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Brevi dal mondo

Kippur, scontri a Gerusalemme GERUSALEMME – Una nuova fiammata di violenza e tensione è divampata ieri sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, nell’imminenza della ricorrenza ebraica del Kippur, con scontri fra polizia israeliana e giovani palestinesi che si sono protratti per ore nelle viuzze della città vecchia e in altri rioni. Il bilancio è di decine di feriti, fermi e accese polemiche politiche. I disordini, innescati dalla reazione degli arabi-musulmani all’annuncio di una incursione di un gruppetto di ebrei religiosi nazionalisti sulla Spianata (ritenuto il luogo su cui sorgeva il grande tempio, distrutto dall’imperatore romano Tito quasi 2000 anni fa), hanno avuto il loro culmine durante la mattinata.

Kabul, attacco con vittime civili KABUL – Stavolta l’obiettivo del kamikaze talebano non sono state le truppe Nato, nè la povera gente dei mercati. L’autobomba scoppiata ieri mattina vicino ad una scuola di Herat, la città dell’Afghanistan al confine con Iran e Turkmenistan, sede del comando italiano, era destinata a Ismail Khan. Ministro dell’Energia e dell’Acqua nel governo di Hamid Karzai, per gli afghani è più semplicemente 'il Leone di Herat': è rimasto illeso. A morire sono stati quattro civili, tra i quali una donna ed un bambino.

Lunedì 28 settembre 2009

A Tivoli (Roma) un’altra strage provocata dall’alta velocità Bari, rapina in casa

Folle corsa della Ferrari rossa: 4 morti L’auto sbanda, invade la corsia opposta e investe un’auto e una moto

I rilievi sul luogo della strage

ROMA – Una corsa folle con una Ferrari rosso fuoco e poi distruzione e morte. Pochi istanti e sulla via Tiburtina, a Tivoli, una cittadina alle porte di Roma, è stata una strage, l’ennesima strage causata dall’alta velocità. La Ferrari che sbanda e invade la corsia opposta dove sopraggiungeva un’auto con cinque giovani e una moto con a bordo una coppia. Un bilancio pesantissimo destinato ad aggravarsi con il passare delle ore: quattro morti, quattro feriti e due giovani donne in coma, tutte e due incinta ma una ha per-

so il bimbo nell’impatto violento che ha lasciato, in quel tratto di strada, un groviglio di lamiere che per ore è stato impossibile districare. Un bilancio a cui si aggiunge quello di altre 4 giovani vittime morte la notte scorsa sulle strade in diverse parti d’Italia. Proprio dai resti delle auto, praticamente irriconoscibili, dell’incidente di Tivoli arrivano le prime ipotesi sulle cause del drammatico incidente avvenuto in un tratto di strada stretto e a doppio senso di circolazione, dove il limite di velocità è quello di 40 chilometri orari.

la vittima spara e uccide il ladro

Venezia, ancora un nuovo caso di violenza familiare

NOICATTARO (BARI) – Ha sentito strani rumori in casa, ha intuito che si trattava di ladri o rapinatori e si è barricato con la convivente in camera da letto. Quando i malfattori gli hanno intimato di aprire tentando di sfondare la porta, Giuseppe Di Fino, 52 anni, imprenditore edile, ha sparato due colpi con la pistola che custodiva legalmente per difesa personale. Luigi Bartoli, 45 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio, è stato colpito al petto, è riuscito a fuggire, ma non ce l’ha fatta ed è stato scaricato morto all’ospedale di Bari.

VENEZIA – Un nuovo caso di violenza in famiglia è stato consumato alle prime ore di ieri nel veneziano, in un campo sul fronte nord della laguna di Venezia. Un ex ispettore di polizia penitenziaria ha ucciso la moglie, guardia giurata all’aeroporto Marco Polo di Tessera (Venezia), e poi si è suicidato. Ancora una volta, la causa scatenante sembra essere una separazione in corso abbinata ad uno stato di depressione dell’uomo, il quale fino a poco tempo fa prestava servizio in diversi istituti penitenziari.

Dure le reazioni dei paesi europei e degli Stati Uniti. Ipotizzate sanzioni

Iran, nuovi test con missili I pasdaran hanno lanciato vettori a corto e medio raggio TEHERAN – I Pasdaran iraniani hanno cominciato ieri manovre missilistiche, proprio mentre si acuisce la tensione con l’Occidente dopo l’annuncio della costruzione di un secondo sito per l’arricchimento dell’uranio, l’attività più controversa nel programma nucleare della Repubblica islamica. Ieri mattina sono stati effettuati lanci di missili Zelzal (con una gittata di 400 chilometri), Tondar (150 chilometri) e Fateh (110 chilometri). Successivamente sono stati lanciati gli

Shahab 1 e 2, entrambi a medio raggio. Ma il momento culminante delle manovre è atteso per oggi, quando è in programma il lancio dello Shahab 3, un vettore con un raggio d’azione dichiarato di 2.000 chilometri e quindi potenzialmente in grado di raggiungere Israele. Il comandante delle forze aeree dei Guardiani della rivoluzione, generale Hossein Salami, ha detto che le manovre «non sono una minaccia per i Paesi vicini», ma un avvertimento alle «potenze egemoniche» che Teheran

«è capace di rispondere ad atti di ostilità con immediatezza e in modo distruttivo». Salami ha risposto sdegnosamente anche alle ipotesi di un attacco israeliano: «Il regime sionista non è a un tale livello di potenza da parlarne come una minaccia». Sono queste le prime manovre iraniane di questo tipo da quando, il 17 settembre, il presidente americano Barack Obama ha rinunciato al progetto originario di uno scudo spaziale che doveva essere realizzato nell’Eu-

ropa orientale con lo scopo dichiarato di fronteggiare la minaccia missilistica di Teheran. Le esercitazioni missilistiche dei Pasdaran, soprattutto nella regione del Golfo e dello Stretto di Hormuz, sono eventi ricorrenti. Ma in questo caso sono cominciate solo due giorni dopo che è diventata di pubblico dominio l’esistenza di un nuovo sito per l’arricchimento dell’uranio, vicino alla città santa sciita di Qom, 130 chilometri a sud di Teheran, che si aggiunge a quello già operativo di Na-

tanz. Dure le reazioni degli Usa e dei Paesi europei, tra i quali sono tornate a circolare con più insistenza ipotesi di sanzioni severe contro Teheran nel caso non vi fossero svolte positive in un incontro fissato per il primo ottobre a Ginevra fra la Repubblica islamica e i Paesi del 5+1, cioè i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania. Alberto Zanconato

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2 In Italia e nel Mondo


Influenza A Fazio: «Il vaccino è già disponibile»

Secondo il giudice di Savona non è abortiva e deve essere prescritta. Polemiche

Pillola del giorno dopo: “no” all’obiezione GENOVA – Linee guida per la corretta applicazione delle norme anche in materia di prescrizione della pillola del giorno dopo. Saranno contenute in un manualetto a uso interno deciso dall’Asl di Savona anche sulla scorta della presa di posizione della responsabile del settore materno infantile di quella Asl, Paola Pregliasco, che dalle colonne del mensile diocesano 'Letimbro' aveva negato la funzione abortiva della pillola d’emergenza. Le linee guida sono supportate dal parere giuridico del giudice savonese Fiorenza Giorgi per la quale «il Levonorgestrel, o 'pillola d’emergenza', non è assolutamente da considerare un farmaco abortivo». «Non sono io a dirlo – sostiene la

giudice in un’intervista al Secolo XIX -, ma lo sostengono l’Oms e il ministero della Sanità che ha autorizzato l’immissione del farmaco sul mercato italiano». Secondo Giorgi questa premessa porta a una conseguenza «molto importante: tutti i medici, e non solo i ginecologi, sono tenuti a prescrivere il farmaco senza che sia ammessa l'obiezione di coscienza perchè non si tratta di un farmaco abortivo. Per la pillola d’emergenza – prosegue Giorgi – nè il ginecologo nè il medico di famiglia possono esimersi dalla prescrizione». Giorgi sostiene che il foglio illustrativo del farmaco «dice l'esatto contrario di quanto sostenuto da Federvita Liguria. Si legge che in caso

di gravidanza già in atto, il farmaco non potrà essere efficace. Dunque mi sembra evidente che se il farmaco è ritenuto inefficace in caso di gravidanza non si possa parlare di pillola abortiva». Immediata la risposta di Federvita Liguria, con le parole del suo presidente Eraldo Ciangherotti, per il quale le dichiarazioni del giudice savonese «sono allarmanti». Ciangherottiannuncia: Federvita«impugnerà in tribunale ogni documento o direttiva dell’ASL savonese che indicasse le linee guida a cui il personale sanitario dovrà attenersi nell’ambito delle problematiche relative alla contraccezione, senza fare salva la possibilità di obiezione di coscienza». «E'

Sull’etica difficile stabilire la cosa giusta

già strano – prosegue Ciangherotti – che ad applicare alle minorenni la legge 194 che parla di 'tutela sociale della maternità e aborto' ci sia un giudice tutelare di parte che non ha mai nascosto pubblicamente la sua decisa posizione pro-aborto anche quando si tratti di minorenni».

Crolla l’Spd, mantiene la sinistra. Balzo (+4%) di Lafontaine

ROMA – Il viceministro Ferruccio Fazio è tranquillo: il vaccino contro l’influenza A arriverà nei tempi previsti. Già 500 mila dosi sono state messe a disposizione e la Novartis ha confermato la sicurezza e la disponibilità del prodotto che èstato già testato su 6.000 volontari in tutto il mondo. Anche l’allarme generale sembra in qualche modo ridimensionarsi e prova ne è la scuola vicino Arezzo che non ha chiuso nonostante fosse stati registrati molti casi. Intanto sono in arrivo le nuove circolari che regoleranno l’attività dei medici.

Un irregolare

Bergamo, difende la sua ragazza La cancelliera al 33,8% e potrà governare con i liberali rischia il rimpatrio

Germania, Merkel vince BERLINO – La cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu) ce l’ha fatta: non solo si è assicurata un secondo mandato, ma ha i numeri per realizzare il suo sogno – accarezzato da anni – di governare con i liberali della Fdp: le elezioni legislative in Germania hanno messo la parola fine all’esperimento Grande Coalizione con i socialdemocratici della Spd, che si preparano ad abbandonare il governo dopo 11 anni e registrano il peggior risultato dal 1949. «Ce l’abbiamo fatta»: è stato il commento a caldo della Merkel dopo i risultati delle proiezioni, che danno l’Unione (Cdu-Csu) al 33,8%, in lieve calo rispetto alle precedenti elezioni del 2005. Se la Spd è stata la grande sconfitta di questo appuntamento alle urne (è scesa al 23,1%, secondo le proiezioni), i liberali hanno trionfato e la sinistra (Die Linke) ha confermato le posizioni indicate alla vigilia dai sondaggi. In particolare, la Fdp di Guido Westerwelle – che chiede tra l'altro la privatizzazione della sanità e una maggiore flessibilità per le imprese nel mercato del lavoro – ha guadagnato quasi cinque punti rispetto al 2005 (al 14,6%) ed è riuscita a dare alla Merkel la possibilità di slegarsi una volta per tutte dai socialdemocratici. Nello stesso tempo, la Linke di Oskar Lafontaine è salita al 12,4%, quasi 4 punti in più sul 2005 (8,7%) e in linea con il 12% previsto dai sondaggi. Sorridente, la cancelliera ha detto di essere «felice» del risultato conseguito ed ha aggiunto, riferendosi ai liberali: ora è possibile un «cambio di governo» in Germania, ma ha sottolineato

La felicità delle attiviste della Cdu, durante la fase di spoglio delle schede, ieri a Berlino

comunque di voler essere «la cancelliera di tutti i tedeschi». Questo risultato «significa una grande responsabilità», ha commentato da parte sua Westerwelle, che nel prossimo governo potrebbe diventare vice cancelliere e ministro degli Esteri. Ben diverso il tono del candidato socialdemocratico alla cancelleria, Frank-Walter Steinmeier (Spd): «Un giorno amaro per la socialdemocrazia», ha detto il vice cancelliere e ministro degli Esteri tedesco, il quale ha subito riconosciuto la sconfitta e ha tenuto a sottolineare che la Spd avrà d’ora in poi un «nuovo ruolo», quello «dell’opposizio-

ne». In serata, le proiezioni aggiornate delineano un quadro ancora non definitivo, ma molto indicativo di quello che sarà il risultato finale. Secondo questi dati, con il suo 33,8%, l'Unione della Merkel è scesa lievemente rispetto al 35,2% del 2005 (38,5% nel 2002), ma è riuscita a fare meglio rispetto all’ultimo sondaggio di venerdì, che la dava al 33%. Da parte loro, con il 14,6%, i liberali di Westerwelle si preparano a governare insieme all’Unione: hanno ottenuto il miglior risultato nella storia del partito e in soli sette anni sono riusciti a raddoppiare la quota di voti, che nel 2002 era al 7,4%

(9,8% nel 2005). Insieme ai liberali, la Merkel può contare – sempre secondo le proiezioni – sul 48,4% dei voti e 323 seggi, 15 in più del minimo necessario e abbastanza per abbandonare la Grande Coalizione con i socialdemocratici. Al momento, Spd, Verdi e Linke, cioè gli altri tre partiti rappresentanti al Bundestag, la Camera bassa del Parlamento, avrebbero il 45,6% e 291 seggi. Per la Spd, con il suo 23,1%, si tratta del peggior risultato dal 1949. Sembra quindi che i socialdemocratici non siano riusciti a sfruttare la crisi a loro vantaggio. Roberto Caracciolo

BERGAMO – Ha difeso la sua ragazza dalle avances di un extracomunitario, ha rimediato una coltellata alla schiena e ora dovrà pure vedersela con la giustizia italiana, perchè irregolare. Il protagonista della vicenda è un giovane marocchino di 14 anni, ferito nella notte a Bergamo da uno sconosciuto che poco prima, in un locale vicino alla stazione, aveva importunato la ragazza italiana seduta al tavolo con lui, apostrofandola con pesanti apprezzamenti. Tra i due è scaturita una violenta discussione, che si è protratta anche fuori dal locale. È successo tutto in pochi minuti, intorno all’una e mezza della notte scorsa, in via Foro Boario. Per la strada, la lite tra i due extracomunitari è degenerata al punto che lo sconosciuto – forse un tunisino – ha estratto da una tasca un coltello e ha colpito il marocchino alla schiena. Quindi è scappato, facendo perdere in poco tempo le sue tracce. È stata proprio la vittima a chiamare i soccorsi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e una pattuglia dei carabinieri. Il ragazzino è stato medicato al pronto soccorso e subito dimesso. Il giovane non ha riportato gravi danni. È stato infatti raggiunto di striscio e guarirà in cinque giorni. All’atto della denuncia, i carabinieri hanno scoperto però che la vittima dell’aggressione non era in regola con il permesso di soggiorno e per questo il marocchino quattordicenne è stato denunciato a piede libero. Anche la ragazza – che vive a Seriate (Bergamo), ha precedenti per lesioni e qualche anno in più dell’amico –ha presentato denuncia per molestie nei confronti dello sconosciuto. Alla scena non avrebbero assistito, secondo le prime indagini, testimoni. Le due vittime hanno subito fornito una descrizione dell’ accoltellatore; le indagini dei carabinieri dunque proseguono, nel tentativo di identificare il giovane, che potrebbe essere già stato visto aggirarsi nei dintorni del locale anche in passato. Letizia Bianco

Giornali on line, novità I ricordi sul computer A Milano borse belle dall’università di S. Francisco l’esperimento di Gordon Bell più delle stesse modelle CHE futuro c'è per gli aspiranti giornalisti, inuna città dove la carta stampata sembra condannata a scomparire? A San Francisco una risposta la danno gli studenti: creando un giornale che nasce dall'università. Ma non il solito giornale-test da usare per l'apprendistato in attesa della "cosa vera". E' un vero organo d'informazione che vuole offrire un'alternativa ai grandi quotidiani. E nasce con ottime credenziali: l'appoggio di un network radiofonico locale, del New York Times, e di un noto imprenditore-mecenate. La metropoli californiana è da tempo un laboratorio speri-

mentale per la crisi della carta stampata. Perché è la capitale della Silicon Valley, culla delle ultime rivoluzioni tecnologiche, San Francisco ha vissuto prima di ogni altra parte d'America e del mondo lo choc della concorrenza di Internet sulla carta stampata.

ARCHIVIARE le proprie memorie su computer. Certo, siamo convinti di farlo già ora, conservando le mail e salvando le foto digitali nel pc. Ma c'è chi si è spinto oltre. Si tratta di Gordon Bell (nella foto), ricercatore Microsoft, che negli ultimi dieci anni ha registrato ogni singolo avvenimento della sua vita. Intervistato dalla Cnn, il settantacinquenne Bell ha raccontato di aver portato sempre con sé le apparecchiature per fotografare, riprendere e registrare quello che gli accadeva, usando anche un nuovo prodotto Microsoft, la "SenseCam". In poche parole, si tratta di una

macchina fotografica che, indossata intorno al collo, si accorge di un qualsiasi cambiamento dell'ambiente circostante e scatta automaticamente una foto. «Ma la portavo con me solo quando sapevo che sarebbe successo qualcosa di interessante - ha spiegato».

BORSE talmente belle in passerella da Fendi, ieri a Milano, che si finiva per non guardare i vestiti! Che c'erano, anche se così leggeri e trasparenti da lasciare l’impressione che forma e cuciture potessero camminare da sole, senza sostanza materiale. Abitifantasma dunque, quelli ideati da Karl Lagerfeld che conferma la vena lingerie di queste passerelle milanesi. Sovrapposizioni di leggerezze, tulle etereo e seta lavata, jersey fluente e organza a ricami-tatuaggio, facendo sempre trasparire delicata biancheria da malizia di un tempo, in culotte e reggipetto casti-

gato. Volumi fluidi, molto corto o molto lungo senza vie di mezzo, tocchi sostanziosi di camoscio e coccodrillo (ma sottolissimi) e di pelliccia agugliata al tulle con effetto piumaggio. Colori coerenti con la levità del tema: gesso, giada, sabbia e acquamarina.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 28 settembre 2009


4 Primo piano

Lunedì 28 settembre 2009

Annozero: cresce lo scontro. Tensione nel Pdl

I nodi della politica

Canone, Rai all’attacco «Campagna vergognosa»

Ancora spot sull’Abruzzo e sulle misure per fronteggiare la crisi

di LUCA MASOTTO

«Maggioranza indivisibile» Opposizione attaccata per l’Afghanistan e gli immigrati

A un anno dalla gaffe su Obama il Cavaliere ironizza sulla First lady

«Lo show continua: Michelle abbronzata» «GIOVANE, bello ed anche abbronzato». Mosca, sei novembre del 2008, sala delle conferenze stampa del Cremlino. È passato quasi un anno da quando il premier Silvio Berlusconi fece questa battuta sul presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama. In poche ore queste tre parole fecero il giro del mondo accendendo in Italia una violenta polemica politica presto fuoriuscita dai confini nazionali. Ieri Berlusconi, di ritorno dal G20 di Pittsburgh ha voluto ripetere la battuta, tirando in ballo anche la moglie del presidente degli Stati Uniti, alla festa del Pdl di Milano: «Vi devo portare tanti tanti saluti da un signore che è abbronzato e si chiama, si chiama... Barack Obama. In spiaggia vanno in due perché è abbronzata anche la moglie Michelle». Una battuta con la quale

ilCavaliereha introdottounragionamento sulle qualità del presidente degli Stati Uniti definendolo una persona «ironica e autoironica ma anche molto brava». Da qui la certezza che la «più grande democrazia del Mondo sia «in buone mani». In ogni caso, la nuova battuta sull'abbronzatura è stata immediatamente ripresa e rilanciata dalle più grandi agenzie di stampa internazionali. Anche perchè il premier era stato ripreso solo due giorni fa dai fotografi di tutto il mondo mentre, all’apertura del G20 di Pittsburgh, in un chiaro gesto d’ammirazione nei confronti della first lady americana. Foto che si erano guadagnate la pubblicazione su diversi media internazionali. A Mosca, lo scorso anno, erano le

quattro del pomeriggio quando, seduto accanto al presidente russo Dmitri Medvedev, il presidente del Consiglio prese a rispondere ad una domanda sul grande successo del leader democratico, il primo di colore nella storia americana. «Abbiamo parlato del particolare favore con cui l’opinione pubblica mondiale ha accolto la vittoria di Barack Obama», fu la premessa del Cavaliere. «E» stato presentato quasi come un messia ed è quindi carico di speranze che ci auguriamo veramente che non vadano deluse». Quindi aggiunse rivolgendosi a Medvedev: «Ho detto al presidente che Obama ha tutto per poter andare d’accordo con lui: perchè è giovane, è bello e anche abbronzato... e quindi penso che si possa sviluppare una buon collaborazione».

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NO ALLA LEGGE

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Cittadinanza, il Pdl fa quadrato di ANNA LAURA BUSSA ROMA – Il centrodestra fa quadrato contro la proposta di legge bipartisan presentata alla Camera che punta a ridurre i tempi per avere la cittadinanza italiana dai 10 ai 5 anni: un testo a cui il presidente della Camera Gianfranco Fini non nasconde di guardare con favore. La bocciatura più sonora arriva dalla Lega. Il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli afferma infatti che «anticipare la cittadinanza e quindi il diritto di voto agli immigrati è un attentato alla democrazia ed un esproprio alla volontà popolare». E anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dal palco della festa del Pdl non usa parole tenere attribuendo la responsabilità dell’iniziativa solo alla sinistra che vuole dare il voto agli immigrati il prima possibile nella speranza che poi la votino. La proposta di legge, che in realtà porta le firma dei deputati del Pdl Fabio Granata e del Pd Andrea Sarubbi, e raccoglie l’adesione di oltre 50 deputati di entrambi gli schieramenti, è stata difesa ieri da Fini. Ma in assoluta solitudine. Anche il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri infatti è molto cauto: bene aprire un confronto nella maggioranza sul tema, sostiene in una nota, ma la legge attuale sull'immigrazione non si tocca. Va benissimo che il periodo per concedere la cittadinanza resti a 10 anni. E se proprio un ritocco si vuole fare, questo sia nel senso dell’inasprimento delle sanzioni. Sulla stessa linea il coordinatore del partito, Ignazio La Russa, considerato da alcuni in un primo momento come possibile mediatore: sì al dibattito, e sì forse a concedere

la cittadinanza a chi è nato in Italia e vi ha concluso un ciclo di studi, precisa il ministro della Difesa, ma per gli stranieri adulti il termine dei 10 anni non si tocca. Il ministro torna poi ad attaccare quei parlamentari del Pdl che, saltando il dibattito interno al partito, fanno delle fughe in avanti firmando proposte di legge bipartisan. E se non si esclude che il premier e il presidente di Montecitorio possano trovarsi di nuovo su fronti opposti a proposito della politica dell’immigrazione, il ministro per l'Attuazione del programma Gianfranco Rotondi taglia corto: quello della cittadinanza non è un tema all’ordine del giorno del programma di governo, pertanto inutile parlarne. L’opposizione invece condivide la posizione di Fini, come dichiara il segretario del Pd Dario Franceschini («lo rispetto»), ma non si illude, come fa il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, valutando che sarà la Lega alla fine a spuntarla. Lasciando tutto così com'è. Intanto, cresce la tensione nella maggioranza di Governo, con Granata che se la prende con La Russa che aveva dato dei “peones” ai deputati firmatari del testo pro-integrazione. Ci hanno invitato ad una maggiore concertazione tra noi prima di dar vita a progetti come questo sulla cittadinanza, osserva ironico, «ma perchè la stessa concertazione non viene richiesta anche quando ci chiedono di varare leggi sulla giustizia o sullo scudo fiscale?». La Fondazione di Fini Farefuturo quindi ribadisce: è molto più di destra dare la cittadinanza dopo 5 anni a chi la vuole davvero piuttosto che concederla a tutti dopo 10 anni, anche a chi non ama e non conosce nulla del nostro Paese.

Prosegue il confronto “con sorprese” nei circoli

Franceschini: «Con Bersani nessun accordo segreto» LA CORSA alla segreteria del Partito democratico, che sta ormai entrando nel vivo, è una competizione limpida, senza nessun accordo segreto per spartirsi le cariche. Il segretario dei Democratici, Dario Franceschini, intervistato a SkyTg24, spazza via quella che definisce una «falsità totale» e cioè l'ipotesi dell’esistenza di un accordo segreto tra lui e il suo competitor Pier Luigi Bersani che vedrebbe l’ex ministro come segretario del partito e lui come candidato a Palazzo Chigi. «Ognuno – sottolinea Franceschini – dice quello che vuol fare. Certo non ci si caratterizza per le differenze. Se sarò confermato segretario cercherò di fare il mio mestiere al meglio, con una opposizione netta e chiara, sen- Iscritti in fila per votare al circolo della Bolognina a Bologna za pasticci. Ma anche facendo proposte per risolvere i problemi de- ma voglio ricordare a tutti che un partito gli italiani, perchè è giusto che anche 'democraticò ha a cuore l'autonomia dei dall’opposizione ci si occupi dei problemi suoi gruppi parlamentari». Insomma, a due settimane dal congresso e a tre dalle del Paese». Franceschini, tra l’altro, replica anche a primarie, mentre i circoli locali sono impeMassimo D’Alema, che nelle sue dichiara- gnati nelle assemblee sulle tre mozioni, lo zioni dei giorni scorsi si è detto critico su scontro interno al partito resta duro. E a un’opposizione che, a suo avviso, punte- guadagnarci, tra i due litiganti sembra esrebbe troppo sullantiberlusconismo. sere il chirurgo e senatore del Partito de«Non so cosa sia – attacca l’attuale segreta- mocratico Ignazio Marino che, da outsider rio del Partito democratico– l'antiberlu- nella corsa alla segreteria, sta avendo risconismo. L'opposizione si chiama così in sultati quasi sempre superiori a quel 5%, tutto il mondo e significa opporsi, ma an- “dead line” per ottenere l’accesso alle priche presentare proposte alternative. Que- marie del 25 ottobre. Nelle ultime settimasta la chiamo opposizione e non antiberlu- ne, insomma, Marino si è confermato rivesconismo. Se c'è l’idea di avviare un nuovo lazione. «Stiamo crescendo – dice Marino – corso in cui non ci si faccia troppo male con soprattutto tra i giovani e vinceremo perchi governa, allora io non ci starò. L’oppo- chè siamo chiari. La nostra è la chiarezza dei temi che vorremmo avesse il partito del sizione deve essere chiara». Chiede chiarezza, ma a livello interno di futuro». Intanto entra nel vivo la corsa per la separtito, anche Rosy Bindi, vice presidente di Montecitorio e “grande elettrice” di Pier greteria del Partito democratico, e in queLuigi Bersani, tirando in ballo la questio- sto fine settimana sono stati chiamati a vone degli incarichi dei capigruppo di Came- tare alcuni dei circoli simbolo del partito. ra e Senato, che con ogni probabilità ver- L’obiettivo, per tutti, è il congresso di ottoranno rivisti dopo il congresso. «Vedo che bre. Si va dalle sezioni storiche ex Pci come in giro – attacca la Bindi – circolano strani la Bolognina o via dei Giubbonari a Roma, organigrammi per i gruppi Pd di Camera e il Lingotto a Torino o Livorno, fino alle Senato. Per quanto mi riguarda sono feli- aree “bianche” del nord, della Campania e ce di fare la vice presidente della Camera della Toscana.

ministro ha spiegato che la decisione di convocare i piani alti di Viale Mazzini, è esplosa dopo l'ultima trasmissione di Santoro, ma «era latente» da tempo. «Lontanissimo da me e da Berlusconi, l'idea di censurare l'informazione nel nostro Paese» ha sottolineato Scajola «ma per un giornalista non ci deve essere l'immunità a dire e fare quello che si vuole, avere lauti guadagni e non pagare mai il conto». E sul canone da stracciare ha aggiunto: «Si deve pagare ma per non rompere il patto tra gli ascoltatori e la Rai è necessaria la responsabilità». L'invito a boicottare l'abbonamento (respinto anche dal Pdl che parla di «rimedio peggiore del male») ha raddoppiato le reazioni nell'opposizione sul caso Santoro. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, condanna la «strategia dei intimidazione per l'istruttoria», lancia una dura critica al centrosinistra per non aver approvato una legge sul conflitto di interessi. Contro la convocazione al Ministero dei vertici Rai è tornato il Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli. «Non è legittimo trasformare una facoltà del governo in un atteggiamento censorio», ha ammonito facendo presente che provvederà «senza indugi» a convocare l'Ufficio di Presidenza e la seduta plenaria della Commissione. Contro l'istruttoria hanno alzato la voce anche l'Idv e l'Udc di Pierferdinando Casini.

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ROMA - Prima l'istruttoria del governo, ora la campagna anti-canone per non pagare la “tassa Santoro” promossa dal Giornale e da Libero, che ha fatto sobbalzare dalle poltrone i vetici Rai. Il caso Annozero continua ad essere al centro dello scontro politico, accendendo qualche divisione ed imbarazzo anche all'interno del Pdl. La proposta avanzata dai due quotidiani di stracciare l'abbonamento Rai ha sollevato non solo l'indignazione di Viale Mazzini («una campagna vergognosa» per il presidente Rai, Paolo Garimberti) e dell'opposizione che parla di «atto eversivo e intimidatorio» ma parole di dissenso sono arrivate direttamente dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, e dal viceministro Paolo Romani, che due giorni fa hanno dato il via libera per convocare i vertici Rai sulla faziosità del programma. Sìall'istruttoria mano allosciopero del canone, è in sostanza la posizione del governo: «Questa campagna non la condivido, credo nel servizio pubblico», ha sottolineato il viceministro Romani tornato poi sull'istruttoria: «Guai se il ministero non se ne occupasse». La data è prevista per il 7 o 8 ottobre, presenti con ogni probabilità come ha anticipato ScaIl premier jola anche il presidente e il direttore gesul palco nerale della Rai con i quali verrà fatto il della festa punto sulla situazione della televisione pubblica, con particolare riferimento alPdl a la puntata incriminata di Annozero. Il Milano

Berlusconi stempera i problemi con Fini e ribadisce la solidità del legame con la Lega ROMA - Silvio Berlusconi ha chiuso a Milano la pri- gna, vergogna, vergogna». Ha criticato l'opposizioma Festa del Pdl con un discorso a tutto campo per ri- ne anche per la proposta di dare il diritto di voto agli vendicare i meriti del governo ed escludere che il par- immigrati. La sinistra glielo vuole dare, ha detto, per tito sia spaccato. «Non c'e' stato alcun litigio», ha af- «spalancare le frontiere a tutti sperando che la votifermato riferendosi alle polemiche con Gianfranco no». Berlusconi non ha evitato le battute. Vi devo porFini, ci sono delle «diversità» ma queste, assicura il premier, «sono ricchezza». Ha aggiunto un messag- tare tanti saluti, ha detto all'inizio del suo intervento, gio per Fini: «Con la Lega - ha sottolineato Berlusconi «da un signore che è abbronzato e si chiama Barack - abbiamo un'amicizia ed un affetto ed una maggio- Obama. In spiaggia vanno in due perché è abbronzaranza che nessuno riuscirà ad allentare». Ed ha sca- ta anche la moglie Michelle». All'arrivo in sala del mitenato gli applausi del pubblico affermando che «noi nistro dell'istruzione Mariastella Gelmini ha poi sollecitato un applauso «al minon siamo un partito ma nistro che la sinistra vuole un popolo di italiani che far passare come il simbolo crede nella religione della sexy del governo». Ha poi libertà». confessato di «avere un de«Solo noi possiamo gobole per l’altra metà del cievernare il paese», ha afferlo» a proposito della stima mato il presidente del conche ha per le ministre del siglio che si è detto «orgogoverno, Berlusconi scherglioso» di quanto è stato za anche sulle polemiche fatto dal governo e certo sulle relative feste di Palazche «lavoreremo bene nei zo Grazioli e di Villa Certoprossimi quattro anni». sa. Quando un ragazzo alza Non è mancato un accenno un cartello lo riprende: alle polemiche in corso sul«Abbassalo perché non le sue apparizioni in televiconsenti agli altri di vedere sione. Se io vado in televiquanto sono bello. Non vesione, ha affermato, «dido perché dobbiate dimivento un dittatore», dicono nuire le possibilità delle che «siamo al regime e che mie potenziali fidanzate». E ho commesso un atto delinad una militante molto agiquenziale. Barack Obama, tata nell’applaudire dice: invece, è andato in 5 diver«Signora mi aspetti fuori». se televisioni per spiegare Dopo un’ora di discorso la sua riforma sanitaria, sotto il tendone si verifica ha ricordato, ed ha fatto beun piccolo incidente per ne perché i leader devono Berlusconi-show alla festa del Pdl l’organizzazione, che Berinformare i cittadini». Il premier, nel rivendicare i meriti del governo, ha lusconi recupera in una frazione di secondo. Improvinsistito sul varo delle misure contro la crisi econo- visamente parte la musica della canzone “Meno male mica. «Oggi - ha detto - non dobbiamo più avere paura che Silvio c'è”. «Di solito – dice Berlusconi dopo un ated io dico agli imprenditori di investire con corag- timo di silenzio – quando parte la musica vuol dire che sei andato avanti troppo. Se avete pazienza e culo gio». In primo piano anche la ricostruzione in Abruzzo. vado avanti». Il pubblico ha applaudito a lungo e con calore anMartedì, ha annunciato il premier, consegneremo, dopo le prime 94 villette,i primi 500 di 4 mila appar- che l'ingresso in sala del neo direttore del Giornale, tamenti per i 30 mila terremotati. Berlusconi è stato Vittorio Feltri, autore di un pesante attacco contro il molto duro con l'opposizione soprattutto per quanto presidente della Camera Gianfranco Fini. Ieri, inolriguarda la strage dei 6 militari italiani in Afghani- tre, il Giornale e Libero si sono fatti promotori di una stan. A questa opposizione, ha affermato, «che bru- pesantissima campagna contro la Rai, invitando i cia la bandiera americana e quella di Israele e dice cittadini a non pagare il canone in segno di protesta meno sei dopo la morte dei nostri soldati dico vergo- dopo la puntata di giovedì di Annozero.

Primo piano 5

Lunedì 28 settembre 2009


LunedĂŹ 28 settembre 2009

24 ore in Basilicata

Quasi l’ottanta per cento dei tesserati ha votato per il candidato alla segreteria regionale

Pd alle urne, grande affluenza Nella cittĂ di Potenza sembra profilarsi la vittoria di Erminio Restaino POTENZA - E’ stata una lunga giornata di attesa, quella di ieri, per il Pd di Basilicata, impegnato nel primo step del percorso che lo porterĂ alle Primarie del 24 ottobre. Tanto che i numeri, quelli che dovranno esprimere con chiarezza le preferenze dei tesserati lucani sui candidati alla segreteria regionale del partito (Erminio Restaino mozione Franceschini , Roberto Speranza e Salvatore Adduce entrambi per la mozione Bersani), nella prima prima vera occasione di bilancio della fase congressuale, al momento in cui il giornale è andato in stampa non erano ancora definitivi. Lo spoglio delle schede è iniziato solo alle 22 e 30. Parla chiaro, invece, il dato relativo all’affluenza. Per quello non c’è stato bisogno di attendere. Gli iscritti hanno partecipato in massa. Nella sola cittĂ di Potenza piĂš del 70 per cento degli aventi diritto al voto si è recato alle urne, allestite all’interno Park hotel di Potenza, e aperte dalle 16 fino alle 22 di ieri sera. Alte percentuali di affluenza sono state confermate in gran parte dei centri dove era possibile votare. Circa 15.000 gli iscritti interessati dal voto di ieri, oltre Potenza e Matera, ben 44 comuni, 9 in provincia di Matera (Irsina, Miglionico, Salandra, Valsinni, Grottole, Matera, Montescaglioso, Pisticci, Policoro) e 35 in quella di Potenza (Barile, Campomaggiore, Corleto Perticara, Gallicchio, Latronico, Moliterno, Montemurro, Roccanova, Ruoti, San Chirico Nuovo, San Martino d’Agri, San Paolo Albanese, Senise, Tito, Trecchina, Lavello, Melfi, Potenza, Avigliano, Anzi, Bella, Brienza, Lagonegro, Nemoli, Noepoli, Oppido Lucano, Pietragalla, Rapone, Rivello, Rotonda, San Chirico Raparo, San Fele, Sant’Arcangelo, Episcopia, Forenza). Dai primi risultati pervenuti ieri sera si andava delineando un quadro in cui, nella provincia si registra, al netto del risultato della cittĂ di Potenza (dove è attesa una vittoria di Erminio Restaino), un sorpasso di Adduce su Speranza. Il voto di ieri è servito anche a eleggere gli oltre 500 delegati alle convezioni provinciali e a quella regionale che si terranno rispettivamente nei giorni 5 e 9 ottobre 2009. Quaranta i garanti che hanno presieduto le assemblee congressuali, oltre 100 rappresentanti di candidati ad illustrare le mozioni e 120 persone impegnate tra presidenti di seggio e scrutatori. Le assemblee di circolo che hanno preceduto l’appuntamento di oggi, si sono svolte in tutti i comuni dai primi di settembre.

MATERA - Il Partito democratico di Matera va alla conta, ma lo fa con spirito unitario, consapevole di adempiere a un preciso dovere delle democrazie. Quanti, difatti, nel corso del congresso sono stati propugnatori delle diverse mozioni, di fronte a tutti gli iscritti, nel Palazzetto “Venaâ€? di Lanera, hanno di continuo spiegato che l’appuntamento celebrato risponde ai meccanismi necessari perchĂŠ la democrazia, la libera espressione, possano esserci. ÂŤQuando abbiamo deciso di superare una certa storia lo abbiamo fatto per costruire una cosa piĂš grande, che nascesse e vivesse nell’incontro delle culture del riformismo italiano - ha dichiarato la senatrice Maria Antezza, relatrice della mozione Franceschini-Della storianonbisogna essere prigionieri. Ma, come ha ricordatoPiero Fassino,nell’ultimo congresso dei DS, la storia va scritta governando il presente e progettando il futuro, ed il nostro futuro dobbiamo costruirlo tutti insiemeÂť.

Congresso a Matera

Prevale lo spirito unitario Interventi di Antezza, Bubbico e Viti Unanimi, quindi, sono apparsi i pareri sulla impossibilitĂ di far ritorno alla casa di provenienza, come anche di dar vita a formazioni fatte di transfughi: tutti i leader del Pd, seppur divisi fra le tre principali mozioni congressuali, rappresentate da Bersani, Franceschini e Marino, hanno riconosciuto la necessitĂ di ÂŤcompiere unbalzo inavantiÂť, come ha sottolineato il senatore Filippo Bubbico, a sostegno della mozione Bersani. ÂŤNon era questo il momento per celebrare questo congresso ha però ricordato l’ex presidente della Regione - Eppure oggi la sfida è costruire un progetto condiviso, che mobiliti la gente come, quando, con il governo Prodi, riuscimmo a stringerci attorno all'obiettivo del-

l'ingresso in Europa; il Partito democratico, dopo il dibattito congressuale, saprĂ riconoscere la scelta degli iscritti e degli elettori; guardo all'esperienza compiuta in Basilicata ha rimarcato il senatore - dove non sono mai state praticate scorciatoie; nel 1995 la nuova stagione del centrosinistra mise in campo una grande generositĂ per far prevalere le ragioni di una realtĂ che molti ritenevano dovesse scomparire dallo scenario nazionale: oggi serve un nuovo stadio, per rigenerare l'impegno e dare vita alla stagione della buona politicaÂť. E di “progetto per il paese che oggi non c'èâ€?, ha parlato l'assessore regionale Vincenzo Viti, esponente della mozione Franceschini: ÂŤOggi diamo seguito ad un cammi-

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no iniziato al Lingotto, due anni fa, ma la fatica di costruire un partito è rilevante; il Pd di oggi deve collocare insieme le diverse sensibilità , mettendo da parte alcuni fardelli del passato; lealleanze. Dovrannovenire dalla nostra identità : definito chi siamo sceglieremo irapporti con gli altri, dopodichè dobbiamo aprirci al centro moderato, senza delegare il compito di rappresentare il riformismo cattolico moderato e poi guardare con interesse - ha sottolineato Vincenzo Viti - a sinistra, all'area vendoliana, perchÊ portatrice di quel soffio di utopia, quel rinnovamento nel segno della sostenibilità , di un mondo umanizzato, un valore cha abbiamo il dovere di riscoprire. Conferme sono giunte quindi rispetto agli scenari successivi alla designazione del segretario nazionale. Chiunque vinca - ha rimarcato l'Assessore Viti - abbiamo il dovere di stringerci attorno a lui, nel segno di un partito pluralista. Enzo Scalcione

Avigliano

Vietri

Le debolezze del partito

ÂŤNiente inciuci. Solo unitĂ Âť

AVIGLIANO – Dal congresso la conferma: il Partito Democratico di Avigliano non attraversa un momento di buona salute. Lo aveva giĂ detto la tornata elettorale dello scorso giugno. L’assemblea congressuale, se possibile, ha mostrato i segni di un aggravarsi della condizione. 980 iscritti, un boom nella fase di un tesseramento ÂŤsvoltosi in modo vergognosoÂť, per usare le parole di Domenico Colangelo, che hanno riscosso l'applauso piĂš forte e sentito, clamorosamente sgonfiatosi. Pochi i partecipanti all'assemblea congressuale, la maggior parte interessata solo alla compilazione delle liste. Ancor meno quando il dibattito avrebbe dovuto spostarsi al piano piĂš strettamente locale. Deluso chi si attendeva la relazione del segretario Pace sullo stato del partito e sui motivi di una sconfitta elettorale cosĂŹ pesante come quella maturata nelle europee e, soprattutto, nelle provinciali. Un momento di riflessione mai affrontato e ancora una volta rinviato. Scarno il dibattito, risoltosi sostanzialmente in una serie di dichiarazioni di voto. L'ex assessore provinciale al Bilancio Vito Summa, non nasconde la necessitĂ di “una sterzataâ€?e di una ricostruzione del rapporto con i cittadini. Alla fine, il congresso che si è risolto nell'esposizione delle posizioni dei candidati. Giancarlo Tedeschi

VIETRI DI POTENZA – ÂŤNessun inciucio, nessun accordo sotto banco o quanto meno problemi all’interno della locale sezione del Partito Democratico di Vietri di Potenza: è tutt’appostoÂť: sono queste le parole di Francesco Zirpoli del Partito Democratico di Vietri di Potenza, che smonta tutte le polemiche in seguito allo strano voto di sabato scorso, quando fu votata l’inesistente mozione Restaino per le regionali e l’ex ministro Bersani, ignorando quindi le mozioni Franceschini-Restaino e Bersani-Speranza. Alla fine, il risultato conseguito è stato di 47 voti per Restaino, 38 per Bersani e 9 per Franceschini, portando alla elezione di tutti e tre i rappresentanti della lista “RestainoBersaniâ€? (Francesco Zirpoli, Lucia Di Carlo e Francesco Gorga). Ma ciò ha creato il disappunto del deputato Margiotta che ha sottolineato ÂŤgli “accordi sbagliatiâ€? della locale sezione del PdÂť. E, ad una settimana dall’assemblea degli iscritti, che si sono riuniti sabato scorso, alcuni giornali avevano sollevato dei dubbi sullo “stranoâ€?voto di Vietri di Potenza. Ma, a sentire la sezione del Partito Democratico, che conta oltre cinquanta iscritti, non è stato cosĂŹ: ÂŤEra stato tutto studiato a tavolino –sostiene Francesco Zirpoli del Pd di Vietri- Ma quale inciucio, noi queste cose non le facciamo, è stato fatto tutto per dimostrare l’unita della sezione di Vietri di PotenzaÂť Claudio Buono

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Prima uscita in cittĂ dei quattro nuovi autobus urbani che consumano e inquinano meno

Trasporto pubblico a tutto gas L’iniziativa dell’amministrazione nell’ambito del Festival delle 100 scale HANNO fatto il loro primo giro in cittĂ alle 17 e 45 di ieri sera, i quattro nuovi pullman urbani di Potenza. Partiti da punti diversi del capoluogo, sono arrivati tutti in Piazza Vittorio Emanuele. Il viaggio, gratuito, era aperto a tutta la cittadinanza. Oltre al primo cittadino, diversi gli abitanti che hanno voluto testare le qualitĂ dei nuovi mezzi di trasporto. Silenziosi e confortevoli, hanno una capienza di trenta posti in tutto (10 seduti e 20 liberi). Tra le novitĂ , la presenza di posti riservati ai disabili con apposita pedana mobile per il trasporto dei portatori di handicap. C’è dell’altro. I quattro pullman sono a metano. Ciò significa inquinamento zero e poco consumo. ÂŤQuesti quattro pullman a metano fanno parte di quel processo di modernizzazione dell'intero parco dei mezzi urbani - afferma il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - Ma sono soprattutto una risposta ai grandi temi di oggi, quali quello dell'inquinamento ambientale e dell'abbattimento delle barriere architettoniche. I quattro pullman aprono una stagione prossima ai cambiamenti. A breve verrĂ aperto il ponte attrezzato che apporterĂ dei cambiamenti profondi alla mobilitĂ Âť. Una nuova conquista per l'intera comunitĂ , protagonista assoluta di questa fase di “cambiamentoâ€?. Non a caso, l'inaugurazione dei veicoli, è avvenuta all'interno del secondo “Festival delle 100 scaleâ€?, che gode del patrocinio di Comune, Regione e Provincia. Nato da un’idea dell’associazione Basilicata 1799, il

Short movie festival

Questi i nomi dei vincitori NELLA splendida cornice della Sala dell’Arco del Comune di Potenza, sono state effettuate le premiazioni ufficiali della kermesse di cinema internazionale dello short movie festival Youth in action 2. Nella categoria “problemi del mondoâ€? si è aggiudicato il premio di miglior film il rumeno SĂ muel Visky con il film “Parttalan - shore-lessâ€?; nella categoria “cittadinanza europea attivaâ€? si è imposto, invece, il cortometraggio “A day in the life of panikos chrisanthouâ€? dei ciprioti Spiros Christofi e George kasolas. Nella sezione “il mondo dei giovani volontariâ€? il vincitore è stato il corto “key of solâ€? del team “movie and photografyâ€?. Nella categoria “interculturalitĂ e diversitĂ culturaliâ€?, si è registrato un ex-aequo tra “Arafat &Iâ€? di Mahdi Fleifel [ uk - palestina ] ed “Uropeans - europeansâ€? di Ivan Menkachev e Zoran Misevski dalla Bulgaria.

festival è una rassegna internazionale di danza urbana. Fino al 30 settembre, scale mobili e fermate degli autobus diventeranno il palcoscenico delle performance di danza urbana. Lo scopo - afferma il presidente di Basilicata 1799, Francesco Scaringi - è quello di inserire il discorso della

mobilità cittadina in quello piÚ ampio del sistema del trasporto pubblico come possibilità per un nuovo modo di spostarsi dentro e fuori la città , vedere, percepire e vivere il paesaggio urbano. Importante la presenza dell’amministrazione comunale e il contesto in cui si colloca la manifestazione. Ovvero, il progetto Civi-

tas, che coinvolge le piccole e medie cittĂ europee nella trattazione del problema della mobilitĂ in relazione a quello ambientale ed ecologicoÂť. CosĂŹ, scesi dai pullman, i cittadini sono stati invitati allo spettacolo “Scene da un matrimonioâ€?, messo in scena dalla compagnia Aldes, di Lucca.

Gli scatti del primo viaggio

Il tour del sindaco insieme ad alcuni cittadini La prima uscita ufficiale per le vie della cittĂ dei quattro nuovi autobus urbani a gasolio

La replica

ÂŤCosa c’è dietro la VarianteÂť NELL’EDIZIONE di ieri del Quotidiano è stata pubblicata una segnalazione in merito all’ordine del giorno del consiglio comunale,rispetto al punto che prevede l’approvazione definitiva della “Variante al piano di recupero III settore Comparto E, Isolato 9, U.M.I n. 2, Fg. 87 Part. 35â€?. A quella segnalazione è arrivata una replica che pubblichiamo di seguito: Sono Nolè Vincenzo, richiedente della Variante, vi scrivo per alcune precisazioni. Acquistato un immobile ad Avigliano, per adibirlo a dimora della mia famiglia, ho iniziato i lavori dopo le autorizzazioni del Comune. Nel corso dei lavori il Telesca ha iniziato i lavori al suo immobile con demolizione totale e poi ricostruzione di un piano in piĂš. Saputo che il Telesca aveva ottenuto dal Consiglio Comunale, con una Variante, l'assenso a demolire l'immobile, vincolato dal P.d.R., e a sopraelevare di un Piano con adeguamento delle quote di copertura a quelle di un fabbricato adia-

cente. La sopraelevazione, ha comportato al mio immobile la riduzionedella luminosità degli ambienti interni: prima della sopraelevazione il mio immobile era posto a quota piÚ alta. L'articolo, parla di lesioni al diritto di proprietà dei Telesca: mi preme precisare che Telesca Salvatore e Annibale (padre e figlio) non hanno alcuna proprietà posta nel plesso ove è ilmio immobile; a quale limitazione della proprietà si riferiscono? La Variante non stravolge il fabbricato,

che il Telesca asserisce essere di pregio, l'intervento si limita esclusivamente ad un adeguamento di quota del tetto alle stesse assentite. Non vi è alcun interesse speculativo: ripeto l'immobile sarĂ da me utilizzato come dimora della mia famiglia. La procedura è la stessa adottata da lui, che gli ha consentito prima di demolire “distruggendo irreparabilmente il presunto patrimonio architettonicoâ€? di cui faceva parte il suo immobile.

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Un parodia sul matrimonio, ironica e frizzante, in cui si sperimentano nuove forme di rapporto spaziotemporale tra spettatori e attori. Il festival continua questa sera a partire dalle 18, con diverse performance presso le scale mobili Viale Marconi- 18 Agosto. Anna Martino

2 milioni per gli impianti

Contributi sport, Lacorazza firma con i 9 comuni IL presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, in occasione, ieri sera, della presentazione della squadra PM Volley di Potenza, che si è tenuta al Grande Albergo, ha firmato ufficialmente con i sindaci dei primi nove comuni ammessi al finanziamento i contratti per l’erogazione dei contributi a sostegno dell’impiantistica sportiva minore . I comuni interessati sono Albano di Lucania, Anzi, Barile, Bella, Brindisi di Montagna, Campomaggiore, Carbone, Castelgrande e Oppido Lucano. Alla cerimonia era presente anche presente anche l’assessore provinciale allo Sport Nicola Figliuolo. Si tratta di progetti, finanziati dalla Provincia per 250 mila euro nell’ambito del protocollo d'intesa sottoscritto tral’Ente el'Istituto per il credito sportivo e finalizzati alla costruzione, all’ampliamento o alla ristrutturazione e messa a normadi impiantisportivi e di spazi di aggregazione giovanile. ÂŤL’intero investimento – ha sottolineato Lacorazza – è di circa 2 milioni di euro e rappresenta un segnale concreto della volontĂ di puntare sullo sport e sui giovani, offrendo loro spazi adeguati e migliorando la qualitĂ della vita nei vari comuni del territorioÂť.

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Potenza


Lunedì 28 settembre 2009

Baragiano Il volantino è stato distribuito davanti alla chiesa dai quattro operai licenziati

Linea Legno, una lettera «contro l’indifferenza» BARAGIANO - E’ un’iniziativa contro l’indifferenza quella degli operai licenziati dalla Linea Legno - l’azienda di Baragiano che lavora il legno - che ieri hanno distribuito una lettera davanti alla chiesa del centro cittadino, al termine della funzione religiosa. «A poche centinaia di metri da qui, da due settimane - è scritto sul volantino che è stato distribuito - noi operai licenziati dall’azienda Linea Legno stiamo presidiando i cancelli della fabbrica. La nostra storia forse è come tante altre dove lo sfondo è sempre lo stesso: gli operai dopo essere stati sfruttati da un uomo che si chiama padrone vengono buttati ingiustamente sul lastrico». I quattro operai colpiti dal provvedimento di licenziamento hanno denunciato di essere stati mandati via per una «ritorsione dell’azienda», in conseguenza del fatto che gli stessi lavoratori avevano sollecitato una visita da parte degli ispettori dell’Asl nello stabilimento per verificare le condizioni di sicurezza. Ipotesi immediatamente smentita dai dirigenti della Linea Legno che invece attribuiscono il ridimensionamento del personale, esclusivamente alla crisi che ha colpito il settore. Per i quattro operai in questione rimangono convinti che le cause siano altre. E nella lettera le spiegano così: «Appena abbia-

mo iniziato a lavorare nello stabilimento, siamostatiassegnatia diversemansioni.C’è chi è stato assegnato in fabbrica alla costruzione degli infissi, c’è chi faceva l’autista. Il nostro lavoro lo facevamo bene, abbiamo lavorato per tanti anni senza dire mai nulla, non abbiamo mai protestato e tanta è la polvere che abbiamo mangiato. Uno di noi operai licenziati, assunto come autista, ha portato gli infissi dappertutto. Solo, senza badare alle ore che faceva, guidava un camion per tanti chilometri e, molte volte, dopo avere aiutato a scaricare gli infissi anche quando diluviava ha dovuto dormire sul camion bagnato fradicio. Fino a quando abbiamo abbassato la testa e accettato i soprusi non è successo mai nulla. Poi un giorno abbiamo deciso che bisognava organizzarci sindacalmente. Non per fare chi sa che cosa, ma per rivendicare alcune cose più elementari. Abbiamo eletto i nostri rappresentanti operai che dovevano parlare a nome anche degli altri operai. L'operaio Vincenzo Labella, anche lui licenziato dalla Linea Legno, è stato designato Rsu Rls, cioè rappresentante della sicurezza in fabbrica. Abbiamo invitato il padrone, tramite il delegato sindacale e il sindacato Cub Edili a fare degli interventi in fabbrica. Abbiamo incominciato a ri-

vendicare maggiore tutela per la nostra salute. Apriti cielo. Ci è stato detto: il padrone sono io a chi non va bene può andare via. Siamo stati costretti in assenza di risposte, a fare arrivare l'Asl di Potenza in fabbrica per alcune verifiche. Ci hanno accusato che in questo modo facevamo chiudere la fabbrica. Hanno convinto anche alcuni compagni di lavoro. L’ipocrisia non ha frontiere. Mentre muoiono tanti operai e si dice che è necessario la prevenzione della sicurezza in fabbrica, se si fa una semplice richiesta di verifica tramite gli organi competenti, non va più bene. Alla vigilia delle ferie, il padrone ci ha fatto recapitare la lettera di preavviso di licenziamento. Il padrone normalmente poteva farci fruire della cassa integrazione, invece il segnale doveva apparire chiaro anche agli altri operai: ci ha licenziati senza pensarci due volte e ci ha buttati direttamente fuori dalla fabbrica. Il padrone sta tentando di nascondere i licenziamenti dietro la fantomatica chiusura del reparto carteggiatura, dove, guarda caso, eravamo stati assegnati dopo avere lavorato inaltrireparti.Inverità nondicecheillavoro svolto in quell'area, adesso viene fatto ugualmente in fabbrica, durante il ciclo di lavoro dagli altri operai. Abbiamo tentato di chiedere il ritiro dei licenziamenti e abbiamo invita-

Una fabbrica che produce e lavora il legno

to il padrone alla riunione presso l'Ufficio Provinciale del lavoro. Il padrone non si è presentato e ha chiesto il rinvio». L’incontro è stato aggiornato al primo ottobre. E intanto i quattro operai rimangono fuori.

Ponte di Picerno Petizione popolare indirizzata al presidente della Provincia, Lacorazza

100 firme per denunciare i disagi L’iniziativa di alcuni pendolari del Mercure e della valle del Sinni A Melfi parte il corso di aggiornamento

Scuola, innovazione e sperimentazione 18 istituti e oltre 200 operatori

Ponte di Picerno

PICERNO - Petizione popolare ed interrogazione del consigliere provinciale, Biagio Costanzo, sul problema del Ponte di Picerno. Ancora gravi e molteplici i problemi per la chiusura del ponte di Picerno, per i viaggiatori e pendolari lucani. Non bastano i pericoli e le lungaggini nei percorsi alternativi, con l'inizio delle scuole vengono al pettine i nodi inerenti gli orari di ufficio. Un centinaio di pendolari della Valle del Mercure e del Sinni, con una petizione firmata e protocollata alla Provincia di Potenza ed indirizzata al presidente, all’assessore alla viabilità oltre che ai consiglieri d’area, hanno manifestato una serie di disagi nei loro viaggi per lavoro o studio, che vanno dai ritardi negli arrivi, alle lacune nelle fermate serali dei bus di linea a Potenza, ai differenti importi degli abbonamenti pagati da autolinea ad autolinea, per tratte simili. Il consigliere provinciale Biagio Costanzo, capogruppo della federazione di cen-

tro, si è reso promotore della protesta dei cittadini, presentando una interrogazione immediata in merito ed interessando sugli argomenti esposti, il responsabile dirigente della provincia di Potenza in materia. «Queste problematiche di tanti cittadini - ha affermato Costanzo - a causa della lunga durata dei lavori sull'arteria in questione, necessita del massimo intervento ed impegno da parte delle autorità competenti. E' impensabile che, nel 2009, in caso di minimo traffico o di maltempo, un cittadino della Valle del Mercure o della Valle Sinni, impieghi 4 o 5 ore per raggiungere il luogo di lavoro o rientrare la sera a casa da Potenza. Almeno nelle cose possibili, quali percorsi alternativi, speriamo presto di poter dare delle risposte concrete ed apprezzate da tutti gli utenti, e, credo, che l'impegno dei dirigenti provinciali alla risoluzione, almeno di parte, dei disagi lamentati, sia parso da subito molto evidente». Emilia Manco

MELFI - Parte oggi alle 15, presso l’hotel “La Fattoria” il corso di aggiornamento “Organizzazione didattica: l’alunno, tempi, metodologie, comunicazione e innovazione” attivato dalle scuole del Vulture - Melfese, costituite nella rete con denominazione “Rete di formazione per l’innovazione scolastica”. E’ la seconda tappa di un percorso di formazione iniziato nel marzo scorso, a cui aderiscono 18 scuole dell’area, (istituti comprensivi di Palazzo, Genzano, Pescopagano, Filiano, Lagopesole, Barile, Berardi e Ferrara di Melfi, direzione didattica di Rionero, I e II circolo di Melfi, I e II circolo di Lavello, I e II circolo di Venosa, scuole medie di Rionero, Venosa, Lavello). Una vera full immersion di tre giorni, a cui partecipano circa 200 operatori scolastici, tra dirigenti e docenti. L’intervento formativo, curato dai docenti del Cisdig, Donato De Silvestri, e Ugo Silvelli, risponde all’esigenza delle istituzioni scolastiche aderenti alla rete di po-

tenziare, ciascuna nel proprio settore, la propria vocazione specifica nell’ambito del nuovo sistema integrato previsto dalla normativa nazionale e regionale e nei confronti degli attori dei processi di sviluppo agenti sul territorio. Il tutto per una migliore realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione, istruzione e formazione, nonché come centro di promozione culturale, sociale e civile. Quello di oggi è l’appuntamento della scuola che cambia, che vuole rinnovarsi e che non rinuncia a riconsiderare, anche in maniera critica, la propria identità. «Dopo l’esaltante esperienza della prima fase avviata la scorsa primavera - dice una nota inviata ieri - la scuola di Basilicata riapre il cantiere dell’innovazione e sperimentazione, ripartendo dall’alunno in quanto persona, dalla sua identità, dalla sua dignità, dalla sua cultura, dalla sua capacità critica, dalla sua costruttiva partecipazione sociale, dalla sua moralità».

