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Brevi dal mondo

Roma, casa di cura in fiamme: 1 morto ROMA – Un’anziana donna ha perso la vita ieri mattina a Roma in un incendio divampato, per cause ancora da chiarire, in una casa di cura di viale Tirreno, nel quartiere Montesacro. L’incendio si è sviluppato al terzo piano dell’edificio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con 10 squadre, che hanno provveduto a far sgomberare l’intera palazzina. Alcuni pazienti ricoverati, sempre anziani, sono stati trasferiti in altri ospedali della zona. Si chiamava Loreta Ticco e aveva 88 anni, l’anziana morta. L'anziana donna si trovava da sola nella stanza numero 38, al terzo piano della palazzina. Sono sette in tutto i feriti trasportati con ambulanze in alcuni ospedali di Roma.

Germania crollo dell’Spd BERLINO – A quattro giorni dalle elezioni di domenica prossima FrankWalter Steinmeier è sempre sotto di 10 punti rispetto ad Angela Merkel, mentre la Spd crolla a Berlino e per la prima volta dal 1990 si fa superare dalla Cdu. Nel sondaggio 'Forsa' condotto per l’emittente televisiva privata Rtl, la Cdu/Csu perde un punto e scende al 36 per cento, mentre il partito socialdemocratico ne guadagna 2 e sale al 26 per cento. Fermi sulle precedenti posizioni gli altri tre partiti, con i liberali di Guido Westerwelle al 12 per cento, i Verdi all’11 per cento e la Linke di Oskar Lafontaine al 10 per cento. Se questo quadro verrà confermato dal voto del 27 settembre, Merkel e Westerwelle avrebbero la maggioranza assoluta con il 48 per cento, a fronte del 47 per cento di socialdemocratici, Verdi e Linke.

Pakistan, bomba contro una scuola PESHAWAR – I talebani hanno fatto esplodere una scuola elementare mista a Peshawar, nel nord-ovest del Pakistan. L’esplosione ha distrutto completamente tre locali dell’edificio, ha riferito la polizia locale, aggiungendo che non si hanno notizie di vittime perchè la scuola era chiusa per la Eid al-Fitr, la festività musulmana che celebra la fine del Ramadan.

Mercoledì 23 settembre 2009

A New York si sono incontrati Obama, Netanyahu e Abu Mazen

Israele, vertice a tre: accordo lontano New York - Le aspettative erano poche per attendersi una svolta e il risultato uscito dal primo storico vertice trilaterale richiesto dalla nuova amministrazione americana non poteva essere che una condivisa sollecitazione a riavviare i negoziati israelo-palestinesi «al più presto». Obama sapeva di non potersi aspettare di più dagli incontri con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e dal presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen e senza proclami («L'accordo è sempre lontano» ha ammesso l'inviato speciale americano in Medio Oriente, George Mitchell) ha fatto intendere che progressi ci sono stati ma che la strada per rimettere in movimento la macchina diplomatica è

ancora lunga: «Il successo dipenderà dalla capacità di entrambe le parti di agire urgenza» ha detto all'hotel Waldorf-Astoria di New York, sede del vertice. Appello che Netanyahu e Abu Mazen hanno raccolto accettando un accordo generale «sul fatto che il processo deve riprendere senza precondizioni» come ha dichiarato al termine del vertice il premier israeliano. Per l'Anp però ci devonoessere almeno ad una condizione: Israele deve rispettare «gli accordi» sulle frontiere raggiunti nel 2008. Il nodo sono infatti gli insediamenti, oltre 120 autorizzati in Cisgiordania e un centinaio illegali. Ed è su questo punto che Obama - per giocarsi al meglio la partita arabo-

israliana - ha ribadito le sue richieste: a Netanyahu di frenare sulle colonie, ai palestinesi di rinunciare al terrorismo e ai paesi arabi di avviare iniziative concrete per agevolare il processo di pace. Il faccia a faccia con il premier israeliano è durato più del previsto, circa 40 minuti. Tra i temi discussi nel breve bilaterale (che ha preceduto quello più breve con Abu Mazen) anche il rapporto Goldstone, commissionato dall'Onu, sull'operazione "Piombo Fuso" nella Striscia di Gaza, da cui sono emersi crimini commessi dai militari israeliani contro i civili palestinesi. Il premier israeliano ha continuato a non dire no alla richiesta Usa di

Da sinistra, Netanyahu, Obama e Mazen

una moratoria degli insediamenti a partire da ottobre e la "partita" si gioca sui tempi: Obama vorrebbe uno stop di almeno un anno, gli israeliani sarebbero disposti a concedere una pausa di sei mesi. Paolo Bellucci

Guerra Catanzaro-Salerno, scagionati l’ex pm e i magistrati salernitani

De Magistris: «Mostro giuridico» L’europarlamentare di Idv si prende la rivincita e attacca il Csm CATANZARO – «Dal provvedimento del GIP di Perugia si può trarre la conclusione che magistrati di Catanzaro indebitamente indagarono me e i magistrati di Salerno, producendo un mostro giuridico che non si è mai visto neanche nei Paesi in cui vige il codice militare di guerra». Lo scrive Luigi de Magistris, ex pm di Catanzaro ed oggi eurodeputato dell’Idv, sul suo sito e sulla sua pagina facebook commentando la notizia dell’archiviazione, da parte del Tribunale di Perugia, delle accuse che gli erano state rivolte insieme a sette pm di Salerno, tra cui l’ex procuratore Luigi Apicella, nell’ambito della cosiddetta «guerra tra procure», nata dopo la denuncia sollevata dallo stesso de Magistris per l'avocazione delle inchieste Why not e Poseidone. Secondo l'eurodeputato dell’IdV, «l'operazione era chiaramente strumentale per fermare le indagini di Salerno». «Uno scempio giuridico», lo definisce de Magistris, di fronte al quale «le Istituzioni competenti – CSM in testa – sarebbero dovuti intervenire per consentire ai magistrati di Salerno di lavorare serenamente». Perciò l’archiviazione perugina «non fa altro che confermare che le indagini di Salerno erano doverose. Questo mostro giuridico fu creato per fermare i magistrati di Salerno», scrive l’ex pm di Catanzaro che sul suo sito e sulla sua pagina Facebook ricostruisce tutta la vicenda. De Magistris ricorda anche come «fu data notizia che ero indagato poche ore dopo che era stata resa no-

ta la mia candidatura al Parlamento Europeo» perchè «le menti raffinatissime che ancora operano nelle Istituzioni hanno tentato anche di inquinare la mia campagna elettorale. Per queste condotte esterne ed interne alle Istituzioni -continua l’europarlamentare dell’IdV- ci sono magistrati che sono stati esautorati dalle loro funzioni, addirittura il Procuratore della Repubblica di Salerno è stato sospeso. Una vergogna – conclude – di cui il Paese dovrebbe chiedere conto a chi, dall’interno delle Istituzioni, ha consentito tale delitto». Lunedì il gip di Perugia, Massimo Ricciarelli, aveva accolto la richiesta della procura umbra, stabilendo che non vi

fu alcun falso complotto da parte dell’ex pm Luigi De Magistris. Il gip, con un provvedimento di sette pagine, aveva scagionato dalle accuse di abuso d’ufficio e interruzione di pubblico servizio oltre al'attuale parlamentare europeo dell’IdV, anche i pm di Salerno, oggetto di un provvedimento disciplinare dal Csm, e in particolare l’ex procuratore Luigi Apicella sospeso dallo stesso organo di autogoverno della magistratura dalle funzioni e dallo stipendio e a luglio dimessosi dall’ordine giudiziario con una lettera molto polemica indirizzata al ministro Alfano e al capo dello Stato come presidente del Csm. Letizia Bianco

Luigi De Magistris

Il prete di Portici (Napoli): «L’inno del paracadutista è un inno pagano»

Afghanistan, per i sei parà il ritorno a casa ROMA – Dopo i funerali solenni di lunedì a Roma, trasmessi in diretta tv e seguiti da milioni di persone,ieri per i sei parà della Folgore caduti nell’attentato a Kabul è stato il giorno dell’addio privato, nei luoghi d’origine. Per Roberto Valente, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Massimiliano Randino, c'è stato l’ultimo applauso di chi li ha amati prima che diventassero, come li definisce qualcuno, «eroi nazionali». La cerimonia funebre in ricordo di Giandomenico Pistonami, si svolgerà oggi a Lubriano, mentre la famiglia di Antonio Fortunato ha scelto di seppellirlosubito lunedìsera aUopini, vicinoa Siena, dopo i funerali nella basilica di

san Paolo fuori le Mura. E dopo il lutto nazionale, i tricolori, le rinnovate polemiche su ritiro immediato o meno dall’Afghanistan, forse nessuno si aspettava, il giorno dopo il dolore e la commozione nella basilica romana, che fosse proprio un prete, in chiesa, a contrastare l’etichetta di eroi ai parà della 'Folgore' impegnati nella missione Isaf a Kabul.APortici (Napoli)ilparrocodella Chiesa del Sacro Cuore, Giorgio Pisano, durante l'omelia, ha definito la 'preghiera del paracadutista' un 'inno pagano' alla guerra.«In Afghanistan –hadetto – non si sta svolgendo una missione di pace: c'è una realtà di esasperazione in cui sei costretto a sparare per primo per evitare che lo faccia il nemico». Ai bambini

padre Pisano dice di aver spiegato che «i soldati sono morti non in nome di Dio, ma a causa delle loro scelte e di meccanismi logico-strategici di guerra». I funerali del caporal maggiore Massimiliano Randino sono stati celebrati nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Nocera Superiore. La vedova, Alina Scarica, ha ricordato, al termine dell’omelia, sull'altare, il giorno del suo matrimonio, celebrato cinque anni fa ad Angri». La cerimonia funebre per Matteo Mureddu si è svolta nella piccola chiesa di San Pietro, a Solarussa, in Sardegna. I funerali del sergente dei parà Roberto Valente, si sono svolti,infine, nella chiesa di San Vitale, nel quartiere napoletano di Fuorigrotta.

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2 In Italia e nel Mondo


Si rischia la catastrofe irreversibile: allarme da Obama e dal segretario dell’Onu Ban ki-moon

Clima, passi avanti di Cina e Giappone

L’INFLUENZA A

NEW YORK – I negoziati sul clima stanno procedendo «a ritmo glaciale: più lenti della velocità di scioglimento dei ghiacciai». Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha cercato di suonare ieri la carica, in una conferenza a New York organizzata dalle Nazioni Unite, trovando le risposte più concrete in Cina e Giappone (elogiate dal Premio Nobel Al Gore).Deludenti invecegli StatiUniti: il presidente Barack Obama, pur ammonendo che «il tempo stringe» e che «bisogna agire subito per evitare una catastrofe irreversibile», non ha ha offerto nuove soluzioni. Il vertice sul clima, al quale hanno partecipato oltre cento leader mondiali giunti a New York per la Assem-

blea Generale dell’Onu, è stato aperto da un appello accorato di Ban Kimoon: «abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori». «I negoziati sono giunti ad un punto morto», ha osservato con realismo il presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha proposto un vertice a novembre delle maggiori economie (che sono anche i maggiori inquinatori) per dare una spinta alla fase finale della conferenza di Copenaghen a dicembre. In questo clima di pessimismo, di parole di allarme ma di pochi passi concreti per uscire dallo stallo, sono balzati in evidenza gli interventi della Cina e del Giappone. Il presidente cinese Hu Jintao, rispondendo alle

critiche di mancanza di azione che da tempo bersagliano Pechino, si è impegnato a ridurre le emissioni di anidride carbonica «in misura notevole» entro il 2020 (rispetto al livello del 2005) con un calcolo agganciato alla unità di Prodotto Nazionale Lordo. Un impegno in sintonia con la convinzione della Cina che «i paesi in via di sviluppo hanno responsabilità diverse dai persi sviluppati» in materia dilotta all’inquinamento. Inoltre Hu Jintao si è impegnato a «sviluppare vigorosamente» le energie rinnovabili e l’energia nucleare, con un aumento del 15 per cento (sempre entro il 2020) della quota di energia non fossile nel totale del consumo energico della Cina. Azioni concrete sono

Hatoyama (a sinistra) e Ban ki-moon

giunte anche dal premier giapponese Yukio Hatoyama che ha ribadito l’impegno alla « riduzione del 25% delle emissioni di gas serra entro il 2020». Il premier ha però aggiunto che «il Giappone da solo non può fermare il cambiamento climatico» e per questo motivo «i Paesi sviluppati

devono guidare la riduzione delle emissioni». Gore ha elogiato la Cina, affermando che Pechino ha mostrato «uno spirito d’iniziativa impressionante» con il suoannuncio, ed anche il Giappone (ha definito «formidabile» l’intervento di Hatoyama). Più deludente è stato l’intervento di Obama che pur ribadendo l’urgenza e la gravità del problema e per mettendo in risalto di avere fatto nei suoi otto mesi di presidenza per affrontare la sfida climatica più di tutti i suoi predecessori non ha offerto oggi iniziative volte a sbloccare la situazione di stallo dei negoziati quando mancano ormai solo due mesi e mezzo alla conferenza di Copenaghen. Obama ha detto che gli Stati Uniti sono impegnati a fare un investimento senza precedenti nel campo della energia pulita, ad applicare nuovi standard per ridurre le emissioni di gas inquinanti dei veicoli e a fornire assistenza tecnica ai paesi sottosviluppati. Cristiano Del Riccio

A Trapani ricoverato un uomo di 43 anni. Fazio rassicura: «Nessuna forte preoccupazione»

A Cesena il virus colpisce ancora È morta una donna di 57 anni che soffriva di altre gravi patologie ROMA – E' salito a tre il bilancio delle vittime in Italia a causa dell’influenza A: iri è infatti morta a Cesena una paziente di 57 anni ricoverata dal 31 agosto. Ed un uomo di 43 anni si trova da ieri in rianimazione a Trapani colpito dal virus. L’uomo non soffrirebbe di altre patologie. Nonostante il nuovo decesso, il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio è tornato ieri a rassicurare circa l’andamento della pandemia in Italia: la pandemia, ha detto dinanzi alla commissione Affari sociali della Camera nel corso di un’audizione, «non desta particolare preoccupazione, siamo ottimisti e riteniamo che abbia un andamento mite». Fazio ha anche sottolineato che i maggiori rischi sono per la popolazione più giovane, dal momento che il virus H1N1 ha finora colpito solo il 3% dei soggetti sopra i 65 anni. La paziente deceduta a Cesena era ricoverata dal 31 agosto dopo una grave sindrome respiratoria che ha determinato irreversibili complicanze è la terza vittima del male in Italia. Era affetta da altre gravi patologie ed era, al momento del ricovero, residente in una comunità per disabili. Nel suo caso, come per l’uomo morto a Napoli il 4 settembre scorso (primo decesso in Italia), si tratta di soggetti che già presentavano gravi patologie antecedenti il contagio da virus H1N1. Nel caso, invece, della donna deceduta a Messina, si tratterebbe del primo caso in Italia di decesso causato dal solo virus H1N1, che ha innescato complicanze risultate poi fatali. L'andamento della pandemia

L’Ospedale di Cesena. In alto, Ferruccio Fazio. A fianco, la salma di Giovanna Russo

A Messina si muove la Procura: indagati i medici MESSINA–Tre medici legali nominati dalla Procura e quattro ispettori del ministero della Salute e dell’assessorato alla Sanità della Regione Siciliana sono al lavoro per accertare le cause del decesso, avvenuto sabato scorso nell’ospedale Papardo di Messina, di Giovanna Russo, la donna di 46 anni affetta dal virus A/H1N1 e che sarebbe la prima persona morta in Italia per la nuova forma influenzale. Sulla vicenda è intervenuta la magistratura che dopo avere aperto un’inchiesta ha iscritto nel registro degli indagati, ipotizzando il reato di omicidio col-

ilLotto estrazione del 22 settembre 2009 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale

9 51 8 57 35 3 82 16 60 17 83

74 28 33 30 77 19 88 75 15 73 60

85 69 79 31 21 49 14 78 37 44 19

42 83 70 44 55 60 85 56 90 19 69

47 76 13 60 10 30 63 71 48 83 4

I NUMERI VINCENTI DEL "10 e LOTTO"

3 - 8 - 9 - 15 - 16 - 17 - 19 - 28 - 30 - 33 35 - 51 - 57 - 60 - 73 - 74 - 75 - 77 - 82 - 88

ilSuperEnalotto

Conc. n° 114

Montepremi 5.055.502,68 euro

jolly

17 - 40 - 50 - 73 - 74 - 82

19

punti 6 jackpot 59.549.396,18 punti 4 353,03 19,33 punti 5+1 - punti 3 punti 5 42.129,19 Num. Superstar 28

poso, venti persone, alle quali ha fatto notificare i relativi avvisi di garanzia. Un provvedimento dovuto, spiegano dalla Procura di Messina, che è necessario disporre per potere eseguire l’autopsia, che è un atto irripetibile e alla quale,quindi, occorresiano convocate tutte le parti: accusa, indagati e persone offese. Per questo gli avvisi di garanzia sono stati emessi nei confronti di tutti i medici che in qualche modo sono stati coinvolti nel caso, direttamente e indirettamente, e di quelli che a Palermo hanno eseguito gli accertamenti sui tamponi tonsillari prelevati a

Assenteista fa il marinaio per i figli del sindaco di Palermo UN’INCHIESTA della procura di Palermo sull'assenteismo nella Gesip, società comunale servita a stabilizzare circa 2 mila persone (ex coop sociali, ex detenuti, disoccupati cronici), che costa 60 milioni di euro l'anno e che si occupa di pulizia e manutenzione in città, e soprattutto su un dipendente Franco Alioto, ha avuto un’inaspettata conferma con i servizi, quello di ieri e quello previsto alle 21 di oggi, di Stefania Petix l’inviata, con annesso cane bassotto, di «Striscia la notizia» che ha beccato l'assenteista mentre si occupava della pulizia e del noleggio di un grosso motoscafo di proprietà dei figli del sindaco di Palermo Diego Cammarata

(Pdl). La procura acquisirà i filmati del programma di Canale 5 e li inserirà negli altri atti richiesti alla polizia giudiziaria. «Striscia» mostra che Alioto non è mai al suo posto di lavoro, mentre si occupa di prendere i soldi per il noleggio del grosso natante, anche 1500 euro al giorno in alta stagione.

Giovanna Russo. «Il nostro ufficio sta lavorando a 360 gradi per fare chiarezza su un caso che sta determinando anche allarme sociale - ha affermato ilprocuratore capodi Messina, Guido Lo Forte –e la Procura vuole chiarire se la morte della paziente è stata determinata dall’influenza. L’inchiesta – ha osservato il magistrato – è stata aperta sulla base di una notizia giornalistica perchè non abbiamo ricevuto, come Procura di Messina, alcuna comunicazione nè da parte delle unità sanitarie, nè da parte dei familiari». Mimmo Trovato

in Italia è «mite» e l’influenza A è prevedibile farà meno morti dell’influenza stagionale (che provoca 4-5mila morti l’anno). È la previsione del viceministro Fazio, il quale ha precisato che la pandemia riguarda soprattutto i giovani adulti mentre solo il 3% dei casi si registra in soggetti sopra i 65 anni di età. Fazio ha inoltre precisato che l’organizzazione della campagna vaccinale sarà demandata alle Regioni, le quali potranno decidere o no di utilizzare medici di famiglia e pediatri per effettuare le vaccinazioni. E varie regioni starebbero optando per l'esecuzione delle vaccinazioni presso le Asl. Anche le persone che assistono lattanti sotto i sei mesi di età saranno incluse nelle categorie di soggetti da vaccinare prioritariamente. Quanto ai tempi, Fazio ha confermato che la consegna del vaccino alle regioni avverrà «verosimilmente a partire da ottobre. La campagna vaccinale – ha detto – inizierà non appena disponibile il vaccino e le autorizzazioni dell’autorità regolatoria Emea attese tra il 15 ottobre e il 15 novembre». Giovedì 24 settembre, intanto, l’Emea deciderà «se il vaccino Novartis potrà essere singolo oppure se sarà necessario effettuare un richiamo». In Italia si registrano 8.133 casi stimati di influenza A e 2.384 casi confermati, mentre il parametro più attendibile relativo alla letalità è quello dello 0,4 per mille. Per i casi più gravi, ha annunciato Fazio, ci sarà una gestione «centralizzata» dei pazienti in dieci centri di rianimazione. Daniela Navi

Gay, lesbiche e trans cercansi per sua maestà AAA gay, lesbiche e transessuali cercansi. Oggetto: protezione e difesa di Buckingham Palace e delle residenze reali di Windsor e Balmoral. Richiesto addestramento con le armi. Inoltrare i curriculum alla sezione SO14 di Scotland Yard. È l'annuncio con cui la polizia britannica vuole colmare la scarsa presenza delle minoranze nel corpo di protezione di sua MaestàElisabetta II.«Gliagenti che avranno successo –recita l’offerta di lavoro –potranno lavorare presso ipalazzi londinesi oal castello diWindsor. Sono richiestianchedei turniinScozia. Sono particolarmente ben accette richieste da parte di donne, gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, neri e altre mi-

noranze etniche». Il limite per fare domanda scade alla fine del mese e l'SO14, il Royality Protection Branch, stima in 30 i posti disponibili. Non mancano però le critiche all’iniziativa: «E' un lavoro terribile, a nessunopiace»,dice alDailyExpress John O'Connor, ex comandante della Metropolitan Police.

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In Italia e nel Mondo 3

Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

Il fatto del giorno: morti di Kabul, le lacrime al funerale La protesta dei pacifisti “Quanti morti ancora?”

L’ipotesi sull’autobomba senza kamikaze a bordo

Gli anti italiani offendono il triste lutto di un popolo

dalla cronaca di Caterina Maniaci

dal reportage diLorenzo Cremonesi

dall’articolo di Francesca Angeli

Morti in “missione di pace”, uomini che hanno agito «fino all’eroismo della carità», vittime di «una strage assurda». Sono le parole che la Chiesa rivolge ai sei parà italiani uccisi a Kabul, durante la celebrazione dei solenni funerali di Stato. Ma poi si sono messi in mezzo i pacifisti. Prima in chiesa, con un uomo che è riuscito a salire sull’altare e a gridare al microfono “pace subito!”. E poi fuori. Alla fine della cerimonia, quando dalla basilica è uscito Silvio Berlusconi, qualcuno tra la folla ha urlato: «Adesso ritirateli!». E un altro: «Quanti morti ancora?». [...] Proteste pacifiste, dunque. Che in serata scatenano la polemica politica, con il segretario dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto, ad accusare il Tg1 di aver censurato le proteste. [...]

I primirisultati delleindagini sull’attentatocontro ilconvoglio italiano di Isaf fanno ritenere che l’auto carica di esplosivo fosse praticamente ferma. «Dallo studio sul cratere rimasto nell’asfalto si può dedurre che il veicolo fosse immobile, o comunque andasse molto lentamente. È un cratere quasi perfettamente quadrato, di circa due metri per due. Non si può ancora definire se l’auto fosse parcheggiata da tempo, magari vuota, e l’esplosivo innescato all’interno. Oppure un kamikaze fosse al volante, in attesa dei primi mezzi Isaf che capitassero a tiro », ci ha dichiarato il comandante del contingente Folgore a Kabul, colonnello Aldo Zizzo. La tesi della vettura-bomba ferma potrebbe rafforzare la pista dell’«attacco complesso» [...].

[...] Niente minuto di silenzio [...] nella scuola romana Iqbal Masih, diretta [...] dalla Salacone [...]. Anche qualche altra scuola [...] non ha aderito ma l’istituto diretto dalla Salacone è l’unico che ha tenuto a pubblicizzare questa scelta in polemica con la Gelmini, che aveva diramato una circolare proprio per chiedere che si rispettasse quel minuto di silenzio [...]. «I bambini della scuole materne ed elementari sono troppo piccoli per discutere di questi temi», sostiene la Salacone. Dunque per la dirigente i bimbi [...] non sono troppo piccoli per capire il significato delle maestre vestite alutto contro la riforma il primogiorno di scuola [...] ma sono invece troppo piccoli per condividere un minuto di silenzio con bambini della loro età rimasti orfani.[...]

La migliore di ieri

Ribadire la missione

L’atmosfera di dignità intorno a quei caduti

Oltraggio di Bossi

dall’aeditoriale di Roberto Arditti

dall’editoriale diCarlo Azeglio Ciampi

dall’articolo diMario Ajello

[...] Non possiamo dire a quelle vedove, ai quei genitori, a quei figli d’Italia che non sappiamo perché stiamo in Afghanistan. Non possiamo dire loro, per bocca di un ministro, che la cosa giusta da fare è venire via il più presto possibile. Non possiamo farlo perché in questo modo stiamo dicendo loro che sono morti per una causa che non c'è, per una Patria che si scopre all'improvviso pavida ed incerta. Il secondo motivo è che questo modo di ragionare è intollerabile su scala internazionale, soprattutto in un momento nel quale molte critiche piovono sul capo del governo dai media di mezzo mondo. [...]

La bocca aperta del piccolo Martin, la sua corsa ad accarezzare la bara e la foto del papà Antonio, il gigante buono, in un silenzio chespezza i cuori di tutti. Gli occhi irrequieti del piccolissimo Simone in braccio alla mamma sulla pista diCiampino ele tantechiome canute accomunati da un basco amaranto che trasuda orgoglio senza età. Le sei bare, una a fianco all’altra, avvolte dallo stesso drappo tricolore: il simbolopiù belloe immediato dell’unità di un Paese, la sua bandiera. Migliaia di romani in fila per ore al Celio custodi di memoria e dolore, dei grandi valori di una Nazione che ha la sintesi più profonda nella

sua Capitale e nei suoi cittadini. La giornata [...] mi ha fatto tornare alla mente un fogliettino di poche righe che mi mandarono anni fa i figli di un mio amico e compagno di studi fiorentino, il professore Enzo Capaccioli, stroncato da un brutto e rapidissimo male. Lo scrisse per loro, sul punto di morte, e espresse il desiderio che mi fosse consegnato. In quel fogliettino c’era scritto: non dimenticate mai di comportarvi con dignità, non dimenticate mai (dico mai) il rispetto verso se stessi e verso gli altri. L’atmosfera che si è respirata [...] intorno alla Basilica di San Paolo esprime dignità. Orgoglio e dignità figli di un sentimento vero e diffuso, frutto di una fusione di animi [...]

Vauro sul Manifesto

Il dolore di tutti, dello Stato e della Nazione, dei politici, dei familiari delle vittime, dei soldati e dei cittadini che partecipano alle esequie. E la profanazione, lo sproposito, l’oltraggio: quello di Umberto Bossi il quale, nella basilica di San Paolo, maschera di pietas un istinto propagandistico e, incurante della tragedia, la butta in politica. «Quei soldati - dice [...] - li abbiamo mandati a morire noi e sono morti». I parenti dei sei morti a Kabul sembrano non vederlo, nè lo vogliono sentire. Piangono i propri cari e ne capiscono il sacrificio in nome di un più alto disegno comune e nazionale: quello che a Bossi sfugge o, peggio, non piace. [...]

Una tragedia scorrevole

Scuole, un semplice gesto e una cattiva lezione

dal corsivo di Massimo Gramellini

dal corsivo di Aldo Cazzullo

[...] La rappresentazione del dolore che [...] ci ha mostrato due Italie. Quella ufficiale, raccolta lungo il corteo delle bare, nella basilica di san Paolo e nelle tante chiese italiane, come la Gran Madre di Torino, che alla stessa ora si sono riempite di militari. E l’Italia dei telespettatori, la nostra Italia, che ha continuato a lavorare e vivere come sempre. Dove le uniche serrande abbassate erano quelle dei negozi chiusi per turno e molte scuole non avevano neppure la bandiera a mezz’asta. Tutti abbiamo dato un’occhiata ai telegiornali, alla ricerca di un pretesto per commuoverci, purché fosse un pretesto in grado di farci sentire meno bellicosi e più buoni. [...] Ci siamo commossi, innaffiando il fazzoletto come il nostro premier in prima fila: stavolta ci ha rappresentati proprio tutti. Abbiamo pianto, ci siamo soffiati il naso. Poi abbiamo chiesto in cucina cosa c’era per secondo. [...]

« I bambini sono troppo piccoli e non capiscono». «La circolare è arrivata in ritardo». «Senza un’adeguata riflessione sarebbe solo retorica». «Le missioni di pace si fanno con i medici, non con i soldati…». C’è sempre un motivo, tutt’altro che buono, per evitare un gesto semplice ma importante. Quasi tutte le scuole d’Italia [...] si sono fermate per un minuto di silenzio, in memoria dei sei soldati caduti a Kabul. Ma altri presidi si sono rifiutati di accogliere la disposizione del ministro. Quando la settimana scorsa Mariastella Gelmini ha denunciato [...] la persistenza di aree di militanza politica nella scuola, si

sono levate contro di lei molte critiche. Ora appare chiaro che il ministro non aveva torto; e bene ha fatto a chiedere scusa alle famiglie dei caduti, anche a nome di coloro che hanno negato quel minimo segno di dolore e rispetto. Resta l’amarezza per una scuola che [...] riesce a trasformare anche un’occasione di unità nazionale in un puntodi divisione; e soprattutto si ostina a leggere qualsiasi vicenda attraverso le lenti della politica, peggio ancora dell’ideologia. Tra le varie giustificazioni, colpisce quella della direttrice di unascuola romana:ognicaduto sullavoro, non soltanto i militari, dovrebbe essere commemorato. L’obiezione è sottile, perché incrocia un’attitudine dell’opi-

La fotografia

Alemanno ha ragione dal corsivo di Maurizio Costanzo

Domenica 20 settembre, Roma: una domenica uggiosa, dove si alternava un po’ di sole e un po’ di pioggia. In più di diecimila romani in fila al Celio per rendere omaggio ai sei paracadutisti [...]. Sono stretto in fila per qualche tempo con quei romani al Celio e pensavo come loro a Napolitano, ai parà morti e a Simone, il bimbo che sarà la memoria di questa recente tragedia. Ha fatto bene il Sindaco Alemanno a chiedere che per il giorno dei funerali Roma fosse tutta tricolore e Roma è stata tutta tricolore. Questi romani che sanno sempre come vivere il grande evento. Non quei romani beceramente additati come ladroni. Una Roma tricolore con migliaia e migliaia di bandiere, con migliaia e migliaia di cittadini della Capitale che sanno da sempre cosa vuol dire essere cittadini della Capitale. [...]

Roma, le bare dei paracadutisti arrivano alla basilica di San Paolo fuori le Mura (Ansa)

nione pubblica: mai come questa volta l’Italia ha reagito al lutto come un Paese normale, piuttosto che come un Paese emotivo. Ma proprio questa «normalità» implica che il rimpianto e la gratitudine per i soldati [...] unisca anziché dividere. Mentre quasi l’intero Paese si fermava, mentre in qualche aula si faceva come se nulla fosse accaduto, nella basilica di San Paolo fuori le Mura i familiari si congedavano dailoro carisenza strepiti,senza invettive contro lo Stato e i suoi rappresentanti, ma con un dolore silenzioso. Quel dolore è stato —anche peribambinieiragazzi rimasti,senza lorocolpa, sedutinei banchi —la migliore delle lezioni; e anche i piccoli l’hanno capita benissimo. La sesta colonna di Francesco Zardo

A rischio diessere impopolare non mi sento di dare torto a quelle scuole nelle quali s’è omesso di celebrare con un minuto di silenzio, come suggerito dal ministero dell’Istruzione, il lutto nazionale per i soldati che hanno perso la vita a Kabul. Ci sono diverse ragioni che possono aver indotto un dirigente scolastico o un insegnante a soprassedere. Sarebbe più utile, nelle scuole, spiegare perché l’esercito italiano si trova in Afghanistan. E magari, al di fuori di istanze pacifiste, darea scolari e studenti qualche elemento per capire la situazione. Ma il compito sembra difficile per un insegnante, visto che la politica e la stampa stesse faticano a estrapolare le informazioni dal contesto politico che accompagna questa e tutte le guerre. E allora il minuto di silenzio dovrebbe essere più d’uno. E anche le ore di discussione su quel che è accaduto, magari.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il calcio inglese supera il nostro, parola di Ancelotti stadi, arbitri e allenatori migliori e minore pressione

Tarantini, spunta un sms di minaccia a una ragazza

dall’articolo di Enrico Franceschini

dall’inchiesta di Fiorenza Sarzanini

Le quattro ragioni che rendono ilcalcio inglesemigliore di quello italiano. Le elenca Carlo Ancelotti, dopo aver lasciato l’Italia e il Milan per l’Inghilterra e il Chelsea, per ora con grande successo, avendo portato la sua squadra in testa alla Premier League e avendo ricreato "la mentalità vincente dei tempi di Mourinho": il giudizio è di uno che se ne intende, Fabio Capello. Nella prima vera intervista a tutto campo concessa a un giornale locale da quando è a Londra, Ancelotti parla di tutto: i media, i tifosi, i giocatori, la società, per il momento sono tutti con lui, e si vede che il clima positivo gli ha fatto tornare il sorriso dopo la tormentata fase finale a Milano. Le quattro ragioni della superiorità del football inglese sul nostro, dice il coach parmense, sono: la responsabilità, la pressione, gli stadi e gli arbitri. Ragione numero uno. "Qui l’allenatore è coinvolto in modo più ampio", afferma Ancelotti nell’intervista al Daily

Carlo Ancelotti, responsabile tecnico del Chelsea

Mail. "In Italia, sei responsabile solo per le questioni tecniche, arrivi al campo un’ora prima dell’allenamento, te ne vai un’ora dopo ed è finita. Al Chelsea sono in sede dalle nove del mattino alle cinque o alle sei del pomeriggio, guardo le squadre giovanili, controllo l’accademia, studio l’inglese, parlo con gente del club, conduco il nostro allenamento. E’ un lavoro vero, a tempo pieno e lo preferisco così." Ragione numero due. "Qui

c’è meno pressione. In Italia sei costantemente sotto esame da parte dei giornali e delle tivù, dei fans, della società. Finisce che il football diventa la tua intera vita, non si fa altro che parlare dell’ultima partita e della prossima. In Inghilterra l’atmosfera è più rilassata, c’è la mentalità giusta, si va allo stadio per guardare la partita e poi basta". Ragione numero tre, a proposito di stadio. "Gli impianti sono migliori. Gli stadi italiani sono vec-

dall’articolo di Claudia Terracina

Si sono incontrati in campo neutro, in casa del ”grande mediatore” Gianni Letta, che in questi giorni ha ritessuto pazientemente la trama del dialogo interrotto. Hanno parlato per due ore e mezza Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini e hanno affrontato tutti gli elementi di divisione, dal riequilibrio della politica della maggioranza, con il conseguente ridimensionamento della Lega Nord, al rilancio del Pdl, che dovrà diventare un partito vero, con tanto di tesseramento e radicamento sul territorio. Raccontano che i due non hanno praticamente toccare cibo. Del resto, il presi-

Berlusconi giura a Fini “Meno Lega e più Pdl” dente della Camera a pranzo non mangia mai.Il disgelo però è cominciato, pur senza brindisi. Ma i ghiacci non si sono sciolti del tutto. E una frase che Fini ha scambiato con i suoi dà il senso della giornata: «Solo il tempo dirà se alle promesse seguiranno fatti concreti. Vedremo». Cautela massima, dunque. Comunque, dopo le esequie dei militari uccisi a Kabul, i

due si sono concessi tutto il tempo necessario per quello che i fedelissimi dell’ex leader di An preferiscono definire «un confronto» più che «un colloquio chiarificatore». Il premier, invece, ostenta ottimismo e assicura che l’incontro è andato bene. Tanto che uscendo da casa Letta ha mostrato il pollice alzato a significare la sua soddisfazione. Molto più cauto l’atteggia-

chi, con barriere, un sacco di polizia. Qui c’è più rispetto per il coach e i giocatori. L’Italia deve migliorare". Ancora più importante, agli effetti del gioco, è la ragione numero quattro. "Da noi deve migliorare anche l’arbitraggio. L’anno scorso, chiesi a Pierluigi Collina, il capo degli arbitri italiani, come mai negli altri paesi gli arbitri fischiano di meno. In Inghilterra lasciano che il gioco scorra, in Italia è costantemente interrotto per ogni piccolo contrasto. Ogni contatto risulta in un calcio di punizione. In una partita media in Italia vengono chiamati all’incirca 50 falli. Qui solo una trentina. Ed è meglio così". Su una possibile quinta ragione, cioè che in Inghilterra i club spendono di più e hanno giocatori migliori, e che i coach predicano un calcio più offensivo, Ancelotti non dice nulla. Ma elogia con fervore il suo attaccante Didier Drogba, defindolo "un trascinatore dello stampo di Gattuso" e paragonandolo per abilità tecnica e potenza Marco van Basten [...].

mento di Fini. Dopo il faccia a faccia non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Ma ai suoi ha spiegato di «essere lieto del passo avanti perchè almeno ci si è incontrati, nonchè degli impegni presi dal presidente del Consiglio, che però andranno verificati». Sintetizzando, si aspettano «fatti che dovrebberodare corpoalleparole». Alcunipaletti peròsono stati piantati. Berlusconi ha infatti convenuto che «occorre rilanciare le ragioni fondative del Pdl» e ha espresso la volontà di adottare «una politica più incisiva ed equilibrata per tutta la coalizione». Tradotto: non ci saranno «sopravvalutazioni» del peso politico della Lega. [...]

C’è un sms che prova, secondo la Procura di Bari, le intimidazioni e le pressioni subite da almeno una delle ragazze interrogate sulle feste organizzate nelle residenze del premier Silvio Berlusconi. È arrivato la scorsa settimana sul suo telefonino, prima del suo ingresso nella caserma della Guardia di Finanza. Ed ha una conclusione eloquente: «Stai attenta». È stato inviato da un numero fisso di Roma [...] e adesso si sta cercando di risalire al mittente [...]. L’episodio è raccontato nell’informativa che gli investigatori hanno consegnato ai pubblici ministeri la scorsa settimana per ricostruire gli indizi relativi al pericolo di fuga e di inquinamento delle prove contestati a Gianpaolo Tarantini. Nella relazione si specifica che l’utenza «non è riconducibile all’indagato», ma quel messaggio viene inserito in un quadro più generale di tentativi di condizionare le indagini al quale, sostiene l’accusa, lo stesso Tarantini non è estraneo. [...] L’imprenditore nega con decisione di aver mai tentato di depistare le indagini e anche ieri, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, ha ribadito di aver «collaborato sempre in maniera leale con l’autorità giudiziaria». In realtà alle donne ascoltate nei giorni scorsi è stato chiesto più volte se avessero subito avvertimenti o minacce prima di rispondere alle domande sui rapporti con Tarantini, ma soprattutto su quanto avvenivadurante lefesteele ceneorganizzate nelle residenze presidenziali. Intimidazioni che sembrano emergere, talvolta in forma velata, in alcune conversazioni intercettate. Tarantini, dicono i pubblici ministeri, voleva intimidire gli altriindagati ei testimoniper

alleggerire la propria posizione. La sua intenzione, nella convinzione dell’accusa, è quella di «ridurre al minimo il danno per sé», ma anche per gli altri personaggi coinvolti nella vicenda, anche se non indagati. Le contestazioni su questo punto riguardano contatti con giornalisti ai quali avrebbe promesso interviste con l’intenzione di lanciare invece messaggi precisi ad alcuni suoi interlocutori sul comportamento da tenere in futuro. E con personaggi inseriti in altri ambienti, che avrebbero potuto esercitare condizionamenti riguardo allo svolgimento dell’inchiesta. Proprio in questo contesto elencano le dichiarazioni pubbliche rilasciate la scorsa settimana.«Ho rispostoadalcune domande — si è difeso l’imprenditore —ma non avevo alcuna intenzione di essere intimidatorio, tanto che ho presentato un esposto proprio perché ritengo che la pubblicazione dei verbali mettesse in pericolo me e la mia famiglia». Il gip gli ha creduto ed è questo, adesso, a preoccupare la Procura riguardo alla tenuta dell’inchiesta. La scelta del presidente del tribunale di affidare la decisione sulla convalida del fermo allo stesso giudice che un mese fa aveva già firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Massimo Verdoscia (indagato insieme a Tarantini per cessione di droga) aveva rassicurato i pubblici ministeri, convinti che la conoscenza degli atti processuali da parte del gip avrebbe consentito loro di ottenere ragione. Così non è stato e questo verdetto pesa adesso sulle scelte future. Perché dovrà essere compiuta una rilettura dei tre fascicoli (stupefacenti, prostituzione, corruzione nella sanità) e bisognerà disporre nuove verifiche prima di decidere le mosse da compiere in futuro. [...]

“Comunista? Mai stato” D’Alema nega il passato

Formula Uno, Briatore paga per tutti ma quello sport ha toccato il fondo

Santanchè discolpati

dall’articolo di Gianni Pennacchi

dal commento di Cristiano Chiavegato

dal commento di Gianluigi Paragone

Flavio Briatore esce distrutto dal crashgate, ma in questa vicenda non sembra che anche gli altri protagonisti se la siano cavata meglio. Partiamo dalla testa: Max Mosley. Sapeva da tempo dei dubbi sull’incidente di Piquet. Ha temporeggiato, ha cavalcato la storia per attuare una vendetta meditata da tempo. Astuto ma anche dotato di una bella faccia di bronzo. Dopo aver superato con troppa disinvoltura lo scandalo dell’orgia sadomaso, dopo gli assurdi diktat sui regolamenti, ha dato un altro bel colpo alla credibilità della F1. Le decisioni del Consiglio Mondiale sembra essere la somma di una serie di compromessi, di giochi d’interesse personali. Anche il suo amico-(finto)nemico Bernie Ecclestone ha avuto la sua parte. Il boss del circus non voleva che la Renault venisse cacciata: ha pensato soprattutto ai quattrini. Briatore avrebbe dovuto discutere con lui la questione dei diritti commerciali e televisivi, ora chiunque sostituirà il manager italiano non avrà lo stesso potere. Non

Qualcuno ora dice che se l’è cercata. No, sarebbe ingiusto. Daniela Santanchè crede davvero nella battaglia che ha intrapreso, una battaglia non tanto contro il velo islamico quanto per la libertà delle donne. [...] Ci crede da tempo come dimostra la passione che ci mise nella difesa – anche quando i riflettori dei media si spensero - della memoria di Hina, la giovane ragazza pachistana uccisa nel bresciano da un padre fanatico con la complicità dei parenti. La Santanchè era al processo al fianco dell’associazione delle donne marocchine presieduta da Souad Sbai, nella speranza di costuirsi parte civile e dare così un segnale forte a quel mondo islamico chiuso nell’ottusità dell’integralismo. Proprio perché riconosco la sincerità delle sue azioni, posso permettermi di dire alla Santanchè che domenica ha sbagliato. Ha forzato una protesta politica sconfinando nella gratuità diun gestotrasformandoloin provocazione gratuita. [...] Cosa ha fatto la ex parlamentare è noto. [...] Spetterà alle forze dell’ordine ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. [...] La Santanchè ha manifestato per motivi politici, è sull’opportunità politicache intendo valutare l’iniziativa. [...]

E va bene che siamo un paese senza memoria storica, che per la sedicente sinistra il popolo è bue e gli si può dar da bere tutto, ma qualcuno avverta Baffino che c’è un limite e sta esagerando, non abbiamo l’anello al naso e la sveglia al collo. Via, come spera di farla franca spacciandosi non solo come «democratico e anche socialista» - comunista? Mai stato! - ma addirittura raccontare che, fosse dipeso da lui, si sarebbe alleato con Craxi «molto, ma molto prima di Tangentopoli»? Tanto coraggio unito a sì scarso pudore di Massimo D’Alema fa sorridere, ma i socialisti distrutti e massacrati nel tentativo di presa del potere per via giudiziaria da parte di Botteghe Oscure pensano alle ossa di Bettino che si stan rivoltando nella sabbia di Hammamet. Si potrebbe pensare ad un’ironia macabra del primo ed unico comunista (post) della nostra storia salito a Palazzo Chigi, visto che lo stavano intervistando le Iene. Ma questo è solo un passaggio tra molti temi, in gran parte seri. Ed è serio D’Alema, quando risponde con un secco «no» alla domanda se si definirebbe ancora comunista. Come, allora? «Sono un democratico e sono anche so-

cialista», risponde a Lucci che lo incalza: potesse tornare indietro, si alleerebbe con Craxi? E lui: «Molto ma molto prima di Tangentopoli», però all’epoca la decisione «non dipendeva da me, ero piccolo». Oddio, non piccolo pioniere, fazzoletto rosso al collo e mazzo di fiori in mano, che declamava un pistolotto davanti a Togliatti e quello si spaventò: «Ma questo è un nano!». Piccolo come ai tempi della Fgci, e lo mandavano a Cuba, a Praga, a Budapest? Quando Berlinguer sentenziò che il Psi aveva subìto una «mutazione genetica», D’Alema era già cresciuto e manifestava contro il taglio alla scala mobile e i missili a Comiso. Ed era adulto quando saliva con Veltroni sul camper del congresso socialista all’Ansaldo nell’89. Ma poi, al crollo del Muro di Berlino che travolse tutti i comunisti tranne i nostri, quando Craxi spalancò al neonato Pds l’ingresso salvifico nell’Internazionale socialista - Gonzales e Soares lo sconsigliavano, «Bettino lascia perdere: questi sono comunisti e non cambiano» era ancora «piccolo» D’Alema, o non forse il numero due di Botteghe Oscure, pronto a far le scarpe ad Occhetto come insieme le avevano fatte a Natta? [...]

Le due Renault, davanti Alonso, poi Piquet

ha difeso quello che è il suo socio nella proprietà della squadra di calcio dei Queens Park Rangers, mostrando tutto il cinismo possibile. Quando Piquet padre gli aveva chiesto cosa avrebbe dovuto fare contro Flavio, gli rispose senza mezzi termini: «Fottilo». In realtà il tre volte campione del mondo brasiliano degli anni Ottanta, ora imprenditore di successo, rivelando la confessione di suo figlio a un giornalista di Rede Globo ha affossato la carriera del figlio. Voleva difenderlo e cercare di colpire Briatore. Alla fine però ha tolto a Nelsinho la possibilità di tornare in F1. Chi vorrà un pilota che accetta comportamenti illeciti?

A meno che non si tratti del proprietario di una scuderia che voglia farsi pubblicità ingaggiando un driver così chiacchierato e quindi interessante per i media. Il povero Nelsinho, 24 anni, cocco di papà che lo ha fatto sempre gareggiare in team di proprietà o sponsorizzati da amici, è stato l’anello debole della catena. Con 17 incidenti in meno di due stagioni voleva il rinnovo del contratto per il 2009. E così, a quanto pare, ha accettato la proposta di Symonds e Briatore. Poteva ribellarsi allora. E’ anche lui il simbolo di uno sport che ha toccato il fondo, in attesa del prossimo scandalo.

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6 Primo piano

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“Annozero” è di nuovo caso politico

I nodi della politica

Santoro non molla «Senza Travaglio non andrò in onda»

L’iter parlamentare parte il 6 ottobre con l’illustrazione in aula

C’è la manovra ma è light Via libera a una Finanziaria da 3,4 miliardi Previsti conti blindati e strategia in due tempi «Le risorse non utilizzate rimarranno nel comparto del lavoro». Quanto all'impennata dell'occupazione, registrata ieri dall'Istat, Tremonti minimizza: «In Italia va meglio che in altri Paesi». L'iter parlamentare della manovra partirà martedì 6 ottobre. Quando il titolare del Tesoro esporrà in Aula le linee economico-finanziarie inaugurando la sessione di bilancio che quest'anno partirà dal Senato. Dal Fondo monetario internazionale intanto è giunto un nuovo monito ai governi europei. «Le crisi bancarie hanno un impatto duraturo anche durante le fasi di ripresa. Il calo dell'occupazione, degli investimenti e della produttività contribuiscono a ridurre la crescita», si legge in un'anticipazione del World Economic Outlook. In altri termini, secondo le previsioni che vengono dall’estero, il pil soffrirà ancora per i prossimi sette anni.

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LE REAZIONI

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Ennesimo affondo del premier: «Facciamo cose concrete»

Confindustria e parti sociali «Non basta, serve di più» E' «MOLTO leggera» per Confindustria. Non piace al comparto agricolo e divide quello dell’edilizia. E dal mondo sindacale arrivano richieste di sgravi fiscali sui redditi da lavoro e da pensione e maggiori investimenti per far fronte alla crisi. Come accade puntualmente ogni anno, la Finanziaria riceve commenti contrastanti da imprese e sindacati, che lamentano l’assenza di una voce di spesa

o protestano per l’inserimento di un’altra ancora. «E' una Finanziaria molto leggera, come sapevamo», dichiara Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, che è tornata ad insistere «sul tema del credito di imposta a ricerca e innovazione. Chiediamo che siano aperti realmente i cantieri e gli investimenti per le infrastrutture siano portati avanti. Chiediamo – ha proseguito – che venga fatta la detassazione sui salari di secondo livello». Sulfronte sindacale,per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, la Finanziaria «deve essere raddrizzata con più investimenti», in particolare su infrastrutture, energia e istruzione. Allo stesso tempo «bisogna attuare misure fiscali per dare più soldi a lavoratori e pensionati», prosegue Bonanni, «spostando lapressione fiscalesui consumi dei beni di lusso che, in questa crisi, non hanno conosciuto crisi». Sulla stessa linea la Cgil la quale, spiegando che al rinnovo dei contratti vanno solo 1,7 miliardi e non i 3,4 indicati dal documento, sottolinea come l’assenza di interventi a sostegno dei redditi risulti «ancora più insopportabile» se si pensa «che i lavoratori pagano dieci volte in più di tasse rispet-

to a chi ha illegalmente portato i suoi capitali all’estero», spiega il segretario confederale Agostino Megale. Anche Renata Polverini, leader Ugl, ribadisce che «da almeno quattro finanziarie lavoratori, pensionati e famiglie aspettano interventi in loro favore e sopportano un peso fiscale eccessivo a fronte del perdurare di privilegi come quello riservato alla tassazione delle rendite finanziarie». Nel partito degli scontenti entrano a pieno titolo gli agricoltori: «constatiamo congrande rammaricoeprofonda delusione che le promesse che in questi mesi erano state fatte al mondo agricolo sono rimaste tali», dice il presidente della Cia, Giuseppe Politi, mentre secondo Franco Verrascina di Copagri, «per il mondo agricolo c'è poca speranza», a meno di aggiustamenti che, ad esempio, destinino «le entrate dello scudo fiscale all’agricoltura». Dal settore dell’edilizia si alzano voci discordanti: il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, commenta positivamente le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni, ma sottolinea che si deve «accelerare su cose che il governo ha deciso, come il piano casa e quello delle opere piccole e medie».

Epifani e la Marcegaglia

«Opposizione anti-italiana e media che fanno gossip» di YASMIN INANGIRAY ROMA – Un attacco all’opposizione «anti-italiana» che «fa il tifo per la crisi» e un’accusa ai mezzi di informazione che non guardano i risultati ottenuti dal governo. Prima di partire per gli Stati Uniti, dove prenderà parte all’assemblea generale dell’Onu e al G20 a Pittsburgh, Silvio Berlusconi si presenta in conferenza stampa con Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi per illustrare la manovra economica che ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri. Il premier ribadisce la sua soddisfazione per l’approvazione di una Finanziaria che rappresenta «una svolta epocale» rispetto agli anni precedenti, ma soprattutto mette un freno al cosidetto «assalto alla diligenza» e «allo scontro tra ministri e partiti». Il merito di tutto questo, ci tiene a ribadire il Cavaliere, va al ministro dell’Economia Giulio Tremonti: «Voglio fare i complimenti a Giulio –dice nel corso della conferenza stampa – tutti i ministri sono soddisfatti». I toni cambiano quando però parla dell’atteggiamento dell’opposizione accusata di essere «anti-

italiana e di fare il tifo per la crisi». I partiti della minoranza rispondono all’unisono, rovesciando su Berlusconi l’accusa di non fare gli interessi degli italiani. “Anti-italiano – dice il segretario del Pd Dario Franceschini – è chi imbroglia il popolo» cercando di «nascondere la realtà della crisi». Allo stesso modo, Antonio Di Pietro sottolinea: «L'Idv fa opposizione non all’Italia, ma al governo Berlusconi. È il premier che è anti-italiano». Ma nella conferenza stampa Berlusconi ne ha anche per i mezzi di informazione: «Ho chiesto ai miei ministri di non rispondere più a domande sul gossip» e ancora, rivolto ai giornalisti aggiunge: «Potete fare solo domande di politica vera perchè noi facciamo la politica delle cose concrete. Le chiacchiere – aggiunge – le lasciamo fare agli altri». E sono sempre i mezzi di informazione a salire sul banco degli imputati quando Berlusconi parla di politica estera. Elencano i risultati ottenuti dall’Italia fuori i confini nazionali ed in particolare il «peso» che ha avuto il nostro Paese nel riavvicinamento tra gli Stati Uniti e la Russia (“un

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Tre articoli con relative tabelle per spiegare le misure messe in campo dall’Esecutivo

Dagli statali all’agricoltura, passando per l’edilizia Niente proroga per gli incentivi auto e detassazione degli utili. Forse in autunno ROMA - C'è la copertura della vacanza contrattuale per gli statali, l'estensione delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie e la norma salva-conti sulle pensioni agricole. Ruota intorno a questi capitoli la Finanziaria leggera da 3 miliardi di euro, suddivisa in tre articoli più relative tabelle, varata ieri dal governo con l'impegno di utilizzare le maggiori entrate del 2010 per ridurre le tasse a famiglie numerose, lavoratori dipendenti e pensionati. Manca invece il grosso dei soldi per il pubblico impiego, la proroga degli incentivi per l'auto e la detassazione degli utili. Secondo Giulio Tremonti, dovrebbero arrivare in autunno gra-

zie alla versione allargata dello scudo fiscale in via di approvazione al Senato. Per i contratti pubblici lo stanziamento complessivo ammonta a 3,4 miliardi di euro spalmati in tre anni: 693 milioni per il 2010, 1 miliardo per il 2011 e 1,6 miliardi per il 2012. Immediatamente disponibili i 350 milioni di euro destinati a coprire l'indennità di vacanza contrattuale nel quadro del rinnovo degli statali di cui 79 milioni per le forze di polizia. Mentre altri 343 milioni andranno al settore privato. Quanto al bonus edilizia con l'Iva al 10%, previsto per le ristrutturazioni e per l'acquisto di immobili già ristrutturati, vale 324 milioni

di euro nel 2012 più 743 milioni nel 2013 ed altrettanti nel 2014. Vengono poi introdotte due norme sulla previdenza. La prima riguarda le pensioni degli agricoltori e scongiura un buco di 3 miliardi. La seconda stabilisce che l'importo annuo che viene trasferito all'Inps dovrà essere aumentato dell'1% in base alle variazioni dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Con lo stesso criterio si adegua l'onere delle pensioni di invalidità. Segnali incoraggianti sulle prospettive economiche arrivano invece dalla relazione programmatica approvata ieri mattina dal Cipe. Quest'anno il pil segnerà una contrazione del 4,8% (dal -5,2% del Dpef), mentre il prossimo registrerà una crescita dello 0,7% (dallo 0,5%). In recupero anche il defi-

cit con un dato corretto del 3,3% nel 2009 e 2,8% nel 2010. Il debito pubblico si attesterà rispettivamente al 115,1% e al 117,3%, correggendo in meglio le stime del Documento di programmazione economica e finanziaria, prima di attestarsi a quota 116,9% nel 2011. A preoccupare invece è l'avanzo primario che peggiora le indicazioni del Dpef: -0,5% quest'anno, zero il prossimo e +1,3% nel 2011. Tirando le somme: i conti pubblici tengono ma la ripresa decollerà soltanto nel 2011 quando il pil balzerà al 2%. Comunque le previsioni del governo passano l'esame del direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni, presente alla riunione del Cipe. Che esprime apprezzamento per "la qualità tecnica della relazione previsionale e programmatica". an. pen.

di GIOVANNI INNAMORATI

grande gol che mi rende orgoglioso») il Cavaliere invita la stampa a cambiare atteggiamento: «Mi piacerebbe che la stampa italiana si togliesse gli occhiali che rendono difficile vedere i risultati ottenuti». Approvata la Finanziaria, il presidente del Consiglio coglie l'occasione per annunciare il calendario di provvedimenti che il governo si troverà sul tavolo nel mese di ottobre. Innanzitutto «il rifinanziamento delle missioni all’estero» e poi, sempre in ottobre, arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri «la riforma delle università che metterà il merito al centro del processo accademico». Prima di lasciare la parola a Tremonti per i dettagli della manovra economica, il premier incappa in un lapsus: parlando della rinuncia americana all’istallazione dello scudo missilistico in Europa dell’Est, il Cavaliere dice di aver annunciato di persona al «ministro Obama» la soddisfazione dei russi.

