Brevi dal mondo
Sabato 19 settembre 2009
Violento attacco del leader di Idv. Bondi: «È un bandito. Il Pd si dissoci»
Scudo, nessuno scambio
Di Pietro: «Berlusconi cadrà come Saddam»
NEW YORK – Nessuno scambio con la Russia sullo scudo spaziale, continua a dire, sempre con maggior forza, la Casa Bianca, sotto il fuoco delle critiche dell’opposizione repubblicana e di governi europei come Polonia e Repubblica Ceca, che senza missili e radar si sentono abbandonati a loro stessi.
ROMA - Antonio Di Pietro attacca Silvio Berlusconi evocando gli ultimi giorni del tiranno Saddam Hussein in Iraq e scatenando così le indignate reazioni del centrodestra. Il presidente del Consiglio, ha detto il leader dell'Italia dei valori aprendo la festa del partito a Vasto, «è un personaggio pericoloso, perché presto cadrà con il dito alzato, come Saddam Hussein, facendo finta di nulla fino all'ultimo minuto». Lo ha quindi accusato di aver «ridotto il paese al lastrico, alla invivibilità e al discredito internazionale». Di Pietro convinto che presto ci sarà l'implosione di Berlusconi che creerà però «una situazione pericolosa per la democrazia, anche perché a eli-
Nucleare, l’Aiea bacchetta Israele TEL AVIV – «Una sorpresa» spiacevole. Così i media online israeliani hanno presentato ieri sera il voto con cui l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha approvato una risoluzione che chiede a Israele di aderire al Trattato di non proliferazione (Tnp) e di aprire tutti i suoi siti nucleari alle ispezioni.
minarlo ci stanno pensando quelli della sua stessa maggioranza, mossi dall'ingordigia di chi vuole spartirsi le spoglie del despota». Il leader dell'Idv ha continuato ad attaccare il premier che «è al tramonto, ma cadrà nel peggiore dei modi, come è accaduto a Nerone, Catilina, Hitler e Mussolini. Per fortuna degli italiani, però, non ne ha la stessa forza». Di Pietro se l'è presa anche con Umberto Bossi, «ministro che ha giurato fedeltà alla Costituzione ed è uno spergiuro quando torna a parlare di secessione». Ed ha attaccato Bruno Vespa che «ha scambiato la Rai e Porta a porta con il salotto di casa sua». «Non chiederò mai scusa a Vespa sapendo anche quali
sono gli ospiti più frequenti della sua trasmissione. La Rai ha il dovere di informare correttamente, anche questo prova che siamo in un regime, in una situazione di attentato alla democrazia». Non ha avuto parole tenere neanche per i possibili futuri alleati del Pd in un governo dell'alternativa: «Non vogliamo che si avvicinino a noi solo per approfittare del nostro momento positivo. Cambino prima le facce dei loro personaggi e dei loro caporali. Per difenderci da Berlusconi non possiamo costruire nuovi berlusconini». Il Pdl ha reagito con durezza ma soprattutto chiedendo al Partito democratico di prendere le distanze
Antonio Di Pietro
dall'ex magistrato. «Si comporta come un bandito. E la Sinistra se non si dissocia apertamente dalle sue parole è complice di chi si atteggia a bandito», ha detto Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl. Marina Maresca
Il procuratore di Bari: «Potrebbe scappare e inquinare le prove»
Tarantini arrestato per droga
Facevano sesso fustigati
Fermato in aeroporto l’uomo al centro dello scandalo escort
KUALA LUMPUR - Non solo il consumo di alcol, ma anche il sesso prematrimoniale può costare la fustigazione in Malaysia. Dopo la condanna del mese scorso della modella Karthika Shukarno per un bicchiere di birra, due giovani fidanzati sono stati condannati a sei frustate ciascuno per essere stati colti in flagrante mentre cercavano di fare sesso in auto.
ROMA - È in carcere a Bari Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore fermato ieri all'aeroporto del capoluogo pugliese dalla Guardia di Finanzia per detenzione e spaccio di stupefacenti. Tarantini è al centro delle inchieste sugli appalti nella sanità nella regione e sul giro di escort invitate alle feste nelle residenze di Silvio Berlusconi. Il provvedimento cautelare è del pubblico ministero Giuseppe Scelsi controfirmato dal procuratore della Repubblica Antonio Laudati, che ha spiegato di aver ordinato il fermo perché «c'era un forte rischio di inquinamento delle prove ed un reale pericolo di fuga». La detenzione e lo spaccio di droga (nell'estate del 2008) i reati che giustificano l'arresto, ma le indagini, ha chiarito il pm, «riguarderanno tutte le posizioni processuali dell'imputato». Tarantini è infatti tra i protagonisti di un vasto intreccio tra affari e politica, che ha coinvolto anche l'ex vice presidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo, che si è poi dimesso, e il dirigente della Asl di Bari Alessandro Colella. Nell'ambito della stessa indagine il 7 agosto scorso erano stati arrestate altre due persone, Stefano Iacovelli e Massimiliano Verdoscia, ora ai domiciliari dopo un paio di settimane di carcere. Secondo l'accusa Verdoscia, imprenditore e rappresentante di commercio di 39 anni, acquistava da Iacovelli la cocaina per poi cederla al suo amico Tarantini, che era anche suo datore di lavoro: Verdoscia infatti era rap-
Trattato Ue ok da Berlino BERLINO – Dopo il Bundestag, anche la camera Alta dei Laender (Bundesrat) ha approvato ieri le cosiddette «Begleitgesetze», le quattro leggi di accompagnamento che il parlamento tedesco ha affiancato al Trattato di Lisbona, come richiesto nel giugno scorso dal «Bundesverfassungsgericht», la Corte costituzionale di Karlsruhe. A questo punto per l’approvazione del Trattato manca solo la firma di ratifica del presidente della Repubblica, Horst Koehler, che dovrebbe venire apposta prima della tenuta ad ottobre del nuovo referendum in Irlanda. Con la modifica richiesta da Karlsruhe, il Bundestag ed il Bundesrat acquisiscono in futuro il diritto di vagliare le future decisioni prese a Bruxelles dalla Commissione europea.
presentante amministrativo di alcune società della famiglia Tarantini che operano nel settore della commercializzazione di protesi sanitarie. Un altro degli imputati, Alessandro Mannarini ha fornito al magistrato la propria versione dei fatti sul modo in cui, nell'estate del 2008, durante una vacanza in Sardegna, Tarantini ha gestito le forniture di cocaina. Questa veniva custodito in una cassaforte che, secondo Mannarini, Tarantini acquistò ed installò. I legali di Tarantini hanno sottolineato l'atteggiamento collaborativo con gli inquirenti del loro assistito che negli interrogatori ha parlato dello spaccio di cocaina e del-
l'ingaggio delle donne da inviare alle feste di Berlusconi. La Procura di Bari, dopo le sue dichiarazioni, ha avviato una serie di verifiche, rifiutando la richiesta di patteggiare la pena e nel corso di queste indagini avrebbero scoperto un «forte inquinamento delle prove» già in atto. «Lo stato d'animo del mio assistito è molto forte», ha detto l'avvocato Nicola Quaranta, uno dei suoi due legali. Il difensore ha non ha voluto commentare i motivi del fermo e ha confermato che Tarantini proveniva da Roma «dove ha la sua residenza» e che era giunto a Bari per «motivi personali». L'interrogatorio dell'imprenditore dovrebbe esserci lunedì. Marina Maresca
L’imprenditore Gianpaolo Tarantini
A processo il primo febbraio prossimo per aggiotaggio e insider trading
Unipol-Bnl, Fazio e Consorte a giudizio ROMA - «È aggiotaggio». Svolta nella vicenda Unipol. Il processo si farà. Antonio Fazio e Giovanni Consorte andranno a giudizio per la tentata scalata alla Bnl del 2005. La decisione del giudice dell'udienza preliminare di Milano Luigi Varanelli manda a processo l'ex governatore della Banca d'Italia e l'ex numero uno della compagnia assicurativa che compariranno in aula il 1 febbraio prossimo. Oltre che di aggiotaggio dovranno rispondere delle accuse di insider trading. Davanti alla prima sezione penale del tribunale milanese anche altri 26 imputati, tra cui il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, l'allora direttore di Unipol Carlo Cimbri, i banchieri
Giovanni Zonin e Giovani Alberto Berneschi, ai tempi rispettivamente presidente di Banca Popolare di Vicenza e Carige, e anche i «contropattisti» tra i quali gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola. Non solo. Nella lista anche l'attuale presidente di Unipol Pierluigi Stefanini e il finanziere bresciano Emilio Gnutti. Contemporaneamente - in merito all'inchiesta sul riacquisto di obbligazioni Unipol - Consorte e Ivano Sacchetti saranno processati a Bologna. Tra gli imputati prosciolti le banche Nomura e Credit Suisse First Boston con i loro esponenti e l'imprenditore Marcellino Gavio. La pioggia di rinvii a giudizio ha colpito invece la Deutsche Bank e la
stessa compagnia assicuratrice Unipol. L'ex numero uno della Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani, coinvolto nell'inchiesta scandalo sulla mancata scalata all'Antonveneta, ha scelto la soluzione del patteggiamento convertendo la condanna a 6 mesi di reclusione in una sanzione pecuniaria di 13.680 euro. Con lui ha patteggiato anche il suo ex bracco destro Gianfranco Boni (due mesi di reclusione in continuazione con due condanne già subite in precedenza). La decisione del gup ha colto di sorpresa l'ex numero uno di Unipol, Consorte, convinto di potere in sede di dibattimento ribaltare il processo. Serena Bruno
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2 In Italia e nel Mondo
Terremoto, 4.588 alloggi entro metà dicembre
Berlino, la Merkel «Coalizione solo con i liberali»
lo del Comune dove, accanto ad ogni singolo nucleo familiare c'è indicata la data di consegna. «Così ogni famiglia saprà esattamente quando rientrerà – ha spiegato il capo della Protezione civile Bertolaso – e in quale area». Con lui a dare l’annuncio anche il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, il sindaco Massimo Cialente e l’assessore comunale alle Politiche abitative, Luca D’Innocenzo. «Dal censimento di quest’estate – ha detto Bertolaso -, era emerso che i nuclei rientranti nella categoria E e F o che vivevano nella zona rossa erano 12.600. Sulla base delle loro preferenze indicate nel questionario, abbiamo provveduto ad assegnare i primi alloggi a 4.588
BERLINO – Obbiettivo governo, ma questa volta in coalizione con i liberali, e solo con loro: a nove giorni dalle legislative in Germania, la cancelliera cristiano democratica Angela Merkel, nella sua ultima conferenza stampa prima del voto, ha glissato sullo scenario di una riedizione di una grande coalizione con i socialdemocratici, e ribadito il suo endorsement per una coalizione della Cdu-Csu con i liberali della Fdp. La grandecoalizione con la Spd ha fatto bene, specie nella crisi,ma ora serve una coalizione coi liberali, offrirebbe maggiore «stabilità».
L’annuncio della Protezione civile. Il prefetto: «Requisiremo le case sfitte»
L'AQUILA – Il calendario della Protezione civile ha un cerchio rosso sul 15 dicembre. Entro quella data, il dipartimento avrà dato una risposta a 36 mila sfollati, titolari di case inagibili per ragioni strutturali, quelle classificate con la lettera «E», per rischio esterno, le cosiddette «F», o che si trovano in una delle zone rosse dell’Aquila. Entro metà dicembre, dunque: ma il capo della protezione civile Guido Bertolaso e la sua squadra assicurano di essersi tenuti larghi in via precauzionale per la consegna chiavi in mano di 4.588 alloggi del Progetto «Case» ad altrettanti nuclei familiari, con l’obiettivo di sistemare 15.710 persone. Ma non ba-
sta: il prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli ha annunciato che dalla prossima settimana si procederà alla requisizione di appartamenti sfitti, per primi quelli per i quali sono stati richiesti «canoni esorbitanti in nero». «Non c'è solo una questione di emergenza abitativa ma anche di morale e di etica», ha detto. E pugno duro anche con chi è entrato nella lista delle assegnazioni con la frode, mentendo sulla propria situazione. I primi 600 appartamenti verranno consegnati sabato 29 settembre nelle aree di Bazzano e Cese di Preturo, secondo un preciso elenco. Lo stesso elenco disponibile da ieri sul sito della Protezione civile e su quel-
Guido Bertolaso
nuclei familiari. Altri 4.200 – ha aggiunto – verranno gestiti con l’assegnazione del contributo di autonoma sistemazione, mentre 500 sono i nuclei che avevano indicato la preferenza degli affitti; saranno anch’essi accontentati». Giacomo Solis
Iran. Ahmadinejad torna a negare l’Olocausto e tuona contro Israele
Secondo un consulente
Meredith «Piede di Rudy Attaccati migliaia di oppositori in piazza a Teheran non di Sollecito»
Aggrediti Khatami e Mussavi
TEHERAN – Sfidando i moniti della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, e dei Pasdaran, decine di migliaia di oppositori sono tornati ieri in piazza in Iran. Ma sono stati attaccati dalle forze di sicurezza e da miliziani fedeli al presidente Mahmud Ahmadinejad che sono arrivati ad aggredire l’ex presidente riformista Mohammad Khatami e l’ex candidato moderato alle presidenziali Mir Hossein Mussavi. Da parte sua, in Ahmadinejad è tornato a scagliarsi contro Israele, affermando che l’Olocausto è stato «un pretesto» per fondare lo Stato ebraico e ha predetto che «il regime sionista è arrivato alla fine» dei suoi giorni. Quella di ieri è stata la prima manifestazione dell’opposizione dopo oltre un mese e mezzo. Cioè dopo il 30 luglio, quando si tenne la commemorazione per il quarantesimo giorno dall’uccisione di diversi manifestanti, compresa Neda Aqa-Soltan, diventata simbolo della protesta dopo che il video della sua morte aveva fatto il giro del mondo su Internet. Mussavi, Khatami e l’ex candidato riformista Mehdi Karrubi avevano chiamato i loro sostenitori a partecipare ieri in massa ai raduni promossi come ogni anno per la 'Giornata di Qods' (Gerusalemme), nell’ultimo venerdì del mese di Ramadan, a sostegno del popolo palestinese. L’appello è stato accolto e decine di migliaia di oppositori, hanno riferito testimoni, hanno scandito slogan a sostegno di Mussavi, sfoggiando braccialetti verdi, il colore dell’ex candidato che contesta la rielezione di Ahmadinejad ritenendola frutto di brogli. Ma, polizia e miliziani islamici
I manifestanti in piazza a Teheran
hanno attaccato i manifestanti. Alcuni testimoni hanno riferito di almeno una decina di arresti e di alcuni feriti. Secondo il sito Parleman.news l’ex presidente Khatami è stato aggredito fisicamente da alcuni ultraconservatori, che hanno fatto cadere a terra il suo turbante di religioso sciita, ma non vi sono state per lui ulteriori conseguenze grazie all’intervento dei suoi sostenitori. Mussavi invece, secondo l'agenzia Irna, ha dovuto allontanarsi dopo che l’auto sulla quale si trovava era stata attaccata da fedelissimi di Ahmadinejad. Il presidente ha preso la parola all’Università di Teheran a conclusione della
manifestazione ufficiale. Nel suo discorso non ha fatto riferimenti alle proteste e ha affermato che le elezioni del 12 giugno sono state «le più libere nella storia dell’umanità». Le contestazioni, ha aggiunto, sono state il frutto di «una messinscena» organizzata dai «nemici», cioè da Paesi stranieri. Ahmadinejad ha inoltre detto di non temere le manifestazioni ostili che potrebbero accoglierlo la settimana prossima a New York, dove si recherà per intervenire all’assemblea annuale dell’Onu. «Il popolo dell’Iran non pone alcuna attenzione a tali azioni», ha affermato. Alla presenza del capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khaled
Meshaal, e del segretario generale della Jihad islamica, Ramadhan Abdullah, Ahmadinejad è tornato a mettere in dubbio l'Olocausto, chiedendo perchè gli Occidentali non permettano che si apra «questa scatola nera» per indagare se esso sia veramente avvenuto. E mentre dalla folla si alzavano grida di 'Morte a Israele' e 'Morte all’America', ha invitato i popoli della regione a «reagire ovunque vedano le tracce del sionismo» e i governi arabi a non riconoscere Israele nell’ambito di alcun piano di pace. L’Iran, ha aggiunto, «non deporrà mai la bandiera» dell’opposizione ad Israele. Alberto Zanconato
PERUGIA – Non sono dei piedi insanguinati di Raffaele Sollecito le orme individuate dalla polizia scientifica nella casa dove venne uccisa Meredith Kercher. Una delle tracce porterebbe invece a Rudy Guede secondo uno dei consulenti della difesa del giovane pugliese che ieri ha deposto a lungo davanti alla Corte d’assise di Perugia. In aula ieri il confronto si è concentrato su due orme di piede attribuite a Sollecito. Riguardo a quella individuata su un tappetino in un bagno, il medico-legale Francesco Vinci ha sostenuto che è di forma e dimensioni diverse rispetto al piede destro di Sollecito. Il consulente ha spiegato che il giovane ha infatti il dito accanto all’alluce che non appoggia al terreno, come emerge anche da alcuni esami ai quali venne sottoposto da un ortopedico nel 2006. Dopo avere sovrapposto l’immagine dell’orma con quella del piede di Guede, già condannato a 30 anni di reclusione, Vinci ha detto che «è attribuibile in modo probabile» all’ivoriano. Per il consulente non è di Sollecito, viste le dimensioni, nemmeno l’orma trovata in corridoio davanti alla camera di Amanda Knox. E l’impronta di lama insanguinata evidenziata su un copri-materasso nella stanza del delitto è – per Vinci – «più corta» rispetto a quella del coltello considerato dall’accusa come l’arma del delitto e sequestrato in casa di Sollecito. Misurazioni e conclusioni, in particolare quelle sulle orme di piedi nudi, contestate dal pm Manuela Comodi che ha tra l'altro rilevato come nella consulenza difensiva il profilo dell’orma sul tappetino del bagno sia stato sovrapposto al piede di Guede ma non a quello di Sollecito. Intanto la casa dove Mez venne uccisa nella notte tra il primo e il 2 novembre del 2007 potrebbe tornare presto a essere di nuovo abitata. La proprietaria, originaria di Roma, ha infatti dato incarico di affittare l’appartamento e l’abitazione sottostante a un’agenzia immobiliare. Questa è già stata contattata via Internet (l'annuncio è stato messo su un portale specializzato) da persone che si definiscono studenti. Letizia Bianco
Videogame sui clochard Calotta artica a rischio Shock a scuola, diventa preoccupazione in Italia fra venti anni non ci sarà transessuale a 12 anni SI comincia come senzatetto, con l'obbiettivo finale di diventare talmente ricco da comprare un castello. La strada per uscire dalla povertà però si percorre con piccoli furti, mani nella spazzatura, risse tra gang, combattimenti tra animali e ovviamente mendicando e il tutto viene condito da un livello di alcol nel sangue che deve sempre rimanere abbastanza alto. Questa è la trama del browsergame sui Clochard condannato dalla Croce rossa francese e dalla Feantsa, l'ong europea di difesa degli homeless e che sta creando preoccupazione in Italia per la pos-
sibile uscita di una versione nazionale. In U.K. si chiama“Dosser Gam”, e nel resto d’Europa è diventato così popolare da essersi aggiudicato nel 2008 il titolo 'Browser game of the year'. Ancora oggi sono 2,2 milioni gli utenti registrati.
SI registra oggi il minimo annuale di estensione dei ghiacci dell’Artico. Il 2009 si classifica al terzo posto, dopo 2007e 2008,tra glianni peggiori per la perdita di superficie della calotta polare artica. E di questo passo tra 20 anni alla fine dell’estate non ci sarà più ghiaccio. A lanciare il nuovo allarme è il National snow and ice data center dell’università del Colorado. Un grido d’allarme raccolto subito da Greenpeace che dalla nave rompighiaccio, l’Arctic Sunrise, prosegue la sua spedizione nell’oceano Artico e si trova ora al largo della costa nordorientaledella Groenlandia,
di fronte all’arcipelago norvegese delle isole Svalbard. Secondo l’associazione targata arcobaleno questo è «un altro segnale per i leader del mondo che al vertice di Copenhagen dovranno trovare un accordo per evitare che i cambiamenti climatici siano catastrofici».
SHOCK in una scuola del sud dell’Inghilterra: un bambino di 12 anni è tornato dalle vacanze trasformato in una bambina, vestito da femmina e con un nuovo nome. La ragazzina presto comincerà la terapia ormonale per prepararsi all’operazione per cambiare sesso e diventare con molta probabilità il transessuale più giovane al mondo. Una bufera di polemiche è scoppiata intanto nell’istituto, accusato dai genitori di non averli avvertiti per tempo comunicando la sconcertante novità ai figli nel corso dell’assemblea di inizio anno. «I genitori si sono ar-
rabbiati perchè la scuola non ha ritenuto opportuno informarci prima per lettera in modo che potessimo spiegare la situazione ai nostri figli a modo nostro», ha detto una madre al Sun, il tabloid che ieri ha riportato la notizia in esclusiva.
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In Italia e nel Mondo 3
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Il fatto del giorno:Italia in lutto, sei soldati uccisi in Afghanistan È l’attentato più grave dopo quello di Nassiriya
La cacofonia del governo Una missione “discreta” non onora il nostro debito non risparmia le tragedie
dall’editoriale di carlo Jean
dall’articolo di Lucio Caracciolo
dal commento di Vittorio Emanuele Parsi
Un nuovo grande lutto ha colpito non solo l’esercito, ma tutta l’Italia. Sei dei nostri soldati schierati in Afghanistan sono stati uccisi a Kabul da un attentatore suicida. Alle loro famiglie esprimiamo il nostro commosso cordoglio. Altri quattro sono stati gravemente feriti. Oltre a loro sono periti nell’attentato una quindicina di civili afghani. Un’altra cinquantina è rimasta ferita. È l’attentato più grave che abbiamo subito dopo quello in Iraq, a Nassiriya, il 12 novembre 2003. Come in quell’occasione, la reazione sia dei politici sia dell’opinione pubblica nazionale è stata composta e responsabile. Non si è assistito alla bagarre fra i fautori dell’intervento a fianco dei nostri alleati e quelli contrari o all’intervento, o agli alleati o ad entrambi. [...]
Morire per Kabul? Il sacrificio dei nostri paracadutisti impone di rispondere a questa domanda. Per rispetto dei caduti e per responsabilità verso noi stessi. Con la sobrietà che il dolore consente. Conla gravità chela guerrainduce. Sì, guerra:la parola che i nostri dirigenti politici e militari hanno sempre scansato. Mancando così al dovere di verità che la democrazia pretende da chi ne esercita le magistrature. La sconfortante cacofonia dei nostri governanti, dal "tutti a casa" di Bossi a "la missione continua" di La Russa, con Berlusconi in precario equilibrio fra i due inconciliabili estremi, non onora questo debito.[...] Probabilmente è tardi. [...] Meglio [...] avviare il ritiro delle truppe. In nome del nostro interesse di Stato democratico sovrano.
Il singolo evento che ha causato il maggior numero di vittime tra i nostri soldati in Afghanistan non è avvenuto durante una delle tante operazioni «scova e distruggi» in cui da tempo sono validamente impegnati, ma a Kabul durante un servizio di scorta. Che cosa impariamo? Che in una guerra asimmetrica le missioni a minor contenuto di «aggressività», condotte in zone operative più «tranquille», possono comportare rischi maggiori di quelle di combattimento. Per cui bisogna smettere di immaginare che un impiego più «discreto» dei nostri militari possa esporli a minori perdite. Non c’è dubbio che il rafforzamento e il miglioreimpiegodel contingentemilitareèsolo unodeivettori di qualunque tentativo di stabilizzazione dell’Afghanistan. [...]
La migliore di ieri
Provicialità e ipocrisia
Il parere degli italiani il 58% è contro la guerra
L’idea di Frattini
dall’articolo di Marcello Veneziani
dall’articolo di Francesco Verderami
dall’articolo di Claudio Rizza
[...] Capiamo come quest’Italia viva in una bambagia di ipocrisie, usando metafore improprie e dimenticando la realtà. Crede di essere entrata nell’era della globalizzazione e invece vive un suo universo provinciale, a circuito chiuso, dove tutto finisce a Porta a Porta o in tribunale. Abbiamo perso il respiro della storia e abbiamo abbandonato alla solitudine i parà che sono a Kabul, ma anche i nostri che rischiano la pelle in Somalia o dove diavolo li porta la cruda realtà. Non capiamo più cos’è la storia, cos’è la guerra, cosa sono i soldati e i guerriglieri, non siamo in grado di capire la virulenza dei fanatici e l’uso delle bombe. [...]
Fosse solo Bossi a dire «tutti a casa». Il problema per Berlusconi è che l’opinione pubblica italiana chiede a grande maggioranza il rientro del contingente dall’Afghanistan. E non da oggi. Già a luglio tutti gli istituti demoscopici lo rilevarono, dopo la morte del paracadutista Di Lisio, saltato su una mina esplosa al passaggio di un convoglio militare in una strada a nord-est di Farah. Quei sondaggi avevano trovato conferma la scorsa settimana in un nuovo rilevamento di Ispo, dal quale risultava che solo il 26% degli italiani restava favorevole al mantenimento della missione, mentre il 58% chiedeva il
ritiro delle truppe. Si tratta di numeri che — secondo Mannheimer — «sono destinati inevitabilmente a salire dopo la strage di Kabul». Così Berlusconi si trova dinnanzi a un problema politico non semplice, stretto com’è nella morsa del patto sottoscritto con Obama [...] e le pulsioni del Paese a cui il leader della Lega dà voce, senza curarsi del linguaggio diplomatico e dei rapporti internazionali. Già a luglio il leader della Lega disse «io riporterei i nostri ragazzi a casa» [...]. Allora il premier riuscì a far rientrare il caso, spostandolo nel tempo, sottolineando «il contributo dell’Italia» per il pacifico svolgimento delle elezioni che «avvicinano l’Afghanistan alla democrazia». [...]
Giannelli sul Corriere
[...] La realtà è che l’exit strategy ancora è una chimera. [...] Se ne parlerà al G8 di New York e Frattini esporrà la sua idea [...] che, una volta insediato il nuovo presidente e il nuovo governo afghano, la Comunità internazionale imponga agli afghani un cambio di rotta, pretendendo in cambio degli aiuti economici e militari una serrata lotta alla corruzione, [...] senza pensare che il problema afghano si possa risolvere solo nella sicurezza e con l’opzione militare. È questa la new strategy di Obama e della Nato. La exit strategy potrà arrivare solo dopo aver percorso questo cammino.
Prendere responsabilità
Quel sangue meridionale versato per l’intero Paese
dall’articolo di Lucia Annunziata Detto in maniera franca, come è necessario nelle circostanze difficili: se la classe dirigente italiana (di ogni colore) sull’onda del lutto intende aprire un balletto di dubbi sul come, sul quanto e sul perché della nostra permanenza militare in Afghanistan, sappia che troverà nel presidente Obama un uomo molto meno paziente, molto meno accomodante, insomma un osso molto più duro, di quanto sia stato [...] Bush. Questo avvertimento è reso necessario dalla consapevolezza di come vanno le cose nel nostro Paese. La presenza militare italiana all’estero è da anni sottoposta al solito andazzo. Quando tutto va bene, ognuno (destra e sinistra) si fregia della «ritrovata capacità di avere un ruolo internazionale». Quando il prezzo di sangue dell’impegno ci viene presentato, tutti cercano invece di sfuggire dalle responsabilità. Iraq, Libano, Afghanistan: in questo rosario di Paesi siamo presenti ormaida tanti anni dapoter equamente parlare delle responsabilità di centrodestra e centrosinistra.[...]
dal commento di Robero Saviano
[...] Siamo dinanzi all’ennesimo tributo di sangue che le regioni meridionali, le regioni più povere d’Italia, versano all’intero Paese. [...] Non possiamo non considerare l’origine di questi soldati [...]. Non è solo la scia di sangue che unisce la mia terra a un luogo che dalle mie parti si sente nominare storpiato in Affanìstan, Afgrànistan, Afgà. È anche altro. Quell’altro che era arrivato prima che dai paesini della Campania partissero i soldati: l’afgano, l’hashish migliore in assoluto [...]. L’hashish e prima ancora l’eroina e oggi di nuovo l’eroina afgana. Quella che
[...] inonda il mondo e finanzia la guerra dei Taliban. [...] È a partire da quei paesini che matura la decisione di andarsene, di arruolarsi, di partire volontari. [...] Arruolarsi, anche, per non dover partire verso il Nord, alla ricerca di un lavoro forse meno stabile, dove sono meno certe le licenze e quindi i ritorni a casa, dove la solitudine è maggiore che fra i compagni [...]. E poi anche per il rifiuto di finire nell’altro esercito, quello della camorra e delle altre organizzazioni criminali [...]. Sapendo che i molti italiani che li chiameranno invasori e assassini, ma pure gli altri che li chiameranno eroi, non hanno entrambi idea di che cosa significhi
La fotografia
Lessico bellico dall’articolo di Angelo D’Orsi
Dunque in guerra si muore. E il Paese lo scopre quando a soccombere sono i suoi figli, i giovani che abbiamo inviato in Afghanistan, come ha asserito impassibile il ministro della Difesa, a "difendere la nostra libertà contro il terrorismo". E mentre costui aggiunge i soliti insulti agli attaccanti ("infami vigliacchi"), il suo collega agli Esteri si riempie la bocca con "l’orgoglio italiano". Lessico di guerra, per un fatto bellico. Si scopre pure, quindi, che l’Italia è in guerra: la parola che Mussolini definiva "paurosa e fascinatrice", dopo l’orgia di sangue e di ferro e di fuoco del Ventennio, a cui era seguita un’era sostanzialmente di pace, è stata accuratamente bandita, in tutti i conflitti dell’era post-bipolare, dalla Prima Guerra del Golfo in poi. [...]
Kabul, ispezioni sul luogo della strage (Ansa)
davvero fare il mestiere del soldato. E sapendo pure che, se entrambi non ne hanno idea e non avrebbero mai potuto intraprendere la stessa strada, è perché qualcuno gliene ne ha regalate di molto più comode, certo non al rischio di finire sventrati da un’autobomba. [...] Questi uomini del Sud, questi soldati caduti urlano alle coscienze, se ancora ne abbiamo, che le cose in questo paese non vanno bene, dicono che non va più bene che ci si accorga del Sud e di cosa vive una parte del paese solo quando paga un alto tributo di sangue come hanno fatto oggi questi sei soldati. Perché a Sud si è in guerra. Sempre. La sesta colonna di Francesco Zardo
I soldati muoiono, si sa: lo sanno anche loro, quando partono per un posto dove la gente tira le bombe, che il rischio di morire c’è. Quel che stride, e tanto, nel triste giorno in cui l’Italia piange i sei soldati morti a Kabul, è che in questo come in altri casi la guerra che li ha uccisi non somiglia a una guerra di quelle che gli eserciti sono addestrati a combattere. È terrorismo, è una cosa diversa sotto tanti punti di vista, fra i quali quello non irrilevante delle tattiche militari. Non è un esercito che può combattere il terrorismo, non un esercito che può sconfiggerlo: queste cose dovremmo saperle in Italia e invece ancora non le abbiamo imparate. E il nostro esercito sta lì, a combattere un nemico che non si fa vedere. Non è una questione di principio: è una questione di competenze, cerchiamo di capirlo, anche se oggi è già tardi.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Da Woody Allen ecco in sala “Basta che funzioni” col quale il regista torna alla sua adorata New York
La Fnsi e la Repubblica insieme contro il premier
dall’articolo di Fabio Ferzetti
dall’intervista di Paola Setti
Sorpresa numero 1: dopo un lungo girovagare fra generi e città, Woody Allen torna nella “sua” Manhattan per ritrovare tutto ciò che credevamo di sapere del suo cinema di una volta, senza sbagliare un colpo. Sorpresa n. 2: dopo tanti film in cui non appariva o si confinava in ruoli di fianco (Anything Else, Melinda e Melinda, Scoop, Vicky Cristina Barcellona...), Woody trova finalmente un alter ego in grado di riprendere il suo personaggio di newyorkese nevrotico senza far rimpiangere l’originale (con sfumature diverse, naturalmente). Il prescelto si chiama Larry David e come lui è un comico ebreo nato a Brooklyn, anche se ha faticato a lungo per arrivare alla fama (prima con la sitcom Seinfeld, poi con uno show tutto suo: Curb Your Enthusiasm, da sette anni in onda su HBO). Fisicamente i due non si somigliano troppo. David è più alto di Allen, è pelato, ha dieci anni di meno. In Basta che funzioni trascina pure una gamba, ricordo di un ten-
Woody Allen a New York
tato suicidio dall’esito ridicolo ma non fatale. Per il resto la parentela è evidente: egocentrico, brontolone, afflitto da pessimismo cosmico, con un che di vanaglorioso in più rispetto ai personaggi di Allen, il professor Boris Yellnikoff è un ex-docente di meccanica quantistica, ex-marito di una donna bella e ricca, insomma ex-tutto, che passa le giornate al bar a pontificare con gli amici o a insegnare scacchi ai bambini (insultandoli quan-
do non sono all’altezza, cioè sempre). Perché questo campione di misantropia, incapace di dare e provare piacere, debba imbattersi in una candida, ignorantissima, deliziosa ragazza in fugada un paesino del profondo Sud (la mercuriale Evan Rachel Wood) è un misteroche soloilCaso piùcapriccioso potrebbe spiegare. Ma ilCaso èda sempreil motore dei vorticosi capovolgimenti alleniani che mettono ogni personaggio di fronte al suo
dall’editoriale di Paola Bignardi
L’educazione è uno dei debiti fondamentali che una società ha nei confronti delle nuove generazioni: un debito di speranza! Eppure oggi il termine educare è associato quasi sempre a parole che sembrano la negazione della speranza: crisi, emergenza, fallimento, dimissione. Si sente affermare con rammarico che i giovani e i ragazzi «non sono più quelli di una volta...». Certo i giovani e i ragazzi di oggi sono figli del loro tempo, e hanno caratteristiche, sensibilità e comportamenti che riflettono la società e la cultura in cui crescono e vivono. Ma non sono
Limite, sacrificio, rinuncia sono parole da rivalutare loro ad aver dato forma a questa società, con la quale caso mai hanno imparato a interagire. Per capire l’attuale crisi dell’educazione occorre guardare alla generazione adulta, spesso specchiata nelle immaturità e nelle inquietudini dei più giovani. Le attuali difficoltà in cui versa la pratica educativa dicono come sia in crisi nella generazione adulta un pro-
getto di vita che mostri il senso secondo cui essa vive e al tempo stesso comunichi –anche implicitamente – se vi sono ragioni di vita convincenti. Gli adulti educatori –genitori, insegnanti, preti, catechisti... –sembrano oggi non essere in grado di mostrare il valore e la bellezza dell’esistenza, in tutti i suoi aspetti; di proporre le ragioni per cui vale la pena avere fiducia in
opposto e a una serie di prove che innescano cambiamenti imprevedibili. L’ingenua Melody St. Ann Celestine (che nome!), a sua volta un “doppio” meno sessuato dei personaggi di Scarlett Johansson, fa infatti da apripista a una catena di mutamenti personali (e sessuali) che dopo il burbero Boris e i suoi pazienti amici coinvolgono la famiglia della ragazza, giunta a New York sulle tracce della fuggiasca. In un susseguirsi di colpi di scena tanto annunciati, in fondo, quanto godibili, proprio per la finezza con cui Allen intesse le sue variazioni sul tema, facendo leva sulla complicità dello spettatore (in apertura Boris si rivolge addirittura alla platea, come inun filmdi SachaGuitry) ma finendo per iniettare in questi “tipi” così idealizzati qualcosa di noi e dei nostri umori più segreti. Così si esce sollevati e sorridenti, pensando il solito Allen, e ci si ritrova a pensarci su, come se non avessimo mai visto niente di simile. A un autore così prolifico si può chiedere di più?
essa; di far intravedere la sapienza che si trasforma in stili di vita coerenti. D’altra parte non si può non considerare la condizione di fatica degli adulti. L’attuale organizzazione della società, del lavoro, della famiglia, della scuola è così complessa da far sentire stanchi: stanchi di una vita di corsa, del vuoto che si sente dentro e che fa sentire aridi. A volte si rinuncia a educare per mancanza di energia nel reggere l’impegno che questo [...] comporta. Ma si rinuncia alla fatica di educare anche perché si sono escluse dalla vita alcune dimensioni inalienabili: il limite, il sacrificio, la rinuncia [...].
Giorni a scervellarsi e poi bastava chiedere al sindacato. Domanda: perché la Federazione nazionale della stampa difende Repubblica dalle querele del premier e non il Giornale da quelle del presidente della Camera? Semplice: attaccando Berlusconi, Repubblica ha dimostrato di essere stampa libera. Criticando Fini invece, il Giornale ha dimostrato di essere stampa «militare». Presidente Franco Siddi, va di moda fare dieci domande, ma noi ne abbiamo solo una. «Abbiamo appena rinviato la manifestazione per la libertà di stampa, in omaggio ai nostri soldati morti in Afghanistan. Volete farla lo stesso?». [...] Perché se Berlusconi querela «la Repubblica» la Fnsi scende in piazza e se Fini querela «il Giornale» non fiata? «Voglio rassicurare Vittorio Feltri e il suo giornale: noi difendiamo tutti coloro che ritengono che la stampa debba poter controllare il potere. Oggi il potente di turno è Berlusconi, ma faremmo lo stesso contro chiunque». In passato non lo avete fatto. Nessuna levata di scudi contro le querele di Prodi o D’Alema da presidenti del Consiglio. «Ma loro non dicevano di non comprare pubblicità ai giornali daproprietari dibanche! E poi abbiamo scioperato contro il ddl Mastella! Questo non lo scrivete mai, eh?». Lo scriviamo, ma non è la stessa cosa. «Vede, sono i presupposti di Feltri chesono sbagliati.Alla stampa libera si chiede di fornire elementi di giudizio sull’azione di governo. Quindi non regge la logica di Berlusconi, D’Alema o Fini. Così si confondono le acque». Allora separiamo le acque. Berlusconi querela «Re-
pubblica» denunciando una campagna, quella delle dieci domande, non sulla sua azione di governo, ma sotto le sue lenzuola. E la Fnsi grida al regime. Feltri critica Fini, lui querela e la Fnsi tace. Perché? «Berlusconi doveva rispondere alle domande, come Clinton, non rispondere per interposta persona attraverso il direttore del suo giornale». Feltri ha risposto per Berlusconi? «Guardi le dimissioni di Dino Boffo da Avvenire». Il «Giornale» ha pubblicato un decreto di condanna penale. «MaFeltri lostesso giornoha scritto: se Berlusconi ha un problema morale, allora guardate Boffo». Ha scritto che se si guarda sotto le lenzuola di uno si guarda sotto quelle di tutti. E ora gli fanno il processo in Parlamento. Soro del Pd ha detto che Feltri «minaccia la libertà dei cittadini». E la Fnsi tace. «Ma Feltri non ha bisogno del sindacato». Ah no? «Io stimo Feltri e la sua irriverenza, potrei dire che è una simpatica canagliama nonlo dico perché poi lei lo scrive. Penso che farebbe meglio a chiamarlo il Giornale del premier, il suo giornale, ma tutto è legittimo e io rispetto l’informazione di appartenenza». Però dice che Feltri non ha bisogno del sindacato. «Il problema è che non ho visto notizie senza premeditazione». Premeditazione? «Se si comporta come un agente della politica, deve aspettarsi di finire nel tritacarne politico. Se col Giornale vuol fare un partito, lo dica. Ma poi dovrà confrontarsi con i Soro, i Di Pietro e i Verdini».[...]
Le lezioni di giornalismo Vespa, Floris, Santoro: bufera alla Rai che ci vengono dall’Africa qui l’informazione smarrisce sé stessa
Il ritorno di Scarpati
dall’editoriale di Igor Man
dal commento di Aldo Grasso
dall’articolo di Paolo Scotti
Nulla di fatto al Cda Rai, i cui lavori sono stati abbreviati e influenzati dall’attentato di Kabul in cui hanno perso la vita sei militari italiani. Solo «una discussione breve e dai toni pacati», anche se nella questione Vespa-Floris, i consiglieri di centrodestra hanno difeso l’operato della direzione generale e quelli di centrosinistra l’hanno criticato. Davvero? Dov’è la notizia? Il Cda Rai è l’organismo del nulla di fatto. Nel senso che i giochi si fanno fuori, nelle sedi dei partiti; in viale Mazzini si ratifica, e basta. Non è richiesta alcuna competenza specifica per far parte dell’organismo; basta e avanza la fedeltà al politico di riferimento. Questo ormai è il destino storico del Servizio pubblico, fino a poco tempo fa la più grande industria culturale del Paese e oggi un confuso carrozzone alservizio delvincitore di turno. E non si dica che la colpa è solo di Silvio Berlusconi perché, negli anni, la sinistra si è comportata alla stesso modo, con altri alibi, spesso ancora più pretenziosi. Difficile anche intravedere una via d’uscita: l’ideale sarebbe ridurre la Rai a una rete e privatizzare il resto, ma, di questi tempi, è ancora più difficile intravedere un compratore. Nel nostro Pae-
Dieci anni dopo. D’accordo: non saranno i venti di dumasiana memoria; ma per Giulio Scarpati l’emozione del ritorno è quasi la stessa. «Non capita spesso che un attore ritrovi il medesimo personaggio dieci anni dopo. Nel frattempo è cambiato lui, sei cambiato tu. Ed è come ritrovare un vecchio amico». Proprio il ritorno di Lele (che nel ’98 partì per l’Africa, affidando casa Martini a nonno Libero) è la grande novità di Un medico in famiglia sesta (e ultima?) edizione, da domenica prossima su Raiuno. «Quando abbandonai la fiction più amata d’Italia, lo feci per evitare i rischi dell’identificazione con un personaggio troppo popolare - ammette oggi Scarpati -. A volte un attore, se vuole crescere e trovare nuovi stimoli, alla popolarità deve rinunciarci. E sfidare anche l’oblìo del pubblico». Che è quanto ha fatto lui: «Ma con risultati per fortuna gratificanti. L’ultima pallottola in tv, A luci spente al cinema, Aggiungi un posto a tavola a teatro. E due figure di preti interpretati per la fiction, ai quali sono rimasto legatissimo: don Di Liegro e don Zeno». [...]
La strage degli innocenti continua, sembra inarrestabile, ma c’è chi, alla stregua del bambino della leggenda olandese, con un dito impedisce che la diga crolli cancellando la vita. Nel caso del Vecchio Cronista «l’Olanda» è l’Africa. Massacrata dalla fame in Etiopia, sacrificata nei suoi bambini in Somalia, mortificata in Kenya, in Ruanda eccetera. E il dito che impedisce la mortale tracimazione del Male (con la maiuscola) è, sinteticamente, il lavoro veramente cristiano dei padri missionari. Ho girato l’Africa quando ancora non era «di moda» durante anni lunghi. Al tempo dei Mau-Mau incontrai la figlia di Jomo Kenyatta. Mi disse: «Vuole ascoltare parole di verità? Ebbene, vada a trovare i padri missionari. Essi sanno». In verità essi sanno. Disperatamente soli sanno e dicono «cosa» accade laggiù. «Facciamo informazione», spiegano. Se non ci fossero loro, poco o nulla sapremmo dell’Africa. Dobbiamo in particolare a padre Zanotelli, a padre Kizito (due «tosti») se l’interminabile tragedia africana sia coraggiosamente monitorizzata «affinché giustizia sia fatta». «Avete soltanto un’ora e mezza per poter rientrare in Ke-
nya», dicono un giorno a padre Kizito. «Ok». Dal Kenya al Sudan sono cinque ore di volo. Il missionario ha portato la videocamera («regalo di amici italiani»), gira otto minuti di orrore. Un bimbo che urla impazzito agitando un braccio che non ha più la mano - la suora che cerca di rimettere al loro posto gli intestini d’un uomo espulsi da una scheggia. Otto minuti di immagini senza paragoni e tuttavia cariche di pietà. Alla polizia fanno storie: «Le bombe son cadute su un campo di ribelli, dove dovevano cadere», dicono i doganieri. «No, non mi arrendo; nessun campo militare. Tutti debbono sapere cosa sta veramente accadendo ai piedi delle montagne Nuba», scandisce padre Kizito. Chi scrive, allorché riceve posta dall’Africa infelix, ogni volta capisce cos’è, come dev’essere il giornalismo. Un servizio. E si rende conto come la serenità con cui i padri missionari raccontano non sia soltanto civile understatement bensì lezione. Alta lezione di carità, di amore. Nel nome di Gesù, vittima della lotta di potere. Perché sono i Romani a decidere (non senza riluttanza) della sorte di Gesù? Perché non vogliono che nella Palestina da loro governata saltino i precari equilibri fra l’establishment giudaico e Roma. [...]
Giovanni Floris durante una puntata di “Ballarò”
se, l’informazione tv non se la sta passando bene: il clima è avvelenato, le notizie lasciano il posto ai pregiudizi, i direttori dei tg bisticciano per mezzo punto di share e non si preoccupano più della qualità dei loro notiziari. Che è molto scarsa: è dai tempi della tv in bianco e nero che non si assisteva a tanto appiattimento. Tant’è vero che un notiziario in stile Ansa come SkyTg24 viene scambiato per un covo di eversivi. [...] I giornalisti, i direttori dei tg, il Cda della Rai, noi tutti ci illudiamo [...] di essere super partes. E invece ci troviamo immersi in un’informazione che ha dimenticato che il compito del giornalista non consiste nel convincere lettori e ascoltatori che sta dicendo la verità, bensì nell’avvertirlo che sta
dicendo la«sua» verità.Le news Rai, poi, sono storicamente cresciute sotto l’egida di ferree regole di travestimento e di manipolazione (l’ossessivo dosaggio delle notizie, la dislocazione sapiente delle notizie scomode, ecc...) per cui mostrano difficoltà ad affrontare i cambiamenti che l’attualità impone. Ma anche a Mediaset non scherzano. Esistono gravi problemi che travagliano l’informazione tv mondiale (celebre una frase di Dan Rather: «In video non si possono più fare interviste cattive, né inchieste spietate; bisogna leccare i c..., compiacere le masse, nel nome dell’audience non irritiamo più nessuno»), ma i nostri tg sembrano ancora più deficitari, per eccesso di zelo». [...]
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Ci sarebbero cellule pronte a colpire
Strage a Kabul
Nuovi allarmi italiani nel mirino anche a Ovest
Le istituzioni vicine all’Esercito Proclamato il lutto nazionale
Il dolore degli italiani Domani l’arrivo delle salme dei 6 parà uccisi nell’attentato. Lunedì i funerali di Stato a Roma sul libro dei messaggi – è l'Italia migliore da cui dobbiamo prendere esempio». Sono passati dal Sacrario anche i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani ed il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Ma tanti anche i cittadini comuni che hanno voluto portare la loro solidarietà ed un messaggio di cordoglio nel palazzo dell’Esercito. Via vai ininterrotto di cittadini anche alla caserma Bandini di Siena, sede del 186/mo reggimento Folgore. Tantissimi con un mazzo di fiori, alcuni semplicemente con una parola di conforto e una stretta di mano per i soldati. E una rappresentanza di commilitoni è in partenza per Roma, dove prepareranno l'accoglienza ai feretri. In tutta Italia, proliferano le celebrazioni dei caduti. Il Pd sospenderà le iniziative politiche pubbliche di partito in occasione dei funerali. Il Coordinamento nazionale piccoli comuni ha proposto di spegnere le luci per cinque minuti nei centri storici.
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IL DRAMMA DELLE FAMIGLIE
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«Mi prenderanno in giro lo sanno tutti che papà è morto» di NICOLETTA TAMBERLICH ROMA – Martin, il figlio del tenente Antonio Fortunato, che con tutto il peso del dolore dei suoi pochi anni si fa forza e torna a scuola: «mi prenderanno in giro lo sanno tutti che papà è morto». La mamma di Roberto Valente che descrive il suo bambino come un soldato con la S maiuscola. Il padre del paracadutista Giandomenico Pistonami che confessa «non voleva tornare in Afghanistan, lì era dura». È il giorno,
forse più difficile nelle case dei sei parà caduti nell’attentato a Kabul. È il giorno degli orfani di questa missione di pace: questi padri, queste madri, queste vedove o questi fratelli. C'è chi non ce la fa a parlare e chi non fa altro perchè, forse, è un modo anche questo per mantenere vivo il ricordo di chi si è amato ogni giorno. E chissà se saperli promossi tutti a un grado superiore potrà essere per loro di qualche conforto. A colpire anche la storia del primo maresciallo dell’Aeronautica Felice Calandriello, uno dei quattro militari feriti ieri, al suo primo giorno di missione in Afghanistan, dove era arrivato proprio quella mattina. I familiari di Matteo Mureddu, che aveva 26 anni, contano di partire per Roma oggi per essere presenti nella capitale già al momento dell’atterraggio del volo militare che riporterà in patria le salme del loro congiunto e degli altri cinque commilitoni uccisi domenica mattina, dove ci sarà ad attenderli il capo dello stato Giorgio Napolitano. Nonostante le sue precarie condizioni di salute, anche la mamma di Matteo, Greca, che continua a stringere al petto la foto del figlio in divisa, ha manifestato la volontà di assistere ai funerali, lunedì a Roma. Non avranno fatto piacere
all’esercito le parole del padre di Giandomenico Pistonami che ai tanti che oggi si sono recati a fargli visita nella sua casa a Lubriano, in provincia di Viterbo dice: «Ci aveva detto che la vita a Kabul era molto dura, il pericolo sempre in agguato e spesso, a causa del protrarsi delle operazioni, i militari dovevano sopportare fame e stanchezza». E un amico confessa: «Se avesse dato ascolto al suo istinto forse sarebbe ancora vivo. Proprio non se la sentiva di tornare in Afghanistan. Diceva che i rischi erano troppo alti, che uscire in pattuglia, pericolosissimo e troppo faticoso». Ieri è stata la madre di Roberto Valente che lascia un bambino di 2 anni e la moglie Stefania, Lucia, a ricordarlo a nome della famiglia: «Fare il militare gli piaceva, era proprio una cosa che sentiva dentro. Mi diceva: “Mamma, noi andiamo là a portare un pò di pace, sapessi come vivono” – continua la donna – ma poi delle sue missioni non raccontava niente, era molto riservato». Ma è nelle parole di Marti Fortunato, 7 anni appena, che si può idealmente racchiudere il dolore di tutte queste sei famiglie: «Come faccio a tornare a scuola, lo sanno tutti che è morto papà, ora mi prenderanno in giro». Il bimbo ha però espresso la volontà di tornare a scuola.
La mamma di Roberto Valente
Kabul assuefatta al terrore torna alla routine di MAURIZIO SALVI NEW DELHI/KABUL – Complice sicuramente l'assuefazione alle tragedie umane, Kabul ha ripreso ieri la sua routine quotidiana, dopo la tragedia di un kamizake che giovedì ha falciato la vita di 26 persone, secondo l’ultimo bilancio, fra cui sei militari italiani. Vicino al Massoud Circle, il luogo dello scoppio, ogni sorta di veicoli è tornata a circolare, anche se i cumuli di macerie e i rottami di veicoli testimoniano ancora che in quella zona qualche cosa di tragico è accaduto. Il contingente italiano, pur senza interromperele suenormaliattività,è statoimpegnato nei preparativi per il rientro in Italia dei resti dei sei militari della Folgore, proseguiti in modo spedito grazie anche alla collaborazione
del consolato d’Italia. Nell’aeroporto di Kabul è prevista una cerimonia, oggi pomeriggio prima della partenza. Dopo la solidarietà espressa dal presidente della repubblica Hamid Karzai e da altre personalità afghane al governo e al popolo italiano, il mondo politico non ha più commentato l'accaduto, partecipando più intensamente al raccoglimento degli ultimi giorni del Ramadan che avrà fine all’inizio della prossima settimana. L’unica iniziativa che ha alterato in qualche modo il raccoglimento e la preghiera è stata una manifestazione pubblica nell’ambito della quale centinaia di persone hanno sfilato nel centro della capitale afghana in solidarietà con il popolo palestinese nel giorno di Al Quds, in cui in molti paesi islamici si esprime opposizione alla presenza di Israele a
Gerusalemme. E a poco a poco, abbandonata l’emozione per l’attentato ai militari italiani, sono riemerse le aspre polemiche di martedì quando la Commissione elettorale indipendente (Iec) ha annunciato che in base al 100% dello spoglio dei seggi Karzai avrebbe ottenuto una riconferma alla presidenza con il 54,6%, e quando gli osservatori dell’Unione europea (Ue) hanno indicato che almeno 1,5 milioni di voti sono sospetti e potrebbero essere annullati. Lo sfidante Abdullah Abdullah, che è aggrappato alla speranza di un ballottaggio, ha ripetuto oggi che la Commissione per i reclami elettorali (Ecc) «deve andare fino in fondo» nell’esame delle quasi 3.000 denunce di brogli presentate nei giorni scorsi prima di convalidare il risultatoannunciatodallaIec. DapartesuaKarzai è rimasto silenzioso, ma il suo ufficio stampa ha diramato un comunicato in cui rivela di aver ricevuto un messaggio di congratulazioni da parte del presidente iraniano Mahmoud Ajmadinejad che ha salutato il successo dello svolgimento delle elezioni presidenziali.
Un testimone: «Ho visto tutto si è trattato di un’autobomba» di VINCENZO SINAPI ROMA – Un testimone oculare racconta: «quell'auto, una Toyota bianca, tallonava i mezzi italiani. I militari sembravano sospettosi, ma avevano poco spazio di manovra. Hanno rallentato per lasciarla passare, perchè per il traffico non avevano modo di accelerare. Ma invece di superare, il guidatore si è infilato tra i due mezzi ed ha fatto esplodere l’autobomba». I carabinieri del Ros, partiti per Kabul su delega della procura di Roma per indagare sulla strage dei paracadutisti italiani, cercheranno di rintracciare anche Fahrahad Mallicki, 20 anni, proprietario di un negozietto vicino al luogo dove l'autobomba è saltata. Il Los Angeles Time ha raccolto la sua testimonianza: «E' il terzo attacco al quale ho assistito su questa strada negli ultimi due anni», dice Mallicki, che è rimasto ferito, mentre il suo negozio è andato distrutto, come tutti gli altri in un raggio di molte decine di metri. Il giovane è uno dei numerosi testimoni della strage dei 6 parà e degli almeno 20 civili locali, tutti dilaniati dall’esplosione che ha lasciato sull'asfalto un cratere profondo un metro e scagliato il Lince, che è un pesante mezzo blindato, 24 metri più in là. Il suo racconto (così come il fatto che nella rivendicazione dei taleba-
ni sia stato citato il nome del martire) sembra sgombrare il campo da uno degli aspetti che, secondo il colonnello Aldo Zizzo, comandante del contingente italiano, non sono stati ancora tecnicamente chiariti: e cioè se l’autobomba usata contro i mezzi dei parà fosse in movimento e guidata da un kamikaze oppure ferma e quindi fatta esplodere con un telecomando a distanza. Saranno gli artificieri italiani e di Isaf a fare chiarezza, sia su questo aspetto che sul tipo di esplosivo che è stato usato nell’attacco assassino di giovedì mattina a Kabul: secondo quanto si è appresso, almeno 150 chili di tritolo e plastico di tipo militare C4, mescolati a mine anticarro e, forse, granate di artiglieria, per esaltare l’effetto dirompente dell’autobomba. Tre le inchieste aperte: una interna ad Isaf, la missione della Nato (che vuole sapere come sono cambiate le tecniche dei talebani e se qualcosa non ha funzionato nel dispositivo di scurezza); una della magistratura afgana e una della procura ordinaria di Roma, che indaga per strage con finalità di terrorismo. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti ed il sostituto Giancarlo Amato hanno dato incarico ad un gruppo specializzato di carabinieri del Ros di affiancare sul posto i militari della polizia giudiziaria, che hanno immediatamente
avviato le indagini con i primi rilievi fotografici e balistici. Compito della task force sarà quello di eseguire tutti gli accertamenti tecnici possibili, al fine di ricostruire la dinamica dell’agguato e trovare elementi utili. Domenica, subito dopo il rientro delle salme in Italia, sarà svolta l’autopsia. I magistrati affideranno domani l’incarico a Giancarlo Arbarello, direttore dell’istituto di medicina legale della Sapienza, e ad Ozrem Carella Prada. L’accertamento consisterà in un esame esterno dei cadaveri. Al vaglio dei magistrati – che ascolteranno anche i quattro feriti, non appena rimpatriati – c'è anche la possibilità di riportare in Italia i resti dei due mezzi blindati coinvolti nell’attentato per sottoporli a perizia, ma secondo voci circolate in serata l’autorità giudiziaria afgana farebbe resistenza a questa richiesta, così come al rimpatrio immediato dei resti dei sei parà: indiscrezioni che vengono però smentite da fonti investigative e del contigente, che confermano il decollo del C-130 con le salme domani alle 16, mentre quel che resta dei Lince è già nella base dei militari italiani.
Svelato il tariffario del kamikaze tra i 500 e i 1500 dollari per farsi esplodere
La città riprende le attività e le polemiche sui presunti brogli nelle elezioni presidenziali
Dopo la solidarietà del presidente Karzai nessun commento dal mondo politico, impegnato negli ultimi giorni del Ramadan
I carabinieri del Ros indagano su delega della Procura capitolina
Un militare sul luogo dello scoppio
UN ATTENTATO «a basso costo» quello in cui sono morti ieri i sei militari italiani a Kabul: un “suicider bomber”, secondo quanto risulta agli organismi di intelligence, viene ricompensato con una somma di denaro variabile tra i 500 e i 1.500 dollari, oltre ad elargizioni periodiche ai familiari. Del «tariffario del kamikaze» ha parlato solo qualche settimana fa il generale Rosario Castellano, comandante della Folgore, illustrando la situazione nella sua area di competenza, l'ovest dell’Afghanistan, dove è schierata gran parte dei militari italiani. Dalle informazioni in possesso al Regional command West di Isaf, emerge così che è di «300-600 dollari al mese» la paga mensile del talebano, o per meglio dire dell’'insorto, categoria più ampia che racchiude tutti quelli che, per varie ragioni, vengono reclutati per sparare ai soldati italiani, o per mettere bombe sulle strade dove passano i loro convogli. Sale invece fino a 1.500 dollari la retribuzione dell’attentatore suicida, la cui famiglia viene poi assistita con sussidi periodici. Si tratta di
somme tutto sommato basse secondo i canoni occidentali, ma alte in Afghanistan, se paragonate ai normali stipendi mensili. Quello base di un militare ammonta infatti a 70 dollari, che salgono a 100 nel caso dei poliziotti e delle guardie di frontiera. I vertici di queste tre categorie guadagnano invece tra i 780 e gli 850 dollari. Ma fare l’insorto economicamente conviene anche rispetto a mestieri diversi da quelli attinenti alla sicurezza, visto che un medico – sempre secondo i dati forniti dal comando del contingente italiano – guadagna da un minimo di 140 dollari ad un massimo di 160, un professore tra i 65 e i 70, un lavoratore comune tra i 50 e i 60. Questo divario tra i “salari” spiega appunto perchè non manchi la manodopera a chi vuole opporsi con la violenza al processo di ricostruzione in Afghanistan, dove il tasso di disoccupazione –specie in alcune zone – è molto alto e dove spesso impugnare un kalashnikov contro i soldati stranieri diventa il modo più semplice per portare a casa dei soldi.
Tre inchieste aperte per scoprire la verità sul massacro
La minaccia maggiore in provincia di Farah
Era al primo giorno in Afghanistan è sopravvissuto: «Vivo per miracolo»
Un soldato a Kabul
ERA AL SUO primo giorno in Afghanistan, ma i suoi superiori lo definiscono «un veterano delle missioni all’estero», con esperienza soprattutto in Kosovo: il primo maresciallo dell’Aeronautica Felice Calandriello, 58 anni, uno dei quattro militari feriti nell’attentato a Kabul, è vivo per miracolo ed ha riportato solo un forte stato di shock. Tecnico delle telecomunicazioni, originario di Sassano (Salerno), Calandriello vive a Galatone, comune dell’entroterra salentino a pochi chilometri da Lecce, dove ha sede il 61/o stormo dell’Aeronautica militare dove presta servizio. Era stato assegnato al comando di Isaf, dove si stava recando a bordo di uno dei
due Lince coinvolti nell’esplosione. «Sto bene, se senti qualcosa in televisione non ti preoccupare, abbiamo avuto un incidente, ma io sto bene»: sono queste le parole rassicuranti che Calandriello ha detto alla moglie, Carmela Lamberti, in una telefonata fatta appena dieci minuti dopo l’attentato. Quanto è bastato, cioè, perchè la donna apprendesse poi i dettagli dell’attentato con minore apprensione. «Sono però anche io sotto shock – dice la donna – non mi rendo ancora conto dell’accaduto e della enorme fortuna avuta. Grazie a Dio mio marito è salvo, ma penso alla tragedia che ha colpito le altre famiglie e immagino quale strazio stiano vivendo».