La risposta di Anzi a Ponteranica

Petruzzi: «La nostra biblioteca intitolata a Peppino Impastato» Peppino Impastato

ANZI - Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, crede fermamente nell’Unità d’Italia ed ha risposto in maniera piccata alla «stupida provocazione» leghista del primo cittadino di Ponteranica (in provincia di Bergamo) che, nei giorni addietro, ha deciso di rimuovere dalla biblioteca del Comune lombardo la targa dedicata a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978. Il sindaco Petruzzi ha annunciato che nella seduta del consiglio comunale, convocata alle ore 18 di domani, verrà deliberata l'intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato. «Nell’attuale conte-

sto - ha affermato Giovanni Petruzzi - la deliberazione del consiglio comunale di Anzi assume un valore simbolico di risposta civile e democratica alla cultura razzista di chi, rimuovendo una targa, ha offeso la memoria di un giovane impegnato in politica e nell'informazione, che ha pagato con la vita la sua lotta alla mafia ed alla cultura omertosa». Inoltre, l'intitolazione della biblioteca comunale anzese alla memoria di Peppino Impastato avverrà in concomitanza con il decollo della Bibliorete, il sistema bibliotecario associato che vede il Comune di Anzi quale capofila di un raggruppamento di otto Comuni lucani. Donato Pavese

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Lunedì 28 settembre 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

«Vorrei scrivere di questa bella città». Bilancio più che positivo del festival letterario in rosa

Daria Bignardi chiude il Women’s La giornalista ha presentato il suo ultimo libro “Non vi lascerò orfani” LA giornalista Daria Bignardi ha chiuso la sesta edizione del Women's Fiction festival, la kermesse di successo dedicata alla letteratura femminile e ideata da Mariateresa Cascino, Giovanni Moliterni, Paola Romeo ed Elizabeth Jennings. Ieri mattina, presso l'auditorium di piazza del Sedile, la Bignardi ha presentato al numeroso pubblico presente il suo libro “Non vi lascerò orfani” edito da Mondatori. Durante l'incontro, moderato dalla giornalista Carlotta Mismetti Capua, la scrittrice-giornalista ha parlato del suo libro, che è il risultato di un lungo percorso della memoria, dove niente è stato dimenticato, e che narra la storia della sua famiglia. «In famiglia -ha spiegato la Bignardi- l'unica cosa che fa davvero male è l'assenza, mentre il calore delle esperienze condivise rafforzano le nostre radici e la nostra identità; pertanto, è meglio dare che non dare, è meglio amare male che non amare affatto». Non vi lascerò orfani racconta come può essere intensa una vita anche quando è segnata dall'ansia e dall'insicurezza e quando ogni cosa gira intorno al rapporto complicato tra madre e figlia, che «è fatto di trasporto e identificazione, ma anche di bisogno di separarsi, di quella necessità di scrivere il proprio destino, che spesso sta alla base dei conflitti. È stato faticoso essere sua figlia -ha proseguito Daria- ma altrettanto meraviglioso. Per questo ho sentito il bisogno di rievocare l'infanzia, come un qualcosa di caldo, come radici di un'identità. Tuttavia, ho sempre saputo che questa famiglia eccessiva con cui lottare e dalla quale fuggire ha determinato il mio modo di essere. Ho voluto ricordare la mia infanzia e raccontarla; questa è stata la mia più grande consolazione per la perdita di una persona impegnativa, forte, ma anche ironica». In questo libro, che la giornalista ha scritto anche con l'aiuto della sorella, a cui è legatissima, si ritrovano la tenerezza e la commozione; è un'opera, autentica e ricca di sentimenti e di umanità. «Sin da piccola -ha detto ancora la Bignardi- ho desiderato fare la scrittrice; ho scritto un libro in seconda elementare (“Illusioni perdute”), poi la mia vita ha preso un'altra strada. Sono contenta di

Premio “Baccante 2009” a Brunonia Barry Uno degli incontri di presentazione del Women’s a Matera

In alto la giornalistascrittrice Daria Bignardi intervistata dalla giornalista Carlotta Mismetti Capua e i ragazzi che hanno partecipato all’edizione del Women’s fiction festival (foto Videouno)

aver scritto questo mio primo libro, che è nato immediatamente dopo la morte di mia madre, una donna eccessiva, drammatica, impaziente, con “uno sguardo impreciso sulle cose” che faceva le cose “senza guardare”. Attraverso questo mio dolore profondo faccio conoscere la mia famiglia, che era una famiglia qualunque, con tutta la sua bellezza». Non sono mancate da parte del pubblico alcune domande sulla televisione, sui suoi programmi televisivi e sul Women's Fiction festival . «Questo festival -ha concluso la

Bignardi- mi ha colpito molto per la sua formula un po' anglossassone, e sono sicura che avrà ancora tanto successo. Passeggiando per le vie di Matera, ho pensato che sarebbe bello scrivere un libro qui, in questi luoghi incantevoli. Pienamente soddisfatta per la manifestazione, Maria Teresa Cascino, che durante una conferenza stampa, che ha preceduto l'incontro all'auditorium, ha dichiarato che questa sesta edizione della kermesse letteraria ha raggiunto un ottimo successo con un bilancio più che positivo. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

E' Brunonia Barry la vincitrice del “Premio Baccante 2009”, assegnato sabato sera nell'ambito del “Women's Fiction festival”, giunto alla sua sesta edizione. La scrittrice americana si è aggiudicata il premio, che è consistito in un gioiello d'oro, consegnatole dal direttore editoriale Alessandra Bazardi, con il romanzo la Lettrice Bugiarda, rivelazione dell'ultima stagione letteraria con una trama fitta, ricca di rimandi, ricordi, e colpi di scena. A presentare la serata Alessandra Casella, che ha rivolto alcune domande alla scrittrice, soddisfatta di aver avuto un bel riconoscimento all'interno di una manifestazione dedicata alla narrativa femminile, che ogni anno celebra la scrittura e la lettura con quattro giorni di laboratori. Il tema della violenza sulle donne è uno dei filoni importanti del libro, straordinaria vicenda editoriale, venduto nelle librerie di tutto il mondo. «E' stato difficile -ha detto la Barryparlare di persone che hanno subìto violenze e maltrattamenti; per risolvere questo tipo di situazione è importante coinvolgere tutta la famiglia. Ho cercato di raccontare una storia, intrecciandola con vicende storiche e con problematiche attuali, guardando tutto attraverso il “pizzo di Ip-

Sostegno ai precari della scuola Di Lorenzo: «Regione in ritardo per l’Accordo di programma»

“C’è vita nella lampadina”

«NON comprendiamo le ragioni del ritardo con cui la Regione Basilicata affronta la questione dei precari della scuola dopo che quasi tutte le Regioni hanno già stipulato un Accordo di programma con il quale viene sancito l'obiettivo del miglioramento dell'offerta formativa permettendo il reinserimento di coloro che sono rimasti fuori dalle graduatorie a scorrimento per l 'anno in corso, l integrazione al 100% delle retribuzioni percepite l'anno passato sotto forma di assegno di mobilità nonché il riconoscimento dei punteggi nelle graduatorie ministeriali se inserti nei progetti regionali medesimi». A sottolinearlo è il consigliere regionale d’opposizione, Pasquale DiLorenzo, promotore diun odgin Consiglio chesi discuterà oggi. «Va da sè -prosegue Di Lorenzo- che le Regioni hanno stanziato delle somme importanti per dare concretezza eattuazione agliaccordi in questionee chesono statigià in molti casi recepiti in decreto legge del Governo permettendo così di risolvere le questioni emergenziali e contingenti che si sono verificate per l 'anno scolastico appena iniziato. Aspettiamo di conoscere i motivi per i quali ancora la nostra Regione non individui e quantifichi le risorse necessarie per la stipula dell'Accordo di programma con i Miur per risolvere il problemadelprecariatolucanodel mondodellascuola.Ciauguriamo risposte celeri».

“C’E’ vita nella lampadina”. Con questo slogan suggestivo il Wwf di Matera ha organizzato ieri mattina una giornata particolare, riprendendo una delle tematiche più sentite in città, dato anche il notevole successo avuto nella precedente iniziativa presso L'Energy Expo. il Wwf ha distribuito lampadine a risparmio energetico in pazza Vittorio Veneto, nei pressi del convento dell'Annunziata, oltre a: materiale informativo sul tema; far conoscere i loro membri maggiormente operativi sul campo; consegnare, dietro offerta di 1 euro, una lampadina a risparmio energetico nuova; esporre gli oggetti ricavati da vecchie lampadine a incandescenza consegnateli durante l'Expo. Dietro offerta libera, c’è stata la possibilità di acquistare, esporre materiale casalingo e di uso comune a basso consumo energetico ma, al contempo, ad alta efficienza d'illuminazione.

swich”, merletto lavorato con fuselli di osso dalle donne del posto. L'idea centrale del libro è che devi andare indietro per poter andare avanti e come accade nel pizzo, devi risalire il corso dei fili e trovare il punto di partenza, il nodo centrale che rappresenta la verità; è una storia che fa venire i brividi, emoziona, avvince e stupisce fino all'ultimo». Un elogio è stato fatto dalla scrittrice americana al festival e a Matera. «La vostra città -ha concluso la Barry- è un luogo meraviglioso e magico; vorrei tanto venire qui, affittare un appartamento e scrivere un libro su questo posto incantevole». Durante la serata è stata premiata anche Daniela Innocenti , vincitrice del concorso del lavoro “Giovani voci della traduzione”. La giovane traduttrice, che si è aggiudicata il premio, inviando la traduzione in italiano di “The playboy's seduction”di Lucy Monroe, un romanzo Harmony di Harlequin Mondatori, ha avuto un contratto di lavoro con la casa editrice. Ringraziamenti anche per Juneross, blogger, che, anche a nome delle sue utenti, ha consegnato il “Bravo”al responsabile Harlequin Mondatori, Alessandra Bazardi e a Mariateresa Cascino per il contributo alla Letteratura Femminile. ma.li.

Iniziativa di sensibilizzazione del Wwf in piazza

Il titolo dell'iniziativa è stato scelto per simboleggiare il fatto che un uso attento e intelligente dell'energia può aiutare tutti noi a vivere meglio. Molte delle lampadine fulminate consegnate loro sono state riutilizzate, ricavandoci dei vasetti per piantine. Certamente una destinazione più dignitosa del bidone indifferenziato. Per il Wwf, nulla più dell'inserimento di una forma di vita in un oggetto normalmente inquinante rappresenta come, con il riciclaggio e l'uso di moderne tecnologie, la natura può convivere con la modernità. «Se tutti, nel nostro piccolo, facessimo il semplice gesto di cambiare le vecchie lampade con una a risparmio energetico -si legge in una nota dell’ associazione- che di norma per produrre i lum (unità di misura della luminosità) di una lampadina tradizionale da 100 watt ne assorbe solo 20 watt, faremmo già una gran cosa per il nostro piane-

ta». Per l'occasione, come nella volta precedente, le lampadine sono state fornite dalla ditta “Caiella Componenti Elettrici ed Elettronici” che, inoltre, ha adibito anche uno stand assieme al Wwf per far vedere al pubblico i prodotti d'illuminazione che garantiscono migliori prestazioni con un minor consumo energetico. Dal 1 gennaio 2011 la vendita e produzione di lampade a incandescenza tradizionali saranno vietate. matera@luedi.it

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Matera


Lunedì 28 settembre 2009

Pisticci Tragico incidente sulla Sp “Pozzitello”, grave anche la conducente di 19 anni

Auto nella scarpata, muore una 76enne PISTICCI - Una donna di 76 anni, Nicoletta Lopatriello, originaria di Pisticci, è morta sul colpo in seguito a un tragico incidente avvenuto sabato sera nei pressi di Centro Agricolo a Pisticci. La donna viaggiava a bordo di un’utilitaria guidata dalla nipote 19enne, Ilenia Gioia, anch’ella rimasta gravemente ferita e subito ricoverata in prognosi riservata all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. L’incidente è avvenuto intorno alle 22 lungo la strada provinciale “Pisticci-San Basilio-Pozzitello”, in località “Centro Agricolo”. Per cause da accertare, l'autovettura

su cui viaggiavano le due donne, una Lancia Y 10, è uscita improvvisamente dalla sede stradale, e, dopo aver urtato contro un palo della pubblica illuminazione e il guardrail, ha terminato la corsa precipitando in una scarpata sottostante. Gli iniziali impatti e la caduta nel fosso sono state fatali per la donna più anziana, nonna della conducente, che a seguito del violento urto e causa le gravi lesioni riportate, è morta poco dopo il suo arrivo presso l'ospedale di Policoro. Intanto la macchina dei soccorsi ha cercato di salvare la ragazza, trasportata presso l'ospedale di Matera, dove si

trova ricoverata in prognosi riservata. Sul posto, oltre al 118, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pisticci per i rilievi e gli accertamenti tesi a stabilire la dinamica esatta del sinistro. Resta da capire come mai la conducente, forse inesperta, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo; forse a tradirla è stato l’asfalto reso viscido dalla pioggia, o una distrazione che non le ha consentito di rimediare, correggendo la traiettoria. Certamente la Provinciale teatro dell’incidente è nota per le insidie del suo tracciato. provinciamt@luedi.it

Uno smottamento lungo la Provinciale Pisticci-Pozzitell, dove è accaduto il tragico incidente di sabato sera

A 38 anni aveva chiesto il trasferimento da Monza a Matera, ma lo avevano destinato a Perugia

Agente si spara al petto in carcere Gesto disperato di un assistente capo di polizia penitenziaria di Calciano CALCIANO - Si è ucciso con un colpo secco al petto, esploso dalla pistola d’ordinanza nella camera del suo alloggio di Monza, l’assistente capo di polizia penitenziaria, Antonio Bamunto, 38 anni, originario di Calciano, ma da anni in servizio presso la grande Casa Circondariale lombarda. La tragedia si è consumata sabato notte e si è appresa da una nota del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe). Secondo la prima ricostruzione di fatti, a scoprire il corpo senza vita sarebbe stato un collega che era andato a svegliare Bamunto per consentirgli di prendere servizio, dando il cambio di turno. L'assistente si sarebbe sparato con la pistola di ordinanza. Ancora ignote le cause del gesto disperato, anche perchè, apparentemente, l’uomo, che non era sposato, avrebbe sempre mantenuto una condota impeccabile, lavorando senza manifestare malesseri. Evidentemente la depressione gli covava dentro. La direzione del carcere ha aperto un’inchiesta interna, per stabilire le probabili cause del suicidio, in queste ore saranno sentiti anche i colleghi di Bamunto, che alloggiava in una struttura esterna alla Casa circondariale, dove sono oggi reclusi circa 850 detenuti, con un personale car-

Il carcere di Monza

cerario pari a 300 unità, di cui solo 80 adibite ai turni di guardia, come il 38enne materano. Probabilmente lo stress da superlavoro, unito alla tipologia della mansione e al recente trasferimento nel nuovo carcere di Capanne nel Perugino, hanno dato il colpo di grazia a un uomo già sofferente. Infatti, secondo le prime indiscrezioni, Antonio Bamunto aveva chiesto il trasferimento a Matera, ma come prassi consolidata nell’organizzazione carceraria, era stato solo avvicinato, vista la situazione di congestione, anche per gli

agenti penitenziari, negli istituti del Sud. Secondo quanto raccontano i suoi amici e colleghi, il giovane calcianese aveva manifestato subito dispiacere per questo trasferimento. Quello di Perugia, infatti, è un carcere più recente, aperto tre anni fa, e da poco era entrata in esercizio una nuova ala, con 150 detenuti. Bamunto doveva andare lì, aveva già fatto una piccola festicciola di arrivederci con i suoi colleghi e aveva promesso che proprio oggi (lunedì), sarebbe passato a salutarli. Dal 1997 sono ben 97 gli agenti

di Polizia penitenziaria morti suicidi; solo ieri un altro caso a Venezia, nel 2008 si sono registrati ben 13 casi. «Bamunto vedeva che altri più giovani di lui venivano subito accontentati e a lui invece continuavano a rinviare la richiesta. -hanno raccontato alcuni colleghi- Per questo sembra stesse cadendo in depressione». Il magistrato di turno ha fatto un sopralluogo nell'alloggio dell'agente nella caserma del carcere e poi ha fatto mettere i sigilli. «Era un grande lavoratore e il suo lavoro gli piaceva ma avrebbe voluto tornare vicino casa. -hanno raccontato i colleghi- Da 18 anni lo spostavano da un carcere all'altro in Lombardia e si sentiva demoralizzato. Purtroppo era ancora celibe e quindi la precedenza nei trasferimenti, secondo prassi, viene data a chi ha moglie e figli». Alcuni giorni fa l'assistente capo aveva finalmente ricevuto la comunicazione del suo trasferimento, ma grande è stata la delusione quando ha scoperto che la destinazione era Perugia e non Matera. Si è sentito quasi preso in giro, è caduto nella disperazione, continuava a ripetere che per lui cambiava poca stare a Monza o Perugia, perchè in ogni caso era troppo lontano da casa. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Donato Capece (Sappe) «Una vera emergenza» «ANCORA una volta il Corpo di polizia penitenziaria piange l'ennesimo collega che ha tragicamente deciso di togliersi la vita. Una tragedia immane, che ci lascia ancora una volta impietriti. Cistringiamo contuttol'affetto e la solidarietà possibili al dolore indescrivibile dei familiari, degli amici, dei colleghi». E’ il commento a caldo di Donato Capece, segretario generale del Sappe, il sindacato di categoria. «L'amministrazione penitenziaria -prosegue Capece- dopo la tragica escalation di suicidi lo scorso anno -nell'ordine dei 10 casi in pochi mesi- accertò che i suicidi di appartenenti alla Polizia penitenziaria, benché verosimilmente indotti dalle ragioni più varie e comunque strettamente personali, sono, in taluni casi, le manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni. Proprio per questo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria assicurò i sindacati di prestare particolare attenzione al tragico problema, con la verifica delle condizioni di di-

Tutela dei rapaci Concluso Life

Inaugurata ieri la struttura di Calcio a 5 idonea alle gare ufficiali

Nuovo campo a Pisticci PISTICCI - E' stato inaugurato ufficialmente ieri pomeriggio il nuovo campo di calcio a 5 a Pisticci Scalo. L'opera è stata realizzata dall'amministrazione comunale con i fondi rivenienti dall'accordo tra la Snam ed il Comune per la cessione del quartiere residenziale. Il progetto risulta redatto dall'ufficio tecnico di Pisticci ed è stato portato a termine dalla ditta Co.Pro.Im Sport di Matera con una spesa di circa 130mila euro ed in tempo pari a quasi sei mesi. L'impianto, che è idoneo per tutte le gare ufficiali, comprende la superficie in sintetico di ultima generazione, l'impianto luci per le gare notturne, la recinzione del terreno di gioco, la copertura con rete come da regolamento ed uno spogliatoio dotato di tutti gli spazi richiesta a norma di legge. Il taglio del nastro è stato effettuato dal sindaco, Michele Leone, alla presenza di diverse autorità civili, religiose e sportive ed in concomitanza con la prima gara ufficiale casalinga della squadra di calcio a 5 del Circolo Alba di Pisticci Scalo, che milita in serie C2 e che ha preso in gestione la struttura. I lavori, nel complesso sportivo di nuova realizzazione, devono essere ancora portati al termine in quanto si prevede di realizzare una tribuna su un lato lungo del campo da gioco, un campo

di bocce dotato di copertura e tribuna in un'area limitrofa ed uno spazio giochi destinato ai bambini ed inserito nel verde. La cerimonia è stata aperta con la benedizione del parroco di Pisticci Scalo, don Giovanni Punzi, ed è proseguita con il taglio del nastro e l'ingresso sul terreno di gioco delle autorità. In seguito si è disputata la prima partita ufficiale di campionato tra le compagini del Circolo Alba di Pisticci e del Nemoli. «Siamo qui a rendere solenne questo avvenimento -ha detto il sindaco Leone- al quale abbiamo lavorato con impegno sin dal primo giorno del nostro insediamento, non senza difficoltà. Abbiamo avuto, tuttavia, la capacità di chinarci sulle problematiche e di trovare soluzioni adeguate per dare a Pisticci Scalo quella riqualificazione che si merita e che risulta non più procrastinabile. Oggi inauguriamo una struttura sportiva nuova, che sarà utilizzata da questa comunità e che va ad aggiungersi alle numerose strutture sportive presenti sul nostro territorio, a testimonianza della sua vastità e della sua ricchezza. E' un primo tassello degli interventi di riqualificazione di Pisticci Scalo. Altre importanti opere saranno realizzate prossimamente. Abbiamo appaltato, infatti, gli acquedotti e le fognature, stiamo per curare l'ingresso al quartiere e ri-

sagio del personalee l'eventuale istituzione dicentri di ascolto. Ma, a tutt'oggi, non abbiamo ancora avuto assicurazioni circa su quanti sono e dove sono stati attivati questi importanti Centri di ascolto. E' davvero un luogo comune pensare che lo stress lavorativo riguardi solamente le persone fragili. Al contrario, il fenomeno colpisce, inevitabilmente, tutti i lavoratori, e in modo particolare coloro che operano nei servizi di sicurezza e tutela pubblica, che non solo vivono sovente in una costante situazione di rischio, ma spesso vengono a contatto con situazioni di dolore, angoscia, paura, violenza, distruzione e morte non escluse anche le conflittualità interprofessionali in una struttura fortemente gerarchizzata quale è quella della polizia penitenziaria». Il Sappe sottolinea, infine, che c’è l'effetto burn-out tra i poliziotti penitenziari, una forma di disagio professionale protratto nel tempo e derivato dalla discrepanza tra gli ideali del soggetto e la realtà della vita lavorativa. Per questo serve aiuto. a.corrado@luedi.it

faremo tutto l'arredo urbano». Leone, infine, ha anche assicurato l'impegno a individuare tutte le soluzioni necessarie per realizzare a Pisticci Scalo la nuova chiesa ed locale polifunzionale da adibire cinema, teatro e sala convegni. Il presidente della Figc Basilicata, Piero Rinaldi, ha voluto dare atto all'Amministrazione di aver portato a termine un progetto importante che sarà messo a disposizione della comunità pisticcese. In conclusione il presidente del Circolo Alba, Angelo Carriero, ha riconosciuto all'Amministrazione Comunale di aver mantenuto l'impegno preso due anni fa. Carriero ha sottolineato anche la massima disponibilità dell'ufficio tecnico di Pisticci, autore del progetto, a raccogliere tutti quei suggerimenti utili alla realizzazione del complesso così da conferirgli la massima funzionalità. provinciamt@luedi.it

SI è chiuso il progetto Life Rapaci Lucani della Provincia di Matera. Nei giorni scorsi i risultati sono stati resi noti in un convegno presso il Palazzo della Provincia. «Il Convegnoodierno -ha dichiaratoil vicepresidente e assessore all'Ambiente della Provincia, Giovanni Bonelli- conclude il progetto, finalizzato alla conservazione del grillaio, che la Provincia di Matera sta portando avanti dal 2005 con il cofinanziamento della Commissione europea. Il grillaio, uno dei simboli più rappresentativi di questo nostrosplendido territorio, significa molto anche per la vicina Puglia e per la splendida Spagna. Patrimonio ornitologico di indiscusso valore, che abbiamo contribuito a tutelare proprio grazie a questo progetto. Il Piano, oltre a fare il punto sullo stato della specie in Italia e sulle minacce che la affliggono, elenca una serie di misure che dovrebbero essere adottate a vari livelli per scongiurare l'estinzione del capovaccaio e favorire l'aumento della popolazione italiana, ormai ridotta a meno di dieci coppie nidificanti. Nel corso del convegno si parlerà di altri progetti realizzati in Italia e dedicati alla protezione del grillaio e del capovaccaio ma anche di altre specie di particolare valore conservazionistico come il nibbio reale». «La Provincia di Matera -ha sottolineato il presidente Franco Stellaha cercato di affrontare e mitigare, con estrema competenza tecnico-scientifica, una emergenza naturalistico ambientale di notevole rilevanza. Un compito davvero molto arduo, che abbiamo cercato di espletare con estremo rigore e profonda passione, nel bene di un autorevole esemplare della ornitologia internazionale». provinciamt@luedi.it

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10 Matera e Provincia


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Lunedì 28 settembre 2009

TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Chiare, fresche, dolci acque

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Settimana della ricerca Con dueseminari dedicatialla “Sfidadella complessitànelle organizzazioni sanitarie'', in programma presso l'auditorium “Giuseppe Moscati”' dell'Ospedale Madonnadelle Grazie alle ore 16 del 28 settembre e il 30, alla stessa ora, ai “Processi decisionali in Medicina” l'Azienda sanitaria di Matera darà risalto al programma della III settimana della ricerca che in Basilicata coinvolge anche Potenza. L'evento rafforzerà il dialogo tra varie discipline con l'obiettivo di promuovere la realtà lucana e meridionale nei circuiti scientifici e culturali, nazionali e internazionali su materie diverse che spaziano dalla medicina, alla filosofia all'arte. I due workshop sono organizzati dal “Centro Studi Qualità Formazione Ricerca” della Asm.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Agata Mele a Impresa donna SI è svolto nei giorni scorsi, a Matera, il Consiglio elettivo di Cna Impresa Donna Basilicata che ha eletto Agata Mele Presidente. Mele è titolare a Matera di Meda Consulting un'impresa innovativa che si occupa della progettazione e realizzazione di azioni immateriali a sostegno delle imprese turistiche. Vice Presidente è stata eletta Mariella Di Simine, amministratrice di alcune società operanti nel settore della vendita e della assistenza in campo automobilistico. Completano il Consiglio Direttivo Chiara Giannatelli dello studio grafico Giannatelli Snc , componente del Comitato Impresa donna operante in seno alla Cciaa di Matera. Il programma dei lavori del Consiglio ha visto anche la partecipazione del Segretario Regionale Leo Montemurro che ha illustrato le linee di attività nazionale del Comitato Impresa Donna Cna. Il Comitato Impresa Donna Cna è un raggruppamento di interesse con carattere di rappresentanza costituito all'interno della Cna; la mission è quella di interpretare, analizzare e proporre soluzioni alle problematiche legate al mondo dell'imprenditorialita' femminile. Le donne imprenditrici portano valore al sistema Cna fungendo da stimolo all'associazione e sensibilizzando la medesima su alcune tematiche d'attualità e strettamente importanti per la vita delle imprese al femminile tra le quali la conciliazione dei tempi di lavoro con le incombenze familiari, le pari opportunità, le politiche di genere, oltre a tutti i temi comuni alla generalità delle imprese.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX Settembre, 77 0835/332282 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033

•il cenacolo

Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.

0835/256309 •Le Botteghe

SI CONCLUDE OGGI WOMEN’s FITCION FESTIVAL Tra innovazione e creatività, tra ispirazione e sogno, tra ambizione e mistero, al Women's Fiction Festival scrittrici e scrittori si confrontano sulla forza della parola scritta, avanzando lungo il percorso di chi vive la scrittura e la letteratura come dono e come mestiere. Il Women's è si conclude oggi. Tra gli ospiti, solo per fare alcuni nomi: Alan D. Altieri, Elisabetta Bucciarelli, Elisabetta Bricca, Paola Calvetti, Mariangela Camocardi, Alessandra Casella, Clarissa Clark, Rachelle Chase, Silvia Di Natale, Luigi Garlando, Linda Ferri, Cinzia Leone, Mary Leo, Giorgia Lepore,Tiziana Merani, Carlotta Mismetti Capua, Letizia Muratori, Elisabetta Rasy, Sylvia Z. Summers, Giuseppina Torregrossa, Cristina Sivieri Tagliabue, Annamaria Testa e altre. A chiudere il Women's Fiction Festival, nella giornata di domenica 27 settembre, la giornalista e scrittrice, Daria Bignardi. «Onirica, critica, fanciullesca, arrabbiata, romantica, fantasiosa, sensuale. È la voce della letteratura nel mondo. - spiegano dall'associazioneWomen's Fiction Festival - Che mondo sarebbe senza la sua esistenza? La letteratura racconta quello che accade nell'oggi per leggere il domani, quello che è accaduto ieri per raccontare l'oggi, moltiplica le voci, alterna i punti di vista, colma il senso di vuoto, allieta la vita, rappresenta la realtà e la finzione, aiuta l'immaginazione. La letteratura è viva. Ma non basta mai».

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Bandslam High School Music 17,45 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 La ragazza che giocava con il fuoco 19 - 21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Baaria 19 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 The informant

17 - 19,45 Basta che funzioni 20,30 - 22 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 Baaria 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Segnali dal futuro 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva •CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137

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14 Matera agenda


LunedĂŹ 28 settembre 2009

15

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Il Pisticci sfodera uno show a Matera Lega Pro Prima

Lega Pro Seconda

Basket A Dilettanti

Un pari a Ferrara Potenza, buon viatico per l’esordio di Monaco

Melfi battuto 3-2 A Cassino mancano soltanto i punti

La Bawer sorride Schiantato il Molfetta con super Longobardi

da pagina 17 a 23

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Volley

Calcio Serie A

Formula Uno

Doppia sconfitta per Medical e Livi

Juve, pari col Bologna Samp sola al comando

A Singapore vince Hamilton Le Ferrari da dimenticare

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Sport


Lunedì 28 settembre 2009

Serie

A

Risultati e classifica Catania-Roma

1-1

Chievo-Atalanta

1-1

Juventus-Bologna

1-1

22’ pt Morimoto (C), 47’ st De Rossi (R) 27’ st Tiribocchi (A), 32’ st Pellissier (C) 24’ pt Trezeguet (J), 47’ st Adailton (B)

Lazio-Palermo

1-1

Livorno-Fiorentina

0-1

30’ st Cavani (P), 40’ st Zarate (L) 31’ st Jovetic (rig.)

Milan-Bari

0-0

Napoli-Siena

2-1

Parma-Cagliari

0-2

Sampdoria-Inter

1-0

Udinese-Genoa

2-0

4’ st Hamsik (N), 11’ st Maccarone (S) 19’ st Hamsik (N) 8’ pt Jeda, 13’ st Dessena 27’ st Pazzini

37’ st Di Natale, 44’ st Pepe

Prossimo turno

7ª giornata 04/10/2009 ore 15

Atalanta-Milan Bari-Catania (03/10 ore 18) Bologna-Genoa Cagliari-Chievo Fiorentina-Lazio Inter-Udinese (03/10 ore 20,45) Palermo-Juventus (ore 20,45) Roma-Napoli Sampdoria-Parma Siena-Livorno

giornata

Marcatori SAMPDORIA JUVENTUS INTER FIORENTINA UDINESE GENOA PARMA CHIEVO ROMA LAZIO MILAN BARI CAGLIARI NAPOLI PALERMO BOLOGNA SIENA CATANIA ATALANTA LIVORNO

15 14 13 13 11 10 10 8 8 8 8 7 7 7 6 6 4 3 2 2

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7

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8 RETI: Di Natale (2 rig) (Udinese) 5 RETI: Milito (1 rig) (Inter); Hamsik (Napoli) 4 RETI: Pellissier (Chievo); Totti (2 rig) (Roma) 3 RETI: Jeda (2 rig) (Cagliari); Morimoto (Catania); Gilardino, Jovetic (1 rig) (Fiorentina); Etòo (1 rig) (Inter); Iaquinta, Trezeguet (Juventus); Cruz (1 rig) (Lazio); De Rossi (Roma); Mannini, Pazzini (Sampdoria) 2 RETI: Crespo, Floccari (1 rig), Mesto (Genoa); Diego (Juventus); Zarate (1 rig) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Budan, Cavani, Miccoli (1 rig) (Palermo); Paloschi (Parma); Padalino (Sampdoria); Calaiò, Maccarone (Siena) 1 RETE: Bellini, Tiribocchi (Atalanta); Allegretti, Alvarez, Barreto, Donati, Kutuzov, Rivas (Bari); Adailton, Di Vaio, Osvaldo, Portanova (Bologna); Dessena, Nenè (Cagliari); Biagianti, Martinez, Mascara (1 rig) (Catania); Bogdani, Marcolini, Pinzi (Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava, Criscito, Kharja (1 rig), Moretti, Sculli, Zapater (Genoa); Lucio, Maicon, Stankovic, Thiago Motta (Inter); Caceres, Felipe Melo, Marchisio (Juventus); Rocchi (Lazio); C.Lucarelli (Livorno); Seedorf (Milan); Lavezzi (Napoli); Nocerino (Palermo); Amoruso (1 rig), Bojinov, Galloppa, A.Lucarelli, Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso, Mexes, Riise, Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello, Palombo (Sampdoria); Fini, Ghezzal, Reginaldo (Siena); Floro Flores, Pepe (Udinese)

Roma e Bologna pareggiano nei minuti di recupero CATANIA ROMA

1 1

CATANIA (4-3-2-1): Andujar 6.5; Potenza 6, Silvestre 6, Spolli 6.5 (26'st Bellusci 6), Capuano 6.5; Izco 6 (13'st Llama 6), Carboni 6.5, Biagianti 6; Mascara 6.5; Ricchiuti 6 (19'st Delvecchio 5.5), Morimoto 6.5 In panchina: Campagnolo, Augustyn, Pesce, Plasmati. Allenatore: Atzori 6.5 ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio 5.5; Cassetti 5 (29'pt Motta 5), Mexes 5 (18'pt Juan 5.5), Burdisso 5.5, Riise 6; De Rossi 6, Pizarro 6, Perrotta 5.5; Brighi 5 (11'st Cerci 5); Vucinic 6, Totti 5. In panchina: Lobont, Faty, Guberti, Okaka. Allenatore: Ranieri 6 ARBITRO: Saccani di Man-

LAZIO PALERMO

1 1

LAZIO (4-3-2-1): Muslera 5.5; Lichtsteiner 6, Radu 6, Cribari 6, Del Nero 5.5 (23' st Diakite 6.5); Dabo 6, Baronio 6, Mauri 6; Foggia 6.5 (28' st Matuzalem sv), Zarate 6.5; Cruz 5.5 (13' st Rocchi 6) In panchina: Bizzarri, Eliseu, Meghni, Inzaghi. Allenatore: Ballardini 6. PALERMO (4-3-1-2): Sirigu 8; Cassani 6, Kjaer 6 (28' st Michedlidze 6), Bovo 6, Balzaretti 6.5; Nocerino 6, Migliaccio 6.5, Bresciano 6.5; Simplicio 6 (44' st Blasi sv); Miccoli 5.5, Budan 5.5 (12' st Cavani 6.5). In panchina: Rubinho, Goian, Bertolo, Pastore. Allenatore: Zenga 6.

tova 5 RETI: 22'pt Morimoto, 47'st De Rossi NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Angoli: 6-2. Espulso al 48'st Delvecchio per proteste. Ammoniti: Carboni, Burdisso, Potenza, Morimoto, Mascara. Recupero: 2'; 5'+2. CATANIA - Rocambolesco pareggio fra Catania e Roma con giallorossi che acciuffano l’1-1 al secondo minuto (su 7) di recupero con De Rossi. Vivaci proteste dei calciatori catanesi (espulso Delvecchio), con qualche fallo di troppo per eccessivo nervosismo, ma il risultato non cambiava più. Di Morimoto era stato il vantaggio degli etnei. ARBITRO: Bergonzi di Genova 6. RETI: 30' st Cavani, 40' st Zarate NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 25 mila circa. Ammoniti: Cribari, Dabo, Zarate, Bovo, Simplicio, Michedlidze. Angoli: 13-0 per la Lazio. Recupero: 1' pt; 5' st. ROMA - La Lazio continua a non vincere in casa, ma questa volta arriva un pareggio contro il Palermo. Il risultato è giusto al termnine di una partita che ha viaggiato sul piano dell’equilibrio con un Palermo molto attento in fase difensiva e una Lazio poco propositiva soprattutto nella prima frazione

CHIEVO ATALANTA

UDINESE GENOA

2 0

UDINESE (4-4-2): Handanovic 6; Basta 6.5, Coda 6, Domizzi 6, Lukovic 6; Sanchez 6.5, D’Agostino 6, Inler 5.5, Pepe 6.5 (46'st Sammarco sv); Di Natale 7 (38'st Lodi sv), Floro Flores 6 (43'st Corradi sv). In panchina: Belardi, Felipe, Zapata, Pasquale. Allenatore: Marino 6. GENOA (4-3-3): Amelia 6; Mesto 6, Biava 6 (38'pt Esposito 5.5), Moretti 5.5, Bocchetti 6; Criscito 6 (34'pt Modesto 6), Milanetto 6, Zapater 5.5; Palacio 6 (17'st Palladino 5.5), Sculli 5, Crespo 5.5. In panchina: Scarpi, Papastathopoulos, Kharja, Figueroa. Allenatore: Gasperini 6.

MILAN BARI

0 0

MILAN (4-3-2-1): Storari 7.5; Abate 5.5, Nesta 5.5, Kaladze 6, Zambrotta 5; Gattuso 6, Pirlo 5, Ambrosini 5.5; Seedorf 5.5 (11' st Pato 6), Ronaldinho 5.5 (26' st Oddo 5); Huntelaar 5 (19' st Inzaghi 5.5). In panchina: Dida, Onyewu, Jankulovski, Favalli. Allenatore: Leonardo 5 BARI (4-4-2): Gillet 7; A.Masiello 6.5, Ranocchia 6.5, Bonucci 7, S.Masiello 7; Rivas 7 (26' st Meggiorini 6), Donati 6.5, Gazzi 6.5, Alvarez 7; Kutuzov 6.5, Barreto 6.5 (42' st Langella sv) In panchina: Padelli, Diamoutene, Stellini, Almiron, De Vezze. Allenatore: Ventura 7

1 1

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6; Frey 6, Morero 6, Yepes 7, Mantovani 60; Luciano 6 (39'st Ariatti sv), Iori 6, Marcolini 6.5 (21'st Bentivoglio 6); Pinzi 6; Granoche 6 (29'st Bogdani sv), Pellissier 7 In panchina: Squizzi, Mandelli, Sardo, Abbruscato. Allenatore: Di Carlo 6 ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Garics 5, Bianco 6.5, Peluso 6, Bel-

ARBITRO: Trefoloni di Siena 5. RETE: 37'st Di Natale, 44' st Pepe. NOTE: Giornata soleggiata e ventosa, terreno in buone condizioni, spettatori 20 mila circa. Ammoniti: Pepe, Domizzi, Mesto, Floro Flores. Angoli: 5-4. Recupero: 2'; 4'. UDINE - L'Udinese supera di slancio il Genoa, che forse paga a caro prezzo la “battaglia” di giovedì sera contro la Juve, sale al quinto posto in classifica e incomincia a pensare in grande in vista della trasferta di sabato a san Siro contro l’Inter. Per i bianconeri vanno in gol Di Natale (capocannoniere del campionato con 8 gol) e Pepe ARBITRO: Brighi di Cesena 6 NOTE: Serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 37.000 circa. Angoli: 54 per il Milan. Ammoniti: Ambrosini, S.Masiello, Langella. Recupero: 1'; 3'. MILANO - Il Milan perde l’occasione di accorciare le distanze sulle prime della classe, ma è il Bari a recriminare al termine del posticipo. Gioca bene il Bari, mentre il Milan non riesce a trovare gli spazi per colpire. Sono i pugliesi a fare la partita e a far soffrire il Milan, la palla-gol più clamorosa arriva al 29': Rivas è imprendibile, va via a Gattuso, fa sedere Nesta, dribbla Kaladze e dal limite fa partire un sinistro a girare, largo di poco.

lini 6; Madonna 5 (17'st Ceravolo 6), Padoin 6, Guarente 6, Valdes 6 (36'st Layun sv); Doni 6.5 (30'st Radovanovic sv), Tiribocchi 7 In panchina: Coppola, Pellegrino, Caserta, Acquafresca. Allenatore: Conte 6 ARBITRO: Ciampi di Roma 6.5 RETI: 27'st Tiribocchi; 32'st Pellissier NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in ottime condizioni, spettatori 10.000 circa. Angoli: 10-5 per il Chievo. Ammoniti: Radovanovic. Recupero: 1'; 5'

JUVENTUS BOLOGNA

1 1

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Zebina 7 (22'st Caceres 6), Legrottaglie 6.5, Chiellini 6, Molinaro 4; Camoranesi 7, F.Melo 6, Marchisio 6; Diego 6 (14'st Giovinco 6); Amauri 5.5 (38'st Del Piero 6), Trezeguet 6.5. In panchina: Manninger, De Ceglie, Poulsen, Iaquinta. Allenatore: Ferrara 6. BOLOGNA: Viviano 6.5; Raggi 6, Britos 6, Portanova 6.5, Lanna 6; Vigiani 6 (16'st Osvaldo 6), Mingazzini 6.5, Guana 6, Valiani 6 (10'st Tedesco 6.5); Di Vaio 6.5 (22'st Adailton 6.5), Zalayeta 6.5. In panchina: Colombo, Santos, Mudingayi, C. Zenoni. Allenatore: Papa-

NAPOLI SIENA

2 1

NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 6; Cannavaro 5, Contini 6, Aronica 5.5 (1' st Rinaudo 5); Maggio 6, Gargano 6, Cigarini 5.5 (23' st Pazienza 5.5), Hamsik 6.5, Datolo 6.5; Lavezzi 6 (45' st Hoffer sv), Quagliarella 5.5. In panchina: Iezzo, Zuniga, Bogliacino, Denis. Allenatore: Donadoni 6 SIENA (4-3-1-2): Curci 6.5; Rosi 5.5, Terzi 6, Brandao 6, Del Grosso 6.5; Vergassola 6, Codrea 5.5, Fini 5.5 (40' st Paolucci sv); Jajalo 6.5 (18' st Calaiò 5.5); Ghezzal 5.5 (30' st Reginaldo sv), Maccarone 7. In panchina; Pegolo, Rossi, Jarolim, Ekdal. Allenato-

PARMA CAGLIARI

0 2

PARMA (4-4-2): Mirante 5.5; Zenoni 6, Paci 5.5, Zaccardo 5.5, Castellini 5; Morrone 6, Mariga 5, Galloppa 5, Dzemaili 5 (22 'st Lanzafame 5.5); Paloschi 5, Biabiany 6.5 (33' pt Bojinov 5, 21' st Amoruso 5). In panchina: Pavarini, Dellafiore, Lucarelli, Lunardini. Allenatore: Guidolin 5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Marzoratti 6, Canini 6, Astori 6,

dopulo 6. ARBITRO: Russo di Nola 6. RETI: 24'pt Trezeguet; 48'st Adailton. NOTE: giornata buona, terreno in buone condizioni, spettatori 18.000, angoli 93 per la Juventus. Ammoniti Viviano, Raggi. Recupero: 1'; 4'. TORINO - Finisce 1-1 tra Juventus e Bologna col risultato deciso nei minuti di recupero. La Juve ha dominato per mezzora, ha segnato con Trezeguet (terzo gol), poi è calata e a nulla è servito il rientro di Diego. La difesa bianconera spesso aveva sofferto ultimamente e Buffon ci aveva messo una pezza. Errore pagato caro nel caso del gol di Adailton. re: Giampaolo 6 ARBITRO: Valeri di Roma 5 RETI: 4' st Hamsik, 11' st Maccarone, 19' st Hamsik NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30.000 circa. Angoli: 3-1 per il Siena. Ammoniti: Vergassola, Aronica, Codrea, Ghezzal, Brandao, Datolo. Recupero: 5'; 4'. NAPOLI - Una vittoria per riportare il sereno in casa Napoli. E’ quanto chiedeva Donadoni alla vigilia ma il 2-1 sul Siena potrebbe non bastare. De Laurentiis in tribuna licenza il direttore generale Marino. In campo una doppietta di Hamsik rende inutile il gol di Maccarone.

Agostini 6; Dessena 6.5, Conti 6, Lazzari 6 (26' st Nenè 5.5); Cossu 7 (39' st Parola sv); Jeda 6.5, Matri 5.5 (17' st Biondini 6). In panchina: Lupatelli, Sivakov, Barone, Larrivey. Allenatore: M. Allegri 6.5. ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa 5.5. RETI: 8' pt Jeda, 13' st Dessena. NOTE: giornata calda, terreno di gioco in buone condizioni. Angoli: 10-0. Ammoniti: Paci, Galloppa, Morrone, Astori, Conti e Nenè. Recupero: 1'; 5'.

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16 Sport


Risultati e classifica Cosenza-V. Lanciano

0-0

Pescara-Andria

1-0

14’ st (r) Ganci

Portogruaro-Giulianova 2-0

Ravenna-Verona

15

6

5

0

1 11 4

3

3

0

0

9

2

3

2

0

1

2

2

7 +3

15

6

5

0

1

9

3

3

2

0

1

4

2

3

3

0

0

5

1

6 +3

VERONA

12

6

3

3

0

7

1

3

1

2

0

3

1

3

2

1

0

4

0

6

0-1

PESCARA

12

6

3

3

0

8

4

3

3

0

0

4

0

3

0

3

0

4

4

4

0

PESCINA

8

6

2

2

2

5

3

3

1

1

1

2

1

3

1

1

1

3

2

2

-4

46’ st Ceccarelli

Rimini-Cavese

TERNANA PORTOGRUARO

13’ st Ferraresi, 45’ st Choutos

1-0

0

REGGIANA

8

6

2

2

2

6

5

3

2

0

1

4

2

3

0

2

1

2

3

1

-4

1-1

TARANTO

8

6

2

2

2

5

5

4

2

1

1

3

2

2

0

1

1

2

3

0

-6

Taranto-Reggiana

0-0

GIULIANOVA

8

6

2

2

2

6

7

3

1

1

1

3

3

3

1

1

1

3

4

-1 -4

Ternana-Foggia

4-1

SPAL

7

6

1

4

1

7

7

3

0

2

1

2

3

3

1

2

0

5

4

0

-5

COSENZA

7

6

1

4

1

4

4

3

0

3

0

1

1

3

1

1

1

3

3

0

-5

RIMINI

7

6

2

1

3

4

7

3

2

1

0

4

2

3

0

0

3

0

5

-3 -5

RAVENNA

6

5

1

3

1

4

4

3

0

2

1

2

3

2

1

1

0

2

1

0

FOGGIA

6

5

1

3

1

3

5

2

0

2

0

1

1

3

1

1

1

2

4

-2 -3

V. LANCIANO

6

6

1

3

2

3

7

3

0

1

2

2

7

3

1

2

0

1

0

-4 -6

POTENZA

5

6

1

2

3

5

9

3

1

1

1

4

4

3

0

1

2

1

5

-4 -7

CAVESE

4

6

0

4

2

4

6

2

0

2

0

3

3

4

0

2

2

1

3

-2 -6

R. MARCIANISE

3

6

1

0

5

5 10 3

0

0

3

2

6

3

1

0

2

3

4

-5 -9

ANDRIA

3

6

1

0

5

3

1

0

2

1

2

3

0

0

3

2

6

-5 -9

23’st Longobardi

Spal-Potenza 24’ pt Berardi (P); 3’ st Meloni (S)

12’ pt Perna (T); 8’ st Concas (T), 13’ st Piccioni (T), 33’ st Quadrini (F), 38’ st Lacheheb (T)

Prossimo turno

7ª giornata 04/10/09 ore 15.00

Andria-Spal Cavese-Ravenna Foggia-R. Marcianise Giulianova-V. Lanciano Pescara-Ternana Pescina-Taranto Potenza-Verona Reggiana-Cosenza Rimini-Portogruaro

giornata

Marcatori

0-2

17’ pt Bocalon, 14’ st Cunico

R. Marcianise-Pescina

8

3

-5

2 RETI: Artistico e Olivi (Pescara); Altinier, Bocalon, Cunico e Marchi (Portogruaro); Polani (Potenza); Tedesco (Real Marcianise); Stefani (1 rig) (Reggiana); Arma (Spal); Corona (Taranto); Concas e Lacheheb (Ternana); ceccarelli (Verona) 1 RETE: Giorgetti, Goisis e Maccan (Andria); Bacchiocchi, Farina, Favasuli e Varriale (Cavese); Bernardi, Caccavallo, Ceccarelli e Maggiolini (Cosenza); Quadrini, Trezzi, Velardi (Foggia); Campagnacci (rig) Carbonaro, Croce, Garaffoni, Melchiorri e Migliore (Giulianova); Oshadogan (Lanciano); Ganci (rig), Tognozzi, Verratti e Zizzari (Pescara); Choutos, De Angelis, Ferraresi e Piva (Pescina); Espina (Portogruaro); Berardi, Catania, De Cesare (Potenza); Ciuffetelli, Packer, Piovaccari e Scappini (Ravenna); Alfano, Della Ventura e Poziello (Real Marcianise); Alessi, Anderson, Nardini e Rossi (Reggiana); Docente, Frara, Longobardi e Tulli (rig) (Rimini); Bazzani, Centi, Meloni, Migliorini e Schiavon (Spal); Correa, Innocenti e Scarpa (Taranto); Alessandro, Noviello, Perna, Piccioni e Tozzi Borsoi (rig) (Ternana); Berrettoni, Ciotola, Farias, Pensalfini e Selva (Verona)

La squadra veneta regola anche gli abruzzesi con le reti di Bocalon e di capitan Cunico

Porto, la marcia continua Rammarico per il Giulianova, che non sfrutta le occasioni create PORTOGRUARO 2 GIULIANOVA 0 PORTOGRUARO (4-3-1-2): Rossi 6; D'Alterio 6 (17'st Specchia 6), Siniscalchi 6, Madaschi 6, Gotti 5.5; Scozzarella 6.5, Vicente 6.5 (12'st Puccio 6), Espinal 6,5; Cunico 6.5; Marchi 7, Bocalon 6.5 (9'st Diogo Felipe 6). A disp.: Marcato, Pondaco, Migliozzi, Scapuzzi. All. Calori 7 GIULIANOVA (4-3-3) : Dazzi 6, Sosi 5.5, Garaffoni 5.5, Vinetot 6, Migliore 6; Dezzi 5.5 (17'st Rinaldi sv) (30'st Lieti sv), Croce 5, Del Grande 5.5 (17'st Carratta 6); Carbonaro 6, Melchiorri 5, Campagnacci 6.5. A disp.: Buono, Giovanetti, Di Matteo, Iachini. All. Bitetto 5 ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore 7 RETI: pt. 18' Bocalon, st. 11' Cunico. NOTE: Spettatori 1000 circa, di cui una quarantina provenienti da Giulianova. Ammoniti: D'Alterio, Vicente, Espinal, Croce. Angoli 43 per il Giulianova. Recupero: pt 0', st. 3' PORTOGRUARO Il Giulianova torna a casa con due gol subiti, zero realizzati, e tanto rammarico in testa per non aver saputo sfruttare al meglio le occasioni create durante l'arco dei novanta minuti. La squadra del tecnico Leonardo Bitetto, infatti, ha dimostrato buon carattere e tanta grinta, scendendo in campo a testa alta e imprimendo alla partita, specie nei primi minuti, un buon ritmo di gioco. I ragazzi di Bitetto, dunque, non si sono fatti per nulla impaurire dallo scontro con la prima della classe, e anzi prima del gol granata si sono resi pericolosi in al-

meno un paio di occasioni con gli avanti Federico Melchiorri e Alessio Campagnacci. A centrocampo, tuttavia, sono mancati gli affondi di Marco Croce e Palo Carbonaro, troppo statici in mezzo al campo e per nulla incisivi sulla trequarti avversaria. Una buona prestazione è stata offerta dal bomber Campagnacci, il più attivo dei suoi: capace di mettersi in mostra in più di un'occasione e uomo di riferimento per l'attacco giallorosso. L'altro avanti Melchiorri, anch'egli fra i protagonisti positivi degli abruzzesi, ha invece da recriminare con se stesso le due occasioni colossali avute a disposizione al 23' e al 26' del secondo tempo e letteralmente “divorate”. La prima di piede quando, a porta praticamente vuota, ha calciato fuori facendo infuriare la cinquantina di supporters ospiti arrivati da Giulianova, e la seconda di testa, a un passo dall'estremo difensore Francesco Rossi. La difesa ha giocato una partita discreta, bene nei centrali Kevin Vinetot e Mirco Garaffoni, meno bene nei terzini Mauro Sosi e Francesco Migliore, che sistematicamente si sono fatti saltare prima da Marchi e Espinal e nella ripresa dal carioca granata Diogo Felipe, un vero funambolo con il pallone tra i piedi. Dall'altra parte, il Portogruaro ha dimostrato di valere la vetta della classifica, ben sistemato in campo dal tecnico aretino Alessandro Calori e fornito di ottimi elementi soprattutto nella zona avanzata del rettangolo di gioco. Fra i migliori, certamente il capitano Cunico, sempre

Il gol di Bocalon che ha sbloccato il risultato a favore del Portogruaro

pronto a infilare la retroguardia abruzzese con spunti da vero fuoriclasse, ma anche il laterale Ettore Marchi e il giovanissimo Bocalon, classe 1989, giovanissimo ma dotato di una personalità da vero veterano della categoria. I granata sono scesi in campo concedendo il pallino del gioco al Giulianova, e attendendo gli errori degli ospiti per ripartire in contropiede. Dopo il gol di Bocalon, peraltro maturaro proprio da un errore della retroguardia giallorossa, si sono fatti più incisivi, facendo correre

sulle fasce i pendolini laterali Gotti da una parte e Espinal dall'altra. La prestazione del Portogruaro, inoltre, è stata condita con successo dagli inserimenti azzeccati nella ripresa di Diogo Felipe, che ha dato fluidità alla manovra d'attacco, di Gabriele Puccio e del terzino destro Gianmario Specchia, che ha sostituito l'affaticato Salvatore D'Alterio. Di contro, il Giulianova non ha saputo sfruttare al meglio le forze fresche, e addirittura Bitetto ha richiamato in panchina dopo neppure dieci minuti dal suo

esordio in campo il giovane Rinaldi, reo di non esser riuscito ad entrare nella sfida con la giusta concentrazione addosso. Per i giallorossi, dunque, dopo il pareggio immeritato di domenica scorsa, un'altra giornata senza vittoria, anche stavolta dopo aver giocato una gara tutto sommato sufficiente eppure evidentemente non ancora all'altezza del potenziale di questa giovane squadra. Rimane la forte amarezza per quelle occasioni da gol mancate capitate nella ripresa a Campagnacci, troppo insicuro sui venti metri

finali e decisamente poco freddo a tu per tu con i portieri avversari. La classifica, ora recita che sono otto punti in sei giornate, un bottino discreto ma che avrebbe potuto essere più solido se partite come quella di ieri fossero state giocate con maggior cinismo e cattiveria agonistica. Su questo aspetto, dunque, dovrà lavorare ancora molto il tecnico Leonardo Bitetto perché fra sette giorni ai giallorossi aspetta l'ennesima battaglia, e i tempi per migliorare si fanno sempre più ridotti. Andrea Ruzza

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Sport 17

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

A Ferrara Berardi fa felice l’esordio di Monaco, ma è 1-1

Potenza, un buon pari Meloni firma il gol che azzera il vantaggio del mediano voluto da Capuano

Palla in rete: è il vantaggio del Potenza con Berardi

De Cesare dall’angolo quasi beffa il portiere avversario Domenica c’è il Verona SPAL POTENZA

1 1

SPAL (4-4-1-1): Capecchi 5.5; Ghetti 5.5 (1' st Meloni 7), Lorenzi 6, Zamboni 6; Cabeccia 6; Quintavalla 5.5, Bedin 6, Schiavon 6, Laurenti 5.5 (14' st Bracaletti 5) Centi 6; Bazzani 6.5 (32' st Cazzamalli sv). A disp.: Righetti, Bortel, Rossi, Valtulina. All. Dolcetti 5.5. POTENZA (4-4-2): Gragnaniello 6.5; Lolaico 6, Langella 6, Cardinale 6, Vanacore 6.5; Catania 6, Berardi 7, Giannusa 6 (19' st De Simone 6), Frezza 6 (40' st Lucenti sv); Aquino 7, Polani 6 (10' st De Cesare 6). A disp.: Tesoniero, Porcaro, De Simone, Profeta, Smith. All. Monaco 6.5. RETI: pt 24' Berardi (P); st 3' Meloni (S). ARBITRO: Di Francesco di Teramo 6. NOTE: Giornata soleggiata e calda, spettatori 3000 circa. I tifosi biancazzurri, in segno di protesta

verso la “Tessera del tifoso” sono rimasti all'esterno dello stadio per tutti i primi 45 minuti, sfilando in corteo verso lo stadio insieme ai supporters potentini. Ammoniti: Zamboni, Frezza, Berardi. Angoli 6-5 per la Spal. Recupero: pt 1'; st 4'. FERRARA Il pareggio di Ferrara non fa una grinza: il Potenza lo ha meritato assolutamente, proponendosi fin dall’avvio con uno spirito diverso rispetto a quello che ne aveva contraddistinto le ultime due apparizioni, coincise con altrettante sconfitte e dure lezioni. Appare azzardato dire che è tutto merito di Monaco: troppo poco il tempo a disposizione per poter vedere la sua mano sul Potenza. Ma è altrettanto onesto dire che in campo si è vista una squadra serena, quadrata, che ci ha provato fin da subito e che ha fatto una buona figura. Al tirar delle somme, meritando il punto che rappresenta un ottimo viatico per il prosieguo del

lavoro del nuovo allenatore. LA CRONACA- Un Potenza bisognoso di punti e con il nuovo corso tecnico fa visita alla Spal, una delle “big” assolute del campionato di Prima Divisione. Squadre dagli stati d'animo completamente opposti: i rossoblù reduci dalla brutta sconfitta casalinga con il Marcianise, la Spal dalla esaltante vittoria sull'ostico campo di Taranto dopo essere passata indenne, sette giorni prima, in un'altra trasferta difficilissima come quella di Cava de'Tirreni. Spal e Potenza si affrontano inizialmente con il medesimo atteggiamento modulare, il 4-4-2. Nella Spal che deve rinunciare a Migliorini, dietro all'unica punta Bazzani, c'è il redivivo Centi. Monaco propone invece un Potenza ordinato, affidandosi agli spunti in avanti di Polani e di Aquino. Parte bene il Potenza, che cerca di sorprendere i padroni di casa con la velocità degli esterni, ma già all'11’ la

LA SEQUENZA DEL GOL DELLA SPAL

Spal si rende molto pericolosa con un colpo di testa di Ghetti, su calcio d'angolo, che viene deviato in maniera decisiva dalla retroguardia rossoblù. Cinque minuti dopo, ancora biancazzurri pericolosi con un bel colpo di testa di Bazzani su cross di Centi: la sfera sorvola la traversa. Il pallino del gioco, nelle battute iniziali è per i padroni di casa, anche sei i rossoblù non si scompongono cercando di agire di rimessa lasciando al contempo pochi punti di riferimento alla manovra spallina. Al 20' ancora Centi in profondità per Bazzani, ma l'ex bomber doriano conclude alto. Al 24' però, al primo affondo, il Potenza passa: azione d'attacco dei rossoblù con la difesa spallina sorpresa, la palla arriva in area e Lorenzi la rinvia di testa proprio sui piedi di Berardi che dal limite dell'area, con un bellissimo destro a giro batte Capecchi nell'angolo basso mancino. Colpita a freddo, la Spal fatica a riorganizzarsi mentre il Potenza, pur senza strafare, tiene bene il campo imbri-

gliando la manovra biancazzurra che diviene lenta e prevedibile e il primo tempo si conclude dunque con l'inaspettato vantaggio potentino. La Spal ad inizio ripresa passa al 4-2-3-1, con il neo entrato Meloni che diventa subito protagonista, segnando il pareggio a tu per tu con Gragnaniello. Uno ad uno, e partita che si ribalta completamente: la Spal galvanizzata alza il ritmo e per il Potenza sono dolori: è soprattutto la velocità di Meloni a mettere in difficoltà il reparto arretrato rossoblù senza però effettuare conclusioni di rilievo. Il Potenza rischia invece il colpaccio all'81': De Cesare batte un corner a rientrare, e Capecchi con un colpo di reni miracoloso toglie il pallone dalla rete. Nonostante il forcing spallino il risultato non muta però sino all'ultimo minuto di recupero, e dunque il Potenza raccoglie un prestigioso ed importante punto a Ferrara. Miglior inizio per il neo tecnico Monaco non poteva proprio esserci. Federico Pansini

Prima della gara protesta contro la tessera del tifoso

Anche al Mazza tanti rossoblù Foltissimo il gruppo dei tifosi del Potenza a Ferrara

UNA BUONA CORNICE di pubblico al Paolo Mazza. Una buona fetta di tifo , anche di matrice lucana sugli spalti dell’impianto di Ferrara. Quella di ieri è stata comunque una giornata da ricordare per le opposte fazioni che hanno trovato interessi comuni attraverso una manifestazione di protesta contro la tessera del Tifoso. Uncorteo organizzatodaitifosi dientrambe le squadre, che ha sfilato dalla stazione sino allo stadio, in segno di protesta civilissima contro un provvedimento governativo da molti dichiarato inidoneo. La tifoseria di casa e una parte di quella po-

tentina hanno scioperato anche durante l’intero primo tempo. Infatti, gli spalti si sono gremiti proprio nei secondi 45 minuti, quando è diventata conistente anche la presenza di supporter lucani. Per la verità non tanti venuti da Potenza, piuttosto molti studenti dei centri limitrofi a Ferrara. Ma la fede comune è il dato incontestabile: erano non meno di 150 a tifare per i rossoblù. E questo affetto è stato rimarcato anche in sala stampa dal tecnico Monaco che, in settimana, aveva anche messo l’accento sulla necessità della sua squadra di recuperare l’entusiasmo dei tanti che domenicalmente seguono la squadra anche sobbracandosi trasferte lunghissime.

