo nei principali centri della Valbasento, dove si registrano tanti fronti di polemica e problemi irrisolti delle comunità. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda Un gruppo di ragazzi ha riciclato i testi a prezzi interessanti
Libri a buon mercato Grande successo per l’iniziativa dell’Azione cattolica
I ragazzi di Ac coinvolti nel progetto del mercatino del libro
BERNALDA - Il mercatino del libro usato spegne la sua sedicesima candelina. Ebbene sì, sono passate ben sedici generazioni all'interno del classico appuntamento prescolastico. Un appuntamento, quello portato avanti dai giovani ragazzi dell'Azione cattolica, che si forgia sull'amore per il prossimo. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, 2009-2010, come tutti
gli anni, presso i locali della Chiesa Mater Ecclesiae di Bernalda si è tenuto aperto il “Mercatino del libro usato”. A portarlo avanti sono stati i ragazzi dell'Azione cattolica di Bernalda che, con il loro impegno, anche quest'anno, hanno aperto le braccia a coloro che erano in cerca del testo usato. Ora, i locali della chiesa, dopo essere stati aperti al pubblico per due settimane, hanno
ritrovato il loro normale corso dedicato alla fede ed agli incontri di catechesi. I ragazzi di Ac, hanno aperto al pubblico dal 28 agosto fino al 11 settembre. I ragazzi, che, durante queste due settimane, hanno offerto il loro contributo sono Vitalba Gallitelli, Tiziana Viggiano, Giusi Sorrento, Mariangela Figliuolo, Margherita Marciuliano, Deborah Figliuolo, Tatiana Braico, Chiara Arpaia, Carmine Lemma e Francesco Carriero; giovani di Ac ma che, per la loro passione e il loro impegno verso gli altri, hanno già da insegnare tanto. Infatti, è da sottolineare che il loro tempo lo hanno dedicato per raccogliere fondi da destinare ai sorrisi degli altri. In che senso? Ecco, a sentire i ragazzi, il rapporto con il pubblico è stato così regolato: sulla base di percentuali a colui che depositava il libro, se venduto, spettava il 50%, mentre chi comprava pagava la somma equivalente al
60% del prezzo di copertina, quindi il 10%, restava al fondo cassa dell'Ac, da utilizzare in seguito per le attività e per persone che hanno difficoltà finanziare a partecipare a queste ultime. Un modo, questo, per dare una tripla opportunità alle famiglie; a chi acquistava, di trovare la convenienza del 40% di sconto, a chi vendeva di recuperare il 50% del prezzo del libro già usato, e ai ragazzi di Ac, di poter utilizzare il guadagno per le persone meno fortunate.E, a parlarci di tutto quanto sono stati proprio i ragazzi impegnati in questa missione, i quali hanno evidenziato il grande lavoro ma anche la grande passione per un giusto fine. «Per noi -spiegano Vitalba Gallitelli, Deborah Figliuolo e Margherita Marciulianoquesto è un servizio che offriamo ai nostri coetanei per agevolarli nella ricerca dei testi da utilizzare nelle varie scuole di Bernalda e provincia. Abbiamo invitato tutti i ragazzi a re-
Tursi Una bomboniera in pieno centro storico per accogliere i turisti
Piazza Plebiscito è tornata alle origini TURSI - Piazza Plebiscito, l'antica piazza cuore del centro storico di Tursi è stata completamente ristrutturata. I lavori sono quasi terminati ed è terminato il divieto di andare con le auto. Infatti, a causa della concomitanza di lavori di rifacimento di un breve tratto di via Oliva (la via che porta fin sopra la piazza) era diventato quasi impossibile viaggiare con l'auto dentro il centro storico, che per un breve periodo è rimasto isolato. Lo si poteva raggiungere soltanto a piedi. Adesso i disagi sono finiti. Il pezzo di strada di via Oliva che sta di fronte all'antico palazzo Guida è stato pavimentato
con pietre, ha un disegno circolare che gli conferisce bello aspetto, degno di un centro storico che si rispetti e la piazza che sta sotto l'antica chiesa di San Filippo, sembra quasi un salotto all'aperto quando e' senza auto. Al centro c'è un disegno rettangolare, con pietre squadrate, che lo rendono idoneo ad essere usato come platea per spettatori che volessero assistere a qualche rappresentazione cinematografica, ad una rassegna di poesie o di musica folk. I bordi di questo rettangolo centrale sono formati da pietre antichizzate di colore giallo egizio. Per alcuni la piazza così come si
presenta oggi, ha un aspetto funereo. La piazza sarà completata da lampioni antichizzate e da cestini per la raccolta delle carte che si intonano al contesto del restauro. Resterebbero da ristrutturare le case circostanti, in modo da offrire al turista che arriva da fuori, la sensazione di trovarsi veramente davanti ad un centro storico come se ne vedono nei paesi del centro nord. La ristrutturazione di piazza Plebiscito continua in direzione della strada che porta al vecchio municipio, anch'esso restaurato e fruibile a breve. Qualche turista è già arrivato quassù. Si tratta di un tursitano
emigrato a Genova negli anni '50 che ha una casa che si affaccia proprio sulla piazza. Lui ha commentato favorevolmente il lavoro fin qui svolto. «La piazza, così com’è mi piace -ha detto- solo quando non si fa niente, non si è soggetto a critiche». Attorno ci sono dei muretti, che servono per sedersi e chiacchierare all'aperto. Piazza Plebiscito per adesso viene utilizzata come parcheggio per le auto. Chissà se si svolgeranno delle manifestazioni, come il “Cinema sotto le stelle”, o recital di poesie, come era successo dieci anni fa. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Piazza Plebiscito a Tursi
carsi, in queste due settimane, presso la chiesa Mater Ecclesiae. Come tutti gli anni, anche quest'anno ringraziano il parroco don Mimì D'Elia per averci messo ancora una volta a disposizione questi locali. Molti hanno già avuto esperienza nel mercatino, mentre per altre è il primo anno; un iter che ha visto molti prima di noi essere parte attiva di questo appuntamento e che, oggi, e nel futuro, vedrà ancora noi giovani dell'Azione Cattolica essere presentianche nelle prossime edizioni. Il nostro intento è consentire un più facile scambio dei libri, inparticolar mododei testiscolastici enon, difar incontrarein unico ambiente proposte e richieste, e, non per ultimo, per favorire la lettura. Perfare unbilancio, possiamodire di aver confermato le presenze e le vendite degli scorsi anni, quindi ci confermiamo prima scelta tra le famiglie tra i mercatini della città». fa.si.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
38
Policoro Domani la cerimonia di conferimento alla studiosa austriaca Brinna Otto
L’ideatrice dell’Ercole è cittadina onoraria POLICORO - Con una cerimonia solenne, l'Amministrazione comunale di Policoro, presso la sala consiliare “Nicola Montesano” con inizio alle 18, conferirà la cittadinanza onoraria alla studiosa di archeologia Brinna Otto, austriaca e docente universitaria di Innsbruck, famosa per i suoi studi e ricerche a Policoro sul santuario di Demetra, i cui reperti archeologici sono custoditi nel locale museo nazionale della “Siritide”. «Prima come collaboratrice di Neutsch (già cittadino onorario di Policoro dal 1968) e poi dall'altro archeologo, Dinu Adamesteanu, quest'ultimo tra i fondatori del museo di Policoro, Brinna Otto è la trinità civi-
le della nascita e crescita culturale della mia città. -spiega il sindaco Nicola Lopatriello- Giovanissima e molto apprezzata per i suoi disegni, colpì Neutsch tanto da invitarla a seguire i suoi studi in questa area. Ella è l'ideatrice del simbolo di Policoro, Ercole che lotta contro il leone Nemeo (la prima delle dodici fatiche dell'eroe mitologico greco), statua scolpita da Tonino Cortese situata in piazza Eraclea e stemma cittadino, e continuando il lavoro dei suoi predecessori sugli scavi della colonia greca di Herakleia (secolo 433/432 avanti Cristo), odierna Policoro, i suoi lavori dimostrarono nel 1999 che l'area del santuario di Demetra si esten-
de ben al di là dei confini fino a quella data conosciuti. Brinna Otto merita questa onorificenza per le sue ricerche sulla città di Policoro, tramite l'impulso agli scavi archeologi da dove scopriamo le nostre origini». Tra gli interventi previsti c'è quello di Nicola Lopatriello, sindaco di Policoro; Antonio De Siena, soprintendente ai Beni Archeologici della Basilicata e i professori universitari Alfredo Giacomazzi; Michael Tschurtschenthaler; Massimo Osanna e Walter Leitner, oltre alla relazione finale della stessa Brinna Otto. provinciamt@luedi.it L’Ercole che lotta con il leone, il simbolo di Policoro
Policoro Hanno pagato gli oneri di urbanizzazione al Comune, ma sono senza strade e servizi
Villette di lusso nel pantano Cittadini di una nuova zona residenziale in protesta per il degrado nel quartiere POLICORO - Spendere fior di quattrini per realizzare la villetta in una nuova zona residenziale della “città capoluogo” sulla fascia jonica, ovvero Policoro, e ritrovarsi a opera quasi terminata senza le principali infrastrutture di servizio; in un'area che a ogni batter di pioggia diventa un pantano, in estate ricettacolo di serpenti e animali vari a causa dell'erba alta dominante. Eppure i futuri residenti hanno pagato già da tempo le opere di urbanizzazione e completamento sul cosiddetto comparto C1/8, lungo il nuovo viale Martiri di Nassirya e altre strade, tutte recenti e oggi come mulattiere, senza l'illuminazione pubblica, la progettata piazza centrale, il verde pubblico e l'asfalto. Manca tutto ciò che serve per viverci in modo decoroso, nonostante il Comune abbia incassato. A tutt'oggi, come fanno notare i residenti riuniti in comitato spontaneo, nonostante gli innumerevoli incontri e sollecitazioni, sia da parte dei cittadini che delle imprese interessate, non si è ancora risolto nulla e sta arrivando un altro inverno. Il comparto vive uno
Le strade impantanate per la pioggia al Comparto C1/8
stato di abbandono totale, in situazione di pericol con erbacce e pozzetti delle fogne aperti. «Si vive al buio nel 30% del comparto -raccontano i cittadini- creando seri problemi ai residenti, costretti a combattere con i serpenti e animali vari. Speriamo non succeda mai nulla di grave -proseguono- vista la presenza di
tanti bambini che giocano quotidianamente negli spazi comuni». Presto alle 80 famiglie che già risiedono, se ne aggiungeranno altre 20, che con molti sacrifici hanno fatto ingenti investimenti immobiliari, in una zona che, almeno sulla carta, è stata venduto come area residenziale, pagando tutte le opere come tale.
«Tutti i residenti hanno pagato già da qualche anno -spiegano ancora- quindi il problema riguarda l'ufficio tecnico del Comune e le imprese coinvolte nelle costruzioni del comparto: “Coop Divittorio” di Policoro; impresa “Senatore” di Castrovillari; impresa “Ferulli” di Altamura e altre. Inoltre ufficiosamente sappiamo che le preesistenze di via Massimo D'Azeglio non hanno pagato le polizze assicurative che il Comune avrebbe dovuto verificare, ma non ha mai fatto. Questa è una patata bollente, è un abuso e disparità di trattamento -denunciano- ottanta famiglie pagano le polizze e vivono nel pantano; 5 o 6 non le hanno pagate, perché?». La situazione è già ben documentata e nota al Municipio, visto che i vigili urbani, su denuncia, hanno fatto una serie di sopralluoghi, verificando la grave situazione in cui si trovano gli immobili. Ma finora nulla si è mosso e i residenti si dicono esasperati, «perché non possiamo tollerare -precisano- di essere trattati da cittadini di serie B». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
“Cose cusedde”, libro sui detti di Rotondella ROTONDELLA - Una critica non potrà essere certamente mossa alla raccolta di proverbi e indovinelli rotondellesi “Rittate e Cose Cusedde”, edita da Archivia e realizzata dal Centro Sociale Comunale dei Pensionati di Rotondella. E' quella relativa alla trascrizione grafica dei termini dialettali. Per renderla inappuntabile ci si è avvalsi della collaborazione di Antonio Valicenti, poeta dialettale e romanziere, che già per le sue produzioni si era edotto con le lezioni e la consulenza personale del dialettologo Raffaele Martino. Valicenti, si sa, è daanni un esperto del settore, e sin dai lontani anni '70 era arrivato ad appuntare addirittura ad Albino Pierro una certa leggerezza nellaresa dellagrafiadialettale. Ma non è solo questo il valore della pubblicazione. Con una leggerezza straordinaria si leggono anche i bellissimi detti e indovinelli, suddivisi in simpatiche categorie. Nei contenuti, intrisi al contempo di saggezza e
spirito comico, si rivela tutto il realismo quotidiano e dinamico della cultura contadina locale, dai detti sulle stagioni alle pruriginose e onnipresenti battute sul sesso. Divertono e incuriosiscono, oltre ai proverbi, le “Cose Cusedde”, antichi indovinelli dialettali legati agli oggetti della quotidianità. Divertono anche i contenuti della sezioni similitudini, o anche le particolarissimeimprecazioni, definite “omeriche”da Valicenti con geniale accostamento. La prima della lista è ormai “leggendaria”: “T'edda spart' u lampe!” (“Possa spezzarti in due il fulmine”), così come il crudelissimo augurio “T'edda fatihà a cascia r'u pette” ( Possa tu respirare affannosamente come un agonizzante”). La pubblicazione è parte integrante del Progetto “Piano Sociale”, messo a punto dalle Associazioni Pro loco,Centro socialee Arcobaleno, destinato al coinvolgimento degli anziani. Pino Suriano
Montalbano Jonico C’è attesa per le celebrazioni laiche e religiose
Una grande festa per San Maurizio MONTALBANO JONICO - E’pronto il programma per i solenni festeggiamenti in onore di San Maurizio, patrono di Montalbano Jonico. Il Comitato, presieduto da don Pasquale Ditaranto e da Pino Cariglia, ha messo su una serie di novità, senza però tradire la tradizione. Si inizia oggi con la prima uscita di San Maurizio che sarà accompagnato in processione alla “cersa”, il luogo di contrada Montesano dove oggi è nata una edicola e una piazzacheportano ilnomedelsanto, in cui la leggenda narra fu ritrovata la statua con il reliquiario. «Avere la possibilità di essere utili alla nostro amato San Maurizio -si legge in una nota ai cittadini del Comitato- e confrontarsi in maniera vera con tutto il tessuto sociale della nostra comunità, ha significato, per tutti noi, motivo di
orgoglio e di crescita personale. Non è stato facile progettare la festa, ma dopo un'estenuante percorso siamo riusciti a conferirle il nostro modo di pensare e di agire; piacerà o meno (spetta ai nostri concittadini giudicarla), ma noi la volevamo in questo modo, leggermente diversa dal solito. La filosofia generale che ha caratterizzato la festa è stata: sobrietà, finezza, classe, eleganza, tradizione, preziosità, religiosità. Ed a questi principi ci siamo ispirati. Le cinque serate sono state strutturate con la logica di soddisfare un po' tutte le esigenze dei montalbanesi». Una delle novità preannunciate e, pertanto, molto attesa dai cittadini sono gli spettacoli pirotecnici organizzati per la serata di martedì 22 settembre, giorno della ricor-
renza di San Maurizio che prevedono anche una performance di fuochi musicali. Un evento ricco di tanti momenti religiosi con ampi spazi anche per le manifestazioni civili: ritorna il tradizionale “Fiscariedd” con l'associazione “U Tammorr” di Mola di Bari; quest'anno i festeggiamenti civili toccheranno diversi rioni e si avvieranno domani, in piazza Risorgimento con lo spettacolo Musicale di “Suoni del Salento, Aria Corta e la Pizzica Salentina”; il 20, giorno dellafieradi SanMaurizio,inpiazza Rondinelli, centro storico del paese, spettacolo musicale del gruppo “Orchestra Mediterranea”e così il 21, giorno dedicato al Cuore di Gesù, lo spettacolo della “Orchestra Maracaibo”. In occasione della consacrazione della comunità al Sacro Cuore, è prevista
La statua di S. Maurizio
la benedizione del nuovo gonfalone “Città di Montalbano”. Il 22, giorno di San Maurizio, la processione sarà accompagnata dagli Sbandieratori di Carovigno, nonchè dalle bande di Montalbano e di Montescaglioso, quest'ultima, in serata, terrà il gran concerto in piazza Rondinelli. Il 23, attesa per il concerto di Fausto Leali.
Il Ringraziamento del Comitato a quanti hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione della festa che, quest'anno, non ha estrazioni che la finanziano, ma tutto si è realizzato con il contributo dei cittadini e dei commercianti, unitamente al Comune, Provincia e Regione. Anna Carone
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
39
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Prova arbitri All’Olimpico test per giudici d’area di rigore
Prova arbitri/1 Curiosità per l’esperimento dell’Uefa
Prova arbitri/2 In campo in sei Rimane anche il quarto uomo
Roma, primo flop di Ranieri Europa League: giallorossi battuti a Basilea dai modesti svizzeri BASILEA ROMA
QUI BIANCOCELESTI
2 0
Il Salisburgo gela la Lazio
BASILEA (4-4-2): Costanzo 6; Inkoom 6.5, Abraham 6, Atan 6, Safari 6; Carlitos 6.5, Cabral 6, Chipperfield 6, Stocker 6 (45' st Unal sv); Frei 6 (46' st Ferati sv), Streller 7 (39' st Almerares 6). In panchina: Colomba, Shaqiri, Sahin, Mustafi. Allenatore: Fink 6. ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio 6; Motta 6, Mexes 5, Burdisso 6, Riise 6 (18' st Tonetto 6); De Rossi 6, Taddei 5.5, Pizarro 5.5; Menez 5 (1' st Guberti); Totti 6, Baptista 5 (18' st Vucinic 6). In panchina: Artur, Juan, Greco, Okaka. Allenatore: Ranieri 5.5. ARBITRO: Carballo (Spagna) 5. RETI: 11' Carlitos, 41' st Almerares NOTE: Giornata serena, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 25 mila circa. Angoli: 7-4 per il Basilea. Ammoniti: Cabral, Menez, Costanzo, Abraham, Pizarro, Almerares, De Rossi. Recupero: 1' pt; 3' st. BASILEA – Una brutta Roma, un Basilea gagliardo, voglioso, una partita ruvida, non bella ma combattuta, che i giallorossi hanno concluso con una sconfitta sul groppone per 2-0. Si tratta del primo ko in Europa League, ma soprattutto di una presa di coscienza da parte di Claudio Ranieri che, mai come stasera, si è reso conto di quanto lavoro ci sarà da fare. Già il prepartita, con alcuni tifosi della Roma fermati dalla polizia in seguito a qualche tafferuglio, non promette niente di buono. In campo andrà peggio. Al Basilea, infatti, bastano solo 11' per portarsi in vantaggio. È la difesa giallorossa a porgere su un piatto d’argento l’1-0 agli svizzeri che di regali proprio non hanno bisogno: Mexes e De Rossi si ostacolano, dopo un rinvio corto di Pizarro, il pallone viene raccolto dal portoghese Carlitos che lo scaraventa alle spalle di Julio Sergio. La reazione della Roma è pronta e veemente, ma produce poco: una traversa di Totti, su punizione dai 22 metri, al 17'; un salvataggio di Inkoom in angolo, dopo una fortissima conclusione di Riise, che sperava di bissare il gol al fulmicotone realizzato domenica a Siena, al 23'; una triangolazione Menez-Baptista-Menez, con il francese anticipato al momento della conclusione, poco dentro l’area, al 26'. Poi, più nulla. Possesso palla e qualche confuso fraseggio. Il finale di tempo è tutto del Basilea che tiene in apprensione la difesa capitolina prima con Frei, che al 38' si fa anticipare da Riise, e con Streller, il cui colpo di testa al 41' costringe Julio Sergio ad una parata acrobatica. La Roma, in effetti, comincia a premere il piede sull'acceleratore e costringe gli avversari ad arretrare. Al 12' Totti scalda le mani a Costanzo con una punizione da 25 metri. I giallorossi provano ad alzare il ritmo, con l’intento di mettere in difficoltà i padroni di casa. Ranieri inserisce Tonetto e Vucinic, quest’ultimo tra gli uomini della svolta a Siena, ma non cambia granchè. Nel finale arriva il raddoppio, un ko durissimo per una Roma che ancora deve ritrovarsi.
LAZIO SALISBURGO
1 2
LAZIO (4-3-1-2): Bizzarri 5; Lichtsteiner 6, Diakitè 5.5, Cribari 4, Radu 6; Dabo 5.5 (1'st Foggia 7), Baronio 5.5, Matuzalem 6; Meghni 6 (25'st Eliseu 5); Zarate 5.5, Cruz 6 (17'st Mauri 5.5) In panchina: Muslera, Siviglia, Faraoni, Perpetuini. Allenatore: Ballardini 6 SALISBURGO: (4-1-4-1): Gustaffson 6; Schwegler 6, Sekagya 6.5, Afolabi 6, Ulmer 6; Schiemer 6.5; Tchoyi 6.5, Pokrivac 6 (18'st Cziommer 6), Leitgeb 6 (28'st Vladavic sv), Svento 6 (36'st Nelisse sv); Janko 6.5 In panchina: Arzberger, Dudic, Augustinussen, Opdam Allenatore: Stevens 6.5 ARBITRO: Said Ennjimi (Francia) 5 RETE: 14'st Foggia, 37'st Schiemer, 48'st Janko NOTE: serata mite, terreno in discrete condizioni, spettatori 25.000 circa. Angoli: 4-3 per la Lazio.
Ammoniti: Schiemer, Cruz, Mauri, Zarate. Recupero: 1'; 3'. ROMA - Inizia con una sconfitta l’avventura della Lazio nella fase a gironi dell’Europa League e per di più in maniera beffarda visto il contesto nel quale è maturato il blitz austriaco nei confronti della squadra biancoceleste. All’Olimpico i biancocelesti di Ballardini, dopo un primo tempo incolore, sbloccano la gara con un sinistro da fuoriarea di Foggia al 14' della ripresa, ma vengono ripresi a otto minuti dalla fine da Schiemer, che approfitta di un’incertezza di Bizzarri, e finiscono ko al 3' di recupero, puniti da Janko. Il Salisburgo sbanca quindi Roma 2-1 e alla fine nel computo della gara, si può ben dire che ha rubato poco o nulla. Devono fare ammenda i calciatori di Lotito che sono incappati in una topica nel finale di gara quando il risultato sembrava oramai maturato.
Foggia segna e illude Ballardini
Tafferugli prima del match e fermi romanisti
Claudio Ranieri pensieroso a Basilea: Europa League amara
Gara decisa nel primo tempo con i gol di Zapater e di Sculli
Doppio Genoa con lo Slavia Praga GENOA SLAVIAP.
2 0
GENOA (3-4-3): Amelia 6.5; Tomovic 6.5, Moretti 6.5, Bocchetti 6.5; Rossi 6, Kharja 6 (36'st Milanetto sv), Zapater 7 (38'st Mesto sv), Criscito 6.5; Sculli 7.5, Crespo 5.5 (37'st Figueroa sv), Palacio 5.5 In panchina: Scarpi, Papastathopoulos, Esposito, El Shaarawy. Allenatore: Gasperini 7 SLAVIA PRAGA (4-5-1): Vaniak 5.5; Krajcik 6, Suchy 5, Vomacka 5, Celustka 5; Vasiljevic 6 (34'st Graicjar sv), Ragued 5.5, Janda 5.5, Belaid 5.5 (26'st Volesak sv), Hlousek 6; Senkerik 5 (1'st Naumov 6) In panchina: Romanovs, Trapp, Ivanovic, Trubila. Allenatore: Jarolim 5 ARBITRO: Moreira de Sousa (Portogallo) 6
RETI: 4'pt Zapater, 39'pt Sculli NOTE: serata mite, terreno in buone condizioni, spettatori 25.000 circa. Angoli: 7-7. Ammoniti: nessuno. Recupero: 0'; 3' GENOVA - Un’altra punizione magica di Zapater, dopo quella con la Roma, e una zampata al volo di Sculli su bella azione del giovane Tomovic, regalano al Genoa la vittoria nella prima gara di Europa League contro lo Slavia Praga. I rossoblù sono in testa al girone grazie al pareggio tra Valencia e Lille. Le perle dei due genoani hanno illuminato un Ferraris bardato a festa per questo esordio (22.000 spettatori) e hanno impreziosito una prestazione eccellente contro un avversario apparso nel complesso meno pericoloso di quanto ci si aspettava. Gli ospiti hanno subito per lunghi tratti la suprema-
zia avversaria, hanno avuto subito una occasione per pareggiare il gol iniziale di Zapater (ma il tiraccio di Senkerik ha salvato Amelia) ma nel primo tempo non hanno creato altro. Solo nel finale di gara, sotto di due gol, i cechi sono riusciti a premere il Genoa nella sua area ma senza esito. La gara è stata così corretta che l’arbitro non ha dovuto ammonire nessuno. Poco operosi e mai determinanti anche i due nuovi arbitri d’area. Gasperini cambia due uomini in difesa rispetto a domenica e mette Tomovic e il recuperato Bocchetti al posto dello squalificato Biava e di Sokratis. A centrocampo c'è l'esordio dal primo minuto di Kharja, accanto a Zapater, sulle ali Criscito e Rossi. Davanti gioca Crespo (Floccari non è convocato perchè ha appena recuperato da un infortunio), con Sculli e Palacio.
Palacio del Genoa
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport
Venerdì 18 settembre 2009
Tennis. Coppa Davis, l’talia sogna l’impresa con Bolelli, Seppi e Fognini-Starace
Tennis
Più dritti che rovesci Il libro Barazzutti: «E’ comunque molto difficile battere la Svizzera» di Panatta
Parte la sfida a Federer di ALESSANDRO CARLEVARO
di ALESSANDRO RUSSO
GENOVA –Si chiama Andreas Seppi, ha 25 anni, è di Bolzano: sulle sue spalle c'è tutto il peso della sfida Italia-Svizzera di Coppa Davis, dall’alto del suo metro e novantuno discende la prima e forse unica possibilità per la nazionale azzurra di tennis di reggere oggi a Genova l’urto della corazzata elvetica. Nel primo match dell’incontro di play off (alle 12 allo stadio Beppe Croce di Genova) contro l’elvetico Stanislas Wawrinka, si gioca infatti il destino della squadra capitanata da Corrado Barazzutti. Se Seppi facesse l’impresa contro l’ atleta di Losanna, tra i quindici migliori del mondo, una speranza di vittoria potrebbe infatti accendere l’orgoglio azzurro e, come dice capitan Barazzutti, fare uscire «un risultato strano». Solo qualcosa di strano può infatti rovesciare il pronostico di questa sfida impossibile, perchè l’altro avversario degli italiani è Roger Federer, il numero 1 del mondo, per molti il più forte tennista di tutti i tempi. I suoi due punti sono praticamente già assegnati, a prescindere dagli avversari. Contro Federer giocherà per primo Simone Bolelli, 24 anni, che quest’anno a Miami ha giocato 3-4 giorni contro l’ invincibile per allenarlo, dopo essere stato eliminato dal torneo: «lo conosco molto bene» ha detto il giocatore con una espressione che faceva capire tutto. Barazzutti invece lo sprona: «ha un potenziale che se espresso può mettere in difficoltà Federer, dico mettere in difficoltà, perchè lui poi perde solo 3-4 incontri l’anno». Il bolognese è stato preferito a Starace, che non ha gradito (“non sono contento, come potrei quando non gioco?“) perchè “è più giovane e deve fare esperienza – ha aggiunto Barazzutti -. Ma non voglio dire che Starace è vecchio». Comunque è dal rovescio a due mani di Seppi, gigante biondo dal sorriso pulito, che Barazzutti si aspetta l’unica possibile sorpresa:
"PIÙ dritti che rovesci" l'autobiografia di Adriano Panatta, ultimo grande campione del nostro tennis,che firma insieme a Daniele Azzolini il suo primo libro è in edicola da qualche giorno. Un evento per lo sport italiano alla ricerca di nuovi miti, nel tennis come nelle altre discipline. Panatta che si racconta e ne esce un quadro italiano, di costume e sport. PUNTO DI VISTA ALLA ADRIANO - Incontri, sogni dal campo con l’ironia di chi molto ha visto e poco si è stupito, Adriano Panatta racconta la sua vita di campione sportivo, gli esordi, le vittorie, le sconfitte, i viaggi, le amicizie, le antipatie, gli amori e nei suoi ricordi rivivono il jet set di una Roma che oggi non c’è più, sorniona, fresca e divertente e quel tennis anni Settanta di cui proprio Adriano fu inventore, capo cordata, locomotiva. «La ricetta di una vittoria? equilibrio psicofisico e un fondo di magia. quando la magia si metteva in moto, io lo sentivo, lo captavo nell’aria e mi torturavo al pensiero che potesse esaurirsi». Grazie al suo gioco d’attacco, che rispondeva per la prima volta al bisogno di far divertire il pubblico, gli italiani scoprirono in massa uno sport che in molti, fino ad allora, consideravano un passatempo per pochi. E fu grande amore. UNA GRANDE STORIA -Al Circolo Parioli di viale Tiziano a Roma era per tutti “Ascenzietto”, il figlio del custode. Eppure, nonostante un’infanzia vissuta sui campi da tennis e in mezzo alla banda di “ragazzacci” di Nicola Pietrangeli e Bitti Bergamo, l’incontro di Adriano Panatta con lo sport che avrebbe segnato la sua vita è stato soprattutto un caso. «Io volevo fare nuoto, ma i corsi erano già chiusi. “Ti ho iscritto al tennis” mi disse mio padre. “Vabbè” risposi. Lui ebbe un colpo di genio: prese una racchetta dismessa dal circolo e ne tagliò un pezzo con la sega consegnandomi una racchettina, attrezzo che a quei tempi non esisteva. Poi pitturò una rete sul muro e per terra delle righe che tracciavano un campo. Io facevo il resto, immaginando grandi partite, nelle quali, non so come, ero sempre io a battere il muro». A questo libro è ispirato il documentario, prodotto dal Gruppo Ambra, glietta rossa" che Mimmo Calopresti sta girando in questi giorni con Panatta e sarà presentato alla prossima festa di Roma. Adriano Panatta ha fatto la storia del tennis azzurro. Nel 1976 ha vinto gli internazionali d’Italia a Roma, il Roland Garros a Parigi e, con l’Italia, la Coppa Davis. È stato il numero quattro nella classifica mondiale, ha vinto dieci tornei in singolare nel circuito maggiore, e a fine carriera è diventato il capitano-record della nostra squadra di Coppa Davis. Appassionato di motonautica, è stato campione del mondo nella classe Evolution e primatista mondiale di velocità sull’acqua.
Apre Seppi contro Wawrinka Poi Federer con Bolelli
Roger Federer e Simone Bolelli, si incontrerrano nella seconda partita della coppa Davis
«in questo momento è il più idoneo per affrontare Wawrinka –ha detto il capitano – quello che ci deve tenere in piedi». «Si parla naturalmente di incontri sulla carta» aggiunge Barazzutti, come a dire che il campo potrà essere crudele: «non dimentichiamo che Federer e Wawrinka sono campioni olimpionici di doppio». Anche quello appare perciò un punto tabù. Il capitano ha indicato il doppio Fognini-Starace e quando gli fanno notare che nelle ultime gare di coppa andava in campo sempre una coppia diversa da quella annunciato, Barazzutti ha replicato che “queste sono le mie scelte».
