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Brevi dal mondo

Usa, molti arresti torna la paura WASHINGTON – Otto anni dopo l’11 settembre l'America si sente di nuovo sott'attacco. La raffica di arresti di queste ore, a Denver, Springfield e Dallas, sta facendo montare la paura in un paese che sperava di essersi messo ormai alle spalle il periodo più nero per la propria sicurezza interna. All’incriminazione di Zazi, il giovane di orgine afgana accusato di progettare un attentato alla metro di New York, si sono aggiunti nuovi casi di aspiranti terroristi, bloccati dalla legge mentre erano sul punto di organizzare nuovi attentati.

Bin Laden nuove minacce BEIRUT – La guerra in corso in Afghanistan si è spostata ieri dal terreno alla Rete, dove è stato diffuso un nuovo messaggio audio attribuito a Osama Bin Laden e nel quale il leader di al Qaida intima agli europei di ritirare le loro truppe impegnate in Asia Centrale. Nelle stesse ore e a pochi giorni dalle elezioni tedesche, è stato invece diffuso su un altro sito islamico un messaggio video della rete internazionale del terrore contro la Germania.

Chavez a Obama «Unisciti a noi» NEW YORK – La figura di Barack Obama è stata al centro dell’intervento di Hugo Chavez all’Onu. Il presidente venezuelano tra l’altro si è rivolto a lui esortandolo: «Obama, viene e diventa socialista. Ti invitiamo a unirsi all’asse del male». Il riferimento è al termine con cui George W. Bush indicava i Paesi nemici degli Usa, tra cui Iran e Corea del Nord.

Estemirova, resta alta la tensione MOSCA – Resta alta in Russia la tensione sul caso di Natalia Estemirova, la militante per i diritti umani della ong Memorial uccisa in Cecenia il 15 luglio scorso: il presidente ceceno Ramzan Kadyrov l’ha apertamente e duramente criticata in una intervista al settimanale Zaftra, mentre ieri si è visto rifiutare dal responsabile della stessa Ong, un accordo.

Sabato 26 settembre 2009

A Milano si sta sperimentando il trapianto di cellule nel midollo

Diabetici presto liberi dall’insulina MILANO – Rendere i malati di diabete liberi dalla 'schiavitù' dell’insulina che devono iniettarsi ogni giorno. È uno dei sogni della medicina, e potrebbe essere un pò più vicino grazie a una sperimentazione tutta italiana che partirà all’inizio del 2010 nel Diabetes research institute (Dri) dell’Ospedale San Raffaele di Milano. L’idea di questo trapianto non parte da zero. Normalmente i pazienti con diabete di tipo I hanno un sistema immunitario 'impazzito' che aggredisce le cellule del pancreas deputate a produrre l’insulina: per questo è già stata escogitata una procedura con la quale si iniettano le cellule che producono insulina, ricavate da do-

natori cadavere, nel fegato del paziente. Purtroppo però in quest’organo le cellule non riescono a funzionare molto bene, tanto che servono cellule di almeno tre donatori per produrre abbastanza insulina e curare un solo malato. Usare il midollo al posto del fegato, spiega il direttore del centro Luca Guidotti, ha già dimostrato negli animali di essere una soluzione vincente. Inoltre la possibilità di usare un solodonatore perogni malatotriplicherebbe i pazienti potenzialmente trapiantabili e abbatterebbe i costi della cura. «Per fare questo trapianto di cellule nel midollo c'è già la tecnologia – spiega l’esperto – e vogliamo inietta-

re le cellule nella cresta iliaca», ovvero nel bordo superiore del bacino. «Con questa procedura – aggiunge – speriamo di poter cambiare la storia del diabete. Inizieremo con 3-4 pazienti che non possono subire il trapianto di cellule nel fegato perchè ad esempio hanno una patologia che lo impedisce. E già dopo un anno dal trattamento si potrà capire se il nuovo trattamento funziona meglio». Anche dal punto di vista organizzativo il trapianto nel midollo risolverebbe molti problemi. Per ottenere i tre pancreas necessari a trapiantare un solo paziente nel fegato, infatti, c'è bisogno che si verifichino quasi in contemporanea tre morti, e che i loro organi siano in buono stato e disponibi-

Il laboratorio del San Raffaele di Milano

li all’espianto. A questo si aggiungono le spese per inviare tre equipe chirurgiche per l’estrazione delle cellule, e tutti i costi per i supporti che mantengono in vita gli organi prima di procedere all’espianto. Letizia Bianco

Sotto accusa le società occidentali che hanno legalizzato il divorzio

Famiglia, il Papa al contrattacco Benedetto XVI ammonisce: «Figli orfani con troppi genitori» CITTA' DEL VATICANO – Orfani con troppi genitori, tristi, smarriti, spesso abbandonati a sè stessi: sono, secondo Benedetto XVI, i figli delle famiglie allargate, vittime di un «assedio» alla famiglia cristiana che è anche attacco al «tessuto della società» al quale la Chiesa cattolica «non può assistere indifferente». Papa Ratzinger passa al contrattacco rilanciando con forza i valori della famiglia tradizionale, e affermando la «solidità della famiglia cristiana» opposta alla «fragilità» delle coppie di fatto e delle famiglie allargate frutto dei divorzi. Lo fa rispondendo alle preoccupazioni espresse dai vescovi del Brasile, in questi giorni in visita 'ad limina', ma anche alla vigilia della sua partenza per la Repubblica ceca, dove il 66% della popolazione si dichiara agnostica pur vivendo nel cuore di un’Europa di cui molti rivendicano le radici cristiane, preannunciando, forse, uno dei possibili temi che vi intende affrontare. I giovani, «per essere istruiti ed educati – ha ammonito il pontefice – hanno bisogno di riferimenti estremamente precisi e concreti, di genitori determinati e certi che in modo diverso concorrano alla loro educazione. Ora – ha aggiunto –è proprio questo principio che la pratica del divorzio sta minando e compromettendo con la cosiddetta famiglia allargata e mobile, che moltiplica i 'padri' e le 'madri' e fanno in modo che la maggioranza di quelli che si sentono 'orfani' non siano i figli senza

genitori, ma i figli che ne hanno troppi». «Questa situazione, come l’inevitabile interferenza e intreccio di relazioni – ha proseguito – non può non generare conflitti e confusioni interne, contribuendo a crescere e imprimere nei figli una tipologie alterata di famiglia, assimilabile in qualche modo proprio alla convivenza, a causa della sua precarietà». Una dissoluzione del tessuto sociale, secondo papa Ratzinger, che non è frutto del caso, ma il risultato di «forze e voci che sembrano volte a demolire la culla naturale della vita umana». Sotto accusa finiscono, fra gli altri, «le società occidentali che hanno legalizzato il divorzio», ma anche cinema, televi-

sione e mass media che hanno contribuito a promuovere «stili di vita relativisti» che «illudono e seducono». Sta quindi ai sacerdoti, ma anche alle famiglie rimaste fedeli ai valori cristiani, non solo difendere i propri fedeli o i propri figli, ma riaffermare modelli in grado di ricostruire il tessuto della stessa società. E Benedetto XVI ne elenca gli obiettivi: grazie alle famiglie «che traggono le loro energie dal sacramento del matrimonio», «tornerà possibile superare la prova della vita, saper perdonare un’offesa, accogliere un figlio che soffre, illuminare la vita dell’altro, anche quando sia debole o limitato, mediante la bellezza dell’amore». Domitilla Conte

Benedetto XVI

Brunetta e Gelmini annunciano il progetto e cercano sponsor

Scuola, un mini-pc per ogni studente ROMA – In arrivo mini pc portatili per gli studenti delle scuole medie. Il governo metterà a disposizione 150 euro a pc e sta cercando sponsor che ci mettano il resto. L'iniziativa è stata annunciata ieri dai ministri della Pubblica amministrazione e dell’Istruzione, Renato Brunetta e Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Brunetta – è dotare 1.000 classi al mese per i prossimi 4 anni e arrivare entro la fine della legislatura a dotare tutti gli studenti di un pc». Un’altra iniziativa messa in piedi dai due dicasteri è il progetto «Servizi scuola-famiglia via web» . «Abbiamo

previsto un contributo di 1.000 euro per le scuole secondarie per acquisire la strumentazione necessaria» a fornire pagelle on line, registri di classe elettronici, utilizzo degli sms per le comunicazioni prof-genitori, prenotazione dei colloqui con gli insegnanti e certificati on line. Brunetta e Gelmini hanno anche annunciato l’avvio della seconda fase del progetto 'lavagne interattive multimediali' che riguarderà le scuole primarie e secondarie superiori. Entro fine ottobre le scuole potranno presentare le domande e l'obiettivo è di avere entro giugno altre 20.000 classi attrezzate e complessivamente 100.000 insegnanti in formazione. Le lavagne

(Lim) già installate sono circa 11.000. «Pur nella rarefazione delle risorse – ha fatto notare il titolare della Pubblica amministrazione – stiamo dotando in maniera massiccia la scuola di strumentazione digitale. Si tratta di una piccola grande rivoluzione che cambia il mondo della scuola valorizzando anche il rapporto con le famiglie». «Sulle lavagne digitali il lavoro va avanti» ha assicurato il ministro Gelmini spiegando che la decisione del Tar di bloccare la gara di appalto per la fornitura delle lavagne (perchè le ditte non avevano i requisiti necessari) risale al precedente governo. «Provvederemo – ha detto – a fare un nuovo bando». Daniela Navi

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2 In Italia e nel Mondo


Germania, domenica un’elezione complicata

Israele, alla sbarra l’ex premier Olmert per corruzione

BERLINO – Si allontana l’obiettivo della cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu) di formare un governo di coalizione con i liberali della Fdp dopo il voto di domenica: quando mancano poco più di 24 ore all’appuntamento alle urne, l'ultimo sondaggio della campagna elettorale registra un ulteriore calo dei conservatori e dà a questa ipotetica alleanza il 47% delle preferenze. Sembrano più lontani di quanto si pensi, quindi, i primi giorni di settembre quando, secondo i sondaggi, l’Unione della Merkel era al 37% (oggi al 33%) e una coalizione con la Fdp poteva contare su una maggioranza del 52%. In questa campagna elettorale, la

GERUSALEMME – Sei mesi dopo la consegna delle redini di governo a Benyamin Netanyahu (Likud), Ehud Olmert (Kadima) si è presentato ieri al tribunale distrettuale di Gerusalemme per ascoltare la lettura del capo d’accusa nei suoi confronti. È la prima volta, nella storia di Israele, che un ex primo ministro accusato di corruzione si trova costretto a comparire di fronte a un giudice. I fatti si riferiscono agli anni Novanta, quando Olmert fungeva da sindaco di Gerusalemme e poi da ministro dell’ industria.

La Merkel è avanti, ma la vittoria potrebbe non bastare per governare

cancelliera è stata accusata più volte di non aver fatto abbastanza campagna e la sua strategia potrebbe costarle cara. La Merkel, infatti, ha sempre detto che preferirebbe allearsi con la Fdp anche se questa coalizione avesse solo un voto in più rispetto al risultato congiunto di Unione-Spd. Oggi, secondo il sondaggio Forsa, le due eventuali alleanze sono entrambe al 47% e se questo risultato venisse confermato dal voto, alla Merkel non resterebbe che sperare nel complicato sistema elettorale tedesco, che potrebbe darle abbastanza seggi al Bundestag per governare con i liberali anche senza la maggioranza dei voti (grazie ai cosiddetti mandati ec-

cedenti). Di fronte a uno scivolone di due punti dell’Unione (dal 35% di mercoledì al 33%), prende sempre più corpo, quindi, la possibilità di un secondo governo conservatorisocialdemocratici. Questi ultimi, sono al 25% (-1), mentre l’Fdp è al 14% (+1), i Verdi al 10 (-1) e la Linke al 12% (+2). Ma l’ipotesi di una Grande Coalizione bis non consentirebbe all’Unione, secondo la stessa Merkel, di far ripartire l'economia in modo da garantire la crescita nel lungo periodo. E la Spd metterebbe i bastoni tra le ruote della Merkel anche in tema di ambiente, cercando di impedirle di prolungare la vita degli impianti nucleari esistenti per permettere lo sviluppo delle energie

Angela Merkel

rinnovabili. Con il suo vantaggio di otto punti sulla Spd, la Merkel ha la cancelleria assicurata, ma quella di domenica promette di essere comunque un’elezione sul filo del rasoio proprio nella scelta del partner. Roberto Caracciolo

Il presidente Ahmadinejad ha precisato che è solo a scopi civili

Domani un voto decisivo

Portogallo per i sondaggi Annunciato l’arricchimento dell’uranio in un nuovo sito socialisti avanti

L’Iran rilancia sul nucleare

TEHERAN–Lungi dall’accettare di sospendere l'arricchimento dell’uranio, come chiestogli con cinque risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, l’Iran rilancia, annunciando la costruzione di un secondo impianto dove condurre questa attività, la più controversa del suo programma nucleare. Alle proteste dei leader occidentali, in particolare del presidente americano Barack Obama, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha risposto affermando, in un’intervista esclusiva a Time, che le attività della Repubblica islamica avvengono «nella trasparenza», sottolineando che è stato lo stesso Iran ad informare della costruzione del nuovo impianto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). «Ciò non significa che dobbiamo informare l’amministrazione Obama di qualsiasi impianto che abbiamo», ha detto il leader di Teheran, aggiungendo che se Obama insisterà nel condannare Teheran per la nuova iniziativa, ciò si aggiungerà «alle altre cose per cui gli Stati Uniti devono all’Iran delle scuse». Tuttavia fonti americane, precisando che il nuovo sito si trova 150 chilometri a sud-ovest di Teheran, hanno sottolineato che gli Stati Uniti e altri servizi di Intelligence occidentali erano a conoscenza da alcuni anni della costruzione del secondo impianto, non ancora in attività ma nel quale potrebbero trovare posto 3.000 nuove centrifughe per l’arricchimento. L'Iran avrebbe quindi deciso di renderlo noto prima che lo facesse Washington. L’esistenza del sito di Natanz era stata ammessa

Mahmud Ahmadinejad durante la sua partecipazione alla seduta del consiglio dell’Onu a New York

dall’Iran dopo che, nel 2002, era stata rivelata da un gruppo armato di opposizione al regime di Teheran, i Mujaheddin del Popolo. L’Aiea ha detto che l’Iran ha reso nota la nuova iniziativa con una lettera inviata il 21 settembre scorso al suo direttore generale, Mohammed el Baradei. «La lettera precisa che il grado di arricchimento sarà del 5 per cento», ha detto il portavoce dell’Aiea Marc Vidricaire, citato dall’agenzia iraniana Irna. Sufficiente quindi a produrre combustibile per alimentare centrali nucleari, come l’Iran dice di voler fare, negando ogni fine militare del suo programma. La

stessa tecnologia, già impiegata nell’impianto di Natanz, può essere però utilizzata per portare l’arricchimento oltre il livello necessario per costruire ordigni atomici, cioè a più del 90 per cento. Per questo i Paesi del gruppo 5+1, cioè Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania, hanno chiesto la sospensione delle attività. E ora si apprestano ad un nuovo incontro con emissari iraniani il primo ottobre a Ginevra, mentre circolano più insistenti, soprattutto fra le potenze occidentali, le ipotesi di sanzioni più dure verso Teheran. L’Iran ha promesso all’Aiea che fornirà informazioni ulte-

riori sul nuovo impianto «a tempo debito». Ma nel frattempo l’agenzia delle Nazioni Unite ha chiesto a Teheran di «consentire l’accesso all’impianto il prima possibile». Nel sito di Natanz, secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Aiea, sono già state installate 8.000 centrifughe supersoniche per l’arricchimento, di cui circa 4.600 in attività. E pochi giorni fa il capo dell’Agenzia iraniana per l'energia atomica, Ali Akbar Salehi, ha detto che sono in fase di sperimentazione nuovi modelli di centrifughe quattro volte più potenti di quelle già installate. Alberto Zanconato

LISBONA – Sono i socialisti del premier Josè Socrates a uscire più forti dagli scandali e dai veleni che hanno segnato la campagna elettorale per le politiche di domenica in Portogallo: gli ultimi tre sondaggi pubblicati ieri a Lisbona concordano nel dare a 48 ore del voto otto punti di vantaggio al Ps sui conservatori della 'dama di ferro' del Psd Manuela Ferrera Leite. I due partiti erano ancora testa a testa, attorno al 30-32%, una settimana fa. Ma gli ultimi sondaggi assegnano ai socialisti il 38% circa delle intenzioni di voto, attorno al 30% al Psd. Il partito di Socrates ha beneficiato di due fattori secondo diversi analisti: l’appello al 'voto utile' lanciato dal premier agli elettori di sinistra per impedire il ritorno al potere della destra. E l’effetto boomerang dello scandalo del presunto spionaggio ai danni del capo dello stato, il conservatore Anibal Cavaco Silva, con sospetti puntati verso i collaboratori di Socrates, gestito in maniera apparentemente disastrosa dallo stesso presidente del Portogallo. L’appello al voto utile contro la destra ha fatto calare nei sondaggi i due partiti a sinistra del Ps, il Bloco de Esquerda dell’extrotzkista Francisco Loucà sceso al 10-11% dopo avere toccato il 16% delle intenzioni di voto, e i verdi-comunisti della Cda di Jeronimo da Sousa, ora fra il 7% e l’8%. Cresce invece leggermente il partito di destra cds di Paulo Portas, attorno all’8%. Fra i socialisti rinasce ora la speranza di riconquistare la maggioranza assoluta in parlamento, ottenuta nel 2005 con il 45% dei voti. Il Psd invece spera nel 10% di elettori che sono ancora indecisi. I conservatori ricordano anche che i sondaggi vanno presi con le molle, in Portogallo più ancora che altrove. Alle europee di giugno promettevano una netta vittoria a Socrates, e invece ha vinto Ferrera Leite. Ma, quale che sia il risultato nelle urne domenica, dall’indomani le cose a Lisbona potrebbero diventare complicate. A destra è probabile si vada a un chiarimento fra il capo dello stato e il partito di cui è stato a lungo il leader, il Psd, che le sue mosse ondivaghe nella vicenda delle presunte cimici al palazzo presidenziale hanno messo in difficoltà. Jerico Catura

Il guru americano: «Il pc porterà la pace fra 30 anni»

Anime gemelle dal cuore “verde”: ecco come fare

B.J. FOGG è uno psicologo sperimentale esperto in nuove tecnologie. Dirige il "Persuasive Technology Lab" a Stanford, Palo Alto. È stato nominato dal giornale Fortune uno dei dieci guru nel mondo che si dovrebbe conoscere. Ieri sera, alla Mediateca di Santa Teresa di Milano, ha parlatonell'ambito della rassegna Meethemediaguru sulla cultura digitale. «Ho parlato di persuasione, di come i computer possono cambiare i pensieri e i comportamenti della gente, della pace e del potenziale che abbiamo per crearla proprio usando questi nuovi strumenti». Il suo obiettivo più

TROVARE l'anima gemella è complicato. Se poi si ha una spiccata sensibilità ambientalista l'impresa potrebbe risultare più ardua. Dove trovare il perfetto uomo o donna "green", che si preoccupa dello sterminio delle foche e dell'abbattimento delle foreste amazzoniche? Le occasioni sono tante. Basta sapere dove cercare. Il cuore ecofriendly batte su siti di incontri on line dedicati agli ambientalisti e negli appuntamenti face-to-face davanti a un cocktail verde, in tutti i sensi. La ricerca. Un'ambientalista a caccia di un compagno altrettanto verde scrive disperata in un forum on line: "I miei ultimi

Star sott’acqua nel set del film ambizioso è la pace per cui ha fissato anche una data: raggiungibile in 30 anni. «Il primo passo - ha detto sarà proprio convincere le persone che la pace è possibile. Qualche volta abbiamo paura di parlarne, è una parola che suscita delusioni e cinismo».

IMMAGINI subacque catturate dai set di film, spot pubblicitari e video musicali girati nella piscina attrezzata, conosciuta come U Stage ovvero Underwater Stage, dei Pinewood Studios, in Inghilterra, saranno ospitate nella mostra "Water on the Lens" al

The Movieum, museo del cinema di Londra, dal 1 al 28 ottobre. Tra le star immortalate Sharon Stone (nella foto) Keira Knightley, Jared Leto e molti protagonisti dello sport britannico. Tanti i film girati nella magica piscina dei Pinewood Studios.

appuntamenti sono stati uno show dell'orrore ecologico. Non chiedo di trovare un vegano che guida un'auto a biodisel, coltiva lattuga organica e veste con pantaloni di canapa, ma gli ultimi ragazzi con cui sono uscita trovavano difficile separare la carta dalla plastica.

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In Italia e nel Mondo 3

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

Il fatto del giorno: dall’Onu uno stop alle armi atomiche L’assemblea ci riprova e approva all’unanimità

Ahmadinejad a New York e la città si tinge di verde

Una delusione dal G20 niente riforme radicali

dalla cronaca di Roberto Fabbri

dal reportage di Francesco Semprini

dal reportage di Federico Rampini

Barack Obama, il presidente americano che sogna un mondo senza arsenali atomici, ha intascato una vittoria ma ha anche inviato un messaggio (cifrato ma inequivocabile) ai più inquietanti nemici del disarmo: l’Iran e la Corea del Nord. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per la prima volta dalla sua istituzione nel 1946 presieduto dal presidente degli Stati Uniti, ha infatti approvato all’unanimità la risoluzione sostenuta da Washington sulla non proliferazione nucleare. Si tratta, beninteso, di un successo più che altro d’immagine. Lo stesso Obama ha riconosciuto di «non avere illusioni a proposito delle difficoltà di arrivare a ottenere un mondo senza armi nucleari». [...]

Sono le 19.25 quando Mahmoud Ahmadinejad viene chiamato a parlare dal presidente dell’Assemblea Generale, e la grande sala del Palazzo di Vetro, paralizzata e assopita da una serie di fuori programma, si vivacizza d’incanto. Le delegazioni saltano sui banchi per sintonizzare gli auricolari, i giornalisti aprono radio e pc, e le Nazioni Unite al completo si fermano per 35 minuti. Il presidente parte lento, impassibile nel suo completo grigio, rigorosamente senza cravatta: parla della necessità di un «nuovo sistema mondiale» ispirato alle religioni monoteiste [...], «senza discriminazioni e delegittimazioni». Il clima di quiete, ma solo apparente perché la tempesta arriva improvvisa quando Ahmadinejad lancia la prima raffica di invettive. [...]

Il G20 [...] in Pennsylvania doveva essere l’appuntamento con la riforma del capitalismo globale [...]. Ma la fase acuta della recessione è alle spalle, la pressione per nuove regole si è smorzata. [...] All’apice della crisi, quando un anno fa l’intera finanza mondiale era al collasso, sembrava inevitabile una grande riforma dei mercati sul modello di quella voluta da Roosevelt e Keynes nel 1944. Adesso il panico è passato, i poteri forti della finanza sono ringalluzziti, e fanno ostruzionismo contro riforme radicali. All’ordine del giorno restano i controlli sui titoli derivati, sui futures sulle materie prime, su tutta la finanza creativa ad alto tasso di speculazione. Ma sono già tramontate le idee radicali, come il divieto di speculazione sulle materie prime [...].

La migliore di ieri

L’utopia Quei venditore di fumo del “si può” che governano l’Italia

La minaccia Iran-Corea

dall’articolo di Giorgio Ferrari

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dall’articolo di Flavio Pompetti

«Il mondo è scontento dello stato delle cose e vuole cambiare. L’America è pronta a guidare questo cambiamento, ma non può risolvere da sola i problemi del mondo». Le significative parole pronunciate ieri da Barack Obama [...] contengono una promessa, proseguimento ideale di quello slogan – Yes we can – su cui il capo della Casa Bianca ha costruito il suo consenso e la sua vittoria elettorale del 4 novembre 2008.[...] Rilancia abilmente l’utopia del possibile, chiamando a raccolta, se così possiamo chiamarle, le nazioni di buona volontà. Ma l’utopia finisce fatalmente per confliggere con la realtà. [...]

[...] Mentre il principale venditore di fumo - ora anche in senso tecnico, lo vedremo fra un momento - va in America a dire che Obama gli ha tolto le parole di bocca e sull’ambiente ha detto, il presidente degli Stati Uniti, proprio quello che lui, il Venditore, stava per dire, si apprende che: 1) in Finanziaria (lo dice il ministro Prestigiacomo) non è stato stanziato un euro dei già pochi dovuti in rispetto al protocollo di Kyoto. 2) Il governo italiano ha chiesto all’Unione europea di poter violare (o innalzare) i limiti fissati per le emissioni di Co2. O meglio, non ha proprio chiesto

di violarli, una cosa che siamo abituati a fare senza chiedere. E non ha nemmeno chiesto di innalzarli, precisa preoccupata una nota di Palazzo Chigi. Ha solo detto a Barroso che noi in Italia potendo, ecco, insomma, quei limiti non li rispetteremmo perché allo stato dei fatti non siamo in condizione di farlo. Una notarella così, tanto per parlare di qualcosa. L’Unione europea, naturalmente, ha risposto con una comunicazione secca che suona come: non pensateci nemmeno. Si apprende inoltre che a poca distanza dalle coste calabresi giace una nave carica di 120 fusti di rifiuti radioattivi. Potrebbe anche trattarsi, dicono gli esperti, di plutonio. [...]

Giannelli sul Corriere

[...] La risoluzione è passata con il voto unanime dei 15, ma per ottenere il consenso di Cina e Russia la delegazione americana ha dovuto lasciar cadere dal testo la citazione specifica dell’Iran e della Corea del Nord come i paesi che pongono la minaccia più concreta. Al posto dei loro nomi, è stato indicato un riferimento a risoluzioni Onu precedenti che le indicavano come responsabili della corsa all’armamento. Assente dall’aula, dopo le invettive di ieri, il colonnello Gheddafi, l’approvazione della Libia è stata data dall’ambasciatore alle Nazioni Unite Adburrahman Mohamed Shalham. [...]

Riflessioni su Pittsburgh

Cancelliere Merkel, lo stile e la grinta della Germania

dall’editoriale di Pierpaolo Benigno

dall’editoriale di Alberto Ronchey

[...] Il G-20 di Pittsburgh di questi giorni si è aperto con gli auspici di un’economia mondiale che mostra i primi segnali di ripresa. Così come allora la parola chiave è coordinamento. Tre temi principali: la regolamentazione dei mercati finanziari, le strategie di uscita da politiche monetarie e fiscali espansive, gli squilibri nella bilancia commerciale di Cina e Stati Uniti. Non c’è alcun dubbio che una carente regolamentazione finanziaria, specialmente negli Stati Uniti, sia stata la causa principale di questa crisi finanziaria [...]. È meno chiaro cosa si debba fare dal lato delle politiche fiscali, cioè se le economie siano in grado di auto-sostenersi. [...] Sembra quasi che il migliore scenario per il futuro sia non fare niente, ma è proprio nella forza della cooperazione internazionale il presupposto per un ordinato rientro alla normalità.

Nel settembre 1989 avevano inizio lungo il confine tra le due Germanie quei moti dei tedeschi orientali soggetti all’Urss che il 9 novembre dovevano provocare la caduta del Muro di Berlino e più inoltre indurre alla riunificazione. Ora il grande Konzern federativo celebra il ventennale da quegli eventi con una contesa elettorale turbata non poco dall’avversa congiuntura economica, sebbene qualche osservatore l’abbia definita undramatic rispetto alla gravità della crisi globale. Sul dopo voto, lo scenario presenta

varie ipotesi di coalizione governativa. Primeggiano due antagonisti, Angela Dorothea Merkel per i democristiani (Cdu-Csu) aspirante a conservare il Cancellierato e Frank-Walter Steinmeier, finora ministro degli Esteri ma candidato alla successione sia pure nell’ambito d’una replica della Grosse Koalition tra i due maggiori partiti. Seguono, fra i partiti minori, Westerwelle per i liberali (Fdp) e Lafontaine per l’ultrasinistra (Linke). Pacata e tenace, Frau Merkel ha dimostrato notevoli capacità di governo. Cresciuta in Germania orientale sotto il pieno dominio dell’Urss, nel 1989 e dopo ha dovuto affrontare lunghe tra-

La fotografia

Un’etica per la Terra dall’editoriale di Laura Marchetti

Dubito che gli Stati Uniti riescano alfine ad aderire (come proposto da una legge bloccata al Senato) al protocollo di Kyoto senza legarne i meccanismi a fattori ulteriori di mercificazione e di neocolonialismo; dubito che sapranno influenzare concretamente il Vertice dei G20 che si sta tenendo a Pittsburg in modo da dare una risposta ai cambiamenti climatici all’altezza del compito o che vogliano influenzarela BancaMondialee il Fondo Monetario perché dismettano un’economia sempre più modulata sullo sfruttamento dei beni naturali; ma lo stesso mi appassiono al discorso sull’ambiente che Barak Obama ha fatto all’Onu, e che considero, almeno dal punto di vista dell’etica e dell’educazione, una svolta epocale capace di rimettere in campo valori profondi della "ecologia della mente". [...]

Nairobi, una famiglia felice: il governo keniano ha assegnato loro una casa nuova (Ansa)

versie. Sebbene all’inizio priva d’esperienza nei processi politici della Repubblica federale, ha saputo emergere per gradi fino al governo degli 82 milioni di tedeschi riunificati. Ha raggiunto il Cancellierato nel 2005, dopo insigni statisti come Adenauer, Erhard, Brandt, Kohl. Ma da un anno ha dovuto fronteggiare il collasso internazionale del sistema finanziario e la conseguente recessione dell’economia nazionale, compito specialmente gravoso per la Bundesrepublik, dopo il travagliato superamento della «doppia vita» germanica dal profondo divario tra due sistemi economici e sociali. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Vecchia storia, questa delle armi nucleari: dov’è la notizia, ci si chiederà? Nel senso che davvero non è la prima volta che l’Onu invoca una messa al bando degli ordigni atomici, e certi titoli dei giornali di ieri avrebbero potuto essere copiati e serenamente incollati su un quotidiano del 1952 senza risultare stonati. C’è un problema atavico di identità delle nazioni unite e di mimetismo con gli Stati Uniti che forse prima o poi si riuscirà a superare del tutto. Ma siamo ottimisti: immaginiamoci insomma che sia la volta buona. Sarà il caso di domandarsi prima d tutto se il maggiore ostacolo al disarmo siano nazioni come Iran, Pakistan, Corea, con le loro bombette atomiche, o viceversa gli arsenali di Usa, Russia, Israele, Cina. Ce lo vogliamo domandare? E magari l’Onu può domandarlo a Usa, Russia, Israele, Cina? Grazie.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Padre Pio, quasi nessun riflettore e tanta speranza quell’immenso popolo che semplicemente domanda

Crisi della ricerca, l’Italia ha paura della scienza

dall’articolo di Marina Corradi

dall’articolo di Giordano Bruno Guerri

Hanno voluto vederlo per una ultima volta. Sono venuti da Milano, dalla Germania e perfino dalla Polonia–per vederlo un’ultima volta. Prima che il sepolcro fosse definitivamente richiuso. Ieri notte sono arrivati gli ultimi, trafelati, da lontano. Poi l’ostensione del corpo di Padre Pio è terminata. Dall’aprile dello scorso anno, quasi nove milioni di uomini e donne sono andate a San Giovanni Rotondo in pellegrinaggio. C’erano i vecchi, quelli che Padre Pio l’avevano conosciuto da ragazzi; e coppie con i bambini in passeggino; come se la memoria di quel frate fosse qualcosa che oltrepassa le generazioni, e si tramanda dai padri ai figli. Nove milioni. Come una immensa città che è scesa in questi mesi in Puglia. Inosservata, quasi; pure in un mondo in cui le telecamere abbondano, e su folle molto minori si accendono i riflettori. Ma questo, era un popolosilenzioso. Nongridava, non accusava, non reclamava niente. Semplicemente

Le spoglie del santo Padre Pio

domandava. A bassa voce. Implorando piccole e grandi grazie: un lavoro, una diagnosi benigna, la conversione di un figlio. Nella fede dei semplici, che istintivamente va a cercare chi tratta gli uomini con misericordia. Non in quella giustizia che esamina, oculatamente soppesa e condanna, ma nella misericordia di Dio: che sa e vede tutto, e tuttavia perdona. Quarantuno anni dopo la morte – un lasso di tempo che fa di-

menticare al mondo gli eroi, i campioni e i poeti – nove milioni di uomini hanno voluto salutare un’ultima volta le spoglie diPadre Pio.Che cosa mantiene questo frate del Sud così tenacemente vivo nella memoria popolare? Era, ha detto Benedetto XVI, «un uomo semplice, di origini umili, afferrato da Cristo». Afferrato da Cristo. Come ghermito dalla sua mano, e totalmente da quella mano trasformato. Passava ore e

dall’articolo di Mario Giordano

Non bisogna oscurare gli immigrati. La contessina Beatrice Borromeo, ex pasionaria di Santoro e oggi giornalista d’assalto nella repubblica travagliesca del “Fatto”, fa bene ad indignarsi a cinque colonne con vibrante articolo pubblicato sotto la maxi dicitura «inchiesta scomoda». Scomodissima, perbacco. E infatti finalmente abbiamo capito che cosa ci faceva quest’estate con il principe Pierre Casiraghi scomodamente a bordo del Pacha III, il 36 metri della famiglia reale di Monaco,unodei piùlussuosiyacht del mondo: scrutava l’orizzonte per avvistare i barconi

La contessina Beatrice in lacrime per i clandestini dei clandestini. Ostriche, champagne e cannocchiale: non voleva lasciarsene scappare nemmeno una di quelle maledette carrette del mare. E per evitare che fossero oscurate cercava di illuminarle con il riflesso del suo collier. Brillanti e migranti, con gli occhi bagnati di lacrime e le labbra bagnate dal don Perignon. I paparazzi, sciocchini, si

sono affannati a seguirla da Montecarlo alle Isole Eolie, dal mar di Sicilia a Ponza, pensando di riuscire a immortalare la favola dell’estate, la contessa e il principe, un apostrofo di smeraldi fra le parole “t’amo”. Invece lei, no: lei era lì, sul Pacha III, solo per solidarietà con gli immigrati. E stava scomoda, scomodissima, come la sua inchiesta: sembrava felice mentre si

ore, dall’alba, chiuso in un confessionale. La gente lo aspettava in coda quando ancora era notte. Anni e anni passati ad ascoltare, da quella sua nicchia in convento, tutto il male di cui noi uomini siamo capaci. Ma sempre opponendo a quella mole oscura, umanamente schiacciante, la certezza del perdono di Dio. Più grande di ogni colpa o delitto. Un uomo «afferrato da Cristo» che si è consumato nell’esercizio della misericordia. E potrebbe stupire che in tempi di comunicazione virtuale una megalopoli di nove milioni di persone sia scesa fino in Puglia, davanti ai resti di un uomo morto tanti anni fa. Che cosa hanno cercato? Un segno. Affatto virtuale e anzi concreto, tangibile, certo. Venerano la memoria di un uomo che ha incarnato la più grande, inconfessabile e spesso censurata delle speranze. Quella di essere perdonati e amati, nonostante tutto ciò che siamo o abbiamo fatto. Avari, bugiardi, ladri, perfino assassini. Uomini di ogni tipo si sono inginocchiati davanti a quel frate. [...]

faceva palpeggiare dal principe Pierre, sembrava rilassata mentre prendeva il sole in colorati bikini, ma in realtà stava male, perché si preoccupava dei clandestini. Era lì per loro. Non smetteva di pensarci un attimo, fra una tartina e una scomodissima flute. Per questo ieri ci ha dato dentro con l’indignazione. Ne aveva ben diritto, con tutto quello che ha sofferto quest’estate sul Pacha. Come si permette il governo Berlusconi di applicare la severa politica dei respingimenti degli irregolari? Perché non fa come il Principato dell’amato Pierre dove gli irregolari sono notoriamente accolti tutti a braccia aperte? [...]

Ci vogliamo finalmente dire che non possiamo porre confini alla scienza? Che la natura (o Dio, chi preferisce) non ha messo limiti alle scoperte dell’essere umano, in quanto l’hanno dotato di un’intelligenza superiore? Vogliamo prendere atto, finalmente, che se non cominciamo sul serio a fare ricerca, l’Italia è destinata a rimanere ai margini del mondo? In ogni epoca un Paese ha dominato sugli altri perché soddisfaceva e sfruttava al meglio le necessità di quel periodo. L’Italia fu il Paese dominante, nonostante le divisioni, fra il Quattrocento e il Cinquecento, perché produceva gran parte della cultura mondiale in secoli in cui l’Europa usciva dal medioevo, alla ricerca di arti e pensieri nuovi. Seguirono Spagna e Gran Bretagna, quando si trattò di esplorare e colonizzare la Terra, e i due Paesi disponevano delle più potenti e audaci flotte del globo. Poi la Francia, con l’illuminismo e la rivoluzione dell’89, dalle quali nacque la modernità, ovvero il fondamento della nostra vita attuale. Poi, ancora la Gran Bretagna, con la rivoluzione industriale che avrebbe sconvolto l’Ottocento. Il secolo scorso fu quello degliStati Uniti,prima per la potenza militare e economica negli annidelle prime due guerre mondiali, in seguito per la ricerca scientifica. Basti dire che negli Usa sono nati i volispaziali, i computer e internet, che lì sono state realizzate le più importanti ricerche mediche. E poiché nel XXI secolo le attività più importanti saranno ancora la scienza e latecnologia, il futuro prossimo sarà ancora dominato dagli Stati Uniti. A Roma, l’altroieri, ho partecipato a un seminario della Fondazione Ugo Bordoni, importan-

te istituzione tecnico-scientifica italiana, dove però il relatore che portava novità era un americano dal cognome tedesco, a testimonianza che il genio e lo scienziato possono nascere ovunque: conta il Paese che limette in condizionidi lavorare bene. Il professor Frank H. Guenther, dell’Università di Boston, ha spiegato come – attraverso uno speciale elettrodo ben disposto nel cervello - anche i muti potranno imparare a parlare. La meravigliosa internet è nata da ricerche che servivano a scopi militari, e Guenther non ha avuto alcun imbarazzo a specificare che queste ricerche sono finanziate dall’esercito, interessatissimo a una tecnologia che –fra non molto –permetterà a un ufficiale di dare ordini ai suoi soldati senza aprire bocca. Telepatia tecnologica, insomma. Non ci vuole molto a immaginare che di lì a poco la telepatia (sogno e incubo finora irrealizzabile della fantasia umana) sarà disponibile anche per usi civili. E non ci vuole niente a immaginare i dibattiti che nasceranno da noi, in Italia, tra favorevoli e contrari, tra chi accampa l’etica e chi l’utilità, fra i conservatori e gli innovatori, fra chi si richiamerà ai presunti limiti dati dalla natura (o da Dio) agli uomini e chi di quei limiti non vuole proprio tener conto. Ci sarà da ridere e da piangere, come al solito. A me è venuto da piangere leggendo, sempre in questi giorni, un’intervista a Craig Venter, il biologo americano che per primo ha messo in sequenza l’intero genoma umano. La scoperta è il punto di partenza indispensabile per poter curare o addirittura debellare tutte le malattie da cui è afflitta l’umanità. Ma Craig sta andando oltre: garantisce che entro un annosarà in grado di «scrivere» il Dna dei batteri e produrne di nuovi al nostro servizio. [...]

Annozero: polemiche in onda Ed ecco che va in scena Milioni di italiani hanno potuto vedere il gran venditore di libertà il premier alle prese con i suoi scandali

Quei poveri martiri in tv

dal commento di Aldo Grasso

dall’articolo di Curzio Maltese

dal commento di Salvatore Tramontano

«Per noi importante è il racconto della realtà», dice Michele Santoro in apertura di trasmissione. Ma c’è tempo. Per intanto la realtà è lui, solo lui. Silvio Berlusconi sostiene che molti giornalisti italiani sono farabutti, Renato Brunetta aumenta il carico eci metteanche gliintellettuali, notoriamentefannulloni. Non stannoparlando solo diSantoro ma ècome se. Chein Italia in questo momento l’informazione non se la passi troppo bene è un fatto, ma paragonarsi a San Lorenzo martire, come ha fatto Santoro approfittando di un discorso del card. Bagnasco, pare un filo esagerato. Brutto segno quando in tv si parla molto di libertà di informazione. Come succede di questi tempi. Non significa necessariamente che tale libertà sia in serio pericolo. Significa anche che l’informazione si riduce a parlare di sé, stretta in un circolo vizioso, quasi ossessivo, autoreferenziale. E poi questi talk si sa come funzionano, puzzano di frasi fatte: quelli di sinistra sostengono una tesi e non si smuovono dalle loro convinzioni; quelli di destra ne sostengono un’altra e non si smuovono. Poi ci sono quelli che si danno sulla voce, sistematicamente, e non si capisce niente. Alla fine della serata i convinti sono ancora più convinti, e gli ostili ancora più ostili. Ed Enrico Mentana, dopo Antonella Clerici e Santoro, dovrà trovarsi un’altra ospitata. In momenti non facili come questi, con una Rai che si sta appiattendo molto sui voleri del premier e con un giornalismo scritto sempre più virilmente cinico e anche baro, verrebbe anche da difendere Santoro. Ma lui, come un’aspide, morde subito. Si capisce perché non sia molto amato, da una parte come dall’altra. Peppino Caldarola lo ha definito «il Lucio Presta del giustizialismo italiano», il press agent di Marco Travaglio. E Giuliano Ferrara ha scritto: «La sua lingua è povera, ossessiva, politicante. Non conosce autoironia né ironia, solo sarcasmi e ribellismi piuttosto plebei». Travaglio pensaci tu! Dopo tanta attesa interviene Marco Travaglio, senza macchia e, per ora, senza contratto, che ci spiega chi sia Gianpi Tarantini, il famoso fornitore ufficiale di escort e indagato nell’inchiesta sulla sanità in Puglia. [...]

Ci voleva Annozero per far cadere la censura televisiva su Silvio Berlusconi e alcuni suoi intimi, da Vittorio Feltri a Patrizia D’Addario. Milioni di spettatori hanno potuto finalmente vedere il premier alle prese con una domanda vera sui suoi scandali, rivolta guarda caso da un giornalista spagnolo. Nella versione integrale, mai trasmessa dai telegiornali, con la partecipazione speciale di un esterrefatto Zapatero. L’ignara casalinga di Voghera, ammesso che guardi Santoro, è stata alla fine informata sulla causa delle polemichefraBerlusconi elaChiesa, fra Berlusconi e Fini. Ovvero le iniziative di Vittorio Feltri, esponente del giornalismo grandguignolesco e direttore preferito dal premier. Uno che ha minacciato Fini di pubblicare dossier a "luci rosse", ha dato dell’omosessuale al direttore dell’Avvenire e perfino dell’impotente a Berlusconi stesso, sia pure prima di essere ingaggiato alla guida de Il Giornale. Mandati a letto i bambini, già alla comparsa di Feltri,sipassa dunquealcaso delle escort e veline. Lo scoop,

Eccoli. Freschi di martirio. Pronti a sfilare il 3 ottobre per la libertà di stampa, con i titoli di coda dei loro programmi che stanno ancora scorrendo. Eccoli. La voce stanca. Pronti a incitare la piazza con le loro storie di violenza mediatica. Eccoli. Vittime del sistema. Pronti a urlare la loro rabbia contro il regime che non gli chiude la bocca e addirittura li paga perché possano criticarlo. Eccoli. Vestiti firmati. Pronti a raccontare quanto sia dura la loro vita in trincea, senza certezze, se non quella di andare regolarmente in onda. Sì, perché con la firma ieri del contratto a Fabio Fazio, tutti gli eroi della fiction sulla resistenza contro il pensiero unico, torneranno in video. Potremo finalmente riaccendere il televisore senza sentirci codardi. Potremo finalmente gioire, il tempo della penitenza è finito. Non solo Floris, Santoro, Travaglio, Vauro, ma anche Bertolino e la Dandini. Tutti. Tutti decisi a non dimenticare. A ricordarciquanto siastata durala loro lotta. [...]

Marco Travaglio e, a destra, Michele Santoro

si fa per dire, di Santoro è la messa in onda di una delle decine di interviste date da Patrizia D’Addario sulle televisioni di mezzo pianeta, tranne naturalmente la nostra, ma sarebbe meglio dire "la sua". Basterebbe questo soltanto per chiudere sul nascere il dibattito sulla libertà d’informazione in Italia. Abbiamo dovuto aspettare tre mesi e la faticosa messa in onda di una trasmissione a rischio di chiusura per vedere in tv Patrizia D’Addario e sentirla parlare di uno scandalo tutto italianoche hagiàfatto ilgiro del mondo. È uno scoop per "abbandono degli avversari",

commenta il precario Rai Marco Travaglio, anche il racconto di chi è Gianpaolo Tarantini. Un altro intimo amico del presidente del Consiglio, al quale telefonava fino a dieci volte al giorno. Per quanto lo smemorato di Cologno, come lo chiama Fiorello, in pubblico finga di non ricordarne il nome ("Tarantino o Tarantini, quello..."). Il giovane imprenditore che ha confessato di usare prostitute e cocaina per ingraziarsi i politici e fare ilsalto di qualità, come fornitore di macchinari sanitari e aspirante faccendiere della Protezione Civile. [...]

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Zavoli replica al ministro: «Invasione di campo»

Lo scontro politico

Scajola tuona contro Annozero ma l’auditel premia

Scudo fiscale, Di Pietro lancia l’accusa e scatena un coro di dissensi

di ELISABETTA STEFANELLI

«Parlamento mafioso» Censura immediata di Fini e Schifani, che parlano di «toni offensivi». E anche il Pd prende le distanze di CHIARA SCALISE

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L’APPELLO

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Napolitano: «Strasburgo non sia teatro di polemiche interne» ROMA – Il Parlamento europeo «non sia la cassa di risonanza» delle polemiche della politica di casa nostra: è l’appello che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia agli eurodeputati italiani che ha ricevuto al Quirinale all’inizio della nuova legislatura a Strasburgo. Napolitano, che essendo stato un

europarlamentare di lungo corso parla da «vecchio collega» a facce nuove e meno nuove dell’Europarlamento, invita a gli onorevoli di Strasburgo a dare prova di «assiduità e competenza». «Bisogna credere e spendersi per la causa dell’integrazione europea, ciascuno con il massimo di convinzione e dedizione. Nel Parlamento europeo – ammonisce – vale la pena di impegnarsi fino in fondo, senza stancarsi di fare su e giù da Bruxelles e Strasburgo, e non pensando ad altri obiettivi e luoghi per il proprio futuro. Molto dipende dalla assiduità e dalla competenza». Perchè, sostiene il capo dello Stato, al Parlamento europeo si affrontano temi cruciali su cui l’Ue deve avere una voce sola. A partire dall’immigrazione e dal diritto di asilo, che è «inalienabile» e va «garantito a chi è costretto a chiederlo». Dopo il richiamo ad «una convergenza tra parlamentari europei italiani di gruppi differenti sui temi della costruzione europea nell’Europarlamento», Napolitano precisa: quella sede «non può essere la cassa di risonanza delle polemiche della politica interna o istanza di appello rispetto adecisioni ocomportamenti dei Parlamenti e dei governi nazio-

nali». Parole per le quali giunge il plausodel presidentedel Senato.«I fatti interni – dice Renato Schifani – possono essere ampiamente e tranquillamente discussi all’interno dei propri organismi, non esportarli in organismi non competenti a discutere di fatti di casa altrui». L’invito del Colle è musica per il centrodestra,ma innescalareazione dell’Idv: «Questi appelli bipartisan – sostiene Luigi De Magistris – servono solo ad addormentare le coscienze, dare un’apparenza democratica, quando in Italia siamo in piena emergenza democratica». Fabrizio Cicchitto (Pdl) coglie nelle parole di Napolitano un «evidente riferimento all’Italia», giudicando «significativo l'invito a operare nel rispetto delle funzioni del Parlamento europeo, evitando di ricondurre in esso le contraddizioni politiche dei diversi parlamenti dei Paesi che compongono l’Ue. E Pier Ferdinando Casini (Udc) legge nelle parole di Napolitano «regole di civiltà»; il problema è, osserva, che inItalia direquestecose «èun’eccezione». Mentre dal Pd arriva il plauso a Napolitano e, con Debora Serracchiani, l’invito a «non strumentalizzarne» le parole.

Giorgio Napolitano

Retromarcia sui fannulloni? Brunetta nega ROMA – Torna come prima della riforma Brunetta l’orario di reperibilità per la visita fiscale degli statali in malattia: dalle10 alle12 edalle 17alle 19, e non più dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20. I dipendenti pubblici, quindi, dovranno farsi trovare a casa dal medico nello stesso orario dei colleghidelsettore privato.«Unattodovuto», hanno detto oggi i sindacati ricordando che la modifica è stata introdotta nel decreto anticrisi di luglio. Il ministro della Pubblica Amministrazione conferma il cambiamento delle fasce orarie, ma ciò – tiene a precisare –non è un arretramento della sua battaglia contro i fannulloni. Cheva avanti, dice, conla stessa determinazione.

Intanto nel pubblico impiego si registrano prove di unità tra i sindacati: dopo le divisioni della precedente stagione contrattuale, le categorie di Cgil, Cisl e Uil provano a riprendere un cammino insieme chiedendo l’apertura di un confronto a tutto campo non solo sul rinnovo del contratto, per il quale chiedono che siano messe le risorse necessarie, ma anche sul rilancio dei servizi pubblici, coinvolgendo governo, regioni e autonomie locali e imprese. Il portavoce del ministro ha spiegato che l’intervento sulle fasce orarie è stato deciso anche dopo i «confortanti risultati del monitoraggio sulle assenze per malattia nella Pubblica Amministrazione, che ha evi-

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Lo stalliere di Arcore assunto per “proteggere” Berlusconi PALERMO - «Vittorio Mangano fu assunto nella tenuta di Arcore di Silvio Berlusconi per coltivare interessi diversi da quelli per i quali fu ufficialmente chiamato da Palermo fino in Brianza». Così il procuratore generale Antonino Gatto entra subito nel vivo della requisitoria del processo al senatore Marcello dell'Utri (Pdl) per concorso esterno in associazione mafiosa. Il parlamentare è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere. Stamani davanti alla seconda sezione della Corte di appello di Palermo, Gatto ha affrontato subito il tema dello "stalliere di Arcore". «Ma davvero - si è chiesto il Pg non fu possibile trovare in Brianza persone capaci di sovrintendere alla tenuta di Arcore? Davvero dall'estremo nord ci si dovette spostare a Palermo per trovare una personache nonconoscevalazona ele coltivazioni brianzole? In realtà ha proseguito Gatto - non solo Mangano di cavalli e di coltivazioni non sapeva nulla: ma se guardiamoi suoinumerosissimiprecedenti penali, gli interessi che coltivava erano di tutt'altra natura rispetto a quelli agricoli». Dell'Utri non è presente in aula. Ad ascoltare l'atto d'accusa del pg ci sono i difensori dell'imputato, gli avvocati Nino Mormino, Giuseppe Di Peri e

Marcello Dell’Utri

Pietro Federico. Per il sostituto procuratore generale, Nino Gatto, Vittorio Mangano era ad Arcore per «proteggere» Berlusconi. «Mangano era il simbolo vivente - ha detto il pg - della tutela da parte di Cosa nostra a Silvio Berlusconi». Il sostituto procuratore generale ha puntato la prima parte della requisitoria sui rapporti tra Gaetano Cinà e Marcello Dell'Utri, confermati, secondo il pg, dalle testimonianze di diversi collaboratori di giustizia e dalle intercettazioni telefoniche. I rapporti tra Dell'Utri e Cinà risalgono ai tempi della Bacigalupo, la squadra di calcio di Dell'Utri, in cui

Torna il vecchio orario di reperibilità per la visita medica, ma il ministro conferma la sua linea

La modifica dopo un monitoraggio delle assenze dai risultati confortanti». I sindacati: «Atto dovuto»

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Processo Dell’Utri, il pg: «Mangano uomo di Cosa Nostra»

Lo chiede il presidente agli europarlamentari italiani

di FRANCESCO BONGARRÀ

giocava il figlio del mafioso. Il pg ha collocato nella primavera del 1975 l'incontro a Milano tra Stefano Bontade, reggente della famiglia di Santa Maria di Gesù, gli uomini d'onore Mimmo Teresi e Nino Grado, Dell'Utri e Berlusconi. Dell'incontro ha parlato il pentito Francesco Di Carlo. Di un altro incontro, quello avvenuto nel ristorante "Le colline pistoiesi", ha parlato invece un altro collaboratore: Antonino Calderone. «In quell'occasione Calderone era con Grado - ha ricordato Gatto - Poi entrarono Mangano e Dell'Utri, che Grado salutò ossequiosamente. Poi cenarono e Mangano parlò di Dell'Utri come il suo capo». Per tutti questi episodi - ha spiegato Gatto - le giustificazioni date da Dell'Utri ai giudici sono assurde, come ha già ribadito la sentenza del tribunale». Inoltre, per Gatto, «il comportamento di Dell'Utri è conforme a quello mafioso. Dentro le aule, infatti, smentisce la sua vicinanza alle cosche e lasua estraneità ai fatti, fuori, come è riportato in diverse interviste, difende Mangano».

A sinistra Antonio Di Pietro sopra Gianfranco Fini

denziato una riduzione media annua delle assenze superiore al 35%: dato clamoroso e senza precedenti». Sul resto, tutto come prima, spiega il ministero: confermato,quindi, iltaglio dello stipendio, per la parte relativa al trattamento accessorio, per i primi dieci giorni di malattia. Le stesse norme anti-assenteismo per i permessi di cui usufruiscono, per esempio, i donatori di sangue erano già state modificate per volontà dello stesso Brunetta con una disposizione legislativa del dicembre 2008 (confermata poi nel decreto) proprio per far sì che in questi casi non ci fossela decurtazione.Riguardo,infine, ai certificati medici, Palazzo Vidoni aveva precisato con una circolare sempre dello scorso anno che potevano essere firmati siadal medico della Asl che dal medico di famiglia convenzionato con il servizio sanitario nazionale.

di GIOVANNI INNAMORATI

Non sapeva nulla di cavalli ed era legato ai boss

LE SCELTE DEI PARTITI

Per il caso Di Napoli

Abuso d’ufficio Alfano è indagato ma ci sarà archiviazione ROMA – Abuso d’ufficio per aver ostacolato la nomina del procuratore aggiunto di Bari Marco Di Napoli al vertice della procura di Brindisi: è l’ipotesi di reato per la quale il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma. La notizia, pubblicata in prima pagina dal giornale «Il Fatto Quotidiano», viene confermata dagli inquirenti della Capitale che però già anticipano un’imminente archiviazione della vicenda dopo che le carte, ora all’esame del Tribunale dei ministri, torneranno in procura. Motivo: nel frattempo il Guardasigilli ha fornito al Csm il concerto alla nomina di Di Napoli, divenuto procuratore capo di Brindisi con il voto di due giorni fa da parte del plenum di Palazzo dei Marescialli.

Pd, ora i rutelliani temono Bersani

ROMA – “Rutelliani” in agitazione dopo le parole di Filippo Penati, che fanno il bis di quelle di Pier Luigi Bersani, e che sembrano quasi un avviso di sfratto all’area cattolica. La preoccupazione è stata espressa al Convegno dell’Associazione Persone e Reti, che raccoglie l’areapiù vicina all’ex vicepremier. E anche il segretario el Pd Dario Franceschini, replicando a Massimo D’Alema, ha detto di avere «l'impressione» che i bersaniani, in caso di vittoria al congresso vogliano favorire l’uscita di Rutelli. L’ex leader della Margherita dirà la sua martedì, all’uscita del suo libro (“La Svolta”), che propone una «agenda» per rimettere in piedi il progetto del Pd. Bersani, dopo le polemiche sulla sulla pillola abortiva RU486, aveva affermato ieri che a suo avviso va

Casini, che oggi con Beppe Pisanu hanno concordato sull'idea di scrivere un documento comune sull'Afghanistan. Franceschini accusa D’Alema-Bersani di puntare a uno spostamento a sinistra del Pd, per spingerefuoriRutellie isuoi,aiutandocosì Casini a crescere. «Ho l’impressione – ha detto – che non è che si tema che qualcuno se ne vada, ma che si desideri che qualcuno se ne vada». «Quando si fa capire – ha aggiunto – che non sarebbe male che nascesse un partito di centro, io dico: «Allora stavamo dove eravamo». Se siamo convinti che il Pd non abbia una capacità espansiva allora potevamo fare a meno di fare questa fatica». I bersaniani non hanno gradito che venga loro attribuita una riserva mentale, e Sergio Gentili ha definito «stupefacenti» le parole di Franceschini: «Così divide il partito».

