Martedì 29 settembre 2009
Brevi dal mondo
Benedetto XVI conclude la visita in Repubblica Ceca con un appello
Giro di vite in Honduras
Il Papa: «Governanti credenti e credibili»
TEGUCIGALPA – Giro di vite autoritario in Honduras, dove il governo golpista ha limitato per 45 giorni una serie di diritti chiave garantiti dalla Costituzione con un decreto subito seguito dalla chiusura di una radio e di una rete tv che sostengono il presidente deposto, Manuel Zelaya. La svolta decisa dal presidente de facto Roberto Micheletti giunge tre mesi dopo il colpo di stato che ha mandato in esilio Zelaya, il quale è rientrato in patria una settimana fa trovando rifugio presso l’ambasciata brasiliana di Tegucigalpa.
PRAGA - Oggi c'è bisogno di responsabili politici «credenti» e «credibili», dediti «non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune». È l'appello di Papa Benedetto XVI in conclusione della visita in Repubblica Ceca. Il messaggio è stato lanciato da Stara Boleslav, una trentina di chilometri da Praga, dove con una messa in una spianata all'aperto il Pontefice ha reso omaggio a San Venceslao, il re boemo ucciso per motivi politici nel 935 e divenuto patrono della nazione ceca. Davanti a 20-30 mila persone, soprattutto giovani in pellegrinaggio in onore del loro eroe-patrono, Benedetto XVI ha chiesto ai governanti di seguire l'esempio di San Vence-
Guinea, strage nello stadio CONAKRY – E' finita con un bagno di sangue nello stadio della capitale della Guinea, denominato '28 settembre', una manifestazione non autorizzata dell’opposizione, organizzata per protestare contro la giunta militare salita al potere nove mesi fa con un colpo di stato. Nel corso della giornata migliaia di persone si erano radunate nello stadio di Conakry nonostante l’imponente dispiegamento di soldati e poliziotti, per contestare la ventilata candidatura alle presidenziali di gennaio del capo della giunta militare, il capitano Moussa Dadis Camara, leader dei golpisti al potere dal 23 dicembre 2008. E qui l’esercito è intervenuto in forze, ha sparato ad altezza d’uomo, ha ucciso decine di persone e ne ha ferite un numero imprecisato.
Al Qaida: «Obama è un criminale» IL CAIRO – Il numero 2 di Al Qaida, Ayman al Zawahri ha definito il presidente americano Barack Obama «un criminale» in un messaggio audio-video diffuso oggi, nel quale il medico egiziano inneggia al leader dei talebani pakistani ucciso il mese scorso dalle forze Usa, Baitullah Mehsud. «Obama lascia che le colonie si espandano in Cisgiordania e attorno a Gerusalemme e mostra scarso rammarico, mentre preme sui dirigenti disfattisti affinchè facciano più concessioni», afferma una voce attribuita ad al Zawahri, il medico divenuto il braccio destro di Osama bin Laden, sullo sfondo di una sua immagine.
slao. «Egli - ha spiegato - è modello di santità per tutti, specialmente per quanti guidano le sorti delle comunità e dei popoli». E invece nella società moderna si ricerca soprattutto «il successo terreno» e «la gloria degli uomini». «Il secolo passato - ha aggiunto - ha visto cadere non pochi potenti, che parevano giunti ad altezze quasi irraggiungibili. All'improvviso si sono ritrovati privi del loro potere». Solo apparentemente, ha sottolineato, chi nega Dio e «di conseguenza non rispetta l'uomo, sembra avere vita facile e conseguire un successo materiale». «Ma basta scrostare la superficie - ha osservato - per constatare che, in queste persone, c'è tristezza e insoddi-
sfazione». Insomma, oggi «c'è bisogno di persone che siano credenti e credibili, pronte a diffondere in ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro azione. Questa è la santità, che spinge a compiere il proprio dovere con fedeltà e coraggio, guardando non al proprio interesse egoistico, bensì al bene comune, e ricercando in ogni momento la volontà divina». L'esempio di San Venceslao incoraggia «chi si dice cristiano a essere credibile, cioè coerente con i principi e la fede che professa. Non basta infatti apparire buoni e onesti; occorre esserlo realmente». Rivolto alle decine di migliaia di giovani presenti, Benedetto XVI li
Benedetto XVI al suo arrivo a Praga
ha ringraziati per l'accoglienza in un'atmosfera di festa. «Grazie per questa vostra presenza - ha detto che mi fa sentire l'entusiasmo e la generosità che sono propri della giovinezza». Elisabetta Martorelli
Sconfessati i Ris e confutate le tesi della parte civile dal prof Lorenzo Varetto
Garlasco, Stasi “quasi” assolto Una superperizia chiesta dal Tribunale scagiona di fatto il ragazzo VIGEVANO (PAVIA) – Smonta l’ipotesi della accusa e dà ragione ad Alberto Stasi la perizia medico legale depositata ieri in Tribunale a Vigevano e commissionata dal giudice Stefano Vitelli a un pool di esperti per chiarire una serie di interrogativi sorti durante il processo con rito abbreviato nei confronti del giovane accusato dell’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. Sei sono i punti in cui la perizia, firmata da Lorenzo Varetto e dai colleghi Fabrizio Bison e Carlo Robino, docenti all’Università di Torino, alleggerirebbe di molto la posizione di Albertoche,proprio dueannifa,venne 'scagionato' dal gip: rigettò la richiesta di fermo della Procura rimettendolo inlibertà dopo quattro giorni di carcere. Certo, questi sei punti dovranno essere discussi in aula nel contraddittorio tra le parti e incrociati con i risultati delle altre tre perizie disposte dal gup, ma minerebbero seriamente la ricostruzioneche dadue anniil pm Rosa Muscio propone dando una svolta al caso. «E' importante per la assoluzione di Alberto –dicono soddisfatti i legali di Stasi – ed è un ulteriore elemento che prova la sua innocenza e che ha sempre detto la verità». Il pm ha incassato con serenità. Un pò meno il suo capo, il Procuratore Alfonso Lauro, che raggiunto al telefono con tono irritato si è limitato a un «non ho nulla da dire». Nelle 146 pagine, rilegate da una spirale blu e con molte foto, anche se alcune volte si incappa in frasi che parlano di esperimenti che hanno portato a ri-
sultati «disomogenei», non si è arrivati a determinare «con precisione» l’ora della morte di Chiara: non attorno alle 1111,30, come ha sostenuto il pm, non tra le 9 e le 10 come ha sostenuto la difesa ma solo ad affermare che «avvenne nel corso della mattinata del 13 agosto 2007». E questo avvalorerebbe l’alibi di Stasi confermato per altro dalla perizia informatica (non ancora depositata) che, secondo indiscrezioni proverebbe che la mattina dell’assassinio lui rimase al computer dalle 9.36 alle 12.20. L’aggressione, invece, ricostruita in base alle macchie e pozze di sangue rinvenute nella villetta, avvenne in due fasi «cronologicamente ben distinte» e durò complessivamente «anche per alcune de-
cine di minuti» a differenza di quanto sostenuto dal video depositato poco tempo fa dalla parte civile (nove minuti in tutto, tra omicidio e fuga). Non si sa, inoltre, se Chiara venne finita all’inzio o in fondo alle scale che portano in taverna, ma fortunatamente «ebbe una sopravvivenza non lunga». Il terzo punto a favore di Stasi riguarda le moltissime macchie di sangue rinvenute sul pavimento della villetta dell’assassinio: meno di 40 minuti dopo la scoperta del cadavere da parte del giovane, «una buona parte ed eventualmente anche la sua totalità» era già secca , mentreal momentodelritrovamento «molto probabilmente» era «parzialmente secco». Francesca Bunati
Il professor Lorenzo Varetto
Vicenza. La vittima caduta in una trappola. Arrestato insieme a uno psicologo
Falso mago violenta ragazza minorenne VICENZA – Un anno intero di abusi sessuali da parte di un falso mago che di volta in volta si diceva posseduto dallo spirito di 'Satyricon', 'Edon' o 'Triton'. Che durante quegli incontri la fotografava in tutte le pose e che alla fine l’ha anche 'prestata' a un finto ginecologo per farle subire l’ennesimo inganno e l’ennesima violenza. Vittima di questa storia truce consumata dietro il paravento dell’ esoterismo è una ragazzina della provincia di Vicenza che oggi ha 16 anni, caduta nella rete di riti e magie di un suo compaesano, ma conosciuto in Internet, nell’illusione di potersi mettere in contatto con il padre da poco scomparso. Il falso mago, un imbianchino di 44 anni, è sta-
to arrestato per violenza sessuale ai danni di minori, produzione e diffusione di materiale pedopornografico, mentre il finto ginecologo, uno psichiatra veronese di 58 anni che pare fosse convinto di avere a che fare con una ventenne, per violenza sessuale e per aver usato un falso titolo, entrambi su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Vicenza Agatella Giuffrida su richiesta del Pm Giorgio Falcone. A casa dell’imbianchino, che è separato dalla moglie, la squadra mobile di Vicenza ha trovato una grande quantità digiochi egadget erotici,oltread unvero e proprio armamentario esoterico: fruste, teschi, piccole bare, e così via. Un anno di abusi subito dalla ragazzina
scandito addirittura da un preciso calendario settimanale, una vera e propria 'scaletta' di prestazioni sessuali che le erano imposte a seconda del giorno della settimana, finito solo sabato scorso quando i poliziotti della squadra 'anti-sette' l’hanno trovatanuda con addosso solo una tunica nera nello studio del medico falso ginecologo. E se gli agenti non fossero intervenuti in tempo, arrestando l’imbianchino e, in flagranza direato, il medicoveronese, nella stessa rete stavano per cadere altre due minorenni. Venerdì prossimo, infatti, lo stesso rito di 'iniziazione' sarebbe toccato anche a una sua amica di 16 anni come lei. Letizia Bianco
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2 In Italia e nel Mondo
Corea del Nord Jiabao in visita a Pyongyang
Ha già incontrato il capo dei liberali, Guido Westerwelle
Germania, la Merkel prepara il governo BERLINO - Tempi stretti per il nuovo governo tedesco. Archiviata la vittoria elettorale, Angela Merkel ha già preso contatto con il leader liberale Guido Westerwelle con cui guiderà l'alleanza tra l'Unione (Cdu-Csu) e Fdp nei prossimi quattro anni. Il faccia a faccia, che si è svolto alla Cancelleria, è durato un'ora. Al termine bocche cucite sui contenuti. L'unico commento è stato quello del portavoce del partito liberale: «Tutto si è svolto nell'atmosfera migliore». Le consultazioni entreranno nel vivo la prossima settimana ma la tabella di marcia è già stata fissata. L'idea è di insediare la nuova squadra, secondo quanto prevede il det-
tato costituzionale, insieme al Bundestag entro il 27 ottobre prossimo e di farla esordire sulla scena internazionale il 9 novembre in occasione del ventennale della Caduta del Muro di Berlino. «Mi piacerebbe ricevere i numerosi capi di Stato e di Governo con un nuovo esecutivo» ha detto ieri il cancelliere nella prima conferenza stampa dopo il voto. Certo - ha aggiunto - «la qualità viene prima della velocità, ma i tempi saranno rapidi». Intanto incalza il toto-nomine: Westerwelle ricoprirà l'incarico di vice-premier e, probabilmente, di ministro degli Esteri. Inoltre il suo partito reclama tre dicasteri di peso tra Economia, Finanze, Giustizia e
Sanità. Altrettanto fa la Csu. Quanto al cambiamento il percorso sarà graduale. Nel programma ci sono alcuni punti fermi: riduzione delle tasse, alleggerimento dell'imposta di successione, mantenimento del welfare. Ma i nodi - politiche del lavoro, aumento del deficit, energia e Afghanistan - saranno sciolti a più mani cercando una convergenza tra la dottrina sociale di stampo democristiano e le spinte riformiste tipicamente liberali. Il nuovo governo - assicura la Merkel manterrà «l'equilibro sociale attraverso l'economia di mercato». Il riferimento è all'emergenza disoccupazione che fa presagire un autunno caldo nelle fabbriche anche se si raf-
Guido Westerwelle
forzano i segnali di ripresa. Ma per centrare l'obiettivo - avverte - è necessario fissare alcuni paletti riguardo «al mandato e alle responsabilità dei due partiti» alleati. Da parte sua Westerwelle ribadisce l'impegno ad agire in modo responsabile. Eric Reiman
TOKYO – Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, sarà in Corea del Nord dal 4 al 6 ottobre prossimi, in una visita che ha tutti i caratteri dell’atteso ritorno di Pyongyang al tavolo negoziale sull'abbandono dei programmi nucleari. A poche ore dall’ufficializzazione della missione di Wen da parte della Kcna, l’agenzia di stampa del regime di Kim Jong-il, i capi delle diplomazie di Cina, Giappone e Corea del Sud hanno confermato a Shanghai l’impegno relativo al ritorno di Pyongyang ai colloqui a Sei.
Gli occidentali minacciano sanzioni, ma Mussavi frena
Socrates batte la Leite
L’Iran provoca Israele
Portogallo vincono i socialisti
Lanciati missili capaci di colpire lo stato ebraico TEHERAN – Due missili con una gittata sufficiente per raggiungere Israele sono stati lanciati ieri nel corso di esercitazioni militari dall’Iran, che ha promesso allo Stato ebraico una risposta letale nel caso osasse attaccare gli impianti nucleari della Repubblica islamica. Se ciò avverrà, ha affermato il ministro della Difesa, Ahmad Vahidi, un ex Pasdaran, «il regime sionista esalerà l’ultimo respiro». «Con i nostri missili possiamo prendere di mira ogni luogo della regione», gli ha fatto eco il comandante delle forze aeree dei Guardiani della rivoluzione, Hossein Salami, sottolineando che tra gli obiettivi a portata dei vettori di Teheran vi sono anche «regimi incapaci e nel mezzo di una crisi». Un riferimento appunto ad Israele. I due missili lanciati sono il Sejil, a due stadi e alimentato con combustibile solido, con una gittata di 2.000 chilometri, e lo Shahab-3, con combustibile liquido e una gittata fra i 1.300 e i 2.000 chilometri. Il ministro Vahidi ha inoltre inaugurato un impianto per la produzione di combustibile solido per rifornire i missili. I Pasdaran hanno fatto sapere che i missili «hanno raggiunto tutti i loro obiettivi». Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hassan Qashqavi, ha detto che si è trattato di «esercitazioni di routine, che non hanno nulla a che vedere» con le tensioni sul programma nucleare della Repubblica islamica. Ma nessuno può ignorare che i lanci sono stati effettuati dopo che, venerdì, è venuta alla luce l’esistenza di un secondo impianto per l'arricchimento
Il lancio di un Sejil-2, a Semnan nel nord est dell’Iran
dell’uranio in Iran. Un episodio che ha aumentato le preoccupazioni occidentali e ha fatto ribadire agli Stati Uniti e ad Israele di non escludere alcuna «opzione», compresa dunque quella di un attacco militare ai siti della Repubblica islamica. Le speranze di una svolta positiva sono ora tutte concentrate su un incontro in programma giovedì a Ginevra fra emissari iraniani e delle potenze riunite nel gruppo 5+1, cioè Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania. Tra i Paesi occidentali circola più insistente l’ipotesi di adottare dure sanzioni contro la Repubblica islamica. Il capo della Commissione
Gli italiani riscoprono l’amore per la bicicletta GLI italiani riscoprono l’amore per la bicicletta. E non importa se nella propria città, vedi Roma, ci sono tante salite. La cronocorsa agli ecoincentivi lanciata solo venerdì scorso dal ministero dell’Ambiente, sta raggiungendo risultati oltre i limiti previsti: un acquisto ogni due secondi negli orari di apertura dei negozi pari a oltre 38.700 mezzi venduti alle 18:30 di lunedì per un impiego di 5 milioni di euro su un totale di 7,7 milioni previsti, con una media per incentivo di circa 150 euro. E si prospetta la fine del contributo previsto per bici e biciclette a pedalataassistita giàentro
la fine di questa settimana. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale è avanti il nord con oltre il 69%, seguito dal centro (16%) e dal sud e isole. Fra le città è proprio Roma, con i suoi colli, a guidare la pattuglia degli amanti delle 2 ruote con mille acquisti.
esteri del parlamento iraniano, Alaeddin Borujerdi, ha messo in guardia l’Occidente su un possibile fallimento dei negoziati, denunciando la «propaganda» contro il nuovo sito di arricchimento dell’uranio. Contro eventuali sanzioni si è schierato ieri anche l’ex candidato moderato alle presidenziali del 12 giugno, Mir Hossein Mussavi, punto di riferimento degli oppositori del presidente Mahmud Ahmadinejad che denunciano brogli in quella consultazione. «Nuove sanzioni aggraveranno la sofferenza di una nazione che soffre già per le azioni dei suoi uomini di governo», ha affermato Mussavi in un
comunicato. Proprio ieri alcune centinaia di studenti hanno dato vita ad una manifestazione di protesta nell’Università di Teheran scandendo slogan contro Ahmadinejad ed esibendo palloncini e nastrini verdi, il colore di Mussavi. La manifestazione, hanno riferito diverse agenzie iraniane, è stata promossa contro la presenza all’ateneo per l’inaugurazione dell’anno accademico di Kamran Daneshju, nuovo ministro dell’Università ed ex capo del quartier generale del ministero dell’Interno per l'organizzazione delle presidenziali. Alberto Zanconato
IPod e mp3 a volume basso o diventiamo tutti sordi MUSICA a tutto volume? Tra qualche mese solo a casa o in discoteca e solo con lo stereo, perchè la Ue vuole vietare quella in cuffia. Per evitare che i dieci milioni di europei a rischio diventino sordi nel giro di dieci anni, la Commissione Ue ha chiesto ieri ai produttori di iPod e lettori mp3 di abbassare il volume massimo dei loro apparecchi. Una misura che l’industria non ha alcuna intenzione di prendere. Per il commissario alla protezione dei consumatori, Meglena Kuneva, portabandiera della lotta alle cuffiette rumorose, con la salute dei cittadini europei non si scherza: un «utilizzo prolungato»
di iPod e simili, «a volume alto, può portare danni permanenti all’udito», ha detto ieri il commissario. Un rischio che riguarda circa 10 milioni di europei: «Una percentuale tra il 5% e il 10% dicoloroche, perunperiodo di almeno 5 anni, ascoltano musica a volume elevato.
LISBONA – Alla fine Josè Socrates ce l’ha fatta, rompendo negli ultimi giorni di campagna elettorale la parità nei sondaggi con la rivale conservatrice Manuela Ferreira Leite, e domenica sera ha vinto le politiche portoghesi. Ma il premier socialista di Lisbona, 52 anni, ha perso nelle urne la maggioranza assoluta che aveva dal 2005, quando aveva vinto con il 45% dei voti. E ora la formazione del nuovo governo potrebbe essere complicata. Il Ps di Socrates è arrivato primo con il 36,5%, davanti al Psd con il 29,3%. In parlamento avrà solo una maggioranza relativa. E qui le cose si fanno complicate. L’ipotesi di una 'grande coalizione' alla tedesca con il Psd era stata esclusa da Ferreira Leite già in campagna. E la 'dama di ferro' dei conservatori ha confermato domenica sera che il Psd sarà all’opposizione nella nuova legislatura. Una coalizione di sinistra con il Bloco de Esquerda dell’ex-trotzkista Francisco Loucà, che passa dal ,7% al 9,78% e diventa il quarto partito del paese, o con i comunisti verdi della Cdu guidata da Jeronimo da Sousa (7,86%) auspicata dall’ex-presidente socialista Mario Soares, sembra pure problematica. Idue partitihannoaccusato Socratesdurante la campagna di essere un pericoloso liberista, escludendo possibili intese. Certo dopo il voto qualcosa può cambiare. Difficile anche un patto di governo con il Cds, il più a destra dei partiti di Lisbona, arrivato terzo con il 10,45%. Resta quindi la strada del governo minoritario, già praticata negli anni Novanta da un altro premier socialista, Antonio Guterres. Ma è una opzione perdefinizione fragile,che rendel’esecutivo esposto in ogni momento a possibile spallate. Socrates potrà però seguire le orme del compagna e amico spagnolo Josè Luis Zapatero, anche lui costretto a governare senza maggioranza in parlamento, esposto però a richieste e 'ricatti' dei piccoli partiti in cambio di appoggi puntuali. Il leader socialista portoghese, che nel primo mandato ha fatto una politica di risanamento economico e di riforme del mercato del lavoro duramente criticata dai partiti di sinistra, ha promesso nel secondo mandato una svolta a sinistra, quanto meno nelle riforme di società, annunciando che come Zapatero legalizzerà fra l’altro i matrimoni gay. Francesco Cerri
Difficile perdere peso se si è troppo ottimisti OTTIMISTI , attenti. Se la positività può mettere al riparo da tanti problemi e aiutare a vivere meglio, non vi sarà utile per dimagrire. Lo ha scoperto un team di ricercatori giapponesi, che ha studiato la correlazione tra carattere e dimagrimento. Il risultato? I più ottimisti e sicuri di sè faticano a perdere peso. I ricercatori della Doshisha University hanno esaminato il profilo caratteriale di 101 obesi in cura presso il centro del Kansai Medical University Ospital. I pazienti hanno seguito per sei mesi un programma che prevedeva dieta, attività fisica e un supporto psicologico. Lo stu-
dio ha messo in evidenza che chi di loro aveva conquistato maggiore consapevolezza della situazione e della sua forma fisica era riuscito a dimagrire di più rispetto agli ottimisti inguaribili. Quindi le emozioni negative - in piccole dosi - sembrano non far male, anzi.
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In Italia e nel Mondo 3
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Il fatto del giorno: Germania, vince la Merkel Un governo di liberali e cristiano-democratici
Angela, corona e spine nel trionfo una sconfitta
L’assenza di battibecchi è una lezione per l’Italia
dalla cronaca di Marco Berti
dal commento di Bernardo Valli
dall’editoriale di Sergio Romano
Angela Merkel e la sua Cdu (Unione cristiano-democratica) ha vinto le elezioni politiche in Germania con il 33,6%, anche se secondo gli exit-poll il vero successo in termine di voti è stato dei tre partiti cosiddetti “minori”: liberali (la cui affermazione, 14,6%, permetterà loro di allearsi con la Cdu al governo), verdi e sinistra radicale (“Die Linke”). Il governo sarà quindi composto da cristianodemocratici e liberali, con Angela Merkel confermata cancelliere. Tracollo dei socialdemocratici (scesi a poco più del 23%) e tramonto per la “Grosse Koalition”, il governo tra i due grandi partiti tedeschi (Cdu e Spd) che aveva guidato il Paese in questa legislatura. [...]
La cristiano-democratica Angela Merkel ha vinto, resta cancelliera federale, ma non ha trionfato. [...] Per la socialdemocrazia tedesca, e per la sinistra europea (della quale la Spd è il più vecchio partito), il 23,5 per cento uscito dalle urne è un risultato più che amaro. Significa una frana di più di dieci punti rispetto alle ultime elezioni politiche. E’ il pesante prezzo pagato per quattro anni di governo con il grande partito di centro destra. Ed è anche una sentenza che può essere considerata ingiusta, poiché, se non ha governato in modo esaltante, la "grande coalizione" ha guidato non senza meriti il paese durante la crisi. E i socialdemocratici sono stati leali partner dei cristiano-democratici. [...]
Avevamo capito da parecchio tempo che la maggioranza dei tedeschi voleva essere governata, per una seconda legislatura, da Angela Merkel. Ma la Germania [...] si è italianizzata. Ha smesso di essere tendenzialmente bipolare per diventare pentapolare [...]. Vi è un altro aspetto di queste elezioni, tuttavia, a cui dovremmo guardare con invidia. Nel corso della loro campagna elettoraleMerkele Steinmeierhannoevitatodi esasperareleloro differenze e di proporsi al Paese come scelte radicalmente diverse. [...] Ma ciò che ha maggiormente colpito nelle scorse settimane è l’assenza di aggressività, di battibecchi, di scontri frontali, di accuse reciproche. Questa non è soltanto buona educazione. I due leader hanno responsabilità di governo [...].
La migliore di ieri
La fiducia Le incognite che legano di chi perde la cancelliera a Thatcher
Una nuova coalizione
dall’articolo di Mara Gergolet
dall’editoriale di Marcello Sorgi
dall’articolo di Andrea Tarquini
[...] «È un giorno amarissimo — esordisce piat-to Steinmeier —Un bruttissimo risultato che non si può negare». Cravatta nera a pallini ros-si per lui, la classica cravatta rossa [...] che usava nei tempi gloriosi per Müntefering, parlano sotto il braccio alzato della statua di Willy Brandt. Come se avessero previsto questo risultato da tempo, come se mettesse fine a tutte le lotte [...] interne, Steinmeier sembra quasi lieto di annunciare: «Andremo all’opposizione, saremo un’opposizione responsabile che farà da guardia al governo su ogni singolo argomento. Non torneremo agli anni Novanta[...]: quella Germania è sparita». [...]
Merkel modello Thatcher. Fino a due giorni fa, dirlo era impensabile. Le due, si sa, non si sono mai amate e «Angie» s’era lasciata scappare una volta che non dimentica che Margaret fu tra i contrari alla Germania riunificata. Adesso, invece, dopo il voto di ieri, dovrà ripensarci.[...] La Cancelliera è uscita confermata, il suo successo personale è servito a tamponare la flessione dell’alleanza Cdu-Csu, la Grande coalizione è finita travolgendo la Spd, ma le incognite del nuovo governo da formare sono tante. E il trionfatore di questa tornata, il leader liberale Guido Wester-welle, dopo undici anni all’opposizione,
si prepara a sedersi al tavolo delle trattative con idee molto precise. [...] È tutto ciò che rende problematica l’annunciata, e ormai prossima, collaborazione tra Merkel e liberali nel futuro governo nero-giallo. [...] L’identità del nuovo governo è dunque ancora tutta da definire. E’ chiaro solo che dovrà essere molto diversa da quella della Grande Coalizione appena bocciata. Anche se una svolta liberista potrebbe rendere per la Merkel più complicata del previsto la gestione di un autunno che s’annuncia assai caldo, per l’esaurirsi degli effetti dei provvedimenti anticrisi [...] e per le probabili reazioni delle aziende a una mancata, benché annunciata, ripresa economica. [...]
Giannelli sul Corriere
Angela Merkel vince, i suoi potenziali alleati liberali (Fdp) del giovane moderno intellettuale gay Guido Westerwelle trionfano, la Spd tracolla. Quasi vent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino, la Germania sceglie di mantenere al potere la cancelliera, la "donna più potentedel mondo", ma con un chiaro mandato: svolta conservatrice-moderata, nuova coalizione di centrodestra con i liberali, rottura della Grosse Koalition con la Socialdemocrazia che ha governato la prima potenza europea per i quattro anni dell’ultima legislatura.Ma ilrisultato èvenuto con una partecipazione bassissima al voto, forse la più bassa in sessant’anni. [...]
La sterzata dell’Europa
Lo choc tedesco della Spd investe la sinistra italiana
dall’editoriale di Ennio Di Nolfo
dall’articolo di Maurizio Caprara
Il risultato delle elezioni regionali del 31 agosto in Germania aveva spintoa presagireche cheil risultatodelle elezionidi ieri per il Bundestag sarebbe stato quanto mai incerto. L’analisi dei primi dati che emergono dal voto smentiscono solo in parte queste previsioni. Il successo di Angela Merkel, a capo della Cdu, cioè del partito democristiano, alleato con i confratelli bavaresi e con alcune formazioni minori è consistente e superiore alle aspettative. I democristiani, che avevano ottenuto nel 2005, 222 seggi, ne ottengono ora 228 e ottengono così un lieve incremento di seggi. Assieme ai liberali, che registrano un clamoroso successo, con circa il 15 per cento dei voti e 94 seggi, possono contare su una maggioranza di 322 voti, che consentirebbe, come Angela Merkel ha subito dichiarato, la fine della “grande coalizione”e il ritorno alla più tradizionale alleanza con i liberali, secondo il persistente clima europeo. [...]
Lo smottamento della Spd, il partito socialdemocratico tedesco, è stato talmente grosso che anche una persona tenuta per mestiere a tacere di fronte a certi eventi, o a ricorrere a espressioni vaghe ecircospette, nonsièsentita obbligataa tortuosi giri di parole. «I socialdemocratici devono reinventarsi», diceva domenica sera l’ambasciatore di Germania in Italia, Michael Steiner, sulla terrazza di un suo collaboratore, Andreas von Brandt, che sovrasta quasi tutta Roma. «La debolezza del centro-sinistra che c’era in Francia, Italia e Gran Bretagna adesso è comune anche alla Germa-
nia. Questi centro-sinistra devono parlarsi, ragionano troppo in termini nazionali e devono pensare in modo europeo», sosteneva Steiner, dal 1998 al 2001 consigliere diplomatico dell’allora cancelliere Gerhard Schröder, Spd. È anche per questo mal comune che domenica numerosi dirigenti del Partito democratico hanno seguito gli exit poll nei quali si ravvisava un crollo di oltre il 10% dei socialdemocratici tedeschi, dal 34,2% delle elezioni politiche del 2005 a circa il23%. Unmal comuneche suscita riflessioni di vario tipo. «Viene da mordersi le mani a pensare che nel nostro Paese il Pd, un anno fa, ha perso le elezioni per il Parlamento superando il 33%
La fotografia
Quella forza appannata dal commento di Giuseppe Berta
Queste elezioni resteranno probabilmente uno spartiacque per la socialdemocrazia tedesca, che per la prima voltascendealdi sottodel25per cento. In realtà, si potrebbe sostenere che l’esito elettorale non costituisce una débâcle assoluta per la sinistra della Germania, poiché sommando i voti di Spd, Linke e Verdi si ottiene [...] una cifra non troppo distante da quella conquistata da cristiano-democratici e liberali. Ma non è così che vanno letti i risultati: ciò che rivelano è il venir meno della capacità maggioritaria dei socialdemocratici, la perdita della loro funzione di cardine centrale della sinistra tedesca. Da queste elezioni, l’immagine e il ruolo della socialdemocrazia escono appannati e compromessi come non mai e diventa difficile ipotizzare la via che la Spd potrà percorrere [...].
Pechino (Cina), l’esercito cinese nel giorno della festa nazionale (Ansa)
dei voti, e in meno di un anno non è riuscito a farne un punto di forza da cui ripartire. La crisi del socialismo europeo è unaconfermache bisognavacercarealtre strade rispetto ai partiti precedenti», dice per esempio Umberto Ranieri, già dirigente del Pci, oggi membro della direzione del Pd. A sinistra c’è chi dà un’interpretazione dei risultati piuttosto lineare. «La Spd paga il prezzo della partecipazione alla Grande coalizione. È la considerazione più banale, ma anche la più vera. Poi si può riflettere sul fatto che abbia compiuto una scelta al servizio del Paese e ne paghi le conseguenze», osserva Enrico Boselli, già segretario dei Socialisti democratici italiani. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Mi rivolgo a tutti gli italiani, destra, sinistra, centro: non sarebbe auspicabile per tutti che la destra italiana assomigliasse un po’ di più a quella europea? Chi è di destra e vota a destra dovrebbe essere contento e sentirsi rappresentato da personalità simili a quella del cancelliere tedesco appena rieletto, la signora Angela Merkel, che è portatrice di una serie di valori (e comportamenti privati, la cosa non è secondaria) plausibilmente condivisi, in alcuni casi anche da chi sta a sinistra. Viceversa chi sta a sinistra potrebbe dirsi contento che la nostra destra sia un po’meno, diciamo così, asciutta di quella tedesca (peggio è la destra più la sinistra è contenta): con ciò non siamo la Germania e per ora ci teniamo quelche abbiamo. Noi uomini italiani e anche le donne. E anche sulle donne politiche di destra italiane ci sarebbe da dire, altro che Merkel.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il lodo Alfano a riaccende le luci sullo scontro politico Terremoto, veleni, rifiuti con tanta confusione fra legislazione e legislatura e un governo che arranca dal commento di Stefano Pessigli
Ideato per rispondere all’esigenza tutta politica di «scudare» Silvio Berlusconi dal processo Mills, era forse inevitabile che, approssimandosi il giudizio della Corte Costituzionale, il Lodo Alfano tornasse a dar vita a un vivace scontro politico. Del tutto improprio ed evitabile era invece mescolare logica giuridica e considerazioni politiche come ha fatto la memoria dell’Avvocatura, assumendo di conseguenza l’aspetto di una indebita pressione sulla Corte. Distinguiamo dunque tra valutazioni giuridiche e giudizi politici e, lasciandoquesti alla coscienza di ciascuno, esaminiamo l’oggetto su cui la Consulta dovrà pronunciarsi. Il Lodo Alfano nasce dai tre profili di incostituzionalità rilevati dalla Corte nel precedente Lodo Schifani, a sua volta erede della proposta Maccanico: una violazione del diritto alla difesa di quel Capo di Stato, presidente del Consiglio o delle Camere che volesse vedersi giudicato e assolto; una lesione del diritto della parte
Il ministro Angelino Alfano con Silvio Berlusconi
offesa a essere risarcita dei danni morali e materiali subiti; e, infine, una violazione del principio costituzionale di eguaglianza. I primi due profili appaiono ai più tra i giuristi essere stati sanati dalla nuova formulazione del Lodo. Non così la violazione del principio di eguaglianza, da intendersi - si badi bene - non come eguaglianza tra i titolari delle massime cariche dello Stato e i cittadini, ma eguaglianza tra chi ha parità di status. Intro-
durre nella giustizia penale un trattamento privilegiato per chi ricopre particolari cariche istituzionali può ripugnare alla coscienza democratica e apparire anacronistico (e infatti un’immunità - anche solo temporanea- dalgiudizio penale non esiste per alcun capo di governo di una democrazia, ma solo per la Regina d’Inghilterra, il Re di Spagna, e per il presidente francese quale Capo di Stato e non per le sue funzioni di governo) ma non
dal commento di Marcello Veneziani
La Rai non cambierà mai. È davvero impossibile tentare di riformarla, di raddrizzarla, di rinnovarla. Vive prigioniera di tre carcerieri: il sistema soffocante dei partiti che le impedisce ogni ariosa riforma ed ogni seria politica fondata sulla valorizzazione delle buone idee e del vero talento; la nomenklatura interna, il cosiddetto partito Rai, ingessato e imbolsito, refrattario ad ogni modifica di assetto e ad ogni fuoruscita dall’abitudine oziosa e viziosa. Il sindacato, giornalisti e dipendenti, i soviet di rete e di testata che impe-
Cambiare le cose alla Rai è “missione impossibile” discono ogni minimo spostamento di ruoli e di mansioni, ogni flessibilità e ogni innovazione. Provate a spostare o a licenziare qualcuno che non lavora o viceversa a far lavorare uno che vorrebbe farlo ma il Palazzo non vuole che venga utilizzato. Provate a cambiare taglio, profilo, linguaggio alle reti, ai programmi, ai settori vitali del-
la Rai. Missione impossibile. Provate ad assumere un ragazzo di talento, a dare un incarico ad uno che potrebbe giovare ai programmi. Macché. Non si può. Provate a proporre programmi di qualità e di servizio, campagne educative, a elaborare piani strategici e a varare laboratori di ricerca per la nuova tv, a inventare nuovi canali e nuovi format senza
contrasta necessariamente con il principio di eguaglianza. Quest’ultimo infatti impone che una norma si applichi in egual maniera a chiunque abbia eguale status, ma non preclude che norme diverse si applichino a chi ha status diversi. Nel caso del Lodo Alfano, che al Presidente della Repubblica si applichi una norma diversa da quella applicabile agli altri cittadini può giustificarsi (ripeto: dal punto di vista della logica giuridica e non della teoria democratica) per l’unicità delle sue funzioni, ma è dubbio che ciò possa estendersi ai presidenti delle Camere (il cui status è diverso da quello degli altri rappresentanti solo per le funzioni svolte all’interno delle istituzioni parlamentari), ed è sicuramente non estensibile al presidente del Consiglio. Nel nostro ordinamento, infatti, il cosiddetto «premier» resta formalmente, malgrado i recenti sviluppi della costituzione materiale, un primus inter pares all’interno di un Consiglio dei ministri che è organo collegiale. [...]
importarli dall’estero o comprarli dalle solite grandi ditte fornitrici, provate a rilanciare un discorso di cultura popolare, provate semplicemente a denominare diversamente reti inutilmente battezzate in gergo similamericano. Non è possibile niente, tutto si ri-forma, torna come prima, la coazione a ripetere è l’unica filosofia possibile, la sopravvivenza per forza di inerzia e servitù di padrinato riprende subito il sopravvento, ogni elemento non conforme viene espulso, rigettato, dall’organismo Rai. L’impresa non viene riconosciuta e vieni cancellato, senza nemmeno l’onore delle armi. [...]
dall’editoriale di Vittorio Emiliani
Non credo proprio di essere anti-italiano se rilevo che, di fronte ai grandi problemi del Paese, questo governo e il suo leader risultano inadeguati, portati allo spot autopromozionale anziché a quelle scelte concrete che pure Berlusconi rivendica per sé ad ogni minuto, vantando che nessuno si è portato meglio di lui e di loro. Frottole. Nella graduatoria del BIL (Benessere Interno Lordo) le prime regioni sono Emilia-Romagna, Marche e Toscana, in testa la provincia di Forlì-Cesena. Non le regioni, non le province governate dal Pdl e dalla Lega. Solo un caso? Torniamo al governo, al premier e alla loro superficialità e inadeguatezza. Nel post-terremoto d’Abruzzo, malgrado le frequenti marce di Berlusconi e del suo proconsole sull’Aquila, i prefabbricati sono in ritardo (i primi consegnati erano della Provincia di Trento) e insufficienti di numero. Anche perché non si è sprezzantemente voluto tener conto delle esperienze positive del Friuli, dell’Umbria, delle Marche dove enti e comunità locali furono fortemente responsabilizzate e motivate nella ricostruzione. Mentre qui risultano disperse, frustrate, tagliate fuori dalla Protezione Civile. È così nella vicenda della nave dei veleni ritrovata nel fondo dello Jonio grazie alla tenacia di un assessore regionale, Salvatore Greco, stimatissimo biologo marino, che l’Unità intervista, di magistrati che non si sono persi d’animo di fronte ad una vicenda oscura che dal 1994-95 (gli anni dei dossier di Legambiente e Wwf) esigeva di venire scoperchiata. Risale a quel tempo
la prima commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti tossici presieduta da Massimo Scalia. Ne feci parte e ricordo come rimanemmo scioccati già al primo giorno quando dall’audizione degli ufficiali dei Noe, della Finanza, del Corpo Forestale, della Ps emersero crimini inimmaginabili sintetizzati nella frase di uno di loro: «Smaltire una cisterna di rifiuti tossici è facilissimo: basta superare di notte il casello di una autostrada, poi il contenuto viene sversato dove capita». La stessa facilità rivelata da un collaboratore di giustizia per l’affondamento criminale della nave dei veleni. Lo Stato assente, il governo latitante. Basterebbe finanziare seriamente quei corpi speciali, potenziare e integrare le loro reti. Con soli 77.000 euro la cooperativa Nautilus ha individuato, in due giorni, il pericoloso relitto. Tanto assente il governo italiano che l’assessore regionale Salvatore Greco (un altro anti-italiano, evidentemente) ha avanzato l’ipotesi di un intervento straordinario della UE essendo quei veleni un pericolo gravissimo per i 22 Paesi affacciati sul Mediterraneo. Come dargli torto? Vogliamo poi parlare della arrendevolezza del governo verso quanti evadono, eludono, speculano? Il provvedimento sullo “scudo fiscale” passa un autentico colpo di spugna su vari reati finanziari, a cominciare dal falso in bilancio. «Una schifezza», l’ha definito la senatrice Anna Finocchiaro. Una schifezza che nessun ministro di questo governo ha avuto il coraggio di illustrare ai senatori. «Così finanzieremo le scuole», si è vantato il senatore Gasparri. Magari quelle private. Coi soldi “mafiosi” di ritorno però.
Sport: fra le righe e sopra le righe In testa, con le grandi c’è anche la Sampdoria
Ferrari, a Singapore gara da incubo in attesa di Alonso le rosse soffrono
De Rossi last minute
dall’articolo di Mario Sconcerti
dal commento di Stefano Mancini
dall’articolo diPiero Mei
La Samp resiste alla domenica in più, così la domanda diventa se puòresistere adessoancheal campionato.Larisposta èpossibilista. La squadra ha più forza di quanto venga accreditata. Nei 12-13 di base ha giocatori importanti, non solo Pazzini e Cassano, ma anche Palombo, Castellazzi, Tissone e un giovane regista, Poli, che sembra un miracolo di equilibri. Delneri la fa giocare quasisempre diprima, cheè poiil veromodo persaltare gli avversari, basta avere forza e fiato a sufficienza. L’ultima domanda è allora se la Samp avrà l’energia per reggere. Probabilmente no, ma è una risposta che si può dare anche per quasi tutte le sue avversarie. Ora come ora c’è solo una squadra migliore e la Samp l’ha battuta sabato scorso. Soffre troppo la Juventus, sono troppi gli avversari che arrivano davanti a Buffon. Ha lasciato molte occasione al Bordeaux, ne ha lasciate al Livorno, ha preso 2 reti a Genova ed è stata molto leggera con il Bologna. Alcuni giocatori di centrocampo sono sovrastimati, hanno forte senso individuale ma stentano a fare reparto. Primo fra tutti Melo. Ha mezzi ma è una specie di lupo solitario. Marchisio cresce in modo evidente ma in fase offensiva. Per reggere un’attitudine che lo diverte e ruba gli occhi, si allontana da Melo indebolendosi a vicenda. Diego non ha il passo del centrocampista in più, non adesso che è al rientro. Manca in sostanza ancora una forte struttura di squadra. Arriverà, ma peradessoirepartisiaiutano pocoesoffresoprattuttoladifesa. Continua a non segnare Amauri. In gioco non è il giudizio sul giocatore. Amauri resta un grande attaccante da aspettare. Quando comincerà a segnare, proseguirà. In gioco è la sua crescita specifica. Amauri non è mai stato una straordinaria prima punta, è più di manovra, di lotta. Sembrava negli ultimi tempi aver cambiato direzione, aver trovato definitivamente il gol. Questa lunga pausa fa riflettere e rende più faticosa la crescita della squadra. L’Inter non ha perso male, ha però perso giustamente. L’Inter colpisce più della Juve perché ha Milito (e in parte Eto’o), ma ha gli stessi problemi, non fa squadra. L’assenza di Motta pesa come pesa l’introversione di Mourinho. Ma l’Inter è viva e resta la squadra più completa. [...]
Kimi Raikkonen teme che a Suzuka possa andare anche peggio. Stefano Domenicali dice che sel’aspettava «perché da 2 mesi ci stiamo concentrando sul prossimo campionato». Alla Ferrari verrebbe voglia di finirla qui, di concedere l’eutanasia alla F60, la peggior monoposto rossa degli anni Duemila, e di seppellirla assieme al kers. E invece l’agonia continuerà. Singapore è stato un disastro come lo fu nel 2008, seppure con modalità diverse. Allora ci fu un tragicomicopit stop(Massala vittima incolpevole), ieri non c’èstato nullada ridere.Tanta noia, un monologo di Hamilton, le Red Bullche sprecano e le Brawn che ne approfittano. Glock (2°) che azzecca la gara della vita, Alonso (3°) che di gare della vita ne ha già inventate parecchie. Poi, lontani lontani, Raikkonen 10° e Fisichella 13°. Su 14. Mai un acuto, un colpo di genio. Nessuno chiedeva loro di vincere, ma almeno di fare qualcosa. Qualcosa da ferraristi, da cuore rosso. «Scivolavo ovunque, non potevamo fare di più», sostiene il finlandese malgrado abbia segnato il 5° miglior
Sostiene De Rossi: non eravamo né carne né pesce, e questo è preoccupante. Cioè non era la Roma di Spalletti quando c’era, né la Roma intravista di Ranieri (“Tante volte uno conosce i vizi, ma non li può dire” afferma Ranieri). La Roma era nulla. Si faceva riconoscere quale era prima. Anche Daniele s’è fatto riconoscere qual è: il famoso gladiatore, parlando linguaggio di calcio arcaico e più bello; ha spostato il ginocchio destro incontro al pallone di un tiro o assist di Totti alla “speraindio”, e il colpo è stato se non vincente almeno pareggiante, direbbe Milly Carlucci. La partita di Catania era al recupero e i siciliani già avevano l’acquolina in bocca per questa cassata da tre punti che l’inconsistente Roma aveva offerto, a Morimoto che le segna sempre e al Catania tutto. E invece l’arbitro decretò un calcio d’angolo, che si starà a discutere per giorni se c’era o no [...]. E dall’angolo è venuto il pallone che poi doveva esser toccato dalla mossa di De Rossi. Uno a uno, un po’ di rissa per finire e tutti a casa. [...]
Giancarlo Fisichella, attualmente seconda guida della Ferrari
tempo. Il problema principale di Fisichella è la frenata: «In Force India ero abituato a scalare subito le marce alla staccata, con la Ferrari è diverso, bisogna caricare il kers. Si cambia all’ultimo e bisogna frenare in modo diverso, altrimenti le ruote posteriori si bloccano». Dopo due Gp ha gli stessi punti di Badoer: zero. Prospettive? «A Monza ci sono andato vicino, qui non ce l’ha fatta neanche Raikkonen». Restano tre gare: Suzuka (sfavorevole), San Paolo (dove ha vinto la prima gara) e Abu Dhabi, che è una novità. Non c’è neppure il tempo di metabolizzare la disfatta. Ieri sera
le squadre hanno caricato il materialesugli aereicargodiretti in Giappone. La Ferrari prepara l’annuncio. Da oggi ogni giorno è buono per annunciare [...] ciò che il mondo sa con certezza da mesi: Alonso sarà un pilota del Cavallino dal 2010, ha firmato un contratto probabilmente triennale che gli metterà in tasca almeno 25 milioni a stagione. Ieri sono saltate le ultime marcature. Dal quartier generale Ferrari a Singapore, in un prefabbricato del paddock, Domenicali in serata ha ammesso: «Durante la settimana potremmo annunciare la formazione per il 2010». [...]
