QB090924

Page 1

Brevi dal mondo

Napoli, voragine nel centro storico NAPOLI - Panico e centinaia di persone in fuga per tre voragini nel cuore degli storici Quartieri spagnoli. Una grossa voragine si è creata, in piazzetta San Carlo alle Mortelle, sulle alture dei Quartieri. Un boato sinistro nella notte, poi sirene di vigili del fuoco e ambulanze. Per fortuna, non ci sono feri-

Giovedì 24 settembre 2009

Saranno istituiti in tutta Italia per curare i pazienti affetti da patologie più gravi

Virus A, arrivano i centri specializzati ROMA – La cura dei casi più gravi di influenza A avverrà in centri specializzati che saranno “spalmati” su tutto il territorio nazionale, presenti cioè sia al Nord che al centrosud della penisola, per garantire un afflusso il più rapido possibile dei pazienti con sintomatologia seria. L’indicazione operativa è arrivata dalla riunione di ieri dell’unità di crisi per la gestione della pandemia istituita presso il ministero del Welfare. Insieme ad un’altra indicazione: il vaccino è fortemente raccomandato anche per le donne incinte e i bambini. E ieri il capo della

Sì al vaccino per bambini e donne incinte Nuovo caso a Messina, ricoverato un 17enne Protezionecivile GuidoBertolaso hareso noto diavere ordinato 24 dei 48 milioni di dosi di vaccino antipandemico all’azienda Sanofi Aventis. I centri individuati per la cura dei casi più gravi di influenza A saranno «spalmati e presenti su tutto il territorio nazionale, in modo che la possibilità di affluire rapidamente al centro sia realizzata», ha affermato Antonio Cassone, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e

membro dell’Unità di crisi. L'obiettivo è dunque, «offrire il miglior supporto terapeutico a quei pochissimi casi gravi che ci attendiamo di polmonite da virus H1N1». La vaccinazione antipandemica ai bambini e alle donne incinte al secondo e terzo trimestre «è fortemente consigliata», ha detto Cassone. Per le donne in gravidanza infatti, la vaccinazione, ha spiegato, «assicura non solo la loro salute ma dà anche protezione al

nascituro fino ai sei mesi, considerando che i neonati non possono essere vaccinati». Intanto, un liceale di 17 anni è il secondo caso di influenza A a Messina, dopo quello della donna deceduta nei giorni scorsi. Il ragazzo frequenta lo stesso liceo della figlia della donna deceduta, ma le sue condizioni del ragazzo non sarebbero gravi. E migliorano le condizioni di un altro paziente a Trapani, mentre a Cesena si sono svolti i funerali della donna disabile di 57 anni con gravi patologie morta per complicanze dovute al virus H1N1.

Delibera a Roma

I cavalli si stancano addio carrozze su via Veneto ROMA – Via Veneto e via Sistina potrebbero dire addio alle botticelle, tradizionali carrozzelle romane. Lo stabilirà una delibera dirigenziale del Campidoglio nella quale, entro la fine del mese, verranno rese note le altre strade proibite ai calessi o perchè troppo trafficate o perchè particolarmente in salita e dunque faticose per i cavalli, come Via Veneto e via Sistina. Dunque non ci sarà nessun percorso stabilito per le botticelle di Roma ma una serie di strade off limits che non potranno essere inserite negli itinerari.

Nuovo attacco a una pattuglia italiana nel sud-ovest del paese ti: ma i danni sono ingentissimi. Sgomberati 50 nuclei familiari.

Estorsioni con il caimano CASERTA - Un caimano al guinzaglio. Da utilizzare per intimorire chi non vuole pagare il pizzo. L'idea è venuta ad Antonio Cristofaro, residente ad Orta di Atella, nel Casertano. L'estorsore lasciava il rettile in bella mostra sul terrazzo di casa, all'ultimo piano del condominio: gli imprenditori più titubanti venivano «convinti» a versare la tangente proprio alla vista del coccodrillo di 40 chili, lungo un metro e dieci.

Stoccolma, furto in elicottero STOCCOLMA – Il colpo messo a segno da un gruppo di rapinatori all'alba di ieri a Stoccolma, in Svezia, ha tutti gli ingredienti di un film d'azione. Un elicottero si è posizionato sul tetto di un deposito contanti della società di vigilanza G4S, a qualche chilometro a sud della capitale. Alcuni testimoni hanno visto degli uomini calarsi dall'apparecchio, distruggere delle vetrate ed entrare nell'edificio.

Brescia, muore sul cantiere MILANO - Un operaio è morto e uno è rimasto gravemente ferito a Brescia, presso la ditta Ori Martin. Secondo le prime informazioni i due operai sono precipitati dal tetto dell'azienda, da un'altezza di 15 metri.

Afghanistan, ferito parà Il militare, colpito a un braccio, non è grave KABUL - Un militare italiano è stato ferito a un braccio nel corso di un attacco a una pattuglia nell'area di Shindad, a circa 100 km a nord di Farah, nell'Afghanistan sud-occidentale. Lo si apprende da fonti della Difesa. Il paracadutista avrebbe riportato una frattura all'arto durante uno scontro a fuoco. Il nuovo attacco avviene a meno di una settimana di distanza dall'attentato di Kabul in cui sono morti sei militari italiani. Questo il comunicato del comando militare italiano a Herat: «Mercoledì mattina le forze di sicurezza afgane e i militari italiani sono stati attaccati da insorti nella località di Shindad mentre stavano effettuando un’operazione congiunta mirata al controllo del territorio. Nel corso dello scontro a fuoco è rimasto lievemente ferito a un braccio uno dei militari italiani. Il militare, che non è in pericolo di vita, è stato immediatamente soccorso ed è attualmente ricoverato presso l’ospedale militare di Herat». Dopo la notizia del nuovo attacco, il Partito democratico ha chiesto che il Parlamento affronti al più presto la discussione sulla missione italiana in Afghanistan. «Sarebbe opportuno che il presidente Fini chiedesse al governo che il Parlamento possa affrontare nei tempi più rapidi possibili il tema della nostra partecipazione in Afghanistan», ha detto alla Camera Gianclaudio Bressa. «È importante la nostra presenza, ma ci deve essere un'occasione in cui il nostro Parlamento si espri-

ma» così che «i nostri militari non si trovino scoperti da iniziative politiche confuse». Il vice presidente di Montecitorio, Rocco Buttiglione, ha espresso la solidarietà della Camera al militare ferito auspicandone la «pronta guarigione». Intanto in Afghanistan 21 miliziani sono stati uccisi nella provincia di Nimroz in un raid aereo della Nato che ha bombardato alcuni veicoli sui quali c'erano talebani che avevano attaccato un posto di blocco della polizia nei pressi del confine con il Pakistan. Inoltre sette civili, tra cui tre bambini e due donne, sono rimasti uccisi da un'esplosione non lontano da Kandahar mentre erano a bordo di un

veicolo. Nella provincia di Farah cinque persone sono morte e otto persone sono rimaste ferite martedì a bordo di un pullmino. Il sergente britannico Michael Lockett è morto nell'esplosione di un ordigno improvvisato nella provincia di Helmand che ha fatto anche altri due feriti. Lockett è il primo soldato a essere deceduto dopo aver ricevuto la medaglia della Croce militare dalla regina Elisabetta nel giugno 2008. Lockett, che lascia tre figli di 8, 7 e 5 anni, era alla sua terza missione in Afghanistan dopo aver prestato servizio anche in Bosnia e in Irlanda del nord. Tre morti e quattro feriti, infine, sono il bilancio di uno scontro a fuoco tra talebani a Herat.

Soldati italiani in Afghanistan

Secondo l’Unodc, possiederebbero una “scorta” di 12mila tonnellate

L’oppio dei talebani, un tesoro illegale

Walter Kemp

KABUL – Un’enorme quantità di oppio, in grado di soddisfare la domanda mondiale per oltre due anni, è finita nelle mani dei talebani. È quanto rivelano alla Cnn fonti delle Nazioni Unite. L'emittente statunitense ha pubblicato un rapporto dell’Ufficio dell’Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc) da cui emerge un forte calo nella produzione di droga nell’ultimo anno. Ma facendo bene i conti, ha fatto notare Walter Kemp dell’Unodc, è «scomparsa» una quantità enorme di oppio finita nelle casse dei miliziani che lo usano per finanziarsi e organizzare attentati. «Si calcola che la domandamondiale sia di 4 mila tonnellate di oppio l’anno per fi-

ni leciti e illeciti», ha affermato. «Quest’anno ne sono state prodotte circa 6.900 tonnellate, l'anno scorso 7.700 e oltre 8 mila due anni fa», ha spiegato Kemp. «Ma se il mondo ha bisogno di circa 4 mila tonnellate di oppio, e oltre mille sono state sequestrate, dove è finito il resto?», si è domandato il funzionario. L'"ipotesi» dell’agenzia Onu è che circa 12 mila tonnellate di oppio siano state nascoste da qualche parte, non tutte nello stesso luogo ma comunque in Afghanistan. «Così, se la produzione sembra essere diminuita, vi è in giro una quantità (di oppio) in grado di soddisfare la domanda mondiale per circa due anni», ha avvertito Kemp.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

2 In Italia e nel mondo


L’ASSEMBLEA DELL’ONU

Debutto con un discorso su sicurezza, clima e crisi

Obama invita il mondo a «una nuova era di pace» di CRISTIANO DEL RICCIO NEW YORK – «Una nuova era di pace e di cooperazione»: il presidente americano, Barack Obama, nel suo primo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu ha invitato i leader del pianeta a superare le «divisioni del passato» e dare inizio auna «nuova eradi cooperazione basata sul rispetto reciproco». «L'America non può risolvere da sola i problemi del mondo», ha detto Obama. «Dobbiamo dare una risposta globale alle sfide globali che il mondo sta affrontando». Obama,inun discorsocherappresenta una brusca rottura con l'approccio spesso unilaterale del suo predecessore, GeorgeW. Bush,ha elencato i quattro pilastri della sua politica: disarmo nucleare, pace e sicurezza, clima, economia. Sottolineando che la gente vuole «fatti e non parole», ha elencato le iniziative già avviate da quando è giunto alla Casa Bianca, otto mesi fa: proibizione assoluta dell’uso della tortura («al mio primo giorno in carica»), chiusura della prigione di Guantanamo, lotta all’estremismo, negoziati con Mosca per ridurre gli arsenali nucleari, rilancio della ricerca di pace in Medio Oriente. Un nuovo rapporto verso l’Onu: «Abbiamo pagato le nostre quote, siamo entrato nel Consiglio per i DirittiUmani,affrontiamo quilenostre priorità». Altra netta svolta rispetto all’era Bush. «Ma chi criticava in passato l’America perchè agiva da sola sul piano internazionale – ha ammonito – non può adesso tirarsi indietro: l’America non può risolvere da sola i problemi del mondo». In questa nuova era di cooperazione l’Onu ha un ruolo importante, ma deve cessare di essere «forum per seminare discordia anzichè trovare soluzioni comuni, di giochi politici che mirano a sfruttare i problemi anzichè risolverli: è facile venire a questo podio e puntare l’indice contro gli altri. Non è questa la strada giusta». Obama ha ribadito la sua determinazione a giungere a un nuovo accordo con la Russia sulla riduzione degli arsenali nucleari (primo dei pilastri), ammonendo nello stesso tempo Iran e Corea del Nord a non

sfidare ilmondo coiloro programminucleari. Sulfrontedella pacee della sicurezza (secondo pilastro), il presidente ha sottolineato la cooperazione internazionale per distruggere al Qaida («non permetteremo che questi terroristi trovino un rifugio per lanciare attacchi da Afghanistan o altrove»). Ha rinnovato il suo impegno per un accordo di pace in Medio Oriente: «E' giunto il momento di rilanciare i negoziati per comporre i problemi permanenti tra israeliani e palestinesi: sicurezza, confini, rifugiati e Gerusalemme». L’America, ha ribadito, considera «non legittimi» nuovi insediamenti israeliani. «Sono finiti i giorni in cui l’America faceva resistenza ad affrontare il problema del clima», ha detto Obama sul terzo pilastro. «Intendiamo procedere a profonde riduzioni delle emissioni entroil 2020». Ma lasfida del clima richiede una cooperazione globale prima che i mutamenti sia-

no «irreversibili» nel pianeta. Per quanto riguarda l’economia, Obama ha detto che al G20 di Pittsburgh gli Usa cercheranno di rafforzare «le norme per tutti i centri finanziari per mettere fine alla avidità, agli eccessi e agli abusi che ci hanno condotto al disastro» e impedire«che un’altracrisi delgenere possa accadere». Il presidente americano ha concluso il suo discorso affermando che «la democrazia non può essere imposta a una nazione dall’esterno» e riconoscendo che «l'America in passato è stata spesso incostante nella propaganda della democrazia». Ma gli Usa sanno imparare dagli errori del passato: «Come afroamericano non posso dimenticare che non sarei qui oggi» senza questa dote del Paese. Obama ha detto che gli Stati Uniti sono «pronti a iniziare una nuova era di cooperazione internazionale» basata sul «riconoscimento dei diritti e delle responsabilità di tutte le nazioni».

«Ma l’America non può essere lasciata sola»

Barack Obama all’assemblea generale dell’Onu; a sinistra Ahmadinejad

Elogi al presidente Usa «figlio dell’Africa»; l’Occidente ha «inventato» l’influenza A

Gheddafi, un mattatore al Palazzo di vetro di ALESSANDRA BALDINI NEW YORK –Non ha avuto la tenda ma si è tolto lo sfizio di far slittare i programmi di tutti gli altri leader della terra, l’iraniano Mahmud Ahmadinejad compreso: sul podio di marmo verde dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il leader della Jamahirya Muammar Gheddafi ha tenuto banco a ruota libera per oltre un’ora e mezza con un attacco al vetriolo contro la Carta dell’Onu, un’istituzione incapace di prevenire le guerre e in mano a un manipolo di Stati che dettano legge. In un’aula semideserta, accolto da timidi applausi, Gheddafi ha preso la parola dopo il presidente americano Barack Obama. In un discorso-fiume che ha ampiamente sforato i 15 minuti concessi agli altri leader mondiali, ha proposto di cacciare l’Onu da New York, di convocare la prossima Assemblea Generale a Delhi o a Pechino. Il colonnello ha suggerito di abolire o quantomeno riformare radicalmente il Consiglio di Sicurezza per por fine a quello che ha definito l’attuale «feudalesimo politico» dei grandiche controllanoi piccoli.

aula scivolava oltre il tramonto. AHMADINEJAD: «L’IRAN È UN’OPPORTUNITÀ» «L'Iran non è una minaccia per gli Stati Uniti, piuttosto è una opportunita», ha detto il presidente iraniano, mentre Canada, Israele e Germania hanno annunciato il boicottaggio del suo discorso all’assemblea (chiedendo anche a Washington di fare altrettanto) in segno di protesta per le posizioni antisemite del leader di Teheran. GHEDDAFI-SHOW: «ABOLIRECONSIGLIODI SICUREZZA»Ma è stato Gheddafi a fare oggi da mattatore. Agevolato dalla presidenza libica dell’Assemblea –è affidata al suo ex ministro degli esteri Ali Triki – ha parlato senza tregua, in parte a braccio, in parte leggendo appunti scritti a mano, stremando gli interpreti, costretti a un cambio della guardia al traguardo dell’ora sul podio. Sbarcato ieri sera a New York, Gheddafi è alla prima visita negli Usa e all’Onu. Accolto da proteste dei familiari delle vittime di Lockerbie, riuniti fuori dalpalazzo di Vetro,il colonnello ha passato la notte nella sede

E il “cattivo” Ahmadinejad «L’Iran è risorsa»

Gheddafi all’Onu

La maratona oratoria ha cambiato l’agenda della prima giornata dell’Assemblea: arrivato al Palazzo di Vetro tra i primi, dribblando l’ “onda verde” arrabbiata della diaspora iraniana, Ahmadinejad si è dovuto accontentare di parlare con i giornali americani mentre il calendario del suo discorso in

Niente risarcimento per insulti nei reality ROMA - I concorrenti dei reality non possono lamentarsi, chiedendo il risarcimento dei danni, se nel programma al quale partecipano qualcuno degli antagonisti gli indirizza parole o epiteti che possono essere offensivi. Lo sottolinea la Cassazione rilevando che simili programmi (nella foto una lite al Grande Fratello) hanno la "caratteristica di sollecitare il contrasto verbale tra i partecipanti" e i concorrenti ne sono perfettamente consapevoli. Così la Suprema Corte ha respinto la domanda di risarcimento avanzata da

Ecco l’uomo più desiderabile secondo uno studio inglese

Sydney, sabbia effetto Marte Franco Mancini, partecipante di 'Survivor' il primo reality trasmesso in Italia. Un avversario lo aveva definito 'pedofilo' per le attenzioni che il Mancini rivolgeva a un'altra concorrente molto più giovane.

della missione libica sulla 48esima strada dopo che la cittadina di Bedford, a pochi chilometri da New York, aveva messo lo stop alla sua tenda da beduino in allestimento nella maxi-villa di Donald Trump. Anche i rivoluzionari hanno il jet lag, ha ammesso Gheddafi che si è svegliato alle 4 del mattino (le 11 a Tripoli) e all’Onu è arrivato in limousine. Gheddafi ha parlato in arabo con gesti talora plateali come quando ha finto di strappare la Carta dell’Onu. Ha accusato le potenze occidentali di aver inventato in laboratorio il virus dell’influenza A «a scopi militari» o per far profittare le società farmaceutiche. Illeader libico ha citato anche l’Italia, ex potenza coloniale, salutando l’accordo raggiunto nei mesi scorsi, con il pagamento di danni per le sofferenze imposte ai libici sotto il fascismo. Tutte le potenze coloniali – ha detto – dovrebbero comportarsi allo stesso modo. Ma l’elogio di cuore è stato per Obama, «un figlio dell’Africa e un «raggio di luce nel buio».

SYDNEY - La tempesta di sabbia e polvere che questa mattina ha investito Sydney, immergendola in un'atmosfera rossa effettoMarte, ha lasciato strabiliati gli abitanti della metropoli australiana. Sembrava un film con effetti speciali hollywoodiani.

«Non ho mai visto nulla del genere, eppure sono nato qui», ha commentato un poliziotto. «Prima è diventato tutto buio, sembrava di essere in piena notte - ha raccontato - E' durata mezz'ora, ma non si distinguevano nemmeno i semafori agli incroci».

LONDRA - Alto, bello e con gli occhi azzurri? Non proprio. Secondo un libro di prossima pubblicazione in Gran Bretagna, a far girare la testa alle donne e a farle finire sotto le lenzuola con un uomo è una complessa serie di fattori, alcuni dei quali poco scontati. Per rispondere alla domanda “Perché le donne fanno sesso?”, che è anche il titolo del loro libro, Cindy M. Meston e David M. Buss, due psicologi britannici, hanno analizzato una serie di ricerche sull'attrazione sessuale ed hanno compilato così una lista delle caratteristiche fisiche e psicologiche che le donne trovano maggiormente attraenti.

Per quanto riguarda l'aspettofisico, incima allaclassifica degli uomini più desiderabili si posizionano quelli alti, con spalle larghe e fianchi più stretti. Attenzione però a quelli dalle spalle larghe: sarebbero scelti per relazioni passeggere e sarebbero quindi poco affidabili.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

Il fatto del giorno: dall’Onu è allarme ambiente Da Pechino e Washington Ma Obama non si stacca il via alla green economy da un discorso generale

Secondo gli scienziati c’è carbonio per vent’anni

dal reportage di Federico Rampini

dalla cronaca di Anna Guaita

dal servizio di Danilo Taino

Obama eHu Jintao hanno usatoper la prima voltatoni identici, nel denunciare i pericoli del cambiamento climatico alla conferenza Onu sull’ambiente. "La minaccia è urgente - ha detto il presidente Usa - , il tempo stringe se non vogliamo lasciare alla generazioni future una catastrofe irreversible". Gli ha fatto eco il leadercinese: "ingioco lasopravvivenza dell’umanità, abbiamo una responsabilità comune". Il tono è cambiato, dai tempi in cui l’Amministrazione Bush negava perfino la realtà del surriscaldamento da CO2, e la Cina scaricava ogni colpa sui paesi più ricchi. Il summit di New York ha dato la misura di un atteggiamento nuovo. Parlano un linguaggio più simile i due giganti che generano il 40% di tutte le emissioni carboniche della terra. [...]

L’anno scorso, George Bush declinò l’invito. Quest’anno, Barack Obama non solo ha accettato l’invito di parlare al summit sull’ambiente che il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki Moon, tiene ogni anno, ma nel suo discorso ha contribuito a rilanciare le parole di allarme che poco prima Ban aveva pronunciato: «La minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici - ha detto Obama - è seria, urgente e si fa più pressante». E tuttavia il presidente americano [...], pur parlando da “convertito”, è rimasto sulle generali, senza mettere sul tavolo proposte e promesse ben definite. Il suo collega cinese, Hu Jintao, si è invece impegnato con il mondo a ridurre «notevolmente» entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica. [...]

Abbiamo una valigia piena di mille miliardi di tonnellate di carbonio: se li spendiamo troppo in fretta, il surriscaldamento della terra supererà i due gradi [...] - rispetto ai livelli pre-industriali -, passerà cioè quello che gran parte degli scienziati considera il punto di non ritorno. «Se continuiamo a bruciare combustibili fossili come ora, avremo esaurito il nostro budget di carbonio in vent’anni», ha calcolato Malte Meinshausen, del Potsdam Institut, alle porte di Berlino. Meinshausen non è un pasdaran della lotta all’effetto serra. Ormai, di pasdaran, tra gli scienziati che studiano l’aumento della temperatura globale, ce ne sono pochi: il consenso è che la situazione sia grave, ogni giorno di più. [...]

La migliore di ieri

L’esempio del premier

Muoviamoci rapidi e uniti per un progetto comune

L’accordo necessario

dall’articolo di Franco Battaglia

dall’intervento di Barack Obama

dall’articolo di Fabio Perugia

[...] I potenti del mondo potrebbero prendere a modello il presidente del Consiglio italiano, il quale, senza pretendere di salvare l’intero pianeta [...], ha salvato Napoli dai rifiuti e sta salvando L’Aquila dalle ferite del terremoto. Sentimmo il dovere di manifestare l’auspicio e sentiamo il dovere di ribadirlo perché che quei potenti stiano invece sprecando tutte le loro energie per deluderci è più che un sospetto. Ho scritto deluderci ma dovete leggere fregarci; una fregatura che ha grotteschi risvolti che sarebbero comici se non fossero tragici. [...] Governi di ogni angolo del pianeta si danno convegno [...] per recitare la stessa litania.[...]

La risposta della nostra generazione alla sfida climatica sarà giudicata dalla storia perché, se falliamo, rischiamo di consegnare le generazioni future a una catastrofe irreversibile. Nessun Paese, grande o piccolo, ricco o povero, può sfuggire all’impatto del cambiamento climatico. E il tempo che abbiamo per rovesciare la situazione sta finendo. Eppure possiamo ancora rovesciarla. Come disse una volta John F. Kennedy «i nostri problemi sono causati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo». È vero che per troppi anni l’umanità è stata lenta a rispondere o addirittura a riconoscere le dimen-

sioni della minaccia climatica. Questo è vero anche per il mio Paese. Lo riconosciamo. Ma oggi è un altro giorno. Una nuova era. E io sono orgoglioso di dire che negli ultimi otto mesi gli Stati Uniti hanno fatto più di quanto non avessero fatto in tutto il loro passato per promuovere le energie pulite e ridurre l’inquinamento da anidride carbonica. Poiché però nessuna nazione può affrontare queste sfide da sola, gli Stati Uniti hanno sollecitato l’impegno di partner e alleati per trovare nuove soluzioni e messo il clima in cima all’agenda di tutti gli incontri diplomatici: con la Cina, il Brasile, l’India, il Messico, i Paesi dell’Africa e quelli dell’Europa.[...]

«La minaccia è grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile». Barack Obama torna a parlare di clima e ambiente. L’allarme lanciato dal presidente degli Stati Uniti rimbomba come mai, dai giorni della conferenza di Kyoto (1997). «Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere. La sicurezza e la stabilità di tutti i popoli sono a rischio». [...] La minaccia climatica, secondo il Presidente, è alla porte e le conseguenze saranno devastanti. Obama sa che un nuovo accordo sul clima non sarà facile da raggiungere, ma è necessario [...].

Staino sull’Unità

Catastrofe dietro l’angolo Barack non è pronto, il rischio è un nulla di fatto dall’articolo di Loretta Bricchi Lee

dall’editoriale di Massimo Gaggi

«La minaccia è grave, urgente e crescente: se non agiremo, rischiamo di consegnare una catastrofe irreversibile alle generazioni future». Il presidente americano Barack Obama dal Palazzo di vetro di New York, dove i leader mondiali si sono riuniti per cercare di rivitalizzare il dialogo sul cambiamento climatico, ha fatto eco all’ammonimento del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che aprendo il vertice ha ricordato che rimangono «meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori» causati dal surriscaldamento terrestre e all’appello del presidente delle Maldive. «Se le cose continueranno così, il mio Paese morirà», ha infatti lamentato Mohamed Nasheed. «Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere», ha quindi ripetuto il capo della Casa Bianca, sottolineando come «la sicurezza di tutte le nazioni, la nostra prosperità, salute e sicurezza, sono a rischio». [...]

«Yes we can, ma io non sono pronto», ironizza il negoziatore dell’Onu sull’ambiente, Yvo de Boer, sintetizzando in una battuta le difficoltà di Obama che vorrebbe voltare pagina dopo gli anni di Bush e del rifiuto del protocollo di Kyoto, ma è frenato da mille ostacoli. Il rischio è quello di un «nulla di fatto» al summit di dicembre a Copenaghen, convocato per varare la nuova politica planetaria contro il «global warming». Dal presidente «petroliere» del Texas che addirittura negava l’esistenza del problema alnuovo leaderamico dei«verdi», sul banco degli imputati finisce l’Ameri-

ca che, da sola, emette un quarto dei «gas serra» prodotti nel mondo. Ma la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, fortemente voluta dal segretario generale Ban Ki-Moon per suscitare una reazione a quella che ha definito la «lentezza glaciale» dei negoziati, ha dimostrato ieri che i problemi non vengono solo da Washington: gli Usa sono oggi la maggior fabbrica di CO2, ma Cina e India, che presto le contenderanno il primato dell’inquinamento, continuano a non accettare, a loro volta, limiti severi e vincolanti. Ieri i leader dei due giganti asiatici hanno ammesso che è venuto anche per loro il momento di assumersi alcune responsabilità sul clima, ma hanno ribadito di

non accettare impegni quantitativi. Una posizione, tutto sommato, non molto distante da quella degli Usa: davanti a cento capi di Stato, ieri Obama ha assicurato che l’America farà la sua parte perché «se non agiamo ora le generazioni future andranno incontro a una catastrofe irreversibile». Ma intanto il suo negoziatore, Todd Stern, ha rifiutato di assumere impegni quantitativi precisi [...]. Stern ha accusato i partner di non capire le dinamiche della politica americana. Che oggi è dominata dalla battaglia campale sulla riforma sanitaria ed è condizionata da un Senato che [...] difficilmente voterà le misure anti «global warming» prima di Copenaghen.[...]

La fotografia

Un fiasco annunciato dall’articolo di Ennio Caretto

Più importante di ciò che Barack Obama ha detto è ciò che ha taciuto. Obama non ha assunto iniziative sul clima e l’ambiente, lasciando il compito al presidente cinese Hu Jintao, che s’è impegnato a ridurre sensibilmente le emissioni di gas del suo Paese entro il 2020. Obama non ha fatto nuove proposte né spiegato a quale punto siail dibattito in America. Il suo silenzio è significativo: mentre la Camera americana ha approvato la limitazione dei gas, al Senato i democratici non hanno i voti per farlo. Ha ammesso John Kerry, il loro senatore che guida la battaglia per il dopo Kyoto: «Se la Cina non si schiererà sulle posizioni dell’Europa, trascinando tutti gli altri paesi, un accordo a dicembre a Copenaghen non sarà facile». [...] Si rischia un fiasco, che verrà mascherato a malapena, o un rinvio. [...]

Fiumicino (Roma), la statua della Madonna di Loreto, protettrice dell’aviazione, è accolta in aeroporto (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Proviamo a fare un ragionamento semplice e, per così dire, assiomatico. 1. La crisi economica affligge tutto il mondo. 2. In tutto il mondo ci sono meno soldi da spendere. 3. Occorre spendere meno. 4bis. L’energia costa denaro. 5. Si consuma meno energia. 6. Viene bruciato meno carbone, idrocarburi, ecc. 7. C’è meno inquinamento. Purtroppo però non succede così: più crisi c’è più - curiosamente s’inquina? Perché? Ci sarebbero tante risposte interessanti: la prima è che l’energia, curiosamente, più inquina e meno costa. L’altra è ancora più curiosa: vi ricorderete di aver sentito dire che l’Italia era ricca di metano, per esempio. E un tempo in effetti il metano costava meno di tanti altri modi - per esempio - per riscaldare casa. Appena qualcuno se n’è accorto anche il metano ha cominciato a salire di prezzo. Curioso eh?

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

4


Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Colpo di spugna su bilancio e fatturazioni in falso il Quirinale teme lo scudo fiscale: evasioni in vista

Santoro tiranno del video è in tv e grida al bavaglio

dal retroscena di Giovanni Pons

dall’articolo di Giancarlo Perna

Il Quirinale accenderà sicuramente i riflettori sul nuovo provvedimento per verificare se vi è stata una violazione degli accordi di luglio: grazie all’intervento del Presidente della Repubblica è stato possibile escludere dall’utilizzo dello scudo chi aveva già procedimenti penali in corso. E su questo punto non pare vi siano stati ripensamenti, visto che l’Agenzia delle Entrate ha precisato che il riparo dello scudo non può partire prima del 15 settembre. I timori si estendono fino a Milano, soprattutto negli ambienti giuridici e della magistratura, dove si sta cercandodicapire qualipossonoessere gli effetti dell’allargamento delle maglie dello scudo. E verificare se non possa venire intaccato qualche procedimento in corso. In generale, comunque, si chiede più tempo per analizzare in dettaglio il testo finale del provvedimento e valutare con attenzione quali reati alla fine sono stati inclusi nel colpo di spugna fiscale.

Tremonti con Berlusconi

Prima dell’emendamento Fleres le perplessità sull’esito finale dello scudo avevano investitoanche icollaboratori del ministro Tremonti e venivano riportate da alcuni banchieri sulla piazza milanese. Le considerazioni erano di tipo economico. Con l’instabilità dei mercati che progressivamente viene meno quali sono gli stimoli a far rientrare i capitali al costo del 5%? Per fugare i dubbi gli uomini del ministro Tre-

monti ce l’hanno messa tutta facendo emergere liste di evasori già in mano all’Agenzia delle Entrate, l’abolizione dei paradisi fiscali, il dissolvimento del segreto bancario svizzero e così via. Buon ultimo è arrivato il colpo di spugna sul falso in bilancio e sulle false o inesistenti fatturazioni: un modo concreto per convincere gli imprenditori più riottosi a riportare tuttoin Italia.In pratica, dicono gli esperti, si

dall’editoriale di Concita De Gregorio

Notizie italiane e commenti di giornata. 1) L'occupazione (dati Istat) segna il peggior dato dal 1994: quasi 400 mila posti di lavoro persi in un solo trimestre. Commento del presidente del Consiglio: «Abbiamo la disoccupazione più bassa d'Europa. È l'opposizione a fare il tifo per la crisi, l'opposizione è anti-italiana». Si tratta di una nuova versione della tesi cara al premier, quella della povertà percepita. È un'impressione, insomma. Lasciate perdere i dati Istat. Chi ne parla è sfascista. 2) Il Senato approva lo Scudo fiscale per il falso in bi-

La stagione autunnale ben si addice all’Italia lancio. In pratica una norma per cui chi ha rispettato la legge ha pagato tasse per un importo 10, chi l'ha violata evadendo paga oggi 1. Uno sfregio alle persone oneste e un incentivo agli evasori (non vedete che conviene?) che si chiama condono. Notizia in subordine: è stato presentato con tanto di conferenza stampa un nuovo gioco tipo lotteria per cui chi vin-

ce può avere non una somma di denaro subito ma una specie di stipendio, fino a 4000 euro al mese. Lo stipendio della fortuna. Se per caso sei disoccupato, gioca al bingo. Lo Stato ne trarrà vantaggio. Commento non del tutto pertinente, sempre il premier: «Ho vietato ai ministri di parlare di gossip». Non si riferiva allo scudo fiscale, in effetti, ma alle sue vicende perso-

consente a chi ha accumulato risorse in nero all’estero a riportarle in Italia senza il rischio di incorrere in provvedimenti della magistratura. La misura riguarda in particolar modo piccoli e medi imprenditori che con il sistema della sovra o sotto fatturazione (o della fattura inesistente) hanno portato capitali all’estero. Adesso le aziende hanno bisogno di quei capitali altrimenti rischiano la chiusura, così il Fisco chiude un occhio. Senza toccare però i reati che riguardano l’Iva perché questa è considerata una risorsa dell’Europa e la Ue vieta espressamente sanatorie su questo fronte. Di certo dal punto di vista del sistema nel suo complesso, il messaggio che viene fatto passare dal governo è molto pericoloso. "In Italia sta scomparendo il diritto penale e anche il meccanismo della sanzione - dice un emerito giurista - tutto il diritto penale sta diventando un problema di soldi, come la crescita dei patteggiamenti sta lì a dimostrare". [...]

nali e alle inchieste che ne discendono. Non risulta che abbia vietato agli esponenti del suo governo di dire in pubblico ad esponenti politici avversi «vai a morire ammazzato». Non gli sarà sembrato grave. A noi continua invece a sembrare grave quella che Berlusconi chiama la «vecchia storia»: la stiamo raccontando a puntate, oggi tocca alla prima parte del capitolo dedicato alla sua iscrizione alla loggia massonica P2. Ci sembra grave anche la lontananza siderale di questo governo dai problemi reali del paese, la sua volontà di distrarre continuamente dalla realtà come se non esistesse. Esiste. [...]

La sola curiosità che ci resta da soddisfare è quella della coloritura dei capelli che adotterà quest’anno Michele Santoro per Annozero. Da indiscrezioni sarà ancora una gradazione del biondo, dopo l’ossigenato del 2007 e lo stoppa del 2008. Stavolta pare abbia optato per una giallo-oro alla Paris Hilton. Sul resto, nessun dubbio: avremo il solito Santorescu unico depositario della verità e solo custode della libertà di stampa. Deve ancora comparire lo farà domani sulla seconda rete - ma già protesta che la patria è in pericolo perché lui non può fare esattamente come vuole. Lo ostacolano, non gli danno carta bianca, gli lesinano i mezzi. Adesso c’è il problema della sua spalla, Marco Travaglio, al quale la Rai non ha ancora rinnovato il contratto. Marco è un po’ il poeta della trasmissione. Faccia e tono da menestrello, recita filastrocche di mezz’ora nelle quali augura la galera a questo o a quello. Senza Travaglio - ha detto ieri Santoro - Annozero non si fa. E giù una serie di improperi al Cav considerato la causa dei tentennamenti, degli ostacoli, di ogni male. Niente di nuovo. Sono lustri che Michele denuncia complotti per cacciarlo dal video. Però ricompare ogni autunno, puntuale come le piogge. È inamovibile come Bruno Vespa e guadagna quanto lui: una barca di soldi. Però si lamenta, protesta e fa la vittima. Probabilmente è un nevrotico, certamente un caratteriale. Il biondino, chiamiamolo così anche se si tratta di tintura, si considera il campione della libertà di stampa.

Afghanistan, l’instabilità Eva Riccobono, da Playboy ai dischi agevola l’azione terrorista “Si chiama Labbra il mio primo pezzo” dal commento di Lorenzo Cremonesi

È giunto il tempo per l’Afghanistan di abbandonare le incertezze del processo elettorale e passare al Karzai-bis. Le vicende delle ultime settimane, compreso l’attentato alla pattuglia italiana di Isaf a Kabul, dimostrano che questo limbo politico non fa che aumentare destabilizzazione e terrorismo. Non porterà certo più democrazia, ma piuttosto costituisce il viatico per nuove violenze. E’ questo ormai il pensiero predominante negli ambienti diplomatici occidentali nella capitale afgana. Si vorrebbe dunque rapidamente porre fine alla verifica dei brogli, dichiarare ufficialmente il vincitore delle presidenziali dello scorso 20 agosto, e lavorare per stabilizzare la nuova compagine governativa. Non va dimenticato inoltre che entro l’estate prossima il Paese dovrà votare per il rinnovo del parlamento: lo strumento democratico non viene certo accantonato. Del resto occorre essere realisti sulla base di almeno tre considerazioni. 1) Nulla garantisce che un secondo voto sia migliore del primo. Anzi, potrebbe

essere molto peggio, con più brogli e un minor tasso di partecipazione. La forte possibilità inoltre di dover tornare alle urne solo dopo l’inverno, a causa della neve che già a fine ottobre blocca le zone montagnose più remote, costituisce in sé un handicap gigantesco. 2) Hamid Karzai ha giocato sporco, ma lo hanno fatto anche gli altri con Abdullah Abdullah in testa. La differenza sta nel fatto che il Presidente ha beneficiato del suo controllo su buona parte dell’apparato statale. 3) Va infine detto che alla prova dei fatti Karzai appare comunque avere ricevuto più voti degli altri. Uno tra i tanti problemi di queste elezioni è che non c’è stato un oppositore abbastanza forte e carismatico da presentarsi come reale alternativa al presidente in carica. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il Karzai-bis sarà molto più debole e delegittimato del precedente. Dovrà cercare nuovi alleati. La popolazione è delusa, regnano pessimismo e sfiducia. Il ruolo della coalizione alleata diventa ancora più delicato, determinante, ma anche estremamente rischioso.

Ieri ha detto che Annozero è «la punta del servizio pubblico e ne incarna lo spirito». Immodesto ma, dato il suo ego, perfino morigerato. In passato è stato capace di dire: «Quanto più Santoro c’è sui canali Rai, tanto è più libero il Paese» e ha aggiunto: «Nella storia della Rai io sono quello che ha spostato sempre più avanti il confine della libertà». Poi però si indigna se il Cav si autoproclama migliore premier degli ultimi 150 anni. In realtà, Santorescu è un giornalista schierato come un hooligan del pallone con l’immobiliarista Di Pietro. Ha meno case di Tonino ma l’identica visione capestro e manette. In venti anni di tv è l’unico, a mia scienza, che abbia messo in moto il meccanismo di un suicidio. Molti ricorderanno quella sera del 23 febbraio 1995 a Tempo reale. Era suo ospite Leoluca Orlando, oggi anche lui con Di Pietro, ma allora sindaco di Palermo e caudillo della Rete, movimento che fiutava mafiosi anche nei buchi del formaggio. In diretta, Orlando accusò di mafiosità il maresciallo dei carabinieri di Terrasini, Antonino Lombardo. Santoro lo lasciò sdottorare a ruota libera senza dirgli, come avrebbe dovuto da giornalista, per di più del servizio pubblico, che l’altro non poteva difendersi perché era assente. Un classico linciaggio. Lombardo, lasciato solo, si uccise qualche ora dopo. Era, come già si sapeva e meglio si seppe dalle indagini successive, totalmente estraneo alle accuse. Un errore del genere, così contiguo alla canagliata, sarebbe costato a chiunque il posto. Michele invece è ancora lì e continua imperterrito nel suo giornalismo sfottente.

Scenari paradossali

dall’intervista di Fulvia Caprara

dal corsivo di Francesca Fornario

Si chiama Eva e, come la prima donna della storia, è insieme candida e conturbante. Possiede l’algida bellezza delle top model, ma anche l’indole passionale di una mezza siciliana (è nata a Palermo da madre tedesca). Posa per Playboy, ma non perde un briciolo di bon ton. [...] Sexy e pensante, erre francese, tono pragmatico, Eva Riccobono ha deciso di misurarsi con il mito Je t’aime moi non plus, la canzone proibita che Serge Gainsbourg e Jane Birkin lanciarono esattamente 40 anni fa. Il titolo dice tutto, Labbra. Allora, signorina Riccobono, come è nata Labbra? «In modo assolutamente spontaneo. Ero in vacanza in Maremma con il mio fidanzato Matteo Ceccarini. Lui compone musica, stava lavorando, ci siamo messi a canticchiare, è venuta fuori una melodia e poi il testo che non è altro se non la trascrizione di un dialogo intimo tra due persone che si amano... Per questo l’abbiamo registrato stando a letto. Quando si sta insieme si gioca, si bisbiglia, si scherza sui doppi sensi e noi donne, lo sappiamo bene, cambiamo anche tono di voce, diventiamo più dolci». Conosceva Je t’aime moi non plus?

La stampa estera continua a ridicolizzare Berlusconi (ultima mossa falsa del premier, la richiesta di 3 milioni di risarcimento al Teletubbies Tinky Winky, il pupazzo dei bambini con la televisione al posto del cuore). Scrive Ghedini nella querela: «Il signor Winky, che occupa la Rai a spese dei contribuenti, è una palese e inaccettabile caricatura del Premier. Contanto di antenna triangolare sulla testa: volgare allusione all’appartenenza di Berlusconi alla loggia massonica P2»). L’opposizione, galvanizzata, si prepara al dopo Berlusconi. Berlusconi, invece, immagina i seguenti scenari. Il dopoRatzinger. Stancodeicontinui richiami alla sobrietà da parte delle gerarchie ecclesiastiche, Berlusconi vuole stracciare il Concordato con la chiesa cattolica e siglarne uno con la Wicca, più affine alle sue inclinazioni. Mondadori lancerà in edicola il settimanale «Famiglia Pagana», che inizierà le massaie alle ricette afrodisiache e ai i riti orgiastici. In copertina, la copertina di un numero a caso di Panorama e dell’Espresso degli anni 90, ma con un titolo pertinente alla foto con le donne nude. Previsti finanziamenti alle scuole privé. [...]

L’attrice Eva Riccobono

«Quando è uscita io non esistevo, l’ho ascoltata da grande e non sono riuscita a capire perché mai abbia provocato tanto scalpore [...]». Sa che la Chiesa aveva bandito il brano? «Eccome, tutta quella crociata è servita a dare alla canzone e agli interpreti un’enorme pubblicità. Magari se la prendessero così anche con noi...». Modella, poi attrice in Grande grosso e Verdone, adesso cantante: quante cose vuol essere? «Da noi si tende sempre a etichettare, incasellare, a me invece piace fare quello che sento a seconda dei diversi momenti della vita. Sono grata al mondo della moda per quello che mi ha dato, ma non vorrei ritrovarmi sulle

passerelle a 30 o 40 anni. Oggi essere artisti vuol dire sapersi reinventare». Dopo Verdone, a che cosa punta? «Beh, vorrei salire e non scendere. So che è un’utopia, ma mi piacerebbe lavorare con Tornatore, Bertolucci, Sorrentino e poi con Tarantino [...]». Come si fa a fare il suo mestiere restando completamente indenni dall’ambiente di escort e vallettopoli? «Per me è stato semplicissimo, tutto quel mondo non mi attrae, punto e basta [...]». [...] Che cos’è la vera sensualità? «Un fatto di gesti, di sguardi, di portamento. [...] Se ce l’hai, arriva, in modo spontaneo, senza forzature». [...]

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

5

Giovedì 24 settembre 2009


6 Primo piano

Giovedì 24 settembre 2009

Primo piano 7

Giovedì 24 settembre 2009

Masi: «Ci sono problemi da definire»

I nodi della politica

Riparte Annozero Travaglio ci sarà ma senza contratto

Napolitano cauto dopo il sì del Senato: «Valuterò il nuovo testo»

Anm in rivolta «Basta amnistie» I magistrati contro le norme dello scudo fiscale «Saranno sanati reati molto gravi» di CHIARA SCALISE

|

NUOVE REGOLE

|

Contestato il voto favorevole all’indagine sulla Ru486

Tanti illeciti saranno salvati tra cui il falso in bilancio SALVANCONDOTTO per un lungo elenco di reati, tra cui il falso in bilancio, ma non per i procedimenti in corso, niente obbligo per gli intermediari di segnalare le operazioni sospette a fini antiriciclaggio e tempi per contro più stretti per aderire alla sanatoria: sono queste le novità principali dello scudo fiscale approvate dal Senato e che nei prossimi giorni saranno all’esame della Camera.

Ecco le ultime modifiche e le misure chiave, così come chiarite anche da una bozza di circolare dell’Agenzia delle Entrate (che dunque resta aperta a possibili modifiche), dello scudo fiscale ter. IMPOSTA STRAORDINARIA AL 5%. È il 50% del presunto rendimento del capitale del 2% negli ultimi 5 anni. Si tratta di una «presunzione», ricorda l’Agenzia delle Entrate, e dunque non si potrà far valere un periodo inferiore per spuntare un’aliquota minore. DA 2009 TASSE CON MODALITA' ORDINARIE. L’imposta straordinaria del 5% varrebbe dunque solo fino alla fine del 2008. TEMPI PIU' STRETTI – Il 15 settembre scorso si sono aperte le porte per avviare le operazioni per aderire allo sanatoria. Le modifiche apportate dal Senato restringono la finestra a disposizione da 7 a a 3 mesi: la nuova scadenza viene fissata al 15 dicembre 2009. REATI, SANATO IL FALSO IN BILANCIO – Lo scudo-ter protegge anche i reati di false comunicazioni sociali. Ma non solo, le

garanzie sono estese a una serie di reati tributari e penali: dalle dichiarazioni fraudolente mediante uso di fatture o altri artifici, a quella infedele, dall’occultamento alla distruzione di documenti contabili alla soppressione di atti veri. FUORI I PROCEDIMENTI IN CORSO, DUBBI SULLE DATE – Niente ombrello fiscale per chi ha un procedimento in corso. Una questione delicata e sulla quale si registrano diverse interpretazioni circa i paletti temporali. Secondo l’Agenzia delle entrate si escludono dalla sanatoria tutti i procedimenti aperti alla data del 15 settembre, ma la lettura dei testi lascia margini di dubbio (alcuni, tra cui il Servizio studi del Senato fissano la data al 5 agosto 2009). ANTIRICICLAGGIO – Con le modifiche approvate dal Senato, salta l’obbligo per intermediari di segnalare le operazioni sospette a fini antiriciclaggio. PORTE APERTE SU EREDITA'–Il rimpatrio o la regolarizzazione di capitali e beni illegalmente detenuti all’estero possono essere richiesti anche dagli eredi.

Cascini, Palamara e Natoli dell’Anm

Aborto, tensione alta nel Pd la Bianchi scivola e poi rinuncia di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Il Pd sui temi etici continua ad annaspare e stavolta rischia di scivolare su un equivoco. La polemica è nata infatti dal malinteso tra la presidente dei senatori Anna Finocchiaro e la capogruppo in commissione Sanità, Dorina Bianchi, sull'atteggiamento da tenere a proposito dell’indagine conoscitiva sulla pillola RU486. Alla fine, la Bianchi, che ieri aveva accettato l’incarico di co-relatrice, ha rimesso il mandato. La parlamentare calabrese martedì aveva votato a favore dell’ indagine conoscitiva, come tutti gli altri capigruppo della commissione, ed ha accettato il ruolo di co-relatrice affidatole dal presidente Antonio Tomassini, del Pdl. Ma immediatamente sono arrivate le critiche della radicale del Pd, Donatella Poretti, e anche di due candidati alla segreteria del partito, Pier Luigi Bersani e Ignazio Marino. I timori riguardavano l’uso strumentale da parte della maggioranza dell’indagine per interporsi alle decisioni dell’Agenzia italiana del farmaco. «L'indagine – ha detto il cattolico Beppe Fioroni – serve a coprire la falsa promessa della destra al

mondo cattolico di bloccare la Ru486, promessa che ora non riesce a mantenere». Ma Dorina Bianchi,che sultestamentobiologico aveva votato in difformità del gruppo, non c'è stata a farsi crocifiggere: «Ho dato il mio sì su indicazione della presidente Finocchiaro». Quest’ultima ha subito convocato il gruppo, con il placet di Dario Franceschini: «Sulla scelta di avviare una indagine conoscitiva sulla RU486 – ha detto il segretario del Pd - è necessaria una decisione del gruppo. E alla decisione del gruppo tutti devono attenersi». La riunione del gruppo è dunque iniziata in un clima di tensione, ma, introducendo la discussione Finocchiaro ha avvalorato la versione della Bianchi: in effetti, c'era stata una riunione formale in cui le era stato dato l’incarico di votare sì all’indagine, a patto che venissero rispettate alcune condizioni pattuite con il presidente Tomassini: tra queste c'era che le conclusioni non coincidessero con il congresso del Pd, ma non c'era che fosse affidato il ruolo di co-relatore alla stessa Bianchi. Insomma, è la tesi di Finocchiaro, essendo cambiate le condizioni Dorina Bianchi doveva capire che quel sì doveva trasformarsi in un

no. Tesi respinta dall’interessata: «Io ho rispettato il mandato». «Ho fatto male a fidarmi di Tomassini», ha confidato Finocchiaro. La discussione viene interrotta per partecipare alle votazioni in Aula e aggiornata alla serata con l’inaspettata decisione di votare comunque: l’oggetto è la partecipazione o meno del Pd all’indagine conoscitiva che sta muovendo già i primi passi in commissione (la prima audizione è stata fissata al primo ottobre). Una votazione che fa nascere il sospetto in Francesco Rutelli e nei senatori a lui vicini (Luigi Lusi, Emanuela Baio, Maura Leddi) di voler cercare un pretesto di rottura. Ma alla ripresa della riunione, in serata, il Pd trova la mediazione ed evita la rottura. Dorina Bianchi annuncia che rinuncerà al mandato di relatrice, visti «gli intenti della maggioranza di voler strumentalizzare l’indagine». «Nessuno di noi –commenta soddisfatta Finocchiaro – consentirà che Dorina venga utilizzata per ipotizzare divisioni nel Pd».

|

Si vorrebbe introdurre la soglia già per le regionali ma la Lega manifesta forti perplessità

Conflitto nel Pdl sullo sbarramento al 4% Berlusconi può contare sulla sponda dell’Udc che si è detta non contraria alla proposta SI PREANNUNCIA complicata la partita che il Pdl, con l’avvallo, a quanto spiegano fonti della maggioranza, del presidente Silvio Berlusconi, si appresta a giocare per l’introduzione di una soglia di sbarramento del 4% al sistema elettorale per le regionali, immediatamente in vigore e a partire, dunque, dalle elezioni del marzo prossimo. Ieri Peppino Calderisi, relatore della proposta ha svolto la sua relazione in commissione Affari Costituzionali alla Camera e dalla prossima settimana la discussione entrerà nel vivo. Nel frattempo sono stati avviati contatti all’interno della maggioranza anche per capire quello che

potrà essere l'atteggiamento della Lega sulla proposta. Il Carroccio, infatti, si dice perplesso sull'ipotesi. «L'orientamento – sottolinea il capogruppo in commissione Luciano Dussin – è di estrema perplessità perchè si incide sui poteri regionali». Se il Pdl può contare sulla sponda dell’Udc, che si è già detto non contrario alla proposta, andranno, quindi, sciolti in questi giorni i dubbi del partito di Bossi. La partita, tra l’altro, si incrocia con quella per le candidature alle regionali. Il Carroccio, infatti, nel caso in cui il Pdl dovesse insistere e, nel frattempo, non accordarsi su una candidatura leghista in almeno una delle due grandi regioni del

nord oltre al Piemonte, ha già fatto capire che potrebbe utilizzare come rappresaglia la legge del luglio del 2004 che introduce il tetto a due mandati per i governatori. La norma, infatti, se interpretata in maniera restrittiva, potrebbe rappresentare una tagliola per Roberto Formigoni e Giancarlo Galan. Come spiega il costituzionalista e senatore del Pd Stefano Ceccanti, infatti, la norma del 2004 sul tetto dei mandati può essere interpretata come attuativa a partire dall’elezione successiva alla sua entrata in vigore (e dunque dal 2005) o, in maniera più restrittiva, dal mandato in corso al momento della sua approvazione (e dunque dal 2000). E in questo secondo caso Formigoni e Galan sarebbero fuori. Intanto, mentre i “piccoli” del centrosinistra promettono battaglia sulla soglia del 4% anche il Pd chiude.

Finocchiaro «Dorina non sarà usata per creare tensioni»

di SERENELLA MATTERA

ALLA CAMERA

contro, l’essere “a priori”non è in linea con il servizio pubblico»: è questo il messaggio del direttore generale della Rai, Mauro Masi, nella sua prima audizione in commissione di vigilanza Rai. Un intervento a poco più di una settimana dallo speciale Porta a Porta sull'Abruzzo con ospite il premier Berlusconi, che ha provocato una scia di polemiche, e alla vigilia della ripartenza di Annozero, per cui lo stesso dg ha interpellato l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sul nodo Travaglio, che non si è ancora sciolto. Sembra invece sbloccarsi la questione del contratto di “Che tempo che fa” che torna su Raitre sabato 3 ottobre. A quanto si apprende il dg ha firmato la scheda di attivazione del programma sia per la stagione 2009/2010, sia per quella 2010/2011. «Approfitto di questa occasione per fare una riflessione: il servizio pubblico deve essere un servizio plurale, cioè deve rispettare la pluralità dei cittadini – premette Masi -. In nessuno dei paesiin cui sono statonella mia vita professionale, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, ho mai visto le reti del servizio pubblico fare dei programmi contro. Le inchieste si devono fare, ma trasparenti e secondo le regole. Se c'è un’evasione del canone al 30% vuol dire – sottolinea il dg di Viale Mazzini – che c'è una parte del Paese che non si riconosce nel prodotto Rai». Sul contratto di Marco Travaglio ad Annozero, Masi poi spiega che «ci sono alcuni problemi da definire, uno di questi riguarda un approfondimento tecnico-giuridico», che la Rai e il management non vogliono «scaricare le loro responsabilità sull'Agcom» e che il contratto di Travaglio «sarà firmato dopo la valutazione di una serie di concause». Il direttore generale di Viale Mazzini è poi intervenuto sulla vicenda Porta a Porta. «La decisione di mandare in onda lo speciale sulla riconsegna delle case in Abruzzo è legata ad un discorso di continuità editoriale avendo il programma seguito l’evento sia la sera del terremoto sia un mese dopo per il bilancio – dice Masi-. Quando va in onda sulla rete ammiraglia un programma di informazione c'è la riprogrammazione, non è un evento eccezionale. Ci sono state delle critiche legittime e la cancellazione di Ballarò non c'è stata perchè due giorni dopo il programma ha svolto un lavoro eccezionale sull'Afghanistan».

|

«Biotestamento, c’è libertà di coscienza»

ROMA – Alla Camera sul testamento biologico ciascuno potrà votare «in piena libertà di coscienza». È l'impegno che il presidente della Camera Gianfranco Fini torna a ribadire nel giorno in cui Il Foglio pubblica la lettera indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da 20 deputati del Pdl, molti dei quali di chiara ascendenza “finiana”. E acquista così ufficialmente forza il fronte parlamentare che chiede si faccia un passo indietro rispetto alla legge approvata al Senato. In mattinata, nel suo studio di Montecitorio, Fini incontra una delegazione radicale. I rappresentanti delle associazioni “Luca Coscioni” e “A buon diritto” gli mostrano i 3.300 biotestamenti raccolti in meno di due mesi attra-

(Pdl) sul piano giuridico evidenzia l’incostituzionalità della legge approvata dal Senato, anche il filosofo cattolico Giovanni Reale definisce “molto saggia» la posizione di Fini. E, dall’opposizione, la lettera raccoglie consensi espliciti nel Partito democratico, con il plauso della capogruppo in commissione Affari sociali Livia Turco. Mentre il segretario Dario Franceschini, esprime una posizione personale non lontana da quella dei 20 pidiellini: «Non si può imporre con la forza alimentazione e idratazione come norme di legge. Lo Stato deve fermarsi fuori dalla camera» del malato. Insomma, secondo Barbara Pollastrini (Pd), adesso «si è aperto un varco». Anche se le cose non paiono così semplici. Il fronte pro-life, oggi silente, resta numeroso, forse maggioritario.

