Brevi dal mondo
Napoli, voragine nel centro storico NAPOLI - Panico e centinaia di persone in fuga per tre voragini nel cuore degli storici Quartieri spagnoli. Una grossa voragine si è creata, in piazzetta San Carlo alle Mortelle, sulle alture dei Quartieri. Un boato sinistro nella notte, poi sirene di vigili del fuoco e ambulanze. Per fortuna, non ci sono feri-
Giovedì 24 settembre 2009
Saranno istituiti in tutta Italia per curare i pazienti affetti da patologie più gravi
Virus A, arrivano i centri specializzati ROMA – La cura dei casi più gravi di influenza A avverrà in centri specializzati che saranno “spalmati” su tutto il territorio nazionale, presenti cioè sia al Nord che al centrosud della penisola, per garantire un afflusso il più rapido possibile dei pazienti con sintomatologia seria. L’indicazione operativa è arrivata dalla riunione di ieri dell’unità di crisi per la gestione della pandemia istituita presso il ministero del Welfare. Insieme ad un’altra indicazione: il vaccino è fortemente raccomandato anche per le donne incinte e i bambini. E ieri il capo della
Sì al vaccino per bambini e donne incinte Nuovo caso a Messina, ricoverato un 17enne Protezionecivile GuidoBertolaso hareso noto diavere ordinato 24 dei 48 milioni di dosi di vaccino antipandemico all’azienda Sanofi Aventis. I centri individuati per la cura dei casi più gravi di influenza A saranno «spalmati e presenti su tutto il territorio nazionale, in modo che la possibilità di affluire rapidamente al centro sia realizzata», ha affermato Antonio Cassone, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e
membro dell’Unità di crisi. L'obiettivo è dunque, «offrire il miglior supporto terapeutico a quei pochissimi casi gravi che ci attendiamo di polmonite da virus H1N1». La vaccinazione antipandemica ai bambini e alle donne incinte al secondo e terzo trimestre «è fortemente consigliata», ha detto Cassone. Per le donne in gravidanza infatti, la vaccinazione, ha spiegato, «assicura non solo la loro salute ma dà anche protezione al
nascituro fino ai sei mesi, considerando che i neonati non possono essere vaccinati». Intanto, un liceale di 17 anni è il secondo caso di influenza A a Messina, dopo quello della donna deceduta nei giorni scorsi. Il ragazzo frequenta lo stesso liceo della figlia della donna deceduta, ma le sue condizioni del ragazzo non sarebbero gravi. E migliorano le condizioni di un altro paziente a Trapani, mentre a Cesena si sono svolti i funerali della donna disabile di 57 anni con gravi patologie morta per complicanze dovute al virus H1N1.
Delibera a Roma
I cavalli si stancano addio carrozze su via Veneto ROMA – Via Veneto e via Sistina potrebbero dire addio alle botticelle, tradizionali carrozzelle romane. Lo stabilirà una delibera dirigenziale del Campidoglio nella quale, entro la fine del mese, verranno rese note le altre strade proibite ai calessi o perchè troppo trafficate o perchè particolarmente in salita e dunque faticose per i cavalli, come Via Veneto e via Sistina. Dunque non ci sarà nessun percorso stabilito per le botticelle di Roma ma una serie di strade off limits che non potranno essere inserite negli itinerari.
Nuovo attacco a una pattuglia italiana nel sud-ovest del paese ti: ma i danni sono ingentissimi. Sgomberati 50 nuclei familiari.
Estorsioni con il caimano CASERTA - Un caimano al guinzaglio. Da utilizzare per intimorire chi non vuole pagare il pizzo. L'idea è venuta ad Antonio Cristofaro, residente ad Orta di Atella, nel Casertano. L'estorsore lasciava il rettile in bella mostra sul terrazzo di casa, all'ultimo piano del condominio: gli imprenditori più titubanti venivano «convinti» a versare la tangente proprio alla vista del coccodrillo di 40 chili, lungo un metro e dieci.
Stoccolma, furto in elicottero STOCCOLMA – Il colpo messo a segno da un gruppo di rapinatori all'alba di ieri a Stoccolma, in Svezia, ha tutti gli ingredienti di un film d'azione. Un elicottero si è posizionato sul tetto di un deposito contanti della società di vigilanza G4S, a qualche chilometro a sud della capitale. Alcuni testimoni hanno visto degli uomini calarsi dall'apparecchio, distruggere delle vetrate ed entrare nell'edificio.
Brescia, muore sul cantiere MILANO - Un operaio è morto e uno è rimasto gravemente ferito a Brescia, presso la ditta Ori Martin. Secondo le prime informazioni i due operai sono precipitati dal tetto dell'azienda, da un'altezza di 15 metri.