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LUNEDÌ prossimo l’Italia si fermerà peromaggiare i sei paràuccisi ieri in Afghanistan. Mentre si svolgeranno i funerali solenni nella basilica di San Paolo a Roma (come già avvenne per i caduti della strage di Nassiriya del 2003), le bandiere in tutto il Paese saranno a mezz'asta, le scuole e gli uffici pubblici osserveranno un minuto di silenzio. Il Consiglio dei ministri ha proclamato il lutto nazionale. Le salme di Antonio Fortunato, Roberto Valente, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, Giandomenico Pistonami, avvolte nel tricolore, rientreranno in Patria alle 9:30 di domani all’aeroporto di Ciampino a bordo di un C-130 dell’Aeronautica militare. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sarà presente per accogliere i feretri. Nel tardo pomeriggio di domani sarà quindi allestita una camera ardente all’ospedale militare del Celio di Roma. Lunedì alle 13 le esequie solenni nella Basilica di San Paolo, alla presenza di alte autorità, vertici militari, parenti e cittadinanza. Si attende, come già avvenne per i funerali delle vittime di Nassiriya, una grande folla nella chiesa scelta proprio per la sua ampiezza. E l’omaggio ai caduti di Kabul è proseguito anche ieri presso il Sacrario dell’Esercito a Roma, aperto ieri per l'occasione. Davanti alle sei foto dei militari ci sono corone di fiori ed un libro dove poter lasciare un messaggio di cordoglio. In mattinata, ha fatto visita, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta. Ad accoglierli, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Giuseppe Valotto. «Addolorato ma fiero del coraggio e dell’abnegazione dei nostri ragazzi e anche ammirato dalla dignità e dalla forza dei loro cuori. Questa – ha scritto il premier
I mezzi italiani impegnati nella missione in Afghanistan. A sinistra i soccorsi subito dopo l’esplosione di giovedì
ALTRI warning per i mili- un comandante dei talebatari italiani, dopo l’allarme ni starebbe acquisendo alche ha preceduto la strage tri sistemi d’arma spallegdi giovedì a Kabul: nel miri- giabili da impiegare contro no, stavolta, sarebbero so- gli elicotteri della Nato. Sempre nella provincia prattutto i parà schierati nell’ovest, dove la minaccia di Badghis, una formaziodei talebani è sempre in- ne talebana capeggiata da combente. Nella regione tre comandanti starebbe occidentale dell’Afghani- preparando imboscate nei stan, vasta quanto l'Italia confronti delle forze di sisettentrionale, è schierato curezza afgane e di Isaf il grosso del contingente piazzando Ied, i micidiali italiano: qui l’intelligence ordigni esplosivi improvavrebbe individuato alcu- visati, lungo la strada che ne cellule di “insorti” in pie- da Bala Murghab conduce na attività, pronte a colpi- a Mangan. Riguardo infire. Allarmi sarebbero stati ne alla provincia di Herat, lanciati anche nei giorni dove ha sede il quartier geprecedenti l’ultimo, terri- nerale italiano, l’attenziobile, attacco messo a segno ne dell’intelligence è condai kamikaze contro un centrata nell’area a cavallo tra i distretti di convoglio miliShindand e di tare italiano. Khaki Safed, a In particolaridosso della re, secondo l’ulprovincia ad alto timo warning, rischio di Farah. la minaccia In quest’area, semaggiore viene condo l’ultimo segnalata nella warning, sarebprovincia di Fabero attivi due rah, dove «due soggetti (che soformazioni ostino stati identifili» di circa 120 cati) coinvolti in elementi ciascutraffici illeciti e na intenderebche rifornirebbero realizzare, bero di armi un «a breve», imbocomandante tascate nei conlebano della zofronti dei convona, Abdul gli dei militari Rahim Khan, a Nato, e dunque sua volta in consoprattutto itatatto con eleliani, nei dimenti vicini a stretti di Bakwa presunti ame di Bala Baluk. bienti deviati dei La prima di queste formazioni Nella caserma Bandini servizi segreti iraniani. avrebbe la sua Inoltre, un gruppo di inbase nel villaggio di Qal-eGah e starebbe organizzan- sorti composto da 10 estredo attacchi lungo la strada misti sarebbe impegnato in “515”, che collega Farah a sequestri di persona, trafDelaram; la seconda, loca- fico di armi e contrabbando lizzata nel centro di Kal Qa- di droga. Queste ultime sel'eh, intenderebbe colpire gnalazioni fanno parte di «obiettivi sensibili» con un flusso continuo, vaglial'impiego di armamento to continuamente dai revario, anche contraereo, sponsabili del contingente tra cui lanciarazzi e mine a italiano, che non trascurano neppure le indicazioni pressione. Nella provincia di Bad- più generiche. Di warning «ne arrivano ghis, sempre nell’ovest dell’Afghanistan, il war- moltissimi», ha ricordato ning riguarda un gruppo lo stesso presidente del Codi «circa dieci insorgenti» pasir, Francesco Rutelli, riconducibili al mullah ma non sempre si tratta di Said Hakim: un gruppo ar- «notizie che possono permato anche di lanciarazzi mettere di prevenire perche penserebbe di prendere chè la minaccia è molto vadi mira gli elicotteri sta». Tuttavia, «possiamo dell’Isaf in fase di decollo e dire con certezza – ha agatterraggio, soprattutto giunto il presidente del Conel distretto di Murghab, mitato parlamentare per la dove c'è la base avanzata sicurezza della Repubblica italiana “Columbus” sede – che decine di attentati del 183/o reggimento della vengono scongiurati graFolgore. Nella stessa zona, zie a queste informazioni».
8 Primo piano
Sabato 19 settembre 2009
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Sabato 19 settembre 2009 Il tenente Antonio Fortunato. A destra il tabacchi della famiglia della moglie a Marsico Nuovo
La strage a Kabul Manifesto di ringraziamento per le strade. Lunedì lutto cittadino
Dolore e orgoglio a Tramutola
DA KABUL ALL’IRAQ
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Da scout a parà pensando a Matera Altre storie di paura
TRAMUTOLA Gli amici: «Lo chiamavamo Gregorio» ANDAVA su e giù per il paese, su una vespa special 50 di colore blu, il tenente Antonio Fortunato, Scorazzava tra le viuzze. Ed è su quella piccola moto, lui gigante, che in molti lo ricordano nel paese. Non aveva grilli per la testa come racconta nonno Luigi Aulincino di fronte al bar vicino al Municpio. Certo era un ragazzo come gli altri, amava lo sport e stare in compagnia, ma allo stesso tempo era una persona con la testa sulle spalle. “Giovani così – rimprovera l’anziano Luigi - c’è ne sono pochi”. Ed al ricordo di quella piccola vespa blu che l’anziano, ritorna indietro e dice “lo ricordo ancora quando arrivava sulla sua vespetta, si piccola perché lui era a molto alto e anche un po’ robusto.” E poi dice ancora “ è un dolore per la famiglia e per tutti noi”. Ma Antonio era conosciuto si, ma non tantissimo anche perché aveva lasciato il paese nel pieno della gioventù all’età di 18 anni, ma lui il suo gruppo di compagni non l’aveva mai abbandonato. Una combriccola di quattro ragazzotti. Ed è nel racconto di uno di loro, Vincenzo Ponzio, amico, parente, cresciuto insieme dall’età di quanto spuntavano i primi baffetti, che Antonio “rivive”. “Siamo cresciuti insieme – racconta Vincenzo emozionato - Siamo andati a scuola dall’Elementare, Medie e Superiore. Una persona buona e altruista. Non aveva mai avuto un problema. Aveva un carattere deciso e schietto.Di lui mi ricordo la giocosità quando andavamo a fare le scampagnate. Come la Pasquetta del 1993 dove ci siamo divertiti a cucinare. Si ribadisce Vincenzo - amava fare le scampagnate. Infatti l’ultima scampagnata la voleva fare a Dicembre. L’avevo incontrato a maggio qui a Villa d’Agri e mi aveva detto di volerla fare, in memoria dei vecchi tempi, oltretutto a Novembre terminava con la sua ultima missione. Invece….non è stato possibile. Ci sentivamo spesso telefonicamente e mi ha sempre detto che amava quello che faceva e gli piaceva. Quando vado a fare le missioni – mi diceva - acquisto valore umano. Infatti il suo obiettivo era di continuare a fare carriera e non si voleva fermare. A Tramutola, veniva quando poteva ma era come un lampo, un saluto ai genitori, ai suoceri e poi via per Siena. Quando ho saputo della notizia della sua morte, mentre andavo a dare le condoglianze ai familiari, sul percorso verso casa sua, per un attimo lo immaginato sulla sua vespa che arrivava. Noi l’avevamo soprannominato Gregorio per il suo aspetto da omaccione somigliante a un Carabiniere in servizio qui a Tramutola. Ancora oggi non ci posso credere”. Ed è di quel giovanotto che amava le scampagnate, di quel ragazzo che amava scorazzare con la sua moto, di quel militare che amava il suo lavoro che oggi la comunità tramutolese si stringe intorno al dolore dei familiari per “la perdita del gigante buono che ha dato la vita per la giustizia e la pace del mondo”. a.p.
miglia deciderà per la tumulazione a Siena (e ieri sera si è saputo che la famiglia ha deciso così) noi aspetteremo qui il rientro dei famigliari per stringerci intorno a loro, in questo caso ci sarà sicuramente il vescovo a celebrare la commemorazio-
ne. Siè anche –ha aggiuntoDon Michele - in attesa del telegramma di monsignor Bagnasco che dovrebbe arrivare in giornata per dimostrare la vicinanza del Mondo della Chiesa alle famiglie delle vittime”. Angela Pepe
DA LUNEDÌ A NOVA SIRI
A Marsiconuovo, il paese della moglie del tenente, Giovanna Passeri
Con l’emozione torna anche la mostra “La guerra”
Un amore nato in treno
NOVA SIRI - E' stato colpito dal medesimo sentimento di tristezza e sofferenza, che nel febbraio del 2002 animò la toccante mostra intitolata “La Guerra”, in omaggio alla giornalista Maria Grazia Cutuli, barbaramente uccisa proprio in Afganistan, teatro dell'ennesimo attentato dinamitardo costato la vita a sei militari italiani, tra cui il tenente Antonio Fortunato di Tramutola. Così, ieri, l'artista Gaetano Dimatteo ha deciso di raccogliere nuovamente le sue 17 opere per un'altra mostra, in corso di allestimento presso il suo studio di viale Siris a Nova Siri. L'esposizione sarà inaugurata lunedì prossimo, alle 20, per raccontare lo strazio diuna guerrasubdola eterribile, che non può non toccare il sentimento collettivo dei lucani. Nel 2002 fu allestita il 25 febbraio, presso la Cappella dei Celestini a Potenza, con il patrocinio e la massima onirificenza del Senato e della Presidenza della Repubblica, nonché della presidenza della Regione e della Provincia di Potenza. Una mostra senza alcuno scopo di lucro, i quadri non sono in vendita oggi come allora, a cui partecipò anche il padre della giornalista uccisa, che ebbe in dono un ritratto di Maria Grazia Cutuli. «Oggi le opere sono comunque 17 -spiega Dimatteo- perché rimase sul mio ta-
volo un altro bozzetto di ritratto, che io trasformai con una nuova espressione del volto. Sono opere molto preziose perché realizzate con la tecnica mista del collage, per questo non intendo assolutamente venderle, in quanto nascono dal fine nobile dell'omaggio alla memoria di chi muore per tutti noi. Non bisogna mai dimenticare che i militari uccisi giovedì, non erano lì per se stessi, ma per l'intera umanità. Ecco perché la mia mostra è un omaggio anche alle popolazioni civili afgane, che soffrono e muoiono tutti i giorni sotto il giogo di un terrorismo assurdo e disumano. La mostra sarà visitabile di pomeriggio, fino al 21 ottobre». I quadri sulla guerra in Afganistan incassarono critiche ispirate ed esaltanti, proprio per la capacità di compartecipare al pubblico i sentimenti dipathos etragicità insiti nell'evento bellico. Ne scrissero Lia Di Venere del Sole 24ore, Oreste Lo Pomo del Tgr Basilicata e Piero Ragone, che osservò: «Le icone, le vittime, i fantasmi di questa tragedia, hanno i colori linfatici delle gouaches di Gaetano Dimatteo. I sipari dilaniati sulla fragilità umana hanno i volti dell'infanzia tradita». E proprio quest'ultimo rappresenta ilminimo comune denominatore di tutte le opere. Antonio Corrado
Undici anni fa l’inizio della storia che arriverà al matrimonio MARSICONUOVO - Lui viaggiava alla volta di Siena per inseguire la sua carriera militare. Lei invece doveva raggiungere Napoli per proseguire gli LA VEGLIA DI PREGHIERA studi. In quel viagIl lutto cittadino per lunedì prossimo, giorno dei funerali gio i destini di Antonio e solenni, è stato proclamato Giovanna si da Ugo Salera, sindaco di incrociaroTramutola. Giovedì sera, no. Da lì è intanto, vi è stata una veglia nata la loro di preghiera nella Chiesa storia d'amadre. «La famiglia more. Circa Fortunato – ha spiegato il 11 anni fa. parroco, Don Michele Lui al suo Palumbo – è una famiglia rientro nelsana, onesta. Il tenente la sua TraFortunato veniva qui per salutare i suoi parenti: era un mutola non parlò d'aluomo semplice, molto tro con i educato. Noi abbiamo suoi amici: pregato per lui, per i suoi “forse ho incompagni e per le loro contrato la famiglie». Lunedì, da persona Tramutola, è prevista la giusta”. Sopartenza di una delegazione civile, guidata dal sindaco, e lo dopo un anno si religiosa per partecipare ai giunse poi funerali di Stato. al giorno del fatidico “si”. A Capaccio, nel salernitano. E' un caro amico della coppia a ritessere quei giorni spensierati di
una vita spezzata però troppo in fretta. Del “gigante buono ” che va via. Lascia la sua Gianna ed il piccolo Martinantonio. Ora sarà ilsuofiglioletto diappena7anni, a portare il suo nome. Anzi, quel nome che oltre a legarlo al padre lo lega anche a “San Martino, il patrono della fanteria che tagliò il suo mantello per donarne un pezzo ai più bisognosi ”. “Proprio così era Antonio - ci dicono gli amici-fuluia volerchiamareilfiglio così”. Lei invece è originaria di Marsico Nuovo, laureata in sociologia che oggi attende l'assegnazione di un posto. Aveva scelto di vivere a Badesse (Siena). Probabilmente proprio in Val d'Agri avrebbe festeggiato con Antonio i 10 anni di matrimonio. “Gianna” in paese è conosciuta proprio da tutti. Anche la sua famiglia lo è. Da ieri quel tabacchino di proprietà della famiglia, nel viale principale del paese, è chiuso per lutto. La madre, la sorella minore e tutti i parenti più stretti già nella giornata di giovedì hanno raggiunto Siena. “Era molto preoccupata per l'ennesima missione del maritoci dicono dei conoscenti- e non voleva che partisse. Aveva uno strano presentimento. Avvertiva
qualcosa di strano. Eppure l'altra mattina si era sentita al telefono col marito. Poi però la tragedia. Era un paracadutista. Ieri Gianna non si stancava di ripeterlo fra le lacrime a parenti ed amici”. “Gianna e il piccolo Martinantonio hanno trascorso le vacanze estive nel centro marsicano. L'ho vista durante la festa di San Gianuario - ci dice un vigile urbano- e so che Giovanna ritornava volentieri nel posto in cui ha vissuto prima di sposarsi per rivedere parenti ed amici”. Intanto ieri il primo cittadino, Domenico Vita, ha proclamato il lutto cittadino. “Sono eroi morti per la patria, per difendere la libertà e la democrazia e per abbattere il terrorismo internazionale che dilaga. Il 29 settembre ho indetto un'assise comunale allapresenza deifamiliari per esprimere tutto il nostro cordoglio. Il popolo marsicano, costernato, si associa al dolore della concittadina Giovanna e dei suoi familiari per la prematura e crudele scomparsa del tenente Antonio Fortunato, eroe e martire per la libertà”. Così Marsiconuovo vuole ricordarlo. Un eroe che ha dato la vita per quella tanto attesa “pace internazionale”. Angela Scelzo
MATERA - "Tu puoi imparare dai tuoi figli più di quanto essi imparino da te. Attraverso te, essi conoscono un mondo ormai passato, tu in loro ne scopri uno nuovo che sta nascendo.", scriveva il poeta tedesco Johann Michael Friedrich Rückert (1788-1866). In un mondo nuovo, a volte, può esserci anche dolore e morte come sa bene, Anna , la mamma di un 22enne materano (ne compirà 23 a novembre) paracadutista della Folgore in servizio nel nord dell'Iraq. Anna è un nome di fantasia, necessario per tutelare l'identità di suo figlio, da marzo scorso impegnato come autista di Lince, il mezzo blindato sul quale si trovavano i militari morti nell'attentato di Kabul. Giovedì è stata una giornata in cui le notizie si sono rincorse ora dopo ora, aggiungendo ulteriori timori fra i familiari dei ragazzi lucani in missione . «Non è stata una giornata facile - dice Anna - ma per fortuna abbiamo potuto tranquillizzarci anche se il dolore è molto forte, anche fra I soldati lontani, come mio figlio». Un vero e proprio gippone militare, il blindato richiede un particolare addestramento an-
che per le caratteristiche che vanno dalla trazione modulare alla speciale blindatura prevista nella parte inferiore, tale da prevederne l'aumento dell'altezza da terra. «Mio figlio si trova nel nord dell'Iraq da marzo scorso - spiega - e tornerà ad ottobre». Sulla scelta, a soli 23 anni, di trasferirsi all'estero per partecipare ad una missione di pace ad alto rischio, la famiglia non ha dubbi. «Lo abbiamo sostenuto - racconta sua madre perchè è convinto della necessità di realizzare la pace in quei paesi, come ha imparato facendo lo scout qui, nella sua città. Per noi, questo basta». Alla distanza si aggiungono, nelle ultime ore, anche le difficoltà imposte da un ruolo così delicato. Per parlarsi la signora Anna e suo figlio, preferiscono spesso una sorta di "codice" familiare per potersi comunicare informazioni e notizie sulla vita nel campo in Iraq o su eventuali date di licenza. La preparazionespiega ancora la mamma del giovane paracadutista - non è stata facile ma mio figlio ha resistito e dopo aver seguito per un anno i corsi a Pisa, Livorno e Lecce, ha potuto partire per la sua prima missione di pace». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
La decisione di partire a 23 anni per un ideale
le reazioni "A nome di tutta la Ugl di Basilicata esprimo profondo cordoglio per sei caduti nel vile attentato a Kabul". Lo dice Giuseppe Giordano della Segreteria Ugl di Basilicata. "Siamo vicini –aggiunge - alle famiglie delle vittime e a tutti i militari che con coraggio e professionalità sono impegnati per riportare la pace, la democrazia e la libertà in Afganistan". Cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime dell’attentato terroristico di Kabul arriva dal sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani. ”vite spezzate - afferma Mariani - per garantire la libertà e la democrazia tra i popoli. Anche la Basilicata ha pagato, ancora una volta, un caro prezzo in termini di vite umane con la morte del giovane tenente lucano, Antonio Fortunato. Voglio esprimere – prosegue - a nome dell’intera Amministrazione comunale, interpretando anche il sentimento di tutta la comunità di Muro Lucano, il più sentito ed
accorato cordoglio ai familiari delle vittime. L’Italia – conclude - ha pagato un ulteriore tributo di sangue per la difesa della democrazia in Afghanistan e della pace internazionale". Il sindaco di Roccanova, Giulio Emanuele “interpretando il sentimento di tutta la comunità roccanovese in questo triste momento che ha colpito la famiglia Fortunato per la scomparsa del tenente Antonio, nell’adempimento del proprio dovere per la libertà e la democrazia in Afghanistan, esprime profondo cordoglio e solidarietà”.La segretaria Maria Barbante, il direttivo della sezione e i consiglieri comunali Raffaele Votta, Enrico Cariati e Luigi Coiro del Pd di Marsico Nuovo in una nota esprimono profondo dolore per l’attentato di Kabul in cui hanno perso la vita i 6 militari Italiani. “La comunità di Marsico, si inchina e si unisce aldolore che hacolpito lefamiglie di questi eroi, e a nome di tutto il Pd di Marsico esprimiamo profondo cordoglio e stiamo
vicino alla famiglia del parà Antonio Fortunato, nostro amico e caro concittadino, caduto in terra straniera insieme ai suoi amici commilitoni, per garantire la libertà e la democrazia al popolo Afgano”. Sull’attentato il consigliere regionale del gruppo An-Pdl, Michele Napoli, ha detto che: “il vile attentato di Kabul, contro le nostre forze armate, è l’ennesimo attacco alle missioni di pace che vedono la nostra nazione in prima linea nella lotta al terrorismo fondamentalista”. “Giovani vite spezzate nell’atto di compiere il loro dovere – ha proseguito Napoli in difesa della pace e dei diritti negati alle popolazioni afghane. L’Italia sta pagando un alto tributo in termini di vite umane, per essere al fianco delle grandi nazioni democratiche che hanno deciso di intraprendere una dura battaglia contro le forze terroristiche che hanno dichiarato guerra alla democrazia, alla libertà ed ai diritti civili. Sono migliaiai nostri militariche spintida al-
ti ideali e dal senso del dovere sono impegnati direttamente in missioni di pace che comportano, inevitabilmente, l’esposizione a rischi per la propria incolumità. Compiere fino in fondo il proprio dovere, sacrificando la vita per difendere la pace e la libertà, sotto l’insegna del nostro tricolore, fa dei soldati italiani esempio di lealtà e abnegazione. Un atto eroico però – ha concluso non può cancellare il dolore delle famiglie che, in questo momento di profonda sofferenza, devono sentire l’intera nazione vicina”.Il coordinatore regionale del Pdl di Basilicata, il senatore Guido Viceconte esprime “profondo cordoglio. L'intera Italia si inchina dinanzi a questi eroi e si stringe al dolore delle famiglie di questi caduti. A nome di tutti i parlamentari lucani del Pdl – siamo vicini alla famiglia del parà di Lagonegro Antonio Fortunato, un nostro concittadino caduto assieme agli altri commilitoni per la libertà di tutti noi, per combattere un nemico terribile e invisibile come il
terrorismo internazionale. Adesso le parole lasciano spazio allo sgomento e al senso di impotenza che pervade ognuno di noi. In questi momenti è importante che lo spirito unitario, che deve guidare il percorso del nostro Paese, prevalga su ogni possibile polemica, per far sì che il sacrificio di tanti nostri valorosi soldati non vada dimenticato o reso vano. Voglio rivolgere –conclude Viceconte - un pensiero di vicinanza ai colleghi dei militari uccisi, che pur sopraffatti dal dolore, continuano a portare avanti la loro meritoria opera di sostegno alle forze di sicurezza afgane e di supporto all'azione umanitaria internazionale”. “Esprimo sentito e profondo dolore a nome mio personale e di tutta l’Amministrazione comunale di Lavello e dell’intera comunità per l’attentato subito dai nostri militari di istanza a Kabul in missione di pace”. E’ quanto afferma il sindaco di Lavello, Antonio Annale che aggiunge: “Esprimo sincero e sentito cordoglio e solidarietà alle
famiglie dei sei militari caduti nell’adempimento della loro missione di pace. Particolare vicinanza alla famiglia del tenente Antonio Fortunato, nostro conterraneo. Esprimoammirazione evicinanzaa tuttii militari italiani impegnati nelle varie missioni in giro per il mondo per la costruzione di un mondo di “Pace”. “I Socialisti lucani chinano il capo di fronte alla scomparsa dei sei militari italiani caduti a Kabul e si stringono intorno alla famiglia del tenente Antonio Fortunato nostro corregionale“.Sono ledichiarazionidel presidente del gruppo regionale Socialista, Donato Salvatore. “Un altro tributo di sangue lucano ed italiano –dice Salvatore - pagato alla causa della lotta al terrorismo in difesa della libertà e dei diritti. Non è tempo di polemiche tanto meno di dibattiti, il dolore induca al silenzio, alla riflessione ed alla vicinanza alle famiglie dei caduti e dei feriti”. Solidarietà personale e di
tutta l'ADDC alle famiglie delle vittime e dei feriti esprime anche Rosa Mastrosimone. “Sono particolarmente vicina ai familiari del tenente Antonio Fortunato, figlio della nostra terra che lascia in quanti lo hanno conosciuto un profondo dolore ma anche l'esempio dello spirito di servizio e del rispetto dei valori civili e umanitari. La crudeltà che caratterizza l'operato dei Talebani è la testimonianza che ancora molto c'è da fare perché siano garantiti gli ideali di democrazia, libertà e rispetto della vita a tutti i popoli “. Cordoglio anche da parte del consigliere provinciale di Potenza, originario di Episcopia Biagio Costanzo. L'Italia piange i sei italiani della Folgore, tutti parà, uccisi nell'attentato a Kabul. Le sei vittime dell'attentato un tenente, un sergente e quattro caporalmaggiori, tra le vittime è stato ucciso anche il tenente Antonio Fortunato, originario della Lucania. Il consigliere provinciale della federazione di centro, Biagio Costanzo a nome del gruppo consiliare esprime il cor-
doglio per le vittime italiane in Afganistan morte per riportare la pace in quel lontano paese”. Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, si unisce “con sincero e profondo affetto, al dolore delle famiglie. Un momento di profondo sgomento che affligge, in queste ore buie, tutta l’Italia, e la nostra Regione in particolare. La Basilicata, infatti, ha pagato caramente il lutto di questa strage, perdendo uno dei suoi uomini migliori: Antonio Fortunato. Tenente dall’eccezionale coraggio che ha voluto dedicare la propria vita al Paese e alla difesa della sua sicurezza. Missione dall’inestimabile valore, civile, politico e sociale che la Provincia di Matera saluta con sentita tristezza, ma anche con grande orgoglio e profonda stima. Perché se i valori della democrazia esistono ancora, è perché uomini come Domenico, Roberto, Matteo, Giandomenico, Massimiliano e Davide hanno deciso di difenderli senza temere neanche la morte”.
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TRAMUTOLA – La comunità tramutolese piange il suo “eroe del tempo”. Ed è lunedì 21 Settembre che il Comune ha proclamato lutto cittadino dalle ore 10 alle 12, in occasione dei funerali di Stato. In segno dicordoglio edi partecipazione per la prematura scomparsa. “Grazie Tramutola è fiera ed orgogliosa di te”. Così l’amministrazione ha voluto esprimere il proprio dolore che ha colpito i familiari e l’intera comunità e l’intera Nazione”. Un grave lutto – recitano i manifesti affissi sui muri del paese – ha colpito non solo la comunità tramutolese ma tutta l’Italia: alle ore 9 e 40 del 17 Novembre del 2009 un vile attentato il più grave per l’Italia dopo Nassirya ha provocato a Kabul la morte di 6 militari italiani e ne ha ferito 4. Tra i militari che hanno perso la vita in questo vile attentato vi è un figlio della nostra terra, il tenente Antonio Fortunato. In questo – si legge ancora nei volantini - momento di dolore il Sindaco esprime la vicinanza sua e di tutti i cittadini alla famiglia Fortunato, alla moglie, ai figli e a tutti i parenti delle vittime a cui ci stringiamo. Un augurio di pronta guarigione va ai nostri feriti che possano tornare presto a casa. Un pensiero inoltre a tutto il popolo afgano, vittima di questa forma di violenza cieca ed assennata. Non ci sono parole per dire quello che proviamo siamo pieni di sgomento: ci unisce in questo triste momento il senso di dolore e la profonda emozione”. Invece per quanto riguarda la tumulazione rimane il punto interrogativo. Una decisione che la famiglia sta prendendo in queste ore: essere sepolto a Tramutola o nel paese della provincia di Siena, dove attualmente risiedeva con la moglie Gianna e il figlio piccolo di sette anni. “Appena abbiamo la notizia ufficiale decideremo su quello che dobbiamo fare –ha riferito Don Michele Palumbo, parroco del paese. Se la fa-
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Sabato 19 settembre 2009
Strage a Kabul
Per Natale torneranno a casa solo 500 militari mandati per le elezioni
Il Governo esclude il ritiro Berlusconi insiste sul percorso condiviso con gli alleati e sulla strategia di transizione | LE PAROLE DI NAPOLITANO | di MARCO DELL’OMO
ROMA – Il «tutti a casa» invocato da Umberto Bossi non ci sarà. Per Natale torneranno solo 500 militari, quelli mandati in Afghanistan in occasione delle elezioni del 20 agosto. Ma la discussione sul futuro della missione italiana, aperta dalla Lega, si allarga e coinvolge tutti gli attori della scena politica. Del «che fare» si è parlato a Palazzo Chigi intorno al tavolo del Consiglio dei ministri. Lì Silvio Berlusconi ha spiegato che non ci sarà mai una decisione unilaterale dell’Italia per riportare in patria i militari della missione. Tutto dovrà essere concordato con gli alleati. Tutti d’accordo su questa impostazione, ma la Lega non rinuncia a pensare che sarebbe meglio un rientro in tempi brevi: «prima si torna, meglio è», dice il capogruppo Roberto Cota. Berlusconi, che ha incontrato a Palazzo Chigi il nuovo ambasciatore americano David Thorne, ha spiegato che bisognerà mettere a punto una «transition strategy» per responsabilizzare il governo afghano. Solo se il governo Karzai saprà garantire la sicurezza, ha detto, si potrà «consentire alle truppe alleate di diminuire gli organici». È a questo che pensa il ministro degli Esteri Franco Frattini quando auspica «una svolta». «E' il momento di chiedere, non solo di dare», sottolinea il responsabile della Farnesina. Il rispetto degli impegni internazionali è in cima ai pensieri di Giorgio Napolitano. «Non credo ci sia nulla da rivedere nella missione italiana in Afghanistan», sottolinea da Tokio, dove è in visita ufficiale. Per Napolitano, però, sarebbe «comprensibile» una discussione su come «rimotivare questa missione». Di riduzione dei militari sul campo non vuol sentire parlare la Nato. «Non possiamo permetterci di ridurre ora il nostro impegno in Afghanistan», dice il portavoce dell’ Alleanza Atlantica James Appathurai. In Italia, nel frattempo, si discute animatamente sul da farsi. In Consiglio dei ministri Roberto Calderoli ha chiesto di ripensare alla presenza dell’Italia non solo in Afghanistan, ma anche in altre regioni dove siamo impegnati, come il Libano e il Kossovo. «Pensiamo anche a casa nostra», è stata l'argomentazione del ministro leghista, supportata dalla considerazione che con il disimpegno si realizzerebbero grandi risparmi. Ancora più esplicito il ca-
«Dolore, ma dobbiamo restare» di ALBERTO SPAMPINATO
Il premier rende omaggio ai militari caduti al sacrario dell’Esercito
pogruppo alla Camera Roberto Cota: «La missione in Afghanistan è a termine. Le riflessioni di Bossi sono sagge e giuste». Tesi che non piacciono al ministro della Difesa Ignazio La Russa, secondo il quale parlare di exit strategy sulla base dell’emozione della strage di Kabul porta a «un vantaggio per i terroristi». Una posizione che trova il sostegno del portavoce del Pdl Daniele Capezzone: suo è l’appello ai partiti a non fare proposte dettate da «fretta, faciloneria e demagogia». Il fronte di chi non vuol sentir
SU FACEBOOK Un gruppo che esulta per la strage italiana UN GRUPPO su Facebook di persone che “esultano per la morte dei militari italiani a Kabul”. È nato giovedì sera, fondato da una sedicente ragazza bionda (foto probabilmente falsa) che si fa chiamare Sofia B. Ieri mattina è già stato rimosso e cancellato dagli amministratori del social network con la seguente spiegazione: «Questo messaggio presentava contenuti che sono stati rimossi o resi invisibili in base alle impostazioni sulla privacy». Al suo posto ci sono quattro altri gruppi con circa cinquecento adesioni complessive che ne chiedono l'immediata eliminazione.
Missioni internazionali 43 giorni per rifinanziarle QUARANTATRE giorni: tanto è il tempo a disposizione del governo per rifinanziare le missioni internazionali. Quest’estate, infatti, per la prima volta gli stanziamenti sono stati prorogati solo per quattro mesi. In tutto si è trattato di 510 milioni di euro: la voce principale è quella per l’Afghanistan con una spesa di oltre 200milioni di euro, seguita dal Libano (oltre 100 milioni) e Kosovo (meno di 70 milioni). Il che, considerando che le missioni sono più di 30, a conti fatti vuol dire che in un anno potrebbe servire in totale oltre un miliardo e mezzo, di cui 600 milioni solo per la missione a Kabul. Trovare i soldi è faccenda complessa per ogni governo, spesso risolta con uno stanziamento in finanziaria. Quest’anno però si dovrebbe procedere su due binari: un decreto legge, che consenta di assi-
curare i fondi per novembre e dicembre; e una posta un finanziaria, che invece dovrebbe stanziare le risorse per l’intero 2010, se non per un intero triennio, secondo quanto riferiscono fonti di governo. Una questione delicata quella delle risorse e che secondo il ministro della Semplificazione normativa Roberto Calderoli è però centrale: «In Consiglio dei ministri ho chiesto di fare una valutazione sulla presenza italiana nelle altre missioni internazionali. Ha senso –si domanda –che stiamo ancora in Libano oppure nel Kosovo?». Soprattutto perchè il ritiro dei soldati italiani da alcune missioni può portare «ad una serie di risparmi da utilizzare ad esempio per i fondi Fas, la sanità ed il rapporto con le Regioni. Pensiamo anche a casa nostra», è quindi l’invito del ministro, che pensa a risparmi dell’ordine di 500 milioni l’anno.
parlare di ritiro, vede in prima linea gli uomini di Gianfranco Fini. Se il presidente della Camera si è limitato a chiedere «la massima unità delle forze politiche» nel giorno del dolore, sostenendo che non è questo il momento delle polemiche, i suoi fedelissimi non esitano ad attaccare le posizioni «pacifiste». Secondo Italo Bocchino parlare di ritiro «è fare un favore ai nostri soldati». Contrario al disimpegno anche Massimo D’Alema: sarebbe «una catastrofe», sostiene in un’intervista all’Unità. Ma l’ex ministro degli Esteri non risparmia critiche al governo «che non sta dando un bello spettacolo». Altro contrario al ritiro, il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, che stigmatizza le posizioni «opportunistiche e ambigue». Duro anche Pier Ferdinando Casini: «Chi parla di ritiro è un irresponsabile». Il fronte dell’exit strategy, oltre alla lega, vede schierato l'Idv di Antonio Di Pietro, che chiede di aprire una discussione in Parlamento «su come è cambiata la situazione in Afghanistan». Favorevole a un ritiro anche il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, secondo cui «In Afghanistan l’intervento militare ha rafforzato i talebani». «I bombardamenti e le azioni di guerra non hanno risolto il problema – ha aggiunto Ferrero – perchè hanno portato all’aumento del consenso della popolazione afghana verso i talebani».
TOKYO – Giorgio Napolitano prova dolore per la perdita dei sei militari italiani in Afghanistan, partecipa alla commozione che scuote il Paese. Domenica accoglierà a Ciampino le salme. Lunedì presenzierà ai funerali solenni. Ma, dice con assoluta fermezza, la missione deve continuare «con equilibrio fra intervento civile e militare», nell’interesse della pace e della stabilità e per proseguire la lotta al terrorismo, con coerenza e secondo gli impegni assunti dall’ Italia con le Nazioni Unite, con la stessa determinazione espressa da tutti i membri del Consiglio Supremo di Difesa nell’ultima riunione da lui presieduta. Di questo organismo, ha ricordato, fanno parte anche il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa. Come spiegare allora le dichiarazioni della Lega e di altri esponenti della maggioranza che parlano di «reimpostare» la missione? «Queste sono domande che potrete rivolgere al presidente del Consiglio, quando ne avrete l’occasione», risponde Napolitano Il capo dello Stato parla dal Giappone, dove si trova in visita ufficiale, attentissimo a non entrare nella polemica politica e a non uscire dalle sue competenza. «Non spetta a me dire se sia necessaria una discussione parlamentare – dice ai giornalisti che lo sollecitano su questo punto – ma sarebbe comprensibile una discussione su come reimpostare, rimotivare questa missione che non è una guerra degli Stati Uniti, ma un impegno della comunità internazionale». Questo non significa, precisa subito, avviare un ripensamento o un annullamento della partecipazione militare italiana, ma semmai «discutere dell’equilibrio fra le varie componenti, civile,
militare, istituzionale della missione». Essa, infatti ha questa molteplicità di obiettivi: pacificare e stabilizzare l’Afghanistan e, al tempo stesso, ricostruire il paese e le sue istituzioni civili distrutte dal fondamentalismo islamico. Questi fattori, secondo Napolitano, sono finora stati in equilibrio. Ma aprire una discussione su questo punto «sarebbe degno di nota», praticabile, forse perfino opportuno, anche per fare capire meglio quali sono i fondamenti e la legittimazione internazionale di questa operazione avviata nel 2001 e i cui obbiettivi, non sono stati ancora raggiunti. Non è la prima volta che Napolitano difende la missione militare italiana a Kabul. «Proviamo dolore ma il nostro impegno resta», disse il 14 luglio scorso dopo la morte di Alessandro Di Lisio – anche lui parà della Folgore, che è stato la 14/a vittima italiana in Afghanistan – spiegando che i militari di molti paesi sono a Kabul per sradicare alcune centrali del terrorismo internazionali e assicurare la pace di tutti. Elo scorso maggio,a Londra, chiese all’Unione Europea di ascoltare l’appello del presidente Barack Obama a rafforzare l'impegno «in quell'area cruciale». Oggi ne ha parlato con il nuovo premier giapponese Yukio Hatoyama che è impegnato, nel rispetto delle limitazioni costituzionali poste all’impegno militare del Giappone all’ estero, a sostenere logisticamente la missione e ha in programma iniziative per sostenere uno sviluppo dell’agricoltura afghana. Anche noi, ha detto Napolitano, fin dall’inizio abbiamo messo in evidenza l’impegno sociale, di ricostruzione e di ricostituzione delle istituzioni. Ed è importante mantenere l’equilibrio fra questi aspetti e l’impegno militare.
«Manteniamo l’impegno di combattere il terrorismo»
L’obiettivo è quello di consentire agli afghani di mantenere la sicurezza
La Nato: «Presto per andare via» IL GIORNO dopo l’uccisione di sei soldati italiani nell’esplosione di un’auto bomba nel centro di Kabul la linea guida dell’Alleanza atlantica non cambia: «non possiamo permetterci di ridurre ora il nostro impegno in Afghanistan». L’obiettivo, ha ripetuto il portavoce James Appathurai, è quello di mettere gli stessi afghani in condizione di occuparsi della propria sicurezza e per fare questo sono necessari maggior investimenti nell’addestramento e nell’equipaggiamento delle forze di sicurezza di Kabul. Un processo, una transizione che va fatto «in modo appropriato e misurato» sapendo che la Nato non vuole rimanere in Afghanistan un minuto più del necessario, ma nemmeno vuole andarsene troppo presto. Di transition strategy si parlerà in una riunione informale dei ministridella Difesadell’Alleanza,che siterrà il22e 23ottobre a Bratislava. Mentre già dalla fine di questo mese sarà operativa la nuova missione di training della Nato con l’obiettivo di portare gli effettivi dell’esercito di Kabul a 134.000 entro il 2011. Intanto, per la Nato, come chiesto tempo fa dal presidente Usa Barack Obama, è indispensabile mantenere
una presenza massiccia nel Paese per garantire la sicurezza in una fase particolarmente delicata come quella attuale. Secondo una stima «ideale» messa a punto dallo stesso segretario generale della Nato Andres Fogh Rasmussen, per garantire la sicurezza e la stabilità del paese saranno necessari almeno 400.000 uomini fra soldati e poliziotti afghani e quelli delle forze della comunità internazionale, con un rapporto di tre a uno. L’altro filone che raccoglie il sostegno dell’Alleanza atlantica è quello della convocazione di una conferenza ministeriale sul futuro dell’Afghanistan sotto l’egida dell’Onu, proposta nei giorni scorsi da Germania, Francia e Gran Bretagna. La conferenza, secondo i tre paesi che l’hanno proposta, ha come obiettivo quello di stabilire nuove prospettive e nuovi obiettivi in materia di governance, di stato di diritto, di sicurezza e di sviluppo economico e sociale del paese, puntando a coinvolgere anche l’aspetto civile nella difficile partita per riportare l’Afghanistan ad una situazione di stabilità. Anche se tuttora in presenza di numerose accuse su brogli pesanti, si è già aperta la fase del dopo elezioni.
Serve presenza massiccia di 400.000 uomini
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Il terzo livello
I racconti di Cristina Bochicchio, legata all’imprenditore usurato e vecchia amica del boss
Tra Guarino e Martorano La storia e le rivelazioni della testimone che prima di “Nibbio” possedeva una Porsche di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Forse ha capito solo ora che quelle erano relazioni pericolose. Ora che il suo amico, che per i magistrati della procura antimafia è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata, e l’uomo con cui ha condiviso gioie e dolori, l’imprenditore che pagava il pizzo, combattono su fronti contrari. Solo ora che il boss deve difendersi dalla galera e l’imprenditore, invece, dalla fame. Solo ora le è chiaro che quella in cui ha vissuto non è una fiction televisiva. Lei che è un’amica di vecchia data del boss Renato Martorano e che ha avuto un ruolo importante nella vita dell’imprenditore Carmine Guarino si trova al centro. Tra due fuochi. Cristina Bochicchio è un’affascinante donna sulla quarantina con movenze eleganti e abiti firmati. Sorride, nonostante il momento sia difficile. Tra qualche settimana dovrà dire in aula, davanti ai giudici, ciò che sa del giro di usura che gestiva il suo amico, il boss. Dovrà confermare ciò che ha raccontato qualche mese fa al sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini. Questa, per un testimone, è la fase più delicata. Per lei, che a Potenza ormai tutti chiamano «lady mafia», lo è ancora di più. Perché questa non è la solita storia criminale descritta da freddi atti processuali. E’ una storia di forti legami, che in lei provocano anche forti emozioni. «Ho difficoltà a rendere dichiarazioni», premette Cristina al magistrato. «E’ per il legame che ho sia con Carmine Guarino che con Renato Martorano». E’ la prima volta che entra in procura per questioni così delicate. L’inchiesta è affidata al Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri. Gli investigatori, quando convocano Cristina, hanno già le idee chiare. Sanno già che il boss ottiene i soldi che presta da finanziatori occulti: Nicola Giordano, Gerardo Vernotico e Matteo Di Palma. Il primo è un ricco ingegnere, ex funzionario dell’Ente irrigazione. Gli altri due gestiscono una sala giochi. Sono accusati di «usura», con l’aggravante «di aver agito con metodo mafioso». Questo è il contesto in cui è finito Carmine Guarino, un imprenditore miliardario che era riuscito a far diventare d’oro una cava di sabbia. E’ stato il mix distruttivo tra la passione per i tavoli verdi e una gestione poco attenta del denaro a lasciarlo sul lastrico. La Ferrari, le Porsche, i suv, i ristoranti di lusso. Chi lo conosce ricorda ancora «la bella vita» che conduceva. Tanti appalti. Tanti soldi. «E i casinò». Montecarlo, Campione d’Italia, Saint Vincent. E lei, Cristina, al suo fianco. La stessa Cristina che adesso deve accontentarsi di una vita più modesta. Parlare del suo passato non le piace. Abbassa lo sguardo e, con
I carabinieri del Raggruppamento operativo speciale
gentilezza, dice: «Lasciamo stare». Alle domande del Quotidiano risponde a monosillabi. Poi cerca di portare il discorso altrove. Al sostituto procuratore antimafia è andata meglio. Il racconto di Cristina riempie qualche pagina di verbale. In basso c’è la sua firma. Come sul certificato di proprietà della Porche che le aveva intestato Guarino e che ha dovuto cedere al boss. E’ solo uno dei racconti. «Spero un giorno di avere l’opportunità di chiarire a Renato Martorano le motivazioni del mio comportamento», dice al pm. Poi conferma: «So che Renato ha dato dei soldi a Carmine, ma non so quanti». Guarino cercava di nasconderle quello che stava accadendo. «Carmine - racconta Cristina - non mi ha mai detto chiaramente di essere sotto usura da Renato ma io, che ci fossero problemi gravi tra i due, l’avevo intuito». Guarino, secondo gli investigatori, pagava tanto e spesso. Quanto? «Carmine - sostiene Cristina - mi ha sempre detto che pagava ogni mese. E so che i proventi della vendita dei mezzi dell’impresa sono andati, non so se totalmente o solo in parte, a Renato Martorano». Secondo gli investigatori si tratta di 800 mila euro. Il debito iniziale, però, sarebbe stato di soli 80 mila. Quel debito a Guarino è costato anche una Porche, una villa in campagna, qualche altro regalo e, forse, anche problemi di salute. «E’ stanco, a pezzi», dice Cristina. Ed è finito dietro le sbarre per un’aggressione a un pubblico ufficiale. Con lei cambiava spesso versione. «Mi ha detto sempre cifre diverse», dice al pm. Una, in particolare, la ricorda: «250 mila euro». Per gli investigatori, però, è solo una tranche. f.amendolara@luedi.it
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LE VALUTAZIONI DEI CARABINIERI
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LE TAPPE
«Elite criminale radicata a Potenza» IENA - E’ la maxinchiesta su mafia e politica. Viene scoperto il giro d’usura di Martorano
TALPA - Martorano è in carcere. I carabinieri scoprono che Guarino frequenta altri usurai
Qui sopra il boss Martorano, a destra il pm Basentini
POTENZA - Le dichiarazioni di Carmine Guarino e Cristina Bochicchio, secondo i carabinieri del Ros di Potenza, «hanno consentito di acquisire importanti cognizioni circa le dinamiche di espansione e radicamento dell’elite criminale nella realtà socieo-economica lucana e hanno fornito l’esatta percezione della reale consistenza e della effettiva pericolosità del paradigma criminale attuata dalla compagine mafiosa attiva e operante nel capoluogo potentino. In particolare, le rivelazioni rese dall’imprenditore usurato Carmine
Guarino hanno consentito di svelare le reiterate vessazioni usuraie ed estorsive da lui patite, negli anni, a opera di Renato Martorano e del proprio entourage criminale». Secondo i carabinieri le dichiarazioni hanno permesso «di evidenziare l’entità degli ingenti capitali illegittimamente acquisiti dal malavitoso e dai suoi fidati finanziatori, così come evidenziato nella nota documentazione contabile sequestrata all’imprenditore». I famosi “pizzini”con cui il boss comunicava agli usurati quando e quanto pagare.
NIBBIO - E’ l’indagine che porta all’arresto di Martorano e alla scoperta dei suoi finanziatori occulti
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Sabato 19 settembre 2009
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Sabato 19 settembre 2009
Doppio appuntamento nei due capoluoghi di Provincia per Speranza
Politica lucana
C’è il jolly ambientalista
Adeltina Salierno parla di un partito che ha avuto una leadership solitaria sposa il limite dei mandati e affonda il listino
Interviene Pintus degli Ecodem e il candidato evita gli scontri A MATERA
«Adduce è adatto al rilancio del Pd»
“Con Speranza proseguono gli errori iniziali”
no è un “capitano di lungo corso”. E' stato il mio primo segretario regionale nella seconda metà degli anni '90. Sta concludendo la sua seconda legislatura regionale e si prepara per la terza, o no? Questo impedisce, di per sé, la serenità necessaria (non solo sua) ad affrontare il periodo difficoltoso che abbiamo davanti. Più nel merito, Restaino ha una naturale propensione al politicismo di marca centrista rischiando di lasciare a sinistra praterie senza il necessario presidio». E quindi? «Credo che tra i candidati sia necessario valutare chi tra loro risponde meglio alla necessità del Pd di correggere alcune impostazioni di questi due anni, valutando le modalità che servono a dare al partito un nuovo e più stabile assetto. Ma le necessità riguardano anche l'intero centrosinistra in cui il Pd deve svolgere una funzione aggregante come perno e motore dell'alleanza politica e sociale offrendo un segretario che sappia relazionarsi autorevolmente ed efficacemente». Perché Salvatore Adduce? «Insieme a Luongo, Bubbico e allo stesso Restaino, Adduce ha partecipato alla stagione più felice del centrosinistra lucano, imprimendo, già da capogruppo in consiglio regionale, una spinta riformista all'azione di governo, attraverso una gestione dei rapporti tra gli alleati improntata all'armo-
nia e al rispetto di ognuno, al coinvolgimento e alla partecipazione condivisa ad ogni scelta che in quella fase è stata fatta. Penso che sia il più adatto a sostenere in Basilicata il progetto di rilancio del Pd, perché può contribuire a dare al PD lucano una f3ase di rasserenamento, di stabilità, di nuovo slancio per chiamare a raccolta tutte le energie disponibili ed aprire una nuova stagione. Può promuovere un ciclo di ampio rinnovamento, senza improvvisazioni, senza scorciatoie, senza faziosità assicurando a tutti cittadinanza». Non crede che sia troppo aspro il dibattito interno che si è instaurato a margine del congresso? «E' il rischio che si corre quando si fanno confronti veri e non finti come accadde 2 anni fa. Nessuno deve avere paura della democrazia. Ho qualche preoccupazione, invece, per certi eccessi di pressione esercitata con metodi non proprio ortodossi». Che succede il giorno dopo il voto congressuale? «Mi aspetto che tutti noi possiamo contribuire al lavoro politico del segretario che sarà. Ogni candidato dovrebbe assumere l'impegno
di guidare unitariamente il Pd tutelando qualunque sensibilità che si esprime durante il congresso e le primarie». La scelta del candidato governatore è un tema congressuale e De Filippo merita la riconferma? «Fortunatamente, anche per merito di De Filippo, in Basilicata la scelta del candidato alla presidenza regionale del 2010 non è diventato un tema dominante del congresso, anche se qualche tentazione non è mancata da parte di taluni settori. Ho molto apprezzato le dichiarazioni di De Filippo che pur potendo pretendere, come è accaduto in molte regioni, un impegno a una sua ricandidatura, ha detto di volersi rimettere alle decisioni che insieme prenderemo. E non solo noi del Pd. Per quel che mi riguarda penso che abbia ben operato guidando una nave tra i marosi e qualche volta colpita anche dal “fuoco amico. Merita di essere ri-
“Sono donna, non supero il limite: mi ricandido”
candidato». Cosa pensa del limite di mandati previsto nello statuto regionale del Pd? «Lo statuto prevede un limite di 20 anni (tra mandati in regione e parlamento). Si potrebbe anche ridurre questo tempo. Però l'uso che qualcuno fa di questo argomento mi pare molto strumentale e demagogico. Piuttosto, io sono entrata in consiglio regionale solo da un anno in questa legislatura e ho proposto di modificare la legge elettorale con candidature alternate uomo - donna e l'abolizione del listino. In pratica le stesse regole con cui si eleggono gli organi dirigenti del Pd, ma nessuno mi ha dato ascolto. Evidentemente persino nel Pd fa ancora troppo comodo questo sistema elettorale e pure il listino al quale aspirano tanti personaggi senza voti e in cerca di autore». Ma lei ha intenzione di ricandidarsi? «Sono consigliere regionale uscente. Ho svolto solo 12 anni e mezzo di mandato e stando alle regole posso candidarmi tranquillamente. In più sono donna e in consiglio ce ne sono poche. Sì, non credo ci siano controindicazioni alla mia candidatura». s.santoro@luedi.it
L’INTERVENTO di SAVERIO D’AMELIO A leggere le cronache di questi giorni, la Basilicata appare tutta mobilitata in un vivificante e coinvolgente dibattito politico, in vista del congresso del Pd e delle prossime elezioni regionali. Così non è. Infatti, i lucani restano sostanzialmente estranei all’incomprensibile duello dei candidati del Pd e loro sostenitori, perché, quasi sempre, il loro “bla bla” non ha nulla a che fare con il quotidiano tran tran dei cittadini, assillati sempre più dal carovita, dalla crescente disoccupazione, dalla continua e preoccupante emigrazione, specie di giovani, dalla mancanza di prospettive, concrete e certe, che lascino ben sperare in un futuro migliore.
Il duello del Pd e l’indifferenza dei lucani L’approssimarsi, poi, delle elezioni sembra essere l’occasione per consolidare posizioni di potere personale, invece di vedere impegnati i partiti (o meglio, i capi o presunti tali), in un vero e coinvolgente confronto sui reali problemi della Basilicata, dei lucani, da sposare in programmi concreti, sui quali sperimentare uomini, capaci e volitivi, anche se non di apparato. Che questo sia, lo dimostra lo stillicidio di contrapposte dichiarazioni degli uomini impegnati nel congresso del Pd, tese ad affermare se stessi, più che suscitare
l’interesse dei lucani, nonché la reazione, spesso nervosa, di qualche segretario o commissario regionale di qualche partito (vedi Udc, spiace dirlo) ridotto ormai a larva di sé stesso, anche per lo scarso numero di iscritti che, quasi sempre, fanno riferimento sul piano anagrafico, al capo di turno e per la volontà di non aprire il partito al confronto con gli altri. Ha ragione il professore Angelo Minieri quando, a conclusione delle riflessioni che egli faceva nella tesi di laurea (anno 1970 - 71) sul “Trasformismo
meridionale. La Democrazia cristiana a Matera”, così conclude: “Oggi, quello che sconcerta e avvilisce è la riproposizione di quanto allora veniva combattuto e avversato dagli eredi di quei militanti, oggi dirigenti di quel partito che dice di essere l’erede di quei valori e ideali che hanno animato tutta un’epoca e una generazione” (da Il Quotidiano di Basilicata di giovedì 17 settembre 2009). A parte certe sue apodittiche affermazioni sulla Dc materana degli anni ‘60 (sulle quali, credo, sia opportuno qualche chia-
rimento anche da parte mia, non fosse altro per il ruolo da me svolto nella Dc materana di quegli anni), si deve convenire che la “Politica”, in Basilicata, è andata scadendo e, quel che è peggio, a causa anche di coloro che avevano combattuto certi metodi che, oggi, sono diventati i loro, aggravati dall’arroganza che li acceca. Dobbiamo disperare nella rigenerazione della “Politica”? No, assolutamente no. Perciò, rivolgo un pressante invito ai vecchi democristiani e ai democratici di altri partiti, nonché ai giovani desiderosi di confrontarsi e mobilitarsi per la rinascita della Basilicata, perché non si scoraggino, ma si impegnino, in prima persona, non delegando, sempre e comunque, tutto agli altri.
Filippo: «la necessità di nuovi protagonisti riguarda, in questo momento, le decisioni interne al partito e la sua guida. Lotte intestine? Non ne vedo nè credo che vi siano rese dei conti ma una competizione sul territorio per sfrutture le risorse partendo da posizioni diverse». Quattro le priorità tracciate da Speranza che pala di «risorse immateriale cioè università,scuola, ricerca, risorse naturale, connessioni e nuove tecnologie e le risorse legate alle connessioni e a nuove vie di comunicazione». p.quarto@luedi.it
L’incontro potentino con Speranza, Fedeli, Petrone e il “nazionale” Pintus
Il centrosinistra vince anche senza l’Udc POTENZA - Il Sole 24 ore “silura” l’Udc in Basilicata. Secondo “l’osservatorio politico” del massimo quotidiano nazionale economico il centrosinistra in Basilicata potrebbe vincere le elezioni anche senza il ricorso all’alleanza con l’Udc di Pierferdinando Casini. L’articolo in cui il giornalista Roberto D’Alimonte disegna le prospettive del prossimo voto regionale rispetto alle scelte dell’Udc è a pagina del 16 del Sole 24 ore di giovedì scorso. E secondo quanto riportato l’Udc sarebbe decisiva in 8 regioni su 13 nella quali si voterà il 21 e 22 marzo 2010. Decisiva però a patto di alleanze variabili: con il centrodestra sarebbe determinante in Piemonte, Liguria, Lazio, Campania e Puglia. Con il centrosinistra potrebbe determinare invece le vittorie in Umbria e nella Marche. In Calabria invece, sempre secondo Il Sole 24 ore, vincerebbe sia con il centrodestra che con il centrosinistra. Tranquillo invece
L’articolo de Il Sole 24 Ore
il Pdl - anche senza le truppe di Casini - in Lombardia e Veneto mentre in Basilicata, Emilia Romagna e Toscane il Pd dovrebbe puntare alla vittoria anche senza venire a patti con il partito Casini. I calcoli sono stati fatti rispetto alle percentuali ottenute dai vari partiti alle ultime elezioni politiche ed europee.
Ovvio che poi le urne possono sempre sconvolgere le previsioni. In ogni caso in Basilicata, rispetto alle ultime dinamiche, sembra che l’accordo tra i leader del Pd e il segretario regionale dell’Udc, Agatino Mancusi sia già in dirittura d’arrivo. Con buona pace di chi preferisce non rischiare. s.s.
Ps con «visibilità maggiore» POTENZA - Questa volta annunciano davvero difaresulserio. L’unitarietà dei socialisti, il loro “peso” è punto inderogabile. Si sono incontrati ieri, in una riunione piuttosto affollata: un centinaio di aderenti al Partito socialista di area Sdie nonsolo (avvistatil’ex assessoreprovinciale Salvatore, il consigliere Nella e il segretario materano Raucci). Partono dall’idea che «se la coalizione deve allargarsi - è il senso di una richiesta diffusa - se ne discuta all’interno», si ragioni sulla «qualità delle eventuali nuove alleanze» e poi si passi all’organigramma. Ovvero, all’ufficio di presidenza che dovrebbe essere votato a viale Verrastro nella prossima seduta di consiglio regionale fissata per il prossimo 22 settembre. E proprio nell’ufficio di presidenza, i socialisti chiedono una postazione - non per forza quella più “alta - per sancire una “rinnovata” presenza del partito all’interno della coalizione. Ma sia chiaro - dicono - la richiesta di “visi-
POTENZA - Per il candidato segretario del Pd, Roberto Speranza c’è il “jolly” ambientalista. Ieri, infatti, nel comitato potentino di Speranza è intervenuto il direttore nazionale degli Ecodem (Ambientalisti per il Pd) Massimo Pintus. Si è parlato quindi di un Partito democratico che deve assumere delle scelte “nette” a favore dell’ambiente. Ad aprire l’incontro è stato Speranza: «Questo congresso ha senso se riesce ad alimentare un dibattito sui problemi veri della Basilicata e sulla funzione che il Pd è chiamato a esercitare rispetto a queste sfide. Proprio
bilità” maggiore, «non è nè strumentale, nè un semplice capriccio». Così, come già fatto dal consigliere regionale Donato Salvatore in sede di assestamento di bilancio, chiedono di «non sottovalutarla». Richiesta che fa il paio con quella sul riequilibrio territoriale tra le due province in sede regionale: chiedono di dare seguito all’annunciata staffetta in esecutivo tra l’attuale assessore in quota Ps, Innocenzo Loguercio, e, magari, uno dei due consiglieri regionali, Salvatore o Rocco Vita. Ma sembra che il limite imposto sia ben preciso: se cambio dovrà essere, pretendono l’autonomia, «senza interferenze». E questa volta il richiamo è al Pd. Loro, allora, adesso puntano al congresso a cui arrivare - sperano e promettono - in modo unitario, con uno sforzo che deve risolvere prima le cose “di casa” e poi, eventualmente, pensare a Sinistra e libertà, con Mps e Sd. Ma questo, «è un altro passaggio». s.l.
per questo mi è sembrato importante promuovere un momento di confronto sullo sviluppo sostenibile per tutelare l’ambiente e disegnare la Basilicata del futuro». Hanno preso la parola anche Ignazio Petrone e Pietro Fedeli prima dell’intervento di Pintus. Il quale prima ha sponsorizzato Speranza e poi ha dichiarato: « Franceschini e l'intero gruppo dirigente hanno espresso un meritorio e generoso impegno, evitandochel'annunciata gravesconfittadiventasse un disastro. Questo conferma che l'ispirazione di fondo, della costituzione del Pd è giusta, ma non basta. Non è solo una questione di tempo, certamente necessario a radicare un nuovo partito, ma appunto di ridefinizione chiara e di condivisione vera, di alcuni dei suoi tratti fondanti, come base per una solida unità». «Un Pd come dice Bersani - ha aggiunto Pintus - che vuole interpretare ed estendere l'area del centrosinistra con il profilo di un partito popolare, un partito di una sinistra democratica e liberale che abita dove abitano le forze progressiste, socialiste, liberaldemocratiche del mondo, che partecipa all'alleanza tra socialisti e democratici in Europa. Tra gli elementi essenziali dell'identità del PD, da condividere tutti, c'è la sua impronta ambientalista, capace di costruire cultura, etica e prassi dello sviluppo sostenibile».