Fini si impegna a garantire un dibattito sereno: «Su questi temi non ci sono imposizioni»

Umberto Bossi

verso una iniziativa on-line. E il presidente della Camera esprime loro «con determinazione» il suo impegno «a garantire che l'imminente dibattito si svolga con la massima serenità e pacatezza, in un clima scevro da pregiudizi e in cui la libertà piena di coscienza di ogni singolo parlamentare sia interamente rispettata». «Io ho sempre detto che su argomenti come questi non può esserci che libertà di coscienza», condivide il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. «L'unica cosa di cui non abbiamo certamente bisogno – sottolinea il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi – è riproporre, su questo tema, inu-

tili divisioni e scontri ideologici». Ma se al momento il tono del dibattito non è quello acceso di uno scontro ideologico, le divisioni ci sono e sono profonde. Da un lato c'è chi è sostanzialmente favorevole alla legge approvata dal Senato, con il divieto di interruzione di idratazione e alimentazione. E si dichiara perciò al più disponibile, come il cattolico Lupi, a «miglioramenti» attraverso «piccole modifiche». Dall’altro lato chi, sulla linea delle posizioni espresse da Gianfranco Fini, chiede che si faccia un passo indietro e si approvi una soft law che ponga soltanto i

limiti da tutti condivisi (no ad eutanasia e accanimento terapeutico), affidando per il resto le decisioni nei singoli casi all’alleanza terapeutica tra medico e paziente. È questa la posizione espressa nella lettera indirizzata da 20 deputati del Pdl a Silvio Berlusconi. Tra i quali, a sorpresa, non figurano solo parlamentari finiani doc (da Giulia Bongiorno, a Flavia Perina). Ma compaiono anche nomi come quelli del liberale Antonio Martino e del berlusconiano Giorgio Stracquadanio. Oltre alle sottoscrizioni di qualche cattolico, come il «cattolico molto integralista» Mario Baccini. Del resto, mentre Giuseppe Calderisi

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

ROMA – A dieci giorni dalla scadenza, il decreto legge che contiene lo scudo fiscale in versione maxi incassa il via libera del Senato e passa all’esame della Camera. L'ampliamento della sanatoria che consente di far rientrare in Italia i capitali esportati illegalmente e che salva anche il reato di falso in bilancio conta però molti avversari: non solo le opposizioni parlano di «porcata», ma anche l’Associazione nazionale dei magistrati bolla come «amnistia» le modifiche introdotte in extremis a Palazzo Madama. Intanto, il Colle, che lo scorso luglio ha chiesto al governo di rivedere le norme ottenendo un decreto legge correttivo, continua a vigilare: «Nessun commento. Quando mi sarà trasmesso – assicura il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – il testo da promulgare, approvato dal Parlamento, valuterò le eventuali novità». A conti fatti però il testo uscito dal Senato ricalca quello messo a punto dal governo per rispondere alle richieste di chiarimento arrivate dal Quirinale: con la decisione di escludere dalla sanatoria tutti i procedimenti in corso (così come scritto nell’ultima versione del decreto) viene infatti salvaguardato il principio della funzionalità della giurisdizione che rappresenta un punto fermo per il capo dello Stato. «Amnistia, indulto, condono, riciclaggio di Stato, uno scandalo, una vergogna. Una porcata»: le parole usate dal fronte delle opposizioni ma anche dai magistrati non lasciano spazio a dubbi circa il giudizio negativo. Con l’introduzione dello scudoter, osserva il sindacato dei magistrati, lo Stato «rinuncia alla punizione di«reati gravi». E il diritto penale richiede invece, ricorda l’Anm, «certezza ed effettività della pena». In Parlamento c'è chi abbandona i lavori, chi tira fuori cartelli in segno di protesta: il Pd e l’Italia dei Valori, ma anche l’Udc, intervengono a raffica fin dalla mattina per esprimere il proprio dissenso. «I Mafiosi ringraziano. Governo anti-italiano»: queste gli slogan che al momento del voto nell’Aula di Palazzo Madama gli uomini di Antonio Di Pietro fanno sventolare fra i banchi generando un pò di confusione ma senza riuscire a impedire alla maggioranza di approvare le nuove norme. Così come puro valore simbolico assume la decisione del gruppo dei Democratici di lasciare l’emiciclo e non partecipare al voto. Diversi i piani che si intrecciano e che finiscono nel mirino del Pd. Da una parte, i senatori Democratici sollevano una questione di costituzionalità: per loro il testo all’esame introduce un indulto e dunque per essere approvato avrebbe bisogno di una maggioranza dei due terzi; dall’altra, la questione dei contenuti: le ultime modifiche sono «uno schiaffo a quegli italiani che ri-

spettano la legge», dice il segretario Dario Franceschini. Addirittura meglio il cartello di narcotrafficanti colombiani «di Medellin», commenta sarcastica il presidente del gruppo a Palazzo Madama Anna Finocchiaro. «La sanatoria del falso in bilancio –afferma Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc – è inaccettabile. Chiediamo al ministro Tremonti di esprimersi: non può far finta di non vedere quello che ha fatto la sua maggioranza al Senato». Maggioranza che difende senza tentennamenti il lavoro fatto: è il «segno», commenta il senatore del Pdl Salvo Fleres (primo firmatario dell’emendamento che amplia lo sanatoria fiscale) di una politica «intelligente e improntata al realismo e all’oggettività». E comunque, conclude il presidente del gruppo al Senato Maurizio Gasparri, «la sinistra non ci ha detto quale sarebbe l’alternativa. Loro ne hanno una sola: le tasse».

La parlamentare del Pd Dorina Bianchi, a sinistra il premier Silvio Berlusconi e il ministro Giulio Tremonti

MARCO Travaglio è stato sveglio tutta la notte per stendere l’editoriale per la prima puntata di Annozero dove, apparentemente, tutto sembra procedere come gli anni passati tranne che per un fatto. La presenza di Travaglio non è regolata da un contratto con la Rai. “Tecnicamente” sarà un ospite. Annozero riparte oggi – in prima serata su Raidue – in un clima reso incandescente dalle polemiche dei giorni scorsi, legate agli spot, alle troupe e ai contratti, e culminate nella sconfessione pubblica del direttore di Rete, Massimo Liofredi, durante la concitata conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del programma. Senza Travaglio non c'è Annozero, aveva detto Michele Santoro, lanciando il proprio ultimatum ai vertici Rai. Anche in vista dell’incontro che si sarebbe dovuto svolgere tra Masi e Corrado Calabrò. Era stato il direttore generale di viale Mazzini a rivolgersi all’Agcom per discutere le diverse interpretazioni emerse in cda sulla reale portata delle passate diffide dell’Autorità. Relative, in particolare, all’attacco di Marco Travaglio al presidente del Senato Renato Schifani nel corso di una puntata di Che tempo che fa. L’incontro salta e quindi non c'è alcuna indicazione da parte dell’Agcom. «Noi – chiarisce uno dei commissari Michele Lauria – siamo un’Autorità indipendente e non l’oracolo di Delfi Marco Travaglio da interpellare per eventuali vicende future». Per Paolo Gentiloni si tratta dell’ennesima figuraccia di Masi. Pur senza contratto, comunque, Travaglio ci sarà: l’ulteriore conferma arriva dal comunicato di presentazione della puntata diffuso dalla redazione del programma. Il suo editoriale ruoterà attorno alla figura di Giampaolo Tarantini e sarà proposto non in apertura della puntata ma circa a metà per una questione di spot. Il titolo scelto da Santoro per il debutto è Farabutti, l'epiteto usato da Silvio Berlusconi nei riguardi di giornali, televisioni e opposizione. Ospiti il segretario del Pd Dario Franceschini, il deputato del Pdl Italo Bocchino, il direttore di Libero Maurizio Belpietro, il direttore dell’Unità Concita De Gregorio e Enrico Mentana. E ovviamente Vauro. Duro, in ogni caso, il commento di Masi sulla vicenda: «Non si possono fare trasmissioni politiche


Giovedì 24 settembre 2009

Politica lucana

C’è il sì del consiglio provinciale di Potenza sulla Fondazione Giustino Fortunato

Provincia: caso Napolitano L’opposizione chiede la presidenza onoraria per il Capo dello Stato, la maggioranza boccia POTENZA - Polemica tra maggioranza e opposizione alla Provincia di Potenza sull’opportunità di nominare Giorgio Napolitano presidente onorario della Fondazione intitolata a Giustino Fortunato. Questo mentre il Presidente della Repubblica è atteso in Basilicata per l’inizio di ottobre e mentre già fervono i preparativi: si lavora all’allestimento di sale e ingressi dei palazzi dove il Capo di stato sarà ricevuto nella tre giorni lucana. Martedì scorso ci sono stati di nuovo i sopralluoghi per controllare l’effettivo funzionamento del cerimoniale. Alla Regione ieri mattina si provavano tappeti rossi sugli scalini di ingresso del palazzo della giunta dopo che martedì scorso una delegazione del Quirinale aveva sostato per un’oretta in via Anzio per alcune verifiche. Ma non c’è solo l’attesa. Ieri è nato anche un caso alla Provincia di Potenza su Giorgio Napolitano e la Fondazione Giustino Fortunato che si occupa di studi storici, economici, politici e sociali di indirizzo meridionalistico. In pratica l’opposizione provinciale aveva proposto la presidenza onoraria per il Capo dello Stato ma la maggioranza guidata da Piero Lacorazza non ha preso in considerazione la proposta. Ed è polemica. Con Piero Lacorazza che alla fine del consiglio provinciale di ieri ha dichiarato soddisfazione: «L’approvazione dello Statuto e l'adesione alla Fondazione Giustino Fortunato per gli studi storici, economici, politici e sociali di indirizzo meridionalistico, avvenuta nel corso dell'assise consiliare di questa mattina, rappresentano un passo significativo verso una nuova e più moderna visione del Mezzogiorno, che deve aver per protagonista la classe dirigente locale». Lacorazza ha spiegato che «l'adesione alla Fondazione, oltre a richiamare l'alto valore dell'uomo, della storia e dell'opera di Fortunato, oggi più che mai attuale, assume un particolare rilievo in vista del viaggio che il Capo dello Stato Giorgio Napo-

litano si appresta a compiere, partendo proprio dalla nostra regione». E ancora hadetto Piero Lacorazza: «La visita del Presidente della Repubblica e l'approvazione del provvedimento odierno hanno un medesimo obiettivo: far scattare nei lucani, e in particolare nella classe dirigente, un sussulto di modernità. Oggi più che mai accendere i riflettorisul mezzogiornosignifica essere bravi a fare proposte in grado di proiettare la nostra società verso la crescita e lo sviluppo». Nemmenoil tempodeisorrisi che sono arrivate le “bordate” del coordinatore dell’opposizione provinciale, Aurelio Pace: «Giustino Fortunato è stato l’uomo capace cent’anni fa di incarnare, attraverso l'innalzamento del meridionalismo a questione nazionale ed internazionale, la cultura euromediterranea, arrivando a definire la politica interna come politica estera e viceversa, parlando dei giganti sulle spalle dei quali bisognerebbe salire per vedere meglio le cose. L’approvazione in Consiglioprovinciale dellostatuto afferente la Fondazione che nascerà in suo nome doveva essere momento alto del dibattito e occasione per far uscire fuori dai confini regionali la figura dello Statista Rionerese e con lui di tutta la nostra terra». Il rammarico di Aurelio Pace: «L’emendamento portato oggi dalla minoranza in consiglio a Potenza sull’opportunità di proporre al Capo dello Stato, Napolitano, la carica di presidenza onoraria della Fondazione voleva creare giusto suggello al discorso ufficiale che lo stesso Napolitano pronuncerà proprio a palazzo Fortunato a Rionero e offrire alla Fondazione la visibilità che merita. La maggioranza bocciando la proposta e nascondendosi dietro la mancanza di opportunità di confronto ha dimostrato, invece, di voler trattenere la Fondazione nelle stanze della politica stantie perché chiuse in se stesse». sal.san. s.santoro@luedi.it

Aurelio Pace

|

Piero Lacorazza

SINISTRA D’ALTERNATIVA

|

Nasce la Federazione tra Prc e Pdci

«Crisi di democrazia» Si sono incontrati i segretari regionali e provinciali del Partito di Rifondazione comunista e dei Comunisti Italiani per dare avvio, anche in Basilicata, alla Federazione della Sinistra d'Alternativa. Lo hanno annunciato in una nota congiunta gli stessi responsabili del Pdci e Rifondazione comunista. Nel comunicato si legge: «La Federazione della Sinistra anticapitalista non intende creare un nuovo cartello elettorale, ma riunire tutte le forze che credono nel progetto di un nuovo mondo possibile e di tutti coloro che credono nell'unità della sinistra. Il capitalismo ha dimostrato, con la sua gestione e con la globalizzazione, di prestare scarsa attenzione al governo del territorio, di dare risposte negative sul fronte della crisi industriale e dell'occupazione, occupandosi solo del profitto e della monetizzazione di tutte le risorse. I Comunisti e la Federazione vogliono invece, a partire dalla nostra regione, invertire un modo di far politica imponendosi di governare il territorio, impedendo lo scempio delle estrazioni petrolifere, governando l'intero settore delle acque(bene pubblico), facendo autocritica rispetto alla liberalizzazione delle stesse verso i grandi gruppi internazionali(vedi acque minerali)». «La Federazione della Sinistra d'Alternativa - si legge nella nota - vuole affrontare il problema della profonda crisi industriale che investe la Basilicata intervenendo sulla Regione al fine di impedire finanziamenti ad imprenditori che intendono delocalizzare le proprie industrie. C'è poi tutta la questione che riguarda l'occupazione e l'espulsione dal mondo del lavoro di tantissimi che rivendicano principalmente la stabilità del proprio posto di lavoro e del salario. Mai come in questo momento vi è un'emergenza “democrazia” visti i continui attacchi alla Costituzione e le continue riforme elettorali tutte in funzione della cancellazione della rappresentatività».

| MONITOCEI | Potenza (Dc): «Bagnasco parla anche ai lucani» POTENZA - «Le parole del presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, sull'importanza della sobrietà per i politici, dovrebbero trovare ascolto anche in Basilicata dove già da qualche tempo stiamo assistendo ad una sorta di gara tra chi alza di più la voce». Lo sostiene il segretario della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza, per il quale «gli scontri in atto tra i dirigenti locali del Pd impegnati in una strana conta di tessere e di voti per eleggere segretari nazionale e regionale hanno fatto tornare in mente a molti i tempi della “balena bianca”con una grande differenza che all'epoca all'interno della Dc ci si divideva ma si discuteva su fatti concreti con interminabili riunioni, perché le “correnti” erano soprattutto scuole di politica e di impegno diretto dei cattolici». «Oggi invece insieme ai toni più coloriti - continua Potenza - prevalgono divisioni basate più su scelte personali che su autentiche motivazioni politiche ed ideali. Ci preoccupa anche il livello di scontro in atto nel Pdl (che continua ad essere nostro “naturale” alleato) che ha registrato una pagina poco edificante sulla questione della conferma della vice presidenza del consiglio regionale al punto che c'è il rischio di far tornare indietro il Pdl agli originari due partiti cofondatori (FI e An). Una situazione che non può essere sottovalutata e richiede un intervento autorevole dei coordinatori nazionali del Pdl tenuto conto che i coordinatori regionali si dimostrano impotenti e che le elezioni regionali del 2010 sono una scadenza troppo ravvicinata e pertanto diventa impensabile subire conseguenze di una divisione rispetto alla sfida da muovere al Pd e al centrosinistra». «Dunque - dice Potenza - ancor più in Basilicata è validoil monitodelpresidente dellaCei:chiunque accettadi assumere un mandato politico sia consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell'onore che esso comporta».

LA POLEMICA Polemica a sinistra. All’articolo del direttore di Decanter, Antonio Califano (pubblicato sul nostro giornale domenica 20 settembre) c’è la replica “piccata” dei componenti della segretaria di Unità popolare, Leonardo Tricarico, Antonio Lopardo e Mimmo Telesca che in una nota scrivono: «Il direttore di Decanter ha fatto la somma dei voti di Rifondazione, Comunisti Italiani e Sinistra e libertà scoprendo che sono circa 30 mila, con una percentuale importante e si rammarica che nessuno tenti di metterli insieme per le prossime regionali». Ma sostengono i tre di Unità popolare «si potrebbe liquidare la cosa ricordando che nelle consultazioni elettorali due più due non ha mai fatto quattro, come 60 anni di storia dimostrano dal Fronte Popolare del 1948 al bizzarro Arcobaleno del 2008». E dopo aver “criticato” le alleanzedegli ultimianni all’interno della sinistra lucana nella nota di Unità popolare si legge: «A quale taumaturgo Califano pensi, per met-

Unità popolare: «Califano sbaglia» tere insieme tutte queste “energie e capacità” e semmai guidarle alla vittoria, non è molto difficile immaginarlo. Parafrasando non un filosofo ma un detto popolare si potrebbe dire : “Uniamoci ed avanti come siete siete”». Lo stesso nel suo intervento dice “che bisogna smetterla di parlare di contenitori e ricominciare aparlare dicontenuti” ma non ne affronta nessuno e si limita a fare una sola domanda a cui furbescamente non da la risposta, uscendosene con la citazione che in questo momento “le domande sono più importanti delle risposte”. Con tutto il rispetto a Springsteen, le domande senza risposte non servono a niente nemmeno in filosofia figuriamoci in politica e comunque il Califano, che è stato collaboratore della giunta De Fi-

lippo, non dice qual è il suo giudizio “sull’esperienza del governo del centrosinistra lucano” come anche quale sarebbe “il nuovo modello di sviluppo”a cui penserebbero i responsabili del vecchio modello di sviluppo». Per questo Tricarico, Lopardo e Telesca proseguono: «Noi, l’abbiamo detto più volte che il giudizio sul centrosinistra regionale, come su quello nazionale, è negativo al massimo» e poi aggiungono: «va ricordato anche che, quello che viene definito “vecchio”modello di sviluppo, che invece è ancora attuale e che sarebbe meglio chiamare “costante modello di sottosviluppo” vede fra i suoi responsabili non solo la classe politica democristiana e socialista ma anche dirigenti del vecchio Pci e della Cgil».

Nella nota si legge ancora: «Prima di chiedersi se “la sinistra non abbia niente da proporre unitariamente” sarebbe bene chiedersi se c’è ancora una sinistra che possa definirsi tale, dopo aver sostenuto le politiche assistenziali, liberiste ed imperialiste, dagli inutili corsi di formazione fino alle “missioni di pace” all’estero, perché non si è trattato di errori, ma di vero appoggio alle politiche del capitalismo. Noi siamo convinti che la sinistra vada ricostruita, con un lavoro di lunga lena, a partire dall’unità dei comunisti che è indispensabile per qualsiasi progetto di alternativa. In questo quadro se la lista comunista per le prossime regionali non si costruirà su un programma di chiara opposizione al centrosinistra, sarà bene rima-

nere divisi con due ed anche tre liste, nella piena consapevolezza di poter annullare la presenza istituzionale dei comunisti anche nel consiglio regionale». Leonardo Tricarico, Antonio Lopardo e Mimmo Telesca poi sottolineano: «Non è il tanto peggio tanto meglio ma la necessità di fare chiarezza, di far cessare subalternità e complicità con il Pd, essere riferimento delle masse diseredate e gettare le basi per la costruzione di un unico e moderno Partito comunista. Noi vogliamo far questo e per evitare i contenitori che il Califano prima scarta e poi ripropone nei fatti, non possiamo allearci con ivendoliani che credono che l’unità si costruisce con le scissioni ed a cui va bene anche l’alleanza con l’Udccome sta accadendo in Puglia e forse anche in Basilicata. Quello che proponiamo, lo stiamo tentando a Brienza insieme ai compagni di Rifondazione, del Pdci e dei Comunisti dei Lavoratori dando vita al primo Circolo unitario dei Comunisti».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

8 Primo piano


Il caso Letta

Nuove indagini sulla Chiorazzo holding? I fascicoli istruiti dal pm Woodcock tornerebbero in Basilicata

Un “Fatto” subito smentito In realtà gli atti sono stati mandati a Roma. E’ stata chiesta l’archiviazione POTENZA - La “Voce della Campania”, qualche tempo fa, la stava rilanciando. E ieri il “Fatto quotidiano”, nuovo giornale di Antonio Padellaro, l’ha ripubblicata a firma di Marco Lillo e Peter Gomez, due ex cronisti dell’Espresso. L’inchiesta, secondo la ricostruzione del Fatto, torna per competenza territoriale a Lagonegro. Palazzo Chigi, però smentisce. E’ una notizia che il “Quotidiano” ha pubblicato a dicembre dello scorso anno. Gianni Letta indagato. Era vero, ma gli atti sono stati trasferiti subito dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati. I fascicoli dell’inchiesta sono passati alla procura di Roma, che ha già chiesto l’archiviazione per i reati di associazione a delinquere. E sempre nella richiesta di archiviazione il pm di Roma lasciava intendere che anche per i reati fine della presunta associazione a delinquere non c’erano gli elementi per portare a giudizio gli indagati. Ma non era competente territorialmente e allora si è spogliato del fascicolo. A Lagonegro, secondo il “Fatto”, arriverà l’unica parte che ancora regge, quella che riguarda i reati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Perché con la «trattativa privata» sarebbero stati aggirati i controlli sui requisiti per la gestione del centro che accoglie i rifugiati politici eritrei e somali a Policoro. Ma anche a Bari. E’quello che sospettano i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma. Hanno cominciato a indagare con una delega del sostituto procuratore Henry John Woodcock. Poi, però, sono emersi i nomi di personaggi di primo piano della politica nazionale. E per questo, il pm anglonapoletano all’epoca pronto a lasciare la procura di Potenza per quella di Napoli, ha mandato, su suggerimento del suo capo, il procuratore Giovanni Colangelo, un troncone dell’inchiesta a

I SERVIZI SULL’INCHIESTA

DICEMBRE 2008 Letta indagato Il Quotidiano della Basilicata svela l’intrigo di Auxilium negli atti dell’inchiesta compare il nome di Letta, quello di Morcone. Vengono pubblicate le prime intercettazioni.

GENNAIO 2009 Il palazzo di giustizia di Lagonegro

Roma. «Competenza territoriale», dicono. Perché, oltre ai politici, ci sono i funzionari. Prefetti e responsabili del Viminale. Nel «decreto di esibizione di atti» con cui i carabinieri si sono presentati negli uffici del ministero dell’Interno compaiono i nomi della cooperativa “La Cascina” e di una società controllata che ha la sede principale a Senise: “Auxilium”. Il presidente è Pietro Chiorazzo, quarantenne single che viaggia in Audi e ha amici nel centrosinistra lucano. Suo fratello Angelo, 35 anni, invece, è il vicepresidente della cooperativa “La Cascina”. A Senise ricordano «che qualche anno fa organizzò un grande convegno con Andreotti». E si vocifera che il divo Giulio sia proprio il suo testimone di nozze. Da sempre sulle posizioni di Comunione e liberazione, è da poco transitato nel Pdl. «Da quando ha lasciato Clemente Mastella», dicono. «Di Clemente era così intimo da aver organizzato più di un incontro con il car-

Le accuse: abuso di ufficio e turbativa d’asta

dinale Tarcisio Bertone». Un’attività che nel vecchio Udeur gli era costata il soprannome di «vaticanista». Ma è anche uno che da del tu a Gianni Letta. L’inchiesta sulle cooperative è partita con un esposto sulla gestione della mensa all’Ospedale San Carlo di Potenza. Da lì la squadra investigativa del pm Woodcock, guidata dall’ispettore della polizia di Stato Pasquale Di Tolla, ha spostato la sua attenzione sugli appalti ottenuti dalla cooperativa “La Cascina” e scoperto che “Auxilium”ha ottenuto la gestione del centro di Policoro «prima di aver presentato la certificazione necessaria a dimostrare di avere i titoli richiesti». Nelle due cooperative c’è silenzio. Il lavoro continua. Per loro «i documenti sono in regola». E’ una questione tecnica. C’è un’ordinanza del governo che dà ai funzionari del Viminale il potere di affidare con una trattativa privata la gestione dei centri di accoglienza. «E’ una questione di tempi», spiegano. Niente aste o gare pubbliche. Ci

Palazzo Chigi assicura: «Non si tratta di un’esclusiva» ROMA - In relazione alle indiscrezioni pubblicate questa mattina (ieri per chi legge n.d.r) sul primo numero de «Il Fatto quotidiano» la Presidenza del Consiglio ha precisato che: «In data 11 agosto 2009 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su conforme richiesta della procura della Repubblica, ha definitivamente archiviato il procedimento a carico del Sottosegretario Gianni Letta giudicando del tutto inesistenti le ipotesi di reato formulate». Non solo. «Dal complesso degli atti esaminati – si legge a pagina 2 del provvedimento del Gip – non emerge alcun elemento relativo alla sussistenza degli estremi richiesti dalla giurisprudenza per la sussistenza del delitto di cui all’articolo 416 codice penale». Per quanto riguarda poi il presunto abuso d’ufficio, «a pagina 4 dello stesso provvedimento, si legge testualmente: “L’ipotesi di reato prospettata dalla polizia giudiziaria appare, pertanto, destituita di ogni fondamento. La stessa identica conclusione per le altre supposte ipotesi di reato. La conseguente restituzione degli atti alla procura di Po-

tenza e la successiva trasmissione alla procura di Lagonegro da parte della procura generale della cassazione nulla aggiunge al merito ed è legata a ragioni procedurali”». La Presidenza del Consiglio ha anche tenuto a precisare che «non è neppure vero che la notizia fosse inedita e che del fatto non si siano occupati gli altri giornali». E viene citato un esempio per tutti: quanto apparso su «La Repubblica del 4 aprile 2009». Secondo quanto scrive il Fatto, Letta è indagato per abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa aggravata, insieme con il capo del Dipartimento immigrazione del ministero dell’Interno Mario Morcone e alcuni manager dell’holding di cooperative “La Cascina”: l’inchiesta, ricorda il quotidiano, riguarda appalti per la ristorazione i centri di accoglienza degli immigrati. Partita dalla procura di Potenza, l’indagine era poi approdata a Roma, che a aprile ha archiviato l’accusa iniziale di associazione per delinquere; poi, dopo un conflitto di competenza tra i due uffici giudiziari, è stata assegnata dalla Cassazione a Lagonegro.

sono però delle regole per accertare i requisiti. «E’ questo iter che - secondo l’ipotesi di Woodcock - non sarebbe stato rispettato». Un faldone raccoglie migliaia di trascrizioni di intercettazioni telefoniche e ambientali, in pieno stile Woodcock. Le intercettazioni - sostiene chi ha potuto leggerle - lascerebbero pensare che “La Cascina” ha avviato alcune attività senza depositare alla prefettura gli atti richiesti. C’è inoltre chi sostiene che sarebbero stati aggirati una serie di controlli anche sull’idoneità dell’edificio messo a disposizione per il centro. Il sospetto è che qualcuno avrebbe chiuso un occhio per favorire la cooperativa e far sì che ottenesse l’appalto in tempi rapidi. E c’è chi sostiene che «i responsabili della cooperativa avrebbero fatto pesare i propri rapporti con funzionari ministeriali e politici». La prova di quei rapporti la cercheranno in procura a Lagonegro. Per ora è ancora tutto da dimostrare. fab. ame.

Tutto ruota attorno alla “Cascina”

La decisione del plenum

Il Csm: Vittorio Russo capo della procura a Lagonegro IL PLENUM del Csm ha nominato a maggioranza (con 19 voti su 26) il nuovo capo della procura di Lagonegro, l’ufficio giudiziario a cui la Cassazione ha assegnato l’inchiesta che, secondo quanto ha scritto ieri mattina, al suo esordio in edicola, il quotidiano “Il Fatto”, coinvolge il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e dove è attualmente in servizio un solo sostituto procuratore. Si tratta di Vittorio Russo, ora sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. In passato è stato pubblico ministero alla procure di Torino e per un periodo «reggente» della procura di Nola. Il magistrato – che nel corso della sua carriera si è occupato di procedimenti di criminalità organizzata e di terrorismo, e di reati contro le fasce deboli ed i minori – ha avuto la meglio sul collega Lorenzo Lerario, sostituto procuratore a Bari, e che era stato sostenuto (7 voti) dai togati delle due correnti di sinistra, Magistratura democratica e Movimento per la Giustizia. Tutti gli altri gruppi presenti al Csm e il vice presidente Nicola Mancino hanno invece votato a favore di Russo.

Interessi lucani Woodcock scopre che i fratelli Chiorazzo, amici di Letta, hanno partecipato a una gara d’appalto all’ospedale San Carlo. E’ l’unica parte dell’inchiesta rimasta a Potenza

FEBBRAIO 2009 A Roma fa flop La procura di Roma chiede l’archiviazione per le posizioni di Letta, Morcone e gli altri indagati dell’associazione a delinquere ipotizzata da Woodcock

SUL WEB Affare Sanità La parte dell’inchiesta che riguarda gli appalti all’ospedale San Carlo viene pubblicata anche sul web

LA VOCE DELLA CAMPANIA Rilanciata la notizia La Voce rilancia la notizia, come se fosse nuova: Letta indagato. Ma la procura di Roma ha già chiesto l’archiviazione

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Primo piano 9

Giovedì 24 settembre 2009


10 Primo piano

Giovedì 24 settembre 2009

Primo piano 11

Giovedì 24 settembre 2009

Il terzo livello Gli affari del boss con le imprese compiacenti I cantieri di Potenza: Gallitello e Marrucaro Le cooperative del ragionier Pugliese

Così ripulivano i soldi dell’usura

L’USURA - I carabinieri del Ros hanno scoperto che il boss Renato Martorano gestiva un giro di usura nel quale era finito l’imprenditore Carmine Guarino Tra i finanziatori del boss c’era anche un ingegnere

IL RICICLAGGIO - Secondo gli investigatori ci sarebbero alcune imprese di Potenza che aiuterebbero il boss Renato Martorano a ripulire i soldi che provengono da reati di mafia, tra cui quelli del giro d’usura

Da Potere operaio al centrosinistra

IL PROGETTO

I rapporti con i politici: «Promettevo di aiutarli ma poi non gli portavo neanche un voto» di LEO AMATO

Il boss aveva deciso di andare a vivere in campagna. In contrada Marrucaro a Potenza. La vista è sulla città, ma è un’area tranquilla. Il terreno è di proprietà dell’impresa Basentini e, ufficialmente, anche la villa. Di fatto, però, secondo gli investigatori il vero proprietario era il boss Renato Martorano. La villa è stata sequestrata dalla procura antimafia di Potenza qualche mese fa. L’inchiesta è per ricettazione. Perché, sospettano gli investigatori, i soldi per la villa erano provento del giro d’usura che il boss avrebbe messo in piedi. Per quel troncone dell’inchiesta sono sospettati di aver finanziato il boss tre persone. Tre insospettabili: l’ingegnere Nicola Giordano, ex funzionario dell’ente irrigazione, e i due imprenditori Gerardo Vernotico e Matteo Di Palma, gestori di sale giochi.

ture ho fatto... quanti lavori gli ho fatto... ma presumo intorno ai 70, 80, 90 mila euro... che presumo che Basentini abbia scontato sulla casa di Renato... Io facevo dei lavori a Basentini, di asfalto... dentro Potenza, nei suoi cantieri... non mi

ha mai pagato. Basentini mi doveva pagare? E se li teneva per la casa di Renato». Lavorava gratis, sospettano gli investigatori, per «soddisfare le imposizioni di Martorano, senza le quali non avrebbe avuto accesso a ulteriori elargizioni

creditizie». Spiega Guarino al sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini: «Dottore, che dovevo fare, a quel punto o accettavo o i soldi non me li davano». Basentini, secondo i carabinieri del Ros, «ha tra-

sformato il rapporto con Guarino in un’oscura camera di compensazione da usare come paravento per le attività illecite di Martorano, a cautela da eventuali verifiche fiscali e patrimoniali». Il rapporto tra Basentini e il boss, secondo gli investigatori, trova il suo «più alto punto di saldatura» nel geometra Francesco Bonelli, «fidatissimo collaboratore di Basentini». E’ lui, come il Quotidiano ha svelato ieri, a seguire di persona i lavori per la villa in contrada Marrucaro. Ed è lui che, per conto del suo capo, si lamenta con il sindaco di Potenza Vito Santarsiero per i continui controlli geologici subiti dall’impresa in un cantiere. Il sindaco, secondo i carabinieri del Ros, «si è subito dichiarato disponibile a eseguire personali verifiche». Dice a telefono: «Va bene, va bene, mo’ parlo sopra... basta, basta che non lo... non vorrei che ci fosse qualcuno, dietro, che sta... va bene mo’, adesso, adesso verifico un po’... faccio verificare bene... te l’ho detto, l’importante è che non si capisce che ci sta un disegno». Sentito dal Quotidiano il sindaco precisa: «Era per i controlli sul cantiere di Gallitello. Il geologo, consulente del Comune, è un ottimo professionista. Quelli che stava svolgendo erano controlli ordinari. Non c’erano assolutamente progetti per dare fastidio all’impresa ma, si sa, che i tecnici, soprattutto quelli scrupolosi, sono invisi agli imprenditori. Ripeto, erano controlli ordinari». Ma

lei ha chiamato il geologo per capire cosa stava accadendo? «Il geologo - dice il sindaco - mi avrà relazionato, così come previsto. Non c’è stata nessuna ingerenza. E, soprattutto, se avessi avuto qualche sospetto avrei approfondito la vicenda». Insomma, era un caso come tanti. Solo che l’impresa Basentini, in quel momento, era sotto osservazione. Ed è così che gli investigatori scoprono che la casa a Marrucaro per il boss era un ripiego. Il grande affare voleva farlo con un’intera palazzina. Una cooperativa di quelle ideate dal ragionier Giuseppe Pugliese. racconta Guarino: «Io so che Renato stava prendendo questa casa dalla cooperativa di Pugliese. Io gli ho dato l’acconto per me e l’acconto per lui. Poi non so perché la cooperativa non è andata in porto. Si sono fatti dare i soldi e li hanno messi sulla casa di Renato». Particolari che hanno trovato riscontro nelle informazioni che Pugliese ha fornito ai carabinieri del Ros. La cooperativa che interessava a Martorano si chiamava Alessandra e, secondo il ragionier Pugliese, «non è andata in porto per problemi burocratici». Visto l’esito, conferma Pugliese, «ho restituito le quote di adesioni all’imprenditore Basentini». E poi c’è una telefonata intercettata in cui il boss dice a un amico «vedi che ieri ho parlato con Pugliese. Per quanto riguarda le nuove palazzine sarà tutto nostro». Parola di Renato Martorano. f.amendolara@luedi.it

Controlli dei carabinieri su un cantiere

IL RIESAME

Ancora attesa per la decisione POTENZA - Secondo gli avvocati, che l’altro giorno hanno discusso davanti ai giudici per qualche ora, non c’erano proprio gli elementi per arrestare i tre indagati. Hanno sostenuto la loro innocenza, cercando di smontare l’ordinanza di custodia cautelare che li ha portati in carcere. I giudice del Tribunale del Riesame si sono ritirati in camera di consiglio l’altra sera e, si apprende da indiscrezioni, non usciranno prima di venerdì. Nicola Giordano, ingegnere ed ex funzionario dell’Ente irrigazione (difeso dall’avvocato Tuccino Pace); Matteo di Palma, imprenditore (difeso dall’avvocato Mario Marinelli), e Gerardo Vernotico, gestore di una sala giochi di Potenza (difeso dall’avvocato Tuccino Pa-

ce): sono tutti accusati di aver finanziato il boss potentino Renato Martorano che, secondo gli investigatori, sarebbe il boss della ’ndrangheta in Basilicata. I carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale) di Potenza li hanno arrestati due settimane fa con l’accusa di usura aggravata dal metodo mafioso. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere erano state richieste dai pubblici ministeri della Procura antimafia Francesco Basentini ed Henry John Woodcock, e disposti dal gip distrettuale Rocco Pavese proprio l’ultimo giorno di lavoro per Woodcock nella procura di Potenza. Il gip ha ritenuto sussistenti gli elementi proposti dall’accusa. L’ordinanza si compone di una cinquantina di pagine.

POTENZA - La richiesta dei magistrati: «Ma lei poi, l’ha fatta la campagna elettorale a Blasi?» La risposta del boss: «Ma quando mai. A Blasi non ho fatto né campagna né niente… manco a mia madre ho detto di votarlo». Mancano meno di due settimane all’inizio del processo “Iena due” sui rapporti tra politica, imprenditoria, e malavita in Basilicata. Nel novembre del 2004 vennero arrestati in 52. C’è chi si ricorda gli elicotteri sopra Potenza, chi non ha potuto dimenticare quella coda infinita di lampeggianti davanti al carcere di Betlemme, e chi è stato detenuto ingiustamente. Gli avvocati scioperarono per mostrare solidarietà a un collega. C’è chi dice da quell’inchiesta nacquero i veleni che sarebbero finiti a Catanzaro, dando vita al fenomeno “Toghe lucane”. A distanza di quattro anni il Quotidiano è riuscito a entrare in possesso dell’unico verbale con le parole di Renato Martorano, considerato il «capo di una lobby affaristico-mafiosa» che dal 2000 al 2004 avrebbe fatto affari in tutta la regione. Martorano ha il curriculum criminale di un padrino, per i Ros è «il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata». Come un vero capo, lui non parla mai, non tradisce, non fa dichiarazioni, e non risponde alle domande dei giudici. Solo nell’aprile del 2005 chiede ai magistrati di telefonare al padre molto malato. Henry John Woodcock e Vincenzo Montemurro sono i magistrati che hanno condotto l’inchiesta. Vanno in carcere a Livorno per incontrarlo. Martorano prova a difendersi dalle loro accuse. Parla per tre ore. Riempie cento pagine di verbale, secretate a lungo. Poi ripiomba nel silenzio. Lo scorso 7 settembre sono scattate le manette per tre persone. Sono accusati di essere i finanziatori di un presunto giro di usura. Ma c’è altro. Martorano ha rapporti con diversi uomini politici. Di centrodestra, come l’onorevole Gianfranco Blasi. E di centrosinistra. «Lei a Blasi gli ha promesso i voti». «Ma proprio… se è capace che gli ho detto che gli ho promesso dei voti, l’ho promesso a chiunque me li chiedeva. Se venivano i comunisti: sì. Se venivano i fascisti: sì. Se venivano i democristiani: sì». «Anche a Potenza. Ad Antonio Potenza». Il pm Vincenzo Montemurro gli chiede dell’attuale assessore alla

Il boss potentino Renato Martorano

sanità della Regione, segretario regionale dei Popolari uniti. Tra i due si era già parlato di una relazione qualche anno prima. «Promessi, ma mai dati - gli risponde Martorano - … per tenermeli tutti buoni». «Senta, e con il consigliere comunale Ginefra?». Gli domanda allora Montemurro. Vuole sapere dei suoi rapporti con Giuseppe Ginefra, del partito democratico, assessore alle attività produttive del comune Potenza. A quei tempi aveva delega allo sport. «No, Ginefra… Di Ginefra? Io… via dei Ligustri 20…». Il pm: «Lasciamo perdere che siete tutti amici di infanzia, su quello non c’è dubbio». Quando gli hanno chiesto della sua amicizia con Gianfranco Blasi, Martorano aveva detto che erano cresciuti assieme perché abitavano nello stesso quartiere. Sembra un ritornello che si ripete, e il magistrato si spazientisce. «Qua si parla dei nomi delle ditte da inserire per i lavori di somma urgenza (sono quelli per cui l’amministrazione ha il potere di aggirare le regole sugli appalti ndr)» «Eh, dottore - è risposta di Martorano - se vinceva una di quelle ditte io fa-

cevo la fornitura… Vi spiego una cosa: l'iscrizione al comune per poter partecipare alle somme urgenze non è una cosa che una ditta può fare solo se è raccomandata. E’ una cosa che possono fare se sanno che ci sta quel canale introduttivo». «E perché va da un consigliere comunale a dirgli: “Inserisci questi nomi di ditte”?». «Perché se mi inserisce queste ditte che io conosco forse posso avere la possibilità di vendere una polizza, un materiale, qualche cosa. Questo è il mio scopo… Vendere materiale per l’edilizia». Il pm: «L’onorevole Luongo dove ha abitato?». Il boss: «A Santa Maria». Il pm: «Quindi vi conoscevate da bambini?». Questa volta Martorano ha una storia un po’ diversa, sorprendente. «Facevamo le riunioni… Ero in Potere operaio da ragazzo, e lui era in Lotta continua. Facevamo le riunioni quando eravamo ragazzi. Questo è Antonio Luongo». Più che del comune trascorso nell’ultrasinistra i magistrati vogliono sapere perché chiese con insistenza di incontrare il deputato del Pd ai suoi più stretti collaboratori. Sono stati tutti rinviati a giudizio per corruzione per un appalto nella Asl 4 di Matera, e un presunto contributo elettorale dell'ammontare di 15 milioni delle vecchie lire. «Stavano costruendo il Motel Park a Potenza, e volevo sapere se lui mi poteva dare una mano per inserirmi là nelle assicurazioni… Giuzio non mi ha mai fatto fare un lavoro». L’impresa dei fratelli Giuzio era la responsabile dei lavori e per questo episodio sono stati coinvolti anche due dei titolari, Francesco e Antonio, ma per loro dopo poco è stata disposta l'archiviazione delle accuse. «Luongo era amico di Giuzio, si frequentavano, stavano sempre insieme, dalla mattina alla sera… Per poter vendere qualcosa, per fare una polizza al Motel Park… ma io veramente… mi sbattevo a destra e sinistra e alla fine non ho fatto niente. Con Luongo mica ho fatto qualche cosa? Con Giuzio? Non ha comprato neanche la maniglia di una porta. E questo è Renato Martorano il mafioso? Se ero veramente mafioso gli dicevo: come? Tu stai facendo un albergo dove devi fare un miliardo, due miliardi, tre miliardi di lavori, e da me non ti fornisci neanche di un tubetto di colla?». 3 continua

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

POTENZA - «Società di comodo», le chiamano i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale. Servivano al boss Renato Martorano, che per gli investigatori è il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata, per «ripulire» i soldi che incassava con il giro di usura. C’era, secondo i carabinieri del Ros, «un solido e duraturo legame» tra il boss e l’imprenditore Giovanni Basentini. La sua impresa si è aggiudicata il subappalto da un milione e mezzo di euro per il movimento terra dei lavori del nodo complesso del Gallitello. E, sempre a Potenza, ha uno strano cantiere in contrada Marrucaro. Il «rapporto di mutua collaborazione» è poi stato confermato da Carmine Guarino, l’imprenditore miliardario che era riuscito a far diventare d’oro una cava di sabbia. E’ stato il mix distruttivo tra la passione per i tavoli verdi e una gestione poco attenta del denaro a lasciarlo sul lastrico. Il giro di usura del boss, poi, gli ha portato via l’impresa e i mezzi per il movimento terra. «Guarino ricostruiscono i carabinieri del Ros - nel parlare dei lavori effettuati nel cantiere di contrada Marrucaro ha precisato che l’immobile era solo formalmente intestato a Basentini, ma di fatto era riconducibile a Martorano». Lì, nell’immediata periferia, il boss voleva trasferirsi con la famiglia. Guarino ha anche «chiarito - secondo i carabinieri del Ros - che gli oneri per la realizzazione della villa li ha sostenuti mediante prestazioni d’opera effettuate in favore dell’impresa Basentini». E’ stato poi Basentini «a fronte delle relative fatture di Guarino - si legge negli atti che il Quotidiano ha potuto consultare - ha provveduto a quietanzare, solo formalmente e in comune accordo con Guarino, i pagamenti». Guarino ha spiegato di «non aver mai percepito alcun compenso per quei lavori, specificando che il tutto era stato interamente destinato per la realizzazione della villa di Martorano». Dice Guarino: «Io, dal 2000 al 2004, ho lavorato per Giovanni Basentini gratis. Adesso non so quante fat-

IL PATTO MAFIOSO - Saverio Riviezzi, considerato dagli investigatori come uno degli organizzatori della famiglia dei basilischi, avrebbe chiesto a Martorano di poter entrare in affari con lui. Riviezzi è interessato all’impresa Basentini

ESCLUSIVO: parla Renato Martorano/3

Controlli sui cantieri: Bonelli si lamenta del geologo Il sindaco di Potenza: «Erano verifiche di routine» di FABIO AMENDOLARA

GLI APPALTI - I sospetti dei carabinieri si sono concentrati su un subappalto del nodo complesso del Gallitello a Potenza. L’impresa Basentini si è aggiudicata i lavori per un milione e mezzo di euro


Giovedì 24 settembre 2009

COSA CONVIENE FARE DOPO LA STRAGE DI KABUL?

SALVAGUARDIAMO IL PIANETA DAI DISASTRI

di FRANCESCO BOCHICCHO

diCAMILLO PERRONE LA strage dei nostri soldati a Kabul deve far riflettere e spingere a trovare una soluzione per evitare il ripetersi nel futuro. Alcuni punti vanno prima chiariti, evitando ogni genericità: in primo luogo, ha ragione Cossiga ( e con lui recentemente Sergio Romano) quando evidenzia l'insincerità nazionale (ed anche europea) che definisce la presenza dei nostri soldati quale forza di pace. I soldati servono per la difesa armata e quindi con la pace hanno la stessa attinenza dei cavoli a merenda: quando si va in un Paese estero con le armi, anche senza fare azioni militari, ma in appoggio all'occupante americano, aggressioni dai locali non sono imprevedibili. In secondo luogo, chiarita l'indissolubilità del nesso tra presenza di soldati all'estero e guerra , occorre accertare di che tipo di guerra si tratti. La pace “senza se” e “senza ma” del pacifismo assoluto è nobile ma utopica: la distinzione tra guerre giuste e guerre ingiuste è fondamentale; la guerra in Afghanistan è del tutto giusta ed anzi doverosa, intrapresa dagli americani che hanno reagito ad un'aggressione criminale quale quella dell'11 settembre, effettuata dai talebani, i quali hanno sempre potuto contare sull'appoggio e sulla protezione dell'Afghanistan. La presenza dei nostri soldati è giusta, e la loro uccisione non può essere attribuita all'imperialismo americano: sono vittime di guerra, una guerra di cui non dobbiamo in alcun modo vergognarci od anche solo pentirci. Di fronte ad una guerra giusta, nulla osta a rendere la presenza dei soldati quale vera e propria presenza militare, tale da partecipare alle azioni dei soldati americano. Ma la legittimità della guerra non è l'unico parametro di verifica, in quanto occorre considerare l'efficacia e quindi l'opportunità di una guerra: nel nostro caso, a quasi otto anni dall'avvio della guerra, l'America è impantanata nella zona senza riuscire a liberare il Paese dai talebani ed a ottenere un'effettiva (e non solo nominale) unificazione e pacificazione del Paese stesso. La guerra in Afghanistan è vittoriosa ma la vittoria è parziale e il terrorismo islamico non è vinto: la vera ragione è che l'America in Medio oriente è isolata, alla luce della politica unilaterale, aggressiva e spesso incoerente tenuta, in particolare con Bush; è una ragione che attiene al piano non della guerra ma della politica. E la soluzione proprio sul piano politico va ricercata: l'alternativa è tra continuare in una guerra inefficace, mantenendo il Medio Oriente in una situazione di destabilizzazione da un lato e dall'altro rompere l'isolamento, trovando un accordo con gli ambienti islamici moderati, per il quale accordo è necessaria una soluzione equa in Palestina. Obama si è mosso immediatamente in tale ultima direzione, ma ha trovato la netta ed insormontabile opposizione di Israele. L'Italia invece di discutere sul contintuare o no a mantenere la presenza di soldati in zona e se passare da un insincera presenza di pace ad una di guerra effettiva, dovrebbe battersi per aiutare Obama perché questi sia in grado di applicare la propria posizione, pungolando in tal senso gli altri Paesi europei. La guerra in Afghanistan è giusta ed anche inevitabile da continuare, in quanto una abbandono assumerebbe le caratteristiche del disarmo. La vera ed unica alternativa è tra mantenerla in queste condizioni inefficaci e destabilizzanti da un lato e dall'altro di utilizzarla a favore di composizione globale e coerente e giusta della complessa situazione in Medio Oriente: nel primo caso, la guerra, pur giusta, sarebbe al servizio di una politica unilaterale e lesiva delle ragioni di importanti settori del Medio Oriente, e non si registrerebbe, due secoli dopo, un'apprezzabile novità rispetto alla famosa posizione di von Clausewitz, secondo cui “la politica è la persecuzione della politica con altri mezzi”; nel secondo la guerra sarebbe la reazione ad un'aggressione unilaterale, nell'ambito di una politica tesa a pacificare il Medio Oriente. In entrambi i casi vi è una guerra giusta, rispettosa del diritto internazionale, ma nel primo caso il rispetto è parziale ed in effetti strumentalizato a favore delle potenze più forti e della loro politica, mentre nel secondo caso il rispetto sarebbe totale e il diritto internazionale sarebbe il perno della politica estera e non al suo servizio. Che il sacrificio dei nostri soldati possa essere l'occasione per una modifica radicale?

DL CORRETTIVO, BELISARIO: «AFFONDATO LO STATO DI DIRITTO» "Ancora una volta il Capo dello Stato è stato raggirato da Governo e centrodestra". E’quanto afferma in una nota il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, sottolineando che "il decreto correttivo al provvedimento anticrisi serviva, appunto, a correggere gli errori fatti da questa maggioranza. Invece l'occasione è stata colta per introdurre un vero e proprio condono tombale, in cui rientrano vari reati fiscali, come le false fatturazioni o la distruzione di documenti contabili". "In Commissione e in Aula contro queste furbate - aggiunge Belisario - abbiamo portato avanti una battaglia sacrosanta che solo l'arroganza del centrodestra è riuscita a rendere vana ed in merito all’economia sta cercando di trascinarla verso situazioni di vero e proprio degrado. Così si favoriscono delinquenti che non solo hanno portato clandestinamente all'estero consistenti capitali, ma che adesso - conclude Belisario - possono farli rientrare in franchigia, facendola in barba anche al codice penale".

TRENI, BUS SOSTITUTIVI IL DISASTRO TRASPORTI di NICOLA PAVESE Ogni tanto in Basilicata si parla di ferrovie e nei giorni scorsi lo si è fatto in occasione del recente accordo tra la Regione e Trenitalia per il nuovo contratto di esercizio valido per i prossimi sei anni. Sono state analizzate le varie questioni e alcuni problemi irrisolti e, come spesso accade in questi casi, sono stati presentati i programmi per migliorare il sistema ferroviario lucano, oggi agli ultimi posti nel panorama italiano ed europeo. Peggio di noi solo le linee interne della Sicilia. Fra i buoni propositi figurano il rinnovo del parco treni, una maggiore pulizia e confort delle carrozze, una più facile informazione all'utenza. E come notizia di rilievo l'istituzione di un prossimo collegamento Metaponto-Potenza-Napoli in coincidenza con i “Freccia Rossa” per Milano. Anche se non è stato precisato il treno di riferimento nella città partenopea, visto che per la metropoli lombarda ci sono sei relazioni giornaliere attraverso l'Alta velocità. Migliorerà il trasporto ferroviario in Basilicata? Aumenteranno i viaggiatori che sceglieranno il treno? Noi crediamo che difficilmente ci sarà una svolta “storica” , soprattutto se si continuerà a utilizzare per circa il 50% delle corse i bus sostitutivi dei treni. Inoltre, in alcune importanti stazioni (vedi Ferrandina, Melfi, Maratea, Policoro) non si agevola chi viaggia perché le stesse sono da tempo impresenziate del personale e al loro interno non sono aperte le biglietterie, né c'è la possibilità di avere informazioni circa le coincidenze con le grandi direttrici NordSud. Non è nemmeno consentito l'utilizzo dei bagni per i viaggiatori, né un telefono pubblico. Insomma, nelle stazioni lucane regnerà ancora l'abbandono totale, che non è certo invitante, né sicuro nelle ore notturne. Vi è poi l'esigenza di velocizzare (almeno da Grassano a Sicignano) la tratta che attraversa l'intera regione con un nuovo tracciato, meno tortuoso e con minori pendenze, giacchè quello attuale non consente di superare i 90 km. E cosa dire della Ferrandina-Matera della quale si parla solo in determinate circostanze? Anche questa volta, stando alle notizie di stampa, si è parlato in maniera vaga, senza prendere impegni precisi. Eppure, completata ed elettrificata, tale tratta (da non usare solo come ferrovia locale!) collegherebbe direttamente Matera all'Alta velocità arrivata ormai a Salerno. E a quanto pare, ancora non si comprende che, avendo finanziato e consentito l'ammodernamento delle Fal (con rilevanti risorse del governo nazionale

e di quelli di Puglia e Basilicata), l'unico modo per arrivare a Bari, dalla Città dei Sassi, sarebbe il prolungamento verso VenusioGioia del Colle (e non Altamura!). E quindi utilizzando il segmento finale della modernissima tratta che da Taranto porta nel capoluogo pugliese. Ipotesi, questa (verso l'Adriatico), che si realizzerebbe con appena una ventina di chilometri di strada ferrata da costruire senza grandi opere, che consentirebbe, inoltre, il collegamento della zona industriale di Jesce con l'importante porto di Taranto. Non ci sembra poco. Ma di tutto ciò nemmeno questa volta si è parlato in termini concreti. Nelle prossime settimane verrà in Basilicata il presidente Giorgio Napolitano e pare anche il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Anche con loro si parlerà di questi temi tanto per parlare? Ebbene, si presenti la questione con fermezza e idee chiare, perché Matera, la sua provincia, l'intera regione hanno il diritto di cancellare un isolamento anacronistico e vergognoso. D'altronde, se si vuole puntare sul turismo, candidare la città a “capitale europea della cultura”, valorizzare il territorio e frenare lo spopolamento devastante dei paesi, le visite di personalità tanto autorevoli rappresentano davvero una occasione da non perdere. Anche in tempi di crisi economica e di scarsa attenzione per la Basilicata.