Franceschini «Cercano di nascondere l’entità della crisi»

PD VERSO IL CONGRESSO

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Franceschini: «Bersani spende troppo»

ROMA – Il dibattito congressuale nel Pd si addentra su terreni scivolosi, che rischiano di far slittare il confronto nellarissa: alanciare ilsasso sono stati Ignazio Marino, che ha parlato di brogli nei congressi in Calabria, e anche Dario Franceschini, che ha chiesto a Pier Luigi Bersani una maggiore sobrietà nell’uso dei soldi per la campagna in vista delle primarie. Il comitato Bersani ha replicato accusando Franceschini di volerla «buttare in caciare» per il nervosismo a causa dei primi risultati dei congressi dei circoli. Ad aprire le polemiche ci ha pensato Marino, che ha riferito di gravi irregolarità in alcuni circoli della Calabria, uno dei feudi di esponenti dalemiani, dove si sta imponendo Bersani e dove avrebbero votato più persone degli iscritti. Marino ha parlato di un «bubbo-

na Sereni, “quello della sobrietà della politica è un tema sentito tra i nostri iscritti e i nostri elettori». Insomma la sobrietà e la questione morale saranno oggetto di campagna sia nei voti nei Circoli dei prossimi giorni, sia dopo alle primarie. «Evidentemente i risultati non soddisfacenti che giungono dai congressi spingono gli esponenti della mozione Franceschini a 'buttarla in caciarà», ha commentato Oriano Giovanelli,esponente dellamozioneBersani. Intanto, è rispuntata l’idea di un «faccia a faccia» tra i tre candidati, lanciata tre settimane fa da Marino e finora respinta da Bersani e Franceschini. Oggi è stato quest’ultimo a riproporla, ricevendo il plauso di Marino (“finalmente»), e annunciando di aver chiesto a Youdem Tv di raccogliere la disponibilità di tutti e tre i candidati per organizzare il dibattito pubblico.

Il dibattito si infiamma su presunti brogli e sull’uso dei soldi del partito ne» da estirpare. Anche Franceschini ha definito «sconcertanti» questi episodi. La commissione di Garanzia regionale è subito intervenuta con verifiche, accertando (con voto all’unanimità) la regolarità del voto a Catanzaro, l’irregolarità in diversi circoli in provincia di Vibo Valentia, e preannunciando di voler accogliere il ricorso del comitato Franceschini per Reggio Calabria, se essosarà non generico ma circostanziato. La falla è stata dunque arginata subito, ma si presta alla polemica, tant'è che il leghista Federico Bricolo ha parlato di «brogli» e di «uno spettacolo da Prima Repubblica»; mentre Maurizio Gasparri (Pdl) salutail «fallimento

annunciato». Non meno delicato il secondo punto di polemica, sollevato da Franceschini. Il segretario, in una lettera agli altri due candidati, ha preso spunto dalla campagna di affissioni a pagamento di Bersani, per chiedere un «codice di autoregolamentazione» che eviti la pubblicità a pagamento. Questo per ragioni di sobrietà di fronte alla crisi economica, e perchè i militanti si sono lamentati che i soldi non vengano utilizzati invece in campagne contro il governo. Michele Meta, coordinatore della mozione Marino, ha dato ragione a Franceschini: «Abbiamo vistopersino i famigerati «sei per tre» di berlusconiana memoria», ha sottolineato.

Bersani ha replicato a muso duro, con il suo Comitato che ha ricordato che il Codice di autoregolamentazione c'è già. Ma il punto è proprio questo. In effetti la commissione di Garanzia ha stabilito, il 21 luglio scorso, un tetto di spesa di 250.000 euro per ciascun candidato, quindi le parole di Franceschini alluderebbero a uno sforamento deltettoda partediBersani.Anche se non lo si vuole dire apertamente, al comitato Franceschini sono in molti ad essere convinti che ciò sia avvenuto. Le parole del segretario sarebbero un primo segnale per dimostrare che l’attenzione su questo punto è alta, e che non si transigerà. Anche perchè, osserva Mari-

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ROMA - Il consiglio dei Ministri ha dato via libera alla Finanziaria 2010-2012 da 3,4 miliardi di euro. Il testo è snello: tre articoli accompagnati da una trentina di tabelle in attesa della fase due, attesa in autunno, che si occuperà delle misure per agganciare la ripresa. L'accelerazione voluta dal governo non ha alcun impatto sui conti pubblici e respinge - per ora - una serie di richieste da oltre 12 miliardi di euro. Si tratta «di un cambiamento epocale perché negli anni precedenti c'era sempre un assalto alla diligenza e uno scontro tra ministri e partiti» ha ribadito il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa al termine della riunione a Palazzo Chigi. «Abbiamo evitato - ha aggiunto - la moltiplicazione per 8 del debito pubblico avvenuta negli anni passati che stiamo ancora pagando». Conti blindati dunque nel rispetto di una strategia in due tempi che il ministro dell'Economia Giulio Tremonti riassume così prendendo la parola dopo il premier: «Ci sono le tabelle secche, non ci sono tasse. È una fotografia. La vera manovra è quella fatta con il decreto di luglio e quella che faremo in futuro». «Zero tagli e zero tasse», sintetizza il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Gli interventi previsti confermano quanto già previsto nel passato e la finanziaria è quasi «una fotografia» del quadro di bilancio. Le misure invece arriveranno a dicembre. Ci saranno i fondi per le missioni all’estero, per la riforma dell’Università, per finanziare il 5Xmille e anche per detassare il lavoro. Ma bisognerà attendere il reale andamento delle entrate fiscali, cioè i dati dell’autossazione di fine novembre e il gettito dello scudo fiscale. Della vecchia finanziaria rimane solo lo scheletro, in attesa del passaggio del testimone alla futura Legge di Stabilità che la sostituirà probabilmente già dal prossimo anno. Questo strumento tecnico, dal «significativo valore politico», serve a fare il punto sul bilancio dello Stato. Poi - rassicura Tremonti - arriveranno le decisioni su incentivi e agevolazioni «quando avremo il quadro complessivo dello scudo fiscale e della lotta all'evasione attraverso interventi definiti, finanziati e operati in corso d'opera». In particolare il gettito del rientro dei capitali dall'estero, che avrà una copertura giuridica più ampia e una scadenza più corta dopo il sì di Palazzo Madama all'emendamento firmato dal senatore Salvo Fleres (Pdl), confluirà in un fondo presso la presidenza del Consiglio che finanzierà l'università e la ricerca, il cinque per mille e le missioni di pace. «Non abbiamo ancora idea della cifra precisa avverte il ministro - ma abbiamo già un catalogo preciso di voci che possiamo finanziare». L'unico punto fermo restano i fondi per gli ammortizzatori sociali:

Marco Travaglio e Michele Santoro. A sinistra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti presentano la Finanziaria

MARCO Travaglio ad Annozero ci nea Santoro – posso darvi la mia sarà: lui è «il simbolo e la bandie- parola d’onore che non esiste alcura» del programma di Michele na legge secondo la quale l’Agcom Santoro che parte domani in pri- abbia la possibilità di fare censure ma serata su Raidue (intitolata preventive. Sarebbe come espelle“Farabutti” sul rapporto tra Ber- re Totti prima che compia il fallusconi e l’informazione). «Senza lo». Al tavolo la tensione diventa di lui, non ci può essere Annozero. Marco ne è l'elemento identificati- palpabile e si impenna quando vo e irrinunciabile», scandisce Mi- Liofredi ammette che della trachele Santoro alla conferenza smissione di Santoro ne farebbe a stampa di presentazione della meno e dà una versione dei fatti dinuova stagione preceduta da pole- versa su contratti e troupe rispetmiche e contrasti esplosi ieri, pub- to a quella di Santoro. Per il diretblicamente, davanti all’affollatis- tore si è trattato di formalità e insima platea di giornalisti conve- toppi tecnici, per il giornalista innuti a Viale Mazzini. In sala, i con- vece sono stati infranti gli accordi siglieri di amministrazione Nino presi a luglio. oi vogliamo il ritorRizzo Nervo e Giorgio Van Stra- no all’onesta». Poche parole in chiusura da ten; e Lucia Annunzia solidale con Santoro, nonostante le incom- parte di Travaglio: «Sono mortificato. Almeno aspettate prima di prensioni del passato. Volano parole grosse tra il di- bastonarmi!». Ancora una volta, dunque, Anrettore di Rete Massimo Liofredi e il giornalista, costretto – come lui nozero, diventa un caso politico. stesso ricorda - a lavorare senza Con i partiti che dicono la loro sul poter disporre delle risorse neces- giornalismo praticato da Santoro sarie in termini di troupe e con i e da Travaglio. Entrambi – seconcontratti firmati con forte ritardo. do il portavoce del Pdl Daniele CaE con quello di Travaglio ancora pezzone - cercano l’incidente con la Rai alla ripresa in sospeso. «Chiadi Annozero. mo qui affianco a Sempre Capezzome – dice Santoro ne offre la proin apertura – non pria solidarietà al Corrado Formidg Mauro Masi e gli o Vauro, ma a Liofredi «per la Travaglio. Lui ci sequenza di avsarà, con o senza vertimenti e agcontratto, a piedi gressioni verbali o in bicicletta». di cui sono stati e Santoro fa la sua continuano ad esanalisi riguardo sere oggetto». all’informazione: Paolo Romani, «Sta accadendo responsabile delqualcosa di una le Comunicaziogravità assoluta. ni, boccia il «giorÈ in corso un atnalismo militantacco portato te» di Travaglio. dall’esterno nei Giorgio Lainati confronti di pro- Il direttore di Rai 2, Liofredi (Pdl), vice presigrammi che caratterizzano il servizio pubblico, dente della commissione di Vigigli stessi che sono comparsi lanza, dice: «Da tempo, l’ex euronell’elenco stilato da Berlusconi a deputato diessino, Michele SantoPorta a Porta. Tutti sono stati mes- ro, agisce indisturbato non come si in discussione». Una circostan- un dipendente del servizio pubbliza che, sottolinea Santoro, non ha co radiotelevisivo bensì come se alcuna logica aziendale visto che fosse lui il proprietario di Raitutti i parametri (audience, bud- due». «Certo che giovedì andrà in onget, pubblicità) sono positivi e anzi consentono all’Azienda di guada- da Annozero e certo che ci sarà angnare come nel caso di Annozero. che Travaglio. Come cittadino lo Santoro prende atto che il «con- voglio e me lo aspetto». Il leader fine del proibito» si è allungato an- dell’Idv Antonio Di Pietro esprime che rispetto ad altre gestioni questa certezza. L’ex ministro delaziendali del centrodestra, come le Comunicazioni Paolo Gentiloni quella di Letizia Moratti: «Ed è as- (Pd) affronta il tema che riguarda surdo che i giornalisti della stessa il pronunciamento dell’Agcom: Rai non reagiscano. Forse non si “«Le delibere di Agcom non sono rendono conto che così si rischia un precedente per condannare di fare la fine dell’Alitalia». Santo- preventivamente una trasmissioro invoca regole uguali per tutti. ne tv. Per questo, il tentativo del «Perchè – chiede - a un giorno dg Masi di cercare dal presidente dall’inizio di Annozero, Travaglio Calabrò un alibi per la cancellazionon ha ancora un contratto? Si di- ne di Annozero è destinato a conca chiaramente che è indesiderato cludersi con un nulla di fatto. Una dalla Rai». Su questo si attende il nuova figuraccia dopo quella di parere dell’Agcom. «Ma – sottoli- Porta a Porta».


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Mercoledì 23 settembre 2009 Il consiglio regionale (f.Andrea Mattiacci)

Politica lucana E’scontro in consiglio per la vicepresidenza: i forzisti sono con Franco Mattia, quelli di An con Pasquale Di Lorenzo

Il Pdl si spacca sugli ex

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Il risiko dei candidati E i problemi aspettano

GIANNI PITTELLA SUL CONGRESSO PD «La confusione regna sovrana nella mozione di Dario Franceschini» «GLI iscritti conteranno e potranno dire la loro nella guida politica del Partito democratico anche se non votano Dario Franceschini o saranno ancora inchiodati al ruolo di comparse in cui li ha relegati il partito “liquido”, mentre il leader investito dal “popolo delle primarie” deciderà in splendida solitudine le sorti progressive del partito a vocazione maggioritaria?». A chiederlo agli esponenti della mozione Franceschini è il coordinatore della mozione Bersani, Gianni Pittella (anche vicepresidente del Parlamento europeo). «Con l'affluire dei dati sulle votazioni dei circoli e l'approssimarsi delle primarie - spiega Gianni Pittella - nell'ufficio di coordinamento della mozione Franceschini emergono due indicazioni inconciliabili sul ruolo che debbono ricoprire gli iscritti nel partito, a seconda delle convenienze: il coordinatore Ettore Rosato, al quale non sono piaciuti i primi risultati congressuali in Calabria, guarda alle primarie e dice che “finite le qualificazioni comincia il campionato”, Piero Fassino, da autorevole dirigente politico, invita alla prudenza e afferma la necessità di un partito degli iscritti radicato nel territorio e di un segretario che semmai trarrà maggior peso dal giudizio degli elettori che si esprimeranno alle primarie». «Mi pare - conclude l’europarlamentare lucano Gianni Pittella - che la confusione regna sovrana».

E’ scontro tra Regioni e governo e De Filippo calca la mano

«Ricorreremo sul nucleare» POTENZA - Le Regioni hanno disertato l’incontro con il governo nazionale per la discussione sulla prossima Manovra Finanziaria. E’ accaduto lunedì scorso. La posizione del presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo è sempre stata molto critica nei confronti del governo su questo versante. E’ dunque scontro tra le Regioni e la maggioranza nazionale, ma per De Filippo «più che scontro io direi che c’è una impossibilità di incontro». Il governatore lucano, durante la pausa dei lavori del consiglio regionale di ieri, al cronista ha spiegato i motivi delle critiche da parte degli enti regionali: «Non riusciamo a interloquire. Questa relazione tra Regioni e Stato su una piattaforma di intenti non si può dire che non arriva alla conclusione, perchè non c’è nemmeno ll’avvio di una istruttoria. E finchè le cose rimangono così è ovvio che noi presidenti delle Regioni staremo su questa posizione di rigidità». De Filippo aggiunge: «Abbiamo chiesto di aprire una questione sull’utilizzo dei Fas, dei Parfas e dei fondi per la Sanità. Oggi però il governo presenta una Finanziaria cosiddetta snella senza che

Vito De Filippo

alle Regioni abbia illustrato in che maniera intende operare in direzione dello sviluppo. C’è solo una grande confusione e non si riesce a parlare del destino del Mezzogiorno che rimane sempre più marginale per gli obiettivi del governo come problema». Insomma non ci sono segnali di distensione. Anzi sempre De Filippo anticipa: «Giovedì (domani ndr) c’è la conferenza dei presidenti nella

quali decideremo le posizioni future da assumere e come al solito sarà una posizione unitaria». Da Roma è anche rimbalzata la notizia dell’apertura di un nuovo fronte tra Regioni e governo sul nucleare. E il presidente De Filippo conferma: «La giunta regionale ha approvato un provvedimento che andrà in consiglio per l’impugnativa davanti alla Corte costituzionale del disegno di legge sullo sviluppo che riguarda le parti sul nucleare e sull’attività estrattiva. Noi individuiamo degli elementi invasivi nei confronti delle competenze regionali da parte del governo. Faremo quindi ricorso alla Corte costituzionale». Critiche nei confronti della Finanziaria sono anche state espresse dal capogruppo al Senato dell’Idv, Felice Belisario: «È una finanziaria leggera nei numeri e impalpabile nella sostanza: insomma, un provvedimento del tutto inutile per gli italiani. Non si detassano le tredicesime, non si finanziano gli ammortizzatori sociali, si taglia nel settore della sanità e della scuola sottraendo risorse alle Regioni. Il Governo, in pratica, fa un federalismo al contrario». sal.san.

Il congresso del Pd avverrà soltanto fra un mese eppure, ogni giorno, anche in Basilicata, siamo costretti a partecipare allo psicodramma di chi sta con Restaino, di chi sta con Speranza, di chi sta con Adduce. L'unico pallino fisso sono le regionali, il maledetto organigramma. Le varie dichiarazioni di voto, poi, non sempre scaturiscono da motivazioni limpide. E' tutto un Lego di incastri e di manovre “a futura memoria”, per accreditarsi al meglio quando ci saranno le decisioni di potere. Ma com'è possibile che nessuno senta più il bisogno di parlare di politica, di politica vera? Le dichiarazioni dei vari candidati e dei vari tutor o sponsor è tutta una triste carrellata di politichese prudente; parole come “modernizzazione”, “rinnovamento”, “servizi”, “contributo straordinario”, “svolta”, ecc. si sprecano senza che nessuno senta la necessità, non dicodi attaccareil poterein quanto tale, ma questo potere preciso, così privo di passione, di inquietudine, di idee, di voglia di mettersi in gioco per davvero (Pdl, ci sei?). Eppure la Basilicata è una regione con problemi veri, con criticità urgenti e preoccupanti. Ma per affrontarli ci vuole cultura, studio, curiosità, passione. Tutte cose che mancano in casa Pd. Ma com'è possibile che nessuno senta la necessità di parlare dei problemi veri della Basilicata? E i problemi veri sono il riassetto e il disastrosanitario (aquando unaverapresa diposizione sul San Carlo?), lo spopolamento dei paesi, l'inquinamento presente e passato (le discariche di terra e di mare), la pessima gestione del petrolio da parte dell'attuale Giunta regionale, il blocco dell'energia eolica e il deficit di “green economy”, la mancanza di una stazione ferroviaria a Matera, il problema dell'aeroporto, la recrudescenza del fenomeno migratorio, il mancato decollo turistico del Pollino, l'assenza di una società civile che legga e controlli la gestione della politica, i grandi misteri irrisolti della Lucania, il clientelismo, la disastrosa gestione dell'Acquedotto lucano, l'inutilità delle Province e delle Comunità montane, la proposta interessante di allargare la Lucania verso ovest, la disastrosa mancanza di piccole e medie imprese, la crisi dell'agricoltura, gli effetti devastanti delle inchieste di Woodcock e De Magistris (a quando un po' di coraggio sulla magistratura, caro Pd e caro Pdl?), la disattenzione cronica per il nostro grande patrimonio letterario, bibliotecario, archeologico e artistico, l'assenza di programmazione teatrale di spessore, la spesa folle per iniziative “culturali” di dubbio valore culturale ma di ampio interesse clientelare, il disinteresse a portare nelle scuole i quotidiani e, infine, il grande problema del rinnovamento delle classi dirigenti, laddove il vero problema è che i famosi trentenni che emergono sono solo i più addomesticati, i più abbottonati, i politicanti, per non dire i galoppini. In questoquadrocosì problematicomaanchecosì vitale, l'unico interesse del Pd è quello di capire chi sarà il Presidente della Regione e chi, di rimando, faràl'assessore, il segretariodi partito, o il deputato. Ripeto, è il trionfo della politica come Lego,come gioco dipotere. La politicaè “anche” questo, non solo questo. Noi speriamo ancora, per il bene della Lucania, in un cambio di rotta.

CONGRESSO PD (2) di VITO BUBBICO Gli iscritti e gli elettori del PD sono come tanti Boris, l’anziano misantropo protagonista dell’ultimo film di Woody Allen, deluso da un'esistenza che sulla carta è sempre stata perfetta ma che nella realtà non lo ha mai soddisfatto. Infatti, come nella storia del film, il plot (la trama) del Pd sembrava funzionare sulla carta ma ha fallito nella sua realizzazione. Lo dicono tutti e, non a caso, questo è il punto centrale del congresso in corso. Perchè, altrimenti, definire questo un “congresso fondativo” quando, quello fondativo vero e proprio, si è già consumato qualche anno addietro? Sono, in verità, gli stessi candidati alla segreteria regionale che spiegano che la loro mission

è proprio quella di far si che “un progetto e una intuizione meravigliosa” diventino realtà. In verità sono stati in tanti e autorevoli, sin dall’inizio, a manifestare dubbi circa la efficacia di uno strumento congressuale siffatto per dare soluzione al problema. Che forse sarebbe stato meglio concentrasi sul che fare e come farlo, piuttosto che avventurarsi in quella vera e propria campagna elettorale che abbiamo sotto gli occhi. Ma i dubbi e le obiezioni sono superati dalla fase che sta già consumandosi nei circoli territoriali e tra gli iscritti. Anche chi aveva riserve sul congresso è ora “tenuto” a farsi un’idea in merito e provare a fare una scelta, la migliore possibile in questa condizione data, e ad esprimere un voto che sarà necessariamente “lega-

Basta che funzioni questo Pd! to” a un candidato segretario nazionale e regionale. Anche se a malincuore, chi non intende disertare questa fase decisionale dovrà entrare a far parte della conta, a correre il rischio di essere catalogato “uomo” o “donna” di tizio o caio. Cosa terribilmente deprimente per chi ama ragionare con la propria testa. C’è poi da mettere da parte il disagio. Quello che si prova nel leggere i documenti congressuali, oppure nell’ascoltare gli interventi dal vivo dei candidati. Quello che deriva dal fatto che

questi e chi li sostiene tra i gruppi dirigenti, inqualche modo,hanno vissuto da protagonisti questa infelice fase iniziale della vita del Pd. Oppure dal constatare che sostengono più o meno all’80% le stesse cose (magari con parole e accentuazioni diverse su taluni aspetti). Perchè tanto contendere, acclarato che la carenza vera, da tutti conclamata, è l’assenza di un partito radicato e funzionante sul territorio? Anche la “querelle”sulla vocazione maggioritaria, declinata in prima battuta in chiave isolazioni-

sta, non poi tanto nemmeno a chi la contesta in tale accezione se essa venisse intesa come una diversa definizione della legittima ricerca di “egemonia” culturale e politica che non può non esserci nel dna di un partito di massa. Persino la presunta opposizione iscritti-elettori non appare un discrimine insormontabile tra le parti, considerato che tutti sono per le primarie applicate alla scelta dei candidati nelle istituzioni. C’è solo la riserva di chi ritiene che i dirigenti di un partito, invece, è giusto che se li scelgano chi ad esso ha

per dirla con Woody Allen aderito e non chi sta fuori. Ma di fronte ad una sostanziale “unità” di contenuti, per cercare di darsi una ragione per votare tizio, anzicchè Caioo Sempronio,bisognerebbe avere elementi per saggiarne la maggiore o/o minore credibilità e capacità ad inverare il progetto. Non aiuta in questo la enfasi di supporter più o meno noti che dalle colonne dei giornali ci fanno sapere di appoggiare Restaino, piuttosto che Speranza o Adduce con motivazioni del tipo:“Erminio è l’uomo giusto”, “Adduce è adatto

al rilancio del PD”, “Speranza è un bene per tutti i giovani del PD”. Ma a ben vedere è proprio la difficoltà ad argomentare in chiave di differenza politica il voto per l’uno o per l’altro candidato che provoca lo scivolamento verso una accentuazione di aspetti di tipo caratteriale/anagrafico (saggezza, esperienza, giovinezza). Questo non aiuta chi è chiamato ad ascoltare, decidere e votare. Anzi, purtroppo, alimenta il sospetto di una mera lotta di posizionamento di gruppi dirigenti. E’ evidente che un congres-

so è anche questo. Ma a voler vedere il mezzo pieno del bicchiere, proviamo a ritenere un dato positivo questo sostanziale minimo comune denominatore sulla analisi e sulle soluzioni.Una cosa che potrebbe rivelarsi utile quando, dopo congresso, riposto il pallottoliere ci si ritroverà nella stessa unica barca, non messa proprio bene. E che occorrerà remare, tutti insieme, nella stessa direzione per rimanere a galla ed andare lontano. Certononcisono piùicongressidi una volta, ma non è detto che anche

queste forme più light non possano essere rese vive e pregnanti in corso d’opera. Il percorso sino al 25 ottobre (data delle primarie in cui tutti coloro che lo vorranno –caso unico al mondo- potranno scegliere il segretario del PD anche se non glie ne fregasse niente di questo partito) è lungo. C’è il tempo e la possibilità di non sprecare quest’occasione. Di fare in modo che questa campagna congressuale si trasformi in un grande e proficuo dibattito che vada oltre la, pur inevitabile, conta dando anche ad essa un senso di utilità. Ognuno potrà, poi, gradire più o meno l’elezione a Roma di Bersani piuttosto che di Franceschini o Marino e qui a Potenza di Speranza, Restaino o Adduce. Ma è evidente che senza l’apporto di ognuno di essi difficil-

mente il cantiere del PD potrà ma giungere alla fine dell’opera. Abbiamo udito parole forti e convincenti da parte di Adduce e Speranza (attendiamo di ascoltare dal vivo anche Restaino). Aleggia persino un po’ di pathos che non guasta in imprese simili. Abbiamo ascoltato propositi lusinghieri di chi promette di dedicarsi –se elettoesclusivamente a quest’impegno senza farsi distrarre da “candidature”future o “incarichi”attuali. Il compito è gravoso e richiede un impegno “dedicato”. Bene. Si può e si deve dare loro credito. Perché il punto, ora, non è più il percorso scelto ma, piuttosto che alla fine (per dirlacon WoodyAllen) “Basta che funzioni”questo PD! Matera, 22 settembre 2009 Vito Bubbico

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POTENZA - Quattro ore di attesa. «I consiglieri del Pdl sono chiusi in riunione». E’ la risposta di tutti a chi chiede il perchè di una pausa di consiglio regionale così lunga. All’ordine del giorno c’è il rinnovo dell’Ufficio di presidenza del consiglio. Ma l’opposizione non ha il nome. Anzi ne ha due. I consiglieri regionali di minoranza infatti, si sono presentati all’inizio della seduta consiliare con due proposte diverse per l’elezione del presidente. Gli ex forzisti sono per la riconferma a vicepresidente del consiglio in quota minoranza di Franco Mattia. I consiglieri ex di Alleanza nazionale invece, vogliono eleggere Pasquale Di Lorenzo. Non c’è intesa tra i consiglieri di minoranza. Lo si era capito dall’inizio. E le posizioni sono rimaste differenti nonostante le lunghe riunioni che si sono susseguite per tutto il pomeriggio. Ed è una lunga e sfibrante trattativa che alla fine non riesce. Dalla stanza scelta dal Pdl per le trattative alcuni consiglieri non escono per tutto il tempo. Gli unici che si aggirano per il corridoio antistante alla sala dell’assemblea sono proprio i due “papabili”: Di Lorenzo e Mattia. Passeggiano. Si intrattengono a parlare con i consiglieri di maggioranza. Mattia minimizza: «Vedremo, non ci sono problemi». Ma è scuro in volto. Intanto i consiglieri di maggioranza organizzano dibattiti ai tavolini. Si attende. Qualcuno esce dal coro e si lascia scappare: «Questa volta non è colpa nostra». Ci sono sorrisi. Ma intanto il tempo passa. Alla fine c’è la rinuncia. Le trattative proseguiranno in altre sedi. Non è più il caso di far attendere gli altri consiglieri regionali. Suona la campanella: sono le 17 e 50. Il consiglio era stato sospeso alle 13 e 30. Prende la parola il capogruppo, Nicola Pagliuca che spiega: «Prima ho chiesto la sospensione per ragioni che riguardavano noi dell’opposizione, però la situazione è tale per cui non siamo ancora che in grado di procedere nel punto all'ordine del giorno per cui chiederei all'Au-

la l'aggiornamento dei lavori del consiglio alla prossima settimana». Richiesta accordata con il presidente del consiglio Prospero De Franchi che annuncia: «La riunione del consiglio regionale della Basilicata si terrà lunedì 28 settembre alle 11». Il Pdl ora ha 5 giorni per ritrovare l’unità. Ma non è un buon segnale per un partito che l’ambizione di vincere le prossime elezioni regionali del 21 marzo 2010. Anche perchè al di là dei propositi e delle dichiarazioni è evidente che esiste ancora una netta divisione tra chi arriva da Forza Italia e chi da Alleanza nazionale. Diversa la questione interna alla maggioranza che ha palesato, almeno ieri sul voto per l’Ufficio di presidenza del consiglio, unità di intenti. Il centrosinistra, infatti, aveva già pronto lo schema di voto per la riconferma di Prospero De Franchi a presidente e di Giacomo Nardiello a vicepresidente. L’ufficialità dell’accordo tra i rappresentanti della maggioranza l’aveva data in mattinata il segretario del Pd, Erminio Restaino che in apertura deoi lavori di voto aveva dichiarato: «Richiamo all'aula le indicazioni di voto per conto della maggioranza. Riguardano la riconferma del presidente attuale, il collega De Franchi, per la vicepresidenza il collega Giacomo Nardiello, per la segreteria il collega Rocco Vita». Accordate quindi anche le richieste dei socialisti per una posizione. Tanto che Restaino nell’intervento ha ringraziato Antonio Di Sanza del Pd «che ha messo a disposizione il mandato per favorire una migliore coesione della maggioranza. Grazie». Di Sanza poi nei corridoi commenterà: «E’ stata una cosa naturale. Non vedo perchè avrei dovuto dire di no». Soddisfatti i socialisti che hanno anche trovato un accordo per la staffetta nella giunta. Ignazio Loguercio ha infatti presentato le proprie dimissioni. Ora i socialisti si sono presi 48 ore per indicare il nome del successore. Ma senza colpi di scena il prossimo assessore regionale dei socialisti dovrebbe essere Donato Salvatore. s.santoro@luedi.it

CONGRESS PD (1)

di ANDREA DI CONSOLI

Rinviata la seduta a lunedì. La maggioranza è d’accordo sulle riconferme di De Franchi e Nardiello più il socialista Vita di SALVATORE SANTORO

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Il terzo livello Dall’interrogatorio di un geometra emergono i rapporti tra il boss Martorano e alcuni imprenditori lucani

di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Con sua moglie si lascia scappare: «Se... se esce... stavolta, se esce, guaglio’, è amara. Amara, amara, amara». Sta parlando del boss Renato Martorano, indicato dagli investigatori come il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. Francesco Bonelli, 39 anni, geometra, ha appena appreso la notizia dell’arresto di Martorano. E’ il 12 maggio del 2008. Mancano otto giorni al suo interrogatorio in procura. I carabinieri del Raggruppamento operativo speciale gli hanno appena nascosto in macchina un paio di microspie. Sospettano che l’impresa di costruzioni per cui lavora subisca, in qualche modo, il controllo del boss. Il geometra commenta: «Se Giovanni avesse detto di no a più di qualcuno, a quest’ora saremmo stati tutti quanti più tranquilli, hai capito?». Quel «Giovanni» è Giovanni Basentini, di professione costruttore. Lavora in subappalto al nodo complesso del Gallitello e, sempre a Potenza, ha uno strano cantiere in contrada Marrucaro. Un cantiere frequentato troppo spesso, fino al giorno del suo arresto, dal boss Renato Martorano. «Risulta tangibile - secondo gli investigatori - il pieno e paritario coinvolgimento di Giovanni Basentini e Francesco Bonelli nel garantire a Martorano quel necessario apporto volto a tutelare gli interessi patrimoniali illecitamente acquisiti». «Dottore - conferma Bonelli al sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini, nel corso del suo interrogatorio - l’impresa Basentini siamo io e Giovanni Basentini». Perché, spiega, «Giovanni sta facendo anziano» e lui, da un po’ di tempo, gli sta più vicino. «Sono 20 anni che lavoro con Giovanni - dice Bonelli - quindi... credo che è come se mi avesse cresciuto». Per gli investigatori «è il referente per tutte le attività connesse all’esercizio dell’impresa, comprese quelle di natura illecita». Lui, durante l’interrogatorio, cerca di schivare i colpi. Con Francesco Basentini c’è anche il pm Henry John Woodcock, perché, a un certo punto, l’inchiesta sul clan Martorano s’intreccia con la pubblica ammini-

IL RICICLAGGIO - Secondo gli investigatori ci sarebbero alcune imprese di Potenza che aiuterebbero il boss Renato Martorano a ripulire i soldi che provengono da reati di mafia, tra cui quelli del giro d’usura

GLI APPALTI - I sospetti dei carabinieri si sono concentrati su un subappalto del nodo complesso del Gallitello a Potenza. L’impresa Basentini si è aggiudicata i lavori per un milione e mezzo di euro

ESCLUSIVO: Parla Renato Martorano/2

Politica e affari «Ecco la mia rete»

LE INFORMAZIONI

L’amicizia con il deputato e il consigliere Le polizze e gli “interventi” per i conoscenti

«Renato veniva spesso sul cantiere di Marrucaro»

di LEO AMATO

Qui sopra il palazzo di giustizia di Potenza

POTENZA - Anche Nicola Stigliani è un geometra. E anche lui, come Bonelli, lavora per l’impresa di Giovanni Basentini. Ecco il suo racconto ai carabinieri del Ros. «Mi occupo principalmente delle attività di cantiere. Attualmente stiamo realizzando una villetta in contrada Marrucaro di Potenza... Ho diretto finora personalmente i lavori... Spesso sul posto è venuto il signor Renato Martorano, il quale ha controllato i lavori in atto. Non sono in grado di dirvi altri particolari circa la vendita di questo immobile. I lavori di movimento terra sono stati eseguiti dall’imprenditore Carmine Guarino di Potenza. Costui ha utilizzato una escavatrice Fiat di colore arancione e un camion Astra cassonato di colore bianco con fasce rosse. Confermo che la ditta Basentini possiede mezzi per il movimento terra. In quel periodo, probabilmente, i nostri mezzi erano impiegati altrove, per cui siamo ricorsi a ditte esterne e in particolare all’impresa Guarino. Costui ha anche

strazione, settore su cui indagava il magistrato anglonapoletano. La prima domanda è questa: «Signor Bonelli, dopo l’esperienza dell’inchiesta “Iena due”, con l’arresto in carcere, Giovanni Basentini avrebbe dovuto, almeno, non so, stare un po’ alla larga da Martorano. Ora lo ritroviamo, invece, addirittura a vendergli una casa». Bonelli: «Che non paga». E il pm: «...che

trasportato le pietre per la recinzione con il proprio camion. Le pietre sono state prelevate in una cava di Sasso di Castalda. Sono a conoscenza che la spesa per le pietre rientrava nel contesto dei lavori delegati all'impresa di Guarino da Giovanni Basentini. I fratelli gemelli Gerardo e Nicola Notargiacomo, fabbri di fiducia dell'impresa di Basentini. Gerardo Notargiacomo mi ha chiesto indicazioni per raggiungere il cantiere, in quanto io lo avevo incaricato per la realizzazione del cancello di accesso che finora non è stato ancora messo in opera. Per la recinzione ho interessato la ditta di Antonio Valanzano di Potenza, che ha sede in contrada Tora. Non se abbia delegato altri per i lavori. Martorano mi ha precisato che il cantiere era sicuramente osservato dalle forze dell'ordine. Io gli ho risposto che non avevo nulla da temere. So che attualmente il terreno è di proprietà di Basentini. Non conosco le modalità di pagamento dell'immobile».

non paga neanche. La prima cosa che ci dobbiamo chiedere è perché...». Bonelli: «E no, scusate, mi permettete un attimo... cioè, che non paga mica possiamo dirlo». Il pm incalza: «E no, signor Bonelli, mi perdoni, non ci dobbiamo prendere per fessi...». Bonelli: «Assolutamente non è mia...». In procura l’aria è pesante. Bonelli chiede: «Mica posso fumare?». Il

pm glielo concede. Le domande sono sempre più dirette. Pm: «Ma gli amici di Martorano, i fedeli, persone come Dorino Stefanutti, Albano Pio... eccetera, eccetera... venivano qualche volta sui cantieri?». La risposta è secca: «No». Pm: «E quindi lei come lo sa che sono vicini a Martorano?». Bonelli: «Li ho visti spesso insieme... magari ci siamo fermati. Ci

IL PATTO MAFIOSO - Saverio Riviezzi, considerato dagli investigatori come uno degli organizzatori della famiglia dei basilischi, avrebbe chiesto a Martorano di poter entrare in affari con lui. Riviezzi è interessato all’impresa Basentini

siamo pure salutati». E i colletti bianchi? Ecco la domanda: «Mi faccia capire un po’... professionisti, come dire, amici e vicini a Martorano lei ne conosce?». Bonelli: «Non ho capito la domanda». Il pm: «Professionisti, consulenti, politici, qualcuno che, in un modo o nell’altro, secondo lei...». Bonelli: «E’ stato Martorano a chiedere a me, una volta, di indicargli una persona per poter risolvere il problema della successione e io gli ho dato il nome di un mio amico». Pm: «Che fa l’avvocato?». Bonelli: «No, no, no. Fa l’architetto». E il pm arriva al dunque: «Signor Bonelli, ma il grado di influenza che ha Martorano sull’impresa Basentini qual è? Parliamoci in modo molto semplice, perché altrimenti giriamo intorno alla cosa. Cioè, Martorano quanto è in grado di condizionare l’impresa Basentini e il suo titolare?». Bonelli: «Ma io questo non glielo so dire». La situazione precipita. Il pm: «Questo non ce la sa dire, ma lei lo capisce che, lei, anche dal punto di vista processuale ha un ruolo delicato?». Bonelli: «Ma io, più di quello che vi sto dicendo, che vi devo dire?». Pm: «Ho capito... è il ruolo di chi sta sulla staccionata, che sta...». Bonelli: «Ho capito, ma posso cadere da una parte o dall’altra». Il pm conferma: «Da una parte o dall’altra». Bonelli. «Ho capito che la mia situazione può essere pericolosa». I magistrati credono che stia per crollare. Chiedono: «La domanda è questa. Qual è il grado di influenza di Martorano sull’impresa Basentini? Lo

dica nel suo interesse». Bonelli: «Ma dotto’, ripeto, io non posso dire... come uomo... io non posso dire che Martorano è mai venuto a intimidire o è venuto... eccetera... anzi... c’era un rapporto con questa persona che mi potevo anche permettere di dire se... se mi avesse detto vai ad innaffiare le piante, io gli dicevo vacci tu. Quindi, alla fine...». Pm: «Ma stiamo parlando di Basentini, però...». Bonelli: «Davanti alla mia persona non è mai successo». Poi i magistrati passano ai pregiudicati: «Saverio Riviezzi è un personaggio conosciuto da Giovanni Basentini?». Bonelli: «Sì, però... io l’ho sentito nominare, ma non ho presente...». Pm: «Antonio Cossidente lo conosce?». Bonelli: «Sì». Pm: «Certo che però li conosce tutti lei... ». Cossidente è un altro boss. E’ considerato il capo della ’ndrina (così in Calabria chiamano le famiglie) di Potenza. Da un po’ di tempo si è trasferito a Nola. Bonelli spiega come l’ha conosciuto. Racconta una vecchia storia. «Ci fu una rissa. Picchiarono il figlio di Basentini». E lui si mise in mezzo. Le prese di santa ragione. I picchiatori erano uomini di Cossidente. Il chiarimento avviene il giorno dopo. Cossidente convoca Bonelli e Basentini in un bar e chiede scusa: «Hanno sbagliato, vi chiedo scusa a nome loro», avrebbe detto il boss. E’ l’ultima domanda. I sospetti su quelle che i magistrati chiamano «operazioni di ripulitura del denaro di Martorano» al momento, però, restano. f.amendolara@luedi.it

A destra il boss Martorano Qui sopra i carabinieri ispezionano un cantiere

IL RIESAME I giudici non decideranno prima di venerdì

Gli avvocati cercano di smontare l’ordinanza POTENZA - I loro avvocati hanno sostenuto la loro innocenza, cercando di smontare l’ordinanza di custodia cautelare che li ha portati in carcere. I giudice del Tribunale del Riesame si sono ritirati in camera di consiglio e, si apprende da indiscrezioni, non usciranno prima di venerdì. Nicola Giordano, ingegnere ed ex funzionario dell’Ente irrigazione (difeso dall’avvocato Tuccino Pace); Matteo di Palma, imprenditore (difeso dall’avvocato Mario Marinelli), e Gerardo Vernotico, gestore di una sala giochi di Potenza (difeso dall’avocato Tuccino Pace): sono tutti accusati di aver finanziato il boss potentino Renato Martorano che, secondo gli investigatori, sarebbe il boss della ’ndrangheta in Basilica-

ta. I carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale) di Potenza li hanno arrestati due settimane fa con l’accusa di usura aggravata dal metodo mafioso. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere erano state richieste dai pubblici ministeri della Procura antimafia Francesco Basentini ed Henry John Woodcock, e disposti dal gip distrettuale Rocco Pavese proprio l’ultimo giorno di lavoro per Woodcock nella procura di Potenza. Il gip ha ritenuto sussistenti gli elementi proposti dall’accusa. L’ordinanza si compone di una cinquantina di pagine. A supporto però ci sono una paio di faldoni di allegati, pieni di intercettazioni telefoniche e verbali d’interrogatorio.

POTENZA - «Io vorrei potervi esporre, da quando sono uscito a oggi, quali sono stati, e perché sono stati tutti i miei collegamenti. E’ una fase preparatoria al vostro successivo interrogatorio». Renato Martorano è in carcere, era in carcere, e ci sarebbe ritornato più tardi con le accuse di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per il Ros dei carabinieri è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata. Non ha mai risposto alle domande dei giudici. Non ha mai rilasciato dichiarazioni. Alle nove di mattina del 13 apriledel2005 nellacasacircondariale di Livorno sono arrivati i pm dell'inchiesta “Iena due” sui rapporti tra la mala, la politica e la pubblica amministrazione in Basilicata. Li ha chiamati lui. Si è fatto un promemoria con i punti principali del suo discorso. Chiede che gli diano il permesso di fare un paio di telefonate al padre malato. Parla per tre ore, si difende, sfida i magistrati, nasconde i nomi dei finanziatori dei suoi presunti giri di usura, riempie cento pagine di verbale, e dopo quattro righe tira in mezzo anche la politica. A distanza di quattro anni buona parte di quegli atti sono diventati pubblici. Il Quotidiano ne è riuscito a entrare in possesso. «Nell’agosto del 1999 sono uscito dal carcere di Avellino, esattamente il 12 agosto. Una delle prime persone che incontrai fu Garramone, un amico di vecchia data… non sapevo che fosse assessore, perché io avevo fatto circa dieci anni di detenzione continuata, e non conoscevo l’evolversi della sua carriera politica. Mi incontrai con Garramone e parlando, “Che fai? Sei uscito?”, le solite banalità, mi disse che era al comune come consigliere. Gli dissi: “Perché non mi dai una mano, una possibilità di inserirmi lavorativamente?”». Nino Garramone è un imprenditore, e un politico nato in Forza Italia, poi passato al

Movimento per l’autonomia. Non ha fatto mai l’assessore, ma è stato eletto per due volte in consiglio comunale. E’ finito in carcere nel novembre del 2004 per i suoi rapporti con Martorano, e a gennaio di quest’anno è stato rinviato a giudizio assieme ad altre dieci persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, truffa, e corruzione. Lui si è sempre dichiarato innocente, ma tra due settimane comincerà il processo davanti ai giudici del collegio del Tribunale di Potenza. «Mi disse: “Che vuoi fare?” - Martorano prosegue nel suo racconto - E io gli ho detto: “Qualsiasi cosa.” Lui: “Sai, ci sono alcune assunzioni come netturbini, perché non ti iscrivi all’Ufficio di collocamento”. E io mi iscrissi, dopo di che cercai di sollecitarlo, ma non se ne face niente». E per questo motivo Martorano sarebbe stato costretto a tornare a lavorare nella agenzia di assicurazioni della moglie, per poi allacciare una serie di rapporti anche nel settore delle forniture per l’edilizia. «Come ripiego». «Facevo i Tfr, trattamenti di fine rapporto, che sarebbe la liquidazione… fai un versamento mensile e alla fine i dipendenti vengono liquidati dalla compagnia… Dissi a Garramone: “Voi avete un sacco di dipendenti”. E lui mi spiegò che erano dipendenti che si assumono di volta in volta che uno vince la gara…e non poteva farlo. Gli dissi: “Perché non fai polizze di investimento, fideiussioni”… Ovunque la pagavano 150, e da me soltanto cento… ma le provvigioni erano irrisorie… non mi dava sostentamento». Quindi Martorano avrebbe chiesto a Garramone di aiutarlo a trovare qualche cliente. «Io gli dissi: “Perché non mi presenti qualcuno, mi fai fare qualche polizza”». E così conobbe i fratelli Esposito, titolari della ditta Pelman, che si stava aggiudicando l’appalto per le pulizie all’ospedale San Carlo di Potenza, proprio sui rivali della ditta di Garramone, e Alemagna, altro im-

prenditore, e anche Nuzzo Cesario della Smi di Bari, tutti interessati ad alcuni appalti in regione. E finirono attovagliati in un ristorante del capoluogo, per parlare di polizze, dove “casualmente” intervenirono anche due noti pregiudicati calabresi, Francesco Mazzeo di Reggio Calabria, e Savino Pesce di Rosario. Questo è quanto dice Martorano. Ma i due magistrati sono convinti che quella volta agli imprenditori che volevano affacciarsi in Basilicata venne chiesta una percentuale di circa il trenta per cento del valore degli appalti, da versare nelle casse della “lobby affaristico-mafiosa” capeggiata da Renato Martorano. Poi ci sono i rapporti con Gianfranco Blasi, a quei tempi deputato di Forza Italia, esponente a tutt’oggi del partito della Rosa bianca. Blasi è uscito dall’inchiesta per effetto dei benefici della cosiddetta legge Pecorella. «Ci conoscevamo da bambini, proprio dall’età di otto anni, dieci. Giocavamo insieme, siamo cresciuti insieme… Quindi io mi permettevo di chiamarlo Gianfranco, perché ci siamo sempre chiamati per nome da ragazzini ed è rimasta questa confidenza. Anche a lui chiesi una possibilità, ho detto: “Vedi se mi puoi dare una mano… E lui disse: “Si,si, ora vediamo. Ma che fai?”. “Io tratto assicurazioni, tratto nel settore edile, quindi… insomma… a me qualsiasi cosa, basta che mi dai una mano, voglio inserirmi”.». Il pm Henry John Woodcock gli contesta d’aver chiesto dei “favori” per gli imprenditori del suo giro, come Carmine Guarino, Vito Mariani di Muro Lucano, o i fratelli Esposito. «Non si rivolgevano a Martorano - spiega il boss - perché Martorano aveva un tale carisma da poter intervenire su Blasi. Si rivolgeva a Martorano perché in confidenza aveva avuto questo dialogo, e Martorano aveva detto di essere un amico di infanzia di Blasi. Solo per questo. Non fu un intervento mirato… Per

quanto riguarda i miei interventi, i miei rapporti con Mariani, è vero, Mariani mi ha fatto questa telefonata, perché aveva fatto una lite, là, e si è rivolto a me. Ma questo qui è un idiota, io che posso fare? Se questo tiene lite in un area di servizio e dice “Io conosco a Renato Martorano”… Mariani faceva rimozione dell’amianto e fino a qua non mi interessava, perché era opera sua. Io cercavo di vendere le onduline, che si sostituiscono all'amianto. Quindi avevo questa trattativa di onduline, che poi manco questa è andata in porto. Io veramente sono come un cane della chiana, dico, della macelleria, sporco di sangue e morto di fame». «Beh, poi parleremo anche del morto di fame», sbotta il pm Vincenzo Montemurro, che a quei tempi lavorava per la direzione distrettuale antimafia, «la vicenda di Mariani si snoda su due aspetti: che poi lei e Mariani vi ritrovate da Blasi ; e che se Mariani ha bisogno di risolvere un problema suo personale…». «Eh, sì, della moglie», lo anticipa Martorano che conosce a memoria il fascicolo sul suo conto. «Ma figuratevi…dottore…se chiediamo a mezza Potenza, allora mezza Potenza è stata frastornata di richieste di altre persone: di me, di tante altre». «Si, vabbe’- aggiunge il pm - ma quello viene da lei e dice: “trovami un ragazzo che mi deve fare un'azione punitiva”. “Ma che ci andavo a trovare il ragazzo per fare l’azione punitiva?». «Al telefono parlate di questo… “Il ragazzo - lei gli dice - io te lo trovo”». «Ma non esiste proprio. Se ho detto questo fatemi fare trent'anni di carcere che sono diventato scemo… Io ho detto: “Poi ne parliamo”. Quando poi è venuto e abbiamo parlato, gli ho potuto dire solo: “Tu sei scemo, tu sei uno stupido, ma che vai cercando?». E il pm conclude: «In questa indagine chiunqueha un problema si rivolge a lei». (2•continua)

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Intrecci sospetti con l’impresa Basentini

L’USURA - I carabinieri del Ros hanno scoperto che il boss Renato Martorano gestiva un giro di usura nel quale era finito l’imprenditore Carmine Guarino Tra i finanziatori del boss c’era anche un ingegnere


Mercoledì 23 settembre 2009

RIFLESSIONI SULL’USURA LUCANA

In caduta la popolazione in Basilicata

di GAETANO DE FILIPPO

di MICHELE NAPOLI L'usura in Basilicata La campagna di stampa partitaqualche giorno fa, conseguente all'arresto di alcuni presunti usurai e relativa al fenomeno dell'usura in Basilicata, mi ha fornito lo spunto per soffermarmi a fare alcune considerazioni sul fenomeno stesso. Considerazioni che esulano dal fatto di cronaca, ma che intendono guardare ed analizzare in maniera più ampia questo problema e che sono finalizzate ad evitarne o quantomeno a limitarne le conseguenze nefaste per l'economia e per la società. Premesso che i suoi effetti si riverberano non solo sul mondo finanziario ed economico, ma anche sulla sfera sociale e personale degli usurati, nonché su quello giudiziario, atteso che assume la connotazione di reato e quindi con risvolti penaliper gli usurai, ritengoche vada approfondito. In tanti, perché non lo conoscono a fondo e pertanto lo sottovalutano, ne ignorano la portata, i contorni e le conseguenze devastanti. Per ovvie ragioni il fenomeno trova terreno fertile nelle aree economicamente e finanziariamente più deboli, ecco perché è così presente e florido nel Sud ed in particolare in Basilicata. Non c'è comportamento umano moralmente più infimo e deprecabile di chi approfitta delle difficoltà o, peggio ancora, delle disgrazie altrui per il proprio tornaconto. La circostanza che nel gergo dell'ambiente dell'usura, i suoi autori vengano definiti “strozzini”o“cravattari”, intendendosi per cravatta non l'accessorio d'abbigliamento, ma il cappio che provoca la morte agli impiccati, già dovrebbe dirla tutta sulla reale portata economica del loro infausto ruolo. La via verso l'usura è, infatti, una via di non ritorno. Il privato cittadino o l'imprenditore che contrae un debito di questo tipo dovrebbe sapere a priori che non potràmai rimborsarlo, sicchéla sua attivitàne resterà strozzata. Nessuno di coloro che hanno difficoltà finanziarie - se non in rarissime eccezioni - possiede una capacità reddituale tale da poter sopportare il pagamento di saggi di interesse che vanno quasi sempre oltre il cento per cento in ragione di anno. Mi rendo perfettamente conto che quando si hanno difficoltà finanziarie gravi, che si protraggono nel tempo e quando ogni porta è stata trovata chiusa, ci si aggrappi a qualsiasi elemento che possa apparire strumento di salvezza. Che non si abbia la capacità di analizzare con la dovuta razionalità la situazione e che ci si illuda che le cose possano improvvisamente cambiare in meglio. Anche se si è consapevoli che si sta commettendo un errore letale, ci si afferra disperatamente a questa possibilità, pensando che sia l'ultima e l'unica. Ma ci sono sempre altre strade che possono essere percorse. Quella di chiedere un rinvio del pagamento di un debito o quella, vincendo la ritrosia, un sentimento di vergogna o un mal concepito senso di orgoglio, di rivolgersi a familiari che possano dare un aiuto. Ci si deve rendere conto, che è assolutamente normaleche si possa avere un momento di difficoltà finanziaria. Chi, nella vita e per cause più disparate, non si è trovato in una situazione del genere? Anche le imprese che si trovano in una condizionecronicadiilliquidità, nondevonopensaredirisolverla con un prestito usurario. E' mille volte più saggio rivolgersi al tribunale per accedere ad una procedura concorsuale. Tanto ci si arriverà in ogni caso e con una situazione finanziaria catastrofica. Il segreto per sradicare il fenomeno non risiede soltanto nel sollecitarne la denuncia da parte delle vittime, nella loro successiva tutela e nel perseguimento degli usurai, cose che pure devono essere fatte. Passa soprattutto attraverso un'operadi “educazione”dei soggettipiù vulnerabili e quindi più esposti al rischio di cadere nelle sue maglieesoprattutto intervenendosull'erogazionedelcredito. Qualche anno fa se ne parlò a lungo, qualcosa si fece, ma poi il problema fu dimenticato e solo qualche associazione continua in questa meritoria battaglia. Occorre facilitare l'accesso ai fondi regionali all'uopo stanziati, cherestano inutilizzati nonostanteil problema dilaghi. E' necessario ed urgente che venga sollecitata nuovamente lacostituzione di apposite struttureo associazioni antiusura. Queste non dovrebbero essere finanziate necessariamente con fondi pubblici. Potrebbero raggiungere il loro scopo anche attraverso la realizzazione di un monte fideiussorio, costituto dagli associati, col quale tramiteunmeccanismosemplice, maefficace-ognicomponente garantiscai finanziamenti concessia tuttigli altri e tutti gli altri garantiscano il suo. Queste associazioni dovrebbero avere una diffusione più capillare. Ad esse non dovrebbe essere demandato soltanto il ruolo di garante nelle linee di credito concesse dal sistema creditizio, ma dovrebbero avere soprattutto il compito ele competenzetecniche diavvicinare coloroche versino in uno stato di deficienza finanziaria strutturale agli istituti di credito allo scopo convenzionati. Ciò per concordare forme tecniche, termini, modalità e tassi per un'assistenza creditizia adeguata alle esigenze del soggetto bisognevole. Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando le procedure erano piuttosto lunghe e farraginose,sarebbeopportuno semplificareesnellireal massimo il processo di erogazione, nonché dare una corsiapreferenziale allerichieste dellaspecie,perché inquesti casi il fattore tempo risulta essere spesso determinante. Bisognerebbe intervenire, inoltre, non per assistere soltanto coloro che sono già incappati nell'usura (Il vecchio meccanismo prevedeva che bisognasse dimostrare questa evenienza), ma anche per prevenire questa eventualità. Le associazioni dovrebbero avere, altresì, un bagaglio tecnico/giuridico per valutare se un soggetto economico sia nelle condizioni finanziarie anche solo potenziali per poter divenire vittima dell'usura. La strada per estirpare questo cancro, che specie nella nostra realtà regionale si configuracome una vera piaga sociale, è lunga e difficile, perché bisogna vincere fattori di natura personale, sociale e culturale e perché va anche a cozzare contro interessi inimmaginabili. Tuttavia, atteso chesi configuracome latomba dell'economiae dell'etica, nessun tentativo deve essere risparmiato.

SCUOLA: I PRECARI DI OGGI E QUELLA POLITICA DELLA SISS (SBAGLIATA) di COSIMO LATRONICO segue dalla prima dall'ex ministro Bassanini del governo di centro sinistra del 1999 che se si fossero applicati in questo ultimo decennio avrebbero in parte attuato quell'azione di riassetto e di rilancio della scuola. Una scuola dove il 97 per cento del bilancio serve per pagare gli stipendi del personale, docente e non, mentre la media europea si ferma al 50 per cento. Sugli ordinamenti si stanno operando riforme che la scuola attendeva da settant'anni. Quanto al precariato, per essere onesti ed evitare dannose speculazioni, occorre innanzitutto analizzare com'e' nato e come si e' divulgato questo fenomeno. In primis l'assolata mancanza di un raccordo tra la formazione e l'abilitazione dei docenti ed i reali fabbisogni di organico che negli anni sono stati allargati a dismisura (SISS, graduatorie per supplenze brevi trasformate in graduatorie ad esaurimento, graduatorie permanenti trasformate in graduatorie ad esaurimento) Insomma nessuno si e' posto il problema se questa crescente platea di insegnanti avesse un nesso con i reali fabbisogni della scuola italiana. Tra i primi atti del ministro Gelmini c'e' stato il blocco delle SISS e l'avvio della riforma della formazione iniziale, nell'ambito di un disegno complessivo di risoluzione del problema del precariato, giacche' e' intuitivo che la prima cosa da fare per aiutare i precari, e' non crearne di nuovi. Per gli insegnanti precari, con un recente provvedimento legislativo si e' provveduto a creare un sistema articolato su tre misure. Innanzitutto le istituzioni scolastiche offriranno prioritariamente agli insegnanti precari abilitati,

tutte le occasioni di supplenze brevi. In questo modo si consentirà loro di avere il maggior numero di rapporti di lavoro. Questo provvedimento si affianca alla convenzione stipulata con l'Inps con cui si gestirà l'attivazione dell'indennità di disoccupazione, che avrà una durata da 8 a 12 mesi , e servirà a coprire i periodi di non lavoro per mancanza di supplenze . Con la stessa norma poi il personale che accetta tutte le occasioni di supplenze avrà diritto al punteggio per l'intero anno di servizio nelle graduatorie ad esaurimento. Infine sono state già stipulate convenzioni con la Sicilia, la Sardegna, la Campania, la Puglia, il Molise, la Lombardia, il Veneto, mentre altre regioni si accingono a sottoscrivere, che prevedono il coinvolgimento di questi stessi insegnanti precari in progetti di rafforzamento dell'offerta formativa finanziati con risorse dei Por e dei Pon. La previsione è di attività mirate ed integrative rispetto a quelle curriculari, per migliorare la qualità dell'istruzione ed evitare lo spreco di risorse a cui abbiamo spesso assistito in questi anni con progetti proposti e realizzati spesso solo sulla carta per distribuire qualche appannaggio! Ed allora anche in Basilicata e' il tempo della responsabilità, a partire dal governo regionale, che non può dimenticare che per previsione costituzionale, ha competenze concorrenti in materia di organizzazione scolastica e che sopratutto deve utilizzare anche questa occasione per provare a correggere, con un grande investimento nel settore educativo e formativo, quella spirale di decadenza sociale e demografica, che e' all'origine dell'impoverimento della scuola lucana.