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POTENZA - Maggiore spazio per le donne in politica e regole per evitare che il Pd assuma «forme populistiche». Il consigliere regionale Adeltina Salierno ha le idee chiare su quello che deve essere il partito e sugli errori da non commettere. Al Quotidiano Salierno spiega anche la sua scelta congressuale a favore di Adduce e Bersani. Una qualità del Pd? «E' il progetto di innovazione politica più importante concepito negli ultimi decenni. Dopo la crisi dei grandi partiti, la scelta di coinvolgere i cittadini, uscire dalle segrete stanze e interessare il popolo sulle scelte, è una novità sensazionale se si considera come erano chiusi su se stessi i partiti e che cosa significa spostare il luogo di decisione dalla sezione alla piazza». E il maggior difetto? «È lo stesso, capovolto. E' alta la probabilità che in assenza di regole certe e chiare, l'esperimento si risolva in una sorta di risposta a tutti i mali, rischiando forme populistiche. Del resto è quello che è accaduto in questi 2 anni, in cui si è affidato
il partito ad una leadership solitaria che, rivolgendosi direttamente al popolo attraverso una debole strategia mediatica, ha alimentato atteggiamenti pseudo leaderistici a tutti i livelli, contrapponendo elettori ad iscritti. Ecco, penso che la qualità non governata di un progetto ne diventi anche il maggior difetto». Quali le differenze tra i vari candidati segretari? «I candidati sono tutti esponenti di primo piano del Pd e nessuno può pensare di prescindere dal loro ruolo e dal loro contributo. Ognuno di loro ha storia e caratteristiche politiche diverse. Per uno queste caratteristiche non sono ancora del tutto delineate vista la breve esperienza. Comunque la scelta di far candidare Speranza contraddice l'esigenza di una netta correzione degli errori commessi nel passato e ho l'impressione che i vecchi strumentalizzino i giovani che potrebbero invece avere un percorso fatto di tanti ruoli, tante occasioni elettorali. A partire dalle regionali. Temo che questa giovane candidatura venga “scheggiata” dalle tensioni e turbolenze congressuali. Erminio Restai-
A POTENZA
E’ STATO per le vittime italiane in Afghanistan il primo pensiero di Roberto Speranza che è intervenuto giovedì sera a Matera per presentare i contenuti dellasua mozione in vistadel congresso regionale del Partito democratico. Poi l’ingresso nei temi dell’attualità politica e del congresso con Speranza che ha spiegato il senso di una candidatura giovane che punta «a dare un messaggio di entusiasmo e di positività per un partito aperto alla società di Basiicata e spiegare l’idea di regione fino in fondo». Quindi un breve accenno ai due altri candidati alla segreteria regionale del Pd: «ho grande stima per entrambi perchè hanno rappresentato molto bene il partito ai massimi livelli negli incarichi istituzionali che hanno ricoperto. Credo però che sia giunto il momento di far ricorso adnuovi gruppi dirigenti, io in questo senso non sono stato protagonista di questi ultimi quindici anni di governo di centrosinistra che si sono avvicendati in questa regione. In campo», insiste Speranza, «servono nuovi gruppi gruppi dirigenti». Un principio però che il candidato alle Regionali limita esclusivamente alla guida del Pd e non estende, di fronte ad una nostra domanda diretta, alla scelta del candidato alla presidenza della Regione e quindi alla conferma di De
Su via Anzio: «De Filippo ha guidato una nave colpita dal fuoco amico, merita la riconferma» di SALVATORE SANTORO
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Sabato 19 settembre 2009
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Sabato 19 settembre 2009
Ambiente&mafie
Il racconto di Fonti, il pentito che ha svelato la connection
«Il punto “X” è Bernalda» Tra qualche giorno sarà interrogato dai magistrati della procura di Paola di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Prima il punto “x” è il torrente Vella, poi è Craco, poi ancora un altro: una campagna di Bernalda. Francesco Fonti da Bovalino, conosciuto negli ambienti della mala come «don Ciccillino», ha una buona memoria, ma uno scarso senso dell’orientamento. Forse. Sarà sentito nei prossimi giorni dai magistrati della procura di Paola. Il procuratore Bruno Giordano, che insieme al suo sostituto Antonella Lauri conduce l’inchiesta che ha portato al ritrovamento del relitto di una nave al largo della costa di Cetraro ha già avviato i canali istituzionali per sentirlo. Fonti, intanto, in alcune interviste a organi di stampa, ha raccontato che nell’affondamento delle navi e, più in generale, dello smaltimento di rifiuti tossici e nocivi, c’è il coinvolgimento dei servizi segreti e di politici. Attualmente Fonti non è sottoposto ad alcun regime di protezione e si trova agli arresti domiciliari, ha riferito di avere partecipato direttamente all’affondamento di tre navi nei mari calabresi, la Cunsky, che potrebbe essere quella individuata a Cetraro, la Yvonne A e la Voriais, ma di avere saputo che complessivamente le imbarcazioni fatte affondare con i loro carichi di rifiuti sono una trentina. Secondo il collaboratore, i rifiuti provenivano da industrie chimiche e farmaceutiche italiane ed europee e che i servizi segreti facevano da filtro con i politici e da intermediari con le cosche della ’ndrangheta incaricate dello smaltimento. Al riguardo ha raccontato di avere incontrato esponenti della Dc e del Psi. Fonti, secondo il quale ogni carico veniva pagato dai tre ai 30 miliardi di vecchie lire, ha anche riferito che parte dello smaltimento avveniva in Somalia. Nel suo ultimo verbale firmato negli uffici della procura antimafia di Potenza fornisce una nuova versione: i fusti con i rifiuti nucleari sono stati nascosti a Bernalda. In campagna. «Vicino un fiume». Bernalda è una città tra due fiumi: il Bradano a Est e il Basento a Ovest. Il documento «riservato» che il Quotidiano ha potuto consultare risale al momento in cui il sostituto procuratore antimafia Felicia Genovese stava organizzando le ricerche. Ecco come il magistrato presentava don Ciccillino. «Fonti ha reso dichiarazioni il 5 dicembre del 2003, il 20 marzo e il primo aprile del 2004 in relazione a un traffico di rifiuti radioattivi avvenuto in territorio di Rotondella dal 1987 fino al 1995 e gestito dalla ’ndrangheta. Le ultime dichiarazioni, rese in qualità di indagato, appaiono alla luce dei primi accertamenti credibili e sicuramente rilevanti». Per lui il pm chiede il programma di protezione. «Nel corso dell’interrogatorio reso ad aprile del 2004 Fonti rappresentava di trovarsi in
una particolare condizione, sia con riferimento ai suoi problemi di salute, sia con riferimento ai rischi per la sua incolumità e quella dei suoi congiunti, proprio in conseguenza della collaborazione che si accinge a prestare, in quanto intende specificare e chiarire alcuni aspetti delicati del traffico di rifiuti radioattivi nucleari in cambio di armamenti utilizzati per altri scopi». Secondo il magistrato «Fonti è in una situazione di pericolo». In quel momento è detenuto a Torino e «pertanto - secondo Felicia Genovese - è necessariamente costretto a incontrare altri detenuti anche appartenenti ad altre famiglie coinvolte nel traffico di rifiuti radioattivi. Questa condizione di pericolo è da ritenersi reale, grave e attuale, se si considera lo stato di detenzione di Fonti». Ma c’è di più. Secondo il pm «il notare dei trasferimenti per rendere interrogatorio potrebbe verosimilmente diffondere la notizia, tra gli stessi dete- Gli investigatori a Costa della Cretagna nuti, di una ulteriore collaborazione con l’autorità giudiziaria». E Fonti collaNA TASK FORCE PER INDAGARE bora. Parla di quella notte. Quella notte in cui ha coordinato il traffico di rifiuti: carico e scarico. Dice con precisione: «Non siamo usciti a Pisticci, ma prima». Ha davanti a sé una cartina della Basilicata che gli sta mostrando il pm. Dice: «Adesso qua vedo Berindagine e repressione dei fatti criminosi, quanto in di GIUSEPPE BALDESSARRO nalda. Siamo usciti a Berquella di monitoraggio, ricerca e bonifica». Nell’istannalda e abbiamo... qui c’è un REGGIO CALABRIA - Nella stanza di Francesco Neri, za si sollecita che il Presidente del Consiglio, Silvio fiumt? Ad un certo punto, c’è la foto di Natale De Grazia. Il magistrato l’ha sem- Berlusconi, «ne assuma in prima persona la direzioandando sempre verso... pre tenuta appesa nel suo ufficio. È il segno di quanto ne, effettuando una immediata e personale ricogniuscendo a Bernalda e anla “strana” morte del suo investigatore di punta, zione sul territorio calabrese, anche per restituire ai dando verso Potenza... vernell’inchiesta sulle navi a perdere, lo abbia segnato. cittadini fiducia nelle istituzioni e certezza nel diritso la montagna. Abbiamo Profondamente. Ed è dal suo ufficio che Neri lancia to». fatto, quanto posUn’altra istanza, come già accennato, è stata inviata l’allarme: «I magistrati che stanno lavoso dire, non più di L:134240m A:273.952pt rando sul traffico di rifiuti vanno soste- al Ministero della Giustizia ed alla Procura generale dieci chilometri. INDAGINI PARLAMENTARI nuti ad ogni livello. Sostenuti e protetti. presso la Cassazione, chiedendo che venga istituito E lì vicino, quello Questa non è un’inchiesta come altre. un pool di magistrati che indaghi sulle navi dei veleche mi ricordo, Questa è una storia che riguarda in par- ni. Tutte le audizioni c’era una specie «Comunicheremo a tutti i calabresi – ha sostenuto te la Calabria, ma che ha collegamenti di silos... oltre diretti con il resto d’Italia e con molti Donnici a margine della visita – il numero di fax e l’indisposte quel silos si arridirizzo e-mail della Presidenza del Consiglio perché Paesi esteri». vava quasi sul nella prossima settimana E ancora: «negli anni se ne sono occu- inviino un messaggio semplice ed incisivo: Sos Calagreto del fiume... pate diverse procure di molte regioni, bria. e lì c’era una bu- ROMA - La prossima settimana la c’è un problema di competenze territo«Sono convinto - ha spiegato Donnici - che il Presica. Abbiamo sca- Commissione parlamentare d’in- riali che va superato». Per questo: «Sa- dente del Consiglio così come ci ha personalmente asricato lì». L’ulti- chiesta sui rifiuti ha messo in calen- rebbe bene che ci fosse un coordinamen- sicurato verrà presto in Calabria affrontando con dema descrizione dario una serie di audizioni nell’ambi- to di tutte le indagini, si scoprirà ancora cisione questa drammatica emergenza». appare, quindi, to dell’inchiesta sull'affondamento una volta che portano tutte in un’unica All’appuntamento reggino era presente il capolontana da quella delle cosiddette “navi a perdere” e al- direzione, che i personaggi si ripetono e gruppo regionale di An, Alberto Sarra, il quale ha ridell’area attorno la luce del ritrovamento di un relitto al s’incrociano così come anche società e badito come «non sia possibile lasciare da soli e senza al torrente Vella. largo delle coste di Cosenza. Marte- interessi». protezione magistrati che si occupano di casi tanto deQuello è territo- dì alle 13 sarà ascoltato il procuratoNel suo ufficio, alla Procura generale licati e che intervengono su interessi tanto corposi». rio di Ferrandi- re della Repubblica presso il tribuna- di Reggio, ieri mattina il magistrato ha Per Sarra «è questo il tempo di agire, serve prevenziona, a una decina le di Paola, Bruno Giordano. Merco- ricevuto la visita del comitato Calabria ne e non la solidarietà posticcia che a nulla serve». di chilometri dal ledì alle 8:30 sarà la voltà del diretto- libera, rappresentato da Beniamino Fin qui le questioni generali. Beniamino Donnici, centro abitato. re della Polizia stradale, Roberto Donnici, Giacomo Saccomano e Lan- poi, è anche stato a Paola dove ha sollevato le questioni Una tipica zona Sgalla e, alle 14, del procuratore ge- franco Calderazzo, arrivati in riva allo di organico. collinare coperta nerale della Repubblica presso la Stretto per esprimere al magistrato la «E’ veramente incredibile che un Ufficio come quelda oliveti, ricca di Corte di Appello di Reggio Calabria, gratitudine del movimento per le in- lo della Procura di Paola impegnato sul fronte di tante masserie. Ed è Bruno Scuderi e del sostituto procu- chieste svolte a suo tempo. Inchieste che indagini delicate, dalla vicenda Marlane, al Papa Gioanche diversa da ratore di Reggio Calabria, Francesco non portarono ad esiti processuali es- vanni, ai depuratori per finire alle navi dei veleni sia quella di Costa Neri. sendo state archiviate. Mancavano, così depotenziato». Temi sollevati durante l’incontro della Cretagna, Giovedì alle 14:30 toccherà all’as- all’epoca, prove concrete in grado di su- con il procuratore Bruno Giordano. sempre in territo- sessore all’Ambiente della Regione perare il vaglio del giudizio. Mancavano «Infatti, oltre al procuratore, c’è la presenza – ha agrio di Ferrandi- Calabria, Silvio Greco. giunto – di un solo sostituto. Occorre immediatamensia le navi, che i rifiuti tossici. na. A prima vista Ora gli scenari sembrano essere cam- te potenziare quell’organico e sostituire il dottor Facappare il posto biati. C’è una nave. La prova, capace di accendere la ciolla. In tal senso, in aggiunta alle iniziative oggi inpiù adatto per occultare traprese presso il Consiglio dei Ministri, inoltreremo miccia i cui esiti sono tutti ancora da scoprire. qualcosa, anche di volumiPer Donnici «il Governo deve assumere l’emergenza ulteriore istanza al ministro di grazia e Giustizia». noso, magari senza dare «Abbiamo chiesto alla Procura di Catanzaro – ha ambientale calabrese come emergenza nazionale, introppo nell’occhi. I luoghi dividuando ed attivando tutti gli strumenti necessari concluso – di costituire tempestivamente un pool per sono raggiungibili da Ferper affrontarla, eventualmente anche attraverso la di- questa inchiesta e che venga acquisito il corposo fascirandina, tramite la strada colo sul quale per anni ha lavorato Neri. Questa non è chiarazione dello stato di calamita». di collegamento con San In questo senso Calabria Libera ha formalmente una partita che si gioca solo in Calabria, ma una granMauro Forte, oppure da de e drammatica questione nazionale ed internazionaavanzato un’istanza al Consiglio dei ministri. un’altra zona, tramite un L’ex europarlamentare, che ieri ha visitato sia la le». percorso che parte direttaL’auspico è che le inchieste e le ricerche dei veleni procura di Reggio che quella di Paola, ha anche chiemente dalla strada statale sto «che venga immediatamente attivata una “task vengano estese. Che non si occupino solo del mare, ma 407 Basentana. Ma alla fiforce” costituita dal sottosegretario alla Protezione ci- che si inizi a cercare anche a terra. Non sarebbe una ne, secondo il pentito, i rivile e da commissari incaricati dai ministeri dell’Am- novità scoprire che in molti casi le scorie sono state infiuti sono a dieci chilometri biente, della Salute, della Difesa e della Giustizia, per terrate nelle cavità delle montagne, oppure in terreni da Bernalda. supportare istituzioni ed autorità locali nell’attività di collinari lontani da occhi indiscreti. f.amendolara@luedi.it
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Il pubblico ministero Francesco Neri: «E’ necessario sostenere i magistrati e creare un coordinamento»
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14 Primo piano
Economia 15
Italia / Mondo
Dato migliore da gennaio 2008. Prudente la Marcegaglia
Il rapporto dell’Osservatorio
Industria, fatturato in ripresa export a +0.7, ordini a +3.2%
Ue, emergenza disoccupati sono 5 milioni in più
di TITO GIABARRI
di FLORENCE CIOMEI
ROMA – Le esportazioni rilanciano fatturato e ordinativi dell’industria: a luglio – secondo i dati diffusi ieri dall’Istat – le vendite sono aumentate dello 0,7% rispetto al mese precedente registrando il primo segno più da giugno 2008 mentre gli ordini sono cresciuti, sempre su base congiunturale, del 3,2% segnando il dato migliore da gennaio 2008. Il dato tendenziale resta fortemente negativo (-21,7% il fatturato e -23,2% rispetto a luglio 2008) ma in miglioramento rispetto a quello di giugno (-25,4% tendenziale il fatturato a giugno, -22,7% gli ordini). Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola ha commentato con soddisfazione i dati parlando di «ripresa che si sta rafforzando» mentre il vice ministro con delega al Commercio estero Adolfo Urso sottolinea che la macchina del made in Italy riparte con le esportazioni. Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni parla di «segnale positivo» ma sottolinea la necessità di «crescere ancora». Anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia parla di «dato positivo», anche se – puntualizza – «c'è ancora una lunga strada da fare. Il peggio lo abbiamo alle spalle, stiamo cominciando lentamente a risalire». Fiducia sì ma attenzione: «se ci confrontiamo con luglio 2008 – ricorda il leader degli industriali – siamo sempre a 23,2%». La ripresa di fatturato e ordinativi comunque è stata trainata soprattutto dalle esportazioni: il fatturato su base congiunturale infatti è diminuito dello 0,1% sul mercato interno mentre è aumentato del 2,7% su quello estero. Gli ordinativi sono scesi del 2,9% nel mercato nazionale e sono cresciuti del 15,6% su quello estero. Per il fatturato la tendenza cambia se si considera il dato tendenziale (20,1% sul mercato interno -25,1% sull'estero) mentre per gli ordini la caduta è inferiore sull'estero (18,6%) rispetto al nazionale (25,6%). Su base congiunturale è cresciuto soprattutto il fatturato dei beni durevoli (+2,1%) e dei beni intermedi
BRUXELLES – In Europa è sempre più emergenza occupazione, nonostante in estate l’emorragia di posti di lavoro sia stata più contenuta rispetto alla prima metà dell’anno. Ma – sottolinea l’Osservatorio occupazione della Commissione Ue nel suo rapporto mensile – le previsioni sono tutt'altro che rosee, con l’impatto della crisi che si farà sentire sul mercato del lavoro soprattutto nei prossimi mesi. Col rischio crescente di una «disoccupazione di lungo termine». Tra luglio e agosto 2009 – spiegano gli esperti dell’esecutivo europeo – nell’intera Unione europea i disoccupati sono aumentati di 225.000 unità contro le 380.000 del periodo maggio-giugno, arrivando a quota 21,8 milioni. Il dato più impressionante, però, è che rispetto al luglio 2008 in tutto il Vecchio Continente ci sono 5,1 milioni disoccupati in più. E, al di là dei segni di un certo rallentamento, la situazione non sembra destinata a migliorare. «Gli ultimi dati – si legge nel rapporto dell’Osservatorio – indicano che, sebbene con un andamento più lento, il mercato del lavoro nei vari Paesi europei continua a deteriorarsi. L'occupazione continua a contrarsi, la disoccupazione a salire, l'offerta di lavoro stenta ad aumentare e le imprese continuano ad annunciare più tagli di personale che nuovi posti di lavoro da creare». La parte di popolazione «più duramente colpita –
si spiega – sono i giovani e gli immigrati». E se la situazione peggiora in quasi tutti gli Stati membri dell’Ue, l’emergenza si trasforma in vero e proprio allarme sociale sopratutto in Spagna, Regno Unito e nei Paesi Baltici. Con i settori più critici che restano quello dell’auto e quello delle costruzioni. La speranza – si sottolinea nel rapporto – è che la ripresa dell’economia europea, seppur graduale, sia realmente dietro l'angolo, come appare da tutta una serie di indicatori. Non ultimi – spiegano gli esperti della Commissione europea, quelli sul «relativo miglioramento del livello di fiducia tra le imprese e i consumatori», anche per quel che riguarda «le aspettative su occupazione e disoccupazione. Che comunque – si aggiunge – restano ancora pessimistiche». Fondamentale è poi che i governi sappiano prendere le giuste misure per tamponare al massimo l’emorragia di posti, evitando che gli attuali livelli di disoccupazione diventino strutturali. Questo l’impegno preso dai capi di Stato e di governo dell’Ue riuniti ieri a Bruxelles per preparare il G20 di Pittsburgh. Nel documento finale del summit si legge infatti che in questa fase, più che alla exit strategy, la priorità deve essere data a tutte quelle misure in grado di «salvaguardare i posti di lavoro, contenere la disoccupazione, favorire la creazione di nuovi posti e promuovere la formazione e la riqualificazione professionale».
Costruzioni e auto i settori critici
(+1,7%) mentre per i beni non durevoli si è registrato un -0,4% e per i beni di consumo una variazione nulla. Il fatturato dell’energia è sceso dello 0,7%. Su base tendenziale è sceso il fatturato dei prodotti petroliferi (-38,6%, grazie soprattutto alla diminuzione del prezzo) e della metallurgia e prodotti in metallo (36,5%) ma anche dei mezzi di trasporto (-24,5%). Per gli ordinativi il dato tendenziale dei mezzi di trasporto crolla del 46,6% con una diminuzione del solo
comparto autoveicoli del 21,8% (41,9% per l’estero, -2,8% nel mercato nazionale). «La ripresa si sta rafforzando – afferma il ministro Scajola - e potrebbe essere più sostenuta di quanto indicato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea la quale prevede per il terzo trimestre un aumento del Pil dello 0,2% dopo i forti cali dei trimestri scorsi. È evidente – conclude – che dobbiamo accelerare al massimo la ripresa per sostenere le imprese e l'occupazione ed evitare contraccolpi sul mercato del lavoro».
Previsione di Confcommercio
Fuori dalla crisi non prima del 2013 VENEZIA – La crisi si sta esaurendo ma gli effetti sui consumi delle famiglie si faranno ancora sentire per i prossimi anni e solo nel 2013 in Italia e in Europa si tornerà ai livelli precedenti la tempesta finanziaria. Per questo i giovani imprenditori di Confcommercio e il presidente dell’organizzazione Carlo Sangalli, riuniti a Venezia, rilanciano l’idea di detassare i redditi da lavoro, idea sostenuta dal leader della Cisl Raffaele Bonanni presente al convegno («specie quelli con ritenuta alla fonte») che invita a non dividersi sul tema e di ridurre le aliquote per “trasferirle sui consumi». Sangalli quindi chiederà lunedì nell’incontro con le parti sociali, di sostenere i redditi mantenendo, fra l’altro, le risorse per gli ammortizzatori sociali. Sangalli avanza nuovamente la proposta,non accettataloscorso anno, della detassazione della tredicesima. Confcommercio chiede poi anche uno sforzo alle banche per sostenere i giovani con idee e piani ma senza garanzie reali (è allo studio un accordo in tal senso
con l’Abi), sostenere l'innovazione dei servizi che oramai valgono più della metà dei consumi e realizzare una ulteriore spinta alle liberalizzazioni poichè inItalia un quinto dei consumi è zavorrato dalle spese fisse per la casa. Le forniture a prezzi elevati di energia, acqua e gas drenano risorse per altri consumi. In Italia infatti per la gestione della casa se ne va il 21% del totale della spesa contro il 22,1% della media Uea27 mentrequelladedicata ai pasti in casa e fuori casa è pari al 24,8%. Rilevanti invece, rispetto all’Europa, le spese per la cura del sè (14,9%) e per i mobili e il design (7,5%). I consumi reali pro-capite in Italia e per l’Ue27 torneranno così ai livelli prima della crisi non prima della fine del 2012, anche se l’Italia soffrirà più dei grandi paesi europei. Secondo lo studio il nostro paese vedrà nel prossimo triennio una riduzione dei consumi di sei decimi di punto l’anno, peggio rispetto ad altri grandi paesi quali Germania e Francia che vedranno invece una inversione di tendenza.
Contratti
Sindacati sul piede di guerra ROMA–Sindacati sul piede di guerra sui contratti pubblici. Se la Finanziaria non stanzierà le risorse necessarie per i rinnovi, la Cgil è pronta a mobilitare la categoria ed è convinta che la risposta non potrà che essere unitaria. Ma anche la Cisl, la Uil e l’Ugl con i rispettivi leader, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, e Renata Polverini chiedono al governo il rispetto degli impegni sottoscritti. Prova a rassicurarli il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: «I patti – dice – saranno rispettati». Sale, dunque, la tensione nel pubblico impiego a due giorni dall’incontro a palazzo Chigi di lunedì quando sarà illustrato alle parti sociali il testo della Finanziaria. Il ragionamento che si fa tra i sindacati, specie tra i firmatari dell’accordo sui contratti, è che sarebbe davvero un paradosso che proprio il governo, il maggiore datore di lavoro, venisse meno all’ intesa che ha sottoscritto. Di certo, quindi, la partita dei contratti sarà uno dei punti su cui le organizzazioni batteranno cassa.
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Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
LE CONCEZIONI DELLA POLITICA
REGOLAMENTO URBANISTICO: IL SILENZIO
di VITO BUBBICO
di VITO LORUSSO* IL “one man show” con il premier, andato in onda dal salotto di Porta a Porta martedì scorso, in prima serata e con l'azzittimento preventivo delle trasmissioni concorrenti (Ballarò e Matrix), sebbene sia stato registrato dall'auditel come un flop (per giunta a causa del “fuoco amico” di una fiction di Canale 5), ci ha regalato un prezioso cammeo: la concezione che Berlusconi ha della politica. Non che la cosa non fosse già abbastanza chiara, ma ora si è avuta - come dire - l'interpretazione “autentica”. Infatti, dopo aver liquidato chi lo critica ("Siamo circondati da farabutti in tivù, stampa e politica), dopo l'autoincensamento (Il mio esecutivo è meglio quello di De Gasperi) e dopo aver bollato di “comunismo” il PD, nel giorno in cui oltre settanta parlamentari ex AN gli hanno chiesto a mezzo lettera più collegialità nelle decisioni, il premier ha parlato della querelle che lo oppone a Gianfranco Fini. E le sue parole, non certo concilianti, sono state: "Non ci sono problemi da parte mia. E' una situazione che è stata evocata dal presidente della Camera. Io non ho problemi riguardo al funzionamento del Pdl. Ci sono due concezioni diverse in campo". Ha, quindi, spiegato che: "Io sono per un movimento aperto, che si organizza per affrontare il momento elettorale. Per Fini, invece, come per i professionisti della politica, i partiti devono avere funzioni più allargate, discutere le decisioni che vengono poi prese dai gruppi...". Ecco, quindi, farsi teoria quella che è la prassi sin qui adottata sul campo dal Cavaliere, prima nella sola Forza Italia e ora nel PdL. Per lui, insomma, i partiti sono organismi da mobilitare solo in occasione delle elezioni. Dei semplici “comitati elettorali”. Nulla a che vedere, quindi, con la funzione storicamente assolta da queste associazioni esplicitamente previste dalla Costituzione. Organizzazioni della partecipazione attiva dei cittadini per determinare in modo democratico la politica del paese. Organizzazioni radicate sul territorio, dotate di regole ed organismi dirigenti democraticamente eletti, in cui poter discutere, decidere, selezionare la classe dirigente. Organizzazioni, persino, con una preziosa funzione pedagogica. Una concezione, questa, distante anni luce dal premier il quale, addirittura, la sbeffeggia definendola come funzionale ai “professionisti della politica”, dimenticando di professarla anche lui da quasi un ventennio. La sua, invece, è una visione manageriale, dirigistica, del fare senza dover dare conto. Tanto ad organismi di partito che a quelli delle istituzioni, visti come orpelli inutili. Tutto questo è noto! Ma, a ben vedere, l'aspetto inquietante di questa vicenda è che la querelle tra le due “concezioni diverse in campo” richiamate dal premier, appare essere di fatto solo un esercizio accademico. Infatti, attualmente, la pratica politica italiana applicata indistintamente da tutti i partiti esistenti, è incredibilmente identica a quella teorizzata e gradita dal premier. Non sappiamo quanta consapevolezza ci sia di questo, ma tutti possiamo constatare come, oramai, i partiti, dal più grande al più piccolo, si animano solo in occasione degli appuntamenti elettorali. Al massimo (specie a sinistra) per i congressi che stanno diventando anch'essi vere competizioni elettorali, con tanto di campagna e manifesti. Nella stragrande maggioranza dei casi i partiti sono, addirittura, un contenitore di tanti comitati elettorali, spesso intenti a combattersi l'un l'altro, ancor prima che contro i partiti avversi. Ultimamente, però, accade una cosa strana, quasi uno sdoppiamento di personalità. Di colpo leaders che hanno condiviso a lungo la pratica della “concezione” berlusconiana della politica diventano accaniti sostenitori dell'altra concezione, agitandola spesso contro chi governa il proprio partito. Ciò lascia sul campo un dubbio: sono davvero convertiti alla “concezione” buona della politica o lo fanno solo per rivendicare uno spazio e un ruolo negato? In queste settimane le pagine di cronaca politica e interi paragrafi di documenti congressuali sono invasi dal refrain: bisogna costruire dei “partiti veri” e “radicati sul territorio”. Sarà vero o è solo “ammuina”? Tutti dicono di anelare a partiti che garantiscono la partecipazione e con regole da rispettare mentre, di fatto, si continua ad agire con una politica tutta incentrata su singole personalità intorno ai quali si organizzano le truppe cammellate. Perseverando in quella che abbiamo definito la politica del “chi”, che ha soppiantato da tempo la politica del “che cosa”. Anche questa una pratica tipicamente berlusconiana. Infatti, sempre da Vespa, il Cavaliere ha rivendicato a se il merito di aver "introdotto anche il nome Berlusconi sul simbolo elettorale". Scagli la prima pietra il partito che, dopo di lui, non ha inserito il nome del suo leader nel proprio simbolo. A destra e a sinistra. La maggiore o minore consapevolezza di quanto subalterna al pensiero berulsconiano sia diventata la cultura politica di questo paese, non cambia il dato di fatto. Semmai fa apparire più o meno chiaro che, semmai Berlusconi dovesse “perire” politicamente, il berlusconismo ha vinto da tempo e gli sopravviverà a lungo. Preso atto di tutto ciò, e atteso che la concezione che il premier ha della politica non è esattamente la più idonea alla forma democratica scritta nella Costituzione, chi si assume l'onere di una azione culturale prima che politica di ricongiungimento del Paese con l'altra concezione della politica? La “seconda che ha detto” il cavaliere e che a lui non piace? Fini e i suoi settanta supporter ? I leaders del PD impegnati nella loro singolar tenzone? Ci vorrebbero delle certezze, su questo punto, che al momento è difficile intravedere ma che ci auguriamo possano quanto prima maturare. Ne ha bisogno il Paese.
DONNE, CI VUOLE GOVERNO! di LILIANA GUARINO* segue dalla prima Questo sì che non ce lo dobbiamo dimenticare. Abbiamo governato quando abbiamo fatto passare la legge sull'aborto, lì il nostro paese per la prima volta è stato costretto a registrare la nostra presenza, le nostre priorità, la nostra visione del mondo” . Con queste interessanti parole di Alessandra Bocchetti voglio commentare l' intervento del dott. Nino D'Agostino del 15 settembre scorso su questo giornale. A lui esprimo un grande apprezzamento per il coraggio che ha mostrato nel parlare di donne, e della disastrosa situazione occupazionale delle donne nella nostra regione, e di segnalarla come una urgente priorità, pochi uomini lo fanno. Ha citato dati, e descritto fenomeni che più volte anche sulle colonne di questo giornale ho denunciato con determinazione e nettezza. L'analisi di D' Agostino è giustissima, la descrizione precisa, direi chirurgica come di chi conosce bene la realtà in cui opera, tuttavia io non condivido la soluzione per uscire da questa criticità. Non condivido l' affermazione secondo la quale “…ma la donna deve avere maggiore autostima e consapevolezza delle proprie capacità, deve assicurare capacità virtuose con le istituzioni, a cui non può essere delegato tutto il quadro delle azioni da mettere in campo”. In genere le donne non delegano proprio nulla, nella famiglia come nel lavoro, anzi si sobbarcano tutti gli impegni: la cura dei figli, del coniuge, dei famigliari ammalati, la cura della casa, il lavoro, tanto che le donne non hanno mai tempo, anzi questo è il guaio: le donne cercano da sole e con le proprie forze di colmare tutte le carenze delle politiche pubbliche, dei servizi pubblici ( al sud quasi in esistenti in particolare i servizi di conciliazione per l' infanzia). Basta chiederlo alle donne che in questi primi giorni di apertura delle scuole sono chiamate a fare i conti con l'avversità degli orari, dei trasporti, e dei costi, una acrobazia da cardiopalmo. Il problema invece è che le azioni messe in campo dalle istituzioni sono appunto poche, le politiche di servizi e per le donne non sono viste come una priorità e quindi o non si fa o si fa poco. La questione delle donne in Basilicata ha assunto ormai una duplice valenza, testimonia da un lato il dato reale secondo il quale le donne lavorano poco e se lavorano sono mal pagata e sotto inquadrate ma dall' altro sono
anche testimonianza del profilo, della matrice culturale della nostra regione che non riesce a valorizzare i suoi talenti, non riesce a dare ( in termini di programmi, progetti, politiche) a chi ha più bisogno e che però più sarebbe in grado di valorizzare questo aiuto. La crisi delle donne lucane la sta pagando la regione di intera, perché senza un lavoro le donne non fanno figli, non creano una famiglia e poiché sono coloro che più investono negli studi, sono proprio quelle che - e non lo si dice mai- emigrano di più per studiare altrove ( quindi hanno una alta autostima, coraggio e fiducia delle proprie capacità) e lì restano per lavorare, perché sanno che in Basilicata la disoccupazione sarebbe la loro certa realtà. Ecco che la nostra regione registra un calo demografico enorme, e le scuole non hanno bambini, tanto per citare un aspetto in questo periodo molto sentito e che meglio di qualunque altro descrive le conseguenze sociali dell' insoddisfazione individuale delle donne in Basilicata. che diventa conseguentemente insoddisfazione delle famiglie, scisse o private degli affetti, con familiari pendolari prima e poi, forse a loro volta, migranti Io penso che la mancata presenza delle donne in politica, nei banchi delle assemblee legislative, a capo di Assessorati produce politiche cieche nei confronti dei bisogni reali delle donne. Gli organismi di parità denunciano, fanno analisi, producono dati, documenti e proposte ai rappresentanti politici e delle istituzioni, nel 90 per cento dei casi uomini, ma non vengono ascoltate. Ed infatti il tasso di occupazione femminile non cresce con il passare del tempo e l'obbiettivo della strategia di Lisbona che prevede il 60 per cento delle donne occupate, per la Basilicata è solo un sogno che non si realizzare né nel 2010 ( termine fissato dall' Europa) né nel 2015. Sono convinta, ed ecco che ritorno al concetto iniziale espresso dalla Bocchetti, che ci vuole il governo, le donne devono essere presenti dove si decide, dove si programma, dove si destinano i fondi. Esse saprebbero farsi interpreti e realizzatrici delle esigenze delle donne, dei loro bisogni perché ne hanno empatia e li condividono. Non c'è democrazia senza rappresentanza, non ci sono politiche giuste se i bisogni di ogni componente della società ( in questo caso il 50 per cento! ) non sono accolti e sostenuti. *consigliera di Parità della Provincia di Potenza
LA VICENDA del regolamento urbanistico ad Avigliano, per come si è sviluppata e per la scarsa attenzione prestata a tutta la problematica dall'amministrazione comunale, ha dell'incredibile. Il punto di partenza di questa incredibile vicenda risale alla Legge Regionale n. 23/1999 “tutela, governo e uso del territorio metropolitano” nella quale la Regione Basilicata stabiliva che entro il 31.12.2005 tutti i comuni privi di strumenti urbanisticiodotati deivecchipiani regolatori generali dovessero provvedere all'approvazione di un proprio piano operativo comunale. Subito dopo l'insediamento della nuova giunta Tripaldi, il nostro gruppo di opposizione si pose il problema di verificare quello che era stato fatto in proposito. Non ricevendo risposte alle nostre domande e interrogazioni fummo costretti achiedere, in data 25.10.2005, la convocazione urgente di un apposito consiglio comunale con all'ordine del giorno “regolamento urbanistico stato di attuazione”. Con nostra grande sorpresa scoprimmo, nel corso del dibattito che ne seguì in consiglio comunale che nel frattempo l'unica cosa che era stata fatta era l'incarico dato al Prof. Manera per la redazione dello stesso e nulla più. In quella sede il sindaco ci assicurò che avrebbero accelerato le procedure per la redazione del suddetto regolamento. A distanza di un anno poiché, contrariamente alle assicurazioni ricevute, nulla era stato fatto, in data 01.11.2006 richiedemmouna nuovaconvocazione del Consiglio Comunale sul medesimo argomento. Anche in questa seduta ricevemmo le medesime assicurazioni che ovviamente non furono mantenute.E' cosìstato inevitabile che la Regione Basilicata dopo l'ennesimo rinvio, stabilì come termine di approvazione il 31.03.2008. Ebbene quello che temevamo si è puntualmente verificato; l'Amministrazione Comunale ha fatto scadere anche quest'ultimo termine senza approvare il predetto regolamento. Quali le conseguenze di questo sciagurato immobilismo? Presto detto: il blocco totale di qualsiasi attività edilizia sul territorio comunale ed in particolare nelle frazioni del Comune. Più grave è che, considerata la particolare complessità della procura prevista per l'approvazione del regolamento edilizio, si può ritenere ragionevolmente che ci vorranno ancora anni per la definitiva approvazione, pertanto i danni all'economia della nostra comunità saranno enormi e la responsabilità cadrà sulla Amministrazione di Centro Sinistra. Come spesso abbiamo ripetuto in questi anni “l'estratto conto”, anche se con ritardo, come sempre arriva, è sarà pesantissimo. *consigliere PDL Avigliano
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CANILI D’ORO E LORO SPONSOR
FINI E LA NUOVA STAGIONE DEL PDL
di PIO ABIUSI
LA REGIONE Basilicata sin dal 1993 con la legge N° 6 si è dotata di uno strumento di prevenzione e controllo del randagismo. Con essa è stata istituita l'anagrafe canina e vi sono norme per la protezione degli animali di affezione. La legge, pur non recente, è attuale; quello che occorre fare è una attività di vigilanza per la corretta applicazione della stessa da parte dei Comuni, delle Asl e dei cittadini che detengono animali di affezione. Il fenomeno del randagismo viene sollevato, come normalmente accade, nella Primavera nel periodo precedente le ferie estive quando si verifica l'abbandono, principalmente, dei cani. Mi sembra sia giunta l'ora, adesso che le Asl sono divenute solo due in regione, procedere ad una anagrafe del bisogni su tutto il territorio regionale, individuare una quantità utile di canili sanitari dove i randagi catturati vengono sottoposti a visita medica e sterilizzati e, decorso il tempo utile, normalmente di dieci giorni, vengono affidati ai canili rifugio in attesa di adozione facendo salvo il caso in cui non si tratta di animali particolarmente aggressivi o ammalati La gestione del canile sanitario avverrà sotto stretto controllo delle autorità veterinarie e pubbliche. Per l'affidamento dei canili rifugio occorrerà creare un albo di strutture e di personale qualificato sempre sotto l'alto controllo delle autorità sanitarie. Movendosi in questo modo si avrà una maggiore efficienza e certamente una contrazione dei costi. Si riuscirà, così, ad evitare di rimettere in circolazione i randagi sterilizzati dopo la fase di permanenza nel canile sanitario come avviene a Potenza o si eviterà di progettare un canile sanitario per mille animali come è accaduto in questi giorni a Matera forse pari a quello di Milano, tanto per realizzarlo ci sono i fondi regionali e per la gestione poi? Un ruolo di sensibilizzazione all'adozione
di ANTONIO MONTANO
e di dissuasione all'abbandono e di costruttiva collaborazione per la creazione del servizio dovrebbe spettare alle associazioni animaliste che dovrebbero essere presenti sul campo e imparare a rinunziare alle sterili polemiche. Sarebbe opportuno lasciare il servizio operativo alle Provincie superando, così, il livello comunale, spesso troppo esiguo. Di sicuro vi sarà anche un controllo più adeguato e comparato dei costi. La Regione con il suo servizio veterinario non può essere assente e dare le giuste direttive, di concerto con le Asl, sia di carattere sanitario per la gestione dei canili, sia per un censimento puntuale della situazione che a volte fugge di mano. Occorre evitare insulse polemiche circa la non migrazione dei cani , costi quel che costi; si tenga conto che sono i nostri giovani a migrare alla ricerca di un lavoro, che un cane vada fuori regione perché i nostri canili fanno cartello che c'è di male? Fin quando il dibattito, sulla migrazione dei cani, si sviluppa nei salotti privati può anche essere comprensivo ma che esponenti del nostro Parlamento e membri del Governo si interessino così da vicino allora è il caso di dire NO con forza. Che fa tutta questa gente di fronte all'emigrazione dei nostri giovani, anche essi sono deportati perché vivrebbero volentieri in Basilicata ma non c'è lavoro ed allora bisogna andare con tanta rassegnazione e senza che vi siano vibrate proteste. Mi ricordo degli slogan nelle manifestazioni,quando avevamo qualche hanno in meno, c'era quello per le donna, per i pensionati, i disoccupati ecc e venivano elencate con un certo ordine, sulla base di certe priorità Oggi nell'epoca mediatica del “Gurmet” i cani vengono prima di tutti ed a pagare per quegli scanni in Parlamento siamo anche noi “pensionati” che sperando in una esistenza lunga facciamo da sicuro porto alle esigenze dei figli e spesso dei nipoti nel frattempo tutti emigrati.
NOI che inneggiammo con panegirici giornalistici all'accoppiata Berlusconi/Fini nella piena convinzione che le persone che operano vincolati in una aggregazione imparano a produrre sintesi comuni anche su materie non comunicanti, abbiamo provato sconcerto e delusione dai comportamenti ingiusti e autolesionisti dell'On.le Fini, uomo intelligente che non si è mai limitato a dirigere l'orchestra: suonava, spesso stonando, ma non al punto, come recentemente ha fatto, stecche micidiali nel tentativo di affossare il PDL di cui è cofondatore insieme al Cavaliere a cui non riconosce i meriti della buona amministrazione e del suo sdoganamento da un passato non edificante, antidemocratico e condannato dalla Storia. Il Presidente della Camera, di punto in bianco, si fa mallevadore delle tesi sostenute dalla sinistra da cui riceve applausi di incoraggiamento tradendo gli impegni programmatici su cui gli elettori del Centro/Destra hanno assentito con il loro massiccio consenso elettorale. Tra gli impegni reclamati a gran voce dagli elettori è la lotta all'emigrazione clandestina che ha già ridotta l'Italia a una gruviera in cui gli emigrati clandestini, delinquenti inclusi, ottiene ospitalità e impunità in una Italia in bolletta che non può offrire loro una casa, un lavoro, né scuole, ospedali e servizi. “E' di destra dire no all'Italia meticcia, no alla società multirazziale. E sì alla difesa della nostra identità. L'immigrato non è un cittadino, ma un ospite dello Stato. Qui si verifica un / razzismo alla rovescia” Sic da “Il Secolo D'Italia del 9/07/1991 e 4/04/1992. L'affondo più grave è il suo dichiarato compiacimento nei confronti delle Procure che cercano di coinvolgere Berlusconi nelle inchieste sulle stragi del 1992/93 attraverso il Generale Mario Mori, considerato un cane da riporto di Silvio Berlusconi, finito sotto processo per la mancata cattura del boss mafioso Bernardo Provenzano. Non sono bastati processi per corruzione e i gossip: Servono accuse più gravi come quelle dello stragismo di Palermo di cui si sente la puzza divulgata negli ultimo giorni da tutta la stampa italiana. L'ultima prova che la Magistratura sia manovrata ce l'ha data il giudizio del massimo organo della Magistratura, il Csm che ha voluto arbitrariamente, contro la dichiarata volontà del Capo dello Stato, sindacare il Capo del Governo con l'ingerenza in-
a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com
Sono socio accomandante di un'accomandita semplice. La società ha bisogno di liquidi per determinate operazioni commerciali, ma la banca non ci da' i soldi senza garanzie. Il socio accomandatario ha chiesto a me e a un altro accomandante di fare da garanti. I rapporti tra noi, però, non sono buoni, anche perché questo socio accomandatario non è molto affidabile e ha messo già nei guai altre persone. Voglio sapere quali rischi corro. Mario
La società in accomandita semplice è un modello societario con due categorie di soci: da una parte gli accomandatari, che hanno l'amministrazione della società e, come contrappeso di questo potere, hanno una responsabilità illimitata e solidale per l'adempimento delle obbligazioni sociali (in altri termini, possono essere chiamati a pagare i debiti della società con il proprio patrimonio personale); dall'altra, gli accomandanti che, invece, “rischiano” la sola quota conferita. Questa limitazione di responsabilità, tuttavia, cessa quando gli accomandanti acconsentono a far inserire il proprio nome nella ragione sociale (che, per legge, dovrebbe contenere soltanto il nome di soci accomandatari) o si ingeriscono nell'amministrazione della società: in tali casi, infatti, essi divengono illimitatamente e solidalmente responsabili per le obbligazioni so-
costituzionale nel dare giudizi su Organi Sovrani dello Stato, contravvenendo al principio montesquieuiano della divisione dei poteri. L'ipotesi giudiziaria dei presunti mandanti occulti, indicati con le lettere “alfa e beta che poi si scoprì fossero proprio Berlusconi e dell'Utri, venne archiviata per ben quattro volte perché inconsistente, non vera e inverosimile. Venne archiviata, soprattutto, perché riferita da pentiti di mafia i quali possono ancora inventare frottole. Le altre doglianze dell'On.le Fini che possono sembrare plausibili, ma non lo sono, consistono nella denuncia di assenza di democrazia interna nel PDL. Chi mai gli ha impedito di promuovere dibattiti sui vari problemi nella sua qualità di cofondatore del PDL ? La verità è che quando dirigeva AN non ha fatto mai contare i suoi cosiddetti colonnelli ed è stato sempre restio a partecipare. Ora che la frittata è fatta, consigliamo all'On.le Fini un atto di resipiscenza che vuole essere un atto di umiltà come si addice a persone civili. Abbiamo sempre riconosciuto a Fini l'intensità della sua passione, la coerenza tra il dire e il fare, il rispetto della parola data, lo sguardo leale mentre affronta l'avversario, ilriconoscere eil denunciarei proprierrori e pagarli di persona anche se sovente ha confuso la facoltà di non dire con l'obbligo di tacere. Sappiamo che nelle fioriture delle coalizioni, negli accasamenti o unioni, le spine pungono più di quanto non odorino le rose, consigliamo a Fini, a Berlusconi, al PDL e a tutte le sue frange di ritenere superato l'increscioso incidente come svolta di crescita interna di democrazia e di consolidamento. Siamo certi che Fini ha già superato questa parentesi assimilabile a incidente di percorso e che si spenderà con tutte le sue forze e capacità per dare un contributo valido e positivo. E poichè il pensiero si sviluppa in un processo di adattamento che assimila i dati e schemi esistenti o trasforma e ristruttura questi schemi in base a nuovi dati, non sarà difficile per l'On.le Fini di fare inserire nel programma e realizzare la garanzia di massa per il Welfare State in rapporto al processo di creazione della ricchezza. Non si tratta di rinunzia ai propri abiti e alle proprie radici, ma di marciare verso una evoluzione logica e storica che si pone per l'On.le Fini come conquista di una maggiore democrazia interna e come conquista di una posizione di potere.
RISPOSTE CIVILI
Le risposte dell’avvocato alle domande e ai dubbi dei nostri lettori
Il lavoro nelle sue diverse sfaccettature ciali. In sintesi: l'accomandante che appare accomandatario (perché il suo nome risulta inserito nella ragione sociale) o si comporta da accomandatario (perché di fatto compie atti di amministrazione della società), ne assume la medesima responsabilità. La giurisprudenza si è preoccupata di specificare, per quanto possibile, quali siano le situazioni pratiche nelle quali si verifica l'ingerenza nell'amministrazione. In linea di principio, essa si ha tutte le volte in cui l'accomandante compia in nome della società atti di gestione tipici di un amministratore, senza avere una procura speciale (la procura è tale quando prevede il compimento di un singolo atto giuridico o di una pluralità di atti ben individuati) che a ciò lo autorizzi. L'ingerenza si verifica anche quando il compimento di affari in nome della società avviene in forza di una procura che non sia speciale, ma generale o comunque non circoscritta al compimento di singoli atti. Si ha ingerenza, poi, quando il compimento di affari in nome della società avviene in forza di differenti successive procure speciali che, di fatto, per la loro frequenza e continuità, conferiscano all'accomandante la rap-
presentanza generale nei rapporti con clienti e fornitori, la facoltà di concludere tutte le operazioni bancarie, di assumere e licenziare i dipendenti, la rappresentanza processuale della società. Sono stati ritenuti atti di ingerenza anche l'emissione di cambiali a firma congiunta con l'accomandatario, con l'impegno scritto di ripianare debiti della società con versamenti, cessioni e cambiali dirette; la sottoscrizione, in nome della società, del verbale di constatazione redatto dalla Guardia di Finanza; l'autorizzazione a terzi ad emettere tratte a carico della società; la formulazione della proposta di ampliamento del fido bancario rivolta alla banca mutuante; la sottoscrizione del contratto di locazione avente ad oggetto il locale da adibire a sede sociale; l'accesso dell'accomandante alle casse sociali. Inoltre, la giurisprudenza ha ritenuto atto di ingerenza anche la prestazione di garanzie in nome proprio per le obbligazioni sociali, il rilascio di fideiussioni o avalli a favore della società. Ciò detto, venendo al quesito del lettore, non posso non evidenziare i rischi che correrebbe qualora eseguisse la prestazione che gli è stata richiesta. Infatti, come già detto, il socio
accomandante che si ingerisce nella gestione societaria perde la responsabilità limitata e assume una responsabilità solidale ed illimitata per tutte le obbligazioni sociali, comprese quelle sorte anteriormente all'atto da lui compiuto; si espone al fallimento personale (infatti, in caso di dichiarazione di fallimento della società questo si estende automaticamente ai soci illimitatamente responsabili); può essere escluso dalla società. E', inoltre, responsabile nei confronti della società per gli eventuali danni provocati; nei confronti del terzo con cui ha contrattato per il danno da questo eventualmente sofferto per avere confidato senza sua colpa nella validità dell'atto concluso con la società; è, infine, responsabile nei confronti dei soci accomandatari che hanno soddisfatto i debiti sociali. Avviso il lettore del fatto che, secondo diverse sentenze, è sufficiente anche un singolo atto di ingerenza perché si producano le conseguenze esposte. Per intendersi: basta una firma. Ho ventotto anni e finalmente ho trovato lavoro. Sono stato assunto con contratto di apprendistato in un albergo. Ho
diritto alle ferie? Lettera non firmata L'apprendistato è un istituto peculiare del diritto del lavoro, in quanto si tratta di un contratto nel quale il dipendente fornisce una prestazione in cambio della retribuzione e di una formazione. Esistono tre tipologie di apprendistato: quello professionalizzante, quello di alta formazione e, infine, quello per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione. Il primo tipo riguarda i lavoratori compresi tra i 18 e i 29 anni ed è finalizzato all'acquisizione di una qualificazione professionale attraverso la formazione sul luogo di lavoro. Il secondo tipo riguarda i lavoratori compresi tra i 18 e i 29 anni ed è finalizzato all'acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione (un esempio di tale tipo di apprendistato è il dottorato di ricerca). Il terzo tipo di apprendistato riguarda i giovani e gli adolescenti che abbiano compiuto sedici anni, è finalizzato al conseguimento di un livello minimo essenziale di formazione professionale e rappresenta uno dei tre canali previsti dalla riforma Moratti del 2003 per l'assolvimento del diritto-dovere di istruzione e formazione. Secondo la legge l'apprendista ha diritto a un periodo di ferie pari a quello di ogni altro lavoratore; gli spettano, dunque, quattro settimane di ferie all'anno.
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Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
24 ore in Basilicata
Illustrato il neonato Piano di indirizzo. Da De Filippo l’ennesimo “no” al nucleare
Le nuove regole dell’energia Santochirico contro le politiche del governo: noi continuiamo sul 20-20-20 NUOVE regole perché il settore energetico sia finalmente ordinato. E’in sintesil’impegno che il presidentedella Regione, Vito De Filippo, ha preso illustrando ieri in Regione il nuovo Piano di indirizzo energetico ambientale regionale. Il pensiero esatto di De Filippo è questo: «Finalmente abbiamo uno strumento valido per avviare un confronto sullo sviluppo energetico ordinato in Basilicata». E ha poi continuato: «L’incremento della produzione da energie rinnovabili, il risparmio energetico e lo sviluppo di un distretto energetico in Val d’Agri sono i tre macro obiettivi che conferiscono al Piano una grande valenza strategica e operativa. Un ordinato e programmatico intervento sul settore faciliterà il conseguimento di effetti positivi per la collettività». Il “governatore” ha poi passato la palla all’assemblea: «Spetta ora al consiglio regionale - ha dichiarato - il compito di arricchire il Piano con tutte le eventuali integrazioni che potrebbero scaturire da un serio e responsabile confronto». «Questo Piano - ha aggiunto - significa un definitivo no alla produzione di energia nucleare e rappresenta una buona base di partenza per la riprogrammazione delle strategie per lo sfruttamento del petrolio». Ed ecco la ricetta di De Filippo: «Difesa dell’ambiente e sostenibilità convivono con le esigenze di miglioramento dell’efficienza energetica e con la necessità di una sapiente integrazione tra fonti rinnovabili, eolico, solare fotovoltaico, biomasse e idroelettrico». La notizia data poi dall’assessore all’Ambiente della Regione, Vincenzo Santochirico, va in direzione opposta a quella del governo, che da tempo dice di voler frenare sulle politiche europee e planetarie contro l’inquinamento e in particolare l’effetto serra. Dice Santochirico: «E’ un Piano che raccoglie la sfida del 20-20-20 lanciata dall’Unione europea. Mentre il Governo nazionale ha cercato di resistere a questa “rivoluzione verde”, la Basilicata si è posta l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica, di ridurre i consumi del 20% migliorando l’efficienza energetica, e di impiegare il 20% ed oltre di fonti rinnovabili sul consumo energetico complessivo». «Traguardi - ha affermato il vice presidente della Giunta regionale - che dovranno essere raggiunti entro il 2020, e che sono in sintonia con tutte le scelte programmatiche che la Regione ha adottato in materia di difesa dell’ambiente e di sostenibilità».
Secondo Santochirico, «non è un caso che la difesa dell’ambiente sia una delle priorità di questo Piano. Il Piano energetico ambientale della Basilicata prevede, infatti, il ricorso alle sole fonti rinnovabili per l'incremento della produzione di energia elettrica rivolta al mercato; il core business dell’energia nel nostro territorio è il rinnovabile: stiamo costruendo il percorso di una industrializzazione sostenibile per il territo-
rio lucano attraverso l’uso di fonti rinnovabili, dall’eolico al solare fotovoltaico, alle biomasse all’idroelettrico». «Inoltre, il Piear - ha spiegato - in relazione alle fonti rinnovabili impone una scelta di qualità, per cui gli impianti potranno essere installati solo in zone non sensibili dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale, e saranno comunque privilegiati quei programmi in grado di apportare benefici concreti e tangibili al territorio e alle comunità locali». “Con questo Piano - ha detto - la Basilicata chiude definitivamente la porta alla produzione di energia attraverso impianti nucleari, mentre, sul petrolio sarà avviato un approfondimento per una nuova strategia e un nuovo modello di relazioni tanto con le compagnie petrolifere quanto con il Governo, sapendo che su questo tema la competenza è quasi tutta in mano allo Stato, al fine di concertare il programma delle attività esplorative ed estrattive di idrocarburi». Ha concluso l’assessore: «Per fare in modo che la Basilicata possa cogliere al più presto tutte le opportunità del Piano energetico e ambientale, sarà determinante l’attività e l’impegno del consiglio regionale, affinché approvi quanto prima questo ambizioso programma, fondato su sviluppo sostenibile, innovazione e risparmio». Non ha fatto mancare la sua visione della questione Gennaro Straziuso, assessore regionale alle Attività produttive. Ha affermato Straziuso: «Le scelte energetiche delle RegioneBasilicata perilPianodi IndirizzoEnergeticoAmbientale regionale sono inserite in un quadro programmatico coerente con gli impegni e le politiche dello Stato e della Ue. L’Unione Europeaha emanatouna seriediprovvedimenti chedelineano in modo chiaro il percorso che si deve seguire da qui al 2020 per incrementare l’uso delle fonti rinnovabili, contenere i consumi energetici e ridurre le emissioni dei gas». Cosa ci vuole per raggiungere questi obiettivi? Ha risposto a questa domanda lo stesso Straziuso: «Una forte azione politica che comporti un ripensamento ed un rilevante incremento degli investimenti nel settore energetico ed un forte orientamento verso lo sviluppo delle fonti rinnovabili ed il miglioramento dell’efficienza energetica. Vogliamo garantire il soddisfacimento del crescente fabbisogno energetico, utilizzando, nel rispetto dell’ambiente, le fonti rinnovabili». «Per il quinquennio 2009-2013 per l’incremento della produzione dafonti rinnovabili sarnnoinvestiti circa40 milioni di euro, per il risparmio energetico circa 80 milioni di euro e per il Distretto energetico circa 30 milioni di euro», ha concluso Straziuso.
Denunce Ola/1 Nella zona del Parco
Denunce Ola/3 La Geogasstock in Valbasento
Medoilgas vuole cercare petrolio anche fra i calanchi di Pisticci
Presentate altre osservazioni al megadeposito di gas
LE QUESTIONI ambientali danno molto da lavorare alla Ola, Organizzazione lucana ambientalista, fra le associazioni più attive. L’argomento principe resta sempre il petrolio. La Ola fa sapere che una nuova richiesta di ricerche di idrocarburi è stata presentata dalla società Medoilgas Civita Ltd nell'area dei Calanchi. La società in questione titolare del permesso "Montalbano Jonico" - il 12 maggio scorso ha, infatti, depositato presso gli Uffici Via del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata l'attivazione della procedura di "screening" della Via (valuazione d'Impatto Ambientale) per ricerche di idrocarburi che prevedono, in questa fase, la perforazione del pozzo esplorativo denominato "Fiume Cavone 1 Dir", ricadente nel territorio comunale di Pisticci, situato in piena area di reperimento per l'istituzione del Parco Regionale dei Calanchi. «La Ola - si legge su un comunicato raccogliendo anche le istanze e le preoccupazione del Movimento NoScorie Trisaia, denuncia come nell'intenzione della Regione e delle compagnie petroli-
fere i Calanchi, oltre a confermarsi sito privilegiato per discariche legali ed illegali, centrali elettriche - tra cui quella a biomassa di Stigliano della Gavazzi Green Power - si apprestino a diventare territorio di conquista delle multinazionali petrolifere e forse anche sito dove realizzare il deposito nazionale delle scorie radioattive». La Ola chiede ai cittadini di attivarsi: «Chiunque sia interessato - si legge nell'avviso pubblicato sul Bollettino Regionale della Basilicata n.42 del 16 settembre 2009 - può presentare entro 45 giorni, e cioè entro il 31 novembre prossimo, le proprie osservazioni al progetto della società Medoilgas Civita Ltd, inviando formale comunicazione agli Uffici del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. L'area del permesso di ricerca "Montalbano Jonico" - è bene evidenziarlo - presenta valori paesaggistici e naturali di grande interesse, sottoposta a leggi di tutela che rischiano di essere surclassate dagli interessi delle onnipresenti compagnie petrolifere che stanno trasformando la Basilicata in una gruviera ed una discarica chimica a cielo aperto».
Denunce Ola/2 Sulla conferenza del Piear
Dito puntato sulle iniziative organizzate “ alla chetichella” IL SECONDO “attacco “della Ola riguarda proprio la conferenza con cui ieri è stato presentato il Piano energetico (articolo qui in alto). Gli attivistiOla accusanola Regionedi averfatto tuttovolutamente con scarsa pubblicità. «La Ola - si legge nella nota apprende per vie informali che nella Sala B del Consiglio Regionale, il Dipartimento alle Attività Produttive ha organizzato la Conferenza Regionale per l'Energia. All'incontro, duranteil qualeverrà presentato il nuovo - ma già vecchio e disatteso - Piear (Piano d'Indirizzo Energetico Ambientale Regionale), saranno presenti l'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, il presidente della Sel, Rocco Colangelo, il presidente della Giunta, Vito De Filippo, il direttore del Centro Enea Trisaia, Donato Viggiano, unitamente ad alcuni dirigenti che parleranno di filosofia, di obiettivi e di tutela
ambientale». Sulla scarsa promozione dell’iniziativa, dicono i responsabili Ola: «Sulla conferenza, convocata quasi alla “chetichella”ed in tutta fretta in perfetto “stile massonico”, nonché con l'assenza di coinvolgimento della società civile lucana e degli enti locali, sottolineiamo come ancora una volta, di fronte ad un tema come quello dell'energia, importante per il territorio, l'economia e lo sviluppo della nostra regione, i nostri amministratori regionali a differenza di quanto avviene in altre Regioni in tema di energia - disattendendo i loro stessi proclami di partecipazione dei cittadini e di altri attori sociali alla stesura e condivisione del Piear - preferiscano giocare a nascondino, considerando tali problematiche "questioni private. Chiediamo, pertanto, che la Regione Basilicata persegua un vero coinvolgimento delle comunità lucane».
INFINE, un cavallo di battaglia della Ola: il deposito di gas previsto nei pozzi di gas esausti dellla Valbasento. L’associazione si è di nuovo fatta parte attiva dell’iter burocratico lungo cui cammina il progetto della Geogasstock,, presentando osservazioni. «Sembra essere passata inosservata - la data di scadenza (fissata per il 16 Settembre scorso) - spiegano dalla Ola - per la presentazione delle osservazioni sulla procedura relativa al progettodi conversionein campodi stoccaggio di gas naturale dei giacimenti di Grottole/Ferrandina e Pisticci, in località Cugno le Macine e Serra Pizzuta, della Geogasstock Spa. Nulla è dato sapere dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata così come annunciato nel 2007 dall'assessore Santochirico - in merito alla presentazione omeno diproprie osservazioni al progetto dello stoccaggio del gas in Val Basento». «Infatti - spiegano - il sito progettato si trova in un contesto delicato non solo dal punto di vista ambientale ma anche sotto il profilo procedurale fortemente viziato -
secondo la Ola - per l'assenza di piani di monitoraggio della qualità dell'aria. Il progetto di stoccaggio del gas avviene, inoltre, in un'area interessata dall'istituenda area protetta dei Calanchi ove la Regione intende, invece, favorire discariche di rifiuti, centrali termoelettriche, inceneritori e persino l'attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi spiegandosi così il motivo per cui è stata volutamente bandita la parola "parco" dall'agenda istituzionaledei variEntidel territorio e dallo stesso Dipartimento sopracitato». Ed ecco cos’ha fatto la Ola: «Annunciamo di aver presentato il 15 settembre scorso le sue Osservazioni in merito al progetto in oggetto, con una missiva spedita alla Direzione Generale per le risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico. La nostra Organizzazione, da tempo contraria alla messa in esercizio del megastoccaggio di gas inVal Basentoha nuovamente evidenziato come il piano della Geogasstock on soddisfa e né garantisce il rispetto dell'ambiente e del territorio circostante, oltre che la salute delle popolazioni».
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Reintegro in Sata e 23 mensilità per l’operaio accusato (ingiustamente) di terrorismo e licenziato
Passannante torna a lavorare La Fiat battuta in aula per la seconda volta. Non concesso il risarcimento MELFI - Dopo due anni di attesa finalmente l'operaio della Fiat Sata di San Nicola di Melfi, Michele Passannante sarà reintegrato sul posto di lavoro. Lo ha deciso il tribunale del lavoro di Melfi che ha accolto il ricorso presentato dai legali dell'operaio metalmeccanico lucano. Michele Passannante era stato licenziato dal gruppo automobilistico torinese nell'ottobre del 2007 in quanto indagato per presunta attività eversiva con fini terroristici. Nel giugno 2008 il magistrato del lavoro, Riccio aveva accolto la richiesta dei difensori, Lina Grosso e Pino Fontana e decretato il reintegro di Michele Passannante ma ancora una volta Sata era riuscita ad evitare il ritorno sulla catena di montaggio del dipendente presentando un nuovo reclamo. Una sorta di accanimento apparso ai più ingiustificato nei confronti di chi davvero nulla aveva avuto a che fare con il terrorismo eversivo. Ieri, infine, il magistrato del lavoro del palazzo di giu-
ITALTRACTOR, SÌ ALL’ACCORDO I lavoratori danno l’ok Lunedì attesa la firma LA PAROLA era passata ai lavoratori, e questi hanno detto di sì. Si sono tenute ieri le assemblee generali con tutti i lavoratori dell'Italtractor di Potenza per la valutazione dell'ipotesi di accordo raggiunta il 16 di settembre scorso all'unione industriale di Roma tra la Direzione Italtractor e il Coordinamento nazionale di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e la rappresentanza interna degli stabilimenti di Potenza, Fanano e Ceprano. Dopo l'esposizione delle organizzazioni sindacali, della Rsu e gli interventi dei lavoratori, l'ipotesi di accordo è stata approvata all'unanimità, dando così il mandato ai delegati dei sindacati metalmeccanici di firmare l'intesa definitiva nell'incontro di lunedì 21 settembre prossimo previsto al ministero del Lavoro.
stizia in piazza Federico II, Palma ha nuovamente autorizzato l'operaio a tornare in fabbrica. «Ho sempre creduto nella giustizia - spiega il dipendente Sata, Michele Passannante - ma certo non sono soddisfatto per come sono andate le cose. Da due anni non percepisco stipendio ed onestamente credo sarebbe stato più giusto riconoscermi anche un legittimo risar-
cimento danni per quanto ho dovuto subire». In effetti il giudice, Palma ha rigettato la richiesta presentata dai legali e relativa ad un congruo risarcimento danni pur riconoscendo al giovane operaio il diritto a percepire tutte e 23 le mensilità arretrate non corrisposte nelle more del giudizio da Sata. Durante l'udienza che si è svolta ieri a Melfi diversi col-
leghi di Passannante hanno presidiato la rampa di accesso del tribunale e con loro si sono visti anche i dipendenti della Lasme che questa volta hanno inteso solidarizzare con altro collega in difficoltà. «Temevamo l'ennesimo rinvio dell'udienza - conclude l'avvocato, Pina Grosso anche in considerazione del recentissimo insediamento del magistrato, Palma che
ha giurato solo il dieci settembre scorso. Così non è stato e per questo motivo sento di sottolineare la grande professionalità dimostrata da un giudice giovane ma davvero sensibile e preparato». Il recente arrivo di ben quattro magistrati che a Melfi hanno risolto il sottodimensionamento dell'organico in tribunale comincia a sortire i primi benefici.