Bernalda e la Somalia sono luoghi di scorie, discariche di veleni. La sola differenza è che alla prima ancora manchi chi, come IlariaAlpi, paghi conla vita la denuncia delle stesse nefandezze. Il pentito Fonti dichiara al magistrato che navi cariche di scorie nucleari siano state affondate nei maridi Cetraro, Maratea e Metaponto. Sempre lui, allostesso magistrato e col dito sulla carta geografica, indica Bernalda come luogo vicino al quale sono stati interrati fusti pieni di rifiuti radioattivi. Di siti analoghi, nella contrada Spineto e nella ex discarica comunale, parlano cittadini bernaldesi impauriti, ma certi. In terreni da tempo bonificati giacciono dismessi manufatti irrigui contenenti amianto. Dal fiume Basento affluiscono a mare acque impure inquinate. Nel paese non cammini tranquillo fra il caos del traffico e i tanfi di fogna. Persino l'aria ti avversa, intrisa com'è della diossina di Taranto. Questo è un cerchio infernale, di dantesca evocazione. Al <<limitar di Dite>>, che è la verde piana di Rotondella, trucemente sussiste quel Centro di Ricerca nucleare che genera più ansia che speranza. E sul versante opposto, tra Salandra, Grottole, Ferrandina e Pisticci, incombe il rischio più mostruoso che grandioso che sia creato un mega-stoccaggio di gas con relativa centrale elettrica a turbogas. Il nostro territorio sembra essere altra cosa da una Italia che pregusta di sapere della sua ricchezza più col BIL (Benesse Interno Lordo) che col PIL (Prodotto Interno Lordo), tra sfarzi di fiere e meeting del benessere. La Somalia si sta difendendo con la pirateria sul mare. Bernalda può difendersi trasferendosi sul Monte Pollino, come fece Noè nell'Arca per salvarsi dal Diluvio Universale. Il Paese, svuotato dei suoi abitanti, potrebbe costituire, per decreto giudiziario, soggiorno obbligato per chi l'ha reso discarica di scorie. Al di là degli incubi, la situazione è d'emergenza, a stento celata da sagre persistenti e da pìe processioni. C'è coscienza a far nascere bambini in ambienti così avvelenati? L'ha già detto il filosofo Jonas che noi siamo responsabili del mondo nel quale mettiamo a vivere i nostri figli. Di colpe collettive non c'è sentore, essendo forse ancor più impercettibili quelle individuali. Questo è tempo di agire con responsabilità e urgenza. L'indifferenza al nostro patire ci fa dubitare di appartenere a una Patria, che a questo livello di svilimento è onesto ritenere Unita soltanto nella Memoria. Pietro Tamburrano

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

12


LETTERA APERTA AL MINISTRO SUI BROGLI DI SCANZANO MAURIZIO BOLOGNETTI - OTTAVIO FRAMMARTINO Onorevole ministro, ci rivolgiamo a Lei nella nostra qualità, l'uno, di segretario di “Radicali Lucani”, l'altro di segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Matera; siamo due rappresentanti di piccole forze politiche in una piccola regione, la Basilicata. E' forse per le modestissime dimensioni che questa Regione è poco conosciuta in Italia. Quando ci presentiamo come lucani (non suona bene presentarsi come basificatesi e basilischi) ci scambiano per cittadini svizzeri di Lugano. Temiamo che questa scarsa conoscenza della nostra regione sia condivisa anche da molte autorità dello stato centrale. E' per questo che ci rivolgiamo a Lei, che certamente conosce la Basilicata, per la soluzione di un problema che ci sta molto a cuore. Il governo di cui Lei fa parte ha fissato, per il prossimo mese di marzo, la data per le nuove elezioni dei consigli regionali. Si voterà anche in Basilicata (o Lucania) . E si voterà quindi anche nel Comune di Scanzano Jonico. Qui, nel 2005, nel corso delle elezioni del Consiglio Regionale, si verificò un fatto unico in Italia: il sequestro delle urne nei seggi elettorali per brogli nelle votazioni. Dopo alcuni giorni vi furono degli arresti per ipotesi di reato assai gravi. Ebbene, dopo quasi cinque anni, di quel broglio elettorale, vero o presunto che sia, non si sa più nulla. Per nostra legittima curiosità vorremmo sapere: ci furono i brogli? E se ci furono perché i responsabili non sono stati puniti? E se non ve ne furono, non sarebbe giusto allontanare i sospetti da coloro che ne furono colpiti? In sostanza: prima di andare a votare nuovamente noi vorremmo sapere se le elezioni precedenti si siano svolte regolarmente o meno. Abbiamo consultato un avvocato. Ci ha consigliato di rivolgerci al procuratore della Repubblica di Matera, Chieco o al procuratore generale a Potenza, Tufano. Non abbiamo apprezzato il consiglio e Le diciamo perché. Regge la procura della Repubblica di Matera il dr. Giuseppe Chieco. Il procuratore generale Tufano lo ha definito ottimo procuratore. Ed ha ragione. Pensi, signor ministro: quando il dr. Chieco ha trattato i propri acquisti immobiliari, al fine di garantire la trasparenza dei rapporti, si è fatto accompagnare da un ufficiale della Guardia di Finanza. Non basta. Il dr. Chieco è un garantista di prim'ordine. Mesi or sono, la questura di Matera ha chiesto un provvedimento di sorveglianza nei confronti di una persona imparentata con un sindaco della provincia. Il dr. Chieco non era convinto della bontà di quella richiesta; e pur non essendo solito partecipare alle udienze, è andato, quella volta, innanzi al Tribunale di persona a richiedere il rigetto dell'istanza. Se, dunque, la celebrazione del processo per i brogli fosse dipesa da quell'ottimo magistrato che è il dr. Chieco, senza dubbio alcuno sarebbe già avvenuta. Discorso analogo deve farsi per il dr. Tufano che ha sempre esercitato con zelo straordinario la vigilanza sui magistrati del distretto. E badi signor Ministro: la vigilanza l'ha esercitata non

PER UN PUGNO DI DOLLARI LA PARALISI DELLA REGIONE di NICOLA SAVINO Per un pugno di dollari? Sostituendo la moneta europea a quella americana si potrebbe decifrare il motivo della drammatica paralisi del Consiglio regionale? Impudico,se si trattasse davvero del posto di Segretario del Consiglio,che forse non dispone di una vera poltrona ma soltanto incrementa di ottocento euro l'indennità-base.Come dire, un contributo minimo alla lotta riservata per riacciuffare la poltrona! Questa dunque la ragionedello stallo? A considerare lo scenario generale, non ignorando le dinamiche del Congresso Pd e delle sue connessioni con i futuri “assetti” o collocazioni,si tratta ,a ben vedere,dello stallo complessivo della politica. Che non c'è più come progetto- programma in rapporto a situazioni,obiettivi di valore e organizzazione per di realizzarli,prima naturali riferimenti -almeno dichirati.-per la selezione di coloro cui affidare la cosa pubblica. Ma ch'è ridotta a ricerca del consenso,all'intrigo per la candidatura-nomina vincente! Insomma,non più programmi

solo sui pubblici ministeri ma anche sui giudici. Se, dunque, per la celebrazione di quel processo fosse stato necessario il suo impulso questo non sarebbe certamente mancato. Del resto, signor Ministro, i due magistrati sono molto apprezzati dal Consiglio Superiore della Magistratura. Il dr. Chieco, ora è qualche anno, dopo alcune polemiche apparse sulla stampa, temendo un provvedimento di trasferimento per incompatibilità ambientale, annunciò che avrebbe egli stesso richiesto di essere trasferito ad altra sede. Non diede seguito all'annuncio. Il suo trasferimento è stato poi richiesto da altri. Ma il Consiglio Superiore della Magistratura, da quasi un anno, non trova il tempo per assumere una decisione, positiva o negativa che sia. Tutto ciò dimostra quanto sia profonda la stima che il Consiglio Superiore della Magistratura nutre nei confronti del Chieco. Ancor più grande è la stima del Consiglio Superiore della Magistratura nei confronti del dr. Tufano. Consideri, signor Ministro: gli otto anni di direzione della procura generale da parte del dr. Tufano si sono consumati nel mese di aprile u.s.. Da quel momento il dr. Tufano non è il procuratore generale ma continua a reggere l'ufficio come facente funzioni. I suoi non numerosi critici, nell'evidenziare che per altri procuratori sono stati sufficienti due-tre mesi per designare i successori, ipotizzano se non una violazione quanto meno un'elusione della legge che disciplina la durata massima degli incarichi direttivi. Noi, con fermezza, ci discostiamo da questa opinione. La legge deve essere elastica, perbacco! Cosa volete che accada se un incarico direttivo anzicchè durare otto anni ne duri nove o forse più? Concludiamo, signor Ministro. Noi siamo convinti che la mancata celebrazione del processo sui brogli elettorali di Scanzano Jonico sia dovuta ad ostacoli insormontabili. Inutile sarebbe un nostro intervento presso il dr. Chieco e il dr. Tufano. La stima e la fiducia che in essi ripone il Consiglio Superiore della Magistratura ci dice che nient'altro avrebbero potuto o potrebbero fare. Ed allora, attivi i suoi poteri, provochi l'applicazione di altri magistrati e, se necessario, di personale amministrativo e ci faccia sapere: vi fu o non ci fu a Scanzano Jonico un broglio elettorale?

ma organigrammi,è la strada sia per l'ultima carica o convenzione o consulenza che per la Regione o Parlamento e così via:percorsodei maestrid'intrigo, dalcinismo spregiudicato e, più in alto,oltre i protetti,dell' efficienza tecnica nel rastrellare consensi, migliore dei casi,con metodi familistico-clientelari e mediatici! Tuttavia non è in questo la realtà peggiore per la Collettivià!L'aspetto più deteriore:la novità che ,stravolgendo vecchie convinzioni,identifica la Seconda Repubblica ,è la caduta del ritegno,l'assenza di pudore.Con un “salto”, uno “stacco” ,un capovolgimento di mentalità un po' come per le “passioni terrene” che,da peccato nel lungo Medioevo,divennero “gioiee donodivino”nella Rinascenza. Anche ora,ciò che prima era peccato,da nascondere e da condannare, si è trasformata in coerente,lecita caratteristica del nuovo ch'è la Seconda Re- pubblica;anzi,semplicemente,della politica tout court. Una mutazione culturale profonda,radicale,che pervade tutte le articolazioni sociali e di conseguenza permea l'atteggiamento civile ella gran par-

te dei giovani.I quali,se dovessero intendere la politica come impegno per la res publica,alla maniera classica,si guarderebbero dall'immischiarsi come taluni faccendieri in erba, magari espulsi dagli studi e perciò armonici alla nuova morale,per i quali è un “mito”il prender voti ed occupar poltrone, indipendentemente daimetodiedagli scopi.Echesipreparano a governarci,scalando il mondo chiuso di partiti privatizzati,cioè sottratti alla partecipazione ed abissalmente distanti dalla società,dai suoi problemi e da qualsiasi competizione e competenza per risolverli. Un esempio solo:in questi giorni,qui,in Basilicata,si toccano con mano glieffetti dellaperditadi1.500 alunniall'anno.Ebbene, c'èorganizzazionesociale o culturale che abbia puntato il dito contro lo spopolamento? Naturale,dunque, che nemmeno l'Assemblea regionale ne discuta e ricerchi una qualche idea per fronteggiarlo;e che si blocchi per la una seggiola che non c'è ma che consente quel pugno di dollari…pardon,di euro. Cioè,per quel che oggi “fa politica”,di cui nessuno più si vergogna!

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

13

Giovedì 24 settembre 2009


Italia / Mondo

Giovedì 24 settembre 2009

Coldiretti chiama l’Antitrust. Nel mirino i panificatori

Iniziativa di Sacconi e Gelmini

Rincari record a tavola, colpa della grande distribuzione

Studio e lavoro più integrati con il nuovo piano per gli under 25

di CRISTINA LATESSA ROMA –Coldiretti e le associazioni dei consumatori scendono in piazza per denunciare i rincari da record –anche il 1100% nel caso delle carote –segnati dai prodotti alimentari nel tragitto dal campo alla tavola. Un percorso dove Coldiretti accusa la Grande distribuzione di intervenire con strozzature e prevaricazioni ai danni degli agricoltori e per questo chiede all’antitrust di svolgere indagini. Coldiretti denuncia come, a fronte del crollo dei prezzi alla produzione agricola (16% in media), ci sia stato un aumento al consumo per gli alimentari dello 0,9%, 9 volte superiore al valore medio dell’inflazione. Per questo l’organizzazione agricola intende «accelerare» nell’obiettivo di una filiera agricola tutta italiana, senza intermediazioni tra produttore e consu- Pane più caro matore, al fine di assicurare acquisti convenienti e assicurare i redditi de- che latte e panna (-2,8%), i formaggi (gli agricoltori. Anche Adoc, Adusbef, 4%) e la pasta (-6,8%). Della crisi del Codacons e Federconsumatori pre- settore lattiero-caseario in Europa il sentano le loroproposte, chiedendo al ministro delle politiche agricole Luca governo un processo di detassazione Zaia ha parlato iericon il suo omologo per almeno 1200 euro annui per le fa- francese Bruno Le Maire, firmando al miglie a reddito fisso e interventi per termine dell’incontro l’adesione un abbattimento dei prezzi di almeno dell’Italia al documento, voluto dalla il 20%. Ma la grande distribuzione Francia e già sottoscritto da 19 stati non ci sta a passare da prevaricatrice e membri, per risolvere la crisi del settocontestaaColdiretti di«averfattoma- re. Nel documento l’Italia ha ottenuto le i conti anche stavolta», ricordando che ad agosto i prezzi al banco nei su- l’aiuto privato all’ammasso dei forpermercati e ipermercati sono dimi- maggi ed il nonincremento dei prezzi nuiti per la frutta dell’11% su agosto di intervento del latte in polvere. E 2008 e del 9,5% per la verdura. Giù an- sempre sulla crisi del settore lattiero-

|

BANCA VATICANA

caseario, lapresidenza svedesedi turno dell’Ue haindetto perlunedì 5ottobre una riunione straordinaria dei ministri dell’agricoltura. Coldiretti nel sit-in davanti Montecitorio ha espresso sostegno ai produttori di latte che stanno esprimendo il malcontento con scioperi e blocchi alle frontiere. «Difficile andare avanti con costi di produzione di 35/40 centesimi al litro quando questo latte gli viene pagato 28/30 centesimi»- osserva il ministro Zaia. Tra i tanti rincari a tavola, Coldiretti trova emblematico quello del pane. «Se nel 1985 – spiega l’associazione – il prezzo del grano era di 23 centesimi al kg e quello del pane di 52 centesimi, oggi un kg di grano è venduto a circa14 centesimi mentre un kg di pane è acquistato dai cittadini a valori attorno ai 2,7 euro al kg, con ricarico di oltre diciannove volte». Intanto Codacons presenta un esposto per aggiotaggio a 104 Procure della Repubblica per individuare i responsabili delle speculazioni sul prezzo di pane, pasta e cereali. Ma i pianificatori contrattaccano e il presidente della Fippa (Federazione italiana panificatori), Luca Vecchiato, precisache l’aumentodelprezzo delpane nell’ultimo anno è stato dello 0,5%. Anche Confcommercio e Confesercenti contestano le modalità di rilevazione dei prezzi adottate da Coldiretti.

I commercianti contestano i dati presentati dall’associazione

|

Ettore Gotti Tedeschi nominato presidente dello Ior ETTORE Gotti Tedeschinominato presidente dello Ior (Istituto delle opere di religione), la banca vaticana. Già alla guida delle attività italiane del gruppo spagnolo Santander, Gotti Tedeschi è anche consigliere d'amministrazione del Sanpaolo IMI e della Cassa Depositi e Prestiti. Insegna all'Università Cattolica di Milano, è presidente del Board of Trustees e membro dell'Advisory Board del Centro Studi Tocqueville-Acton ed è editorialista dell' Osservatore Romano. «La commissione cardinali-

zia di vigilanza dell'Istituto per le Opere di religione (Ior), presieduta da Tarcisio Bertone, segretario di Stato - si legge nel comunicato della sala stampa dellaSanta Sede- harinnovato ilConsiglio di Sovrintendenza del medesimo istituto». La commissione - aggiunge la nota - ha «accolto la rinuncia presentata dalProf. AngeloCaloia edegli altri membri del Consiglio, manifestando gratitudine per il servizio svolto». La commissione, su proposta del nuovo Consiglio di sovrintendenza, ha nomi-

nato vicepresidente il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz. Sono stati nominati membri del Consiglio di sovrintendenza anche lo statunitense Carl Anderson, il presidente del Credito valtellinese, Giovanni De Censi, e lo spagnolo Manuel Soto Serrano. «La commissione ha espresso al nuovo Consiglio di sovrintendenza - conclude la nota vaticana - come pure al prelato dell'Istituto, Piero Pioppo, a Paolo Cipriani, direttore generale e Massimo Tulli, vicedirettore, i migliori auguri di buon lavoro ».

Giovani al lavoro

ROMA – Basta alla «frattura» tra apprendimento e lavoro e basta alla generazione dei giovani che «nè lavorano, nè studiano proficuamente». L’Italia deve voltare pagina con l’obiettivo di allineare l’offerta formativa alle richieste del mercato, allargandone le opportunità, e superare così «due evidenti patologie: il precoce abbandono delle attività educative da un lato e dall’altro il tardivo ingresso nel mondo del lavoro». Questo lo spirito che anima il “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani”, a cui hanno dato il via i ministri del Lavoro e dell’Istruzione, Maurizio Sacconi e Mariastella Gelmini, rivolto in particolare agli under 25. In campo, una «cabina di regia» condivisa, con il compito di dare un colpo di acceleratore al cambiamento – ritenuto indispensabile per evitare le «gravi difficoltà» proiettate al 2020 anche per le prospettive demografiche – e sei obiettivi prioritari: facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro, rilanciare l’istruzione tecnico-professionale e il contratto di apprendistato, ripensare l’utilizzo dei tirocini e il ruolo della formazione universitaria, aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo. L’intenzione del governo, in concreto, è quella di investire sulla mobilità degli studenti, superando la logica della moltiplicazione delle sedi, ampliando il numero delle borse di studio e delle residenze legate al merito e mettendo in campo strumenti di finanziamento per gli studenti. Il tutto con un obiettivo preciso: superare gradualmente il valore legale del titolo di studio, come ha ripetuto lo stesso ministro dell’Istruzione nel corso della presentazione del Piano. Che lavoro e studio debbano entrare in sintonia lo confermano i dati: in Italia, il deficit di tecniciintermedi è stimato in180 mila unità, conil risultato che le imprese non trovano i lavoratori qualificati di cui hanno bisogno e tanti giovani sono disoccupati perchè dotati di competenze che non servono al mercato del lavoro.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

14 Economia


24 ore in Basilicata

Lungo vertice a Roma. L’azienda propone lavoro per 35. Il ministero rilancia: almeno 50

Lasme, salvezza per pochi In forse la produzione per Fiat. Le parti torneranno a incontrarsi il 30 ROMA - Una proposta «inaccettabile» per le parti sociali ha rischiato di far saltare la pazienza alla delegazione lucana, giunta ieri nella sede di Roma del ministero dello Sviluppo economico per prendere visione del piano industriale di Lasme 2. E, invece, l’azienda dell’indotto Fiat di Melfi, si è presentata all’incontro con una proposta ben lontana da quello che anche i piùpessimisti siattendevano. A rappresentare la Lasme, il solito responsabile del personale, Marcello Bertocchi. Di Fiat, di cui era stata richiesta da più partila presenza, neanche l’ombra. La prima parte dell’atteso confronto, si è chiusa nel primo pomeriggio davanti alle “irricevibili” condizioni iniziali dell’azienda: restare a Melfi con soli 35 dei 174 lavoratori, per produrre moduli porta , escludendo, invece, la produzione di alzacristalli per Sata. Proposta immediatamente bocciata dalle parti, non solo per il notevole ridimensionamento delle maestranze, ma soprattutto per il disimpegno di Fiat sul territorio lucano che ne sarebbe derivato. Quando la trattativa è ripresa, dopo una lunga sospensiva durante la quale la controparte ha cercato di arrivare alla definizione di una controproposta, le condizioni sono leggermente migliorate. Il ministero - rappresentato da Andrea Bianchi, direttore generale per la politica industriale e competitività - ha formulato la seguente proposta, che le parti in causa si sono riservatedi vagliaretramite il confronto con i lavoratori, da un alto e con la proprietà, dall’altro: l’impegno dell’azienda ad avviare una nuova attività produttiva nell’area, che comporterà l’inserimento occupazionale di almeno 50 unità lavorative. La costituzione di un tavolo presso la Regione Basilicata, a cui parteciperà anche il ministero dello Sviluppo economico, per la reindustrializzazione del sito. La richiesta immediata di utilizzo della cigs per le restanti unità lavorative. L’azienda, alla fine del vertice, avrebbe anche confermato la disponibilità a continuare a produrre alzacristalli per Fiat. Le parti torneranno a confrontarsi il 30 settembre. «Dalla riunione tenuta oggi al ministero - spiegano i due dirigenti sindacali della Uil lucana, Carmine Vaccaro e Vincenzo Tortorelli - è emersa una condizione che, se da una parte concede certezze in merito alla ripresa produttiva nello stabilimento interessato, dall’altra non dà prospettive alla totalità delle unità produttive in forza alla società dell’indotto Fiat. L’azienda, infatti, ci ha proposto di riprendere le produzioni solo per quanto riguarda il “modulo Porta”. Ciò significa lavoro solo per 40 addetti sui 174 totali». Per i due sindacalisti l’analisi è comune: «Riteniamo - spiegano - che oggi sia quindi partita la trattativa vera e che attraverso la determinazione dei lavoratori e del

Duro il commento dell’Idv. Nota di Belisario e Zipponi La protesta dei lavoratori della Lasme di Melfi

I PARLAMENTARI DEL PDL smissione imsindacato lucano, «Al fianco dei lavoratori di San Nicola» bellettato, ma congiuntamente agli alle istituzio- « CONTINUEREMO ad insistere con il ministero dello Sviluppo solo un solido ni, si possa avvia- economico e con la Regione Basilicata perché si costruisca una progetto inre la vertenza ad soluzione industriale che impedisca la dismissione di un importan- dustriale che una soluzione po- te sito produttivo che offre lavoro a San Nicola di Melfi, a 174 la- offra garanzie ai lavorasitiva». «La Uil e la voratori». Uilm di Basilicata Lo hanno dichiarato i parlamentari del Pdl, il senatore Cosimo La- tori. La pro- continuano Vac- tronico e il deputato Vincenzo Taddei, presenti all’incontro a Roma, posta fatta dal caro e Tortorelli - presso il ministero dello sviluppo economico, sulla vertenza della ministero, con il coinvolconfermano che, Lasme. gimento della pur essendo inteRegione, che ressate al ripristino del modulo Porta, sia ne- Fim Cisl di Basilicata, Pasqua- aggiunge alle 35 unità previcessario rendere credibile il le Capocasale «La proposta ste dalla Lasme alcune decine piano industriale della La- formalizzata dalla Lasme è ir- in più di lavoratori rappresensme, attraverso il ripristino ricevibile». «La dirigenza tanounapista dilavorocheva della produzione degli alza- aziendale ha presentato un approfondita ulteriormente cristalli per quanto attiene le programma decisamente po- nel prossimo vertice del 30 forniture utili al sito Fiat della vero sul piano industriale e settembre». Marco Roselli delSata di Melfi. Se le parti inte- per nulla soddisfacente in ter- la Fismic lucana aggiunge: «I ressate vogliono dare certezze mini di ricadute occupaziona- numeri per adesso non ci sodproduttive all’intero territo- li». Per Capocasale «non tutto disfano. Speriamo che nel rio lucano la data indicata per è perduto e c'è ancora filo suf- prossimoincontro sipossaotil prossimo incontro al dica- ficiente per tessere una tratta- tenere di più e che la produziostero dello Sviluppo economi- tiva che possa avere un appro- ne possa riprendere al più preco può rappresentare il gior- do soddisfacente per tutte le sto». Rimane ancora appeso a no della risposta utile al futu- parti, purché la Lasme si con- un filo, almeno fino a fine mero di tutti i 174 lavoratori della vinca che non siamo disponi- se, il futuro delle 174 unità. Lasme». Per il segretario della bili a discutere un piano di dim.labanca@luedi.it

Il commento del segretario provinciale del Prc

«Torino deve dare garanzie per mantenere l’occupazione» IL confronto è ancora aperto al ministero dello Sviluppo economico ma le notizie negative sono già trapelate quando il segretario provinciale del Prc di Potenza, Franceso Cirigliano, dichiara con una nota: «Le notizie che ci giungono dal tavolo della vertenza Lasme – tavolo ancora in corso presso il ministero a Roma –sono nettamente negative. La famiglia Pellegri continua a disertare i tavoli, mandando ad essi il responsabile del personale; così come continua ad essere assente dalla trattativa la Fiat, la vera depositaria delle responsabilità in merito al futuro occupazionale dell'indotto Sata. La Regione Basilicata ha il dovere di chiedere a Fiat di sedersi al tavolo della vertenza e ha il dovere di chiedere garanzie per tutti i posti di lavoro dell'indotto... non è più tollerabile vedere dana-

ro pubblico elargito a chi usa la crisi come strumento di ristrutturazione e di speculazione. Tutte le forze politiche che oggi compongono il centrosinistra e che governano la Regione Basilicata si assumano la responsabilità a pretendere dall'azienda torinese quelle garanzie che non sono state ottenute in questi mesi. Non può esistere una solidarietà ai lavoratori attraverso gli organi d'informazione e continuare a rimanere governanti non in grado di assumere e far assumere impegni concreti. Nessun posto di lavoro e nessun salario possono essere persi, ed in questa battaglia – come in altre che avranno luogo nel prossimo autunno – Rifondazione Comunista ha chiaro il proprio ruolo partigiano al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori».

«Una presa in giro. Manca Fiat e non c’è piano industriale» «E’ stata un’autentica presa in giro, senza alcun rispetto per i lavoratori e per i rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato all'incontro». E’ questo il giudizio che il presidente del gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, e il capo del dipartimento Lavoro-welfare, Maurizio Zipponi esprimono sulla riunione per la vertenza Lasme2 di Melfi, a cui hanno partecipato al ministero dello sviluppo economico. «Non si sono presentati né i rappresentanti degli azionisti né quelli della Fiat: l’azienda ha affidato al capo del personale il compito di illustrare alle parti un piano che di industriale non ha nulla - lamentano i due esponenti Idv, Belisario e Zipponi - infatti questo prevede solo la vendita dell’attuale stabilimento, il mantenimento al lavoro di soli 35 operai sugli oltre 170 in servizio e la localizzazione di un altro sito dove riprendere la produzione». La vertenza - sostiene Zipponi - potrebbe risolversi solo con il pieno coinvolgimento della Fiat che, pur in un periodo di particolare difficoltà economica, deve garantire l'occupazione soprattutto in Italia an-

che se ha lo sguardo verso l'opportunità di espansione all'estero. «In particolare perché - continua Zipponi - per lo stabilimento di Melfi ha percepito negli anni dallo Stato italiano, e quindi dai contribuenti, migliaia e migliaia di miliardi delle vecchie lire». «L'Italia dei Valori assicura Belisario - sarà accanto ai lavoratori di Melfi chiedendo alla Lasme il ritiro delle procedure di mobilità, la ripresa della produzione e un nuovo piano industriale che responsabilizzi le aziende dell'indotto, evitando qualsiasi atto speculativo sull'immobile aziendale che è l'unica consistente risorsa economica dell'azienda».

La proposta di Nardiello: «Stop alla distruzione di posti»

Un fondo per vittime della crisi POTENZA - L’imperativo è fermare la distruzione di posti di lavoro. E su questo punto che si batte il capogruppo del Pdci, in seno al consiglio regionale, Giacomo Nardiello, anche dopo il quadro che emerge dagli ultimi rapporti di fonte sindacale ed Istat: più cassaintegrati e meno occupati in Basilicata. Nell'esprimere la solidarietà ai lavoratori e tutto il sostegno alle loro lotte Nardiello sollecita un’azione congiunta delle forze politiche di sinistra, dei sindacati e delle istituzioni locali mirata al mantenimento dei lavoratori nei luoghi di lavoro, per evitare (il più lungo possibile) la cassa integrazione straordinaria e scongiurare il processo d’espulsione conseguente. «Pensiamo- dice- chele amministrazionicomunali debbano avere la massima attenzione rispetto alla tendenza all'impoverimento di nuove fasce di popolazione, colpite dalla crisi. In una economia come la nostra in cui il 75/80 per cento dipende dai consumi interni, un tasso di disoccupazione come quello che si sta delineando è una catastrofe. Il vero problema è questo: se non parte il riassorbimento delle persone rimaste senza lavoro e senza reddito sarà impossibile avere una ripresa vera». Tra le proposte indicate da Nardiello, la creazione - come è avvenuto di recente nelle Marche - di un fondo regionale di sostegno delle forme

di lotta dei lavoratori colpiti dalla crisi e nella prossima manovra finanziaria regionale un fondo specifico di bilancio. «Come fa Berlusconi a dire che i dati Istat sono positivi? - continua la sua riflessione - L'Istat ha segnalato la perdita di 400.000 posti di lavoro di cui 4.000 in Basilicata. Noi non siamo assolutamente antiitaliani come crede Berlusconi ma - aggiunge Nardiello - i dati bisogna saperli leggere. Noi siamo realisti, perchè stando fra la gente verifichiamo quotidianamente le difficoltà di chi fa fatica a tirare avanti. Accade inoltre che mentre l'Italia sta attraversando una crisi economica e sociale gravissima il governo Berlusconi, sostenuto in modo bipartisan dal Pd e dal Pdl nelle commissioni difesa di Camera e Senato, aumenta le spese militari. E' una vergogna che si spendano 12 miliardi di euro per comprare caccia militari di ultima generazione o si spendano 560 milioni di euro per due aerei spia per la base di Sigonella come è una vergogna il via libera ad uno stanziamento di 1 miliardo all'anno per comprare armi. Come Pdci pensiamo che sia necessario tagliare immediatamente e drasticamente le spese militari per poter recuperare miliardi di euro da investire a sostegno dei lavoratori e dei ceti sociali più deboli ed esposti a questa crisi».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

15

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

Vittorio Emanuele alla sbarra Il giudice rinvia a giudizio il figlio dell’ultimo re e altri cinque imputati POTENZA - Finirà alla sbarra a Potenza nel nome della Repubblica Italiana. Ieri sera Luigi Barrella, giudice dell’udienza preliminare del processo denominato “Savoiagate” ha deciso di rinviare a giudizio Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell’ultimo re, rientrato in Italia nel 2002 dopo un esilio durato quasi sessant’anni. La richiesta del pm Henry John Woodcock, sostituito in aula dai colleghi Laura Triassi e Salvatore Colella dopo il suo trasferimento di sede a Napoli, è stata accolta in parte, e in parte rigettata. Di trentaquattro imputati per una serie di reati solo sei verranno giudicati a Potenza per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di funzionari pubblici. Sono, oltre a Vittorio Emanuele, Rocco Migliardi, Ugo Bonazza, Nunzio Laganà, Gian Nicolino Narducci e Achille De Luca. Per l’accusa avrebbero messo in piedi una specie di “holding del malaffare impegnata nel settore dei giochi fuori legge”, in particolare videopoker e slot machine, vere e proprie fabbriche di soldi, che

Vittorio Emanuele di Savoia

in alcuni casi sarebbero risultate truccate in modo da far perdere quanti più soldi possibile agli sventurati scommettitori. Corrompendo un funzionario dei Monopoli di stato, e talvolta falsificando i documenti richiesti, gli

imputati sarebbero riusciti a ottenere un numero di “nulla osta” dell’amministrazione, e ad alimentare un “mercato illegale”. Al vertice ci sarebbe stato un siciliano di Messina, Rocco Migliardi, dato per vicino ad alcuni “omini d’ono-

re”. Il processo è stato fatto a pezzi, e i faldoni verranno trasferiti ai tribunali di mezza Italia, almeno otto diversi, per una questione di competenza del giudice. Il gup ha assolto l’unico imputato che aveva chiesto il rito abbreviato, Rocco Tancredi, per non aver commesso il fatto, e ha deciso il non luogo a procedere anche per i suoi fratelli titolari proprio di una ditta che commercializza slot machine. Vittorio Emanuele di Savoia era stato arrestato con altre dodici persone il 16 giugno del 2006, e rimase in carcere a Potenza per una settimana. La notizia in poco tempo fece il giro del mondo, anche perché con il figlio dell’ultimo re d’Italia era stato coinvolto anche Simeone Saxe Coburg Gotha, della casata reale di Bulgaria. L’inchiesta era nata soltanto l’anno prima, a partire da un vecchio prefabbricato di quelli che arrivarono a Potenza dopo il terremoto dell’ottanta, e che continuano a ospitare circa cinquecento famiglie nel quartiere popolare di Bucaletto. Due agenti della polizia municipale di Potenza scoprirono una truffa ai

danni di una vecchietta, che era stata convinta a occupare una di quelle casette dopo aver pagato una somma discreta di denaro ai due millantatori, che si erano spacciati per funzionari del comune. Tramite un assegno e le intercettazioni gli investigatori sarebbero arrivati a un presunto giro di usura in città, quindi alla famiglia Tancredi, Vittorio Emanuele di Savoia, e Rocco Migliardi. Durissime le critiche che piovvero a Potenza, in particolare sugli uffici della procura. Anche ieri all’uscita del Tribunale l’avvocato di Vittorio Emanuele, Francesco Murgia, si è detto “spaventato per l’atteggiamento del giudice”, poi ha parlato al telefono con il suo assistito. “Non c’era da aspettarsi altro – è stato il suo commento – per una vicenda che è inspiegabile dal principio. Resto fiducioso nell’accertamento dei fatti, ma intanto provo dolore nel subire queste accuse”. La prima udienza del processo è stata già fissata per il prossimo 21 dicembre. Leo Amato

Oggi il convegno delle Pari opportunità

Matera Espianto multiorgano al Madonna delle Grazie

Viaggio nell’Ottocento della tratta dei minori

Ne beneficeranno due lucani in lista d’attesa

ANCHE IN Basilicata c’è stata un mercato di bambini e ragazzi, schiavizzati in mezza Europa in occupazioni faticosissime e scarsamente retribuite. Se ne parlerà oggiin un incontro organizzato dalla Commissione regionale per la Parità e le Pari opportunità tra uomo e donna, in collaborazione con lo Zonta International Club di Potenza. L’appuntamento con il seminario sulla “Tratta dei minori nella Basilicata dell'Ottocento” è alle 17 nella Sala A del Palazzo del Consiglio regionale. E’ il primo di una serie di incontri di storia sugli “Itinerari della diversità di genere in Basilicata tra '800 e '900”. All'incontro parteciperanno le presidenti della Crpo e dello Zonta, Antonietta Botta e Dina Russiello. Parlerà del tema, Michele Strazza, socio della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, che esporrà le conclusioni della sua ricerca,

condotta su documenti amministrativi e giuridici del tempo, pubblicata recentemente nella rivista “Archivio storico dell'emigrazione italiana”. Spiega la presidente della Crpo, Antonietta Botta: «Ancora oggi - afferma - in varie parti del mondo, donne e bambini rappresentano l'ultimo anello della catena sociale. Sfruttati, maltrattati, costretti a vivere in condizioni difficilissime, bambine e bambini vengono venduti a mercanti senza scrupoli per essere adibiti a lavori pesantissimi o alla prostituzione. A questa situazione - continua la Presidente - non poteva non dedicare un'attenzione particolare la Commissione, discutendo delle loro storie e dei tentativi delle autorità di porre fine al criminale traffico, con riferimento alla Basilicata dell'Ottocento». «Il tema dello sfruttamento dei minori in varie nazioni europee - prosegue - soprattutto Francia e Inghilterra

era, infatti, tristemente presente, nella seconda metà dell'Ottocento, in varie zone d'Italia. Anche la Basilicata, con i piccoli suonatori ambulanti della Val d'Agri, fu coinvolta. Talefenomeno, infatti, al dilà degliaspetti specificatamente migratori, fu caratterizzato da episodi di vera e propria “'tratta minorile”». «Dalla metà del XIX secolo, dunque - racconta Botta centinaia di ragazzi lucani, di tutte le età e di ambedue i sessi, partivano, a gruppi di tre o dieci, condotti da individui che si dicevano 'loro parenti o loro padroni', per raggiungere varie città europee. Erano proprio i genitori a “vendere” o “dare in affitto” i propri figli a gente priva di scrupoli, veri padroni di schiavi, in virtù di contratti sottoscritti da ambedue le partie chele stessereputavanoregolari.Molti dilorovennero adibiti all'accattonaggio e sottoposti ad ogni genere di maltrattamenti. Di alcuni si persero le tracce».

Un dono prezioso E’ STATO eseguito la scorsa notte, presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, il nono prelievo multi organo del 2009 in Basilicata. Il donatore è una donna di 64 anni di Matera, deceduta a causa di un ictus cerebrale. I familiari hanno autorizzato il prelievo degli organi. Sono stati prelevati il fegato e i reni , dall’èquipe chirurgica dell’Ospedale “Cardarelli’’ di Napoli. I reni saranno trapiantati a Roma a due pazienti lucani in attesa di ricevere questo dono. Il fegato a Napoli a un paziente campano. Il Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, dottor Vito Gaudiano, e la sua èquipe ringraziano «quanti hanno consentito a persone ammalate e in grave pericolo di vita di soddisfare le attese e la speranza di poter vivere una vita migliore». «E’ un risultato importante e significativo per la Basilicata - ha detto il Diret-

L’ospedale di Matera

tore generale Vito Gaudiano - che consente di raggiungere, dopo quattro rifiuti, i nove trapianti nel 2009. Un sentito ringraziamento va agli operatori sanitari del Madonna delle Grazie che, come sempre, hanno operato con spirito

di abnegazione e professionalità. Rivolgiamo, infine, un commosso ringraziamento ai familiari, alla donatrice, per il grande atto di generosità compiuto, in un momento così drammatico e difficile della loro vita».

La Confsal regionale all’appuntamento di Chianciano Terme

Battaglia per una giustizia efficace

Aula di tribunale, toghe appoggiate sui banchi

POTENZA - Il Coordinamento regionale Giustizia della Confsal ha partecipato ieri al Consiglio generale nazionale di Chianciano Terme. Una complicata e difficile pratica

lavorativa eseguita, con celerità e meticolosità, tra le scrivanie degli uffici giudiziari. In Basilicata, si registrano visibilmente le difficoltà riscontrate nel panorama giudizia-

rio italiano. La burocrazia va a rilento. La “pesante” mansione occupazionale sarà, dunque, lè la prioritaria questione che sta affrontando con impegno in difesa dei suoi colleghi, il segretario regionale del Coordinamento Giustizia della Confsal aderente all'Unsa, Rocco Sileo, e che la porrà all'attenzione di tutti i vertici nazionali del sindacato, durante il prossimo Consiglio generale che si tiene da ieri a domani a Chianciano Terme. «E' impensabile - ravvisa Rocco Sileo - che esistano dappertutto gravi problemi di natura logistica e strutturale. Noi tutti siamo costretti ad assolvere con spirito di abnegazione ainostri obblighilavorativi operando in spazi davvero ridottissimi, investiti da interminabili fascicoli processuali. E' triste assistere - mette poi in risalto - anche ad un ridotto budget per le spese di giustizia. Vi sono numerosi uffici sprovvisti di materiale cartaceo per svolgere serenamente ogni attività

di scrivania. Manca, perfino, il fondo cassa riservato per il rifornimento degli automezzi di servizio. Insomma, assistiamo ad una vera “babele” e noi maltrattati dipendenti della giustizia tra mille sacrifici, facciamo tutto il possibile per offrire un minimo di funzionalità alla struttura, nonostante il blocco delle assunzioni, la mancata riqualificazione del personale e le piante organiche veramente deficitarie». Rincara la dose sulla questione, il vicesegretario provinciale, Donato Santangelo. «I ritmi lavorativi - spiega Santangelo - sono diventati insostenibili, aggravati dal fatto che le unità che hanno lasciato il posto di lavoro per il pensionamento non sono state reintegrate con nuove forze. La mancanza di fondi destinati al lavoro straordinario demotivano particolarmente l'operato di tutti i dipendenti». L'appuntamento toscano, previsto nel centro congressi del “Grand Hotel Ambasciatori”, è stato

voluto sentitamente dal segretario nazionale, Massimo Battaglia, per riflettere principalmente sull'attuale momento politico e sindacale. Battaglia si è duramente scontrato in tutto questo periodo contro il governo italiano per il riconoscimento, a tutti gli effetti, di un contratto integrativo nazionale che assegni immediati ed agognati benefici a tutti i dipendenti giudiziari. «E' indispensabile - dichiara a chiare lettere in una nota, Massimo Battaglia - che vi sia una presa di posizione “politica”, una vera e propria assunzione di responsabilità del Ministero, atta a superare le difficoltà che, fra leggi e regolamenti vecchie e nuovi, si frappongono lungo il difficile cammino dei tavoli di trattativa. Perseguiremo sempre i nostri obiettivi come da tradizione, senza pregiudizi ideologici e senza sconti per nessuno, operando in piena legittimità con la nostra autonomia dalla politica».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

16 24 Ore in Basilicata Savoiagate Assoluzione e proscioglimenti per i fratelli Tancredi. Woodcock sostituito in aula


Nave dei veleni Incontro degli assessori all’Ambiente interessati ai ritrovamenti nel Tirreno

Relitti, appelli a Bruxelles Ultimatum al governo: risposte o ci rivolgeremo alla Commissione europea SULLA nave dei veleni, «a 11 giorni dal ritrovamento, non abbiamo avuto alcun segnale dal governo: non riteniamo questo silenzio una cosa normale. Se entro la prossima settimana non avremo risposte, andremo a Bruxelles, alla Commissione europea». Lo ha detto Silvestro Greco, assessore all’Ambiente della Regione Calabria, al termine di un incontro degli assessori regionali organizzato a Roma per fare il punto sul relitto individuato al largo delle coste calabre a seguito delle rivelazioni di un pentito e che conterrebbe un carico di rifiuti radioattivi. Per l’assessore lucano all’ambiente, Vincenzo Santochirico, che ha partecipato alla riunione della Commissione e al termine ha incontrato i giornalisti insieme a Greco, «serve maggiore attenzione da parte del Governo perchè la vicenda non può essere affrontata in modo leggeroe nonsi dovràabbas-

sare la guardia anche quando l’attenzione mediatica diminuirà». Santochirico, nei prossimi giorni, incontrerà i pro-

curatori di Paola e Lagonegro, che stanno indagando sul ritrovamento della nave. «Tutte le Regioni sono compatte – ha aggiunto Gre-

co, che è coordinatore degli assessori regionali all’Ambiente – e oggi stesso faremo partire una lettera diretta al presidente della Conferenza

delle Regioni, Vasco Errani, perchè richieda un intervento del ministro dell’Ambiente, visto che finora abbiamo incontrato solo dirigenti del ministero e mai il ministro». Ma Greco e le Regioni sottolineano che del problema «deve farsi carico il consiglio dei ministri perchè è un problema nazionale: non lo si può demandare a singole Regioni, che tra l'altro non hanno competenza in materia. La questione, inoltre, ha risvolti economici: bisogna recuperare e bonificare la nave, fare le analisi sul carico. Al più presto». Sulla nave individuata a Cetraro, la Commissione degli assessori regionali chiede quindi «un incontro urgente con il Governo affinchè vengano stanziate le risorse necessarie a fare chiarezza su una questione che sarà esaminata dalla Conferenza Stato-Regioni». Ma gli assessori chiedono anche che si faccia chiarezza sulle altre due navi che il

L’intervento di Filippo Massaro del Csail

Analisi e gestione dei consumi

No alla “provocazione” delle assunzioni Eni

La Sel fa le pulci ai consumi d’energia degli enti lucani

«IL “POPOLO del petrolio” non può tollerare l'ennesima “provocazione” dell'Eni che pensa di continuare a sfruttare le nostre risorse energetiche, il nostro territorio, a farci subire ogni rischio (ambientale e di salute innanzitutto) e discriminare i nostri disoccupati. Ma non è più tempo di protesta verbale. Il Csail mobiliterà giovani e disoccupati per presidiare il Centro Oli di Viggiano»: lo dice Filippo Massaro, che del Csail (Centro per lo sviluppo delle aree interne della Lucania) è presidente. «Di fronte alle voci sempre più diffuse di una trentina di assunzioni nel Centro Oli di Viggiano - continua - bisogna reagire e in fretta, perché i valligiani e i lavoratori delle aree interne che lavorano a Viggiano e nelle attività di estrazione e ricerca del petrolio sono una percentuale troppo bassa. Lo stesso sta accadendo nel Sauro con le attività della Total con le briciole di mega-appalti lasciate alle imprese locali e di conseguenza con l'impiego assai limitato di manodopera locale per lo più generica e quindi a basso costo». «Purtroppo - aggiunge Massaro - i sindaci della val d'Agri e del Sauro conoscono bene questa situazione ma

Previste forti piogge

Il “logo” della Società Energetica Lucana

Il Centro Olio dell’Eni a Viggiano

nonostante tutto continuano a coltivare l'illusione di una sorta di benevolenza di Eni e Total per assumere qualche “compaesano”. Anche i sindacati si dimostrano troppo deboli nel fronteggiare i colossi dell'energia internazionale, mentre la Giunta Regionale si limita a firmare protocolli di intesa ed accordi per tacitare la propria coscienza». «E’ invece necessario “imporre” all'Eni e alla Total conclude - l'assunzione di

TRE nuovi corsi per l’alta formazione di cui è stato da poco pubblicato il catalogo interregionale in rete. Il primo è un corso di consulente e certificatore energetico: non disperdere energie (corso limitato a laureati almeno triennali o vecchio ordinamento). Il corso di specializzazione per consulente e Certificatore energetico crea figure nuove per il crescente Mercato dell'energetica edilizia e forma professionisti in grado di Gestire in modo competente situazioni di lavoro reale. ciascuno dei moduli di insegnamento previsti approfondisce, sotto una prospettiva particolare, le tematiche riferite alla progettazione, la consulenza progettuale, la verifica e certificazione energetico-ambientale di singoli edifici e complessi edilizi.

manodopera locale attraverso clausole specifiche negli accordi riferiti alle autorizzazioni minerarie e ad altri proget ti di lavori e attraverso corsi di vera formazione e qualificazione finalizzata all'assunzione stabile e non precaria magari solo per elargire fondi comunitari e regionali. Il Csail chiama i disoccupati della Val d'Agri e del Sauro a farsi sentire senza attendere che altri difendano il proprio diritto al lavoro».

E’ IN CORSO di svolgimento l'attività di analisi, controllo, aggregazione e gestione della domanda di energia dell'amministrazione regionale e degli enti dipendenti dalla Regione, ai fini della razionalizzazione e riduzione dei costi e dei consumi energetici e della valorizzazione a fini di produzione energetica di superfici di proprietà pubblica. Lo fanno sapere dalla Sel, la Società energetica lucana, che si sta occupando proprio di questa attività. «A fronte delle richieste - si legge in un comu-

nicato stampa della Regione - che sempre più numerose le vengono indirizzate da parte di amministratori di enti locali, la Società Energetica Lucana ricorda che, a mente della normativa regionale, gli enti pubblici economici e le amministrazioni locali possono far richiesta di adesione all'attività di cui sopra, eventualmente attraverso una esplicita manifestazione di interesse da far pervenire alla sua sede, in corso Umberto I n. 28, 85100 Potenza, o all'indirizzo web info@selspa.it».

Consulente energetico, graphic design e tecnici per cinema e televisione

Tre nuovi corsi di alta formazione Il percorso formativo è aperto ai Liberi Professionisti nel Settore dell'Architettura dell'Agraria,, dell'Ingegneria e nel campo scientifico, muniti di laurea triennale e residenti in Basilicata, Che intendono specializzare e arricchire il proprio bagaglio formativo ed informativo con riferimento alle tematiche sviluppate, per una Loro applicazione in ambito professionale. Il secondo corso è di graphic design: lo stile non e' di serie!. La professione del graphic design non si limita alla sola progetta-

zione grafica del computer, ma le attività connesse alla sua professione sono divenute sempre più complesse e ricercate, sviluppandosi in numerosi campi applicativi del suo linguaggio visivo: dalla realizzazione di prodotti multimediali, all'elaborazione di prodotti per il web, alla comunicazione visiva in generale. Infine, un corso per tecnici dell'industria cinematografica e televisiva: l'alta formazione è sul set. Il corso vuole fornire una preparazione tecnica specialistica adeguata alle esigenze di un mercato-

dell'audiovisivo in continua evoluzione tecnologica. Fornire un profilo professionale adeguato alle necessità della moderna industria cine-televisiva rivolgendosi a tutti coloro che intendono confrontarsi e spendersi nel mercato professionale con competenze in materia di Ripresa Video ed Audio. Il corso è limitato a un numero di 20 alunni selezionati Requisiti indispensabili per l'ammissione al corso sono : - diplomati occupati (cassa integrazione guadagni ordinaria o

pentito Francesco Fonti dichiara di aver affondato. «Ci dicono che probabilmente, dopo aver esaminato questo relitto, cercheremo anche altri due scafi, che sarebbero quelli citati dal pentito». Lo ha detto Ezio Amato, Dirigente Tecnologo dell’Ispra, intervistato dall’Agi a bordo della nave oceonografica di ricerca Astrea, a Cetraro(Cs). «L'Italia ha tutte le tecnologie necessarie – ha aggiunto – per la ricerca e la bonifica, anche se non applicate a casi specifichi di questo tipo, perchè sarebbe la prima volta al mondo che si tenterebbe di recuperare bidoni da un relitto a 500 metri. Fino a 90 metri lo abbiamo già fatto, proprio in Italia. La novità sarebbe la profondità e l’applicazione di tecnologie che sono utilizzate per l’esplorazione petrolifera, ma si può fare. Il problema forse sono i costi: una cifra che mi è difficile quantificare, ma si tratta di decine di milioni di euro».

Massima allerta sul maltempo nel Sud MASSIMA allerta sulle regioni meridionali interessate dal maltempo che, nelle prossime ore, subirà un ulteriore e netto peggioramento: il Dipartimento della Protezione civile ha infatti disposto «l'attivazione preventiva» di tutte le strutture di presidio del territorio, in Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Alla luce dei quantitativi di pioggia previsti e della condizione dei terreni e di fiumi e torrenti già interessati dalle piogge, sottolinea il Dipartimento, «è utile ricordare alcune precauzioni da adottare per evitare, a quanti si trovassero nelle zone colpite da temporali di forte intensità, di esporsi ai rischi». L’invito è dunque quello a non usare l'auto se non in casi di grave urgenza, di fermarsi in un luogo riparato in caso di temporali violenti, evitare di transitare lungo i margini di fiumi e torrenti, prestare la massima attenzione prima di percorrere i sottopassaggi. Il Dipartimento consiglia inoltre di evitare le uscite in mare e sottolinea che saranno possibili disagi nei collegamenti marittimi, in particolare con le isole minori.

straordinaria ) o laureati disoccupati/ occupati, in mobilità con contratto a tempo determinato. Necessaria la residenza in una delle regioni aderente al catalogo interregionale di alta formazione (oltre alla Basilicata anche Veneto, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta). La quotadi iscrizioneè copertaal 90 per cento dalla Regione Basilicata richiedendo il voucher tramite l'apposita domanda. Per tutte le informazioni si può consultare il sito internet della Regione Basilicata (www.basilicatanet.it) oppure chiamare al numero verde 800.29.20.20. Il sito dell’alta formazione è www.altaformazioneinrete.it. Le domande entro e non oltre il 5 ottobre prossimo.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

24 Ore in Basilicata 17

Giovedì 24 settembre 2009


Il consigliere Udc: le istituzioni aderiscano

Sviluppo Italia diventa ente della Regione

Previsti mille tirocini formativi L’appello di Libutti

E’ UFFICIALE: Sviluppo Italia è della Regione Basilicata. Si è concluso - o come dicono gli esperti “è stato perfezionato” il trasferimento della società. E’ stato firmato il Protocollo tra Invitalia, Regione e Ministero dello Sviluppo economico E dopo la firma, avvenuta ieri mattina, del Protocollo d'intesa tra Invitalia, Regione e Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione (Dps) del ministero dello Sviluppo economico, la Regione Basilicata ha rilevato la partecipazione detenuta da Invitalia, Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, pari al 95,23% delle quote. Sviluppo Italia Basilicata diventa “società in house della Regione”: il termine indica il mantenimento di una attività all’interno dell’ente e utilizzando le sole risorse di quest’ultimo. Continuerà nell'azione di promozione dello sviluppo economico e imprenditoriale locale. La Regione Basilicata e Invitalia, infatti, intendono collaborare per rafforzare l'impatto sul territorio di progetti e iniziative di sviluppo. L'attenzione verrà rivolta in particolare a quattro punti: alla promozione delle opportunità di business volte a favorire la realizzazione di investimenti esteri di elevata qualità; alla riqualificazione dell'offerta culturale della Regione; al sostegnoper la nascitadi nuove imprese; all'attuazione di investimenti e interventi qualificati, mirati e innovativi sul territorio regionale. Interviene il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo: «L'atto di trasferimento ci metterà nelle condizioni di avere un nuovo strumento capace di essere punto di riferimento del sistema imprenditoriale della Basilicata, con particolare attenzione ai settori dell'innovazione tecnologica,

MILLE nuovi corsi di formazione per venire alla Regione, entro il termine altrettanti lucani. I “tirocini formati- fissato, l'adesione e la scheda progetvi” vengono annunciati da un avviso tuale. In tale ottica ho invitato il Sindella Regione Basilicata denominca- daco di Potenza a porre in essere con to “Transizione alla vita attiva - cre- urgenza tutti gli adempimenti nescita professionale - qualificazione cessari affinchè anche il Comune cadell'azione pubblica - tirocini forma- poluogo partecipi al progetto ed abtivi nella Pubblica Amministrazione bia così la possibilità di accogliere i laureati e diploper diplomati e mati potentini. laureati” Mi auguro altresì Se ne occupa il che anche gli alcapogruppo tri enti siano sendell’Udc al Comusibilizzati ed adene di Potenza, riscano all'iniziaEmilio Libutti. tiva». Che apprezza «E' una occal’iniziativa e chiesione preziosa da de che la si prepanon perdere - ha ri adeguatamenconcluso Libutti te. perchè, così come Dice Libutti: indicato nelle fi«L’iniziativa a cui nalità del bando, dovrebbe aderire si creano le condianche il Comune zioni per accomdi Potenza prevepagnare i ragazzi de lo sviluppo di Sopra, Libutti. Sotto, classe di un versoil mondodel tirocini formati- corso di formazione lavoro, per accrevi da parte di ben scere le conoscen1.000 giovani ze e le competenze laureati e diploprofessionali , per mati lucani presutilizzare sul noso le pubbliche stro territorio amministraziol'entusiasmo e la ni della regione preparazione dei Basilicata. Le atnostri giovani ai tività previste soquali , tra l'altro, no riservate ai verrà riconosciugiovani disoccuta anche una inpati o inoccupati dennità economidi età compresa ca per far fronte tra i 18 ed i 40 analle loro spese. ni e comunque Certo non si tratta residenti in Basidella soluzione a licata». tutti i problemi «I giovani saranno impegnati nelle nostre ammi- della disoccupazione intellettuale in nistrazioni per 12 mesi - ha conti- Basilicata ma rappresenta, comunnuato Libutti - e per un tempo com- que, un tentativo, uno sforzo concreplessivo di 1.430 ore per tirocinante, to, nella direzione di creare qualche con una indennità di partecipazione opportunità di lavoro e di attenuare , per ciascun tirocinante di 10.000 eu- per quanto è possibile, la preoccuro per l'intero periodo. Però è indi- pante tendenza a fuggire dalla nospensabile che le amministrazioni stra realtà emigrando inaltre città e, pubbliche disponibili facciano per- sempre più spesso, in altre nazioni».

La sede della giunta regionale della Basilicata

ed in grado di accelerare la gestione degli strumenti finanziari secondo le modalità più utili al sistema imprenditoriale lucano». Prima del Piano di riordino, Invitalia disponeva di 17 società regionali operative (in tutte le regioni eccetto il Lazio, la Valle d'Aosta e il Trentino Alto Adige). La cessione di Sviluppo Italia Basilicata fa seguito a quelle, avvenute nei mesi scorsi, delle società regionali del Gruppo in Sicilia, Puglia, Molise, Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Il percorso di riorganizzazione intrapreso da Invitalia (il cui termine è stato prorogato al 30 giugno 2010 dalla legge cd. “Anticrisi” - n.102 del 3 agosto 2009) ha, inoltre, portato alla messa in liquidazione delle società in Piemonte, Emilia-Romagna,

Veneto, Lombardia, Marche, Umbria, Sardegna e Calabria. Sono tuttora in corso di definizione le trattative finalizzate alla cessione delle società, ovvero di loro rami d'azienda, in Campania e Abruzzo. Afferma l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri: «La cessione di Sviluppo Italia Basilicata è il risultato finale di un percorso di collaborazionee dialogo tra le parti coinvolte, tutte ugualmente interessate a garantire il mantenimento dell'efficienza di questa società ed avviene nel rispetto del Piano di riordino e dismissione delle partecipazioni societarie che Invitalia ha avviato sulla base della Finanziaria 2007 e sulla base delle direttive del Ministero dello sviluppo economico».

Giovedì 24 settembre 2009

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

18 24 Ore in Basilicata Concluso il trasferimento della società


Giovedì 24 settembre 2009

19

REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Tito

Potenza

Torrente Tora

Abitazioni di via Mare Egeo

Il sindaco vieta l’uso dell’acqua

La proposta di rione Cocuzzo

a pag. 23

alle pagine 20 e 21

A Malvaccaro un randagio viene investito. Il signor Nicola lo fa curare a proprie spese

Lilli, cagnetta vagabonda «Ma per i cani abbandonati non c’è nessun aiuto da parte del Comune» UN cane randagio viene investito da un’auto. Un residente del quartiere in cui è avvenuto l'incidente lo fa curare, tutto a proprie spese. È successo a Potenza, in rione Malvaccaro. I protagonisti di questa storia sono Lilli, dolce volpina randagia e Nicola Debbene, uomo dalla rara generosità. È la sera di venerdì 28 agosto. Qualcuno investe Lilli con un’auto. Il conducente si ferma a soccorrerla, ma non sa cosa fare. Subito si precipitano sul posto quanti hanno assistito all'accaduto. Nicola prende a cuore la creatura. Chiama al Comune sperando di avere delle indicazioni su come intervenire. Tutto ciò che l'uomo può fare, dicono dal comune, è portarlo al canile comunale. «A quel punto - racconta Nicola - decido di non recarmi al canile. Temevo non fosse adeguatamente curata e che sarebbe morta. Così la faccio visitare da un veterinario che mi comunica la diagnosi: Lilli ha la colonna vertebrale spezzata. L'intervento è alquanto delicato, così lo stesso veterinario ci consiglia di effettuare l'operazione in un ambulatorio di Napoli. Lilli adesso è ancora lì, per il decorso post operatorio». Tutto ciò per una spesa complessiva che ammonta a circa 3.500 euro. «Ho chiesto all'amministrazione se per queste cose fosse possibile avere un rimborso, anche parziale, un contributo. Ma pare non sia previsto nulla. Così, nel quartiere stiamo facendo una colletta». Nicola si è anche mobilitato distribuendo dei manifesti che raccontano la storia di Lilli, con la speranza che qualcuno contribuisca in qualche modo e se ne prenda cura. «Se ciò non avverrà -dice Nicola - vuol dire che resterà con me. Non me la sento di lasciarla di nuovo per strada. Ho chiesto informazioni anche alla pensione per cani di Tito, ma servono 10 euro al giorno per ospitarla e ciò comporterebbe altre spese». Tutti, nel quartiere, sono affezionati a questa cagnolina. «Siamo noi che le diamo da mangiare e sempre noi abbiamo chiamato il Comune prima dell'incidente perché fosse sterilizzata. E così è stato. Già sapevamo, però, che sarebbe stata rimessa in strada dopo la sterilizzazione». A smuovere gli animi dei cittadini non è solo l'amore per gli animali. «In città ci sono tanti cani randagi - dicono alcuni -solo qui a Malvaccaro ci sono circa venti cuccioli. Adesso sono piccoli e innocui, ma quando cresceranno? Noi ce ne prendiamo cura anche perché potrebbero diventare pericolosi, se affamati». Per Nicola «il randagismo esiste perché non ci sono posti a sufficienza nel canile comunale, che non soddisfa certe necessità. Non esiste una struttura che faccia tac, per esempio. Abbiamo un solo canile, che è quello di Tiera. Ne servirebbero altri e più grandi. Tutto ciò che chiediamo all'amministrazione è un sforzo maggiore, delle finanze destinate a questo». Anna Martino

DISAGI DAI RIONI

Problemi idrici a Ondina Valla Intervenga Al

Alcuni “ospiti” del canile di Potenza

«Purtroppo mancano i fondi» C'È anche chi ritiene che il randagismo e la cura dei cani abbandonati siano sì questioni correlate tra loro, ma in senso positivo. Afferma la responsabile del canile comunale, la signora Gentile: «Prima di ogni cosa, il canile comunale accoglie, sempre, anche cani feriti, investiti o morsicati, anche senza l'autorizzazione del comune, visto che si tratta di casi di emergenza.. Effettuiamo sterilizzazioni gratuite sia ai cani randagi che a quelli padronali. Offriamo gratuitamente anche cibo per i cani, qualora fosse richiesto. È possibile adottare i nostri animali. Prima che ciò avvenga viene effettuata loro tutta la gamma vaccinale e il trattamento parassitale. Abbiamo, inoltre, un servizio veterinario a tempo pieno». «La nostra struttura - continua - prevede un canile, un rifugio e le così dette aree di supporto, dove facciamo socializzare i cani per poi costituire dei gruppi in cui individuare quelli predisposti all'adozione». «Il servizio veterinario Asl - aggiunge - ha una

sala operatoria, una sala degenza ed effettua radiografie». Per quanto riguarda il problema del randagismo, precisa: «Una volta sterilizzati, i cani vengono rilasciati perché la politica adottata dal comune è quella di rafforzare la convivenza e la socializzazione tra gli uomini e gli animali, là dove questa è possibile. Infatti, vengono rimessi in strada solo quelli che non sono compatibili con il territorio e quindi considerati pericolosi e aggressivi. Per quanto riguarda i cuccioli, poi, evitiamo di staccarli dalla madre prima dello svezzamento. Nel caso, comunque, prendiamo la madre con i cuccioli. Teniamo questi ultimi e rilasciamo la madre, una volta sterilizzata. Qualora la cucciolata fosse davvero numerosa, ovviamente non possiamo prendere più di quattro, cinque cani per volta». Ma non è solo una questione di posti. «Purtroppo - conclude - il Comune ha un budget limitato». an.ma.