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No «a cinghia di trasmissione» con il Consiglio
I nodi della politica
Affondo di Brunetta sui magistrati Anm «mostro» del Csm
Dopo le accuse del premier, Napolitano sottolinea il ruolo dell’opposizione
Kabul missione «condivisa» L’intervento del Colle elogiato dal Pd. Prc e Pdci «offesi» perché «siamo contrari e la Costituzione ripudia la guerra» di YAMIN INANGIRAY
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LO SCONTRO
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E Petrone ipotizza di includerlo nella bolletta della luce
Scudo fiscale verso la legge Idv: «Amnistia mascherata» di CHIARA SCALISE ROMA – Voto di fiducia alla Camera domani e via libera finale del Parlamento giovedì: lo scudo fiscale, insieme ad un pacchetto di misure correttive all’ultimo decreto legge anticrisi del governo, sta per diventare legge. La scelta di blindare il testo sarà presa dal governo solo oggi, ma la strada sembra ormai segnata, nonostante il numero rela-
tivamente basso di emendamenti, che si fermano a quota 99. Proteste da parte delle opposizioni, che attaccano Esecutivo e maggioranza nel metodo ma soprattutto nel merito: la sanatoria per il rientro dei capitali dall’estero «premia i furbi», dice il segretario del Pd Dario Franceschini, mentre l’Italia dei Valori non demorde e si appella a Napolitano «supplicandolo» di non firmare il decreto legge. Il Capo dello Stato valuterà il provvedimento dopo la sua approvazione da parte del Parlamento. Ma, si ragiona in ambienti parlamentari, la scelta di firmare da parte di Napolitano sarebbe a questo punto una strada obbligata dal momento che l'attuale decreto recepisce alcune correzioni chieste espressamente dal Colle e contiene una serie di norme già operative. Ciò non esclude che il Capo dello Stato, come in altre occasioni, possa poi spiegare, nelle formule che riterrà più opportune, le sue scelte e il loro ancoraggio istituzionale. Il provvedimento scade sabato prossimo, 3 ottobre, e dunque il tempo a disposizione è ormai poco: difficile quindi immaginare che vi sia spazio per ulteriori modifiche nonchè per un maxiemendamento. «Pensiamo che entro giovedì –
afferma il sottosegretario al Tesoro Luigi Casero – il provvedimento sia chiuso». Secondo il tam tam parlamentare, ilgoverno dovrebbe chiedere la fiducia oggi pomeriggio (o al massimo la mattina di domani, facendo però slittare l’ok finale a venerdì) in seguito alle votazioni dell’Assemblea sulle pregiudiziali di costituzionalità. La decisione di porre la fiducia è « un atto antidemocratico – incalza il presidente dell’Idv Massimo Donadi – di una gravità estrema che rivela il vero volto di questa maggioranza». Maggioranza che peraltro, attacca ilPd,viene lasciatasoladall’Esecutivo: «Tremonti – dice il capogruppo del Pd in commissione Finanze alla Camera Alberto Fluvi – si vergogna a metterci la sua faccia». Anche perchè, è la convinzione comune del Pd e dell’Idv, lo scudo fiscale versione “large” «è un’amnistia mascherata». È un’operazione «di alto riciclaggio – attacca Antonio Di Pietro –portata avanti da una sofisticata banda di criminali». Di Pietro, è la controreplica del Pdl, «punta a uno sbocco eversivo. Il problema – aggiunge il presidente dei deputati del Pdl, Cicchitto – è che il Pd gli va dietro come i bambini che seguivano il pifferaio di Hamelin».
Antonio Di Pietro
Abolizione del Canone Rai tutti contrari alla proposta di ELISABETTA STEFANELLI ROMA – Non è d’accordo il ministro degli Esteri Frattini nè il viceministro delle Comunicazioni Romani che la giudica «impropria». La campagna per disdire il canone Rai portata avanti con vigore da Il Giornale e Libero non raccoglie l’appoggio del centrodestra con l’ex presidente della Vigilanza Landolfi che propone di abbassare il canone e farlo pagare da tutti, il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera Barbareschi che giudica l’iniziativa una stupidaggine e il consigliere Rai nominato dal Tesoro, Angelo Maria Petroni, che rilancia la sua ipotesi di legare il canone radiotelevisivo alla bolletta della luce della prima casa così da eliminare il problema dell’evasione. La campagnadei giornalidi Feltri e Belpietro se non riscuote grandi simpatie nel centrodestra tanto meno viene apprezzata nell’opposizione con l'unica eccezione del leader dell’Idv Antonio Di Pietro. «Daanni diciamoche laRai non merita il canone perchè è gestita dai partiti che la occupano. Ma è paradossale – sostiene Di Pietro – che a protestare sia oggi chi beneficia di questa occupazione». Dall’interno della Rai boccia l’ini-
Il ministro Scajola
ziativa l’Adrai, l'associazione dei dirigenti Rai che la giudica vergognosa come già ha fatto il presidente Paolo Garimberti. Dal Pd Bersani sostiene che continuerà a pagare il canone che sostiene il servizio pubblico mentre D’Alema chiede di discutere prima il tetto imposto alla raccolta pubblicitaria, come a dire che si deve aprire un dibattito più generale sui finanziamenti alla Rai. Il terreno di scontro sul canone si è aperto alla luce delle polemiche sulla prima puntata del programma di Michele Santoro Annozero e proprio questo tema da oggi sarà oggetto di una serie di incontri istituzionali che mettono al centro del dibattito la natura stessa del servi-
Congressi Pd, è Bersani il preferito degli iscritti Massimo D’Alema soddisfatto, Franceschini aspetta e punta tutto sul 25 ottobre di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Pierluigi Bersani si avvia a essere il candidato preferito dagli iscritti del Pd: a 48 ore dal termine di tutti i congressi di Circolo l’ex ministro dello Sviluppo si avvia ad ottenere il 50-55% per cento dei voti, con Franceschini sotto il 40% e Ignazio Marino ampiamente sopra quella soglia del 5% che permette di accedere alle primarie, in cui verrà scelto il segretario da tutti elettori. La presenza del «terzo incomodo» apre la possibilità che alle primarie nessuno dei candidati superi la soglia del 50%, e che per eleggere il segretario occorra il ballottaggio nell’Assemblea nazionale. Fantasma evocato da Gof-
fredo Bettini, grande sponsor di Ignazio Marino, che dice «noi saremo determinanti». Lo statuto del Pd assegna agli iscritti il compito di selezionare i candidati per le primarie, dove vanno i primi due più votati e un’eventuale terzo purchè superì il 5%. Ebbene, nel fine settimana si è tenuta la maggior parte dei congressi di circolo e in attesa dei risultati ufficiali che saranno annunciati domani, si delinea un pronunciamento chiaro degli iscritti a favore di una corsa a tre, con Marino oltre il 5%, e con una decisa preferenza per Bersani. I bersaniani, enfatizzanoil successoin questaprima fase, tanto che Alessandro Penati parla «di una grande elezione popo-
lare». «Non ricordo esperienze in Europa – ha aggiunto – che vedano una partecipazione a questi livelli». Anche Massimo D’Alema sottolinea il risultato e si dichiara certo che alle primarie gli elettori confermeranno l’opinione degli iscritti che anno votato (il 40% del totale). «La prima fase mi sta dando una spinta molto forte. Forse più ancora di quella che era prevedibile», ha commentato soddisfatto Pierluigi Bersani. Franceschini punta tutto sul 25 ottobre, dove spera che tra gli elettori prevalga la sua posizione più nettamente bipolarista e più spinta sul versante dell’apertura del Pd al popolo delle primarie. Due temi che rilancerà giovedì in un incontro dall’inequivocabile titolo: «generazione primarie». Si gode il successo anche Ignazio Marino, che ha avuto un risultato intorno all’8%, con punte nei grandi centri urbani.
di MAURETTA CAPUANO
ROMA – Nella magistratura circola un “mostro”: l’Anm che con le sue «correnti» contamina il Csm; è urgente quindi tagliare la «cinghia di trasmissione» che collega l’associazione di categoria al Consiglio superiore della magistratura. L’affondo è del ministro Renato Brunetta che in occasione della presentazione del libro si Stefano Livadiotti “Magistrati. L’ultracasta”, a Milano, ha denunciato quelli che a suo giudizio sono i mali della categoria. Per Brunetta «una serie di passaggi normativi e regolamentari» hanno creato quel mostro che si manifesta sottoforma di correnti nel Csm e che «di fatto decidono gli equilibri all’interno del Consiglio dove si manifesta il mostro, con effetti sulle questioni economiche, disciplinari e di carriera della categoria, che sono determinate per via sindacale. Per risolvere il problema bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione». Ma non basta, per il Ministro anche per la magistratura servirebbe un sistema di controllo delle presenze sul lavoro “Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono organizzativi, risolvibili con l’information and communication technology: anche per i magistrati si può pensare a badge, controllo delle presenze, controlli di produttività e controlli dei ritardi», ha infatti osserva-
zio pubblico. La discussione culminerà nell’incontro che il ministro Scajolaavrà l’8ottobrecon ilpresidente e il direttore generale della Rai, un incontro annunciato ai vertici di viale Mazzini con una lettera nella quale il ministro sostiene che «desidera» avere con i vertici Rai «un colloquio sulle note polemiche» anche «in riferimento al prossimo rinnovo del contratto di servizio». Toni più morbidi quindi di quelli inizialmente usati dal ministro dello Sviluppo Economico la cui iniziativa era nata sull'onda dell’irritazione per il programma di Santoro dedicato alla libertà di informazione e al premier. Una disponibilità dimostrata anche dall’incontro che oggi il viceministro Romani avrà con il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Zavoli nella sede della bicamerale. In questo clima si svolgerà giovedì il prossimo Consiglio di amministrazione della Rai che potrebbe avere all’ordine del giorno, come annunciato dal direttore generale Mauro Masi, il tema delle nomine di Rai Tre e Tg3.
Giovedì in cda il tema delle nomine per il Tg3
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E Marino conquista i centri urbani e supera il 5% che offre l’accesso alle primarie
Renato Brunetta
SATIRA ALL’ATTACCO
to. «Se si va in qualsiasi tribunale italiano si trova il caos e dalle 14 non c'è più nessuno, e più il sistema di lavoro è complesso più ha bisogno di organizzazione scientifica, che nella magistratura e nella produzione della giustizia non c'è: il settore è opaco». Presente all’incontro, il vicepresidente dall’Anm, Gioacchino Natoli che con il ministro ha battibeccato: «Alle 14 al Tribunale di Roma non c'è nessuno? Questo succede – ha ribattuto Natoli – perchè un suo collega di governo ha tagliato gli stanziamenti per gli straordinari». «Lei dice cose non vere», ha risposto Brunetta. Quindi l’accordo per compiere un giro dei tribunali italiani «a sorpresa» per verificare sul campo la situazione. Le parole del ministro hanno fatto insorgere il Pd: «Brunetta, dopo aver tentato di delegittimare la Pubblica amministrazione, ora allarga le sue provocazioni anche al mondo della Giustizia», ha detto Donatella Ferranti, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio. «Il ministro dovrebbe sapere – ha aggiunto – che la legge in base alla quale sono eletti i componenti togati del Csm è stata voluta dall’ultimo governo di centro destra. Quindi, di eventuali storture non può che accusare se stesso e la sua maggioranza».
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Dandini e la fiction nei wc di Palazzo Grazioli
ROMA – Torna nel giorno del compleanno del presidente Silvio Berlusconi, “Parla con me” di Serena Dandini,in onda da oggi in seconda serata su Raitre, e non poteva non festeggiare il premier. Nel primo appuntamentodella nuovastagione– che mantiene la consolidata formula però con nuovi ingressi e tante novità, fra cui la nuova fiction 'Lost in Wc' ambientata nel bagno di Palazzo Grazioli – non ci sono infatti ospiti. Domanici saràinvece Quentin Tarantino che annuncia, dice la conduttrice e autrice del programma, Kill Bill III, e fra i prossimi ospiti: Michele Placido. La Banda Osiris ruoterà per lasciare spazio a band diverse, anche sconosciute. La prima settimana ci saranno Elio e le Storie Tese che in collegamento video da Milano hanno spiegato alla presentazione «non mancheremo
tri sono la ricchezza della Rai. Una società migliore non è quella in cui tutti la pensano allo stesso modo». Inonda dalmartedìal venerdì Parla con me avrà un orario di partenza variabile a seconda della durata delle trasmissioni di prima serata e una chiusura fissa alle 24. «E' una specie di follia per un programma –dice la Dandini - però sappiamo quando finiamo». Vergassola torna con le sue interviste sdraiate e con la rubrica di Vergassoline. Ascanio Celestini, dopo i suoi interventi al buio l’anno scorso, in questa edizione sarà in un teatrino dei burattini: «Faremo il teatrino per dire che la tv è morta, non esiste». «La diversità di voci – dice Dandini – e opinioni è una caratteristica di questo programma e dovrebbe esserlo della cultura, anche di quella bassa che noi rappresentiamo».
Torna su Raitre “Parla con me”. Ruffini: «Il servizio pubblico è anche pluralità di opinioni»
Pierluigi Bersani
di ricordare il genetliaco del Presidente del Consiglio e non mancherà il brano del 29 settembre che tra l’altro dice «seduto in quella sala travaglio io non pensavo ad altro che alla nascita del Presidente del Consiglio...». «Ma mi sa che non ce la passano questa canzone» dice uno del gruppo. La serie 'Lost in Wc' di due minuti in ogni puntata, presentata scherzando dalla Dandini, che è anche autrice, come «la fiction che nessuno voleva mandare in onda», vede invece i preparativi di due donne giovani e belle (Federica Cifola e Paola Minaccioni) nel bagno di Palazzo Grazioli che non viene mai nominato ma si vede nella sigla, per
Serena Dandini
andare a una festa. Ma al momento di uscire dalla stanza le due ragazze si accorgono di essere rimaste chiuse dentro. Il Trio Medusa si cimenterà nell’impresa di approfondire le notizie date dal Tg1. Fra queste, «come i sindacati si pongono sul problema dei tacchi a spillo in Inghilterra sui posti di lavoro» e poi l’invasione di mucche nei supermercati e uno speciale sugli aeroplanini di carta. «La ricchezza di un Paese –ha sottolineato il direttore di Raitre, Paolo Ruffini – si misura nella pluralità di idee e in questo sta anche il nostro essere servizio pubblico. I programmi possono piacere o meno ma questo gruppo di lavoro e al-
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ROMA – Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano risponde all’appello di Pierferdinando Casini che aveva chiesto il suo intervento, per ristabilire la «verità dei fatti», dopo le parole pronunciate dal premier Berlusconi alla festa del Pdl a Milano, sulla missione italiana in Afghanistan. E lo fa elogiando il ruolo dell’opposizione: «Il larghissimo sostegno dell’opinione pubblica e delle forze politiche all’impegno di militari italiani in missioni di pace all’estero», condiviso dalle «forze fondamentali dell’opposizione è «un dato rilevante e importante, che non può essere scalfito da episodi di becera e indegna contestazione ai quali non può essere attribuito alcun peso e rilievo effettivo». Napolitano «ha fatto bene a dire» che le missioni all’estero «sono sostenute anche dall’opposizione», osserva il ministro degli Esteri Franco Frattini che però se la prende con i leader del Pd per gli attacchi rivolti al premier: «Il presidente del Consiglio – sottolinea Frattini – non ce l’aveva ovviamente con Franceschini o con Bersani che non hanno avuto l'intelligenza di capire che, se i loro parlamentari votano per la missione in Afghanistan, la frase “vergogna” l’avrebbero dovuta sposare anche loro». Le parole del Capo dello Stato trovano il plauso dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Il leader centrista ringrazia il Presidente della Repubblica per «la sensibilità con la quale ha voluto sottolineare l’unità di tutte le forze politiche nel sostenere i militari italiani impegnati in Afghanistan». Al presidente della Repubblica poi vanno i ringraziamenti anche del Pd: «Ci sentiamo rasserenati dallesue parole» dice Pierluigi Bersani. I toni cambiano però quando si torna a parlare delle parole pronunciate da Berlusconi: «Sono dichiarazioni scioccanti – accusa l’esponente democratico – che creano una ferita profonda nei rapporti tra governo e opposizione». Mentre il segretario del Pd Dario Franceschini ribadisce «l'orgoglio della partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, di ciò che fanno i nostri militari per la pace, pagando talvolta con la vita». Diversa la posizione dell’Italia dei Valori che pur definendo «strumentali» le parole del Cavaliere sottolinea la possibilità che sulla missione in Afganistan ci siano posizioni diverse. E infatti a Pdci e Prc si dicono «offesi» perchè, essendo contro le missioni all’estero, sarebbero stati trattati dal Quirinale come una opposizione di serie B. Paolo Ferrero, leader di Rifondazione, e Oliviero Diliberto, segretario dei Comunisti italiani sono quindi scesi in campo per rivendicare il diritto di esprimersi contro la «missione di guerra in Afghanistan». «Noi quando i nostri soldati muoiono – ha sottolineato il segretario del Prc – piangiamo. Ma le parole di Napolitano mi hanno offeso perchè in Italia la maggioranza della popolazione è contraria alla guerra in Afganistan.Avere unaposizionepolitica coerente con questo dato non solo è legittimo, ma anche moral-
mente corretto». Altrettanto perentorio è stato Oliviero Diliberto: «Noi siamo contro la guerra in Afghanistan. Siamo rimasti gli unici, lo so. Ma si può dire oppure è vietato?». Diliberto ha poi ricordato che la Costituzione ripudia la guerra, concludendo in tono polemico: «E' Lei, presidente, il custode della costituzione». La tensione con l’opposizione sulle missioni italiane all’estero non è l’unica “grana”con cui il Popolo della Libertà si trova a fare i conti. Nell’equilibrio interno al partito infatti pesano i passaggi che Berlusconi dedica al rapporto con gli alleati della Lega Nord e all’immigrazione. Un argomento, quest’ultimo, che rischia di mettere a dura prova la tenuta della maggioranza, per il divario tra la posizione del Cavaliere sul voto agli immigrati e le opinioni invece del presidente della Camera. Fabrizio Cicchitto però è tranchant: «La linea del partito l’ha data Berlusconi», dice il capogruppo Pdl alla Camera.
A sinistra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano qui sopra militari in Afghanistan
8 Primo piano Bersani
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Franceschini
42,31%
Marino
Restaino
4,10%
40,21%
Speranza
Adduce
33,26%
26,54%
MOZIONI REGIONALI
MOZIONI NAZIONALI
53,59%
Primo piano 9
Martedì 29 settembre 2009
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Congresso Pd
DATI POTENZA
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Dopo il 90 per cento dei tesserati si profila una Basilicata bersaniana
di SALVATORE SANTORO
POTENZA-Congresso agonfievele per Bersani. Bene anche Restaino con il “giovane” Speranza che convince un terzo del Partito democratico lucano. Nel potentino però, è Adduce che convince. Dopo il voto congressuale dei centri più importanti della Basilicata, in testa per la corsa alla segreteria nazionale del Partito democratico c'è Pierluigi Bersani. Per la leadership regionale, invece, guida Erminio Restaino davanti a Speranza e Adduce. Nei dettagli dei 15.853 tesserati che si sono già espressi comune per comune, 5.638 hanno votato a favore di Pierluigi Bersani, 4.451 per Dario Franceschini, e 431 per Ignazio Marino. Le percentuali che si sono determinate descrivono una maggioranza del 53,59 per cento a favore di bersani, contro il 42,31 di Franceschini e il 4,1 di Marino. Diversa la questione per quanto riguarda l'elezioni del segretario regionale del Pd di Basilicata dove la mozione Bersani conta due candidati contro il solo Erminio Restaino per Franceschini. In ogni casoRestaino ha ottenuto il 40,21 per cento con 4.638 voti, Roberto Speranza il 33,26 con 3.836 voti e Adduce il 26,54 con 3.061 voti. Al voto mancano all'appello ancora 30 comuni per la provincia di Potenza e 3 per la provincia di Matera. La curiosità è che a livello regionale la somma dei due bersaniani candidati segretari regionale è superiore ai voti della mozione nazionale dell’ex governatore dell’Emilia Romagna: le percentuali di Speranza più quelle di Adduce arrivano a poco meno del 60 per cento contro il 53,5 per cento di Bersani. Manca all’appello quindi quasi un 7 per cento. Questo in generale. Per quanto riguarda i dati provinciali, nel Potentino Bersani ha ottenuto il 57,76 per cento contro il 35,95 di Franceschini allargando così la forbice tra le
Nel potentino è Adduce a raccogliere più voti
due mozioni principali rispetto al dato complessivo. Differenze rispetto ai dati regionali, nel solo Potentinoci sonoancheper icandidati segretari locali: Restaino ottiene solo il 33,84 per cento contro il 35,65 per cento di Adduce che risulta dunque il primo a livello provinciale. Una sorpresa quindi per il “materano” Adduce che nel potentino evidentemente gode dell’appoggio dei big con Antonio Luongo in testa. Solo terzo il potentino Speranza nella sua provincia con il 30,5 per cento. Ribaltata la situazione nel Materano dove Franceschini con il 49,91 percentosupera Bersanichesiattesta al 48,61 mentre Marino raccoglie il restante 1,48 per cento. E sempre nel Materano vola Restaino che ottiene il 49,15 per cento contro il 37,12 per cento di Speranza e il solo 13,73 per cento di Adduce. Anche in provincia di Matera quindi ci sono dati in contro tendenza rispetto alle appartenenze territoriali. Eviden-
temente per Speranza ha giovato più la componente Filippo Bubbico Vincenzo Santochirico rispetto ai colonnelli scherati da Adduce e ai restaniani Chiurazzi e Antezza che non brillano . E’ chiaro che si tratta ancora del primo round. Questo è il voto dei tesserati e mancano ancora centri ritenuti importanti come Pignola (dello speranziano Ignazio Petrone). E mancanoanchei votidiMarateadove si è votato fino alla tarda serata di ieri sera. Ultimi voti che vengono considerati fondementali se ieri è stata “corsa”dei big ad assicurare la propria presenza nella sede marateota (Folino e Pittella su tutti). In ogni caso, ai dati dei congressi delle tessere ci saranno poi le primarie: nei prossimi giorni le diplomazie saranno al lavoro per eventuali alleanze tra candidati regionali. Si vedrà. Immancabili anche i commenti. Per il deputato Salvatore Margiotta, «si profila una netta vit-
Restaino e Margiotta durante l’assemblea potentina di sabato scorso (f.m.)
toria di Erminio Restaino» che nello specifico ha dichiarato: «Sono stati sinora chiamati alle urne in Basilicata oltre il 90 per cento degli iscritti, ed è dunque possibile a questo punto svolgere una prima valutazione dei risultati. Quanto al dato nazionale, spiccanoi risultatidi Dario Franceschini a Potenza e Matera: in entrambe le città Dario batte nettamente Bersani». Soddisfazione è espressa anche dai coordinatori provinciali della
candidatura di Speranza, Franco Labriola e Angelo Garbellano: «Grazie al clamoroso risultato conseguito in provincia di Matera, Roberto Speranza si afferma in maniera chiara e netta quale principale candidato della mozione Bersani che, complessivamente, nel Materano ottiene il 51 per cento dei consensi dei quasi 5.000 iscritti che hanno votato alle primarie per l’elezione del segretario nazionale e di quello regionale».
Il voto di Melfi conferma la tendenza provinciale 225 preferenze per Adduce, 138 per Restaino, 35 per Speranza. Elevata l’affluenza alle urne
Luigi Simonetti
MELFI - Anchela sezione del Pd di Melfiha votato per scegliere del nuovo segretario. In ambito nazionale Bersani ha racimolato 256 voti, Franceschini 130, soltanto 4 preferenze per Marino. Confermata, dunque, la tendenza che si sta sviluppando su scala italiana. In ambito regionale, invece affermazione, per SalvatoreAdducecon 225voti,mentresono stati138gli attestatiper ErminioRestaino. 35voti perSperanza. In questo caso Melfi e il Melfese confermano la tendenza provinciale che ha visto prevalere appunto Adduce. Questo comunque globalmente, l'esito della votazione che ha visto un positivo coinvolgimento da parte dei tesserati. Una percentuale di votanti decisamentealta, attestabileattorno all’80percento inconsiderazione che su 504 tesserati della sezione federiciana, hanno votato ben 402 persone. «Con questo risultato, Melfi ed il Melfese, rimarca il coordinatore della locale sezione Luigi Simonetti, si propongono nel contribuire con forza a sciogliere i nodi della complessa vicenda politica regionale sia del Pd che di tutto l'intero centro sinistra di Basilica-
ta». Un ruolo, quello di avere peso nel contesto politico regionale, che è un po’il tema centrale della sezione di Melfi, che rivendica importanza e visibilità in questa delicata fase di evoluzione della vita politica. Il prossimo appuntamento, previsto per il 25 ottobre, quando ci saranno le primarie, riveste fondamentale rilevanza, anche per la sezione di Melfi, nel contesto delle strategie e delle alleanze che si andranno a stringere in prossimità dell’appuntamento elettorale delleregionali. Eccoperchè ildato relativoalla partecipazione popolare, non è da trascurare. Mette in evidenza la chiara volontà dei tesserati Pd, di avere voce in capitolo e di voler contare, assumendo un ruolo che in questo momento non ha, nel panorama lucano. Parteda questomomentolasfida delPdmelfitano, che sinergicamente con il centro sinistra locale, con cui ha condiviso in questi ultimi anni, la dura battaglia di opposizione, ha l'intenzione di proporsi con serietà e vigore, come possibile guida futura della città. Emilio Fidanzio
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DATI MATERA
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Restaino in fuga ma Speranza non cede
Martedì 29 settembre 2009
Politica lucana
Rinnovato l’Ufficio di presidenza del consiglio, sì a De Franchi e Mattia
Prevale il buon senso nel Pdl Staffetta socialista in giunta, si dimette Loguercio ed entra Rocco Vita POTENZA - La seconda va meglio. Dopo il rinvio della scorsa settimana, ieri il consiglio regionale è riuscito a eleggere il proprio ufficio di presidenza. E quindi alla seconda riunione della massima assemblea legislativa lucana, dopo la pausa estiva, c’è il voto per rinnovare le cariche all’interno del consiglio che erano già scadute. Nessuna sorpresa per quanto riguarda il presidente del consiglio: è stato riconfermato Prospero De Franchi con 17 voti su 29; 12 le schede bianche. De Franchi è ancora iscritto al gruppo consiliare “Centro popolare della Rosa per la Basilicata”, anche se il suo passaggio al Partito democratico è ormai scontato. Meno scontata, invece, era la riconferma per il vicepresidente in quota opposizione, Franco Mattia. Martedì scorso, infatti, la seduta fu sospesa proprio per l’impossibilità da parte dei sei consiglieri della minoranza (Nicola Pagliuca, Sergio Lapenna, Antonio Tisci, Michele Napoli, Pasquale Di Lorenzo e lo stesso Mattia), di riuscire a fare sintesi su un sol nome. Se da parte degli ex di Forza Italia veniva caldeggiata la riconferma di De Franchi dagli ex di An, c’era la volontà di eleggere Pasquale Di Lorenzo. Non un buon segnale per chi fa parte ora dello stesso partito unito del centrodestra: il Pdl. In ogni caso la ragione ha trionfato e ieri, subito dopo l’ora di pranzo c’è stata la votazione che ha decretato l’elezione di Mattia con 14 voti a favore. Riconfermato anche l’altro vicepresidente di maggioranza, Giacomo Nardiello dei Comunisti che ha
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Rocco Vita (sopra a sinistra) è il nuovo assessore alle Infrastrutture, sostituisce Loguercio (in alto a destra)
ottenuto anche egli 14 voti. Tutto invariato insomma tranne per la segreteria dell’Ufficio di presidenza. I due segretari (uno per la maggioranza e uno per la minoranza) sono stati cambiati. E non sono mancate le frizioni e i ripensamenti. Per la maggioranza infatti, è cambiato il nome rispetto a martedì scorso quando il capogruppo e segretario regionale del Pd, annunciando il voto aveva “attribuito”il voto della maggioranza per Rocco Vita del Partito socialista. Ieri seguendo lo stesso protocollo, Restaino in mattinata aveva anticipato il voto per DonatoSalvatore sempredel Ps. La variazione - si sarebbe scoperto pochi minuti dopo era interna agli equilibri socialisti. L’assessore regionale Innocenzo Loguercio co-
me già previsto ha presentato le dimissioni per consentire la staffetta tra i Pd del Materano e quelli del Potentino. Ma mentre fino a qualche giorno fasi pensavache ilsostituto sarebbe stato Donato Salvatore, ieri è stato nominato Rocco Vita (già assessore regionale da luglio 2001 al 10 agosto 2002). Donato Salvatore quindi è stato eletto segretari del consiglio con 12 voti e sostituisce Antonio Di Sanza del Pd che già una settimana fa aveva «fatto un passo indietro» a favore di una postazione per i socialisti. «Per favorire gli equilibri del centrosinistra»: per dirla con le parole di Restaino. Cambio anche all’interno del consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza in quota minoranza. Non c’è stata la riconferma di Agati-
I DEC ALL’ASCOLTO DELL’AREA SUD
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Falotico: «Insieme al Pdl per condividere programmi» VIGGIANELLO - L’areaSud c’era tutta e si è confrontata con i Ded in un dialogo serrato e propositivo, sabato sera durante l'incontro che si ès volto nel castello federiciano di Viggianello, per le avverse condizioni meteo. Seduti al tavolo: Roberto Falotico, segretario regionale DeC, Aurelio Pace in veste di coordinatore provinciale del movimento, Vincenzo Libonati, consigliere provinciale, Roberto Giordano, sindaco di Castelluccio Inferiore e Silvestro Di Sanzo, segretario cittadino DeC di Rotonda, il primo a parlare dopo i saluti portati da Libonati e ad «auspicare una sempre maggiore radicalizzazione del movimento sul territorio premiata da un dialogo politico, passionale, onesto e rispettoso degli ideali cui DeC si ispira per fare salvo il bene della nostra gente». Per il segretario del movimento, Roberto Falotico, non ci sono temi di centro-sinistra e temi di centro-destra. Ci sono risposte che vanno date alla cittadinanza in un rispetto dei ruoli che non prevede tasversalismi di comodo. Il segretario dei DeC parla anche a nome di amici come Giuseppe Molinari, Vincenzo Giuliano e Giuseppe Ferraro, con i quali condivide un intenso ragionamento politico, quando dice che «gli appartenenti al centro riformista e moderato hanno intrecciato un rapporto con il Pdl fondato sulla condivisione dei programmi». Metodo da quale non si può prescindere nell’individuazione delle candidature alle prossime regionali che, per Falotico, dovranno essere espressione di una regia, capace di creare un sistema democraticamente aperto nel quale forze e movimenti politici, ma anche
gli stessicandidati possanosentirsi tuttilegittimati. «Diversamente, ognuno di noi si potrebbe richiamare ad una propria libertà di scelta!. Nei prossimi giorni i rappresentanti del centro si incontreranno per mettere a punto un ragionamento che gli stessi chiederanno sia portato ad un tavolo più ampio. Nel corso della serata è intervenuto anche il sindaco di Castelluccio Inferiore, Giordano, che piega: «DeC mi piace perché capace di rovesciare fattivamente la piramide politica. Ascolta i territori, e questa iniziativa ne è la prova, per la costituzione dei programmi, per la creazione dei progetti, ma soprattutto per ciò che attiene la vita amministrativa quotidiana. Così si avvicina la gente ad una politica che appare lontana e sorda ai problemi e così è possibile sciogliere nelle sedi opportune i nodi che pure ci sono. Lo dimostra, ad esempio, la sensibilità avuta nel trattare la questione dei rifiuti che oggi tocca più forte la regione e questa comunità». Gli fa eco, Aurelio Pace, che saluta un tavolo fatto «di uomini del fare anche dialogo fra due politiche, quelle di centro-sinistra e di centro-destra che non si parlano più». Per Pace, «DeC sarà diverso perché metterà sempre avanti alla sua azione i progetti e la volontà di fare politica in modo trasparente. Poi la gente scelga la capacità di merito anche dei politici e decida di scegliere chi da protagonismo al sistema dei territori, chi fa innovazione e pensa ad un futuro fatto di idee che camminano sulle gambe degli uomini. DeC è tutto questo».
Il nuovo Ufficio di presidenza: al centro Prospero De Franchi e intorno in senso orario dall’alto, Nardiello, Mattia, Di Lorenzo e Salvatore
no Mancusi dell’Udc che in sede di votazione ha ottenuto solo 7 voti. Eletto invece, con 10 voti il consigliere del Pdl, Pasquale Di Lorenzo. Prima non è mancata qualche fibrillazione con il consigliere dell’Udc, Vincenzo Ruggiero che invano aveva chiesto il rinvio della votazione all’ultimo punto dell’ordine del giorno della seduta di ieri. E Mancusi a caldo subito dopo la votazione è intervenuto: «Non parlo da sconfitto, nella maniera più assoluta, anche perché tengo a precisare, come dice il mio leader Casini, che noi non siamo il partito delle poltrone e quant'altro, noi siamo il partito che vuole affermare l'etica politica e se a qualcuno non piace noi siamo un partito di opposizione. Per cui io ringrazio i consiglieri che in
quest'aula non si sono omologati a una opposizione, ma come alcuni consiglieri che non si sono omologati alla maggioranza ma hanno espresso un voto libero». Con l’esclusione di Mancusi inogni casoèstatomodo aDi Lorenzo e agli ex di An di ottenere un posto nell’Ufficio di presidenza così come era stato rivendicato nei giorni scorsi. A tal proposito prima del voto è intervenuto il consigliere Antonio Tisci che ha ribadito: «Non è nascosto a nessuno che il gruppo di An verso il Pdl rivendicava e ritiene opportuno, e ritiene giusto e politicamente corretto che l'Ufficio di presidenza e non la carica di vicepresidenza all'interno del Popolo della Libertà sia assegnato aun elettonelle listedi An. Lo ritiene giusto per
quello che sono stati gli equilibri, espressione del voto, lo ritiene giusto per quello che è stato l'andamento dell'Ufficio di presidenza, lo ritiene giusto per quelli che erano gli accordi intercorrenti all'interno dell'opposizione quando si sono eletti le altre cariche». A nuova presidenza completata ci sono state poi le dimissioni ufficiali di Loguercio (sostituito alle 19 da De Filippo con Vita) che ha dichiarato: «Consegno le dimissioni dalla giunta regionale perché chiamato dal partito a svolgere funzioni di capogruppo all'interno del consiglio. Tutto questo mi onora e mi motiva a profondere impegno con la stessa serenità e le stesse motivazioni con le quali ho svolto le funzioni assessorili».
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10 Primo piano
Economia 11
Italia / Mondo
Cassa integrazione a +409%. Un milione gli cheque erogati
Per Trichet economia ancora debole
Crisi, allarme Inps: in aumento cig e assegni di disoccupazione
Da Francoforte il monito a «non allentare»
di TITO GIABARRI
di FLORENCE CIOMEI
ROMA – Quasi un milione di assegni di disoccupazione erogati ed oltre 615 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate, in dodici mesi. L’impatto della crisi sull'occupazione è sintetizzato nella fotografia fornita dall’Inps, in occasione della presentazione dell’attività svolta dall’Istituto nell’ultimo anno sotto la guida del presidente e commissario straordinario, Antonio Mastrapasqua, e delle previsioni per il 2010. Il sistema degli ammortizzatori sociali comunque funziona e la macchina è «efficiente», ha assicurato il numero uno dell’Istituto. Tanto che per il 2010 è atteso «un risultato di esercizio positivo per 3 miliardi di euro ed un avanzo finanziario superiore ai 4,5 miliardi». Ma sul fronte lavoro non mancano le preoccupazioni del mondo imprenditoriale e sindacale. «Il problema della disoccupazione è serio», davanti ci sono «mesi difficili», ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ricordando la stima di Viale dell’Astronomia che «si possa arrivare al 9,5% nel 2010». La Cgil parla di «grave ricaduta» sui lavoratori e stima «un raddoppio, durante il 2009, della sola disoccupazione ordinaria rispetto al dato del 2008». La Uil chiede di «non restare con le mani in mano» e di dar vita ad «un grande progetto condiviso fra governo e parti sociali». UN MILIONE ASSEGNI DISOCCUPAZIONE. Tra l’inizio di agosto 2008 e la fine di luglio 2009, le domande di disoccupazione accolte e liquidate sono state quasi un milione (984.286), con un incremento tendenziale del 52,2%. In aumento anche le domande presentate, che hanno superato quota 1,1 milione (1.172.659 contro le 765.899 dei dodici mesi precedenti), con un +53,1%. La crescita, ha sottolineato l’Istituto, è comunque in frenata, mentre il numero attuale dei disoccupati si può stimare «tra i 450 mila di aprile, accertati dall’Inps, ed i circa 500 mila previsti entro fine anno dal recente rapporto del Cnel». BOOM CIG, VOLA ORDINARIA (+409%), STRAORDINARIA +86%. Dall’1 settembre 2008 al 31 agosto 2009 si è registrato anche un «massiccio» incremento della cig: le ore autorizzate hanno superato quota 615,5 milioni segnando un aumento tendenziale complessivo del 222,3%. Derivante da una volata della cig ordinaria pari
BRUXELLES – «La crisi non è ancora finita» e «nei prossimi mesi ci sarà probabilmente un ulteriore indebolimento dei flussi di credito verso le imprese». Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, frena i facili entusiasmi e, pur riconoscendo che la «caduta libera» dell’economia europea sembra alle spalle, intravede una ripresa «molto graduale» e caratterizzata ancora da «un’elevata incertezza». Unica vera certezza: il 2009 «sarà un anno estremamente negativo», nonostante i primi «segnali di stabilizzazione dell’economia». Dunque, «non è il momento di compiacersi di nulla», afferma Trichet nel corso della sua prima audizione davanti al Parlamento europeo dopo la pausa estiva. «Stiamo riprendendo la strada giusta, ma dobbiamo restare cauti e attenti», è il suo invito. E lo rivolge anche ai governi europei, ai quali – alla vigilia dell’Ecofin informale di Goteborg dell’1 e 2 ottobre – ricorda come «non è ancora il momento per le exit strategy», anche sul fronte dei conti pubblici, per risanare i quali bisognerà attendere la ripresa. Ripresa che «per molti Paesi della zona euro arriverà nel 2011», mentre «per altri – sottolinea il numero uno dell’Eurotower – ci sono maggiori difficoltà, dovute ad esempio ad un elevato debito pubblico». Intanto assicura che la Bce la sua strategia di uscita dalle misure 'non-standard' per rafforzare il credito l’ha già preparata ed «è pronta ad entrare in azione al momento giusto». E ribadisce come «l'attuale livello dei tassi di interesse della Bce è
appropriato alla situazione economica e finanziaria». Per spiegare quanto sia incerto il futuro, Trichet ricorda come «da un lato l’impatto dei pacchetti di stimolo all’economia e delle altre misure prese per favorire la ripresa potrà essere più forte del previsto, con la fiducia che potrà migliorare più velocemente e la domanda estera che potrà dare prova di essere più forte delle aspettative. D’altro canto però – prosegue il presidente della Bce – il persistere di un rapporto negativo tra economia reale e flussi di credito potrà durare più a lungo del previsto». La preoccupazione principale del numero uno della Bce rimane proprio quella legata al funzionamento del credito. Anche se la situazione è migliorata: «Il 77% della domanda di prestiti nell’ultimo periodo ha avuto esito positivo da parte delle banche – spiega Trichet dati alla mano – e solo nel 12% dei casi la risposta delle banche è stata 'no'. Questo vuol dire che l'erogazione del credito tutto sommato funziona» ed è principalmente legata – prosegue – al fatto che la crescita dell’economia è diminuita moltissimo e dunque la domanda è molto meno dinamica rispetto al passato». Ciò non toglie che i gruppi bancari hanno la loro responsabilità: «Il nostro messaggio alle banche – ripete il presidente della Bce –è sempre lo stesso: fate il vostro lavoro per finanziare l’economia reale e soprattutto le piccole e medie imprese. Quello che stiamo facendo non lo facciamo per i vostri begli occhi, ma perchè riusciate a svolgere il mestiere che vi compete», quello di fornire prestiti a famiglie e imprese.
Una certezza: il 2009 sarà un anno molto negativo
al 409,4% (408.919.363 ore), mentre la straordinaria è balzata dell’86,7%, a 206.635.533 ore. In ogni caso, ha detto Mastrapasqua, i 16 miliardi messi a disposizione «potrebbero essere addirittura quattro volte superiori al fabbisogno» (per il 2009 potrebbe essere meno di 4,5 miliardi). DA RIORGANIZZAZIONE, PIU' ENTRATE E MENO USCITE PER 4 MLD. Dal commissariamento ad oggi, in un anno, l’Inps ha messo a segno «una serie di innovazioni organizzative» arrivando a contare maggiori entrate e minori uscite che sommate «sfiorano i 4 miliardi di euro» (oltre 3,788 miliardi). Tra le maggiori entrate, si contano in particolare 3,192 miliardi derivanti dagli incassi per recupero crediti (+12,4% su anno). Buona performance anche dalla lotta al lavoro nero (1,5 mld). BILANCIO PREVISIONE 2010. Sarà presentato entro mercoledì al Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ). «Anche il 2010 offre spunti di tranquillità e serenità al sistema previdenziale italiano», ha sottolineato Mastrapasqua, aggiungendo che i numeri «potranno essere migliorati», considerando che il
bilancio «è stato elaborato sulla base del Dpef, a sua volta già migliorato dalla Finanziaria 2010» e nonostante l’incremento delle uscite per sei miliardi di euro (231 miliardi la spesa complessiva per pensioni e assistenza) di cui il 50% destinato agli aumenti perequativi del monte pensioni e l’altro 50% al sistema degli ammortizzatori sociali. +49% PENSIONI ANZIANITA' IN 2010. L’anno prossimo, gli aventi diritto alla pensione di anzianità saranno in aumento rispetto al 2009: l’Inps stima in 176 mila le persone con i requisiti a fronte dei 118 mila del 2009, con un incremento del 49% annuo. PRESTO TAVOLO CON POSTE E BANCHE PER CONTI CORRENTI AD HOC. L'Inps punta alla convocazione, a giorni, di un tavolo con le Poste e le principali banche italiane per studiare la possibilità di prevedere conti correnti ad hoc per i pensionati, con l’obiettivo di ridurre il giro di liquidità, visto che «oggi ancora 3,5 milioni di pensioni sono pagate in contanti», e offrire proposte uniformi con costi «vicini allo zero». A ottobre prenderà il via anche la campagna sicurezza.
L’Istituto offre buone performance
Utenti penalizzati senza concorrenza
Milano-Roma monopolio Alitalia di PAOLA BARBETTI ROMA – Faro del ministero dei Trasporti sul «monopolio» di cui gode la nuova Alitalia sull'ambita rotta Roma-Milano e che «incide sulle scelte degli utenti» e anche sulla concorrenza con gli altri vettori. «La posizione di monopolio di Alitalia e Air One sul mercato – evidenzia la relazione semestrale del ministero al Parlamento sul trasporto aereo – incide sulle scelte dei consumatori. La nuova Alitalia ha il 98% degli slot tra Linate e Fiumicino e si è prospettato da più parti un problema reale di concorrenza che non permette l'entrata di nuovi operatori su tale rotta». Nel fare il punto sull'andamento dei processi di liberalizzazione del settore, i tecnici del ministero guidato da Altero Matteoli ripercorrono anche la vicenda Alitalia, dalle gare al debutto a gennaio scorso del nuovo operatore aeronautico Alitalia-Cai. Tuttavia, a minacciare la compagnia aerea sulla tratta più remune-
rativa non sono altri vettori quanto il Frecciarossa. La concorrenza aereo-treno, si rileva, è «per ora limitata al 10% del traffico aereo domestico e a poco più del 10% del traffico ferroviario ad alta velocità», ma comincia a prospettarsi sulla linea Milano-Roma «anche dal punto di vista della competizione tariffaria sui prezzi dei biglietti» scrive il dicastero nella relazione. Tuttavia, per quel che resta del mercato, il vettore frutto della fusione Alitalia-Air One domina incontrastato, è il parere dei tecnici ministeriali. «Per il restante 90% del mercato – scrivono –nel trasporto aereo la gran parte delle rotte oggi operate all’interno del territorio italiano e comunitario in generale, vede la posizione dominante della nuova Alitalia». Inoltre, la nuova norma sul congelamento degli slot del Parlamento Ue se da un lato aiuta le compagnie, di fatto però non favorisce la concorrenza, bacchettano ancora i tecnici questa volta all’indirizzo di Bruxelles.
Farmaceutici
Influenza affare a tanti zeri ROMA – Il dilagare dell’influenza A spinge l'industria farmaceutica ad attrezzarsi con rapidità per conquistare una più ampia fetta nel redditizio mercato dei vaccini. Dopo la corsa alle maxi-fusioni che ha contraddistinto il settore per alcuni anni, big farmaceutici come Novartis Sanofi-Aventis e GlaxoSmithKline si sono concentrate sui vaccini anti-influenzali acquisendo aziende specializzate e avviando partnership strategiche. L’ultima mossa è quella di Johnson & Johnson: la multinazionale americana che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale, ha rilevato una quota del 18% nel capitale della azienda olandese Crucell per 302 milioni di euro, proprio per sviluppare vaccini contro l'influenza A. Crucell ha già partnership con Merck e con Sanofi(la suadivisioneSanofi Pasteur è leader mondiale nei vaccini contro influenza, poliomielite e meningite), ma i vertici dell’azienda olandese assicurano che l’intesa con J&J non comprometterà le collaborazioni in corso.
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Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
l’Oroscopo
PER UN GIORNO SIAMO TUTTI CLANDESTINI
ARIETE 21/3 - 20/4
Oggi è il vostro giorno fortunato e riscuoterete successi lavorativi senza fatica. Un amore tormentato vi tiene in ansia.