Le parole del candidato sui temi suonano come uno “sfratto” all’area cattolica

Renato Brunetta

«disciplinata» la libertà di coscienza nel Pd sui temi etici. Parole che avevano suscitato critiche nell’area cattolica. Ieri il coordinatore della mozione Bersani, Filippo Penati, ha rincarato la dose: «Dal punto di vista dell’identità – ha detto – serve un cambio di passo. In questi due anni abbiamo dato l’idea di voler essere onnicomprensivi e abbiamo finito per perdere parte della nostra identità». A dar voce al «disagio» dei rutelliani è stato Luigi Bobba, concludendo il seminario dell’Associazione «Persone e Reti»: «Quando la laicità è l’unica bandiera per un partito, si fa un grave errore, e poi è più difficile assumere una identità aperta e inclusiva, destinata a dura- Francesco Rutelli

re nel tempo». Insomma, è questa «identità aperta e inclusiva», che ha caratterizzato sin qui il Pd, che i “rutelliani” temono Bersani voglia abbandonare, in caso di successo, a vantaggio di unaidentità più tradizionale di sinistra. E Marco Calgaro, dallo stesso seminario, dà voce ai dubbi di molti: «Da anni ci interroghiamo sul ruolo dei cattolici in politica, ma così divisi siamo solo una minoranza frammentata che può fare solo testimonianza, ma rimane ininfluente. Io non ho risposte, ma prima o poi una risposta ce la dobbiamo dare». E se due più due fa quattro, Franceschini trae le conclusioni, visto il feeling ostentato tra D’Alema e Pier Ferdinando

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ROMA – Lo scudo fiscale è un provvedimento che garantisce «un gruppo di criminali, falsificatori di bilanci, evasori fiscali» e non certo gli italiani. Ergo, le Camere che la prossima settimana daranno il via libera definitivo al pacchetto di misure facendole diventare legge dello Stato, è l’affondo di Antonio Di Pietro, sono «un Parlamento di mafiosi». Parole che fanno scattare la censura dei vertici delle istituzioni: Gianfranco Fini e Renato Schifani scelgono di mettere nero su bianco la replica e, in un nota congiunta, accusano il leader dell’Italia dei Valori di aver usato toni «falsi, offensivi e inaccettabili». Non sono però solo le più alte cariche istituzionali a intervenire in difesa del ruolo del Parlamento, ma anche il Pd prende le distanze: «Di Pietro sbaglia. Una cosa è l'opposizione dura e sacrosanta», puntualizzano i capigruppo Anna Finocchiaro e Antonello Soro, altro «è usare parole che sono un attacco indiscriminato alle istituzioni parlamentari». Di Pietro dunque resta isolato, ma rilancia: «Come al solito, la casta degli intoccabili fa quadrato quando viene presa con le mani nel sacco». Nel mirino dell’ex pm c'è la maggioranza, ci sono Fini e Schifani, ma anche «i soliti notabili della cosiddetta pseudo opposizione, che invece di evitare che la credibilità delle istituzioni venga massacrata da leggi così inique – sottolinea – se la prendano con chi queste iniquità le denuncia». Ma, per i presidenti di Senato e Camera, il piano sul quale Di Pietro ha fatto scivolare il dibattito è un altro, lontano dalle questioni di merito ed è per questo che va censurato: «Il Parlamento, sede della rappresentanza nazionale, è il presidio del nostro sistema democratico – scrivono infatti – e delle libertà di tutti i cittadini. Definire il Parlamento “mafioso” è del tutto inaccettabile, in quanto falso e offensivo verso tutti i suoi componenti, e gravemente lesivo delle nostre Istituzioni rappresentative e del loro prestigio». Di fatto, persistendo ad alzare i toni della dialettica politica, è la convinzione del vicepresidente della Camera e deputato del Pdl Maurizio Lupi, «Di Pietro continua ad avvelenare la nostra democrazia». Il Pd «si svegli», incalza Pier Ferdinando Casini, Di Pietro «è il miglior alleato di Berlusconi. Il leader dell’Udc, quindi, invita i Democratici a rompere con l’Idv: «Di Pietro è irresponsabile e complice della degenerazione politica e istituzionale». A pochi giorni dal via libera del Parlamento al nuovo scudo fiscale, dunque, il dibattito si infiamma anche se non a partire dal contenuto delle norme, che tuttavia da lunedì è

destinato a tornare al centro dell’attenzione. Su questo fronte infatti le opposizioni si ritrovano compatte nel respingere, oltre l'impianto generale della sanatoria, le modifiche varate da Palazzo Madama e da ultime quelle che potrebbero allentare la lotta al riciclaggio e al terrorismo. Nel pacchetto di novità infatti salta l’obbligo per intermediari e professionisti di segnalare le operazioni sospette, anche quelle legate al «finanziamento del terrorismo» così come previsto da una direttiva europea. «In questo modo – dice il procuratore di Venezia Vittorio Borraccetti – si indebolisce il sistema degli strumenti per contrastare il terrorismo». Un fatto grave, ad avviso del Pd, che, stavolta con il sostegno dell’Idv, è pronto a chiedere l’intervento del presidente della Camera.

ROMA – Bocciata dal Ministro Claudio Scajola, premiata dall’auditel: la puntata d’esordio di Annozero, è stata vista da 5 milioni e 592 mila ascoltatori pari al 22.88% di share ma il Ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola ha annunciato una convocazione per i vertici Rai che il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli giudica «una impropria invasione di campo». Il tono di Scajola è durissimo: «E' ora di finirla – dice -. E' l’ennesima puntata di una campagna mediatica basata sui pruriti, sulla spazzatura, sulla vergogna, sull'infamia, sulle porcherie». Vuole dire basta ai processi in tv il ministro e verificare con i vertici Rai se «trasmissioni come Michele Santoro Annozero rispettino l’impegno, assunto nel contrattodi servizio,a garantireun’informazione completa e imparziale». Per Scajola «la televisione non può sostituire le aule dei tribunali soprattutto quando la magistratura non ha rilevato alcun elemento per aprire inchieste sul presidente del Consiglio. Stiamo attraversando una stagione di veleni che sconcerta i cittadini. Queste aggressioni – per Scajola – sono la risposta disperata alla politica del fare del Governo Berlusconi, nell’illusione di sovvertire il risultato elettorale». Replica altrettanto decisa del presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli, secondoilquale «l'iniziativadelministro Scajola sorprende per la sua singolarità non corrispondendo ad alcuna regola o prassi istituzionale, stabilendo inoltre un pericoloso precedente». Ricorda Zavoli che «organismi propri di controllo e di intervento in materia di trasmissione televisive del servizio pubblico sono altre: Commissione parlamentare di vigilanza e Agcom» e chiede di «evitare, tutti, improprie invasioni di campo che avrebbero, per di più, il risultato di inasprire ulteriormente polemichè già fin troppo inquinanti il clima politico italiano». Secondo il responsabile comunicazione del Pd Paolo Gentiloni, l'intervento del ministro che ha le comunicazioni tra le sue competenze è fuori legge ed è «un tentativo senza precedenti e fuori dalla legge di imporre una censura governativa sulla Rai». Sottolinea anche il segretario Usigrai Carlo Verna che se Masi «si mettesse a rap-

porto, farebbe un pesante torto alla commissione di vigilanza e violerebbe il principio di autonomia del servizio pubblico dal governo. Da partedi Scajolaun erroregrammatical-istituzionale». Per l’Udc Roberto Rao «quella del ministro è una riflessione sopra le righe inaccettabile, che esprime un concetto di proprietà del servizio pubblico da parte del governo e della maggioranza che va respinta al mittente». Scajola chiude una lunga giornata di lodi e di attacchi al programma più contestato della tv pubblica italiana che con la puntata dedicata alla libertà d’informazione, al presidente del Consiglio e all’inchiesta di Bari, batte i record d’ascolto di tutta la serie su Raidue. «Il pubblico chiede una informazione più libera da qualunque tipo di condizionamento politico e soprattutto chiede di avere più informazione», dice lo stesso Michele Santoro soddisfatto del risultato e convinto che le polemiche dei giorni scorsi non c'entrino. Anzi è ottimista e spiega che il direttore generale gli ha detto che la questione del contratto di Marco Travaglio si risolverà entro lunedì.


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Sabato 26 settembre 2009

Flores come Radice: è critica al capogruppo dell’Idv al Senato

Politica lucana

Belisario sotto attacco

Vito Giuzio sul congresso del Pd sostiene Franceschini - Restaino e attacca i bersaniani divisi

Inchiesta di MicroMega che svela “inciuci” dipietristi

POTENZA - Vito Giuzio ha sposato la mozione Franceschini - Restaino pur avendo passato anni nel Pci prima e nei Ds dopo. «Bisogna guarda al Pd come realmente un nuovo partito senza pensare al passato», asserisce Giuzio che al Quotidiano spiega le sue ragioni e analizza le fasi congressuali di questi giorni. Come vive questa battaglia congressuale contro tanti ex compagni che stanno dalla parte di Bersani? «Sono motivatissimo a condurre in prima linea questo confronto congressuale e non provo nessuna difficoltà a farlo anche su posizioni diverse da tanti amici storici. Del resto il congresso non è una battaglia contro nessuno, è una mobilitazione per far avanzare un’idea, un progetto. Nel nostro caso il progetto di salvaguardia e rilancio dell’idea originaria del Pd coincide pari pari con la mozione Freanceschini». Una scelta di continuità? «Se il Pd è la sfida dell’integrazione e della contaminazione politica dei diversi riformismi, se deve essere la fine delle vecchie appartenenze e la nascita di una cultura politica realmente innovatrice, la scelta per Franceschini è obbligata. Non a caso troviamo schierati da questa parte, esponenti delle più diverse anime del partito, a partire dai leader storici delle due famiglie di provenienza come Franco Marini e Piero Fassino. La mozione Bersani è altro: è un atto di ripensamento di quel progetto unitario, un modo di riscrivere la storia all’incontrario, di tornare a quelli che eravamo fino a due anni fa, alle vecchie famiglie

divise e sconfitte del centrosinistra». Bersani però viene dato in gran vantaggio secondo i sondaggi... «I dati che circolano sui giornali sono assai parziali e confermano che restringendo la discussione ai soli iscritti, il Pd mobilita poche decine di migliaia di persone. Ma, com’è noto, il congresso rappresenta una specie di pre-qualificazione al grande confronto di massa che saranno le primarie del prossimo 25 ottobre, e credo che, quando ad esprimersi sarà qualche milione di persone, l’incidenza della nomenklatura di partito, non a caso interamente schierata con il progetto conservatore di Bersani, sarò fortemente ridimensionata». Ma in Basilicata? «Pensiamo di uscire vincenti dalla fase congressuale, avendo raccolto intorno alla mozione Franceschini - Restaino, il sostegno convinto di tre autorevoli parlamentari quali sono Salvatore Margiotta, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi, ma anche di tanti esponenti di primo piano della politica regionale e di una parte fondamentale dei dirigenti e dei quadri locali in entrambe le province». Ma non c’è il pericolo di ereditare un partito spaccato dopo il congresso? «Qual che sia l’esito finale delle Primarie, lavoreremo per rafforzare l’unità del partito, dando per transitorie le divisioni congressuali e valorizzando le risorse migliori presenti nelle diverse mozioni. Alle

elezioni di fine marzo dobbiamo portare un partito ritrovato, rimotivato, consapevole delle sue ambizioni e delle sue responsabilità dinanzi alle comunità regionali». Un passo indietro. Come giudica questa frattura che si è creata nei bersaniani con due candidati segretari regionali nella stessa mozione? «Non è bello perchè questo non aiuta a salvaguardare un’immagine politica del Pd. Faccio un esempio: noi abbiamo portato in queste settimane i massimi dirigenti della mozione. Da Franceschini a Fioroni, Fassino e Castagnetti. Loro ci hanno invece privato della presenza di Bersani che se venisse in Basilicata dovrebbe chiarire con chi dei due candidati si schiera. In questa maniera ci hanno privati della visita di un leader nazionale che avrebbe aiutato tutto il Pd locale a livello di immagine e di presenza». E’ un giudizio severo. Cosa pensa dei primi due anni del Pd in Basilicata? «Riconosco che in questi due anni si è fatto un lavoro enorme di organizzazione in Basilicata a differenza di quello che è accaduto in altre regioni. Si è riuscito a creare in ogni paese un circolo. Ma questo non basta perchè se non c’è la politica su tutto e non si affida ai territori la necessaria autonomia politica non serve costruire solo la sede fisica del partito. Secondo me sono mancati i gruppi dirigenti a favore di una leadership troppo solitaria».

“Il rilancio del Pd sta con Dario”

Cosa pensa del limite del doppio mandato previsto dallo Statuto? «Credo sia una cosa fattibile a condizione che si stabiliscano delle regole certe. Non è che oggi, per esempio, uno può mettere in campo “retroattivamente” una norma di questo genere. Io sono favorevole a che si ponga un limite, non ho alcuna pregiudiziale contro, ma bisogna capire da quando vale e non posso immaginare che riguardi tutta la classe dirigente oggi ancora in campo. Insomma io sarei anche per un limite più basso, ma deve partire da ora. Non può essere retroattiva e non può essere così come la immagina Speranza: oggi abbiamo una classe dirigente che dovrebbe essere azzerata. E questa operazione non sarebbe utile al Pd stesso. Noi abbiamo una grande classe dirigente che deve accompagnare realmente il rinnovamento. Perchè il rinnovamento ha realmente un senso se c’è un gruppo dirigente unito. Ma se c’è una frattura noi rischiamo solo di bruciare le nuove generazioni». Le regionali sono vicine: è giusto farlo diventare un tema congressuale con la scelta anche del prossimo candidato presidente del centrosinistra? «E’ una questione di responsabilità. Se noi oggi provassimo a mettere in campo un altro candidato governatore, atteso che De Filippo è stato “ricandidato”da Enrico Letta e quindi dai bersaniani, a norma di statuto noi arriveremo a gennaio a

svolgere delle primarie per la scelta del candidato presidente con pochissimo tempo prima delle elezioni. Il problema non è personale in ogni caso. De Filippo può aver governato bene o male, ma il giudizio deve riguardare la squadra che lo ha sostenuto nel complesso. Inoltre Erminio Restaino ha già avuto modo di manifestare il nostro apprezzamento per l’operato di Vito De Filippo e per il compito non facile che ha dovuto assolvere in questi anni. Quello che posso assicurare è che noi lavoreremo per compattare partito e alleanza intorno alla scelta più forte e unificante, senza avanzare pretese nè pregiudiziali». Perchè sostiene Restaino? «Il Pd ha bisogno di ristabilire un clima interno di dialogo e di rispetto, di ricostruire una stabilità e credibilità di rapporti con le altre forze politiche, di lanciare un forte messaggio unitario alla società lucana in vista delle regionali della prossima primavera. Tutte cose per le quali l’uomo giusto è, a nostro giudizio, Erminio Restaino, dirigente di comprovate capacità di intelligenza e di equilibrio, che proprio su questi obiettivi si è messo efficacemente all’opera da un paio di mesi. La nostra idea è quella di un partito sereno e serio, non elitario nè giacobino, che riconosce i sacrifici e i meriti di ciascuno, che ricerca la più ampia condivisione delle scelte, degli obiettivi, delle regole». s.santoro@luedi.it

«Responsabile candidare De Filippo»

L’INTERVENTO di FABIO LOTTINO NEI mesi scorsi più volte ci siamo soffermati tutti quanti insieme e in solitudine nel distinguerci dalle linee guida che il nostro partito portava avanti. Il nostro partito a livello locale è sorretto da una triade costituita da Viceconte, Di Gilio e Taddei, che viene dalla classe dirigente dei partiti che hanno portato al Pdl di oggi. E questo è stato il primo atto del Pdl locale e nazionale che sottolinea una mancanza di coraggio nelle scelte. Un partito nuovo dovrebbe avere una classe dirigente nuova o perlomeno rimescolata con qualche innesto e soprattutto con una spinta propulsiva verso un approccio diverso orientato soprattutto alla collegialità

E ora rimbocchiamoci le maniche e alla democrazia intesa in senso stretto. Alleanza Nazionale allora era una partito focalizzato sulla figura del Presidente Gianfranco Fini e dell’agire dei suoi colonnelli. Un partito che lasciava poco spazio alle idee dei singoli per rincorrere un sogno di vedere finalmente una grande forza della destra italiana sulle sedie che contano. E in quegli anni molti anno accettato questo modus vivendi del partito pur non condividendolo in pieno dando fiducia appunto alla classe dirigente. For-

za Italia invece non era un partito, ma piuttosto una associazione di persone che rappresentavano la “Milano bene” e che hanno posto all’apice il simbolo della nuova economia de servizi e non più industriale, Silvio Berlusconi, uomo tutto fare che ha realizzato un Partito Azienda - Partito Persona che girava intorno a lui e alle lobby che lo hanno supportato. Nasce il Pdl e il Pdl sarebbe dovuto nascere con una prospettiva di apertura e confronto. Invece nasce un partito che prende il peggio di Alleanza nazionale ed

il peggio di Forza Italia. La rovina del Pdl è soprattutto frutto della ricerca continua di un equilibrio interno che difficilmente si potrà trovare fin quando Berlusconi o Fini, o entrambi, non decideranno di farsi da parte. A livello locale ancora una volta devo sottolineare il mio imbarazzo, il mio grande imbarazzo, per l’incapacità delle persone prescelte di fare gruppo ed ampliare questo gruppo. Un partito che ha l’ambizione di essere grande deve coltivare anche le voci di dissenso e i disturbatori, che

come me, nei periodi che contano finiscono per supportare più di altri il partito. Non ho ambizioni di finire nella classe dirigente di qualche partito, nonostante abbia avuto delle proposte nelle settimane scorse, non dal mio partito ma da altri. Ho a cuore il progetto del Popolo delle libertà e desidero che questo progetto possa rappresentare la chiave di svolta per il nostro Paese e per la nostra Regione. In campagna elettorale andavo in giro con una frase importante “una Potenza diversa, una Potenza con al

centro anche i giovani” ma mi sono accorto poi dopo qualche mese che era una frase bugiarda che dicevo a chi elegantemente mi ascoltava perché non potevo parlare io di Potenza con al centro anche i giovani se nel partito dal quale provenivo e provengo non c’è spazio per i giovani, salvo se non accompagnati con tanto di libretto da papà o da zio. Amici cari del Popolo delle Libertà lucano rimbocchiamoci le maniche e se queste persone non vogliono ascoltarci facciamoci ascoltare noi. La Città ne ha bisogno ed anche la Regione. E noi uomini e donne di buona volontà abbiamo il dovere almeno di provarci. In bocca al lupo a tutti noi. *La Potenza dei Giovani

BOLOGNETTI CONTRO TUTTI

«E’omertoso il silenzio sui veleni di Tito e della Fenice di Melfi» POTENZA - «I veleni industriali e politici della Basilicata: su Tito e Fenice silenzio omertoso». Così Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali lucani, nonché consigliere dell’associazione “Coscioni”. «E’ con sconcerto - ha detto Bolegnetti che tocca constatare l'assordante silenzio della politica lucana sui fatti di Tito e sulla vicenda Fenice, sia pure con alcune tardive e lodevoli eccezioni che confermano la regola, come nel caso del consigliere Tisci». Un silenzio «che ha il sapore dell'omertà. Da mesi tutto tace. Tacciono perfino i professionisti della dichiarazione un tanto al chilo e gli apologeti della presa di posizione». Da tempo i Radicali stanno denunciandoe documentando «la mancata bonifica del sito di Tito, e il vicepresidente della Commissione ambiente, Salvatore Margiotta, resta muto, colto da una crisi di afasia. A fargli ottima compagnia la folta pattuglia lucana di deputati e senatori». Ma a tacere sono anche «i paladini della legalità, con il prode Belisario, il mite Radice e l'assessore Autilio». Tutti «troppo impegnati a farsi la guerra in vista delle imminenti regionali». Per Bolognetti, insomma, la «l’arma della legalità si usa solo in vista delle elezioni, magari per ottenere uno strapuntino in più». Per il segretario dei radicali lucani esistono «gravissimi ritardi e omissioni sulla vicenda dell'inceneritore Fenice, e tutto tace, con l'eccezione dell'intervento del sindaco Navazio. Non parla Pagliuca, muto Santochirico. Evidentemente, in questa regione si ritiene sia cosa del tutto normale il comunicare con 13 mesi di ritardo che è in corso un grave episodio di contaminazione della falda e del terreno». A fronte di tutto questo «solo silenzio». Lo stesso silenzio «che ha accolto le due missive che con Marco Cappato abbiamo indirizzato al presidente della Regione e all'assessore all'Ambiente». E Bolognetti si rivolge prima ai parlamentari lucani: «le uniche voci che abbiamo ascoltato in questi mesi sono state quelle di Elisabetta Zamparutti e Marco Cappato, che, ahimè, non siede più nei banchi dell'europarlamento, grazie ad una campagna elettorale degna figlia del regime che governa questo paese». Poi ai consiglieri regionali, agli «illustri presidenti della Regione e della Provincia». Marco Pannella afferma che« il dissesto idrogeologico è figlio del dissesto ideologico, e le vicende lucane sono la prova che il leader radicale non sbaglia». Concludendo: «Che dire?!. Spero che in un sussulto d'orgoglio vi ricordiate che siete stati eletti anche per fare gli interessi della collettività, per tutelare la salute e l'ambiente di questa bella terra di Lucania».

POTENZA - MicroMega attacca Belisario e Di Pietro: «Basta faccendieri nel Pd». La Stampa di Torino riportando un inchiesta della rivista diretta da Flores Darcais, MicroMega (in edicola in questi giorni) disegna la mappa delle anime presenti nell’Italia dei RADICE/1 valori cercando di svelare i punti deboli «Io dico no alle furbate. del partito di Non ci possono essere Antonio Di Pietro. Quella di furbate da parte di chi ha MIcromega è messo in moto un’inchiesta che non fa sconti ai dipie- meccanismi per tristi. Già dal defenestrare il titolo: «C’è del marcio in Da- sottoscritto» nimarca. L’Italia dei valori regione epr regione». Il giornalista della Stampa, Jacopo Iacoboni, ieri a pagina 19 del quotidiano nazionale La Stampa ha sintetizzato l’inchiesta di 50 pagine della rivista di Filosofia e politica di Paolo Flores D’Arcais mettendo in evidenza la tesi di fondo che «esistono due anime di Idv, quella ideal - movimentista da una lato e quella inciucista e politicante dall’altra». Tesi per cui a livello locale lo scontro di queste due anime «crea spesso situazioni di stallo che si risolvono a favore della seconda». Nella schiera degli “inciucisti” Micromega mette a primo livelloNello RADICE/2 Formisani e il capogruppo al Senato, il luca- «Bisognerebbe avere un no Felice Beli- quadro sario. Dall’altro la- dei rapporto che Belisario to, nell’anima definita “Alta” ha con Roma oggi, i ci sono Sonia Alfano e Gian- rapporti che ha con Di ni Vattimo. Pietro. Nessuna strategia Insomma quello che vie- era concordata con me» ne dipinto è un partito che vive di sfide fratricide e di lotte “all’ultimo sangue”. Il particolare è che mentre ieri sulla Stampa usciva questo articolo che dipingeva scenari da inciuci e spaccature, sul “nostro”Quotidiano è stata pubblicata un’intervista al segretario regionale dell’Italia dei valori di Basilicata, Michele Radice che attaccava a sua volta il senatore Felice Belisario, reo secondo lo stesso Radice di aver tentato di «defenestrarlo dal partito». Non deve essere in ogni caso un buon momento per il partito di Di Pietro che tra minacciati commissariamenti e polemiche si avvia a un congresso che si prospet- RADICE/3 ta pieno di veleni. «Io posso solo dire che il Rimanendo all’intervista di nostro deve essere un Radice, si comprende che in partito democratico e Basilicata l’Idv non è semplice- quindi le strategie non si mente divisa in due anime, la possono fare in altri posti “movimentiche non siano le sedi sta” e la “inciucista”ma c’è an- delegate del partito» che una terza forza che è quella che spinge il partito verso una strutturazione più omogenea ai partiti tradizionali: fatta di tesserati, di sezioni e di voti congressuali senza regie nazionali». sal.san.

Belisario su La Stampa di ieri

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«Non si può tornare indietro» di SALVATORE SANTORO

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Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

Ambiente & mafie

Due teschi sarebbero visibili dagli oblò del relitto rinvenuto a largo di Cetraro

Cadaveri a bordo della nave Walter Veltroni a Paola per incontrare il procuratore: «Riaprire il caso Alpi» CETRARO - Due teschi si vedrebbero dagli oblò della stiva del relitto ritrovato al largo di Cetraro e a bordo del quale si sospetta, secondo quanto riferito dal collaboratore di giustizia Francesco Fonti, ci sia un carico di rifiuti tossici. Le immagini sono state fatte – secondo quanto riportano ieri Repubblica e il Quotidiano della Calabria – dal robot utilizzato nel corso delle ricerche dell’imbarcazione. Sull’ipotesi che a bordo della nave ci siano dei resti umani il Procuratore di Paola, Bruno Giordano, ha detto che «il sospetto è nato dopo alcune riprese video e le foto scattate dai robot che sono scesi in profondità. Uno dei motivi per cui è utile procedere al recupero della nave è anche quello di fare chiarezza sull’eventuale presenza a bordo delle persone». «In molti casi – ha in particolare detto Giordano a Repubblica – anche gli equipaggi, come tutta la nave, sono clandestini. E’ possibile che alcuni fossero stati lasciati all’oscuro delle intenzioni di chi aveva organizzato il naufragio. Oppure che fossero stati puniti dall’organizzazione. Anche a questi interrogativi si potrà dare risposta solo recuperando il relitto». «La prima cosa che bisogna fare è costruire una task force che accerti il grado d’inquinamento di questa area, sia della terra che del mare». Lo ha detto il componente della commissione parlamentare antimafia, Walter Veltroni, al termine dell’incontro avuto stamani con il Procuratore di Paola, Bruno Giordano. All’incontro, oltre a Veltroni, hanno partecipato anche i parlamentari Marco Minniti e Roberto Della Seta. «Le organizzazioni criminali – ha aggiunto – hanno operato qui il seppellimento di materiale radioattivo sia a terra che in mare con effetti ambientali e sanitari che possono essere incalcolabili. Se ci sono, come sembra, 39 navi affondate, stiamo parlando di un’inquinamento di tutto il ciclo vitale legato al mare che può essere di dimensioni molto, molto rilevanti e come tale deve essere affrontato e stroncato, quindi il lavoro fantastico che è stato fatto da questa procura, le testimonianze dei pentiti che si sono dimostrate corrispondenti alla verità ora si devono accompagnare ad un salto qualità». «Ora la questione è nazionale – ha concluso Veltroni – e deve essere assunta dalla direzione nazionale antimafia, dal governo e dalle autorità per mandare immediatamente strumenti di individuazione». «Probabilmente stiamo parlando di un qualcosa che riapre anche la vicenda dell’uccisione di Ilaria Alpi». «Stiamo parlando – ha aggiunto –di un traffico organizzato, strutturato industrialmente da parte della 'ndrangheta con connessioni internazionali. Aggiungo anche che questa vicenda rende chiaro che

NUCLEARE CONNECTION

L’atlante dei nomi e dei fatti di PARIDE LEPORACE Il ritrovamento del relitto a largo di Cetraro ha fatto tornare a galla numerose vicende che partono dalla Basilicata e si diramano in tutto il mondo. Proviamo a fornirvi una sorta di atlante e fatti necessari al lettore lucano per avere strumenti di conoscenza approfonditi in un ordito dove verità e depistaggi spesso s’intersecano. LA VICENDA LUCANA - La procura distrettuale di Potenza apre il procedimento nei confronti di diverse persone a seguito di un fascicolo ricevuto dalla procura di Matera che si era originato da una sentenza del novembre 1998 firmata dal pretore di Matera, sezione di Rotondella. Il 28 dicembre del 1999 vengono ufficialmente indagati Giuseppe Orsenigo, Raffaele Simonetta, Bruno Dello Vicario, Giuseppe Lapolla, Giuseppe Spagna, Giuseppe Rolandi, Tommaso Candelieri, Giuseppe Lippolis. Sono dirigenti dell’Enea di Rotondella. Il 27 marzo del 2004 la procura distrettuale di Potenza aggiunge i nomi del livello criminale: Francesco Fonti, Giuseppe Arcadi, Giuseppe Musitano ed altre persone da identificare. Musitano è stato ucciso in un agguato mafioso a Reggio Calabria. Da circa un anno la Dda lucana ha aperto un procedimento contro sette persone. Pende al gip una richiesta di archiviazione presentata dal sostituto della Dda, Francesco Basentini.

Chimienti il tecnico che sapeva molto

TESTIMONI E COMPARSE DEL NUCLEARE A ROTONDELLA - Luciano D’Adamo è un guardiano del Centro Enea dipendente di un istituto di vigilanza. Nel settembre del 1999 nel corso di un’immersione subacquea al termine della condotta al mare del Centro di Rotondella ha notato il versamento di un liquido chiaro ed oleoso. Registrerà uno strano fastidio alle labbra nelle successive due settimane. Il titolare dell’impresa di pulizie del centro e l’ingegnere Simonetta hanno invece parlato di contaminazione del terreno. Un altro guardiano, Carmine Stigliani, avrebbe invece consegnato ad Alfonso Galotta, cognato di Mario Di Matteo, ex sindaco di Rotondella, dei permessi per accesso-uscita dall’Enea. Poi c’è un camionista che si chiama Giuseppe Bianco. Che ha effettuato dei trasporti di uranio verso il lido di Rotondella. Ha consegnato la merce a delle per-

cosa la ’ndrangheta ha fatto in Calabria. In terra di Calabria è stato sepolto materiale radioattivo che non può non avere, come dicono i dati epidemiologici, degli effetti sulla salute delle per-

sone che viaggiano su un camion diretto a Marsiglia. Tutte queste notizie sono state fornite da una fonte confidenziale ai carabinieri che hanno redatto un’informativa. I militari hanno avuto anche la fotocopia di un biglietto d’ingresso e di un documento di trasporto di materiale radioattivo relativo al trasporto di 1900 chilogrammi di cesio e plutonio effettuato il 21 settembre e il 4 ottobre 1994 dalla ditta “Mit Nucleare” di Garugate e dal Centro Enea di Saluggia al Centro di Rotondella. La regolarità di questo viaggio è molto sospetta. IL PESCHERECCIO AFFONDATO A METAPONTO - Si parla di una nave affondata nel mare lucano già in questa informativa del 17 aprile del 2000. A cento metri di profondità, a qualche chilometro dalla costa, in corrispondenza dell’idrovora di Policoro-Rotondella, esisterebbe un peschereccio affondato carico di fusti dell’Enea. Il pentito Fonti in un colloquio con il pm della Dda calabrese, Vincenzo Luberto, aveva indicato nello stesso tratto di mare il punto di una nave a perdere. In un’intervista all’Espresso il faccendiere dei veleni ha recentemente indicato un altro punto della costa calabrese, dicendo di aver depistato. USTICA - Sempre nell’informativa lucana del 2000 si ipotizza che «Il disastro del Dc9 di Ustica era avvenuto a causa di traffici di uranio con paesi mediorientali e per volontà degli Usa». La questione è strettamente connessa al Centro Enea di Rotondella usata come vetrina di materiale nucleare da vendere a paesi come la Libia. E’ una tesi ritenuta attendibile da molti esperti. ANGELO CHIMIENTI L’AMBIENTALISTA LUCANO CHE SAPEVA MOLTO -Nato a Pistic-

sone». «Questa – ha proseguito Veltroni –non è materia di divisione politica. Qui stiamo parlando della salute dei cittadini e non solo della Calabria, ma probabilmente di un’area più va-

ci e residente a Chiaromonte. Consulente del pm Pace e della Dda di Potenza dopo aver ricevuto numerose denunce per diffamazione da parte dell’Enea. Aveva raccolto 21 faldoni che sono ancora coperti dal segreto di Stato. Purtroppo Chimienti è morto. Ha indicato molte piste ai magistrati che non si voltavano dall’altra parte. Nei suoi verbali si trova scritto che i tecnici della Trisaia andavano spesso nell’Irak di Saddam Hussein. E’ stato in stretto contatto con il giornalista investigativo di Panorama, Giacomo Amadori. Ha anche consegnato ai magistrati il cifrario segreto dei materiali di Rotondella. E’ stato uno dei primi ad intuire che il sito unico delle scorie sarebbe stato indicato in Basilicata a Scanzano. A REGGIO CALABRIA L’INCHIESTA MADRE SULLE NAVI - La prima inchiesta sui rifiuti tossici fu archiviata a Reggio Calabria nel 2000. Le indagini del pm Francesco Neri sulla ricerca della Rigel affondata a Capo Spartivento e della Jolly Rosso spiaggiata ad Amantea non avevano trovato i riscontri necessari. Per la ricerca della Rigel c’è stata la consulenza tecnica del dottor Scaramella oggi noto per essere stato coinvolto nell’avvelenamento dell’ex spia russa Litvinenko. GUIDO GARELLI - Guido Garelli, uno “007” abituato a muoversi con disinvoltura sullo scacchiere internazionale, con passato avventuroso. Garelli sostiene di aver lavorato soprattutto per l’intelligence dell’Autorità territoriale del Sahara (l’area che da anni punta a staccarsi dal Marocco, amministrata dal Fronte Polisario), ma da molti è considerato organico ai servizi segreti statunitensi e italiani.

sta del paese. Stiamo parlando delle organizzazioni criminali e della lotta contro di loro. Noi ci stiamo muovendo per far si che questa questione diventi una questione di emergen-

Ha parlato molto del caso Alpi. E’ teste di raffronto con le tesi di Fonti. Il suo referente è il colonnello dei carabinieri Pietro Gentili che in seguito diventerà responsabile della sicurezza del villaggio Marinagri di Policoro, venendo coinvolto nella vicenda “Toghe lucane”. Ma torniamo a Garelli che interrogato il 17 marzo del 2003 dichiarava a verbale che la Trisaia di Rotondella era la vetrina per chi doveva prelevare il materiale che veniva qui esposto per una sorta di outlet atomico. Si sarebbe trattato di uranio depleto, che ritrattato serve a costruire le bombe. Clienti principali Irak e paesi arabi. Il tutto con l’assenso dei governi italiani. Fonti e Garelli che hanno avuto frequentazioni carcerarie comuni sostengono tesi concordanti. Indicano la Somalia come discarica radiattiva italiana in base ai buoni rapporti tra Craxi e Siad Barre. Garelli sostiene che la “vetrina” nucleare di Trisaia è stata ideata da un professore pakistano dell’università di Trieste e da un misterioso albanese. Garelli nel traffico dei rifiuti dell’Enea ha fatto il nome del noto faccendiere napoletano Renato D’Andria e dell’ex collaboratore dei servizi Aldo Anghessa, che è stato arrestato con un magistrato di Como nel 2005 per traffico di armi e sostanze radioattive. Uno slavo invece, Galic Dragojubic sarebbe stato il referente degli acquirenti del nucleare di Trisaia indicando tre compagnie di nazionalità libica, sirianairakena e iugoslava.

Cosa è accaduto a largo di Metaponto

FONTI E LA SOMALIA. IERI E OGGI - La gola profonda della ’ndrangheta parla di Somalia in un verbale del 20 marzo 2004. Alcuni rifiuti della Trisaia sono partiti per la Somalia su una nave della compagnia Shifco, discussa società somala sulla quale indagava Ilaria Alpi, che sarebbe approdata a Boraso. I convogli partivano dalla Toscana e insieme ai rifiuti venivano inviati in pagamento per lo smaltimento carichi di armi. Alcuni giorni fa in un’intervista al Manifesto Fonti arricchisce questo aspetto dichiarando al giornalista: «Ho portato di persona rifiuti radioattivi nel porto di Bosaso i militari italiani si voltavano dall’altra parte». Fonti afferma di essere stato personalmente a bordo di uno dei pescherecci della Shifco e di aver trasportato armi e un migliaio di bidoni. p.leporace@luedi.it

za nazionale perchè di questo si tratta». «Non è difficile – ha concluso – andare nei luoghi che sono stati individuati. C’è una mappa con le navi fatte affondare, basta man-

dare dei sonar che possano verificare che cosa c’è come è stato fatto meritoriamente da parte della Regione Calabria per la vicenda della Cuski e verificare l’esistenza di queste navi».

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Il caso Letta

Monteleone, rappresentante del governo a Matera svela agli investigatori il “trucco” sugli appalti

Il prefetto: «Io bypassato» La competenza territoriale. Come sono arrivati i fascicoli alla procura di Lagonegro dall’inviato FABIO AMENDOLARA LAGONEGRO - C’è chi ritiene che ci sia stata qualche «frizione» tra il sostituto procuratore Henry John Woodcock e il pubblico ministero che a Roma ha chiesto l’archiviazione per l'associazione a delinquere con il sottosegretario di Stato Gianni Letta. Sembra, inoltre, che il magistrato romano abbia mandato, per conoscenza, la sua richiesta di archiviazione anche alle altre procure competenti: Matera e Bari. «A Lagonegro non è arrivato nulla», dicono nel palazzo di giustizia. Sarà. E forse è perché la diatriba sulla competenza territoriale è stata risolta da poco. «E’ stato il procuratore generale della Corte di cassazione - spiegano a Lagonegro - e non la Suprema corte, come sostenuto dalla stampa nazionale qualche giorno fa, a decidere a chi affidare i faldoni raccolti dalla procura di Potenza». «Questa - dice la fonte del Quotidiano, mentre indica l’atto - è la motivazione». Nell’ordinanza viene dichiarato che non c’è stato nessun contrasto tra il pm di Potenza e quello di Roma. E che «essendo stata individuata la competenza di un organo terzo, l’eventuale contrasto non esiste». Atti a Lagonegro. E’stato questo l’iter. L’unico magistrato che lavora in procura è Francesco Greco, in passato a Paola, a occuparsi di ’ndrangheta. Ora, a Lagonegro, a occuparsi di tutto. Dalle udienze, alle convalide, ai sequestri. Reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio, contro la persona. Delitti, contravvenzioni. «E’ solo e fa tutto lui», dice un avvocato. Qualcuno sostiene che il «fascicolone sul sottosegretario» se lo sia portato a casa, per poterlo studiare per bene. E’un procedimento delicato. E non solo perché tra gli indagati c’è il sottosegretario. L’ipotesi è che con la «trattativa privata» sarebbero stati aggirati i controlli sui requisiti per la gestione dei centri che accolgono i rifugiati politici a Policoro e a Bari. E’ quello che sospettano i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma e gli investigatori della Squadra mobile di Potenza. Hanno cominciato a indagare con una delega del sostituto procuratore Henry John Woodcock che, da un paio di settimane, ha preso servizio a Napoli. Poi sono emersi nomi di personaggi di primo piano della politica nazionale. E per questo il pm anglonapoletano ha mandato, su suggerimento del suo capo, il procuratore Giovanni Colangelo, un troncone dell’inchiesta a Roma. «Competenza territoriale».

Il palazzo di giustizia di Lagonegro e qui sotto Gianni Letta

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LA TELEFONATA ESCLUSIVA DEL SOTTOSEGRETARIO

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«Pronto, sono Gianni Letta» LAGONEGRO - La segretaria annuncia: «Pronto? E' Gianni Letta al telefono». Negli atti che il Quotidiano ha potuto consultare c’è la trascrizione della telefonata del sottosegretario. E’ l’unico contatto telefonico. Quello di cui parla anche il procuratore generale della Corte di cassazione nella sua ordinanza che stabilisce qual è la procura competente. E’ una telefonata già valutata. Per Woodcock era indiziante. Per il pm di Roma no. Letta parla con Angelo Chiorazzo. Letta: «Eccomi, buona sera». Chiorazzo: «Buon giorno dottore. Era solo per dirle di Cicchetti, se per cortesia poteva sentirlo lei, perché la… ormai siamo in dirittura d'arrivo». Letta: «Va bene, va bene». Chiorazzo: «Grazie dottore». Letta: «Grazie». Chiorazzo: «Mi doveva far sapere di Morcone se… dell'altro appuntamento che avevamo lasciato in sospeso. Si ricorda? Il prefetto per la…». Letta: «Sì, sì. Perfetto». Chiorazzo: «Grazie… grazie…». Anche Letta alla fine ringrazia.

Perché, oltre al politico, ci sono i funzionari. «Indagati». Prefetti e responsabili del Viminale. Nel «decreto di esibizione di atti» con cui i carabinieri si presentarono negli uffici del ministero dell’Interno compaiono i nomi della cooperativa “La Cascina” e di una società controllata che ha la sede principale a Senise: “Auxilium”. Il presidente è Pietro Chiorazzo, quarantenne single che viaggia in Audi e ha amici nel centrosinistra lucano. Suo fratello Angelo, 35 anni, invece, è il vicepresidente della cooperativa “La Cascina”. A Senise ricordano «che qualche anno fa organizzò un grande convegno con

Ci sarebbe stato un conflitto tra il pm di Potenza e quello di Roma

Andreotti». E si vocifera che il divo Giulio sia proprio il suo testimone di nozze. Da sempre sulle posizioni di Comunione e liberazione, è da poco transitato nel Pdl. «Da quando ha lasciato Clemente Mastella», dicono. «Di Clemente era così intimo da aver organizzato più di un incontro con il cardinale Tarcisio Bertone». Un’attività che nel vecchio Udeur gli era costata il soprannome di «vaticanista». Ma è anche uno che da del tu a Gianni Letta. L’inchiesta sulle cooperative è partita con un esposto sulla gestione della mensa all’Ospedale San Carlo di Potenza. Da lì la squadra investigativa del pm Woodcock ha spostato la sua attenzione sugli appalti ottenuti dalla cooperativa “La Cascina” e scoperto che “Auxilium” ha ottenuto la gestione del centro di Policoro «prima di aver presen-

tato la certificazione necessaria a dimostrare di avere i titoli richiesti». Nelle due cooperative c’è silenzio. Il lavoro continua. Per loro «i documenti sono in regola». E’ una questione tecnica. C’è un’ordinanza del governo che dà ai funzionari del Viminale il potere di affidare con una trattativa privata la gestione dei centri di accoglienza. «E’ una questione di tempi», spiegano. Niente aste o gare pubbliche. Ci sono però delle regole per accertare i requisiti. «E’ questo iter che - secondo l’ipotesi di Woodcock - non sarebbe stato rispettato». A confermare che qualcosa non quadra ci sono alme-

no un paio di prefetti. Tra cui quello di Matera, Giovanni Francesco Monteleone. Il prefetto, al pm Woodcock e al capo della Squadra mobile di Potenza Barbara Strappato, dice di «essere rimasto molto sorpreso» dalle indicazioni che sarebbero arrivate a Matera, competente per il centro di accoglienza di Policoro, dal capo del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero Mario Morcone. «Indagato». Il prefetto Monteleone ha detto agli investigatori di essersi sentito «bypassato» nella gestione di una vicenda di competenza della prefettura di Matera. Si lamenta: «In qualità di

Ora indaga il giudice Greco che a Lagonegro lavora da solo

prefetto avrei dovuto… diciamo… non ho avuto la possibilità di chiare i sindaci, far vedere insomma che esiste un prefetto che si interessa». La fa passare come una sorta di imposizione che arriva dall’alto. Racconta il prefetto: «Mi diceva che di lì a poco sarebbe arrivata una convenzione tipo, che il ministero tiene, e per cui doveva essere firmata». E come era facile prevedere sono cominciati i problemi. Dice il prefetto: «Il sindaco di Policoro, per esempio, è stato attaccato politicamente dalle forze di opposizione, perché è stato accusato di aver preparato lui il soggiorno degli extracomunitari. Per questo voleva denunciare un esponente dell’opposizione, perché lui non sapeva niente». Ed è vero. Spiega il prefetto: «E’ stato avverito da me subito dopo». f.amendolara@luedi.it

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Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

IL TERRENO FERTILE DELL’USURA

A QUANDO LA FERROVIA A MATERA?

di GAETANO DE FILIPPO

di SAVERIO D’AMELIO LA campagna di stampa partita qualche giorno fa, conseguente all'arresto di alcuni presunti usurai e relativa al fenomeno dell'usura in Basilicata, mi ha fornito lo spunto per soffermarmi a fare alcune considerazioni sul fenomeno stesso. Considerazioni che esulano dal fatto di cronaca, ma che intendono guardare ed analizzare in maniera più ampia questo problema e che sono finalizzate ad evitarne o quantomeno a limitarne le conseguenze nefaste per l'economia e per la società. Premesso che i suoi effetti si riverberano non solo sul mondo finanziario ed economico, ma anche sulla sfera sociale e personale degli usurati, nonché su quello giudiziario, atteso che assume la connotazione di reato e quindi con risvolti penali per gli usurai, ritengo che vada approfondito. In tanti, perché non lo conoscono a fondo e pertanto lo sottovalutano, ne ignorano la portata, i contorni e le conseguenze devastanti. Per ovvie ragioni il fenomeno trova terreno fertile nelle aree economicamente e finanziariamente più deboli, ecco perché è così presente e florido nel Sud ed in particolare in Basilicata. Non c'è comportamento umano moralmente più infimo e deprecabile di chi approfitta delle difficoltà o, peggio ancora, delle disgrazie altrui per il proprio tornaconto. La circostanza che nel gergo dell'ambiente dell'usura, i suoi autori vengano definiti “strozzini” o “cravattari”, intendendosi per cravatta non l'accessorio d'abbigliamento, ma il cappio che provoca la morte agli impiccati, già dovrebbe dirla tutta sulla reale portata economica del loro infausto ruolo. La via verso l'usura è, infatti, una via di non ritorno. Il privato cittadino o l'imprenditore che contrae un debito di questo tipo dovrebbe sapere a priori che non potrà mai rimborsarlo, sicché la sua attività ne resterà strozzata. Nessuno di coloro che hanno difficoltà finanziarie - se non in rarissime eccezioni - possiede una capacità reddituale tale da poter sopportare il pagamento di saggi di interesse che vanno quasi sempre oltre il cento per cento in ragione di anno. Mi rendo perfettamente conto che quando si hanno difficoltà finanziarie gravi, che si protraggono nel tempo e quando ogni porta è stata trovata chiusa, ci si aggrappi a qualsiasi elemento che possa apparire strumento di salvezza. Che non si abbia la capacità di analizzare con la dovuta razionalità la situazione e che ci si illuda che le cose possano improvvisamente cambiare in meglio. Anche se si è consapevoli che si sta commettendo un errore letale, ci si afferra disperatamente a questa possibilità, pensando che sia l'ultima e l'unica. Ma ci sono sempre altre strade che possono essere percorse. Quella di chiedere un rinvio del pagamento di un debito o quella, vincendo la ritrosia, un sentimento di vergogna o un mal concepito senso di orgoglio, di rivolgersi a familiari che possano dare un aiuto. Ci si deve rendere conto, che è assolutamente normale che si possa avere un momento di difficoltà finanziaria. Chi, nella vita e per cause più disparate, non si è trovato in una situazione del genere? Anche le imprese che si trovano in una condizione cronica di illiquidità, non devono pensare di risolverla con un prestito usurario. E' mille volte più saggio rivolgersi al tribunale per accedere ad una procedura concorsuale. Tanto ci si arriverà in ogni caso e con una situazione finanziaria catastrofica. Il segreto per sradicare il fenomeno non risiede soltanto nel sollecitarne la denuncia da parte delle vittime, nella loro successiva tutela e nel perseguimento degli usurai, cose che pure devono essere fatte. Passa soprattutto attraverso un'opera di “educazione” dei soggetti più vulnerabili e quindi più esposti al rischio di cadere nelle sue maglie e soprattutto intervenendo sull'erogazione del credito. Qualche anno fa se ne parlò a lungo, qualcosa si fece, ma poi il problema fu dimenticato e solo qualche associazione continua in questa meritoria battaglia. Occorre facilitare l'accesso ai fondi regionali all'uopo stanziati, che restano inutilizzati nonostante il problema dilaghi. E' necessario ed urgente che venga sollecitata nuovamente la costituzione di apposite strutture o associazioni antiusura. Queste non dovrebbero essere finanziate necessariamente con fondi pubblici. Potrebbero raggiungere il loro scopo anche attraverso la realizzazione di un monte fideiussorio, costituto dagli associati, col quale - tramite un meccanismo semplice, ma efficace - ogni componente garantisca i finanziamenti concessi a tutti gli altri e tutti gli altri garantiscano il suo. Queste associazioni dovrebbero avere una diffusione più capillare. Ad esse non dovrebbe essere demandato soltanto il ruolo di garante nelle linee di credito concesse dal sistema creditizio, ma dovrebbero avere soprattutto il compito e le competenze tecniche di avvicinare coloro che versino in uno stato di deficienza finanziaria strutturale agli istituti di credito allo scopo convenzionati. Ciò per concordare forme tecniche, termini, modalità e tassi per un'assistenza creditizia adeguata alle esigenze del soggetto bisognevole. Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando le procedure erano piuttosto lunghe e farraginose, sarebbe opportuno semplificare e snellire al massimo il processo di erogazione, nonché dare una corsia preferenziale alle richieste della specie, perché in questi casi il fattore tempo risulta essere spesso determinante. Bisognerebbe intervenire, inoltre, non per assistere soltanto coloro che sono già incappati nell'usura (Il vecchio meccanismo prevedeva che bisognasse dimostrare questa evenienza), ma anche per prevenire questa eventualità. La strada per estirpare questo cancro, che specie nella nostra realtà regionale si configura come una vera piaga sociale, è lunga e difficile.

LA VITA PRIVATA DI BERLUSCONI E LA POLITICA DEL GOVERNO di FRANCESCO BOCHICCHIO IL ministro Tremonti ha commentato le polemiche sugli scandali legati alla vita privata sentimentale di Berlusconi, denunziando il vizio di alcuni settori dell'opinione pubblica, in particolare di quella legata all'opposizione, di “guardare nel buco della serratura”. Si tratta di frase incredibile: come può una denunzia del genere essere fatta da uno dei principali Ministri del Governo e quindi principale collaboratore politico di Berlusconi , visto che proprio Berlusconi quale imprenditore ha introdotto il principio di rendere pubblico ciò che avviene in privato; come può Tremonti non prendersela con Mediaset e con il modello di spettacolo e di vita che questa ha introdotto, con il sesso elemento centrale posto allo stesso livello del “business” (emblematico “Beautiful”) e con la “pubblicizzazione” della vita privata dei “vip” (in una competizione elettorale fu distribuito gratuitamente un opuscolo con la vita privata di Berlusconi); le polemiche sugli scandali privati si inseriscono armonicamente nel modello “pubblicitario” di Berlusconi e solo la mancanza di senso del limite da parte di Tremonti poteva spingerlo a profferire la frase di cui sopra. Ma vi è di più: dopo la primissima esternazione della moglie Veronica, Berlusconi ha reagito da Presidente del Consiglio, esigendo addirittura due puntate da “Porta a Porta” sull'argomento, due puntate da lui monopolizzate: che sulle sue vicende personali solo Berlusconi possa parlare in pubblico è una pretesa che la dice lunga sulla concezione della democrazia e del pluralismo in vigore nel centro-destra. Ma il punto merita un approfondimento, in quanto Tremonti non solo è titolare di uno dei più importanti dicasteri, il Ministero dell'Economia, ma è stato ed è tuttora anche il vero garante dell'accordo tra Berlusconi e la Lega in funzione della tutela del blocco sociale a base del centro-destra, il partito delle Partite Iva, piccole imprese, artigiani, professionisti, e nel momento della crisi finanziaria ha così bene interpretato il suo ruolo da rappresentare il punto di riferimento per gli attacchi alle banche ed al grande capitale e quindi la perfetta incarnazione del populismo di destra che costituisce la vera essenza del centro-destra italiano. Tremonti è colui che dà contenuti alla politica, spettacolare e di “marketing”, di Berlusconi. Ebbene Tremonti colleziona fallimenti dopo fallimenti e non è un caso che il sostegno continuo fornito alle piccole e me-

die imprese dal Governo fin dal 2001, con la breve parentesi 2006-2008, sostegno basato sul favorevole regime fiscale, sulla deregolamentazione, anche selvaggia, in materia di diritto del lavoro e di reati fallimentari e societari, non abbia evitato all'esplodere della crisi finanziaria che la parte più debole sia proprio la piccola e media impresa, che ha bisogno dell'aiuto finanziario delle banche , per ottenere il quale manca qualsiasi credibile ipotesi di politica economica, con Tremonti costretto addirittura ad attaccare ed a demonizzare le banche, in maniera spesso folcloristica, con toni propri da sinistra radicale (quale il ricorso alla famosissima frase di Brecht sullo scarso senso morale dei banchieri, giudicati addirittura peggiori dei rapinatori di banche). La difesa di Berlusconi da parte di Tremonti è quindi frutto di una lucida strategia politica: nel momento in cui la politica del Governo si mostra in tutta la sua inconsistenza, l'unica ciambella di salvataggio è rappresentata dal carisma di Berlusconi, da proteggere gettando discredito sul “vojerismo” avversario. Ciò spiega perché Berlusconi e tutti i suoi si siano scatenati nella vicenda, in maniera tra l'altro controproducente in quanto tale da aumentare l'eco presso la pubblica opinione. Tremonti ha quindi tentato di spostare il tiro, ridimensionando il tutto quale mera vicenda da “camera da letto”. Il tentativo, ingegnoso, è erroneo, in quanto incide proprio sul carisma di Berlusconi, carisma che si mostra in tutta la sua inconsistenza nel momento in cui è proprio Berlusconi a non saper gestire le vicende della propria “camera da letto” dopo essersi presentato quale assoluto vincitore, in privato ed in pubblico. La perdita di credibilità di Berlusconi in seguito alla vicenda, sia in ambienti cattolici, sia nella pubblica opinione in genere, dimostra che la battaglia politica in Italia si gioca sul nesso tra Berlusconismo e populismo di destra. Solo un approccio globale e coerente ai profili istituzionali e costituzionali da parte della sinistra può mostrare al paese che l'alternativa c'è e che solo in Italia, mentre l'Occidente è incentrato sul modo come affrontare la crisi finanziaria e la grave situazione internazionale, si discute su “papi” e cose similari, esclusivamente perché la progettualità politica è stata annebbiata a favore di un plebiscitarismo e di un sistema carismatico, tra l'altro rivelatosi estremamente fragile. studiobochicchio@legalebochicchio.it

NON è la prima volta che richiamo all’attenzione della Regione Basilicata e degli enti locali della provincia di Matera, per un impegno serio, perché, finalmente, si dia a Matera la ferrovia dello Stato. Di qui, la necessità di rimuovere gli ostacoli che vedono fermi i lavori per la costruzione della tratta ferroviaria Matera-Ferrandina e per concretizzare il progetto di prosecuzione del tratto ferroviario da Matera con collegamento sulla Bari-Napoli. Ma la situazione è ferma, mentre si susseguono promesse e impegni che finiscono nel lulla, ultimo il solenne impegno, assunto in Basilicata, dall’allora ministro delle infrastrutture e dei trasporti di Pietro. Preoccupato dello stallo che umilia Matera e i cittadini materani (tanto più, nel momento in cui Matera è al centro dell’interesse turistico di tanti paesi europei e del mondo intero), invito il presidente della Regione, De Filippo, il presidente della Provincia di Matera, Stella e il sindaco di Matera Luccico ad avviare un’azione congiunta, per rimuovere gli ostacoli (veri o presunti?) che si frappongono alla ripresa dei lavori sulla tratta Matera-Ferrandina. La Regione, in particolare, utilizzi il rapporto con le ferrovie dello Stato e con Trenitalia, per ottenere impegni concreti, in caso contrario rescinda il rapporto e blocchi i trasferimenti finanziari. Del resto, non mi pare che la Basilicata sia al centro delle attenzioni di Trenitalia, visto il cattivo stato del trasporto ferroviario nella nostra regione. A tal proposito, in una mia interrogazione al presidente dell’amministrazione provinciale di Matera, sollecito l’attivazione e il miglioramento del collegamento con autobus, da Matera per lo scalo ferroviario di Ferrandina e ritorno, dal momento che alcuni treni non trovano la coincidenza per Matera; sottoponendo i passeggeri a inaccettabili ritardi e disagi. O siamo in una situazione dell’Africa per ripetere le parole di una turista inglese?