I dati pubblicati dall'Istat - riferisce Napoli - sull'andamento demografico, con riferimento ai primi tre mesi dell'anno in corso, rivelano una Basilicata in caduta verticale. Il saldo negativo di 756 unità fotografa una Basilicata sempre più 'vecchia' e la ripresa di un fenomeno, quello migratorio, che si pensava dovesse appartenere ad epoche ormai remote. I dati Istat - continua il consigliere - confermano come le azioni politiche messe in campo per dare impulso all'economia non hanno sortito gli effetti sperati e necessitano, pertanto, di una profonda revisione. La mancanza di lavoro e di opportunità di sostentamento continuano ad essere, per i lucani, la causa principale di abbandono del proprio territorio, soprattutto per i giovani che rappresentano quel futuro che, in tal modo, viene inevitabilmente privato della componente fondamentale per la sua crescita reale”. “Appare quanto mai necessario - sostiene Napoli mettere a punto una programmazione politica, anche a breve termine, capace di contrastare in modo serio ed oggettivo il fenomeno migratorio. Lo sviluppo delle aree interne è indubbiamente il primo passo per poter avviare un processo in grado di invertire le linee di tendenza. Ad oggi, paghiamo il ritardo di decenni di malgoverno e trascuratezza del centro-sinistra lucano che vuol far apparire la Basilicata come una terra di 'eccellenza' e non prende coscienza di aver soffocato, con una politica scellerata, le potenzialità di una regione che stenta non solo a distinguersi, ma ad emergere nel panorama nazionale. Tarpare le ali ad un territorio predisposto naturalmente alla valorizzazione di settori come il turismo, l'agricoltura, l'artigianato e la piccola e media impresa in generale - conclude Napoli - significa chiudere colpevolmente le porte della Basilicata a qualsiasi forma di sviluppo economico e culturale”.

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SUL CREDITO OSSERVATORIO REGIONALE EGIDIO DIGILIO

Una nuova riunione dell' Osservatorio Regionale sull'andamento del credito, istituito con decreto prefettizio del 28 aprile 2009, presieduto dal Prefetto di Potenza Luigi Riccio, per “una verifica degli ostacoli che impediscono l'attuazione di importanti protocolli di intesa tra l'Abi e organizzazioni imprenditoriali e professionali di categoria in materia di credito alle piccole e medie imprese lucane”: è la richiesta del sen. Egidio Digilio (Pdl). Nel sottolineare che da una recente indagine effettuata dalla CONFAPI è emerso che un imprenditore su due denuncia difficoltà creditizie, auspicando una moratoria su Basilea 2, mentre sei su dieci invocano una repentina riduzione del carico fiscale, Digilio evidenzia che “sono sempre più numerose le segnalazioni di imprenditori ed operatori economici per la mancata attuazione di intese sottoscritte che si traduce in “imperativi” inviti a rientrare dal credito ricevuto. Diventa perciò necessario - continua Digilio - dalle conclusioni dell'ultima riunione del mese di luglio dell'Osservatorio sintetizzabili nelle proposte-indicazioni:la moratoria di un anno sul pagamento delle rate dei mutui di imprese e famiglie; la sottoscrizione anche a livello regionale dell'accordo sulla cassa integrazione speciale; la istituzione di un fondo regionale di garanzia, a sostegno delle imprese per la ristrutturazione del debito; la sottoscrizione di un accordo con l'ANCI per la anticipazione alle imprese dell'erogazione dei crediti vantati dalle stesse nei confronti delle pubbliche amministrazioni, nonché la possibile definizione di un accordo con la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per il sostegno alle famiglie in difficoltà con almeno tre figli a carico. Digilio inoltre sostiene di condividere la pozione dell'Api di Matera perchè “una delle risposte possibili alla stretta creditizia operata dalle banche nei confronti delle imprese è il rilancio e la valorizzazione dei consorzi fidi che, attraverso la prestazione di garanzie collettive, assumono gran parte del rischio connesso per eventuali insolvenze. Ciò anche - conclude - per non ridurre l'efficacia di interventi ed iniziative promosse dalle Camere di Commercio di Potenza e di Matera”.

PERCHÈ NON SVOLTIAMO? EXTRAVERGINE D’OLIVA LETTERA ALL’IDV QUESTO SCONOSCIUTO di EMILIO GERARDO GIULIANO

Carissimi, osservo da un po' di tempo l'evolversi della situazione politica della nostra regione. E' una osservazione non disinteressata, in quanto da tempo partecipo attivamente alla vita politica attraverso movimenti ed associazioni. Tale attivismo mi ha portato alla convinzione che era necessario passare dall'attivismo movimentista ad un attivismo partitico, convinto come ero, e come in fondo ancora sono, delle potenzialità positive che un partito possa esprimere in termini propositivi. Per questo decisi di candidarmi alle ultime elezioni amministrative in quella che a me sembrava l'unica forza politica in grado di esprimere Valori morali, etici e politici vicini alla gente, agli interessi del popolo, al perseguimento del “bene comune”. Sono entrato con entusiasmo, convinto di poter apportare un contributo attivo. A soli quattro mesi dal termine di quella esperienza sono qui a porgermi una domanda. Perché non svoltiamo? Ovvero perché l'Italia dei Valori, forza politica in cui molta gente ha riposto le sue speranze di cambiamento, non riesce ad incidere in alcun modo nella vita politica ed amministrativa della Regione? Non so darmi una risposta. Ovvero la risposta ce l'avrei ma la lascio alla vostra intuizione. Certo è che alcune considerazioni occorre farle. Andiamo con ordine: Nonostante l'impegno elettorale da molti profuso (penso a tutti i candidati, i quali hanno messo la propria faccia, le proprie idee e la propria reputazione al servizio del partito) non è stata convocata alcun incontro per “decidere insieme” le linee politiche e strategiche da seguire nei vari contesti (Consiglio comunale di Potenza e consigli provinciali). Alleanze e strategie sono state decise a tavolino da pochi. Magari sarebbe anche interessante capire da chi. In sede al Consiglio comunale di Potenza assistiamo ad un vero paradosso nel voler imporre il (nostro?) presidente. Ma quale suicidio politico è questo? Ma perché ci si deve disfare della possibilità di appoggiare le nostre idee e le nostre proposte sulle spalle dell'unico consigliere eletto? A quale poltronismo risponde tutto ciò? In vista delle elezioni Regionali della primavera prossima nessuna discussione è stata cominciata con la base del partito in merito ai tanti e scottanti problemi di cui in campagna elettorale pu-

re si dovrà parlare e che costituiranno, giocoforza, l'agenda politica della Regione nella prossima legislatura. Mi fermo qui e faccio una domanda (l'ultima). E' questo il partito che vogliamo? Io vorrei un partito che fosse, invece, vicino alla gente, pronto ad ascoltare i suoi problemi ed i suoi disagi, pronto ad ascoltare proposte ed a proporre soluzioni, pronto, cioè, ad abbandonare incomprensibili atteggiamenti verticistici ed ad abbracciare, finalmente e definitivamente, l'idea di politica partecipativa tanto sbandierata nell'ultima campagna elettorale. Ed allora cosa fare? Si potrebbe cominciare subito con il convocare i congressi provinciali e Regionali, magari entro fine autunno, ed azzerare immediatamente le cariche all'interno del partito, eleggendo democraticamente le nuove. Si può e si deve porre subito sul tavolo le tante questioni che interessano il comune capoluogo di regione. Occorre subito lottare per una sostanziale modifica del Piano regolatore pensato per le speculazioni edilizie e non per i cittadini, per le auto e non per i pedoni. Occorre mettere subito in campo la raccolta differenziata dei rifiuti come viatico per una discussione più ampia sulla questione. Essa infatti, è diventata una bomba ad orologeria che ci scoppierà tra non molto tra le mani ed avrà, è facile immaginarlo, effetti sociali devastanti. Ed ancora, pensando in modo più ampio a tutta la comunità regionale, occorre subito affrontare la questione dell'acqua “bene comune” opponendosi con forza e determinazione alle forti spinte alla privatizzazione della risorsa (o della sua distribuzione) anche alla luce delle novità proposte dall'ultimo decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri del 9 settembre scorso. Occorre opporsi con forza e determinazione a tutte le ipotesi di gestione dei rifiuti che non siano rispettose dell'ambiente e delle comunità locali e che non considerino “il rifiuto” come “risorsa”. Occorre che il partito si spenda per una ridiscussione degli accordi presi con le società petrolifere per lo sfruttamento dei giacimenti lucani. Il nostro territorio non può essere terra di conquista per nessuno, ma occasione di sviluppo (quello vero) per noi lucani. Questo è quello che vorrei dal mio partito. Questo è quello che mi aspetterei da esso. Ed allora chi ci sta si faccia vivo.

di EMANUELE GIACOIA Il nostro è sicuramente il Paese delle eccellenze. Non vogliamo ripercorrerne la storia, l’elenco degli uomini illustri in ogni campo del sapere ed ancora i geni della musica, della pittura, della scultura o i grandi scrittori e poeti. E se non bastasse l’immenso patrimonio archeologico sotto il cielo e nei musei, o le opere d’arte e d’ingegno che il mondo ci invidia, ed ancora, aggiungiamo, l’eccellenza del “Bel Paese” per i suoi inarrivabili scenari naturali, dalle montagne al mare, mete di un turismo mondiale ininterrotto. Ma ci sono anche eccellenze che trovano spazi e riconoscimenti, per importanza e conseguenze anche economiche, nei prodotti delle terre italiane con l’offerta di una incredibile quanto invidiabile e apprezzatissima varietà. Fra queste l’olio di oliva, frutto della pianta simbolo della pace e del Mediterraneo, il millenario ulivo. L’olio italiano, fondamentale per la “dieta mediterranea” trova collocazione commerciale in ogni parte del mondo per la sua bontà al palato, nei cibi e per la salute. Ricordiamo che – a questo proposito – il dr. White, medico personale del presidente Eisenhower, in un viaggio in Calabria nel primissimo dopoguerra, scoprì le straordinarie caratteristiche alimentari dell’olio di oliva e fu lui ad essere antesignano e promulgatore della famosa “dieta”. Ma ci si chiede (ed è facile constatarlo in tutti i grandi supermercati) osservando il prezzo dell’”extravergine” notando che viene troppo spesso venduto a cifre che vanno da un minimo di 2,50 a 4,50 euro al litro: un vero mistero economico da risolvere. I maggiori produttori calabresi, interpellati in merito, ci dicono che qualcosa non funziona. Il dottor Angelo Romano, noto biologo, produttore di olio extravergine d’oliva “biologico”, ci chiarisce – e così tanti altri – che a conti fatti una bottiglia di olio extravergine (senza contare gli incerti spesso negativi delle stagioni) deve tenere conto del costo della raccolta, di quello industriale dell’imbottigliamento, della bottiglia, dell’etichetta, c’è poi la distribuzione e naturalmente il guadagno del produttore e del rivenditore, per cui un autentico olio extravergine non può che costare, all’incirca, sui 7 euro a litro. E allora si chiede il consumatore, e noi con lui, com’è possibile vendere un prodotto di eccellenza come questo, al prezzo che offrono i supermercati? Allora cosa c’è dentro a queste bottiglie? Abbiamo chiesto lumi alla grande competenza ed esperienza del NAS, il Nucleo Anti Sofisticazione dell’Arma dei Carabinieri, il cui Comando è diretto a Roma dal generale Cosimo Piccinno, che abbiamo visto nella notissima trasmissione “Quark” di Piero Angela, illustrare il lavoro del Nas e abbiamo visto, nel servizio televisivo, sconvolgenti immagini dei prodotti alimentari alterati, che se non fossero stati sequestrati probabilmente li avremmo ritrovati e riciclati su qualche banco di vendita. Dal vice comandante del Nas, il colonnello Antonio Amoroso, riceviamo una lunga e circostanziata informativa con cui ci fa sapere che per stabilire la genuinità dell’olio extravergine, oltre agli esami del laboratorio, è possibile agire anche con degustazioni (quindi olio già privo di difetti all’olfatto e al gusto). Un olio per essere classificato “extravergine” deve superare prove di laboratorio e assaggio, altrimenti sarà soltanto un olio vergine, di scarsa qualità, o addirittura lampante, non idoneo al consumo umano. Purtroppo l’olio extravergine è quello che spesso viene sofisticato perché ha, com’è ovvio, un grande valore aggiunto. Fra l’altro – ci dice il colonnello Amoroso – c’è un grande impiego nei luoghi della ristorazione o preparazione di alimenti, dove naturalmente una verifica da parte del consumatore o degli organi di controllo, risulta estremamente complessa. Gli ispettori del NAS dedicano particolare attenzione alle aziende delle regioni dove si produce molto olio (Puglia e Calabria, in particolare), senza trascurare i centri di distribuzione e vendita, nonchè gli esercizi di ristorazione di tutta l’Italia. Il colonnello Amoroso aggiunge poi che, nel settore della sofisticazione, quella con olio di semi è ancora la più diffusa (con l’aggiunta di clorofilla e beta carotene), ma è anche più facilmente individuabile. In questi ultimi periodi l’attività del Nas in tutte le regioni italiane è stata particolarmente intensa, con sequestri di tonnellate e tonnel-

late di prodotti alimentari deperiti, scaduti, contraffatti e conseguenti denunce e ordinanze di custodia cautelare. Ad onor del vero, l’olio italiano dimostra – fra tutti – un’elevata qualità, sempre superiore agli altri oli mediterranei, qualità dovuta a molti fattori come la buona lavorazione del prodotto sia in campo che presso i frantoi, che sono in numero maggiore di qualsiasi altro Paese. Queste attenzioni tutte italiane, però sono assai meno frequenti altrove dove anche per manodopera e costi di produzione molto inferiore, immettono sul mercato oli extravergini a prezzi concorrenziali. Il prezzo è un’interessante indice – ci ricorda il colonnello Amoroso – per valutare il prodotto in vendita: un prezzo molto modesto deve destare attenzione o almeno sospetto. Non sempre però il prezzo basso può essere sinonimo di sofisticazione: la presenza sul mercato di prodotti costituiti da miscele nazionali e comunitarie (spagnoli e greci), giustificano talvolta prezzi che per un eccellente olio extravergine italiano non potrebbe scendere – orientativamente – al di sotto almeno dei 6 euro a litro. Il NAS, è funzionalmente dipendente dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e ha i poteri previsti per gli “ispettori sanitari”. Inoltre è stato addirittura costituito un reparto centrale di “intelligence” con compiti di studio, coordinamento e capacità di diretto intervento operativo sui diversi fenomeni criminosi nei settori di competenza. Addirittura, per meglio affinare e approfondire le conoscenze professionali in materia di olio d’oliva, personale del Comando è qualificato quale “assaggiatori di oli di oliva vergine ed extravergine”, seguendo corsi organizzati da Unaprol, con la presenza del dottor Celletti, uno dei massimi esperti mondiali in materia di olio, corsi che attraverso la valutazione sensoriale, permettono un’analisi e la classificazione ufficiale dell’olio extravergine di oliva. L’Unaprol ha organizzato, meritoriamente, il cosiddetto “olio tracciato” in modo che i consumatori possono sapere tutto su quanto hanno acquistato. Soltanto nel Lazio già 400 mila persone hanno inviato sms per conoscere le caratteristiche dell’olio extravergine per il loro consumo. Per saperne di più in materia di produzione olivicola italiana ci siamo rivolti anche alla dottoressa Giuseppina Romano della Direzione Economica Confagricoltura. Dopo la Spagna (stiamo parlando ora della produzione comunitaria) che produce 1200 tonnellate di olio, viene l’Italia con 590 e in Italia la Puglia produce il 32% del prodotto seguita dalla Calabria con il 27%, la Sicilia con il 9%, mentre negli ultimi posti c’è la Basilicata che ottiene il 2% del prodotto nazionale. La Confagricoltura ci fa sapere che l’olio d’oliva sostituisce sempre più grassi vegetali, ma si nota però in questi ultimi anni che le importazioni hanno subito un incremento, con riferimento ad oli di scarsa qualità, cioè olio di oliva e olio lampante di cui non sempre si ritrovano tracce in commercio e quindi, ci dice la signora Romano, è assolutamente importante la necessità di finalizzare al massimo gli interventi di continuo controllo, che il NAS, fortunatamente, come abbiamo appreso, (ricordando fra l’altro che è l’unico organismo del genere in Europa) conduce quotidianamente. Bisogna notare – ci dicono dalla Confagricoltura – che lo scenario dell’olivicultura italiana ha raggiunto livelli estremamente preoccupanti, soprattutto in Puglia e in Calabria che sono, com’è noto, le regioni di maggiore produzione. Mettere in commercio olio d’oliva con prezzi sempre più bassi a causa della concorrenza, con costi di produzione e oneri sociali a livelli vertiginosi, non riesce più ad essere redditizio. Il tutto su un mercato dove si registrano frodi e contraffazioni da parte di produttori stranieri (e non solo) che addirittura vengono spacciati per italiani. C’è da concludere che il sistema agroalimentare italiano, nel suo insieme e con l’olio extravergine d’oliva in prima fila, deve essere considerato un comparto strategico per la Nazione, e non acquisibile da rivenditori stranieri, come succede per la vendita di marchi storici e com’è accaduto fin’ora anche nel settore olivicolo italiano, dove si dimostra però che a fronte del nostro relativo interesse (gravissimo errore) i competitori stranieri, particolarmente gli spagnoli, credono in questo settore e lo considerano strategico per l’economia nazionale. E in Italia, quando?

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Italia / Mondo

Effetti sempre più pesanti sull’occupazione nel Mezzogiorno

Mercoledì 23 settembre 2009

L’Abi: «Diffusi dati non veritieri»

in Italia Persi 378.000 posti di lavoro le Banche, più care d’Europa nel secondo trimestre del 2009 e costi occulti di TITO GIABARRI

di CHIARA DE FELICE

ROMA – La crisi ha effetti sempre più pesanti sull'occupazione e a risentirne è soprattutto il Mezzogiorno e i lavoratori con i contratti più flessibili: secondo i dati appena diffusi dall’Istat sulle forze di lavoro nel secondo trimestre 2009 gli occupati sono diminuiti di 378.000 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ma la riduzione si concentra al Sud con 271.000 posti persi e un calo del 4,1% a fronte dell’1,6% complessivo. Aumenta anche il tasso di disoccupazione anche se in maniera più contenuta (è al 7,4% rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2008 e dato più alto dal primo trimestre 2006) a causa del consistente aumento degli inattivi, ovvero delle persone tra i 15 e i 64 anni che rinunciano a cercare lavoro (+434.000 unità, +3% tendenziale). Sono rimasti a casa soprattutto i lavoratori con contratto a termine (-229.000 unità), gli autonomi e coloro che avevano una collaborazione coordinata e continuativa o occasionale. Il Governo con il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi sottolinea che il dato della disoccupazione è «manifestamente inferiore a quello di gran parte dei Paesi industrializzati», mentre dai sindacati e dalle associazioni dei consumatori arrivano commenti preoccupati. In particolare il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni si augura che «non succeda il peggio» e che non si raggiungano le previsioni del sindacato sulla perdita di 700.000 posti. Ecco in estrema sintesi alcuni dati sulla situazione occupazionale del Paese. - PERSI 378.000 POSTI, DATO PEGGIORE DA 1994: La perdita di 378.000 posti è il dato peggiore da 15 anni (nel primo trimestre si è registrato un 204.000 dopo 14 anni di crescita ininterrotta). Gli occupati nel periodo sono 23.203.000. Il calo si concentra al Sud (271.000 unità pari al 4,1%) mentre il Nord perde 117.000 posti e il Centro registra un lieve aumento (+10.000 unità). Il tasso di occupazione cala al 57,9% delle persone tra i 15 e i 64 anni rispetto al 59,2 dello stesso periodo del 2008. Il tasso di attività è del 62,6% in calo di nove decimi di punto rispetto a un anno prima. - SUD IN AFFANNO: Nel Mezzogiorno la riduzione dell’occupazione non si tramuta in aumento parallelo della di-

BRUXELLES – Le banche italiane sono le più care d’Europa e i loro clienti sono ostaggio di istituti di cui non conoscono bene i costi, perchè nascosti, ma che non cambiano perchè non sono in grado di valutare altre offerte. E nemmeno del consiglio degli impiegati ci si può fidare, perchè sono orientati dai bonus che percepiscono. È la Commissione Ue che ieri ha puntato il dito contro il caro-conto bancario Ue, Italia in testa, e annuncia un giro di vite sulla trasparenza. Ma l’Abi respinge le valutazioni di Bruxelles, contestandone le cifre. A fare luce sui costi di conti e operazioni bancarie d’Europa è un rapporto dei servizi della Commissione Ue che si occupano della protezione dei consumatori, guidati dalla commissaria Meglena Kuneva, che ieri ha accusato: «I prezzi occulti sono inaccettabili, soprattutto per un prodotto il cui utilizzo è secondo solo a quello dell’elettricità». E la Kuneva cita l'Italia, un «un esempio negativo», il Paese dove tenere un conto corrente costa più caro che nel resto d’Europa: «Circa 831 euro l’anno per conto e un numero medio di operazioni, il prezzo più alto, mentre il più basso sono i 28 euro della Bulgaria», spiega. «Tutte le voci di spesa del conto sono più alte della media Ue e fanno dell’Italia il Paese dove tenere i soldi in banca costa di più», si legge nel rapporto di Bruxelles. Secondo lo studio, in media un conto italiano base costa 253 euro, contro i 178

della Spagna, 154 della Francia, 103 della Gran Bretagna, 89 della Germania e i 28 della Bulgaria, la meno cara d’Europa. Ma nonostante i costi elevati, i clienti delle banche italiane non cambiano istituto. Per paura dei costi nascosti: solo il 10% ha spostato il conto negli ultimi due anni, «perchè il consumatore non capisce cosa paga quando gli offrono un nuovo conto e, per mancanza di trasparenza, non riesce a confrontare le offerte e resta con quello che ha», spiegano i tecnici di Bruxelles. E se si chiede consiglio all’impiegato di fiducia, spiega il rapporto, c'è il rischio che il suggerimento sia interessato perchè i sistemi di remunerazione dei dipendenti delle banche li spingono a vendere non i prodotti più adatti al cliente ma quelli che fanno guadagnare di più gli istituti. «I consumatori si fidano del loro impiegato di banca come del proprio medico, ma non dovrebbero», ha detto Kuneva. Le banche italiane, però, contestano le cifre della Commissione: «Il prezzo del conto corrente in Italia è di circa 100 euro, ben inferiore rispetto a quello diffuso ieri a Bruxelles», ha detto il presidente dell’Abi, Corrado Faissola. Secondo l’Abi, in base ai dati confrontabili «nel motore web Conti Correnti a Confronto (uno dei più grandi database in Europa contenente oltre 750 diversi conti correnti con i rispettivi indicatori sintetici di costo) il costo del conto corrente italiano è, in media, di 107 euro, un dato in linea con quello calcolato dalla Banca d’Italia».

Un conto costa 253 euro medi in Bulgaria 28

soccupazione. Nell’area infatti diminuiscono le forze di lavoro di 298.000 unità (-4%) grazie all’effetto scoraggiamento e il tasso di disoccupazione sale di un solo decimo di punto (dall’11,9 al 12%). Se quindi sono sempre meno coloro che lavorano restano sostanzialmente immutati quelli che lo cercano grazie all’aumento di chi esce dal mercato o rinuncia ad entrarci. - TASSO DISOCCUPAZIONE SU AL 7,4%: Dopo i minimi del 2007 il tasso dei senza lavoro ha ripreso a crescere e ha raggiunto nel secondo trimestre dell’anno quota 7,4% con un aumento di sette decimi di punto rispetto allo stesso periodo del 2008. I senza lavoro sono 1.841.000. Il tasso è cresciuto soprattutto al Nord (+1,2 punti mentre il Centro segna un +0,3 punti percentuali e il Sud un +0,1 punti a causa dell’ef-

fetto scoraggiamento. - INDUSTRIA IN DIFFICOLTA': Il calo occupazionale si concentra nell’industria in senso stretto con 197.000 unità in meno (-3,9%) a fronte di un calo di appena lo 0,9% nei servizi. La riduzione è più accentuata nell’industria al Sud (-7,9%). - SEMPRE MENO ITALIANI AL LAVORO, CRESCONO STRANIERI: La componente italiana cala di 562.000 unità (399.000 uomini e 163.000 donne) mentre gli stranieri al lavoro aumentano di 184.000 unità (+89.000 uomini, +95.000 donne), soprattutto grazie al lavoro di cura delle donne. Nel complesso (italiani e stranieri) cala soprattutto l’occupazione maschile (310.000 unità, pari a -2,2%) mentre la flessione femminile è più contenuta (68.000 unità, -0,7%).

Pubblicato il rapporto Censis

Immigrati, la crisi dimezza le assunzioni DIMEZZATE le assunzioni, calate le rimesse in Patria, in aumento gli sfratti ed anche le discriminazioni. I venti della crisi economica investono anche i lavoratori stranieri in Italia, secondo la fotografia scattata dall’ultimo rapporto 'International migration outlook' realizzato dal Censis per l’Ocse. Le imprese italiane hanno ridimensionato le previsioni di assunzione di immigrati: 92.500 nuove assunzioni per il 2009, contro le 171.900 che erano state previste per il 2008. È la casa è diventata per gli immigrati un problema sempre più pressante: si registra un aumento degli sfratti per morosità a causa dell’aumento del canone o della perdita del lavoro (soprattutto al Nord, dove le famiglie immigrate rappresentano il 22% del totale delle famiglie sfrattate). Allo stesso tempo si è fermata la corsa al mattone degli immigrati: tra il 2007 e il 2008 gli acquisti di immobili da parte di immigrati sono diminuiti del 23,7%. La crisi si è fatta sentire anche sulle

rimesse: è diminuita così del 10% la cifra pro capite che gli immigrati inviano mensilmente in patria (155 euro nel 2008 a fronte dei 171 del 2007) ed è rallentata la crescita complessiva delle rimesse (6,4 miliardi di euro). Ma le difficoltà avvertite dagli italiani, rileva ancora il Rapporto presentato ieri al Cnel da Carla Collicelli, vicedirettore del Censis, possono aver determinato anche un calo del livello di tolleranza nei confronti degli immigrati, come dimostra l’aumento degli episodi di discriminazione, il 22,1% dei quali subiti in ambito lavorativo: il 32,1% delle denunce riguarda la fase di accesso al mercato del lavoro, il 23,2% le condizioni lavorative, il 19,6% azioni di mobbing. Il Censis tratteggia comunque un fenomeno migratorio in continua crescita, con un aumento degli immigrati regolarmente residenti in Italia del 16,8% nel 2008, ovvero 493.729 individui in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 3.432.651 presenze.

Ma offerte zero

Safilo la Borsa ci crede MILANO – I Della Valle puntano una 'fiche' da oltre 2,5 milioni di euro su Safilo e a Piazza Affari si torna a scommettere su un riassetto del gruppo d’occhiali padovano. Manovre che però potrebbero passare per l’Olanda, attraverso il socio Hal holding (già al 2% di Safilo), così come per altri investitori stranieri che avrebbero il dossier sul tavolo. Ma a riaccendere i riflettori in Borsa sull'azienda che fa capo alla holding della famiglia Tabacchi, Only 3T (soci di maggioranza del gruppo di occhiali con il 39,89%), è stato proprio l’investimento dei due fratelli marchigiani, Diego e Andrea Della Valle. La speculazione su una possibile offerta e un successivo riassetto ha spinto le azioni fino a varcare la soglia dei 60 centesimi, che non si vedeva dallo scorso febbraio. E al termine di una seduta caratterizzata da numerose sospensioni per eccesso di rialzo (con scambi pari al 3,5% del capitale), il titolo è balzato del 24,25% a 0,62 euro (massimo a 0,69 euro).

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14 Economia


24 ore in Basilicata

Presentata la settimana internazionale dedicata al settore, in programma dal 28 settembre

Viaggio nell’arcipelago “ricerca” In arrivo ospiti prestigiosi, previsti seminari e iniziative di grande spessore POTENZA - Cinque Regioni, sette sedi universitarie (Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Campobasso, Bari, Cassino) diversi gruppi di ricerca e di studio, tutti in rete per tentare di fare massa critica. Questi i numeri e gli obiettivi della “Settimana internazionale della ricerca”, in programma dal 28 settembre al 3 ottobre. Tanti i partner di prestigio come la Duke University e la partecipazione di enti e istituzioni per cercare di percorrere insieme una sfida avvincente, quanto mai ambiziosa. Ieri mattina, nella sala degli Atti accademici del rettorato dell'Università degli Studi della Basilicata è stata presentata la terza edizione dell'iniziativa che è il proseguimento di momenti di riflessione nati all'interno dell'ateneo lucano. «Mettere a sistema alcuni temi e ambiti diversi nel settore della ricerca». E’ questo, per Mauro Maldonato, tra i fondatori e anima del progetto, l'obiettivo da raggiungere. Graficamente, l'evento presenta cinque isole galleggianti nel mare che diventano ponti per le altre realtà. «Il sogno ha aggiunto Maldonato - è che questo arcipelago sia sempre più ampio». Fitto il programma, con ospiti importanti del panorama euroscientifico, come i ricercatori del gruppo di lavoro di Rita Levi Montalcini, ma anche tanti workshop in simultanea. In anteprima cinematografica sarà proiettato il film “Gregory Bateson Documentary: Join The Evolution” di Nora Bateson (l'appuntamento è venerdì 2 ottobre alle 18 a Matera all'auditorium del conservatorio Duni), figlia di uno dei maggiori antropologi del secolo scorso. «L'università deve essere inserita in un processo di crescita e vita culturale e raggiungere i giovani - ha esordito il neorettore Mauro Fiorentino. Le reti hanno un significato oltre che grafico, anche culturali. L'auspicio è di viaggiare insieme». Tra i partner anche l'Asl di Matera e l'Aato. «Noi siamo stati tra i primi in Italia - ha spiegato Vito Gaudiano, direttore dell'azienda ospedaliera materana - a fare dei corsi di filosofia in medicina. Non dimentichiamo che sanità e ricerca vanno insieme. Una sanità pubblica è qualificata se c'è

L’accusa del capogruppo Idv sulle nuove assunzioni

«L’Eni discrimina i lucani»

Ricercatrice. Sotto, la conferenza stampa di ieri (F. Mattiacci)

ricerca. L'augurio è che il San Carlo, il Crob e l'ospedale Madonna delle Grazie possano essere reti di formazione e di ricerca». Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha sottolineato il modo innovativo di come l'università si pone di fronte al tema della ricerca. «La ricerca - ha detto - è uno dei punti cardini su cui ci giochiamo lo sviluppo dei nostri territori». In calendario per mercoledì pomeriggio (ore 18) al teatro Stabile, la consegna del premio per la scienza “Città di Potenza, del valore simbolico di un euro. «Una semplice coincidenza, quella della settimana della ricerca e della visita del presidente della repubblica, Giorgio Napolitano che si carica di significati importanti». Così ha esordito il presidente della Provincia di Po-

tenza, Piero Lacorazza. La provincia ospiterà in quei giorni una mostra su come l'amministrazione provinciale intende la scuola: ecologica e sicura. «Il Mezzogiorno deve essere una piattaforma della conoscenza, dove si scambiano idee». La settimana della ricerca avrà un forte collegamento con un'altra iniziativa nazionale, il meeting internazionale e transdisciplinare "Inquietudini nella Modernità" (in programma a Firenze dal 4 all'8 dicembre) a cui parteciperanno il professor Maldonato che terrà una lectio magistralis sulla coscienza e Lacorazza sulla figura di Leonardo Sinisgalli. Così la settimana della ricerca non rimane un evento circostanziato , ma guarda già oltre i confini meridionali. Iranna De Meo

SONO STATE perpetrate da parte dell’Eni - che tanti profitti fa in Basilicata - discrminazioni per i lucani nelle nuove assunzioni programmate: se ne dicono convinti i vertici di Italia dei Valori. Sostiene il capogruppo di Idv al Consiglio Provinciale di Potenza Vittorio Prinzi (che è stato sindaco di Viggiano, il paese con la maggior quota di royalty della Basilicata): «L’Eni continua a discriminare la manodopera locale e si appresta ad assumere una trentina di unità nel Centro Oli di Viggiano facendo ricorso a lavoratori che hanno partecipato ad attività di formazione in strutture del gruppo, tra cui quella di Siracusa, alle quali però non sono stati ammessi lavoratori lucani». «Dopo lo smantellamento del Distretto di Ortona - continua - e la conseguente attuazione dei primi provvedimenti logistici legati al Piano Industriale che prevede la chiusura della sede direzionale E&P di Ortona e il trasferimento di una ventina tra funzionari e dipendenti del polo di Sant'Elena (Abruzzo) in parte a Ravenna e in parte in Val d'Agri sottolinea Prinzi - ci attendevamo che il Distretto Eni a Viggiano, per i nuovi, rilevanti e impegnativi compiti aziendali, rappresentasse un'occasione per ampliare l'occupazione diretta e nell'indotto, mantenendo comunque i livelli occupazio-

Il Centro Olio di Viggiano

nali dei lavoratori della precedente sede di Ortona». «Non va sottovalutato prosegue - che secondo il rapporto della Cgil sull'indotto industriale e di servizi del Centro Olio Eni di Viggiano sugli attuali 450 occupati in modo continuativo, a gennaio 2009, tra il Centro Olio e i pozzi, poco più del 50% sono lucani (la metà dei dipendenti dell'Eni, i due terzi di Apm e Italfuld, il 90% delle imprese della manutenzione programmata)». «Pertanto - dichiara - l'Eni deve mantenere gli impegni affermati in più occasioni e in incontri istituzionali - aggiunge il capogruppo di Idv per accrescere la percentuale di manodopera lucana e locale. Ciò invece non accade anche perché non c'è alcun rapporto con il Dipartimen-

to Formazione-Lavoro della Regione per la programmazione di attività specifiche di formazione in quanto l'Eni preferisce fare da sola sicuramenteperavere lemanilibere sui criteri di assunzione». «E' noto infatti che nel caso del ricorso ad attività formative con il P.o. fse Basilicata 2007-2013 l'Eni sarebbe obbligata a prevedere assunzioni di corsisti lucani. La situazione è perciò diventata intollerabile e richiede un'immediata e forte iniziativa di Regione, Provincia, Comuni della Val d'Agri per ottenere un tavolo di confronto con il management dell'Eni che deve chiarire al più presto, prima di formalizzare nuove assunzioni, il proprio comportamento», conclude Prinzi.

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Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

Lasme, lavoratori in allerta Oggi l’atteso incontro a Roma fra governo, sindacati e vertici aziendali SAN NICOLA DI MELFI - Mentre si svolgerà oggi a Roma l'atteso incontro tra Governo, sindacati del comparto metalmeccanico e direzione aziendale Lasme, le maestranze dell'indotto Fiat di San Nicola di Melfi hanno distribuito ieri migliaia di volantini davanti ai cancelli di ingesso della Sata. «Viviamo la grande attesa per l'esito dell'incontro romano - spiega il dipendente, Marco De Simone - e nel frattempo abbiamo pensato di sensibilizzare i colleghi della Sata che qui continua a produrre e ricevere alza cristalli elettrici per la Grande Punto da Chiavari». Gli stessi auto componenti che in passato venivano forniti col metodo del just in time da Lasme a Sata, dunque, ora giungono dalla Liguria. Solo in questa maniera è stato possibile mettere in liquidazione lo stabilimento lucano ed aprire di fatto la mobilità per 174 tute blu

che ancora presidiano la loro fabbrica. «Qui resteremo fino a quando non torneremo a lavoro nel nostro stabilimento - ribadisce l'operaio Lasme, Daniele Amarena - ed è per questo motivo che prevedo un presidio ancora molto lungo». L'attesa è rivolta a Roma e la tensione resta altissima. Anche oggi ad accompagnare le maestranze della Lasme a Roma, una folta delegazione lucana. A questo punto potrebbe davvero accadere di tutto. «Se dall'incontro nella capitale non giungeranno buone notizie - conferma il giovane Daniele Amarena - non escludo che metteremo in campo delle nuove azioni di protesta anche clamorose. Siamo certamente provati da oltre un mese di presidio ma sono sicuro che sapremo raccogliere le energie residue per difendere a tutti costi il nostro posto di lavoro. Certo non ci arrenderemo pro-

prio adesso». Al cambio del turno delle quattordici gli operai della Lasme ieri erano accompagnati dai maggiori sindacalisti lucani. I volantini erano infatti distribuiti anche dal segretario della Fim Cisl di Basilicata, Antonio Zenga dal leader della Fiom Cgil, Giuseppe Cillis e dal componente del direttivo Uilm Uil, Marco Lomio. Una mobilitazione generale che conferma la gravità di una vertenza che potrebbe apre una nuova fase nelle dinamiche sindacali nella zona industriale più famosa dellaregione Basilicata.Il metodo del just in time potrebbe essere giunto al capolinea. Una nuova organizzazione del lavoro potrebbe portare al varo di un nuovo piano industriale da concordare tra Fiat, Triplice ed i maggiori sindacati non confederali. Vittorio Laviano

I lavoratori della Lasme davanti alla sede del ministero

Soddisfazione per la calendarizzazione delle prossime riunioni

La Uil commenta i dati del rapporto Istat

L’Ugl ricorda l’appuntamento e rilancia la questione-contratto

Occupazione Allarme di Vaccaro: «E’ ora di reagire»

SULL’INCONTRO di oggi per la questione Lasme, ma anche in generale sulla vertenza del Contratto collettivo nazionale di lavoro, interviene l’Ugl. Lo scopo è: «Chiudere presto e bene le trattative» «E’ importante - si legge nel comunicato - aver ottenuto già l’immediata calendarizzazione dei prossimi incontri per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. La nostra richiesta economica è in linea con quella di Fim e uilm, basata sull’accordo interconfederale firmato da ugl, cisl, uil e Confindustria che ha riformato le regole della contrattazione». Lo dice Giuseppe Giordano della segretaria Regionale Ugl Metalmeccanici, che al termine dell’incontro è stato informato dal Segretario Nazionale metalmeccanici Ugl, Giovanni Centrella, il quale ha partecipato con Federmeccanica per il rinnovo del contratto di categoria. «Prendiamo atto – aggiunge il sindacalista dell’Ugl Giordano – delle scelte della Fiom, da parte nostra continueremo a trattare perché è importante chiudere presto e positivamente la trattativa e consegnare entro il primo gennaio 2010 l’aumento dello

Gli operai della Lasme in corteo in via Di Giura a Potenza

stipendio ad una categoria di lavoratori che già ha pagato un prezzo troppo alto per la crisi economica ancora in atto ed evitare scioperi a cui i dipendenti della Fiat Sata di Melfi con l'indotto, e tutte le aziende metalmeccaniche esistenti in Basilicata già ne ha fatto abbastanza». «Ricordiamo - aggiunge -

che il giorno 23 (oggi per chi legge, ndr) è per noi Ugl un giorno di molteplice importanza poiché oltre a vederci impegnati sul fronte del rinnovo del contratto metalmeccanici avremo un'altro grande appuntamento,al quale non mancheremo sicuramente,che è quello che ci vedrà impegnati al Ministero dello Sviluppo Econo-

mico sulla vertenza Lasme a tutela e per la risoluzione della già pesante e dannosa situazione dei 174 lavoratori che oramai dal'8 di agosto sono in attesa di una soluzione che per noi Ugl deve essere definitiva e non più rinviabile», conclude Giuseppe Giordano dell’Ugl Metalmeccanici della Basilicata.

Attendono ancora gli impegni assunti da Confindustria

Car, 11 unità restano fuori e protestano in Consiglio

POTENZA - In molti si sono dimenticati di loro, ma gli undici del fallito Consorzio agrario di Potenza, che non hanno avuto diritto al reintegro negli enti pubblici come gli altri ex colleghi, perchéassunti dopo il ‘97,sono ancora lìad attendere che qualcuno rispetti gli impegni assunti in Confindustria piùdi annofa.E ierihannoportato laloroprotesta inConsiglio regionale, sperando che qualcuno si accorga di loro.

ANCORA una doccia fredda per l’occupazione in Basilicata: nel secondo trimestre 2009, rispetto al secondo trimestre 2008, diminuiscono le forze lavoro di 3.000 unità e gli occupati di 4.000 unità. L’allarme arriva dal segretario generale regionale della Uil, Carmine Vaccaro, facendo riferimento al rapporto trimestrale dell’Istat. «Quanto al dato percentuale di disoccupazione pari al 9,8 per percentuale per il sindacato - aggiunge - continua ad essere un semplice dato statistico decisamente al di sotto della realtà come per i giovani in cerca di occupazione quantificati, stabilmente, come nel secondo trimestre 2008 in 21.000 unità. Se l’andamento nazionale del dato tendenziale dell'occupazione, sottolinea l’Istat, è il peggiore dal secondo trimestre del 1994, per la Basilicata - continua Vaccaro le numerose vertenze di aziende in crisi non ci lasciano per nulla tranquilli». Sempre con riferimento all’occupazione dipendente si registra una forte riduzione del lavoro a termine (-9,4 per cento) che coinvolge per i tre quarti i giovani fino a 34 anni. Il calo, diffuso sull'insieme del territorio, riguarda sia gli uomini sia le donne nell'industria e nei servizi. Per quanto riguarda i differenti settori, l'agricoltura registra una modesta contrazione del numero di occupati (-0,7 per cento), concentrata nelle regioni meridionali. La notevole riduzione tendenziale dell'occupazione nell'industria in senso stretto (-3,9 per cento, pari a -197.000 unita') riguarda sia i dipendenti sia gli autonomi nell'insieme del territorio nazionale. Le costruzioni tornano a segnalare un calo degli occupati (-2,1 per cento, pari a -41.000 unita'), soprattutto dipendenti del Nord-est e del Mezzogiorno. Gia' in discesa nel precedente trimestre, il terziario segnala una nuova riduzione tendenziale del-

Il segretario Vaccaro

l'occupazione (-0,9 per cento, pari a -134.000 unita') a sintesi del protrarsi del calo degli autonomi e dell'interruzione del processo di crescita dei dipendenti; entrambi i fenomeni si verificano in misura significativa nel Mezzogiorno. Per il segretario della Uil «il monitoraggio sull'occupazione è necessario per comprendere come gli effetti della crisi modifichino il nostro tessuto occupazionale. I numeri raccontano come la fascia di lavoratori più colpita sia quella dei giovani con contratti non stabili che rischiano semplicemente di non apparire come licenziati perché non viene rinnovato loro il contratto. Giovani e donne, soprattutto nel mezzogiorno, sono dunque le “categorie”di lavoratori più deboli di fronte a questa crisi. Si rischia una vera e propria emergenza sociale anche perché gli attuali strumenti di protezione sociale (in primis la cassa Integrazione) hanno retto all'urto della crisi ma non sono sufficienti a dare risposte a quelle persone. Con molta probabilità, la ripresa economica auspicata non produrrà effetti rapidi sull'occupazione. È quindi giunta l'ora di fare qualcosa. Di più e meglio».

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16 24 Ore in Basilicata San Nicola di Melfi I dipendenti dell’indotto Fiat distribuiscono volantini davanti ai cancelli


Allarmanti i dati comunicati dalla Cisl. Falotico: no al de profundis, ma bisogna essere realisti

Troppe aziende sul baratro E’ triplicato nei primi otto mesi del 2009 il ricorso alla cassintegrazione L’INTERVENTO

Se lo sviluppo dipende da una cravatta (dopo una battuta di caccia) dalla prima In secondo luogo, è certamente significativo che la “Stefano Ricciâ€? intenda realizzare ulteriori progetti d'investimento a Castelmezzano, ossia nel piccolo centro della Basilicata dove ha insediato il suo stabilimento, avendone giĂ individuato i relativi lotti, a dimostrazione della volontĂ dell'azienda di operare in modo difforme da altre societĂ italiane che utilizzano i loro brand, approvvigionandosi con prodotti realizzati soprattutto nei paesi asiatici. La societĂ â€œRicciâ€? ha compreso da tempo che per ottenere standard produttivi di qualitĂ occorre mano d'opera di elevata professionalitĂ , reperibile prevalentemente in Italia. E' un aspetto che non può non essere motivo di soddisfazione per noi, ritenendo evidentemente l'azienda le nostre potenziali maestranze (tutte donne), selezionate ed in corso di formazione da parte di sarte fiorentine, idonee ad assicurare prestazioni lavorative di alto livello. In terzo luogo, non si può non sottolineare l'elemento che ha indotto il consigliere di amministrazione della societĂ in esame a valutare una ipotesi di localizzazione a Castelmezzano dello stabilimento che è giĂ operativo dai primi giorni di questo mese: avere fatto in Basilicata una battuta di caccia, venendo in tal modo a contatto con una realtĂ che non conosceva. A tale riguardo, è possibile fare due considerazioni apparentemente non collegabili, ma che invece sono strettamente connesse. Ci si riferisce ad una occasione, come dire, turistica (la passione pere la caccia) che entra in rapporto con dirigenti politici locali che dell'accoglienza e dello sviluppo di relazioni con soggetti esterni sanno trarne benefici per la propria comunitĂ : è di tutta evidenza che dietro la decisione d'investimento vi è stato un lavorio molto intenso tra l'allora sindaco di Castelmezzano, l'avv. Nicola Valluzzi, attualmente assessore provinciale che giĂ in passato aveva dato prova di progettare e realizzare idee eccellenti di valorizzazione dell'area di propria competenza, attivando, tra l'altro, una iniziativa ormai conosciuta a livello nazionale come “il volo dell'angeloâ€? che mette in comunicazione i due principali centri abitati delle “Dolomiti lucaneâ€? di Castelmezzano appunto e di Pietrapertosa, ed il suddetto consigliere della societĂ â€œStefano Ricciâ€?. Verosimilmente, non è

facile convincere un imprenditore ad investire in un paesino sperduto del profondo Sud ed in un periodo di recessione economica internazionale che investe anche beni di lusso, come quelli prodotti dall'azienda in questione. Siamo di fronte ad una sfida che tocca, sia l'impresa, sia le istituzioni locali e sia infine gli stessi lavoratori. Per definire l'investimento si è attivato quello che gli economisti chiamano un bene relazionale, ossia un mix di empatie personali, di fiducia tra i soggetti da coinvolgere, di voglia di misurarsi con una iniziativa difficile, dato il contesto territoriale, amministrativo e burocratico di riferimento, che spesso, a ragione o a torto, non gode di considerazioni positive, specialmente al Centro-nord. “ I fattori non economiciâ€? come quelli indicati in precedenza, sono decisivi per innescare processi di crescita e ciò nonostante non vengono tenuti in debita considerazione. L'investimento di Castelmezzano per fortuna dimostra il contrario. L'intervento produttivo in atto fa giustizia di alcuni luoghi comuni che investono il territorio: non è vero che un'area interna non possa essere oggetto di insediamenti industriali molto specialistici. Certo non è realistico pensare ad una proliferazione di iniziative del genere dappertutto, ma vi è da credere che sia fattibile realizzare insediamenti produttivi in territori anche scarsamente infrastrutturati, seguendo la scelta extraurbana compiuta anche dalla grande industria (vedi Fiat di Melfi), affidandosi talvolta al caso, colto tuttavia da dinamici esponenti politici locali in tutte le loro potenzialitĂ . CosĂŹ come non è vero che non si possano conciliare piccoli interventi industriali con le esigenze di salvaguardia del patrimonio naturalistico regionale e dunque con una prospettiva turistica. Castelmezzano può essere un esempio di buone pratiche per tutti gli amministratori lucani: è profondamente sbagliato rassegnarsi alla crisi che colpisce pesantemente la regione. J.A.Schumpeter faceva notare che la depressione non viene per restare. Rammentava J. F. kennedy che nella scrittura cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi: uno rappresenta il pericolo e, l'altro, l'opportunitĂ . Occorre prendere atto del primo e coltivare il secondo: a ben vedere può essere l'incipit di un programma di sviluppo della Basilicata. Nino D’Agostino

POTENZA - Altro che lenta ma costante risalita: dal tunnel della crisi la Basilicata non sembra proprio venir fuori. Almeno stando ai dati relativi all’andamento degli ammortizzatori sociali in regione, nel periodo gennaio-agosto 2009, resi noti ieri mattina dalla Cisl di Basilicata. La cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, aumenta sensibilmente in regione, triplicando i propri numeri: nei primi otto mesi del 2009 le ore autorizzate sono state ben 6.344.279, molte di piĂš di quelle totalizzate nello stesso periodo dell’anno precedente. Nello specifico la Cigo aumenta del 189 per cento, mentre la Cigs del 113 per cento. Crescono, rispetto al 2008, anche gli esuberi che arrivano a 5.084. Ma a preoccupare maggiormente è il balzo in avanti “anomaloâ€?della Cigs, che nel periodo maggio-luglio 2009, fa segnare un incremento delle ore di oltre 13 volte. Un dato che sta a rappresentare “un netto salto di qualitĂ della crisi produttivaâ€?. In tutto sono 8 mila le persone attualmente in cassa integrazione o in mobilitĂ . E’ soprattutto la provincia di Potenza a preoccupare. Il rapporto sulle crisi e sul lavoro presentato ieri dal segretario regionale della Cisl, Nino Falotico, e realizzato insieme al Centro studi Lazzati, sulla base dei dati incrociati provenienti da diverse fonti, emerge il quadro di una regione “a rischioâ€?, in cui la crisi congiunturale assume sempre piĂš gli aspetti di una crisi strutturale, quindi costante, con un tessuto produttivo sostanzialmente incapace di reagire con la crisi con strumenti differenti alla chiusura, delocalizzazione o ristrutturazione delle aziende. E’ quello che si deduce dall’analisi dello straordinario aumento della cassa straordinaria, che in genere precede la dismissione. Una situazione allarmante che per il leader lucano della Cisl necessita di interventi immediati. Soffrono soprattutto i settori del tessile, della chimica, metalmeccanico e dell’edilizia. I nomi della realtĂ in crisi sono ormai ben noti: Polo del salotto, Daramic, Panasonic, Mahle, Satandardtela, Filatura di Vitalba, Lucana Calzature, Industrie del Basento, Lasme. Il segretario Falotico ne ha sia per il governo nazionale che per quello regionale: al primo rimprovera la mancata erogazione dei fondi per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga, al secondo di non aver messo in campo quella “cassetta di attrezziâ€? necessaria, per combattere la crisi ma anche per favorire lo sviluppo. Servono insomma quelli che Falotico chiama strumenti di ciclici e anticiclici. ÂŤNon vogliamo cantare il “De profundisâ€? – dice il leader della Cisl - Ma al sindacato spetta essere realista e porre le questioni che vanno affondate per l’autunno che si preparaÂť. Poi ci sono le proposte: a partire da un piano regionale per il lavoro e la formazione, ÂŤche contempli in un unico atto il programma di governo regionale per gli interventi a sostegno delle produzioni, degli incentivi

La conferenza di ieri, a sinistra nella foto Nino Falotico (Foto Mattiacci)

localizzativi, delle politiche attive del lavoro e della formazioneÂť. Punti che erano stati toccati pure nel documento unitario sottoscritto da Cgil, Cisl e UIl, presentato alla Regione giĂ tempo fa, rimasto inascoltato. ÂŤTorniamo a insistere soprattutto sulla necessitĂ di istituire un fondo destinato a realizzare convenienze localizzative per gli imprenditori: in pratica riduzione dei costi energetici affinchĂŠ in Basilicata, sia conveniente non piĂš solo aprire ma anche restareÂť. Falotico chiede pure un lo sviluppo di un sistema del credito che in Basilicata manca ÂŤe che penalizza for-

temente le attivitĂ imprenditorialiÂť. Ancora, di accelerare l’avvio delle opere pubbliche giĂ cantierabili. Un fondo di sostegno al reddito e alla previdenza: una specie di salario minimo indirizzato a chi ha perso il lavoro ed è prossimo alla pensione. Ancora, un programma straordinario di riqualificazione de lavoratori espulsi dai processi produttivi. Si è parlato anche della legge regionale per la reindustrializzazione dei siti inattivi nella conferenza stampa che si è svolta ieri mattina. In particolare del caso della Basino: azienda che mentre si avvia a chiudere lo stabilimento di Pisticci

si è candidata a rilevare la Filatura di Vitalba, con un investimento coperto per metĂ da fondi della Regione. ÂŤCi sembra un chiaro paradossoÂť, dice il segretario della Cisl. ÂŤ E nella definizione delle graduatorie – aggiunge rispetto al tema generale della reindustrializzazione – venissero privilegiati criteri differenti dal meritoÂť. E’ un cambio di passo immediato quello che chiede Falotico. ÂŤIstanze che – annuncia il numero uno del sindacato di Bonanni – porterò anche all’attenzione del presidente Napolitano nella sua visita lucanaÂť. Mariateresa Labanca

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Potenza 17

MercoledĂŹ 23 settembre 2009


Oggi Viti incontra il ministro Zaia

Nuovo marchio regionale per i prodotti locali

Grano lucano quanto pesa la crisi del settore

CAMBIA il nome, ma non il simbolo grafico. Il nuovo marchio regionale che identificherà le carni e i prodotti lattiero caseari si chiamerà “Qualità lucane”, mentre la girandola (simbolo delle cinque filiere agroalimentari) continuerà a girare. Ieri mattina, l’annuncio in una conferenza stampa a cui hanno partecipato l'assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, il presidente dellassociazione italiana allevatori (Aia), Nino Andena e i presidenti delle associazioni provinciali allevatori di Potenza e Matera, Palmino Ferramosca e Nunzio Di Mauro. Durante l'incontro è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per il sostegno alla zootecnia lucana, un comparto produttivo che rappresenta, oltre a una risorsa in termini economici, anche salvaguardia dell'ambiente, presidio del territorio e attività che contrasta il fenomeno dello spopolamento nelle aree rurali. L’intesa avrà una durata

Un momento dell’incontro in Regione

triennale e periodicamente saranno programmati incontri per il monitoraggio e la valutazione delle iniziative intraprese. «Tra gli obiettivi posti - ha spiegato Viti il potenziamento delle attività di selezione e miglioramento genetico, la tutela della biodiversità e delle razze locali, la valorizzazione dei prodotti lucani attraverso l'uso sinergico dei marchi “Italialleva” e “Qualità lucane”».

Il protocollo prevede, inoltre, la possibilità di realizzare attività di informazione e formazione per gli operatori della filiera, di organizzare mostre, meeting e congressi e altri eventi a carattere regionale, nazionale e internazionale e di partecipare a progetti di cooperazione con enti, istituzioni e associazioni allevatori stranieri. Non sono mancate le precisazioni da parte di Viti sul

cambio di nome da “Orizzonti lucani” a “Qualità lucane”. «Orizzonti lucani - ha dichiarato - era un nome suggestivo. Noi abbiamo voluto evidenziare, invece, la qualità delle nostre carni, la tracciabilità e la trasparenza, sinonimi di garanzia per il consumatore. Ciò non significa mettere da parte il lavoro dei miei predecessori, ma solo di adeguare il marchio e dare un maggiore impulso al lavoro da loro svolto». Smorzate sul nascere le ipotetiche polemiche, Viti ha sottolineato la collaborazione, sancita anche attraverso la firma del documento, fra il dipartimento Agricoltura e le Aia a servizio del settore zootecnico, che rappresenta in Basilicata una grande opportunità. Il presidente Andema ha ribadito il legame tra il sistema allevatoriale nazionale e regionale con la Regione che ha dimostrato una certa sensibilità alle tematiche relative alla tutela del prodotto e alla salute del consumatore.

Mercoledì 23 settembre 2009

POTENZA - Si è svolta ieri l’assemblea dei cerealicoltori associati alla Confagricoltura di Basilicata per discutere su eventuali strategie per affrontare e superare la pesante crisi di mercato che attraversa la produzione del grano duro. «Le quotazioni del grano duro sono in caduta libera da giugno – si legge ne documento della Confagricoltura - mentre le importazioni dai Paesi Terzi sono aumentate repentinamente a partire da luglio, mettendo in crisi i nostri cerealicoltori; sui mercati si registrano variazioni al ribasso del 57% su base mensile (agosto su luglio) e del 29-30% su base annua (agosto 2009 su agosto 2008)». In questa situazione e con le attuali quotazioni introno ai 16 euro/quintale, sono a rischio le semine per la prossima campagna. Infatti i cerealicoltori sono fuori mercato visto che i costi sono superiori ai ricavi. Al termine dei lavori è stato elaborato un docu-

Il ministro Zaia

mento consegnato all’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti, affinchè «si faccia parte attiva già nell’incontro programmato domani (oggi per chi legge ndr) con il ministro Zaia e gli assessori agricoli dell’Italia meridionale.