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18 Sport


Le pagelle Una prestazione decisamente sufficiente per i rossoblù

Vanacore-Berardi sprint Aquino il più attivo. Polani e De Cesare lottano. Difesa solida GRAGNANIELLO ( 6.5) - Spettatore per tutto il primo tempo, merito da condividere con l'inconsistenza dell'attacco spallino. Sul gol di Meloni può poco, nell'occasione è infatti bravo l'attaccante spallino a mettere in rete. Per il resto effettua un paio di uscite decisive.

prodezza balistica, unita ad una prestazione di solidità e concretezza. In mezzo al campo battaglia senza sfigurare contro i mastini spallini Bedin e Schiavon e risulta indiscutibilmente fra i migliori in campo della formazione rossoblù. GIANNUSA ( 6) - Lavora da gregario al fianco di Berardi, e nemmeno lui sfigura nel duello con Bedin e Schiavon

LOLAICO ( 6) - Ordinato, mai messo in difficoltà per tutti i primi quarantacinque minuti. Corre e macina la fascia diverse volte senza farsi creare grattacapi da Quintavalla e Cabeccia.

DE SIMONE ( 6) - si preoccupa principalmente di disturbare la manovra spallina, appare molto ordinato nel non sbilanciare la mediana potentina.

LANGELLA (6) - Concede spazio a Bazzani nelle prime battute di gara, poi gli prende le misure e per il centravanti ex Samp la vita nell'area rossoblù è difficile. Ad inizio ripresa viene bruciato da Meloni che segna il pareggio spallino.

FREZZA (6) - Un po' in ombra e fuori dalla gara, ha però il merito di aiutare Lolaico in fase difensiva. Difficilmente riesce però ad impensierire Cabeccia sulla destra e nel finale di gara viene sostituito.

CARDINALE (6) - Al pari del collega di reparto, appare più sicuro nel primo tempo. Soffre invece in maniera evidente il ritmo forsennato che la Spal imprime alla gara nel corso del secondo tempo. Controlla bene Bazzani ma il mobile Meloni è un osso duro che gli crea non pochi grattacapi.

LUCENTI ( SV) AQUINO ( 7) - Sempre nel vivo del gioco. Suoi i guizzi che maggiormente impensieriscono la Spal soprattutto nella prima frazione di gioco. Entra nell'azione del gol scodellando il pallone che poi, respinto dalla difesa spallina, termina sui piedi di Berardi per il gol del vantaggio rossoblù.

VANACORE (6.5) - Il migliore del reparto difensivo. Fa valere l'esperienza al cospetto del giovanissimo spallino Laurenti. Non si spinge troppo in avanti e bada al sodo senza lasciare scoperto il versante sinistro di sua competenza.

POLANI (6) - Le prende e le da e le palle giocabili che gli arrivano sono molto poche. Partita di grande sacrificio contro due colossi come Zamboni e Lorenzi che sul piano fisico sono difficilmente superabili.

CATANIA (6)-Nella prima mezzora è fra i più pimpanti dei rossoblù, tanto che sul fronte offensivo la maggior parte dei palloni passano tra i suoi piedi. Più in ombra nella ripresa quando il Potenza fatica a manovrare con efficacia in avanti. BERARDI (7) - Il gol è un autentica Sopra l’undici schierato da Monaco. In alto a sinistra Catania in azione. A destra uno stop aereo di De Cesare

DE CESARE ( 6) - come il suo predecessore, fatica a trovare spazi nell'area spallina. Nel finale impegna Capecchi, che strepitoso, su un calcio angolo a rientrare, gli nega la gioia del gol che avrebbe dato il vantaggio al Potenza).

Un intervento in scivolata di Vanacore

A sinistra Monaco in un’espressione pensierosa. qui in alto a sinistra Polani. A Destra un controllo aereo di Aquino

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Sport 19

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Spogliatoio Postiglione soddisfatto. Monaco: «Buon viatico»

«Un Potenza sereno» I GIOCATORI PRIMA DOVE ERANO? MONACO in pochi giorni, trasforma il Potenza. Squadra quadrata, combattiva e mai doma che riesce a stare in partita a lunghi tratti con la corazzata Spal e a guadagnare un punto tutto sommato giusto. Chi ben incomincia è a metà dell'opera. Lode al merito del tecnico, quindi, ma anche ampi margini di miglioramento per la sua squadra che, in realtà, aveva da dimostrare di essersi messa alle spalle il periodo negativo delle scorse due giornate. Evidentemente, se a Monaco va dato il merito di essersi già inserito nel gruppo-Potenza, ai calciatori va assegnato un premio per dedizione e attaccamento alla maglia, pre grinta e determinazione messe in campo fin dal fischio d’avvio. Al Mazza non è scesa

RAVENNA VERONA

in campo una squadra timorosa, non si è visto un undici come le recenti cronache avevano raccontato. si è potuto vedere un gruppo coeso, di grandi lottatori, su ogni pallone, che ha ampiamente meritato il vantaggio di Berardi e che ha cercato di restare aggrappato alla partita anche dopo i pareggio in avvio di ripresa della Spal, senza mai correre seri rischi. Il rovescio della medaglia, quindi, è rappresentato dall’esatto contrario, ossia dove erano le caratteristiche messe in evidenza al Mazza, nelle recenti prestazioni? Aveva ragione il presidente Postiglione che nei giorni scorsi aveva dirottato le proprie responsabilità sugli atleti. “Nessun alibi più”, aveva detto: la prima risposta è confortante.

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RAVENNA (4-3-2-1): Anania 6,5; Rizzo 6, Giordano 6,5, Fasano 6,5, Sabato 7; Rossetti 5,5, Sciaccaluga 6, Fonjock 6,5 (47’ st Gerbino Polo sv); Packer 6 (35’ st Riberto sv), Toledo 5; Piovaccari 5,5 (18’ st Scappini 5,5). A disp.: Rossi, Basso, Squillace, Cavagna. All.: Esposito 6. VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cangi 6, Ceccarelli 7, Comazzi 6,5, Pugliese 6,5; Esposito 6, Russo 6, Pensalfini 6 (23’ st Garzon 6); Ciotola 5,5 (13’ st Rantier 6), Selva 6,5, Berrettoni 6,5 (34’ st Colombo sv). A disp.: Ingrassia, Anselmi, Campagna, Farias. All.: Remondina 6,5. ARBITRO: Bagalini di Fermo 5 RETE: st 46’ Ceccarelli. NOTE: spettatori 4000 circa. Ammoniti: Ceccarelli, Giordano, Packer, Sciaccaluga, Garzon. Angoli 2-2. Recupero: pt 1’; st 4’. RAVENNA Minuto 91: cala il gelo sul Benelli. La punizione di Esposito si arpiona sulla testa di Ceccarelli e termina alle spalle di Anania. Ceccarelli che doveva essere espulso al 39’ per un doppio giallo che non è arrivato, perché un minuto prima ne aveva già preso uno per un brutto fallo su un giocatore romagnolo. Il Verona fa festa, il Ravenna incassa il colpo del ko nella settimana più triste della storia giallorossa (0-1). Ravenna-Verona infatti non è una partita come le altre per la formazione romagnola. La morte di Brian Filipi (investito a piedi da un auto dieci giorni fa) ha lasciato un vuoto incolmabile nello spogliatoio di Esposito. Un minuto di silenzio e il lutto al

FERRARA. C'è tanto entusiasmo negli spogliatoi del “Paolo Mazza”da parte del clan rossoblù. Miglior modo per iniziare il nuovo corso firmato Monaco, il Potenza non lo poteva trovare: un pareggio giusto e meritato quello che giunge dopo novanta tiratissimi minuti di gioco al “Paolo Mazza” contro una delle compagini più blasonate del torneo, la Spal. Il primo a presentarsi in sala stampa, sorridente e soddisfatto, è il patron Giuseppe Postiglione che si gode il bel risultato conquistato dalla squadra: «Sono e siamo tutti molto soddisfatti spiega il numero uno della società rossoblù -, perché il Potenza ha sicuramente fatto un ottima gara senza sfigurare contro una compagine sicuramente attrezzata per disputare un campionato di vertice». Elogi per tutti, da parte del presidente potentino, che giudica il risultato finale come il più giusto per quanto visto in campo: «Credo che la squadra abbia disputato un ottimo primo tempo, senza mai essere messa in difficoltà e anzi passando con merito in vantaggio. Nella ripresa è venuta fuori la grinta della Spal che ci ha messo inizialmente alle corde, ma dopo il loro gol e qualche pericolo, abbiamo saputo riorganizzarci e riprendere a gestire bene il gioco. Credo quindi che il pari sia il risultato più giusto, e un ottimo viatico per il nuovo allenatore». Proprio su Monaco sono le ultime riflessioni di Postiglione: «Mi sembra sia entrato perfettamente nel suo ruolo: in pochi giorni ha dato equilibrio e morale al gruppo, e messo in campo oggi una squadra ordinata. C'è ancora tanto da lavorare ma l'inizio è sicuramente incoraggiante e confortante per il futuro. Anche all'interno dello spogliatoio ho notato grande serenità nel seguire le indicazioni del mister. Sono felice anche

In alto Monaco dà indicazioni al Potenza. A sinistra l’esultanza di Berardi dopo la rete del vantaggio

per i tanti supporters che ci hanno seguito oggi a Ferrara: li ringrazio, perché il loro fondamentale entusiasmo è stato ripagato nel modo migliore dalla squadra sul campo». Proprio Monaco commenta con il filo di voce rimasta la bella prova del suo Potenza: «E' un bel risultato che rispecchia l'andamento di una gara equilibrata. Nella prima frazione di gara, il Potenza ha fatto la partita concedendo nulla alla Spal e passando in vantaggio nel momento migliore. A mio modo di vedere non siamo andati male nemmeno nel secondo tempo, perché dopo l'inizio agonisticamente furioso della Spal, abbiamo reagito e ci siamo spinti nuovamente in avanti creando buone occasioni. Sono contento, il punto ci soddisfa». Sempre il neotecnico, si compiace per l'entusiasmo dei tifosi di fede potentina: «Lo avevo visto da spettatore prima di arrivare qui - spiega -, oggi

l'ho potuto toccare con mano. Attorno alla squadra, da parte dei nostri tifosi, c'è entusiasmo ed affetto. Noi dobbiamo essere bravi ad alimentarlo e cavalcarlo, cercando di mettere voglia, impegno e dedizione nell'indossare questi colori». Infine sulla Spal: «Conosco Aldo (Dolcetti;ndr) per aver giocato con lui a Lucca. E' un ottimo allenatore, serio e preparato e sono certo che la sua Spal, dopo questo inizio un po' difficile di campionato, potrà essere tra le protagoniste della stagione. Come spero lo possa essere il Potenza da qui in avanti». E per il prossimo futuro il calendario ha riservato ottime occasioni per ben figurare: domenica in un Viviani che si annuncia gremito in ogni ordine di posto ci sarà il Verone, poi trasferta a Lanciano ed infine serale posticipo il 19 ottobre con il Cosenza in casa. Federico Pansini

L’avversario di domenica prossima

Il Verona corsaro a Ravenna con Ceccarelli a tempo scaduto

Berrettoni

braccio dei giocatori e del presidente giallorosso ricordano come la tragedia sia ancora viva. Esposito cambia modulo, lascia il consolidato 4-4-2 per il 4-3-21. L’albero di Natale dà più sicurezze al tecnico che deve affrontare l’emergenza in difesa con

Ceccarelli in gol a Ravenna a tempo scaduto

Ferrario squalificato e Ciuffetelli e Anzalone infortunati, così proppone come centrale di difesa il centrocampista Giordano. Remondina invece ripropone il solito 4-3-3 con l’undici di lunedì scorso, l’unica differenza è l’inserimento di Pensalfini per Garzon.

La partita fatica a riscaldarsi nonostante il sole splenda come a maggio. Al 12’ Berrettoni sulla sinistra imbecca Selva, interviene Fonjock che evita all’attaccante di calciare. La palla torna a Berrettoni, stavolta serve Pugliese che prova, però Anania para. La rispo-

sta del Ravenna arriva quando Toledo apre sulla destra per Piovaccari, che crossa in area, non c’è nessuno, ma Rafael e Cangi non si capiscono. Il terzino destro spedisce di testa in angolo. Al 18’ l’Hellas in avanti con Russo, la sua conclusione finisce alle stelle. Cinque minuti dopo Selva trova il corridoio per Berrettoni che entra in area e inseguito in rimonta da Rizzo, calcia di un soffio a lato. Cambio di fronte e Toledo da fuori area non gonfia la rete per pochissimo. Al 33’ il Verona si morde le mani quando Pensalfini sulla destra s’incunea in area e crossa sul secondo palo, dove Selva di testa colpisce la parte alta della traversa. Un minuto prima dell’intervallo ancora Berrettoni pesca Selva, sponda dell’attaccante per Ciotola che in area si fa chiudere della difesa giallorossa e Anania può recuperare la palla. La ripresa si apre con Anania che al 48’ para la punizione di Selva. E’ ancora l’attaccante sammarinese ad avere l’opportunità per segnare quando Cangi gli offre un assist basso che lui spedisce in curva. Prima di rivedere i portieri attivi bisogna aspettare mezzora, nella quale non accade praticamente nulla, con le due formazioni che si controllano e non creano sussulti. Fino a quando una punizione del Verona mette i brividi al Benelli. Esposito tocca per Rantier, gran botta che Anania respinge. Il portiere giallorosso però non può nulla al 91’ quando un fallo di Sciaccaluga innesca una punizione di Esposito che è perfetta per Ceccarelli che stacca di testa e insacca nell’angolino. Francesca Angeli

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Gli abruzzesi con un penalty stendono un’Andria combattiva

Pescara, un Ganci da ko PESCARA ANDRIA

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PESCARA (4-3-3): Pinna 7; Medda 6, Romito 6, Olivi 6, Petterini 5,5; Coletti 6, Dettori6, Zappacosta 6 (24' st Carboni 6); Ganci 6,5 (17' st Artistico 6), Sansovini 6 (30' st Verratti sv), Bonanni 6. A disp.: Prisco, Vitale, Sembroni, Zanon. All.: Cuccureddu 6,5. ANDRIA (4-4-2): Mennella 6; Ceppitelli 5, Pomante 6, Goisis 6, Di Simone 5,5; Pierotti 5,5, Paolucci 6, Bellavista 6,5 (38' st Rizzi sv), Margarita 6 (23' st Doumbia 5,5); Dionigi 6, Maccan 6 (38' st Anaclerio sv). A disp.: Pazzagli, Sibilano, D'Allocco, Braca. All.: Papagni 5,5. ARBITRO: Zanichelli di Genova 6. RETE: st 14' (r) Ganci. NOTE: spettatori 7.903, incasso 45.637. Espulso al 13' st Ceppitelli per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Artistico, Bonanni. Angoli 8-1 per il Pescara. Recupero; pt 0'; st 4'. PESCARA - Vincono gli abruzzesi grazie a un rigore di Ganci al 14' della ripresa. Ma per 45' è stata un'Andria da applausi. Il tecnico puntava sulla voglia di riscatto e i grandi stimoli dei due ex della partita: Pomante, nelle ultime due stagioni capitano degli abruzzesi (la curva nord dell'Adriatico gli dedica un

Il rigore di Ganci che porta il Pescara sempre più in alto in classifica

toccante striscione: “Grande capitano nell'ultima battaglia, questa è la tua casa, questa è la tua maglia”), e Paolucci, centrocampista cresciuto nel vivaio pescarese. Non è bastato per fare punti. Papagni comincia a mordersi le mani al 3': Olivi liscia una palla facile facile davanti alla propria area, Maccan ne approfitta per lanciarsi verso Pinna che esce quasi al limite per andare a chiude-

re sul tentativo di pallonetto dell'attaccante. Un'occasione sciupata. Nonostante lo spavento, è il Pescara a fare la partita. Manovra compassata e geometrica, con Dettori che accentra il gioco sui suoi piedi per poi decentrarlo verso gli esterni. La prima occasione dei locali arriva al 12' proprio con Dettori: slalom da destra verso il centro tra tre avversari e conclusione sbilanciata. L'An-

dria invece fa sul serio: un minuto dopo Pinna salva ancora il risultato parando da terra. Sulla ribattuta, Margarita va giù in area, forse trattenuto da Medda, ma per Zanichelli è tutto regolare. La risposta biancazzurra al 17': Petterini serve Bonanni che di testa schiaccia bene, ribatte Goisis salvando Mennella. Dal Pescara solo lampi, dall'Andria un fiume in piena: al 27' Bellavista in-

venta per Dionigi che segna in tuffo di testa. Il gol, bellissimo, viene annullato per fuorigioco. Identica la dinamica quando al 34' Bonanni su punizione serve a centro area Sansovini che di testa batte Mennella. L'ex grossetano era in off side. Il gioco è spezzettato ma la qualità dei singoli da una parte e dall'altra rende pericolosa ogni iniziativa delle due squadre. Il primo tempo non è da manuale del calcio, ma la partita propone sviluppi interessanti per la ripresa dopo il ritorno del Pescara al 4-4-2. L'Adriatico fischia i suoi che tornano dagli spogliatoi con un piglio diverso. Al 6' è quasi gol: Ganci per Dettori, diagonale per Zappacosta che non tira da due passi ma appoggia a Sansovini, in posizione irregolare: rete annullata. Il Pescara a due punte è più pericoloso della sua controfigura del primo tempo. Per l'Andria è sofferenza pura. Al 13' Ganci, servito da Sansovini, viene steso da Ceppitelli in area. Rigore netto e rosso per il difensore. Lo stesso Ganci dal dischetto fredda Mennella. L'Andria in dieci e sotto di un gol non riesce a rientrare in partita. Gli ingressi in campo prima di Artistico e poi di Verratti mandano in crisi i pugliesi ogni volta che la squadra di Cuccureddu si presenta dalle parti di Mennella. Lontano da casa per l'Andria è ancora buio. Orlando D'Angelo

I romagnoli con Longobardi superano una Cavese in 10

E’ un Rimini cinico RIMINI CAVESE

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RIMINI (4-4-2): Pugliesi 6; Vitiello 6,5, Lebran 6 (10' st Baccin 6), Ischia 6, Catacchini 7; Tulli 5,5, Cardinale 6,5, Frara 5,5 (27' st D'Antoni 5,5), Regonesi 6; Matteini 5 (10' st Di Piazza 6), Longobardi 6,5. A disp.: Tornaghi, Temperino, Rinaldi, Giacomini. All.: Melotti 6,5. CAVESE (4-4-1-1): Russo 6; Grillo 6, Rapino 6,5, Farina 6, Nocerino 5,5; Tarantino 6,5 (14' st Cruz 6), Bacchiocchi 5, Maiorano 5,5 (33' st Pozza sv), Favasuli 5,5; Schetter 6; Varriale 6 (33' st Bernardo sv). A disp.: Pane, Cipriani, Prevete, Turienzo. All.: Maurizi 6. ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto 5. RETE: st 23' Longobardi. NOTE: spettatori 1896 per un incasso di 20003 euro. Ammoniti: Vitiello, Ischia, Tulli, Longobardi, Nocerino, Grillo e Varriale. Espulso Bacchiocchi al 25' pt per gioco violento. Angoli 5-3 per il Rimini. Recupero: pt 2'; st 5'. RIMINI - Niente da fare. Neanche a Rimini la Cavese riesce a centrare il primo successo stagionale. Anzi, al “Romeo Neri” arriva la seconda sconfitta consecutiva in trasferta, anche se nella circostanza i metelliani hanno tanto da recriminare per la severissima espulsione di Bacchiocchi arrivata a metà del primo tempo. Nonostante abbiano provato a stringere i denti fino alla fine, gli uomini di Maurizi hanno ceduto nella parte finale della gara, quando il Rimini con Longobardi ha capitalizzato una delle poche occasioni create per passare in vantaggio sfruttando la superiorità numerica. Un vero peccato, perché la Cavese aveva cominciato bene e fin dai primi mi-

nuti aveva tenuto in mano le redini del gioco. Gli ospiti sono scesi in campo tranquilli, per nulla contratti o smaniosi di cercare una vittoria scaccia-crisi. Già al 6' Varriale ha rotto il ghiaccio, centrando in pieno la traversa con una conclusione da posizione defilata. Al quarto d'ora ci ha provato Tarantino direttamente da calcio piazzato, il suo tiro mancino è terminato a lato. La Cavese ha continuato a premere giocando ordinatamente ed a metà tempo, sempre con Tarantino, ha impegnato l'estremo riminese Pugliesi costretto a deviare in angolo una sua conclusione. Sembrava una partita in cui, prima o poi, la formazione di Maurizi avrebbe potuto trovare il vantaggio. Nel calcio non esiste la controprova, ma certamente l'episodio capi-

tato di lì a poco ha stravolto i piani del tecnico: al 25', un fallo a centrocampo di Bacchiocchi ai danni di Longobardi ha indotto l'inflessibile direttore di gara Manera ad estrarre il rosso diretto, costringendo la Cavese a giocare con l'uomo in meno per un tempo e mezzo. Una punizione eccessiva, ma a quel punto Maurizi ha dirottato Schetter lungo la corsia sinistra, con il solo Varriale costretto a fare il bello e il cattivo tempo in prima linea. Una mossa obbligata ma che ha inevitabilmente messo il freno alle trame offensive campane, fino a quel momento molto frequenti e pericolose. E' arrivato così il momento del Rimini, che poco dopo ha cominciato a farsi vedere dalle parti di Russo. Il primo ad impensierire il portiere ospite è stato Cardina-

le con una conclusione da lontano deviata in corner. Sul finire del primo tempo un'iniziativa personale di Tulli si è conclusa con un tiro ribattuto dalla difesa cavese. Anche nel secondo tempo la Cavese è scesa in campo con il coltello fra i denti, convinta di riuscire a difendere almeno il pari. Dopo la girandola di sostituzioni che ha coinvolto entrambe le panchine, con Maurizi che al quarto d'ora ha tirato fuori Tarantino per Cruz, la sensazione era che nonostante l'inferiorità numerica della Cavese l'equilibrio potesse essere rotto soltanto da un episodio. Che arriva a metà ripresa, quando Catacchini va via sulla destra, appoggia per Longobardi che tira ed indirizza la palla all'incrocio dei pali. A quel punto, subito il gol a Maurizi non resta che

L’esultanza del Rimini dopo il gol di Longobardi

sparare le ultime cartucce: fuori Maiorano e Varriale, dentro Pozza e Bernardo. Le ultime mosse del tecnico non fruttano, però, i risultati sperati, e fino alla fine della partita non accade più nulla di rilevante. La fatica

si fa sentire, e la Cavese non riesce a produrre azioni-gol degne di rilievo, con il Rimini che porta a casa la seconda vittoria stagionale e salva la panchina di mister Melotti. Fausto Fedeli

Nella ripresa Ferraresi e Choutos regalano la seconda vittoria consecutiva a Cappellacci

Il Pescina non si ferma: exploit a Marcianise REALMARCIANISE PESCINAVDG

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MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli 6, Piscitelli 5, Murolo 5, D'Apice 5, Russo 5 (1' st Della Ventura 5), Ciano 5,5, Romano 5,5, Alfano 6, Di Napoli 5,5 (21' st D'Ambrosio 5), Tedesco 5 (1'st Manco 5,5), Poziello 6. A disp. Mezzacapo, Orsi, Montanari, Tomi. All. Boccolini 5,5. PESCINA VDG (4-4-2): Bifulco 6, Birindelli 6,5, Petito 6, Blanchard 6,5, Pomponi 6,5, Cruciani 6 (43' st Piva sv), De Angelis 6, Ferraresi 6,5, Berra 6,5 (24' st Laboragine 6), Censori 6, Bettini 6,5 (32' st Choutos 6). A disp. Merletti, Di Berardino, Bettega, Cipolla. All. Cappellacci 6. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 6. RETI: st 14' Ferraresi; 45' Choutos. NOTE: spettatori 600 circa di cui 30 ospiti. Ammoniti: Poziello, Alfano, De Angelis, Choutos. Angoli 5-3 per il Pescina. Recupero: pt 1'; st 5. MARCIANISE. Il Pescina di Roberto Cappellacci non si ferma. Seconda vittoria consecutiva per i

marsicani, la prima esterna della stagione. Un exploit che vale i quartieri alti della classifica. I gol di Ferraresi e Choutos, entrambi nella ripresa, stendono la formazione campana e lanciano gli abruzzesi, che sembrano ormai consapevoli delle proprie potenzialità. Nelle scelte iniziali, Cappellacci dà spazio in attacco a Censori e Bettini, ma non a Choutos, che si siede in panchina mentre Berra va in campo dall'inizio. Ferraresi si piazza davanti alla difesa a dettare tempi e rifiniture aiutato da De Angelis. Per il resto, i biancoverdi sono in formazione tipo e si schierano con il 4-4-2, come, a specchio, i casertani del tecnico Boccolini, che si affida, in attacco, alla coppia Poziello-Tedesco, lasciando Manco in panchina. Reduci dal successo interno sul Rimini, gli ospiti passano la prima mezz'ora a studiare l'avversario. Tedesco, da parte sua, fa il possibile per farsi trovare pronto, ma la buona guardia di Birindelli e soprattutto di Blanchard, tende a neutralizzare in anticipo qualsiasi suo inserimento offensivo. E mentre i gialloverdi spingono sulle fasce, ma quasi mai riescono a trovare lo specchio della porta, gli abruzzesi si fanno vivi in ma-

niera concreta a chiusura di tempo, quando una botta da fuori di Bettini si stampa sull'incrocio dei pali, facendo gelare il sangue ai tifosi del Real. Nella ripresa Boccolini, che pensava di aver cambiato volto e mentalità alla sua squadra dopo il rotondo successo di sette giorni fa a Potenza, tira fuori Russo e Tedesco per mandare in campo Della Ventura e sulla corsia destra Manco, alla ricerca di quella profondità che fin lì era mancata. Il rapido esterno gialloverde si fa subito notare, ma è la difesa del Real, a questo punto, a rivelarsi troppo statica, quasi immobile e votata al suicidio quando fallisce la tattica del fuorigioco. E così è il Pescina a colpire quando meno te l'aspetti, grazie a Ferraresi che intercetta di testa una deviazione sfortunata di Alfano, superando un Fumagalli finito fuori causa. I padroni di casa provano a reagire ma senza capitalizzare. Piuttosto una nuova indecisione difensiva consente al nuovo entrato Choutos di involarsi facilmente verso l'area di rigore gialloverde e infilare Fumagalli in uscita, siglando il gol del raddoppio che se da un lato tranquillizza gli abruzzesi, dall'altro getta i marcianisani nella crisi più nera.

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Sport 21

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

La capolista Ternana riparte nel migliore dei modi dopo il ko di Verona

Un poker per volare Apre Perna, chiude Lacheheb. Foggia, punizione severa TERNANA FOGGIA

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TERNANA (4-4-2): Visi 7; Bertoli 6,5, Tedeschi 6,5, Borghetti 6, Camillini 6; Concas 7,5, Di Deo 6,5 (30' st Costantini sv), Danucci 7,5, Piccioni 6; Noviello 6 (37' st Lacheheb sv), Perna 7 (23' st Tozzi Borsoi sv). A disp.: Cunzi, Di Dio, Del Grosso, Alessandro. All.: Baldassarri 7. FOGGIA (4-2-3-1): Milan 6; Torta 5,5, Cuomo 5,5, Burzigotti 5,5, D'Agostino 6,5; Velardi 6 (16' st Goretti 5,5), D'Amico 5; Di Roberto 6,5 (16' st Mancino 5,5), Salgado 6, Trezzi 6; Ferrari 6 (13' st Quadrini 6,5). A disp.: Bindi, Sgambato, Colomba, Compierchio. All.: Porta 5. ARBITRO: Baratta di Salerno 5 RETI: pt 12' Perna; st 8' Concas, 13' Piccioni, 33' Quadrini, 39' Lacheheb. NOTE: spettatori 3.000 circa. Espulso all'8' st D'Amico per proteste. Nessun ammonito. Angoli 7-6 per il Foggia. Recupero: pt 1'; st 0'. TERNI La capolista Ternana, digerita la sconfitta di sette giorni fa patita al Bentegodi di Verona, ha ripreso la sua corsa. Il 4-1 finale è forse una punizione eccessiva nei confronti di un Foggia che, ad onor del vero, nel primo tempo ha costruito almeno tre chiare occasioni per

Il portiere della Ternana Visi proteso in tuffo nella gara contro il Foggia

raddrizzare una partita cominciata nel peggiore dei modi. Porta schiera il suo 4-2-3-1 e raccomanda ai suoi un atteggiamento aggressivo ed un pressing alto, memore delle difficoltà palesate dai padroni di casa contro il Verona. Perna fallisce un gol facile-facile al 3', ma la risposta dei sataneli non si fa attendere, perché un minuto dopo è Ferrari a divorare un gol che sembrava già fatto, nel cuore dell'area avversaria. Ritmi alti, pressing a tutto

campo e buone giocate da parte di tutti gli elementi in campo: Ternana-Foggia, con il trascorrere dei minuti conferma di essere una bella partita. La Ternana, però, mostra il suo lato migliore al 12', quando riesce a trasformare in gol l'unico errore della difesa rossonera: D'Amico libera malamente la propria area di rigore, servendo Noviello che prontamente verticalizza su un Perna che si fa perdonare l'erroraccio di qualche minuto

prima con un tocco di esterno a fil di palo. Il Foggia reagisce con rabbia. E costruisce almeno tre nitide occasioni. Al 20' è Trezzi ad incunearsi nell'area degli umbri, giungendo a ridosso dell'area piccola e facendosi ribattere il tiro da un difensore. Un minuto dopo è Burzigotti a divorare il gol del pareggio, quando Borghetti sbaglia il disimpegno sforna un assist involontario nei suoi confronti: la conclusione del difensore, però, termine fuo-

ri di un soffio con Visi praticamente fuori causa. Alla Ternana non rimane altro da fare che abbassare i ritmi, cercando di addormentare una gara che comincia ad essere estremamente difficile. Il Foggia non trova più spazi e, fatta eccezione per un'altra conclusione di Trezzi, il fulcro del gioco si sposta sulla linea mediana. La ripresa si apre con un Foggia che fatica ad imbastire trame offensive. E' la Ternana, invece, che alza il ritmo e costringe i ragazzi di Porta a rintanarsi nella loro metà campo. Ci provano, in sequenza, Noviello e Perna, ma è Concas a chiudere il match all'8'. Il cross di Noviello da calcio d'angolo è teso e l'esterno dei padroni di casa, in acrobazia, supera Milan. Vibranti, nell'occasione, le proteste di D'Amico che, reo di aver detto qualcosa di troppo, guadagna la via degli spogliatoi per espulsione. Nemmeno il tempo di organizzare il passaggio al 4-4-1, che la Ternana passa per la terza volta. E' il 13' e Piccioni trova un varco nel cuore dell'area rossonera, per trasformare lo spiovente di Noviello su calcio di punizione. Per il Foggia arriva solo il gol della bandiera, con il neoentrato Quadrini che supera agilmente Visi al 30'. Poi, la gara si chiude con il 4-1 firmato da Lacheheb su colpo di testa. Matteo Lattanzi

Squadra rivoluzionata, ma improduttiva. Sorride Dominissini

Taranto, un pareggio deludente per l’esordio di Brucato TARANTO REGGIANA

0 0

TARANTO (4-3-1-2): Bremec 6; Calori 5,5, Migliaccio 5,5, Viviani 6, Bolzan 5,5 (19’ st Prosperi 6); Felci 5,5, Quadri 5,5, Magallanes 5; Correa 4,5 (36’ st Falconieri sv); Corona 5 (12’ st Innocenti 5,5), Scarpa 5,5. A disp.: Barasso, Giorgino, Nocentini, Spinelli. All.: Brucato 5,5 REGGIANA (4-3-1-2): Tomasig 6,5; Girelli 6 (37’ pt Mallus 6), Stefani 6, Zini 6,5, Mei 6; Nardini 6 (40’ st Viapiana sv), Saverino 6, Maschio 6; Alessi 5,5; Rossi 6, Temelin 5,5 (30’ st Ingari sv). A disp.: Manfredini, Ferrando, Anderson, Ferrari. All.: Dominissini 6. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6. NOTE: Spettatori 4.870 per un incasso di 47.099 euro. Angoli 8-2 per il Taranto. Ammoniti: Mei, Magallanes, Prosperi, Calori. Recupero: pt 2’; st 4’. TARANTO Gli 0-0 possono talvolta anche divertire. Taranto-Reggiana va in ar-

chivio tra quelli particolarmente deludenti. Il punto va bene soprattutto per i ragazzi di Dominissimi che hanno assunto un atteggiamento prudente sin dal primo minuto. Il rammarico, forse, è quello di non aver creduto fino in fondo all’intera posta. La Reggiana scende in campo con la stessa formazione che ha battuto la Cavese. Saverino e Alessi sono i vertici del rombo di centrocampo. In avanti fiducia alla coppia Temelin-Rossi. Il Taranto, con il neo tecnico Brucato in panchina (Braglia esonerato in settimana), rivoluziona l’assetto tattico. Esordio per l’argentino Magallanes e rilancio di Quadri. Correa è il trequartista dietro Corona e Scarpa. I moduli sono speculari: 4-3-1-2. La squadra di Dominissini tiene basso il ritmo, cercando di soffocare la prevedibile partenza a razzo dei rossoblù ionici. L’approccio è un po’ troppo passivo. Saverino non riesce a prendere in mano le redini del gioco. All’8’ un cross di Bolzan attraverso minaccioso l’area piccola reggiana senza che nessu-

no intervenga. Tomasig al 12’ devia in angolo una punizione di Correa. La prima iniziativa granata è in un tiro-cross di Temelin che non trova all’appuntamento in area Rossi. Alessi sembra ben controllato da Quadri. Il fantasista non è il solito collante tra mediana e attacco. Il divertimento è davvero limitato. Scarpa al 21’ coglie in pieno la traversa a Tomasig battuto. Un lampo che non scuote più di tanto. Il Taranto è confuso nelle sue azioni. Ne beneficia la Reggiana che gestisce bene lo 0-0 senza affannarsi troppo. Rossi e Temelin si fanno vedere poco in fase avanzata. Ma il primo quando entra in possesso palla dà la sensazione di poter far male all’avversario. Un suo tiro improvviso è bloccato con difficoltà da Bremec. Per addormentare la partita, i difensori rischiano di… addormentarsi anche loro. Un errore nella propria trequarti libera Scarpa che al 27’ spreca da ottima posizione. Limitare gli errori: ecco cosa non deve fare la Reggiana. Soprattutto davanti ad un Taranto che difetta nel nu-

mero di idee da gettare sul terreno di gioco. La partita scorre come vogliono gli amaranto. Approccio soft per poi accelerare lentamente. Anche i laterali difensivi si tolgono la timidezza di dosso. Girelli e Mei si fanno vedere con maggiore puntualità. Il Taranto, di contro, inanella calci d’angolo. Che non hanno esito proficuo. Girelli accusa problemi fisici. Lo rileva Mallus nel settore destro difensivo. Gli ionici funzionano quando entrano in palla i giocatori più tecnici. Scarpa e Correa confezionano al 40’ una notevole palla-gol. Quando una partita è bloccata, le palle inattive possono risultare decisive. Alessi ne serve una a Zini da calcio d’angolo: il colpo di testa del centrale viene fermato da Bremec. E’ una fiammata perché la Reggiana non attende altro che la fine del primo tempo da sigillare sul pareggio. I fischi che accompagnano verso il tunnel i ventidue in campo la dicono lunga sul mediocre spettacolo osservato allo Iacovone. Si confida nella ripresa

Alessi della Reggiana in azione a Taranto

per assistere a qualche emozione in più. In effetti le cadenze sembrano più elettriche. La Reggiana, però, commette di offrire subito il contropiede al Taranto. L’occasione per Magallanes al 4’ è colossale. La sua conclusione a porta vuota, sia pure in posizione defilata, è inguardabile. Il pericolo scampato scuote gli uomini di Dominissini, che appaiono di colpo più concentrati. Il palleggio, ora, appare maggiormente appropriato. Brucato inserisce Innocenti per un fischiatissimo Corona. Le palle inattive sono l’unico pericolo da fronteggiare. L’istinto di Tomasig su Viviani è diabolico. Siamo al

20’. E’ il momento di partita in cui la Reggiana potrebbe osare di più. Invece non c’è ansia da vittoria. Il gioco ristagna a centrocampo e la stanchezza crescente rende sempre meno mobili le due contendenti. Dominissini inserisce Ingari per Temelin. E’ una mossa che dà un po’ di vivacità alla manovra offensiva della Reggiana. Il calo atletico degli ionici è evidente. Per Brucato l’ultima carta da giocare si chiama Falconieri. Il pacchetto difensivo reggiano non soffre ad arrestare le minime velleità dei padroni di casa. Alessi potrebbe andare in ripartenza, ma si ferma di colpo. Alla Reggiana lo 0-0 è più che gradito.

I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 6ª giornata

Seconda Divisione Girone A 6ª giornata

Seconda Divisione Girone B 6 giornata

Benevento-Varese 1-0 Cremonese-Arezzo 5-1 Figline-Como 2-0 Lecco-Foligno 1-1 Lumezzane-Sorrento 1-0 Novara-Alessandria domani Paganese-Pro Patria 0-0 Perugia-Monza 2-1 Viareggio-Pergocrema 1-0 CLASSIFICA: Cremonese 15 punti; Lumezzane 13; Novara e Perugia 11; Varese 10; Arezzo 9; Viareggio, Foligno, Benevento e Pergocrema 8; Alessandria e Lecco 7; Figline 6; Pro Patria, Sorrento, Monza e Como 5; Paganese 3. Perugia e Figline penalizzate di 1 punto. Alessandria e Novara una gara in meno. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 4 OTTOBRE): Alessandria-Como Arezzo-Lecco Lumezzane-Cremonese Monza-Foligno PergocremaFigline Perugia-Viareggio Pro Patria-Novara Sorrento-Benevento Varese-Paganese

Alghero-Feralpi Salò 1-0 Canavese-Carpenedolo 1-5 Legnano-Mezzocorona 0-3 Pavia-Sambonifacese 1-0 Pro Belvedere Vercelli-Olbia 1-1 Spezia-Pro Vercelli 4-0 Sud Tirol-Crociati Noceto 3-0 ValenzanaPro Sesto 2-1 Villacidrese-Rodengo Saiano 0-3 CLASSIFICA: Alghero 13 punti; Carpenedolo 12; Spezia e Pavia 11; Rodengo Saiano, Mezzocorona e Sud Tirol 10; Sambonifacese 9; Olbia, Valenzana, Feralpi Salò, Crociati Noceto e Villacidrese 7; Canavese e Pro Vercelli 6; Pro Belvedere Vercelli 5; Legnano 3; Pro Sesto 2. Legnano, Pro Sesto e Rodengo penalizzate di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 4 OTTOBRE): Carpenedolo-Spezia Crociati Noceto-Pavia Feralpi Salò-Valenzana Legnano-Sud Tirol Mezzocorona-Alghero Olbia-Villacidrese Pro Vercelli-Pro Sesto Rodengo Saiano-Canavese Sambonifacese-Pro Belvedere Vercelli

Bassano-Gubbio 1-2 Bellaria-Itala San Marco 1-0 Carrarese-Prato 0-0 Colligiana-Sangiovannese 1-1 Fano-Giacomense 0-0 Lucchese-Celano 3-2 Nocerina-Sacilese 1-1 Poggibonsi-San Marino 2-2 Sangiustese-Pro Vasto 1-2 CLASSIFICA: Lucchese 15 punti; San Marino e Carrarese 10; Sangiovannese, Nocerina, Prato e Sacilese 9; Gubbio, Colligiana e Poggibonsi 8; Giacomense e Celano 7; Bellaria e Sangiustese 6; Pro Vasto Itala San Marco e Bassano 5; Fano 4. Colligiana penalizzata di 1 punto. PROSSIMO TURNO (DOMENICA 4 OTTOBRE): Giacomense-Carrarese Gubbio-Lucchese Itala San Marco-Colligiana Poggibonsi-Sangiustese Prato-Nocerina Pro Vasto-Celano Sacilese-Bassano San Marino-Fano Sangiovannese-Bellaria

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22 Sport


1ª Divisione. Esordio dal primo minuto di Biancolino ancora in ritardo di preparazione

Cosenza, fischia anche la Curva Gara abulica e poche palle gol. Il Lanciano colpisce un palo nel primo tempo COSENZA V.LANCIANO

0 0

PAGELLE COSENZA PINZAN (6) - Il suo compito lo svolge con sufficienza, gli avanti del Lanciano quando sono in area spesso sono imprecisi.

COSENZA (3-4-3): Pinzan, Musca, Porchia, Fanucci (29' st Scotto sv); Bernardi, De Rose, Roselli (7' st Giardina), Maggiolini Caccavallo , Biancolino (16' st Mortelliti), Danti. In panchina: Ameltonis, Chianello, Marsili, La Canna. Allenatore: Toscano 6. LANCIANO (4-4-2): Chiodini; Vastola , Moi, Antonioli, Mammarella 6.5; Turchi 6 (18' st Perfetti 6), Di Cecco 6, Sacilotto 6, Amenta 6; Improta 5.5 (33' st Morante sv), Masini 5 (42' st Colussi sv). In panchina: Aridità, Colombaretti, De Fabritiis, Di Michele. Allenatore: Pagliari 6. ARBITRO: Bindoni di Venezia 6.5. NOTE. giornata nuvolosa, terreno di gioco allentato dalla pioggia. Spettatori 4500 circa. Paganti 4115 (abbonati e botteghino) per un incasso di 36 mila euro. Angoli: 4-3 per il Lanciano. Ammoniti: Moi e Giardina. Recupero: 2'; 4'.

MUSCA (6) - Non è brillante e preciso come nelle precedenti esibizioni, ma morde alle caviglie fino al novantesimo. PORCHIA (6) - Anche lui come Musca svolge il compito difensivo, anche se alcune volte si fanno prendere d’infilata. Non trova il jolly su punizione. FANUCCI (6) - Controlla con esperienza e sta trovando pian pianino la condizione. Si vede che ha mestiere. Dal 29 st SCOTTO (SV) BERNARDI (5.5) - Concreto e dinamico, ma senza lo spunto che serve nella zona offensiva. Non si tira mai indietro. DE ROSE (6.5) - Lupo vero, si arrende per ultimo e lotta su ogni pallone alla ricerca della giocata utile alla squadra. Rivisto il “polpaccio” delle migliori occasioni. ROSELLI (6.5) - Uno dei migliori fino a quando è stato in campo. Dal 7 st GIARDINA ( 5) - Nessuno si è accorto del suo ingresso nonostante qualche lancio lungo. Una delle occasioni capitate sui piedi di Danti nel primo tempo davanti al portiere del Lanciano

di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Brutta partita e Cosenza (quasi) inguardabile, non fosse altro che per il piglio mancato e le palle gol, che sono state vicine allo zero durante l'arco della gara. Ci si aspettava un sussulto, non tanto nel gioco, ma nell’efficacia dopo il ko di Andria e invece una deludente esibizione che lascia molti dubbi sull’immediato futuro della squadra in mezzo al guado della graduatoria. Alla fine il San Vito con la Curva sud in testa, dopo oltre due anni di sostegno e di applausi, ha fischiato sonoramente la squadra per la deludente prestazione che rimanda ancora una volta l'appuntamento con la vittoria tra le mura amiche. Difficile capire una simile involuzione, ma certo la mancanza di qualità della squadra, in attesa di Fiore e Biancolino in condizioni accettabili, acuisce il giudizio e fa pendere il pollice verso il negativo. Squadra prevedibile, centrocampo solo di rottura, soluzioni offensive nulle e risultato scontato difronte ad un Lanciano quadrato e ancora senza gol al passivo nelle gare esterne. Per mettere la palla in gol, dunque, l’allenatore dovrà inventarsi qualcosa per favorire le giocate degli avanti e magare utilizzare alcuni dei calciatori, come La Canna, Virga, Marsili e altri utilizzati poco finora e non solo per scelta tecnica viste le precarie condizioni di molti di loro. IL BLOCCO DEL SAN VITO - Solo quattromila spettatori, pochi o tanti a secondo dalla percezione dei fatti e curve poco vocianti visto il perdurante clima negativo verso la tessera del tifoso. La vera novità è l'esordio di Biancolino dal primo minuto al centro dell'attacco. Fiore, come annunciato alla vigilia non è neanche in panchina. Di lui c’è bisogno come il pane o l’acqua fresca in estate. Pronti via e al primo minuto Caccavallo prova una soluzione con un tiro che termina debolmente nelle mani del portiere ospite. La prima conclusione a rete reale è però del Lanciano con Amenta che si propone sulla sinistra e serve Masini ma Pinzan è attento. Si giunge al 15’ con Masini che guadagna la zona d’attacco e viene fermato al limite dell’area fallosamente. Il tiro di Mammarella fa tremare il San Vito e colpisce il palo con Pinzan imbufalito con i compagni in barriera. Al 21’, cross

dalla sinistra e batti e ribatti in area del Lanciano, la palla termina nei piedi di Danti che calcia con forza ma Chiodini respinge d’istinto. Passano sette minuti e Roselli lancia lungo per Danti che con Biancolino sul filo del fuorigioco si trovano soli davanti al portiere, ma il brevilineo attaccante cosentino non riesce ad approffittarne. Dopo poco, sugli sviluppi di un corner del Cosenza, i Lupi beccano una ripartenza del Lanciano e un lancio in area per Mammarella solo davanti a Pinzan. Il difensore stoppa e calcia di prima intenzione con la palla che termina

alta di poco. Saggio di fischi a fine primo tempo e commento secco del presidente Carnevale. «Per fare bene in campo sottolinea - devono crearsi i presupposti». Sibillina presa di posizione. Dopo il the e i pasticcini la ripresa inizia con Lanciano che prova a prendere in mano le redini del gioco e arriva due volte davanti a Pinzan. Nella prima Amenta tira, nella seconda Turchi calcia sulla schiena di Fanucci facendo tirare un sospiro di sollievo al pubblico del San Vito. Toscano sostituisce Roselli con Giardina. Il San Vito non condivide e

fischia la scelta del tecnico. Toscano prova a cambiare l’ordine dei fattori scambiando di posizione Danti e Caccavallo e trova il modo anche di dare una chance a Mortelliti per Biancolino. Il Lanciano manda a memoria i suoi schemi e si assiste alla sagra del fuorigioco. Cosenza che sente per la prima volta in questo torneo il fiato negativo della piazza forse abituata a vincere e comunque avvezza al buon calcio. Domenica si viaggia in trasferta e il clima resta in movimento. Serve un risultato importante per non imboccare la strada della crisi.

MAGGIOLINI ( 5.5) - Non trova il piglio tambureggiante sulla sinistra e quasi mai arriva al cross. CACCAVALLO (5.5) - Non è il solito guaglione che prova tutto e il contrario di tutto per arrivare al gol. Se non gira lui in questo momento si vede. BIANCOLINO (5.5) - Non è in condizione, ma insistere nello schierarlo è l’unico modo per recuperarlo. Dal 16 st MORTELLITI (5.5) - Ha voglia ma anche lui non riesce ad incidere. DANTI (5.5) - Non è la sua migliore gara, ma è il momento di difendere il migliore talento del Cosenza. Ci prova e sguscia senza costrutto. al. ru.

Toscano severo a fine match: «Alcuni giocatori al di sotto delle loro possibilità»

E Mirabelli chiede scusa ai tifosi «Partita non all’altezza della maglia. A ranghi completi le cose cambieranno» COSENZA - Clima pesante negli spogliatoi e lunga riunione tra staff tecnico e vertici dirigenziali fino a sera. Di fatto la linea emersa sta tutta nelle parole del direttore generale Massimiliano Mirabelli che parla al pubblico rossoblù: «Chiediamo scusa per la prestazione della squadra, prestazione non all’altezza della maglia del Cosenza 1914. Allo stesso tempo chiedo a nome di tutti di avere pazienza e di aspettare ancora un po visto che abbiamo giocatori importanti ancora non al top. Questa è una squadra fatta a più riprese che non può che migliorare. Se l’ambiente rossoblù capisce il momento e si stringe alla nostra squadra, pian pianino potremo risalire la china e arrivare ai play off che rappresentano il nostro obiettivo stagionale. Le scelte sono mie e dunque, se qualcosa non va non c’è da prendersela con Carnevale, nè con Chianello e nè con Toscano, ma con il sottoscritto». Ancora Mirabelli: «Se stiamo uniti, potremo fare grandi cose, se l’ambiente si orienta in maniera ostile il rischio che corriamo è il tracollo in classifica». Coraggiosa presa di posizione del direttore generale del Cosenza dopo che, per la prima volta, anche la curva sud, avamposto del tifo rossoblù, ha contestato la squadra presentatasi sotto la gradinata a fine gara portata per mano dal capitano cosentino Sandro Porchia. TOSCANO SEVERO - Negli spogliatoi hanno tuonato fulmini e saette. Certo che a fine gara Mimmo Toscano non ha risparmiato

Raffaele Biancolino in campo ieri pomeriggio allo stadio San Vito. A destra Mimmo Toscano allenatore del Cosenza 1914

nessuno o quasi per il deludente pareggio casalingo. «Non abbiamo disputato una buona gara, siamo stati molli e poco reattivi in molte circostanze. Non è stato il solito Cosenza, ho cercato di cambiare qualcosa ma non siamo riusciti a sbloccarci, se poi qualche giocatore importante si esprime al di sotto delle proprie possibilità le difficoltà aumentano». L’allenatore del Cosenza appare giù di corda e guarda alla contestazione. «I fischi del pubblico li ho sentiti e li capisco ma tengo a precisare come erano giusti gli applausi dopo la bella prova contro il Verona e dunque il pubblico fa bene a tenere questa posizione». Un punto che potevano essere

zero viste le occasioni create e la prestazione degli avversari al San Vito. «Siamo rammaricati, ma certamente dobbiamo essere realisti. Ad Andria abbiamo messo in campo una grande prestazione e disputato una bella partita ma abbiamo incassato una sconfitta immeritata, con il Lanciano con una prestazione insufficiente abbiamo aggiunto un punto nella nostra classifica». Toscano analizza brevemente la prestazione di Biancolino, all’esordio dal primo minuto. «Non è ancora al top, ma lo potrà raggiungere solo giocando e sapevamo che avrebbe avuto delle difficoltà, ma va bene così per il momento». In sala stampa arriva Sandro

Porchia che riprende i concetti espressi da Toscano: «Non siamo andati bene e siamo consapevoli della prestazione. Sappiamo che possiamo fare meglio e dobbiamo accettare anche i fischi del San Vito». PAGLIARI SORNIONE - E’ il turno di Pagliari allenatore della Virtus Lanciano. «Abbiamo creato più occasioni e di fronte avevamo una formazione con grandi qualità tecniche ma avendola studiata in settimana, siamo riusciti a non correre rischi in un campo difficile. Noi outsider? Puntiamo solo a migliorare la posizione della scorsa stagione e valorizzare i giovani in organico». al. ru.

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23

Sport

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Risultati e classifica Barletta-Cisco Roma

1-1

Cassino-Melfi

3-2

st 16' Amadio(C), 39' Manganaro(B)

pt 5' Chiaria (M), 30' Mezgour (C), 40' Martinelli (C), 44' Croce (C); st 32' La Porta (M)

Catanzaro-Vico Eq.

2-1

16’ pt (a) Scognamiglio (C), 13’ st Trapani (VE), 48’ st Longoni (C)

Igea V.-Isola Liri

2-0

pt 19' e 43' Agostinelli

Manfredonia-Noicattaro 3-2 st 12' Arigò (M), 15' Giampaolo (N),16' Nossa (M), al 27' Colluto (N), 39' Luppi (M)

Monopoli-Brindisi

pt 18’ Da Silva (B), 38’ Ciminà (M)

1-1

Marcatori GELA

14

6

4

2

0 12 2

3

3

0

0

7

0

3

1

2

0

5

2 10 +2

CATANZARO

13

6

5

1

0 16 5

3

3

0

0

7

1

3

2

1

0

9

4 11 +4

JUVE STABIA

13

6

4

1

1 15 7

3

2

1

0

9

2

3

2

0

1

6

5

8 +1

CASSINO

13

6

4

1

1 10 6

3

2

0

1

5

5

3

2

1

0

5

1

4 +1

CISCO ROMA

11

6

3

2

1 10 3

2

2

0

0

5

0

4

1

2

1

5

3

7 +1

MONOPOLI

11

6

3

2

1

6

3

2

1

0

5

3

3

1

1

1

4

3

3

-1

BRINDISI

10

6

2

4

0 10 7

3

2

1

0

4

1

3

0

3

0

6

6

3

-2

SIRACUSA

10

6

3

1

2

7

7

3

1

1

1

3

3

3

2

0

1

4

4

0

-2

8

9

Scafatese-Aversa

1-1

Siracusa-Gela

0-0

AVERSA

7

6

1

4

1

7

3

0

2

1

2

5

3

1

2

0

5

3

-1 -5

Vibonese-Juve Stabia

0-1

MANFREDONIA

7

5

2

1

2

7 11 3

1

1

1

5

6

2

1

0

1

2

5

-4 -4

SCAFATESE

6

6

1

3

2

4

3

1

1

1

3

3

3

0

2

1

1

3

-2 -6

MELFI

5

6

1

2

3 11 11 3

1

2

0

8

5

3

0

0

3

3

6

0

BARLETTA

5

5

1

3

1

5

2

1

1

0

3

2

3

0

2

1

2

5

-2 -3

IGEA V.

5

6

1

3

2

4 10 4

1

3

0

4

2

2

0

0

2

0

8

-6 -8

VICO EQ.

4

6

0

4

2

3

5

3

0

3

0

2

2

3

0

1

2

1

3

-2 -8

VIBONESE

1

6

0

2

4

1

6

3

0

1

2

1

4

3

0

1

2

0

2

-5 -10

NOICATTARO

0

6

0

0

6

4 15 3

0

0

3

2

9

3

0

0

3

2

6 -11 -12

ISOLA LIRI

0

6

0

0

6

1 14 3

0

0

3

1

7

3

0

0

3

0

7 -13 -12

pt 42’ Perna (AV), 44’ Miale (S)

35' pt De Angelis

Prossimo turno

7ª giornata 04/10/09 ore 15.00

Aversa-Cassino Brindisi-Siracusa Catanzaro-Juve Stabia Cisco Roma-Igea V. Isola Liri-Manfredonia Melfi-Monopoli Noicattaro-Vibonese Scafatese-Barletta Vico Eq.-Gela

giornata

6

7

-7

7 Reti: Ciofani (3) (C.Roma) 6 Reti: Mosciaro (Catanzaro); Vicentin (J.Stabia) 5 Reti: Arcamone (Melfi) 4 Reti: Cunzi (Gela); Lacarra (Monopoli) 3 Reti: Arini (Aversa); Moscelli (Brindisi); Caputo (1), Longoni (Catanzaro); Criniti (Gela); Agostinelli (Igea V.); Amore (J.Stabia); Arigò (Manfredonia); Chiaria (Melfi); Giampaolo (Noicattaro) 2 Reti: Sarli (Aversa); Albadoro, Da Silva (Brindisi); Croce, Mezgour, Scappaticci (Cassino); Di Maio (Catanzaro); De Angelis, Peluso (J.Stabia); Balistreri (Monopoli); Pignatta (1) (Scafatese); Bigatti (1), Dal Rio (Siracusa); Trapani (Vico E.) 1 Rete:Perna, Prisco (Aversa); Caggianelli, Cavaliere, Manganaro, Muwana, Simoncelli (Barletta); Alessandrì, Fiore, Panarelli (Brindisi); Gemmiti, Giannone, Martinelli, Romeo (Cassino); Montella (Catanzaro); Amadio, Di Iorio, Franchini (C.Roma); Cammarota (1), Manca, Memè, Pasca (1) Vianello (Gela); Angotti (Igea V.); Bianchini (Isola L.); D'Ambrosio (J.Stabia); Luppi, Marchano, Mignogna, Nossa (Manfredonia); La Porta, Mitra (Melfi); Caccavale, Ciminà, Lisi (Monopoli); Colluto (Noicattaro); Corsale, Miale (Scafatese); Capocchiano, Cardinale (1), Giurdanella (Siracusa); Camilucci (Vibonese); Napoli (Vico E.)