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NON INVIDIO PER NULLA LE DONNE GIOVANI E BELLE di GIAN CARLO MARCHESINI LE donne giovani e belle sono creature, tra le tante create, particolarmente belle: perché donne, perché giovani, perché, appunto, belle. Soltanto per questo la vita meriterebbe di essere vissuta. In loro presenza, a volte per l'emozione le forze mancano, le energie tumultuosamente irrompono. Un loro sorriso, una carezza, una risata o addirittura il miracolo di una loro piena accettazione e accoglienza, diventa per noi uomini il paradiso nella migliore forma consentita. Io non invidio la condizione della donna giovane e bella che in questo paese oggi lavora. Già ancora prima di trovare lavoro, cercandolo come è suo diritto, bene che vada si trova a essere oggetto di attenzioni sospette e di valutazioni quantomeno ambigue. Quanto è apprezzata effettivamente in lei esperienza, competenza, preparazione e intelligenza? E' giudicata come persona, o come gradevole ornamento e potenziale piacevole strumento? E una volta che trova lavoro, la sua grazia e bellezza sono qualità in più, separate e diverse, o entrano pesantemente a condizionare percorso, affermazione, carriera? E' considerata, come la coca e il denaro, uno stimolante additivo? E' un premio che il guerriero si concede per il meritato riposo? Io non invidio la condizione della donna giovane e bella che lavora oggi in Italia. Anche un uomo può vendere al mercato del lavoro le sue capacità e competenze: le pesa e contratta, se così gli va, e in cambio ne ricava riconoscimento, denaro e potere. Ma la donna giovane e bella rischia, oggi in Italia, di non capire se la sua posizione di lavoro è frutto di abilità, capacità, tenacia e competenza, o è semplicemente risultato dell'abilità nella transazione e vendita di una prerogativa che con la professionalità ha da spartire poco o nulla. Io non invidio la condizione della donna giovane e bella che lavora oggi in Italia. Mettiamo una che arriva a fare la ministra del governo di questa Repubblica. Anche un Brunetta può sempre vantare un qualche talentaccio nella capacità di roteare minaccioso gli occhi, nell'arte di urlare e insultare. Nell'opera dei pupi che è diventato oggi il teatrino della politica, lui ha capito perfettamente la parte che il suo padrone, e certo pubblico, reclama. Non tutti sanno dire alla sinistra “vada a morire ammazzata!” come lo sa dire lui. Io non invidio la situazione della donna giovane e bella che voglia lavorare oggi in Italia. Diciamo così: il suo valore è fungibile, barattabile, intercambiabile alla stregua di un ingrediente ambito come appunto la coca, o, massima aspirazione, di una ben retribuita carica politica pubblica. Ogni uomo patriarca e principe, colui cioè che detiene il potere grande o piccolo, manager, premier o portiere che sia, la considera alimento necessario del suo onnipotente e magniloquente immaginario sessuale, preda delle sue partite di caccia, invidiato e sostanzioso bene di ogni soddisfacente trattativa e transazione tra maschi. A una ministra giovane e bella non sembra invece essere richiesta particolare capacità nel fare. E nel caso possedesse qualità straordinarie di testa e di cuore? Se avesse stoffa e talento in abbondanza? Non essendole stato richiesto nulla in partenza, se non il libero godi-

mento della sua avvenenza, temo dovrebbe fingere e dissimulare e nascondere per non creare allarme, limitarsi a sorridere roteando gli occhi, magari in modo un po' più vezzoso dell'orrendo Brunetta. Ma fino a che punto, fino a quanto e a quando una donna giovane e bella - e tutte le donne se vogliono in qualche misura sostanziale lo sono - può accettare di funzionare come preda, o cassa di risonanza, o succedaneo della coca, e ingrediente e accessorio gradevole e perfino necessario per l'onnipotenza maschile, e quindi in qualche modo utile al suo, di lei, successo? E fino a che punto lei, la nostra donna giovane e bella, ha di fatto deciso di starci, accettare la sfida, giocarsi la partita perché convinta di essere lei alla fine la più forte, quella che se vuole, fingendo di accettare la parte della docile sottomessa, può sempre rovesciare il tavolo e impadronirsi dell'intera posta? A dire il vero, anche la moglie del premier pensava di esserci riuscita... Tradizionalmente, il valore della donna nella società si giocava praticamente tutto tra l'essere buona figlia e buona madre, ottima moglie e/o servizievole puttana. Ma quello è stato il nostro piccolo mondo antico. Oggi siamo a diversi decenni dalla nascita e dall'esplosione nel mondo e in Italia del femminismo. Al proposito ci sta una domanda: a che punto è la conquista per la donna di un sua identità piena e autonoma, ricca, originale e diversa? La battaglia si direbbe essere ancora del tutto aperta. Anche Salvatore Biasco, ascoltato alla presentazione del suo Per una sinistra pensante. Costruire la cultura politica che non c'è (Marsilio editore) in una saletta adiacente al Parlamento, individua lo spirito dei tempi nella ricerca di un benessere e di un piacere individuale senza freni né limiti, e la sua immagine emblematica nel papi sultano che invita la bella fanciulla a danzare nel suo lettone. A dire il vero non è immagine nuovissima, affonda le sue radici nella mitologia greca, o nei racconti della Bibbia: ma forse mai come oggi ha assunto una pratica così diffusa e una consacrazione di massa. D'altronde, il '68 e il '77 erano mossi anche da uno spirito libertario che invitava a liberarsi dal bigottismo clericale e dalla ipocrisia del piccolo

borghese benpensante. E anche il femminismo ha preso lì slancio e ispirazione. Il punto è che questa nuova licenza individualistica libertina di massa porta sì alle estreme conseguenze la ricerca del piacere, ma ben dentro un quadro classista e sessista nei rapporti di forza: là dove il punto di vista ordinante e dominante è quello del vecchio maschio ricco e potente, del sultano patriarca: e la fanciulla - o il fanciullo - continua ad essere l'eterna Salomé che si prostituisce e danza, provandosi in cambio a ottenere la testa del fastidioso predicatore profeta - o, oggi, a passare direttamente dal lettone di Putin a uno scranno in Parlamento. D'altra parte, se per i maschi e le femmine giovani e bellocci i vecchi assatanati sono disposti a cedere una (piccola) parte del loro potere, come scandalizzarsi se molti di loro abbozzano? O pensiamo invece che, in questo clima di istigazione a una pratica dopata di individuale onnipotenza, possa invece prevalere il modello pensoso e sobrio, diligente e saggio? Immaginiamo che prenda corpo, prevalga e sia premiato il modello dell'impegno appassionato e del talento alimentato da una cultura socialmente solidale e responsabile, comunitaria e cooperativa, egalitaria e condivisa: non ne vedremmo finalmente delle rincuoranti e belle? Ma, come sta succedendo negli USA con Obama, non dovrebbe essere questo il compito della sinistra italiana? E - come ha sostenuto Giulio Sapelli nel suo intervento alla presentazione del libro di Biasco non ha invece la sinistra negli ultimi decenni abdicato ai valori liberalsocialisti, uniformandosi ai valori e ai modelli di una cultura sfrenatamente liberista e individualista, aderendo e adeguandosi a una mutazione antropologica per la quale proprio dalla sinistra sono venute le proposte peggiori per togliere alla cooperazione l'anima mutualistica e trasformarla in impresa competitiva in un mercato liberista, e gli operai si riconoscono oggi nella Lega? E non rischiano la gloriosa Toscana ed Emilia, proverbiali per la dominanza pressoché assoluta della cultura cooperativa di sinistra, di trasformarsi socialmente, culturalmente e politicamente in fortilizi della peggiore mentalità proprietaria, egoista e razzista?

EMERGENZA AGRICOLTURA SERVONO INTERVENTI SIAMO ormai all’emergenza. Le imprese agricole vivono nel dramma, sempre più strette dagli opprimenti costi produttivi e contributivi e dal crollo verticale dei prezzi praticati sui campi. Non è solo il settore del latte a preoccupare. E’ l’intero arcipelago agricolo italiano che segna ‘rosso’. Dai cereali all’uva, dall’olio d’oliva all’ortofrutta, dalla zootecnia da carne al florovivaismo, è uno scenario sempre più allarmante. Servono interventi urgenti, straordinari e concreti. Da parte del governo continua, però, ad esserci una scarsissima attenzione nei confronti del settore primario. La stessa finanziaria per il 2010, come i decreti anti-crisi varati nei mesi scorsi, non tengono affatto conto delle difficoltà, sempre più gravi, che incontrano gli agricoltori”. Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi fortemente preoccupato per una crisi che non ha precedenti negli ultimi trent’anni. “Negli ultimi dieci anni -dice il presidente della Cia- circa 500 mila imprese agricole, in particolare quelle che operavano in zone di montagna e svantaggiate, sono state costrette a cessare l’attività. Soltanto nel 2008 più di 25 mila sono andate fuori mercato. Il rischio è che nei prossimi quattro-cinque anni altre 250 mila aziende rischiano di chiudere i battenti. Senza interventi realmente propulsivi sarebbe una tragedia per l’intero settore”. “Per questo motivo -sostiene Politi- abbiamo promosso, come Cia, la mobilitazione sull’intero territorio nazionale. Nello stesso tempo rinnoviamo l’appello per azioni comuni a tutte le organizzazioni agricole e cooperative, e in particolare a Confagricoltura e Copagri, che hanno condiviso con noi, in molte iniziative territoriali, la protesta degli agri-

coltori nei confronti dei gravi problemi che attanaglianoilsettore.In talecontesto,nonè esclusa una manifestazione di carattere nazionale. Vogliamo far sentire, in modo vibrante, la voce dei produttori agricoli italiani, che sono stanchi di restare inascoltati, anche quando le questioni assumono contorni drammatici, come quelli attuali”. “Un panorama reso ancora più complesso dalla mancanza di una politica mirata a sostegno dell’agricoltura. Da parte del governo, in questi mesi, solo pochi e totalmente insufficienti provvedimenti. Nessuna misura -rileva il presidente della Cia- è riuscita ad incidere positivamente sull’imprenditoria agricola. E’ una situazione non più tollerabile. Per questo diciamo basta ai continui annunci. E’ venuto il momento degli atti tangibili. Serve un nuovo progetto di politica agraria”. “Occorre predisporre -evidenzia Politi- interventi che, agendo anche sulla leva fiscale, permettano di ridurre i pesanti costi che le imprese sono costrette a sopportare. E’ indispensabile da subito una fiscalizzazione degli oneri sociali e il finanziamento del Fondo di solidarietà per la calamità naturali, promesso più volte anche dallo stesso presidente del Consiglio”. “Non si può continuare ad ignorare una realtà grave che è sotto l’occhio di tutti. Ecco perché -conclude il presidente della Cia- la nostra protesta sarà ferma e determinata. Ci battiamo con energia affinché un grande patrimonio, quale è quello agricolo e rurale dell’Italia, non vada disperso e si frammenti ulteriormente. Le conseguenze sarebbero devastanti non solo per il settore, ma anche per l’intera economia”. Giuseppe Politi Presidente della Cia

IL BRAS TELEVISIVO DIVERSO DA RIONERO NEL programma pomeridiano in onda su Canale 5 di qualche giorno fa, intorno alle 17,30, è stato ospite il regista Tinto Brass. La presentatrice Barbara D'Urso non ha mancato di impostare l'intervento sulle facili allusioni ed ammiccamenti circa le produzioni cinematografiche del regista ritenute “erotiche”, con la presenza di due avvenenti e pressoché svestite vallette, verso le quali si chiedevano al maestro apprezzamenti come luogo comune vorrebbe: il posteriore esibito e gongolato, le movenze se pur brevi da spettacolo porno e quant'altro. Atteggiamenti che il regista non disdegna e non omette di interpretare, anche in funzione di una sua “anarchica” idealità, lungi da perbenismi di facciata o retorici. Brass è personaggio che si può invitare per parlare di arte e di erotismo, di cinema come di costume, dipende dalle scelte (editoriali) che si vogliano operare. Alla Mostra del Cinema di Venezia (ad esempio) invitato poche settimane fa per presentare suoi lavori un tempo censurati, è stato accolto come un grande maestro del cinema, ed ha

offerto (negli incontri e nelle conferenze) il meglio di se approfondendo tematiche culturali inerenti il costume ed il cinema. Invece, nella televisione commerciale (e nelle ore protette) si è voluto offrire di Brass l'aspetto più scurrile e banalizzante del personaggio, lontano anni luce dall'incontro del giugno scorso a Rionero, su invito del CineClub De Sica - Cinit nel quale ha parlato (incalzato dal critico Lostaglio) soprattutto della sua esperienza di regista, dal neorealismo all'attuale fase di cinema edonista e voyerista, ma con l'eleganza che contraddistingue un uomo di cultura e di spettacolo, e quindi mai volgare o allusivo come è invece apparso nella ospitata della D'Urso su Canale 5. Questa è la televisione, degli ascolti e delle vendite, non della eventuale capacità (e volontà) di fare anche un minimo di “cultura” mediante una figura di cinema che ha contribuito alla storia del Cinema. Pasquale De Luca, Georges Almaz, Raffaele Mele, Giuseppe Rita, Vincenzo Uva, Vittorio Vertone

LA LENTA AGONIA DEL PAESE DI ARMENTO

LA SOLIDARIETÀ DI LUIGI SCAGLIONE AL GIORNALISTA NELLO REGA

SEMBRAun paradossoquanto titolato.Manon ècosì. Ilpiccolo centro del sud Appennino Lucano si spopola a vista d'occhio (sono 650 gli abitanti residenti, ma molto meno i presenti). Fra qualche giorno un'altra famiglia di 3 persone (padre, madre e pargoletta) prenderà la via del Nord Italia nella speranza di trovare lavoro per sbarcare il famoso lunario. Dalle colonne di questo giornale è stato chiesto un progetto per la valorizzazione delle balze, che molto simili sono a quelle della cittadina di Volterra, in quel di Pisa. Un'altra tegola si è abbattutasuilettori diArmento.L'edicolaèchiusa daoltredieci giorni, non si sa se si tratta di poco o di chiusura definitiva. Sembra cosa da niente, ma è un mezzo di informazione che agli appassionati lettori viene a mancare. E che dire del Centro oli di Corleto Perticara, di cui da mesi non si sente più parlare. Queste e tante cose ancora pesano su una popolazione, vecchia di per sé, e con questi momenti intervenuti rischia di impoverirsi sempre di più. Ma non è finita qui. Le due grandi risorse nazionali, il petrolio e l'acqua, scivolano verso la Puglia in condotte che portano via ricchezza dalla Lucania. Condotte che sembrano tante corsie sotterranee dal sapore tombale. Le Autorità preposte sono invitate a mettere riparo a questa lenta agonia della gloriosa e tanto famosa terra di Lucania. Gianni Saponara

LE istituzioni regionali e cittadine, esprimano la più ampia e piena solidarietà al giornalista potentino Nello Rega, fatto oggetto in questi mesi di vili attacchi intimidatori nei suoi confronti e della sua famiglia, per aver avuto il coraggio e la forza di raccontare attraverso i suoi scritti, i problemi della convivenza civile tra cristiani e islamici. Ben lungi dallo scatenare una battaglia di religione, ma attenti al senso delle iniziative che Rega ha portato avanti in questi anni da un osservatorio privilegiato come è quello di giornalista della redazione esteri di Televideo, ci aspettiamo che anche associazioni, movimenti per i diritti civili, partiti politici, sappiano creare quel clima di difesa della dignità umana di un professionista dell'informazione che ora corre seri pericoli per il coraggio mostrato. Nei giorni scorsi l'allarme lanciato da un settimanale era stato forse preso sotto gamba, ma alla vigilia della presentazione del suo nuovo lavoro editoriale e contestualmente al rendiconto delle attività portate avanti dalla onlus di sostegno al Libano, si sono ripresentati gli sciacalli che a livello mondiale gettano terrore per impedire che si apra uno squarcio di luce nelle tenebre di un rapporto dove la convenga civile va conquistata giorno per giorno e per la quale noi cristiani continuano a batterci convinti che solo il dialogo e le concrete azioni di solidarietà umana, compreso l'ascolto, possono garantire una maggiore sicurezza al mondo. All'amico giornalista e scrittore Rega, vada il grande sostegno umano della nostra piccola ma significativa azione quotidiana”. Luigi Scaglione Capogruppo Popolari Uniti in Regione

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Sabato 26 settembre 2009


Italia / Mondo

Sabato 26 settembre 2009

Lotta alla disoccupazione, formazione e innovazione

Speculazione, fisco e aiuti

G20, il Patto di Pittsburgh chiude il vertice della ripresa

Le tre priorità italiane illustrate da Berlusconi

di LUCA RONDANINI

di MARINA PERNA

PITTSBURGH- Lotta alla disoccupazione e al protezionismo. Stop ai superbonus e misure di sostegno per la ripresa. Da Pittsburgh, dove ieri è andato in scena il terzo G20 in un anno, arriva un vero e proprio patto che ruota su alcuni perni ben precisi. In più dalla città americana arriva la conferma che da oggi in avanti sarà proprio il G20 il forum in cui prenderà forma la cooperazione economica internazionale lasciando al vecchio G8 un ruolo diverso e per certi versi più politico. I punti chiave sono riassunti nella dichiarazione finale approvata al termine dei lavori. Al primo punto la lotta alla disoccupazione visto che la mancanza di lavoro rischia di crescere anche nei Paesi in via di ripresa: da qui la necessità di misure a sostegno dei disoccupati per favorire la formazione professionale di chi perde il posto e la creazione di nuovo lavoro, soprattutto nelle nuove tecnologie, nell'ambiente, nell'energia pulita e nelle infrastrutture. In quest'ottica il presidente di turno del G20, il presidente Usa Barak Obama, ha invitato il suo segretario al Lavoro a organizzare, entro il 2010, un meeting internazionale, insieme all'Ocse, per valutare l'evoluzione del mercato occupazionale. Altro nodo cruciale la questione dei bonus ai super banchieri. Da Pittsburgh arriva la conferma che da ora in poi le remunerazioni dei banchieri dovranno essere legati ai risultati di lungo termine. Non ci sarà nessun limite preciso, come chiesto in particolare dalla Francia, vista l'opposizione americana. Confermata anche la massima attenzione per combattere il protezionismo. I Grandi sostengono in più "di essere determinati a portare a conclusione i negoziati per Doha Round sul commercio estero entro il 2010". Il G20 ha anche riconosciuto la necessità di non interrompere le misure di stimolo all'economia fin qui prese. Niente exit strategy per il momento quindi anche se i Grandi si riservano di metterle incampo «appenail momentoeconomico lo consentirà». La crescita sostenibile potrà essere quindi raggiunta stimolando la domanda interna e facendola passare da pubblica a privata. Infine sul piano delle regole verranno attribuiti più ruoli al Financial Stability Board (FSb) guidato dal governatore di Bankitalia Mario Draghi che dovrà es-

PITTSBURGH–Combattere la speculazione è più importante di ridurre o calmierare i bonus ai manager o ai banchieri. Ed è una delle priorità italiane al G20. Silvio Berlusconi è arrivato a Pittsburgh con una posizione precisa. E diversa da quella di alcuni colleghi europei, primo tra tutti il francese Nicolas Sarkozy che ha fatto dei superbonus ai manager un cavallo di battaglia. La speculazione, soprattutto quella delle materie prime – petrolio e alimentari in prima linea – «è più importante» e deve essere fermata, spiega Berlusconi prima di partire da New York per la Pennsylvania. Ribadendo quello che ha messo nero su bianco in una lettera inviata al presidente Barack Obama in vista del summit: «stabilire ed applicare regole migliori per i mercati finanziari è una priorità assoluta per porre la crescita futura su fondamenta più solide», ha scritto il premier italiano che proprio martedì scorso aveva confermato la necessità di spingere sulla lotta alla speculazione in un’altra lettera, co-firmata – in un inedito 'asse' – con il premier australiano. Ma Pittsburgh è anche un occasione da non perdere per «trovare un intesa sul clima», in vista di Copenaghen, spiega il premier che sul fronte della crisi, invece, rilancia sulla necessità di creare fiducia: «ritengo fondamentale – si legge nella missiva ad Obama – continuare a ristabilire un clima di fiducia per i nostri cittadini, indispensabile per una ripresa dei consumi e degli investimenti».

Berlusconi, è arrivato a Pittsburgh con le priorità italiane: no alla speculazione, sostegno ai paesi poveri, lotta al protezionismo e ai paradisi fiscali. Ma anche nella sua veste di presidente del G8, spiegando che il G20 deve portare avanti «i risultati ottenuti all’Aquila. Con lo stesso spirito di responsabilità condivisa», scrive nella lettera a Obama ricordando che «i risultati concreti che siamo riusciti ad ottenere lo scorso luglio su diversi fronti (dal commercio internazionale, alla lotta contro i cambiamenti climatici, dalla sicurezza alimentare, al sostegno dei paesi e delle popolazioni più vulnerabili) rappresentano un contributo molto prezioso per le decisioni che prenderemo a Pittsburgh». E ha rilanciato il doppio formato dei vertici: «riteniamo essenziale che sia garantito il più stretto coordinamento tra le presidenze G8 e G20 e che sia chiara la distinzione dei due formati». «Abbiamo anche portato avanti il lavoro sui paradisi fiscali, giurisdizioni poco o per nulla cooperative nello scambio di informazioni. A Pittsburgh si potrà andare oltre nel combattere l'evasione fiscale internazionale, che danneggia le finanze pubbliche e il senso di equità dei cittadini», aggiunge Berlusconi. «L'uscita dalla crisi» non deve poi «far dimenticare un tema di grande importanza quale la lotta ai cambiamenti climatici. Come ci ha ricordato il segretario generale» dell’Onu, Ban Ki Moon, «Pittsburgh –conclude –è un’occasione che non possiamo mancare per favorire il raggiungimento di un accordo globale all’imminente conferenza di Copenaghen».

Il premier «Rilanciare i consumi»

sere allargato anche alle economie dei paesi in via di sviluppo e emergenti. Già entro fine anno i ministri delle Finanze ed i Governatori delle Banche centrali dovranno avviare un processo comune per la crescita. In definitiva negli auspici dei Grandi Pittsburgh dovrà segnare l'inizio di un nuovo approccio alla governance economica globale con la creazione di una architettura economica internazionale per il Ventunesimo secolo, Gli Usa rassicurano i grandi del G20 riuniti a Pittsburgh: la riforma delle regole della finanza è il primo punto in agenda ed una priorità per l’amministrazione Obama. Certo, la necessità di correggere gli squilibri globali rimane fondamentale, ma lo stesso Obama passerà «molto tempo nei mesi a venire ad affrontare la questione della riforma

delle regole finanziarie», come riferisce il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs. Lo stesso concetto è stato poi ripreso e dettagliato dal titolare del Tesoro, Timothy Geithner, sottolineando come si inizino a «vedere i primi segnali di ottimismo sulla ripresa» dell’economia globale e americana. «C'è un impegno condiviso al G20 per sostenere questi primi segnali di ripresa e di crescita», ha spiegato Geithner, così come c'è un «forte sostegno» da parte dei leader internazionali, Cina compresa, sul piano della Casa Bianca per ribilanciare gli squilibri globali. Il segretario Usa si è quindi detto fiducioso che i Paesi del G20 compieranno passi in avanti sulla ridistribuzione dei diritti di voto all’interno delle organizzazioni internazionali, Fondo Monetario Internazionale in testa.

Davanti ai grandi 2.000 persone

Manifestazione pacifica nel centro PITTSBURGH – Circa duemila manifestanti pacifisti (quasi il doppio secondo gli organizzatori) hanno 'occupato', senza violenze, il centro di Pittsburgh dove si stava svolgendo il Vertice del G20, con i leader dei paesi più ricchi e quelli delle principali economie emergenti. Il corteo principale, con decine di organizzazioni pacifiste, ecologiste, studentesche e no-global, è partito – come era successo giovedì con le dimostrazioni non autorizzate sfociate poi in una serie di scontri con la polizia – dal vicino campus di Oakland. I manifestanti, con cartelli di tutti i tipi (dal Darfur al Tibet, dal clima alla lotta contro l’inquinamento, passando per le guerre in Iraq e in Afghanistan) sono poi confluiti in un parco di Downtown Pittsburgh, non molto lontano dal Convention Center che ospita i 'grandi', separati da loro da centinaia di metri e da una serie di gabbie metalliche simili a quelle che erano state allestite a Genova per il G8 del 2001. Secondo la stampa locale, c'erano anche alcuni degli anarchici accu-

sati di avere provocato gli scontri della vigilia, con decine di arresti e la polizia che ha lanciato candelotti lacrimogeni, prima di sparare anche proiettili di gomma. Tra questi, secondo il blog del Pittsburgh Post-Gazette, il più diffuso quotidiano della città, era in particolare presente Alex Bradley, noto militante locale molto attivo durante la manifestazione della vigilia. Contrariamente a giovedì, quando era in jeans e t-shirt neri, Bradley sfoggiava ieri una tenuta sportiva colorata, con pantaloni da jogging azzurri. Al quotidiano, Alex ha spiegato che la manifestazione di giovedì, organizzata dal gruppo libertario Pittsburgh G20 Resistance Project, è stata l’espressione de «il potere del popolo», mentre la marcia di ieri è consistita in «un appello alla gente al potere» e che ambedue sono necessarie. Una settantina di persone erano state arrestate durante la notte e nel corso della giornatadi giovedìperavere manifestato senza autorizzazione ed avere distrutto diverse vetrine.

La curiosità

Michelle tacchi alti e sobrietà PITTSBURGH – Alla spicciolata, sono arrivati i Grandi della Terra per il ricevimento ufficiale del summit del G20. Il presidente Usa Barack Obama era da poco giunto al Phipps Conservatory and Botanical Gardens, i prestigiosi giardini di Schenley Park dove, nella suggestiva cornice composta da cactus giganti e sculture in vetro, hanno cenato i capi di Stato e di Governo. Elegantissima, Michelle era accanto al marito in un sobrio vestito in seta plissè, in fantasia rosa antico: in contrasto con le ultime foto pubbliche che la ritraevano in ballerine o scarpe da ginnastica, la first lady americana indossava dei vertiginosi tacchi alti. La padrona di casa aveva inoltre i capelli raccolti, e sfoggia una lunga collana di perle. Il primo ad arrivare è stato Dan Onarato, il County Executive of Allegheny County, vale a dire il primo cittadino della contea di Pittsburgh. Il presidente Usa ha accolto tutti tutti gli ospiti con una vigorosa stretta di mano e un caloroso 'How are you?'.

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14 Economia


24 ore in Basilicata

Sarconi Ieri l’arrivo del corpo di Valerio Messuti, il giovane morto in un cantiere dell’A3

Se il silenzio vuol dire dolore Oggi i funerali, previste numerose autorità. Proclamato il lutto cittadino SARCONI - L'intera comunità sarconese piange Valerio, ventuno anni compiuti da qualche mese, deceduto tragicamente due notti fa, mentre lavorava in una galleria sull'autostrada Salerno Reggio Calabria in località “Serra dell'Ospedale” nel comune di San Marco Argentario in provincia di Cosenza. Mentre con altri due colleghi era intento a lavori di manutenzione su di un cestello elevatore, un blocco di argilla si è staccato improvvisamente dal fronte di scavo travolgendolo. Per lui non c'è stato niente da fare, «è morto sul colpo», hanno detto gli altri due operai rimasti miracolosamente illesi. Un silenzio assordante ha fatto da sottofondo all'arrivo in paese della salma del giovane. Un silenzio rotto solo a tratti dal pianto straziante, ma composto, della madre, del padre, del fratello e dei famigliari più stretti. In tanti l'hanno atteso davanti la sua casa, pochi coloro che sono riusciti a trattenere le lacrime all'arrivo della bara. Finanche il cielo ha provato pietà di questo dolore, con un raggio di sole che per

Valerio Messuti

qualche istante ha fatto capolino tra le nuvole. Dolore, rabbia, costernazione, incredulità. La gente non finisce d'interrogarsi sul perché un ragazzo giovane, esuberante, pieno di vita e di voglia di vivere abbia trovata la morte in un modo così tragico. Non si cercano capri espiatori, non si addossano colpe, molti ancora stentano a credere che in quella bara sia racchiuso il corpo di un ragazzo

con ancora tutta la vita da vivere, con ancora tutti i sogni ed i progetti adolescenziali da realizzare. Valerio, ventuno anni, con forse l'unica colpa di essere voluto crescere più in fretta della sua età. Ventuno anni, un'età in cui tanti ancora si beano della protezione della famiglia. Lui no. Sin da ragazzo, per propria scelta, le sue erano sempre estati di lavoro. Trovava sempre dove

impegnarsi per guadagnare qualche soldino con cui soddisfare i suoi bisogni di adolescente. Voleva crescere Valerio. Questa sua impazienza nel voler diventare grande lo portò ad abbandonare la scuola superiore, seppur bravo alle scuole medie, per trovarsi un lavoro che, non ancora maggiorenne, gli desse quell'autonomia a cui aspirava. Una voglia di vivere forte, impulsiva, generosa, che lo ha portato per lavoro al nord prima ed in Calabria poi. Voglia di vivere che un amorfo blocco di argilla ha spento due notti fa in una profonda galleria del profondo sud dell'Italia. Oggi, nella chiesa di Sant'Antonio, le esequie celebrate dal parroco don Vito Micucci. Hanno assicurata la partecipazione il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo, il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, i Sindaci di Sarconi e Moliterno, Cesare Marte ed Angela Latorraca. E' stato proclamato il lutto cittadino e le bandiere degli edifici pubblici, ancora una volta, listate a lutto. Gerardo Tempone

L’assessore regionale calabrese Michelangelo Tripodi

«Il presidente dell’Anas Ciucci si prenda le sue responsabilità» «ALTRO che commissione d’inchiesta. Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, si assuma le sue responsabilità e intervenga seriamente su tutto quanto riguarda l’andamento dei lavori per l’ammodernamento del tratto calabrese della SalernoReggio Calabria». A sostenerlo, in una nota, Michelangelo Tripodi, assessore regionale all’Urbanistica e Governo del territorio e segretario del Pdci Calabria, riferendosi al giovane lucano morto avantieri in un cantiere dell’A3. «Morti sul lavoro - prosegue Tripodi - cantieri fermi, disagi e sicurezza zero e chi più ne ha più ne metta. Ieri un operaio di soli 21 anni ha perso la vita e la sola risposta che ha saputo dare il presidente dell’Anas è stata quella di annunciare di aver nominato una commissione d’inchiesta per verificare le

Tirocini formativi Commenti di vario segno sull’iniziativa

La sede della giunta regionale della Basilicata a Potenza

Pdci e Idv approvano il Piano Per Giuliano è «scempio di risorse» LA REGIONE lancia mille “tirocini formativi”, arrivano i commenti. Dicono il segretario regionale e il capogruppo del Pdci in consiglio regionale Giovanni Soave e Giacomo Nardiello: «Il Pdci sostiene il programmadei “Tirocini formativi”che è parte integrante delle proposte, più complessive, dell'intero centrosinistra per garantire occasioni, sia pure parziali e temporanee, di transizione delle giovani generazioni dallo studio alla vita attiva”. Vorremmo tra l'altro capire perché i tirocini formativi alla Regione Sicilia, amministrata dal centrodestra, vanno bene e non sono “operazioni clientelari”mentre alla Regione Basilicata il Pdl la pensa diversamente. Su una questione così seria come quella della inoccupazione dei giovani (almeno 21 mila le persone in cerca di prima occupazione in Basilicata secondo l'Istat al 30 giugno scorso) pensiamo invece che non debba prevalere alcun atteggiamento di furbizia politica». Proseguono Soave e Nardiello: «Il programma regionale è sin troppo chiaro sull'impiego dei mille tirocinanti presso le Amministrazioni Pubbliche e quindi non può alimentare alcuna polemica se non da parte di chi vuole utilizzarlo per fare propaganda politica sulla pelle dei giovani e per puntare al tanto peggio tanto meglio. Come hanno sostenuto le rappresentanti dell'Associazione Mamme per il Lavoro con la “tradizionale saggezza”che appartiene solo alle madri,“stoppare”l'emorragia intellettuale e quindi la “fuga” di 1000 giovani lucani è meglio di nulla». Un altro “ok” - e un sollecito alla Provincia di Potenza -da parte di Vit-

torio Prinzi, capogruppo Idv nell’ente: «Sono certo - dice - che l'Amministrazione Provinciale di Potenza saprà cogliere adeguatamente l'occasione rappresentata dai “Tirocini formativi” per diplomati e laureati per realizzare, secondo le finalità del programma gestito dal Dipartimento Formazione-Lavoro della Regione, attività aggiuntive o integrative a quelle ordinarie, in grado di fornire valore aggiunto all'azione della Provincia». «Sul programma dei “Tirocini formativi” - prosegue - si sta svolgendo una incomprensibile campagna demagogico-populista basata essenzialmente sulla disinformazione. Sarebbe sufficiente leggere i contenuti del programma stesso per cogliere tutti gli aspetti di un'iniziativa che non ha alcuna pretesa di avviare a soluzione la questione della disoccupazione giovanile e intellettuale in particolare. D'altronde, il tirocinio formativo, proprio perché non si configura come rapporto dilavoro, non fa maturare diritti ed aspettative per future assunzioni nelle Pa. E' pertanto un'occasione per i giovani diplomati e laureati di “mettersi alla prova”in un'esperienza diretta in ufficie servizipubblicieper glientiche li ospitano per realizzare servizi alle comunità e all'utenza che la carenza di organici non riescono a garantire». Ma c’è una lettura in controtendenza: quella di Vincenzo Giuliano, eader dell'Unione Dei Circoli Liberi e Forti di Basilicata. «Con i “tirocini formativi” - sostiene -la GiuntaRegionale diBasilicata ha aperto ufficialmente la campagna elettorale. La strategia adottata

è la stessa del passato: legare il voto ad una aspettativa anche se questa è lantana dalla concreta risoluzione del problema. Voler far finta di risolvere il problema della disoccupazione giovanile, ha continuato Giuliano, con iniziative sporadiche, frammentarie e fuorvianti, come quelle, oggi, dei tirocini formativi, ieri dei 100 talenti, della Long List ecc, si-

cause dell’accaduto, aggiungendo nel frattempo, contraddicendosi, che i responsabili dell’Anas e dell’impresa Carena hanno verificato che la galleria in cui è avvenuto il gravissimo incidente mortale non presentava alcun segno di cedimento o di altre anomalie strutturali». «Mi chiedo allora – prosegue il segretario regionale del Pdci – come sia potuto accadere quanto di grave e drammatico è successo. La risposta è ovvia. Sui cantieri della A3 si lavora senza un adeguato sistema di sicurezza e a farne le spese come sempre sono i lavoratori e intere famiglie costrette a piangere i loro cari. Questo stato di cose non può e non deve più continuare. La sicurezza sul posto di lavoro deve essere massima, garantita e rispettata. Di questo si deve preoccupare seriamente Ciucci».

gnifica continuare a sperperare risorse a discapito dei nostri giovani costretti ad emigrare».

Giuliano chiede di bloccare, con ogni mezzo, «quest'ennesimo scempio delle risorse».

Alta Formazione Corsi per favorire i processi di conciliazione

Professionisti della mediazione IN ARRIVO i professionisti della conciliazione e della mediazione. Li forma la On Line Service di Potenza. Voucher della Regione Basilicata, che abbattono del 90% il costo del percorso formativo. C'è una figura molto antica nella prassi umana che oggi sta diventando una vera e propria nuova professione: si tratta del mediatore di controversie o conciliatore, che trova diverse applicazioni in ambito professionale: dal sociale alla scuola, dalle relazioni commerciali ai rapporti di lavoro, dalla famiglia alle relazioni internazionali. Un potenziale enorme e un trend in forte ascesa, tanto da spingere la On Line Service di Potenza (www.onlineservice.it) ad inserire nel catalogo interregionale dell'Alta Formazione il Corso di Specializzazione per “Il conciliatore e il mediatore professionista”, con il patrocinio della Camera di Commercio di Potenza. “Siamo una delle pochissime strutture del Sud Italia ad essere accreditatidal Ministero della Giustiziaper la formazione di Conciliatori Professionisti in ambito societario e abbiamo maturato una significativa esperienza nel settore - dichiara Luigi Sabia, della On Line Service -. I riscontri degli ultimi anni ci dicono che sempre più strutture ricorrono a servizi alternativi alla giustizia ordinaria e quindi si affidano alla conciliazione e alla mediazione (come le Camere di Commercio o i sindacati), mentre altri hanno deciso di costituirli per la propria

utenza (dalle scuole, ai comuni, alle associazioni ambientaliste e di volontariato)”. “Un servizio con enormi potenzialità di crescita è legato alla 'mediazione familiare' - aggiungono dalla Costellazione Famiglia, l'Associazione di Promozione Sociale, partner del corso -, che si concretizza in uno spazio di incontro in un ambiente neutrale, nel quale la coppia ha lapossibilità di redimereo quantomenonegoziare le questioni relative alla propria separazione, sia negli aspettirelazionali,siain quellieconomici.Igenitorisono incoraggiati ad elaborare gli accordi che meglio soddisfino i bisogni di tutti i membri della famiglia, con particolare riguardo all'interesse dei figli”. Il percorso formativo si concretizzerà in 160 ore di attività (con giochi di ruolo e un project work) per simulare una procedura di conciliazione nella quale i formandi ricopriranno i vari ruoli degli attori della conciliazione, ipotizzando le varie soluzioni alla controversia e redigeranno l'accordo conciliativo, sempre sotto la supervisione di docenti esperti pronti a trasferire le preziose conoscenze utili a questa figura professionale. Il corso si rivolge a laureati e fruisce dei voucher formativi della Regione Basilicata, che abbattono i costi del 90%. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla On Line Service allo 0971 650601 o scrivendo a online@onlineservice.it

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Sabato 26 settembre 2009


16 Primo piano Il terzo livello I carabinieri del Ros puntano sui rapporti con il mondo del credito

Sabato 26 settembre 2009

Primo piano 17

Sabato 26 settembre 2009

Esclusivo: Parla Renato Martorano/5 Dall’unico verbale in cui ha reso dichiarazioni

Controlli sui movimenti bancari

Il caso Bardi visto dal boss

Gli strani giri di una fattura dell’impresa Basentini. L’intercettazione

«Avrei preferito consegnarmi, invece di farmi arrestare a casa di mio padre»

di FABIO AMENDOLARA

POTENZA - «Dissi già al dottor Montemurro il perché andavo a Villa a Mare… Se voi credete che io possa scappare vi sbagliate, anche perché i Ros mi hanno trovato con la borsa dove c’era scritto: “Questa serve per scendere in carcere”. Me la portavo dietro come la coperta di Linus dall’estate. Ho fatto pure il cambio di stagione. Prima era estiva, poi l’ho fatta diventare invernale». A Potenza si dice «scendere in galera», perché la città resta sul cocuzzolo di una montagna con il carcere verso valle, a duecento metri dal letto del Basento. Degli arresti dell’operazione “Iena due” si è parlato tanto e a lungo. L’avvocato di Renato Martorano venne accusato di essere un complice di quella “lobby affaristico-mafiosa”, che sarebbe stata operante in Basilicata dal 2000 al 2004. Finì in carcere con tutti gli altri il 22 novembre del 2004, ma venne scarcerato dal Tribunale della libertà. Piervito Bardi a quei tempi era presidente regionale dell’associazione di categoria dei penalisti, e i colleghi in sua difesa disertarono le udienze. Solo qualcuno prese le distanze, dividendo il fronte degli avvocati, non tra innocentisti e colpevolisti, più su una questione concettuale che riguarda il ruolo di un difensore e il suo rapporto con i magistrati che rappresentano l’accusa. A distanza di qualche mese da allora una mano anonima diede alle stampe un libro bianco su tutti i mali del Palazzo di giustizia, che finì diritto a

Quasi nove anni d’indagini sull’usura

Le copertine delle informative sul giro d’usura

DAL 2000 i carabinieri stanno cercando di far luce sul giro d’usura gestito da boss Renato Martorano. Già nell’inchiesta “Iena due” c’erano tracce della situazione in cui versava l’imprenditore Carmine Guarino. Nel corso dell’unico interrogatorio in cui il boss Renato Martorano aveva deciso di rispondere, i magistrati avevano scoperto che dietro Martorano si nascondevano i finanziamenti occulti di alcuni colletti bianchi. I carabinieri del Ros sono stati dietro al caso per anni. Poi hanno trovato dei “pizzini”a casa di Martorano e da lì sono risaliti ai nomi dei finanziatori occulti. uno degli imprenditori che ha fornito all’impresa Basentini materiale per la costruzione della villa di Renato Martorano. Su alcuni “pizzini” trovati a casa del boss, poi, accanto alle cifre, c’è una sigla: «Zac». Secondo gli investigatori «Zac» sta per Zaccagnino. Lo stesso Zaccagnino di cui parla Carmine Guarino, l’imprenditore finito in mano agli usurai, con la sua segretaria. La telefonata, intercettata, precede di qualche me-

se l’arresto di Martorano. «Zaccagnino - dice Guarino - ti ha fatto bene? Loro hanno tirato troppo la corda. La stanno tirando ancora». Da quel momento, forse, è sospettato anche lui di far parte della cerchia di finanziatori occulti del boss. Zaccagnino, secondo i carabinieri del Ros, ha effettuato «delle movimentazioni bancarie attraverso l’intermediazione sia di un certo Graziano, sia di Nunzio De

Una pattuglia di carabinieri

Canio, risultato un procuratore di un istituto bancario, con il quale Zaccagnino concorda in più occasioni incontri di persona». «Graziano» è lo stesso Graziano che telefona al geometra Bonelli. Mentre Nunzio De Canio «risulta - scrivono i carabinieri del Ros negli atti che il Quotidiano ha potuto consultare - in contatto anche con Antonella Mongiello, ex moglie di Renato Martorano. In particolare appare di indubbio interesse una

conversazione nella quale i due interlocutori accennano alla nota inchiesta “iena due”». Contatti con Nunzio De Canio sono emersi anche nel corso delle conversazioni intercettate sull’utenza in uso a un altra persona, sospettata di aver preso parte al giro di usura. De Canio lo invita per fargli «visionare della documentazione indicata - scrivono gli investigatori gergalmente in “carte”». f.amendolara@luedi.it

L’INCHIESTA

L’USURA - Il boss Martorano è sospettato di gestire un giro d’usura grazie all’appoggio di finanziatori occulti

IL RICICLAGGIO - Secondo gli investigatori ci sarebbero alcune imprese che aiuterebbero il boss a ripulire i soldi

GLI APPALTI - I sospetti dei carabinieri si sono concentrati su un subappalto del nodo complesso del Gallitello a Potenza

LA VILLA - Il boss aveva deciso di andare a vivere in periferia, in contrada Marrucaro a Potenza. Il bene è stato sequestrato

Il boss potentino Renato Martorano

Catanzaro dentro gli atti dell’indagine Toghe lucane, sulla scrivania del pm Luigi De Magistris. Poi ci fu un processo per calunnia, favoreggiamento e infedele patrocinio. L’avvocato è stato assolto nel giugno del 2008 assieme ad altri due colleghi, ma l’accusa ha già proposto appello. A Potenza quello di Piervito Bardi è un nome molto conosciuto. Già il padre era un noto avvocato, e venne anche eletto in Parlamento con i socialdemocratici. Il figlio per un breve periodo è stato il presidente della squadra di calcio cittadina. Martorano racconta ai giudici di quando seppe delle indagini sul suo conto. Dice che un’amica venne chiamata come persona informata sui fatti, lesse i capi d’accusa col suo nome, e glielo disse per telefono, nell’estate del 2004. Ci sono anche le intercettazioni. A quel punto Martorano, che era a casa del padre a Villa a Mare, in provincia di Salerno, si sarebbe rivolto al

suo avvocato. «Ho detto: “Qua a Potenza è più facile l’arresto e poi l’interrogatorio per capire il perché”… Avevo chiesto all’avvocato Bardi, anche al dottor Montemurro. Io ho chiesto, ho fatto chiedere, poi non so se glielo hanno chiesto: “Sono a Villa a Mare, in questo luogo non sono conosciuto… A fianco c’è un colonnello dell’aeronautica, di fronte ho un magistrato… sono ospite da mio padre che è una persona totalmente lecita. Non prende neanche una multa, manco un divieto di sosta”. Tramite l’avvocato Bardi chiesi: “Per piacere, se ci sta soltanto una sola possibilità che mi debbano arrestare, visto che sono stati fatti avvisi di garanzia…per un gruppo, un clan Martorano… vado io direttamente là”». Di tre ore di interrogatorio forse è il punto in cui i toni si fanno più polemici. Per un magistrato non c’è cosa peggiore di una fuga di notizie, e per un avvocato essere accusato come

un delinquente. Henry John Woodcock vuole vederci chiaro e tira il sasso nello stagno. Martorano si rivolge al suo collega, il pm Vincenzo Montemurro, che a quei tempi lavorava nella Direzione distrettuale antimafia di Potenza. Oggi è a Salerno. «Io se ero a Potenza non avrei chiamato l’avvocato… avrei detto: “Tanto sto qua, se mi vengono a prendere sono qua”. Ma a Potenza… Perché invece di vedere mio padre morire d’infarto preferisco farmi uno, due, quattro anni di carcere». Interviene anche l’avvocato Pasquale Bartolo, che difende Martorano dopo tutto quello che è successo a Bardi. «Lei può guardare benissimo anche il dottor Montemurro a proposito di sapere di arresti dice Bartolo - … lei lo può guardare, perché alcune domande sono scontate… Noi (E qui parla per gli avvocati ndr) le persone ve le portiamo in procura, e davanti alle carceri… quindi è inutile chiedersi “Come fa a sapere?” L’avvocato non viene a sapere una serie di cose, una serie di voci? Dopo di che nel momento in cui c’è un accordo, l’avvocato corretto porta il suo assistito dinanzi al carcere la mattina, o dinanzi alla procura della Repubblica… Certo se abbiamo a dirgli: “Scappa”, non abbiamo fatto il nostro dovere. Ma se abbiamo una persona che vuole presentarsi dinanzi a un carcere perché abbiamo saputo, o qualcuno ha saputo, o sappiamo che può, e deve essere arrestato, noi abbiamo il dovere di dirgli: “Andiamo, presentiamoci al pm». 5. continua

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POTENZA - Una fattura emessa dal Comune di Potenza, forse per i lavori di movimento terra per il nodo complesso del Gallitello, era stato portata «allo sconto» in vari istituti di credito. «E’ un’operazione mediante la quale un’azienda trasferisce ad un operatore specializzato una parte o la totalità dei propri crediti commerciali», spiegano i tecnici. Così facendo l’impresa di Giovanni Basentini, sospettata di essere una delle società controllate dal boss potentino Renato Martorano, indicato dagli investigatori come il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata, avrebbe cercato di «monetizzare denaro contante». E’ uno degli aspetti dell’inchiesta sul giro d’usura del boss Martorano che i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale stanno cercando di ricostruire. «Operazioni bancarie irregolari», le chiamano gli investigatori. Di quella fattura parla con una donna a telefono il geometra Francesco Bonelli, il numero due dell’impresa Basentini. Bonelli: «Carmela... mi chiama il direttore della banca e mi dice: “Fammi capire com’è la situazione...”. La fattura è del Comune. Poi la banca doveva...». Donna: «Ho capito. E’ andato a una banca è si è fatto pagare... diciamo... poi si è fatto anticipare i soldi...». Bonelli: «Nel frattempo... nel frattempo, la banca ha avuto anche i soldi dal Comune e tutto... che cosa ha fatto? Ha fatto la fotocopia ed è andato a un’altra banca... ha detto: “Io ho questo lavoro. Ho fatto questo lavoro qua e il Comune non mi paga. Mi potete dare altri 200 mila euro?”. Gliene hanno dati 160. Hai capito? Mo’ che ha fatto? Siccome il direttore non sapeva niente, mi ha chiamato, siccome sa che io mi occupo dei pagamenti... Prima che partissimo per... per là, ho detto: “Scusa Carmela, mi fai capire com’è che questa fattura si trova ancora non pagata?” Ha detto: “Fattelo spiegare da Giovanni”. Ho detto scusa ma... e lui lo sai che mi ha detto? “Mi servivano i soldi, come dovevo fare?”. Ho detto, sì, ho capito, ma mi vuoi avvisare?... ma non lo scoprono perché, comunque, si fidano di Giovanni Basentini...». Donna: «Si fidano? Che banca è?». Bonelli: «La banca Apulia... e là l’hanno già pagata. Hai capito?». Cosa ci sia dietro ancora non è chiaro. Come non appaiono chiari i movimenti di Vito Zaccagnino,

di LEO AMATO

LE INFORMATIVE


Sabato 26 settembre 2009

Respinta all’unanimità la proposta del ministero («Non garantisce tutti»). L’Ugl invita al dialogo LE 4 RICHIESTE (PIÙ UNA)

Lasme, i lavoratori dicono “no” al governo I LAVORATORI della Lasme 2 di Melfi hanno detto di no alla proposta presentata dal ministero ai sindacati tre giorni fa a Roma. Si legge in un comunicato dei sindacati confederali: «Dopo ampia discussione sulla proposta avanzata dal ministero dello Sviluppo economico del 24 settembre scorso, l'assemblea valuta non perseguibile tale strada per le evidenti incertezze occupazionali contenute che non garantisce l'occupazione a tutti i 174 lavoratori. Considerato che le commesse Fiat verso la Lasme 2 di Melfi non sono diminuite, l'assemblea dei lavoratori ritiene non praticabile lo spostamento delle produzioni Lasme 2 verso lo stabilimento di Chiavari della Lames, anche in

considerazione dei gravi disagi occupazionali che interessano il Sud del Paese». «L'Assemblea - è ancora scritto considera possibile e necessario il miglioramento della proposta del ministero dello Sviluppo economico. La proposta del ministero dello Sviluppo economico registrata nell'incontro del 24 settembre 2009 viene sottoposta al voto dei lavoratori e viene bocciata all'unanimità» Sulla questione è intervenuta anche l’Ugl. «Con l’assemblea svoltasi con i lavoratori - si legge nel comunicato del sindacato - si evince ciò cha da sempre l’Ugl ha sostenuto vale a dire, il riassorbimento immediato dei 174 lavoratori, la sospensio-

ne della mobilità ed un tavolo tecnico/operativo per affrontare nel miglior modo possibile la grave situazione della Lasme. Tutto ciò non si sta verificando, stiamo assistendo ad un copione di un “film” già visto vale a dire la lenta agonia con la rispettiva morte industriale della Lasme». «La Ugl compatta - scrivono ancora i portavoce - dal Segretario Nazionale Metalmeccanici Centrella e della Segreteria Regionale della Basilicata composta da Giordano, Tancredi, ribadisce che oltre della presenza della Confindustria della Regione Basilicata,dei funzionari del Ministero e dai Parlamentari lucani, venga coinvolta anche Fiat e l’Acm e ripartire con un confronto al dialogo che

sia risolutivo dal punto del 23 novembre:bisogna annullare lo statodidifficoltà economicacomeha ribadito l’amministratore delegato della Lasme Bertocchi, ripartire dal dato che riportare tutta la produzione che si faceva nel sito Lasme di Melfi e non solo “il modulo porte”, avviare un processo di nuova industrializzazione del sito e non vedere se si può mantenere tutta la permanenza produttiva della Lasme ed impiegare altre risorse lavorative ma, applicarlo come dato fondamentale poiché le condizioni permangono: questo processo può essere accompagnato a rotazione tra gli operai da Cig che a quel punto saranno ben pochi i dipendenti a non essere impiegati nel processo produttivo».

Le condizioni dei dipendenti ED ECCO le richieste che l’assemblea dei lavoratori Lasme, tramite i sindacati, avanza al ministero dello Sviluppo economico in vista del prossimo incontro del 30 settembre prossimo nella sede del dicastero dello Sviluppo economico. IIl Governo deve convocare la Fiat e i sindacati per la Definizione del nuovo piano industriale utile a mantenere le produzioni e l'occupazione in Italia dell'intero settore auto (Fiat e indotto); mantenere le produzioni e l'occupazione dei 174 lavoratori della Lasme di Melfi, conformemente alle commesse Fiat; ricorrere alla cassa integrazione per eventi imprevisti e improvvisi (Circolare del ministero del Lavoro - aprile 2009). infine, vincolare gli incentivi Governativi nel settore auto, al blocco dei licenziamenti in tutto il settore in Italia; Inoltre l'assemblea dei lavoratori invita i parlamentari lucani, le istituzioni regionali e le forze politiche adoperare concretamente per la soluzione positiva della vertenza, attraverso la convocazione della FIAT in commissione industria del Senato.

Mastrosimone (Adc)

Regione Apa/1 Confagricoltura

Regione-Apa/2 Allarme

Consorzio Val d’Agri dipendenti senza stipendio

«Quell’accordo non ci piace»

Per la Cia invece è un buon punto di partenza Ma ci vuole altro

Allevamento di polli

DI NUOVO senza stipendio i lavoratori del Consorzio Val d’Agri: lo fa sapere Rosa Mastrosimone, consigliere del gruppo misto Adc. Dice Mastrosimone: «Non ci sono parole per definire una situazione che mette i lavoratori di fronte ad una triste realtà: il loro salario non è disponibile e per rispondere alle esigenze del 'semplice', ma quotidiano vivere devono indebitarsi dal momento che, essendo in servizio, non hanno più diritto all'indennità di disoccupazione. Tutto questo, poi, avviene in un momento in cui la crisi fa sentire in maniera drammatica i suoi effetti sui bilanci familiari». «L'Assestamento del Bilancio 2009 - prosegue l’esponente politica - ha previsto l'erogazione di somme idonee al supporto

dell'Ente, ma fino ad oggi, materialmente, il denaro non è disponibile per il pagamento degli stipendi e la pausa estiva non è sicuramente un motivo valido per giustificare i tempi lunghi che intercorrono fra l'assunzione dei provvedimenti e la loro attuazione». «Sono intervenuta - ricorda il consigliere regionale - in merito alla questione negli anni precedenti, 2007 e 2008, ed oggi avrei potuto trascrivere gli stessi comunicati stampa dell'epoca, perché ancora una volta i dipendenti lamentano un arretrato di diversi mesi. La solidarietà espressa a parole, quando vengono posti in atto gesti estremi, non basta, occorre rendere più funzionali le strutture consortili e velocizzare le procedure burocratiche», conclude Mastrosimone.

C’E’ QUALCUNO a cui il protocollo d'intesa siglato nei giorni scorsi tra la Regione Basilicata, Associazione italiana allevatori e Associazione provinciale allevatori. Anzi, è un «convinto dissenso». E’ Marcello Di Ciommo, vicepresidente con delega alla Zootecnia della Confagricoltura lucana. Afferma Di Ciommo: «Tale protocollo evidenzia una palese discriminazione nei riguardi degli allevatori lucani poichè non tutte le aziende zootecniche della Basilicata sono rappresentate dalle Apa anzi la gran parte di esse sono fuori da detto sistema; infatti il circuito Aia-Apa ha perso il carattere unitario delle rappresentanze sindacali ed opera unilateralmente a favore di una sola sigla delle organizzazioni agricole. Nel rimarcare la necessità di porre fine ad un monopolio che oggi vende solo fumo alle istituzioni ponendosi come sovrastruttura non funzionale alle aziende zootecniche lucane, invito la Regione Basilicata ad una seria riflessione ed a verificare la correttezza dell'operato di codesti enti anche nell'ottica di una valutazione costo-beneficio per l'ente

In nome dell’energia Troupe in Basilicata SEL e Fondazione Eni Enrico Mattei insieme per la Settimana Internazionale della Ricerca. Previste iniziative di carattere culturale (concerti e mostre) e laboratori multimediali per studenti delle scuole curati dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, insieme alla Sel. I laboratori affronteranno temi attualissimi: fonti energetiche,energie rinnovabili, casa ecologica, mobilità sostenibile. Dicono dalla Società Energetica Lucana: «La Settimana Internazionale della Ricerca, lodevole iniziativa giunta quest'anno alla terza edizione, ha come obbiettivo la promozione della realtà lucana e meridionale nei circuiti scientifici e culturali nazionali ed internazionali facendone il crocevia del dibattito contemporaneo sulla scienza, sulla filosofia e sull'arte. L'evento vedrà ricercatori e scienziatidi differentidisciplineconfrontarsi, lungo la settimana tra il 28 settembre e il 3 ottobre, in incontri, dibattiti, tavole rotonde, workshop e presentazioni di libri sui temi più dibattuti della ricerca contemporanea».