Il consigliere analizza il rapporto dell’Istat Iniziativa del Pd sul web per raccogliere pareri

Napoli: «Spopolamento Il Partito democratico dati preoccupanti» si apre alle “em@zioni” POTENZA - Il consigliere regionale del gruppo di An verso il Pdl, Michele Napoli, è intervenuto in merito ai dati Istat sullo spopolamento in Basilicata. «I dati pubblicati dall’Istat – riferisce Napoli - sull’andamento demografico, con riferimento ai primi tre mesi dell’anno in corso, rivelano una Basilicata in caduta verticale. Il saldo negativo di 756 unità fotografa una Basilicata sempre più ‘vecchia’ e la ripresa di un fenomeno, quello migratorio, che si pensava dovesse appartenere ad epoche ormai remote. I dati Istat – continua il consigliere - confermano come le azioni politiche messe in campo per dare impulso all’economia non hanno sortito gli effetti sperati e necessitano, pertanto, di una profonda revisione. La mancanza di lavoro e di opportunità di sostentamento continuano ad essere, per i lucani, la causa principale di abbandono del proprio territorio, soprattutto per i giovani che rappresentano quel futuro che, in tal modo, viene inevitabilmente privato della componente fondamentale per la sua crescita reale”. “Appare quanto mai necessario – sostiene Napoli - mettere a punto una programmazione politica, anche a breve termine, capace di contrastare in modo serio ed oggettivo il fenomeno migratorio. Lo sviluppo delle aree interne è indubbiamente il primo passo per poter avviare un processo in grado di invertire le linee di tendenza. Ad oggi, paghiamo il ritardo di decenni di malgoverno e trascuratezza del centrosinistra lucano che vuol far apparire la Ba-

Michele Napoli

silicata come una terra di ‘eccellenza’ e non prende coscienza di aver soffocato, con una politica scellerata, le potenzialità di una regione che stenta non solo a distinguersi, ma ad emergere nel panorama nazionale. Tarpare le ali ad un territorio predisposto naturalmente alla valorizzazione di settori come il turismo, l’agricoltura, l’artigianato e la piccola e media impresa in generale – conclude Napoli - significa chiudere colpevolmente le porte della Basilicata a qualsiasi forma di sviluppo economico e culturale».

«IL PARTITO Democratico della Basilicata allarga lo spazio di partecipazione e di discussione e mette su web contenuti, informazioni, agenda e utilities in occasione della sua stagione congressuale»: è quanto si legge in un comunicato stampa del Pd. «Da oggi (ieri per chi legge, ndr) su basilicatapd.it, sarà on-line lo speciale interamente dedicato al congresso 2009, uno degli eventi più importanti della politica regionale che coinvolgerà, in una grande festa del pensiero democratico cittadini, elettori, territori» . A darne notizia è il responsabile comunicazione ed eventi per il congresso, Massimo Carcuro secondo cui «e-m@zioni democratiche sarà il portale per intervenire, conoscere, partecipare. Parole d’ordine di un partito che ha interamente scommesso la vocazione di stare dentro gli umori della società, per ascoltare la voce dei cittadini e le vere possibilità del riformismo politico». «Nel portale - prosegue Carcuro - ci saranno, in tempo reale, tutti gli aggiornamenti congressuali, dai risultati

La home page del sito BasilicataPd.it

di circolo allo svolgimento delle primarie, assieme alle tradizionali, ma utilissime sezioni relative alla modulistica, alle regole e procedure elettorali ed ai materiali di comunicazione per l’evento del 25 ottobre. Naturalmente la carta d’identità è tutta qui perché le primarie sono la risposta democratica alle cattive scelte del governo nazionale riguardo all’ambiente, al lavoro, alla scuola. Per

questo contro una terribile cortina di silenzio, il Pd decide di esserci e di lanciare alla società il suo messaggio di cambiamento e di urgenza politica. E lo slogan della campagna di comunicazione: “Ci tengo” sottolinea anche simbolicamente questa voglia di avere a cuore il riscatto dell’Italia, investendo sui redditi delle famiglie, sulla scuola, sul lavoro e l’ambiente».

Il patron del Festival di Potenza annuncia una manifestazione per ricordare il cantante

Anche lo spettacolo locale a lutto per Wess ANCHE il mondo lucano dello spettacolo è in lutto per la morte negli Stati Uniti di Wess, il cantante che agli inizi degli anni ‘Settanta ebbe il suo momento di notorietà in coppia con Dori Ghezzi. L'artista di colore, naturalizzato italiano, aveva 64 anni e in questi giorni era in tournee’ negli Stati Uniti. Agli inizi degli anni Settanta il duo Wess-Ghezzi dvento’ una delle coppie canore italiane piu’ famose. Nel 1973, con il brano ‘Tu

nella mia vita’, Wess e Dori partecipano al Festival di Sanremo, ottenendo il primo posto nella classifica delle vendite. Wess - dal 2006 testimonial del Festival di Potenza aveva un legame magico con la Basilicata. Un legame che è cominciato con qualche edizione fa del Festival di Potenza ed è proseguito negli anni con la sua voglia di essere da esempio e valorizzare i giovani talenti artistici lucani. Proprio al Festival di Po-

tenza ha scoperto e valorizzato una giovane concorrente, Giada, che l’ha accompagnato in numerosi spettacoli. Al concorso di musica promosso dal patron Mario Bellitti, Wess è sempre stato un ospite d’eccezione perchè oltre a componente della giuria ha regalato grandi emozioni esibendosi sul palco. «E’ rimasto in fondo - sottolinea il patron Bellitti - il ragazzo sognatore di sempre che come nei suoi primi anni di carriera non ha mai

risparmiato voce ed energia per dare il meglio di se. Ogni anno diceva che sarebbe stato l’ultimo dei suoi concerti di piazza che sono stati sempre di grande richiamo di pubblico». L’ultimo suo concerto in Basilicata è avvenuto il 5 luglio scorso a contrada Lavangone. Bellitti annuncia che nella nuova edizione del Festival di Potenza il famoso cantante Wess sarà ricordato anche nel capoluogo lucano con una specifica iniziativa.

La copertina di un album di Wess e Dori Ghezzi

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18 24 Ore in Basilicata Si chiamerà “Qualità lucane” ma avrà lo stesso simbolo


Mercoledì 23 settembre 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Napoli denuncia ritardi e carenze. L’amministrazione: «Non sono ancora scaduti i 700 giorni»

Un vero Nodo da polemiche Arrivano gli spartitraffico all’incrocio del Gallitello: «Resta una trappola» «IL progetto dello snodo di Via del Gallitello a Potenza, ha ampiamente superato, per quanto riguarda i tempi di realizzazione, le previsioni dell’amministrazione comunale». Così denuncia il consigliere comunale d’opposizione, Michele Napoli a cui però risponde l’assessore comunale alla Viabilità, Pietro Campagna. Perchè i 700 giorni previsti per la realizzazione dell’opera «partono dalla consegna dei lavori, avvenuta nel gennaio 2008». Qualche mese prima erano state avviate le modifiche alla viabilità cittadina, proprio per l’apertura dei cantieri.Certo èche qualcheritardoproprio nonsi potrà evitare a causa dei ritrovamenti archeologici nei pressi dell’ex sottopasso del torrente Gallitello: la variante urbanistica alla strutturaè inviadi definizione.MaNapolinon mollae spiega come «lo stato attuale dei lavori non consente previsioni rosee rispetto alla possibilità di chiudere, in tempi relativamente brevi, i cantieri aperti. Il progetto ambizioso, voluto dalla giunta Santarsiero e non valutato a priori in tutti i suoi aspetti, ha determinato la completa paralisi del lotto riguardante la realizzazione della galleria per il collegamento di viale dell’Unicef con via del Gallitello». Le accuse sono dure: «Errate valutazioni geologiche della natura del terreno, non approfondite adeguatamente, hanno determinato lo smantellamento del cantiere e la sospensione dei lavori a tempo indeterminato». Ecco perchè all’amministrazione chiede «non solo di assumersi tutte le responsabilità in merito alla sospensione dei lavori, ma quello di informare la cittadinanza sul futuro del progetto destinato ad essere la nuova “incompiuta” cittadina». Questo in uno scenario di quotidianità che vede «l’incrocio di via del Gallitello essere una trappola senza uscita per gli automobilisti. Alla luce di tutto ciò è lecito domandarsi se non fosse stato il caso di concentrarsi subito sulla realizzazione del viadotto, al di sopra del passaggio a livello, e pensare in un secondo momento al completamento dell’intero snodo». Va detto che, almeno, dopo due anni, nell’incrocio sono stati innalzati gli spartitraffico per indirizzare gli automobilisti: l’ordinanza istituita per la modifica alla viabilità che vieta l’uscita da via del Gallitello con svolta a sinistra dal passaggio a livello, sembravarimastaletteramorta. Daunlatocittadini poco propensi a rispettare il divieto, dall’altro scarsa vigilanza. Allora, il cordolo di cemento hareso obbligatorial’ordinanza. Quanto al Nodo, Napoli vuole inoltre sapere se «le difficoltà incontrate hanno portato, o porteranno, ad uno sforamento dell’investimento previsto. I 22 milioni di euro stanziati saranno sufficienti al completamento dell’opera?». Nel frattempo, a cantieri aperti, il prossimo “pezzo” di opera che dovrebbe essere consegnato è lo snodo tra l’uscita di Potenza ovest e viale del Basento: il collegamento del nuovo cavalcavia con il vecchio ponticello di via della Tecnica dovrebbe creare un anello (senso unico per chi entra in città sulla struttura e per chi va in direzione opposta su viale del Basento) utile - si spera - a snellire ulteriormente il traffico nei pressi del passaggio a livello che, nelle ore di punta, diventa un piccolo angolo di giungla urbana. Quanto alla sopraelevata di via Vaccaro, sono attesi i lavori legati alle linee elettriche: dovrà essere eliminato lo spartitraffico sulla Fondovalle, pali della luce annessi, che temporaneamente saranno trasferiti sui lati della strada. s.l.

«Più corretto pensare al cavalcavia del passaggio a livello»

UFFICIO DOGANE

«Convocare conferenza di servizi»

Scorci dei lavori al Nodo complesso del Gallitello (foto Andrea Mattiacci)

SPUNTI DI CITTÀ

Se la mensa Lasciateci approssimare diventa ecologica anche le nostre vite La sollecitazione è arrivata da diversi cittadini, mamme per lo più, che dopo aver combattutto con l’appuntamento scolastico (prima che la campanella trilli per la prima volta dopo l’estate ci sono i libri da comprare, la scelta dello zaino, i documenti da firmare, gli orari da riprogrammare), devono fare i conti anche con l’attesa: perchè la mensa scolastica apre in ritardo rispetto alle aule? E’ la prassi, nessun problema o ritardo organizzativo, gli iter burocratici e le poste finanziarie da inserire per il servizio mensa rimandano al primo ottobre. Persino prima, rispetto a vecchie consuetudini che - raccontano - prevedevano l’avvio delle mense scolastiche solo nel mese di novembre. Allora, nell’attesa, ci si consoli con una notizia. Nel capoluogo la mensa scolastica sarà un po’più ecologica. Basta piatti di carta, basta bicchieri e posate di plastica (che tanto non sono riciclabili), sostituiti dalle stoviglie di porcellana. Il comune ha messo in funzione tutte le lavastoviglie nei plessi che ne avevano già una a disposizione. E chissà che sarà anche pasto ecologico per i bambini che studiano nella città con l’acqua di rubinetto più buona e più pulita d’Italia.

Di LUCIA SERINO NON c’è un motivo per cui la mensa, iniziata la scuola a metà settembre, slitti a inizio ottobre. Non c’è motivo per quella inspiegabile prassi delle cose italiane ( diciamo pure meridionali) di arrotondamento degli impegni, di rinvio degli appuntamenti, di inerzia organizzativa, insomma, di quel prendere tempo, ancora un po’, finchè si può, per andare a regime nelle incombenze inesorabili. E’ la stessa mentalità per la quale se si ha un appuntamento a giugno lo si rinvia a settembre, se capita una riunione sotto Natale la si sposta a dopo la Befana, ma tutto proprio tutto il da farsi che si può spingere più in là pesa sempre sulle aspettative degli altri. La stessa cosa capita anche a fine anno scolastico, a un certo punto le cucine si chiudono prima dell’ultima campanella. Ma perché? Chè a casa qualche giorno si saltano i fornelli? O non c’è stato il tempo (dopo tre mesi di vacanza) di fare una spesa adeguata? No, non cercate ragioni, è così e basta. Una prassi, rispondono. E allora lasciate approssimare anche la mia vita: autorizzatemi ad andare a scuola alle dieci del mattino, autorizzatemi a ritornare a lavoro verso mezzogiorno, così lentamente, senza fretta, datemi il tempo di sbadigliare ancora un po’, di guardare malinconicamente la borsa dei costumi estivi che mi ostino a non portare in garage, datemi il tempo di riprendermi dal trauma del fine vacanza. E non so se ce la faccio a riprendermi per inizio ottobre.

«A rischio non è la soppressione dell’ufficio delle Dogane di Potenza ma la sensibile riduzione di servizi erogati all’utenza specie imprenditoriale e commerciale» . A sostenerlo è il segretario regionale della Basilicata della UilPa Michele Stefanelli che spiega come «la sede di viale del Basento (ex Centrale del Latte, ndr) a Potenza non sarebbe più messa a disposizione dell’ufficio che, per le proprie caratteristiche funzionali, non può certo essere trasferito nel palazzo degli Uffici di corso 18 Agosto, di proprietà del ministero Economia e Finanze, dove ovviamente sarebbe impossibile far accedere automezzi pesanti e persino tir con merci, ma anche piccoli furgoni». Il sindacato «che si è sempre battuto per decentrare i servizi attestati alle Dogane, già erogati in Basilicata, nelle sedi di Matera e Ferrandina – continua Stefanelli – sottolinea l’esigenza che in attesa di una nuova localizzazione, la Regione proprietaria dell’immobile receda dai propositi di “sfratto”. Sulla destinazione d’uso del complesso di viale del Basento, come è noto, ci sono vari progetti e varie ipotesi: senza entrare nel merito però non si può penalizzare l’utenza lucana magari per consentire l’avvio di attività che si possono svolgere in uffici che non necessitano di grandi superfici e supporti logistici e la vicinanza con rete ferroviaria e strade principali». Ecco perchè «la Uil-Pa propone pertanto una Conferenza di servizi con la presenza di Regione, Comune di Potenza, dirigenti dell’Ufficio e del Ministero, i sindacati per trovare una soluzione che tuteli anche il personale in servizio».

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Potenza


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Mercoledì 23 settembre 2009

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Agenda

Mercoledì 23 settembre 2009

Una mela per combattere la sclerosi multipla

Una nuova domenica al mercatino dell’usato

Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”

Un documentario su Bruno Trentin

IL capoluogo sabato 10 e domenica 11 ottobre aderisce all’appuntamento dell’Aism con la solidarietà ‘Una mela per la vita’, per sostenere la ricerca scientifica e fermare la sclerosi multipla. «Fai andare la ricerca, ferma la sclerosi multipla»: è questo l’appello che accompagnerà la tredicesima edizione dell’evento, nato per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla sclerosi multipla. La sclerosi multipla è infatti una malattia con cui vivono oltre 58 mila persone in Italia, che si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 30 anni e rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità per i giovani.

SI terrà il prossimo 18 ottobre l’ultimo appuntamento per questa stagione del mercatino delle cose usate e d’altri tempi. L’iniziativa si svolgerà dalle 9 del mattino alle 22 della sera in largo Pignatari, in vico e largo Serrao. Per quanti avranno voglia di visitare le bancarelle - la maggior parte degli espositori sono lucani - ancora una volta la possibilità di curiosare tra oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d’epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.

ANCHE nelle piazze del capoluogo il prossimo 27 settembre si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo e il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia. La giornata ha come obiettivo, inoltre, quello di raccogliere fondi per la ricerca.

“CON la furia di un ragazzo. Un ritratto di Bruno Trentin” . Questo il titolo del documentario, per la regia di Franco Giraldi, che sarà proiettato il prossimo 25 settembre, alle 17, al Grande Albergo di Potenza per iniziativa della Cgil di Potenza. La presentazione sarà affidata ad Alessandro Fundone dell’archivio audiovisivo della Cgil di Potenza. Dopo la proiezione interverranno al dibattito Giovanni Rispoli, Mimmo Mastrangelo, Antonio Pepe e Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione “Di Vittorio”. A introdurre i lavori sarà Nicola Allegretti, segretario generale della Cdlt di Potenza.

L’INIZIATIVA

L’ESPERIENZA DI FEDE E DIDATTICA

NUOVA FERMATA

Con Abio L’esperienza di alcuni studenti dell’istituto riconosciuto dalla Santa sede La laurea in Scienze religiose le pere del sorriso «non è solo credo, aiuta con il lavoro» scia un titolo di studio riconosciuto in 50 nazioni, che forma persone in senso olistico, tanto per quello che riguarda l’aspetto psichico che per quel che attiene gli ambiti della socialità e della spiritualità». L’offerta didattica non è certo minima: le materie del corso di studi spaziano dalle lingue classiche, come l’ebraico, a quelle moderne, dall’area filosofica a quella sociologica, da quella pedagogica a quella psicologica. Ancora, area teologico-morale e biblica, settore informatico e multimediale. Inoltre, sono previsti seminari, insegnamenti complementari e corsi opzionali (maggiori informazioni all’indirizzo web www.issrpotenza.it). Sono inoltre previsti corsi per operatori di pastorale giovanile e per lettori. Attualmente la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale è frequentata da studenti che provengono dalle diocesi di Potenza, Matera - Irsina, Acerenza, Tricarico, Melfi - Venosa. «Ho due splendidi bimbi e il frequentare i corsi mi richiede

qualche sacrificio, comunque più che ripagato dalla qualità degli studi, studi che mi hanno consentito di migliorare la mie conoscenze in campo religioso, accrescendo la mia fede e attribuendole fondamenta più salde», così Anna Maria Spanò giovane mamma potentina, commenta la sua esperienza all’Istituto. L’augurio, che

l’esperienza possa essere uno strumento di inserimento nel mondo del lavoro. «Al termine di quest’anno accademico - spiega Rosa Lorusso, ventenne di Palazzo San Gervasio - dovrei giungere al conseguimento della laurea breve. Ho intenzione di continuare con la specialistica. Il mondo dell’insegnamento mi affascina, ma in tempi di crisi come quello attuale, avere un titolo universitario spendibile in diversi ambiti non è un aspetto secondario. Se a ciò si aggiunge che nelle lezioni tenute da ottimi docenti si trattano spesso argomenti che riguardano l’immanenza e la trascendenza, l’umano e il divino, temi che da sempre mi interessano, va da sé che il frequentare le aule di teologia abbia per me risvolti positivi in ogni senso». Le iscrizioni all’istituto sono aperte fino a fine ottobre, ulteriori informazioni si possono ottenere rivolgendosi alla segreteria d’istituto aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 18,30 in via Acerenza (le sede è situata presso l’ex casa di riposo).

Protesta anti - caro vita

Dal capoluogo, la formazione in Kazakistan

In piazza le associazioni

Al termine l’esperienza

OGGI le associazioni dei consumatori, Adoc e Adusbef, insieme a Coldiretti scenderanno in piazza Prefettura a Potenza per manifestare contro il caro vita. Le associazioni chiedono la detassazione del reddito fisso e l’abbattimento dei prezzi di almeno il 20 per cento. All’evento prenderà parte anche Coldiretti. «La pesante crisi in atto, determinando un forte aumento di licenziamenti e cassa integrazione, ha già messo a dura prova i bilanci familiari, a ciò si aggiungono i rincari dei prodotti alimentari, in particolar modo di pane e pasta ed i ricarichi che avvengono nel passaggio dal campo alla tavola. Ad essere maggiormente soggetti a queste logiche speculative sono i prodotti alla base dell’alimentazione quotidiana, i cui aumenti incidono fortemente sulla spesa delle famiglie, specialmente di quelle meno abbienti».

L’INIZIATIVA Tacis dal titolo “Project for participation and social cohesion enhancement” si sta avviando verso la conclusione. Il progetto, approvato dalla delegazione kazaka della Commissione europea ha avuto inizio nel mese di ottobre del 2007 e ha sviluppato una serie di azioni seminariali rivolte ad organismi operanti nell’Asia centrale. Nell’ambito del progetto sono state realizzate, sotto il coordinamento dell’associazione Euro-Net di Potenza molti meeting sia internazionali che locali al fine di plasmare una classe di formatori capaci di operare in territori che fino a pochi decenni orsono erano dilaniati da guerre civili e rivolte. «La fase formativa tenutasi a Potenza nello scorso febbraio 2008 ha permesso, inoltre, di sviluppare nuovi contatti - spiega una nota dell’associazione - con responsabili di vari organismi euro-asiatici interessati a sviluppare scambi giovanili e mobilita per adulti che possano portare in Basilicata persone provenienti dai Paesi dell’ex Unione Sovietica al fine di plasmare e promuovere una futura classe dirigente in quelle nazioni ed, al contempo, migliorare i numeri del turismo nostrano. L’azione formativa e di sensibilizzazione, indirizzate soprattutto a un target composto da giovani asiatici, è stata sviluppata sia nella capitale del Kyrgyz, Bishkek, sia in aree periferiche della stessa nazione. Le attività di workshop si protrarranno fino alla fine del mese di settembre 2009, quando l’iniziativa biennale avrà definitivamente il proprio termine e saranno tratte tutte le valutazioni finali sui risultati ottenuti, attraverso un processo pluri-comparativo.

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Potenza-Università

Dubbi da chiarire in consiglio regionale

Sala 1 Pelham 1 - 2 - 3 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 The informant 17.30 - 19.45 - 22

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il grande sogno 19-21

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

L’era glaciale 3

Un mosaico d’integrazione Si chiama “Integra-azione” ed è un progetto che si concluderà con la presentazione di un mosaico composto da migliaia di maioliche dipinte da persone diversamente abili e da normo-dotati. Il mosaico rappresenta un esempio concreto di inclusione sociale, secondo lo spirito del progetto. Il lavoro conclusivo rappresenta un grande albero attraversato da un lungo serpente, come simbolo di solidarietà, amore per il prossimo e per la natura. Ogni maiolica è stata dipinta liberamente per poi essere inserita nel mosaico, secondo il progetto dell’artista romano Andrea Biavati. La manifestazione è promossa da Potentialmente Onlus, Comune di Potenza e Marco Smiles Quartet, in collaborazione con Aipd, Aias, Opera Don Uva e Apof-Il. Appuntamento per l’inaugurazione il prossimo 26 settembre alle 19. L’amministrazione invita tutti i cittadini a intervenire e a partecipare a un’evento che segna una linea culturale fatat di buoni propositi, impegno, speranze. Soprattutto, un segnale concreto di come la scelta e la volontà possono fare dell’integrazione una realtà. E non è un caso che la sede scelta sia proprio uno dei quartieri ritenuti tra i più “isolanti” del capoluogo.

NOVITA’ a partire da domani: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso. La messa in esercizio della fermata ferroviaria presso il polo universitario - ha concluso l’assessore Innocenzo Loguercio - rappresenta un risultato importante che implementa il trasporto regionale dedicando particolare attenzione al mondo universitario e studentesco. L'impegno della Regione sarà quello di proseguire verso l'ottimizzazione dei servizi».

ELLIE e Manny aspettano il loro primo figlio. Diego non ha più il solito spirito di caccia: ormai invecchiandosi ha perso la velocità, che ritroverà solo alla fine del film.

Il grande sogno LAURA è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968.

Segnali dal futuro DURANTE l’inaugurazione di una nuova scuola elementare, a dei bambini viene chiesto di fare dei disegni da inserire in una capsula del tempo.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 23 SETTEMBRE Brienza piazza Europa, 12

0971/444822

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277

Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum

0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

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TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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A POTENZA, sabato e domenica prossimi, appuntamento con la quinta giornata nazionale dell’Abio (Associazione bambino in ospedale). Sabato, dalle ore 10 alle ore 20.30 presso l’ospedale San Carlo e domenica dalle 10 alle ore 14 presso piazza Mario Pagano, i volontari dell’Abio daranno vita alla giornata “perAMORE, perABIO”, grazie all’Alto patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio della Presidenzadel Consigliodei ministrie ilpatrocinio del ministero della Salute (l’iniziativa, inoltre, gode del Patrocinio del segretariato sociale Rai, del patrocinio della regione Basilicata e del comune di Potenza). Saranno distribuiti cestini di pere, a fronte di un’offerta minima di 7 euro. Le sedi Abio potranno così realizzare i corsi di formazione per introdurre nuovi volontari nei reparti e garantire una presenza qualificata e costante. Per l’intera giornata, sarà possibile incontrare i volontari Abio Potenza Onlus, l’associazione che si è costituita sede autonoma il 4 gennaio 2007 ed è attiva presso la pediatria dell’ospedale San Carlo di Potenza da marzo 2007. I volontari si occupano di sostenere e accogliere, presso il reparto di pediatria dell’ospedale San Carlo di Potenza, bambini e famiglie, al fine di attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ingresso in una struttura ospedaliera.Grazie alsuccessodelle edizioniprecedenti, le Sedi ABIO hanno potuto concretizzare questo obiettivo: anche quest’anno, i volontari Abio chiedono la partecipazione di tutti per poter portare il sorriso di un volontario accanto ad ogni bambino in ospedale.

COLLABORARE con gli enti locali per finalità culturali, partecipare a concorsi pubblici riservati a laureati, ancora animare le comunità nella chiesa locale. Queste sono solo alcune delle opportunità che offre la laurea in scienze religiose a quanti completano il corso di studi diviso nell’ormai classico schema del 3+2 della laurea breve, cui segue quella specialistica. Una nota dell’istituto superiore di scienze religiose ricorda a quanti vogliano usufruire del percorso di studi le opportunità della scelta. Quarantadue anni fa l’allora vescovo di Potenza e Marsico, Aurelio Sorrentino, creò l’istituto diocesano di Cultura teologica. «Oggi quella stessa scuola è un ateneo a tutti gli effetti, all’indomani del riconoscimento della Santa Sede avvenuto il 6 ottobre del 2007 che dà possibilità di accesso ai benefici previsti per gli iscritti all’Ardsu (azienda regionale per il diritto allo studio universitario, ndr), che consente di acquisire competenze universitarie in ambito teologico, filosofico, biblico, interreligioso, che rila-

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Mercoledì 23 settembre 2009

Antonino Imbesi (Pdl) chiede la rimozione della Ruga Rubens dal centro storico

«Eliminate la linea rossa» Diffuso d’estate un opuscolo che faceva da guida al tracciato Meglio «eliminare» la ruga rubens, quella linea rossa che solca i vicoli del centro storico e mette in connessione i monumenti antichi indicando il percorso ai turisti e ai cittadini desiderosi di conoscere meglio la propria città. Ne è convinto il consigliere del Popolo della libertà, Antonino Imbesi, che sul tema ha presentato un’interrogazione all’attenzione del Sindaco della città, dell’assessore ai Lavori pubblici e dell’assessore alla Mobilità. «Come tutti in città ormai sanno – ha detto Imbesi – la linea rossa è nata per aderire, come comune di Potenza, a un’iniziativa proposta dalla Società italiana per la protezione dei beni culturali (Sipbc) e dalla Soprintendenza». Fin qui, l’intento. Poi, però, la precisazione del consigliere che richiama alcune affermazioni della stessa Soprintendenza che, rassicurando politici e cittadini, non tutti d’accordo con l’iniziativa, aveva spiegato come la «Ruga rubens è di carattere removibile e veniva realizzata per la manifestazione A porte aperte» che - aggiunge Imbesi in Basilicata si è svolta dal 20 al 22 maggio 2009. «Questo faceva presumere che, a conclusione della citata attività, la linea potesse essere rimossa», ma «nonostante l’iniziativa suindicata sia stata realizzata oltre 4 mesi orsono, la linea

è, però, ancora presente in città». Così Imbesi non ci sta: «Credo - aggiunge nell’interrogazione - che se davvero l’iniziativa si è conclusa sarebbe ora di cancellare questa bruttura e di ridare decoro al nostro centro storico. Del resto la presenza della linea Ruga rubens non è stata e non è gradita dalla stragrande maggioranza dei cittadini di Potenza, che vorrebbero sicuramente la sua cancellazione immediata». Anche se, a dirla tutta, non è poi così’ difficile, a volere domandare in giro, trovare quanti, invece, non trovano poi così sgradevole il tratteggio di novità sulla pavimentazione antica del centro. E c’è di più: per alcune settimane, la scorsa estate, in alcuni punti di distribuzione, soprattutto uffici pubblici, è stato possibile recuperare un opuscolo che dava indicazioni sui monumenti cittadini proprio secondo il percorso tracciato dalla linea. Nel frattempo, Imbesi ha presentato una interpellanza urgente all’attenzione dell’amministrazione cittadina proprio per «spingere l’ente a eliminare la linea rossa». Caso mai, poi, il progetto non si fosse ancora concluso vuole sapere «in che data si potrà considerare completato per sapere quando l’amministrazione comunale provvederà alla sua cancellazione».

Una linea contestata e «ignota»

La striscia rossa che segna il percorso culturale nel centro storico

RECRIMINAZIONI

Molinari: «Un cartellone vuoto» «DURANTE il periodo delle vacanze estive siamo andati alla ricerca di manifestazioni programmate per animare il capoluogo. Avevamo cercato, con scarsi risultati, ed alla fine ci eravamo convinti che non esistesse alcun cartellone di eventi pensato dall’amministrazione comunale per allietare le serate estive di Potenza. Alla fine, però, abbiamo trovato le prove». Così, Giuseppe Molinari, coordinatore dell’intergruppo d’opposizione in consiglio comunale richiama le «tre delibere di giunta approvate tra luglio e settembre che stabiliscono il programma “Estate in città 2009”. La prima delibera risale al 31 luglio ed individua nove società a cui il comune ha dato il compito di animare,

Italtractor Siglata l’intesa a Roma con i sindacati

C’è l’accordo ufficiale per salvare 190 posti E’ STATO siglato lunedì a Roma l’accordo tra sindacati e Italtractor, che esclude i 310 licenziamenti in tutto il gruppo, annunciati a luglio dall’azienda. La sigla ufficiale è arrivata dopo che i contenuti dell’intesa sono stati sottoposti al voto dei lavoratori, nel corso dell’assemblea che si è svolta venerdì scorso nello stabilimento di Potenza. Proprio il sito lucano sarebbe stato, in termini di numeri, quello maggiormente colpito dalle procedure di mobilità, con il licenziamento di 190 unità. Ora il rischio di nuovo dramma occupazionale nella zona industriale di Potenza è stato scongiurato. Almeno per il momento. L’azienda si è impegnata, infatti, ad evitare l’emorragia di posti, facendo ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, a partire dal 21 settembre, e la gestione di 70 esuberi per tutto il Gruppo Italtractor, su base volontaria. Ora rimane fondamentale comprendere, nei prossimi mesi, la effettiva situazione produttiva dello stabilimento di Potenza nel medio periodo e del gruppo in generale e quali strumenti finanziari ed organizzativi la proprietà ed il managemant intendano mettere in campo oggi per affrontare con serenità la

Una vecchia protesta dei lavoratori Italtractor, prima che la vertenza avesse l’esito positivo

scelte future. Ma per ora quello ottenuto è comunque un grande risultato. Non solo per i 190 posti di lavoro che sono stati salvati. La vertenza Italtractor ha sicuramente un valore aggiuntivo. Si tratta di un’azienda storica della città capuologo lucano, che ha conttao molto nel tessuto produttivo locale e che ha dato lavoro a molte famiglie. Un suo ridimensionamento di tale portata sarebbe stato in pratica solo la

premessa di una definitiva chiusura dello stabilimento. E sarebbe stato l’ennesimo colpo mortale inferto a un’area industriale, quella di Potenza, già duramente provata da molte crisi aziendali come quella della Mahle e delle Industrie del Basento. Almeno questa volta, e almeno per il momento, i lavoratori, che alla notizia dei licenziamenti avevano dato vita a una dura protesta, possono cantare vittoria.

con manifestazioni sportive, la città di Potenza. Nell’ultima delibera, del dieci settembre, il numero delle società è salito a 13, ma di animazione se n’è vista poca nel capoluogo». «E’ una vera contraddizione - evidenzia Molinari - sponsorizzare lo slogan “Potenza città cultura”». Secondo Molinari «le poche manifestazioni e gli eventi organizzati per offrire uno svago ai cittadini non sono stati sufficienti. Coinvolgendo tutte le associazioni del capoluogo, attraverso un coordinamento unico di queste, si sarebbe potuto non solo dare spazio ai tanti volontari pieni di idee ed entusiasmo ma anche diversificare le opportunità di svago ed intrattenimento».

Atteso una riunione con cittadini e istituzioni

Alloggi di via Mar Egeo Il comitato di Cocuzzo raccoglie informazioni La questione non sembra di facile soluzione. Non se l’oggetto della contesa sono le case popolari che si stanno realizzando in via del mar Egeo e i cittadini che avanzano le proprie ragioni sono i residenti di due quartieri in cui il bisogno di case popolari ha davvero ragion d’essere. Pochi giorni fa alcuni cittadini di Bucaletto avevano ricordato come le nuove case spettassero a loro, da troppi anni relegati in prefabbricati che non avrebbero dovuto supere di molto gli anni del terremoto e che sono inseriti nella graduatoria generale degli aventi diritto. Ma ancora prima, proprio il comitato di inquilini degli stabili del Serpentone, Del Favero e Padula, avevano richiamato il vecchio contratto di quartiere del 2001 (un accordo tra ministero alle infrastrutture e Regione Basilicata, con compartecipazione finanziaria): era stata stabilita la demolizione degli ultimi due piani del complesso Del Favero e lo svuotamento del livello più basso di quello Padula. Gli inquilini sarebbero stati trasferiti - secondo l’accordo - proprio nei locali di nuova costruzione in via del mar Egeo. Preoccupati di voci sempre più insistenti che volevano quegli alloggi destinati ai titolari della graduatoria generale, il comitato spontaneo di inquilini interessati ha scritto al ministero e alla regione Ba-

BREVI INFLUENZA

Incontro Federfarma e volontariato IERI , nella sede Federmarma provinciale di Potenza, si è tenuto un incontro promosso dalla Federazione dei farmacisti, guidata dal presidente Franco Caiazza, con alcuni dei Presidenti di associazioni di volontariato: «Una prima e valida occasione - ha precisato in una nota Caiazza per avviare un costante confronto. La prima e più pressante iniziativa, sollecitata da tutti, è come riuscire a predisporsi per una ampia e diffusa vaccinazione verso tutte quelle categorie a rischio, per prevenire l’insorgenza della pandemia influenzale in agguato, e prima ancora che possano determinarsi casi di difficile soluzione». Serve «una azione unitaria e di supporto alle azioni delle Autorità sanitarie; una azione che faciliti la campagna attualmente in itinere e perché non accada come per il più recente passato che restino inutilizzate molte migliaia di dosi di vaccino antinfluenzale».

PROVINCIA

Oggi seduta di consiglio E’ STATO convocato per oggi, alle 10.30, nella sala consiliare del palazzo di piazza Prefettura, il consiglio provinciale. Dopo la comunicazione della nomina del direttore generale dell’ente da parte del presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, verranno discusse due interrogazioni del consigliere Vincenzo Libonati (Dec) e del consigliere Aurelio Pace in tema di viabilità. In seguito, si discuterà sulla nomina del Collegio dei revisori dei conti della Provincia (triennio 20092012) e su due variazioni di bilancio. Ultimo punto all’ordine del giorno, l’adesione alla Fondazione Giustino Fortunato su cui relazionerà il presidente dell’assemblea Palmiro Sacco.

BANCHE APERTE

Una veduta di rione Cocuzzo (f.M.)

silicata che ha risposto inviando una nota al comune: se l’accordo con il ministero non è stato mai modificato, per cambiare i parametri del quadro generale serve anche preventivo assenso del ministero. Allora, in attesa di nuove spiegazioni che dovrebbero arrivare in un incontro tra cittadini e istituzioni, il comitato di quartiere (organismo diverso dal comitato di inquilini) del rione Cocuzzo interviene sulla questione spiegando che «ad oggi noi non abbiamo ancora preso una posizione ufficiale proprio perchè aspettavamo delucidazioni e chiarimenti per comprendere i confini della vicenda - spiega Gerardo Padula che ne è componente - Ma siamo pronti a mettere il nostro impegno a disposizione per quello che sarà l’obiettivo di giustizia di un percorso legittimo».

Un “giro” al Banco di Napoli SI TERRA’ sabato 3 ottobre l’ottava edizione della giornata nazionale d’apertura al pubblico dei palazzi storici delle banche. Dalle 10 alle 19 sarà possibile fare visite guidate in 93 palazzi di 52 banche in tutta Italia, con ingresso gratuito. A Potenza toccherà alla sede del Banco di Napoli presente nel capoluogo dal settembre del 1877. Il fabbricato di corso XVIII Agosto si presenta severo, ma semplicissimo nella tinta rosso-mattone delle costruzioni scaligere; all’interno, il salone per il pubblico; al piano superiore si nota una bella balaustra che corre intorno agli uffici; in alto si può ammirare un grande lucernario che dà luce diffusa.

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22 Potenza


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Manifesto in città : «Noi siamo l’alternativa a questo disastro» Sul sito retribuzioni e assenze

Il Pdl attacca e invita Un Consorzio alla “rivoluzione democratica” più trasparente AVIGLIANO - Il tempo delle elezioni comunali 2010 è ormai prossimo e il Pdl di Avigliano passa all’attacco, con una campagna di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica locale. Un nuovo manifesto affisso in questi giorni mette in evidenza «lo scenario esistente da 15 anni, a tutti assai noto per i disastrosi effetti prodotti». Secondo il Pdl di Avigliano, «degrado, indifferenza e disinteresse» sarebbero gli atteggiamenti assunti dall’intero centro sinistra, classe politica che ha determinato il “collasso” del paese facendolo sprofondare in un allucinante baratro. Tanti i problemi che «da molto tempo affliggono la nostra cittadinanza e che non trovano soluzione» ci sarebbero: «le pessime condizioni delle strade, la cattiva gestione amministrativa, la mancanza del regolamento urbanistico, le numerose opere pubbliche incomplete e/o non utilizzate, ma cosa più grave la mancanza di una reale progettualità quale fondamenta dello sviluppo futuro della comunità». Il Popolo della Libertà si organizza e si propone come «l’alternativa democratica al sistema politico-clientelare creato in questi anni dal centro sinistra, richiaman-

Scaricava rifiuti pericolosi

Un uomo denunciato

La home page del sito internet del Consorzio Asi di Potenza

Il manifesto del Pdl di Avigliano

do tutti i cittadini liberi ad uno scatto di orgoglio al fine di innescate una “Rivoluzione Democratica” e così cambiare il futuro della nostra comunità». «E’ necessario - continua la nota del Pdl di Avvigliano - che la gente abbandoni le sue paure e non dimentichi quello che è stato, ripensan-

do con intelligenza agli ultimi 15 anni così da capire ciò che è giusto fare per poter portare la nostra città al suo antico splendore. Il Popolo della Libertà è aperto verso chiunque voglia fare del bene per Avigliano ma che sia realmente e credibilmente alternativo al centro sinistra».

VAGLIO - I carabinieri della compagnia di Acerenza, hanno denunciato in stato di libertà un autotrasportatore di 53 anni, responsabile del reato di scarico e deposito di rifiuti non pericolosi. I carabinieri della stazione di Vaglio di Basilicata l’hanno sorpreso all’interno di una piazzola di sosta lungo la s.p. 7 “Appia”, intento ad effettuare le operazioni di lavaggio della betoniera di proprietà della ditta per la quale lavora, scaricando il materiale di deflusso, costituito da avanzi di cemento, nel sottobosco adiacente la carreggiata. Campioni di materiale, sono stati poi prelevati dal personale Arpab di Potenza per essere sottoposti ad analisi.

TITO - Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza sceglie la via della trasparenza. Da qualche giorno è possibile consultare sul sito on line del’ente i dati relativi alla retribuzione annuale dei dirigenti nonché le percentuali di assenza (per malattia e permessi) del personale. «Lo spunto - spiega una nota dell’Asi - arriva dalla legge numero 69 del 18 giugno 2009 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile), che, all’articolo 21 (“Trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale”) rende tali norme obbligatorie per tutte le pubbli-

che amministrazioni». Pur non essendo tenuto ad adeguarsi a tale disposizione, poiché non rientrante nella categoria delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, il Consorzio ha scelto comunque di pubblicare questi dati. «In questo modo - continua la nota - intendiamo trasmettere un significativo messaggio ispirato a criteri di maggiore efficienza, efficacia e soprattutto massima chiarezza». In attesa di quella riforma che la giunta regionale sta varando, «l’Asi - conclude la nota - intende fare della “trasparenza” il principio ispiratore della propria mission attraverso un approccio più aperto».

Nella zona industriale di Tito

La misura della Camera di Commercio per il sostegno alle imprese

Prima edizione del “Bal Folk”

Prevede una dotazione finanziaria di 300.000 euro

TITO - Nell’ambito del progetto “Lucania Bal Folk”, si è tenuta domenica presso la Masseria del Conte (il conte Coiro Lecaldani) nella zona industriale di Tito a contrada Vallo del Fosso, una manifestazione dal titolo “La Merenda del Conte”. Una sorta di festival multietnico dove danze popolari, cultura e ambiente hanno coniugato quella giusta armonia finalizzata alla valorizzazione del territorio. La manifestazione, patrocinata dal Consiglio Regionale di Basilicata, ha visto l’esibizione di gruppi folk lucani e associazioni culturali che si sono cimentati nel ballo della piz-

POTENZA - E’ una kermesse lucana unica nel suo genere. “Basilicata Country & Co.” oggi sarà presentata alla stampa, all’Hotel Vittoria di Potenza alle ore 10 e 30, alla presenza del Presidente dell'A.S.D. Team Penning Basilicata, Donato Punella, del titolare Centro Equestre Ferretti, Luigi Ferretti e dalla responsabile organizzativa, Roberta Pecora. “Basilicata Country & Co” è una vetrina dell’intero patrimonio regionale, inserita tra le iniziative promosse dal ministero per i Beni Archeologici e le

zica, della tammurriata, delle tarantelle del monte di Viggiano e salentine in genere. L’occasione è stata, per così dire ghiotta, per aprire una vetrina sulle arti culinarie delle massaie della zona che si sono esibite nell’allestire il buffet dei dolci della merenda. La manifestazione, inoltre, si è arricchita anche con un po’ di “rettangolo” a cavallo. E’, ovviamente, solo la prima di altre iniziative analoghe che il circolo ha in animo di porre in essere con l’obiettivo di tirare fuori e far conoscere valori e potenzialità di questa terra, sia inerenti alle persone che al territorio.

Le novità del bando Sapri LA Camera di Commercio di Potenza, proseguendo nel suo percorso di sostegno alle imprese della provincia, ha approvato il bando Sepri (Servizi per l'Innovazione alle imprese) per l'anno 2009. La misura, tra le più longeve e produttive del Fondo della Finanza Innovativa, prevede una dotazione finanziaria di 300.000 euro e presenta una particolare attenzione allo sviluppo delle micro imprese locali: «Grazie all’esperienza maturata dal 2003 ad oggi –conferma il presidente della Cciaa di Potenza, Pasquale Lamorte – abbiamo potuto apportare innovazioni importanti e coraggiose, finalizzate al rafforzamento delle nostre imprese ma anche all’ottenimento di benefici sul piano occupazionale, attraverso l’impiego obbligatorio (e non più facoltativo) di specialisti chepossano garantireall’azienda una migliore competitività, assolutamente necessaria per guadare la crisi

e proiettarsi nel futuro». Le altre novità: non c’è un limite di età per gli specialisti da inserire in azienda, ed è stato anche ampliato il novero delle imprese che possono accedere ai benefici previsti dal bando, che ora comprende anche quelle la cui attività principale rientra nelle categorie N (Noleggio, Agenzie di viaggio, Servizi di supporto alle imprese) e S (Altre attività di servizi). Contributi del 50% a fondo perduto o in conto interessi attraverso i Cofidi: nell’ambito delle agevolazioni concedibili, al consueto contributo a fondo perduto - rapportato al 50% delle spese ammissibili - si aggiunge, per le imprese che abbiano necessità di ricorrere ad un finanziamento bancario, la possibilità di richiedere ed ottenere anche un contributo in conto interessi su operazioni di affidamento garantite dai Consorzi Fidi e finalizzate alla realizzazione del

programma candidato. In tal caso l’importo erogato a titolo di contributo in conto interessi sarà sottratto dal valore del beneficio spettante a fondo perduto. I punteggi: in graduatoria sarà attribuito 1 punto per le imprese in fase di start-up (ovvero costituite nel quinquennio antecedente la data di presentazione della domanda), 2 punti nel caso in cui l’inserimento dell’unità lavorativa avvenga mediante un contratto di lavoro subordinato (anche a tempo determinato) e 1 punto nel caso in cui l’inserimento lavorativo riguardi un disabile. Sarà assegnato 1 punto alle imprese richiedenti che non abbiano mai beneficiato di contributi a valere sui Bandi Sepri succedutisi negli anni 2003 –2008. Limitazioni: è impedita la partecipazione alle imprese che hanno beneficiato di contributi esclusivamente nell’anno precedente.

La nuova edizione della kermesse sarà presentata oggi: vetrina del patrimonio regionale

Il ritorno di Basilicata Country Attività Culturali, nelle “Giornate Europee del Patrimonio 2009”. Già dalla sua prima edizione ha fatto registrare oltre 5.000 presenze tra appassionati, addetti e turisti. La sinergica collaborazione tra Regione, enti Parco, università, provincie, comuni, Gal, associazioni di categoria di produttori agricoli e allevatori, asso-

ciazioni culturali e sportive, ha reso “Basilicata Country & Co.” Una kermesse unica nell’Italia del Sud. La location della manifestazione, che si svolgerà il 25, 26, 27 settembre, è l'Azienda Agrituristica Ferretti in località Pantano di Pignola. L’iniziativa, già inserita nel quadro dei Grandi Eventi della Regione Basi-

licata, promossa dall’Apt Basilicata, è organizzata dall’Associazione Team Penning Basilicata. “Basilicata Country & Co.” Nasce con «l’intento di valorizzare gli sport equestri- si legge in una nota quest’anno l’offerta della manifestazione è più ampia e vuole risaltare tutti gli aspetti della Basilicata verde. Nella conferenza stampa

sarà illustrato il programma della tre giorni di manifestazione che prevede tante attività sportive, laboratori, reading letterari ed esibizioni musicali». «La kermesse ha già dimostrato, nelle scorse edizioni, di saper attrarre un flusso turistico regionale ed extraregionale – conclude la nota - coinvolgendo grazie ad opportune operazioni di marketing, l’atten-

zione di un turista appassionato agli sport all’aria aperta, ma anche all’ambiente, alla cultura ed al patrimonio enogastronomico della Basilicata. Lo scopo della manifestazione, è coinvolgere tutti gli attori che operano nella valorizzazione del patrimonio turistico, culturale e ambientale della regione in momenti aggregativi, quali motore di sviluppo economico per quelle attività, che pur presenti sul territorio, non hanno finora creato valore aggiunto secondo la logica dello sviluppo sostenibile». Angela Scelzo

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Mercoledì 23 settembre 2009


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Continua l’inchiesta del Quotidiano, parla il sindaco di Tito: «Istituzioni immobili»

Rifiuti, «Basilicata all’anno zero» Scavone denuncia i ritardi della Regione: «Sulla questione si è fatto molto poco» TITO - Parla di “istituzioni immobili”. Attende il “piano smaltimento rifiuti dal 2002”. Per il primo cittadino di Tito, Pasquale Scavone «la Basilicata, in tema di rifiuti, è in grave ritardo». Sulla questione rifiuti che problemi vive Tito? Sono i problemi dei comuni del bacino Potenza-centro. Problemi che da tempo tutti ci aspettavamo. Oggi l’emergenza rifiuti é in atto, ma occorre sottolineare che sulla questione poco si è fatto in questi anni. Siamo in attesa del Piano smaltimento rifiuti dal 2002. Il meccanismo della raccolta si inceppa quasi quotidianamente perché non è sistematizzato . E’ anacronistico parlare ancora di discariche, il ministro Ronchi sanciva molti anni fa che non si dovevano attivare più siti per discariche sui territori. In Basilicata siamo all’anno zero. Cosa pensa di quanto è stato fatto dalle istituzioni per fronteggiare la questione? Nulla. Le Istituzioni sono immobili. Abbiamo consumato cinque anni di legislatura con incontri e confronti tutti vanificati, in quanto non siamo riusciti come si-

Il sindaco di Tito, Pasquale Scavone

stema delle istituzioni di Basilicata a dare risposte ad un tema preponderante e strutturale per la crescita delle comunità. E’inutile che parliamo di turismo se non riusciamo a dare risposte su temi strategici come quelli della raccolta dei rifiuti. Chi

deve legiferare e pianificare su scala ampia deve fare delle scelte in tempi rapidi. Sindaco Scavone perché secondo lei, sino ad oggi, poco è stato fatto dalle istituzioni lucane? La questione rifiuti non è stata assolutamente presa

seriamente in considerazione dalle istituzioni, Provincia e Regione. Per di più c’è una situazione legata all’inceneritore di Potenza che non riesce ad andare in funzione per problemi che partono da lontano. Parlare di piccoli comuni o grandi comuni non ha senso. Il meccanismo del conferimento è troppo fragile. Ma quanto conferite in discarica? Ad agosto di differenziata 388,16 tonnellate e di Rsu 1.424,13 tonnellate. A quanto si aggirano i costi per la gestione rifiuti? Nel 2008 il costo in discarica è stato di 286.327 euro. Si può fare già una proiezione per il 2009? Certo. Si prevede un costo di 294.350,00. La raccolta differenziata è esternalizzata. Ci serviamo di una società di gestione alla quale ci le-

ga un contratto fino al 2012, mentre per la differenziata sino al 31 dicembre 2009 E la Tarsu? La tariffa é differenziata. Per i ristoranti è di 7,1265 euro al metro quadro. Per gli alberghi e gli esercizi commerciali è di 6,1766. Per gli stabilimenti industriali è di 3,3258 e per le case 1,3990 euro al mq. Ma c'è una riduzione del 33 per cento per i single e per uso stagionale. Per le zone non servite la riduzione è del 60 per cento. Pensa che il comune di Tito abbia già dato molto alla regione Basilicata in fatto di temi ambientali? Abbiamo avuto una discarica intercomunale aperta per circa 12 anni che ha raccolto 20 comuni ed ha ospitato Potenza per lungo tempo, con decreto prima della regione e poi della provincia. La discarica è stata chiusa

con decreto del presidente della Regione, Filippo Bubbico, ma quando ci é stato chiesto di farla diventare stazione di trasferenza per un anno e mezzo, ci siamo resi disponibili per eliminare le criticità temporanee dell'intero territorio. Oggi le criticità non sono mutate. Cosa chiede alle istituzioni? Spetta a chi deve legiferare, al di sopra delle comunità locali, fare delle scelte che non devono essere attaccabili. La Basilicata é tra le poche regioni che non ha un sito di stoccaggio dell'umido e tutti gli sforzi dei comuni per la raccolta differenziata potrebbero essere vanificati. Sindaco Scavone, cosa vi aspettate dal Piano Provinciale dei Rifiuti? Che si faccia. Angela Scelzo 14. continua

Sant’Angelo L’edificio sacro ha bisogno di immediati interventi

Serve più di un milione di euro per il recupero della chiesa madre SANT’ANGELO - Da tempo la monumentale chiesa madre, in tre navate, soffre di gravi e perduranti malanni. Oggi la situazione risulta essere addirittura preoccupante dopo anni di indifferenza e di incuria da parte di tutti. Piove in più punti, perché il tetto è dissestato; ovunque, all'interno si vedono crepe più o meno gravi e ciò implicherebbe un intervento strutturale tale da rafforzare i muri maestri; la pittura finto marmo è dappertutto screpolata per l’umidità; in serio pericolo le opere d'arte a causa dell'umidità. L’intonaco dei muri esterni è tutto mosso e cade a pezzi, tanto che l'amministrazione è stata costretta a transennarne la parete più esposta che potrebbe minare addirittura la pubblica incolumità, in via Roma. Dal campanile, di tanto in tanto, vengono giù pezzi di cornicione, al punto che, in diverse circostanze, sono stati chiamati i vigili del fuoco per la loro rimozione e ora si scopre che anche la punta dello stesso si rivela lesionato e pericolante; i lavori di recupero della canonica attigua alla chiesa sono fermi dal 1997 e ciò comporta BARAGIANO – Alla vigilia della giornata mondiale della atassia oggi a Baragiano Scalo prende il via un’iniziativa di solidarietà inserita nel carnet della “Settimana Italiana della Atassia” . A partire dal primo pomeriggio sino alle ore 21 nei pressi della Chiesa di Baragiano Scalo sarà possibile contribuire alla ricerca. A renderlo noto è il presidente dell’Aisa, Dino Gugliotta.

altre vistose forme di infiltrazioni d'acqua sul lato sinistro della chiesa, entrando. Per queste forti preoccupazioni, il sindaco del paese, Michele Laurino, si è visto costretto a convocare d'urgenza i massimi responsabili della sovrintendenza alla belle arti di Matera: Maria Vittoria Reggina, responsabile della sovrintendenza alle opere d'arte, Antonio Persia, sempre della sovrintendenza alle belli arti, ma per la parte strutturale, don Antonio Laurita responsabile diocesano per le strutture religiose e il parroco del paese Padre Antonio Capasso. Reggina si è detta meravigliata dell’incredibile patrimonio di opere d’arte presenti nella monumentale chiesa, sede dei vescovi per tutto il 600 e si è detta anche preoccupata dello stato di fatiscenza della chiesa. Persia non si fa illusioni e approssimativamente stima l’intervento di recupero generale della struttura intono a un milione e mezzo di euro. La preoccupazione è che se il problema verrà ancora ignorato, la fatiscenza si acuirà. «Ora aspettiamo la relazione dei responsabili della sovrintendenza - dice

Laurino - poi chiederemo un tavolo urgente con la Regione per trovare insieme dei canali finanziari atti a fare interventi necessari per salvare la nostra chiesa che noi consideriamo essere un patrimonio storico di fondamentale importanza per l'intera area e rappresenta anche la nostra identità e quindi non deve andare perduto». La chiesa, prima cattedrale, fu eretta agli inizi del 600 per volere del vescovo Testi, ha subito nel tempo diversi terremoti come quelli dell'8 settembre 1694, 1 febbraio 1826, 16 dicembre 1857, 23 novembre 1980. Sempre prontamente rimessa a nuovo con il contributo spontaneo dei fedeli e con parziali interventi di danaro pubblico. Ma dall'80 nessun intervento di conservazione è stato mai fatto. Al suo interno conserva i dipinti del De Gregorio (Pietrafesa) , di Sessa, un trono e un altare maggiore lignei ricoperti di oro zecchino, di stile barocco, inizio 700, voluti dal vescovo Fontana. Le ragioni ci sono tutte per essere preoccupati. Antonio Monaco

Lo stato in cui versa la Chiesa Madre di Sant’Angelo

Baragiano Raccolta fondi per la lotta all’atassia nella giornata nazionale

Solidarietà a favore della ricerca Oggi nel Marmo Platano sarà possibile sostenere la ricerca con delle donazioni (minimo di 5 euro) e in cambio l’Aisa donerà le candele bianche (per testimoniare l’impegno di scienziati e volontari), le candele blu (per rinnovare la speranza di vittoria sulle atassie) o il fio-

re di confetti (dolce ringraziamento ai sostenitori della lotta alle sindromi atassiche). «L’ Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche Onlus, formata unicamente da volontari - si legge in una nota - opera nel campo del Volontariato So-

ciale e Sanitario per incoraggiare e promuovere la ricerca scientifica genetico molecolare, biochimica ed immunologica sulle Atassie. Si svolgono anche attività di informazione e promozione della prevenzione sulle stesse e presta sostegno globale ai pazienti

Atassici, alle famiglie e ai disabili in genere, aiutandoli nella risoluzione dei problemi derivanti dalla comparsa delle malattie e migliorare la qualità della vita. I pazienti atassici italiani sono indicati in circa 5.000 unità, in aumento e con una riduzione dell’età

di comparsa dei sintomi. Il calcolo secondo le percentuali di incidenza sulla popolazione mondiale indicano per l’Italia 15.000 persone colpite da atassia, questa anomalia tra numero stimato e numero “censito” è dovuta a diagnosi generica di neuropatia progressiva in assenza di test genetico». Il 25 la carovana della solidarietà dell’Aisa farà tappa a Potenza, il 26 a Matera ed il 27 a Melfi. ang. sce.