IL presidente del Comitato di quartiere di Macchia Romana, Carmine Rocco Misuriello, ha chiesto ai tecnici di Acquedotto lucano di intervenire per rendere fruibile la zona di via Ondina Valla, attualmente alle prese con problemi di carattere idrico. In sostanza in questa zona vi sarebbe da tempo la fuoriuscita di acqua che creerebbe enormi problemi agli abitanti della zona. Carmine Rocco Misuriello in queste settimane ha chiesto ai tecnici di Acquedotto lucano di intervenire per risolvere i problemi agli scarichi, alle fogne e quelli di carattere igienico-sanitario, ricevendo ampie rassicurazioni in merito al ripristino della situazione. Da tempo i cittadini dei complessi edilizi, hanno posto sollecitazioni, istanze e richieste agli amministratori comunali che dal canto loro avrebbero comunicato ai residenti che il problema è di stretta competenza di Acquedotto lucano. Il presidente del comitato di quartiere di Macchia Romana, Carmine Rocco Misuriello, si è fatto carico della situazione interpellando i tecnici di Acquedotto lucano. Tutto nasce dalle frane e smottamenti verificatisi in zona alcuni mesi fa che hanno creato non pochi problemi e molte preoccupazioni agli abitanti del popoloso rione cittadino. Gli smottamenti hanno creato non pochi problemi, ivi compreso l'abbassamento del tratto stradale. La zona è stata dunque oggetto di alcune valutazioni da parte dei tecnici di Aql che avrebbero già preso a cuore le istanze dei cittadini, sottoponendola zonaadun primosopralluogo. Va detto che in questi ultimi mesi le attenzioni dei cittadini di Macchia Romana, non si sono limitate soltanto alla questione di Ondina Valla, ma, anzi sono andate oltre, basti pensare alla nuova fase legata al trasporto pubblico che dovrebbe portare entro breve al passaggio di un bus proprio in via Oscar Romero e ai lavori nel parco, che darebbero alla zona un maggior interesse sul piano strutturale e del decoro. Ora spetta adAl eal Comunedi darerisposte in merito agli impianti fognari, ai trasporti e al verde. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Potenza


20 Potenza

Giovedì 24 settembre 2009

Potenza 21

Giovedì 24 settembre 2009

CAMBIANO LE PREVISIONI

Tempo e partecipazione Il progetto del contratto di quartiere di rione Cocuzzo è datato 2001, ma - come ha precisato uno dei componenti del comitato spontaneo di cittadini interessati alla vicenda del trasferimento in alcuni nuovi alloggi di rione Poggio Tre Galli - l’idea nasce da una proposta del ministero dei Lavori pubblici del 1997. Di tempo ne è passato tanto e delle finalità tracciate in quegli accordi non ne sono state raggiunte molte. Cambiano velociiprogetti,enel temposimodificano,rallentano,proseguono. Venti anni dopo, ancora se ne discute. «Lo sa - dicono alcuni residenti - in fondo è cambiato anche il quartiere». In meglio e in peggio. Dipende. «Adesso abbiamo un parco, è frequentatissimo, sicuro, con l’illuminazione e i giochi per i bambini». Ma la piazza, quella che la collettività chiama “nave”, pure quella è ancora lì, con il cemento rosso e il terreno che sarà la base per nuovi alberi. «E’ cambiato anche questo progetto e sembra un po’ meno “mostro”». Le “vele” tagliate e più verde. «Ma c’è ancora tanto da fare». Allora, i progetti cambiano, si modificano e rallentano. Nel tempo si possono fare tante cose. Dipende in quanto. C’è la burocrazia, gli accordi, la politica. E accade che a smuovere le cose siano i cittadini, quando sanno stare insieme, magari in organismi spontanei che martellano e sollecitano. La chiamano partecipazione.

La contesa sulla casa popolare

Il comitato spontaneo di Cocuzzo tira le somme «Si rispetti il contratto di quartiere. Avanzerebbero altre case» TANTO per mettere le cose in chiaro, «qui non si tratta di fare guerra tra poveri». Il comitato di cittadini sorto spontaneamente a rione Cocuzzo (risiedono negli ultimi due piani del blocco Del Favero e nei piani galleria del blocco chiamato Padula e sono interessati dal contratto di quartiere del 2001) ha incontrato ieri pomeriggio alcuni consiglieri comunali (erano presenti per l’opposizione Giuseppe Molinari e Giuseppe Ferraro, per la maggioranza Roberto Mancino, Giuseppe Laviero e Sebastiano Papa) e l’assessore alle Politiche abitative, Donato Pace. In attesa di scoprire quale “soluzione” sarà trovata, hanno avanzato alcune proposte, piuttosto una soluzione, ispirate a criteri di «legalità». Questi cittadini avevano già sollevato la questione alcune settimane fa, preoccupati dalle «voci sempre più insistenti» che volevano la nuove case popolari realizzate in via del Mar Egeo non più destinate ai residenti di Cocuzzo, «come previsto dal contratto di quartiere (un accordo tra Regione Basilicata e ministero alle Infrastrutture, ndr)», ma assegnate alla graduatoria generale. In città il bisogno di case popolari è alto. Proprio alcuni abitanti di Bucaletto avevano in qualche modo contro-replicato a distanza spiegando che la Cittadella è lì da troppi anni e che le nuove case servono per “eliminare” almeno parte dei vecchi prefabbricati. La questione è vecchia di anni: l’accordo del 2001 parte da una proposta governativa di ancora alcuni anni prima. La premessa: il rione Cocuzzo aveva all’epoca una densità abitativa eccessiva e, dunque, andava “svuotato” e riqualificato. Ecco allora il contratto di quartiere che tra le soluzioni stabilisce la demolizione degli ultimi due piani del complesso Del Favero e la destinazione dei piani galleria del complesso Padula ad alloggi universitari, con annesso trasferimento dei residenti negli alloggi da realizzare a Poggio Tre Galli. Così, preoccupati da quelle “voci”, i residenti degli alloggi interessati hanno scritto al Ministero

L’incontro del comitato spontaneo di cittadini con gli amministratori, ieri pomeriggio, a rione Cocuzzo (foto in pagina di Mattiacci)

e alla Regione che ha risposto inviando al comune una nota in cui spiegava come, vista la presenza del contratto diquartiere,nessuna modificaalvecchio programma avrebbe potuto trovare accoglimento senza un preventivo nulla osta del ministero. Nel frattempo, quel contratto di quartiere non ha trovato piena applicazione: per gli alloggi universitari si è trovata altra allocazione, di abbatimento, al momento, non si parla, la riqualificazione attraverso un piano polifunzionale in uno dei complessi sembra lontana. E il trasferimento degli inquilini ora che gli alloggi di via Mar Egeo sono praticamente pronti? Una delibera di giunta comunale del dicembre 2008 sancisce il trasferimento dei residenti del blocco Del Favero (per un totale di 24 alloggi). Resta da capire il destino degli inquilini del blocco Padula. «Noi una proposta l’abbiamo - ha spiegato Decio Di Bello, componente del comitato spontaneo - In fondo, tra le famiglie aventi diritto nel complesso Padula, non tutte sarebbero disposte a trasferirsi». La richiesta che fanno - accolta, quanto meno sostenuta, dagli amministratori presenti - parte dalla necessità di un censimento: famiglie disposte a trasferirsi, assegnatari legittimi e non occupanti, assegnatari che non siano in presenza di gravi morosità. Poi la proposta successiva. Fatto

l’elenco, spiegano, il numero di nuclei abitativi che a quel punto potrebbero trasferirsi neglialloggi divia delmar Egeo sarebbero una ventina. Che sommati ai 24 del blocco Del Favero, toccano quota 44. Ecco che dei 66 alloggi di via Del Mar Egeo, ne resterebbero anche una ventina da poter “lasciare” alla graduatoria generale. «Senza contare che si liberebbero così ulteriori appartamenti che potrebbero essere - sollecitano - gestiti magari dalla Protezionecivile peremergenze abitative di ogni tipo». Se Ferraro (I Socialisti) ha chiesto una risposta definitiva all’amministrazionesulla volontàdi rispettareil vecchio contratto di quartiere («se c’è un accordo, finanziato con fondi pubblici, come non rispettarne le direttive originarie, correndo il rischio di ricorsi?»), Molinarisi èimpegnato asostenere l’ipotesi conciliativadel comitato. Il centrosinistra, con Laviero, Papa e Mancino, ha garantito attenzione - del resto l’incontro di ieri, come hanno ribadito gli stessi cittadini, serviva a fare una ricognizione - pur ricordando, nelle parole dell’assessore Pace, che prima di una qualunque risposta definitiva è d’obbligo tenere in conto gli accordi istituzionali del passato e le normative recenti. Alla ricerca di una soluzione di «giustizia e lealità». sa.lo.

Urbanistica potentina rischi di riflusso LA precedente amministrazione comunale di Potenza, con lo stesso sindaco Santarsiero, aveva avviato una stagione di grande impegno e innovazione nel settore della pianificazione urbanistica e territoriale: il Regolamento urbanistico per la città esistente, il Piano strutturale metropolitano e il Piano strategico per il territorio dell’hinterland del potentino. Il Regolamento urbanistico è stato definito e ha completato tutta la procedura fino all’approvazione; gli altri strumenti invece sono ancora in corso o del tutto fermi. Per la verità, se si considerano alcune azioni messe in atto dalla nuova amministrazione comunale, sembra che tutto il processo di innovazione della pianificazione stia subendo una fase di stallo se non di vero e proprio riflus-

so. Niente di nuovo. Meccanismi di questo genere sono già stati collaudati in questa città. Non bisogna dimenticare infatti che già nel 1970 questa città fu protagonista di uno scandalo urbanistico e di una successiva inchiesta ministeriale assurto alle cronache nazionali, che si concluse con la denuncia di procedure irregolari. Non passò molto tempo, però, e dopo qualche paura iniziale, i palazzinari potentini, padroni della politica e della città, potevano riprendere a operare nei modi consueti, scherzando sull’inchiesta e sui suoi risultati. La stessa variante generale al Prg (Piano regolatore generale, ndr), avviata nel 1973 per razionalizzare la città (e in particolare la parte pubblica della città), con pre-

«Sembra che tutto il processo di pianificazione stia subendo una fase di stallo»

visioni molto contenute di nuovi insediamenti, fu man mano ampliata grazie a varianti parziali funzionali agli interessi della rendita immobiliare, fino a diventare quello strumento sproporzionato approvato nel 1987, che tanto ha condizionato anche la redazione del Regolamento urbanistico nel 2008. Le vicende degli ultimi decenni, quindi, testimoniano che il potere del cemento può permettersi anche qualche provvisorio passo indietro, tanto poi recupera e si ripaga ad usura. Le prime avvisaglie di una resistenza sempre più efficiente alle innovazioni urbanistiche si sono manifestate già durante il percorso approvativo del Regolamento urbanistico: dopo molti aggiustamenti e compromessi che l’hanno in gran parte snaturato, il Ru è stato approvato all’ultimo minuto della consiliatura da una maggioranza ridotta al lumicino. Uno strumento urbanistico è fatto di previsione e di norme. Ma è fatto anche di attuazione e gestione. Ed è questa la parte che è più utile per i cittadini. Ci hanno detto in campagna elettorale che le innovazioni principali di questo Regolamento urbanistico non consistono certo nella previsione o conferma di cubature da realizzare, quanto nella individuazione di spazi ed attrezzature pubbliche (spazi per strade, parcheggi, verde pubblico, edilizia sociale.. ), nelle procedure per poter realizzare tutto ciò, coinvolgendo i privati e senza eccessivi oneri per la pubblica amministrazione (acquisendo le aree tramite la perequazione e obbligando i privati alla realizzazione di opere ed infrastrutture). Nel Regolamento urbanistico di

Potenza c’è la parte privata, che sfocia nei permessi di costruire e c’è la parte pubblica, che deve dar luogo a spazi pubblici attrezzati per le varie funzioni e necessità di vita sociale. Se nell’attuazione si curano e si mandano avanti solo i permessi a costruire (cioè solo la parte privata) e si trascura l’attuazione della parte pubblica, che deve precedere o andare di pari passo con quella privata, lo strumento urbanistico viene snaturato e si torna alle procedure che hanno caratterizzato la crescita di questa città. La preoccupazione non è infondata. L’Ufficio di Piano, costituito da professionisti appositamente selezionali, che hanno lavorato con passione e competenza e di cui il sindaco si è tanto vantato, è stato trasferito, racchiuso in venti metri quadrati, accorpato ad altri uffici e affidato ad un dirigente, diverso da quello che lo aveva guidato nella redazione del Regolamento urbanistico, non si capisce con quali fini e obiettivi. Eppure la corretta e coerente attuazione del Regolamento urbanistico, così come una sollecita definizione degli altri strumenti di pianificazione rimasti in sospeso, comportano il potenziamento dell’Ufficio di Piano, non il suo progressivo dissolvimento. Forse il neo-assessore Speranza, impegnato nella campagna per la segreteria regionale del Pd, non si è reso conto di quanto sta accadendo nel settore di sua competenza. Ma la sua voglia di impegno politico di più alto profilo non può costituire un alibi, e comunque non diminuisce le sue responsabilità nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto amministratore. Pietro Romaniello (Architetto urbanista)

«L’attuazione corretta del Regolamento richiede un potenziamento dell’ufficio di Piano»

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Alloggi di via Egeo Proposta «d’equilibrio»


APPUNTAMENTI

Agenda

Giovedì 24 settembre 2009

Una mela per combattere la sclerosi multipla

Una nuova domenica al mercatino dell’usato

IL capoluogo sabato 10 e domenica 11 ottobre aderisce all’appuntamento dell’Aism con la solidarietà ‘Una mela per la vita’, per sostenere la ricerca scientifica e fermare la sclerosi multipla. «Fai andare la ricerca, ferma la sclerosi multipla»: è questo l’appello che accompagnerà la tredicesima edizione dell’evento, nato per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla sclerosi multipla. La sclerosi multipla è infatti una malattia con cui vivono oltre 58 mila persone in Italia, che si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 30 anni e rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità per i giovani.

SI terrà il prossimo 18 ottobre l’ultimo appuntamento per questa stagione del mercatino delle cose usate e d’altri tempi. L’iniziativa si svolgerà dalle 9 del mattino alle 22 della sera in largo Pignatari, in vico e largo Serrao. Per quanti avranno voglia di visitare le bancarelle - la maggior parte degli espositori sono lucani - ancora una volta la possibilità di curiosare tra oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d’epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.

CINEMA

RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE VERDI

RANIERI Tito scalo - 0971/629470

Opera di restyling per Montereale

Sala 1 Pelham 1 - 2 - 3 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 2 L’Era glaciale 3 - L’alba dei dinosauri 17 - 19 - 21 Sala 3 G.I. Joe 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Segnali dal futuro 18.30 - 21 Sala 5 Il grande sogno 18 - 20 - 22 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 The informant 17.30 - 19.45 - 22

HANNO preso il via ieri i lavori di riqualificazione del parco di Montereale. Nell'ambito del recupero dei parchi urbani cittadini, progetto inserito negli interventi Por 2000-2006 (sistema dei collegamenti dei parchi urbani), hanno preso avvio oggi i lavori per il recupero di Parco Montereale, la principale area verde urbana della città di Potenza. Gli interventi si caratterizzeranno per il recupero dell'originario impianto di “giardino all'italiana” che ha da sempre contraddistinto il parco. Previsti il ripristino delle cordonature in pietra, il recupero con nuove pavimentazioni del belvedere sulla zona est (palazzetto Coni) e di quello nella zona ovest (su Gallitello), la pavimentazione dei vialetti ed il ripristino di tutte le essenze che nel tempo si sono ammalate e non sono state sostituite. Si interverrà inoltre sui vialetti realizzati circa due anni fa in povere lastre di cemento, sostituendo quest'ultime e ponendo in sicurezza gli stessi che hanno in pratica rimpiazzato il passaggio pedonale che originariamente avveniva lungo la strada car-

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Il grande sogno 19-21

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

L’era glaciale 3 ELLIE e Manny aspettano il loro primo figlio. Diego non ha più il solito spirito di caccia: ormai invecchiandosi ha perso la velocità, che ritroverà solo alla fine del film.

Il grande sogno LAURA è una studentessa universitaria pronta a lottare contro l'ingiustizia. Libero è un leader del movimento studentesco. Gli anni sono quelli che precedono, attraversano e seguono il 1968.

rabile che attraversa il parco. Si doterà il parco di impianto di irrigazione, in parte già esistente e mai utilizzato, sarà restaurata la fontana centrale e migliorata tutta l'area giochi verso il monumento dei caduti. Quest'ultimo inoltre, già oggetto di restauro nello scorso novembre quando furono ripristinati i nomi dei caduti e si provvide alla pulizia degli elementi in bronzo, vedrà oltre al recupero delle aree verdi anche interventi sulle gradinate esistenti e l'area circostante. L'impegno economico è di 200.000 euro e i lavori dureranno, a cura dell'Ufficio Qualità Urbana, circa 4 mesi. Nel darne notizia il sindaco Vito Santarsiero e l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Singetta hanno sottolineato come «tale intervento risponda alle tante richieste pervenute sullo stato di abbandono dell'intero parco. Si tornerà insomma all'antica immagine del parco che da sempre è fruito da famiglie e ragazzi. Si interviene al Parco Montereale dopo aver terminato i lavori al parco dell'Europa unita che nei prossimi giorni vedrà l'inaugurazione dell'area anfiteatro con l'installazione di nuovi giochi».

Albero della solidarietà

Sabato pomeriggio l’inaugurazione a rione Cocuzzo SARA’ inaugurato sabato prossimo l’Albero della solidarietà a rione Cocuzzo. Prosegue, così, il progetto “Integra azione - azioni di solidarietà sociale” promosso dall'associazione “Potentialmente onlus”, dal Comune e dal “Marco smiles quintet”. Il progetto, che si è sviluppato dallo scorso anno, ha visto l'allestimento della mostra fotografica “Scatti su Potenza e la cultura della solidarietà, dell'inclusione e dell'integrazione”, il workshop “Storie di ordinaria integrazione” e il concerto “Amore e speranza” di Marco Smiles Quintet, della Banda di Pietrapertosa e del musicista Duschan. L'obiettivo principale di questo complesso progetto, che si è realizzato per la prima volta nella città di Potenza e che ha visto coinvolte molte associazioni di volontariato coordinate da Comune di Potenza e Potentialmente onlus è quello di permettere una concreta integrazione delle persone svantaggiate, abbattendo i pregiudizi, le barriere e superando ogni ostacolo per l'inserimento di tutti gli individui nella società. Il progetto si conclude con l'inaugurazione dell'opera architettonica nel rione Cocuzzo che, i ragazzi dell'Aipd, dell'Aias e del Don Uva e Potentialmente Onlus coordinati dall'artista Andrea Biavati e dalla maestra d'arte Teresa De Luca hanno realizzato. Il mosaico, composto da migliaia di maioliche, dipinte da persone diversamente abili e normo-dotate, rappresenta un esempio concreto di inclusione sociale; un grande albero attraversato da un lungo serpente, simbolo di solidarietà, di amore per il prossimo e per la natura. L'inaugurazione si terrà sabato prossimo alle 19 a rione Cocuzzo.

INCONTRO AL PALAZZO DI CITTÀ

Oggi la presentazione

“Diversi e divisi” SI intitola “Diversi e divisi –Diario di una convivenza con l’Islam” il libro di Nello Rega che sarà presentato il prossimo 27 settembre al teatro Stabile. Il volume racconta della difficile convivenza tra cristiani e islamici . E della difficile convivenza tra le due culture si discuterà questo pomeriggio, alle 15.30, nella sede dell’Assostampa di Potenza. «Diversi e divisi” – si legge in una nota - non è solo un libro laico, ma autentico e privo di pregiudizi. Un’esperienza diretta, forte, coraggiosa. Ma è anche la constatazione della differenza evidente, obiettiva tra due realtà culturali e religiose. La penna di Rega racconta la reale storia d’amore, l’utopia romantica tra un uomo cattolico e una donna sciita. Il racconto si alimenta di ricordi, parole, sogni, realtà, paura e solitudine. I temi di oggi. I temi del mondo. Rega invita il lettore ad affrontare un viaggio tra le righe di una storia, che è ‘la vita’ stessa. Dall’avventura bella, ricca di progetti e desideri fino al suo crudele dissolvimento».

Segnali dal futuro DURANTE l’inaugurazione di una nuova scuola elementare, a dei bambini viene chiesto di fare dei disegni da inserire in una capsula del tempo.

Santarsiero saluta il generale Cipolletta IL sindaco Santarsiero ha ricevuto il Generale di brigata Mauro Cipolletta, nuovo comandante della Legione carabinieri “Basilicata”. «La città di Potenza - ha detto Santarsiero - ha sempre avuto con l'Arma una relazione positiva e inoltre consideriamo pezzi storici della città i luoghi dove l'Arma risiede». Santarsiero ha fatto dono al generale del volume sul Bicentenario augurando buon lavoro a Cipoletta.

NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 24 SETTEMBRE Peluso via Vaccaro, 326

0971/54517

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco

115

ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277

Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum

0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144

Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

0971 668111 0971 417111 0971 415111

118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Pronto soccorso Emergenza sanitaria Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129

0971 305011

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

22 Potenza


23

Veleni di Tito Ordinanza del sindaco Scavone dopo il verbale del ministero dell’Ambiente

Vietato l’uso delle acque del Tora Concentrazioni in eccesso di trielina, ferro, manganese e solfati: falda contaminata TITO - Divieto assoluto di utilizzo delle acque del torrente Tora. Porta la data del 21 settembre scorso l’ordinanza del sindaco di Tito, Pasquale Scavone, adottata dopo il verbale inviato dal ministero dell’Ambiente, lo scorso 15 settembre, che, a sua volta, fa seguito alla nota dello scorso 31 agosto inviata dall’Arpab, agli uffici romani, nella quale sono riportati gli esiti delle analisi delle acque prelevati nell’area della Daramic e delle acque superficiali del torrente Tora. Dati evidentemente preoccupanti, tanto da indurre la direzione generale per la Qualità della vitadel ministero a chiedere al primo cittadino del comune alle porte di Potenza di intervenire, per le proprie competenze territoriali, e interdire l’utilizzo e l’accesso alle acque del torrente. Ed ecco l’ordinanza che porta il numero di protocollo 11459 e che è stata pubblicata sul sito on line del Comune. Dalle analisi delle acque prelevate dai peziometri (una

Il Comune di Tito

sorta di pozzi predisposti per il monitoraggo) posti nell’area della Daramic, risultano ancora, elevate concentrazioni di trielina. Si tratta della sostanza utilizzata nei processi produttivi dell’azienda, fino a qualche anno fa, fuoriuscitadalla fabbrica, provocando un pesante inquinamento di suolo e falda acquifera. La Daramic srl, fino all’anno scorso produceva

a Tito Scalo separatori per batteria. Dopo l’autodenuncia per l’inquinamento provocato ha avviato un processo di bonifica. Ma le preoccupazioni del ministero non si esauriscono qui. Nelle acque superficiali prelevate dal torrente Tora, invece, le cui analisi sono state inviate dall’Arpab al ministero - come spiegato nella nota inviata al Comune - sono risultate elevate

concentrazioni non solo di trielina ma anche di ferro, manganese, triclorometano, solfati. Al Comune di Tito, il ministero ha chiesto pure «di presentare entro 15 giorni un progetto completo di caratterizzazione dei sedimenti a partire dai tratti riscontrati contaminati». Inoltre, la direzione generale per la Qualità della vita del ministero, dato il persistente inquinamento da trielina nell’area della Daramic, chiede pure all’azienda incaricata della bonifica di conoscere lo stato aggiornato delle attività in corso. E, «vista la vicinanza dei corpi idrici recettori superficiali, cha già appaino risentire dello statodi contaminazionedella falda», si chiede che l’ipotesi progettuale prediliga in primo luogo, «interventi che impediscano il propagarsi della contaminazione al di fuori dell’area e in particolare, verso il bersaglio sensibile costituito dal fiume Tora». I dati Arpab verranno pubblicati sul sito del comune di Tito. Mariateresa Labanca

Avigliano La raccolta differenziata è ancora ferma al 16 per cento

Gestione rifiuti: luci e ombre Le donne del Pd invitano i cittadini a una riflessione comune AVIGLIANO - Con 52 postazioni installate su tutto il territorio, la raccolta differenziata ad Avigliano sfiora appena il 16 percento. Una cifra ancora in negativo, che però in tre anni ha svelato buone performance: la raccolta differenziata è passata dall'8 al 16 percento. Seppure si procederà a una intensificazione grazie alla raccolta porta-aporta e all'apertura di due isole ecologiche per rifiuti ingombranti, cose previste nel nuovo bando in fase di pubblicazione per l'affidamento del servizio di raccolta, difficilmente saranno superate le percentuali del 35 percento. In questo scenario è difficile prevedere se la spesa attuale di 500mila euro annui per il conferimento in discarica possa essere ridimensionata oppure no. Insomma ad Avigliano il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dovrebbe migliorare, ma sui reali benefici che esso porterà alle casse comunali e all'ambiente permangono luci ed ombre. Sono stati questi i principali argomenti all'ordine del giorno di una riunione organizzata dalle donne della locale sezione del Pd, che l'altro ieri sera

hanno invitato cittadini ed associazioni per discutere dell'emergenza rifiuti, con un occhio particolare rivolto alla raccolta differenziata. Sono state proprio le donne, ancora principali protagoniste della vita casalinga, a chiedere chiarimenti e informazioni sullo stile da adottare nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti, al fine di scongiurare nuove emergenze. Hanno anche avanzato delle proposte a coloro che se ne occupano (amministrazione comunale e società incaricata ad effettuare il servizio di raccolta), inclusa quella di tenere maggiormente pulite le strade del paese, camuffare i cassonetti per un maggiore decoro urbano, intensificare l'informazione sul trattamento dei rifiuti. Ad alcune domande sono giunte risposte, altre hanno ottenuto un feedback parziale, come il fatto che l'amministrazione non tragga veri benefici economici dal conferimento del materiale riciclato. È una certezza, hanno fatto sapere dall'amministrazione comunale il sindaco Domenico Tripaldi e il responsabile dell'ufficio tecnico Rocco Fiore, che a giorni sarà pubblicato il nuovo bando per l'affidamento del nuovo servizio di

raccolta. Chi se l'aggiudicherà dovrà fare la raccolta porta-a-porta presso tutti i commercianti e in 500 famiglie (il servizio sperimentale per ora prevede solo i quartieri più popolosi del centro), in più si occuperà della raccolta del materiale ingombrante da depositare in due ecocentri (ai quali potranno conferire gratuitamente gli stessi cittadini) e lo spezzamento delle aree destinate ai mercati. “Per ora - ha spiegato Fiore - il servizio di raccolta porta-a-porta sarà sperimentale. La clausola, qualora i risultati attesi dovessero essere soddisfacenti, prevede un ampliamento”. Raffaele Rosa, responsabile della società che attualmente si incarica della raccolta differenziata, ha spiegato che per migliorare le performance in termini percentuali si dovrà giungere alla separazione dei rifiuti umidi da quelli secchi, pratica che qui da noi non è ancora possibile. “Percentuali del 60-70 percento di raccolta differenziata - ha detto Rosa - si ottengono in quei centri dove avviene la raccolta e il conferimento dell'umido in centri di compostaggio, che però non esistono in Basilicata”. Gianni Sileo

Pietragalla

Bilancio positivo per il museo della civiltà contadina

Museo della civiltà contadina

PIETRAGALLA - Un bilancio più che positivo, a più di un anno dalla sua inaugurazione, per la casa-museo della civiltà contadina di Pietragalla, aperta dal mese di agosto del 2008. Sono state numerose le visite in questi primi dodici mesi: non solo visitatori del posto ma anche provenienti da altre zone della regione. Numerose le presenze anche dalla vicina Puglia e dalla Campania le quali. Tutti venuti a Pietragalla per ammirare i vari ed originali oggetti, utensili, abiti in esposizione, che raccontano silenziosamente tante storie di vita vissuta e reale. Alla stessa maniera, numerose sono state le scolaresche che hanno ammirato questo luogo dando la possibilità agli studenti e alle studentesse di conoscere la storia locale attraverso questo sito. E' una struttura gestita dalla Pro Loco di Pietragalla. Il presidente Rocco Manzella sottolinea che «l’amore per la nostra terra, i ricordi di un passato che sfuma nella memoria, il sacro rispetto per quella

che è stata la vita dei nostri avi, ci hanno praticamente spinti, poco più di un anno fa, ad allestire questo sito. Il nostro passato rappresenta naturalmente le nostre radici e tutti i sacrifici dei nostri avi. Le nostre radici sono qui, su questa terra che i nostri antenati trovarono avara, poco fertile. E’ intrisa del loro sudore quotidiano ed è stata la culla delle loro fatiche e delle loro sofferenze fisiche». La casa-museo pietragallese è ubicata in pieno centro storico pietragallese, in via Roma, e l’orario di apertura è concentrato nel week end, il sabato e la domenica nella mattina dalle ore 11, alle ore 13 e nel pomeriggio, dalle ore 18 alle ore 20. Si tratta di un sito che, insieme al parco urbano dei Palmenti, è entrato a far parte a pieno titolo del circuito culturale regionale ed interregionale insieme ad altre zone della Basilicata, tenuto conto che tante persone settimanalmente si prenotano telefonicamente per avere la possibilià di visitare il museo pietragallese. Antonio Bevilacqua

L’INTERVENTO COME dire che nulla si muove, il tempo scorre inesorabile e problemi vecchie e nuovi non se ne risolvono. La ripresa delle attività porta con se uno scenario complesso e chiuso in una parola “crisi” che preoccupa tutti e tutti i settori indistintamente. Settembre, come un puntuale lunedì, riporta agli impegni e come uomo dell'Istituzione a cui mi lega non la carica, ma lo spirito della responsabilità, mi riporta a guardare gli orizzonti non proprio nitidi. Non è la crisi la mamma di tutti i mali e la colpa di tutti i suoi effetti sembra non sorprendere e per questo delude. Se ci militiamo a registrare il numero di aziende che chiudono ed il numero di persone che perdono il lavoro, con il più forte rammarico, devo affermare che ci siamo fermati in superficie. Il lavoro, la realizzazione di ciascuna

“Ricominciamo da dove eravamo rimasti …immobili!” persona attraverso quello che fa e non solo attraverso quanto guadagna al mese, ha innescato un meccanismo diabolico e furviante. I nostri disoccupati, cassintegrati o lavoratori in mobilità sono persone che hanno lavorato senza impossessarsi del loro ruolo, hanno prestato mani, forza e volontà con l'onestà di chi deve mantenere la famiglia. Poco è importato invece trasferire loro lo spirito d'impresa, la partecipazione alla crescita, la motivazione allo sviluppo. La vecchia ed antica storia del fare il proprio dovere,comese poiildovereescludesse il mettersi in discussione, collaborare, incuriosirsi e fare meglio e di più. Proviamo allora a spiegare

ritornando nella storia dei nostri antenati che, allora analfabeti in gran parte, sono oggi l'orgoglio di molti paesi diversi da quelli in cui sono nati: proviamo a non ignorare il pericolo che corriamo di trasformarci in una Terra Casa di Riposo dove il meno vecchio ed in salute assiste il vecchio longevo malato, dove la famiglia è scrigno e fonte di sostegno essenziali delle giovani generazioni, una terra da dove andar via è meglio perché i tempi qui sono liquidi, eternamente incerti, dove chi resta e fa la propria parte deve essere considerato una eccezione, un “eroe”. Ora poi, ma non da ora e chissà per ancora quanto tempo, assistiamo ad una pantomina tea-

trale veramente vergognosa perché l'ultima delle luci è stata messa sul punto dolens che tanto fa moderno: l'ambiente, l'ecologia, la sostenibilità, le energie pulite e rinnovabili e dulcis infundo il mito dei rifiuti. Tutti coloro che governano un territorio non possono prescindere da questi argomenti direi essenziali: ilrifiuto volendointerpretarlo già nella su etimologia è qualcosa che può essere “ri-preso”vale a dire che la capacità di valutare questo bene è insito nel ciclo della vita, paradossalmente mai dalle nostra parti siè consideratoil rifiutocome risorsa. Questa è la grande cecità che ha fatto di questa la questione gestita “allegramente” dalle istitu-

zioni che devono programmare e pianificare sui territori. Sarà mai possibile che non si sia studiato e trovato un piano di smaltimento che incoraggiassela gentea deporre i rifiuti con un criterio di rispetto civile. Più facile scegliere il metodo della manifestazione strumentalizzata, nessuno vuole i siti, tutti amanti della natura offesa, il problema risolto ma mascherato ha fatto da struzzo a pericolo che covano sotto la cenere. Atteggiamenti pericolosissimi, attendere e rinviare, permettere e lasciar fare, antiche politiche di liceità. Auguro che ci sia uno sforzo di responsabilità che avvicini e coinvolga tutti, istituzioni, associazioni e cittadini, per dare le giuste risposte ad un problema che ha radici profonde. Il sindaco Pasquale Scavone

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


24 Castelgrande Margherita Hack in videoconferenza all’osservatorio astronomico

Notevole punto di esplorazione L’impegno delle istituzioni ad aprire la strutture alle scuole e agli appassionati CASTELGRANDE - Gli osservatori astronomici raffigurano uno dei punti di avvistamento più validi per gli astrofisici, anche se con i satelliti l’astronomia ha percorso passi da gigante. L’Osservatorio astronomico di Castelgrande, l’altra sera ha potuto ospitare in videoconferenza l’astrofisica più celebre al mondo, Margherita Hack. La professoressa, collegata via skype con la sala conferenze dell’osservatorio lucano, dal Centro interuniversitario regionale per l’astrofisica e la cosmologia (Cirac) di Trieste, ha risposto ai diversi quesiti in merito alle teorie sul BigBang, sull’esistenza di altre forme di vita, sulla struttura dell’Universo e sul mondo della ricerca. La Hack ha sottolineato «l’importanza deipunti diosservazione situati sulla terra, esaminandone i pregi, dallo studio sulle onde radio rilasciate dagli altri corpi celesti, all’esplorazione dalla terra di eventuali meteoriti o piccoli pianeti che potessero entrare in collisione con il nostro». «Il lavoro dell’astrofisico ha rimarcato la Hack - è una continua scoperta e paradossalmente più l’essere umano conosce, attraverso la ricerca, e maggiori sono gli interrogativi che si pone. Attualmente si è in grado, seguendo un approccio scientifico, di spiegare il 5 per cento dei fenomeni che avvengono

L’osservatorio di Castelgrande

nell’universo, ma le nuove tecnologie consentono giornalmente di rendere la ricerca più efficace». La professoressa, riferendosi alla presenza delle altre forme di vita, non ne ha escluso la possibilità. Al contrario, la Hack ha ribadito la forte probabilità «che noi non siamo gli unici abitanti dell’universo». Nel contempo, ha precisato la difficoltà di comunicazione tra i vari mondi, in quanto le enormi distanze renderebbero un contatto quasi impossibile. La professoressa, alla domanda sull’esistenza di Dio, è stata recisa e ha liquidato l’argomento senza mezzi termini: «E’ una questione di fede, ognuno è libero di credere

in quel che vuole». La Hack, seppur evidenziando l’importanza e la preparazione dei ricercatori italiani, si è mostrata risentita dell’atteggiamento con cui in Italia si tratta tale tematica. «In America, in un momento di crisi - ha affermato la professoressa - si punta sulla ricerca», mentre in Italia ilprecariato nonpermette alle giovani generazioni di formarsi e vivere del proprio lavoro. La videoconferenza, gestita da Flavio Fusivecci, direttore dell’osservatorio astronomico di Bologna si è tramutata in una sorta di chiacchierata confidenziale. La Hack si è mostrata ironica e tagliente, rimembrando gli anni in cui praticava attività

sportive e invitando i convenuti a non lasciarsi abbindolare «come Pinocchio con il gatto e la volpe», facendo riferimento tra l’altro anche ad un suo libro “Le mie favole”, in cui la professoressa ripercorre e reinterpetra, attualizzandoli, capolavori come la favola di Collodi. La professoressa Margherita Hack è intervenuta nell’ambito della settimana dedicata al “Castelgrande film festival astronomico”, organizzato dall’amministrazione comunale, con la collaborazione del giornalista della Rai, Rocco Brancati. Inoltre, nel corso della serata, il direttore scientifico dell’osservatorio castelgrandese, Dario Mancini, ha intrattenuto gli ospiti attraverso una visita guidata in cima alla struttura, dove è collocato il telescopio. L’altra sera era presente anche il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, apparso visibilmente interessato alla struttura: con il professore Mancini, ha approntato una discussione su come coinvolgere le realtà scolastiche, permettendo sia delle visite guidate, sia dei collegamenti multimediali nei vari istituti. Il sindaco di Castelgrande, Alberto Muro, ha invitato la professoressa Margherita Hack a tenere una lezione di astrofisica nel paesino del Marmo Platano per la primavera prossima. Giovanni Petilli

Incontro all’ufficio del lavoro sulla Linea legno di Baragiano

Cub: «Ritirare i licenziamenti» Motivazioni a confronto con l’azienda BARAGIANO - Si terrà oggi, alle 10.30, presso l’ufficio provinciale del lavoro di Potenza, un incontro sui licenziamenti degli operai della Linea Legno di Baragiano. All’appuntamento convocato per chiarire lo scenario entro cui si muoverà la vertenza - spiega una nota della Cub Edili - ci saranno anche gli operai che sono in presidio davanti ai cancelli della fabbrica da oltre una settimana: i lavoratori si sposteranno presso l’ufficio provinciale del lavoro con un sitin. «L’auspicio è che i licenziamenti vengano ritirati - prosegue il sindacato contrariamente si metteranno in cam-

po tutte le iniziative necessarie contro il licenziamento politico del delegato Rsu - Rls Vincenzo Labella e degli altri operai». Nei giorni scorsi quattro operai della Linea Legno erano scesi in protesta sostenendo di essere stati licenziati dall’azienda in maniera ingiusta, «come ritorsione - avevano spiegato - dopo aver chiamato gli ispettori dell’Asl». Subito, però, aveva replicato l’azienda che ha fatto alcune precisazioni rispetto alle dichiarazioni degli operai. La Linea Legno addebita ai licenziamenti alla crisi economica. «La congiuntura economica sfavorevole - scrivono i rap-

Brienza Domenica i festeggiamenti

Trent’anni di sacerdozio per don Beniamino Cirone BRIENZA - Domenica prossima la parrocchia Santa Maria Assunta festeggia i trent'anni del servizio pastorale di don Beniamino Cirone, parroco di Brienza. L'incontro, presieduto dall'arcivescovo metropolita Agostino Superbo, inizierà alle 18.30 con la celebrazione della Santa Messa nella chiesa della santissima Annunziata. La liturgia sarà animata dalla Corale polifonica “Pierluigi da Palestrina” , diretta dal maestro Carmine Catenazzo. Al termine la corale ese-

guirà brani del repertorio classico. Don Beniamino , fedele testimone dell'amore di Dio, sempre presente nei momenti di gioia e nei momenti di dolore dei suoi parrocchiani, infatti, non occorrono più di due mani per contare in trent'anni le domeniche che non ha spezzato il pane della celebrazione eucaristica. E' stato insegnante di religione nell'Istituto tecnico commerciale , diplomato al conservatorio è un profondo conoscitore di musica classica , la sua grande passione . Vincenzo Macchia

presentanti aziendali in una nota - è un dato oggettito di cui non può essere incolpata l’azienda, che si trova a soffrire anche per la sua collocazione geoografica: lavorare in Basilicata è notoriamente difficile per le scarse infrastrutture. I licenziamenti sono dovuti alla crisi economica in atto e non certo a comportamenti vendicativi o ritorsivi. Sia sufficiente questo elemento - proseguiva la nota - l’azienda è sempre stata trovata regola con le norme di legge. Ciò che, invece, non viene evidenziato è che le illazioni determinano un danno all’immagine dell’impresa e delle persone che ci lavorano».

Pafundi nominato direttore della Provincia

Un momento della seduta del consiglio di ieri (f.Mattiacci)

POTENZA - E’ Donato Pafundi il nuovo direttore della Provincia. La nomina è avvenuta ieri durante la seduta del consiglio provinciale. Consiglio provinciale che si è aperto con un minuto disilenzio per isei militari italiani morti a Kabul. La nomina di Pafundi è stata «una scelta - ha commentato il presidente della Provincia Lacorazza - che predilige la qualità e le competenze, ponendosi in linea con la relazione programmatica e potenziando la macchina amministrativa, per raggiungere con tempestività gli obiettivi prefissati». Lacorazza ha tenuto a ringraziare Pafundi per aver voluto ridurre, in linea con la politica di contenimento dei costi messa in campo dall'amministrazione provinciale, la propria retribuzione rispetto all'indennità prevista per l'incarico di direttore. Parole di apprezzamento per le qualità professionali di Pafundi sono arrivate anche dai consiglieri Pace (gruppo misto), Samela, Antonino Capuano (Pdl), Prinzi (Idv) e Libonati, che hanno auspicato una proficua collaborazione con il nuovo direttore generale. In seguito, sono state discusse le interrogazioni presentate dai consiglieri Libonati (Dec) sulla strada

provinciale del Pollino e Pace (gruppo misto) sulla Nerico-Muro Lucano, cui ha risposto l'assessore alla Viabilità Nicola Valluzzi. In particolare, Libonati ha chiesto di conoscere i tempi per l'appalto dei lavori su quell'arteria. L'assessore Valluzzi ha assicurato che «è in fase di predisposizione il bando per l'appalto, che sarà completato subito dopo il rinnovo della convenzione con la Regione». Da parte sua, Pace ha interrogato l'assessore sui «motivi di chiusura della Nerico-Muro Lucano, le ragioni che hanno impedito alla Provincia di porre in essere le azioni necessarie a rendere fruibile la strada e i tempi di riapertura della stessa». L'assessore ha precisato che «l'arteria non è stata mai aperta, non solo per la mancanza della segnaletica verticale e orizzontale, ma anche per l'assenza della necessaria autorizzazione dell'Anas». Intanto la Provincia ha optato per «un'apertura provvisoria della strada, in un solo senso di marcia, in attesa che la Regione finanzi le opere necessarie per un suo completamento». A maggioranza approvate anche due variazioni al bilancio di previsione 2009 e al Peg esercizio finanziario.

“La stanza differenziata” sarà oggi svuotata e le bottiglie di plastica consegnate all’Acta POTENZA - Sarà svuotata oggi, nella scuola di santa Maria, la “Stanza differenziata”, ovvero l’opera ideata dall'artista Teri Volini e realizzata nell'ambito del progetto “La bella terra”. Progetto che ha preso il via lo scorso febbraio e ha visto in tutto 11 appuntamenti. “La stanza differenziata” non è altro che un grande cubo trasparente in legno e plexiglass di 3 metri per 3 che rappresenta una stanzetta da bambino con tanto di mobilio. Una stanzetta, riempita giorno dopo giorno dal mese di aprile, con un gran numero di bottiglie in plastica riciclate portate a scuola ogni giorno dagli alunni. La stanza era stata realizzata per mostrare che se non abbiamo cura dei ma-

teriali che usiamo essi sommergeranno tutto, anche la nostra casa e i luoghi a cui più teniamo, «cosa - ha precisato Teri Volini - che sta difatti accadendo». Una volta compiuta la saturazione con migliaia di bottiglie, l’artista e i bambini hanno voluto dare un segnale e propositivo, liberando la cameretta invasa dalla plastica e mostrando che, se lo vogliamo e ci impegniamo seriamente, possiamo cambiare abitudini e migliorare il mondo in cui viviamo. Un messaggio questo che per l’artista Teri Volini è prioritario e che ha trovato nei bambini un terreno molto fertile per la loro freschezza, per la loro recettività e per il loro entusiasmo. Allo svuotamento della “stanza differenziata” parteciperà anche l'Acta

(Azienda comunale per la tutela ambientale) alla quale saranno consegnate le bottiglie per essere riciclate in raccolta differenziata. L'Azione simbolica - che è stata alla base del riempimento e dello svuotamento della “cameretta” - fa parte di un modo particolare di fare arte: Arte convolgente - che prevede la partecipazione della gente nella realizzazione di un'opera viva e attiva, per migliorare la società e far crescere la coscienza, in questo caso ambientale e Arte Pubblica, che esce dagli spazi usuali, istituzionali, come musei o gallerie e utilizza luoghi non convenzionali per meglio interagire con la gente, per rendere meno utopica la connessione tra arte e vita e per comunicare più direttamente importanti messaggi.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


25

Un matrimonio alle spalle durato pochi mesi e poi l’inizio degli atti persecutori

«Io, moglie vittima di stalking» La storia di una signora di Genzano che per la sesta volta ha denunciato il marito GENZANO DI LUCANIA - Ci giunge, anonima, la denuncia alla stampa di un reiterato caso di stalking. La signora, che si dice “perseguitata” dall'ex marito, ci fa pervenire il suo sesto atto di querela, ratificato appena ieri dai carabinieri di Genzano. I nomi delle persone coinvolte sono cancellati con un pennarello, ma siamo riusciti a verificare l'attendibilità del documento pur senza con ciò doverne violare la riservatezza. Questi, in sintesi, i fatti. Il matrimonio dura soli pochi mesi ed il tribunale, «con ordinanza resa nel procedimento di separazione» assegna la casa coniugale alla donna. Da quel momento, a partire dunque dallo scorso anno, cominciano i problemi. «Lui continua a molestarmi in tutti i modi possibili scrive la querelante - intru-

Una panoramica di Genzano di Lucania

folandosi nella mia vita privata ed assoggettandomi ad una vera e propria persecuzione». «Si è introdotto più volte nell' abitazione coniugale -

precisa la signora - portando via oggetti e suppellettili vari; inoltre mi ha sottratto dalla macchina, delle cui chiavi ancora possiede una copia, il computer portatile

personale, alludendo in seguito, via sms, ai contenuti riservati di alcune cartelle ivi custodite». «Da qualche giorno, poi, continua - il mio ex marito

ha ripreso nelle sue condotte ossessive e moleste, iniziando stavolta a perseguitarmi con riprese fotografiche e video, sia sotto casa che per strada, presenti i nostri rispettivi attuali compagni; e ciò mi ha procurato ripetuti malesseri per tenere a bada i quali mi sto sottoponendo a trattamenti a base di ansiolitici, prescrittimi dai medici cui mi sono rivolta». «Lo scopo di tale accanimento è quello di procurarsi materiale probatorio da utilizzare contro di me in fase di giudizio di separazione; e tale evidente violazione della mia privacy va ad aggiungersi alle passate minacce, spesso molto pesanti». «Ciò che chiedo per l'ennesima volta - conclude - è che vengano urgentemente disposte le necessarie misure coercitive e/o interdittive per impedire a quest'uomo di continuare, finora impu-

nito, nella sua condotta reiterata, molesta, ossessiva e persecutoria verso la mia vita privata; condotta, come già precisato, di tale gravità da cagionarmi un grave stato di ansia e di stress emotivo e da costringermi a modificare le mie abitudini quotidiano». Ora, fra le sue speranze, c'è anche quella che la pubblica denuncia dell'accaduto sulle pagine dei giornali possa finalmente aiutarla ad uscire da questa trappola. Gianrocco Guerriero

PRECISAZIONE Navazio non Tartaglia Per un errore sulla prima pagina di ieri nel richiamo in alto a destra è stato scritto «Date l’ergastolo a Tartaglia». Ovviamente si trattava di Navazio. Ci scusiamo con gli interessati.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro


27

Giorgio: «Per la raccolta pro Lasme non siamo stati coinvolti»

Nota di Aurelio Pace e Michele Destino

Melfi, riunione di maggioranza Molte questioni ancora aperte

«Più attenzione per la viabilità del Vulture Melfese»

MELFI - Questa sera presso il palazzo di città a Melfi, sai terrà un'altra riunione della maggioranza di centro destra. Dopo l'appuntamento precedente, in cui sostanzialmente si è deciso di rivedersi per esaminare attentamente i nodi da sciogliere, restano sul tavolo da affrontare la questione relativa a cambiamenti e rimozioni di incarichi in giunta e soprattutto quella inerente alla metodologia e agli equilibri da mantenere fino al 2011, data in cui ci saranno le elezioni comunali. In questo contesto si inserisce, ridondante, la disputa per la leadership del PDL zonale, con Navazio e Pagliuca che entrambi nutrono chance di candidatura alle prossime regionali. Lo stesso Sindaco, che ambisce a ruoli importanti nell'ambito del raggruppamento berlusconiano, vuol vederci chiaro e sapere se potrà avere, o meno, spazio nelle liste che appoggeranno il candidato presidente, in considerazione anche si sta iniziando ad entrare nella fase calda e decisiva. Si sostiene con insistenza che se il prescelto sarà Martorano, Ernesto Navazio, avrà un ruolo di primo piano, spinto e proposto dallo stesso presidente degli industriali lucani, che ne apprezza qualità e carattere. Di contro se la scelta del candidato presidente del centrodestra, ricadrà su un ele-

VULTURE - Viabilità del Vulture sempre più abbandonata. E’ questo il senso di una nota del coordinatore dell’intergruppo di minoranza Aurelio Pace e il consigliere Michele Destino. «Consultato l'elenco descrittivo dei lavori, - spiegano - si apprende che almeno fino al 2012 non sono previsti fondi per la viabilità del Vulture. L'assenza d'interventi in favore di un territorio intero sta tutta nel Piano triennale della Provincia di Potenza 2009/2011è un “libro dei sogni”. Discusso recentemente in III commissione consiliare permanente Assetto del territorio, Lavori pubblici, Strade e Viabilità, Piano Territoriale di Coordinamento, su richiesta dei consiglieri, Pace e Destino, il programma appare incurante di un'area strategica per l'intero sviluppo regionale il Vulture-Melfese appunto, anacronistico se non addirittura privo di sostanza. “Diversi lavori mancano di copertura finanziaria - dichiara Pace - non hanno cioè disponibilità di soldi per essere realizzati, mentre per altri che sarebbero dovuti partire decenni fa le somme destinate all'epoca potrebbero non bastare”. Per conoscere le motivazioni che hanno portato all'esclusione del Vulture dal Piano triennale e per sapere se la Provincia di Potenza intenderà tornare sulle sue po-

Un consiglio comunale di Melfi

mento interno, Navazio, inevitabilmente godrà di minore considerazione, costretto a quel punto a guardarsi intorno e fare valutazioni a 360 gradi sul suo futuro politico. Un futuro che inesorabilmente passa dalle regionali, visto che in veste di Sindaco, dopo due mandati, non è più proponibile. Per quanto concerne le vicende prettamente locali, lo stesso primo cittadino è chiamato a fornire risposte convincenti, soprattutto al capogruppo del PDL Giorgio, che a nome del partito, chiede un coinvolgimento maggiore di consiglieri e vertici, sulla programmazione e sulle decisioni assunte dalla giunta Navazio, senza dimenticare che gli ex AN, ma non soltanto, sono stanchi di assumere posizioni di semplici yes - man, privi di visibilità

Melfi Tempi duri anche per la storica scuola

ed incarichi. Altro tema centrale del dibattere e del contendere resta sempre, il regolamento urbanistico, storicamente argomento spinoso ed alquanto spigoloso. Nel frattempo lo stesso Giorgio e i consiglieri di maggioranza tengono a fare una precisione sulla vicenda raccolta fondi pro Lasme. «In riferimento alla raccolta fondi proposta dalla minoranza a favore dei lavoratori Lasme, precisiamo che non siamo interpellati in merito da nessuno né tantomeno dalle opposizioni. Appare pertanto assolutamente scorretto il tentativo di strumentalizzare in questo modo, la condizione di difficoltà dei lavoratori della Lasme, nei confronti dei quali continuiamo a ribadire la nostra vicinanza e la nostra solidarietà». Emilio Fidanzio

Studenti

Gasparrini, anche quest’anno di Melfi costituita a fatica la prima classe visitano Barile MELFI - Tempi duri anche per l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Gasparrini” è un'autentica gloria non solo della città ma dell'intera regione, per essere sorta nel 1851, all'indomani del sisma del 1850, per volontà di re Ferdinando II Borbone. La scuola, una delle prime sorte non solo in Lucania, ma nell'intero Mezzogiorno, ha visto quest'anno, per l'impegno di dirigente e professori, per un soffio la formazione la prima classe “geometra”, saltata lo scorso anno. La storia di questo istituto è indissolubilmente legata agli eventi sismici di Melfi. Sorto, come detto, all'indomani del sisma del 1850, quando si volevano chiudere uffici ed istituzioni della città, e togliere da Melfi il capoluogo del Circondario. Cosa che non avvenne proprio per il fermo proposito del re Borbone. A distanza quasi di un secolo e mezzo, dopo il sisma del 1980, qualcosa di simile stava per avvenire, la dismissione dell'attuale sede dell'istituto e il suo trasferimento in altro luogo. Ad opporsi con forza tutti gli operatori della scuola, in primis l'allora preside, Adriano Ferrara. Il pericolo fu scongiurato ma i lavori di ripristino si prolungarono nel tempo. Tanto che solo in questi giorni, a distanza di circa trent'anni, giungerebbero a conclusione. E così, finalmente, l'istituto avrà la tanto attesa

Il Gasparrini

palestra e, nel complesso, la ripresa della normale attività didattica. Ovviamente questo ha recato non poco nocumento all'istituto, unitamente a tutti i mutamenti, causati dalle ripetute riforme della scuola, ancora in atto, unitamente alla continua istituzione sul territorio di plessi scolastici similari, con chiari fini elettoralistici, che creano solo inutili sovrapposizioni. E' però speranza comune che non si seguano vie traverse per giungere all'antico proposito, adombrato all'indomani del sisma dell'80, ma al contrario, vi sia un rinnovato impegno, non solo per scongiurare la non formazione di classi, ma per dare un rinnovato impulso ad una scuola di fama e notorietà nazionale, vero lustro della regione. Franco Cacciatore

BARILE - Una giornata di sole ha accolto i cento giovani frequentanti le classi prime (Corso Geometri e Ragionieri) dello storico Istituto di “S. Maria di Valleverde” fondato nel 1853 ed oggi intitolato al celebre botanico Guglielmo Gasparrini. Le scolaresche, con le barilesi Federica Guglielmi, Miriana Iurillo, Lucia Palese,Licia Vuottie genitori, hanno poi proseguito per Rapolla , Atella, Monticchio Rionero in Vulture, accompagnati dai professori referenti del progetto di accoglienza “Cultura e territorio” (Mariapia Guantario, Angela Randolfi , Michele Mastromartino, Domenico Spennacchio collaboratore del Dirigente Scolastico Donato Santomauro). Ha fatto gli onori di casa, nei pressi del Centro Sociale “Mons. D.Telesca” a nome del sindaco Giuseppe Mecca, Fiorella Federici Consigliere Comunale; hanno fatto da guida al centro storico del paese (da contrada Papalea, alla Fontana monumentale (1713) dello Steccato, a Piazza Pierpaolo Pasolini, nel cuore antico di Barile, fra le grotte tufacee “Nga Sheshi” privilegiate dal celebre Regista , nel 1964, per scene fondamentali del film “Il Vangelo secondo Matteo”) Donato M. Mazzeo giornalista e direttivo della benemerita “Associazione Pro Gasparrini” di Melfi -costituita qualche lustro addietro da ex Presidi, Docenti e già allievi della cosiddetta “Scuola dei Contadinelli” - e da Pasquale Di Palma , Tecnologo Alimentare.

Rionero in Vulture

In corso d’opera gli interventi in via D’Aosta RIONERO - Sono in corso d’opera i lavori di svellimento, livellamento, apposizione di rete elettrosaldata e ripavimentazione, attraverso basolato lavico, del tratto stradale denominato Via Amedeo di Savoia per un importo complessivo pari ad 58.000 euro circa. Le opere sono finanziate con fondi regionali ottenuti e sbloccati per danni rivenienti dalle eccezionali precipitazioni nevose dell’inverno 2005. I lavori sono eseguiti dall’impresa Donato Grieco con la direzione dei lavori del geometra Vincenzo Zucale. “Il centro storico con le caratteristiche strade e relativa pavimentazione in basolato lavico, rappresenta una delle preziosità storiche cittadine da preservare e rendere fruibili con interventi di manutenzione - evidenzia l’Assessore ai LL.PP. Maria Pinto -. ll sindaco Antonio Placido e la Giunta Comunale si sono da subito attivati in tal senso presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata intercettando fondi volti in tal senso».