C'è molta tattica naturalmente, dai risultati dei singoli deriveranno molte scelte e la coppia BolelliSeppi, che bene ha fatto di recente negli Usa potrebbe alla fine giocarsi il punto. Domenica, infine, se la giocheranno prima Seppi contro Federer poi Bolelli contro Wawrinka. Da qualunque lato viene girata, questa sfida «è comunque molto difficile» ha ribadito Barazzutti: «se la guardiamo in modo realistico vediamo allo spareggio una Svizzera che quando è al completo la Davis la può vincere». E poichè qui a Genova gli elvetici ci sono tutti, toccherà al pubblico di casa provare a diventare l’uomo in più. Gli oltre
cinquemila posti a sedere sono esauriti intorno al campo in terra battuta. Ci saranno anche molti fan di Federer: «mi sento meglio di ieri e spero di stare ancora meglio domani» ha detto il numero 1 quando gli hanno chiesto della stanchezza accumulata all’Usa Open. «Ogni gara sarà combattuta – ha spiegato il capitano svizzero Luthi – non importa molto in Davis se sei più avanti in classifica». Anche Wawrinka resta cauto: «con Seppi al primo incontro sarà difficile perchè è un bravo giocatore». Però con lui ha vinto quest’anno due volte su due. Nessuno crede oggi alla modestia dei campioni svizzeri.
Formula Uno In lizza per la Renault anche altri tre candidati
Prost per il dopo Briatore ROMA – Un nome celebre del Circus come Alain Prost oppure figure meno altisonanti del mondo delle corse quali Frederic Vasseur (Gp2), Craig Pollock, ex manager di Jaques Villeneuve, o David Richards, direttore della Prodrive. Una poltrona per quattro, quella ancora fumante lasciata libera poco più di 24 ore fa da Flavio Briatore, capo fino a ieri della scuderia Renaultche lunedìprossimo saràgiudicata dal Consiglio Mondiale per il caso del falso incidente di Piquet Junior nel Gp di Singapore 2008. Vicenda costata cara per ora solo al manager italiano che dalle pagine del Daily Mail ha ammesso di essersi caricato sulle spalle tutto il peso di quanto accaduto in quella strana notte del primo Gran Premio by night della storia della Formula 1. «L'ho fatto per salvare» la casa francese da pesanti sanzioni, compresa quella di una costosissima esclusione dal Mondiale. E c'è addirittura chi come l’inglese 'Sun’ipotizza un possibile addio dell’ormai ex team principal della squadra francese anche ai Queens Park Rangers, la squadra di seconda divisione inglese di cui è co-proprietario insieme con il miliardario indiano Lakshmi Mittal e Bernie Ecclestone, perchè secondo una fonte anonima la sua posizione «sarebbe di potenziale imbarazzo per la squadra». Che l’addio di mister Billionaire al mondo della Formula 1
Flavio Briatore con Bernie Ecclestone
(momentaneo o definitivo si vedrà) sia stato un sacrificio necessario lo si capisce anche dalle parole di Patrick Pelata, direttore generale della casa au-
tomobilistica transalpina, in un’intervista alla radio Rtl. «La scuderia ha ritenuto che sia stato commesso un errore e ogni errore richiama una
sanzione. Piquet se n'era già andato e adesso se n'è andato Pat Symonds (il capo ingegnere, ndr)». Quanto al ruolo di Flavio Briatore ha detto: «Ha reputato che fosse moralmente responsabile e si è dimesso». Intanto in vista del prossimo Gran Premio di Formula che ironia della sorte è proprio quello di Singapore gli organizzatori della gara (che come l’anno scorso si correrà sotto le luci dei riflettori) si sono affrettati ad assicurare che lo scandalo Piquet Jr-Renault non avrà alcuna ripercussione sullo svolgimento del week-end by nigth. Ma fa riflettere il commento alla vicenda di uno che di Formula 1 se ne intende come l'ex ferrarista e campione del mondo Niki Lauda, sopravvissuto ad un drammatico incidente nel 1976 a Nuerburgring. «La spy-story che ha coinvolto la McLaren due anni fa è stata molto grave ma gli ingegneri hanno sempre discusso i dati tecnici tra di loro –le parole di Lauda al Daily Mail –Ma questo però è il peggior scandalo di sempre. Ora mi aspetto che la Fia punisca severamente la Renault per restituire credibilità allaFormula Uno».Parole dure anche da parte di Jackie Stewart, tre volte campione del mondo. «C'è qualcosa di profondamente marcio nel cuore della Formula Uno – ha dichiarato al Sun – Non c'è mai stato ai miei tempi un’atmosfera così autodistruttiva nel mondo delle gare».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
40 Sport
Prima Divisione Postiglione: «In ogni caso la società sarà al suo fianco»
Il Potenza in ansia per Chiavaro Il difensore fermato precauzionalmente: problemi cardiaci UNA BRUTTA sorpresa, che circolava come indiscrezione già da qualche giorno. Agatino Chiavaro deve temporaneamente interrompere l’attività agonistica per togliersi ogni dubbio sul pieno stato di salute del suo cuore. Il 29enne difensore di Catania - che il Potenza ha prelevato in estate dalla Paganese - è stato cautelativamente fermato dalla società rossoblu dopo aver visionato le risultanze dei test effettuati nelle scorse settimane presso il centro di medicina dello sport del San Carlo. Controlli di routine, normalmente successivi a quelli prescritti dalle tradizionali visite di inizio stagione che il difensore aveva superato senza intoppi. I cardiologi che stanno seguendo l’atleta vogliono capirne di più sulla natura di un’aritmia riscontrata nei più recenti test di idoneità, che merita ovviamente di essere approfondita per non lasciare nulla al caso. In Italia, per fortuna, col cuore in campo non si scherza. Le ultime morti assurde riguardanti calciatori (lo spagnolo Jarque poco più di un mese fa, il connazionale Puerta nel 2007, prima ancora Marc Vivien Foe) hanno innescato polemiche da cui - una volta tanto - il nostro paese è uscito bene. In Italia i calciatori professionisti sono sottoposti a test cardiologici assolutamente all’avanguardia, gli standard di tutela della salute sono elevatissimi. Nel dispiacere per una brutta situazione riguardante il ragazzo, merito alla società del Potenza che non ha lesinato sulle verifiche. In serie D, non troppi anni fa, è stato l’ex attaccante rossoblu Mi-
Chiavaro alla sua presentazione e in campo con l’Andria
chele De Simone ad essere fermato per problemi simili. Ha dovuto interrompere in quel momento la sua carriera. Il Potenza ha anche chiesto alla Paganese la documentazione medica di Chiavaro della passata stagione, da lui disputata da ti-
tolare. Dal 2006 al 2008 il siciliano ha militato tra i dilettanti con la maglia del Modica, fattore che probabilmente può non aver agevolato l’effettuazione di controlli a tal punto appronditi. Una nuova visita specialistica è fissata per lu-
nedi 21, quando probabilmente si saprà qualcosa di più. “La prima posizione da tutelare è quella del ragazzo - tiene a sottolineare il presidente Postiglione - la nostra società in questo momento pensa soltanto a garantirne la salute nel modo migliore possibile, gli aspetti tecnici passano in secondo piano”. C’è in ballo una carriera e molto di più, senza giri di parole. In questo momento conta poco l’importanza di Chiavaro nello scacchiere di Capuano. Che è enorme. La stagione passata insieme a Pagani ha fatto nascere nel tecnico un’immensa stima per questo ragazzo, umana e professionale. L’ha voluto fortemente a Potenza, per importare in Lucania un tassello di quella che era stata la difesa meno battuta della Lega Pro. Titolare a Giulianova, Chiavaro è stato poi espulso contro l’Andria nel suo debutto al Viviani. Per lui è innegabilmente un momento difficile, ma forse non si aspettava quanto Potenza potesse stargli vicino. In poco più di un mese di permanenza in città Agatino ha saputo farsi voler bene da tutti, non solo dai colleghi di spogliatoio. In questa esperienza l’ha seguito la compagna, Costanza Ghersetti, pallavolista argentina tesserata per l’Asci Volley di B2. Postiglione precisa: “contiamo di averlo subito con noi a disposizione, ma Chiavaro sappia che la società del Potenza gli sarà vicino qualsiasi possa essere il risultato dei nuovi accertamenti a cui si sottoporrà”. Da noi, da tutti, in bocca al lupo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
5-3 con la Murese. In prova Sica
Ipotesi 4-3-3 con Lolaico e Profeta E’ FINITO 5-3 il test di ieri pomeriggio contro la Murese, disputato sul campo di Picerno. In rete Catania con una doppietta nella prima frazione, poi Aquino, Smith e Nappello. Capuano ha optato per l’ormai solita formula dei tre tempi da mezz’ora che gli ha consentito di ruotare praticamente tutti gli effettivi a disposizione. “Il 4-4-2 lo ritengo un modulo piatto, senza brio” ci ha confessato il tecnico lasciandoci intendere come l’idea che ha in mente per affrontare il fanalino di coda del girone sia molto prossima ad un 4-3-3. Di esterni in condizione il Potenza non abbonda, ma il probabile rientro di Lolaico offre sicuramente una soluzione in più. Il potentino potrebbe piazzarsi a sinistra sulla linea difensiva (al posto di Vanacore), con Cardinale e Langella centrali e uno tra Porcaro e Frezza a destra. Nei tre tempi Capuano le ha provate tutte, quindi è risultato difficile trarne indicazioni decisive. Si è lavorato anche su una mediana di grande corsa e dinamismo, in cui Giannusa verrebbe affiancato da Berardi e Profeta, con il conseguente avanzamento di Catania - titolare indiscusso - nel tridente, completato da Aquino e Polani, favorito su De Cesare. Decisiva in ogni caso la rifi-
nitura di sabato mattina. Dal mercato degli svincolati potrebbe arrivare intanto in rossoblu l’esterno sinistro offensivo Francesco Sica, classe ‘86 nelle ultime due stagioni nelGelbison in serie D. Verrà valutato nei prossimi giorni. QUI MARCIANISE Emergenza al debutto per Gigi Boccolini. Ieri è saltato il consueto test infrasettimanale contro la Berretti perchè il campo aziendale annesso alquartier generale del presidente Bizzarro era allagato dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La squadra ha trovato ospitalità ad Alvignano, dove nell’insolito orario di mezzogiorno si è allenata insieme alla locale compagine di Promozione. Si prospetta un 4-4-2 quasi obbligato vista la squalifica di D’Ambrosio e le defezioni certe diFilosa, Porpora,Galizia, Ciano e Orsi (ancora febbricitante). Davanti a Fumagalli l’unico ballottaggio è a sinistra tra Tomi e Russo, con Murolo e l’ex D’Apice coppia centrale difensiva supportata a destra da Piscitelli. Manco e Romano sono gli esterni alti, Della Ventura copre le spalle al regista Alfano acquistato in estate a peso d’oro. In avanti tandem Poziello - Tedesco. p.s.
Seconda divisione Rodolfi ha provato varie soluzioni
Melfi, tutti disponibili Problemi di abbondanza per Rodolfi in vista dell'impegno contro il Siracusa. Il tecnico gialloverde ha tutto l'organico a disposizione e dunque in previsione del match contro l'undici di Sonzogni, può operare scelte di esclusiva natura tecnico- tattica. La squadra ha lavorato a Ripacandida con Rodolfi che ha provato diverse soluzioni. Innanzitutto il modulo tattico. Non è così scontato l'utilizzo del tradizionale 4-3-1-2 che è stato corredo di queste prime quattro esibizioni. Contro il Siracusa possibile un 4-4-2, anche se la scelta finale non è stata ancora effettuata. Il ritorno in cabina di regia di El Kamch, dota il Melfi di una pedina fondamentale sia per quanto concerne lo sviluppo della manovra offensiva, sia per quanto riguarda la fase di non possesso. Il centrocampista marocchino è infatti giocatore in grado di coniugare positivamente sia l'apporto qualitativo che quello quantitativo. Dunque sicuramente per Rodolfi la possibilità di poter contare sulle sue prestazioni, rappresenta una notizia felice. Resta però il problema di come coprire al meglio tutte le zone del campo. Per questa ragione, considerando che El kamch non è nuovo a questo eventuale impiego, Rodolfi sta pensando di applicare il tradizionale 44-2, proprio per avere una maggiore presenza gialloverde sulla linea mediana. Lo Iacono verrebbe retrocesso sulla linea dei centrocampisti, pronto però a supportare i due attaccanti, partendo magari dalla fascia destra, dove ha la possibilità di espremere il suo enorme potenziale. Al fianco di El Kamch potrebbe giocare Mitra, che in passato ha coperto quaesta posizione
Il Melfi in azione
con ottimi risultati, alternandosi con l'altro mancino D'Andria che partendo lateralmente, ha la possibilità di poter essere più incisivo. In avanti Arcamone e Chiaria giocando più vicini e a stretto contato, hanno inoltre, l'opportunità di risultare maggiormente letali per gli avversari, attraverso scambi rapidi e ficcanti. Un modo importante per trovare la rete. Resta da stabilire l'assetto difensivo con un Gabrieli voglioso di ritornare titolare. Il capitano sta lavorando con serietà e vuole dimostrare di poter essere ancora elemento da non trascurare per questa squadra. Rodolfi valuterà nelle prossime ore,
considerando che Sicignano può sempre essere schierato a destra. Nel frattempo cresce in città l'attesa per questa sfida decisamente inedita. Melfi e Siracusa non si sono mai incontrati, almeno negli ultimi anni. La tifoseria gialloverde si attende una prestazione convincente, magari in grado di regalare la prima vittoria di questa stagione. Nella mente di tutti ci si augura di poter ripetere quanto accaduto lo scorso anno, quando alla quinta di campionato, arrivò il primo successo federiciano, in virtù del due a zero inflitto al Lamezia. Emilio Fidanzio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Il punto del girone H L’Ischia a Bitonto si conferma squadra vittoriosa in trasferta
Sant’Antonio Abate e Pisticci le sorprese COLPO grosso del Pisticci. Sant'Antonio Abate in fuga (unica squadra a punteggio pieno). L'Ischia prende in trasferta ciò che aveva perso in casa. Il Matera deve accontentarsi del risultato senza reti. Primo punto del Grottaglie che costringe il Francavilla in Sinni a rinviare ulteriormente l'appuntamento con la vittoria. Finisce in parità il posticipo sotto i riflettori. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della terza giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, due in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 26, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 14 da quelle che hanno viaggiato. Nella terza della scor-
sa stagione le reti furono 31, con il Pianura che superò il Venafro con il tennistico punteggio di 6 a 3. Complessivamente, nei tre turni della stagione appena iniziata, le vittorie sono state 14 e 13 i pareggi. Nella terza giornata del campionato 2008/09 le vittorie furono otto, di cui tre in campo esterno. Rispetto alla scorsa stagione, in classifica, vi sono due squadre in meno a punteggio pieno e nessuna a zero punti. Il risultato prevalente resta l'1 a 1, verificatosi sei volte. Segue il 2 a 1 (cinque volte). Nessuna partita si è conclusa con il punteggio di 1 a 0, risultato molto frequente nello scorso campionato. Il Sant'Antonio Abate ci sta provando. Per ora, si è
isolato in vetta alla classifica con tre punti di vantaggio sull'Ischia e sul Neapolis che ha però riposato. Gli isolani, dopo la batosta interna subita ad opera dell'attuale capolista, si sono rifatti a spese di un Bitonto in difficoltà sul campo amico. La compagine pugliese è l'unica a non aver conquistato punti dinanzi ai propri sostenitori. Risultato a effetto anche per l'imbattuta matricola Pisticci che ha espugnato il campo del Fasano. Ai pisticcesi ora manca la prima vittoria casalinga. L'occasione potrebbe essere domenica prossima nel match contro il non irresistibile Angri. Il Francavilla in Sinni si è salvato in “zona Cesarini” dagli assalti di un Grottaglie che vuole dimostrare di esserci.
I sinnici potrebbero conquistare il primo successo pieno stagionale nella gara casalinga di dopodomani contro il Neapolis. Pari senza reti e grosse emozioni tra Matera e Casertana. L'ultimo pareggio per 0 a 0 dei materani al “XXI Settembre”risale al 21 febbraio 2009 (Matera-Pomigliano 0-0, sesta di ritorno). I biancazzurri di mister Giusto saranno gli unici rappresentanti della Basilicata ad esibirsi in campo esterno. Albano e soci ranno ospiti del Pomigliano alla ricerca della prima vittoria interna. Il match più interessante della quarta giornata sembra essere proprio Pomigliano-Matera. Toccherà al Benevento restare a guardare. Adolfo Sarra
Sul fronte mercato sarà ufficializzato in giornata un centrocampista seniores
Matera, Scudieri si ferma Per Pomigliano oggi Giusto proverà le alternative come under Scudieri out per Pomigliano. Per Pino Giusto c’è da variare l’assetto degli under che cominciava a girare meglio. «Il giocatore sta meglio-afferma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso-e domani effettuerà una risonanza magnetica. Questo, in pratica, lo esclude dalla partecipazione alla gara con il Pomigliano al Gobbato. Comunque i tempi non dovrebbero essere lunghi e il ragazzo è già più sollevato dopo i primi dolorosi momenti dopo l’infortunio». Ragazzi giovani, appena ventenni che si vedono il mondo cadere addosso ma a Matera hanno tutta la società costantemente vicina, oltre allo staff medico. «Il ragazzo-afferma Pasquale Smaldone, massaggiatore delk Matera-è stato subito visitato dal dottor Calemma. Inoltre, l’esame radiografico ha escluso lesioni e versamento. Diciamo che la cosa è meno grave di quanto si potevba pensare e al momento non si possono ancora definire i tempi di recupero che però non saranno lunghi». Una o due settimane al massimo, ma non è certo una bella notizia per Pino Giusto. Infatti, il tecnico ieri ha fatto allenare chi non
Il pallone sui piedi di Genchi che invece di servire Albano libero a centro ha preferito tirare. A destra Scudieri in azione (foto Videouno)
aveva giocato (o chi ha giocato poco) contro la Casertana per bene, mentre per il resto della truppa solo una seduta defaticante (unico assente giustificato Angelo Logrieco) dopo aver analizzato la gara come avviene di solito il martedì. Invece, è già quasi vigilia, perchè la gara con il Pomigliano è alle por-
te. «C’è un giorno in più per farlo e oggi proveremo qualcosa. Ci sono anche altri giocatori ammaccatiafferma Giusto- ma spero di poterli recuperare». Il riferimento è a Giuseppe Genchi e Giovanni Campo. MERCATO-Oggi chiudono i termini di trasferimento per i Dilettanti, ma il Matera ha già chiuso ie-
Avversario del Matera Angri rimontato dal due a zero
Rigore di D’Avanzo allo scadere ANGRI POMIGLIANO
2 2
ANGRI: Inserra; Formisano; Cascella; Lambiase; Cacace; Grillo; Vitagliano; Amarante; Incoronato (81’ Falcone); Galdi; Carnicelli (75’ Marrocco). A disp.: Carotenuto; Cuomo; Barone; Cirillo; D’Auria. All.: Criscuolo POMIGLIANO: Violante; Lomasto; Noviello; Mollo; Mauro; D’Arienzo; De Santo (56’ Alizzi); Nicoletti; Picci (56’ D’Avanzo); Auricchio (91’ Vezzoli); Spinelli. A disp.: Sorrentino; Sisonna; Cutolo; De Falco. All.: Pietropinto ARBITRO: Valente di Roma 1 RETI: 40’ Carnicelli (A), 48’ Grillo (A), 55’ Auricchio (P), 90’ rig. D’Avanzo (P). NOTE: Gara giocata al “Menti” di Castellammare di Stabia. Spettatori 500 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti Cacace, Carnicelli (A); Noviello, Picci, Nicoletti, Lomasto (P). Angoli 2-6. Rec.: 3’ pt, 6’ st. E’ UN Pomigliano per cuori forti; per la quarta volta su quattro gare ufficiali la compagine di Pietropinto realizza un gol decisivo nell’ultimo quarto d’ora di gioco, e per la seconda volta di fila in trasferta al 90’. Beffato l’Angri, che a inizio ripresa aveva saldamente in pugno la gara. Il trasferimento della gara al “Menti” di Castellammare e la serata a rischio pioggia non hanno scoraggiato cinquecento appassionati di entrambe le squadre, che hanno presenziato sulle tribune dell’impianto stabiese.La prima occasione del match è di marca angrese: Incoronato svetta di testa sugli sviluppi
di una punizione, Violante blocca sicuro. Al 14’ Picci sfrutta un errore della difesa grigiorossa e calcia: Inserra respinge, arriva Auricchio che a porta spalancata fallisce la clamorosa occasione. Al 27’ ancora Incoronato scambia con Galdi e va al tiro dal limite, la palla fa la barba al palo. Si arriva così al 40’, e l’atmosfera improvvisamente si scalda: Carnicelli raccoglie una sponda di Incoronato e con una spettacolare rovesciata infila l’1-0. Scroscianti, e meritati, gli applausi per la giovane punta. Non c’è neanche il tempo di ipotizzare una possibile reazione del Pomigliano in avvio di ripresa che arriva il raddoppio; Vitagliano batte una punizione dal vertice destro, Grillo anticipa Mauro e deposita in rete. Sembra il colpo del ko per il Pomigliano, ma i ragazzi di Pietropinto dimostrano per l’ennesima volta grinta, carattere e cuore. 55’: Auricchio sfrutta un’azione confusa nata da una punizione e in mischia accorcia le distanze. Entrano Alizzi e D’Avanzo per De Santo e Picci, i granata passano al tridente. D’Arienzo sfiora il pari di testa, poi è Carnicelli a fallire una buona opportunità per chiudere i conti. Si arriva così al concitato finale, con gli ospiti riversati in avanti che lasciano grandi spazi alle ripartenze avversarie. Spinelli va vicino alla rete con un sinistro dal limite, sul capovolgimento di fronte Galdi manca di poco il tris. 90’: ennesimo mischione in area, Valente vede un fallo e fischia il penalty. Dal dischetto capitan D’Avanzo è freddissimo e realizza spiazzando l’ex Inserra. L’ultima occasione è per Marrocco che di testa ha la chance per la clamorosa beffa: ma per l’Angri non è serata.
ri in tarda serata l’accordo con un centrocampista seniores(trentenne) che andrà a completare l’organico dove c’è necessità di farlo e al più presto visto che già in Coppa Italia mercoledì 23 settembre con il Pisticci ci saranno problemi per l’assenza dello squalificato Mazzoleni. Non dovrebbero esserci altre
novità in termini di mercato, se non in uscita dove il soggetto in questione è senza dubbi Cristiano Ancora. Perchè il rischio che resti fermo fino a dicembre è grande (ma pagarlo al minimo fino a quel momento è comunque uno sperpero). Renato Carpentieri
Pietropinto: «Domenica ci serve un Gobbato pieno contro i lucani» Il tecnico granata Pietropinto vuole più concentrazione: "Non possiamo concedere così tante occasioni agli avversari. Di buono c'è il carattere". Il ds Romano: "Punto guadagnato". A margine della gara del "Romeo Menti" contro l'Angri dell'ex Inserra, il direttore sportivo granata Agostino Romano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Come si era messa la gara nel primo tempo - insiste il dirigente vesuviano - dico subito che si tratta di un punto guadagnato. Ma una squadra all'altezza come la nostra e che ha tutti i presupposti per fare un campionato importante, non può regalare partite così e concedere campo agli avversari: tutti si devono impegnare per dare sempre il massimo. Alizzi, entrato a partita in corso, nonostante la giovane età, ha dimostrato di essere un elemento di gran valore e credo proprio che confermerà le attese. Domenica spero che contro il Matera, una gara difficile ed importante al tempo stesso, ci possa essere un Gobbato pieno. A tal proposito faccio un grandissimo applauso ai nostri tifosi accorsi qui a Ca-
I tifosi del Pomigliano
stellammare stasera:sono stati straordinari nel supportarci fino alla fine» Poi, la disamina di mister Mario Pietropinto:«Un primo tempo sicuramentenon all'altezza di quelle che sono le nostre potenzialità. Troppi errori di distrazione, un goal preso sugli sviluppi di una rimessa laterale edavversari lasciati liberi sui calci da fermo. Poi nellaripresa cisiamoguardati tutti un po' in faccia e ci siamo messi a giocare come sappiamo. Questa è una squadra che riesce ad adattarsi a varie
soluzioni tattiche: non deve mai salire sul piedistallo, ma essere concentrata per tutti i 90 minuti. Questi giorni che ci separano dalla gara interna col Matera - conclude lo "stratega di Eboli" - saranno intensi e ricchi di lavoro tattico: parlerò con tutta la squadra perchè non si possono concedere campo ed occasioni agli avversari come nel primo tmepo di stasera. Ma una cosa è certa:questo è un gruppo che ha carattere e che anche nelle avversità, riesce a venir fuori e a riacciuffare il risultato».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
Cresce la consapevolezza di avere le carte in regole per salvarsi
Pisticci, bella sorpresa Il Pisticci torna da Fasano con tre punti, ma soprattutto la consolidata convinzione di poter competere nella lotta per la salvezza. Di avere, insomma, armi sufficienti per giocarselacon quel gruppo di squadre chiamate, per caratteristiche, organico e possibilità finanziarie, a disputare un campionato nella seconda metà della classifica. Anche se poi il calcio è sempre in grado di riservare sorprese inaspettate e stravolgere le posizioni teoricamente assegnate a tavolino. Sognare, allora, non costa nulla. Soprattutto quando si crede nel lavoro. Ma per adesso si tratta di sole tre partite. Che comunque qualcosa hanno detto. Perché avere 5 punti in classifica dopo tre gare non è cosa da poco per una matricola, perché conquistarne 3 a Fasano era tutt'altro che scontato alla vigilia e perché far girare con ordine e decenza tattica sin da subito una squadra assemblata d'estate con pochi quattrini era operazione complicata, soprattutto quando ogni domenica tocca misurarsi con avversari abituati alla D e in grado di schierare giocatori di categoria.La mano di Valente, in questo inizio di stagione roseo per i colori gialloble, si vede eccome. A fine gara il tecnico parla di successo del suo collettivo e dedica la sua soddisfazione a”tutte quelle piccole società lucane che punta-
Fortunato ed al centro Derrentino che dedica il gol a chi ora sta in cielo ed a destra Lupacchio
no sulla programmazione, come ha saputo fare il Pisticci, e che si affidano ai tecnici lucani troppo spesso chiamati ad emigrare per affermare il loro valore e avere una occasione. Perché in Basilicata c'è l'abitudine, appena una società arriva in D, di smantellare la squadra dell'anno precedente ed affidarsi con troppa fretta ad allenatori di altre regioni, quando invece c'è in loco del materiale umano su cui investire con maggiore fiducia”. Al tecnico, inol-
tre, è piaciuto lo spirito con cui il Pisticci ha affrontato l'incontro, giocato con l'applicazione di tutti nei compiti richiesti da Valente, con una interpretazione autenticamente collettiva del calcio. “Questi ragazzi - ha detto l'allenatore pisticcese - sono perme diciannove titolari, va in campo chi si merita il posto negli allenamenti infrasettimanali e ovviamente chi sta meglio. Con il Fasano hanno giocato una partita intensa e vinto con merito attraver-
so uno spirito che è quello che provo ad inculcare sempre ai miei giocatori. Non posso che essere soddisfatto”. Rimane comunque cauto il presidente del Pisticci Donato Panetta: “per noi è la prima vittoria in D - spiega - ed è giusto essere soddisfatti. Ogni successo ci darà felicità, perché sappiamo che bisogna sudarselo, ma non c'è motivo di illudersi dopo solo tre partite. Resto convinto che qualche indicazione più significativa si potrà avere dopo
le prime dieci giornate. Adesso siamo all'inizio e non sappiamo nemmeno che tipo di squadra affrontiamo ogni domenica. Quindi ben vengano questi tre punti a Fasano, ma basta così. Il Pisticci deve riprendere a lavorare e non farsi distrarre più di tanto, anche se un successo del genere è utile a dare motivazioni aggiuntive al gruppo ed anche alla società. Ma i momenti duri arriveranno, ci toccherà soffrire e dovremo essere bravi a gestire le situazioni complicate nelle quali incapperemo”.Il presidente commenta poi la dedica del tecnico Valente agli allenatori lucani ed alle società di Basilicata che scommettono su di loro. “Le nostre scelte - dice Panetta - sono ricadute su giocatori che conoscevamo e su un tecnico con cui lavoriamo già da due anni, perché siamo convinti che l'aspetto umano abbia una rilevanza importante al fine di ottenere risultati anche difficili nelle previsioni. Ho piena fiducia in Antonio Valente e credo che sia adeguato a qualunque categoria per le sue doti, la preparazione che ha e la grinta che ci mette. Adesso, però, è già tempo di guardare alla partita di domenica prossima, perché è molto importante partire bene ed iniziare alla svelta a fare quei punti che in futuro potrebbero rivelarsi decisivi”. Roberto D’Alessandro
Resta il silenzio stampa in attesa del Neapolis
Francavilla, un pareggio che scaccia le nubi a metà FRANCAVILLA – Un pareggio con una rimonta per il Francavilla. Allo stadio “D’Amuri” di Grottaglie, i ragazzi di mister Lazic, sono andati sotto di due reti, grazie alla doppietta messa a segno al 39' e al 57' dal giovane attaccante De Angelis, subentrato dopo una quarto d’ora di gara a Pinto. Un Francavilla che, a differenza della gara interna contro il Bitonto, ha reagito in maniera decisa al doppio svantaggio, cominciando a rendersi pericoloso. Un primo tempo che è stato tutto di marca biancazzurra, che ha sfiorato in più di un occasione la rete. Nel secondo tempo però, dopo la rete del raddoppio pugliese, Del Prete e compagni hanno reagito, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione del centrocampista Andrea Manco. A questo punto, i padroni di casa con due reti di vantaggio e la superiorità numerica, pensano che ormai è fatta. Ma si sbagliano di grosso, ed alcune disattenzioni difensive, permettono al Francavilla di rimettere in sesto il risultato. Del Prete, al 75’ riceve palla da Manzillo e di testa è abile a battere l’estremo difensore Laghezza. Pochi minuti dopo è ancora Del Prete a impensierire la porta avversaria con una bella sforbiciata, mandando la palla alta sulla traversa. Nel finale, assalto dei sinnici per cercare di raddrizzare il match, trovando l’insperato pari al 91’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Manzillo lesto ad anticipare tutti ed a colpire di testa la sfera depositando il pallone nella rete dell’incolpevole Laghezza. Un pareggio che vale oro, per i rossoblu, che in inferiorità numerica hanno raccolto un importante punto. Visto che per come si era massa la gara, ci si aspettava di fare ritorno dalla cittadina pugliese con un pugno di mosche in mano. Invece, la
A sinistra il tecnico Ranko Lazic
squadra ha reagito ed ha messo in difficoltà gli uomini di mister Maiuri, che avevano già creduto nella vittoria. Intanto, continua il silenzio stampa in casa Francavilla, che aspetta forse, tempi migliori per rilasciare dichiarazioni. La squadra nel frattempo, non ha neanche il tempo di riposarsi che è dovuta subito scendere in
campo per allenarsi ieri pomeriggio, con una seduta defaticante per coloro che hanno giocato e seduta regolare invece, per quelli non impiegati. Domenica, al “Fittipaldi” serve tutta la grinta e concentrazione per affrontare il Neapolis Mugnano, fresco di riposo nel turno infrasettimanale. Claudio Sole
Il tecnico Emilio Longo: «L’unica spiegazione è il calo fisico finale»
Turris, troppe 10 reti in 3 gare Dopo le gare contro Matera e Sibilla, anche in quel di Pianura la Turris sfodera una prestazione a due volti. A differenza del match di domenica questa volta l’approccio alla partita è stato ottimo, mentre la ripresa ha evidenziato tutti i limiti tecnici e caratteriali dei corallini. Un vero peccato, perché anche oggi la compagine bianco rossa per alcuni tratti di gara ha messo in netta difficoltà una squadra attrezzata per la vittoria finale del torneo. Una metamorfosi negativa, quella avvenuta nel secondo tempo tra le fila coralline, che non si riesce a spiegare nemmeno il tecnico Emilio Longo: “L’unica spiegazione possibile del tracollo finale è il calo fisico avvertito da molti miei giocatori nella ripresa. Sono molto rammaricato, avevamo iniziato benissimo e messo il Pianura alle corde. Poi abbiamo sprecato tutto”. Una Turris apparsa abbastanza immatura
in questo inizio di stagione: “Sicuramente discontinua –afferma il tecnico corallino-. I nostri giovani alternano ottime prestazioni ad altre meno esaltanti, devono comunque ambientarsi in una piazza importante come Torre del Greco”. Non c’è tempo però per piangersi addosso, anche perché fra tre giorni i corallini dovranno vedersela con il Sant’Antonio Abate, rivelazione del torneo: “Non c’è tempo nemmeno per riposarsi che domenica ci aspetta un altro impegno importante. E’ necessaria sicuramente una sterzata a livello mentale, non devono più ripetersi gli errori commessi nella ripresa. Non possiamo più regalare punti”. Il tecnico della Turris dovrà lavorare soprattutto sull’assetto difensivo, considerando che in quattro partite la squadra corallina ha subito ben dieci reti. (fonte resport) sport@luedi.it
Giudice, multe e sanzioni Sant’Antonio Abate perde Sekkum per una giornata Terza rimonta consecutiva per il Sant´Antonio Abate, che con quest´altra vittoria conquista la vetta solitaria del girone. Successo con le stesso risultato delle precedenti partite. Infatti già alla prima giornata col Francavilla sul Sinni, i giallorossi di Di Nola si ritrovarono in svantaggio per poi ribaltalo con le reti di Siano e Sekkoum.Stessa storia anche ad Ischia, dove una doppietta di Maffucci ed un altro gol di Siano hanno reso vano il vantaggio messo a segno da Saurino proprio in apertura di gara.Infine la rimonta di mercoledì contro l´Ostuni, questa volta Costantino e Maffucci hanno completato la terza impresa di stagione.E domenica la prova del nove al Liguori di Torre del Greco, contro la squadra di Longo che deve vincere a tutti i costi per non sprofondare subito in classifica. GIUDICE SPORTIVO- Multe: 700 Pianura 600,00 S.Antonio Abate. Dirigenti: una gara a Armando e Franco Cafasso del Pianura. Allenatori per 1 gara effettiva a Carannante Vincenzo (Bacoli. Due gare: Micieli Eugenio (Francavilla Br). Una gara Manco Andrea (Francavilla) Sekkoum Nagib (S.Antonio Abate).