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Mercoledì 23 settembre 2009


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La macchina della donna si è scontrata con l’autovettura di un uomo originario di Genzano

Scontro mortale sulla Bradanica Rosaria Matera, assicuratrice di Banzi, ha perso la vita ieri pomeriggio Venosa, tutto pronto per il “Clandestino day”

Una delle due autovetture coinvolte

PALAZZO - Stava tornando da un convegno per assicuratori, quando, per cause ancora da accertare, Rosaria Matera ha perso la vita in uno scontro tra la sua Peugeot 309 e una Alfa 159 su cui viaggiava un uomo originario di Genzano. L'impatto tra le due autovetture, avvenuto sulla Bradanica nei pressi dello svincolo per Palazzo intorno alle 13.30 di ieri, è stato tremendo. La donna, cinquantunenne originaria di Banzi dove lavorava presso l'assicurazione Aurora, è morta sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Palazzo, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e il personale della Protezione civile di Lavello guidato da Ernesto Angelotti. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. Le autovetture erano entrambe al centro della strada. Difficile per i militari dell'Arma stabilire le responsabilità. Il traffico è stato bloccato per diverse ore. E' ritornato normale intorno alle 17 di ieri pomeriggio. L’uomo, di 74 anni è stato trasportato al San Carlo di Potenza. al momento in cui si scrive risulta essere in prognosi riservata VENOSA - Si sono messe in gioco, hanno mostrato il loro talento artistico e hanno ottenuto successo dipubblico e di critica. Sono stati in tanti che hanno visitato la mostra “Venosa: Le donne-L'arte”, organizzata dall'amministrazione comunale e dalla sezione Fidapa della cittadina oraziana. Vincendo non poche resistenze a mettere in vetrina le loro produzioni artistiche, Lidia Mollica, Rita Di Gilio, Filomena Donatiello, Renata Gay, Giovanna Lacedra, Marirosy Lagala, Tiziana Lagala, Pina Lichinchi, Giulia Manes, Patrizia Pellegrino, Maria Velle hanno accettato l'invito a esporre le loro opere artistiche nei saloni saloni del Castello Pirro del Balzo.Per tutti i visitatori è stata una piacevole sorpresa scoprire insospettati talenti nascosti. «Si è dimostrata vincente l'invito ad esporre le loro opere fatto insieme al Comune e fatto ad alcune donne venosine, che da

Acerenza - Sono ritornati, rafforzati nella fede dal pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, il gruppo di fedeli della Diocesi di Acerenza guidato dal vescovo Giovanni Ricchiuti. Dal 24 al 31 agosto scorso, hanno camminato per la natura spagnola per 111 kilometri partendo da Sarrìa fino alla cattedrale di Santiago de Compostela raggiungendo Fisterra o Finisterre, dove la Spagna volge lo sguardo verso l'Oceano Altantico. Il simbolo di Santiago (San Giacomo) è la conchiglia anche simbolo del pellegrino insieme al bastone, che ha accompagnato il gruppo della diocesi verso l'agognata meta. Cinque tappe da Sarria passando per Portomarin, Palas de Rei, Melide,

VENOSA - Tutto pronto a gramma. Si comincia alle Venosa per il “Clandesti- 19.30 con la proiezione di no day”, organizzato dal “Come un uomo sulla terComitato “Pro-migranti” ra” il film che racconta previsto per il 25 settem- agli Italiani cosa si nabre prossimo. «In una ter- sconde dietro gli accordi ra dove i migranti esisto- con la Libia. Illungomeno, e vengono qui per la traggio che dà voce alla dignità e al coraccoltà dei raggio dei pomodori, migranti si spiega in africani. una nota Una produabbiamo rizione Asinitenuto imtas in collaportante borazione dare a loro con ZaLab. una visibiliAlle 21 ci satà, e non rà la proiecontinuare zione di a farli vive“Même Pére re invisibili Même Méin casolari re” un docuabbandonamentario ti dove sono soggettivo, facile preda un progetto del caporadi viaggio e lato e dello scoperta del sfruttaIl manifesto dell’iniziativa Burkina mento. Per Faso, il questo i fratelli africani, dal Burkina "paese degli uomini inteFaso, Ghana, Mali, Costa gri". Concluderà la serata D'Avorio saranno con noi il concerto di Sergio Diin piazza». Nutrito il pro- leo.

Fidapa, successo per la mostra

Donne venosine nel segno dell’arte tempo coltivano privatamente la passione per la pittura e che da sempre hanno fatto la scelta di tenersi fuori dal mercato dell'arte- sottolinea Marirosa Orlando, presidente Fidapa Venosa - La mostra ha favorito scambi e collaborazioni tra donne che fanno cultura sul territorio venosino e ha fornito spunti per la riflessione evidenziando tratti che caratterizzano la creatività femminile». I giudizi positivi dei visitatori sono stati confermati da quelli degli esperti. «Queste "donne in arte" mostrano di avere capacità notevoli e caratteristiche personali.- ha

evidenziato a conclusione della mostra Deanna Vernetti, esperta in storia dell'arte In alcuni casi predomina la qualificata formazione professionale; in altri casi emerge la passione innata per la pittura, in altri ancora il talento si coniuga con la forza emotiva. Non mancano, tuttavia espressioni di totale spontaneità e semplicità, o raffinate riproduzioni, o complesse tele di acuta interpretazione. In ogni caso, capolavori pieni di vita e di emozioni che l'artista trasmette a chi li guarda. Tutte queste artiste meritano un plauso e vanno incoraggiate

a continuare a produrre, perchè in una società così fortemente volta al materialismo è importante riuscire ad emozionare e suscitare sentimenti autentici». Alla luce del successo registrato dalla iniziativa, Gianluigi Laguardia, Direttore di Lucanianews24.it, si è augurato che la mostra abbia una cadenza annuale, allargando la partecipazione a tutte le donne artiste della Basilicata.Il Sindacodi Venosa,Bruno Tamburriello,e il Vicesindaco, Pierino Visaggio, a conclusione della manifestazione a Palazzo Calvini, hanno evidenziato la valenza artistica e sociale della iniziativa, che, da una parte, ha consentito di far conoscere al grande pubblico il talento di artiste venosine, e dall'altro ha creato le condizioni per far uscire allo scoperto donne che avevano deciso di rimanere con la loro arte nello stretto ambito familiare.. Giuseppe Orlando

Venosa Dopo la denuncia de “Il Quotidiano”

Brochure dell’Apt buttate Il materiale è stato rimosso VENOSA - Ha prodotto gli effetti sperati la denuncia fatta dall' l'assessore comunale ai Lavori Publici, Antonio Pippa, del ritrovamento di materiale propagandistico dell'Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata abbandonato sul ciglio della strada. Lunedì mattina sono arrivati a Venosa funzionari dell'Apt che, insieme all'assessore Pippa, si sono recati sul posto segnalato per fare un sopralluogo, verificare di quale materiale si trattasse e individuare i destinatari della spedizione. Fatte le necessarie verifiche, i rappresentanti dell'Apt si sono impegnati a rimuovere depliants, volumi e cartine e a ripulire tutta l'area. Martedì mattina operai e mezzi dell' Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata erano sulla SP 9 Venosa-Lavello ( in prossimità del passaggio a livello e dopo il ponte sulla Fiumara) per rimuovere il materiale abbandonato e far ripulire l'area, diventata una discarica. Soddisfatto per la celerità dell'intervento, l'assessore Pippa «L'Apt ha subito raccolto la nostra segnalazione e si è data da fare per porre rimedio alla incresciosa situazione venutasi a creare sottolinea Pippa - In questo modo ha dimostrato di tenere nelle dovuta considerazione prole osti dalla Amministrazione e ha dato prova della sensibilità che nutre nei confronti della tutela dell'ambiente». Si chiude, così, positivamente (e in tempi rapidissimi) una situazione problematica da noi descritta sul Quotidiano di domenica, dopo la segnalazione fattaci dall'assessore Pippa. Come si ricorderà l'assessore comunale nel denunciare ironicamente che «Venosa, esclusa dai percorsi del Piano Turistico Regionale, è stata inclusa nei canali di distribuzione del materiale» si era premurato di accompagnarci nel luogo “sbagliato” dove erano stati depositati (abbandonati)

Acerenza, sulle orme di Santiago Arzua, Monte de Gozo quindi Santiago de Compostela. Hanno alloggiato negli ostelli, hanno condiviso le notti tutti insieme, hanno vissuto nella semplicità curando soltanto l'aspetto spirituale, nella riflessione e nella preghiera che ha alleviato le fatiche dovute al lungo cammino. A tappe più lunghe si alternavano tappe più brevi tra sentieri e percorsi in cui la natura è l'unica padrona. Ruscelli, alberi secolari, passaggi suggestivi dove ogni cosa rievocava una presenza Di-

vina. «Un'esperienza singolare - così il vescovo Ricchiuti - per un itinerario spirituale e per un cammino in cui si è pregato, ci si è incontrati con Dio. Un cammino spirituale per incontro con

gli altri in una relazione fraterna e di aiuto reciproco. L'essenzialità e la fatica di ogni giorno ci hanno fatto misurare con la capacità alla sopravvivenza». E poi ha concluso: «E' stato un mo-

mento di conversione». Una cattedrale a sette punte e immensa. E' stata il premio per i pellegrini che dopo aver affrontato tanti chilometri e tante fatiche, dopo la stanchezza, hanno potuto rifocillarsi di tanta fede. A porte chiuse, all'interno della cattedrale di Santiago, dove oggi è custodito il corpo del santo, si è svolto il rito del botafumeiro, l'incensiere più grande del mondo che viene fatto oscillare nel transetto, un tempo usato per coprire il forte odore emanato dai pellegrini che

Il materiale buttato

depliants riccamente illustrati, volumi patinati, cartine geografiche. Arrivati sul posto abbiamo trovato una vera e propria discarica a cielo aperto. Tra i vari pacchi, nonostante l'umidità notturna e una leggera pioggerellina, abbiamo trovato materiale ancora in buone condizioni, scoprendo interessanti pubblicazioni edite dall'Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata. Due erano della serie “B Basilicata .Bella scoperta”. La prima riporta le strutture ricettive e i servizi presenti in Regione; la seconda illustra i luoghi, gli eventi, le suggestioni in programma per il 2009. Abbiamo trovato depliants come “BasilicatArteItaly-Arte e borghi antichi”; BasilicataMateraItaly-La città dei Sassi”; BasilicataParchiItaly-Meraviglia della Natura”; BasilicataMarateaItaly-Perla del Tirreno”; Emozioni viste dall'alto_il volo tra le Dolomiti lucane”. Infine abbiamo trovato una aggiornatissima cartina turistica della Basilicata redatta dall' Istituto geografico De Agostini. La nostra descrizione deve aver incuriosito non pochi cittadini, che si sono recati sul posto a curiosare e a fare rifornimento del materiale ancora in buone condizioni. Giuseppe Orlando

affollavano la cattedrale, oggi diventato una tradizione, è praticato nelle messe solenni o nell'anno Santo Compostellano. Hanno attraversato boschi, strade sterrate, più o meno trafficate, hanno conosciuto le usanze, i riti della Galizia arrivando nei piccoli punti di ristoro in cui ognuno poteva timbrare durante o al termine di una tappa. Questo è l'altro volto di Santiago. Un riconoscimento per ogni tappa raggiunta, così alla fine del cammino, ognuno ha guadagnato una pergamena, la Compostela, in ricordo in un traguardo spirituale, del sacrificio e della gioia per aver visitato un altro luogo Santo grazie alla forza della fede. Enza Saluzzi

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Mercoledì 23 settembre 2009


27 Melfi Il ventiduenne fu trucidato il 16 giugno del 2007 in via Gabriele D’Annunzio

«Date l’ergastolo a Navazio» Il pm Anfossi ha chiesto il massimo della pena per l’omicidio di Mauro Tartaglia MELFI - L'accusa ha chiesto il massimo della pena: l'ergastolo. Ieri mattina nell'aula Mario Pagano del Tribunale di Potenza il pm Sofia Anfossi si è alzata in piedi per pronunciare la requisitoria contro Gerardo Navazio, accusato della omicidio di Mauro David Tartaglia, il ventiduenne di Melfi trucidato a colpi di pistola due anni fa, il 16 giugno del 2007. L'imputato era assente, dopo il fallimento del suo tentativo di ricusare il giudice per legittimo sospetto, mentre sedevano sui banchi i parenti della vittima che hanno presenziato alle udienze del processo sempre con grande compostezza. Navazio venne arrestato a distanza di qualche ora dal delitto in via Marconi, a Potenza, con un coltello a serramanico nella cintola dei pantaloni, la sua pistola calibro 6,35 con il colpo in canna, altre lame in una borsa sotto gli indumenti raccolti per la fuga. L'omicidio si era svolto nel pieno centro del paese, in via D'Annunzio, proprio davanti alla villa, e perdipiù alla luce del sole, verso le cinque del pomeriggio. Grazie ai testimoni che avevano assistito alla scena era stato fa-

La famiglia del ragazzo ucciso era presente in aula al momento delle richieste del magistrato Navazio con il suo cane

cile per gli investigatori identificare subito il responsabile. Navazio non aveva esitato a confessare di aver ucciso il giovane Tartaglia nell'interrogatorio per la convalida del suo arresto. In questi mesi gli amici della vittima sono stati sentiti dalla Corte presieduta da Andrea Gubitosi, assistito da Candida De Angelis e dai membri della giuria popolare, e hanno raccontato che la sera prima del delitto ci sarebbe stato un litigio tra i due. Navazio sarebbe stato

Tartaglia, il ragazzo ucciso

convinto che Tartaglia si approfittasse della sua “compagna”, una donna conosciuta appena uscito dal carcere, nel 2006, dopo aver scontato trentasette anni di reclusione. Per l'accusa il movente dell'omicidio è questo. Nel 1967 Gerardo Navazio era stato condannato per aver ucciso la cognata dopo un tentativo di violenza sessuale, e vent'anni dopo era ritornato dietro le sbarre per avere aggredito a coltellate anche la figlia della vittima, oltre a aver colpito alla

testa suo marito con una bottiglia di vetro. Nei cinquanta penitenziari che l'avevano ospitato Navazio si era reso complice di diversi tentativi di rivolta, e in almeno tre occasioni era stato preso mentre cercava di evadere. In un caso era accompagnato da Renato Vallanzasca, il famigerato capo della “banda della comasina”. Per l'accusa fanno fede le dichiarazioni rese i primi giorni, anche se a distanza di poco più di un mese l'imputato avrebbe ritrattato la

sua confessione, nel tentativo di addebitare l'omicidio al defunto Marco Ugo Cassotta, capo dell'omonimo clan melfitano, ritrovato barbaramente ucciso in un casolare di contrada Leonessa la settimana prima. I rapporti tra Navazio, Marco Ugo Cassotta, alcuni membri del clan rivale dei Delli Gatti, e il giovane Tartaglia hanno fatto capolino diverse volte nel processo. Solo ieri sono stati acquisiti dalla corte i verbali che contengono le dichiarazioni di Mauro La

Manna, che è uno dei nonni di Tartaglia. Alla polizia aveva raccontato di aver saputo di un battibecco qualche mese prima dell'omicidio tra il nipote e Marco Ugo Cassotta, che sarebbe stato molto vicino a Gerardo Navazio soprattutto nell'ultimo periodo, dopo che quest'ultimo si era allontanato dai rivali, che gli avrebbero presentato la sua “compagna”, per cercare di riprendersela in seguito e sfruttarla come prostituta. Per Navazio anche il giovane Tartaglia avrebbe fatto parte del gruppo opposto a quello dei Cassotta, e il delitto si sarebbe dovuto inquadrare nella faida che è in corso da vent'anni, ma il pm ha deciso di non dedicargli neanche un accenno. All'uscita dell'aula la famiglia di Tartaglia si è detta soddisfatta del lavoro svolto dalla procura, nonostante le ombre che si sono allungate sulla tragedia, con le conseguenze e i rischi che comportano. Nella prossima udienza sarà la volta del loro difensore, per la causa di risarcimento per il danno sofferto, e del difensore di Navazio. Poi la corte si ritirerà per decidere. Leo Amato

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Senise Il libro dell’associazione verrà inaugurato sabato prossimo

I pinguini lucani e le idee per lo sviluppo SENISE - Ultimi preparativi per la presentazione, prevista per sabato 26 settembre alle ore 18 presso l'Auditorium parrocchiale “Agorà”, del testo “Proposte di sviluppo per la Regione Basilicata”, il libro dove l'Associazione Pinguini Lucani espone il suo programma di Idee per la Lucania. Un testo che racchiude i passi mossi dall'associazione che prende il loro nome dal testo di Kotter “Il nostro iceberg si sta sciogliendo”, dove una colonia di pinguini accortasi del progressivo scioglimento dell'iceberg su cui vive, decide di prendere in mano il

proprio destino e darsi, così, un futuro. Sulla metafora dei pinguini, l'associazione propone le nuove idee di sviluppo per la Basilicata, dall'energia all'attrazione di nuove imprese, tante le proposte che saranno discusse tra cui il divido tre moltiplico tre. Una proposta secondo la quale il Consiglio Regionale debba deliberare la riduzione ad un terzo dell'attuale emolumento dei consiglieri, ma qualora al termine della legislatura, il programma risulti attuato, con le conseguenze auspicate in termini di crescita del PIL, i consiglieri dovranno rice-

vere un bonus di ammontare pari a tre volte lo stipendio che avrebbero percepito negli anni di carica con le attuali regole. Tante idee che scaturiscono dalla convinzione che, come si legge nel testo: “La sfiducia, l'assuefazione, la mancanza di passione, il ritenere che 'è sempre andata così e quindi ...', oppure 'io lotto da 30 anni senza cambiare niente e quindi ..., oppure 'ma questo qui che interessi ha?', e ancora ' chi lascia la via vecchia ...' sono i peggiori nemici che abbiamo perché sono dentro di noi. Altri nemici risiedono nelle vecchie barriere e divisioni: se c'è lui

non ci sono io, e cose così. E' veramente arrivato il momento di unirci, poi potremo tornare a dividerci ma ora tutto questo non è possibile!”. Come ha dichiarato il presidente dell'Associazione, Pietro De Sarlo: “Il cambiamento quale motore dello sviluppo di un Paese e delle relative comunità. Soprattutto in una società in cui il mutamento ha finito per diventare, paradossalmente, sinonimo di status quo, risulta indispensabile ripristinare la capacità di ascoltare e interpretare, realmente, il nuovo. Un cambiamento che deve poter scuotere anche la Luca-

La copertina del libro

nia, una regione che in qualche modo si sta sciogliendo e che, pertanto, deve correre ai ripari. Perché niente può giustificare quanto non sta accadendo in un territorio che, ricco

di incredibili risorse quali acqua, sole, petrolio e cultura, risulta immobile e incapace di promuovere un progetto di futuro per i suoi giovani.” Francesca Gresia

Val D’Agri Gli amici di Fido dovrebbero essere trasportati in un canile di Rossano Calabro

Cani, trasferimento ancora fermo La Comunità montana ha avviato la procedura in attesa dell’ultimo atto VAL D'AGRI - Rimane un punto interrogativo la vicenda del trasferimento dei 420 cani randagi della comunità montana Val d'Agri in Calabria, anche dopo l'Ordinanza del Ministero del Lavoro, Politiche Sociali e Salute. Il trasferimento dei cani fuori la regione Basilicata sembra, per ora, non aver trovato ancora una fine. Eravamo rimasti all'ultimo “episodio” dell'aggiudicazione della gara d'appalto, predisposta dall'ente montano, dopo l'assenza dei canili lucani alla partecipazione della gara, all'aggiudicazione dell'appalto al mega canile di Cassano dello Ionio in Calabria. «Canile - a quanto dichiarato dallo stesso ente - con più di una certificazione di qualità». Quindi da parte della Comunità Montana la procedura sta andando avanti in attesa dell'ultimo atto amministrativo e certificazione da parte della Prefettura per procedere definitivamente al contratto con la ditta calabrese. Per ora, quindi, nessun impedimento per quanto riguarda il trasferimento dei cani della Val d'Agri fuori dalla regione Basilicata. Ma passiamo all'Ordinanza 163 del 16 luglio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 7 settembre, recante misure per “garantire la tutela e il benessere degli animali di affezione anche in applicazione degli articoli 55 e 56 del decreto legislativo 12 Aprile 2006, n.163. dopo la procedura della gara d'appalto”. Innanzitutto

Luigi e Maria, una storia di ordinaria emigrazione

Un branco di cani randagi

l'Ordinanza è stata emanata dopo la gara. In questo caso vale una retroattività? Andando anche nello specifico della stessa Ordinanza, alcuni punti non sono chiari e anche da interpretare. Nello specifico non c'è l'assoluto divieto del trasferimento dei cani fuori Regione. All'artt. 3.1 «I Comuni in sede di bando di gara o di convenzione e di valutazione delle offerte economiche devono prevedere principi di prelazione a favore delle strutture che: comportino minimi spostamenti degli animali preferendo ove possibile strutture sul proprio territorio provinciale o regio-

nale». Andando poi all'articolo 4: «Il sindaco del Comune rimane responsabile dei cani prelevati sul proprio territorio e collocati in strutture site in altri Comuni e in altre Regione di provenienza…E poi in merito all'articolo 2 (e) la struttura individuata per il mantenimento dei cani, inclusi, eventuali moduli contigui alla struttura, non deve avere una capacità superiore o superare le duecento unità di animali». Ora in Basilicata ci sta più di qualche canile che supera le duecento unità. In questo caso cosa succede? Angela Pepe

VAL D'AGRI - La vita dell'emigrante è una lotta continua contro la nostalgia della propria terra natia. In Val d'Agri molti sono i paesi che soffronoper l'emigrazione da Tramutola a Moliterno, Montemurro, Paterno. Ed è nel periodo estivo che la “nostalgia”, gli “affetti”, i luoghi d'infanzia” spingono a rientrare nelpaese diorigine.Percorrendo il centro storico di Tramutola abbiamo incontrato alcuni emigranti e abbiamo chiesto, la loro storia e le opinioni riguardanti il paese. Luigi 55 anni e Maria , sono andati via da Tramutola e sono emigrati al Nord, inPiemonte. Maria45anni, con dolore ha lasciato il paese per seguire il marito. “E' stato molto difficile abbandonare la propria casa. - dice - I sacrifici sono stati molti, e le difficoltà maggiori sono stati quelli dell'inserimento.” Luigi , il marito, nel suo racconto più volte ha sotto-

lineato di come è stato quasi “costretto” ad andare via, “ perché ha trovato lavoro da nessuna parte. “Ho sofferto molto la nostalgia e la mancanza degli affetti. Se non hai un lavoro sei trattato come una nullità. Tramutola è molto cambiata - ha sottolineato - a livello estetico, ma purtroppo mancano le opportunità lavorative per i giovani. Mi piace ritornarci durante l'estate c'è molto vitalità nella piazza, numerose sono le manifestazione per ballare e a cantare. Mi piace tornare nel mio paese, per gli affetti e per i luoghi. Ritornare per sempre non è possibile,oramai la mia vita è su. Qui le possibilità sono quelle che sono. Purtroppo i giovani fanno bene ad andarsene se non riescono a trovare un opportunità lavorativa. In qualunque posto che vai - commenta - la nostalgia del luogo di origine non ti abbandona mai”. a. p.

Corleto, ruba il tricolore Denunciato dall’Arma

Lauria Questa mattina la cerimonia a cui parteciperanno gli alunni della scuola

CORLETO PERTICARA E’proprio il caso di dire tutto è bene ciò che finisce bene. almeno per la bandiera italiana di Corleto Perticara, trafugata l’agosto scorso. Ebbene dopo un mese di indagine i carabinieri sono giunti a una conclusione. I militari dell’Arma della stazione di Corleto Perticara a seguito del furto della riproduzione del tricolore commemorativo dell'unità d'italia risalente al 1870, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato un cittadino lucano di 22anni ma residente a Torino. Il ragazzo approfittando dell'esposizione del tricolore nelle prospicienze della locale casa comunale, in occasione della comme-

LAURIA -La scuolaprimaria di Lauria sarà a Roma dal presidente Giorgio Napolitano per l'inaugurazione dell'anno scolastico. Quando la scuola ha voglia di fare, anche con pochi mezzi e in strutture non molto comode, ecco che arrivano i riconoscimenti e i premi. E' il caso del I Circolo didattico di Lauria, che ha avuto il piacere di essere scelto per la cerimonia ufficiale che si terrà a Roma e che sancirà l'inizio del nuovo anno scolastico. La cerimonia sisvolgerà, nelpomeriggio di giovedì prossimo, nel Palazzo del Quirinale alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, del ministro della pubblica istruzione, Mariastella Gel-

Carabinieri

morazione dell'insurrezione lucana del 1860 ha rubato la bandiera. Le successive indagini hanno consentito di rinvenire e recuperare la refurtiva all'interno dell'abitazione che, successivamente veniva restituita all'avente diritto.

Il Primo circolo didattico da Napolitano

Il Presidente Napolitano

mini e di altre autorità politiche. Un grande attestato per la scuola primaria di Lauria a cui viene riconosciuta l'importanza del grande lavoro svolto attraverso un'attività ricca e diversificata. Una rappresentanza di alunni, ac-

compagnati dalla dirigente scolastica, Mariapina Miraglia e dalle docenti Nicolina Carlomagno, Carmina Ielpo e Maria Grazia Viceconti sarà infatti a Roma da domani al 25settembre. L'invitoègiunto direttamente dal ministe-

ro della Pubblica istruzione di via Arenula qualche giorno fa alla dirigente scolastica ed è stato accolto con orgoglio dall'istituto in quanto premia la serietà del lavoro svolto in questi anni dal I Circolo didattico di Lauria. Per tre giorni alcuni alunni saranno nella capitale e potranno così partecipare a un primo incontro privato al Quirinale oggi 23 settembre. Sarà questa anche l'occasione per gli Istituti partecipanti di offrire un omaggio al presidente dellarepubblica. L'eventoè un appuntamento ormai consolidato, trasmesso in diretta da raduno dalle ore 17 alle ore 19.30 ed è naturalmente un prestigioso riconoscimento. Emilia Manco

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Mercoledì 23 settembre 2009 REDAZIONE: REDAZIONE: Piazza Piazza Mulino, Mulino, 15 -15 75100 - 75100 Matera Matera - Tel. - Tel. 0835.256440 0835.256440 Matera

Pisticci

Nova Siri

Caso Barbalinardo

Politiche sociali

L’assessore si è dimesso per la discarica

Il Comune nomina il disability manager

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Ieri in città le telecamere di “Striscia la notizia” sulle tracce del sedicente dottore

Finto medico tocca le pazienti Fabio e Mingo scoprono un truffatore che lavorava in casa L’opinione

A Serra Venerdì si può realizzare il Parco Verde attrezzato e la gestione dell’area di PIO ABIUSI

UN FALSO medico con le “mani lunghe” è stato individuato ieri a Matera dalla coppia di inviati storici del programma satirico “Striscia la Notizia”, Fabio e Mingo che lo hanno “tampinato” per provare a strappargli, invano, un'ammissione nei pressi di via Nazionale dove l'uomo, vicino alla sua abitazione, avrebbe uno studio. L'uomo eserciterebbe abusivamente la professione e ancor più le numerose specializzazioni di sessuologo, riflessologo e psicologo per palpeggiare impunemente le proprie pazienti ignare. Qualcuna di queste però, evidentemente, ha scoperto la furbata e si è rivolta agli inviati della famosa trasmissione televisiva. Statura bassa, con pochi capelli brizzolati e un accenno di baffi, questo l'identikit del sessantenne inseguito nel pomeriggio di ieri da Fabio e Mingo che nell'arco di una settimana hanno visitato per ben due volte la città dei Sassi. Il falso medico visibilmente imbarazzato, ha inizialmente evitato il confronto ignorando le do-

mande dandosi disperatamente alle gambe, prima di concedersi ad un diniego incessante al microfono di Mingo sotto l'occhio vigile nascosto dal cappello rosso del buon Fabio. L'approccio con lo pseudo medico, è avvenuto in via San Pardo nei pressi di un noto supermercato per proseguire fino all'incrocio con via Salvemini, via di fuga scelto dalla “vittima” delle telecamere di Striscia. Un vano tentativo quello messo in atto dal falso medico, perché i due inviati imperterriti hanno continuato a seguirlo nonostante il fermo diniego dell’uomo. Due telecamere, un tecnico ed un fotografo facevano parte dell'equipe del duo barese che è riuscito a fermare il millantatore su via Pizzilli. Il sessantenne avrebbe abusato della professione di specialista oltre a plagiare le pazienti che riceveva in una stanza attigua alla sua abitazione al cui interno vi erano alcune illustrazioni del corpo umano. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Un sessantenne palpeggiava le sue vittime spacciandosi per un esperto

L’INTERVENTO

Dalla Uil appello all’unità sindacale «LA SITUAZIONE economica ed occupazionale nella Provincia di Matera, sta vivendo una situazione di crisi particolarmente grave anche in comparazione con i dati che comunque accomunano tutto il Paese. Tutti i settori della produzione sono stati falcidiati se non proprio travolti: Val Basento, Salotti, Agricoltura, Turismo, Ambiente e Territorio e gli ammortizzatori sociali non possono costituire il solo rimedio». E’ quanto sostiene in una nota il segretario provinciale della Uil di Matera Franco Coppola che descrive lo scenario difficile delle imprese e chiede una posizione unitaria ed uno sforzo di coesione ai colleghi degli altri sindacati confederali. La crisi generale dell’economia si riverbera ancora in maniera più forte su un territorio come quello materano che vive una situazione di sostanziale difficoltà. «E' di tutta evidenza la necessità del rilancio con strategie mirate e con il concorso di tutti gli attori in campo. Per quanto concerne il ruolo di CGIL-CISL e UIL, si deve evitare ad ogni costo che le differenze e divisioni emerse a livello Nazionale su grandi temi come ad esempio la riforma degli assetti contrattuali, abbiano ripercus-

sioni sulla capacità di marciare uniti a livello di territorio» ricorda ancora Coppola proprio per sottolineare la necessità di avviare un percorso comune delle diverse forze sindacali. «Vi è l'assoluta necessità, invece, che le tre Confederazioni presenti nella Provimcia Materana, si predispongano in termini convintamente unitari per elaborare una piattaforma complessiva e propositiva che affronti e rilanci il grande tema dello sviluppo e dell'occupazione. Cgil, Cisl e Uil, hanno sempre ottenuto i risultati auspicati quando le differenti vedute, culture e posizioni hanno trovato la dovuta sintesi, rappresentando così il valore aggiunto occorrente» continua ancora il segretario provinciale della Uil di Matera, Coppola. «La gara non consiste in chi appare e grida di più a prescindere dal merito e dalla capacità di dare concrete risposte ai lavoratori e men che meno di fughe in avanti e protagonismi sterili quanto non dannosi. L'interesse è unico, fortemente condiviso ed è quello di lottare compatti, con idee e proposte per dare prospettive ai tanti lavoratori disoccupati, alle famiglie ed ai più deboli». matera@luedi.it

IN QUESTI GIORNI si è sviluppato un ampio dibattito in città sull'opportunità o meno di dare corso alla delibera di giunta comunale N° 378 del 29 Luglio 2009. Erano giorni in cui la città era interessata da forti ondate di calore e l'ozono, si stabilì poi, era salito alle stelle ed allora si deliberò che la fontana ornamentale sita in viale XXI Settembre in rione Serra Venerdì era divenuta inservibile e quindi andava rottamata anche senza incentivi , anzi….. La conclusione alla quale la giunta della Città era pervenuta poteva essere diretta conseguenza del violento incendio che lo scorso anno aveva interessato la pineta e che insite nello stesso rione ed era il pretesto per porre fine al “Parco Urbano di Serra Venerdì” ed, eventualmente, dare inizio alla cementificazione, che non guasta mai.. Il rione di Serra Venerdì fu il primo rione realizzato dalla “risanamento Sassi”, progettato da Piccinato e consegnato alla città poco più di mezzo secolo fa. E' stato un quartiere sempre vivace e con una connotazione urbana ed antropologica ben precisa. Ancora oggi, con un ricambio generazionale autoctono , esprime delle peculiarità che lo rendono unico nella città e non può ascriversi tra i quartieri, cosiddetti, dormitorio. L'interesse dalla città verso Serra Venerdì è sempre stato massimo anche perché godeva e gode , ci auguriamo per lungo tempo, di una estesa area verde che è unica nella città , di sicuro è molto più attraente del cosiddetto boschetto ed al quale i materani sono fortemente affezionati . La pineta di Serra Venerdì si affaccia sulla vallata del Bradano e credo che nei giorni di massima calura sia un oasi di reale refrigerio senza per questo abbandonare la città e rifugiarsi a Timmari o nei lontani boschi appenninici. L'idea di ammodernare e valorizzare il quartiere negli ani '80 fu ottima peccato che a quel tempo non si tenne conto della gestione degli spazi. In buona sostanza alla mancanza di attenzione per il verde si trova ampia giustificazione sia perché Matera non né ha mai avuti e sia perché il livello qualitativo di un area, all'epoca, era assicurato dal solo fatto di esserci. Certo la zona del vecchio Ospedale e del rione Pini dovevano essere delle zone amene ma furono e lo sono ancora oggi aggredite dal cemento. Oggi appare evidente che senza gestione gli spazi degradano miseramente ma questo non vuol dire che si debba rinunziare al verde. segue a pag. 31

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Matera


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Ferrosud, c’è un nuovo allarme I lavoratori chiederanno il sostegno e un incontro al presidente Napolitano

L’ingresso dello stabilimento Ferrosud

CHIEDERANNO al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di sostenere la loro protesta. I 64 cassintegrati e i 40 lavoratori dello stabilimento Ferrosud di Matera ripongono come ultima speranza quella di un probabile incontro con il Capo dello Stato che visiterà la città dei Sassi il prossimo 1 ottobre. Nonostante l'accordo firmato nei mesi scorsi alla Regione, l'azienda metalmeccanica ceduta da Eni al gruppo Mancini di Arezzo, ha registrato una drastica riduzione delle commesse che l'ha costretta a chiedere la Cassa integrazione straordinaria per 64 dipendenti. Provvedimento non ancora erogato dopo quattro mesi. Ai 40 operai ancora in attività all'interno dello stabilimento di Jesce lo stipendio, intanto, non viene garantito con regolarità e la tredicesima del 2008 potrebbe essere assicurata solo dai decreti ingiuntivi già fatti da alcuni dipendenti. Spiega Giuseppe Grieco della

Uim-Uil: «Il vero nodo da sciogliere riguarda le prospettive. Mancano le commesse e non c'è nessuna certezza». A maggio, intanto, scadrà la cassa integrazione straordinaria e, in mancanza di ulteriori incarichi, il futuro potrebbe essere a rischio anche per i 40 lavoratori attualmente rimasti in attività. Ieri, intanto, nel corso di un'assemblea organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Failms, tutti i punti sono stati esaminati alla luce di una situazione che non sembra dare alcuna certezza. “Siamo preoccupati - aggiunge Gerardo Evangelista, della Fim Cisl - perchè temiamo che l'esasperazione di questi operai, senza soldi e con le famiglie da mantenere, possa sfociare in qualche gesto inconsulto. Per questo chiediamo anche alle segreterie confederali di sottolineare ulteriormente l'importanza della nostra vertenza anche con il Prefetto, con cui sono già stati avviati contatti». In serata arriva finalmente una buona notizia con la sotto-

Struttura dell’Asm per il sostegno a ragazzi discriminati

Più integrazione a scuola Si conclude oggi, presso la Mediateca Provinciale di Matera, la due giorni “Noi Insieme: l'intervento psicologico a sostegno dei processi d'integrazione scolastica”, diretta a psicologi ed operatori della Scuola. Organizzazione: Struttura Complessa di Psicologia dell'Azienda Sanitaria Locale Matera diretta dal dott. Isidoro Gollo e Servizio Sanitario Nazionale Regione Basilicata. Tutti gli insegnanti di sostegno, spesso lasciati soli nel loro delicato lavoro, saranno collegati ad una struttura snella ed efficiente per far emergere le potenzialità nascoste in ragazzi discriminati. La tempestività degli interventi è richiesta da pregresse diagnosi discordanti, registrate in anni scolastici precedenti, e causa di interventi inappropriati con conseguenti perdite di tempo e risorse per la soluzione di problemi psicologici indilazionabili. Scambi continui, interventi parcellizzati e monitoraggio delle problematiche più complesse saranno oggetto di studi da parte della giovane organizzazione sanitaria. Il rapporto sarà esteso ad altre simili esperienze del Nord Italia per intercettare omologazioni di patologie e conseguenti interventi psico-didattici. «Sono direttore della Struttura Complessa di Psicologia dell'ASM formata da ventidue psicologi, operanti nell'area materno-infantile, nell'ambito della Salute mentale e nel comparto delle dipendenze. - afferma Isidoro Gollo - Obiettivo del convegno è riformulare la Struttura in una prospettiva più organica e funzionale. Questa primafaseè dedicataallaformazione degli operatori; seguirà il coordinamento degli interventi dal punto di vista organizzativo e strumentale. Ci confrontiamo, in questa ricerca di ottimizzazione delle risorse umane ed economiche, con colleghi di altre ASL con maturate esperienze nel settore. Al momento vengono registrati differenti percorsi diagnostici e terapeuti-

ci. Nostrointento èmaturare una profonda riflessione su come coinvolgere concretatemene la Scuola, il Comune e gli enti locali preposti». «Presento la mia decennale esperienza di psicologia dello sviluppo maturata nell'Asl piemontese.- interviene Giuseppina Intravaia psico-

loga Asl Alba BRA - Siamo impegnati nell'inserire i disabili nel contesto scolastico, ripercorrendo le tappe educative spesso segnate da conflittualità familiari, maltrattamenti, situazioni familiari monoparentali, biparentali, allargate e ricostruite». M. Giuseppina Della Spe-

ranza psicologa dell'ASM asserisce che l'integrazione dei diversamente abili è un problema sempre sentito e difficilmente attuabile per le difficoltà di creare un armonico coinvolgimento di famiglie, strutture e interessi dei ragazzi». «Sono responsabile della disabilità adulta sorta in età evolutiva. - dice Giampietro Nardo Università Cà Foscari di Venezia - Utilizziamo programmi strumentali per il coinvolgimento di ragazzi iperattivi con disturbi dell'attenzione. È nostro intento collaborare con l'ASM di Matera per armonizzare conoscenze psicologiche ed interventi. In seno al convegno ho parlato della differenza tra valutazione statica e dinamica ed ho proposto un cambiamento di mentalità degli psicologi. Ogni intervento terapeutico deve tener presente che non esistono soggetti con handicap, ma soggetti con funzioni cognitive carenti». Nunzio Longo matera@luedi.it

Stella incontra i sindacati per il riavvio dell’Osservatorio della chimica Il presidente della Provincia di Matera Franco Stella ha convocato per martedì 6 ottobre, alle ore 16, presso la Sala consiliare dell'Ente di via Ridola, l'incontro per il riavvio dei lavori dell'Osservatorio sulla Chimica. Saranno presenti le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Ugl; i sindacati di categoria Femca-Cisl, Filcea-Cgil, Ugl-Chimici, Uilcem-Uil; i sindaci di Bernalda, Ferrandina, Matera, Miglionico, Pisticci, Pomarico e Salandra; l'Api; il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera e Tecnoparco Valbasento. «Per risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe l'area industriale basentana - ha dichiarato il presidente Stella - è indispensabile ridefinire, con estrema chiarezza, il ruolo dell'Osservatorio provinciale sulla Chimica. Dobbiamo potere analizzare il comparto e programmare interventi ad hoc, a partire dalle possibilità che ci mette a di-

sposizione il nuovo bando regionale per la reindustrializzazione della Valbasento. Solo attraverso una pianificazione strategica potremo affrontare e risolvere la situazione di totale incertezza che grava sul sistema produttivo del Materano» ha spiegato il massimo esponente dell’ente di via Ridola deciso a ridare vigore all’Osservatorio ed affrontare una serie di temi di grande attualità e fondamentali per lo sviluppo dell’intero settore della chimica. «Questo primo appuntamento con i protagonisti della Valbasento si propone di individuare strategie che siano in grado di assicurare un'accelerazione nella ridefinizione del modello di sviluppo e del ruolo delle aree industriali. E, ne sono convinto, l'Osservatorio della Chimica rappresenta proprio la conditio sine qua non per il rilancio della Valbasento, cuore e motore del nostro futuro economico».

scrizione da parte del Ministro Sacconi del decreto di cassa integrazione straordinaria dei dipendenti di Ferrosud: «la notizia ci è arrivata direttamente da Roma e permetterà nel giro di una quindicina di giorni all’Inps di anticipare gli stipendi ai lavoratori che ne sono privi da circa sei mesi», spiega Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «è un piccolo sospiro di sollievo in una vicenda complicata. Ora chiederemo al prefetto se il presidente Napolitano vuole ricevere anche una delegazione di lavoratori Ferrosud per illustrare i problemi che si vivono in questi mesi difficili, confidiamo che il Presidente possa incontrare lavoratori e rendersi conto delle diverse situazioni di difficoltà che ci sono sul territorio, tra cui anche quella della Ferrosud. Sappiamo», conclude Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «che non potrà intervenire direttamente ma una sua presa di coscienza potrebbe essere importante e utile per questi lavoratori».

Protesta in modo eclatante

Svuota l’estintore panico in Comune

SULLE PRIME, vista la polvere degli estintori che ha invaso il primo piano di Palazzo di città, si è pensato ad un incendio. E intorno alle undici meno un quarto di ieri mattina, impiegati e cittadini che erano nello stabile del Comune si sono riversati nel cortile. In realtà era il gesto di G. P. , che ha svuotato un estintore a polvere da 6 chilogrammi, spruzzandone il contenuto nell'androne d'ingresso dell'edificio. G. P. ha tentato in questo modo di attirare l'attenzione, sollecitando la concessione di un posto di lavoro. Un atto dimostrativo all'interno del Municipio che ha movimentato la mattinata e che è costato, al disoccupato materano, una denuncia a piede libero per procurato allarme. G. P., ieri mattina, è entrato nel Comune chiedendo ad alta voce un posto di lavoro, quindi si è impossessato di un estintore spruzzando la sostanza ignifuga nell'androne d'ingresso dell'edificio. La polvere si è diffusa immediatamente, raggiun-

gendo anche il secondo piano e creando panico e scompiglio tra i numerosi presenti. In pochi minuti, quanti erano al pian terreno hanno raggiunto il cortile, convinti che bisognasse lasciare lo stabile a causa di un incendio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a bonificare gli ambienti. La vicenda è stata gestita in tempi rapidissimi grazie all'arrivo dei militari della Stazione carabinieri di Matera. Proprio questi ultimi hanno bloccato l’uomo, accompagnandolo presso gli uffici del Comando Stazione dove, ad espletate formalità di rito, è stato denunciato a piede libero per procurato allarme. E' intervenuta anche una volante della polizia di Stato. L'Amministrazione Comunale agirà per vie legali nei confronti dell’uomo come ha annunciato ieri sera il sindaco in Consiglio comunale. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Buccico annuncia «Adiremo le vie legali non possiamo più tollerarlo»

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30 Matera La drastica riduzione delle commesse mette grande preoccupazione per il futuro


Buccico in Consiglio annuncia che prenderà una decisione sul futuro dell’Amministrazione

«Se non ho i numeri me ne vado» «Non sono attaccato alla poltrona ma sono l’unico che resta coerente» «SE NEI PROSSIMI giorni mi rendo conto di non poter andare avanti non mi tratterrò un’ora in più del necessario». E’ così che il sindaco di Matera, Nicola Buccico ha concluso ieri sera il dibattito politico in Consiglio comunale con il suo interventi che ha fatto seguito ad una serie di altri dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. L’idea iniziale era decisamente quella di un appuntamento ed un discorso interlocutorio in vista dei prossimi Consigli ma la situazione politica era tale che inevitabilmente le richieste di verifica dei numeri e della maggioranza non sono mancate al sindaco. Il primo cittadino però ha ribattuto alle critiche ed ha chiarito le sue idee che lasciano pensare ad un prossimo e risolutivo Consiglio in cui si conosceranno le sue

decisioni, sempre che non ci siano prese di posizione prima di quella fatidica data. Ma Buccico è stato chiaro: «non ho nessuna intenzione di tirare a campare, nè di rimanere abbarbicato alla poltrona, mi rendo conto che per andare avanti servono i numeri e soprattutto la stabilità necessaria ma penso anche che ci dovrà essere un prossimo consiglio. Valuterò», ha continuato il primo cittadino, «nei prossimi giorni che sbocco ci sarà, se ci saranno i numeri andrò avanti, altrimenti il mio mandato cesserà ma senza drammi». Il primo cittadino non ha perso occasione nemmeno per spiegare la fragilità della sua maggioranza e dei pezzi persi per strada ed ha spiegato: «è falso dire che abbia-

mo disatteso i programmi, verificheremo il percorso fatto e sono cosciente di trovarmi in una situazione seria che non sottovaluto. Al momento delle valutazioni saranno tratte le conclusioni, certo mi rendo conto che quando si avverte l’odore del sangue il toro deve essere infilzato ed in questo caso l’interesse generale è destinato a soccombere». Poi sulle scelte e sulla maggioranza: «le scelte fatte sono state nell’interesse della città, ho rinunciato al posto in Senato, ho fatto il sindaco senza prendere una lira. Ringrazio la città che ho servito ripristinando la legalità quotidiana e sconosciuta, abbiamo spezzato il regime delle proroghe. Ringrazio il mio gruppo che, sia An sia Forza Italia, mi ha sempre sostenuto e non ne ho mai avuto dubbio, non appartengono al

mio gruppo coloro che si sono aggiunti nelle salmerie belliche successive. Il fallimento vero è stato delle liste civiche. Se avessi cacciato Acito avrei avuto vita più facile ma non l’ho fatto ed ho pagato il prezzo alla mia coerenza che è un valore. Non si può invece durare con le oscillazioni senza senso come un pendolo impazzito, guardate chi si è spostato da un polo all’altro. Io non l’ho mai fatto, non ne sono capace, sono attaccato al rispetto di me e degli altri. Ma credo che bisogna combattere contro questa infezione della politica a Matera. Io comunque potrò cessare di essere sindaco ma nessuno mi potrà mai impedire di continuare a svolgere la mia funzione di cittadino». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Nicola Buccico

Il servizio di trasporto urbano non verrà rinnovato. Di Pede «Ecco il regalo dell’opposizione»

Finisce l’attesa per le 20 ausiliarie Sì del consiglio alla variazione di bilancio, primi cedimenti nella maggioranza POCO prima delle 20 di ieri sera il futuro delle 20 ausiliarie al traffico si è trasformato in un’occupazione. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il punto 6.D della variazione di bilancio che prevedeva uno stanziamento di 100.157 euro. «Non dovere ringraziare nessuno - ha spiegato il sindaco - da oggi siete liberi perchè stato il vostro lavoro a farvi ottenere questo risultato». Le premesse perchè il consiglio comunale di ieri fosse fra i più affollati degli ultimi tempi, c’erano tutte: a cominciare dalla proposta di cosiddetto “spacchettamento”, ovvero di suddivisione per temi dell’intera manovra, che ha funzionato. Lo aveva confermato, poco prima della seduta anche l’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano rinviando al mittente le polemiche degli ultimi giorni e soprattutto la querelle con il capogruppo dell’Udc, Giuliano Cappella secondo il quale la sua posizione esterna alla maggioranza era stata provocata dalle dichiarazioni dell’assessore: «Se fossi stato io l’artefice di questa decisione - ha spiegato - ne sarei stato orgoglioso, ma purtroppo non è dipeso da me. La scelta era precedente, così come le mie dichiarazioninon riguardavano il partito, ma il comportamento di Cappella. Se

DIBATTITO IN CONSIGLIO «Buccico chiuda oggi quest’esperienza»

Finisce la paura delle ausiliarie del traffico stabilizzate ieri dal Consiglio comunale

nelle mie parole qualcuno ha voluto leggere un’offesa al partito, ai sostenitori sani dell’Udc me ne dispiace. Il linguaggio di Cappella che parla dei suoi uomini, del suo partito,èquelloa cuihofattoriferimento. Non voglio che le mie dichiarazioni vengano strumentalizzate». Al sindaco Buccico il compito di chiarire, nel corso della seduta, l’equilibrio della mag-

SEGUE DA PAG.29

Bisogna trovare delle formule adeguate come per esempio le cooperative sociali che favorendo l'inclusione , attraverso una politica di formazione utile allo scopo, siano in grado di risolvere gli aspetti gestionali.. Il Parco di Serra Venerdì potrà fare scuola sia perché c'è un contesto sociale, gli abitanti, attento e partecipe e sia perché gestirlo è relativamente semplice rispetto ad altri che infatti giacciono abbandonati da lungo tempo ed abbisognano di ulteriori interventi, mi riferisco al Parco Attrezzato di Serra Rifusa ma potrebbe essere il Parco del Castello con la gestione dello stesso manufatto.. LaFontana nonè perciòinservibile è il pretesto per recuperare tutta l'area per ripristinare l'impianto di illuminazione, qualificandolo se serve, rivitalizzare il campo bocce, promuovere una bocciofila: possibile che a Matera non ci sia nessuno che gioca a Bocce e che

gioranza. «Non esiste amministrazione monocratica - ha aggiunto - ma i chiarimenti rappresentano un atto di correttezza concreta e di individuazione dei nomi dei responsabili». Clamoroso il caso del terzo punto all’ordine del giorno, sull’atto di indirizzo al dirigente di settore in merito al servizio di trasporto pubblico. Dopo essere stato approvato

Non ha usato mezzi termini, il consigliere del gruppo misto Michele Corazza il quale ha approfittato della discussione del primo punto della variazione di bilancio (sull’affidamento al prof. Nigro e sul riaccatastamento dell’Auditorium) per rivolgersi al primo cittadino suggerendo: «Il sindaco avrebbe potuto chiudere qui questa esperienza. E’ una situazione che non ha vie d’uscita». Il riferimento al lavoro della diplomazia interna per una soluzione che non c’è, ha consentito a Corazza di stigmatizzare il comportamento della presidenza del consiglio che in poche ore ha annullato la convocazione del precedente consiglio convocato il 17 settembre scorso e rinviato a ieri». Piccata la replica del diretto interessato che commentando la dichiarazione del capogruppo del Pd, Aldo Chietera, che aveva parlato del suo partito come di quello della maggioranza relativa, ha aggiunto: «Il partito che governa questa città è il Pdl, quello di maggioranza relativa anche. Continueremo a vivere e a lavorare a Matera - ha concluso - la mia replica è utile ad evitare dislessie verbali».

da 11 commissioni, è stata ritirato con 22 voti favorevoli e 14 contrari, segno di una maggioranza che ha mostrato le sue debolezze (si sono assentati i consiglieri Bagnale, direttore della Casam e Lamacchia, consigliere diamministrazione delle Fal). «Un regalo alla maggioranza - ha spiegato il consigliere Francesco Di Pede - così il servizio di trasporto pubblico non potrà essere rin-

novato, per colpa dell’opposizione». Il sindaco, prima della bocciatura, aveva spiegato: «E’ una delle pratiche più approfondite, recepita in tutta le sue osservazioni. E’mia intenzione portare a termine tutte le attività». Gli 860 mila euro provenienti da residui dell’esecuzione di opere pubbliche, approvato all’unanimità, prevede 35 mila euro per l’acquisi-

zione di immobili, 350 mila per le urbanizzazioni, 75 mila per gli interventi stradali, 25 mila per le edicole, 200 mila per piazzetta Pascoli e 181 mila per gli interventi per i crolli). Ma è stato il 6° punto all’ordine del giorno, la famigerata variazione di bilancio, a tenere banco. Nelle sue differenti voci (dal punto A al punto D), le fasi del dibattito si sono susseguite per giungere ad un confronto a tratti serrato che ha portato il sindaco a chiarire, pur tra le righe, di volersi assogettare a speculazioni distorsive del dibattito: «Se avessi voluto tirare a campare mi sarei piegato ai compromessi». Il punto 6.A (affiamento a Nigro da 150 mila euro e riaccatastamento dell’Auditorium da 40 mila euro) è stato ritirato dal sindaco. Il punto 6.B (trasferimento regionali alla Casam per 116 mila euro, fondi per il comitato Maria Santissima della Bruna per 60 mila euro e fondi per punto informativo Apt di piazza della Visitazione pari a 16 mila euro) è stato approvato all’unanimità. Il punto 6.C ha avuto lo stesso iter (fondi Fas per il Sistema Integrato Territoriale pari a 409 mila euro e 600 mila euro per il completamento dei lavori alla Casa Cava). Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Il Parco Verde di Serra Venerdì Cinque cittadini diversabili si può riqualificare e gestire equiparati a dipendenti A1 tutti gli anziani vanno in piazza ( Vittorio Veneto) ad arrostirsi al sole? Campi di bocce in esercizio esistono anche nei più piccoli paesi della Basilicata e le bocciofile organizzano simpatici tornei intercomunali ed anche di maggior livello. Il verde potrebbe essere delimitato e gli spazipubblici coperti dati in gestione. Sid'accordo tutte belle parolemai soldi?bensi sachesenza soldi non si cantano neppure le messe. Veniamo al concreto. Serra Venerdì è stato interessato dagli interventi che è bene definire ex-PISU, per brevità non mi soffermo ad argomentare, escrementi di mosca distribuiti in tutti i quartieri della città. L'intervento che ha interessato Serra Venerdì è parso, per alcuni aspetti, più connesso al territorio stesso: è stata bonificata un area quella di via Gioberti, è stata creata un bella

area mercatale dove prima o poi settimanalmente si potrebbe anche tenere il mercato del contadino detto “Farmer-Market”, sono stati inseriti dei nuovi giochi per i bambini in un punto più centrale del rione. E' prevista l'acquisizione dall'Erario di un area marginale e incongrua per farne una ennesima area verde, quelle risorse possono essere utilizzate per il recupero del Parco. Altre risorse al momentonon vene sononé èpensabile usare anche i POR 2007/2013 per rifare marciapiedi sia perché le linee di indirizzo, per fortuna, non sono più queste e sia perché, teniamolo bene a mente, sono gli ultimi che ci pervengono dall'Europa. E' noto a tutti che siamo in phasing-out : eufemisticamente sostegno transitorio, concretamente sono gli ultimi. Pio Abiusi

SARANNO utilizzati come lavoratori con mansioni equiparate a dipendenti di categoria A1 i cinque cittadini diversamente abili che hanno svolto esperienze lavorative di tirocini di formazione e orientamento con borse di studio all'interno del Comune di Matera negli ultimi due anni. E' quanto deliberato dalla Giunta Comunale, che nell'ambito dell'inserimento lavorativo a tempo determinato dei ragazzi diversamente abili all'interno dell'ente, ha definito gli indirizzi per instaurare con questi ultimi un rapporto di lavoro part-time di 24 ore settimanali per la durata di un anno. I cinque borsisti saranno inseriti nei settori Affari Generali (4) e Ragioneria (1). Si tratta di una forma di finanziamento proveniente dalla Regione Basilicata di cui il Comune di Matera potrà usufruire attraverso

la predisposizione e la presentazione di un “progetto speciale”, secondo le direttive attuative approvate con delibera di Giunta Regionale di Basilicata dell'ottobre 2008 relativa all'inserimento lavorativo a tempo determinato per lavoratori diversamente abili che hanno svolto tirocini formativi. “Si tratta di una importante occasione per favorire l'integrazione e l'inserimento di queste categorie di lavoratori, che potranno completare così quel percorso formativo avviato attraverso i tirocini - ha commentato il Sindaco Emilio Nicola Buccico -. L'Amministrazione Comunale» ha concluso ancora il primo cittadino, «pur nella scarsità di risorse economiche, sfrutterà questi fondi regionali, confermando attenzione e sensibilità verso i soggetti più svantaggiati». matera@luedi.it

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Mercoledì 23 settembre 2009


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TAXI MATERA 3332685173

Antonella e Toni Vi abbiamo visto crescere. Oggi vi vediamo dar vita ad una nuova famiglia. Possiate sempre vivere nell’armonia e nell’amore. Dai vostri genitori Angelo e Gina Di Muro e Teresa e Gianni Cifarelli"

Asm, scuola e psicologia Si conclude oggi la due giorni di confronto a Matera per discutere di scuola, psicologia e integrazione con il convegno “Noi insieme: l’intervento psicologico a sostegno dei processi di integrazione scolastica”. Organizzato dalla Unità operativa di Psicologia dell’Azienda Sanitaria di Matera, in in collaborazione con il Comune di Matera, e la partecipazione del Lions club, sezione di Jesce -Matera. L’appuntamento si è svolto presso le aule di formazione dell’Ospedale Madonna delle Grazie. Oggi, con inizio alle 9 in seduta pubblica, invece si terrà presso la Mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Sicurezza nei luoghi di lavoro OGGI alle ore 16 presso la sala riunioni dell’Edicassa Regionale di Basilicata a Matera in via Annibale Maria di Francia 32 l’Api terrà un seminario tecnico sulla disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il seminario, completamente gratuito e aperto a tutti, è promosso in collaborazione con la Direzione Provinciale del Lavoro di Matera. Saranno illustrati anche gliaspetti tecnici previsti dall’istitutodella conciliazione monocratica, ancora poco utilizzato. Il workshop dal dottor Gregorio Stella e dell’avvocato Patrizia Bia, rispettivamente responsabile del Servizio Ispezioni e Ispettore del Lavoro della Direzione Provinciale del Lavoro di Matera,