Le cause oggi finalmente si discutono ed arrivano così a sentenza. Per Michele Passanante è la fine di un incubo durato per ben due anni. Dalla prossima settimana, dopo aver indossato l'immancabile tuta blu, l'operaio lucano potrà nuovamente varcare i tornelli della Sata e ritrovare tanti colleghi sulla catena di montaggio. Vittorio Laviano
Il bilancio dell’attività: «Ma certi errori non si possono replicare»
La Grancia dieci anni dopo: rilanciare «l’esperimento riuscito» PIGNOLA - Quando il sindaco di pignola, Ignazio Petrone, racconta i dieci anni di Grancia come di una «lunga resistenza», in realtà tocca il senso di un progetto nato «in solitudine, senza grandi aspettative e troppo scetticismo», ma che resiste, e discretamente bene, a dispetto di altri progetti che all’interno della stessa misura economica (il programma europeo Leader, legato allo sviluppo rurale) erano nati e non si sono sviluppati. Al Giubileo hotel di Rifreddo, ieri sera, l’appuntamento di chiusura della stagione del parco e del cinespettacolo dedicato al brigantaggio lucano , con gli amministratori, i responsabili e il cast. E’ proprio ai figuranti che il presidente della Regione, Vito De Filippo rivolge un grande “grazie”. «Senza di voi, presenti con passione, gratuità, impegno», pro-
prio non si potrebbe discutere del futuro di questo che è un «grande attrattore, quello da cui si è partiti per immaginare il nuovo modello di sviluppo del turismo lucano». Nella consapevolezza che paesaggio, prelibatezze culinarie e aria pura, «non bastano» a intercettare i flussi di viaggiatori. Adesso, il piano turistico regionale immagina un nuovo sistema di opportunità che nascono sui territori, e dai territori si rilanciano. «Ecco perchè la Grancia è importante - il presidente del Ppal, la società con cui è nato il parco, Iso De Bonis - Dopo dieci anni, a dispetto della crisi economica che non ha risparmiato nessuno, le presenze sono rimaste costanti, raggiungendo, dati alla mano, quota 220.000in dieci anni». Ma se adesso saranno i territori i
“morori” della promozione, resta un tema legato alle infrastrutturazioni e agli allestimenti. Petrone ricorda come «dopo dieci anni lo “scenario” del parco non è cambiato». Partito con 50 ettari concessi dalla Regione, ancora ne vanta solo 9 attrezzati. Ecco, allora, l’impegno «a fare sì che nella strategia complessiva - farà eco l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso - non si arrivi sempre a provvedimenti per tamponare l’emergenza». C’erano tutti, i sindaci dei comuni del comprensorio (Brindisi è la sede logistica del parco), il commissario della locale Comunità montana Ferretti, figuranti, tecnici e quanti lavorano dietro le quinte. E tutti si augurano che il prossimo anno sia quello “zero”. Dopo gli incendi dolosi, le difficoltà gestionali, i debiti, proprio «non si
Aiuti a persone senza famiglia e indigenti
Progetto del Potenza S. C. con l’ex Irre
Non autosufficienti, “sì” in quarta commissione Potenza «soddisfatto»
Il calcio come scuola per formare i cittadini
LA IV COMMISSIONE ha approvato il piano di riparto del fondo per la non autosufficienza. La novità viene accolta con soddisfazione dall’assessore alla Salute e sicurezza sociale Antonio Potenza. Spiega Potenza: «Giunge così alla conclusione un faticoso lavoro fatto tra il Dipartimento e le organizzazioni sindacali più rappresentative che, su questo hanno speso tempo ed energie alla ricerca di soluzioni idonee. L’aver anticipato l’assegno di cura risponde ad una necessità impellente ed ineludibile, dettata da tante persone che vivono il dramma della indigenza e della solitudine». «L’intervento della Regione - aggiunge - è intenzionalmente indirizzato verso persone prive di famiglia , con un basso reddito , e con una situazione di difficoltà ad autogestirsi. Il meccanismo riscopre la funzione essenziale dei Comuni d’ambito e mette in moto una prima importante sinergia tra Comuni ed Asl per la individuazione di condizioni oggettive che danno diritto alla priorità nell’erogazione dei fondi. Parte da oggi un importante lavoro organizzativo per arrivare in tempo breve alla formulazione delle graduatorie che danno diritto all’assegno di cura. Né va trascurato il fatto che l’intervento ha una durata temporale di due anni, e che la sua prosecuzione è stata messa in crisi dai tagli forsennati che il Governo Berlusconi ha fatto sul fondo sociale». I
IL CALCIO utilizzato per la crescita dei giovani. Un’iniziativa del Potenza Sport Club e sviluppata dall’ex Irre che verrà presentata in una conferenza stampa programmata il 21 settembre prossimo, alle 10:30, nella sede del Nucleo territoriale dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica - ex Irre Basilicata, in via del Gallitello a Potenza. Spiegano i responsabili: «I fatti di cronaca relativi ad episodi di violenza negli stadi hanno suggerito la formulazione di una proposta formativa di cuisi è fatto promotoreil Potenza SportClubincollaborazione conilNucleoTerritoriale dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica - ex Irre Basilicata, l'assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Potenza e Lucaniaweb.net. L'offerta educativa, rivolta a livello sperimentale ad alcune Scuole Secondarie di primo grado di Potenza e Provincia limitrofa, intende contribuirealla diffusionedivaloripositivi diconvivenza civile tra le future generazioni di cittadini, assumendo come sfondo integratore il “gioco del calcio”e il suo mondo». «I giovani, infatti - aggiungono - sono i potenziali veicolatori nella società di una nuova cultura sportiva, sul campo come sugli spalti, orientata a rafforzare il senso civile e la cittadinanza attiva. Lo sport non solo come momento di attività fisica, ma anche in termini di interesse, di partecipazione sociale, nonché come verifica di se stessi e non certo come scontro».
Povia, impegnato in un concerto a Potenza, ha incontrato casualmente alcuni figuranti e sfogliato il catalogo Grancia
può pensare di replicare certi errori». Dino Quaratino, l’amministratore delegatoche haritirato ledimissioni rassegnate all’inizio della stagione, si dice però «convinto che adessoci sianolecondizioni perricominciare». Quanto agli “attacchi”
che arrivano dall’esterno (la magistratura indaga sugli incendi dolosi che hanno preso di mira alcuni locali del parco), «siamo forti, andiamo avanti». E forse, questo pezzo di Basilcata pure «se lo merita». Sara Lorusso
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Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Fiera del Levante Gli assessori meridionali al ramo si sono alleati per trovare rimedi alla crisi
Agricoltura, fronte comune Accolta la proposta di Viti: un Osservatorio permanente per monitorare i prezzi BARI - Parte dal Sud la sfida dell'agricoltura che verrà. Quella euromediterranea in un mercato di libero scambio, a partire dal primo dicembre 2010. Una sfida a cui gli assessori del Sud non vogliono farsi trovare impreparati. Ieri, la firma di un protocollo d'intesa nell'ambito della fiera del Levante che sancisce una nuova stagione agricola, nell'ottica della collaborazione per affrontare e vincere le sfide. A sottoscriverlo gli assessori delle regioni del Mezzogiorno (Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Molise) che hanno definito alcune azioni strategiche per lo sviluppo dell'agroalimentare come opportunità per un'area del Paese che vuole stare ai passi con un mercato sempre più globalizzato. Un'occasione, quella della firma, avvenuta a conclusione del convegno “L'area di libero scambio euro mediterraneo del 2010. Un'opportunità per l'agroalimentare”su cui si sono confrontati i governi regionali, quello nazionale con la presenza del sottosegretario Antonio Buonfiglio, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro. A introdurre i lavori coordinati dal giornalista Rai Attilio Romita, il padrone di casa, Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agroalimentari della Puglia e coordinatore nazionale della “Commissione politiche agricole”. Non è mancata qualche nota di rammarico per l'assenza del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia. La qualità delle produzione è, secondo Stefàno, l'asse su cui puntare per vincere la sfida dello sviluppo, ma anche la realizzazione di infrastrutture come quelle portuali. E la Puglia, per la sua posizione geografica, occupa un posto strategico, come porta d'Oriente, da dove entrano e escono merci. Il sottosegretario Buonfiglio ha sottolineato la necessità di scelte politiche chiare, di un'agricoltura professionale, di meccanismi di integrazione, il tutto attraverso un'organizzazione che coinvolga territori, Stato e Regioni. Regole chiare per superare la crisi che sta travolgendo a livello internazionale i mercati: è questo il messaggio lanciato da De Castro che, nell'occasione è stato premiato da per essere il primo pugliese alla guida della Commissione agricola del Parlamento europeo. Nel protocollo è stata accolta la proposta della Regione Basilicata di istituire un Osservatorio permanente sull'agroalimentare che servirà per monitorare i prezzi e indirizzare le politiche collegiali nel settore. Come gesto di solidarietà, come ha specificato Stefàno, il coordinamento dell'organismo è stato affidato a Mauro Febbo, rappresentate dell'Abruzzo. «Bisogna creare reti produttive e sistemi che diano garanzie per aiutare i redditi agricoli quando i prezzi scendono - ha detto. Nessuno vuole essere protezionista». L'assessore regionale della Basilicata Vincenzo
Parlano gli espositori lucani, rappresentanti del Made in Basilicata e artefici di prodotti di qualità
Quando il territorio finisce in vetrina BARI - Una fiera commerciale, che porta economia nelle tasche dei produttori. E’ questo in sintesi, il giudizio di alcune aziende presenti alla fiera del Levante. Oggi, ultimo giorno di apertura. «E’ vero che è un evento redditizio per noi – ha commentato Maria Stellato, azienda di formaggi lavorati ancora a latte crudo e stagionati in grotte naturali – ma è pur vero che noi siamo promotori del nostro territorio». Tanta affluenza nel padiglione della Regione Basilicata, allestito con casucce di legno e tetto in paglia, stile palafitte. Una specie di mercato dove trovare bontà agroalimentari: dai formaggi, ai salumi, al miele, alle confetture, peperoni cruschi e legumi. Alcune gigantografie affisse ai muri mostravano i luoghi simbolo di una terra ancora poco conosciuta e che si rivela ai visitatori come uno scrigno da scoprire. In alcuni momenti era impossibile fare il giro tra gli stand. Non sono mancate alcune novità portate alla fiera campionaria internazionale. Unica fattoria didattica presente con un suo stand, “Masserie Nivaldine” di Rotondella. Ad attendere i visitatori la signora Filomena Laguardiache ama spiegare ai curiosi le attività che si possono fare. Nuova proposta del paniere della fattoria (oltre alle conserve di frutta) il succo di albicocca monodose, una merendina per i ragazzi. Un prodotto a km 0, confezionato rigorosamente in contenitore di vetro, per uno stile di vita ecocompatibile. Sul banco anche rosoli della nonna: da quello al mirto lucano raccolto nella macchia mediterranea che circonda la fattoria all’esperidio, un misto di agrumi, infuso a freddo con scorze di limone, arancia, mandarino e limette (un agrume in via di estinzione che anticamente veniva utilizzato per aromatizzare liquori e dolci e diffusosi nelle regini meridionali sotto l’influenza del regno di Napoli). Viti, nel suo intervento ha posto l'accento sulla necessità di essere capaci di un'azione unitaria per affrontare una scommessa ardita. «Oggi al Mezzogiorno
Il celebre ingresso della Fiera del Levante a Bari
«Il padiglione ha avuto tanta affluenza - ha detto Laguardia - e i consumatori hanno aprezzato i nostri prodotti. E’ una vetrina per promuovere prodotti e territorio. Noi siamo l’immagine della nostra terra». Altra novità, la crema di formaggi (pecorino e capra) prodotta dalla signora Maria Stellato di Chiaromonte. Una delizia da spalmare su crostini, per insaporire pizze e come condimento per primoi piatti. A ruba, la ricotta cotta al forno a legna. Una specialità dell’azienda. Consiglio d’uso: tagliarla a fettine, riscaldarla e degustarla con una marmellata di arancia. Per rimanere nel mondo dei formaggi, anche l’azienda agrizootecica “Traficante” di Rionero ha fatto degistare la sua specilità: il formaggio stagionato nella crusca, oltre a quello di pecorino e caprino stagionati nell’Aglianico. «Cerchaiamo di proporre smepre cose diverse – ha detto Luisa
manca questa capacità propositiva unitaria», ha dichiarato. «O l'agricoltura - ha continuato - assume un valore strategico oppure avrem-
Traficante – perché i consumatori oggi sono sempre più attenti ai gusti genuini». Anche l’azienda “Agriter” di Palazzo S. Gervasio ha portato la sua leccornia. Oltre ai gettonati tronchetti di peperoni cruschi, arrivano i peperoni tostati a pezzi. «E’ un prodotto leggero e più digeribile – ha detto Costanza Pellegrino, socia dell’azienda. Vengono informati e non asciugati al sole». A ruba i salumi lucani. L’azienda “Fior di salumi” di Tursi, alleva i maiali in aperta campagna alimentati con erbe, cereali e latte materno. «I nostri slaumi – ha spiegato ai visitatori Giovanni Conte – sono senza conservanti e l’aggiunta di latte. Prodotti con carne selezionata e tagliata a punta di coltello». Novità il patè di porco, un prodotto ottenuto da un’antica ricetta lucana. E’ una salsiccia di dimensioni più grandi, fatta con ritaglio di pancetta, prosciutto e capocollo, da utilizzare per insaporire i cibi
mo perso definitivamente una partita importante per il nostro futuro». «L'Osservatorio sulle politiche agricole - ha concluso l’assessore all’Agricoltu-
(zuppe di legumi, paste, verdure, eccc…), ma anche spalmato sul pane come una crema. A ruba il pezzente all’aglio prodotto dal salumificio Sileno di Venosa. Una varietà di prodotti da degustare: dalla salsiccia fresca arrostita al gustoso lardo affettato e adagiato su tocchetti di pane abbrustolito. «Per noi – ha detto Sileno – è una fiera molto commerciale e come riscontro è da paragonare al nostro turismo di fine settimana. È interesante essere presenti perché consolidiamo il nostro mercato con i pugliesi. Il 30 % della nostra clientela in macelleria è fatta da pugliesi che vengono a comprate anche la carne. Abbiamo avuto anche tanti standisti del nord». Il passaparola come veicolo di promozione. Particolarità dei salumi dell’azienda l’essiccazione naturale con il caminetto. Come si faceva una volta nelle case dei nostri nonni. i. d. m.
ra della Regione Basilicata nasce insieme alle energie e alle risorse delle Regioni e come elemento di coesione». Un'agricoltura con tante specificità territoriali
che si coniugano per affrontare una partita da vincere per riscattare anche quel destino definito “questione meridionale”. Iranna De Meo
Novità nel Catalogo interregionale dell’Alta formazione
L’appello della Coldiretti
Azienda agricola competitiva? Ora te lo insegna il corso
Un’identità per lanciarsi sul mercato
CONDIZIONALITA’ e multifunzionalità sono due aspetti che l'Unione Europea ha normato, prevedendo un Sistema di Consulenza Aziendale finalizzato a sostenere gli agricoltori nello sforzo di un miglioramento della competitività delle imprese e di sviluppo del potenziale umano. I dettami comunitari spingono dunque a porsi nei confronti dell'impresa agricola con una nuova filosofia, tesa a privilegiare un approccio globale al sistema aziendale che tenga conto di tutte le dinamiche che intervengono nei processi produttivi e non solo di quelle legate alle singole produzioni. C'è dunque sempre più bisogno di professionisti in grado di ascoltare, comunicare, orientare. Nasce da queste considerazioni il corso specialistico unico in Italia - per “Professionisti al servizio delle imprese agricole per l'ottemperanza e la competitività”, ideato dalla On Line Service di Potenza e inserito nel
Catalogo Interregionale dell'Alta Formazione (www.altaformazioneinrete.it): «Cerchiamo figure che abbiano già una formazione agronomica di base, con laurea specialistica o del vecchio ordinamento, nel campo agrario - dichiarano Franco D'Onofrio e Luigi Sabia dell'organismo di formazione - e che intendano sviluppare le competenze tecniche, progettuali e gestionali necessarie per fornire supporto alle imprese». «Il profilo che si intende formare - spiega Gaetano Antonio Pecoraro, coordinatore didattico del Corso - conosce la normativa esistente e sa applicare i processi per migliorare il rispetto delle norme obbligatorie in materia di ambiente, sanità pubblica, benessere degli animali, sicurezza sul lavoro, mantenimento in buona condizione dei terreni. Vogliamo creare, in sostanza, attraverso il percorso di lezioni frontali, stage e project work (in tutto 240 ore) una nuova figura di tecnico che
oggi il mercato, sia pubblico che privato, non ha ancora pronta, allo scopo di far perseguire all'azienda agricola l'obiettivo di una competitività sostenibile. Le potenzialità occupazionali sono elevatissime, basti pensare che una parte di esperti formati verrà inserita nella rete dei collaboratori della On LIne Service, che ha già chiesto l'accreditamento quale organismo di consulenza per le aziende agricole». La consulenza agro ambientale nell'era della Pac può dunque divenire un'opportunità anziché un “obbligo”burocratico, a condizione che il consulente si affianchi all'imprenditorie agricolo, lo segua e gli trasmetta le sue competenze. Solo in questo modo si potrà creare un valore aggiunto significativo. Per contatti e modalità di accesso al catalogo si può contattare la On Line Service sul sito www.onlineservice.it o scrivendo a online@onlineservice.it
LA PAROLA d’ordine da qualche tempo a questa parte è “identità”. I percorsi identitari diventano pericoloso se applicati in alcuni ambiti (vedi scontri di civiltà et similia) ma diventano la forza di un’area - e dei suoi abitanti - se si cerca di sfruttarne la forza produttive. Da qui viene l’appello della Coldiretti Basilicata, il cui vicepresidente Piergiorgio Quarto, alla conclusione del convegno “L'area di libero scambio euromediterranea del 2010 svoltosi ieri alla Fiera del Levante ha detto: «Agricoltura di qualità è sinonimo di genuinità, salubrità, rispetto dell'ambiente e tutela del consumatore. Accettare la sfida della qualità dei prodotti puntando sull'ammodernamento delle strutture non è sufficiente se tutto ciò non è garantito dal rispetto delle regole che si devono basare sul riconoscimento come distintività, su un sistema di origine, insieme al lavoro della struttura di controllo affinché il mercato di libero scambio possa rappresentare un'opportunità».
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Sabato 19 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La titolarità degli enti passa per i decreti attuativi del Titolo V della Costituzione
Un riordino scolastico atteso Molinari: «Agiremo in piena continuità amministrativa. Tra istituzioni non si litiga» Quando lo scorso luglio, la Corte costituzionale aveva emesso la sentenza numero 200 che accoglieva in parte il ricorso presentato da alcune regioni, Basilicata compresa, contro il decreto-legge Gelmini, anche al comune di Potenza si era aperto un clima “di speranza”. In fondo la sentenza restituiva potestà decisionale agli locali per modalità, tempi e criteri su eventuali accorpamenti di istituti e sull’organizzazione scolastica. Così, l’ex assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina, e il vicepresidente della Consulta cittadina (l’organismo consultivo che tiene insieme tutti gli attori del mondo scolastico cittadino), Egidio Basilie, si erano detti sicuri che in poco tempo si sarebbe potuto porre rimedio al «danno» fatto dall’Ufficio scolastico regionale. Il direttore dell’organismo ministeriale, Franco Inglese, aveva apportato alcune modifiche al piano di riordino scolastico varato dal consiglio regionale lo scorso 17 marzo, “toccando” i comuni di Potenza e Venosa. Ma «il piano comunale - avevano spiegato in tanti nel capoluogo - è stato approvato dopo un lungo e faticoso iter, già bloccato una volta e poi ripreso, di dialogo e concertazione». A nulla era valsa l’opposizione del comune capoluogo che, chiedendo una sospensiva alle modifiche di Inglese, si era rivolta al Tar. Il tribunale amministrativo ha, infatti, bocciato la richiesta. Poi, la sentenza della Corte costituzionale che, invece, sembrava poter ripristinare la volontà comunale e regionale. Fatto sta che l’anno scolastico è cominciato, il ricorso al Consiglio di Stato non c’è stato e e proprio sulla “carente” azione della Regione si è aperta la polemica interna, poi risolta, al centrosinistra potentino. Proprio Messina, in sede di votazione dell’Ufficio di presidenza comunale, ha chiesto un segnale al candidato Roberto Galante (Idv) visto che l’assessore regionale dipietrista alla Formazione, Antonio Autilio, non si era «adeguatamente mosso». Ma l’impegno a una mediazione di Galante ha momentaneamente fatto rientrare la polemica. Il riordino potentino - aveva spiegato più volte Messina - ha messo in piedi «un sistema di istituti comprensivi e di accorpamenti, tali da non perdere posti di lavoro, ridurre comunque le dirigenze, e rispondere a un modello educativo che la città si è data». Le modifiche di Inglese hanno modificato alcuni accorpamenti «mettendo a rischio - aveva spiegato Messina - la sopravvivenza di alcuni istituti che non raggiungono così il numero minimo di allievi per la sopravvivenza secondo i parametri ministeriali». Nel frattempo, Massimo Molinari, neo assessore alla Pubblica istruzione del comune di Potenza, raccoglie il mandato e annuncia di voler programmare alcuni incontri con l’Ufficio scolastico regionale e l’assessore Autilio per decide come intervenire. «In piena continuità amministrativa e secondo i principi costituzionali, sarà giusto lavorare secondo le indicazioni di un piano che in consiglio comunale prima e poi in quello regionale è stato discusso e approvato». Certo, se poi «nei rapporti con l’Ufficio scolastico regionale dovesse essere necessario stemperare i toni, siamo pronti a farlo. In fondo - continua Molinari - tra istituzioni non si litiga. E’ piuttosto giusto lavorare per l’attuazione di un provvedimento che non è dell’assessore, nè precedente, nè attuale, ma è del governo regionale che ha lo stesso colore politico di quello comunale e di quello provinciale». Da uno scenario simile, «davvero non possono venir fuori risoluzioni differenti». Ma se di colloquio parla Molinari, Autilio su altro argomento, proprio non sembra disposto a “mollare” la presa nei confronti dell’Usr. E’ sul tema dei precari che in una nota spiega come «la posi-
L’INCONTRO
Ater a Bucaletto
BREVI ISTITUZIONI
Lacorazza incontra Cipolletta IL PRESIDENTE della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha ricevuto il generale di Brigata, Mauro Cipolletta. Il presidente ha augurato buon lavoro al generale, che da poco ha assunto il prestigioso incarico di Comandante della Legione Carabinieri “Basilicata” di Potenza.
IN PROVINCIA
Al via i lavori della I Commissione In alto Massimo Molinari e Antonio Autilio
zione dell’Ufficio scolastico regionale, ribadita ieri in occasione dell’incontro a Potenza con una delegazione di lavoratori precari della scuola, non si discosta dalle politiche del Governo: da una parte confermare i tagli che hanno prodotto nel Paese migliaia di disoccupati e dall’altra scaricare ogni possibile rimedio sulle Regioni». Ma annuncia che il dipartimento Formazione «sta lavorando alla definizione di un piano di interventi per utilizzare il personale precario per qualificare l’offerta formativa scolastica depauperata dalla strategia governativa». In sede di conferenza Stato-Regioni è stato chiesto un incontro al ministro Gelimini in cui «affrontare il complesso dei problemi connessi all’inizio del nuovo anno scolastico» compreso il
dimensionamento dei plessi. Quanto ai precari, «non si può scaricare tutto sulle Regioni attraverso un provvedimento che fornisce risposte parziali soltanto ad una piccola quota di lavoratori precari, che potranno ottenere una qualche forma di sostegno al reddito attraverso l’indennità di disoccupazione». Ecco perchè le Regioni «continueranno a realizzare politiche a sostegno dei processi formativi, l’unica cosa che e’nella loro competenza, in attesa che siano varati i decreti per l’attuazione del Titolo V della Costituzione che prefigurano una diversa ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni». In quel caso, anche la sentenza 200 della Corte costituzionale, potrebbe trovare l’effetto concreto. s.l.
VENTICINQUE nuove abitazioni, ma servono i suoli. Il responsabile dell’Ater, Raffaele Vita ha incontrato i cittadini di Bucaletto in una pubblica assemblea per chiedere una collaborazione nel progetto di riqualificazione del quartiere. Un dibattito molto accesso (di cui vi riferiremo con ogni particolare domani) che ha visto sul campo ancora una volta tutti i problemi della Cittadella: dalle scarse condizioni igieniche ai disagi.
Centodue candeline per Rocco Caivano Centodue candeline, ieri, per Rocco Caivano. Nato infatti a Picerno il 18 settembre 1907 da Lucia e Antonio, due contadini semplici che hanno fatto dei sacrifici e dei valori quotidiani il punto di forza della propria esistenza, racconta con serenità i propri ricordi. Il padre è morto quando Caivano era ancora ragazzino, mentre la madre si è spenta ventitrè anni fa. Ultimo di quattro figli, (due sorelle Vita e Carmela, e un fratello, Felice), Rocco vive serenamente, con un debole per la pasta al sugo, «sì, ma con il grasso di maiale e tanta pancetta. Mia madre e le mie sorelle cucinavano davvero bene», e lui continua a bere un mezzo litro di vino al giorno. Poi c’è il tifo per il Potenza calcio di cui conserva gelosamente l’abbonamento alle partite. Ma richiama anche le due guerre mondiali che hanno attraversato il corso della sua esistenza: tanta paura, gli incubi. «In quegli anni lavoravo come ferroviere, era questo il mio unico desiderio, quello di produrre tanto lavoro e fare bene per me stesso e per la mia famiglia». Vita semplice e giudizio, per anni dipendente delle Ferrovie Appulo-lucane. Centodue anni e non dimostrarli: stupisce, ad incontrarlo, intento a costruire una panchina di legno, da consegnare personalmente ad alcuni amici di Vietri. Indossa un grembiule azzurro, proprio non perde le abitudini di un tempo e si tiene in forma. Gli interessi? «Ho dovuto lavorare tanto, quello è stato il mio unico scopo - racconta - Mio padre è morto quando avevo dodici anni, ma ho avuto un rapporto sereno con entrambi i miei genitori».
Un ritorno sulla passione calcistica: «Domenica scorsa ho cercato di recarmi allo stadio Viviani per seguire il Potenza contro il Ravenna. I problemi legati al traffico mi hanno scoraggiato e sono tornato a casa deluso. Sono anziano, ma pago volentieri l’abbonamento, altrimenti la squadra - ne è convinto - non farebbe strada». Del pallone, proprio non smette di parlare. «Ho visto tante partite, mi sono sempre divertito. E’ bello seguire il calcio. Tutti i giocatori del Potenza sono bravi». E lui che di esperienza ne ha parecchia, un consiglio decide di darlo: «Ai ragazzi suggerisco di vivere nella quotidianità senza perdere di vista i veri valori della vita». Centodueanni di stile. f.menonna@luedi.it
COMUNE E’ stato convocato per lunedì 21 settembre, alle 15.30, il consiglio comunale. All’ordine del giorno, ancora una volta, l’elezione del presidente dell’assemblea e la presentazione del programma di governo del sindaco Santarsiero.
SONO stati avviati i lavori della Prima commissione consiliare permanente della Provincia di Potenza. La commissione è presieduta da Giuseppe Dileo. Il primo atto utile ha riguardato la valutazione della proposta di delibera consiliare riguardante la “Fondazione Giustino Fotunato” di Rionero che si occupa di studi storici, economici, politici e sociali di indirizzo meridionalistico.
IL CONCORSO
Una matita per Vito Riviello L’ASSOCIAZIONE Pro Loco e il Forum Giovanile C63 di Filiano lanciano il Concorso Nazionale di Illustrazione dal titolo “Una matita per Riviello”. I partecipanti dovranno interpretare con un'illustrazione una poesia a scelta del volume “Fumoir” di Vito Riviello.
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Potenza
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Sabato 19 settembre 2009
Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”
Torna il mercatino dell’antiquariato
L’anfora dell’Udi a Palazzo di città
L’Unione italiana ciechi oggi al Teatro Stabile
ANCHE nellle piazze del capoluogo il prossimo 27 settembre si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo ed il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia.
DOMANI a Largo Pignatari e Vico e Largo Serrao torna il Mercatino delle cose usate e d’altri tempi. Oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato, usati, vecchi o antichi. C’è tutto un mondo da scoprire tra le bancarelle degli espositori del mercatino. Tempo permettendo, quindi, si potranno trascorrere piacevoli ore - i banchetti resteranno aperti fino alle 22 - sfogliando libri o cercando l’oggetto della nonna che appartiene ai nostri ricordi.
L’ANFORA della staffetta organizzata dall’Udi (Unione donne di Italia) e portata a Potenza da Telefono donna sarà esposta nell’atrio di Palazzo di città fino a oggi. Nell’anfora - oggetto della staffetta che sta attraversando l’Italia nei luoghi simbolo della violenza contro le donne e della mobilitazione contro il fenomeno - si potranno inserire messaggi, fotografie, denunce, testimonianze sul tema. L’anfora (simbolo storicamente femminile, di lavoro e fertilità) sarà poi portata a Roma il 3 ottobre, in occasione di una delle manifestazioni nazionali di preparazione alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.
SI terrà oggi, alle 17.30 al teatro Stabile, il convegno organizzato dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, un convegno sul tema “Opportunità, sogni e prospettive future”. Al dibattito - moderato dalla giornalista Antonella Pallante - parteciperanno, tra gli altri, Frncesco Schiavone, maria Buoncristiano, Vito Santarsiero, Piero Lacorazza e Vito De Filippo. A seguire "Il Settantesimo", spettacolo di teatro e danza; mentre alle 21.30 è previsto il concerto “Parole e musica” con il maestro Fernando Russo e il soprano Anna Varriale.
LA MANIFESTAZIONE
L’INIZIATIVA
NUOVA FERMATA
Scadenza il prossimo 15 ottobre: necessaria un’esperienza professionale
Lo sport tra storia e legalità
Un albo comunale per le guide a mostre e musei IL COMUNE di Potenza ha costituito - mediante avviso pubblico - l'albo delle guide per le mostre al fine di poter procedere all'affidamento del servizio di guida durante la realizzazione di attività culturali e più precisamente durante l'effettuazione di mostre varie della municipalità potentina. In tale direzione l'amministrazione cittadina ha inteso costituire un apposito albo. Il medesimo sarà utilizzato per individuare le guide da impiegare durante l'allestimento di mostre promosse direttamente dal comune. Con l'avviso sono stati stabiliti i criteri normativi di formazione dell'elenco. L'amministrazione comunale, previa verifica delle istanze di iscrizione giunte, procederà alla formazione dell'albo inserendo i candidati in possesso dei requisiti richiesti, nel rispetto del punteggio conseguito a seguito della valutazione dei titoli inseriti nell'allegato A. Per essere iscritti all'albo in questione, gli operatori interesse dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti: disporre della cittadinanza italiana o in uno stato dell'Unione Europea. Sono equiparati i cittadini, extracomunitari che hanno regolarizzato la loro posizione ai sensi della legge 28 febbraio 2009, di avere età non inferiore ai diciotto anni, il godimento dei diritti civili e politici, il possesso di un titolo scolastico come il diploma di maturità rilasciato da liceo artistico o da liceo classico, o da liceo scientifico o da istituto psicopedagocico o istituto d'arte con almeno un'esperienza professionale nel ruolo di guida in mostre oppure con un corso di specializzazione o formazione master, di durata non inferiore a 100 ore, in materie similiari, oppure una laurea in discipli-
ne umanistiche, artistiche o in conservazione dei beni culturali o architettura. L'equivalenza del titolo di studio conseguito nei paesi stranieri al corrispondente titolo italiano deve risultare da apposita certificazione rilasciata dall'autorità
competente, apposta in calce o acclusa alla traduzione in lingua italiana, debitamente legalizzata del titolo di studio prodotto, buona conoscenza di una lingua straniera. I soggetti interessati per poter essere iscritti, devono presentare ap-
Antincendio boschivo Servizio taxi
Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 18 Settembre Brienza piazza Europa, 12 0971/444822 Caiazza via Tirreno, 3/11 0971/53430 Dente via Pretoria, 25 0971/21449
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111
Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata
Il grande sogno 19-21
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
L’era glaciale 3
Il successo di “Trendy man cut” PICERNO - SI è tenuto all'Hotel Bouganville di Picerno la manifestazione “Trendy Man Cut”, con annesso diploma del “Work Shop 2009”, organizzato dall'Hair Company Professional che ha chiamato raccolta ed ha interessato parrucchieri da tutta la regione lucana. Ospiti d'onore di questa iniziativa sono stati i maestri dell'Hair Company, Gregorio Rende e Gigi Iavarone, che hanno mostrato ai tanti parrucchieri presenti diversi tagli, su alcune teste “modello”. Tagli per uomo alla moda, così come vuol far significare il titolo della giornata se tradotto in italiano, trendy man cut. Alla manifestazione dell'Hotel Bouganville, tenutasi lunedì scorso, organizzato dall'Hair Company Professional, hanno partecipato diversi parrucchieri da tutta la regione, tra cui: Teta Antonio, Pacilio Luigi, Look For man De Canio, Pietrafesa Costantino, Santarsiero Margherita, Antonio Tomasiello, Antonio Picerno, Contotropiano, Passannate Vittorio, Di Franco Antonio e Gianuario Pasquariello. Prima ci sono state diverse dimostrazioni di taglio e di conseguenti altri metodi da parte dei due maestri presenti, Gigi Iavarone e Gregorio Rende, poi alla prova sono stati messi tutti i parrucchieri che hanno preso parte al corso. Gli stessi si sono cimentati in diversi tagli su capi modello. Alla fine, a tutti è stato rilasciato un diploma dell'Hair Company. Continua così l'attività dell'internazionale azienda, che è giunta al quarto appuntamento in Basilicata in pochi mesi. (Claudio Buono) Caro Madalina, ti giungono questi auguri per festeggiare con gioia il bocciolo più fresco e profumato del mondo!! Buon compleanno da gli zii Antonino, Beatrice, i cugini Carmine, Laura e Michele
Acu (Ass. cons. utenti)
097122308
Bibl. storico umanistica
0971 202513
Cif (Centro it. femminile)
0971 69169
Bibl.tecnico scientifica
0971 202780
Telefono Amico
199 284 284
Telefono Azzurro
0971 19696
Facoltà Agraria
0971 205606
Telefono Donna
0971 55551
Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
0971 415111
Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo
118 611111 0971 26907
Consultorio
0971 310111
Asp
0971 205032
Facoltà Lettere e Fil.
0971 202472
Facoltà Scienze
0971 202217
Provveditorato
0971 443681
Ardsu
0971 507011
Prevenzione e Protez.
0971 205640
Biblioteche e musei
0971 612562
Pronto Soccorso
Facoltà Ingegneria
Ateneo
Biblioteca Nazionale
0971 54829
Biblioteca Provinciale
0971 305013
Archivio di Stato Museo Provinciale
097156144 0971444833
Archivio stor. comunale
0971 51605
Biblioteca per l’Infanzia
0971 274129
Centralino
0971 201111
Rettore
0971 202106
Museo delle antiche genti
Direttore amm.
0971 202107
di Lucania
0971 305011
Sala 1 PELHAM 1 - 2 - 3 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 The informant 17.30 - 19.45 - 22
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960
I parrucchieri lucani insieme a Picerno
1515 0971.53214 347.3015277 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
Potenza-Università
La scuola sulla strada
posita istanza in carta libera secondo l'allegato B ed il curriculum professionale. L'istanza indirizzata all'unità di direzione cultura dovrà prevenire mediante servizio postale o corriere privato o consegna a mano, presso l'ufficio protocollo del Comune di Potenza, sito a Parco Sant'Antonio La Macchia entro le 12 del 15 ottobre. In occasione di ciascuna mostra verrà nominata una commissione esaminatrice per l'accertamento delle capacità tecniche dei soggetti da utilizzare attraverso un colloquio che verterà sull'approfondimento del curriculum e sulla conoscenza di elementi quali storia dell'arte internazionale, lucana e nazionale, sulla conoscenza del progetto Città Cultura, del Comune di Potenza, sulla storia del Palazzo Loffredo, della Galleria Civica e della Cappella dei Celestini e del Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”, nonché delle mostre organizzate precedentemente dal Comune di Potenza. fra. men. f.menonna@luedi.it
NUMERI UTILI
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470
Auguri al nostro zio Pietro, che supera il traguardo degli anta! L’età si sente ma (se ci porti i dolci) non si vede...
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI
A PARTIRE da lunedì 21 settembre, due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso. La messa in esercizio della fermata ferroviaria presso il polo universitario - ha concluso Loguercio - rappresenta un risultato importante che implementa il trasporto regionale dedicando particolare attenzione al mondo studentesco. L'impegno della Regione sarà quello di proseguire verso l'ottimizzazione dei servizi».
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ELLIE e Manny aspettano il loro primo figlio. Diego non ha più il solito spirito di caccia: ormai invecchiandosi ha perso la velocità, che ritroverà solo alla fine del film.
Il grande sogno LAURA è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968.
Segnali dal futuro DURANTE l’inaugurazione di una nuova scuola elementare, a dei bambini viene chiesto di fare dei disegni da inserire in una capsula del tempo.
RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157
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BRINDISI DI MONTAGNA - I protagonisti sono i ragazzi, quelli presenti in sala e quelli che, purtroppo non ci sono più. Al centro polifunzionale di Brindisi di Montagna ieri pomeriggio si sono ritrovati giovani e meno giovani per discutere di “Sport, storia e legalità”. Organizzato dallo Sporting club di Brindisi (e dal suo presidente, Mario Cufino), il convegno ha cercato di offrire spunti importanti a chi pratica lo sport, cercando di trasmettere soprattutto nei 40 ragazzi che formano il club i valori della legalità. Regole e legalità, ma anche talento e impegno sono state le parole d’ordine della manifestazione: a testimoniarlo, in particolare, gli interventi di Donato Sabia (tra i pochi atleti lucani ad aver partecipato alle Olimpiadi) e della dirigente della Polizia stradale, Caterina Padula. Il primo, infatti, ha fatto un discorso dal titolo emblematico: “La legalità sportiva: questa sconosciuta”. Al centro del suo intervento il doping. Laseconda ha parlatodi regoleda rispettare sulla strada. «Sia nello sport come nella sicurezza stradale - ha spiegato il presidente Cufino - bisogna rispettare le regole. Se questo venisse sempre fatto, oggi avremmo ancora con noi Roberto Pace, di soli 32 anni. Invece, il 18 dicembre del 2003, sulla complanare diFoggia abbiamoperso unvalente giocatore del Brindisi oltre che un amico». Nel corso del convegno, poi, sono stati ricordati - e premiati - i protagonisti dello sport locale degli ultimi 20 anni: Rocco Calace, RoccoSantarsiero, CanioTolve, CarmelaRago, Antonio Albano, Antonio Marino, Mario Murano, Giovanni Sabia. Premio alla memoria per don Antonio Bonomo, «un protagonista - spiega Cufino - non solo della vita religiosa ma anche di quella sportiva». Erano presenti anche gli amministratori locali e il difensore del Potenza, Giuseppe Lolaico. Antonella Giacummo
Vigili del fuoco
Potenza 23
Agenda
Sabato 19 settembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
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Sabato 19 settembre 2009
Duca della Verdura:le opere stanno per volgere al termine, ma si lamenta l’assenza di panchine
Una piazzetta senza arredi Residenti e commercianti hanno scritto al sindaco sulla riqualificazione TERMINERANNO a breve i lavori di riqualificazione in piazza Duca della Verdura, nelcentro storicodiPotenza. Bisognerà attendere ancora qualche settimana e il rumore di ruspe e piche lascerà di nuovo il posto alle voci di donne, bambini, giovani e anziani. «Era ora - dicono i residenti e chi frequenta abitualmente la piazza - la pavimentazione era davvero ridotta male. C'era il rischio di cadere, soprattutto per i più piccoli e gli anziani». Pare, però, che il progetto di riqualificazione non preveda nessun complemento di arredo urbano. I cittadini quindi, pur apprezzando il lavoro compiuto fino a questo momento, lamentano l’assenza di panchine. «Una piazza con tutto questo spazio rischia di diventare un campo di calcio - dice ironicamente uno degli esercenti della piazzetta - va finire che poi dovremmo combattere con bambini e genitori». Intanto, appena iniziati i lavori, gli stessi commercianti hanno inviato al sindaco di Potenza Vito Santarsiero, una lettera nella quale si fa esplicita richiesta non soltanto di panchine. Fioriere, fontane, illuminazione adeguata e videosorveglianza. Queste le necessità perché la riqualificazione sia completa. «Le panchine - dicono - sono indispensabili, soprattutto per gli anziani e i genitori che vengono qui con i loro figli. Non possono mica stare così, le ore, in piedi ad aspettare? Ovviamente noi saremmo i primi a prenderci cura della piazza e a impegnarci perché anche gli altri faccia-
no lo stesso». Secondo quanto raccontato dai negozianti, sembra che il Comune abbia preso nota della richiesta e, in via ufficiosa, abbia assicurato l'installazione almeno delle panchine. Le altre richieste, come la videosorveglianza, derivano da un'esigenza comune ad altre zone del centro: maggiori controlli. Diversi glia atti di vandalismo; vetri rotti e muri imbrattati. «Perché non dare una rinfrescatina alle pareti, visto che ci sono?», domanda un esercente, che specifica: «Non stiamo accusando nessuno. Siamo fiduciosi, visto che i lavori sono ancora in corso d'opera». Anna Martino
I lavori a piazzetta Duca della Verdura (Foto Andrea Mattiacci)
L’opposizione al Comune di Potenza torna all’attacco sui problemi del salotto cittadino
Il centro storico? «Solo degrado» E i residenti chiedono che le loro istanze vengano accolte dalla politica COME migliorare la qualità della vita nel centro storico? È con questa domanda che il coordinatore dei gruppi di opposizione in consiglio comunale Giuseppe Molinari, ha aperto l'incontro che si è tenuto ieri nella sala delle commissioni in piazza Matteotti, a Potenza. Un vero e proprio confronto tra i gruppi di minoranza e i rappresentanti dei residenti e dei commercianti del centro storico. Dare una risposta non è certo facile né immediato. Ci provano da mesi i comitati di quartiere, che più volte hanno chiesto un tavolo alle istituzioni. Sembra che proprio ieri, fanno sapere i comitati, il prefetto abbia incontrato il questore il
quale ha garantito un maggiore controllo limitatamente al sabato sera, per insufficienza di uomini. Tra le maggiori questioni affrontate, infatti, la sicurezza. Videosorveglianza, pattuglie a piedi, intervento degli istituti di vigilanza. E ancora, illuminazione adeguata, specialmente nei vicoli e limite di vendita di bevande alcoliche fino alle 23 e 30. Queste le richieste. Altro argomento prioritario: la pulizia. Tra le proposte, a riguardo, quella di più raccoglitori dei rifiuti e l'aumento dellamulta perchi nonusa apposita paletta e sacchetto per raccogliere gli escrementi dei cani. Insieme, la questione dell'assenza di bagni
pubblici e di parcheggi adeguati. Tra i temi di più ampio respiro, per i quali Molinari ritiene necessario l'intervento anche di Provincia e Regione: il ponte attrezzato, Palazzo Palermo, l'abbandono dei vecchi cinema Ariston e Fiamma, la riqualificazione di piazza Pagano. Quello su cui punta attualmente l'opposizione, raccogliendo le istanze dei cittadini è «una mini-azione di intervento che restituisca dignità e decoro al centro storico - afferma Molinari - noi faremo delle interrogazioni perché ciò avvenga. Il degrado del centro storico non nasce certo adesso, ha radici lontane che negli ultimi anni si sono accentuate».
Radici che trovano terreno fertile anche nelle famiglie, che dovrebbero monitorare i propri figli. «Il problema è soprattutto sociale e colpisce fasce di età sempre più basse - afferma una rappresentante del comitato di quartiere - per questo motivo tra le nostre iniziative c'è quella di un precorso di sensibilizzazione nelle scuole della città». Afferma il presidente del comitato, Marinella Santarsieri: «Noi siamo qui in rappresentanza dei cittadini, non abbiamo alcun potere politico, siamo solo organi consultivi, per cui ci aspettiamo che le nostre istanze vengano accolte». an.ma.
Al Teatro Stabile la prima di due giornate di studio
La tutela del lavoro femminile: i rischi connessi al genere PERCORRIAMO insieme la strada per applicare buone prassi per la tutela. E’ stato questo il motto della giornata di studio sui temi della tutela della sicurezza sul lavoro con specifico riferimento alla condizione femminile. Al Teatro Stabile, nella mattinata di ieri, ci si è occupati, in particolare, del “Decreto Legislativo 81/ 08 la tutela della salute e sicurezza in ottica di genere”. Un’iniziativa dell’Ufficio della consigliera regionale di parità, delle direzioni regionale Inail e del Lavoro della Basilicata e del Comune di Potenza, con l’adesione dell’Azienda sanitaria di Potenza, dell’Azienda sanitaria di Matera, del Comitato Pari Opportunità decentrato presso il Consiglio giudiziario di Potenza - Corte d’Appello di Potenza, della Consulta regionale dei Presidenti degli Ordini dei Consulenti del Lavoro, che hanno ritenuto opportuno approfondire la tematica dei rischi connessi alle differenze di genere, cogliendo un
aspetto importante dell’art. 28 del TU n. 81/2008 che supera la concezione di tutela del lavoro femminile circoscritta alla gravidanza e introduce, per la prima volta, sia i rischi connessi al genere, sia allo stress, sia anche ai rischi sul lavoro rapportati alle differenze tra uomini e donne rispetto all’esposizione, per esempio, di possibili danni fisici e chimici. È interessante, alla luce di un primo contributo di analisi offerto dal tavolo tecnico, valutare con le parti sociali l’opportunità di condividere alcuni orientamenti operativi da applicare sul luogo di lavoro, con la finalità di perseguire il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’abbattimento degli stereotipi di genere, il raggiungimento del benessere organizzativo nell’ambiente di lavoro. Un lavoro svolto «senza nessuna presunzione di completezza ed in piena autonomia - affermano gli “addetti ai lavori” - poiché rivolto ad individuare alcune tematiche
da esplorare e approfondire. Si tratta di un lavoro importante, poiché può rappresentare una base per un confronto con le parti sociali. Propedeutico a contribuire alla definizione di possibili, linee guida condivise da chi poi deve applicare le norme». Le differenze di genere possono essere fonte di pratiche discriminatorie nei confronti delle donne. E, proprio su questa tematica, si individua la particolare sensibilità delle Consigliere di parità che, in collaborazione con gli Ispettori del lavoro, possono promuovere azioni di prevenzione delle discriminazioni. «Valuterà, poi, il Governo l’opportunità di apportare al testo tutti gli altri necessari correttivi, prevalentemente di natura tecnica, recependo le ulteriori proposte che possano contribuire al miglioramento del testo e al conseguimento degli obiettivi di maggiore semplificazione e attenzione ai profili sostanziali della sicurezza, nell’ottica di garantire il bene
La consigliera Fanelli all’incontro del Teatro Stabile (Mattiacci)
primario della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in termini di effettività». Sono stati oggetto di attenzione i rischi collegati non solo a pericoli “tangibili”(fisici, chimici o biologici), ma anche ad una organizzazione sociale e del lavoro sempre più complessa che può andare ad incidere sulla salute psico-fisica della lavoratrice e del lavoratore: il panorama della sicurezza si è ar-
ricchito dei rischi psico-sociali e stress lavoro correlati. La creazione di una strategia comune che consenta di individuare obiettivi condivisi e mezzi per raggiungerli, potrebbe agevolare non poco il raggiungimento di risultati utili al fine di un sistema di prevenzione che tenga in adeguato conto le differenze di genere. Anna Maria Calabrese
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Tito Il Commissario dell’Asi, Navazio, spiega perché lui è estraneo alla vicenda Liquichimica
«Su di me solo veleni» La sua nomina, infatti, è avvenuta quando lo smaltimento era stato effettuato TITO -Si è aperta «la stagione dei veleni». Così, in merito alla vicenda dell’area ex Liquichimica, il commissario del Consorzio industriale di Potenza, all’indomani della denuncia, da parte degli uomini del Noe che hanno accusato Navazio di «Smaltimento illecito di rifiuti liquidi». Quella dell’ex Liquichimica è «una vicenda complessa nella sua interpretazione - ha fatto sapere il commissario del Consorzio Asi - ma semplice e lineare nella successione degli eventi». Eventi che, però, nulla hanno a che vedere con la figura del sindaco di Melfi. Sindaco di Melfi che a questo punto ha fatto una sorta di riepilogo della vicenda ex Liquichimica. «Dai certificati analitici ha spiegato Navazio - trasmessi nell’ottobre 2007 dalla ditta Ageco delle acque prelevate dal sito di Tito e da “smaltire”, è stato attribuito un tipo di codice compatibile con le tipologie di rifiuti liquidi speciali trattabili presso gli impianti di proprietà del Consorzio ASI di Potenza». E proprio in virtù di questo che «venne individuato l’impianto a servizio dell’area indu-
BOLOGNETTI: «SI TROVINO I FONDI PER LA BONIFICA» OCCORRE dare atto ad Ernesto Navazio di aver creato il primo, e per ora unico, momento di confronto pubblico sulla vicenda del “Sito di interesse nazionale di Tito”. Ciò detto va però sottolineato che l'apertura di un'indagine da parte dei Noe è stata cosa buona è giusta. E’, infatti, urgente fare luce su una vicenda dai contorni poco chiari, inerente lo smaltimento delle acque prelevate nell'area Daramic. Per affermazione dello stessoNavazio èstato attribuitonel 2008(prima che Navazio diventasse Commissario del Consorzio), per ben due volte, un codice errato alle acque. Questo “errore” ha consentito dismaltire iveleni diTito presso l'impianto di smaltimento di proprietà del Consorzio. Lo stesso Consorzio, nell'incontro del 10 settembre, ha ammesso che dopo aver recepito le osservazioni ministeriali, contenute nel verbale del 22 dicembre 2008, non si è più servito dell'impianto ubicato a San Nicola di Melfi. Gioverà sottolineare che l'impianto in oggetto è lo stesso impianto presso il quale ven-
gono trattate le acque reflue dell'inceneritore Fenice. Restando sulla vicenda delle acque alla trielina, va nuovamente evidenziato che dal verbale ministeriale è emersa una mancanza di autorizzazioni, e inoltre nello stesso è dato leggere di un' impossibilità a poter stabilire “il destino finale delle acque”. Per quanto riguarda l'annosa questione della cosiddetta “vasca fosfogessi”, riteniamo che certo non si è trattato di “superficialità” o “leggerezza”, ma di un preciso disegno criminoso. Occorre un'operazione trasparenza, ma anche un'operazione verità, che porti ad una chiara attribuzione di responsabilità sulla vicenda dello stoccaggio nell'area ex-liquichimica di 250.000 tonnellate di fanghi industriali. Credo che la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, l'Asi stessa, in quanto proprietaria dell'area, debbano adoperarsi per trovare i fondi necessari per poter procedere con urgenza alla bonifica.
Ernesto Navazio
striale di San Nicola di Melfi». Nel marzo del 2008, poi, in seguito a gara pubblica, il servizio venne affidato alla “Lucana spurghi” di Bernalda. Quest’ultima, nell’ambito delle attività affidatele dal Consorzio Asi, prima di prelevare le acque «ha proceduto a una nuova
analisi» che ha confermato il codice dell’Ageco. Pertanto «i rifiuti liquidi speciali» potevano essere trattai nell’impinato di San Nicola. Tra il 14 aprile e l’8 maggio del 2008 si è provveduto prima alla messa in sicurezza della falda e poi le acque sono state prelevate e
smaltite. Dovendo procedere «ad una successiva campagna di messa in sicurezza di emergenza della falda» il Consorzio Asi, nel dicembre del 2008, «ha comunicato - a seguito di una riunione con i vertici del ministero - alla “Lucana spurghi” la richiesta di attribu-
zione di un codice identificativo diverso». Tale variazione, in occasione dell’avvio di una nuova campagna di messa in sicurezza delle acque sotterranee, questa volta della sola area ex Liquichimica, «venne trasmessa nei mesi di marzo ed aprile del 2009 al ministero dell’Ambiente, alla Regio-
ne Basilicata, alla Provincia di Potenza e all’Arpab». Quest’ultima attività ha preso il via il 2 aprile scorso per terminare il 17 luglio. Le acque sotterrane sono state prelevate e trasportate, visto che il codice era cambiato, nell’’impianto Tecnoparco Valbasento di Pisticci, autorizzato dalla Regione Basilicata. Alla luce di tutto questo e considerando che Ernesto Navazio si è insediato alla guida del Consorzio Asi il 5 giugno del 2008 «viene da chiedersi - quali siano le sue responsabilità». In sintesi «intorno alla vicenda della ex Liquichimica - ha spiegato Navazio sottaciuta per molto tempo e ignorata da molti, si vuole probabilmente avviare una compagna mediatica volta al discredito dei vertici aziendali dell’Asi». Vertici aziendali che lo scorso 10 settembre hanno fatto «partire un’operazione di trasparenza mettendo a disposizione di tutti la documentazione amministrativa e tecnica in possesso del Consorzio». Insomma «con una verifica più oculata degli atti probabilmente si sarebbe potuta evitare questa “gogna mediatica”».
Pietragalla Il merito è anche dei tanti volontari
Anzi Decisi 2 rientri pomeridiani
Un’estate di successo per le iniziative della pro loco
Dopo la protesta gli studenti tornano a scuola
PIETRAGALLA - Nei primi otto mesi del 2009 sono state numerose le iniziative realizzate dalla Pro Loco di Pietragalla, la cui sede è ubicata nella storica via Roma, ed hanno interessato vari ambiti: dalla presentazione di un libro sui palmenti, agli usi, ai costumi e alla gastronomia della tradizione locale, da eventi naturalistici ad iniziative legate alla scuola. Nello specifico tra gli eventi estivi che hanno caratterizzato il mese di agosto a Pietragalla ve ne sono stati un paio che hanno attratto la curiosità e l'interesse di tantissime persone provenienti anche da oltre i confini comunali e che hanno riscosso quindi un grande successo di pubblico. Nello specifico il presidente della
struttura associativa Rocco Manzella sottolinea che «la sagra du lu miglitiedd tenutasi il 2 agosto e la festa dell'emigrante svoltasi il 14 agosto sono stati due eventi di grande partecipazione da parte della gente non solo pietragallese. La prima si sta affermando come uno dei richiami più allettanti per i buongustai che sempre più numerosi arrivano a Pietragalla. Infatti l'organizzazione è stata più attenta, rispetto al passato, alle necessità dei presenti tenendo conto dei suggerimenti acquisiti nelle edizioni precedenti. La via Nova è stata il teatro dell'avvenimento, e l'evento è stato allietato dal gruppo musicale “Band jazz orchestra”». Ora però occorre pensare a come fare
lievitare ulteriormente come importanza ed interesse la sagra du lu migliatiedd affiancando all'aspetto puramente enogastronomico anche quello culturale. «Passando alla festa dell'emigrante continua Manzella - si è svolta nel salotto buono di Pietragalla, vale a dire piazza Principe Umberto I° con una bella serata dove musica, ballo, letteratura e coreografie pirotecniche hanno coinvolto tanti emigranti. Ma queste due manifestazioni è stato possibile realizzarle innanzitutto grazie all'impegno e alla fatica di numerosi giovani che non hanno fatto mancare il loro fattivo apporto, per cui li ringrazio per quanto hanno fatto». Antonio Bevilacqua
Una matita per ricordare Riviello grazie al concorso organizzato a Filiano FILIANO - “Una matita per Riviello”. Questo il titolo scelto dalla Pro Loco e dal Forum giovanile C63 di Filiano - in collaborazione con la biblioteca comunale e con il patrocinio del Comune e della Regione Basilicata per il concorso Nazionale di illustrazione. Al concorso potranno partecipare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età. La partecipazione è gratuita. I partecipanti dovranno interpretare, con un’illustrazione, una poesia a scelta del volume “Fumoir” di Vito Riviello.
Questo concorso vuole rendere omaggio al poeta lucano Vito Riviello, recentemente scomparso, e in particolare alla sua opera Fumoir (2003): un fiducioso omaggio al suo adorato mondo dei “fumetti”, capace davvero e finalmente di “trattare gli eroi di carta come se fossero persone”. Ma vuole anche essere uno sprone per i giovani - soprattutto lucani - che si avvicinano al mondo dell'illustrazione, che in questa occasione potranno mettere a frutto il proprio talento nel difficile compito di interpretare una poesia di Riviello. Al vincitore andranno
300 euro. Tra tutte le opere presentate la Giuria provvederà a selezionare 20 autori le cui opere saranno esposte nella mostra, che si terrà a Filiano (PZ) presso il Centro Sociale “Prof. G. Lorusso” dal 25 al 31 ottobre 2009. La scadenza del concorso è il prossimo 15 ottobre Il concorso rientra nel progetto più ampio dal titolo “Versi… di immagini”. Quando la Poesia incontra il Fumetto”, ideato e curato dal responsabile della Biblioteca, Vito Sabia. Il progetto prevede altre tre iniziative: un laboratorio di Fumetto-Poesia per gli studen-
La locandina
ti dell'Istituto comprensivo, un convegno dal titolo “Il Fumetto e la Poesia” e una mostra “Fumoir…gli eroi di carta di Vito Riviello”.