La Ginestra-Venosa

sizioni, il coordinatore Pace e il consigliere Destino hanno depositato un'interrogazione a risposta scritta e indirizzata ai Presidenti del Consiglio e della Giunta Provinciali nonché all'Assessore alla Viabilità. Questa riprende di fatto un'altra interrogazione già depositata nel mese di luglio e che aveva per oggetto quattro percorsi su asfalto: l'ex Ss 401, l'ex SS 303, la Sp 9 e la Sp 24». Per Pace e Destino quattro strade che hanno bisogno della dovuta attenzione. «Quello del Vulture-melfese è un territorio di valenza strategica in termini di economia regionale. Invece, - concludono - fondo stradale sconnesso, frane mai messe in sicurezza, manutenzione a singhiozzo pongono a dura prova arterie che servono un grosso flusso di circolazione di mezzi e persone e servono alla crescita di tutta la regione».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


28

Durante la seconda guerra mondiale furono fucilate 16 persone dai soldati tedeschi

Quel maledetto 24 settembre 1943 Oggi Rionero si ferma per celebrare le vittime dell’eccidio nazifascista RIONERO – Ricorre quest’oggi il 66° Anniversario dell’eccidio nazifascita del 24 settembre 1943. Sarà come per il passato l’amministrazione comunale, in collaborazione con la locale sezione dell’Associazione Combattenti e Reduci, a ricordare con una sobria cerimonia alle giovani generazioni le atrocità della guerra che nella città del Vulture culminarono nella strage di quel triste e doloroso pomeriggio settembrino in cui 16 rioneresi furono fucilati dalla ferocia di soldati tedeschi in ritirata verso il nord dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43. Nell’occasione sono pure ricordate altre due vittime di quei terribili giorni successivi all’armistizio, Luisa Giordano di anni 68 e il giovane diciassettenneAntonio Cardillicchio, vittime otto giorni prima, il 16 settembre ’43, nell’assalto ai magazzini viveri dell’Intendenza della VII^ Armata, ubicati alle casette asismiche del quartiere periferico di Sant’Antonio Abate, cannonneggiati dai tedeschi per impedire alla popolazione affamata di rifornirsi di viveri. Per queste atrocitàsubite Rionero,città

Il luogo e i nomi degli uomini trucidati scritti su un tricolore

della pace, è stata insignita della Medaglia d’Argento al Merito Civile, che oggi celebra anche la “Giornata dello Statuto”. Fu quello di Rionero un eccidio feroce per mera rappresaglia da parte dei tedeschi scatenata contro una popolazione inerme che sino a quel 24 settembre del ’43 non aveva conosciuto gli orrori disumani della guerra. Il movente che originò la furia nazifascista è stato assai

futile: il tentativo di alcuni soldati tedeschi di impadronirsi di una gallina che provocò la reazione del proprietario Pasquale Sibilia, il quale impugnato il proprio fucile custodito in casa sparò contro i militari tedeschi ferendone una alla mano. Immediato nel rione Calvario il rastrellamento da parte tedesca che portò all’arresto di 17 rioneresi, dei quali uno soltanto, Stefano Mattia,

riuscì miracolosamente a salvarsi perché svenuto un attimo prima della scarica dei fucili e quindi coperto dai corpi insanguinati degli altri sfortunati concittadini sfuggì anche al colpo di grazia. Questi i nomi dei rioneresi barbaramente passati per le armi dai tedeschi di passaggio a Rionero: Antonio Di Pierro, Angelo Mancusi, Pasquale Manfreda, Antonio Santoro, Gerardo

MELFI: BORSA DI STUDIO “VINCENZO PAGLIUCA” Premiata Stefania Marzario MELFI - Il 21 settembre, la Città di Melfi ha celebrato la seconda edizione della Borsa di Studio intitolata alla memoria di “Vincenzo Pagliuca”. Nella Sala del Trono del Castello Federiciano, davanti ad una platea “amica di Vincenzo”, la fondazione ”Insieme per”, in collaborazione con l'Università degli Studi di Basilicata - Facoltà di Agraria - e col patrocinio del Comune di Melfi ha premiato la studentessa Stefania Marzario, distintasi per le sue eccellenze di studio e di condotta nel corso di laurea triennale in Scienze Agrarie. Numerosi gli interventi, a partire dai familiari - la moglie Giovanna, i figli Nicola, Lorenzo, Pina e il Fratello Antonio - fino alle massime istituzioni locali e regionali in persona del Sen. Viceconte, l'On. Taddei e l'Assessore Regionale all'Agricoltura Viti, che davanti ad una platea commossa ricordano più volte «Vincenzo come uomo forte». L'evento è stato accompagnato da un'esibizione lirica della melfitana Arcangela Sterpellone, e da una rapprasentazione teatrale tra l'Imperatore Normanno Federico II° e il Frate Francesco d'Assisi, quest'ultimo interpretato da Gennaro Tritto sotto la direzione tecnica del noto Gianpiero Francese.

Santoro, Giuseppe Santoro, Giovanni Manfreda, Donato Manfreda, Giuseppe Libutti, Donato Lapadula, Marco Grieco, Pietro Di Lucchio, Pasquale Di Lucchio, Emilio Buccino, Michele Grieco, Pasquale Sibilia e con loro saranno pure ricordati Luisa Giordano e Antonio Cardillicchio. Questo il programma per la commemorazione dei trucidati predisposto dall’amministrazione comu-

nale: ore 9,00 - Chiesa Madre celebrazione S.Messa; ore 10,15 – Partenza corteo da piazza G.Fortunato quindi via N.Sauro, via Galliano, via Marconi, via S.Antonio; ore 10,45 – Arrivo corteo al Monumento ai Trucidati, deposizione corona, interventi del presidente del Consiglio comunale, del presidente della sezione Combattenti e del sindaco della città. Michele Rizzo

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


29 Villa D’Agri Il sindaco Cantiani: «E’ una cosa vergognosa. Chiudo per sempre la struttura»

Palazzetto, danni per 10.000 euro Vandali in azione nella notte: vetri rotti, porte divelte ed estintori svuotati VILLA D'AGRI - Vandali in azione al Palazzetto dello Sport, oltre 10 mila euro di danni. Sono entrato di sicuro in piena notte, lontano da occhi indiscreti, hanno preso un palo di ferro e hanno sfondato la porta laterale di sicurezza. Una volta entrati hanno fatto di tutto: vetri rotti, porte divelte e tutti gli estintori presenti all'interno della struttura svuotati del loro contenuto sul rivestimento che ricopre il campo di gioco. L'amara scoperta è stata è stata fatta dai vigili urbani insieme ai tecnici del Comune che si erano recati al palasport per un sopralluogo. «E' una cosa vergognosa - infuria il Primo cittadino di Marsicovetere, Claudio Cantiani dopo aver fatto il sopralluogo insieme ai tecnici comunali. La stima provvisoria dei danni è di oltre 10 mila euro tra pavimenti, impianto elettrico, porte e vetri rotti. Ma al di là del danno - commenta il Sindaco - è l'atteggiamento distruttivo che c'è stato. Mancanza di rispetto per la cosa pubblica. Mancanza di senso civico che sta venendo fuori. Non si può continuare a sperperare denaro pubblico per l'incoscienza di alcuni scalmanati che alla fine finiscono per danneggia-

L’interno del palazzetto

re anche chi per la struttura ne fa un uso a fini sportivi e ludici. Chiaramente l'amministrazione di fronte a questo ennesimo atto vandalico ha deciso di chiudere definitivamente il Palazzetto fino a quando il collaudo sarà effettuato e poi sarà dato in gestione esterna. Quindi, ora provvederemo a fare una recinzione esterna di protezione e risistemare tutto quello che è stato danneggiato e in tempi brevi il collaudo. Dopo di che di che ci sarà la gara e solo dopo sarà fruibile ai cittadini. Questa è una decisione sofferta

ma per ora è l'unica soluzione, il palazzetto resterà chiuso. E' intenzione - ha aggiunto Cantiani - dell'amministrazione sporgere denuncia contro ignoti per atti vandalici. Non solo ulteriore provvedimento - ha concluso il Sindaco - sarà quello di un sistema di video sorveglianza su tutte le strutture pubbliche dal Palazzetto, scuola e piazza”. E sulla stessa lunghezza d'onda del Sindaco, anche l'assessore comunale allo Sport, Mario Marsicano che ha dichiarato “E' un peccato. Questo è un bene di tutta la collettivi-

tà. Eravamo già intervenuti - ha spiegato l'assessore sulla struttura con una serie di interventi e stavamo provvedendo al collaudo definitivo. Per pochi teppisti, della struttura non ne può usufruire nessuno. Confidiamo - ha aggiunto l'amministratore allo Sport - nelle Forze dell'Ordine per l'individuazione dei delinquenti». E purtroppo non è la prima volta che alcune bande di teppisti prendono di mira la struttura sportiva, considerata il fiore all'occhiello del centro valdagrino. Già in passato erano entrati e avevano devastato tutto,tra spogliatoi e campo da gioco. Fortunatamente, nell'atto vandalico di adesso, è stato preso di mira solo il pian terreno e non il piano rialzato con le attrezzature sportive. Palazzetto dello Sport che è anche sede del Centro Operativo Misto. In caso di calamità punto di raccolta e di emergenza per la Protezione Civile. La struttura che era stato chiuso prima di Maggio, doveva riaprire per la stagione in quanto c'erano già state molte richieste da parte di diverse associazioni sportive. Gli ultimi suoi interventi risalgono a proprio sei mesi fa. Angela Pepe

Chiaromonte, rubò 40.000 euro Arrestato ventunenne dall’Arma SENISE - Dovrà rispondere di estorsione e furto in abitazione il giovane ventunenne di Chiaronomonte che i carabinieri della compagnia di Senise, coordinati dal capitano Biagio Simonetti, hanno arrestato nei giorni scorsi. Secondo la riscostruzione dei militari dell’Arma gli indizi verso Mario Capuano sarebbero “ gravi” e sono scaturiti a seguito di un'indagine che il capitano simonetti ed i suoi militari hanno effettuato in seguito alla denuncia sporta dalla famiglia vittima del furto, alla fine dell'agosto scorso. Un furto eclatante, visto che dall'abitazione delle vittime sono stati prelevati, tra contanti, preziosi e oggetti di vario genere ben 40mila euro. «Da una prima perizia dell'accaduto - si spiega nella nota dei carabinieri

- e dopo aver valutato la ricostruzione dei fatti, i carabinieri hanno riscontrato anomalie rispetto all'assenza totale di elementi in grado di far pensare ad una introduzione forzata di ladri all'interno dell'abitazione. Le indagini che ne sono conseguite hanno, infatti, appurato la responsabilità di capuano che si sarebbe introdotto indisturbato all'interno dell'abitazione minacciando uno dei componenti della famiglia vittima del furto». Le indagini dei carabinieri proseguono anche in altre direzioni, essendo, il ragazzo, noto anche nell'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacienti. Nel frattempo contro di lui il gip ha adottato la misura della custodia cautelare nel carcere di Sala Consilina.

SENISE

Teppisti alla Nicola Sole

I danni nella scuola

SENISE - Più che bulli, potrebbero definirsi imbecilli. Sono (le tracceportano a più di uno) gli autori della nuova incursione notturna nell’edificio della scuola media Nicola Sole di Senise. A pochissimi mesi di distanza stesso copione,stesso clichè e molto probabilmente stessi autori (era il mese di aprile scorso) ancora una volta si sono introdotti di notte, sempre dalla stessa porta che forse a questo punto dovrà essere murata o meglio protetta, ed in totale impudicizia si sono ridivertiti a riscaricare gli estintori, a distruggere videoproiettori, a rovesciare piante e quadri per terra, a sporcare nei bagni, a buttare sui tetti i registri di classe ed ad aprire i rubinetti dei lavandini, dopo aver sporcato anche i muri del piano terra e del primo piano dell’edificio sito,lo ricordiamo, in un punto centrale ma in un’area sottostante di viale De Gasperi in pieno rione San Pietro. Un istituto di eccellenza questo, per la qualità degli alunni e degli insegnanti, capaci ogni anno di guadagnare premi su premi per partecipazioni a concorsi di ogni genere su e giù per lo stivale e con la stima degli altri istituti. C’è purtroppo però questo neo di quelleche una volta si definivano “pecore zoppe”, visto che si sospetta che

siano proprio tra loro, gli ignoti ed incivili autori della rinnovata stupidità. Alunni che potrebbero avere da ridire con il preside o con qualche docente o molto più verosimilmente non hanno nessuna voglia di studiare (e sono ancora solo alle scuole medie) i quali dunque credono che comportandosi da teppisti in erba, risolvono i loro personali problemi di avversione alla scuola o ai rappresentanti della istituzione. Già parlare di questo significa tornareindietro di almeno sessantanni. Chissà dunque cosa frullerà in testa a questa gente. Fatto sta che almeno due obiettivi li hanno sicuramente stati raggiunti: quello della pubblicità e quello della vacanza forzata gratuita. Il preside infatti, Franco Dursi ha dovuto, obtorto collo, sospendere le lezioni fino a quando non saranno rese di nuovo agibili le aule. Il che in termini più netti significa fino a sabato o domenica e dunque il rientro dovrebbe essere previsto per lunedì 28 prossimo. Quasi una settimana di “ferie” anche agli incivili che continuano a martoriare questo edificio. Naturale lo sgomento del preside ma anche degli insegnanti e dell’amministrazione municipale, sindaco Giuseppe Castronuovo in testa. Gianni Costantino

Carabinieri

«La sp 11 chiusa per un anno»

La sp 11 bis

VAL D’AGRI - Tempi duri per studenti e residenti di Viggiano per l’interruzione della sp 11. A farne le spese non solo gli abitante del paese valdagrino ma anche i pendolari, che da Paterno, Tramutola e Villa d'Agri devono raggiungere il Liceo Classico con tempi di percorrenza maggiori e conseguente slittamento di orario di inizio delle lezioni, il capogruppo Idv alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi, riferisce che «per l'entità e la tipologia dei lavori previsti, la strada Sp 11 bis, purtroppo, dovrà rimanere completamente chiusa al traffico per circa un anno». «Tali disposizioni trovano conferma - spiega il consigliere Idv - da quanto riferito dagli Uffici competenti a cui avevo avanzato la richiesta di aprire al traffico almeno una corsia. Una richiesta che

aveva fatto seguito, tra l'altro, alla riunione avuta congiuntamente al sindaco di Viggiano, Giuseppe Alberti, con l'assessore provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi, e i tecnici preposti all'esecuzione del progetto di adeguamento della Sp 11 bis. Posso tuttavia rassicurare - prosegue Prinzi - che, salvo imprevisti, non sarà arrecato alcun rallentamento, né provocata alcuna sospensione dei lavori in corso, dalla variante già predisposta dalla Provincia, al fine di utilizzare il ribasso d'asta per coprire i maggiori oneri di esproprio e soprattutto - evidenzia - al fine di impiegare la somma di 400 mila euro che l'Amministrazione comunale di Viaggiano ha messo a disposizione per migliorare il progetto e rendere la strada più larga e, dunque, più sicura. E ciò

meritoriamente, dal momento che spiega il Capogruppo - i viggianesi sanno, fin troppo bene, quanto importante e vitale sia la realizzazione ottimale del collegamento con Villa d'Agri, auspicato e atteso da circa 30 anni». «Per quanto riguarda, infine, i quotidiani ritardi di cui risente il trasporto scolastico, continuerò a sostenere la richiesta avanzata dal capo d'istituto del Liceo Classico di Viggiano, Serafina Rotondaro, di ottenere, cioè, la rimodulazione degli orari di partenza degli automezzi utilizzati dagli studenti pendolari. A tal proposito - conclude Prinzi ho avuto modo di registrare la piena disponibilità da parte dell'assessore alla Viabilità Valluzzi affinché la questione sia esaminata nell'incontro con la Sita, previsto per i prossimi giorni».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

30

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Sindacati preoccupati per la mancanza di commesse e per le incertezze produttive

Ferrosud, firmata la Cigs Il provvedimento riguarda 80 lavoratori. Restano i dubbi sul futuro IL Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha firmato ieri il decreto che autorizza la cassa integrazione straordinaria per 80 dei 140 lavoratori dello stabilimento Ferrosud spa di Matera. Lo ha reso noto il segretario provinciale della Fiom Cgil, Giuseppe Giannella. Il provvedimento della durata di 12 mesi parte dal 4 maggio 2009. «Si tratta ora – ha detto Giannella – di operare affinchèi tempidi attuazione delle procedure per il pagamento delle spettanze avvenga in tempi contenuti, così da soddisfare le legittime esigenze delle maestranze». Le difficoltà dell’azienda, venduta da Ansaldo Breda al gruppo Mancini di Arezzo, sono aumentatecon ilpassare dei mesi. La carenza di commesse e le difficoltà legate all’erogazione della cassa integrazione straordinaria avevano portato i sindacati a paventare l’ipotesi di manifestare davanti al presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, la cui visita è prevista a Matera l’1 ottobre prossimo. La firma della Cassa integrazione, in tutti i casi, non risolve le difficoltà come sottolineano irappresentanti sindacali per i quali a preoccupare sono soprattutto le prospettive occupazionali dell’azienda nel cui stabilimento attualmente lavorano 40 persone. Giuseppe Amatulli, segretario della Cisl spiega: L’assemblea dei lavoratori ha confermato comunque lo stato di agitazione perchè la vertenza è ancora seria. La cassa integrazione è un ammortizzatore che mantiene viva la speranza ma bisogna lavorare per capire il futuro in termini di investimenti e commesse di Trenitalia. La speranza è che si riaffidino le commesse o che si faccia una scelta di alternativa produttiva». Per Franco Coppola, segretario della Uil: «La firma è solo un piccolo passo.Ci vogliono i presupposti per una ripresa vera e consolidata di Ferrosud. La questione è innovare e rendere lo stabilimento adeguato ed efficiente.Poi si deve garantire lavoro, riprendendo le commesse sospese di Trenitalia e del Ministero. Serve un iniziativa forte a livello romano per il settore automotive. Non è facile ma se l’azienda ha una consapevolezza diversa, possiamo riuscirci». Manuela Taratufolo, segretario della Cgil: «La firma serve a far stare tranquilli i lavoratori che finalmente avranno un’indennità. Per noi la risposta certa è ricevere il piano industriale che l’azienda non ha ancora dato, e poi la ripresa delle commesse che ci sono e ci potrebbero essere. E’ assurdo che si continui a non parlare di Ferrosud, ma ci si affidi agli ammortizzatori sociali che per noi accompagnano ma non sostengono i lavoratori». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Interventi a sostegno della vertenza di Adeltina Salierno e Franco Stella

Politica in fermento per l’automotive SULLA vertenza Ferrosud si sono registrate le prime reazioni. A cominciare dal consigliere regionale del Ps,Adeltina Saliernoche inuna nota scrive: «Per raccogliere l'ennesimo grido di allarme dei lavoratori della Ferrosud di Matera è necessario riprendere l'iniziativa del Presidente della Regione Vito De Filippo del maggio scorso per realizzare un'azione congiunta delle Regioni Sicilia, Veneto, Sardegna, Campania e Toscana nei confronti di Trenitalia e dei Ministri interes-

sati e rimettere in discussione la riduzione di commesse ad alcune aziende, tra le quali la Ferrosud. La vertenza rappresenta un 'simbolo' della Basilicata che produce e realizza produzioni e servizi di alta qualità e di elevata tecnologia e che per politiche industriali e governative penalizzanti è costretta a ricorrere agli ammortizzatori sociali. E' semplicemente impensabile che lavoratori che solo qualche mese fa si sono occupati della manutenzione ordinaria del leggendario Orient Express e che negli passati hanno prodotto i vagoni della metropolitana di Boston - aggiunge Salierno debbano restare a casa ad attendere un sussidio che tra l'altro tarda ad arrivare, mentre solo in 40 sono ancora in produzione. Il direttore della divisione Trasporto Regionale di

Trenitalia, Giancarlo Laguzzi, proprio ieri ha annunciato che le 150 nuove locomotive per il trasporto regionale saranno fornite dalla Bombardier, mentre per le carrozze sarebbero gia' partite le lettere di invito a tutte le aziende qualificate (Ansaldo Breda, Firema, Alstom, Siemens,) e le offerte dovrebbero arrivare entro due mesi. Per l'ammodernamento degli interni delle carrozze e' stato pubblicato il bando e i primi pezzi arriveranno la prossima estate per essere montati nelle officine delle Ferrovie dello Stato e si conta di averle entro il prossimo anno. La Ferrosud di Matera - sostiene Salierno - non può essere bypassata dal programma di ammodernamento di Trenitalia per due miliar-

di di euro che prevede che i treni ristrutturati entrino in flotta a fine 2010, mentre il nuovo materiale rotabile sara' disponibile per il 2012. Per questo bisogna intensificare l'iniziativa politica ed istituzionale per ottenere un tavolo di trattativa con Trenitalia e Ministri interessati, i quali non possono ritenere che il programma di ammodernamento si possa considerare concluso con la mega commessa Bombardier». Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Provincia, Franco Stella: «La situazione della

Ferrosud di Matera - ha dichiarato il presidente Stella - non può più attendere. Tra i salari a singhiozzo, le commesse ferme, il sussidio della cassa integrazione straordinaria che non viene corrisposto da quattro mesi, il futuro che si sta delineando lascia presagire solo pessime notizie. Il futuro, non ce lo nascondiamo, sarà inesistente per tutti i lavoratori, se non prenderemo subito posizione. Dobbiamo mobilitarci, pubblico e privato, per quelle che sono i ruoli e le competenze di ognuno. Per quanto mi compete ho interessato, appena appresa la notizia della gravità della situazione, l'Inps, chiedendo di sbloccare gli stipendi. Ribadisco - ha sottolineato il presidente Stella - la mia vicinanza e il mio impegno in prima linea al fianco dei lavoratori e dei sindacati. Non li lascerò soli a combattere una battaglia che rischia, per l'ennesima inverosimile volta, di punire pesantemente questo territorio. Perché non accetteremo altri attacchi al cuore di un tessuto produttivo che non ha altre pretese se non quella di lavorare. Il lavoro è un diritto e un dovere, ebbene, salvaguardiamoli entrambi. Appresa la notizia della firma della cassa integrazione straordinaria, da parte del Ministro Sacconi che ringrazio di cuore, auspico che il mio sollecito, comunicato anche via stampa (come in allegato), per sbloccare gli stipendi dei lavoratori della Ferrosud, possa portare a una immediata risoluzione dello stato di crisi». matera@luedi.it

Ultim’oraVigili del Fuoco per tre giovani

Salvataggio notturno nella Gravina di Matera

HA richiesto l’intervento di due squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Matera la brutta avventura capitata ieri sera a quattro giovani. Probabilmente, appassionati dall’escursione che stavano effettuando nei pressi della Grotta dei Pipistrelli, i quattro non si sono resi conto che si era fatto buio e non sono riusciti tutti a ritrovare il sentiero per rientrare in città. Uno di loro, risalito verso la strada, è riuscito a dare l’allarme, allertando i vigili del fuoco che hanno lavorato per alcune ore, raggiungendo i ragazzi in serata e riportandoli sani e salvi verso il piano della città dei Sassi. La Grotta dei Pipistrelli fa parte di un sistema che si snoda fra le contrade Ofra e Serra S. Angelo sul versante destro del torrente Gravina. La zona risulta di particolare interesse perchè piena di cave e grotte. Al suo interno sono state trovate tracce che risalgono al periodo neolitico, paleolitico e dell’età dei metalli. La difficoltà del percorso, in quella zona, è rappresentata dai percorsi impervi per farsi strada fra cave e antri. a.ciervo@luedi.it

Ordine del giorno per il prossimo consiglio

Norme più severe a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e sugli operai

Crisi Carrefour interviene Corrado Arfò

Pugno fermo con le imprese “furbe”

IL Consigliere Comunale Corrado Arfò, ha presentato ieri mattina al Presidente del Consiglio un ordine del giorno, sottoscritto dalla maggioranza, avente ad oggetto la crisi economica occupazionale del territorio comunale di Matera, ed in particolare la vertenza lavoratori ex Carrefour Matera. Ieri, intanto, nella sede dell’Api di Matera i vertici di Coop Estense hanno incontrato lavoratori, esponenti dell’associazione e sindacati. «Nell'esprimere solidarietà ai dipendenti e ai collaboratori interessati da uno stato di incertezza sul loro futuro occupazionale - aggiunge Arfò - si chiede l'impegno ad intervenire urgentemente presso la Regione Basilicata e il Governo nazionale. «La difficile crisi economica di questi ultimi mesi - sottolinea Arfò - sta colpendo pesantemente le attività commerciali e produttive della provincia di Matera. Appare quindi legittima la preoccupazione espressa dai dipendenti ex Carrefour, che potrebbero perdere da un giorno all'altro il loro posto di lavoro o, nella migliore delle ipotesi, vedere dimezzato il proprio salario». matera@luedi.it

«IN 10 anni, in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, qui in Basilicata, qualcosa è cambiato in meglio, possiamo dire nella misura del 10%». Lo afferma Gregorio Stella, responsabile del servizio ispezione del lavoro di Matera: “Certamente il cammino da fare è ancora lungo - prosegue - e per questo che oggi, grazie alla disponibilità dei locali dell'Edil Cassa e all'organizzazione dell'Api, siamo qui a sensibilizzare la platea, alle nuove modifiche del testo unico in materiadirapporti dilavoroesicurezza nei luoghi di lavoro, apportate dalla legge 106 del 20/08/2009. Siamo davanti ad un nuovo sistema sanzionatorio, in cui, i verbali pecuniari per le violazioni formali , con cui s'intende, ad esempio, redazioni di documenti di valutazione dei rischi, vengono alleggeriti, fermo restando l'arresto, previsto nei casi più gravi. Viene, invece, aumentato l'importo per le violazioni sostanziali, ossia parametri non ri-

spettati nei lavori, ad esempio, in alta quota, relativa ai ponteggi. Il legislatore,in sostanza,hafocalizzato, statisticamente, quelle che sono le casistiche più frequenti di morte come appunto, quelle sulle impalcature ed è lì che è andato ad intervenire in maniera più dura». Stella ci ha tenuto a sottolineare l'importanza dell'istituto di conciliazione, all'interno della direzione provinciale del lavoro, già presente da tempo, ma poco utilizzato, presso cui si possono presentare denunce, per eventuali irregolarità,legate agliaspettidicui soprae, di cui, l'istituto si fa arbitro. Così come, è stato evidenziato, nell'ottica di una sempre più diffusa regolarità delle aziende che operano sul mercato, l'istituto della “sospensione dell'attività economica”, per le aziende che operano con maestranze in nero, in misura superiore al 20% e con reiterate violazioni della sicurezza. «Due anni fa con l'iniziativa Camper sicuro, insie-

me ad Asl e Inail, abbiamo cercato di diffondere, il più possibile, la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro ed è proprio questa la strada che si dovrà percorrere; infatti è in atto il progetto di entrare, nelle scuole elementari, per delle lezioni che implementino, nelle nozionipiù semplici,elementari enecessarie dei concetti che andranno a formare una società più responsabile». Tra le variazioni della vecchia legge 626, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sostituita dalla legge 81 del 15/04/2008, quella della visita medica preassuntiva , ossia precedente all'assunzione e all'esposizione al rischio, in sostituzione della visita preventiva ossia post assunzione. Una modifica, questa, non certo favorevole al lavoratore. Presente alla giornata, anche Vincenzo Matera, presidente del Cerpes e Patrizia Bia ispettore del lavoro di Matera. Francesco Giusto matera@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera


Intervista al presidente del Consiglio, Chietera, sulle scelte e gli obiettivi futuri da raggiungere

«Più centralità alla Provincia» Presenza sui territori, trasparenza amministrativa e nuovo statuto le priorità di PIERO QUARTO CENTRALITÀ dell'ente Provincia, trasparenza amministrativa, riforma dello statuto e del regolamento dell'ente, una presenza più forte sui territori e nessuna intenzione di abdicare al proprio ruolo di consigliere. Sono queste le idee e le priorità indicate in una lunga intervista al “Quotidiano” dal presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera. «Una delle operazioni più interessanti rispetto al passato è che la Provincia riprenda la sua centralità politica e gestionale cioè il ruolo che le compete», ha spiegato Chietera, «il primo intervento in questa direzione sarà giovedì prossimo con il presidente del Consiglio della Provincia di Potenza per definire le rappresentanze territoriali dell'Upi, Il consiglio congiunto servirà per tracciare una serie di iniziative che possano avere ricadute sui territori senza invadere campi ma facendo risaltare la centralità dei Consigli». Presidente, come intende garantire su tutto il territorio provinciale una presenza dell'ente e una maggiore vicinanza ai problemi dei cittadini? «Mi interessa in particolare rappresentare quei punti del territorio, cioè quei Comuni che pure non hanno un amministratore che li rappresenta direttamente, ritengo che vadano calendarizzati una serie di incontri con la comunità, affinché vengano recepite le istanze dei cittadini e che poi tali istanze arrivino e siano discusse in Consiglio. Bisogna in sostanza avviare un vero e proprio percorso e collegamento con il territorio». Quale sarà il ruolo del presidente del Consiglio provinciale che è stato eletto dalla maggioranza ma con una significativa astensione delle opposizioni? «La mia esperienza politica mi porta a definire un percorso che non prenda le parti ma che sia super partes, ma nelle mie prerogative di indirizzo e controllo ho già definito di non voler abdicare al mio ruolo di consigliere e sosterrò convintamente le mie idee e i miei interventi. Potrò decidere di astenermi dal dibattito ma non mi si potrà chiedere di non prendere parte al voto». Quali saranno gli impegni più importanti che il Consiglio porterà avanti ora che il lavoro è giunto nella sua ordinarietà e tutti quanti gli organi, commissioni comprese, sono stati formati? «Le commissioni consiliari che si sono formate sono sei più una commissione speciale che dovrà occuparsi di statuto e regolamento mettendo mano a modifiche necessarie che rendano lo statuto della Provincia al passo con i tempi e affinché si possa ridare contezza al Consiglio. Ritengo sia una novità fondamentale per recepire le innovazioni del Testo unico e adeguare le norme territoriali alle variazioni che ci sono dando maggiore centralità ed autonomia al territorio». La trasparenza amministrativa è un aspetto verso il quale è posta particolare attenzione?

«Sì, è vero sono attento a trasparenza che sarà favorita nell'ambito del sito della Provincia implementando cio che è infomatizzato dalla Pubblica Amministrazione. Serve migliorare la comunicazione e l'interazione tra la pubblica amministrazione e i cittadini. La comunicazione istituzionale fissa e costante può far partecipare i cittadini a tutte le scelte che vengono effettuate nel corso dei Consigli». Lei è anche capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Matera, come mai

mantiene questo doppio incarico? «Sto continuando in questo doppio ruolo senza lasciare l'incarico di capogruppo perché ritengo neces-

BREVI DI CRONACA Ventinovenne fermato dai carabinieri

Sorvegliato speciale in manette SORVEGLIATO speciale, per diverse volte si era sottratto ai controlli dei carabinieri, assentandosi dalla propria abitazione durante gli orari prescritti. Martedì il ventinovenne materano, pregiudicato e sorvegliato speciale è finito in manette per violazione della misura preventiva della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. L'uomo, residente ad Agordo, un comune del bellunese, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Matera in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dai magistrati di Belluno. Le inadempienze, così rilevate dai militari dell'Arma e riferite all'Autorità giudiziaria, hanno, poi, consentito l'emissione del provvedimento cautelare e il successivo arresto del ventinovenne, ora in carcere a Matera.

Inottemperante all’ordine di abbandonare l’Italia

Nigeriana arrestata dalla polizia E' STATA arrestata a Matera pochi giorni fa una cittadina nigeriana di 25 anni non ottemperante all'ordine di abbandonare il territorio italiano emesso dal questore di Bari il 5 giugno scorso. La donna è stata sottoposta a controllo da parte degli agenti della Squadra Mobile poiché si avvicinava alle auto in transito all'altezza del semaforo in via Aldo Moro chiedendo soldi in cambio di ombrelli in maniera petulante e creando in tal modo intralcio alla circolazione stradale. Per sottrarsi agli accertamenti, la donna ha anche dichiarato di essere incinta, ma è stata smentita dai riscontri sanitari. Ha inoltre cercato di opporsi ai rilievi segnaletici e alla successiva traduzione nel carcere di Potenza, dove adesso è custodita. Lunedì, a seguito di un controllo dell'Ufficio Immigrazione della questura, è stata individuata una cittadina marocchina quarantenne priva del permesso di soggiorno, che è stata denunciata all'A. G. per il reato di clandestinità, introdotto dalla legge 94. Nei suoi confronti, inoltre, il prefetto di Matera ha emesso decreto di espulsione con intimazione a lasciare il territorio italiano entro 15 giorni. Dall'inizio di settembre sono sei gli ordini del questore di Matera di lasciare il territorio nazionale emessi nei confronti di altrettanti cittadini di Paesi nordafricani.

sario seguire la situazione direttamente attendendo le inevitabili scelte che il sindaco Buccico dovrà prendere di fronte ai numeri. Il mio auspicio è che la città di Matera torni ad avere presto un governo stabile e duraturo». matera@luedi.it

Sosterrò sempre con convinzione le mie idee

Viti: «La politica decide nel segno della lealtà»

«Un gesto di verità che mette fine al gossip extraconsiliare» “IL dibattito che ha concluso i lavori del Consiglio comunale di ieri è valso a palesare le ragioni di crisi che rendono non reversibile l’esito di una complessa e travagliata esperienza amministrativa. D’altra parte, nel mio intervento introduttivo, teso a fugare il clima quasi surreale che aleggiava nella città, avevo posto l’urgenza di un gesto di verità che mettesse fine al gossip extraconsiliare, poiché era giusto che la politica tornasse a decidere nel segno della lealtà e della trasparenza nelle Istituzioni, senza ricorrere a forme improprie o ad artifici estremi. Per questo motivo – ha proseguito Viti - occorre riconoscere al sindaco Emilio Nicola Buccico la grande lealtà istituzionale e di saggio e provvido realismo quando, prendendo atto delle evidenti condizioni di disparità in cui versa la sua coalizione, ha di fatto considerato conclusa la sua esperienza, con ciò difendendo la sua personale coerenza e l’elevato tasso di dignità che dovrebbero appartenere ad ogni esponente elettivo. Mi sembra giusto e opportuno, inoltre, che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la cui visita a Matera è

L’assessore Viti

molto attesa e apprezzata sia accolto da un sindaco che, nella pienezza delle sue funzioni rappresentative, testimoni il valore civile, il garbo istituzionale e l’equilibrio di una grande città qual è Matera. Verrà poi il tempo, il più rapido, per dare corso a decisioni che sono state annunciate e che daranno il via ad una stagione di confronto pre-elettorale che, auspichiamo – ha concluso - potrà aprire nella Città un percorso rivolto a recuperare coesione civile, tensione politica e progettuale, volontà di lotta e capacità di costruire”.

Monsignor Ligorio: «La divisa come scelta di vita»

La Guardia di Finanza celebra San Matteo LA divisa intesa come scelta di vita più che di lavoro: lo ha affermato ieri mattina sua eccellenza monsignor Salvatore Ligorio durante la messa in onore di San Matteo, patrono della Guardia di finanza. Nell'omelia sono stati frequenti i cenni ai militari della Folgore caduti in Afghanistan e, lo stesso comandante provinciale, colonnello Salvatore Luongo, prima della preghiera della Guardia di finanza ha voluto ricordarli. Alla messa, celebrata con due giorni di ritardo rispetto alla ricorrenza ufficiale (a causa della concomitanza con la commemorazione del 21 settembre e con i funerali dei sei militari italiani vitti- Le celebrazione di San Matteo, patrono della Guardia di finanza me dell’attentato a Kabul), hanno presenziato il prefetto di Matera Giovanni Francesco Salvatore Ligorio nell'omelia - C'è bisogno Monteleone, il questore Carmelo Gugliot- di una pausa, di una boccata di ossigeno ta, il comandante provinciale dei carabi- per riprendere con più energia. L'incontro di Gesù con Matteo è imprevinieri tenente colonnello Domenico Punzi sto, così come il vostro lavoro. - ha contied altre autorità locali. In chiesa anche una nutrita rappresen- nuato rivolto ai finanzieri - Potete essere tanza di ufficiali, ispettori, sovrintenden- chiamati da un momento all'altro per asseti, appuntati e finanzieri del corpo in ser- condare le richieste dei cittadini o andare vizio nei comandi della provincia e di mili- loro in aiuto. Ecco perché la divisa che intari in congedo dell'associazione naziona- dossate deve essere considerata più una scelta di vita che di lavoro». le finanzieri d'Italia. «Penso per un attimo ad una strada irta, Rossella Montemurro tortuosa, in salita. - ha detto monsignor r.montemurro@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 31

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Piera

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Gli aspetti delle vertigini MEDICI dall’Italia e dall’estero, a Matera, sabato 26 settembre, con inizio alle 8.30, presso l’auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie, per conoscere tutti gli aspetti (dalla diagnosi alle terapie alle strategie di intervento) della Vertigine parossistica posizionale benigna (Vppb), una malattia che coinvolge ogni anno 200 persone su 100.000. Il corso teorico pratico è stato promosso dall’Unità operativa complessa,di Otorinolaringoiatria e chirurgia Cervico facciale, diretto dal dottor Gennaro Larotonda,e dal presidente del corso, il dottor Giacinto Asprella Libonati, medico dell’azienda sanitaria di Matera presso la stessa Unità operativa. Asprella è noto a livello internazionale per aver messo a punto tecniche di intervento.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Per i tuoi quarant’anni, ti vogliamo bene. Tuo marito e le tue figlie.

11° Non Giudicare SI TERRA’ questa sera alle ore 21 presso l'Auditorium del Conservatorio in piazza Sedile, l'ultima replica della commedia in vernacolo "11° Non Giudicare - Faciutv 'u c...vust" della compagnia teatrale "Il Teatro del Carro Parlante". Il testo inedito è scritto da Carmelo Gaudiano con metodologia affine al grande Edoardo. La commedia, inserita nella Rassegna " Matera Estate 2009" doveva essere rappresentata il 28 agosto scorso, in piazza Pascoli ma, in quella data, l'apppuntamento fu rinviato per una improvvisa indisponibilità di una attrice.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VEZZOSO Via Lucana 289 0835/310004 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

Intelligenza motoria IN collaborazione con il dipartimento internazionale di Neuropsichiatria dell’età evolutiva, con la regione Basilicata e con l’Asm di Matera, domani , con inizio alle 9 presso l'Auditorium del Presidio ospedaliero Madonna della Grazie di Matera, si terrà il convegno “Movi... mente: riflessioni conslusive, attività di intelligenza motoria”. Nei giorni 26 e 27 seguirà il terzo stage internazionale di Kata e Bunkai “Aspetti pedagogici e metodologici nell’età scolare” diretto dal professor Aschieri con inizio alle 9.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

0835/256309 •Le Botteghe

DA OGGI al 27 SETTEMBRE WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera da oggi al 27 settembre. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, Giorgia Lepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Amore e altri crimini 17,30 - 19,30 - 21,30

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Il grande sogno 19,30 - 21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo settimanale

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo settimanale

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Basta che funzioni 18,15 - 20- 21,45

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il grande sogno 18,10 - 20 - 21,50

• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

32 Matera agenda


Proposte che vanno dalla detassazione degli stipendi alla riduzione del 20% dei prezzi

Credito etico per le famiglie Federconsumatori e Adoc promuovono un’iniziativa a favore dei lavoratori «I lavoratori oltre ad essere ostaggio della crisi nazionale, della disoccupazione, del precariato, del carovita sono anche alla stregua delle banche che non adempiono agli obblighi di legge per tutelare chi non lavora o è in cassa integrazione». Sono queste le parole con cui esordisce Giuseppe Cotugno, presidente provinciale Federconsumatori durante la manifestazione organizzata in collaborazione con l'Adoc e svoltasi nella mattinata di ieri in piazza Vittorio Veneto. La protesta, alla quale si sono poi aggiunti i lavoratori Carrefour e alcuni insegnanti precari già da giorni presenti in piazza, ha come obiettivo quello di sensibilizzare le istituzioni circa i problemi che assillano i lavoratori attraverso la proposta di detassazione degli stipendi e della riduzione del prezzo al consumo del 20%. Un provvedimento che consentirebbe un allegerimento del peso economico finanziario per le famiglie italiane, già vessate dalla pesante crisi economica attualmente in atto. «Il problema, attualmente, non è solo quello relativo all'aumento dei prezzi, delle tasse, alla mancanza di offerta di lavoro ma è relativo anche all'attuale comportamento degli istituti bancari che hanno applicato solo in parte le disposizioni del decreto legislativo 185 del 2008 - dichiara Cotugno - Lo stesso, infatti, prevede che i lavoratori disoccupati abbiano l'opportunità di sospendere per un anno la rata dei mutui nonché ottenere l'anticipo del trattamento Inps per i lavoratori in cassa integrazione anche ordinaria ma tutto questo, nella nostra provincia, non ha ancora tro-

In alto alcuni momenti della conferenza stampa indetta da Federconsu matori e Adoc per sensibilizzare a misure a favore delle fasce più deboli della società

vato piena attuazione». In realtà, il decreto 185 ha avuto un'operatività solo parziale poiché le disposizioni relative alle agevolazioni delle piccole e medie imprese sono diventate operative mentre tutte quelle relative al sostegno dei lavoratori sembrano essere svolte a discrezione delle banche che stabiliscono requisiti molto rigidi per l'accesso alle agevolazioni riducendo così notevolmente il numero degli aventi diritto a tale sostegno. A fronte dunque, di un aumento della disoccupazione rispetto al primo trimestre dello scorso anno di ben 10.000 unità e di un potere d'acquisto ridotto per le famiglie lucane del 500%, la situazione appare insostenibile e per questo le associazioni dei consumatori richiedono anche un tempestivo intervento delle istituzioni. «Per cercare di risolvere questa situazione chiediamo l'intervento del Prefetto

che deve vigilare sull'adempimento degli obblighi di legge da parte delle banche ma deve anche controllare che le agevolazioni alle piccole e medie imprese diventino capitale da reinvestire nel circuito produtti-

vo e non siano un reddito personale. Inoltre chiediamo anche l'intervento della Provincia di Matera al fine di istituire immediatamente un tavolo anti-crisi per cercare una soluzione - continua

Giuseppe Cotugno di Federconsumatori - Quello che noi proponiamo è di promuovere l'accesso da parte dei lavoratori che ne hanno bisogno al credito etico affinchè questo diventi un diritto, perché cre-

dito istituzionalizzato, e che i lavoratori possano trovare un valido sostegno anche da parte degli istituti bancari come stabilito dalla legge. Milena Scalcione matera@luedi.it

Master Group e AL per la metropolitana egiziana Provincia, linee programmatiche per il 2009 - 2014

Sono “made in Matera” Più forza al partenariato i trasformatori per Il Cairo pubblico privato SONO “made in Matera” le macchine cha andranno adalimentare le varie attivitàdella metropolitana del Cairo. Master Group, azienda italiana di Fossano (in provincia di Cuneo) leader nella progettazione, costruzione e commercializzazione di trasformatori elettrici, ha prodotto nell'azienda AL della città dei Sassi diciotto trasformatori (sedici macchine standard e due invertitori di corrente che servono al funzionamento di tutta la linea) che forniranno energia alla metropolitana della capitale egiziana. La Master Group, che è anche sponsor della società di volley femminile di B1 si occupa di produrre, progettare e commercializzare trasformatori elettrici, macchinari che servono a trattare l'energia e quindi a ridimensionarla dall'alto voltaggio ad un voltaggio idoneo all'utilizzatore finale. «Nell'ambito delle varie gare a cui abbiamo partecipato a livello internazionale (il mercato estero lo frequentiamo da anni), ci siamo aggiudicati la commessa per queste diciotto macchine. - spiega Vito Lazattera, responsabile studio e progettazione delle diversificazioni aziendali della Master Group- AL di Emanuele Azione è un'azienda con la quale lavoriamo in partnership e grazie ad una sinergia consolidata ci si è intesi nei progetti industriali e si è dato facoltà a loro di poter realizzare un prodotto dietro nostra indicazione, studio e progettazione». La prossima settimana una delegazione del paese africano giungerà a Matera per i collaudi previsti e per organizzare il trasporto dei trasformatori via mare con partenza da Taranto. Il collaudo e il perfezionamento delle macchine, prima della messa in funzione delle stesse in direzione Egitto, sarà seguito anche dai responsabili della Master Group e dal presi-

POLIZIA MUNICIPALE Solidarietà al comandante Pepe per la sospensione

Maurizio Marinelli, presidente Master Group

dente Maurizio Marinelli. «Insieme ad altre forniture - racconta Marinelli - questa rappresenta un fiore all'occhiello della nostra produzione. Averla realizzata in questa splendida città è perme fonte di ulteriore compiacimento ed orgoglio. In effetti erano parecchie le aziende mondiali che hanno concorso all'assegnazione di questa commessa: ha prevalso la tecnologia e l'affidabilità del Gruppo Master, di cui AL è partner qualificato, ed ora eccoci qui all'atto finale del controllo e della consegna dei trasformatori». Il soggiorno degli ingegneri egiziani nella città dei Sassi si protrarrà per qualche giorno. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

IL Consiglio provinciale di Matera ha discusso le linee programmatiche del mandato amministrativo della giunta per il quinquennio 2009-2014. Il programma, illustrato dal presidente della giunta, Franco Stella, «si fonderà sul rafforzamento delle politiche di partenariato pubblico-privato, coesione territoriale, politiche di sostenibilità, capacità di programmazione e progettazione, integrazione con i Comuni, sviluppo del programma pluriennale con riferimento particolare a turismo ambiente e agricoltura, riduzione dei costi di produzione dei servizi». Stella – che ha parlato di «ruolo strategico per la Provincia nelle dinamiche di sviluppo del territorio» – ha posto attenzione all’innovazione, attraverso l’attuazione del Distretto tecnologico, alla formazione e alle politiche giovanili, alle politiche sociali ed europee, al turismo e alle aree interne, alla riduzione dei costi della politica, ai lavori pubblici,all’ambiente e all’agricoltura. Il consiglio ha, infine, nominato i sindaci revisori dell’Agenzia di formazione e orientamento (Ageforma): sono Maria Russo, Domenico Larocca e Piernicola Loreto.

In una lettera aperta inviata al sindaco e firmata da alcuni operatori di Polizia Municipale, con riferimento agli articoli pubblicati dal Quotidiano il 6 e il 20 settembre scorsi sulla vicenda del comandante della Polizia Municipale, Franco Pepe, si legge: «Abbiamo appreso da un articolo sul Quotidiano di Basilicata del 06 Settembre u.s. che l'ex assessore Tito Di Maggio , componente della triplice alleanza che due anni or sono vinse le elezioni amministrative, poneva tra gli obbiettivi dell'Ente quello di rimuovere il Comandante dei Vigili Urbani. Dopo diciotto mesi di amministrazione rassegnava le sue dimissioni perché ciò non era accaduto solo per diversità di vedute, di tempi e di modi. Riteniamo che tale affermazione sia la conferma dei pettegolezzi e dei "Cialliddi” che per due anni abbiamo raccolto in città durante il nostro lavoro. Tale situazione ci crea numerose difficoltà anche nel semplice rapportarsi con la cittadinanza. In tutto questo periodo abbiamo sempre fornito, anche in momenti in cui le risorse economiche languivano, la nostra collaborazione ed il nostro impegno per garantire la dovuta sicurezza a tutta la città, operando sotto la direzione del nostro Comandante Franco Pepe. Tale senso del dovere lo abbiamo manifestato e Continueremo a manifestare nell'auspicio che l'affermazione dell'ex assessore Di Maggio trovi una smentita ufficiale da parte della S.V». Gli operatori, inoltre, sottolineano che l’espressione di solidarietà nei confronti del comandante, assume un significa più intenso, dopo la notizia della sua sospensione.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Matera 33

Giovedì 24 settembre 2009


34

Condannato dalla riduzione della popolazione scolastica e l’accorpamento degli istituti

Un edificio storico abbandonato La gloriosa scuola media di Miglionico è stata distrutta dai vandali MIGLIONICO Abbandonata! Questo il triste destino di un'imponente costruzione che ora vegeta a Miglionico, su via Dante, dove la strada incrocia via Berlinguer. Per anni quest'edificio ha avuto un suo ruolo d'importanza per la cittadina. Era una stimata signora “Scuola Media Statale”che si preoccupava di accogliere fra le sue mura, i miglionichesi fra gli 11 e i 14 anni. Una costruzione in cemento con ampie vetrate, dotata di infissi di un color arancio vivo; ampie classi soleggiate all'interno; uffici e locali in abbondanza e una palestra funzionante e ampiamente utilizzata anche in ore pomeridiane per la pratica di attività sportive indoor. Tutto questo non è bastato per consentirle di vivere e continuare a recitare il suo ruolo negli anni. «Una decina di anni fa, per ridurre i costi di manutenzione, riscaldamento, segreterie e quant'altro oltre che per la “riduzione” sensibile della popolazione scolastica, le due scuole, allora denominate Elementare e Media, furono accorpate in unico plesso, quello più vecchio della scuola elementare di via Estramurale Castello», precisail neodirigente scolastico dell'Istituto compren-

Montescaglioso

Confronto tra i candidati segretari del Pd

Due immagini della scuola abbandonata

sivo di Miglionico, Giacomo Amati. Allora nacque anche l'Istituto Comprensivo che racchiuse oltre alle tre scuole di Miglionico, materna, elementare e media, anche le parigrado del comune vicino di Grottole. Quindi, ragionandoci su e pensando ai costi che le due separate strutture sicuramente sopportavano e, stante il decremento di classi, la scelta di accorpamento, potrebbe essere considerata allineata con quella del “buon padre di famiglia”, che vista la situazione cerca di operare al risparmio. Quando

la ex scuola media si accingeva a poter essere chiamata e quindi addivenire “Scuola Secondaria di I grado” fu scritta la parola fine alla sua esistenza di luogo deputato all'insegnamento e all'apprendimento. Di come vive e cosa fa oggi, dopo una decina di anni dal suo precocissimo pensionamento, la ex scuola media di Miglionico, sembra non interessare più ad alcuno. Abbandonata a se stessa. Le ampie vetrate di un tempo sono tutte rotte e piene di ragnatele; quegli infissi color arancio vivo son arrivati a tende-

re a ruggine. Tutto intorno a quella che ha rappresentato la “scuola”per molti miglionichesi, solo erbacce e asfalto divelto. Solo dei camion della nettezza urbana a volte le fanno compagnia. Serviranno per il trasporto in discarica delle sue silenziose e assolate muri privi delle risate e schiamazzi dei tanti di una volta ragazzi? Non è possibile restituire un ruolo degno a questa imponente struttura o bisogna lasciarla nel degrado assoluto? Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

In discussione la presunta incompatibilità del sindaco dipendente comunale

Casolaro, ricorso inammissibile Ieri il tribunale di Matera ha respinto la richiesta di alcuni cittadini POMARICO - Casolaro la spunta per l'inammessibilità del ricorso presentato da tre pomaricani. Ieri, presso il Tribunale civile di Matera, il guidice incaricato ha deciso per l'inammissibilità del ricorso che mirava a ottenere chiarimenti sull'ipotesi d'ineleggibilità di Giuseppe Casolaro, in qualità di ragioniere già dipendente del Comune, poi eletto di nuovo primo cittadino. Su richiesta degli stessi Roberto Glionna, Angelo Cofone e Olimpia Gualtieri, il giudice aveva già rinviato l'udienza; adesso si attende la motivazione della sentenza che deve arrivare al massimo entro dieci giorni. I ricorrenti sembranno da ora, comunque, orientati sul proseguire. Il pensiero è quello

di andare avanti nel grado di giudizio. Il ricorso “avente ad oggetto azione popolare”, ex articolo 20 comma 1, d. leg. vo 267/2000, è avverso all'elezione alla carica di sindaco di Casolaro. Per i firmatari del significativo atto, tra le varie cose, Giuseppe Casolaro -non il sindaco del Comune di Pomarico, va specificatoaveva “omesso di esprimere la sua volontà in uno dei sensi e nel periodo di tempo indicati quanto al suo rapporto di impiego subordinato con il Comune del quale, per altro verso, ambiva essere sindaco per la seconda volta”. Per ciò egli avrebbe violato la legge e ne conseque che non potesse accedere alla carica. Il Tribunale ha trovato nello stesso ricorso, senza per altro nel merito del contenuto

avanzato, un vizio di forma. Quindi per il momento è stata contesta la procedura dei ricorrenti, per giungere all'inammissibilità. Le memorie presentate da Glionna, Cofone e Gualtieri andavano a toccare anche la prima investitura del Casolaro”. E, va aggiunto e ricordato, non si tratta che d'uno dei ricorsi scaturiti dopo le ultime consultazioni. Infatti, a novembre, toccherà vedere come vorrà esprimersi il Tar sulla contestazione scaturita in seguito alle schede elettorali non conformi utilizzate per il voto. Errore più che evidente. In quel caso, però, il problema naque molto più in alto, fu del ministero degli Interni. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

MONTESCAGLIOSO - Domani, alle ore 20.30, presso la sede del Partito Democratico in corso della Repubblica 19, i tre candidati alla segreteria regionale del Pd, Salvatore Adduce, Erminio Restaino e Roberto Speranza, incontreranno iscritti e simpatizzanti di Montescaglioso in vista delle consultazioni primarie per la designazione dell'esponente di partito che ricoprirà l'incarico alla guida del partito in Basilicata. La sede del Pd di Montescaglioso, una delle sezioni certamente più attive nel territorio della provincia di Matera, ospiterà un confronto tra i tre esponenti del partito che hanno espresso la loro volontà di guidarlo a livello regionale, valida occasione nella quale i partecipanti all'iniziativa potranno interagire con i cittadini, conoscendo da vicino le aspettative e le opinioni dei tesserati ma anche dei semplici simpatizzanti e indecisi. Per quel che riguarda la sede montese del Pd, una delle ultime comunicazioni ha riguardato una critica verso l'amministrazione comunale di centrodestra; il riferimento era ai lavori di rifacimento sulla strada a scorrimento veloce che collega l'abitato di Montescaglioso con la località Capoiazzo, eseguiti dalla Provincia di Matera. L'incontro con i tre candidati Adduce, Speranza e Restaino precederà di due giorni l'assemblea di Circolo per l'elezione dei delegati alle Convenzioni provinciale e nazionale, fissata per le ore 16 di domenica 27 settembre, nuovamente presso la sala assemblee del Pd di corso della Repubblica 19. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

SPUNTI Ferrandina L’analisi di Nicola Pavese sui recenti annunci di Trenitalia

La rivoluzione mancata dei treni FERRANDINA - Ogni tanto in Basilicata si parla di ferrovie e nei giorni scorsi lo si è fatto in occasione del recente accordo tra la Regione e Trenitalia per il nuovo contratto di esercizio valido per i prossimi sei anni. Sono state analizzate le varie questioni e alcuni problemi irrisolti e, come spesso accade in questi casi, sono stati presentati i programmi per migliorare il sistema ferroviario lucano, oggi agli ultimi posti nel panorama italiano ed europeo. Peggio di noi solo le linee interne della Sicilia. Fra i buoni propositi figurano il rinnovo del parco

treni, una maggiore pulizia e comfort delle carrozze, una più facile informazione all'utenza. E come notizia di rilievo l'istituzione di un prossimo collegamento Metaponto-Potenza-Napoli in coincidenza con i “Freccia Rossa” per Milano. Anche se non è stato precisato il treno di riferimento nella città partenopea, visto che per la metropoli lombarda ci sono sei relazioni giornaliere attraverso l'alta velocità. Migliorerà il trasporto ferroviario in Basilicata? Aumenteranno i viaggiatori che sceglieranno il treno? Noi crediamo che difficilmente ci sarà una svolta “storica”, soprattutto se si continuerà a utilizzare per circa il 50% delle corse i bus sostitutivi dei treni. Inoltre, in alcune importanti stazioni (vedi Ferrandina,Melfi, Maratea,Policoro)non si agevola chi viaggia perché le

stesse sono da tempo impresenziate del personale e al loro interno non sono aperte le biglietterie, né c'è la possibilità di avere informazioni circa le coincidenze con le grandi direttrici Nord-Sud. Non è nemmeno consentito l'utilizzo dei bagni per i viaggiatori, né un telefono pubblico. Insomma, nelle stazioni lucane regnerà ancora l'abbandono totale, che non è certo invitante, né sicuro nelle ore notturne. Vi è poi l'esigenza di velocizzare (almeno da Grassano a Sicignano) la tratta che attraversa l'intera regione con un nuovo tracciato, meno tortuoso e con minori pendenze, giacchè quello attuale non consente di superare i 90 km. E cosa dire della Ferrandina-Matera, della quale si parla solo in determinate circostanze? Anche questa volta, stando alle notizie di stampa, si è

parlato in maniera vaga, senza prendere impegni precisi. Eppure, completata ed elettrificata, tale tratta (da non usare solo come ferrovia locale!) collegherebbe direttamente Matera all'Alta velocità arrivata ormai a Salerno. E a quanto pare, ancora non si comprende che, avendo finanziato e consentito l'ammodernamento delle Fal (con rilevanti risorse del governo nazionale e di quelli di Puglia e Basilicata), l'unico modo per arrivare a Bari, dalla Città dei Sassi, sarebbe il prolungamento verso VenusioGioia del Colle (e non Altamura!). E, quindi, utilizzando il segmento finale della modernissima tratta che da Taranto porta nel capoluogo pugliese. Ipotesi, questa (verso l'Adriatico), che si realizzerebbe con appena una ventina di chilometri di strada ferrata da costruire senza

grandi opere, che consentirebbe, inoltre, il collegamento della zona industriale di Jesce con l'importante porto di Taranto. Non ci sembra poco. Ma di tutto ciò nemmeno questa volta si è parlato in termini concreti. Nelle prossime settimane verrà in Basilicata il presidente, Giorgio Napolitano, e pare anche il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Anche con loro si parlerà di questi temi tanto per parlare? Ebbene, si presenti la questione con fermezza e idee chiare, perché Matera, la sua provincia, l'intera regione hanno il diritto di cancellare un isolamento anacronistico e vergognoso. D'altronde, se si vuole puntare sul turismo, candidare la città a “capitale europea della cultura”, valorizzare il territorio e frenare lo spopolamento devastante dei paesi, le visite di personalità tanto autorevoli rappresentano davvero una occasione da non perdere. Anche in tempi di crisi economica e di scarsa attenzione per la Basilicata. Nicola Pavese “La Cupola Verde”