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Eccellenza La gara sarà giocata a Tolve per l’indisponibilità dello stadio
L’Oppido mostra i muscoli Morale alto alla vigilia del match con il quotato Fortis Murgia OPPIDO LUCANO - Dopo la bella e importante vittoria nel derby tutto alto bradanico contro il Real Tolve di mister Camelia, l'Angelo Cristofaro Oppido si appresta ad affrontare un'altra sfida di livello contro la forte Furtis Murgia Irsina. L'incognita principale resta il Comunale di Oppido Lucano che non sarà sicuramente a disposizione dei bianco verdi di mister Manniello per domenica pomeriggio. Tutto fa presagire ad uno slittamento in quel di Tolve per la difficile gara contro i materani. I lavori al Comunale di Oppido sono iniziati circa dieci giorni fa e per il completamento ci vogliono almeno altre due settimane ed è per questo che anche la prossima gara interna contro l'Avigliano, in Coppa Italia, del prossimo 30 settembre potrebbe essere disputata lontano da Oppido. Il sodalizio del presidente Aldo Lancellotti dovrà quindidisputare questagiornata del campionato di Eccellenza lontano dal proprio stadio.
ECCELLENZA
Questo il problema principale a cui si va ad aggiungere la condizione fisica non proprio ottimale di Mariano Vaccaro, uscito domenica scorsa per un problema al setto nasale e ancora in forte
CLASSIFICA
dubbio per la gara contro la Furtis Murgia. Che il derby dell'Alto Bradano tra due compagini da sempre rivali avrebbe lasciato un segno è ancora evidente visto l'elevato numero di
cartellini estratti dal direttore di gara, quattro a testa; quattro gialli per l'Angelo Cristofaro dove sono stati puniti D'Amico, Leone A., Manniello F. e Provenzale C. e quattro anche per il Real
Tolve con le ammonizioni di Camelia, Girelli e Santagata e con il rosso rimediato da Montenegro. Mariano Vaccaro proverà in tutti i modi a mettersi a disposizione del mister, ma
Manniello valuterà giorno per giorno le sue condizioni e solo all'ultimo prenderà una decisione. Intanto, rispetto a cinque giorni fa, saranno a disposizione il centrale Volturno, gli esterni Leone G. e Manniello Dom., e il neo acquisto Santopietro alla prima assoluta in campionato con la divisa bianco verde. Mister Manniello avrà quindi una formazione al gran completo, o quasi, per cercare di portare a casa i secondi tre punti della stagione dopo quelli guadagnati sette giorni fa. Il Giudice Sportivo ha inoltre combinato una squalifica fino al prossimo 29 settembre a mister Manniello dopo che nel derby di domenica era stato espulso dal campo dal direttore di gara. Il mister salterà quindi il mach interno contro la Furtis Murgia Irsina e la trasferta contro l'Avigliano del prossimo 27 settembre per ritornare sulla sua panchina solo nel mach di ritorno di Coppa Italia, sempre contro l'Avigliano di mister Filadelfia. Rocco De Rosa
Eccellenza Entrambi vittime di infortunio
Prima categoria Organico doc
Picerno, Mastroberti e Fringuello in forse
L’Abriola vuole un posto tra le big
DOPO il pareggio casalingo conseguito con il Policoro 2000, il Picerno di Mister Caivano è pronto a recarsi a Viggiano per il secondo turno di campionato. Dopo tre settimane di carico - temute all'esordio dall'allenatore rossoblu - la squadra in settimana ha svolto lavoro di scarico.Lasquadra delMelandrosirecherà nel paese della “Madonna Nera” priva di Mastroberti, infortunatosi nel match di esordio in occasione del goal jonico. Da valutare inoltre le condizioni della punta satrianese Fringuello, uscito malconcio nel secondo tempo contro il Policoro. Non è escluso un suo recupero in vista della sfida di Viggiano. I picernesi sono fiduciosi, sanno di poter fare risultato, pur essendo consapevoli di dover rimanere con i piedi per terra. Sarà un campionato pieno di insidie per i ragazzi di Caivano, un gruppo giovane che corre molto ma che risulta poco esperto in questo campionato. Il tecnico picernese nel post partita di domenica si è mostrato soddisfatto della prestazione dei suoi lasciando intendere come i margini di miglioramento siano concretamente esistenti. Inoltre, la novità di quest'anno
chevede tantiragazzi diPicernoin rosaera da anni che non si verificava una situazione di questo genere- rende felice l'allenatore rossoblu che potrà più facilmente inculcare ai propri ragazzi quella mentalità di sacrificio e abnegazione, che caratterizza proprio questo tipo di squadre che annoverano tra le proprie un buon numero di locali. Saranno queste le caratteristiche di questa squadra. Quella salvezza che Caivano ha definito “possibile”. Rotta l'emozione dell'esordio inizia il vero campionato dei rossoblu che andranno su un campo su cui non è facile fare risultato. Il Viggiano infatti ha conseguito un pareggio importante su un campo ostico come quello di Avigliano e pur essendo una matricola va preso con le molle. Intanto la società lavora per regalare all'allenatore un centrocampista di qualità in grado di impostare e mettere ordine a centrocampo. Si tratta di Castagna, non proprio una novità nell'ambiente picernese in quanto il calciatore ha già militato tra le fila dei rossoblu due stagioni fa quando al timone della squadra vi era Mister Di Mase. Nelle ultime due stagioni Castagna ha
Fringuello del Picerno
giocato in Eccellenza campana. Sono da limaregli ultimidettagli maormai ècerto questo nuovo acquisto e non è da escludere che possa aggregarsi ai nuovi compagni già per la trasferta di Viggiano. Maurizio Cardone
Prima categoria Gruppo consolidato e rinforzato con innesti mirati e importanti
Montemilone punta a un torneo di vertice MONTEMILONE - Il Real alla vigilia del campionato di prima categoria lucano non nasconde velleità da primato con un parco giocatori davvero invidiabile per la categoria con il gruppo consolidato della passatastagionee coninnestimirati in tutti i reparti. Il sodalizio sportivo montemilonese è affidato anche quest'anno alle cure tecniche di mister Tarricone, mentre l'allenatore dei portieri è Logrippo. Le cariche sociali del club sportivo di Montemilone sono così rappresentate: Sgarra Giulio presidente, Tursi Nicola vice presidente, Rizzo Antonio segretario, Fornelli Michele cassiere, Falcone Ettore, Balice Daniele e Labriola Antongiulio consiglieri. “Con la conferma della rosa della passata stagione - dichiara l'allenatore del Real Montemilone, Massi-
mo Tarricone - e l'innesto di giovani nuovi e calciatori d'esperienza un pensierino ai quartieri alti della classifica possiamo purefarlo. Naturalmente questi sono campionati che comportano spese che riusciamo ad affrontare con qualche difficoltà e quindi sarebbe necessario l'intervento di qualche sponsor che possa contribuire alla gestione del bilancio societario”. Parco giocatori 2009-2010: Logrippo, Caprioli, Luisi, Strazzella (portieri), Tursi, Di Fazio, Piccioni, Pinnetti, Di Nanni, Vallario A., Vallario M., Lavista, Falcone (difensori), Balice, Glionna, De Leonardis, Santarsiero, Siconolfi, Catarinella, Troia (centrocampisti), Carretta, Lucarelli, Urana, Altobello, Piccolo (attaccanti). Giuseppe Catarinella
Una formazione del Real Montemilone
ABRIOLA - Sarà un Abriola l'Australia, dopo un intero anambizioso e sicuramente a no di permanenza nel “Paese trazione anteriore quello che dei canguri”, ritornerà a vesi appresta a disputare un stire la casacca dell'Abriola nuovo campionato di Prima l'attaccante calvellese, SalvaCategoria, ormai, ai nastri di tore Caso, che ha già imprespartenza. Dopo aver centrato sionato in positivo nelle sue una salvezza piuttosto tran- apparizioni con il team ai piedi quilla nell'ultima stagione della Sellata nei precedenti calcistica, nel terzo torneo lu- campionati. Dal San Chirico cano, la squadra guidata da Nuovo è arrivato il centromister Gino Ramaglia è fer- campista potentino d'espemamente intenzionata a mi- rienza, Leo Telesca. Sempre gliorare la propria posizione dalla città capoluogo è giunto in classifica rispetto al passa- ai piedi della Sellata il centroto. Infatti, con molti sacrifici, campista Giuseppe Luongo il coach dell'Abriola Rama- (ex Pietragalla), che non sarà, glia, il presidente del sodalizio però, disponibile per le prime Tonino Triunfo ed i dirigenti gare di campionato, a causa di (Valentino Miglionico, Nicola qualche problema fisico. Gli Petraglia, Vincenzo Pietran- altri ingaggi della società abriolana sono il tuono e Falvella), centrocampista hanno allestito Francesco Romaun organico molno, dal Barrata to competitivo, Potenza, Marco completando con Bonavoglia, dal i tasselli giusti Futura, Ubaldo l'ossatura dello Bianconi, dal scorso anno. Pantano Pignola. Dunque, stiamo E' ritornato ad parlando di una Abriola il difensosquadra che amre potentino Pierbisce ad una buoluigi Galgani, già na posizione in in forza al team graduatoria ed i della Val Camanuovi innesti nelstra negli anni adla rosa confermadietro. Farà parte no la validità di della squadra anquesto progetto. Gino Ramaglia che il giovane e Naturalmente, la dirigenza abriolana attende promettente attaccante abriorisposte positive anche dal- lano, Nicola Di Dio. Tra i pali l'amministrazione comunale. riconfermato l'estremo difen«Speriamo che l'amministra- sore potentino, Nicola Calzazione di Abriola - ha riferito retta. Questa è la rosa dell'Al'allenatore Gino Ramaglia - ci briola per la stagione agonidia una grossa mano. Inoltre, stica 2009/2010: Portieri: Niviste alcune difficoltà incon- cola Calzaretta, Piero Videtta; trate lo scorso anno, abbiamo Difensori: Giuseppe Sarli, Docercato di migliorare la squa- menico D'Elia, Ubaldo Biandra con gli elementi giusti. coni, Mario Sarli, Nicola PalQuest'anno - ha aggiunto Ra- mieri I, Nicola Palmieri II, maglia - io punto molto sui Pierluigi Galgani, Marco Bogiovani locali, ci tengo a loro navoglia; Centrocampisti: Viperché sono il futuro dell'A- to Larocca, Michele Larocca, briola e vanno sostenuti». Il Pasquale Vaglio, Pasquale De mister fa riferimento ai vari Stefano, Gerardo Romano, Gerardo Romano, Piero Vi- Francesco Romano, Leo Teledetta, Pasquale De Stefano, sca, Giuseppe Luongo, Marco Nicola Di Dio e Nicola Palmie- Augieri; Attaccanti: Giovanri. Parlando dei nuovi inseri- ni Petraglia, Salvatore Caso, menti nella rosa dell'Abriola, Nicola Di Dio. citiamo i nuovi acquisti. DalDonato Pavese
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport
Nicola Todaro
Calcio a 5
Marcello Cervone
Giovanni Imbrogno
Pino Palazzo
Giovanni Brienza
Francesco Palese
Sono stati resi noti i primi confronti per la C1 e per i due gironi di serie C2
Domani scatta la stagione Avvincente la corsa per un posto in cadetteria imitando la Meco Una formazione del Marmo Venosa
SONO state rese note le prime giornate dei tre massimi campionati regionali di calcio a 5. La Figc di Basilicata, con a capo Pino Palazzo qualedelegatoperilcalcio a5,hagiàda qualche tempo messo in moto la macchina organizzativa che ha già visto la disputa della Coppa Italia, con le gara di andata degli ottavi che hanno visto partecipare le squadre di serie C1, e della Coppa Basilicata “Batta”per le formazioni partecipanti al campionato di serie C2. Ad inaugurare lastagione, quindi, ci penserà il Borussia Pleaide Policoro che ospiterà la neopromossa
Amica Palazzo, con la gara in programma domani alle 15. Tre le sfide previste alle 16: Dinamo MarconiaRealPeppino CampagnaBernalda; Fecip Pisticci-Comitato Santa Maria Potenza; Team Apulia MateraRossellino Potenza. Inizieranno alle 17 le sfide tra la nuova Futsal Aurora Potenza e il ripescato Grassano e la gara tra la Virtus Rivello e gli Amici di Via Roma. Alle 18, invece, è subito derby tra la Libertas Montalbano e la Libertas Scanzano. Il posticipo della prima giornata di C1 metta a confronto lo Shaolin Soccer Potenza e l’Eden Policoro. Di seguito ricordiamo i risultati relativi
Rinnovato entusiasmo nel Bln Pignola SONO passati ormai diversi anni da quando il Bln Pignola calcio a 5 ha lasciato la serie C1, massima serie regionale nella quale per tanti anni aveva disputato campionati da assoluta protagonista giocando anche tre finali consecutive di Coppa Italia. Non sono stati anni semplici, si è pensato soprattutto a ricostruire partendo dai tanti giovani del posto che nel tempo si erano avvicinati alla disciplina e cercando di dare solidità ad una società che dalla retrocessione in C2 era venuta fuori con le ossa rotte. Naturalmente l'inesperienza dei primi tempi non ha prodotto risultati considerevoli, ma grazie all'infaticabile lavoro di mister Di Lascio con il tempo anche da questo punto di vista
sono iniziate ad arrivare le soddisfazioni. Tanto che oggi il quintetto pignolese si presenta ai nastri di partenza del nuovo campionato di C2 con le idee molto chiare: puntare al salto di categoria. La società si è ristrutturata grazie all'ingresso di nuovi soci che garantiscono maggiore solidità e sostegno. La squadra, ancora una volta affidata a Domenico Di Lascio, si è rinforzata con l'acquisto di giocatori esperti e con tanti trascorsi in categorie superiori. Si vanno ad aggiungere ad un gruppo di per se già molto valido e che si rispecchia molto nel suo capitano Donato Corleto, giocatore capace di rinunciare ad offerte più allettanti pur di vestire una maglia che da
sempre onora con grinta e impegno. A lui e alla grande crescita di Giampiero Calciano sono affidate le redini di una squadra che tuttavia non può fare a meno di nessuno dei suoi tasselli, a conferma del fatto che l'allenatore è stato fantastico nel forgiare un gruppo granitico e molto affiatatato. Intanto lunedì scorso è stata presentata alla comunità pignolese la nuova squadra e nell'occasione il quintetto rosso-blu ha disputato un' amichevole di lusso contro il Real Matera, perdendo per 4 a 1 ma offrendo un saggio di quelle che sono le potenzialità di una squadra davvero ben fatta, dal passato glorioso e, se queste sono le premesse, dal futuro roseo. sport@luedi.it
alla Coppa Italia: Fecip-Grassano 16, Aurora-Shaolin 5-0, L’Eden-Dinamo Marconia 4-9, MontalbanoScanzano 4-5, Real Bernalda-Borussia Pleiade 3-5, Rossellino-Comitato 8-5, Apulia-Amica 1-4, V.Rivello-Amici di via Roma 4-3. Dunque, scatta la rincorsa alla cadetteria, per imitare la cavalcata compiuta dalla Meco Potenza nella passata stagione. C’è invece un nuovo entusiasmo in C2 dove per la prima volta tante squadresiaffacciano aquestocampionato. Sarà un torneo tutto da scoprire, sin dalla prima giornata. a.mutasci@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 45
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
A Dilettani Il tecnico della Publisys: «Quando saranno in palio i due punti faremo bene»
Paternoster guarda già in prospettiva E' USCITA dalla Summer Cup contro il Sant'Antimo pur non sfigurando. La Publisys Potenza ha perso anche il secondo confronto contro i campani, al termine di una partita combattuta. I ragazzi di Paternoster hanno dimostrato impegno e carattere, nonostante le tre pesanti defezioni di Antrops, De Bartolo e Fazio. I casertani hanno meritatamente passato il turno, mettendo in mostra una pallacanestro intensa, interessante e sobria. La compagine potentina non è uscita umiliata dal match di mercoledì pomeriggio. Tutt'altro, al Pala Pergola si è vista ugualmente
una formazione motivata, vogliosa di dimostrare il proprio valore. Il team potentino ha cercato anche di vincere il confronto, soprattutto nel finale, quando il team campano è apparso leggermente a corto di fiato. La sconfitta non ridimensiona affatto i programmi della squadra potentina che nel fine settimana cercherà di recuperare il gap, soprattutto fisico, allenandosi intensamente al Pala Pergola. Già ieri i ragazzi di Paternoster si sono impegnati nelle due sessioni previste dal coach che comincia a plasmare la sua creatura a sua immagine e somiglianza. Onore e merito alla com-
pagine campana, ma la Publisys è stata capace di giocare una gara gagliarda, vigorosa e sempre attenta. Nel walzer dei canestri ha prevalso il quintetto guidato da Gizzi. Ruggeri ha cercato di tenere la squadra per mano, ma la compagine campana è stata brava a giocare a ritmi alti, facendo valere il proprio spessore atletico e la panchina lunga. Ora dopo la sconfitta di Summer Cup per Stefano Maioli e compagni ci sarà tanto da lavorare sul piano tattico. Il tempo c'è e va sfruttato. Meglio avere un problema ora che durante il campionato. A parlare del confronto perso dai lucani è il coach
Antonio Paternoster che ha dichiarato: “Abbiamo giocato senza tre giocatori, la prestazione dei miei atleti è stata comunque positiva. Sono convinto che faremo bene nel campionato”. Ma il commento di Paternoster va oltre soffermandosi su altre peculiarità: “Ci sarà da lavorare sugli assetti complessivi, per quanto riguarda il gioco sono piuttosto contento, la mia formazione ha lottato duramente contro un cliente davvero pericoloso”. Non cerca alibi, ma evidenzia un dato importante: “Le tre assenze mi hanno tolto la possibilità di svolgere rotazioni intelligenti. Sant'Antimo non ha avuto
Paternoster con Maioli (foto Mattiacci)
problemi di formazione, noi si. La vera Publisys si vedrà nella prima giornata di campionato a Barletta, contro il San Severo”. Se lo attendono tutti in casa potentina. La squadra al completo
può dare fastidio alle pretendenti al successo finale, Barcellona, Ferentino, Trapani e Agrigento. Come dire tutti contro la Sicilia, la Sicilia contro tutti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A Dilettanti Mercoledì la presentazione ufficiale, domani amichevole
Bawer, campionato vicino Provenzano rimane ancora a riposo per una fascite plantare E’ INIZIATO oramai il conto alla rovescia della Bawer Matera in vista dell’avvio ufficiale del campionato di A Dilettanti in programma al PalaSassi con il Molfetta il 27 settembre. Nel week end la formazione di Corà sosterrà le ultime amichevoli contro San Severo domani al PalaSassi e domenica a Bernalda nell’ultimo test prima dell’avvio del torneo. La società ha poi organizzato per mercoledì sera alle 19,30 all’Hotel Hilton la presentazione ufficiale della squadra in vista del nuovo campionato. La corsa di avvicinamento non manca di piccoli incidenti di percorso e di qualche infortunio come ci spiega il medico sociale Paolo Vizziello: «Gilardi ha preso una botta che ha provocato un trauma distrattivo all’adduttore ed agli addominali, il giocatore si è ripreso bene dopo qualche giorno di stop. Rimane a riposo invece Provenzano a scopo precauzionale per una fascite plantare al piede destro. E’ un’infiammazione che richiede qualche terapia, nel giro di qualche giorno dovrebbe però poter riprendere». Proprio con la guardia al suo primo anno a Matera abbiamo fatto una rapida chiacchierata per capire a che punto è il lavoro della squadra in vista della sfida d’esordio contro Molfetta: «le cose vanno meglio rispetto all’inizio e cominciamo ad avere i nostri punti di riferimento, i progressi del resto si sono già visti contro il Potenza. Personalmente l’allenatore mi chiede in base ai diversi momenti di saper gestire meglio il pallone e di sfruttare le mie qualità di buon realizzatore e di atleta che sa andare bene in contropiede». Provenzano è ottimista sul futuro e vede bene questa squadra rinforzata ulteriormente dall’ultimo arrivato Maestrello: «lui è un giocatore molto importante che ha esperienze di categoria superiore e che ha saputo subito dare il suo contributo. Credo che nel complesso il Matera è una squadra costruita per puntare al play off e per riuscire a mettere in crisi corazzate come Ferentino, Trapani, Barcello-
B Dilettanti Cadono i veli del nuovo roster
Bernalda, promosso il duo Russo-Gaeta Domenica test contro il team di Corà
La guardia Stefano Provenzano e il play Federico Gilardi
na, dovremo però verificare come il gruppo riuscirà a superare i momenti di difficoltà che ci saranno nelle singole partite, sarà quello il momento della verità». Infine una parola sul Molfetta, il primo avversa-
rio in campionato a cui il Matera comincia a pensare con maggiore attenzione: «dobbiamo aspettarci una buona squadra, un buon quintetto che però potrebbe avere qualche problema nella panchina».
Provenzano si ferma qui, la Bawer è attesa ora dagli ultimi test amichevoli per mettere a punto la forma campionato, poi saranno solo match verità. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Si sta già pensando alla prossima edizione del torneo
Lepore, bilancio positivo OTTIMA riuscita della diciassettesima edizione del torneo Vito Lepore. La manifestazione sarà sicuramente ricordata per l'ottimo livello tecnico espresso dalle società partecipanti ed anche per l'atmosfera di famigliarità instauratasi fra gli organizzatori e i dirigenti e gli atleti delle Società ospiti. La finale per il primo e secondo posto ha regalato un vero e proprio spettacolo cestistico: la Mps Siena e la Stella Azzurra Roma hanno dato vita ad una gara entusiasmante, spettacolare e con ritmi elevatissimi dal primo all'ultimo minuto. Alla fine ha vinto Siena ma Roma non ha assolutamente sfigurato. L'idea degli organizzatori di portare a Potenza il meglio del basket giovanile under 17 si è rivelata, dunque, più che vincente. Una scelta azzeccata che “Gli Amici di Vito Lepore” sicuramente replicheranno negli anni, invitando alla manifestazione le più quotate società giovanili del panorama cestistico nazionale. Anche fuori dal Palapergola non sono mancati momenti di aggregazione e partecipazione da parte dei ragazzi delle società ospiti, particolarmente toccante è stata la presenza di ragazzi, dirigenti e tecnici alla messa in suffragio di Vito Lepore officiata nella chiesa di santa Cecilia. Nelle semifinali il Mensana MPS Siena ha superato la Scavolini Pesaro per 90 a 52, la Stella Azzurra Roma si è imposta sulla
Pepsi Juve Caserta 66 a 52. Nella finale terzo e quarto posto ha avuto la meglio la Pepsi Juve Caserta sulla Scavolini Pesaro vincendo per 79 a 60. Nella finalissima, poi, il Mensana MPS Siena ha sconfitto di misura la Stella Azzurra Roma. La gara è terminata 67 a 65 per i toscani. l.t.
SONO ormai solo dieci i giorni che separano la Cestistica dal primo impegno di campionato al PalaCampagna contro i siciliani della Ascom Patti di coach Sidoti, un avversario per nulla sottovalutabile visto il roster di cui la società isolana si è dotata. Ma dieci giorni sono anche tanti per ultimare le rifiniture e per apportare i ritocchi tattici necessari; ecco perché i tecnici rossoblu proseguono imperterriti nella politica delle amichevoli e, dopo quella disputata a Ceglie mercoledì, attendono sul parquet bernaldese l'arrivo della Bawer Matera per una sgambata collettiva prevista per domenica pomeriggio. L'incontro con il team dei Sassi farà seguito alla rituale presentazione della squadra e dello staff tecnico-sanitario di domani sera presso la Sala Consiliare alle ore 18; sarà un modo per conoscere da vicino i protagonisti del prossimo anno sportivo per chi finora non ne ha avuto la possibilità, e per tutti i sostenitori l'occasione di far sentire ai giocatori l'intensità del tifo e la passione per questo sport nella cittadina ionica. Sull'amichevole di Ceglie abbiamo sentito l'opinione del diesse Montemurro: “Mettendo da parte lo sfavorevole risultato finale dal momento che non ha nessun significato in partitelle di questo tipo, ho visto con piacere che siamo stati bravi a superare bene il pressing attuato spesso dal team di Djukic, ma, di contro, non siamo stati altrettanto lucidi in attacco e, soprattutto, non abbiamo saputo imporre i ritmi della gara adeguandoci in modo passivo a quelli degli avversari. Poi va aggiunto che alcuni dei nostri ragazzi possono e devono dare di più, ma questo lo pretenderemo quando il punteggio e i due punti in palio avranno un senso”. Già, perché quanto visto finora va sempre rapportato, nel bene o nel male, alla realtà di una preparazione che ha i suoi tempi e le sue esigenze, e non a caso chi
Francesco Montemurro
fa bene in precampionato spesso non è altrettanto bravo negli impegni ufficiali e viceversa, tanto da far dire che il basket estivo è altra cosa rispetto a quello di campionato. Tuttavia qualche considerazione la possiamo tirar fuori, e cioè che la formazione lucana può fare sicuro affidamento sul duo Russo/Gaeta, uomini esperti e bravi tecnicamente, che c'è la conferma di quanto di buono era stato detto su Salvatore e Dolic, che Marinelli è una garanzia di agonismo ed atletismo sotto le plance, che Basili e Michelis hanno potenzialità tutte da scoprire nel corso della stagione, che Favia è un ottimo difensore, che Bonafede deve limare qualche tratto del proprio carattere per far venire fuori la qualità, e che Benenati, una volta alla pari con gli altri come preparazione, può dare un valido contributo alla causa comune. Poi, si sa, in campionato giocano tante altre variabili non esclusa la dea bendata, ma quell'ultimo maledetto posto che condanna alla unica retrocessione prevista dovrebbe essere ricordato ad aprile solo come uno spauracchio estivo agitato come tale per spingere una baby squadra a dare il massimo di sé. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
46 Sport
Volley B1 Donne Vito Lazetera: «Pronti ad investire per il Matera»
Time, vetrina nazionale La Master Group presenta ad Aqui Terme le sue tre squadre MATERA - Nei giorni scorsi si è svolta ad Acqui Terme nel Grand Hotel Nuove Terme la presentazione della squadra di volley dell'Acqui Terme che con il Chieri e la Time Volley Matera rientrano nel trittico di squadre che orbitano con la Master Group main sponsor, azienda leader di livello nazionale ed internazionale nella produzione e distribuzione di trasformatori. Il presidente Maurizio Marinelli ha voluto presentare la Master Group Matera come società meridionale, con un grande passato importante nel panorama nazionale del volley. Presenti i dirigenti materani tra cui Enzo Marranzini e Michele Andrisani. Oltre alla dirigenza non dimentichiamo che nella Master Group vi lavora un dirigente lucano originario di Matera e artefice del riuscito connubio tra le due società, e che per una combinazione si sposano bene anche come colori sociali, ovvero con il bianco azzurro che da quest'anno ritor-
Vito Lazetera
na sulle maglie delle giocatrici. Proprio a Vito Lazetera chiediamo come è andata questa presentazione. «La presentazione è andata benissimo, noi già avevamo invitato una squadra del settore giovanile della Time Volley Matera con la nostra azienda, qui ad Acqui Terme dove si svolge il
Summer Volley torneo Internazionale. Tutto questo va ampliandosi con la società del Chieri che milita in A2 e dell'Acqui Terme. Il nostro è un progetto ambizioso, dove ci saranno degli scambi per quanto riguarda i settori giovanili, di formazione per tecnici di Acqui Terme che beneficeranno della visita dei tecnici di Chieri per la preparazione del settore giovanile. L'azienda crede molto nel progetto e sta investendo molto nello sport in particolare nella pallavolo femminile. Riteniamo che con l'impegno, la serietà professionalità e costanza nella ricerca di risultati, anche in campo sportivo si otterranno i risultati che ha ottenuto come azienda. Mi farebbe piacere scoprire una campionessa materna che venga nel nostro organico per far grande la nostra società». Prima uscita stagionale delle ragazze al torneo Beppe Cuoghi, con un buon secondo posto, vi ritenete soddisfatti.