ANZI - E’ finalmente suonata la campanella per tutti gli alunni della scuola dell'obbligo di Anzi. Ieri mattina, infatti, dopo 4 giorni di protesta e di astensione dalle lezioni, sono rientrati in classe tutti gli studenti anzesi. La decisione di non mandare i propri figli a scuola, per espressa volontà dei genitori, era nata per manifestare contro il provvedimento dell'Ufficio scolastico regionale di dividere i 28 alunni della prima media in una classe con il tempo prolungato ed in un'altra con il tempo normale. «La classeatempo normale-ha spiegato il primo cittadino di Anzi, Giovanni Petruzzi sarebbe stata dequalificata dal punto di vista didattico e sociale, e considerata di serie B». La protesta è poi rientrata al termine di un'assemblea dei genitori, tenutasi ad Anzi, durante la quale è stato deciso il ritorno in classe degli scolari. Il sindaco ha illustrato la soluzione ipotizzata per affermare il principio della parità di trattamento fra tutti gli alunni della prima classe della scuola secondaria di primo grado. «Sarà adottata una soluzione autordeterminata e di autogoverno - ha ribadito il primo cittadino di Anzi - recepita dalla dirigenza dell'Istituto comprensivo scolastico, dopo che erano risultati vani gli accorati appelli e gli incontri tenutisi presso l'Ufficio scolastico
provinciale». E' stata decisa l'istituzione del tempo prolungato con due rientri settimanali per entrambe le prime medie, con la disponibilità manifestata dall'amministrazione comunale a provvedere, con il proprio personale, alla vigilanza degli alunni della scuola secondaria di primo grado durante la consumazione dei pasti, per “liberare”ore di docenze, da utilizzare per il tempo prolungato. Infatti, in precedenza, era stata negata dall'Ufficio scolastico provinciale, la possibilità di nominare un ulteriore docente di lettere, ma al tempo stesso era stata concessa la possibilità, senza alcun aumento di organico, di poter adottare decisioni funzionali agli obiettivi della pari dignità fra tutti gli studenti. Il sindaco Petruzzi si è dichiarato «soddisfatto per la mobilitazione e la grande prova di unità e di compattezza mostrate dalla comunità anzese, interamente solidale con la battaglia di civiltà portata avanti». «Auspico ora- haconcluso il sindaco - che qualora la Regione Basilicata intervenisse per contenere l'impatto degli sconsiderati tagli voluti dalla Gelmini, assegnasse un contributo specifico al plesso scolastico di Anzi, per far sì che ai ragazzi della prima media venga garantito anche il terzo giorno con il tempo prolungato». Donato Pavese
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Sabato 19 settembre 2009
26 Bella Apre i battenti “Zoion planet” una due giorni per la valorizzazione del settore
Di scena la zootecnia Nuove azioni per un comparto da sempre volano per il Marmo-Platano BELLA - “Zoion planet”: un grande appuntamento nel Marmo Platano - Melandro con la zootecnia lucana. “Innovazione, tradizione e professionalità a confronto per una filiera dalle solide e grandi prospettive”. Tutto questo è il terzo meeting sulle “performance ed applicazioni della zootecnia” che oggi apre i battenti al “Cra-Zoe” di Bella scalo. «Una due giorni per approfondire con gli addetti del settore - ha detto il presidente dell'associazione “Terra lucana”, Antonio Stolfi - tutto ciò che è legato alla zootecnia e nello stesso tempo punta a sensibilizzare la collettività sulla qualità dei prodotti sulla valorizzazione di un territorio come quello di Sant'Antonio Casalini, ad alta vocazione zootecnica». Sarà l'occasione per evidenziare anche i vincoli e le opportunità per la filiera, le attuali condizioni del mercato e delle produzioni al fine di analizzare le prospettive e le strategie degli allevatori. Si intende mettere in campo nuove azioni per promuovere la crescita e la qualità del comparto da sempre punto di riferimento per il benessere del territorio del Marmo-Melandro. L'evento nasce con la finalità di offrire, con cadenza annuale, un palcoscenico sul quale possano delinearsi i futuri scenari di un'antica professione. Con la terza edizione di Zoion Planet, mostra locale di bovine razza frisona italiana si presenta in una zona a grande vocazione zootecnica, Sant'Antonio Casalini in agro del comune di Bella, dove gli operatori possono confrontarsi e approfondire le problematiche del settore, nonché dell'importanza di fare
Un allevamento di pecore
sistema e di riconoscere un ruolo di centralità delle aziende. Ma c'è di più. “Zoion Planet”è un meeting patrocinato dall'Apa che prenderà il via questa mattina alle 9 col saluto delle autorità presenti e del direttore Cra-Zoe Vincenzo Fedele. Seguirà il corso di toelettatura organizzato dall'Apa, la sfilata delle manzette condotta di giovani allevatori (Agafi e Bjc), la rassegna dei bovini da latte presenti alla manifestazione, l'esposizione di capi bovini da latte, carne a duplice attitudine, la dimostrazione della trasformazione del latte e le prove di analisi sensoriali dei prodotti caseari. Alle 18,30 conferenza dei sindaci del Marmo -Melandro sulle tematiche agricole. A seguire “Mozzarella in diretta” organizzata dall'azienda “Al laghetto tra i monti”. Il tutto sarà allieta-
to dal gruppo folk “Ambasciatori lucani”. Domani sarà la volta del meeting “Agricoltura in forte crisi, quali prospettive per un concreto rilancio?” alla presenza del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, del presidente Cra-Zoe, Romoaldo Coviello, dell'assessore all'agricoltura, Vincenzo Viti, del presidente della Provincia, Piero Lacorazza, dell'assessore provinciale all'Agricoltura, Nicola Figliuolo, del presidente dell'Apa, Palmino Ferramosca, del direttore della Coldiretti, Giuseppe Brillante, del presidente della Cia , Donato Distefano, del Presidente della Confagricoltura, Rocco Graziadei, del sindaco Salvatore Santorsa e del presidente dell'associazione “Terra lucana”, Antonio Stolfi. an.sc
Pd di Vietri, stasera assemblea degli iscritti
Una veduta di Vietri
VIETRI DI POTENZA - E' stata convocata per questa sera, alle diciannove e trenta presso la “Sala convegni” di Vietri di Potenza, l'assemblea degli iscritti della locale sezione del Partito democratico. All'ordine del giorno del segretario Antonio Fumiano e di tutti gli iscritti (si contano oltre cinquanta iscritti alla sezione vietrese), ben sei punti da espletare. Al primo punto l'elezione del presidente dell'assemblea. A
seguire la presentazione delle mozioni con i seguenti interventi degli iscritti. Al quarto punto la presentazione delle liste dei delegati alla convenzione provinciale, collegate alle candidature alla segreteria nazionale e alla segreteria regionale. E a proposito di ciò, al quinto punto, è prevista la votazione dei delegati (inizio della votazione alle ore ventuno, per mezz'ora). Claudio Buono
Brienza Processione per il Santissimo crocifisso e “Volo dell’angelo”
Due giorni di festeggiamenti nella cittadina del Melandro BRIENZA - La suggestiva cittadina della Valle del Melandro festeggia domani il Santissimo Crocifisso. Si tratta di una festa antica che ha attorno un grande fervore popolare e che si svolge, sull'omonimo santuario. Nel 1237 i burgentini, in seguito ad un miracolo, costruirono su un monte una cappella consacrata a Gesù Crocifisso, che alcuni secoli dopo venne ingrandita e trasformata in santuario. Il 24 luglio 1815 il santuario fu aggregato alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme in Roma, per cui visitando questo santuario si acquistano tutte le indulgenze, che possono acquistarsi visitando i luoghi santi di Gerusalemme. La cappella dista circa tre chilometri dal centro abitato fino all'inizio delle stazioni della via Crucis, che con 14 tabernacoli in muratura costeggiano, delimitano e contrassegnano l'ultimo e più ripido tratto di strada. I festeggiamenti si svolgono due volte l'anno: la prima domenica di maggio, quando la statua di Gesù Crocefisso viene portata in processione sulla vetta del monte e la terza domenica di settembre quando la stessa fa ritorno nella chiesa madre. Ma se a maggio la festa si svolge in tono ridotto, a settembre si svolgono solenni festeggiamenti. I tanti burgentini emigrati, ritornano in paese e a loro si uniscono i tanti fedeli dei paesi
vicini per questo appuntamento di fede. Nell'intera settimana che precede la festa, una moltitudine di fedeli, si recano in pellegrinaggio al santuario per confessarsi ed ascoltare la santa messa. Il via vai è costante per l'intera settimana, ma diventa intenso al sabato e nel corso della notte fino alle luci dell'alba della domenica quando la processione si avvia per raggiungere il paese, dove in località San Velasio s'incontra con la processione della Vergine addolorata. A questo punto, dopo la messa all'aperto, le due statue vengono portate in processione per le vie principali del paese fino a via Mario Pagano dove si svolge il “Volo dell'angelo”. Questa particolare forma di devozione è un momento di gioia per il popolo di Brienza, geloso da sempre delle proprie ricchezze storiche - culturali e da sempre convinto e sicuro che nessuno mai potrà privarli del fascino di questo bambino che vestito da angelo appeso per la schiena ad una carrucola, con il ginocchio in genuflessione , sostenuto da una serie di corde viene calato da un'altezza di dieci metri fino a raggiungere le due statue, per sette volte e cioè per quanti sono i dolori della Vergine. Dopo ogni discesa “ l'Angelo” , recitando dei versi , presenta al Crocifisso e alla Madonna uno
dei sette simboli della Passione : incenso , cero, spada, croce, calice, corona e lancia. Al termine di questa cerimonia le due statue vengono accompagnate nella chiesa madre , dove sono esposte alla venerazione dei fedeli per tutto il pomeriggio e la sera. Dopodichè la festa assume i tratti tipici dei festeggiamenti civili proposti dal comitato festa che, presieduto dal parroco don Beniamino con il contributo di tanti giovani propone nella serata di oggi il gran concerto della banda musicale “ Città di Noicattaro”, diretto dal maestro Giuseppe Car-
bonara mentre per domani sera l'esibizione dell'attore comico Martufello e successivamente del noto cantante Marcello Cirillo. Alla mezzanotte, il consueto grande spettacolo di fuochi pirotecnici, curati dalla ditta Pepe Luca di Sala Consilina , che la a tradizione vuole di grande effetto, per chiudere degnamente la giornata di festa. Per ogni festa che si rispetti non potevano di certo mancare le luminarie, che incorniceranno le principale vie cittadine, affidate alla ditta Battista Gatta di Tito Vincenzo Macchia
Un momento del “volo dell’angelo”
Muro lucano, bandito il concorso “Una poesia per San Gerardo Maiella” MURO LUCANO - Mancano meno di due settimane alla scadenza del bando letterario legato al santo patrono della Basilicata. Il gruppo culturale “Cuorimuresi” ha dato vita alla prima edizione del concorso internazionale sul tema: "Una poesia per San Gerardo Maiella”. L'iniziativa nasce «dalla volontà di promuovere la cultura, la comunicazione scritta e l'espressione dei sentimenti e delle emozioni che esprimono la figura di San Gerardo Maiella. Per dare voce a quei colori che spesso, per mille ragioni, rimangono chiusi all'interno dell'anima di ciascuno». Il concorso è aperto a tutti, purché le opere degli autori, indipendentemente se siano italiani o stranieri, siano scritte
in lingua italiana. Il premio è articolato da due sezioni. La sezione Adulti che prevede la poesia a tema libero articolata da un massimo di 40 versi, e la sezione Giovani, sempre con la poesia a tema libero, ma con un componimento di massimo 30 versi. Condizione necessaria, per partecipare al concorso, è che le opere devono essere inedite e non devono aver mai ricevuto premi in altri concorsi letterari. Gli elaborati dovranno essere prodotte in 2 copie dattiloscritte. Una soltanto delle 2 copie dovrà essere firmata e inserita in una busta chiusa contenente le generalità del concorrente. Il plico inviato dovrà quindi racchiudere la copia anonima e la busta sigillata contenente la copia firmata e i dati dell'autore. I lavo-
ri dovranno essere consegnati o inviati, entro e non oltre il prossimo 30 settembre a Cosimo Ponte, via Belvedere, 85054 Muro Lucano. All'atto del ricevimento, ad ogni opera sarà assegnato un numero di riconoscimento che permetterà alla giuria di identificare il testo in maniera completamente anonima. Per le due sezioni verranno premiati i primi tre classificati ai quali saranno donate targhe artistiche di pregio e diplomi di riconoscimento. Ai successivi dieci classificati saranno attribuite segnalazioni di merito attestate con diploma. La cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 16 ottobre, nella giornata in cui ricadono i 254 anni dalla morte del santo. Carmine Pepe
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Sabato 19 settembre 2009
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Maratea Più gravi del previsto le conseguenze dell’incendio delle scorse settimane
Ss 18 chiusa per tutto ottobre Tavolo tecnico tra il Comune, l’Anas e la Regione. Preoccupati gli operatori turistici MARATEA – Continuano i disagi dopo l’incendio che ha bruciato per tre giorni la costa Tirrenica alla frazione Acquafredda di Maratea. Per la riapertura della SS 18 bisognerà attendere almeno la fine di ottobre. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico che si è tenuto ieri mattina tra Comune di Maratea, Anas e Regione Basilicata. Sale intanto la preoccupazione degli operatori turistici che oltre ad un finale di stagione “ormai compromesso”temono anche per il 2010. «La previsione è di una chiusura fino alla fine di ottobre – dice il sindaco Mario Di Trani – Sempre che non ci siano ulteriori incidenti o rallentamenti di natura burocratica». Per venire incontro al disagio dei tanti pendolari che si spostano da Maratea a Spari per lavoro o per studio, intanto, spiega Di Trani, il Comune ha fatto aumentare le fermate dei treni alla stazione di Acquafredda. Il disagio maggiore, tuttavia, resta per chi vuole spostarsi con l’auto. Per capire l’entità deldisagio bastaconfrontare le distanze. Lungo la Ss18 tra Maratea e Sapri ci sono circa 9 chilometri, se ci si sposta lungo il percorso alternativo di Trecchina, la distanza, invece, supera i 53 chilometri. E questa ha conseguenzeanche sul turismo. «Abbiamo perso tutto l’indotto che arriva dal Vallo del Cilento – dice Rosa Amoroso, presidente del consorzio Sotto il segno del Delfino –In tantiarrivanoaSapri e rinunciano a proseguire. Sono stati annullati diversi ricevimenti. Abbiamo subito un danno eco-
La costa di Maratea
nomico non indifferente e siamo preoccupati anche per la programmazione del prossimo anno». La strada è stata chiusa al traffico tra il cimitero di Acquafredda eil CanalediMezzanotte, alconfine con Sapri (SA), dopo l’incendio di vaste dimensione sviluppatosi nella notte tra l’8 e il 9 settembre scorso. Le fiamme hanno mandato in fumo 60 ettari di Pineta, hanno fatto temere per abitazioni e strutture alberghiere. Lungo i 2,5 chilometri di strada statale interessata, l’incendio distruggendo la vegetazione e il sottobosco,
ha rotto l’equilibrio delle scarpate disseminate di massi di piccola e media dimensione. Dopo diversi sopralluoghi per verificare i danni causati dalle fiamme, il Comune di Maratea ha provveduto ad effettuare una serie di sopralluoghi per verificare i danni e predisporre la pulizia dei versanti danneggiati. Al momento, come riferisce sempre il sindaco Mario Di Trani, sono al lavoro squadre di rocciatori per completare l’opera di bonifica del terreno per poi passare agli interventi per la messa in sicurezza, che consisteranno nel posizionamento di
Tramutola Per il sindaco non c’è nessun pericolo
Da Facebook una petizione per salvare “Capo l’Acqua” TRAMUTOLA - Salviamo “Capo l'Acqua”. E' la petizione che gira da qualche giorno su Facebook. L' invito fatta dal suo fondatore, politico ex amministratore della comunità tramutolese, Franco Simone è quello “ di sottoscrivere una petizione pubblica rivolta all'amministrazione Comunale di Tramutola per bloccare i lavori secondo quanto descritto da Simone “che stanno deturpando la zona più bella, più conosciuta e più cara a tutti i Tramutolesi e non ......” . Lavori come quelli del giardino del Palazzo antico Terzella , affianco alla fontana, che da quando dichiarato dall'artefice della petizione sarebbero distruttivi per un luogo storico come “Cap'L'Acqua”. Petizione che non si fermerà solo sul web ma proseguirà anche per via cartacea - secondo quando dichiarato dal fondatore. Dall'altra parte non si fa attendere la risposta da parte dell'amministrazione che riferisce “una petizione alquanto politicamente strumentale chiosa il Primo cittadino, Ugo Salera che raggiunto telefonicamente si definisce “sorpreso” anche perché non c'è nessun pericolo per un luogo di cui l'amministrazione ha avuto sempre cura e pregio per il paese”.
Un’immagine della zona
E dei lavori, cosa ci dice? «Gli interventi che saranno fatti - spiga il Sindaco - in un ottica di riqualificazione e di miglioramento, mantenendo le caratteristiche peculiari del posto. Lavori che riguarderanno i due siti: l'area dov'è allocata la fontana e Palazzo Terzella. Attualmente - riferisce il Primo cittadino - il giardino all'interno dello storico immobile non è fruibile a tutti. Anzi solo in occasione di qualche manifestazione estiva, anche perché è posto in un area rialzata. Il giardino attualmente è fatiscente e se dovremmo tenerlo così com'è
oggi dovremmo fare un muro rialzato di 4, 5 metri, non proprio appropriato, diventerebbe una muraglia. L'area verde, invece, sarà - continua il Sindaco riproposta a livello stradale, quindi, il giardino verrà a pian terreno con una recinzione di un qualche metro. Saranno ripristinate le scalette di una volta. Un area che in questo modo diventerà fruibile per tutti, adulti e bambini, dove potranno trascorrere qualche ora di tempo libero. Verrà rifatta - evidenzia Salera - anche la pavimentazione dei due siti in modo migliorativo. Sappiamo che è un posto particolare di Tramutola, si sono fatte richieste e le abbiamo accolte. Non è vero che lo spazio verde scomparirà anzi la ricostruiremo in un area artistica Sarà fatto un rifacimento in pietra. Una riqualificazione in toto solo con effetto migliorativo. Per l'amministrazione conclude il Sindaco - c'è la massima attenzione a non stravolgere le caratteristiche del luogo. Abbiamo fatto intervenire anche la Sopraintendenza per i Beni Archeologici. I fondi - ha aggiunto Salera - provengono dal PO.Val d'Agri, 144 mila e 080 Euro per la misura II”. Angela Pepe
reti metalliche paramassi. «Stiamo lavorando quotidianamente e costantemente con Anas e Regione Basilicata per fare in modo che non ci siano intoppi – conclude Di Trani – Dal primo momento che siamo stati allertati abbiamo lavorato cercando di alleviare i disagi dei cittadini in tempi brevi». Al tavolotecnico hapreso parte l’ingegner Franzese, capo compartimento dell’Anas di Basilicata e delegati degli uffici regionali Difesa del suolo e Protezione civile. Francesco Zaccara
Armento, cala il sipario sui festeggiamenti in onore della Vergine ARMENTO - La cerimonia religiosa è iniziata sabato 12 Settembre con la Santa Messa nella cappella di campagna elevata a rango di Santuario. Poi è proseguita a piedi (circa 8 km) fino al centro abitato accompagnata con canti e preghiere. Davanti al Sagrato della Chiesa matrice la statua è stata salutata dalla banda Città di Bracigliano, dal sindaco Franco Curto e dal parroco Don Giacinto Di Sanzo. I fuochi pirotecnici hanno rallegrato tutti i cittadini prima che la madonna venisse portata in chiesa. Una breve pioggia ha appena disturbato la processione ma poi il tempo si è messo al bello. La prima serata è terminata con l'esecuzione di alcuni celebri brani operistici ed alcuni pezzi del canzoniere napoletano. Il giorno seguente nel pomeriggio è stata celebrata la Santa Messa alle 17 ed alle 18 una processione solenne e partecipata ha portato la Madonna per le vie processionali del paese. È terminata tra una folla festosa e ordinata la processione, seguita da una sorprendente ed inaspettata festa di fuochi, grazie alle offerte spontanee di molti fedeli. Finita la festa religiosa in senso stretto, e dopo l'intervallo di un'ora il complesso vocale e strumentale “I Romance”, molto in voga negli anni '70, ha tenuto un concerto degno della tradizione e verso mezzanotte lo spettacolo è finito tra gli applausi scroscianti della folla. Gianni Saponara
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Sabato 19 settembre 2009
28 Melfi L’esperienza del Gasparrini raccontata da docenti e alunni
Il sindaco: «Un’opportunità per il paese»
Un percorso di accoglienza per gli studenti del primo anno
Tetti fotovoltaici Progetto tra il Cev e il Comune di Ruvo
MELFI - Sono circa 120 gli studenti che quest'anno si sono iscritti all'istituto tecnico perragionieri egeometri,Gasparrini di Melfi. La storica scuola, tra le più antiche della Basilicata, supera i cinquecento allievi che arrivano da diversi comuni della zona. Per le matricole della stagione 2009-2010 la dirigenza scolastica, il corpo docente e gli studenti delle quinte classi hanno organizzato un programma di accoglienza. «Un modo per rendere meno traumatico il passaggio alla scuola media superiore - conferma il preside, Donato Santomauro - ed introdurre al nostro istituto i tanti studentiche hannodeciso di frequentare questi corsi. Con i nuovi iscritti abbiamo parlato del regolamento interno alla scuola per una eventuale revisione del documento e della nuova organizzazione democratica in istituto con gli organi collegiali. A giugno 2010 concluderemo questoprogetto conunasettimana offerta agli studenti che più degli altri avranno dimostrato di saper vivere con noi nel pieno rispetto delle regole e per aver contribuito alla realizzazione di un clima basato sul reciproco rispetto ed aiuto». Sostanziale è stato l'apporto dei docenti. «Già da
RUVO DEL MONTE - La produzione di energia da fonti rinnovabili è diventata, ormai, una nuova opportunità nella strategia del risparmio anche per gli enti pubblici. Lo scopo primario degli amministratori locali è quello di ridurre i consumi energetici, produrre energia verde e promuovere la tutela dell'ambiente. Nell'ottica di perseguire questa nuova strategia di sviluppo energetico ecosostenibile, il Comune di Ruvo del Monte ha deciso di aderire al progetto “1000 tetti fotovoltaici su 1000scuole”. L'iniziativa è stata promossa dal Consorzio Cev che, dal 2002 ad oggi, si è strutturato ed organizzato per essere un punto di riferimento insostituibile per gli enti locali, nella gestione di tutte le problematiche ed opportunità del settore energia. «Il progetto “1000 tetti fotovoltaici su 1000 scuole” - ha evidenziato il sindaco di Ruvo del Monte, Donato Romano rientra nella strategia del risparmio e garantisce la possibilità di ridurre i consumi energetici, evitando al nostro ente tutti i costi necessari a sostenere un'analoga iniziativa. Questo è un aspetto molto importante per la nostra piccolacomunità». IlgruppoCev ha proposto al Comune di Ru-
Melfi, nasce “Punto Pdl” MELFI - Si chiama “Punto Pdl costruiamo l’avvenire” e un’associazione nata, sispiega in una nota, «pervolere di un nutrito numero di cittadini nasce a Melfi la predetta Associazione che si propone di sviluppare iniziative culturali, sociali e politiche volte alla diffusione dei principi e dei valori della democrazia liberale». «L'azione sarà sempre ispirata ai principi e ai valori della cultura liberale,- continua il comunicato volta alla promozione della pace, della libertà, della sicurezza, della dignità della persona, dell'economia di mercato, della giustizia, dello Stato di diritto, dello sviluppo sostenibile, della protezione dell'ambiente». «Si tratta - spiega il presidente Vincenzo Cesarano - di avere un ruolo di grande importanza e responsabilità, in quanto un Movimento che ben assolve il suo compito garantisce,anche ad un grande partito, quale è il Pdl, la capacità di radicarsi sempre più sul territorio, vicino alle esigenze ed ai problemi reali dei cittadini». Il Gasparrini di Melfi
qualche anno - spiega l'insegnante, Maria Pia Guantario abbiamo verificato l'utilità di rimanere al fianco dei nuoivi iscritti per una settimana intera. Con loro instauriamo subito un rapporto di amicizia che ci permette di affrontare meglio le difficoltà nella nuova stagione da vivere in classe». Infine gli studenti più esperti. «Anche io ero emozionatissimo al primo giorno di scuolaqui alGasparrini -conferma il diciottenne, Felice Di Ruvo - ed ecco perché comprendo l'importanza di un si-
mile progetto per l'accoglienza delle matricole. Siamo comprensivi e prodighi di consigli con tutti». Le domande più frequenti. «Ci chiedono della severità dei professori - conclude lo studente del quinto anno, Di Ruvo - delle materie più difficili da affrontare, di quanti compiti si svolgono a casa. Le stesse domande che cinque anni fa ci ponevamo appena giunti a scuola». Infine una ragazza. «Abbiamo accolto i colleghipiù giovani nel nostro magnifico cortile delle magnolie - spiega la studen-
tessa del quarto anno, Angela Acquachiara - e per tutta questa settimana resteremo al loro fianco. Il secondo giorno abbiamo distribuito e discusso del regolamento interno, mercoledì scorso è stato compilato un test per l'analisi dei requisiti necessari alla stesura del programma annuale. Il gran finale è previsto per oggi. «Andremo tutti al mare di Policoro - conclude la giovanissima, Angela Acquachiara - martedì ci sarà un ultimo incontro con le famiglie». Vittorio Laviano
vo del Monte un accordo che prevede la realizzazione di tutte le fasi del progetto, con un finanziamento specifico a carico del consorzio stesso. L'impianto che dovrebbe essere realizzato sarà concesso in gestione all'ente che ne manterrà la titolarità, senza dover sostenere alcun onere per la manutenzione ordinaria e straordinaria, che restano, quindi, a carico del gruppo Cev. Inoltre, occorre precisare che il Comune che riceve in gestione l'impianto, lo farà senza rischi e senza oneri; lo stesso non ha alcuna incombenza burocratica (gara, affitto o cessione tetto) e non deve prevedere alcun impegno di spesa in bilancio. La grande quantità di impianti che vengono realizzati dal Consorzio Cev ha consentito di abbattere i costi e, con il solo contributo del Conto Energia, di rimborsare il finanziamento per la realizzazione dell'intero progetto. Quest'ultimo dovrebbe consentire al Comune di Ruvo del Monte l'utilizzazione di tutta l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico per vent'anni, con un notevole risparmio per le casse municipali, perché si va a ridurre la quantità di energia elettrica acquistata per l'edificio. Donato Pavese
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Venosa Solo danni alla carrozzeria delle autovetture coinvolte
Provinciale 10, due incidenti in 4 giorni GINESTRA - In tre giorni sulla strada provinciale n. 10 IV tronco che da Ginestra conduce a Venosa si sono verificati due incidenti stradali per fortuna senza gravi conseguenze per le persone. Questa strada nello scorso autunno è stato quasi interamente interessato da lavori di miglioramento. Gli incidenti si sono verificati in un tratto stradale, in prossimità del ponte lapilloso, per niente interessato da lavori di adeguamento della strada. Il primo incidente si è verificato lo scorso 15 settembre, l'altro incidente il 17 settembre scorso, nel quale, a
causa del fondo stradale bagnato, si sono scontrate una Opel Corsa ed una Ford Mondeo. L'autista della Opel, che andava in direzione Venosa, ha perso il controllo del mezzo e dopo essersi girato con la macchina è andato a sbattere contro la Ford, che andava in direzione Ginestra. I due mezzi hanno subito danni alla carrozzeria. Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venosa per i rilievi del caso e subito dopo i colleghi di Ripacandida per regolamentare il traffico, che su questa strada è abbastanza notevole. In questi giorni la strada provin-
ciale n.10 IV° tronco che da Ginestra conduce a Venosa sta diventando problematico. Si stanno eseguendo i lavori del IV° tronco della superstrada “Oraziana”, che da Rionero dovrebbe congiungersi velocemente con Venosa, in alcuni tratti della provinciale. In poche parole questa superstrada dovrebbe (usiamo il condizionale visto che ci sono problemi nel 1°, 2° e 3° lotto) intersecare l'attuale provinciale n.10. Molti mezzi pesanti attraversano la provinciale portando con se terra e fanghiglia, rendendo, soprattutto in caso di pioggia,abbastanza pericolosa la strada. Lorenzo Zolfo
L’incidente di giovedì scorso
Nella zona c’è di tutto: dai frigoriferi ai paraurti di macchine. L’appello degli agricoltori
Quel che resta di Rendina Sulla strada che da Lavello porta alla diga, disseminate diverse discariche abusive LAVELLO - La solita storia di degrado ed incuria? No, questa volta c'è dell'altro. E' una ordinaria storia di malaburocrazia ma anche una vicenda fatta di segnalazioni inascoltate, missive mai riscontrate ma soprattutto di noncuranza, disinteresse ed indifferenza. Al centro del mirino, sotto i riflettori , finisce nuovamente l'area limitrofa all'invaso di Abata Alonia altrimenti conosciuta come Diga del Rendina di proprietà del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano ma ormai da tempo ribattezzata “terra di nessuno”. Il breve tragitto dal centro abitato di Lavello alla Diga del Rendina, circa cinque chilometri, riseva metro dopo metro sorprese e spettacoli di ogni genere. Di recente asfaltata, in occasione della visita di personaggi di alto rango della politica locale e regionale, oggi la strada versa in uno stato di degrado a dir poco pietoso. Fanghiglia e sterpaglie la fanno da padrone mentre sul ciglio della strada spuntano quotidianamente come funghi decine e decine di mini discariche abusive. Da ultimo si scorge la presenza di paraurti di auto abbandonati in barba a divieti e prescrizioni. Ma, per i malcapitati automobilisti , agricoltori e frontisti che quotidianamente percorrono le strade della zona per recarsi nelle proprie aziende agricole, il peggio deve ancora arrivare. A pochi metri dalla barra etallica che segna l'ingresso alla Diga del Rendina, bisogna imboccare una strada sterrata sulla destra che costeggia l'invaso . “La strada di nessuno”, la chiamano ironicamente i frontisti. Ciò per via del quotidiano scarica a barile tra amministrazioni, consorzi , provincia e regione. Pochi metri tra buche, avvallamenti e piccoli stagni, in un boschetto la-
VENOSA
VI edizione per l’annuario del Secondo circolo VENOSA - E' arrivato alla VI edizione l' Annuario delle attività del 2° Circolo Didattico di Venosa. Partita in sordina nel 2002, l'iniziativa strada facendo si è consolidata e ampliata, arricchendosi di contenuti e impreziosendosi dal punto di vista grafico. Oggi rappresenta una interessante e accattivante vetrina per documentarsi sugli elementi che hanno caratterizzato nell' a.s. 2008-09 la vita dei bambini, i loro percorsi educativi, il loro vissuto familiare e scolastico. Ma anche una occasione per valutare le innovazioni introdotte nel corso degli anni a livello di programmazione didattica e le loro ricadute reali. Una testimonianza concreta, quindi, dell'impegno con cui gli insegnanti della scuola primaria “Luigi La Vista” cercano di creare quel clima relazionale che contribuisca a far sentire a tutti di “star bene a scuola”. L'idea che ispira tutta l'iniziativa è quella di giocare con la cultura pedagogica. Ed è per questo che la raccolta di esperienze condotte dagli insegnanti dei comuni e plessi scolastici di Venosa Maschito e Ginestra, ha come titolo: “Culture in gioco”. “La continua trasformazione sociale, che presenta uno stile di vita sempre più multiculturale e multietnico, costituisce una “sfida”che la nostra scuola, articolata tutta a tempo pieno per scelta pedagogica e non per ripiego, ha saputo coglierefornendorisposterassicuranti allefamiglieeaibambini che la frequentano- ci dice Pasquale Covella, Dirigente Scolastico del 2° Circolo Didattico- Gli insegnanti si sono posti in condizione ottimale per accogliere le famiglie multietniche, multicolore e italianissime.. L'intelligenza, non ha colore e non ha nazionalità va semplicemente sviluppata in tutti con un'azione idonea e professionale”. Le iniziative documentate nell'Annuario evidenziano come il processo di insegnamento-apprendimento è avvenuto grazie all'interazione tra gli insegnanti e tra i bambini, divenuti co-protagonisti, e sottolineano le relazioni positive intrecciate con le famigliee con il territorio. “Abbiamo voluto documentare la didattica unica e originale messa in campo nel corso dell'anno- aggiungono Clara Caggiano, Lucia Divietri, SoniaMollica, Caterina Pizzolorusso e Olga Placido che hanno curato l'Annuario-E' una didattica su misura dell'alunno. attenta ai processi cognitivi, ai ritmi di apprendimento e alle relazioni sociali”. Vengono documentate attività, sviluppate con la formula del laboratorio, che abbracciano svariati settori. Tra queste, le esperienze sul territorio con le Associazioni in occasione del Natale, del Carnevale e della Partita del Cuore; con la Piscina per l'attività di Nuoto; con la Soprintendenza Archeologica con le lezioni di restauro, ma anche con il Liceo Classico per il gemellaggio Italia-Bulgaria. Giuseppe Orlando
sciato all'incuria di passanti e vandali, e lo scempio si presenta in tutto il suo straordinario e tragico squallore. Frigoriferi, cucine, mobili e rifiuti di ogni genere accompagnano il viaggiatore prima di lasciare spazio a enormi pozze di acqua accumulatesi giorno dopo giorno. E' acqua provenienti dalla condotte del consorzio, acqua potabile , in alcuni casi, acqua della fontana Posta Ricci. Centinaia di litri che quotidianamente si disperdono
inondanto strade e canali ricolmi di sterpaglia e rifiuti. Si scorgono ancora gli interventi tampone da parte del Consorzio e i pozzi lasciati pericolosamente aperti in spregio alla possibilità di sabotaggi o infortuni. Una fotografia raccapricciante per un area per cui il presidente uscente della provincia di Potenza, Sabino Altobello, all'epoca dei fatti consigliere regionale, aveva addirittura previsto l'istituzione di una oasi naturalistica. Lo sguar-
do poi inevitabilmente va all'argine , che sovrasta la zona, della Diga del Rendina ormai inattiva da oltre otto anni dopo un restyling da cifre a sei zeri. Il muro di contenimento, per il quale, per quanto è dato sapere, furono stanziati circa 35 miliardi di vecchie lire, presenta infatti fenomeni di cedimento. Realizzato, secondo le indicazioni , in cemento armato è stato definito come pericoloso pertanto l'invaso del Rendina è stato totalmente svuota-
to. Ma come è possibile che sia durato solo pochi anni? Questo uno dei tanti interrogativi che attendono ancora una risposta. La Diga, la prima realizzata nell'Italia Meridionale in terra battuta, risale all'immediato dopoguerra, ed è stata costruita sulla scorta di conoscenze scientifiche dell'epoca e con mezzi d'opera probabilmente inadeguati. Tuttavia ha svolto egregiamente il proprio compito per oltre trent'anni senza necessità di in-
terventi dispendiosi. L'utilizzazione delle acque invasate (circa ventitre milioni di m3), ha reso infatti possibile la radicale trasformazione fondiaria di migliaia di ettari di terreno, consentendo anche tre raccolti l'anno di prodotti orticoli e verdure pregiate, in un'area che favorita da un particolarissimo microclima, è stata tra le prime a dotarsi nel dopoguerra di un adeguato programma d'irrigazione. Daniele Masiello
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Sabato 19 settembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Oliveto L.
Scanzano
Promozione del territorio
Cgil nel Metapontino
Pro loco del Sud a raduno sul monte
Le strade per uscire dalla crisi economica
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Prende quota l’ipotesi di “spacchettare” la variazione di bilancio, a ottobre l’assestamento
Martedì si va in Consiglio Fissata la data dell’assise nel corso della conferenza dei capigruppo L’APPUNTAMENTO Congresso dell’Ugl
Presente anche Cabras PRESSO la Camera di Commercio si terrà il 1° Congresso Provinciale della Ugl di Matera, con la presenza del Segretario Confederale Serafino Cabras. L'appuntamento è quanto mai importante per la vita della Ugl materana perché l'occasione serve anche per fare il punto della situazione organizzativa e politica e fare un'analisi della situazione esistente nel territorio materano. E' quanto ha dichiarato il Segretario Provinciale della Ugl di Matera Luigi D'Amico, il quale ha anche affermato che il momento particolare che attraversa la provincia di Matera e più in generale la Regione Basilicata, presuppone la elezione di un gruppo dirigente all'altezza del gravoso compito e dell'impegno sociale che la Ugl assicurerà per il prossimo quadriennio. La provincia di Matera, dichiara D'Amico, attraversa un periodo di grave crisi, ma l'obiettivo è quello che con il concorso e le sinergie di tutti (forze sociali, politiche ed istituzionali) si vada verso la soluzione dei problemi e quindi verso un auspicabile sviluppo economico, sociale produttivo ed occupazionale. I 60 delegati che sono stati eletti nelle loro rispettive assisi congressuali di categoria eleggeranno domani il nuovo gruppo dirigente della Ugl di Matera, compreso il Segretario Provinciale, oltre ai delegati che parteciperanno al prossimo Congresso Regionale.
E’ MARTEDÌ 22 settembre alle 17 la data in cui si terrà il prossimo Consiglio comunale della città di Matera. La decisione è stata presa ieri al termine della conferenza dei capigruppo nella quale è stata definita la nuova data in cui si tratteranno le questioni riguardanti la cosiddetta variazione di bilancio con i provvedimenti che riguardano gli ex ausiliari del traffico, i fondi in arrivo dalla Regione per Calata Ridola e la sua ristrutturazione ma anche il nuovo regolamento urbanistico. Problemi e situazioni che non trovano nel loro complesso concordemente compatti maggioranza ed opposizione e che verranno, verosimilmente “spacchettati” nel corso del Consiglio. In questo senso ieri vi sarebbe stata una disponibilità del primo cittadino attraverso le formule che già erano state illustrate nei giorni scorsi dall’assessore comunale al bilancio Eustachio Quintano. La minoranza sembra ancora una volta pronta a convergere su alcuni provvedimenti ma a non dare la stessa disponibilità su altre questioni di natura più propriamente politica e di indirizzo come, in primo luogo, gli indirizzi urbanistici. Resta questo il nodo del contendere anche se, lo spacchettamento, dovrebbe permettere una generale convergenza pur di fronte ad
una situazione politica oggettivamente difficile. L’Udc ha chiarito con il comunicato di Cappella la propria posizione, appoggiata, come hanno fatto presente ieri anche dagli altri consiglieri del gruppo. I numeri della maggioranza, in origine già risicati e con qualche fibrillazione ulteriore all’interno, adesso non ci sarebbero davvero più perchè rimarrebbero 16 consiglieri di maggioranza più il sindaco (stando ai voti in Consiglio nel passato e alle dichiarazioni degli ultimi giorni) a sostenere la maggioranza. Ma è anche vero che gli equilibri ed anche i numeri in politica possono sempre cambiare ed altre novità potrebbero ancora esserci. Certo la strada per la maggioranza pare sempre più in salita e il verdetto decisivo sulla tenuta o meno dovrebbe arrivare con l’assestamento di bilancio. La convocazione del Consiglio arriverà per il 30 settembre ma sarà, probabilmente, successiva di qualche giorno alla visita a Matera del presidente Napolitano. In quel Consiglio sull’assestamento ci saranno i verdetti politici e lì ci sarà il responso alle valutazioni che il sindaco ha annunciato di voler fare «in sintonia con il persistere o meno di maggioranze consiliari». p.quarto@luedi.it
L’OPINIONE
Il Governo Buccico è stato vissuto come un brusco taglio all’ “edilizia contrattata” di GIULIO SAVINO CASUALITÀ o astuzia della Ragione che sia, la pubblicazione nello stesso giorno, dell'intervista al sindaco Buccico e del discorso di Fini a Gubbio, obbliga il lettore che voglia capire, ad andare oltre i significati dei messaggi e ad interrogarsi invece, sulla diversità dei contesti in cui si collocano. Nei due atti linguistici colpisce l'affinità lessicale e l'identità dei concetti. La stessa visione sul partito, sulla legalità, sugli immigrati. Questi gli enunciati di Fini: “partito che non discute e non decide”; “avere a cuore la legalità e la verità”; “c'è gente che non ce la fa a tirare avanti … dare il voto agli immigrati”. Di Buccico: “i partiti non più sede di confronto, manca il rapporto con i cittadini”; ripristino dello “spirito di legalità nell'attività amministrativa”; “marginalità sociale, extracomunitari … servizi maggiori con fondi che abbiamo incentivato”. Qualcuno potrebbe spiegare la concordanza di significati con la comune cultura politica dei due autori. Giudizio sbrigativo e semplicistico. Le scelte espressive pongono sempre in relazione la parola e l'opera, cioè, come aveva compreso Voltaire, “lo stile è la cosa”, più che l'uomo. L'interesse dei cittadini è per la cosa,
non tanto per Fini e Buccico, quella “cosa”perduta, allaricerca della quale si affanna la Sinistra. È la “cosa” che costringe i cittadini a chiedersi perché due messaggi così affini, abbiano risposte del tutto diverse, a seconda dei contesti, nazionale o locale. Le parole di Fini, commentate favorevolmente da quasi tutta la stampa, danno fiducia ai tanti che sognano unadestra liberale,moderna,europea e galvanizzano la Sinistra, in nome del dialogo, dell'utile dello stato e di una nazione civile ed unita. Le parole di Buccico cadono invece, nel silenzio. Persino la stampa locale tace, attenta più a cogliere la trama di guerre di posizione personale, che ad aprire un dibattito sulle cause e sui rimedi dei problemi che riguardano l'intera comunità materana e regionale. Quale spiegazione allora, a questa diversa reazione del contesto e, in esso, di quelle forze che pur si richiamano alla Sinistra nazionale? Non vale sforzare la mente. La spiegazione è nelle cose, come il buon senso più che il metodo marxista, insegna. L'amministrazione di destra della città di Matera è vissuta come un imprevisto e brusco taglio di quel filo che ha legato la politica ad un'edilizia “con-
trattata”, la cui massima espressione si ha dagli anni '90 in poi. Un sottile ed utile filo di Arianna, certo, ma andava reciso prima che si aggrovigliasse, come anni addietro denunciava sulla stampa, il compagno senatore R. Giuralongo. Fine ed autorevole intellettuale, parlò di “lobbismo di sinistra”, delineando le tappe di una sciagurata politica urbanistica, che è sotto gli occhi di tutti. Al senatore fecero coro tanti altri compagni, senza risultato alcuno. Non fa meraviglia perciò, che nell'attuale paccottiglia di culturame becero, chiunque possa atteggiarsi a novello Bruto. Un gesto non da tragedia, ma da farsa strapaesana, a danno degli interessi generali della città e dello stesso Partito nuovo. Ma questo, è un altro discorso. Conclusione: si fanno alcuni nomi per il dopo - Buccico. Se non per politica, almeno per problema morale, non si pensi a cloni o a politici familisticamente imprenditori, néche una seria politicadi centrosinistra possa nascere dai frantumi di un mondo che si sta decomponendo. La grave crisi economica e sociale che attraversa negli ultimi tempi la città, non abbisogna di chi coltiva interessi particolari, ma di chi li sa mediare a vantaggio dell'interesse generale.
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Matera
Obiettivo è ripercorrere il percorso virtuoso di Salerno, al primo posto in Italia
Matera, capitale della differenziata Anci e Conai riuniti alla Camera di Commercio, punteranno sul territorio «L’ITALIA è un Paese povero di risorse, abituato da sempre a riciclare. Siamo i secondi al mondo nell’alluminio, nel legno i primi, nella plastica i primi in Europa così come per il riciclo della plastica. Stranamente, però, siamo abituati ad autocriticarci, perchè siamo un popolo di scettici». L’analisi è di Piero Capodieci, vice presidente del Conai, a Matera per partecipare alla riunione del Comitato di coordinamento con l’Anci, che si è tenuto ieri alla Camera di Commercio di Matera. Tra gli obiettivi dei due organismi, c’è quello di trasformare la città dei Sassi in una piattaforma di coordinamento. Con un Sistema Italia che funziona così, è naturale che il tema degli incentivi a cittadini e privati per la raccolta differenziata diventi centrale e componga il nuovo accordo quadro siglato fra le due organizzazioni che verrà presentato ufficialmente già il 9 ottobre a Torino in occasione dell’assemblea generale dell’Anci. «L’intesa - precisa Capodieci - nasce in un periodo di crisi che ha avuto effetti sulle difficoltà di raccolta. Nonostante tutto, daremo ulteriore slancio perchè abbiamo ottenuto dal Conai la prosecuzione del pagamento dei contributi Conai anche per il materiale raccolto da cittadini e aziende oltre gli obiettivi nazionali ed europei che sono già stati raggiunti. Vogliamo aumentare anche la qualità di ciò che si raccoglie. La differenziata è un mezzo, non il fine. Il materiale deve essere pulito. Per questo sono previsti rispettivamente premi o penalizzazioni, sono stati realizzati anche programmi di interventi e informazione rivolti ai cittadini».
Il gruppo di lavoro
I livelli di riciclo sono, in alcuni casi, superiori al 60%. La plastica che è il materiale più difficile da riciclare, ha superato il 30% con un limite di legge del 26%. «E’ importante che si comprenda che le imprese sono interessate all’ambiente - aggiunge Capodieci e per questo stiamo portando avanti, con i consorzi, iniziative per risolvere il problema dei rifiuti, trasformandoli in risorsa». «Tutto quello che verrà discusso nel corso di questa giornata - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli rappresenta il risultato del lavoro del comitato composto da presenze di grande rilievo. Matera è stata scelta perchèè una sortadi risposta che il Conai e l’Anci hanno voluto dare al territorio. Abbiamo bisogno però della collaborazione con le am-
ministrazioni locali. La nostra città ha avuto la meglio su Prato, Imperia e Ancona che si erano candidate per ospitarequesta riunione.Salerno è oggi la città italiana con il 48% della percentuale di raccolta differenziata e Matera potrebbe seguire lo stesso percorso». In questo senso, i primi risultati si potrebbero ottenere attraverso l’iniziativa dell’ente avviata qualche mese fa con i due organismi sul recupero degli imballaggi nella provincia di Matera. Il sistema scolastico, come conferma Capodieci, ha già risposto in modo significativo. Scopo principale è incentivare la differenziata nelle zone cosiddette “in ritardo”, come spiega Nicola Nascosti, dell’Anci con chiaro riferimento al plafond a disposizione, circa 2 milioni di euro l’anno a livello nazionale: «Abbiamo la possibilità di avviare percorsi di implementazionedella raccoltaanche aMatera. Questa città - aggiunge - ha una morfologia cittadina particolare. Occorre studiare l’intero territorio per comprendere quale mix di metodi possa essere utile. Sono coinvolte le strutture del Conai e dell’Anci che individueranno le linee guida e confrontarle con gli enti locali». In questo sensol’Italia non è divisa in due, come conferma Salerno. «Una città che ha dati superiori a città come Genova o ad alcun centri della Toscana - aggiunge Nascosti o alla stessa Roma dove si è investito molto con risultati scarsi. A Matera si può intervenire come nella cttadina campana. E’ necessaria però la cultura di cittadini, a prescindere dal metodo scelto». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Provincia e Aiea al Ministero per il Fondo vittime amianto «La manifestazione e, successivamente, l'incontro al Senato della Repubblica, per sollecitare l'emanazione, da parte del Ministero del Lavoro, del decreto attuativo del Fondo per le vittime dell'amianto ha visto la presenza della Provincia di Matera accanto alle sigle sindacali e all'associazione AIEA Valbasento». A renderlo noto l'assessore provinciale alle Politiche sociali, Salvatore Auletta. «La nostra presenza - ha dichiarato Auletta - ha voluto testimoniare quanto è accaduto, e ancora accade, nel nostro territorio. Oltre alle patologie tumorali contratte da oltre 150 persone tra i 3000 dipendenti diretti ex Enichem di Pisticci, non bisogna sottovalutare quanti altri si ammaleranno ancora, non dimenticando, tra gli altri, anche i non-lavoratori che comunque sono stati esposti e pertanto si sono ammalati. L'amianto in Italia è fuorilegge dal 1992, e a oggi ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto da smaltire, 5000 ogni anno sono le persone che muoiono per tumori derivanti da questa sostanza, mentre migliaia sono i malati. Tenendo conto che il tempo di latenza del mesotelioma (il tipico tumore derivante dall'amianto) è di circa 20-30 sino a 40 anni, si ipotizza che il picco dei morti si raggiungerà nel 2020-2030, con un altissimo numero di morti e malati. Una situazione che non può, e non deve, lasciare indifferenti le istituzioni». «Questo Fondo - ha sottolineato il
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presidente dell'AIEA Valbasento, Mario Murgia - è l'unica possibilità di “giustizia” che hanno i malati e quanti sono già deceduti. Importanti risultati, come lucani, li otterremo grazie alla Giunta regionale di Basilicata presso cui è in itinere la delibera che prevede: l'estensione del protocollo Sanitario a tutti i lavoratori che hanno prestato servizio in siti industriali dove era presente l'amianto. l L'avvio dei lavoratori dello stabilimento di Pisticci ad accertamento sanitario per eventuali esposizioni a sostanze presenti nell'elenco che generano potenziali tumori di origine lavorativa e il rilascio di attestati di esposizione certa alle vittime dell'amianto e ai familiari dei lavoratori che hanno avuto la premorienza causata da agenti teratogeni. Ma, lo ribadisco, senza il decreto attuativo, quanto verrà fatto dalla Regione non basterà». «Quella di Roma, - ha concluso il presidente Stella - è stata una protesta pacifica e civile che ha chiesto giustizia per le tante vittime dell'amianto. L'Amministrazione provinciale, come è accaduto per la manifestazione appena trascorsa, sarà sempre accanto alle famiglie di questi cittadini. Insieme continueremo a rivendicare ciò che è giusto: la bonifica dei siti inquinati, la sorveglianza sanitaria per chi è stato esposto e il Fondo vittime amianto».
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Carrefour, possibile intesa Coop Estense conferma la salvaguardia dei posti di lavoro. Sindacati prudenti E' stato aggiornato a martedì prossimo l'incontro tra i rappresentanti del gruppo Coop Estense e le organizzazioni sindacali territoriali, teso a trovare una soluzione che possa garantire gli stessi standard occupazionali da una parte e un nuovo modello di organizzazione del lavoro dall'altra. «Apprezzo l'impegno e il ruolo dimostrati dalle istituzioni - afferma Tino Cesari vice presidente Coop Estense - durante la discussione della situazione occupazionale e produttiva dell'ipermercato Carrefour recentemente acquisito da Coop e dell'intenzione primaria di salvaguardare tutti i posti di lavoro ed evitare licenziamenti. Il piano è stato concordato e firmato con le organizzazioni sindacali nazionali, le quali hanno dimostrato di cogliere il valore del progetto presentato dalla cooperativa e la necessità di attuarlo. Coop Estense - continua Cesari ritiene sia stata una discussione impegnata e positiva, nella quale le Istituzioni locali hanno dimo-
strato di giocare un ruolo importante. Da essa è scaturita l'identificazione di un percorso convenuto che deriva dagli impegni già assunti nell'accordo quadro. Sull'attuazione della riorganizzazione messa a punto, è prevista una serie di incontri già fissati durante i quali saranno discussi gli effetti concreti dell'accordo a livello territoriale. Coop Estense ha confermato che l'accordo, nel quale è prevista l'applicazione dei livelli contrattuali di Coop Estense a tutti i dipendenti, non può e non deve essere disatteso poiché costituisce la sola base per un possibile rilancio. Attenuare le ripercussioni sociali ed economiche che l'uscita di Carrefour avrebbe prodotto, a partire dalla perdita del posto di lavoro per centinaia di persone, conclude Cesari conferma un modo di essere nel mercato in cui capacità imprenditoriale, socialità e solidarietà sono presupposti imprescindibili». I lavoratori dal canto loro continuano a mantenere il presidio permanente in
L’ex Carrefour di Venusio
Piazza Vittorio Veneto in attesa di notizie più confortanti. «Alla luce di quanto emerso - afferma Marcella Conese segretario provinciale della Filcams Cgil - ci aspettiamo che dalla prossima volta in poi, ci sia il confronto sul piano che intendono attuare nel punto vendita di Venusio, sul
modello organizzativo che a quanto pare s'intende fondato sul part-time con l'avvio di una Cigs per gli attuali full- time. Bisogna - conclude Conese - capire nei numeri le decisioni per comprendere la loro organizzazione del lavoro che prevede una riduzione dei salari al 50% degli attuali lavoratori full-time». Una situazione quella che si va delineando che preoccupa non poco le organizzazioni sindacali. «Alla luce dell'incontro con i rappresentanti del gruppo Coop - afferma Filippo Viggiani segretario della Uiltucs Uil - ci potrebbe essere la condizione pergiungere ad una posizione di accordo risolvendo le esigenze dell'organizzazione del lavoro. Il sindacato è disponibile a mettere sul tavolo soluzioni che salvaguardino i livelli occupazionali e la retribuzione dei lavoratori». I sindacati e le istituzioni sono chiamate ad interventi concreti per difendere gli attuali livelli occupazionali. «Sono ottimista per il lavoro fatto ieri e che in futuro porterà un chiarimento garan-
Acito: «Meglio programmare il sistema dei Parchi comunali»
tendo i posti di lavoro - afferma Franco Stella presidente della provincia - Le istituzioni sono vicine ai lavoratori che saranno garantiti in ogni modo con un risultato che possa rilanciare il punto vendita compreso il dato occupazionale. Il gruppo dirigente di Coop Estense è fatto di persone che vogliono garantire il territorio già segnato da altre vicissitudini occupazionali e non conquistarlo». Si lavora per trovare un'accordo occupazionale ed evitare i riassetti lavorativi e organizzativi che avrebbero effetti significativi sul personale attualmente impiegato e su quello interinale. «Auspico - dichiara Eustachio Gaudiano della Fisascat Cisl - che il tavolo tecnico serva a chiarire l'incongruenza tra l'accordo quadro e quanto dichiarato dai dirigenti Coop a garanzia dei livelli occupazionali visto che i lavoratori si vedranno ridurre le ore lavorative e saranno assunte altre unità». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Il giudice sceglie il rinvio
“Seppellire” la fontana a Serra Venerdì Ricorso di Pepe No da architetti: «E’ incomprensibile» Si decide a marzo LA NOTIZIA della volontà di “seppellire” la fontana a Serra Venerdì ha suscitato nell'ambiente degli Architetti materani sconcerto ed incredulità. La decisione della Giunta Comunale materana è apparsa ai più immotivata ed incomprensibile. Cancellare le tracce di pezzi di città o di manufatti architettonici perchè non si è in grado di gestirli e mantenerli è paradossale in una Città che vuole proporsi come modello culturale per la capacità di tutelare e la valorizzare i suoi monumenti. «Questo episodio -sostiene il presidente dell'Ordine degli architetti, Eustachio Vincenzo Olivieri- pone un problema che è anche culturale e che lascia trasparire un sentimento di spregio ed indifferenza per la qualità e per l'architettura della città. Con questa logica la tutela e la valorizzazione degli stessi Sassi, iniziate con dibattiti e concorsi per arrivare alla dotazione di normative tecniche per la conservazione del patrimonio architettonico, non si sarebbero mai avviati. Questa Città, sta perdendo il senso della Memoria e della sua Identità; anche una “fontana” ornamentale è patrimonio di tutti e la sua fruizione ed uso riguarda tutti, non solo gli architetti. Non si riconosce in questo atto la consapevolezza del valore e del significato della cosa comune che un'Amministrazione è chiamata a gestire, prendersi cura e soprattutto a valorizzare. Non è il caso di richiamare alla memoria la parabola dei “talenti” sotterrati, certo è che ognuno di noi ha la responsabilità di tramandare alle future generazioni luoghi, spazi e architetture che emettano significati». Agli appelli di chi chiedeva attenzione ed impegno per salvare dal degrado, per riqualificare e valorizzare il sistema del verde di Serra Venerdì, in cui è evidentemente compreso anche il manufatto architettonico della “Fontana”, l'Amministrazione ha ritenuto di rispondere con
La fontana di Serra Venerdì
un atto incomprensibile. Che senso ha chiamare le più celebri firme dell'Architettura per immaginare un grandioso futuro per questa città se, poi, non si è in grado di riconoscere e tutelare quei valori e significati presenti
nelle più piccole opere che qualificano e decorano gli spazi pubblici dei nostri quartieri. Facciamo appello al Sindaco ed agli Amministratori materani -conclude Olivieriperchè si impegnino a gover-
nare le trasformazioni guidati dalla sensibilità per la tutela dei valori di identità urbana e dell'architettura moderna e affinché ricerchino soluzioni diverse per migliorare la fruizione dello spazio della Fontana rivedendo la decisione di azzerare, 'seppellendo' il manufatto. Sarebbe infatti molto più apprezzato un impegno volto a trovare risorse (ad esempio all'interno degli ultimi POR 2009/2013) per programmare e finanziare la gestione del sistema dei Parchi e Spazi Pubblici comunali. Ribadiamo, infine, la nostra disponibilità ad un dialogo costruttivo volto a riconoscere nei Quartieri costruiti nel dopoguerra come Spine Bianche e Serra Venerdì un'eredità culturale ed una risorsa ancor più grande per chi vi abita per i grandi spazi liberi e verdi, per gli alberi e le aree per il riposo ed il gioco che nell'urbanistica recente non trovano lo stesso posto».
Fal, Colamussi ribatte ai sindacati «Hanno scioperato solo 5 su 70» SOLO TRE treni su sette sono stati sospesi e l’adesione allo sciopero è stata di 5 persone su 70. Sono le cifre che le Ferrovie Appulo lucane hanno comunicato ieri mattina ribattendo a quanto affermato da fonte sindacale nei giorni scorsi ed anzi opponendo cifre diametralmente opposte, avviando così un confronto sempre più serrato con le forze sindacali. «Le Fal hanno avuto la capacità organizzativa di limitare i disagi per gli utenti già vessati e a cui va il massimo rispetto del cda», ha tenuto a spiegare al “Quotidiano” il presidente delle Ferrovie Appulo Lucano, Colamussi. «La posizioni di organizzazioni sindacali di Matera dimostrano poi di essere ostili profondendo malumore e strumentalizzazione verso tutti i dipendenti con
atteggiamenti demagogici anche nei confronti di altre persone, come quei giovani che hanno partecipato ad alcuni stage su cui le Fal non daranno seguito ad alcuna assunzione perchè la legge non lo prevede e anche perchè viene ritenuto un metodo poco trasparente. L’auspicio», aggiunge ancora il presidente delle Fal, «è che alla luce di questo atteggiamento, le forze sindacali di Matera ritrovino la strada del buon senso». Il presidente delle Fal Colamussi ha ritenuto anche di dover dare la propria disponibilità per un confronto pubblico con le organizzazioni sindacali per affrontare i temi e chiarire le scelte che sono state fatte e che vengono portate avanti chiarendo anche pubblicamente le differenti posizioni che l’azienda e le organizzazioni sindacali hanno preso.
Il comandante dei Vigili urbani, Franco Pepe
DECISIONE rinviata a marzo 2010 da parte del Giudice del lavoro sul ricorso presentato dal comandante della Polizia municipale, Franco Pepe, dirigente a tempo indeterminato, nei confronti del Comune di Matera. Il ricorso di Pepe risale al maggio del 2008, quando ha chiesto che venisse accertata e dichiarata illegittima la revoca dell'incarico di responsabile del settore Traffico, disposta nei suoi confronti con provvedimento del sindaco Buccico. Il comandante della Polizia municipale aveva chiesto il reintegro nell'incarico di responsabile del settore Traffico, sollecitando l'attivazione della procedura di cui all'articolo 64 del decreto legislativo 165 del 2001 in materia di accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità ed interpretazione dei contratti collettivi riguardo alla durata massima degli incarichi dirigenziali.
A parere del dirigente Pepe, l'incarico di responsabile del settore Traffico, dapprima conferitogli con provvedimento del sindaco Buccico del 15 giugno 2007 e revocatogli con successivo provvedimento del primo ottobre 2007, gli sarebbe stato annullato illegittimamente, in quanto la revoca è intervenuta prima dello spirare del termine biennale previsto dall'articolo 13 del Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) di categoria. In un primo momento Pepe aveva attivato il rituale tentativo di conciliazione davanti dalla Direzione provinciale del lavoro di Matera. Ma il tentativo si era concluso con la presa d'atto dell'impossibilità di conciliare la vertenza tra le parti. Si è giunti così davanti al Giudice del lavoro, il quale si è pronunciato per un rinvio nel corso di una seduta tenutasi lo scorso diciassette settembre. Biagio Tarasco matera@luedi.it
La sentenza riguarderà la revoca di responsabile del settore traffico che il comandante dei Vigili considera illeggittima
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32 Matera Cesari: «Le istituzioni hanno giocato un ruolo importante». Franco Stella: «Vicini ai lavoratori»
Convegno nazionale che ha affrontato anche i temi della legge 219 sull’autosufficienza
Fidas, più donazioni e sicurezza Ettorre: «In quattro anni la crescita è stata elevata e ha raggiunto il 70%» LA SICUREZZA nella produzione, nella distribuzione e nell'utilizzo del sangue e degli emocomponenti, la selezione del donatore, i programmi di “buon uso” del sangue, la promozione della donazione di sangue, organi e tessuti. Sono stati questi i temi del convegno nazionale promosso dalla Fidas Basilicata (Federazione Italiana Associazione Donatori Sangue), che si è svolto ieri pomeriggio nella sala “Carlo Levi” di Palazzo Lanfranchi a Matera. A conclusione del ricco calendario di manifestazioni programmate per celebrare il trentesimo anno di fondazione dell'associazione, la Fidas ha organizzato una tavola rotonda sul tema “Organizzazione dei servizi trasfusionali e raccolta associativa”. Ha introdotto i lavori Antonio Bronzino, vice presidente nazionale della Fidas, che ha evidenziato il ruolo sempre più attivo e centrale dell'associazione, che fornisce un contributo costruttivo all'efficacia e alla qualità del sistema sangue e al buon funzionamento dei servizi trasfusionali. “E' un momento di confronto e riflessione - ha detto Bronzino - per valutare i servizi delle raccolte associative e per migliorare le strutture organizzative dei centri trasfusionali”. E' seguito l'intervento di Paolo Ettorre, presidente regionale della Fidas Basilicata che ha ricordato tutti coloro che trent'anni fa portarono alla costituzione della Fidas di Basilicata, contribuendo a sconfiggere il mercato del sangue. “In quattro anni - ha detto Ettorre - si è avuto una crescita elevata della donazione, che ha raggiunto il 70%. Tra i progetti futuri del-
Di Lorenzo si rivolge all’Asm
«A Matera serve la radioterapia»
Il convegno nazionale della Fidas
l'associazione vi è quello di un maggiore radicamento nel territorio con l'istituzione di altre dieci sedi o gruppi regionali”. Ad illustrare la legge 219, che regola i principi fondamentali in materia di attività trasfusionali, è stato Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas. “Tra le finalità di questa legge - ha spiegato Caligaris - vi è il raggiungimento dell'autosufficienza regionale e nazionale di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati”. Sui percorsi per l'accreditamento delle strutture trasfusionali delle unità di raccolta associativa ha relazionato Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue, che ha evidenziato come il nostro Paese debba avvicinarsi sempre di più alle normati-
ve stabilite dalla Commissione Europea per garantire la qualità e la sicurezza di sangue e degli emocomponenti. “Bisogna dare - ha detto Grazzini -priorità agli aspetti organizzativi, alla sicurezza e alla tracciabilità dei prodotti e una particolare attenzione alla qualità percepita dagli utenti. Sono seguiti gli interventi di Gabriella Girelli, professore ordinario di Immunoematologia all'università “La Sapienza” di Roma e primario del SIT Policlinico Umberto I di Roma, che ha parlato delle linee guida per la selezione del candidato donatore di sangue di emocomponenti e di Massimiliano Bonifacio, ematologo ospedale Policlinico di Verona, che ha parlato della donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche da dona-
L’Attività distrettuale dell’Asm nella conferenza dei sindaci LE LINEE dell'attività distrettuale sanitaria nel territorio dell'Azienda sanitaria di Matera sono state esaminate nel corso della conferenza territoriale dei sindaci dei 31 Comuni . L'iniziativa è legata alla applicazione della legge regionale di settore n. 12/2008, che ha riorganizzato le aziende sanitarie della Basilicata in due aziende territoriali e individuato nei Distretti della salute la nuova organizzazione territoriale delle stesse Aziende. Il Direttore generale della Asm, dottor Vito Gaudiano, ha illustrato le funzioni e le articolazioni dei due Distretti della salute, che saranno attivati dall'Azienda sanitaria, fermo restando che i distretti Usib (unità per i servizi integrati di base) , continueranno a esercitare le funzioni nei comuni dove sono presenti. Nel corso dell'incontro il Direttore generale ha anche illustrato parte dell'Atto aziendale, soprattutto perché questo riorganizza la rete ospedaliera in base a quanto previsto nel vigente Piano sanitario e nell'atto aziendale della Asm e,cioè, che gli ospedali vengono individuati rispetto alle loro specifiche funzioni come ospedali Distrettuali (Tricarico, Stigliano e Tinchi), ospedale per acuti e Pronto soccorso attivo (Psa) a Policoro, ospedale per acuti e Dipartimento emergenza e accettazione (Dea) di 1° livello presso l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Nel suo intervento il direttore generale ha fatto riferimento anche a quanto ribadito in più occasioni dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Tra queste la conferenza stampa di presentazione del festival della Salute, in relazione al fatto che gli ospedali generalisti
La sede materana dell’Asm che si trova in via Montescaglioso
vadano riconvertiti nelle loro funzioni. Il ministro aveva ribadito che “Chiunque sarà al governo dovrà affrontare il difficile rapporto con le comunità locali di fronte ai cambiamenti necessarie per una riorganizzazione più efficace della sanità''. “Non farei mai partorire mia moglie aveva detto Sacconi- in un ospedale dove ci sono pochi parti, perché l'esperienza limitata offre meno sicurezza''. Da qui l'esigenza di riconvertire i piccoli ospedali, che attualmente non possono garantire servizi adeguati , l'appropriatezza delle prestazioni e la sicurezza sia dei cittadini che degli operatori sanitari.
tore adulto da cordone ombelicale. Altri interventi sono stati quelli di Clelia Musto, primario SIT S. Carlo di Potenza, che ha fatto il punto della situazione sul sistema trasfusionale in Basilicata, di Gianfranco Giannella, primario SIT Madonna delle Grazie di Matera, che ha basato la sua relazione sulla tutela della salute del donatore e sulla sicurezza degli emocomponenti ed emoderivati per la tutela del ricevente, di Anna Maria Materi, medico di Medicina Generale, di Canitano, dirigente Assessorato Salute della Regione Basilicata, di Niccolò Pio Onorati, direttore sanitario Fidas Basilicata e di Salvatore Accardo, presidente Comitato Medico-Scientifico Fidas Basilicata. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Ci auguriamo che an«NON POSSIAMO non commentare positiva- che per altre nostre promente la decisione presa poste venga accordata dal direttore generale identica attenzione e voAsm Gaudiano di aprire lontà di realizzazione. E' il caso di riproporre, anche nella zona nord e più popolosa di Matera un per esempio, la questione secondo punto servizi e della necessità che anche prenotazioni delle presta- a Matera venga concretizzioni effettuate dal servi- zata la possibilità di effettuare la radioterapia», zio sanitario pubblico». A sostenerlo è il consi- aggiunge ancora Pasquale Di Logliere regiorenzo nel suo nale Pasquale intervento, Di Lorenzo in «andando inuna nota in contro alle cui segnala la esigenze d ei necessità di tanti pazienti questo servidel materano zio in quella che oggi sono zona della citcostretti ad tà. andare a Rio«Un indubnero o in Pubio vantaggio glia sopratper i cittadini tutto ora che materani che giustamente potranno così è stata decisa usufruire olla installaziotre che del ne anche Popunto di via tenza di un'uAscanio Pernita di radiosio- in pieno terapia. centro storico E' appena il -di un seconcaso di ricordo punto delo- Pasquale Di Lorenzo dare come la calizzato nell'area nord di Matera di radioterapia a Matera cui, da tempo, ne abbiamo comporterebbe un indubsollecitato pubblicamen- bio beneficio ed un servite e con interrogazioni zio rivolto ad un bacino formali la istituzione e d'utenza rilevante dell'ache oggi è finalmente ope- rea pugliese contigua al materano e che produrrativo. E' la dimostrazione che rebbe una migrazione anche le idee e le proposte “positiva” verso la nostra della opposizione regio- struttura ospedaliera innale spesso non sono af- vertendo un trend storico fatto da buttare ma da negativo che è una delle considerare nell'interes- note dolens della sanità lucana». se dei cittadini.