Il Gela non va oltre il pareggio a reti bianche in un derby comunque ricco di emozioni

Il Siracusa stoppa la capolista Molto bene gli ospiti nel primo tempo, ma la ripresa è dei padroni di casa SIRACUSA GELA

0 0

SIRACUSA (4-3-3): Cecere 6; Iodice 7, De Pascale 7, Perricone 7, Capocchiano 7; Berti 6,5 (39' st Dalì sv), Cardinale 6,5, Giurdanella 7 (26'st Lewandowski sv); Pagani 6,5, Dal Rio 6, Bufalino 6 (22' st Bigatti sv). A disp.: Siringo, Carrozza, De Angelis, Nigro. All.: Sonzogni 7 GELA (4-3-3): Nordi 6; Scopelliti 6,5, D'Aiello 7, Geraldi 7, Memè 7,5; Zaminga 6,5, Schiavon 7,5, Cammarota 6,5; Vianello 6,5 (39' st Manca sv), Pasca 6,5, Criniti 7 (44' st Rabbeni s.v.). A disp.: Ferla, Di Muro, Ambrosecchia, Viviano, Carraro. All.: Provenza 7 ARBITRO: Merchiori di Ferrara 7 NOTE: Derby giocato a porte chiuse e in campo neutro. Ammoniti Dal Rio, Cardinale, Perricone, Cammarota. Angoli 6-5 (3-4). Recupero: pt 2'; st 3'. PALAZZOLO ACREIDE - Un derby certamente emozionante. Il pareggio a reti bianche non chiarisce la sostanza di novanta minuti ben giocati da ambo le parti. Molto solide le difese, che hanno lasciato le briciole ai due terzetti d'attacco. Stavolta il Siracusa si è allineato alla capolista riportando Iodice sulla destra e inserendo Perricone, guadagnandoci in centimetri e attenzione. Sono venute meno le folate offensive di Capocchiano, ma qui il merito è tutto del Gela perché Vianello e Criniti sulle fasce laterali hanno in pratica inchiodato i rispettivi avversari. Il Siracusa ha sfoggiato, per la prima volta nel corso della stagione, il 43-3. Difesa in pratica bloccata, a centrocampo Giurdanella e Berti a supporto con-

tinuo di Cardinale che non ha avuto cedimenti dando un apporto di qualità. Grande sacrificio di Pagani e Bufalino, chiamati sempre ad accorciare e con Dal Rio, in conseguenza, qualche volta isolato. Per un'ora il Gela ha recitato da capolista e tenuto in mano il pallino del gioco, il Siracusa alla distanza ha fatto qualcosa in più tentando anche il colpo a sorpresa. Più vicino al gol il Gela con due salvataggi continui sulla linea di porta dopo la mezz'ora ad opera di De Pascale, prima su conclusione di Zaminga e, poi, di Pasca. Nell'occasione De Pascale è andato anche a sbattere sul palo alla destra di Cecere ed è rimasto un paio di minuti fuori dal campo per rimettersi in sesto. Gran bel Gela, Siracusa molto ordinato. Impeccabile il team di Provenza sulla linea difensiva, Schiavon protagonista a centrocampo. Gli inserimenti continui di Memè hanno messo a dura prova il Siracusa. Più vicino al gol il Gela: 32', sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Schiavon, De Pascale con grande intuizione va sulla linea di porta e si oppone ai tentativi di Zaminga e Pasca. In chiusura di primo tempo il Gela ha anche reclamato per un pallone intercettato dal braccio di De Pascale, intervenuto per spazzare su cross di Crinini. Meno aggressivo il Gela nella ripresa e nell'ultima mezz'ora, il Siracusa ha cercato anche di venire a capo del derby, senza però riuscirci, e con conclusioni tutte fuori bersaglio. Il pareggio è comunque il risultato più giusto. Guadagnato, in fondo, con saggezza tattica da ambedue le formazioni. Ha chiuso in avanti il Siracusa ma la difesa del Gela ha tenuto comunque alla grande. Franco Antonuccio

Manganaro salva il Barletta BARLETTA CISCOROMA

1 1

BARLETTA (4-3-3): Di Masi 6; Romeo 6 (22' st Moring 6), Marchetti 6,5, Sportillo 6, Legittimo 6,5; Menicozzo 6,5, Muwana 6,5, Bendjemia 6 (18' st Manganaro 7); Simoncelli 7, Caggianelli 6, Fanasca 6 (27' st Shiba sv). A disp.: Bersellini, Lanotte, Rescio. All. Sciannimanico 6. CISCO ROMA (4-3-3): Ambrosi 6; Balzano 6, Doudou 6,5, Di Fiordo 6, Angeletti 6; Amadio 6,5, Romondini 6 (35' st La Rosa sv), Mazzarini 6 (45' st Lopiccolo, sv); Babù 6,5, Ciofani 6, Franchini 6 (42' st Guglielmelli, sv). A disp.: Previsti, Padella, Bellè, Di Iorio. All. Incocciati 6. ARBITRO: Operato di Isernia 6 RETI: st 16' Amadio(C), 39' Manganaro(B) NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Muwana e Di Masi. Angoli 4-2 per il Barletta. Tempi di recupero: pt 2', st 5' . BARLETTA - La Cisco Roma torna a casa con un punto e con una buona dose di rimpianti. Soddisfazione si, ma solo a metà. In particolar modo per come si è sviluppata la trama dell'incontro. L'undici di Incocciati scende in campo con la chiara intenzione di ottenere l'intero bottino. L'avvio di gara, però, non è dei migliori. Il Barletta, infatti, scatta meglio dai blocchi, parte subito a mille sotto il profilo dell'intensità e si propone con maggiore insistenza negli ulti-

mi sedici metri. Superate le difficoltà iniziali, però, la Cisco riordina in fretta le idee e riesce ad alzare il proprio baricentro, ma, di fatto, non ci sono particolari sussulti sino all'intervallo. Ripresa. Avvio decisamente più favorevole alla Cisco, più intraprendente e volitiva. Al 11' è Babù a chiamare alla deviazione in corner Di Masi. Il numero uno del Barletta, tuttavia, nulla può al 16' sulla velenosa conclusione di Amadio: il centrocampista romano ha tutto il tempo di addomesticare un cross proveniente dalla sinistra, mirare lo specchio della porta e fare centro. Un minuto dopo arriva la prima sostituzione del Barletta: fuori Bendjemia, dentro Manganaro. Mossa che si rivelerà azzeccatissima. E' proprio Manganaro, infatti, al 39' a pescare il jolly: palla sul mancino, il suo piede preferito, rientro sul destro e conclusione a giro che batte l'esperto Ambrosi. Beffa clamorosa per la Cisco Roma, che in precedenza sembrava avere i mezzi per congelare il minimo vantaggio e gestire la situazione in tutta tranquillità. I laziali, nonostante il duro colpo, hanno la forza per provarci sino in fondo. Nell'ultimo assalto, proprio al novantesimo, Babù e Ciofani in rapida successione hanno la chance di lasciare la griffe da tre punti, ma dopo un'azione confusa in area locale, i difensori biancorossi riescono ad allontanare la minaccia e così finisce 1-1 al “Cosimo Puttilli”. Mario Borraccino

Igea: basta Agostinelli IGEAVIRTUS ISOLALIRI

2 0

IGEA V. (4-3-3): Deliperi 6; Mottola 6, Giardina 6,5, Alizzi 6,5, Vicentini 6; Tummiolo 6,5, Pisciotta 6,5, Procopio 6,5 (33' st Nabil sv); Di Miceli 7,5 (44' st Nuccio sv), Agostinelli 7,5, Cocuzza 6,5 (24' st Angotti 6). A disp.: Cilli, Lo Verde, Stelitano, Cocimano. All.: Zampollini 6,5. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 5; Mallardi 5,5 (13' st Bianchini 5,5), Matrisciano 6, Mucciarelli 5,5, Sperati 4; Galuppi 6, Costanzo 5,5, D'Alessandro 6, La Cava 5,5 (31' st La Rocca sv); Raffaello 5, Simonetta 5. A disp.: Mangiapelo, Mirarchi, Paolacci, Gubinelli, Mastrantoni. All.: Grossi 5. ARBITRO: Aversano di Treviso 6. RETI:pt 19' e 43' Agostinelli. NOTE: Spettatori 500 circa. Ammonito Angotti. Espulso al 16' pt Sperati (I) per una gomitata a Di Miceli. Angoli 3-1 per l'Isola Liri. Recupero: pt 2'; st 4'. BARCELLONA P.G. - La cura Zampollini porta subito i primi frutti. Nella gara d'esordio del nuovo tecnico, l'Igea Virtus centra finalmente la prima vittoria stagionale. Vince grazie alla doppietta di Agostinelli, ma anche grazie ai demeriti di un'Isola Liri che non riesce ad uscire dal tunnel. Vince l'Igea, dunque, anche se nel giorno della prima Zampollini deve fare i conti con ben sei assenze. Di Miceli in pochi minuti fa girar la testa ai difensori dell'Isola Liri.

Ne fa presto le spese Sperati, che si fa beccare dal secondo assistente Bisceglia mentre gli sferra un colpo proibito a palla lontana. E' il 16', l'Isola è già in 10 uomini e per l'Igea la partita si mette in discesa. Trascorrono 3 minuti e ancora Di Miceli scappa sulla destra e dal fondo disegna un cross perfetto per Agostinelli, che di testa non può sbagliare. In vantaggio di un uomo e di un gol, la squadra di Zampollini gioca sul velluto. Ancora Di Miceli, al 38', si fa respingere un gran tiro sul delizioso assist di Tummiolo. Procopio, invece, un minuto più tardi scavalca anche il portiere con un bel pallonetto ma al momento di appoggiare il pallone in rete si fa rimontare da Mucciarelli. L'Isola non si vede, si vede invece ancora Agostinelli che al 43' fa 2-0. Fiorini sbaglia clamorosamente il rinvio e gli regala un pallone facile. Agostinelli lo ringrazia, lo dribbla e mette dentro la palla che chiude il match. Nel finale di tempo appare l'Isola Liri, che ci prova con una gran girata dal limite di La Cava, leggermente fuori dallo specchio della porta di Deliperi. Sicuramente più determinata nel secondo tempo la squadra di Grossi, che dopo un brivido prende in mano le redini del match anche se di grandi occasioni non se ne vedono. La migliore palla gol la crea al 22', quando, sugli sviluppi di un corner, la palla finisce a Matrisciano che in mezza girata fa venire i brividi ai tifosi dell'Igea. Per il resto c'è solo uno sterile possesso palla. Maurizio Licordari

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24 Sport


Il Melfi perde a testa alta a Cassino. Non basta il vantaggio di Chiaria

Sconfitta rocambolesca I gialloverdi si inceppano sul gol del pari. Fatale l’uno-due in 4’ CASSINO MELFI

3 2

CASSINO (4-3-2-1): Indiveri 6,5; Bica Badan 6 (7'st Sfanò 6,5), Bianciardi 6, Merli Sala 6,5, Martinelli 6,5; Kone 6, Giannone 6,5, Camorani 6 (30'st Romeo sv); Mezgour 6, Scappaticci 6,5; Croce 6,5 (18'st Bardeggia 6,5). A disp.: Amadio, Agius, Poli, Conti. All.: Pellegrino 7. MELFI (4-4-2): Careri 6; Rogato 5 (35'st Arvia sv), Sicignano 6, Vignati 6, Naglieri 6,5; Lo Iacono 5, Mitra 6, El Kamch 6,5, D'Andria 6 (11'st La Porta 6); Chiaria 6, Arcamone 6. A disp.: Scarzanella, Gabrieli, Bulla, Dentamaro, Viola. All.: Rodolfi 6. ARBITRO: Lobina di Cagliari 5. MARCATORI: pt 5' Chiaria (M), 30' Mezgour (C), 40' Martinelli (C), 44' Croce (C); st 32' La Porta (M). NOTE: Spettatori oltre 800 con rappresentanza ospite. Ammoniti: Kone (C); El Kamch, La Porta (M). Al 13'st il portiere del Melfi Careri ha respinto in corner un calcio di rigore battuto da Mezgour. Angoli:10-3 per il Cassino. Recupero: pt 3'; st 4'. CASSINO Quanta rabbia per il Melfi che era anche riuscito a portarsi in vantaggio con Chiaria a Cassino. Festeggiano i laziali, ma non ha demeritato la squadra di Rodolfi che conferma le attese e nella prima mezz'ora si conferma padrone del campo, trovando anche la rete del vantaggio con Chiaria. Dopo il fortunoso pareggio degli uomini in maglia azzurra, però, qualche meccanismo si inceppa e la formazione gialloverde incappa in un quarto d'ora di black out che risulterà decisivo ai fini dell'economia dell'incontro. Recrimina comunque la formazione lucana che una volta in vantaggio si è vista negare un calcio di rigore apparso ai più netto: D'Andria, penetrato in area di rigore dalla sinistra, è andato giù dopo lo scontro con il romeno Bica Badan ma l'arbitro ha lasciato correre tra le proteste della panchi-

Recriminazioni per il Melfi, battuto a Cassino nonostante il vantaggio repentino. A destra in alto il rigore parato da Careri e l’esultanza di Mezgour dopo l’1-1

na ospite. Decisione più che dubbia e smentita anche da quanto si può vedere dai riflessi filmati. Il film della gara si apre con la prima emozione: scambio in velocità tra Chiaria e D'Andria, con l'esterno che è impeccabile nel passaggio di ritorno che libera il numero nove al tu per tu con Indiveri: diagonale e vantaggio melfitano. Sembra una giornata nera per il Cassino che, a dirla tutta, pareggerebbe anche immediatamente: Croce corregge in rete la deviazione di un compagno ma la terna annulla la marcatura per un offside (stavolta la segnalazione è buona) dell'attaccante laziale. Il Melfi vede un Cassino punto sul vivo e ci prova: Chiaria riceve spalle alla porta e cer-

ca un gran destro che l'estremo azzurro devia solo previo gran balzo. Il “fattaccio” arriva solo qualche minuto dopo: D'Andria scappa via lungo la corsia mancina e una volta in area impatta con Bica Badan. Si urla al rigore ma il direttore di gara è irremovibile. Il Cassino sembra la brutta copia di quello ammirato nelle prime cinque giornate di campionato ma a rimettere le cose a posto per gli uomini di mister Pellegrino arriva la rete del pari. Careri, fermo da mercoledì per un problema fisico e provato a lungo dallo staff sanitario gialloverde prima di scendere in campo, non è esente da colpe: il tiro non particolarmente pretenzioso del marocchino Mezgour, che cal-

ciava da posizione defilata sulla sinistra, è deviato dall'estremo lucano ma la sfera con uno strano effetto termina ugualmente in fondo al sacco. La bilancia si capovolge ed è il Melfi ad andare sotto scacco. Da una punizione calciata da Giannone giunge il punto del 2-1 dopo neanche 10 minuti dal pari: Careri è anche stavolta protagonista in negativo uscendo in maniera quanto meno avventata; la sfera, dopo un rapido batti e ribatti, arriva a capitan Martinelli che gira in rete con il destro. Il Cassino gioca sulle ali dell'entusiasmo e Careri si riscatta parzialmente deviando in corner una conclusione di Scappaticci. Da questa azione nasce però il tris azzurro: tiro di Gian-

none dalla distanza, Croce si inserisce in area ed approfitta della deviazione per toccare in porta da distanza ravvicinata. Nella ripresa i cassinati controllano e si permettono anche il lusso di fallire un penalty con il marocchino Mezgour (parato). La Porta entra e giova alla manovra gialloverde: il numero 16 realizza un calcio di punizione preciso dopo un riuscito schema che vede anche la partecipazione di Mitra, ma i cassinati chiudono i varchi e portano a casa i tre punti. Il Melfi ha comunque dalla sua la consolazione (parziale ma valida) di essersela giocata fino al triplice fischio. Alessandro Salveti

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Sport 25

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Le pagelle Careri, croce e delizia. Rogato in grande sofferenza

Il migliore è El Kamch Naglieri è assai combattivo. La Porta dà vivacità. Male Lo Iacono CARERI (6) - Destinato a non scendere in campo a causa di alcuni problemi fisici, è comunque attento in avvio su Merli Sala. Poi deve inchinarsi tre volte, anche per sua colpa, a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Nel frattempo si era esaltato sulla conclusione di Scappaticci. Torna alla sufficienza (sulla quale incide appunto l'attenuante della condizione) parando un rigore a Mezgour. ROGATO ( 5) - Compito arduo il suo. Soffre il movimento di Mezgour che spesso prova a saltarlo. Incerto. ARVIA ( NG) SICIGNANO ( 6) - Contiene Croce al meglio che in occasione del gol. Causa con una deviazione di mano il rigore poi fallito. VIGNATI ( 6) - Ordinaria amministrazione. Bada al sodo ed ha nella ripresa il merito particolare di salvare un gol fatto su Mezgour lanciato in contropiede. NAGLIERI (6,5) - Autore di pregevoli interventi aerei. Nel primo tempo prova a sostenere l'azione offensiva. Poi è costretto dal Cassino a mantenere la posizione, dimostrando comunque le sue qualità. Sicuramente tra i migliori. LO IACONO ( 5) - Appoggia il fraseggio di centrocampo e cerca di essere l'uomo in più in fase d'attacco. In realtà non incide gran che. MITRA (6) - Lotta con tenacia su In alto l’undici schierato da Rodolfi ad inizio match. Qui sopra due azioni sul campo del Nazareth di Cassino ogni pallone. Contrasta e cerca di rilanciare. Dai suoi piedi na-

scono le migliori azioni offensive della compagine gialloverde e lui risulta essere il faro del centrocampo. EL KAMCH (6,5) - Probabilmente il migliore del Melfi. Dinamico e dotato di buona tecnica lotta fino alla fine pagando anche con un'ammonizione la sua generosità. D'ANDRIA ( 6) - Buoni i suoi spunti offensivi. Non si arrende e sprona i suoi anche sull'1-3. Lascia il posto a La Porta. LA PORTA (6) - Sempre nel vivo del gioco, combina di precisione con Mitra la punizione dal limite che frutta il gol del 3-2. CHIARIA (6) - Primo tempo molto buono per lui. Segna dopo un triangolo stretto con D'Andria piazzando il pallone nell'angolo lontano. Pericoloso più volte, alla distanza cala visibilmente. ARCAMONE ( 6) - Ispiratore delle manovre offensive. Si affanna per dare un dispiacere al Cassino che poteva essere la sua squadra in questa stagione. RODOLFI (6) - Il suo Melfi gioca senza timore contro il Cassino e finchè rimane compatto dimostra di meritare il vantaggio, tenendo viva la preoccupazione del suo collega Pellegrino. Subiti i primi due gol ingenuamente la squadra però si disunisce e non riesce più a recuperare la partita. L'ingresso di La Porta si rivela indovinato.

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26 Sport


Spogliatoio Rodolfi difende Careri. La Porta: «Peccato»

«Un ko immeritato» CASSINO - Melfi sconfitto all'ombra dell'abbazia dopo essere stato inizialmente in vantaggio. Su questo dato si concentrano le recriminazioni dei tesserati gialloverdi: “Siamo partiti - disamina Antonio La Porta, autore della seconda rete melfitana - alla grande, la squadra era molto pimpante. Sapevamo di venirci a giocare una gara difficile, il Cassino era in un ottimo momento di forma e lo ha dimostrato anche oggi, è sicuramente una delle formazioni migliori del nostro girone. La nostra partenza è stata veramente da sogno, il gol di Roberto Chiaria sembrava metterci le cose in discesa ma dopo la mezzora iniziale evidentemente ci siamo un po' rilassati e loro ci hanno punito”. A chi gli fa i complimenti per lo schema con Mitra che ha fruttato la se-

gnatura, La Porta risponde: “Sul calcio di punizione ammetto di essere stato anche fortunato. Abbiamo riaperto la gara ma ci resta il rammarico di non essere comunque riusciti ad arrivare al pareggio”. Ben diverso il morale del tecnico lucano, Paolo Rodolfi: “Secondo me - esordisce l'allenatore - la sconfitta è immeritata. Accettiamo, come giusto che sia, il verdetto del campo ma non ne sono pienamente convinto. Ad una prima mezzora giocata bene, con il Cassino onestamente schiacciato nella sua metà campo, ha fatto seguito una follia generale con la quale abbiamo regalato due reti alla formazione di casa. Il primo nasce da un nostro errore mentre il secondo mi dicono che sia stato realizzato addirittura in fuorigioco. A fare la differenza sono stati unica-

L’avversario di domenica

Monopoli, pari nel derby MONOPOLI BRINDISI

1 1

MONOPOLI (4-3-3): Corno 6; Vincenti 6, Ciminà 7, Caccavale 6,5, Imburgia 6,5; Bonfardino 5,5, Lanzillotta 5, Cortesi 5 (35' st Volpe sv); Lacarra 4, Balistreri 5,5 (39' st Loseto sv), Lisi 6 (29' st Tranchina 6). A disp.: Vurchio, Costantino, Scrò, Corsi. All.: Pellegrini 6. BRINDISI (4-4-2): Petrocco 6; Panarelli 7, Trinchera 6, Idda 6, Suriano 6,5; Fiore 5,5 (28' st Pasqualini 6), Piccinni 6,5, Battisti 7, Pizzolla 6,5; Moscelli 6 (38' st Alessandrì sv), Da Silva 6,5 (32' st Galetti 6). A disp.: Ferrante, Minopoli, Siclari, Albadoro. All.: Silva 6. ARBITRO: Liotta di Lucca 6. RETI: pt 18' Da Silva, 38' Ciminà. NOTE: spettatori 2000 circa. Espulso al 49' st Lacarra per proteste. Ammoniti: Vincenti, Lanzillotta, Balistreri, Panarelli, Fiore. Angoli 2-0 per il Brindisi. Recupero: pt 1'; st 4'. MONOPOLI- Nemmeno il Brindisi riesce a sfatare il tabù del Veneziani, stadio in cui la società biancoazzurra non è mai riuscita a vincere. Il tanto atteso derby tra la squadra dei fratelli Barretta e quella della famiglia Ladisa si è concluso con una rete per parte, con i padroni di casa bravi a capitalizzare al meglio una delle rarissime azioni da gol e gli ospiti ingenui nel non riuscire a vincere una gara in cui hanno subito un solo tiro in porta. All'ingresso in campo, il Monopoli schiera il classico 4-3-3, mentre Silva risponde con un 4-4-2 sino ad ora raramente utilizzato, con Fiore e Pizzolla sulle corsie laterali ad agire in supporto della coppia offensiva formata da Moscelli e Da Silva. Tanta la sfortuna in casa biancoazzurra, che oltre ai già noti indisponibili, deve rinunciare anche al forte difensore centrale Taurino, infortunatosi nel riscaldamento pre-partita. Al suo posto, Silva manda in campo Idda a far coppia con Trinchera. Pronti via ed il Brindisi si fa subito pericoloso, con Moscelli che gira di poco alto sulla traversa un perfetto cross di Pizzolla. Al 7' è invece Fiore a mettere in mezzo un pallone pericolosissimo, che però attraversa

tutta l'area di rigore senza che nessun giocatore brindisino riesca a deviare in rete. Al 14' scattano le proteste dei padroni di casa, per un gol annullato a Lisi colto in posizione di fuorigioco su un tardivo lancio di Balistreri. Al 18' il Brindisi passa in vantaggio: Suriano mette in mezzo un cross tagliato dalla sinistra, la difesa del Monopoli si fa cogliere impreparata ed il goffo tentativo di respinta del portiere Corno finisce tra i piedi di Da Silva il quale insacca con decisione il gol dell'1-0. Il Monopoli non riesce a reagire ed il suo gioco si deve limitare a lanci lunghi per scavalcare la supremazia degli avversari nella zona centrale del campo. Da Silva sfiora il raddoppio in ben due occasioni: al 23', con un tiro dalla distanza che termina di poco alto sulla traversa e al 30' con una grande conclusione dopo una triangolazione con Moscelli, che il portiere Corno devia in corner. Sul successivo calcio d'angolo, Moscelli serve indietro per l'accorrente Suriano, il quale lascia partire un missile rasoterra che fa la barba al palo. Al 37', a conferma della classica regola del gol mangiatogol subito, il Brindisi subisce la rete del pareggio nella prima ed unica azione pericolosa del Monopoli: capitan Bonfardino conquista una punizione dall'out destro sulla tre quarti; il mancino Cortesi si incarica dell'esecuzione e sul suo lancio è il difensore Ciminà ad anticipare tutti spedendo alle spalle dell'incolpevole Petrocco la palla del pareggio. Nella ripresa la musica non cambia. Al 15' Pizzolla fallisce una ghiotta occasione da rete, quando su perfetto lancio di Battisti si ritrova da solo a tu per tu con l'estremo difensore monopolitano. Al 33' il neo entrato Galetti sfiora subito il gol dell'ex con un grandissimo tiro al volo dalla lunga distanza, che sfiora l'incrocio dei pali alla sinistra di un impietrito Corno. Al 35' il Monopoli prova a farsi vivo con un tiro da lontano di capitan Bonfardino, mentre al 44' l'ultima grande occasione del match è ancora per il Brindisi: Galetti riceve un cross dalla sinistra che lo smarca da solo in area di rigore, ma il suo deciso colpo di testa viene respinto miracolosamente da Corno, il quale salva così il risultato.

mente questi nostri errori, poiché le due segnature di Mezgour e di Martinelli sono risultate decisive nella storia di questa partita. La seconda specialmenteci hatagliato le gambe semplificando di molto le cose per il Cassino”. Gran parte delle responsabilità sui gol sono sembrate dell'estremo difensore Careri, ma Rodolfi lo difende a spada tratta: “Careri - risponde il tecnico - era fermo da mercoledì, ha avuto un problema alla schiena, stava bene ed abbiamo deciso di farlo giocare. Non lo criminalizzo e non gli attribuisco alcuna colpa: abbiamo perso regalando i due gol, questo è stato decisivo. Chi abbia sbagliato non fa differenza”. Ovviamente l'allenatore cassinate Pellegrino fa i complimenti ai suoi: “L'inizio è stato in salita, ab-

biamo subito gol da parte del Melfi, quindi siamo stati bravi a riprendere confidenza con la gara, abbiamo creato diverse occasioni da rete e siamo riusciti anche a farne tre. Ottima la reazione nel primo tempo, ottima la voglia di fare la partita; con il calcio di rigore che purtroppo abbiamo sbagliato potevamo chiuderla nel secondo tempo, ma mi è piaciuto molto lo spirito con cui la squadra ha giocato ed ha reagito, poiché credoche il Melfi sisia dimostrato una buona squadra, assolutamente da rispettare. Un plauso vorrei rivolgerlo a Bardeggia perché credo che in questo momento, nel bene o nel male, sia un po' l'esempio dei valori di questo Cassino: sacrificio e voglia di far bene, con tutti gli errori ed i limiti che dobbiamo ancora migliorare”.

Paolo Rodolfi

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Sport 27

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Dopo due minuti dal gol di Perna arriva la replica di Miale

Un derby pari in tutto Occasioni, rimpianti e recriminazioni su entrambi i fronti SCAFATESE 1 AVERSANORMANNA 1 SCAFATESE (4-3-3):De Felice 6,5; Colella 6, Mastronicola 6, Miale 6,5 (35’ st Pagano sv), De Girolamo 6; Basile 6,5, Matinella 6, Corsale 6; Nunziata 5,5 (1’ st Ramaglia 6), Pignatta, Sifonetti 7. A disp.: Sorriso, Pepe, Ammirati, Avallone,Del Sorbo, Pagano. All.: Esposito 6. AVERSA NORMANNA (4-4-2): Pettinari 7,5; Ciminari 5,5 (22’ st Balestrieri sv), Di Girolamo 5,5, Parisi sv (21’ st Campanella 6), Bertoncini 6; Chietti 5,5, Massimo 6, Arini 6, Mariniello 6 (26’ st Zolfo sv); Perna 6,5, Prisco 5,5. A disp.: Del Giudice, Pistillo, Tovalieri, Longo. All.: Sergio 6. ARBITRO: Di Ciommo di Venosa

6. RETI: pt 42’ Perna (AV), 44’ Miale (S). NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Bertoncini, Arini, Corsale, Di Girolamo. Pettinari para un rigore calciato da Pignatta al 35’ pt. Angoli 7-6 per la Scafatese. Recupero: pt 1’; st 6’. SCAFATI - Il derby della punta smarrita. Il derby dell’occasione persa. La perde la Scafatese, che non capitalizza l’opportunità dal dischetto complicandosi la vita per il resto della gara. La perde anche l’Aversa che trova il vantaggio con Perna ma si fa rimontare dopo neanche due minuti. Storia di un derby senza tifosi ospiti ma con tanta voglia di punti da entrambe le parti. Alla Scafatese non basta il

miglior Sifonetti della stagione per “vedere” la carta da tre punti. L’Aversa invece si coccola le leve di Pettinari che sventa anche un rigore nel primo tempo. Il terreno di gioco non permette troppe concessioni allo spettacolo, tuttavia Sifonetti è provvisto di licenza speciale e, da buon condottiero, prende per mano la squadra e la conduce ad un passo dal vantaggio. L’Aversa concede poco ma perde quasi subito Parisi per infortunio (dentro il giovane Campanella) e, dopo una fase di studio, dà l’occasione a Pettinari di mettere in mostra le sue qualità. Ottima risposta su un destro a giro dal limite si Sifonetti (imbeccato da Corsale) esemplare nell’occasione del rigore fallito da Pignatta. L’azione è partorita dal talento di Sifonetti: cross di sinistro dal fon-

do, testa di Pignatta ma Pettinari è reattivo, ribattuta di Nunziata ma non c’è nulla da fare, il portiere è insuperabile. E lo sarà ancora qualche istante dopo. Tocco di mano in area su cros di Basile. Pignatta dagli undici metri è condizionato dai precedenti interventi dell’avversario e non si stupisce del successivo volo che devia la sua conclusione. Si stupirà invece poco dopo quando su cross di Bertonicini dalla sinistra Perna si trova tra i piedi (sponda di Prisco) la palla giusta ed insacca da due passi. Da non crederci per la Scafatese. Ci crede tuttavia Sifonetti, la sua rabbia si trasformerà in oro: parabola precisa da calcio d’angolo, Miale svetta di testa ed il pareggio ridà colore al viso di Esposito. Il finale di primo tempo è dunque un turbine di emozioni

che si discosta da tutto il resto. Anche nella ripresa infatti il gioco stenta a decollare. Esposito avvicenda l’impalpabile Nunziata con Ramalgia, Sergio ritiene affidabile l’undici iniziale. De Felice, inviperito dagli interventi di Pettinari, decide di mettersi alla sua altezza neutralizzando al 9’ un colpo di testa ravvicinato di Perna (su assist dalla sinistra di Mariniello). Tuttavia l’occasione migliore è della Scafatese. Ancora una volta sotto forma della fantasia di Sifonetti: palla di prima verso Corsale su lungo lancio di Basile, la conclusione del centrocampista all’interno dell’area termina di poco alta sulla traversa. Lo stesso Corsale calcerà alle stelle l’ultima opportunità per la Scafatese. Andrea Buonaiuto

Manfredonia ok a 6’ dalla fine

Botta e risposta decide Luppi mente tra le braccia di Petruzzelli. Al 18' il Manfredonia invoca il penalty: Giglio viene atterrato in area ma MANFREDONIA (4-3-3): l'arbitro fa cenno all'attacFortunato 6; Di Pasquale 6, cante sipontino di rialzarsi. Parisi 6, Nossa 6,5, Sabatino Passano alcuni minuti e Ari6; Vitiello 6, Di Toro 6 (29' st gò sfiora la marcatura con Stella 6), Pirrone 6; Migno- un gran sinistro al volo che gna 6 (40' st Pisa sv), Giglio sorvola la traversa. Poi è Mi5,5 (22' st Luppi 6,5), Arigò gnogna ad impegnare Pe6,5. A disp.: Groppioni, Car- truzzelli con un bel diagonarieri, Moro, Triggiani. All. le respinto dal portiere noiano. Alla mezz'ora si vede il Bucaro 6,5 NOICATTARO (3-5-2): Pe- Noicataro con un tiro di Coltruzzelli 6; Lorusso 6, Fumai luto bloccato con sicurezza 6, Lanera 6; Colluto 6,5, Lo- da Fortunato. In chiusura di russo 6 (22' st Fiorentino sv), tempo, Noicattaro vicino al Ladogana 6 (22' st Doria 6), vantaggio con Zotti ma ForZotti 6,5, Loseto 6; Giampao- tunato respinge in angolo. lo 6,5, Lanave 6 (29' st Sassa- La ripresa si apre con il Manfredonia che rini sv). A ditrova il vansp.: Musacco, taggio con Aliperta, PerArigò ben rone, Piano. imbeccato da All. Carella 6 Mignogna. ARBITRO: Passano tre Giallanza di minuti e il Catania Noicattaro RETI: st 12' trova il paArigò (M), 15' reggio con Giampaolo una splendi(N),16' Nossa da mezza ro(M), 27' Colluvesciata di to (N), 39' LupGiampaolo. pi (M). Neanche il NOTE: Ossertempo di vato un minuesultare e il to di silenzio Manfredonia per ricordare passa nuovala scomparsa mente in vandi Antonino taggio con Gargiulo, alle- Bucaro del Manfredonia Nossa, bravo natore in sea mettere in conda del Manfredonia nella stagione rete da pochi passi il cross 2007/08. Spettatori 1023 del compagno Arigò. Gara per un incasso di 8.583 euro. che si fa più veloce, NoicattaAmmoniti: Di Pasquale (M), ro alla ricerca del pareggio, Giglio (M), Arigò (M), Pe- Manfredonia pronto a sfruttruzzelli (N) Lorusso (N), tare le ripartenze. Al 27' gli Colluto (N), Fumai (N). An- sforzi del Noicattaro vengogoli 7-4 per il Manfredonia . no premiati. Colluto sfrutta al meglio l'assist di Doria: Recupero: pt 1'; st 6' . cross radente da sinistra, MANFREDONIA - Il Noicat- Colluto ringrazia e con un taro tocca il punto più basso piattone destro mette in rete. della sua terza stagione tra i Sulle ali dell'entusiasmo, il professionisti e nel derby Noicattaro si fa più intracontro il Manfredonia rime- prendente e in più di un'ocdia la sesta sconfitta conse- casione sfiora la rete del sorcutiva. Quindici reti al passi- passo. Al 39',però, è il Manvo, solamente quattro quelle fredonia a trovare la rete del realizzate. Per i ragazzi di vantaggio con un gran deCarella adesso la situazione stro di Luppi che si insacca diventa delicata. Occorre sotto la traversa. In pieno reuna vittoria per rialzare il cupero Lanera manda alle morale di una squadra che, stelle la palla del possibile pur giocando bene, alla fine pareggio. Neanche i sei dei novanta minuti di gioco munti di recupero concessi soccombe sotto in colpi del- dall'arbitro consentono al l'avversario di turno. Padro- Noicattaro di trovare la rete ni di casa che partono subito del pareggio. A fine gara alla ricerca del gol. Al 14' doccia frettolosa per tutti e Arigò si invola sulla corsia poi in pullman senza rilamancina ma al momento del- sciare dichiarazioni. la conclusione calcia debolAntonio Guerra

MANFREDONIA 3 NOICATTARO 2

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28 Sport


2ª Divisione. Le aquile giallorosse battono il Viquo Equense e ritornano ad agganciarsi alla vetta

Il Catanzaro torna a sorridere Longoni regala tre punti sul fischio di chiusura del signor Pasqua CATANZARO V. EQUENSE

2 2

CATANZARO (3-4-3): Vono; Ciano, Gimmelli, Di Maio; Di Cuonzo Lodi (18’ st Basile), Benincasa, Unniemi (18’ st Longoni); Caputo, Mosciaro, Montella (30’ st Corapi). In panchina: Parisi, Di Meglio, Corapi, Basile, Gigliotti, Longoni, Capicotto. All.: Auteri VICO EQUENSE (3-1-4-2): Munao; Chiariello, Scognamiglio, Cinque; Burgos, Armellino, Gargiulo, Violante, Donnarumma (1’st Hodza); Trapani, Napoli. A disposizione: Izzo, D’Esposito, Lupico, Hodza, Rapesta, Tedesco, Loreto. All: Ferraro ARBITRO: Pasqua di Tivoli (Atta Alla Mostafa e Servillo) MARCATORI: 16’pt autogol Scognamiglio (VE), 13’ st Trapani (VE), 48’ st Longoni (C). NOTE: angoli 8 - 5 per il Catanzaro (p.t. 2-5 per il Vico Equense). Recupero: 0' pt, 4' st. Ammoniti: 26’ pt Burgos (VE), 27’ pt Violante (VE), 31’ Gimmelli (C), 49’ st Di Cuonzo (C). Spettatori: 1.877 compresa la quota abbonati (623). Giornata nuvolosa con il terreno del Ceravolo allentato dalla pioggia caduta per tutta la settimana.

L’esultanza dei giallorossi Sotto: la gioia di Longoni

di FRANCESCO IULIANO CATANZARO – Tre punti, quelli conquistati contro il Vico Equense, che consentono al Catanzaro di rimanere agganciati alle prime posizioni della classifica anche se, in una classifica morale e punti alla mano, i giallorossi erano e rimangono primi in classifica con due lunghezze sopra ai siciliani del Gela. Sugli spalti del Ceravolo il pubblico di sempre. Poco più di mille e ottocento spettatori con gli ultras che hanno disertato le gradinate, in segno di protesta, per tutto il primo tempo e ritornando al centro della curva Massimo Capraro solo nella ripresa. Vincere ieri, per il Catanzaro, dopo aver incassato la penalizzazione di tre punti dalla Commissione disciplinare, era importante e Ferraro, l’allenatore dei campani, questo lo sapeva. Ecco allora che il tecnico campano mette in campo una formazione quasi senza un modulo, con i tre difenso-

ri Chiarello, Gargiulo e Cinque, in marcatura a uomo rispettivamente su Caputo, Mosciaro e Montella e con Scognamiglio dietro a tutti. Un atteggiamento che però non tarda a dare i segnali di cedimento, quando al 13’ del primo tempo, una difesa concentrata più sui singoli che non sulla zona, consente

al Catanzaro di portarsi in vantaggio grazie ad un autogol proprio del centrale difensivo Scognamiglio. Auteri, da parte sua, deve correre ai ripari per l’assenza di Bruno, vero motore del centrocampo giallorosso in questo inizio di campionato. Al suo posto il tecnico manda in campo il neo acquisto

Unniemi, spostando a centrale di centrocampo Benincasa. In avanti Montella viene preferito a Longoni che comunque entra nella ripresa firmando il gol della vittoria. La cronaca della partita racconta di un Catanzaro determinato a fare sua l’intera posta e di un Vico Equense che, alla fine, paga pedaggio per aver giocato una partita pensando più a non prenderle che a fare risultato. Il primo tempo è tutto a favore degli uomini di Auteri che iniziano la girandola delle occasioni già al 5’ con Mosciaro che manda di poco a lato sulla sinistra di Munao. Mosciaro che si ripete al 14’ con un tiro fotocopia a quello di quindici giorni fa contro l’Igea Virtus, in quel caso, vincente. Al 16’ l’autogol di Scognamiglio che mette alle spalle di Monao deviando un tiro cross di Ciano. Sino al 45’ in campo c’è solo il Catanzaro con gli avversari che si presentano davanti a Vono solo al 22’ quando è bravo a ribattere i tiri in sequenza di Violante e Burgos. Nella ripresa, il vantaggio acquisito, abbassa i ritmi dei padroni di casa lasciando il campo agli avversari. Tra i più attivi sicuramente Armellino,Violante e Burgos senza dimenticare il giovane Chiarello che ha tenuto a bada l’estro di Caputo. Al 13’ la tenacia dei ragazzi di Ferraro viene premiata con il gol di Trapani. Un gol che risveglia il Catanzaro che non ci sta a lasciare punti agli avversari ed inizia a giocare come meglio sa. Giusto il tempo di riordinare le idee ed inizia lo show delle occasioni mancate. Ci prova il solito Mosciaro in acrobazia di testa e su punizione. Quindi è il turno di Corapi, che si divora un gol a pochi centimetri dalla linea di porta prima che, ancora Mosciaro, al 45’, colpisca il palo con Munao ormai battuto. L’ultimo acuto è di Longoni. L’argentino si ritrova il pallone sui piedi dopo una ribattuta della difesa su tiro di Basile. E’ il gol della vittoria. Un gol che cancella, agli avversari, l’illusione di un risultato positivo e libera l’urlo di gioia di quanti, ieri, hanno voluto dare il loro sostegno ad una squadra che merita sicuramente molto di più.

A fine gara sotto la Curva Capraro

PAGELLE CATANZARO VONO (6) – La solita indecisione su una palla innocua limita la valutazione del giovane portiere che però si riscatta brillantemente in due occasioni. Incolpevole sul gol di Trapani DI CUONZO (6) – Fa bene tutto ciò che la gara gli propone. Partono dai suoi piedi un paio di cross che mettono gli attaccanti in condizione di tirare verso la porta di Munao. Sufficiente la sua prova. DI MAIO (6) – Non lascia spazio al suo avversario che fa ben poco per impensierirlo. Si propone anche in fase offensiva. BENINCASA (6,5) – Come ogni domenica corre molto e da’ il suo apporto al centrocampo. Si rende anche pericoloso quando prova una conclusione a rete. Buona l’intesa con il compagno di reparto Lodi. CIANO (6,5) – Il gol del vantaggio nasce da un tiro cross. Si propone più di una volta sulla fascia di competenza e non disdegna di costruire il gioco cercando la collaborazione dei compagni di centrocampo. GIMMELLI (6) – E’ il capitano e non si discute. Gioca come sempre una partita tutta anima e agonismo. Nonostante un ammonizione sproporzionata per una simulazione nell’area avversaria, si fa rispettare quando gli animi, in campo, si scaldano MONTELLA (5,5) – Ha sofferto la marcatura a uomo di Cinque. Le non buone condizioni del momento non esaltano le grandi qualità tecniche dell’attaccante. Dal 30’ del st CORAPI (6). L’attaccante si da un gran da fare e va anche vicino al gol. LODI (5,5) – Si impegna ma non è il Lodi delle altre volte. Che sia Bruno dipendente? Dal 18’ del st BASILE (6). Buona anche questa prestazione per il centrocampista cresciuto nelle giovanili dell’Fc. Da lui parte il tiro da cui arriva il gol della vittoria segnato da Longoni. MOSCIARO (6,5) –Per parlare di una prestazione al di sopra della sufficienza piena gli è mancato solo il gol. CAPUTO (6) – Si è dato da fare come sempre distribuendo palloni ai compagni. Anche lui, come Montella, ha sofferto la marcatura a uomo di Chiariello. UNNIEMI (5) – Non è al meglio della condizione e si vede in più di qualche occasione. Sicuramente da rivedere. Dal 18’ del st LONGONI (6,5). Si ferma di correre solo quando riesce a fare gol per raccogliere l’abbraccio dei compagni di squadra. (f. i.)

Il tecnico sul Viquo Equense: «Una squadra scorbutica che pensa a non prenderle»

Auteri: «Creato gioco e vinto meritatamente» di ANTONIO CIAMPA

Auteri si sbraccia dalla panchina

CATANZARO – Che ci fosse una qualche ruggine tra Auteri e lo staff tecnico del Vico Equense è stato evidente fino dallo svolgimento della gara allorquando più volte i due tecnici si sono beccati con toni e gesti evidentemente fuori ordinanza durante il gioco. La riprova si è quindi avuta negli spogliatoi in cui alcune parole di Auteri – dimessosi lo scorso anno a Siracusa proprio al termine della sconfitta patita a Vico Equense – hanno scatenato una piccola bagarre nel clan campano con Ferraro che ha però preferito evitato di gettare eccessiva benzina sul fuoco. «Il Vico è una squadraccia – ha infatti esordito senza mezzi termini il tecnico siciliano – che fa del non gioco la sua arma. Contro di loro è difficilissimo giocare visto che la palla sta sempre per aria. Ciò nonostante abbiamo creato la solita decina di palle gol ed abbiamo meritatamente vinto contro una squadra scorbutica che pensa esclusivamente a non prenderle».

Auteri si spinge oltre fino a definire deontologicamente scorretto l’operato del suo avversario digiornata: «Non si rispondealpubblicocosì comehafattoFerraro durante il match. Evidentemente è abituato ad altri scenari ed il professionismo non lo conosce a fondo». Dopo la sfuriata – peraltro pronunciata con toni pacati – Auteri passa alla disamina della gara: «Raramentemi è capitato di dovere fronteggiare delle marcature ad uomo come ha fatto il Vico. Ciò nonostante abbiamo tenuto bene il campo che era pesante e che ci ha messo sovente in difficoltà. Vincere era importante per tenere il passo di questo inizio di torneo ed il fatto che il gol sia arrivato all’ultimo minuto è irrilevante. Come detto, abbiamo avuto decinedi pallegol chenon abbiamo sfruttato d’un soffio». Infine, il tecnico giallorosso, si sofferma sulla prestazione di alcuni singoli: «Unniemi è ancora in evidente ritardo rispetto ai compagni, ciò nonostante ha fatto anche lui la sua parte. Certo deve anco-

ra crescere tanto ma io attenderei prima di giudicarloa dovere.Longoni continua asegnare equestononpuò chefarmipiacere. Che segni quando entri dall’inizio oda partitaincorsoonestamente miinteressa poco. Vono oggi è stato decisivo. Però, così come non è il caso di criticarlo troppo quando sbaglia, non è neanche il caso di esaltarlo troppo adesso. E’ un ragazzo che ancora deve crescere molto ma che sta facendo intravedere doti decisamente interessanti pur con qualche ingenuità». Dopo Auteri è il sorriso a trentadue denti dell’argentino Longoni a chiudere la teoria di interventi in sala stampa: «Sono in un momento fortunato. L’anno scorso ho avuto poche occasioni per mettermi in mostra ad Arezzo. Ora qui a Catanzaro mi trovo bene con un modulo che esalta le caratteristiche di noi attaccanti. Entrarea partitaincorsoo dall’inizio per me è quasi indifferente. So di dovere dimostrare tanto e cerco di sfruttare tutte le possibilità che mi vengono concesse».

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Sport 29

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

2ª Divisione. La Juve Stabia sbanca il “Razza” con una rete di De Angelis. Traversa per Camilluzzi

Vibonese, è il solito refrain La squadra gioca alla pari, ma cede nuovamente di stretta misura VIBONESE JUVESTABIA

0 1

VIBONESE (4-3-3): Mengoni; Rugiero Conti Patanè Milanese; Lopetrone (31'st Biava) Pirrone Gatto (12'st Di Mauro); Sperandeo (12'st Omolade) Camilluzzi Riccobono. A disp. Senatore, Perna, De Marco, Orefice. All. Galfano JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6,5; D'Ambrosio 6,5 Maury 6,5 Gritti 6,5 Moretti 6 (21'st Ametrano 6); Capparella 6,5 Acoglanis 7 Ruscio 6,5 Amore 6,5; De Angelis 6,5 (26'st Peluso sv) Vicentin 6 (31'st Dall'Acqua sv). A disp. Panico, Fabbro, Mineo, Gomes. All. Rastelli. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto 5,5 (Vigo di Acireale e Mercante di Agrigento) MARCATORE: 35'pt De Angelis NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Di Mauro (V), Gritti, Soviero (JS). Angoli: 4-0. Rec. 2'pt e 4'st. di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Ci fosse una classifica dei rimpianti, la Vibonese sarebbe in vetta. Esistesse una graduatoria delle occasioni perdute, nessuno sarebbe al livello dei rossoblù. C'è, però, da fare i conti con la classifica reale, bugiarda per quanto si voglia, ma inesorabile nei confronti della band di Galfano, ancora a secco di vittorie e con appena 1 punto in saccoccia (la metà di quelli conquistati sul campo). Cisco Roma, Siracusa, Monopoli e, buon ultima, la Juve Stabia sono nelle zone di vertice della classifica e in estate non hanno badato a spese pur di primeggiare. Tutte e quattro hanno battuto la Vibonese, ma il campo ha detto che nessuna le è stata superiore. Lo stesso campo ha ribadito in ben quattro circostanze che si è perso immeritatamente. Sempre sul rettangolo verde la formazione di Galfano ha giocato contro autentiche corazzate senza raccogliere nulla. E' stato così in precedenza, si è ripetuto stavolta con la Juve Stabia, una formazione che

PAGELLE VIBONESE MENGONI (6) - Sul gol fa quel che può, senza riuscire ad allontanare la sfera e nel finale evita il raddoppio. RUGIERO (6) - Se ne sta sulle sue, pensando esclusivamente a difendere. MILANESE (5,5) - Da quelle parti una volta si sfornavano assist al bacio. Vederlo al cross è un miraggio e anche in difesa va spesso in affanno. PATANE' (6,5) - Ingaggia un bel duello con Vicentin, al quale concede pochissimo. Stavolta il reparto arretrato ha retto discretamente, concedendo pochissimo a bocche di fuoco micidiali. PIRRONE (5) - Non è ancora lui. Viaggia a scartamento ridotto e il centrocampo ne risente. CONTI (6,5) - De Angelis è un brutto cliente e gli scappa una sola volta. Questo, però, non deve intaccare un giudizio positivo per una prestazione gagliarda. SPERANDEO (5) - Una partita anonima, senza guizzi e senza lampi. Dal 12' st OMOLADE (5,5) - Non è ancora il calciatore che tutti si aspettano di vedere. Ci vuole pazienza, ma fino a quando?

De Angelis corregge in rete la sfera respinta da Mengoni: è il gol della vittoria (foto di Armando Lo Gatto)

si può permettere il lusso di tenere in panchina gente del calibro di Peluso, Dall'Acqua e Ametrano, per esempio, ma anche Panico e Fabbro. Detto questo, però, va evidenziato che il piatto piange, ma francamente sarebbe giusto processare la squadra dopo una gara simile? No, a nostro giudizio non è giusto, anche se è arrivato il momento di invertire la rotta, di segnare e di vincere, a cominciare dalla prossima trasferta di Noicattaro (un autentico scontro diretto). LA GARA - Ha vinto la Juve Stabia, grazie ad un gol di De Angelis che da pochi passi ha raccolto una doppia respinta di Mengoni su testata di Amore, su cross dalla destra di D'Ambrosio. Al primo tiro in porta le vespe campane hanno fatto gol: beffa amara, ma è il calcio, signori. Dall'altro lato, invece, il buon avvio ha prodotto un'occasionissima di Patanè non sfruttata a dovere e un po' di sofferenza sul pressing alto della Juve Stabia, anche se di pericoli reali per Mengoni neanche l'ombra (a parte quando l'estremo di casa si

Ruscio, un ritorno da vincitore VIBO VALENTIA - Lo aveva preannunciato in settimana al Quotidiano. Giovanni Ruscio è stato di parola. Aveva detto che non avrebbe rivolto il saluto a Galfano e così è stato, nonostante il tecnico della Vibonese, entrando in sala stampa, gli abbia sussurrato un «Ciao Giovanni». «Ho salutato tutti, tranne alcune persone», ha detto Ruscio, riferendosi a Galfano e a Di Mauro con i quali l'estate scorsa, prima che il mediano di Monterosso lasciasse la Vibonese, ha avuto qualche contrasto. «Tornare a Vibo e al Luigi Razza Giovanni Ruscio per me è sempre un'emozione particolare. Abbiamo vinto ma abbiamo incontrato un'ottima squadra. Quest'anno credo che il campionato sia molto più insidioso rispetto a quello dello scorso anno ma permettetemi di fare un augurio alla Vibonese e a tutti quei ragazzi che ci hanno dato filo da torcere: se giocheranno sempre così, con la stessa intensità edeterminazione credo che si salveranno», ha detto Ruscio prima di lasciare il Luigi Razza. ant. sch.

complica la vita cincischiando col pallone, sul quale si avventa Vicentin che mette dentro, ma l'arbitro annulla). Per il resto altra occasione non sfruttata da Lopetrone e un paio di tiri a lato degli ospiti, con i locali che tengono bene in difesa (Vicentin è marcato stretto), ma non sono molto manovrieri in mediana, mentre in attacco Sperandeo e Riccobono sono nulli e annullati, lasciando a Camilluzzi il compito di cantare e portare la croce. SCONTRO A META’ - Dopo le scintille estive si aspettava la sfida tra Di Mauro e Ruscio, ma il capitano di casa, dopo cinque prestazioni negative, parte in panchina. Lo rivedremo nella ripresa, quando cerca di mettere grinta in mediana, esordendo con un tackle sullo stesso Ruscio e con un assist per Camilluzzi che resiste alla carica di Gritti, ma spreca calciando a lato tra la disperazione dei locali. Nel complesso positiva la prova di Ruscio, ex Vibonese schierato interno sinistro di centrocampo. I GRANDI STENTANO - In casa rossoblù i giovani crescono, anche se qualcuno non

convince ancora. A stentare, però, sono i grandi, che invece dovrebbero trascinare la squadra. LA TRAVERSA - Nella ripresa Galfano ha provato a mettere più brio alla sua squadra, che nulla ha concesso alla Juve Stabia, se non nel finale. La Vibonese ha provato ad offendere, ma con Riccobono fuori fase, tutto è stato difficile, anche se la squadra ha tenuto bene il campo, facendo soffrire gli ospiti. Camilluzzi, poi, ha avuto un'altra grossa occasione, ma Soviero e la traversa hanno negato alla squadra rossoblù un pari che sarebbe stato meritato. E proprio su quel legno si è andata a infrangere l'ultima speranza di evitare un ko che amareggia, perché incassato dopo aver giocato alla pari contro una corazzata. Si resta, pertanto, in apnea e con tanta rabbia e mille recriminazioni, ma proprio per questo deve arrivare il momento di svoltare, sperando in una maggiore concretezza, un pizzico di fortuna e, magari quando si gioca in casa, un coro di sostegno.

LOPETRONE (5,5) - Soffre la cattiveria agonistica dei mediani campani. Dal 31'st BIAVA (SV). CAMILLUZZI (6,5) - E' vero: si divora una palla gol, ma in un'altra circostanza la traversa gli nega il pari e poi è l'unico che in attacco si danna l'anima, battendosi e sbattendosi lungo tutto il fronte. GATTO (6) - Titolare a sorpresa, cerca di mettersi in luce, ma di fronte si trova avversari più scafati e consistenti di lui. Fa quel che può e va apprezzato ugualmente. Dal 12'st DI MAURO (6) - Appena entrato vince un tackle con Ruscio e poi serve un palla d'oro a Camilluzzi. Una mezzora incoraggiante, ma anche qui aspettiamo che torni il vero Di Mauro. RICCOBONO (4,5) - Chi si aspettava i suoi guizzi è rimasto deluso. Una partita assolutamente scialba, senza lampi. E il gioco della squadra ne ha risentito tantissimo. ro. s.

Sebastian Vicentin prova a farsi luce nella difesa della Vibonese

Il tecnico rossoblù mastica amaro per il nuovo ko. Rastelli: «Decisiva la nostra esperienza».

Galfano: «Mi complimento con i miei» di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Ancora una volta, per l'ennesima volta è stato costretto a commentare una gara che gli ha lasciato, inevitabilmente, l'amaro in bocca. «Il rammarico è tanto», ha esordito Angelo Galfano nella nuova sala stampa del Luigi Razza. «Ma, voglio dire a gran voce che al termine della gara, negli spogliatoi, ho fatto i complimenti ai miei ragazzi.Nelprimotempo -hadettoil tecnico della Vibonese, facendo una concisa disamina del match abbiamo tenuto bene, al cospetto di una corazzata. Anche nella ripresa abbiamo concesso poco. La prestazione, insomma, è stata positiva e abbiamo avuto anche diverse occasioni per trovare il gol». E' mancato solo il risultato, dunque, ad una Vibonese che non ha affatto demeritato al cospetto della Juve Stabia. Certo, alcuni meccanismi, soprattutto in fase offensiva,sono ancoradaperfezionare. Così come resta da trovare una maggiore incisività in zona gol. «Alcuni episodi però non ci sono stati favorevoli», ha aggiunto l'allenatore rossoblu, che ha poi motivato alcune scelte, tra le quali le esclusioni dal primo minuto di

Ghiotta occasione per Camilluzzi che spreca calciando a lato

Orefice e Di Mauro. «Ho lasciato in panchina Orefice - ha spiegato Di Mauro - perchè non era in condizione: basti pensare che si è allenato solo negli ultimi giorni della settimana. Anche Di Mauro non era nelle migliori condizioni, per questo ho preferito metterlo in campo solamente nel secondo tempo», ha chiosato Angelo Galfano prima di fare ritorno nello spogliatoio della Vibonese, per dare l'ennesima pacca sulle spalle ai suoi.

Sulla stessa linea d'onda del tecnico rossoblu, Luca Camilluzzi. «Siamo stati sfortunati - ha riferito il centravanti, che durante l'incontro ha colpito una traversa - ma siamo molto soddisfatti della prestazione. La squadra ha giocato davvero bene; peccato per il risultato - ha aggiunto l'attaccante della Vibonese - ma adesso non bisogna fasciarsi la testa. Credo non sia ancora arrivato il momento di guardare la classifica, anche per-

chè la squadra, ripeto, gioca bene e sono convinto che i risultati prima o poi arriveranno». A fare i complimenti alla Vibonese anche il tecnico della Juve Stabia Massimo Rastelli. «La maggiore esperienza dei miei ragazzi ha detto l'ex attaccante di Piacenz e Reggina - credo abbia fatto la differenza. Ho visto una buona Vibonese, ben messa in campo, che ci ha messo parecchio in apprensione, soprattutto nel primo tempo», ha poi proseguito Rastelli. «Comunque - ha aggiunto - siamo soddisfatti per la quarta vittoria consecutiva in campionato anche se è arrivata al termine di un incontro in cui abbiamo sofferto molto. Noi i favoriti per la vittoria finale? Il cammino è ancora lungo - ha concluso l'allenatore della Juve Stabia - ma credo che ce la giocheremo con Gela, Catanzaro, Cisco Roma e Siracusa». NOVITA’ - Il nuovo team manager Agostino Ripoli ha esordito venendo incontro a tutte le esigenze della stampa. Diverse, poi, le iniziative in programma, tra cui l’uscita, acominciare dallaprossima partita interna contro il Catanzaro, della rivista “Forza Vibonese”.