TORO
di ARMANDO LOSTAGLIO Contro il reato di clandestinità e contro tutte le leggirazziali il Comitato a difesa dei migranti assieme alle forze politiche che lo sostengono si ritrovano oggi in Piazza a Venosa per sensibilizzare i cittadini e per testimoniare lo stato di schiavismo in cui versano i lavoratori migranti stagionali impegnati in agricoltura, dalla capitanata, passando per Rosarno fino a Palazzo San Gervasio e Boreano. Siamo in Piazza a denunciare l’immobilità degli Enti Locali a trovare una giusta ospitalità per questi lavoratori, tra tentativi falliti e menzogne dei nostri amministratori. Le ultime Leggi Razziali risalgono al ‘43 contro gli Ebrei, i Rom, i Comunisti e i Gay mentre sono del ‘39 le Leggi che limitavano la libera circolazione dei lavoratori che dalle campagne si spostavano nelle città industrializzate. Dopo 70 anni si ritorna a colpire i lavoratori immigrati e precari facendo pesare la crisi sulle loro spalle mentre si finanziano banche e gruppi industriali. Sono diverse le Procure ( Torino, Pesaro, Bologna e altre) che sollevano la mancanza dei principi di costituzionalità e che violano ben 4 articoli della nostra Costituzione (l’Art 2, 3, 10 e 27) di cui la ragionevolezza dell’azione penale, i principi di eguaglianza e di solidarietà e il principio internazionale in materia di immigrazione. Il Comitato chiede che ci sia anche per chi lavora in agricoltura una sanatoria come per colf e badanti altrimenti Napoli non si capisce perché chi continua a sulla visita piegare la schiena sotto il sole cocente di Napolitano e sotto la pioggia non possa regola“La visita in Basilicata del rizzarsi. Presidente della RepubbliTutti colpevoli, tutti siamo a cono- ca, Giorgio Napolitano, rapscenza dei traffici presenta un motivo di orgoumani che avven- glio per l’intera comunità regionale. Una presenza, gono sul suolo italiano ad opera di quella della massima carica dello Stato, che è utile per aguzzini senza rilanciare dalla più piccola scrupoli che traregione del Sud Italia una sportano insieme nuova stagione politica alle loro mercanzie densa di maggiore attenuomini e donne in zione per i problemi dell’Itafuga dai loro Paesi lia meridionale”. E’ quanto depredati. Traffici afferma il consigliere regioche alimentano nale Michele Napoli (Anuna quantità imPdl), per il quale “la nostra mane di capitali. Il regione sta vivendo un motraffico di uomini e mento particolarmente delidonne si è così percato, soprattutto sul fronte fezionato nei secooccupazionale, con vertenli, non sono più i ze aperte e con il ricorso negrieri che passamassiccio alla cassa inteno per i Paesi povegrazione. Un momento parri ad acquistare ticolare che richiede un noschiavi ma sono lotevole impegno delle forze ro stessi che pagapolitiche per cercare soluno per diventare zioni immediate che possaschiavi in occidente. Tutti siamo a no ridare slancio alla nostra economia”. conoscenza che i migranti vengono respinti in uno Stato la Libia (amico del nostro Presidente) che non ha ratificato la Dichiarazione dei Diritti Umani e per il quale vanno incontro ad altre torture, dopo quelle gia subite. Siamo tutti a conoscenza che in Italia esistono luoghi di detenzione, Ex Centri di Permanenza Temporanea, per il quale si viene detenuti senza aver commesso nessun reato e senza che ci sia alcun processo. Pochi, anzi nessuno sa che sono continui le rivolte che avvengono in questi luoghi con lesioni gravi a danno dei migranti. Tutti siamo a conoscenza degli uomini resi invisibili dai mezzi di informazione e domani non potremo dire io non sapevo.
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21/4 - 20/5
Siete pieni di energie e di buona volontà: ma nel lavoro non bastano se non avete chiari gli obiettivi. Il cuore vi gioca un brutto scherzo.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nella professione avete voglia di un grande rinnovamento: il vostro coraggio sarà premiato. Dubbi crescenti in amore.
VERSO ASSISI di ALDO VIVIANO Alla vigilia del camnoi altri. Incomino verso Assisi il raggerebbe af3 e 4 del prossimo finché si parli mese, le lucane gensenza alcuna ti nella completezza falsità, ma con delle loro istituzioni La sentenza del Tar che azzera la Giunta tutta al tutta sincerità, religiose e laiche in- maschile di Taranto precede solo di qualche gior- della pace, presieme offrono l’olio no la nomina storica di due donne ministro (e per parano armi e per alimentare la di più senza obbligo di velo) nel governo del ne fanno comlampada sulla tom- Kuwait. Non so quale delle due notizie sia quella mercio. La tanba di S. Francesco, che mi dà più soddisfazione. Forse la seconda, per- to decantata patrono d’ Italia. ché è il risultato di una scelta politica che, persino nuova Europa Sarà senza dubbio sceicchi poco ‘abituati’ alla democrazia, hanno fat- deve nascere una grande manife- to, riconoscendo alle donne le stesse capacità di go- non solo dall’ stazione di fede, vernare degli uomini.Da operatrice del diritto – euro o dalla diamore fraterno, aggiunge Salierno - che per lavoro frequenta le au- plomazia dei professione di vita le dei Tribunali, innanzitutto, più che in qualità di vertici politici, cristiana. Ma posso- una delle tre donne che siedono in Consiglio regio- bensì dalla nuono bastare un viag- nale, mi sia consentito ribadire che non ho mai va filosofia, dalgio, pellegrinaggio creduto in norme di legge, ‘quote rosa’ o corsie la filosofia del in terra umbra o il preferenziali per le donne in politica. Non credo bene, dell’amore semplice convenire, nemmeno nel listino di maggioranza come ‘pre- fraterno, del oppure non sarà mio’ per pochi fortunati, figuriamoci nelle ‘quote servizio più che quella fiammella rosa’. E’ sufficiente il riconoscimento dei diritti di del governo, da che arde in perma- rappresentanza politica delle donne, così come ga- reciproca stima, nenza nella conti- rantito dall’articolo 51 della Costituzione, che do- dall’ aiuto idennuità del quotidia- vrebbe essere una priorità di ogni forza politica titario tra le nano ad illuminare es- realmente democratica, a prescindere persino dal zioni. Oggi c’è senzialmente il rispetto di una norma regolamentare interna. bisogno di una motto serafico pace grande idea del e bene preso a probene, da cui nagramma di rinnovamento di vita e di costu- sce l’amore operoso. Bisogna con gli occhi mi? Tempo addietro fui ospite di un convento. aperti guardare il mondo e tutto ciò che lo Sopra la finestra della cella c’ era scritto: “cel- riempie, guardare ogni uomo, cui spetta stila mihi coelum ut videam potentiam Dei in ma, poiché Dio ama ciascuno di noi. Purtropterra” (la cella è per me cielo per vedere la po- po litigano ancora le nazioni tra loro per libetenza di Dio sulla terra). Un monito cioè di fo- rarsi da forze e pensieri distruttivi. Litigano resteria per entrare con occhi aperti nel recin- partiti impotenti a risolvere i problemi reali to sacro e poi uscirne guardando l’esterno co- della gente comune ed ordinaria di tutti i me opera della potenza di Dio, più che modifi- giorni. Eppure, da tempo non c’era tanta anca artefatta uscita dalle mani dell’uomo fab- sietà come adesso. bricatore. Le parole mi avevano impressiona- Essa c’è tra le madri che hanno timore di proto così fortemente da annotarle su un bigliet- creare perché non sanno che cosa sarebbe dei to volante, messo poi sul nudo tavolino di ar- loro figli in una società deformata e mal mesredo. Le rileggo spesso. Infatti, è così che la sa. C’ è ansietà perfino tra i bambini che creregola francescana, lo stile ascetico dell’ordi- scono inquieti o soli a contatto con badanti o i ne, impongono di aprire gli occhi in lungo ed nonni, perché i genitori li vedono nel in largo sulla natura circostante, sul creato, weekend settimanale. Sul manifesto di circosulle persone in modo particolare, per vedere stanza si legge: “Altissimo, Tu alimenti la nol’opera di Dio che si manifesta nella forma stra fede· Perché si alimenti la fede”. E imfruttifera di pace e bene. S. Francesco ha indi- portante credere, guardano con gli occhi cato la via per raggiungere la pace ed il bene. aperti il bello divino sulla terra. Si avvicina il Vari furono i tentativi per dare sintesi del tempo in cui si apriranno gli occhi degli uocontributo portato dalla spiritualità france- mini e scorgeranno il senso effettivo, i compiscana all©ˆEuropa in pieno medioevo. Sem- ti della vita umana. Fede è credere nel bello dibra infatti che se S. Francesco ricominciasse vino, da cui nasce la pace, il bene. La fede è dooggi il suo pellegrinaggio, avrebbe da esegui- no di Dio. La vita è un dono irripetibile. Talre qualche primo e più importante compito la volta la si vive nell’egoismo, in banalità. Assirestituzione della pace e del bene alla coscien- si segni un ritorno alla luce per vivere le noza smarrita dei viandanti contemporanei e stre luminose radici che partono dal cielo.
Donne in politica, Salierno: «Attuare la Costituzione»
CANCRO 22/6 - 22/7
I vostri progetti di lavoro dovranno essere modificati per colpa di cambiamenti nel quadro generale. Siate più espansivi e tutto andrà meglio.
LEONE 23/7 - 23/8
Piccole contrarietà sembrano ostacolare in questo momento i vostri programmi di lavoro: pazientate. Saprete conquistare chi vi affascina.
VERGINE 24/8 - 22/9
Un fatto imprevisto vi offrirà l'occasione di capire perchè è stato bocciato un vostro progetto. In amori non si va avanti con i ricatti.
BILANCIA 23/9 - 22/10
Qualcosa di grosso bolle in pentola nel vostro ambiente di lavoro: cercate di intercettare le buone occasioni. In amore siete irresistibili.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Per ottenere buoni risultati nella professione non basta avere esperienza: occorrono le idee chiare. Cuore in subbuglio.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Questa settimana avrete parecchie proposte di collaborazione da prendere in esame: potete azzeccarle. Ottimo momento per i sentimenti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Il vostro punto di vista è giusto e le vostre intuizioni lo sono altrettanto, ma dovete convincere i superiori. Situazione affettiva solida.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Giornata professionale intensa, faticosa ma molto produttiva e istruttiva. Positivi sviluppi nel settore sentimentale.
PESCI 20/2 - 20/3
Occorre pazientare e stare calmi perchè la professione in questo momento è in fase di stallo. Cuore ballerino.
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Caso Letta Secondo gli investigatori è il business fiutato dai fratelli Chiorazzo
Affare da un milione di euro Le preoccupazioni della funzionaria per il centro per immigrati a Policoro «Nessuna verifica su Auxilium»
A sinistra la sede di Auxilium a Senise Qui sopra il palazzo di giustizia di Lagonegro
LAGONEGRO - «Ma non è che poi stanno uno sopra all’altro?». La funzionaria del ministero dell’Interno è a telefono con Pietro Chiorazzo da Senise, un quarantenne single che viaggia in suv e ha amici nel centrosinistra lucano. Pietro Chiorazzo in quel momento è il presidente di Auxilium, una società che ha fiutato un affare da un milione di euro. Ci sono 200 esuli eritrei che il ministero non sa dove mettere. E lui, secondo il pm Henry John Woodcock, il magistrato che prima di lasciare la procura di Potenza coordinava le indagini (ora è competente la procura di Lagonegro), ha le conoscenze giuste per aggiudicarsi l’appalto. O meglio: per ottenere l’incarico con il sistema della «trattativa privata». Le condizioni economiche dell’affare, sostengono gli investigatori, «sono risultate essere tra le più onerose registrate».
Il pm ha appena scoperto che Pietro Chiorazzo ha un fratello, Angelo. Ha 35 anni e, come imprenditore, ha fatto più fortuna. E’ il vicepresidente della cooperativa “La Cascina”. A Senise ricordano «che qualche anno fa organizzò un grande convegno con Andreotti». E si vocifera che il divo Giulio sia proprio il suo testimone di nozze. Da sempre sulle posizioni di Comunione e liberazione, è da poco transitato nel Pdl. «Da quando ha lasciato Clemente Mastella», dicono. «Di Clemente era così intimo da aver organizzato più di un incontro con il cardinale Tarcisio Bertone». Un’attività che nel vecchio Udeur gli era costata il soprannome di «vaticanista». Ma è anche uno che dà del tu a Gianni Letta, come dimostrato dalla telefonata intercettata dagli investigatori e pubblicata dal Quotidiano la scorsa settimana. Sarebbero state relazioni
come quella con Letta, secondo gli investigatori, a spianare la strada ad Auxilium. Al ministero sembrano tutti disponibili. C’è solo una funzionaria che appare preoccupata. Si chiama Isabella Alberti e lavora nella direzione centrale degli Interni. Il suo capo ufficio è il prefetto Giuseppe Forlani. Dice a Pietro Chiorazzo: «C’è tutto per un’accoglienza dignitosa? Non è che stanno uno sull’altro?». Chiorazzo risponde: «No, no, no. Lì è un albergo quindi... anzi... molto dignitosamente...». La funzionaria è curiosa: «Senta, mi può spiegare una cosa? Ma la proprietà è della curia?». Chiorazzo: «Sì, sì, sì». E lei continua: «Della curia di dove? Di Matera o di Policoro?». Chiorazzo precisa: «No, diocesi di Tursi-Lagonegro». Scrivono gli investigatori: «Dal tenore delle informazioni sembrerebbe che l’elemento qualificante di Auxilium e titolo preferenziale
Così il prefetto Morcone premeva su Chiorazzo
«Siamo inguaiati forte» LAGONEGRO - Secondo gli investigatori l’inchiesta è stata coordinata dal pm Woodcock - «il tenore della covenzione» tra Auxilium e il ministero dell’Interno per il centro di raccolta per immigrati a Policoro «corrobora gli esiti delle intercettazioni telefoniche». Ecco una telefonata tra Angelo Chiorazzo e il prefetto Mario Morcone, responsabile del dipartimento per l’immigrazione al Viminale. Chiorazzo: «Buon giorno prefetto». Morcone: «Ciao». Chiorazzo: «Scusi il disturbo...». Morcone: «Allora che hai trovato?». Chiorazzo: «No, guardi, noi su Potenza un’ipotesi ce l’abbiamo... tra l’altro...». Morcone: «Sì, no... facciamole rendere concrete, perché siamo inguaiati forte...». Chiorazzo: «Sì, sì». Morcone: «Allora, ce l’abbiamo?». Chiorazzo: «Abbiamo un ostello che è da 200 posti...». Morcone: «Dove?». Chiorazzo: «A Policoro e potremmo averne un altro a fianco che dovrebbe essere da 300... 350. Ma ancora non l’ho visto». Morcone: «Il 200 posti quando lo possiamo attivare? Subito? Domani?». Chiorazzo: «Potremmo attivarlo proprio subito. Una quindicina di giorni...». Morcone: «No, che 15 giorni?». Chiorazzo: «Prima? Allora...». Morcone: «Due giorni, tre, non di più». Chiorazzo: «Va bene, perfetto, l’unica cosa è, le volevo chiedere una cortesia... dato che
Il sostituto procuratore Woodcock
sabato ho parlato a lungo col dottore, siamo stati proprio... volevo passare un attimo a trovarla, cinque minuti... a rubarle...». Morcone: «Venga, venga, venga...». f. a.
della sua scelta quale gestore sia da attribuire alla asserita disponibilità della struttura di Policoro, dichiarata da Auxilium idonea all’accoglimento di immigrati richiedenti asilo. Nonostante l’importanza assegnata alla circostanza nessuna tempestiva verifica preventiva è stata eseguita o disposta dal ministero per accertare che effettivamente la struttura fosse nella disponibilità di Auxilium e destinabile all’uso dichiarato, nonché per accertare il possesso di tutti i requisiti necessari per garantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi e per soddisfare le altre esigenze, testualmente previste dalla normativa di riferimento: indagini effettuate poi dalla locale prefettura solo il giorno precedente alla stipulazione della convenzione». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
LAGONEGRO - Ha seguito un iter «strano», secondo gli investigatori, la convenzione tra il ministero dell’Interno e la cooperativa Auxilium di Senise per il centro di permanenza temporanea a Policoro. Ecco cosa riferiscono gli agenti della quarta sezione della Squadra mobile di Potenza e i carabinieri del Noe di Roma alla procura. «Il ministero, imponendo la sottoscrizione della convenzione con Auxilium, si è sostituito indebitamente al prefetto di Matera nello svolgimento di attività e compiti rientranti nelle prerogative che la legge espressamente riconosce al prefetto». Questo è il primo punto. Segue la nota degli investigatori: «La scelta del contraente operata dal ministero è avvenuta sulla scorta di non meglio precisati criteri e sicuramente prescindendo dall’esperimento di una qualunque gara informale e nel contesto di rapporti preferenziali creati dai fratelli Chiorazzo con alti rappresentanti delle istituzioni». Terzo punto: nessuno ha controllato che il centro di Policoro avesse tutte le carte in regola. f. a.
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24 ore in Basilicata
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Operai bloccano l’ingresso Sata Si attende il vertice romano di domani. E Stella sollecita il ministro Scajola MELFI - Circa settanta operai della Lasme di San Nicola di Melfi, dalle dieci di ieri mattina e fino alle 14, hanno bloccato il cancello di ingresso D della Sata di Melfi. Delle quattro entrate dello stabilimento lucano del Lingotto, quello D viene adoperato per effettuare il carico e lo scarico di tutta l’autocomponentistica prodottanella valle alconfinetra leregioniBasilicata, Puglia eCampania. Ecco perché, per un attimo, la protesta delle maestranze Lasme ha fatto pensare al peggio. In realtànon ci sono stati grandissimi disagi. La protesta è stata comunque sentita, in vista dell’incontro che si terrà domani a Roma, dove Governo, parti sociali e proprietà Lasme cercheranno di trovare un accordo che possa soddisfare tutti.Si tratta diuna vertenza difficile e che fino ad oggi ha prodotto solola messa in liquidazione dello stabilimento, che per dieci anni ha prodotto alza cristalli elettrici per il gruppo automobilistico torinese. Le 174 unità di Melfi sono ormai disposte a tutto. Ieri, durante il blocco del cancello D, non è mancato qualche attimo di tensione. Caparbiamente i lavoratori sono riusciti a bloccare anche le grosse bi-
Lo stabilimento della Fiat Sata di San Nicola di Melfi
sarche che portano nei punti vendita di tutta Italia, la Grande Punto prodotta a Melfi. Una lunga fila di tir hanno così occupato il viale antistante la Sata. Solo dopo le 14 la situazione è tornata lentamente alla normalità, cioè quando i dipendenti della Lasme hanno deciso di rimuovere il blocco e tornare in presidio davanti alla propria fabbrica che si trova alle spalle della Fiat. Le residue ma davvero scarse speranze per le tute blu di poter tornare al lavoro, sono riposte
nella riunione di domani. Tra gli operai la rabbia non accenna a diminuire. Non si accetta che da Chiavari continuino a giungere gli stessi alza cristalli elettrici, che prima venivano realizzati a Melfi. Oggi non resta che protestare. Anche stanotte, intanto, il presidio continuerà all’interno della Lasme. Fuori non è più possibile pernottare per la temperatura bassa e la pioggia caduta in questi ultimi giorni. Un’azione di forza che, con il passar
del tempo, assume sempre più il connotato della disperazione. Non resta che attendere domani per saperne di più da Roma. Per difendere il posto di lavoro, scoraggiati ma non sconfitti, gli operai lucani dicono in coro che continueranno a porre in essere altre azioni di lotta. E, ieri, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, si è fatto interprete del malessere dei lavoratori di Melfi, sollecitando il ministro Scajola a un intervento per
Dilorenzo: «La Regione ha speso troppo per lo spot a Sanremo»
«Più di un milione per trasmettere Ricotta, salsiccia e pecorino» LO spot realizzato dal trio “ la Ricotta”, andato in onda durante l’ultimo festival di Sanremo, già al momento della sua uscita, aveva provocato più di qualche reazione sull’opportunità di ricorrere alla solita associazione Basilicata - salsiccia - pecorino per promuovere l’immagine della regione. E ora, a distanza di quasi un anno, la polemica è pronta a riesplodere. Questa volta, sotto accusa è il costo che la Regione ha sostenuto per acquistare gli spazi pubblicitari: 1.135.700,00 euro, ha fatto sapere il presidente della giunta regionale, rispondendo aun’interrogazione a firma del consigliere del gruppo regionale An verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo. «L’aggiudicazione dellagara da parte dell’Ati ck associati / Pubblicis –sottolinea il consigliere - prevedeva, tra l’altro, da parte della casa di produzione ‘Les Enfants’ la realizzazione di uno spot, con la partecipazione del trio Ricotta come testimonial». «Fatte salve le capacità professionali del trio - afferma Di Lorenzo appare del tutto evidente come la Regione Basilicata, pur avendo compreso l'importanza di pubblicizzare la nostra terra attraverso momenti mediatici di efficace e capillare diffusione, quali quelli offerti dal palcoscenico di Sanremo, abbia sprecato somme cospicue di denaro pubblico utilizzando messaggi definiti scherzosi e a nostro avviso assolutamente inadeguati ed inefficaci dai quali emerge la superficialità con la quale si è proceduto ad affidare il ruolo di testimonial dei nostri territori». «Sicuramente – conclude Di Lorenzo - la nostra regione avrebbe potuto offrire un messaggio “meno scherzoso” e più consono a una terra piena di cultura, con prestazioni di personaggi del mondo della cultura anche di spessore internazionale».
una positiva risoluzione della vertenza. «E’ del tutto comprensibile l’atteggiamento di oggi dei lavoratori della Lasme - ha detto Giuseppe Giordano dell’Ugl di Basilicata - i quali sono esasperati da questa realtà dopo che dall’8 di agosto presidiano davanti ai cancelli della loro fabbrica , chiusa. Ma, attenzione,non blocchiamo la Fiat Sata, sarebbe una guerra persa in partenza, una guerra tra poveri che a qualcuno gioverebbe». «La protesta dei lavoratori, culminata stamane con il blocco del cancello D della Sata - ha dichiarato il segretario della Fim lucana, Pasquale Capocasale - è più che comprensibile alla luce della inconsistenza delle proposte finora avanzate dalla Lasme e del disinteresse mostrato dalla Fiat in questo delicato frangente. L'ipotesi del ministero dello Sviluppo economico al momento non è sufficiente e va considerata solo come una base di partenza per articolare un nuovo e ben più ambizioso progetto industriale in grado di rilanciare la produzione e difendere i posti di lavoro in una regione che sta già pagandoun contosalato allacrisi». Vittorio Laviano
OGGI Attivo della Fiom OGGI, a partire dalle ore 9.30 presso il centro sociale di Rionero in Vulture si terrà l’attivo regionale dei delegati fiom per discutere di crisi industriale e mezzogiorno, rinnovo contratto nazionale metalmeccanici e sciopero generale del 9 ottobre.
DOMANI Direttivo della Fim IL RINNOVO del contratto nazionale dei metalmeccanici e la complessa vertenza della Lasme saranno al centro del direttivo regionale della Fim Cisl che si terrà domani, dalle 9, al centro sociale di Rionero in Vulture. Interverranno il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, e il segretario nazionale della Fim, Marco Bentivogli. Introdurrà i lavori il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga. A Rionero sono attesi circa duecento tra dirigenti e delegati sindacali provenienti dalle aziende metalmeccaniche della regione.
Sommelier d’Italia in Basilicata per il congresso
Cinque giorni dedicati al vino e al territorio
BASILICATA AD ASSISI Celebrazioni per la festa di San Francesco DOMANI, alle ore 11, nella sala della Partecipazione della Provincia di Perugia, in piazza Italia 11, saranno presentati alla stampa i dati relativi alle celebrazioni per la festa di San Francesco del 4 ottobre 2009, alla quale quest’anno parteciperà la rappresentanza della Regione Basilicata. Sarà anche occasione per padre Piemontese di presentare le iniziative in programma per il 70° anniversario della proclamazione di San Francesco quale patrono d’Italia, come nell’incontro che si terrà il 2 ottobre, alla Camera dei Deputati alla presenza del presidente, Gianfranco Fini. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, invece, illustrerà il programma degli eventi che si svolgeranno ad Assisi nel 2009 – 2010. Interverranno: Vito De Filippo, presidente Regione Basilicata; Claudio Ricci, sindaco di Assisi; Mons. Francesco Nolè, Presidente comitato regionale Olio Basilicata –Assisi; p. Giuseppe Piemontese, Custode Sacro Convento di Assisi; p. Fabrizio Migliasso, Custode del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Pasquale Dilorenzo Un momento della conferenza stampa
Pensioni di vecchiaia
Fp Cisl: «No alla moratoria Precisazioni sui contratti del pubblico» dell’Inps POTENZA - La Cisl Funzione pubblica della Basilicata in una nota diffusa nella giornata ieri afferma di essere fortemente contraria ad ogni ipotesi di moratoria sui rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti per il triennio 2010 – 2012. «Ci opporremo, con fermezza - è scritto in una nota del sindacato - al progetto del Governo di prevedere nella finanziaria 2010, in corso di elaborazione, una stretta per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Questo Governo – sostiene ancora la segreteria della Cisl lucana - vorrebbe erogare la sola indennità di vacanza contrattuale, per l’anno 2010, che ammonterebbe ad una quindicina di euro medi mensili lordi.
Ciò è assolutamente inaccettabile - è la presa di posizione - poiché la crisi sta procurando grossi danni anche ai lavoratori pubblici i cui livelli salariali sono assai bassi». La Cisl Fps di Basilicata – prosegue la nota del sindacato - si opporrà, come già sta facendo a livello nazionale, ad ogni ipotesi di accordo ponte. «Noi - è la conclusione pretendiamo un rinnovo contrattuale che parta già dal 2010, dignitoso ed adeguatamente remunerativo. Al fine di sostenere il riconoscimento delle professionalità e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, motore indispensabile per la ripresa economica».
LE pensioni di vecchiaia liquidate nel sistema contributivo sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente dal 1° gennaio 2009. E’ quanto comunica l’Inps.Il Ministerodel Lavoro, infatti, ha sciolto la riserva circa l'applicabilità della piena cumulabilità, introdotta dall'art. 19 del dl25 giugno 2008, n. 112 alle pensioni con decorrenza precedente al 1° gennaio 2008, conseguite con i requisiti di età ed anzianità, nonché a quelle liquidate in data successiva sulla base dei requisiti meno stringenti di quelli fissati dalla legge n. 243 del 2004. I titolari di pensione di vecchiaia liquidate nel sistema contributivo sono quindi dall'obbligo di dichiarare i redditi da lavoro autonomo per il 2009, mentre resta fermo l'obbligo di effettuare, entro il 30 settembre 2009, la comunicazione per i redditi da lavoro autonomo conseguiti nel 2008.
POTENZA - Sapori e saperi, guidati da un protagonista d’eccezione: il vino. «Essere comunicatori del territorio attraverso una grande azione di marketing territoriale tramite la cultura del vino. Il turismo del vino muove in Italia tre milioni di persone l’anno e ha un valore aggiunto per l’industria turistica». E’ questo, secondo Vito D’Angelo, presidente dell’associazione italiana sommelier (Ais) della Basilicata, l’obiettivo del 43° Congresso nazionale che per la prima volta sarà ospitato in Basilicata. Questa mattina la presentazione dell'evento al dipartimento agricoltura della Regione Basilicata. «Per cinque giorni la Basilicata sarà al centro del panorama enologico italiano - ha detto D'Angelo - con l'arrivo di circa trecento delegati nazionali e internazionali, con un parterre altamente qualificato di ospiti, dal presidente del Consorzio Franciacorta, Maurizio Zanella, a Franco Ricci di Bibenda, dalla famiglia Maschio a Guido Berlucchi. Diversi gli esponenti di settore che avranno l'oppor-
tunità di conoscere la nostra terra, ricca di tradizioni, cultura, bellezze paesaggistiche e monumentali e tutta da gustare con i suoi giacimenti enogastronomici». Fitto il programma, con tour presso aziende vitivinicole del Vulture e del materano per far conoscere le realtà produttive del territorio e per dare un'azione di sostegno al mondo vitivinicolo per affrontare la sfida della qualità, attraverso la tutela del territorio, ma anche con una comunicazione e una conoscenza sempre più attenta. Ad affascinare gli ospiti saranno i territori con visite naturalistiche ai suggestivi laghi di Monticchio immersi nel verde e in un ambiente incontaminato, per ammirare le bellezze monumentali come ilcastello Pirrodel Balzoe la casa di Orazio a Venosa e ancora un viaggio nel passato nel castello di Melfi e nel Museo archeologico nazionale e nella casa di Giustino Fortunato a Rionero in Vulture, assaporando il fascino dei Sassi di Matera con una passeggiata notturna per godere del patrimonio.
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14 24 Ore in Basilicata Lasme di Melfi Per qualche ora hanno impedito l’entrata delle merci dal cancello D della Fiat
Approvata a maggioranza la proposta della giunta Nuovo modello di gestione dei servizi
Nucleare, il Consiglio: Ok della giunta «La legge va impugnata» ai distretti sanitari POTENZA - Sulla questione del nucleare il consiglio regionale si è espresso così: con 16 voti favorevoli del centrosinistra e del consigliere Ruggiero dell’Udc e l’astensione dei consiglieri Mattia e Lapenna l’assise ha deciso, su proposta della giunta, di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale gli articoli 25 e 26 della legge n. 99 del 2009 sulle “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. La legge stabilisce, tra l’altro, che il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data in vigore della stessa legge, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti la disciplina della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi e per la definizione delle misure compensative da corrispondere e da realizzare in favore delle popolazioni interessate. «Con la legge Sviluppo - ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Vincenzo Santochirico - il Governo ha violato la Costituzione, esautorando le Regioni delle loro prerogative per quanto riguarda la produzione di energia e il governo del territorio».
FILIPPO BUBBICO «Il Governo sottrae 12 milioni ai fondi Fas»
Palazzo della Regione Basilicata
«La Regione Basilicata ha deciso di impugnare questa legge del Governo dinanzi alla Corte costituzionale – ha precisato - in quanto siamo davanti a una legge che non solo va contro le scelte fatte dalla Basilicata, che nel suo Piano energetico e ambientale ha ribadito il no al nucleare e il suo impegno per diffondere il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili, ma che è palesemente anticostituzionale. L'articolo 117 della Costituzione, infatti, stabilisce in maniera chiara e netta che tutto ciò che attiene all'uso del territorio e alla localizzazione di impianti e attività rientra nella potestà normativa delle Regioni. Inoltre – aggiunge – viene violato il principio, più volte ribadito dalla Consulta, secondo cui le Intese tra Stato e Regioni costituiscono condizione minima e imprescindibile per la legittimità costituzionale della legge statale».
ROMA - La dotazione del Fas, per il periodo 2007-2013, sarebbe stata ridotta complessivamente di circa 12.000 milioni di euro. E’ quanto denuncia il senatore Bubbico, capogruppo in Commissione industrie, che attacca l’esecutivo: «Un Governo e una maggioranza che hanno disposto i tagli delle risorse dei Fas non sono credibili quando lanciano proclami sulle politiche da avviare per il rilancio del Mezzogiorno. Si tratta, purtroppo, solo di parole al vento, prive di ogni fondatezza». E aggiunge: «Il Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas) costituisce, dal 2003, lo strumento generale di Governo finalizzato alla realizzazione di interventi strutturali ed infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate, addizionali a quelli comunitari e si è rilevato uno strumento davvero efficace per il Sud. Tuttavia, il Governo Berlusconi non fa che attingere da quel fondo ogni qual volta necessita di risorse per la copertura di vari provvedimenti di legge incidendo così, negativamente, sulle politiche di sviluppo e sui servizi sociali che le regioni del Sud. «Chiediamo, quindi, serietà e concretezza al Governo e alla sua maggioranza. Per essere coerente domani (oggi per chi legge nndr) il centrodestra dovrebbe votare la mozione del Pd in cui si chiede all’esecutivo di ripristinare al più presto le risorse del Fas sottratte alle politiche per lo sviluppo economico ed infrastrutturale delle regioni del Mezzogiorno».
I numeri confermano un fenomeno in crescita. «Servono più strumenti»
Usura, Lapenna chiede di estendere l’accesso al fondo a tutte le vittime Usura ed estorsione: un fenomeno in aumento
PIU’ attenzione al fenomeno usura, che mostra ancora numeri e dati allarmanti. E’ quanto chiede il presidente della quinta Commissione consiliare permanente, Sergio Lapenna. Serve, per il consigliere, un’attività di monitoraggio del fenomeno usura, con l’acquisizione dei dati relativi ai contributi già assegnati alle associazioni impegnate, dei criteri per l’assegnazione dei fondi previsti. Ma anche per una eventuale modifica delle norme della legge regionale, valida nei suoi principi generali, che possa garantire l’accesso ai fondi previsti per tutte le vittime dell’usura. La legge regionale numero 24 del 2004 – come spiega Lapenna - al fine di combattere il fenomeno, ha previsto l’istituzione, presso la Presidenza della Giunta regionale, di un fondo di prevenzione e solidarietà per le vittime. Fondo destinato a finanziare l’assistenza legale e la consulenza professionale delle vittime e che serve ad integrare le risorse statali in materia e a dare sostegno alle
associazioni impegnate nell’attività di prevenzione della lotta ai fenomeni suindicati. La legge prevede anche l’istituzione di un coordinamento regionale delle iniziative antiracket ed usura con lo scopo di attuare le norme della legge regionale, in particolare l’assistenza legale e la consulenza professionale, e di avviare campagne di sensibilizzazione e di informazione per la prevenzione ed il contrasto di questi gravi episodi. «Il problemaè che- sottolineail consigliereregionale- levittimepossonoavere accessoal fondo solo per il tramite delle associazionie dellefondazioni riconosciuteper la prevenzione e il contrasto dello stesso. In questo modo, però, un singolo cittadino che non si rivolge ad una associazione subisce una vera e propria disparità di trattamento poiché non gli viene riconosciuto alcun diritto». Ecco perché il presidente Lapenna chiede che il fondo venga allargato anche alle vittime che non si rivolgono alle associazioni.
VERSO IL PIANO PAESAGGISTICO “PAESAGGIO, la storia del futuro”, è il titolo di un’iniziativa organizzata dal Dipartimento Ambiente della Regione per illustrare il percorso che porterà la Basilicata a dotarsi del Piano paesaggistico. L’incontro, che si terrà oggi a Potenza alle 9,00 presso il Teatro Stabile, sarà aperto dalla testimonianza dell’attore Ulderico Pesce. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, ed il coordinatore scientifico del Piano, Nicola Giuliano Leone. Alle 11,30 si terrà la tavola rotonda, alla quale prenderanno parte il vice presidente della Regione, Vincenzo Santochirico, i presidenti della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, e della Provincia di Matera, Franco Stella, oltre al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e a quello di Matera, Emilio Nicola Buccico.
POTENZA - L’istituzione dei distretti sociosanitari è cosa quasi fatta. L’ok della giunta è arrivato nel corso dell’ultima riunione. Viene così definito il modello territoriale di gestione dei servizi sanitari e sociosanitari previsti dalla legge di riordino e parte integrante del redigendo Piano regionale della Salute e dei servizi già adottato con provvedimento deliberativo nello scorso febbraio. «L’idea che sottende la riorganizzazione del sistema dei servizi territoriali è - spiega l’assessore alla Salute Antonio Potenza - la costruzione di un distretto “forte” (Distretto della salute) che assuma in sé sia le funzioni di produzione che di tutela/committenza, con una particolare attenzione a queste ultime, e che sappia essere realmente il luogo “naturale”dell’integrazione sociosanitaria. Con questa scelta - dice l’assessore - si valorizza il protagonismo dei territori, recuperando la migliore esperienza emersa dalla gestione delle Asl, e dando ad essi un nuovo orizzonte di lavoro consistente nellatutela delbenesserecomplessivo attraverso la presa in carico della persona e dei suoi bisogni, con il passaggio da una medicina d’attesa ad una medicina d’iniziativa, che valorizza la prevenzione e non solo la cura. Sarà compito del neo manager di distretto da un lato procedere alla migliore utilizzazione delle risorse, dall’altro recuperare il protagonismo dei sindaci per costruireun verosistema ditutela delle persone in relazione ad esigenze specifiche dell’utenza territoriale». Questi passaggi - avverte Potenza non sono né facili né indolori perché richiedono non solo una ridefinizione degli assetti organizzativi, ma anche un nuovo modello culturale ed una partecipazione attiva a questo ambizioso progetto da parte di tutti gli ope-
ratori del sistema, dipendenti e convenzionati, pubblici e privati. In particolare l’area distrettuale costituisce il livello ottimale di programmazione “dal basso”su cui costruire un rapporto integrato tra servizi sanitari e servizi sociali e alla persona, lavorando in sede di programmazione di zona all’analisi dei bisogni, all’offerta dei servizi, alla individuazione di obiettivi di crescita del benessere territoriale. Il Distretto della Salute garantisce l’assistenza sanitaria, sociosanitaria e di integrazione sociale. «Il documento approvato- spiegaancora l’assessore contiene altresì indicazioni inerenti il sistema regionale della residenzialità e semiresidenzialità per utenti nonautosufficienti, inteso come complesso integratodi interventi,procedure e attività sanitarie e sociosanitarie erogate a persone non autosufficienti e non assistibili a domicilio all'interno di idonee unità di offerta accreditate. La novità riguarda i principi di classificazione delle prestazioni erogate, sia di tipo residenziale che semiresidenziale, agli anziani o alle persone non autosufficienti in condizioni di cronicità e/o relativa stabilizzazione delle condizioni cliniche. Sono stati infatti introdotti specifici codici di attività collegati al trattamento effettuato e riferibili al livello di intensità di cura». L’assessore ritiene pertanto, che «questo documento rappresenti un ulteriore sviluppo nel percorso di riforma che ha investito ormai da oltre un anno, l’intero sistema sanitario della regione e che consente di garantire livelli essenziali di assistenza alla popolazione lucana in un contesto di riorganizzazione, mirato a portare il servizio sul territorio, quindi più vicino al cittadino con l’ambizione di fornireunarisposta globalealbisognodi assistenza«.
IL DIBATTITO SUI TIROCINI FORMATIVI
Bisogna investire Attacco strumentale non spendere per colpire l’Idv segue dalla prima illusioni, né di incrementare la già vasta platea di precari in questa Regione, credo sia doveroso sostenere, con argomentazioni concrete, la nostra tesi di fondo: non tutti i giovani, diplomati o laureati, hanno le stesse opportunità a livello economico, di relazioni e condizioni famigliari e/o sociali ed anche, non bisogna nasconderlo, di capacità ed intraprendenza personale., per accedere al mercato del lavoro. La “cultura”dell'illusione del posto fisso, meglio se a casa propria, spesso, siamo noi famiglie ad inculcarla nei giovani che, invece, stanno imparando ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo, andando anche fuori regione per studiare, formarsi e lavorare. La crisi occupazionale ha investito la nostra regione, come il resto del paese, in maniera devastante. Una formazione seria, quale è quella che chiediamo per i tirocinanti, non habisogno di“eccellenze”masolo dipersone competenti e preparate, comunque presenti nella Pubblica Amministrazione, e che, soprattutto, siano disponibili a trasferire ad altri il proprio sapere e saper fare (da molti considerati, purtroppo, strumenti di potere e, quindi, da non divulgare). Il tirocinio prevede attività in aula, ma soprattutto sul campo; pertanto un geometra che si forma in un comune, un laureato in discipline umanistiche presso il dipartimento formazione della Regione o un ingegnere presso un ente regionale/strumentale potranno acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per intraprendere un’attività privata, o candidarsi in concorsi pubblici, su tutto il territorio nazionale o proporsi ad aziende. Vorrei concludere dicendo che ogni iniziativa comporta dei rischi, insiti nelle novità, ma che l'immobilismo, che penalizza le persone più deboli, è il rischio più grave per la Basilicata che negli ultimi trenta anni, penso, sia cresciuta socialmente e culturalmente, grazie anche all'Università ed alle stesse pa. Alle redazioni dei quotidiani vorrei suggerire, se lo riterranno utile, un sondaggio on-line rivolto a mille giovani lucani disoccupati, sul programma regionale di tirocini, chiedendo di esprimere il proprio giudizio. In fondo, non dimentichiamolo, sono loro i destinatari e, quindi, i protagonisti!! Evelina Riccardelli presidente “Mamme e figli per il lavo”
LE polemiche pretestuose di esponenti del Pdl contro il programma dei tirocini formativi, presentato dall'assessore alla FormazioneLavoro-Cultura, Antonio Autilio, hanno l’unico obiettivo di colpire la maggioranza di centrosinistra e il più autorevole esponente istituzionale di Idv. La strumentalità della “campagna” è sin troppo evidente nella falsificazione delle finalità e dei contenuti del Programma voluto dal centrosinistra e contenuto nell'art. 44 della legge finanziaria 2009 nonché nella specifica mozione del 18/11/09, atti entrambi votati all'unanimità da tutti i partiti in Consiglio Regionale, per dare una prima risposta al problema della disoccupazione giovanile intellettuale. Chi invece sostiene che si tratti di una misura che possa alimentare attese ed aspettative da parte dei tirocinanti dunque sa bene di mentire in quanto l'attività di svolgimento dei tirocini è sufficientemente ed adeguatamente precisata in tutte le sue fasi di svolgimento quale “attività aggiuntiva o integrativa a quella ordinaria in grado di fornire valore aggiunto all'azione della P.A.”. Quanto ai rilievi su ipotetici ricorsi a scelte discrezionali, la falsità tocca il fondo perché le graduatorie , che saranno definite sulla base delle domande di partecipazione e sui progetti che presenteranno le P.A. della Basilicata, rispondono a tutti i requisiti di legalità e trasparenza. Il Pdl piuttosto dovrebbe spiegare ai giovani diplomati e laureati disoccupati perché solo a seguito della “campagna demagogico-populista” di un solo quotidiano regionale ha cambiato opinione nei confronti dei tirocini formativi e per di più ad avviso già pubblicato. Il Pdl aveva tutti gli strumenti per contestare il provvedimento nelle sedi istituzionali competenti ma invece ha preferito accodarsi alla “campagna demagogico-populista” per fare polemica strumentale contro Idv e l'assessore Autilio sottovalutando che questo atteggiamento è contro i nostri giovani diplomati e laureati ai quali si vorrebbe negare un'opportunità, sia pure parziale e limitata, di esperienza lavorativa. Un ultimo rilievo: gli amministratori locali del Pdl o del centrodestra non cadano nella “trappola”e non si assumano la grave responsabilità di non aderire al Programma. Nicola Laguardia coordinatore provinciale di Potenza
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Galante (Idv) non è più in corsa: «Mi chiedo se il partito è ancora considerato in maggioranza»
Presidenza, cambia il candidato La postazione potrebbe andare al Pd. Oggi la votazione anche con la minoranza ROBERTO Galante (Idv) non è più il candidato della maggioranza di centrosinistra alla presidenza del consiglio comunale del capoluogo. Lui ne prende “atto” e si domanda se il partito (che ha corso con il centrosinistra, sostenendo il sindaco Santarsiero, solo al secondo turno) sia ancora considerato entro i confini della coalizione. Richiama però, all’imminente appuntamento: se di «moralità» si parla richiamando proprio quel sostegno “tardivo” dei dipietristi al centrosinistra, «pur avendo più volte esplicitato la nostra adesione al programma di questa amministrazione», invita alla «sobrietà» nella prossima composizione delle commissioni consiliari. «In un momento di crisi economica diffusa - replica - si dia segnale di moralità senza sprechi in questi organismi». Così, il consiglio comunale si aggiorna a 24 ore più tardi: oggi il centrosinistra dovrebbe arrivare in aula pronto a segnalare il nome del nuovo candidato che - a questo punto - potrebbe essere in quota Pd. Scartata con tutta probabilità l’ipotesi di una sostituzione con un candidato dei Popolari uniti, resterebbe l’opzione democratica (per qualche ora si era rincorsa l’ipotesi di una sostituzione in esecutivo di una postazione dei Pu a favore dell’ingresso dei dipietristi esclusi dalla presidenza. Ma l’eventualità sembra sia stata scartata proprio dai Popolari. Come pure al momento l’ingresso in
esecutivo di Italia dei valori sembra rinviato agli eventuali accordi e relazioni in vista delle elezioni regionali). E se in serata ancora si rincorrevano voci - aspirazioni e suggerimenti - per il candidato ideale alla presidenza (i rumors da corridoi citavano i consiglieri Liccione, Messina, Rinaldi, Straziuso, mentre c’era chi sosteneva che una soluzione ideale potrebbe lasciare spazio proprio alla candidatura di “garanzia” del segretario cittadino del Pd, il consigliere Carretta), la maggioranza dovrà fare i conti con una lunga discussione. E nulla, ma proprio nulla, potrebbe essere escluso. «Abbiamo preso atto di una posizione politica che Sinistra per la Basilicata ci ha notificato al tavolo di maggioranza», aveva spiegato Carretta in aula. Il partito che in aula è rappresentato da Roberto Mancino non si era detto più disposto a sostenere Galante, dopo diversi tentativi andati a vuoto (due franchi tiratori nella maggioranza nell’ultima votazione), se non altro vista la mancata “lealtà” proprio tra le sigle maggiori. Per eleggere il presidente servono 27 voti: il centrosinistra del primo turno ne conta 25, a cui si sarebbero aggiunti i due voti di Idv e Udc. Giusti-giusti i presenti, il centrosinistra, però, non ha colto il risultato e decide di chiudere la polemica cambiando candidato. E così recupera la minoranza proprio i Popolari uniti e Sinistra
Un momento del consiglio comunale di ieri (f.M.)
per la Basilicata avevano chiesto di seguire questa via - che, non gradendo un metodo di scelta «non condiviso» del candidato, aveva annunciato di essere pronta ad abbandonare l’aula ad ogni
votazione. Forse, qualcosa, c’entra pure la visita di Napolitano. Non sarebbe stato certo piacevole «ricevere il presidente della Repubblica con gli organismi sguarniti - ha solle-
Riconfermato Santarsiero alla guida dell’Anci Basilicata
Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero
«Solo con i territori si cresce» I COLLEGHI di «poche gioie e tante sofferenze, perché solo un sindaco può capire» hanno riconfermato Vito Santarsiero, primo cittadino del capoluogo lucano, presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Basilicata. In attesa del prossimo congresso nazionale dell’Anci, convocato a Torino per la prossima settimana, l’assemblea lucana (che si è tenuta ieri nel teatro Stabile del capoluogo) riflette anche un po’ sul proprio ruolo. E’ nella relazione introduttiva, quella “da presidente uscente” che Santarsiero ricorda come forse - seguendo un richiamo che unisce l’associazione in tutto il Paese - proprio l’Anci andrebbe «istituzionalizzata». E’ dal passato che parte il percorso degli enti locali, da quella «straordinaria stagione che si concluse nel 200», con la modifica del Titolo quinto della Costituzione, sul decentramento politico e decisionale. «Quando si crede negli enti locali - aggiunge Santarsiero - il territorio cresce». Dati alla mano, se ne dice convinto, mentre richiama pa-
rametri Svimez e Istat. «E’in quel periodo che il Paese cresce di almeno il 3 per cento, e il centro-sud cresce più del settentrione. E’ la testimonianza che se lo sviluppo è in mano agli amministratori, si assiste a uno sviluppo esaltante». Richiama l’articolo 114 della Carta costituzionale, quello che spiega «come la Repubblica sia “costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane,dalle Regionie dallo Stato”, in modo equivalente». Allora, serve «riconoscere i comuni come il luogo di creazionedellepolitiche perlosviluppo». Eppure, senza distinzione di colore politico, i governi «hanno contribuito ad avviare un’involuzione culturale nel nostro Paese. Si è rinunciato a credere negli enti locali che, invece, sono il terminale delle istanze della gente. Siamo noi amministratori che quotidianamente veniamo fermati e sollecitati su ogni tipo di problema: penalizzare i comuni significa penalizzare i cittadini». Ma le preoccupazioni scendono nel “dettaglio”. Perché «se c’è da salutare con favore la riforma sul fede-
ralismo fiscale, è importante che non se ne parli in senso limitativo, secondo un’idea di separatismo. Ha un senso se diventa veicolo di autonomia, fornendo agli enti decentrati stabilità». Poi, i richiami. «L’Anci va istituzionalizzato anche per rendere efficaci talune battaglie, come quella dell’esclusione dal Patto di stabilità (vincolo economico severo per gli enti locali, ndr) di quelle spese promosse dai ministeri che si appoggiano su progettazioni comunitarie». Senza dimenticare che certi ritardi proprio non aiutano: «La legge sui trasferimenti dallo Stato è inadeguata e i trasferimenti da parte del Governo attuale dell’Ici sulla prima casa e sull’addizionale Irpef non sono ancora completi». Ma tanto per chiarire che si tratta di logiche bipartisan, di quella “involuzione culturale senza colore”, Santasiero non dimentica che l’Ici rurale fu tolta ai comuni con un colpo di mano da un governo di centrosinistra». L’Anci lucana prova, allora, a «contare». sa.lo.
citato il coordinatore dell’opposizione, Giuseppe Molinari - dopo tre mesi dall’insediamento e senza l’attività amministrativa avviata». Ecco l’altro punto: le elezioni sono alle spalle da un bel po’, ma le commissioni non sono state insediate, i provvedimenti marciano solo con l’esecutivo. La città non può aspettare oltre la soluzione di relazioni politiche, accordi più o meno taciti, equilibri di coalizione. Allora, proprio le commissioni sono spunto di replica: per il Pd, Vincenzo Santagelo, capogruppo, spiega come il numero dei componenti sia stato limitato a uno per gruppo e che il numero è stato individuato per la presenza, in aula, di otto mono-gruppi («serve per garantire trasparenza e partecipazione, nessuno spreco»). E se l’opposizione accetta di recuperare il metodo concertativo (Laieta, per i Dec, aveva persino riconosciuto agli avversari della Sinistra di Basilicata la «dignità» dell’aver bloccato «l’accordo di poltrone»), Galante, a «malincuore» interviene nel dibattito. Tanto per ribadire lo scenario di quei confini: «La postazione è stata offerta al partito, non l’abbiamo chiesta o pretesa in cambio del sostegno al ballottaggio. Ci è stata offerta - aggiunge - pur sapendo di non poter garantirne il risultato». Solo per ricordare che non è questione personale, «ma politica». Come le regionali, ormai davvero molto vicine. Sara Lorusso
IL DIRETTIVO L’assemblea lucana dell’Anci ha scelto all’unanimità anche gli altri organi elettivi. Fanno parte del comitato direttivo Nicola Buccico, sindaco di Matera, Rocco Carleo, vicesindacodiVietri diPotenza,FilippoGiuseppe, sindacodiGorgoglione, Vincenzo Francomanno (Rotondella), Cipriano Garofalo, (Oliveto), Rocco Iacovera (Pietragalla), Michele Leone (Pisticci), Nicola Lopatriello (Policoro), Michele Miglionico (Satriano), Domenico Mitidieri, (Lagonegro), Giuseppe Molinari, consigliere comunale di Potenza, Ernesto Navazio, (Melfi), Pasquale Pepe, (Tolve), Raffaele Ricchiuti, (Ferrandina), Pasquale Scelzo (Brienza), Giuseppe Soranno, (Salandra), Roberto Telesca (Atella), Vincenzo Vertunni, (Grumento Nova), Antonio Vozzi, (Chiaromonte). Scelti anche i delegati al congresso nazionale, i revisori dei conti e il membro del consiglio nazionale Anci.