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


35

Irsina Commozione e bei ricordi per la ragazza ventenne morta in un incidente

Tanti amici ai funerali di Antonella IRSINA - Rabbia, sconforto e commozione nei volti dei tanti presenti che hanno accompagnato Antonella Martelli nel suo ultimo viaggio. Sono state tante le manifestazioni d'affetto nei confronti della ragazza ventenne morta in un tragico incidente avvenuto domenica pomeriggio sulla Ss 96 bis. Grandi, piccoli pronti ad accompagnare nel suo più arduo sentiero. Al centro dell'altare c'è don Gerardo Forliano, il parroco che vent'anni fa la battezzò, anche per lui è stato difficile trattenere l'emozione. I ragazzi si sono dati appuntamento su Facebook, dove hanno sfogato, a modo loro, attraverso innumerevoli

messaggi, tutto l'affetto e l'amore nell'ultimo saluto ad Antonella. «A volte mancano le parole -ha detto Tonio Labellarte, titolare del Bar sport, dove Antonella ha prestato servizio fino a qualche mese fa- per esprimere ciò che si sente, Antonella nel nostro bar era la padrona, anche se il rapporto di lavoro era terminato, senza alcuno screzio, naturalmente, lei ci tornava quando voleva e faceva come al suo solito di testa sua. Del resto -conclude Tonio- comesi poteva dire di no, ad una bambina come lei con quel sorriso che ti lasciava inerme e senza parole». Un nutrito gruppo di giovani di Gravina hanno

raccontato: «Abbiamo conosciuto Antonella qualche anno fa, in modo occasionale, da allora ci siamo sempre frequentati, aldilà delle parole -dice commossa una di loro- che avolte pure mancano, mi piacerebbe dire che lei per noi, era quella ventata di freschezza. Noi che siamo tutte più grandi di età, eravamo molto allietati dalla sua, appunto freschezza di vita . Era una ragazza che amava viaggiare e quindi conclude l'anonima giovane di Gravina - di conseguenza amava molto anche la vita». Non manca proprio nessuno, tutti vogliono essere presenti. Ci sono gli amici dell'Irsinese, Enzo Patella,

Gianni Fiorino, che per lei era più di un semplice amico; Francesco Lorusso, Giuseppe Cardano e tanti altri. Abbiamo riportato l'estratto di un pensiero che Gianni Fiorino ha voluto dedicare ad Antonella : «Non avrei mai voluto scriverti queste parole -dice Fiorino- voleva dire che saresti stata qui con noi, con il tuo sorriso contagioso. Eri una ragazza altruista piena di vita e di gioia. Amavi molto la tua famiglia, spero che almeno che negli ultimi anni della tua vita, di averti dato , almeno la metà della gioia che tu hai dato a me. Riposa in pace, ti voglio bene Anto». Le manifestazioni di affetto sono

Antonella Martelli

state proprio tanti: ti abbracciano gli amici del Roxi bar, quelli del Bar sport, le tante coetanee- una di loro ci ha dato una foto di Antonella chiedendoci di inserirla nel giornale “vogliamo questa sul giornale, ha insistito Laura

Fazio”- e tutti quelli che non sono stati qui menzionati. Ciao Antonella ,ti salutiamo anche noi del Quotidiano, adesso il tuo sorriso diventerà luce per una nuova stella. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Oltre 220 sacche di sangue raccolte con la solidarietà anche dei visitatori esterni

Grassano sempre più generosa Record di donazioni per la giornata Fidas in onore del Santo Patrono GRASSANO - Sono state ben sessantasette le sacche di sangue raccolte dalla Fidas Grassano nella 222° giornata di donazione sangue programmata per il giorno del Santo Patrono di Grassano Innocenzo. Più che positivo, dunque, il bilancio alla corsa di solidarietà che si rafforza nei momenti importanti che coinvolgono la comunità come la festa patronale. La donazione del Santo Patrono si è caratterizzata per la massiccia presenza di giovani, che sin dalle prime ore del mattino hanno fatto la fila dinanzi alla piccola sede dell'associazione. E che la donazione che non ha limiti, nè confini l'ha confermato Mauro Sarro, un componente della banda musicale presente in paese per la processione di Santo Innocenzo. Sarro, non potendo effettuare il giro bandistico del paese a causa della insistente pioggia della mattinata , venuto a conoscenza della giornata di donazione, essendo lui stesso già donatore, si è recato presso il punto prelievi ed ha voluto compiere la sua donazione. In tanti sono rimasti colpiti e meravigliati dalla richiesta di Sarro (una persona che si trovava di passaggio) di volere donare ma l'entusiasmo e il clima sereno che i donatori trasmettono in sala prelievi lo hanno messo subito a proprio agio, accogliendolo nella grande famiglia dei donatori

Mauro Sarro, uno dei donatori esterni alla giornata di Grassano

grassanesi «Sono cinque le date fisse nell'anno in calendario della sezione di Grassano -ha spiegato Giovanni Spadafino, presidente della Fidasche registrano un afflusso maggiore di donatori, sia come gesto di amore fraterno ma anche per vivere un momento di scambio e di ritrovo di amici che residenti fuori regione o per lavo-

ro o studio ritornano in paese in occasione delle feste. Tra queste date una delle più sentite è proprio quella di Sant’Innocenzo, festa patronale, che fa registrare ormai da anni un alto numero di sacche raccolte. Ringrazio -ha continuato Spadafino- lo staff medico il direttore sanitario dottoressa Anna Rita d'Agostino, il dottore Vincenzo Denisi, gli infermieri Imperia Vignola, Gaetano Grieco, Mino Romano e Filomena Siggillino che con la loro professionalità sono i veri garanti della salute dei donatori. Ovviamente un ringraziamento alla segreteria organizzativa di servizio in questa giornata di donazione che ha svolto un lavoro eccellente di gestione dato l'elevato numero di accessi: Liuzzi Matteo, Giacomo Montemurro, Antonietta Tortorelli, Ninuccio Bonelli, Dino Lafiosca. Sono molto contento -ha concluso Spadafino- e ci tengo a segnalare la prima donazione di un neodiciottenne Giuseppe Abbatangelo che ha festeggiato con noi i suoi diciotto anni e che ha svolto un ruolo attivo nell'accoglienza dei giovani dell'Abruzzo, spero che per i prossimi mesi anche gli altri che hanno vissuto l'esperienza estiva di ospitalità dei loro coetanei completino il percorso con l'iscrizione all'associazione e con la donazione». provinciamt@luedi.it

Tricarico Esperti a confronto sulle opportunità di crescita del nuovo settore

Piante officinali risorsa per le aree interne TRICARICO - Si terrà domani, con inizio alle ore 9.30 presso il palazzo Ducale di Tricarico, il convegno sul tema: “Le piante officinali occasione di sviluppo per le aree interne”. La seconda edizione del convegno, voluto dall'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, curato organizzativamente da Enza Spano,vedrà lapartecipazione di diversi relatori. I lavori, coordinati dalla giornalista Iranna De Meo, dopo i saluti del vescovo della Diocesi di Tricarico, Monsignor Vincenzo Orofino e del sindaco, Raffaello Marsilio, si apriranno con la presentazione del modello organizzativo, economico, culturale e sociale realizzato nel comune di Casola Valsenio, vicino

Faenza e nel territorio circostante. Un percorso che, partendo dalla coltivazione delle erbe, ha smosso fattori produttivi relativi alla ristorazione, alla cosmesi e alla preparazione di medicinali e ha incentivato fattori turistici relativi al turismo culturale, didattico e agli eventi. L'idea progettuale, partendo da un giardino delle erbe coltivate a uso scientifico-didattico, si è poi allargato alla storia dell'intero paese, ai prodotti tipici, alla valorizzazione e salvaguardia dei monumenti, al recupero delle tradizioni popolari e le ha promosse con appuntamenti fissi come il mercatino delle erbe tutti i venerdì e sabato di luglio e agosto, la festa dei frutti dimenticati, le erbe in fiore di maggio, la festa della lavanda e il

percorso turistico. A illustrare l'esperienza di Casola, sarà presente il sindaco della cittadina romagnola, Giorgio Sagrini, accompagnato dal responsabile del giardino. Nella seconda parte del convegno, studiosi ed esperti illustreranno le diverse iniziative e le opportunità che il mondo delle erbe officiali può offrire ai diversi attori, dalle imprese agricole, ai ristoratori e agli operatori turistici, nonché alle amministrazioni comunali per il recupero della biodiversità e le varietà autoctone al fine di promuovere il territorio. A parlare dell'esperienza realizzata all'università degli Studi della Basilicata, sarà la professoressa Simonetta Fascetti, mentre il professor Nicola Di Novella, promotore del parco

delle orchidee selvatiche a Sassano, darà dei consigli sull'utilizzo delle piante e curerà una piccola mostra di erbe provenienti da Teggiano. Sulle prospettive di valorizzazione delle erbe a partire da un'esperienza già realizzata in Basilicata saranno i professori del Cnr, Giulio Sarli e Vittorio Marzi, mentre Piero Civale,rappresentante diCodra Mediterranea, illustrerà l'uso delle specie officinali per interventi di recupero del territorio. L'idea di creare un network per la valorizzazione delle erbe sarà affidata a Francesco Cellini e alla dottoressa Rina Iannaccone del centro di ricerca Metapontum Agrobios. Le conclusioni dei lavori saranno affidate all'assessore Viti. provinciamt@luedi.it

A Grottole il libro di Trevisani

La storia di Enzo Giase GROTTOLE - Sarà presentato sabato mattina a Grottole, presso la sala Quaranta, il libro di Silvano Trevisani “50 anni di impegno sociale. Enzo Giase sindacalista del Sud” edito da Capone. Alla presentazione interverranno Savino Pezzotta, Gianni Pittella, Vito De Filippo, Franco Stella, Franco Verrascina, Antonio Papaleo, Leonardo Cuoco, Angelo De Vito, Mario Donnola, Giuseppe Amatulli, Antonio Falotico e l'autore Silvano Trevisani. Il volume nasce dall'incontro tra l'autore, redattore capo del “Corriere del giorno” di Taranto, e il protagonista delle vicende narrate, Giase, autorevole sindacalista della Cisl, originario di Grottole. Le vicende nar- Grottole rate riassumono in un unico percorso ben mezzo secolo di storia del sindacato meridionale, con specifico riferimento alle aree dove c'è stato un impegno diretto del protagonista, che ha attraversato, sempre in prima linea, tutta la seconda metà del Novecento, sfociando nel terzo millennio. Nato a Grottole il 19 luglio 1939, Giase ha iniziato la sua attività sindacale a Matera, nel 1956, a soli 17 anni, quando assunse l'eredità del padre prematuramente scomparso (che era stato uno dei primi esponenti del nuovo sindacato nato dalla rottura del Patto di Roma), poi a Catania, Brindisi, Roma e infine a Taranto, che diventerà la

sua città d'adozione. Divenuto segretario generale provinciale, fu poi eletto segretario regionale, divenendo, nel 1987, segretario generale; incarico che mantenne fino al 1998, quando fu chiamato a Roma, per svolgere il prestigioso incarico di vicepresidente dell'Inas, l'istituto di patronato della Cisl, nel quale chiuse la sua lunga esperienza sindacale. Dopo la lunga ricognizione storica, svolta a mo' d'intervista, il libro allarga il ventaglio dell'analisi, coinvolgendo una serie di personalità che, a vario livello, in diversi periodi e su differenti piani, hanno avuto consuetudine di rapporti con lui. Ne viene fuori un quadro composito con molti approfondimenti e spunti per ulteriori riflessioni. Tra i testimoni presenti nel volume vi sono il senatore ed ex presidente del Senato Franco Marini, l'ex segretario della Cisl Savino Pezzotta, l'assessore regionale ai Trasporti della Puglia Mario Loizzo, il segretario della Cisl Puglia Giulio Colecchia, Antonio Papaleo, già segretario regionale della Cisl di Basilicata, insieme ad altre personalità note della politica, del sindacalismo confederale, dell'imprenditoria, della Chiesa. Il lavoro si conclude, poi, con un'appendice documentaria, nella quale spiccano alcuni brani tratti dalla vastissima bibliografia di Enzo Giase. provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


36

Cittadini Attivi critici sulle tante emergenze ambientali della città

«Bernalda luogo di scorie e veleni» «BERNALDA e la Somalia sono luoghi di scorie, discariche di veleni». E’ la conclusione amara e provocatoria del comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, alla luce delle recenti notizie. «La sola differenza è che alla prima ancora manchi chi, come Ilaria Alpi, paghi con la vita la denuncia delle stesse nefandezze. Il pentito Fonti dichiara al magistrato che navi cariche di scorie nucleari siano state affondate nei mari di Cetraro, Maratea e Metaponto. Sempre lui, allo stesso magistrato e col dito sulla carta geografica, indica Bernalda come luogo vicino al quale sono stati interrati fusti pieni di rifiuti radioattivi. Di siti analoghi, nella contrada Spineto e nella ex discarica comunale, parlano cittadini bernaldesi impauriti, ma certi. In terreni da tempo bonificati giacciono dismessi manu-

fatti irrigui contenenti amianto. Dal fiume Basento affluiscono a mare acque impure inquinate. Nel paese non cammini tranquillo fra il caos del traffico e i tanfi di fogna. Persino l'aria ti avversa, intrisa com'è della diossina di Taranto. Questo è un cerchio infernale, di dantesca evocazione. Al “limitar di Dite”, che è la verde piana di Rotondella, trucemente sussiste quel Centro di Ricerca nucleare che genera più ansia che speranza. E sul versante opposto, tra Salandra, Grottole, Ferrandina e Pisticci, incombe il rischio più mostruoso che grandioso che sia creato un mega-stoccaggio di gas con relativa centrale elettrica a turbogas. Il nostro territorio sembra essere altra cosa da una Italia che pregusta di sapere della sua ricchezza più col Bil (Benesse Interno Lordo) che col Pil (Prodotto Interno Lordo), tra sfarzi di fiere e

meeting del benessere. La Somalia si sta difendendo con la pirateria sul mare. Bernalda può difendersi trasferendosi sul Monte Pollino, come fece Noè nell'Arca per salvarsi dal Diluvio Universale. Il paese, svuotato dei suoi abitanti, potrebbe costituire, per decreto giudiziario, soggiorno obbligato per chi l'ha reso discarica di scorie. Al di là degli incubi, la situazione è d'emergenza, a stento celata da sagre persistenti e da pìe processioni. C'è coscienza a far nascere bambini in ambienti così avvelenati? L'ha già detto il filosofo Jonas che noi siamo responsabili del mondo nel quale mettiamo a vivere i nostri figli. Di colpe collettive non c'è sentore, essendo forse ancor più impercettibili quelle individuali. Questo è tempo di agire con responsabilità e urgenza. Chi ci governa sappia che è consistente il numero dei bernaldesi morti

Il gazebo del comitato Cittadini Attivi

nella Grande Guerra, ed ancor più robusto quello dei Caduti e dei Dispersi nella Seconda Guerra Mondiale. In nome dei nostri martiri liberateci da questo inferno! A Bernalda la vita è una veglia di morte, quotidianamente annunciata dai bollettini della Sanità. Si chiede la

sopravvivenza dei nostri figli e nipoti, non quella nostra. L'indifferenza al nostro patire ci fa dubitare di appartenere a una Patria, che a questo livello di svilimento è onesto ritenere “unita” soltanto nella memoria. provinciamt@luedi.it

Bernalda «Un tracciato così complesso è giustificabile solo in zone di montagna»

Troppe curve sulla Provinciale 15 Il consigliere Carbone (Pdl) ha chiesto e ottenuto un sopralluogo tecnico BERNALDA - Sono passati pochi giorni dall'appuntamento che ha visto gli uomini del Pdl durante la prima festa organizzata a Bernalda, e sul palco di corso Umberto c'era anche il rappresentante bernaldese, Franco Carbone, consigliere provinciale, il quale parlò, durante la serata, delle condizioni delle strade che collegano Bernalda con le altre città. Ebbene, Carbone, nel suo discorso tenuto davanti ai suoi concittadini, percorse la Sp 15, ovvero, quella che viene definita, dai tanti lavoratori che sono costretti a prenderla e da coloro che si recano all'ospedale di Matera, una strada impercorribile e pericolosa in alcuni tratti. E proprio sulla Sp 15, ancora il consigliere provinciale bernaldese ha voluto riprendere tale discorso: «In questi giorni -ci ha detto il consigliere provinciale del Pdl - ho ripreso l'attività nell'ambito del consiglio provinciale, partendo proprio dall'annosa questione della viabilità nel territorio del comune di Bernalda. Il tema del collegamento viario -continua il rappresentante bernaldese- tra Matera e Bernalda, è sempre stato considerato da tutti i miei concittadini quasi una sorta di calamità naturale poiché, se la distanza tra il comune di Bernalda e Matera è quasi irrilevante, ovvero, solo 37 chilometri, la difficoltà nel percorrere il tratto di strada Sp 15 “Via del Mare”, risulta davvero insostenibile a causa di una quantità di curve che si possono giustificare solo se si devono colmare dislivelli tipici di cittadine di montagna, elemento che non tocca la nostra città in quanto non rientriamo in tali categorie. E per tali motivi ho chiesto e ottenuto un sopralluogo del responsabile dell'ufficio tecnico provinciale, nella persona dell'ingegner Pietrocola, con il quale si è constatata la necessità di dover trovare soluzio-

La strada provinciale 15 e (nel fotino) il consigliere provinciale del Pdl Franco Carbone

ni tecniche sull'attuale tracciato o, nella peggiore delle ipotesi, individuare un percorso alternativo che di fatto già esiste, ma che sarebbe necessario rendere a tutti gli effetti percorribile e conforme ai requisiti di sicurezza stradale. Lo studio di fattibilità che seguirà al sopralluogo dell'ufficio tecnico provinciale consentirà di determinare l'entità dei lavori al fine di reperire i fondi necessari all'ente di via Ridola per poter cantierizzare l'opera. Al termine del sopralluogo sulla Sp 15, l'attenzione del responsabile dell'ufficio tecnico provinciale è stata spostata su altre problematiche inerenti la viabilità quale ad esempio quella della Provinciale che collega la Ss 407 Basentana al centro abitato di Bernalda. Tale strada che è ormai da qualche anno la via d'accesso al centro abitato per gli automobilisti provenienti dalla Basentana non è ancora dotata di adeguato impianto di illuminazione e, in alcuni tratti in curva, la visibilità è decisamente scarsa a causa della presenza di alberi a ridosso del ciglio stradale.

Sono stati, inoltre, segnalati altri adeguamenti necessari e urgenti sulla strada “Tratturo Tarantino” e sulla “Bernalda- Pomarico”, infatti, anche essa è divenuta ormai ben più di

una mulattiera, viste le numerose attività commerciali ed agricole di rilievo che insistono su tale arteria. Il tema della viabilità riveste un'importanza strategica per lo sviluppo delle attività economiche della intera comunità bernaldese ed è anche in questa direzione -conclude Franco Carbone- che si concentrerà il mio impegno nei prossimi appuntamenti del consiglio provinciale». Parole, quelle di Carbone, che, come detto sopra sono state anticipate durante l'appuntamento che lo ha visto, insieme agli altri uomini del Pdl, durante la I festa organizzata in città; e proprio su queste problematiche, che lo stesso Carbone ha detto di voler risolvere, ha ricevuto dal numeroso pubblico un lunghissimo appaluso, sintomo questo che il problema esiste sulla Sp 15 e che è giunto il momento di risolvere. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Tursi, festa per San Pio con un occhio ad Assisi TURSI - E’ iniziata ufficialmente ier la festa di San Pio, che durerà fino al 26 nel popoloso quartiere di Santi Quaranta a Tursi. Questo il programma che il comitato festa in stretta collaborazione con la comunità parrocchiale ha approntato: novena di preghiera in cattedrale. Ieri è stata celebrata una messa alle 18.30, e subito dopo c’è stata una breve veglia di preghiera in preparazione del pellegrinaggio regionale, che si farà ad Assisi il 3 e 4 ottobre, per l'offerta dell'olio della lampada di San Francesco. Subito dopo, i fedeli con una fiaccolata, si porteranno davanti alla statua di Padre Pio. Mentre sabato prossimo, nel rione di Santi Quaranta dove si trova la statua del santo di Petralcina, ci sarà la recita del rosario e la messa. Alle ore 20, lo spettacolo musicale e l'estrazione dei premi della riffa. I fuochi pirotecnici di mezzanotte chiuderanno la festa. Lo spettacolo musicale è stato spostato al sabato, perché ieri, nella vicina Montalbano, si svolgeva la festa del patrono San Maurizio. Il Comitato festa è lo stesso che ha organizzato a maggio la festa di San Filippo, a luglio la festa della Madonna dell'Icona e della Madonna delle Grazie. Con i festeggiamenti a San Pio si chiude la stagione degli spettacoli, con i ragazzi che tornano a scuola. Si riprende cosi il tran tran quotidiano, in attesa che inizi il campionato di calcio. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

Tursi Insieme dopo 50 anni

Messa solenne per i sacerdoti

La cattedrale di Tursi

TURSI - Si svolgerà oggi pomeriggio, alle 18.30 nella parrocchia cattedrale “Maria Santissima Annunziata” di Tursi, la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Francesco Nolé, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, per ricordare ai fedeli tutti, che cinquanta anni fa e precisamente il 12 luglio 1959, furono ordinati preti dal vescovo Secondo Tagliabue, tre diaconi: don Antonio Cavallo di Tursi; don Mario Nuzzi di Oriolo e don Vincenzo Lofrano di Episcopia. Monsignor Tagliabue allora era vescovo della diocesi di Anglona-Tursi, che comprendeva alcuni paesi della Calabria come Oriolo appunto. La diocesi poi negli anni Settanata venne riformata e riportata nei confini regionali e diventò diocesi di Tursi-Lagonegro. I tre sacerdoti, avevano frequentato il seminario

di Potenza e completato gli studi teologici nel seminario di Salerno. Ricorderanno certamente l'emozione di cinquant’anni fa e la gioia di essere rimasti preti in tutti questi anni. Assieme a loro, ci saranno i novelli sacerdoti ordinati quest'anno: don Maurizio Giannella di Calvera; don Serafino La Sala di San Severino Lucano; don Tiziano Cantisani di Lauria e un prete che fa parte della Diocesi di Matera, ma che ha la mamma tursitana: don Giuseppe Frescura. Il vescovo Nolé vuole ringraziare cosi la comunità diocesana, che in questo anno giubilare dedicato proprio al sacerdozio, celebra i 150 anni della morte del Santo Curato d'Ars. Tutta la comunità dei fedeli è stata invitata a partecipare. sal.mar. provinciamt@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


37

Policoro La coop “Heraclea new travel” ha perso la gara della storica sede comunale

Asilo Nido, lavoratrici in protesta Nove operatrici licenziate dopo tanti anni per il cambio di gestione POLICORO - In tempi di crisi perdere un posto di lavoro equivale a una disgrazia. Ed è quello che è accaduto a nove operatrici della cooperativa “Heraclea new travel” di Policoro, che fino al giugno scorso si è occupata della gestione dell'Asilo Nido di via Colombo. Una struttura esistente da oltre vent'anni, passata dalla gestione diretta delle dipendenti comunali fino al 1999, anno in cui è subentrata la semiprivatizzazione e quindi la gestione di Heraclea new travel. Ora il Comune di Policoro ha rifatto l'appalto ed a vincere è stata la cooperativa “Puzzle” di Matera. Resta da capire cosa ne sarà delle operatrici che da un decennio hanno dato il “sangue” per la crescita della struttura? Lo scorso 8 agosto la cooperativa uscente bloccò il bando con una missiva non ritenendolo corretto, poi una nuova garael'apertura dellebustelo scorso 22 settembre. Tanta la rabbia e la mortificazione delle operatrici che abbiamo incontrato ieri mattina nel parco dei Giardini Murati. Avevano appena incontrato il vicesindaco, assessore alla Pubblica istruzione, Rocco Leone,

Le operatrici della “Heraclea new travel” nell’Asilo Nido

e oggi incontreranno il primo cittadino, Nicola Lopatriello. Ogni operatrice ci racconta un po' della sua vita. 1Con quel reddito ci stavo mantenendo la figlia all'università, ora come farò?». Eun'altra: «Ho mio marito invalido, ilmio reddito è determinante nell'economia familiare». E ancora: «Non so fare altro nellavita, dopo dieci anni è assurdo buttarci fuori così». Perdere il lavoro è una

piaga ricorrente ormai, soprattutto nel versante privato. Storie di ordinario precariato nell'ambito privato che si intersecano con il Pubblico. «Non abbiamo mai avuto problemi con il Comune, abbiamo fatto sempre e di più del nostro dovere». Le operatrici ci raccontano, senza rassegnazione, di anni trascorsi a migliorare il servizio: «Nel 19992000 c'erano20 bambini,il ni-

do adesso è cresciuto quest'anno vi sono dalle 57 alle 60 iscrizioni. Abbiamo lavorato con il sovrannumero, abbiamo fatto i sacrifici, portato giocattoli da casa nostra, così come altro materiale vario, abbiamo sempre lavorato in una struttura che non aveva i parametri di sicurezza che solo con i lavori dell'estate scorsa ci sono». Le operatrici di certo con i loro rapporti nella società policorese, con le famiglie, e con la loro professionalità consolidata, rappresentano di certo un patrimonio, se non l'unico dell'Asilo Nido in questione. La struttura è diventata nel corso degli anni un importante riferimento anche per le comunità di Scanzano e Nova Siri, dando un importante sostegno alle mamme che lavorano. «Proviamo una grande mortificazione -hanno detto all'unisono le operatrici-pernon esserestatetutelate in alcun modo». La coope sta valutando di fare un ricorso al Tar di Basilicata che dovrebbe esprimersi già nel prossimo ottobre. Intanto l'Asilo Nido aprirà con una nuova gestione, ma la questione non finirà certamente qui. Pierantonio Lutrelli

Marrese: «Un caso strano» DAI risultati di aggiudicazione della gara per l'affidamento dell'Asilo Nido, risulterebbe che l'unica cooperativa policorese, che ha gestito per un decennio il servizio dell'Asilo Nido, con esiti eccellenti, non è stata in grado di redigere un progetto di gestione dello stesso, secondo quanto richiesto dal bando. Paresingolare cheilprogetto sia stato ritenuto insoddisfacente e molto simpatica è la composizione della commissione aggiudicatrice, fermo restante la professionalità e onorabilità della stessa; infatti non si comprende come mai il presidente della commissione sia stato il dirigente del settore ragioneria e non il dirigente del settore servizi sociali, come non si comprende l'esclusione dalla commissione esaminatrice della dottoressa D'Elia, responsabile dell'Asilo Nido. Tutto ciò è veramente strano e singolare. Il

risultato finale è che a gestire l'Asilo Nido sarà la coop Puzzle di Matera, aderente al Consorzio Città Essenziale, che ha offerto il ribasso del 37% su un importo a base d'asta al di sotto dell'importo garantito per il 2008, pari a 120.000 euro per 30 bambini. Oggi l'amministrazione, su proposta dell'assessore Leone, invece di economizzare sullo spreco delle risorse pubbliche, sulle quali nei prossimi giorni avremo il piacere di informare i cittadini, toglie le risorse ai servizi essenziali, passando dai 120.000 euro ai 100.000 ma per 50 bambini e con operatrici che se pur in più, saranno insufficienti a rispondere ai parametri contenuti nel Piano socio assistenziale, redatto dalla Regione Basilicata e approvato da tutti i comuni della Basilicata. Gianluca Marrese Consigliere comunale del Pd

Nova Siri Visita del senatore Chiurazzi

Policoro Comunicare luogo e data all’assessorato all’Ambiente

Omaggio alle vittime di Kabul nelle opere di Gaetano Dimatteo

Più chiarezza nello smaltimento dei rifiuti prima dell’ordinanza

NOVA SIRI - Il senatore Carlo Chiurazzi ha visitato la mostra allestita in onore dei militari italiani deceduti in Afghanistan nella galleria privata del pittore lucano, maestro Gaetano Dimatteo a Nova Siri Scalo. Il senatore ha espresso parole di stima nei confronti del pittore Dimatteo, che con questa mostra sull'Afghanistan ha voluto rendere omaggio ai morti di questi giorni. «La sua nota sensibilità ed il suo animo pacifista, - ha dichiarato il senatore Chiurazzi - traspare nelle opere in mostra e ci fa riflettere sul dolore ed il dramma che il nostro popolo ed i nostri concittadini sopportano, anche con la morte dei propri cari, al fine di garantire al mondo intero la democrazia e la libertà. Immenso dolore e tristezza aleggia in ogni opera dedicata dal maestro alle vittime della strage di Kabul, però non dobbiamo dimenticare e sottovalutare il messaggio di pace e di solidarietà che il pittore lucano, attraverso le sue opere, vuole diffondere a tutti i popoli della terra, compreso quello afgano».

POLICORO - Per evitare che in città ci siano discariche a cielo aperto, nelle quali c'è di tutto, soprattutto materiali edili, come da segnalazioni e successivi sopralluoghi da parte del locale comando dei Vigili urbani, l'assessore comunale all'Ambiente, Luisa Lasaponara, e il capitano della Polizia municipale, Antonio Labate, d'accordo con il primo cittadino Nicola Lopatriello, invitano, nell’attesa dell'ordinanza sindacale che sarà emessa nei prossimi giorni dal sindaco, le aziende che operano all'interno del territorio di Policoro a comunicare all'Amministrazione comunale o alla caserma dei Vigili urbani le modalità di smaltimento dei materiali edili utilizzati durante i lavori pubblici e privati; il luogo dello smaltimento e la

data dello stesso. La comunicazione può avvenire ritirando l'apposito modulo presso il Comune, assessorato all'Ambiente, e Polizia municipale. «Al fine -spiega Lasaponara- di prevenire l'abbandono dei rifiuti in luoghi non adatti con grave danno di immagine per tutta la città, che potrebbe generare nei cittadini la cattiva abitudine di smaltire anche i rifiuti domestici nel primo spiazzale vicino casa, anziché recarsi presso le aree, isole ecologiche, dove vi sono le apposite campane per la raccolta di: plastica, vetro, carta e i più classici bidoni per il resto della spazzatura, creando così discariche abusive non autorizzate e maleodoranti che in alcuni casi diventano anche un ricettacolo di ri-

chiamo di cani randagi in cerca di cibo. Pertanto con questa attività di sensibilizzazione, di cui nei prossimi giorni sarà data ampia diffusione attraverso la pubblicazione di manifesti in città, chiamo tutti gli imprenditori del settore di Policoro ad un grande senso di responsabilità e di collaborazione con l'Ente. «L’obiettivo - continua l’assessore comunale all’Ambiente Lasaponara è fare in modo che la raccolta e lo smaltimento di materiali per l'edilizia avvenga nella più totale civiltà e buon senso nel rispetto degli abitanti e dell'ambiente che ci circonda, molto spesso degradato dall'azione dell'uomo». provinciamt@luedi.it

Montalbano Premiati anche i giovani studenti figli di soci della Società Operaia

Soms, targa per Mercorella e Sgro MONTALBANO - Rinnovato successo per la XIX edizione della giornata del socio della Soms, Società operaia di mutuo Soccorso a Montalbano Jonico. Come, ormai tradizione vuole, nel corso della manifestazione è stata assegnata la prestigiosa Targa di Riconoscimento, che la Soms destina ai cittadini montalbanesi che, nel mondo, con il loro impegno danno lustro e prestigio alla propria comunità di origine. Quest'anno i premiati sono stati: il cavaliere al merito della Repubblica, Gianni Mercorella, braccio destro di Michele Ferrero fondatore e proprieta-

rio dell'omonimo gruppo dolciario di Alba (Cuneo), conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, con un forte legame verso la terra natìa; e la scrittrice Maria Paolo Sgro, autrice di libri di narrativa, saggi e poesie. Nella stessa manifestazione sono stati premiati anche i giovani studenti, figli di soci della Società Operaia. Per la scuola media superiore, premiati i giovani Rosa Giordano ed Egidio Inguscio, e per la scuola media inferiore Simone Corino. Il profilo umano e professionale del cavaliere della Repubblica Gianni

Mercorella è stato tracciato, con la solita maestria, da Maria Paola Sgro, socia onoraria del sodalizio. Mentre Nandino Russo, maestro delle elementari di Montalbano, ha motivato il premio consegnato a Maria Paola Sgro, di origine calabrese ma residente in Montalbano da quando aveva l'età di 10 anni; donna versatile, impegnata in tanti campi, da quella religioso a quello sociale e letterario, ne ha posto in rilievo tutte le qualità umane e letterarie. Apprezzato anche il lavoro scenografico della serata, curato da Tonino Diazenna. Il servizio di luci e audio

è stato curato dalla “Disco Music Service” di Ugo Valicenti e Giuseppe Passarella. La serata come sempre è stata presentata dallo stesso presidente del Sodalizio, Rocco Tauro, a cui si sono aggiunti i saluti del Sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano e del presidente onorario della Soms, Maurizio Amendola. Il rinfresco finale è stato offerto dalla Società Operaia in collaborazione con la “Ferrero” che ha fatto degustare ai presenti alcune delle proprie specialità dolciarie. Anna Carone provinciamt@luedi.it

Una panoramica di Montalbano

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Giovedì 24 settembre 2009


LOTTO&CONCORSI

Giovedì 24 settembre 2009

Centrato un ambo. Proposte interessanti su Cagliari e Venezia

Ecco le decine cabalistiche di GIOIA GASPARINI ROMA –Tra i numeri ritardatari usciti nel corso dell'estrazione di martedì sera ci sono il 10 (i fagioli) e il 55 (la musica) terzo e sesto di Milano dopo 67 e 54 turni, il 17 (la disgrazia) terzo di Venezia dopo 54 assenze. L'ambo complementare (di somma 90) 30-60 ha valenza doppia: è uscito sia a Genova che a Napoli. Il quintetto di “centenari” , rimasto ancora in ombra, ha incrementato la striscia negativa. Davanti a tutti c'è il 22 di Cagliari giunto a quota 124, al secondo posto il 44 di Roma con 123 mancati riscontri, al terzo posto il 62 di Napoli con 118 assenze, al quarto posto il 40 di Milano con109 ritardi e al quinto posto c'è il 28 di Genova con 101 sorteggi nulli. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno della decina dell'80 (82-85-88) a Palermo e quello della decina del 70 (71-75-78) a Roma, il terno di controfigura 4 (15-37-48) a Torino e quello di controfigura 6 (17-8344) a Venezia, l'ambo gemello 55-77 a Milano e l'ambo vertibile 47-74 a Bari. Ambi complementari sono sortiti a Milano (35-55) e Venezia (17-73) mentre ambi simmetrici sono usciti a Genova (31-60) e Roma (16-75). NAZIONALE - Per ambo sono statisticamente valide sia la cadenza 7 con la serie 7-27-47-67-87 che la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85. Previsione speciale 12-33 per estratto ed ambo. BARI - La cadenza 9 non sviluppa giochi vincenti da 56 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-59-6989. Per ambo la figura 5 con la serie 1423-50-68-77. Previsione speciale 2-48 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-35 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9 non sviluppa giochi da 51 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-31-42-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 16-68 per estratto ed ambo GENOVA - Da 78 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo e terno la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-52-72. Previsione speciale 28-62 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale

SCACCHI

31 13 22 88 28 40 62 9 44 83 90

85 87 124 84 101 110 118 58 123 64 88

32 51 3 42 67 47 74 76 52 43 25

72 71 75 73 66 78 83 56 69 59 59

90 50 37 65 43 70 16 24 90 4 70

59 56 67 65 56 58 76 48 57 54 51

Pronostico concorso n. 115 (del 24/09/2009) 2 15 23 34 46 52 66 77 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 55 82 90 63 1 3 64

Frequenza 136 136 134 131 131 131 130 129 129 129

Numero 30 65 25 59 3 46 76 9 7 35

Ritardo 74 52 43 39 36 35 29 26 25 25

Gli ambi di settembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

rà il miglior punteggio si fregerà del titolo di Campione italiano per questa categoria. Inoltre, i primi dieci giocatori classificati con Elo inferiore a 2100, otterranno l'ammissione alla Semifinale del campionato italiano dell'anno prossimo. Infine, per ogni categoria nazionale (prima, se-

67 17 77 86 34 68 72 7 11 89 20

la cadenza del 2 con la cinquina 12-2240-45 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo segnaliamo la ca- 32-42-52 reclamano il gioco per ambo. denza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e Previsione speciale 41-69 per ambo e controfigura del 7 con la serie 7-18-29- ambata. 40-51. Previsione speciale 48-62 per TUTTE -Vinto a Venezia l'ambo 17-83. Le terzine da giocare prevalentemente estratto ed ambo. PALERMO -La figura 3 con la serie 12- per ambo: 44-59-72, 21-31-36, 44-7239-48-57-84 e la cadenza del 6 con la 88, 8-10-16, 24-36-89. cinquina 6-26-46-6676 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 6-9 per UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO estratto ed ambo. ROMA -La cadenza del 3 con la serie 13-23-3353-63 e la controfigura dell'8 con la combinazione 19-30-41-52-63 NEL “Magico” mondo dei 90 15 - 51 si prestano a giocate numeri del lotto esistono delle d'ambo. Previsione combinazioni particolarmente 27 - 72 speciale 2-44 estratto “fortunate” abbinate ai vari meed ambo. 24 - 53 si dell’anno. TORINO - La cadenza Tali combinazioni si possono gio3 è attesa da 78 estra- care su tutte le ruote, o su ruota di 7 - 52 zioni, formate ambi e preferenza per ambo e sorti supeterni nella cinquina riori, per un periodo di 6/7 colpi cir53 - 69 23-33-43-53-63. Per ca. ambo la cifra 5 con la 3 - 54 serie 25-35-54-55-75. MESE DI SETTEMBRE Previsione speciale 2365 per estratto ed amPer informazioni e chiarimenti 63 - 36 bo. telefonare 348-8024342 da VENEZIA - La decina martedì a sabato dalle 17,30 al6 - 90 cabalistica 60/69 con la le 19 o dopo le 21,30. serie 63-64-67-68-69 e

Da sabato i Campionati italiani in Valle d’Aosta DAL 26 SETTEMBRE al 4 ottobre, ad Arvier (AO), si svolgeranno la semifinale del 69° Campionato italiano assoluto e i Campionati d'Italia validi per l'assegnazione del titolo di Campione italiano per le categorie Candidato Maestro, prima, seconda e terza nazionale. La Semifinale del campionato italiano è un torneo tipo “Open” aperto a tutti i giocatori tesserati F.S.I per l'anno in corso, che siano cittadini italiani e che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti: un punteggio Elo uguale o superiore a 2100 , oppure si siano qualificati dall'Open di qualificazione dell'anno precedente, oppure che si siano qualificati dai Campionati Regionali. I primi 5 classificati del torneo, ottengono l'ammissione a giocare la Finale del 69° campionato italiano assoluto. L'Open di qualificazione è un torneo aperto a tutti i giocatori tesserati F.S.I per l'anno in corso, che siano cittadini italiani. Il candidato maestro che consegui-

64 61 74 70 59 61 78 52 64 56 53

conda e terza) si svolgerà un torneo con almeno 18 giocatori, con in palio il titolo di Campione italiano per la relativa categoria. Per ulteriori informazioni visitare il sito Internet www.scacchivda.com oppure contattare gli organizzatori ai seguenti recapiti telefonici: Tel./fax +39 0165 99097 Mobil : +39 347

1) PEIPAN (1979)

2513 645. DIAGRAMMA 1) 1.Ae2; h5 2.Af1; h4 3.Ag2; Rf5 4.Rg7; Rg5 5.Rh7; Rh5 6.Rh8!; Rh6 7.f4! e vince DIAGRAMMA 2) 1.Rd5!; Rc7 2.a7; Rb7 3.a8=D+; Rxa8 4.Rc6; a1=D 5.Rc7; Cb3 6.Rb6 e segue il matto il poche mosse.

2) MITROFANOV & GUBANOV (1979)

A Roma la C. Italia Over 59 LA SQUADRA Sbarigia del circolo canottieri Roma composta da Sivio Sbarigia, Giuseppe Battelli, Livio Cohen, Giuseppe Gigli, Paolo Giove, Antonio Latessa, Carlo Mosca e Pietro Sbarigia si è aggiudicata la Coppa Italia Over 59 battendo in Finale la squadra di La Spezia. Terzo posto per gli altri Romani di Marani-Nuovo Bridge Insieme che hanno conquistato il bronzo senza però disputare la finalina causa il ritiro della squadra Montanari di Venezia. La finale si è disputata a Montecatini Terme e non ha visto la via nessuna squadra del nostro comitato regionale. La Coppa Italia over 59 ha così aperto la stagione autunnale, che si presenta ricca di appuntamenti sia nazionali che locali. Tra i tornei segnaliamo il nazionale a squadre libere di Caserta (17-18 ottobre) e l'internazionale città di Milano (6-8 dicembre), mentre le iscrizioni ai campionati sono già aperte. Questo il programma: FASI LOCALI

Il bianco muove e vince

Il bianco muove e vince

di VITTORIO CATANZARO

Coppa italia men 03/10/2009

Reggio C Coppa Italia women 03/10/2009 Reggio C Coppa Italia 2ª categoria 10/10/2009 Cosenza Coppa Italia 3ª ct-nc 10/10/2009 Cosenza Coppie miste regionale 18/10/2009 Reggio C Squadre miste regionale 31-1/11/2009 Catanzaro FASI NAZIONALI Coppa italia men semif. 6-8/11/2009 sede da definire Coppa Italia women semif. 6-8/11/2009 sede da definire Coppa Italia 2ª cat. semif 6-8/11/2009 Sede da definire Coppa Italia 3ªct-nc semif. 6-8/11/2009 Sede da definire Coppie miste finale naz. 12-15/11/2009 Salsomaggiore Squadre miste finale naz. 29-1/11/2009 Salsomaggiore

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

38 Rubriche


39

Giovedì 24 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Sei reti e tante emozioni in Palermo-Roma Di Natale punisce i rossoneri di Leonardo Lazio sconfitta in casa da un ottimo Parma

L’Inter viaggia come un treno Batte il Napoli e vola momentaneamente in testa, Milan ko a Udine MILANO –Quando gioca così, è davvero difficile fermare l’Inter. Se a Cagliari aveva avuto fortuna e si era affidata ai colpi di Milito, contro il Napoli i campioni di Mourinho dominano l’incontro, con una prima mezz’ora addirittura travolgente e spettacolare. Oltre che decisiva, visto che l’Inter mette a segno in trenta minuti tre gol (subito Etòo e Milito, in fuorigioco, poi Lucio) che chiudono la gara che la rete di Lavezzi al 37’ riapre solo teoricamente. Devastante sulla destra con un Maicon strepitoso, sicura in mezzo al campo con il rientro al top di Cambiasso, la formazione di Mourinho (in tribuna perchè squalificato) soffre qualcosina dietro, specie sui calci piazzati. Delude nel complesso il Napoli, alla terza sconfitta in altrettante trasferte: si salva solo Lavezzi, tornato al gol dopo sei mesi, deludono Quagliarella e Hamsik, Donadoni deve trovare presto i rimedi perchè altrimenti si rischia una stagione anonima. La Fiorentina riscatta come meglio non poteva la sconfitta e la pessima prestazione dell’Olimpico contro la Roma. I viola tarpano le ali alla Sampdoria che viaggiava a punteggio pieno, ma soprattutto convincono con una prestazione lodevole. Di Jovetic nel primo tempo e di Gilardino nella ripresa le reti che hanno regalato i tre punti rilanciando le ambizioni della formazione di Prandelli. Finisce con un pareggio pieno di gol l’emozionante sfida al Barbera tra il Palermo e la Roma. Sotto una pioggia battenteecontinua sonoicapitoliniad andare due volte in vantaggio, prima con Brighi e poi, dopo il pareggio di Budan, con Burdisso, proprio alla fine del primo tempo. Il Palermo riacciuffa il pari al 47’ con Miccoli e si porta addirittura in vantaggio dopo 11’ della ri-

presa con Nocerino. Gli uomini di Ranieri si buttano in avanti alla ricerca del pareggioche arriva inzona Cesarini con un rigore siglato da Totti. È 3-3. Di Natale spegne il Milan e neanche i lampi di Ronaldinho riescono a riaccendere il Diavolo. Vince di misura l’Udinese, al Friuli decide il gol di “Totò da Napoli” al settimo centro in 5 partite. È notte fonda per i rossoneri, già a -6 dall’Inter e potenzialmente a -8 dalla vetta. Il tempo per recuperare c’è, il Milan è un cantiere aperto che lo stesso Leonardo sta studiando, finora con risultati non eccezionali. Atalanta e Catania non vanno oltre lo 0-0. Primo punto per i bergamaschi, passo in avanti anche per i siciliani. Esordio (con espulsione) per Antonio Conte alla guida del club orobico. Una Lazio in sofferenza, se non in crisi seppur leggera, si fa imbrigliare da un ottimo Parma, che viola per 2-1 l’Olimpico e capitalizza al meglio la superiorità numerica di tutta unaripresa (espulsoKolarov). Tre sconfitte nelle ultime quattro partite tra campionato ed Europa League ed una convinzione distante anni luce da quella sbandierata a Pechino. Con la prima rete in trasferta, il Cagliari porta a casa anche i primi tre punti delle stagione, con il minimo sforzo, al termine di una gara giocata con saggezza tattica. Bari poco incisivo con le due punte troppo schiacciate all’indietro e ospiti subito in palla e autori di un ottimo secondo tempo, nel quale hanno costruito il successo. Marco Di Vaio si sblocca e il Bologna coglie la prima vittoria in campionato. Al Dall’Ara gli uomini di Papadopulo superano 2-0 un Livorno con forti limiti nel reparto d’attacco. Un punto a testa, infine, tra Siena e Chievo: partita sonnacchiosa .

Parla l’ex Pibe

Maradona «Scudetto? Lo vincerà la Juve»

Il Cagliari sbanca Bari Prima vittoria per il Bologna A Siena è pari

L’esultanza dell’interista Diego Milito Sopra: Di Natale in festa e la gioia di Jovetic

Stasera il big match. Gasperini: «Metteremo in campo l’entusiasmo». Ferrara: «Per noi sarà dura»

Genoa-Juventus: è sfida tra i due allenatori GENOVA – Nella scorsa stagione la Juve l’ha battuta, ripetersi sarebbe il massimo. Ci spera Gian Piero Gasperini, sogna i tre punti per riscattare il ko subito domenica scorsa a Verona contro il Chievo e per vivere un’altra grande notte davanti al proprio pubblico. «Vogliamo fare una grande partita contro una grande squadra - spiega il tecnico rossoblù in conferenza stampa -. Ci sono tutti gli ingredienti per una gara combattuta, con il nostro entusiasmo e l’aiuto del nostro pubblico, proveremo a mettere in campo le nostre migliori armi per far bene». Nella Juventus è cresciuto come allenatore, è stato per anni nel settore giovanile e quest’estate il suo nome è stato più volte accostato alla panchina bianconera, anche se poi la scelta è caduta su Ferrara. «Per me è solo una partita importante, la Juve è stata il mio passato spiega Gasperini -, ma ormai basta, non mi sembra il caso di parlar-

ne più. Per noi quello di domani dino è tornato a disposizione, Floc(stasera, ndr) è un match di grande cari e Kharja sono rimasti fuori a prestigio, come lo sono stati quelli lungo, ma bisogna farli giocare con Roma e Napoli e come lo saran- per fargli recuperare la condizione. no quelli con Inter e Fiorentina». Gasperini che dà poche indica- CASA JUVENTUS. «La gara con il zioni sulla formazione. «Non ho Genoa è simile alle due di Roma. Il molti dubbi, anche perchè in certi Genoa è ormai una realtà del nostro camruoli non pionato e un abbiamo ambiente grandi alcaldo come ternative. Marassi Manca Crispingerà i scito, devo giocatori decidere rossoblù a chi schiedare il masrare tra simo. Siamo Crespo e consapevoli Floccari. che sarà Fisicamenmolto molto te stiamo dura». Il tecbene, ci nico della manca solo Juventus, Juric, poi Ciro Ferrastiamo rera, presenta cuperando così la gara tutti, Palla- Ciro Ferrara, allenatore della Juventus capolista

di stasera in casa del Genoa di Gian Piero Gasperini, allenatore cresciuto allenando le giovanili bianconere. Il mister rossoblù ha detto che stima Ferrara, ma ha sottolineato la poca gavetta fatta dall’ex difensore della Nazionale e da Leonardo, allenatore del Milan. «Capisco che abbia voluto difendere una categoria, ma ci tengo a sottolineare - dice orgogliosamente Ferrara che di quella categoria ne faccio parte a pieno titolo. Detto questo, mi rendo conto che il fatto di sedermi per la prima volta da tecnico su una panchina come quella della Juventus possa dar fastidio, questo lo capisco. E’ quasi naturale perchè questa è una panchina ambita». Ferrara recupera Felipe Melo e Salihamidzic ma non potrà contare su Del Piero e Diego: «Entrambi non partono, ma sono quasi a disposizione e oggi (ieri, ndr) hanno lavorato con il gruppo», ha spiegato il tecnico.

MILANO – Diego Armando Maradona torna in Argentina. L’ex “Pibe de Oro” ha lasciato Merano, dove ha trascorso una decina di giorni presso il centro «Henry Chenot» all’interno del lussuoso Hotel Palace. Una “pausa” per rilassarsi, perdere qualche chilo e staccare un po’ la spina dopo le delusioni incassate alla guida della Seleccion. La sua Argentina, dopo le sconfitte con Brasile e Paraguay, rischia una clamorosa eliminazione nelle qualificazioni sudamericane ai Mondiali del 2010 e il ct è nel mirino della critica di stampa e tifosi. Ieri Maradona ha lasciato l’Italia, imbarcandosi su un volo per l’Argentina. Prima di partire l’ex fuoriclasse del Napoli ha rilasciato qualche dichiarazione parlando soprattutto di calcio italiano. «Ho visto tante partite, in Italia si gioca bene e mi è piaciuto il Napoli di Donadoni», ha dichiarato Maradona che, evidentemente, ha sempre l’azzurro nel cuore. Un pronostico anche sullo scudetto, secondo Maradona «è dura, ma lo vince la Juve», quindi un breve commento anche sulle difficoltà della sua Argentina. «Deluso della Seleccion? No, Continuiamo come sempre la nostra corsa».

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport


Giovedì 24 settembre 2009

Serie

A

Risultati e classifica Atalanta-Catania

0-0

Bari-Cagliari

0-1

32' st Nenè

Bologna-Livorno

2-0

Fiorentina-Sampdoria

2-0

35' pt Portanova, 8' st Di Vaio 25'pt Jovetic; 21'st Gilardino

Genoa-Juventus

oggi

Inter-Napoli

3-1

Lazio-Parma

1-2

3'pt Etòo, 5'pt Milito, 32'pt Lucio 37'pt Lavezzi 21'pt Bojinov, 42'pt Zarate (R) 47'pt Amoruso (R)

Palermo-Roma

3-3

20' pt Brighi, 40' pt Budan, 45' pt Burdisso 45' pt Miccoli, 12' st Nocerino 41' st Totti (Rigore)

Siena-Chievo

0-0

Udinese-Milan

1-0

22' pt Di Natale

Prossimo turno

6ª giornata 27/09/2009 ore 15,30

Catania-Roma Chievo-Atalanta Juventus-Bologna Lazio-Palermo Livorno-Fiorentina (26/09 ore 20,45) Milan-Bari (ore 20,45) Napoli-Siena Parma-Cagliari Sampdoria-Inter (26/09 ore 18) Udinese-Genoa

giornata

Marcatori INTER JUVENTUS SAMPDORIA FIORENTINA PARMA GENOA UDINESE CHIEVO ROMA LAZIO MILAN BARI PALERMO BOLOGNA SIENA CAGLIARI NAPOLI CATANIA LIVORNO ATALANTA

13 12 12 10 10 9 8 7 7 7 7 6 5 5 4 4 4 2 2 1

5

4

1

0 12 3

3

2

1

0

6

2

2

2

0

0

6

1

9 +2

4

4

0

0

1

2

2

0

0

3

0

2

2

0

0

5

1

7 +4

5

4

0

1 10 5

2

2

0

0

7

2

3

2

0

1

3

3

5 +3

5

3

1

1

6

4

3

3

0

0

4

0

2

0

1

1

2

4

2

5

3

1

1

7

6

2

2

0

0

3

1

3

1

1

1

4

5

1 +1

4

3

0

1

9

6

2

2

0

0

7

3

2

1

0

1

2

3

3 +1

5

2

2

1

8

7

3

2

1

0

7

4

2

0

1

1

1

3

1

-3

5

2

1

2

6

4

2

1

0

1

4

3

3

1

1

1

2

1

2

-2

5

2

1

2 11 11 2

1

0

1

4

4

3

1

1

1

7

7

0

-2

5

2

1

2

5

6

3

1

0

2

2

4

2

1

1

0

3

2

-1 -4

5

2

1

2

3

6

2

1

0

1

1

4

3

1

1

1

2

2

-3 -2

5

1

3

1

6

4

3

1

1

1

4

2

2

0

2

0

2

2

2

5

1

2

2

6

7

3

1

2

0

6

5

2

0

0

2

0

2

-1 -6

5

1

2

2

3

4

3

1

1

1

3

3

2

0

1

1

0

1

-1 -6

5

1

1

3

6

9

3

0

1

2

2

4

2

1

0

1

4

5

-3 -7

5

1

1

3

3

6

2

0

0

2

2

5

3

1

1

1

1

1

-3 -5

5

1

1

3

6 10 2

1

1

0

3

1

3

0

0

3

3

9

-4 -5

5

0

2

3

5

9

2

0

1

1

2

3

3

0

1

2

3

6

-4 -7

5

0

2

3

1

7

2

0

2

0

0

0

3

0

0

3

1

7

-6 -7

5

0

1

4

1

7

3

0

1

2

0

2

2

0

0

2

1

5

-6 -10

8

-1

-5

7 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 5 RETI: Milito (1 rig) (Inter) 4 RETI: Totti (2 rig) (Roma) 3 RETI: Pellissier (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Etòo (1 rig) (Inter); Cruz (1 rig) (Lazio); Hamsik (Napoli); Mannini (Sampdoria) 2 RETI: Jeda (2 rig) (Cagliari); Morimoto (Catania); Jovetic (Fiorentina); Floccari (1 rig) (Genoa); Diego, Iaquinta (Juventus); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Budan, Miccoli (1 rig); Paloschi (Parma); De Rossi (Roma); Padalino, Pazzini (Sampdoria); Calaiò (Siena) 1 RETE: Bellini (Atalanta); Allegretti, Alvarez, Barreto, Donati, Kutuzov, Rivas (Bari); Di Vaio, Osvaldo, Portanova (Bologna); Nenè (Cagliari); Biagianti, Martinez, Mascara (1 rig) (Catania); Bogdani, Marcolini, Pinzi (Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava, Crespo, Criscito, Kharja (1 rig), Mesto, Moretti, Sculli, Zapater (Genoa); Lucio, Maicon, Stankovic, Thiago Motta (Inter); Caceres, Felipe Melo, Marchisio, Trezeguet (Juventus); Rocchi, Zarate (1 rig) (Lazio); C.Lucarelli (Livorno); Seedorf (Milan); Lavezzi (Napoli); Cavani, Nocerino (Palermo); Amoruso (1 rig), Bojinov, Galloppa, A.Lucarelli, Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso, Mexes, Riise, Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello, Palombo (Sampdoria); Fini, Ghezzal, Maccarone, Reginaldo (Siena); Floro Flores (Udinese).