«Proprio su You tube ho visto un filmato sull'incontro contro il Trani, e ritengo che possiamo affrontare la stagione positivamente, poi il nome di Matera con la consapevolezza e la volontà di far rivivere nei tifosi gli anni passati, anche se la realtà dice che affrontiamo un campionato di B1 difficile, con squadre attrezzate ed agguerrite ma abbiamo un gruppo che sta crescendo bene, e la scorsa settimana sono stato a Matera, e sia a livello tecnico che di gruppo si respira una bell'aria». In caso di necessità per qualche rinforzo lo sponsor è disponibile ad un ulteriore sforzo. «Non so se ci sono delle disposizioni da parte dei tecnici per altri inserimenti, dico che l'azienda non si sottrae a quelle che sono le richieste della Time Volley Matera quindi penso che a domanda risponderemo, se sarà davvero il caso un ultimo sforzo si farà per gli impegni presi se vogliamo onorarli a pieno titolo». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Atletica Oggi la maratona a 20 anni dalla caduta del muro
Cappucci corre a Berlino POLICORO - Venti anni fa cadeva il Muro di Berlino e con esso un pezzo importante di storia del '900, ovvero la divisione tra l'Occidente liberaldemocratico e l'Est comunista. Da allora il mondo è radicalmente cambiato, forse in alcune cose (minoritarie) anche in peggio, con il blocco sovietico che si è “emancipato” importando Coca Cola e Mcdonald's. Ma c'è un settore nel quale ancora oggi c'è una certa rivalità tra i due blocchi: lo sport. Così oggi il massimo dirigente dell'associazione podisitica amatori, Luigi Cappucci, è volato da Napoli verso la capitale della riunificata Germania, Berlino, per partecipare alla 36esima edizione della “Maratona di Berlino” in programma il venti settembre. Quarantadue chilometri e 195 me-
tri il percorso che vedranno 40 mila atleti correre nella città il cui arrivo è previsto alla porta di Brandeburgo, che segna il confine ovest/est della città tedesca: “dopo la mezza maratona -afferma il corridore Luigi Cappucci- di Roma del 20 giugno scorso questa è la seconda gara alla quale partecipo di una certa rilevanza. E' la prima volta che gareggio e ci tenevo ad iscrivermi quest'anno perché è una data storica per il mondo intero in cui sono state messe da parte le ideologie che hanno creato odio, morti e distruzioni in tutto il mondo. E lo sport in passato è servito proprio come disgelo anche nei rapporti politici tra due nazioni, ricordo ad esempio il ping pong tra Cina e America negli anni '70. La maratona di Berlino ha una storia lunga 36 anni, e pertanto ha dato
Bocce, la Murese si conferma leader QUANDO manca una giornata dal termine del girone di andata del campionato di Basilicata di terza categoria di bocce, nel raggruppamento A, i risultati sembrano confermare le qualità del Montereale (formazione vincitrice della passata stagione, ndr) e la buona quadratura del città di Melfi. Il big match tra le due formazioni è previsto proprio nell'ultima gara di andata (si giocherà mercoledì 23, ndr) con i potentini favoriti dal pronostico sui melfitani; l'altro incontro tra la N. Corletana e il Muro Lucano si giocherà regolarmente sabato 19 con la prima formazione costretta a fare risultato per poi giocarsi tutto nella prima di ritorno quando ospiterà il Città di Melfi. Nel girone B, l'Aurora Murese A è l'unica formazione a punteggio pieno, Come il Montereale è seriamente candidata alla vitto-
ria finale. Nell'ultimo incontro, vincendo di misura sul campo de La Potentina ha dimostrato, infatti, di essere dotata di un organico molto valido. La lotta per la seconda posizione (utile per accedere alle finali, ndr) sembrerebbe riguardare anche il Gialloverde che nel prossimo turno ospiterà la capolista. In ambito femminile, invece, da annotare la vittoria de La Potentina che ha vinto il primo turno di qualificazione contro la rappresentante della categoria D di Cremona per 12-0, mentre ha ceduto nel secondo turno per 11-12 contro la rappresentante di Reggio Emilia. Domenica 4 ottobre, inoltre, è in programma la gara interregionale femminile Lady Basilicata riservata a trentadue giocatrici delle categorie D-C-B-A. l.t.
il suo contributo di distensione e pace tra i popoli, quasi tutti rappresentati domenica, ed è la più bella manifestazione di gioia e felicità che si possa immaginare al di là dell'evento sportivo in sé. Non nascondo che da quando corro, da molto tempo dato che ho più di 60anni, solo New York, Londra, Parigi, Barcellona, mi hanno trasmesso le stesse emozioni che sto sentendo in queste ore prima della gara, a maggior ragione essendo sicuramente l'unico materano e probabilmente anche l'unico lucano in corsa”. I prossimi appuntamenti nazionali di Cappucci sono: 26° Maratona di Firenze a novembre e maratona cittadina in Policoro con gli studenti delle scuole cittadine. Gabriele Elia sport@luedi.it
Pallanuoto B Uomini
La Basilicata Nuoto studia il mercato
Il tecnico Francesco Silipo
MOMENTO di transizione in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza. La società del presidente Roberto Urgesi dopo aver concluso le operazioni di mercato in entrata, con gli arrivi di Pipicelli e Variale e in uscita di Maglitto e Brigante ha deciso di fare alcune valutazioni di carattere economico e tecnico prima di agire sul mercato. La dirigenza sta valutando attentamente le mosse in vista delle prossime operazioni, ivi compreso l'allargamento societario, facente capo al cosiddetto polo della pallanuoto. I dirigenti potentini, con in testa il presidente Roberto Urgesi e il dirigente Vittorio Luisi sono al lavoro per programmare una serie di incontri con le realtà limitrofe facenti capo alla Libertas Invicta Potenza impegnata nel campionato di serie B femminile e le due formazioni di C maschile, vale a dire Tritone Potenza e Potenza Nuoto. La società non nasconde di chiudere entro breve tempo e positivamente le operazioni, visto e considerato che il
tanto agognato polo della pallanuoto rappresenterebbe un sicuro toccasana per le sorti economiche e tecniche della compagine biancoverde. La Basilicata Nuoto proprio in considerazione di questo stato di cose potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di allargare il parco tecnico a disposizione del mister campano Francesco Silipo, tenendo però presente l'altra incognita del campionato, quella relativa alla definizione dei gironi della B maschile di pallanuoto. In questo contesto si inserisce anche il discorso legato alla definizione di uno sponsor e del settore giovanile che potrebbero essere inseriti in un contesto a tutto tondo per la società potentina. I ragazzi di Silipo cominceranno la preparazione in vista del prossimo campionato nel mese di ottobre. Solo allora potranno essere valutate le qualità tecniche e agonistiche del complesso allenato da Francesco Silipo. f.menonna@luedi.it
Automobilismo Il pilota melfitano sarà di scena alla cronoscalata di Luzzi
Mossucca scalda i motori per la Calabria MELFI - Weekend calabrese per il giovane pilota melfitano Lorenzo Mossucca, di scena a Luzzi in provincia di Cosenza, per la sua prima volta nella affascinante cronoscalata di Tivm sud Luzzi - Sambucina. Come da lui stesso affermato nei giorni scorsi, potrebbe essere questa la sua ultima gara del 2009, anno a dir poco speciale che non dimenticherà a lungo, per quanto di splendido il driver gialloverde ha saputo fare a bordo della sua potente Lola Zutek B99/50 F 3000. Dopo il successo assoluto nel Tivm ad Orvieto ed il secondo posto a Pedavena in Campionato Italiano, oltre a ben sette successi di fila nella speciale classifica Under 25, a conferma del suo grande valore come giovane dalle doti eccelse nel presente ed in chiave futura, per chiudere alla grandissima questo suo fantastico periodo servirebbe un altro grande risultato. “Non sarà facile, vista la presenza di grandissimi interpreti delle gare in salita - ha detto lo stesso Mossucca prima di partire, destinazione Calabria - ma è chiaro che io farò la mia parte, con massimo impegno, cercando di far bene e provare ad inserirmi nelle parti alte della classifica finale di questa gara che, mi dicono, esser molto bella, affascinante per tracciato e panorama oltre
che molto guidabile”. Preferisce non parlare di vittoria, anche perché deve prima conoscere e memorizzare il percorso, ma certo con la sua Lola ed insieme all'amico - compagno di squadra Franco Cinelli, Lorenzo Mossucca vuole provarci a cercare il successo. Non fosse altro per il fatto che proprio la Lola Zytek con Iaquinta vincitore l'anno scorso ha dimostrato d'esser a proprio agio sui 6,150 km del percorso che porta dalle porte di Luzzi al Santuario della Sambucina, superando un dislivello di 420 metri ed una pendenza media del 6,75%. “Una spinta in più per poter provarci fino in fondo”ha aggiunto Lorenzo, al solito concentrato e determinato sulla gara, anche se dovrà vedersela, da una parte con i due piloti calabresi Rosario Iaquinta e Carmelo Scaramozzino lo scorso anno rispettivamente primo e terzo, e dall'altra con un forte e motivato Christian Merli che è stato spesso protagonista in Civm. Come detto, a completare la “top five” di aspiranti vincitori tutti su Lola, e tutti elementi di grandissima qualità, anche lo stesso Mossucca ed il compagno Cinelli, al solito grintosi, determinati, pronti a dire la loro. Due calabresi, un trentino, due compagni di squadra così diversi tra loro, uno lucano e giovane
l'altro toscanaccio e molto esperto, ma sempre sulle Lola pronte a fare al meglio in questa gara organizzata in maniera attenta dalla Tebe Racing insieme alla Provincia di Cosenza, al Comune di Luzzi, alla Connex33 ed al Credito Cooperativo del Mediocrati che si candida ad entrare di diritto nel panorama del Campionato Italiano nel 2010. Per ora è Trofeo Italia Montagna zona sud ma visti i 235 iscritti, la partecipazione anche di altri campioni di valenza nazionale come Scola, Bruccolieri, i Cassibba, Tavano, Iaria e l'attore pilota Ettore Bassi, ancora su Osella dopo Gubbio, si preannuncia una gara di grandissimo livello. E nelle due manche delle prove cronometrate di sabato a partire dalle ore 9,30 e nelle due per la gara di domenica, ci si attende una vera ed entusiasmante battaglia sul filo dei secondi, per poter decidere il vincitore dell'edizione del 2009. Con il giovane Lorenzo Mossucca che a sua volta si candida per poter bissare Orvieto o per la chiusura in grande stile di questa sua fantastica stagione, con un altro exploit che possa essere altro importante sigillo al suo essersi imposto all'attenzione nazionale del panorama, per nulla facile, del mondo delle cronoscalate, tra i migliori della categoria.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 47
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Il nuovo programma del comico in onda su Rai Uno in quattro puntate
Salemme racconta vizi e virtù, da Nord a Sud di MAURETTA CAPUANO ROMA – Mostrare i vizi e le virtù degli italiani, da Nord a Sud. È la nuova sfida sul piccolo schermo di Vincenzo Salemme, dal 21 settembre per quattro puntate, in diretta dal Teatro delle Vittorie nel prime time del lunedì di Raiuno. Accanto a Salemme in 'Da Nord a Sud...e ho detto tutto!, ci sarà Anna Falchi, rappresentante del Nord. Ma la partenza
di FRANCESCO GALLO ROMA – Woody Allen, lascia i set europei e torna nella sua New York per mettere in scena la sua commedia più amara, più cinica, quasi un testamento di comicità yiddish. E il regista newyorkese lo fa con un film tutto da ridere (e da riflettere) dal titolo 'Basta che funzioni’ nelle sale da oggi in 340 copie distribuite da Medusa. Al timone, protagonista assoluto e alter ego di Allen, Boris (Larry David), irascibile misantropo, fallito sia come maritochecome suicida,exfisico in odor di Nobel, ma ormai poco più di un brontolone che ce l’ha con tutto e tutti ed è nemico giurato delle banalità del mondo moderno. «Se devo mangiare ogni giorno sette o otto porzioni di frutta e verdura per vivere bene, io questa vita non la voglio vivere. Poi, alla fine, si sa come finisce: ti mettono sempre dentro una scatola» dice Boris. Oradestino vuoleche questo vecchietto pieno di cervello, come di attacchi di panico, incontri una biondina scemetta e provinciale fuggita di casa di nome Melody (Evan Rachel Wood). La ragazza chiederà ospitalit… e Boris, ex professore della Colombia University ed esperto in meccanica quantistica, e questo, seppur con una certa riluttanza, non gliela nega. Dopo infiniti dibattiti tra la ragazza piena di luoghi comuni e il cinico Boris, i due finiranno per innamorarsi. Ma, come accade in ogni commedia che si rispetti, le cartea uncerto puntosi mescolano. E così Melody, ex ragazza ingenua del Mississipi, trova sulla sua strada Perry (John Gallagher Jr.) un giovane attore che diventerà suo amante. Piomba poi nella storia la
potrebbe slittare, dopo l’attentato in Afghanistan. «Puntiamo molto su questo programma che comincerà lunedì sera ma compatibilmente con gli sviluppi della tragedia di questa mattina a Kabul. È nostro dovere rispondere prontamente» come ha spiegato alla presentazione il direttore di Raiuno, Mauro Mazza. «Vogliamo far vedere scherzando, in maniera semplice, i nostri vizi, difetti e virtù. Il
modo diverso in cui si vive una multa al nord e al sud Italia. Se io sono il sud –dice Salemme –Anna Falchi è il nord esagerato. Lo spettacolo deve emozionare, sorprendere. Si parla tanto di nord e sud in modo sociologico, noi lo facciamo ridendo, è questa la novità. Gli ospiti sono a disposizione del programma, non vengono a fare promozione personale» e saranno tanti in ogni puntata. Nella prima ci saranno: Panariel-
lo, Anna Maria Barbera, Gigi D’Alessio, Enrico Bertolino, Gabriella Germani, Edwige Fenech, Renato Mannheimer e Maurizio Casagrande. «Casagrande - sottolinea Francesco Freyrie, che fa parte del gruppo degli autori – sarà con noi per tutte le puntate, la Germani per quasi tutte. Gli sketch non sono quelli della tradizione, nascono dall’incontro dell’ospite con Vincenzo e Anna».
Nella nuova commedia di Allen il cinismo si stempera nel lieto fine
Woody torna a N. Y. con happy end Cat Stevens in scena con un musical
Woody Allen
puritana madre della ragazza, giunta a New York dalla sua rassicurante provincia, per scoprirsi fotografa di moda e donna capace di condividere la sua vita con due uomini in contemporanea. E alla fine piomba nella grande Mela anche il padre di Melody per cercare moglie e figlia. Ma quello che troverà davvero a New York è la sua vera sessualità: si scoprirà gay. Anche
per il cinico Boris non mancherà l’happy end. Abbandonato dalla sua Melody ritenterà ancora una volta senza nessuna fortuna il suicidio gettandosi dalla finestra. Fallirà ancora. Piomberà infatti su una passante di cui si innamorerà. Tra le battute del film: «Anche se c'è un nero alla Casa Bianca, non è mica facile per un negro prendere un taxi a New York».
LONDRA – Cat Stevens tornerà sulle scene a novembre con un musical che porterà in tour, il suo primo dal 1976. Il 61enne cantautore britannico, che ha preso il nome di Yusuf Islam dopo la conversione all’Islam, ha annunciato che eseguirà con la chitarra i suoi grandi successi in «Moonshadow», il racconto di vita di un ragazzo chiamato Stormy. «Le mie canzoni parlano sempre di una storia, e per me è naturale estenderle in forma di musical», ha spiegato CatIslam, spiegando come questa forma di spettacolo sia stata sempre un «sogno» per lui che è cresciuto tra i teatri della West End londinese. Stevens raggiunse l’apice della sua carriera negli anni 60 e 70. L’autore di «Father and son» si
ROMA – Gerry Scotti, eletto l’erede di Mike Bongiorno da un recente sondaggio pubblicato sul settimanale Oggi, si dice molto lusingato del titolo conferitogli dal pubblico e annuncia a TGCOM che presto potrebbe essere impegnato nella realizzazione di «Bravo Bravissimo», uno dei programmi tv ideati dal popolare presentatore recentemente scomparso. Nell’intervista rilasciata alla testata multimediale del Gruppo Me- Gerry Scotti diaset diretta da Paolo Liguori, Gerry annuncia che nei suoi progetti c'è la realizzazione di una decina di puntate dello show che portava sul piccolo schermo i talenti dei giovani. «E' la famiglia Bongiorno a detenere i diritti delle trasmissioni tv di Mike, ma non
escludo di poter presentare qualche puntata di un suo celebre programma in onore di un grande della televisione – afferma Scotti -. Se Daniela e i figli mi daranno l’ok, sarò ben lieto di condurre questo programma per ricordare Mike, magari proprio sotto le festività natalizie. Già tempo fa mi era stato chiesto di presentare la 'Ruota della fortuna’, ma con Mike vivo non me la sono mai sentita. Un altro programma che mi è sempre piaciuto è 'Genius', ma escludo di poterlo presentare, perchè ha molte cose in comune con il mio 'Milionariò. E poi c'è il 'Rischiatuttò, che sarebbe un onore riportare sul piccolo schermo per farlo conoscere anche alle generazioni che se lo sono perso quando lo faceva Mike».
Katie Holmes e Tom Cruise
BERLINO – Tom Cruise vuole un secondo figlio da Katie Holmes per dare un fratellino alla piccola Suri. Lo ha confessato l’attore 47enne in un’intervista anticipata dalla tv tedesca «Tele 5». «Sì, vogliamo avere altri figli», ha dichiarato scherzando sul fatto che la moglie non fosse presente e non potesse sentire cosa diceva. La coppia è abituata ad essere al centro dell’attenzione mediatica: «alcune storie che scrivono su di noi sono orribili, ma non dobbiamo farci caso», ha spiegato Cruise.
Beccato dal Fisco
Cat Stevens
convertì alla religione musulmana nel 1977, quando prese il nome di Yusuf Islam e si ritirò dalle scene per dedicarsi alla filantropia. Negli ultimi anni è gradualmente tornato alla musica, pubblicando l'album «An Other cup» nel 2006, il primo in 28 anni, sotto il nome di Yusuf. Le quattro date annunciate finora sono tra novembre e dicembre, tra Inghilterra e Irlanda.
Verissimo, nuova veste Ospiti della prima puntata Miss Italia e la Pellegrini MILANO – Si cambia ma sempre con garbo, senza strappi, urla e scandali. Claudio Brachino, direttore della testata Videonews, introduce la conferenza stampa di presentazione della prossima edizione di Verissimo-tutti i colori della cronaca, sottolineando quello che è il marchio del rotocalco. «Un programma dove si respira un’atmosfera di grande sobrietà – dice – di relax, di buon gusto». Da domani, alle 15.30, torna su Canale 5, il rotocalco, per la quarta stagio- Silvia Toffanin ne consecutiva affidata a Silvia Toffanin. Conduttrice e giornalista, 30 anni tra un mese, Silvia è anche fidanzata da anni con Pier Silvio Berlusconi, il vicepresidente di Mediaset. Un particolare che Silvia ormai tratta e affronta con grande naturalezza. Al punto che alla domanda su quale personaggio vorrebbe tanto intervistare nel suo programma risponde: «L'ospite che vorrei a Verissimo e che corteggio da un anno per un’intervista è Pier Silvio..». “Adesso mi ha promesso che verrà a gennaio –aggiunge poi – ma non so a quale anno si riferisce». Nessuna rivelazione invece su eventuali progetti matrimoniali tra i due. Toffanin, come l’anno scorso, è impegnata in un dop-
TOM CRUISE
Un fratellino per Suri
ROCCO SIFFREDI
Realizzerà lo show ideato da Mike Tra le novità uno studio più grande diviso in piani diversi
Scotti e il revival di “Bravo Bravissimo”
PERSONAGGI
pio ruolo: oltre a condurre, firma il programma con Alfonso Signorini e Rosa Teruzzi. Alfonso Signorini, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni e Chi, sarà anche in studio nella veste di esperto del mondo dello spettacolo e del costume. Tra le novità uno studio più grande, colorato e diviso in piani diversi, mentre colonne portanti del programma le interviste di Silvia, che nella prima puntata ospiterà, tra gli altri, Miss Italia 2009, Ilary Blasi e Federica Pellegrini. “Brachino ha parlato di garbo e buon gusto, ma questo non significa che non faremo le domande giuste – ha detto Silvia - sono del parere che più l’ospite è a proprio agio più si lascia andare a confidenze che altrimenti non farebbe». Il suo ideale di intervistatrice è la Catherine Spak di Harem o Milly Carlucci. Come intervistata ha invece sempre sognato di affidarsi alle domande di Maria De Filippi. «Quando ero un’adolescente – racconta – sognavo di andare nel programma Amici e confidarmi con Maria». Confermato quindi il legame tra Verissimo e i programmi firmati da Maria De Filippi: grande spazio ai talenti di Amici e alle storie appassionanti di C'è Posta per te.
Rocco Siffredi
CHE Rocco Siffredi non fosse certo un santo era cosa nota al mondo intero. Ma che fosse un evasore fiscale quello finora nessuno lo poteva sospettare. Il celebre ex attore porno, oggi imprenditore cinematografico, è infatti tra i furbetti scoperti dalle Fiamme Gialle. Ora l’icona dell’hard deve giustificare di avere occultato al Fisco per circa 300mila di euro, attraverso la fittizia istituzione di una società nei cosiddetti paradisi fiscali in Ungheria.
BURT REYNOLDS
Una cura disintossicante
Burt Reynolds
TROPPI antidolorifici ed eccesso di alcool; e l’attore Burt Reynolds ha dovuto ricorrere a una cura disintossicante. Lo ha reso noto il suo manager, spiegando che l’attore ha voluto render nota la sua vicenda nella speranza che la sua storia «possa aiutare altri in situazione simili». Il 73enne attore era stato ricoverato all’Hanley Center, in Florida, dopo che una caduta lo aveva indotto a pensare di esser «prigioniero degli analgesici».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
48 Spettacoli e televisione
Con Povia e Moro
“Sete di Radio Tour”
in SOMMARIO
Erica Jong ospite del Women’s Fiction
a pag. 50
Sipario Aragonese in scena a Barisciano
a pag. 51
Porte del Mediterraneo e Colonne d’artista
a pag. 53
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
49 Venerdì 18 settembre 2009
All’Archeoparco Strane nuvole Risate con Pino La Bella Terra Sagra dell’uva
“Giornate dell'Archeologia sperimentale nell'Archeoparco Preistorico”. Domenica prende il via, alle ore 8,30, il laboratorio di frantumazione dell'argilla secca, necessaria per preparare l’impasto occorrente al riempimento del graticcio dei muri perimetrali delle capanne. Ad ospitare questo tuffo nella preistoria sarà il Parco Territoriale di Andriace .
Sarà inaugurata sabato, alle ore 19,30, la sede dell'associazione culturale “Strane Nuvole”, in via delle Beccherie 43, a Matera. Lo spazio mostre sarà allestito con tavole del fumettista materano Giuseppe Palumbo; saranno presentate al pubblico tavole tratte da “Come realizzare un fumetto in 10 mosse” e disegni originali da “Cut”.
A Pantano di Pignola, nei festeggiamenti in onore della Madonna, domenica grandi risate con il cabaret di Pino Campagna. Un comico diretto, immediato che ha fatto ridere l'Italia con il suo Papy ultras. Insomma direttamente da Zelig, la Champions League del Cabaret e della risata, il comico foggiano, un "portatore sano" di risate.
Per iniziativa del Centro d'Arte e cultura Delta e dell'artista Teri Volini la rassegna in galeria virtuale "Sette artisti per la Bella Terra". In collaborazione con Pio Vergura e Nazareno Sileno sono stati allestiti due suggestivi ambienti: il primo ospita le più significative immagini relative al complesso progetto "La Bella Terra" di Teri Volini ; il secondo, le opere di sette artisti.
Cinque giorni di festeggiamenti a Grassano, in occasione della festa patronale in onore di Sant'Innocenzo e San Rocco. Sabato 19 settembre la tradizionale fiera-mercato e un concerto d'organo. Il via ai festeggiamenti ufficiali domenica 20 con un raduno di auto d'epoca, la Sagra dell'uva e il concerto di Genia Project e di “Antonello canta Venditti”.
L’autrice di “Paura di volare” sarà a Matera il 26 settembre
Erica Jong special guest del Women’s Fiction Festival Il logo del Women’s Fiction Festival che per il sesto anno, a Matera, torna a parlare di letteratura al femminile dal 24 al 27 settembre
MATERA - Cresce l'attesa per il Women's Fiction Festival che aprirà i battenti la prossima settimana, dal 24 al 27 settembre, a Matera. Tra i tanti ospiti quest'anno spicca la presenza di una scrittrice tanto speciale quanto unica nel panorama della letteratura mondiale. Un'icona della letteratura femminile, una profonda conoscitrice del mondo delle donne, un'educatrice dal potere universale. Il Women's Fiction Festival ha l'onore di ospitare a Matera Erica Jong, scrittrice, saggista, poetessa. Il tema della sesta edizione del Women's Fiction Festival è “Essere scrittori”, e chi meglio di Erica Jong, colei che ha permesso di dare spazio e voce alla
letteratura delle donne di tutto il mondo, può scandagliare una materia tanto affascinante? Erica Jong, l'autrice di "Paura di volare", che da anni coniuga l'espressione del mondo del desiderio con una feroce critica dei sistemi politici antidemocratici, ha ricevuto a luglio scorso, a Milano, al Festival La Milanesiana, il Premio Fernanda Pivano per segnalare e ribadire le grandi voci della cultura americana, secondo gli interessi che animano da sempre la grande scrittrice, recentemente scomparsa, Fernanda Pivano. Inizialmente autrice di poesie, Erica Jong ha ottenuto una inattesa popolarità con il
suo primo romanzo Paura di volare (1974), nel quale i temi esistenziali del femminismo sono vissuti in prima persona da Isadora Wing, eroina vulnerabile, candida e spregiudicata. In Come salvarsi la vita (1977) e in Paracadute e baci (1984) la Jong ha dato un seguito più decisamente autobiografico alla storia di Isadora, narrando in chiave pornocomica guai e amori della scrittrice di successo nella cultura dei media. Del 1980 è Fanny, una arguta e erudita riscrittura delle avventure della settecentesca Fanny Hill. Del 1993 è la biografia di Henry Miller. Le opere successive sono tutte incentrate sul mondo femminile e per lo più a carattere autobiografico, come il saggio del Streghe (1981), Il mio primo divorzio (1984), Serenissima (1987), La ballata di ogni donna (1990), Paura dei cinquanta (1994), Inventare la memoria: romanzo di madri e figlie (1997). Nel 2003 pubblica Il salto di Saffo, dove ricostruisce la vita della poetessa di Lesbo sulla base delle poche notizie biografiche disponibili, approfondendole con l'immaginazione e ricreando una storia introspettiva e al tempo stesso avventurosa.
Erica Jong
L'ultima opera pubblicata in Italia nel 2006 da Bompiani (suo editore italiano sin dagli esordi) è Sedurre il demonio, la sua autobiografia, dalle prime esperienze nel mondo della letteratura alle sue travagliate vicende intellettuali e sentimentali. Molto apprezzati i suoi articoli, nati soprattutto all'indomani della tragedia dell'11 settembre e ospitati dai più autorevoli quotidiani statunitensi, e la sua attività politica a favore di Hillary Clinton prima e Barack Obama poi,
sfociata in un frequentatissimo blog. In una recente intervista le è stato chiesto cosa direbbe a una donna che per la prima volta si avvicina a un suo romanzo e lei ha così abilmente sintetizzato: “Direi che sto cercando di unire nei miei libri l'umorismo con intenzioni serie e che tento di scrivere sulle donne come non è mai stato fatto prima, con onestà, cercando di analizzare ogni aspetto della condizione femminile”. cultura@luedi.it
IL LIBRO
Barbara e gli anni di piombo di NUNZIO FESTA MATERA - Barbara Balzerani arriva a Matera per raccontare della dignità della vita. Sarà presentato sabato alle 19, presso il Chiostro Albergo Cererie, l'ultimo libro di Barbara Balzerani “Perché io, perché non tu”; l'autrice dell'opera sarà introdotta dal direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace, e l'iniziativa è organizzata dall'associazione culturale Energheia. La presentazione di “Perché io, perché non tu” (Derive/Approdi, 2009) è un
momento estremamente interessante per sapere la condizione d'una donna che negli anni del terrorismo e non solamente del terrorismo prese il cammino della lotta armata delle Brigate Rosse. Oggi, Barbara Balzerani non è una Br. E' occorre ricordarlo, quando il presente è ancora in grado d'etichettare per sempre. Tanto d'arrivare ancora ad appellare questa persona col termine appunto “terrorista”. Eppure Barbara Balzerani, classe '49, arrestata nel 1985 e condannata all'ergastolo anche per il caso Moro - è
ancora in regime di semicarcerazione (perché la notte deve stare nel carcere mentre di giorno può lavorare). Balzerani oggi si dice “sconfitta”, non pentita o dissociata. E con questo volume, probabilmente, l'autrice cerca di raccontare proprio delle scelte e del perché di quelle scelte che cambiarono la vita sua e quella d'altre e altri. Barbara Balzerani, inoltre, conosce bene cos'è la “carcerazione speciale”, col cuore puntato sempre sul mantenimento e la ricerca della dignità. Gli “anni di rame”, come li ha
definiti tempo fa Erri De Luca, ovvero gli anni in cui hanno agito le Br e non solo loro, sono stato un punto fondamentale della storia italiana spesso giocato a uso e consumo dello stesso potere. Barbara Balzerani, fra le altre cose, nel corso del processo Moro, aderì a una battaglia di libertà con la quale lanciare la fine dell'esperienza armata e l'avvio d'una, seppur estremamente complicata, riflessione critica proprio su quel periodo, senza parlare appunto di “dissociazione” e “pentimenti”. cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
50
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
TEATRO
Weekend
Sipario Aragonese porta il sorriso tra i terremotati di Barisciano
Un Turco napoletano in Abruzzo di MARGHERITA AGATA FERRANDINA - “Un Turco napoletano” da improbabile servitore ad ambasciatore del sorriso. La compagnia Sipario Aragonese, dopo aver allietato l’estate lucana con la commedia degno coronamento della trilogia dedicata a Eduardo Scarpetta, torna in scena per i terremotati d’Abruzzo. Rosanna Tremamunno e soci, domenica, saranno a Barisciano, uno dei comuni più colpiti dal sisma. Il piccolo centro in provincia dell’Aquila, duemila abitanti appena, ha oltre il 40% delle case danneggiate e oltre cento famiglie ancora in tenda o sistemazioni di fortuna. Ad ospitare la rappresentazione sarà la Struttura del Gruppo Alpini di Barisciano. Alle 21 l’inizio dello spettacolo che ha ottenuto il patrocinio del comune abruzzese e il sostegno di Fergas di Ferrandina, Lions Club Jesce Matera, Proger spa di San Giovanni Teatino, Euro assistance elettromeccanica di Altamura, Cdb di Castelpusterlengo. Una trasferta, quella di Sipario Aragonese, voluta fortemente, oltre che dalla compagnia, dall’associazione culturale “Pasquale Saraceno” presieduta dall’infaticabile Gino Porsenna. Ad accogliere gli attori ferrandinesi l’associazione culturale “Il Sito”, presieduta da Domenica Iusa. La commedia, come Sipario Aragonese ha ormai abituato il suo pubblico, é la classica commedia degli equivoci dall’effetto comico garantito. Un'opera corale, in due atti, dal ritmo incalzante che vede ancora una volta Nicola Natale nei panni di Felice il “turco”, Marianna Grieco in quelli di Concettella, la serva intrigante e Giuseppe Selvaggi di Don Pasquale, il ricco mercante geloso. A completare il cast Rossella Carrescia (Angelica), Maria Antonietta Tantone (Giulietta, la giovane moglie di Don Pasquale), Francesco Gallo (Errico), Saverio Cosentino (Don Ignazio), Francesco Calabrese (Carluccio, il promesso soso irascibile), Michele Santeramo (l’onorevole Cocche-
Gli attori dela compagnia Sipario Aragonese in alcune scene della commedia di Scarpetta “Un turco napoletano”, nella versione in due atti riadattata da Maria Adele Popolo
telli), Maria Antonietta Piliero (Madame Palillò), Gino Porsenna (il notaio). Tre le new entry, tutte azzeccatissime: Antonello Garaguso, irresistibile nel ruolo di Gennarino, il garzone “effeminato” in perenne conflitto con la furba Concettela; Francesco Serafino, un
esilarante Raffaele improbabile maggiordomo e Luciana Cirigliano un’altera Lisetta, pronta a mandare all’aria il matrimonio con il rozzo Carluccio in nome dell’amore. Più regista che attrice il motore della compagnia Rosanna Tremamunno. La sua goffa e sgram-
“Il cuoco e la madama” secondo Andrisani La rivisitazione dell’intermezzo apre la Stagione Lirica Sperimentale di Spoleto SPOLETO - C'è grande attesa per il secondo titolo della 63° Stagione Lirica Sperimentale. Dopo il successo dell'Elisir d'amore che ha inaugurato la stagione, il prossimo fine settimana sarà la volta de “Il cuoco e la madama”, intermezzo “da salotto” del compositore napoletano Giuseppe Sigismondi, messo in scena in prima esecuzione assoluta in tempi moderni al Tetaro Caio Melisso nei giorni 18, 19 e 20 settembre. La revisione del manoscritto è stata curata dal musicologo materano Pietro Andrisani. Da giorni si stanno svolgendo a ritmi serrati le prove al Teatro Caio Melisso, che vedono impegnato il regista, scenografo e costumista Andrea Stanisci, già collaboratore di Giorgio Pressburger, i soprani Emiliya Ivancheva Ivanova e Deborah Leonetti che si alterneranno nel ruolo della Madama e Marco Frusoni, che vestirà i panni del Cuoco. Nel cast figurano anche i due mimi David Berliocchi e Marta Pellegrino. Il direttore Francesco Massimi sarà alla guida dell'Ensemble dell'Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale. Come in passato, il Teatro Lirico Sperimentale ha commissionato al noto musicologo Pietro Andrisani la “riscoperta” di un capolavoro dimenticato del nostro patrimonio operistico nazionale, andando a ripescare il manoscritto di un intermezzo conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di Napoli.