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Potenza
Il Pdl attacca, ma Santarsiero risponde per le rime
L’arrivo di Napolitano risistema gli “sconci” cittadini «STIAMO valutando la possibilità di invitare periodicamente le diverse cariche dello Stato nella nostra terra, certi che solo in questo modo si potrà portare la classe politica lucana ad una maggiore attenzione ai problemi che quotidianamente tormentano la comunità di Basilicata». Questa la provocazione lanciata dal coordinamento cittadino del Pdl dopo avere visto operai intenti alla sistemazione di piazza Mario Pagano. Lavori appaltati in vista dell’imminente arrivo nel capoluogo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «La visita del Capo dello Stato nella nostra città - ha fatto sapere il coordinatore cittadino del Pdl, Lorenzo Larocca - ha già prodotto i primi effetti positivi, come una sorta di miracolo laico: l’amministrazione comu-
Operai al lavoro per risistemare piazza Prefettura (foto Andrea Mattiacci)
nale di Potenza ha infatti finalmente deciso di restituire un minimo di decoro alla piazza principale della città, disponendo il ripristino della sua superficie in attesa del più ampio progetto di riqualificazione». Senza «volere urtare la sensibilità di nessuno» per il Pdl «è fuori di dubbio che senza la venuta a Potenza dell’inquilino del Quirinale, piazza Mario
Pagano avrebbe continuato ad offrire lo stesso spettacolo di indecenza che già da alcuni anni, grazie all’esecutivo guidato da Santarsiero offre». Ben vengano «quindi le visite del Presidente della Repubblica se oltre alla indiscussa valenza istituzionale ed alla possibilità di portare alla ribalta nazionale i problemi che attanagliano la nostra regione, potrà
essere da stimolo per interventi ancorché di facciata ma necessari». Per Il coordinamento cittadino del Pdl «sarebbe utile sapere se il percorso proposto all’illustre ospite contempererà anche una visita alla “Cittadella” o all’obbrobrio di via Tirreno o alla perla di via di Giura». Il coordinamento cittadino del Pdl, nel ringraziare in anticipo il Presiden-
te Napolitano per l’attenzione dimostrata alla Basilicata ed al suo capoluogo, invia «al Capo dello Stato gli auguri di una buona permanenza auspicando, nel contempo, un proficuo confronto con i massimi rappresentanti istituzionali della regione affinchè un maggiore legame con la nostra terra possa farle recuperare il gap ancora esisten-
te anche nel confronto con le altre regioni meridionali». Immediata la replica del sindaco Santarsiero che con una “battuta” ha chiesto ai suoi avversari politici: «Se a casa di ognuno di noi dovesse arrivare un ospite importante cosa faremmo? Non ci compreremo il vestito più bello e non faremo trovare la nostra abitazione pulita?».
Residenti infuriati per lo stato di abbandono della strada
Il problema è l’orario degli autobus
A contrada Bosco piccolo continua a piovere sul bagnato
Troppe richieste per uscite anticipate all’Istituto magistrale
UN gruppo di cittadini residenti a contrada Bosco piccolo ieri mattina hanno affrontato a “muso duro” il sindaco Vito Santarsiero e l’assessore alla Viabilità, Pietro Campagna. Il faccia a faccia è avvenuto in piazza Prefettura. Motivo del “contendere” lo stato in cui versa la strada che collega Tiera, Bosco grande, Bosco piccolo e contrada Demanio. Una strada piena di buche che puntualmente vengono ricoperte dal bitume ma alle prime piogge torna tutto come prima e qualche volta anche peggio. Una situazione ormai insostenibile a cui l’amministrazione comunale ha sempre cercato di fare fronte con interventi tampone visto che, come ha sottolineato l’assessore Campagna, per provvedere al rifacimento di tutte le arterie delle contrade bisognerebbe disporre di molti fondi. Fondi che l’amministrazione comunale al momento non ha. Va comunque ricordato che Bosco piccolo è quella contrada del capoluogo che fu gravemente danneggiata, nella notte tra il 26 e 27 febbraio del 2005 da esteso e profondo movimento franoso causato dalle abbondanti piogge di quei giorni. Strade crollate completamente e abitanti costretti a lasciare le loro case. Il Comune chiese lo stato di calamità. Furono stanziati 2 milioni di euro dalla Protezione civile, un milione dalla Regione e altri 400.000 euro dal Comune. Parte sono andati ai residenti, parte per bonificare l'area Da quel 2005 sono passati più di quattro anni. Quattro anni di attesa e rassegnazione per le 21 famiglie che, da un giorno all'altro, hanno dovuto lasciare le loro case, quelle in cui avevano abitato anche i loro genitori. «La sera prima della tragedia - ha raccontato non molto tempo fa uno dei residenti - ci siamo accorti che qualcosa stava succedendo. Allora abbiamo spostato le macchine dalla strada. Già all'alba, però, la situazione era incontrollabile, la strada è franata com-
I cittadini di Bosco piccolo mentre discutono con l’assessore Campagna (f.M.)
pletamente, abbiamo dovuto raccogliere di fretta e furia tutte le nostre cose e andar via di corsa». Ancora oggi Bosco Piccolo è una sorta di borgo fantasma. Le case aperte in due, muri che minacciano di crollare e silenzio assoluto. Nella zona ci vivono solo gli animali. Ma, per il resto, abitanti questa piccola contrada non ne conta più. Tutti trasferiti. Molti quelli che hanno trovato casa in affitto a Bosco grande. Dopo la frana il Comune di Potenza ha cercato di trovare una veloce soluzione. Immediatamente è stato chiesto lo stato di calamità. Ma Roma non l'ha riconosciuto. Non l’ha riconosciuto per ben due volte. Il Comune pensava di potere ricostruire. Ma per ricostruire sarebbero necessari diverse decine di milioni di euro. Milioni di euro che non ci sono. E così l’amministrazione comunale ha optato per un sostegno alle famiglie che si sono trovate da un giorno all'altro in mezzo a una strada. Il sostegno in effetti è arrivato dal 2005 al 2007. Poi, per un intero anno, tutto il 2008, niente.
E ora ci si mette anche la strada. Ma anche in questo caso i fondi a disposizione dell’amministrazione comunale sono pochi. Per cui si deve ripiegare su piccoli interventi di manutenzio-
ne. Basta poi che piova e tutto ritorna come prima. e Così ieri mattina i residenti della zona hanno protestato per la situazione in cui si trovano.
«SAREBBE opportuno che venisse posticipato alle 13.50 l’orario di partenza degli autobus che dal capoluogo riportano gli studenti nei paesi limitrofi ma anche in alcuni rioni e contrade di Potenza». Questa la richiesta avanzata da Antonio Signoretti, dirigente dell’Istituto magistrale “Gianturco” di Potenza, al prefetto , all’assessore provinciale ai trasporti, al presidente della Provincia ma anche ai vertici della Sita. Tutto nasce da una serie di lamentele avanzate dai genitori degli studenti che frequentano l’istituto superiore. «Qutidianamente - ha spiegato Antonio Signoretti - sul mio tavolo mi ritrovo richieste di permessi per uscire prima della fine dell’ultima lezione». Richieste motivate dal fatto che «gli autobus che riportano a casa gli studenti partono alle 13.40». Nelle richieste di uscite anticipate «i genitori sottolineano anche il fatto
che i propri figli se non fanno in tempo a prendere gli autobus delle 13.40 devono aspettare la corsa successiva». Il che si traduce in un ora di attesa. Gli autobus, infatti, ripartono alle 14.30 «orario scomodo visto che i ragazzi arriverebbero tardi a casa con ripercussioni negative sullo studio pomeridiano». Le lamentele principali riguardano i genitori degli alunni che «vivono a Tito, ad Avigliano scalo, a Ruoti, a Vietri ma anche a Bucaletto, a Macchia Romana e a contrada Giarrossa». Siccome «le uscite anticipate producono solo scompiglio e distrazioni oltre che problemi legati alla didattica e alla regolarità delle lezioni» il diriente scolastico del “Gianturco” ha chiesto che ci si attivi affinché la partenza, di tutti gli autobus diretti nei paesi limitrofi e nelle contrade, avvenga alle 13.50 e non più alle 13.40».
SPAZIO ALLA MUSICA
La comunicazione artistica passa attraverso “Metropolitan” RAFFORZARE le istanze culturali e artistiche sul territorio cittadini, creare una vera e propria politica di rete adatta a concepire nuove forme di aggregazione giovanile e sociale. Sono questi i capisaldi della neonata associazione culturale Metropolitan, nata a Potenza grazie all'idea, partita due anni fa dei massimi responsabili della struttura aggregativi cittadina, si tratta del presidente Domenico Sileo e dei soci fondatori Giovanni Albano, Pierluigi Tancredi e Giuseppe Telesca. La sede dell'associazione Metropolitan è in via Isca del Pioppo. Il linguaggio musicale, la capacità di rendere vere le passioni dei giovani, l'assoluta sensibilità verso i problemi che affliggono le giovani generazioni, sono queste le basi principali della programmazione avviata dai vertici potentini.
Grazie ad una passione, ineliminabile, la musica, infatti i quattro responsabili hanno inteso creare una struttura nuova di zecca, che vede nella collaborazione fattiva con il Comune di Potenza una valida alternativa sul piano delle strategie e della comunicazione artistica. Vivere e far vivere le emozioni, mediante differenti mezzi di produzione e metodologie artistiche spesso duali ma sostanzialmente legate tra loro dal filo rosso dell'appeal con la cultura e la gestione artistica. Gli appassionati della musica potranno fare della sede di via Isca del Pioppo, un punto di riferimento costante, grazie alla sala d'incisione Panda Records. Una passione comune, dettata dall'esigenza di trasformare in arte e musica tutte le esperienze dei giovani. Quasi un segno del destino, visto e considerato che i
componenti hanno saputo cogliere ogni dettaglio per mettere in piedi una nuova formazione artistica. Metropolitan, viene fuori dal progetto Liberart che ha inteso far breccia sulle istanze e sulle richieste artistiche dei giovani rappresentanti dell'associazione che d'incanto e, grazie all'idea partorita nel 2007 hanno potuto dare vita e avviare una fase nuova della cultura cittadina. Gli ideali delle giovani generazioni, figli dei valori quotidiani faranno il resto, ma Metropolitan ha già le carte in regola per recitare e mettere in rete nuove relazioni canore. Non sono mancati i sacrifici per costituire questa politica di relazioni che in città potrebbe sviluppare associazionismo e forte formazione musicale. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Potenza 17
Martedì 29 settembre 2009
18 Potenza
Un’altra domenica al mercatino dell’usato
Anche nel capoluogo “La giornata del ciclamino”
Un sms di solidarietà per “integrare” la cecità
SI terrà domani con inizio alle 9.30, nell’aula magna dell’Università degli studi della Basilicata, il seminario di studio su “Le sfere della decisione nei processi politici e istituzionali”. Introdurrà e coordinerà i lavori il professore Francesco Panarelli, direttore del dipartimento di Scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’Università degli studi della Basilicata. Interverranno, come relatori, tra gli altri, i professori Aurelio Musi, dell’Università degli studi di Salerno, il professore Antonino De Francesco dell’Uiversità degli studi di Milano, Antonio Lerra, dell’Università degli studi della Basilicata.
SI terrà il prossimo 18 ottobre l’ultimo appuntamento per questa stagione del mercatino delle cose usate e d’altri tempi. L’iniziativa si svolgerà dalle 9 del mattino alle 22 della sera in largo Pignatari, in vico e largo Serrao. Per quanti avranno voglia di visitare le bancarelle - la maggior parte degli espositori sono lucani - ancora una volta la possibilità di curiosare tra oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d’epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d’antiquariato, usati, vecchi o antichi.
ANCHE nelle piazze del capoluogo domani, domenica 27 settembre, si terrà “La giornata nazionale del ciclamino”, organizzata dal Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia. La Giornata nazionale del ciclamino offre, anche quest’anno, la possibilità di partecipare alla raccolta fondi a favore della ricerca scientifica. Nel corso della giornata, presso i punti di distribuzione dei ciclamini, verrà fornito del materiale informativo e il pubblico potrà chiedere informazioni ed aggiornamenti su questa complessa patologia. La giornata ha come obiettivo, inoltre, quello di raccogliere fondi per la ricerca.
SI chiama “Sms solidale” la campagna che durerà dall’1 al 20 ottobre finalizzata alla raccolta fondi per il realizzando Centro di riabilitazione ed integrazione sociale dei ciechi pluriminoratiche. La conferenza stampa di presentazione del progetto si terrà giovedì primo ottobre alle ore 12 presso la sede sociale dell’Unione italiana dei ciechi e degli Ipovedenti di Potenza, in corso Garibaldi 2. La campagna si svolgerà su tutto il territorio nazionale grazie all’adesione di tutti i gestori telefonici: Telecom, Tim, Vodafone, wind e Tre. Porteranno la loro testimonianza genitori di non vedenti con minorazioni aggiuntive.
CONCORSO “OPERE D’ARTE”
NUOVA FERMATA
I migliori “scatti” secondo la camera di commercio RACCONTARE per immagini un territorio, cogliendo l'essenza di ciò che è intorno attraverso l'istinto, la tecnica, la rapidità o l'infinita pazienza. E' questa la sfida che la Camera di commercio di Potenza ha lanciato quest'anno ai partecipanti al concorso “Opere d'arte”, aperto al mondo della fotografia dopo aver esplorato, nelle diverse edizioni precedenti, la pittura, la scultura, l'artigianato artistico, la multimedialità. «Si è rinnovato anche quest'anno il connubio magico che abbiamo ideato tra arte ed economia - ha dichiarato, aprendo i lavori di consegna dei premi, il presidente della Camera di commercio, Pasquale Lamorte -. Riprodurre attraverso una sequenza di scatti paesaggi, oggetti, volti ha trasmesso enormi emozioni, ricordi, odori, suoni. Immagini che diventano testimonianza di come eravamo, di come siamo e, perché no, di come saremo. Sequenze che fermano il tempo in uno scatto e, nello stesso istante, permettono all'osservatore di conservare un pezzo della memoria, di condividere suggestioni che altrimenti correrebbero seriamente il rischio d'essere accantonate per sempre. Sulla scorta della crescente domanda di partecipazione e della consolidata partnership con l'amministrazione municipale del capoluogo, continueremo anche negli anni a venire su questo percorso, incentivando gli amatori a fare impresa e i professionisti a ricercare nell'innovazione la spinta per una proposta sempre più originale». Per la categoria professionisti, primo posto per Vincenzo Arturo Lardo, secondo per Arcangelo Palese, terzo premio a Federica Falabella, quarto a Salvatore Pentangelo, quinto ad Antonio Graziano Califano. Tra gli “amatori”, primo premio ad Alfredo Trombone, secondo a Vito Antonio Telesca, terzo a Lucio Cosentino (600). Il quarto premio è stato appannaggio di Gerardo Franco Messina, mentre per il quinto un ex aequo per Carmen Laurino e Claudia Grimaldi.
Potenza-Università
Ultima stazione
Foto di gruppo per i vincitori
CINEMA RANIERI Tito scalo - 0971/629470 Sala 1 Baari’a 18 - 21 Sala 2 District 9 17.45 - 20 - 22.15 Sala 3 G-Force 17 - 19 - 21 Sala 4 Bandslam -High school band 18 - 20.15 - 22.30 Sala 5 Il grande sogno 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 6 Basta che funzioni 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 L’era glaciale 3 17.30 Pelham 1-2- 3 19.30 - 21.40
DUE TORRI via Due Torri - 0971/21960 Baari’a 18.15 - 21
DON BOSCO p.zza Cagliari Chiuso
Baaria I CORTOMETRAGGI
Short movie festival 2009, i trionfatori NELLA splendida cornice della Sala dell'Arco del Comune di Potenza, davanti ad un'ampia ed interessata platea di giovani ed adulti, sono state effettuate le premiazioni ufficiali della kermesse di cinema internazionale dello Short movie festival Youth in action 2, la manifestazione internazionale realizzata dall'associazione Euro-Net (centro Europe Direct per la Basilicata). Molti i film in concorso (circa 50) e grande e complicato il lavoro svolto dalla giuria tutta lucana (composta da Angela Brindisi, Luca Acito, Massimo Lovisco, Luca Caricato, Silvana Lagrotta e Silvio Giordano), che ha dovuto faticare non poco per selezionare i corti da premiare, essendoci molte produzioni meritevoli di ottenere riconoscimenti. Alla fine nella categoria “Problemi del mondo” si è aggiudicato il premio di miglior film il rumeno Sàmuel Visky con il film Parttalan - Shoreless, nella categoria “Cittadinanza europea attiva” si è imposto, invece, il cortometraggio A day in the life of Panikos Chrisanthou dei ciprioti Spiros Christofi e George Kasolas, mentre nella sezione “Il mondo dei giovani volontari” il vincitore è stato il corto Key of Sol del Team “Movie and Photografy”. Più complicato è risultato assegnare il premio nella categoria “Interculturalità e diversità culturali”, dove si è registrato un ex-aequo tra Arafat
& I di Mahdi Fleifel ed Uropeans - Europeans di Ivan Menkachev e Zoran Misevski dalla Bulgaria. Durante la serata sono stati assegnati anche i premi di rappresentanza del Festival. Ad aggiudicarseli sono stati: l'italiano Pierluigi Ferrandini con il film Vietato Fermarsi , Alessandro Molatore con il film Children of Manila (premio di Rappresentanza “Giorgio Napolitano” per il miglior film italiano in concorso) l'israeliano Mirey Brantz con il film Six and half minutes in Tel Aviv (premio Potenza- Città Cultura Award assegnato dal sindaco di Potenza per il film con maggior pathos culturale). Infine una menzione speciale è stata assegnata ex-aequo a La Petite Mort - The Little Death di Zsalt Kato ed a 3 dny - 3 days di Zuzana Dublvà . Il direttore artistico del Festival, Gianluca Lagrotta, in conclusione, si è dichiarato molto soddisfatto della manifestazione ed ha promesso (con la speranza di trovare, in futuro, maggiori sostegni nelle istituzioni regionali) di profondere nuove energie per realizzare la fortunata iniziativa europea anche nel 2010, sempre in partenariato con altre associazioni locali ed internazionali. La serata si è conclusa al Carpe Diem openspace di Potenza dove sono stati proiettati tutti film vincitori.
MICHELE Fantastici e scoppiettanti auguri di buon onomastico alla luce della nostra vita. Da mamma, papà, zii e nonni.
NOVITA’ a partire da domani: due coppie di treni svolgeranno servizio viaggiatori presso la nuova fermata “Potenza Università”. Lo rende noto l'assessore alle Infrastrutture Opere Pubbliche e Mobilità Innocenzo Loguercio. «I treni individuati, da implementare con l'entrata in vigore del nuovo orario dal 13 dicembre 2009 - dichiara Loguercio - consentiranno all'utenza interessata di raggiungere il polo universitario in mattinata mentre il ritorno viene garantito da due treni pomeridiani». Nello specifico le due coppie di treni avranno i seguenti orari: In arrivo : -3507 Foggia - Potenza Università ore 9.05 - Potenza Centrale ore 9.13 - 3509 Melfi ore 8.36 - Potenza Università ore 9.45 - Potenza Centrale ore 9.51; In partenza: - 3534 Potenza Centrale ore 14.32 - Potenza Università ore 14.38 - Foggia ore 16.59; - 3542 Potenza Centrale ore 17.43 - Potenza Università ore 17.48 - Foggia ore 20.06. «Inoltre - continua l'assessore - Trenitalia ha individuato, nei pressi della fermata, due esercizi commerciali dove sarà possibile comprare i biglietti oltre all'istallazione di macchine emettitrici di biglietti presso l'Ateneo stesso. La messa in esercizio della fermata ferroviaria presso il polo universitario - ha concluso l’assessore Innocenzo Loguercio - rappresenta un risultato importante che implementa il trasporto regionale dedicando particolare attenzione al mondo universitario e studentesco. L'impegno della Regione sarà quello di proseguire verso l'ottimizzazione dei servizi».
UNA famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni. Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un'intera comunità
District 9 GLI alieni arrivati trent'anni fa sulla Terra convivono con gli esseri umani, anche se reclusi in un territorio chiamato District 9. Una compagnia privata, però, decide di sfruttare le armi extraterrestri.
Basta che funzioni DOPO aver fallito professionalmente, come marito e dopo un tentativo di suicidio, il re dei brontoloni Boris Yellnikoff, trascorre le giornate irritando gli amici che ancora gli restano.
NUMERI UTILI Farmacie di turno TURNO NOTTURNO 29 SETTEMBRE Perri piazza Matteotti, 12
0971/21148
Numeri utili Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo Servizio taxi
115 803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515 0971.53214 347.3015277
Enel
0971 331111
Italgas Guasti Acta Acqua Enel Protezione civile Acquedotto Lucano Prefettura Croce Rossa Anas Fondazione Antiusura Motorizzazione Esercito Avis Aias Difensore civico reg. Federconsumatori Adoconsum Adoc Basilicata
800 900999 0971 55616 813294 800.900 800 0971 469274 0971 53685 0971 419111 0971 411510 0971 608111 0971 51893 0971 54726 0971 444819 0971 442991 0971 45090 0971 415150 0971 34444 0971411144 0971 46393
Acu (Ass. cons. utenti)
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Cif (Centro it. femminile)
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Telefono Amico
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Telefono Donna
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Istituzioni Regione Basilicata
0971 668111
Provincia
0971 417111
Comune
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Ospedale San Carlo Pronto Soccorso Consultorio Asp
Centralino Rettore Direttore amm. Bibl. storico umanistica Bibl.tecnico scientifica Facoltà Agraria Facoltà Ingegneria Facoltà Lettere e Fil. Facoltà Scienze Provveditorato Ardsu Prevenzione e Protez.
0971 201111 0971 202106 0971 202107 0971 202513 0971 202780 0971 205606 0971 205032 0971 202472 0971 202217 0971 443681 0971 507011 0971 205640
Biblioteche e musei
Pronto soccorso Emergenza sanitaria
Ateneo
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Biblioteca Nazionale Biblioteca Provinciale Archivio di Stato Museo Provinciale Archivio stor. comunale Biblioteca per l’Infanzia Museo delle antiche genti di Lucania
0971 54829 0971 305013 097156144 0971444833 0971 51605 0971 274129
0971 305011
RISTORANTI POTENZA ANTICA OSTERIA MARCONI 0971-56900 C’ERA UNAVOLTA 0971-601217 AL DUOMO 0971-24848 MIMI’ 0971-37597 DUE TORRI 0971-411661 FILO D’ORO 0971-59245 LA TETTOIA 0971-24123 TAVERNA ORAZIANA 0971-273233 ISUCCIO 0971-471312 AMBROSIA 0971-34501 LA PRIMULA 0971-58310 AL NORD 0971-480025 AL POGGIO 0971-472137 BACCO 0971-410220 FUORI LE MURA 0971-25409 MOZART 0971-441295 NINFE 0971-470750 PANE E PEPERONCINO 0971-44462765 AL DRAGO 0971-445470
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SARA’presentato questa mattina, alle 9.30, nell’aula “Pasquale Di Lorenza” del carcere di Potenza, il progetto “Aria3” che prevede la realizzazione della Scuola specialistica per tecnici dell'industria cinematografica e televisiva e dei primi “Studios di produzione Cine-televisivo” all'interno della casa circondariale del capoluogo. Il progetto, che nasce con l'obiettivo di fornire strumenti e competenze professionali altamente qualificate a 25 persone tra i detenuti e i loro figli per affrontare il problema dell'accesso e del reinserimento nel mondo del lavoro in un dettore all'avanguardia come quello dell'industria cine-televisiva, affronta in maniera diretta il problema delle relazioni familiari nel contesto carcerario. Non solo ma punta anche sulla possibilità di fare impresa nel carcere. I partners principali del progetto Aria 3, sono le aziende leader in Italia del mercato della produzione tecnica cine-televisiva che interagendo con il Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria della Basilicata e con la Regione Basilicata, hanno strutturato l'agenzia “Aria3” agenzia territoriale per l'industria audiovisiva e cinematografica - Basilicata, finalizzata a sviluppare l'attività cinematografica e televisiva in Basilicata. La casa circondariale di Potenza parteciperà alla quindicesima edizione del “Medfilm festival 2009 - Cinema del Mediterraneo” a Roma nell'Anno europeo della creatività e Innovazione nella sezione Corti dalle Carceri con la produzione di un film breve sul tema dell'integrazione culturale dal titolo “Tre minuti e mezzo” del regista Luca Curto, protagonista l'attore Neri Marcorè. Hanno aderito al progetto attori di primo piano del cinema italiano Valerio Mastandrea, Cinzia Mascoli ed Elio Germano. Prenderanno parte alla conferenza stampa il Provveditore regionale dell'amministrazione enitenziaria Napoleone Gasparo, l'assessore regionale Antonio Autilio, il presidendella Provincia, Piero Lacorazza e quello del consiglio Palmiro Sacco, il sindaco Vito Santarsiero, il regista Luca Curto (direttore di ARIA3) il direttore della casa circondariale di Potenza, Michele Ferrandina e Giuseppe Palo, referente del progetto.
Potenza 19
Agenda
Martedì 29 settembre 2009
Processi politici e istituzionali e le sfere delle decisioni
IL PROGETTO
In carcere si punta su “Aria3”
Martedì 29 settembre 2009
APPUNTAMENTI
APPUNTAMENTI
Agenda
20 Ruoti L’accusa di un cittadino sulla responsabilità dell’ordine pubblico nelle manifestazioni
A chi spetta la vigilanza? Ma il sindaco: «Semplice invito a trovare un aiuto vista la carenza di vigili urbani» RUOTI - Manifestazioni culturali in piazza. In caso di incidenti, a chi la responsabilità? Secondo S. M, cittadino di Ruoti, spetta al sindaco. Sempre secondo S, M, il primo cittadino di Ruoti Angelo Salinardi, un’estate fa è venuto meno a questo compito. Siamo nel mese di luglio 2008. In occasione dell’estate ruotese, il rappresentante del centro di aggregazione giovanile (Pro Loco) di Ruoti e figlio del cittadino che ha lanciato la sollecitazione, chiede all’amministrazione comunale l’autorizzazione a usufruire di tre suoli cittadini - piazza sotto San Vito, piazza Mercato e villa Comunale - per eventi differenti che si svolgeranno in giorni diversi. Si tratta di proiezioni cinematografiche e serate musicali. Il sindaco rilascia regolarmente l’autorizzazione. Ciò che S.M contesta, però, è la postilla ai piedi del documento di rilascio, firmato dal sindaco. Nel documento, infatti, si legge: «Si precisa che il rappresentante del Centro di aggregazione giovanile, quale organizzatore delle manifestazioni, resta l’unica persona responsabile a qualsiasi effetto di eventuali incidenti che si dovessero verificare a persone o cose durante i festeggiamenti,
Una veduta di Ruoti
restandone completamente sollevata questa amministrazione e i funzionari ad essa dipendenti». A distanza di tempo e a manifestazione avvenuta, S. M tira fuori questa storia «per fare un appello alle istituzioni - dice affinché vengano eliminate altre ipotesi analoghe». Accusa il sindaco di essersi spogliato di ogni responsabilità venendo meno a uno dei suoi compiti: garantire l’ordine pubblico. Ha chiesto anche il parere di un legale, il quale, raggiunto telefonicamente, ha precisato: «Siamo di fronte a un atto illegit-
timo da parte dell’amministrazione comunale. Più precisamente, è quello che giuridicamente si definisce “atto viziato” in quanto ha una causa non corretta. Il primo responsabile dell’ordine pubblico è esclusivamente il sindaco. In quel provvedimento, invece, il primo cittadino va a spogliarsi di questo suo compito e illegittimamente attribuisce tutta la sua responsabilità al ragazzo. Questo, è responsabile solo di quello che fa in prima persona. Le responsabilità che gli attribuisce il sindaco sono oltre-
modo larghe». Messo al corrente della faccenda, Angelo Salinardi afferma: «Il senso del provvedimento era il seguente: non avendo vigili urbani sufficienti per garantire la sicurezza dei cittadini e degli organizzatori, si pregava il centro di aggregazione di provvedere alla vigilanza attraverso la protezione civile, per esempio. In caso di manifestazioni private, non sono obbligato a garantire la sicurezza. E’ chi organizza la manifestazione che si deve organizzare a riguardo». Anna Martino
La poesia di Accardo incanta a Tito TITO - Cantare l’amore in tutte le sue manifestazioni. E’ questa l’anima della poesia di Salvatore Accardo: «...come in un sogno/rubo le ali agli uccelli/e volo nel tuo universo/ fino a scomparire/tra le tue braccia/e nell’amore», chiude così la lirica “Amo”. Il poeta, lucano d’adozione, da tutti conosciuto perchè medico, si è rivelato attraverso “Una vita in versi” (Arduino Sacco edizioni) conquistatore di animi sensibili al dolce suono dei versi. Il libro, è stato presentato domenica sera nell’Auditorium di Tito alla presenza di un numeroso pubblico. Un’iniziativa promossa dall’Associazione “Donne ‘99”in collaborazione con “Il volo nella fantasia” e “sezione lucana Erasmo da Rotterdam”. Un’opportunità di fare e favorire la cultura, come il sindaco Pasquale Scavone ha detto nel saluto iniziale, ringraziando Accardo e le associazioni nonché il numeroso pubblico. La poesia di Accardo ha riscosso successo.
I suoi versi «dominati dalla presenza dell’amore e del sentimento rappresentano la bellezza del mondo»: questo il commento condiviso del relatore Bonsera e della presidente “Donne ‘99”, Salvia. Una serata che si è arricchita dalla lettura di alcune delle poesie di Accardo, ma anche dalla testimonianza di Angela Granata, coordinatrice “Erasmo” sulla figura del vate: «Uomo leale, ancorato a profondi valori e libero da ogni compromesso». Altro momento magico perla seratasonostati ipassi di tango a cura di giovani danzatori titesi. Un’atmosfera magica che solo la poesia sa trasmettere. Quella di Accardo ha regalato gioia e dispensato sogni. Una “risurrezione dei sentimenti” cantata in “Profumo di mimose”, lirica dai toni sensuali ma simboli dell’autentico sentimento: “...finchè/non comincio a bere/il piacere/dall’unica sorgente/che mi regala/il mio sogno d’amore...”. Maria De Carlo
Pignola Premiati i vincitori del concorso intitolato a Giulio Stolfi
Celebrato il magistrato poeta «dalle alte qualità morali» PIGNOLA - Va a Giorgio Linguaglossa, autore di Roma, il primo posto del premio nazionale di poesia “Giulio Stolfi”, curato dalla proloco “il Portale”. Domenica, alla presenza di un numeroso pubblico e di diverse personalità istituzionali della Regione, sono stati conferiti i riconoscimenti dedicati al magistrato, poeta e scrittore lucano curati dalla Pro-Loco “Il Portale” di Pignola. Erano naturalmente presenti i familiari dello scrittore a cui è dedicato il premio giunto ormai alla terza edizione. Primo classificato, dunque, Giorgio Linguaglossa a cui va anche il premio in denaro pe run valore di 800 euro, oltre a una pergamena e una xilografia di “Papa Giovanni Paolo II”.
Secondo classificato Giorgio Sica che, da Salerno, si aggiudica i 400 euro stanziato per il secondo posto. Mentre al terzo classificato Gloria Venturini, di Lendinara, in provincia di Rovingo è stato consegnato l’assegnato di 300 euro destinato al terzo posto del concorso. Durante la cerimonia il presidente della pro-loco, Bruno Albano, ha ricordato la recente scomparsa dell’adorata Rina Marsico, consorte del poeta Stolfi, sottolineando che «l’esistenza di entrambi i coniugi è stata caratterizzata da nobili sentimenti e da una profonda religiosità». Aprendo i lavori della serata, Albano ha richiamato al figura del magistrato: «Durante il lungo percorso di attività di questa associazione abbiamo avuto modo di conoscere e di apprez-
zare le nobili qualità morali e le alte competenze giuridiche, letterarie e poetiche di Giulio Stolfi che hanno fatto di lui una personalità di alto profilo e punto di riferimento nel vasto panorama giuridico, letterario e poetico regionale e nazionale». La giuria che ha esaminato gli elaborati era presieduta da Luigi Reina, preside della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno. Ne facevano parte il critico letterario Elio Andrioli, Rachele Zaza Padula e Mario Santoro che nell’incontro ha trattato il tema del “paesaggio e impegno sociale nella poesia lucana tra neorealismo e nuove sperimentazioni”. Durante la cerimonia, è toccato a Tommaso Sorrentino leggere alcuni versi di Stolfi.
Il tavolo della premiazione del concorso dedicato a Stolfi
Pietragalla Il bilancio delle attività estive e dei servizi dell’Avis
Pietragalla, oggi consiglio comunale: linee programmatiche e finanza
Partecipazione e solidarietà
PIETRAGALLA - E’stato convocato per la serata di oggi il consiglio comunale di Pietragalla che si svolgerà presso la sala consiliare del palazzo municipale in via Cadorna, a partire dalle ore 19. Si tratta del quarto consiglio comunale che si svolge a seguito delle risultanze amministrative dello scorso giugno in cui c’è stata l’affermazione del Partito democratico. Sono tre i punti all’ordine del giorno: si parte, al primo punto, con la discussione inerente le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato amministrativo. Si prosegue poi con il secondo argomento che concerne le variazioni di bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2009 provvedendo contenstualmente alla ratifica della deliberazione di giunta comunale numero 66 del 10 settembre 2009. Infine l’ultimo punto da ana-
PIETRAGALLA - E’ stata un’estate ricca di grandi soddisfazioni per la sezione locale dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue (Avis) grazie all’organizzazione di alcune iniziative a carattere sociale e sportivo che hanno coinvolto tanti soci e numerosi cittadini, tutti in maniera davvero partecipativa ed entusiasta. A luglio e agosto il centro estivo per bambini e bambine ha permesso loro (una ottantina i partecipanti complessivamente) di divertirsi e al tempo stesso di svolgere attività coinvolgenti e ricreative di tutto rilievo attraverso tutta una serie di laboratori scolastici e con la supervisione di animatori ed animatrici. Nel periodo di ferragosto la giornata dedicata alla passeggiata ecologica in bicicletta ha visto la nutrita partecipazione di circa settanta persone, di tutte le età, che
lizzare riguarda la verifica della stato di attuazione dei programmi e la salvaguardia degli equilibri di bilancio per l’esercizio finanziario 2009. Antonio Bevilacqua
hanno trascorso alcune ore a contatto con la natura. Inoltre la sede sociale ubicata in piazza Principe Umberto primo tutti i giorni nel pomeriggio ed in serata è aperta restando in tal modo a disposizione dei soci e dei cittadini. Dal punto di vista istituzionale gli incontri con la donazione del sangue hanno visto la presenza per ogni appuntamento mensile di circa venti soci per cui i risultati sostanziali sono in definitiva significativi. Dunque la partecipazione dei soci alle varie attività del gruppo Avis pietragallese è fattiva con una presenza costante e continua. Con la speranza che l’entusiasmo continui a crescere: il servizio reso dall’associazione è di vitale importanza. ant.be.
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Martedì 29 settembre 2009
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Muro Lucano Il prossimo 11 ottobre il ricercatore sarà nel suo paese natio
Festa grande per Domenico D’Arca MURO LUCANO - Un omaggio a Domenico D’Arca, il giovane ricercatore murese della “Columbia university” Il giovane ricercatore murese, che ha contribuito alla scoperta di un “gene anticancro”, arriverà nel suo paese natio il prossimo 11 ottobre. Un omaggio ai “muresi nel mondo” diventa così un riconoscimento a Domenico D’Arca, dell’equipe del professore Iavarone della “Colombia universtiy. In occasione della visita di D’Arca si terrà un interessante dibattito, all’ospedale San Gerardo Maiella di Muro Lucano, con un parterre d’eccezione.
Previsti gli interventi del primo cittadino, Gerardo Mariani e del Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito De Filippo. A seguire il Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata, Prospero De Franchi, l’Assessore al Dipartimento alla Salute, Antonio Potenza, l’assessore alle Attività Produttive, Gennaro Straziuso, il direttore Generale dell’Asl, Pasquale Amendola, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera “S. Carlo, Giovanni De Costanzo, il direttore Generale del Crob di Rionero, Rocco Maglietta, il Direttore Amministrativo dell’Asl di Potenza, Giuseppe Cugno, il direttore Sanitario
San Carlo, Agostino Pennacchia e il preside dell a Facoltà di Scienze Matematiche dell’Unibas, Faustino Bisaccia. Coordinerà i lavori il giornalista Antonio Fiscella. D’Arca e i suoi colleghi, dopo un intenso periodo di studio e di lavoro, sono giunti alla scoperta di un gene anticancro dimostrando in tal modo il proprio valore fuori dai confini regionali e nazionali. Per il sindaco Mariani “è necessario che le Istituzioni a tutti i livelli incentivino sotto ogni forma l’operato dei tanti giovani che si sacrificano fuori regione e che raggiungono risultati brillanti come nel caso del Dott. Domenico D’Ar-
Una veduta di Muro Lucano
ca. L’amministrazione comunale è a disposizione «di tutti quei cittadini che dimostrano il loro valore fuori dai confini regionali e nazionali ed è orgogliosa del cammino
umano e professionale da loro compiuto e si augura che in tanti possano seguire un percorso roseo, sulle orme di coloro i quali si sono già affermati a tutti i livelli».