La Fiorentina riporta la Samp sulla terra FIORENTINA SAMPDORIA

2 0

FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; Comotto 6 (18'st Jorgensen 6), Gamberini 6, Kroldrup 6.5, Gobbi 6.5; Zanetti 6 (22'st Montolivo 6), Donadel 6.5; Marchionni 6.5 (30'st Santana 6), Jovetic 7, Vargas 7; Gilardino 7. In panchina: Avramov, Natali, Pasqual, Mutu. Allenatore: Prandelli 7. SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi 6.5; Stankevicius 5 (8'st Ziegler 6), Gastaldello 6, M.Rossi 5.5, Zauri 5; Padalino 5 (12'st Pozzi 5), Palombo 5, Tissone 5,

BARI CAGLIARI

0 1

BARI (4-4-2): Gillet 6; A. Masiello 6, Ranocchia 6, Bonucci 6, S.Masiello 5.5; Alvarez 6 (11' st Langella 5.5), Donati 6, Gazzi 5 (39' st De Vezze sv), Rivas 6 (21' st Kutuzov 5); Barreto 5, Meggiorini 5. In panchina: Padelli, Stellini, Diamoutene, Greco. Allenatore: Ventura 5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Marzoratti 5.5, Canini 6, Astori 6, Agostini 6; Dessena 6, Parola 6, Lazzari 6; Cossu 6.5 (35' st Biondini sv); Jeda 6 (44' st Barone sv), Matri 5.5 (28'

INTER NAPOLI

3 1

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6.5; Maicon 7, Lucio 7 (44'st Cordoba sv), Samuel 6.5, Chivu 5.5; Zanetti 6, Cambiasso 6.5, Stankovic 6.5; Sneijder 6 (1'st Muntari 6); Etòo 7.5 (45'st Mancini sv), Milito 7.5 In panchina: Toldo, Santon, Vieira, Balotelli. Allenatore: Baresi 7 (Mourinho squalificato) NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 6.5; Santacroce 5 (15'st Aronica 6), Cannavaro 5, Contini 5.5; Maggio 6 (23'st Denis 5), Gargano 5, Bogliacino 4.5 (40'st Pa-

Mannini 6 (16'st Poli 6); Pazzini 6, Cassano 5.5. In panchina: Guardalben, Lucchini, Franceschini, Bellucci. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Morganti di Ascoli 5. RETI: 25'pt Jovetic; 21'st Gilardino. NOTE: serata buona, terreno in discrete condizioni, spettatori 25.000, angoli 8-4 per la Fiorentina. Ammoniti Gastaldello, Vargas, Palombo. Recupero: 1'; 4'. FIRENZE - Si ferma al Franchi la corsa della Samp battuta nettamente dalla Fiorentina. Nenè 6). In panchina: Lupatelli, Sivakov, Ragatzu, Larrivey. Allenatore: Allegri 6. ARBITRO: Calvarese di Teramo 6. RETI: 32' st Nenè. NOTE: Serata umida, terreno pesante. Angoli 4-4. Ammoniti Astori, Donati, Dessena, Bonucci, Agostini. Recupero: 0'; 3'. BARI - Gira e rigira il Cagliari alla fine il gol del meritato vantaggio lo ha trovato e dunque cenra tre punti fondamentali a Bari contro i galletti che non ripetono la buona prova mandata in scena contro l’Atalanta. zienza sv), Hamsik 5, Zuniga 5.5; Quagliarella 5.5, Lavezzi 7 In panchina: Iezzo, Grava, Cigarini, Hoffer. Allenatore: Donadoni 5 ARBITRO: Trefoloni di Siena 6.5 RETI: 3'pt Etòo, 5'pt Milito, 32'pt Lucio, 37'pt Lavezzi NOTE: serata mite, terreno in buone condizioni, spettatori 50.000 circa. Angoli: 8-4 per il Napoli. Ammoniti: Stankovic, Contini, Bogliacino, Maicon. Recupero: 1'; 4'. MILANO- Parte a razzo l’Inter e mette sotto il Napoli che trova solo il gol della bandiera con Lavezzi.

BOLOGNA LIVORNO

2 0

BOLOGNA (4-4-2): Viviano 6; Raggi 6, Portanova 6.5, Britos 6, Lanna 6.5; Vigiani 6.5 (42' st Zenoni sv), Mingazzini 5.5, Mutarelli sv (6' pt Mudingayi 6.5), Tedesco 5.5 (12' st Valiani 5.5); Di Vaio 6, Zalayeta 6. In panchina: Colombo, Casarini, Adailton, Osvaldo. Allenatore: Papadopulo 6. LIVORNO (4-4-2): De Lucia 5.5; Raimondi 5, Knezevic 6, Miglionico 5.5, Marchini 6; Moro 6 (1' st Bergvold 6.5), Filippini 6 (15' st Tavano 5), Vitale 5.5, Candreva 6.5;Danilevicius 6, Lucarel-

PALERMO ROMA

3 3

PALERMO(4-3-1-2): Rubinho 4; Cassani 6.5, Kjaer 6.5, Goian 6, Balzaretti 6-5; Nocerino 6.5, Migliaccio 6.5, Bresciano 7.5; Simplicio 7 (30' st Blasi sv); Miccoli 7, Budan 6.5 (31' st Michedlidze sv). In panchina: Sirigu, Bovo, Bertolo, Pastore, Succi. Allenatore. Zenga 6.5. ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio 6.5; Cassetti 5.5 (16' st Motta 6), Burdisso 6.5, Juan 6, Riise 6; Taddei 6, De Rossi 5.5, Pizzarro 6 (35' st Okaka 6.5); Brighi 6.5 (12' st Faty 6); Totti 6, Vucinic 6. In panchina: Lobont, Mexes, Gu-

UDINESE MILAN

1 0

UDINESE (4-4-2): Handanovic 6.5; Isla 6.5 (27' pt Basta 6), Coda 6, Domizzi 7, Lukovic 6.5; Pepe 6.5 (32' st Sanchez sv), Inler 6.5, D’Agostino 6.5, Lodi 6 (38' st Sammarco sv); Di Natale 7, Floro Flores 6.5 In panchina: Belardi, Felipe, Corradi. Zimling. Allenatore: Marino 6.5 MILAN (4-3-1-2): Storari 6.5; Oddo 5, Nesta 6, Kaladze 6, Zambrotta 5.5; Gattuso 5.5 (14' st Abate 6.5), Pirlo 5, Flamini 5; Seedorf 5.5; Inzaghi 5.5 (28' st Huntelaar 5), Pato 5 (14' st Ronaldinho 7).

li 5 (20' st Dionisi 5). In panchina: Benussi, Diniz, Pieri, Pulzetti. Allenatore: RussoRuotolo 5. ARBITRO: Bergonzi di Genova 6. RETI: 35' pt Portanova, 8' st Di Vaio. NOTE: cielo sereno, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 4-2. Ammoniti: Britos e Marchini. Recupero: 2'; 4'. BOLOGNA - I felsinei vincono e convincono dopo la buona prova contro il Milan. Decidono la gara Portanova e Di vaio con un gol per tempo. Livorno ancora a tappeto dopo lo stop con la Juventus. berti, Menez. Allenatore: Ranieri 6. ARBITRO: Rocchi di Firenze 5. RETI: 20' pt Brighi, 40' pt Budan, 45' pt Burdisso, 45' pt Miccoli, 12' st Nocerino, 41' st Totti (Rigore) NOTE: Serata piovosa, terreno allentato. Spettatori: 21.111 per un incasso di 302.170,00 euro. Angoli: 48. Ammoniti: Goian, Totti, Budan, Kjaer, Okaka. Recupero: 1'; 4'st. PALERMO - Pioggia di gol stto un diluvio atmosferico a Palermo. Le due squadre si rincorrono fino al pari finale di Totti che sigla il 3-3 su calcio di rigore. In panchina: Dida, Onyewu, Jankulovski, Favalli. Allenatore: Leonardo 5.5 ARBITRO: Banti di Livorno 6 RETI: 22' pt Di Natale NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.000 circa. Angoli: 6-2 per il Milan. Al 39' st espulso Flamini per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Natale, Nesta, Coda, Flamini, Seedorf. Recupero: 3'; 4'. UDINE - Cade il Milan in Friuli, nonostante una buona prova. Finiscono in dieci i rossoneri per l’espulsione di Flamini. Ronaldinho appare in ripresa.

ATALANTA CATANIA

0 0

ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Garics 6, Bianco 6, Manfredini 6, Bellini 6; Valdes 6.5, Caserta 5.5 (25'st Ceravolo 5.5), Guarente 6, Padoin 6; Doni 5.5 (28'st Tiribocchi 5.5), Acquafresca 5.5. In panchina: Coppola, Pellegrino, Radovanovic, Layun, Tiboni. Allenatore: Conte 6 CATANIA (4-3-3): Andujar 5.5; Potenza 6, Silvestre 6, Spolli 6.5, Capuano 6; Carboni 6 (32'st Izco 5.5), Biagianti 5.5 (40'st Plasmati sv), Delvecchio 5.5; Martinez 5.5 (25'st Llama 6),

SIENA CHIEVO

0 0

SIENA (4-3-1-2): Curci 6; Terzi 5.5 (27'st Rosi 5.5), Ficagna 6 (45'st Rossi sv), Brandao 6.5, Del Grosso 5.5; Vergassola 6.5, Codrea 6, Fini 6; Ghezzal 6.5; Calaiò 5 (24'st Jajalo 6), Maccarone 6. In panchina: Pegolo, Ekdal, Paolucci, Reginaldo. Allenatore: Giampaolo 6. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Yepes 6, Moriero 6, Mantovani 6; Luciano 6.5, Iori 5.5, Bentivoglio 6 (30' st Marcolini 5.5); Pinzi 6; Bogdani 6 (32'st Granoche 6), Pellissier 6 (45'st Ariatti sv). In panchina: Squizzi,

LAZIO PARMA

1 2

LAZIO (4-3-1-2): Muslera 6,5; Liechtsteiner 6, Siviglia sv (35'pt Cribari 5), Diakitè 5,5, Kolarov 4; Mauri 5,5, Dabo 5, Baronio 5,5 (31'st Meghni sv); Matuzalem 5 (1'st Foggia 6); Cruz 6, Zarate 6. In panchina: Bizzarri, Radu, Del Nero, Inzaghi. Allenatore: Ballardini 5,5. PARMA (3-5-2): Mirante 6; Zaccardo 6,5, Dellafiore 6 (24'st Paci 6), Lucarelli 6; Zenoni 6,5, Mariga 6,5, Galloppa 6,5, Dzemaili 6,5 (32'st Morrone sv), Castellini 6,5; Amoruso 7 (38'st Paloschi sv), Bojinov 7. In pan-

Morimoto 6, Mascara 6. In panchina: Campagnolo, Augustyn, Bellusci, Ricchiuti. Allenatore: Atzori 6 ARBITRO: De Marco di Chiavari 5 NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Angoli: 2-3. Espulso al 42'st il tecnico dell’Atalanta Antonio Conte per proteste. Ammoniti: Silvestre, Martinez, Delvecchio, Acquafresca, Bianco, Doni, Spolli, Bellini, Andujar, Manfredini. Recupero: 1'; 4'. BERGAMO - Non vince Conte all’esordio a Bergamo. Mandelli, Sardo, Abbruscato. Allenatore: Di Carlo 6. ARBITRO: Stefanini di Prato 6 NOTE: serata fresca, terreno in buone condizioni, spettatori: 9200 circa. Angoli: 63 pe il Chievo. Ammoniti: Codrea, Ghezzal, Rosi. Recuperi: 2'; 4'. SIENA - Finisce a reti inviolate il match tra siena e Chievo che accontenta entrambe le formazioni che aspettano altri incontri per valutare meglio la classifica e provare l’allungo decisivo verso i rispettiivi obiettivi di campionato. A nulla vale il forcing toscano in alcuni momenti della gara. china: Pavarini, Antonelli, Lunardini, Lanzafame. Allenatore: Guidolin 6,5. ARBITRO: Velotto di Grosseto 5,5. RETI: 21'pt Bojinov, 42'pt Zarate (R), 47'pt Amoruso (R). NOTE: sereta serena, terreno in buone condizioni, spettatori 30.000. Ammoniti: Mauri, Kolarov, Foggia, Dabo. Espulso al 45'pt Kolarov per proteste. Angoli: 2-1 per il Parma. Recupero: 3', 3'. ROMA - Lazio battuta in casa dal Parma che passa grazie alle reti di Bojinov e Amoruso. Non basta Zarate a Ballardini che perde all’Olimpico.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

40 Sport


Alle 15 amichevole a Vietri contro la locale squadra di Prima Categoria

Il primo Potenza di Monaco A Ferrara biglietti non in vendita: occorre comprarli in città Iniziative rossoblù

Giovani e Marketing INTERNET, abbonamenti, territorio, cultura e inserimento nel tessuto cittadino. Sono questi i temi toccati nel corso della presentazione, svoltasi ieri pomeriggio, presso la Sala Congressi dell'Hotel Vittoria da parte del Potenza Sport Club che ha inteso presentare ai tifosi, ai curiosi e agli aficionados la campagna di marketing e promozione territoriale. Il programma è stato presentato dal vice presidente Rocco Galasso che ha fatto le veci di Giuseppe Postiglione, numero uno del sodalizio rossoblu, fuori sede per impegni personali. La presentazione è stata anche l'occasione per salutare gli impegni delle squadre giovanili del Potenza, impegnate, a partire dal prossimo fine settimana, nei campionati Dante Berretti, allievi e giovanissimi nazionali. Come da consuetudine, la società rossoblu ha dimostrato grande attenzione al territorio, facendo leva sulla vocazione legata ai fattori culturali e sociali. Non solo calcio ma anche iniziative di vario genere, per una dirigenza che non intende rimanere ancorata al pur glorioso rettangolo di gioco dello stadio Alfredo Viviani. Le iniziative sono partite con la campagna di sensibilizzazione per il Togo che ha visto i dirigenti potentini inviare gadgets pubblicitario e una sciarpa, nel segno tangibile della solidarietà, visto e considerato che nello stato africano verrà costruita una scuola. Il progetto è partito grazie al coinvolgimento dell'Irre e dell'Associazione Himago Historiae che hanno inteso affiancare i colori rossoblu nel programma. Un progetto che parte dalla comunicazione, dalla presenza dei calciatori nel centro storico, al Teatro Francesco Stabile e nei luoghi simbolo della cultura potentina. La partecipazione della Pelpast main sponsor del Potenza Sport Club, gestita da Rosario Pellegrino, la campagna abbonamenti, che vede nell'Agos un valido braccio destro. I tifosi grazie all'agenzia in questione potranno dilazionare gli abbonamenti. La presenza forte tra i malati, la partita nel carcere di Potenza, il match di solidarietà con il clero allo Stadio Viviani. Un coinvolgimento forte che tocca tutte le sfere della società civile, ivi compresi i malati, questo grazie al contributo dato dal Potenza all'Associazione Italiana Persone Down. La collaborazione con i mass media, l'invio ai giornalisti tramite email del match program che serve da guida per il lavoro dei cronisti. Tutto questo, arricchito dalla futura presenza in città di una mascotte che allieterà la giornata dei più piccini, anche al Viviani. Tornando al calcio giocato, invece, l’avventura dei giovani leoncini sarà seguita da Angelo Viggiano e Giovanni Morgillo che allenerranno la Berretti, da Peppe De Stefano e Rosario Mazzatura che guideranno gli allievi Nazionali, da Canio Di Perna, che allenerà i Giovanissimi, mentre il preparatore dei portieri per tutte e tre le squadre sarà Giovanni Calzaretta. Francesco Menonna

PRIMO test per il nuovo Potenza di Francesco Monaco, impegnato oggi a Vietri (ore 15) contro la locale formazione iscritta al campionato di Prima Categoria. Sarà il consueto galoppo infrasettimanale, denso questa volta di significati per cogliere cosa sta maturando nella mente del tecnico in vista del suo esordio a Ferrara. Monaco ha espresso una preferenza, vuole allenarsi sull’erba naturale e non sul sintetico. Già ieri la comitiva si è spostata al Viviani, abbandonando Picerno dove Capuano aveva piazzato il quartier generale. Si vedrà all’opera probabilmente il modulo 4-4-2 caro all’ex condottiero dell’Ancona, articolabile anche con una seconda punta veloce (l’identikit corrisponde ad Aquino) dietro il centravanti, presumibilmente Polani stando alle primissime indicazioni emerse martedi. In attesa di notizie sulle condizioni di Chiavaro (iil siciliano aspetta l’esito degli esami cardiologici sostenuti a Roma), è confermata l’indisponibilità di

Anderson, ancora fuori città per recuperare dai malanni che lo affliggono. Da valutare le condizioni di Roberto Cardinale, che ha dovuto ricorrere ad un’iniezione antitetanica dopo il colpo subito alla gamba domenica contro il Marcianise, quando si è scontrato contro un cartellone pubblicitario vicino alla linea di fondo. Al ritorno della squadra da Vietri (intorno alle 18) il tecnico verrà presentato ufficialmente nella sala stampa del Viviani. Venerdi è prevista una seduta mattutina, dopo pranzo partenza per L’Emilia. FERRARA I tagliandi per il settore ospiti dello stadio “Paolo Mazza” sono distribuiti in prevendita anche in provincia, presso l’edicola Pepe di Melfi e a Palazzo San Gervasio nella sede dell’associazione “Vivi Palazzo”. Il punto di riferimento in città per l’acquisto dei biglietti nominativi resta “Cose di Teatro e Musica” in corso XVIII Agosto. Il costo è di 12 euro più diritti di prevendita. La Questura di Ferrara ha dif-

fuso ieri una nota in cui si fa presente che domenica allo stadio non saranno in vendita biglietti del settore ospiti. In tal senso è importante avviarsi da Potenza già muniti di tagliando. In assenza di ulteriori limitazioni, rimane la possibilità di acquistare al botteghino biglietti di altri settori. I tanti potentini fuori sede preannunciati in arrivo da Roma e da altre città del centro-nord hanno a disposizione due strade: farsi comprare il biglietto per il settore ospiti a Potenza (si tratta sempre di tagliandi nominativi, si entra solo se il nome riportato corrisponde al documento da esibire) o acquistarlo direttamente a Ferrara, ma per un altro settore. Ovviamente è consigliata la prima soluzione. PASSARELLA A Francesco Monaco intanto giunge un messaggio di benvenuto ufficiale da parte di Gerardo Passarella, presidente dell’Associazione Allenatori di Basilicata. “La nostra sede è a sua disposizione per qualsiasi necessità - spiega Passarel-

PENALIZZAZIONI Catanzaro -3, 9 con un punto in meno

Aquino

la nella nota - spero di conoscere il collega prima possibile per salutarlo di persona. Il mio ruolo però mi impone - continua il rappresentante della categoria - di esprimere dispiacere per l’esonero di Ezio Capuano”. Pietro Scognamiglio sport@luediit

SecondaTest in famiglia sul prato di Ripacandida

Melfi cerca conferme IN CONSIDERAZIONE dell' indisponibilità del campo Sata e onde evitare di rovinare lo splendido manto erboso del Valerio, che come tale va assolutamente preservato, il Melfi prosegue in quel di Ripacandida i suoi allenamenti. Doppia seduta con attenzione all'aspetto atletico, una componente sempre molto importante. Il buon lavoro svolto finora dal professore Sepe, venosino doc, rimarca le qualità professionali di elementi lucani. Nel Melfi ormai da tempo si cerca di privilegiare il lavoro di figure che vengono dalla nostra regione. Oltre al già citato Sepe, meritano citazione anche il potentino Antonio Nolè, preparatore dei portieri ed il lavellese Larocca, tecnico in seconda. Rodolfi può dunque contare su di uno staff interamente lucano, a cui si devono aggiungere e considerare anche gran parte dello staff medico. Una équipe che si sta impegnando molto per portare il Melfi ad alti livelli, stimolati ulteriormente nella valorizzazione di una squadra, l'unica, che in Seconda Divisione difende i colori della Basilicata. Nel frattempo oggi pomeriggio,

Rodolfi

sempre a Ripacandida, Rodolfi farà svolgere una partitella in famiglia in previsione dell'impegno di Cassino. Il tecnico parmense può contare su tutto l'organico a disposizione e senza squalificati, può effettuare le sue scelte esclusivamente in relazione all'aspetto tecnico - tattico. In considerazione della brillante prova ottenuta contro il Siracusa, è assai difficile che Rodolfi decida di modificare l'undici iniziale, an-

che perché il 4-4-2, ha mostrato di calzare a meraviglia per questo Melfi. Anche in difesa, reparto che finora era stato messo sotto accusa, in base ai tanti gol subiti, non dovrebbero esserci novità, proprio in relazione al fatto che domenica scorsa, per la prima volta, non si sono registrati gol al passivo. I numeri dicono anche che contrariamente alle gare in casa, il Melfi formato trasferta, denota difficoltà nell'andare in rete. Solo Chiaria ha segnato nelle gare esterne, a Barletta, gol purtroppo non determinate per l'esito finale del match. Conoscendo la verve realizzativa dell'attacco gialloverde, a Cassino sono attese risposte positive, che modifichino questa anomalia nella casella dei gol siglati lontani dal Valerio. Risposte che chiamano in causa, Federico Arcamone, il goleador principe della formazione normanna, finora all'asciutto fuori casa. Intanto dopo lo stop subito a Scafati, a Cassino non ci saranno limitazioni per i tifosi federiciani che vogliono recarsi nel Lazio. Biglietti in vendita fino alle 19 di sabato sera, presso l'edicola Pepe. Emilio Fidanzio

DUE PUNTI di penalizzazione al Crotone, uno al Gallipoli in serie B. E in Lega Pro Catanzaro penalizzato di tre punti, altre nove squadre di un punto e due prosciolte: sono le decisioni della Commissione disciplinare della Figc per gli inadempimenti societari di vario tipo accertati dalla Covisoc per lo scorso campionato. Per quanto riguarda il Crotone, la Disciplinare ha inibito per 7 mesi Giovanni Vrenna e Giancarlo Antonio Martucci, rispettivamente vicepresidente ed amministratore delegato del club calabrese, , mentre l’amministratore delegato del Gallipoli, Vincenzo barva è stato inibito per 6 mesi. C'è la possibilità di presentare ricorso ma, al momento, per il Catanzaro, in particolare, la perdita dei tre punti significa che non è più in testa alla classifica del girone C del campionato di II divisione. Dopo cinque giornate ora in testa c'è solo in Gela con 13 punti. Il Catanzaro scende a 10 e divide la seconda piazza con Juve Stabia, Cisco Roma, Monopoli e Cassino. Le squadre penalizzate di un punto sono Perugia e Figline (I divisione – Girone A), Rodengo Saiano, Pro Sesto e Legnano (II divisione girone A), Colligiana (II divisione – girone B), e Igea Virtus Barcellona, Vibonese e Barletta (II divisione – girone C). Prosciolte invece Foggia (I divisione – girone B) e Alghero (II divisione – girone A). Nel Catanzaro, inoltre, è stato inibito per otto mesi l’ amministratore unico Pasquale Bove e alla società è stata inflitta una ammenda di 1.500 euro. Nel Perugia sono stati deferiti per otto mesi l’amministratore unico Leonardo Covarelli e per sei mesi i dirigenti Marco Scarpelloni e Maria Luisa Mattiacci; alla società è stata inflitta una ammenda di 1.500 euro. Nel Figline sono stati inibiti per sei mesi il presidente Bernardo Farrugio e i dirigenti Maria Grazia Farrugio e Vittorio Casucci. Nel Barcellona sono stati inibiti per sei mesi l'amministratore unico Tommaso Donato e il dirigente Antonino Grasso. Nel Rodengo, infine, inibiti per sei mesi il presidente Alessandro Ferrari e i dirigenti, all’epoca dei fatti, Mario Spada, Mario Pezzotti e Massimo Frassi. Contro questa decisioni possono fare ricorso alla corte di giustizia federale le società sanzionate, per ottenere la cancellazione della penalità, e la procura federale per chiedere, in ultimo grado, o la conferma o l’aggravamento della sanzione.

Eccellenza Squadra molto nervosa e salgono i cartellini gialli rimediati. Maniello in tribuna ad Avigliano

L’Angelo Cristofaro Oppido volta subito pagina OPPIDO LUCANO - Dopo il ko interno contro la Fortis Murgia, l'Angelo Cristofaro Oppido è subito tornata al lavoro per preparare al meglio la trasferta contro l'Avigliano. Ancora una volta tre ammonizioni in casa bianco verde con l'under Manniello F. che in due giornate ha rimediato due cartellini gialli. Ammoniti domenica scorsa anche Santopietro e Lettieri. Mister Manniello anche in quel di Avigliano guarderà i propri ragazzi dalla tribuna in virtù della squalifica rimediata nella prima di campionato contro il Real Tolve. Dall'infermeria bianco verde ancora nessuna notizia di Mariano Vaccaro, operato al setto nasale la settimana scorsa, e Vitaliano Baldini che si è fermato in allenamento a causa di un problema fisico e per domenica le loro presenze sono ancora in forte dubbio. La sconfitta patita contro i materani sembra aver lasciato qualche strascico ed è per questo che già da domenica servirà dimostrare di saper

lottare e dare il massimo per cercare la vittoria. Dall'altro lato, però, ci sarà una formazione agguerrita come l'Avigliano che, contro ogni pronostico, è riuscita a portare a casa quattro punti nelle prime due apparizioni stagionali con il pareggio interno contro il Viggiano e la netta vittoria in quel di Ferrandina. Nella nuova stagione le due formazioni si sono già affrontante nel mach di andata del secondo turno di Coppa Italia ad Avigliano dove la compagine oppidese espugnò lo stadio potentino con un perentorio tre a zero. Il campionato, però, è sempre una cosa a parte e se l'Angelo Cristofaro Oppido avrà subìto mentalmente la sbandata contro la Fortis Murgia, i ragazzi alla corte di Filadelfia potranno creare qualche grattacapo agli oppidesi. Singolare, però, è il destino di queste due formazioni che nell'arco di un mese (secondo il calendario) dovranno rincontrarsi nella gara di ritorno del secondo turno di Coppa Italia, mercoledì prossimo al Comunale di Oppido (lavori per-

mettendo). Anche se la classifica vede l'Avigliano con un punto in più rispetto all'Oppido, i favoriti dell'incontro di domenica restano comunque i bianco verdi oppidesi. L'alto morale degli aviglianesi dopo le cinque sberle rifilate al Ferrandina, e la tensione degli oppidesi dopo il ko di tre giorni fa, potrebbe essere un fattore determinante per il prosieguo di questa settimana difficile per entrambe le formazioni. I due mister continuano a preparare minuziosamente la gara e se da un lato l'Avigliano cercherà conferme, dall'altro lato l'Angelo Cristofaro cercherà un pronto riscatto. Per la cronaca, da segnalare che i lavori sia sul manto sintetico che sugli spalti del Comunale di Oppido proseguono a singhiozzo visto le condizioni climatiche non proprio ottimali di questi giorni che non ne permettono il giusto prosieguo. Rocco De Rosa

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 41

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

Pisticci colpisce un palo con Di Maria. Ai sedicesimi c’è il Casarano

Round di coppa al Matera Doppietta di Genchi nel primo tempo e terza rete di Palladino MATERA PISTICCI

3 0

MATERA (4-4-2) Cottet; Milzi, Catalano, Bartoli (1' st Pladino), D'Amanzo; Carretta, Martone, Conte, Logrieco; Genchi (11' st Diop), De Vecchis. A disp.: Mirabelli, Martinelli, Carità, Cusimano, Branda. All. Pino Giusto PISTICCI (4-4-2) Maida, Angiò (11' st Basile), Di Maria, De Biasi, Chiaffitella; Di Noto, Ferrentino, Truglio (1' st Fortunato; 16' st Guarino), Nencini; Greco, Rovina. A disp.: Marino, Farinola, Guarino, Lavecchia, Lupacchio. All. Valente ARBITRO: Scarica di Castellammare di Stabia RETI: 35' e 38' pt Genchi, 6' st Palladino NOTE: Terreno leggermente allentato dalla pioggia. Spettatori 400. Ammoniti: Truglio del Pisticci, Catalano e Martone del Matera. Angoli 10-1 per il Pisticci. Recupero: 1' pt; 3’ st MATERA- Genchi marchia la qualificazione con due reti che valgono più il prezzo del biglietto. Accesso ai sedicesimi di Coppa Italia, prossima gara con il Casarano che ha vinto ai rigori a Francavilla Fontana, ai danni di un Pisticcio sceso in campo in formazione sperimentale, ma desideroso di non sfigurare. Curiosità per gli esordi di D’Amanzo e Milzi (entrambi bene ma non ancora al top della condizione) nel Matera, mentre Valente provava Chiaffitella e Nencini, ultimi arrivati in ordine di tempo in casa gialloble. Molti ex nel Pisticci, ma il Matera ha qualcosa in più in termini di organico e alla fine va avanti in Coppa Italia. LA GARA- Formazioni imbottite di cosiddette seconde linee da una parte e dall'altra, con il Matera che manda in campo il suo gioiellino Genchi assente a

Matera e Pisticci scese in campo ieri, sotto a destra il gol di Genci (foto in pagina di Videouno)

GIUDICE SPORTIVO Gargiulo fermato IL Giudice Sportivo, Allenatori 2 gare Elmio Trombino (Francavilla BR), 1 gara a Gabriele Geretto (Fasano), Domenico Gargiulo (Pianura). GIOCATORI: Due gare a Nicola De Santis (Bitonto), Giulio Russo (Turris), Giovanni Serao (Virtus Casarano);1 gara a Felipe Andres Noviello (Pomigliano).

Risutati coppa Neapolis espugna il Gobbato di Pomigliano vincendo 2-1 Pianura, batte l´Angri 4-3 al Simpatia . Rossanese-Sapri 5-6 d.c.r. : La rete di Palladino del 3-0

Pomigliano per noie muscolari e tiene a riposo Martinelli, Campo e Albano per domenica quando in campionato sarà nuovamente di fronte il Pisticci dei tanti ex, compreso il tecnico Antonio Valente. Genchi è in palla. Ed è lui a fare la differenza. In tre minuti l'attaccante materano sposta l'ago della bilancia per i bincazzurri di

Giusto. E' Logrieco a pescarlo al limite dell'area e l'attaccante barese non perdona calciando di sinistro dove Maida non può arrivare. Passa poco ed è raddoppio. Calcio di punizione da trenta metri. Genchi scarica un missile che si insacca nell'angolo alto della porta difesa da Maida. Pisticci che si riorganizza e va vicino al

gol del due a uno con Di Maria che da centro area di testa spedisce sul palo alla sinistra di Cottet. Sull'azione seguente De Maria colpisce un altro palo, ma è quello della sua porta in uno spericolato ed efficace salvataggio a portiere battuto su azione personale di Logrieco. Ripresa con altri cambi,

Eccellenza I granata facilitati da un’avversaria in fase d’allestimento

Avigliano, fieno in cascina Tre punti a Ferrandina importanti in chiave salvezza AVIGLIANO – Scontata? Forse, considerando il momento che il Ferrandina, sul piano societario sta vivendo. In ogni caso, importante. Non soltanto per i tre punti, che per una squadra che insegue il traguardo salvezza sono comunque preziosi. Importante soprattutto per il morale, che la sua parte in una stagione lunga e difficile la fa comunque. Importante perché arrivata dopo i tormenti di una prima giornata nata male e continuata peggio, con quella serie di decisioni arbitrali che hanno probabilmente tolto una vittoria che, anche in quel caso, sarebbe stata di gran peso. E dopo una settimana in cui la società ha pensato di sfoltire la rosa, rinunciando a Bochicchio, che pure avrebbe potuto essere alternativa preziosa per il reparto arretrato nel corso della stagione, e a Paterna, con il quale fin dal primo momento il rapporto non è decollato. Fondamentale era sfruttare la benevolenza del calendario, che aveva messo di fronte all'Avigliano una trasferta in questo momento ben più che abbordabile. Brava è stata la squadra a non cedere all'idea che si trattasse di una partita vinta in partenza, e ad affrontare la gara con la giusta concentrazione. Il resto lo hanno fatto Lorusso con la rete che ha aperto la strada per il successo, Tornillo, al quale il Ferrandina in avvio di campionato

Bartolo Filadelfia

sembra portar bene (doppietta all'esordio lo scorso anno), Salbini, la cui tripletta che ha un valore enorme sul piano psicologico. Soddisfatto, ovviamente, Bartolo Filadelfia, che non era in panchina perché fermato dal Giudice Sportivo (squalifica fino al 6 ottobre, ancor peggio è andata al preparatore atletico Renato Claps che si è visto

fermare addirittura fino a dicembre, strascichi di tutto ciò che è accaduto durante la gara con il Viggiano, e ulteriore motivo di riflessione, dopo tutto ciò che si era visto in campo): “Al di là della consistenza dell'avversario riflette l'allenatore granata- quello che conforta è il fatto che la squadra si è mossa bene sul campo. Abbiamo giocato una buona gara, non abbiamo concesso niente, abbiamo mostrato anche dei momenti di buon gioco, un paio di reti sono nati da giocate interessanti, sfruttando le corsie esterne e trovando i cross dal fondo per la testa dei nostri attaccanti”. La vittoria non fa dimenticare al tecnico i due punti persi, e non per proprie colpe, sette giorni prima: “Vuol dire -commenta Filadelfia- che invece che trenta, dovremo cercare di fare ancora 32 punti per essere tranquilli. Al di là di questo, era importante far fruttare queste prima due gare di stagione. Importante ora è continuare su questa strada”. Anche se il prossimo avversario sarà quell' Oppido, che la sua consistenza l'ha già mostrata appena venti giorni fa . Al di là del risultato, sarà interessante raffrontare le due partite, per verificare quanto lavoro ed innesti sono serviti all'Avigliano in questo periodo per crescere e migliorare. Giancarlo Tedeschi

ma è il Matera a triplicare. Angolo di Logrieco per Genchi e traversone che passa in una selva di gambe e Palladino ci mette il piede in maniera decisiva. Qualche altro sussulto arriva con Rovira che da pochi passi ciabatta una buona occasione e c’è il tempo per annotare l’esordio anche di Cusimano nel Matera. Finisce il

primo round, quello che valeva meno del campionato. Perchè domenica, quando saranno in palio i tre punti, sarà un’altra gara. Per il momento il Matera passa il turno e continua in una competizione che può dargli molto in termini di punteggio in caso di ripescaggio in Seconda divisione. Renato Carpentieri

Eccellenza L’attaccante è di Polla

Il Valdiano prende Mainenti UNA NUOVA bocca di fuoco per il Ruggiero Valdiano. La società campana nella serata di lunedì ha messo a segno il suo ultimo colpo di mercato. Dopo quello della scorsa settimana con l'arrivo di Ivan Corcione dal Sibilla Cuma che ha giocato uno spicchio di partita nella vittoriosa gara di Rionero, è stato annunciato l'acquisto di Claudio Mainenti, classe 1977. L'attaccante, residente a Polla, nella scorsa stagione aveva giocato prima a Boville Ernica in serie D e poi nel Nuova Roccasecca in Promozione laziale, che sono due squadre situate nella provincia di Frosinone. Negli ultimi dieci anni l'attaccante pollese ha girovagato l'Italia militando nella Salernitana, Savoia, Battipagliese, Sapri, Grottamare e Ariano Irpino, giusto per rendere l'idea di quanto vale questo giocatore e che curriculum considerevole può vantare. Martedì ha già effettuato il suo primo allenamento con la squadra e già da domenica è arruolabile nella seconda trasferta consecutiva di Scanzano Jonico contro il Borussia Pleiade. Con l'innesto di Mainenti adesso il Ruggiero Valdiano non può nascondere le vere ambizioni per il salto di categoria. Con un attacco che già era fortissimo con Petilli e Salamone lì davanti e il giovane Canonico che risulta un utile punto di riferimento in caso dovesse servire una mano, ora è micidiale. Per quel che riguarda la disponibilità del campo, è sicuro è che la compagine salernitana, quest'anno non giocherà più a Marsico Nuovo, perché il manto erboso in estate non è stato curato a dovere. Non è detto però che la squadra campana disputi sempre le partite a Monte San Giacomo. Se le altre società dovessero accettare di comune accordo il posto situato sul Vallo di Diano è bene, altrimenti la dirigenza non se fa un problema. Cercherà un impianto sportivo in Basilicata per permettere la disputa delle gare purché si giochi. bi.bi.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

42 Sport


D Sinnici al lavoro senza pressioni. Domenica gli tocca il turno di riposo

Francavilla rivoluzionato Mosse di mercato determinanti visto il risultato ottenuto La rivoluzione paga. A Francavilla Lazic e Cupparo hanno cambiato registro nell’ultimo giorno della campagna trasferimenti e le scelte fatte hanno dato ragione al duo storico alla guida della società sinnica da tempo e che danno solo la sensazione di avere contrasti ma sono solo discussioni tra chi in fondo ha un unico obiettivo che è il bene del Francavilla calcio. Via Camassa e variazioni tattiche notevoli nonostante l’assenza di Manco squalificato. Ne è venuta fuori una prestazione tutta cuore e grinta che ha messo sotto una squadra candidata a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato guardando la campagna acquisti e i nomi illustri che ha in organico del calibro di Daleno e Laviano, solo per citarne qualcuno. «Adesso – bisogna restare concentrati e continuare sulla strada intrapresa, perché il vero Francavilla è questo, una squadra che crea tante palle goal e che deve saper soffrire quanto serve come ha fatto contro il Neapolis. La mia squadra ha espresso un buon gioco – dice mister Ranko Lazic – e diciamo che è la risposta alle critiche ricevute in settimana. Si è riscattata alla grande, dimostrando tutto il suo valore. E’la nostra prima vittoria in campionato, ottenendola contro un avversario ben organizzato, alla vigilia di una sosta che poteva aprire una parentesi di tempo non facile da gestire e far diventare l’aria pesante». Un Francavilla che è entrato subito in partita dimostrando di voler (e poter) far bene sin dai primi minuti di gara, creando delle belle trame di gioco, specie sulle fasce con Di Senso e Scavone davvero bravi a far girare la palla mettendo in difficoltà la squadra avversaria. «Questa vittoria –continua il tecnico serbo – ci voleva eccome, visto che adesso

Ranko Lazic e Franco Cupparo

riposeremo domenica prossima e che ci ha consentito di riprendere gli allenamenti con molta meno pressione addoss». Una continuazione al finale di gara al D’Amuri nel turno infrasettimanale. «Sì- conclude il tecnicoabbiamo proseguito l’ottimo lavoro svolto mercoledì scorso a Grottaglie, dove nell’ultima mezz’ora, abbiamo davvero espresso un buon calcio. Perchè le vittorie non giungono mai per caso, ma alla base ci deve essere il gioco e questa squadra ha mostro delle qualità importanti che rasserenano tutto l’ambiente». Claudio Sole

Promozione La squadra di Potenza è imbattuta

Prima Categoria Mastrangelo è l’uomo-chioccia

Pietragalla, metabolizzato già il nuovo campionato

Blindato il tecnico richiesto da altri team

PIETRAGALLA - Il Pietragalla di mister Potenza continua a stupire anche in Promozione. Il pareggio rimediato domenica scorsa in quel di Irsina contro il Real, ha lasciato un po' di amaro in bocca agli alto bradanici visto le tante opportunità da gol create ma non finalizzate. Un tempo a testa ad entrambe le formazioni ed un pareggio tutto sommato giusto per quello che domenica hanno messo in campo le due formazioni. Un'ora di ritardo, questo il tempo che il Signor D'Alessandro di Bernalda ha segnato sul taccuino, e la gara tra le neo promossa Pietragalla e la sempre più confermata Real Irsina è così iniziata introno alle 16.30. Il primo tempo tutto di marca materana con gli ospiti che si sono resi pericolosi solo allo scadere. Seconda frazione di gioco tutta bianco blu con Cammarota e Potenza in grande spolvero. Domenica prossima, per il sodalizio del presidente Lamarucciola, a domicilio arriverà la capolista (viaggia a punteggio pieno dopo due gare) Soccer Lagonegro che l'anno scorso ammazzò il campionato di Prima Categoria Gir. B. Si incontreranno due formazioni che la passata stagione hanno dominato i rispettivi gironi e che quest'anno si stanno ricandidando come matricole terribili che potranno aspirare a ben altro oltre la salvezza. I ragazzi di mister Alfano arriveranno a Pietragalla cercando di espugnare la fortezza bianco

Pietragalla in azione a Irsina

blu e rilanciarsi ancora una volta in classifica. Le due formazioni, dopo due gare di campionato, hanno i migliori reparti offensivi con quattro reti messe a segno, mentre nel calcolo delle reti subite il Pietragalla ha concesso una rete agli avversari nella prima di campionato, mentre la porta difesa dall'estremo difensore Mariano risulta essere imbattuta già da centoottanta minuti. Una sfida che vedrà di fronte due squadre con la stessa intenzione: quella di portare a casa i tre punti. Intanto, mister Potenza, dopo il pareggio contro il Real Irsina ha cercato di caricare sin da subito i suoi ragazzi in vista della delicata sfida di domenica. Gli allenamenti al Comunale di Pietragalla continuano con la solita

regolarità e dopo aver conquistato quattro punti in due gare, a Pietragalla è lecito sognare in grande. Il campionato è ancora in fase di partenza ma essere partiti con il piede giusto non può che rendere felici gli appassionati pietragallesi. Da sottolineare che il Pietragalla mercoledì prossimo affronterà la capolista del campionato di Eccellenza la Ruggiero Valdiano di mister Masullo nel ritorno di Coppa Italia, che nel mach di andata in quel di Pietragalla, espugnò il comunale potentino con un due a zero tutto sommato giusto. Una settimana terribile quindi per Pallotta e compagni che dovranno affrontare due gare terribili contro la capolista in Promozione tra le mura amiche e la Ruggiero Valdiano lontano da casa. Rocco De Rosa

Valsinni con Modarelli VALSINNI - Dopo il quarto posto raggiunto nella scorsa stagione con un grandioso girone di ritorno, c'è voglia di far bene anche per questo campionato di Prima Categoria. Il Valsinni che ha blindato in panchina Marto Modarelli, ricercato in estate da squadre importanti sia come giocatore che come tecnico, ha definito pure alcune trattative. Per la porta il riconfermato presidente Vito Ottomano ha regalato un portiere di spessore per Modarelli. E' Roberto Manolio, che nella passata stagione, giocava nel Rotondella, ripescato in Promozione. L'emergenza del guardiapali andava subito risolta, visto che Mattia Giampietro per motivi di studio, ha preferito restare in Val d'Agri ed in settimana dovrebbe chiudere a Grumento. Erano stati contattati vari portieri ma la scelta è caduta su Manolio più esperto della categoria e più vicino a Valsinni. In difesa il colpo di mercato più rappresentativo è quello di Francesco Mastrangelo che arriva dal Ferrandina e torna in riva al Sinni dopo quattro anni. A centrocampo interessanti il riscatto del locale Fabio Montemurro dal Policoro 2000 e il tesseramento di Francesco Di Giacomo dall'F.C. Francavilla. In ultimo l'attacco è quello che può Marto Modarelli mettere paura a tutti. Sono stati ufficializzati gli accordi per Michele Grieco dal Ferrandina e di Salvatore Pennuzzi dal Salandra che ritorna dopo quattro stagioni anche lui come Mastrangelo. Non sono solamente queste le novità. Sono stati confermati i giocatori dell'F.C. Francavilla per Sandro Natale, Gaetano D'Alessandro e i fratelli Carmelo e Giacinto Ferraiuolo. Con il Policoro 2000 invece c'è stata un'intesa di collaborazione per scambi tra giovani. Per lo Jonio partono il portiere Abel Petrigliano classe 1993 che ha giocato cinque partite da titolare nel passato campionato e il difensore Giacomo Modarelli classe 1991, anch'egli utilizzato nel finale dell'ultima stagione dall'allenatore Modarelli. Da Policoro in cambio arrivano il portiere Antonio Martino e il difensore Armando Todaro. Inoltre sono stati tesserati le giovani punte valsinnesi Andrea Rinaldi e Dario Truncellito, ex F.lli Cafaro. A loro si è aggiunto un altro ragazzo locale, il centrocampista Giuseppe Arbia. Non è restato in squadra Massimo Torresi che si po-

trebbe spostare a Roccanova che gli è più vicino a casa e gli permetterebbe di allenarsi con continuità. Con l'attaccante Rosario Lardo che nel passato campionato ha vinto il campionato con la Soccer Lagonegro non si è raggiunta la firma per via di un infortunio occorso in estate. Altrimenti già sarebbe stato del Valsinni. Per il resto le conferme dei giocatori riguardano i difensori Ivan Algeri, Gianluca Cristiano e Giuseppe Giampietro, i centrocampisti Francesco Campea e Flavio Petrigliano e l'attaccante Antonello D'Ambrosio. L'organigramma societario è formato da: presidente Vito Ottomano, vicepresidenti Carmine Peluso e Francesco Cavallo, direttore sportivo e segretario Francesco Truncellito, consiglieri Emilio Abbruzzese, Giannicola Arena, Emilio Bruno, Gioacchino Celano, Nicola Lauria, Gennaro Mancini, Vincenzo Mele e Francesco Tullio Olivieri. La rosa è composta da 22 giocatori che viene presentata nel seguente ordine: portieri Roberto Manolio (classe 1985, ex Rotondella), Antonio Martino (classe 1990, provenienza Policoro 2000); difensori Sandro Natale (classe 1988, confermato), Ivan Algeri (classe 1971, confermato), Francesco Mastrangelo (classe 1976, ex Ferrandina), Gaetano D'Alessandro (classe 1989, confermato, prestito dal Francavilla), Gianluca Cristiano (classe 1989, confermato), Giuseppe Giampietro (classe 1979, confermato), Antonello Todaro (classe 1990, provenienza Policoro 2000); centrocampisti Carmelo Ferraiuolo (classe 1981, confermato), Giacinto Ferraiuolo (classe 1986, confermato), Fabio Montemurro (classe 1987, confermato, riscattato dal Policoro 2000), Francesco Campea (classe 1983, confermato), Flavio Petrigliano (classe 1992, confermato), Giuseppe Arbia (classe 1992), Francesco Di Giacomo (classe 1987, prestito dal Francavilla); attaccanti Michele Grieco (classe 1986, ex Ferrandina), Antonello D'Ambrosio (classe 1983, confermato), Andrea Rinaldi (classe 1993, ex F.lli Cafaro), Dario Truncellito (classe 1993, ex F.lli Cafaro), Salvatore Pennuzzi (classe 1976, ex Salandra), Marto Modarelli (classe 1975, confermato). Biagio Bianculli

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 43

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

Girone A Ambiziose il Cancellara e il Ruvo. Il CastelPantano è una novità

Si comincia domenica Atletico e Futura si contendono la leadership di Potenza 1ª giornata

and.27/09/09 ABRIOLA ALBATROS CANCELLARA CASTELGRANDE F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE VITALBA

rit.17/01/10 SAVOIA S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO ATLETICO POTENZA RUVO CASTELPANTANO BARRATA R. MONTEMILONE

4ª giornata

and.18/10/09 ATLETICO POTENZA BARRATA CANCELLARA CASTELPANTANO R. MONTEMILONE S.ANGELO S.CHIRICO NUOVO SAVOIA

rit.7/02/10 FUTURA POTENZA ABRIOLA CALCIO VITALBA POSSIDENTE ALBATROS CASTELGRANDE RUVO F.S.T.RIONERO

7ª giornata

and.8/11/09 ABRIOLA CALCIO BARRATA CASTELGRANDE F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE RUVO SAVOIA

rit.28/02/10 CANCELLARA CASTELPANTANO S. CHIRICO NUOVO R. MONTEMILONE ALBATROS VITALBA S.ANGELO ATLETICO POTENZA

10ª giornata

and.29/11/09 ALBATROS ATLETICO POTENZA CANCELLARA CASTELGRANDE R. MONTEMILONE S.ANGELO S.CHIRICO NUOVO VITALBA

rit.21/03/10 POSSIDENTE BARRATA F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA RUVO SAVOIA CASTELPANTANO ABRIOLA CALCIO

rit.24/01/10 ALBATROS FUTURA POTENZA CASTELGRANDE CANCELLARA ABRIOLA CALCIO VITALBA F.S.T.RIONERO POSSIDENTE

5ª giornata

and.25/10/09 ABRIOLA CALCIO ALBATROS CASTELGRANDE F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE RUVO SAVOIA

rit.14/02/10 S.ANGELO S.CHIRICO NUOVO VITALBA ATLETICO POTENZA CANCELLARA R. MONTEMILONE CASTELPANTANO BARRATA

8ª giornata

and.15/11/09 ALBATROS ATLETICO POTENZA CANCELLARA CASTELPANTANO R. MONTEMILONE S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO VITALBA

rit.7/03/10 CASTELGRANDE RUVO POSSIDENTE SAVOIA ABRIOLA CALCIO F.S.T.RIONERO BARRATA FUTURA POTENZA

11ª giornata

and.6/12/09 ABRIOLA CALCIO ATLETICO POTENZA BARRATA CASTELPANTANO F.S.T.RIONERO POSSIDENTE RUVO SAVOIA

rit.28/03/10 FUTURA POTENZA S.ANGELO CANCELLARA R. MONTEMILONE CASTELGRANDE S. CHIRICO NUOVO ALBATROS VITALBA

rit.18/04/10 POSSIDENTE R. MONTEMILONE VITALBA CANCELLARA FUTURA POTENZA CASTELGRANDE S.CHIRICO NUOVO ALBATROS

and.3/01/10 ABRIOLA CALCIO ALBATROS CANCELLARA CASTELGRANDE FUTURA POTENZA POSSIDENTE R. MONTEMILONE VITALBA

rit.25/04/10 F.S.T.RIONERO CASTELPANTANO S.ANGELO BARRATA SAVOIA RUVO S. CHIRICO NUOVO ATLETICO POTENZA

Girone B Metanauto Picerno da scoprire, come il Satriano

1ª giornata

A. TURSI GRASSANO I. F. VALSINNI LATRONICO TERME METANAUTO L. ROCCANOVA SATRIANO SPORTING LAURIA

and.18/10/09

and.15/11/09

rit.7/03/10

I. F. VALSINNI LATRONICO TERME POMARICO ROCCANOVA BERNALDA METANAUTO L. SPORTING LAURIA F. MOLITERNO

12ª giornata

A. TURSI GRASSANO INVICTA BURGENTIA LATRONICO TERME METANAUTO L. REAL GRUMENTO SATRIANO TRICARICO

rit.7/02/10

SATRIANO ROCCANOVA F. MOLITERNO SPORTING LAURIA LATRONICO TERME I. F . VALSINNI GRASSANO METANAUTO L.

8ª giornata

A.TURSI GRASSANO INVICTA BURGENTIA REAL GRUMENTO SALANDRA SATRIANO TRICARICO V. D AGRI CALCIO

and.13/12/09

INVICTA BURGENTIA REAL GRUMENTO POMARICO V. D AGRI CALCIO SALANDRA F. MOLITERNO TRICARICO BERNALDA

4ª giornata

A.TURSI BERNALDA INVICTA BURGENTIA POMARICO REAL GRUMENTO SALANDRA TRICARICO V. D AGRI CALCIO

rit.17/01/10

rit.11/04/10

BERNALDA ROCCANOVA V. D AGRI CALCIO SPORTING LAURIA I. F. VALSINNI SALANDRA F. MOLITERNO POMARICO

and.4/10/09

2ª giornata

BERNALDA F. MOLITERNO I. BURGENTIA POMARICO REAL GRUMENTO SALANDRA TRICARICO V. D AGRI CALCIO

and.25/10/09

and.22/11/09

rit.14/03/10

TRICARICO A. TURSI LATRONICO TERME INVICTA BURGENTIA REAL GRUMENTO SATRIANO V. D AGRI CALCIO GRASSANO

13ª giornata

BERNALDA F. MOLITERNO POMARICO REAL GRUMENTO ROCCANOVA SALANDRA SPORTING LAURIA V. D AGRI CALCIO

rit.14/02/10

POMARICO SALANDRA INVICTA BURGENTIA TRICARICO SATRIANO A.TURSI V. D AGRI CALCIO REAL GRUMENTO

9ª giornata

BERNALDA F.MOLITERNO I. F. VALSINNI METANAUTO L. POMARICO ROCCANOVA SALANDRA SPORTING LAURIA

and.20/12/09

I F. VALSINNI SPORTING LAURIA ROCCANOVA METANAUTO L. SATRIANO LATRONICO TERME A. TURSI GRASSANO

5ª giornata

BERNALDA F. MOLITERNO GRASSANO I. F. VALSINNI LATRONICO TERME METANAUTO L. ROCCANOVA SPORTING LAURIA

rit.24/01/10

rit.18/04/10

GRASSANO LATRONICO TERME SATRIANO INVICTA BURGENTIA METANAUTO L. A. TURSI I. F. VALSINNI TRICARICO

3ª giornata

and.11/10/09

F. MOLITERNO GRASSANO I. F.VALSINNI LATRONICO TERME METANAUTO L. ROCCANOVA SATRIANO SPORTING LAURIA

A.TURSI INVICTA BURGENTIA POMARICO REAL GRUMENTO SALANDRA SATRIANO TRICARICO V. D AGRI CALCIO

and.29/11/09

and.3/01/10

rit.21/03/10

ROCCANOVA I. F. VALSINNI SALANDRA METANAUTO L. BERNALDA SPORTING LAURIA F. MOLITERNO POMARICO

14ª giornata

A. TURSI GRASSANO I. F. VALSINNI LATRONICO TERME METANAUTO L. SATRIANO SPORTING LAURIA TRICARICO

rit.21/02/10

LATRONICO TERME BERNALDA F. MOLITERNO I. F. VALSINNI ROCCANOVA GRASSANO METANAUTO L. SPORTING LAURIA

10ª giornata

A. TURSI GRASSANO INVICTA BURGENTIA LATRONICO TERME REAL GRUMENTO SATRIANO TRICARICO V. D AGRI CALCIO

rit.31/01/10

F.C. BERNALDA A.TURSI V. D AGRI CALCIO TRICARICO REAL GRUMENTO POMARICO INVICTA BURGENTIA SALANDRA

6ª giornata

and.1/11/09

rit.31/01/10 CASTELPANTANO CANCELLARA R. MONTEMILONE BARRATA S.ANGELO ATLETICO POTENZA SAVOIA S. CHIRICO NUOVO

6ª giornata

and.1/11/09 ATLETICO POTENZA BARRATA CANCELLARA CASTELPANTANO R. MONTEMILONE S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO VITALBA

rit.21/02/10 ABRIOLA CALCIO RUVO CASTELGRANDE F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE SAVOIA ALBATROS

9ª giornata

and.22/11/09 ABRIOLA CALCIO BARRATA CASTELPANTANO F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE RUVO SAVOIA

rit.14/03/10 ALBATROS S.ANGELO ATLETICO POTENZA VITALBA S. CHIRICO NUOVO CASTELGRANDE CANCELLARA R.MONTEMILONE

12ª giornata

and.13/12/09 ALBATROS CANCELLARA CASTELGRANDE FUTURA POTENZA R. MONTEMILONE S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO VITALBA

rit.11/04/10 F.S.T.RIONERO SAVOIA ABRIOLA CALCIO POSSIDENTE BARRATA CASTELPANTANO ATLETICO POTENZA RUVO

15ª giornata

and.10/01/10 ATLETICO POTENZA BARRATA CASTELPANTANO F.S.T.RIONERO RUVO S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO SAVOIA

rit.2/05/10 CANCELLARA ALBATROS VITALBA POSSIDENTE FUTURA POTENZA R.L MONTEMILONE ABRIOLA CALCIO CASTELGRANDE

DATE E ORARI Ultima giornata il 2 maggio

Il Tursi è da battere and.27/09/09

3ª giornata

and.11/10/09 ABRIOLA CALCIO ALBATROS CASTELGRANDE F.S.T.RIONERO FUTURA POTENZA POSSIDENTE RUVO VITALBA

14ª giornata

13ª giornata

and.20/12/09 ABRIOLA CALCIO ATLETICO POTENZA BARRATA CASTELPANTANO F.S.T.RIONERO RUVO S.ANGELO SAVOIA

2ª giornata

and.4/10/09 ATLETICO POTENZA BARRATA CASTELPANTANO R.MONTEMILONE RUVO S.ANGELO S. CHIRICO NUOVO SAVOIA

rit.25/04/10

REAL GRUMENTO SALANDRA F. MOLITERNO POMARICO BERNALDA V. D AGRI CALCIO ROCCANOVA INVICTA BURGENTIA

IL CAMPIONATO di Prima Categoria, diviso in due gironi, prende il via domenica 27 settembre e si concluderà il 2 maggio. Due giorni da sedici squadre ciascuno con trenta giornate da disputare tutte d’un fiato. La prima sosta, infatti, è prevista per la settimana di Natale. Si giocherà la tredicesima giornata il 20 dicembre e si riprenderà con la quattordicesima il 3 gennaio. Il campionato si ferma, infine, il 4 aprile. Per quanto concerne, invece, gli orari, da domenica prossima e fino al 18 ottobre, fischio d’avvio alle 15,30. Dal 25 ottobre gare alle 14,30 e fino al 7 febbraio, quando si giocherà alle 15. Dal 28 marzo, invece, via alle 16 e ultima giornata, quella del 2 maggio, prevista per le ore 16,30.