UNA giornalista canadese di origini ungheresi catturerà con la telecamera proposte per un turismo lucano in Canada: lo fanno sapere dall’Azienda promozionale per il turismo. Durerà 18 giorni giorni contando su numerose tappe il tour che la giornalista televisiva canadese Katalin Eszterhai - dopo aver visitato anche altre regioni italiane - ha intrapreso in Basilicata per il canale nazionale canadese Telelatino, seguita da oltre 12 milioni di telespettatori. Eszterhai, direttrice e produttrice della casa di produzione The Georgicam Inc, ha scelto la Basilicata come nuova tappa del suo viaggio alla scoperta dell'Italia “minore”.

pubblico e per gli allevatori». «Nel sottolineare - aggiunge - che il protocollo d'intesa delle Apa desta forti perplessità per lo spirito monopolistico e di accentramento di competenze che esulano dal ruolo delle stesse Associazioni provinciali degli allevatori, nate per essere strumenti eminentemente di assistenza tecnica per gli allevamenti, come rappresentante zootecnico della Confagricoltura di Basilicata chiedo alla Regione di avviare un confronto democratico per valorizzare, nella pluralità dei ruoli e dei soggetti, le competenze e le professionalità concretamente utili a stimolare e sostenere il progresso competitivo di tutta la zootecnia e l'agricoltura lucana». «La crisi delle imprese zootecniche - assicura Di Ciommo - è veramente grave; non possiamo più permetterci la dispersione di risorse pubbliche in enti che hanno smarrito la loro mission trasformandosi in tecnostrutture inefficienti e assistenziali, né manovre di potere che tradiscono i veri interessi degli allevator», conclude il dirigente di Confagricoltura.

«GLI ALLEVATORI lucani non ce la fanno più»: comincia così il grido d'allarme lanciato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori). Per entrare più nel dettaglio: «Il prezzo del latte alla stalla non è più assolutamente remunerativo. E' addirittura più basso di quello praticato quindici anni fa: un litro di latte ai produttori viene pagato il 50% di una tazzina di caffè al bar. I costi continuano a crescere a livelli vertiginosi e hanno raggiunto un peso insostenibile. Appaiono, quindi, sempre più indispensabili interventi immediati, straordinari e concreti. Altrimenti, c'è il fondato rischio che molte imprese delle aree zootecniche tradizionali della nostra regione - in Val d'Agri come nel Metapontino e nella Collina Materana - oggi in grave difficoltà, siano costrette a chiudere i battenti. Non solo. Possono scomparire formaggi Dop per carenza di materia prima. Il che significherebbe un duro colpo per il “made in Italy”agroalimentare». Rimarca Luciano Sileo, responsabile Ufficio Zootecnia: «Per la Cia inoltre non è più rinviabile il Piano zootecnico regionale accompagnato da duestrumenti: sul versante legislativo definire la normativa quadro per la zootecnica lucana; un programma per il rilancio dei sistemi zootecnici locali individuando nelle razze autoctone, e nella zootecnia estensivalegata alnostro territoriol'habitat dal quale ripartire e creando reddito e occupazione, coniugando produzioni tipiche, qualità legata a territorio, difesa e preservazione dei territori e della biodiversità, l'istituzione del Distretto zootecnico Basilicata«. «L'intesa sottoscritta di recente - aggiunge - tra Assessorato all'Agricoltura ed Associazioni Allevatori è certamente un primo passo importante per il potenziamento delle attività di selezione e miglioramento genetico, la tutela della biodiversità e delle razze locali, la valorizzazione dei prodotti lucani attraverso l'uso sinergico dei marchi “Italialleva”e“Qualità lucane”. Ad essa devono seguire però il rilancio del ruolo, la riorganizzazione dei servizi (in un quadro di efficienza, efficacia e sostenibilità) dell'Apa, per accelerare la nuova stagione di autogoverno appena cominciata».

Stop alle trivelle

Cipolletta in Regione

BLOCCO di tutte le autorizzazioni, risarcimenti danni per i pozzi esistenti, gas gratis a famiglie, enti, imprese, controlli ambientali e limiti alle emissioni degli inquinanti: a chiederlo Noscorie Trisaia e La Grande Lucania in un comunicato congiunto. Dicono dalle associazioni: «Policoro e nel Metapontino si estrae gas da circa un ventennio senza che il Comune e i suoi abitanti ne traggano benefici; anzi ne subiscono l’inquinamento dell’aria, delle falde idriche e in futuro potrebbero verificarsi nelle vicinanze dei pozzi pericolosi fenomeni di subsidenza. La subsidenza provoca un abbassamento del suolo (pericolosi vicino a case,centri urbani,fiumi e in riva al mare), con possibili smottamenti, frane e alluvioni. A Policoro non esiste nemmeno una centralina fissa dell’aria che controlli lo smog delle automobili e nè dati consultabili dai cittadini sull’inquinamento petrolifero (ad esesmpio il pericoloso idrogeno solforato)».

IL PRESIDENTE della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha ricevuto ieri il nuovo comandante della Legione Carabinieri «Basilicata», generale di brigata Mauro Cipolletta. Lo ha riferito l’ufficio stampa della giunta spiegando che «De Filippo si è soffermato con il generale sulle peculiarità della Basilicata e della gente lucana che si riconosce profondamente nei valori dello Stato e della legalità. Un legame forte che la presenza nei prossimi giorni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella nostra regione contribuirà sicuramente a rinsaldare». Cipolletta ha detto «di apprezzare già la Basilicata per il patrimonio naturalistico e l'ospitalità».

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18 24 Ore in Basilicata


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Sabato 26 settembre 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera

S.Angelo

Potenza

Questioni politiche

Presidenza del consiglio

Gonfiate le tessere nella locale sezione Pd

Sul conteggio dei voti manca Sinistra e libertà

a pag. 24

a pag. 22

Il “blitz” dopo la segnalazione di un dipendente: alle ortiche la digitalizzazione dell’archivio

Sotto la lente di Brunetta Gli ispettori del ministero nella sede della Biblioteca nazionale E’ ARRIVATO un ispettore dal ministero per i Beni culturali. Per la Biblioteca nazionale di Potenza è la seconda ispezione nel giro di soltanto cinque mesi. Ieri mattina il rispettoso silenzio della palazzina nera di via del Gallitello si è interrotto per il brusio dei dipendenti che si sono messi a mormorare nei corridoi. L'ispezione è la risposta a una richiesta avanzata meno di tre settimane fa dal segretario dell'Unione nazionale dei sindacati autonomi (Unsa), ma la storia risale alla scorsa primavera, quando un dipendente della biblioteca navigando in internet è arrivato alla pagina iniziale di “www.dilloabrunetta.com”. Sottotitolato: “Il portale che aiuta il Ministro Brunetta nella crociata per migliorare la Pubblica Amministrazione!” Qualcosa che nell'intenzione dei suoi amministratori “vuole essere uno strumento veramente utile alla nostra Italia per portare alla luce disagi, sprechi, e disservizi”. In verità, prima che l'ispettorato della funzione pubblica si interessasse del caso sarebbe occorso anche qui un sollecito molto piccato sempre da parte di quel dipendente-navigatore (ovviamente a casa, non dal computer dell'ufficio). Alla base della segnalazione ci sarebbe stata la decisione di bloccare la trasformazione dal cartaceo al digitale delle schede sugli articoli pubblicati dalla

stampa locale, un progetto portato avanti per diversi anni dalla Biblioteca nazionale, accantonato a favore di qualche ora in più di apertura al pubblico. Nella discussione su questo cambio di rotta ci sarebbe stata l'opposizione dei diretti interessati, quelli che per anni se ne erano occupati, contrariati all'idea di vedere tanto lavoro finire dentro delle scatole in una parte buia dello scantinato. Opposizione non gradita, con la conseguenza che uno di loro, rappresentante sindacale, oltre a dover cambiare ufficio, sarebbe stato messo a svolgere mansioni molto al di sotto delle sue qualifiche. L'Unsa parla di «comportamento antisindacale». L'Ispettorato per funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri chiede chiarimenti. La Direzione regionale per i beni culturali replica assegnando un coordinatore amministrativo alla Biblioteca, con l'auspicio che una nuova organizzazione del lavoro possa essere il mezzo per ricomporre i problemi con alcuni dei dipendenti «in maniera da evitare situazioni incresciose, oltre che dannose». Ma non basta. Dopo gli ispettori di Brunetta anche quelli del ministro Bondi vogliono sapere che succede. E si sa che ultimamente non si va per il sottile. Leo Amato

Alla base ci sarebbe la decisione di bloccare un progetto

Arrestate due famiglie di Foggia

In giro per negozi di abbigliamento non per shopping ma per rubare SI aggirano con destrezza in alcuni negozi del capoluogo e rubano abbigliamento per l'infanzia. È successo ieri sera, a Potenza. Moreno Lo Mele di 27 anni, Ida Annecchino di 37, Alberto Russo di 22 e Raffaella Pompa di 20, insieme ai propri figli minorenni, di cui due sedicenni, entrano in alcuni esercizi commerciali di via del Gallitello. Con disinvoltura ed estrema velocità, nascondono nelle loro borse jeans, giubbotti, calzini, felpe e cartelle per la scuola. Tutti articoli e capi di abbigliamento per l'infanzia, per un valore complessivo pari a qualche migliaia di euro. Le due famigliole, provenienti da Foggia, non riescono comunque a sfuggire all'occhio vigile di una commessa che lavora presso uno dei negozi coinvolti. La donna, appena si accorge dell'accaduto, allerta le forze di polizia. Immediato l'intervento del personale della squadra mobile e dell'ufficio prevenzione generale della questura di Potenza. I malviventi, che subito dopo aver commesso il furto fuggono a bordo di due rispettive autovetture, vengono intercettati sulla Basentana dal personale di polizia in borghese e pertanto, passato in osservato. Le automobili, dirette verso la SS. Potenza Melfi, vengono immediatamente bloccate e i responsabili, con precedenti penali, tratti in arresto in flagranza di reato. Parte della refurtiva, recuperata e sottoposta a sequestro durante l'operazione, è ancora in attesa di essere restituita ai legittimi proprietari. Da sottolineare come l'operazione sia stata possibile anche grazie ai video registrati dalle telecamere di videosorveglianza interne agli esercizi e che hanno messo in evidenza le modalità con cui sono avvenuti ifurti. Ciòche piùcolpisce, nonè né la velocità né la destrezza con cui i ladri hannoagito,quanto l'effettivoapportodeiminori al gruppo. I due sedicenni, in stato di libertà, sono sati segnalati alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Potenza, mentre gli altri, di età molto inferiore, sono stati affidati ai familiari degli arrestati. Da quanto precisato dalla dirigente della squadra mobile, Barbara Strappato, la quantità della merce rubata e le vetture su cui viaggiavano i colpevoli, non fanno pensare a un furto commesso per necessità economiche quanto piuttosto al commercio secondo canali diversi da quelli previsti dalla legge. Anna Martino

La telecamera che riprende il furto. Accanto la merce rubata (f. M.)

Le fotografie delle quattro persone arrestate

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Potenza


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Sabato 26 settembre 2009

Una mela per combattere la sclerosi multipla

Un’altra domenica al mercatino dell’usato

Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”

L’albero dell’integrazione a rione Cocuzzo

IL capoluogo sabato 10 e domenica 11 ottobre aderisce all’appuntamento dell’Aism con la solidarietà ‘Una mela per la vita’, per sostenere la ricerca scientifica e fermare la sclerosi multipla. «Fai andare la ricerca, ferma la sclerosi multipla»: è questo l’appello che accompagnerà la tredicesima edizione dell’evento, nato per sostenere la ricerca scientifica e i servizi dedicati ai giovani colpiti dalla sclerosi multipla. La sclerosi multipla è infatti una malattia con cui vivono oltre 58 mila persone in Italia, che si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 30 anni e rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità per i giovani.

SI terrà il prossimo 18 ottobre l’ultimo appuntamento per questa stagione del mercatino delle cose usate e d’altri tempi. L’iniziativa si svolgerà dalle 9 del mattino alle 22 della sera in largo Pignatari, in vico e largo Serrao. Per quanti avranno voglia di visitare le bancarelle - la maggior parte degli espositori sono lucani - ancora una volta la possibilità di curiosare tra oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d’epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.

ANCHE nelle piazze del capoluogo domani, domenica 27 settembre, si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo e il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia. La giornata ha come obiettivo, inoltre, quello di raccogliere fondi per la ricerca.

OGGI, alle 19, nel rione Cocuzzo della città, per iniziativa di Potentialmente Onlus, del Comune e Marco Smiles Quartet, sarà presentata, nell’ambito del progetto “Integra-azione” un’opera di architettura. Si tratta di un mosaico, composto da migliaia di maioliche dipinte da persone diversamente abili e da normo-dotati, che rappresenta un esempio concreto di inclusione sociale, secondo lo spirito del progetto. Il lavoro rappresenta un grande albero attraversato da un lungo serpente, come simbolo di solidarietà, amore per il prossimo e per la natura. Ogni maiolica è stata dipinta liberamente, secondo il progetto dell’artista romano Andrea Biavati.

PREMIAZIONE

LA MANIFESTAZIONE

NUOVA FERMATA

Cciaa Iniziativa della Cgil, proiettato il documentario su Bruno Trentin Sindacalista con la furia di un ragazzo concorso d’arte La memoria da “esportare” anche a scuola UN ritratto a tutto tondo di Bruno Trentin, che racconta l’uomo, il sindacalista e l’attivista politico. “Con la furia di un ragazzo” è il titolo del documentario intervista di Franco Giraldi sulla figura di uno dei più stimati segretari generali della Cgil che è stato proiettato ieri pomeriggio al Grand’Albergo di Potenza, nell’ambito di un’iniziativa del sindacato lucano. «A pochi mesi dalla proiezione del fortunato film su Giuseppe Di Vittorio – ha spiegato Alessandro Fundone, responsabile dell’archivio audiovisivo - la Cgil ripropone un documentario, finalizzato a ricostruire e a diffondere ad ampio raggio la memoria di questo sindacato». «Il film – ha raccontato Nicola Allegretti, segretario generale della Camera del Lavoro di Potenza – è una lunga confessione dello stesso Trentin, a cui fanno da sfondo le montagne del Trentino, regione da lui scelta come nuovo luogo natale». Le sue radici, infatti, furono strappate, prima della sua nascita, quando il padre, professore all’Università di Venezia, dovette fuggire in Francia, perché aveva rifiutato di giurare fedeltà al fascismo. Fulcro del documentario sono i momenti salienti della sua vita, dalla sua partecipazione alla Resistenza a soli 17 anni, al suo rientro in Italia dopo la guerra, fino al suo ingresso in Cgil, dove diventò segretario della Fiom nel 1962. Nel 1977 entrò, invece, nella segreteria confederale per poi diventare segretario regionale nel 1988. «Durante questa esperienza si è distinto – ha aggiunto Allegretti per le sue ampie vedute e per essere stato il teorico del sindacato dei consigli di fabbrica, ovvero di una contrattazione che non si fermava nei luoghi di lavoro». Ciò che emerge forte dal film – secondo Mimmo Mastrangelo, critico cinematografico – sono le varie sfumature del segretario di origine francese. Egli non è stato solo il militante sindacalista, ma è stato il pensatore a bande larghe

Potenza-Università

Un particolare amico fidato

CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Baari’a 18 - 21 Sala 2 District 9 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3 G-Force 17 - 19 - 21 Sala 4 Bandslam -High school band 18 - 20.15 - 22.30 Sala 5 Il grande sogno 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 L’era glaciale 3 17.30 Pelham 1-2- 3 19.30 - 21.40

DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Baari’a 18.15 - 21

DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso

Baaria Due momenti della presentazione del film (foto Andrea Mattiacci)

con la furia di un ragazzo (da qui il titolo del film) e a mettere in pratica quotidianamente le teorie». «Approfittando della sua lezione, centrata sui concetti di libertà, autonomia e unità del sindacato, dovremmo – ha concluso Pepe – sviluppare ulteriori riflessioni e dibattiti in un momento molto delicato per la vita sindacale». «Nel frattempo, per far conosce-

che ha stimolato gli operai ad allargare le proprie conoscenze». «Trentin dunque - ha sottolineato il segretario regionale Antonio Pepe – oltre ad essere uno dei più grandi dirigenti sindacali è stato anche uno dei più grandi dirigenti della sinistra in genere. La sua formazione, segnata dalle lotte per la conquista della giustizia e della libertà, lo ha portato ad agire

re più da vicino gli uomini che hanno fatto la storia del sindacato e dell’Italia, si tenterà – ha annunciato Allegretti – di portare questo ed altri film nelle scuole del territorio, nonostante il momento sul fronte dell’istruzione non sia dei migliori, per i tanti docenti che si trovano ad affrontare il dramma della mancanza di lavoro». Roberta Senese

APPUNTAMENTO AL CARPE DIEM

Short movie festival 2009, nuove proiezioni Anche oggi, nel capoluogo, sono previste diverse iniziative per lo Short movie festival 2009 che sta registrando anche nella sua seconda kermesse, dopo quella del 2006, una larga partecipazione di pubblico. Appuntamento al Carpe Diem Openspace del centro storico con attività di laboratorio e seminari, proiezioni di filmati da tutto il mondo: ma tra un film e l’altro, i giovani hanno, però, anche modo di discutere tra loro di importanti temi che li riguardano (il festival è promosso dall’associazione EURO-NET secondo gli obiettivi della Commissione Europea). Nel pomeriggio sono previste numerose proiezioni sia in competizione che fuori concorso. Ecco i

“corti”in competizione che saranno proiettati: Alice di Stefano Anselmi, Io parlo! - I’ll Tell On You! di Marco Gianfreda, Przystanek Prowincja - Province Station di Marcin Urban, Infettami_Soluzione di Andrea Princivalli & Animaclip, Feel, See and Taste the diversity di Pridon Patsuria e Tea Bulia, The suit’case di Corina Cimpoieru, Children of Manila di Alessandro Molatore, Öngól - Own Goal di József László, Blatt - Bilk di Ola’h Badi Levente, The accident di Angelo Gonzàlez, Parttalan - Shore-less di Sàmuel Visky, Uropeans - Europeans di Ivan Menkachev e Zoran Misevski, Six and half minutes in Tel Aviv di Mirey Brantz.

Ho quasi cinque anni, vado all’asilo come tutti i bambini della mia età. Ho nonni, zii, ed un cugino. Ho molti giochi e passatempi vari, ma la mia passione sono le macchinine. Ho attrezzi da lavoro come la pinza, ed il martello non mi mancano matite, gomme, pastelli colorati e quaderni. Conosco amici di mamma e papà con i quali, qualche volta, sono andato in pizzeria e ho giocato con i loro figli. Ringrazio chi mi ha ascoltato e permesso di far giungere a mio padre Biagio e mia madre Gaia gli auguri più sinceri ed affettuosi in questo giorno importante. Grazie mamma per avermi dato la luce. Grazie papà perché ti preoccupi per il mio futuro. Quando i miei genitori mi hanno concepito, lo hanno fatto con amore, oggi mi accarezzano, mi rimproverano, mi fanno ridere e piangere, mi accontentano con un bacio o un gelato, ma a volte, arriva anche una sberla. Nessuno avrebbe immaginato che io sarei stato il principale testimone del vostro matrimonio. I grandi dicono: «Bisogna averefede». Ebbene sì! La fede vi ha condotti sin qui. Vi voglio bene. Alessio.

NOVITA’ a partire da domani: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso. La messa in esercizio della fermata ferroviaria presso il polo universitario - ha concluso l’assessore Innocenzo Loguercio - rappresenta un risultato importante che implementa il trasporto regionale dedicando particolare attenzione al mondo universitario e studentesco. L'impegno della Regione sarà quello di proseguire verso l'ottimizzazione dei servizi».

UNA famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni. Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità

District 9 GLI alieni arrivati trent'anni fa sulla Terra convivono con gli esseri umani, anche se reclusi in un territorio chiamato District 9. Una compagnia privata, però, decide di sfruttare le armi extraterrestri.

Basta che funzioni DOPO aver fallito professionalmente, come marito e dopo un tentativo di suicidio, il re dei brontoloni Boris Yellnikoff, trascorre le giornate irritando gli amici che ancora gli restano.

NUMERI UTILI Inps Antincendio boschivo Servizio taxi

Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 26 SETTEMBRE Trerotola via Nitti

0971/472839

TURNO FESTIVO 26 SETTEMBRE Trerotola via Nitti

0971/472839

Diamante via Pretoria 165

0971/22532

Marchitelli via Danzi, 29

0971/441990

Numeri utili Carabinieri

112

Polizia

113

Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia

115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546

Enel Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis

0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277 0971 331111 800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991

Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata Acu (Ass. cons. utenti) Cif (Centro it. femminile) Telefono Amico Telefono Azzurro Telefono Donna

0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393 097122308 0971 69169 199 284 284 0971 19696 0971 55551

Istituzioni Regione Basilicata Provincia Comune

0971 668111 0971 417111 0971 415111

Pronto soccorso Emergenza sanitaria

118

Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp

Ateneo

Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.

611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111 0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640

Biblioteche e musei

Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale

0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833

RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470

TOURIST LA TRATTORIA SARRICCHIO TRIMINIEDD TRE MARI

0971-411396 0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-56030

RISTORANTI AVIGLIANO LA CANTINA DI ROSA PEPE 0971-700955 LA TAVERNA DEI BRIGANTI 0971-865094 OSTERIA GAGLIARDI 0971-700743 AL VECCHIO LUME 0971-87080 DA TUCCIO 0971700311 HOTEL SUMMA 0971-82449 LA TORRE 0971-807524 LO SFIZIO 0971-85176 MILLE UNO 0971-700529 SACCO 0971-81382 RISTORANTI PIGNOLA LA TAVERNA DEL BOSCAIOLO 0971-420219

HURRICANE IL TRIANGOLO L’OASI IL FORNO D’ORO

0971-486204 0971-420574 486010 0971-482020

RISTORANTI BRIENZA IMPERIAL 0975- 381070 HOTEL EDEN 0975- 384237 AGRITURISMO STELLA 320- 9788537 MACCHIA PAOLO 0975- 381210 RIO BRAVO 0975-384191 LOPARDO ANTONIO 0975-381365 GOLDEN EAGLE 0975- 381070 RISTORANTI BELLA IL GROTTINO 0976-3369 LE TERME DI CARLUCCI 097673144 LE ANFORE 0976-803009 VERDI COLLI 0976-6107

RISTORANTI MURO LUCANO IL CASERECCIO 0976-72087 BARILE ANTONIETTA 0976- 71409 DELLE COLLINE 0976- 2284 LE TAVERNE 0976- 3464 MIRAMONTI 0976- 2657 RISTORANTI ALBANO TOMACCI NICOLA 0971-981126 FONTANILI 0971-981126 IL RIFUGIO 0971-984599 RISTORANTI CALVELLO IL VOLTURINO 0971- 921227 PIETRAPANNA 0971- 921495 LA LANTERNA 0971- 921143 RISTORANTI TRIVIGNO LA PIETRA 0971- 981422 FORESTERIA DI SAN LEO 0971-981157

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SI terrà lunedì alle 10.30, nella sala giunta della Camera di commercio di Potenza di corso XVIII Agosto, la cerimonia di premiazione dei partecipanti all’VIII concorso “Opere d’Arte”, indetto dall’Ente camerale presieduto da Pasquale Lamorte e dedicato quest’anno alla fotografia. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione, mentre ai vincitori andrà anche il premio in denaro previsto dal regolamento (dagli 800 ai 1.500 euro). Per la categoria professionisti, il primo posto è andato a Vincenzo Arturo Lardo; secondo premio per Arcangelo Palese già vincitore della precedente edizione dedicata alla fotografia. Terzo premio a Federica Falabella, quarto posto a Salvatore Pentangelo. Antonio Graziano Califano è il quinto classificao. Naturalmente saranno premiati anche i vincitori della categoria “amatori”. Per questa sezione il primo premio è stato assegnato ad Alfredo Trombone, mentre al secondo posto la giuria ha indicato Vito Antonio Telesca. Terzo classificato Lucio Cosentino. Il quarto premio è stato appannaggio di Gerardo Franco Messina, mentre per il quinto la commissione ha decretato un ex aequo per Carmen Laurino e Claudia Grimaldi. Per l’occasione, durante la premiazione, verrà anche distribuito ai protagonisti dell’iniziativa 2009 una copia del catalogo, edito dalla Camera di commercio a fini promozionali e divulgativi, contenente le opere in concorso.

Potenza 21

Agenda

Sabato 26 settembre 2009

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

Agenda


Sabato 26 settembre 2009

Presidenza, perso un voto utile La richiesta di cambiare candidato: deve tornare in aula anche l’opposizione I ventisette voti necessari all’elezione del presidente del consiglio comunale non sembrano esserci più, neanche in linea teorica. Dopo tre tentativi andati a vuoto (il candidato del centrosinistra è il consigliere comunale dipietrista Roberto Galante), Sinistra per la Basilicata spiega che non sosterrà nuovamente un candidato su cui non si raggiunge la condivisione. Per l’elezione del presidente sono necessari 27 voti: il centrosinistra del primo turno, sindaco compreso, conta 25 consiglieri (a presenza completa), a cui si aggiungono Galante, per Idv e l’eventuale sostegno dell’Udc che pure conta un solo eletto. Così ai conti “giusti” viene meno il sostegno di Sinistra per la Basilicata (rappresentata in auladaRoberto Mancino)chein una nota a firma del coordinatore cittadino, Roberto Rizzi,spiega come«dopol’ennesima mancata elezione, il tavolo del centro-sinistra cittadino è tornato a riunirsi, e consapevoli delle difficoltà oggettive proponevamo al Pd di farsi carico di incontrare i vertici regionali dell’Idv per far ritirare quella candidatura, trovare una soluzione diversa e riprendere il dialogo con l’opposizione che abbandonava l’aula e dichiarava la decisione di non tornare in aula a votare fin quando non si fosse ritirato quel nome». E’ su questo che spinge Sinistra e libertà. Analoga sollecitazione, però, era giunta

Galante e Santarsiero durante i festeggiamenti per l’elezione

anche dai Popolari uniti che, più volte, hanno chiesto di trovare un’opzione,di indicare un candidato che potesse richiamare in aula la minoranza, che potesse riaprire il dialogo con l’opposizione visto il carattere di garanzia e di tutela che la presidenza riveste per l’intero consiglio. Di sicuro oggi il dialogo non sarà semplice. E’ stata convocata una nuova riunione di maggioranza per sbrogliare la situazione complicata in vista del prossimo consiglio comunale di lunedì che, all’ordine del giorno, ha, naturalmente, proprio l’elezione del presidente. I numeri, però, dopo l’esternazione di Rizzi, sembrano - anche a presenze in aula complete - non

esserci più. Difficoltà che la sigla imputa a quei «comportamenti incomprensibili di coloro che si sono assunti la responsabilità di far mancare i voti necessari (due i franchi tiratori nella terza votazione, ndr)». Soprattutto temono «che tali comportamenti, non lealmente motivati e consumati nel voto segreto, possano ripetersi esponendo il consiglio comunale ad un rischio di debolezza istituzionale e democratica». Il richiamo non esclude il Pd che “prende atto” e si prepara alla riunione di oggi. Eppure, negli scorsi incontri che si sono consumati tra i democratici e Idv, la candidatura di Galante non è stata messa in discus-

sione dai dipietristi che, sembra, abbiano fatto della vicenda un punto di principio. Lo stesso Galante ha più volte esplicitato, anche per “accontentare”le richieste interne al centrosinistra, la posizione di adesione del partito al programma dell’amministrazione Santarsiero, dopo aver corso in solitaria al primo turno e aver appoggiato il sindaco al ballottaggio. Ma non sembra sia bastato a Sinistra per la Basilicata che sul tema ritorna: se «per una pura questione di lealtà istituzionale nei confronti degli alleati del centrosinistra, abbiamo votato il candidato dell’Idv, pur non condividendone le scelte relative ai criteri che hanno portato alla selezione della candidatura», restavano le «perplessità». Idv «non alleandosi al primo turno alle ultime elezioni amministrative, ha spalancato le porte al centro destra - è l’accusa della nota di Rizzi - permettendogli di arrivare al ballottaggio, vero e proprio traguardo insperato». Riprendono le dichiarazioni del leader dell’IdV, Antonio Di Pietro, «che dal palco del Don Bosco, in piena campagna elettorale, sosteneva che non ci fossero i presupposti minimi, per condividere la scelta di riconfermare il sindaco uscente». Poi l’accordo per il secondo turno. Il successo elettorale. E un clima di coalizione che, a mesi dalla chiusura delle urne, si fa sempre più teso. s.l.

MEDIAZIONE FAMILIARE Percorso di alta formazione PARTE anche a potenza il master in Mediazione familiare del Centro studi Bruner, già attivo da anni nelle sedi di Roma, Milano, Palermo,Torino e Bologna. Appuntamento, per la presentazione ufficiale, oggi, alle 10, presso il Grande Albergo. Il master è organizzato in collaborazione con CENAF (Centro Nazionale Alta Formazione) e con il Patrocinio di Mediacon Napoli (Associazione Nazionale di Mediazione e Conciliazione) e Movimento Psicologi Indipendenti. Per quanti volesseri partecipare, il master è accreditato dall’A.I.Me.F. ( Associazione Italiana Mediatori Familiari ) ed è ufficialmente riconosciuto dal Forum Europeo di Ricerca e Formazione in Mediazione Familiare. L’idea del progetto è quella di formare professionisti competenti nell’intervento in situazioni di conflitto nell’ambito familiare. Il percorso di alta formazione si realizza anche a Potenza con la collaborazione del centro studi e formazione “Costellazione Famiglia”. Il master sarà presentato dal direttore scientifico, Francesca Genzano. Interverranno il presidente del Tribunale dei Minorenni Pasquale Andria e alcuni docenti (Savino Murro, Cristina Dalia, Assunta Basentini).

PDL CITTADINO «Intollerabili ritardi ai cantieri» Il coordinamento cittadino del PdL richiama i «ritardi» che stanno caratterizzando il Nodo complesso del Gallitello. All’amministrazione imputano di voler “mascherare” il «grande flop che sta verificandosi attorno a un’opera che, seppur ritenuta strategica per risolvere l’annoso problema dell’intasamento del traffico nel principale varco di ingresso in città, non ha potuto beneficiare di un necessario, approfondito e preventivo studio che avrebbe potuto fronteggiare eventuali imprevisti». Come la scoperta dei ritrovamenti archeologici lungo il fiume Basento «peraltro, pare fosse già nota agli esperti in materia e in ogni caso - prosegue il coordinamento - pur volendo riconoscere l’imprevedibilità di tale scoperta, i ritardi sono diffusi in tutto il cantiere». Infine, «altro particolare non trascurabile è quello riguardante la riserva economica iscritta dalla ditta aggiudicataria dell’opera, a causa dei ritardi con cui l’amministrazione ha adempiuto ai suoi obblighi. Dunque, tra tante incertezze, c’è solo una certezza: lo snodo costerà molto di più dei 22 milioni di euro previsti e tale incremento graverà per vari anni sulle già asfittiche casse comunali. E’ del tutto evidente che l’opposizione non potrà non chiedere conto».

PROPOSTE E NOVITÀ NELLA VIABILITÀ DEL CAPOLUOGO

L’idea del consigliere Imbesi (Pdl) per facilitare i collegamenti aeroportuali

«Istituire una navetta per Napoli» AL momento resta solo una proposta che il consigliere del Pdl, Antonino Imbesi, ha trascritto sotto forma di ordine del giorno da sottoporre all’attenzione del consiglio comunale. Eppure, in molti potrebbero apprezzare la sollecitazione. L’idea: istituire un servizio navetta per l’aeroporto di Napoli. «Come tutti sappiamo la nostra regione non ha al suo attivo alcun aeroporto civile –ha sottolineato il consigliere del Pdl – e, peraltro, i collegamenti con gli aeroporti delle città limitrofe, tra Salerno, Bari, Napoli e Roma, partendo dalla città di Potenza, sono davvero pessimi». Allora, «è quindi necessario che l’amministrazione comunale si attivi, seguendo l’esempio tracciato dal comune di Matera, per dotare anche la nostra città di un servizio di trasporto diretto verso gli scali internazionali». Imbesi ha ricordato che «inaugurato il vicino scalo di Pontecagnano, il sindaco Santarsiero, nella scorsa tornata amministrativa, si era dichiarato favorevole, durante i lavori di una commissione consiliare permanente, alla proposta di istituire un servizio navetta» verso l’aeroporto di Salerno non appena questo fosse diventato realmente operativo, sulla falsariga di quanto fatto dal comune di Matera verso l’aeroporto di Bari. «Oggi, però – prosegue – bisogna prendere atto che l’aeroporto di Salerno sta avendo qualche difficoltà nel far decollare il suo piano voli, in quanto, come si desume dal suo sito web uffi-

ciale, a tutt’oggi, sono operativi solo due voli, uno da ed uno verso Verona (e, peraltro, a giorni alterni) e che, quindi, prima che possa, lo stesso aeroporto, diventare un possibile punto di riferimento per il traffico aereo nazionale ed internazionale passeranno molti anni». Se questo è lo scenario di partenza, la proposta guarda “altrove”. Del resto, «l’aeroporto di Napoli rimane, ancora per il momento, la meta preferita per i viaggiatori potentini e, quindi, verso questo scalo vanno indirizzate le attenzioni della pubblica amministrazione». Poi lo sguardo va al sistema di viabilità complessivo: non è un mistero che il capo-

luogo lucano «vive serie difficoltà di collegamento verso gli aeroporti, dovuti, da un lato, alla reiterata scelta di Trenitalia di continuare a ridurre le corse da e verso la città di Potenza a pochissime soluzioni Eurostar e a poche corse di treni per così dire “normali”, e, dall’altro lato, al fatto che, per esempio, anche il servizio autobus di operatori privati, che pure, spesso, riesce a supplire alle mancanze di Trenitalia, non è attivo la domenica». I cittadini che hanno prenotato un volo nei giorni festivi «trovano serie difficoltà a raggiungere l’aeroporto di Napoli, che è attualmente l’aeroporto internazionale più vicino alla città

di Potenza, con i mezzi pubblici». Imbesi ha ricordato, in conclusione, che «i collegamenti con gli aeroporti sono un elemento essenziale per far decollare le attività economiche e il turismo di una città come Potenza e di una Regione come la Basilicata e sono, quindi, una esigenza ed un obiettivo imprescindibili per una seria pubblica amministrazione». Così la presentazione dell’ordine del giorno «con cui si impegnano il sindaco e la giunta comunale a trovare nelle pieghe del bilancio 2010 le risorse economiche necessarie a istituire un efficiente servizio navetta giornaliero da e per l’aeroporto di Napoli».

ARRIVANO GLI AUTOBUS A METANO SARANNO presentati domani i quattro nuovi autobus a metano, privi di barriere architettoniche e quindi fruibili da persone diversamente abili e «a zero impatto sull’ambiente» che da tempo erano “pezzi” del progetto di viabilità cittadina avviato già nella precedete amministrazione con il progetto Civitas2. L’annuncio è del sindaco Santarsiero, che nel corso della conferenza stampa di presentazione del “Festival città delle cento scale” (servizio a pagina 48) che sarà l’occasione per parlare di mobilità alternativa tramite la danza e la musica, ha spiegato come «i nuovi autobus fanno parte di un più generale progetto di nuova mobilità sostenibile, in cui rientra anche l’imminente apertura del ponte attrezzato. Abbiamo candidato la città – ha proseguito il sindaco – ad un finanziamento comunitario di 17 milioni di euro per due nuovi collegamenti verticali verso il centro storico e per il superamento di due passaggi a livello».

L’assessore alla mobilità, Pietro Campagna, ha poi annunciato «un progetto per sdoppiare la linea ferroviaria di Fal da Rfi per potenziare il collegamento ferroviario con via del Gallitello e Macchia Romana». Il festival sarà - assicurano - «di grande qualità artistica», esempio «anche di una forte sintonia interistituzionale tra Comune, Provincia e Regione». Quanto agli autobus, «ci sembrava l’occasione giusta per inaugurarli». Tra gli altri progetti, anche quello che, sul percorso di metropolitana leggera, di sdoppiare i binari Fal-Rfi, di migliorare la metropolitana con collegamenti fino a Macchia Romana, di sostituire le vecchie carrozze, di riprogettare la mobilità». Presente alla conferenza stampa anche Michele Lamacchia, del cda delle Fal: «Cercheremo di realizzare a breve dei percorsi turistici con un treno storico che “collega” la provincia di Potenza con quella di Bari».

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22 Potenza Sinistra per la Basilicata annuncia che non sosterrà più il dipietrista Roberto Galante


23 Il consigliere comunale, Michele Napoli, torna sulla vicenda della discarica

Nulla di nuovo sul fronte rifiuti Se non si trova una soluzione a breve si rischia il collasso totale POTENZA - «Nessuna novità di rilievo sul fronte dell’emergenza rifiuti». Così il consigliere comunale e regionale di Alleanza nazionale-Popolo delle libertà in merito alla sempre più annosa questione dei rifiuti solidi urbani. «La momentanea ripresa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani - ha spiegato l’esponente politico del centrodestra - che interessa principalmente la città di Potenza e venti comuni dell’hinterland, con l’utilizzo della discarica di Pallareta come stazione temporanea di triturazione deirifiuti, nondeve fareabbassare la guardia rispetto alla consistenza dei problemi di carattere generale che rimangono del tutto irrisolti». Non si può negare che «il piano regionale per l’individuazione di nuovi siti da realizzare in collaborazione con l’ente Provincia è fondamentale per il prosieguo del trattamento dei rifiuti, considerando che la maggior parte delle discariche lucane è in via di esaurimento». A questo punto «bisogna davvero fare in fretta –si legge in una nota stampa - per evitare il collasso totale del sistema». Un sistema, quello dello smaltimento, «che ha numerose falle e che non riesce a

La discarica di Pallareta

chiudere in maniera virtuosa il ciclo dello smaltimento dei rifiuti». A questo punto «il potenziamento della raccolta differenziata è necessario sia per favorire il recupero di materiali riciclabili, sia per evitare l’inutile ingombro nelle discariche». Per Michele Napoli «non è pensabile avviare in tempi brevi un ciclo di raccolta così imponente da poter risolvere il problema del riempimento dei siti, considerando che sono anni che si cerca, con scarsi risultati, di diffondere la cultura della raccolta differen-

ziata e che il nostro territorio rischia di subire emergenze continue». In pratica «stiamo pagando il caro prezzo della mancata programmazione che in ‘tempi non sospetti’ doveva ristrutturare l’intero sistema delle discariche e che per negligenza dei nostri amministratori, è stata colpevolmente accantonata». E le «prossime elezioni regionali rischiano di far slittare ulteriormente il problema rifiuti visto che i partiti di maggioranza sono troppo impegnati a definire i loro assetti interni e l’attenzione potrebbe essere ‘perico-

losamente’ spostata verso questioni tutte legate esclusivamente alla corsa alla candidatura dove, l’emergenza rifiuti, tornerà adessere soltanto un altro punto dei programmi elettorali». «Il centro sinistra, in questi anni – ha concluso Napoli - ci ha abituati a mal governi che non hanno saputo affrontare e risolvere questioni importanti e promettendo all’elettoratocontinuamente laformula magica per la risoluzione degli stessi problemi come se questi non fossero frutto della loro incapacità di governare».

Pietragalla Domani l’assembla di circolo dei democratici

Chiamata al voto per i 415 iscritti Si eleggono i delegati al congresso PIETRAGALLA - Domenica 27 settembre è in programma un appuntamento politico a Pietragalla organizzato dalla locale sezione del Partito democratico. Infatti a partire dalle ore 11 presso la sala consiliare del palazzo municipale è convocata l’assemblea di circolo del movimento politico. Nello specifico si presenteranno le liste dei delegati alla convenzione provinciale e regionale, collegate rispettivamente alle candidature alla segreteria nazionale e alla segreteria regionale. Dovranno essere espletate le votazioni degli stessi delegati, riservate agli iscritti alla data dello scorso 21 luglio allorquando hanno dato l’adesione al partito 415 cittadini e cittadine residenti sull’intero territorio co-

munale. Inoltre in apertura della riunione verrà costituito l’ufficio di presidenza che ha il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori. Dopo la sua costituzione si presenteranno le linee politiche collegate a ciascun candidato, assicurando a ciascuna di esse un tempo massimo di quindici minuti per l’esposizione delle stesse. Le successive operazioni di voto da parte degli iscritti si terranno sempre nella sala consiliare del comune di Pietragalla e inizieranno alle ore 15 terminando alle ore 21 di domenica 27 settembre. Dunque si tratta di una giornata intensa per il Partito democratico Pietragalla. Antonio Bevilacqua

PRECISAZIONE 1 Nell’articolo apparso nell’edizione di giovedì scorso, dal titolo “Vietato l’uso delle acque del Tora”, relativo all’ordinanza del sindaco di Tito, è stato erroneamente scritto che «il ministero dell’Ambiente ha chiesto al Comune di Tito di presentare entro 15 giorni un progetto completo di caratterizzazione dei sedimenti a partire dai tratti riscontrati contamintati». Il piano di caratterizzazione, invece, spetta all’Apat.

PRECISAZIONE 2 La didascalia della foto a corredo dell’articolo “Lilli, cagnetta vagabonda”, pubblicato nell’edizione di giovedì scorso a pagina 19 recitava “alcuni ospiti del canile di Potenza”. In realtà, la foto, che è generica, non ritrae il canile del capoluogo. Ce ne scusiamo con i lettori e gli interessati. Nel frattempo, ricordiamo che per gli amanti dei cuccioli domenica si terrà l’iniziativa “Adotta un cucciolo” del comune, una giornata di sensibilizzazione al problema delle adozioni canine. L’appuntamento è per le ore 10.30 presso il canile comunale di c.da Tiera.

Corti nel carcere Cinema e opportunità

Il carcere di Potenza dove si terrà il progetto Aria3

Il cinema entra nel carcere di Potenza. E viceversa. Si terrà martedì prossimo alle 9.30, presso la Casa Circondariale di Potenza nell’aula “Pasquale Di Lorenzo”, la conferenza stampa di presentazione del progetto ARIA3. E’ un progetto d’avanguardia che prevede la realizzazione della Scuola specialistica per tecnici dell’industria cinematografica e televisiva e dei primi Studios di Produzione Cine-Televisivo all’interno del carcere di Potenza, per il quale è previsto il finanziamento della Cassa delle ammende dell’amministrazione penitenziaria. Aria3 si propone di affrontare in maniera diretta il problema delle relazioni familiari nel contesto carcerario e nasce con l’obiettivo di fornire strumenti e competenze professionali altamente qualificate a 25 persone tra i detenuti e i loro figli per affrontare il problema dell’accesso o del reinserimento nel mondo del lavoro. Meglio se il settore prescelto è quello “d’avanguardia” dell’industria cine-televisiva «Il progetto - spiega una nota del ministero della Giustizia e del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria - sviluppa

una possibilità reale: fare impresa nel carcere». I partner principali sono le aziende leader in Italia del mercato della produzione tecnica cine-televisiva (GCI Etabeta S.p.A. Roma – Altafilm Milano – Rce Multimedia Napoli) che interagendo con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Basilicata e con la Regione Basilicata dipartimento formazione e cultura, hanno strutturato l’Agenzia Aria3 agenzia territoriale per l’industria audiovisiva e cinematografica – Basilicata, finalizzata a sviluppare l’attività cinematografica e televisiva in Basilicata. La conferenza stampa sarà l’occasione per presentare le prime attività legate al progetto come la partecipazione della Casa circondariale di Potenza alla XV edizione del Medfilm Festival 2009 - Cinema del Mediterraneo a Roma nell’anno europeo della creatività e innovazione nella sezione “Corti dalle Carceri”con la produzione di un film breve sul tema dell’integrazione culturale. Ancora, la realizzazione della mostra-catalogo dal titolo “LocKation” sul tema dell’esecuzione penale in Basilicata.

L’iniziativa dell’Abio per il sostegno ai bambini in ospedale

Un cestino di pere e solidarietà OGGI torna l’appuntamento con i volontari Abio per la Quinta giornata nazionale “perAMORE, perABIO”. Durante tutto il corso della giornata (l’iniziativa, comunque, proseguirà anche per la la giornata di domani) sarà possibile incontrare i volontari Abio Potenza Onlus, presenti tutto l’anno nelle pediatrie al fianco dei bambini, degli adolescenti e dei loro genitori. L’appuntamento della giornata nazionale è stato utile fin dalla prima edizione per avvicinare sempre più persone al volontariato Abio e per sensibilizzarle sull’importanza dell’umanizzazione dell’ospedale. In particolare, a partire dalla scorsa edizione i volontari presentano la Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in Ospedale, il documento scritto e promosso da Abio a partire dal 2008.

Durante la giornata nazionale “perAMORE, perABIO”, in circa 100 piazze italiane i volontari distribuiranno cestini di pere, a fronte di un’offerta minima di 7 euro. Le sedi ABIO potranno così realizzare i corsi di formazione per introdurre nuovi volontari nei reparti e garantire così una presenza qualificata e costante. Il sito di Fondazione ABIO Italia, www.abio.org, sarà costantemente aggiornato con le piazze interessate dall’evento e tutte le informazioni ed i materiali di comunicazione sulla giornata nazionale. Per quanti volessero aderire all’iniziativa l’appuntamento, per l’hinterland di potenza, è nel capoluogo: i banchetti saranno oggi presso l’ospedale San Carlo e domani in piazza Mario Pagano.

La locandina dell’evento

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Sabato 26 settembre 2009


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Smerciava banconote false in negozi di Calvello Denunciato extracomunitario CALVELLO - Smerciava banconote false è stato denunciato dai carabinieri. I carabinieri della compagnia di Viggiano hanno denunciato alla procura della repubblica di potenza un cittadino extracomunitario, A.M., di 20 anni, residente nella provincia di Potenza. E’ accusato di immettere sul mercato monete false. Il ventenne, all'inizio del corrente mese, aveva posto in circolazione banconote del taglio di 50 euro in alcuni esercizi pubblici del comune di Calvello, in occasione di sagre locali, come pa-

gamento di beni di consumo tra i quali risultano anche alcune schede di ricarica telefoniche del gestore “Vodafone”. Le banconote, sequestrate dai carabinieri della stazione di Calvello che hanno operato congiuntamente a quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Viggiano, sono state inviate al comando carabinieri antisofisticazione monetaria di Roma per gli esami tecnici che dovranno stabilire le modalità con cui le monete sono state falsificate.

Muro Lucano, picchia un pubblico ufficiale I carabinieri arrestato un uomo di 66 anni MURO LUCANO - E’ accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale l’uomo, di 66 anni, arrestato ieri a Muro lucano dai carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente. L’intervento degli uomini dell’Arma si è reso necessario a seguito di una richiesta d'intervento da parte della polizia provinciale del distretto di Muro Lucano. L’uomo, residente a Muro, è stato arrestato in flagranza di reato per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità. Sono da poco passate le 21 quando i carabinieri della stazione di Muro Lucano hanno arrestato A.P., 66anni, manovale, pregiudicato del luogo. L’uomo si è recato negli uffici della po-

lizia provinciale del distretto di Muro lucano e ha cominciato a inveire nei confronti degli operatori presenti a causa di una verifica per illeciti ambientali a cui era stato sottoposto dagli agenti. Alla richiesta di fornire i documenti, l’uomo non solo si è opposto ma ha anche spintonato un operatore della polizia provinciale colpendolo con calci e pugli. L’uomo si è subito dato alla fuga ma è stato fermato dai dai carabinieri tempestivamente intervenuti sul posto. Il funzionario della polizia provinciale colpito è stato medicato dai sanitari chegli hanno diagnosticato un trauma al ginocchio guaribile in pochi giorni. Il sessataseienne è stato trasferito nel carcere di Potenza.

S. Angelo Le Fratte Si discute sui criteri adottati

Visita istituzionale a Lauria

Tesseramenti gonfiati nella locale sezione del Pd

Lacorazza e il progetto “Scuola futuro”

SANT’ANGELO LE FRATTE - Tesseramenti gonfiati nella sezione Pd. Uomini che nelle passate amministrative hanno militatato in una lista contraria alla lista del Partito democratico, ora tesserano i parenti. All'indomani delle amministrative, uomini del Pd, abbandonano il partito e partecipano, con uomini di chiara vocazione di centro destra, alla composizione di una lista contraria alla lista Pd. Questi danzatori della politica perdono le elezioni e perde anche la lista Pd ed ora gli uomini stanno rientrando alla chetichella nel partito, attraverso un tesseramento gonfiato e parentelistico. I guai della sezione del Partito democratico locale non finiscono, continua un conflitto interno cominciato il giorno delle primarie, prima delle amministrative. Il segretario attuale della sezione locale non rinnova la tessera e viene per questo nominato un commissario nella persona di Cataldo Giallorenzi. Gran parte del direttivo

Una delle tessere del Pd

non accetta questo modo di procedere, anche perché gli uomini fuoriusciti dal partito avevano giurato di aver consegnato la tessera ai responsabili del partito. «Non capiamo i criteri adottati per il rilascio delle tessere a questi iscritti né ci risulta che la questione sia mai stata dibattuta né in direttivo né con gli organi di garanzia. Aprire il partito alla società non significa, a nostro avviso, tesserare acriticamente tutti coloro che ne fanno richiesta. Come possiamo accettare tra di

noi chi non perde occasione non nell'esprimere critiche politiche ma solo intenti vendicativi del tipo: li cacceremo dalla sezione». Tutto questo viene detto in una lettera fatta recapitare recentemente al segretario provinciale Petrone, al segretario regionale Restaino e al presidente della commissione elettorale. «Se nessun provvedimento sarà preso nei confronti di chi ha tramato contro il partito, secondo quanto recita lo statuto, noi, come direttivo, ci dimetteremo ed aderi-

remo ad altra formazione politica - minacciano i componenti del direttivo. Tutto questo - temono gli uomini del direttivo - serve solo a condizionare il congresso». Ma di questo passo alcuni cittadini si chiedono: come possono questi signori riguadagnarsi la fiducia della gente? «La cosa più incresciosa dice Ostuni - è che certe personaggi vengono anche appoggiati in alto e allora nasce spontaneo il disgusto», chiosa Ostuni Antonio Monaco

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Il presidente della Provincia, Piero Lacorazza

IL Presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, assieme agli assessori all'Edilizia scolastica, Rosaria Vicino e Vitantonio Rossi, e al consigliere Angelo Lamboglia, ha visitato nel comune di Lauria, la sede Apofil, il Centro per l'impiego, l'Istituto professionale per il commercio, l'Istituto professionale per l'iIndustria e l'artigianato, l'Istituto tecnico industriale e il Liceo classico. Durante la visita istituzionale il presidente Lacorazza ha affrontato i temi della scuola e della formazione, sottolineando come «la condizione e l'avvenire delle nuove generazioni siano in cima all'agenda del programma provinciale». Il presidente ha anche preso spunto dalle difficoltà reali che gli istituti affrontano a seguito della politica dei tagli operata incondizionatamente dal governo nazionale che, oltre a creare la preoccupante emergenza precari, mina il concetto di diritto allo studio, rendendo difficile ad esempio un'offerta formativa adeguata ai disabili. «Il ministro Gelmini - ha affermato Lacorazza - dovrebbe toccare con mano situazioni di questo tipo, per rendersi conto di come la logica dei numeri non possa essere disgiunta dalla valutazione delle peculiarità che ciascuna regione presenta. Ancora una volta, quindi, l'Ufficio scolastico regionale dovrà provare a comprendere che ci sono realtà particolari che esigono risposte

concrete». E’ stata anche richiamata l'attenzione sulla necessità di una vera e propria riorganizzazione della filiera formativa, attraverso ad esempio lo strumento dei patti formativi locali, per rafforzare i rapporti tra i diversi soggetti interessati all'istruzione e alla formazione. Nel sottolineare l'importanza, per le comunità, di un'offerta formativa di qualità e di una scuola al passo con i tempi Lacorazza ha infine ricordato le efficaci parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha messo in evidenza come «la buona istruzione serva agli individui per lavorare con successo, e rendere quindi più ricchi se stessi e il proprio paese, e serve anche a vivere con intelligenza, a realizzare se stessi». «Napolitano - ha sottolineato il presidente della Provincia - ha voluto rimarcare con il suo discorso una funzione cruciale della conoscenza e dei saperi in genere, quella di rendere libere le nuove generazioni e di prepararle ad affrontare le sfide del mondo globale». Consapevole di ciò l'amministrazione Provinciale ha scelto proprio lo slogan “Scuola futuro”, per rappresentare il nuovo modello formativo da realizzare sul territorio. Un'idea innovativa che sarà oggetto, nei prossimi giorni, in concomitanza con la visita del Capo dello Stato, di una mostra da allestire nel palazzo della Provincia.