Bella Progetto al Comprensivo
Muro Lucano Il 3 e il 4 ottobre in piazza don Minzoni
Tanti bimbi a lezione di affettività
Quarantotto piante di orchidea in difesa dei diritti dell’infanzia
Alcuni dei bimbi che hanno partecipato al progetto
BELLA - Al via da ieri il progetto “Educazione all'affettività” all' Istituto comprensivo di Bella. Un lavoro sinergico tra il servizio sanitario regionale di Basilicata, l'Azienda sanitaria locale di Potenza e l'unità Operativa delle Attività consultoriali, coordinata da Liliana Romano. A renderlo noto è il dirigente scolastico, Mario Coviello. «Dal 2003 l'educazione sessuale ben si colloca all'interno di un curriculum scolastico - ha detto Coviello - in quanto costituisce il centro unificante e nello stesso tempo trasversale di tutte le discipline. L'obbiettivo che questa educazione si propone è non solo quello di rendere i ragazzi consapevoli delle relazioni nella sfera sessuale, ma soprattutto di far crescere in loro un'attenzione per lo sviluppo personale e sociale proprio e altrui, oltre che quello di promuovere l'autostima e il sentirsi bene nella propria pelle». L'Istituto comprensivo di Bella da cinque anni è «consapevole di sviluppare negli alunni, anche con l'educazione all'affettività, capacità di ascolto ed espressione dei propri sentimenti, della propria interiorità, nel rispetto degli altri». Sono queste capacità fondamentali per avere un buon rapporto con se stessi e saper intrattenere buone
relazioni con gli altri. «Tutto questo ha ovvi risvolti positivi sulla società prosegue Coviello - meno violenza e più dialogo. D'altre parte rendere consapevoli i ragazzi delle scelte affettive e sessuali è fondamentale per la difesa della salute e della vita di ognuno. Gli adolescenti che frequentano la scuola sono in una fase di crescita e grandi cambiamenti fisici e psicologici». Attraverso« i messaggini, facebook, ascoltando le canzoni e con i video dei loro cantanti preferiti - ha proseguito Coviello - si raccontano, soprattutto agli amici. Sono bombardati da modelli televisivi diseducativi e pericolosi. Penso ad “Amici”, al “ Grande Fratello”che presentano “vincenti” i belli, muscolosi, le rifatte, modelli falsi e irraggiungibili per i nostri ragazzi». Nei mesi di ottobre e novembre la pediatra adolescentologa, Ornella De Franco, avrà tre incontri di due ore con i 33 alunni di terza media per affrontare le funzioni della sessualità, la contraccezione, la conquista dell'identità maschile e femminile. Il primo step in aula è a cura delle insegnanti Giuliana Cioce, Tarantino Elisa e Ferrone Licia, in collaborazione con l'intero consiglio di classe. Angela Scelzo
MURO LUCANO - La due giorni della solidarietà riparte nel prossimo weekend. I prossimi 3 e 4 ottobre 2009 torna l'appuntamento con l'orchidea Unicef per i bambini, in oltre 1800 piazze italiane. L'iniziativa secondo i dati forniti dall'UNICef (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) coinvolgerà 10.000 volontari, oltre ai numerosi testimonial che vanno da Totti alla nostra Salluzzi, impegnati a distribuire sul territorio nazionale oltre 140.000 orchidee per la raccolta fondi utili a realizzare progetti ed iniziative per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza. L'Unicef scende in campo con una significativa mobilitazione, per accendere i riflettori sulle emergenze dimenticate del pianeta, condividendo con i donatori storie che raccontano di diritti violati. I fondi raccolti con la vendita dell'orchidea e con l'sms solidale (48545), come precisa il Presidente dell'Unicef Italia Vincenzo Spadafora, “sosteranno interventi salva-vita per i bambini in sei paesi dell'Africa centrale e occidentale, quali Benin, Re-
La manifestazione dello scorso anno
pubblica Democratica del Congo, Guinea Bissau, Ghana, Senegal e Togo, finanziando la “Acd Accelerated child survival and development”. Tale progetto prevede un pacchetto integrato di interventi con alimenti, vaccinazioni, vitamina A, zanzariere e altri strumenti essenziali per la sopravvivenza dei bambini. Anche il nostro territorio risponde all'appello, dimostrando,
grande sensibilità e maturità. Sabato e domenica, a partire dalle 9, in piazza Don Minzoni a Muro Lucano 48 piantine di orchidee saranno presenti per testimoniare il senso di solidarietà e di consapevolezza dei lucani, molto sensibili alle problematiche giovanili. L'iniziativa è di una giovane studente e dottoressa in informatica, Nunzia Diovisalvi, che ha voluto gettare
un sasso nello stagno del volontariato essendo da poco diventata referente e prima associata dell'Unicef a Muro Lucano. Per Nunzia si tratta di un vero battesimo a tutti gli effetti perché inaugura nel centro, in cui ha sede la comunità montana del Marmo Platano e dove la solidarietà sta di casa, una nuova esperienza di volontariato. Carmine Pepe
A Trivigno successo per le “Giornate del patrimonio” TRIVIGNO - Ha riscosso una buona partecipazione di pubblico, soprattutto giovanile, il suggestivo appuntamento culturale che ha preso vita nell'ultimo weekend a Trivigno nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 settembre 2009. In quei dì si sono celebrate le Giornate Europee del Patrimonio, fortemente volute dal Consiglio d'Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Le giornate organizzate dall'Amministrazione Comunale di Trivigno e dalla sede di Potenza dell'Archeoclub d'Italia, hanno visto partecipe e patrocinante, come ogni anno, anche il Ministero per i Beni e per le Attività Culturali. Sabato nel comune lucano, sito a pochi chilometri da Potenza, nel corso di un'affollata conferenza, è stato illustrato dal sindaco Michele Marino il programma e le finalità delle attività, mentre il Professor Pietro Tamburrano ha sviluppato un intervento sulla storia del monachesimo bizantino a San Leo di Trivigno. A seguire il Coro Polifonico “Trivigno e le Due Sicilie” si è esibito in alcuni canti della tradizione mediterranea. A chiusura della serata è stata inaugurata la mostra di Silve-
stro Lazzari inerente il patrimonio del territorio e dell'ambiente di Trivigno ricco di bellezze naturali e di un'architettura urbana rimasta intatta sino ad oggi. La mostra rimarrà aperta sino a dicembre presso il Comune e contiene immagini dallo spazio con indicazione dei nuclei del territorio comunale a maggior valenza ambientale, paesistica, architettonica e naturalistica. Un grande consenso di pubblico si è registrato domenica 27 settembre con la manifestazione “Borgo a porte aperte”guidata dall'archeologa Mara Romaniello, che ha descritto le caratteristiche monumentali, artistiche e la storia legata al feudalesimo ed all'epoca del brigantaggio. La serata si è chiusa con una magistrale esibizione canora, in costume d'epoca, a cura dell'Associazione “Ambasciatori Lucani”di Potenza, guidati da Leo Nuzzaci, formata da un gruppo di musicisti e cantanti di elevato livello artistico: dal maestro Antonio Cinefra di Trivigno, chitarra, mandolino, voce e arrangiatore dei brani musicali, da Leonardo Nuzzaci tamburello e voce, Michele Perrone chitarra e basso, Stefano Sarubbi fisarmonica, il meteorologo Gaetano Brindisi fisarmonica, Daniele Cala-
brese voce e chitarra, Dolores Nicastro voce, la piccola Sabrina De Biasi figlia d'arte e damigella nella rappresentazione delle serenate in compagnia di Sonia Mauro ragazza sul balcone. Il gruppo etno-popolare ha scelto accuratamente i brani da presentare in mix ben riuscito con la storicità dei fatti narrati dai racconti di Giovanni Rubino, facendo rivivere luoghi e personaggi di un tempo. Si è creata una sorta di osmosi tra artisti e pubblico presente, tra fatti narrati, cantati ed emozioni suscitate: tali da far scappare anche qualche lacrimuccia. Soprattutto quando è stata generata la storia sfortunata di Monna Lisa, morta forse suicida, cadendo dalla famosa rupe del paese alla quale ha fatto da sfondo la straziante canzone lucana "La Spiga Rossa" narrante la disperazione di un amore non corrisposto, magistralmente interpretata da Dolores Nicastro. Gli aspetti gastronomici ed organizzativi della manifestazione, molto apprezzati dal pubblico presente, sono stati infine curati dalla Pro Loco e dall'AVIS di Trivigno, sotto la direzione di Antonio Potenza presidente della Pro Loco. c.p.
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Lettera del Provinciale dell’ordine. A guidare la comunità sarà padre Giuseppe Pesce
I Trinitari restano a Venosa Torna il sereno in parrocchia dopo una settimana di voci, smentite e polemiche VENOSA - Continueranno a svolgere la loro missione nella Parrocchia dell'Immacolata di Venosa! La notizia della permanenza dei Padri Trinitari, data congiuntamente dal Ministro Provinciale dell'Ordine dei Trinitari, Padre Nicola Rocca, e dal Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons. Gianfranco Todisco, riporta la serenità nella comunità venosina, dopo una settimana di passione, caratterizzata da malintesi e fraintendimenti, che avevano creato tensioni e rancori tra fedeli e cittadini. A guidare la Parrocchia sarà Padre Giuseppe Pesce, coadiuvato come viceparroco da Padre Pasquale, del Madagascar, e da Padre Sergio, giovane sacerdote congolese. Come si ricorderà la notizia dell'abbandono della parrocchia dell'Immacolata da parte dei Trinitari aveva provocato confusione e amarezza tra i cittadini e aveva spinto alcuni fedeli ad assumere iniziative “forti” per scongiurare la partenza. La confusione, inoltre, era alimentata da voci incontrollate, che parlavano di conflitti tra Ordine dei Trinitari e Vescovo e di «atteggiamento razzista», smentito poi dai fatti, da parte di mons. Todisco, che
La chiesa parrocchiale dell’Immacolata di Venosa
CLANDESTINO DAY A VENOSA Simonetti solidale con il Comitato VENOSA - «La manifestazione di Venosa in occasione del “Clan Destino Day” ha segnato la ripresa dell’iniziativa anche in Basilicata, grazie al Comitato per la Difesa dei Migranti da tempo impegnato in una battaglia di civiltà e ad altre associazioni di volontariato, contro le normative sull'immigrazione contenute nel pacchetto sicurezza e nella legge 94, e in primis l´introduzione del reato di clandestinità». E’ quanto evidenzia la presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti, per la quale «la legge voluta dal Governo di centrodestra, se da un lato sancisce la potenziale criminalizzazione di tutte le persone migranti presenti nel nostro Paese (l´ultima analogia normativa è riscontrabile nelle leggi razziali del periodo fascista), d’altra parte è il segnale preoccupante e doloroso di come in Italia sia andato affermandosi un pesante clima di razzismo e intolleranza nei confronti degli stranieri che vivono e lavorano nelle nostre città». Simonetti aggiunge che «è particolarmente grave il comportamento di quegli amministratori locali dell’Alto Bradano che si sono opposti all’utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione per dare una risposta immediata ai problemi che riguardano le condizioni di vita di quegli immigrati venuti nelle campagne lucane per la raccolta dei prodotti ortofrutticoli».
si rifiutava di affidare la parrocchia a due sacerdoti africani. Per riportare la serenità nella comunità locale il Padre Provinciale dei Trinitari si rivolge direttamente ai fedeli con una lettera, che ripercorre le varie fasi della vicenda ed evidenzia la coerenza del comportamento del Vescovo. In particolare, Padre Nicola Rocca sottolinea che ricevuta la richiesta di padre Orlando di essere dispensato dal ministero per motivi di salute, l'Ordine aveva fatto al Vescovo i
nomi di due sacerdoti di colore: Padre Pasquale e Padre Sergio. «Come già avvenuto nel passato, il vescovo è stato contento di accogliere questi due confratelli - scrive Padre Nicola - Tuttavia, come una recente nota della Conferenza Episcopale ha ribadito, il parroco deve avere necessariamente la cittadinanza italiana, anche se una recente interpretazione delle norme concordatarie da parte della Cei, permette ad un sacerdote straniero, privo di cittadinanza italia-
na, di celebrare validamente un matrimonio concordatario. Pertanto il Vescovo, nel rispetto di tale disposizione, ha chiesto che fosse seguita questa norma, per garantire un minimo di continuità e stabilità del parroco». Non avendo sacerdoti italiani disponibili, il Provinciale ha dovuto comunicare al Vescovo la decisione di rinunciare alla Parrocchia. «Senza, però mai mettere in discussione la presenza dei Padri Trinitari in Venosa (nell'Istituto per disabili
ndr), come è stato erroneamente paventato - precisa Padre Nicola - Grande dolore ha provocato la veemente reazione di alcuni, estranea ad ogni stile cristiano, con la quale sono state diffuse insinuazioni sul conto del Vescovo, indegne di uomini e donne di fede». La situazione si è sbloccata quando Padre Giuseppe Pesce, su invito del Provinciale dei Trinitari, ha dato la sua disponibilità ad assumere la responsabilità di parroco. «Ricordo a tutti che non
c'è Chiesa senza comunione con il Vescovo, il Padre nella fede - conclude Padre Nicola- al quale invito tutti a rinnovare i nostri sentimenti di sincera e piena fiducia filiale in lui e nel suo operato». Si chiude, così, una triste vicenda, che ha creato sofferenza tra i vari attori (Trinitari -Vescovo-Fedeli), che non erano in conflitto tra di loro, ma erano accomunati dalla volontà di cercare la soluzione migliore per la comunità locale. Giuseppe Orlando
Preghiera e impegno per le associazioni
La segnalazione di Ventricelli
La città di Venosa ospita le confraternite diocesane
Genzano, discarica in contrada Pago
VENOSA-In preghiera hanno percorso le strade di Venosa per partecipare al XII Raduno diocesano delle Confraternite. Erano uomini e donne, giovani e anziani, professionisti, operai, artigiani che indossano una mozzetta o una fascia, innalzano un gonfalone per testimoniare pubblicamente la loro fede. Gli organizzatori della manifestazione hanno acceso i riflettori proprio sulle modalità con cui ogni singolo confratello deve essere testimone della propria fede. Su questo argomento, appunto, nella concattedrale S.Andrea di Venosa si è svolto il convegno sul tema “Anno sacerdotaleLe confraternite al servizio della Chiesa in collaborazione con il clero diocesano”. “Il tema di oggi non è stato scelto a caso- ha sottolineato Salvatore Cappiello, delegato vescovile per le confraternite- In esso si racchiude tutto il lavoro da svolgere in favore della Chiesa, sia dei laici che dei sacerdoti. Lavorare insieme per un unico scopo, cioè per Cristo: E noi questo volgiamo fare!”Da queste premesse si è sviluppata una riflessione sulle collaborazioni che i confratelli, in quanto laici, cristiani, cattolici impegnati nelle varie realtà, debbono realizzare con i sacerdoti. Una collaborazione resa ancor più dispensabile, visto il calo delle vocazioni. Ma non solo per questo!. “E' necessario che i cristiani divengano sempre più attori protagonisti per ricordare messaggio di Cristo “Fate agli altri quello che vorreste fosse atto a voiha sottolineato Padre Raffaele- E le confraternite possono contribuire a formare una nuova coscienza tra i fedeli e a formare le nove generazioni”. A questi nuovi compiti le confraternite si stanno già predisponendo, aprendo sempre più le porte ai giovani e dimostrandosi sensibili all'innovazione per adeguare statuti e programmi alle nuove esigenze della società. “In quanto cristiani abbiamo il dovere di manifestare la nostra
fede non solo all'interno dei gruppi di appartenenze ma anche all'esterno- ha sintetizzato Bruno Tamburriello, sindaco di Venosa, nel salutare i partecipanti al raduno- Abbiamo il compito di testimoniare la nostra fede di cristiani nella vita di tutti i giorni, anche quando svolgiamo le funzioni di Amministratori!”. Una riflessione a tutto campo sulla importanza della tradizione nel trasmettere la fede alle nuove generazioni attraverso la pratica della carità, è stata sviluppata dal teologo don Pasqualino Basta. Tredici le confraternite che hanno partecipato all'incndrosvoltosi nella cittadina oraziana: Confraternita Regina degli Apostoli - Venosa; Confraternita S.Maria del Suffragio - Melfi; Confraternita S.Rocco - Venosa; Confraternita SS.Crocifisso - Forenza; Confraternita S.Maria ad Nives-Melfi; Confraternita
La sfilata delle confraternite
Pio Monte dei Morti-Venosa; Confraternita Maria SS. del Carmelo-Rionero; Confraternita S.Rocco e S. Attanasio Barile; Confrtarnita S.Giovanni Battista - Venosa; Confraternita Maria SS. del Monte Carmelo - Melfi; Confraternita del S.Rosario - Rapone;Confaternia SS.sacramento - Venosa; Confraternita S.Antonio - Forenza. g. o.
Genzano La richiesta del medico Mincarone
«Tempi celeri per il 118» GENZANO - “Il 118 informa…” «Le norme sanitarie dirette al cittadino rientrano in un programma auspicabile per la salute pubblica - dichiara il medico Alfredo Mincarone, membro del Comitato contro la discarica. La richiesta di soccorso al 118 si consuma in tempi eccessivamente lunghi che potrebbero risultare fatali per la vita umana. L'iter burocratico si dipana lungo le seguenti fasi: avvio del 118 dopo il segnale, arrivo e valutazione da parte dell'infermiere secondo criteri stabiliti, invio di richiesta alla Centrale Operativa che decide soltanto in caso di codice rosso di inviare l'ambulanza medicale o il centro mobile di rianimazione. Il comune di Genzano
dipende dall'ex Asl N 1 di Venosa ed è penalizzato dalla viabilità dissestata oltre che dai tempi di percorrenza che creano disagio negli utenti». Come si possono accorciare i tempi? Il dott. Alfredo Mincarone - ci fornisce dei suggerimenti: «occorre avere a disposizione l'ambulanza medicale sul posto o dislocare più ambulanze medicali sul territorio o informare il cittadino in modo adeguato sul da farsi. È necessario informare non solo i sanitari ma anche gli amministratori sull'uso del 118. Un opportuno corso di educazione sanitaria consentirà al cittadino di sapere come, quando e perché attivare tale servizio». an. me.
GENZANO - Il detective delle discariche abusive, alias Salvatore Ventricelli, origlia, rimugina ed annota nel suo taccuino. Sotto i riflettori del giornale in questa puntata è Contrada Pago, una zona che per molti è scossa dal dissesto idrogeologico. In questo fazzoletto di terra, per via della mano dell'uomo è stato modificato il percorso naturale dell'acqua piovana con la costruzione di canali di enorme profondità che hanno portato a valle rifiuti di ogni genere: bidoni e fusti metallici. La famiglia Anelli, residente in zona, manifesta le sue rimostranze. «Un giorno tornai a casa dal paese - racconta un membro della famiglia - e vidi crollare l'asfalto, sotto la cui superficie vi era una tubazione di fogna che si era otturata, provocando la corrosione della terra sovrastante». «Mi fermai - ha continuato - appena in tempo di fronte al pericolo, altrimenti sarei stato inghiottito dalla voragine. Io e la mia famiglia abbiamo dato l'allarme ai vigili, agli amministratori comunali e al responsabile dell'Area tecnica, giunto sul posto con l'ausilio dei tecnici dell'acquedotto. Sono stati eseguiti dei lavori superficiali, spendendo soldi al vento protesta la famiglia. I detri-
ti che giungono a valle sono quelli che si ammucchiano intorno alla tubazione di fogna, ostruendo il flusso dell'acqua, che fuoriesce in superficie, allagando la zona e ingombrando il passaggio verso l'abitazione. Il clou si è raggiunto con l'inquinamento di un pozzo atavico demaniale, risalente a trecento anni fa. In base al certificato d'analisi l'acqua non è più potabile». La famiglia Anelli si augura che un progetto serio che elimini gli inconvenienti sopraddetti venga realizzato al più presto dagli amministratori. Inoltre la stessa stimola l'allestimento di un guardrail o di una protezione sul ciglio della stradina asfaltata d'accesso all'abitazione, per evitare che qualsiasi automezzo o le persone piombino nel canale, venutosi a creare in seguito alla deviazione del corso d'acqua. È auspicabile che l'intervento venga eseguito prima della stagione invernale per scongiurare i pericoli maggiori che si verranno a creare con le precipitazioni e con le nevicate conclude la famiglia Anelli. Il consigliere di minoranza, Salvatore Ventricelli, esprime il suo disappunto innanzi al disastro ambientale in attesa che il luogo venga ripristinato in tempi brevi. Angela Menchise
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Melfi «Ha violato l’articolo 331 del Codice di procedura penale» Rionero Scuola primaria
Termodistruttore, Bolognetti L’intitolazione denuncia Bove dell’Arpab della discordia MELFI - Dalle parole ai fatti. Maurizio Bolognetti, che nei giorni scorsi aveva esternato perplessità sulle dichiarazioni del coordinatore provinciale dell'Arpab Bruno Bove, passa alle vie legali. In data 26 settembre si è presentato alla stazione di Latronico dei carabinieri e lo ha denunciato per violazione dell'articolo 331 del Codice di procedura penale. Pomo della discordia le parole rese dal dirigente dell'Arpab in un'intervista al Tg3, in cui paventava la conoscenza dell'inquinamento «fin dal marzo 2008». Bolognetti in una successiva dichiarazione rese alla stampa ha considerato «sconcertante se si considera la mission dell'Agenzia per l'ambiente e il fatto che dal 2002 l'Arpab è tenuta al monitoraggio delle matrici ambientali del vulture-melfese». Per il leader regionale dei radicali «L'operato dell'Agenzia fa a pugni con quanto è dato leggere sul sito della stessa: “L'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata (Arpab) è preposta al monitoraggio e
In alto termodistruttore Fenice
al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell'ambiente, informa la cittadinanza sullo stato dell'ambiente e promuove cultura e comportamenti coerenti con i principi e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”. Fatto sta che da questo bel quadretto emerge la definitiva conferma che per
almeno 13 mesi, e sottolineo “almeno”, nessuno ha comunicato al Sindaco di Melfi, al Prefetto e a tutti gli enti interessati la presenza di agenti inquinanti cancerogeni nella falda acquifera del fiume Ofanto». «La dichiarazione di Bove non solo è sconcertante, non solo ci ha lasciati attoniti, ma da essa emerge
una chiara e macroscopica notizia di reato: omissione di atti d'ufficio, violazione dell'art. 331 del codice di procedura penale». Da qui la denuncia, che spera Bolognetti, possa fare finalmente luce sulle responsabilità per l'inquinamento delle falde acquifere nei pressi della Fenice di Melfi.
RIONERO – L’intitolazione della scuola primaria di Rionero in Vulture a Michele Preziuso, in programma per questa mattina, non ha trovato la condivisione delle locali famiglie Rubino e Catenacci. Queste attraverso il loro rappresentante Giuseppe Catenacci hanno manifestato il loro dissenso al dirigente scolastico Pinto Gerardo Antonio, ai componenti del collegio dei docenti e del consiglio di circolo nonché a Giuseppe Chieppa, presidente della commissione docenti preposta alla intitolazione della scuola primaria di Rionero. Giuseppe Catenacci così scrive nella sua missiva. «A nome delle famiglie Rubino e Catenacci sento il dovere morale e l’urgenza di scrivere la presente per comprendere il senso dell’evento che coinvolgerà prossimamente la Scuola Primaria di Rionero in Vulture. Solo in data 23 settembre ho appreso per caso, leggendo un manifesto pubblico, che il giorno 29 settembre si terrà una manifestazione per l’intitolazione della Scuola Primaria di Rionero in Vulture,
alla quale parteciperanno figure istituzionali della nostra Regione e della nostra Città. L’intitolazione della scuola elementare alla Direttrice Maria Catenacci Rubino non c’è più? Si cancella così la storia di un paese ed il ricordo degli uomini che l’hanno fatta, soprattutto nella scuola, luogo di diffusione dell’istruzione e della cultura, i cui meriti sono ancora maggiori se si pensa alle fatiche affrontate per diffondere la pratica dell’istruzione elementare in un paese arretrato come era la Rionero degli anni’30. Ricordo che la mia prozia divenne la prima direttrice didattica di Rionero nel 1923, a soli 25 anni. Perché una istituzione educativa, in tutte le sue articolazioni, improvvisa dall’oggi a domani una cancellazione della memoria della signora Maria Catenacci Rubino? Esprimo tutto il mio personale rammarico e il dispiacere profondo che ho provato come parente e come cittadino di questa città: la storia non si cancella né si riscrive. Firmato Giuseppe Catenacci». Michele Rizzo
Operazione dei carabinieri
Atella Dibattito nell’ambito del progetto “Discorsi sulla Costituzione”
Spaccio a Melfi Arrestato giovane
Si è concluso il ciclo di incontri organizzati da “La Torre”
Un arresto per detenzione di droga ai fini di spaccio e un altro per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. E' questo il risultato di due differenti operazioni portate a termine dai militari dell'Arma rispettivamente a Melfi e Lavello. Nella città di Federico i carabinieri, coordinati dal capitano Antonio contente, hanno arresta il ventunenne B.R. Nei giorni scorsi i militari del nucleo operativo e radiomobile verso le ore 23, hanno fermato il giovane su un'utilitaria e dopo un'accurata perquisizione personale e dell'autovet-
tura hanno rinvenuto circa 10 grammi di marijuana, 2 grammi di hashish e 20 semi di marijuana. In casa sono stati trovati ulteriori 60 grammi di marijuana. A Lavello, invece, la locale stazione carabinieri hanno messo le manette a T.M. pregiudicato 29enne del luogo, già noto alle forze dell'ordine in quanto, sottoposto all'obbligo di soggiorno in quel comune. I militari dell'Arma lo hanno bloccato sulla ss 529 in compagnia di un 21enne del luogo di un grammo di cocaina. I due soggetti venivano anche segnalati al prefetto di potenza come assuntori di cocaina per uso personale.
Dalla parte dell’etica pubblica ATELLA - Si è concluso ad Atella, con una serata dedicata all’Etica Pubblica ed Educazione alla Legalità, la serie di incontri organizzati dal Circolo di Cultura “La Torre” nell’ambito del progetto “Discorsi sulla Costituzione”, con il patrocinio del Comune di Atella e della Regione Basilicata. Coordinatore dei lavori il Presidente del circolo, il direttore Lorenzo Lupo, per il quale «si è scelto di dedicare l’ultimo incontro dei Discorsi sulla Costituzione al tema dell’etica pubblica ritenendolo sia di scottante attualità quanto importante fonte di dibattito e spunto di idee per i giovani, per i quali questi incontri sulla Costituzione sono stati pensati». Relatore dell’ultima serata il direttore de “Il Quotidiano di Basilicata” Paride Leporace, che attraverso la storia di idee e personaggi chiave del pensiero del giornalismo, dal fascismo ad oggi,
ha tracciato per grandi linee la storia del pensiero dell’etica pubblica e della scala valoriale sintetizzati nella Costituzione italiana. Alla fine dell’intervento, il commosso ricordo dei giudici antimafia Saetta e Terranova e del poliziotto Lenin Mancuso, nell’anniversario della loro scompar-
sa, e del giudice Lauri, scomparso pochi giorni fa. Molto vivace il confronto tra il pubblico e il relatore. Sono intervenuti il vicesindaco di Atella Canio Petrino, Luigi Lorusso, Angelo Petrino, Vincenzo Lorusso, Ilario Bochicchio e Donato Mazzeo. Quest’ultimo ha lodato la rinascita del circolo “La Torre” di cui aveva fatto parte in gioventù, e in ricordo di quelle felici stagioni ha mostrato una vecchia foto (che riproduciamo a sinistra) scattata al Castello di Melfi nel 1970 in occasione dei corsi di studi meridionalisti organizzati dal circolo dove si vedono più giovani il direttore Lupo, Mimì Telesca, Francesco Arnau, Angelo Tataranno, Giuseppe Pariso, Donato Ruggieri, Giovanni Oliva, Donato Dilucchio, Antonio Delicio e lo stesso Mazzeo. Un bel modo per far stringere la mano tra passato e presente.
L’INTERVENTO di GIOVANNI A. CHIEPPA* Sul noto supermercato di Rionero, onde evitare la diffusione di notizie non corrette e destituite di ogni fondamento, si precisa quanto segue. L'ordinanza del consiglio di stato del 18 settembre scorso è un provvedimento provvisorio, suscettibile di essere impugnato per violazione di legge e comunque aperto fino alla trattazione della fase di merito; In sè parla genericamente dell'art. 11 della nuova legge regionale della basilicata del 30 settembre 2008 nr. 23, senza specificare se si riferisce al primo comma o al quarto che inerisce agli esercizi di vicinato commerciale. Si tratta di una decisione sommaria non condivisibile in punto
Chieppa: «La verità sul caso Ami» di fatto e di diritto in quanto non in linea con le finalità della stessa legge richiamata. Nel merito vanno ricordate le seguenti decisioni del Tar di Basilicata : sentenza, passata in giudicato, del 26 giugno 2008 sul regime di promiscuità giuridica tra la destinazione urbanistica e destinazione d'uso, trattandosi di una zona omogenea di tipo B secondo il Prg del 17 maggio 1988 nr. 914 ; ordinanza del 26 marzo 2009 ,oltre la domanda di rilascio della nuova agibilità presentata il 17 Aprile 2009, alla quale
il comune di rionero non ha dato risposta nei termini, formandosi il silenzio assenso ai sensi dell'art. 25 ,comma IV, del Dpr 2001\380 testo unico sull'edilizia; Il diniego è arrivato dopo 64 giorni, ovvero molto oltre il termine di legge. Questi elementi di valutazione imprescindibili sono intervenuti dopo il 20 Marzo 2009, data di notifica del provvedimento della revoca d'ufficio della Dia rilasciata all'interessato. L'ordinanza del consiglio di Stato non spaventa nessuno e riguarda solo la legge
regionale della Basilicata nr. 23 di cui sopra, mentre le questioni sostanziali di merito della fattispecie sono rimaste immutate , in quanto definite dal Tar di basilicata . Allo stato, pertanto, la struttura possiede: destinazione urbanistica secondo il prg in vigore del 1988, destinazione d'uso e due agibilità, quella del 1955 mai revocata dal comune di Rionero e quella acquisita mediante silenzio assenso.(17 Aprile- 17 maggio 2009), certificato igienico sanitario del 02.12.2008. Motivo per cui
prima di adottare qualsiasi provvedimento ( che sarebbe ingiusto ed illegittimo, nonchè impugnabile davanti al Tar di Basilicata) , ci penserei mille volte, atteso che qualcuno potrebbe rimetterci di persona , non trascurando anche di valutare il probabile comportamento sotto il profilo penale. Sul piano politico, il Pdci di Rionero, del quale bisognerà liberarsi quanto prima, pena la sofferenza della coalizione di centrosinistra, farebbe bene a chiedere scusa ed io personalmente e come consigliere comu-
nale, eletto dal popolo ed autonomo, non assolvo né la Giunta comunale e né l'ufficio urbanistica, che stante alle pronunce del tar di Basilicata sopra ricordate, non ha lavorato in modo egregio. Il caso è aperto ed il comune di rionero ,in tutta onestà intellettuale, dovrebbe preoccuparsi delle conseguenze patrimoniali che ne potrebbero derivare da tale vicenda. Più di taluno non ha ancora capito la portata di siffatta vicenda e pensa di intorbidire le acque “melmose” con sotterfugi capziosi e di bassa lega. Il comune di Rionero non ha vinto un bel niente, anzi per lo stesso vedo nuvoloni all'orizzonte. *Consigliere comunale IdV di Rionero
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Martedì 29 settembre 2009
24 Villa D’Agri Oltre 400 ragazzi si sono ritrovati allo slogan: Il pericolo non è il mio mestiere
PiĂš sicurezza ricordando Valerio L’obiettivo della manifestazione degli studenti: sensibilizzare sulle morti bianche VILLA D'AGRI - “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro..sicuroâ€?. E' l'art. 1 della Costituzione con l'aggiunta di “sicuroâ€?, ad aprire la testa del corteo studentesco per la manifestazione di solidarietĂ per le morti bianche svoltasi nel centro valdagrino. Oltre quattrocento gli studenti dei vari Istituti Superiori (Liceo Scientifico di Marsico Nuovo, il Classico di Viggiano, l'Istituto Tecnico Commerciale di Brienza, il Tecnico Agrario di Villa d'Agri e il Tecnico Commerciale per Geometri di Moliterno) che hanno raggiunto ieri mattina piazza Morlino. Un unico grido “sensibilizzare sulle morti bianche e sulla sicurezzaâ€?in ricordo anche di Valerio,il ventunennediSarconi, morto sul lavoro. Un corteo pacifico che ha visto nelle prime file studenti con la maglietta, donata dalla Fillea Cgil, ÂŤil pericolo non è il mio mestiereâ€?. Numerosi gli slogan da quello “primato scandalo siamo il Paese con piĂš incidenti..â€?, al messaggio in memoria di Valerio “il ricordo delle persone che ci sono state care vivrĂ per sempre nei nostri cuoriâ€?. Mossa dal-
La manifestazione di ieri
la piazza principale, la manifestazione si è sviluppata poi per le vie del paese fino a raggiungere nuovamente il centro di raccolta e punto di partenza. Una manifestazione organizzata in poco tempo, grazie anche al “tam tamâ€? di richiamo su internet che ha permesso ai giovani per la prima volta nella Valle di scendere in piazza, uniti in difesa della “ vita come bene preziosoÂť. ÂŤE' inammissibile - afferma Cataldo Lopardo, uno degli organizzatori e rappresentate degli studenti - che nel 2009 ancora si muore sul proprio posto di lavo-
ro. Non ci sono leggi adeguate che tutelano la vita di un operaio. Nell'ultima settimana - sottolinea ancora Cataldo - sono morti sei lavoratori, tra cui un uomo di Venosa che ha lascito moglie e i figli. Nel 2008 il numero dei morti sul lavoro è aumentato arrivando a 1.074. Facciamo - ha aggiunto - questa manifestazione proprio per sensibilizzare sul problema. Ad affiancare e ad unirsi agli studenti, invitati dagli stessi, il rappresentante sindacale della segretaria provinciale della Fillea - Cgil e il responsabile della Cgil - Camera del
Lavoro di Villa d'Agri, Raffele Rondaro e Mario Fulco. “Meditare e riflettereâ€? è l'invito che fa ai ragazzi Rotondaro. ÂŤChiedete ai vostri professori di spendere un po' di tempo sulla cultura della sicurezza. E' un bollettino di guerra.- riferisce il sindacalista - Dall'inizio dell'anno ad oggi 132 sono i morti sui cantieri edili. I lavoratori pagano per un sistema sbagliato come quello dei ribassi eccessivi per l'appalto di un opera. Non solo il Governo attuale ha stracciato molte cose sulla sicurezza. Oggi ho visto dei sorrisi ma nei giorni scorsi ho visto lacrime da parte di un papĂ e una mamma. La vita è sacra. Vi invito ha aggiunto Rotondaro - a far girare questo Dvd di Daniele Segre “morire di lavoroâ€? nelle scuole che è una testimonianza. La sicurezza conclude - non è solo sui luoghi di lavoro ma deve essere dappertuttoÂť. A fargli eco, Mario Fulco della Camera del Lavoro Cgil Val d'Agri, è la prima volta che si fa una manifestazione del genere ed è importante. Il lavoro è un investimento sul futuroÂť. Angela Pepe
Senise, scongiurata la chiusura dell’asilo gestito dalle suore SENISE - Scampato pericolo sulla chiusura dell’asilo materno delle suore “Piccole ancelle del sacro cuoreâ€? di Senise, che hanno riaperto le attivitĂ . Nei mesi passati, si era mormorato (la notizia era poi risultata vera) che le suore,da sempre presenti a Senise, avrebbero dovuto sloggiare perchĂŠ la fondazione “Padre Minozziâ€?, proprietaria dell’edificio di piazza Cesare Donnaperna, aveva deciso di chiudere la struttura probabilmente perchĂŠ onerosa.Alle suore, lo ricordiamo, è demandato non solo il supporto alla parrocchia ma anche e soprattutto l’educazione dei bambini che frequentano l’asilo materno religioso. Un ufficio, esclusivo fino a che non è stata inventata la scuola materna statale, sempre e comunque prestato con grande efficacia accompagnando la crescita dei tantis-
simi bambini che si sono avvicendati. Fino agli anni Sessanta, l’asilo era solo quello delle suore. Nel corso degli anni però, soprattutto per mancanza di vocazioni, il numero delle suore a Senise era vistosamente e progressivamente diminuito. E prima che iniziasse l’estate appena passata, giĂ si era detto,che ufficialmente in ferie, non sarebbero piĂš tornate in questa sede. Si cercava dunque da parte dell’intera comunitĂ di correre ai ripari e giĂ si ventilava la soluzione alternativa pensando di sfruttare lo spazio (non proprio ideale) all’interno del centro parrocchiale “don Egidio Guerrieroâ€? di rione Calancone. Nel frattempo si cercava di raccogliere firme tra la gente per una petizione popolare contro l’abbandono delle suore. E’ stata per fortuna la parrocchia alla fine a trovare la soluzione ot-
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timale, chiedendo ed ottenendo dalla direzione nazionale con sede a Roma dei “Padri Minozziâ€?, il comodato d’uso gratuito dell’edifico di loro proprietĂ , assumendosi insieme alle famiglie interessate l’onere della gestione dell’asilo stesso delegato nelle mani del parroco vicario che funge da coordinatore.Una pressione notevole infatti è stata fatta dalle famiglie che proprio non potevano accettare di rinunciare ad una istituzione fondamentale per il tessuto sociale della comunitĂ .Cosicchè,le tre suore hanno potuto far rientro nella sede storica di piazza Cesare Donnaperna ed il risultato immediato è stato la immediata iscrizione di quaranta bambini che permettono di dare seguito ad una lunghissima tradizione altrimenti destinata a scomparire. gia. cos.
Francavilla, polemiche sul traffico cittadino FRANCAVILLA - A Francavilla regna il caos sull’ordine pubblico ed in special modo sul traffico. Lo sostengono privati cittadini ma soprattutto ex amministratori che proprio non reggono questo stato di cose. Tutto nasce intorno alla sosta ed al parcheggio delle auto, premessa indispensabile per lo sviluppo. Francavilla è il comune dell’intera area del Senisese, vocato al commercio ed agli scambi e pertanto frequentato da cittadini ed imprenditori che trovano quasi sempre ogni genere di cose. Francavilla - spiega lo scrittore Antonio Capuano che ha voluto dire la sua sull’argomento - ha perso progressivamante tutto il suo fascino e soprattutto l’importanza economica di centro commerciale. Purtroppo poi, lentamente si sono perse le prerogative, io dico per colpa degli amministratori che si sono succeduti e che non hanno visto al di la del proprio naso, non recependo che l’accoglienza è la base del commercio. Non è possibile infatti, pensare di impedire la sosta o la fermata agli ospiti che arrivano per spendere denaro,castigandoli con multe per sosta vietata. Ma lei non è stato anche amministratore nella passata legislatura? Si è per poco tempo; ero anche delegato al traffico ed avevo proposto di regolamentare il traffico e di trovare altri parcheggi proprio per trovare una soluzione ed invece l’esperimento è stato boicottato ed io mi sono dimesso. Ancora oggi, i vigili urbani, fanno le multe solo alle auto dei forestieri e solo in alcuni punti, lasciando nel caos altre strade interne dove il par-
cheggio dalla mattina alla sera è regolarmente selvaggio. Il risultato è che piano piano, stanno chiudendo tantissime attività commerciali (una decina negli ultimi mesi), chiaramente non solo per questo,e dunque addio davvero al Napolicchio che fu. A dar manforte a Capuano, anche Mario Donadio, ex assessore e vice sindaco ed ex presidente della Asl 5: Tutto ruota intorno al traffico selvaggio che non da tregua soprattutto nel tardo pomeriggio allorquando la gente gira e rigira intorno al nucleo storico trafficabile che passa per tre piazzette per trovare un’area di sosta. Questo perchÊ non si vuole pianificare il traffico con sensi unici e non si vogliono trovare altri parcheggi. Senza contare poi che le multe le fanno solo ai forestieri e solo in determinate strade. Dunque si scopre una comunità che soffre e pure tanto e che sembra allontanarsi dallo sviluppo reale. Risponde ancora Capuano: La mancanza di indirizzi programmatici, il caos e l’anarchia, inevitabilmente portano alla sofferenza e dunque oltre alla chiusura delle attività commerciali, c’è la mancanza di nuove iniziative e di conseguenza arriva inarrestabile la ripresa della via della nuova emigrazione. Verso la fine dell’Ottocento,da Francavilla partirono in tantissimi per le Americhe(soprattutto Argentina) riducendo all’osso la popolazione residente; a me pare che si stia tracciando la stessa strada;le premesse ci sono tutte .Ed i giovani subiscono la nullità degli amministratori locali ad ogni livello. Gianni Costantino
Spalberg, continua lo sciopero VIGGIANO - Continua lo sciopero dei lavoratori della Spalberg, fino ad oggi l'azienda ancora non ha pagato le mensilità arretrate. Avrebbero ripreso a lavorare se l'azienda come aveva promesso nell'ultimo incontro in Regione, avesse pagato entro giovedÏ gli stipendi arretrati. E nonostante l'ennesimo impegno assunto, niente sul fronte del pagamento. CosÏ i lavoratori determinati su una situazione diventata paradossale continuano lo sciopero ad oltranza in attesa di ciò che gli spetta di diritto. La vicenda quella della Spalberg iniziata nel mese di giugno scorso con un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento . Per ironia della sorte l'azienda nata con il contratto d'area nel 2004, è situata a pochi passi dalle ultime imprese, nate anch'esse con il patto d'area, che hanno fallito e chiuso. Una realtà quasi tutta al femminile, di 27 unità , 23 sono tutte donne. La loro protesta è iniziata sia per le mancate mensilità e sia per l'assenza di certezze sul loro futuro occupazionale. an. pe.
L’incontro in Regione del 9 settembre scorso
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MartedĂŹ 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Un uomo di 44 anni si è impiccato, i motivi del gesto contenuti in due messaggi
Due biglietti per un suicidio Trovato morto da un collaboratore scolastico nel cortile vicino al Magistrale E' STATO notato da un collaboratore scolastico intorno alle 7,30 di ieri mattina, il corpo senza vita del quarantaquattrenne materano E.S., nel cortile interno dell'istituto magistrale “Tommaso Stigliani”. L'uomo era impiccato ad un albero del giardino (il cortile, alle spalle dell'istituto, in via delle Tamerici, è senza un'idonea recinzione), poco distante era parcheggiata la sua macchina. Con molta probabilità, l'uomo tra le quattro e le cinque di ieri mattina, dopo aver lasciato l'auto nel cortile, si è impiccato utilizzando una corda. Pur essendo in una zona centrale, la presenza degli alberi ha contribuito ad occultare dalla strada il cadavere. Soltanto ieri mattina, nel corso delle normali attività propedeutiche alla riapertura dell'istituto dopo il fine settimana, uno dei collaboratori scolastici, si è accorto del cadavere e ha immediatamente avvisato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Matera, i colleghi della Compagnia carabinieri, i vigili urbani, il medico legale Andrea Molino
Il cortile nei pressi dell’Istituto Magistrale
e i sanitari del 118. L'uomo, sposato, con un figlio, lavorava in un'impresa di pompe funebri. In un tasca aveva due bigliettini, rinvenuti dai militari dell'Arma, nei quali annunciava il gesto. Del tutto ignote le moti-
vazioni che lo hanno spinto al suicidio. I carabinieri della Compagnia di Matera, agli ordini del capitano Paolo Sambataro, stanno ricostruendo gli ultimi giorni di vita del quarantaquattrenne per accertare se si sia veri-
BREVI CRONACA
Scuola in Archeologia
Provincia di Matera
L’impegno di Stella
Progetti europei
PROSEGUE l'impegno della Provincia di Matera a sostegno della Scuola di Specializzazione in Archeologia. «Di concerto con l'associazione Cittadinanzattiva - ha dichiarato il presidente Franco Stella - questa Amministrazione sta portando avanti un'azione a sostegno della tutela delle eccellenze culturali della provincia. Una politica della salvaguardia formativa, che auspichiamo possa essere accolta e sostenuta dalla Università di Basilicata e dalla Regione». La scuola è stata in passato al centro di una serie di discussioni circa la possibile utilizzazione della sede e il possibile trasferimento della Scuola da un’altra parte. «In relazione al rischio chiusura della Scuola - ha proseguito il presidente della Provincia Franco Stella - l'Ente che mi onoro di rappresentare chiede alla Università di Basilicata, nello specifico alla Facoltà di Lettere, di ricorrere alla sua grande sensibilità e alla sua proverbiale lungimiranza per affrontare con serenità la questione e risolverla nel bene e nell'interesse di un territorio che, lo ribadisco, aspira a diventare Capitale europea della cultura. Il prestigio intellettuale e scientifico di cui la Scuola gode, grazie al lavoro dell' autorevolissimo team formativo, non deve andare perduto per nessuna ragione al mondo.” La sinergia tra la Provincia di Matera e l'associazione Cittadinanzattiva dura da ben due anni, grazie a un Protocollo di intesa che sancì nel 2007 l'alleanza per la difesa delle eccellenze locali: “a breve incontrerò Angelo Bianchi, presidente di Cittadinanzattiva, ha concluso il presidente Stella - per mettere a sistema le nostre risorse in favore dell'emergenza Scuola di Specializzazione».