Il Teatro Caio Melisso di Spoleto
Il cuoco e la madama del compositore Giuseppe Sigismondi, della cui fervida attività musicale all'inizio dell'Ottocento è in atto una vera e propria riscoperta, nasce come trastullo filarmonico di un gruppo di signori dell'alta borghesia partenopea nel 1783: Sigismondi compone, su soggetto ispirato molto liberamente a Les précieuses ridicole di Moliére, una raffinata operina che racconta la storia della servetta di una nobile che si fa passare per la padrona. Corteggia e si fa corteggiare da un Colonnello, il quale, però, è il Cuoco travestito di un gentiluomo respinto dalla nobildonna. Da qui una se-
rie di fraintendimenti e malintesi tra i due personaggi ma, soprattutto, i loro goffi tentativi di scimmiottare modi, cultura e uno stile di vitatroppo distantedalloro. Due parvenus che dell'alta società imitano l'apparenza da cui sono rimasti abbagliati nell'ombra dei loro ruoli subalterni. Nonostante la finzione, però, l'amore tra loro scocca davvero, e la verità dei sentimenti ha la meglio sull'inganno degli atteggiamenti. La partitura autografa è conservata nella Biblioteca di San Pietro a Maiella. Il manoscritto, un po' precario e in qualche parte incompleto, si compone di due parti: la
prima comprende una sinfonia introduttiva in tre movimenti, quattro arie e un duetto; la seconda tre arie e due duetti. «Nella mia revisione - spiega il musicologo Pietro Andrisani - ho provveduto a realizzare il libretto della partitura e ad emendare gli inevitabili errori causati dalla fretta dell'autore, e a scrivere alcune battute vacanti, specie del flauto e dell'oboe. Dato il carattere di affettata galanteria di cui è pervasa l'operina ho anteposto al secondo atto, a mo' di preludio, un breve minuetto che ostenta garbata frivolezza traendolo da un suggestivo Notturno per orchestra dello stesso Sigismondi».
maticata Clementina fa capolino in scena per brevissime incursioni, il necessario per lasciare il segno. A curare il riadattamento e la caratterizzazione dei personaggi Maria Adele Popolo e Rosanna Tremamunno, regista a metà con Maria Antonietta Tantone. Sorprendente la scenografia realizzata da Antonello Garaguso e Marianna Grieco. Luci e audio sono di Leonardo Mele. I costumi sono stati realizzati dalla professoressa Rosaria Montano in collaborazione con Maria Antonietta Tantone. Il trucco di Anna Nigro. L’organizzazione delle quinte é di Maria Bruna Gravina e dell’insostituibile Gilda De Filippis (é lei il vero braccio operativo del gruppo). Insomma il giusto mix per regalare un paio d’ore di divertimento e spensieratezza anche laddove da ricostruire non sono solo le case, ma le persone. m.agata@luedi.it
In mostra cento anni di Corriere dei Piccoli BRIENZA - Sarà visita- Filippi di Varese, della Bibile fino a martedì 22, la blioteca prof. Livio Sossi mostra documentaria di Trieste ed infine della "Cento anni del Corriere Fondazione Corriere deldei Piccoli". Allestita la Sera di Milano. Ancora, presso il Chiostro Ex Con- l’esposizione di alcuni vento Frati Minori Osser- numeri della rivista del vanti (Palazzo Municipa- periodo, la riproduzione le), la rassegna è stata integrale in gigantograinaugurata nel pomerig- fia del primo numero pubgio di mercoledì 16, con blicato il 27 dicembre una cerimonia alla quale 1908, la riproduzione delle tavole hanno più sipresengnificaziato, tra tive del gli altri, Corrieriil sindaco no dal Pasquale 1908 al Scelza, 1934. Santino Inoltre G. Bonsegli artira, presisti dente del (FranceCircolo sca Assi"Silvio relli, Spaventa Brunella Filippi", Baldi, Prospero Agnese De FranBaruzzi, chi presiAndreidente na Parconsiglio pajola, regionaLucio le della SchiaBasilicavon, Luta. cia SforMateza, Fariale brizio Siespositilei, Sara vo di rileStefanivante vani, Anlore quel- La prima copertina del Corriere dei drea Valo che è Piccoli lente, contenuto in questa esposizione Alessandra Vitielli), prodocumentaria. Infatti è venienti da tutta Italia, possibile ammirare og- hanno realizzato apposigetti storici che sono di tamente per Ia mostra taproprietà dell'archivio vole illustrate che rivisidel Circolo Culturale "Sil- tano i più famosi persovio Spaventa FIlippi" di naggi del Corriere dei PicPotenza, dell'Archivio coli. cultura@luedi.it della Famiglia Spaventa
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
51
Venerdì 18 settembre 2009
Weekend
Doppia tappa con Povia e Fabrizio Moro
MUSICA
“Sete di Radio Tour” in piazza a Potenza POTENZA - “Sete di Radio Tour”, l'evento-novità del 2009, fa il suo esordio anche in Basilicata. Dopo aver portato freschezza e divertimento nelle piazze di Puglia e Calabria, l'iniziativa pensata e realizzata da Dreher e Radionorba approda in terra lucana. L'esclusivo truck da 18 metri che caratterizza l'iniziativa stasera e domani farà tappa a Potenza, nella centralissima piazza Prefettura. “Sete di Radio Tour” è un autentico radio live show: tre ore di diretta radiofonica dal vivo, in piazza, con tanta buona musica e ospiti di prim'ordine. Per il capoluogo lucano Dreher e Radionorba faranno salire sul tir due artisti molto amati dal grande pubblico, ormai lanciatissimi sulla scena pop nazionale: parliamo di Povia, vincitore nel 2006
A destra Fabrizio Moro special guest della tappa del Radio Tour a Potenza
del Festival di Sanremo, secondo nell'edizione 2009, e di Fabrizio Moro, anche lui trionfatore a Sanremo, ma nella categoria giovani, secondo tra i big nell'edizione successiva. Due grandi nomi per una tappa a cui Dreher e Radionorba guardano con particolare attenzione. E a completare il parterre ci saranno i ta-
Con Venditti Dalla pelle al cuore
lenti lanciati quest'anno da X Factor. A condurre la trasmissione, on air dalle 18 alle 21, saranno come sempre i dj di Radionorba Stefania Sorrentini e Cristobal, che a bordo dello studio radiofonico viaggiante intratterranno il pubblico con la loro simpatia e intervisteranno gli ospiti della
trasmissione. Non mancheranno, inoltre, i simpatici gadget firmati “Sete di Radio tour”, un omaggio di Dreher ai consumatori che si disseteranno con la sua freschissima birra nei locali in prossimità del truck. Si potrà inoltre chiedere alle hostess che si troveranno vicino al tir di scattare una foto magnetica bran-
dizzata da portarsi subito a casa come ricordo: un motivo in più per partecipare e vivere in prima persona l'evento. Appuntamento, dunque, per stasera e sabato, dalle 18 alle 21 in piazza Prefettura con Dreher, Radionorba e gli ospiti di “Sete di Radio Tour”. cultura@luedi.it
Rock band in gara al New Demodé
Total Metal time
di BIAGIO TARASCO QUASI quarant'anni di carriera per Antonello Venditti, il cui debutto è avvenuto allo Studio Folk di Roma con Francesco De Gergori, prima che insieme incidessero nel 1972 l'album “Theorius Campus”. Il cantautore romano sarà sabato 19 settembre presso l'Anfiteatro di Ponente a Molfetta, in provincia di Bari, dove per i fans provenienti anche dalle regioni limitrofe proporrà il suo tour “Live”. Forte del grande successo dell'ultimo album "Dalla pelle al cuore", uscito nel novembre del 2007 per Sony BMG Music e ripubblicato in versione speciale nel novembre del 2008, Antonello Venditti nel corso del concerto ripercorrerà i successi della sua straordinaria carriera e i brani tratti dall'ultimo album. In questo nuovo tour il cantautore romano affronterà i diversi temi a lui cari, trattati nei suoi può grandi successi e nell'ultimo lavoro discografico. Temi che spaziano dall'amo-
re all'attualità, fino a toccare il tradimento e le intime riflessione sul rapporto tra laicità e cristianesimo. Un concentrato di tradizione e novità. Lo stile è quello di sempre, ma non mancano chicche, come la canzone dedicata all'amico scomparso Agostino Di Bartolomei. L'inizio del concerto è alle ore 21. Ingresso 50 euro (I settore) e 35 euro (II settore) più il costo della prevendita. Infoline: 899130383.
A tutta dance sulla pista del Nuclé disco La pista del Nuclè disco di Altamura
di GIOVANNI MARTEMUCCI ALTAMURA - Notte e alba, musica e glamour in un ammaliante ed imponente scenario settecentesco, dove la musica la fa da padrona. Punto di riferimento nazionale ed internazionale per tutti i cultori della musica house, o come amano definire alcuni dj americani e londinesi: “the music cathedral”. Il Nuclè disco di Altamura (Contrada Fornello) sabato 19 settembre riapre le sue porte per dare il benvenuto ad una stagione che si presenta ricca di eventi e di forti emozioni. Tanti i nomi eccellenti ospitati la scorsa stagione: David Mancuso, Dimitri from Paris, Richard Vasquez aka dr.Love, Ultra Natè, the legendary Terry Hunter, Ricky Morrison, the sacred monster Bobby D'Ambrosio, Daniele Baldelli e molti altri. Anche quest'anno il Nuclè promette di stupire: ad alternarsi alla console artisti del calibro di dj Spen, Joe Claussel, Robert owens, Barbara Tucker, Daniele Baldelli, Joey Negro, dj Meme, Danny Krivit, Kerri Chandler, Paul Trouble Anderson, Terisa Griffin. Info: 3357249283
MODUGNO - Anche quest'anno torna il Total Metal Festival, che si terrà sabato 19 settembre a Modugno, in provincia di Bari, presso il New Demodè Club. Dopo la fortunata edizione dello scorso anno con Deicide, Hatesphere, Slowmotion Apocalypse ed una serie di altre band, gli organizzatori della Vivo Management ripropongono, per la settima volta, il loro evento apice annuale con ospiti altrettanto eccezionali. Sono già confermati i Finntroll, la band che ha praticamente dato il via all'incredibile fenomeno del Folk Metal e che scende per la prima volta nel Sud Italia, carica di entusiasmo per la partecipazione a questo festival la cui fama ha ormai raggiunto ogni angolo d'Europa. Per gli amanti del Death Metal tradizionale, quello nato in Florida più di venti anni fa, ci sarà una band che è considerata tra le leader di questo movimento, i Malevolent creation che, dopo tanti anni di assenza, tornano sui palchi di tutto il mondo con la stessa potenza degli esordi, per uno spettacolo incentrato su oltre venti anni di carriera. Anche la band americana si dichiara entusia-
sta all'idea di prendere parte al Totale Metal festival 2009 che, dopo l'avvento dei connazionali Deicide, pare abbia colpito anche il mondo del metal d'Oltreoceano. Ci sarà anche l'immenso e impareggiabile Pino Scotto con il suo rock'n'roll nudo e crudo per gli amanti delle vibrazioni più "classic". Anche i metallari più “estremi” avranno quest'anno un grande nome per il quale varrà decisamente la pena di partecipare all'evento. Si tratta degli svedesi Vomitory, una delle band più apprezzate della scena cosiddetta “Brutal Death”. La disposizione strutturale del New Demodé Club si presta perfettamente ad accogliere un festival come questo con un grande palco, un'enorme sala che può contenere adeguatamente le tante persone previste e una grande area esterna da dedicare alle tradizionali esposizioni standistiche di merchandise. In programma anche la partecipazione di altre band, come The Modern age slavery, Golem, Kernel zero, No more fear, Nefertum, Absolute terror field, Cancrena, Shank, Deadlystrain. Il prezzo di ingresso è di 20 euro. bia.tar.
Da Pesce “Dedicato alla mia terra” Da oggi fino al 20 settembre il Centro Mediterraneo delle Arti presenta “Dedicato alla mia terra: dedicato ad Elena Santa da un racconto di don Ciccio Pesce”. La regia é di Ulderico Pesce, anche interprete dello spettacolo insieme a Almerica Schiavo. A fare da tappeto sonoro musiche tradizione contadina e pastorale del Cilento eseguite dal vivo dai VioClaBass. “Dedicato alla mia terra: dedicato ad Elena Santa” tratto da un racconto di Don Ciccio Pesce, la prima grande voce che ha interpretato la struggente bellezza e la grande spiritualità del Cilento, ricca di storia e tradizioni. Lo spettacolo intreccia racconti della vita di Santa Elena, nata a Laurino attorno al IV secolo d.c. le cui sacre spoglie sono ivi conservate nella chiesa di Santa Maria Maggiore, con quelli della vita pastorale e contadina che hanno caratterizzato per millenni l’intera area che va dal Monte Cervati ai templi di Pae-
della
Ulderico Pesce
stum. Santa Elena, unica Santa di tutto il Cilento , ha dato vita ad uno dei riti più importanti della storia antropologica del Cilento, la processione che parte dalla grotta di Pruno e giunge fino al paese, seguita da migliaia di pastori che arrivavano anche dalle regioni limitrofe. Si narra la forza e la bellezza incontaminata
di questo territorio che è ancora privo del meritato riconoscimento. Si narra inoltre nello spettacolo la grande tradizione della transumanza durante la quale i pastori accompagnavano le mandrie dalle montagne fino al mare, alle pianure dove sono collocati i prestigiosi templi di Paestum. Per l’oc-
casione si recuperano e mettono in scena anche oggetti tipici che caratterizzavano la transumanza quali i campanacci e musica etnica cilentana. Nello spettacolo infine ci si avvale di video proiezioni di antiche processioni per i festeggiamenti di Santa Elena. cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
52
Weekend
in ARTE
Casa D’Imperio ospita la mostra itinerante “Colonne d’artista”
Oltre le “Porte del Mediterraneo” Una matita per Riviello
foto VIDEOUNO di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Il territorio richiama l'arte e l' integrazione. Un legame ancestrale pregnante. Presentata ieri, presso il comune di Matera “Porte del Mediterraneo e Colonne d'artista”. Al via da questa sera la mostra itinerante presso Casa D'Imperio, in via D' Addozio (Sasso Barisano). Inaugurazione alle ore 18.30. La mostra - installazione, ad ingresso libero sarà a Matera fino a domenica 20 settembre. L' evento è patrocinato dal Comune di Matera. Hanno partecipato trenta artisti italiani, tra cui anche due materani: l' organizzatore stesso, Mario D' Imperio e il docente Nicola Lisanti. Alla mostra hanno dato il loro contributo due cooperative impegnate nel sociale a favore di ragazzi con disagi psichici: la cooperativa “La Zarzuela” di Conversano e la cooperativa “Erbora” di Putignano. «Ringrazio l' associazione “Studio 5” di Conversano per aver organizzato questa mostra nei Sassi - ha dichiarato durante l' incontro con la stampa il presidente del Consiglio comunale di Matera, Romeo Sarra, proseguendo - speriamo e confidiamo nel tempo clemente per potere ammirare le opere. Dal catalogo ho visto opere bellissime, sono certo che tutti vi apprezzeranno. Matera è una città della Cultura, candidata per il 2019 e l' Amministrazione apprezza questi eventi». Concorde anche l'assessore comunale alla Cultura
Pasquale Pace presenta il “Poema r’ la Terra” AVGLIANO - La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Avigliano domani alle 18, presenterà nella Sala convegni Andrea Claps il “Poema r' La Terra”, (oltre 8.000 versi) di Pasquale Pace, al quale l'autore ha lavorato per anni con passione, attenzione e intelligenza, portandosi dentro storie (riferite ai primi anni del '900), situazioni, tradizioni, usi, costumi, da raccontare, obbligatoriamente, mediante l'uso del dialetto della “Nazione aviglianese”. “Poema r' La Terra”, dove il termine Terra sta semplicemente ad indicare un territorio allargato o la stessa Città di Avigliano, sottotitolato “terra -terra”, quale dichiarazione di umiltà e dimodestia da parte dello scrittore, in realtà è un'opera solida e impegnata, che coniuga mirabilmente realtà e fantasia, concretezza ed astrazione, tradizione e modernità,serio efaceto,valori antichi,individualizzazione e coralità. All'evento prenderanno parte il presidente del sodalizio aviglianese, Luciano Sabia, il giornalista Erberto Stolfi, lo scrittore Mario Santoro e lo storico Giampaolo D'Andrea. Sarà presente l'autore. Alla riuscita della manifestazione hanno collaborato Dino Becagli e Antonio Salvia, dell'Associazione Teatro Minimo di Potenza; Lino Giordano e Carmela Carriero e lo staff di www.aviglianonline.eu, che trasmetterà in diretta streaming l'incontro. cultura@luedi.it
Il centro storico di Avigliano
Emanuele Nicoletti che ha rimarcato «la voglia e la curiosità di conoscere in dettaglio la mostra». «Casa d' Imperio è un casa d'arte e cultura ma promuove anche il sociale» - ha spiegato Mario D'imperio, materano doc che ormai svolge l'attività di artista e medico vivendo tra Roma e Matera. “Porte del Mediterraneo e Colonne d'artista” rappresentano simbolicamente i varchi del Vecchio Mondo all'ingresso di culture differenti, come sempre, ricchezza e tragedia delle nostre terre e del “Mare Nostrum”. La cultura lucana e pugliese insieme perché da sempre crogiolo di culture e patrimoni importanti. «Per il futuro - ha detto ancora D’Imperio - siamo aperti a collaborazioni anche con cooperative materane. Per questa mostra non ci poniamo il problema della vendita, in futuro ne organizzeremo altre il cui ricavato andrà in beneficenza». Erano presenti anche l'artista materano Lisanti, l'artista romano Mario Rosati e il direttore artistico della “Studio 5” di Conversano, Donato Pace. Pace ha puntualizzato: «le tre colonne e i due pannelli dei ragazzi delle cooperative sono inseriti nel catalogo, come per tutti gli altri artisti. Io ho lavorato con loro per quasi due anni, sono persone che ti succhiamo l'anima e sono fonti ispiratrici». cultura@luedi.it
FILIANO - La Pro loco e il Forum giovanile C63 di Filiano, in collaborazione con la Biblioteca comunale e con il patrocinio del Comune di Filiano e della Regione Basilicata, lanciano il concorso nazionale di Illustrazione dal titolo “Una matita per Riviello”. Al concorso potranno partecipare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto il 18° anno di età. La partecipazione è gratuita. I partecipanti dovranno interpretare con un'illustrazione una poesia a scelta del volume “Fumoir” di Vito Riviello. Questo concorso vuole rendere omaggio al poeta lucano Vito Riviello, recentemente scomparso, in particolare alla sua opera Fumoir (2003): un fiducioso omaggio al suo adorato mondo dei “fumetti”, capace davvero e finalmente di “trattare gli eroi di carta come se fossero persone”. Ma vuole anche essere uno sprone per i giovani - soprattutto lucani - che si avvicinano al mondo dell'illustrazione, che in questa occasione potranno mettere a frutto il proprio talento nel difficile compito di interpretareuna poesiadiRiviello. Al vincitore, distintosi sia per la migliore interpretazione dell'opera di Riviello, sia per le sue qualità artistiche, andranno in premio 300 euro. Tra tutte le opere presentate la Giuria provvederà a selezionare 20 autori le cui opere saranno esposte nella mostra, che si terrà a Filia-
no presso il Centro Sociale “Lorusso” dal 25 al 31 ottobre 2009. La scadenza del concorso è il 15 ottobre 2009. Per le modalità di partecipazione e di invio dei materiali leggere attentamente il bando del concorso. Il concorso rientra nel progetto più ampio dal titolo “Versi… di immagini. Quando la Poesia incontra il Fumetto”, ideato e curato dal responsabile della Biblioteca comunale di Filiano, Vito Sabia. Il progetto prevede altre tre iniziative: un laboratorio di FumettoPoesia per gli studenti dell'Istituto comprensivo di Filiano, un convegno dal titolo “Il Fumetto e la Poesia” e una mostra dal titolo “Fumoir…gli eroi di carta di Vito Riviello”. L'evento aderisce all'edizione 2009 dell'iniziativa “Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura” lanciata dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per i Beni Librari, e che intende dare visibilità a tutte le manifestazioni dedicate alla lettura e ai libri che si svolgono sul territorio italiano tra l'1 e il 31 ottobre 2009. Per maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione al concorso si prega di rivolgersi a: Associazione Pro Loco, Viale 1° maggio, snc - 85020 Filiano. Tel.: 0971.1835137 Cell.: 347.7821498 E-mail: info@prolocofiliano.it - Sito internet: www.prolocofiliano.
Aperte le iscrizioni del premio internazionale di pittura “Enogea”
Il vino tra paesaggi, storie, emozioni GINESTRA - Sono aperte le iscrizioni alla prima edizione del “Premio Enogea”, concorso internazionale di pittura sul tema “Il vino tra paesaggi, storie, emozioni”, organizzato dall'associazione Orme, con il sostegno del Comune di Ginestra. Il concorso è rivolto ad artisti di qualsiasi età, affermati o emergenti, italiani e stranieri, studenti e non, che potranno partecipare con opere di pittura figurativa realizzate con qualsiasi tecnica. Il tema del concorso è incentrato sulle suggestioni legate al vino e a tutto ciò che ruota attorno ad esso; un tema volto a celebrare un mondo fatto di paesaggi e di uomini, di gesti e di strumenti, di storie e di emozioni. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione è fissato per il giorno 19 ottobre 2009. Una mostra temporanea di tutte le opere in concorso si svolgerà a Ginestra per tre giorni, dal 30 ottobre al 1 novembre 2009, al termine dei quali una giuria specializzata, di cui faranno parte autorevoli esperti di arte, critici, professori d'accademia e artisti di fama, selezionerà le tre opere migliori tra tutte quelle in concorso. In palio un montepremi di 2.700 euro, di cui 1.500 andranno all'autore dell'opera prima classificata, 750 al secondo e 450
Un quadro ispirato al vino
al terzo. Il vincitore comparirà inoltre sulla copertina della prestigiosa rivista nazionale “In Arte”e verrà ampiamente recensito all'interno del magazine. Il “Premio Enogea” nasce con lo scopo di promuovere gli aspetti paesaggistici, naturalistici e storico-artistici, nonché le tradizioni culturali ed eno-gastronomiche del territorio che ospita la manifestazione, il Vulture, patria dell'Aglianico doc, e si propone di offrire visibilità ad artisti provenienti da tutto il mondo. Il premio ha inoltre uno scopo umanitario; gli artisti parteci-
panti avranno la possibilità di donare agli organizzatori la propria opera, affinché possa essere utilizzata per un'asta benefica, da svolgersi nei mesi successivi alla manifestazione. Il ricavato della vendita all'asta verrà devoluto al fine di sostenere i progetti di volontariato di un'organizzazione operante sul territorio nazionale. E' possibile trovare tutte le informazioni relative al “Premio Enogea” e scaricare il bando di concorso sul sito www.premioenogea.it. cultura@luedi.it
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
53
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Cominciano ad arrivare informazioni molto positive per la vostra attività. In amore cercate di non perdere il controllo.
TORO 21/4 - 20/5
Un maggiore impegno nel lavoro farà di voi una persona affidabile e di valore. In amore dovete prendere qualche iniziativa.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Datevi da fare per cercare contatti utili alla vostra professione: è sbagliato adagiarsi. Rispettate gli spazi di libertà di chi vi ama.
