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Brevi dal mondo

Barcone affonda al largo di Ceuta

MADRID – Nuova tragedia dell’immigrazione al largo di Ceuta, l’enclave spagnola in territorio marocchino: un gommone con a bordo circa 40 migranti africani è affondato al largo dell’isola di Perejil, nello Stretto di Gibilterra. I soccorritori hanno ritrovato per ora 9 cadaveri, e tratto in salvo 10 persone vive. Ma le dimensioni della tragedia rischiano di crescere, mentre diverse imbarcazioni, un elicottero e un aereo continuano le ricerche.

Brasile, ucciso prete italiano RIO DE JANEIRO – Con ogni probabilità, è stato un tentativo di rapina a costare ieri la vita a un missionario italiano, Ruggero Ruvoletto, ucciso senza pietà nella sua parrocchia di Santa Evelina, alla periferia di Manaus, capitale dello stato dell’Amazzonia, nel nord-est del Brasile. Per lo spietato omicidio di Ruvoletto, freddato con un colpo di pistola alla testa, sarebbero già stati fermati tre «sospetti», ma il capo della polizia militare di Manaus, colonnello Dan Camara, non ha reso noti altri dettagli.

Miniera esplode tredici vittime VARSAVIA – E' salito a tredici il numero dei lavoratori morti a causa della tremenda esplosione avvenuta venerdì nella miniera di carbone di Wujek a Ruda Slaska, nel sud della Polonia: lo ha reso noto l’emittente televisiva 'TvpInfo', che citava fonti sanitarie, secondo cui l’ultimo decesso in ordine di tempo è stato quello di un minatore di 22 anni che lamentava ustioni di terzo grado sul 70 per cento del corpo, vie respiratorie comprese. I feriti restano dunque 42, di cui almeno quindici in gravi condizioni.

Mosca condanna Ahmadinejad

MOSCA – Il governo russo ha bollato come «totalmente inaccettabili» le parole che il presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad (nella foto), venerdì era tornato a pronunciare nei confronti dell’Olocausto, liquidato alla stregua di «mito», «menzogna» e mero «pretesto» per dare vita a Israele. «Simili affermazioni sono totalmente inaccettabili», ha dichiarato ieri Andrei Nesterenko.

Domenica 20 settembre 2009

«Ha prevalso l’amore» ha detto. Un abbraccio solo con sorellina Wafaa

Sanaa, ai funerali anche il fidanzato PORDENONE – Rabbia, commozione, pietà, ma anche rifiuto «a perdonare un atto tanto violento quanto assurdo»: sono i sentimenti emersi ieri, a Pordenone, al funerale con rito islamico di Sanaa, la ragazza di 18 anni uccisa martedì sera dal padre El Katawi Dafani, a Monterale Valcellina (Pordenone). Al rito ha partecipato anche il fidanzato di Sanaa, Massimo De Biasio, che sabato aveva escluso la sua presenza. «Alla fineha prevalsoil cuore–ha detto il giovane ancora con le mani bendate perle feriteriportate nellacolluttazione con Dafani nell’estremo tentativo di salvare la fidanzata – ed eccomi qui a dare l’ultimo saluto alla 'mia' Sanaa».

De Biasio ha anche annunciato che «sul posto del delitto metterà un simbolo, uno dei tanti lasciatigli da Sanaa, non religioso, per ricordare la ragazza sulla strada che dovrò fare per andare al lavoro –ha detto –per tutta la vita». Alla funzione, De Biasio ha visto la madre e lo zio paterno di Sanaa, ma per loro non c'è stato perdono nè alcun colloquio. Il fratello di Dafani, Mohammed, si è premurato di dire «di partecipare al rito per chiedere scusa a tutti per quanto successo», ma De Biasio non ha voluto parlargli. Ancora più duro lo scontro a distanza con la madre. Dafna Charuk non si è spostata dalle dichiarazioni rese mercoledì, il giorno dopo l’uccisione

della figlia. «Ha sbagliato lei ad andare via. Mio marito per questo non dormiva e non mangiava più. Stava male per il comportamento di Sanaa», aveva detto. E ieri ha rilanciato accusando De Biasio. «Non doveva portare via mia figlia. Ha rovinato la mia vita e quella della mia famiglia», ha detto la donna rotta dal dolore. De Biasio non ha voluto rispondere e non ha voluto incontrare la madre della sua ragazza. Di tutt'altro tenore invece il breve incontro con la sorellina di Sanaa, Wafaa. Un abbraccio tenero nel quale sono corse lacrime. De Biasio ha anche raccontato alcuni particolari della sua breve vita con Sanaa. «Un giorno di nascosto dai suoi genitori abbiamo