Una delegazione della Provincia ha incontrato il vice presidente vicario del Parlamento europeo Gianni Pittella. Presenti: il presidente della Provincia Franco Stella, del Consiglio Aldo Chietera, gli assessori Dalessandro, Auletta e Smaldone, la presidente della VI Commissione Giovanna Vizziello e il capogruppo del Pd Angelo Garbellano. «L'incontro - ha sottolineato Chietera - è espressione della esigenza condivisa dall'intera Amministrazione di trovare nel ruolo dell'onorevole Pittella, il trait d'union tra Provincia e Unione europea». «Interloquire con la Ue tramite un rappresentante lucano hanno rimarcato l'assessore Smaldone e la presidente della VI Commissione, Vizziello - ci permetterà di calibrare meglio il ruolo della Provincia nella politica euromediterranea». Ribadita l'urgenza: «Di trovare nell’ Unione europea un valido alleato - ha dichiarato l'assessore Auletta - dei giovani. Manca infatti una prospettiva a lungo termine che consenta di pianificare interventi sistematici ed efficaci». «Stessa sensibilità - ha aggiunto l'assessore Dalessandro - speriamo di potere incontrare nell'ambito dei progetti a sostegno del turismo». L'onorevole Pittella si è complimentato per «La scelta operata dalla Provincia di dedicare una delega specifica alle Politiche comunitarie, segno di una lungimiranza politica profondamente innovativa. Pittella ha inoltre fatto riferimento alla necessità, per la Provincia, di dotarsi di una struttura di europrogettazione. «Ritengo poi importante che la Provincia programmi una sua presenza istituzionale a Bruxelles per interloquire direttamente e per organizzare una vera e propria “due giorni della Provincia di Matera a Bruxelles». Il presidente Stella: «Daremo priorità alle scuole e ci attiveremo per progetti di rafforzamento dell'identità europea e tempi molto ristretti per una futura visita al Parlamento europeo».
ficato qualcosa che abbia potuto spingerlo ad un simile gesto. Altro elemento da considerare, la scelta di un luogo così particolare, apparentemente sradicato dal contesto nel quale l'uomo viveva: può darsi che sia stato il posto più vicino da raggiungere ma può anche essere un elemento sul quale costruire alcune ipotesi. Le lezioni all'istituto magistrale, ieri mattina, sono state sospese: alcune finestre della scuola, infatti, si affacciano proprio nel cortile. Il dirigente scolastico dell'Istituto “Stigliani” Eustachio Andrulli ha voluto in questo modo tutelare la serenità degli studenti del Magistrale. «La scuola con questo episodio non c'entra. - ha ribadito il dirigente scolastico Purtroppo il gesto è stato compiuto in un'area vicina all'istituto ma non ha niente a che fare con la comunità scolastica». E' stato impossibile, però, evitare che i ragazzi venissero a conoscenza di quanto accaduto. In via Lanera, ieri, erano molti gli studenti in lacrime. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Il chiacchiericcio diventa disinformazione
Tam tam di voci infondate Ne nasce uno strano mix tra l’incidente e il suicidio UN ragazzo impiccato nella scuola, una ragazza trovata sgozzata nel giardino dell’istituto magistrale. Quando in una città tranquilla come Matera, che da alcuni anni detiene il primato in Italia per assenza di cronaca nera, si verificano episodi eclatanti come quello di ieri, è facile che, in preda ad una sorta di isteria collettiva, si rincorrano le voci più disparate. Da un lato, il luogo in cui è accaduta la tragedia, il cortile di una scuola che non ha alcun legame con il gesto del quarantaquattrenne, ha portato immediatamente ad identificare il suicida con un ragazzo, uno studente. Dall'altro, la coincidenza dell'incidente che si è verificato nella notte a Montescaglioso, in cui ha perso la vita una ragazza
di soli sedici anni. Un mix di notizie spezzettate, ripetute, amplificate che ha dato vita ad un tam tam distorto in cui l'unico dato certo era quello di un suicidio. Un po' come un telefono senza fili, che nel giro di un'ora è riuscito a confondere parecchia gente con le ricostruzioni più assurde. Quello della redazione, ieri, era un centralino particolarmente “caldo”: in tanti hanno chiamato per chiedere conferma di queste voci inesatte. Se ci fosse stata una ragazza sgozzata, sarebbe stato consequenziale paragonare Matera a Perugia. E invece, quella di ieri mattina è una tragica vicenda privata che purtroppo si è consumata in un luogo pubblico. r.montemurro@luedi.it
Comunione e Liberazione celebra l’inizio dell’anno
Valori cristiani per crescere insieme COMUNIONE e Liberazione di Basilicata ha noi. Il bene va diffuso perché diventi lampada celebrato la giornata d'inizio anno, sabato ardente in tutti gli animi di buona volontà. Nel lontano 1975 un incontro, denso di siscorso presso la sala Conferenze dell'Istituto gnificato spirituale, mi ha sconvolto la vita S. Anna. Giusy Santagada, già fondatrice nel 1975 ed ho deciso di impegnarmi nella costruziodi Comunione e Liberazione in Basilicata, ha ne del movimento in Basilicata. Erano gli anni che frequentavo il classico a organizzato l'evento. Nel primo pomeriggio Juliàn Carròn, fi- Matera e mio insegnante di religione era il gura carismatica di C.L. collegato in telecon- compianto don Tommaso Latronico. Il suo spirito di abneferenza da Milano, ha gazione e di religiosità inviato messaggi benefattiva ha travolto le mie auguranti per il nuovo fragili difese interiori anno a tutti i gruppi itaed ho capito quale era il liani del movimento. mio cammino. Questi giovani si senD'allora il gruppo di tono parte integrante di Comunione e Liberaziouna comunità, intrisa ne è cresciuto molto e redi profonda sensibilità gistriamo centinaia di religiosa, e pienamente aderenti. convinta di permeare la Di solito l'approccio si società circostante con concretizza con un inpiù facilità, perché zamcontro informale a scuopilla di messaggi genuila oppuresul luogodi lani in grado di contrastavoro. re il magma delle inforI giovani s'avvicinano mazioni carico di squilia Comunione e Liberabri socio-ambientali. Il convegno di Comunione e Liberazione zione nei momenti di «Ogni anno, all'inizio dell'attività sociale, gettiamo il seme di un educazione “Scuola di Comunità”, durante la gesto unitario tra il movimento e quelli che si partecipazione ad una vacanza oppure ad propongono per un cammino di vita alla luce esercizi spirituali. Momenti formativi per studenti universidei grandi valori cristiani - afferma Giusy tari ed adulti sono gli incontri periodici settiSantagada Il tempo, nel suo lento scorrere, fa emerge- manali, durante tutto l'anno. La scuola è un ambito di predilezione, perre, in tutti gli ambiti sociali, una grande confusione di valori e di certezze inconsistenti, ché i giovani sono capaci di grandi slanci di nutrite di acute crisi serpeggianti nella no- generosità e dedizione. Don Giussiani è stato il paladino di un'edustra società sempre più in difficoltà. La fede in Cristo carica la debolezza umana cazione fondata sulla libertà. Non trascuriadi certezze e spirito costruttivo e propositi- mo gli ambienti di sofferenza, infatti al Meeting di quest'anno c'erano alcuni ex carceravo. Ogni anno facciamo il punto della nostra ti». evoluzione nella crescita umana e la propoNunzio Longo niamo a chi è disposto ad interloquire con matera@luedi.it
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Matera
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Di Lorenzo: «La Regione programmi, Sviluppo Italia e l’ente camerale facciano promozione»
«I salotti verso altre strade» Nautica di lusso e pelle sono i nuovi mercati da seguire al più presto «E’ INUTILE intestardirsi sulla difesa del prodotto e delle quote di mercato, è necessario che dal mobile imbottito si vada verso nuovi segmenti di mercato per ritornare a crescere». E’ quanto sostiene il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo che parla della crisi dei salotti e della necessità di affrontare la questione a livello regionale e riportarla al centro dell’attenzione dopo che nelle settimane passate sono usciti diversi dati che sottolineano i numeri di crisi del settore e che disegnano un futuro non certo roseo. Questioni che tra qualche giorno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affronterà in un incontro ad Altamura con gli imprenditori del settore: «lì è il caso che il territorio indichi nuove strade da seguire. Qualche giorno fa ho colto personalmente», racconta Di Lorenzo al “Quotidiano”, «la voglia di investire di alcuni imprenditori del settore nautico che si occupano di interni di yacht di lusso e che vedono potenzialità importanti nell’esperienze raggiunte e nelle professionalità del settore del mobile imbottito. Ma questo è solo un esempio, ve ne sono anche altri come le pelli ad esempio che possono essere un’opportunità importante di lavoro. Bisogna fare come è successo in Emilia Romagna con il polo tessile che ha trovato nuovi segmenti e poi implementato l’attività». Di Lorenzo rimane convinto della necessità di intraprendere una strada diversa e si rivolge in particolar modo alla Regione Basilicata che dovrà avere un ruolo fondamentale per indirizzare al meglio questo tipo di soluzioni: «la Regione dovrà avere il compito di programmare economica-
mente il futuro del mobile imbottito, non ci si può intestardire sulla difesa del prodotto e di quote di mercato perchè questo è inutile. La strada da seguire è diversa per non continuare a scontare il gap congiunturale che si è creato con il mercato cinese. Una volta eravamo noi a riuscire a sfruttare le qualità e la concorrenzialità che sono oggi dei cinesi. Eravamo noi “i cinesi”». Oltre alla programmazione e all’indirizzo che toccano alla Regione ci dovrà essere poi un forte lavoro di promozione: «la nuova Sviluppo Italia regionale deve avere la priorità ad attuare questo tipo di mission, deve accompagnare le imprese ad incontrare e promuovere contatti con alcuni importanti imprenditori. Stesso ruolo di promozione e congiunzione che può svolgere», continua Di Lorenzo, «anche la Camera di Commercio di Matera ma è un ruolo che dovrebbe svolgere anche il distretto del mobile imbottito che invito a svegliarsi perchè bisogna intercettare i piccoli segnali di ripresa che in questo momento vanno colti». Poi Di Lorenzo specifica ancora di più il proprio messaggio che punta ad una diversificazione del settore: «gli sconti al ribasso favoriscono i cinesi ma non una ristrutturazione complessiva del settore che deve portare necessariamente degli utili. In questo tipo di contesto la Regione può fare molto». Di certo il mobile imbottito sembra in questo momento preda di un crollo senza precedenti e con poche soluzioni, la strada di un cambio di prospettiva viene indicata da più parti, mancano però le accelerazioni in questo tipo di direzione. p.quarto@luedi.it
Si tratta di una rara specie protetta
Salvato dal Lida un barbagianni A DUE MESI dalla sua costituzione, la sezione provinciale dell'Associazione di volontariato Onlus L.I.D.A di Matera, (Lega Italiana dei Diritti dell' Animale), ha effettuato in territorio comunale di Matera, nei pressi di Contrada Paducci, il secondo recupero e salvataggio di un Barbagianni ferito, un raro esemplare di rapace di specie protetta ed in pericolo di estinzione, conosciuto anche con il nome di Allocco Comune, della famiglia dei Titonidi dell'Ordine dei Stringiformi. Nonostante in provincia di Matera il Barbagianni, facilmente riconoscibile per il grande cerchio facciale a forma di cuore, sia una specie rara è poco frequente, risulta essere stanziale e lo si può trovare tra gli anfratti delle grotte naturali presenti del territorio della Murgia o tra le soffitte degli antichi casolari abbandonati. Un risultato importante che conferma l’impegno e l’attenzione per la tutela di questi animali da parte della neonata associazione
materana che sta ottenendo da subito risultati di un certo rilievo ed importanza. Il Presidente dell'Associazione, Filomena Paolicelli, ha così commentato questo secondo recupero a salvaguardia delle specie protette: «Ancora una volta devo ringraziare il tempestivo intervento dei nostri volontari che con questo salvataggio hanno dimostrato una grande sensibilità e attenzione verso la salvaguardia delle specie protette e una consolidata presenza e padronanza del territorio». «Devo Ringraziare, in particolare, il Vice Presidente, Daniele Scasciamacchia che si è adoperato personalmente al difficile recupero del Barbagianni», scrive ancora la presidente dellAssociazione, « trovato ferito ad un ala ed in balia del suo desino, ed alla sua consegna alla Polizia Provinciale di Matera, la quale ha affidato il rapace al Centro di Recupero Fauna Selvatica». matera@luedi.it
Il consigliere regionale della Pdl Pasquale Di Lorenzo è tornato sulla questione del mobile imbottito che viene tralasciato nell’ultimo periodo dalle forze istituzionali e impreditoriali del Materano
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Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Il Sol Levante guarda Matera Un documentario girato nei Sassi è andato in onda sulla Nhk di Tokio SONO mediamente facoltosi, vestono all'europea e amano la storia, con un occhio di riguardo ai siti patrimonio dell'Unesco, forse perché rappresentano una garanzia di pregio e particolarità architettonica. Parliamo dei giapponesi, oggi sempre più proiettati verso il vecchio continente; da alcuni anni guardano con interesse anche la città dei Sassi, non solo per una gita fugace, ma per acquistare immobili da vivere o prestare al business. Così accade che un'agenzia di servizi televisivi, la “Media Service” di Roma, contatti una nota agenzia immobiliare di Matera, la “Aesse”di Antonello Suglia, per girare un documentario illustrativo intitolato “Leggi e abitudini particolari dei luoghi patrimonio dell'Unesco nel mondo”, orientato anche sugli immobili in vendita tra gli splendidi rioni di tufo. L'obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico del Sol Levante i pregi e le caratteristiche storico-architettoniche delle ancestrali abitazioni del Sasso. Un segnale chiaro che il Giappone guarda con interesse crescente alle abitazioni scavate. Durante l'estate Suglia ha accolto il noto attore, giornalista e reporter giapponese Junichi Ishida, che con la sua troupe ha inscenato una sorta di cortometraggio, in cui lo stesso agente immobiliare materano ha fatto l'attore, recitando la sua parte di vita e illustrando per fiction alcuni alloggi dei Sassi. Ishida ha consentito ai telespettatori giapponesi di fare un viaggio a tutto tondo nei rioni, intervistando una residente che ha ristrutturato il suo immobile,
“Striscia la notizia” ne ha parlato sabato sera
Amianto a S. Francesco i cittadini attendono le risposte di Buccico
L’attore, giornalista e reporter giapponese Junichi Ishida affacciato sui Sassi e mentre impasta il pane di Matera degustato poi nella trasmissine della Nhk che ha illustrato il documentario
giocando con due bambine a scivolare lungo un muretto e persino in un forno tipico materano, dove l'attore reporter si è cimentato a impastare una pagnotta incidendo su di essa i classici tre tagli prima diinfornarla conle suemani. Ovviamente, il pane è poi arrivato nello studio televisivo giapponese, dove è stato gustato e commentato dagli ospiti. Non è mancato il passaggio istituzionale con l'assessore comunale all'Urbanistica, Antonella Guida, che ha spiegato le usanze dei rioni di tufo e le rigide prescrizioni per eventuali opere di ristrutturazione, o restyling. La curiosità dei telespettatori giapponesi è stata soddisfatta a pieno, visto che il filmato della durata di ben 30 minuti, con passaggi e approfondimenti in studio, è andato in onda l'11 agosto scorso sulla prestigiosa rete Nhk, ovvero la Rai giapponese, facendo registrare interessanti riscontri di share. Una grande finestra mediati-
ca sui rioni di tufo, una sorta di mega vetrina immobiliare che non mancherà di produrre i suoi frutti nei prossimi mesi. Ne è sicuro Antonello Suglia, che ha avuto l'esclusiva per questa idea e ci ha mostrato il dvd con il documentario completo: «Sono giapponesi sempre più europeizzati.-ci spiega-L'attorevenuto a Matera è molto conosciuto, veste con note griffe italiane ed europee, ha gusti molto vicini a quelli nostri. Non dimentichiamo che il Giappone ha una cultura abitativa molto meno evoluta della nostra. -prosegue Suglia- Basti pensare che proprio in quel Paese hanno inventato il primo “albergo a loculi”del mondo, dove si vive in spazi piccolissimi. I giapponesi, infatti, sono abituati a vivere la casa come un dormitorio, ecco perché mediamente acquistano alloggi molto piccoli e a prezzi abbastanza alti. Per loro una casa di120 metri quadriè già una reggia. Ishida è venuto a Matera con la littorina da Ba-
ri per girare con noi. I riscontri del successo di questo documentario sono già concreti -conclude Suglia- visto che ho registrato un'impennata di visite sul mio sito www.immobiliareaesse.it ». I giapponesi cercano abitazioni con target medio-alti, anche perché nel loro Paese sono pronti ad accendere mutui fino a cinquant'anni, pur di comprare. Non è un problema di Ishida, che vive in un super attico a Tokio, ma apprezza tantissimo le case di Matera. Oggi pensano di comprare anche per fare business, magari adibendo l'alloggio dei Sassi ad albergo o bed&breakfast. «A loro piacciono molto i siti Unesco -spiega ancora Suglia- e se avessimo qualche negozio in più di griffe famose, forse sarebbero maggiormente attratti, visto che per loro rappresenta un motivo di prestigio». Non resta che attendere l'invasione pacifica del Sol Levante. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
I CITTADINI di Contrada San Francesco aspettano con ansia il passare dei giorni per vedere se le promesse fatte dal primo cittadino durante il programma televisivo “ Striscia la Notizia” saranno mantenute. Il servizio sul degrado dell'ex campo militare di aviazione realizzato dagli inviati pugliesi Fabio e Mingo, ha messo in evidenza un'area della città che da anni versa in condizioni che meriterebbero un intervento immediato di bonifica a tutela della cittadinanza. Una gaffe del conduttore Enzo Iacchetti ha collocato la famosa città dei Sassi in Puglia, prima di passare alle onduline di amianto e le case piene di rifiuti di ogni genere. Dalle immagini eloquenti, si è potuto notare il segno evidente dell'abbandono e della pericolosità con cui sono a contatto i residenti delle abitazioni adiacenti visto che il tetto delle abitazioni si sta deteriorando con il passare del tempo. La pineta circostante per anni ha ben nascosto il vero problema di una zona che necessita di una serie di interventi che riqualificherebbero il rione Agna rendendolo più vivibile.
Il sindaco Emilio Nicola Buccico è stato lapidario nel rispondere ed affermare con certezza che il problema sarà risolto in brevissimo tempo. Ha anche puntualizzato all'imprecisione di Mingo che parlava di venti giorni che erano quindici i giorni necessari, dopodichè sarebbero potuti ritornare in città senza delle mascherine antismog al seguito. Indiscrezioni dal Palazzo di città confermano che l'area da tempo doveva essere bonificata e che alcune abitazioni occupate dagli extracomunitari avrebbero dovuto essere sgomberate. Intanto i due inviati speciali hanno fatto il “nodo”e promesso di seguire gli sviluppi della vicenda. mic.fer. matera@luedi.it
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28 Matera Collaborazione con l’Agenzia “Aesse”. I giapponesi vogliono acquistare anche per fare business
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Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
I 50 anni dell’Itas VENERDI’ 16 ottobre alle 8,30 all’istituto tecnico agrario statale “Briganti” in contrada Rondinelle si svolgerà il cinquantesimo anniversario di istituzione dell’Itas di Matera. Il programma prevede dalle 8,30 la celebrazione della Santa Messa con l’arcivescovomonsignor Ligorio,alle9lapiantumazione di un ulivo per la ricorrenza, alle 9,30 l’intitolazione del laboratorio di zootecnia al professor Domenico Mascolo, alle 10 nell’aula magna il seminario tecnico sulla Politica agricola comunitaria. Nell’ambito del seminario, alle 11, è previsto l’intervento dell’onorevole Paolo De Castro (presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo. Le conclusioni sono affidate all’assessore regionale all’Agricoltura onorevole Vincenzo Viti.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). Matera-Pisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Un augurio “tifoseggiante”
Un buon compleanno “fashion”
Al mitico presidente
La pasta di Matera I CONTENUTI della mostra “La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia’’ saranno illustrati a Matera ai giornalisti giovedì 1 ottobre, alle 9.30, presso la sala giunta della Camera di Commercio. Interverranno il presidente Angelo Tortorelli e quanti hanno collaborato all’organizzazione. L’iniziativa, frutto di un laborioso lavoro di ricerca, che ha coinvolto operatori economici, personalità del mondo culturale materano, ha consentito di raccogliere oggetti, immagini, attrezzature, legati alla produzione della rinomata pasta materana.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA GIUSEPPINA Via Nazionale 238 0835/261728 PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Iniziativa Master Group OGGI alle ore 18.30 presso Palazzo Gattini a Matera, il Presidente della Master Group srl Maurizio Marinelli terrà una conferenza stampa in merito al progetto che ha portato alla produzione a Matera delle macchine che andranno ad alimentare le attività della metropolitana del Cairo e per illustrare i piani futuri della Master Group sul territorio materano. L’azienda è presente infatti da pochissimo tempo e sta programmando una serie di importanti iniziative di sviluppo.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Cittadinanzattiva - Tdm 0835-253225 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033
•il cenacolo
Raduno dei bersaglieri UNA colorita e festosa fiamma cremisi “illuminerà’’ Matera per tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, in occasione del “1° Raduno Bersaglieri del Sud’’ organizzato dalla sezione “Mauro Binetti’’ di Matera dell’Associazione nazionale Bersaglieri (A.N.B).. L’evento curato dal presidente sezionale, Antonio Epifania, e supportato dal volontariato dei soci, vedrà a Matera oltre 1000 bersaglieri provenienti da tutte le regioni meridionali, cinque fanfare e almeno 5000 ta famigliari e appassionati dei fanti piumati. Per la “Città dei Sassi’’, la provincia di Matera e, in generale, per la Basilicata il “ Raduno’’ sarà una concreta occasione per far conoscere e promuovere il territorio sul piano turistico. “ Stiamo sostenendo –ha detto il presidente dell’Anb, Antonio Epifania- uno sforzo organizzativo davvero impegnativo per diversi aspetti. E’ opportuno, come già sta facendo il Comune di Matera, sostenere la manifestazione che porterà valore aggiunto all’economia e al turismo locale anche per il futuro’’. Per l’occasione i bersaglieri in attività e in congedo riempiranno strade e piazze. Con loro ci saranno anche il presidente nazionale dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Benito Pochesci, generale di corpo d’armata in riserva, e altri ufficiali, dirigenti sezionali, semplici bersaglieri di tutte le età.
0835/256309 •Le Botteghe
FINO AL 4 OTTOBRE FATEVI I CORTI VOSTRI PROSEGUE fino al 4 ottobre Il Festival “Fatevi i Corti Vostri” organizzato dalla Mediateca di Matera, dall’associazione I Basilischi e da Basilicata Cinema. Il festivalsi propone come luogo di sperimentazione produttiva, per divulgare l’audiovisivo come forma espressiva efficace e attuale in grado di sviluppare i linguaggi artistici e dei nuovi media attraverso l’impiego delle nuove tecnologie digitali. L’audiovisivo amatoriale e autoprodotto rappresenta una visione originale del linguaggio cinematografico, un approccio diverso, una palestra di innovazione e di creatività. Un evento interattivo, nuovo, giovane e multimediale in cui emerge appieno il concetto di “festival” e non di “rassegna”, l’idea di “cantiere” e non di “compiuto”, un vero e proprio viaggio alla scoperta e alla valorizzazione dei talenti emergenti. Il progetto è incentrato pertanto sull’idea di una festa del corto “spontaneo” che si arricchisce di una programmazione di audiovisivi, incontri e mostre dedicate all’estro creativo. L’uso di linguaggi artistici contemporanei e il confronto con la tradizione sono le leve strategiche per uno sviluppo sostenibile che l’associazione “I Basilischi” o.n.l.u.s. si propone di perseguire attraverso tale iniziativa che elegge la città di Matera quale contenitore culturale dinamico e fortemente innovativo.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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Montescaglioso0835-208046 Baaria 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Segnali dal futuro 19 - 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Chiusura estiva • CINEMA MOJTO• Programmazione al botteghino
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
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Matera agenda 29
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Tandoi-Confindustria: il gelo Rinviato l’incontro previsto per ieri nel quale si doveva discutere della mobilità CI SAREBBERO i problemi nelle relazioni fra il gruppo Tandoi e Confindustria Basilicata alla base del rinvio della riunione che avrebbe dovuto tenersi ieri nella sede materana dell’associazione che rappresenta gli industriali. All’incontro per discutere della richiesta di mobilità per 9 dipendenti, avrebbero dovuto esserci sindacati, vertici dell’azienda e esponenti di Confindustria. Invece si è registrato solo un nulla di fatto. Nulla più di un laconico “Problemi nelle relazioni” è dato sapere sulle cause dell’interruzione, si spera momentanea, dei rapporti fra l’azienda pugliese e l’associazione che riunisce gli industriali. Sotto il profilo sostanziale, le ragioni del provvedimento chiesto dalla proprietà sarebbero da ricondurre a diseconomie che la società pugliese (che ha rilevato il pastificio circa tre anni fa, ndr.) sostiene di dover affrontare da tempo, a causa delle difficoltà del territorio che non avrebbe sostenuto sufficientemente l’iniziativa imprenditoriale, a cominciare dai costi di gas e energia elettrica per i quali erano stati presentati adeguati progetti alla Regione, che però non sono mai stati finanziati. La Cerere dà attualmente lavoro a 42 operai e, come ha spiegato, chiedendo di adottare la mobilità, dovrà ridurre l’attività dei dipendenti alle sole necessità della linea di produzione. Già nel 2007 il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo aveva presentato un’interrogazione in cui spiegava: «Il pastificio Tandoi è costretto a operare in condizioni ambientali molto sfavorevoli a causa di una rete di servizi e di utenze molto precaria, come per esempio la mancanza della rete del gas, che costituisce indubbiamente un grave pregiudizio per l'impresa e per i lavoratori». Intanto non è stata fissata alcuna data per la nuova riunione. Spiega Pasquale Piancazzi (Uilcem Uil): «Speriamo di poter riprendere il discorso lasciato a metà e che riguarda la mobilità per i 9 dipendenti per i quali la nostra pregiudiziale si riferiva alla loro vicinanza al pensionamento». Franco Mongelli (FlaiCgil): «Il fatto che oggi non
Nel giugno 2006 era stata firmata l’intesa di rilancio del settore I sindacati preoccupati «In questo momento il rinvio non ci voleva» L’interno dell’ex pastificio Cerere, acquistato da gruppo Tandoi nel 2006
si sia fatto nulla, ci preoccupa per i problemi legati alle ragioni del rinvio della riunione. In una situazione già drammatica per il territorio, questa vicenda non ci voleva». Il gruppo Tandoi aveva rilevato l‘attività dell’impianto de La Martella, nel giu-
gno 2006, con un’operazione pari a 10 milioni di euro, obiettivo dichiarato all’epoca era quello di rilanciare il polo della pasta attraverso accordi di coltivazione per il grano con i cerealicoltori locali. L’azienda si era impegnata, nell’accordo sottoscrit-
to, di assumere complessivamente 44 unità lavorative (10 ex Cerere, 20 ex Barilla e 14 dal mercato di settore). Di quel progetto, oggi, rimane ben poco e l’attività che avrebbe dovuto prevedere anche l’ampliamento della produzione con due li-
nee nuove producendo formati speciali, ha dovuto cedere il passo alle difficoltà che, comunque dovrebbero abbattersi solo sui lavoratori che hanno già un percorso di avvicinamento alla pensione. Un segnale che le intenzioni dell’azienda dovrebbe-
ro confermare il territorio di Matera come fondamentale per l’attività dei fratelli Tandoi. Da Filippo Tandoi nè dal suo ufficio stampa, non una riga di commento alla vicenda. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Aggiornamento all’istituto Morra, importante l’impegno dei docenti
Tecnologia per l’handicap Sostegno tecnico per i disturbi dell’apprendimento DSA, “Disturbi specifici dell'apprendimento”. Se ne discute a Matera nell'Istituto professionale Isabella Morra in una due giorni di corso di aggiornamento sulle nuove tecnologie per docenti di sostegno e curriculari. Misure dispensative, strumenti compensativi, software di potenziamento delle abilità, strumenti per scrivere, metodologie didattiche e esercitazioni sono i temi del corso. Una circolare Ministeriale parla di strumenti compensativi e dispensativi per superare il deficit intellettivo mostrato dal ragazzo. «Le potenzialità dell'uso delle nuove tecnologie per la didattica, diventano semprepiù unarisorsa perla scuola - afferma Ivana Sacchi esperta di nuove tecnologie nella didattica - Le nuove tecnologie hanno potenzialità altissime, ma perché queste potenzialità divengano effettiva risorsa è necessario che vi siano alcuni prerequi-
siti devono essere disponibili ed utilizzate al momento giusto e in maniera corretta. L'allievo deve possedere le competenze necessarie per utilizzarle e la scuola con i docenti deve essere pronta e preparata. In caso di Dsa (disturbi specifici dell'apprendimento) oltre all'uso del laboratorio, il computer può essere strumento di uso continuativo a casa e a scuola per aiutare a risolvere quelle operazioni che diversamente sarebbero difficoltose o precluse».Si tratta di disturbi le cui modalità normali di acquisizione sono alterate già nelle fasi iniziali dello sviluppo. Dislessia, disortografia e discalculia sono le forme di disturbo più ricorrenti relativamente ai Dsa. «Questo corso si rende opportuno per fare un esame sulle normative dei problemi connessi ai Dsa - afferma Donato Ferrara dirigente scolastico dell'Ipss “Isabella Morra” - uno studio delle mi-
La manifestazione promossa dalla Bocconi si conclude oggi a Milano
Salone della responsabilità sociale d’impresa Natuzzi sarà main sponsor della rassegna IL GRUPPO Natuzzi parteciperà come main sponsor alla 5° edizione del Salone per la Responsabilità Sociale di Impresa “Dal Dire Al Fare” che si terrà nella nuova sede dell'Università Bocconi di Milano oggi e domani e che costituisce un appuntamento molto atteso ed importante. Il Salone “Dal Dire Al Fare”, unica manifestazione in Italia dedicata alla Responsabilità Sociale d'Impresa, è la giusta occasione per comunicare e dare risalto a quanto l'azienda pugliese sta facendo e ha fatto finora in termini di Responsabilità Sociale. Il Gruppo Natuzzi ha portato infatti il suo impegno etico direttamente nella catena del valore, ricercando percorsi e leve competitive coerenti con uno sviluppo sostenibile per la collettività e, consapevole del proprio ruolo, intende impegnarsi ulteriormente per garantire un'attenzione costante verso questi temi, integrandoli agli obiettivi della propria strategia d'impresa. Nel corso delle due giornate del Salone,
il Gruppo Natuzzi sarà protagonista di due appuntamenti: la tavola rotonda del convegno introduttivo, dal titolo Come cambia la cultura di impresa: esperienze a confronto, a cui interverrà il Presidente e CEO Pasquale Natuzzi e il Seminario Design e Creatività responsabile, nell'ambito dello Spazio Giovani. Inoltre, a ulteriore testimonianza del proprio impegno in termini di Responsabilità Sociale, il Gruppo Natuzzi ha realizzato, per l'occasione, un allestimento ad hoc per tutti gli spazi che ospiteranno la manifestazione e che prevede divani, poltrone e pouf rivestiti con materiali eco-sostenibili. Nei due giorni del Salone i visitatori potranno ammirare il lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti dal Centro Stile Natuzzi sull'utilizzo di rivestimenti a “zero impatto ambientale”, in particolare pelli free-chrome e tessuti realizzati con fibre naturali, quali cotone e lino provenienti da agricoltura biologica. matera@luedi.it
sure dispensative e degli strumenti compensativi attivabili per gli alunni con problemi connessi all'apprendimento. Per i corsisti - continua Ferrara - è un momento importante perché vengono a conoscenza di software necessari al potenziamento delle abilità. Scoprire i casi di Dsa è un compito spesso demandato all'opera dei docenti di sostegno, sarebbe invece, opportuno che le scuole si dotassero di griglie di osservazione e strumenti in grado di diagnosticare il disturbo in maniera precoce. La diagnosi in ritardo comporta una difficoltà nel reperire strumenti idonei. Spesso - conclude Ferrara - si tratta di ragazzi con abilità cognitive nella media ma bisognosi di accorgimenti e strumenti a disposizionedeiconsiglidi classe.Ilveroproblema è quello riguardante l'opera di informazione necessaria a combattere i pregiudizi legati ai disturbi ( pre-
Il dirigente scolastico Donato Ferrara
giudizi del docente, degli alunni e delle famiglie). Una precoce individuazione della diagnosi e formazione adeguata degli operatoriscolastici e delle famiglie aiuta ad affrontare il disturbo in maniera diversa». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Ferrosud, con il decreto della cigs soldi per i lavoratori entro fine ottobre UN SOSPIRO di sollievo per la cassa integrazione straordinaria firmata al Ministero del Lavoro ma anche l’attesa per prendere quegli stipendi arretrati che continuano a pesare sui lavoratori della Ferrosud di Matera. E’ questo lo stato d’animo all’interno dell’azienda in un momento particolare nel quale le commesse sembrano bloccate dalla crisi in corso e gli stipendi che dovrebero arrivare con la Cassa integrazione stentano ad arrivare. La firma dell’accordo al Ministero ha in qualche modo migliorato l’umore e le prospettive ma i lavoratori della Ferrosud attendono segni concreti. «Oggi finalmente abbia-
mo almeno questo punto fermo sul quale i lavoratori possono contare», spiega al Quotidiano Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «il decreto è stato vagliato dalla Corte dei Conti e si avvicina il momento per i lavoratori di ricevere la cassa integrazione, contiamo che le mensilità possano arrivare già per la fine di ottobre e sarebbe un aiuto ed un sostegno importante». Sul futuro dell’azienda invece non ci sono altre novità e non si hanno segnali di cambiamenti: «aspettiamo gli eventi ed eventuali gare per capire quale sarà il futuro, la proiezione dovrebbe portare ad una riduzione proporzionata della Cassa integrazione da qui a dicembre, al momento gli
accordi sono stati rispettati ma non abbiamo segnali che possano indurci ad un moderato ottimismo. Siamo dunque in posizione di generale attesa di quello che potrebbe succedere». L’attesa riguarderebbe anche la possibilità di un incontro che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe fare, anche se manca ogni conferma in tal senso, con le organizzazioni sindacali per affrontare le tematiche ed i problemi del mondo del lavoro che ci sono sul territorio. Una questione che non potrebbe in nessun modo, a quel punto, escludere la situazione della Ferrosud. p.quarto@luedi.it
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30 Matera L’azienda aveva chiesto il provvedimento per 9 operai anche a causa di costi alti di gas e energia
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Montescaglioso Feriti lievi i conducenti dell’auto e dello scooter, trascinato per alcuni metri
Tragico scontro su via Ginosa Nel frontale tra una Vespa e un’auto è morta la sedicenne Margherita Canterino MONTESCAGLIOSO - Non si ferma il filo di sangue che da settimane corre lungo le strade della Basilicata. Domenicaserala tragediaètoccata a Montescaglioso, dove un brutto incidente stradale è costato la vita a Margherita Canterino di soli 16 anni, morta tra le braccia del fidanzato coetaneo, Andrea Liccese, giovane leva della Juniores Matera calcio. Un duro colpo per la popolosa comunità dell’hinterland materano. Era da poco passata la mezzanotte quando Margherita, a bordo di una vecchia vespa 50 rossa guidata dal fidanzato, percorreva via Ginosa verso il centro. Un’arteria urbana molto lunga che attraversa l’abitato fino alla vicina cittadina pugliese, a quell’ora della domenica decisamente poco trafficata. Lo scontro è avvenuto in un tratto leggermente in discesa, prima del reticolo di curve che porta in Puglia. Per cause ancora in corso di accertamento, la Vespa avrebbe invaso la carreggiata opposta nei pressi di un bivio. Lo scontro con una Fiat Punto, guidata da un giovane 19enne del posto, è stato inevitabile, un frontale violentissimo. Il piccolo scooter rosso è finito sotto l’auto che lo ha trascinato per alcune decine di metri prima di riuscire a fermarsi. Il conducente del ciclomotore è riuscito a divincolarsi, mentre la ragazza è stata probabilmente sbalzata prima contro il parabrezza dell’auto andato in frantumi, poi ripetutamente sull’asfalto. Ha battuto la testa con una violenza tale da fratturarsela in più punti. Sull’asfalto i carabinieri hanno trovato un solo casco, probabilmente quello del conducente della Vespa. Probabilmente Margherita non lo indossava, forse le avrebbe salvato la vita. Nonostante l’ora tarda, la macchina dei soccorsi è scattata immediatamente, allertata dai residenti delle abita-
Istituto Alberghiero a lutto
Amici increduli Il ricordo dei prof
Due immagini recenti di Margherita, il biglietto e i rilievi sul luogo dell’incidente (Videouno)
zioni vicine, pur essendo già periferia. I ragazzi sono stati ricoverati all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, mentre per Margherita non c’è stato nulla da fare: è morta quasi sul colpo, impossibile sopravvivere con quelle lesioni alla testa. I due ragazzi, tra cui il fidanzato ancora sotto choc, sono stati tenuti in osservazione per tutta la notte e per buona parte della giornata di ieri. Fisicamente stanno bene, con qualche contusione in più per il fidanzato di Margheri-
ta, ma sono in evidente stato confusionale, vedendo ancora davanti agli occhi il corpo esanime di questa bella ragazza, che tutti ricordano con affetto. Già ieri gli amici di Margherita hanno aperto due gruppi sul nettwork Facebook, uno intitolato “Per non dimenticare il piccolo angelo Molly”con 237 iscritti alle 17.30; l’altro “Anche gli angeli se ne vanno” con 211 iscritti. Un segnale chiaro, inequivocabile del grande affetto che lega tanti ragazzi montesi, e non solo, al-
la sfortunata Molli, che frequentava l’Istituto alberghiero di Matera. I funerali si terranno oggi pomeriggio, alle 16.30 nella chiesa di Santa Lucia a Montescaglioso, mentre all’Alberghiero si svolgerà una piccola manifestazione di ricordo con striscioni commemorativi. I compagni di scuola e gli amici vogliono a tutti i costi restare vicini nel dolore alla famiglia Canterino. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Messa solenne oggi nel santuario della Madonna del Casale a Pisticci
Polizia in festa per San Michele Arcangelo PISTICCI - Oggi la Polizia di Stato celebrerà San Michele Arcangelo, suo Santo Patrono. In tutta Italia la ricorrenza sarà celebrata con diverse iniziative ed eventi. Per la provincia di Matera sarà officiata la Santa Messa al Santuario della Madonna del Casale di Pisticci. La cerimonia religiosa sarà presieduta dall'Arcivescovo, monsignor Salvatore Ligorio, e concelebrata dal Cappellano della Polizia di Stato, don Giuseppe Tarasco con inizio alle ore 11. Per i cristiani l'Arcangelo San Michele è considerato il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male. Perciò, con un “Breve” pontifico di Papa Pio XII, il 29 settembre 1949 l'Arcangelo fu ufficialmente proclamato Patrono e protettore della polizia per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini, per l'ordine, l'incolumità delle persone e la difesa delle cose. «Quest'anno è stata scelta Pisticci, sede di Commissariato di Ps da antica data -precisa il Questore Gugliottaper ribadire ancora una volta che la Polizia di Stato, con i suoi operatori, uomini e donne, è vicina alla gente, nel
Una pattuglia del Commissariato a Pisticci
Capoluogo come nell'intero territorio della provincia di Matera». L'evento si svolgerà nella bellissima chiesa del Casale, di stile romanico pugliese, che fa parte del complesso abbaziale un tempo affidato ai monaci benedettini ed attualmente interessato dal completamento di importanti lavori di restauro. Alla Santa Messa è prevista la partecipazione del prefetto Monteleone e delle altre autorità provinciali, oltre
che dei comandanti delle altre Forze dell'Ordine. Interverrà inoltre, con il proprio labaro una delegazione dell'Anps - Associazione Nazionale della Polizia di Stato, a cui sono iscritti non solo i pensionati della Polizia di Stato. Alla celebrazione saranno presenti anche i familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio” della Polizia di Stato. provinciamt@luedi.it
UNA brutta giornata scolastica per gli amici di classe di Molly. Si faceva chiamare così Margherita la ragazza tragicamente scomparsa ieri. La notizia della tragedia in poco tempo ha fatto il giro tra i compagni dell'Istituto alberghiero “Antonio Turi”, dove Molli frequentavala seconda classe, che increduli hanno accettato la notizia. Un silenzio indescrivibile interrotto solo dai ricordi di Molly. Un “angelo ” (così l'hanno definita i compagni di classeper isuoi lunghicapelli biondi) che, oggi parteciperanno alle esequie della ragazza. Per descriverla gli studenti hanno scelto un brano antologico “Amore mio infinito”, Einaudi 2000. “Margherita aveva gliocchi scuri comequando d'estateilcielo improvvisamente diventa nero, per un attimo piove fortissimo guardi fuori dallafinestra ilpomeriggioche diventa notte. Allora è cosi bello che hai quasi paura, e non riesci a guardare i tetti delle case vicino a casa tua che spariscono nel buio che scroscia giù in strada. Come i suoi occhiquando arriva in classe mette lo zaino vicino alla sedia e io la vedo che guarda. Guidaci con il tuo sguardo nel nostro futuro. Ti vogliamo bene”. Gli amici di classe conoscevano Molli da due anni, ma in poco tempo come accade tra i giovani, il rapporto di amicizia era riuscito a cementarsi al punto che ieri nessuno ha trovato la forza di andare avanti. E' stato un momento di riflessione per i ragazzi che li aiuterà ad affrontare la vita
Margherita Canterino con il fidanzato su Facebook
con maggiore senso di responsabilità. «La notizia della scomparsa di Margherita ha detto Carla Moramarco docente di Lettere della studentessa, ci ha sorpreso, e dopo un momento di sgomento e di disperazione abbiamo cercato il modo più consono per riuscire ha ricordare questa splendida ragazza. Con i ragazzi della II classe che lei frequentava, abbiamo cercato nel testo di antologia le parole più adatte a descriverla e a ricordarla. Margherita, conclude la docente la ricorderemo sempre per la sua dolcezza, la sua gentilezzail suobuoncuore. Rispettosa ed educata ha lasciato un segno indelebile in ognuno di noi». «Una ragazza brava, solare ed educata molto simpatica attenta e scrupolosa», ricorda Francesco Testa, il suo prof di Sala bar. Michelangelo Ferrara
Difesa dell’ospedale Chiesto il Consiglio PISTICCI - Il Comitato di difesa dell'ospedale di Tinchi tiene viva l'attenzione sul tema per il quale si è costituito e ribadisce le sue richieste a margine di una nuova assemblea pubblica. L'incontro, questa volta, si è tenuto nella sala parrocchiale di Tinchi ed è stato utile per fare il punto della situazione dopo la sedutadello scorso12 settembrenella salaconsiliare diPisticci. «A conclusione del dibattito -si legge in una nota del Comitato- l'assemblea ha stabilito di riconfermare e sostenere quanto già deciso all'unanimità dal consiglio comunale di Pisticci in ordine a una proposta di Piano strutturale. Ha ribadito la necessità di rispondere alle esigenze e alle necessità, non solo della popolazione di Pisticci, ma anche di quelle comunità che finora hanno usufruito dei servizi offerti dalla struttura di Tinchi che devono continuare ad essere garantiti migliorandoli e potenziandoli senza rinunciare a un pronto soccorso efficiente e potenziato. Inoltre, sollecita la convocazione straordinaria e urgente del consiglio comunale, peraltro già richiesta, aperto ai cittadini e allargato ai comuni vicini, con specifico invito al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, all'assessore Regionale alla Sanità ed al Direttore Generale dell'Asm 2, anche per avere certezze sulle prospettive, ritenendo che il Distretto della Salute sia la condizione minimaper avere unconfronto. Ogni altraidea o progetto non può prescindere dai servizi richiesti dai cittadini. Infine, inattesa della convocazione delConsiglio, il Comitato annuncia di star già lavorando alla preparazione dei moduli necessari per la raccolta delle firme dei cittadini a sostegno delle proposte già annunciate agli organismi competenti». provinciamt@luedi.it
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Grottole Presentato il libro sull’impegno sociale nella Cisl
Lezioni dei vigili del fuoco a San Mauro
Enzo Giase, da 50 anni accanto ai lavoratori
Come spegnere gli incendi, soci Vola tra i banchi
GROTTOLE - Enzo Giase è tornato sabato scorso nella sua Grottole per presentare il libro che parla di lui, dei suoi cinquant'anni di impegno sociale nella Cisl. E' il protagonista del volume “50 anni di impegno sociale, Enzo Giase, sindacalista del Sud” scritto da Silvano Trevisanisotto forma di intervista. A rendere ancor più l'idea su chi è Enzo Giase, e su quello che ha fatto, ci sono alcune interviste-testimonianze di amici e colleghi che lo conoscono da decenni. Tra questi, Franco Marini, Mario Loizzo, Antonio Argento, Giovanni Battafarano, Giovanni Cazzato, Giulio Colecchia, Angelo De Vito (sindaco di Grottole), Mario Mazzarino; Antonio Papaleo, Franco Semeraro, Nicola Tagliente e Savino Pezzotta. Quest'ultimo attualmente parlamentare è stato il predecessore di Bonanni alla guida della Cisl nazionale, ma soprattutto è un grande amico ed estimatore di Giase, ragion per cui ha voluto esserci all'appuntamento grottolese. «Ad Enzo Giase - ha detto Pezzotta - mi ha legato oltre all'essere colleghi, l'amicizia. Il nostro è stato un rapporto umano. Purtroppo oggi la politica si basa di più sulla logica dell'amico-nemico. Se non usciamo da ciò saremo tutti sconfitti anche perché siamo parti di un destino comune». E sul libro: «Mette in campo la soggettività, Giase mette in campo se stesso. Il libro ci ridà il sentire ed il sentimento di Giase. Il bello di una civiltà è la capacità di narrare ed il sindacalismo deve essere la capacità di testimoniare. Noi - ha concluso - siamo quello che siamo stati, anche quando ci proiettiamo in avanti». L'incontro è stato moderato dal giornalista Donato Mastrangelo. Dopo i saluti del primo cittadino, Angelo De Vito, e di Nino Falotico e Giuseppe Amatulli, rispettivamente segretario generale Cisl Basilicata e segretario provinciale di Matera, è intervenuto Trevisani che ha presentato il libro. «A Giase - ha detto l'autore - si deve la “Vertenza Taranto” che ha segnato una delle fasi socialmente e politicamente più importanti della storia della città nel dopo-
Il convegno con Enzo Giasi a Grottole
I volontari del “Vola” di San Mauro Forte
INCIDENTE AD ALIANO Ferito un giovane di 20 anni ALIANO - Pauroso incidente stradale nel pomeriggio di ieri ad Alianello. Un ragazzo di venti anni è uscito fuori strada con la sua autovettura una Fiat Bravo sulla strada statale 598 del comune di Alianello. Il giovane era alla guida della sua auto che per cause ancora tutte da chiarire è finita fuori strada. Un impatto violento che ha richiesto l'intervento dei sanitari del 118 che con l'ausilio di un eliambulanza hanno provveduto a trasportare il conducente nell'ospedale San Carlo di Potenza. Il giovane giunto cosciente nel nosocomio potentino, ha riportato ferite in diverse parti del corpo e un trauma cranico. Ciò nonostante, le condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della Polstrada di Matera che hanno effettuato i rilievi atti a stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto. Con molta probabilità tra le cause che hanno provocato l'incidente la velocità dell'auto guidata dal giovane che nulla ha potuto per arrestare l'autovettura finendo la sua corsa contro il muro. mic.fer.
guerra. Una fase che meriterebbe un'attenta riconsiderazione da parte non solo degli studiosi , ma anche della classe dirigente». Non manca inoltre nel libro, una ricca appendice fotografica che aiuta a raccontare la vita di Giase nel sindacato. Partito da Grottole, dov'è nato nel 1939, ha operato prima a Matera, poi a Catania, Brindisi e Roma, per poi trasferirsi a Taranto dove diviene nel '72 segretario generale. Da lì opera fino a divenire nell'87 segretario generale della Puglia. Carica lasciata nel '98 per assumere quella di vicepresidente nazionale dell'Inas, il patronato della Cisl. Ora la meritata pen-
sione ed un libro come testamento sindacale. «L'idea - ha detto il protagonista nel suo intervento -è natadopo lasolitudine per la scomparsa di mia moglie. Quasi trent'anni ho lavorato lontano da casa. Con miei figli non ho mai socializzato. Di qui la mia esigenza di vergare quello che avevo fatto nella mia vita. Voglio essere giudicato da vivo e non a futura memoria. E poi ci sono pochi riscontri sull'impegno del sindacato al Sud. Sono stato un emigrante - ha continuato - ho lasciato la mia terra. Ricordo i panini con la frittata che correvo a mangiare quando passavo da queste parti».