Afghanistan, ferito parà Il militare, colpito a un braccio, non è grave KABUL - Un militare italiano è stato ferito a un braccio nel corso di un attacco a una pattuglia nell'area di Shindad, a circa 100 km a nord di Farah, nell'Afghanistan sud-occidentale. Lo si apprende da fonti della Difesa. Il paracadutista avrebbe riportato una frattura all'arto durante uno scontro a fuoco. Il nuovo attacco avviene a meno di una settimana di distanza dall'attentato di Kabul in cui sono morti sei militari italiani. Questo il comunicato del comando militare italiano a Herat: «Mercoledì mattina le forze di sicurezza afgane e i militari italiani sono stati attaccati da insorti nella località di Shindad mentre stavano effettuando un’operazione congiunta mirata al controllo del territorio. Nel corso dello scontro a fuoco è rimasto lievemente ferito a un braccio uno dei militari italiani. Il militare, che non è in pericolo di vita, è stato immediatamente soccorso ed è attualmente ricoverato presso l’ospedale militare di Herat». Dopo la notizia del nuovo attacco, il Partito democratico ha chiesto che il Parlamento affronti al più presto la discussione sulla missione italiana in Afghanistan. «Sarebbe opportuno che il presidente Fini chiedesse al governo che il Parlamento possa affrontare nei tempi più rapidi possibili il tema della nostra partecipazione in Afghanistan», ha detto alla Camera Gianclaudio Bressa. «È importante la nostra presenza, ma ci deve essere un'occasione in cui il nostro Parlamento si espri-
ma» così che «i nostri militari non si trovino scoperti da iniziative politiche confuse». Il vice presidente di Montecitorio, Rocco Buttiglione, ha espresso la solidarietà della Camera al militare ferito auspicandone la «pronta guarigione». Intanto in Afghanistan 21 miliziani sono stati uccisi nella provincia di Nimroz in un raid aereo della Nato che ha bombardato alcuni veicoli sui quali c'erano talebani che avevano attaccato un posto di blocco della polizia nei pressi del confine con il Pakistan. Inoltre sette civili, tra cui tre bambini e due donne, sono rimasti uccisi da un'esplosione non lontano da Kandahar mentre erano a bordo di un
veicolo. Nella provincia di Farah cinque persone sono morte e otto persone sono rimaste ferite martedì a bordo di un pullmino. Il sergente britannico Michael Lockett è morto nell'esplosione di un ordigno improvvisato nella provincia di Helmand che ha fatto anche altri due feriti. Lockett è il primo soldato a essere deceduto dopo aver ricevuto la medaglia della Croce militare dalla regina Elisabetta nel giugno 2008. Lockett, che lascia tre figli di 8, 7 e 5 anni, era alla sua terza missione in Afghanistan dopo aver prestato servizio anche in Bosnia e in Irlanda del nord. Tre morti e quattro feriti, infine, sono il bilancio di uno scontro a fuoco tra talebani a Herat.
Soldati italiani in Afghanistan
Secondo l’Unodc, possiederebbero una “scorta” di 12mila tonnellate
L’oppio dei talebani, un tesoro illegale
Walter Kemp
KABUL – Un’enorme quantità di oppio, in grado di soddisfare la domanda mondiale per oltre due anni, è finita nelle mani dei talebani. È quanto rivelano alla Cnn fonti delle Nazioni Unite. L'emittente statunitense ha pubblicato un rapporto dell’Ufficio dell’Onu per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc) da cui emerge un forte calo nella produzione di droga nell’ultimo anno. Ma facendo bene i conti, ha fatto notare Walter Kemp dell’Unodc, è «scomparsa» una quantità enorme di oppio finita nelle casse dei miliziani che lo usano per finanziarsi e organizzare attentati. «Si calcola che la domandamondiale sia di 4 mila tonnellate di oppio l’anno per fi-
ni leciti e illeciti», ha affermato. «Quest’anno ne sono state prodotte circa 6.900 tonnellate, l'anno scorso 7.700 e oltre 8 mila due anni fa», ha spiegato Kemp. «Ma se il mondo ha bisogno di circa 4 mila tonnellate di oppio, e oltre mille sono state sequestrate, dove è finito il resto?», si è domandato il funzionario. L'"ipotesi» dell’agenzia Onu è che circa 12 mila tonnellate di oppio siano state nascoste da qualche parte, non tutte nello stesso luogo ma comunque in Afghanistan. «Così, se la produzione sembra essere diminuita, vi è in giro una quantità (di oppio) in grado di soddisfare la domanda mondiale per circa due anni», ha avvertito Kemp.
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2 In Italia e nel mondo