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA Via Gravina 40 0835/264331 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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La Finanza celebra S. Matteo SI svolgerà oggi alle 10,30 nella Chiesa di San Francesco d'Assisi la celebrazione eucaristica in onore di San Matteo, patrono del Corpo della Guardia di Finanza. La celebrazione sarà officiata da monsignor Salvatore Ligorio. In occasione della ricorrenza di San Matteo, alla celebrazione eucaristica che è prevista mattina è prevista la presenza dei militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Matera in servizio e in congedo.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

0835/256309 •Le Botteghe

DAL 24 al 27 SETTEMBRE WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera dal 24 al 27 settembre. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, GiorgiaLepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ricatto d’amore 17,45 - 19,45 - 21,40

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Tris di donne e abiti nuziali 17,45 - 19,45 -21,40

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Un’estate ai Caraibi 19 - 21,30

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Basta che funzioni 18,15 - 20- 21,45 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il grande sogno 18,10 - 20 - 21,50

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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32 Matera agenda


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Pisticci Il Comune spende troppo per lo smaltimento altrove. C’è anche aria di verifica politica

Barbalinardo dimesso sui rifiuti Il dirigente non ha firmato l’autorizzazione per la discarica e l’assessore lascia PISTICCI - Non è da tutti dimettersi da un incarico assessorile, lui, Lino Barbalinardo, l'altro ieri lo ha fatto, rimettendo nelle mani del sindaco di Pisticci, Michele Leone, la delega all'Ambiente. L'esponente del Pdl, 48 anni, lavora presso Acquedotto lucano e proviene da Alleanza nazionale. Molto legato da una profonda amicizia con il vicesindaco, Domenico Lazazzera, Barbalinardo, era entrato nella giunta comunale in seconda battuta, quando dopo una verifica politica (tutta interna ad An) il sindaco aveva dovuto togliere la delega a Franco Plati. Ma cerchiamo di capire cosa è accaduto, perché Barbalinardo si è dimesso? Tutto ruota intorno questioni di ufficio. Non c'è nulla di politico. Ebbene sì, la decisione sarebbe maturata a causa di una profonda idiosincrasia con il dirigente municipale del setto-

Lino Barbalinardo e il municipio di Pisticci

re Ambiente, l'ingegner Antonio Grieco. Nello specifico, assessore e dirigente hanno litigato sulla questione legata alla riapertura della discarica municipale per i rifiuti solidi urbani, chiusa da tempo. Il sindaco e l'assessore dimissionario hanno lavorato non

poco perché questa, dopo essere stata trascurata, tornasse funzionale. E ora che sarebbe a norma a causa della mancata firma autorizzativa dirigenziale, non può aprire. Cosa non da poco per le finanze comunali, in quanto attualmente i rifiuti vengono tra-

sportati nella discarica di Pomarico, con comprensibili costi per l'ente. Spesa che non solo verrebbe meno in caso di riapertura della discarica propria, ma che apporterebbe anche un guadagno non indifferente per le casse comunali poiché sarebbero anche al-

tri comuni a conferire la propria spazzatura. Siccome la legge Bassanini ha stabilito che le autorizzazioni dirigenziali sono imprescindibili, il tutto è fermo. Ora resta da capire solamente quali sono le motivazioni di Grieco. Così, nel frattempo, Barbalinardo, che avrebbe potuto restare assessore e rimettere soltanto la delega all'Ambiente, ha preferito, da persona seria e integerrima qual è, farsi da parte, poiché impossibilitato a espletare il proprio compito di amministratore municipale. Un bell'esempio, soprattutto se si considera il fatto che, statisticamente, atteggiamenti come questo sono al di sotto della soglia di rilevanza. Se la “scossa” che Barbalinardo ha inteso dare con il gesto dimissionario, pare concordata con il sindaco Leone e con il suo leader di riferimento, il vi-

ce sindaco Lazazzera, non dovesse sortire gli effetti sperati, ossia che il dirigente (al quale che ad onor del vero è assoggettato alla responsabilità civile, penale e amministrativa) non si piegherà alla volontà politica impressa dalla giunta comunale, Barbalinardo non tornerà più tra i banchi dell'esecutivo. Al suo posto, ma per il momento l'ipotesi è ancora remota potrebbe subentrargli Angela Giasi o l'avvocato Lino Donato, già assessore all'Ambiente nella giunta Giannone. E Barbalinardo? Potrebbe avere un altro assessorato, ma a quel punto chi uscirà per fargli posto? Vuoi vedere che si apre dopo il silenzio (assordante) del caso Lazazzera, la verifica politica al Comune, anche alla luce dei nuovi rapporti di forza nella maggioranza? Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Meno di 2.600 abitanti, la fascia d’età più numerosa è quella dai 20 ai 60 anni Miglionico Fino al 15 ottobre

Miglionichesi in caduta libera Dagli anni Cinquanta la popolazione si è dimezzata

A MIGLIONICO sono 985 le famiglie che risiedono a “napulicch” (ndr piccola Napoli). Miglionico, così soprannominata, diventa ogni anno più “piccola”. Un paese che all'Unità d'Italia superava i 4.000 abitanti, oggi è arrivata a toccare i minimi storici, meno di 2.600 abitanti. Il paese della famosa congiura dei baroni finita nel sangue, che gli valse l'appellativo di città del “Malconsiglio”, ha visto la sua popolazione passare da 4.053 del 1861 a 2.595 del 2007, fonti Istat. Un calo di popolazione che segue il trend di molti altri centri lucani dopo l'impennata che si ebbe negli anni Cinquanta, quando Miglionico toccò il suo massimo storico, 4.272 abitanti. Da allora decremento continuo con depauperamento massimo negli anni della forte emigrazione (1960/1970) quando la popolazione residente scese di oltre il 35% arrivando a 2.700. Solo

negli anni '90 si vide una leggera crescita dovuta all'immigrazione e qualche figlio in più, dopodiché trend ancora in negativo con il minimo storico di anno in anno peggiorato. Nel 2007, 2.595 residenti con un decremento del 3,2 per cento dall'ultimo censimento Istat che ne contava 2630. Oscillazioni minime negli ultimi anni, senza variazioni di rilievo. Dal censimento 2001 si sono persi 35 miglionichesi. Analizzando le fasce di età si nota che la fascia di età meglio rappresentata è quella che va dai 20-60 anni con 800 unità pari al 45%. I 593 ultrasessantenni rappresentano il 23% mentre i giovani fra i 10-19 anni sono 300 pari all'11.6% . La restante parte rappresentata da bambini da 0-9 anni (235), supera di poco il 9%. Analizzando gli stati civili, i coniugati sono all'incirca 1.300 pari al 50% della popolazione. 580 celibi e 499 nubili hanno un'incidenza del 41,6%. Trentaquat-

tro i vedovi e 172 le vedove per un totale di 206 pari al 7,9%. 8 i divorziati (0,3%.). Un'occhiata ai redditi, serve per capire se il paese, pur diventando piccolo, potrà continuare a vivere. Dalle 1.004 dichiarazioni Irpef presentate nel 2005, Miglionico risulta avere un reddito dichiarato medio di 14.099 euro. Suddivisi per fasce si nota che nella fascia dei redditi bassissimi, fino a 1.000, ci sono 24 famiglie. Da 100010mila ce ne sono 221 pari al 22%. Dai 10-15mila 269 pari al 26,8%. Dai 1520mila 240 (23,9%). Dai 20-26mila 148 (14,7%). Dai 26-40mila 79 (7,9%). Nella fascia dai 40-50mila ce ne sono 15 pari all' 1,5%, mentre qualche elemento (inferiore alle 10 unità e per questo omesso per motivi di privacy) è presente nelle fasce alte da 50-60mila e da 70-100mila e questo lascia ben sperare per le ricadute sul territorio. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

Bonus acqua C’è la proroga MIGLIONICO - Con avviso pubblico a firma dell'assessore alle Politiche Sociali Sport e Cultura, Michelangelo Piccinni, il comune di Miglionico informa la cittadinanza sulla possibilità di avere il “bonus acqua” poichè la scadenza del bando è stata prorogata al 15 ottobre. L'iniziativa promossa dall'Aato Basilicata ha lo scopo di concedere, a famiglie meno abbienti residenti a Miglionico ma anche negli altri comuni della Basilicata, un contributo sui costi sopportati per la fornitura di acqua per uso domestico. Beneficiari di tale contributo possono essere le famiglie con indicatore Isee non superiore a 5.000 euro, elevato a 6.000 euro per i pensionati. Il contributo sara'scomputabile sullabolletta delprossimo dicembre 2009e sara'rapportato alnumero dicomponenti del nucleo famigliare con un contributo pro-capite di 30 euro. Per una famiglia di 5 persone il contributo sara' di 140 euro. Se si possiedono i requisiti richiesti, le domande devono essere presentate entro il 15 ottobre, esclusivamente per via telematica attraverso i Caaf convenzionati. L'elenco dei Caaf a cui rivolgersi per vedere se si hanno i requisiti e per presentare l'eventuale domanda, e' visionabile sia sul sito web dell'Atoo Basilicata, www.AtoBasilicata.it e/o su quello del Comune di Miglionico, o sugli avvisi pubblici affissi in Miglionico e nella bacheca comunale. a.ce.

Ferrandina I ragazzi del “Cassola” premiati in un concorso di Inail e Provincia

Studenti campioni di sicurezza

Ferrandina

FERRANDINA - Ancora una volta, come già avvenuto nel precedente anno scolastico, l'Istituto di Istruzione superiore “Cassola” di Ferrandina si è distinto per l'eccellente lavoro svolto nel Concorso Regionale Inail-Miur a.s. 2008/09 sul tema “Sicurezza e salute negli ambienti di vita, di studio e di lavoro”. Vincitori, unitamente ad alcuni studenti dell'Itis “Pentasuglia” e del Liceo Classico “Duni” di Matera, sono risultati Walter Di Marla, Carmen Anelli, Angela Dinnella, Giuseppina Miraglia, Mariateresa Perretta, Rosanna Raele, Caterina Spartaco e Antonietta Tantone del

Liceo Scientifico di Ferrandina, che sono stati premiati con una borsa di studio di duemila euro e con una targa ricordo presso la Sala del consiglio provinciale. Al cerimoniale sono intervenute le massime autorità civili e rappresentanti dello Stato, tra cui il presidente della Provincia, Franco Stella; il direttore regionale Inail, Riccardi; il vice prefetto Gentile; il sindaco di Ferrandina, Ricchiuti. Erano presenti alla manifestazione anche i Dirigenti scolastici delle scolaresche premiate, i docenti Teresa Vigorito, Antonio Bonamassa e Giuseppe

De Rosa; la responsabile della Sicurezza, Rosa Anna Loizzo; il coordinatore dell'emergenza Angelo Perrone; la responsabile del Settore Liceo Scientifico, Annalisa Crespantini; il direttore amministrativo dell'Iis”Cassola”, Pezzano. Gli alunni del Liceo Scientifico hanno dichiarato che, cogliendo l'invito dell'Inail e del Miur, hanno voluto sensibilizzare gli enti pubblici e privati a mostrare maggiore attenzione nella realizzazione e nel controllo delle strutture lavorative e di vita. Inoltre, l'utilizzo di articoli di giornali a sfondo del manifesto prodotto con notizie di incidenti in ambienti di vita, di

studio e di lavoro, vuole ricordare quanto quotidianamente accade e scorre dinanzi agli occhi di noi tutti, che può essere evitato con la giusta informazione e formazione, quindi con una maggiore diffusione della cultura della sicurezza. Emozionante è stato, per gli alunni partecipanti del Cassola, vedere che il manifesto presentato a concorso veniva esposto nella Sala del Consiglio a testimonianza del pregevole lavoro svolto e che il manifesto dello scorso anno è stato utilizzato in una brochure dell'Inail per un prossimo convegno. provinciamt@luedi.it

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Mercoledì 23 settembre 2009


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Oggi i funerali della ventenne morta in un tragico incidente stradale sulla Ss 96 bis

Irsina dà l’ultimo saluto ad Antonella IRSINA - Queste che si stanno vivendo a Irsina sono ore che scandiscono il tempo e la sofferenza che ha colpito indelebilmente la famiglia Martelli e tutti gli amici di Antonella, la giovane ventenne morta domenica pomeriggio in seguito a un incidente avvenuto sulla Ss 96 bis per Gravina di Puglia. Nel pomeriggio di ieri i medici del reparto di Medicina legale di Bari, inviati dal magistrato competente, hanno compiuto l'ispezione autoptica sulla salma della giovane irsinese. A ucciderla è stato un violentissimo trauma cranico, oltre ad altri traumi. Un via vai di gente, amici sostavano nelle vicinanze dell'obitorio, attendendo notizie. I rilievi autoptici servono a stabilire anche quando è morta Antonella. Antonella era una ragazza solare, amica di tutti, molto conosciuta

anche nell'area sportiva, era una tifosa dell'Irsinese, ci s'incontrava tante volte allo stadio, ed era molto amica anche di tanti ragazzi che giocavano in prima squadra, ieri molti di loro sono arrivati ad Irsina, increduli, per l'accaduto, per renderle omaggio. In paese c'è grande sconforto da parte di tutti, dai giovani agli adulti; tutti si chiedono, come sia potuto succedere, che su una strada così trafficata, qualè la Ss 96 Bis a quell'ora del pomeriggio nessuno si sia accorto di nulla. Ognuno dice la sua. Una delle ultime persone ad averci parlato insieme, è stata Rossella l'amica di sempre, lavoravano insieme al bar Roxi: «Di solito quando lei andava a Gravina -ci racconta Rossella- passava di qua, prendeva il caffè e poi partiva; domenica, invece, è passata frettolosa-

Antonella Martelli e l’auto recuperata nella cunetta

mente intorno alle 16.30 senza fermarsi, mi ha solo lanciato un bacio, e il suo immancabile sorriso, poi è andata via. Non immaginavo che quello poteva essere l'ultimo suo saluto». Rossella si

riempie gli occhi di lacrime e ritorna nel bar. Pertanto, si presume che il fatto sia potuto accadere intorno alle 16.45 poco più, tanto ci si impiega ad andatura regolare dal centro abitato fino al punto

dell'incidente. I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio, presso la chiesa di Sant’Agostino. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Oliveto Lucano Dibattito nell’ambito della XV Giornata regionale delle Pro loco

Un utile salto nel passato Esperti e studiosi a confronto sulle origini delle comunità della Collina OLIVETO LUCANO - Archeologia in primo piano alla XV giornata regionale delle Pro loco, svoltasi domenica scorsa a monte Croccia di Oliveto Lucano. Sotto i riflettori, con il convegno dal titolo: “Siti archeologici a confronto. Esperienze di Pro loco sul territorio regionale ed extraregionale”, i resti delle splendide fortificazioni di Monte Croccia - Cognato, Serra del Cedro e Civita di Tricarico e Serra di Vaglio. Non pochele analogiestorico-erettive riscontrate, negli anni, da quanti si sono cimentati in campagne di scavo e studi dei reperti. Su tutti, ma non solo, il professor Dinu Adamesteanu. Grazie alle loro ricerche sul campo è stato possibile disporre di una datazione dei luoghi compresa fra i secoli IV e VI a.C. Così netta ed evidente era la conformità delle strutture dei siti in questione, da postulare -secondo una relazioneposta agliatti diAdamesteanu- una solo mente direttiva nella costruzione delle fortificazioni. “Anche se la letteratura antica -scriveva Adamestenaunon ci ha conservato alcun nome di personaggio lucano della seconda metà del IV secolo a.C. che possa aver avuto il comando su un così vasto territorio, un'iscrizione rinvenuta ai piedi della fortezza di Serra di Vaglio parla di un capo militare e civile. Un archon (Nummelos) sotto la cui direzione si sarebbe creata l'opera difensiva dell'abitato. Tenendo conto che anche le altre fortificazioni -compresa quella di Croccia - Cognato- presentano le stesse caratteristiche si può, dunque, arguire che tutte quante sono sorte per ordine di questo personaggio (Nummelos ndr) con nome indigeno e che comandava una grossa tribù raccolta fra monte Croccia e Torre di Satrianum, sulla parte alta del fiume Basento e dei suoi affluenti”. Intorno a questo assunto si è, quindi, sviluppata l'intera discussione tematica, introdotta -dopoi salutidel sindaco di Oliveto Lucano, Cipriano Garofalo e del presidente della Pro loco di casa, Saveria Catena- dal presidente del Comita-

Garanzie dall’assessore Straziuso Un momento della consegna del premio Unpli, avvenuta nel corso del convegno delle Pro loco svoltosi domenica scorsa a Oliveto L.

to Unpli Basilicata, Antonio D'Elicio. Tanti i contributi al dibattito, moderato dal giornalista Antonio Grasso. Per il professor Vito Francesco Polcaro (Senior Scientist - Area ricerca Roma 2 di Tor Vergata Istituto nazionale di Astrofisica), «il convegno dimostra come la gente di questa regione prenda finalmente in mano il proprio passato e ne faccia pretesto di merito e di approfondimento». Un invito a non dare già tutto per acquisito, dal responsabile del Gruppo archeologico lucano - Onlus Matera, Leonardo Lozito: «Questo incontro potrebbe essere di auspicio per altri importanti rinvenimenti archeologici nella Riserva di monte Croccia». Una Riserva di circa 38 ettari, istituita con apposito decreto ministeriale nel 1971. Mentre è del 1994 l'istituzione del Premio Unpli, consegnato collateralmente all'annuale raduno delle Pro Loco. L'edizione 2009 ha fatto registrare la consegna del riconoscimento al dottor Ignazio Olivieri, medico di fama internazionale originario di Trivigno. Specializzato in reumatologia, ha contribuito a frenare l'emigrazione sanitaria dei lucani creando - all'interno dell'Ospedale “San Carlo” di Potenza e nel “Madonna delle Grazie” di Matera

- un centro d'eccellenza nel settore. La commissione del Premio ha, inoltre, voluto assegnare un riconoscimento “speciale”al vescovo della Diocesi di Tricarico, monsignor Vincenzo Carmine Orofino

(“Per la sua particolare attenzione e sensibilità verso il settore delle Pro loco di Basilicata”) e al piccolo Daklen Difato, astro nascente della musica classica. provinciamt@luedi.it

Una guida completa per visitare Tricarico TRICARICO - Arte, archeologia, ambiente, tradizioni e personaggi sono alcuni dei contenuti dell'opuscolo intitolato “Tricarico, arte, storia e tradizione”, realizzato dall'amministrazione comunale e dalla Pro loco in collaborazione con l'associazione “Vivere Tricarico”. Nel libro vi sono informazioni e usi noti del centro del Medio Basento, come il Carnevale, i boschi del circondario e le attrattive del centro storico, e figure di impegno culturale, politico e religioso. Tra questi il pittore seicentesco Pietro Antonio Ferro, il poeta-sindaco Rocco Scotellaro, monsignor Raffaello Delle Nocche, per il quale è stato avviato il processo di canonizzazione, e don Pancrazio Toscano, un sacerdote del secolo scorso vissuto al servizio dei poveri e degli anziani. La pubblicazione comprende anche numeri e informazioni utili per visitare Tricarico. provinciamt@luedi.it

«Nessun taglio alle Pro loco» FALSO allarme. «Non ci sarà alcuna decurtazione ai finanziamenti destinati alle Pro loco da parte della Regione Basilicata». Parola dell'assessore al ramo Gennaro Straziuso. Intervenendo al convegno di Oliveto Lucano, il responsabile al turismo dell'esecutivo regionale ha così messo a tacere le “malelingue”, rassicurando i tanti presidenti e delegati delle Pro loco presenti (ed intervenuti) in sala. Nell'animato dibattito che aveva preceduto il suo intervento, però, non erano mancati dei polemici ritorni di fiamma sulla vexata quaestio. Lo stesso argomento (Pro Loco : una grande risorsa per l'Italia…e per la Basilicata?), posto in appendice di simposio invitava a nozze. Non era, certo, stato inserito per caso. Tutti attendevano una risposta chiara. E l'assessore Straziuso gliel'ha fornita senza girarci troppo intorno. «Se i fondi stanziati in favore delle Pro loco non solo non sono stati diminuiti, ma li si è addirittura portati da 250mila euro a 300mila euro, non capisco francamente questo reiterato senso della protesta. E se si è deciso questo incremento -ha aggiunto l'assessore- è perché le Pro loco rappresentano il braccio operativo della società». Infine, dopo essersi complimentato con gli organizzatori del livello elevato del convegno, un'ammissione: «Il turismo in Basilicata è, purtroppo, ancora un dilettante -ha rimarcato Straziuso- Per far

Gennaro Straziuso

sì che esso cresca e si qualifichi è necessario che le aree più forti e maggiormente vocate facciano da traino a quelle interne, notoriamente più svantaggiate». Più accalorato l'intervento conclusivo del commissario dell'Agenzia di promozione del territorio di Basilicata, Giampiero Perri. «L'attenzione verso le Pro loco non è, né verrà mai meno. -ha sottolineato - Anch'io, del resto, vengo dall'associazionismo e so perfettamente cosa significa fare volontariato. Ma attardarsi in polemiche pretestuose, frutto di un mero lancio di agenzia, non giova di certo alla causa. Tutt'altro. Bisogna uscire dalla logica della lamentela strutturale ed abbandonare la cultura del sospetto. Altrimenti -ha chiosato Perri- non si va da nessuna parte». provinciamt@luedi.it

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Grande assemblea popolare al borgo, chiesto un incontro con il sottosegretario Palma

«E’ un vero sopruso politico» I cittadini di Metaponto reclamano il Distaccamento dei vigili del fuoco BERNALDA - «Spostare il Distaccamento dei vigili del fuoco da Metaponto a Tinchi è un atto di prepotenza politica». Abbiamo voluto aprire con questa frase; parole dette dal presidente del comitato dei Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto, che lunedì sera, nella sala metapontina, ha ricevuto un enorme applauso, non solo dai tantissimi cittadini presenti, ma anche dalle forze politiche presenti. Durante l'assemblea tante le voci e molte le emozioni registrate della gente che ancora una volta si vede messa da parte. A parlare sono stati anche i cittadini che hanno chiesto ad alta voce la presenza dei vigili del fuoco, così come stabilito e promesso. Ad aprire il dibattito, durato oltre tre ore, è stato il presidente del Movimento che si batte per la difesa del distaccamento, Pino Gallo, il quale ha ringraziato la senatrice Maria Antezza e il senatore Carlo Chiurazzi per la presenza, poi ha giustificato i pochi, il senatore Filippo Bubbico e Donato Lamorte per impegni, mentre ha sottolineato il fatto che la maggioranza non ha avuto neanche il buon senso di rispondere all'invito. «Mi dispiace -ha detto Gallo- vedere solo una piccola parte a rappresentare i tanti voti che sono stati espressi dalla popolazione. Noi -ha continuato Gallo- abbiamo invitato i senatori e i parlamentari tutti. L’iter per il Distaccamento dei vigili del fuoco a Metaponto parte dal 1991 con la decisione di

portare tale presidio per la parte estiva; è una realtà che si mostra da subito funzionante. Passano gli anni e si arriva finalmente ai giorni nostri con le notizie di presidio permanente. Quelle che vi sto dicendo non sono solo parole ma ci sono atti che parlano. L'attuale ministro Maroni, firmò a marzo l'ordinanza per portare 16 unità dei vigili da destinare a Metaponto. Firme che hanno visto la loro presenza sui fogli ufficiali per la nostra città, così come i fondi stanziati per la costruzione di una caserma nuova. Poi si viene a sapere che i locali di Tinchi, dell'ex carcere, sono più idonei e il sottosegretario Vitto Palma pensa bene di spostare 19 anni di storia in un solo secondo. Ma come, su Metaponto si è fatto uno studio di ben 19 anni e su Tinchi nessuno. Quindi, non condividiamo la scelta. Ecco perché noi -ha concluso Gallo- ci troviamo qui oggi per decidere la strada da seguire e per farci aiutare dai senatori presenti, Antezza e Chiurazzi; noi inviteremo Palma e se lui non verrà andremo noi a Roma». Pietro Tamburrano, del Comitato dei Cittadini Attivi, dopo aver ringraziato la senatrice Antezza, per la presenza a questi appuntamenti, ha parlato di prepotenza politica: «Abbiamo politici che non sanno governare e che non sanno decidere». A prendere la parola è stato anche Antonio Forcillo, presidente dell'Ucaib, il quale ha sottolineato che decisioni di tali importanza non si possono prendere

I cittadini di Metaponto in assemblea al borgo

dalla mattina alla sera. Per la Soms è intervenuto Angelo Tataranno, il quale ha parlato di Metaponto come sede ideale per tale presidio e di decisioni che non possono essere prese offendendo un intero territorio. A prendere la parola è stato anche Franco Pizzolla, che nel 1991, quando l'iter per la richiesta del presidio estivo iniziò, era Sindaco di Bernalda; Pizzolla ha parlato di fare di tutto per mantenere il presidio a Metaponto e di cercare altre soluzioni tra queste le aule della scuola media; inoltre, sempre l'ex sindaco, ha accettato la proposta di Gallo di far venire a Metaponto il sottosegretario Palma per un confronto. Nel dibattito è intervenuto anche il preside delle scuole di Metaponto, il quale ha evidenziato che la proposta di Pizzolla, ovvero di

prendere le aule della scuola media, è stata già vagliata con l'ex sindaco Renna, già da un anno. Francesco Renna ha parlato di atti che sono visibili da tutti: «In questi cinque anni -ha detto Renna- ho prodotto gli atti necessari ed ho avuto le promesse dalle persone addette ai lavori. Non ho nulla da nascondere le lettere e tutto quanto è a disposizione di tutti i cittadini. Con il preside abbiamo parlato anche delle aule delle medie; ma scusate, se ci viene detto che le aule delle elementari sono idonee perché dovevamo vagliare altri luoghi? Ecco, se tutto a un tratto le aule della scuola elementare non sono di gradimento a chi non so, allora proponiamo l'intera struttura della scuola media». Andrea Trombetta, sindacalista Uil dei

vigili del fuoco di Matera, ha sottolineato la forte volontà di essere sul territorio di Metaponto: «Oggi mi trovo a rappresentare oltre il 50% degli iscritti al sindacato e posso dirvi che noi preferiamo Metaponto per la sua posizione strategica. Per noi -ha continuato Trombetta- è importante salvare vite e non entrare negli interessi della politica. Le motivazioni date per cambiare sede non sono accettabili: non è vero che da Tinchi si arriva prima al polo industriale, in quanto si arriva prima da macchia di Ferrandina; non è vero che alla pista Mattei servono tali unità, in quanto oggi atterrano solo piccolissimi velivoli, e poi quando sarà aeroporto avremo un presidio dentro lo stesso e non a chilometri, queste sono solo alcune motivazioni che non ci vanno giù ecco perché -ha concluso Trombettaribadiamo la ferma convinzione che Metaponto è la sede ideale per noi». A chiudere l'evento sono stati i due senatori, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi, i quali hanno promesso la loro massima disponibilità confermando che interrogheranno il sottosegretario Vitto Palma per fare chiarezza. Poi i due hanno anche evidenziato che se non ci sarà una marcia indietro su tale decisione utilizzeranno tutte i mezzi a loro disposizione per il territorio di Metaponto e per i suoi cittadini. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Colobraro Il progetto è finalizzato alla pulizia e alla sicurezza delle strade

Nuovi lavori al castello Investiti 150mila euro per la riqualificazione esterna

Guardia medica estiva Interventi in aumento COLOBRARO - Il grande vecchio riceve un nuovo ma piccolo finanziamento pari a 150.000 euro, tanto per sgomberare le strade adiacenti da detriti, erbacce e sostituire in alcuni tratti le pietre bianche di Trani, con quelle di porfido e livellare quei tratti sconnessi, sigillando le pietre rimaste senza cemento a causa del tempo e degli agenti atmosferici. Parliamo dello storico castello di Colobraro, dove a eseguire i lavori è l'Impresa erede di Pietro Violante, responsabile dei lavori è il geometra Giuseppe Violante, progettista l’ufficio tecnico comunale con Antonio Rinaldi. Il Castello di Colobraro, che per tanti è il castello Carafa, ma per alcuni è invece il Castello della Santa Alleanza; infatti, si vuole che nel 1092 forse ospitò Papa Urbano II, e proprio nel castello di Colobraro, forse si tenne un famoso sinodo per Vescovi e principi dei paesi del Mediterraneo, la convenuti, fu proclamata una Santa Alleanza che in breve tempo porterà alla prima Crociata, bandita il 27 novembre del 1095 a Clermont Ferrant, fu l'ini-

Le immagini dei lavori al castello di Colobraro, dove sono stati investiti altri 150mila euro per la pulizia e la messa in sicurezza delle antiche strade

zio unificante delle aree Mediterranee in una colossale impresa, cioè la liberazione del Santo Sepolcro. Ma torniamo ai pochi euro stanziati per mantenere in piedi i restanti muri, che all'interno di essi esistono ancora vani adibiti a magazzini, stalle, pollai e altro. Le amministrazioni comunali alternatesi in un ventennio, si sono mobilitate per trovare i giusti finanziamenti per una ri-

strutturazione radicale dell'antico maniero oggi monumento nazionale e restituirlo ai colobraresi nell'antico splendore, ma anche ai visitatori e studiosi dei tempi medioevali. Malgrado questo continuo impegno, siamo sempre a piccolr tranche che si dissolvono nel riparare questo o quel muro cadente mai però fin ora si è potuto vedere un cantiere vero e proprio di restauro. Ci limitiamo a far solo no-

tare che si continua a sbagliare, sia nei finanziamenti che nelle scelte sul materiale da utilizzare come le pietre provenienti da lontano a scapito della nostra pietra arenaria - quarzite - che è la più adatta per luoghi ove la stagione invernale mantiene in permanenza lastre di ghiaccio, che rendono la vita difficile a chi abita nei luoghi più alti del paese ed è costretto a percorrerle. Pietro G. Lucarelli

Turisti sulla spiaggia di Metaponto

METAPONTO - Sono stati 3.556 gli interventi effettuati quest'anno dal servizio di guardia medica estiva presso il lido di Metaponto. Di questi, 3.451 sono stati ambulatoriali e 105 domiciliari. Gli interventi che hanno richiesto l'ambulanza sono stati 46. Quanto alla tipologia delle prestazioni vanno segnalate, per specificità, le patologie respiratorie gastroenteriche e cardiologiche, le ferite traumatiche, i colpi di calore,glieffetti procuratidacontatticonmeduse edatracine, le ustioni, patologie oculistiche, di otorinolaringoiatria, dermatologiche, urologiche e le prescrizioni di farmaci per pazienti fuori sede, che necessitavano di continuare la terapia. Lo scorso anno le prestazioni erano state 3.500. Il servizio ha assicurato soprattutto nei fine settimana e durante i periodi di maggiore afflusso (tra luglio e agosto) prestazioni specifiche ambulatoriali per le diverse tipologie traumatiche e assistenziali. La guardia medica estiva era stata aperta il 20 giugno scorso, e fino al 13 settembre, presso un edificio di via delle Sirene, messo a disposizione dalla Provincia.

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L’associazione “Lucania turismo doc” lancia la politica dell’intesa pubblico-privato

Fondi Piot, l’unione deve fare la forza POLICORO - Gli operatori turistici si confrontano con le istituzioni locali sul nuovo Piano turistico regionale. Nei giorniscorsi aPolicoro,l’associazione “Lucania turismo doc” ha iorganizzato un proficuo incontro con i sindaci del Metapontino, autentico tempio del turismo balneare della regione, per discutere e confrontarsi sul Piano e le modalità di accesso ai fondi Piot (Progetti integrati di offerta turistica), in particolare per l’Obbiettivo IV, consistente nella “Valorizzazione dei Beni Culturali e Naturali - Programmazione 2007-2013”. Dall'incontro è emersa l'opportunità dei Piot, in termini di valorizzazione e commer-

cializzazione del prodotto turistico-ricettivo e l'importanza del Metapontino come volano di tale sviluppo. Infatti, è un dato oggettivo che la costa jonica lucana rappresenta oltre il 70% dell'offerta turistica regionale, con una ampia diversificazione di strutture ricettive, in termini di qualità e quantità. Il presidente del sodalizio, Francesco Garofalo, e il suo vice, Giovanni Matarazzo, hanno presentato ai sindaci le progettualità delle imprese associate (ristrutturazioni, migliorie,piani di commercializzazione del prodotto turistico), che ammontano a circa 18 milioni di euro, ribadendo l'importanza della

patnersip pubblico-privato, per individuare un'unica idea progettuale fra i comuni della fascia jonica lucana. E’ importante, è stato sottolineato, dare un giusto peso economico al Metapontino nella ripartizione di assegnazione dei fondi Piot da parte della Regione. «Non si vuole discriminare nessun altro territorio interessato hanno detto gli organizzatori- ma è del tutto evidente la capacità imprenditoriale delle imprese del Metapontino che negli ultimi anni hanno saputo migliorarsi, non solo costruendo nuove strutture ma offrendo qualità ad unaclientela nazionaleedinternazionale sempre più esi-

gente. Le imprese del Metapontino non possono perdere occasioni importanti per migliorare ulteriormente la qualità dell'offerta turistica, in un sistema altamente competitivo,ove altre Regioni, a noi limitrofe (Puglia,Calabria,Campania), turisticamente più evolute, continuano a mettere in campo notevoli risorse e quindi a sostenere le proprie imprese. La competizione dei territori a vocazione turistica si gioca prioritariamente sulla capacità di catturare i flussi turistici attraverso una comunicazione mirata che valorizzi il territorio. Settore pubblico e privato devono incontrarsi al fine di realizzare politiche

Da destra, Francesco Garofalo e Giovanni Matarazzo

commerciali efficaci, capaci di generare un ritorno effettivo delle azioni compiute,in termini di sviluppo del settore turistico». La parola d’ordine, dunque, è favorire pat-

nership per costruire pacchetti turistici integrati. L’associazione si è proposta come patner del settore pubblico-istituzionale. a.corrado@luedi.it

Il consulente esterno, Salvatore Scarpato, garantirà il servizio gratuitamente per un anno

Arriva il “disability manager” Nova Siri primo comune in Basilicata a dotarsene contro le barriere architettoniche NOVA SIRI - Si chiama “disability manager” e, per lavoro, è impegnato nella sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni verso l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Comune di Nova Siri è oggi tra i primi in Italia, unico in Basilicata, a dotarsene, con provvedimento votato all’unanimità dal consiglio comunale riunito nei giorni scorsi. Il compito di questa sorta di “consulente per la sensibilità sociale” verrà ricoperto a titolo gratuito dal disabile napoletano (ma novasirese di adozione), Salvatore Scarpato, responsabile della cooperativa “Aerrem”. In particolare, il suo compito sarà quello di promuovere la semplificazione e la definizione chiara delle responsabilità in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. E’una figura già presente da tempo in altri Paesi europei, si muove dal settore dell’urbanistica a quello dell’architettura, per passare attraverso le scelte di responsabilità sociale dell’impresa. Per l’Italia è una nuova professione, sollecitata anche dal “Libro Bianco per l’accessibilità e la mobilità urbana” del 2008. La norma stabilisce che per i comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti il disability manager sia un consulente esterno, mentre per gli enti sotto la soglia fissata dovrebbe essere un dipendente comunale specializzato. A Nova Siri la scelta è ricaduta ugualmente su una figura esterna, considerata la competenza, la disponibilità e l’impegno

Salvatore Scarpato

gratuito offerto da Scarpato. Inoltre, l’incarico è ancora sperimentale. «La proposta -spiegail sindacoPino Santarcangelo- nasce dall'esigenza di dare attuazione alle finalità dello Statuto del Comune in tema di pari opportunità, valorizzazione della persona umana, qualità della vita e raccoglie le proposte innovative del Libro Bianco (linee guida per gli enti locali del Tavolo tecnico istituito tra il Comune di Parma e il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politi-

che sociali)». Il testo si divide in due parti: nella prima vengono descritti i criteri per una migliore fruibilità dei luoghi di vita, scuola e lavoro e le linee guida per una maggiore accessibilità dei trasporti, dei servizi e dell'informazione, vengono proposti strumenti di incentivazione e controllo, suggerendo azioni sinergiche e trasversali alle amministrazioni locali; la seconda parte raccoglie 26 tavole di consigli pratici: dalla scelta dei materiali alla domotica, passando per lo sport, il turismo, le politiche abitative e culturali, le stazioni e gli aeroporti. «Negli intenti del Comune di Nova Siri -prosegue Santarcangelo- l'iniziativa servirà ad aumentare la sensibilità e l'attività politico-amministrativa sui temi dell'accessibilità e della mobilità. Si tratta, in sostanza, di dare corpo e visibilità a un lavoro culturale, finalizzato alla piena fruizione di aree e servizi pubblici, anche alle persone con ridotte capacità motorie e sensoriali, e che nei fatti e per naturale conformazione viene riconosciuta al territorio di Nova Siri, aprendo anche nuove possibilità economiche e di sviluppo turistico». Il disability manager, esterno all'Amministrazione ma con un importante curriculum specifico, provvederà anche alla formazione di funzionari comunali, che potranno in futuro essere investiti del ruolo. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Policoro Impegno sociale per il team di “Re Leone”

In campo con Telethon POLICORO - In concomitanza con l'apertura della nuova stagione calcistica, campionato esordienti regionale lucano, in programma per il prossimo weekend, domenica prossima, alle ore 10 presso la parrocchia Buon Pastore, sui cui campi di gioco i piccoli calciatori disputano il loro campionato, sarà presentata la nuova squadra di calcio di “Telethon” dell'Asd (Associazione sportiva dilettantistica) “Re Leone”, guidata da Giandomenico Biscotto e Iannella. Per la stagione agonistica 2009/2010 la novità rilevante è la partnership sottoscritta tra la società di calcio, affiliata alla Roma Calcio, e l'associazione no profit nazionale “Telethon”, che dallo scorso dicembre annovera una sede anche a Policoro ed ha in Cosimo Cellammare il

suo coordinatore provinciale: «Il calcio è lo sport nazionale -commenta Cellammare- e un grande veicolo di trasmissione di valori attraverso i media e i campi di gioco dove gli atleti giocano, ed è, insieme anche a tutti gli altri sport, un canale per diffondere anche i valori scritti nel manifesto di Telethon, primo fra tutti la solidarietà. In questi dieci mesi di attività sociale, abbiamo raggiunto risultati importanti grazie alla collaborazione di cittadini e istituzioni nella raccolta fondi destinati per la ricerca contro le malattie genetiche di cui Telethon si fa portatore con numerose manifestazioni dislocate su tutto il territorio nazionale. Pertanto, quella di domenica mattina sarà una giornata in cui, oltre alla presentazione del nuovo

Giandomenico Biscotto

team calcistico affiliato a Re Leone, sarà illustrata la nostra iniziativa di collaborazione finalizzata alla sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di persone svantaggiate e di come sia un dovere morale aiutare concretamente chi nella vita è stato più sfortunato». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Policoro punta all’Emas

Per un ambiente certificato

Policoro

POLICORO - «Il Comune di Policoro potrebbe ottenere presto la certificazione Emas». A sostenerlo l'assessore all'Ambiente, Luisa Lasaponara, dopo che i tecnici ambientali sono venuti a fare un primo sopralluogo in città, la cui relazione finale, dopo un secondo controllo sulla gestione complessiva dei servizi ambientali comunali, dovrebbe portare la città di Policoro ad esporre l'attestato di convalida. «Una certificazione -spiega l'assessore- che garantisce l'impegno per la qualità dell'ambiente e della vita dell'uomo che sono strettamente legati. Oggi sentiamo spesso notizie che ci rivelano quanti e quali gravi problemi minacciano l'integrità degli ecosistemi naturali in cui viviamo. Pertanto, questo tipo di certificazione di qualità ambientale implica per il Comune l'assunzione di un impegno serio e continuativo per la salvaguardia e la valorizzazione del

territorio comunale attraverso il rispetto delle norme ambientali e sulla sicurezza; utilizzo delle risorse energetiche; impatto sugli aspetti ambientali. Ricordiamo che il sistema Emas, istituito con Regolamento (Cee) 761/2001, è uno strumento di politica ambientale che sta riscuotendo in Europa un generale consenso. In Italia l'organismo competente per l'esecuzione dei compiti previsti è il Comitato EcolabelEcoaudit-Sezione Emas Italia. Ora -conclude l’assessore Lasaponara- con l'innovativo bando sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e la raccolta differenziata, di prossima pubblicazione, saremo al passo con i tempi anche in questo importate servizio ambientale propedeutico per la prossima estate per ritornare a veder sventolare sulle nostre spiagge la Bandiera Blu». provinciamt@luedi.it

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Serie A La sfida Genoa-Juventus e il confronto Fiorentina-Samp ci diranno tante cose sulla squadra del celebrato Cassano

Genova crocevia per il primato Questo calcio non dà tregua: dopo Gregucci le orecchie fischiano ad altri tecnici di FRANCO ZUCCALÀ MILANO – Genova è il crocevia del primato: la trasferta della Samp a Firenze, la sfida Genoa-Juventus e il confronto Samp-Inter di sabato ci diranno tante cose sulla squadra del celebrato Cassano e su tutto il comparto delle aspiranti allo scudetto. Non possiamo tuttavia non dedicare un brevissimo pistolotto alle brutture del mondo dello sport (non solo quello del calcio): il veleno dei soldi e della gloria (mezzi sicuri per rimorchiare: vedi le accompagnatrici che frequentano noti e potenti bruttoni delle stanze dei bottoni), ci sta inculcando i sentimenti deteriori. Ci sono poi quelli che rilanciano la maglia a Totti o che continuano a inondare Balotelli di insulti e quant'altro. Meglio chi usa la musica per caricare i giocatori: i musicanti presto scalderanno l’ugola palleggiando. Questo calcio non dà tregua: il cambio della seconda panchina, quella di Gregucci sostituito da Conte, potrebbe innescare altri mutamenti di rotta: ad alcuni tecnici fischiano già le orecchie. Tutto ciò, mentre si parla di livellamento in alto del nostro campionato, la realtà dice invece che fra le prime e l’ultima ci sono ben 12 lunghezze di distacco. Inoltre Samp e Juve hanno fatto più punti (24) delle ultime nove squadre in classifica (22). Sì, le «piccole» fanno spesso soffrire le grandi, ma poi finisce sempre allo stesso modo. Fiorentina-Sampdoria (arbitro Morganti): stati d’animo diversi. Viola giù, blucerchiati su di morale. Come ha detto Del Neri, che recupererà Tissone, finora il calendario ha aiutato la sua squadra, ma ora nel giro in 180' la Samp (miglior attacco: 12 gol) ci dirà di che pasta è fatta con la sua bella organizzazione di gioco e le prodezze di Cassano. La Fiorentina (disponibile Vargas) è arrabbiata, dopo il k.o. Di Roma. Il posticipo Genoa-Juve (Saccani) ci darà un quadro d’insieme più vero della situazione: i rossoblu (squalificato Criscito, Crespo forse davanti) hanno rovinato a Verona quanto di buono avevano fatto nelle tre prime uscite. Riscossa contro una Juve rimaneggiata, ma con la speranza di riavere Diego e Melo? Intanto Gasperini ha punzecchiato Ferrara, arrivato dalle elementari all’università saltando scuole medie e liceo. E Leonardo che era all’asilo? Degli eventuali passi falsi della coppia di testa potrebbe approfittare l’Inter

che, per quanto in giornata poco brillante a Cagliari, ha dimostrato di avere valide armi (leggi Milito) per imporre alla fine la legge del più forte. Stavolta l’avversario si chiama Napoli, una squadra che sulla carta vale più dei quattro punti che ha in classifica. Aronica e Campagnaro saranno disponibili. Mourinho ha perso T. Motta e...sè stesso, per squalifica. Bisogna credere al ballottaggio Balotelli-Milito? Boh. Arbitrerà Trefoloni. Lazio-Parma (Velotto) metterà a confronto due squadre che, nonostante i passi falsi, hanno cominciato bene la stagione. Cruz (tre gol che hanno pesato per quattro punti) ha fatto in qualche modo dimenticare le molte assenze. Dabo stavolta sarà in campo. Guidolin (che farà turnover) ha portato subito i gialloblu in una tranquilla posizione di classifica. Il Milan (con Flamini e Ronaldinho?) giocherà a Udine (Banti): non sarà facile. In campionato l’attacco rossonero ha segnato la miseria di tre gol: solo Cagliari, Livorno, Bologna e Atalanta hanno fatto peggio. Il friulano Di Natale, da solo, è a quota sei reti. All’Udinese funziona poco la difesa (ora anche Zapata sembra out): subite sette reti. Anche per il Palermo, la partita con la Roma (Rocchi) dirà della piega che potrà prendere la stagione. I giallorossi di Ranieri (Mexes invece di Juan) sono in ripresa, i rosanero di Zenga (Cavani incerto) in casa si fanno valere. Interessante vedere se il Bari contro il Cagliari -privo di Conti, ma in ripresa- si dimostrerà scatenatocome contro l’Atalanta. Arbitrerà il quasi esordiente Calvarese. I sardi finora hanno segnato solo su rigore, i pugliesi hanno la terza migliore difesa (3 gol subiti) e vogliono sfruttare il ventofavorevole. A Siena, dove rientrerà Codrea,il Chievo (fra le squadre più in forma) potrebbe trovare un ostacolo molto difficile. È vero che i toscani (peggior difesa come il Catania: 9 reti beccate) in casa non hanno fatto nemmeno un punto, ma vorranno reagire. Arbitrerà Stefanini. Due partite-salvezza infine: Bologna-Livorno e Atalanta-Catania. A noi i più in palla sono sembrati ultimamentei toscani e i siciliani. Ma l’esordiente Conte - che dovrà rivitalizzare l'attacco - avrà Bianco al posto di Talamonti in difesa. Atzori ritroverà forse Pesce. Cambio forzato per Papadopulo (Mutarelli per Guana), mentre Knezevic dovrebbe rientrare e Danilevicius sostituire Lucarelli nel Livorno.

Gossip

Totti non segue i consigli di Ilary

Nell’Udinese funziona poco la difesa Subite già sette reti

Ilary Blasi

ROMA – «Se fossi Totti tornerei in Nazionale. Ne abbiamo parlato, gli ho detto che, se fossi in lui, ci andrei». Così Ilary Blasi, sul numero di «Chi», il settimanale diretto da Alfonso Signorini in edicola domani, mercoledì 23 settembre, svela il proprio punto di vista sull'ipotesi che il marito, Francesco Totti, torni a vestire la maglia azzurra. E aggiunge: «Non seguo molto il calcio, ma l’Italia mi emoziona, penso sia lo stesso per un giocatore. E poi i Mondiali sono in Sudafrica, andrei di sicuro a vederlo. Forse è per questo che lo vorrei in azzurro!». Ilary, se Totti riprendesse a giocare in Nazionale, sarebbe pronta anche a vedere di meno suo marito: «Siamo insieme da sette anni, ci vediamo sempre, non sarebbe un problema».

Antonio Cassano, uomo di punta del miglior attacco del campionato. In alto, Del Neri e Ferrara

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Sport


Mercoledì 23 settembre 2009

Serie A. Il tecnico giallorosso: «Ai miei giocatori chiedo sacrificio, nessuno ci regala nulla»

«Io, un martello alla Roma» Ranieri si confessa: «Pretendo sempre di più, chi mi segue viene con me» ROMA – «Sono un martello: chiedo sempre di più, chi riesce a seguirmi viene con me». Diretto e schietto. Così appare l’allenatore della Roma Claudio Ranieri alla vigilia della partita con il Palermo, prima delle due trasferte consecutive in programma in Sicilia (la Roma domenica giocherà al “Massimino” di Catania). Gli è piaciuta la squadra del primo tempo della gara contro la Fiorentina, meno quella della seconda frazione di gioco; vuole un gruppo pronto a seguirlo senza mai mollare e su Totti? «Non ho punzecchiato nessuno - spiega Ranieri - ho detto solo quello che voglio». Tra i convocati giallorossi per il turno infrasettimanale c’è la novità Doni; il portiere torna nella lista dopo l’operazione alla cartilagine del ginocchio dello scorso aprile. Rientri importanti, per una Roma in crisi, alla quale Ranieri dà una ulteriore scossa. Il tecnico era apparso molto deciso già prima della partita con la Fiorentina, oggi spinge sullo stesso tasto. «Chi riesce a seguirmi viene con me. A me nessuno ha mai regalato niente, nessuno ti regala niente e tutto quello che ho me lo sono guadagnato col sudore. Voglio che sia così anche per i miei giocatori. Per le vittorie ci vuole sacrificio». Ha le idee chiare su cosa vuole dai suoi. «La Roma del primo tempo di domenica è vicina a quella che chiedo io, una squadra che va in campo con ardore, determinazione e semplicità. Con il gioco semplice abbiamo liberato la mente dei ragazzi che hanno doti tecniche». Ancora una volta parole scelte con attenzione e che lasciano poco spazio all’interpretazione. La squadra deve capire cosa vuole l’allenatore e per domani sera Ranieri chiede una cosa sola: «Voglio continuare così, voglio vedere la Roma scesa in campo contro la Fiorentina. Il Palermo ci renderà la partita difficile; voglio un gruppo reattivo, che ha determinazione e semplicità, che lotti su ogni pallone e che affronti le situazioni difficili a viso aperto, senza paure». Mexes non sembra tra i giocatori che riescono a seguire i dettami di Ranieri. «Philippe per me - spiega l’alleantore - deve tornare un punto fermo della sua nazionale prima ancora che della Roma e lui lo sa. Prima torna ad essere Mexes, più io sarò contento». Quindi oggi in campo dovrebbe andare ancora Juan al fianco di Burdisso. «Dovrò parlare con lui e con Vucinic che sono i due che hanno meno chilometri nelle gambe, perchè non hanno fatto la preparazione. Hanno bisogno di allenamenti mentre per ora stanno giocando con quello che hanno dentro». Poi un accenno ai giovani, Andreolli, Cerci e Guberti, lasciati fuori fino ad ora da Ranieri. «In questo momento ho voluto dare le responsabilità ai campioni, la croce non possono portarla i giovani». Tra i convocati torna Doni. «Artur ieri ha avuto un problema e sono in parte stato costretto a convocare il nostro primo portiere, ma Doni sta facendo passi da gigante e intanto ricomincia a respirare l’aria della squadra». Tornando alla partita di domenica con la Fiorentina, Ranieri non si mostra turbato dallo sciopero dei tifosi, per il quale sono entrati in curva oltre mezz’ora dopo l’inizio della gara. Un’idea però se l’è fatta. «Che si sono persi, se fossero entrati prima avrebbero gioito con noi». L’altro episodio che ha caratterizzato la partita di domenica è la maglia lanciata da Totti in curva e restituita dai tifosi al capitano. «Credo - dice Ranieri - che una grande squadra debba avere tutte le componenti che remano nella stessa direzione, società squadra e tifosi».

«A Totti ho solo detto quello che voglio»

Claudio Ranieri

Mourinho si cuce la bocca, parla il suo “vice”

Cambiasso giustifica l’Inter: «Lo spettacolo arriva con le vittorie» APPIANO GENTILE (COMO) lenatore - dice - potrebbe sem– Non è ancora il momento di brare che vogliamo lamentarun’Inter che faccia spettacolo. ci. Il mister ha la sua personaAdesso, nel bel mezzo di un lità e in funzione di questa pertrittico in una sola settimana sonalità è, allo stesso tempo, che potrebbe anche conclu- amato da alcuni e odiato da aldersi con i nerazzurri se non tri. Questo non cambierà mai ancora in testa alla classifica perchè lui è un tecnico che non almeno direttamente alle ha problemi a dire ciò che penspalle della Juventus (sabato sa e sente e questo tante volte c’è una specie di spareggio fa notizia». «Secondo me - risponde poi contro la Samp), è il momento di incassare tutti i punti e tace- Cambiasso a chi gli chiede conto del gioco nere. Lo sa bene Josè razzurro che non Mourinho che, decolla - i due gol dopo aver tirato di Milito a Cagliaun bel pò di sassi ri sono stati spetnello stagno delle tacolari e Milito è polemiche prima parte di quest’Indi Cagliari-Inter, ter. Per me il gol di sceglie adesso un Etòo col Parma è silenzio “assorstato spettacolare dante”. Il tecnico e Etòo è parte di portoghese apquest’Inter». profitta della E comunque giornata di squa«non è quello delifica e si autocengli automatismi sura. Per non farun aspetto che ci si chiedere se è ve- Esteban Cambiasso preoccupa più del ro che alcuni arbitri ce l’hanno con lui (e chissà dovuto, ci stiamo lavorando, quale sarebbe statala risposta senza perdere di vista però che e con quali e quanti elementi tutti i cambiamenti e i lavori sostenuta) ma anche per non che si fanno devono andare di dovercommentare ilmancato pari passo con delle vittorie. rosso a Maicon nell’occasione Perchè non c’è tempo per spedel rigore che ha portato al rimentare nuovi schemi o siprovvisorio in vantaggio del tuazioni di gioco se poi non si ottengono i tre punti la domeCagliari. E di quel gioco che un gior- nica». «Credo che la gara più diffino forse arriverà ma che ancora nonsi appalesa.Mourinho, cile della settimana sia stata con una coerenza tutta sua, si quella contro il Cagliari - dice fa rappresentare da quello che Cambiasso - perchè veniva doè il suo allenatore in campo, po la partita col Barcellona Esteban Cambiasso. Chissà se nella quale avevamo speso Mourinho lo avrà indottrina- tantissime energie. Adesso c’è to prima o se al centrocampi- un Napoli con una situazione sta argentino viene ormai na- in classifica che non rende turale esprimersi un pò come giustizia alla squadra che in il suo allenatore: «Se parliamo realtà è e che vorrà rifarsi sidella squalifica del nostro al- curamente».

Il brasiliano: «Sono felice in rossonero»

Milan, torna Dinho Stop per Thiago Silva MILANO –«Per la formazione di Udine aspetto la telefonata....».Torna Ronaldinho, il brasiliano del Milan che Silvio Berlusconi preferisce, e Leonardo ci scherza sopra rimandando a stamattina le sue scelte che saranno obbligate solo in difesa, visto l’infortunio di Thiago Silva, mentre in attacco tutto ruota intorno a Ronaldinho e al suo eventuale impiego dal 1’. Dopo la partita contro il Bologna vista dalla tribuna, il brasiliano è tornato tra i convocati e oggi potrebbe anche giocare da titolare, da trequartista o anche da seconda punta: «E’ un ruolo che può fare spiega Leonardo - Sta bene, l’ho visto sereno e tranquillo, può giocare anche assieme a Seedorf. Io sono brasiliano, credo che tutti possono giocare insieme a tutti, poi devi trovare il bilanciamento, ma giocavano insieme anche Romario e Bebeto...». Non sa se giocherà oggi, ma Ronaldinhoèsicurose nonaltrodinonvoler smettere di giocare, come ha scritto un quotidiano spagnolo: «Non ho mai pensato di smettere - ha scritto sul suo sito ufficiale - Sono molto felice a Milano e nel Milan allo stesso modo in cui sono stato felice in tutte le città e club in cui ho giocato». «Tutti possono essere certi - ha aggiunto - che il mio contratto con il Milan è valido fino al 2011 e voglio rispettarlo qui a Milano. Insieme ai miei compagni, lotteremo per conquistare tutti i titoli possibili». A Udine non ci sarà di sicuro invece Thiago Silva che lunedì in allenamento si è bloccato per un risentimento muscolare alla coscia destra. L’ecografia di ieri mattina ha escluso uno stiramento ma i tempi del suo recupero sono incerti. Anche Ambrosini salterà la gara di Udine per un problema al ginocchio e quindi a centrocampo giocheranno Gattuso, Pirlo e Flamini. Davanti, invece, le cose sono più complicate: Seedorf è stato decisivo nelle ultime due gare e il ruolo di trequartista dovrebbe essere suo mentre la coppia di punte è tutta da decidere, anche perchè Leonardo è convinto so-

Ronaldinho esulta dopo un gol

stenitore del turn-over e nessuno degli attaccanti ha fatto finora sfracelli, a partire da Huntelaar per finire con Pato. «Ma non c'è un problema Pato - assicura Leonardo - Ha vent’anni, se in campo Nesta e Gattuso lo sgridano, finisce lì, poi loro hanno un ottimo rapporto. Pato è un pò figlio di tutti, anche lui è un pò caldo in campo, ma non c’è niente». Con o senza Pato, l’obiettivo di domani è battere l’Udinese, «una squadra con dei ruoli ibridi - spiega Leonardo congiocatoriche sembranounacosae ne fanno un’altra e quello rende il nostro compito più difficile». L’obiettivo della stagione è invece «qualificarsi per la Champions ma a marzo vedremo a che punto siamo e cosa possiamo fare di più». La squadra che finora ha fatto meglio per Leonardo è «la Juventus, anche con giocatori importanti fuori» ma non sarà questa affermazione a farlo litigare con Mourinho: «Ma no, c’è un ottimo rapporto con Mourinho, c’è grande rispetto e questa è la cosa più importante».

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38 Sport


Confermate le anticipazioni: all’ex mister dell’Ancona il Potenza

Monaco, è già domani Fa il 4-4-1-1, ha portato con sè Vallesi. Catalano il secondo Giocatori pro o contro Capuano?