Alla presentazione del libro, affollatissima, erano presenti, il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo ed il vice presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella. Non sono mancate le testimonianze dell'amico-maestro, Mario Donnola, dell'economista Leonardo Cuoco, dell'ex segretario generale della Cisl lucana, Antonio Papaleo e del presidente nazionale dell'Ugc Cisl, Franco Verrascina, anch'egli nato a Grottole, passato in Puglia, prima della scalata del vertice nazionale della sua categoria. provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE - Fare volontariato non significa improvvisare. Anche il voler mettere a disposizione della collettività il proprio impegno in un determinato settore necessita di addestramento e competenza per la propria tutela e per meglio conseguire lo scopo, specie poi se si tratta di un campo delicato come quello dell'antincendio. E' quanto sta mettendo in pratica il circolo locale dell'associazione volontari lucani per l'ambiente “Vola” che, nei giorni scorsi nel salone comunale, ha tenuto il suo secondo corso di formazione rivolto ai propri aderenti. Il primo, che si era svolto lo scorso dodici luglio, ha fatto conseguire ai partecipanti un attestato che abilita al ruolo di guardia ecologica. Quello svoltosi lunedì, invece, è stato diretto a fornire ai partecipanti quelle nozioni utili ad affrontare in sicurezza e con efficacia il momento dell'emergenza costituita dallo spegnimento di un incendio. Così i soci-corsisti hanno prima ascoltato una lezione teorica tenuta dal responsabile della formazione dei vigili del fuoco di Matera, l'ispettore Filippo Paolicelli che ha puntato a creare consapevolezza del pericolo e a fornire indicazioni precise sulle cautele da tenere per assicurare la primaria salvaguardia dell'operatore e , quindi, l'approccio più ido-
neo alla fase dello spegnimento. Poi, alle 18,30, i corsisti si sono spostati all'ingresso del paese, nell'ex campo sportivo, per eseguire una serie di esercitazioni pratiche. Due alla volta, i soci si sono cimentati in una prova di spegnimento di focolai alimentati da combustibili diversi (gasolio e benzina) mediante l'utilizzazione di due diversi tipi di estintore: uno tradizionale a polvere e un altro a contenuto di CO2 con cui si ottiene il congelamento della parte irrorata. Alla giornata di formazione era presente anche il presidente regionale dell'associazione, Giuseppe Amodeo, il quale ha preannunciato che presto alla sede di San Mauro Forte verrà assegnato un automezzo adeguatamente attrezzato per lo spegnimento in considerazione del fatto che il Circolo Vola di questa realtà diventa di fatto la sede operativa di zona. Esprime grande soddisfazione il presidente del circolo sanmaurese della Vola, Nicola Savino, per la rapida concretizzazione di questo progetto di presenza civica a tutela del territorio e ricorda come «già questa estate, il 15 agosto, i volontari hanno contribuito allo spegnimento di un focolaio di incendio nei pressi della chiesa di San Rocco, dopo essere stati allertati dalla stazione dei carabinieri». Vito Bubbico
Irsina Mister Dragonetti: «Infastidito da alcune decisioni degli arbitri»
Periodo negativo per il Real IRSINA - Momento decisamente no per il calcio irsinese, anche il Real Irsina, come l’Irsinese capitola fuori casa con l’identico passivo di due gol a zero. Situazioni certamente diverse tra le due società, ma resta il fatto che anche la squadra gialloblu, non ha ancora ottenuto il suo primo successo della stagione. Considerato l’impegno messo in atto dai giocatori del Real, la mole di lavoro svolto in termini di gioco e d’impegno,manca solounabella vittoria. Non era sicuramente il caso relativo alla partita giocata domenica scorsa contro il valido Miglionico, forse un avversario ancora non alla portata del Real Irsina, almeno sul piano fisico, ma a detta del mister Dragonetti, il risultato venuto fuori non è
frutto di una bella gara giocata a viso aperto. «Sono particolarmente amareggiato per il risultato. – commenta Luigi Dragonetti – Nulla contro il Miglionico che tuttavia è una bella squadra, e la partita, comunque sia, l’avrebbe potuta pure vincere, e noi non avremmo avuto nulla da eccepire. Abbiamo giocato un primo tempo alla pari, la partita era combattuta, come deve essere tra due squadre ambiziose, come quelle che si sono viste in campo. Ciò che mi ha infastidito – accusa Dragonetti – e che alla fine è stato determinante per il risultato finale, pregiudicandoci oltretutto anche le prossime gare, sono state alcune decisioni assunte dalla terna arbitrale, espellendo in modo del tutto banale la
coppia centrale della nostra difesa. Conosco bene come sono andati i fatti, non è il caso di eccepire più di tanto, tanto questo genere di lamentele alla fine, quasi sempre, finiscono per pregiudicare ancora di più le cose nei nostri confronti. Voglio soltanto dire – spiega Dragonetti – che gli arbitri devono comunque mantenere una certa calma, altrimenti va a finire che i protagonisti diventano loro e il risultato non risponde più al confronto agonistico della partita giocata in campo. Ho visto un primo tempo ineccepibile sotto tutti i punti di vista, il secondo tempo invece è stato macchiato da indecisioni arbitrali: un rigore a nostro favore non concesso dall’arbitro e due espulsioni sempre ai nostri danni che
Alcuni calciatori del Real Irsina in campo
hanno stravolto di contenuti il leale confronto agonistico. Sia chiaro – ribadisce Dragonetti – con tutto ciò non voglio nascondermi dietro quanto accaduto, le nostre pecche ci sono. A metà set-
timana – conclude Luigi Dragonetti - proveremo attraverso il turno di coppa Italia una probabile formazione per domenica prossima». Mimmo Donvito
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Bene agosto e parte di settembre, giugno e luglio rovinati dai lavori di ripascimento
Un’estate passata sull’altalena Bilancio contrastante per la stagione turistica sulla spiaggia di Metaponto METAPONTO - Le belle giornate e il sole d'agosto ci hanno lasciati con l'arrivederci al prossimo anno. Ora, come tutti gli anni, è giunto il momento di tirare la linea e fare i conti. Per l'occasione abbiamo parlato, e soprattutto per questa funzione “matematica-turistica”con il presidente dell'associazione “Leucippo” di Metaponto, Gianfranco Sortiero. Con lui abbiamo percorso i tre mesi estivi e i weekend legati ai banchi di prova pre-estate. «Quella appena finita -ha detto il presidente della Leucippo- non la possiamo annoverare tra le hit delle belle stagioni. Come tutti sanno ormai, sin dall'inizio di giugno la stagione estiva era in forte rischio per i lavori che dovevano andare a colmare le grandi ferite lasciate dalle due mareggiate didicembre e gennaio. A questo, e mi riferisco al periodo prima di giugno, si aggiungano anche i weekend legati a Pasquetta e al primo maggio che di fatto
non hanno tirato come negli scorsi anni. Ecco, dire che abbiamo iniziato con paura è la giusta sensazione da noi provata. A giugno sono iniziati i lavori di ripascimento e per tutto il mese, e anche per alcuni giorni di luglio, la pioggia l'ha fatta da padrona soprattutto nei fine settimana che per noi sono vitali. Pioveva sul bagnato. Ancora, a quanto detto, si aggiungano le cattive informazioni divulgate sui giornali che non aiutavano, anzi distruggevano ancor di più un territorio e i suoi operatori che cercavano di scalare la vetta dopo gli eventi negativi; naturalmente non tutti hanno parlato male di Metaponto e di questo ne siamo grati. Poi, finalmente il sole è arrivato, sia a riscaldare la bella spiaggia degli Dei e sia a donare a noi sorrisi in quanto siamo riusciti tutti a risollevarci con grande spirito di sacrificio e di amore che nutriamo per questa nostra terra. Luglio e agosto, non da record, ci hanno portato un
pò di ossigeno. Finalmente gli ombrelloni sono tornati ad aprirsi per la gioia dei grandi e dei piccini che hanno ritrovato la loro Metaponto e la cordialità di noi operatori tutti. Agosto, come sempre, si è dimostrato il motore trainante con i weekend centrali, compresoil pontediFerrago-
sto, da pienone. Poi, subito dopo, la gente è iniziata ad andare via fino ad arrivare a settembre, dove i primi due weekend hanno regalato a noi ancora qualche presenza. A metà settembre, come si sta verificando da qualche anno a questa parte, l'inizio delle ore scolastiche ci ha penalizzato,
infatti, molte famiglie sono rientrate. Quindi, per quanto visto, bisognerebbe rivedere la data di partenza delle scuole. Ricordo in passato che queste vedevano la loro apertura intorno al 20 o più del mese; giorni questi che venivano vissuti ancora in spiaggia. Questa estate è stata altalenante, soprattutto al suo inizio, dove abbiamo registrato alcuni problemi derivanti dalla sabbia e dal ripascimento. Poi tutto è rientrato e fino ad oggi siamo riusciti a lavorare più o meno bene. Ho parlato del turismo e dei sui dati, i quali, anche se ripetuti ora, penso che un po' tutti ne erano a conoscenza, visto che per molte settimane, durante luglio ed agosto, abbiamo divulgato le notizie attraverso i media; mentre per quanto riguarda la questione protezione ed erosione noi tutti spingiamo affinchè si prendano decisioni immediate e non solo incontri. Quello che vorrei anticipare, senza sbilanciarmi troppo, è di non
aspettare il prossimo evento naturale negativo ma di operare da subito con tutte le forze. Ecco, noi operatori non vogliamo più rivivere i momenti tragici di dicembre e quelli pieni di paura di maggio-giugno quando non si sapeva l'esito della partenza dell'estate per la nostra splendida spiaggia. Bisogna lavorare uniti e subito; elementi questi che salveranno Metaponto e la sua economia che in questi ultimi anni ha subito tanti stop. Noi operatori ci mettiamo il cuore e l'anima in questo splendido territorio, e questo lo abbiamo dimostrato anche dopo le due violente mareggiate di dicembre e gennaio. Ci siamo messi subito al lavoro per riportare il tutto alla normalità. Ecco -ha concluso Sortiero- il mio messaggio è rivolto a tutti coloro che amano Metaponto e a tutti gli organi preposti alla salvaguardia della spiaggia e di tutto il territorio». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda «La pista ciclabile era sbagliata come l’intero Piano traffico»
«L’inutile difesa di Giannini» Carbone (Pdl) critica le esternazioni dell’ex assessore La rimozione della pista ciclabile a Bernalda
BERNALDA - La pista ciclabile tiene ancora banco nel dibattito dei bernaldesi. Pista si pista no; corso Umberto a doppio senso o a senso unico. Domande che i tanti si pongono e che portano tra la gente attraverso i loro discorsi. Dopo le parole dei comitati e di ex amministratori, a portare la sua sulla pista ciclabile e Franco Carbone, consigliere provinciale della provincia di Matera. Carbone parla, da una parte, di decisione giusta quella del commissario Iaculli, mentre dall'altra di parole non condivise
quelle dell'ex amministratore Gregorio Giannini. «Pare proprio che l'eco della pista ciclabile a Bernalda -dice Carbone- non voglia spegnersi quasi come se il problema principale dei cittadini di Bernalda sia solo quello di dire sì o no a una pista ciclabile che tale non era. Bene ha fatto il Commissario prefettizio Iaculli -continua il rappresetante del Pdl alla Provincia- a emettere il provvedimento di sospensione, considerato che la pista ciclabile non rispondeva alle più elementari norme in materia di sicurezza e che
è stata luogo di incidenti che solo per puro caso non hanno avuto esiti nefasti. E' singolare che sia ancora l'ex assessore Giannini a scendere in campo per difendere una delle sue peggiori creature, insieme a tutto il Piano del traffico, che ha avuto come unico effetto quello di far letteralmente impazzire i cittadini di Bernalda e i numerosi turisti che sono costretti a muoversi zigzagando per la strade laterali che lui stesso definisce strette. Nonostante la volontà contraria della maggioranza dei cittadini e dei commercianti con le loro attività site in corso Umberto, Bernalda ha dovuto subire un Piano del traffico che mette a dura prova i nervi non solo degli automobilisti che devono destreggiarsi tra sensi unici che durano al massimo il tempo di capire che il senso di marcia è già cambiato ma anche di coloro che risiedono nelle abitazioni, sopratut-
to a piano terra, nelle strade laterali che hanno dovuto rinunciare a quella antica consuetudine della riunione di vicinato che da sempre ha animato il nostro paese, specie nel periodo estivo, anche a causa dell'aumento dell'inquinamento acustico e dell'aria. La decisione di stravolgere la viabilità urbana è culminata, poi, con la chiusura di piazza del Popolo, ultima nefandezza della giunta Renna che avrebbe potuto e dovuto impiegare meglio le risorse economiche dei cittadini provvedendo almeno a mettere in sicurezza la famosa pista ciclabile per salvaguardare l'incolumità dei ciclisti, invece, di preoccuparsi di fare e disfare in più puntate la segnaletica stradale più che abbondante e talvolta ancora coperta da cellophanne neri. Magari sarebbe stato più opportuno e lungimirante un investimento economico per aumentare il per-
sonale in forza alla Polizia Municipale che, sottodimensionata, non può svolgere il servizio d'istituto specie quando nel periodo estivo la popolazione nella nostra cittadina si triplica. L'ex assessore Giannini ha avuto abbastanza tempo per occuparsi, a nostro avviso, della viabilità bernaldese e per portare a termine, proprio come è stato fatto in prossimità della sua dimora, la pista ciclabile che invece è rimasta l'ennesima incompiuta di una giunta che certo non sarà ricordata con molto piacere da tutta la cittadinanza bernaldese. Nell'attesa, che la prossima amministrazione comunale rimetta in discussione l'intero tema della viabilità, è opportuno -conclude Carbone- invitare i cittadini al rispetto del codice della strada per la sicurezza di tutti». fa.si. provinciamt@luedi.it
Bernalda I fedeli si sono stretti al parroco don Mimì e all’arcivescovo Ligorio
Commozione alla festa dei Ss. Medici BERNALDA - Con i festeggiamenti dei Santi Cosma e Damiano si chiude la lunga serie degli appuntamenti legati alla tradizione e alla storia religiosa della città. Durante la Messa tantissima commozione per le parole di don Mimì D'Elia, che ha ringraziato tutti per la vicinanza e l'interessamento per la sua salute; un sostegno all'operato del sacerdote bernaldese è giunto anche da monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera, che ha ringraziato don Mimì per quanto fatto finora invitandolo ad essere sempre messaggero della parola di Gesù Cristo. Ritornando ai festeggiamenti dei due Santi, è da ricordare che la lunga settimana è iniziata venerdì 18 con la Novena; poi martedì 22, alle ore 21, si è svolto l'incontro di preghiera presso la Chiesa Mater Ecclesiae
per il transito di S. Pio da Pietralcina. Sabato, invece, alle ore 19 si è svolta la celebrazione eucaristica in chiesa. I festeggiamenti legati ai Santi si sono conclusi domenica con l'appuntamento del giro bandistico della città di Montescaglioso che alle ore 9 ha diffuso le note legate all'evento. Nel pomeriggio, alle ore 17, è iniziata la processione che si è snodata per le vie della città. Alle ore 19.30 poi, alla presenza di migliaia di persone, c'è stata la solenne celebrazione eucaristica in viale della Resistenza presieduta da Ligorio. E proprio l’arcivescovo ha parlato di affetto per la comunità bernaldese. Durante l'omelia Ligorio ha invitato tutti a mostrare affetto per il parroco, che verrà presto a Bernalda per sostituire don Giuseppe che, dopo tre anni, è stato trasferito a Pisticci.
Ebbene, come già fatto con don Giuseppe, siamo sicuri, rispondendo al’arcivescovo già da ora, che la popolazione bernaldese muoverà tutto il suo affetto come già fatto in passato per tutti coloro che portano nella nostra città la parola di Gesù. Al termine della Messa, a parlare è stato don Mimì, il quale ha parlato dell'evento targato 2009; parole, le sue, che nella parte finale, dopo aver ringraziato Ligorio e la gente per essergli vicino, hanno trovato la commozione, interrotta dal lunghissimo applauso dei fedeli di Bernalda. Momenti toccanti soprattutto perché, don Mimì è uomo forte, e vederlo commuovere di certo non ha indebolito la comunità, anzi l'ha fortificata ancor di più perché saggia delle parole del suo parroco. Subito dopo questo bellissimo momen-
Un momento della festa dei Santi Medici
to, Ligorio è scesodal palco accompagnato dall'applauso della gente. A chiudere l'evento targato 2009, sono state le fantasie dello spettacolo pirotecnico che alle ore 21.30, sotto la direzione di Giuseppe Mazzei e Danilo Madio, hanno illumi-
nato il cielo bernaldese. Al termine dello spettacolo dai mille colori la gente, ancora una volta, ha applaudito e ringraziato don Mimì, l’arcivescovo e il comitato tutto. fa.si. provinciamt@luedi.it
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Policoro senz’acqua
Policoro La Cassazione respinge il ricorso del Procuratore Generale sui fatti di Trani
Tentato omicidio, Scarcia assolto POLICORO - La Suprema Corte di Cassazione ha assolto, lo scorso 23 settembre, Salvatore Scarcia di Policoro, già condannato in primo grado dalla Corte d'Assise di Trani, nel gennaio 2006, a 13 anni per il reato di tentato omicidio premeditato nei confronti del pregiudicato tranese Savino Lopetuso. I fatti risalgono al 3 agosto del 1990, quando, secondo l'accusa, Scarcia avrebbe fatto parte di un commando inviato dal boss di Trani, Salvatore Annacondia, per vendicare l'onta subita dal parente di un suo amico, che in occasione di un blitz dell'Arma era stato arrestato, assumendosi anche le responsa-
bilità penali di Lopetuso. Un “sacrificio” non sufficientemente ricambiato dalla vittima dell'agguato, che anzi aveva preso in gestione l'attività dell'arrestato, escludendolo anche alla sua uscita dal carcere. Uno sgarro che valeva la pena di essere lavato con il sangue. Per fare ciò, dopo un iniziale tentativo fallito con sicari locali, secondo quanto dichiarato dal boss Annacondia, divenuto collaboratore di giustizia e creduto dalla Corte d'Assise di Trani, Scarcia sarebbe stato reclutato insieme ad altre persone in occasione di un incontro che lo stesso policorese avrebbe orga-
nizzato per acquistare esplosivo utile a una rapina da commettere a Policoro. Un colpo che in effetti non ebbe mai luogo. La sentenza di primo grado è stata impugnata in appello dall'avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli di Matera, che ha contestato sia la regolarità delle procedure seguite dal tribunale di Trani, sia la credibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che puntavano il dito su Scarcia, dimostrando alla Corte che conoscevano l'imputato evidenziando un presunto difetto a un occhio. Mazzoccoli ha abilmente evidenziato in Appello che i
collaboratori conoscevano Scarcia per averne visto le foto segnaletiche nel corso di altri processi e non per averlo incontrato direttamente in vista di una rapina, quella di Policoro, che in effetti non c'è mai stata. Motivazioni accolte in pieno dalla Corte d'Appello di Bari, che il 3 novembre 2008 aveva assolto Scarcia. Ma, contro questa sentenza ha presentato ricorso il Procuratore Generale di Bari, che si è scontrato contro la sonora e significativa sentenza della Suprema Corte, con l'assoluzione definitiva di Scarcia in terzo grado. Una grande soddisfazione per l'avvoca-
L’avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli
to materano Mazzoccoli, quella di spuntarla sullo spinoso ricorso del Procuratore generale; la fine di un calvario per Salvatore Scarcia. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
POLICORO - Acquedotto lucano, in una nota inviata al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, alla locale caserma dei Carabinieri, Prefettura di Matera, comunica che da oggi, 29 settembre, fino a giovedì, 1 ottobre, dalle ore 15 alle 7 nell'abitato di Policoro sarà temporaneamente sospesa l'erogazione dell'acqua, causa lavori di completamento dell'impianto di potabilizzazione del Comune di Montalbano Jonico, primo lotto funzionale. I cittadini sono invitati ad approvvigionarsi. provinciamt@luedi.it
Solo 12 voti di scarto sulla mozione Restaino, ma il verdetto definitivo si avrà con le Primarie
Gruppi marcati nel Pd jonico A Policoro la Convenzione cittadina ha premiato la novità Speranza POLICORO - Il Pd di Policoro si è espresso con il voto di alcuni suoi tesserati nella Convenzione cittadina tenutasi domenica scorsa: 318 consensi a Pierluigi Bersani, 272 a Dario Franceschini per il livello nazionale. Per la segreteria regionale, Roberto Speranza ha ottenuto 290 consensi, contro i 278 di Erminio Restaino, che resta comunque il favorito per la corsa alla segreteria regionale. Nella cittadina jonica, detentrice di un piccolo record in fatto di tesserati (850 circa), la Convenzione comunale è stata vissuta come una vera e propria contrapposizione tra due gruppi interni pressochè omogenei: quello degli ex Democratici di sinistra capeggiato dai consiglieri comunali, Gianluca Marrese e Franco Labriola e quello della ex Margherita, vicino alle posizioni del senatore Carlo Chiurazzi insieme al consigliere regionale Antonio Di Sanza ed al consigliere comunale Fabiano Montesano. Da una parte c'è chi esulta e dall'altra c'è chi attende le Primarie del prossimo 25 ottobre. «Il congresso di Policoro -ha commentato entusiasta Franco Labriola, coordinatore provinciale della mozione Bersani-Speranza- ribalta le previsioni e dà i maggiori suffragi a Pierluigi Bersani (318 voti), Franceschini (272 voti) e per la segreteria regionale, al giovane Roberto Speranza (290), Restaino (278 voti). Un risulta-
Roberto Speranza
to che conferma la bontà di una proposta innovatrice, che risponde alla richiesta di cambiamento della politica, che la società lucana e nazionale chiede a gran voce, da tempo. Il dato evidenzia la possibilità di lavorare, nel prossimo futuro, a una nuova piattaforme politica di centrosinistra per il governo della città. Chi pensava che i tesserati fossero virtuali si è sbagliato. Hanno votato a Policoro 600 iscritti -ha concluso- che vo-
gliono, con il loro voto, testimoniare la voglia di crederci e noi abbiamo il dovere di rappresentare la spinta di cambiamento nella nostra città, facendo tesoro degli errori del passato, per una buona proposta politica e programmatica del futuro. Insieme ce la possiamo fare». Negli ambienti degli “sconfitti” non registriamo alcuno sconforto, anzi le elezioni di domenica scorsa serviranno per dare ancor più motivazioni in vista delle Primarie. Infatti, se si analizza attentamente per cosa si è votato, delegati per le assemblee regionali e nazionali, si evince chiaramente che esse nomineranno i dodici delegati all'assemblea nazionale, che “moriranno” il giorno della convocazione perché tali organismi, servono solo a prendere atto che tre sono i candidati che devono andare alle Primarie nazionali (Bersani, Franceschini e Marino). Stessa cosa avverrà con l'assemblea regionale, che constaterà che i candidati alle primarie sono Speranza, Restaino e Adduce, essendosi ritirato Altobello. Saranno le Primarie, dunque, il vero banco di prova per stabilire chi sarà il segretario regionale e quello nazionale. Tutto rinviato agli elettori veri, quelli nella “carne della società”: i cittadini non tesserati. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Rotondella Oggi nuovo sciopero di tutta la giornata contro i tagli al monte ore
Enea, si fermano i lavoratori delle pulizie ROTONDELLA - La battaglia continua. Incroceranno ancora le braccia di nuovo i 17 lavoratori del servizio di pulizia del Centro Enea, per protestare contro il taglio orario giornaliero che subiscono dal luglio scorso e che comporta, per ognuno di loro, una perdita economica media intorno ai 150 mensili. La protesta, perciò, non si ferma, anche dopo gli ultimi tentativi di conciliazione con la direzione Enea e l'azienda “Nuovi Orizzonti”, che gestisce il servizio esternalizzato di pulizia. Tutti gli incontri, fino ad ora, si sono infatti conclusi con un “nulla di fatto”. Non tende a retrocedere la direzione Enea, che ha comunque fatto sapere della transitorietà dei tagli, assicurando che a partire da gennaio 2010
I lavoratori delle pulizie davanti all’Enea, oggi in protesta
sarà ripristinata la situazione precedente. «A maggior ragione -hanno però replicato i sindacati Cgil, Cisl e Uil in una notatrattandosi di una situazione transitoria, è necessario cercare soluzioni alternative, che non pesino sulle tasche
già precarie dei 17 lavoratori, i quali, impiegati con contratti part time, arrivano appena a uno stipendio mensile di 500 euro». In virtù di tutto questo, fanno sapere i sindacati, «i 17 operai saranno in presidio davanti all'ingresso Enea Tri-
saia, a partire dalle ore 9 di oggi e fino a domani, per manifestare contro i tagli operati dalla Direzione del Centro, che li riducono in una situazione di povertà e li fanno sentire lavoratori di serie B. La determinazione e la rabbia dei 17 operai -prosegue la nota dei sindacati- ha trovato il sostegno anche dei dipendenti Enea e Sogin, degli altri lavoratori dei servizi esternalizzati (vigilanza e facchinaggio) e delle forze politiche ed istituzionali. Se il Governo nazionale taglia i fondi per la ricerca conclude la nota- è evidente che ne risentono per primi i lavoratori dei servizi esternalizzati, più esposti e più precari, per poi toccare anche le funzioni e le competenze più qualificate del Centro». Pino Suriano
Policoro Bilancio dell’estate
Pronto Soccorso 7.801 interventi
Il Pronto Soccorso di Policoro
POLICORO - Sei medici, quattordici infermieri e dodici operatori socio-sanitari, fra giugno e agosto, hanno assicurato ben 7.801 prestazioni al Pronto soccorso attivo del Giovanni Paolo II a Policoro. «La soddisfazione maggiore -ha dichiarato il responsabile della struttura Rocco Dileo- è che nonostante la mole di lavoro e la complessità di molti casi, non si sono registrati incidenti di percorso e siamo riusciti a far fronte a tutte le situazioni con pochi trasferimenti in altre strutture sanitarie regionali, in tutto 17». L'incremento delle prestazioni è equivalente all'aumento della popolazione, nel periodo estivo,per l'arrivo di turisti anche nei villaggi costieri. «Anche il prolungarsi delle ore di veglia -si legge in una nota Asm- l'incremento del lavoro nei campi in tutto il Metapontino e il maggiore movimento che le persone fanno durante le vacanze, rappresentano elementi che contribuiscono ad un maggior carico di lavoro di un pronto soccorso che si trova in una posizione geografica epicentrica nella fascia jonica e intercetta l'utenza proveniente anche dal senisese e dal-
l'alta Calabria jonica. Ogni anno cresce l'utenza ed il Pronto Soccorso di Policoro è ubicato in una struttura provvisoria, al fine di consentire i lavori di ristrutturazione che stanno interessando l'intero ospedale per un importo di circa 7 milioni e mezzo di euro (15 miliardi di vecchie lire). Il vecchio Pronto Soccorso verrà ampliato e adeguato proprio per rispondere al meglio alle esigenze del servizio. L'accesso carrabile verrà assicurato tramite un connettivo di piano e un montalettighe, un tunnel protetto assicurerà invece il collegamento con l'elisuperficie». Malgrado la provvisorietà, l'adozione del Triage consente di far fronte tempestivamente alle emergenze senza tralasciare i casi meno gravi. «In conclusione -ha dichiarato infine il medico responsabile DiLeo- sono stati posti inessere tuttele iniziative per garantire un livello adeguato di assistenza ed il Direttore Generale dell'Asm,Vito Gaudiano ha sempre prontamente soddisfatto ogni nostra richiesta inerente il servizio». Anna Carone provinciamt@luedi.it
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Champions League Affascinante match al Franchi dove arrivano gli inglesi di Rafa Benitez Prandelli ottimista sul match
Il Liverpool nella tana Viola Fiorentina contro i reds. L’Inter va in Russia e sfida il Rubin Kazan FIRENZE –Una partitache può diventare un punto di riferimento per tutta la stagionedella Fiorentina:così Cesare Prandelli ha definito la sfida di Champions League con il Liverpool in programma stasera (ore 20,45) al Franchi, arbitro il tedesco Brych. «E' una gara speciale e non solo per il blasone dell’avversario ma anche perchè arriva in un momento particolare in cui non sono mancate le polemiche. Basterà una grande prova – ha detto il tecnico viola – per riportare quell'entusiasmo che a Firenze non deve mai mancare. Tutti uniti possiamo far sì che questa partita diventi e dia un punto di riferimento a tutta la stagione». Insomma, anche se il Liverpool è una delle più forti squadre europee non bisogna sentirsi battuti in partenza: «Facendo questo lavoro sarei un pazzo ad arrendermi prima di combattere, dobbiamo sempre crederci anche perchè pure i grandi club possono darti la possibilità di esprimere le tue doti». Certo i Reds fanno paura: «Benitez è un grandissimo allenatore ed è anche una persona di grande equilibrio, cultura e intelligenza, mi è sempre piaciuto – ha confidato Prandelli – Quanto a Torres si può provare a fermarlo con una buona organizzazione, ordine tattico e anche tanta fortuna». Poi si è rivolto ai tifosi mentre stava arrivando Diego Della Valle: «Sono molto felice che il patron sia con noi. E sono convinto che, come sempre, il nostro pubblico sarà l’arma in più, proveremo a superare ogni difficoltà, sono convinto che faremo un’ottima partita». In caso di successo sarà il 200/o nella sua carriera di tecnico dopo aver toccato sabato quota 100 coi viola: «Grande gioia ma io sono abituato a rimuovere tutto subito. Comunque se batterò il Liverpool porterò sempre in panchina il ferro di cavallo che mi è stato regalato alla vigilia del derby di Livorno». Nel frattempo gli hanno ricordato che in carriera due volte ha affrontato da giocatore il Liverpool e due volte l’ha battuto, fra
Ultrà in piazza
Tessera del tifoso Spiraglio da Maroni
Rafa Benitez, allenatore del Liverpool, con Torres sul campo della Fiorentina per il test finale. In alto Prandelli e Steve Gerrard
queste c'è la terribile finale di Coppa Campioni con la Juve, nella notte dell’Heysel: «La parola Heysel mi fa rievocare immagini che non hanno nulla a che vedere con il calcio e che non potrò mai dimenticare. Però per domani il mio desiderio è trasmettere gioia perchè è tanta la soddisfazione di giocare una simile sfida». D’accordo anche Jorgensen: «Sappiamo che una buona prova domani ci darà tanta carica per tutta la stagione. Basterebbe una vittoria – ha sorriso – per rasserenare l’ambiente. Noi comunque siamo tranquilli, la troppa tensione ci renderebbe in campo frenetici». La Fiorentina dovrà affrontare il Liverpool senza Gilardino, squalificato per la contesta-
taespulsionerimediata aLione(ilclub viola ha presentato ricorso): “Giocheremo con Jovetic e Mutu insieme, possiamo fare altrettanto bene» ha rassicurato Prandelli. Dubbio a centrocampo dove Montolivo, Zanetti e Donadel sono in lizza per due posti. INTER IN RUSSIA - Forse anche questa volta parla perchè obbligato. Stavolta più dalle norme Uefa che dalla società. Dipendesse da lui Josè Mourinho salterebbe anche la conferenza stampa che precede l’impegno di Championscontro ilRubin Kazan.Serio e un pò imbronciato, il tecnico portoghese non risponde a domande tecniche e reagisce piccato("Non li consoco») sia quando si parla delle critiche di
Zdenek Zeman ("Mourinho è un ottimo comunicatore, gestisce bene la squadra, ma come tecnico è mediocre») e di Beppe Marotta (che ha definito fuoriluogo le parole dello Special One su Del Neri), sia quando un cronista getta ombre sul «favore» che il Barcellona potrebbe fare alla Dinamo Kiev per complicare i piani dei nerazzurri. «Ha fatto già quattro domande, è amico tuo? – chiede Mourinho all’addetto stampa dell’Inter seduto al suo fianco. Ci sono altri 50 giornalisti...Questa domanda è una domanda un pò strana. Io ho lavorato nel Barcellona 4 anni, ha una storia che non concede nessun dubbio». Resta l’attesa per il match che non si presenta facile.
Gli azzurri battono 2-1 Trinidad e Tobago ma quanti rischi nella ripresa
Mondiali under 20, Italia a fatica IL CAIRO (EGITTO) – Missione compiuta per l’Italia di Francesco Rocca, ma quanta sofferenza contro Trinidad&Tobago che tengono in scacco lungamente la squadra italiana nella gara in terra d’Egitto. Gli azzurrini vincono per 2-1 ma di certo non esaltano, anzi soffrono la rapidità dei centroamericani, tecnicamente discutibili ma forti fisicamente e parecchio rapidi. L’Italia, avanti con Albertazzi, era stata rimontata da Clarence, bravo a sfruttare una disattenzione della difesa; a poco più di dieci minuti dalla fine, però, la combinazione Mustacchio-Raggio Garibaldi ha permesso agli azzurri di vincere una gara fondamentale, la prima in questo Mondiale dopo lo 0-0 con il Paraguay all’esordio. An-
che se la prima opportunità stacca tutto solo e batte Sase la conquista Trinidad muel: 1-0 fin lì meritato, con Gay (inzuccata su cross anche se per lo spettacolo è di Thompson) un buon pri- meglio rivolgersi altrove. mo tempo per gli azzurri, A inizio ripresa l’Italia coche creano opportunità sui mincia ad andare in difficalci piazzati: molto bene coltà, perde le distanze e si Mazzarani, che trova sulla espone ai rapidissimi conlinea Adams pronto a re- tropiede avversari. Al 10' spingere una botta al volo clamorosa opportunità per su angolo dalla sinistra, e Trinidad&Tobago: Gay, inpoi, su punizione, costringe Samuel alla deviazione in angolo. Al 32' grande paura per gli azzurrini: Primus segna dopo un’uscita avventata di Fiorillo ma è in fuorigioco. Scampato il pericolo l’Italia si riporta avanti: Mustacchio non trova la porta, Albertazzi sì. Il difensore Albertazzi dopo il gol a Trinidad e Tobago
spiegabilmente solo in area, colpisce in pieno la traversa. TAHITI ANCORA BRUTTO KO - Dopo gli otto gol subiti all’esordio con la Spagna, Tahiti «si conferma» subendo un altro clamoroso cappotto al Mondiale Under 20. Nella seconda giornata del gruppo B è il Venezuela a dominare l’incontro, vincendo per 80 e conquistando l’accesso agli ottavi. Triplette di Rondon e Del Valle, a segno anche Velasquez e Rojas. Tahiti in 9 già al 38' del primo tempo per le espulsione di Faatiarau e Rochette. Venezuela a punteggio pieno con la Spagna.
QUI JUVENTUS Del Piero suona la carica per il Bayern TORINO – Siamo delusi per non aver saputo portare a casa il risultato pieno davanti al nostro pubblico, contro un Bologna che, come ci aspettavamo, ci ha reso la vita difficile». Parole di Alessandro Del Piero dopo il pareggio casalingo dei bianconeri con il Bologna. «Nel poco tempo che ci rimane fino alla prossima gara di domani in Champions League a Monaco dobbiamo riuscire a correggere gli errori fatti ed elevare la concentrazione al massimo perchè quella contro il Bayern è una gara importantissima. Domenica ha rappresentato per me l’esordio in questa stagione – commenta Del Piero in una nota pubblicata sul sito personale – preceduto dal Premio Fair Play Ussi Stagione 2008-2009 e significato 400 presenze in campionato con la maglia della Juve, altro motivo di grande soddisfazione ed orgoglio per me».
ROMA – «Se c'è una proposta alternativa, le squadre me la facciano presente e la verificheremo». Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il ministro dell’Interno Roberto Maroni apre alle società sportive sulla Tessera del Tifoso – lo strumento voluto dal Viminale per contrastare la violenza negli stadi, osteggiato da molti presidenti e fortemente criticato dagli ultras – ribadendo però che in mancanza di qualcosa di concreto «il provvedimento si attuerà». Un’apertura apprezzata dal presidente della Figc Giancarlo Abete che ha definito la Tessera «un’opportunità», anche se non ha mancato di osservare che «la vera rivoluzione» è stata l’introduzione del biglietto nominativo. A Bologna per un convegno sullo sport, e mentre in strada i manifestanti dell’Onda e un gruppo di ultrà rossoblù si sono scontrati brevemente con le forze dell’ordine, Maroni ha ribadito dunque la linea del Viminale: indietro non si torna, perchè la Tessera «è uno strumento utile» che serve a “fidelizzare i tifosi, creare un ambiente familiare e a dare psicologicamente maggior sicurezza».
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Sport
Martedì 29 settembre 2009
TOP 11
Baldassarri e Calori guidano i migliori giocatori della settimana
Una poltrona per due UNO HA STRAPAZZATO il Foggia, l’altro ha ridimensionato lo spettacolare Giulianova. Uno s’è ripreso autorità e leadership dopo il passo falso di Verona, l’altro ha incastonato la quinta perla consecutiva. Uno ha guadagnato un doppio primato (in classifica e nel numero di gol segnati), l’altro ha dato continuità ad un percorso sontuoso avviato dopo lo stop dell’esordio col Ravenna. L’uno è Baldassarri, tecnico dell’esplosiva Ternana, l’altro è Calori, guru di un Portogruaro senza frontiere. Si dividono tutto: i quindici punti in graduatoria, la panchina della top 11, l’etichetta di allenatori rivelazione. Simile, quasi identico pure il percorso seguito per la costruzione del sogno: Baldassarri subentròa Giorgini nellapassata stagione nel momento più delicato del campionato(la Ternanavenivadacinque sconfittedifila ed era vittima di un mercato scriteriato), tra scetticismo (era sempre stato secondo di Fabio Brini) e malumore, ma seppe ricostruire i cocci di una squadra sfaldata, rigenerare calciatori finiti nel dimenticatoio (su tutti l’attaccante Perna), scremare un organico di 40 tesserati e gettare le basi, dopo aver ipotecato la salvezza, per un torneo all’avanguardia. Un po’ come Alessandro Calori, che nei pressi della Laguna c’è arrivato a tredici giornate dalla fine dello scorso campionato con un curriculum da riscrivere (esonerato a Trieste e San Benedetto, retrocesso ad Avellino) ed una pesante eredità da raccogliere (quella di Domenicali): la salvez-
za l’ha ottenutain scioltezza (20 puntiin 13 gare) e pur perdendo pezzi pregiati per strada (Carboni e Cuffa su tutti) ha saputo dare un’anima ed un’identità al Portogruaro. L’uno
Verona, il segreto è una difesa di ferro VERONA. Spesso le squadre che vincono i campionati sono quelle che, alla fine, vantano lemigliori difese.Sedoposei giornatepuoifregiarti del miglior pacchetto arretrato dei campionati professionistici, sei sulla buona strada. A Verona ci credono, perché veleggiare nei quartieri alti della classifica era nei piani della società. Più di tutti è stato bravo Gian Marco Remondina. L’allenatore, che la promozione in B l’ha solo sfiorata quando era sulla panchina del Sassuolo (semifinale play-off persa col Monza nel 2006), ha costruito un piccolo gioiellino di tattica, disegnando una squadra a trazione anteriore che, finora, ha subito appena un gol. Un dato che certifica la solidità di un gruppo che scende sempre in campo per vincere, interpretando al meglio un 4-3-3 che sta ripagando il suo artefice. Se poi si scopre che l’unica rete è stata incassata dal portiere di riserva in una partita in cuiil titolare era statoespulso, allora prevale la curiosità sullo stupore per una squadra che sembra davvero granitica. Detto dell’imbattibilità di Rafael, vanno sottolineati i meriti di una linea difensiva che svolge con mestiere ed ordine il proprio compito a partire dai due centrali Ceccarelli e Comazzi (al suo settimo anno in gialloblu) passando per i terzini Cangi e Pugliese. Nessun over 30, nessun fuoriclasse, ma buoni giocatori di categoria che agiscono davanti ad un portiere brasiliano. La
chiave dell’Hellas sembra peròessere il centrocampo, composto da tre calciatori di qualità assoluta come Esposito, Russo e Pensalfini. Non interditori, ma elementi dai piedi buoni e votati alla costruzione. E, soprattutto, gente con la mentalità vincente: i primi due sono reduci dal trionfo con la maglia del Gallipoli, il terzo ha fatto parte del ciclo che ha portato il Sassuolo dalla C2 alla B giocando sempre titolare. E’uno dei pupilli di Remondina, al pari della punta di diamante ed altro ex sassolino Andy Selva (50 gol in cinque campionati di C1). A completare la prima linea lo scugnizzo napoletano Ciotola e Berrettoni. Non mancano le riserve di lusso, da Garzon a Rantier fino a Colombo, attaccante che ha accettato un declassamento di categoria dopo una carriera spesa interamente sui campi di A e di B. Verona torna a pensare in grande con una squadra che ha dimostrato di esserci, sospinta da più di 10.000 abbonati (il doppio di quelli che possono vantare i cugini del Chievo, che stanno in serie A). Difesa granitica, entusiasmo, vittorie: è la ricetta giusta per dare l’assalto alla vetta occupata da Ternana e Portogruaro. E se gli umbri sono già stati liquidati non più tardi di otto giorni fa, i veneti arriveranno al “Bentegodi” all’ultima giornata di campionato: uno scherzo del calendario o un segno del destino? Marco Santopaolo
DOMANI SI GIOCA FOGGIA-RAVENNA
e l’altro a stringersi lassù in vetta e sulla poltrona d’oro della sesta giornata di campionato (Baldassarri è alla terza nomination, Calori alla seconda consecutiva), alla guida di una for-
mazione che ha ben poco di spettacolare. Perché tutti i big dell’attacco per una domenica si sono “inceppati” e dei 14 gol complessivi appena quattro portano la firma di centravanti di ruolo (Longobardi, Meloni, Bocalon e Perna) ed addirittura nove sono invece arrivati dalla mediana. Che per questa ragione è molto più nutrita del solito. Il migliore è l’esterno destro della Ternana, Concas. Da incorniciare anche la botta potente e precisa di Berardi che apre positivamente il nuovo corso del Potenza. Si ritaglia il suo posticino anche Ferraresi, non eccezionale a Marcianise, ma comunque abile a sbloccare d’istinto una partita intensa per regalare agli abruzzesi il secondo successo consecutivo. Un po’ come Ganci, il funambolico esterno del Pescara: segna e consegna ai biancocelesti una vittoria preziosa con l’ausilio dell’immenso Tore Pinna, ancorauna volta decisivo coi suoi interventi e sistemato nuovamente a guardia dei pali dopo le imprese di Giulianova. Seconda convocazione consecutiva anche per il talentuoso centrocampista offensivo Cunico, anima del sorprendente Portogruaro. Completano il quadro i difensori Sabato,Catacchinie Ceccarelli,capitanoebaluardo difensivo delVerona (la formazionedi Remondina ha preso soltanto un gol in sei giornate), che giganteggia nelle retrovie ed in pieno recupero decide la sfida di Ravenna (secondo centro stagionale dopo il sigillo contro la Cavese). Filippo Zenna
Il personaggio della settimana
Concas e la Sampdoria un destino comune SABATO scorso ha guardato Cassano, ha esultato come un matto al gol di Pazzini, gli è venuta giù una lacrima vedendo la sua Samp in cima al campionato italiano. Ed il giorno dopo, il week-end magico di Fabio Concas, rossoverde per contratto, blucerchiato nel cuore, s’è completato grazie alle sue giocate geniali: “Nella vita ci sono congetture che è davvero difficile spiegare. La Sampdoria, la squadra che amo, a sorpresa è in testa in A ed ha vinto cinque partite. Percorso identico alla Ternana: dodici punti subito incastonati e poi il riscatto sontuoso col Foggia dopo la sconfitta di Verona”. Calcisticamente parlando, Fabio Concas, 23 anni da compiere, non ha mai goduto così: il cuore batte per le imprese titaniche della Samp e le gambe volano per costruire un futuro migliore (per se stesso e per la Ternana). Tre gol in sei partite (già eguagliato il record in prima divisione dello scorso campionato), media voto superiore al sette ed una voglia matta di continuare a stupire: “Non mi sono mai sentito così in forma e padronedei mieimezzi. Èun momento favoloso, gira tutto per il verso giusto: se è un sogno, perpiacere non svegliatemi”. Perché dopo un anno da incubo è giusto che la fantasia prenda il volo e superi magari le reali ambizioni della Ternana: “Lo scorsocampionato me la sono cavata piuttosto bene, ma è stata una stagione travagliata. C’erano caos, pressione, scarsa serenità ed abbiamo pure rischiato di precipitare nell’inferno dei play-out. La tendenza s’è poi invertita con l’arrivo di Baldassarri ed il ricorso della società a scelte più sagge: il mister ha portato tranquillità all’interno dello spogliatoio, ha rivalutato calciatori finiti nell’oblio e la dirigenza ha stretto l’organico privandosi magari di uomini importanti, ma per salvaguardare il bene del gruppo. Non era semplice allenarsi tutti i giorni con altri 30-35 giocatori”. Dietro l’esplosione
Concas in azione con la maglia della Ternana contro il Verona
della Ternana c’è la mano di Baldassarri – “Anche tatticamente ha portato enormi benefici chiedendo un costante coinvolgimento degli esterni nella manovrad’attacco” –ma se Fabio Concas è attualmente uno dei tornanti più forti della prima divisione il merito è essenzialmente di Riolfo: “Vi chiederete un po’ tutti chi è – sorride il talento di Genova – è un tecnico estremamente preparato ed intuitivo anche se attualmente allena in Promozione. Fu lui, ai tempi del Savona, a trasformarmi in esterno, collocandomi nel ruolo di mezz’ala in un centrocampo a tre con licenzadi decentrarmi tutte le volte che volevo. Pensate cheprima dellasua intuizione venivo utilizzato davan-
ti alla difesa”. A Carrara, nel 2007-08, la stagione migliore dal punto di vista realizzativo (8 gol in 28 partite): “Non nascondo – svela Concas – che miro ad eguagliare e magari a superare quel record. Vorrei tanto arrivare in doppia cifra: perun centrocampistaècome compiere un’impresa”. Dalle ambizioni personali a quelle della Ternana: “Il primato lo meritiamo per il gioco brillante che riusciamo a produrre. Siamo consapevoli delle nostre forze, ma anche dei nostri limiti. Ci sono squadre nettamente superiori sulla carta che alla lunga dovrebbero venire fuori. Ma noi siamo in corsa e l’idea di rientrare tra le prime cinque inizia a stuzzicarci”.