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Matera 33
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
HVHVAVAHSVSSH TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
“La Scala” della stampa materana
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Avvio rinviato per l’Ipsia L'ATTIVITA’ didattica per gli studenti delle classi II, III, IV e V dell'Ipsia Leonardo da Vinci di Matera avrà inizio lunedì prossimo 21 settembre. La decisione è stata assunta dopo un sopralluogo effettuato dal presidente della giunta provinciale, Franco Stella. Le lezioni cominceranno nella sede dell'istituto che si torva in contrada Rondinelle per consentire all'amministrazione provinciale di concludere i lavori di documentazione relativa alla manutenzione straordinaria in corso per consentire che l'anno scolastico venga svolto all'insegna delle migliori condizioni di sicurezza.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Perchè io, perchè non tu MATERA Africa Peace Point, Associazione Culturale Energheia e Libreria dell'Arco organizzano la presentazione del libro “Perché io, perché non tu”di Barbara Balzerani - ed. Derive Approdi (prefazione di Erri De Luca). L'evento si svolgerà presso l'hotel “Il Chiostro delle Cererie” in via Cererie alle ore 19. L'incontro con l'autrice sarà presentato da Paride Leporace - direttore del Quotidiano della Basilicata. “Perchè io, perchè non tu” è un libro denso che fa economia di parole per esprimere il senso di scelte che hanno trasformato una vita, molte vite, la vita stessa di un paese.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO Via Pasquale Vena 0835/333901 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Rinviato concerto jazz PER i problemi organizzativi ben noti (taglio inatteso di fondi regionali), il concerto organizzato dall'Onyx Jazz club, di Giovanni Scasciamacchia Quartet, “My roots” con guest star Marco Collazioni al sax soprano, in programma oggi alle 20.30 all'Auditorium, è rinviato a data da destinarsi. L'Onyx Jazz club comunicherà in tempo utile gli ulteriori cambiamenti al cartellone precedentemente promosso e che riguarda la stagione autunnale e invernale della rassegna Gezziamoci 2009.
Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo 0835/256309
DAL 24 al 27 SETTEMBRE WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera dal 24 al 27 settembre. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, GiorgiaLepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».
•Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ricatto d’amore 17,45 - 19,45 - 21,40
18,10 - 20 - 21,50 • CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Tris di donne e abiti nuziali 17,45 - 19,45 -21,40
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Un’estate ai Caraibi 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Basta che funzioni 18,15 - 20- 21,45
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il grande sogno
• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino
•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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34 Matera agenda
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Marconia Ottanta interventi del “Gruppo Radio Cb Soccorritori Protezione civile”
I volontari anticendio sono stati utili PISTICCI - Bilancio soddisfacente per l'attività antincendio svolta dall'associazione “Radio C.B. Soccorritori Protezione Civile” di Marconia nel corso di questa estate. Il servizio è stato garantito a pieno regime dal primo luglio fino al 15 settembre da circa quindici volontari che quotidianamente hanno svolto attività di pattugliamento del territorio sia con motorizzati che a piedi ed offerto assistenza concreta attraverso una squadra di spegnimento incendi formata da quattro persone e supportata da idoneo mezzo dotato di autobotte. Ampio il territorio tenuto sotto controllo dai volontari di Marconia presenti in un'area che ha compreso i Comuni di Pisticci e Bernalda, con
annesse le zone rurali caratterizzate da un fitto sottobosco e la costa marina dov'è presente una preziosa pineta. A cavallo tra i due comuni, a consuntivo, sono stati effettuati ben ottanta interventi, quasi tutti di routine, perché la positiva novità di quest'anno sta proprio nella netta diminuzione degli incendi in tutta la provincia di Matera. Quando i focolai si sono sviluppati, inoltre, è stato sempre possibile intervenire con buona tempistica, così da contenere i danni al minimo a conferma della crescita di efficienza dell'intera e complessa macchina antincendio. Nel territorio coperto dalla Protezione Civile di Mar-
conia, gli incendi boschivi, ovvero quelli potenzialmente più dannosi, si sono ridotti a solo 4 ettari. Numerosi, invece, gli incendi di sterpaglie che, se non curati con immediatezza, avrebbero potuto diffondersi ed interessare, in alcuni casi, proprio quelle aree boscate che invece è stato possibile salvaguardare con efficienza. Importante, per raggiungere questi risultati, l'interazione tra diversi livelli organizzativi. In tal senso l'associazione Radio C.B. Soccorritori è stata quotidianamente in contatto con la Sala Operativa della Protezione Civile Regione Basilicata, prontaad informarelesquadre sul rischio incendi presente nei territori di riferimento e con il Corpo Foresta-
le dello Stato ed i Vigili del Fuoco. Un'attenzione particolare è stata rivolta alla pineta di Marina di Pisticci dove, nei giorni di balneazioni, molte auto hanno sostato in maniera disordinata intralciando le linee tagliafuoco e gli accessi per i mezzi antincendio. Gli uomini della Protezione Civile di Marconia e anche quello del Corpo forestale sono spesso intervenuti per mettere ordine fra le auto e liberare le strade di servizio in vista di un eventuale intervento dispegnimento perincendi che fortunatamente non si sono sviluppati. Al termine della stagione estiva, Radio C.B. Soccorritori prende già un impegno per l'anno prossimo, garantendo sin dora tutta la dispo-
Il gruppo dei Soccorritori della Protezione civile Marconia
nibilità nella lotta agli incendi. Per operare in modo efficace, tuttavia, c'è bisogno di
risorse adeguate ed attrezzature. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
«Il sistema moderno prescinde dalla tradizionale logica dei posti-letto e del preesistente»
La ricetta del Pd per l’ospedale Il partito pisticcese inserisce il caso di Tinchi nella questione sanitaria regionale PISTICCI - «La vicenda dell'ospedale di Tinchi va inserita in una più ampia discussione relativa alla riorganizzazione del servizio sanitario, in termini di qualità, efficienza e ottimizzazione della spesa e non può essere strumento per calcoli elettoralistici e posizionamenti interni alle forze politiche locali». Lo afferma il Pd di Pisticci in una nota: «L'offerta sanitaria va intesa globalmente, considerando che il progresso scientifico e tecnologico garantisce una continua deospedalizzazione delle prestazioni riservando la degenza a problematiche cliniche che richiedono riferimenti di eccellenza. In questo quadro si inserisce la riorganizzazione della rete ospedaliera e dei distretti in Basilicata, analogamente ad altre regioni italiane. Pensare che sanità sia essenzialmente ospedale e posti-letto con le tradizionali prestazioni è anacronistico rispetto alle nuove opportunità create dalla ricerca e rivendicare la mera conservazione dell'esistente è indice di miopia e non utile alla comunità dei pazienti/utenti. Attaccare in maniera preconcetta e strumentale chi ha garantito a questa Regione una sanità autosufficiente e di qualità è inaccettabile e disturba un serio confronto sul destino dell'ospedale e della sanità sul nostro territorio. Non appartiene a una classe dirigente seria diffondere informazioni inesatte e allarmistiche, soprattutto in riferimento a problematiche serie e delicate. Il rispetto dovuto ai cittadini impone di supportare le dichiarazioni pubbliche con dati quanto più possibile circostanziati. A proposito del “Distretto della Salute”, ad esempio, riteniamo che le informazioni diffuse attraverso un documento redatto da alcuni esponenti del centrodestra locale siano assolutamente inesatte evidenziando un difetto di approfondimento da parte degli autori. L'allocazione del Distretto della Salute nel nostro ambito terri-
L’ospedale di Tinchi di Pisticci
toriale rappresenterebbe una rivoluzione nella prestazione socio-sanitaria. Non solo un contenitore di uffici amministrativi, ma una sede destinata, tra l'altro, alla medicina specialistica e alla organizzazione e gestione della medicina territoriale, a vantaggio, soprattutto, dei cittadini più deboli. Dobbiamo chiedere con forza alle istituzioni di andare con convinzione e celermente in tale direzione e garantire al meglio i servizi previsti, evitando contenitori vuoti. Noi siamo per una sanità snella, accessibile, efficace e, per quanto possibile, territoriale e vogliamo lavorare per ottimizzare le opportunità attraverso proposte e soluzioni compatibili con le nuove necessità. Non ci tocca, né interessa la demagogia di chi, secondo una visione vecchia e miope del protagonismo, intende costruire fortune politiche intorbidendo le acque. Ci viene in mente una “boutade” di inizio mandato del vicesindaco, che aveva immaginato una convenzione con l'Università di Roma nell'ipotesi che rispettabili specialisti di rango potessero sovraintendere alle attività cliniche presso l'ospedale di Tinchi, relegando i nostri tanti, seri e bravi professionisti, a ruoli
marginali. Una idea di tutoraggio -prosegue il Pd- alquanto distante dalla formazione continua dei professionisti e dall'interesse della comunità locale. Altro è sviluppare una seria integrazione tra autorevoli istituti specialistici (come la Fondazione Stella Maris) e strutture locali, utile a garantire sanità di eccellenza, dando visibilità e centralità al territorio che ne trarrebbe vantaggio anche in termini occupazionali ed economici. La sanità è il più complesso e articolato capitolo della
programmazione politica e non può essere assoggettata a pressioni demagogiche. Gli amici e sostenitori distratti di chi vuole che ogni Regione provveda con proprie risorse all'intera spesa sanitaria, dimenticano che la latitanza di una politica seria e di una adeguata programmazione rischierebbe di far saltare il sistema anche in una regione come la Basilicata, che finora è riuscita a garantire sanità pubblica ed efficiente a tutti i cittadini, grazie alla oculatezza e alla intelligenza dei suoi amministratori. Il vero attacco alla sanità pubblica e ai servizi, soprattutto nelle regioni meridionali, viene portato dalle scelte del governo Berlusconi in materia di federalismo fiscale. Noi siamo per un federalismo solidale. In uno stato democratico e di diritto, quale quello che viene sancito dalla Costituzione Italiana, le Regioni devono essere inserite in una rete di mutuo soccorso che possa garantire pari opportunità di accesso ai servizi a tutti i cittadini, indipendentemente dal censo e dalla Regione di provenienza. Allora - conclude la nota - bando al populismo, lavoriamo insieme su proposte serie e condivise, sostenendole con forza, per il bene della comunità». Pierantonio Lutrelli
Lavori sulla Sp 175 Strada interrotta MONTESCAGLIOSO - E’ chiusa ufficialmente da ieri la strada provinciale 175 Matera-Metaponto, nel tratto che collega in due bivi di Montescaglioso e Bernalda. La chiusura si è resa necessaria per consentire l’esecuzione dell’ultimo lotto dei lavori di ammodernamento per la realizzazione della superstrada, già realizzata per l’80%. L’ordinanza di chiusura vale fino alla data di conclusione dei lavori, presumibilmente per la prossima estate. I percorsi alternativi sono tre: la Statale 7, poi la Basentana e la Ss 106 Jonica; la strada provinciale dir 2 (provincia di Taranto), Sc Ginosa, Sp Sinistra Bradano, Sp 175 nell’ultimo tratto fino a Metaponto. Un’altra alternativa è quella di percorrere la Sp 154 (VI tronco) fino alla Sp 175 (bivio Ginosa). Il transito dei frontisti è garantito dalla viabilità di servizio. provinciamt@luedi.it
Il musicologo Andrisani reinterpreta Molière MONTESCAGLIOSO - Il noto musicologo montese Pietro Andrisani, residente a Napoli da anni, ha elaborato l'opera giocosa in due atti, “Il Cuoco e la Madama” (La presuntuosa delusa), desunta da “Les précceuses ridicules” di Molière. L'opera è inserita nel cartellone della Stagione 2009 del Teatro Lirico Sperimentale Caio Melisso di Spoleto (Perugia), in programma per il 18, 19 e 20 settembre 2009. Già in passato lo stesso Teatro aveva commissionato ad Andrisani la riscoperta di un capolavoro dimenticato del nostro patrimonio operistico nazionale; il manoscritto dal quale è tratta l'opera era conservato presso la Biblioteca del Conservatorio di Napoli e si compone di due parti: la prima, oltre alla sinfonia introduttiva, quattro arie ed un duetto; la seconda tre arie e due duetti. I personaggi che interpretano l'opera, della durata di 90 minuti, sono il Cuoco (tenore), la Madama (soprano) ed una comparsa, mentre l'organico strumentale è composto da flauto, oboe, mandolino, chitarra, due violini, violoncello e cembalo per la realizzazione del basso continuo. Nella versione andata in scena nel 1783 l'autore della musica originale era Giuseppe Sigismondi (Napoli 13.09.1739; ivi 10.5.1826). Il musicista aveva un forte legame con la Basilicata in quanto sua madre era lucana. Nelle note biografiche redatte dallo stesso Andrisani si sottolinea come nella stretta cerchia di uomini eclettici che nell'ultimo scorcio del secolo dei Lumi portarono alto il nome della Napoli salottiera e colta debba essere compreso il nome di Giuseppe Sigismondi. «Si ado-
però per far conoscere quanto di artisticamente valido era stato plasmato dalla mano e dall'intelletto dell'uomo nell'incantevole Valle del Sebeto con la pubblicazione di una significativa guida turistica in tre volumi: Descrizione della città di Napoli e i suoi borghi (1788)». Insieme al filologo, storico e critico musicale Saverio Mattei (1742 1795), nel 1791, Sigismondi costituì il primo nucleo di partiture musicali della biblioteca del conservatorio della Pietà dei Turchini (odierna San Pietro a Maiella), della quale divenne il primo archivista. Compose ed eseguì musiche per le accademie filarmoniche attivenellecase deiduchiMaddaloni-Carafa e dei d'Arcos ed in quella dei principi dei Sangro di Sansevero. Col suo cembalo o col forte-piano accompagnò strumentisti e cantanti del ceto nobile-borghese. Per i suoi allievi di musica compilò preziose opere didattiche e di contenuto storico, mentre per il divertimento filarmonico di un gruppo di signoridell'alta borghesiapartenopea, nel 1783, “operina di costume”che rappresentò ad Arienzo (Caserta) e che torna nuovamente in scena a Spoleto. L'opera ha quale punto di partenza la satira di costume celata sotto la comoda forma della farsa: una “vanagloriosa ed intraprendente servetta per calcolate mire amorose si fa passare per la propria padrona”. Non mancano i divertenti quiproquo, millanterie ed altro ancora, sino a quando si scopre che il potenziale principe azzurro, in realtà, è solo il cuoco. Nonostante la finzione, alla fine l'amore prevale, con i sentimenti che prevalgono sulle apparenze. Michele Marchitelli
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Nel corso della manifestazione sarà assegnato il premio Unpli e le menzioni speciali
Una grande festa delle Pro loco Associazioni meridionali riunite a Oliveto Lucano per la promozione territoriale OLIVETO LUCANO - Il territorio della Collina materana e suoi “tesori nascosti” al centro della quindicesima giornata delle Pro loco in programma domani a Oliveto Lucano. A confrontarsi sui rinvenimenti archeologici in Lucania e dintorni, ci saranno docenti universitari, operatori culturali, rappresentanti delle Istituzioni locali, uomini e donne del volontariato. Ognuno porterà -per la propria parte- le testimonianze, le conoscenze e le esperienze maturate negli anni. Ospiti “d'eccezione” le Pro loco di Crispiano (Ta), di Tricarico e Vaglio di Basilicata, protagoniste -al pari di quella di casa- del convegno tematico della mattinata. Un appuntamento di rilievo nel panorama culturale regionale, reso possibile dall'azione congiunta di più organismi: Comune e Pro loco “Olea” di Oliveto Lucano; Comitato Unpli di Basilicata, Parco regionale di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane; Gal “Le Macine”; Apt e Regione Basilicata. Scopo della manifestazione, come accade ormai dal 1994, è quello di portare le associazioni tra i cittadini per partecipare tutti insieme alle piccole e grandi problematiche di attualità. Per dibattere, confrontarsi e decidere su argomenti di crescita culturale, sociale turistica ed ambientale, che determinano la qualità stessa della nostra vita e quella dei nostri figli e di fare conoscere alle popolazioni locali, anche il lavoro che svolgono i volontari del Servizio civile presso le Pro loco accreditate. L'inizio del convegno è fissato per le ore 10.30 presso la Sala conferenze di Monte Croccia, che dall'alto dei suoi 1.151 metri domina l'intera provincia di Matera. Mentre sin dalle 9, le circa quaranta Pro loco
Frontista multato dal Cfs
Non fa le precese Scatta la denuncia
Oliveto Lucano
aderenti al raduno potranno, con i loro stand, prendere “possesso” della centrale piazza Umberto I. A fare gli onori di casa ci penseranno il sindaco, Cipriano Garofalo e la presidente della Pro loco “Olea”, Saveria Catena. Dell'introduzione al tema, invece, si occuperà il presidente del Comitato regionale dell'Unpli, Antonio D'Elicio. Nutrito l'elenco dei relatori. Solo per citare alcuni: il noto archeologo Attilio Tramonti; il responsabile dell'Ufficio territoriale di Potenza per la Biodiversità; Rocco Chiriaco; Vito Francesco Polcaro (Senior Scientist - Area ricerca Roma 2 di Tor Vergata - Istituto nazionale di Astrofisica). Il dibattito sarà moderato dal giornalista Antonio Grasso. In appendice di se-
minario prevista anche una discussione sul “Ruolo delle Pro loco. Una grande risorsa per l'Italia… e per la Basilicata?”. Spazio agli interventi. Le conclusioni saranno tracciate dal commissario dell'Agenzia per la promozione del territorio di Basilicata, Giampiero Perri, e dall'assessore regionale al ramo, Gennaro Straziuso. Non mancherà, nel pomeriggio, una visita guidata agli scavi archeologici di Monte Croccia (risalenti alla seconda metà del IV secolo a.C.) a cura della cooperativa “Nuova Atlantide”. Il programma della giornata proseguirà con la messa solenne celebrata dal vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Carmine Orofino, all'interno della chiesa Matrice intitolata a “Maria S.s. delle Grazie”. Alle ore 18, infine,
Salandra, caseificio irregolare Titolare denunciato dai Nas SALANDRA - Nella giornata di giovedì, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Potenza, unitamente ai colleghi della Compagnia di Tricarico, al termine di un apposito servizio di controllo e ispezione igienico-sanitaria ai diversi esercizi pubblici, hanno deferito in stato di libertà il titolare di un punto vendita di prodotti caseari sito in Salandra per aver detenuto gli alimenti in cattivo stato di conservazione. Inoltre, dall'attività di verifica, sono emerse carenze igienico sanitarie e strutturali. Al termine del controllo, il personale medico dell'Azienda sanitaria di Matera, che ha partecipato al servizio, concordando con quanto rilevato dai carabinieri, ha disposto l'immediata sospensione dell'attività in questione, il cui valore è stimato in 80mila euro circa. Notevole il quantitativo di prodotti caseari posti sotto se-
Un caseificio
questro. Non è la prima ispezione dei Nas nella provincia di Matera, dove sono diverse le aziende trovate non in regola, soprattutto dal punto di vista strutturale. provinciamt@luedi.it
ci sarà la consegna del Premio Unpli 2009 al dottor Ignazio Olivieri, medico di fama internazionale , «per aver colmato -come recita la motivazione- il divario sanitario tra il Nord ed il Sud del Paese, creando un centro di reumatologia d'eccellenza nella sua terra d'origine». La commissione del Premio ha, inoltre, deciso di assegnare una “menzione di merito” allo stesso vescovo Orofino (“Per la sua particolare attenzione e sensibilità verso il settore delle Pro Loco di Basilicata”) e al piccolo Daklen Difato, astro nascente della musica classica, già conosciuto in ambito internazionale. L'annuale raduno si concluderà nel segno del folklore, con l'esibizione di vari gruppi lucani e la degustazione di prodotti tipici. provinciamt@luedi.it
IRSINA - Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Irsina hanno denunciato all'autorità giudiziaria un uomo di 54 anni per incendio boschivo colposo, in quanto aveva omesso di effettuare le fasce di protezione così come prescritto dalla legge regionale della Basilicata numero 13 del 2005. Ogni proprietario o conduttore di terreni seminativi è obbligato, infatti, subito dopo le operazioni di mietitrebbiatura, a isolare il proprio fondo con opportune fasce di protezione dette precese consistenti nell'aratura lungo il perimetro del proprio terreno di una fascia che va dai 5 ai 15 metri in cui non devono affiorare residui vegetali che possano in qualche modo favorire il propagarsi delle fiamme. Il responsabile, proprietario del terreno, è stato denunciato per incendio colposo per il reato di cui all'articolo 423 bis del codice penale, individuato a seguito delle indagini effettuate dal locale Comando Stazione di Irsina con il Metodo delle Evidenze Fisiche (Mef). L’uomo, infatti, è risultato responsabile penalmente per non aver realizzato la fascia di protezione lungo il perimetro confinante con l'area boscata di 12/15 metri così come previsto dalla Legge Regionale della Basilicata numero 13 del 2005 e rischia un pena che va dai 4 ai 10 anni di reclusione. La mancata realizzazio-
Una fascia tagliafuoco
ne delle precese, ha di fatto favorito il propagarsi delle fiamme dal terreno di sua proprietà fino all'area boscata , distruggendo quasi due ettari di macchia mediterranea. Il tempestivo intervento degli uomini della Forestale, che hanno coordinato le attività di spegnimento, ha permesso di circoscrivere l'incendio che ha interessato in totale circa diciotto ettari di vegetazione. Gli uomini del Corpo Forestale continueranno l'attività d' indagine per risalire all'autore dell'incendio delle stoppie, che risulta ancora ignoto. Una “punizione” esemplare, per un reato troppo spesso sottovalutato dagli agricoltori. Ma la legge c’è e va osservata per la sicurezza di tutti. provinciamt@luedi.it
Alla 363° edizione la tradizionale celebrazione per il santo patrono
Grassano celebra Sant’Innocenzo GRASSANO - Si annuncia una festa a più riprese la 363° edizione della Festa Patronale di Sant'Innocenzo e San Rocco, che si apre ufficialmente oggi con la tradizionale Fiera Mercato. La novità è che i festeggiamenti partiranno già da questa sera nella Chiesa Madre alle 21, con un concerto d'organo del maestro Don Angelo Auletta. Il primo evento è previsto per lunedì, presso la Chiesa Madre. Non si tratta del primo evento culturale della festa, perché già lunedi scorso era stato ospite a Grassano in incontro-dibattito monsignor Agostino Superbo, arcivescovo di Potenza e presidente della Conferenza episcopale di Basilicata, per illustrare l'Enciclica di Papa Benedetto XVI “Caritas in veritate”. Eccellente il lavoro del Comitato, che come ogni anno non si risparmia per l'organizzazione di una festa attesa e partecipata , rendendo partecipi e attive anche le associazioni presenti sul territorio. E' il caso della “Lambretta club” e del Marathon Club, la prima che domani mattina organizzerà un raduno di moto ed auto d'epoca e il secondo che nel pomeriggio animerà le stradine
del Centro storico con la “Stragrassano”. Ma la mattinata di domani sarà anche un momento di preghiera per le coppie che festeggiano i 25 e i 50 anni di matrimonio con una la Santa Messa in Chiesa Madre. Sempredomani pomeriggiounomaggio alla regina della tavola l'uva con la Sagra dell'uva e del vino, organizzata dalla Cooperativa “La mimosa” e dal Comitato “U munachecchih” e animata dal Gruppo Folk Matera. Serata di musica leggera alle 21 con il concerto dei Genia Project e della cover band“Antonello cantaVenditti”. Lunedì la giornata di festa si aprirà con il Concerto bandistico Città di Noicattaro (Ba), che allieterà il paese con il classico giro per le vie. Alle ore 11, presso la Chiesa Madre Santa Messa per gli ammalati, in collaborazione con l'Unitalsi, la Confraternita di Misericordia e Cooperativa “La mimosa”; alle ore 17.30 processione religiosa in onore di San Rocco. Sempre lunedì ci sarà spazio per la sagra del formaggio e il concerto folk lucano, col gruppo “La Pacchianella di Pisticci”. Il clou della Festa si raggiungerà proprio martedì, giorno dedicato al Santo Protettore Innocenzo da
Tebaide, una giornta dedicata alla solidarietà con la 222° giornata di donazione del sangue che si terrà presso la Sezione Fidas Grassano. A onorare il Santo insieme ai grassanesi, giungerà come ogni anno il vescovo monsignor Vincenzo Orofino per la solenne celebrazione in Chiesa Madre animata dalla Corale Polifonica “Polimnia”. Nel pomeriggio alle 17.30,lasolenne processioneinonore di Sant'Innocenzo, portato a spalla da giovani in uniforme di soldati romani. In piazza Purgatorio, dopo la processione il classico rito simbolico di consegna dam parte del sindaco Vito Magnante, delle chiavi del paese esalutodelvescovo edapartedelsindaco, Vito Magnante. In serata concerto della Banda di Noicattaro e fuochi pirotecnici a finire. Ma la festa non si concluderà il 22, ma domenica 27 Alle 17.30 a Palazzo Materi con la presentazione del libro “La forza della speranza”di Giulio Cocca e in serata con alle 19, lungo corso Umberto I, la prima edizione di “Rispolverando il passato”, sfilata di abiti d'epoca della tradizione a cura di Teresa Galasso. In passerella 60 giovani ragazze. cin.vi.
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Adiconsum denuncia i rischi della mancata informazione
La pista ciclabile non c’è più ma molti non lo sanno BERNALDA - L'Adiconsum chiede più informazione per l'attività amministrativa del Comune di Bernalda. A fare tale richiesta è il presidente Otello Carrieri, il quale prende in esame la nuova situazione venutasi a verificare con l’emanazione dell’ordinanza che ha messo fine, almeno provvisoriamente, alla pista ciclabile su corso Umberto. Carrieri evidenzia che tale notizia, e non solo questa, importantissima per la città e per i suoi abitanti, non può trovare conferma e lettura in pochissimi manifestini di formato A4 posti vicini agli alberi. E' importante che ci sia una più attenta e meticolosa diffusione delle informazioni con tutti i mezzi di comunicazione che il comune bernaldese dispone e può attivare. «In questi giorni -ha detto
il presidente dell'Adiconsum di Bernalda- non tutti i cittadini hanno potuto vedere i macchinari al lavoro per la cancellazione delle linee che delimitavano la carreggiata ciclabile e sono tanti ancora quelli che non sono informati e mostrano perplessità. Quale ora la via percorribile e in che senso? Ebbene, in molti ora sanno, per la diffusione vox populi, che le bici devono seguire la stessa direzione delle auto nel rispetto del codice della strada, ma molti ancora non sanno che la direzione opposta, ovvero quella che da San Donato porta alla villa comunale, non la si può più percorrere. Quindi, le alternative sono con la bici a mano sui marciapiedi o le traverse parallele al corso con il rispetto della segnaletica. La mia non è una critica che muovo
a chi ora ci rappresenta, bensì è la voce dei cittadini, amplificata dall'Adiconsum, che chiede una maggiore attenzione alla diffusione delle informazioni, soprattutto quando riguardano situazioni di così rilevanza per l'intera città. Quindi non solo affidarci ai manifesti, i quali in questa occasione erano microscopici e limitati, ma gestire l'informazione trattandola e diffondendola con tutti i mezzi possibili, non trascurando quelli più moderni e tecnologici soprattutto consultati dai giovani e dalla fascia di età della popolazione più attiva. Dico questo perché ancora in questi giorni si vedono bici percorrere corso Umberto in direzione vietata. Questo della soppressione della pista ciclabile era un provvedimento che lo si aspettava da tempo, ricordo che la pista pri-
ma veniva definita pericolosa, ma sono convinto che il non sapere e il non essere informati può esserlo ancor di più. Noi dell'Adiconsum siamo certi che non si può utilizzare quella che è sempre stata considerata la più importante arteria del sistema stradale bernaldese per un solo senso. A questo poi si aggiunga che c'è un enorme confluire di auto nelle parallele che si stanno dimostrando non idonee per tale carico ed anche per lo smog provocato. Forse, come avveniva prima della creazione della pista ciclabile, riportare una buona parte di auto su corso Umberto libererebbe le strade parallele, per giunta gremite di sensi unici e di divieti di accesso che non rispecchiano alcun criterio utile alla cittadinanza. Per concludere vorrei dire, ritor-
Corso Umberto senza pista ciclabile
nando alla comunicazione ed alla diffusione delle notizie, che non si disattenda da parte delle pubbliche amministrazioni, e di Bernalda nel caso specifico, l'applicazione del codice di amministrazione digitale. Nell'epoca già definita web 2.0 non possiamo essere ancora agli albori della tecnologia dell'informazione e far finta di niente. Il comune di Bernalda ha un sito internet che non viene più aggiornato, con comunicati stampa e procedure di appalto. Ed a proposito di appalti e servizi pubblici, e l'abbiamo anche scritto sul blog del nostro si-
to www.adiconsumbasilicata.org, anche a Bernalda è stata ampiamente disattesa l'applicazione dell'articolo 2 comma 461 della legge 24 dicembr 2007 numero 244 che prevede oltre all'adozione di una “Carta della qualità dei servizi”, anche la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori che -conclude Carrieri- hanno il diritto di verificare la qualità e di procedere all'attività di monitoraggio dei servizi al fine di garantire maggiore efficienza e qualità dei servizi». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Un viaggio rigoroso dall’antica Pandosia di Eraclea al borgo di Anglona
Tributo alla storia di Tursi Ripubblicato da Archivia il testo del medico Antonio Nigro Il centro storico di Tursi e il santuario di Anglona
TURSI - “La Città di Tursi non presenta altro più certo documento di sua antichità, che le sue medesime fabbriche, e molte anticaglie, mancandovi per la barbarie de' trasandati calamitosi tempi le iscrizioni, le medaglie e monete, infallibili attestati della certezza de' fatti. ( …) E' veramente uno spettacolo di lacrimevole considerazione degno, quello che le sue este-
se fabbriche rappresentano, oggi dirute ed in buona parte rovinate, e che attualmente van scoscendendo specialmente dietro le copiose pioggie. Da scritture autentiche si rileva essere stata una città molto popolata. Si numeravano 1.799 fuochi, che corrispondevano ad 8.550 anime incirca nel 1416 quali fuochi erano tanti capi di famiglia istituiti da Alfonso V
d'Aragona, primo re di Napoli Aragonese adottato dalla Regina Giovanna II. Ma di poi un tal numero si è andato da tempo in tempo scemando fino a ridursi nel 1728 a fuochi 380. Oggi sono anime 4.000”. Con il lungo ma esauriente titolo “Memoria topografica istorica sulla Città di Tursi e sull'antica Pandosia di Eraclea oggi Anglona”
uscì nel 1851 presso la Tipografia Miranda con sede a Napoli, probabilmente in poche centinaia di copie quest'opera del medico tursitano Antonio Nigro, che vedeva così gratificato, a tre anni dalla sua scomparsa, l'impegno nella ricerca e nello studio di documenti e fonti bibliografiche durato presumibilmente alcuni decenni, tanto più che l'autore era vis-
suto quasi sempre a Tursi. In una nuova ed elegante veste grafica, che facilita la lettura, questo volume è stato ripubblicato da Archivia (con sede a Rotondella) nella collana “Antica Biblioteca di LucaniaBasilicata”. «La “Memoria” di Nigro scrive Battista D'Alessandro nella consueta nota dell'editore- ha rappresentato sino al 1975, anno di pubblicazione della Storia di Tursi di Rocco Bruno, l'unica ricerca disponibile sull'importante centro lucano e continua a essere, ancora oggi, fondamentale per ricercatori e studiosi. Un testo ricco di informazioni su Tursi, sugli antichi centri di Eraclea e Pandosia, sulla stessa Anglona, oltre a quelle relative a periodo in cui il Nigro Visse e del quale fu diretto testimone». Il volume (192 pagine al
prezzo di 20 euro) è suddiviso in tre parti: “Memoria topografica istorica sulla Città di Tursi”, “Memoria sull'antica Pandosia di Eraclea oggi detta Anglona”, “Serie cronologica de' Vescovi prima di Anglona, e poi di Anglona e Tursi”, mentre in Appendice sono raccolti una serie di documenti del XVI secolo riguardanti l'organizzazione della Diocesi «Antonio Nigro -scrive Rocco Campese nella breve nota biografica- era nato nel 1764 a Tursi, dove si spense, novantenne, il 19 maggio del 1854. Figlio di Giuseppe, contadino, e di Domenica Merlino, esercitò la professione di medico coltivando, nello stesso tempo, la passione per l'archeologia e per la storia della propria terra, con un particolare interesse verso quella ecclesiastica». provinciamt@luedi.it
Spunti BERNALDA -Alcuni “politici”sono autentici showmen. Altri sanno solo organizzare festicciole, sfilate, passerelle e finti convegni. Tutti però sanno prendere appuntamenti per le future campagne elettorali… Sono i nuovi ciarlatani, autentici sciacalli della società, illusionisti abili a trasformare lucciole per lanterne. Cavalcano rigorosamente solo alcuni problemi dei loro territori con la consapevolezza evidente di scaricare su “qualcun altro di turno”le responsabilità di gestioni amministrative fallimentari, prive di idee, superficiali, spesso inadeguate o addirittura dannose alla vita economica e sociale di ogni cittadino lucano. Ogni tanto accennano ad avverse congiunture regionali, nazionali o internazionali… Ma ne capiscono davvero qualcosa? Volutamente, però, omettono di spiegare come mai una regione così ricca, la Basilicata, con un altrettan-
Bernalda I Cittadini Attivi sulle nuove tendenze della politica regionale
Poveri disgraziati lucani! to bassissimo livello demografico, possa essere il fanalino di coda del sud Italia e d'Europa! Purtroppo, perloro iniziasempre più a serpeggiare la consapevolezza dei cittadini su questa condizione assurda che è manifesta ovunque: laddove tali “presunti leaders”, assolutamente autoreferenziali, ricoprono appetibili ruoli di gestione del potere, ma anche dove si cimentano in marginali e ridicole performances oppositive; a qualche cittadino inizia addirittura a venir voglia di metter mano ai “pomodori”. Le critiche di cui diventano oggetto sonosempre dipiù ampioraggio, e coinvolgono apparati politici non solo di maggioranza, ma anche di opposizione. La gente è stanca di lo-
ro e, giustamente, nauseata. La propaganda è l'unica loro arte dialettica praticata e possibile: falsa, aggressiva e …disgustosa! I proclami si susseguono ripetutamente, con un ritmo incalzante, e costringono i cittadini, loro malgrado, a recepirli involontariamente e scriteriatamente. Trattano i problemi dei giovani, dell'agricoltura, dei disoccupati, degli emigrati, della sanità, della droga, della criminalità, della mancanza di avvenire per i nostri figli, della totale assenza di progettualità strategica e programmatica senza riconoscerechela causaelaresponsabilità dei problemi, di sempre più ampie fasce della popolazione, non derivano che da loro.
In quest'ottica, i cittadini iniziano a non fare più distinzione di correnti oruoli, né di partiti,né tantomeno di movimenti politici dell'ultimo grido fini solo a se stessi. Il popolo ha capito che, se esistono cause e problemi, devono per forza esserci soluzioni. E le soluzioni conducono inevitabilmente alla disfatta e alla rimozione di questi aguzzini. Sono tanti i problemi che attanagliano la comunità civile e pian piano si fanno strada nuove soluzioni. Alcune di esse portano, intuitivamente, a nuovi sistemi, non ad ennesimi nuovi partiti. Un nuovissimo sistema, quasi del tutto sconosciuto da queste parti, considera al centro di esso la digni-
tà, la sovranità e il rispetto del cittadino a prescindere dalle fedi e dalle ideologie metabolizzate da ognuno o profuse da politici senza scrupoli. Esso si fonda solo sulla necessità chesia ilcittadinoil veroprotagonista della scena politica e sociale del proprio territorio! E tutta la comunità del territorio rispetta, nel contempo, l'altrui condizione in una formula di automatismo reciproco. Garantisce così un meccanismo partecipativo virtuoso, che favorisce perennemente il dialogo, il confronto dialettico con ognuno, fin nei meccanismi più intimi del potere e della funzione della gestione della cosa pubblica [...]. Da un nuovo modo come questo di “intendere e di volere la politica”, che è di più nobile e condivisa estrazione democratica, nascono nuovi destini e una nuova organizzazione che integra ogni componente della collettività [...]. Il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto
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Incontro dei vertici sindacali per la legalità nel Metapontino
«Enea da tutelare» La Cgil contro il ridimensionamento del centro SCANZANO JONICO - La Cgil è scesa in campo, ieri mattina a Scanzano Jonico, cuore del Metapontino, dove ha organizzato una manifestazione rivolta a questa particolare area della regione, dal tema “Legalità, sviluppo e diritti”. Oltre ai segretari generali di Matera e di Basilicata, Manuela Taratufolo e Antonio Pepe era presente la segretaria nazionale Vera Lamonica, responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno. «Nel Metapontino -ha detto Taratufolo- abbiamo un altro importante aspetto che va valorizzato e non mortificato, un'altra importante risposta alla crisi; in questo piccolo pezzo di terra jonica sono riassunte e contenute le risposte alla crisi che la Cgil sostiene da tempo tra cui il sostegno alla ricerca e il rafforzamento della conoscenza. A Rotondella -ha continuato la leader materana della Cgil- è presente il Centro Ricerche Enea, che negli ultimi due an-
ni sta subendo un sospetto smantellamento di sofisticati macchinari utili alla ricerca e un contemporaneo trasferimento del personale e delle professionalitàlì presenti.La nostra preoccupazione, il nostro sospetto è che questo possa essere sintomatico di un progetto sottile, non palesato ma semplicemente e subdola-
mente attuato, e cioè che trasformandolo in Agenzia per l'energia, questo centro perda la sua peculiare funzione di ricerca e assuma la finalità esclusiva di centro di deposito di scorie nucleari. Il nostro sindacato, come nel 2003, rispedisce al mittente questa probabile e contorta ipotesi e avverte sin d'ora che oggi, co-
me allora, metterà in atto ogni azione e battaglia a difesa della nostra terra nella quale non vogliamo il nucleare. Noi -ha concluso- riteniamo prioritario che questo centro venga rafforzato nella sua caratteristica di centro di eccellenza nella ricerca; esso infatti, sebbene piccolo, fa attualmente ricerca su tutti i campi di interesse Enea, dall'agroalimentare alle energie alternative, ai materiali innovativi e non ammetteremo che subisca depauperamenti in tal senso». All'incontro, tenutosi nell'Hotel Miceneo Palace, erano presenti anche alcuni esponenti politici: l'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro: «Apprezzo molto il lavoro che fa ManuelaTaratufolo ha detto- che appena insediata si è trovata di fronte a tante vertenze»; il vice presidente della giunta regionale, Enzo Santochirico e il senatore Filippo Bubbico. Il segretario generale lucano, Pepe, ha det-
Due momenti dell’incontro della Cgil nel Metapontino
to senza mezzi termini che «al Sud c'è bisogno dello Stato, alla luce del fatto che nel Metapontino sul versante ambientale stanno emergendo fatti inquietanti. Sempre qui -ha concluso- serve una grande iniziativa contro il lavoro nero». Anche Vera Lamonica ha invocato lo Stato: «Serve -ha detto- una politica nazionale per il Sud, che possa far crescere il territorio. Se non avverrà ciò, c'è il rischio di una
degenerazione socio-economica. La legalità è a rischio, la mafia è ovunque, penetra nell'economia legale. Il Metaponino esce dalla crisi, se si fanno scelte precise, purtoppo qui c'è un calo degli investimenti. Serve, dunque, un'azione forte per tutto il Mezzogiorno altrimenti -ha concluso- la Cgil risponderà con la mobilitazione». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
La proclamazione va riformulata Era la memoria storica del paese, cercava sempre compagnia e affetto
Pulizie Enea Sciopero illegale
Lettera di un giovane di Nova Siri per l’ultracentenario
ROTONDELLA - La Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici, operativa presso laprefettura diMatera,hasanzionato l’agitazione dei lavoratori delle pulizie presso il CentroEnea della Trisaia di Rotondella, proclamato dal 11 settembre al 11 ottobre. Lo sciopero, indetto dalla segreteria della Filcem-Cgil, viola la legge 146/90, perciò le organizzazioni sindacali sono state invitate dalla prefettura a riformularne la proclamazione. L'azienda Nuovi Orizzonti Sociali, che gestisce il servizio per conto dell'Enea, si è riservata di far pervenire alle Organizzazioni sindacali una proposta conciliativa, finalizzata a ridurre al minimo gli effetti negativi sui salari dei lavoratori, a seguito dei tagli prodotti dal committente sul servizio. Il Direttore generale dell'Enea ha precisato che a partire dal 1 gennaio prossimo, molto probabilmente, sarà ripristinata la situazione preesistente e che, quindi, bisognerebbe trovare soluzioni transitorie, per un periodo di 5 mesi. I sindacati avevano fatto presente la necessità di mantenere i livelli retributivi esistenti, considerato che il taglio effettuato dall'Enea determina una diminuzione del salario mensile dai 100 ai 200 euro (a seconda del conte ore svolto da ciascun lavoratore), che su una media di 600 incide in maniera significativa. La proposta dell'azienda pervenuta in data 11 settembre non è stata approvata dall'assemblea dei 17 lavoratori, perchè l'azienda propone di effettuare una trattenuta mensile sulla busta paga pari ad importi variabili a seconda del monte ore settimanale spettante a ciascun lavoratore. A fronte di tale trattenuta, l'azienda si impegna a far recuperare queste ore non lavorate, a partire da gennaio 2010 o comunque quando e se l'Enea ripristinerà la situazione ex ante.
NOVA SIRI - Pubblichiamo un ricordo di zi’ Cristoforo Stigliano (nella foto), ultracentenario scomparso nei giorni scorsi a Nova Siri, che dimostra quanto fosse profonda la stima nei suoi confronti da parte di molti concittadini. Caro nonno Cristoforo, [...] oggi tutti siamo tristi per la tua scomparsa, i tuoi lunghi anni portati benissimo, è un traguardo che tutti noi ci auguriamo di raggiungere, ma nei tuoi occhi si leggeva tutto il tuo lungo e passato cammino, tanti sorrisi tra le mani e un sorriso tra le rughe profonde di fatica, il tuo viso rugoso sempre pronto al sorriso, ogni sguardo un bagliore, ogni sorriso un'emozione, noi che volevamo fermare il tempo per poterti avere sempre vicino, la tua bontà e la tua dolcezza ci sfiorava come fosse una carezza. Avevi un cuore dolce, mi sedevo accanto a te su una panchina e mi raccontavi delle cose stupende, che mi sono rimaste nella mente, e quando stavo per alzarmi, per andar via mi prendevi per mano e mi dicevi, resta ancora un po', fammi compagnia, perché un domani anche tu avrai di che raccontare. Hai mai visto un nonno avaro? Nella tasca della giacca, tra tante cose,
In ricordo di zi’ Cristoforo
ha noccioline, caramelle, tutte cose belle, mi vorrebbe dare chissà che cosa, con la mente saggia, e parole di conforto, assorto nella calma della sua casa, tra il tepore e il sorriso dei nipoti, stando in compagnia s'illumina e la sua mano cerca la tua per un abbraccio, una carezza. Stavi sempre seduto a guardare la Tv, il programma preferito è quello che tu non vuoi vedere. Con i tuoi capelli bianchi. Uno per ogni dolore, uno per ogni speranza, l'aspetto fisico non contava,
contava il tuo amore, la tua pazienza, la tua esperienza, non eri mai stanco di parlare,diraccontare, ericomeunaricca sorgente, dove dissetarsi. Tu eri il nostro migliore amico, potevo raccontarti di tutto, non dicevi nulla, perché dopo un'ora si era già dimenticato tutto. A lui non importava chi ero, perché Nonno Cristoforo non sapeva neanche come mi chiamavo ma gli importava solo che lo amassimo. Lo cerchi per chiedere qualcosa, e lo trovi, vengo per sapere e tu mi dicevi , eri un'enciclopedia di saggezza, la tua mente era un libro pieno di fatti realmente accaduti, indelebili. Ricordavi tutto alla perfezione, si ricordava una vita d'amore, di sacrifici. Quando passeggiavi per strada davi gioia a tutti,davi solo amore di cui era pieno il tuo cuore. Caro Nonno Cristoforo sei stato la storia del passato, maestro di vita, avevi nel cuore una bontà infinita, anche se nella vita hai avuto difficoltà, le hai superate con forza e umiltà, hai vissuto gioie, tristezze, emozioni. Ma un giorno toccherà anche a noi invecchiare, chissà con chi ci toccherà stare...solo al buon Dio ci potremo affidare. Aldo Tucci
Pareggio inatteso per un dubbio fallo in area, Ripa si è fatto onore
Rotondella beffato sul finale ROTONDELLA - Novantaquattresimo minuto. Un difensore del Rotondella tocca la palla in area con un braccio. Questo, almeno, è quello che ha visto l'arbitro Pascaretta. Dal dischetto va Tataranno, che regala al Miglionico l'insperato 1-1. Si deve partire dal finale per raccontare la delusione che ha caratterizzato il ritorno in Promozione del Rotondella, dopo 22 anni di attesa. Il Campionato, del resto, non era cominciato con i migliori entusiasmi. Proprio nei giorni scorsi Mimmo De Luca, ex vicepresidente e dirigente di lungo corso, aveva lasciato
la società in protesta per i ritardi nei lavori di allargamente del campo, che costringeranno la squadra a disputare in campo neutro le prime partite di campionato. Al clima freddo di un campo neutro, però, si è opposto un Rotondella ben determinato, che, pur con una rosa piuttosto rimaneggiata, ha dimostrato di poter dire la propria con autorevolezza. Pimpante e atleticamente preparato il gruppo di mister Martino, che non ha fatto sentire troppo la mancanza del bomber materano Montemurro, acquistato quest'anno dagli jonici per il “salto di qualità” in fase offen-
siva. Di certo, comunque, non lo ha fatto rimpiangere Angelo Ripa, suo partner d'attacco. Il giovane attaccante, come al solito, non ha fatto mancare il suo contributo in fase realizzativa, mettendo a segno, nel primo tempo, la rete dell'illusorio vantaggio del Rotondella. Un vantaggio che la squadra di Martino avrebbe potuto legittimare in più di un'occasione. E' però mancata, colpevolmente, la giusta determinazione sotto porta, soprattutto quando, agli inizi della ripresa, il Miglionico è anche rimasto in dieci per l'espulsione di Venezia. Il raddoppio, però, non è arrivato. E', inve-
Angelo Ripa, attaccante del Rotondella
ce, arrivato, come un fulmine a ciel sereno, il pareggio del Miglionico. «Quel rigore era assolutamente inesistente», ha protestato Enzo Mauro, presidente del Rotondella. Di fatto, però, quel rigore è valso un gol e due punti in meno per gli jonici. Ma non c'è da dispe-
rare. La prima di Campionato consegna un Rotondella senza i tre punti, ma non senza buoni segnali. Il Lagopesole, che domenica ospiterà la squadra di Martino, è avvisato. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
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Serie A Ferrara in emergenza contro i labronici Mourinho nella tana di Allegri per riprendere la marcia nel torneo
Dopo l’Europa il campionato Juventus senza diversi titolari con il Livorno, l’Inter va a Cagliari di FRANCO ZUCCALA' MILANO – Visto il calendario? Tre turni in nove giorni e le genovesi sotto esame in Genoa-Juve e Samp-Inter. Le Coppe hanno lasciato a terra i cocci: primo pareggio per Ferraracheha persopezziimportanti della Juve, mentre l’Inter ha mostrato limiti europei checchè ne dicano Mou e Moratti per farsi coraggio. Peggio ancora le romane. Più in generale, la sensazione è che presto ci sentiremo dire: signori, del campionato non c'importa nulla, conta solo la Champions League, meglio organizzata, meglio ripresa in tv, più ricca economicamente. Platini sta facendo pian piano quello che dovrebbero fare le leghe nazionali: guerra al doping amministrativo, sei arbitri in campo, spazio alle famiglie negli stadi. Le «roi» si sta esponendo: potrebbero cacciarlo, ma almeno ci sta provando. Certo, l'esperimento arbitrale non è riuscito del tutto perchè si son viste delle nefandezze in Olanda, Svizzera ecc. Vedremo in seguito se è da bocciare. Oh, non vorremmo parlare più di coppe che di campionato, come sopra detto, anche se le conseguenze si sentiranno: la Juve giocherà l’anticipo col Livorno senza Cannavaro (tre settimane fermo) e Felipe Melo, oltre ai vecchi infortunati Del Piero, Tiago, Sissoko, Salihamidzic e soprattuto Diego che pare vorrebbe esserci, ma i medici frenano. In campo Grygera, Poulsen, Giovinco e Iaquinta dall’inizio. IlLivorno hamesso paura al Milan e vorrebbe ripetersi. Novità in formazione: Pieri ha scontato la squalifica, Diniz dovrebbe rientrare come Danilevicius (fuori Lucarelli?). Si parla di Juve in fuga, ma le prossime prove non saranno facili per i bianconeri. Arbitrerà Pierpaoli. Le genovesi saranno alle prese con avversari rognosi: resteranno in vetta? La Sampdoria, al contrario del Genoa (benissimo in Coppa), non ha avuto impegni europei, sarà fresca e riposata. Senza Tissone (Poli) affronterà un Siena privo di Codrea (Parravicini) e arrabbiato per la sconfitta con la Roma. I blucerchiati, che dovranno poiaffrontare FiorentinaeInter, potrebbero fare ancora il pieno di punti. Arbitrerà Russo. Il Genoa sta vivendo un momento magico: vittorie a tutto spiano. Ma sul campo del Chievo (arbitro Rocchi) dovrà fare a meno di Criscito. I veronesi, reduci dal successo di Bologna, saranno privi di Pellissier e non sarà poco. L’Inter
a Cagliari potrebbe pagare gli sforzi di Champions, anche se i sardi (senza Lopez, sostituito da Canini) non sono quelli della scorsa stagione. Mourinho partirà con Stankovic, in attesa del rientro di Cambiasso che sarà in panchina. Balotelli chiede spazio, il tecnico sa che la vittoria è d’obbligo: i rossoblù sardi non sono il Barcellona, non solo per ragioni cromatiche...Sullo stesso piano dell’Inter, a quota 7 punti, c'è la Fiorentina, un pò turbata da problemi societari (i Della Valle, la cittadella) e dalla sconfitta di Lione. I viola andranno in posticipo sul campo di una Roma che, preso un brodino a Siena, ha ricominciato a mostrarei propri limiti difensivi a Basilea. I giallorossi hanno subito 15 gol in 8 partite fra coppa e campionato. Qualcuno ha cominciato a dire che non era «sbagliato» l’allenatore (Spalletti), ma la squadra. Prandelli potrebbe partire con Mutu, Zanetti e Pasqual dall’inizio. Ranieri potrebbe schierare Burdisso a destra, Juan centrale e Vucinic accanto a Totti. La Fiorentina ha vinto all’Olimpico l’ultima volta il 23 febbraio 1992: 3-1 con doppietta di Batistuta e reti di Voeller e Dunga. Gara difficile: arbitro Rizzoli. Catania-Lazio (Morganti) ci dirà se i rossazzurri sono in grado di risollevarsi (zero punti, peggior difesa: 8 gol subiti) contro un avversario che ha perso due volte di seguito. In casa etnea incertezza per Delvecchio mentre Ballardini dovrà far fronte ancora a molte assenze importanti e una certa demoralizzazione dopo i gravi errori difensivi fatti in coppa. L’anticipo di Napoli (arbitro Saccani) non sarà una passeggiata per l’Udinese del capocannoniere Di Natale (6 gol in tre partite): la squadra di Donadoni dovrà reagire alla «strana» sconfitta di Marassi. L’ex bianconero Quagliarellasarà inagguato. Datoloe Zuniga o Santacroce le novità, mentre Marino recupererà Inler (colonna portante del centrocampo) e dovrebbe schierare dall’inizio Lukovic e Pepe. Il Milan, a mezza classifica con Parma e Palermo, affronterà un Bologna che, dopo un discreto avvio, è quasi precipitato. La bella vittoria di Marsiglia, con Seedorf in mezzo e Ronaldinho in panchina, ha dato indicazioni probanti sui rossoneri, ma certe voci sul vitaiolo brasiliano condizioneranno la formazione. Leonardo dovrebbe recuperare Gattuso dopo la squalifica e riproporre Dinho dietro Pato e Huntelaar.
Roma in ansia
E Totti suona subito la carica ROMA –Al rientro dopo il ko in Europa League la Roma si interroga sul futuro. C'è preoccupazione per una squadra che non solo non riesce a vincere ma che sembra aver dimenticato comesi giocaalcalcio. Ele parole di capitan Totti al rientro da Basilea confermano lo stato d’animo dei giallorossi. «L'unica soluzione per uscire dal tunnel –ha detto il capitano – è ritrovare la vittoria. Dobbiamo ricominciare da zero e reagire passo dopo passo, partita dopo partita. Ma la cosa che non riesco a spiegarmi è perchè non riusciamo a mettere in pratica quello che Ranieri ci dice. Eppure il suo calcio è molto più semplice di quelli spallettiano. All’epoca eravamo bravissimi, riuscivamo a giocare e vincere. Adesso con gli stessi giocatori non riusciamo a giocare al calcio». Il rimedio, come sempre, è solo uno: fare risultato. Totti conferma: «non dobbiamo pensare ad altro, ora l'importante è tornare al successo: servono sacrifici e umiltà, perchè non è possibile che la situazione sia questa». E la delusione si legge anche nelle parole del presidente giallorosso, Rosella Sensi. «Sono un pò delusa perchè quando ci sono queste sconfitte dispiace. Più che parlare bisogna far parlare i fatti».
Il Milan dopo Marsiglia sfida il Bologna
Diego Milito dell’Inter nella gara di Champions contro il Barcellona a San Siro
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Sport
Sabato 19 settembre 2009
Dopo il pareggio in Champions con il Bordeaux bianconeri chiamati a difendere la vetta
Juventus nei piedi di Giovinco Tanti assenti con il Livorno, ma Ferrara non si fascia oltremodo la testa VINOVO – Alla vigilia di JuventusLivorno, il tecnico Ciro Ferrara deve fronteggiare la prima emergenza stagionale. Tanti gli infortuni che condizionano le scelte dell’allenatore, il quale si dice sicuro di una pronta risposta dei suoi: «Dobbiamo fare particolarmente attenzione a questa situazione, però io guardo anche agli aspetti positivi della vicenda perchè nonostante tutto, la squadra sta facendo delle ottime cose a dimostrazione del fatto che abbiamo una rosa ampia e competitiva – ha commentato stamattina dallo Juventus Center di Vinovo -. Ognunodei ragazzi si sta facendo trovare pronto. E poi c'è da distinguere tra gli infortuni muscolari da quelli da trauma. Per quello che riguarda gli infortuni muscolari,cheper altrononmi sembrano di grave entità, l’unico che si è protratto nel tempo è quello di Del Piero. E poi, prendiamo anche in considerazione un’altra cosa: i tanti incontri ravvicinati a cui si aggiungono gli impegni delle nazionali. Nazionali alle quali la Juve dà 15 giocatori. Non c'è nessun legame con gli infortuni dell’anno scorso perchè, ripeto, non sono di grossa entità. Di sicuro con lo staff medico facciamo attenzione ai minimi particolari. Di sicuro, giocassimo solo una volta a settimana, avremmo più tempo per recuperare». Dopo il pareggio con il Bordeaux, sono piovute addosso a squadra e tecnico anche alcune critiche che Ferrara ha però respinto al mittente. «Ho letto e ascoltato le critiche dopo il pareggio in Champions, dobbiamo gestirle nella maniera giusta. Non ci siamo esaltati dopo le vittorie nè ci buttiamo giù dopo un pareggio. Le critiche costruttive vanno bene, ci tengono sulla corda, però noi sappiamo qual è la nostra forza. Non impor-
Il tecnico delle zebre non si fida del talento di Candreva
POSTICIPO Fiorentina, ritorna Pasqual in difesa FIRENZE – Torna Pasqual nella Fiorentina che domani sera affronterà in posticipo la Roma. Il difensore prenderà posto a sinistra in difesa, con Gamberini e Dainelli coppia centrale e Comotto confermato a destra. In mediana duo composto da Montolivo e Zanetti C., mentre il dubbio più importante è nel ruolo di rifinitore, dove Mutu e Jovetic sono in corsa per una maglia. GiocherannoGilardino, Marchionni (a destra) e Vargas (a sinistra). Probabile Formazione (4-2-3-1): Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Montolivo, C.Zanetti; Marchionni, Mutu (Jovetic), Vargas; Gilardino.
QUI CHIEVO Di Carlo pronto per il Genoa VERONA – «Il Genoa è in un ottimo momento, lo ha dimostrato anche in Europa League. Ha un grande allenatore e una grande società, oltre che una mentalità vincente. Del resto, la classifica dice tutto, non posso che far loro i miei complimenti, ma penso che domani si giocherà undici contro undici». Domenico Di Carlo è ottimista sul match che il club veneto giocherà al «Bentegodi» contro i rossoblù di Gasperini. «Andremo a giocarcela, come sempre e cercheremo di metterli in difficoltà con i nostri mezzi, tenendo alta la concentrazione fino all’ultimo».
Con i labronici
Cobolli lo chiama solo turnover
Il fuoriclasse della Juventus Giovinco chiamato al non facile ruolo di vice Del Piero e anche Diego entrambi assenti
ta se dall’esterno ci può essere un altro tipo di considerazione. Va bene comunque. Vi porto all’attenzione dei dati: la Juve, tra le grandi squadre, è l’unica che ha cambiato assetto tattico. In due mesi abbiamo cercato didare unnuovovolto,un nuovomodulo di gioco e non è che dalla sera alla mattina tutto possa funzionare alla perfezione». Nelle ultime due gare, però, è mancata quella circolazione di palla e quel possesso che aveva contraddistinto i bianconeri ad inizio campionato: «E' un aspetto che dobbiamo migliorare. Non ho intenzione di cominciare a giocare con palle lunghe. Cerchiamo sempre di essere propositivi nel gioco. A volte ci riusciamo, altre volte meno, dipende dagli avversari che incontriamo. Secondo me, possiamo migliorare da questo punto di vista, però ci saranno partite in
cui saremo costretti a cambiare e a proporre un gioco meno bello». Non cambierà, invece, il modulo. A cominciare da stasera. E l’interprete dietro alle due punte sarà ancora Giovinco: «Stasera giocherà – ha sottolineato Ferrara -. Con la Lazio era entrato e aveva fatto bene. Non vedo perchè non potesse rigiocare in quel ruolo anche con il Bordeaux. In Italia siamo dei fenomeni: vogliamo che le società e gli allenatori credano nei giovani e poi siamo i primi a criticarli e dire che non possono giocare. Non l'ho sopravvalutato io, l’avete forse fatto voi. Io dò' la giusta dimensione ai miei giocatori, gli dò la fiducia ma con le dovute precauzioni. Giovinco avrà di sicuro altre possibilità ma sarà lui che si dovrà meritare la fiducia». E saranno le scelte a fare da ago della bilancia nei rapporti giocatore-tec-
nico: «Avrei voglia di avere tutta la rosa a disposizione per prendere certe decisioni. Voglio che loro mi possano mettere in difficoltà. Ma è anche vero che ognuno di loro deve cercare di sfruttare in pieno le possibilità che gli vengono date. Sono comunque soddisfatto perchè nonostante le assenze tutti quanti hanno risposto nella maniera giusta». Tanti discorsi hanno distolto l’attenzione dalla gara con il Livorno sulla quale è invece ben focalizzato Ferrara: «Il Livorno è unasquadra benorganizzata indifesa ed ha un attacco che può creare delle difficoltà con Lucarelli e Tavano li conosciamo bene. Ho visto la partita con il Napoli e nel secondo tempo il Livorno ha fatto un’ottima gara. Ha un giocatore molto bravo, che è Candreva e che può coprire diversi ruoli: ha qualità tecniche, buona visione di gioco e un tiro pericoloso».