L’abbraccio fra Massimo e Wafaa

portato la piccola Wafaa allo zoo di Lignano. E' stata una giornata indimenticabile. Al rientro – ha raccontato De Biasio – la ragazzina mi ha detto perchè non poteva avere un padre buono come me». Pier Paolo Gratton

Da Praga un allarme per l’Italia: probabili 12 milioni di casi e 12mila decessi

Influenza, un morto a Messina Si tratta di una donna sofferente da tempo. Fazio invia gli ispettori MESSINA - E' morta ieri pomeriggio nell'ospedale Papardo di Messina la donna di 46 anni, G. R., ricoverata dal 30 agosto per aver contratto il virus dell'influenza A-H1N1 ma sofferente da tempo di broncopolmonite. La paziente si trovava nel reparto rianimazione in coma farmacologico e nei giorni scorsi le sue condizioni sembravano lentamente migliorare nonostante il virus le aveva provocato una polmonite virale con problemi respiratori. La paziente aveva già svi-

luppato una "broncopolmonite massiva" sulla quale si è poi innestato il virus influenzale A, aggravando il quadro clinico con gravissime difficoltà di ossigenazione. La donna era stata contagiata da familiari rientrati da una vacanza in Inghilterra. Cinque giorni fa l'equipe guidata del professor Sutera le aveva somministrato un particolare farmaco utilizzato in via sperimentale e che contiene un'alta percentuale di proteina C attivata. I medici speravano in un migliora-

mento delle condizioni in modo da superare il coma farmacologico e proseguire le terapie per la guarigione. Ma ieri il quadro clinico è peggiorato e la paziente è deceduta. E' il secondo decesso in Italia dopo quello dell'uomo ricoverato a Secondigliano. L'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, d'intesa con il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, ha disposto l'avvio immediato di un'ispezione all'ospedale Papardo di Messina, in relazione alla morte

Pregliasco ha spiegato che «la stima dei decessi va da 12mila fino a 92mila decessi, ma il numero più basso e anche il più probabile. Lo scenario peggiore, con 90mila morti, potrebbe verificarsi se il virus mutasse diventando simile a quello della spagnola del 1918». Però, ha rassicurato il virologo «è un evento decisamente improbabile, visto anche il comportamento del virus H1N1 nei Paesi in cui l'epidemia c'è già stata». Maria E. Lestingi

della donna. L'ispezione tenderà ad accertare le cause della morte e la congruità e correttezza delle modalità terapeutiche seguite. Le previsioni, anche se non concordi, degli esperti per la nuova influenza fanno rabbrividire: ci potrebbero essere dodici milioni di contagi e 12mila decessi. Proprio nel giorno in cui si è registrata la morte della donna ricoverata all'ospedale di Messina, in un incontro sul tema a Praga il virologo dell'università degli Studi di Milano Fabrizio

Si è trattato del secondo atto intimidatorio. Condanna unanime

Incendiata la discoteca Qube il ritrovo degli omosessuali romani prima cercato di infrangere la vetrata d’ingresso con un grande sasso e poi hanno versato del liquido infiammabile all’esterno del locale dando fuoco al portone, che è rimasto annerito. Davanti all’ingresso i carabinieri hanno trovato il sasso e una bottiglia da un litro e mezzo usata per la benzina. Immediata e unanime la condanna del gesto da parte di istituzioni, politici e associazioni omosessuali: dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo al presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Daniela Navi

ROMA – Ancora un atto di intimidazione contro la comunità gay romana. Ieri mattina, per la seconda volta, la discoteca Qube, punto di riferimento degli omosessuali romani, è stata oggetto di un attentato incendiario. Due persone hanno dato fuoco con della benzina all’ingresso del locale che dal prossimo 9 ottobre tornerà, come fa da alcuni anni, a ospitare le serate di Muccassassina, la più famosa festa della comunità gay a Roma. Un episodio analogo si era verificato il 26 agosto scorso. Le due persone, notate da una testimone, verso le 7 di mattina avrebbero

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estrazione del 19 settembre 2009

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I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

5 - 6 - 7 - 10 - 14 - 26 - 28 - 39 - 41 - 43 47 -60 - 61 - 63 - 64 - 65 - 70 - 80 - 84 - 88

ilSuperEnalotto

Conc. n° 113

Montepremi 6.256.389,36 euro

4 - 8 - 20 - 21 - 44 - 80 punti 6 punti 5+1 punti 5

punti 4 - punti 3 15.384,57 Num. Superstar

jackpot 57.912.656,70

jolly

77 156,27 11,09 18

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2 In Italia e nel Mondo


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QB090920 by Antonio Carlucci - Issuu