CANCRO 22/6 - 22/7
La comunicativa vi sarà di grande aiuto nelle prossime avventure professionali. Ponete fine ad uno snervante tira e molla sentimentale
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro dovrete portare avanti le vostre iniziative anche contro il parere di tutti. Vincerete. Un amore difficile vi tormenta
VERGINE 24/8 - 22/9
Non è un periodo buono per prendere decisioni professionali determinanti per il vostro futuro. Se amate qualcuno dimostrateglielo senza paura
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
La vostra attività è un po' in bilico ma potete ancora sistemare le cose. Nella vita di coppia ci sono troppi silenzi.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Rivedete un progetto di lavoro sulla base degli ultimi sviluppi della situazione. In amore c'è tempo per prendere una decisione
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le cose nel lavoro vanno migliorando: lavorate sodo e il vostro impegno avrà presto un concreto riconoscimento. Siate leali con chi vi ama.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Dovete essere determinati se volete dare una vera svolta alla vostra attività professionale. Vita affettiva sempre più intensa
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Interessanti incontri professionali vi faranno sentire molto soddisfatti a fine giornata. Spunta una persona affascinante e il cuore si risveglia
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
Mina C, C epa, U rose = MINACCE PAUROSE
Tensione inaspettata nell'ambiente di lavoro: cercate di non farvi coinvolgere nelle polemiche. In amore vi sentite molto inquieti.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
54 Rubriche
PRIMA SERATA
21.10
SHOW
19.35
TELEFILM
20.35
SOAPOPERA
18.50
GIOCO
0.00
FILM
SHOW
21.10
21.10
FILM
I migliori anni
Squadra speciale cobra 11
Un posto al sole
06.00 -AttualitĂ Euronews 06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowLa vita in diretta 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.15 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.50 -RubricaL'avvocato risponde Estate 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.25 -RubricaTracy e Polpetta 10.40 -TelegiornaleTg2 estate 11.25 -MiniserieOrgoglio - Capitolo terzo 13.00 -TelegiornaleTg2 13.30 -RubricaTg2 E...state con costume 13.50 -RubricaTg 2 Eat Parade 14.00 -FilmParadiso rubato 15.30 -TelefilmLas Vegas 17.10 -Telefilm90210 17.50 -TelefilmDue uomini e mezzo 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTG2 Flash L.I.S. 18.10 -SportRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmQuella nostra estate con Hebry Fonda, Maureen O'Hara - regia di Deimer Daves (USA) 1963 10.55 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaCominciamo Bene... 15.05 -CONTENITORE Melevisione 15.30 -TelefilmZorro 15.55 -DocumentarioLa mia fattoria 16.10 -CartoniCacciatori di draghi 16.30 -TelefilmB.A.R.Z. 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:55 - NewsClaudio martelli: il libro della repubblica 10.05 -ShowMattino cinque 2 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14:10 - Reality ShowLa tribu'' - Missione in india 14.10 -Soap OperaCentovetrine 14:50 - FilmKettle of Fish - Un bel pasticcio con Matthew Modine, Gina Gershon, Christy Scott Cashman - regia di Claudia Myers (USA) - 2006 16.30 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: Il libro della Repubblica 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.30 -Soap OperaSentieri 16.20 -Film Viaggio al centro della Terra con James Mason, Pat Boone, Arlene Dahl - regia di Henry Levin (USA) - 1959 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d''amore
06.30 -CartoniBeethoven 06.35 -Sit ComStill standing 06.45 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA- team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniBlue dragon 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom e Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom e Jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComCosi'' fan tutte... o quasi 20.00 -Sit ComCosi'' fan tutte
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock, 1 stagione 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -Telefilm Ispettore Tibbs 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -Telefilm Hardcastle and McCormick 14.00 -Serie TvCuore d'Africa 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -Rubrica Atlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show I migliori anni 23.50 -TelegiornaleTg 1 23.55 -Rubrica L'Appuntamento. Scrittori in tv
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -TelefilmAnna Winter - In nome della giustizia 23.30 -TelegiornaleTg 2 23.35 -RubricaStracult
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -RubricaLa Grande Storia 23.10 -TelegiornaleTg Regione 23.15 -TelegiornaleTg 3 Linea notte
20:30 - Show Paperissima sprint 21:10 - Telefilm Distretto di polizia 9 23.30 -FilmUn ragazzocon Hugh Grant e Toni Collette regia di C. Weitz
20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film Le ali della libertĂ con Tim Robbins, Morgan Freeman - regia di Frank Darabont (Usa) - 1994
20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Show Colorado
20.30 -RubricaAspettando V-ictory 21.10 -FilmLa pantera rosa con D. Niven - regia di Blake Edwards (UK, USA) - 1963 23.35 -FilmComplesso di colpa con C. Robertson - regia di Brian De Palma (Usa) - 1976
00.25 -TelegiornaleTg 1 Notte 00.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.05 -RubricaSottovoce 01.35 -RubricaRai Educational 02.05 -VideoframmentiSuperStar
01.10 -ApriRai 01.20 -TelegiornaleTg Parlamento 01.30 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg2 E...state con... 02.25 -RubricaL'aggressivitĂ 02.55 -RubricaCercando cercando
23.45 -Previsioni del tempoMeteo 3 23.50 -RubricaSfide 00.55 -RubricaUn mondo a colori 01.25 -RubricaAprirai 01.35 -RubricaFuori orario
01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02.45 -Real TvLa tribĂš - Missione India 03.00 -TelefilmSquadra emergenza 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica 04:10 - NewsMeteo 5 notte
00.00 -Film Il giurato con D. Moore - regia di Brian Gibson (USA) - 1996 02.15 -TelegiornaleTg4 02.40 -FilmNella cittĂ l'inferno
00.00 -FilmAmerican Pie: Band Camp con E. Levy - regia di Steve Rash (USA) - 2005 01.55 -TelegiornaleStudio aperto 02.10 -Reality ShowTalent 1 player 03.10 -TelefilmDark angel
01.20 -TelegiornaleTg La7 01.35 -RubricaMovie Flash 01.40 -TelefilmAlla corte di Alice 01.55 -RubricaOtto e mezzo 02.40 -RubricaDue minuti un libro 02.45 -AttualitĂ CNN News
Chi vuol essere milionario
Il giurato
Colorado
La pantera rosa
Forno alogeno ventilato: mangia sano e risparmi! D VROL
/D &XRFLQHOOD FXRFH L FLEL LQ PRGR XQLIRUPH XWLOL]]DQGR OD PRGHUQD WHFQRORJLD GHL UDJJL LQIUDURVVL ORQWDQL FKH DO FRQWUDULR GL TXHOOL GHO PLFURRQGH VRQR FRPSOHWDPHQWH QDWXUDOL VFDOGDQR LO FLER HOLPLQDQGR L JUDVVL RIIUHQGRWL FRVu XQD FXFLQD SL VDQD ( YHORFH QHOOD FRWWXUD WUH YROWH VXSHULRUH D TXHOOD GHL IRUQL WUDGL]LRQDOL *DUDQWLVFH XQ QRWHYROH ULVSDUPLR HQHUJHWLFR JUD]LH DO PHFFDQLVPR GL ULVFDOGD
PHQWR LVWDQWDQHR SRVWR VRWWR DO FRSHUFKLR ( UHVLVWHQWH DJOL XUWL H DJOL VEDO]L GL WHPSHUDWXUD LQ YLUW GHO VXR FDSLHQWH FRQWHQLWRUH LQ YHWUR WUDVSDUHQWH UHDOL]]DWR LQ DUFRSDO ( D FRWWXUD XOWLPDWD" &XRFLQHOOD VL WUDVIRUPD LQ XQD SUDWLFD H EHOOD SHQWROD WUDVSDUHQWH FRQ PDQLFL WHUPR LVRODWL SURQWD SHU HVVHUH SRUWDWD LQ WDYROD
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 55
VenerdĂŹ 18 settembre 2009
Anno 8 n.221€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Venerdì 18 settembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
GRAZIE SIGNOR TENENTE di ANDREA DI CONSOLI
il Tenente Antonio Fortunato con la bandiera italiana
da pagina 2 a pagina 9
SULLO SVILUPPO DELLA MONTAGNA di ENRICO BORGHI presidente UNCEM
a pagina 16
Ormai l’alternativa a Berlusconi punta solo sulle leggi della biologia
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
L’articolo 11 della Costituzione italiana afferma: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. E’ un articolo chiaro, che sarebbe bello poter rispettare sempre, ma purtroppo, dopo l’attentato dell’11 settembre alle Twin Towers e al Pentagono, non e’ stato piu’ possibile, per buona parte della politica italiana, rispettarlo. Siamo palesemente, da nove anni, in una drammatica situazione incostituzionale, perche’ quello che i nostri militari italiani fanno in Iraq e in Afghanistan non e’ peacekeeping o assistenza alla popolazione irachena e afghana, ma e’ una vera e propria guerra contro iterroristi alqaidisti e contro i talebani. Sicuramente la notizia della morte di sei para’ uccisi a Kabul aizzera’ di nuovo i pacifisti contro gli “interventisti”, gonfiera’ la retorica patriottarda e, soprattutto, impegnera’ per molte ore i tanti conduttori dei programmi televisivi strappalacrime. Accadra’ di tutto, tranne che ragionare su quel che sta succedendo in quella parte di mondo e nel nostro Occidente. Com’e’ stato ampiamente detto, tra i sei para’uccisi (quasi tutti continua a pagina 3
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Due spot inediti riporteranno Mike Bongiorno in tv Il lavoro e i vantaggi con Fiorello e il figlio ci regalerà ancora gag e cammei di un fisco più leggero dall’articolo di Ezio Savino
Diavolo di un Mike. Non solo è stato capace di far nascere la televisione. Adesso ci prova, da lassù, a farla rinascere. Succederà domenica ventura, quando - come se niente fosse - si presenterà in uniforme, smoking impeccabile e cravattino d’ordinanza, da professionista dello spettacolo buono e sano, a perorare la causa del suo sponsor, un’azienda telefonica. Due spot inediti (postumi è un termine che non si addice a lui, perché è impossibile pensare che non sia più tra noi) daranno fiato, simpatia e stile a una campagna che da tempo ci regala gag e cammei ben più vividi e stagliati della pura funzione commerciale. Nel primo avrà a fianco Fiorello. Fin qui niente di nuovo. Nel secondo lancerà il figlio più piccolo, Leonardo, vent’anni. Un passaggio del testimone che intriga e commuove. Ci sono già anticipazioni sulla sceneggiatura. Fiorello presenta l’offerta, ma invece del patriarca, a
Mike Bongiorno con Fiorello e il figlio Leonardo
sorpresa, spunta Leonardo, e butta lì: «Papà dice che ci vuole un giovane per parlare di internet, e tu sei troppo vecchio». Dispetto di Fiore, che abbozza e domanda chi sia il regista. Da dietro la camera, candido, Mike (questa volta, invece di fare lui la domanda, dà la risposta) disinnesca tutto, confessando: «Io, perché?». Quanto Mike, in questo lampo di scena. L’ironia garbata, sorridente, che regala spessore ed
eleganza alla situazione. L’autorevolezza di un attore a tutto tondo che decide, da dietro la macchina da presa, ciak e battute. Un maestro, dolce e profondo, a suo modo. Ma soprattutto un padre, che da insegnare ha tanto, ai pargoli d’arte e al figlio autentico. Con lo sguardo azzurro, pulito, e quel sorriso a mezz’asta, sornione, di chi sa che vanno bene il successo, la popolarità, il business, ma alla fine della fiera la fa-
dall’editoriale diLietta Tornabuoni
[...] La decisione di abolire le scuole di paesi sperduti perché «costano troppo» è veramente sciocca e crudele insieme. Si espongono bambini a danni culturali e fisici; si pone in svantaggio l’istruzione più importante e tenace, quella elementare che nella vita sarà sempre necessaria a tutti; si dà un’altra prova di quanto il governo se ne freghi della gente e delle sue necessità [...]. Malati e persone appena operate vengono messi fuori dagli ospedali in due-tre giorni: magari da un punto di vista medico è una cosa possibile, ma l’ambiente domestico può presentare (presenta, di soli-
Non c’è criterio né merito a tagliare i posti di lavoro to) inconvenienti non trascurabili. Gli uffici pubblici, nonostante Brunetta, impongono attese superlunghe, esasperanti: gli impiegati sono troppo pochi. Non parliamo degli aeroporti: il taglio del personale li ha trasformati in un inferno caotico che spaventa turisti e italiani; e pure le ferrovie non scherzano, comela scuola.Tutto inutile,tra l’altro: i conti pubblici e azien-
dali vanno comunque male [...]. Si capisce che da noi possono esserci state invenzioni e distribuzioni di posti di lavoro per motivi clientelari, che a volte la quantità dei personale è discutibile. Si capisce che si cerchi di ovviare a un simile inconveniente. Ma non si può eleggere questo a unico criterio, a spese di bambini, malati, lavoratori, turistie viaggiatori. Il bilancio in pari, come dice
miglia è l’unica cosa che conta. Non è la prima volta che spiriti magni della scena si reincarnano per sortilegio tecnologico. In Forrest Gump (1994, a firma di Robert Zemekis) accanto al vivo e vegeto Tom Hanks, gli effetti speciali scritturano, facendoli rivivere da spezzoni di film, comprimari del calibro di John Lennon, Elvis Presley e John Kennedy, dando colore di verità all’epoca affrescata del racconto, l’inizio degli anni ’80. Mentre Ridley Scott girava a La Valletta, Malta, le scene finali del suo Il Gladiatore, Oliver Reed, il veterano dell’arena Proximus, scontò in un pub il suo amore per la bottiglia con un colpo apoplettico. Ma show must go on. La grafica computerizzata fece il miracolo, e il profilo dell’attore lavorò in inquadrature dal gusto un po’ macabro. [...] Ma il caso di questi spot di Mike è diverso. Mike è vivo. Risorge per volontà d’affetto della famiglia, che così onora la memoria e la volontà di un galantuomo [...]. Non diavolo, angelo d’un Mike.
il Papa, non è una divinità da venerare, è un risultato da ottenere razionalmente, una necessità che non ci faccia diventare un Paese mediorientale di fame, ignoranza e caos, una prova di capacità manageriale e organizzativa. Ma se elimini i lavoratori, tagli le spese e basta, dove sta l’abilità? Semplicemente fai pagare gli errori ai cittadini, rischiando che i piccoli restino somari, che i malati muoiano e che gli inglesi non si facciano più vedere. È rischioso pure per i dirigenti: si sa che se le cose non vanno il sistema adotta l’unica risorsa di sostituire il responsabile del settore,e non si sa più per chi suona la campana.
dall’editoriale di Francesco Giavazzi
Nonostante i ripetuti segnali di ripresa, la disoccupazione continua a crescere. Secondo l’Ocse raggiungerà il 10,5% prima di cominciare a scendere. Come si può accelerare il rientro? E’ evidente che se ricominciamo a crescere l’1% l’anno il percorso sara’ lunghissimo. Abbiamo risorse sotto-utilizzate che possono essere mobilitate per accelerare la crescita? Larisposta è nei dati sul lavoro. In Italia il numero di persone che partecipano al mercato del lavoro (cioè che lavorano o, pur non avendo un’occupazione, la cercano attivamente) è straordinariamente basso: il 63%. Cioè su 10 persone in età di lavoro (15-64 anni) poco più di sei lavorano o cercano un’occupazione. In Spagna, un Paese per molti aspetti simile a noi, il tasso di partecipazione è 10 punti più alto, 13 in Germania (dati Ocse per il 2006). Il motivo non sono solo le donne, che in Italia hanno un tasso di partecipazione 20 punti inferiore alla Germania e 10 alla Spagna. Fra gli uomini nella fascia d’età 55-64, in Italia poco più di 4 su dieci lavorano: in Germania e Spagna due di più. Un’analoga differenza c’è fra i giovani: su dieci maschi nella fascia 2529 anni, quindi ben oltre la fine degli studi, in Italia ne lavora o cerca lavoro uno in meno che in Spagna e in Germania. Oltre a motivi culturali, religiosi, al ruolo della famiglia [...], l’evidenza empirica mostra che una spiegazione importante della scarsa partecipazione sono le tasse, che in Italia favoriscono la rendita e scoraggiano il lavoro. Siamo uno dei rari Paesi in cui un rentier può investire tutta la sua ricchezza in titoli di Stato e pagare il 12,5%, mentre l’aliquota media di chi lavora è almeno il doppio. Se poi ha depo-
sitato i suoi titoli all’estero, ora con lo Scudo fiscale li può riportare in Italia pagando il 5% del capitale: se li ha detenuti per almeno un decennio, con un rendimento medio del 5% l’anno, paga un’aliquota inferiore al 10%. E’ un regalo ai rentier(perdi piùevasori)che nessuno dei Paesi europei che hanno adottato provvedimenti simili allo Scudo ha fatto. Il primo passo di una riforma del fisco èquindi lo spostamento del prelievo dal lavoro alle rendite finanziarie, ad esempio sommando gli interessi a tutti gli altri redditi, come accade nella maggior parte dei Paesi. Oggi è un buon momento per farlo. La domanda di titoli pubblici è elevatissima e i rendimenti sono bassi, quindi l’effetto della nuova imposizione sarebbe graduale. Quando i rendimenti cresceranno (accadrà presto) crescerà anche il gettito. Ma le rendite non sono solo quelle finanziarie: la riallocazione del prelievo dovrebbe riguardare ogni forma di rendita, ad esempio la concessione a privati di beni pubblici, dalle spiagge alle frequenze televisive. Una simile operazione non sarebbe neutrale, cioè non sposterebbe semplicemente il peso del fisco da alcuni cittadini ad altri. Una riduzione dell’aliquota sui redditi da lavoro convincerebbe più persone a lavorare, facendo crescere il numero dei contribuenti, quindi, almeno in parte, si auto finanzierebbe. [...] I commenti, soprattutto dall’interno della maggioranza di governo, sono stati favorevoli. La critica più frequente è che sarebbe bello, ma non possiamo permettercelo. L’esempio che ho illustrato mostra che non è vero. Ma occorre un segnale forte: ridurre le aliquote di un punto non convincerebbe nessuno a lavorare di più. Le tre aliquote di Berlusconi sì, eccome.
La deriva del relativismo e l’emergenza educativa
Coppe Europee, il Barcellona è più forte Facciamoci ma l’Inter s’è avvicinata agli spagnoli riconoscere
dall’editoriale di Angelo Bagnasco
dal commento di Mario Sconcerti
dal corsivo di Massimo Gramellini
Il bicchiere mezzo vuoto è che il Barcellona è anche quest’anno più forte dell’Inter. La partita è stata elementare e chiara. Per 30 minuti l’Inter ha giocato alla pari, per altri 30 ha cercato il contropiede restando molto attenta nella propria trequarti, nel tempo che resta è stata a guardare il Barcellona giocare. Il bicchiere mezzo pieno è che la distanza non si è allungata, semmai l’Inter ha recuperatoqualcosa. IlBarcellona è sembrato fortissimo dove l’Inter sembra forte in campionato, nel tenere il campo, il pallone e le distanze tra i reparti. Per pareggiare la loro differenza tecnica l’Inter è andata per mezzora a grande velocità, poi ha pagato e si è spenta. Il secondo tempo è stato quasi il riepilogo del vecchio primo tempo con il Manchester United dell’inverno scorso. Ibrahimovic ha messo molta paura ma non ha morso. Quando parte sull’uomo, quando sbaglia il fuorigioco per due centimetri, quando arriva da dietro come fosse la migrazione di un popolo, diventa chiaro che il migliore è lui anche se la serata non produce danni. Davanti a un grande avversario, l’Inter appare ancora un costruzione. Lucio è bello quando interviene, meno
Ogni tanto mi piacerebbe che la politica fosse come l’Inter: zeppa di stranieri. Meglio se tedeschi e scandinavi. Burocratici, slavati, seri. Che noia meravigliosa. E invece eccoli, i nostri ragazzi. Arrivano al Parlamento Europeo di Strasburgo e danno subito spettacolo. Dibattito sull’immigrazione: il capogruppo dei democratici alza la mano e denuncia il governo dell’Italia, cioè del suoPaese. Stupore fra gli eletti delle altre nazioni, ancora affezionati a concetti desueti come la dignità nazionale. Ma niente paura, l’esponente del Pdl chiede la parola e rimbecca il suo accusatore. I colleghi abbassano il volume della traduzione simultanea e si chiedono: questi italiani, le magagne di portineria non potrebbero risolverle a casa loro? Certo, ma va detto che all’estero c’è molto più gusto. Infatti non è finita: si alza un certo Rivellini, punta il mite Barroso appena rieletto e attacca la serenata: «L’aggia vutato presidente ’e tutta all’Europa, pure do Sud, pecché ’o Sud sta miezzo ’o Mediterraneo». Barroso smanetta sull’auricolare e come lui qualche centinaiodi deputati, ma la traduzione dal napoletano non è contemplata. Neanche l’accompagnamento al mandolino [...].
Cresce ogni giorno di più il consenso diffuso, sia in ambito ecclesiale che in quello civile, circa la rilevanza dell’attuale emergenza educativa, che appena pochi giorni fa, nel corso della sua visita pastorale a Viterbo, Benedetto XVI definiva ineludibile e prioritaria, «grande sfida per ogni comunità cristianae per l’intera società». Se però si alzano numerose le voci che denunciano la crisi che attanaglia la riflessione e l’opera educativa, non è frequente che si giunga anche a individuarne le cause e a prospettare delle linee di intervento per una inversione di rotta. Il rapporto-proposta del Comitato per il progetto culturale "La sfida educativa", da oggi nelle librerie di tutt’Italia, ha il pregio di non limitarsi alla segnalazione della debolezza educativa che caratterizza la società odierna, comprese molte comunità cristiane, ma si spinge ad additarne le cause principali e suggerisce gli obiettivi da perseguire per tornare dall’esilio educativo in cui sembra essersi confinata la civiltà occidentale. Davanti a un certo smarrimento delle motivazioni fondamentali dell’educazione, il Comitato per il progetto culturale evidenzia la necessità
di ritrovare il "baricentro" dell’esperienza formativa, ossia una vera sapienza antropologica e una visione non riduttiva del fatto educativo. «Con il termine educazione – rammenta Benedetto XVI nella Caritas in veritate – non ci si riferisce solo all’istruzione o alla formazione al lavoro, entrambe cause importanti di sviluppo, ma alla formazione completa della persona». A questo proposito, prosegue il Papa, «va sottolineato un aspetto problematico: per educare bisogna sapere chi è la persona umana, conoscerne la natura. L’affermarsi di una visione relativisticadi tale natura pone seri problemi all’educazione, soprattutto all’educazione morale, pregiudicandone l’estensione a livello universale». Tra le povertà del nostro tempo, va annoverata anche la dimenticanza dell’irriducibilità della persona umana, quotidianamente attraversata dalla questione del senso del vivere e del morire, e del suo costitutivo essere relazione con il mondo, con gli altri, con l’infinito. Educare, dunque, è accompagnare ciascun individuo, lungo tutta la sua esistenza, nel cammino che lo porta a diventare persona e ad assumere quella "forma" per cui l’uomo è autenticamente uomo. [...]
Un contrasto fra Cordoba e Ibrahimovic
quando deve capire le distanze; Eto’o esce spesso di partita, Muntari non entra mai, Motta è imprigionato nella rete di passaggi del Barcellona, Chivu soffre su Messi, nessuno tiene veramente palla, nessuno ha davvero la forza per mettere fretta all’avversario. La debolezza della struttura tiene in soggezione i singoli e li fa sembrare meno giocatori degli altri. Molto incide il metodo di gioco. L’Inter deve solo interrompere, non costruire. Vale per quanto riesce a essere elettrica, non per quanto è ordinata. In realtà nel primo tempo non è male, Milito mette ansia. Ma il Barcellona ha sempre il pallone, sembra una macchina lenta e immortale. I pericoli reali non sono tanti, sono infiniti quelli possibili. Messi, Xavi e Ibrahimovic fan-
no un lungo torello ai limiti dell’area. Fermarli è l’unico lusso permesso all’Inter. È entrato troppo tardi Balotelli. A cinque minuti dalla fine, per significare qualcosa bisogna essere più fortunati che bravi. Balotelli sarebbe servito prima, quando l’Inter aveva difficoltà a tenere avanti il pallone. In fondo ha ragione Mourinho: la nuova Inter deve ancora nascere. Il dubbio è che a grandi livelli abbia ancora limiti importanti. La Fiorentina finisce per essere l’unica italiana battuta. Larga l’espulsione di Gilardino, magravissima. Èbuona la prova di carattere, un po’ scolastico il gioco. Di sicuro non ha avuto fortuna. La prossima partita è con il Liverpool. Per stare in corsa è già necessario vincere.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
13
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Politica lucana
E’ il giorno del dolore: Adduce (Pd) chiede di sospendere il dibattito
«Nessuna tessera gonfiata» Petrone smentisce operazioni poco chiare mentre Talia (Rb) “recupera” su Restaino | LA POLEMICA | Belisario a Mancusi: «Udc coerente se Sacco si dimette»
POTENZA - Il giorno del silenzio. Il candidato segretario del Pd, Salvatore Adduce chiede di sospendere le attività congressuali in segno di rispetto per il militare lucano caduto a Kabul. E il dibattito in effetti, si quieta. Almeno per un giorno. Ci sono però le dichiarazioni di Ignazio Petrone sul perfetto svolgimento delle regole di tesseramento. Non c’è per Petrone quindi nessun caso “gonfiamento” tessere per modificare l’esito congressuale. Petrone con forza esclude che ci sia «un presunto tentativo da parte dell'area Speranza - Bersani di denunciare le azioni delle altre due aree politiche, Bersani - Adduce e Franceschini - Restaino, che avrebbero condotto ad un tesseramento gonfiato». Petrone poi per rafforzare ancora il concetto dichiara: «Sin dal primo giorno di questa campagna congressuale, il candidato Roberto Speranza ha chiarito con estrema fermezza l'intento di voler condurre un congresso tutto ripiegato su idee, programmi e un nuovo modello di partito e di politica e non su uno scontro tra gruppi dirigenti. Dunque smentisco con forza questa notiziache mettein cattiva luce anche le tante donne ed uomini che hanno deciso autonomamente di tesserarsi al più grande partito della Basilicata. Il tesseramento -conclude - si è svolto nel pieno rispetto delle norme regolamentari e va dato merito a quei circoli come Pietragalla, Avigliano ed altri che lo hanno promosso in maniera quanto più diffusa possibile». Giornata contraddistinta dal tentativo di buttare acqua sul fuoco anche per quanto riguarda la polemica trasversale. Il segretario provinciale della Rosa bianca, Michele Ta-
lia si è affrettato infatti a chiarire: «Non c’è nessuna polemica in atto tra la Rosa bianca ed il Partito democratico, tantomeno con il suo segretario Erminio Restaino». In buona sostanza il dirigente della Rb corregge il tiro all’uscita “scomposta” di mercoledì quanto a una nota di Restaino - che sollevava la questione della ricchezza dei territori rimarcando le azioni messe in atto dalla giunta regionale proprio a favore dei territori lucani - Talia aveva detto: «caso strano ci si ricorda delle periferie solo quando queste possono servire a esprimere voti e preferenze». Ieri Talia ha invece dichiarato per smorzare le polemiche: «La riflessione serve da stimolo per tutti coloro che, con molte difficoltà, cercano di fare politica nei propri territori. La Rosa Bianca, ha più volte ribadito che la sua collocazionepoliticaè alcentroche guarda a sinistra e, non dimentichiamoci che gli uomini della Rosa Bianca, schierati nella recente consultazione elettorale, hanno non solo dimostrato coerenza e lealtà al centro-sinistra, ma sono risultati oltremodo determinanti, per il superamento della soglia del 50 per cento, che ha sancitola vittoriadel presidente Lacorazza e dell'intera coalizione. Guardiamo con molto interesse quanto sta accadendo nel Pd, confermando la possibilità di accordi programmatici ed elettorali. La visione politica di Rb, si ispira al principio di sussidiarietà. Noi crediamo profondamente nella valorizzazione del territorio e siamo organizzati per valorizzare le periferie. Questo concetto è al servizio di un modo positivo di concepire le relazioni politiche». sal.san.
Ignazio Petrone
Il riequilibrio territoriale dei Socialisti “uniti” IL Partito socialista chiede un riequilibrio territoriale e di “contare” politicamente secondo i patti di lealtà nel centrosinistra. Già alcune settimane fa, il consigliere regionale Donato Salvatore, in sede di assestamento di bilancio era stato chiaro: si rispettino - aveva detto - i patti di un tempo, quelli che avevano lasciato prevedere una staffetta in esecutivo tra l’attuale assessore, pure in quota socialista, Innocenzo Loguercio e lo stesso consigliere. Ma il punto pare tutto politico. Perchè il partito deve risolvere anche la questione potentina: alla Provincia di Potenza la giunta non è ancora completa. A mancare, proprio il titolare in esecutivo della quota socialista che alle elezioni si è
| POLICORO - Sono mesi di passione quelli che ci apprestiamo a vivere. Una stagione politica interessante. Soprattutto perché i principali partiti dei due schieramenti, Pd e Pdl, sono al lavoro per trovare la quadratura interna prima di presentarsi al voto nella prossima primavera per le Regionali. Strani Pd e Pdl, nonostante siano grandi contenitori da soli non arriveranno mai al 51 per cento in questa regione. Se il sistema elettorale vigente per le elezioni Politiche ha dato su sei deputati a disposizione per la Basilicata, tre seggi al Pd e tre al Pdl, e la stessa cosa si è verificata al Senato dove gli scranni stavolta erano sette con la sola eccezione dell’elezione del senatore di Idv Belisario (che faceva ad onor del vero coalizione con il Pd), per le regionali, complice il sistema elettorale di tipo proporzionale “Tatarellum” assisteremo ad una grande frammentazione. Ci sarà per molti la corsa a candidarsi nei cosiddetti partiti minori dove per essere eletti basteranno meno voti rispetto ai due megacontenitori. Si dice in gergo “per sfruttare il sistema elettorale”. Ricordo nella mia esperienza, di giovane militante prima, e di cronista poi, di aver visto consiglieri regionali eletti con un terzo dei voti di tanti “primi dei non eletti” rimasti fermi al palo per poi scomparire nel nulla. In politica si sa, molte volte non conta prendere
«LE dichiarazioni del segretario regionale dell'Udc sono contraddittorie rispetto ai recenti comportamenti del suo partito». Lo ha affermato ieri in una nota, il capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, Felice Belisario in risposta alle dichiarazioni rese dal segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi che aveva smentito accordi già chiusi con il Pd. Belisario non ci va morbido e attacca: «Non mi pare che l’elezione del presidente del consiglio provinciale di Potenza sia caduta dal cielo anche considerando che l'Udc non ha concorso alla elezione del presidente Lacorazza neppure con un voto. Si è trattato quindi di un accordo tra il Pd e l'Udc di fatto subito dall'Idv. Ma alla luce delle affermazioni di Mancusi, secondo cui il suo partito è lontano da inciuci e accordi segreti, le dimissioni di Palmiro Sacco sarebbero ben gradite e coerenti». «Se poi - conclude Belisario - sui programmi e sulle riforme, a partire dalla legge elettorale con immediata abolizione del listino, si raggiungono larghe intese anche con l'Udc, sempre se questa forza guarirà presto dall'allergia che manifesta nei confronti dell'Italia dei valori, si potrà immaginare un allargamento dell'attuale coalizione di governo».
presentata con una propria lista in sostegno del presidente Lacorazza. Di questo si dovrebbe discutere in un incontro che a breve hanno convocato gli uomini del Ps (al momento quello lucano è commissariato in attesa del congresso) di area Sdi. Sembra che alla riunione ci saranno numerosi amministratori locali, tutti convinti e desiderosi di risolvere una volta per tutte la questione unitaria che, di recente, non è stata punto forte del partito diviso spesso tra aree, provenienze e prospettive. E proprio dal rilancio dello spirito unitario, necessario ad affrontare - è il punto - con maggiore consapevolezza e “peso” la politica regionale partono
IL COMMENTO
per toccare l’alto “nodo”, quello di Sinistra e libertà. Il gruppo di provenienza Sdi sembra desideroso di porre in secondo piano la confluenza in un movimento unico con Mps e Sd. Come a dire, prima il partito, poi eventuali allargamenti. Ma non è tutto. Perchè sembra che il partito a livello regionale voglia fare i conti anche con l’ufficio di presidenza che dovrebbe essere rinnovato a breve a viale Verrastro. E sembra che i Socialisti chiedano una postazione a partire dall’idea che il dialogo si porta avanti con i partiti, non con i singoli. E se non dovessero essere accontentati, potrebbe profilarsi all’orizzonte qualcosa in più di maretta.
|
Finchè c’è Vito non c’è Speranza molti voti, ma sapere dove farli fruttare. Sono certo che le migrazioni fisiologiche a caccia di liste “mono eletto” dai grandi partiti anche stavolta si verificheranno. D’altra parte un posto in consiglio regionale è prerogativa di pochi e ottenerlo è cosa molto prestigiosa. Ho introdotto il tema delle regionali sorvolando inizialmente su quello che sta accadendo in casa Pd, dove è in atto la corsa alla segreteria regionale del partito. Siccome il Pd è anche il partito che esprimerà il candidato presidente per “tirare”la coalizione, la cosa si riempie di significati. In corsa Ermino Restaino l’unico della ex Margherita e unico pro Franceschini, contro due ex diessini e pro Bersani Adduce e Speranza. Restaino è uno che con le segreterie regionali di partito ha confidenza, è uomo furbo, scaltro ed essenziale, uno di quelli che “sanno come va il mondo”. Di quelli che sanno come si trova il rimedio giusto, di quelli che non perdono mai la calma. Di quelli che sanno togliersi dai riflettori quando questi non sono lì per loro. Uomo di mediazione è la parola giusta. La sua concretezza e schiettezza lo ha portato a sostituire Lacorazza
una volta che questi ha lasciato per candidarsi alla successione di Altobello alla guida della Provincia di Potenza. Bene ha fatto il giovane presidente a fare quella scelta. Anche lui è entrato di diritto tra quelli che “sanno come va il mondo”. Per lui è innegabile, sarebbe stato un congresso difficile, la sua riconferma sarebbe stata cosa non da poco. Restaino le elezioni le ha vinte. Tutte e tre. Il capolavoro è stato compiuto. Non erano scontate le tre vittorie. Superato lo spartiacque, ora i conti sono tutti per le regionali. Erminio vuole De Filippo. In realtà non è il solo. Sono in molti ad aver iniziato già da tempo a tessere la tela per la sua riconferma. Ad opporsi a questo piano c’è Speranza. “Il vecchio con la faccia da giovane” come osò definirlo il grande Vauro durante una mitica trasmissione di Santoro, dove il giovane candidato segretario era ospite in veste di leader nazionale della Sinistra giovanile. Ed è proprio sulla questione generazionale che punta Speranza. Il “largo ai giovani” è stato stigmatizzato anche da Adduce, bersaniano come lui ma che di anni ne ha il doppio. “Non basta dipingere un futuro
dipinto a colori pastello solo se si vota per voi”gli ha detto invece Restaino durante la convention recente dei Franceschiniani a Malvaccaro. Se big Erminio vuol dire De Filippo bis, Speranza vuol dire Folino. Forse. E ci risiamo. Il dualismo seppur sotto la cenere o per interposta persona continua. Folino è intelligente. Adesso non appare. Non è assessore e tolta l’attività consiliare lavora sott’acqua per il partito. Per il congresso. Sa che con Speranza, sostenuto anche dal senatore Bubbico principalmente e dal vice presidente della giunta regionale Santochirico, si gioca molto. Se vince Speranza, addio Vito. Se vince Restaino addio Speranza. Finchè c’è Vito, quindi, non c’è Speranza. Se De Filippo verrà riconfermato alla fine ragionando in termini pratici non dispiacerà a nessuno perché la quadra sarà stata trovata. L’unica eccezione sarà quella di Folino. E’ inimmaginabile che possa nella prossima legislatura tornare in giunta, dopo essersi dimesso mesi fa, anche se con il ruolo di vice. Lacorazza ha trovato una sua dimensione alla Provincia. Speranza è assessore al Comune di Potenza con una de-
lega non di poco conto come l’urbanistica, e Folino invece, se non gli riuscirà la spallata all’armata De Filippo, dovrà ricandidarsi alle regionali a caccia di preferenze, ripartendo in salita e con la mansione da gregario, ma sostenuto da Lacorazza. Nella politica delle scelte verticistiche, delle liste bloccate, delle rendite di posizione, dove è già tutto deciso a priori, essere eletto con le preferenze è, e dev’essere motivo di orgoglio. A Folino, l’unico diessino che ci ha rimesso con la nascita del Pd, fino ad oggi non ha regalato niente nessuno. E’ capace certamente, sa tenere i rapporti con le persone è “svelto di cervello” acuto nelle scelte, ma nella sua carriera un errore come quello di dimettersi dalla carica di vice governatore, rischia di pesare a lungo. Ora deve bere il calice fino in fondo. Al suo posto mi sarei candidato alla segreteria regionale del Pd al posto di Speranza. La vittoria strepitosa della sua mozione nella convenzione del Pd di Pietrapertosa, il paese anche di Agatino Mancusi, è sicuramente un’iniezione di fiducia. Sarebbe curioso vedere il risultato di Santarcangelo. A proposito di Mancusi, è se fosse proprio il leader regionale dell’Udc a fare gioco di sponda per l’amico Vincenzo, vincolando la presenza dell’Udc nella coalizione alle regionali solo in caso di discontinuità? Pierantonio Lutrelli
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
14 Primo piano
Il 22 sarà varata dal governo. Le risorse dalla lotta all’evasione
Accordo prima di Natale
Finanziaria light di 4-5 miliardi battono cassa ministeri e regioni
Metalmeccanici tempi rapidi per il contratto
di TITO GIABARRI ROMA – Arriverà martedì 22 settembre sul tavolo del Consiglio dei ministri la Finanziaria 2010. Si punterebbe anche quest’anno ad una manovra 'light' di pochi articoli (trequattro al massimo) e tabelle. L’entità, stando alle ipotesi finora sul tavolo dei tecnici, sarebbe intorno ai 4-5 miliardi di euro. La manovra solitamente arriva a fine settembre ma quest’anno si sta lavorando per anticipare i tempi perchè il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sarà impegnato nei giorni successivi al G20 di Pittsburgh. Prima del Consiglio dei ministri sulla Finanziaria si terrà, sempre il 22, la riunione del Cipe. Alle parti sociali agli enti locali la Finanziaria sarà invece illustrata lunedì: è convocato infatti per le 17 del 21settembre, a Palazzo Chigi, l’incontro tra governo e parti sociali (sono 36 organizzazioni tra Confindustria, sindacati, associazioni di commercianti e artigiani, quelle del mondo agricolo e della cooperazione, Abi e Ania, per citarne alcune). Convocate anche Regioni, Province e Comuni. I ministeri farebbero pressing su via Venti Settembre per avere risorse aggiuntive, si calcola complessivamente oltre 10miliardi di euro,ma la linea resterebbe invece quella diuna Finanziariacomunque 'leggera'. Il nodo più importante sarebbe quello delle risorse per i contratti del pubblico impiego, oltre 2 miliardi di euro per il solo 2010 e oltre 7 per il triennio. Di ieri poi la richiesta da parte della Fiat di prorogare gli incentivi fiscali al settore auto, sulla quale il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha lasciato una porta aperta. E oggi, dopo l’attentato in Afghanistan, potrebbe scattare una nuova emergenzafinanziaria per le missioni di pace. Per le risorse si guarda, ol-
tre ai risparmi di spesa pubblica, allo scudo fiscale. Il tentativo di allargare le maglie e allo stesso tempo di accorciare a fineanno itempi perl'adesione, modifiche sulle quali si voterà in Senato la prossima, ha l’obiettivo di rendere lo scudo più appetibile e dunque di ottenere maggiori introiti da utilizzare poi proprio con la Finanziaria. A battere cassa sono non solo i diversi dicasteri ma anche gli enti locali. Le Regioni, per esempio, chiedono fondi aggiuntivi per la sanità. C'è poi tutto il capitolo Sud sul quale la pressione per un maggiore sostegno economico arriva da tutte le aree politiche presenti nel meridione,
di maggioranza e di opposizione. Per quanto riguarda l’articolato della Finanziaria, infine, potrebbero trovare spazio alcune norme previdenziali e proroghe fiscali. Ma si lavora pure sul fronte della lotta all’evasione fiscale. E finisce nelle maglie del fisco Rocco Siffredi: il pornodivo sarebbe chiamato a rispondere per evasione di centinaia di migliaia di euro attraverso la fittizia costituzione di società all’estero, in paradisi fiscali. Sotto osservazione da parte della Guardia di Finanza, in particolare le sue attività in Ungheria. Se venisse accertata effettivamente l’evasione, Siffredi non potrà avvalersi
delle norme sullo scudo fiscale, in quanto c'è un procedimento aperto. Stesso discorso vale per gli oltre 800 nominativi sui quali stanno indagando su tutto il territorio nazionale sempre le Fiamme Gialle. L’offensiva contro l’evasione fiscale internazionale si è rafforzata proprio con l’apertura dello scudo: chi vuole può regolarizzare la propria posizione ma se c'è un’indagine fiscale aperta, la sanatoria resta preclusa. L’indagine sul pornodivo, che rischierebbe non solo una sanzione ma anche il carcere fino a tre anni, è partita lo scorso anno dalle Fiamme Gialle di Chieti che hanno scandagliato la posizione fiscale di tutti coloro che avevano trasferito la residenza all’estero a partire dal 2004. «Incrociando i dati sugli acquisti di veicoli, i contratti di locazione, le utenze domestiche intestate, è emerso anche questo nominativo – riferisce all’Ansa, il colonnello Gioacchino Angeloni, comandante provinciale della Gdf di Chieti, che sta coordinando le indagini -. Ha anche la disponibilità di una villa a Roma intestata ad una società di capitali di dirittobritannico allaqualecorrisponde un canone di affitto. È dunque possibile che non abbia rescisso il rapporto con l’Italia, anzi riteniamo che è qui per oltre metà dell’anno solare». E dunque deve pagare tutte le tasse in Italia ed eventualmente scomputare con il credito di imposta quelle pagate all’estero. Nell’indagine sarebbe coinvolta anche la moglie, ex pornodiva, socia dell’attività di produzione in Ungheria. L’imponibile evaso da Siffredi finora accertato è «intorno ai 200.000 euro ma l’indagine è ancora aperta con accertamenti bancari. Se si dovesse superare i 77.600euro per anno e per imposta si rischia la condanna alla reclusione da uno a tre anni», ricorda il colonnello Angeloni.