Nella sfida dell’Olimpico
Per la Nazionale di Lippi
«Punto molto su Lucarelli»
Samp: Garrone pro Cassano
Cristiano Lucarelli del Livorno a pugno chiuso
MILANO – «Abbiamo incontrato un Milan sottotono che ha preso la partita sottogamba perchè col Marsiglia si è visto un altro Milan e penso che rientrerà nelle prime quattro anche se non in lotta per lo scudetto. Se avessero giocato Zambrotta, Pirlo e Inzaghi per il Livorno non ci sarebbe stata alcuna possibilità». Parole del presidente dei toscani, Aldo Spinelli, che punta molto sulle qualità di Cristiano Lucarelli. «Va sempre in forma tra ottobre e novembre, ma è già avanti rispetto agli altri anni - afferma il numero 1 del club labronico – questa sera contro la Juventus di Ciro Ferrara, se gioca, visto che abbiamo tre partite in una settimana e anche per
noi sarà utile il turnover, potrebbe fare meglio». Soddisfatto il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, che analizza così il cammino del club emiliano. «Siamo partiti bene, abbiamo 4 punti è un buon bottino. Se avessimo strappato un pareggio con l’Inter sarebbe stato il massimo, ma adesso siamo concentrati sulla partita di domenica col Palermo». Nessuna critica a Guidolin per la gestione della gara con l’Inter: «Dopo essere arrivati al 70' senza prendere gol e avere anche corso il rischio di andare il vantaggio mi pare ingiusto addebitare all’allenatore degli errori. Magari ne farà in seguito ma fino adesso non penso ne abbia fatti»
MILANO – Il presidente della Sampdoria, attuale capolista della Serie A con il Genoa e la Juventus, è soddisfatto dell’inizio del campionato doriano. «Sapevo che la Samp è una buona squadra, rinforzata e con un ottimo allenatore ma un inizio così non era previsto, soprattutto perchè negli anni sorsi nella prime partite faticavamo molto», ammette Riccardo Garrone che riflette come «cominciare il campionato con tre vittorie di fila non capitava dagli anni '80 e allungare la striscia sarebbe un record storico». Nonostante tutto gli obiettivi non cambiano. «Scudetto? No, il nostro obiettivo rimane quello iniziale, occupare la parte sinistra della classifica». Anche se, sorride Garrone citando i due pali colpiti dall’Atalanta, «per la prima volta da quando sono presidente della Samp, abbiamo avuto fortuna e spero che ne avremo tanta anche in futuro, perchè la fortuna è molto importantè». E non esiste rivalità, almeno per lui, con il Genoa. «Essere insieme in vetta alla classifica, anche se la tifoseria vorrebbe che fossimo soli, stempera la rivalità che forse era arrivata a livelli eccessivi», ammette il presidente blucerchiato. Molte delle fortune della Sampdo-
Cassano della Sampdoria
ria fanno capo ad Antonio Cassano e Garrone lo ricorda con piacere. «E' un bel caratterino – osserva Garrone -. Alla Samp è giustamente la primadonna, non ha rivali e fa cose straordinarie. In altre squadre come il Real o, come succederebbe all’Inter, l'allenatore qualche volta lo terrebbe in panchina e lui ne soffrirebbe troppo». Alla domanda se l’esclusione di Lippi dalla Nazionale sia legata al suo atteggiamento da primadonna, Garrone chiude così: «Non lo so e non voglio commentare. Noi ci terremmo molto e lui sogna di andare in Nazionale. Credo che Antonio farebbe molto bene e di Cassano c'è bisogno a mio parere. Anche se non mi intendo molto di calcio».
Cobolli Gigli della Juve
MILANO – «Più che una Juve in emergenza, direi che sarà una Juve che farà il turn over». È questa la previsione del presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli in vista della gara casalinga con il Livorno. «Abbiamo una rosa sufficientemente larga per far giocare chi di solito non gioca – ha spiegato Cobolli Gigli al suo arrivo in Lega calcio – Sarà una partita difficile perchè il Livorno gioca bene, ma sabato sera si deve vincere». Chissà se questa volta Josè Mourinho vedrà la partita della Juventus fino al 90' anzichè spegnere la tv per mangiare calamari, come ha raccontato di aver fatto domenica scorsa dopo il gol annullato alla Lazio. «Io gli auguro di mangiare i calamari che sono ottimi», ha risposto il numero uno bianconero che però è più interessato alle condizioni fisiche dei suoi giocatori. «Melo e Tiago sono affaticati, Cannavaro starà fermo 15 giorni per infortunio. Non c'è preoccupazione – ha spiegato Cobolli Gigli -. A me non va di fare i confronti con l’anno scorso quando c'era un altro tecnico, un sistema di allenamento e medico diversi, ma la maggior parte dei traumi sono traumi da gioco e non muscolari». È un problema l’ItalJuve? Il presidente della Juventus spiega il suo punto di vista «Certo che i giocatori che giocano in Nazionale, e non solo in quella italiana visto che ci sono anche Melo e Tiago, sono più affaticati. Ma – sottolinea il presidente juventino – sono i rischi del mestiere che si corrono quando si hanno i grandi campioni». Parlando della sfida di Champions con il Bordeaux, Cobolli Gigli ha osservato che «è venuto fuori il carattere della Juventus di Ciro Ferrara. Il Bordeaux è un’ottima squadra, noi abbiamo fatto un bel gol con Iaquinta, mentre il gol del pari era in fuorigioco. Sono il primo della Juve a dirlo: non è una giustificazione ma va anche considerato».
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40 Sport
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Un laziale al Viviani Figlio d’arte a Melfi Matera, c’è Masi A Pisticci Pezzuto
Sport 41 Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Prima Potenza pronto al riscatto. Col Marcianise si cambia: 4-3-3
Riconquistare i tifosi Norme severe: bisogna acquistare i biglietti in prevendita INEVITABILMENTE sarà così: l’umoralità di tutti i tifosi in genere viaggia di pari passo ai risultati. E se pure Potenza nelle prime due giornate, spinta dalla curiosità per la squadra e da una buona campagna acquisti, ha risposto presente, per la sfida con il Marcianise, ultimo a zero punti, e dopo la sconfitta pesante di Terni, non è lecito attendersi un Viviani ribollente. Quello toccherà alla squadra riconquistarlo, magari anche con una prestazione convincente contro i casertani, cosa che potrebbe fornire lo spot giusto per far tornare a esplodere lo stadio amico. Infatti, le prossime gare interne saranno con il verona il 4 ottobre e con il Cosenza, nella notturna di lunedì 19 (nel mezzo le trasferte di Ferrara con la Spal e di Lanciano) e il cassiere può cominciare a gongolare. Fatto sta, per restare a temi di più stretta attualità, che la società lancia un invito a tutti coloro i quali devono acquistare il biglietto (ricordiamo, nominativo) per assistere alla sfida di domani. «Dopo due giornate in cui ci siamo testai e nelle quali è stata possibile qualche forzatura, da domani non sarà più possibile consentire acquisti nell’immediatezza della partita. Siamo riusciti a ottenere l’apertura dei botteghini nella mattinata di domani, ma sarebbe preferibile che tutti acquistino in prevendita oggi il biglietto», ha detto il patron Postiglione, che ha preso atto comunque, di un’euforia meno contagiosa delle due precedenti partite giocate in casa. «Il calcio va così, ma finora è andata sempre bene in
Sport e convivenza civile
Iniziativa ex Irre Basilicata e Potenza I FATTI DI CRONACA relativi ad episodi di violenza negli stadi hanno suggerito la formulazione di una proposta formativa di cui si è fatto promotore il Potenza Sport Club in collaborazione con il Nucleo Territoriale dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica - ex IRRE Basilicata, l'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Potenza e Lucaniaweb.net . L'offerta educativa, rivolta a livello sperimentale ad alcune Scuole Secondarie di primo grado di Potenza e Provincia limitrofa, intende contribuire alla diffusione di valori positivi di convivenza civile tra le future generazioni di cittadini, assumendo come sfondo integratore il “gioco del calcio” e il suo mondo. I giovani, infatti, sono i potenziali veicolatori nella società di una nuova cultura sportiva, sul campo come sugli spalti. Lo sport vuole porsi in termini di interesse, di partecipazione sociale, nonché come occasione di verifica di se stessi e non certo come scontro o aggressione dell'avversario. Del resto, vivere correttamente la pratica sportiva significa contribuire ad una positiva evoluzione delle personalità in formazione. Le linee progettuali saranno presentate lunedì alle 10:30, presso la sede del Nucleo Territoriale dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica - ex IRRE Basilicata, Via del Gallitello I traversa - Potenza. L’esultanza di De Cesare dopo il gol al Ravenna. In basso a sinistra il patron del Marcianise Bizzarro, in panchina con l’esonerato Ammirata.
Boccolini, ennesima scommessa SALVATORE Bizzarro, il presidente del Marcianise che siederà regolarmente in panchina accanto al suo nuovo tecnico, lo ha scelto selezionandolo da una lista che comprendeva anche Giacomarro, Novelli e Cosco. Boccolini, di Porto Recanati, torna a Marcianise e ritrova la maggior parte dei calciatori che guidò alla promozione in serie C2. Entra in gioco, come mai così in alto nella sua lunghissima carriera vincente soprattutto in D, al posto di Alfonso Ammirata, esonerato dopo la sconfitta patita al cospetto del Giulianova nello stadio Progreditur di Marcianise. Tuttavia sono in molti a pensare che il vero problema è che la squadra, rispetto allo scorso anno dove si ottennero risultati lusinghieri, si sia notermini numerici, per cui ho motivo di credere che anche contro il Marcianise la presenza di un pubblico numeroso e festante diventerà fondamentale per tornare alla vittoria». SQUADRA Sul fronte tecnico, intanto, l’emergenza
maggiore è legata al pacchetto difensivo che per qualche tempo non potrà avvalersi della presenza di Chiavaro. E’ vero, rientra Lolaico, ma la sensazione è che Capuano l’etichetti come manna dal cielo per il versante di
sinistra, dove a Terni il duo Langella-Vanacore non ha soddisfatto appieno. Langella, oltretutto, ieri non si è allenato, appare ciomunque recuperabile anche se non al 100%. Per questa ragione l’allenamento di ieri è durato un
Seconda Fondamentale il rientro di El Kamch in mezzo al campo
Melfi gioca col 4-4-2 Torre e Gilfone lasciano i gialloverdi: rescissione Lo avevamo annunciato e puntualmente la nostra indicazione ha trovato riscontro. Al cospetto del Siracusa, il Melfi adotterà un 4-4-2. La nuova veste tattica è stata provata per tutta la settimana da mister Rodolfi, dopo l'esperimento positivo utilizzato nella ripresa di Melfi Brindisi, prima partita del campionato e gara che finora ha maggiormente entusiasmato l'ambiente gialloverde. Difficoltà nella copertura globale del campo, caratteristiche dei singoli, attitudini tattiche, hanno fatto propendere Rodolfi per questa soluzione, anche in considerazione dell'importante rientro di El Kamch. Il marocchino è giocatore di spessore, dotato tecnicamente e soprattutto difficilmente sostituibile per questo Melfi, bisognoso di giocatori di temperamento e di personalità. Qualità che El kamch possiede e che è voglioso di mettere al serviziodellasquadra chefinoraha usufruito solo in parte delle sue virtù. L'ex Lanciano sarà motivatissimo, desideroso di dimenticare e far dimenticare la sciocca espulsione rimediata a Barletta che ha condizionato ilsuo iniziodi torneoe quello di tutta la compagine federiciana. Accanto ad El kamch, sgravato da responsabilità di impostazione, agirà Mitra, anch' egli iper motivato e stimolato dal dover dimostrare di essere sempre unodei miglior interpreti del ruolo di interno dell'intero campionato. Con D'andria e Lo Iacono esterni, pronti a creare la superiorità numerica, il centrocampo del Melfi appare davvero ben com-
tevolmente indebolita, specie in attacco, dove l’assenza di Innocenti pesa moltissimo. Le defezioni in difesa hanno fatto il resto e anche un modulo (il 4-3-3) non adatto alla rosa a disposizione ha complicato le cose. In più, all’esterno, l’aria che si respira non è delle migliori, per via di una diatriba tra Bizzarro e alcune frange di tifoseria che non accettano un aumento del prezzo del biglietto 815 euro), ma anche perchè il patron ha chiaramente lasciato intendere di voler abbandonare la guida della società. Sul fronte tecnico, l’allenatore schiererà al Viviani un più prudente 4-4-2, consegnando la cabina di regia ad Alfano e il pacchetto centrale all’ex D’Apice.
po’ di più perchè Capuano ha inteso lavorare proprio sui movimenti della difesa a 4, mai sperimentata finora. Nessun dubbio in attacco, dove Polani giocherà dall’inizio con Catania e Aquino. Per De Cesare inizialmente panchina.
A centrocampo, invece, si torna a 3 con Berardi insostituibile, Giannusa chiamato al riscatto e Profeta che potrebbe riapparire nell’undici titolare dopo l’opaco primo tempo giocato contro l’Andria. Alfonso Pecoraro
IN BREVE Iscrizioni irregolari, il Catanzaro rischia il -4 VENERDÌ SI è riunita la Commissione Disciplinare per decidere in merito ai deferimenti delle dodici società di Lega Pro relativi alle iscrizioni ai campionati. Le sanzioni, però, sono state rinviate e dovrebbero essere comunicate nella giornata di lunedì. La Disciplinare, infatti, oltre ai tempi tecnici per l’analisi della situazione dei 12 club si confronterà anche con l’Osservatorio del Viminale per stabilire tempi e modi per comunicare le decisioni. Tra le dodici squadre la posizione più delicata è quella del Catanzaro che rischia fino a quattro punti di penalizzazione. Il club calabrese ha deciso di non presentarsi a Roma nel dibattimento con la Commissione Disciplinare facendo pervenire negli uffici solo una memoria scritta. Oltre a Catanzaro rischiano anche l’Igea Virtus e il Barletta. I pugliesi avevano chiesto una rateizzazione dei pagamenti ottenuta in un secondo momento.
Acquisti per Igea e Barletta L’IGEA VIRTUS ha ingaggiato il difensore Fabio Lo Verde, 23 anni, dal Monterotondo, club laziale di serie D. L’attaccante ventiseienne Orlando Fanasca, l’anno scorso tra Ternana e Paganese, è invece passato al Barletta
Prima, D’Elia non va al Burgentia Gilfone ha rescisso il suo contratto con il Melfi: può accasarsi in serie D. La stessa cosa anche per l’attaccante Torre
posto ed omogeneo. La rifinitura di stamanial Valerio,scioglierà idubbi relativi alla difesa e all'eventuale ritorno da titolare di Gabrieli, mentre per l'attacco nessun rebus. Giocano Arcamone e Chiaria. Sempre in riferimento al reparto avanzato da registrare due cessioni che alleggeriscono come numero e come stipendi la rosa gialloverde. Giovanni Torre, come da noi anticipato, ha raggiunto l'accordo con il Morro D'oro, exsquadra diSparacio, mentre Gilfone va al Sapri dove ritroverà come tecnico Carmine Pugliese. Sia Torre che Gilfone era stati, in un colloquio con i vertici dirigenziali, messi al corrente delle difficoltà che
avrebbero riscontrato nel trovare spazio nell'ambito della prima squadra, chiusi da altri giocatori. Resisi conto della realtà dei fatti, i due hanno opportunamente optato per l'approdo in Interregionale con la speranza di trovare un posto nell'undici titolare e continuità di gioco. Nel frattempo la società invita ancora una volta i tifosi gialloverdi a recarsi presso l'edicola Pepe, unica rivendita autorizzata, per l'acquisto deibiglietti perla partitacon il Siracusa. Una partita che non vedrà la partecipazione di tifosi siciliani al seguito per disposizione del Prefetto di Potenza. Emilio Fidanzio
LO SLITTAMENTO del campionato di Prima Categoria potrà servire a qualcosa ma da Brienza arriva una notizia che lascia d stuccola piazza malandrina. Pinuccio D’Elia che era stato accostato sulla panchina burgentina non guiderà l’Invicta Burgentia. Fino ad una settimana fa aveva diretto quattro allenamenti, ma è arrivato ad un punto che ha deciso di lasciare rilasciandoci una dichiarazione in merito. “La mia mancata firma non vuole essere una giustificazione ma di ringraziamento per la società dell’Invicta Burgentia che mi ha dato l’opportunità di ritornare dopo tanti anni a Brienza, paese dove ho trascorso gran parte della mia infanzia. – precisa l’ex tecnico del Villa d’Agri – E’ stata una mia scelta personale in primis fermo restando delle osservazioni tecniche trasferite alla società per un organico non sufficientemente adeguato per affrontare un campionato da vertice. –
Pinuccio D’Elia
dice D’Elia – Nonostante tutto ringrazio la nuova società nelle persone del presidente Mario Margherita, il segretario Rocco Grano e del consigliere Aldo Cenci. A questa società faccio i migliori secondo me a legittima aspettativa degli stessi.” In poche parole per chi fosse interessato a D’Elia può contare su di lui. Il tecnico di Marsico Nuovo è pronto a nuove avventure. b.b.
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42 Sport
Giusto entusiasta del nuovo arrivo. In Coppa mercoledì alle 20
Matera, ecco Martone ANCORA un arrivo in casa Matera. L'ultimo colpo di mercato messo a segno dalla società del presidente Perniola è Savino Martone. Il centrocampista centrale è nato a Gragnano il 18 Gennaio del 1983. Dopo due stagione di fila con il Campobasso, questa estate Martone è passato all'U.S. Latina sempre in serie D (girone G) con la quale non ha mai giocato una gara ufficiale (solo una presenza in panchina contro il Civita Castellana nella prima gara di campionato, terminata uno ad uno). Da giovane ha giocato con la Primavera del Torino, insieme a Quagliarella e Malagò, poi è passato al Benevento in serie C. Nel suo passato più recente ha vestito le maglie del Campobasso, della Sangiuseppese, dell'Angri, del Benevento e della Vigor Lamezia. Un giocatore di qualità e quantità che nasce come centrocampista centrale, ma che può anche adattarsi a fare il difensore centrale e l'esterno. Un atleta che va quindi ad innalzare notevolmente il tasso tecnico del centrocampo biancoazzurro. Intanto, la squadra sta continuando la preparazione in vista della prossima gara valevole per la quarta di campionato, contro il
Mazzoleni in azione. A destra Martone
Pomigliano. Dopo aver affrontato Turris, Casarano e Casertana, l'undici biancazzurro si appresta ad incontrare un'altra corazzata del girone H con gli stessi stimoli che hanno caratterizzato il gruppo in queste prime uscite stagionali. Il tempo per rifiatare è certo poco, se si considera che i materani mercoledì 23 dovranno nuova-
mente scendere in campo per l'impegno infrasettimanale di Coppa Italia contro il Pisticci. SQUADRA «Il gruppo si sta allenando sereno e tranquillo - ha spiegato il tecnico del Matera, Pino Giusto. Certo un pò di rammarico per non aver conquistato la prima vittoria in casa c’è però posso assicurare che il morale dei ragazzi è alto. I segnali positivi ci so-
no stati, l’aspetto negativo sono i turni infrasettimanali che rappresentano un vero e proprio massacro. Domenica andremo a Pomigliano, mercoledì ospiteremo il Pisticci. Purtroppo dobbiamo accettare questa situazione e lavorare». Il tecnico materano poi ha commentato il neo acquisto, Savino Martone. «L’ho visto giocare l’anno scor-
so quando militava nel Campobasso ed io allenavo il Chieti. E’ un ottimo giocatore, lo posso affermare sia perchè l’ho visto giocare ma anche perchè ho saputo che ha ottime doti umane che sono importanti insieme alla bravura tecnica. Il Matera, inoltre, aveva bisogno di un altro uomo a centrocampo». Per quanto riguarda la consizione di Scudieri, questa mattina l’atleta si sottoporrà a risonanza magnetica anche se ieri pomeriggio riusciva a camminare senza stampelle. «Il ragazzo farà questa mattina la risonanza, speriamo bene perchè è una pedina importante nel nostro scacchiere- ha concluso Giusto» COPPA ALLE 20 Intanto il sodalizio biancazzurro ha annunciatocon un comunicato stampa , come da accordo intercorso con la Polisportiva Comprensorio Sport Pisticci, ratificato dal Comitato Interregionale della Lnd, che la gara di mercoledì 23, valevole per i trentaduesimi di finale di coppa Italia, è stata posticipata alle ore 20. ANCORA A GROTTAGLIE - Alla chiusura del mercato arriva l’ufficialità del passaggio dal Matera al Grottaglie di Cristiano Ancora. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Presi gli esterni mancini Chiaffitella e Nencini
Pisticci svolta a sinistra VITTORIA BELLA ed importante quella di Fasano, ma per il Pisticci è subito tempo di voltare pagina. Guai, soprattutto per un gruppo così giovane e privo di grande esperienza, cullarsi sugli allori di quanto di buono fatto finora e smettere di pensare che i traguardi sono ancora molto lontani da raggiungere. Il presidente Panetta ieri diceva a ragione che tre partite sono poche per qualunque giudizio. Vincere fa bene al morale, all'ambiente, alla stessa società ed anche alla classifica, ma non c'è motivo di illudersi che la salvezza sarà facile da ottenere. “I momenti difficili arriveranno”, ammoniva Panetta. E ha fatto bene a dirlo, perché è giusto tenere la squadra alla massima tensione possibile. Certo la consapevolezza di aver portato a casa un successo importante c'è.
Per la sfida interna con l’Angri si cerca di tenere alta la tensione Lupacchio: sappiamo quanto valiamo “Tenevamo a questa vittoria - dice Massimo Ferrentino, autore del gol che ha spianato la strada al successo pisticcese a Fasano -. Abbiamo preparato bene la gara in settimana, siamo riusciti a giocare una buona partita e soprattutto abbiamo vinto con una diretta concorrente. Ma adesso dobbiamo pensare all'Angri. Sarà un'altra battaglia”. Molto importante, nella gara di Fasano, la prestazione dell'attaccante Fabio Lupacchio, ancora alla ricerca del primo gol stagionale, ma utilissimo in fase
di impostazione della manovra ed autore dell'assist per il gol di Grieco del tiro deviato nell'angolo da cui poi è scaturito il 3-0 di Fortunato e di diverse giocate sempre funzionali alla manovra d'attacco. “Abbiamo disputato una grande partita - dice Lupacchio - e soprattutto è stato importante aver vinto. La squadra si è mossa bene ed abbiamo preso tre punti molto utili. Siamo un gruppo giovane, ma iniziamo ad essere consapevoli delle nostre potenzialità. Riguardo al primo gol, spero che arrivi presto, magari già domenica con
l'Angri”. Intanto, nell'ultimo giorno utile di mercato, la dirigenza jonica ha concluso due operazioni finalizzate a rinforzare il parco under a disposizione di Valente. Da ieri fanno parte del Pisticci due esterni sinistri. Si tratta di Davide Chiaffitella, giocatore di classe 1991, l'anno scorso al Savona 1907 in D, proveniente da Imperia e di Alessandro Nencini, classe 1990, di Viareggio, l'anno scorso al Pietrasanta (eccellenza toscana). Con questi acquisti il Pisticci si tutela ulteriormente sulla corsia di sinistra, dove le alternative non erano tante, vista la carenza di mancini e, contemporaneamente, va ad aggiungere un altro giocatore di classe 1991, ovvero l'under più giovane da schierare, ai due già presenti in organico.
Lupacchio del Pisticci (www.gialloble.com)
CALCIO GIOVANILE
Arriva lo juniores De Fabiis. Intesa con la Fratelli Cafaro: per Lazic D’Affuso, alla Berretti Fanelli e Capalbo
Al via Allievi e Giovanissimi
Francavilla libera Camassa e Vitale e ne prende 4
INIZIANO in questo weekend i campionati regionali di Allievi e Giovanissimi. 16 squadre a campionato, per un torneo che finirà il 25 aprile. Queste le gare della prima giornata. ALLIEVI: Venosa-Macchia Romana, Dedalo-Foggiano, Francavilla-Deportivo Montescaglioso, Lauria-P. Campagna, Metanauto-Invicta Matera, P. Minozzi-Don Bosco, Varisius-Junior Lavello, Verd. Asso Potenza-Policoro GIOVANISSIMI: Aviglianese-Matera, Don Bosco-P. Minozzi, Foggiano-Melfi, Grassano-Invicta Matera, MetanautoDedalo, Policoro-Murese, Varisius-Scanzano, Verd. Asso Potenza-Deportivo Montescaglioso
FRANCAVILLA – Settimana importante per la formazione sinnica, che con il buon pareggio guadagnato sul terreno di gioco del Grottaglie, ha ripreso ad allenarsi con non poche novità. Infatti, in casa Francavilla ci sono stati importanti movimenti di calciomercato, con la società che ha rescisso il contratto a due elementi: Mimmo Camassa e Giuseppe Vitale. I due, per scelte tecniche non rientrano più nei piani di mister Ranko Lazic. Il difensore centrale e il centrocampista di fascia, sono quindi liberi di accasarsi altrove. In arrivo invece, il giovane Andrea De Fabiis, classe ’89, terzino sinistro del settore giovanile della S.S. Lazio, che nelle due ultime stagioni ha indossato la maglia della Pro Vasto e della Nocerina, entrambi nella serie D. Ma non si ferma al solo De Fabiis, la campagna acquisti del sodalizio sinnico. Precisamente, sono stati prelevati tre giovani elementi dalla società calcistica della Fratelli Cafaro,
squadra francavillese che milita nel campionato di seconda categoria. «La società – dice il presidente Franco Cupparo – ha messo a segno tre colpi di mercato, non solo sotto l’aspetto tecnico, ma soprattutto da un punto di vista di collaborazione tra noi e la società calcistica della Fratelli Cafaro, che rafforza ancora di più un rapporto reciproco per i prossimi anni. Un accordo – continua il massimo dirigente rossoblu - che segna un cambiamento sotto il profilo sportivo e sociale nella nostra cittadina. Due società – termina Cupparo – che mettono così in campo tanta amicizia e stima reciproca». Con la società del presidente Sarubbi, l’accordo ha portato nelle file rossoblu i giovani Luca Fanelli trequartista classe ‘93, Salvatore Capalbo difensore classe ‘93 e il portiere D’Affuso classe ‘92. Per i primi due, inserimento nella juniores di mister Borneo; D’Affuso invece, si allenerà
con la prima squadra. Juniores che questo pomeriggio, sarà impegnata nella prima gara di campionato sul terreno di gioco del Fasano. «Questa operazione di mercato – spiega il presidente della Fratelli Cafaro Antonio Sarubbi – è una collaborazione importante tra le due società francavillesi, a vantaggio dell’equilibrio di crescita sociale. Molta la soddisfazione da parte della nostra società, che con la cessione di questi tre giovani, mette in evidenza anche il nostro buon lavoro che stiamo svolgendo in questi anni». Intanto, domani pomeriggio impegno delicato per la formazione di mister Lazic, che tra le mura amiche affronterà la formazione campana del Neapolis Mugnano. Un match, alla quale Del Prete e compagni dovranno mettere tutto l’impegno possibile per arrivare al triplice fischio finale con un risultato positivo in tasca. Claudio Sole sport@luedi.it
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Sport 43
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Seconda Categoria Paradossale situazione: ci sono i soldi, ma mancano i giocatori
Ginestracandida iscrizione a rischio GINESTRA La crisi di… calcio si avverte anche in alcuni centri del Vulture. A Venosa, cittadina di oltre 12 mila abitanti, dopo la partecipazione alla prima categoria dello scorso anno, fino ad oggi, non c'è nessuna squadra che parteciperà ai campionati dilettantistici regionali. Sicura è la partecipazione dell'Oraziana Venosa, squadra composta da giovani che prenderà parte al campionato, Allievi Regionali, che prenderà il via sabato prossimo, 20 settembre. Altri due centri che soffrono la voglia di…calcio sono Ginestra e Ripacandida. Due centriche 11 annifa hanno deciso di fondersi, costituendo un unico sodalizio sportivo, il Ginestracandida, che partecipa al campionato di seconda categoria. La
squadra, affidata, negli ultimi due campionati disputati, alla guida di mister Michele Lettieri, ex giocatore del Ginestracandida è servita ad aggregare giovani dei due centri che attraverso il calcio hanno potuto trascorrere il tempo libero…divertendosi e riuscendo a diventare un ottimo contenitore sociale, fuorviante da possibili devianze giovanili. Sembra che quest'anno le cose sono cambiate. Michele Lettieri dallo scorso 7 settembre è a disposizione della squadra per la preparazione pre-campionato. Dopo alcuni giorni di presenza numerosa dei giocatori al campo “San Donatello”di Ripacandida, un bellissimo manto erboso, da far invidia ai tanti centri più grandi della Basilicata, all'improvviso Lettieri si è
trovato con pochissimi giocatori a disposizione, non sufficienti per garantire l'iscrizione della squadra al campionato. A complicare le cose ha dato forfait anche il bomber Rubino Loriso, un giocatore che nella sua carriera calcistica ha segnato più di 150 gol, quasi un gol a partita, che per motivi di lavoro a fine mese si trasferirà al nord. Sembra strano, la squadra probabilmente nonsi iscriveràal campionato per mancanza di giocatori, mentre le risorse economiche ci sono. I dirigenti non demordono, in primis Lettieri e Dileo. Il presidente Carlo Allamprese, dopo tanti anni di presidenza, garantendo le risorse economiche ad ogni campionato, ha deciso di lasciare ed ha inviato una lettera di dimissioni nella gior-
nata dello scorso 16 settembre ai Sindaci di Ripacandida e Ginestra. Ecco il contenuto di questa lettera: “ Sigg. Sindaci, mio malgrado devo constatare ed informarvi della scarsa disponibilità di ragazzi locali che ci garantirebbero la rosa di giocatori per l'iscrizione e svolgimento del campionato di calcio 2009-2010 di II^ categoria. La mia è l'amara constatazione di chi è appassionato di calcio e del Ginestracandida. La mia idea di calcio ai nostri livelli è semplice: una squadra di bravi giocatori amici e locali che possa fare da catalizzatore sociale per altri ragazzi. Ritengo che quest'anno non vi siano le condizioni dette e che l'unica possibilità rimane quella di costruire una squadra con diverse persone di fuori che ri-
Il Ginestracandida dello scorso campionato col presidente Allamprese (il primo da destra)
chiedono essere pagati a partita. Quanto detto non risponde alla mia idea di calcio,e pertanto lascio la presidenza a chi ritiene di continuare. Rimane per me l'orgoglio di avere salvato e ricostruito il Ginestra anni addietro, poi, di essere riuscito con Gaetano Se-
pe a fare una improbabile fusione con il Ripacandida che ci ha garantito la continuità per diversi anni sino ad oggi. Ho ritenuto doveroso informavi e rendervi partecipi del presente e/o futuro per chi vorrà determinarlo”. Lorenzo Zolfo
Eccellenza 2ª giornata Il big match sul neutro di Tolve. Si gioca alle 15.30
Murgia, test con l’Oppido Battesimo interno di fuoco per la Vultur: ospita il Valdiano UN ALTRO ostacolo impegnativo si frapporrà sul cammino del Fortis Murgia. La seconda giornata della “serie A” lucana propone un big-match di tutto rispetto per l'undici di mister Squicciarini che, all'esordio in campionato, ha già presentato un conto salato ad un'altra big come la Murese. Ora il Fortis Murgia si troverà di fronte all'Angelo Cristofaro Oppido dello squalificato mister Manniello. Sarà senz'altro una gara che le due formazioni affronteranno a viso aperto per preservare la vetta della graduatoria.L'incontro si disputerà sul campo di Tolve, per via della temporanea indisponibilità dell'impianto sportivo di Oppido Lucano. Anche a Rionero in Vulture è in programma un match d'alta quota, tra l'undici bianconero locale ed il Ruggiero Valdiano che, in queste ultime ore, ha ufficializzato l'ingaggio del difensore Ivan Corcione, proveniente dalla Sibilla Cuma. Sul terreno di gioco di Genzano, il Banzi proverà a muovere la classifica contro l'Atella Monticchio, attualmente posizionata sul gradino più alto del podio. Non sono da sottovalutare neanche gli altri match in calendario
Squicciarini
in questo secondo turno del campionato di Eccellenza. Murese-Borussia Pleiade ci dirà chi delle due avrà un pronto riscatto dopo lo sfortunato debutto di domenica scorsa. L'Avigliano proverà a violare il campo di un Ferrandina ancora in ritardo con la preparazione e, dunque, molto vulnerabile. I granata non hanno gradito l'arbitraggio
del turno precedente; ne sono la testimonianza le squalifiche inflitte a dirigenti ed allenatore. In riva allo Ionio, ed esattamente a Nova Siri Marina, il Policoro tenterà in tutti i modi di accaparrarsi i tre punti in palio al cospetto del Real Tolve. Il Ricigliano vuole volare a sei punti in classifica facendo gli onori di casa all'Irsinese, ferma, invece, ancora al palo in graduatoria. Infine, il Viggiano farà di tutto per vincere lacontesa controil Picerno. Tutti gli incontri in programma avranno inizio domani pomeriggio a partire dalle ore 15.30. Nell'occasione sarà osservato un minuto di raccoglimento per commemorare i militari italiani vittime dell'attentato di Kabul. Questi sono i nomi dei calciatori squalificatinel precedente turno di campionato: Bartolomeo Filadelfia (allenatore dell'Avigliano) fino al 6 ottobre, Donato Manniello (allenatore dell'Angelo Cristofaro Oppido) fino al 29 settembre; Massimiliano Villa (Banzi), Michele Laviola (Borussia Pleiade), Nunzio Montenegro (Real Tolve), Francesco Barone (Ricigliano): 1 giornata. Donato Pavese sport@luedi.it
Promozione 2ª giornata Pietragalla ad Irsina per le conferme
Lagonegro-Grottole, verifiche LA SECONDA giornata del torneo regionale cadetto propone soltanto una sfida tra due squadre saldamente in testa alla classifica, a quota tre punti. Si tratta del match tra la Soccer Lagonegro di mister Oliva ed il Grottole. Entrambe hanno portato a casa la vittoria, domenica scorsa, con il minimo scarto e punteranno a consolidare la propria classifica. Per il resto, il secondo turno di Promozione, non ha in calendario sfide tra compagini a punteggio pieno. Sul comunale di Scanzano Ionico, il Bar La Notte Pignola di coach Tramutola cercherà di bissare il successo ottenuto, al suo esordio in campionato, contro il Varisius Matera. Lo Scanzano, invece, dal canto suo, deve dimenticare quanto prima il pesante capitombolo esterno rimediato a Pietragalla. La Santarcangiolese, dopo l'ottimo tris di sei giorni fa, ha tutta l'intenzione di allungare in classifica a spese del Bella, bloccato sul risultato di parità in quel di Moliterno, domenica scorsa. In casa del Real Irsina, la matricola Pietragalla proverà ad essere, ancora una volta, una protagonista indiscussa della “serie B” lucana. Non sarà così facile, per il team di Potenza, fare bottino pieno sulla collina materana. Il Lagopesole, sul campo di Avigliano, vuole muovere lo zero in classifica al cospetto del Rotondella. A Matera, invece, so-
Una scuola calcio sotto l’egida della Roma. Responsabile è Antonio Rebesco
Nasce la Pro Calcio Matera PRESENTATA ieri presso la sala giunta del comune di Matera, la nuova scuola calcio Asd Pro Calcio Matera. Dopo i convenevoli di rito e i saluti, la parola passa al Responsabile della scuola Antonio Rebesco. «L'ideata é nata da un gruppo di amici, abbiamo intrapreso questa avventura, per concretizzare e formare una scuola calcio. Tre amici con la passione del calcio è nel loro dna, oltre me a condividere il progetto ci sono Mimmo Donvito e Giovanni Paolicelli e Gianvito Plasmati. Ma un ringraziamento va anche alla famiglia Loperfido che ha creduto in noi e nel progetto, e grazie anche al loro aiuto siamo partiti per migliorare la nostra attività che avevamo in mente già da 5 anni. Siamo affiliati alla Roma, abbiamo come patnerships una strutura all'avanguardia come Villa Stuart di Roma dove vi opera il prof. Mariani con un protocollo stilato si ha la possibilità di visite mediche specializzate. Lo sponsor tecnico è la Mass, come struttura utilizzeremo il Gaetano Scirea, dove abbiamo dei progetti da realizzare sempre per la scuola calcio». Dopo Antonio Rebe-
Donvito, Rebesco e Paolicelli
sco la parola al tecnico Giovanni Paolicelli « La nostra società è improntata sul settore della Scuola calcio nella quale trovano spazio i ragazzi dal quinto anno di età compiuto. L'importanza dello sport per i ragazzi dai 6 a salire, in quanto nell'età dellosviluppo èpreferibile uno sport di gruppo in quanto aiuta nella socializzazione il ragazzo, insegnandogli ha convivere con il gruppo e con le sue regole. Il senso di praticare una scuola calcio, principalmente è d'imparare i fondamentali del calcio divertendosi, l'intendi-
mento principale della nostra società è quello di educare ed indirizzare i giovani a svolgere una attività sportiva di rilevanza sociale , che aiuti a determinare una crescita equilibrata , sia fisica che morale , fornendo loro opportunità e mezzi adeguati. Quello di creare principalmente una scuola di vita e secondariamente una scuola di sport , che educhi i giovani e riesca a formarne degli uominiveri edegli sportiviattivi . Infatti i momenti di insegnamento tecnico del gioco del calcio fonderanno con attività di tipo ludico-propedeutico nel pieno rispetto di altre importantissime attività che andremo a creare ». Il direttivo della scuola calcio è così composto: Presidente Antonio Loperfido, vice Pietro Plasmati, Responsabile generale Antonio Rebesco, Consigliere Emanuele Loperfido, Responsabile marketing Giuseppe Rutigliano, Addetto stampa Nicola Guanti, responsabile web Andrea Gaudiano. Settore Tecnico Allenatori Giovanni Paolicelli e Mimmo Don Vito, medico Paolo Vizziello. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
no in programma ben due incontri nel pomeriggio di domani. Sull'impianto da gioco di “La Martella”, il Miglionico farà gli onori di casa al Montescaglioso. Sul campo del “Gaetano Scirea”, il Varisius Matera del duo Tucci-Parente, reduce dal ko di misura in quel di Pignola, ospiterà il Balvano. A riguardo, neanche il team balvanese ha cominciato il campionato con il piede giusto: infatti, nella prima giornata, è caduto sotto il colpo fatale della Soccer Lagonegro. Il quadro della seconda giornata di Promozione si chiuderà con l'incontro tra il Pescopagano ed il Moliterno. Il match si disputerà rigorosamente a porte chiuse. Tutti gli incontri in programma avranno inizio domani pomeriggio a partire dalle ore 15.30. Nell'occasione sarà osservato un minuto di raccoglimento per commemorare i militari italiani vittime dell'attentato di Kabul. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Giambattista Salerno (Rotondella) fino al 30 novembre; Fabio De Vito (Atletico Scanzano), Francesco Casalingo (Montescaglioso), Angelo Raffaele Venezia (Miglionico), Savino Cantone (Pescopagano), Gianluca Galeota (Varisius Matera): 1 giornata. d.p.
Le ambizioni del Tursi per una Prima da vincere AD UNA SETTIMANA dall’apertura del campionato di Prima Categoria proviamo a toglierne i veli con Pino Angelino, tecnico del Tursi. Mister Angelino, che campionato sarà? Per niente abbordabile. Dobbiamo vedercela con numerose squadre in lotta per qualcosa di importante che non lasceranno nulla di intentato al caso. Potrebbe dirci chi sono? Senza dubbio il Bernalda che ha Chiruzzi e Bendetto provenienti dallo Scanzano e il Valsinni che ha Mastrangelo e Grieco giunti dal Ferrandina in primis. Poi c’è da stare attenti anche al Salandra del nuovo tecnico Salvatore Chetti piena di ferrandinesi e al Pomarico che ha in organico Nasca e Cambio che avevo contattato in tempi non sospetti. Poi grande attenzione sarà riservata alle squadre della Val d’Agri. Chi sono i giocatori che possono fare la differenza nella sua squadra? Sicuramente Policarpo, il giovane Francolino e l’emergente Marra. Quali potrebbero essere gli acquisti di qualità?
Sono in tanti. Da Bavaro a Mastrodomenico, da Albano a Lo Basso, da Agneta a Racanelli, da Zuccarelli ad Angelino. Cosa promette alla piazza? Di stare tranquilli innanzitutto. Dobbiamo lavorare con serenità. Soltanto in questa maniera arriveranno i risultati. I tifosi del Tursi ci seguono sempre agli allenamenti, non mancano mai ed è già un bel segno. Speriamo di ripagargli sul campo con il giusto tributo.” E la piazza cosa si aspetta? Ovviamente di vincere. E’l’obiettivo principale che ci accomuna un po’ tutti. Sarà fondamentale partire bene. La tifoseria è molto esigente e noi dobbiamo rispondere con ottime prove accompagnate da un gioco frizzante e convincente che possa essere apprezzato. Vuol concludere con qualche battuta finale? Spero vivamente che le gare vengano giocate sul nuovo campo in erba di Tursi e non sul vecchio dello scorso anno in terra battuta. Sono sicuro che i giocatori si possano esprimere al meglio sul manto erboso. Biagio Bianculli
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44 Sport
(PR]LRQL ILQR DOOD ILQH GL PDU]R
6L LQL]LD RJJL 5DSSUHVHQWDWD O·LQWHUD UHJLRQH TUTTE LE SFIDE DELLA C1 1ª GIORNATA
2ª GIORNATA
And. 19/09/2009 Rit. 02/01/2010
And. 26/09/2009 Rit. 09/01/2010
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3ª GIORNATA
4ª GIORNATA
And. 03/10/2009 Rit. 16/01/2010
And. 10/10/2009 Rit. 23/01/2010
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5ª GIORNATA And. 17/10/2009
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6ª GIORNATA And. 24/10/2009
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9ª GIORNATA And. 14/11/2009 Rit. 27/02/2010
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And. 12/12/2009 Rit. 10/04/2010
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Sport 45
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
B1 Donne Le ragazze di Gagliardi affrontano in Coppa il Mercato San Severino
Avis Lore Lei, è l’ora delle verifiche
Il dirigente Lopardo
SE NINO Gagliardi aveva bisogno di un riscontro sul lavoro portato avanti in palestra, col suo rinnovatissimo gruppo, da ormai più di tre settimane, i cinque set giocati mercoledì sera dalla Lore Lei Avis Potenza (sul campo neutro di Campagna) nel vittorioso test con il Marsala non potevano rivelarsi più utili. E stasera, per il tecnico barese e le nuove leonesse rossoblù, ecco l'immediata occasione per il bis: nella loro seconda uscita stagionale, e in un match che mette già in palio i primi punti pesanti - quelli della Coppa Italia - della stagione, Pericolo, Masino e compagne vanno nella tana del Mercato San Severino per misurarsi con la Rota Volley del
neo coach Uccio Carratù: alla cui corte sono arrivati in estate pezzi pregiati del calibro di Boteva, Palazzini e, ultimo in ordine di tempo, la fresca ex Miriam Mascaro. Il volley d'estate, è chiaro, non può rappresentare il più attendibile dei banchi di prova per squadre che - oltre a scendere in campo con assetti per lo più inediti - arrivano alle prime sfide dell'anno con le gambe appesantite dalla preparazione. Quella in programma stasera (dalle 19) in terra salernitana non dovrebbe essere l'eccezione, anche se è naturale attendersi che nessuno, fin d'ora, ci tenga a lasciare il parquet con una sconfitta. La PM poi arriva a Mercato carica per la
bella prestazione corale d'esordio col Marsala, al di là del 3-2 finale piazzato su Casoli e socie. Come sottolinea, senza smarrire l'abituale cautela, coach Gagliardi: «Le ragazze si sono mosse con un certo ordine e questa è una nota positiva. Il dato oggettivo è che la squadra, equilibrata e compatta, conferma i nostri obiettivi di mercato». «Conosciamo - prosegue il tecnico barese - il nostro valore. Ci sono tutte le premesse per far bene ma oggi è prematuro azzardare qualsiasi pronostico. Il Mercato San Severino ha vinto contro il Pontecagnano, formazione di A2, ma con i carichi di lavoro di settembre ciò è possibile. Altra cosa sono le partite uf-
Il tecnico Nino Gagliardi
ficiali». A proposito della prima rivale di Coppa, Gagliardi spiega: «Affronteremo una squadra forte che ha in Boteva un terminale offensivo micidiale. Il nostro programma di lavoro non cambierà, nonostante questo
sia un incontro ufficiale, perché il nostro obiettivo resta quello di essere pronti per il campionato. A Mercato continueremo a focalizzare l'attenzione sugli schemi di gioco». Luca Carlone sport@luedi.it
B1 Donne Parla capitan Paola Picerno: «Pronte a vincere questa sfida»
Prima per la Master Group Esordio in Coppa Italia contro lo Scafati per il team di D’Onghia MATERA - Pronti via e si parte con la prima gara ufficiale. La Master Group Matera comincia oggi la nuova stagione con il primo turno di coppa Italia, affrontando lo Scafati oggi pomeriggio alle ore 18. Sarà il primo vero test, per saggiare la condizione delle ragazze allenate da coach Gianni D'Onghia. Controle materane uno Scafati che durante la fase di precampionato ha destato una buona impressione nell'amichevole giocata e vinta contro la Sigel Marsala. E' il nuovo capitano, la prima giocatrice che intervistiamo ad inizio di questa nuova stagione della società materana. Paola Picerno eletta capitano, con quale criterio è avvenuta la scelta, dalla società o dalle compagne. «La scelta è stata fatta da tutte autonomamente, le mie compagne mi hanno eletta capitano ed io ne sono contenta, caricandomi anche di una certa responsabilità ma va bene così». In questo primo scorcio di preparazione, come ha visto il gruppo ed il lavoro svolto. «Il nostro gruppo già dall'inizio si è amalgamato bene, il lavoro sta procedendo nel migliore dei modi, tenendo conto che abbiamo un tecnico bravo e preparato, una società organizzata e molto vicina, che ci segue con grande calore». Que-
Paola Picerno e in alto le ragazze della Master Group
sta sera affrontate la prima gara di Coppa Italia, come avversarie avrete di fronte lo Scafati, come vi siete preparate e cosa conoscete delle avversarie. «Il nostro stato d'animo è abbastanza alto per questa gara, siamo cariche di lavo-
ro ma, scenderemo in campo con i migliori auspici per vincere la partita contro una nostra diretta concorrente. Della gara se ne parlato poco perché stiamo lavorando molto, tranne che conoscere le giocatrici, non conosciamo il reale va-
lore delle nostre avversarie, non si è potuta fare la sedute video, visto che è ancora presto per avere informazioni, comunque confidiamo in una buona prestazione». Si ricomincia, tutti pronti per vedere all'opera la
B2 Donne Oggi alle 11 sarà annunciato anche lo sponsor della squadra di Forliano
La nuova Asci si presenta allo Stabile LA PRESENTAZIONE al pubblico amico la nuova Asci Potenza l'aveva già fatta in occasione della prima uscita stagionale, in Coppa alla Caizzo, nella vittoriosa sfida col Battipaglia. Stamattina però la società del patron Forliano inaugura a tutti gli effetti il suo campionato di B2 - al via da domani con l'esordio interno contro il Benevento - con il vernissage ufficiale in programma, dalle 11, presso il Ridotto del Teatro Stabile in compagnia di sponsor e sostenitori. L'occasione giusta per ribadire programmi e ambizioni di un club profondamente rinnovato (con gli arrivi di Nolè, Radkova, Ghersetti, Arras e Ridolfo) rispetto al recente passato: e che pure affidandosi a un tecnico, Massimo Telesca, che ha fatto del lavoro sulle più giovani la sua peculiarità, ha chiarito di vo-
ler proseguire sulla strada della valorizzazione di un vivaio che del resto non ha mai smesso di sfornare talenti. Ultimo in ordine di tempo quella Antonella Postiglione che, con le ottime cose dimostrate ai tecnici federali lo scorso anno, si è guadagnata la meritata riconferma nel Club Italia. Per Avena e compagne, dopo il buon rodaggio compiuto in Coppa Italia con i match in rapida successione contro Battipaglia e la corazzata Sarno, è così ora di tuffarsi anima e corpo nella B2. In cui, manco a dirlo, partire con il piede giusto potrebbe essere decisivo per il morale e la convinzione. Specie in considerazione dell'equilibrio che dovrebbe caratterizzare quest'anno, primissime posizioni a parte, il girone G. l.c.
nuova squadra che dalle aspettative di tutti, società e tifosi, senza ombra di dubbia ci farà divertire e chissà sognare una nuova impresa come lo scorso anno. Abbiamo ipotizzato che questa sia la probabile formazione che mister D'Onghia
schiererà in campo. Master Group Matera con: Piscopo, Romanò, Picerno, Cianflone, Floridia, Marulli, Di Blasi, Cacciapaglia (L), Romano, Russo, Pontillo. All. D'Onghia Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Corso d’aggiornamento per gli allenatori di volley PER L'ATTIVITA’di qualificazione del settore allenatori, il Comitato Regionale di Basilicata organizza un corso di aggiornamento riservato agli allenatori di secondo e terzo grado per consentire l'assolvimento di quanto previsto dalle norme federali in vigore. Il suddetto è il primo, dei quattro incontri, che il Consiglio Regionale ha previsto di svolgere durante tutta la stagione agonistica, con lo scopo di proseguire l'attività di qualificazione effettuata lo scorso anno e che ha avuto grossi consensi da parte di tutti i tecnici. Obiettivo principale di tali incontri è, sicuramente, quello di qualificare gli allenatori di tutto il territorio regionale per una crescita tecnica che si spera possa avere ricadute positive sulla crescita e sulla preparazione degli atleti. Il corso si terrà a Matera presso la Sala Giunta Palazzo Comunale, Via Aldo Moro lunedì prossimo dalle ore 18 alle 20,30, dal tecnico Gianni Donghia. Argomento del corso sarà: “Fase ricezione e attacco ”. l.t.
Il tecnico Massimo Telesca
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46 Sport
Volley B2 Donne C’è la sfida contro la nobile decaduta Accademia Benevento
Livi, parte l’avventura Esordio in campionato per la Materman Nusco Potenza COMINCIA stasera da Benevento il viaggio - che durerà otto mesi - della Materman Nusco Livi Volley nel girone G della B2. Pamela Petrone e compagne sono pronte a rompere il ghiaccio e a inaugurare nell'imponente cornice del PalaTedeschi (dove giocheranno dalle 18.30) la loro stagione: subito opposte a una delle avversarie - la nobile decaduta Accademia, fino allo scorso anno protagonista in A2 - sulle quali le rossoblù potentine dovrebbero fare la corsa per un posto-salvezza. Almeno stando alle dichiarazioni improntate al basso profilo con cui coach Petrone, in linea con quanto espresso dalla società, ha presentato l'esordio della matricola Livi nel torneo 2009-2010. «Per noi sarà subito dura, sia per la tensione di dover giocare la prima partita dell'anno lontano da casa che per il fatto di trovare una diretta concorrente per la permanenza». Un Benevento (città che al pari di Potenza schiera due formazioni al via del campionato) che quest'anno è ripartito praticamente da zero dopo le difficoltà economiche che l'hanno costretto a ce-
Pamela Petrone tecnico della Livi
dere il titolo sportivo. «Il loro organico - spiega Petrone -, a parte un paio di elementi (Ferrone e Gammarota) rimasti dall'ultima stagione, è composto da atlete giovani e molto promettenti: ciò che ne dovrebbe fare una squadra piuttosto combattiva e determinata. Noi però arriviamo al match cariche, e desiderose di cominciare a dimostrare sul parquet il nostro valore». Quello che la Materman ha fatto intravedere, a sprazzi, nei due test sostenuti in fase di preparazione con il Sala Consilina. «Con-
tro le salernitane, che si annunciano grandi protagoniste nel loro girone, non abbiamo affatto sfigurato: restando a lungo in scia nel punteggio e dimostrando una già buona intesa nel gruppo». È chiaro che per coach Petrone e il suo staff ci sarà ancora tanto lavoro da compiere per portare la Livi al top della prestazione, ma per Calculli e socie tornare da Benevento con un risultato positivo rappresenterebbe certamente il migliore dei prologhi per un torneo da vivere in crescendo. lu.ca.
Hockey Si gioca la Coppa Apertura
Atletica Organizzazione del MarathonClub
Calcio a 5 B Presi Mendes e Kaue
Raro in campo contro il Molfetta
Conto alla rovescia per la 16esima edizione della StraGrassano
Doppio colpo per il Frascella
MATERA - La Raro Pattinomania ritorna il pista. A distanza di tre giorni, la formazione allenata da Antonio Caricato torna a giocare per la seconda giornatadella Coppa di Apertura. Dopo la netta vittoria di mercoledì sera contro il Molfetta B, i materani quest'oggi giocheranno nuovamente in casa contro il Molfetta A. Sulla carta la gara appare tutta a vantaggio dei pugliesi che nel prossimo campionato saranno impegnati nella massima serie. Una gara importante per Barbano e compagni galvanizzati dopo la superlativa prova sfoderata contro il Molfetta B. La partita contro i pugliesi ha messo in mostra una buona intesa tra i reparti, l'ottima forma di Roberto Vivilecchia e la ritrovata vena realizzativa di Luca Nicoletti. O ttimi auspici per il tecnico materano in vista della prossima stagione che si presenta avvincente quanto quella passata. Barbano e compagni hanno trovato sul proprio cammino un team di serie B, ma questa non è sicuramente un'attenuante che giustifica la valanga di gol firmati Raro. Il match contro la squadra allenata da Boccassini ha anche evidenziato un buon approccio dei materani alle nuove regole che la Lega ha introdotto in questa nuova stagione. “Siamo a buon punto - ha commentato Vivilecchia. Dobbiamo rivedere qualcosa. Mercoledì, infatti, abbiamo commesso qualche errore per quanto concerne il fallo di antigioco per il resto, invece, possiamo ritenerci più che soddisfatti. Questa sera incontreremo il Molfetta di serie A, una formazione molto più forte di quella di Boccassini”. I molfettesi di mister Vian-
Il nuovo acquisto Kleinhans Kaue
Roberto Vivilecchia
na, mercoledì scorso, hanno sconfitto il Giovinazzo per nove a sette mettendo in mostra la propria forza, la forza di un gruppo che l'anno scorso ha vinto il campionato e che è stato confermato quasi in blocco e rinforzato con l'aggiunta di tre argentini molto forti. “Il match di questa sera sarà un altro banco di prova importante in vista del campionato - ha continuato Vivilecchia. Spero di ripetermi anche al cospetto di una formazione ben attrezzata”. In casa Pattinomania ci sarà l'esordio del forte Luigi Lezoche che ha risolto i problemi burocratici relativi al tesseramento e che gli avevano impedito di giocare mercoledì scorso. Questa la formazione materana che scenderà in campo contro il Molfetta: Picca, Mele, Lozoche, Gaudiano, Vivilecchia, Barbano, Xiloyannis M, Matera, Nicoletti e Cellura. La gara si giocherà questa sera alla tensostruttura di via dei Sanniti a Matera con fischio d'inizio alle ore 19. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
TUTTO pronto per la sedicesima edizione della StraGrassano. La manifestazione, organizzata dall'associazione Asd Marathon Club Grassano, si svolgerà domenica 20 settembre alle ore 18.15. La gara inizierà da Corso Umberto I, poi si articolerà per le vie Regina Margherita, via S. Innocenzo, viale della Rimembranza per poi ritornare poi in Corso Umberto I dove ci sarà l'arrivo. Per la categoria competitiva, il percorso sarà di dieci chilometri e vi prenderanno parte gli assoluti maschili, amatori maschili e femminili, master maschili e femminili. La categoria non competitiva è aperta, invece, agli esordienti B maschile e femminile per un percorso di trecento metri, allievi e allieve 16 anni per un percorso di 2.220 metri, alle ragazze/ragazzi (1.110 metri), esordienti C maschile e
femminile (200 metri), esordienti A maschile e femminile (400 metri) e cadetti maschile e femminile (2.220 metri). I partecipanti alla categoria non competitiva potranno iscriversi entro le ore 13 di questa mattina presso la ricevitoria Potenza in Corso Umberto I a Grassano. Il costo dell'iscrizione è di tre euro. Cinque euro è invece il costo per i partecipanti alla categoria competitiva. Per questi ultimi le iscrizioni, dovranno pervenire entro le ore 13 di oggi via fax al numero 0835/527536 o via email all'indirizzo angelopotenza@tiscali.it e confermate, contestualmente al pagamento della quota, un'ora prima della partenza. La manifestazione è aperta acne a atleti di fuori Regione, saranno premiate le prime tre società più numerose. l.t.
IL MERCATO della Frascella Matera da il suo ultimo colpo di coda, proprio allo scadere della campagna trasferimenti. Mister Bommino potrà contare sul ritorno del laterale italobrasiliano Kleinhans Kauè, dato in prestito lo scorso anno all'Apulia Altamura in serie B e soprattutto sul nuovo innesto di Coelho Gustavo Justo Mendes, laterale under 21 di San Paolo classe 1988, prelevato all'Olimpiadi Bisceglie, squadra inserita nello stesso girone dei materani. Il giovane brasiliano dopo aver giocato in B nel capoluogo pugliese, si è distinto la scorsa stagione tra le fila del Grosseto in A2 siglando ben 26 reti con l'under e 3 con la prima squadra. Un elemento quindi che servirà e non poco alla giovane squadra guidata da mister Michele Pavone. Un operazione conclusa sul fil di lana che ha avuto la sua accelerazione dopo la rinuncia all'italo-brasiliano Wellington Cesar Ribeiro sbarcato a Ruvo. "E' stato per noi la giusta soluzione per garantire un organico più consistente al nostro tecnico - Spiega il diesse Cirigliano - Le richieste dell'atleta Wellington, provato la scor-
sa settimana e dell'Imola non erano compatibili con le nostre disponibilità economiche. Abbiamo così optato per il ritorno di Kauè che conosciamo già molto bene, rinforzando il nostro reparto difensivo ed inserito un altro under di belle speranze sia nel roster della prima squadra che in quella di Pavone. Per il momento il mercato è da considerarsi chiuso anche se saremo vigili, così come abbiamo dimostrato nell'affare Mendes, a qualsiasi soluzione per il reparto offensivo". I ragazzi si aggregheranno al gruppo prima dell'inizio del campionato. Intanto continua la preparazione precampionato con Stigliano e soci che culminerà nelle amichevoli organizzate a Policoro giovedì prossimo nel nuovo palazzetto, quando in un triangolare la Frascella Matera incontrerà la Meco Potenza inserita nel girone F di B e la locale squadra di serie C. L'altra amichevole si disputerà contro il Ruvo nella tensostruttura di Via dei Sanniti sabato 26, martedì 29 ci sarà l'esordio in Coppa Italia contro il Mathera dell'ex mister Eustachio Rondinone. l.t.
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Sport 47
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Basket A Dilettanti Prova generale prima dell’esordio
Bawer, test con San Severo E’ PREVISTA per questa sera alle 18 l’amichevole casalinga che vedrà la Bawer Matera opposta al San Severo in uno degli ultimi test in vista dell’inizio del campionato. «E’ una partita vera, giocheremo come se fosse campionato per prendere confidenza con i match importanti che si avvicinano» spiega il tecnico del Matera Claudio Corà che pare avere le idee chiare sullo stato di salute della squadra e che oggi avrà l’intero organico a disposizione. Dopo qualche acciacco nel corso della settimana tutti quanti i giocatori saranno a disposizione del tecnico e sembrano essersi ripresi senza problemi. Qualche piccolo problema in più lo ha avuto Stefano Provenzano alle prese con una fastidiosa fascite plantare, anche lui però ieri ha svolto regolarmente l’allenamento assieme a tutti quanti gli altri compagni. Provenzano potrebbe però avere un minutaggio limitato proprio per non forza-
re nulla ed arrivare al meglio all’avvio del campionato. L’avversario del resto è di categoria e costituisce un test molto attendibile per capire lo stato di salute di Matera: «è una buona squadra che ha vinto largamente contro Molfetta ed ha giocato un’ottima partita contro Ruvo, ha una sua quadratura ed è ben organizzata ed anche ben allenata dal tecnico Coen» ci racconta Corà, «noi avremo l’occasione di capire a che punto siamo della preparazione senza però dimenticare che le partite che ci interessano inizieranno con il campionato e con il Molfetta. Vogliamo giocare una gara per provare la nostra condizione ma comunque in una logica di allenamento». Domani è previsto un secondo e ultimo test amichevole contro Bernalda al PalaCampagna, sarà quella l’ultima tappa di avvicinamento della Bawer verso l’avvio del campionato. p.quarto@luedi.it
Basket a Dilettanti Paternoster ora è più sereno
Buone notizie per la Publisys Si rivedono Antrops e De Bartolo BUONE nuove in casa Publisys dalla seduta di allenamento di ieri. Si sono aggregati al gruppo Gints Antrops e Vincenzo De Bartolo che hanno lavorato con il resto della squadra agli ordini dello staff tecnico potentino, composto da Antonio Paternoster e Sandro Lo Sardo. I due atleti sono apparsi sulla via del recupero fisico e lasciano ben sperare i dirigenti egli addetti ailavori di via degli Oleandri in vista del debutto in campionato previsto per domenica 27 settembre a Barletta, in campo neutro, nella sfida contro il San Severo.Gli esternidellaPublisys hannofornito ottimeindicazioni circa le condizioni di salute e lavoreranno duramente anche oggi, domani e lunedì al Pala Pergola per svolgere lavoro differenziato
insieme ad Antonio Fazio. Il resto della squadra sarà alla… finestra, visto che Paternoster e Lo Sardo hanno concesso al gruppo due giorni di riposo dopo le tossine accumulate nel corso della Summer Cup e nel torneovinto da Ruggeri e soci a Bisceglie la settimana scorsa. La ripresa degli allenamenti è prevista per martedì, quando, la squadra dovrebbe tornare al gran completo in vista della delicata sfida appulo-lucana in quel di Barletta. La formazione potentina, reduce dal ko di Summer Cup contro il Sant'Antimo ha tutto l'interesse a presentarsi al completo per la “prima”. I tecnici hanno inteso evitare ulteriori complicanze di ordine fisicoper i giocatori lasciando la squadra libera da impegni agonistici in
De Bartolo
questo fine settimana. Niente amichevoli per la Publisys domani e domenica ma tanto riposo per una squadra che ha tutta l'intenzione difare il bottino pieno a Barletta prima del debutto ufficiale che vedrà i lucani impegnati al Pala Pergola il 4 ottobre contro la bestia nera Siena, avversario fatale nei play-offdel campionato 2008/2009 di serie A Dilettanti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Basket B Dilettanti Nel torneo Città di Melfi, Agropoli al posto del Catanzaro
Corporelle, ultimo test Curiosità per la corazzata Massafra di Chiarastella e Paparella Domani Matera su due ruote con la Baser MATERA – Circa 200 atleti, provenienti da varie regioni, parteciperanno domani, a Matera, al decimo Trofeo «Città dei Sassi» che si svolgerà in località «Murgecchia» nel Parco della Murgia materana. La manifestazione, organizzata dalla società Baser, in collaborazione con la federazione ciclistica regionale e l’Ente Parco, si svolgerà lungo percorso di sei chilometri a ridosso di siti archeologici e del torrente Jesce. Al via ci saranno anche il vincitore della passata edizione, il pugliese Giuseppe Belgiovine, e la forte atleta siciliana Claudia Andolina. L'organizzatore, Tommaso Barbaro, ha detto di aver tracciato il percorso lungo gli itinerari della transumanza e di voler lavorare a una scuola di mountain bike insieme alla federazione ciclistica regionale. Il presidente della Fic, Carmine Aquasanta, ha stimato in 300 i praticanti iscritti alle società lucane. Il presidente dell’Ente Parco, Roberto Cifarelli, ha annunciato lo svolgimento sempre domenica 20 settembre di «Agribike», una passeggiata ciclo-turistica di 40 chilometri alla scoperta delle bellezze del parco,e la inaugurazione per il 18 ottobre di una pista ciclabile di due chilometri in località Parco dei Monaci.