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Melfi Ma diversi problemi della città restano senza risposta

Accordo nel centrodestra sul futuro della coalizione MELFI - Si è riunito il coordinamento del Pdl a Melfi nell'ambito di una riunione che non ha prodotto nulla di particolarmente rilevante. In queste ore i vertici cittadini del raggruppamento di centrodestra, emetteranno un comunicato stampain cuisostanzialmente annunciano di aver trovato un accordo programmatico e di andamento per il futuro. In realtà le questioni locali ed i problemi connessi, rimpasto in giunta, revoche di mandato, regolamento urbanistico, restano in stand by, in attesa di essere sviluppate concretamente. Martedì prossimo è previsto un consiglio comunale che dibatterà sull'assestamento e sul riequilibro di bilancio. Inoltre all'ordine del giorno anche la presa d'atto della sospensione del consigliere Lovecchio come dettato dal procedimento avviato dalla Prefettura di Potenza. Una sospensione temporanea che non ha ancora i contorni definiti e che richiederà un nuovo ingresso in consiglio comunale nelle fila della civica Melfi 2001. Primo dei non eletti nel 2006 fu Fernando Calabrese, che sta decidendo il dà farsi. Se dovesse rifiutare è pronto Cesarano. In entrambi i casi si tratta di uomini non più vicinissimi all'attuale sindaco Navazio. Il primo cittadino, prima di emettere revoche di mandato ed accettare eventuali cambiamenti, vuol valutare attentamente la situazione in consiglio comunale, sempre tenendo presente che non vuole dare il via a corse alle poltrone da parte di alcuni consiglieri stessi, che mi-

rano esclusivamente all'ottenimento di visibilità. Nelle prossime ore verranno riavviati i contatti con l'Udc, che comunque aldilà della chiara volontà espressa in ambito provinciale e regionale, a Melfi è divisa sul da farsi, tra Moccia che elettoralmente e non solo si sente vicino al centro destra e altri che invece non vogliono saperne di subentrare adesso, in extremis, dopo poca considerazione precedente ed in un contesto in cui ci sarebbe poco tempo per imprimere un segno tangibile riconducibile ad una politica di stile Udc. Resta sempre Gianvito Corona con i Dec, che in un dibattito pubblico, hanno fatto chiaramente intendere di poter avviare un eventuale discorso di maggioranza, con un occhio particolareed attentoalle problematiche ambientali. In questo contesto si inserisce l'Mpa che di fatto resta maggioranza a Melfi, la cui situazione va comunque affrontata e chiusa in un senso o in un altro. Tutti temi importanti, per carità, ma decisamente di secondo piano rispetto alla vicenda perno di tutto il parlare. Chi sarà il candidato alle ormai prossime regionali? Questa è la vera discussione, sui cui verte e gira tutto il resto. Navazio, attende risposte da parte dei vertici dirigenziali del Pdl lucano, che di certo non lo amano, anche a causa di alcuni suoi comportamenti e proclami,ed eventualmentesentirsi dire che non rientra nei piani del partito. Una scelta che sarebbe coraggiosa da parte di chi la farà, perché poi lo stesso Navazio sarebbe co-

Melfi Oggi e domani il raduno

Gli Alpini sfilano tra le vie della città MELFI - Da questa mattina e fino a domani sera si svolgerà a Melfi il raduno del quarto raggruppamento centro, sud ed isole dell’associazione nazionale alpini. L’evento che raccoglierà in città circa settecento presenze, è organizzato dal gruppo Ana Monte Vulture. Gli alpini si daranno appuntamento alle ore dieci presso il primo circolo didattico dove è prevista la cerimonia dell’alza bandiera, contestualmente il vice-comandante del Distretto militare di Lecce, Colonnello Cesari presenterà il percorso storico del tricolore. Le vie del centro storico sono tutte imbandierate di vessilli verde, bianco e rosso. «Questo imponente raduno – spiega il presidente della sezione Ana di Bari, Antonino Cassotta – si è reso possibile grazie alla ferrea volontà della Giunta Navazio nei cui confronti esprimo profonda gratitudine». Sono cinquantacinque gli alpini del gruppo di Melfi, tutti coinvolti nell’organizzazione del raduno presentato, ieri, in conferenza stampa presso il municipio di piazza Pasquale Festa Campanile. “A Melfi stiamo

costituendo una squadra antincendio boschivo – commenta l’alpino barese, Marco Rubino che presto sarà addestrata e pronta all’attività”. La giornata odierna proseguirà nel pomeriggio con l’arrivo in sala consiliare del Labaro Nazionale, la deposizione di una corona al monumento dei caduti, al Santa messa in cattedrale, l’esibizione della fanfara alpina e il rancio di tutti gli alpini giunti a Melfi. Domani, invece, alle ore 11.30 partirà da viale, D’Annunzio la sfilata che percorrerà le principali vie del centro storico. «Il nostro è un corpo unito nella gioia e nel dolore – conclude l’alpino della sezione di Bari, Giorgio Bernardi sia in armi che non in armi. Speriamo di poter essere un esempio per tutti». Intanto in città sono giunti camper da ogni parte del meridione. «Questo raduno cade in un momento particolare per la nazione dopo i tragici fatti di Kabul – commenta il sindaco, Ernesto Navazio – sono convinto che la gente saprà far valere il proprio sentimento patriottico». Vittorio Laviano

stretto a guardarsi intorno ed effettuare valutazioni a 360 gradi, tenendo presente che comunque Navazio a fine mandato si troverebbe nella posizione di chi non ha treni in corsa su cui saltare. Una situazione favorevole a chi lo vorrebbe escludere dalla ribalta regionale. Melfi però, non dobbiamo dimenticarlo, resta sempre la roccaforte del centro destra in questa regio-

ne. Lo stesso Pagliuca acquista forza e rilevanza in ambito lucano, in virtù di ciò che porta Melfi, caso raro legato al Pdl, in termini di voti, ma anche di esempio come giunta ed amministrazione. L'intreccio è difficilmente sbrogliabile perché spazio per tutti e due non c'è ne. Inoltre la guerra che ha finito per penalizzare entrambi, tenutasi nel 2008, ha ulteriormente

Un consiglio comunale di Melfi

complicato la vicenda, perché quella poteva essere l'occasione di creare un alleanza vantaggiosa che avrebbe proposto uno al parlamento e l'altro conseguenzialmente alle regionali, ha invece prodotto la situazione attuale, in

cui uno esclude l'altro. A meno che non si chiuda un accordo che contenga anche la poltrona di prossimo Sindaco di Melfi. Ma Pagliuca ha mire regionali, e da quest'orecchio pare non sentirci. Emilio Fidanzio

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Il consigliere dell’Udc: «A Valleverde stato di abbandono»

Rionero in Vulture

primaria Raccolta dei rifiuti a Melfi La scuola sarà dedicata Interrogazione di Piccolella a Michele Preziuso MELFI - Sono sempre di più cittadini di Melfi che si lamentano per una presunta mancanza di pulizia delle contrade comunali ma anche di talune vie del centro storico. In piazza D'Addezio, per esempio, c'è chi è stato costretto ad invitare i residenti, con dei cartelli appositamente incollati sui cassonetti, a chiudere per bene le buste della spazzatura che poi non dovrebbero essere abbandonate in strada. Nella piccola piazza alle spalle del vecchio municipio, ora sede del giudice di pace, addirittura sono state abbandonate biciclette vecchie e sedie rotte. Si tratta del chiaro segnale di una mancanza del senso civico di qualche melfitano ma anche dell'incapacità di risolvere il problema della raccolta rifiuti al di qua delle mura di cinta cittadine. Certo chiedere ai residenti di depositare la spazzatura soltanto dalle sette alle otto del mattino non è stata una trovata geniale. Ecco che le buste abbandonate in strada finiscono con l'aprirsi e generare degrado. In via Mantova, poi, una enorme discarica di rifiuti ha invaso lo sterrato sottostante via Lecce. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani, inoltre,

Il municipio di Melfi

non ha ottenuto il risultato sperato e con il passare del tempo sono sempre di più i cittadini che lamentano gravi disservizi e problemi di igiene davanti le proprie abitazioni. Così il capogruppo consiliare dell'Unione di centro, Michele Piccolella ha presentato un'interrogazione presentata in seno al consiglio comunale. «La maggior parte dei marciapiedi e degli spazi verdi nella nostra città spiega il politico locale, Piccolella - non sono consoni al prestigio che li caratteriz-

«Percorsi condivisi sui valori del centro»

Democratici di centro Riprende l’attività della sezione di Rionero RIPRENDE nella sezione di Via Mazzini di Rionero in Vulture, dopo la pausa estiva, l'attività politica di Alleanza Democratici di Centro, guidato a livello regionale dalla consigliera Rosa Mastrosimone. « Il risultato lusinghiero riportato nel collegio di Rionero (188 preferenze), - si spiega in una nota - alle elezioni provinciali del giugno scorso dal candidato Savino Bruscella, coordinatore politico ed organizzativo del Vulture Melfese, ha premiato la laboriosità e l'impegno di quanti, compresi i tanti giovani, hanno partecipato direttamente o indirettamente alla competizione elettorale e

VENOSA - «Siate orgogliosi per quello che la Casa di Riposo e le Suore del Sacro Costato hanno già fatto per Venosa e per quello che ancora faranno!». Questo l'invito rivolto ai venosini da Mons Gianfranco Todisco, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, a conclusionedella primadelletre giornate previste dal calendario delle manifestazioni per i 90 anni di attività della Casa di Riposo e gli 80 anni di servizio delle Suore del Sacro Costato. Due istituzioni che hanno intrecciato le proprie storie, dando prova concreta di quello che deve essere l'amore verso i fratelli, che scaturisce dal Costato di Cristo.

che con lui credono nei valori del cattolicesimo democratico». «L'Alleanza Democratici di Centro, infatti, tende ad aggregare, su percorsi comuni e condivisi, le forze politiche di Centro, di ispirazione cristiana, moderate, riformiste, ma nello stesso tempo è aperto alle forze positivedella societàlaica,partiti e movimenti civici. L'attenzione alle esigenze del territorio, che contraddistingue il progetto politico di Addc, vede impegnati i dirigenti locali nella stesura di un programma finalizzato a rispondere alle necessità della comunità rionerese da sottoporre all'attenzione dell'Amministrazione».

za, in particolare nel quartiere di Valleverde è piuttosto evidente lo stato di assoluto abbandono di molte strade. Si nuoce così al decoro ed alla bellezza della città». Nel documento presentato al presidente del consiglio comunale di piazza, Festa Campanile si legge: «la problematica è spesso presa a riferimento dalla cittadinanza che lamenta una scarsa manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, con la conseguente difficoltà all'utilizzo delle aree adibite a verde pubbli-

co a causa soprattutto della mancata potatura delle piante». Per questi motivi l'esponente dell'Udc melfitano, Michele Piccolella ha chiesto di «conoscere - interroga - le ragioni che hanno indotto l'amministrazione comunale a non effettuare la manutenzione con relativa pulizia dell'erba cresciuta cresciuta sui marciapiedi e come intende intervenire per sopperire alla grave incombenza al fine di rendere più sicure le aree in questione». Vittorio Laviano

RIONERO - La scuola primaria di Rionero sarà intitolata al concittadino Michele Preziuso ( Barile 1888-Rionero 1961), educatore benemerito e sostenitore per l’affermazione dei valori di legalità, libertà e giustizia sociale. La cerimonia di intitolazione avverrà martedì 29 settembre prossimo alle ore 16,30 allorquando nell'atrio della scuola primaria "Piano Regolatore" sarà scoperta la lapide commemorativa. A seguire alle ore 17,00 presso l’auditorium del Centro Sociale “P.Sacco” si terrà una manifestazione commemorativa sulla figura del concittadino forte oppositore del fascismo che lo ha perseguitato e confinato e per aver egli rifiutato la tessera del partito fascista è stato privato del merito di esercitare la professione di dirigente scolastico e successivamente dei gradi di “Maggiore”. Quale primo sindaco dellacittà deldopoguerraMichele Preziuso, socialista, si è distinto per le notevoli capacità amministrative e il forte legame con la cittadinanza, soprattutto per quella più debole. Nel 1953, in qualità di sindaco, partecipando ad una manifestazione di protesta contro la “legge truffa”, viene arrestato insieme ad altri lavoratori di sinistra e detenuto per cinque mesi nel carcere di Melfi. Successivamente è eletto consigliere provinciale svolgendo un ruolo da prota-

Un Patto di corresponsabilità tra genitori e docenti di Venosa VENOSA - Lo scorso 24 settembre nell'aula magna del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” si è svolto un incontro tra la scuola e la componente famiglia per sottoscrivere il “”patto do corresponsabilità”. L'incontro è stato tra il Dirigente Scolastico, prof. Mario Lasala, i Docenti delle classi iniziali ed i genitori. Lo scopo dell'incontro: presentare l'Istituto, le sue regole e gli obiettivi formativi ed educativi che esso si propone. Il dirigente Scolastico Mario Lasala ha, quindi, illustrato il “patto di corresponsabilità” che vede coinvolti tutti gli “attori” di un'Istituzione Scolastica: il

D.S., Docenti, alunni, famiglie. In particolare il Direttore scolastico Lasala si è soffermato sul ruolo fondamentale e indiscutibile delle famiglie che non devono delegare la scuola nell'educazione delle giovani generazioni ma collaborare con essa rimanendo però l'istituzione principale. L'incontro si è concluso con l'augurio che il Dirigente Scolastico ha rivolto a tutte le componenti per un proficuo e sereno anno scolastico e con un primo incontro tra genitori e Docenti che in questi primi giorni hanno accolto: i ragazzi delle IV ginnasiali. lo. zo.

Studenti

Venosa Todisco interviene in un incontro dibattito sulla casa di riposo gestita dalle religiose

«Orgogliosi delle suore del Sacro costato» Da questa unione di intenti e di storie ne ha tratto benefici tutta la comunità venosina. In prospettiva poi, i benefici sono destinati ad aumentare. L'opera delle Suore, infatti oltre che agli anziani della Casa di Riposo “S.Antonio”, si è rivolta ai malati dell' ospedale “S.Francesco” e ai bambini della Scuola materna “Piani Annunziata”. «A loro abbiamo assicurato braccia accoglienti, sguardi carichi

Un’immagine di Preziuso

gonista. Ha quindi pubblicato articoli inerenti i problemi della classe magistrale e del mondo del lavoro sull’Avanti e sul periodico “Il Lavoratore” . «Di Preziuso –ha detto il dirigente scolastico della scuola primaria rionerese Gerardo Antonio Pinto – è rimarchevole la figura di educatore, di maestro incline alla trasmissione di un sapere non nozionistico, ma critico e intuitivamente innovativo, contraddistinto dalla grande umanità delle relazioniche sapevastabilire con i suoi alunni, in particolar modo con quelli socialmente più disagiati, che gli erano estremamente cari. La nostra scuola sarà a lui intitolata proprio in ossequio ai valori che così bene ha rappresentato». Michele Rizzo

di comprensione, passi che accorciano le distanze, mani che accarezzano; volti sorridenti, capaci di dare speranza , infondere coraggio, far crescere armonicamente sui sentieri del Vangelo - ha detto Amerilde Di Pierro, Madre Provinciale Suore Sacro Costato - Se la catena di questi gesti in 80 anni non si è mai interrotta, è perché il Signore ha voluto tracciare per le suore i sentieri dell'acco-

glienza, dell'attenzione e della carità». La prima giornata ha evidenziato l'evoluzione subita e le prospettive all'orizzonte per la Casa di Riposo: «Quello realizzato dagli operatori della Casa è un modello per tutta la Basilicata ha sottolineato Pierino Visaggio, vicesindaco di Venosa - L'Amministrazione comunale intende collaborare con questa struttura per realizzare insieme un Centro

Diurno, che offra servizi per le malattie degenerative come l'alzheimer». Il calo delle nascite e la maggiore longevità spinge la società al cambiamento. «Le scelte non debbono essere ispirate da esigenze e vincoli economici:al centro dei nostri programmi dobbiamo mettere la persona, con i suoi bisogni, la sua cultura - ha sostento Pasquale Amendola, Direttore Generale Asp -. La sanità ha il

dovere di sostenere la nobile azione che tanti volontari realizzano per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini e per umanizzare i servizi sanitari». Coadiuvato dalla proiezione di foto, Giuseppe Grieco ha presentato il suo volume “La Casa di Riposo S.Antonio di Venosa. Novanta anni di Carità”. Una coinvolgente passeggiata nel tempo per ripercorrere la storia della generosità di Venosa : “Nel fare la storia della casa, ho trovato volti e persone- ha rivelato Grieco - E, così, ho dato un'anima alla ricerca inserendo storie che ci appassionano». Giuseppe Orlando

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27 La minoranza: «Perché la gente dovrebbe credere in chi li ha presi in giro 12 anni fa?»

Genzano: bagarre sulla discarica Guerra di volantini e affermazioni al veleno: tocca al gruppo della Sinistra GENZANO DI L. - Sull'articolata questione della discarica a Genzano, dopo i volantini promulgati dall'Amministrazione prima e dal comitato cittadino spontaneo in seguito, interviene anche il gruppo consiliare Sinistra per Genzano, con un manifesto titolato “Chi fa confusione?” In esso si evidenzia l'intenzione dell'Amministrazione di «sposare, senza dubbi o incertezze, il progetto per la gestione Integrata dei rifiuti, redatto dalla Comunità Montana, il quale avvierebbe la raccolta differenziata e “supererebbe” l'ordinanza n. 2/2008 del Presidente della Giunta Regionale». E partendo da questo dato di fatto si fa notare che «con l'ordinanza n. 2 del 08/01/2008, il Presidente della Giunta Regionale ha ordinato «alla Comunità Montana Alto Bradano, nelle aree immediatamente limitrofe all'impianto preesistente nel Comune di Genzano di realizzare una nuova vasca da 95.000 m3 … destinata allo smaltimento di rifiuti solidi urbani indifferenziati”» Inoltre, che «a pagina 6 della relazione tecnica e descrittiva del progetto definitivo, approvato dalla Comunità Montana con delibera di Giunta n. 12 del 12.3.2009, la nuova discarica viene testualmente definita come “discarica di emergenza per l'intera area centro-nord della provincia».

MA ANATRONE FA CHIAREZZA SUL SITO GENZANO DI L. - Tre ore di parole lasciate scorrere con pathos (e veicolate da un'arte retorica forse in parte innata), saltuariamente interrotte soltanto dalle quasi sempre secche, incisive e pertinenti domande rivoltegli dagli attenti ascoltatori. Ed un desiderio di farsi capire, tale da spingerlo anche fisicamente ad avvicinarsi agli astanti, finendo seduto, verso la fine dell'incontro, faccia a faccia con Maria Palma, presidente della Commissione consiliare nonché esponente delcomitato cittadino contro la discarica. Così, può essere “fotografata”, in due frasi, la “performance” di giovedì sera, sotto molti aspetti positiva e chiarificatrice, del Commissario Straordinario della Comunità Montana Antonio Anatrone, tenutasi nell'aula consiliare di Genzano, presenti il sindaco Rocco Cancellara ed il suo vice Savino Ciola, anch'essi dichiaratamente schierati dalla parte dei cittadini dei quali si sono resi portavoce. Abbiamo già scritto tanto, sui dubbi avanzati in merito all'imPer quanto invece riguarda la raccolta differenziata, di essa «si parla, a Genzano, dal 1997 - è scritto -, quando l'Amministrazione Comunale dell'epoca pubblicò un opuscolo (che riproduciamo) che ne annunciava l'imminente avvio nel nostro Comune». Quindi, viene posta una lunga serie di domande: «perché i cittadini dovrebbero credere oggi a quegli stes-

pianto concepito per c.da Mattinella; quindi, dovendo raccogliere un “fiume” in una “bottiglia”, ci limitiamo a riepilogare l'essenza del problema. Ebbene, oltre alla piattaforma di stoccaggio e trasferimento, già appaltata, assieme alla recinzione ed al circuito di video-sorveglianza (per un totale di 560mila euro), sul sito in questione è previsto un “buco” dalla capacità di quasi 100mila m3, concepito per raccogliere solo la parte umida dei rifiuti. Ma, tralasciando la profonda natura ontologica dei buchi, sulla quale pure si sono sprecati interi trattati, un dato risulta inconfutabile da un punto di vista spiccatamente pratico, che è quello che qui ci interessa: quando ci sono, buchi in giro, si fa sempre viva una istintiva tendenza a riempirli, in un modo o nell'altro. Sensata, dunque, la domanda, posta dalla dott.ssa Palma e da tanti altri: cosa andrà a finire nel “buco” di Genzano, visto che la raccolta differenziata non è ancora partita e tenuto conto che un'Ordinanza di De Filippo, recepita da ben due Aia,

si amministratori che li hanno presi in giro già dodici anni fa? Perché quando 1764 cittadini votano i nostri amministratori sono 'illuminati' e quando, invece, 2322 cittadini sottoscrivono un documento che li critica sono 'strumentalizzati'? Come fa un semplice progetto a 'superare' un'ordinanza del Presidente della Giunta Regionale (la n. 2/2008 sopra richiamata)? Gli atti ammi-

Lavello Il centrosinistra vuole chiarimenti

Caso Fenice, la minoranza presenta un’interrogazione LAVELLO - «I controlli nelle acque di falda dei pozzi all'interno dell'area del termodistruttore Fenice hanno evidenziato superamenti di concentrazione soglia per nichel , mercurio, fluoriti, nitriti, ecc”. Con questa lapidaria affermazione l'Arpab informava nel marzo scorso gli enti locali della presenza di inquinanti nella acque dei pozzi insistenti nell'area industriale di Melfi Immediatamenete iniziò il tam tam intorno alla notizia e non sono mancate, nei mesi successivi, prese di posizione da parte di associazioni, partiti politici ed amministrazioni. Fra tutte una interrogazione , o meglio una richiesta per iscritto di chiarimenti al sindaco di Lavello sulla questione inquinamento, formalizzata dal tavolo delle opposizioni di centro sinistra della cittaidna dauna. Tanti gli interrogativi posti al sindaco del tipo «se la falda è inquinata e se il livello di inquinamento in circa 3 mesi non sembra essersi abbassato in modo consistente , fin dove si è esteso il danno ambiatale?» ed ancora «i diversi corsi d'acqua ed in particolare l'Ofanto hanno subito anche questo ulterioredanno?» Mavi èdi più«cosa neè dei prodotti agricoli raccolti in quell'area? E cosa mai ha potuto bruciare Fenice perché si sia raggiuinto livelli di inquinamento tale da parte di alcune sostanze?» Interrogativi che il tavolo delle opposizioni di centro sinistra portava all'attenzione del governo locali poco prima della pausa estiva e che attendono tuttavia ancora una risposta. Per la cronaca nel consiglio comunale del 29 luglio scorso il primo cittadino , glissando le richieste, punta il dito contro chi, a detta sua, fa terrorismo e demagogia speculando su argomenti del genere. Nessuna risposta intanto giunge da parte dell'amministrazione Annale. Così la vicenda arriva, per mano del tavolo delle opposizioni di centro sinistra, sulla scrivania del Prefetto di Potenza che si affretta ad invitare il primo cittadino a fornire una risposta ai quesiti ed alle richiesta formalizzarte. Nulla di fatto. Tutto sembra tacere, riferisco-

La Fenice

no i promotori dell'iniziativa che hanno deciso di affidare le loro perplessità alla stampa. «Pensiamo - scrivevano nell'interrogazione sia un atto dovuto non solo informare i cittadini sulla situazione ma provare a comprendere fin dove si sia eventualmente esteso l'inquinamento». «Il silenzio del sindaco - proseguivano - è incomprensibile infatti solo sapendo ed informando è possibile provare a prender provvedimenti urgenti e necessari per tutelare la salute pubblica». Dubbi leciti, perplessità altrettanto giustificate anche alla luce dei recenti dati diffusi sull'incidenza delle malattie oncologiche nell'area del Vulture Melfese ed in particolare nel territorio della cittadina dauna. Sembra che la vicenda sia destinata a proseguire in altre sedi soprattutto in considerazione dell'argomento particolarmente delicato. Daniele Masiello

L’incontro di giovedì sera presieduto da Anatrone

parla esplicitamente di rifiuti “tal quali” in C.da Mattinella? Anatrone al quesito ha risposto in una maniera che può considerarsi una volta per tutte definitiva: «nonostante l'approvazione del progetto - ha detto superi di per sé detta Ordinanza (la cui esecutività non può prescindere da precisi limiti temporali), per sciogliere tutti i dubbi, chiederò al Presidente della Regione una revoca parziale laddove insorge l'ambiguità posta in evidenza». Inoltre, per quanto riguarda la “paura”per quella tentazione, di cui dicevamo sopra, che

nistrativi non si 'superano', ma vanno annullati, cosa che, per quanto riguarda la nuova discarica, non è purtroppo ancora avvenuta. Perché non è stata ancora disposta la convocazione del Consiglio comunale per discutere della discarica, come noi abbiamo chiesto in data 23.7.2009? Che fine hanno fatto quelle forze politiche che, nella campagna elettorale di pochi mesi fa,

spinge a riempire un buco non appena questo venga in essere, il Commissario ha fatto notare come la tempistica, anche a rischio di contravvenire nel far ciò alle disposizioni “dall'alto”, sia stata da lui stesso ben calcolata: «La vasca sarà pronta non prima che la raccolta differenziata, in procinto di partire, permetta di produrre l' “umido”per la quale è stata concepita e che ivi sosterà il tempo necessario alla maturazione, per essere quindi ripescato e trasportato in un impianto di compostaggio». gia. gue.

dispensavano promesse e mietevano consensi e che oggi, invece, sembrano svanite nel nulla? E, infine: chi fa confusione? I cittadini che firmano per protestare contro il degrado e l'abbandono del nostro territorio o gli amministratori comunali, che nascondono le loro responsabilità facendo disinformazione?». «Persino i nostri amministratori - si conclude sul ma-

nifesto - sarebbero in grado di capire (se lo volessero) che la nuova discarica prevista in contrada Mattinella è, purtroppo, destinata ad accogliere rifiuti indifferenziati da tutto il Nord della Basilicata, e questo per fronteggiare lo stato di grave emergenza rifiuti che la Provincia di Potenza, in questi anni, non ha saputo scongiurare». Gianrocco Guerriero

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In arrivo dal P.O. Val D’Agri oltre 1.200.000 euro

La storia di Lucia Paola Cristiana

Più viabilità e opere pubbliche nel futuro di Marsicovetere

Ragazza di Senise sbarca e vince ad “Affari tuoi”

MARSICOVETERE - Viabilità, opere pubbliche, impianti sportivi e il socio assistenziale- Questi i settori d'intervento su cui il comune valligiano spenderà i fondi della premialità del PO. Val d'Agri. Più di un milione di euro, nello specifico 1 milioni e 235 mila e 521, 84 euro. Premialità assegnati con l'avvio della seconda fase attuativa del Programma operativo Val d'Agri. Oltre trenta milioni di euro ripartiti tra i trenta comuni del comprensorio petrolifero. Per il centro valdagrino i fondi saranno spesi in primis su un grosso intervento che sarà fatto sulla viabilità del centro storico di Marsicovetre, oltre 460 mila euro per mettere a posto le strade all'interno dl piccolo borgo antico. Duecentoquaranta mila, invece, saranno erogati sugli interventi di riqualificazione della seconda delegazione comunale ubicata nella frazione di Villa d'Agri, centro più grande del comune valligiano. Una spesa di 200 mila euro interesserà la sistemazione della piazza di Barricellealtra, frazione del Comune marsi-

VIGGIANELLO I Dec nel Lagonegrese VIGGIANELLO - Il nostro futuro è la Basilicata…pensiamoci bene”. E' questo il nome dell'iniziativa organizzata dal movimento politico DeC, che giunge alla sua seconda tappa. Questa volta, i dirigenti de i “Democratici e Cattolici” incontrano gli amministratori locali e la cittadinanza dell'area del lagonegrese. L'appuntamento è, per questa sera a Viggianello alle ore 19 nella piazza Umberto I. Il Segretario regionale, Roberto Falotico che concluderà l'evento spiega come «in questa fase politica sia indispensabile toccare ogni territorio, dare agli amministratori ed alla gente che ne vive tutti i giorni la realtà occasione di ascolto e di confronto. Per questo, dopo il Vulture, domani affronteremo i temi legati all'area sud». Parteciperanno all'incontro, Vincenzo Libonati, segretario cittadino DeC, Aurelio Pace, coordinatore provinciale, Silvestro Disanzo, segretario cittadino DeC di Rotonda, Roberto Giordano, Sindaco di Castelluccio Inferiore, nonché dirigenti e simpatizzanti dell'area. «Abbiamo scelto di essere fra la gente - chiude Falotico - per condividere azioni e visioni senza le quali la politica non può offrire risposte».

coveterese. Focalizzata l'attenzione anche sul settore dello sport con la destinazione di 160 mila euro agli impianti sporti vivi, incluso, naturalmente lavori al Palazzetto dello Sport. Mentre per il socio - assistenziale spetteranno 172 mila euro. Un Comune, in questo caso, che rafforza la linea delle po-

litiche sociali, soprattutto, la fascia debole degli anziani e dei giovani, punto cardine della politica dell'amministrazione. «Con questi interventi l'amministrazione - ha sottolineato il primo cittadino, Claudio Cantiani - pone la giusta attenzione sia alle problematiche del centro

storico quanto alle due frazioni del Comune, Villa d'Agri e Barricelle». Quattro i criteri che hanno guidato l'assegnazione delle risorse del PO. Val d'Agri di cui la seconda fase programmatica sul suo stato dell'arte fu presentata nel mese di Luglio scorso presso la sala dell'ex asilo Spolidoro-Lenni. Report 2009 elaborato dalla Struttura di Progetto Val d'Agri con il supporto del Formez. Un rapporto, che presenta dati aggiornati al 31 dicembre 2008 e che mostra sulla dotazione complessiva di 350 milioni di euro, il P.O. Val d'Agri ha programmato circa il 75% delle risorse disponibili. Oltre ai dati sulla programmazione, il report fotografa anche il quadro completo degli interventi infrastrutturali messi in campo dai singoli Comuni e dagli altri soggetti attuatori per le azioni attivate nell'edilizia scolastica, nell'edilizia di culto, nella viabilità, negli aiuti alle imprese, nella formazione e nelle altre operazioni di tipo immateriale. Angela Pepe

Senise Oggi i festeggiamenti della famiglia

Cento candeline spente per Maria Stella Germano SENISE - Ha tagliato ieri il traguardo dei cento anni Maria Stella Germano di Senise. Nata il 25 settembre del 1909,si era sposata con Giuseppe Dragonetti, dipendente comunale operatore ecologico dei tempi che però è scomparso nel 2002. Maria Stella, unica sopravvissuta a cinque fratelli e ad una sorella ha avuto una sola figlia Maria Rosa ,anche lei scomparsa nel 2004, così come suo marito; attualmente vive con la nipote Elisabetta che l’accudisce amorevolmente non facendole pesare alcunché ed anzi cercando continuamente di soddisfare ogni esigenza. Alle spalle, una vita semplicissima dedicata alla famiglia ed al lavoro di campagna con la costanza di una sanissima alimenta-

zione tradizionale senisese mai esagerata e sempre bagnata da appena un dito di vino rosso locale. Ancora oggi che è costretta alla vita sedentaria della poltrona solo perché ha avuto un netto calo della vista (unico handicap del quale soffre), ogni giorno chiede alla nipote un suo piatto preferito, come pasta di casa o verdure varie che poi mangia con raagionevole appetito. Stella così come tutti l’hanno sempre chiamata è la seconda Centenaria presente a Senise;il sette agosto scorso infatti,Maddalena Tarsia ha compiuto centodue anni,essendo nata nel 1907, in piena salute ed autonomia non avendo praticamente alcuna necessità di assistenza se non per una normale e necessaria com-

LA LETTERA

Soppressa corsa IL sottoscritto Antonio Signoretti, residente a Viggiano in strada comunale n.5, fa presente che da ieri mattina, 24 settembre, è stata abolita la fermata a Villa D’Agri delle ore 6.40 della linea automobilistica Senise-Potenza, senza alcun preavviso per gli utenti. Infatti i viaggiatori abituali,come lo scrivente, invano hanno atteso, ieri 24 settembre, l’arrivo del pullman indicato in oggetto, costringendoli alle ore 7.15, dopo una estenuante attesa a ricorrere alle loro macchine con grande fatica e con evidenti danni economici. Permette che la situazione automobilistica di Villa D’Agri è altamente frequentata nelle prime ore del mattino soprattutto da studenti e lavoratori, che devono raggiungere il capoluogo lucano entro le ore 8.00 e che la linea in questione soddisfaceva egregiamente le esigenze dei cittadini diretti a Potenza. Purtroppo il dirigente della Sita e gli assessori provinciali e regionali, che hanno preso la decisione di abolire la fermata più volte citata, non hanno tenuto conto delle esigenze degli studenti e dei lavoratori e, quello che è più grave, non hanno avuto la delicatezza di preavvisarli suscitando in tal modo rabbia e delusione grande negli utenti.

Una foto della centenaria

pagnia di tranquillità.Il primato riempie d’orgoglio l’intera comunità senisese. Nonna Stella sarà festeggiata quest’oogi nella casa di via Lorenzo Monti dall’intero gruppo familiare. gia. cos.

SENISE - Ha tenuto sulle spine l’intera comunità di Senise ed alla fine un buon premio di consolazione lo ha portato a casa. Lucia Paola Cristiana, giovane laureata in scienze dell’informatica a Roma e specializzanda nella stessa materia da tempo era in lista di attesa nella trasmissione “Affari tuoi” condotta da Max Giusti. Ed in tanti la ammiravano sera dopo sera in attesa di vederla in gara. Lucia Paola infatti è più che una sorte di “principessa” per la sua comunità.Soprattutto per la sua bellezza più che rara, che la distingueva in ogni passerella allorquando da ragazzina si cimentava nei concorsi di bellezza. Non ce n’era uno solo che non arriva prima. Bellissima alta, slanciata, un corpo mozzafiato e di gentile e raffinato portamento, Lucia Paola ha rappresentato il simbolo della bellezza di Senise durante quel periodo. Ma anche dopo che, smessi i panni di reginetta delle passerelle, ha messo quelli più seriosi e definitivi di studentessa universitaria, dando ancora una volta prova di avere le carte in regola anche nel campo dello studio. Sfatando quel mito sconcio ed incivile che vuole la bellezza agli antipodi con la intelligenza e la preparazione. E sullo scranno di Giusti, che ha riconosciuto in Senise il paese dei peperoni cruschi, ancora una volta lo ha dimostrato, facendo emergere tutta la sua simpatia di rarissima comparazione. Così come l’emozionatissimo papà Domenico, una vita in Svizzera a Berna e dintorni, trentanove anni, dove è nata Lucia Paola ed i due fratelli. Domenico è stato pensionato ancora giovane a causa di un incidente sul lavoro che non gli ha più consentito di continuare a

La ragazza di Senise

lavorare nel comparto edile ed è rientrato a Senise nel 1994, con i tre figli ancora piccoli e la moglie Giuseppina. Tutti sul divano,insieme al bel fidanzato Pierdavide che scontava l’emozione della ripresa televisiva. L’inizio era stato più chè soddisfacente visto che al terzo pacco, Lucia Paola aveva centrato il sacco del coccodrillo che conteneva ben novemila euro. Poi in sequenza, così come nelle serate poco favorevoli, scomparivano uno dopo l’altro i pacchi con i premi maggiori da duecentocinquanta e cinquecento. Intanto la ragazza rifiutava gentilmente su consiglio anche del papà, le offerte del dottore che comunque non andavano oltre i trentaquattro mila euro. C’era la speranza di centrare i centomila ma Lucia Paola non si fidava ed alla fine accettava l’offerta di trentatremilaeuro che insieme ai novemila portavano la somma complessiva a quarantadue mila euro. Una bella somma che rendeva più che felice la serata anche dell’intera comunità senisese, incollata al televisore fino all’ultimo istante. Gianni Costantino

Solenne celebrazione presieduta dal parroco don Domenico Pitta

Paterno, inaugurata statua di Padre Pio PATERNO – Ore 17.00. Le campane della Chiesa Madre suonano a festa, un timido ma tiepido sole scaccia via l’uggiosità del cielo e dei pensieri adombrati della quotidianità. Il popolo di Paterno, chiamato a raccolta da don Domenico Pitta, accoglie, dopo anni di impaziente attesa, la nuova statua di Padre Pio in una data simbolica che richiama piacevoli e stimolanti coincidenze. Proprio il 23 settembre del 1968, infatti, poco dopo le 2, 30 del mattino, San Pio da Pietrelcina moriva nella cella del Convento di san Giovanni Rotondo e proprio di questi tempi si costituiva, 10 anni or sono, il gruppo di preghiera “Devoti a Padre Pio” di Paterno. Un intreccio di date, ricorrenze, che ha reso ancora più coinvolgente una cerimonia emozionante e partecipata. Dopo la preghiera iniziale, don Domenico ha proceduto ad inaugurare, a benedire ed ad incensare la statua del Frate con le stimmate. Una statua bronza, di pregevolissima fattura, adagiata su una pietra marmorea che presenta una targa recante la dicitura: “ A devozione del

popolo paternese, del parroco, del gruppo “Devoti di Padre Pio” “. Una statua, posta in un piazzale ubicato all’ingresso dell’abitato di Paterno, di pregio ma semplice nel suo stile proprio a rimembrare quei concetti di semplicità e di umiltà che hanno albergato in San Pio, servitore del Signore. Un Padre Pio, quello rappresentato dalla statua, che domina, dunque, l’ingresso del paese e che si erge ad icona di accoglienza e disponibilità, come spiega lo

stesso don Domenico Pitta: “ Il monumento rappresenta San Pio da Pietralcina con le braccia aperte, quasi in segno di accoglienza e di apertura. E’proprio questo il messaggio che abbiamo voluto consegnare. Il nostro auspicio, infatti, è che questa statua possa e sappia rappresentare un momento di riflessione liturgica ma anche di appartenenza ed accoglienza comunitaria. Ognuno sa di potersi affidare, con la preghiera e con la meditazione, a San Pio che con la sua intercessione darà sollievo al popolo di Paterno e non solo, affrancandolo dagli assilli quotidiani ed ispirandolo nella ricerca di un vivere più improntato al divino insegnamento”. Poi Don Mimmo, visibilmente commosso e gratificato, ha tenuto a ringraziare “il popolo paternese tutto ed il gruppo di preghiera “Devoti a Padre Pio” di Paterno che, grazie alla generosità, agli sforzi economici hanno permesso l’acquisto della statua e la perfetta riuscita della cerimonia di organizzazione». Nuario Fortunato

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Sabato 26 settembre 2009


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Sabato 26 settembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’ambulatorio era stato ricavato in un garage del rione S. Pardo. Scoperti guanti, olii e un lettino

I Nas nel finto studio medico Dopo la denuncia del Quotidiano e di Striscia, altri controlli al falso sessuologo I CARABINIERI del Nas (nucleo antisofisticazioni dei carabinieri) di Potenza e i militari della stazione di Matera hanno posto i siggilli ad una struttura sanitaria abusiva e denunciato in stato di libertà una persona all'Autorità giudiziaria per il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria. L'indagine è scattata a seguito dell'articolo apparso sul “Quotidiano della Basilicata” nei giorni scorsi che denunciava la professione esercitata dal falso medico e scoperto da Fabio e Mingo, inviati speciali del programma televisivo “Striscia la Notizia”. Individuato lo studio medico in un garage nei pressi di via san Pardo, hanno proceduto all' identificazione del sessantaseienne (che in passato ha svolto la professione di idraulico) accertando che esercitava abusivamente la professione di medico, fisiatrica e fisioterapica (senza alcun titolo abilitativo). I militari dell'arma hanno quindi provveduto ad una mirata ispezione igienico sanitaria, nel corso della quale si è potuto riscontrare che l’attività medica era stata avviata in assenza delle prescritta autorizzazione relativa ai requisiti strutturali e professionali e all' interno vi erano attrezzature e apparecchiature sanitarie che lasciavano intendere competenze professionali in realtà mai possedute. Lettino, olii, mentolo e guanti monouso sono gli “arnesi” del mestiere posti sotto sequestro. A segnalare la notizia agli “inviati speciali” sono state alcune pazienti che nel corso delle visite si sono sentite

particolarmente attenzionate dal pensionato che non rinunciava a qualche “toccatina” di troppo. «Invito la cittadinanza - ha detto il colonnello Domenico Punzi comandante del Comando provinciale dei carabinieri di Matera - a collaborare con le forze dell'ordine e a denunciare ogni forma di truffa e di atto delinquenziale che possa garantire una migliore vivibilità del territorio». La fase operativa, è arrivata dopo una serie di accertamenti e raccolta di dati sul conto del presunto falso medico, e immediatamente dopo sono scattate le attività di perquisizione allo studio oltre all'assunzione di informazioni dai pazienti del truffatore. Il valore della struttura sottoposta a sequestro è stato stimato in 120mila euro. Le indagini dei militari dei Nas intanto proseguono con determinazione e continuità a salvagurdia della salute pubblica tenuto conto dei gravi pericoli che possono derivare dal fenomeno. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

OCCUPAZIONE

Brevi Cronaca La Camera di Commercio recupera le tradizioni

La storia della pasta in mostra I contenuti della mostra “La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia'' saranno illustrati a Matera ai giornalisti giovedì 1 ottobre, alle 9.30, presso la sala giunta della Camera di Commercio. Interverranno il presidente Angelo Tortorelli e quanti hanno collaborato all'organizzazione. L'iniziativa, frutto di un laborioso lavoro di ricerca, che ha coinvolto operatori economici, personalità del mondo culturale della provincia di Matera, ha consentito di raccogliere oggetti, immagini, ricordi, attrezzature, legati alla produzione della rinomata pasta materana. L'inaugurazione della mostra è stata organizzata per le 11. All'evento è legato un progetto di valorizzazione della filiera pastaia e dell'economia locale, che sta riscuotendo attenzione e consensi. matera@luedi.it

Mobile imbottito

Natuzzi e l’accordo di programma

A “Striscia” l’ amianto di Matera ANDRA’ in onda stasera alle 20,30 nella trasmissione televisiva “ Striscia la Notizia” il servizio registrato nei giorni scorsi dagli inviati Fabio e Mingo sulle onduline di amianto presenti nell'area dell'ex campo di aviazione militare di Contrada San Francesco in Via Montescaglioso. Le abitazioni il cui tetto è coperto di cemento amianto, sono attualmente occupate da extracomunitari regolari a Matera da diversi anni. Nella puntata fu intervistato il primo cittadino Emilio Nicola Buccico che si impegnò a risolvere la questione in venti giorni. Mingo e il “buon” Fabio muniti di mascherine torneranno nella città dei Sassi per verificare se le promesse del sindaco saranno mantenute. Nella stessa area si registra un degrado caratterizzato anche dall'abbandono di materiale di risulta e erbacce. (mic.fer.)

IL Gruppo Natuzzi precisa che è in attesa di convocazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico per l'attivazione di una programmazione negoziata finalizzata al rilancio dell'impresa e alla ricollocazione dei collaboratori in esubero. L'azienda informa, inoltre, che il percorso iniziato all'indomani del primo incontro tenutosi il 23 giugno a Roma presso il Ministero dello Sviluppo, è proseguito nelle sedi istituzionali appropriate per l'individuazione di tutte le azioni da intraprendere per salvaguardare il territorio e chi in esso opera. Un gruppo di lavoro specifico che è stato creato ad hoc è dedicato alla ricerca di ogni soluzione per la riqualificazione e la ricollocazione dei collaboratori e per il rilancio di tutto il Distretto del Mobile Imbottito che continua a vivere un momento non facile. Il Gruppo Natuzzi è fermamente impegnato. spiega ancora la nota del gruppo, nella ricerca di misure ampie e condivise per l'individuazione di un accordo di programma. matera@luedi.it

LA VERTENZA

L’azienda che ha acquistato Carrefour risponde alla decisione dei sindacati

Coop Estense: « Agitazione inaspettata»

Tandoi chiede la mobilità per 9 lavoratori Si è tenuto ieri a Confindustria l’incontro nel corso del quale il gruppo Tandoi ha annunciato di voler adottare la mobilità per 9 dipendenti dello stabilimento di Matera. All’incontro oltre a Filippo Tandoi, titolare dell’azienda, erano presenti i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Fai, Flai e Uila e di Confindustria. L’incontro è stato aggiornato a lunedì mattina quando sindacati e imprenditori discuteranno i particolari della procedura relativi ai numeri e agli incentivi. In particolare, spiega, Enzo Cavallo della Fai-Cisl spiega: «La richiesta per 9 dipendenti ci sembra eccessiva. Il provvedimento riguarderebbe lavoratori che utilizzano gli ammortizzatori per collegarsi alla pensione o i dipendenti che accettano su base volontaria». Nello stabilimento Cerere dei fratelli Tandoi, i lavoratori attualmente in servizio sono 46.

«La proclamazione dello stato di agitazione, giunge alla cooperativa totalmente inaspettata e incomprensibile». Questo il testo di una nota diramata dalla direzione di Coop Estense in merito al comunicato stampa divulgato dalle organizzazioni sindacali a seguito dell'ultimo incontro avuto con i rappresentanti di Coop dove è stato presentato «L'intero piano di rilancio dell'ipermercato di Matera, attualmente ancora con insegna Carrefour, senza il quale dice Coop Estense non vi è futuro ne per l'ipermercato, né per i posti di lavoro. In questo progetto positivo, continua il comunicato assume un'importanza fondamentale l'accordo quadro firmato con le organizzazioni sindacali nazionali, perché accompagna l’ indispensabile riorganizzazione interna, con misure che attenuano l'impatto sui lavoratori. Col ricorso alla C.i.g.s.( cassa integrazione guadagni speciale) viene evitata la procedura di mobilità, che significa licenziamenti collettivi. L'accordo nazionale ha bisogno però di essere integrato a livello territoriale, con un puntuale dimensiona-

mento degli esuberi e altre misure organizzative che mettano all'ipermercato in grado di funzionare adeguatamente sin da subito. Senza l'accordo a livello territoriale si riapre la prospettiva della procedura di mobilità. La comunicazione delle organizzazioni sindacali conclude la nota

omette aspetti importanti che hanno caratterizzato l'ultimo incontro: la conferma, da parte della cooperativa, che nessun lavoratore sarebbe licenziato; la necessità ribadita dalle stesse organizzazioni sindacali di proseguire il confronto (tanto che si era fissata la data del 2 ottobre), così come vengono omesse altre disponibilità della cooperativa a vantaggio dei lavoratori di Matera. La cooperativa ritiene la comunicazione dei sindacati un nuovo atto di ostilità e di rottura nei suoi confronti e prende atto, suo malgrado, che non vi è la volontà da parte dei sindacati di andare avanti nel confronto, né di cercare intese positive coerenti con l'accordo quadro nazionale del 30 luglio scorso. Va da sé, che questa scelta costituisce anche un rifiuto delle disponibilità offerte da Coop Estense nel corso dell'incontro del 22 settembre e la scioglie da ogni impegno in merito nei loro confronti». La vicenda assume una certa rigidità delle parti che porta i lavoratori ad uno sbandamento sul futuro occupazionale che rischia di diventare sempre più incerto. mic.fer.

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Matera


Sabato 26 settembre 2009

Pepe impugna la sospensione Il dirigente alla Polizia municipale ha scelto l’arbitrato ed è tornato al lavoro CONTINUA il braccio di ferro fra il sindaco Nicola Buccico ed il dirigente della Polizia municipale Franco Pepe. Dopo l'atto dei giorni scorsi con il quale il sindaco Buccico ha firmato un provvedimento di sospensione dal servizio per due mesi del comandante Pepe, quest'ultimo ha impugnato la decisione ed è rientrato in servizio in attesa che la controversia si risolva per via arbitrale. Anche se la questione sarebbe dibattuta da un punto di vista tecnico perchè l’Amministrazione starebbe valutando la correttezza della procedura adottata e l’automaticità della sospensiva a seguito del ricorso. Fatto sta che, al momento, non si ha una interpretazione unanime su chi sia, oggi, il dirigente della Polizia Municipale. Toccherà nelle prossime ore, al massimo entro lunedì, al sindaco Buccico dirimere la vicenda. La delega di dirigente del settore Polizia municipale era stata conferita all'architetto Franco Gravina. L'impugnazione del provvedimento è stata avanzata ai sensi del Contratto collettivo nazionale quadro del 24 luglio 2003. Nella motivazione del provvedimento disciplinare notificato a Franco Pepe è scritto che “il Comandante ha disatteso gli ordini legittimamente impartiti dal Sindaco nella sua funzione di Capo della Civica amministrazione e ha mantenuto un atteggiamento non rispettoso nell'epistolario intercorso” con Buccico. Il sindaco avrebbe motivato l'atto attribuendo a Pepe un comportamento non corretto, in relazione ad una lettera notificatagli lo scorso mese di aprile. Nella nota il comandante Pepe rivendicava la propria competenza in materia di Polizia locale, invitando Buccico a non interferire, nell'interesse dell'autonomia delle competenze proprie del Corpo di Polizia municipale, con ordini che, secondo quanto sostenuto nella stessa nota, non sarebbero coerenti con il suo ruolo politico. Già lo scorso anno c'è stato

La Fp Cgil sostiene la vertenza di Pepe

«Sanzione illegittima che viola la legge» La Cgil Funzione pubblica di Matera, si esprime in una nota, in merito alla sanzione disciplinare comminata dal Comune di Matera al proprio rappresentante sindacale aziendale per l'area della Dirigenza dott. Franco Pepe, Comandante del Corpo di Polizia Municipale, ritiene - si legge in una nota - che la stessa sia da considerarsi palesemente illegittima e in aperta violazione delle vigenti norme contrattuali in materia. Alla luce di tanto - prosegue la nota diffusa - nell'esprimere la piena solidarietà e sostegno al proprio rappresentante aziendale si manifesta sconcerto per quanto avvenuto e si auspica una pronta revoca della suddetta sanzione, anche in considerazione delle delicate e rilevanti funzioni che fanno capo al Comandante del Corpo di Polizia Municipale». matera@luedi.it Il comandante della Polizia Municipale, Franco Pepe e il sindaco Emilio Nicola Buccico in una vecchia immagine

uno scontro acceso fra Buccico e Pepe. Quest'ultimo, in un ricorso presentato nel maggio del 2008, aveva chiesto che venisse accertata e dichiarata illegittima la revoca di un altro incarico,

quello di responsabile del settore Traffico, disposta nei suoi confronti con provvedimento del sindaco. Chiedendo quindi il reintegro nell'incarico, Pepe aveva sollecitato l'attiva-

zione della procedura di cui all'articolo 64 del decreto legislativo 165 del 2001 in materia di accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità e interpretazione dei contratti collettivi riguardo la durata mas-

sima degli incarichi dirigenziali. Sul ricorso si è espresso lo scorso 17 settembre il Giudice del lavoro, il quale ha rinviato la decisione al marzo del 2010. Nel frattempo, dopo l'at-

to di sospensione, il comandante Pepe ha raccolto la solidarietà di quaranta vigili urbani, manifestata nei giorni scorsi in una lettera aperta al sindaco. Biagio Tarasco matera@luedi.it

Domani giochi gonfiabili, gare e spettacoli

Azzurrolandia, a rione Agna il tempio del divertimento TORNA “Azzurrolandia” la manifestazione ludica dedicata ai bambini organizzata, per il nono anno, dall'associazione l'Albero Azzurro. Per un giorno il complesso sportivo di Sant'Agnese al rione Agna di Matera si trasformerà nel tempio del divertimento per i più piccoli grazie alle numerose iniziative in programma. A partire dalle dieci del mattino i bambini potranno scegliere tra diverse attrazioni come i giochi gonfiabili, quelli multimediali, le gare sportive, il karaoke, la corrida dei bambini, e gli spettacoli di musica ed intrattenimento, Ad animare l'evento sarà l'immancabile Mago Zeus che proporrà, a più riprese, buffi spettacoli di illusionismo e giochi di prestigio

con carte e corde magiche regalando ai bambini i simpatici animaletti fatti con i palloncini colorati. Per i dieci anni della cooperativa Il Puzzle, partner dell'iniziativa, è prevista la partecipazione del Mago Stefan che proporrà uno spettacolo di prestigio ed illusionismo dedicato agli adulti. A fine serata è prevista la fase finale della lotteria con l'estrazione di vari premi tra coloro in possesso del tagliando di ingresso. Domani mon mancherà all'interno dell'area giochi un punto di ristoro con la macchina per lo zucchero filato e dei pop corn dove i bambini avranno la possibilità di riprendere le energie prima di tornare a giocare. «La manifestazione -sostiene Pino Bruno presidente de L'Albero

Una passata edizione di Azzurrolandia

Azzurro- segna un momento di attenzione verso il mondo dell'infanzia. Non sarà solo divertimento per i bambini ma anche un momento di aggregazione per le famiglie. L’evento costituirà, inoltre,

un'occasione di scambio di opinioni tra i genitori». Azzurrolandia sarà accessibile, con un piccolo contributo spese, la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 16 e 30 alle 18 e 30. matera@luedi.it

L’assessore Emanuele Nicoletti farà aggiungere la dicitura “già” e recupera la toponomastica antica

Vecchie strade, nuove denominazioni

L’assessore Nicoletti

LA Giunta Comunale su proposta dell’assessore alla Cultura con delega alla toponomastica del Comune di Matera, Emanuele Nicoletti, nella seduta dello scorso 24 settembre, ha approvato la delibera che prevede il recupero della toponomastica storica delle vie antiche della Città dei Sassi attraverso l'aggiunta della dicitura “già”. «Per la particolarità, l'interesse turistico e l'importanza dei luoghi del nostro centro storico, ho ritenuto opportuno - dice Nicoletti - prendere in considerazione le fonti bibliografiche di storici locali; vie, strade, piazze, vicoli tagliano il tessuto urbano, scorrendo come arterie nel nostro corpo, andando così a costituire i confini nei quali possiamo sostare, muoverci, tessere rapporti sociali. Ne deriva un indissolubile legame alla nostra vita di cittadini cui compete l'impegno a sottrarle dalla damnatio memoriae; non a caso, attraverso i nomi con i quali le strade sono denominate, èpossibile spessoricordare come eravamo,ripercorrerle si-

gnifica rivivere la storia stessa della nostra città, dagli uomini illustri ai quali ha dato i natali alle modifiche apportate all'assetto urbano-paesaggistico, dagli avvenimenti politici e storici che l'hanno attraversata ai regimi che si sono succeduti nel paese e che hanno avuto significativi riflessi nell'amministrazione locale. Almutare deglieventi storicisono spesso seguite variazioni del toponimo di origine. Un particolare risulta però estremamente interessante: spesso, nonostante le numerose delibere delle giunte municipali succedutesial governo della città, molti cambiamenti sono stati disattesi dalla popolazione. Nomi di numerose vie e piazze hanno mantenuto l'identità che le ha sempre contraddistinte, perché ormai saldamente ancorati alla tradizione cittadina; si pensi all'accostamento piazza Vittorio Veneto/Piazza della Fontana, Via Margherita/Via delle Beccherie, Via Buozzi e Fiorentini/Grabiglioni (in dialetto Uarvigghiàn).

In riferimento alle vie e Piazze storicamente importanti della nostra città, ritengo importante ai fini del recupero della memoria storica di Matera, ripercorrere l'avvicendarsi dei nomi con i quali sono state denominate: Piazza Vittorio Veneto: già “Piazza della Fontana”, dall'omonima fontana ferdinandea recentemente ricollocata, già “Largo Plebiscito”; Via del Corso: già “Corso Umberto I”, intitolata al Re d'Italia Umberto I di Savoia (1844-1900); Via delle Beccherie: già “Via Margherita”, intitolata alla Regina d'Italia Margherita di Savoia (1851-1926); già “degli Scarpari”; Via Ridola: già “Contrada Orto del Duca”; Via Bruno Buozzi e Via Fiorentini: già “Grabiglione”, per la presenza dei letti dei due torrenti che solcavano il fondovalle dei rioni, poi colmati a seguito dell'intervento della legge Zanardelli sul risanamento dei rioni Sassi (legge speciale n. 104 del 31 marzo 1904); nel tratto di strada di collegamento tra via delle Beccherie evia delCorso, compresotra lase-

de ex UPIM ed il Palazzo delle Poste già “Via Fossi - Rione Ferrerie”, per la presenza di un fossato di protezione della città medievale e del rione fondaco del ferro edelle fucine dell'età rinascimentale; Via Lavista: già “delle Pigne”, per la presenza di cipressi come citato dal Volpe; Piazza del Sedile: già “Piazza Maggiore”; Via Roma: già “dei Tre Santi” per la presenza di un'edicola votiva (abbattuta negli anni 50) dedicata ai Santi Vito, Eustachio e Madonna della Bruna - permane ad oggi una placchetta in ceramica apposta sul muro del Palazzo dell'Annunziata in Via Roma; Via Gramsci: già “De Montigny” dal nome del generale francese Carlo De Montigny, mandato in Basilicata nel dicembre del 1810 al servizio di Murat, che tracciò la strada che conduce al Castello, adornando la collina di alberi, aiuole e sedili, innalzando un obelisco in onore di Gioacchino Murat; Piazza Cesare Firrao già “delle Fornaci Nuove” per distinguerla da Via Fornaci Vecchie ubicata nei Sassi.”

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30 Matera Lunedì si conoscerà l’esito della vicenda, ad oggi resta controverso chi è il funzionario di settore


L’obiettivo è difendere specie come il Capovaccaio, il Nibbio reale, il Lanario e il Falco grillaio

Le città proteggono i rapaci Presentato il progetto di tutela Life avviato dalla Provincia nel 2005 TUTELA e conservazione della specie per preservare gli uccelli rapaci sul territorio lucano da tempo sede privilegiata del falco grillaio diventato, quasi di diritto, simbolo del territorio. Con questo obiettivo, la Provincia di Matera dal 2005 ha avviato il progetto “Life Natura Rapaci Lucani” i cui risultati sono stati resi noti nella giornata di ieri in un convegno svoltosi presso la Mediateca Provinciale. Obiettivo del progetto, dunque, è quello di affrontare i problemi di conservazione della specie di quattro tipologie di rapaci tra i quali il Capovaccaio, il Nibbio reale, il Lanario e, in particolar modo il Falco Grillaio mettendo in campo azioni mirate alla loro tutela ma soprattutto che possano favorire la loro riproduzione. «Questo convegno conclude il progetto Life finalizzato alla conservazione del falco grillaio e cofinanziato dalla Commissione Europea - ha dichiarato il vice presidente e assessore all'Ambiente della Provincia, Giovanni Bonelli -Il grillaio, infatti, è diventato un vero e proprio simbolo del nostro territorio e rappresenta un patrimonio ornitologico di grande valore che per questo motivo va tutelato e preservato da tutte quelle azioni che possono minarne la sopravvivenza». Il falco grillaio, infatti, è una specie di rapace molto vulnerabile e in

A sinistra il Nibbio reale e accanto il falco grillaio

Italia ha trovato condizioni ideali di sopravvivenza solo in Sardegna, Sicilia, Puglia e Basilicata per la quale è stato rilevata un'elevata percentuale di nidificazione soprattutto nella provincia di Matera nella quale per ben 31 Comuni ne è stata accertata la presenza. Attualmente lecoppie del piccolofalco stimate sul territorio vanno dalle 1400 alle 1500, un dato che rende la provincia di materana la colonia più popolosa di questo rapace.

«Il progetto Life si è concentrato sulla tutela e valorizzazione del falco grillaio nei territori di Matera e Montescaglioso nei quali sono state portate avanti numerose azioni di tutela della specie- ha dichiarato Enrico De Capua, responsabile del progetto -Tra queste, la più importante riguarda l'introduzione di nuove norme nei regolamenti edilizi per evitare la distruzione dei nidi tutelando invece le colonie dei rapaci, inoltre sono stati installati

2000 nidi artificiali sugli edifici di Matera e Montescaglioso ed è stato realizzato, presso la Riserva San Giuliano, un centro di recupero dedicato alla cura del grillaio». Il progetto ha previsto anche la realizzazione di carnai nonché sistemi di sorveglianza alle aree di nidificazione il tutto accompagnato da un'importante campagna di sensibilizzazione della popolazione e soprattutto dei bambini delle scuole elementari e medie.