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30 Sport


Risultati e classifica Angri-Francavilla Br

1-0

Bacoli-Pomigliano

1-2

32’ st Carnicelli

36’ pt (r) Ingenito (B), 38’ pt Cutolo (P); 31’ st Auricchio (P)

Marcatori S. ANTONIO

12

5

4

0

1

9

6

3

3

0

0

5

2

2

1

0

1

4

4

3 +1

6

Bitonto-Turris

11' pt (r) e 34' st (r) Marsico, 24' st Gargiulo

3-0

CASERTANA

11

5

3

2

0

1

2

2

0

0

4

0

3

1

2

0

2

1

5 +2

Fasano-F. e C. Bn

1-3

NEAPOLIS

9

4

3

0

1 10 6

2

2

0

0

7

2

2

1

0

1

3

4

4 +1

Grottaglie-Ostuni

1-0

POMIGLIANO

9

5

2

3

0

6

2

0

2

0

2

2

3

2

1

0

6

4

2

0

PISTICCI

8

5

2

2

1 10 5

2

0

1

1

2

3

3

2

1

0

8

2

5

-1

39'pt Tortora (FC), 41'pt D’Onghia (F), 30' st e 35' st Mallardo (FC) 13' pt D’Amblè

8

Matera-Pisticci

36’ pt Vallefuoco; 10’ st Ferrentino, 38’ Basile

0-3

ANGRI

8

5

2

2

1

5

5

3

1

2

0

3

2

2

1

0

1

2

3

0

-3

Neapolis-Ischia

4-2

F. E C. BN

7

4

2

1

1

7

5

2

1

0

1

3

3

2

1

1

0

4

2

2

-1

GROTTAGLIE

7

4

2

1

1

6

6

2

1

1

0

3

2

2

1

0

1

3

4

0

-1

ISCHIA

6

5

2

0

3

9 10 2

0

0

2

2

6

3

2

0

1

7

4

-1 -3

MATERA

6

5

1

3

1

8 10 3

0

2

1

3

6

2

1

1

0

5

4

-2 -5

FRANCAVILLA PZ

5

4

1

2

1

7

6

2

1

1

0

4

2

2

0

1

1

3

4

1

BITONTO

5

5

1

2

2

7

8

3

1

0

2

4

5

2

0

2

0

3

3

-1 -6

V. CASARANO

5

5

1

2

2

4

5

2

1

0

1

3

3

3

0

2

1

1

2

-1 -4

BACOLI

5

5

1

2

2

6

8

3

1

1

1

4

4

2

0

1

1

2

4

-2 -6

TURRIS

5

5

1

2

2

9 12 2

1

1

0

5

3

3

0

1

2

4

9

-3 -4

PIANURA

4

5

1

1

3

4

6

3

1

0

2

3

4

2

0

1

1

1

2

-2 -7

FASANO

3

5

0

3

2

3

8

3

0

1

2

2

7

2

0

2

0

1

1

-5 -8

FRANCAVILLA BR

2

4

0

2

2

4

6

2

0

2

0

3

3

2

0

0

2

1

3

-2 -6

OSTUNI

2

5

0

2

3

5

8

2

0

2

0

3

3

3

0

0

3

2

5

-3 -7

26´ pt, 29´ pt e 13´ st Moxedano (N), 42´ pt e 32´ st Sergi (I), 6´ st Bonanno (N)

Pianura-Casertana

0-1

S. Antonio-V. Casarano

1-0

3’st Bencardino 14´st Siano

Riposa: Francavilla Pz

Prossimo turno

6ª giornata 04/10/09 ore 15.00

Casertana-S. Antonio F. e C. Bn-Angri Francavilla Br-Matera Ischia-Francavilla Pz Ostuni-Neapolis Pisticci-Bacoli Pomigliano-Pianura Turris-Grottaglie V. Casarano-Bitonto Riposa: Fasano

giornata

-3

4 Reti: Saurino G. (Ischia); Maffucci (2) (S.A. Abate); Russo (Turris) 3 reti: Solimene (Bacoli); Marsico (2) (Bitonto); Mallardo (Forza e C.); De Angelis (Grottaglie); Sergi (1) (Ischia); Albano (1) (Matera); Moxedano (Neapolis); Malagnino, (1) (Ostuni); Vallefuoco (Pisticci); Auricchio (1) (Pomigliano); Siano (S.A. Abate) 2 reti: Carnicelli (Angri); Gargiulo (Bitonto); Bencardino, Olcese (Casertana); Tortora (Forza e C.); Del Prete, Manzillo (Francavilla); Bonanno, Fontanella, Laviano (Neapolis); Sibilli (Pianura); Ferrentino, Rovira (Pisticci); D’Avanzo (1) (Pomigliano); Vitale (Turris); Villa (1) (V.Casarano) 1 Rete: Galdi, Grillo, Incoronato (Angri); Di Domenico, Ingenito (1), Zinno (Bacoli); Laus, Persia (1) (Bitonto); Di Lauro, Mautone (Casertana); Capocchiano, D'Onghia, Schiavone (Fasano); El Ouazni, Massaro (Forza e C.); Chisena, Verdesca (Francavilla); Di Tacchio, Di Tommaso, Micieli, Paglialunga (F.Fontana); Ancora, Cornacchia, D'Amblé (Grottaglie); Agosto, Trofa (Ischia); Branda, Campo, De Vecchis, Genchi, Leta (Matera); Somma (Neapolis); Barnaba (Ostuni); De Luca, Manzo (Pianura); Basile, Fortunato, Grieco (Pisticci); Cutolo, D’Arienzo, Picci (Pomigliano); Costantino, Sekkoum (1) (S.A. Abate); Follera, Noviello (Turris); Calabro, Palazzo (V.Casarano)

Valente e compagni escono tra gli applausi e al tecnico dei gialloble scappa una lacrima

Pisticci show, Matera fischiato Ex letali. Vallefuoco apre le danze, Ferrentino raddoppia e Basile chiude MATERA PISTICCI

0 3

MATERA (4-4-2) Cottet 5; Milzi 5,5 , Martinelli 5,5 , Bartoli 5,5, Palladino 5,5 (11’ st De Vecchis 5,5); Salemme 5,5 (1’ st Carretta 5,5), Leta 5,5, Mazzoleni 5,5, Campo 5 ( 26’ st Martone 5); Genchi 5,5, Albano 5,5. A disp.: Mirabelli, Catalano, Logrieco, . All. Giusto 5 PISTICCI (4-1-4-1) Marino 7,5; Angiò 6,5, Di Maria 6,5, Vallefuoco 7, Chiaffitella 6 (14’ st Di Noto 6); Guarino 6,5; Lavecchia 6 (28’ st Basile 6,5), Ferrentino 7, Farinola 7; Rovira 6 (16’ st Grieco 6), Polichetti 6,5: A disp.: Maida, De Biasi, Nencini, Truglio. All. Valente 8 ARBITRO: Cangiano di Napoli RETI: 36’ pt Vallefuoco (P); 10’ st Ferrentino (P), 38’ st Basile (P) NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 2500, di cui una sessantina di provenienza ospite. Ammoniti: Leta, Mazzoleni e Campo per il Matera; Di Maria e Farinola per il Pisticci. Angoli 10-2 per il Matera. Recupero 1’ pt; 4’ st. MATERA- Matera esce tra i fischi. Applausi al Pisticci dallo sportivissimo pubblico Matera e a Valente scappa qualche lacrima. Ex letali per il Matera. Vallefuoco e Ferrentino su tutti, insieme a Valente che prepara una partita perfetta dal punto di vista tattico prendendosi una rivincita con chi circa dieci anni fa non gli permise di sedere sulla panchina del Matera e che sogna da sempre e non ne ha mai fatto mistero. Probabilmente nemmeno Valente l’avrebbe scritta come poi è andata. Ma l’ha preparata bene ed il gol di Vallefuoco gli ha per-

L’esultanza di Vallefuoco e in alto Marino in uscita

messo di attuare nella maniera migliore la tattica di bloccare le fonti del gioco materano riuscendoci in pieno e per i biancazzurri è arrivata una sconfitta pesante. Il derby di campionato capovolge il risultato di Coppa Italia. E ovviamente fa molto più male. Forse la vittoria di Coppa ha ingannato un po’ tutti, tecnico e calciatori del Matera compreso. Perchè ci ha messo almeno trenta minuti il Matera per prendere il bandolo della matassa e nel momento migliore è giunto il vantaggio del Pisticci che ha cambiato gli equilibri dando una mano a Valente. Ma anche l’imprecisione del Matera ci ha messo del suo, oltre alla bravura del portiere pisticcese che ha compiuto almeno tre interventi oltre la norma. LA GARA- Matera con Milzi all’esordio per l’indipo-

nibilità di Scudieri buttato in campo da Giusto doppo la buona prestazione di mercoledì in Coppa Italia; mentre sulla sponda gialloble è Lupacchio il grande assente e Valente schiera Guarino davanti ai quattro di difesa rispolverando il cosiddetto secondo libero. Anche Grieco è sacrificato alla tattica di Valente e i fatti gli daranno ragione, anche se qualcuno di fede gialloble ad inizio gara aveva storto il muso scambiando la scelta per un eccesso di difensivismo. Invece il 4-1-4-1 funziona, perchè è modellato per togliere iniziativa al Matera tarpandogli le ali, inteso come esterni alti. Matera soffre a centrocampo i raddoppi della squadra pisticcese e c’è poco da vedere oltre a una puntata di Rovira all’11° con tiro debole i poco fuori e la risposta del Matera con Genchi che da’

solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete su assist di Mazzoleni. Cresce il Matera e arrivano gli applausi. Il Matera fa il Matera e il Pisticci soffre con Marino superstar. Sembra il preludio al vantaggio del Matera. Invece, passa il Pisticci con la punizione dell’ex Vallefuoco, concessa per fallo di Mazzoleni su Ferrentino a limite area, che si insacca alla sinistra di Cottet, non esente da colpe nell’occasione. Reagisce il Matera e Marino sale sugli scudi. Almeno tre parate super. Ma non c’è l’acuto. La squadra di carattere capace di ribaltare il risultato a Casarano e Pomigliano, il Matera, però stavolta perde lucidità e il Pisticci risulta più pimpante anche dal punto di vista atletico raddoppiando bene sui portatori di palla biancazzurri e partendo in contropiede. Ripresa che sembra di diverso an-

dazzo, ma è solo un’illusione, perchè il Matera rimedia il secondo gol dell’ex. Tocca a Ferrentino togliere la polvere dal “sette” su assist di Farinola autore di un contropiede letale con il Matera proteso alla ricerca del pareggio. Matera oppone solo lunghi lanci e non il gioco, saltando sistematicamente il centrocampo.Biancazzutrri colpiti al cuore e incapace di rientrare in partita per imprecisione di Campo prima e De Vecchis poi che, a tu per tu con Marino, calcia alto e il Matera sciupa l’occasione di tornare in partita. Le lancette dell’orologio sono complici inesorabili di un Pisticci che non si scompone e che non sbaglia nulla. Marino fa buona guardia e la partita non si riapre. Due punizioni alte, di Genchi e Campo, non regalano la forza di rimediare ad una sconfitta pesante. L’imprecisio-

ne del Matera non coincide con cali dell’avversario e c’è poco da salvare. La speranza dei tifosi del Matera sta per spegnersi quando Lavecchia fallisce il tre a zero. Sembra un segnale positivo per il Matera, ma non è così. Anzi, per il Pisticci c’è il tempo del terzo gol ad opera di Basile. Punizione esemplare. Pesante da digerire. Gli ex, Valente in testa, consumano la vendetta e mettono sulla graticola Giusto e soci. Nel giorno in cui era attesa la prima vittoria in casa e la consacrazione definitiva di Genchi e compagni c’è stata invece l’ennesimo boccone amaro in un derby. La prima storica vittoria del Pisticci a Matera. Nulla è compromesso per le ambizioni del Matera, ma è una brutta gatta da pelare per Giusto. Per il Pisticci ora c’è da non montarsi la testa e restare umile. Renato Carpentieri

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Sport 31

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Per la prima volta nella storia i biancazzurri battuti in casa dal Pisticci

Giusto: «Chiediamo scusa» Il tecnico: «Colpiti nel nostro momento migliore.Troppo sciuponi» BRUSCO risveglio per il Matera di Pino Giusto dopo il derby lucano contro il Pisticci. Per la prima volta nella storia calcistica delle due realtà il Pisticci espugna Matera. La squadra ha girato discretamente bene in questo inizio di campionato, dimostrando soprattutto di saper reagire alle difficili situazioni di svantaggio che, durante una gara, possono sempre capitare. La dimostrazione di essere una squadra di carattere ha contraddistinto sia le gare intere che, soprattutto, quelle esterne di questa prima fase del campionato. Contro il Pisticci, invece, Martinelli e compagni hanno sofferto oltremodo lo spietato modulo messo in atto da Valente, che ha inibito i fulcri del gioco biancazzurro chiudendo ogni spazio a Mazzoleni e Campo, per poi difendersi con grande ordine nei confronti della coppia Genchi-Albano prima e del tridente con il giovane De Vecchis poi, per colpire il Matera con rapide ripartenze e repentini cambi di gioco che hanno scombussolato il 44-2 di Pino Giusto. La formazione biancazzurra, comunque, ha fatto bene la gara nella parte iniziale della prima frazione di gioco costruendo diverse ottime occasioni da rete, almeno tre nelle quali Marino è stato ampiamente reattivo e praticamente decisivo per l’intero proseguo della gara. Fino al momento del vantaggio ospite, infatti, si era visto un buon Matera, in grado di creare palle gol importanti in lassi di tempo brevi. La rete di Vallefuoco ha successivamente cambiato volto al match. Un Matera inerme contro il pressing ben organizzato dei gialloblè, con un centrocampo sempre in inferiorità numerica e quasi mai in grado di far girare la palla. Visibilmente deluso, al termine della gara, l'allenatore biancazzurro, che non si aspettava di dover commentare una sconfitta, per lo più di così ampia portata, ha ribadito quanto visto sul terreno di gioco per gli oltre novanta minuti di gioco. “Discutere un tre a zero -ha esordito Pino Giusto- subito in casa è molto difficile. Bisogna fare certamente un bagno d'umiltà e ripartire subito con il lavoro”. Una sconfitta inattesa, frutto della rete subita probabilmente nel momento di maggiore pressione da parte della sua squadra. “Il maggior problema e ciò che mi fa maggiormente rabbia -ha continuato Giusto- è stato l'aver subito la rete avversaria nel momento migliore, perché abbiamo dovuto di conseguenza alzare il nostro baricentro e scoprirci così alle loro ripartenze. Poi, il loro portiere ha fatto la sua parte egregiamente e non ci ha permesso di segnare nemmeno la possibile rete che avrebbe riaperto la gara”. Il tecnico materano si aspettava di trovare di fronte una squadra chiusa e pronta a riaprtire negli eventuali spazi lasciati dal Matera, ma il vantaggio ospite ha complicato tutti i piani dei padroni di casa. “Loro -ha ripreso- hanno giocato la gara che si poteva aspettare, chiusi bene e pronti a ripartire, ma se passavano in vantaggio avremmo visto una gara diversa. La squadra ha sprecato tanto nel primo tempo ed era normale un nostro sbilanciamento nella seconda parte”. Il tecnico approfitta dell'occasione anche per scusarsi della non bella figura fatta proprio nel primo derby lucano di campionato. “Voglio chiedere scusa -ha detto l'allenatore- alla dirigenza ed ai tifosi per questa gara. Non possiamo in questo momento dare colpa ai singoli, perché è una gara persa da tutta la squadra. Con i singoli sarò io a parlare quando ci ritroveremo per gli allenamenti. Alla squadra, negli spogliatoio ho solamente ricordato che dobbiamo ripartire immediatamente con umiltà e tanto lavoro. Questo è certamente un risultato difficile da digerire, ma ho a disposizione una squadra dura che potrà tornare a fare molto bene sin da subito”. A chi gli ha chiesto se si sentisse in dubbio dopo questa amara sconfitta il tecnico ha ripsosto laconico: “A me interessa solamente continuare a lavorare con professionalità, senza pensare se sentirmi o meno sicuro”. Infine, il tecnico ha voluto terminare con uno sprono alla sua squadra. “Soltanto tornando ad essere umili ed a lavorare con sacrificio si torna a fare bene -ha concluso- perché gli uomini nel calcio si vedono soprattutto nei momenti difficili”. Al termine della gara, anche i giocatori si sono dimo-

Il Matera sceso in campo ieri

Genchi e Albano voltano le spalle... al gol

PAGELLE MATERA COTTET (5) - Tre reti sono sempre tante, anche se ha responsabilità solo sul primo. Certamente il confronto con Marino lo fa apparire più colpevole. Deve migliorare, invertendo una brutta tendenza. MILZI (5,5) - Inizia bene, poi va in difficoltà psicologica con tutta la squadra. Si era guadagnato i galloni da titolare mercoledì contro il Pisticci in Coppa Italia, ma il suo voto è solo conseguenza di una prestazione generale sorprendentemente deludente.

Un cross di Genci in area (foto in pagina di Videouno)

MARTINELLI (5,5) - Palloni lunghi verso Albano. Un cliqué che a Matera fa indispettire il pubblico, ma i centrocampisti erano sempre francobollati e non c’erano soluzioni diverse. Di certo i problemi della difesa sono palesi, ma stavolta si sono aggiunti quelli degli altri reparti. BARTOLI (5,5) - Stesso discorso pari pari con Martinelli. Non ci sono state sbavature evidenti, ma la sofferenza contro il Pisticcci è ancora una volta dovuta ad un filtro a centrocampo che non c’è. PALLADINO (5,5) - Alla fine cade anche lui nella mediocrità. Quasi una sindrome quando si gioca in casa, ma non è certo il capro espiatorio di una situazione delicata ma non compromessa. (11’ ST DE VECCHIS (5,5) - Ha avuto sui piedi il pallone per riportare il Matera in partita a dieci minuti dal termine e sul due a zero. Peccato, perchè era entrato bene in campo e sembrava uno di quelli che poteva raddrizzare una gioprnata nata male, finita peggio anche per il suo errore).

Martinelli di testa e sotto l’uscita in campo tra i fischi

SALEMME (5,5) - Non dispiace, anzi ha sui piedi il pallone del vantaggio ma Marino gli nega la gioia del gol con un intervento di piedi ma efficace a mettere in angolo. (1’ ST CARRETTA (5,5) - Subito dirottato a terzino basso a sinistra dopo il raddoppio e l’uscita di Palladino per aumentare l’urto a centrocampo). LETA (5,5) - Sbaglia il gol del 2-1 buttando alle ortiche una bella occasione in cui evita bene il suo avversario ma non deposita in rete il pallone a due metri da Marino calciando alto. MAZZOLENI (5,5) - Soffre la marcatura a uomo e i raddoppi e per il Matera è buio pesto., CAMPO (5) - In fotocopia con Mazzoleni. ( 26’ ST MARTONE (5) - forse andava impiegato prima per aiutare i compagni di reparto); GENCHI (5,5) - Ci prova, ma senza frutti. Ci mette la faccia andando a parlare con i tifosi. Poteva servire Albano per l’1-0 e non l’ha fatto.

strati molto delusi per il risultato, anche loro colti di sorpresa da un Pisticci inatteso in questi termini. Certamente, la rabbia dovrà essere trasformata in voglia di lavorare e di preparare al meglio già la prossima gara, qualla in trasferta, in terra pugliese, contro il Francavilla Fontana, che

dovrà essere il giusto banco di prova per rilanciare le ambizioni di una squadra in questo momento delusa. Unica nota positiva, è che la squadra di Giusto ha dimostrato di poter fare meglio in trasferta in queste prime uscite. fra. cal.

ALBANO (5,5) - Ben marcato, fa quello che può ma è poco ALL. GIUSTO (5) - Forse Martone andava messo prima. Ma è lana caprina. Chiede scusa. Ma è una brutta macchia. (r.c.)

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32 Sport


Spogliatoio Pisticci Ferrentino: «Istintivo non esultare. Matera lo merita»

Valente: «Prova perfetta» Il tecnico: «Applausi commoventi, un pubblico competente e unico» GARA perfetta, dove tutti i giocatori hanno giocato alla perfezione per costruire il secondo successo consecutivo in trasferta della terribile matricola di nome Pisticci. Una squadra uscita tra gli scroscianti applausi di un deluso XXI Settembre “Franco Salerno”, sportivo nel riconoscere i grandi meriti della compagine ospite. L'artefice, senza ombra di dubbio, di questo, per ora, piccolo miracolo calcistico porta il nome del tecnico gialloblè, Antonio Valente; un allenatore che stava per approdare sulla panchina biancazzurra una decina d'anni fa, fatta salva poi la decisione dell'allora dirigenza che non diede questa grande opportunità all'emergente trainer. Quindi, esordiente della categoria solamente in questa stagione, l'allenatore del Pisticci ha studiato alla perfezione la gara, cogliendo ogni minimo fulcro del gioco dell'avversario di turno, il Matera. Cambio di modulo, con l'innesto di un mediano in più, e perfetta interpretazione della gara da parte di giocatori in campo, che ci hanno messo il massimo impegno e della concentrazione. I vari ex, Massimo Ferrentino, Sebastian Rovira e Salvatore Vallefuoco hanno fatto la differenza, accanto all'altro materano doc, l'under Davide Farinola, che ha dimostrato di valere la categoria conquistata sul campo nella passata stagione sempre con il Pisticci. Il fattore chiave, cioè lo studio degli avversari, è stato il fiore all'occhiello dei gialloblè. “Il successo deve essere interpretato -ha commentato un visibilmente commosso Valente al termine della gara- in questo modo: partendo dalle qualità indiscusse del Matera ho pensato di tarpargli le ali, impedendo ai vari Campo, Genchi e Albano di creare superiorità numerica. Fermati questi elementi, dovevamo ripartire in velocità e fare male al Matera in contropiede, perché la nostra vittoria non è stata frutto di contropiedi sporadici, ma dell'ottimo lavoro dell'intera squadra, fatto di ripartenze veloci e cambi di gioco repentini”. Tutte le decisioni, infatti, sono state prese dopo un'attenta analisi degli avversari, anche in relazione alla gara di Coppa Italia persa mercoledì. “Il mio scopo era proprio quello di ripartire dalle deficienze riscontrate mercoledì -ha continuato Valente- inserendo un centrocampista centrale in più e non permettendo anche a Mazzoleni di avere palle giocabili, per poi realizzare una fase offensiva che, nonostante l'unica punta, ci vedeva sempre impegnati con 5 o 6 giocatori”. Il vantaggio era anche stato preventivato, per non ripetere l'errore della gara contro l'Angri, dove non era stato concretizzato. “Avevamo già ragionato sull'ipotetico vantaggio, contando -ha ammsso il tecnico- sulla superiorità numerica a centrocampo. Poi, tra il primo ed il secondo tempo ci siamo sistemati tatticamente e siamo riusciti a non perdere la testa, soprattutto considerando che 7 o 8 dei miei giocatori non avevano mai giocato in uno stadio con più di un centinaio di persone presenti sugli spalti”. Una rivincita personale per il tecnico che, come detto in precedenza, meritava la fiducia del Matera qualche anno addietro, e che è stato costretto ad aspettare quasi dieci anni il suo esordio tra i Dilettanti. “Io ho aspettato questa gara nell'arco dei dieci anni trascorsi da quei contatti con il Matera -ha speigato- perché, per quanto cuore, quanta passione e quanto sacrificio metto in questa professione, pensavo fosse arrivato il momento di giocarmi le mie chance su una panchina di serie D già alcuni anni fa”. Una piccola rivincita che si legge anche negli occhi di Massimo Ferrentino, scaricato dal Matera dopo una sola stagione e voglioso di dire la sua in una città che non ha dimenticato. Davvero emblematico il suo gesto dopo la bellissima rete messa a segno. Braccia al cielo, come per chiedere scusa ad uno stadio al quale si era affezionato. “Si, ho chiesto scusa dopo il gol -ha confermato il centrocampista ex Matera- perché questa città mi è rimasta

La formazione del Pisticci scesa in campo ieri

Antonio Valente con Luciano Camassa, due ex biancazzurri

PAGELLE PISTICCI MARINO (7,5) - Come non eccedere quando un portiere compie almeno tre interventi superiori alla norma. Provvidenziale su Mazzoleni, perchè era il vantaggio del Matera e tutta la tattica di Valente se ne andava a friggere. ANGIÒ (6,5) - Dalle sue parti c’era un certo Genchi, ma con l’aiuto di Guarino riesce a limitarlo ed è quello che gli era stato detto di fare. DI MARIA (6,5) - Contrasta bene sia Albano che Genchi e porta a casa più della semplice sufficienza. Il vice presidente della regione Basilicata Vincenzo Santochirico, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella e il sindaco di Pisticci, Leone

VALLEFUOCO (7,5) - Un gol vitale che ha permesso di esaltare il modo in cui Valente aveva preparato il match. E’ il terzo gol per lui e per un ddifensore non è poco. Quello con l’Angri valeva nulla, ma ieri è significato tutto. Inoltre, ha giocato bene contro Albano e soci. CHIAFFITELLA (6,5) - Era all’esordio e non ha certo sfiguarato. Non è al top della condizione, ma è un ottimo elemento in chiave under (14’ ST DI NOTO (6) - Entra subito in partita e partecipa alla stesura del terzo gol) GUARINO (6,5) - Ha percorso chilometri ed ha rappoppiato sugli uomini di qualità del Matera. LAVECCHIA (6) - Gli manca il gol del tre a zero, ma tutto sommato non dispiace (28’ ST BASILE (6,5) - Mette il sigillo alla gara e questo gli vale un mezzo punto in più),

L’esultanza del Pisticci a fine gara, sotto i tifosi gialloble presenti ieri al “XXI settembreFranco Salerno” di Matera (foto in pagina di Videouno)

FERRENTINO (7) - Annulla Mazzoleni e mette a segno un gol senza esultare. Una prestazione eccellente per questo ragazzo umile che domenica con l’Angri era stato bacchettato da Valente con una sostituizione al 46’ del primo tempo. Una bella rivincita. FARINOLA (7) - Anche nell’ultima mezzora contro l’Angri era piaciuto come centrale e infatti Valente l’ha confermato e lui ha sfoderato una prestazione eccellente firmando il due a zero, visto che ha prodotto un contropiede letale servendo Ferrentino all’indietro per il due a zero. ROVIRA (6) - Una buona puntata in avanti che poteva regalare il vantaggio. Forse Velente l’ha preferito a Grieco all’inizio proprio per sfruttare i suoi venti minuti migliori. Poi si spegne e viene sostituito. (16’ ST GRIECO (6) - Poco per esaltarsi ma è ovvio che può festeggiare con gli altri in maniera eccellente). POLICHETTI (6) - : Ad un certo punto Valente lo sposta all’indietro dopo aver rincorso bene qualsiasi avversario provava ad impostare dalle sue parti.

nel cuore”. Città e pubblico che hanno colpito ancora una volta il centrocampista salernitano con l'applauso finale al Pisticci. “Noi non ci aspettavamo questo risultato, nonostante avessimo preparato molto bene questa gara. Ma alla fine, anche se più forti sulla carta, in campo si va in undici contro

undici. La cosa più bella -ha voluto concludere- è stata l'applauso del pubblico durante la nostra uscita dal campo, davvero un gesto di simbolica competenza di una piazza importante. Gente che andava rispettata e io istintivamente l’ho fatto”. Francesco Calia

ALL. VALENTE (8) - Perfetto. Nemmeno lui sarebbe stato capace di scrivere una trama come quella di una gara che sognava da dieci anni, quando doveva allenare il Matera e non fu considerato all’altezza. (r.c.)

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Sport 33

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

I risultati delle concorrenti non intaccano il turno di sosta

Francavilla indenne FRANCAVILLA – Turno di riposo ieri per la formazione del tecnico serbo Ranko Lazic, che in virtù del numero dispari delle squadre in campionato, dopo il ripescaggio del Grottaglie, è stata a guardare i risultati delle altre formazioni. Domani pomeriggio intanto, ripresa degli allenamenti che dovrebbero essere svolti allo stadio “Gian Battista Rossi” della vicina Senise, per evitare di compromettere le zolle del “Fittipaldi”, viste le abbondanti piogge di questi giorni. Quindi come dicevamo, la quinta giornata di andata i rossoblu, l’hanno passata da semplici spettatori, in attesa della trasferta di Ischia prevista per domenica quattro Ottobre. Con i risultati usciti fuori dai rispettivi campi, i ragazzi di patron Cupparo, possono essere contenti, viste le sconfitte di: Turris, Francavilla Fontana, Casarano e Bacoli, che restano così appaiate insieme ai sinnici in classifica, a quota cinque punti. Resta ad una sola lunghezza anche la formazione corregionale del Matera, che è stata sconfitta malamente con un secco 0-3 sul proprio terreno di gioco, nell’atteso derby contro il Pisticci.

A sinistra la tifoseria sinnica, a destra una formazione del Francavilla di Cupparo al Fittipaldi

Nel frattempo, il Francavilla deve subito guardare avanti, pensando all’impegno con l’Ischia. Gara che si annuncia abbastanza battagliera, vista la pesante sconfitta esterna subita ieri dai campani per 4-2, allo stadio “Vallefuoco” contro il Neapolis Mugnano, formazione che si era arresa per 3-1, nel turno precedente proprio con-

tro i ragazzi di mister Lazic. Un match, quello contro l’Ischia, che il Francavilla dovrà giocare con molta accortezza e sagacia tattica. Dal canto suo, mister Impagliazzo cercherà di sfoderare la verve di Gianluca Saurino e Pezzullo d’appoggio al fantasista Sergi. In casa Francavilla, tutti sembrano in condizioni accettabili, al

di fuori degli infortunati Pioggia e Cocina che stanno lavorando bene per recuperare il prima possibile, una maglia da titolare. Anche il fantasista Antonio Chisena, che ieri era in tribuna al “XXI Settembre” ad assistere al derby Matera-Pisticci, sembra stia raggiungendo la forma ottimale. Questo, grazie all’impegno che mette

negli allenamenti settimanali e soprattutto all’ottimo lavoro dello staff tecnico rossoblu. Del resto, l’avevamo detto poco tempo fa, che il recupero del numero dieci sinnico, sarebbe stato fondamentale per la crescita di tutta la squadra, non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche morale di tutto il gruppo. Claudio Sole

Pomigliano di rimonta All’Angri è sufficiente Pianura crisi: Casertana e Bacoli gambe all’aria un gol di Carnicelli corsara con Bencardino BACOLISIBILLA 1 POMIGLIANO 2 BACOLI (3-4-3): Monteleone 6.5; Rainone 6 (32´st Poziello sv), Rea 6, Zinno 6.5; Tulino sv (23´pt Giliberti 6), Dinolfo 6, P. Carannante 6 (16´st Maresca 6), Di Domenico 6; Solimene 6, Ingenito 6.5, Bavero 5. In panchina: Costagliola E., Costagliola G., Esposito, Quagliariello. Allenatore: Carannante. POMIGLIANO (4-3-3): Sorrentino 6.5; Lomasto 6.5, Mauro 6.5, D´Arienzo 6, Spinelli 6; Mollo 6.5, Nicoletti 6, Cutolo 6; D´Avanzo 6 (47´st Ausoni sv), Alizzi 6.5 (44´st Picci sv), Auricchio 6 (41´st De Santo sv). In panchina: Violante, Cini-Noya, Villino, Vezzoli. Allenatore: Pietropinto. ARBITRO: Quitadamo di Modena. RETI: 37' pt Ingenito (BSF, rig.), 39' pt Cutolo (P), 30' st Auricchio (P). NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Rea (BSF), Lomasto (P), Spinelli (P). Angoli 5-

5. Rec.: 1' pt; 4' st. BACOLI - Una grande prestazione, forse la migliore stagionale, ha permesso al Pomigliano di espugnare il “Tony Chiovato” di Bacoli, che permette al sodalizio caro al patron Romano di salire così al terzo posto a quota 9 in compagnia del Neapolis Mugnano. La Sibilla è frastornata ma al 36’ passa in vantaggio: ingenuo fallo di Lomasto ai danni di Rea e calcio di rigore che Ingenito non fallisce. Ancora una volta, dunque, il Pomigliano non riesce a capitalizzare le occasioni avute ma i granata non si disuniscono e due minuti dopo trovano il pari: calcio d’angolo di D’Avanzo ribattuto dalla difesa avversaria con palla che arriva a Cutolo che al volo trova uno straordinario gol che fa esplodere panchina e tifosi granata al seguito. Il gol del Pomigliano giunge puntuale al 76’ Mollo serve una gran palla ad Auricchio che sul filo del fuori gioco brucia tutti gli avversari e batte Monteleone.

ANGRI 1 FRANCAVILLAF 0 ANGRI (4-4-2): Inserra 6; Formisano 6.5, Grillo 7, Cacace 6, Cascella 6; Della Femina 7 (26' st Maruggi 6), Lambiase 6, Vitagliano 6.5, Galdi 6.5; Incoronato 7, Falcone 6.5 (26' st Carnicelli 7). In panchina: Carotenuto, Cuomo, Fabbricatore, Barone, Marrocco. Allenatore: Criscuolo. FRANCAVILLA FONTANA (4-4-2): Di Punzio 6.5; Ciano 6 (15' st Lonoce 6), Guzzetti 6, Esposito 6, Kouyo 7; Ferrari 6 (36' st Messina sv), Rosciglione 6, Delzotti 6.5, Schirinzi 6.5; De Tommaso 7, Di Tacchio 7. In panchina: Fiorentino, Russo, Novielli, Nicoletti, Paglialunga. Allenatore: De Rosa. ARBITRO: De Rubeis di L’Aquila. RETE: 29' st Carnicelli. NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Grillo (A), Vitagliano (A), Incoronato (A), Guzzetti (F). Angoli 13-2 per il Francavilla Fontana. Rec.:

2' pt, 5' st. ANGRI- Seconda sconfitta stagionale per il Francavilla, che soccombe per 1-0 sul terreno dell'Angri anche se sul risultato finale pesa una decisone arbitrale discussa, ovvero il calcio di rigore prima concesso sullo 0-0 e poi, dopo quasi tre minuti di proteste, revocato e trasformato in calcio di punizione dal limite. Il primo tempo non regala grossissime occasioni. Il secondo tempo, nella prima mezz'ora sarà ancor più avaro di emozioni con le due formazioni che si controllano a vicenda senza impegnare più di tanto i rispettivi portieri. Ma al 32', come un fulmine a ciel sereno, il nuovo entrato Carnicelli (classe 1991) controlla in area l'assist di Galdi, si libera di un avversario e di precisione trafigge Di Punzio. 1-0 per l'Angri. Proprio Messina al 46' avrebbe la palla d'oro per il pareggio, quando chiude un triangolo stretto con De Tommaso ma calcia fuori da ottima posizione.

PIANURA CASERTANA

0 1

PIANURA (4-3-3): Lima 6.5; Letizia 5.5, Mattera 6.5, Allocca 6.5, Ventre 5 (30´st Pirone sv); Galdean 7, Acampora 5, Ianniello 5.5 (11´st Manzi 5,5); Sibilli 5, Manzo 4, De Luca 5 (7´st Del Sorbo 6). In panchina: Despucches, Russo, Ausiello, Carbonaro. Allenatore: De Maio (Gargiulo squal.). CASERTANA (4-2-3-1): Schiavella 7; Guida 6, Criscuolo 6, Florindo 7, Moreno 6; Mastroianni 6.5 (24´st Simone sv), Bencardino 7; Monaco 6.5 (16´st Torrens 6), Falco 6.5 (30´st Pinto sv), Guadagnuolo 6; Olcese 6. In panchina: Merola, Mautone, Lucarelli, Morra. Allenatore: Feola. ARBITRO: Marini di Roma. RETE: 3´st Bencardino. NOTE: gara disputata a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. Espulso: al 40´pt Manzo (P) per fallo di reazione. Ammoniti: Acampora (P), Simone (C), Falco (C). Rec.:

2´pt; 4´st. LA Casertana espugna il Simpatia e apre la crisi del Pianura. Seppur sconfitti immeritatamente, vuoi per alcune decisioni arbitrali avverse vuoi per sfortuna, ci si aspettava ben altro dalla compagine cara alla famiglia Cafasso che invece dopo cinque giornate ha racimolato appena 4 punti. Al 40’ il Pianura resta in dieci. Bencardino, a palla lontana, colpisce Manzo che reagisce. Gli animi si surriscaldano e al 44’ l’arbitro nega un penalty ai pianuresi per un netto mani di Guadagnuolo in area. Nella ripresa dopo solo 3’ la Casertana passa in vantaggio. Angolo di Guadagnuolo, la sfera arriva fuori area a Bencardino che lascia partire un fendente di destro che coglie il palo, sulla respinta del legno la palla carambola dietro la nuca di Lima e si deposita in fondo al sacco. Il Pianura con un uomo in meno e sotto di un gol abbozza una reazione ma in campo si nota poca cattiveria agonistica e poca grinta.

DAGLI ALTRI CAMPI BITONTO TURRIS

3 0

BITONTO (4-3-3): D’Antonio 6.5; Armento 6.5, Colangione 6.5, Falanca 6, Montefusco 6.5; Cantatore 6.5, Martellotta 6, Sasso 6.5 (11' st Laus 6); Gargiulo 6.5 (28' st Fiorentino 6), Persia 6.5 (14' st Di Pierro 6.5), Marsico 7. In panchina: Lattanzi, Dispoto, Toscano, Nasca. Allenatore: Pizzulli. TURRIS (4-1-2-3): Sorrentino 6; Melcarne 6.5, Noviello 6.5, Follera 6.5, Giocondo 6 (10' st Qualano 6); Granozi 6.5 (10' st Bugliolo 6.5); Coppola 6, Visciano 5; Baratto 5.5, Savino 6 (21' pt Pepe 6), Vitale 6. In panchina: Prete, Leccese, D’Ambrosio, Punzo. Allenatore: Longo. ARBITRO: Traserti di Teramo. RETI: 11' pt rig. Marsico, 24' st Gargiulo, 34' st rig.Marsico. NOTE: spettatori 700 circa, di cui 50 ospiti. Espulsi: all’11' pt Melcarne (T) ; al 34'pt Baratto (T) e al 35' pt Visciano (T).

FASANO FORZAECORAGGIO

1 3

FASANO (4-4-2): Dell’Anna 6.5; Pistoia 6, Fortunato 5, Colucci 5, Prete 6; Lentini 6, Tateo 5 (27'st Comandatore 6), Sanso 6, D’Onghia 6 (27' st Ciuffreda 6); Evacuo 6 (22'st Sò Jalò 6), Schiavone 6. In panchina: Veneziano, Cucchiaro, Capocchiano, Salvi. Allenatore: Costantini. FORZA & CORAGGIO (4-4-2): Di Matteo 6.5; Candrina 6.5 (13'st Valletta 6), Fiscariello 6, Salvati 6, Clemente 6; Massaro 6.5, Caruso 6, Gasparini 6, Cantile 6 (22'st Mallardo 8); Tortora 7, El Ouazni 6 (18'st D’Alessandro 6). In panchina: Abbatiello, De Carlo, Amabile, Riccio. Allenatore: Lepore. ARBITRO: Cifelli di Campobasso. RETI: 39'pt Tortora (FC), 41'pt D’Onghia (F), 30' st e 35' st Mallardo (FC). NOTE: . Ammoniti: El Ouazni (FC), Cantile (FC), Mallardo (B), Tateo (F). Angoli: 5-2 per il Benevento.

GROTTAGLIE OSTUNI

1 0

GROTTAGLIE (4-4-2): Laghezza 7; Solidoro 7, Cornacchia 7, Papasidero 7, De Giorgi 6; Quaranta 6 (1' st Masella 6.5), Hurtado 6.5, Arcadio 7, Fraschini 5 (28' st Cantoro sv); D’Amblè 7 (30' pt Greco 7.5), Ancora 6. In panchina: Turco, Roccisano, Marchi, Mesto. Allenatore: Maiuri. OSTUNI (4-4-2): Marsico 6; Mazzitelli 5, Melis 6, Trovato 6, Dall’Armi 6; Candita 6, Scarongella 6, Giugliano 5 (1' st Vignola 6), Malagnino 5; Campora 5 (1' st De Palma 6), Barnaba 6 (29' st Kreshpa sv). In panchina: Semprevivo, Di Gennaro, Giovannico, Matera. Allenatore: Lombardo. ARBITRO: Fabozzi di Gallarate. RETE: 13' pt D’Amblè. NOTE: Al 37' pt Laghezza para un rigore a Malagnino. Ammoniti: Malagnino, Giugliano, Melis, Vignola, per l’Ostuni; Arcadio per il Grottaglie.

NEAPOLIS ISCHIA

4 2

NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 6; Attanasio 6 (23´ st D´Ascia 6), Daleno 6, Civita 6, Mannone 6; Bonanno 7, Barone 6, Somma 6, Moxedano 8 (42´ st Eliseo sv); Laviano 6 (27´ st Pastore 6), Fontanella 6. In panchina: Errichiello, Fiore, Monticelli, Foggia. Allenatore: Castellucci. ISCHIA ISOLAVERDE (4-4-2): Lauro 5.5; Ayari 5, Ferrara 6 (1´ st Reppucci 6), Monti 6, Di Meglio 6; Pezzullo 6 (1´ st Trofa 6), Onesti 5.5, Amita 6, D´Angelo 6; Sergi 6.5, Saurino G. 6. In panchina: Calò, Buono, Saurino C., Santoni, De Stefano. Allenatore: Impagliazzo. ARBITRO: Robillotta di Sala Consilina. RETI: 26´ pt, 29´ pt e 13´ st Moxedano (N), 42´ pt e 32´ st Sergi (I), 6´ st Bonanno (N). NOTE: ammoniti: Di Meglio, Laviano, Moxedano, Onesti.

S. ANTONIO ABATE CASARANO

1 0

SANT´ANTONIO ABATE (4-4-2): Terminiello 7; Di Maio 6, Coccorullo 7, Itri 6, De Sio 6; Conte 6.5 (40´st Madonna sv), Temponi 6, Vitiello 7, Sekkoum 7; Siano 7 (42´st Chierchia sv), Maffucci 6 (29´st Vitale sv). In panchina: Della Pietra, Nettuno, Tedesco, Iovene. Allenatore: Di Nola. VIRTUS CASARANO (4-4-2): Corradini 6; Fazio 6, Niccolini 6, Calabro 7, Palma 6 (28´st Cenciarelli 6); Palumbo 6 (1´st Villa 5), Stentardo 6.5, Bonaffini 6 (11´st Caracciolo 6), D´Anna 6; Contino 5, Palazzo 6.5. In panchina: Leopizzi, Rollo, Presicce, Aragao. Allenatore: Bianchetti. ARBITRO: Frizza di Perugia. RETE: 14´st Siano. NOTE: al 20´ pt Bonaffini (C) sbaglia un rigore (parato). Allontanato: al 23´ pt il tecnico Di Nola (S) per proteste.

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34 Sport


Risultati e classifica Atella M.-Policoro

giornata

Marcatori

2-0

st: 5’ Valente, 46’ Libutti

Avigliano-A. Cristofaro

0-0

RICIGLIANO

9

3

3

0

0

7

1

1

1

0

0

3

0

2

2

0

0

4

1

6 +4

Az Picerno-Murese

0-0

ATELLA M.

7

3

2

1

0

8

1

2

2

0

0

7

0

1

0

1

0

1

1

7

0

Borussia P.-R. Valdiano

1-0

F. MURGIA

7

3

2

1

0

4

2

2

1

1

0

3

2

1

1

0

0

1

0

2

0

1-1

R. VALDIANO

6

3

2

0

1

4

2

1

1

0

0

3

1

2

1

0

1

1

1

2 +1

st: 20’ Gialdino

F. Murgia-Vultur

pt: 20’ Larotonda (V), 33’ (a) Lanciano (FM)

AVIGLIANO

5

3

1

2

0

7

2

2

0

2

0

2

2

1

1

0

0

5

0

5

pt: 11’ Campisano, 15’ Cicchelli, 17’ Chirichella

VIGGIANO

5

3

1

2

0

6

3

1

0

1

0

1

1

2

1

1

0

5

2

3

0

Irsinese-GenzanoBanzi

0-2

GENZANOBANZI

4

3

1

1

1

4

4

1

0

1

0

1

1

2

1

0

1

3

3

0

-1

0-2

VULTUR

4

3

1

1

1

3

3

1

0

0

1

0

1

2

1

1

0

3

2

0

-1

MURESE

4

3

1

1

1

2

2

1

1

0

0

1

0

2

0

1

1

1

2

0

-1

A. CRISTOFARO

4

3

1

1

1

1

1

1

0

0

1

0

1

2

1

1

0

1

0

0

-1

AZ PICERNO

3

3

0

3

0

2

2

2

0

2

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

-4

BORUSSIA P.

3

3

1

0

2

2

3

2

1

0

1

2

2

1

0

0

1

0

1

-1 -4

R. TOLVE

3

3

1

0

2

1

3

2

0

0

2

0

3

1

1

0

0

1

0

-2 -4

POLICORO

1

3

0

1

2

1

4

1

0

0

1

0

1

2

0

1

1

1

3

-3 -4

IRSINESE

0

3

0

0

3

1

7

2

0

0

2

1

4

1

0

0

1

0

3

-6 -7

FERRANDINA

0

3

0

0

3

0 13 2

0

0

2

0

8

1

0

0

1

0

5 -13 -7

Ferrandina-Viggiano

0-3

pt: 8’ Vigliucci; st: 5’ Impagliazzo

R. Tolve-Ricigliano pt: 44’ Daniele; st: 44’ Avallone

Prossimo turno

4ª giornata 04/10/09 ore 15.30

A. Cristofaro-Az Picerno GenzanoBanzi-Ferrandina Murese-R. Tolve Policoro-Avigliano R. Valdiano-Irsinese Ricigliano-F. Murgia Viggiano-Atella M. Vultur-Borussia P.

-2

3 Reti: Valente (Atella); Salbini (1) (Avigliano); Daniele (Ricigliano) 2 Reti: Telesca (Atella); Gialdino (Borussia P.); Margiotta (F. Murgia); Vigliucci (1) (GenzanoBanzi); Avallone (Ricigliano); Salamone (Valdiano); Campisano (Viggiano) 1 Rete: D'Amico (A.C. Oppido); Carriero, Gerardi, Libutti (Atella); Lasco, Lorusso, Mele, Tornillo (Avigliano); Castagno, Fringuello (AZ Picerno); Chessa (F. Murgia); Cacace, Impagliazzo (GenzanoBanzi); Di Cecca (Irsinese); Antohi, Carlucci (Murese); Savoia (Policoro); Gaudiosi, Maienza (1) (Ricigliano); Santagata (R.Tolve); Di Brizzi, Petilli (Valdiano); Chirichella, Cicchelli, Mangieri, Sanchirico (1) (Viggiano); Di Francesco, Lanciano, Larotonda (Vultur)

Tra gli ospiti espulso Manniello a tempo scaduto. Mercoledì replay in Coppa

Piace l’Avigliano dei giovani I granata fermano il più esperto Oppido, che recrimina per due pali AVIGLIANO A.C. OPPIDO

0 0

AVIGLIANO : Castaldo, Muzzillo, Carlucci, Mele, Coviello; Tornillo, Sabia M., Costa, Lorusso (39' s.t. Vitolo); Lasco (25' s.t. Vaccaro Rub.), Salbini (47' s.t. Darwish). Non entrati Sabia D., Viggiano, Sileo Gia., Sileo Giu.. All Filadelfia (squalificato, in panchina Sabato). A.C.OPPIDO : Brancale, Giganti, Volturno, Lettieri, Leone A.; D'Amico (1' s.t. Colangelo), Vaccaro M. (11' s.t. Manniello V.), Manniello F., Leone A., Ciardiello; Santopietro. Non entrati Vaccaro Rug., Maglione, Medoro, Smaldone, Grimaldi. All. Manniello D. (squalificato, in panchina Lettieri). ARBITRO : Burgi di Matera (guardalinee Esposito e Russo). NOTE : Pomeriggio fresco e ventoso, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso Manniello V. al 47' s.t. per proteste. Ammoniti Sabia M., Muzzillo, Costa, Darwish (A), Lettieri, Volturno e Vaccaro M. (O). Calci d'angolo 5-4 per l'Oppido. AVIGLIANO - Tre settimane dopo, è tutta un'altra gara. L'Avigliano dei giovani stoppa l'Oppido, dimenticando lo 0-3 di Coppa. Gioca una partita di grande convinzione ed intensità, rende difficile ai bianoverdi sviluppare le loro trame di gioco, in qualche occasione concede, pegno da pagare all'inesperienza dell'età, qualche spazio e qualche occasione di troppo, ma sa reggere benissimo il confronto, e alla fine il pareggio che porta a casa lo merita

Sabato: «Soddisfatti» NON accampa scuse, non cerca giustificazioni. Costretto,nella stranapartita deidue allenatori squalificati, a guardare la partita dalla tribuna, il tecnico dell'Oppido Manniello mostra tutta la sua delusione, ripensando anche alla gara di domenica scorsa: “Venivamo da una partita in cui, pur perdendo, avevamo sfoderato una prestazione più che buona. Oggi, abbiamo fatto una brutta gara, ed è inutile cercar scuse nelle assenze e negli infortuni. Certo, possiamo recriminare per i pali colpiti e l'occasione sprecata da Ciardiello, ma ci sono venuti meno gliuomini chiave, forseperché abbiamo preso sottogamba la gara, anche se fino all'ultimo avevo ammonito i ragazzi sul fatto che gare come questa sono le più difficili da affrontare”. Soddisfatto Vito Sabato, guida dell'Avigliano nel periodo di punizione di Filadelfia. “Abbiamo giocato una grande partita contro una delle favorite del campionato. Ci siamo comportati davvero bene, se loro hanno colpito i pali, noi abbiamo avuto un paio di occasioni all'inizio che avrebbero potuto cambiare la gara. Stiamo crescendo, sul piano fisico, tecnico e della convinzione, e credo che continuando su questa strada potremo toglierci qualche buona soddisfazione”. I tecnici Filadelfia e Manniello, ieri entrambi squalificati

tutto. Sotto tono la prestazione dell'Oppido, che pure ha di che recriminare, due pali pieni ed uno esterno e un paio di occasioni capitate sui piedi di Ciardiello, l'uomo che più difficoltà ha creato al centrocampo e alla retroguardia di casa, non sfruttate. Nel complesso, però, una partita in tono minore, probabilmente condizionata dalle condizioni di Mariano Vaccaro, costretto a giocare, a pochi giorni dall'operazione al setto nasale, con una maschera che ne rendeva difficile visione e movimenti. E' la partita dei due allenatori squalificati, Vito Sabato, che rileva la squadra da Filadelfia, cerca di tenere la squadra

compatta, per provare a sfruttare la velocità delle due punte Lasco e Salbini; in difesa conferma il quartetto formato da Muzzillo, Carlucci, Mele e Coviello; a centrocampo affianca ai due centrali Sabia e Costa gli esterni Tornillo, a destra, e Lorusso a sinistra. Lettieri, che fa le veci di Manniello, risponde con Giganti e Antonello Leone esterni nella difesa completata da Volturno e Lettieri; a centrocampo schiera D'Amico sulla destra, Mariano Vaccaro e Francesco Manniello in mezzo, Giampiero Leone a sinistra; Santopietro è il riferimento d'attacco con Ciardiello a far la spola fra la linea mediana e quella of-

fensiva. Nei primi sei minuti, va due volte al tiro, prima con Salbini (deviato in corner), poi con Lasco (a lato). Non ingrana l'Oppido, che tuttavia è squadra di rango, e lo dimostra ai primi due affondi: Ciardiello vince un paio di rimpalli e fa partire un tiro dal limite che prende in pieno la traversa; un minuto dopo Santopietro, dal limite dell'area piccola, cerca il palo lontano, trovando un difensore granata pronto alla respinta. Pericoli che non smorzano l'intensità con cui l'Avigliano ha apporocciato la partita. Il lavoro a centrocampo di Sabia e Costa crea difficoltà alla manovra biancoverde.

Letieri cerca di sfruttare le iniziative di Ciardiello e prova a cambiare spesso di posizione gli esterni. Ma è di nuovo l'Avigliano a farsi vivo, Lasco entra in area da destra e va al tiro, la palla è colpita male e Brancale può mandare in corner. D'Amico, acciaccato dopo un contrasto, trova proprio in chiusura di primo tempo il tempo per deviare di testa un calcio d'angolo, la palla prende il palo esterno. Poi l'ex granata deve lasciare il campo a Colangelo, ma poco cambia, perché anche dopo il riposo l'Avigliano riesce a tenere a freno le velleità ospiti. Per metà tempo non succede niente, poi la fiammata: Salbini recupera palla, ve-

de il taglio verticale di Tornillo e lo serve, Volturno chiude in corner; dall'altra parte, un passaggio indietro sbagliato concede palla a Antonello Leone, il rasoterra trova ancora il palo. E' ancora la velocità l'arma su cui punta l'Avigliano, Salbini lancia Ruben Vaccaro appena entrato, Brancale deve uscire con i piedi fuori area per anticiparlo di un soffio. L'occasionissima capita a Ciardiello, tutto solo in mezzo all'area ha il tempo per girarsi e mirare, incrocia troppo e spedisce fuori. Poi, più niente, e l'arrivederci a mercoledì per il ritorno, scontato, di Coppa. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

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Sport 35

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

In gol Daniele e Avallone. Per Camelia il campo amico diventa tabù

Il Ricigliano vince da fermo Tolve ko: due calci di punizione ammutoliscono il San Rocco Vana reazione campana

Gialdino gol Valdiano ko B.PLEIADE VALDIANO

1 0

BORUSSIA PLEIADE: Coretti; Schiraldi, Ripoli, Giannini, Pentinelli, Sergi (22’st Manolio), Gialdino, Fabbretti L., Fabbretti R., Laviola (35’st Margiotta), Schettino (43’st Fratiani). A disp.: Conte, Lanzara, Romano, Liuzzi. All. Viola VALDIANO: Serra; Fiumarella (30’pt De Luca), Guida (25’st Mainenti), Di Falco, Malito, Amoroso, Trezza, Di Brizzi (35’st Canonico), Petilli, Ragone, Salamone. A disp. Adinolfi, Colombo, Corcione, Polito. RETI: 20’st Gialdino VITTORIA di misura del Borussia Pleiade, che passa di misura sul Valdiano in una partita tutt’altro che spettacolare. E’ Gialdino di testa a firmare l’1-0 al 20’della ripresa, servito da Fabbretti bravo a crossare sugli sviluppi di un’azione avviata sulla sinistra da Schettino. Primo tempo sostanzialmente di studio, con ritmi blandi e una occasione per parte, derivanti entrambe da calci piazzati. Dopo l’intervallo le squadre si allungano a beneficio dello spettacolo. Il gol del Borussia scatena la reazione degli ospiti che danno il tutto per tutto nel forcing finale. La porta di Coretti trema per una traversa colpita sugli sviluppi di un angolo. Proteste ospiti su un tiro di Salamone che potrebbe aver superato la linea di porta sul salvataggio di Manolio sulla linea, ma il direttore di gara non ha convalidato la rete. sport@luedi.it

R.TOLVE RICIGLIANO

0 2

REAL TOLVE : Perillo, Sarubbo (37' s.t. Palladino), Girelli. Camelia B. , Santagata, Mazzacane, Damiano, Lottino V. (17's.t. Benedetto) , Ragone, Pietrafesa, Montenegro. A disp.. Paradiso, Lardiello, Postiglione, Lottino A. , Santorsa. All. : Camelia RICIGLIANO : Guerriero, Giordano, Gaudiosi, Piegari R. , Pignata, Corsaro, Piegari V. , Carleo, Maienza (40's.t. Saracco) , Avallone, Daniele (43' s.t. Tommasiello) . A disp. Villano, Carnera, Adelizzi, Lepore, Pascente. All. Dente ARBITRO : Santoro RETI : 44' p.t. Daniele ( R ) , 44 s.t. Avallone ( R ) NOTE : terreno in perfette condizioni, clima piacevole, spettatori 300. Recupero 1 min. p.t. ; 4 min. s.t. TOLVE - Punito dalle punizioni. Due gol da calcio franco regalano altri tre punti al Ricigliano che continua a punteggio pieno la sua corsa in vetta alla classifica. Il Tolve lascia ancora immacolate due caselle: quella delle vittorie in casa e quella dei gol realizzati davanti al pubblico amico. Campanello d'allarme in casa giallorossa: non si riesce a porre rimedio alla pochezza del reparto avanzato. In tre partite un solo gol realizzato, per giunta da Santagata, centrale difensivo. Ma andiamo con ordine. Debutto casalingo per Damiano che nella

In alto la formazione del Real Tolve, in basso del Ricigliano

prima frazione di gioco ha giostrato come esterno nel 4-4-2. In avanti Montenegro, ancora in ritardo di condizione, e Ragone, attivo ma poco pungente. Di contro un Ricigliano ben messo in campo: difesa impeccabile, centrocampo operaio e attacco spietato con Avallone e Daniele entrambi a segno. Al 10' prove generali su calcio di

punizione battuto dal dieci ospite e Perillo a deviare in angolo. Sul corner seguente è Piegari V., dal centro dell'area, a trovare ancora pronto un reattivo Perillo. Avvio di marca salernitana , con i gialloblù di mister Dente a mettere in mostra un livello tecnico superiore. Al 16' ci prova Damiano su punizione ma Guerriero vola sul pa-

lo basso a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner un cross per Lottino V. che non riesce ad imprimere alla palla la giusta angolazione e potenza. Al 36' un'indecisione di Santagata per poco non mette in moto Avallone la cui conclusione viene rimpallata in angolo. Sul finire della prima frazione di gioco, al 44', calcio di punizione dai trenta metri di Daniele che trova l'angolino sul palo del portiere, parso non esente da colpe. Si va al riposo con il Ricigliano in vantaggio. Si riparte e sembra che il Tolve voglia cercare subito il gol del pari ma occasioni da gol non se ne vedono. Al 13' è Sarubbo a concludere di poco largo sul fondo. Al 16' Perillo si esalta su una punizione di Daniele. Si fa vedere subito Benedetto che , appena entrato pennella un cross per la testa di Montenegro che manda fuori. Al 23' ci prova in proprio Benedetto ma conclude al lato. Su un'azione in contropiede al 25' è il Ricigliano a rendersi pericoloso, ma la conclusione dell'avanti ospite è debole ed è facile preda di Perillo. Corner alla mezz'ora e Avallone prova la conclusione spettacolare a volo che termina alta. Quando ormai tutto è scritto e la partita si avvia stancamente alla conclusione, un altro calcio da fermo è fatale ai ragazzi di Camelia. Dal vertice destro dell'area di rigore è Avallone, con un gran tiro, a sorvolare la barriera e mettere la palla laddove Perillo non può arrivare. Gianluigi Armiento

La Fortis Murgia ringrazia per l’errore di Lanciano Il Ferrandina, in piena emergenza, non può nulla

Fa tutto la Vultur Rionero Vantaggio e autorete del pari FORTISMURGIA VULTURRIONERO

1 1

FORTIS MURGIA: D’Elia, Chessa, Di Vito, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Pastore (24’ st Daddario), Grassani D. (15’ st Margiotta), Andriotti (15’ st Castoro), Martimucci, Petruzzella. A disposizione: Napolitano, Grassani F., Digirolamo, Cappiello. Allenatore Squicciarini. VULTUR RIONERO: Radesca, Chimenti, Di Tolve, Cozzolino, Lanciano, Rapolla, Larotonda (19’ st Barbaro), Izzi, Di Francesco, Argenti, Giuliani (27’ st Anelli). A Disposizione: Martone, Zona, Grieco, Brescia, Mora. Allenatore Finamore. ARBITRO: Capilungo di Lecce (Pallotta e Fantini). RETI: 20’ pt Larotonda, 33’ pt autorete Lanciano. NOTE: Spettatori 200 con una folta rappresentanza di tifosi rioneresi. Espulso al 46’ st Anelli. Allontanati dalla panchina del Rionero il tecnico Finamore (29’ st) e il massaggiatore (40’ st). Ammoniti: Larotonda, Cannillo, Giuliani e Maurelli. Fuorigioco: Fortis 6, Vultur 5. Angoli: Fortis 5, Vultur 3. Recuperi: 2’ pt e 5’ st. MATERA - E’ stato necessario attendere il 35’ del secondo tempo per vedere la prima e unica azione manovrata del Fortis Murgia, con grande risposta del portiere rionerese Radesca sulla conclusione di Petruzzella. E così si può capire come la Vultur Rionero ha pareggiato a Matera contro il Fortis Murgia. E quando diciamo che è stato il Rionero a pareggiare, ci riferiamo al fatto che sono stati proprio i bianconeri ad aver realizzato i due gol di questo 1-1. La prima rete porta la firma di Larotonda, la seconda quella di Lanciano, solo che il difensore della squadra di Finamore ha sbagliato porta, beffando il suo portiere che nulla ha potuto per evitare il pareggio. Alla fine il risultato può star bene ad entrambe le formazioni, anche se chi ha più impressionato è stato il Rionero che ha avuto maggiormente in mano il pallino del gioco, mostrando personalità dinanzi all’undici di Squicciarini apparso davvero in “giornata no”. Veniamo alla cronaca. Nei primi 13 minuti

Risultato previsto Campisano, Cicchelli e Chirichelli: il Viggiano vola FERRANDINA VIGGIANO

0 3

FERRANDINA : Fraccalvieri, Ventura, Santorsola, Fuina, Grillo, Luongo, Benedetto, Latrofa, Martoccia, Cirigliano, Giordano. VIGGIANO : Perna, La neve, Iaquinta, Marchese (18' st Stefani), Sabia, Chicchelli, Gargaro (24' st Spera), Chirichelli, Campisano (22' st Mangieri), Sanchirico, Lo prete. A disp. Nigro, Marsicovetere, De Gregorio, Salera. All. Villani ARBITRO : Capolupo di Matera (assistenti Rago e Russo). RETI : 11'pt Campisano, 15' st Chicchelli, 17' pt Chirichelli NOTE : ammoniti: Fuina

Il presidente Capalbo

Finamore allontanato nella ripresa

si registrano solo due sterili tentativi di Martimucci, entrambi fuori dallo specchio. Al 16’ Chessa imbecca ancora Martimucci, ma la palla è facile preda di Radesca. Al 20’ il Rionero passa la primo affondo: calcio di punizione sulla destra, in area il più bravo è Larotonda che stacca infilando la palla in rete per lo 0-1. Al 31’ ci prova Andriotti, ma la sua conclusione è deviata in angolo. Al 33’ il pareggio. Petruzzella spizzica per Andriotti, l’under non arriva sulla palla che rimbalza, interviene Lanciano, che invece di appoggiare verso il suo portiere lo spiazza, beffandolo, decretando l’1-1. Prima del riposo un’inzuccata di Rapolla potrebbe portare nuovamente in vantaggio gli ospiti. Nella ripresa c’è poco da raccontare oltre alle sostituzioni e alle lunghe interruzioni. Infine, eccessivo il rosso diretto ad Anelli per il fallo su Margiotta, anche perchè per un fallo più grave nel primo tempo Maurelli era stato ammonito. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

CON gli uomini contati, ma il Ferrandina è riuscito a scendere in campo anche contro il Viggiano. Piuttosto scontato l'esito dell'incontro. Gli ospiti hanno messo in cassaforte il risultato in meno di venti minuti. Tre gol in sei minuti e gara chiusa. A firmare la rete del vantaggio all'11' è Campisano che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, indisturbato, spedisce la palla in rete. Il raddoppio al 15' per opera di Chicchelli che con una bordata dal limite dell'area trafigge l'incolpevole Fraccalvieri, autore di un prodigioso intervento su Campisano nell'azione precedente. La rete del definitivo 0-3 al 17' con Chirichello che, approfittando di un rinvio incerto di Santorsola, realizza. A evitare un passivo più pesante, oltre che la sportività del Viggiano che si

è limitato ad amministrare il vantaggio, un Fraccalvieri in grande spolvero. Decisivi i suoi interventi in almeno quattro occasioni: su Lo Prete al 22', su Campisano al 26' e, nella ripresa, al 18' su Chirichello e al 22' su Mangieri. . Sicuramente un compleanno indimenticabile per Andrea Cirigliano che, nonostante la sconfitta, festeggia i suoi diciassette anni, indossando la fascia di capitano. Per il Viggiano una gara in discesa. E non poteva essere diversamente contro un Ferrandina improvvisato, a corto di organico e, soprattutto di fiato. “Il meglio che si potesse fare in questo momento - spiega il presidente Rocco Capalbo, per la prima volta sugli spalti. L'alternativa, lascia intendere, sarebbe stata la rinuncia al titolo. Ma per rimediare c'è

tempo. E mai come in questo caso una sconfitta ha rappresentato un'autentica iniezione di ottimismo. Il presidente rossoblu, infatti, sembrava arrivato con ben altre intenzioni ad inizio gara. Poi la sua passione per il calcio e il gusto per le sfide impossibili lo hanno convinto a non gettare la spugna. “Già entro martedì ha assicurato a fine gara- saremo in grado di comunicare l'assetto societario e il nome del tecnico. Se ci sono altri con “buone intenzioni” interessati a subentrare che ben vengano. Diversamente andremo avanti con le nostre forze”. Gli undici scesi in campo sono stati già tutti convocati per il primo allenamento della stagione. Il campionato del Ferrandina comincia da qui. Margherita Agata m.agata@luedi.it

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36 Sport


Errore di Castagno. Giallo finale per la mancata espulsione di Innocenti

Uno 0-0 con poca noia Murese fermata dal Picerno, che al 90’ sbaglia un rigore PICERNO MURESE

0 0

AZ PICERNO: Lettieri, Marchese (80' Laurino), Salvia, Quagliata(57' Pace), Mazza, Naturale, Fringuello, Castagno, Sabia (66' Giordano), Passavanti, Bottiglieri. A disp: Mentari, Capece, Caggiano, Caggiano N. All.:Caivano FC MURESE: Peccatiello, Gerbasio, Cella, Nardiello (72' Iacullo), Innocenti (91' Ruvo G.), D'Arca, Anthoi, Farenga, Dutra, Zaccardo, Veglio (55' Carlucci). A disp: Cocina, Calocero, Ponte, Ruvo R. All.: Lardo ARBITRO: Rubino di Moliterno (Pescuma-Mekonen) NOTE: spett. 350 c.a di cui 100 ospiti. Amm.: Naturale,Castagno,Passavanti(P);Gerbasio,Innocenti (M). Rec: 0', 4' PICERNO - Finisce a reti inviolate il derby del Marmo- Melandro tra Picerno e Murese dopo novanta minuti validi dal punto di vista agonistico, un po' meno da quello dello spettacolo. A rompere il ghiaccio ci pensa il Picerno al 9': Castagno lancia Sabia in velocità che fa a sportellate con Nardiello, l'arbitro però ferma per fallo della punta picernese. La reazione della Murese non tarda ad arrivare: 11', D'Arca viene atterrato. Dai 25 metri si in-

Lardo: «Avremmo meritato i tre punti»

La Murese schierata a Picerno da mister Lardo. La gara si è chiusa con il giallo per la doppia ammonizione di Innocenti, non sanzionata con l’espulsione

carica della battuta Zaccardo che colpisce la barriera, è lesto Veglio a raccogliere ma spara alto. Due minuti più tardi Zaccardo perde palla a centrocampo, Castagno ne approfitta, lancia Fringuello che scambia bene con Sabia il quale calcia alto. Al 30' grande azione palla a terra della Murese che vede protagonisti Anthoi e Dutra: la punta uruguaiana calcia dal limite senza però trovare lo specchio della porta. Al 36' azione fotocopia dei due, compreso il risultato finale. Ancora Dutra al 40' che salta netto due uomini e

spara dal limite, Lettieri non ha problemi a bloccare. Al 43' i ragazzi di Lardo falliscono un'occasione clamorosa: Dutra inventa una parabola a scavalcare la retroguardia picernese, Veglio a tu per tu con Lettieri riesce a sbagliare un gol già fatto. Allo scadere della prima frazione, bella iniziativa personale di Sabia. Conclusione in area di rigore, esterno della rete. Nella ripresa, la musica cambia di poco, è la Murese a fare la partita con il Picerno che però chiude bene gli spazi. Primi 5 minuti a spron battuto: Dutra si libera in area, calcia a rete,

Ecco le prime parole del tecnico di casa Caivano dopo la conclusione del match: “E’tanta la rabbia per il rigore fallito e per il gol annullato. Il penalty c'era così come la rete che non era da annullare. Nella prima frazione ha giocato solo la Murese, ci siamo limitati a reagire con un paio di contropiedi. Decisamente meglio nel secondo tempo, soprattutto negli ultimi 15 minuti. In linea di massima sono soddisfatto, anche se nel primo tempo non è stato fatto quello che avevo chiesto in settimana. Siamo ancora imbattuti- scherza su Caivano- Domenica ci attende un impegno difficile a Oppido ma la mia squadra registra evidenti progressi partita dopo partita”. Lettieri respinge e Anthoi viene anticipato al momento della battuta. Ne nasce un calcio d'angolo, la palla giunge sui piedi di Gerbasio che dal limite manda di poco a lato. Al 55' bel corridoio di Fringuello per Sabia che perde l'attimo del tiro. Al 60' buona manovra della Murese con Anthoi che in progressione si accentra, serve Carlucci, sponda per Zaccardo: il tiro è di poco alto. Un minuto dopo Gerbasio e Peccatiello non si intendono ed il pasticcio è evitato solo per la mancata reattività degli avanti locali.