Archiviata la quarta partita ufficiale della stagione che ha coinciso con l'eliminazione dalla Coppa di lega, oggi e domani l'Invicta Centre Corporelle saggia la condizione fin qui raggiunta partecipando al Torneo Città di Melfi che vedrà la presenza, oltre che dei lucani, anche del Massafra, della Libertas Foggia e dell’Agropoli che ha preso all’ultimo momento il posto del Catanzaro che ha rinunciato a venire in Basilicata. I campani giocheranno la serie C/2 ' con una squadra molto forte e già in pratica pronta per la serie superiore. Si tratta delll'ultimo test amichevole ad una settimana esatta dall'inizio del campionato. E questo test assume una valenza elevata perché sulle qualità del roster di Marco Schiavi si potrà avere un'idea ancora più precisa visto che ci si potrà misurare con due formazioni che sono inserite nello stesso girone dei potentini. E mentre la Libertas Foggia si può definire un avversario di livello medio che ha come ambizione quella di disputare un torneo molto dignitoso, c'è invece molta curiosità per vedere all'opera da vicino la formazione che viene considerata unanimemente come la assoluta protagonista del girone D di B dilettanti e la favorita numero uno per ottenere la promozione nel campionato superiore. I dirigenti pugliesi non hanno badato a spese ed hanno effettuato una campagna acquisti sontuosa per mettere a disposizione del coach Giacomo Genovese un organico che deve
Atletica, grande gala con il “Fuori le Mura”
Corvo a canestro
puntare senza mezzi termini a dominare il campionato. E tra i giocatori ci sono due vecchie conoscenze degli appassionati di basket di Potenza: si tratta di Santiago Paparella e di Albano Chiarastella che hanno giocato con grande profittonella Potenza 84, il primo fino all'anno della promozione in A dilettanti ed il secondo fattosi molto apprezzare nei primi due anni di Levoni nello stesso torneo. E' inutile dire che questi due elementi hanno lasciato molti rimpianti sia nel pubblico che negli addetti ai lavori. Untorneo, quello di Melfi, che servirà a tutte e quattro le squadre per affinare ancora di più la preparazione e per affrontare poi l’ultima settimana di lavoro per cercare di eliminare di-
sfunzioni e difetti ed essere pronti per l’esordio in campionato. Ormai, ad un mese dall’inizio della preparazione, si può senz’altro dire che l’Invicta sembra già in una condizione molto buona come dimostrato già martedi scorso con il Bisceglie. Perchè, nonostante la sconfitta dovuta ad una partenza di gara decisamente negativa, Ginefra e compagni sono stati in partita fino al termine contro i pugliesi che sono più avanti nella condizione perchè come è consuetudine di Ciraci’ hanno iniziato a lavorare addirittura il 1 agosto scorso. A Melfi si inizia alle ore 18 con Massafra che affronta il Foggia e a seguire (ore 20) Invicta contro l’Agropoli. Domani le finali. Rocco Sabatella
Basket Giovanile Sei i campionati a cui parteciperanno i ragazzi potentini
Riparte l’attività della Timberwolves ANCHE nella stagione agonistica 2009/2010 la Timberwolves Potenza sarà ai nastri di partenza dei campionati giovanili dopo la straordinaria stagione agonistica 2008/2009 che ha visto la società del capoluogo, club satellite della Publisys Potenza 84 ottenere i successi in tre tornei giovanili, e una convocazione da parte del settore squadre nazionali maschili di un proprio atleta, nato nel 195 e centoquarantotto gare disputate con esclusione delle partite minibasket. Come previsto i dirigenti della Timberwolves Potenza hanno confermato l'accordo con la Potenza 84 anche per la prossima stagione. Il sodalizio potentino parteciperà ai campionati maschili under 13, under 14, under 15 regionali e under 15 d'eccellenza Campania, under 17 regionali, under 19 sempre lu-
cano con due formazioni impegnate. La società ha inteso confermare tutto lo staff tecnico che sarà composto da Donato Fiore, Gianfranco Pace, Antonio Statuto, Vincenzo Bochicchio e Andrea Romano. Dirigente responsabile della Timberwolves Potenza sarà Titti Barbato. Intanto sono iniziate le iscrizioni per i corsi di mini basket che vedranno la partecipazione, come istruttori, anche dei giocatori della Potenza 84. Per informazioni sarà possibile contattare Titti Barbato al numero 340/8585395. La realtà potentina ha tanta voglia di continuare nel percorso intrapreso con successo da alcuni anni. I presupposti per far bene ci sono tutti, basta crederci e fare dello sport un veicolo di socializzazione. f.menonna@luedi.it
ORGANIZZATA dal Comune di Melfi con la collaborazione tecnica dalla Pol. Rocco Scotellaro di Matera, ritorna puntuale l'appuntamento con la Mezza Maratona Fuori le Mura, manifestazione di corsa su strada. La gara si disputerà domani sabato 19 settembre 2009; il ritrovo giurie e concorrenti è fissato per le ore 17 in Piazza PF Festa Campanile, nei pressi del Municipio, mentre la partenza della mezza maratona è fissata per le ore 18. Prima della partenza della gara, su disposizione del Coni e della Fidal, sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo dei militari italiani caduti ieri a Kabul. Il percorso della Mezza maratona si snoderà lungo le strade del suggestivo centro storico della Città di Melfi e misura 5 chilometri circa da ripetersi per 4 volte. Novità di quest'anno è l'inserimento della gara dei km 10 riservata al settore amatoriale maschile e femminile dove la partecipazione è aperta ai tesserati Fidal ma anche ai non tesserati, quindi a tutti. Oramai è definita la startlist dei top runners che prenderanno parte alla gara ed ancora una volta lo spettacolo sarà assicurato per la presenza dei migliori specialisti nazionali ed internazionali delle corse su strada. Sicuramente tra gli atleti più accreditati per la vittoria finale si segnalano: Joshua Kipchumba - Kenia, Mathew Rugut - Kenia, David Ceriot Ngeny - Kenia, Philemon Kipkering Metto - Kenia, Filali Tayeb - Algeria, Makhloufi Noureddine - Marocco, Zaid Issam - Marocco, Zaid El Houcine - Marocco, Redouane Boussehaib - Tunisia, Nshimirimana Joachim - Burundi. Tra gli italiani: Fabio Cesari (Carabinieri Bologna) Campione Italiano di Cross, Becce Donato, Giuseppe Dibenedetto, Radi Fouad, Francolino Giuseppe. Si tratta di atleti di elevata caratura internazionale che hanno partecipato a più edizioni delle Olimpiadi tra le quali: Sidney 2002, Ate-
ne, 2004 e Pechino 2008 nonché vincitori di numerose gare in Italia e nel Mondo. Tra i pretendenti alla vittoria finale c'è senza dubbio il keniota Philomen Kipkering, vincitore in carriera di oltre 50 maratone internazionali ed accreditato di 1'00''50 nella mezza maratona StraMilano International. Quindi una start-list di tutto rispetto allestita con enormi sacrifici dagli organizzatori ed un appuntamento irrinunciabile per gli amanti dell'atletica leggera che potranno assistere ad un evento sportivo di prima grandezza con la presenza di atleti di livello internazionale e nazionale. Una nota di merito spetta anche al settore amatoriale che vedrà alla partenza tanti amatori provenienti dalla Basilicata e dalle Regioni Limitrofe. Agli atleti partecipanti sarà offerto un ricco pacco gara contenente prodotti tipici locali oltre alla maglietta ricordo della manifestazione. Gli organizzatori quindi invitano tutta la cittadinanza a collaborare per la buona riuscita della manifestazione ed ad incitare gli atleti durante il loro passaggio per le vie cittadine. La mezza maratona non sarà l'unico evento sportivo che si svolgerà a Melfi il 19 settembre; infatti è prevista, in varie parti della Città, la disputa di tornei che riguardano anche altre discipline sportive quali la scherma, il calcio a cinque, la pallavolo ed il tennis tali da creare proprio una “notte bianca dello sport” melfitano. Madrina della notte bianca dello sport sarà la conduttrice del TG Norba Francesca Rodolfo. Infine al termine degli eventi sportivi, dopo la cerimonia di premiazione, si svolgerà nel piazzale antistante il municipio lo spettacolo musicale del Gruppo “Morandiamo”di Gianfranco Lacchi che allieterà la serata con un concerto che ripercorrerà i più grandi successi di Gianni Morandi. sport@luedi.it
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48 Sport
LOTTO&CONCORSI
Centrato un ambo con le nostre previsioni. I 4 “centenari” resistono
Genova “chiama” figura 4 di GIOIA GASPARINI ROMA – L'ultima estrazione ha scoperto il 13 primatista di Venezia dopo 87 assenze e il 64 leader di Torino dopo 67 turni, quest'ultimo ha fatto ambo con il 20 che era in ottava posizione con 39 mancati riscontri. A Genova è stato pescato il 75 ottavo atteso della ruota della lanterna dopo 46 ritardi. I quattro "centenari" sono quindi rimasti ancora una volta nelle urne delle rispettive ruote protraendo l'attesa e mandando in fumo le speranze di vincita da parte di quei giocatoricheda diverseestrazionihanno iniziato ad inseguirli. Davanti a tutti c'è il 22 di Cagliari giunto a quota 122. È tallonato al secondo posto dal 44 di Roma con 121 mancati riscontri, al terzo posto il 62 di Napoli con 116 assenze, al quarto posto il 40 di Milano con 108 ritardi e al quinto posto, ad una sola lunghezza da quota 100, c'è il 28 di Genova. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 10-29 è uscito sia a Genova che a Palermo. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 5 (5-32-59) a Napoli, il terno radicale 1-10-19 e il terno di decina 10-12-19 a Palermo, il terno di controfigura 9 (20-64-86) a Torino. NAZIONALE - Per ambo sono statisticamente valide sia la cadenza 5 con la serie 25-35-55-65-75 che la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 32-67 per estratto ed ambo. BARI - La cadenza 9 è priva di riscontri da 54 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-69-89. Per ambo la figura 5 con la serie 14-23-50-68-77. Previsione speciale 15-60 per estratto ed ambo.
31 13 22 88 28 40 62 3 44 83 90 sione speciale 28-55 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 4070 per estratto ed ambo. NAPOLI - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e controfigura del 7 con la serie 7-18-2940-51. Previsione speciale 15-62 per estratto ed ambo.
CAGLIARI - La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-60 per estratto ed ambo.
PALERMO - La figura 3 con la serie 1239-48-57-84 e la cadenza del 6 con la cinquina 6-26-46-66-76 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 7-77 per estratto ed ambo.
FIRENZE - La controfigura 9 non sviluppa giochi da 49 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 22-24 per estratto ed ambo.
ROMA - A giocate d'ambo si prestano sia la cadenza del 3 con la serie 13-23-3353-63 checon la controfiguradell'8 con la combinazione 19-30-41-52-63. Previsione speciale 44-59 estratto ed ambo.
GENOVA - Avevamo segnalato ambi con la cifra del 5 ed è uscita la coppia 59-75. Da 76 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-4058-67-85. Per ambo e terno la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-52-72. Previ-
TORINO - La cadenza 3 è attesa da 75 estrazioni, formate ambi e terni nella cinquina 23-33-43-53-63. Per ambo la cifra 5 con la serie 25-35-54-55-75. Previsione speciale 4-78 per estratto ed ambo.
83 85 122 82 99 108 116 69 121 62 86
32 51 3 42 67 47 74 9 52 43 25
70 69 73 71 64 76 81 56 67 57 57
90 50 37 65 43 10 16 76 90 4 17
62 59 72 68 57 66 76 54 62 54 53
67 17 77 86 34 70 72 24 11 89 70
57 54 65 63 54 59 74 50 55 52 51
con la serie 63-64-67-68-69 e la cadenza del2 conlacinquina 12-22-32-42-52reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 23-69 per ambo e ambata. TUTTE -Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 36-51-66, 1-12-31, 66-80-89, 13-26-65, 28-40-44.
Pronostico concorso n. 113 (del 19/09/2009) 2 25 35 40 52 62 66 77 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 55 90 63 82 1 3 64
PREVISIONI
Frequenza 136 136 134 131 131 130 130 129 129 129
Numero 30 80 65 25 59 3 46 44 76 9
Ritardo 72 57 50 41 37 34 33 31 27 24
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 19 settembre 2009 Roma e Tutte 33, 46, 85, 39, 80, 29 Napoli, Firenze e Tutte 31, 44, 83, 37, 78, 27 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 22 settembre 2009 Roma e Tutte 36, 49, 88, 42, 83, 32 Napoli, Firenze e Tutte 34, 47, 86, 40, 81, 30
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
VENEZIA - La decina cabalistica 60/69
UNDICI RUOTE
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 23 - 48 22 - 85 66 - 79 36 - 30 31 - 77 35 - 15 49 - 11 15 - 19 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30.
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di BIAGIO TARASCO MATERA - Fotografo che, attraverso la padronanza della luce, riesce a cogliere lo spirito dei luoghi e la più profonda umanità dei soggetti fotografati, Augusto Viggiano torna in libreria con il volume “Matera - I Sassi della memoria” (Edizioni La Nuova Tecnografica), che uscirà in occasione della visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ottobre in Basilicata. Il volume, di 216 pagine e formato 24x24, comprende 82 scatti in bianco e nero dei Sassi e rappresenta un'edizione aggiornata, con titolo e copertina diversi, del libro “La cultura e gli oggetti” (Edizioni Mazzotta, 1980), il quale conteneva un testo fondamentale di Aldo Musacchio sugli antichi rioni materani in tufo. La nuova edizione, con traduzione in inglese, è arricchita dal contributo di Bruno Zevi, Franco Ferrarotti e Mauro Saito. In più, è riportato un testo di Carlo Levi. “Matera - I Sassi della memoria”è pubblicato con il patrocinio della Regione Lombardia e della Fondazione Lanfranco Colombo. Le fotografie di Viggiano riportate nel volume sono state scattate negli anni Settanta del secolo scorso, quando i Sassi vivevano il periodo di maggiore abbandono, senza tuttavia avere mai perso la loro straordinaria bellezza di luogo universale dell'anima, che il fotografo materano è riuscito a cogliere in tutta la sua dimensione. A parlare attraverso
Il libro
I Sassi della memoria di Augusto Viggiano I rioni di tufo in 82 scatti
le immagini, nelle quali la presenza dell'uomo è del tutto assente, sono le architetture ed i manufatti in pietra, testimonianze di un cultura del vivere che è stata annullata in pochissimi anni. “In questo libro di Vig-
giano - ha scritto Franco Ferrarotti - si passa non solo dal documento, ancora sociografico e meramente descrittivo, alla testimonianza, umanamente significativa, ma si compie ancora un ulteriore passo avanti. La fo-
tografia diventa testo, un testo non solo da guardare, ma da leggere. In altre parole, l'immagine fotografica non ha più bisogno di commento scritto, può anche fare a meno della tradizionale didascalia, L'immagine ha una sua autonomia specifica, è un valore in sé”. Lanfranco Colombo, direttore della storica Galleria “Il diaframma” di Milano, fin dall'inizio ha apprezzato l'arte fotografica di Viggiano. “A distanza di tanti anni dalla mia prima visita a Matera, -ha dichiarato Colombo - la promozione del volume di Viggiano costituisce uno dei primi atti ufficiali della mia Fondazione con la Regione Lombardia ed è per me motivo di orgoglio sapere che esso sarà donato dall'editore Raffaele Ianniello de “La nuova Tecnografica” al Capo dello Stato. Successivamente esso sarà dato anche ai rappresentanti delle istituzioni e agli appassionati della 'Scrittura con la luce' nel corso del IV Festival della fotografia 'Penisola di luce', di cui sono direttore artistico e che avrà luogo a Sestri Levante nel corso del 2010”. Un'altra vetrina importante, quindi, per i Sassi, che sarà data dalla presenza a Sestri Levante di “Matera - I Sassi della memoria”, la testimonianza fotografica di Augusto Viggiano che, attraverso la delicatezza della luce, riesce a trascendere la durezza delle pietre fotografate, offrendole al nostro spirito contemplativo. cultura@luedi.it
Letteratura Proclamata dal Wff la vincitrice di “Giovani voci della traduzione”
Daniela conquista Harmony MATERA - Un contratto di lavoro per la traduzione di un romanzo Harmony di Harlequin Mondadori. E' il premio che, Daniela Innocenti, vincitrice del concorso "Giovani Voci della Traduzione" si è aggiudicata inviando il suo romanzo tradotto dall'inglese all'italiano, "The Playboy's seduction" di Lucy Monroe. La competizione letteraria è stata indetta la scorsa primavera dall'Associazione Women's Fiction Festival e dalla casa editrice, Harlequin Mondadori, principale sponsor del festival internazionale di narrativa femminile ospitato a Matera dal 24 al 27 settembre 2009. «Le traduzioni pervenute presso la casa editrice - dichiara Alessandra Bazardi , direttore editoriale di Harlequin Mondadori - sono circa una ventina e sono arrivate dagli atenei di tutt'Italia. Il lavoro di traduzione di Daniela Innocenti è risultato ottimo per la fluidità del linguaggio, perchè ha mantenuto la sua unicità e per le scelte semantiche e linguistiche adottate. Anche le altre quattro finaliste - aggiunge Bazardi - Rosa Losacco, Valentina D'Antoni, Gerardine Molinaro e Martina Capellini hanno presentato delle traduzioni molto soddisfacenti. Valuteremo anche per loro se ci sono delle possibilità di lavoro in futuro». Intanto si aprono le porte della casa editrice milanese per Daniela Innocenti per la traduzione di un romanzo Harmony di Harlequin Mondadori da pubblicare prossimamente. Le quattro finaliste hanno invece la possibilità di partecipare gratuitamente al congresso internazionale per scrittori del Women's Fiction Festival, ai laboratori e a tutte le attività in corso a Matera durante la kermesse internazionale. Daniela Innocenti verrà ufficialmente proclamata vincitrice sabato, 26 settembre 2009, nell'auditorium Raffaele Gervasio di Matera, dalle ore 19 in poi, nel corso delle celebrazioni letterarie del WFF. La sesta edizione del Women's Fiction Festival, ospitata a Matera dal 24 al 27
IlPittura Libro L’arte di Sante Muro in mostra a Roma di ROCCO PERRONE
settembre 2009, è patrocinata da: Consolato Americano; Ministero per le Pari Opportunità; Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Basilicata. E ancora Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata; Provincia di Matera; Comune di Matera; Ente Parco della Murgia materana. L'evento è sponsorizzato da Harlequin Mondadori, Fondazione Carical, Book Cents Literary Agency, Fondazione Banco di Napoli, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Palazzo Gattini Luxury Hotel, Ristorante Le Bubbole. Partner dell'evento sono: L'abbondanza Lucana, Hsh Informatica e Cultura; Agenzia Viaggi Lionetti; Videouno; Conti Confetteria; Mutinati Officine d'interni, Le Monacelle Cultura; Laboratorio Orafo Materia, Hyperbros, Cinefabrica, Musma, Agenzia Spaziale Italiana. In collaborazione con la Libreria dell'Arco, MTCom e Grandi & Associati. cultura@luedi.it
ROMA - Trentapertrenta=Novecento. E' questo il titolo della collettiva di arte contemporanea che apre oggi i battenti a Roma. Sante Muro, il giovane artista di Satriano, parteciperà con il trittico “Pablo - Andy - Salvador”, un omaggio disincantato a tre dei pittori più ispirati del secolo appena passato: Picasso, Warhol e l'immenso Dalì. La mostra, a cura di Antonietta Campilongo, rientra nel progetto di Neworldart idee per un mondo sostenibile, e come è intuibile dal titolo, è dedicata al Novecento, cento anni di grandi trasformazioni dove le prospettive artistiche hanno subito profondi cambiamenti, dove gli artisti hanno sperimentato punti di vista inconsueti, contradditori, scandalosi per guardare e descrivere il proprio mondo. Le opere ospitate spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all'arte digitale, fino alle installazioni e misurano tutte 30cmX30cm. L'artista lucano sbarca a Roma dopo
importanti partecipazioni a mostre di arte contemporanea in Italia e all'estero: per citarne alcune Napoli, Ferrara, Barletta, Firenze, Pistoia, Faenza, Zamosc, Londra, Varsavia. Il quadro che presenta oggi a Roma è un ritratto che raffigura i tre grandi maestri del Novecento in angolature minimaliste e originali: lo sguardo profondo, solo a metà, di Picasso, il viso invecchiato e pensieroso di Warhol, gli occhi folli e la posa da istrione di Dalì. E'nei visi delle persone che Muro trovo la sua massima ispirazione, «tutto quello che cerco è l'infinito mondo che si cela dietro uno sguardo pensoso, un sorriso accennato, una ruga incipiente, in fondo l'eterna bellezza di un viso». Il vernissage (con tanto di cocktail) è previsto oggi, alle ore 18, presso la Fonderia delle Arti in Via Assisi a Roma. La mostra rimarrà aperta fino al 12 ottobre. Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20, mentre il sabato dalle 10 alle 15. L'ingresso è gratuito.
IlCar Libro net A lezione di danza del ventre MATERA - La danza del ventre nella città dei Sassi. Tornano a grande richiesta i corsi più sensuali rivolti alle donne. Al via da domani i corsi di raks sharky, danza del bastone, danza del velo «e quest'anno novità : ali di Iside»- promette Sonia Aresta. Prima lezione di prova gratuita. «I corsi si terranno la domenica in tre diversi turni in base ai gradi di esperienza, dalle 16 alle19, mentreil giovedì si terranno un paio di turni, uno avanzato ed uno principianti dalle19 alle 21». La danza del ventre è un'arte antica le cui origini pare risalgano ai culti religiosi praticati nelle antiche società matriarcali della Mesopotamia. L'occidente scoprì questo mondo nell'Ottocento, grazie a viaggiatori francesi . Per scoprire la sensualita' e l'armonia del corpo attraverso dolci movimenti appuntamento presso l'associazione “Club si balla”di Matera in via dei Mestieri. Maria Anna Flumero
A Potenza la vita di Trentin in un film POTENZA - Si terrà venerdì 25 presso il Grande Albergo di Potenza, in Corso XVIII Agosto, a partire dalle 17,00 l'evento di presentazione del Film Con la furia di un ragazzo, un ritratto di Bruno Trentin, diretto da Franco Giraldi. L'iniziativa, organizzata dalla Cdlt di Potenza e dall'archivio audiovisivo della Cgil di Potenza, non è solo un’occasione per ricordare la fondamentale figura di Bruno Trentin e il suo ruolo negli anni dell’unità sindacale, ma vuole proporsi come un momento di riflessione più ampia sul ruolo e la funzione del sindacato in un periodo di profonda crisi economica e produttiva per il paese. La proiezione del film sarà presentata da Alessandro Fundone, responsabile dell'archivio audiovisivo Cgil Potenza, al quale seguiranno gli interventi di Nicola Allegretti, segretario generale della Cdlt di Potenza, Giovanni Rispoli, giornalista del settimanale della Cgil Rassegna sindacale, Mimmo Mastrangelo, giornalista cinematografico, Antonio Pepe, segretario generale Cgil Basilicata, Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio. Seguirà la proiezione del film. L'evento è aperto al pubblico. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Le opere permanenti di Kapoor, Holler e Penone tra visionarietà e simbiosi con la natura A Castelluccio
Presentato il progetto in tutte le sue fasi
La locandina dell’evento
Viaggio nell’altro sud con “Arte Pollino” di MIMMO MASTRANGELO L'INDIANO (di madre irachena) Anish Kapoor è oggi una delle figure centrali dell'arte contemporanea. Ha cinquantacinque anni ed appartiene a quella generazione di artisti venuta affermandosi tra gli anni ottanta-novanta quando si è assistito ad un processo di rimescolamento dell'astrattismo e dell'informale, dell'espressionismo e della pittura da museo. Un ventennio, inoltre, in cui l' arte in senso più generale, oltre a continuare ad interrogarsi su se stessa, ha avvertito un forte bisogno di farsi scena del rischio, dell'azzardo, della sfida. Scena di una visionarietà e materialità spiazzante di cui Kapoor può essere considerato un capofila. Basta rivolgere attenzione alle sue sculture monumentali sparse per il mondo e che inseguono un'idea nobile del vuoto nonché un'anomala e controversa febbre artistica. Per Arte Pollino Kapoor è entrato nel complesso delle Terme di Latronico e ha scavato per quasi cinquanta metri nelle viscere della terra dando origine al “Cinema di terra”. Una strettoia nel fondo di appena sette metri di larghezza dove Kapoor invita lo spettatore a ritrovare un suono, una eco della madre terra. A ritrovare un'immagine su quello schermo nero messo al centro di un lato della feritoia in cui non compaiono figure in movimento, ma riflessi, ombre della vegetazione sovrastante. Con “Cinema di terra” Kapoor sceglie di scommettere ancora una volta sui segni inediti della plasticità e delle emozioni conseguenti alla scoperta di una visibilità della natura che solo apparentemente può essere inquietante e claustrofobica. Scorre nell'opera di Kapoor un flusso di energia che si espande oltre il biancore del cemento ed entra in comunicazio-
ne, senza stridore, con l'ambiente circostante. Entrando più nel cuore del Parco del Pollino (comune di San Severino Lucano) si scopre l'installazione “Rb Ride” del tedesco Carsten Holler. Una giostra con dodici braccia collocata su una collinetta che si muove a ritmo lentissimo, facendo il piacere e la gioia delle 24 persone che vi salgono. Holler pensa all'arte come un gioco e la sua giostra è la compiutezza di un mar-
chingegno che, nel voler mantenere permanente la ragioni del ludico, è compiacente ad alterare il senso della percezione. “Rb Ride” è materia aperta ai soffi delle emozioni, agli impercettibili spostamenti di un desiderio che può cogliere all'improvviso, al nitore della bellezza geometrica, al tempo che rallenta la sua corsa, all'ambivalenza di una materia che si fa leggera. Infine, Arte Pollino 2009 - che nasce sotto il patrocinio della Regione Ba-
silicata ed altri importanti Enti come progetto artistico-ambientale per installare permanentemente nel perimetro del Parco opere di artisti di rilevanza internazionale - si allunga fino alla fiumana di Noepoli dove Giuseppe Penone ha costruito il suo “Teatro Vegetale” facendo alzare la protesta di alcune associazioni ambientali, le quali hanno denunciato uno sbancamento di un' area naturale di centoventi metri di diametro. Penone, che non è
un devastatore di boschi e natura, riconsegna sotto un'altra veste un fazzoletto di territorio che da oggi diventa uno slargo simbolico dell'arte e del teatro. Di un'idea della cultura che si mette “dalla parte del torto” (per dirla con Luigi Pintor) che dissolve lo spettacolo, cancella l'evento e si annuncia di vita vissuta. In simbiosi con un corso-altro dove l'uomo e le ambiente si congiungono in forza unica. Inscindibile. cultura@luedi.it
IL PROGRAMMA
E Brunello reinterpreta le Suites di Bach A Senise si chiude in musica e con le esposizioni di Losi, Nils-Udo e Rapinoja di CLAUDIO SOLE SENISE – Si conclude oggi con la presentazione dei workshop realizzati dai tre artisti Claudia Losi, Nils-Udo e Anni Rapinoja l’edizione 2009 di “ArtePollino un Altro Sud”. Un progetto di sviluppo locale inserito nel programma "Sensi contemporanei" è promosso dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia. Una giornata che, dopo quella del 5 settembre scorso con l’inaugurazione delle opere di Anish Kapoor alle terme di Latronico, Carsten Höller a “Timpa della Guardia” a San Severino Lucano e di Giuseppe Penone nella valle del Sarmento, termina delle attività didattiche nelle scuole e nel territorio. Artisti che hanno lavorato in questi giorni con le comunità di Latronico, San Paolo Albanese e Terranova del Pollino, utilizzando la natura, le tradizioni e la cultura locale come elemento primario di ispirazione nelle loro opere contemporanee. Il lavoro di Claudia Losi, arte concepita come "work in progress", si è avvalsa di racconti della gente del versante lucano del Pollino, raccontando un personale ricordo di infanzia e documentato con dei disegni o fotografie. Il materiale, sapientemente raccolto, è stato utilizzato dall’artista piacentina, per realizzare dei disegni che con la colla-
Mario Brunello
borazione dell’associazione “Il Tassello” di Latronico, sono stati cuciti con la tecnica del puntino ad ago su dei tessuti usati poi, per creare dei cuscini a forma di cono. Un lavoro, che ha richiesto tanta esperienza e creatività. Nils-Udo concluderà il suo workshop con gli alunni delle scuole locali. Nel comune di Terranova del Pollino, l’artista tedesco, realizzerà l’opera di “land art”, che rientra in un progetto di didattica e di attivazione territoriale denominato "comunità locali". Il posto individuato è quello situato tra Casa del Conte e Aquatremola, Pietra
Capanna. Sull'altopiano verranno disposte cinque uova giganti di pietra che si possano vedere da lontano. Sotto le uova, verrà messo un tappetino di ghiaia, per sottolineare il contrasto di colore delle uova rispetto alla Pietra Capanna. L’artista finlandese Anni Rapinoja invece, inaugurerà una mostra fotografica per il progetto nel paese di San Paolo Albanese che mira a valorizzare le tradizioni locali. L'arte, secondo l'artista, deve essere della gente e non una cosa astratta ed irraggiungibile. Rapinoja, attraverso la sua visione dell’arte vuole creare il legame tra due realtà comunemente considerate distanti: quella dell'arte contemporanea e quella di un contesto specifico locale utilizzando a questo scopo ad un elemento della cultura locale: la ginestra. Con la pianta che ricopre i monti della valle del Sarmento, l’artista creerà delle giganti scope, avvalendosi di pali di legno alti circa cinque metri, conficcati nel terreno, con all’estremità, la ginestra. Mario Brunello concluderà la serata con le note del concerto "Pensavo fosse Bach", nella chiesa di San Francesco a Senise. Brunello, uno dei nomi più rilevanti del panorama musicale italiano e internazionale, si esibirà con uno spettacolo multimediale di musica, luci e video di Vinicio Capossela, dedicato alle Suites di Bach, di cui Brunello è oggi considerato uno dei massimi interpreti. cultura@luedi.it
CASTELLUCCIO – Incontro pubblico a Castelluccio Inferiore con l’amministrazione comunale, rappresentanti di associazioni e cittadini, nell’ambito del progetto ArtePollino. L’incontro che si è svolto all’interno dell’aula multimediale della cittadina castelluccese è servito per illustrare le varie fasi del progetto. Il sindaco Roberto Giordano, si è detto molto soddisfatto, ed ha espresso il desiderio di avere un opera all’interno del suo territorio, nella seconda edizione di ArtePollino, che partirà nel 2010. «Questi momenti di comunicazione – spiega il presidente dell’associazione ArtePollino Gaetano Lofrano - sono importanti per il progetto e per il suo radicamento nel territorio del versante lucano del Parco Nazionale del Pollino. In questi tanti incontri che stiamo avendo – continua Lofrano – abbiamo potuto notare come l’interesse della gente è davvero alto, per un progetto innovativo e originale per il nostro territorio». Una nuova forma di turismo e di sviluppo del territorio, che potrebbe dare una nuova opportunità per tutti gli operatori turistici e per coloro che lavorano nel mondo associativo. Le associazioni presenti, si sono dimostrate interessate al progetto e a eventuali collaborazioni future. Inoltre, hanno apprezzato molto il programma dei workshop del 19 settembre prossimo e hanno confermato la loro partecipazione all'evento. «Gli apprezzamenti da parte delle amministrazioni, delle associazioni e delle scuole – continua Lofrano - ci fanno capire che stiamo lavorando bene e che siamo sulla strada giusta. Il piano di divulgazione concordato con la Regione Basilicata e il Ministero dello Sviluppo Economico, sta raccogliendo i suoi frutti. Adesso – termina il presidente di ArtePollino – bisogna proseguire su questa strada e coinvolgere tutto il territorio in un progetto che è davvero originale». Grande interesse anche da parte delle scuole a conoscere i progetti didattici, il concorso fotografico e le attività di formazione. Tutte attività queste, che partiranno a breve e che riguarderà anche un progetto di “Arte e riciclo” all’interno delle scuole del versante lucano del Parco Nazionale del Pollino. cla.so
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Cultura e Spettacoli 51
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
Sulle note di Ferrandina un materano “fuori” di BIAGIO TARASCO MATERA - Per la rassegna Materani "fuori", questa sera alle ore 22 presso il Vicolo Cieco nel Sasso Barisano, si esibirà il chitarrista Federico Ferrandina accompagnato da Biagio Orlandi e Chiara Morucci. Il musicista materano Federico Ferrandina da anni vive e lavora a Roma come chitarrista, autore, interprete e produttore discografico. Di recente ha realizzato due album di musiche per documentari editi dalle etichette RaiTrade e FlipperMusic ed ha ricevuto il “Premio della critica” al “Premio Claudio Mazzitello 2009” per la canzone d'autore e il secondo premio come miglior arrangiamento al Festival Botteghe d'Autore 2009. Attualmente è impegnato nella fase finale della produzione dell'album di esordio della cantautrice Chiara Morucci, vincitrice di prestigiosi riconoscimenti nell'ambito della canzone d'autore
(PremioUmberto Bindi2006, PremioBianca D'Aponte 2007, Premio Augusto Daolio 2008). Nel concerto di Matera Federico Ferrandina e Chiara Morucci presentano il loro repertorio originale, supportati dai sassofoni di Biagio Orlandi.
Prosegue il tour del nuovo album
O’ Bannu degli Ethnos POTENZA - Si concluderà a fine mese il tour promozionale degli Ethnos per far conoscere il nuovo album " O Bannu". Il loro disco, prodotto da Scaramuccia Music in collaborazione con il cantautore Ennio Rega, è infatti reperibile in tutte le edicole della Basilicata, già da qualche giorno. Ethnos nasce da un progetto di Graziano Accinni, collaboratore e chitarrista di Mango dal 1981 al 2005, compositore e performer molto apprezzato collabora tra gli altri con Mina e Jan Anderson. La passione manifestata dall’eclettico chitarrista lucano nella riscoperta musicale della storia della Basilicata, muove dalla convinzione che il vissuto di ogni comunità possa coincidere con nuove letture interpretative e forme espressive contemporanee: se ogni comunità sarà capace di ripensare in maniera creativa e critica il suo passato, la coscienza di esso permetterà sia di individuare la distanza che lo separa dal presente che di essere rievocato e valorizzato. Nei 16 brani dell’album “O Bannu” (dalla figura del banditore ormai scomparsa, che lancia un ultimo grido di una profezia inascoltata), scorre la vita della civiltà contadina del popolo lucano, un’umanità che non crede in monachicchi, streghe e filtri magici, ma ne conserva la ritualità, i gesti, ma anche i suoni, i sapori e i colori. cultura@luedi.it
Gli Ethnos
La consegna dei riconoscimenti nel chiostro di Tolve tra moda, danza e spettacolo A Lo Monte il premio della giuria popolare
Smaldone vince l’edizione 2009 di “Vanitas. Nature floreali”
TOLVE - Tra danza, moda e spettacolo ed una ricca partecipazione di pubblico, si è chiusa la seconda edizione della mostra concorso di pittura “Vanitas. Nature floreali” promossa dallo studio d'arte “Il Santo Graal” di Potenza, con il patrocinio del Comune di Tolve e in collaborazione con la Pro loco, Azzurra-Isomax di Tito Scalo e Autolinee Grassani e Garofalo di Policoro. La premiazione si è svol-
ta nell'elegante cornice del chiostro dell'ex convento dell'Annunciata a Tolve. La serata è stata condotta dalla giornalista Grazia Pastore. Diciotto artisti in gara si sono espressi sul tema delle nature floreali. La giuria, presieduta dall'artista Antonio Masini, ha premiato Rocco Smaldone con il dipinto “Composizione silvestre”, dove elementi simbolici hanno rielaborato il tema
Antonio Masini premia il vincitore Rocco Smaldone
della vanitas seicentesca. Secondo classificato è stato Antonio Palese con l'opera “Tra cielo e terra. I profumi e i colori” dalla tecnica innovativa, che ritrae uno scorcio marino come sfondo di una natura morta in
primo piano. Terzo classificato è stato Rocco Santacroce con l'olio su tela “Sentimento” dove una rosa bianca celebra il sentimento e l'incontro tra uomo e donna, simboleggiato dal brindisi di due
calici. Assegnato dai visitatori della mostra anche il “Premio Giuria Popolare” che è andato a Pierluigi Lo Monte, con l'opera “Vanità e Sostanza”, dove sei rose rosse primeggiano dinan-
La comicità dei Cozzari apre l’ottava rassegna di teatro popolare del Melandro
“Duemila anni di Purgatorio” da ridere di ROCCO PERRONE SASSO DI CASTALDA - Si terrà questa sera a Sasso di Castalda, presso il teatro “Mariele Ventre”, la rappresentazione teatrale dal titolo “Duemila anni di Purgatorio”, a cura della compagnia satrianese “I Cozzari”. L'iniziativa rientra nel programma complessivo dell'ottava Rassegna di teatro popolare del Melandro “Mario Romeo”. Dopo il successo riscontrato al Leon d'oro presso il Teatro Stabile di Potenza lo scorso marzo con “O' scarfalietto” di Eduardo Scarpetta, i “Cozzari” partecipano per il quinto anno consecutivo alla rassegna teatrale della valle del Melandro presentando un'esilarante commedia in due atti in dialetto satrianese che la narra la storia di Rocco, un uomo molto avaro, della moglie e dei suoi amici. Rocco a causa di un incidente stradale va a finire in purgatorio do-
ve gli vengono affibbiati duemila anni di attesa, prima di poter salir al “piano di sopra”, a causa dei peccati che ha commesso quando era in vita. L'unico modo per espiare la pena è tornare sulla terra e donare tutti i suoi averi ai poveri. Ma c'è un problema, Rocco non ha un soldo, così “il Capo” gli viene incontro e gli rivela i tredici segni esatti per vincere al totocalcio. In questo modo avrebbe avuto cosa donare ai poveri. Rocco gioca la schedina con il suo amico Vincenzo, i numeri sono tutti esatti ma che cosa fare adesso? Con un finale a sorpresa la storia si sviluppa in maniera coinvolgente tra un turbinio di battute e situazioni comiche. Gli attori sono tutti di Satriano di Lucania e vantano ormai molti anni di esperienza. La compagnia, attiva ormai da tantissimi anni, in un continuo processo di trasformazione e sperimenta-
zione professionale, si dichiara aperta a tutti ed è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori per offrire la possibilità di incontrare il teatro a chi ne avesse voglia. Con l'esplicito obiettivo di valorizzare il dialetto satrianese a fine anno è prevista la presentazione di una commedia inedita in vernacolo, appunto, di cui per il momento non possiamo anticipare nient'altro. Stasera invece, a Sasso di Castalda, il sipario verrà aperto alle ore 21, per dare spazio alle risate con una commedia che vi lascerà il sorriso stampato sulle labbra. Ricordiamo che l'ingresso è gratuito, e che questo è il penultimo appuntamento della rassegna. E' prevista infatti domani la chiusura a Sant'Angelo le Fratte, presso la Sala cinema comunale, con i Teatrando in scena con “Di mamma ce n'è una sola”. cultura@luedi.it
I Cozzari
zi ad uno scenario collinare. I premi sono stati messi in palio dalla Gs Arredamenti di Tolve. A premiare gli artisti anche il sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, e l'assessore comunale alla Cultura Lucia Tesselon. La manifestazione è proseguita con un defilé di moda. In passerella creazioni sartoriali di alta cerimonia e sposa, arricchiti da accessori in pelliccia e gioielli, intervallato dalle coreografie musicali della Teka Dance e della Asd Karate Shotokan, e dalla voce di Marianna Colonna. Hanno sfilato anche gli abiti del Cif (Centro Italiano Femminile) di Tolve, che ha messo a disposizione per la serata due preziosi abiti da cerimonia della tradizione tolvese - uno degli anni '40 e l'altro degli anni '60- che le donne indossavano in occasione della messa celebrata 8 giorni dopo il matrimonio. cultura@luedi.it
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52 Cultura e Spettacoli
Teatro
Il conduttore aggiunge all’impegno del preserale anche la versione del sabato sera abbinata all’estrazione
Max Giusti: «Con la Lotteria mi gioco tutto» di ALESSANDRA MAGLIARO
Riapre l’Opera di Versailles di ANTONELLA TARQUINI PARIGI – Gioiello nel gioiello, l’Opera Royal della reggia di Versailles riapre al pubblico il 21 settembre dopo due anni di lavori di restauro e di interventi per la messa in sicurezza costati circa 13,5 milioni di euro. Mireille Delunsch, Bryn Terfel e Richard Croft, accompagnati da Marc Minkowski e i suoi musicisti del Louvre, canteranno Gluck, Mozart, Haydn al gala d’inaugurazione per il quale – i piaceri si pagano –il biglietto varia da mille a 25 mila euro. Compresa una cena nella Galleria degli specchi, ma il ricavato, assicura JeanJacques Aillagon, ex ministro della cultura e presidente dell’istituzione pubblica del museo e della reggia, “sarà destinato ai prossimi lavori di restauro». Il teatro lirico, tipico teatro di corte, con una sala modulabile che si trasforma in sala da ballo o da feste, fu inaugurato nel 1770 per le nozze di Luigi XVI e Maria Antonietta, ma era nei sognigià di Luigi XIV che voleva per Versailles una sala per balletti. Le guerre e la mancanza di denaro portarono il re Sole a rinunciare al progetto. Nel 1930 Jacques-Ange Gabriel sostituisce Robert de Cotte, quasi cieco, come architetto del castello di Versailles e nel 1742 diventa primo architetto del re Luigi XV e direttore dell’Accademia reale d’architettura. Autore, tra l’altro, del celebre Petit Trianon e della Place de la Concorde a Parigi (allora Place Louis XV), all’annuncio del matrimonio, si lancia nella realizzazione del teatro portato a termine in 22 mesi e si ispira ai modelli italiani.
ROMA –Chi c'è su Canale 5 domani? Max Giusti lo sa ma fa finta di non saperlo. «Chi? La De Filippi? Ma voi siete matti, io me ne vado subito», scherza il comico che in due anni ha fatto il triplo salto mortale in tv raccogliendo un’eredità prestigiosa ma rischiosa come Affari Tuoi, il quiz con i pacchi che sembra non conoscere usura, e quest’anno si gioca tutto aggiungendo all’impegno
dell’access prime time alle 20,40 dal lunedì al venerdì più la domenica anche la versione elegante del sabato sera, la prima serata abbinata quest’anno alla Lotteria Italia. In pratica sette sere su sette, «puntiamo su Max anche per il futuro», accenna il direttore di Raiuno Mauro Mazza. Giusti raccoglie il complimento e dice ad alta voce «goditi questo momento». Per l’abbinamento con la Lotteria Italia – ricco il 6 gennaio di due premi da 5 milioni di eu-
ro per recuperare anche il biglietto vincente dello scorso anno che nessuno clamorosamente aveva riscosso – il programma dei pacchi mette al centro il racconto di due giovani che stanno per sposarmi. «Raiuno è una rete famiglia e vuole rappresentare famiglie normali, persino tradizionali – dice Mazza -. Anche per colpa della tv abbiamo smarrito il senso della normalità delle famiglie italiane che vanno avanti per non far crollare questo paese».
A questi giovani (quelli di stasera si sposeranno a Roma il giorno dopo) «cercheremo di far cambiare la vita, anche se mi sono reso conto che di questi tempi di crisi – sostiene Giusti – la più grande necessità è estinguere un mutuo che già si ha oppure acquistare una casa senza accenderlo o al limite pagarsi qualche rata con la vincita». A far splendere l’edizione del sabato sera con la Lotteria Italia saranno 7 magnifiche ragazze.
Arriva al cinema “Millennium”, tratto dal libro di Larsson
Da lunedì
Se gli uomini continuano a odiare le donne
Riparte Striscia «Contro di noi 250 denunce»
di FRANCESCO GALLO
di MARISA ALAGIA
ROMA – Arriva sul grande schermo 'Millennium', seconda parte con più sangue e dolore di 'Uomini che odiano le donne’ e con protagonista assoluta Lisbeth Salander (Noomi Rapace). 'La ragazza che gioca con il fuoco’questo il titolo del secondo romanzo di Stieg Larsson (Marsilio) come del film diretto da Daniel Alfredson, nelle sale dal 25 settembre distribuito dalla Bim – è infatti proprio lei: Lisbeth, la minuta, asociale e tatuata ragazza capace di mettere al tappeto chiunque si ponga di fronte alla sua strada. Ma ieri a Roma, per presentare il film della fortunata Trilogia 'Millennium' (che nel mondo ha venduto più di 10 milioni di copie), c'era solo l’attore Michael Nyqvist, che veste nella saga i panni del giornalista-avventuriero Michael Blomkvist e che sostiene di imitare nella recitazione il nostro Marcello Mastroianni (“se non ve ne siete accorti – dice con una certa ironia –rivedete più di una volta il film“). Proprio come nel libro, il film parte con due giornalisti della rivista Millennium che vengono brutalmente assassinati alla vigilia di una pubblicazione che fa clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia. Tutto fa pensare che la colpevole sia Lisbeth, una ragazza che mostra da sempre compor-
MILANO – Striscia la notizia riparte dopo un’estate da mandare in brodo di giuggiole. La definizione è dell’inventore del tg satirico, Antonio Ricci, 59 anni, nella conferenza stampa di presentazione della prossima stagione. Un debutto fissato per lunedì (prima serata su Canale 5), ma che potrebbe slittare per i funerali di Stato alle vittime italiane in Afghanistan. «E' stata un’estate che ha creato per noi la situazione ideale, esasperata al tal punto che sarà difficile trovare la giusta misura –ha detto Ricci dagli uffici Mediaset di via Paleocapa -. Noi continueremo a fare informazione alla nostra maniera, tra satira e parodia, dando voce ai problemi della gente». Seduto accanto ai due conduttori, Ezio Greggio e Enzo Iacchetti, e alle due veline, Federica Nargi e Costanza Caracciolo, Ricci ha toccato alcuni dei temi che hanno tenuto banco durante l’estate e in questo inizio di autunno. In particolare il dibattito sulla libertà di stampa. «La mancanza di libertà di stampa la viviamo anche sulla nostra pelle – ha detto -. Ci sono almeno 250 denunce contro di noi, quindi se non lo sappiamo noi...». Ma è stato soprattutto sui temi riguardanti le veline e l'uso che viene fatto del corpo delle donne che Ricci ha tenuto banco. «Ho sentito addirittura dire che a sdoganare le tette in tv è stato 'Drive in' che invece era un programma fatto dal fior fiore dei cervelli satirici della sinistra – ha raccontato -. Sostenere che Berlusconi è responsabile di tutta la volgarità del mondo è davvero eccessivo, certo ce ne mette del suo, ma non possiamo demoralizzare la tv commerciale». A sostegno delle sue tesi, Ricci ha mostrato alcuni fogli di magazine e quotidiani dove, accanto a servizi di approfondimento sul tema femminile, vengono pubblicate foto di donne usate per pubblicità. Poche le anticipazioni invece sui temi e i servizi del tg satirico, a parte la novità di una striscia da fine ottobre la domenica al posto di 'Paperissima sprint'. Confermata la squadra di inviati giornalisti molto particolari, da Jimmy Ghione a Valerio Staffelli, da Dario Ballantini a Stefania Petix. Sempre rispettando quello che è stato il motivo per cui è nata Striscia la notizia: informazione ma in chiave ironica, ludica, irriverente. Un esempio fornito anche nella conferenza stampa, dove ai giornalisti è stato consegnato un finto dossier sui direttori di molti quotidiani.
Noomi Rapace, protagonista di Millennium
tamenti violenti. Ma il direttore della rivista Mikael Blomqvist non crede a questa tesi, conoscendo meglio di chiunque altro la ragazza. Si metterà così sulle sue tracce trovandosi a fare i conti, tra l’altro, con uno spaventoso 'gigante biondò, forte come un Ercole e incapace di sentire dolore. Ma in questa seconda parte delle trilogia più che altro si risale al doloroso passato della vita di Lisbeth, internata in un istituto psichiatrico a dodici anni e vittima, per diverse circostanze, di un sistema ingiusto e cor-
rotto. «In questa trilogia (nel 2010 uscirà in sala il terzo e ultimo episodio 'La regina dei castelli di cartà) abbiamo più che altro voluto incarnare lo spirito di Stieg Larsson, più che raccontare puntualmente le sue storie», spiega Nyqvist ieri in conferenza stampa. La trilogia, che doveva essere solo per il primo episodio ('Uomini che odiano le donnè) un film per il grande schermo, mentre per gli altri due solo una serie tv, ha avuto alla fine un destino diverso perchè, spiega l’attore, «quando abbia-
mo presentato 'Uomini che odiano le donne’ alla stampa internazionale, i giornalisti si sono chiesti come mai un lavoro come questo (la trilogia è stata girata in maniera continuata) dovesse avere solo uno spazio tv. E così la produzione ha cambiato idea». E si parla anche di un remake a firma di Tarantino e con Brad Pitt protagonista. Nyqvist la butta lì tra il serio e il faceto (“ci sono delle voci», dice), ma aggiunge anche, prendendo le distanze: «Ve lo immaginate Millennium girato in Louisiana?».
L’ANNIVERSARIO
Guardì e Magalli, vent’anni di Fatti vostri Torna quest’anno lo storico programma. «Ma non ci sentiamo reduci» ROMA – Il vaso cinese, il comitato, il camioncinoe lapiazza dipaese: Ifatti vostri festeggia quest’anno 20 anni dalla prima edizione, all’epoca condotta da Giancarlo e Fabrizio Frizzi con Sabina Guzzanti, uno dei programmi storici di Rai2 ideato da Michele Guardì. Lo scorso anno a mezzogiorno sulla rete c'era Insieme sul Due, quest’anno, «a grande richiesta» torna I Fatti Vostri. Manon cisentiamo deireduci –ha detto Michele Guardì, che ha avuto dalla platea del salone di viale Mazzini persino una standing ovation – perchè il programma, come altri della Tv, è sempre in evoluzione pur in un formato apparentemente uguale. Se penso alla difficoltà di affrontare un tema come l’omosessualità, oggi invece senza più problemi, ho la misura di questo cambiamento. Siamo, come tutti, in evoluzione». Neanche Giancarlo Magalli si sente un reduce: «non siamo superstiti di noi stessi, siamo animatori di un
programma che funziona e che il pubblico ha amato costantemente in questi anni. Per questo torniamo vista larichiesta ditanti telespettatori evidentemente nostalgici. Io personalmente – ha aggiunto ironico – sono felice di essere ancora qui e per giunta vivo». Il direttore di Rai2 Massimo Liofredi ha tenuto a battesimo la nuova edizione de I Fatti Vostri e degli altri programmi della mattina di Rai2, affidati a MIchele Guardì. “Rai" è a vocazione giovanilistica, dice il direttore, ma allora Magalli –ha detto lo stesso conduttore –che ci sta afare? La verità è che io piaccio anche ai giovani perchè li faccio sorridere». La famiglia Gauardì nel frattempo si è allargata con personaggi nuovi e altri ormai dei classici. A I Fatti Vostri, che per latragediadi Kabulcominceràmartedì anzichè lunedì, oltre a Magalli verà la conduzione di Adriana Volpe, Marcello Cirillo e Palo Fox, in onda dalle 11:00 alle 13:00 fino al ve-
nerdì. Nel week-end dalle 06:45 alle 10:00 ci sarà, dal 26 settembre, Mattina in Famiglia, condotto per il 14/mo anno consecutivo da Tiberio Timperi, quest’anno affiancato da Miss Italia 2008, la spigliata Miriam Leone, conduttrice di Uno Mattina Estate fino a qualche giorno fa. Ci saranno anche Gianni Ippoliti, Luca Sardella Paola Vinciguerra, Massimo Maffei. Sempre nel weekend, ma dal 3 ottobre, un inedito trio composto da Amadeus al suo ritorno in Rai, Laura Barriales e Serio Friscia con la partecipazione di Paolo Fox, animerà Mezzogiorno in Famiglia in onda dalle 11:30 alle 13:00. «Sappiamo bene a chi ci rivolgiamo, abbiamo sempre usato il linguaggio giusto, parole semplici, perchè I Fatti Vostri – ha detto Magalli – è un sussidiario della vita reale e lo guardano persone che leggono poco i giornali, ascoltano le notizie al Tg e alla radio ma hanno bisogno di metabolizzare le notizie».
Giancarlo Magalli
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Spettacoli e televisione 53
Sabato 19 settembre 2009
Sabato 19 settembre 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Si profilano nuovi interessanti sviluppi per la vostra attività. Nessuno dubiterà della vostra abilità. In amore tutto va meglio del previsto
TORO 21/4 - 20/5
Il mondo che ruota attorno al vostro lavoro è pieno di opportunità da cogliere al volo. Non abbiate fretta e l'amore arriverà
GEMELLI 21/5 - 21/6
Capita a tutti di fare degli errori nel lavoro: l'importante è mantenere nervi saldi. In amore la fuga a volte è soluzione migliore
CANCRO 22/6 - 22/7
Con molta pazienza e un pizzico di spregiudicatezza riuscirete a risolvere ogni problema nel lavoro. Il cuore batte forte
LEONE 23/7 - 23/8
Dopo un periodo di apatia avete in mente idee vincenti e realizzabili nella vostra professione. In amore le difficoltà non sono insormontabili
VERGINE 24/8 - 22/9
Cercate di vivere la giornata lavorativa all'insegna della serenità: aiuta a prendere le decisioni giuste. Avete perso la testa: ammettetelo.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non pensate di poter ottenere dei miglioramenti nel lavoro senza impegnarvi a fondo. Giorni di grandi perplessità in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Evitate atteggiamenti troppo intransigenti con i vostri collaboratori se volete raggiungere degli obiettivi ambiziosi. In amore è sempre tira e molla
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Il lavoro darà buoni frutti a patto che ce la mettiate tutta per sfondare. In amore la vostra tattica non dà alcun risultato: è ora di cambiarla.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Buone capacità organizzative vi faranno risparmiare tempo e denaro. In amore giudicate con la testa, ma soprattutto con il cuore
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Siete consapevole degli obiettivi che volete raggiungere nel lavoro e non mollerete la presa fino alla fine. Evitate amori improbabili.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
MI trave; S covile = Mitra vescovile;
Avete delle idee nuove e dunque delle nuove possibilità di migliorare nel vostro lavoro. Vita amorosa intensa ma burrascosa
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54 Rubriche
18.50
QUIZ
PRIMA SERATA
Carlo Conti
21.05
TELEFILM Cold Case Delitti Irrisolti
21.05
DOCUMENTARIO
Alberto Angela
SHOW
21.10
14.05
RUBRICA
Câ&#x20AC;&#x2122;è posta per te
Forum
19.35
FILM
16.00
Il dottor Dolittle
FILM Ace Ventura: missione Africa
06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -AttualitĂ Unomattina week-end 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaAprirai 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.45 -RubricaFratello Sole Madre Terra 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver 14.30 -Rubrica Linea Blu 16.15 -Rubrica Quark Atlante 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord-Ovest 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -RubricaInconscio e Magia 07.00 -TelefilmAmore o patatine 08.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 08.20 -TelefilmLe cose che amo di te 08.40 -TelefilmThe Class - Amici per sempre 09.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.05 -CartoniCartoon Flakes 09:06 - CartoniFlight 29 Down 09.50 -RubricaSulla via di Damasco 10.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.35 -RubricaQuello che 11.15 -RubricaQualitaliadop 13.00 -Telegiornale TG2 Giorno 13.25 -TelegiornaleRai Sport Dribbling 14.00 -Real TvX Factor - Il processo 16.20 -TelefilmStreghe 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -Telegiornale TG2 18.10 -TelefilmJ.A.G. Avvocati in divisa 19.00 -Real TvX Factor. La settimana 19.30 -TelefilmLaw & Order 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
08.15 -RubricaIl videogiornale... 09.00 -RubricaTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaRai educational 11.10 -TelefilmArsenio Lupin 12.00 -TelegiornaleTG3 12.25 -RubricaTGR - L'Italia de Il Settimanale 13.00 -FilmTutto Totò - Totò ciak con Totò, Gordon Mitchell - regia di Daniele D'Anza (Italia) - 1967 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTG3 14.50 -RubricaTGR Speciale Levante 15.20 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.25 -RubricaCalcio: Magazine Champions League 15.55 -SportCampionati mondiali - Motonautica 16.45 -SportCoppa Davis - Tennis 18.10 -Rubrica90' minuto Serie B 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.05 -RubricaQuartetto Cetra: una fattoria piena di canzoni
06.00 -Telegiornale Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.50 -EVENTO Loggione - Musica 09.30 -Show Ciak speciale 09:40 - News Super partes 10:30 - Film Ferie d'agosto con Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Laura Morante - regia di Paolo VirzĂŹ (Italia) - 1996 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -Reality ShowLa tribu'' - Missione in india (riassunto) 15.30 -News Verissimo 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
06.40 -TelefilmLa grande Vallata 08.00 -Sit ComNonno felice 08.30 -TelefilmMagnum P.I. 09.50 -MiniserieLa figlia del maharajah 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -Rubrica Cuochi senza frontiere 12.30 -Telefilm Detective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaForum: sessione pomeridiana del sabato 15:15 - Film Tv Perry mason - Giallo con Raymond Burr - Usa - 1993 Giallo - Colori - 89 (U.S.A.) - 1993 17.00 -TelefilmPsych 17.55 -RubricaDonnavventura 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d''amore
06.00 -Sit ComStill standing 07.00 -Cartoni 10.45 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.35 -TelegiornaleTgcom 13.40 -Sit ComLe regole dell''amore 14.05 -FilmPensieri spericolati con Jon Lovitz, Tia Carrere, Mekhi Phifer - regia di Hart Bochner (USA) - 1996 15.45 -Film TvSoccer girl - Un sogno in gioco - Commedia con Leah Pipes, Scott Patterson, Lisa Darr - regia di Norm Hunter (USA) - 2006 17.50 -Sit ComQuelli dell'intervallo 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -TelefilmMr. Bean 19.35 -FilmIl dottor Dolittle con E. Murphy - regia di Betty Thomas (USA) - 1998
07.00 -RubricaOmnibus - Week End 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life - week End 09.45 -FilmVenere imperiale con Gina Lollobrigida - regia di Jean Delannoy (Ita) - 1963 10.10 -AttualitĂ L'intervista 10.45 -FilmLe avventure di Neeka con Jed Alland, Mark Miranda - regia di Jack B.Hively (USA) - 1968 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Serie TvHustle I signori della truffa 16.00 -FilmAce Ventura: missione Africa con Jim Carrey, Ian McNeice, Simon Callow - regia di Steve Odekerk (USA) - 1995 18.05 -FilmLadri per amore con Denis Leary, Sandra Bullock, Yaphet Kotto - regia di Bill Bennett (USA) - 1996 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -GiocoLotteria Affari tuoi 23.05 -TelegiornaleTG 1 23.10 -FilmLast Minute Marocco con V. Mastandrea - regia di Francesco Falaschi (Ita) - 2007
20.30 -TelegiornaleTG2 21.05 -Telefilm Cold case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Rai Sport Sabato Sprint 23.15 -TelegiornaleTG 2 23.25 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare
21.05 -Documentario Ulisse: il piacere della scoperta 23.20 -Telegiornale Tg 3 23.35 -Telegiornale Tg Regione 23.40 -RubricaStorie maledette
20:30 - Show Paperissima sprint 21.10 -Show C'è posta per te
20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Telefilm Criminal intent 23.10 -Telefilm Shark
21.10 -FilmIl dottor Dolittle 2 con Eddie Murphy- regia di Steve Carr (Usa) - 2001 22.50 -FilmRed Water - Terrore sott'acqua con Lou Diamond Phillips - regia di Charles R. Carner (USA) - 2003
20.30 -Documentario Le follie degli imperatori 21.10 -Serie Tv L'Ispettore Barnaby 23.05 -Rubrica CittĂ criminali
00.40 -TelegiornaleTG 1 Notte 00.55 -RubricaCinematografo 01.50 -RubricaAppuntamento al cinema 01.55 -FilmCamilala 03.25 -RubricaCittĂ amara 03.55 -VideoframmentiHomo ridens
23.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 23.50 -RubricaTG 2 Dossier 00.40 -RubricaTG 2 Storie e racconti della settimana 01.20 -RubricaTG 2 Mizar 01.55 -Real TvX Factor. La settimana
00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTG3 Agenda del mondo 01.05 -RubricaAppuntamento al cinema 01.15 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.50 -Reality ShowLa tribu'' - Missione in india 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowPaperissima sprint 02:50 - FilmSolo una notte 05:30 - TelegiornaleTg5-notte-replica
00.00 -SportGuida al campionato 00.30 -TelegiornaleTg4 00.45 -FilmLa moglie in vacanza... l'amante in cittĂ con E. Fenech - regia di Sergio Martino (Ita) - 1980
00.50 -ShowPoker1mania 02.10 -FilmIl corvo con B. Lee - regia di Alex Proyas (USA) - 1994 03.55 -FilmIl corvo 3 05.45 -Sit ComStill standing
00.05 -TelefilmCold Squad 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaM.O.D.A. 01.55 -RubricaSpeciale 25° ora 03.10 -Attualità CNN News
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Televisioni 55
Sabato 19 settembre 2009
LE NAVI DEI VELENI
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Sabato 19 settembre 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
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'211( &, 982/( *29(512 GL /,/,$1$*8$5,12 NÊ indignazione, nÊ protesta, nÊ vittimismo quindi, ci vuole molto di piÚ. Ci vuole governo. Ma che cosa è governare? Governare è far sÏ che la società registri la presenza di soggetti nuovi. Ogni classe sociale che si è affacciata alla storia ha governato, cambiando l'assetto della società , facendo registrare nuovi bisogni, dando nuove idee, modificando priorità . Ricordiamoci che noi non siamo una classe sociale, siamo molto di piÚ. E abbiamo già governato
segue a pagina 16
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