7ª giornata

and.8/11/09 BERNALDA F. MOLITERNO I. F. VALSINNI LATRONICO TERME METANAUTO L. POMARICO ROCCANOVA SPORTING LAURIA and.6/12/09

11ª giornata

BERNALDA F. MOLITERNO I. F. VALSINNI POMARICO ROCCANOVA SALANDRA SPORTING LAURIA V. D AGRI CALCIO

rit.28/03/10

SATRIANO GRASSANO INVICTA BURGENTIA A.TURSI LATRONICO TERME TRICARICO METANAUTO L. REAL GRUMENTO

15ª giornata

and.10/01/10 BERNALDA F. MOLITERNO INVICTA BURGENTIA POMARICO REAL GRUMENTO ROCCANOVA SALANDRA V. D AGRI CALCIO

rit.28/02/10

V. D AGRI CALCIO REAL GRUMENTO SATRIANO INVICTA BURGENTIA GRASSANO SALANDRA TRICARICO A. TURSI

rit.2/05/10

LATRONICO TERME METANAUTO L. SPORTING LAURIA GRASSANO TRICARICO I. F. VALSINNI SATRIANO A. TURSI

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

44 Sport


Nella seconda uscita di Coppa la PM batte lo Scafati al tie-break

Lore Lei ok in rimonta LORELEI SCAFATI

3 2

La Lore Lei in azione ieri

11-25, 23-25, 25-18, 25-15, 15-9

PM LORE LEI AVIS POTENZA: Masino 5, Pierantoni 13, Rotondo 10, Pericolo 21, Franco 7, Composto, Ligrani (L), Pagano, Magherini, Carbonara ne, Draganova ne. All.: Gagliardi. VOLLEY SCAFATI: Erbetta, Riontino, Vinaccia, Sollo, Armonia, Di Cristo, Manzo (L), Villani, Montenegro, Afeltra, Simini. All.: Nica. ARBITRI: Colucci e Labriola. NOTE: Durata set: 20’, 28’, 22’, 25’, 12’ per un totale di 1 ora e 47 minuti. Batt.vinc.: PM 11, Scafati 4; b.s. PM 7, Scafati 4. VINCE in rimonta nel suo secondo impegno di Coppa Italia la PM Lore Lei Avis Potenza. Che il compito delle ragazze di Nino Gagliardi al cospetto dello Scafati sia stato complicato lo si può capire dall’andamento dei cinque set, che hanno caratterizzato una sfida dall’anda-

mento decisamente altalenante; con il primo parziale e buona parte del secondo a netto appannaggio di Riontino (la migliore delle sue) e compagne. E il resto del match, a partire dalla reazione messa in campo da Pericolo e socie dall’11-21 della seconda frazione, con una Lore Lei finalmente in grado di incidere. Muro e difesa dello Scafati

Battuta dal Mercato San Severino

Master Group netta sconfitta MASTER GROUP M.S.SEVERINO

0 3

22-25, 17-25, 18-25

MASTER GROUP MATERA: Marulli 10, Romanò 16, Floridia 6, Cianflone 4, Piscopo 3, Di Blasi 2, Picerno, Romano, Russo ne, Pontillo, Cacciapaglia (L). All. D’Onghia. MERCATO SAN SEVERINO: Sellitto ne, Mascaro 7, palazzini 7, Boteva 14, Vico 13, Spataro 10, Gentile (L) 1, Stanga 5, Manzo 1. ARBITRI: Chiechi e Persia. NOTE: durata set 27’, 27’, 24’ per un totale di 1 ora e 18 minuti. Battute vincenti: Matera 3, Mercato 3; battute sbagliate Matera 5, Mercato 6. ESORDIO AMARO in casa per la Master Group, che si arrende in poco più di un’ora - in quello che era il suo secondo impegno della

Coppa di Lega - al Mercato San Severino. Gara condizionata dai troppi errori difensivi e dalla poca incisività in attacco delle ragazze di D’Onghia. Romanò e socie sono state autrici di una prestazione sottotono, forse anche in conseguenza dei pesanti carichi di lavoro che si portavano dietro. Anche l’intesa non è parsa ottimale, ma su questo e la ricerca della migliore prestazione coach D’Onghia avrà sicuramente tutto il tempo di lavorare da qui all’inizio del campionato, a cui manca quasi un mese. Per intanto la Master Group (ferma a 2 punti) si è vista scavalcare dal Mercato (ora a 4) nella classifica del girone di Coppa, che dopo le gare di ieri sera vede la Lore Lei Potenza a quota quattro e lo Scafati a due. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

PORTIERI Galasso (1° portiere) Stolfi (2° portiere) CENTRALI Pronesti (K), Sabia LATERALI DIFENSIVI Tancredi , Pioggia, Cardone LATERALI OFFENSIVI Lioi, Benevento, Cuviello, Moretti, Cantalejo PIVO Corbino, Passarella, Kasevich ALLENATORI Roberto Napoli UNDER 21 PORTIERI: Manganiello (1° portiere) Rossi (2° portiere) CENTRALI: Cusani LATERALI DIFENSIVI: Pace LATERALI OFFENSIVI: Cirenza, Perrone, Benevento PIVOT: Coiro ALLENATORE: Fabio Santarcangelo

in avvio costringevano la PM a faticare non poco per restare a contatto. E poi a subire la verve delle gialloblù di Nica, che sfruttando pure gli errori delle potentine comandavano le danze per un bel po’. Il turno in battuta di Pericolo sul 12-22 del secondo set rimetteva in moto una Lore Lei che da lì in poi registrava muro e difesa e co-

minciava a esprimere finalmente un gioco efficace. Masino orchestrava al meglio le sue bocche da fuoco e Pierantoni e Franco alle bande, con Composto (efficace anche in battuta) e Rotondo al centro, guidavano la riscossa delle rossoblù fino ad un tie-break chiuso in scioltezza. Luca Carlone sport@luedi.it

PODISTICA FERRANDINA, 5 GARE IN 2 GIORNI TOUR de force incredibile per l'Asd Podistica Ferrandina, che iscrive i suoi podisti a ben cinque gare in due giorni. Un record di partecipazioni mai visto sino ad ora per la società aragonese, che ha tra l'altro iscritto Antonio Ierinò alla Maratona di Berlino, una delle cinque più prestigiose maratone al mondo assieme a New York, Londra, Chicago e Boston. Una partecipagione prestigiosissima e stimolante per l'atleta di San Mauro Forte che, dall'alto dei suoi cinquantasei anni, non ha disdegnato in stagione di partecipare alla 100 chilometri del Passiatore e la 50 chilometri Pistoia-Abetone, vista la sua passione per le gare disputate sulla lunga distanza. Quarantamila e oltre i partecipanti alla manifestazione tedesca, ricca di grandi nomi e sogno di tutti i runners, perché qualunque atleta vorrebbe calpestare le strade delle “Big Five”, le maratone più importanti del mondo. Grazie alla sua partecipazione, Antonio Ierinò ha fatto risplendere i colori della società aragonese in terra tedesca, snodatosi su un percorso formata da un grande giro intorno alla città, circuito completamente piatto, se si eccettuano alcuni modestissimo avvallamenti a metà maratona, superati egregiamente dall'atleta di San Mauro Forte grazie alla sua attenta condotta di gara, completandolo poi in 4 ore 9'58”. Una grande soddisfazione per Ierinò, che oltre ad aver partecipato ad una delle più prestigiose gare mondiali, ha corso nella stessa gara del detentore del record del mondo, l'etiope Haile Gebrsellassie, che ha concluso vincendo in 2 ore 6'08”. Nella stessa giornata, come detto in apertura, ci sono state altre quattro partecipazioni per la società aragonese, a Casamassima nella ventiduesima StraMaxima, alla sedicesima StraGrassano, alla Bernalda in Corsa ed al Trofeo Sata di Melfi. Tutte le quattro gare si sono disputate sui dieci chilometri, con ottime prove da parte di diversi atleti aragonesi. Pennuzzi ha fatto bene in Puglia, mentre Gallitelli, Zizzamia e Romano sono stati premiati nella gara di Bernalda. Lacarpia e Zaltini hanno ottenuto riconoscimenti a Melfi ed, infine, Schiavone e Ottomani sono arrivati a premio a Grassano. Questo tour de force permette attualmente all'Asd Podistica Ferrandina di raggiungere le 53 gare ufficiali nel 2009. Francesco Calia

Lagonegro battuto solo al quinto set (19-17) dal Gela

Sidel, impresa sfiorata SIDELLAGONEGRO PAOLA

2 3

28-30, 18-25, 25-20, 25-19, 1719

DEBUTTO casalingo per la Sidel che affronta in casa il forte Ge.Ki. Paola formazione che aspira ad un campionato di vertice. L’occasione non è ancora di quelle da campionato, ma riguarda la Coppa di lega. Nuova formazione e nuovi schemi sono scesi in campo con i colori bianco-rossi della Sidel, che debutta ufficialmente con la nuova coppia tecnica Bruno-Lopis. Il primo set inizia combattutissimo con fasi alterne. Il vantaggio iniziale della Sidel che poi si lascia recuperare fino al 13 pari, proseguendo di punto in punto fino al 18-18. L’allungo i padroni di casa lo trovano sul 22-19 con la possibilità di sfruttare una palla set sul 2423 ma sciupata da Lopis e compagni che cedono dopo

un combattutissimo parziale finito 28-30 per il Paola. Inizio equilibrato anche nel secondo set dove si procede in parità fino al 11-16, quando il Paola si porta in avanti di cinque lunghezza, che mantiene ed incrementa fino alla fine del set. Parte poi con uno slancio diverso la Sidel nel terzo set che non sembra soffrire l’esordio al cospetto di un forte avversario, aggiudicandosi subito il primo tempo tecnico. Non cedono mai i locali e mantengono il vantaggio a lungo fino al momentaneo 15 pari. È infatti continua la prova di carattere che viene fuori dagli uomini di capitan Ruggiero F., che mettono sotto torchio il Paola che si rilassa sul 2216. Sul finale la Sidel mette il sigillo sul un set esemplare che riapre in partita. L’ottima prova della Sidel non si ferma e in piena valanga, gli uomini del presidente Cosentino travolgono nel quarto set il Paola che si ferma a 5 mentre l’avan-

zata dei lagonegresi procede di 10 lunghezze. Provano a rosicchiare qualcosa i calabresi ma il parziale 23-16 è importante per la Sidel che riaccende la partita costringendo i calabresi al tie break. La corsa Sidel continua anche nell’ultimo set e i lagonegresi acquisiscono un vantaggio fino all’8 pari. Si procede poi di punto in punto fino all’emozionante finale vinto dai calabresi. “E’ stata la prima nostra uscita – ha dichiarato il Mister Bruno - che è servita tanto per chiarirci tante dinamiche, soprattutto quelle di gruppo. La partita, finita a parità di punti messi a terra, è stata utile per rafforzare la coesione del gruppo che,trascinato dagli esperti , Ferro e Lopis, ha ben figurato. Ottime anche le prestazioni dell’opposto Cimino e dello schiacciatore Ruggiero S., che alla fine è risultato essere il miglior realizzatore della partita”.

Calcio a 5 Presentata la squadra che affronterà il campionato di serie B

Napoli lancia la Meco: «Salvezza possibile» E' STATA UNA gran bella festa. Sindaco, assessori regionali e comunali, tifosi, appassionati di sport. C'erano proprio tutti alla presentazione ufficiale della Meco Potenza, presso la sede della Reale Mutua in via del Gallitello, da quest'anno sponsor dei rossoblu. A fare gli onori di casa proprio il direttore dell'agenzia assicurativa, Rocco Tancredi, che ha parlato di valori che «accomunano le due realtà: sacrificio, rinuncia, sana e leale competizione, valori in grado di tenere unito un gruppo sia quando si vince che quando si perde». Giuseppe Lofrano, vicepresidente della squadra racconta, invece, come è nata la Meco: «Nasce nel 2000 con il nome di Leonessa, poi nel 2006 diventa Meco, non un nome inventato, ma l'abbreviazione e l'unione di due

cognomi: Mecca e Colucci, i due attuali presidenti che hanno creduto in questo progetto, fino ad arrivare in serie B». Parole di incoraggiamento anche quelle del Sindaco, Vito Santarsiero che ha ringraziato i dirigenti della società per lo «sforzo fatto in questi anni per far crescere una bella e sana realtà sportiva, importante per la crescita culturale ed economica per la nostra città. La Meco, ormai in una serie superiore, ci impone una seria riflessione sugli impianti sportivi che sono tutt'ora carenti ma su cui stiamo lavorando». E proprio su quest'ultimo argomento intervengono Antonio Autilio e Gaetano Sabatella, rispettivamente assessori regionale e comunale allo Sport. «La regione - commenta Autilio - non è cresciuta molto sotto il profilo dell'impiantistica sportiva e la

stessa Meco si troverà a giocare in un campo non al livello di una serie B. Dobbiamo fare di più. Il fatto di avere una società come la Meco ci deve essere da sprono». L'ultima parola è di Roberto Napoli. Il neo-allenatore inizia con il ringraziare chi l'ha preceduto perché «questa serie B non me la sono guadagnata personalmente sul campo. Sarà un'annata difficile e ci troveremo ad affrontare squadre allestite per vincere, con roster competitivi. L'obiettivo che la società mi ha chiesto di raggiungere è la salvezza. Non posso prometterlo, ma posso garantire che, insieme ai miei ragazzi, ce la metteremo tutta. E' un impegno che prendo con la società che mi ha dato fiducia e con tutto il calcio a 5 lucano». Anna Maria Calabrese

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Sport 45

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

A Dilettanti Ieri la presentazione ufficiale del team, domenica via con Molfetta

Bawer, presto la ciliegina Il presidente Lorusso: «Puntiamo al play off, forse un altro acquisto» «ABBIAMO una buona squadra ma pensiamo di poterla completare con una ciliegina, il ruolo lo proporrà l’allenatore». Sono le parole di Pasquale Lorusso, presidente dell’Olimpia Bawer Matera nel giorno della presentazione ufficiale della squadra all’Hotel Hilton. Lorusso ha definito obiettivi ed intenzioni della società, ha mostrato fiducia per lo stato di salute della squadra e per la prima gara di campionato di domenica pomeriggio al PalaSassi contro il Molfetta. «Un nuovo play? Mah, la scelta toccherà all’allenatore, di chiacchiere e suggerimenti ne sento tanti ed anche per altri ruoli. Noi entro una quindicina di giorni verificheremo la possibilità di nuove risorse finanziarie per fare quest’ulteriore innesto alla squadra». La Bawer sembra intenzionata a rendersi conto di come vanno le cose nelle prime sfide di campionato, per poi poter, eventualmente, operare sul mercato. L’obiettivo della società è chiaro e Lorusso lo spiega con grande precisione: «noi abbiamo lavorato sin dall’inizio dell’estate per raggiungere l’obiettivo del play off. E’questo il nostro intento e credo che abbiamo posto le basi per farlo, se poi lo raggiungeremo oppure no questo lo vedremo sul campo». Intanto i segnali di questa fase precampionato lasciano comunque aperta la speranza anche se la squadra andrà vista in partite vere: «io ho visto un gruppo che è cresciuto giorno dopo giorno e match dopo match e sono convinto che arriveranno anche dei buoni risultati. Inutile negare che c’è un pizzico di nervosismo che aumenta con l’avvicinarsi dell’avvio del campionato. Ma sono convinto», insiste il presidente dell’Olimpia Bawer, «che la partita con il Molfetta smorzerà ogni tensione e che il gran lavoro fatto dall’intera società in tutte le sue componenti verrà inevitabilmente fuori». Grande ottimismo dunque da parte del presidente Lorusso anche per la sfida di domenica con il Molfetta e fiducia nell’affetto del pubblico che anche contro il San Severo in amichevole era curioso di vedere all’opera la squadra: «mol-

B dilettanti Arriva il Pozzuoli

Due momenti della presentazione di ieri

UN PROGETTO DEL LEO CLUB

PALLANUOTO

Boxe Potenza e valori dello sport

Basilicata Nuoto, due addii

IL LEO Club Potenza e la società Asd Boxe Potenza hanno avviato insieme un progetto di collaborazione a sfondo sociale: “Leo for children”. L’iniziativa prevede l'avviamento allo sport dei ragazzi e dei bambini delle case famiglia della città di Potenza. Sono state coinvolte le case famiglia Gigetta, Melaina e Stella del Mattino. La società sportiva, nelle persone del Presidente Fabrizio Baldantoni e del Maestro Giuseppe Gruosso, dimostratasi subito sensibile al tema, si è impegnata ad insegnare ai ragazzi non solo la nobile arte della boxe, ma anche e soprattutto i più alti valori dello sport. Ogni giorno la società allena con dedizione e passione bambini e ragazzi/e di tutte le età nella palestra della piscina di Montreale dalle 19.00 alle 21.00. Il Leo Club Potenza è lieto di poter offrire ai ragazzi la possibilità di allenarsi, di socializzare, di imparare una disciplina come la Boxe e soprattutto di avere uno spazio per crescere.

DUE addii in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Si tratta del difensore Riccardo Scotti Galletta e di Paolo Fiorentino, attaccante. Per il primo si tratta di una decisione della società, forse delusa dall'atteggiamento dell'atleta, Paolo Fiorentino, invece lascia la Basilicata Nuoto 2000 Potenza per ragioni universitarie. I dirigenti biancoverdi sono all'opera per prelevare due elementi in grado di colmare le lacune derivanti dalle partenze di Scotti Galletta e Fiorentino. Appare sicuro l'interessamento per un giovane del Posillipo, che potrebbe giungere nella Basilicata Nuoto 2000 Potenza, con la formula del doppio tesseramento. Intanto nella prossima settimana i giocatori riprenderanno ad allenarsi agli ordini di Francesco Silipo. Le sedute di allenamento si svolgeranno a Barra o nella piscina Felice Scandone di Napoli. A proposito di piscina nel corso delle prossime giornate si terrà un summit tra il presidente Roberto Urgesi, l'Assessore allo Sport del Comune di Potenza, Gaetano Sabbatella e il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, che riguarderà lo stato dell'arte della Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale.

ta gente è curiosa ed interessata a questa nuova realtà e vuole vederne tutte le novità che stiamo introducendo, questo è certamente positivo per la squadra e per la società. Gli abbonamenti? Siamo

intorno alle 550-600 tessere vendute, ma il calo che c’è stato rispetto all’anno passato è dovuto sostanzialmente ad un ritardo organizzativo nella disponibilità degli abbonamenti. Sono però convinto di poter recu-

perare questo gap e ritornare alle 800-900 tessere che costituivano il nostro standard e che erano l’obiettivo al quale avevamo inevitabilmente puntato». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Corporelle, programma di lavoro variato colpa dell’anticipo a sabato CONTINUA imperterrito il valzer concernente la partita d'esordio della Centre Corporelle Potenza. La gara contro ilPozzuoli, in programma inizialmente per domenica alle 18 al Pala Pergola, e, spostata al sabato alle 18 per favorire la disputa dell'incontro tra la Virtus Medical Center e il Menelao Turi Bari nel campionato di B/1 di pallavolo maschile è stata infatti spostata alle 19, vista la richiesta pervenuta dai campani di posticipare l'orario di sessanta minuti. I dirigenti biancocelesti hanno accolto favorevolmente la proposta dei colleghi campani, consentendo la disputa del match. In sostanza il campionato della Centre Corporelle Potenza sembra non dover mai iniziare, visti i mille problemi di carattere organizzativo e logistico che affliggono la struttura del Pala Pergola di Contrada Rossellino. Ieri la squadra di Marco Schiavi si è allenata regolarmente nella struttura sportiva cittadina. I giocatori sono apparsi in buone condizioni di forma e desideriosi di ben figurare contro l'atipica e pericolosissima squadra allenata da Paolo Pepe. I partenopei formano un complesso molto pericoloso, basti pensare alla presenza di Vittorio Porta, Dario Andrè, Fabio Di Napoli e Mario Innocente. Il tonificante successo colto da Saccoccio e compagni nel quadrangolare di Melfi è sicuramente una positiva iniezione di fiducia in chiave partita. La sfida di sabato rappresenta un match tutto da vivere con le dueformazioni impegnate in una partita che potrebbe dare indicazioni utili alla Centre Corporelle Potenza. La squadra biancoceleste non ha particolari problemi di ordine fisico, anzi, i giocatori di Marco Schiavi scoppiano di salute e vivono un periodo di forma smagliante. La sicurezza espressa sul piano tecnico e agonistico nel quadrangolare di Melfi è il punto di forza di una squadra, matricola terribile del torneo di B

Marco Schiavi

Dilettanti che hanella grinta e nell'ardore agonistico i propri canoni tattici da rispettare. La settimana che precede il debutto nella quarta serie nazionale di pallacanestro è densa di tensione e adrenalina per gli atleti biancocelesti che, proprio dalle prime schermaglie del campionato cercherannodi farbellafigura contro le più quotate formazioni del raggruppamento. Gli allenamenti della Centre Corporelle Potenza termineranno venerdì con la consueta seduta tecnica. L'ambiente vive il match con grande interesse e quel pizzico di curiosità che serve prima di una partita di questo tipo. Grinta, concentrazione e determinazione saranno le chiavi di volta di una partita molto importante,soprattutto sulpiano strettamente psicologico. In queste giornate lo staff tecnico potentino sta lavorando in tutte le direzioni, facendo leva sulla voglia di far canestro che anima il quintetto lucano, guidato dall'esperienza di Pino Corvo e dall'esplosività sotto canestro di Pablo Nocioni. Due uomini che masticano pallacanestro da anni. Francesco Menonna

Basket C2 Presentata la nuova annata che vede la Lucos esordire domenica col Napoli

Montescaglioso, orgoglio dei 10 anni di vita MONTESCAGLIOSO- La Sala del Capitolo dell'Abbazia di S. Michele Arcangelo è stata teatro della presentazione ufficiale della Lucos Ingest Montescaglioso, per la seconda stagione consecutiva iscritta al campionato di serie C2 campana di basket. Nell'occasione è stato celebrato il decimo anno dalla fondazione della Lucos, nome societario succeduto a quello di Peppino Montemurro, sportivo montese che tanto ha saputo dare per l'avvio dell'attività cestistica a Montescaglioso. Alla cerimonia erano presenti diverse autorità, quali

il Consigliere provinciale Angelo Garbellano, l'Assessore comunale allo Sport Michele Zaccaro, il vice - presidente della Federazione Pallacanestro regionale Michele Santantonio, il direttore sportivo della Lucos Ingest Montescaglioso e capitano della Bawer Matera Francesco Longobardi, l'avvocato Nicola Lupo, già dirigente della società di basket montese. Il giornalista sportivo Angelo Rospi ha condotto la serata, vissuta alla presenza di un ampio numero di spettatori. Il presidente della società montese Rocco Santarcangelo, nel corso del suo intervento, ha

sottolineato come la Lucos Ingest rappresenti “la continuità del basket montese, iniziata dagli anni Quaranta”, rivolgendo un sentito ringraziamento a tutti coloro che negli anni hanno voluto dare il loro personale contributo per lo sviluppo e la continuità del movimento. Sono poi stati presentati i componenti il roster in vista della stagione che vedrà alla guida tecnica della squadra Pietro Scarano, proveniente da Palagiano, dove, nell'ultimo biennio, ha ricoperto il ruolo di Responsabile del settore giovanile della società locale da lui creata. Ha, inoltre, guidato alcune

società di serie C, come la Ricciardi Taranto ed il San Severo di serie B2. Il roster montese sarà composto dai confermati Giovanni Larocca, Davide e Giuseppe Resta, Rocco Tralli, ai quali si sono aggiunti Andrea Pisanelli, il ventunenne play Gabriele Biacoli (1,90), Gisonna, Pagliara, Greco, Tralli e Catapano L'organico montese sarà poi completato con altri due arrivi e da alcuni giovani under del posto nell'ambito di un accordo con la Cestistica Arcobaleno, società anch'essa montese che si occupa e lavora con il settore giovanile. Riconoscimenti sono stati consegnati

Rocco Santarcangelo

a Longobardi, all'Amministrazione comunale montese e al presidente Rocco Santarcangelo, momento che ha preceduto un buffet con l'immancabile torta di compleanno che ha suggellato la ricorrenza. L'esordio in campionato è previsto per

domenica 27 settembre prossima, alle ore 18, presso il PalaWojtyla: avversario, come avvenuto l'anno scorso in occasione dell'esordio ufficiale in serie C2, la Partenope Basket Napoli. Michele Marchitelli

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

46 Sport


47

Giovedì 24 settembre 2009

La scrittura al femminile protagonista dal 24 al 27 settembre

CARNET

Il Women’s pronto al debutto

Il Carro Parlante in scena all’Auditorium

Erica Jong special guest della sesta edizione del festival di NUNZIO FESTA MATERA - Le donne che insegnano a scrivere. Il tema di questa sesta edizione del Women's Fiction Festival, che inizia oggi per chiudere domenica 27, è lo stesso “mestiere di scrivere”. La presentazione è avvenuta ieri, presso la sala convegni di Palazzo Gattini dalle parti della cattedrale di Matera. «Siamo arrivati - comincia Mariateresa Cascino, fra le organizzatrici della manifestazione - a oltre centocinquanta partecipazioni, compresi ovviamente gli ospiti delle giornate. Un aumento costante negli anni, che ha fatto diventare il Women punto d'attenzione su diversi importanti siti nazionali, giornali e altro ancora». Un elemento che spinge Maria Paola Romeo a parlare del mondo dell'editoria, degli «editori che vogliono venire in città per prendere parte alle giornate», ha affermato la Romeo. Giovanni Moliterni, della libreria dell'Arco ed Elizabeth Jennings, presidente del Women's Fiction Festival, aumentano a loro volta la dose sui successi e sulla crescita dei momenti, sia ancora una volta dal punto di vista della partecipazione sia per quanto concere l'interesse di editor, scrittrici, editor ha farsi avanti e firmare con la loro presenza il cartellone. «Ultimamente - ha spiegato Moliterni - per fare un esempio è capitato che all'ultimo avesse telefonato Rizzoli per farci sapere dell'ultima opera della Rasy». Ma la cosa più importante,

oltre alla partecipazione di penne giovani e meno giovani, ovviamente femminili, di fama nazionale, è sicuramente tempo di dire che “special guest star”, quest'anno è la sublime scrittrice Erica Jong; proprio quella di “Paura di volare”, “Il salto di Saffo”, e non solo. Gli ideatori e gli organizzatori delle tappe sono riusciti a costruire uno spazio nel quale accade a volte che emergano delle penne più gentili o importanti d'altre, e che editor attenti colgono l'occasione. E' successo, in una delle occasioni e più recentemetne, per la palermitanta Giuseppina Torregrossa, autrice de “Il conto delle Minne”. Un romanzo, va detto, dato alle stampe da Mondadori dopo l'incontro proficuo avvenuto per l'appunto al Women's scorso. Women's Ficition Festival è capace di contenere scambi fra case editrici che parlano diverse le lingue del mondo, dibattititi tra editor che giungono dalle più grandi aziende editoriali del pianeta. Allora si comincia ad attendere la Jong. E le scrittrici comincino a farsi strada con i loro manoscritti. Possibilità ce ne sono. Sono tante. Più che necessario approfittare di situazioni di questo genere. Sempre all'interno del momento di presentazione, poi, non si poteva che parlare infine della rilevanza del Festival per l'economia cittadina. Il problema è che se non rischi nulla, rischi ancora di più. Direbbe Jong. cultura@luedi.it

La presentazione del Women’s (f. Videouno)

MUSICA

“Abballam” con i Tarantolati al Cous Cous Fest in Sicilia POTENZA - La musica dei Tarantolati di Tricarico sbarca in Sicilia. Ieri il gruppo lucano si é esibito a San Vito del Capo, in provincia di Trapani, dove è in corso fino al 27 settembre il “Cous Cous Fest”, il Festival internazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da undici anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. Il gruppo lucano con "Abballam Taranta Tour", che quest’anno ha toccato oltre il territorio italiano anche molti centri dell’estero, con tappe a Bucarest (Romania) Canada (Montreal, Vancouver e altre ) e altri Paesi.

Il notevole successo dell’ultimo album Abballam fa ulteriormente lievitare la fama dello storico gruppo affiancato anche quest’anno dai musicisti tutti lucani che già collaborano per il terzo anno consecutivo. Una line up potente di nove elementi per un concerto di due ore tutto da ballare, con il gruppo di ballo delle Iatrida, le bravissime ballerine che già in passato hanno collaborato con i Tarantolati. Ancora una volta, in primo piano brani dall’ultimo cd e della tradizione popolare tricaricese insieme agli storici successi, come la Gatta Mammona, Lu Pastore e altri, tratti dai precedenti lavori del gruppo. cultura@luedi.it

L’ANTEPRIMA POTENZA - Lettere minatorie lasciate più volte in auto, nella cassetta della posta, sotto la porta di casa. Nello Rega, giornalista e scrittore lucano, nel mirino dei fondamentalisti islamici da quando ha deciso di voler raccontare, in un romanzo, la storia d'amore con una donna sciita. Minacce ancora prima dell'uscita. In “Diversi e divisi” si parla della difficile convivenza tra cristiani e islamici. Sarà presentato in anteprima nazionale domenica 27 settembre al Teatro Stabile di Potenza. Ma del progetto legato al libro, se ne parlerà già in occasione nell'incontro di oggi alle 15,30 con i giornalisti nella sede dell'Assostampa, sempre nel capoluogo. “Diversi e divisi - Diario di una convivenza con l'Islam” non è solo un libro laico, ma autentico e privo di pregiudizi. Un'esperienza diretta, forte, coraggiosa. Ma è anche la constatazione della differenza evidente, obiettiva tra due realtà culturali e religiose. La penna di Rega racconta la reale storia d'amore, l'utopia romantica tra un uomo cattolico e una donna sciita. Il racconto si alimenta di ricordi, parole, sogni, realtà, paura e solitudine. I temi di oggi. I temi del mondo. Rega invita il lettore ad affrontare un viaggio tra le righe di una storia, che è 'la vita' stessa. Dall'avventura

Rega presenta “Diversi e divisi” Storia d’amore e convivenza tra fedi

Nello Rega

bella, inimmaginabile solo qualche anno prima, ricca di progetti e desideri fino al suo crudele dissolvimento imposto dalla diversità. “Diversi e divisi” è anche un libro da sfogliare e ammirare grazie ai disegni di Raffaele Gerardi ( www.raffaelegerardi.it ). L'artista marchigiano con le sue pennellate racconta la storia per immagini. Con Rega è unito da una lunga amicizia e dalla forte voglia di dedicarsi agli altri. Lavorano dal 2005 fianco a fianco nel progetto LibanItaly e Togheter Onlus. “Diversi e divisi” è anche un'iniziativa editoriale a più voci con attori della società civile impegnati nella divulgazione della bellezza e del piacere: dal Panathlon Club di Potenza al trio di cabaret La Ricotta, da Promuovere la Basilicata by Fantastico Mondo all'agenzia di comunicazione Iabadabadu, al fotografo Davide Becce. La presentazione del libro “Diversi e divisi - Diario di una convivenza con l'Islam” è stata organizzata dal Panathlon Club di Potenza. Nello Rega, oggi, è solo. Ma non è un uomo solo. Perché un uomo, quando è tale, ha con sé il mondo; tutto il resto del mondo, e con il mondo, gli uomini. Su www.diversiedivisi.it si potrà poi discutere e confrontarsi sulle distanze tra Oriente e Occidente.

MATERA - “11° NON GIUDICARE (fasciut'v u c... vust)”. Appuntamento questa seta con la commedia in vernacolo materano de "Il teatro del carro parlante" presso l’auditorium comunale. Sipario alle ore 21. Ingresso libero. L’evento rientra in "Matera Estate 2009" dell’ amministrazione comunale. L’ associazione, presieduta da Anna Cimarrusti si fregia della regia di Gianfranco Ferrara, i testi invece sono di Carmelo Gaudiano. Gli interpreti sono Maria Cifarelli (Marietta Galletti), Fanny Moliterni (Gegetta), Brunella Papapietro (Angelina), Palma Frascati (Contessa Rosaspina), Anna Di Cuia (Bettina Matera), Giovanna Grieco (Dottoressa Ventura), Ottavio Gurrado (Appuntato Randazzo), Vincenzo Antezza ( Nicolino Galletti), Ganni Paolicelli (Tonio Marra), Valente (maresciallo Cirillo) e Antonello Vivilecchia (Rocco Strozza). La scelta del testo è un omaggio al pensiero “Eduardiano“, rivisitato in chiave più verosimilmente vicina ai giorni nostri. Maria A. Flumero cultura@luedi.it

Viaggio nella Basilicata tra ‘800 e ‘900 POTENZA- Oggi alle 17 egiovedì 8ottobre, siterranno, nella Sala A del Palazzo del Consiglio regionale, due seminari di Storia dal titolo “Itinerari della diversitàdi genere in Basilicata tra '800 e '900”. organizzati dalla Commissione regionale per la Parità e le Pari opportunità tra uomo e donna della Basilicata. Nel corso del primo incontro si parlerà della “Tratta dei minori nella Basilicata dell'Ottocento”, mentre nel successivo si affronterà il tema delle “Donne lucane nel ribellismo sociale durante il fascismo”. Ai simposi, organizzati dalla Crpo in collaborazione con lo Zonta International Club di Potenza, interverranno le presidenti della Commissione regionale e dello Zonta, Antonietta Botta e Dina Russiello, e Michele Strazza.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura&Spettacoli


Giovedì 24 settembre 2009

Lo scrittore lucano di adozione parla del suo nuovo libro al Festival di Venezia

Russo a via Veneto con Flaiano e Fellini di CHIARA LOSTAGLIO VENEZIA - E’ legatissimo alla Basilicata e ci saluta con calore, Giovanni Russo, lo scrittore originario del salernitano, che ha sempre intrattenuto proficui rapporti con la nostra regione. Ci confida quando lo incontriamo alla Mostra del Cinema di Venezia, che vorrebbe venire a Rionero per presentare (magari nel Palazzo Fortunato) il suo libro “Con Flaiano e Fellini a via Veneto. Dalla Dolce vita alla Roma di oggi”, per parlare di cinema, di letteratura e di Lucania. Giovanni Russo appartiene a una generazione di persone colte, di artisti e creativi che si riuniva soprattutto d'estate al caffé Rosati, dove convenivano pure giornalisti, gente di cinema, scrittori, e d'inverno da Canova, dall'altra parte della Piazza. Il ricordo affiora nelle pagine questo suo libro (edito da Rubettino) che, più che di memorie, sembra un taccuino di note e curiosità, come nel suo stile, del resto. Lo scrittore legatissimo alla Basilicata, lo abbiamo incontrato spesso al Lido di Venezia durante la Mostra del Cinema. Ha immediatamente aderito alla candidatura di Monticchio e dell'Abbazia di San Michele quale patrimonio dell'Unesco. Era infatti presente alla presentazione del documentario “Vultour”, presentato da Armando Lostaglio e Fulvio Wetzl alla 65^ Mostra di Venezia, lo scorso anno. Tornando al suo libro, e partendo da una visione del tutto personale, Russo ricostruisce tutto un mondo, reale eppure evanescente come in una pellicola. L'autore riesce ad intrecciare le battute di Ennio Flaiano e le vignette di Amerigo Bartoli con la vivacità politica e sociale del momento, l'entusiasmo, ed anche certe delusioni. Al contrario del titolo del libro, Russo evita di fare soltanto del semplice colore, ma restituisce il senso di una società intellettuale letteraria e persino giornalistica, ormai perduta e che non poteva essere scissa dalla realtà che la circondava. A questo aggiunge la propria curiosità, quella del giovane arrivato dalla provincia e accolto ai tavoli di Cesaretto con Bassani e Malaparte, con Guttuso e Petroni, con Maccari e Soldati e altri nomi di spicco, Fellini e Flaiano appunto. A partire dai suoi primi scritti sul "Mondo" e, successivamente come inviato speciale del "Corriere della sera", Giovanni Russo racconta con particolare predilezione i problemi sociali e civili della società meridionale. Si ritrovano, infatti, nei suoi libri i temi della civiltà contadina, delle lotte per la riforma agraria e per l'occupazione delle terre, la Napoli del contrabbando, l'emigrazione in Germania, in Svizzera e Belgio, la difficile integrazione dei meridionali a Torino e le novità dell'industrializzazione nel Mezzogiorno. Giovanni Russo è salernitano di nascita (un po' lucano di adozione) e vive a Roma. Di grande interesse sono le pubblicazioni come “Baroni e contadini” (1955, Premio Viareggio), “L'Italia dei poveri” (1958), “L'atomo e la Bibbia” (1963), “Chi ha più santi in Paradiso” (1964), “Università anno zero” (1966), “II fantasma tecnologico” (1968), “I bambini dell'obbligo” (1971), “I figli del Sud” (1974, Premio Basilicata), “Terremoto” (1981), “II paese di Carlo Levi” (1985, Premio Basilicata), e via via “Lettera a Carlo Levi e Le olive verdi” (2001), “I cugini di New York” (2003).

Giovanni Russo, in alto al Festival di Venezia, in basso con Olivier Francois e la copertina del libro

Per il giornalismo ha vinto tra l'altro il Premio Marzotto 1965 e il Premio Pannunzio 1991. Intenso il rapporto con il mondo contadino e, in particolare con Carlo Levi di cui Russo aveva difeso il celeberrimo “Cristo si è fermato ad Eboli” dalle critiche della borghesia lucana che considerava quel volume offensivo per il Sud. Proprio l'amicizia con il medico e scrittore torinese, confinato ad Aliano durante il fascismo, portò nel 1949 Giovanni Russo al periodico di Mario Pannunzio, “Il

Mondo”, dove rimase fino al 1966 e per il quale realizzò importanti reportage tra i quali è stato ricordato quello bellissimo dal titolo “Il paese degli americani” che dedicò proprio alla natia Padula, nel Salernitano, Lucania antica. E proprio con un nutrito gruppo di giovani lucani, dopo il 25 aprile del 1943, Russo è tra i fondatori del Partito d'Azione “A Potenza e non a Roma”, una terza forza di sinistra che polemizzava con la struttura dittatoriale del comunismo russo. cultura@luedi.it

Nel Pollino un tuffo nell’arte contemporanea di EMILIA MANCO POLLINO - Grandi tracce di artisti contemporanei nel Parco nazionale del Pollino. Anish Kapoor ha trovato il tempo per tagliare il nastro alla sua ultima creatura, un'installazione Site Specific realizzata per il Parco nazionale del Pollino. Un taglio nel terreno lungo 45 metrie profondo7 cheil grandeartista indianoha inventato per la collina alle spalle delle Terme di Latronico, nel mezzo della valle del Sinni. Una sorta di grande occhio spalancato nella terra cruda che, non a caso, si intitola Earth Cinema. Questa gigantesca fessura di cemento ricoperta di verde è una delle prime opere del progetto “ArtePollino, un altro Sud”, una scommessa sul rilancio economico della Basilicata che pas-

sa attraverso gli investimenti nell'arte contemporanea, grazie a fondi pubblici comunitari. Anish Kapoor è uno dei tre maestri internazioni chiamati a dare il via al Parco-museo, inaugurato da qualche settimana. Gli altri sono il tedesco Carsten Höller e uno dei nostri più celebrati artisti, Giuseppe Penone. Höller, dopo aver camminato in lungo e in largo nei sentieri del Pollino, si è fermato su una vetta di San Severino Lucano. E lassù, a Timpa della Guardia, in un luogo tra l'altro contrassegnato dalla scomparsa di due bambini, Höller ha collocato la sua giostra dal titolo RB Ride, che lenta e silenziosa ruota guardando la valle del Frido. Infine Giuseppe Penone ha iniziato il suo Teatrovegetale aNoepoli lungounafiumara inval Sarmento, si tratta di un vero e proprio “palco-

Anish Kapoor

scenico” circolare del diametro di 125 metri delimitato esclusivamente da elementi naturali e in particolare alberi, pietre, cespugli. L'obiettivo dell'iniziativa è la creazione di un percorso di opere d'arte contemporanea che interpretino la realtà del Pollino, ulteriore passo nel più ampio disegno per la costruzione di “un altro sud”. cultura@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

48 Cultura e Spettacoli


Alessia non si pente

Del Noce condannato

Alessia Marcuzzi non si pente. Anzi casca dall enuvole per il vespaio di polemiche scatenato da “Così fan tutte”. «Secondo me né la Carlucci né la Mussolini hanno mai visto una puntata anche perché si tratta di una sitcom ironica e tutt'altro che volgare». Suo figlio Tommaso - 8 anni - «va pazzo per Così fan tutte. La scena del wurstel lo ha fatto morire dal ridere, forse perché non ha percepito la malizia che ha scandalizzato altri».

Lory Del Santo fuorilegge

ANTONIO Ricci aveva rivelato che, nel processoin corso traFabrizio Del Noce e Valerio Staffelli per la celebre microfonata, il primo rischiava una multa da 400 euro, il secondo 4 mesi di reclusione. Ebbene, la sommossaè scongiurata perché lasentenza di primogrado ha stabilito che l'ex direttore di RaiUno dovrà sborsare addirittura il doppio di quanto richiesto dal pm, mentre Staffelli è libero di andare.

LORY Del Santo dovrà farsene una ragione: non potrà più guardare il Colosseo dal suo gazebo né dalla sua enorme veranda. Il comune di Roma sta demolendo le strutture che sorgevano sul terrazzo della sua casa in via del Fagutale. La soubrette aveva dato la colpa alla gelosia dei condomini, protestando e poi facendo ricorso, ma il provvedimento di demolizione è diventato esecutivo.

«Grazie a Papaleo sto scoprendo una regione unica anche se poco valorizzata»

A tu per tu con Gassman

Cine Cult

La lunga notte sul set di Basilicata Coast to Coast

di FRANCESCA GRESIA LA SERATA deve ancora avviarsi, molti sono nell'atrio dell'Hotel Apogeo e improvvisamente esce anche Alessandro Gassman. Non tutti se ne accorgono, il suo abbigliamento casual e il suo esser semplice e comune non distolgono coloro che attendono l'inizio del convegno. Mentre chiacchiera con alcuni amici della produzione, ci avviciniamo con il regista e gli rivolgiamo qualche domanda. Tra ironia e simpatia, seduti vicino ad un'aiuola, rubiamo qualche minuto ad Alessandro Gassman. Cosa ha spinto Alessandro Gassman a prender parte al film Basilicata Coast to Coast? «Boh…, non lo so, veramente non lo so ancora?» In che senso? «Ovviamente scherzavo. Generalmente quando mi propongono un film, ho un solo metro per decidere cosa fare, se la sceneggiatura mi dà qualcosa, mi trasmette qualcosa accetto, altrimenti lascio perdere. In questo caso la storia mi ha trasmesso qualcosa, mi piaceva la commedia che c'era dietro e poi c'era Papaleo…» La prima volta in Basilicata? «Veramente no, ero stato diverse volte a Potenza e a Matera durante le mie tournèe di teatro, ma non avevo mai avuto occasione di visitare l'interno della regione. Questa volta ho avuto modo di vedere molte zone, di assaggiare le prelibatezze culinarie e ne sono rimasto molto colpito, penso che sia una regione unica seppure con i suoi limiti». Quali? «La Basilicata è una bella regione, ci sono paesaggi stupendi, dai boschi alle zone quasi desertiche, ci sono scorci fantastici, è una regione che non ha nulla da invidiare all'Umbria o alla Toscana, ma gli altri sono stati più furbi, più veloci, hanno saputo promuovere il territorio, l'hanno saputo vendere». Come proseguono le riprese? Cosa ha avuto Gassman da questa esperienza, sia da un punto di vista professionale che personale? «Tutto prosegue per il meglio, per me sono state settimane di pura libertà, sul set ci divertiamo, scherziamo, ridiamo e lavoriamo insieme, nel vero senso della parola. Per la prima volta ho suonato, ho suonato con dei professionisti quali Gazzè, ma anche Briguglia che è un chitarrista e lo stesso Papaleo, una nuova esperienza perché non mi era mai capi-

In alto Alessandro Gassman sul set d Scanzano, a sinistra il regista Papaleo e una scena del film (foto Martemix)

tato nei precedenti film. Una bella esperienza professionale e personale che mi ha sicuramente arricchito». C'è stato qualche momento particolare, o qualche aneddoto che l'ha colpita? «No, non credo, non posso

individuare dei momenti, ci siamo divertiti e continuiamo a farlo tutti i giorni, è stato ed è un bel periodo, sul set e fuori». Possiamo sperare in una nuova avventura insieme a Papaleo? «Non so, questo non lo

posso dire, nella vita non si può mai sapere». Sulle ultime battute dell'intervista, Papaleo ci raggiunge, e tra gli scambi ironici dei due artisti, ringraziamo e rubiamo una foto, rinviando la prossima puntata all'anteprima del film.

di GIOVANNI MARTEMUCCI direttamente alle scene, Rocco Papaleo siede alSCANZANO JONICO - l'interno del gazebo alleSono andate avanti fino stito al limite di piazza alle 4 di ieri mattina, nel- Gramsci per ospitare la la piazza centrale di regia: parla con gli attoScanzano Jonico, le ri- ri, coordina e ogni tanto prese di “Basilicata Coast fuma. Si sente a casa, forse to Coast” il film di Rocco anche per l'accoglienza Papaleo. Per tutta la notte gli at- che i cittadini scanzanesi tori hanno provato e ri- hanno riservato a tutto lo staff che, da provato le sabato scorso, scene dell'arha stravolto le rivo nella abitudini del piazza Grampiccolo borgo sci dove giunjonico. I bar gono quando del centro resi è conclusa stano aperti la festa di più a lungo paese caratper soddisfaterizzata dalre le esigenze l'evento degli attori e “Scanzonisdella produsima 2009”. zione mentre i Durante le riristoranti prese l'atmoubicati in sfera in piazpiazza Gramza Gramsci è sci rinunciaquasi irreale Il set (foto Martemix) no a lavorare grazie all'effetto delle luci di scena all'esterno per lasciare che rendono ancora più spazio libero alle riprese. suggestivo il cuore stori- I l numeroso pubblico co della città, con le sue case affacciate sulla stra- assiepato in maniera da risalenti addirittura composta all'esterno della fascia che delimita il al 1600. I protagonisti Alessan- set, segue silenzioso tutti dro Gassman, Paolo Bri- i ciak attenendosi alle inguglia, Max Gazzè, Gio- dicazioni del direttore di vanna Mezzogiorno si produzione che raccomuovono con disinvoltu- manda di spegnere i telera sul set nelle pause du- foni, chiede di arretrare o rante le quali gli operato- di non scattare foto. La magia del cinema ri di ripresa sistemano le ha catturato Scanzano. telecamere. Quando non partecipa cultura@luedi.it

IL CORTO

Il Cappellino diventa internazionale Albano, premiato a Fano, é in concorso in Polonia e Albania di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Continuano i riconoscimenti per il cortometraggio “il Cappellino” di Giuseppe Marco Albano. Gli ultimi in ordine di tempo? «Attualmente il mio lavoro - ha raccontato al Quotidiano della Basilicata il regista di Bernalda è in finale in due concorsi internazionali. “Il cappellino” concorre al “Festiwal Filmów Dzieci_cych Galicja” (Polonia) in questi giorni e “Giffoni \ Albania” (Tirana - Albania) ad ottobre». E a pochi minuti dalla nostra intervista è sopraggiunta anche la “menzione speciale della giuria” da parte del “Fano International Film Festival” diretto da Fiorangelo Pucci. «In questi giorni - ha detto Albano - sono a Potenza e ci resterò fino a domenica per concorrere

anche per lo Short Movie Festival, a cui partecipano trenta professionisti, di cui davvero pochi sono i registi italiani». Ricordiamo che l' anteprima del cortometraggio é stata presentata a Matera, lo scorso 3 gennaio in collaborazione con Telethon. La pellicola racconta la storia di una bambina di nove anni, affetta da leucemia mieiloidica, che fortunatamente, grazie alle cure mediche, e quindi alla ricerca scientifica, riesce a vincere la malattia. Il sole illumina una giornata come tante in un paesino della Lucania. Clara torna a scuola dopo una lunga assenza e in queste immagini i sentimenti e l'amore dominano la scena e la impregnano. Diciassette minuti cadenzati da un silenzio tagliente, Emozio-

ni forti che arrivano al cuore e allo stomaco. Un cortometraggio molto dettagliato e simbolo di verità troppo spesso sommesse. Il cast é composto da Aurora Di Giorgio, Regina Orioli, Antonella Genga, Antonio Andrisani, Lucio Montanaro. La sceneggiatura è fiirmata da Carla Marcialis insieme allo stesso Albano. La fotografia è di Michele D' Attanasio, il montaggio di Francesco De Matteis. Le musiche originali sono di Danilo Caposeno, l'aiuto regia Vito Palmieri e il direttore di produzione Gabriele Luccioni. “Basiliciak” e la “Logic Film” sono stati determinanti per questo lavoro, come per il secondo, ”Xie Zi”, in fase di lavorazione. «Contiamo di terminare il montaggio, in sede romana per no-

Marco Giuseppe Albano

vembre - dicembre prossimo - fa sapere Albano in riferimento a ”Xie Zi”, cortometraggio dedicato all' integrazione razziale e girato tra Matera e Bernalda il 6 e 7 settembre scorso ». cultura@luedi.it

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Cultura e Spettacoli 49

Giovedì 24 settembre 2009


Giovedì 24 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel concludere trattative di affari o professionali fatevi guidare dall'intuito. Siete ingiusti con chi vi ama tanto.

TORO 21/4 - 20/5

Andate sereni e fiduciosi alla conquista di nuovi obiettivi professionali. Ma non per questo dovete trascurare la persona amata.

GEMELLI 21/5 - 21/6

In questi giorni il lavoro non offre spunti positivi, ma non per questo dovete scoraggiarvi. In amore siete troppo diffidenti.

CANCRO 22/6 - 22/7

Rallentate il ritmo di lavoro e prendetevi una pausa di riflessione e studio. Può solo migliorare le cose. In amore non forzate i tempi.

LEONE 23/7 - 23/8

Potrebbe capitarvi presto l'occasione di farvi avanti in assenza di qualche vostro collega prezioso. Il cuore comincia a battere forte.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non è il caso di allentare la concentrazione nel lavoro: siete vicini ad una svolta. In amore siate più battaglieri.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Seguite il vostro intuito e agite in fretta: nella professione spiazzerete la concorrenza. Ottimo clima per la crescita di un sentimento.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Invece di essere pessimisti rimboccatevi le maniche e aguzzate l'ingegno: il lavoro farà passi avanti. In amore tutto va per il meglio.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Non lasciatevi bloccare dalle innovazioni, dai cambiamenti che state vivendo nel lavoro: tenete duro. In amore siate più coerenti.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Siete molto stressati e avete bisogno di relax. Riprenderete il lavoro con maggiore slancio. In amore momenti indimenticabili

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non sfogate i vostri malumori nell'ambiente di lavoro, eviterete pericolose tensioni. In amore avete fiuto, non c'è dubbio.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

AT tuareg; R avo; S e N orme = Attuare gravose norme

La vostra voglia di nuove esperienze professionali sarà presto soddisfatta. Godetevi le vacanze. In amore qualche piccolo problema.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

50 Rubriche


PRIMA SERATA

21.10

SERIETV

21.05

TALKSHOW

20.35

SOAPOPERA

21.10

SHOW

21.10

FILM

20.10

GIOCO

21.10

FILM

Don Matteo 7

Michele Santoro

Patrizio Rispo

Ale e Franz

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -Telegiornale Tg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.35 -TelegiornaleTG Parlamento 16.45 -TelegiornaleTg 1 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -EVENTO In diretta dal Quirinale: tutti a scuola 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.15 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare 06.30 -DocumentarioIl mondo dei coralli 06.30 -RubricaCapitani in mezzo al mare 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTG2 Motori 10.20 -RubricaTg2 Costume e società 10.35 -RubricaMedicina 33 10.45 -TelegiornaleNotizie 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.00 -Telefilm90210 16.40 -ShowScalo 76 Talent 18.05 -TelegiornaleTG 2 Flash L.I.S. 18.10 -RubricaRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.30 -AttualitàIl caffè di C. Mineo 08.05 -RubricaLa Storia siamo noi 09.05 -FilmGli uomini dal passo pesante con J. Mitchum - regia di Anthony Wiles (USA) - 1956 10.45 -RubricaCominciamo Bene... 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaCominciamo Bene... 13.05 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Speciale Ambiente 15.05 -TelegiornaleTGR Prix Italia 15.20 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.25 -SportCampionati mondiali - Ciclismo 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -ShowLe storie di Agrodolce

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 09:55 - NewsClaudio martelli: il libro della Repubblica 10.05 -ShowMattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14:10 - Reality ShowLa tribu' - Missione India 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.20 -ShowPomeriggio Cinque 17.55 -NewsClaudio martelli: il libro della Repubblica 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19.45 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.10 -Sit ComTutti amano raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice amy 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film Vento caldo con Troy Donahue , Claudette Colbert , Karl Malden , Dean Jagger - regia di Delmer Daves (U.S.A.) - 1961 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto shippuden 14.05 -CartoniOne piece... 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom & jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II Loading 20.00 -Sit ComLove bugs II 20.10 -GiocoIl colore dei soldi

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmOkinawa con Richard Widmark, Jack Palance, Reginald Gardiner - regia di Lewis Milestone (USA) - 1951 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStar Trek Classic 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Don Matteo 7 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Annozero 23.20 -Telegiornale TG 2 23.35 -RubricaPalco e retropalco

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -TelefilmFlashpoint 22.40 -TelefilmSurvivors 23.35 -TelegiornaleTg Regione

20:30 - ShowStriscia la notizia - la voce dell'influenza 21.10 -ShowAle & Franz Show 23.30 -FilmAmori & incantesimi con S. Bullock, N. Kidman, D. Wiest - regia di Griffin Dunne (USA) 1998

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film The Jackal con Bruce Willis, Richard Gere, Sidney Poitier - regia di Michael Caton-Jones (USA) - 1997

21.10 -Telefilm Grey's anatomy 23.00 -Telefilm Er - Medici in prima linea

20.30 -RubricaOtto e mezzo 21.10 -FilmRobin Hood principe dei ladri con Kevin Costner, Morgan Freeman, Sean Connery - regia di Kevin Reynolds (USA) - 1991 23.40 -ShowVictor Victoria

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriclasse canale 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -FilmZucker! ...come diventare ebreo in 7 giorni

00.45 -RubricaIl cartellone di Palco e Retropalco 00.50 -TelegiornaleTg Parlamento 01.00 -TelefilmLas Vegas 01.40 -Real TvX Factor 02.10 -TelefilmLa piovra 4

23.40 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.15 -RubricaDOC 3 01.20 -RubricaOff Hollywood 2009 01.50 -MUSICA La musica di Raitre 02.30 -RubricaFuori orario 02.35 -CONTENITORE Rainotte

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowLa tribu' - Missione India 03.00 -TelefilmProvidence 03:45 - TelegiornaleTg5-notte-replica

23.45 -FilmCorrendo con le forbici in mano con A. Bening - regia di Ryan Murphy (USA) - 2006 01.50 -TelegiornaleTg4 02.20 -FilmI Viaggiatori della sera

23.55 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.30 -TelegiornaleStudio aperto 01.45 -Reality ShowTalent 1 player 02.45 -TelefilmDark angel 03.50 -FilmBimba: è clonata una stella

00.45 -TelegiornaleTg La7 01.05 -RubricaMovie Flash 01.10 -Rubrica25a Ora 03.35 -RubricaOtto e mezzo 04.15 -RubricaDue minuti un libro 04.20 -AttualitàCNN News

The Jackal

Enrico Papi

Robin Hood - Principe dei ladri

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 51

Giovedì 24 settembre 2009


LA POSIZIONE DI ANM

IL FESTIVAL DI MATERA

Il sindacato dei giudici sul piede di guerra

“Assalto� di autrici. Anche la Bignardi

6FXGR ILVFDOH Š%DVWD DPQLVWLHª 1DSROLWDQR Š9DOXWHUz LO WHVWRª

6FULWWXUD DO IHPPLQLOH RJJL VL SDUWH (ULFD -RQJ VSHFLDO JXHVW GHOO¡HYHQWR

DOOH SDJLQH H

Anno 8 n.228â‚Ź 1.00

D SDJLQD

www.ilquotidianodellabasilicata.it

GiovedĂŹ 24 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

0DUWRUDQR VWRU\

L’appartenenza a Potere operaio l’amicizia con Luongo i rapporti con Ginefra &DSLWROR FHQWURVLQLVWUD nuovi retroscena della vita del boss nel racconto fatto in prima persona

/¡DSSDOWR GHO *DOOLWHOOR D 3RWHQ]D

8QD WHOHIRQDWD WUD LO VLQGDFR H LO JHRPHWUD %RQHOOL Š4XHO JHROR FL Gj IDVWLGLRª 6DQWDUVLHUR Š(UDQR FRQWUROOL RUGLQDULª DOOH SDJLQH H

/HWWD LQGDJDWR *LDOOR D /DJRQHJUR Palazzo Chigi smentisce “Il fattoâ€?: il Gip di Roma ha giĂ archiviato tutto. Alla Procura lucana un fascicolo per reati sui quali il pm si è giĂ espresso 4XHOOR FKH JOL DOWUL QRL

DYHYDQR JLj VFULWWR

Mistero sulla travagliata ripartenza di Annozero 6XO SULPR QXPHUR GHO ´)DWWR TXRWLGLDQR¾ LO QXRYR JLRUQDOH GL 3DGHOODUR H 7UDYDJOLR OD QRWL]LD GHOO¡LQGDJLQH D FDULFR GL /HWWD HUD DFFRPSDJQDWD GDOO¡DIIHUPD]LRQH FKH QHV VXQ DOWUR JLRUQDOH ILQRUD DYHYD DYXWR LO FRUDJJLR GL RFFXSDUVL GL TXHVW¡LQFKLHVWD (FFR OD SURYD FKH LO 4XRWLGLDQR VL HUD DPSLDPHQWH RFFXSDWR GHOOD YLFHQGD JLj GD GLFHPEUH VFRUVR

D SDJLQD

SPORT

92//(<

3RPHULJJLR GL FRSSD SHU OH VTXDGUH OXFDQH &$/&,2

, FDOHQGDUL GL Â? FDWHJRULD

La politica lucana

)RQGD]LRQH )RUWXQDWR Vu GDOOD 3URYLQFLD GL 3RWHQ]D 0D q VFRQWUR FRQ LO 3GO VXOOD SUHVLGHQ]D RQRUDULD D 1DSROLWDQR Pace: Il Pd ha detto no solo perchè la proposta veniva dal centrodestra D SDJLQD

7LWR ,QTXLQDPHQWR GHO 7RUD ,O VLQGDFR YLHWD O¡XWLOL]]R GHOO¡DFTXD D SDJLQD

6DYRLDJDWH 8GLHQ]D SUHOLPLQDUH 9LWWRULR (PDQXHOH H DOWUL FLQTXH D JLXGL]LR D SDJLQD

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Š6RQR QDWR FRPXQLVWD H TXHVWH HUDQR OH PLH UHOD]LRQLª

/D VWRULD GHO FHQWUR LPPLJUDWL GL 3ROLFRUR FKH FRLQYROVH LO VRWWRVHJUHWDULR GL %HUOXVFRQL


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.