Dalla parte opposta mister Lardo spiega così l’andamento della partita: “siamo rammaricati per i tre punti, che avrei ritenuto meritati visto che abbiamo tenuto il pallino del gioco per tutta la gara pur non essendo eccessivamente pericolosi. Sono le classiche partite che però si possono anche perdere, per fortuna hanno fallito il rigore che secondo me non c'era. Negli ultimi trenta minuti abbiamo manovrato in maniera confusa e siamo stati poco lucidi negli ultimi quindici metri. Dobbiamo lavorare per migliorare qualcosa nel reparto difensivo ma sono fiducioso per il prosieguo del campionato”. m.c.

Al 70' strozzato il boato del “D. Curcio”: delizioso servizio di Fringuello per Pace che la mette dentro con un bel diagonale. L'arbitro però annulla ingiustamente per fallo ai danni di Nardiello. Il Picerno prende coraggio e con due punizioni di Castagno insidia i biancorossi di Lardo. La Murese disputa gli ultimi 10' con le tre punte alla ricerca del successo, lasciando campo ai picernesi- soprattutto sugli esterni- che disputano un buon finale di gara. Ed è proprio al 90' l'episodio clou: contatto Innocenti-Laurino in area, l'arbitro concede un

rigore dubbio tra le proteste veementi degli ospiti. Sul dischetto va Castagno che sbaglia, tirando fuori alla destra di Peccatiello. Episodio quest'ultimo, che ha scatenato un “giallo” negli spogliatoi: in occasione del fallo da rigore, l'arbitro ammonisce per la seconda volta Innocenti senza accorgersi che il biancorosso era già stato ammonito in precedenza. Sul referto però l'ammonizione è andata a Gerbasio. Preso atto di ciò, i dirigenti biancorossi si sono rifiutati di firmare il referto arbitrale. Maurizio Cardone

Si dimette il ds De Leonardis

Valente e Libutti blindano il risultato. Ricordato il piccolo Francesco

Genzano sornione Espugnata Irsina

L’Atella sa vincere facile Troppo molle il Policoro ATELLA MONTICCHIO 2 POLICORO 0

De Leonardis quando giocava nel Matera

IRSINESE GENZANO B.

0 2

IRSINESE : Noviello, Piccininno, Acito, Lucarelli (35’st Tranquillino), Farella, Ettorre, Cardano, Porfido, Di Cecca, Graziadei (15’st Assale), Sparapano. A disp. Cucuvielli, Nardiello, Belforte, Chiarappa. All. Patella GENZANO BANZI : Grandolfo, Padula, Teto, Militello, Cannito, Sansone, Cacace, Stolfa, Vigluzzi, Impagliazzo, Mancini. A disp. Cilla, Russo, Pappalettera, Di Stasi, Mencarone, Gruosso. All. Terranova ARBITRO : Santoro di Venosa (Lagrotta - Galli) MARCATORI: Vigliucci 8’pt, Impagliazzo 5’st CINICO e spietato il GenzanoBanzi, che raccoglie ad

Irsina il massimo risultato rendendo vana la mole di gioco espressa dai padroni di casa di mister Patella. A fine partita il ds dell’Irsinese De Leonardis presenta le sue dimissioni per motivi che spiegherà in settimana. Entrambe le reti ad inizio frazione, nella prima con Vigliucci che dal limite spara una botta insidiosa al punto che Noviello non la trattiene. L’Irsinese paga il gol a freddo e ci mette molto ad entrare in partita. Chiude in crescendo il primo tempo, esce carica dagli spogliatoi ma è freddata da una punizione di Impagliazzo, micidiale a concretizzare alle spalle dell’estremo di casa. La squadra di Patella ha protestato per un presunto rigore ai danni di Sparapano ignorato dal direttore di gara. sport@luedi.it

ATELLAMONTICCHIO :Sicuro, Angelillo, Carretta, Larotonda V., Manfreda, Lamorte, Larotonda G., Gerardi ( al 66' Libutti), Valente, Telesca ( all'87' Leccese), Rinaldi. 12 Di Biase, 14 D'Annucci, 15 Colangelo, 17 D'Urso, 18 Strozza. All. D'Urso. POLICORO 2000 : Campanelli, Marta, Affuso (al 81' Sfarzeta), Saccente, Nuzzi, Miraglia, Faillace (al 59' Ripa), Carlomagno (al 61' Panetta), Gatti, Savoia, Zizzamia. 12 Piarulli, 13 Scarci, 15 Durante, 18 D'Agostino. All. Labriola. ARBITRO : Cappiello di Matera; assistenti: Sapienza e Verrastro di Potenza. MARCATORI : al 50' Valente, al 91' Libutti. ATELLA - Un Atellamonticchio cinica batte un Policoro troppo senza cattiveria. La squadra di casa era orfana del presidente-giocatore, Carriero, fresco sposo. E' stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare la morte immatura del piccolo Francesco Di Muro. La cronaca. Al 1' subito in attacco l'Atella con Gerardi il cui tiro viene deviato dalla difesa avversaria, la palla arriva tra i piedi di Telesca, classe '91, che sferra un tiro che va a stamparsi sulla traversa. Al 6' su punizione, buona trama di gioco degli ospiti, fermata, nella sua fase conclusiva, da capitan Manfreda. Al 16' è Telesca, il Recoba di Atella, a “pescare” Valente, la cui conclusione viene di nuovo in angolo. Al 18' reagisce il Policoro, Miraglia per Gatti che serve Savoia, che conclude alle stelle. L'Atellamonticchio commette molti falli a centrocampo. Al 42' Manfreda lancia lungo per Rinaldi che sorprende la difesa ospite, entrato in

L’Atella schierata nel match col Policoro

area sferra un tiro deviato dal portiere in angolo, il vice presidente Telesca si infuria, avrebbe preferito una conclusione rasoterra del suo attaccante. Al 43' errore difensivo dei locali, palla a Savoia che serve Zizzamia ad una conclusione di poco alto oltre la traversa. Al 50' giunge il vantaggio per i locali: Rinaldi, da centrocampo, di prima intenzione allunga sulla fascia destra per Valente che pur pressato dall'avversario, fa partire un tiro che si deposita nel sette alla destra del portiere. Bel gol. Al 52' su punizione di Savoia, Nuzzi, in area avversaria, svetta più di tutti, ma la palla va oltre la traversa. Al 70' Telesca per Valente sulla sinistra, al cross non si fa trovare nessuno.

Al 72' Miraglia perde palla a centrocampo, l'Atellamonticchio con Lamorte non sfrutta il vantaggio di due uomini. Al 76' Gatti ricevuto palla, in area avversaria, da Zizzamia viene pressato duramente dall'avversario, la palla arriva a Ripa che conclude di poco a lato. Il forcing finale del Policoro produce al 85' un tiro-cross di Sfarzeta deviato in tuffo dal portiere e all'88' Manfreda ferma un pericoloso contropiede. In pieno recupero, al 91' arriva il secondo gol dei locali: Valente, sulla sinistra, passa a Leccese che vede Libutti tutto solo in piena area e gli serve su un piatto d'argento il secondo gol per l'Atellamonticchio. Al 93' Rinaldi conclude con un tiro di poco a lato. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

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Sport 37

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Risultati e classifica Balvano-Bella

Marcatori

3-1

7' pt Falcone (BA), 10' pt Ricigliano Mau. (BE), 31' pt (a) Zanfino (BA); 42' st Turturiello P. (BA)

PIETRAGALLA

7

3

2

1

0

6

1

2

2

0

0

6

1

1

0

1

0

0

0

5

0

MOLITERNO

7

3

2

1

0

5

1

2

1

1

0

2

1

1

1

0

0

3

0

4

0

MIGLIONICO

6

2

2

0

0

5

0

1

1

0

0

2

0

1

1

0

0

3

0

5 +2

1-1

GROTTOLE

6

3

2

0

1

7

4

2

2

0

0

7

1

1

0

0

1

0

3

3

2-0

S. LAGONEGRO

6

3

2

0

1

4

2

1

1

0

0

3

0

2

1

0

1

1

2

2 +1

2-1

BLN PIGNOLA

6

3

2

0

1

2

1

2

1

0

1

1

1

1

1

0

0

1

0

1

-1

BALVANO

4

3

1

1

1

5

4

2

1

0

1

3

2

1

0

1

0

2

2

1

-3

BELLA

4

3

1

1

1

2

3

1

1

0

0

1

0

2

0

1

1

1

3

-1 -1

LAGOPESOLE

3

3

1

0

2

3

5

1

1

0

0

2

0

2

0

0

2

1

5

-2 -2

SANTARCANG.

3

3

1

0

2

3

6

1

1

0

0

3

0

2

0

0

2

0

6

-3 -2

PESCOPAGANO

3

3

1

0

2

2

5

1

0

0

1

0

3

2

1

0

1

2

2

-3 -2

L. MONTESCAG.

2

2

0

2

0

2

2

2

0

2

0

2

2

0

0

0

0

0

0

0

VARISIUS

2

3

0

2

1

3

4

1

0

1

0

2

2

2

0

1

1

1

2

-1 -3

R. IRSINA

2

3

0

2

1

1

3

1

0

1

0

0

0

2

0

1

1

1

3

-2 -3

A. SCANZANO

1

3

0

1

2

2

6

1

0

0

1

0

1

2

0

1

1

2

5

-4 -4

ROTONDELLA

1

3

0

1

2

1

6

2

0

1

1

1

4

1

0

0

1

0

2

-5 -6

Bln Pignola-Pescopagano 0-1 46' st Lotano

Grottole-Santarcang.

5-0

11’ pt Armento, 31’ pt (a); 3’ st e 12’ st Buono, 9’ st Bitetti

L. Montescag.-Varisius pt: 13’ Mangia (LM); st: 43’ Di Lena (V)

Miglionico-R. Irsina 6'st Tataranni, 44'st Andrulli

Moliterno-Lagopesole

10' pt Petrocelli (M), 30' pt Lancellotti (M); 30' st Zaccagnino (L)

Pietragalla-S. Lagonegro 2-0 24'st Alfonso, 43'st Pietragalla L.

Rotondella-A. Scanzano

1-1

10' pt Guida (R); 35' st Valinoti (S)

Prossimo turno

giornata

4ª giornata 04/10/09 ore 15.30

A. Scanzano-L. Montescag. Bella-Grottole Lagopesole-Miglionico Pescopagano-Balvano R. Irsina-Rotondella S. Lagonegro-Bln Pignola Santarcang.-Moliterno Varisius-Pietragalla

-1

3 Reti: Buono (Grottole); Pietragalla L. (Pietragalla) 2 Reti: Valinoti (A.Scanzano); Ricigliano Mau. (Bella); Tataranni (1) (Miglionico); Mastroianni A. (1) (S.Lagonegro); Assi (Varisius) 1 Rete: Falcone, Pentangelo, Petraglia (1), Turturiello P. (Balvano); Brancato, Romaniello (BLN Pignola); Armento, Bitetti, Moramarco (Grottole); Colangelo D., Sabato (Lagopesole); Carriero I., Mangia (L.Montescaglioso); Andrulli (Miglionico); Fratantuono, Lancellotti, Molletta (1), Petrocelli, Savone (Moliterno); Lotano (Pescopagano); Alfonso, Di Tomaso, Pietragalla M. (Pietragalla); Gagliardi (R.Irsina); Guida, Ripa (Rotondella); Aurelio, Lemma, Malaspina (Santarcangiolese); Cantisani, Falabella N. (S.Lagonegro); Di Lena (Varisius)

-4

A pagarne le spese è Dino Picerno, colpito al capo con i tacchetti da un avversario

Vince il Balvano e poi è rissa Battuto il Bella 3-1 con le reti di Falcone, Turturiello e l’autorete di Zanfino BALVANO BELLA

3 1

BALVANO: Villani, Cilibrizzi, D'Eboli, Turturiello Pio, Iacullo V., Bochicchio, Matturro, Falcone, Bovino (82' Picerno), Petraglia, Grasso. All. Turturiello Pio BELLA: Troiano S., Zanfino (81' Remollino A.), Gliubizzi, Caniani, Maruggi, Ricigliano Mar., Parisi G., Parisi A. (46' Angrisani), Ricigliano Mau., Troiano D., Errichetti (46' Doino C.). All. Del Pino ARBITRO: Di Noia di Potenza (De Luca - Amati) RETI: 7' Falcone (BA), 10' Ricigliano Mau. (BE), 31' Zanfino (aut.), 87' Turturiello Pio (BA) NOTE: Spettatori 200 circa. Ammoniti: Bovino e Grasso (BA), Ricigliano Mau. (BE). Espulsi: Caniani (BE) a fine pt, al 90' P. Turturiello (BA) e Ricigliano Mar. (BE). Recuperi: 2' pt e 4' st. VIETRI DI POTENZA - Il match tra Balvano finisce con tre espulsi, una mega-rissa, con l'intervento dei Carabinieri di Vietri a sedare tutto (con conseguente scorta al pullman del Bella) e con Dino Picerno, del Balvano, entrato negli spogliatoi con il capo sanguinante, colpito dai tacchetti, volontariamente, da un atleta del Bella: questo il riassunto della partita del “Santa Domenica”. In poche parole, un vero e proprio “scandalo”, così come il pubblico ha definito ieri dagli spalti. Troppi, tanti gli errori della terna arbitrale, sbagliati ed esagerati i comportamenti di alcuni giocatori verso il pubblico di casa. Ad aggiudicarsi i tre punti, strameritati, il Balvano di mister Turturiello, grazie alle reti in apertura di Falcone, l'autogol di Zanfino e la rete finale di mister Turturiello. Inutile il pareggio momentaneo di Mauro Ricigliano. Passano solo 6’, Grosso del Balvano libera Petraglia, ma la pal-

Un’immagine della rissa di ieri a Vietri

la per Cilibrizzi è troppo lunga. Nemmeno un minuto, ed ancora il Balvano: Petraglia viene atterrato ai venti metri. Sulla palla va Falcone, punizione beffarda, battuta a sorpresa, e gol per l'1-0. Veemen-

te reazione del Bella, che pareggia subito i conti con Mauro Ricigliano, grazie al colpo di testa preciso sulla punizione di Parisi G. Il primo tempo continua con un batti e ribatti continuo fino al 31', quando Zanfino del Bella priva ad anticipare Grasso e manda la palla in rete per l'autogol: è due a uno per il Balvano. All'ingresso degli spogliatoi comincia una rissa: Caniani del Bella viene espulso. Il secondo tempo per il Balvano è in discesa: mentre la terna arbitrale fischia dei fuorigioco inesistenti, il Balvano si limita a controllare la partita. Qualche colpo di troppo e cominciano i primi parapiglia nel campo. Il pubblico si scalda e si giunge all'80': Petraglia segna splendidamente, ma è clamoroso il fuorigioco

fischiato. Ci pensa però mister Turturiello, all'87', a colpire di testa su punizione di Petraglia: è il colpo del k.o. Prima della fine, vengono espulsi per un'altra rissa Pio Turturiello del Balvano e Marco Ricigliano del Bella. Al fischio finale, tra il tripudio dei numerosi tifosi del Balvano, comincia una maxi-rissa. C'è qualche atleta che offende il pubblico vistosamente. Intervengono i Carabinieri, volano calci, schiaffi, pugni: ci va di sotto Dino Picerno del Balvano, ferito al capo. La giornata si conclude con l'attesa dei tifosi del Balvano davanti ai cancelli e la scorta dei Carabinieri in un percorso alternativo al pullman del Bella. Pagine di calcio difficili da raccontare. Claudio Buono

Falliti tutti i penalty. Nel finale Lotano consegna la vittoria al Pescopagano

Bnl, tre rigori non bastano BARLANOTTEPIGNOLA PESCOPAGANO

0 1

BLNPIGNOLA: Zaccagnino, Buonansegna G., Santarsiero, Sabia V. (19' st Langone), Palo, Santangelo, Galluzzi, Sodo, Gerardi (31' st Brancato), Pirulli (42' pt Lauria), Romaniello. A disp.: Notargiacomo, Buonansegna A., Giuzio, Sabia R. All.: Tramutola. PESCOPAGANO: Rosa, Perillo, Di Già, Tummillo (42' st Lotano), Cantone, Tavarone, Bergamasco, Lanza, Nicastro (22' st Vicinanza), Arcamone, Capasso. A disp.: Briuolo, Roselli, Laurenziello, Loianno, De Mito. All.: Pantuosco. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Marchese e Franciosa). RETE: 46' st Lotano. NOTE: Gerardi, Lauria e Brancato (Bln) hanno fallito un rigore a testa. Ammoniti: Santangelo, Sabia V., Buonansegna G, Rosa, Di Già, Lanza, Perillo, Vicinanza. Spettatori: 120 circa. Angoli: 2-0. Recupero: 1' pt, 4' st. RIFREDDO - Come si può perdere una partita dopo aver beneficiato di tre rigori nell'arco dei 90’? Una risposta esauriente può fornirla cer-

tamente il Bnl Pignola che ha fallito in serie tre tiri dal dischetto, con Gerardi, Lauria e Brancato. Successivamente si è completata l'atroce beffa per la compagine pignolese: il migliore in campo fino a quel momento (il portiere Zaccagnino), dopo aver chiuso la saracinesca a tripla mandata, si è fatto sfuggire la sfera dalle mani come una saponetta, su una conclusione velleitaria, dai 25 metri, ad opera di Lotano, subentrato in campo qualche istante prima. Il Bnl Pignola ha fatto così harakiri, è ritornato con i piedi per terra dopo due giornate di dominio nella cadetteria lucana e, per finire, ha consegnato tre punti di platino al Pescopagano. Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall'inizio del film dell'incontro. Minuto 9: l'estremo difensore ospite, Rosa, perde la sfera su un cross innocuo e, successivamente, “abbraccia” in area Gerardi, lesto a soffiargli il pallone. E' calcio di rigore sacrosanto che Gerardi spedisce sul fondo, dando il via alla saga degli errori dagli undici metri. Nella ripresa il Pescopagano va vicino al gol con Vicinanza in due occasioni (29' e 33') e con Arcamone. Il Pignola sbaglia il secondo penalty con Lauria (36') e viene punito da Lotano al 46'. Nel recupero Brancato spara sul fondo il rigore del possibile pareggio. Donato Pavese

Il Pietragalla impone lo stop al Lagonegro PIETRAGALLA LAGONEGRO

2 0

PIETRAGALLA: Ciriello, Pappalardo, Di Tomaso, Carlucci, Pietragalla M., Alfonso, Gorga, Pietragalla L. (43'st Summa), Cammarota (41'st Vertone), Potenza; A disp. Monetta, Sarli, Masotti e D'Amico; All. Potenza. LAGONEGRO 04: Armando, Borreca (45'st Catonio), D'Agostino, Rocco, Falabella, Consoli, Ielpo (31'st Verbania), Rossino, Matroianni, Martino, Cantisani (31'st Falabella N.); A disp. Fittipaldi, Messuti, Fiore, Piro; All. Oliva. ARBITRO: Capolupo di Matera (Chiego - Autieri). RETI: 24'st Alfonso, 43'st Pietragalla L. NOTE: Condizioni ambientali ottimali, circa 250 tifosi pietragallesi. Partita sostanzialmente corretta con cinque ammonizioni: Pietragalla M., Rossino, Cammarota, Pietragalla L., Rocco. Angoli 4 a 2 per il Pietragalla. Recupero 2' pt e 3' st. PIETRAGALLA - Pietragalla all'inglese contro il Lagonegro 04 di mister Oliva reduce da due vittorie consecutive in campionato. Finisce due a zero per i padroni di casa grazie alle reti, entrambe nella ripresa, di Alfonso al 24' e di Pietragalla L. a due minuti dallo scadere. L'imbattibilità di Armando si ferma a 249' di gioco quando Alfonso lo ha scavalcato per la prima volta nell'arco del mach. La partita è iniziata con un ritmo abbastanza lento con due formazioni che si sono controllate per oltre un'ora prima di iniziare seriamente a giocare al calcio. La prima azione de-

gna di nota è firmata Pietragalla L. che dalla sinistra mette in mezzo una palla che Alfonso, di testa, spedisce sull'esterno della rete. Al 19' del primo tempo è Cammarota che fa da sponda per Potenza, abile a saltare l'uomo ma non lucido per calciare in porta, dato che la palla si spegne lentamente sul fondo. Il primo tempo non regala altre emozioni se non a cinque minuti dallo scadere quando Pallotta recupera palla nella propria trequarti di campo e lancia lungo per Cammarota che, senza pensarci, spara verso Armando abile a mettere la palla in angolo. Si ritorna in campo e le due squadre non sembrano avere intenzione di accelerare il ritmo di gioco. Al 19'ci prova Pietragalla L. dai venticinque metri ma la palla termina sul fondo. Al 24' l'azione decisiva porta la firma di Pallotta che recupera la sfera di gioco nel cerchio di centro campo, avanza palla al piede e spara dal limite dell'area di rigore; la palla viene sporcata da un difensore ospite e finisce sui piedi di Alfonso che da due passi beffa Armando con un pallonetto chirurgico che porta in vantaggio i padroni di casa. Il Pietragalla si scioglie e prova a chiudere la partita al 30' con Pallotta, ma il suo tiro è alto; due minuti dopo ci riprova Alfonso ma la sua mira non è precisa e il Lagonegro si salva ancora. Al 42' è una perla di Pietragalla L., direttamente da calcio piazzato, a mettere parola fine al mach; direttamente da calcio piazzato il fantasista bianco-blu si inventa una parabola incredibile che si infila al 'sette' alla sinistra di Armando. Rocco De Rosa

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38 Sport


Semaforo rosso per il Real Irsina e l’undici di Paterino fa così due su due

Tornano i gemelli del gol Miglionico vittorioso con Tataranni e Andrulli nella ripresa MIGLIONICO REALIRSINA

2 0

MIGLIONICO: Deceglie V., Lamacchia, Battilomo M., Battilomo A., Menzella, Acito (44' st Grande), Cappiello, Deceglie G., Lambertini (35' st Gallitelli), Tataranni, Andrulli. A disp.: Prisco, D'Aria, Corleto, Scandiffio. All. Paterino. REAL IRSINA: Lolaico, De Biasi, Cataldi (10' st Colamassaro), Ventricelli, Sciolis, Gagliardi, Cataldo, Masiello M. (15' st Magro), Papangelo N. (43' st Rizzi G.), Scaraggi, Savino. A disp.:Rizzi D., Papangelo G., Masiello R., Addamiano. All. Rizzi. ARBITRO: Carretta di Venosa (La SalaFerrara). RETI: 6' st Tataranni, 44' st Andrulli. NOTE: Amm. Colamassaro,Ventricelli, Savino (I), Battilomo A., Menzella, Acito, Grande (M). Espulsi al 38' st Sciolis e Gagliardi (I). MATERA -Come ai vecchi tempi. Ricomposta la coppia gol del Miglionico. Due gol che proiettano il Miglionico a 6 punti e una gara da recuperare. Miglionico a trazione anteriore. Con Andrulli e Tataranni, anche Lambertini con una prestazione cui è mancato solo il gol. Al 3',

Francesco Tataranni e Vincenzo Andrulli

Andrulli inizia a saggiare le doti di Lolaico che si oppone ad un suo bolide. Al 10' risponde il Real con un colpo di testa di Papangelo che sfiora la traversa. La partita è un tambureggiare del Miglionico che cerca il gol con Lambertini due volte. Cross dalla sx di Tataranni e colpo di testa dell'ariete materano che sfiora la traversa. Dopo qualche minuto tiro del Lambert di poco fuori. Al 27' ancora Tataranni crossa per Andrulli che si invola e di testa spizzica sul fondo. Al 30' è Ga-

gliardi che anticipa Andrulli rischiando l'autogol. Al 35' si rivede il Real. Il colpo di testa di Gagliardi su punizione di Savino termina a lato. Al 40' ancora Lambertini in solitaria spara a rete ma Lolaico gli si oppone in angolo. Ci prova di testa Lamacchia ma la faccia di De Biasi salva la rete. La ripresa si apre con il Miglionico che al primo affondo trova la rete. Punizione dalla sinistra tagliata in area da Battilomo. Gran colpo di testa di Tataranni che sigla il vantaggio nell'angolo opposto. Dopo il gol il ritmo rallenta. Al 10' con un tiro alla Mascara è Cappiello che prova a sorprendere Lolaico che ci arriva. Al 15' proteste irsinesi verso la terna per un atterramento in area di Savino. Al 30' ancora Miglionico pericoloso ma è sempre Lolaico che nega la gioia ad un tiro al volo dal limite angolato di Lambertini. Al 31' è Lamacchia che ci prova senza fortuna. Nei minuti finali due espulsioni per frasi irriguardose verso la terna, lasciano in 9 il Real che al 44' subisce la seconda marcatura. Assist di Tataranni per Andrulli che dalla destra in contro balzo centra il sette alla destra di Lolaico. All'inglese, per il risultato, si chiude la gara. Un po' meno per le proteste ospiti. Antonio Centonze. sport@luedi.it

Armento apre, autorete, doppietta di Buono e Bitetti

Cinque volte Grottole Affonda la Santarcagiolese Bitetti firma il 5-0

GROTTOLE SANTARCANG.

5 0

GROTTOLE: Zaccaro, Carbone (27’st Biscaglia), Scarfone, Buono (13’ st Zeverino), Lanzolla, Allegretti, Paladino D., Paladino R., Moramarco, Armento, Bitetti (23’ st Giove). A disp:D’Alessandro, Di Pede, Amodio, Iacovino, All.D’Ascanio. SANTARCANGIOLESE: Annunziata, Zaccara (40’ pt

Colella), Galli, Cavalli I., Armentano, Marra, Lemma, Adduci, Petrillo, Aurelio (17’ st La Canna), Cifarelli (22’ st Lo Franco). A disp: Bonavita, Cavallo F., De Salvo, Malaspina. All: Castronuovo. ARBITRO: Salvatore di Potenza. RETI: 11’ Armento, 31’ (autorete), 3’ st e 12’ st Buono, 9’ st Bitetti. NOTE: Giornata serena, terreno in ottime condizioni, cinquanta spettatori circa. Ammoniti: Allegretti, Armento, Adduci. GROTTOLE – Nella terza giornata di campionato i biancazzurri di Grottole battono con ampio divario la Santarcangiolese e si mettono definitivamente alle spalle la brutta prestazione di Lagonegro. Gli ospiti, infatti, sono ri-

masti in partita solo per mezzora prima di arrendersi al Grottole che, tornato al classico 4-3-3, ha ritrovato la vittoria e buon gioco. Parte bene la Santarcangiolese che già al 7’ sfiora il vantaggio con Lemma che non aggancia la sfera sotto porta. All’11, sull’altro fronte, invece, Armento si rende protagonista calciando a volo dal limite dell’area di sinistro: nulla da fare per Annunziata e Grottole in vantaggio. Solo 5’ più tardi gli ospiti si rendono nuovamente pericolosi con Lemma che, a due passi da Zaccaro, non riesce ad insaccare di testa. Alla mezzora i locali si riportano in attacco e raddoppiano con una sfortunata autorete di Zaccara di testa dopo che Armento aveva colpito l’incrocio dei pali con un tiro ad effetto dal limite. La partita diventa

Finisce con un pari il derby dello Jonio tra Rotondella e Scanzano

Valinoti risponde a Guida ROTONDELLA SCANZANO

1 1

ROTONDELLA: Ciccimarra, Toscano, Salerno, Conte, Santarcangelo, Rubolino, Visaggi, Guida, Montemurro, Manolio, Tarantino. A disp: Gulfo, Acciardi, Santoro, Loprete, Fella, Franchino, Divincenzo. SCANZANO: Suriano, Dattoli, Gammino, Iacovino, Leone, Achillea, Gualano, Lavegas, Valinoti, Deluca, Devito. A disp. Marzano, Fittipaldi, Dipinto, Pinelli, Mairo, Rimoli, Corleto. ARBITRO: Martinelli di Matera (Macrì e Pecoraro). RETI: 10' Guida (R), 80' Valinoti (S) NOVA SIRI - Uno a uno. Il punteggio finale del derby jonico è anche lo stesso punteggio in classifica delle due squadre. Nessuna delle due si è staccata dal fondo della classifica in cui è finita in queste prime tre giornate di Promozione. E forse è giusto così. Nessuna delle due squadre, infatti, lo avrebbe meritato. Non il Rotondella, che ha gettato alle ortiche l'ennesima possibile vittoria con un secondo tempo abulico e quasi svogliato. Non lo Scanzano, che anche ieri ha confermato tutti I limiti tecnici e atletici già mostrati nelle due prime giornate. E' il pari della mediocrità, decretato con due reti a dieci minuti dall'inizio e a dieci

dalla fine del match. I due gol per tempo fotografano bene anche il predominio territoriale delle due squadre. Primo tempo di marca biancorossa. Il Rotondella parte col piede sull'acceleratore e per due volte spaventa Suriano nei primi minuti, prima con Guida e poi con Tarantino. E' il preludio al gol del vantaggio, che arriva al 10' con Guida assistito da Montemurro. Lo Scanzano non ha una reazione immediata e così, al 20', è ancora il Rotondella a sfiorare la rete con un pallonetto di Montemurro fermato da Dattoli sulla linea di porta. Unico spunto dello Scanzano al 33', con tiro di Gualano di poco fuori. Nella ripresa la musica cambia, anche perchè sul terreno di gioco entra in campo un Rotondella irriconoscibile. Lo Scanzano capisce la difficoltà dell'avversario e si lancia in avanti. Al 70' Fittipaldi sfiora il gol dell'anno con un bellissimo tiro al volo vicino all'incrocio dei pali. Passano dieci minuti e il gol arriva: il cross è di Iacovino, il colpo di testa decisivo di Valinoti. E' rabbiosa ma sterile la reazione del Rotondella, che per poco non subisce lo scherzetto dello Scanzano su un pericoloso contropiede. L'arbitro fischia e decreta un pari che mette d'accordo tutti ma non fa contento nessuno. Lo Scanzano, però, può almeno dire di averlo ottenuto fuori casa, se così si può chiamare una gara giocata in un campo neutro più facilmente raggiungibile dagli ospiti che dai padroni di casa. Pino Suriano

in discesa per i grottolesi. Nella ripresa, infatti, la squadra di D’Ascanio entra in campo carica e decisa a chiudere i conti; pretica che conclude in dieci minuti. Già al 3’Buono si inserisce tra i difensori avversari e piazza la palla alla sinistra di Annunziata. Passano solo 6’ ed arriva il quarto gol firmato dall’ex di turno Bitetti che, dopo un cross di Buono dalla destra, insacca con uno spettacolare colpo di tacco dal limite dell’area piccola. I giallo-rossi sono in affanno e, al 12’, Buono (terzo gol in due partite per il mediano alla seconda stagione nel Grottole), sigla il definitivo 5 a 0 dopo aver raccolto un’assist perfetto di Moramarco. Nell’ultima mezzora i biancazzurri si limitano a gestire il risultato. Carlo Amodio sport@luedi.it

Decidono Petrocelli e Lancellotti

Lagopesole ko Moliterno primo MOLITERNO LAGOPESOLE

2 1

MOLITERNO: Lanzolla, Petrocelli, Cirigliano, La Salvia, Savone, Mastrangelo, Albano (60' Molletta.D), Albini, Lancellotti (68' Genovese), Fratantuono (75' Abate), Molletta.G. A disp: Belisario, Cosentino, Crisci, Gatta. All. Vignati. LAGOPESOLE: Mariano, Rosa (46' Coviello. S), Telesca, Mecca.D, Coviello. T, Colangelo. D, Lorusso (62' Zaccagnino), Colangelo. L, Coviello.C, Mecca. A (58' Stammiello), Sabato. A disp: La Capra, Bochicchio, Romaniello, Dragonetti. All. Alfano. ARBITRO: Cauzillo di Potenza (Alagia, Picerno) RETI: 10' Petrocelli (M), 30' Lancellotti (M), 75' Zaccagnino (L) MOLITERNO - Deliziano alla grande il loro pubblico i rossoblu che si dimostrano, sopratutto nel gioco, implacabili per una malcapitata avversaria. Vanno in rete solo due volte, ma il bottino poteva essere più consistente. Almeno nella prima frazione di gioco si sono visti in campo solo i locali, capitan Mastrangelo e i suoi compagni hanno mulinato azioni su azioni, mettendo in evidenza una prestante tenuta di campo ed un'ottima quadratura degli schemi. Il Lagopesole subisce il primo gol intorno al 10': da un'opzione che sembra studiata a tavolino (talmente è perfetta) Molletta trova in corridoio Cirigliano che dal fascia spazza la palla tagliando tutta l'area, intanto dalle retrovie sopraggiunge in corsa Petrocelli il quale fa partire una staffilata mortale per Mariano. La realizzazione del tornante rossoblu (che solitamente tocca il pallone con finezza) è di quelle che possono essere archiviate nella cineteca dei super-

gol. Passano solo due minuti e il Moliterno si ripropone sulla stessa fascia sinistra con un' azione fotocopia, Fratantuono sbatacchia al centro dove l'accorrente Savone colpisce senza un minimo di indecisione, ma il pallone va a sfiorare il palo. Il frangente della partita è di quelli che non si contengono, i locali alzano di rendimento e alla mezzora da un'altra manovra bellissima arriva il raddoppio: Fratantuono, che si trova in giornata di grazia, scarta due difensori, appoggia in mezzo dove Lancellotti con fair play tocca la palla per metterla giusto nel punto dove il portiere non può arrivare. Prima della chiusura del tempo ancora uno scambio tra Fratantuono e Lancellotti, quest'ultimo prova a ripetersi con un mezzo pallonetto che si spegne di poco a lato. Nella ripresa il Moliterno non è più il rullo compressore della prima metà di gioco, ma continua a dominare su un Lagopesole spento. Al 56' c'è Petrocelli a firmare un tiro che non impensierisce più di tanto l'estremo difensore, mentre a sorpresa, ad un quarto d'ora dalla fine, il Lagopesole accorcia immeritatamente le distanze con Zaccagnino che, approfitta do di un lungo lancio, alza la sfera quanto basta per metterla alle spalle di Lanzolla. L'ultimo sussulto del match è ancora del Moliterno con Petrocelli, che non azzecca la “nota giusta” ma risulta alla fine tra i migliori in campo. Fuori dal contesto di gioco da segnalare che nell'intervallo tra i due tempi la locale Amministrazione Comunale e i Boys di Moliterno hanno donato una targa, per la passione e l'attaccamento ai colori rossublu, al “tifoso dei tifosi, Vincenzo Di Cillo. Anche questi momenti inusuali fanno bello il gioco del calcio. Mimmo Mastrangelo

Di Lena acciuffa il Montescaglioso Alla fine è parità contro il Varisius MONTESCAGLIOSO VARISIUSMT

1 1

MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Mossuti Petruzzo (80' Ciracì Cr.), Raddi, Tafuno E., Franco, Cifarelli S., Ditaranto, Bubbico (55' Palumbo) Mangia, Venezia. A disp: Martino, Braj, Santochirico, Tafuno A., Gollo All: Menzano VARISIUS MT: Rondinone, Antezza, Pietracito, Giordan,o Campanella, Perrone (77' Domenichiello), Materamarcosano M. (Bellomo), Di Pede (80' Di Lena), Volpe, Festa, Assi. A disp: Stella, Persia, Pisciotta, Materamarcosano A. All: Tucci ARBITRO: Amendolara di Moliterno ( Collocola e Delfino). RETI: 13' Mangia (M); 88' Di Lena (V) NOTE: Ammoniti: Raddi, Tafuno E. (M); Festa, Di Pede, Volpe (V). SECONDA gara interna e secondo pareggio per 1-1 per la Polisportiva Libertas Montescaglioso, che, come avvenuto con il Real Irsina, passa in vantaggio nei primi 45', sfiora il raddoppio e poi subisce il ritorno degli avversari che riescono a pervenire al pari. In attesa di recuperare la gara esterna con il Miglionico, rinviata per impraticabilità di campo, la formazione montese, dopo due partite, si ritrova con altrettanti punti. Menzano deve rinunciare al-

lo squalificato Casalingo e agli infortunati Carriero e Simmarano ma recupera Emanuele Tafuno nella retroguardia e Stefano Cifarelli a metà campo. I montesi cercano la via della rete sin dalle prime battute: al 10' azione personale e tiro centrale del baby Venezia, il quale, 1' dopo, scarica su Rondinone dopo un'azione personale da applausi, sulla fascia destra, di Cifarelli S. La rete montese è nell'aria e arriva al 13': tiro sporco di Mossuti che diventa un assist per Mangia; controllo e palla di destro nel sette della porta materana. Gli ospiti provano subito a replicare con Volpe (parata di G. Cifarelli) e con una punizione, dal limite, di poco fuori, calciata da Festa. Altri tentativi materani portano la firma di Di Pede e Perrone, emntre i montesi non sfruttano un tiro - cross insidioso di Mangia che taglia l'area ospite. I secondi 45' si animano intorno al 20': punizione del subentrato Bellomo e respinta di Cifarelli, mentre al 75' Maurizio Raddi respinge, involontariamente, da pochi passi un tiro cross destinato verso la rete. All'87' ghiotta occasione montese per raddoppiare: punizione dai 35 m. di Mangia che rimbalza davanti a Rondinone, deviazione e palla sulla parte alta della traversa. Un 1' dopo pari del Varisius: cross dalla destra e Di Lena, appostato sul secondo palo, corregge in rete. Gli ospiti, al 90', potrebbero anche ribaltare il risultato, con la girata dal limite dello stesso Di Lena parata da Cifarelli. Michele Marchitelli

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Sport 39

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

Risultati e classifica ABRIOLA-SAVOIA

2-2

ALBATROS-S. ANGELO

2-1

CANCELLARA

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0

CASTELGRANDE-A. POTENZA 0-1

ALBATROS

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FST RIONERO-RUVO

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FUTURA-CASTELPANTANO 1-1

A. POTENZA

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SAVOIA

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ABRIOLA

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CASTELPANTANO

1

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0

0

0

-2

BARRATA

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

S. ANGELO

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

R. MONTEMILONE

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

CASTELGRANDE

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

RUVO

0

1

0

0

1

0

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

2

-2 -1

S. CHIRICO N.

0

1

0

0

1

0

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

3

-3 -1

CANCELLARA-S. CHIRICO N. 3-0

POSSIDENTE-BARRATA

2-1

VITALBA-R. MONTEMILONE1-0

Prossimo turno

2ª giornata 04/10/09 ore 15.30

A. POTENZA-ALBATROS BARRATA-FUTURA CASTELPANTANO-CASTELGRANDE R. MONTEMILONE-CANCELLARA RUVO-ABRIOLA S. ANGELO-VITALBA S. CHIRICO N.-FST RIONERO SAVOIA-POSSIDENTE

giornata

giornata

0

A Pari al Federale

Minici riponde a Russo

Risultati e classifica

A. TURSI-I. BURGENTIA

4-0

GRASSANO-R. GRUMENTO0-1

FUTURAPZ CASTELPANT.

1 1

FUTURA PZ: Uva, Rosa M. (Russillo), Centola, Manzi, De Luca, Tolve A., Rosa A., Verrastro, Farabella (Tolve P.), Inglese, Russo (Marcogiuseppe). A disp: Sacco, Iula, Carleo, Pappalardo. All: Silipo. CASTELPANTANO: Arleo, Gallo, Nolè, Minici (Mancusi), Colonnese, Zaccagnino, Sileo, Accetta, Carovigno, Coiro (Eufemia), Gianfredi (Zaccagnino A.). A disp: Paggi, Vaccaro, Mollica, Maraglino. All: Laurenzana. ARBITRO: Caggianelli di Venosa. RETI:12' Russo (Futura), 38' Minici rig. (Castelpantano). NOTE: Ammoniti: Verrastro, Rosa M., Manzi, Centola, Uva (Futura). Mancusi (CP) Spettatori:100. POTENZA - Il CastelPantano esce imbattuto sul campo del Futura Potenza che ha accarezzato il sogno di aggiudicarsi l'intera posta in palio fino al 93' quando la traversa nega a Inglese il sicuro raddoppio con Arleo fuori causa. I contendenti hanno condotto una gara senza mai abbassare la guardia con occasioni sprecate sotto rete per la troppa ingenuità o bravura degli avversari. E' subito Futura al 3' con una punizione calciata dal limite da Inglese parata da Arleo. Nel capovolgimento di fronte è Colonnese che di testa non inquadra la porta. 12' Futura in vantaggio. Punizione dal limite. Tocco per Russo che infila dai 20 metri la sfera nell'angolo basso alla sinistra di Arleo. 14' Gli ospiti non approfittano di una uscita a vuota di Uva; poi, nel tentativo di rimettere in sesto il risultato rischiano al 15' quando Zaccagnino sbroglia una situazione creatasi da un errore di Gallo e la conseguente azzardata uscita fuori area di Arleo. 26' Russo si presenta solo davanti ad Arleo, l'estremo difensore si riscatta parando da campione. 34' un micidiale contropiede dei padroni di casa finalizza-

to da Russo dopo aver scartato Arleo centra la porta ma in recupero l'esperto Zaccagnino mette in angolo. 38' non sfugge al direttore di gara il fallo in area subito da Sileo. Dagli undici metri Minici pareggia collocando la sfera sotto il sette alla sinistra di Uva nonostante quest'ultimo tenti la deviazione. Si riprende sotto una pioggia battente con Russo del Futura che prima spreca con un tiro alle stelle e susseguentemente su punizione sfiora il palo con Arleo attento. Al 52' leggero infortunio al direttore di gara che ricorre all'intervento dei massaggiatori. Si fa sentire la stanchezza nelle fila del Futura. Le sostituzioni operate dal Castelpantano hanno dato ragione al tecnico Laurenzana. L'ingresso di Eufemia ha reso possibile avanzare la squadra con la chiara intenzione di portare a casa i tre punti. Alla fine delle ostilità il pareggio lascia l'amaro in bocca ad entrambe le squadre. Leonardo Martino sport@luedi.it

A. TURSI

3

1

1

0

0

4

0

1

1

0

0

4

0

0

0

0

0

0

0

4

BERNALDA

3

1

1

0

0

4

1

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

4

1

3 +2

I.F. VALSINNI

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

METANAUTO

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

METANAUTO-SALANDRA 2-1

R. GRUMENTO

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

ROCCANOVA-F. MOLITERNO1-1

LATRONICO

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

SATRIANO

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

F. MOLITERNO

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

ROCCANOVA

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

POMARICO

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

SALANDRA

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

TRICARICO

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

V. D AGRI

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

GRASSANO

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

S. LAURIA

0

1

0

0

1

1

4

1

0

0

1

1

4

0

0

0

0

0

0

-3 -3

I. BURGENTIA

0

1

0

0

1

0

4

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

4

-4 -1

0

I.F. VALSINNI-POMARICO 2-1 LATRONICO-V. D’ AGRI

1-0

S. LAURIA-BERNALDA

1-4

SATRIANO-TRICARICO

1-0

Prossimo turno

2ª giornata 04/10/09 ore 15.30

BERNALDA-I.F. VALSINNI F. MOLITERNO-S. LAURIA I. BURGENTIA-ROCCANOVA POMARICO-METANAUTO R. GRUMENTO-SATRIANO SALANDRA-LATRONICO TRICARICO-A. TURSI V. D’AGRI-GRASSANO

Pari scoppiettante tra Abriola e Savoia ABRIOLA SAVOIA

2 2

ABRIOLA: Calzaretta, D'Elia, Romano, Bonavoglia, Sarli M. (43' st Schettino), Larocca V. (27' st De Stefano), Larocca M., Telesca, Petraglia, Caso, Palmieri (36' st Di Dio). A disp.: Videtta, Sarli D., Augieri, Fistetti. All.: Ramaglia. SAVOIA: Uva, Spera, Laviano, Gigliello, Caggianese (33' pt Mastroberti), Losasso, Di Bitonto (36' st Marino), Tolve, Villano, Palo, Pagano. A disp.: Montone, Parrella, Salvatore, Ricciardi, Covucci. All.: Romano. ARBITRO: De Fina di Moliterno. RETI: 29' pt Tolve (S), 15' st (rig.), 44' st Petraglia (A), 37' st Marino (S). NOTE: giornata mite. Am-

moniti: Sarli M. (A), Uva, Villano (S). Spettatori: 30 circa. Angoli: 4-3 per l'Abriola. Recupero: 2' pt, 4' st. ABRIOLA - Pari scoppiettante e ricco di gol tra Abriola e Savoia, due sicure protagoniste di questo torneo di Prima Categoria. Entrambe le squadre, infatti, hanno rafforzato l'organico per la nuova annata calcistica e puntano a migliorare decisamente la classifica rispetto a qualche mese fa. E' stato un remake dell'ultima giornata della passata stagione, quando il team abriolano, guidato da mister Ramaglia, si impose con il minimo scarto. Si è trattato, inoltre, di un vero e proprio big-match della prima domenica calcistica della “serie C” lucana. Il punteggio finale (2-2) ha rispecchiato fedelmente quanto visto in campo

durante la sfida. Il Savoia di mister Romano ha già dimostrato di essere una grande squadra, passando sempre in vantaggio su un campo ostico come quello di Abriola. La formazione locale guidata da Gino Ramaglia non è stata da meno, riportando la gara sui binari dell'equilibrio per ben due volte. Si comincia al 15' con una conclusione dal limite della punta locale Petraglia. La risposta del Savoia non si fa attendere e si tramuta in gol: da un corner di Pagano, ecco spuntare in area la testa di Tolve che sigla il vantaggio ospite. Il primo tempo non offre altre grandi emozioni, mentre la ripresa sarà ricca di fiammate da ambedue le parti. Al 13' l'estremo difensore ospite Uva esce a valanga sul lanciatissimo Petraglia. L'arbitro indica il dischetto tra le protese dei

calciatori del Savoia. Lo stesso attaccante abriolano mette a segno la rete dell'1-1. A questo punto, la compagine ospite comincia a premere sull'acceleratore alla ricerca del nuovo vantaggio. Al 22' ci prova di testa Di Bitonto su assist di Villano; Calzaretta, di gran carriera, smanaccia in fallo laterale. Alla mezzora Mastroberti vede respingersi un tap-in sotto porta, a due passi dalla linea. La pressione del Savoia è costante: Calzaretta ribatte la botta di Di Bitonto, irrompe Palo che viene murato in extremis dalla retroguardia abriolana (35'). Il Savoia si riporta in vantaggio al 37' con Marino. L'Abriola non vuole bagnare l'esordio casalingo con una sconfitta e riagguanta il pari con un tocco a scavalcare il portiere di Petraglia (44'). d.p.

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40 Sport


B Così il Valsinni liquida il Pomarico che va in gol con Nasca

Doppio D’Ambrosio VALSINNI POMARICO

2 1

VALSINNI: Manolio, Todaro, D’Alessandro, Algeri, Mastrangelo, Montemurro, Di Giacomo (29’ st Giampietro), G. Ferraiuolo, Grieco, C. Ferraiuolo (47’ st Petrigliano), D’Ambrosio (35’ st Pennuzzi). A disp.: Martino, Cristiano, Truncellito. Allenatore: Modarelli. POMARICO: Marino, Lupo, Di Motta, Laterza (38’ st Di Lucca), Lospinuso, Lofrumento (8’ st Rivecca), Carioscia, Nasca, Cambio, D’Adamo. A disp.: C. Liccese, M. Liccese, Fusillo, Perillo. Allenatore: Di Motta. ARBITRO: Contini di Matera. RETI: 24’ pt e 6’ st D’Ambrosio, 38’ st Nasca. NOTE: Giornata nuvolosa. Terreno di gioco in pessime condizioni. Ammonito: Di Motta (P). Angoli: 5-1 per il Valsinni. Recupero: pt 0’; st 4’. Spettatori: circa 50. VALSINNI – Un D’Ambrosio in grandi condizioni fisiche basta per battere un buon Pomarico. Con la doppietta dell’attaccante di Santeramo in Colle il Valsinni comincia bene in attesa della già importante sfida di domenica prossima a Bernalda (vincente 4-1 a Lauria). Il tecnico Modarelli trova la genialità del giorno: il 3-4-1-2 che permetta a D’Alessandro di fare sia il quarto di difesa in fase difensiva che il quarto di centrocampo nella spinta offensiva. E’ stata una mossa a sorpresa che ha arginato un Pomarico con voglia di far

B Non c’è scampo per il Burgentia

Il Tursi cala subito il poker D’Ambrosio del Valsinni e Nasca del Pomarico, ieri entrambi in gol

bene. Per i primi venti minuti eccetto i tiri sporadici di Laterza per il Pomarico (13’) e di C. Ferraiuolo per il Valsinni (21’) non si registrano azioni di peso consistente. Però al 24’ il Valsinni trova la rete che schioda il risultato ad occhiali. D’Ambrosio con una “trivela” alla Quaresma inganna Marino con la palla che sbatte sul palo interno prima di entrare. Due minuti dopo Grieco senza volerlo colpisce la traversa nel tentativo di crossare. Alla mezzora Nasca crossa in mezzo, Manolio non è perfetto nell’uscita e per sua fortuna Laterza stacca fuori. Poi C. Ferraiuolo con le sue solite punizioni ad aggirare la barriera esalta i riflessi di Marino che si esibisce per due volte (32’ e 44’). Ad inizio ripresa il Valsinni raddoppia sempre con D’Ambrosio. Passano sei minuti dall’inizio del secondo tempo e

su un’azione da manuale orchestrata da C. Ferraiuolo per Grieco che mette in grado di segnare l’attaccante pugliese solo davanti all’estremo difensore ospite. Al 20’ è clamoroso l’errore di D’Adamo che a porta libera manda alto un traversone basso di Lupo. Al 31’ Manolio si oppone ad una conclusione mirata sotto l’incrocio dei pali da parte di Lospinuso. Ma il portiere locale sette minuti più tardi non può far nulla sul colpo di testa di Nasca perso da un’intera difesa su un rilancio di Di Motta. Buona la prima per il Valsinni in attesa dei recuperi di Natale e Campea. Mentre il Pomarico ha destato buone indicazioni nonostante siamo alla prima giornata ed è presto per emettere verdetti. Biagio Bianculli sport@luedi.it

B Bianculli impatta l’autorete di Loponte nel finale

Roccanova bloccato ROCCANOVA MOLITERNO

1 1

ROCCANOVA: Bellitto, Di Sario, Lo ponte, Malaspina L (41' Pesce), De risi, Bianculli, Malaspina V, Torresi, Ciancia (46 'Lo Bosco), Fera(46' Vascetta), Mobilio. A disp: Arleo, Miraglia. Mister Infantino MOLITERNO: Ciliento, Viceconte, Dandrea, La Banca, Rizzo, Aiello F., Di Pierri, Pinto, De Paola, Latorraca, De Mare. A disp.: Petrocelli, Aiello V., Lapadula. All. Canzoniero ARBITRO : Votta di Moliterno RETI : 35’ pt Loponte (aut.), 37’ st Bianculli COMINCIA con un pareggio il terzo anno in prima categoria del Roccanova. La squadra nel neo-presidente Tommaso Melfi impatta contro la matricola Moliterno in una gara strana e sfortunata per gli uomini di Infantino. Con una buona cornice di pubblico la gara entra subito nel vivo all’8' con Malaspina L. che al limite serve Fera, il numero 10 tira ma Ciliento è bravo a respingere. Passano solo 3 minuti quando è ancora Fera a mancare di un soffio il pallone crossato da Di Sario. Al 23' il signor Votta della sezione di Moliterno, che condizionerà tutta la gara con decisioni imbarazzanti, non concede un evidentissimo rigore su Ciancia dopo la maldestra uscita di Ciliento. Bisogna attendere la mezz'ora per osservare la prima azione del Moliterno che con Di Pierri va al tiro dalla lunga distanza, la conclusione termina a lato. Al 35' da una punizione battuta da Rizzo il Moliterno passa: Bellitto respinge con i pugni il pallone che carambola sulla testa del suo difensore Loponte e termina

in rete. Autogol. Dopo il gol anche la beffa per il Roccanova che perde Malaspina L. per infortunio, al suo posto Pesce. Al rientro dagli spogliatoi Mister Infantino sostituisce i 2 attaccanti

con Lo Bosco e Vascetta. La gara a senso unico vede i padroni di casa attaccare ma il portiere Ciliento salva il risultato due volte su Pesce e su Lo Bosco. La squadra sembra aver

trovato il piglio giusto e al 68' è ancora Pesce letteralmente falciato in area, ma tra lo scetticismo di tutti l'arbitro fa proseguire. Il Moliterno con un'ottima difesa riesce a respingere gli attacchi roccanovesi fino al 82' quando Bianculli salta più in alto di tutti sul cross dell'ottimo Di Sario e insacca per la gioia del caloroso pubblico. Gli ultimi minuti trascorrono con lo stesso copione, Torresi impensierisce Ciliento e il tiro di De risi termina sul fondo. Certamente un pò di amaro in bocca per la squadra di casa che sarà di scena domenica a Brienza, un buon punto per il Moliterno che esordisce cosi nel campionato di prima categoria. Vincenzo Nubile

TURSI BURGENTIA

4 0

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Lobasso, Marra (dal 10' del st Santamaria), Racanelli, Mele, Albano, Mastrodomenico, Ciuffi (dal 31' del st Palermo), Zuccarelli, Bavaro (dal 19' del st Marzano), Policarpo, Agneta. A disp: Vita, Angelino, Francolino, Di Trani, Marzano, Palermo. Allenatore: Pino Angelino. INVICTA BURGENTIA: Sasso, Leopardo C., Oliveto, Avino, Macchia, Pepe, Ferrarese (dal 41' del st Cerulla A.), Russo (dal 10' del st Di Bari), Grano, Nemoli, Colangelo. A disp: Laporace, Di Bari, Leopardo G. Margherita, Cerullo A., Cerullo S., Viscardi. Allenatore: Sabbatella. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. RETI: Racanelli al 17' del pt; Bavaro al 3' ed al 6' del st; Agneta al 36' del st. NOTE: Angoli: Tursi 6 e Burgentia 0. Recuperi: 1' nel pt e 2' nel st. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto in casa, nel vecchio campo “Angelo Cuccarese”situato nel popoloso quartiere di Santi Quaranta. La squadra tursitana era partita molto motivata. I giocatori ospiti, giocavano di rimessa. Infatti moltissimi palloni sono finiti fuori dal recinto di gioco. Nella ripresa, la squadra di casa ha messo al sicuro il risultato con due reti, una di seguito all'altra. Poi dopo aver segnato il quarto gol, il mister ha chiesto di rallentare il gioco e mantenere soltanto il possesso di palla. Il portiere del Tursi non e' stato mai messo in difficolta', mentre l'estremo difensore ospite si e' prodotto in numerosi salvataggi (qualche giocatore della squadra ospite ha ricordato la grande bravura di quando il loro portiere era un po' piu' giovane). La partita si e' svolta in modo corretto, i giocatori delle due squadre si sono salutati a fine gara e l'arbitraggio e' stato impeccabile, autorevole e senza contestazioni, prova ne e' l'assenza di cartellini gialli. Il primo gol e' scaturito da un calcio d'angolo. Una respinta del portiere ospite e Ravanelli raccoglieva palla e segnava. Il secondo gol e' scaturito ad inizio ripresa su azione in area avversaria: Marra passava la palla ad Agneta, che la dava a Bavaro che segnava. La terza rete veniva da un calcio d'angolo in favore dei padroni di casa: Zuccarelli passava ad Agneta che di testa dava a Bavaro che segnava di nuovo. Il quarto gol lo segnava lo stesso Agneta dopo una azione in area. Il lavoro del nuovo mister si e' fatto vedere in questo momento. Salvatore Martire

B Il Latronico passa solamente ad inizio ripresa. Unica occasione ospite nel finale sugli sviluppi di un angolo

Tra la noia decide una rete fortuita di Gaudioso LATRONICO VILLA D’AGRI

1 0

LATRONICO: Guarino, Infantino, Propato, Caricati, Scaldaferri, Reale (Ferrazzano), Lorito (Celano), Gaudioso, Matinata, Ierardi (Costanza), Santoianni. A disposizione: Milione, Gioia, Ferrazzano, Celano, Forastiere, La Banca, Costanza. All. Matinata VILLA D'AGRI: Bocca, Riso, Magalotti (D'Elia), Di Buono F. (Votta), Lauletta, Berardone, Lo Bosco, Berterame, Salera, Grande, Di Buono A. A disposizione: Coiro, Azzato, D'Elia, Albini, Bonatesta, Votta, Varallo. All. Marinelli ARBITRO: Vicino di Moliterno RETE: 5’ st Gaudioso NOTE: Ammoniti: Lorito, Matinata, Celano (L), Riso, Lauletta, Salera (V). Spettatori circa 100; 4 minuti di recupero nel secondo tempo. Latronico in divisa biancoazzurra; Villa D'Agri in casacca gialloblu.