Mille versioni ma una sola certezza: spaccatura totale

Eziolino Capuano

GIOCATORI con o giocatori contro? Il dilemma è di duplice lettura e rischia, seriamente, di restare insoluto perchè, come sempre, in questi casi si moltiplicano le versioni, si duplicano i finali, si alterano le conseguenze. A beneficio del lettore è giusto capirne di più, per comprendere se effettivamente i calciatori del Potenza erano a favore del mister Capuano, o contro, o peggio indifferenti al suo destino. Appunto, le versioni si sprecano, perchè se da un lato c’èqualcuno cheha versato lacrime al momento dell’addio, dall’altro c’è qualcun altro a cui ha pesato un allenamento di tre ore di tattica. Se da questa parte c’è chi ha riconosciuto il carisma del tecnico, quasi assuefacendosi a lui, dall’altro c’è gente a cui ha pesato l’inesistenza di un capitano scelto all’interno del gruppo. C’è chi ha sorriso dinanzi ai rimbrotti anche pesanti del tecnico durante le sedute di allenamento e chi invece non lo ha tollerato. Nello stesso modo in cui c’è chi ha telefonato a Capuano per manifestargli dispiacere per l’esonero e, al tempo stesso, ha lamentato in società l’insopportabilità della situazione. Insomma, un corollario di generi dal quale esce fuori unavisione nonunitariadel gruppo che ha minato soprattutto la serenità gestionale di Capuano e alimentato la conflittualità dei rapporti tra tecnico, squadra e dirigenza. In genere, accade sempre cosìquandonon sièsupportati dai risultati e la scelta della società non può che essere conseguenziale rispetto a un’analisi completa, a un pari e dispari generale, che non lasci nulla al caso. Nel dilemma GaliganiCapuano, Postiglione ha scelto di buttare giù dalla torre il secondo. Quanto possa essere azzeccato lo dirà solo il campo e il prossimo futuro. Restano un paio di nodi che non saranno mai sciolti:

quello di Langella innanzitutto. Il giocatore è stato escluso in via precauzionale dalla società per la gara col Marcianise, salvo poi essere reintegrato dopo l’esonero di Capuano. Il club dice per richiesta del tecnico, che controbatte svelando che la decisione è stata di Galigani. Fatto sta che l’atleta torna disponibile: quanto possa aver pesato la sua assenza contro i casertani non è dimostrabile. Ma la sua mancata convocazione ha creato inevitabilmente la spaccatura decisiva: Capuano ha asserito di aver firmato il suo esonero quando ha deciso di non assecondare la decisione societaria di etichettare Langella come indisponibile per infortunio. La società, invece, dice di aver assecondato una precisa richiesta dell’allenatore. Il quale, sembra,ha autorizzatoLangella ad andare in ritiro sabato con la squadra, rendendo assolutamente irascibile Postiglione, a prescindere dal risultato che si sarebbe poi materializzato domenica pomeriggio. Circostanza rispedita al mittente da Capuano. Il tira e molla decisivo per far comprendere che si era su due posizioni diametralmente opposte. Addirittura inavvicinabili quando la questione è uscita fuori dallo spogliatoio e dai muri della sede sociale, purtroppo per lui, per bocca di Capuano. Per non dire poi della posizione di Gragnaniello: il portiere non si è sentito tutelato dalla società, quando il tecnico lo ha attaccato per l’errore di Giulianova. La società non avrebbe gradito invece l’insistenza di Capuano a schierarlo nonostante un periodo negativo di forma. La verità non verrà mai fuori e solo il tempo dimostrerà quanto sia stata giusta questa scelta. Per il momento ci limitiamo a una sola considerazione: pro o contro Capuano, adesso è auspicabile che chi scenderà in campo lo faccia solo ed esclusivamente per l’interesse del Potenza. Alfonso Pecoraro

LE INDISCREZIONI di lunedi sera portavano sempre più verso di lui, ieri mattina è arrivata la firma. Francesco Monaco è il nuovo allenatore del Potenza. Ha già diretto la prima seduta nel pomeriggio a Picerno, presentandosi alla squadra insieme al fido Gilberto Vallesi, suo decennale collaboratore che diventa preparatore dei portieri, con Peppe Catalano promosso allenatore in seconda. Andrea Santarsiero è confermato nelle vesti di preparatore ateltico. Monaco ha vinto la concorrenza di Ivo Iaconi, Raffaele Novelli e Manuele Domenicali, tutti contattati dal dg Galigani a partire da poche ore dopo la disfatta contro il Marcianise. Arriva in rossoblu con un contratto fino a giugno e verrà presentato domani, al rientro del presidente Postiglione, oggi fuori città per un viaggio d’affari. CHI E’MONACOWikipedia ci aiuta a ricostruire la carriera sul campo e in panchina del tecnico pugliese. Da calciatore - era un centrocampista - ha militato per ben dieci stagioni nelle file della Lucchese, di cui cinque in serie B. A inizio carriera ha inoltre collezionato quattro presenze con la Sampdoria, sempre in B nella stagione 1979-80. Ha appeso le scarpe al chiodo dopo l’ultima annata col Forlì, in serie C2 nel 1997. Sono 147 in totale le sue presenze in cadetteria, senza aver mai segnato. La sua avventura in panchina inizia come vice allenatore della Lucchese in C1. Nel 2001 sale al timone della Primavera dell' Ascoli, che gestirà fino al 2005 quando in estate passa al Lanciano (in C1) per la sua prima esperienza tra i professionisti. A luglio 2006 il trasferimento all' Ancona: il suo primo anno in biancorosso termina con una salvezza ai play-out (viene esonerato per far posto a Baroni e poi richiamato), ma il riscatto arriva nel campionato successivo. La finale play-off contro il Taranto regala al suo Ancona il ritorno in B, Fialdini e Mastronunzio sono i trascinatori di un gruppo in cui recitavano da protagonisti anche Giovanni Langella e Luis Anderson, oggi a Potenza. Viene confermato in B, dove parte forte per poi calare drasticamente sul finale di un torneo logorante: l’esonero

Il primo allenamento di Francesco Monaco a Picerno

arriva a quattro giornate dal termine, la firma sulla permanenza (nei play-out contro il Rimini) la metterà Salvioni. Parliamo di un tecnico a cui non mancano di certo le motivazioni. Lo precede la fama di essere uno di poche parole, poco incline a condizionamenti di qualsiasi genere. Ama giocare con difesa e centrocampo a quattro, piazzando un trequartista o una seconda punta veloce alle spalle di un centravanti. Tra Lanciano e Ancona ha avuto alle sue dipendenze Di Gennaro e Mastronunzio, entrambi hanno segnato tanto. Un assetto di gioco assai quadrato ma non per questo rinunciatario, con gli esterni alti incaricati di rifornire il più possibile il terminale offensivo. Monaco a Potenza dovrà adoperarsi per rimediare alla mancanza, allo stato delle cose, di un bomber con le capacità realizzative dei due appena citati. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

ALLE ORE 17 Giovani e marketing SARA’ PRESENTATO questo pomeriggio il Piano di Comunicazione e Marketing della società rossoblù con i nuovi progetti “Tifosi a Scuola” e “Calcio e territorio”. Sarà un’occasione per capire quanto il Potenza sta preparando “dietro le quinte” per la migliore affermazione del marchio rossoblù. Verranno ufficializzati gli incarichi che i diversi collaboratori ricopriranno nell’ambito dell’attivissima Area societaria. Contestualmente alla presentazione del piano Marketing verranno ufficializzate le formazioni giovanili e i nomi dei tecnici e dirigenti che seguiranno i tre importantissimi campionati nazionali dei Giovanissimi, Allievi e Berretti, ai nastri di partenza proprio sabato 26 e domenica 27. Appuntamento alle ore 17,00 presso l’Hotel Vittoria

Il dg Galigani difende la scelta della società sull’esonero di Capuano

Errori di comportamento «Ha parlato male di tutti e ha fatto solo pettegolezzi» «CAPUANO ha pagato esclusivamente i suoi errori comportamentali». Come premessa è abbastanza espilicita: Vittorio Galigani, dg del Potenza, è finito al centro di una querelle che per lui “non esiste”. «Nessun litigio con Capuano. Una diversa identità di vedute può esserci, ma di qui a dire che sono stato io la causa del suo esonero o, peggio, che la causa è stata una contestazione nei miei confronti ce ne passa», spiega il dirigente. Che entra anche nei particolari: «Lui ha un bruttissimo vizio: parla male di tutti, fa pettegolezzi nei bar e davanti ai tifosi. Abbiamo cercato in più modi si fargli capire che non era giusto fare così, ma evidentemente non è servito a nulla». Ed in realtà, che l’atteggiamento del tecnico non fosse particolarmente gradito alla società, era chiaro fin dalla chiusura della campagna acquisti. «Capuano si lasciò andare, sempre in mezzo alla strada, a commenti pesanti sull’ultimo giorno della campagna acquisti di fine agosto. Già in quell’occasione il presidente voleva esonerarlo. Fui io stesso a prendere tempo e a chiede-

Galigani, Postiglione e Pellegrino al Viviani

re a Postiglione di intervenire per salvare l’allenatore. Personalmente ho cercato di aiutarlo il più possibile». Questo, sembra, nonostante Capuano non avesse assolutamente gradito la presenza del direttore generale con il quale era già entrato in conflitto dieci anni fa a Trapani. «Ha detto anche che io sono scappato con i mobili della casa siciliana - dice Galigani - ma è tutto assurdo. Da quando sono a Potenza ho cercato sempre di salvaguardare la società e ogni singola decisione presa

non è mai stata autonomamente del sottoscritto che, al contrario sarebbe stato richiamato dal presidente. Invece, a sentire quello che dice Capuano, sembra che qui si stiano facendo cose dell’altro mondo, quando tutto quello che è accaduto rientra nell’alveo di un rapporto di lavoro che, per quanto concerne il Potenza, Capuano non ha saputo gestire nel migliore dei modi». E questo dato di fatto verrebbe fuori anche dall’analisi a più voce fatta con alcuni dei calciatori maggiormente rappresentativi.

«Se qualcuno si lamenta dell’atteggiamento del tecnico, delle offese ricevute, o anche delle bestemmie in campo, è logico che la società ne chieda conto. Se la società decide di cambiare ristorante o di non buttare soldi dalla finestra per prendere calciatori assolutamente normali e che non ci avrebbero consentito di fare il salto di qualità, non è logico che un dipendente faccia commenti o parli male dei suoi datori di lavoro. Ripeto, Capuano paga i suoi errori di comportamento». Chiarezza definitivamente fatta, come quella che appare necessaria per l’esclusione di Langella. Versioni contrastanti tra il tecnico e la dirigenza e verità che non verrà mai a galla. Galigani preferisce non dare spiegazioni ufficiali, trincerandosi dietro i commenti in prospettiva sulla scelta di Monaco. «Era il tecnico che avevamo individuato fin dal primo momento, perchè ha l’esperienza e la maturità giusta per gestire questa situazione. D’ora in poi parlo solo di lui e del futuro del Potenza», è la chiusura. Tutto il resto, Capuano in testa, è passato. a.p.

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Sport 39

Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

Seconda Il marocchino El Kamch, da leader, prende per mano il Melfi

La vittoria aiuta a crescere «La società ci ha messo nelle condizioni ideali per fare bene» CON LA tranquillità e la serenità derivante da una vittoria importante, il Melfi ha ripreso la sua attività lavorativa. Scenario il campo di Ripacandida, che continua ad essere teatro degli allenamenti dei gialloverdi. Una scelta fatta per preservare il Valerio, condita da un pizzico di scaramanzia che non guasta mai, nell'attesa che venga ripristinato il manto dell'impianto di proprietà Sata in quel di San Nicola. L'auspicio dell'ambiente federiciano, è quello che il successo ottenuto contro il forte Siracusa, possa servire da traino e da ulteriore stimolo per proseguire a far bene ed acquisire quella continuità necessaria a risalire la classifica. Domenica a Cassino il Melfi è atteso da un'altra prova verità, al cospetto di una formazione costruita per l'alta classifica. I laziali hanno già incrociato il Melfi in coppa Italia, ad inizio stagione. Al

Valeriodominio ospitee duea zero finale. Ora però il Melfi è ben altra cosa, anche se il rendimento esterno è stato finora deludente. " E' vero ammette Anour El Kamch, il leader del centrocampo gialloverde. I numeri parlanochiaro. Fuori casa finora non abbiamo ottenuto risultati,subendo anche troppi gol e segnandone pochi ( uno soltanto). Dobbiamo cambiare registro ad iniziare da domenica contro il Cassino". Si è parlato, relativamente aquesta lampantedifferenza di rendimento tra match interni e partite esterne anche del fattore manto erboso. Per El kamch, però onestamente non si tratta solo di questo: " Aldilà delle condizioni del campo, ci sono mancate aggressività, ordine, brillantezza. Ritengo e mi auguro che la vittoria con il Siracusa possa aiutarci a crescere. Noi siamo una squadra giovane, costruita quasi totalmente.

Il tecnico Rodolfi e il marocchino El Kamch (foto melfilive.it)

Dobbiamo imparare anche ad avere consapevolezza dei nostri mezzi e delle nostre potenzialità. Convincerci insomma che siamo una buona squadra". Il marocchino, che abita a Cremona, e parla benissimo l'italiano, ha dimostrato di es-

sere un ottimo giocatore. Anche domenica al cospetto di Cardinale, non proprio uno qualunque, non ha sfigurato. Anzi. " Tra noi due la sfida continua, afferma El kamch. L'anno scorso una vittoria ed un pari a mio favore. Que-

st'anno uno a zero per me", rimarca orgoglioso il marocchino. " L'importante però è stata la vittoria del Melfi. Qui siamo messi nelle migliori condizioni per far bene. La società non ci fa mancare nulla, siamo in debito nei loro con-

fronti. Dobbiamo continuare a fare risultato". L'obiettivo stagionale è quello di raggiungere presto la fatidica quota 42, quella che fa acquisire una spensierata salvezza. Per alcuni un traguardo troppo minimo: " Il campionato è difficile, sottolinea El Kamch. Dobbiamo vivere alla giornata e pensare ad un avversario per volta. Ripeto, siamo una buona squadra,ma dobbiamo continuamente dimostrarlo". Nel frattempo i tifosi gialloverdi si augurano che El kamch possa continuare così e confermarsi un trascinatore per il Melfi targato Rodolfi. Per quanto riguarda poi il modulo tattico per El Kamch non ci sono differenze: Io ho giocato a tre, a quattro, a due. Mi sono sempre trovato bene, sono altri gli aspetti che contano". A sentirlo parlare la sensazione di trovarsi di fronte un leader è evidente. Emilio Fidanzio

E’ bastata la vittoria limpida e meritata col Neapolis

Francavilla rigenerato

Antonio Chisena ed a destra Del Prete

FRANCAVILLA – L’ambiente rossoblu ha ritrovato entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Una vittoria rigenerante, che ha aggiunto alla classifica i primi tre punti della stagione. La conquista della vittoria, fa respirare adesso l’undici di mister Ranko Lazic. Con la vittoria sui ragazzi di mister Castellucci, i sinnici sono saliti a quota cinque punti in classifica, a sole quattro lunghezze dal Sant’Antonio Abate capolista. Adesso per Del Prete e compagni, ci sarà la sosta in campionato. I sinnici ritorneranno in campo il quattro ottobre, per affrontare la delicata trasferta ad Ischia. Domenica scorsa contro il forte Neapolis Mugnano, si è visto un Francavilla con il classico 4-42, che ha sfruttato al massimo le giocate sulle corsie laterali, con Di Senso e Scavone che sono stati abili ad incunearsi nella difesa avversaria. Le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, senza chiudersi e fare pretattica. Anche se il Neapolis, ha dimostrato di

essere una formazione ben attrezzata per dire la sua in questo campionato, facendovederedellebelle tramedigiocoe alzando spesso la linea difensiva, con l’esperto Daleno a guidare la retroguardia. Tuttavia, il Francavilla, ha mostrato

Atletico Lavello e Sporting Palazzo di Terza Categoria superate in un triangolare

Montemilone già in forma campionato LAVELLO - Il battesimo ufficiale dell'ASD Atletico Lavello (Terza categoria) è avvenuto allo stadio “Franco Pisicchio” in occasione di un triangolare calcistico con 45 minuti per tempo con la formazione dell'ASD Sporting Palazzo (Terza categoria) e con la squadra del Real Montemilone (Prima categoria). Ad aggiudicarsi la kermesse sportiva è stata la squadra allenata da mister Tarricone. Il team di casa guidato da mister De Donato ha esordito con i pari categoria del Palazzo allenati da mister Schiavone e la gara si è conclusa sullo 0 a 0. Entrambe le contendenti hanno provato soluzioni di gioco, trame tattiche e messo in mostra anche alcuni spunti personali per risolvere il match a proprio favore. Anche il terreno di gioco ha consentito un'affidabile tenuta dopo alcuni interventi e continue irrigazioni mirate programmate dall'Astea. La lotteria dei rigori deci-

deva a favore del Palazzo la vittoria per determinare la successiva contendente da opporre al Montemilone. ASD Atletico Lavello e Real Montemilone si affrontavano a viso aperto e ne scaturiva un match bello, vivace e ricco di emozioni. Il risultato finale a favore del Montemilone per 3 a 2 soddisfa entrambe le formazioni che escono a testa alta dal rettangolo di gioco conscie di aver fatto il proprio dovere appieno. Alla tripletta di Urana per il Montemilone ha risposto per il Lavello Casieri per due volte con la prima marcatura su rigore. La terza sfida vedeva di fronte lo Sporting Palazzo contro il Real Montemilone. La gara conclusiva si manifestava con un 4 a 0 per il Montemilone e a segno andavano Urana su rigore, Altobello per due volte e Carretta. Quindi il Real Montemilone con due partite vinte si aggiudicava questo triangolare che certamente è servito come manifestazione

In alto il Real Montemilone a destra in alto L’Atletico Lavello e in basso il Palazzo San Gervasio

sportiva utile per tutte e tre le squadre in campo. In vista degli inizi dei campionati di categoria lucani tutte e tre le formazioni hanno affinato una preparazione che dura oramai da alcune settimane e consolidare così trame di gioco per portare anche in condizione

i vari calciatori delle tre realtà calcistiche. A giorni, infatti, il comitato regionale della Figc dovrebbe rendere noto l’inizio dei campionati di Prima e Seconda mentre per la Terza ci sarà ancora da attendere parecchio. Giuseppe Catarinella

notevoli progressi per ciò che concerne l'organizzazione di gioco, rispetto alle precedenti prestazioni, anche se, il secondotempodi Grottaglieavevagiàdenotato un risveglio sul piano della manovra. Poi con l'inserimento sulle fasce laterali di difesa, dei nuovi arrivati Tarantino e De Santo, la formazione rossoblu ha messo al sicuro un reparto che in questo inizio di campionato era apparso piuttosto traballante. Sulla linea nevralgica del campo, sugli scudi il centrocampista Manzillo, autore oltre alla rete del2-0, anchedel triangolovincente con Del Prete che è valso il 3-1. Da sottolineare anche le prove di Di Giorgio, un vero muro nel reparto difensivo, Verdesca, che ha pressato su ogni pallone a centrocampo, ed ha smistato assist invitanti ai suoi compagni di squadra. Poi naturalmente, eccellente la prova del duo di attacco Del Prete – Chisena, che ha fatto letteralmente impazzire il reparto difensivo avversario. Claudio Sole

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40 Sport


Valente è uno dei tanti ex in campo tra i gialloble oggi

Esordi assoluti per D’Amanzo e Milzi. Prima in casa per Martone

Matera, è turnover Genchi ha recuperato e giocherà almeno un tempo Valente: «Formazioni simili Il Pisticci non ha ricambi» VA in scena questa sera que operarlo. In porta pol'atto primo del derby di trebbe toccare a Maida al Provincia tra Matera e Pi- posto di Marino. Davanti sticci. Al XXI Settembre, alla difesa Valente può infatti, le due squadre gio- cambiare qualcosa. Una cano il terzo turno di Cop- ipotesi è quella di riporre pa Italia in gara unica, pri- la coppia titolare dell'anno ma di affrontarsi di nuovo scorso con De Biasi e Di nella sfida di campionato Maria (in tal caso ci sarebdi domenica prossima. be un turno di riposo per VallefuoDue incontri co). Sugli ravvicinati esterni bastra due si Angiò o squadre che Basile a dehanno obietstra e Politivi molto dichetti a siversi, con gli nistra. Anjonici votati che in mezad un camzo al campo pionato di si aprono lotta per la prospettive salvezza ed i sperimenmaterani detali. Un uocisi a coltivamo esperto re il sogno come Fordella promotunato pozione. Ferrentino e sotto Rovira trebbe torLe diffenare comorenze emerdo in camgono anche pionato e, negli orgaquindi, esnici e, probasere lasciabilmente, to a riposo verranno in coppa. fuori nelle Discorso siscelte relatimile per ve al doppio Guarino confronto. che finora “Il Matera - è non ha mai il pensiero di tirato il fiaValente - ha to e sembra una rosa destinato ampia e può ad un impermettersi un tournover che credo fa- piego part time. I due merà nella gara di Coppa. Il diani di partenza, in tal canostro gruppo, invece, è so, sarebbero Farinola e più ristretto, non possia- Ferrentino. Nel ruolo di mo certo stravolgere la ala destra Valente guarda formazione e dovremo af- a Lavecchia come possibile frontare le due partite rav- soluzione, ma anche a Bavicinate con una formazio- sile come ipotesi alternatine simile. Starà a noi gesti- va. A sinistra, invece, è balre le risorse con saggezza, lottaggio tra giovanissimi affrontare con il giusto con Truglio e Di Noto in impegno la gara di coppa e corsa. In avanti, infine, poi tuffarci subito nella Lupacchio sembra avviato preparazione di quella di ad un turno di riposo e così, al fianco di un Grieco campionato”. Qualche cambio rispet- sempre in forma, potrebbe to a domenica scorsa ed in esserci Rovira che finora vista della prossima di non è mai partito dall'inicampionato, il tecnico pi- zio. sticcese dovrebbe comunRoberto D’Alessandro

ARIA di turnover in casa biancazzurra. Due gruppi di lavoro. Per alcuni era sabato, quindi vigilia di gara, mentre per altri è regolare routine. «Non è assolutamente un modo per snobbare l’incontro-afferma il direttore tecnico del Matera, Gino Carrera-di Coppa Italia a cui teniamo parecchio. Abbiamo delle esigenze di lavoro che ci costringono a fare questo tipo di scelte. Resta una partita di calcio difficile, come tutte. Quindi, non è una questione di uomini, ma di motivazioni e quelle noi possiamo venderle. Perchè una competizione del genere è una chance importante per chi ha ambizioni». Come dire che serviranno concentrazione e forza fisica per tenere testa alla squadra degli ex. Il tecnico del Matera Pino Giusto ha lavorato agli schemi con tutta la squadra che scenderà in campo oggi. Lo schieramento dovrebbe prevedere Nicolas Cottet tra i pali, a destra basso Milzi e dall’altra parte l’esordiente D’Amanzo che avrà la possibilità di mettersi in mostra visto che dal momento del suo arrivo non c’è stata la possibilità visti gli impegni ogni tre giorni. Centrali saranno Bartoli e Catalano, una coppia ormai rodata e che gioca insieme da parecchio. A destra del centrocampo toccherà a Carretta guidare le incursioni sulla fascia dove il Matera proverà a creare la superiorità numerica, mentre dall’altra parte sarà Angelo Logrieco a dare qualità al centrocampo. Per la quantità c’è l’inedita coppia centrale formata da Conte e Martone. Per il secondo si tratterà di un esordio interno, visto che è stato prelevato dal Latina giovedì scorso e domenica ha giocato uno spezzone di gara a Pomigliano. In avanti un turno di riposo a Diego Albano, autore domenica scorsa di un gol di rara fattura e da attaccante di razza che ha permesso al Matera di tornare in parità. Albano ci ha messo lo zampino anche al raddoppio, perchè da terra è riuscito ad apreire per Campo che ha crossato al centro dove Branda ha insaccato di tacco. Al posto di Diego Albano ci sarà Giuseppe Genchi che domenica non è sceso in

campo per noie muscolari e che è recuperato almeno per metà partita. Un’occasione per vedere all’opera l’attacco del Matera orfano del bomber di Serra Rifusa. Cosa che serve a Giusto per vedere all’opera una squadra che deve muoversi in maniera diversa visto che le caratteristiche di Genchi non sono certo quelle di Albano. A fianco di Genchi ci sarà De Vecchis, giocatore molto interessante che negli spezzoni di gara che gli sono stati concessi finora si è fatto trovare sempre preparato andando anche a segno contro la Turris. Un turnover ragionato quello di Pino Giusto che permette di far rifiatare alcuni giocatori, ma che crea situazioni di gioco importanti da utilizzare in seguito se dovesse esserci bisogno. Unico indisponibile Achille Mazzoleni che ha rimediato due giornate di stop nella gara con il Sant’Antonio Abate. Quindi, panchina che vedrà qualche seniores (Martinelli?) ma anche altri giovani. E’ il caso di Cusimano e Diop. Si gioca alle 20 con la formula della gara unica, quindi in caso di parità ci saranno i rigori per decidere chi affronterà la vincente del match tra Casarano e Francavilla Fontana che prima di scendere in campo si saprà già perchè la gara si disputa alle 15. Renato Carpentieri

Genchi in azione e sotto Pino Giusto

Angri-Pianura si gioca sul neutro di Nocera Soliti problemi logistici per l’Angri. Lo stadio Novi è ancora indisponibile per i lavori di risemina e dopo aver giocato la gara col Pomigliano sul neutro di Castellammare gli uomini di Criscuolo, saranno costretti a giocare nuovamente in campo neutro il match di coppa Italia col Pianura. L’ipotesi più accreditata è quella del Comunale di Nocera. In programma anche: Bojano - N. Campobasso vs Angri Pianura; Francavilla F - Casarano vs Matera - Pisticci; Pomigliano - Neapolis Mugnano vs Rossanese –Sapri

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Sport 41

Mercoledì 23 settembre 2009


NEMMENO il tempo - ma forse è un bene - di cullarsi sugli allori del lusinghiero 3-2 piazzato sabato scorso sul campo del Mercato San Severino all'esordio in Coppa, che è già tempo di preparare la seconda sfida del trofeo della coccarda per la Lore Lei Avis. Pericolo e socie, sempre alle prese con i pesanti carichi di lavoro che Nino Gagliardi e lo staff della PM non gli risparmieranno fino alle soglie del campionato, sono pronte per la loro prima uscita stagionale di fronte al pubblico di Potenza, e sul parquet amico del PalaPergola. Dove ad attenderle quest'oggi (nel match valido per il secondo turno di Coppa di Lega, al via dalle 19.30) troveranno uno Scafati solo in parte deluso dall'esito del match casalingo di quattro giorni fa con il Matera. La sconfitta al tiebreak maturata in quell'occasione non sembra aver smontato il clima di entusiasmo che ha caratterizzato l'avvicinamento alla B1 della matricola gialloblù. Che potrebbe rappresentare una delle sorprese del girone D,

Mercoledì 23 settembre 2009

B1 Donne In Coppa alle 19.30

B1 Donne Alle 21 contro il Mercato S.Severino

L’Avis Lore Lei torna in campo con lo Scafati

La Master Group ritrova Carratù

La Pericolo

in virtù degli arrivi tra le altre di Sollo, Montenegro, Riontino, Di Cristo e dell'esperta guida tecnica di Peppe Nica: che a Scafati ha praticamente rifondato l'Orion Napoli edizione 2008-2009. In una fase ancora incentrata sulla preparazione e con la fatica dei primi test sul campo (Masino e socie vengono da due gare ravvicinate vinte al tie-break) che

si aggiungerà a quella degli allenamenti, sarebbe più che naturale attendersi contro le salernitane una prestazione all'insegna di qualche alto e basso da parte della Lore Lei. Coach Gagliardi ha incassato con soddisfazione il successo di Mercato, «contro una squadra - ha detto sul campo della quale non sarà facile per nessuno vincere, e che sicuramente ci ritroveremo ai vertici della classifica in campionato». Aggiungendo: «E' una vittoria che fa morale, ma è altrettanto vietato abbassare la concentrazione perché siamo solo all'inizio ed abbiamo bisogno di sistemare ancora diversi meccanismi». Automatismi che Pierantoni, Franco, Rotondo e le altre rossoblù potranno continuare a perfezionare stasera, al di là di un risultato che, come Gagliardi ha spiegato a più riprese, passa in secondo piano in questo momento della stagione. Anche se, appare ovvio, continuare a fare bene e a vincere non dispiacerebbe proprio a nessuno. Luca Carlone sport@luedi.it

BUONA la prima per la Master Group Mate- parla della gara di questa sera. « E' un duro ra. Dopo la vittoria in trasferta al Pala Ober- impegno quello di stasera contro il Mercato dan di Scafati, le ragazze di coach D'Onghia San Severino, come sappiamo non siamo al si apprestano a disputare la prima gara in meglio della condizione visto che la preparacasa e la seconda di coppa Italia, contro le zione è stata programmata in funzione del campane del Rota Mercato San Severino, campionato, ma questo non vuol dire che squadra uscita sconfitta sul proprio par- snobbiamo la competizione anzi, nella prima gara in casa non vogliamo sfiguquet sabato scorso dalla Lore Lei rare. Le nostre avversarie saranPotenza. Sicuramente le avverno agguerrite dopo la sconfitta sarie delle materane vorranno risubita in casa, poi rispetto a noi scattarsi per la ferita subita, cerhanno due settimane in più di tamente le nostre atlete affrontepreparazione, ma la prova di Scaranno le avversarie sulle ali delfati è stata al di sopra delle nostre l'entusiasmo, Picerno e compaaspettative. Delle avversarie bigne scenderanno in campo consogna temere il collettivo, la Bocentrate e decise a giocar bene e teva che già altre volte abbiamo migliorare l'intesa nei meccaniincontrata, è brava ma non è in smi, alla ricerca di un gioco effipossesso di una tecnica soprafficace per concedere il bis d'avanti na. Vogliamo vincere per poter al proprio pubblico, che per la arrivare alla gara di sabato conprima volta vedrà all'opera le tro il Potenza (a pari punti in caso proprie beniamine. Nonostante vincessero contro Scafati), per la sconfitta subita, il Mercato San giocarci il primo posto di questo Severino per molti addetti è una girone di andata. Confido nelle squadra che ha le potenzialità più esperte Marulli Romanò e la per lottare ai vertici del campioPicero, anche se devo dire che mi nato. Un'attenzione particolare Modesto Incarbona è piaciuta molto l'aggressività va riservata alla bulgara Boteva, un muro di 204 centimetri, ostacolo difficile della Cianflone nel tie-break di Scafati, porda superare, ma mister D'Onghia sicura- tandoci in vantaggio di un paio di punti, poi mente ha studiato le contromosse adeguate gestiti al meglio per la vittoria finale ». Apper bloccare o limitare la pericolosa bulgara. puntamento a questa sera ore 21 per veder Nella panchina degli avversari troveremo all'opera coach d'Onghia con la sua Master anche l'ex di turno coach Carratù. Di questo Group alla prima al Palasassi. inizio positivo della Master Group ne è ben Vincenzo Bochicchio felice il dirigente Modesto Incarbina che ci sport@luedi.it

B2 Donne L’Asci si gode i tre punti conquistati B2 Donne Petrone: «Resto fiduciosa per il prosieguo»

Giocoleria, Avena felice «Oltre ogni aspettativa» “SIAMO andati oltre ogni aspettativa”. Il commento di capitan Avena all'esordio vittorioso della sua Giocoleria lascia poco spazio alle interpretazioni. Eppure, approfondendo un po' la chiacchierata si capisce subito che la considerazione della schiacciatrice potentina va molto oltre il risultato. “La cosa che più mi sta sorprendendo - sottolinea Avena - è l'atteggiamento che riusciamo ad avere in campo: sempre in controllo, anche se andiamo sotto nel punteggio, c'è sempre la giusta lucidità e un grande equilibrio nella distribuzione del gioco, per cui la nostra fase di attacco ne guadagna in imprevedibilità e allo stesso tempo tutte noi siamo sulla corda per tutta la partita”. Una promozione su tutta la linea, insomma, e se a proporla è chi nell'attuale gruppo riveste il ruolo di veterana, c'è da crederci. “La cosa più importante - riprende Avena -sarà conservare lo spirito che stiamo mostrando. Un perfetto mix tra giocatrici più esperte e ragazzine terribili che portano entusiasmo nel lavoro settimanale. Il tutto si traduce in un positivo clima fortemente competitivo. Secondo me, se riusciremo a lavorare bene sui nostri punti di minor forza come muro e ricezione, potremo toglierci belle soddisfazioni”. Che ci fosse un clima positivo in casa Asci si era capito fin dalle prime sedute di allenamento. Chi è arrivato ha portato, tra le altre cose, esperienza e umiltà (Ghersetti), determinazione (Arras) e quel qualcosa in più nei momenti che contano (Nolé). Se ci si aggiunge la serenità di Radkova e l'entusiasmo delle esordienti, le prospettive non possono essere che rosee. Il tutto nelle mani di un altro esordiente assoluto. Quel coach Telesca che all'Asci finora si era occupato solo di

La Giocoleria in azione contro il Benevento (foto Mattiacci)

formazioni giovanili. “Il suo spessore umano - ammette il capitano della Giocoleria - era noto. Si vedeva da come gestiva le ragazze e dal rapporto che ha con loro. Un rapporto fatto di apertura, ma allo stesso tempo di grande schiettezza. Il nostro allenatore è uno che le cose te le dice chiaramente e ti spiega tutto. E poi il suo metodo di lavoro lo condivido appieno. Lavora passo dopo passo, aggiustando una cosa per volta, privilegiando la crescita costante, senza stressarti con il risultato a ogni costo. E, sinceramente, per un gruppo come il nostro è l'approccio migliore. Non è un caso, infatti, che le più giovani si sentono pienamente coinvolte e sanno di potersi ritagliare uno spazio significativo”. Le premesse migliori, insomma, per un campionato che può riservare cosa all'Asci? “Il nostro obiettivo - conclude capitan Avena - deve essere quello di crescere giorno dopo giorno. Abbiamo ampi margini di miglioramento e se sapremo lavorare bene i risultati verranno di conseguenza”. Pietro Floris sport@luedi.it

Dagli errori s’impara Tante attenuanti per la sconfitta con l’Accademia

Pamela Petrone

NON SI può che definire sfortunato l'impatto della matricola Materman Livi Volley con la stagione 2009-2010 di serie B2. Al di là del risultato - una sconfitta in quattro set e con più di qualche recriminazione sul campo dell'Accademia Benevento -, anche e soprattutto per le circostanze che hanno portato le rossoblù potentine a non potersi giocare, in terra sannita, tutte le loro carte nell'esordio di campionato. La partenza improvvisa della palleggiatrice Roberta Calculli, che per motivi personali ha deciso di interrompere subito (d'intesa con la società) il suo rap-

porto con la Livi, e l'arrivo in extremis dell'esperta Mara Di Martile - ex San Vito dei Normanni e Brindisi - non hanno creato i migliori presupposti in casa Materman per la prima uscita ufficiale dell'anno. La tensione del debutto e il fatto di giocare in trasferta poi hanno probabilmente avuto il loro peso, insieme con la sopraggiunta emergenza derivata dal forfait di Lella Golluscio al centro. Eppure le cose non erano cominciate male per Pamela Petrone e le sue ragazze, partite a spron battuto nel set d'avvio (19-14 e 21-17) e capaci di chiuderlo, nonostante il ritorno delle padrone di casa, sul 25-22. Il Benevento però proseguendo sulla scia del finale di prima frazione girava il corso del match, e le giovani buttate nella mischia da Ruscello (con il contributo delle più navigate Stabile, Principe e Ferrone) trovavano sempre maggiore convinzione e fiducia: portandosi sul 2-1 nel conto dei parziali. Il quarto gioco, almeno fino al 22-17 Livi, pareva il prologo al giusto tiebreak, a cui non si arrivava per l'incredibile rimonta di cui le campane si rendevano protagoniste (26-24 e successo pieno per loro). Ecco il commento post partita di coach Petrone: «Cercheremo di fare tesoro di questa sconfitta che reputo immeritata. Si è vero abbiamo diverse attenuanti quali l'infortunio patito da Lella Golluscio. Inoltre Mara Di Martile è arrivata a Potenza solo venerdì sera per cui, ovviamente, non conosceva assolutamente la squadra. Però sono molto fiduciosa in quanto ho visto diversi atteggiamenti molto positivi e che lasciano ben sperare per il futuro e sono certa che possiamo solo migliorare». l.c.

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42 Sport


B1 Uomini Mancino dice la sua sulla questione PalaPergola con la Corporelle

«Cancellare la gara di Ortona» Ecco l’imperativo di capitan Zuccaro della Medical Center UN'ORA e mezza di gioco serrato e combattuto, ma alla fine il verdetto è inappellabile. La Medical Center perde 3-0 in casa dell'Ortona, nella prima gara del campionato di B1. Delusione per i potentini che lasciano la vittoria agli abruzzesi solo ai limiti del vantaggio nel secondo e terzo set (25-22, 30-28, 25-23). «Dobbiamo cancellare la partita giocata ad Ortona - commenta capitan Zuccaro - e proiettarci in maniera positiva per la prima gara interna, dove avremo i nostri tifosi che invito ad essere numerosi. L'Ortona, nonostante sia una matricola come noi, è una squadra forte, tecnicamente e tatticamente, con uomini esperti messi al posto giusto. Noi abbiamo commesso troppe ingenuità sulle palle semplici, facilitando il compito agli avversari e, anche quando nel secondo set eravamo in vantaggio (21-23), non abbiamo saputo ben gestire la situazione e ci siamo fatti superare». Dunque, un po' di inesperienza, qualche errore di troppo in fase di contrattacco e forse anche un po' di tensione per la prima gara stagionale del campionato hanno giocato un brutto scherzo ai rossoblu allenati da Giorgio Draganov. Da migliorare anche l'affiatamento tra i giocatori. I nuovi arrivati si stanno ben integrando. Lo stesso Minenna, nonostante arrivi da unperiodo di “stop forzato”, hagiocato una buona gara. «E' mancata la lucidità per gestire al meglio le fasi calde dell'incontro - continua nella sua analisi il capitano - con ricezione e attacco che sono stati l'ago della bilancia che hanno spostato gli equilibri a favore dell'Ortona. Ad un certo punto ci è mancata la testa e ci siamo trovati a dover sempre rincorrere. Da ieri siamo entrati in palestra molto più aggressivi per cercare di preparare con più determinazione il prossimo match. Dobbiamo imparare a trovare dentro di noi quel qualcosa

inpiùpersbloccare esbrogliaresituazioniimportanti nel momento in cui la condizione fisica e mentale non ci aiutano; sopratutto perché credo che la situazione attuale di condizione sia pressappoco la stessa degli altri club e, pertanto, vi è bisogno di lavorare ancor più sul piano mentale, motivazionale e di affiatamento di gruppo, in campo e nello spogliatoio». Domenica arriva sul parquet del Palapergola il Turi, squadra che i rossoblu hanno già incontrato in occasione degli ultimi playoff. La partita si giocherà alle ore 18 e, proprio sulla data e sull'ora di questa gara, si è creata una incresciosa situazione. La squadra di basket potentina Corporelle avrebbe fissato la sua partitacasalinga nellostesso giornoe allo stesso orario. Interviene sulla questione il presidente della Virtus, Donato Mancino. «Esiste un regolamento comunale che, per quanto riguardala sceltadelle fasceorarie, lascia la precedenza alla squadra che disputa un campionato di categoria superiore (in questo caso noi siamo in B1 e la Corporelle in B2) ed è affiliata da un maggior numero di anni alla Federazione (noi siamo affiliati da ben 9 anni, contro i loro 2 anni). Abbiamo chiesto anche un parere all'Ufficio legale del Comune di Potenza che ci ha dato ragione, pertanto non esistono proprio i presupposti di questa polemica. Domenica spetta a noi giocare». «Quando ci siamo trovati nella stessa situazione con la squadra di basket Publisys che ha molti più anni di affiliazione alla Federazione rispetto a noi - conclude Mancino - non abbiamo esitato a fare un passo indietro e abbiamo spostato le nostre partite casalinghe: 3 volte giocheremo di sabato anziché di domenica e 2 volte anticiperemo l'orario della partita». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Contro il Paola timone affidato a Lopis

Sidel, battesimo con tante novità Il tecnico Stigliano lascia l’incarico PRIMA casalinga per la Sidel. Esordisce tra le mura amiche lacompagine delpresidente Cosentino che oggi pomeriggio incontrerà il Ge. Ki Paola, partita valida per il turno di andata della Coppa Italia. Non sarà impegno facile, visto che i calabresi arrivano dopo la vittoria contro i cugini della Nicodemo Lauria e si apprestano a fare un campionato di vertice, senza nascondere tante velleità. Scenderà con qualche “news” invece la Sidel, che nei giorni scorsi è venuta a conoscenza delle dimissioni del tecnico Stigliano e del suo secondo Mango che hanno lasciato la formazione lagonegrese dopo anni di attività condivisa. “La società- ha precisato il presidente Cosentino- ha preso atto delle dimissioni del tecnico e dal suo canto ringrazia mister Stigliano per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata nelle importanti vittorie e i successi sportivi raggiunti insieme in questi ultimi anni”. Intanto in attesa di deputare l'incarico ad un nuovo allenatore, la società ha affidato ad interim la conduzione della squadra a Maurizio Lopis, giocatore di esperienza che da quest'anno la dirigenza lagonegrese ha fortemente voluto tra le sue fila. Da registrare poi per gli uomini del presidente Cosentino il ritiro per motivi personali del centrale Battiato, che la scorsa settimana ha annunciato alla squadra il suo abbandono. “Siamo nuovamente sul mercato- ha commentato il ds Tortorella- alla ricerca di un centrale che sostituisca Battiato e che ci possa dare valide garanzie per il campionato”. Dunque mercato ancora in evoluzione per la Sidel che dopo la partita di oggi non avrà tempo per pensare visto il prossimo impegno di sabato contro i cugini del Lauria.

Maurizio Lopis

B1

serie

UOMINI Girone C

B2 Uomini E’ piaciuta la Nicodemo Lauria

Chiarelli soddisfatto nonostante la sconfitta

Il presidente Chiarelli

C Donne Conto alla rovescia per l’inizio del campionato

La De Gasperi Tua Assicurazioni sceglie Ciorciaro come preparatore MANCA POCO all'inizio della nuovaserie Cela TuaAssicurazioni De Gasperi Volley Potenza è più determinata che mai a partire con il piede giusto e a candidarsi tra le protagoniste della stagione. Dopo la pausa estiva l'intensa fase di allenamento è ripresa, entrando nel vivo con il potenziamento dello staff tecnico e l'arrivo di un nuovo preparatore atletico. Si chiama Mario Ciorciaro e ha maturato diverse esperienze nel mondo della ginnastica artistica femminile e nel calcio, seguendo il Real Tolve e il Savoia. Da quest'anno segue la S.C.A. Doriae altempo stessoapproda alla pallavolo, consapevole del grande impegno che lo attende con la Tua Assicurazioni in vista delle prossime gare. Dopo il riposo estivo e tre settimane di lavoro «si intravedono già i primi risultati», assicura Ciorciaro, che mostra già un

totale affiatamento con il team. Nell'illustrare più dettagliatamente il programma di allenamento dice: «Ci siamo basati sui calcoli indiretti dei massimali di carico. In questo periodo stiamo puntando a migliorare la resistenza aerobica e la qualità del balzo. Quest'anno utilizzeremo anche il Campo Scuola di Macchia Giocoli per effettuare percorsi aerobici, isometrici e pliometrici». Un'altra novità, infine, è data da una scheda assegnata ad ogni atleta, contenente consigli personalizzati per il corretto allenamento di tutte le fasce muscolari. Per la new entry nel team potentino non c'è nessun dubbio sul fatto che grande lavoro e impegno possano produrre risultati importanti in una squadra. Che possono migliorare ancora se a questo si aggiungono la grinta e la voglia di vincere. l.c.

LAURIA - È iniziata ufficialmente la stagione della Nicodemo che è entrata nel parterre della serie B2, dopo la prima contro il Paola di domenica scorsa. Una partita ma anche una prova per testare la nuova compagine che il mister Santomassimo guiderà nella stagione ormai alle porte. Nonostante la sconfitta contro la quotata Ge-Ki Paola , la Nicodemo Lauria ha portato a casa molte “informazioni utili”. “Siamo soddisfatti della prestazione di domenica sera- ha dichiarato il presidente Chiarelli- sia rispetto alle aspettative dopo 20 giorni di allenamento sia rispetto la caratura della squadra con cui si siamo confrontati”. Quella contro il Paola è stata una partita combattuta visti i parziali e il set vinto dai laurioti, ma la “partita poteva andare meglio se nel quarto set non peccavamo in molti errori di inesperienza”, ha continuato Chiarelli, che non nasconde di continuare a stare con i piedi per terra, “perché siamo una squadra che punta alla selzezza, e vincere domenica ci avrebbe spostato i pensieri”. La squadra allenata dal mister Enzo Santomassimo, che avrà tratto molti spunto per ora, è giovane e avrà molto da lavorare ancora, soprattutto perché “la prima linea è da costruire e i ragazzi sono da rodare ma abbiamo fatto bene e sabato contro la Sidel Infissi Lagonegro speriamo di far meglio”, ha concluso il presidente della Nicodemo Lauria. Dunque turno di riposo previsto per oggi mentre si riprenderà in casa per la Nicodemo sabato sera contro i lagonegresi, per il primo derby stagionale tanto atteso da appassionati e tifosi del volley dell'intero circondario. Una sfida che tutta l’ambiente pallavolistico e la cuminità del Lagonegrese attende. Una sfida che sarà ricca di spunti sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista puramente agonistico. Paola Vaiano sport@luedi.it

Hockey Terza sfida di Coppa

C’è il Giovinazzo per la Raro Matera di mister Caricato

Il dirigente Franco Braia

PATTINOMANIA pronta alla terza sfida di coppa di Lega. Stasera la formazione allenata da Antonio Caricato sarà nuovamente di scena alla tensostruttura di via dei Sanniti per incontrare il Giovinazzo. Anche quella con i pugliesi sarà una gara importante e abbastanza impegnativa per capitan Barbano e compagni. “Le prime due gare sono state diverse per intensità e difficoltà - ha affermato il dirigente Franco Braia. La prima con il Molfetta di serie B è stata giocata contro un team allestito in fretta ma che comunque è composto daatleti che hannogiocato inA2. Nell'altra gara con il Molfetta di A1, i ragazzi nel primo tempo hanno giocato con un ritmo impressionante che ha spiazzato e fatto sbandare i pugliesi che non si aspettavano di trovare una Raro così. Gran gioco, grande velocità che hanno confermato che la squadra è già pronta al campionato. Questa sera ci saràil Giovinazzo che reputopiù fortedelMolfetta. Iragazziaffronterannouna squadra ostica che si è notevolmente rinforzata. I pugliesi li ho visti allenarsi sabato scorso a Matera (il loro palazzetto non è ancora pronto dopo lavori di riqualificazione), emi sonoaccortochesono davverotemibili. Il Giovinazzo basa la propria forza sulla velocità, sull'agonismo e sulla forza fisica. Stasera, dunque, vederemo una gara bella, sarà un ottimo banco di prova in vista del campionato”. Dovrebbe essere della gara anche Lezoche nonostante un risentimento muscolare alla coscia. La gara avrà inizio alle ore 20. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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Sport 43

Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

Oggi all’Hilton la presentazione MATERA - Nel tardo pomeriggio di oggi, con inizio alle ore 18 e 30, presso l’hotel Hilton Garden Inn di borgo Venusio, si svolgerà la presentazione ufficiale della nuova Olimpia Bawer Matera, versione 2009/2010. Dopo la doppia amichevole con San Severo e Bernalda, quindi, serata di gala per giocatori, tecnici e staff dirigenziale dell’Olimpia Matera. A fare gli onori di casa Pasquale Lorusso, presidente e sponsor della squadra biancazzurra che si appresta a disputare il suo quinto anno di B d’Eccellenza, oggi denominata serie A Dilettanti. Il tutto per poi arrivare a domenica con la sfida interna contro il Molfetta dell’ex Cucinelli, gara che si disputerà al PalaSassi con inizio alle ore 18. Oggi quindi Corà e la sua squadra sono pronti a stringersi in un abbraccio ideale con i sostenitori del roster della città dei Sassi. Infatti l’incontro di questo pomeriggio è aperto, oltre che agli addetti ai lavori, anche agli appassionati delle vicende della palla a spicchi materana e ai tifosi biancazzurri. Appuntamento, dunque, all’Hilton per la presentazione ufficiale della Bawer. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Il presidente Lorusso

«L’idea di affiancare una squadra di basket covava da tempo nelle nostre teste»

Publisys, sponsor di serie A Nicola Palmieri: «Intesa giunta in fretta con la Potenza 84» UN BINOMIO nato da anni, un modo per rafforzare la presenza della Publisys nel panorama lucano. Così è stato portato a termine il ben noto progetto di sponsorizzazione tra l'azienda potentina e la Potenza 84 per la prossima stagione. La Publisys in verità ha già affiancato il sodalizio potentino nelle scorse stagioni, ma nel prossimo campionato come è noto sarà il main sponsor della squadra allenata da Antonio Paternoster. A dare vigore all'accordo di sponsorizzazione sono stati i dirigenti della Potenza 84 e il gruppo di Francesco Petrullo che di concerto con il manager Nicola Palmieri ha dato il là alla definizione del programma di partecipazione economica. La Publisys si occupa della gestione dei prodotti complessivi per la pubblica amministrazione, riguardante attività di programmazione, assistenza, software, formazione e consulenza. Da anni appare anche al Pala Pergola il cartellone pubblicitario dell'azienda in questione. Un progetto interessante, quello avviato dalle parti che potrebbe avere positive ripercussioni, soprattutto con i risultati sportivi del quintetto potentino, impegnato per la terza stagione consecutiva nel difficile

BASKET B DILETTANTI La Centre Corporelle anticipa a sabato contro il Pozzuoli SALVO sorprese dell'ultim'ora la gara del campionato maschile di serie B Dilettanti tra la Centre Corporelle Potenza e il Pozzuoli, sarà disputata sabato 26 settembre alle ore 18 al Pala Pergola. E' questo il risultato dell'azione dell'Assessore allo Sport del Comune di Potenza, Gaetano Sabatella che ha avuto contatti con le società Centre Corporelle Potenza e Virtus Medical Center Potenza, militante nella B/1 di pallavolo maschile. Il rappresentante istituzionale di Piazza Matteotti ha dunque messo d'accordo le due società. Sabato sarà la volta della Centre Corporelle Potenza a scendere in campo al Pala Pergola, domenica tocca ai virtussini, affrontare il Villa Menelao Turi. Appare probabile l'inversione nella terza giornata dei rispettivi campionati con la Corporelle in campo la domenica e la Virus Medical Center sul parquet il sabato. Pari e patta tra le due società sotto canestro e sotto rete. Per il bene di tutti. f.menonna@luedi.it

campionato di serie A Dilettanti. L'accordo, sostanzialmente è stato trovato senza particolari problemi. Le parti si sono sedute ad un tavolo trovando soluzioni intelligenti sul piano strutturale. In soldoni Francesco Petrullo e Nicola Palmieri hanno lavorato su un progetto di ampio spessore finanziario e tecnico che, negli intenti della nuova gestione economica dovrebbe portare a risultati sportivi sempre migliori e ad una maggiore conoscenza sul territorio. Al

manager della società potentina, Nicola Palmieri è toccato il compito di parlare dei dettagli che hanno portato alla stesura dell'accordo. Perché avete scelto la Potenza 84? “Abbiamo già avuto un ruolo importante negli anni precedenti, la Potenza 84 in questa stagione ci ha chiesto espressamente di entrare come main sponsor. Abbiamo raggiunto l'intesa in fretta, senza problemi particolari”. Ha parlato con il coach Paternoster e la squadra? “No. Penso so-

prattutto agli aspetti economici della questione, i miei contatti sono stati tenuti prevalentemente con i dirigenti”. A chi è venuta l'idea? “Da tempo pensavamo di sviluppare un rapporto così forte e duraturo. Per noi sarà un bel compito affiancare una società di basket, così prestigiosa durante la stagione sportiva”. Due imprese a confronto, come vede il progetto? “Il mondo dello sport e quello dell'impresa vanno spesso a braccetto, funzionano con modelli comuni e intese similari. Le due entità hanno trovato l'accordo pur lavorando in contesti diametralmente opposti”. La Publisys ha parlato con i dirigenti della Potenza 84 in materia di programmi? “No, non siamo sportivi, come tutte le società abbiamo inteso rafforzare la nostra presenza sul territorio. Lavoriamo nell'ambito dell'innovazione, non facciamo solo sport. I nostri rapporti sono ottimali”. Cosa augura alla squadra di Antonio Paternoster? “Di giocare partite eccellenti e disputare un grande campionato. I risultati interessanti ottenuti negli ultimi anni sono stati la dimostrazione dell'impegno e professionalità dei dirigenti”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Arti marziali Finale Cadetti a Pisa il 3 e 4 ottobre, esordienti a Roma il 24 e 25

Kumité, le qualificazioni ai nazionali GIORNATA intensa quella di domenica scorsa per gli appassionati lucani di karate. Presso il Pala Pergola di Potenza si è disputato il campionato regionale valevole per la qualificazione ai campionati italiani esordienti/B di età compresa tra i quattordici e quindici anni di kumitè maschile e femminile e dei cadetti di età compresa tra sedici e diciassette anni. All'appuntamento hanno preso parte otto società, ottimo il numero dei partecipanti. Nella classe esordienti femminile di kumità si sono classificate al primo posto Enza Gresia, categoria 40 kg dell'Asd Heian Karate Do di Castel Saraceno e Rosa Ciani, categoria 70 kg dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Bushido Karate Club di Pignola. Nella classe esordienti maschile di kumitè si sono classificati i seguenti atleti: Franco Giacomo, categoria 50 kg dell'Associazione Sportiva Dilet-

tantistica Bushido Karate Club di Pignola, Antonello Luongo, categoria 50 kg dello Shintaikan Karate Club Potenza, Felice La Macchia categoria 56 kg del Centro Karate Zaccaro di Matera, Ludovico De Angelis, categoria 63 kg dell'Associazione D'Onofrio di Sant'Arcangelo, Antonino Di Leo, categoria 63 dello Shintaikan Karate Club di Potenza, Alessandro Quaratino, categoria 77 kg, dello Shintaikan Karate Club Potenza e Michele Girelli, categoria 84 kg dell'Associazione Zanshin Club di Paterno. Sono qualificati di diritto gli atleti Gaetano Triano, categoria 55 kg dello Shintaikan Karate Club Potenza, perché classificatosi al quinto posto al campionato italiano esordienti 2008 e Francesco D'Onofrio categoria 55 kg, dell'Associazione Dilettantistica Sportiva D'Onofrio di Sant'Arcangelo in quanto rientrante nella lista degli atleti nazionali che hanno

partecipato al campionato del mediterraneo, svoltosi a Podgorica il 5 e 6 settembre scorsi. La finale del campionato italiano esordiente è prevista per il 24 e 25 ottobre a Roma. Si sono qualificati per la classe cadetti maschile di kumitè Pietro Telesca, categoria 55 kg, dell'Associazione Bushido Karate Club di Pignola, Fausto Cantore, categoria 61 kg della medesima società, Leonardo Scioscia, categoria 68 kg dell'Associazione Karate Miglionico, Sergio Russo categoria 76 dello Shintaikan Karate Club di Potenza e Antonello Uras, categoria 84 kg dell'Associazione Dilettantistica Sportiva Bushido Karate Club di Potenza. La finale del campionato italiano cadetti è in programma a Pisa il 3 e 4 ottobre. Le condizioni fisiche degli atleti sono apparse ottime, tutto lascia ben sperare per il prossimo futuro. f.menonna@luedi.it

Auto Lucente con un Maggiolino

Una nuova vettura per l’E.R. Racing

Il maggiolino di Antonio Lucente

LA SCUDERIA E.R. Racing dispone di una nuova vettura. Il pilota potentino Antonio Lucente, attuale campione italiano autostoriche velocità in pista “fino a 1600” presenta la nuova auto, una Volkswagen Maggiolino Ottingen Gran Turismo Speciale F, ovvero modelli di vetture costruite tra il 1962 e il 1965 che ha progettato e fatto realizzare, seguendone passo dopo passo l'assemblaggio. La macchina sarà presentata domenica 27 settembre, alle ore 10, presso la sala d'incisione Panda Records, ubicata accanto al locale “Cube”, nei pressi dell'ingresso principale dell'Iperfutura. Si tratta di una vettura particolare, con la livrea di Herbie, il famoso maggiolino disneyano, che contribuirà senza dubbio a regalare ulteriori soddisfazioni al team manager Enrico Rosa, titolare della medesima scuderia che vede proprio in Antonio Lucente la prima guida assoluta, i primi test in pista, infatti, hanno confermato la notevole corposità di erogazione del piccolo propulsore dotato di specifiche Porsche e l'ottima telaistica progettata per garantire la massima resistenza alle torsioni dovute ai cambi

repentini di traiettoria. La caratteristica più importante della nuova auto da corsa, che tanto il pilota quanto il team manager tengono a rimarcare riguarda le modalità entro le quali la vettura è stata realizzata. Il team E.R. Racing non ha usufruito di professionisti al di fuori dei confini regionali, affidando l'assemblaggio e lo sviluppo ad un meccanico Giovanni Rizzo, ad un carrozziere, Pasquale Belviso e ad un elettrauto Rocco Di Michele, tutti lucani. Un particolare non trascurabile se si considera che al volante del piccolo Maggiolino, Lucente ha intenzione di puntare alla conquista del titolo italiano 2010, sfidando i mostri sacri del titolo italiano 2010 e della Coppa Intereuropa 2010, sfidando i mostri sacri provenienti da tutta Italia. Una sfida, dunque, che non riguarda esclusivamente il pilota ed il manager, entrambi lucani, ma anche tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del progetto, le varie “anime” di quello che ha buone ragioni può essere considerato il Maggiolino più veloce d'Italia. f.menonna@luedi.it

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Successo in provincia di Chieti tra gli Juniores

Trionfo per Viola POTENZA - Settembre felice per Michele Viola (Cycling Team Ambra Cavallini Vangi) che a Guarenna di Casoli (Ch) conquista la vittoria nella categoria Juniores di ciclismo su strada al Quattordicesimo Trofeo San Francesco. Dopo un anno vissuto tra alti e bassi, per Viola e la prima vittoria in questo 2009 segnato molto dal gregariato ai compagni di squadra e molte volte chiamato in causa troppo presto in gara senza possibilità di ottenere risultati di assoluto rilievo. La vittoria dell'atleta di Oppido Lucano è arrivata a termine di una gara lunga centoquindici chilometri percorsi in 2h55'01” alla media di 39.497 km/h. Erano circa cento gli iscritti e settantatré i partenti alla manifestazione che è stata vissuta tra tentativi di fuga a ripetizione, scatti e contro-scatti che hanno portato il lucano a trionfare sotto lo striscione posto nel cuore di Guarenna di Casoli. Nella volata finale, a ranghi ristretti, Michele Viola è riuscito a battere atleti che sulla carta erano più veloci

Michele Viola in sella alla sua bici

di lui. Alle sue spalle si sono piazzati Giuseppe Fonzi (A.S.D. Polisportiva Bevilacqua Sport) e Gianluca Celi (A.S.D. F.N. Team Mengoni Campocavallo) giunti rispettivamente secondo e terzo sulla linea del traguardo. Immediatamente dopo questi tre si è piazzato Aran

Salvatore (Club Corridonia Campania) giunto quarto al traguardo dopo uno sprint serratissimo con gli altri tre che hanno occupato i gradini del podio. Con qualche secondo di distacco dai magnifici quattro giungeva un altro gruppettino regolato in volata da Antonio Giglio, compagno di squadra di Aran Salvato-

re al Club Corridonia Campania che ha preceduto all'arrivo il beniamino di casa Ivan Staniscia (G.S. Guarenna 2000. La settima posizione è invece stata conquistata da Roberto Vernetti (U.C. Atellana A.S.D.) davanti a Paolo Totò (Club Corridonia) ottavo al traguardo. Nella top ten si sono anche piazzati Lorenzo Di Remiglio (Veloclub Notaresco 999) e Francesco Telari (A.S.D. F.N. Team Mengoni Campocavallo) rispettivamente nono e decimo alla conclusione della prova. Michele Viola, invece, dopo una gara attentissima vissuta nascondendosi nella pancia del gruppo, è riuscito finalmente a trovare il guizzo vincente per portare a casa un successo davvero importate. Da ricordare che il talento lucano è al suo primo anno tra gli Juniores e il prossimo anno potrebbe migliorare molto i già soddisfacenti risultati di questa parte finale di 2009 che gli sta regalando tante soddisfazioni. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Il potentino Under 23 è quarto a Ponzano Veneto

Santoro sfiora il podio POTENZA - Dopo mesi di digiuno, Antonio Santoro (Marchiol Site Liquigas) torna ad essere protagonista nella categoria Elite - Under 23 di ciclismo su strada. Il potentino, alla quarantesima edizione del Trofeo G. Bianchini a Paderno di Ponzano Veneto (Tv), centra una bellissima quarta posizione ai piedi del podio. Vincitore di questa manifestazione è risultato essere Bone Leon Jose Gabriel (Puros - Fapu - Mantovani) che con un guizzo straordinario ha preceduto sulla linea del traguardo Gianluca Branbilla (A.S.D. G.S. Zalf Desiree Fior) e Yegor Dementyev (Nazionale Ucraina) rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Ottima quarta posizione per il lucano Antonio Santoro che ha dovuto arren-

dersi soltanto ai primi tre, accarezzando da così vicino il podio, ma senza la possibilità di toccarlo con mano. Alle spalle del potentino sono giunti Stefano Agostini (A.S.D. Team Molino di Ferro - Giorgione) quinto al traguardo che ha preceduto Fabio Felline (De Nardi - Daigo - Bergamasca) sesto all'arrivo. La settima piazza è stata portata a casa Anatoliy Kashtan (G.S. Dilettantistico Ginestra Ceram. Il Gabbiano) che ha preceduto sulla linea del traguardo Mirko Puccioni (G.S. Mastromarco Sensi Mapooro) giunto ottavo sotto lo striscione dell'arrivo. Nelle prime dieci posizioni da segnalare anche Marco Canola (A.S.D. G.S. Zalf Desiree Fior) giunto nono e Pietro Tedesco (S.C. F.W.R. Bata Wiler A.S.D.) decimo.