Coinvolti Federazione italiana arti marziali e Dipartimento di neuropsichiatria

Sport per i bimbi difficili Progetto di educazione motoria della scuola Padre Minozzi ESERCIZImotori, condottida esperti professionisti con l'ausilio di insegnanti, e ricaduta sugli aspetti emotivo-comportamentali e pedagogico/didattici dei bambini coinvolti.E' stataquesta lafinalità principale della programmazione di intervento di educazione motoria rivolta ai bambini frequentanti l'ultimo triennio della scuola elementare. Nel corso dell'anno scolastico 2008/2009 il I circolo della scuola elementare “Padre Giovanni .Minozzi" di Matera, la Federazione Italiana di Judo-Lotta-karate-Arti Marziali (Fijlkam) e il Dipartimento di Neuropsichiatria per l'Età Evolutiva (Dinpee), della Regione Basilicata, diretto dal dottorCarlo Calzone, hanno stilato un protocollo d'intesa per avviare questa programmazione; scuola e sport insieme, quindi, per affrontare con efficacia i disturbi del comportamento in età scolare. A conclusione di questo percorso, si è svolto ieri a Matera presso l'Auditorium del presidio ospedaliero “Madonna della Grazie”di Matera, il convegno "Movi…mente: l'attività fisica come modulatore del comportamento”, organizzato dalle suddette istituzioni, in collaborazione con l'Asm di Matera. Sono intervenuti medici, esperti e operatori che hanno trattato diversi aspettidel problemae imodelli di intervento. Ad aprire i lavori è stato il dottor Calzone, moderatore della prima fase del convegno, che ha evidenziato come lo sviluppo infantile risulti essere condizionato da predisposizioni genetiche innate, dalla storia familiare, dall'ambiente e dall'esperienze individuali che agiscono di volta in volta come fattori di rischio o protezione per la salute psicofisica. Del “Disturbo da Deficitdi Attenzione”o meglio conosciuto come “Disturbo di Attenzione con Iperattività” (Adhd) ha parlato la dot-

toressa Caterina Lattarulo del Dinpee, che ha analizzato il problema, evidenziando i sintomi centrali dell'Adhd che sono essenzialmente caratterizzati da un marcato livello di disattenzione e una serie di comportamenti secondari che denotano iperattività e impulsività. Sono seguiti gli interventi del dottor Eustachio Sarra della Federazione Italiana Medici Pediatri, sezione di Matera, che ha affrontato il rapporto tra pediatra il bambino e la scuola, e del professore Carmine Clemente, dell'Università degli Studi di Bari che ha messo a confronto lo sport con i diversi stili di vita. Nella seconda parte del convegno, moderato da Domenico Mangione del Dinpee sono stati affrontati temi su la scuola e lo sport come mezzo di socializzazione e problematiche relative al fenomeno dell'ipocinesi e del bullismo, trattato da Roberto Tasciotti, dirigente scolastico e docente-psicologo della Scuola dello Sport del CONI; sul progetto per lo sviluppo dell'intelligenza della socializzazione, affrontato da Pierluigi Aschieri, medicina dello sport presso l'università “La Sapienza” di Roma e Fijlkam; sugli aspetti motori del progetto “Movi…mente”, trattato da Vincenzo D'Onofrio dell'area scientifica di Basilicata ( Fijlkam), sullo Sdo: lo strumento ed i risultati della ricerca con gli interventi di Rosalba Passarelli e di Rocco Di Santo ( Dinpee), sul progetto “Movi…mente: un modello di intervento psicoeducativo”, trattato da Patrizia Di Franco, dirigente scolastico del I circolo “P.Minozzi” e sull ricaduta pedagogica dello stesso progetto, trattato da Anna Grieco. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda sul tema “Gli interventi psicoeducativi nella scuola: limiti e risorse della sinergia tra i servizi”. Mariangela Lisanti

Durante in convegno, inoltre, sono stati affrontati altri temi relativi allaconservazione dialtre speciedi rapaci ed è stata anticipata la realizzazione di altri progetti Life destinati alla tutela dei pipistrelli e di anfibi e rettili il tutto alla presenza del presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e del Presidente del Parco della Murgia, Roberto Cifarelli. Milena Scalcione matera@luedi.it

BOX BREVI

Venusio

Presto consegnati quindici alloggi SARANNO consegnati a breve i quindici alloggi popolari di nuova costruzione, realizzati nel Borgo Venusio, in attuazione del Programma di Recupero Urbano. L'Ufficio Patrimonio del Comune di Matera ha infatti fatto partire in data odierna le lettere per la richiesta dei documenti necessari ai cittadini che risultano in posizione utile nella definita graduatoria per la richiesta dei documenti necessari. I beneficiari, pertanto, potranno entrare in possesso delle chiavi, e quindi delle abitazioni, per la fine del mese di ottobre, non appena verranno espletate tutte le procedure del caso. Si tratta di un intervento e di una novità fortemente attesa in quella particolare area della città e che certo agevolerà i cittadini materani che ne potranno fruire.

Quote Rosa

Buccico: «Noi le applichiamo»

Un momento dell’incontro che si è svolto all’ospedale

“La città del futuro” per il recupero dei Sassi L'Ufficio Sassi ha in corso di redazione una proposta progettuale denominata “La città al futuro”. “La città al futuro” è un progetto che racchiude e definisce il recupero di una parte consistente della città antica dei Sassi e concepisce il recupero e le funzioni racchiuse a misura dell'archetipo del cittadino futuro, ovvero dei bambini. L'idea progettuale di una città al futuro è quella di permettere ai bambini di poter avere dei contatti esterni, di vivere esperienze autonome, effettuare apprendimenti diversi da quelli scolastici, di frequentare la città storica e di sperimentare la socializzazione spontanea dei vicinati, restituendo loro il possesso dei cortili come spazio di gioco. “La città al futuro” unisce gioco, natura, scienza e tecnologia in uno spazio ludico - didattico - educativo che si articolerà in un ambito dei Sassi compreso tra i giardini sottostanti l'ex Convento di Sant'Agostino e Piazzetta Garibaldi. L'ambito comprende numerose e variegate testimonianze architettoniche, dall'asilo infantile in Piazzetta Garibaldi, costruito negli anni trenta, agli ipogei retrostanti, alle architetture costruite sei - settecentesche. Tra gli interventi il progetto prevede anche la riproposizione storico testimoniale del Ponte di Sant'Antonio nei pressi dei giardini sottostanti l'ex Convento di Sant'Agostino.

IL SINDACO di Matera Emilio Nicola Buccico, in relazione alla polemica relativa all'assenza di donne in alcune giunte provinciali, ha così dichiarato: “Mentre nella Giunta di sinistra della Provincia di Taranto e nella Giunta di sinistra della Provincia di Matera si constata la totale assenza di donne, tengo a precisare che, mentre altri si lanciano in proclami sulla tutela della responsabilità della figura femminile, io, sin dal primo momento, ho messo in pratica questo principio inserendo una donna nella mia Giunta”. L’intervento di Buccico fa riferimento alla recente sentenza del Tar di Puglia che ha visto decadere la giunta della Provincia di Taranto a seguito della mancata presenza di donne nell’esecutivo così come richiesto espressamente all’interno dello statuto dell’ente che richiede ambedue i sessi rappresentanti nell’esecutivo.

Statale 7 e 99

Nuovi segnali agli accessi SARANNO apposti nei prossimi giorni alcuni segnali sulle strade statali 7 e 99, con l'indicazione di sei accessi per la città di Matera. Si tratta di interventi particolarmente utili per agevolarela presenza dei turisti che arrivano nel capoluogo E' quanto previsto dall'appalto relativo alla segnaletica extra urbana, predisposto dall'Amministrazione Comunale, che ha consegnato i lavori alla ditta aggiudicataria, la Acis di Forlì. In tutte le uscite, verranno indicati, con apposita cartellonistica, i punti principali della città, rappresentati dalle sedi di enti e istituzioni, delle forze dell'ordine, degli impianti sportivi, e naturalmente dei Sassi e di tutti i luoghi di cultura e tradizione cittadini. matera@luedi.it

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Matera 31

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Francesca e Martina

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Vertigini sotto esame MEDICI dall'Italia e dall'estero, a Matera, oggi, con inizio alle 8.30, presso l'auditorium dell'Ospedale Madonna delle Grazie, per conoscere tutti gli aspetti (dalla diagnosi alle terapie alle strategie di intervento) della Vertigine parossistica posizionale benigna (Vppb), una malattia che coinvolge ogni anno 200 persone su 100.000. Il corso teorico pratico è stato promosso dall'Unità operativa complessa, di Otorinolaringoiatria e chirurgia Cervico facciale, diretto dal dottor Gennaro Larotonda,e dal presidente del corso, il dottor Giacinto Asprella Libonati, medico dell'azienda sanitaria di Matera presso la stessa Unità operativa. Asprella è noto a livello internazionale per aver messo a punto tecniche di intervento.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Tantissimi auguri ai nostri piccoli gioielli Francesca e Martina

Giornata del contemporaneo SABATO 3 ottobre 2009, il Musma, Museo della Scultura Contemporanea , partecipa alla “Quinta Giornata del Contemporaneo” promossa dall'Amaci, Associazione Museo d'Arte Contemporanea Italiani, con quattro giovani artisti americani (Faren Ziello, Emily Collins, Alex Auriema, Sean Fabi) che realizzeranno, nelle ore di apertura del Museo, dalle 10 alle 20, alla presenza degli allievi del Liceo Artistico “Carlo Levi”, delle Accademie e delle scuole superiori, una scultura-installazione dal titolo What's Ours is Mine (Ciò che è nostro è mio).

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76

0835/309098

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Stage di Kata e Bunkai IN collaborazione con il dipartimento internazionale di Neuropsichiatria dell'età evolutiva, con la regione Basilicata e con l'Asm di Matera, presso l'Auditorium del Presidio ospedaliero Madonna della Grazie di Matera, a margine del convegno “Movi... mente: riflessioni conslusive, attività di intelligenza motoria”, oggi e domani seguirà il terzo stage internazionale di Kata e Bunkai “Aspetti pedagogici e metodologici nell'età scolare” diretto dal professor Aschieri con inizio alle 9 nel centro benessere Energy Light.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

0835/256309 •Le Botteghe

FINO A DOMANI WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è in programma a Matera fino a domani. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, Giorgia Lepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Bandslam High School Music 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 La ragazza che giocava con il fuoco 19 - 21,30

17 - 19,45 Basta che funzioni 20,30 - 22 • CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Baaria 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Segnali dal futuro 19 - 21,30

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Baaria 19 - 21,30

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 The informant

• CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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VALBASENTO - Lascia ben sperare l'esito dell'incontro di ieri mattina a Matera tra il presidente della Provincia, Franco Stella, e il sindaco di Pisticci, Michele Leone, in merito alla problematica sollevataagran vocedaunaventina di proprietari terrieri e nuclei familiari residenti al confine tra Pisticci e Pomarico, situato alle spalle della Valbasento. La zona rischiava di rimanere isolata in seguito alla chiusura della strada provinciale che serve l'area sulla tratta interna Pisticci Scalo-Pomarico in seguito ai lavori di prolungamento della pista Mattei. Per consentire l'allungamento del tracciato da 1400 a 1800 metri, infatti, è previsto di recuperare spazio intervenendo proprio sulla strada in questione. Le opere necessarie

Pomarico Garanzie dal presidente della Provincia, lunedì la conferenza di servizio all’Asi

C’è una soluzione per la via di Trincinato erano state intraprese con fondi garantiti dalla Provincia e sono arrivate al punto in cui ènecessario chiuderel'asse stradale. Il progetto, tuttavia, non prevede la realizzazione di un passaggio alternativo e così i proprietari di abitazioni e fondi agricoli allocati dall'altra parte rischiavano l'isolamento. Gli stessi, per questo motivo, hanno attuato giovedì mattina una protesta nei pressi del cantiere per sollevare la questione, denunciando, tra l'altro, come non si fosse affatto provveduto a segnalare l'imminente chiusura della strada.

Dall'oggi al domani, pertanto, gli interessati non avrebbero avuto alcuna possibilità di transitare in direzione Pisticci Scalo, centro abitato distante pochi chilometri dalle loro proprietà rurali. Per queste persone raggiungere il centro abitato più vicino, nonché importanti arterie come la Basentana e la provinciale Pisticci -mare, sarebbe diventato d'un tratto proibitivo. I percorsi alternativi, infatti, sono tortuosi, accidentati e soprattutto muovono in direzione opposta, essendo necessario allungare oltremodo il giro in direzione

Pomarico o Bernalda. Sul posto erano intervenuti con immediatezza i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Pisticci e Pomarico, che ieri hanno incontrato separatamente il presidente della Provincia Franco Stella. In seguito agli incontri, l'ultimo dei quali avvenuto tra Stella ed il sindaco Leone, è stato stabilito chea breve sarà indetta un'apposita conferenza di servizi tra la Provincia, il Comune di Pisticci e il Consorzio Industriale, titolare del progetto, finalizzata a trovare una soluzione alla problematica denunciata.

Non ci sono dubbi, infatti, che il disservizio sollevato dai cittadini trova assoluto fondamento. «E' stato un incontro positivo -ha commentato il sindaco Leone, che ha seguito da vicino l'intera vicenda- nel quale è emersa la grande disponibilità del presidente Stella a risolvere il problema in breve tempo. Nel frattempo la strada rimane aperta e sono scongiurati tutti i disservizi paventati». Obiettivo della seduta tecnica, dunque, dovrebbe essere quello di studiare una variante al progetto che possa evitare la chiusura della strada una volta termi-

nati i lavori nonché garantire un passaggio alternativo nel corso del loro svolgimento. Il presidente Stella, ha incontrato anche il vice sindaco di Pomarico, Domenico Martino, e l'assessore comunale alle Infrastrutture, Giovanni Falotico. «I lavori per la realizzazione della Pista Mattei ha dichiarato Stella- non costringeranno nessuno all'isolamento. Lunedì prossimo la Provincia incontrerà il Consorzio di Sviluppo industriale, responsabile della gestione dell'appalto per la realizzazione dell'aeroporto, per concertare una soluzione atta a garantire il transito viario ai residenti dalla zona interessata dal cantiere. In attesa della gara per il sottopasso, la Provincia farà realizzare un percorso guidato a esclusivo utilizzo dei frontisti».

Disagi per l’accorpamento delle classi dopo la riforma e l’inagibilità di due plessi cittadini

Alunni stretti, scatta protesta I genitori di Montescaglioso minacciano di ritirare i figli dalla scuola “Salinari” MONTESCAGLIOSO - Il Comitato spontaneo dei genitori degli alunni della scuola secondaria di primo grado “Carlo Salinari” di Montescaglioso e della Direzione didattica “don Liborio Palazzo”, recentemente costituitosi, ha affidato ad un comunicato stampa le proprie impressioni dopo un incontro tenutosi presso la sala consiliare “Pertini”, alla presenza dell'assessore comunale alla Pubblica Istruzione Michele Zaccaro. Nell'occasione lo stesso comitato spontaneo dei genitori ha minacciato il ritiro dei propri figli dalle scuole. Uno dei motivi che ha maggiormente alimentato la protesta e le lamentele dei genitori ha riguardato l'affollamento delle classi determinato dalla cosiddetta “Riforma Gelmini taglia classi” e la relativa soppressione di una classe alla scuola media, ma soprattutto sulla sicurezza nelle scuole. Nel documento si ricorda come da un anno a questa parte siano stati dichiarati inagibili i due plessi della scuola materna di via Silvio Pellico e di via Salvo D'Acquisto e «ad oggi non sono stati presi provvedimenti per ripristinare il funzionamento delle due scuole». I lavori al plesso della scuola media sono fermi da circa tre mesi,

La scuola media “Salinari” di Montescaglioso

con i ragazzi costretti a frequentare la scuola media «presso plessi privi di strutture idonee: non c'è una sala delle riunioni, non ci sono laboratori scientifici e musicali, non ci sono uscite di sicurezza, né aree di raccolta, né scale di sicurezza e/o porte antipanico, oltre ai bocchettoni dell'acqua per intervenire in caso di incendio». Nel comunicato si fa, inoltre, riferimento alla lettera, inviata dal comitato, al dirigente scola-

stico della Scuola media Salinari, al sindaco del Comune di Montescaglioso, Mario Venezia, al dirigente dell'ufficio scolastico regionale di Basilicata dr. Inglese e, per conoscenza, al Prefetto della provincia di Matera: si chiedeva il ripristino della classe soppressa alla scuola secondaria di primo grado Salinari di Montescaglioso con motivazioni di natura didattica. Si ribadisce, in seguito, come

la corretta formazione dei figli, il futuro della società, non possa essere definita uno spreco; i tagli e il conseguente affollamento tra i banchi rendono fuori norma le aule scolastiche ed i laboratori, sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica, sia in riferimento alle norme di sicurezza aggravando ancora di più anche le situazioni H, laddove presenti. Ci si chiede, in seguito, come potrà essere garantito, in classi così numerose, il raggiungimento del successo formativo. L'aumento del numero di studenti per classe, infatti, si scontra con la volontà delle famiglie che chiedono l'efficacia del servizio e la qualità della vita scolastica con la reintroduzione della classe soppressa. Il dirigente scolastico della Salinari, Nunzio Nicola Pietromatera, in un suo intervento, nel sottolineare la protesta sempre più ampia giorno dopo giorno, ha auspicato un autorevole intervento da parte dei politici presso gli organi di governo, «per salvaguardare questa nostra terra e questa nostra scuola molto spesso martoriata ed umiliata». La comunità di Montescaglioso resta in attesa. Michele Marchitelli provinciamtluedi.it

Giornata sul futuro della socializzazione giovanile

Intercultura a Marconia MARCONIA DI PISTICCI - Che cos'è esattamente il dialogo interculturale? E come è possibile aprirsi alla diversità di altre culture scavalcando l'ostacolo della semplificazione e degli stereotipi, cercando di comprendere davvero l'altro? Queste sono le domande poste al centro delle manifestazioni del 24 settembre scorso, Giornata Europea del Dialogo Interculturale, promossa dall'Efil (European Federation for Intercultural Learning), rappresentata in Italia da Intercultura - l'Associazione no profit che dal 1955 opera nel campo della formazione interculturale. La giornata prevede una serie di eventi che hanno coinvolto ben ventidue Paesi europei (dall'Islanda all'Egitto, dal Portogallo alla Russia) e circa 70 città italiane. Anche il centro locale del Metapontino darà il suo importante contributo in questo giorno. Infatti, oggi si terrà, presso l'Istituto agrario di Marconia di Pisticci, alle ore 9,

si svolgerà un incontro dal titolo: “interculturalità: l’orto del futuro”. L'incontro prevede la proiezione di cortometraggi e il successivo dibattito sul tema dell'interculturalità, per poi soffermarsi sui programmi di invio e ospitalità dell'Associazione “Intercultura”. Il tutto sarà organizzato e animato dai volontari di Intercultura del Centro Locale del Metapontino, che da anni operano sul territorio promuovendone la crescita interculturale. Come? Inviando adolescenti a frequentare un periodo di scuola all'estero e vivere con una famiglia di un altro Paese, ma anche accogliendo altrettanti ragazzi provenienti da tutti e cinque i Continenti, che vivranno un periodo indimenticabile assieme ad una famiglia locale e frequentando una scuola della zona. Una proposta che è alla base del progetto educativo di Intercultura, oggi sempre più attuale. provinciamt@luedi.it

Marconia di Pisticci

Solidarietà della Provincia

Stella: «Situazione insostenibile»

IL presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, è a fianco dei genitori degli alunni della scuola media “Salinari” e della Direzione didattica “Don Liborio Palazzo” di Montescaglioso. «Quanto sta accadendo nella comunità scolastica di Montescaglioso -ha dichiarato il presidente Stella- non poteva lasciarmi indifferente. L'inagibilità, dichiarata oramai un anno fa, di due plessi della scuola materna, siti in via S. Pellico e in via S. D'Acquisto, e la soppressione di una classe alla scuola media Salinari, disegnano un quadro davvero critico. Una situazione che non può garantire, in alcun modo, né la sicurezza degli studenti, né quel successo formativo a cui ambisce la riforma Gelmini. La recente soppressione della classe presso la scuola media Salinari -ha proseguito il presidente dell'Ente di via Ridola- comportando il conseguente affollamento delle aule effettive, genererà una situazione non a norma, sia in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica, sia in riferimento alle norme di sicurezza. Il dato, che contribuisce ad acuire ulteriormente le preoccupazioni della Provincia, è la constatazione che il problema scuola non riguarda esclusivamente la comunità di Montescaglioso, ma abbraccia l'intero territorio provinciale, regionale e nazionale. Una generale involuzione del sistema scolastico che rischia di far collassare la scuola pubblica». Il presidente Stella, al fine di sostenere concretamente le richieste dei genitori degli alunni, ha scritto alle autorità governative sollecitando un immediato intervento a favore della reintroduzione della classe soppressa. «Auspico -ha sottolineato Stellache il governo si assuma le responsabilità istituzionali di cui è stato investito dal popolo e si impegni per tutelare la sicurezza e il successo formativo del suo futuro: i giovani». provinciamt@luedi.it

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Sabato 26 settembre 2009


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Stigliano L’impianto potrebbe creare problemi perchè brucerebbe anche rifiuti

Centrale, permesso incerto La Ola chiede chiarimenti all’assessore Santochirico sull’autorizzazione 53 STIGLIANO - Bisogna fare chiarezza sul ritorno del progetto di una centrale elettrica a biomasse in contrada Acinello di Stigliano. A chiederlo è la Ola (Organizzazione lucana ambientalissta), evidenziando che con delibera 53 del 6 maggio 2009 l'Autorità per l'Energia elettrica e il Gas ha accolto - ai sensi dell'art.15, comma 2, del Decreto Legislativo n.79/99, come modificato dall'art.34 della Legge n.273/02 - ha accolto l'istanza della Spa “Carlo Gavazzi Green Power”, titolare del progetto per la realizzazione della centrale a biomasse di Stigliano. «La multinazionale milanese -ricorda la Ola- aveva ottenuto la sospensiva dal Tar Basilicata di una Delibera Regionale che limitava la potenza dell'impianto a 13 MW, che attualmente è invece pari a 40 MW. Per non rinunciare agli incentivi di cui all'art.3, comma 7, della Legge n.481/95 - è quanto si legge nella delibera dell'Aeg - la “Carlo Gavazzi”, in data 20 marzo 2009, ha presentato all'Autorità per l'Energia e il Gas, anche sulla scorta di una sentenza favo-

Una centrale elettrica a biomasse

revole del Tar Lombardia “la richiesta unitamente all'autorizzazione necessaria alla costruzione dell'impianto non ancora in esercizio, pena la decadenza da ogni diritto alle incentivazioni medesime». In proposito la Ola, coordinamento apartitico territoriale di associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini, chiede di conoscere dall'as-

sessore all'Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, a quale autorizzazione faccia riferimento la Delibera 53 dell'Autorità dell'Energia e del Gas dal momento che non risulterebbero essere state rilasciate nuove autorizzazioni regionali e le precedenti risulterebbero già scadute, nonostantela potenza dell'impianto eccederebbe il fabbisogno previsto dal pia-

no energetico in fase di approvazione. La centrale a biomassa della Carlo Gavazzi Green Power -precisa la Ola- insiste su un territorio vocato ad attività agricole e turistiche, che verrebbero messe in pericolo dall'entrata in esercizio dell'impianto. Inoltre, la stessa non offrirebbe garanzie sulla provenienza e natura futura del combustibile da utilizzare pari ad oltre 400mila tonnellate di legno vergine non reperibile in loco, pena la deforestazione di ampie superfici forestali rientranti - secondo le prescrizioni previste nel Piear non ancora approvato dal consiglio regionale della Basilicata, nell'ampio raggio di 70 Km. Verrebbero, pertanto, inclusi anche i boschi del Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane e altre superfici forestali protette da leggi regionali e nazionali». Insomma, per la Ola c'è il rischio che l'impianto possa, dunque, funzionare successivamente anche con il Cdr (Combustibile Derivato da Rifiuti) pregiudicando così il già fragile equilibrio del territorio. provinciamt@luedi.it

Stigliano L’aumento dei malati ha determinato l’istituzione di 2 accessi

Diabetici sotto controllo Potenziato il servizio nell’Unità operativa di Medicina STIGLIANO- E'stata incrementatal'attività del servizio di medicina diabetologica all'ospedale di Stigliano, diretto dal medico responsabile, Maria Luisa Landi, dell'Unità operativa di Medicina, con due accessi mensili nei giorni di martedì a settimane alterne. Il servizio in passato era stato assicurato dai medici specialisti dell'ospedale e dopo un periodo di interruzione era ripreso con un solo giorno mensile dedicato alle visite. «Secondo l'Oms -si legge in una nota dell'Asm- sono circa 177 milioni le persone affette da diabete in tutto il mondo. Un numero che sembra destinato a raddoppiare entro il 2025, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, a causa non solo della crescita di popolazione e dell'invecchiamento, ma anche di diete poco idonee, obesità e sedentarietà. Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di ele-

vati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un'alterata quantità o funzione dell'insulina. Il diabete di tipo 1 riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nell'infanzia o nell'adolescenza. Nel diabete tipo 1, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule che producono questo ormone: è quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La velocità di distruzione delle cellule è, comunque, piuttosto variabile, percui l'insorgenzadella malattiapuò avvenire rapidamente in alcune persone, solitamente nei bambini e negli adolescenti, e più lentamente negli adulti. Il diabete di tipo 2 -specifica ancora la notaè invece la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. La causa è ancora ignota, anche seècertocheil pancreasèingradodipro-

durre insulina, ma le cellule dell'organismo non riescono poi a utilizzarla. In genere, la malattia si manifesta dopo i 30-40 anni e numerosi fattori di rischio sono stati riconosciuti associarsi alla sua insorgenza. Tra questi: la familiarità , lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso e l'appartenenza ad alcune etnie. Riguardo la familiarità, circa il 40% dei diabetici di tipo 2 ha parenti di primo grado (genitori, fratelli) affetti dalla stessa malattia, mentre nei gemelli monozigoti la concordanza della malattia si avvicina al 100%, suggerendo una forte componente ereditaria per questo tipo di diabete.La diagnosi precoce è fondamentale per la prevenzione di numerose patologie». Quanti sono interessati al servizio possono prenotarsi tramite il Cup (848821821) o chiamando il 0835/569867. Anna Carone

Chiude la festa di S. Innocenzo

Abiti d’epoca in passerella L’immagine simbolo della festa

GRASSANO - Si chiuderà ufficialmente domani, con una serata dedicata alla moda d'altri tempi, la Festa Patronale di S. Innocenzo. Saranno gli Abiti da sposa in passerella a chiudere questa 363esima edizione della Festa del Santo di Tebaide, protettore di Grassano, che come ogni anno ha fatto registrare la partecipazione di fedeli e turisti da ogni parte d'Italia. E come ogni anno il Comitato feste, guidato da Francesco Lerose, ha organizzato sin neiminimi dettagli una Festa ricca di momenti religiosi e mondani. Grande partecipazione delle associazioni locali, sottolinea il Comitato, che si sono ritagliate momenti nella festa in modo da promuovere sì le loro attività ma dando un contributo molto apprezzato per l'organizzazione dei singoli eventi. Così il Marathon Club di Angelo Potenza si è occupato di animare il pomeriggio sportivo con la Stragrassano che ha richiamato decine di atleti da tutta la regione e di tutte le età. La Lambretta Club si è occupata dell'organizzazione del raduno di auto e moto d'epoca mentre la cooperativa “La Mimosa”, con la collaborazione del Comiitato Carnevale, si è occu-

pata della tradizionale Sagra dell'uva e del Vino che si è svolta tra canti e balli festosi di “pacchiane” . Unitalsi, Misericordia, Fidas e La Mimosa si sono occupate del trasporto degli ammalati alla Chiesa Madre per la toccante celebrazione dedicata proprio agli ammalati . Poi la Fidas che nel giorno di S. Innocenzo ha organizzato la giornata di donazione che ha fatto registrare un record : 67 donazioni. Immancabili i momenti religiosi tra i quali le due processioni di S. RoccoeS. Innocenzoelasolenne celebrazione tenuta dal vescovo monsignor Vincenzo Orofino che ha benedetto le spighe di grano simbolo di fertilità e ricchezza per il paese. Musica e divertimento per le serate mondane con un gruppo folk, la banda città di Noicattaro e il personaggio, lanciato in un programma della Clerici, sosia di Venditti. Domani la chiusura in bellezza, si comincia nel pomeriggio con al presentazione a Palazzo Materi del libro di Giulio Cocca “ la forza della speranza”. Alle 19 via alla sfilata “rispolverando il passato” a cura di Teresa Galasso e alle 21 i giovani “Customers” in concerto. Cinzia Vizzuso

Giornata speciale presso il Centro “Arenacea” con Intercultura

I giovani del mondo si ritrovano a Irsina IRSINA - Il centro locale di Intercultura di Irsina, presenta presso il centro Arenacea i nuovi giovani studenti provenienti da diversi Continenti, e apre ufficialmente il nuovo anno dedicato alle ospitalità. In una nota al Quotidiano, la presidente del centro locale di Interculura, Maria Treresa Oreste, ha comunicato l'appuntamento, dedicato alla giornata del dialogo interculturale. Che a livello nazionale è stata festeggiata il giorno 24 settembre, mentre invece Il centro locale Intercultura di Irsina, ha stabilito l'appuntamento, in occasione dell'arrivo dei cinque giovani studenti, per sabato 26

settembre alle ore 16, presso il salone dell'ex convento di S. Francesco, Cooperativa Arenacea, Irsina. «In occasione della giornata del dialogo interculturale -dice la nota- festeggeremo anche la giornata dell'accoglienza. Presenteremo alla cittadinanza: Ando Shun, Giappone; Midgley Amelia, Nuova Zelanda; Laddrak Maxime Ieanne, Olanda; Chullavalli Paniphak, Tailandia; Gauta Maria Lorena, Paraguay. Cinque meravigliosi ragazzi -continua la nota di Intercultura- che passeranno un anno scolastico presso il centro locale ospiti di altrettante famiglie. I volontari e le famiglie vi aspettano -conclude la no-

ta- anche per offrire un modico rinfresco, presso la cooperativa Arenacea e non in piazza Garibaldi causa le probabili avverse condizioni atmosferiche». Maria Teresa Oreste ha aggiunto: «L'arrivo di studenti provenienti da differenti paesi contribuisce allo sviluppo di una società solidale, aperta al dialogo impegnata a realizzare la convivenza pacifica tra le differenti culture. Ovviamente, a rimuovere ogni forma di emarginazione ed intolleranza. Queste sono le finalità della nostra associazione, che corrisponde anche alla nostra missione. Mentre prima spiega Oreste- era riservato

il nostro discorso unicamente alle famiglie che ospitano studenti stranieri, ed inviano studenti italiani. Nella nostra ottica di associazione e di fondazione Intercultura, la presenza di studenti stranieri, o l'invio di italiani all'estero, è un mezzo per avvicinare meglio questa comunicazione con gli altri. Quindi, la giornata interculturale -conclude la presidente di Intercultura del centro locale di irsina Maria Teresa Oreste- costituisce un momento per unirci con chi abita nel nostro territorio e che fa parte di altre culture e di altra lingua». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

Un gruppo di ragazzi di Intercultura

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Bernalda L’ex assessore Giannini esprime il suo dissenso sul provvedimento

«Rivogliamo la pista ciclabile» La decisione di chiudere il percorso non è piaciuta a “Sinistra e libertà” BERNALDA - «La decisione di chiudere la pista ciclabile non piace a Sinistra e Libertà». A parlare è l'ex assessore Gregorio Giannini che esprime il suo dissenso a tale decisione e richiama al rispetto della segnaletica e del codice della strada. «In un paese- dice Giannini -dove la circolazione stradale è completamente fuori controllo, con autoveicoli che passano su strade chiuse al transito, vanno controsenso, parcheggiano in maniera selvaggia su marciapiedi e scivoli per disabili e sfrecciano oltre i limiti di velocità consentiti, il Comune di Bernalda se laprendecon iciclistichiudendogli la pista ciclabile nel centro città. Il motivo - continua ancora il rappresentante di Sinistra e Libertà - che ha indotto il Commissario Prefettizio di Bernalda a tale decisione sembra essere quello della sicurezza. La sicurezza della pista ciclabile è affidata, però, a molti elementi che sono stati scarsamente o per nulla considerati dall'Amministrazione comunale. Mi riferisco, ad esempio, alla violazione sistematica del divieto di transito sulle strade laterali a corso Umberto, al mancato divieto di transito dei mezzi pesanti e al rispetto del limite dei 30 Km/h imposti con il Piano Traffico lungo corso Umberto. La sicurezza si ottiene anche decongestionando il traffico. E' il caso dei parcheggi di corso Umberto che, come stabilisce il Piano Traffico, dovrebbero essere a pagamento per disincentivare l'utilizzo del viale quale area di parcheggio. La situazione attuale produce molto traffico in quanto gli automobili-

La pista ciclabile

sti cercano di parcheggiare lungo il corso e girano a lungo in cerca di posto imboccando, tra l'altro, le strade laterali chiuse al transito. La mancata attuazione dei parcheggi a pagamento oltre a contraddire gli obbiettivi promossi dal Consiglio Comunale con l'approvazione del PUT non consente di avere la giusta rotazione degli spazi per la sosta che è necessaria alla fruizione delle attività commerciali e determina un danno erariale per il mancato introito dei tickets. Altri problemi di congestionesono determinatidalla sosta non regolamentare di auto-

veicoli in prossimità di incroci e punti nevralgici ben noti ai bernaldesi. Segnalo infine il pericolo per i pedoni che percorrono corso Italia in quanto gli autoveicoli contromano invadono sistematicamente le fasce pedonali che andrebbero protette con dei dissuasori. Nessuno di questi provvedimenti è stato adottato né si è pensato di mettere in sicurezza la pista ciclabile separandola, con dei dissuasori anche removibili, dalla corsia riservata alle automobili. Si è scelta la strada più semplice, meno coraggiosa ma assolutamente incomprensibile. Oggi, infatti, per assurdo e in dispregio di quanto approvato in Consiglio Comunale le biciclette non possono accedere in uno dei sensi di marcia di corso Umberto. I ciclisti dovrebbero transitare, in modo molto più insicuro, nelle strade laterali strette, senza corsia a loro riservata e con incroci attraversati da molte automobili. Nell'altro senso di marcia, il corso, deve essere percorso dalle bici in promiscuità con le auto ed i mezzi pesanti. Mi chiedo allora: ma in chemodo è aumentata la sicurezza per chi va in bicicletta? All'Amministrazione Comunale, governata in questa fase dal Commissario Prefettizio, chiedo, a nome di tutti quelli che preferiscono la bicicletta all'automobile per circolare per le strade di Bernalda, di attuare le scelte del Consiglio Comunale ridandoci - conclude Gregorio Giannini - la pista ciclabile di corso Umberto provvedendo a tutte le misure di sicurezza necessarie». Fabio Sirago

“Fatevi i corti vostri” in cerca di contributi a Colobraro COLOBRARO - Fatevi i corti vostri, arriva così la “coccinella” in provincia: è un programma della Mediateca Provinciale “A. Ribecco” di Matera, Progetto 2000, che consiste nel far nascere presso i giovani il desiderio di fare cinema. Il programma 2009 di questa terza edizione prevede la proiezione di cinquanta cortometraggi nell'arco di sei giorni, a cominciare da oggi. Infatti, questi cortometraggi si proietteranno in contemporanea nei comuni di: Aliano, Colobraro, Craco, Miglionico, Policoro, Rotondella Tricarico e Valsinni: una decina di cortometraggi per sera, già selezionati tra i numerosi concorrenti della stessa edizione. A Colobraro non vi è stato neppure un solo concorrente; si spera negli anni avvenire. Speriamo che in questa tornata almeno giovani assisteranno almeno alle proiezioni e che avranno la voglia di votare i lavori proiettati affinché anche da Colobraro arrivi un pur piccolo contributo all'iniziativa. Se poi queste proiezioni faranno nascere nei nostri giovani il desiderio di impugnare una cinepresa, forse nei prossimi anni vedremo qualche angolo colobrarese

proiettato tra gli altri film in concorso. Dunque, l'iniziativa vuole invogliare i giovani a prendere la cinepresa e realizzare in proprio dei film che si sprigionino dalla loro fantasia e ne promuovano il proprio territorio. Certamente, l'iniziativa è valida e va seguita incoraggiando i giovani ad entrare nel mondo della celluloide o, meglio, oggi della Smart card o hardisk che dir si voglia. Il suddetto progetto è finanziato dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Umbria e dalla Regione Basilicata, nonché dalla Provincia di Matera e dalla Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani della stessa Matera ed altri. A Colobraro detti film saranno proiettati nella Sala Musicale di viale Vittorio Veneto dalle ore 18 alle 20. La proiezione avverrà sotto la guida di Marisa Petrigliano e Filomena Mango della Biblioteca Comunale di Colobraro: per le due impiegate è anche un modo pratico per continuare l'apprendimento delle materie del corso tecnico-informatico che stanno frequentando presso la Mediateca Provinciale “A. Ribecco” di Matera.

Tursi Concelebrazione eucaristica con il vescovo Nolè

Don Antonio, don Vincenzo e don Mario da 50 anni sacerdoti Incidente tra bici e moto Ferito 72enne

Alcuni scatti della festa per i 50 anni di sacerdozio di don Antonio, don Mario e don Vincenzo

TURSI - Don Antonio Cavallo di Tursi, don Mario Nuzzi di Oriolo e don Vincenzo Lofrano di Episcopia furono ordinati sacerdoti il 12 luglio 1959 dal vescovo Secondo Tagliabue, nella cattedrale, sede della diocesi di Anglona Tursi, che comprendeva alcuni paesi della Calabria. Negli anni '70 è avvenuto il riordino delle diocesi su base regionale. Quella di Anglona è diventata diocesi di Tursi - Lagonegro, di cui è vescovo monsignor Francesco Nolé. I tre sacerdoti hanno voluto festeggiare i loro 50 anni di sacerdozio, proprio nella cattedrale tursitana. Il vescovo Nolè ha invitato anche i tre giovani preti da lui ordinati quest'anno: don Maurizio Giannella di Calvera, don Serafino La Sala di San Severino Lucano, don Tiziano Cantisani di Lauria. Nella concelebrazione eucaristica erano presenti altri sacerdoti: il vicario diocesano don Franco Lacanna, don Giovanni Lippolis, don Michele Cirigliano, don Salvatore De Pizzo, don Antonio Mauri, don Carlo Ferrarotti, don Camillo Perrone, don Lorenzo Melfi, don Vincenzo Mazzei, don Nicola Modarelli, don Saverio Zorzi, don Mario Lacolla e don Rocco Natale oltre ai parroci della cattedrale don Battista Di Santo e don Giovanni Lo Pinto. Il vescovo Nolé ha voluto ringraziare così la comunità diocesana, che in questo anno celebra i 150 anni della morte del Santo Curato d'Ars. Il coro polifonico “Regina Anglonensis” ha cantato durante la messa. Prima c'è stato un breve saluto da parte di don Battista che ha sottolineato come

questo sia un grande momento per celebrare l'anno sacerdotale e ha augurato ai festeggiati di essere nel cuore di Cristo e della Santa Madre Chiesa. Monsignor Nolè, durante l'omelia ha ricordato i momenti di commozione e di dolore per la morte di un giovane: Rocco Cavallo, parente di don Antonio Cavallo, le cui esequie si erano svolte poco prima nella stessa chiesa. «Abbiamo bisogno di ritrovarci insieme dopo 50 anni a gioire e riflettere. Dio è fedele attraverso la nostra vita fedele di sacerdote, con la donazione quotidiana, rinnovando ogni giorno il nostri sì», ha concluso. Durante la

cerimonia erano presenti anche i parenti dei sacerdoti. A fine messa il discorso di ringraziamento di don Antonio Cavallo, che era il più “anziano” dei pretifesteggiati. «Starei orea parlare - ha esordito - cinquanta anni fa eravamo in tre: ci chiamarono “i tre dell'Ave Maria” . Sento una commozione straordinaria, perchè noi tre non ci siamo mai sentiti estranei a questa diocesi. Abbiamo vissuto tempi belli. Il 24 settembre del 1962, andai in Calabria a Roseto Capo Spulico. Mi accompagnarono monsignor Tagliabue e il suo segretario don Claudio e ci sono rimasto». Don Antonio

Cavallo nei suoi primi tre anni è stato parrocodi SanFilippo. DonVincenzo Lofrano è stato parroco a Senise, San Chirico Raparo, Maratea e adesso è a Chiaromonte. Don Mario Nuzzi, che ha anche i parenti a Tursi, è parroco di Rocca Imperiale Marina. E' stato vice rettore del seminario di Potenza e poi parroco a Castelsaraceno. Questi invece gli incarichi dei novelli sacerdoti: don Maurizio Giannella vice parroco a Lauria Superiore; don Serafino la Sala vice parroco a Nova Siri e don Tiziano Cantisani vice parroco a Senise. Salvatore Martire

BERNALDA - Ha avuto la peggio un settantaduenne bernaldese in un incidente avvenuto giovedì sera a Bernalda in corso Umberto I°, per cause in corso di accertamento. L’incidente ha coinvolto un motociclo ed una bicicletta. A seguito dell'impatto, il settantaduenne, a bordo della bici, ha riportato varie lesioni ed è stato trasportato presso l'ospedale di Matera. Successivamente è stato trasportato presso quello di Potenza, dove si trova in prognosi riservata. Illeso, invece, il conducente del motociclo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dellaStazione per i relativi rilievi tecnicie ulterioriaccertamenti tesi a stabilire la dinamica dell'incidente.

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Scanzano Lo stabilimento sarebbe stato dato in gestione senza contratto

Flap Fruit, Celano passa alla denuncia SCANZANO JONICO - Buone e cattive notizie per l’imprenditore policorese Fabiano Celano, ex titolare della Flap Fruit, azienda di trasformazione di prodotti ortofrutticoli, oggi fallita. Nei giorni scorsi, dopo l’avvio di uno sciopero della fame, Celano aveva ottenuto un incontro a Roma con i vertici dell’Anas, poichè il tracollo della sua azienda è iniziato da un esproprio per la realizzazione della nuova Ss 106. Dall’Anas Celano attende ancora un congruo indennizzo, che gli servirebbe per riprendersi l’azienda, sulla quale sono stati anche investiti ingenti fondi pubblici. Mercoledì Celano, con il suo legale di fiducia, l’avvocato Nicola Stigliano, e al legale della Curatela Fallimentare Gianni Crisano, hanno avuto un incontro con i vertici dell’Anas. Dopo una prima parentesi sulla questione dell'indennizzo ottenuto da Celano per l'esproprio, circa 250.000 euro, la controversia si è dibattuta sulla questione della legittimità dell'atto di esproprio, nonché sullaquestione del-

la mancata riassunzione della causa pendente presso il Consiglio di Stato. Per l'esproprio, l’avvocato Cerisano ha mantenuto a sua tesi legale, adducendo che l'esproprio a carico della Flap Fruit non doveva essere attuato in quanto illegittimo, mentre si riservava di comunicare gli esiti della riassunzione della causa presso il Consiglio di Stato «poiché -spiega Celanoper cause ancora sconosciute, il Curatore fallimentare della società, l’avvocato Giuseppe Mitidieri, a distanza di due anni e mezzo ancora non vi aveva provveduto. Dopo circa due ore di Camera di Consiglio, i massimi vertici dell'Anas hanno acconsentito alla definizione dell'intera vicenda seguendo, però, dei passaggi obbligati di natura giuridica e ciò la riassunzione della causa presso il Consiglio di Stato, l'intervento dell'Avvocatura dello Stato, nonché la costituzione di una terna arbitrale da tenersi presso l'Anas per definire la questione e procedere all'indennizzo. Considerato che la mancata

riassunzione della causa da parte della Curatela fallimentare potrebbe inficiare il buon esito dell'intera vicenda spiega Celano- ho in animo di protestare, nei prossimi giorni, dinanzi il Tribunale di Matera al quale chiederò spiegazioni in merito al comportamento dell’avvocato Mitidieri con particolare riferimento alle motivazioni che lo hanno spinto a non procedere alla riassunzione della causa presso il Consiglio di Stato. Inoltre si dovrà chiarire i motivi per i quali la società “Logowarehouse” tutt'ora occupa lo stabilimento in mancanza di contratto, o qualsivoglia autorizzazione. Ho già presentato denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Matera». A quanto pare, Celano non ha sicuramente intenzione di perdere ciò che è suo e che ha creato con tanti sacrifici unitamente alla sua famiglia e pertanto preannuncia nuove battaglie e nuovi risvolti sulla questione Flap Fruit. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Violento acquazzone a Policoro Allagati scantinati e terreni per due giorni di travaglio POLICORO - Il maltempo mette in ginocchio Policoro. Il violento nubifragio che si è abbattuto per due giorni di fila, giovedì e venerdì, sulla città jonica ha causato notevoli danni non solo al comparto agricolo, ma anche alle abitazioni civili. Infatti, molte arterie principali della città, via Belvedere, via Lazio, sembravano fiumi nel pomeriggio di ieri, con l'acqua che ha raggiunto qualche centimetro di altezza causando più di qualche problema di allagamento ai residenti e alla circolazione stradale. Numerose sono state le telefonate di aiuto alle istituzioni del posto, che hanno subito risposto inviando sul luogo macchine e personale. Tra queste: Polizia municipale, Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale, Protezione civile, Rangers e così via. Anche molte aziende agricole, già di per sé martoriate da numerose calamitànaturali eproblemi varidel settoreprimario dell'economia regionale, hanno risentito della violenta pioggia, che ha allagato uliveti e piantagioni di frutta di stagione, compromettendo la raccolta dell'uva. Purtroppo, il bollettino meteo anche per le prossime ore non preannuncia nulla di buono, anche se nel tardo pomeriggio di ieri la pioggia ha dato una tregua e si spera che le previsioni siano sbagliate anche perché oggi e domani a Policoro è prevista la terza festa patronale cittadina in onore dei Santi Medici Cosma e Damiano, zona castello. Nei prossimi giorni associazioni di categoria e uffici pubblici, se il maltempo dovesse continuare, dovrebbero quantificare i danni e chiedere aiuto agli enti gerarchicamente superiori. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Il gruppo di “Alternativa Sociale”: «Non possiamo perdere tutti i servizi essenziali»

Venti di protesta a Montalbano Cittadini pronti alla mobilitazione per università e Distretto della salute MONTALBANO JONICO - Il capogruppo Consiliare di Alternativa Sociale, del comune di Montalbano Jonico, con una nota ha informato i cittadini e la locale associazione di commercianti ed artigiani sulle iniziative prossime poste in campo per il Distretto della Salute e il Polo Didattico Universitario. Intanto, il consiglio comunale di mercoledì 30 che, come primo punto all'ordine del giorno avrà la mozione presentata dallo stesso capogruppo sul Distretto della Salute ed il Polo Universitario. «A breve -si legge- la Conferenza dei Sindaci della provincia di Matera deciderà sull'allocazione del Distretto della Salute e, nonostante la legge regionale abbia espresso una preferenza per i Comuni già sede di Asl, il sindaco del Comune di Pisticci sta rivendicando la struttura sanitaria con forza al suo comune. A Montalbano non rimarrebbe che l'Ufficio Sanitario, meno che a Craco dove è presente anche il 118. Il Distretto della Salute, così come è configurato dalla legge istitutiva, assumerà una importanza maggiore della stessa Asm, poiché erogherà anche servizi alla popolazione, prevede altresì la medicina territoriale, ambulatoriale ed anche una postazione del 118. Pisticci ha già l'Unità dei Servizi Territoriali di Base, l'ospedale distrettuale a Tinchi, il Consultorio Familiare a Pisticci ed a Marconia ed è marginale rispetto all'ambito territoriale di competenza. Il Polo Universitario, invece, è in via di dismissione, quest'anno non sono partiti i corsi del primo anno, mentre andranno ad esaurimento quelli in essere, per i quali già alcuni studenti sono stati trasferiti a Catanzaro. Le attività commerciali ed artigianali di un comune, e anche l'intera sua economia, vivono anche grazie ai servizi pubblici che richiamano cittadini, dipendenti e utenti dagli altri comuni. A Montalbano non rimarrebbe più nulla con grave danno per l'economia locale. Il nostro Comune -sottolinea ancora la nota- registra una storia continua di spoliazione di pubblici servizi. Pisticci, oltre ai citati servizi, ha conservato la

sede distaccata del Tribunale, il servizio esattoriale, la sede dell'Acquedotto lucano, la sede delle Imposte Dirette e dell'Ufficio del registro, ecc. Policoro si sta sempre di più potenziando con l'Inps, l'Esattoria, la Camera di Commercio, ecc. e ora rivendica anche la sede della Comunità locale. Nel ritenere che questa sia una battaglia da portare avanti e da vincere come comunità, senza distinguo di natura politica, essendoci un unico interesse da perseguire per chi ha deciso di vivere a Montalbano Jonico, è doveroso informarvi, in modo tale che inizi una campagna di sensibilizzazione e di partecipazione, tenendo presente che i tempi delle decisioni sono ristretti. Alcune iniziative con l'assessore regionale alla Sanità e il presidente della Conferenza dei sindaci sono state già assunte, così come riportate dalla stam-

Fausto Leali visita la Casa famiglia Medici sanitari, Montalbano potrebbe perderli

pa. La conferenza dei capigruppo ha comunicato la disponibilità a mettere a disposizione gratuitamente tutti i locali che dovessero necessitare, non si esclude neppure una manife-

stazione popolare e una serrata delle attività, da concordare tra tutti i soggetti partecipi ed attivi». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Policoro, iniziativa “Tutti al mare” Buona la prima ma si può fare di più POLICORO - Terminata la stagione estiva ufficialmente, anche da calendario, si tirano le somme di un'iniziativa sociale comunale sperimentata per la prima volta a Policoro denominata: “Tutti al mare…”. Si è trattato di un progetto pilota in cui l'Amministrazione comunale, nella persona del vice sindaco, Rocco Leone, con delega ai Servizi sociali, ha acquistato cinque sedie speciali J.O.B. per il trasporto di persone svantaggiate destinate a raggiungere facilmente la spiaggia ed utilizzabili anche per consentire a persone che hanno problemi di deambulazione di potersi fare tranquillamente il bagno. Le cinque sedie sono state parcheggiate nella piazza antistante il lido “La Stiva” e date in comodato gratuito a chi ne ha fatto richiesta sia durante le ore meridiane che antimeridiane: «Tutti hanno diritto -spiega Leone- a poter accedere alla spiaggia senza nessun ostacolo e impedimento che prima non consentiva, o lo consentiva a fatica, ad alcune persone di recarsi sull'arenile e in acqua. Poiché un amministratore deve pensare al bene comune e garantire a tutti pari diritti e pari dignità, senza nessuna discriminazione, a maggior ragione quando si tratta di persone sfortunate, abbiamo avuto come Amministrazione comunale la sensibilità di acquistare questi cinque mezzi di locomozione che potranno transitare sulle apposite passerelle, già installate, e facilitare così l'accesso sia sull'arenile che in mare per chi voles-

se farsi anche il bagno, e raggiungere in tempi brevi le tante strutture ricettive presenti sulla Duna centrale». Le sedie hanno particolari caratteristiche: ruote a sezione larga e gonfiabili che permettono l'ingresso, il galleggiamento e la permanenza in acqua restando tranquillamente seduti, e nello stesso tempo dà la possibilità all'accompagnatore di muoversi senza troppe difficoltà. Questo innovativo progetto è di grande utilità sociale non solo per gli utenti ma anche per le stesse famiglie, è stato svolto anche con il coinvolgimento della Croce Rossa Italiana (Cri), sezione donne (Cnf), che dallo scorso mese di maggio ha une sede anche a Policoro all'interno dell'ex scuola elementare “Papa Giovanni Paolo II” di via Dante, le quali esprimono per bocca della responsabile, Rosa Modarelli il loro apprezzamento: «Per l'ottimo risultato raggiunto perché ha consentito ai disabili di vivere il mare, ed ai familiari o assistenti, di accedervi agevolmente e senza troppi disagi. La risonanza -spiega Modarelli a nome di tutte le volontarie- nel territorio vicino e lontano è stata tale da assistere a prenotazioni del servizio, già da ora, per l'estate 2010. Pertanto il servizio andrebbe consolidato e ripetuto nel tempo, assicurando assistenza continuativa e non occasionale ai disabili, desiderosi di avvalersene in forma gratuita organizzato dalle socie della Cri-Cnf di Policoro fornito dall'Amministrazione comunale di Policoro». provinciamt@luedi.it

MONTALBANO JONICO - Due gli eventi di solidarietà più importanti posti in campo a Montalbano Jonico in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Maurizio: la visita del cantante Fausto Leali alla Casa-alloggio per soggetti psichiatrici della comunità jonica e la raccolta straordinaria di fondi per il Ruanda a cura delle locali associazioni di volontariato: Aido, Admo, Avis, Advos, Ail e Amici del cuore. «L'intervento di Fausto Leali in casa alloggio -ha spiegato il presidente della Cooperativa Vita Nuova, Mimmo Bianco- è stata una bellissima testimonianza e soprattutto un grande regalo di compleanno per il nostro nuovo ospite, Luca, che festeggiava i suoi 25 anni. Fausto Leali che si è potuto trattenere solo poco tempo ha, infatti, voluto essere presente all'importante momento del taglio della torta. Ho chiesto a Pino Cariglia di fare in modo che Fausto venisse in Casa-alloggio per la gioia di Luca e di tutti gli altri ospiti e subito si è prodigato, insieme al comitato feste, per far sì che ciò avvenisse. La felicità degli ospiti della struttura e di tutto il personale è stata tanta. Luca in particolar modo, anche se appartienead una generazione con altri gusti musicali, è stato ben felice di aver spento la candelina dei suoi 25 anni al fianco di un mito della canzone italiana». Altra importante testimonianza di attenzione agli altri è quella venuta dalle locali associazioni di volontariato che anno aperto un banco con il “Panino della solidarietà”. «Il ricavato -ha commentato Bruna Giannattasio, presidente Admo- è stato come ogni anno destinato alle suore del Ruanda, le stesse che seguiamo da tempo e con le quali stiamo realizzando grandi opere per le popolazioni del posto. Ringraziamo i cittadini per la grande generosità e partecipazione, ancora una volta dimostrata dinanzi alla nostra iniziativa». an.ca.

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Serie A Tra panchine che traballano (vedi Napoli) bocche cucite (quella di Mourinho) spicca l’anticipo di Genova

E’ un bel weekend di paura La Juve, che con il Bologna ripresenta Diego, spera di ritrovarsi da sola in vetta di FRANCO ZUCCALA' MILANO – Mentre l’anticipo Sampdoria-Inter domina la scena e la Juve (controil Bologna)spera ditornare sola in vetta, i rigurgiti del turno infrasettimanale peseranno, come i pensieri di Coppa, su parecchie squadre, mentre alcune panchine traballano (De Laurentiis è furibondo con tutti i suoi) e il Milan teme di dover ripensare le sue strategie. Insomma, un bel week-end di paura, per alcuni. A Marassi, dopo il movimentato Genoa-Juve, stesse buche per l’Inter contro una Samp ridimensionata dalla sconfitta di Firenze. Del Neri, che la sa lunga, ha detto quel che tutti pensano: la sua squadranonpuò guardareoltrecertitraguardi. Ormai il copione è sempre lo stesso: hai voglia a giocar bene, tanto lo scudetto è roba per i soliti noti. La destinazione è Milano, Torino, raramente Roma e Napoli (ai tempi di Maradona). L’ultimo miracolo data 1985, quando vinse il Verona. I maligni fanno notare che fu l’unica stagione con sorteggio «integrale» degli arbitri. Vuol dire che dobbiamo rassegnarci ad assistere al duello fra Inter e Juve? Se siamo realisti, sissignori. Se persino il Milan si astiene e le romane zoppicano: che volete che succeda? La Samp potrebbe mettere in difficoltà l’Inter: Del Neri l’ha bat- Gigi Del Neri ha dichiarato: «L’inter fa paura ma io ho Cassano e Pazzini». In alto, Mourinho e Donadoni tuta con la sua Atalanta l'anno scorso. Ma Cassano e Pazzini bucheran- tita» hanno cercato dimedicare la si- trerà Rizzoli, una delle (poche) cer- ma il problema è che ultimamente la no la difesa meno battuta (tre gol su- tuazione dallo studio. E la D’Amico tezze di Collina. La Juventus contro fase difensiva ha concesso molto agli biti come quella della Juve)? E il bra- mercoledì sera si è molto meraviglia- il Bologna dovrebbe ritrovare Diego avversari (Bordeaux, Livorno e Gevissimo Castellazzi fermerà l’attac- ta (?) del fatto chenel dopopartita si è e (forse) Del Piero. I rossoblù (Mtarel- noa) e noi, pur in presenza di prove copiùforte(12 gol,5Milito)delcam- visto Branca e non Baresi. Per fortu- li 5 mesi fermo) hanno vinto la prima maiuscole come quelle di Marassi, pionato? Mourinho tornerà in pan- na parla Moratti, altrimenti altro partita, ma le speranze di far punti a non ci sentiamo di inneggiare gloche contratti... Tornando a Marassi: Torino sono poche. Ferrara si è mol- balmente al gioco juventino, come ca: potrà cambiare tante pedine. Dicono che schiererà Stankovic solo una super-Samp potrebbe met- to angustiato per il primo pareggio fanno i venditori di gol. Il Bologna dietro le punte invece di Sneijder, ma tere in difficoltà l'Inter. Lo sarà? I della sua fulgida (e breve) carriera non vince sul campo dei bianconeri lui qualche scherzo ce lo farà. Sicu- blucerchiati (Coppa Italia a parte) tutta punteggiata di vittorie. Si è la- dal 5 ottobre 1980: 1-0 con rigore di ro. Ormai con microfoni e taccuini non battono i rivali in casa dal 21 mentato per il gol annullato a Ia- Paris. Udinese-Genoa (Trefoloni) sagioca (ben ricambiato) a fare i dispet- marzo 1999: la squadra di Lucescu si quinta e ha auspicato pronti risarci- rà fra le più belle partite: se il capoti: l’altro giorno un impavido tele- prese un bel 4-0 (tripletta di Montella menti. Non crediamo che ne abbia bi- cannoniere “Di Natalinho”(7 gol più uno regolare annullato) fosse brasicronista ha tentato di abbordarlo in con un rigore e gol di Ortega). C'era sogno da Russo, contro i rossoblù. Dovrebbe bastare il rientro di Die- liano e giocasse sotto i riflettori miladiretta e lui ha tirato dritto. «Non ti Spalletti alla guida dei doriani, fra i ha guardato nemmeno in faccia, nerazzurri Frey, Zanetti, Baggio e – go a ridare smalto al gioco d’attacco nesi o torinesi sarebbe una star. Convuol dire che è concentrato sulla par- in panchina – Bergomi e Pirlo! Arbi- bianconero, privo dei gol di Amauri, fermiamo. A Udine è solo uno che fa

La soluzione migliore? «Penalizzazioni in classifica»

Blatter: «Contro il razzismo dico no alla sospensione» ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Sospendere la gara non è il provvedimento giusto da prendere in caso di insulti razzisti: è il parere del numero 1 della Fifa, Sepp Blatter. «Immaginate cosa potrebbe succedere se fermassero un match per dieci minuti? –si chiede in un’intervista all’Unfp, il sindacato francese dei calciatori -. Se le cose dovessero andare male per la loro squadra, i tifosi comincerebbero a insultare un calciatore di colore e si sospenderebbe di nuovo la partita. No, no». «Nel momento in cui c'è la prova che esiste il razzismo, l’unica sanzione possibile resta la penalizzazione in classifica - conclude Blatter -. Neanche le sanzioni economiche servono a nulla. Fermare un match è pericoloso».