LATRONICO - Poche emozioni ma tre importantissimi punti che vanno al Latronico, contro il Villa d’Agri. Al comunale va in scena una partita povera di emozioni, ma che tiene costantemente impegnate le due squadre fino allo scadere. Per assistere al primo brivido bisogna attendere il minuto 17, quando il Latronico si porta in avanti con Gaudioso, che vede Santoianni smarcarsi in area; lo serve, ma il tiro dell'attaccante termale è facile per Bocca. Al 20' Reale recupera ottimamente un pallone a centrocampo e scatta sulla fascia. L'azione si conclude con un nulla di fatto. Al 37' si porta in avanti il Villa D'Agri con Lo Bosco, che serve Selera, ma il suo tiro in diagonale da destra sfiora il palo. La migliore occasione del primo tempo per il Latronico arriva al 40' dai piedi di Ierardi. Gaudioso lo pesca solo in area, per l'arbitro la posizione è regolare, ma il centravanti biancoazzurro spreca malamente tirando in braccio al portiere. Sul punteggio di parità e con poche azioni

da registrare, il direttore di gara manda le squadre a riposo. Il secondo tempo sarebbe una copia del primo, se non fosse per il gol segnato dai padroni di casa al 50'. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Gaudioso scambia con Reale e mette in mezzo; il suo cross va a finire dritto sotto l'incrocio dei pali. Sfortunato Bocca, che non può fare nulla per impedire il vantaggio locale. 2 minuti più tardi il Latronico sfiora il raddoppio con Ierardi, smarcato abilmente da Matinata; il suo pallonetto finisce al lato. La partita si spegne e si gioca prevalentemente a centrocampo. Nei minuti finali si rendono pericolsi gli ospiti su un calcio d'angolo scaturito da una punizione deviata. Dopo un'insidiosa ammucchiata Caricati, uno dei migliori in campo, libera l'area termale e allontana il pericolo. Il fischio dell'arbitro sancisce la prima vittoria del Latronico che inizia alla grande la sua corsa alla promozione. mi.lo.

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Sport 41

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

A Dilettanti Longobardi e Maestrello condottieri di una squadra convincente

La Bawer schianta Molfetta Partita perfetta del Matera sempre avanti nel punteggio BAWER MATERA 79 MOLFETTA 69

le PAGELLE AMADORI (SV) -

BAWER MATERA: Amadori ne, Gilardi 12, Provenzano 13, Longobardi 18, Lovatti 3, Gaudiano 2, Maestrello 20, Hassan 2, Grappasonni 7, Candido 2. All. Corà MOLFETTA: Maggi 13, Zambrini 18, Gialloreto 2, Malamov 6, Fessia 1, Cucinelli 13, Leo 10, Peresin ne, Tagliabue 6, Bellmann ne. All. Carolillo ARBITRI: Scrima di Catanzaro e Capurro di Reggio Calabria PARZIALI: 18-14, 40-30, 5950, 79-69 NOTE: Spettatori 1500 circa con rappresentanza di tifosi ospiti. Tiri liberi Matera 10/20 e Molfetta 10/15. Fallo antisportivo a Lovatti al 15’ minuto di gioco VINCE e convince la nuova Bawer Matera. All’esordio contro Molfetta ottiene i due punti con una prestazione assolutamente di livello e senza rischiare in nessun momento della sfida ma conducendo le danze dal primo all’ultimo minuto. Manca forse solo il colpo del ko sul 48-32 ad inizio di terza frazione, quando l’ipoteca sulla sfida è praticamente messa ma Matera commette qualche ingenuità di troppo e permette a Molfetta di rientrare fino al 5448 del 29’ minuto. Sono questi gli unici, brevissimi momenti in cui il match torna sui binari dell’incertezza e dell’equilibrio. Per il resto la Bawer convince in attacco con Longobardi in ottimo spolvero e ben sostenuto da un Maestrello che conferme le sue qualità di realizzatore. Sotto i tabelloni poi Candido e Grappasonni fanno la loro parte e cercano di limitare le qualità offensive avversarie, Malamov e Cucinelli non riescono ad incidere e coach Carolillo è costretto ben presto ad affidarsi ad uno Zambrini ispirato, poi sono alcune intuizioni positive di Maggi a tenerlo ancorato alla

GILARDI (6,5) - Gioca una partita da play e lo fa con buona padronanza del ruolo, detta i tempi ed i ritmi della sfida e guida i compagni senza forzare troppe volte. Gli manca forse solo un pizzico di lucidità nelle conclusioni ma non gli si poteva chiedere di più. PROVENZANO (6,5) - Partita concreta in difesa come in attacco, può velocizzare le sfide ed usare il tiro dalla distanza e lo fa spesso in maniera efficace LONGOBARDI (7,5) - E’ ancora lui la guida della squadra, accelera, fa canestro e lotta sotto i tabelloni come se il passare degli anni non lo riguardasse. E’ il gladiatore e il regista in campo che a questo Matera serve, poi continua a sfoderare qualità non comuni in questa categoria Stefano Provenzano guardia della Bawer Matera (foto Videouno)

sfida. Ma è davvero poca cosa, Matera difende e limita gli avversari, trova buone cose da Gilardi e grande utilità alla causa dai giovani Hassan e Lovatti. L’assenza di Gergati viene mascherata e quasi non si avverte, mentre Provenzano sale di rendimento con il passare dei minuti e mostra le sue qualità difensive e l’ottimo primo passo che la sua propensione alla corsa ed al contropiede. Il Matera a tratti diverte, piace anche se dall’altra parte Molfetta appare molto limitata soprattutto sotto i tabelloni dove l’assenza di Di Marcantonio si sente, eccome. Fessia non incide ed anzi piace molto di più il giovane Tagliabue. Andiamo in cronaca con l’avvio nel segno di Matera, in pochi secondi è subito 5-0 sull’asse Gilardi- Longobardi. La Bawer difende e prova ad ampliare il vantaggio, al 7’ è 15-7 con Grappasonni che contribuisce a met-

tere anche il suo nome a referto. Il finale di prima frazione è di marca ospite e il tempo si chiude sul 18-14. Il secondo quarto è sulla stessa falsariga, Matera che sprinta avanti (25-16 al 13’) e Molfetta che reagisce (25-24 un minuto più tardi). E’ ancora la Bawer a brekkare con Maestrello sugli scudi, il finale di tempo è 40-30. Il terzo quarto è quello decisivo, Matera vola sul 48-32 e poi però prova a controllare. Maggi fa otto punti di fila e Molfetta torna 53-45 e poi 54-48 con Zambrini in buono spolvero. Il finale di frazione è di marca materana e l’ultimo quarto è controllato in scioltezza dai ragazzi di Corà. La chiusura è 7969 con il canestro del baby Gaudiano che fa esplodere di gioia il PalaSassi. I primi due punti della stagione sono in cassaforte. Il campionato si apre sotto una buona stella per la Bawer. L’ottimismo è d’obbligo. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

l’INTERVISTA

Longobardi commenta: «Una vittoria meritata»

Corà contento della difesa «Sfoderata grande prova» OLIMPIA vittoriosa nella prima di campionato, una gara sempre condotta dai materani senza rischiare più di tanto. Abbracci e pacche sulle spalle, sorrisi che si sprecano come quelli che distribuisce il presidente onorario Michele Vizziello ai tifosi, poi incrocia il coach Corà e gli fa i complimenti per la bella partita disputata. Proprio mister Corà è il primo a recarsi in sala stampa per le domande di rito. Allora coach come su usa dire buona la prima. «Bisogna dire che è proprio così, la prima gara riserva sempre qualche insidia, poi in gara i ragazzi hanno fatto tutto bene, anche se effettivamente il Molfetta era sempre alle nostre spalle e non ci ha preoccupato, però è mancato il là per chiudere la gara. Questa sera abbiamo sfoderato una gran difesa, e gli abbiamo reso difficile le loro conclusioni al tiro, siamo stati tutti attenti e tutti in campo hanno fatto a dovere la loro parte». Proprio il non chiudere la gara è un segno di poca personalità. «Questo lo capiremo dopo se è un fatto sporadico, ricordiamoci che loro si son fatti sotto con un tecnico fischiatoci per un fallo antisportivo dubbioso, poi fermandoci un contropiede di Longobardi, comunque si è notato che l'avversario faceva fatica a raggiungerci». Dalla partita di oggi in cosa si dovrà migliorare.

«Per quanto riguarda la difesa ci siamo quasi i ragazzi si sono applicati bene, dobbiamo migliorare nel contropiede e trovare la fiducia nel tiro, anche se stasera i ragazzi alla prima in casa avevano un po' di tensione. Comunque sono contento e li ringrazio per la buona prestazione data». Dopo coach Corà, segue poi l'arrivo di capitan Longobardi stanco ma felice e da subito dichiara. «Una vittoria meritata, oggi siamo entrati in campo con un po' di tensione, il buon avvio ci ha sbloccato, anche la stanchezza era un pericolo perché non avendo ancora il ritmo gara si poteva avere un crollo che poi non c'è stato. Invece abbiamo fatto un gioco d'insieme, ci siamo aiutati reciprocamente, ma senza ombra di dubbio dobbiamo migliorare con il gioco di squadra, oggi si è notato come abbiamo lavorato con gli esterni, che aiutano e recuperano con un Candido che lavora sporcando le parabole agli avversari. Comunque il lavoro si vede considerando che degli avversari non li conoscevamo,si sapeva poco ma dobbiamo continuare così». Ora c'è una settimana di lavoro per migliorare i meccanismi, cercare di recuperare Gergati, in vista della difficile trasferta siciliana a Barcellona Pozzo di Gotto. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

LOVATTI (6) - Chiamato in causa per l’assenza di Gergati svolge il suo compito senza strafare, facendo le cose semplici e poco forzature GAUDIANO (SV) - Un minuto in campo ed un canestro facile facile, il primo in A Dilettanti MAESTRELLO (7,5) - Sbaglia il primo tiro e poco altro, concentrato ed implacabile nelle conclusioni dal perimetro, mostra le qualità che lo rendono molto apprezzato anche nelle categorie superiori. E’ un giocatore che può fare davvero la differenza e lo dimostra con canestri pesanti nei momenti topici della sfida quando il suo braccio non trema praticamente mai. HASSAN (6) - Pochi minuti in campo senza acuti ma con buona personalità, prende un paio di rimbalzi e non ha paura di concludere destando, nel complesso, una buona impressione. GRAPPASONNI (6,5) - Non è molto appariscente ma la sua presenza sotto i tabelloni si sente e riesce comunque a farsi rispettare ed a intimo-

Il pivot della Bawer, Fulvio Candido

rire gli avversari che si trova, di volta in volta, a fronteggiare CANDIDO (6) - Gioca la sua partita, concentrato e determinato. In difesa le sue lunghe leve si sentono e Matera ne beneficia, in attacco risulta meno coinvolto rispetto ad altre circostanze anche perchè sugli esterni i compagni trovano con continuità la via del canestro. CORÀ (7) - La prima gara della stagione va in archivio con moltissime luci, la tensione dell’esordio non si percepisce, la squadra è concentrata e sicura ma non appare mai nervosa. Il gioco appare equilibrato, la difesa concede poco spazio agli avversari ma l’attacco non disdegna conclusioni veloci e contropiedi laddove ci siano le possibilità. In casa passa il primo esame. Ora toccherà verificare in trasferta le qualità di questo nuovo Matera. p.q.

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42 Sport


A Dilettanti Avvio equilibrato, poi i dauni allungano e Potenza crolla

Publisys, esordio amaro Pesante sconfitta con il San Severo sul neutro di Barletta

Silvestrini (in alto) e Maioli ( a destra) in cattiva giornata a San Severo dove si salva solo il solito Ruggeri

SAN SEVERO PUBLISYS

83 65

LE PAGELLE

SAN SEVERO: Benedusi 3, Salamina 5, Fossati 12, Cappanni 11, Chiarello 6, Squeo, Marzoli 15, Rugolo n.e., Rizzitiello 21, Faggiano 10. All. Coen. POTENZA: Fazio, Silvestrini 13, Ruggeri 31, Rato 7, Antrops 3, Santamaria, Maioli, De Bartolo 4, Carrichiello, Vetrone 7. All. Paternoster. ARBITRI: Morelli e Caforio di Brindisi PARZIALI: 12-9, 35-27, 64-42, 83-65 BARLETTA - La Publisys Potenza esce sconfitta dal primo impegno stagionale sul campo neutro di Barletta per mano della Mazzeo San Severo. La formazione dauna ha dovuto fare a meno di Rugolo per un infortunio al piede mentre coach Paternoster ha schierato diversi giocatori sia pur non al meglio delle condizioni fisiche. Parte bene il Potenza, spinto da Ruggeri (migliore dei lucani) che trova il massimo vantaggio in apertura di sfida con un 6 - 9 al 6' che fa ben sperare per il prosieguo della sfida ma che alla fine si rivela solo un accenno di conduzione di gara per una squadra, come quella lucana, che poi subirà alla distanza la migliore giornata della formazione dauna che anche in campo neutro riesce a far valere il turno casalingo. San Severo reagisce e in un primo quarto molto avaro di soddisfazioni torna subito in vantaggio l(12 - 9 al 7' che sarà poi il finale di prima frazione). il Potenza non riesce a tenere il ritmo del San Severo, che continua con una serie di allunghi. Nella seconda frazione è ancora il San Severo a farsi preferire. Silvestrini è in affanno rispetto al pari-ruolo Fossati. Si mette in evidenza solo Ruggeri ma non può molto contro una difesa molto ben organizzata da coach Coen. Cresce il vantaggio dei padroni di casa (41 - 27 al 12') con Rizzitiello autore di buone conclusioni. Antrops non è in giornata e si vede. La Mazzeo continua a segnare mentre il Potenza perde troppo spesso la via del canestro. Nel terzo quarto la difesa dei padroni di casa è praticamente insuperabile e qui si decreta il risultato a favore dei dauni. Nel quarto finale il San Severo riesce a gestire il vantaggio, senza che il Potenza possa impensierire più di tanto. Silvestrini prova a suonare la carica con tre triple consecutive ma lo segue soltanto Ruggeri. E' poca cosa per recuperare i 18 punti di svantaggio. Pochi drammi in casa potentina per una sconfitta che poteva essere messa in preventivo.

l’INTERVISTA

Analisi impietosa del vicecoach sulle ragioni del ko

Losardo: «Male per due quarti Discontinui e poco cattivi» dovranno comprendere le cauQUALCOSA non ha funzionase della netta e sorprendente to. La Publisys Potenza esce sconfitta patita a Barletta, prinettamente sconfitta dalla prima della difficile gara casalinma gara di campionato al Palaga di domenica prossima consport Disfida di Barletta contro tro il Siena. In attacco il quintetil San Severo. Poche le atteto lucano ha forzato qualche nuanti in casa potentina per conclusione di troppo, mentre una prestazione sicuramente al in difesa la squadra è apparsa di sotto delle più logiche aspetmolle e frastornata. A parlare tative. Troppo brutta per essere della sconfitta di ieri pomerigvera questa Publisys battuta e, gio è stato l'assistent coach dela tratti ridimensionata da un la Potenza 84 Sandro Lo Sardo San Severo che ha avuto più cache ha rimarcato: “Non abbiarattere, personalità e voglia di mo avuto la faccia tosta di reagilottare in campo. Una partita re. Dovevamo prendere tanti negativa, quella disputata in colpi, non siamo stati capaci a Puglia dalla compagine di Andarne altrettanti al San Severo. tonio Paternoster che ha patito I nostri giocatori non hanno soprattutto nel terzo e quarto mostrato la personalità necesparziale l'ardore agonistico desaria a ribaltare la situazione”. gli atleti di Pietro Coen. La comIl commento di Sandro Lo Sarpagine potentina si è disunita do va oltre: “Abbiamo giocato sotto i colpi di Rizzitiello e soci, male gli ultimi due quarti. Siamostrando incredibili carenze mo stati molto discontinui, non caratteriali. Un ko pesante, l'83 Il vicecoach Sandro Losardo c'è stata quella cattiveria che a 65 patito ieri pomeriggio rende merito alla prestazione fornita dai pugliesi e serve a vincere le partite”. Il tecnico potentino lascia intendere i motivi della scialba e opaca pre- parla di altre sfaccettature: “La nostra squadra è stazione fornita da Ernesto Carrichiello e compa- formata da giovani che devono ancora miglioragni. Una prova in tono minore, che ha lasciato di re tante cose. San Severo invece ha tanti atleti mosasso l'ambiente, che sperava in un risultato dia- tivati, in campo è stato superiore a noi. In attacco metralmente opposto. A nulla sono serviti gli abbiamo forzato tanti tiri. Tranne Massimo Rugsforzi di Massimo Ruggeri, autore di ventinove geri nessun altro giocatore è stato capace di punti, migliore dei lupacchiotti a tenere in par- prendere per mano la squadra”. Una dichiaraziotita una squadra senza carattere, grinta e deter- ne che appare simile ad una cassandra. Chi ha minazione. San Severo ha raggiunto un margi- orecchie per intendere intenda, il torneo è solo alne di vantaggio di ventidue punti sul 64 a 42 e ha le prime battute… poi gestito l'inutile e sterile tentativo di rimonta Francesco Menonna della Publisys. Da domani i giocatori potentini f.menonna@luedi.it

Il tecnico di Potenza, Paternoster

FAZIO (SV) - in giudicabile in una giornata in cui ha avuto difficoltà ad esprimersi in quanto rientrante da un infortunio. SILVESTRINI: (5,5) - troppo nervoso l'ex giocatore del Bernalda. Un primo tempo tutto da dimenticare ha fatto seguito una ripresa da par suo. Deve trovare maggiore serenità per dare il meglio di se. RUGGERI (6,5) - migliore del Potenza. Lotta in difesa e realizza da tutto il campo. E' stata una vera spina nel fianco dell difesa sanseverese. RATO (6) - buona prestazione sopratutto in difesa. Pochi punti in attacco ma contro la difesa del San Severo non era facile districarsi. SANTAMARIA (NON ENTRATO) MAIOLI (5,5) - troppo carico di falli sin dall'avvio. Costretto in marcatura al sacrificio ha dovuto caricarsi di falli, che lo hanno condizionato per il resto dell'incontro. DE BARTOLO (5,5) - anche lui in non perfette condizioni fisiche ha dovuto stringere i denti contro i piccoli del San Severo. Migliorerà. CARRICHIELLO (5,5) - Poco incisivo in attacco e poco lucido in difesa. Era lecito aspettarsi molto di più da uno come lui. VETRONE (6) - Bella partita per lui, specie nel primo tempo. Con maggiore constanza potrà essere più incisivo per la squadra. PATERNOSTER ( 5,5) - Non è nella migliore giornata il Potenza che paga forse il nervosismo dell’esordio e finisce per tenere il campo contro il San Severo solo per un breve cenno di gara e poi cede decisamente.

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Sport 43

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

B Dilettanti Capitan Russo sfiora il “trentello” contro il Patti mai domo

Bernalda, buona la prima La Bbc zittisce gli scettici ed incamera il primo successo dell’anno BERNALDA PATTI

80 70

BBC BERNALDA: Favia 2, Bonafede, Bortone, Gaeta 8, Basili 12, Benenati 9, Russo 29, Salvatore 6, Dolic 8, Marinelli 6. All. Vandoni PATTI: Riva 11, Bolletta 3, Mori 14, Rossi 2, Fevola 5, Cavalieri 7, Busco 2, Raskovic 10, Contaldo, Sereni 16. All. Sidoti ARBITRI: Curri e Portaluri (TA) PARZIALI: 23-30, 41-47, 6261, 80-70 LA BBC Bernalda aveva in testa una sola idea: zittire quanti, prima ancora che il campionato iniziasse, l'avevano già data per spacciata. La prima tappa di questo scopo è stata raggiunta soffrendo (ma non più di tanto) per 20', sfiancando alle costole nel terzo quarto un avversario di buon livello come il Patti, e sferrando il montante decisivo nell'ultimo periodo. Andiamo con ordine: coach Vandoni non rinuncia all'abituale quintetto di partenza mentre il suo collega Sidoti manda sul parquet Riva, Fevola, Raskovic, Sereni e Mori; è proprio quest'ultimo, giovanissimo play, a creare in partenza (e lo farà fino al riposo lungo) le maggiori preoccupazioni ai rossoblu, ordinato nel creare gioco e preciso dalla lunga e media distanza. Salvatore (autore comunque di una buona partita) fa fatica a con-

Roberto Russo

tenerlo e l'assetto difensivo ionico ne risente risultando piuttosto molle di fronte alle incursioni dello stesso, di Riva, di Sereni e di Raskovic, cioè di coloro che alla fine risulteranno i migliori degli ospiti; dall'altra parte, però, ci sono un Basili coi fiocchi e il solito Russo che alla fine sarà il match winner con 29 punti e il trascinatore dei suoi, e questi due uomini tengono la nave lucana sulla linea di galleggiamento evitando passivi preoccupanti. Il +7 dei siciliani alla fine del primo quarto e il +6 al termine del secondo sono meritati, ma la sensazione è che i locali possano giocarsela fino alla fine; difatti al ritorno dal riposo lungo il team di Vandoni appare più solido in difesa e i varchi per i bianco-azzuri si restringono di molto. Nemmeno l'ingresso

Spogliatoio Troiano soddisfatto

del temutissimo Cavalieri nelle fila degli isolani sposta gli equilibri della sfida e i bernaldesi recuperano e si portano in vantaggio approfittando delle ottime giocate dei soliti Russo e Basili, ma anche di Benenati, di Dolic, di un rinato Marinelli e di un Gaeta che fino a quel momento era stato ben contenuto dagli avversari. Determinante a nostro avviso è la mossa di Vandoni che schiera Favia nel ruolo di play mettendolo alle costole di Mori cui l'ex Corporelle toglie spazio e ossigeno costringendolo a sbagliare in più occasioni; la gara si blocca sul 65/64 quando né gli ionici né gli isolani riescono a bucare la retina, e poi sul 66/66 a 4' dal termine. E a questo punto si materializza il capolavoro tattico ed atletico degli uomini in maglia bianca: la difesa diventa letteralmente impenetrabile, Salvatore e gli altri recuperano palloni a non finire e diventa un gioco da ragazzi volare in contropiede per il +10 finale che manda in brodo di giuggiole il PalaCampagna nel tripudio dei numerosi tifosi presenti. Lo striscione che invocava la salvezza, esposto all'inizio dagli ultras, sembra a questo punto quasi fuori luogo: non c'è da esaltarsi più di tanto, ovviamente, ma il gruppo, al di là di qualche imperfezione da correggere e senza ignorarne i limiti, sembra proprio un bel gruppo. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

B Dilettanti Alti e bassi all’esordio con Pozzuoli ma valgono i due punti

Coach Claudio Vandoni placa i facili entusiasmi «Non montiamoci la testa» Schiavi: «C’è molto da migliorare, mi è piaciuto il carattere»

Corporelle, battuta la tensione

Il tecnico della Bbc Cestistica Bernalda, Claudio Vandoni

AL TERMINE della sfida coach Vandoni, lo “scommettitore folle” che ha puntato tutta la sua splendida carriera da allenatore su una squadra giovane per una sorta di scommessa con gli altri ma anche con se stesso, è letteralmente sopraffatto dalla gioia e dai sostenitori rossoblu, ma trova la forza di affermare che “c'erano molta emozione e voglia di fare, e questo forse ha un pò bloccato le gambe e la testa dei ragazzi finché non sono riusciti a trovare il giusto equilibrio; ora non dobbiamo montarci la testa, la vittoria deve servire ad indicarci la giusta via fatta di sudore, sacrificio ed umiltà, consentendoci una settimana di tranquillo lavoro”. Il presidente Troiano, dopo aver abbracciato un raggiante presidente onorario Gallotta giunto da Roma per assistere alla prima di campionato, afferma: “La partita è stata gestita impeccabilmente dal

coach le cui indicazioni sono state ben eseguite dai ragazzi che hanno saputo superare brillantemente l'emozione iniziale; questa vittoria ci voleva proprio, è una magica iniezione di fiducia che ci dà la convinzione di potercela giocare con tutti, domenica dopo domenica, senza esaltarci ma restando umili”. Il diesse Montemurro, stranamente tranquillo come se la vittoria non lo stupisca più di tanto, dice: “Abbiamo sofferto nel primo tempo perché poco serrati in difesa tant'è che abbiamo concesso 47 punti agli avversari; poi abbiamo avuto una grande reazione e loro si sono disuniti, e a quel punto si è visto il nostro grande carattere». Basili, uno dei più positivi, è molto felice della sua prima vittoria in serie B: «Abbiamo iniziato bene, ci tenevamo tantissimo e siamo partiti forte dimostrando di che tempra è fatto il gruppo». g.p.

QUELLO CHE contava per l'Invicta Centre Corporelle era centrare la vittoria e come aveva chiesto Schiavi di sfruttare al massimo il fattore campo. Risultato conseguito ma a costo di tanta sofferenza per l' ottima partita disputata dal Pozzuoli che non si è mai arreso ed ha avuto il merito di tenere aperta la gara fino all'ultimo secondo. Troppi gli errori del quintetto lucano sia in difesa che in attacco dove le percentuali di realizzazioni sono state davvero deficitarie. Basta un dato eloquente per fotografare con esattezza la prova dell'Invicta: solo 9 tiri da tre messi dentro su un totale di ben 26 conclusioni dalla lunga distanza. Ma anche i meccanismi difensivi che devono essere, nella filosofiadi Schiavi, l'arma in più, non hanno funzionatto a dovere se è vero come è vero che nel quarto periodo l'allenatore umbro è stato costretto a schierare quattro piccoli e Corvo nel ruolo di 4 per cercare di arginare gli attacchi della Serapide Pozzuoli. Certo vincere e non giocare bene è sicuramente un buon segnale e soprattutto fa schizzare in alto il morale dei ragazzi di Schiavi. E pensare che, per come è stato lo sviluppo della partita, la squadra di Pepe ha avuto la seria possoibilità di uscire dal PalaPergola con i due punti. Ma che cosa ha poi fatto volgere la bilancia in favore di Delli Carri e compagni? Schiavi non ha dubbi in merito: “ Una cosa ha funzionato alla grande sabato seraed èstato ilcarattere ditutti i ragazzi che ci tenevano in maniera particolare a debuttare in campionato con una vittoria. Questo ci ha permes-

so, in una serata non felice, di prenderci i due punti e di poter lavorare con maggiore serenità per affrontare i prossimi impegni. In effetti la partita non si era messa bene per noi perché troppe cosenon hanno funzionato. Sicuramente un ruolo importante ma in negativo ha giocato la tensione per questo primo appuntamento davanti ai nostri tifosi. La prima partita in casa è sempre la più difficile da affrontare e questo ci ha giocato davvero un brutto scherzo. Eravamo bloccati, incapaci di mettere in atto le cose che avevamo preparato e non riuscivamo

né a contrastare efficacemente gli avversari che comunque hanno avuto i loro bravi meriti, nè a fare scorrere fluidamente la manovra in attacco. Una serata decisamente storta da parte di diversi elementi per la quale non c'è da allarmarsi assolutamente perchè sono convinto che la squadra saprà esprimersi decisamente meglio nel futuro. Perché altrimenti avremmo sprecato inutilmente questo mese di preparazione. Ma cosi non può essere. Ripeto, non c'è da preoccuparsi, ma piuttosto di continuare a lavorare con grande impegno per mettere

le cose a posto. Mi aspettavo un avversario tignoso e duro da battere e cosi è stato, ma è giusto, e non è un' attenuante, riconoscere la buona prova dei campani. Perché nessuno ti vuole regalare niente per cui prepariamoci ad assistere a tante gare come quella giocata con il Pozzuoli”. Per intanto dirigenti e squadra si godono i due punti. Oggi riposo e domani si riprende con la testa già proiettata alla gara di Catania dove si spera in una prova decisamente migliore. Rocco Sabatella sport@luedi.it

C2, Montescaglioso beffato in casa Non bastano le triple di Albanese MONTESCAGLIOSO PARTENOPENAPOLI

68 69

LUCOS INGEST MONT.SO: Larocca 9, Greco n.e., Biacoli 9, Resta D. 18, Resta G. 10, Prelevic 5, Pisanelli, Albanese 16, Pagliara n.e., Gisonna n.e. All: Scarano PARTENOPE NAPOLI: Vallone 24, Marinello 3, Conte 9, Foa 2, Pirozzi 2, Dubbio 18, Orsini 7, Duraccio 2, Bovier 2, Libeccio 1. All: Stendardo ARBITRI: Carotenuto di Scafati; Fiore di Angri PARZIALI: 17- 15; 25 - 25; 46 - 49; 68 - 69. E' DESTINO che la Partenope Napoli espugni il Palauditorium montese “Karol Wojtyla” all'ultimo secondo: l'anno scorso, sul suono della sirena, ci pensò la tripla di Errico a fissare sul 70 - 67 il risultato finale e dare i due punti ai napoletani: quest'anno ci hanno pensato Dubbio ed una condotta di gara scriteriata da parte dei montesi, in vantaggio di 3 punti a 35'' dal

termine e capaci di andare sotto di 1 quando mancava poco più di un secondo alla fine. Il rammarico per aver visto sfumare i primi due punti stagionali è grande ma non deve far dimenticare la buona prova offerta dalla formazione montese, cambiata sia nella guida tecnica (Scarano in luogo di Di Gioia) che in numerosi elementi. I primi due quarti di gara hanno evidenziato un notevole equilibrio tra le due formazioni, mai andate in vantaggio sull'altra di oltre tre punti; se nella prima frazione sono stati i montesi a chiudere in vantaggio, nel secondo i due roster hanno chiuso in perfetta parità (25 -25). Nell'intervallo l'avv. Nicola Lupo è stato omaggiato dal presidente regionale Fip Franco Liguori con una targa per la sua esperienza di dirigente nel basket. Il terzo quarto non si è discostato dall'andamento della gara, con i partenopei Vallone e Dubbio molto attivi. Nell'ultimo quarto ci ha pensato Francesco Albanese, autore di tre triple consecutive, a tenere a galla i montesi, andati molto vicini a chiudere vittoriosamente la contesa. Michele Marchitelli

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44 Sport


Ciclismo Fuga solitaria dell’australiano, non ha esito il tentativo dello svizzero-lucano

Cancellara ci prova, ma vince Evans CADEL Evans, 32 anni, neocampione del mondo dei professionisti su strada a Mendrisio, lo aveva detto alla vigilia. «Questo è un percorso molto duro, adatto ad un arrivo per pochi e naturalmente adatto anche a me. Correrò davanti ai miei amici europei ed ai vicini di casa, per me sarà davvero un onore farlo». Forse il suo era un messaggio premonitore. Di certo, però, non poteva scegliere edizione migliore per indossare la maglia iridata, l’australiano che risiede a Stabio, a pochi metri da Mendrisio, teatro della sfida iridata. Evans (primo esponente della terra dei canguri a laurearsi campione del mondo su strada, che da dilettante sognava di emulare Miguel Indurain e Lance Ar-

mstrong, ha la passione per le auto sportive, è sposato con Chiara Passerini, nativa di Gallarate e spesso sua allenatrice), in un colpo solo, ha centrato due obiettivi: ha vinto a pochi passi da casa e lo ha fatto nell’anno di grazia 2009, ovvero 12 mesi prima del Mondiale in programma sulle strade d’Australia, la sua terra. Evans si è imposto per distacco, nella prova in linea, con un allungo vincente messo a segno sull'ultima salita, e si è presentato da solo sul traguardo, dopo quasi 7 ore di corsa, di battaglia durissima sui saliscendi di Mendrisio, che già avevano ospitato il Mondiale del '71 vinto da Eddy Merckx. Il russo Aleksandr Kolobnev ha chiuso al secondo posto, precedendo lo

spagnolo Joaquim Rodriguez. Il migliore degli azzurri è stato Damiano Cunego, solo ottavo. Prima dell’affondo decisivo del nuovo campione del mondo si erano registati vari tentativi, fra cui quello del beniamino di casa, lo svizzero-lucano Fabian Cancellara, che alla fine si è dovuto arrendere, rimanendo senza alcuna medaglia al collo, se non quella d’oro della cronometro. Gli azzurri non hanno sbagliato tattica, ma sono apparsi impotenti nelle fasi cruciali della corsa, quando avrebbero dovuto fare il lavoro dell’Australia. Non ne avevano più, gli uomini di Franco Ballerini, a cominciare dallo stesso Cunego, l'uomo di punta di una squadra comunque ben assorti-

ta, all’interno della quale si sono confermate alcune importanti individualità, come quella di Marzio Bruseghin. Il veneto ha fatto l’andatura sul gruppo degli inseguitori, per annullare una fuga di 10 corridori che sono riusciti a scavare un solco di oltre 10' rispetto al resto del gruppo. Bruseghin si è spremuto, tirando gli inseguitori, ma gli azzurri si sono afflosciati soprattutto nell’ultimo giro e mezzo, quando Cancellara ha fatto il diavolo a quattro per entrare nella leggenda dello sport svizzero e gli spagnoli sono finalmente venuti allo scoperto, nella speranza di portare avanti Samuel Sanchez o Alejandro Valverde. Bottino magro anche per la squadra del ct

Cadel Evans campione del Mondo di ciclismo

De Santos, già sconfitta l’anno scorso a Varese ed oggi aggrappata solo ad una medaglia di bronzo, quella di Joaquin Rodriguez. L’Italia ci teneva a vincere, per diventare l’unica Nazionale ad aggiudicarsi quattro Mondiali di seguito, ma anche

per dare un senso ad una stagione che altrimenti rischia di concludersi senza grandi acuti. Almeno in campo maschile. Fra le donne, invece, la musica cambia e le medaglie di Cantele e Guderzo sono lì a testimoniarlo.

Volley B1 Maschile Primi due parziali dominati dagli ospiti, poi vana rimonta

Medical, stop che brucia Sconfitta in quattro set contro il Turi, Potenza sottotono in avvio MEDICAL CENTER TURI

1 3

14-25, 14-25, 28-26, 23-25

MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro 3, Scalcione 6, Torsello 9, Alamprese, Di Tommaso 1, Cavaccini (L), Minenna 10, Gribov 11, Durante, Dal Molin 13, La Maida n.e., Orlando 1. All. Draganov. TURI: Lo Re 13, Petronella, Ripa 13, Parisi 3, Campanella, Bruno 12, Galdi 5, Nardella, Bosco 10, Basile (L), Schettini, Manicone, Tarulli. All. Narracci. ARBITRI: Morgillo Davide e Palumbo Aldo NOTE: 21', 21', 32', 30' per una durata totale di 2 ore e 5 minuti. Medical Center sconfitta all’esordio casalingo

BRUTTA sconfitta per la Medical Center Potenza che, nella prima gara casalinga del campionato di B1, perde 3-1 contro il Turi. Irriconoscibili i ragazzi allenati da mister Draganov nei primi due set. Errori e ingenuità in difesa e in attacco hanno permesso ai pugliesi di vincere facilmente le due prime frazioni di gioco per 14-25. Il primo set vede le due formazioni giocarsela in modo equilibrato fino al primo time-out tecnico che si chiude 6-8. I ragazzi allenati da coach Narracci prendono

sempre più coraggio, iniziano a macinare gioco e Bosco, Lo Re e Galdi trascinano avanti il Turi, distaccando i potentini di 7 punti al secondo time-out tecnico. La Medical Center prova a reagire con Torsello e Minenna, ma i due centrali nulla possono contro gli attacchi di Bosco e Ripa e cedono le armi dopo 21’ di gioco. Il secondo set sembra la fotocopia del primo. Gribov, Minenna e Zuccaro cercano di tenere a galla la squadra, ma sul punteg-

gio di 8 pari i pugliesi infilano ai padroni di casa 6 punti di fila che letteralmente stordiscono i potentini. Bruno, Lo Re e Ripa sono incontenibili e i rossoblu locali sbagliano anche le palle più semplici. Nella terza frazione di gioco qualcosa cambia. I ragazzi di mister Draganov hanno un rigurgito di orgoglio e iniziano a macinare punti, anche grazie all’ingresso in campo di Dal Molin. Il secondo timeout tecnico si chiude sul punteggio di 16-11. I pu-

gliesi però non si arrendono e continuano ad attaccare senza sosta. Sul punteggio di 20-15 sembra fatta per i potentini, ma non è così. I ragazzi del Turi, grazie agli attacchi vincenti di Bosco e ai muri di Ripa, riagguantano i padroni casa e si portano in parità. Si va avanti punto a punto, ma alla fine hanno la meglio i locali che, con le schiacciate vincenti di Dal Molin (autore anche di un ace) e i muri di Gribov e Di Tommaso, chiudono i conti sul punteggio di 28-26. Partita riaperta e risultato messo in discussione proprio nel momento in cui il Turi pensava che l’impresa fosse ormai compiuta. I ragazzi della Medical Center prendono coraggio e nel quarto set ci mettono il cuore, la grinta, la determinazione. Ma non basta. Gribov, Scalcione e Torsello permettono ai rossoblu di chiudere il secondo time-out tecnico sul punteggio di 16-12. Si va avanti punto a punto fino ad arrivare al 23 pari, ma Orlando sbaglia la battuta e l’attacco di Durante viene giudicato “out” dagli arbitri. Finisce così, per i potentini, la speranza di arrivare al tie-break e rimane una sconfitta che brucia. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

Volley B2 Donne passa il Molfetta

La Materman cede con onore

Le ragazze della Materman Livi volley Potenza

LIVI MOLFETTA

1 3

14-25, 12-25, 28-26, 22-25

MATERMAN NUSCO LIVI VOLLEY POTENZA: Di Martile 1, Petrone 13, Golluscio 3, Alexandrova 3, Benefico 13, Barbaro 3, Marchese (L), Rasola, Blanca, Cillis 2, Stenta ne, Nobile ne, Restaino (L2). AZZURRA VOLLEY MOLFETTA: Alfieri 5, Guglielmi 16, Tralli 12, Marasco 11, Brattoli 17, Racanati 4, Fortunato (L), Grassi 1, Lasorsa, Fracchiolla ne, Binetti ne, De Gennaro ne. ARBITRI: Persia e Chiechi. NOTE: Durata set 21’, 22’, 29’, 25’ per un totale di 1 ora e 47 minuti. Battute vincenti Livi 3, Molfetta 9; battute sbagliate Livi 4, Molfetta 14. SECONDA sconfitta consecutiva per la Livi, che al suo esordio casalingo in B2 non sfigura affatto con il forte Molfetta ma alla fine deve cedere l’intera posta in palio. Inizio complicato di gara per Pamela Petrone e compagne, che dopo aver retto fino al 10 pari incassavano un parziale di 8-0 che decideva il primo set. Le baresi imperversavano al servizio e col gioco veloce, e Brattoli metteva giù i palloni che

non concedevano margini di rimonta alle potentine. Secondo parziale che partiva sulla stessa scia, con Guglielmi e compagne sempre più convinte e le rossoblù di casa (sostenute dall’inizio alla fine da un gran pubblico) incapaci di trovare le giuste contrarie. 8-5 e 16-8 Molfetta ai tempi tecnici, e finale di set che vedeva entrare in campo Cillis e Rasola. L’inizio più incisivo nel set successivo (9-4) ridava fiato e speranze alla Livi, in cui coach Petrone concedeva ancora fiducia a Cillis (entrata per Barbaro). Sul 10 pari l’equilibrio era ristabilito, ma la Materman era brava a mantenere il giusto atteggiamento e riportarsi avanti (16-13 e fino al 1714). Ospiti al nuovo aggancio a quota 18, e poi squadre a braccetto fino al 26-26. Quando un errore in palleggio di Alfieri e il gran muro di Cillis su Brattoli regalavano il primo set dell’anno alla Livi. Quarto parziale in bilico fino al 18-16 Materman, costretta però a quel punto a subire il prepotente ritorno di un Molfetta che registrava ricezione e attacco e si portava sul 21-18: svantaggio che Di Martile e socie non riuscivano più a ricucire . Luca Carlone sport@luedi.it

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Sport 45

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

F1. Figuraccia della Ferrari: Raikkonen chiude solo al decimo posto, Fisichella penultimo

Brilla la stella di Hamilton Nella notte di Singapore vince l’inglese davanti a Glock e ad Alonso

1)

Button (Gbr)

84

2)

Barrichello (Bra)

69

3)

Vettel (Ger)

4)

Webber (Aus)

5)

Raikkonen (Fin)

6)

Hamilton (Gbr)

7)

Rosberg (Ger)

8)

Alonso (Spa)

9)

Glock (Ger)

10) Trulli (Ita)

ROMA – Dopo la pole di sabato il trionfo di ieri. A brillare nella notte della Formula 1 a Singapore è sempre la stella del campione del mondo Lewis Hamilton, mentre è notte fonda per le Ferrari che dopo una gara anonima chiudono con una magra decima piazza di Raikkonen e ilpenultimo posto diFisichella. Ottima secondala Toyotadi Glocke primopodio della stagione della Renault di Alonso che sempre in attesa dell’annuncio dello sbarco a Maranello non dimentica “papà”Flavio Briatore a cui dedica il suo, per ora miglior risultato dell’anno. Occasione sprecata di rientrare nella lotta al Mondiale per Vettel che, secondo ad un soffio dall’inglese della McLaren, sbaglia ai box e viene penalizzato chiudendo la gara solo quarto. Finisce così la sua corsa proprio davanti al leader del campionato, Button, che grazie al suo quinto posto alla bandiera a scacchi guadagna un punto sul compagno di squadra alla Brawn Gp Rubens Barrichello, sesto, e che di fatto resta l’unico a poterlo impensierire realmente per il titolo. A tre Gp dal termine della stagione il brasiliano si trova a -15 e il tedesco della Red Bull a -25. Pronti via, ed è subito Hamilton il leader della corsa. Al semaforo verde il campione del mondo della McLaren vola al comando grazie anche ai cavalli in più regalatigli dal suo Kers. Bene in avvio anche la Williams di Rosberg che si mette alle spalle la Red Bull di Vettel che partiva dalla seconda piazza. Guadagnano posizioni le due Brawn Gp che scattavano dalle retrovie: Button dalla dodicesima posizione si ritrova in decima, mentre il compagno di squadra Rubens Barrichello avanza di tre posizioni fino alla settima. Prima 'vittimà della notte di Singapore, ironia della sorte, il sostituto di Piquet Junior alla Renault: il francese Roman Grosjean già debilitato da una infezione intestinale deve lasciare la gara dopo solo tre giri per un inconveniente ai freni. Mantiene la sua posizione, la tredicesi-

ma, in partenza la Ferrari di Kimi Raikkonen, mentre la F60 di Giancarlo Fisichella avanza di due posti, dalla 18/a alla 16/a.Grave errorediRosbergdopo ilprimo pit-stop: il tedesco della Williams taglia un cordolo oltrepassando la linea bianca in uscita dai box e viene penalizzato con un drive-through (obbligo di transito sulla pit-lane). A 41 giri dalla fine come l’anno scorso torna protagonista la safety-car, proprio quella che consentì ad Alonso di vincere nel 2008: errore di Adrian Sutil su Force India che sbaglia il sorpasso, si gira e nel ripartire colpisce la Bmw di Nick Heidfeld che si ritira. Tutte le vetture ne approfittano per effettuare il primo pit-stop e durante la sua sosta la Toro Rosso di Jaime Alguersuari parte prima del previsto restando con il bocchettone del carburante attaccato e travolgendo senza conseguenze tre meccanici della sua scuderia. Dopo cinque giri rientra la safety-car con Hamilton sempreal comando, ma con i distacchi azzerati: Vettel si ritrova secondo grazie alla penalità inflitta a Rosberg, mentre è terza la Toyota di Timo Glock davanti allo spagnolo della Renault Fernando Alonso. La prima delle Ferrari è quella di Raikkonen, 12/o, mentre Fisichella è 15/o. Il tedeschino della Red Bull vede la possibilità di tenere aperto il Mondiale piloti e prova a prendere Hamilton ora ad un soffio. Comincia una sfida tra i due a colpi di giri veloci sul circuito nella città-stato del sud-est asiatico, nella rincorsa al campione del mondo Vettel perde lo specchietto retrovisore ma l'inconveniente non sembra dargli problemi. Il giovane della Red Bull si ferma però dopo poco per il secondo pit-stop e qui finiscono le sue speranze di vittoria e probabilmente di tornare in lotta per il titolo: supera il limite di velocità nella corsia box e come Rosberg viene penalizzato con un drive-through. A sedici giri dal termine problemi per l’altra Red Bull di Mark Webber che dopo finisce la gara contro un muretto, senza conseguenze.

59 51.5 40 37 30,5 26 24 22.5

11) Massa(Bra)

22

11) Kovalainen (Fin)

22

13) Heidfeld (Ger)

12

14) Kubica (Pol)

9

15) Fisichella (Ita)

8

16) Sutil(Ger)

5

17) Buemi (Svi)

3

18) Bourdais (Fra)

2

1) 2) 3) 4)

Hamilton durante l’inno nazionale. Sotto il passaggio davanti alla bandiera a scacchi

- 1 4 8 2 5 4 1 1 2 10 5 6 10 5 3 2 2 - 1 3 5 - 4 4 - 3 3 0.5 6 2.5 - 6 - 10 8 - 1.5 8 -

Brawn Gp 153 Red Bull 110.5 Ferrari 70 McLaren-Merc. 59

1. Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes

in 1h56'06"337 alla media di 159,727 Km/h 2. Timo Glock (GER) Toyota a 9"634 3. Fernando Alonso (ESP) Renault 16"624 4. Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 20"261 5. Jenson Button (GBR) Brawn-Mercedes 30"015 6. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes 31"858

46,5

6) Williams 30,5 7) Renault 26 7) Bmw Sauber 21

9) 10)

Force India Toro Rosso

6 3 4 8 10 2 1 5 -

5 5

Il ministro: «La Ferrari è stata portata a risultati vergognosi»

Alonso: dedica a Briatore Calderoli critica Montezemolo SINGAPORE - «E' stata una gara dura, e penso che questo valga per tutti, ma sono partito bene e sono riuscito a creare un gap sufficiente. Sapevo che sarei rientrato ai box dopo gli altri, non sono mai stato sotto pressione, ho semplicemente controllato le gomme e controllato bene la corsa». Lewis Hamilton esulta per la vittoria nel Gran Premio di Singapore, un successo per il quale ringrazia «tutto il team, che ha fatto un ottimo lavoro, e la mia famiglia, che mi sostiene sempre». Tornando alla gara, il campione del mondo in carica ammette che «Nico (Rosberg, ndr) ha esercitato un pò di pressione su di me all’inizio ma ho tenuto sotto controllo i pneumatici e questo alla fine ha pagato». «E' stata una gara dura – continua – curva dopo curva non c'è mai una pausa, ci vuole una concentrazione molto forte. La pista, comunque, è fantastica, qui i tifosi sono incredibili, hanno fatto uno spettacolo stupendo. Sono venuto qui sperando in un buon risultato e ce l’abbiamo fatta». «E' stata una gara molto bella, la partenza è stata un pò caotica ma dopo devo dire che sono andato bene. Anche se non tenevo il passo dei primi, mi sono concentrato spingendo al 100%, sapevo che qui il pilota poteva fare la differenza, ho spinto il più possibile e abbiamo fatto tutto bene». A parlare, dopo il secondo posto al Gp di Singapore, è Timo Glock, ovviamente soddi-

L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP DI SINGAPORE QUESTO l’ordine d’arrivo del GP di Singapore, quattordicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, disputato su 61 giri pari a 309.087 km:

5) Toyota

4 2 3 2 4 - 6 3 - 10 2 10 8 8 - 1 10 10 10 3 4 2 2 8 - 8 1 - 3 - 10 8 2 - 4 2 1 4 5 3 3 2 1 5 3 5 3 5 6 - 1 - 6 - 8 6 10 6 1 3 4 4 5 5 4 1 5 5 2 - 1 6 10 8 5 - 6 1 6 4 8 8 10 6 -

7. Heikki Kovalainen (FIN) McLaren-Mercedes 8. Robert Kubica (POL) BMW Sauber 9. Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 10. Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 11. Niko Rosberg (GER) Williams-Toyota 12. Jarno Trulli (ITA) Toyota 13. Giancarlo Fisichella (ITA) Ferrari 14. Vitantonio Liuzzi (ITA) Force India-Mercedes Giro più veloce: Alonso in 1'48"240

36"157 55"054 56"054 58"892 59"777 1'13"009 1'19"890 1'33"502

Il podio di ieri: Timo Glock, Lewis Hamilton e Fernando Alonso

sfatto della sua prestazione. «Dopo che sono passato alle supermorbide ho continuato a spingere ma non sapevo in che posizione ero – racconta – Sono rimasto veramente sorpreso quando mi hanno detto che ero secondo». Merito anche del duello Webber-Alonso che ha permesso al tedesco della Toyota di inserirsi. «Ho visto che stavano lottando fra di loro e ho sfruttato la situazione –aggiunge – E' stato un weekend perfetto, il podio è arrivato nel momento giusto per noi». «Questo podio arriva in un momento particolare per la squadra, adesso dobbiamo lasciarci tutto alle spalle ma voglio dedicare il podio a Flavio perchè fa parte di questo successo». Dedica per Briatore da parte di Fernando Alonso, che ha chiuso al terzo posto il Gp di Singapore, a pochi giorni dalla sentenza che ha condannato alla radiazione l’ormai ex team manager della Renault. Tornando alla gara, il pilota spagnolo parla di un «risultato fantastico per la squadra, è il primo podio della stagione. Il primo giro è stato un pò stressante, la battaglia con Webber mi ha fatto perdere una posizione a favore di Glock ma è fantastico chiudere sul po-

dio». «Il passo è stato abbastanza buono – continua Alonso – La squadra è stata fantastica e per tutta la stagione ha sempre lavorato bene, tutti hanno dato il massimo, alle volte abbiamo ottenuto anche buoni risultati, altre siamo stati un pò sfortunati». CALDEROLI. «Non ho mai conosciuto Briatore di persona, non sono mai entrato al Billionaire e non ho mai condiviso il suo stile di vita, ma dopo la sua radiazione dalla Formula 1 inizia a diventarmi simpatico: ad essere radiato doveva essere il giovane Piquet che invece si trova premiato per aver ricevuto i trenta denari. Bella schifezza la Formula 1!». Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord. «E mi preoccupa la possibile discesa in campo di chi, gestendo una Ferrari per cui andavamo fieri nel mondo, oggi l’ha condotta a risultati da vergognarsi. Montezemolo lasci perdere le fondazioni e la politica e pensi al nostro simbolo rosso, perchè diversamente la mobilità sarà pronta anche per lui sia in un campo che nell’altro…», conclude Calderoli.

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46 Sport


MODA di ROBERTA FILIPPINI MILANO – Evviva, si torna in Sicilia! Con Dolce & Gabbana, naturalmente. Per attingere a quella sensualità profonda, carnale e insieme raffinata, che rappresenta un patrimonio estetico che il mondo ci invidia, e che è proprio della griffe. Dolce & Gabbana stavolta hanno giocato di pizzo e di body, che significa 'corpo', ma che è anche la traduzione moderna di quel corsetto che angustiava di stecche le nostre nonne e che ora, invece, contiene e conforma morbidamente, ma con altrettanta decisione, anche i fisici più palestrati come quello di Madonna. La cantante chiede sempre i loro 'body' e i due stilisti stavolta hanno deciso di esibire questo capino, maliziosamente minimo, non solo facendolo trasparire dagli abiti longuette in pizzo, ma anche facendogli chiudere la sfilata. Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati ovviamente contenti di scoprire che, gira e rigira, le donne vogliono da loro proprio questa moda sensuale: il nero vero, quello che si staglia sul bianco assolato dei muri, che si fa forte di

Milano entusiasta del “pizzo and body” che esalta la sensualità latina più del nudo pizzo e forme femminili, che fa sognare corsetti da sbottonare e scialli con frange da districare. È stato un sondaggio, eseguito da primaria società del ramo, a rendere chiaro ai due quello che già sapevano (e che anche noi capivamo), cioè che le donne (e gli uomini) amano la sensualità latina. E allora, evviva la collezione Latina, ieriin passerellatrionfante aMilano, tra applausi convinti dei compratori e sospiro di sollievo della stampa, annoiata da giornate di trasparenze-lingerie più che prudenti (quando si dice che il nudo può essere casto, è proprio vero). Niente è meno casto, invece, di questa donna in abito di frange, come se, sorpresa nella sua nudità, la modella si fosse avvolta maliziosamente nello scialle. E avesse deciso di uscire così, nel sole di una piazza siciliana, davanti alle sedie di un bar (proprio questa la scenografia della sfilata). Pizzo trasparente e,

La sfilata di Dolce e Gabbana ieri a Milano

Stupore negli Stati Uniti per una vicenda che sembrava chiusa

Polanski arrestato a Zurigo Nel 1977 a Los Angeles abusò di una ragazzina di 13 anni di LUCIANO CLERICO WASHINGTON – Gli Stati Uniti hanno accolto con stupore la notizia dell’arresto in Svizzera del regista Roman Polanski. Le principali emittenti televisive, dalla CNN alla ABC hanno dato ampio risalto alla notizia del suo arresto, ma sottolineando tutte quanto sia «strano» dal punto di vista giudiziario il caso Polanski, e chiedendosi se il regista non sia vittima di una qualche «aberrazione giuridica» di tipo kafkiano, come ha detto l’esperto giuridico della CNN. Dal punto di vista giuridico, quello di Polanski è un caso che dura da 32 anni. Pendente. L’allora giovanissima Samantha Geimer aveva 13 anni quando a Los Angeles, in una casa allora di proprietà dell’attore Jack Nicholson, dopo un provino come modella fu costretta da Roman Polanski ad avere un rapporto sessuale con lui. Lei denunciò il regista. Lui davanti al giudice riconobbe la sua colpevolezza, ammise di aver abusato della ragazzina, ma si difese dicendo che la ragazza era consenziente. Fu condannato a 42 giorni di carcere e a un periodo di riabilitazione. Lui trascorse alcuni giorni in prigione, fu rilasciato con la condizionale, ma nel timore che i giudici lo condannassero ad un ulteriore periodo di carcere lasciò il Paese. I fatti risalgono al 1977. Da allora Polanski, che oggi ha 76 anni ed è cittadino francese, non è più tornato negli Stati Uniti. Ha vissuto prima a Londra, poi a Parigi, dove si è sposato con l'attrice francese Emanuelle Seigner e ha fatto due figli. Nel frattempo, dopo aver firmato film divenuti classici di Hollywood come 'Rosemary's Baby' e 'Chinatown', ha vinto anche un Oscar nel 2002 per «Il Pianista». Ma il suo precedente giudiziario ha continuato ad incombere su di lui. E ieri all’aeroporto di Zurigo le autorità svizzere hanno dato esecuzione ad un ordine di arresto che pendeva nei suoi confronti dal 2005, senza precisare altro. «La richiesta di arresto era valida, e dato che sapevamo che sarebbe venuto a Zurigo abbiamo proceduto a prenderlo in custodia» ha detto un portavoce del ministro della Giustizia svizzero Evelin Widmer-Schlumpf. Precisando che se le autorità americane volessero procedere con il caso dovranno fare formale richiesta di estra-

Il regista Roman Polanski

dizione nei confronti del regista. I paradossi 'kafkiani' della vicenda sono che Polanski in questi anni è andato spesso in Svizzera, senza mai avere problemi; il giudice che a suo tempo lo condannò (assolvendolo peraltro da 5 dei 6 casi di imputazione a suo carico) è morto; e la vittima dello stupro, Samantha Geimer, ha da tempo e pubblicamente perdonato il regista. La Geimer, che ha 45 anni, è felicemente sposata con tre figli e vive alle Hawaii, nel 2003 scrisse sul Los Angeles Times: «Non ho risentimento nè simpatia nei suoi confronti. Per me è un estraneo. Credo però che vada giudicato per la qualità del suo lavoro».