Per Antonio Santoro, che qualche settimana fa non aveva chiuso brillantemente un Giro della Valle d'Aosta davvero ostico e duro accusando un ritardo di 45 minuti dal vincitore, questa quarta posizione è un'iniezione di fiducia per questo finale di stagione che potrebbe regalare tante soddisfazioni all'atleta di Potenza. Il quarto posto, conquistato in terra veneta, mette in risalto le sue doti migliori,quella discalatoreequella diuna innata voglia di primeggiare anche quando sembra che tutto vada per il verso sbagliato. Per la cronaca, la gara misurava centosettantadue chilometri che sono stati percorsi in quattro ore abbondanti alla media di 40.379 km/m. r.d.r.

Il corridore della società oppidese è stato tra i protagonisti della gara

Stefanile settimo a Montoro POTENZA - Ancora Michele Stefanile (Team Castrocielo - RCG Treccificio Oppido Lucano) a tenere alto l'onore lucano nella categoria Allievi di ciclismo su strada. Questa volta, in terra campana, Stefanile centra la settima piazza dopo una gara vissuta tra i protagonisti di giornata. Il talento lucano, però, puntava dritto al podio ma questa volta ha dovuto accontentarsi di una piazza che nelle ultime settimane aveva abbandonato. In effetti, nelle ultime apparizioni, Michele Stefanile aveva dimostrato una condizione fisica e psicologia invidiabile conquistando risultati di prestigio in tutta la penisola. Alla cinquantasettesima edizione della Coppa Città di Montoro, a Montoro Inferiore (Av), ha vinto Domenico Iennaco (U.S. Picardi Sorrentina), che ha preceduto sul traguardo Antonio Mauriello (A.S.D. G.S. Im-

periale Grumese) e Giuseppe Paparusso (A.C.D. Terra di Puglia) rispettivamente secondo e terzo al traguardo. Ai piedi del podio si sono piazzati i due compagni di squadra al Team Pianura Eldo Visconti, Domenico Saldamarco e Vasyl Babych, quarto e quinto all'arrivo. La sesta posizione è stata invece portata a casa da Antonio De Vito, compagno di squadra del vincitore all'U.S. Picardi Sorrentina, che ha preceduto il ragazzo di Oppido Lucano, Michele Stefanile, per pochi centimetri. Tra i primi dieci anche Giovanni Pietravalle e Francesco Duro, compagni di squadra all'A.S.D. G.S. Imperiale Grumese giunti ottavo e nono al traguardo, precedendo così Luigi D'Ambrosio (G.S. Auriemma cycling Promociclo) giunto in decima posizione. In Campania, Stefanile,

ha dovuto guardarsi bene le spalle visto le numerose squadre al via che portavano più di un capitano alla partenza. Per il lucano è stato difficile cercare la fuga giusta e seguire gli uomini più in forma anche perché, da solo, contro squadre anche di cinque unità ciascuno è sempre difficile battagliare. In effetti la classifica finale parla da sola con due ragazzi dell'U.S. Piacardi Sorrentina, Iennaco-De Vito, con tre ragazzi dell'A.S.D. G.S. Imperiale Grumese, Mauriello-Pietravalle-Duro, con due rappresentanti del Team Pianura Eldo Visconti, Saldamarco-Babych, e con solo Paparusso e Stefanile a battagliare per le prime dieci posizioni. Nello sprint finale il ragazzo di Oppido Lucano ci ha messo tutto l'impegno possibile ma contro chi della velocità fa una disciplina a se, come i primi tre, diventa

Stefanile

quasi impossibile battagliare. Resta, però, un'altra prova maiuscola coronata con l'ennesimo piazzamento nei primi dieci in questo 2009. Ormai manca poco alla fine di stagione e per il prossimo anno Stefanile salterà di categoria andando a gareggiate nella difficile categoria Juniores. r.d.r.

Decima edizione della kermesse

Festa tra i Sassi per le Mtb lucane MATERA - Si è gareggiato domenica scorsa a Matera per il Decimo Trofeo Città dei Sassi. I ragazzi impegnati nel difficile tracciato per mountain bike ha visto tanti lucani comportarsi bene durante la manifestazione. Due le partenze: la prima che ha visto al via i ragazzi delle categorie Esordienti e Allievi; la seconda più numerosa ha visto ai nastri di partenza tutte le categorie amatoriali con gli Juniores e gli Under 23 sia maschile che femminile. Nella prima partenza primo assoluto e vincitore anche nella categoria Allievi è stato Mirco Panza (Sele Salerno Bike) che ha preceduto sulla linea del traguardo Antonio Giaconella (A.S.D. Racing Team Eurobike) e il lucano Lorenzo Conte (A.S.D. Val d'Agri) rispettivamente secondo e terzo al traguardo sia della classifica generale che della categoria Allievi. Tra gli Allievi un altro lucano al traguardo è stato Lucio Invidiato del Ciclo Team Valnoce. Nella stessa partenza il vincitore della categoria Esordienti è stato il lucano Daniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) che ha preceduto Antonio Russo (MTB Group Matino) secondo, e Mauro Piccolo (Pol. Dil Gaetano Cavallaro) giunto terzo. Per la cronaca, Gaudioso ha terminato la gara in sesta posizione assoluta a pochi minuti dai colleghi più grandi. Altri piccoli lucani al traguardo tra gli Esordienti sono stati Giuseppe Mazzone e Giovanni Iorio in forza all'A.S.D. Re-Cycling Bernalda giunti rispettivamente nono e undicesimo, e Mattia Agresti (A.S.D. Heraclea Bike - Policoro) dodicesimo al traguardo. Tra le Esordienti Donne vittoria per Lucrezia di Benedetto (Pol. Dil Gaetano Cavallaro) davanti alla compagna di squadra Marta Emanuela Bufi e Miriam Negro (A.S.D. G.S. Tugliese). Nella seconda partenza, bella terza posizione portata a casa dal lucano Nicola Mileo (Ciclo Team Valnoce) preceduto sul traguardo solo da Vincenzo Della Rocca (Infotre - Leecougan), vincitore di giornata, e Giuseppe Belgiovine (A.S.D. MTB Giovinazzo) giunto secondo. Tra gli M1 la vittoria finale è stata portata a casa dallo stesso Della Rocca, mattatore di giornata, davanti al lucano Mileo ed Ernesto Angiolini (A.S.D. Racing Team Eurobike). Berardino Guida (A.S.D. Re-Cycling Bernalda),nella stessacategoriaha portato a casa la sesta posizione. Tra gli M2 Gianluca Pedone (G.S. Ciclica Maglie) ha vinto precedendo all'arrivo il materano Saverio Guida (G.S. C. Baser) secondo, e Filippo Altobelli (A.S.D. Center Bike Casagiove). Nelle stessa categoria quinta piazza per l'altro materano Marco Antonio Martielli e dodicesima per Gaetano Giove, entrambi compagni di squadra di Guida. Tra gli M3 ancora una se-

Ciclisti sulla murgia materana

conda posizione per i lucani con Domenico Barberio (G.S. C. Baser) preceduto solo da Biagio Palmisano (A. Narducci GM Habitat). Terza posizione per Paolo Paracelli (A.C.D. G.S. Tugliese). Michele Disanto, Giuseppe Carmelo Porfido, Giuseppe Schiavarelli e Angelo Passal'acqua, tutti alfieri del G.S. C. Baser hanno portato a casa rispettivamente la settima, ottava, undicesima e dodicesima posizione. Tra gli M4 Domenico Carparelli (A.S.D. Nrg Bike) ha vinto davanti a Udo Corrado (A.S.D. Kalos Merida) e Vito Nicola Petrelli (Ciclo Club Monopoli). Pasquale Marino (A.S.D. Heraclea Bike - Policoro) e Lorenzo Passabì (A.S.D. Re-Cycling Bernalda) hanno portato a casa la settima e l'ottava posizione. Tra gli M5 il podio è stato occupato da Giuseppe Grotta (G.S.C. Oria Bike) che ha concluso la prova davanti a Mario De Pascali (Manni Racing Team) e Cataldo Livrieri (A.S.D. Libertas Quadratum). Tra gli M6 la vittoria è andata a Giuseppe Abbondandolo (G.S. Ciclo Dotolo). Tra gli MJha invece portato a casa la vittoria Armando Macculi (A.S.D. Ciclo Club Nociglia). Tra gli MT vittoria per Giuseppe Belgiovine (A.S.D. Mtb Giovinazzo) davanti a Claudio Manara (A.S.D. Mtb Casarano) e Danilo De Paola (G.C. Taurus Nardò). Il lucano Arcangelo Libutti (U.C. Il Velocifero Rionero) ha centrato invece la quinta piazza. Tra gli Under 23 la vittoria è invece andata a Sabino Piccolo (Pol. Dil Gaetano Cavallaro). Tra le W1 vittoria per Sabrina Manco (A.C.D. G.S. Tugliese). Tra le Donne Elite ha vinto Claudia Andolina (Team Open Hinker). Tra le Donne Juniores vittoria per Maria Giovanna Colangelo (Pol. Dil Gaetano Cavallaro). Tra gli Elite terza posizione portata a casa dal lucano Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) alle spalle di Francesco Guarini (Team De Santis) e Carlo D'Urso (A.C.D. G.S. Tugliese). Tra gli Juniores, infine, la vittoria è andata a Alessandro Lopriore (Team De Santis). r.d.r.

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Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

di NUNZIO LONGO MATERA - “Oporiné”, festa d'autunno, riprende il suo viaggio. Nella Chiesa di Sant'Agostino la Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” ed il soprano Micaela Bianco, diretti dal maestro Carmine Antonio Catenazzo, hanno voluto celebrare, lunedì scorso, l'inizio dell'autunno ed hanno commemorato i sei paracadutisti italiani caduti a Kabul ed i materani trucidati il 21 settembre 1943. Il programma ha privilegiato musica gregoriana e autori romani di musica corale del Cinquecento. I brani sono stati eseguiti a cappella, senza accompagnamento. La “Schola Virorum”, sezione uomini, ha interpretato “Kyrie IX “Cum jubilo”. La “Schola Mulierum”, sezione donne, ha eseguito “Venite a laudare” e l'intero coro ha cantato l'inno “Victimae Paschali Laudes. Il coro, al completo, della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina” (1525 circa - 1594) ha eseguito brani d'intenso pathos spirituale: “Regina Coeli”, “Sicut cervus” e “Tu es Petrus” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, mottetti a quattro e sei voci miste, dedicate al musicista romano da cui prende nome la stessa schola cantorum. L'avvolgente “Vinea mea”, responsorio a quattro voci miste di

A MATERA “Oporinè” della Polifonica Da Palestrina

Festa d’autunno per la musica corale

Un momento della Festa d’autunno

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CARNET Marcantonio Ingegneri (1545 circa - 1592), ha calamitato l'attenzione del numeroso pubblico. L'allegro ed accattivante “Jubilate Deo” mottetto a quattro voci miste di Orlando Di Lasso (1532 1594) ha fatto da cerniera empatica al “Locus iste” graduale a quattro voci miste di Anton Bruckner (1824 - 1896). I brani, dedicati alla Madonna “Ave Maria” mottetto a sette voci miste di Javi Busto (1949) ed “Ave Maria, Vergine fiore”, “Ave Maria dolcissima” laudi mariane, “Tota pulchra” mottetto a quattro voci miste e “Quo abiit” per soprano solista e coro a quattro voci miste di Domenico Bartolucci (1917) hanno chiuso la serata musicale connotata da sentimenti religiosi. «Questo programma l'abbiamo eseguito a Palestrina, in provincia di Roma, durante la nostra ultima tournée, ove abbiamo incontrato numerosi studiosi di Pierluigi da Palestrina. - afferma Catenazzo docente in forza al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera - Questo concerto rientra nel ciclo concertistico dedicato alle stagioni. Il gruppo corale sta da tempo eseguendo musiche gregoriane e composizioni di Pierluigi da Palestrina e Domenico Bartolucci. I coristi si esercitano settimanalmente con spirito di abnegazione». cultura@luedi.it

A POTENZA

Da domani sei giorni dedicati ai corti realizzati da registi tra i 18 e i 35 anni

In 37 per lo Short Movie Festival di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Tre anni dopo la prima edizione del 2006 torna, nel capoluogo di regione, lo “Short movie festival” di EuroNet (il Centro Europe Direct per la Basilicata). La kermesse, una sei giorni del cortometraggio ideato e realizzato da registi e filmakers d'età compresa tra i 18 e i 35 anni, è stata presentata, ieri pomeriggio nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città, a Potenza. Trentasette i cortometraggi quest’anno in concorso, oltre cinquanta quelli pervenuti alla giuria del festival, otto i premi e quattro le sezioni (“World problems”, “Active european citizenship”, “The world of young volunteers “ e “Interculturality and cultural diversity”) in cui questa seconda edizione della rassegna potentina è suddivisa. Sono questi i numeri dello Short movie festival che «fin da questa sera (ieri per chi legge ndr) - ha spiegato Antonino Imbesi, responsabile di EuroNet - comincerà ad ospitare nel capoluogo una trentina di giovani registi provenienti, oltre che dall'Italia, dall'Inghilterra, da Cipro, dalla Georgia e dalla Macedonia, dalla Romania e dalla Bulgaria. Un modo - ha concluso Imbesi per rendere Potenza vero e proprio centro di cultura utilizzando i fondi europei per la promozione turistica internazionale della città capoluogo». Presenti alla conferenza stampa di ieri anche il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero, Massimiliano Selvaggi, direttore organizzativo del Lucania Film festival (partner dell'omologo festival potentino) e Gianluca Lagrotta, direttore artistico dello Short movie festival. «La finalità della manifestazio-

Il tavolo dei relatori (foto Mattiacci)

ne - ha detto Lagrotta -, oltre a quella prettamente cinematografica, è di stabilire un contatto diverso con il mondo giovanile permettendo uno scambio culturale incentrato sulle tematiche più care al mondo degli under 35». Tematiche, è emerso nel corso della conferenza stampa, che hanno a che vedere con il «volontariato, l'interculturalità, la cultura della diversità e i problemi del mondo». «L'intenzione - ha concluso Gianluca Lagrotta - è quella di creare una partnership di lungo periodo in grado di portarci, nel giro di poche edizioni, alla realizzazione di

un festival annuale di livello europeo, dedicato esclusivamente agli under 35 e sulla falsa riga del Giffoni film festival». Giudizio positivo sulla kermesse potentina ha poi espresso il direttore organizzativo del Lucania Film festival, Massimiliano Selvaggi. «Ci unisce - ha spiegato Massimiliano Selvaggi - il carattere internazionale delle due manifestazioni e l'obbiettivo di far crescere, attraverso il volano del cinema, la regione Basilicata». Anche il sindaco di Potenza Vito Santarsiero si è detto entusiasta dell'iniziativa che aprirà i battenti

giovedì prossimo. «Una occasione - ha detto il primo cittadino - da cogliere al volo e per la quale - ha concluso Santarsiero - mi auguro la più ampia partecipazione in special modo da parte del mondo giovanile». Lo “Short Movie Festival” andrà in scena presso l'open space del Carpe diem nelle giornate di domani, venerdì 25 e sabato 26. Prevista per domenica 27 settembre, infine, la premiazione degli otto vincitori (uno per sezione più quattro menzioni “speciali”) nella sala dell'Arco del comune di Potenza. cultura@luedi.it

“La cura dei defunti” nel Materano MATERA - Si rinnova anche quest'anno nell'ultimo fine settimana di settembre (sabato 26 e domenica 27), l'appuntamento con le Giornate Europee del Patrimonio con lo slogan "L'Italia, tesoro d'Europa". Numerose manifestazioni ed eventi culturali, ad ingresso gratuito ,promosse dagli Istituti del Ministero per i Beni e le attività Culturali , intendono diffondere tra i cittadini l'importanza del patrimonio culturale italiano come elemento di unione nelle differenze, strumento di scoperta e comprensione reciproca tra i popoli europei. Per l'occasione presso il museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera venerdì prossimo alle ore 18,30 verrà inaugurata la mostra “La cura dei defunti nel materano tra età tardoantica e altomediale”. La mostra è dedicata al ricco patrimonio di reperti tardoantichi ed altomedievali conservati nei depositi del Museo "Domenico Ridola" di Matera e costituisce il primo di una serie di appuntamenti dedicati alla conoscenza e alla valorizzazione dell'archeologia post-antica del comprensorio materano, ancora in buona parte sconosciuta. In questa occasione viene presentato per la prima volta il consistente nucleo di manufatti in ceramica e di oggetti in metallo e vetro, provenienti da diverse aree di necropoli presenti nell'agro materano, in un percorso espositivo di particolare interesse sia per il grande pubblico che per gli studiosi. L'insieme dei reperti offre l'opportunità di ricostruire i rituali funerari tra IV e VII sec. d.C. e di leggere la fisionomia di un territorio che, alla fine dell'Impero, sorprende per la presenza di oggetti comuni a gran parte dei contesti peninsulari meridionali e di manufatti più rari, che documentano una certa vitalità degli scambi commerciali. Il cospicuo nucleo di rinvenimenti è frutto del lavoro di due personaggi di particolare importanza per la storia dell'archeologia materana: Domenico Ridola, fondatore del Museo stesso, ed Eleonora Bracco, sua prima direttrice, che hanno operato nella prima metà del XIX secolo. Il passaggio dalla loro esperienza all'archeologia contemporanea è illustrato nella mostra in una sezione dedicata alle più recenti scoperte nel territorio, condotte nell'ambito della nuova normativa sull'archeologia preventiva. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Intervista a Paolo Briguglia tra i protagonisti del film “Basilicata Coast to Coast”

Attore nel nome della passione di ANGELA PEPE PASSIONE, talento e maturità espressiva. Intervista a Paolo Briguglia sul set del film “Basilicata coast to coast”di Rocco Papaleo. Come sta andando questa esperienza con Papaleo e in Basilicata? «Sta andando benissimo perché tante cose positive stanno succedendo insieme, in particolare la storia è molto bella. Una commedia molto carina perché sono belli i personaggi, perché è intelligente, perché ognuno di questi personaggi all'interno della storia fa un percorso interiore, di maturazione, di cambiamento, aiutato da questo mondo, da questo paesaggio. Tutta gente che non aveva mai preso in considerazione l'idea di fare questo viaggio a piedi. Invece proprio sulla fatica, il sudore, l'amicizia e la natura che è fortissima in questo posto, si riaprono alla vita. E’ molto bello fare un viaggio tappa dopo tappa perché quello che sta succedendo nel film sta succedendo a noi realmente nella vita. Questi posti non li conosciamo, abbiamo scoperto paesi, luoghi, abitudini culturali e culinarie. Incontriamo tante persone: la Basilicata è un posto che sa accogliere in un modo molto genuino e ancora rurale». La prima volta che Papaleo le ha chiesto di partecipare al film, cosa l’ha colpita, perché ha accettato, cosa potrebbe rappresentare nella sua carriera? «Uno sceglie un film quando vede che c'è qualcosa di nuovo, quando quell'esperienza ti offre l'occasione di metterti ancora alla prova e di crescere. Nel mio caso, per esempio, desidero molto fare la commedia. Rocco dice una cosa bellissima, “non voglio fare il capolavoro di Kubrick, io voglio divertire le persone, voglio rallegrarle”. E mi trovo molto in sintonia con questo spirito perché poi divertire è difficile se lo vuoi fare in un modo costruttivo, intelligente, tenero, romantico. Tutti aggettivi che dico a propositivo perché ho trovato dentro la sceneggiatura». Quindi è a suo agio nell'interpretare il ruolo di Salvatore? «Molto. E' la storia di un ragazzo che è andato fuori a studiare e poi per una forma di depressione, problemi di famiglia, altre cose, è rientrato. Non è più andato via ed è rimasto a vivere in paese, in uno stato un po' depresso, inattivo. Da siciliano conosco i problemi occupazionali, qui molto sentiti. In Sicilia si vivono in maniera diversa ma allo stesso tempo drammatica. E, quindi, questo personaggio durante il viaggio, riscopre la voglia di fare, di studiare e sceglie di ripartire. Non è un problema che vivo, ma in qualche modo l’ho vissuto, quando ho deciso di partire da Palermo e andare a studiare recitazione a Roma. C'è questo tragitto di riaprirsi e riuscire a riproiettarsi nella vita, mi piaceva raccontare il percorso di questo personaggio. Della Basilicata, ha affermato di conoscere solo Maratea... «Sì, zone che uno può vedere al volo ma non mi ero mai fermato». E oggi cosa le è rimasto? «I paesaggi più belli, come la Val d'Agri. Ci sono dei boschi bellissimi e tanti animali, alleva-

Alcune immagini di Paolo Briguglia. Nelle foto in basso Briguglia, tra gli attori del film “Basilicata Coast to Coast” di Papaleo durante il convegno organizzato dal Comune di Gallicchio

mento, natura selvaggia. I paesaggi lunari di Craco, i calanchi, la lenta desertificazione, Aliano, dei borghi stupendi. Devo dire che c'è anche un’impressione di tristezza delle volte perché, ad esempio, vai in alcuni paesi e trovi bar chiusi perché non c'è nessuno che ci va. Case in rovina, parli con le persone e ti dicono “non ci sono più giovani, sono tutti partiti, non c'è nessuno che ci abita e le tiene in vita”.

Questo fa molta impressione. Anche in Sicilia c'è il fenomeno dell'emigrazione ma non fino questo punto». E a livello cinematografico, invece, cosa si porta? «Ancora non lo so ma quello che è stimolante è lavorare con dei colleghi bravi. Sul set c'è molta collettività, scambio di idee. Io credo che questo nasca proprio dallo spirito positivo della sceneggiatura che

tutti hanno colto, in cui tutti i reparti lavorano in maniera collaborativa ed è una cosa molto rara, bella da vivere e che mi porterò dietro». Un consiglio per i giovani, a quanti volessero intraprendere la carriera di attore. «Oggi c'è molta confusione. Quando ho iniziato eravamo molto di meno, c'era una passione molto più legata al mestiere che magari ti era capitata anche di

sperimentarla a scuola. Oggi è molto più “vorrei essere famoso” e “vorrei fare questo e quello”. Siccome oggi non si riesce a fare niente se non hai una grande passione bisogna capire bene qual è la cosa che ti appassiona e una volta che incominci devi dedicare tutte le tue energie. Al giorno d’oggi, con la disoccupazione che c'è, si riesce a fare quello che vuoi solo se ci credi veramente».

Secondo ciak per la pellicola di Papaleo SCANZANO - Secondo ciak ieri pomeriggio a Scanzano Jonico per il film di Rocco Papaleo che per la prima volta si cimenta come regista nella pellicola Basilicata Coast to Coast. Ieri nel tardo pomeriggio in piazza Gramsci, si è girata la scena dell'arrivo della band al centro di Scanzano e c'erano tutti i protagonisti: Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Max Gazzè e Giovanna Mezzogiorno oltre a Papaleo che recita insieme a loro. L’attività di quest’ultimo (comico, cabarettista, attore di cinema e teatro, autore e musicista, cineasta e regista) spazia trasversalmente in tutti i campi dello spettacolo. La scena girata ieri rappresenta l'arrivo della band musicale nel centro ionico subito dopo che si è svolta una festa folcloristica con ragazze in costume tipico. La pellicola, prodotta da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica e Ipotesi Cinema, ha come protagonisti alcuni ragazzi di una band di provincia che si rincontrano dopo anni. Adesso sono un professore di matematica, un tabaccaio, un falegname e un attore. Non suonano insieme da più di dieci anni, ma la passione mai sopita per la musica riaffiora in una calda estate lucana insieme a una strampalata idea, attraversare a piedi la Basilicata dalla costa tirrenica a quella ionica, portando con sé il minimo indispensabile: due tende da campo, una piccola scorta di viveri e gli strumenti musicali. Il tutto caricato su un carretto trainato da un ronzino. Basilicata coast to coast è il racconto di questa incredibile impresa, un'odissea in chiave di commedia brillante, densa di imprevisti e incontri. Gio. Mar. cultura@luedi.it

Rocco Papaleo

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Cultura e Spettacoli 47

Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

L’APPROFONDIMENTO di GIANLUIGI ARMIENTO TOLVE - Cala il sipario sulla Bella Stagione Tolvese 2009. Alla fine tutti contenti. Le associazioni di Tolve hanno dato fondo a tutte le proprie energie per realizzare un cartellone di tutto rispetto. Arte, cultura, spettacolo, tradizione e solidarietà. Questi gli ingredienti che mescolati da sapienti mani hanno soddisfatto la platea tolvese e non. La Polisportiva Tolve ha dato vita al primo memorial “Luigi Arancio” torneo di calcio a cinque riservato a giovani calciatori. Gli Amici del Pellegrino, oltre ad offrire la straordinaria accoglienza nei giorni della festa di San Rocco, hanno consegnato il quinto premio Solidarietà. Quest'anno ad aggiudicarsi questo prestigioso riconoscimento è stato il Caos(Coordinamento Associazioni Operatori Stagionali) di Palazzo San

Tolve, si chiude un’estate di eventi Arte, musica e spettacoli protagonisti della “Bella Stagione” Gervasio impegnato a rendere più umana la permanenza dei lavoratori stagionali impegnati nelle campagne di raccolta dei prodotti nelle zone circostanti il paese. Inoltre c'è stato il classico triangolare di calcio a cinque riservato a rappresentative clericali, dell'amministrazione comunale e dell'associazione stessa. Il centro sociale dell'anziano si è reso protagonista della Festa dell'Anziano. Piazza Mario Pagano al centro dell'estate tolvese ed è qui che il Real Tolve ha fatto conoscere alla popolazione il team che sta affrontando il campionato di calcio di Eccellenza Lucana. Nuove strutture sportive hanno preso vita durante l'estate ed è stata inaugu-

rata la palestra delle scuole elementari dedicata a “Papa Giovanni Paolo II”. Spazio alle tradizioni con la Pro Loco che ha realizzato la terza sagra “rù m'gl'tidd alla t'lves” . Il clou dell'estate tolvese è senz'altro la festa di San Rocco, quest'anno in tono minore , ma comunque molto vissuta dal punto di vista religioso. Migliaia i fedeli accorsi per rendere visita al Santo di Montpellier. I Parsifal, cover band dei Pooh, Emanuela Aureli, la Banda Musicale di Tolve, Gli Ambasciatori Lucani e gli Iatrida, hanno riempito la programmazione civile della festa patronale. Molto attento alle tradizioni è da sempre il CIF che oltre ad aver allestito in modo

permanente la Casa Contadina ha realizzato una sfilata in abiti d'epoca. L'ultima domenica di agosto ha ospitato la quinta edizione del Music Festival TolveLive, vinto dai Marasma e dagli Airbag nelle rispettive categorie, ed impreziosito dalla presenza in qualità di presidente di giuria , del maestro Fabrizio Palma, direttamente da una delle cattedre televisive più importanti, quella di Amici. L'Avis ha dato spazio alla competizione podistica, ed ha realizzato la seconda edizione della stracittadina tolvese, gara amatoriale che ha visto in gara numerosi atleti. La stagione si è chiusa con la tre giorni settembrina in onore di San Rocco che si è aperta con la

sesta edizione del Raduno Bandistico delle Tre Torri , ed ha visto sfilare quattro bande: Montescaglioso, Palazzo San Gervasio, Calitri e Pietrapertosa. Nel giorno di San Rocco, caratterizzato dal cattivo tempo, la processione si è svolta straordinariamente nel pomeriggio, accompagnata come da tradizione dalla Banda di Tolve. Il comitato feste ha dato spazio ad una band emergente tolvese, i Red Wine , che si sono esibiti in piazza Mario Pagano. Infine c'è stata la rappresentazione teatrale della Macchietta Romana. Ad affiancare i festeggiamenti in onore di San Rocco c'è stata la seconda edizione di un concorso di pittura organizzato dal Sacro Graal di Potenza. Un programma ricco di eventi che ancora una volta ha dato merito alle realtà associative tolvesi capaci di allietare una stagione estiva che grazie a loro e stata davvero bella.

Il ventenne materano questa sera in gara nella trasmissione Rai “X Factor”

Dita incrociate per Mario di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - «Vengo da Matera, canto da una vita e canterò sempre». Così si è presentato lunedì Mario Spada, il primo lucanoche concorre per il reality show targato Rai, “X Factor”. Spada, materano doc, ha 20 anni e sin dallo scorso lunedì, dopo la sua partecipazione alla fascia pomeridiana, ha stimolato un tam tam mediatico imponente. La squadra per cui concorre è quella del cantautore e polistrumentista Marco Castoldi, in arte Morgan. Appuntamento da non perdere questa sera con la striscia pomeridiana alle ore 18.55 e il serale alle ore 21 su Rai2. Nato nella città dei Sassi, si è diplomato al liceo classico Duni di Matera e da ben due anni studia a Roma “Lingue orientali”. Autodidatta, ha una forte personalità e meritevoli doti canore. Ieri mattina, impazzava sul network Facebook il gruppo “Sosteniamo Super Mario Spada (con un sms!!)” con oltre 150 iscritti a pochi minuti dalla sua creazione. Il sito mondoreality.com, invece, riportava una dicitura errata che definiva Mario «studente di Macerata». Sempre su Facebook, circola un messaggio esaustivo, condiviso tra migliaia di utenti, non solo materani: «Ragazzi udite udite..... guardate x factor. Mercoledì entra in sfida Mario Spada di Matera (gruppo Morgan). La trasmissione andrà in onda mercoledì 23 settembre ore 21 su Rai 2. Se dovesse entrare in sfida vi chiedo di televotarlo. Grazie!!!!!» Ma cosa si dice invece sul blog ufficiale della trasmissione? Mario viene da Matera, ha 20 anni e, parlando di sé, racconta che il suo è un mondo strano, particolare, visionario. Lunedì, durante il casting messo in onda nel day time, il nostro Mario, seguito da Morgan e Carlo Carcano ha gareggiato con Elisa, una barista di Lodi. Per il momento la prossima “fase” riserverà per loro il giudizio definitivo. Comunque, la sua esibizione è piaciuta subito a Carlo, mentre Morgan ha commentato: «Sarebbe interessante indagare più a fondo sulla tua estensione vocale». Gli occhi neri di Mario nell'ascoltare il repentino parere positivo del vocal coach hanno comunicato sorpresa e ingenuo stupore. Il giudizio finale da parte dei due docenti, se-

duti dietro il tavolo è stato: «Grandissimo». Pare che negli studi televisivi Rai di via Mecenate a Milano il nostro Mario si trovi a suo agio. Nel post provino, con la sua maglietta grigia, il suo corpo longilineo e il simpatico ciuffo, ha dichiarato: «Per ora è il primo passo, poi chi vivrà vedrà». Prima del suo ingresso nella stanza casting, invece, ha confessato: «Sono qui perché c'è lui, il Morgan Nazionale che stimo moltissimo». Sembra, insomma, che il cantante Spada abbia davvero tutte le carte in regola per diventare una vera e propria popstar. I talent scuot e giurati, oltre a Morgan sono altre due donne: Claudia Mori e Mara Maionchi. Se Spada sarà il prescelto di Morgan dovrà sfidarsi con i cantanti delle altre due squadre. In quel caso, via agli sms per il lucano doc. In serata Daria Bignardi sarà il quarto giudice in una delle due manches, Neffa si esibirà dal vivo con il singolo Lontano dal tuo Sole e Eros Ramazzotti sarà sul palco cantando Controvento.

A destra Mario Spada; in basso da sinistra il cast di X Factor e Morgan

PREMIO EUROPEO FIDAPA CLANIS

Nador, Personale a Cortona di FRANCO CACCIATORE MELFI - Ariella Nador, della sua origine friulana conserva, ma oramai non molto, la cadenza della sua terra, per il resto è divenuta a tutti gli effetti cittadina di Melfi, dove vive da tanti anni, quale moglie del medico, Elio Moccia. Nella città lucana, ha assimilato l'essenza di vita di un centro meridionale, sposandone anche le sue cause di rinascita, coniugate in particolar modo al femminile. Fra le prime e con grande attivismo ad aderire alla Fidapa di Melfi. Ma la Nador aveva qualcos'altro in serbo, l'amore per la pittura. Ed i paesaggi lucani, e di Melfi in particolare, sono divenuti pane per i suoi denti, pardon per le

sue tele. Però le immagini si sono per lei trasfigurate, quasi che giungessero da molto lontano, quasi che la polvere del tempo le avvolgesse, coprendole di una leggera velatura, tale da dare a brulle campagne o a verdeggianti valli, infuocati tramonti e albe dorate, un qualcosa di evanescente, a volte di surreale. In conclusione un suo stile personalissimo, che sin dall'inizio ha incontrato i favori di critica e pubblico. I riconoscimenti tanti. Lo scorso anno ha vinto il primo premio nella mostra “Matrona Busa”, alla quarta edizione a Canosa. E a Cortona nel premio Europeo Fidapa - Clanis, svoltosi nella prestigiosa cornice di Palazzo Cagnotti e rivolto ad artiste che la-

Alcune tele dell’artista; a destra Ariella Nador

vorano nel campo della pittura, scrittura e fotografia, un altro riconoscimento, di particolare importanza. Alla Nador, fra le 70 partecipanti non solo italiane, ma provenienti un po' da tutt'Europa, è

stato assegnato uno dei premi più ambiti della rassegna artistica, una “personale” della durata di una settimana, da svolgersi nell'importante centro medievale toscano, la prossima estate. cultura@luedi.it

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48 Cultura e Spettacoli


La smunta Jolie

La D’Amico incinta

MENTRE Pitt è in giro per il mondo a promuovere "Inglorious Basterds", Angie, sempre più calata nel ruolo di Madre Teresa Hollywoodiana, dimagrisce a vista d'occhio. E gli avvoltoi ci sguazzano: "Colpa di Brad: più lui si allontana, più lei non mangia". Bella e fortunata. Ovvio che la Jolie attiri su di sé molte invidie.

Sharon “copia” Madonna

NON era ingrassata, non era colpa del televisore 16:9, non ha una relazione con la Bellucci. Ilaria D’Amico aspetta un figlio, che nascerà a febbraio. La conduttrice di Sky Calcio Show ha passato mesi a smentire, chiarire, sgomberare il campo. Poi è arrivata la bella notizia a spiegare tutto.

LA Stone dichiara di seguire il regime alimentare e ginnico della cantante. E gli effetti sono immediati: è sempre più scavata e malconcia, proprio come MissCiccone.Le fotoche la ritraggono a spasso per le librerie di Los Angeles rivelano un allarmante quadro fisico. Il viso della star si sta asciugando lasciando spazio a filari di rughe.

Prime indiscrezioni sul festival di cinema della capitale. Non ci sarà Nine, il film con la Loren

Roma cinema con i Coen

Il lutto

Addio Wess, dal soul al duo con la Ghezzi

di FRANCESCO GALLO ROMA – La quarta edizione del Festival di Roma (15-23 ottobre) parte male. Niente Nine, con Sophia Loren, che a maggio molti davano per certo come film d’apertura essendo, tra l’altro perfetto per location e 'italianità (vera mission del direttore artistico Gian Luigi Rondi). Ci sarà invece l’ultimo film dei fratelli Coen, A serious man; Julie & Julia di Nora Ephron con Meryl Streep e venti minuti di anteprima di New moon, secondo episodio di Twilight. Ma tra le voci della vigilia anche la presenza di due divi, come Colin Farrell e Richard Gere che accompagnano rispettivamente nella vetrina romana due film. Ed esattamente, il mistery-thriller di Danis Tanovic e Amelia di Mira Nair. Infine, tra i rumours dell’ultima ora a Roma potrebbe approderebbe anche un doppio Martin Scorsese. Ovvero un documentario, American boy: a profile of Steven Prince (1978), a firma dello stesso regista che intervista Steven Prince, attore scrittore e affabulatore americano dalla vita strampalata. E poi la recentissima rivisitazione dello stesso docu venti anni dopo fatta dal produttore Tommy Pallotta in American Prince. Per quanto riguarda gli italiani, molte certezze. Intanto ci sarà in concorso Viola di mare di Donatella Majorca con Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Maria Grazia Cucinotta e Marco Foschi. Un film Medusa che affronta il tema dell’omosessualità con la Solarino nei panni di una ragazza innamorata di un’altra donna, interpretata dalla Aragonese, e che per amore si trasforma in uomo fasciandosi il seno e tagliandosi i capelli. Siamo nella Sicilia di fine '800. Sempre in concorso ci sarà poi Alza la testa di Alessandro Angelini con Sergio Castellitto, la storia di un padre che alleva il figlio adolescente nel culto della boxe. E ancora per l’Italia in corsa per il Marc'Aurelio d’oro L’uomo che verra' di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher e Maya Sansa. Il film racconta, attraverso il punto di vista della piccola Martina, la strage del 29 Settembre 1944 a Marzabotto in cui persero la vita 780 civili, soprattutto donne e bambini fucilati dalle SS. Probabilmente fuori concorso ci sarà invece Oggi

Una scena di A serious man; in alto: i fratelli Coen; in basso: Robert Pattinson sul set di New Moon

sposi nuova commedia di Luca Lucini prodotta da Cattleya e Universal e scritta da Fabio Bonifacci, da un soggetto di Fausto Brizzi e Marco Martani. Il film racconta la sincopata e rocambolesca preparazione al matrimonio di quattro giovani coppie. Cast pieno di attori italiani. Si va da Placido a Pozzetto, da Argentero a Carolina Crescentini, da Lunetta Savino a Isabella Ragonese. Infine, probabilmente nella sezione Alice potrebbero approdare Mar piccolo di Alessandro di Robilant e un docu di Edoardo Winspeare. Tornando ai fratelli Cohen, A serious man è ambienta-

to nel 1967. Larry Gopnik (Michael Stuhlbarg) è un professore di fisica che è stato appena lasciato dalla moglie Judith (Sari Lennick) perchè si è innamorata di uno dei suoi colleghi (Fred Melamed). Per il re-

sto della famiglia non va meglio: il fratello Arthur dorme sul divano, in casa di Larry, il figlio Danny è indisciplinato, mentre la figlia, Sarah, ruba i soldi al padre e li mette da parte per rifarsi il naso.

ROMA – Il soul man nero Ghezzi, che incideva per la americano e la biondina stessa etichetta, di regidel Casatschock. Wess e strare il brano. Il risultato Dori Ghezzi, una coppia piacque molto ai discoche ha condiviso un breve grafici che spinsero perperiodo negli anni '70 ma chè la coppia rimanesse che è rimasta nella storia insieme. E fu un successo della canzone italiana. clamoroso. Nel 1973 esce Wess, morto a 64 anni la 'Tu nella mia vità che parscorsa notte negli Usa do- tecipa a Sanremo ma, sove era in tournee, era da prattutto, va al primo potempo cittadino italiano. sto della hit parade. Poi l’anno dopo il Il suo vero notrionfo con me era We'Un corpo e un sley Johnson animà che, e aveva inizialanciata da to come bassiCanzonissista di un ma, divenne gruppo soulun piccolo funk degli anclassico poponi '60, gli Ailare, la canzoredales. La ne per cui i due band, che si rivengono ancofaceva ai suora ricordati. ni della Stax, Sempre nel venne in tour 1974 Wess e in Italia e si Dori Ghezzi unì a Rocky partecipano Roberts, con all’Eurofestiil quale condi- Wess con Dori Ghezzi val con 'Erà, vise tutti i successi del cantante di poi nel 1976 di nuovo a Sa'Stasera mi buttò. Wes de- nremo con 'Come staì. Il sodalizio si sciolse pocise di rimanere in Italia dove, proprio sfruttando co dopo: Dori Ghezzi era la popolarità ottenuta co- diventata la compagna di me leader della band di Fabrizio De Andrè e le sue Roberts, cominciò la car- scelte di vita non coincideriera di cantante, abban- vano più con la musica del donando il basso elettri- duo. Da allora Wess non ha più avuto il successo co. L’incontro con Dori degli anni '70 anche se è Ghezzi nacque proprio da rimasto attivo, entrando una sua idea: Wess voleva nel cast fisso di alcuni proincidere come un duetto grammi contenitore della 'Voglio stare con tè, cover tv e partecipando alle più italiana di 'United we popolari trasmissioni lestand’e chiese a Dori gate alla nostalgia.

CULT PARIGI – Più nudo, più trasgressivo, più erotico: lo spogliarello del Crazy Horse, il celebre cabaret parigino vicino agli Champs-Elysees, si rinnova dopo oltre mezzo secolo, nel nuovo spettacolo 'Desir'. Le 18 ballerine dai nomi evocativi, come Zula Zazou, Jade Or, Psykko Tico, Nooka Caramel, Lota Theoreme, si liberano dei canoni dettati da Alain Bernardin, il fondatore di questo tempio del nudo, si spogliano anche delle luci colorate che ne vestivano e disegnavano i corpi, gettano le storiche parrucche a carrè che ne imprigionavano i lunghi capelli, via anche i minuscoli perizoma, e con i loro corpi scolpiti e perfetti si divincolano a ritmo di disco music attorno a un palo per 'lap dancè. È il tempo del cambiamento, è la loro rivoluzione. Ed è il 'lato B' che viene privilegiato ed elogiato nelle coreografie e proiezioni di Philippe Decouflè con la direzione artistica dello stilista iraniano Ali Mahdavi. Il nuovo show

Il Crazy Horse diventa più hot Nuovo show supertrasgressivo per combattere la crisi Uno spettacolo al Crazy Horse

dall’erotismo più spinto e meno suggerito, senza tanti veli e paillette, è certamente al passo con i tempi - sui corpi viene persino proiettato il simbolo dell’Euro e sullo sfondo ci sono tabelle di mercato e indici di borsa - forse è

più adatto al gusto moderno, tra scenette di bondage, segretarie sexy e colf in giarrettiera e tacchi a spillo, ma perde in sensualità ed eleganza. Per la direttrice generale del cabaret, Andree Deissen-

berg la parola d’ordine è «ricreare»: il Crazy Horse deve tornare a splendere come un tempo quando era frequentato dalla 'tout Paris', con personalità come Simone de Beauvoir, Alain Delon, Robert De Niro, Marlene Dietrich, Marcel Duchamps, Federico Fellini, Vittorio Gassman, Juliette Greco, Randolph Churchill,Charles Aznavour, Gina Lollobrigida, Sofia Loren. E soprattutto vuole «attirare un pubblico giovane, e non solo maschile, di parigini oltre che di turisti, ghiotto di glamour,moda, musica di tendenza». La rivoluzione era già partita nel 2007 quando il locale è stato rinnovato nel design, ed è continuata con l'approdo tra le 'crazy girl' di guest star come Pamela Anderson, Dita Von Tease, Arielle Dom-

basle, oltre alle tournee a Las Vegas. «Quest’enorme successo degli ultimi anni ha mostrato agli azionisti (la famiglia Bernardin ha venduto il cabaret nel 2005 a un gruppo belga ndr.) che era possibile far uscire il cabaret dal torpore», ha detto la Deissenberg per la quale il locale nel 2008 ha fatturato 15 milioni dieuro enel 2010si prepara a lanciare tutto il merchandising firmato Crazy Horse, dalla lineamake up ai dvd. Intanto il palazzo di sei piani al numero 12 dell’avenue George V dove dal 1951 ha sede il Crazy Horse è in vendita per 115 milioni di euro. «Un principe arabo si è già offerto di acquistarlo – dice all’ANSA la sua proprietaria, Genevieve Larmeroux, della Società Coccinelle France (a costruire l'immobile nel 1887 fu proprio il suo bisnonno materno, l'architetto Charles Robert) molto affezionata al cabaret – Ma ho rifiutato: voleva sbattere fuori il Crazy Horse».

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Spettacoli e televisione 49

Mercoledì 23 settembre 2009


Mercoledì 23 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Cercate di contattare al più presto chi è in grado di aiutarvi a realizzare i vostri progetti di lavoro. Sentimenti altalenanti.

TORO 21/4 - 20/5

Non lasciatevi disorientare da momentanei contrattempi nel lavoro: siete in grado di fronteggiarli al meglio. Dall'amore vi aspettate troppo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Interessanti e stimolanti collaborazioni vi verranno proposte in questi giorni: in ogni caso e' meglio rifletterci su. Bene il cuore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Complicazioni arrivate negli ultimi tempi nella professione verranno superate gradualmente: pazientate. Troppi interrogativi in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Tutte le vostre iniziative di lavoro stanno maturando e il successo arriverà prima del previsto. In amore siete praticamente irresistibili.

VERGINE 24/8 - 22/9

Se un progetto di lavoro non vi convince ancora del tutto soprassedete in attesa di chiarimenti. In amore potete dare molto.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

In questo periodo nel lavoro dovrete affrontare parecchie battaglie, ma ne varrà la pena. In amore siete ancora vulnerabili.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nel lavoro fate un passo alla volta, senza mai indietreggiare di fronte agli ostacoli. Il successo arriverà. Chiarite un equivoco con il partner.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Non sarà facile rimediare agli errori commessi nel lavoro per la vostra imprudenza, ma dovete mettercela tutta. Crisi passeggera in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Prima di prendere qualsiasi iniziativa di lavoro valutate a fondo i rischi e le prospettive. In amore l'orgoglio vi blocca.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Prima di buttarvi con troppo slancio in un'iniziativa di lavoro vi conviene cercare alleati. Date più spazio ai sentimenti.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

pie T, A; N zana; tura L, E = Pietanza naturale;

Non avete bisogno di incoraggiamenti o aiuti: nel lavoro ve la cavate benissimo anche da soli. Siate più arrendevoli con chi vi ama.

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50 Rubriche


PRIMA SERATA

23.20

TALKSHOW

21.05

REALITYSHOW

23.05

RUBRICA

18.50

GIOCO

23.00

RUBRICA

TELEFILM

21.10

21.10

REALTV

Porta a Porta

XFactor

Franco Lauro

06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTG1 - Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea Verde Meteo Verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'ereditĂ 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiCercando cercando 06.15 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 Estate 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.45 -VarietĂ TG2 SĂŹ Viaggiare 13.50 -RubricaTg2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -TelefilmDue uomini e mezzo 16.00 -Telefilm90210 16.45 -ShowScalo 76 Talent 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaLa storia siamo noi 09.05 -FilmIl covo dei contrabbandieri con Stewart Granger - regia di Fritz Lang (USA) - 1955 10.30 -SportCampionati mondiali - Ciclismo 11.40 -TelegiornaleTg 3 12.35 -NewsTg3 Agritre 13.00 -RubricaCominciamo Bene 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Speciale Ambiente 15.05 -TelegiornaleTGR Prix Italia 15.25 -SportCampionati mondiali - Ciclismo 17.15 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob presenta Moon Walk 1969/1999 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 06:10 - NewsMeteo 5 notte 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:55 - NewsClaudio Martelli: il libro della Repubblica 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -ShowMattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.20 -Show Pomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio Martelli: il libro della Repubblica 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi Vuol essere milionario 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -TelegiornaleTg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film I cacciatori con Robert Mitchum, Robert Wagner, May Britt - regia di Dick Powell (USA) - 1958 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19:25 - TelegiornaleTg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective conan 14.05 -CartoniBlue dragon 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom & jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II Loading 20.00 -Sit ComLove bugs II 20.10 -GiocoIl colore dei soldi

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmL'ispettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmBorder Crossing con Telly Savalas, Danny De La Paz, Eddie Albert - regia di Christopher Leitch (USA) - 1980 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmPrincipe Azzurro cercasi con Anne Hathaway, Julie Andrews - regia di Garry Marshall (USA) - 2004 23.15 -TelegiornaleTg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Reality Show X Factor

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -TelefilmLa nuova squadra 23.00 -TelegiornaleTg regione 23.05 -RubricaRai Sport 90° minuto

20:30 - ShowStriscia la notizia - La voce dell'influenza 21.10 -Show La tribu' - Missione India

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Telefilm Julie lescaut 23.00 -Rubrica Contro Campo

21.10 -Telefilm C.s.i. miami 22.00 -Telefilm The mentalist

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Real Tv S.O.S. Tata 22.05 -Real Tv S.O.S. Tata 23.00 -DOCUFICTION Doctorology

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaArt News 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -TelefilmLinda e il brigadiere 04.50 -RubricaStella del sud: Zambia

00.00 -TelegiornaleTg 2 00.15 -ShowScorie 01.15 -RubricaTG Parlamento 01.25 -RubricaReparto corse 02.10 -RubricaTg 2 E...state con Costume

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.45 -RubricaGli speciali di teatro in corto 01.15 -RubricaFuori orario 02.00 -CONTENITORE Rainotte 02:05 - AttualitĂ Rai News 24

00.20 -MiniserieCashmere mafia 01.10 -TelefilmCashmere mafia 01.50 -TelegiornaleTg5 02.20 -ShowStriscia la notizia 03.05 -Reality ShowLa tribu' - Missione India

01.10 -TelegiornaleTg4 01.35 -FilmChi giace nella mia bara? con B. Davis - regia di Paul Henreid, Paul Henreid (USA) - 1964 03.30 -FilmAmore libero - Free Love 04.50 -ShowPeste e corna e gocce...

23.40 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.35 -TelegiornaleStudio aperto 01.50 -Reality ShowTalent 1 player 02.50 -TelefilmDark angel 03.55 -FilmDr. Jekyll e Miss Hide

00.00 -ShowVictor Victoria 00.50 -TelegiornaleTg La7 01.15 -Rubrica25a Ora 02.15 -RubricaDue minuti un libro 02.20 -AttualitĂ CNN News 03.40 -RubricaOtto e mezzo

Gerry Scotti

ControCampo

C.S.I. Miami

S.O.S. Tata

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Televisioni 51

MercoledĂŹ 23 settembre 2009


LA CHIESA E IL CASO BOFFO

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SÏ all’ampliamento della sanatoria

In aula i familiari del ragazzo ucciso

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MercoledĂŹ 23 settembre 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

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L’ex deputato Blasi e altro ancora. E poi i garanti delle attività economiche del boss e gli interventi sugli appalti: parla il geometra dell’impresa Basentini

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6XOOD ULIRUPD *HOPLQL , 35(&$5, ', 2**, ( 48(//$ 32/,7,&$ '(//$ 6,66 6%$*/,$7$ GL &26,02 /$7521,&2 La riorganizzazione della scuola e' una prioritĂ imprescindibile per il futuro del Paese. Lo stesso quaderno bianco sullo stato della scuola, redatto nella scorsa legislatura, dimostrava che l'Italia spende piĂš degli altri Paesi d'Europa con risultati peggiori. I differenziali, poi, crescono a livello territoriale, con dati di abbandono scolastico non degni di uno Stato civile, naturalmente concentrato nelle regioni del Mezzogiorno. Spendere di piĂš per avere di meno e' un'assurditĂ intollerabile. La riorganizzazione scolastica e' un processo in atto secondo un piano triennale, che agisce su due direttrici: il dimensionamento e la riforma degli ordinamenti. Sul dimensionamento si sono semplicemente richiamati i parametri fissati VHJXH D SDJLQD

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(dopo una battuta di caccia) GL 1,12 '¡$*267,12

L'apertura di uno stabilimento industriale per la produzione di cravatte di alta qualitĂ da parte della “Stefano Ricciâ€?, una delle piĂš importanti aziende mondiali che operano in questa particolare nicchia di mercato dell'abbigliamento, di cui questo giornale ha dato notizia nei giorni scorsi, merita una riflessione che va ben al di lĂ della iniziativa in questione e che riguarda molteplici fattori motivazionali che sembra utile approfondire, in relazione alle prospettive che iniziative del genere possono determinare. In primo luogo, va osservato che aprire un opificio produttivo non è cosa da poco, anche se si tratta soltanto di 13 dipendenti, provenienti tutti peraltro dal territorio di riferimento, in una regione in cui quasi ogni giorno le fabbriche vengono chiuse. L'augurio che possiamo fare è che sia l'inizio di una svolta. segue a pagina 17

Ah, Briatore la tua uscita dalla pista: un figurone. SPORT

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