Sepp Blatter

tanti (troppi) gol. Il Genoa (con Criscito), reduce dalla battaglia con la Juve, farà parecchio turn-over. Anche l’altro anticipo,il derbyLivornoFiorentina (Damato) promette emozioni anche se la tradizione degli ultimi anni è contraria ai viola. I labronici (solo 1 gol segnato) sentiranno lo stimolo del campanile, i viola (dimissioni di Della Valla a parte) si sono ripresi e sperano di decollare con i molti recuperi possibili (Mutu, Montolivo ecc.). Il Parma è fra le squadre più brillanti del momento. Contro il Cagliari (arbitro Tommasi) torneranno tanti senatori. I sardi (con Conti) hanno ripreso a vincere. Altra bella sfida. Roma e Lazio saranno alle prese con avversari che devono recuperare terreno, Catania e Palermo. Al Cibali i giallorossi (con Perrotta, ma anche con la peggior difesa: 11 gol incassati) qualche volta le hanno prese (l'anno scorso 3-2 con doppietta di Morimoto), ma sembrano in ripresa, come i rossazzurri. Juan e Cassetti fuori, Mexes dall’inizio. Totti festeggerà con qualche altro gol i 33 anni? Arbitrerà Saccani. La Lazio di Ballardini (un ex) senza Kolarov e Siviglia (Diakite e Radu) dovrà affrontare un Palermo col dente avvelenato (fischierà Bergonzi). Il Napoli, dopo gli sfoghi del presidente De Laurentiis, non potrà rimandare ancora il successo contro un Siena (Valeri l’arbitro, Calaiò l’ex) combattivo, ma non sempre fortunato. Ormai per gli azzurri hanno quasi un complesso del risultato. L’Atalanta di Conte (Manfredini squalificato), sul campo del ben coeso Chievo (Ciampi l’arbitro), cercherà punti per la sua salvezza. Il posticipo fra Milan e Bari (Brighi) potrebbe trasformarsi in dramma per i rossoneri (-6 dalla vetta, terzultimo attacco nonostante i Patoe iRonaldinho) incaso diinsuccesso. I pugliesi, che a San Siro hanno fermato l’Inter, cercheranno di non far ragionare il Milan (senza Flamini) che talvolta ci riesce da solo.

Interviene Marcello Lippi: «Più che pericolosità, preoccupa la contagiosità»

«Ai giocatori il vaccino contro l’influenza» VIAREGGIO (ITALPRESS) – L'influenza A preoccupa anche il mondo del calcio. «Si sta valutando l’ipotesi di vaccinare i giocatori di tutte le squadre di calcio contro l’influenza A; infatti è soprattutto la contagiosità fortissima diquesta influenzache ci preoccupa». Lo ha detto Marcello Lippi, commissario tecnico della Nazionale, durante l’inaugurazione del Festival della Salute in corso a Viareggio. «Abbiamo parlato con il responsabile dello staff medico, il professor Castellacci – ha detto Lippi –e abbiamo valutato soprattutto non tanto la pericolosità di questa influenza in se stessa per i soggetti sani, quanto la sua contagiosità fortissima». Quin-

Marcello Lippi

di, ha annunciato Lippi, «può darsi che si prendano dei provvedimenti riguardo la vaccinazione di tutti i calciatori». Lippi ha parlato inoltre di salute e benessere dando alcuni consigli soprattutto ai

più giovani. «La vera medicina è fare sport – ha detto Lippi -. Serve a prevenire e va utilizzata solo quando è strettamente necessario. Bisogna avvicinare i bambini fin da piccoli allo sport. Innanzitutto per socializzare e imparare a stare nel gruppo. Ci sono problemi che possono essere risolti solo se c'è unità di intenti ese ognuno fadel suo meglio contando sulle proprie capacità». Pochi i riferimenti alla medicina dello sport «Alla quale – ha detto il mister –si deve ricorrere solo in casi di estrema necessità». «E' ovvio che bisogna farne uso se indispensabile,ma solo entro certi limiti. L’essenziale è cominciare a fare sport già in tenera età e non con l’intento di diventare dei

campioni. Bisogna insegnare a fare sport per lo sport. Se il talento c'è, verrà sicuramente premiato, ma bisogna avere voglia di sudare, di lavorare e di sacrificarsi. Come fanno i veri campioni».

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Sport


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Per il Potenza c’è Di Francesco Il derby di Matera a Cangiano

Sabato 26 settembre 2009

38 Sport


Prima Monaco ha le idee chiare per la trasferta di Ferrara

Potenza già disegnato Seconda Rofolfi conferma tutti

Melfi, dubbio per Careri Careri in azione a Scafati

CARERI non si è allenato con il gruppo per un problema alla schiena. Nulla di particolarmente grave, ma è chiaro che la rifinitura di questa mattina al Valerio, scioglierà ogni dubbio relativamente all'impiego del numero uno gialloverde. L'impressione è che Careri sia recuperabile, ma la situazione va monitorata attentamente nell'ambito dell'allenamento odierno. In ogni caso c'è in preallarme Scarzanella che potrebbe fare il suo debutto con la maglia del Melfi. Per il resto appare difficile che Rodolfi modifichi qualcosa rispetto all'undici che ha brillantemente superato il Siracusa, sei giorni fa. La prestazione dei federiciani è apparsa convincente, oltre che disciplinata tatticamente, ragion per cui, la conferma appare scontata. La difesa, messa sotto accusa in più occasioni, contro la formazione di Sonzogni non ha subito gol, mostrato una affidabilità, prima sconosciuta. Rogato in veste di laterale destro difensivo, ha mostrato attitudine al ruolo, svolgendo i compiti richiestigli con efficacia. A centrocampo, con un El Kamch sempre più leader, ci si attende una performance maiuscola da Lo Iacono, che deve imparare, partendo dalla fascia, ad essere incisivo e sempre presente nel match.

In terra laziale è comunque tutto il Melfi chiamato a fornire una prova autorevole, al cospetto di un avversario decisamente di spessore. Il Cassino è squadra di vertice che punta ad un campionato da primi posti. Un test probante per i gialloverdi che finora non hanno raccolto punti in campo esterno. A Cassino c'è però la tradizione a favore del Melfi. Negli ultimi tre anni, due pareggi a reti bianche ed una vittoria gialloverde per tre reti a due. Serve continuità per dare peso ad una classifica al momento non ancora del tutto soddisfacente. Il Melfi è squadra che può dire la sua, anche se non è stata certo costruita per ottenere traguardi ambiziosi. Le differenze però nel campionato di Seconda Divisione, non sono siderali, è risultano colmabili attraverso l'applicazione di armi quali spirito di sacrificio e voglia di lottare. Dalla società , sia per bocca di Castaldi, che per dichiarazioni presidenziali, sono giunte parole di sprono ed inviti a non sedersi sugli allori, con l'imperativo di dare continuità ai risultati. Quello che finora è mancato al Melfi che ha comunque mostrato potenzialità molto interessanti, in particolare contro avversari di rango, come Siracusa e Brindisi. Il Cassino fa parte della specie. Emilio Fidanzio

POTENZA in viaggio fin da ieri pomeriggio per la trasferta, insidiosa, del Paolo Mazza di Ferrara. quartier generale a Porto Recanati, con rifinitura che si svolgerà a Osimo, questa mattina, prima di rimettersi in pullman per raggiungere la sede di gara. E’ la prima tappa per mister Monaco, probabilmente la più insidiosa, ma anche per una squadra intera che, come ha detto il patron Postiglione, “non ha più nessun alibi”. FORMAZIONE Le scelte di formazione appaiono fatte: Monaco ha convocato tutti i calciatori eccetto Nappello, rimasto a casa per un problema fisico. Sostanzialmente il Potenza non cambierà molto rispetto alle ultime uscite e la formazione iniziale non dovrebbe discostarsi dalle scelte di Capuano. Ossia, con Langella e Cardinale difensori centrali, Lolaico e Vanacore esterni di difesa. In mezzo al campo, Frezza agirà a destra, Berardi e Giannusa al centro del pacchetto mediano, Catania nel ruolo che ha coperto spesso a Cosenza, alargo a sinistra. Aquino collegherà il reparto con Polani, al momento favorito su De Cesare. Monaco, nella conferenza stampa di presentazione ha voluto sottolineare che “le indicazioni della partitella del giovedì, per il sottoscritto, sono molto importanti. Molto spesso ho cambiato idea rispetto alle prime scelte, proprio vedendo all’opera i calciatori nei test infrasettimanali”. A Vietri ha iniziato De Cesare centravanti, ma nella seconda frazione si è mosso con disinvoltura (segnando anche tre reti) Polani. Così come De Simone ha guadagnato gradimento su Giannusa, anche nell’intento di conferire muscoli a e centimetri alla mediana. Monaco conta molto sul recupero di Anderson e di Lucenti, ma dei due solo il secondo è disponibile, almeno per essere inserito a gara in corso. SPAL Al cospetto del Potenza si troverà una Spal che ha ritrovato entusiasmo dopo la vittoria importante di Taranto. Oltre ad evidenti convinzioni tattiche che impongono a mister Dolcetti una conferma quasi in blocco per l’undici che ha vinto allo Iacovone di TarantoMa dalla sede estense si “certifica”l’assenza pressocchè certa del regista Migliorini, che ha patito un infortunio muscolare e che da due giorni non si allena. Al suo posto dovrebbe esserci Cazzamalli che ha caratteristiche assolutamente diverse (è più muscolare) ma che non farà cambiare modulo di gioco alla Spal. SCIOPERO DEL TIFO Sul fronte del

Un contrasto di Berardi (col numero 8) nella sfortunata trasferta di Terni

tifo e dell’entusiasmo, non si attendono meno di tremila spettatori al Mazza, anche in forza degli oltre duemila abbonamenti sottoscritti. Ma c’è in atto una protesta: i tifosi biancoblù hanno preparato una manifestazione contro la tessera del tifoso. Hanno invitato a partecipare anche i supporter rossoblù che hanno accettato. In mattinata è previsto un corteo che andrà dalla stazione alle vie del centro, per finire allo stadio: ci sarà sciopero del tifo per l’intera durata del primo tempo. PRECEDENTI Quindi, chi si attendeva la cornice delle grandi occasioni è rimasto deluso, ma non per questo la sfida col Potenza perde di fascino. Se non altro perchè i rossoblù attendono questo evento dalla stagione 64/65. era il 31 gennaio 1965, il Potenza a Ferrara era in svantaggio 2-0 (Fochesato e Muzzio), ma riuscì a vincere 3-2 con le reti di Bercellino e la doppietta di Boninsegna. Per la cronaca, anche al ritorno si imposero i rossoblù, con le reti di Carrera e Bercellino (momentaneo pari di Bagnoli). Era il 20 giugno 1965. Ma al terine di quella stagione i ferraresi salirono in Serie A e il Potenza chiuse il campionato al quinto posto, nonostante l’attacco mitraglia, capace di 55 realizzazioni. Alfonso Pecoraro

Polani avanti Manifestazione dei tifosi Precedenti favorevoli

CAMPIONATI REGIONALI GIOVANILI: NEL WEEK END LA SECONDA GIORNATA

Coppa Italia

Il 7 ottobre a Gela LA LEGA ha reso noto il tabellone di Coppa Italia per il primo e secondo turno della Fase Finale alla quale partecipano 48 società di cui 21 qualificate e le 27 che hanno partecipato alla Tim Cup. Sorteggio non proprio agevole per il Potenza che giocherà il giorno 7 ottobre a Gela. In caso di passaggio del turno, che prevede l’eliminazione diretta, i lucani affronteranno la vincente di Cavese-Vico Equense (sarà determinata per sorteggio solo la squadra ospitante). Nel Primo e Secondo Turno della Prima Fase Finale ad eliminazione diretta con gare di sola andata, ottiene la qualificazione la squadra che ha segnato il maggior numero di reti. Risultando pari il numero di reti segnate, le squadre devono disputare due tempi supplementari della durata di 15 minuti ciascuno. Perdurando la parità, calci di rigore. Le 12 società vincitrici delle gare del secondo turno ottengono la qualificazione al terzo turno. Questi gli accoppiamenti: Novara – Como; Verona – Sambonifacese; Pro Patria – Alessandria; Lumezzane – Rodengo Saiano; Varese – Canavese; Reggiana – Monza; Pergocrema – Mezzocorona; Spal – Bassano Virtus; Portogruaro S. – Cremonese; Rimini – Giulianova; Prato – Viareggio; Perugia – Ravenna; Arezzo – Lucchese; Sangiovannese – Figline; Ternana – Gubbio; Cisco Roma – Alghero; Pescara – Pro Vasto; Benevento – Pescina VG; Foggia – Juve Stabia; Cosenza – Sorrento; Real Marcianise – Aversa Normanna; Taranto – Nocerina; Cavese – Vico Equense; Gela - Potenza.

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Sport 39

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

Il centrocampista: «L’obiettivo è la prima vittoria interna»

Matera, Campo ci crede MATERA - Meno un giorno al primo derby lucano della serie D stagione 2009/10. Domani pomeriggio la formazione materana, dopo la gara di coppa Italia giocata al XXI Settembre - Franco Salerno mercoledì scorso, ospiterà nuovamente i gialloblù del Pisticci. Domani, però, la posta in palio sarà sicuramente più ambita perchè si giocherà una gara di campionato ed entrambe le formazioni avranno voglia di portare a casa i tre punti, utili per la classifica. Nel match infrasettimanale il tecnico Giusto ha scelto di dare spazio a quegli atleti che fino ad ora non hanno disputato molte gare con la maglia del Matera. La scelta è stata azzeccata perchè ha dato all’allenatore utili indicazioni in vista delle prossime gare. Un segnale positivo perchè ha confermato che tutto il gruppo biancazzurro può tornare utile in ogni circostanza, elemento questo fondamentale per una squadra che ha voglia di vincere. Intanto ieri pomeriggio il gruppo materano ha svolto l’allenamento a Laterza, una decisione presa per preservare il manto erboso del XXI Settembre-Franco salerno allentato dalla pioggia. Dopo le buone prestazioni e il passaggio del turno in coppa, il gruppo è carico e convinto di po-

Sopra Pino Giusto e il suo vice Carlo Di Bari accanto Giovanni Campo

ter ottenere la prima vittoria interna in campionato. «Il derby avrà un valore totalmente diverso rispetto alla gara di coppa - ha spiegato Giovanni Campo. Sarà una partita più importante sia per noi che per il Pisticci, questo è certo. Noi veniamo da un buon momento e la vittoria di coppa ha fatto crescere ulteriormen-

te il morale. Siamo pronti ad affrontare una nuova ed importante gara, perchè in questa stagione nessuna partità è stata e sarà mai facile». Per Campo, che mercoledì ha assistito dalla tribuna al derby di coppa, la parola d’obbligo sarà vincere per dar continuità ai risultati e per conquistare la prima affermazione interna stagiona-

le. «Innanzitutto è importante dare continuità ai risultati, poi dobbiamo assolutamente ottenere i primi tre punti casalinghi. Sono ottimista perchè mercoledì scorso ho visto un Matera voglioso e determinato, che ha saputo mettere a bada gli attacchi del Pisticci.. I ragazzi che hanno giocato,

hanno cercato sin dal primo minuto la vittoria. Si è vista la grande voglia di fare bene e di mettersi in mostra e questo ha confermato che ogni atleta è importante. Ognuno ha dimostrato che quando viene chiamato in causa si fa sempre trovare pronto». Un derby, dunque, importante per tutte e due le formazioni che hanno intenzione di non spartire assolutamente la sposta in palio. «Domenica sarà dura al di là del fatto che si giocherà un derby. Anche il Pisticci darà il massimo per non perdere e per far bella figura sul campo del Matera - ha continuato Giovanni Campo - , poi a differenza della Coppa Italia, in campionato valgono i punti..». Ieri pomeriggio a Laterza lavoro a parte solamente per Scudieri, il resto del gruppo ha preso regolarmente parte agli allenamenti. Questa mattina la consueta seduta di rifinitura si svolgerà sempre a Laterza. LUTTO - Gli amici e i tifosi del Matera piangono la scomparsa di Mimì D’Addiego, grande tifoso e che per anni ha fatto parte del servizio d’ordine della società biancazzurra. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Il centrocampista indisponibile per domani

Fortunato è out LE CONDIZIONI di Giuseppe Fortunato tengono in apprensione il Pisticci. Al momento l'entità dell'infortunio non può essere stabilita con esattezza, perché il ginocchio sinistro del centrocampista, quello operato dopo l'infortunio ai legamenti dello scorso gennaio, si è gonfiato e non consente di determinare un quadro preciso della situazione. “Di preciso - spiega il capitano gialloble - non si sa ancora bene cosa sia accaduto. Al momento il ginocchio si è gonfiato e pertanto tocca attendere prima di fare un controllo più approfondito. Dopo un primo consulto, tuttavia, non sono emersi particolari problemi di stabilità. Il fatto, però, è che nonostante non abbia accusato forti dolori, l'articolazione si è gonfiata successivamente”. Fortunato aveva da pochi minuti fatto ingresso in

«Sono preoccupato per il futuro» campo nel secondo tempo della partita di Coppa di mercoledì scorso a Matera quando ha avvertito un movimento scomposto del suo ginocchio chiedendo immediatamente il cambio. “Non c'è stato alcun contrasto di gioco - continua a dire il centrocampista -. Ho avuto una brutta sensazione, come di una torsione del ginocchio, che si è bloccato a terra e si è girato, ma a differenza di quando mi infortunai seriamente, non ho provato dolore. E' stata una reazione strana. Appena fuori dal campo sono rimasto allibito”. Fortunato aveva ripreso regolarmente ad allenarsi dopo essere guarito dal serio

JUNIORES La seconda giornata AL VIA la seconda giornata del campionato Juniores di serie D. La seconda giornata vedrà impegnate tutte e tre le lucane in gare casalinghe. Il Matera ha iniziato con il botto la nuova stagione sportiva. I biancazzurri, infatti, freschi della vittoria esterna di sette giorni fa sul campo del Sambiase (un quartiere di Lamezia, ndr), giocheranno tra le mura amiche contro la Vigor Lamezia. Umore differente nei due club: i materani sono galvanizzati dalla bella prestazione di sabato scorso con i calabresi. Una prestazione che ha portato alla vittoria per due ad uno grazie alle reti del solito Cristofaro e di Rubino, mentre la Vigor Lamezia ha subito una sonora batosta in casa perdendo. I biancoverdi sono stati battuti per due reti a zero ad opera della Rossanese. Giocherà tra le mura amiche anche il Francavilla sul Sinni che farà gli onori di casa all'Ostuni. I lucani proveranno a sfruttare il fattore campo per conquistare la prima vittoria stagionale dopo il pareggio esterno di una settimana fa contro il Fasano. Infine, match interno anche per il Pisticci che attenderà la visita del Sambiase. Materani con il morale alto dopo la prestigiosa vittoria esterna contro l'Ostuni per quattro a tre. Un'affermazione ben inaugurale per i gialloblù, nuovi all'esperienza nella Juniores di serie D. L'obiettivo odierno sarà di ripetere quanto di buono mostrato sabato scorso per brindare anche alla prima vittoria casalinga e mettere ancora altri punti utili in graduatoria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

infortunio dello scorso inverno. Si è aggregato al gruppo sin dal primo giorno di preparazione, senza patire alcuna ricaduta. Le perplessità sul suo recupero avevano spinto la società ad attendere prima di regolarizzare il suo ingaggio, ma poi le confortanti risposte sul campo e la ferrea volontà del giocatore di tornare all'attività agonistica per vestire ancora la maglia del Pisticci, nella difficile, ma affascinante esperienza della serie D, avevano fugato ogni dubbio. E non a caso Fortunato si era reso subito utile alla causa gialloble, portando in campo la sua preziosa esperienza, alla guida di un gruppo molto giovane e bi-

sognoso di una guida anche all'interno del rettangolo di gioco. A Fasano, inoltre, il capitano del Pisticci, che con questa maglia ha ottenuto tre promozioni in altrettante stagioni, aveva anche ritrovato la via del gol a conferma di una condizione ritrovata ed in crescita. “Al momento - conclude Fortunato - provo preoccupazione. Spero che non ci siano particolari complicazioni sia per poter continuare a dare il mio contributo al Pisticci in questa stagione sia per me. Peccato, perché finora non avevo avuto alcun problema né ricadute. Mi sono sempre potuto allenare con continuità ed ormai avevo ritrovato la condizione. Di sicuro non sarò della partita domenica prossima, per il resto tocca solo attendere i riscontri del prossimo consulto medico, che scioglierà ogni dubbio”. Roberto D’Alessandro

Fortunato del Pisticci (www.gialloble.com)

Lazic rompe le righe: gli allenamenti riprendono regolarmente martedì

Francavilla, un giorno di riposo FRANCAVILLA – Giorni di allenamenti per il Francavilla di mister Ranko Lazic, che dopo l’importante successo casalingo conquistato domenica scorsa contro il Neapolis Mugnano, si appresta adesso al turno di riposo in campionato. Infatti, l’undici francavillese dovrà confermare quanto di buono fatto contro i napoletani di mister Castellucci. Ora tutti a riposo domani, per poi riprendere gli allenamenti martedì pomeriggio, con l’intero gruppo impegnato al “Fittipaldi”, per il potenziamento muscolare e sedute di tecnica e tattica. Prossimo impegno sul campo dell’Ischia di mister Impagliazzo, squadra che domani sarà impegnata sul campo del Neapolis Mugnano e che domenica scorsa ha ceduto il passo al Grottaglie tra le mura amiche per 1-3. Al Francavilla servirà pertanto, una prova ancora più deter-

minata e priva disbavature, per mettere a segno il secondo acuto consecutivo, che significherebbe una vera e propria iniezione di fiducia per tutto l’entourage rossoblu. E’ ipotizzabile però, anche un atteggiamento meno spregiudicato dei rossoblù, visto che andrebbe bene anche non perdere ad Ischia. I campani infatti, rappresentano una delle possibili rivali dirette del Francavilla nella lunga corsa alla salvezza.La squadra,pare concentrataal punto giusto, tutti lavorano assiduamente e con concentrazione per l’importante impegno di domenica prossima, sul manto erboso della cittadina ischitana. In casa sinnica, la fiducia è tanta per questa insidiosa trasferta, l’undici che scenderà in campo, dovrà dimostrare che tutto quello fatto di buono fin’ora, non è frutto della casualità, ma di una preparazione di gioco

molto accurata. Il tecnico Lazic, dopo le contestazioni delle passate settimane, trasformate poi nel silenzio stampa imposto dalla società, ha una ghiotta occasione. Centrare un risultato positivo, significherebbe serenità e soprattutto incamerare punti importanti in classifica, in vista di periodi meno belli. Un match che già adesso, per quanto concerne la classifica, si profila importante. L’Ischia infatti, occupa attualmente il terzo posto, con sei punti, uno in più di vantaggio sui ragazzi di mister Lazic. Si comprende di conseguenza, che la partita avrà un peso specifico, almeno per il prosieguo immediato del torneo. Entrambe le contendenti, infatti, ambiscono a non perdere la gara e dunque, ci sarà da battersi per tale scopo. Tutto questo naturalmente, a favore dello spettacolo in campo. Claudio Sole

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40 Sport


Eccellenza terza giornata

Promozione terza giornata

Fortis, prove di fuga Pietragalla, assalto ma c’è la Vultur alla vetta del torneo LA TERZA giornata del campionato di Eccellenza, in programma interamente domani pomeriggio alle ore 15.30, ci dirà se il terzetto di squadre “lucane per caso” al comando della graduatoria, manterrà ancora la leadership a punteggio pieno. Gli impegni che attendono, in questo turno, le tre battistrada del primo torneo di Basilicata, però, non appaiono dal pronostico scontato. Il Fortis Murgia, guidato da mister Squicciarini, riceverà la visita della Vultur Rionero presso l'impianto sportivo “Gaetano Scirea” di Matera. Ancora una volta, come è avvenuto per le prime due domeniche calcistiche, il calendario non riserva un ostacolo facile al team murgiano. Infatti, i bianconeri vulturini sono intenzionati a non ripetere la deludente stagione passata. Anche il Ricigliano incontrerà sul suo cammino uno scoglio assai difficile. In trasferta, sul campo del Real Tolve, la truppa campana dovrà dare tutto per uscire indenne dal rettangolo da gioco. Nella formazione cara a mister Camelia non ci sarà per squalifica Roberto Santarsiero. Il terzetto delle battistrada che guida il torneo di Eccellenza è composto anche dal Ruggiero Valdiano che, molto probabilmente, non dovrebbe avere grosse difficoltà contro un Borussia Pleiade ancora in fase di rodaggio. Si giocherà a Scanzano Ionico. Detto delle squadre di vertice, passiamo al resto del programma della “serie A” lucana. Ad Avigliano andrà in scena un remake dell'ultimo turno della Coppa Italia regionale: infatti, a distanza di qualche settimana, i granata di Filadelfia ospiteranno l'Angelo Cristofaro Oppido. Il pronostico pende a favore dell'undici allenato da mister Manniello. Dopo la vittoria di misura di domenica scorsa (prima in campionato), la Murese proverà a ripetersi sul campo del Picerno per non perdere ulteriore contatto dalle big. L'Atella Monticchio farà gli onori di casa al Policoro, mentre appare scontata l'affermazione del Viggiano in casa del Ferrandina. Privo di Piscopia (appiedato per due

turni dalla giustizia sportiva), il team della Val d'Agri affronterà una squadra che ha rimediato dieci gol in due gare, senza mai andare a segno. Infine, ad Irsina, è in programma un derby di bassa classifica tra la squadra locale ed il Banzi Genzano. Questi sono i nomi dei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Emilio Piscopia (Viggiano): 2 giornate; Emanuele Donvito (Irsinese), Angelo Romano (Policoro), Roberto Santarsiero (Real Tolve): 1 giornata. Donato Pavese

Squicciarini (F. Murgia)

Tramutola (Bln Pignola)

ALLA VIGILIA del terzo turno calcistico del torneo di Promozione, in calendario domani alle 15.30, è arrivata la notizia della sconfitta rifilata al Rotondella dalla giustizia sportiva, riguardante il match pareggiato per 1-1 contro il Miglionico, alla prima di campionato. Infatti, è stato verificato che il calciatore andato a segno per gli ionici, ovvero Ripa, non aveva ancora scontato una giornata di squalifica. Pertanto al Miglionico è stata assegnata la vittoria d'ufficio per 3-0. Parlando di calcio giocato, domani pomeriggio le due

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Tursi, l’obiettivo è vincere TURSI – E’ la squadra da battere. L’organico è di categoria superiore. L’Aurora Tursi ha deciso di fare le cose in grande. L’obiettivo di vincere è dichiarato. In questi giorni la società, per non far mancare pezzi importanti ad Angelino, che vuole una panchina lunga, ha pensato di regalare gli ultimi pezzi pregiati al tecnico materano prima che cominci il campionato. Quattro sono gli acquisti dell’ultim’ora. Per la difesa la dirigenza sinnica ha aggiunto ai colpi di Vito Albano dal Varisius, di Angelo Mastrodomenico e Francesco Angelino dal Banzi e di Pino Racanelli dal Rutigliano, quello di Bruno Gagliardi dal Forza Matera. A centrocampo, l’ultima fiammata è percorribile in Vincenzo Paparella dal Palo del Colle, che va ad infoltire gli approdi nella zona nevralgica di Francesco Zuccarelli e Domenico Colombo dal Rotondella e di Giovanni Cioffi dal Banzi. L’attacco è quello che promette scintille. Ai già noti acquisti di Bruno Agneta dall’Acquaviva e di Francesco Bavaro dal Banzi, oltre alla conferma di Salvatore Crucinio, si sono accasati Francesco Di Trani dal Grottole e Massimiliano Marzano dal Ruvo di Puglia. Sono saltati nelle trattative Flavio D’Asta (per problemi di lavoro) che era al Banzi nell’annata passata e Fortunato Digno (che è passato alla Leonessa Altamura) nello scorso

campionato al Policoro 2000. L’organigramma societario è composto da:presidente Luciano Virgallito, vicepresidente Filippo Santamaria, consiglieri Enzo Bruneo, Antonio Manieri, Filippo Lasalandra, Antonio D’Alessandro, Antonio Cosma ed Emiliano Cosma. Lo staff tecnico è formato da: direttore sportivo Salvatore Cosma, allenatore Pino Angelino e preparatore atletico prof. Alessandro Santandrea. Questa la rosa della squadra: portieri: Lo Basso (provenienza Banzi), Vita (confermato), Pecora (confermato); difensori: Albano (provenienza Varisius), Gagliardi (provenienza Forza Matera), Mastrodomenico (provenienza Banzi), Racanelli (provenienza Rutigliano), Marra (confermato), Angelino (provenienza Banzi), Sundas (confermato), Viceconte (confermato); centrocampisti: Francolino (confermato), Policarpo (confermato), Zuccarelli (provenienza Rotondella), Cioffi (provenienza Banzi), Mele (confermato), Palermo (confermato), Colombo (provenienza Rotondella), Paparella (provenienza Palo del Colle); attaccanti: Di Trani (provenienza Grottole), Marzano (provenienza Ruvo di Puglia), Agneta (provenienza Acquaviva), Bavaro (provenienza Banzi), Crucinio (confermato). Biagio Bianculli

Cancellara ambizioso CANCELLARA – Partire bene. Meglio non potrebbe essere. Per di più la prima giornata vede il derby contro il San Chirico Nuovo tra le mura amiche e questo non fa che caricare la piazza. Il Cancellara neopromosso in Prima Categoria ed inserito nel girone A è squadra ambiziosa anche da matricola ed è intenzionata a rilanciarsi tra le prime posizioni pure per questa stagione. Dopo l’esaltante campionato di Seconda Categoria girone B vinto con una giornata d’anticipo, la compagine del presidente Cammarota è a caccia di un posto al sole. I giocatori che sono giunti a Cancellara per questo nuovo campionato hanno i nomi dalle grande orecchie e possono tranquillamente promettere il salto di qualità. Si stanno allenando agli ordini del preparatore atletico Pino Scelzi e del tecnico Mario Cosentino (confermato dopo la promozione), insieme al resto della truppa, che già faceva parte dell’organico nella scorsa stagione e abbiamo il dovere di trasmettervi i loro nominativi. L’attaccante Enrico Gaddi dal Savoia, l’esterno alto Alessandro Soldo dal Barrata, il difensore Vito Racina dal Viggiano, il mediano D’Andria dal Pignola, il centrocampista Rocco Pappalardo dall’Angelo Cristofaro Oppido e la punta Gerardo Balsamo dal San Chirico Nuovo sono i colpi in canna del Cancellara. Il campionato che si prospetta in questa stagione è molto impegnativo. L’anno scorso in Seconda la squadra doveva combattere a braccetto con il Metanauto Picerno. Quest’anno invece dovrà vedersela con realtà tipo Abriola, Savoia e Atletico Potenza che daranno filo da torcere per spuntarla. Sarà quindi un torneo bello ed appassionante che interesserà gli sportivi lucani per quel che riguarda il terzo campionato lucano. b.b.

capolista del campionato regionale cadetto (Soccer Lagonegro e Bar La Notte Pignola) proveranno a mantenere inviolata la propria imbattibilità. Sarà molto difficile il compito che attende la Soccer Lagonegro. Infatti, l'undici di mister Oliva farà visita ad un Pietragalla in salute che, a domicilio, non fa praticamente sconti a nessuno. Discorso diverso per il Bar La Notte Pignola di Tramutola, impegnato a Rifreddo di Pignola, al cospetto di un Pescopagano ancora a secco di punti in questa stagione. Il Moliterno avrà la possibilità di fare un bel balzo in avanti, ospitando sul proprio rettangolo da gioco, il Lagopesole. I “castellani”, lo ricordiamo, domenica scorsa hanno centrato la loro prima vittoria della stagione, compresa la Coppa Italia. A Grottole sarà sfida vera tra la compagine locale e la Santarcangiolese. Dopo il buon esordio in campionato, entrambe le squadre hanno rimediato un sonoro ko domenica scorsa. Chi dovrà riprendersi al più presto è il Balvano che, dopo un avvio di torneo abbastanza stentato, farà gli onori di casa al Bella, sul campo di Vietri di Potenza. Il Miglionico, forte dei tre punti assegnatigli in settimana dalla giustizia sportiva, cercherà di fare bottino pienoa spesedel Real Irsina. Questo confronto si giocherà sull'impianto sportivo di “La Martella” a Matera. E' in programma anche la sfida tra il Montescaglioso ed il Varisius Matera. Infine, dovrà fare assolutamente punti il Rotondella che, sul campo amico, riceverà la visita dell'Atletico Scanzano. Le due compagini ioniche non navigano certamente in buone acque in questa prima parte del campionato. Entrambe sono ferme a quota zero punti in graduatoria. Questi sonoi nomidei calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Giuseppe Dora (Santarcangiolese), Tommaso Corleto (Atletico Scanzano): 2 giornate; Angelo Ripa (Rotondella), Antonio Pentangelo (Balvano), Donato De Bellis (Varisius Matera): 1 giornata. d.p.

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Sport 41

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

B2 Donne La squadra di Telesca punta a bissare in Puglia il successo dell’esordio

Asci ad Acquaviva contro il tabù trasferta «CONTIAMO di sfatare finalmente il tabù trasferta». E’ a metà tra un proclama e un auspicio la considerazione che fa coach Telesca a proposito della seconda uscita di campionato per la sua Giocoleria. Stasera, con inizio alle 18:30, Avena e compagne fanno visita a quell’Acquaviva che alla vigilia del campionato si presentava come una delle più serie candidate alla lotta per la permanenza in B2. Non che dopo la prima giornata le valutazioni siano cambiate, ma certo l’esordio delle pugliesi con una perentoria vittoria in quel di Salerno ha destato una certa sorpresa tra gli addetti ai lavori. Va detto che la formazione campana, dal canto suo, non può rappresentare un test probante, ma vincere in tra-

sferta non è mai semplice, come d’altronde l’Asci sa benissimo. «Inutile - conferma l’allenatore delle potentine - che stiamo a nasconderci dietro un dito. La mia è una squadra che fuori casa perde molto in termini di rendimento. La partita di Acquaviva è un test per dimostrare prima di tutto a noi stessi che siamo capaci di giocarcela anche fuori della Caizzo». E d’altronde le potentine sanno bene che i punti per la tranquillità, vero obiettivo stagionale del sodalizio del presidente Forliano, vanno conquistati contro avversarie alla portata. Proprio ciò che sembra la formazione pugliese, della quale si conosce quantomeno il roster, tra le cui file spicca la presenza della centrale Lopane, già vista a Potenza, seb-

bene in maglia Polizia Municipale. Per il resto la squadra di coach Bruno dovrebbe presentare il suo punto di forza nell’esperta schiacciatrice Salviola oltre che sull’entusiasmo di un gruppo di giovani. Guai a sottovalutare l’impegno, però: significherebbe cadere in un errore che troppo spesso, in passato, è stato pagato caro. «Da questo punto di vista - sottolinea coach Telesca - sono abbastanza fiducioso. Nella partita contro il Benevento abbiamo dimostrato di saper stare ben concentrate su quelli che erano i nostri obiettivi. Abbiamo messo in campo gran parte delle cose che avevamo preparato e il risultato è stato una conseguenza. Certo, dobbiamo limitare al minimo i cali di tensione che nel corso

Katia Taddei

di un match sono ancora inevitabili e non farci condizionare da alcun fattore esterno». L’Asci si presenta ad Acquaviva forte di un esordio più che positivo e con l’organico al completo. Unico contrattempo lo stop per due

giorni di Katia Taddei alle prese con un risentimento muscolare. Il suo riposo è stato più che altro precauzionale, per cui la sua presenza in campo non dovrebbe essere in discussione. Per il resto formazione abituale con

Ghersetti opposta a Radkova,Arras acompletare ladiagonale di centro, Nolé-Avena in banda e Santangelo libero. In sette per un solo obiettivo: vincere. Pietro Floris sport@luedi.it

Coppa Italia B1 DonneAl PalaSassi si sfidano Matera e Potenza

Scatta l’ora del derby QUI MASTER GROUP MATERA

QUI AVIS LORE LEI POTENZA

MATERA - Messa da parte la gara contro il Mercato San Severino, la Master Group Matera deve pensare alla gara di questa sera che vede di fronte alle materane, l' Avis Lore Lei di Potenza. Dunque parliamo di un derby anche se in coppa, che arriva in un momento dove le squadre si trovano in una fase particolare per via dei carichi di lavoro che i due allenatori stanno sottoponendo le proprie giocatrici, con lo scopo primario di ottenere un buon avvio in campionato. Le potentina hanno due vittorie conquistate contro le due squadre campane, ma anche loro come le materane hanno giocato con alti e bassi, l'unica differenza è stato il risultato. Come hanno già dichiarato i due coach Gagliardi e D'Onghia, in queste gare non conta più di tanto il risultato, ma c'è bisogno di sistemare il gioco e i suoi meccanismi, creare la giusta sintonia tra le giocatrici. Anche se la gara di questa sera è pur sempre un derby, molto sentito ma sempre giocato nel rispetto reciproco tra le due società, non ci possiamo aspettare molto sul piano tecnico, sicuramente sul piano della grinta e della volontà le giocatrici in campo ci metteranno l'anima, ma dalle padrone di casa ci aspettiamo una giusta reazione, anche se due giorni sono pochi per poter

RITORNO al PalaSassi. A due anni e mezzo dall'ultimo derby lucano di B1, vinto al tiebreak dalla PM sul campo della Spes Matera (era il 21 aprile 2007) - successo che a fine stagione ebbe il suo peso per la salvezza della squadra presa in corsa, in quel campionato, da Nino Gagliardi -, la Lore Lei approda di nuovo nella città dei Sassi per la prima delle quattro sfide stagionali con le cugine biancazzurre. Nel match che chiude il trittico terribile del girone di andata di Coppa delle potentine - prima dell'altro tour de force che sarà inaugurato, sabato 3 ottobre, dalla trasferta di Scafati -, Ligrani e socie avranno a disposizione l'ennesima occasione per testarsi. Consapevoli di trovarsi dall'altra parte della rete una delle probabili protagoniste dell'ormai prossima B1, una Master Group oltretutto assetata di riscatto dopo il brutto ko subito, all'esordio di fronte al pubblico amico, dal Mercato San Severino; ma altrettanto consce, le rossoblù di coach Gagliardi, di dover guardare più che altro a se stesse in ottica nuova stagione. E quale migliore occasione per compiere progressi nel gioco e nell'intesa - al di là della variabile risultato - di queste gare di Coppa: fondamentali per la Lore Lei Avis per ottimizzare alchimie e schemi tutti ancora da rodare, come gli alti e bassi della battaglia (vinta al quinto set) del PalaPergola con lo Scafati hanno evidenziato. «Nei primi due set di quel match - ha confermato coach Gagliardi - non abbiamo praticamente giocato. Credo che le ragazze abbiano patito, oltre ai carichi di lavoro, anche una certa emozione per il debutto davanti al pubblico amico. Ma sono soddisfatto per la reazione che c'è stata, direi che siamo sulla buona strada. Mentre a proposito del derby con il Matera, credo che si tratterà di una partita come le altre». Dopo i 21 punti e la solita prova da trasci-

Monica Marulli (foto Videouno)

vedere la squadra cambiata, ma un diverso atteggiamento c'è d'aspettarselo, visto che sono tutti fiduciosi nel lavoro che sta portando avanti coach D'Onghia, senza dimenticare, che la Master Group è una neo promossa nel campionato di B1, con tanti elementi nuovi ma di spessore tecnico non indifferente. Certamente la parte delle turisti non vorranno farla, ed ecco che si predilige il campionato alla coppa, anche se un derby è sempre un derby anche se giocato al di fuori del cam-

pionato, quindi senza giocare al risparmio ci aspettiamo una buona prestazione da entrambe le squadre, in particolar modo dalla Master Group che deve sfruttare il fattore campo dopo la scivolata subita mercoledì nella prima gara ufficiale giocata al PalaSassi davanti al proprio pubblico, vedere in campo una squadra con i propri tasselli spostati nel posto giusto. L'appuntamento è per questa sera alle ore 19,30 con ingresso libero. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Coach Nino Gagliardi (foto Mattiacci)

natrice della seconda uscita di Coppa, Anna Pericolo si annuncia anche stasera come una delle sicure protagoniste sul parquet: «A Matera ho degli ottimi ricordi ma oggi conta solo il Potenza, al PalaSassi ci attende una gara impegnativa ma sono contenta della prestazione mia e della squadra contro lo Scafati. Ovviamente noi puntiamo al campionato, e queste partite rappresentano un buon test per oliare i nostri movimenti in campo». La PM intanto ha annunciato che domani dalle 17.30 presso l'Hotel Grande Albergo con Barbara Chiappini madrina d'eccezione - sarà ufficialmente presentata la stagione agonistica 2009-2010 del club rossoblù. Luca Carlone sport@luedi.it

Coppa Italia B2 Uomini La Nicodemo affronta la Sidel Lagonegro

Grande attesa per la partita di Lauria NON è una di quelle giornate decisive ma dall'aria che nelle due cittadine si respira è come se lo fosse. È atteso come occasione a cui bisogna assolutamente esserci, dove ci sarà tutto un mix: il pubblico delle grandi occasioni, l'adrenalina prima del fischio d'inizio, ma anche la voglia di dimostrare, al diretto avversario, quanto fatto fino ora in attesa che il campionato inizi. A Lauria il clima da derby non lo sentono soltanto i giovani che già dallo scorso anno militavano tra le fila del presidente Chiarelli, ma la “febbre” ha ormai contagiato anche i nuovi acquisti: “Il derby lo sentiamo tutto- ha dichiarato il centrale Pesca - l'atmosfera

in città è elettrizzante, poiché l'attesa in tutta la popolazione è tanta”. I laurioti infatti proprio oggi esordiscono in casa dopo aver già giocato la settimana scorsa contro il Paola. “Questo clima - continua il centrale della Nicodemo - ci stimola e penso che il pubblico dovrà essere sicuramente il settimo uomo in campo. Non sarà un partita semplice sia perché è un derby sia perché loro sono ragazzi validi”. “Speriamo di fare una bella partita” ha dichiarato lo schiacciatore Terranova, anche lui neo-acquisto della Nicodemo. I lagonegresi allenati dai mister BrunoLopis arrivano nella città lauriota per ripetere la prestazione con-

vincente di mercoledì scorso, che come prima uscita ha convinto molto sia i tecnici che la dirigenza. Ma si sa che oggi non varrà soltanto il piano tecnico il derby è un appuntamento importante . La febbre da derby incide tanto e le due tifoserie faranno sicuramente da collante per le prestazioni di entrambe le formazioni. Sulla carta invece il sestetto base della Sidel che scenderà al Polifunzionale “D'Amico” di Lauria è uguale a quella di mercoledì scorso, dove già le prestazioni dei giovani Sasà Ruggiero, del confermato Cimino e degli uomini di esperienza Lopis e Ferro, hanno confermato l'ottima campagna acquisti condotta durante l'estate dalla dirigenza del presidente

I due presidente: Chiarelli della Nicodemo e Cosentino della Sidel

Cosentino. “Per questo derby ci si attende una riconferma della prestazione vista mercoledì sera da parte dei nostri ragazzi- ha commentato il team manager Tortorella- ma d'altro canto, oltre le questioni tecnico-tattiche, spe-

riamo di vedere una bella partita, dove tutti possano divertirsi e sia lo sport a vincere”. Tutto pronto dunque per un anticipo di campionato che si prospetta interessante e attesissimo per molti. p.v.

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42 Sport


Basket B Dilettanti Coach Schiavi: «Per noi è categorico sfruttare il fattore campo»

Battesimo per la Corporelle Prima in casa per la compagine potentina: c’è il Pozzuoli POTENZA - Dopo un mese e poco più di preparazione, quattro gare ufficiali di coppa di Lega, alcune amichevoli e un torneo vinto a Melfi, da questa sera l'Invicta Centre Corporelle comincia davvero a fare sul serio. E' il tanto atteso esordio nel campionato di B dilettanti, un campionato inseguito la scorsa stagione con grande tenacia e forza e sfuggito nell'atto conclusivo dei play off con il Siracusa. Ma poi arrivato attraverso il ripescaggio. Una squadra molto rinnovata, un coach nuovo, una società che si è data un'organizzazione più solida con l'apertura a forze della provincia. Tutto finalizzato ad un solo obiettivo: essere protagonisti nel campionato che comincia oggi alle ore 19 al palaPergola. E per il quale sia il coach Schiavi che il roster a lui affidato hanno lavorato intensamente dal 24 agosto quando è cominciata la preparazione. Con una condizione che è andata via via migliorando fino a raggiungere quasi il top nel torneo di Melfi vinto dopo una finale quasi perfetta disputata contro una delle sicure protagoniste ed avversaria dell'Invicta nel girone d dell'ex B/2, quel Massafra che, insieme ad altre squadre, non fa mistero di puntare alla promozione. E inutile ricordare che questo meridionale è il girone più impegnativo della quarta serie nazionale di basket. Ma, a ben guardare l'organico allestito dalla dirigenza potentina, si può senza dubbio ritenere altamente competitivo il roster che unisce esperienza ed entusiasmo, armi necessarie per ben figurare. Ma come arriva l'Invicta Centre Corporelle a questa prima giornata di campionato? Risponde, come è giusto che sia, il coach Schiavi che conosce l'esatto polso della situazione. «Arriviamo all'esordio in campionato in una condizione abbastanza buona ed anche con il morale alto dopo l'ottima prova offerta dai ragazzi contro il Massafra che ci ha fatto prendere ulteriore coscienza delle nostre possibilità.

Si può dire che adesso siamo all'incirca all'80 per cento della condizione. Il resto arriverà con le prime giornate di campionato che ci permetteranno di oliare per bene tutti i meccanismi. Per intanto posso essere soddisfatto del buon funzionamento dei movimenti in difesa che devono essere la nostra arma principale e allo stesso tempo credo che anche in attacco la manovra cominci ad essere più fluida e scorrevole ed in grado di esaltare le qualità dei nostri giocatori». Il primo avversario, come del resto tutti gli avversari, va affrontato con la necessaria concentrazione e determinazione: «in effetti il Pozzuoli - continua Schiavi - è un ottima squadra con alcune individualità di spicco come Di Napoli, Scorrano e Innocente. Ma per noi è un imperativo categorico sfruttare

il fattore casalingo e puntare senza mezzi termini al successo. Ma siccome l'avversario vale più o meno la nostra forza, è necessario non commettere errori di sottovalutazione e mettere in atto tutto quello che abbiamo preparato in questo mese di allenamenti. Avendo anche la possibilità di poter contare sui netti miglioramenti dei nostri lunghi che per ovvie ragioni sono quelli che che accusano sempre qualche ritardo rispetto agli altri nel raggiungere la condizione migliore. Già nel torneo di Melfi li ho visto molto più in palla ed anche reattivi sul piano fisico. Credo che da loro, come da tutti, dobbiamo avere contributo determinante per avere la meglio sul Pozzuoli e cominciare alla grande il campionato». Rocco Sabatella sport@luedi.it

Auto Miglior tempo al Mugello

Super Postiglione nelle prove libere

Marco Schiavi

Basket C2 Di Gioia può contare sul ritorno di Visceglia

Ctr, subito trasferta a Nola SENISE - C'è la trasferta di Nola per il Ctr La tutte, resta solo da avere pazienza ed aspetCascina Senise che comincia dunque fuori tare gli eventi. Il presidente Mario Totaro, casa la nuova avventura di C2 basket. Gli av- premettead ognibuon contoche lapreparaversari sulla carta si presentano con creden- zione di precampionato non è stata proprio ziali discrete che mettono in primo piano un la migliore a causa degli arrivi dei ragazzi a scaglioni ma comunque siamo gruppo collaudato nel quale i ancora all'inizio e non è il caso nomi di spicco sembrano queldi fasciarsi la testa assolutalo di Gulemì, originario di San mente. Si parte dunque con Costantino Albanese, già più Durante, Palazzo, Greiber, Gavolte anche con altre compagilindez, Visceglia, Genovese, nicampane, avversariodelCtr Ragazzo, e tutti gli under; un e Guida che pure vanta un digruppo di giovani e meno gioscreto passato. La squadra è alvani che dovrebbero integrarlenata da Gino Annunziato, otsi al meglio fin da subito; con il timo coach, per un roster che coach Michele Di Gioia che ha comunque risulta una vera e accettatoquesta grandescompropria incognita per questa messa; convinto e sicuro di ponuova stagione e da prendere ter dire la sua in questo girone con le divute cautele trattandi campionato, pur se almodosi della prima fase difficilmento non sela sente di rilamente pronosticabile. Intanto sciare dichiarazioni di circoil Senise, ha rinunciato all'apstanza. L'appuntamento dunporto di Francesco Albanese, que è per le ore 19. 00, presso la acquisendo però la disponibipalestra della scuola media lità di Giuseppe Visceglia che Michele Di Gioia “Merliani” di via Seminario a dunque ritorna nel roster. Una rinuncia concordata per questa prima Nola. Arbitri: Piero Melillo e Vittorio Capfase e dunque senza strascico alcuno o pole- pelluzzo di Benevento; segnapunti Vincenmiche di sorta possibili. Ad ogni buon conto, zo Fatigati di Acerra, ai 24 secondi Adriana le premesse per un campionato che può met- Matrisciano di Marigliano. tere in rilievo anche e soprattutto le doti dei Gianni Costantino giovani cresciuti nel vivaio senisese ci sono sport@luedi.it

Postiglione alla guida della Porsche

CONTINUA la stagione agonistica di Chico Postiglione. Il pilota potentino, sarà infatti impegnato nel fine settimana sullo splendido circuito toscano del Mugello, nell'ambito del trofeo Porsche Cup Italia, ormai alle battute conclusive. Postiglione ha grande voglia di riscattare la prova di Imola, peraltro sfortunata dove il lucano, dopo una splendida qualifica che lo aveva visto posizionare al terzo posto sulla griglia, ha visto infrangere i suoi sogni di gloria dalla rottura del semiasse al momento della partenza. Il Mugello è un circuito benevolo con il campione lucano, proprio in Toscana, infatti, Chico si è laureato campione italiano e del mondo a bordo di una Ferrari F/430 Challenge dopo aver dominato per l'intera stagione. La voglia di far bene è davvero tanta per il pilota potentino che ha affermato: “Dopo la cocente delusione della rottura della mia vettura alla partenza di gara 1 ad Imola non ho fatto altro che pensare al Mugello, circuito a me caro dove lotterò con i denti sin dalle prove del venerdì, ho bisogno di correre e soprattutto di ritrovare i risultati che sono la sostanza

di ogni sport agonistico, parto fiducioso delle mie possibilità e con tanti stimoli come da un po' che non mi accadeva”. Intanto dalla libere è arrivato il miglior tempo con il crono di 1’ 57’’ 03 registrato con gomme usate. Il campionato Porche Cup Italia è l'obbiettivo per l'anno prossimo e le ultime quattro gare sono una vetrina molto importante per il pilota potentino che dovrà cercare una bella conferma per la prossima stagione agonistica, anche in considerazione della conferma del team Antonelli Motor Sport appare intenzionato con la fiducia già concessa in questa stagione a prolungare il binomio sportivo anche nelle gare del 2010. Postiglione è dunque stimolato a far bene e bella figura, ora il lucano spera di avere dalla sua parte anche la dea bendata rispetto alla precedente gara di Imola. Le prove ufficiali sono suddivise in Q1 e Q2, come in Formula Uno e si svolgeranno alle 11:25 e alle 16:20 di oggi. Gara 1 è in programma alle 14:50 e alle 16:20 e verranno mandate in onda da Nuvolari Channel canale 218 di Sky. f.menonna@luedi.it

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Sport 43

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

Calcio a 7 Presentazione della squadra che domani esordisce col Bari

L’Inter vuole l’en plein Squadra rinnovata e pronta a vincere tutto nel Fantacampionato Basket B Donne Colpo ad effetto a sette giorni dal campionato

Basilia, ritorno della Crovatto È IL RITORNO di Sonia Crovatto il colpo a effetto con cui la Basila Basket Potenza chiude la sua campagna di rafforzamento, a una settimana esatta dal via ufficiale della stagione 2009-2010 di serie B1. Dopo le diverse ipotesi e le trattative intavolate per riempire la casella pivot, l'ultima rimasta sguarnita nello scacchiere di coach Marco Guerriero, arriva così piuttosto a sorpresa l'annuncio del reintegro in squadra del lungo potentino, svincolatosi al termine dell'ultimo campionato dalla Basilia. «Siamo felicissimi, al pari delle ragazze che ieri si sono viste raggiungere in allenamento da Sonia, per aver recuperato una delle ragazze che hanno fatto la storia recente di questa società», ha spiegato il general manager rossoblù Roberto Muliere, a poche ore dall'ufficializzazione del rinnovato accordo con la giocatrice. «Alla fine su tutto ha prevalso la volontà di Crovatto di continuare a giocare in maglia Basilia e nella sua città, come del resto mi aveva confidato più volte negli ultimi mesi, esprimendo l'intenzione di non andare altrove. Per lei noi restavamo la prima scelta, e dopo i contatti ristabiliti nel corso dell'estate siamo riusciti a poco a poco a convincerla, evidentemente anche per la bontà del nostro nuovo progetto». «Sonia - ha aggiunto Muliere - rappresenta una grossa risorsa per la squadra, per il notevole bagaglio cestistico e di esperienza che si porta dietro. E che ha deciso di mettere anche quest'anno a disposizione della Basilia Basket». Con Crovatto il roster rossoblù si completa in maniera definitiva, e per coach Guerriero - che aspettava con ansia l'arrivo dell'ultimo tassello - ci dovrebbero essere a questo punto tutti i presupposti per lavorare con ancora più profitto sul suo grup-

Sonia Crovatto e il dirigente Roberto Muliere

po. Atteso questo pomeriggio dal primo test stagionale sul parquet del PalaPergola, nell'amichevole (palla a due

alle 16) che vedrà De Luca e compagne affrontare il Battipaglia. lu.ca.