Oggi è una signora di 45 anni sposata e con tre figli

La vittima, Samantha Geimer «Ma quel procuratore mi danneggia» ROMA – «Ho chiesto che il caso venga chiuso, che le accuse siano ritirate. Sono diventata vittima delle azioni del procuratore»: così Samantha Geimer , la vittima della violenza sessuale perpetrata nel 1978 da Romam Polanski, il regista di origine polacca per il quale sono scattate le manette oggi in Svizzera. La vicenda emerge da una memoria depositata al tribunale di Los Angeles, datata gennaio 2009, che era chiamata a valutare il ricorso con cui Polanski chiedeva l’archiviazione delle accuse, e pubblicata dal magazine online The Hollywood Reporter. La donna, che oggi ha 45 anni, accusa la corte di aver rifiutato la chiusura del caso, nonostante una sorta di accordo tra le parti risalente a 32 anni fa, teso ad evitare un processo pubblico. «Polanski si dichiarò colpevole, in parte, per salvarmi da un processo pubblico, in cambio, le altre accuse nei

Il ministro Evelin Widmer-Schlumpf

suoi confronti vennero fatte cadere», si legge nella memoria. «Sono arrabbiata con il procuratore distrettuale che ha rifiutato di chiudere il caso, dando ancora pubblicità ai luridi dettagli di questi eventi – scriveva Geimer -. Che siano vere o no, la pubblicazione

di queste cose causa danno a me, al mio amato marito, ai miei tre figli, e mia madre. Sono diventata vittima delle azioni del procuratore». «Non sono più una bambina di 13 anni... Sono sopravvissuta, sono riuscita a prevalere su ogni eventuale danno che il signor Polanski mi abbia causato», aggiungeva Samantha. In un’altra occasione, partecipando alla proiezione del documentario intitolato «Roman Polanski: Ricercato e Desiderato», la donna riferendosi al regista ebbe a dire che: «Non credo che sia un soggetto pericoloso per la società. Non credo che debba essere rinchiuso per sempre. Credo volessimo metterci questa storia alle spalle, vedere Roman Polanski in una prigione non ci avrebbe aiutato a raggiungere questo obiettivo». Samantha, che ora vive alle Hawaii, possiede una piccola società in cui lavora assieme al marito David, ed al resto della famiglia.

sotto, sempre uno strategico body, anche in contrasto di colore (non sono forse i due stilisti ad aver sdoganato, tanti anni fa, reggiseni e biancheria in evidenza?). E poi tessuto leopardato ma in rosso e nero, broccato elastico tutto a fiori, tubino stretch e trench a rete. Poi baby doll, giacchina-liseuse, tanto uncinetto per abito e soprabito, microgonne e giubbini. A contrasto, qualche tocco androgino, un pò dandy, un pò cavallerizza, con completi gessati dove la corta giacca del frac ha perso la coda. Ai piedi tacchi alti, ma non iperbolici (11 centimetri) niente platform ma un ardito calzino che diventa tutt'uno con la scarpa per una versione estiva e sexy del tronchetto.Che dire, se non che in questa collezione c'è tutta la tradizione di un marchio che sa anche aiutare, si può dire migliorare, le forme femminili, anche quelle delle dive. Naturalmente escluse le presenti (alla sfilata), come si usa dire: cioè Caterina Murino a Margareth Madè, Eleonora Abbagnato, Carolina Crescentini, Martina Stella, Portia Freeman, Peaches Geldorf, Lola e Talia Lennox, Alice Dellal, Daisy Lowe.

TELEVISIONE

Proietti mette la tonaca di DANIELA NAVI ROMA – Gigi Proietti toglie la divisa da maresciallo (Rocca) e indossa da oggi la tonaca. Cominciano infatti a Roma le riprese di Preferisco il Paradiso, la miniserie in due puntate su San Filippo Neri, realizzata dalla Lux Vide per Rai Fiction, in onda su Raiuno nella primavera 2010. State buoni se potete: è diventata proverbiale l’espressione di Filippo Neri, uno dei santi più bizzarri della storia della Chiesa. Il santo della gioia, il giullare di Dio, il secondo apostolo di Roma, Pippo il buono, sono solo alcune delle definizioni di questo sacerdote che nacque a Firenze nel 1515 ed ha poi vissuto per sessant'anni a Roma. Mentre si celebrava il Concilio di Trento e prendeva avvio la Controriforma, San Filippo formava i giovani con tenerezza ed ironia avvicinandoli alla liturgia e facendoli divertire in quello che sarebbe divenuto l’Oratorio, proclamata congregazione da Papa Gregorio XIII nel 1575. San Filippo Neri nella sua lunga vita fu amico di Sant'Ignazio e del cardinale Carlo Borromeo, ma quando gli fu chiesto se voleva diventare cardinale disse che...preferiva il Paradiso, da qui il titolo scelto per la miniserie. Nel 1622 fu proclamato santo e ad oggi resta uno dei più popolari. La fiction si concentra sullo speciale rapporto con i ragazzi: accanto al protagonista Gigi Proietti, un cast di giovanissimi attori. La regia è affidata a Giacomo Campiotti (Come due coccodrilli, Il Dottor Zivago), che per Rai Fiction ha già realizzato Giuseppe Moscati e Bakhita. Dopo le prime 2 settimane a Roma il set si trasferirà a Viterbo, dove tra l’altro Proietti ha girato tutte le serie del Maresciallo Rocca che gli ha dato popolarità televisiva, e poi Pienza e nei dintorni di Perugia.

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Spettacoli e televisione 47

Lunedì 28 settembre 2009


SOLE FINO A GIOVEDI' POI DI NUOVO MALTEMPO Oggi e domani ampie schiarite e qualche addensamento, con scarsi fenomeni pomeridiani. Tempo soleggiato a metà settimana. Nuovo intenso peggioramento tra giovedì sera e sabato. Rovesci e temporali anche forti soprattutto su Pollino e Metapontino. Migliora domenica.

Temperature marine record nell'estate 2009: nel Mediterraneo 1 grado in più rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Lo studio, svolto congiuntamente da Enea e Cnr, ha evidenziato che la temperatura superficiale del Mar Mediterraneo si è riscaldata di 0,6 gradi negli ultimi tre decenni e che, solo nell'estate appena trascorsa, la temperatura marina è stata appunto di 1 grado superiore alla media dell'ultimo trentennio. Addirittura nel Tirreno è arrivata a quasi oltre ai 2 gradi. Dalle analisi dei ricercatori è evidente che l'accumulo netto di calore in tutti i bacini è molto consistente; inoltre quest'estate, come quella del 2003 o del 1999, è stata da record per il caldo, con una registrazione di picchi di anomalie di 4-5 gradi. La ricerca ha dato enorme rilievo alle condizione del Mar Mediterraneo, per il quale sono stati possibili indagini dettagliate grazie ai dati storici pervenuti dalle navi mercantili sin dai primi del '900. I comandanti dei mercantili erano infatti obbligati a riportare le temperature dell'acqua sul giornale di bordo già 150 anni fa. Piogge monsoniche hanno interessato in settimana anche la Basilicata. Il maltempo ha imperversato soprattutto sul Metapontino, Senisese e Pollino. Sui sette giorni, infatti, i pluviometri hanno registrato accumuli medi di 80-100 mm, con picchi però anche di 90 mm in sole 48 ore (a Policoro caduti 89 mm tra giovedì 24 e venerdì 25). Certo, niente a che vedere con la pioggia caduta su Sardegna, Sicilia e Calabria. Qui, la testarda depressione mediterranea ha prodotto accumuli davvero incredibili: nel Catanzarese in 72 ore caduti qualcosa come 520 mm di pioggia, in pratica più di tutta l'acqua che in un anno viene giù sul nostro Metapontino. Il vortice inoltre ha richiamato per più giorni venti freschi dai quadranti orientali e ciò ha mantenuto in Basilicata i valori termici leggermente al di sotto della norma. Oggi e domani permarrà sulla regione una residua e debole instabilità. Avremo una nuvolosità irregolare che lascerà spazio comunque ad ampi spazi soleggiati. Non mancherà qualche debole fenomeno sparso, ma saranno isolati e di breve durata. Mercoledì e giovedì tornerà il bel tempo. Per un paio di giorni, infatti, resteremo sotto la protezione dell'Alta Pressione delle Azzorre. Si tratterà però di una breve parentesi. Già dalla sera di giovedì una nuova area depressionaria in arrivo dalla Spagna si affaccerà sul Lagonegrese. Nei due giorni successivi in Basilicata avremo condizioni di forte maltempo, con rovesci e temporali anche intensi, soprattutto sul settore meridionale della regione. Per domenica si farà spazio un lento, anche se progressivo miglioramento. Lunedì: Parzialmente nuvoloso in mattinata, con ampi spazi soleggiati intervallati da locali addensamenti. Nel pomeriggio aumento della nuvolosità cumuliforme in prossimità dell'Appennino con la possibilità di improvvisi ed isolati rovesci. Tempo asciutto in serata. Temperature stazionarie su valori prossimi alle medie e venti deboli orientali. Poco mosso il Tirreno, mosso lo Jonio. Martedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la regione. Nel pomeriggio parziale aumento della nuvolosità lungo l'Appennino, la Val d'Agri, il Vulture, con possibili brevi ed isolati rovesci. Fenomeni assenti sul Lagonegrese. Definitivo miglioramento in serata. Temperature massime in lieve aumento, minime in leggero calo; venti deboli variabili, mari generalmente poco mossi. Mercoledì: Tempo bello su tutta la Basilicata. Mattinata ovunque soleggiata con qualche isolata foschia. Tra il pomeriggio e la sera nubi stratiformi in arrivo sul Lagonegrese, Pollino, costa jonica, ma senza alcun fenomeno. Ancora sole e clima gradevole altrove. Temperature in ulteriore lieve aumento, venti deboli di direzione variabile tendenti a ruotare da Sudest, mari poco mossi. Giovedì: Prima parte del giorno con tempo buono su tutta la regione. Sarà presente qualche velatura sul settore tirrenico, nulla più. Tra il pomeriggio e ancor più la sera avremo però un progressivo aumento della nuvolosità stratiforme a partire dal Lagonegrese, in lento trasferimento verso l'Appennino ed il Materano. Inizialmente non si avranno precipitazioni. Clima mite ovunque. Venerdì: Diffuso maltempo su tutta la regione. Piogge, rovesci e temporali si sposteranno lentamente da Ovest verso Est, interessando in pratica tutto il territorio. I fenomeni saranno più intensi ed abbondanti ancora una volta su Metapontino, Senisese, Pollino e costa jonica. Le temperature scenderanno, i venti proverranno moderati o forti da Est/Sudest. Mari molto mossi. Sabato: Nuvolosità irregolare in mattinata con precipitazioni sparse soprattutto su Materano, Bradano e Metapontino. Parziali schiarite altrove. Nel pomeriggio possibili rovesci sparsi anche a carattere temporalesco. Generale anche se lento miglioramento tra la sera e la successiva nottata. Temperature stazionarie o in ulteriore lieve calo, venti sostenuti da Est, mari molto mossi. Domenica: Il tempo tenderà definitivamente a migliorare. Gli ultimi addensamenti interesseranno in mattinata il Metapontino e la costa jonica ma senza fenomeni di rilievo. Ampi spazi soleggiati altrove. Nel pomeriggio qualche addensamento comparirà in Appennino. Le temperature saranno in leggero aumento, i venti proverranno deboli da levante, i mari avranno moto ondoso in calo. Giuseppe Pomarico

Lunedì 28 settembre 2009

Chi beve due bicchieri di vino è perfettamente in grado di guidare. Lo ha detto il Ministero dell'Agricoltura commentando in modo molto critico il disegno di legge che vuole introdurre il tasso alcolico zero per chi guida, risultato che si ottiene non bevendo assolutamente niente. Infatti, ogni tanto, con andamento ciclico, rispuntano gli anatemi contro il vino, accusato di provocare l'alcolismo, da ultimo nei giovani, i quali generalmente non bevono vino, ma schifezze consistenti in miscugli di superalcolici, birre e bibite, più "pasticcate". Quasi tutti gli incidenti automobilistici mortali in cui sono coinvolti i giovani accadono al ritorno dalle discoteche, ove notoriamente non si vende vino. Del resto, oggi è molto difficile che il vino produca alcolisti, non ci sono più le osterie e negli anni il consumo è drasticamente calato a meno di 50 litri annui pro-capite, in media meno di un bicchiere al giorno a testa. Semmai, ci sono alcolisti da vino tra gli immigrati e gli sbandati, che difficilmente guidano auto, perchè non hanno i soldi

L'ALCOLISMO: NON E' PIU' COLPA DEL VINO per i superalcolici, comprano il vino in scatola che costa poco e ne bevono quantità industriali. Ma la stragande maggioranza degli alcolisti dipende dal consumo dei superalcolici. Si è arrivati a comprendere e giustificare il tossicodipendente, autore ormai della maggior parte dei casi di scippi, furti e rapine, per non parlare delle malattie da contagio, esecrando senza mezzi termini l'ubriaco, che non va certo a rubare per comprarsi una bottiglia di vino. Si danno anche cifre cervellotiche sugli incidenti stradali provocati dagli alcolizzati, ma nella maggioranza dei casi sono provocati dagli"impasticcati" e, inoltre, si mischiano ambiguamente nella statistica i poveri pedoni brilli investiti da auto pirata. Si agita lo spauracchio della cirrosi epatica senza dire che, nelle statistiche sanitarie, questa malattia è abbinata alle "altre malat-

tie del fegato", che i medici la scambiano spesso con il tumore e che se un cirrotico muore di vecchiaia a 80 anni, come spesso succede, nella scheda il decesso viene classificato come dovuto alla cirrosi da alcol. Del resto, basta chiedere ai medici che hanno in cura pazienti con la steatosi (fegato ingrossato e grasso), per sapere che quasi sempre sono consumatori di superalcolici. La demonizzazione del vino si nota anche dalla variazione della dose raccomandata dai nutrizionisti per un "individuo adulto e sano", che diversi anni fa era di tre quarti, poi è passata al mezzo litro, quindi si è ridotta a due bicchieri e, ora, si tende a un bicchiere (non grande). Questo terrorismo vinicolo si concreta poi nel mettere in guardia la popolazione dall'alcol-dipendenza, per cui è sempre più difficile che il consumatore si accosti per la prima volta a un bicchiere di vino, disin-

formato sul fatto che l'alcol-dipendenza insorge con dosi quotidiane massicce di alcol, presso a poco 60 centilitri al giorno, cioè cinque litri di vino. Vengono invece regolarmente ignorati alcuni apetti decisamente positivi del consumo di vino. Lasciando da parte la questione se dà o non dà una mano alla salute delle arterie, pure rimessa in discussione in questi ultimi tempi, non c'è dubbio che il vino combatte la depressione, seria malattia di questi tempi, senza fare male come la droga e, in definitiva, aiuta a vivere. Questo effetto è stato sempre largamente sottovalutato, eppure chissà quante nevrosi, quante tensioni e quanti conflitti sociali e familiari si sono ammorbiditi davanti a una bottiglia di vino. Infine, bisognerebbe mettere nel conto anche le malattie, con i relativi costi sociali, che il vino aiuta ad evitare. Mangiando un alimento contaminato da salmonella, da stafilococco o dal vibrione del colera, per esempio, si può finire all'ospedale, ma se si accompagna il pasto con una bottiglia di vino ci sono buone probabilità di cavarsela.

REGOLE FISSE PER LA VALUTA DEGLI ASSEGNI

CLASS-ACTION: PERCHE' NON SIA INUTILE IL RINVIO AL 2010

A decorrere dal 1 novembre 2009 la data di valuta per il beneficiario per tutti gli assegni e i bonifici bancari non può superare, rispettivamente, un giorno per i bonifici e gli assegni circolari e tre giorni lavorativi per gli assegni normali, contati dalla data di versamento. Lo ha stabilito la legge n.102/2009, pubblicata sul supplemento ordinario n.140/l alla Gazzetta ufficiale del 4 agosto scorso, aggiungendo che per "i medesimi titoli, a decorrere dal 1° novembre 2009, la data di disponibilità economica per il beneficiario non può mai superare, rispettivamente, quattro, quattro e cinque giorni lavorativi successivi alla data del versamento. A decorrere dal 1°aprile 2010, la data di disponibilità economica non può mai superare i quattro giorni per tutti i titoli. E' nulla ogni pattuoizione contraria". infine, allo scopo di accellerare e rendere effettivi i benefici derivanti dal divieto della commissione di massimo scoperto, l'ammontare non può superare per trimestre lo 0,5% dell'importo dell'affidamento.

"Non tutti i mali vengono per nuocere". E' quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando il rinvio al 2010 dell'entrata in vigore della legge sulla class-action. Per una volta si accoglie quasi con sollievo l'ennesima prproga: meglio ripensarla questa norma se vogliamo evitare che alla lunga attesa segua una beffa peggiore, cioè quella di ritrovarsi tra le mani uno strumento inutile per difendere i diritti collettivi dei consumatori. Non ci stanchiamo di sostenere che garantire ai cittadini, una possibilità di reazione rispetto agli abusi del mercato è l'unica strada per realizzare un più leale rapporto tra imprse e consumatori.Come dimostra, infatti, l'incessante susseguirsi dei provvedimenti di condanna inflitti dall'Autorità Antritrust in materia di pratiche commerciali scorrettte il mercato italiano è inflitto da una fisiologica scorrettezza in danno della generalità degli utenti. Purtroppo il serrato impegno della lobby confindustriale ha condotto ad un ultimo testo insoddisfacente perchè riscrive ifondamenti della class-action italiana spogliando le Associazioni dei consumatori del potere di agire in via risarcitoria in caso di danni seriali. Secondo la versione recentemente approvata, infatti, le rappresentanze dei consumatori, non potranno attivarsi in nome proprio, ma dovranno sperare che qualche singolo consumatore danneggiato prenda l'iniziativa di caricare sulle spalle la tutela di interi gruppi di interessati e cio è impensabile nella pratica. Il nuovo rinvio lascia lo spazio per tentare d'invertire nuovamente la rotta, per convincere la parte sana della politica e del mercato che la class-action è un'esigenza della cittadinanza che può premiare le imprese virtuose, contribuendo a emarginare quelle scorrette.

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LAVORO E PREVIDENZA

a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI viste nei rispettivi paesi.

Ultimo appello per il cumulo Entro il 30 settembre i pensionati in attività devono comunicare i reddidi SERGIO D’ONOFRIO Entro il 30 settembre i pensionati ancora in attività devono comunicare all'ente di previdenza i redditi di lavoro autonomo conseguiti nel 2008. Dopo l'abolizione del divieto di cumulo, in vigore dal 1° gennaio 2009, l'adempimento in scadenza diventa anche l'ultimo per la quasi totalità dei pensionati. La dichiarazione di quest'anno ha lo scopo di verificare se le trattenute effettuate l'anno scorso in via provvisoria sono da conguagliare sulla base del reddito effettivamente conseguito nel 2008. Dopo di che la partita si chiude definitivamente. CHI È INTERESSATO Se hanno svolto un' attività di lavoro autonomo nel 2008, sono tenuti a presentare la dichiarazione a consuntivo coloro che rientrano nelle seguenti categorie. 1)I titolari di pensioni di anzianità, soggette prima del 2009 al divieto di cumulo, in quanto liquidate con meno di 40 anni di contributi o in mancanza del doppio requisito (58 anni di età e 37 di contributi) al momento del pensionamento. 2)I titolari di pensioni contributive: a) con età inferiore a 60 anni se donne e a 65 anni se uomini; b) con un 'anzianità contributiva di almeno 40 anni a prescindere dall'età. c) Con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età per i lavoratori dipendenti e 59 anni per gli autonomi. Oppure con le nuove regole previste dalla legge 247/2007, vale a dire con le quota 95 per i dipendenti e 96 per gli autonomi rag-

Vedovanza e pensione 1/

Mia madre è rimasta vedova molto giovane, senza aver diritto ad alcuna pensione. Aiutata dai familiari, ha intrapreso un'attività commerciale, nella quale è stata coadiuvata da mia sorella, all'epoca sedicenne. Era il 1977. Mia sorella prestò la propria collaborazione fino al 1983, anno in cui si sposò, ma in suo favore non furono versati contributi. Vorrei sapere se è possibile riscattare quei periodi (circa 6 anni) utili per una futura pensione, atteso che mia sorella ha ora, altri 18 anni di contribuzione quale lavoratrice dipendente e 49 anni di età. V. GRECO - MATERA La risposta è positiva, anche se la procedura può presentare delle difficoltà. Infatti, il recupero della contribuzione è possibile mediante “riscatto” ed, in particolare chiedendo all'INPS la costituzione della cosiddetta “rendita vitalizia”. Sua sorella dovrà fare domanda all'Inps, illustrando la situazione. L'esistenza del rapporto può essere dimostrata dall'atto costitutivo dell'eventuale impresa familiare e dalle dichiarazioni dei redditi di partecipazione, dalle attestazioni delle Commissioni provinciali da cui risulti l'iscrizione del familiare ai fini assicurativi, o da altra documentazione utile e probante agli stessi fini.

Vedovanza

Dichiarazioni abolite dal 2010 Pensione minima, si semplifica Vita più semplice per i pensionati che ogni anno devono dare conto all'Inps delle proprie entrate per beneficiare di prestazioni previdenziali e assistenziali collegate al reddito. D'ora in poi non saranno più obbligati a presentare tramite i Caf e i professionisti autorizzati la dichiarazione reddituale con il modello Red. La legge anti crisi 102/2009 stabilisce che dal 2010 tutte le informazioni riguardanti i redditi dei pensionati devono essere trasmesse all'Inps e agli entri enti (Inpdap ,ecc) dall'amministrazione finanziaria. Le comunicazioni riguarderanno anche il coniuge e saranno effettuate automaticamente per via telematica nel rispetto della privacy. Le verifiche reddituali riguardano ogni anno circa 7 milioni di pensionati. Si tratta per lo più di soggetti che percegiunte rispettivamente con almeno 35 anni di versamenti e un età minima di 59 o 60 anni. È il caso di ricordare che le pensioni contributive con decorrenza anteriore al 31 dicembre 2008 erano soggette a trattenuta solo per la parte eccedente il trattamento minimo. PER CHI RESTA LA TRATTENUTA In seguito all'abolizione del divieto di cumulo ,stabilita dalla legge 133/2008, sono ancora soggette a trattenuta le pensioni contributive liquidate in mancanza dei requisiti sopra indicati e gli assegni di invalidità. Chi si trova in questa situazione deve comunicare entro il

e pensione 2/

Mio fratello è rimasto vedovo lo scorso anno. La moglie, 58 anni, era titolare di un assegno di invalidità dell'importo di 750 euro al mese. Vorrei sapere se il figlio, 23 anni e studente universitario del secondo anno in Ingegneria, ha diritto ad una quota di pensione di reversibilità, per la sola durata del corso legale di studi (5 anni) o fino al 26° anno di età. Ciò in quanto ci sono state fornite informazioni contrastanti in merito. A. DE VITO - SENISE Sull'argomento avviene spesso che si faccia un pò di confusione. Le disposizioni vigenti prevedono che la quota di pensione ai superstiti, se studenti universitari, spetti per la durata legale del corso di laurea (nel caso di suo nipote, 5 anni). Ma se questo corso è iniziato più tardi del consueto, con riferimento all'età dello studente (ad esempio, a 21 o 22 anni), la prestazione viene corrisposta soltanto fino al compimento del 26° anno di età. Se, invece, il corso legale di

piscono pensioni minime e maggiorazioni sociali.Ma consistente è anche il numero di titolari di pensione di invalidità e reversibilità ancora soggetti al divieto di cumulo se in possesso di redditi personali superiori a un determinato importo. Sotto la lente dell'Inps finiscono ogni anno pure gli assegni sociali e le prestazioni assistenziali a favore degli invalidi civili. Con la trasmissione automatica dei dati da parte del fisco viene eliminato non solo il fastidio di doversi recare ogni anno al Caf per presentare il modello ma anche una delle principali cause che danno luogo alla formazione di indebiti. Non sono pochi infatti coloro che sono chiamati a rimborsare somme anche consistenti perchè non hanno inviato la dichiarazione annuale.

30 settembre prossimo sia i redditi di lavoro autonomo conseguiti nel 2008 (dichiarazione a consuntivo)sia quelli che prevede di conseguire nel 2009 (dichiarazione a preventivo). In questo modo potrà essere calcolata la cifra che deve essere trattenuta mensilmente sulla pensione in base alle norme vigenti in materia di cumulo. La legge stabilisce infatti che la quota di pensione, non cumulabile con il reddito di lavoro autonomo, deve essere trattenuta direttamente dall'ente previdenziale di appartenenza sulle singole rate di pensione, con un prelievo calcolato in via provvisoria sul reddito che il pensionato prevede di conseguire. Il

conguaglio si fa l'anno successivo, vale a dire nel 2010 per il 2009 e cosi via sulla base dei redditi effettivamente percepiti risultanti dall'autodenuncia. DENUNCIA ENTRO FINE MESE Per la dichiarazione è consigliabile utilizzare il modulo predisposto dall'ente di previdenza ma si considera valida a tutti gli effetti anche una comunicazione in carta libera. La dichiarazione va presentata anche se rispetto all'anno scorso i redditi di lavoro non sono cambiati, tenendo presente che il mancato invio fa scattare una sanzione pesantissima, pari all'ammontare di un anno di pensione.

laurea termina prima (per esempio, quando l'interessato ha 23 o 24 anni) e lo studente ancora non ha conseguito la laurea, per il periodo di fuori corso la pensione non spetta più, anche se l'orfano ha meno di 26 anni.

volte il minimo INPS dell'anno preso in considerazione, la pensione di reversibilità subisce delle decurtazioni che vanno dal 25 al 50%. Tra questi redditi non si computa la casa di abitazione né la pensione ai superstiti.

Vedovanza e pensione 3/

Calcolo dei contributi

Mio padre, 81 anni, è un ex dipendente dello Stato ed è andato in pensione a gennaio 1994. Di tanto in tanto ha una preoccupazione: in caso di suo decesso, alla vedova competerebbe, come pensione di reversibilità, il 50 o il 60 per cento del suo assegno mensile? E i redditi della vedova potrebbero incidere sull'importo della pensione? M. CAGGIANO - POTENZA

Da un controllo effettuato dal mio consulente presso l'Inps, risulta che alla fine del 2008 ho accreditati contributi da dipendente per oltre 10 anni, compreso il servizio militare, a cui vanno aggiunti 16 anni nella gestione dei commercianti. Ho anche 15 anni di versamenti all'Enasarco. Nel dicembre 2009 compirò 59 anni. Quando potrò andare in pensione? V. ARMANDI - POMARICO

Da 1° settembre 1995, le pensioni ai superstiti degli statali sono state equiparate a quelle dei lavoratori iscritti all'INPS. Quindi, al coniuge vedovo compete il 60% della pensione del defunto. Se il superstite ha redditi propri superiore a 3

Quasi 26 anni di contribuzione Inps non sono sufficienti per la pensione di anzianità. Dovrà attendere il compimento dei 65 anni di età per la pensione di vecchiaia, sia Inps (in ogni caso) che Enasarco

(però, solo se raggiungerà i 20 anni di versamenti).

Contributi all’estero

Sono da anni lettrice del QUOTIDIANO e seguo con interesse la rubrica sulle pensioni. Gradirei una informazione: mio figlio, 40 anni, ha maturato 6 anni di contributi in Francia, 4 in Inghilterra e 7 in Italia, dove attualmente lavora e risiede. Come dovrà comportarsi nei prossimi anni per il diritto alla pensione di vecchiaia? G. CIRIGLIANO - MATERA Con la legislazione vigente, tutti i periodi da lei indicati sono cumulabili ai fini del diritto alle pensioni Inps, sia di anzianità che di vecchiaia. La pensione Inps verrà però liquidata esclusivamente sulla base della contribuzione versata in Italia. Le quote maturate in Inghilterra e Francia verranno corrisposte a suo figlio sulla base delle regole (vale a dire, età pensionabile) pre-

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

Contratto a progetto

Dopo 25 di lavoro a tempo indeterminato, da dicembre 2007 non esplico attività lavorativa dipendente per chiusura dell'azienda. Da quasi un anno, pur di lavorare, ho accettato un contratto a progetto, rinnovabile, valido per due anni. Ai fini INPS gli anni a progetto sono sommabili a quelli come lavoratore dipendente? A. PASSARELLA - POTENZA Sì, attraverso la totalizzazione, quando avrà raggiunto 40 anni di contributi oppure all'età di 65 anni. Sono una coltivatrice diretta nata il 27 ottobre 1947, e regolarmente iscritta dal 1° gennaio 1975. Vorrei sapere quando potrò andare in pensione, e se smetto di pagar i contributi cosa mi cambierà ai fini pensionistici. Grazie e complimenti per la rubrica. N.P. - MOLITERNO Lei ha già maturato, dal 1° novembre 2007, il diritto alla pensione di vecchiaia. La può, pertanto, richiedere con quella decorrenza, beneficiando degli arretrati. Per quanto riguarda i contributi, potrà non pagarli più solo se smette effettivamente di lavorare.

Scalini e riforma Prodi

Da gennaio 2008 è entrata in vigore la riforma Prodi, che prevede “scalini” , anziché “scaloni” Poiché il meccanismo non mi è ancora completamente chiaro, vorrei in sostanza sapere: dal 2008, a quale età un lavoratore dipendente può chiedere la pensione di anzianità? E sono ancora sufficienti 35 anni di contributi? V. BIANCHI - POLICORO Da gennaio 2008 a giugno 2009, i lavoratori dipendenti, che chiedevano la pensione di anzianità dovevano avere 58 anni di età e 35 anni di contributi. Da luglio 2009 a dicembre 2010 occorrono o 59 anni di età e 36 di contributi o 60 anni e 35 di contribuzione. Inoltre, devono tener conto delle cosiddette “finestre d'uscita” .

Donne e pensione minima

Voglio esprimerle qualche mia incertezza. Quando si parla di contribuzione minima per la pensione di vecchiaia delle donne, si indica in ogni caso 20 anni di versamenti con 60 anni di età? Io ero rimasta alla notizia che chi aveva superato (come nel mio caso) i 15 anni alla data del 31/12/92 (riforma Amato), erano sufficienti i 15 anni. Mi può rassicurare? L. ANTENORI - VENOSA Può stare tranquilla per la sua pensione. Infatti, l'aumento del requisito contributivo minimo a 20 anni non si applica a chi aveva già maturato i 15 anni alla data del 31 dicembre 1992.

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Previdenza 49

Lunedì 28 settembre 2009


Lunedì 28 settembre 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

La vostra energia dirompente a volte va frenata: soprattutto quando nel lavoro la situazione non è chiara. Un amore va consolidandosi.

TORO 21/4 - 20/5

Cercate di organizzare meglio la vostra attività altrimenti rischiate di combinare ben poco. Vivaci i rapporti interpersonali.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel lavoro c'è un problema che vi assilla: per risolverlo fatevi consigliare da una persona di fiducia. Movimentato il settore affettivo

CANCRO 22/6 - 22/7

Avete deciso di migliorare la vostra preparazione professionale: avete fatto la scelta giusta. Tensione in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

29 settembre 2009

Tempo: il rinforzo di un campo anticiclonico determinerà una dissoluzione della copertura nuvolosa. La giornata proporrà quindi condizioni di bellissimo tempo, con solo qualche innocua nube a sviluppo verticale in vicinanza delle principali vette appenniniche. Visibilità: ottima, con delle riduzioni a ridosso dei rilievi. Venti: deboli, con locali rinforzi, settentrionali.

1 ottobre 2009

30 settembre 2009

Tempo: il quadro giornaliero proporrà un ulteriore rinforzo anticiclonico. Bellissima giornata di sole ovunque, le poche nuvole diurne in formazione sui rilievi si riveleranno scarsamente minacciose. Visibilità: ottima. Venti: deboli variabili, o localmente settentrionali.

Tempo: altra giornata di tempo buono con tanto sole. Ancora qualche nube diurna sui rilievi. Visibilità: ottima, con delle riduzioni a ridosso dei rilievi. Venti: deboli meridionali.

La situazione nel lavoro è ancora molto confusa e non sarà facile muoversi senza sbagliare. Un amore stressante vi toglie il sonno.

VERGINE 24/8 - 22/9

Mettete ordine nelle idee prima di pensare ai prossimi obiettivi nel lavoro. Momenti di grande felicità in amore

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro anche se siete irritati, e giustamente, dovete evitare pericolosi pessimismi. In ballo c'è un'amicizia amorosa.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Siete ancora in tempo per rivedere decisioni prese nel lavoro con una certa leggerezza. Novità in campo sentimentale

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Preparatevi ad affrontare una situazione insidiosa negli affari e con armi quasi spuntate. L'amore vi conforterà.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Giornata lavorativa stressante ma poco produttiva: pazienza, domani andrà meglio. In amore non arrendetevi mai

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro lasciate che la situazione si chiarisca e attendete il momento giusto per realizzare i vostri progetti. Possibile colpo di fulmine.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

tempera T, U; rami T, E = Temperatura mite;

Siete partiti con il piede sbagliato, ma ora la situazione nel lavoro sta volgendo a vostro favore. L'orgoglio in amore non porta niente di buono.

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50 Rubriche


PRIMA SERATA

23.20

TALKSHOW

21.05

RUBRICA

21.10

RUBRICA

18.50

GIOCO

21.10

FILM

21.10

FILM

21.10

TALKSHOW

Bruno Vespa

Roberto Giacobbo

Federica Sciarelli

Chi vuol essere milionario

06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia Estae 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Reality ShowX Factor 06.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.55 -RubricaQuasi la sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg 2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti Vostri 13.00 TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.45 -RubricaItalia sul due 16.10 -Telefilm90210 16.50 -ShowScalo 76 Talent 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -Sport Rai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11

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06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -TelegiornaleTg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -Show Mattino cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap Opera Centovetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality ShowAmici 16.55 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 19.45 -GiocoChi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5

07.05 -Sit ComTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.40 -Film Soldato Giulia agli ordini con Goldie Hawn, Eileen Brennan, Armand Assante - regia di Howard Zieff (USA) - 1980 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore

06.10 -Sit ComStill standing 06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniDetective Conan 14.05 -CartoniBlue dragon 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom & Jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI Simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II Loading 20.00 -Sit ComLove bugs II

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -Film Noi duri con Fred Buscaglione, Totò, Paolo Panelli - regia di Camillo Mastrocinque (Italia) - 1960 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 1 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show Da nord a sud...e ho detto tutto ! 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager 23.10 -Telegiornale TG 2 23.25 -DocumentarioLa storia siamo noi

20.10 -ShowLe storie di Agrodolce 20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale TG3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto?

20.30 - Show Striscia la notizia - La voce dell'influenza 21.10 - Miniserie Intelligence Servizi & Segreti 23.30 -News Matrix

20.30 -Telefilm Walker texas ranger 21.10 -Film La casa degli spiriti con Jeremy Irons, Meril Streep, Glenn Close - regia di Bille August (Polonia) - 1993

20.30 -GiocoIl colore dei soldi 21.10 -Film Shrek 2 - regia di Andrew Adamson, Conrad Vernon, Kelly Asbury (Usa) 2004 23.30 -TelefilmRomanzo criminale

20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Talk Show L'infedele 23.20 -Reportage Reportage di News e Sport

00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -MiniserieUna donna per amico

00.30 -RubricaMagazine sul due 01.00 -TelegiornaleTg Parlamento 01.10 -RubricaSorgente di vita 01.40 -Real TvX Factor 02.25 -TelefilmNotturno 02.40 -TelefilmNotturno

23.10 -RubricaRai Sport Replay 23.50 -Previsioni del tempoMeteo 3 00.00 -NewsTg3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.20 -RubricaInconscio Magia Psiche

01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03:30 -TelegiornaleTg5-notte 03:55 - NewsMeteo 5 notte 04:00 - MiniserieProvidence

00.05 -ShowI Bellissimi di Rete 4 00.10 -FilmLe streghe di Eastwick con J. Nicholson - regia di George Miller (USA) - 1987 02:40 - FilmI Teddy boys della canzone 04.00 -TelefilmPeacemakers - Un...

01.30 -ShowPoker1mania 02.25 -TelegiornaleStudio aperto 02.40 -Reality ShowTalent 1 player 03.40 -FilmUn marinaio e mezzo con F. Nero - regia di Tommaso Dazzi (Ita/Ger) - 1985

00.25 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -RubricaOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro

La casa degli spiriti

Shrek 2

Gad Lerner

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Televisioni 51

Lunedì 28 settembre 2009


LA FESTA DEL PDL A MILANO

FERMATO IN SVIZZERA

Berlusconi chiude: «Maggioranza indivisibile» E ironizza sulla first lady Usa: «Abbronzata» Cresce la polemica sul caso “Annozero”

Polanski è stato arrestato a Zurigo Nel ‘78 aveva abusato di una ragazzina Stupore per il caso che va avanti da 32 anni

a pagina 4 e 5

a pagina 47

Anno 8 n.232€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Lunedì 28 settembre 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

SPORT

Potenza, buon pari

Bawer al top

SERIE D

Volley B1 Uomini

Melfi in trasferta solito copione

Per la Medical Center un altro ko

Eccellenza

Basket B Dilettanti

Solo il Ricigliano a punteggio pieno

Esordio positivo per il Bernalda

IL PARTITO DEMOCRATICO SI CONTA

Publisys che flop

Il Sappe denuncia: «Vera emergenza»

Si è votato a Potenza, Matera e in 44 comuni

Non lo trasferiscono Agente di Calciano si spara in carcere

Grande affluenza alle urne per scegliere chi guiderà il Pd a pagina 6

a pagina 10

Pisticci Tragico incidente: Nicoletta Lopatriello aveva 76 anni. Gravi anche le condizioni della ragazza di 19 anni

In auto con la nipote finisce nella scarpata e muore PISTICCI - E’ morta sul colpo Nicoletta Lopatriello, di 76 anni, che sabato sera viaggiava a bordo dell’auto finita in una scarpata, sulla sp “Pozzitello”. Alla guida della vettura, sua nipote, Ilenia Gioia, di 19 anni, che ora è ricoverata, in prognosi riservata all’ospedale Madonna della Grazie di Matera. a pagina 10

Oggi il Papa prega a Praga.

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Seconda Divisione


Lunedì 28 settembre 2009

In gol Daniele e Avallone. Per Camelia il campo amico diventa tabù

Il Ricigliano vince da fermo Tolve ko: due calci di punizione ammutoliscono il San Rocco Vana reazione campana

Gialdino gol Valdiano ko B.PLEIADE VALDIANO

1 0

BORUSSIA PLEIADE: Coretti; Schiraldi, Ripoli, Giannini, Pentinelli, Sergi (22’st Manolio), Gialdino, Fabbretti L., Fabbretti R., Laviola (35’st Margiotta), Schettino (43’st Fratiani). A disp.: Conte, Lanzara, Romano, Liuzzi. All. Viola VALDIANO: Serra; Fiumarella (30’pt De Luca), Guida (25’st Mainenti), Di Falco, Malito, Amoroso, Trezza, Di Brizzi (35’st Canonico), Petilli, Ragone, Salamone. A disp. Adinolfi, Colombo, Corcione, Polito. RETI: 20’st Gialdino VITTORIA di misura del Borussia Pleiade, che passa di misura sul Valdiano in una partita tutt’altro che spettacolare. E’ Gialdino di testa a firmare l’1-0 al 20’della ripresa, servito da Fabbretti bravo a crossare sugli sviluppi di un’azione avviata sulla sinistra da Schettino. Primo tempo sostanzialmente di studio, con ritmi blandi e una occasione per parte, derivanti entrambe da calci piazzati. Dopo l’intervallo le squadre si allungano a beneficio dello spettacolo. Il gol del Borussia scatena la reazione degli ospiti che danno il tutto per tutto nel forcing finale. La porta di Coretti trema per una traversa colpita sugli sviluppi di un angolo. Proteste ospiti su un tiro di Salamone che potrebbe aver superato la linea di porta sul salvataggio di Manolio sulla linea, ma il direttore di gara non ha convalidato la rete. sport@luedi.it

R.TOLVE RICIGLIANO

0 2

REAL TOLVE : Perillo, Sarubbo (37' s.t. Palladino), Girelli. Camelia B. , Santagata, Mazzacane, Damiano, Lottino V. (17's.t. Benedetto) , Ragone, Pietrafesa, Montenegro. A disp.. Paradiso, Lardiello, Postiglione, Lottino A. , Santorsa. All. : Camelia RICIGLIANO : Guerriero, Giordano, Gaudiosi, Piegari R. , Pignata, Corsaro, Piegari V. , Carleo, Maienza (40's.t. Saracco) , Avallone, Daniele (43' s.t. Tommasiello) . A disp. Villano, Carnera, Adelizzi, Lepore, Pascente. All. Dente ARBITRO : Santoro RETI : 44' p.t. Daniele ( R ) , 44 s.t. Avallone ( R ) NOTE : terreno in perfette condizioni, clima piacevole, spettatori 300. Recupero 1 min. p.t. ; 4 min. s.t. TOLVE - Punito dalle punizioni. Due gol da calcio franco regalano altri tre punti al Ricigliano che continua a punteggio pieno la sua corsa in vetta alla classifica. Il Tolve lascia ancora immacolate due caselle: quella delle vittorie in casa e quella dei gol realizzati davanti al pubblico amico. Campanello d'allarme in casa giallorossa: non si riesce a porre rimedio alla pochezza del reparto avanzato. In tre partite un solo gol realizzato, per giunta da Santagata, centrale difensivo. Ma andiamo con ordine. Debutto casalingo per Damiano che nella

In alto la formazione del Real Tolve, in basso del Ricigliano

prima frazione di gioco ha giostrato come esterno nel 4-4-2. In avanti Montenegro, ancora in ritardo di condizione, e Ragone, attivo ma poco pungente. Di contro un Ricigliano ben messo in campo: difesa impeccabile, centrocampo operaio e attacco spietato con Avallone e Daniele entrambi a segno. Al 10' prove generali su calcio di

punizione battuto dal dieci ospite e Perillo a deviare in angolo. Sul corner seguente è Piegari V., dal centro dell'area, a trovare ancora pronto un reattivo Perillo. Avvio di marca salernitana , con i gialloblù di mister Dente a mettere in mostra un livello tecnico superiore. Al 16' ci prova Damiano su punizione ma Guerriero vola sul pa-

lo basso a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner un cross per Lottino V. che non riesce ad imprimere alla palla la giusta angolazione e potenza. Al 36' un'indecisione di Santagata per poco non mette in moto Avallone la cui conclusione viene rimpallata in angolo. Sul finire della prima frazione di gioco, al 44', calcio di punizione dai trenta metri di Daniele che trova l'angolino sul palo del portiere, parso non esente da colpe. Si va al riposo con il Ricigliano in vantaggio. Si riparte e sembra che il Tolve voglia cercare subito il gol del pari ma occasioni da gol non se ne vedono. Al 13' è Sarubbo a concludere di poco largo sul fondo. Al 16' Perillo si esalta su una punizione di Daniele. Si fa vedere subito Benedetto che , appena entrato pennella un cross per la testa di Montenegro che manda fuori. Al 23' ci prova in proprio Benedetto ma conclude al lato. Su un'azione in contropiede al 25' è il Ricigliano a rendersi pericoloso, ma la conclusione dell'avanti ospite è debole ed è facile preda di Perillo. Corner alla mezz'ora e Avallone prova la conclusione spettacolare a volo che termina alta. Quando ormai tutto è scritto e la partita si avvia stancamente alla conclusione, un altro calcio da fermo è fatale ai ragazzi di Camelia. Dal vertice destro dell'area di rigore è Avallone, con un gran tiro, a sorvolare la barriera e mettere la palla laddove Perillo non può arrivare. Gianluigi Armiento

La Fortis Murgia ringrazia per l’errore di Lanciano Il Ferrandina, in piena emergenza, non può nulla

Fa tutto la Vultur Rionero Vantaggio e autorete del pari FORTISMURGIA VULTURRIONERO

1 1

FORTIS MURGIA: D’Elia, Chessa, Di Vito, Maurelli, Cannillo, Delle Foglie, Pastore (24’ st Daddario), Grassani D. (15’ st Margiotta), Andriotti (15’ st Castoro), Martimucci, Petruzzella. A disposizione: Napolitano, Grassani F., Digirolamo, Cappiello. Allenatore Squicciarini. VULTUR RIONERO: Radesca, Chimenti, Di Tolve, Cozzolino, Lanciano, Rapolla, Larotonda (19’ st Barbaro), Izzi, Di Francesco, Argenti, Giuliani (27’ st Anelli). A Disposizione: Martone, Zona, Grieco, Brescia, Mora. Allenatore Finamore. ARBITRO: Capilungo di Lecce (Pallotta e Fantini). RETI: 20’ pt Larotonda, 33’ pt autorete Lanciano. NOTE: Spettatori 200 con una folta rappresentanza di tifosi rioneresi. Espulso al 46’ st Anelli. Allontanati dalla panchina del Rionero il tecnico Finamore (29’ st) e il massaggiatore (40’ st). Ammoniti: Larotonda, Cannillo, Giuliani e Maurelli. Fuorigioco: Fortis 6, Vultur 5. Angoli: Fortis 5, Vultur 3. Recuperi: 2’ pt e 5’ st. MATERA - E’ stato necessario attendere il 35’ del secondo tempo per vedere la prima e unica azione manovrata del Fortis Murgia, con grande risposta del portiere rionerese Radesca sulla conclusione di Petruzzella. E così si può capire come la Vultur Rionero ha pareggiato a Matera contro il Fortis Murgia. E quando diciamo che è stato il Rionero a pareggiare, ci riferiamo al fatto che sono stati proprio i bianconeri ad aver realizzato i due gol di questo 1-1. La prima rete porta la firma di Larotonda, la seconda quella di Lanciano, solo che il difensore della squadra di Finamore ha sbagliato porta, beffando il suo portiere che nulla ha potuto per evitare il pareggio. Alla fine il risultato può star bene ad entrambe le formazioni, anche se chi ha più impressionato è stato il Rionero che ha avuto maggiormente in mano il pallino del gioco, mostrando personalità dinanzi all’undici di Squicciarini apparso davvero in “giornata no”. Veniamo alla cronaca. Nei primi 13 minuti

Risultato previsto Campisano, Cicchelli e Chirichelli: il Viggiano vola FERRANDINA VIGGIANO

0 3

FERRANDINA : Fraccalvieri, Ventura, Santorsola, Fuina, Grillo, Luongo, Benedetto, Latrofa, Martoccia, Cirigliano, Giordano. VIGGIANO : Perna, La neve, Iaquinta, Marchese (18' st Stefani), Sabia, Chicchelli, Gargaro (24' st Spera), Chirichelli, Campisano (22' st Mangieri), Sanchirico, Lo prete. A disp. Nigro, Marsicovetere, De Gregorio, Salera. All. Villani ARBITRO : Capolupo di Matera (assistenti Rago e Russo). RETI : 11'pt Campisano, 15' st Chicchelli, 17' pt Chirichelli NOTE : ammoniti: Fuina

Il presidente Capalbo

Finamore allontanato nella ripresa

si registrano solo due sterili tentativi di Martimucci, entrambi fuori dallo specchio. Al 16’ Chessa imbecca ancora Martimucci, ma la palla è facile preda di Radesca. Al 20’ il Rionero passa la primo affondo: calcio di punizione sulla destra, in area il più bravo è Larotonda che stacca infilando la palla in rete per lo 0-1. Al 31’ ci prova Andriotti, ma la sua conclusione è deviata in angolo. Al 33’ il pareggio. Petruzzella spizzica per Andriotti, l’under non arriva sulla palla che rimbalza, interviene Lanciano, che invece di appoggiare verso il suo portiere lo spiazza, beffandolo, decretando l’1-1. Prima del riposo un’inzuccata di Rapolla potrebbe portare nuovamente in vantaggio gli ospiti. Nella ripresa c’è poco da raccontare oltre alle sostituzioni e alle lunghe interruzioni. Infine, eccessivo il rosso diretto ad Anelli per il fallo su Margiotta, anche perchè per un fallo più grave nel primo tempo Maurelli era stato ammonito. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

CON gli uomini contati, ma il Ferrandina è riuscito a scendere in campo anche contro il Viggiano. Piuttosto scontato l'esito dell'incontro. Gli ospiti hanno messo in cassaforte il risultato in meno di venti minuti. Tre gol in sei minuti e gara chiusa. A firmare la rete del vantaggio all'11' è Campisano che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, indisturbato, spedisce la palla in rete. Il raddoppio al 15' per opera di Chicchelli che con una bordata dal limite dell'area trafigge l'incolpevole Fraccalvieri, autore di un prodigioso intervento su Campisano nell'azione precedente. La rete del definitivo 0-3 al 17' con Chirichello che, approfittando di un rinvio incerto di Santorsola, realizza. A evitare un passivo più pesante, oltre che la sportività del Viggiano che si

è limitato ad amministrare il vantaggio, un Fraccalvieri in grande spolvero. Decisivi i suoi interventi in almeno quattro occasioni: su Lo Prete al 22', su Campisano al 26' e, nella ripresa, al 18' su Chirichello e al 22' su Mangieri. . Sicuramente un compleanno indimenticabile per Andrea Cirigliano che, nonostante la sconfitta, festeggia i suoi diciassette anni, indossando la fascia di capitano. Per il Viggiano una gara in discesa. E non poteva essere diversamente contro un Ferrandina improvvisato, a corto di organico e, soprattutto di fiato. “Il meglio che si potesse fare in questo momento - spiega il presidente Rocco Capalbo, per la prima volta sugli spalti. L'alternativa, lascia intendere, sarebbe stata la rinuncia al titolo. Ma per rimediare c'è

tempo. E mai come in questo caso una sconfitta ha rappresentato un'autentica iniezione di ottimismo. Il presidente rossoblu, infatti, sembrava arrivato con ben altre intenzioni ad inizio gara. Poi la sua passione per il calcio e il gusto per le sfide impossibili lo hanno convinto a non gettare la spugna. “Già entro martedì ha assicurato a fine gara- saremo in grado di comunicare l'assetto societario e il nome del tecnico. Se ci sono altri con “buone intenzioni” interessati a subentrare che ben vengano. Diversamente andremo avanti con le nostre forze”. Gli undici scesi in campo sono stati già tutti convocati per il primo allenamento della stagione. Il campionato del Ferrandina comincia da qui. Margherita Agata m.agata@luedi.it

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36 Sport


Lunedì 28 settembre 2009

Risultati e classifica ABRIOLA-SAVOIA

2-2

ALBATROS-S. ANGELO

2-1

CANCELLARA

3

1

1

0

0

3

0

1

1

0

0

3

0

0

0

0

0

0

0

3

0

FST RIONERO

3

1

1

0

0

2

0

1

1

0

0

2

0

0

0

0

0

0

0

2

0

CASTELGRANDE-A. POTENZA 0-1

ALBATROS

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

FST RIONERO-RUVO

2-0

POSSIDENTE

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

FUTURA-CASTELPANTANO 1-1

A. POTENZA

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

VITALBA

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

SAVOIA

1

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

2

2

0

0

ABRIOLA

1

1

0

1

0

2

2

1

0

1

0

2

2

0

0

0

0

0

0

0

-2

CASTELPANTANO

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

FUTURA

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

BARRATA

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

S. ANGELO

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

R. MONTEMILONE

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

CASTELGRANDE

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

RUVO

0

1

0

0

1

0

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

2

-2 -1

S. CHIRICO N.

0

1

0

0

1

0

3

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

3

-3 -1

CANCELLARA-S. CHIRICO N. 3-0

POSSIDENTE-BARRATA

2-1

VITALBA-R. MONTEMILONE1-0

Prossimo turno

2ª giornata 04/10/09 ore 15.30

A. POTENZA-ALBATROS BARRATA-FUTURA CASTELPANTANO-CASTELGRANDE R. MONTEMILONE-CANCELLARA RUVO-ABRIOLA S. ANGELO-VITALBA S. CHIRICO N.-FST RIONERO SAVOIA-POSSIDENTE

giornata

giornata

0

A Pari al Federale

Minici riponde a Russo

Risultati e classifica

A. TURSI-I. BURGENTIA

4-0

GRASSANO-R. GRUMENTO0-1

FUTURAPZ CASTELPANT.

1 1

FUTURA PZ: Uva, Rosa M. (Russillo), Centola, Manzi, De Luca, Tolve A., Rosa A., Verrastro, Farabella (Tolve P.), Inglese, Russo (Marcogiuseppe). A disp: Sacco, Iula, Carleo, Pappalardo. All: Silipo. CASTELPANTANO: Arleo, Gallo, Nolè, Minici (Mancusi), Colonnese, Zaccagnino, Sileo, Accetta, Carovigno, Coiro (Eufemia), Gianfredi (Zaccagnino A.). A disp: Paggi, Vaccaro, Mollica, Maraglino. All: Laurenzana. ARBITRO: Caggianelli di Venosa. RETI:12' Russo (Futura), 38' Minici rig. (Castelpantano). NOTE: Ammoniti: Verrastro, Rosa M., Manzi, Centola, Uva (Futura). Mancusi (CP) Spettatori:100. POTENZA - Il CastelPantano esce imbattuto sul campo del Futura Potenza che ha accarezzato il sogno di aggiudicarsi l'intera posta in palio fino al 93' quando la traversa nega a Inglese il sicuro raddoppio con Arleo fuori causa. I contendenti hanno condotto una gara senza mai abbassare la guardia con occasioni sprecate sotto rete per la troppa ingenuità o bravura degli avversari. E' subito Futura al 3' con una punizione calciata dal limite da Inglese parata da Arleo. Nel capovolgimento di fronte è Colonnese che di testa non inquadra la porta. 12' Futura in vantaggio. Punizione dal limite. Tocco per Russo che infila dai 20 metri la sfera nell'angolo basso alla sinistra di Arleo. 14' Gli ospiti non approfittano di una uscita a vuota di Uva; poi, nel tentativo di rimettere in sesto il risultato rischiano al 15' quando Zaccagnino sbroglia una situazione creatasi da un errore di Gallo e la conseguente azzardata uscita fuori area di Arleo. 26' Russo si presenta solo davanti ad Arleo, l'estremo difensore si riscatta parando da campione. 34' un micidiale contropiede dei padroni di casa finalizza-

to da Russo dopo aver scartato Arleo centra la porta ma in recupero l'esperto Zaccagnino mette in angolo. 38' non sfugge al direttore di gara il fallo in area subito da Sileo. Dagli undici metri Minici pareggia collocando la sfera sotto il sette alla sinistra di Uva nonostante quest'ultimo tenti la deviazione. Si riprende sotto una pioggia battente con Russo del Futura che prima spreca con un tiro alle stelle e susseguentemente su punizione sfiora il palo con Arleo attento. Al 52' leggero infortunio al direttore di gara che ricorre all'intervento dei massaggiatori. Si fa sentire la stanchezza nelle fila del Futura. Le sostituzioni operate dal Castelpantano hanno dato ragione al tecnico Laurenzana. L'ingresso di Eufemia ha reso possibile avanzare la squadra con la chiara intenzione di portare a casa i tre punti. Alla fine delle ostilità il pareggio lascia l'amaro in bocca ad entrambe le squadre. Leonardo Martino sport@luedi.it

A. TURSI

3

1

1

0

0

4

0

1

1

0

0

4

0

0

0

0

0

0

0

4

BERNALDA

3

1

1

0

0

4

1

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

4

1

3 +2

I.F. VALSINNI

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

METANAUTO

3

1

1

0

0

2

1

1

1

0

0

2

1

0

0

0

0

0

0

1

0

METANAUTO-SALANDRA 2-1

R. GRUMENTO

3

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

1

0

0

1

0

1 +2

ROCCANOVA-F. MOLITERNO1-1

LATRONICO

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

SATRIANO

3

1

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

0

0

0

0

0

0

1

0

F. MOLITERNO

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

1

0

1

0

1

1

0

0

ROCCANOVA

1

1

0

1

0

1

1

1

0

1

0

1

1

0

0

0

0

0

0

0

-2

POMARICO

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

SALANDRA

0

1

0

0

1

1

2

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

1

2

-1 -1

TRICARICO

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

V. D AGRI

0

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

1

-1 -1

GRASSANO

0

1

0

0

1

0

1

1

0

0

1

0

1

0

0

0

0

0

0

-1 -3

S. LAURIA

0

1

0

0

1

1

4

1

0

0

1

1

4

0

0

0

0

0

0

-3 -3

I. BURGENTIA

0

1

0

0

1

0

4

0

0

0

0

0

0

1

0

0

1

0

4

-4 -1

0

I.F. VALSINNI-POMARICO 2-1 LATRONICO-V. D’ AGRI

1-0

S. LAURIA-BERNALDA

1-4

SATRIANO-TRICARICO

1-0

Prossimo turno

2ª giornata 04/10/09 ore 15.30

BERNALDA-I.F. VALSINNI F. MOLITERNO-S. LAURIA I. BURGENTIA-ROCCANOVA POMARICO-METANAUTO R. GRUMENTO-SATRIANO SALANDRA-LATRONICO TRICARICO-A. TURSI V. D’AGRI-GRASSANO

Pari scoppiettante tra Abriola e Savoia ABRIOLA SAVOIA

2 2

ABRIOLA: Calzaretta, D'Elia, Romano, Bonavoglia, Sarli M. (43' st Schettino), Larocca V. (27' st De Stefano), Larocca M., Telesca, Petraglia, Caso, Palmieri (36' st Di Dio). A disp.: Videtta, Sarli D., Augieri, Fistetti. All.: Ramaglia. SAVOIA: Uva, Spera, Laviano, Gigliello, Caggianese (33' pt Mastroberti), Losasso, Di Bitonto (36' st Marino), Tolve, Villano, Palo, Pagano. A disp.: Montone, Parrella, Salvatore, Ricciardi, Covucci. All.: Romano. ARBITRO: De Fina di Moliterno. RETI: 29' pt Tolve (S), 15' st (rig.), 44' st Petraglia (A), 37' st Marino (S). NOTE: giornata mite. Am-

moniti: Sarli M. (A), Uva, Villano (S). Spettatori: 30 circa. Angoli: 4-3 per l'Abriola. Recupero: 2' pt, 4' st. ABRIOLA - Pari scoppiettante e ricco di gol tra Abriola e Savoia, due sicure protagoniste di questo torneo di Prima Categoria. Entrambe le squadre, infatti, hanno rafforzato l'organico per la nuova annata calcistica e puntano a migliorare decisamente la classifica rispetto a qualche mese fa. E' stato un remake dell'ultima giornata della passata stagione, quando il team abriolano, guidato da mister Ramaglia, si impose con il minimo scarto. Si è trattato, inoltre, di un vero e proprio big-match della prima domenica calcistica della “serie C” lucana. Il punteggio finale (2-2) ha rispecchiato fedelmente quanto visto in campo

durante la sfida. Il Savoia di mister Romano ha già dimostrato di essere una grande squadra, passando sempre in vantaggio su un campo ostico come quello di Abriola. La formazione locale guidata da Gino Ramaglia non è stata da meno, riportando la gara sui binari dell'equilibrio per ben due volte. Si comincia al 15' con una conclusione dal limite della punta locale Petraglia. La risposta del Savoia non si fa attendere e si tramuta in gol: da un corner di Pagano, ecco spuntare in area la testa di Tolve che sigla il vantaggio ospite. Il primo tempo non offre altre grandi emozioni, mentre la ripresa sarà ricca di fiammate da ambedue le parti. Al 13' l'estremo difensore ospite Uva esce a valanga sul lanciatissimo Petraglia. L'arbitro indica il dischetto tra le protese dei

calciatori del Savoia. Lo stesso attaccante abriolano mette a segno la rete dell'1-1. A questo punto, la compagine ospite comincia a premere sull'acceleratore alla ricerca del nuovo vantaggio. Al 22' ci prova di testa Di Bitonto su assist di Villano; Calzaretta, di gran carriera, smanaccia in fallo laterale. Alla mezzora Mastroberti vede respingersi un tap-in sotto porta, a due passi dalla linea. La pressione del Savoia è costante: Calzaretta ribatte la botta di Di Bitonto, irrompe Palo che viene murato in extremis dalla retroguardia abriolana (35'). Il Savoia si riporta in vantaggio al 37' con Marino. L'Abriola non vuole bagnare l'esordio casalingo con una sconfitta e riagguanta il pari con un tocco a scavalcare il portiere di Petraglia (44'). d.p.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

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