ROMA – Tempi rapidi per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Le parti puntano ad accelerare e a chiudere l’accordo prima di Natale. Questo l’obiettivo indicato da Fim e Uilm al termine del terzo round del negoziato con Federmeccanica, a cui la Fiom continua ad essere presente con un 'osservatore', anche se non mancano alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla creazione di un fondo di sostegno al reddito, a carico delle imprese, per cassaintegrati e malati gravi. La trattativa, dopo lo strappo con le tute blu della Cgil e la conseguente proclamazione dello sciopero per venerdì 9 ottobre (che sarà accompagnato da una manifestazione nazionale a Milano), va avanti sulla base della piattaforma di Fim e Uilm, che punta a un aumento di 113 euro lordi mensili per il triennio, più 30 euro come elemento di perequazione per chi non fa contrattazione aziendale. «E' una situazione paradossale», ha detto ieri mattina il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini, «che oggi ci sia una trattativa soltanto sulla piattaforma presentata da due organizzazioni minoritarie, senza nessuna valutazione democratica del voto dei lavoratori interessati». Sulla vertenza dei metalmeccanici è intervenuto, in serata, anche il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, invitando la Fiom «a ragionare per il bene dei lavoratori», e per questo chiedendo «un gran senso di responsabilità» e che “ognuno faccia un passo indietro». Un appello che ha detto di condividere lo stesso ministro del Lavoro, Maurizio
Sacconi. A cui, invece, non ha voluto replicare il numero uno della Fiom. Tre i punti al centro del tavolo che si è tenuto ieri (il prossimo è in calendario mercoledì 23 settembre): l’estensione della contrattazione di secondo livello anche alle piccole aziende, la costituzione di un ente bilaterale e la creazione di un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori in difficoltà. Sui primi due, hanno spiegato le parti al termine dell’incontro, c'è stata «convergenza», mentre sulla questione del fondo Federmeccanica ha detto che «bisogna essere cauti», anche in considerazione di una valutazione della «compatibilità dei costi, dai quali – ha sottolineato – non possiamo prescindere». Comunque, ha aggiunto il direttore generale, Roberto Santarelli, «abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare su tutti i fronti. Ci sono appuntamenti già fissati. Andiamo avanti». E proprio sui tempi, i sindacati dei metalmeccanici di Cisl e Uil hanno mostrato ottimismo. «Il confronto procede positivamente. C'è voglia di fare presto, di stringere» e di chiudere «prima di Natale», ha affermato il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi. Pur non nascondendo che si tratta di un negoziato «complesso», che si fa in «un contesto complicato e con un interlocutore non facile», anche il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, si è detto «fiducioso sulla disponibilità politica a rinnovare il contratto in tempi rapidi», visto che la «volontà a fare il contratto si è confermata anche nella discussione di merito». b. c.
Marcegaglia «Meglio se Fiom ragiona»
Si riparla di Tobin tax
Dati sopra la media
G20, a Bruxelles la strategia Ue
Export l’Italia molto bene
si chiede un’azione più decisa nel contrastare la speculazione. «E' una parte che va rafforzata», ha detto il premier, «perchè se quello del tetto ai bonus è un punto importante, quello della speculazione vale cento volte di più, visto che la variabilità dei prezzi delle materie prime , delle risorse energetiche e dei prodotti alimentari determina tragedie come, ad esempio, la fame in Africa». Riemerge intanto l’idea di introdurre la Tobin tax, una tassa sulle transazioni finanziarie che finanzi la lotta alla fame nel mondo, ma anche il risanamento dei conti pubblici deteriorati dalla crisi. A rilanciarla è stato di recente il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. Ma non tutti gli Stati membri dell’Ue sembrano essere d’accordo, a partire dalla Svezia che detiene la presidenza di turno della Ue. D’accordo si è invece detta la cancelliera tedesca, Angle Merkel, che potrebbe essere sostenuta anche dal premier britannico, Gordon Brown, e dal presidente francese, Nicolas Sarkozy.
BRUXELLES – A luglio export in ripresa nell’Unione europea e nei Paesi dell’euro, con l’Italia decisamente sopra la media. I dati resi noti ieri da Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, mostrano un aumento, rispetto a giugno, del 3,3% nell’Ue e del 4,1% in Eurolandia. Tra i sedici Paesi dell’euro spicca il dato italiano, decisamente sopra la media e tra i migliori, con un 7,9%. L'Olanda segna addirittura una crescita del 17,3%. Più contenuti, ma pur sempre di segno positivo, anche i dati di Germania (3%), Spagna (2,9%) e Francia (2,8%). Al contrario, l'import sia nella zona dell’euro (0,3%) che nell’Ue (-0,6%) continua a mostrare una contrazione. L’export italiano ha «riacceso i motori», commenta il viceministro allo Sviluppo economico con delega al commercio estero Adolfo Urso, il quale ritiene luglio «un punto di svolta». «Il peggio – sottolinea – è ormai alle spalle». A spingere la crescita delle esportazioni è stato soprattutto l’andamento del commercio verso il sud-est asiatico.
BRUXELLES – L'impegno del G20 deve essere non solo quello di archiviare definitivamente l’era dei superbonus dei manager bancari, ma anche quello di mettere in campo misure di forte contrasto alla speculazione internazionale. Oltre a quello di un rafforzamento della vigilanza finanziaria a tutti i livelli. I leader della Ue – riuniti a Bruxelles per preparare l’appuntamento di Pittsburgh del 24 e 25 settembre – sembrano uniti sulle richieste da avanzare alle altre potenze mondiali. E sembrano decisi a mettere sotto pressione soprattutto gli Stati Uniti, tuttora restii ad una riforma dell’architettura finanziaria internazionale che introduca troppe regole sui mercati. «C'è un accordo consolidato tra tutti i capi di Stato e di governo della Ue affinchè i Paesi europei che siederanno al G20 esprimano una posizione comune di tutti i Paesi dell’Unione», ha assicurato il premier Silvio Berlusconi, spiegando come per l'Italia la parte fondamentale del documento dei 27 è quella in cui
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
15
Italia / Mondo
Economia
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
LA GENERAZIONE “NÌ E NÌ”
I DILEMMI: BUONGIORNO O BONGIORNO?
di LORENZO LUPO
di NUNZIO FESTA FA SENSAZIONE sapere che in Italia ci sono 700 mila giovani «inattivi convinti». Sono giovani tra i 15 e i 35 anni che gli spagnoli catalogano come “generacion nì nì, nì estudia, nì trabaja” e che in Italia è stato tradotto alla lettera come “generazione né - né, né studio, né lavoro”. Niente di niente. Gli inattivi convinti non sono, in realtà, una novità assoluta in quanto persone in ozio - sanguisughe, nullafacenti, perdigiorni, vagabondi e quant'altro - ci sono sempre state e contro le quali si sono levati, giustamente, gli strali della morale pubblica e le rampognate di quella privata. Era talmente nota l'esistenza degli inattivi che finanche la poesia ne ha stigmatizzato la vita e le vicende. E se Parini aveva messo a nudo con ironia e garbo l'inanità del giovane signore lombardo, Nitti ha letteralmente frustato i borghesi meridionali che non avevano “altra occupazione che quella delle lotte comunali”. Gli inattivi del passato, tuttavia, rappresentavano una minoranza estrema, anche perché la vita non concedeva distrazioni e, di conseguenza, l'educazione familiare e civica, insieme all'istruzione scolastica, quando c'era, era volta, con le buone e con le cattive, alla “fatica” per sopravvive nel quotidiano. Ed, invece, dai dati inediti, forniti dall'apposito Rapporto dell'Università “La Sapienza” di Roma, per gli inattivi di oggi non si tratta di unità individuabili, ma di una massa enorme con una connotazione specifica che rappresenta, in sé. un vero e proprio fenomeno. Un fenomeno adiacente, seppure non assimilabile, a quello dei “bamboccioni” che rappresenta, a sua volta, la condizione dei giovani cui piace indugiare a lungo in famiglia. Ci sarebbe di dire, a questo proposito, che il fenomeno dei bamboccioni è sicuramente rimediabile, ma gli inattivi convinti sembra che manco le cannonate smuovono perché refrattari e insensibili a qualsivoglia richiamo alla realtà, sia pure per motivazioni differenziate cui non sembra estranea la condizione di precarietà del lavoro. Certo, settecentomila giovani sono davvero tanti e, a ben considerare, potrebbero fondare una grande città. Una città dolente, però, perché si troverebbe a consumare senza produrre e, perciò, passiva, destinata all'autodistruzione per una sorta di nichilismo collettivo. Senza esprimere giudizi morali o di merito, certo che una tale condizione suscita grande tristezza e immensa pietà umana. Si può dire, allora, che se l'attuale legislazione del mercato del lavoro ha prodotto un fenomeno di tale entità ci sarebbe da ripensare a nuovi modelli occupazionali, checché ne dicano economisti, imprenditori e liberisti che sembrano bearsi del precariato come sistema. Ed occorrerebbe ripensare anche a nuove modalità formative, a partire dalla famiglia all'interno della comunità civico-sociale per per-venire, e in fretta, ad un sistema educativo del “fare”e del “produrre” cultura. All'opposto degli “inattivi convinti” si trovano, pari pari, altri 700 mila che possono essere definiti superattivi, affamati di lavoro. E sono gli emigrati dal Sud al Nord nell'arco di dieci anni. Anche questi avrebbero potuto fondare una grande città meridionale, la seconda dopo Napoli. Un città imponente, industriosa, produttiva che avrebbe potuto accrescere il reddito meridionale per accostarlo non diciamo a quello del Nord, che è inavvicinabile, ma almeno alla media nazionale. Ed, invece, questi giovani hanno scelto, e quelli che emigrano continuano a scegliere, la fuga, sia pure obbligata, al posto dell'inedia per non porsi né come bamboccioni, né come inattivi, ma essere utili a se stessi e sentirsi solidali con la comunità. E' vero che l'emigrazione non va demonizzata, ma è pur vero che questo tipo di emigrazione, sempre a senso unico dal Sud al Nord, non può assurgere a modello perché bacato all'origine. Storicamente è sempre avvenuto, purtroppo, che, per sopravvivere, s'imponevano, a scansione periodica, le “primavere sacre”. Nel periodo a cavallo del '900 si emigrava in America per recuperare dignità e ricchezza; durante il biblico esodo degli anni '60, i meridionali prendevano il mitico treno con la speranza del ritorno per via dello sviluppo promesso e che, seppure avviato, ha conseguito scarsi risultati. E il Mezzogiorno, disseminato di ciminiere piccole e grandi, s'è trovato con le “cattedrali nel deserto”. Le sacre primavere odierne avvengono quotidianamente, senza strombazzi, con sobrietà e in punta di piedi, quasi con umiltà, come se il giovane emigrante volesse togliere il disturbo. L'emigrazione non avviene per caso o per scelta spontanea e libera. Il segreto è nei dati sui redditi del 2008 dai quali si evince che la Basilicata, si trova relegata al penultimo posto con un reddito medio pari a 14,18 per contribuente, inferiore di un buon terzo rispetto a quello della Lombardia che è di 22,46. Eppure nella nostra Regione sono presenti importanti imprese, la Fiat a Melfi, il Di-vano a Matera, il Petrolio in Val d'Agri, che contribuiscono ad incrementare il reddito pro-capite. Qualcosa, dunque, non funziona se pur dannandosi l'anima i lucani continuano a rimediare un reddito assai basso, non solo rispetto al Nord, ma finanche rispetto alle altre Regioni meridionali. E l'aspetto che inquieta ancor più è la lunga catena delle dismissioni industriali che si è verificata negli ultimi tempi e non solo per effetto della crisi. Le tanti dismissioni non vengono rimpiazzate, purtroppo!, da nuove imprese e, perciò, le aree industriali del dopo terremoto dell'80 sono già diventate un deserto con nuove “cattedrali”. Di fronte a tali problemi non si studiano ipotesi alternative, private o pubbliche, per il recupero dei capannoni per rinnovate attività imprenditoriali. Eppure, i fenomeni degli inattivi e degli emigranti, insieme ai problemi della povertà e del reddito, impongono a tutti i livelli delle istituzioni pubbliche e private, di ripensare a nuove e diverse strategie imprenditoriali ed occupazionali.
SULLO SVILUPPO DELLA MONTAGNA di ENRICO BORGHI* Ci ritroveremo domani a Calvello –un anno dopo e all’indomani del protocollo d’intesa siglato tra Uncem e Regione Basilicata per lo sviluppo della green economy attraverso il coinvolgimento delle Comunità locali –a discutere ancora di territorio, di gestione delle sue risorse, di scelte di merito per il futuro. Il territorio riveste oggi una funzione assolutamente essenziale per la modernizzazione del Paese, e quindi gestione e tutela rappresentano questioni chiave sulle quali lavorare per assicurare all'Italia un futuro migliore e più equo. Risiede infatti sul territorio - e soprattutto su quello montano, che copre il 54% della superficie nazionale - il luogo dove si vincerà o si perderà la sfida della modernità grazie alla realizzazione di infrastrutture indispensabili: alta velocità, elettrodotti, autostrade e condotte del gas, la logistica e gli impianti di produzione energetica. Le risorse del territorio montano italiano - acqua, aria, foreste, suolo - diventano fondamentali per lo sviluppo dei settori legati alla “green economy”e per la costruzione di un futuro nel quale si riesca ad innalzare la nostra capacità di autoproduzione energetica sostenibile grazie a idroelettrico, eolico, biomasse e fotovoltaico, affrancandoci il più possibile da sempre più onerosi combustibili fossili d'importazione. Il territorio italiano è il necessario substrato sul quale si reggono quotidianamente i numerosi distretti produttivi che continuano a garantire all'Italia una capacità competitiva internazionale, e rappresenta il tessuto connettivo indispensabile sul quale si innervano le economie del turismo, dell'enogastronomia e dell'agro-alimentare. Settori nei quali l'Italia ha la possibilità di primeggiare in termini di eccellenza mondiale. Eppure, di come si governi il territorio, di quale ruolo debbano avere le popolazioni locali organizzate nelle loro autonomie, a quale modello di democrazia ci si debba ispirare per assicurare efficienza e democrazia, non si discute, se non per stereotipi: frasi fatte o luoghi
comuni che producono disastri politici. Se la politica italiana non recupererà in fretta l'esigenza di costruire e programmare un futuro nel quale il territorio, le sue risorse, i suoi abitantie le sueistituzioni non sianopiù i silenti spettatori di uno spettacolo politico che si consuma sopra le loro teste, ma diventino i protagonisti di una discussione su come mettere a fattore comune questi temi, il declino del Paese non solo è dietro l'angolo, ma rischia di diventare strutturale. Ovviamente ciò significa smettere di discutere di contenitori - e cioè cosa debbano fare Comuni, Province, Comunità Montane, Regioni e Stato in un dibattito ormai corporativo e lezioso che dura da oltre un decennio all'interno di uno scontro tra istituzioni incomprensibile all'opinione pubblica - ma iniziare a discutere di contenuti. E quindi decidere chi e come gestirà l'acqua delle montagne per produrre energia elettrica. Chi e come farà passare elettrodotti e gasdotti nelle vallate alpine e nei crinali appenninici, e come indennizzerà i territori dai vincoli posti. Oppure ancora, chi e come gestirà l'impiego delle risorse locali per promuovere sviluppo e creare occupazione. E fatte le scelte, abbracciare con coraggio il principio di sussidiarietà puntando sul protagonismo delle popolazioni locali e sul senso di responsabilità degli amministratori. I tanti amministratori locali della montagna, riuniti nell'Uncem, da tempo provano a lanciare idee innovative in questo senso, sintetizzate nel “Manifesto per lo sviluppo della montagna” sottoscritto dasociologi, economisti,antropologi e urbanisti. La politica saprà avere il coraggio di ascoltarli? Altrimenti, il futuro che ci attende è fatto di tante Casse del Mezzogiorno, di tanti interventi straordinari, di ennesime politiche della spesa pubblica che consegneranno ai nostri figli tanti debiti da pagare quante sfide irrisolte da affrontare. *presidente Uncem Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
BUONGIORNO dalle sponde partenopee. Girando per Napoli, me venuto un bel dubbio: Bongiorno o Buongiorno? E poi qualche risatina che non ho potuto risparmiare. Ma vuoi vedere che son io a ricordare male come si scrive in italiano, nel senso di che nome usava, i Michael Nicholas Salvatore Bongiorno? Ho fatto qualche ricerca, di quelle piccoline e fulminanti, per trovarmi io sul campo della ragione. L'errore, invece, era della ditta noto Gaetano Trombetta, ovviamente napoletana. Per un unirsi al cordoglio - e da qui le mie risate preventive la Trombetta ha commesso un vistoso errore; la ditta Gaetano Trombetta ha voluto, giunta la notizia della morte del conduttore televisivo, salutarlo con un manifesto funebre affisso in tutto il capoluogo di regione. Però scrivendo, ovviamente bell'in grande, Mike Buongiorno. Al posto di Mike Bongiorno. “Il Michele - avrebbero detto un Fiorello o un Fazio c'avrebbe scherzato sopra”. Quindi giustamente possiamo fare lo stesso anche noi, penso invece io stesso. E in testa a me medesimo, mi viene un altro corsivo pensiero. Dove c'entra chiaramente il presentatore nato a New York è caduto l'8 settembre a Monte Carlo. Buongiorno, hops Bongiorno, che sia stato o no partigiano, è la stessa persona che per decenni ha rotto scatole e scatolette, una in particolare, per presentare agli italianotti e alle italianelle i famossimi quiz da importazione e/o esportazione, così da seguire la scia dei tanti yankee italici felici e ghiotti per caramelle degli Usa da prendere e da dare. Il Bongiorno, che per l'Italia vuol dire 'tv', è una delle incarnazioni simboliche, insieme a Baudo e non solo, della possibile involuzione a mezzo medium. Ce ne dovremmo, a tempo perso o trovato, ricordare. E, per giunta, a dispetto di quell'onorificenza, a volte, da due soldini, a volte, che la gente forse non il popolo - appella col titolo di “rispetto”. Ora è senz'altro tardi per l'errata corrige della Trombetta, quindi si continui a suonare i campanelli della normalità.
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
16
Prima Divisione Postiglione: «In ogni caso la società sarà al suo fianco»
Il Potenza in ansia per Chiavaro Il difensore fermato precauzionalmente: problemi cardiaci UNA BRUTTA sorpresa, che circolava come indiscrezione già da qualche giorno. Agatino Chiavaro deve temporaneamente interrompere l’attività agonistica per togliersi ogni dubbio sul pieno stato di salute del suo cuore. Il 29enne difensore di Catania - che il Potenza ha prelevato in estate dalla Paganese - è stato cautelativamente fermato dalla società rossoblu dopo aver visionato le risultanze dei test effettuati nelle scorse settimane presso il centro di medicina dello sport del San Carlo. Controlli di routine, normalmente successivi a quelli prescritti dalle tradizionali visite di inizio stagione che il difensore aveva superato senza intoppi. I cardiologi che stanno seguendo l’atleta vogliono capirne di più sulla natura di un’aritmia riscontrata nei più recenti test di idoneità, che merita ovviamente di essere approfondita per non lasciare nulla al caso. In Italia, per fortuna, col cuore in campo non si scherza. Le ultime morti assurde riguardanti calciatori (lo spagnolo Jarque poco più di un mese fa, il connazionale Puerta nel 2007, prima ancora Marc Vivien Foe) hanno innescato polemiche da cui - una volta tanto - il nostro paese è uscito bene. In Italia i calciatori professionisti sono sottoposti a test cardiologici assolutamente all’avanguardia, gli standard di tutela della salute sono elevatissimi. Nel dispiacere per una brutta situazione riguardante il ragazzo, merito alla società del Potenza che non ha lesinato sulle verifiche. In serie D, non troppi anni fa, è stato l’ex attaccante rossoblu Mi-
Chiavaro alla sua presentazione e in campo con l’Andria
chele De Simone ad essere fermato per problemi simili. Ha dovuto interrompere in quel momento la sua carriera. Il Potenza ha anche chiesto alla Paganese la documentazione medica di Chiavaro della passata stagione, da lui disputata da ti-
tolare. Dal 2006 al 2008 il siciliano ha militato tra i dilettanti con la maglia del Modica, fattore che probabilmente può non aver agevolato l’effettuazione di controlli a tal punto appronditi. Una nuova visita specialistica è fissata per lu-
nedi 21, quando probabilmente si saprà qualcosa di più. “La prima posizione da tutelare è quella del ragazzo - tiene a sottolineare il presidente Postiglione - la nostra società in questo momento pensa soltanto a garantirne la salute nel modo migliore possibile, gli aspetti tecnici passano in secondo piano”. C’è in ballo una carriera e molto di più, senza giri di parole. In questo momento conta poco l’importanza di Chiavaro nello scacchiere di Capuano. Che è enorme. La stagione passata insieme a Pagani ha fatto nascere nel tecnico un’immensa stima per questo ragazzo, umana e professionale. L’ha voluto fortemente a Potenza, per importare in Lucania un tassello di quella che era stata la difesa meno battuta della Lega Pro. Titolare a Giulianova, Chiavaro è stato poi espulso contro l’Andria nel suo debutto al Viviani. Per lui è innegabilmente un momento difficile, ma forse non si aspettava quanto Potenza potesse stargli vicino. In poco più di un mese di permanenza in città Agatino ha saputo farsi voler bene da tutti, non solo dai colleghi di spogliatoio. In questa esperienza l’ha seguito la compagna, Costanza Ghersetti, pallavolista argentina tesserata per l’Asci Volley di B2. Postiglione precisa: “contiamo di averlo subito con noi a disposizione, ma Chiavaro sappia che la società del Potenza gli sarà vicino qualsiasi possa essere il risultato dei nuovi accertamenti a cui si sottoporrà”. Da noi, da tutti, in bocca al lupo. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
5-3 con la Murese. In prova Sica
Ipotesi 4-3-3 con Lolaico e Profeta E’ FINITO 5-3 il test di ieri pomeriggio contro la Murese, disputato sul campo di Picerno. In rete Catania con una doppietta nella prima frazione, poi Aquino, Smith e Nappello. Capuano ha optato per l’ormai solita formula dei tre tempi da mezz’ora che gli ha consentito di ruotare praticamente tutti gli effettivi a disposizione. “Il 4-4-2 lo ritengo un modulo piatto, senza brio” ci ha confessato il tecnico lasciandoci intendere come l’idea che ha in mente per affrontare il fanalino di coda del girone sia molto prossima ad un 4-3-3. Di esterni in condizione il Potenza non abbonda, ma il probabile rientro di Lolaico offre sicuramente una soluzione in più. Il potentino potrebbe piazzarsi a sinistra sulla linea difensiva (al posto di Vanacore), con Cardinale e Langella centrali e uno tra Porcaro e Frezza a destra. Nei tre tempi Capuano le ha provate tutte, quindi è risultato difficile trarne indicazioni decisive. Si è lavorato anche su una mediana di grande corsa e dinamismo, in cui Giannusa verrebbe affiancato da Berardi e Profeta, con il conseguente avanzamento di Catania - titolare indiscusso - nel tridente, completato da Aquino e Polani, favorito su De Cesare. Decisiva in ogni caso la rifi-
nitura di sabato mattina. Dal mercato degli svincolati potrebbe arrivare intanto in rossoblu l’esterno sinistro offensivo Francesco Sica, classe ‘86 nelle ultime due stagioni nelGelbison in serie D. Verrà valutato nei prossimi giorni. QUI MARCIANISE Emergenza al debutto per Gigi Boccolini. Ieri è saltato il consueto test infrasettimanale contro la Berretti perchè il campo aziendale annesso alquartier generale del presidente Bizzarro era allagato dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi. La squadra ha trovato ospitalità ad Alvignano, dove nell’insolito orario di mezzogiorno si è allenata insieme alla locale compagine di Promozione. Si prospetta un 4-4-2 quasi obbligato vista la squalifica di D’Ambrosio e le defezioni certe diFilosa, Porpora,Galizia, Ciano e Orsi (ancora febbricitante). Davanti a Fumagalli l’unico ballottaggio è a sinistra tra Tomi e Russo, con Murolo e l’ex D’Apice coppia centrale difensiva supportata a destra da Piscitelli. Manco e Romano sono gli esterni alti, Della Ventura copre le spalle al regista Alfano acquistato in estate a peso d’oro. In avanti tandem Poziello - Tedesco. p.s.
Seconda divisione Rodolfi ha provato varie soluzioni
Melfi, tutti disponibili Problemi di abbondanza per Rodolfi in vista dell'impegno contro il Siracusa. Il tecnico gialloverde ha tutto l'organico a disposizione e dunque in previsione del match contro l'undici di Sonzogni, può operare scelte di esclusiva natura tecnico- tattica. La squadra ha lavorato a Ripacandida con Rodolfi che ha provato diverse soluzioni. Innanzitutto il modulo tattico. Non è così scontato l'utilizzo del tradizionale 4-3-1-2 che è stato corredo di queste prime quattro esibizioni. Contro il Siracusa possibile un 4-4-2, anche se la scelta finale non è stata ancora effettuata. Il ritorno in cabina di regia di El Kamch, dota il Melfi di una pedina fondamentale sia per quanto concerne lo sviluppo della manovra offensiva, sia per quanto riguarda la fase di non possesso. Il centrocampista marocchino è infatti giocatore in grado di coniugare positivamente sia l'apporto qualitativo che quello quantitativo. Dunque sicuramente per Rodolfi la possibilità di poter contare sulle sue prestazioni, rappresenta una notizia felice. Resta però il problema di come coprire al meglio tutte le zone del campo. Per questa ragione, considerando che El kamch non è nuovo a questo eventuale impiego, Rodolfi sta pensando di applicare il tradizionale 44-2, proprio per avere una maggiore presenza gialloverde sulla linea mediana. Lo Iacono verrebbe retrocesso sulla linea dei centrocampisti, pronto però a supportare i due attaccanti, partendo magari dalla fascia destra, dove ha la possibilità di espremere il suo enorme potenziale. Al fianco di El Kamch potrebbe giocare Mitra, che in passato ha coperto quaesta posizione
Il Melfi in azione
con ottimi risultati, alternandosi con l'altro mancino D'Andria che partendo lateralmente, ha la possibilità di poter essere più incisivo. In avanti Arcamone e Chiaria giocando più vicini e a stretto contato, hanno inoltre, l'opportunità di risultare maggiormente letali per gli avversari, attraverso scambi rapidi e ficcanti. Un modo importante per trovare la rete. Resta da stabilire l'assetto difensivo con un Gabrieli voglioso di ritornare titolare. Il capitano sta lavorando con serietà e vuole dimostrare di poter essere ancora elemento da non trascurare per questa squadra. Rodolfi valuterà nelle prossime ore,
considerando che Sicignano può sempre essere schierato a destra. Nel frattempo cresce in città l'attesa per questa sfida decisamente inedita. Melfi e Siracusa non si sono mai incontrati, almeno negli ultimi anni. La tifoseria gialloverde si attende una prestazione convincente, magari in grado di regalare la prima vittoria di questa stagione. Nella mente di tutti ci si augura di poter ripetere quanto accaduto lo scorso anno, quando alla quinta di campionato, arrivò il primo successo federiciano, in virtù del due a zero inflitto al Lamezia. Emilio Fidanzio
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 41
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Il punto del girone H L’Ischia a Bitonto si conferma squadra vittoriosa in trasferta
Sant’Antonio Abate e Pisticci le sorprese COLPO grosso del Pisticci. Sant'Antonio Abate in fuga (unica squadra a punteggio pieno). L'Ischia prende in trasferta ciò che aveva perso in casa. Il Matera deve accontentarsi del risultato senza reti. Primo punto del Grottaglie che costringe il Francavilla in Sinni a rinviare ulteriormente l'appuntamento con la vittoria. Finisce in parità il posticipo sotto i riflettori. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della terza giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare cinque vittorie, due in trasferta e quattro pareggi. I gol sono stati 26, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 14 da quelle che hanno viaggiato. Nella terza della scor-
sa stagione le reti furono 31, con il Pianura che superò il Venafro con il tennistico punteggio di 6 a 3. Complessivamente, nei tre turni della stagione appena iniziata, le vittorie sono state 14 e 13 i pareggi. Nella terza giornata del campionato 2008/09 le vittorie furono otto, di cui tre in campo esterno. Rispetto alla scorsa stagione, in classifica, vi sono due squadre in meno a punteggio pieno e nessuna a zero punti. Il risultato prevalente resta l'1 a 1, verificatosi sei volte. Segue il 2 a 1 (cinque volte). Nessuna partita si è conclusa con il punteggio di 1 a 0, risultato molto frequente nello scorso campionato. Il Sant'Antonio Abate ci sta provando. Per ora, si è
isolato in vetta alla classifica con tre punti di vantaggio sull'Ischia e sul Neapolis che ha però riposato. Gli isolani, dopo la batosta interna subita ad opera dell'attuale capolista, si sono rifatti a spese di un Bitonto in difficoltà sul campo amico. La compagine pugliese è l'unica a non aver conquistato punti dinanzi ai propri sostenitori. Risultato a effetto anche per l'imbattuta matricola Pisticci che ha espugnato il campo del Fasano. Ai pisticcesi ora manca la prima vittoria casalinga. L'occasione potrebbe essere domenica prossima nel match contro il non irresistibile Angri. Il Francavilla in Sinni si è salvato in “zona Cesarini” dagli assalti di un Grottaglie che vuole dimostrare di esserci.