La dirigenza dell’Inter e accanto il presidente Pizzolla al taglio della torta dopo la presentazione

MATERA - Festa di presentazione ieri sera a Palazzo Bernardini, dell'A.F. Inter che parteciperà al Fantacampionato che si svolge presso il centro sportivo Andrea Fortunato a Matera. Si comincia ad entrare nel clima del calcio a sette che ha Matera è diventata una manifestazione di rilevante richiamo per i tanti appassionati di questa disciplina per contendersi il campionato sui sintetici del centro sportivo. Come ogni anno il presidente Daniele Pizzolla con la sua passione e il suo stile che lo contraddistingue, ha presentato il tecnico e la squadra che parteciperà al campionato. Esordisce con il suo intervento il presidente Pizzolla - ringraziando i presenti e gli sponsor che gli danno la possibilità di poter partecipare alla manifestazione, chiedendo ai suoi ragazzi di poter migliorare il quarto posto conseguito lo scorso anno, puntando anche a vincere il campionato. Questo anno abbiamo allestito una squadra in grado di primeggiare per ottenere quel salto di qualità che speriamo tutti ci consenta di poter entrare almeno nelle prime tre posizioni, anche se in cuor mio mi aspetto di ottenere una vittoria. Come ogni anno raccomando il mister ed i miei giocatori di comportarsi in modo corretto nel rispetto delle regole, della professionalità anche se i miei ragazzi giocano per

puro divertimento senza percepire emolumenti. Bisogna avere il rispetto per gli altri ed uno spirito sportivo, giocando sempre lealmente. Il presidente Pizzolla continua presentando i componenti della società con in testa il vice presidente Angelo La polla, si aggiunge un nuovo ingresso nella dirigenza con la figura di direttore Generale Domenico Santarsia, dirigenti accompagnatori Giovanni Cappiello e Cosimo Rubino, allenatore Mario Tommaselli. Un saluto ed un augurio ai giocatori è rivolto anche dal vice presidente Lapolla augurandosi di migliorare la posizione ottenuta lo scorso campionato. Poi la parola passa al tecnico Tommaselli che puntualizza ai suoi ragazzi che la squadra è composta da ben 15 elementi, in campo ne scendono 7 quindi chiede ai ragazzi di comprendere le sue scelte giuste o sbagliate che siano, cercando di dargli la massima collaborazione per riuscire tutti insieme ad ottenere un risultato che soddisfi la società per gli sforzi fatti. I nuovi arrivati sono stati accolti positivamente dai riconfermati e si spera di creare un gruppo unito che faccia grandi cose. Il festoso incontro è proseguito con un buffet offerto dalla società è gli sponsor ai partecipanti della manifestazione. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

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44 Sport


LOTTO&CONCORSI

Sabato 26 settembre 2009

Centrati due ambi e due estratti con le nostre previsioni

Firenze, controfigura 9 di GIOIA GASPARINI ROMA – Il 42 (il caffè), subalterno di Firenze con 73 assenze, è stato il numero più vecchio scoperto nel corso dell'estrazione di giovedì sera. Gli altri sono il 2 (l'omicidio) quinto di Torino dopo 46 turni, il 41 (il coltello) e il 61 (il cacciatore) ottavo e nono di Venezia dopo 46 e 45 mancati riscontri. La ripetizione su due o più ruote di ben dodici numeri fra i cinquanta estratti sulle ruote tradizionali ha favorito lo sviluppo di tre ambi a valenza doppia: 47-85 uscito a Genova e Napoli, 13-72 comparso a Palermo e Roma, 13-30 estratto a Roma e Torino. Continua intanto la fuga del quintetto di “centenari”. Davanti a tutti, a quota 125, c'è il 22 di Cagliari, al secondo posto il 44 di Roma con 124 mancati riscontri, al terzo posto il 62 di Napoli con 119 assenze, al quarto posto il 40 di Milano con 111 ritardi e al quinto posto c'è il 28 di Genova con 102 sorteggi nulli. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 5 (5-4159) a Cagliari, il terno di figura 9 (3663-81) a Firenze, il terno di cadenza 1 (31-41-61) a Venezia. NAZIONALE - Vinto l'estratto con il 33 della previsione speciale. La cadenza del 7 con la serie 7-27-47-6787 che la figura 4 con la serie 4-31-5876-85. Previsione speciale 54-80 per estratto ed ambo. BARI - Da 57 estrazioni la cadenza 9 è priva di riscontri: si possono combinare ambi e terni nella serie 29-39-5969-89. Per ambo occhio alla la figura 5 con la serie 14-23-50-68-77. Previsione speciale 42-86 per estratto ed ambo. CAGLIARI - La cadenza 7 è prevista per ambo e terno con la serie 17-3747-67-77. In alternativa si può optare per la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-75 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9 non sviluppa giochi da 52 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-3142-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 66-81 per estratto ed ambo GENOVA - Da 79 estrazioni la figura del 4 non sviluppa combinazioni vincenti, giocate ambi e terni nella serie 22-40-58-67-85. Per ambo e terno la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-52-

31 13 22 88 28 40 62 9 44 83 90 72. Previsione speciale 22-68 per estratto ed ambo. MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 40-89 per estratto ed ambo NAPOLI -Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e controfigura del 7 con la serie 7-1829-40-51. Previsione speciale 16-62 per estratto ed ambo. PALERMO - Avevamo proposto ambi con la figura del 3 ed è uscita la coppia 66-75. La figura del 6 con la serie 15-60-69-78-87 e la cadenza del 6 con la cinquina 6-26-46-66-76 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 36-49 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza del 3 con la serie 13-23-33-53-63 e la controfigura dell'8 con la combinazione 19-30-41-5263 si prestano a giocate d'ambo. Previsione speciale 28-44 estratto ed ambo. TORINO - La cadenza 3 è attesa da 78 estrazioni, formate ambi e terni nella cinquina 23-33-43-53-63. Per ambo la cifra 5 con la serie 25-35-54-55-75. Previsione speciale 36-52 per estratto ed ambo. VENEZIA - Vinto l'estratto con il 41 della previsione speciale. La decina cabalistica 60/69 con la serie 63-64-

86 88 125 85 102 111 119 59 124 65 89

32 51 3 65 67 47 74 76 52 43 25

73 72 76 71 67 79 84 57 70 60 60

90 50 37 86 43 70 16 24 90 4 70

65 62 75 66 60 62 79 53 65 57 54

67 17 77 67 34 68 72 7 11 89 20

60 57 68 64 57 59 77 49 58 55 52

67-68-69 e la cadenza del 2 con la cinquina 12-22-32-42-52 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 35-62 per ambo e ambata. TUTTE - Vinto a Cagliari l'ambo 4459. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 7-13-32, 10-34-35, 46-50-53, 21-32-64, 49-50-73.

Pronostico concorso n. 116 (del 26/09/2009) 22 25 33 44 48 50 63 78 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 55 82 90 63 1 3 64

PREVISIONI

Frequenza 136 136 135 131 131 131 130 129 129 129

Numero 65 59 3 46 7 35 52 1 68 23

Ritardo 53 40 37 36 26 26 26 25 24 23

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 26 settembre 2009 Roma e Tutte 40, 53, 2, 46, 87, 36 Napoli, Firenze e Tutte 38, 51, 90, 44, 85, 34 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 29 settembre 2009 Roma e Tutte 43, 56, 5, 49, 90, 39 Napoli, Firenze e Tutte 41, 54, 3, 47, 88, 37

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 9 - 47 40 - 41 5 - 14 60 - 49 10 - 89 25 - 15 44 - 88 86 - 56 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17,30 alle 19 o dopo le 21,30.

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Pittura

Carnet

Il soffio dell’anima negli acquerelli in mostra nei Sassi

Le Mythologies di Rea Zoe di ENZO SCALCIONE MATERA - Scandaglio dei luoghi dell'anima: sembra questa la funzione affidata ai suoi acquerelli da Rea Zoe Stavropoulos, artista anglo-greca, ma, al contempo, italiana per affinità emotive. Le sue tele sono esposte presso lo “Studio d'arte -Il Comignolo”, nel cuore dei Sassi, dove da tempo il professor Nicola Lisanti, il pittore della Lucania contemporanea memore della sua estetica antropologica, offre ospitalità ad opere selezionate e di valore. Rea, a Matera, con la sua esposizione intitolata “Mythologies 2009”, ha portato i suoi luoghi, e, ad indicarli, ha offerto le sue donne: nudi, corpi stilizzati eppure carnali, introversi e, però, protesi verso una ricomprensione quasi olistica con il creato. A guardarli sembra danzino: «Assumono forme chiuse, come i semi della Terra - ha rimarcato Rea Zoe Stavropoulos - ed a volte si aprono, esplodono in pose che ricordano gli alberi». La parola mito deriva dal greco mythos, che sembra provenire dal verbo myo, ovvero essere racchiuso, stare chiuso in se stesso; possiede, il mito, un equivalente pressoché diretto nel latino fabula, ad indicare il racconto narrato, senza alcuna distinzione fra il vero e l'irreale almeno sino al cieco cantore greco Omero; in seguito l'irrompere prepotente del logos sancirà il divorzio definitivo con la natura e l'impossibilità

di conoscere il vero attraverso il soffio cantato di una storia che, narrando dell'origine, parla di ognuno di noi. I segni onirici di Rea, gli acquerelli che ritraggono le sue vestali, riconducono invece ad un orizzonte ancestrale, che ha visto sorgere il tratto estetico, il gusto, la psiche. Soffio vitale, oppure “anemos”, trattasi di luoghi da cui rifugge la tecnica, la meccanica veloce dei giorni quotidiani ed uguali; Le pennellate di Rea ridanno quindi senso a gesti inconsulti, all'estrosità del vivere: a quanto non è compreso in una metodica basata soltanto su ciò che è. “Di ciò che non si sa meglio tacere”, s'ode ancora fra le pagine del Tractatus di Wittegenstein; eppure l'arte lancia ponti proibiti alla logica; chiudersi per sentire, muoversi per vivere e cadere per tornare alla madre terra: questo, in ultima analisi, il ciclo dei gesti, compiuti nelle tele di Rea da corpi, sempre femminili, che d'improvviso sanno esplodere in trionfi di primavera, irrimediabilmente legati al maestro rinascimentale Botticelli. Eppure Rea Zoe Stavropoulos non dipinge ipostasi dello spirito; avviatasi lungo i sentieri dell'interiorità lascia difatti che il corpo si scopra, che il tempo incida sulla carne, e che l'anemos narri di luoghi e tempi lontani, verso i quali una “sensucht” profonda ed irrefrenabile ci spinge: mythologies. cultura@luedi.it

Un acquerello dell’artista anglo-greca Rea Zoe Stavropoulos

Dalla Regione 30 borse di studio Mogol recluta talenti con Basilicata Rock AL VIA la seconda edizione del bando “Basilicata Rock –Basilicata Pop”. Il progetto, che assegnerà 30 borse di studio per la partecipazione alla scuola Cet music di Mogol, è stato, infatti, approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Vito De Filippo. E' stato, infatti, grazie a questo bando che la cantante di Pignola, Arisa, scoperta da Mogol proprioalla Cet Music, hapotuto concretizzare il suo sogno di salire sul palcoscenico e vincere il festival di Sanremo. «Questo progetto – afferma De Filippo – rappresenta una straordinaria occasione per sostenere il talento dei giovani lucani attraverso il lavoro e l’impegno in uno dei centri didattici più apprezzati in Europa. La Regione Basilicata intende continuare a investire sulla creatività che rappresenta uno dei terreni più importanti su cui giocare la partita dello sviluppo». Al bando, che verrà pub-

blicato nelle prossime settimane potranno partecipare tutti i giovani residenti in Basilicata, dai 18 ai 30 anni d’età e in possesso di diploma di scuola media inferiore. Al termine della selezione,che porterà per tre giorni Mogol in Basilicata, ragazzi e ragazze si contenderanno la partecipazione per 15 giorni alla scuola Cet Music di Tuscolano, in Umbria. Le borse di studio saranno per tre categorie: interpreti, autori e compositori. Il progetto è stato accolto positivamente anche da Mogol che in un messaggio indirizzato a De Filippo ha detto: «La decisione della Regione Basilicata di assegnare 30 borse di studio ai giovani di questa regione ha molto gratificato sia me che tutti i miei straordinari collaboratori. Ringrazio di cuore per questo gesto che oltre che favorire la creatività lucana è anche un atto di grande fiducia nella nostra scuola».

Grafica di BIAGIO TARASCO MATERA - Una storia ultratrentennale alle spalle, la “Grafica di Via Sette Dolori” di Matera sarà presente con due rappresentanti alla nona edizione della mostra-mercato dell'incisione “Carte in fiera”, che si terrà il 26 e 27 settembre a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, presso il chiostro del convento di San Francesco. Insieme con altri ventitre artisti provenienti da tutt'Italia, esporranno anche Angelo Rizzelli, fra i fondatori della scuola di grafica materana, e Domenico Garofalo. Si tratta di un'occasione unica per avvicinare o approfondire il mondo affascinante dell'incisione. Gli autori delle opere in mostra saranno presenti negli stand espositivi disposti lungo il chiostro. Pur essendo la grafica “alcentro del problema stesso dell'arte”, come ha scritto Giulio Carlo Argan, questa forma di espressione artistica merita di essere ancora maggiormente conosciuta e diffusa. Angelo Rizzelli e Vittorio Manno dal 1976 sono impegnati su questo fronte nella città dei Sassi, dove hanno dato vita al laboratorio della “Grafica di Via Sette Dolori”. Dal laboratorio sono passati i

f

Rizzelli e Garofalo a “Carte in fiera” Esporranno insieme ad altri 23 artisti

maggiori nomi dell'incisione mondiale. Nel 1978 Giulia Napoleone e Guido Strazza contribuirono ad arricchire il bagaglio delle conoscenze specifiche e offrirono agli allievi del laboratorio materano indicazioni provenienti dalla loro esperienza artistica. Ad essi seguirono, nel corso degli anni, altri incisori di fama internazionale, come Peter Willburger, Assadour, Lorenzo Bruno, Roberto Mannino, Akané Kirimura, Hector Saunier, Hong Hyun Joo e molti altri ancora. Nel corso dell'anno, con esclusione dei mesi estivi, il laboratorio della “Grafica di Via Sette Dolori” è aperto gratuitamente a chiunque voglia avvicinarsi a questo tipo di espressione artistica. Le lezioni sono frequentate regolarmente anche da allievi pugliesi e di altri Comuni vicini. La scuola di grafica di Matera, che continua ad ospitare artisti e studenti provenienti da tutto il mondo, continua ad essere parte integrante del circolo “La Scaletta”. Il laboratorio non riceve contributi economici. Fortunatamente non sostiene spese per la sede che lo ospita, ma solo quelle relative all'acquisto del materiale di consumo e dei vari attrezzi, a cui fa fronte grazie al contributo dei singoli soci. cultura@luedi.it

Tra le pagine dell’Album di Riccardi MATERA - Famiglie e personaggi lucani raccontati in un libro, impreziosito da una raccolta di vecchie fotografie, del giornalista e saggista materano Riccardo Riccardi. Il volume, intitolato “Album lucano - Famiglie, personaggi e immagini ritrovate” (Ed. Antezza, Matera, 2008), sarà presentato questa sera, a partire dalle ore 18,, presso l'Archivio di Stato di Matera, in via Stigliani. “Album lucano” è il risultato di una ricerca condotta dall'autore nel corso di diversi anni. Riccardo Riccardi racconta di famiglie e personaggi del nostro Sud vissuti in età moderna e contemporanea. In particolare, il libro illustra la storia di cinquantasei tra personalità e gruppi familiari lucani che hanno caratterizzato un periodo che va dal sedicesimo al ventesimo secolo. Naturalmente, il maggior numero di fotografie ritrae uomini e donne del Novecento. Si tratta di materiale inedito che l'autore ha rintracciato girando fra diverse famiglie. L'appuntamento è stato organizzato dall'Archivio di Stato di Matera in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria della Lucania. Nel corso dell'incontro interverranno la dottoressa Antonella Manupelli, direttrice dell'Archivio di Stato di Matera, il professor Antonio Lerra, presidente della Deputazione di Storia Patria della Lucania, l'autore del volume Riccardo Riccardi. Biagio Tarasco

Il Parco del Pollino in onda su Rai3 con Art News ART NEWS è l'unico settimanale televisivo italiano interamente dedicato all'arte, alla cultura, allo spettacolo prodotto da Rai Educational, diretta da Giovanni Minoli, che va in onda il sabato mattina su Rai 3, alle 10,30 (sito web www.artnews.rai.it). Files, Vintage, Link, Curiosity Shop, Reporting, Right After, Art Defend, The Making of, sono alcuni titoli delle rubriche che compongono ogni puntata. Maria Paola Orlandini, autrice del programma con Luigi Ceccarelli, conduce la trasmissione, coadiuvata da numerose inviate sui luoghi dell'arte. Nella puntata che va in onda questo sabato, Art News presenta un servizio sul trekking tra natura ed arte contemporanea nel Parco Nazionale del Pollino. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Cultura e Spettacoli Sabato 26 settembre 2009

In serata a Matera l’assegnazione del Premio Baccante a Brunonia Barry MATERA - La creatività, come mantenerla viva. E' il tema della Master Class di sabato mattina, (ore 9.30) condotta dall'esperta di creatività e pubblicità, Annamaria Testa. A seguire, una serie di incontri dedicati alla rivoluzione digitale in atto: ebook, ereader, self publishing. Il mondo dell'editoria sta cambiando e l'utilizzo dei nuovi "device" tecnologici segna il passo. A presentare il Kindle, una delle novità più esclusive e interessanti sul mercato dei lettori digitali, Anne Stirnwies di Amazon Germania. Seguirà l'incontro sul "Google Settlment", l'accordo più atteso sulla digitalizzazione delle opere letterarie che scuote il mercato editoriale internazionale. All'incontro parteciperanno: Claire Sabatié Garat, dell'Agenzia Marco Vigevani, Michael Larson dell'agenzia letteraria californiana, Larson & Pomada, Christine Witthohn dell'agenzia Book Cents Literary Agency. Modererà l'incontro, Maria Paola Romeo dell'agenzia letteraria, Grandi & Associati. Dalle 12.30 alle 13.30 seguirà la Master Class dell'autrice, Mariangela Camocardi, sul romance in Italia tra orgoglio e pregiudizio. Nel pomeriggio seguirà il laboratorio di scrittura creativa sui romanzi d'amore, sul successo sessantennale dei romanzi d'amore di Harlequin Mondadori, con Alessandra Bazardi, direttore editoriale. Seguirà la relazione di Mary Leo, sull'ironia nei romanzi rosa e le tecniche di presentazione del proprio lavoro alle case editrici e gli agenti, condotto da Maria Paola Romeo. Mafia Cinese in Italia e Street Gang, sono gli argomenti dei Briefings for thriller writers condotti di sociologi, Nicoletta Bressan e Charlie Barnao. L'appuntamento con gli allievi delle scuole è dedicato al tema dell'immigrazione e dell'integrazione. La Città di Asterix, il diario di Carlotta Mismetti Capua, nato su Facebook, racconta una storia vera, di un'amicizia sbocciata su un bus arancione, a Roma, una notte vicina al Natale. Sotto forma di ebook, gli allievi delle scuole sono stati coinvolti nella lettura del testo e invitati a rilasciare

Al Women’s creatività senza frontiere IL CONTO DELLE MINNE

Storie di donne con la rivelazione Torregrossa Giuseppina Torregrossa

di NUNZIO FESTA

Brunonia Barry

commenti e recensioni sul blog dedicato. Alla presentazione, moderata dalla giornalista Cinzia Leone, seguirà una lettura dei brani a cura dell'associazione Cinefabrica. Nel pomeriggio, alle 17,30, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi sarà ospitato l'incontro dedicato ai romanzi d'amore: tu chia-

male, se vuoi, emozioni. Interverranno le autrici di romance: Mariangela Camocardi, Sylvia Z. Summers, Elisabetta Bricca. Modererà l'incontro, Alessandra Bazardi, direttore editoriale di Harlequin Mondadori. Dopo il booksigning delle 18.45 presso la Libreria dell'Arco, nell'Auditorium

Raffaele Gervasio seguirà, dalle 19 in poi, l'assegnazione del premio Baccante a Brunonia Barry. Presenterà la serata, Alessandra Casella. Seguirà il concerto Alkimie dell'Ensemble Coincidencia con Donatella Alamprese, alla voce e Marco Giacomini alla chitarra. cultura@luedi.it

Rinviato l’incontro con Erica Jong L’autrice in città nei prossimi mesi MATERA - Il Women's Fiction Festival comunica che è stato rinviato, a data da destinarsi, l'incontro con Erica Jong previsto per oggi. L'autrice, arrivata lunedì scorso a Firenze, è dovuta rientrare precipitosamente nella notte a New York a causa di gravi motivi familiari. In una nota inviata al Consiglio Direttivo del Wff, la scrittrici americana dichiara: «scrivere è importantissimo, ma nella vita si ha una sola madre. La mia è arrivata all'età di 97 anni e non sta bene. Mi dispiace moltissimo non partecipare al meraviglioso Women's Fiction Festival ma ho necessità urgente di tornare a New York per stare vicino alla mia mamma. Auguro a tutti gli autori e le autrici presenti al Wff di non perdere l'ispirazione e la passione per la scrittura». Erica Jong ha inoltre aggiunto che nei prossimi mesi verrà a Matera per visitare la città, incontrare i suoi lettori e per ritirare il premio alla carriera che il Wff ha fatto disegnare

appositamente per lei, un meraviglioso gioiello in oro raffigurante Saffo realizzato dal Laboratorio Orafo Materia. Il Women's Fiction Festival augura all'autrice che la situazione familiare possa rapidamente migliorare e ringrazia Erica Jong e la sua assistente Amanda Lessing per la disponibilità e la cortesia dimostrate. Resta comunque invariato l'appuntamento di oggi, quando il Women's Fiction festival celebrerà il caso editoriale dell'anno consegnando a Brunonia Barry, giunta dagli Stati Uniti, il premio Baccante 2009. La sesta edizione del Women's Fiction Festival, ospitata a Matera fino a domani, è patrocinata da: Consolato Americano; Ministero per le Pari Opportunità; Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Basilicata; Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata; Provincia di Matera; Comune di Matera; Ente Parco della Murgia materana. L'evento è sponsorizzato da Harlequin

Mondadori, Fondazione Carical, Book Cents Literary Agency, Fondazione Banco di Napoli, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Palazzo Gattini Luxury Hotel, Ristorante Le Bubbole. Partner dell'evento sono: L'abbondanza Lucana; Hsh Informatica e Cultura; Agenzia Viaggi Lionetti; Videouno; Conti Confetteria; Mutinati Officine d'interni, Le Monacelle Cultura; Laboratorio Orafo Materia, Hyperbros, Cinefabrica, Musma, Agenzia Spaziale Italiana. In collaborazione con la Libreria dell'Arco, MTCom e Grandi & Associati.

MATERA - Elisabetta Rasy e Giuseppina Torregrossa al Women's Fiction Festival per parlare di storie di donne. La Rasy, come il caso editoriale Torregrossa, è arrivata nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi giovedì sera. Rasy, che ha presentato la sua ultima opera, “Memorie di una lettrice notturna”, ha parlato del Novecento; ma del Novecento visto quale «secolo del talento femminile». Torregrossa è tornata a Matera soprattutto perché il suo romanzo “Il conto delle minne”è stato pubblicato dalla Mondadori proprio grazie al Women’s: l'incontro fra la scrittriceTorregrossa e l'editor Giulia Ichino avvenne proprio durante l'edizione scorsa del Wff, nella libreria di Giovanni Moliterni. Un caso che fece nascere un caso: dal momento dell'uscita, il volume si piazzò nella top ten dei libri più letti in Italia. Elisabetta Rasy, durante il dialogo con le scrittrici, moderato da Maria Paola Romeo, ha descritto l'idea dalla quale è nato “Memorie di una lettrice notturna”. «Il libro - dice la scrittrice e giornalista - è un omaggio, dedicato alle scrittrici del Novecento. Ho voluto - ha spiegato Rasy - fare un lavoro di raccolta per inventare quasi un album di famiglia». Gli elementipiù significativi offerti dall'autrice sono quelli che indagano e cercano di analizzare praticamente delle differenze interne ai secoli stati. Per le donne che scrivono e hanno scritto, ovviamente. «Prima del Novecento - sottolinea fra le altre cose Elisabetta Rasy - si trattava di una vera eccezione. Col Novecento - aggiunge - la donna che scrive non è né una regola né un'eccezione oppure può addirittura essere entrambe le cose». Rasy, poi, ricorda una celebre definizione della Ortese: «quando ho sentito da Anna Maria Ortese la frase con

la quale si definiva una bestia che parla, dicendolo per definire il suo essere scrittrice, rimasi molto impressionata». Il secolo che interessa maggiormente alla scrittrice romana è stato vissuto e ha vissuto donne, molte delle quali sono entrate nel libro, che hanno messo la loro voce al servizio della letteratura e fatto diventare più grande la bellezza. Dalla Plath, «figura esemplare dello sforzo femminile» alla Yourcenar, come la non 'antologizzata' Goliarda Sapienza. E nel volume, fatto anche per spiegare il forte intreccio tra scrittura e vita, esce fuori il messaggio che «nel Novecento le autrici sono grandi quando rendono collettivala lorostoriaindividuale». E per continuare entra in scena la Torregrossa. L'autrice d'origini siciliane che tenta scherzi e lazzi con la moderatrice, Grazia Napoli. La scrittrice, pure, che riuscirà a togliere dubbi importanti rispetto al suo “Conto delle minne”. Dicendo, tanto per cominciare, che «non si tratta di un libro sulla malattia». L'autrice voleva una “storia di donne”, come ha detto lei stessa. «E' un romanzo sulla diversità - ha raccontato al pubblico - , che parte da una mancanza. Altri avevano dal passato oggetti, io mi sono presa la storia delle minne, uno dei dolci tipici della mia terra». Minne, in più, sta per seni, alla sicula, appunto. Giuseppina Torregrossa infatti racconta vicende che sanno anche della trasformazione di una donna presa dal cancro al seno. Per mettere in pista nuova ironia, in aggiunta, l'autrice parla della categoria di uomini che probabilmente non sopporta, ovvero quei Santino Abbasta che persino in realtà esistono. «Ma il romanzo è soprattutto un libro sulla possibilità di farcela, sempre e comunque», dirà la stessa Torregrossa. cultura@luedi.it

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L’associazione Caramuel porta in scena “Una domanda di matrimonio”

Gli Ethnos a “Ottobre piovono libri”

A teatro con Cechov di FRANCESCO ALTAVISTA TITO - “Nella vita raramente si dicono cose intelligenti”. Questa la confidenza che Anton Cechov fece ad un amico per spiegare cosa il suo teatro doveva fare. Una citazione che rappresenta tanta realtà, anche le nostre verità lucane. Nelle feste estive appena trascorse trionfa il mangiare, bere, oziare e dire sciocchezze e a volte nel modo più perbenista possibile si cerca di contrapporre a questo qualcosa che si ritiene più profondo come il teatro, la poesia o la musica . E invece Cechov, con il suo genio spiega che l'arte deve tracciare un lavoro proprio sulla vita reale, perché la gente deve vedere come è in realtà non come deve essere. L'associazione artistico culturale “Caramuel” proprio nel vagare e vaneggiare nel grande mare del pensiero del drammaturgo russo, presenterà stasera “Una domanda di matrimonio” nella sala teatrale della chiesa di Tito Scalo, nell'ambito della rassegna teatrale “Mario Romeo”, in-

detta dalla Comunità Montana del Melandro. L'associazione ha come caratteristica peculiare il fatto di applicare uno studio sulle proprie origini, sulle aporie della terra di Basilicata e su quelle criticità e incoerenze della vita di un giovane tra le mediocrità e le sofferenze della politica. In questo ambito la “Caramuel” ha realizzato diversi spettacoli di naturalismo napoletano e anche realizzazioni di propria mano come “Qua la terra nun figlia”; l'ultima fatica in ordine di tempo è quella di rappresentare il genio russo nelle perbeniste viuzze e nelle piazze stracolme di fatuità , sacrificando un po' dell'esteriorità dell'opera di Cechov a favore di un linguaggio più vicino al mondo del sud Italia. Ma si fa presto a capire che l'opera del drammaturgo russo, piena di un istinto unico, un vento di libertà che fa di Cechov un ribelle non legato a scuola o movimenti di pensiero, è moderna ed immortale. “Una domanda di matrimonio” rappresenta i prodromi del matrimonio in una chia-

La compagnia “Caramuel” in alcuni momenti dei precedenti allestimenti teatrali

Gli Ethnos

ve bislacca che si presta al riso facile e consapevole. Una moderna concezione di un vincolo borghese, dove vince la materialità a scapito della parte spirituale del sentimento. Eppure traspare l'ironia, mai nascosta da Cechov, come non sono mascherate le sensazioni portate all'esasperazione dei personaggi, con un'atten-

zione quasi morbosa verso i dettagli psicologici. La scena cechoviana, nella quale tutti attendono, in preda a uno svogliato coma spirituale, qualcosa di mai nominato ma opprimente, è l'antecedente essenziale della scena beckettiana, nella quale la stessa quiete generosa e gli stessi vuoti di comprensione accennano a

qualcosa di altrettanto innominato, ma ormai ineluttabilmente accaduto. Un lavoro ambizioso quello dell'associazione “Caramuel”che già ha potuto registrare degli applausi; non resta che aspettare stasera per vedere in scena “ Una domanda di matrimonio” a Tito Scalo. cultura@luedi.it

A POTENZA

Il Festival delle 100 scale torna a basso impatto ambientale di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - «Mobilità – Immobilità». E’ questo il tema della seconda edizione del «Festival Città delle 100 scale. Rassegna internazionale di danza e arti performative nei paesaggi urbani» che si terrà nel capoluogo di regione dal 27 al 30 settembre. Spettacoli, coreografie e performance animeranno i luoghi di scambio e di passaggio, le strade, i bus urbani, la metropolitana leggera, le scale mobili della nostra città. Attori/danzatori interagiranno con i luoghi e gli abitanti nelle aree nevralgiche dello “spostamento” e, attraverso il proprio linguaggio “produrranno” un circuito nuovo di scambi, incontri e scontri che andranno a modificare il nostro modo di percepire le situazioni quotidiane. Sul significato della manifestazione interviene Francesco Scaringi, dell’associazione “Basilicata 1799”. «Il titolo di questa seconda edizione si presta a vari significati che richiamano il rapporto tra l’identità e la relazione, il movimento e la stasi, il locale

ed il globale. La dimensione esistenziale, oggi, è continuamente sottoposta a tensioni. L’identità di ciascuno non è più legata a condizioni stabili e tradizionali, ma deve relazionarsi e confrontarsi con dimensioni “altre”, che a volte suscitano paura. La grande sfida della contemporaneità è quella di costruire progetti in grado di tenere insieme il locale ed il globale (la mobilità e l’immobilità), intrecciando in modo nuovo ed innovativo le relazioni tra i diversi attori istituzionali ed i differenti soggetti culturali e sociali». Presenti alla conferenza stampa di presentazione, Vito Santarsiero, sindaco di Potenza, Nicola Valluzzi, assessore provinciale alla Viabilità, Pietro Campagna, assessore comunale alla Mobilità, Massimo Carosi, direttore artistico, Michele Lamacchia, consigliere di amministrazione delle Fal e alcuni rappresentanti della società Manteca che hanno curato l’organizzazione del Festival. Un evento che “partirà” insieme ai 4 nuovi autobus ecologici a metano che sostituiranno i

veicoli a gasolio. Domenica, proprio dai nuovi mezzi a basso impatto ambientale che partiranno da 4 punti della città (Macchia Romana, Parco Tre Fontane, Piazza don Bosco e Poggio Tre Galli) e si “ritroveranno” tutti a Piazza XVIII Agosto, scenderanno i protagonisti di una giocosa narrazione cinematografica supportata da una colonna sonora di musiche tzigane. «Stiamo facendo dei significativi passi avanti in tema di mobilità – commenta il sindaco – e la costruzione di questi 4 messi ne è la dimostrazione, così come lo sono stati l’approvazione del Pum, l’apertura delle scale mobili e le tante nuove opere che verranno inaugurate a breve, tra cui il ponte attrezzato. Il tutto in una costante sintonia interistituzionale, senza la quale non sarebbe possibili mettere in campo azioni positive». Lunedì verrà dato spazio ai gruppi emergenti italiani. «Le scale mobili spiega Carosi - saranno il teatro naturale di eventi vari di coreografi emergenti. Performance per permettere al pubblico di spostarsi

La presentazione del festival (Mattiacci)

lungo il percorso. Collettivo Cinetico propone “0+<”, scritture viziose sulla inarrestabilità del tempo studio. “Azione performativa” è invece il lavoro del gruppo “Le Supplici” di Fabrizio Favale, previsto sempre per lunedì. “Kilometrix dancerun 04” è, invece, la proposta di Foofwa d’Imobilité, una festosa danza lunga sei chilometri: martedì, dalle ore 18 in poi, gli spettatori potranno seguire l’evento di corsa, a bici o sui pattini. La chiusura del Festival è affidata agli italiani Mk: sempre mercoledì nell’atrio dell’ingresso delle scale mobili di via Armellini, va in scena “Fortezza” ».

Da Iatrida a lezione di tarantella e danze popolari POTENZA- Ritorna lataranta, laboratorio artistico culturale a cura di Maria Anna Nolè, presidente dell'associazione Iatrida. Antropologa, laureata all'Università degli Studi della Basilicata in Antropologia Culturale, danzatrice e tamburellista dello storico gruppo de I Tarantolati di Tricarico, è attiva da molti anni nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio culturale-tradizionale della Basilicata e del Sud Italia. È la quarta edizione di un intenso laboratorio che già lo scorso anno ha scandito, a ritmo

MUSICA

di taranta, pizzica, tammurriata e tarantelle, l'inverno dei tanti amanti e appassionati della storia,le tradizioni,lamusicae ladanzatradizionale del Sud Italia e che ha visto un susseguirsi di suggestivi spettacoli tenutisi dagli stessi allievi. Non è richiesta alcuna precedente preparazione, illaboratorio è aperto atutti: danzatori, attori, maestri, adulti, bambini, a chi non ha mai danzato e a chiunque voglia scoprire le possibilità espressive del proprio corpo. I laboratori: danze tradizonali (Pizzica sa-

lentina, Tammurriata campana, Tarantella del Gargano, e la tarantella Pastorale dell'area calabro-lucana), propedeutica al movimento iatromusica -avviamento allo spettacolo- percussione (tecniche di suono su Tamburelli a cornice) presso il centro danza Mivida tutti i martedì, mercoledì e venerdì alle ore 21 per inizianti e iniziati, adulti e bambini. L'inaugurazione a presentazione dei laboratori avverrà nei giorni 29 e 30 settembre presso il centro Danza Mivida ed il 2 ottobre presso New Evoè Lounge Bar. Marianna Nolè

LAGOPESOLE - Graziano Accinni ed il gruppo Ethnos saranno presenti l'uno ed il due ottobre alla manifestazione organizzata dal Dipartimento Cultura e Formazione della Regione Basilicata. All'interno delle stanze del Castello di Lagopesole gli Ethnos saranno protagonisti di stage e concerti per divulgare alle nuove generazioni il grande patrimonio culturale e popolare della Lucania. Sulla scia del successo esponenziale riscosso dalle prime tre edizioni, che hanno trasformato il Paese in un'unica capillare "mappa della lettura" attraverso un inedito calendario di centinaia di eventi letterari, è ripartita anche quest'anno l'avventura di “Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura”, la campagna promossa dal Centro per il libro e la lettura della direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l'Unione delle Province d'Italia e l'Associazione nazionale comuni Italiani. cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli

Sabato 26 settembre 2009


La nuova stagione del programma L’Infedele su La7, prima puntata sullo stato di salute della nostra società

Il ritorno di Lerner e il rapporto con le donne di tv e politica MILANO – Infedele ma senza tradire se stesso. Neppure un’aggiustatina alla sua immagine in un momento in cui, dice, se non ti adegui a mantenerti sempre giovane e bello, sei un perdente. E a sostegno mostra le foto immutate negli anni di Vespa (“ha 10 anni più di me ma sembra più giovane») e di Berlusconi (“vive in modo seduttivo il rapporto con il suo elettorato»). Gad Lerner torna per l’ottavo anno, e la sedicesima stagione, su La 7 con il suo 'L'infedele, che passa dal mercoledì al lunedì aprendo così la settimana dell’informazione targata la 7. Prima puntata il 28 settembre alle 21,10 con al centro un argomento che offrirà spunto per toccare i temi caldi dell’estate: l’atteggiamento in tv, politica e nella società verso le donne. «C'è un abuso degradante del corpo delle donne che non conosce eguali negli altri paesi occidentali – ha detto ieri il giornalista presentando il programma – Mai come adesso la tv è lo specchio dello stato di FRANCESCO GALLO ROMA – «Un festival delle donne» così a un certo punto Piera Detassis chiama questa quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (15-23 ottobre) che è stata presentata ieri all’Auditorium Parco della Musica. «Si apre con Margherita Buy – dice – e si chiude con Meryl Streep, ma c'è anche l’esordio alla regia di Stefania Sandrelli con 'Christine’(nel cast anche la figlia Amanda)». Ma poi più tardi aggiunge «in questa edizione si parla anche molto di crisi, della difficoltà di vivere, di ricchezza e povertà, di cinema politico e di rapporti padre e figlio’. Riguardo alla linea editoriale, nel primo anno in cui è direttore unico, la Detassis parla di osmosi tra «il pop scintillante del red carpet e la più austera competizione». Intanto, in questa quarta edizione che si aprirà con un film di bruciante attualità, il trauma di soldati al ritorno da missioni in Medio Oriente, Triage del premio Oscar Danis Tanovich, tra i quattordici film in concorso saranno ben tre gli italiani giudicati dalla giuria internazionale presieduta da Milos Forman e il Marc'Aurelio d’oro assegnato dal pubblico. Ed esattamente: Alza la testa di Alessandro Angelini (Aria Salata); 'L'uomo che verra' di Giorgio Diritti e Viola di mare di Donatella Maiorca. A questi si aggiungono nella selezione ufficiale, ma non in concorso: Christine cristina della Sandrelli e la commedia di Luca Licini Oggi sposi. Nelle varie sezioni sono comunque 19 in tutto i film italiani. Tra gli eventi di questo festival, oltre la già annunciata presenza della Streep in chiusura (è la protagonista di Julie & julia di Nora Ephron) e a Roma riceverà il premio alla carriera, ci sarà (fuori concorso) l’ultimo film dei fratelli Coen, A serious man (“una commedia amara», così la definisce la Detas-

di salute del Paese e soprattutto di come sarà il suo grado di civiltà e di democrazia nel 2010». Nella puntata del debutto si riparlerà quindi del documentario di Lorella Zanardo, 'Il corpo delle donnè. E sarà presentato un servizio su Antonio Ricci, definito da Lerner durante la conferenza stampa il Dante Alighieri del Berlusconismo. «Considero Ricci quello che ha tradotto in linguaggio popolare il vocabolario anni '50 dell’Italia dei casini – ha detto – Con le sue trasmissioni ha reso ricca Mediaset, ma nello stesso tempo si accredita come intellettuale». Per Lerner comunque è angosciante anche la paura di invecchiare degli uomini che non sanno venire a patti con l’anagrafe. Durante la conferenza stampa, il giornalista ha risposto anche ad alcune domande sui recenti fatti legati al mondo dell’informazione. Come il caso Boffo (“devastante soprattutto che, a parte Repubblica, nessuno abbia fatto editoriali di condanna»).

Gad Lerner

Molte le donne protagoniste. Saranno tre i film italiani in concorso

Festival di Roma declinato al femminile

Muccino dopo le botte la passione

BACIAMI ancora, si chiama così l'ultimo film firmato da Gabriele Muccino. Un titolo a effetto e anche piuttosto evocativo a giudicare dalle ultime foto del regista con la sua compagna Angelica Russo. Siamo a Todi, in un agriturismo. Li ha beccati Chi. Sullo stesso settimanale, qualche numero fa, erano stati immortalati in tutt'altra veste: si picchiavano, in pratica. Mani in faccia e musi lughi.

Charlize vuole essere Catwoman

IL DOCUMENTARIO

L’inferno dei respinti dall’interno di un container

Stefania Sandrelli

sis) e gli annunciati venti minuti di anteprima di New moon, secondo episodio della saga Twilight. Tra i divi attesi, Colin Farrell, George Clooney cacciatore di test in Up in the air, film in concorso di Jason Reitman, Paz Vega, Helen Mirren, Anthony Hopkins e Richard Gere che, oltre ad essere protagonista in Hachiko: a dog's story (fuori concorso), terrà anche un incontro su temi ambientali. Ci sarà poi tra gli omaggi quello a firma di Franco Zeffirelli alla capitale, Omaggio a Roma con Andrea Bocelli e Monica Bellucci; quello a Heath Ledger con la proie-

zione di sue inedite prove da regista e con il film Parnassus di Terry Gilliam in cui è uno degli interpreti. Il 19 ottobre piomberanno poi a Roma Lech Walesa e il primate di Polonia Jozef Glemp per il film Popieluszko, freedom is within us sul sacerdote torturato e ucciso per il suo impegno con Solidarnosc. Il presidente della manifestazione Gian Luigi Rondi ha invece ricordato stamane come ci sarà un triplo omaggioretrospettiva a venti anni dallo loro scomparsa a Luigi Zampa, Sergio Leone e Luciano Salce, e i ricordi di Luciamo Emmer e Tullio Kezich.

ROMA – Un’immagine fissa, la foto dall’interno di un container utilizzato per il trasporto dei 'respintì, accompagnata dalle voci degli immigrati finiti nei campi di detenzione in Libia, ma anche quelle di militari, membri della società civile libica e componenti delle organizzazioni non governative, scandisce i 70 minuti di Noi difendiamo l’Europa!, l'audiodocumentario di Roman Herzog, presentato l’altro ieri in anteprima al Nuovo Cinema Aquila di Roma. Il reporter tedesco, che lavora per le reti pubbliche della Germania, spiega che «il non dover riprendere ci ha permesso di conoscere più a fondo la verità. In certi campi con una telecamera non ci avrebbero mai fatto entrare. È stato fondamentale poi che la radio tedesca mi abbia fatto ottenere un visto giornalistico, ha aperto molte porte. Ciò comunque non ha evitato che fossi accompagnato dovunque da agenti di sicurezza e da due troupe che ripren-

Una scena del documentario

devano il mio lavoro». Il documentarista resta legato soprattutto a due immagini: “Quella dei container, che mi hanno ricordato i vagoni piombati del nazismo e lo sguardo di una donna prigioniera che ho intervistato. Eravamo in un ufficio di uno dei campi di detenzione e mi raccontava le vessazioni subite, mentre fissava il cibo ordinato per me e i miei accompagnatorì. Alla fine mi ha chiesto se poteva prenderne un pò».

TUTTE vogliono essere Catwoman. Per il ruolo della super eroina nel nuovo film dedicato a Batman con Christian Bale e Sir Michael Caine entra in corsa un'altra bellissima di Hollywood: Charlize Theron. Non bastava fossero già in lizza Angelina Jolie, Rachel Weisz e Megan Fox, ora ci sarà da battere pure la dura concorrenza della bionda. "E' una novità per me, ma mi piace - ha dichiarato Charlize.

La Paradiso «Voglio avere un figlio»

FIOCCO ROSA

Eleonora e Max sono mamma e papà di SAVERIO ALBANESE ROMA - La 27enne showgirl Eleonora Pedron, nativa di Borgoricco in provincia di Padova, Miss Italia nel 2002 e fidanzata del campione di motociclismo Max Biaggi, ha dato alla luce a Montecarlo Inès Angelica. La piccola, nata nel primo pomeriggio di giovedì 24 settembre con qualche giorno di anticipo, pesa 2 chili e 600 grammi. A renderlo noto è l'entourage di Max attraverso il suo sito ufficia-

le. Altra piacevole novità: sarà Miriam Leone a condurre, al posto di Adriana Volpe (andata a “I Fatti Vostri” con Giancarlo Magalli) il programma Mattina in Famiglia in onda tutti i weekend. Da poco ha terminato la conduzione di “UnoMattina Estate” su Raiuno che ora torna a Michele Cucuzza ed Eleonora Daniele per la versione invernale. Sarà quindi Miss Italia 2008 ad affiancare Tiberio Timperi da sabato 26 Settembre su Raidue.

MAURIZIA Paradiso, l’ex pornostar, a 54 anni suonati, e soprattutto dopo l'operazione che l'ha resa una donna, sogna di avere un figlio. «Io sono un uomo, una donna previdente e quando hocambiato sesso, nel 1978, ho pensato di far congelare il mio sperma». Sono due le madri surrogate scelte da Maurizia per dare alla luce un erede. Si tratta dellamodella colombiana Francis e di una certa Alessia. Eleonora Pedron e Max Biaggi

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Spettacoli e televisione 49

Sabato 26 settembre 2009


Sabato 26 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Dovrete rimandare tutti i progetti di lavoro fatti nell'ultimo periodo: la situazione non è esaltante. In amore non ci sono mai garanzie

TORO 21/4 - 20/5

Cercate di spiegare bene il vostro punto di vista ai collaboratori: eviterete equivoci e perdite di tempo. Un amore quasi inafferrabile.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Con una certa astuzia potrete volgere a vostro vantaggio una situazione delicata creatasi nel lavoro. Un rapporto d'amore sempre più vivace.

CANCRO 22/6 - 22/7

Giornata di lavoro molto intenso: organizzatevi bene se volete concludere il più possibile. In amore evitate salti nel buio.

LEONE 23/7 - 23/8

Per fare carriera non contate troppo sugli aiuti esterni: rimboccatevi le maniche. In amore avete paura di mettervi in gioco: peggio per voi.

VERGINE 24/8 - 22/9

Una proposta di collaborazione allettante ma troppo vaga per essere accettata su due piedi. Complicate le vicende sentimentali.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Siete attenti osservatori e ottimi ascoltatori: grosse qualità per farsi strada nel lavoro. Un amore altalenante e frustrante.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Segnali molto positivi per la vostra attività professionale, malgrado la crisi generale. In amore siete vincenti.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

L'unico modo per non commettere grossi errori nel lavoro è stare con i piedi per terra. Vivete un amore attimo per attimo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Avete parecchie buone carte da giocare nella vostra attività, ma non dovete forzare troppo la mano. Un amore finisce, un altro sta sbocciando

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Approfittate dal dinamismo odierno per concludere ottime transazioni d'affari. Il partner merita tutta la vostra comprensione.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

picco L; oca P; ricci O = Piccolo capriccio.

Andate avanti per la vostra strada senza preoccuparvi degli ostacoli nel lavoro. In amore non potevate scegliere meglio.

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50 Rubriche


PRIMA SERATA

SHOW

TELEFILM

21.05 DOCUMENTARIO

La prova del cuoco

Cold case Delitti irrisolti

Alberto Angela

Maria De Filippi

Walker texas ranger

06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -AttualitàUnomattina week-end 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaAprirai 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -Serie TvLady Cop 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver 14.30 -RubricaLinea Blu 16.15 -RubricaDreams Road 16.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord-Ovest 18.50 -Quiz L'eredita' 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaIl mondo dei coralli 06.35 -RubricaInconscio e Magia 06.45 -RubricaMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTG2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTG2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager 10.25 -RubricaSulla via di Damasco 10.55 -RubricaQuello che 11.35 -Film TvQualitalia dopleTG2 Giorno 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -TelegiornaleRai Sport Dribbling 14.00 -Real TvX Factor - Il processo 15.30 -SportRai Tg Sport 16.00 -RubricaQualifiche 17.30 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTG2 18.10 -TelefilmPrimeval 19.00 -Real TvX Factor La settimana 19.30 -TelefilmLaw & Order 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto

07.00 -CartoniBob aggiustatutto 08.15 -RubricaIl videogiornale del Fantabosco 09.00 -RubricaTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -SportCampionati mondiali - Ciclismo 11.40 -TelegiornaleTG3 12.30 -RubricaTGR - L'Italia de... 13.00 -RubricaOkkupati 13.30 -RubricaKilimangiaro album 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTG3 14.50 -RubricaTGR Speciale Ambiente 15.05 -TelegiornaleTGR Prix Italia 15.25 -RubricaSabato sport 15.30 -RubricaMagazine C. League 15.55 -SportCampionati mondiali - Ciclismo 18.10 -Rubrica90' minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.05 -RubricaRitratti

06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.50 -EVENTO Loggione - Musica 09.30 -ShowCiak speciale 09:40 - NewsSuper partes 10.30 -Film Storia di noi due con Michelle Pfeiffer, Bruce Willis, Coleen Rennison - regia di Rob Reiner (USA) - 1999 13.00 -Telegiornale Tg5 13.40 -Reality ShowLa tribu' - Missione India 14.10 -Show Amici 16.00 -News Verissimo 18.50 -GiocoChi Vuol essere milionario 19.45 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

06.15 -TelefilmLa grande Vallata 07.35 -Sit ComNonno felice 08.05 -TelefilmMagnum p.i. 09.25 -ShowVivere meglio 11.00 -NewsCuochi senza frontiere 11.30 -Telegiornale Tg4 11.40 -RubricaCuochi senza frontiere 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Forum: sessione pomeridiana del sabato 15:15 - Film TvPerry mason - Giallo con Raymond Burr - (U.S.A.) 1993 17.00 -TelefilmPsych 17.55 -Rubrica Pianeta mare 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.05 -Sit ComStill Standing 07.00 -Cartoni 10.45 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmBaywatch 12.25 -Telegiornale Studio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.35 -TelegiornaleTgcom 13.40 -Sit ComLe regole dell'amore 14.05 -FilmDragon - La storia di Bruce Lee con Jason Scott Lee, Lauren Holly - regia di Rob Cohen (Usa) - 1993 16.35 -Film TvProgramma protezione principesse con Selena Gomez, Johnny Ray regia di Allison Liddi (Usa) - 2009 18.25 -Sit ComQuelli dell'intervallo 18.30 -Telegiornale Studio aperto 19.00 -TelefilmMr Bean 19.30 -FilmCome cani e gatti con Jeff Goldblum, Elizabeth Perkins - regia di Lawrence Guterman (Usa) - 2001

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus - Week End 09.15 -AttualitàOmnibus Life - week End 10.10 -AttualitàL'intervista 10.45 -SportSuperbike - Motociclismo 11.45 -RubricaCool stuff 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmJack Frost 14.00 -Serie TvHustle I signori della truffa 15.00 -SportSuperbike - Motociclismo 16.10 -Film Condorman con Michael Crawford, Oliver Reed, Barbara Carrera - regia di Charles Jarrott (GB) - 1981 18.00 -FilmIl boss e la matricola con Marlon Brando, Matthew Broderick, Penelope Ann Miller - regia di Andrew Bergman (USA) - 1989 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -NewsRai Tg Sport 20.35 -GiocoLotteria Affari tuoi 23.05 -TelegiornaleTG 1 23.10 -FilmAgente matrimoniale con Nicola Savino, Corrado Fortuna, Elena Bouryka - regia di Christian Bisceglia (Italia) - 2006

20.30 -Telegiornale TG2 21.05 -Telefilm Cold case - Delitti irrisolti 22.40 -RubricaRai Sport Sabato Sprint 23.15 -TelegiornaleTG 2 23.25 -RubricaTG 2 Si, Viaggiare

21.05 -Documentario Ulisse: il piacere della scoperta 23.05 -Telegiornale Tg 3

20.30 - Show Striscia la notizia 21.10 -Show C'e' posta per te

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Telefilm Criminal intent 23.10 -Telefilm Shark

21.10 -FilmMissione tata con V. Diesel, B. Snow - regia di Adam Shankman (Usa) - 2005 23.30 -Film Frankenfish - Pesci mutanti con T. Kittles, K.D. Aubert - regia di Mark A.Z. Dippé (USA) - 2004

20.30 -Documentario Le follie degli imperatori 21.10 -Serie Tv L'Ispettore Barnaby 23.05 -Rubrica Città criminali

00.40 -TelegiornaleTG 1 Notte 00.50 -RubricaCinematografo 01.50 -RubricaApuntamento al cinema 02.05 -FilmArgento vivo regia di Jhon Cromwell (USA) 1934

23.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 23.50 -RubricaTG 2 Dossier 00.35 -RubricaTG 2 Storie e racconti della settimana 01.15 -RubricaTG 2 Mizar 01.55 -Real TvX Factor La settimana

23.20 -TelegiornaleTg Regione 23.25 -RubricaStorie maledette 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTG3 Agenda del mondo 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario

00.50 -Reality ShowLa tribu' - Missione India 01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.50 - FilmRudy: The Rudy Giuliani Story

00.00 -SportGuida al campionato 00.30 -TelegiornaleTg4 - Rassegna stampa 00.45 -RubricaI Bellissimi di Rete 4 00.50 -FilmBruciati da cocente passione

00.50 -ShowPoker1mania 02.00 -FilmSex & The single mom con G. O'Grady - regia di Don McBrearty (USA) - 2003 03.25 -FilmUn padre per Jake 05.05 -TelefilmLa famiglia Bradford

00.05 -TelefilmCold Squad 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -RubricaM.O.D.A. 01.55 -FilmNoi siamo 2 evasi 04.00 -AttualitàCNN News

12.00

21.05

21.10

SHOW

20.30

TELEFILM

21.10

FILM Missione tata

FILM

18.00

Il boss e la matricola

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Televisioni 51

Sabato 26 settembre 2009


ANNOZERO

MORTE SUL CANTIERE A3

Scajola attacca Santoro: spazzatura e annuncia: chiamerò la Rai Zavoli: «Pericoloso precedente»

La salma di Valerio è a Sarconi Oggi funerali e lutto cittadino Un paese sconvolto dal dolore a pagina 15

alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.230€ 1.00

Sabato 26 settembre 2009

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Inchiesta su Gianni Letta Il colloquio fra il sottosegretario e i vertici di Auxilium

La telefonata che divise i pm Per Woodcock è un indizio, per il collega di Roma non prova nulla POLITICA LUCANA

UN MAGISTRATO GALANTUOMO

MicroMega: Belisario fra i bocciati dell’Idv

di PARIDE LEPORACE

La rivista di d’Arcais disegna la mappa delle anime interne al partito di Di Pietro Giuzio (Pd): «Bersaniani divisi» Il sottosegretario Letta

Il prefetto Monteleone alle pagine 8 e 9

a pagina 11

BLITZ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

MARTORANO

NAVI DEI VELENI

L’indagine dopo la segnalazione di un dipendente: l’archivio dei giornali rimane su carta per far aumentare l’orario delle visite

Gli ispettori di Brunetta alla Biblioteca di Potenza

Il caso Bardi visto dal boss

Dagli oblò si vedono dei teschi

a pagina 19

a pagina 17

a pagina 10

Matera Sigilli

I Nas dal finto medico a pagina 29

La canzone amara di Zucchero sulle quote rosa: Senza una donna

Doveva venire in Basilicata il procuratore Maurizio Laudi. La morte lo ha strappato agli affetti e alla Legge improvvisamente l'altra notte a Torino e ha purtroppo impedito ai lucani la possibilità di poterlo sentir parlare con quell'eloquio colto ed elegante ma mai pomposo. Mi aveva cercato dopo aver letto un elzeviro di Luigi Laspina su La Stampa dedicato al mio libro “Toghe rosso sangue” che racconta la storia dei magistrati uccisi in Italia. Mi ha invitato ad un grande evento nel Palazzo di giustizia torinese dove abbiamo parlato di quel ieri e dell'oggi della magistratura italiana coinvolgendo il suo amicomaestro Marcello Maddalena, Michele Vietti, illustri giornalisti e giovani magistrati. Aveva portato anche gli studenti del suo corso universitario. Un dibattito serio e partecipato. Da allora aveva adottato me e il mio testo coinvolgendomi in diverse iniziative e altre ne voleva patrocinare. Era stato a stretto contatto con molti magistrati uccisi. Ma non aveva mai fatto vanto. Un magistrato serio. Aveva combattuto il terrorismo e la mafia non diventando mai reazionario. Uomo di principi. Aveva abbandonato la componente di Magistratura democratica per non scendere a compromessi. Nel dibattito non si sottraeva mai. Per affrontare lo scrittore che accusa la casta delle toghe i suoi colleghi sceglievano sempre lui a rappresentare la categoria in televisione e nei dibattiti pubblici. Con passione e senza reddito contava molto anche nella giustizia sportiva. Un grand'uomo. Mi mancherà. Mancherà al nostro Paese il suo alto magistero. Non dimentichiamolo. Merita ricordo molto di più di tanti pm da copertina.

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