I sinnici potrebbero conquistare il primo successo pieno stagionale nella gara casalinga di dopodomani contro il Neapolis. Pari senza reti e grosse emozioni tra Matera e Casertana. L'ultimo pareggio per 0 a 0 dei materani al “XXI Settembre”risale al 21 febbraio 2009 (Matera-Pomigliano 0-0, sesta di ritorno). I biancazzurri di mister Giusto saranno gli unici rappresentanti della Basilicata ad esibirsi in campo esterno. Albano e soci ranno ospiti del Pomigliano alla ricerca della prima vittoria interna. Il match più interessante della quarta giornata sembra essere proprio Pomigliano-Matera. Toccherà al Benevento restare a guardare. Adolfo Sarra
Sul fronte mercato sarà ufficializzato in giornata un centrocampista seniores
Matera, Scudieri si ferma Per Pomigliano oggi Giusto proverà le alternative come under Scudieri out per Pomigliano. Per Pino Giusto c’è da variare l’assetto degli under che cominciava a girare meglio. «Il giocatore sta meglio-afferma il direttore generale del Matera, Giuseppe Fragasso-e domani effettuerà una risonanza magnetica. Questo, in pratica, lo esclude dalla partecipazione alla gara con il Pomigliano al Gobbato. Comunque i tempi non dovrebbero essere lunghi e il ragazzo è già più sollevato dopo i primi dolorosi momenti dopo l’infortunio». Ragazzi giovani, appena ventenni che si vedono il mondo cadere addosso ma a Matera hanno tutta la società costantemente vicina, oltre allo staff medico. «Il ragazzo-afferma Pasquale Smaldone, massaggiatore delk Matera-è stato subito visitato dal dottor Calemma. Inoltre, l’esame radiografico ha escluso lesioni e versamento. Diciamo che la cosa è meno grave di quanto si potevba pensare e al momento non si possono ancora definire i tempi di recupero che però non saranno lunghi». Una o due settimane al massimo, ma non è certo una bella notizia per Pino Giusto. Infatti, il tecnico ieri ha fatto allenare chi non
Il pallone sui piedi di Genchi che invece di servire Albano libero a centro ha preferito tirare. A destra Scudieri in azione (foto Videouno)
aveva giocato (o chi ha giocato poco) contro la Casertana per bene, mentre per il resto della truppa solo una seduta defaticante (unico assente giustificato Angelo Logrieco) dopo aver analizzato la gara come avviene di solito il martedì. Invece, è già quasi vigilia, perchè la gara con il Pomigliano è alle por-
te. «C’è un giorno in più per farlo e oggi proveremo qualcosa. Ci sono anche altri giocatori ammaccatiafferma Giusto- ma spero di poterli recuperare». Il riferimento è a Giuseppe Genchi e Giovanni Campo. MERCATO-Oggi chiudono i termini di trasferimento per i Dilettanti, ma il Matera ha già chiuso ie-
Avversario del Matera Angri rimontato dal due a zero
Rigore di D’Avanzo allo scadere ANGRI POMIGLIANO
2 2
ANGRI: Inserra; Formisano; Cascella; Lambiase; Cacace; Grillo; Vitagliano; Amarante; Incoronato (81’ Falcone); Galdi; Carnicelli (75’ Marrocco). A disp.: Carotenuto; Cuomo; Barone; Cirillo; D’Auria. All.: Criscuolo POMIGLIANO: Violante; Lomasto; Noviello; Mollo; Mauro; D’Arienzo; De Santo (56’ Alizzi); Nicoletti; Picci (56’ D’Avanzo); Auricchio (91’ Vezzoli); Spinelli. A disp.: Sorrentino; Sisonna; Cutolo; De Falco. All.: Pietropinto ARBITRO: Valente di Roma 1 RETI: 40’ Carnicelli (A), 48’ Grillo (A), 55’ Auricchio (P), 90’ rig. D’Avanzo (P). NOTE: Gara giocata al “Menti” di Castellammare di Stabia. Spettatori 500 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti Cacace, Carnicelli (A); Noviello, Picci, Nicoletti, Lomasto (P). Angoli 2-6. Rec.: 3’ pt, 6’ st. E’ UN Pomigliano per cuori forti; per la quarta volta su quattro gare ufficiali la compagine di Pietropinto realizza un gol decisivo nell’ultimo quarto d’ora di gioco, e per la seconda volta di fila in trasferta al 90’. Beffato l’Angri, che a inizio ripresa aveva saldamente in pugno la gara. Il trasferimento della gara al “Menti” di Castellammare e la serata a rischio pioggia non hanno scoraggiato cinquecento appassionati di entrambe le squadre, che hanno presenziato sulle tribune dell’impianto stabiese.La prima occasione del match è di marca angrese: Incoronato svetta di testa sugli sviluppi
di una punizione, Violante blocca sicuro. Al 14’ Picci sfrutta un errore della difesa grigiorossa e calcia: Inserra respinge, arriva Auricchio che a porta spalancata fallisce la clamorosa occasione. Al 27’ ancora Incoronato scambia con Galdi e va al tiro dal limite, la palla fa la barba al palo. Si arriva così al 40’, e l’atmosfera improvvisamente si scalda: Carnicelli raccoglie una sponda di Incoronato e con una spettacolare rovesciata infila l’1-0. Scroscianti, e meritati, gli applausi per la giovane punta. Non c’è neanche il tempo di ipotizzare una possibile reazione del Pomigliano in avvio di ripresa che arriva il raddoppio; Vitagliano batte una punizione dal vertice destro, Grillo anticipa Mauro e deposita in rete. Sembra il colpo del ko per il Pomigliano, ma i ragazzi di Pietropinto dimostrano per l’ennesima volta grinta, carattere e cuore. 55’: Auricchio sfrutta un’azione confusa nata da una punizione e in mischia accorcia le distanze. Entrano Alizzi e D’Avanzo per De Santo e Picci, i granata passano al tridente. D’Arienzo sfiora il pari di testa, poi è Carnicelli a fallire una buona opportunità per chiudere i conti. Si arriva così al concitato finale, con gli ospiti riversati in avanti che lasciano grandi spazi alle ripartenze avversarie. Spinelli va vicino alla rete con un sinistro dal limite, sul capovolgimento di fronte Galdi manca di poco il tris. 90’: ennesimo mischione in area, Valente vede un fallo e fischia il penalty. Dal dischetto capitan D’Avanzo è freddissimo e realizza spiazzando l’ex Inserra. L’ultima occasione è per Marrocco che di testa ha la chance per la clamorosa beffa: ma per l’Angri non è serata.
ri in tarda serata l’accordo con un centrocampista seniores(trentenne) che andrà a completare l’organico dove c’è necessità di farlo e al più presto visto che già in Coppa Italia mercoledì 23 settembre con il Pisticci ci saranno problemi per l’assenza dello squalificato Mazzoleni. Non dovrebbero esserci altre
novità in termini di mercato, se non in uscita dove il soggetto in questione è senza dubbi Cristiano Ancora. Perchè il rischio che resti fermo fino a dicembre è grande (ma pagarlo al minimo fino a quel momento è comunque uno sperpero). Renato Carpentieri
Pietropinto: «Domenica ci serve un Gobbato pieno contro i lucani» Il tecnico granata Pietropinto vuole più concentrazione: "Non possiamo concedere così tante occasioni agli avversari. Di buono c'è il carattere". Il ds Romano: "Punto guadagnato". A margine della gara del "Romeo Menti" contro l'Angri dell'ex Inserra, il direttore sportivo granata Agostino Romano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Come si era messa la gara nel primo tempo - insiste il dirigente vesuviano - dico subito che si tratta di un punto guadagnato. Ma una squadra all'altezza come la nostra e che ha tutti i presupposti per fare un campionato importante, non può regalare partite così e concedere campo agli avversari: tutti si devono impegnare per dare sempre il massimo. Alizzi, entrato a partita in corso, nonostante la giovane età, ha dimostrato di essere un elemento di gran valore e credo proprio che confermerà le attese. Domenica spero che contro il Matera, una gara difficile ed importante al tempo stesso, ci possa essere un Gobbato pieno. A tal proposito faccio un grandissimo applauso ai nostri tifosi accorsi qui a Ca-
I tifosi del Pomigliano
stellammare stasera:sono stati straordinari nel supportarci fino alla fine» Poi, la disamina di mister Mario Pietropinto:«Un primo tempo sicuramentenon all'altezza di quelle che sono le nostre potenzialità. Troppi errori di distrazione, un goal preso sugli sviluppi di una rimessa laterale edavversari lasciati liberi sui calci da fermo. Poi nellaripresa cisiamoguardati tutti un po' in faccia e ci siamo messi a giocare come sappiamo. Questa è una squadra che riesce ad adattarsi a varie
soluzioni tattiche: non deve mai salire sul piedistallo, ma essere concentrata per tutti i 90 minuti. Questi giorni che ci separano dalla gara interna col Matera - conclude lo "stratega di Eboli" - saranno intensi e ricchi di lavoro tattico: parlerò con tutta la squadra perchè non si possono concedere campo ed occasioni agli avversari come nel primo tmepo di stasera. Ma una cosa è certa:questo è un gruppo che ha carattere e che anche nelle avversità, riesce a venir fuori e a riacciuffare il risultato».
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
42 Sport
Cresce la consapevolezza di avere le carte in regole per salvarsi
Pisticci, bella sorpresa Il Pisticci torna da Fasano con tre punti, ma soprattutto la consolidata convinzione di poter competere nella lotta per la salvezza. Di avere, insomma, armi sufficienti per giocarselacon quel gruppo di squadre chiamate, per caratteristiche, organico e possibilità finanziarie, a disputare un campionato nella seconda metà della classifica. Anche se poi il calcio è sempre in grado di riservare sorprese inaspettate e stravolgere le posizioni teoricamente assegnate a tavolino. Sognare, allora, non costa nulla. Soprattutto quando si crede nel lavoro. Ma per adesso si tratta di sole tre partite. Che comunque qualcosa hanno detto. Perché avere 5 punti in classifica dopo tre gare non è cosa da poco per una matricola, perché conquistarne 3 a Fasano era tutt'altro che scontato alla vigilia e perché far girare con ordine e decenza tattica sin da subito una squadra assemblata d'estate con pochi quattrini era operazione complicata, soprattutto quando ogni domenica tocca misurarsi con avversari abituati alla D e in grado di schierare giocatori di categoria.La mano di Valente, in questo inizio di stagione roseo per i colori gialloble, si vede eccome. A fine gara il tecnico parla di successo del suo collettivo e dedica la sua soddisfazione a”tutte quelle piccole società lucane che punta-
Fortunato ed al centro Derrentino che dedica il gol a chi ora sta in cielo ed a destra Lupacchio
no sulla programmazione, come ha saputo fare il Pisticci, e che si affidano ai tecnici lucani troppo spesso chiamati ad emigrare per affermare il loro valore e avere una occasione. Perché in Basilicata c'è l'abitudine, appena una società arriva in D, di smantellare la squadra dell'anno precedente ed affidarsi con troppa fretta ad allenatori di altre regioni, quando invece c'è in loco del materiale umano su cui investire con maggiore fiducia”. Al tecnico, inol-
tre, è piaciuto lo spirito con cui il Pisticci ha affrontato l'incontro, giocato con l'applicazione di tutti nei compiti richiesti da Valente, con una interpretazione autenticamente collettiva del calcio. “Questi ragazzi - ha detto l'allenatore pisticcese - sono perme diciannove titolari, va in campo chi si merita il posto negli allenamenti infrasettimanali e ovviamente chi sta meglio. Con il Fasano hanno giocato una partita intensa e vinto con merito attraver-
so uno spirito che è quello che provo ad inculcare sempre ai miei giocatori. Non posso che essere soddisfatto”. Rimane comunque cauto il presidente del Pisticci Donato Panetta: “per noi è la prima vittoria in D - spiega - ed è giusto essere soddisfatti. Ogni successo ci darà felicità, perché sappiamo che bisogna sudarselo, ma non c'è motivo di illudersi dopo solo tre partite. Resto convinto che qualche indicazione più significativa si potrà avere dopo
le prime dieci giornate. Adesso siamo all'inizio e non sappiamo nemmeno che tipo di squadra affrontiamo ogni domenica. Quindi ben vengano questi tre punti a Fasano, ma basta così. Il Pisticci deve riprendere a lavorare e non farsi distrarre più di tanto, anche se un successo del genere è utile a dare motivazioni aggiuntive al gruppo ed anche alla società. Ma i momenti duri arriveranno, ci toccherà soffrire e dovremo essere bravi a gestire le situazioni complicate nelle quali incapperemo”.Il presidente commenta poi la dedica del tecnico Valente agli allenatori lucani ed alle società di Basilicata che scommettono su di loro. “Le nostre scelte - dice Panetta - sono ricadute su giocatori che conoscevamo e su un tecnico con cui lavoriamo già da due anni, perché siamo convinti che l'aspetto umano abbia una rilevanza importante al fine di ottenere risultati anche difficili nelle previsioni. Ho piena fiducia in Antonio Valente e credo che sia adeguato a qualunque categoria per le sue doti, la preparazione che ha e la grinta che ci mette. Adesso, però, è già tempo di guardare alla partita di domenica prossima, perché è molto importante partire bene ed iniziare alla svelta a fare quei punti che in futuro potrebbero rivelarsi decisivi”. Roberto D’Alessandro
Resta il silenzio stampa in attesa del Neapolis
Francavilla, un pareggio che scaccia le nubi a metà FRANCAVILLA – Un pareggio con una rimonta per il Francavilla. Allo stadio “D’Amuri” di Grottaglie, i ragazzi di mister Lazic, sono andati sotto di due reti, grazie alla doppietta messa a segno al 39' e al 57' dal giovane attaccante De Angelis, subentrato dopo una quarto d’ora di gara a Pinto. Un Francavilla che, a differenza della gara interna contro il Bitonto, ha reagito in maniera decisa al doppio svantaggio, cominciando a rendersi pericoloso. Un primo tempo che è stato tutto di marca biancazzurra, che ha sfiorato in più di un occasione la rete. Nel secondo tempo però, dopo la rete del raddoppio pugliese, Del Prete e compagni hanno reagito, nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione del centrocampista Andrea Manco. A questo punto, i padroni di casa con due reti di vantaggio e la superiorità numerica, pensano che ormai è fatta. Ma si sbagliano di grosso, ed alcune disattenzioni difensive, permettono al Francavilla di rimettere in sesto il risultato. Del Prete, al 75’ riceve palla da Manzillo e di testa è abile a battere l’estremo difensore Laghezza. Pochi minuti dopo è ancora Del Prete a impensierire la porta avversaria con una bella sforbiciata, mandando la palla alta sulla traversa. Nel finale, assalto dei sinnici per cercare di raddrizzare il match, trovando l’insperato pari al 91’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Manzillo lesto ad anticipare tutti ed a colpire di testa la sfera depositando il pallone nella rete dell’incolpevole Laghezza. Un pareggio che vale oro, per i rossoblu, che in inferiorità numerica hanno raccolto un importante punto. Visto che per come si era massa la gara, ci si aspettava di fare ritorno dalla cittadina pugliese con un pugno di mosche in mano. Invece, la
A sinistra il tecnico Ranko Lazic
squadra ha reagito ed ha messo in difficoltà gli uomini di mister Maiuri, che avevano già creduto nella vittoria. Intanto, continua il silenzio stampa in casa Francavilla, che aspetta forse, tempi migliori per rilasciare dichiarazioni. La squadra nel frattempo, non ha neanche il tempo di riposarsi che è dovuta subito scendere in
campo per allenarsi ieri pomeriggio, con una seduta defaticante per coloro che hanno giocato e seduta regolare invece, per quelli non impiegati. Domenica, al “Fittipaldi” serve tutta la grinta e concentrazione per affrontare il Neapolis Mugnano, fresco di riposo nel turno infrasettimanale. Claudio Sole
Il tecnico Emilio Longo: «L’unica spiegazione è il calo fisico finale»
Turris, troppe 10 reti in 3 gare Dopo le gare contro Matera e Sibilla, anche in quel di Pianura la Turris sfodera una prestazione a due volti. A differenza del match di domenica questa volta l’approccio alla partita è stato ottimo, mentre la ripresa ha evidenziato tutti i limiti tecnici e caratteriali dei corallini. Un vero peccato, perché anche oggi la compagine bianco rossa per alcuni tratti di gara ha messo in netta difficoltà una squadra attrezzata per la vittoria finale del torneo. Una metamorfosi negativa, quella avvenuta nel secondo tempo tra le fila coralline, che non si riesce a spiegare nemmeno il tecnico Emilio Longo: “L’unica spiegazione possibile del tracollo finale è il calo fisico avvertito da molti miei giocatori nella ripresa. Sono molto rammaricato, avevamo iniziato benissimo e messo il Pianura alle corde. Poi abbiamo sprecato tutto”. Una Turris apparsa abbastanza immatura
in questo inizio di stagione: “Sicuramente discontinua –afferma il tecnico corallino-. I nostri giovani alternano ottime prestazioni ad altre meno esaltanti, devono comunque ambientarsi in una piazza importante come Torre del Greco”. Non c’è tempo però per piangersi addosso, anche perché fra tre giorni i corallini dovranno vedersela con il Sant’Antonio Abate, rivelazione del torneo: “Non c’è tempo nemmeno per riposarsi che domenica ci aspetta un altro impegno importante. E’ necessaria sicuramente una sterzata a livello mentale, non devono più ripetersi gli errori commessi nella ripresa. Non possiamo più regalare punti”. Il tecnico della Turris dovrà lavorare soprattutto sull’assetto difensivo, considerando che in quattro partite la squadra corallina ha subito ben dieci reti. (fonte resport) sport@luedi.it
Giudice, multe e sanzioni Sant’Antonio Abate perde Sekkum per una giornata Terza rimonta consecutiva per il Sant´Antonio Abate, che con quest´altra vittoria conquista la vetta solitaria del girone. Successo con le stesso risultato delle precedenti partite. Infatti già alla prima giornata col Francavilla sul Sinni, i giallorossi di Di Nola si ritrovarono in svantaggio per poi ribaltalo con le reti di Siano e Sekkoum.Stessa storia anche ad Ischia, dove una doppietta di Maffucci ed un altro gol di Siano hanno reso vano il vantaggio messo a segno da Saurino proprio in apertura di gara.Infine la rimonta di mercoledì contro l´Ostuni, questa volta Costantino e Maffucci hanno completato la terza impresa di stagione.E domenica la prova del nove al Liguori di Torre del Greco, contro la squadra di Longo che deve vincere a tutti i costi per non sprofondare subito in classifica. GIUDICE SPORTIVO- Multe: 700 Pianura 600,00 S.Antonio Abate. Dirigenti: una gara a Armando e Franco Cafasso del Pianura. Allenatori per 1 gara effettiva a Carannante Vincenzo (Bacoli. Due gare: Micieli Eugenio (Francavilla Br). Una gara Manco Andrea (Francavilla) Sekkoum Nagib (S.Antonio Abate).
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Sport 43
Venerdì 18 settembre 2009
Venerdì 18 settembre 2009
Eccellenza La gara sarà giocata a Tolve per l’indisponibilità dello stadio
L’Oppido mostra i muscoli Morale alto alla vigilia del match con il quotato Fortis Murgia OPPIDO LUCANO - Dopo la bella e importante vittoria nel derby tutto alto bradanico contro il Real Tolve di mister Camelia, l'Angelo Cristofaro Oppido si appresta ad affrontare un'altra sfida di livello contro la forte Furtis Murgia Irsina. L'incognita principale resta il Comunale di Oppido Lucano che non sarà sicuramente a disposizione dei bianco verdi di mister Manniello per domenica pomeriggio. Tutto fa presagire ad uno slittamento in quel di Tolve per la difficile gara contro i materani. I lavori al Comunale di Oppido sono iniziati circa dieci giorni fa e per il completamento ci vogliono almeno altre due settimane ed è per questo che anche la prossima gara interna contro l'Avigliano, in Coppa Italia, del prossimo 30 settembre potrebbe essere disputata lontano da Oppido. Il sodalizio del presidente Aldo Lancellotti dovrà quindidisputare questagiornata del campionato di Eccellenza lontano dal proprio stadio.
ECCELLENZA
Questo il problema principale a cui si va ad aggiungere la condizione fisica non proprio ottimale di Mariano Vaccaro, uscito domenica scorsa per un problema al setto nasale e ancora in forte
CLASSIFICA
dubbio per la gara contro la Furtis Murgia. Che il derby dell'Alto Bradano tra due compagini da sempre rivali avrebbe lasciato un segno è ancora evidente visto l'elevato numero di
cartellini estratti dal direttore di gara, quattro a testa; quattro gialli per l'Angelo Cristofaro dove sono stati puniti D'Amico, Leone A., Manniello F. e Provenzale C. e quattro anche per il Real
Tolve con le ammonizioni di Camelia, Girelli e Santagata e con il rosso rimediato da Montenegro. Mariano Vaccaro proverà in tutti i modi a mettersi a disposizione del mister, ma
Manniello valuterà giorno per giorno le sue condizioni e solo all'ultimo prenderà una decisione. Intanto, rispetto a cinque giorni fa, saranno a disposizione il centrale Volturno, gli esterni Leone G. e Manniello Dom., e il neo acquisto Santopietro alla prima assoluta in campionato con la divisa bianco verde. Mister Manniello avrà quindi una formazione al gran completo, o quasi, per cercare di portare a casa i secondi tre punti della stagione dopo quelli guadagnati sette giorni fa. Il Giudice Sportivo ha inoltre combinato una squalifica fino al prossimo 29 settembre a mister Manniello dopo che nel derby di domenica era stato espulso dal campo dal direttore di gara. Il mister salterà quindi il mach interno contro la Furtis Murgia Irsina e la trasferta contro l'Avigliano del prossimo 27 settembre per ritornare sulla sua panchina solo nel mach di ritorno di Coppa Italia, sempre contro l'Avigliano di mister Filadelfia. Rocco De Rosa
Eccellenza Entrambi vittime di infortunio
Prima categoria Organico doc
Picerno, Mastroberti e Fringuello in forse
L’Abriola vuole un posto tra le big
DOPO il pareggio casalingo conseguito con il Policoro 2000, il Picerno di Mister Caivano è pronto a recarsi a Viggiano per il secondo turno di campionato. Dopo tre settimane di carico - temute all'esordio dall'allenatore rossoblu - la squadra in settimana ha svolto lavoro di scarico.Lasquadra delMelandrosirecherà nel paese della “Madonna Nera” priva di Mastroberti, infortunatosi nel match di esordio in occasione del goal jonico. Da valutare inoltre le condizioni della punta satrianese Fringuello, uscito malconcio nel secondo tempo contro il Policoro. Non è escluso un suo recupero in vista della sfida di Viggiano. I picernesi sono fiduciosi, sanno di poter fare risultato, pur essendo consapevoli di dover rimanere con i piedi per terra. Sarà un campionato pieno di insidie per i ragazzi di Caivano, un gruppo giovane che corre molto ma che risulta poco esperto in questo campionato. Il tecnico picernese nel post partita di domenica si è mostrato soddisfatto della prestazione dei suoi lasciando intendere come i margini di miglioramento siano concretamente esistenti. Inoltre, la novità di quest'anno
chevede tantiragazzi diPicernoin rosaera da anni che non si verificava una situazione di questo genere- rende felice l'allenatore rossoblu che potrà più facilmente inculcare ai propri ragazzi quella mentalità di sacrificio e abnegazione, che caratterizza proprio questo tipo di squadre che annoverano tra le proprie un buon numero di locali. Saranno queste le caratteristiche di questa squadra. Quella salvezza che Caivano ha definito “possibile”. Rotta l'emozione dell'esordio inizia il vero campionato dei rossoblu che andranno su un campo su cui non è facile fare risultato. Il Viggiano infatti ha conseguito un pareggio importante su un campo ostico come quello di Avigliano e pur essendo una matricola va preso con le molle. Intanto la società lavora per regalare all'allenatore un centrocampista di qualità in grado di impostare e mettere ordine a centrocampo. Si tratta di Castagna, non proprio una novità nell'ambiente picernese in quanto il calciatore ha già militato tra le fila dei rossoblu due stagioni fa quando al timone della squadra vi era Mister Di Mase. Nelle ultime due stagioni Castagna ha
Fringuello del Picerno
giocato in Eccellenza campana. Sono da limaregli ultimidettagli maormai ècerto questo nuovo acquisto e non è da escludere che possa aggregarsi ai nuovi compagni già per la trasferta di Viggiano. Maurizio Cardone
Prima categoria Gruppo consolidato e rinforzato con innesti mirati e importanti
Montemilone punta a un torneo di vertice MONTEMILONE - Il Real alla vigilia del campionato di prima categoria lucano non nasconde velleità da primato con un parco giocatori davvero invidiabile per la categoria con il gruppo consolidato della passatastagionee coninnestimirati in tutti i reparti. Il sodalizio sportivo montemilonese è affidato anche quest'anno alle cure tecniche di mister Tarricone, mentre l'allenatore dei portieri è Logrippo. Le cariche sociali del club sportivo di Montemilone sono così rappresentate: Sgarra Giulio presidente, Tursi Nicola vice presidente, Rizzo Antonio segretario, Fornelli Michele cassiere, Falcone Ettore, Balice Daniele e Labriola Antongiulio consiglieri. “Con la conferma della rosa della passata stagione - dichiara l'allenatore del Real Montemilone, Massi-
mo Tarricone - e l'innesto di giovani nuovi e calciatori d'esperienza un pensierino ai quartieri alti della classifica possiamo purefarlo. Naturalmente questi sono campionati che comportano spese che riusciamo ad affrontare con qualche difficoltà e quindi sarebbe necessario l'intervento di qualche sponsor che possa contribuire alla gestione del bilancio societario”. Parco giocatori 2009-2010: Logrippo, Caprioli, Luisi, Strazzella (portieri), Tursi, Di Fazio, Piccioni, Pinnetti, Di Nanni, Vallario A., Vallario M., Lavista, Falcone (difensori), Balice, Glionna, De Leonardis, Santarsiero, Siconolfi, Catarinella, Troia (centrocampisti), Carretta, Lucarelli, Urana, Altobello, Piccolo (attaccanti). Giuseppe Catarinella
Una formazione del Real Montemilone
ABRIOLA - Sarà un Abriola l'Australia, dopo un intero anambizioso e sicuramente a no di permanenza nel “Paese trazione anteriore quello che dei canguri”, ritornerà a vesi appresta a disputare un stire la casacca dell'Abriola nuovo campionato di Prima l'attaccante calvellese, SalvaCategoria, ormai, ai nastri di tore Caso, che ha già imprespartenza. Dopo aver centrato sionato in positivo nelle sue una salvezza piuttosto tran- apparizioni con il team ai piedi quilla nell'ultima stagione della Sellata nei precedenti calcistica, nel terzo torneo lu- campionati. Dal San Chirico cano, la squadra guidata da Nuovo è arrivato il centromister Gino Ramaglia è fer- campista potentino d'espemamente intenzionata a mi- rienza, Leo Telesca. Sempre gliorare la propria posizione dalla città capoluogo è giunto in classifica rispetto al passa- ai piedi della Sellata il centroto. Infatti, con molti sacrifici, campista Giuseppe Luongo il coach dell'Abriola Rama- (ex Pietragalla), che non sarà, glia, il presidente del sodalizio però, disponibile per le prime Tonino Triunfo ed i dirigenti gare di campionato, a causa di (Valentino Miglionico, Nicola qualche problema fisico. Gli Petraglia, Vincenzo Pietran- altri ingaggi della società abriolana sono il tuono e Falvella), centrocampista hanno allestito Francesco Romaun organico molno, dal Barrata to competitivo, Potenza, Marco completando con Bonavoglia, dal i tasselli giusti Futura, Ubaldo l'ossatura dello Bianconi, dal scorso anno. Pantano Pignola. Dunque, stiamo E' ritornato ad parlando di una Abriola il difensosquadra che amre potentino Pierbisce ad una buoluigi Galgani, già na posizione in in forza al team graduatoria ed i della Val Camanuovi innesti nelstra negli anni adla rosa confermadietro. Farà parte no la validità di della squadra anquesto progetto. Gino Ramaglia che il giovane e Naturalmente, la dirigenza abriolana attende promettente attaccante abriorisposte positive anche dal- lano, Nicola Di Dio. Tra i pali l'amministrazione comunale. riconfermato l'estremo difen«Speriamo che l'amministra- sore potentino, Nicola Calzazione di Abriola - ha riferito retta. Questa è la rosa dell'Al'allenatore Gino Ramaglia - ci briola per la stagione agonidia una grossa mano. Inoltre, stica 2009/2010: Portieri: Niviste alcune difficoltà incon- cola Calzaretta, Piero Videtta; trate lo scorso anno, abbiamo Difensori: Giuseppe Sarli, Docercato di migliorare la squa- menico D'Elia, Ubaldo Biandra con gli elementi giusti. coni, Mario Sarli, Nicola PalQuest'anno - ha aggiunto Ra- mieri I, Nicola Palmieri II, maglia - io punto molto sui Pierluigi Galgani, Marco Bogiovani locali, ci tengo a loro navoglia; Centrocampisti: Viperché sono il futuro dell'A- to Larocca, Michele Larocca, briola e vanno sostenuti». Il Pasquale Vaglio, Pasquale De mister fa riferimento ai vari Stefano, Gerardo Romano, Gerardo Romano, Piero Vi- Francesco Romano, Leo Teledetta, Pasquale De Stefano, sca, Giuseppe Luongo, Marco Nicola Di Dio e Nicola Palmie- Augieri; Attaccanti: Giovanri. Parlando dei nuovi inseri- ni Petraglia, Salvatore Caso, menti nella rosa dell'Abriola, Nicola Di Dio. citiamo i nuovi acquisti. DalDonato Pavese
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
44 Sport