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36 Sport
Prima Pareggio che restituisce serenità. In Coppa col Gela alle 20.30
Monaco col piede giusto Al tecnico ora serve un’alternativa agli esterni di difesa Le cronache, da qualsiasi parte inviate, hanno parlato di un Potenza quadrato, messo bene in campo, determinato, reattivo, propositivo. Non che quello di prima, versione-Capuano, non lo fosse già abbastanza, ma sicuramente chi ha visto la squadra rossoblù ha parlato di una diversità sostanziale rispetto alle precedenti uscite. L’etichetta migliore, però, per il pareggio contro la Spal, in trasferta, è quella data dal patron Postiglione che ha ampiamente e candidamente affermato: «Ho visto grande serenità, non tanto in campo, quanto piuttosto fuori, a partita terminata». Non c’è che dire, il riferimento è a giocatori che quasi si sono liberati mentalmente di un peso. Lo si è percepito anche in campo, mentre dall’esterno Postiglione ha voluto anche ribadire: «Ho avuto una serie di sensazioni positive e ho potuto analizzare meglio quello che è accaduto, traendo le mie conclusioni e capendo anche che tipo di errori abbiamo fatto in precedenza». Forse l’impatto di Monaco sul Potenza, inteso come gruppo e come club, è stato migliore e più repentino di quello che un po’tutti si aspettavano. Ma occorre doverosamente sottolineare che il Potenza non ha anco-
La difesa della Spal chiude su Aquino. A destra il tecnico Monaco
ra risolto nulla. Monaco ha individuato la strada per poter lavorare, per poter soprattutto migliorare. Anche i commenti del tecnico con la dirigenza non sono stati del tutto negativi. Paradossalmente l’obiettivo si è focalizzato ancora una volta su un reparto, quello d’attacco, sul quale si nutrivano i maggiori dubbi di consi-
stenza. Ebbene, Monaco ha intravisto ampi margini di miglioramento, già con il materiale umano a disposizione. Il tecnico però deve fare fronte alle mutate esigenze tattiche e all’organico attualmente a disposizione. Capuano, infatti, ha costruito una squadra che giocava con la difesa a tre. Gli esterni bastavano
ed avanzavano. Adesso, specie per quelli del reparto arretrato, c’è penuria. Monaco lo ha chiesto espressamente alla dirigenza che sta già muovendosi, tra i calciatori svincolati, per verificare se c’è la possibilità di qualche ingaggio immediato, al fine di fornire al tecnico gli elementi necessari per coniugare il verbo che predilige, ossia quello della difesa a quat-
tro. CHIAVARO Ed in effetti una lacuna grande si è aperta con la defezione improvvisa di Chiavaro. Entro un paio di giorni si capirà bene, e in maniera quanto più completa possibile, se l’atleta ha superato tutti i test di idoneità fisica a cui si è sottoposto a Roma. Il Potenza attende le prime certificazioni per la giornata di domani, al massimo giovedì, per sapere se potrà ancora disporre del suo esterno destro di difesa. In caso positivo, Chiavaro rappresenta certamente un’arma in più per Monaco che, nella peggiore delle ipotesi, si troverebbe con il solo Lolaico esterno di difesa naturale, considerando Vanacore e Frezza comunque adattabili al ruolo, ma non di ruolo. COPPA ITALIA Intanto per la sfida di Coppa Italia, prevista per mercoledì 7 ottobre, la prima ufficialità riguarda l’orario di gioco, fissato dalal società siciliana alle 20.30. Un’altra difficoltà logistica in più per la squadra che, lo ricordiamo, affronterà domenica il Verona, poi deve trasferirsi nella Sicilia meridionale, salvo poi organizzarsi per un’altra lunghissima trasferta a Lanciano. I dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni. Alfonso Pecoraro
Seconda tendenza negativa confermata a Cassino
Fuori è un altro Melfi TRE INDIZI compongono una prova. Fuori casa il Melfi non decolla, va in tilt, in alcuni frangenti perde la bussola e manda all'aria tutto ciò che di buono aveva costruito precedentemente. Soprattutto, non raccoglie nulla in termini di punti, ed alla fine questo è il peccato più grave. Pronti via a Cassino e Chiaria sigla il suo terzo gol stagionale, sbloccando il punteggio, incanalando la gara nella maniera migliore possibile. Davvero un inizio promettente, tanto più che il Melfi teneva il campo in modo autorevole non sbandando davanti al forte avversario. Nulla lasciava presagire, il tracollo verificatosi nell'ultimo quarto d'ora di primo tempo. Due gol presi in cinque minuti, a cui si aggiungeva il gol di Croce in sospetto fuorigioco allo scadere. Tre segnature che ribaltavano il risultato a favore del Cassino, con la netta complicità della retroguardia gialloverde. Soprattutto Careri in occasione delle prime due reti subite, non è apparso esente da errori, e purtroppo non è la prima volta che accade. L'estremo difensore federiciano, deve crescere mentalmente, e soprattutto capire che lui rappresenta l'elemento in grado di fornire sicurezza a tutta la retroguardia. Evidentemente, il fatto di non aver giocato per più di un anno in veste da titolare, lo sta penalizzando, nonostante strutturalmente e tecnicamente, appare dotato di buone qualità di base. Lo si è visto all'inizio di partita ed in occasione del rigore parato, prodezze che alla fine restano inutili, se nel mezzo ci sono due gravi indecisioni che hanno favorito i primi due gol del Cassino. In generale è comunque l'intera difesa che va registrata, perché subisce troppi gol, vacillando pericolosamente perdendo la trebisonda in maniera bana-
Sbavature evidenti e chiare responsabilità anche di Careri le. Il Melfi continua a subire reti evitabilissime, frutto di errori individuali e non scaturiti da una superiorità avversaria. Questo è l'aspetto che fa maggiormente male, perché poi si perdono partite, giocando bene, quantomeno alla pari con gli avversari. Anche a Cassino il Melfi ha controbattuto colpo su colpo ai laziali, sfiorando anche in diverse circostanze il due a zero. Certo bisogna anche rimarcare la pessima giornata del direttore di gara che non ha concesso un rigore solare al Melfi sul pun-
teggio di uno a zero. Il fallo di Bica Baden su D'Andria è apparso nettissimo. Impossibile non concedere il penalty, a maggior ragione valutando la posizione dell'arbitro, vicinissimo all'azione, liberissimo, sgombro da eventuali giocatori che ne avrebbero potuto imballare la visuale. Clamoroso davvero, accertato da tutti le televisioni presenti e dai corrispondenti in tribuna stampa. Un errore che ha finito per condizionare pesantemente la gara, anche perché sono poi giunte segnalazioni dell'assisten-
te, altrettanto sfavorevoli al Melfi. Precisato e puntualizzato questo, resta l'amaro in bocca per non aver gestito meglio la gara, non aver assestato il colpo da K.O quando l'inerzia del match era dalla parte del Melfi e soprattutto non aver portato a casa nemmeno un punto, nonostante aver segnato due gol sul difficile campo del Cassino. La sensazione di base è sempre la stessa. Questo Melfi è potenzialmente molto interessante, con qualità e individualità di spessore, ma per problemi di natura caratteriale e di concentrazione, resta squadra a metà del guado, senza la continuità necessaria che serve per fare il salto di qualità. Occorre cambiare registro, ed essere più smaliziati, cinici, perché continuare a dissipare punti per strada, non è certamente costruttivo e non porta da nessuna parte. Emilio Fidanzio
Il tecnico del Melfi Rodolfi
Il ministro Maroni accetta proposte dalle società altrimenti l’attuerà
Tessera del tifoso, il Governo aspetta
Questa è un’istantanea della manifestazione congiunta fatta a Ferrara tra i tifosi della Spal e quelli del Potenza che in un corteo (e con 45’ di sciopero) hanno manifestato il loro dissenso alla Tessera del Tifoso
«SE C'È UNA proposta alternativa, le squadre me la facciano presente e la verificheremo». Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il ministro dell’Interno Roberto Maroni apre alle società sportive sulla Tessera del Tifoso – lo strumento voluto dal Viminale per contrastare la violenza negli stadi, osteggiato da molti presidenti e fortemente criticato dagli ultras – ribadendo però che in mancanza di qualcosa di concreto «il provvedimento si attuerà». Un’apertura apprezzata dal presidente della Figc Giancarlo Abete che ha definito la Tessera «un’opportunità», anche se non ha mancato di osservare che «la vera rivoluzione» è stata l’introduzione del biglietto nominativo. A Bologna per unconvegno sullo sport, e mentre in strada i manifestanti dell’Onda e un gruppo di ultrà rossoblù si sono scontrati brevemente con le forze dell’ordine, Maroni ha ribadito dunquelalineadel Viminale:indietrononsitorna, perchè la Tessera «è unostrumento utile» che serve a“fidelizzare i tifosi, creare un ambiente familiare e a dare psicologicamente maggior sicurezza». E tra l’altro,dice ilsegretariodell’Osservatorio delVimi-
nale, Roberto Massucci, la Tessera «non è obbligatoria», Chi «non la vuole potrà sempre acquistare il biglietto con le limitazioni previste», aggiunge, ricordando checon l’introduzionedel bigliettonominativo c'è stato un calo degli incidenti del 50-60%. A chilo accusadi volerschedarei tifosi,il ministrorisponde così: «se parliamo di schedatura, quella vera, anchese non lo è,è stata fattacon l’introduzione del biglietto nominativo, non con la Tessera». Dunque le società che protestano, «così come una parte delle tifoserie organizzate» sono soggetti che «evidentemente, hanno in mente un’altra cosa rispetto ad andare a vedere una partita di calcio». Proteste che, però, non spaventano il ministro: sono sempre naturalmente aperto alle critiche e alle proposte, ma sono convinto delle mie posizioni e delle mie idee. Dunque nessuna contestazione e nessuna provocazione mi farà cambiare idea». La palla passa dunque alle società. «se c'è una proposta alternativa benissimo, la verificheremo – spiega Maroni – ma se la risposta è 'no, non la facciamò», allora «mi spiace per loro ma il provvedimento si attuerà».
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Sport 37
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
TOP 11
la Juve Stabia comincia a carburare: un uomo per ogni reparto
L’istinto delle Vespe NEL SEGNO DI Massimo Rastelli. Dentro con la quarta vittoria di fila, ad un passo dalla vetta. È proprio lì che la Juve Stabia vuole costruire il suo immediato futuro: perseguire la testa della classifica per aspirare alla promozione. Se l'è segnata il tecnico, che dopo le prime difficoltà iniziali ha liberato De Angelis e soci a caccia della preda-promozione. E in questo modo De Angelis ha liberato il suo istinto ed ha risolto la pratica Vibonese. Cinismo e castigo, come da ultima edizione di squadra dettata da Rastelli. L'ex attaccante rappresenta fieramente la nuova frontiera che vuole un giovane condottiero in panchina che conosce profondamente l'ambiente. Quindici reti in sei partite (secondo miglior attacco dietro il Catanzaro), mediana telecomandata da quel fare geometrico e lineare di Acoglanis, anche a Vibo tra i migliori in campo, e pacchetto arretrato registrato dal colosso belga Maury, ultimo presidio a protezione di Soviero. L'esperto portiere deve però cedere lo scettro della categoria al giovane Simone Pettinari dell'Aversa. Se la squadra di Sergio ha portato via un punto dal “Comunale” di Scafati molto lo deve alle preziose leve dell'estremo difensore: insuperabile, tanto sulle conclusioni ravvicinate, e consecutive, su Pignatta e Nunziata, quanto sullo stesso Pignatta
dagli undici metri qualche secondo dopo. Una vera maledizione per Sifonetti e soci. Proprio quest'ultimo, inoltre, è stato tra i protagonisti della Scafatese. Destro, estro e sinistro. Il fantasista ha
inventato giocate per i compagni (prezioso assist su calcio d'angolo per la testa vincente di Miale) ed è stato uno spauracchio costante per la difesa dell'Aversa. Per giunta Miale entra di diritto nel ter-
zetto difensivo di giornata. Il suo sigillo è valso oro colato ed ha raddrizzato parzialmente la gara. Completa il trittico Martino Ciminà del Monopoli, il giovanotto è l'autore del pareggio dopo il vantaggio di Da Silva del Brindisi. Sempre dal Brindisi giunge il metronomo della mediana: è Raffaele Battisti, un habituè ormai. Accanto a lui ed Acoglanis largo ad Amadio della Cisco Roma, prezioso classe '89 in dote ad Incocciati al suo primo gol in campionato, e Manganaro. L'esterno entra dopo il quarto d'ora della ripresa, in pratica appena sessanta secondi dopo la rete dello stesso Amadio, e suggella la rimonta del Barletta. La sua rete, giunta ad una manciata di minuti dalla fine, rimette in carreggiata le sorti disquadra. Vacche magre invece per le sorti d'attacco. I bomber specializzati hanno “scioperato”, si sono astenuti invece De Angelis della Juve Stabia e Agostinelli dell'Igea Virtus. Quest'ultimo è lo spietato doppiettista di giornata: due colpi che hanno risolto la pratica Isola Liri già nel primo tempo. Gianluca De Angelis proprio non poteva scioperare, lui ha da difendere lo scettro del bomber conquistato lo scorso anno: centro numero due a Vibo per lui. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
Il fatto della settimana
Mai successo: ancora in due a zero punti ZERO PUNTI in sei partite. Isola Liri e Noicattaro continuano a viaggiare a braccetto sul fondo della classifica. Entrambe non conoscono risultato diverso dalla sconfitta. Particolare curioso: i rispettivi presidenti nonpensano al cambio dell'allenatore. I dirigenti hanno costruito organici giovani, spendendo pochissimo. Per il momento non prendono in considerazione la scelta più comoda. A Noicattaro la squadra ha segnato quattro gol subendone quindici. In alcune occasioni ha ceduto di schianto (a Brindisi, con la Cisco Roma e con il Catanzaro) mentre nelle restanti partite ha perso con un solo gol di scarto (col Siracusa, a Cassino e a Manfredo-
nia), vantando così un conto aperto con la buona sorte. I nojani peccano spesso di inesperienza come capitato domenica scorsa, quando dopo aver ripreso due volte il Manfredonia hannoceduto asei minuti dalla fine. Se in attacco si può ancora fare affidamento ai gol del sempreverde Federico Giampaolo, in difesa servirebbe qualche rinforzo. Manca un po' di furbizia ad una squadra guidata da un tecnico non di primo pelo come Angelo Carella, che proprio a Noicattaro, nel lontano1988, ha cominciato la sua carriera di allenatore. Il presidente Tatò, rimasto solo alla guida del club, continua a dare fiducia allo staff tecnico, auspicando una vittoria nel prossimo e deli-
cato scontro salvezza contro la Vibonese. Un successo potrebbe rianimare una squadra che, nonostante i limiti tecnici, non sembra rassegnata al suo destino. Se Atene piange, Sparta non ride. L'Isola Liri è ancora ferma al palo. Rispetto al Noicattaro ha subito un gol in meno (quattordici reti) ma è riuscita ad andare a segno una sola volta. Non è stata certo aiutata dal calendario, almeno fino a domenica. Nelle prime cinque partite ha ceduto le armi ad Aversa Normanna, Siracusa, Monopoli, Cisco Roma e Cassino. Domenica ha perso in casa dell'Igea Virtus uno “spareggio” giocato con l'uomo in meno per quasi tutta la gara. Squadra un po' nervosa,
Il personaggio della settimana
Agostinelli timbra la prima dell’Igea BARCELLONA POZZO DI GOTTO. La prima vittoria è arrivata domenica contro l'Isola Liri. E' coincisa con il cambio di allenatore (dentro Zampollini, fuori Bacci) e con i primi gol stagionali di Marco Agostinelli. Il 31enne attaccante di Cesenatico è andato a segno con una doppietta, e si è esaltato nell'inedito 4-3-3 dei siciliani. “Questo successo ci serviva, perché fa classifica e morale dopo un inizio di campionato difficile” spiega Agostinelli, soltanto omonimo dell'ex tecnico di Napoli e Salernitana. “Quando lotti per la salvezza, vincere vuol dire lavorare con serenità e tranquillità” prosegue l'attaccante, punta centrale nel nuovo modulo igeano. “Ci siamo adattati molto bene a questa nuova situazione di gioco, in particolare il sottoscritto ne ha tratto vantaggio come dimostrano i due gol. Con il nuovo mister abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita ed assimilare il suo credo tattico, ma abbiamo lavorato sodo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Quasi 50 gol in poco più di 150 presenze in Seconda Divisione: Agostinelli viaggia a medie importanti, quelle stesse che non gli sono valse la grande occasione. “Sono arrivato tra i professionisti a 25 anni, probabilmente in precedenza non ero ancora maturo. Ho fatto tanta gavetta nei dilettanti fra Promozione, Eccellenza e serie D, fino a quando nel 2003 è arrivata la chiamata
del Ravenna nell'ex C2”. Da quel momento è cominciata la sua avventura tra i prof, una carriera di un calciatore con la valigia sempre pronta. Agostinelli non si è mai fermato per più di un anno e mezzo nella stessa piazza, “ma è stata una scelta mia perché ero sempre preso dalla voglia di fare nuove esperienze” spiega l'attaccante, che dopo una vita spesa sui campi del centro-nord (ha segnato con Ravenna, Bellaria, Sansovino, Spal, Giacomense, Gubbio) sta conoscendo anche il profondo sud con la maglia dell'Igea Virtus: “Dalle mie parti non si sente tanto calore, né si vedono stadi quasi pieni. Non ho ravvisato particolari differenze tecniche, ma qui al sud c'è più passione. Non parlerei di pressione”. Magari continuando a giocare nel 4-3-3, “il modulo nel quale mi sono trovato meglio, soprattutto se il mio compagno di reparto va in profondità”. L'obiettivo dell'Igea è quello di raggiungere la salvezza, quello di Agostinelli continuare ad inseguire la grande occasione: “Forse non sarà arrivato presto tra i professionisti, ma alla mia età è ancora presto perrassegnarsi. Peril momento,ci terrei a fare bene con questa maglia in un ambiente per me nuovo. Tutti uniti, riusciremo a conquistare la permanenza ”. Poi, magari, Agostinelli saluterà ed andrà alla ricerca di una nuova avventura, con il suo bagaglio di gol ed in attesa del treno che non è ancora passato.
ma non attrezzata per un campionato professionistico ritrovato grazie al ripescaggio estivo. Il presidente Costantini, in rotta con la tifoseria, non molla e continua a dare fiducia a Grossi. Il tecnico, tornato ad Isola dopo un ciclo vincente nella vicina Cassino (dall'Eccellenza alla C2), pare consapevole dei limiti della sua squadra ma non getta la spugna, nonostante un ambiente sfiduciato che teme un'altra stagione difficile. All'orizzonte c'è il Manfredonia. Test delicato ed impegnativo, come lo è qualsiasi partita per una formazione che non è ancora riuscita a muovere la classifica. E chissà se consola il fatto che qualcuno non stia meglio…
Carella del Noicattaro
BARLETTA-MANFREDONIA SI RECUPERA IL 21 OTTOBRE
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38 Sport
Il punto girone H Pomigliano e Sant’Antonio Abate le uniche due imbattute del girone
Primi gol casalinghi incassati dal Neapolis CHE Pisticci! Secondo colpo esterno consecutivo. Matera ko e primo stop stagionale. Il Neapolis subisce i primi gol casalinghi e l'Ischia realizza i primi gol in campo esterno, ma a vincere sono i padroni di casa. Si fa vedere in trasferta il Benevento. Casertana e Pomigliano le uniche imbattute, ma il Sant'Antonio Abate non si fa soffiare il primo posto. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della quinta giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare tutte vittorie, quattro in trasferta. I gol sono stati 23, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 11 da quelle che hanno viaggiato. Nella quinta della scorsa stagione le vittorie furono cinque, di
cui due in trasferta e i gol 25. Complessivamente, nei cinque turni della stagione appena iniziata, le vittorie sono state 29, contro le 32 dell'anno scorso. La Casertana, una delle due formazioni ancora imbattute, con il colpaccio realizzato a Pianura, si propone come principale antagonista della capolista San'Antonio Abate che contro il Casarano ha conquistato la terza vittoria casalinga di seguito. Primo successo interno, e assoluto, del Bitonto ottenuto dopo due rovesci consecutivi dinanzi ai propri sostenitori. L'Ostuni ha rimediato la terza sconfitta esterna di seguito contro un Grottaglie in netta ripresa, dopo le incertezze di inizio torneo, dovute anche al tardivo inse-
rimento nel girone. L'Ischia resta l'unica squadra a non aver conquistato punti casalinghi. Gli isolani, domenica scorsa, pur realizzando i primi gol lontani dal “Mazzelo”, non sono riusciti a superare la trasferta di Mugnano la cui squadra, di contro, ha subito le prime reti casalinghe. Rispetto alla passata stagione, il Matera è la squadra con la peggiore differenza punti ottenuti sinora, -7 (segue il Pianura, -6); mentre, il Sant'Antonio Abate è quella con la migliore differenza, +7 (segue l'Angri +6). Il Pisticci si è aggiudicato il primo derby di Basilicata, strapazzando, al “XXI Settembre”, un Matera che ha ancora una volta evidenziato di avere qualche problema nelle retrovie. La difesa dei
biancazzurri lucani, infatti, con dieci reti al passivo (media 2 gol subiti a partita), insieme all'Ischia, è seconda soltanto alla retroguardia della Turris che di gol ne ha incassati dodici. Il Pisticci, invece, insieme al Neapolis, con 10 reti all'attivo, vanta l'attacco più prolifico del girone. L'ultima sconfitta casalinga del Matera risale al 15 marzo 2009 e sempre in un derby regionale (MateraFrancav. Pz 0 a 1). Il Francavilla in Sinni è stato a guardare, pensando alla trasferta di Ischia. Chiaramente, i sinnici sperano che prosegua il momentaccio casalingo degli isolani. Domenica prossima toccherà al Fasano osservare il turno di riposo. Adolfo Sarra
Oggi alla ripresa saranno esaminati a freddo i problemi di una sconfitta pesante
Giusto: «Il Matera reagirà» Il tecnico: «E’ un momento per uomini veri e i miei lo sono» TUTTI alla sbarra. Ma c’è qualche problema in più per il centrocampo. Perchè la difesa va in sofferenza soprattutto quando manca l’interdizione a centrocampo. Emblematica l’azione del due a zero. Farinola ha percorso indisturbato più di trenta metri e ha potuto servire Ferrentino con tranquillità. C’è qualcosa da rivedere, ma è troppo prematuro rompere già il carro. Inteso, come un fallimento di un progetto che finora aveva dato molte certezze. Il Matera vero è quello di Casarano, quello di Pomigliano e non quello con il Pisticci. Inteso come mentalità e non qualità e possibilità. Non può bastare una qualificazione per dare inizio ad una celebrazione che ha poi portato a questo risultato storico in negativo. Mai, infatti, in passato il Pisticci a Matera aveva vinto e addirittura stavolta ha anche avuto la soddisfazione di uscire tra gli applausi. Non è un gesto di scherno verso la propria squadra, ma solo il premio ad un’interpretazione di gara perfetta. La difesa del Matera è sotto accusa perchè i numeri dicono che finora ha dieci reti al passivo e solo la Turris ha fatto peggio con dodici reti sul groppone. La conferma però che i problemi siano nel filtro blando a centrocampo è che a POmigliano, nonostante una difesa seniores con l’inserimen-
Presunzione punita. Esempio per il futuro
Pino Giusto pensieroso
to di Catalano a destra non è cambiato quasi nulla. Allora c’è da supportare meglio la fase difensiva e questo può essere fatto solo se in mediana ci saranno più raccattatori di palloni e non costruttori della manovra. Mazzoleni è andato in affanno e l’ammonizione, la terza ed è quindi diffidato, rimediata nel finire ne è la logica conseguenza. Poi era marcato a vista e questo ha assunto due significati importanti. Innervosirlo e renderlo innocuo in fase costruttiva. Era un bunker il Pisticci e il Matera non ha approfittato delle possibi-
lità di colpirlo nei momenti in cui aveva la guardia abbassata. Solo una decina di minuti vissuti da Matera prima di incassare il gol. Poi solo palloni lunghi e centrocampo saltato. Tattica che non ha funzionato e, inoltre, ha rispolverato fantasmi di un passato non certo remoto. Giusto e compagni silla graticola. E’ il minimo, ma è chiaro che il tecnico è il primo a uscire distrutto da una situazione del genere. Chiedere scusa per se e per la sua squadra a pubblico e società era un atto dovuto e Pino Giusto l’ha fatto, ma è chiaro
che c’è da rivedere qualcosa. «Da dove si riarte in questi casi? Credo-afferma il tecnico barese-dal guardarsi negli occhi e prendere atto che la situazione va ribaltata. Non possiamo in questo momento dare colpa ai singoli, perché è una gara persa da tutta la squadra. Alla squadra, negli spogliatoio ho solamente ricordato che dobbiamo ripartire immediatamente con umiltà e tanto lavoro. Questo è certamente un risultato difficile da digerire, ma ho a disposizione una squadra dura che potrà tornare a fare molto bene sin
da subito». Il tecnico è anche drastico su quale linea intende spronare la squadra oggi alla ripresa degli allenamenti. «Soltanto tornando ad essere umili ed a lavorare con sacrificio si torna a fare bene -ha concluso, Pino Giustoperché gli uomini nel calcio si vedono soprattutto nei momenti difficili e questo lo è senza ombra di dubbio». COPPA ITALIA A CASARANO- Intanto è stato reso noto l’accoppiamento dei sedicesimi di Coppa Italia. Il Matera farà visita al Casarano in gara unica. Renato Carpentieri
CARO Pino ti scrivo...così mi si sfogo un po’. Stavolta la presunzione non è stata solo calcistica ma anche mentale. Matera si scopre narciso dopo il 3-0 di Coppa e si specchia compiaciuto, addirittura c’è un giorno di riposo (il giovedì dopo la coppa, ma per tutti e non solo per chi ha giocato) in premio e ora c’è da rimboccarsi le maniche. La presunzione ha fatto una vittima: la Giusto-band. E giù fischi. Dopo un derby perso così, è il minimo. Matera esce tra gli applausi a Casarano e tutto va bene, ma a parti invertite fa più male perchè qui era città contro provincia, diventata presunzione contro umiltà. Ha vinto la seconda e per il Matera c’è solo da tornare in terra e uscire gli attributi come in altre occasioni. Nulla è perduto. Anzi. Però non c’è da dimenticare in fretta questa sconfitta, ma il Matera deve ricordarla ogni volta che scenderà in campo in futuro. Non c’è più posto per i bocconi amari per la tifoseria biancazzurra. re.ca.
Il centrocampista ha scontato la giornata di squalifica e sarà disponibile per Ischia
Francavilla, alla ripresa c’è Manco
Andrea Manco
FRANCAVILLA – La formazione sinnica dopo la pausa, si rituffa nuovamente in clima campionato. Oggi pomeriggio ripresa degli allenamenti, presso lo stadio “Gian Battista Rossi” della vicina Senise, per non rovinare il terreno di gioco del “Fittipaldi”, che con le abbondanti piogge di questi giorni, è molto allentato. Gli allenamenti, riprenderanno sotto l’attento sguardo dello staff tecnico, che come al solito valuterà le condizioni di tutti gli elementi, per testarne l’impiego nella gara di domenica. Al rientro il centrocampista Andrea Manco, che ha scontato il turno di squalifica inflitto dal giudice sportivo. Dopo la prima, prestigiosa, vittoria in campionato davanti ai propri tifosi contro il Neapolis Mugnano e i cinque punti complessivi conquistati in questo avvio di
campionato, il Francavilla si prepara per la sfida con l’Ischia. Con tutta probabilità, nel reparto difensivo potrebbe giocare al centro Simeone al posto di Gioia, visto il rientro di Manco a centrocampo e quindi la necessità del quinto under in campo. Per il resto, il tecnico serbo Lazic sembra orientato a confermare il resto dell'undici che ha battuto il Neapolis nell'ultimo turno di campionato. L'idea è quella di capitalizzare al massimo le risorse della squadra, che ad Ischia non avrà certo la vita facile. Il tecnico Lazic, chiede ordine in cabina di regia e geometrie lineari per la manovra. Sull'out di sinistra il tecnico si affiderà ancora una volta alla freschezza atletica di Di Senso, che nelle ultime gare è tornato ad alti livelli. In avanti la coppia Del Prete - Chisena, che dovrà fare gli
straordinari per impensierire la difesa campana, anche se a livello difensivo i ragazzi di mister Impagliazzo non stanno messi proprio bene, la squadra non gode di ottima salute soprattutto dopo le quattro reti rimediate domenica scorsa sul campo del Neapolis Mugnano e la sconfitta casalinga per 1-3, nel turno casalingo contro il Grottaglie. Ma non per questo, il Francavilla dovrà recarsi nella cittadina campana, con i favori del pronostico, anzi, dovrà lottare più del solito per cercare di uscire dalla sfida con un risultato positivo, che vedrà l’Ischia lottare duramente per conquistare una vittoria scaccia crisi. Insomma, per ritornare da Ischia con un risultato importante, ci vorrà il miglior Francavilla della stagione. Claudio Sole
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Sport 39
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
D Panetta: «Questi ragazzi sanno darci emozioni uniche»
Pisticci, pianti di gioia ALLA fine hanno pianto di gioia. Valente che abbraccia il fido preparatore dei portieri Camassa, il presidente Donato Panetta ed alcuni, lì sugli spalti, tra quelli che hanno seguito il Pisticci affidando all'incoscienza la speranza che si potesse far risultato a Matera. Lacrime versate sulla consapevolezza di aver scritto una pagina indelebile nella storia del calcio a Pisticci. Bello l’abbraccio con il figlio. Emozioni forti per una impresa nell'impresa: vincere 3-0 a Matera con una squadra allestita con l'unico e modesto budget possibile per cercare il miracolo della salvezza in un campionato dove la Pisticci calcistica è quasi un'intrusa, perché in D bisogna far parlare gli euro ed il contesto, nella città jonica, non è dei più favorevoli. Non lo è stato in tempi migliori, Non lo è certo adesso, tanto che anche l'Eccellenza sembrava un lusso. Ci vogliono sacrifici immani ed anche quel pizzico di follia che non manca certo al presidente Donato Panetta ed a tutta la sua società. Gente semplice, gente qua-
La rete di Vallefuoco che ha sbloccato la partita (foto Videouno)
lunque, che nel mondo del calcio ci sta solo per pura passione e che fa sacrifici ogni giorno per riuscire a trovare i fondi necessari per tenere in piedi un progetto ambizioso, ma
spesso costretto a fare i conti con una realtà amara, avara ed a volte indifferente. Quando invece servirebbe che tutti coloro che hanno qualcosa da dare, e ce ne sono, si
stringesse intorno a quello che oggiè unodepiùimportanti motividi vanto per la comunità pisticcese. “Devo ancora scoprire perché il Pisticci ha vinto 3-0 a Matera - commenta Panetta -, ma riuscire a fare questo risultato non è da tutti e significa che qualcosa di buono c'è nel nostro gruppo. Questi ragazzi mi stupiscono. Sono andati in difficoltà per soli quindici minuti, ma hanno avuto una reazione improvvisa, si sono tirati fuori da i guai con un gol e poi hanno saputo gestire con saggezza affondando altri colpi”. Il pianto, si diceva. Panetta lo spiega così: “questa squadra sa darci emozioni incredibili. A Matera abbiamo vinto la partita più importante e prestigiosa della nostra breve storia societaria. A noi ha dato tanto, ma credo che valga anche per tutti i pisticcesi. E poi siamo usciti fra gli applausi di uno stadio che tifava per l'altra squadra. E' una grande soddisfazione per i nostri sacrifici, perché non è facile fare la serie D a Pisticci. Anzi, ragio-
nandoci, non credo che si possa fare. Ma vittorie come questa ti danno stimoli per andare avanti. E' un successo che ci ha resi orgogliosi. Tutti noi sappiamo di aver scritto una pagina importante del calcio a Pisticci”. In parte, però, Panetta una spiegazione al colpaccio riesce a darsela: “il merito di questi risultati, di come la squadra riesce a giocare e delle motivazioni che mette in campo pur sapendo che ogni domenica l'avversario di turno è sulla carta più forte, è del nostro tecnico Antonio Valente. Lui sa cosa devono fare i suoi ragazzi e riesce a dargli una tensione sportiva incredibile. Non è facile segnare a Matera, ma è ancora più difficile rimanere concentrati per novanta minuti ed evitare il ritorno dell'avversario. Adesso, però, bisogna voltare pagina, perché il campionato è lungo, i valori delle squadre più forti verranno fuori e noi non dobbiamo farci prendere dalle illusioni di settembre”. Roberto D’Alessandro
Eccellenza Salernitani con il vento in poppa Promozione Pietragalla e Moliterno volano
Ricigliano supera bene Cambio di pretendenti l’esame con il Real Tolve alla poltrona di regina E' IL RICIGLIANO la squadra che sta dominando il torneo lucano di Eccellenza, in queste primissime battute della stagione. Il sodalizio campano ha espugnato Tolve con due calci piazzati, ottenendo la terza vittoria di fila ed il massimo dei punti in classifica. Di certo, un inizio così straordinario nessuno poteva prevederlo alla vigilia del campionato. Ed, invece, a suon di reti, il team salernitano sta affossando, una dopo l'altra, tutte le avversarie che incontra sul suo cammino. Si sono persi per strada, invece, il Ruggiero Valdiano (sconfitto in casa del Borussia Pleiade) ed il Fortis Murgia (pari interno con la Vultur Rionero). Sul secondo gradino del podio c'è anche la sorprendente Atella Monticchio, che sta facendo molto bene in questo scorcio di stagione. La terza domenica calcistica della “serie A” lucana ha fatto nuovamente registrare diversi colpi esterni. Il fattore campo non sta per nulla prevalendo. Partiamo dai piani alti della graduatoria. La terza rete in campionato di Daniele e la seconda di Avallone hanno permesso al Ricigliano di trafiggere il Real Tolve, al suo secondo stop consecutivo tra le mura amiche. Il Fortis Murgia si è “affidato” alla Vultur Rionero per uscire indenne dal proprio campo. Hanno fatto tutto i bianconeri ospiti: prima sono andati a segno con Larotonda e poi hanno impattato la contesa con un autogol di Lanciano. Ha fatto addirittura peggio il Ruggiero Valdiano, steso di misura dal Borussia Pleiade che, finalmente, ha tirato un sospiro di sollievo, dopo essere stato ancorato per due giornate allo zero in classifica. Valente e Libutti fanno sognare l'Atella Monticchio. I loro gol hanno consentito ai vulturini di azzoppare il Policoro. Avigliano ed Angelo Cristofaro Oppido si sono annullati a vicenda, chiudendo l'incontro senza reti. Stesso risultato per Picerno e Murese. Tutto fin troppo facile per Viggiano e Banzi Genzano. I valdagrini di Villani hanno tra-
Oppido e Murese in calo NON RIESCONO proprio a carburare diverse squadre di Eccellenzachenellaprecedente stagionecalcisticahannosfiorato addirittura la promozione o sono arrivate quantomeno in zona play-off. Un esempio lampante è rappresentato dall'Angelo Cristofaro Oppido, che nella manifestazione tricolore della Coppa Italia regionale non ha praticamente rivali quest'anno, mentre in campionato naviga nella parte centrale della classifica dopo tre turni. Con quattro punti all'attivo e la miseria di una rete siglata non è certamente il massimo. E' pur vero che siamo ancora all'inizio della stagione, ma se si vuol puntare davvero in alto non bisogna lasciare punti per strada. Anche la Murese non sta vivendo un momento felice di risultati. Ha gli stessi punti dell'Angelo Cristofaro Oppido ed è già distante cinque lunghezze dalla vetta. Pure il Policoro guarda tutti dal basso verso l'alto. In qualche modo bisognerà correre ai ripari. Altrimenti saranno gli altri a scappar via in graduatoria. do.pa.
volto il Ferrandina con Campisano, Cicchelli e Chirichella. Gli altobradanici hanno affossato l'Irsinese (si è dimesso il ds De Leonardis). I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “X” e “2”. Dodici gol messi a segno in questa terza giornata (53 marcature in totale in campionato), di cui 4 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 3 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato lo detiene l'Atella Monticchio (8 reti), il peg-
giore è quello del Ferrandina (0 reti). Le migliori difese sono quelle del Ricigliano, dell'Atella Monticchio e dell'Angelo Cristofaro Oppido (1 rete subita), mentre è del Ferrandina (13 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Daniele (Ricigliano), Valente (Atella Monticchio), Salbini (Avigliano, 1): 3 reti; Telesca (Atella Monticchio), Margiotta (Fortis Murgia), Salamone (Ruggiero Valdiano), Gialdino (Borussia Pleiade), Vigliucci (Banzi Genzano, 1), Avallone (Ricigliano), Campisano (Viggiano): 2 reti. Donato Pavese
DUE NUOVE regine hanno rimpiazzato la Soccer Lagonegro ed il Bar La Notte Pignola al comando della cadetteria lucana. Sono il Pietragalla di mister Potenza ed il Moliterno di coach Vignati. La classifica, comunque, è ancora provvisoria nei quartieri alti, in attesa del match di recupero del Miglionico, che attualmente veleggia a punteggio pieno con due successi al suo attivo. La compagine materana, infatti, in caso di vittoria contro il Montescaglioso, si proietterebbe in solitudine al vertice del torneo di Promozione. L'ultima giornata calcistica, un po' a sorpresa, ha fatto registrare un buon numero di marcature, soprattutto da parte delle compagini ospitanti. Ha prevalso, in gran parte, il fattore campo (in cinque partite su otto). Cominciamo la nostra rassegna dal match clou di Pietragalla. La nuova capolista ha abbattuto la precedente leader, Soccer Lagonegro, con le reti di Alfonso e del solito Pietragalla L. In questa sfida c'erano due imbattibilità a confronto: il Pietragalla di mister Potenza è giunto al suo trentacinquesimo risultato utile di fila, mentre il Lagonegro è caduto dopo trentadue match senza sconfitte. Male, molto male il Bar La Notte Pignola, battuto in casa nell'extratime dal Pescopagano, dopo aver fallito la bellezza di tre penalty nei novanta minuti. Al vertice della classifica si è collocato anche il Moliterno, vittorioso ai danni del Lagopesole. I moliternesi sono reduci da una serie positiva di otto gare (cinque affermazioni e tre pareggi). Il Miglionico non si ferma più. Dopo aver centrato la vittoria d'ufficio in settimana a spese del Rotondella, domenica scorsa ha annientato il Real Irsina con Tataranni ed Andrulli. Quarta vittoria consecutiva interna per il Grottole che ha preso a bastonate la Santarcangiolese. I ragazzi di D'Ascanio hanno calato il pokerissimo. Il Balvano si è sbloccato ed ha ottenuto la prima gioia in campionato nel tris
Bln, tre rigori falliti UN RECORD quasi da guinness dei primati lo ha realizzato, domenica scorsa, il Bar La Notte Pignola durante la gara interna, persa contro il Pescopagano. La compagine allenata da mister Tramutola ha sbagliato ben tre rigori in novanta minuti. Roba da non crederci. Gerardi nel primo tempo, Lauria e Brancato nella ripresa hanno buttato via la partita, sbagliando dal dischetto. Non si ricordano precedenti simili non solo nel calcio regionale, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Il Bar La Notte Pignola può vantare questo primato negativo. In generale, comunque, si è trattata di una domenica bestiale per l'intera squadra. Oltre ai tre rigori falliti, il Pignola ha preso gol a tempo ormai scaduto ed a causa di un errore del portiere Zaccagnino, fino a quel momento erettosi a baluardo contro i tentativi degli avanti del Pescopagano. Che beffa atroce! In settimana bisognerà lavorare molto sui tiri dal dischetto per evitare ulteriori delusioni nelle prossime domeniche. do.pa. rifilato al Bella. Nei due derby materani, infine, ha prevalso l'equilibrio. Il Montescaglioso si è fatto acciuffare nel finale di gara dal Varisius Matera, mentre Rotondella ed Atletico Scanzano, impattando, hanno mosso finalmente la classifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventuno gol messi a segno in questa terza giornata (53 marcature in totale in campionato), di cui 16 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 5, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 1
vittoria esterna e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Grottole (7 reti), i peggiori sono quelli di Real Irsina e Rotondella (1 rete). La migliore difesa è quella del Miglionico (0 reti subite), mentre le peggiori sono quelle della Santarcangiolese, dell'Atletico Scanzano e del Rotondella (6 reti subite). Classifica marcatori: Buono (Grottole), Pietragalla L. (Pietragalla): 3 reti; Mastroianni A. (Soccer Lagonegro, 1), Assi (Varisius Matera), Valinoti (Atletico Scanzano), Ricigliano Mau. (Bella), Tataranni (Miglionico, 1): 2 reti. do.pa.
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Vantaggio del Policoro con Modarelli
Derby al Minozzi dopo la rimonta POLICORO 1 PADRE MINOZZI 3 POLICORO 2000: Labriola, De Giorgio, Le Rose, Rondinelli, Morisco, Cuccarese, Modarelli, Taranto, Castronuovo, Macculi, Manolio. A disposizione: Santarcangelo, Agresti, Luciani, Olivieri, Barbaro, Guida. Allenatore: Lerose. PADRE MINOZZI: La Malfa, Durante, Cospito, Dimatteo, DiVincenzo, A. Mele, Maiellaro, Oriolo, Corizzo, Ragazzo, Frammartino. A disposizione: LoFranco, C. Mele, Todaro, Filardi, Simonetti, Fiorenza, D'Oronzio. Allenatore: De Pietro. MARCATORI: 18' pt Modarelli, 20' pt Corizzo, 22' pt Di Vincenzo, 40' st Frammartino. NOVA SIRI SCALO Come l'anno scorso, il derby tra il Policoro 2000 e il Padre Minozzi si è giocato alla seconda giornata. I vincitori sono stati i giovani calciatori del Padre Minozzi che si sono imposti, questa volta, con il punteggio di 3 - 1. Eppure l'andamento del match non si era messo bene per i ragazzi di Michele De Pietro che al 18' passavano in svantaggio per effetto della rete di Modarelli. La gioia del Policoro 2000
Venosa a valanga con il Foggiano FOGGIANO VENOSA
Un’azione di gioco
durava esattamente due minuti, poi ci pensava Corizzo a far esultare la panchina della società cara a Filippo Quinto. Altri due minuti e Di Vincenzo regalava la seconda gioia del match al Padre Minozzi capovolgendo un risultato che restava in bilico fino alla fine. Per un'ora le due squadre lottavano su ogni pallone non riuscendo però a segnare. Il gol, quello che chiudeva il derby con qualche minuto d'anticipo, lo metteva a segno Frammartino, sigillando una vittoria che permette al Padre Minozzi di continuare a restare in vetta.
1 6
FOGGIANO MELFI: Sfera, Cappiello, Orofino, Calabrese, Patanella, Urbano, Summa, Maiellare, Albanese, Cappiello, Mossucca. A disposizione: Ferrarese, Simonetti, Torregiani, Mona, Corbo. Allenatore: Savino. CALCIO VENOSA: Lagala, Elefante, Pacilio, Inglese, Ferrenti, Marolda, Lavorano, Carriero, Tudisco, Del Cogliano, Spagnuolo. A disposizione: Ferrara, Picciano, Abbruzzese. Allenatore: Ferrenti. ARBITRO: Luongo di Melfi. MARCATORI: 7' pt e 22' st Spagnuolo,13' pt Tudisco, 30' pt e 12' st Ferrenti, 33' pt Maiellare, 35' pt Carriero. FOGGIANO Contro il Foggiano i ragazzi di Teddy Ferrenti vincono a suon di gol. E' apparso netto il divario tecnico tra le due compagini, con i locali intenti a scavalcare il centro-
campo con palle lunghe e a sorprendere la difesa avversaria soprattutto sulla destra con Summa e Albanese, con gli ospiti puntuali a chiudere tutti i varchi con Inglese e l'onnipresente capitano Ferrenti, autore di un'altra pregevole doppietta, abili e veloci a ripartire con Del Cogliano per vie centrali sugli inserimenti di Tudisco e Spagnuolo. E' stata una partita intensa, veloce e ricca di continui capovolgimenti di fronte con numerose occasioni offensive quasi tutte di marca venosina, anche se bisogna elogiare la prova dei federiciani mai domi e sempre pronti a ripartire per cercare di accorciare le distanze, ma la prestazione del Venosa è stata convincente ed efficace in ogni reparto. Buone ed incoraggianti le prove dei debuttanti Pacilio e Picciano (classe '95) tra gli ospiti, con quest'ultimo disinvolto a centrocampo abile a saltare gli avversari nell'1 contro 1. Più che buona la prestazione dell'arbitro.
Cinque reti di pregevole fattura. C’è la doppietta di Parabita
Matera, una gara perfetta La Dedalo esce dal campo comunque a testa alta MATERA DEDALO
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MATERA: Moliterni, Digilio, Suglia, Iannuzziello, Lomonaco, Giordano, Lozitiello, Visaggi, Bruno, Cappiello, Parabita. A disposizione: Tataranni, Fiore, Pavese, Nicoletti, Perrone, Volpe, Lupo. Alleantore: Fontana. DEDALO: Sangregorio, Cardone, V. Gerardi, Scarano, Sabatino, Santarsiero, P. Gerardi, C. Forliano, Avallone, Zahri, Rosato. A disposizione: V. Forliano, Telesca, Romano, Sangregorio V., Galeati, Salvatore, Bovio. MARCATORI: 10' pt e 20' st Parabita, 20' pt Bruno, 30' pt Giordano, 37' st Pavese. MATERA Gara perfetta dei bianco azzurri di Fontana al cospetto di una Dedalo tutt'altro che rinunciataria, ben messa in campo ed aggressiva sin dalle prime battute di gioco. La cronaca. Al 10' i bianco azzurri passano con una pregevole azione sulla trequarti ed assist di
Cappiello per Parabita. Al 20' i materani raddoppiano con un'azione da manuale; dalle retrovie Suglia riceve dal bravo portiere Moliterni, scarica su Giordano e s'invola in sovrapposizione sull'aut sinistro pronto a ricevere il passaggio di ritorno che puntualmente gli viene servito dall'ottimo Giordano; giunto sul fondo supera in velocità il diretto marcatore e serve una palla indietro per l'accorrente Bruno che sferra in corsa un tiro di rara potenza gonfiando la rete per la seconda volta. Alla mezz'ora i bianco azzurri portano a tre le marcature grazie a Giordano che ribadisce in rete di testa un traversone dalla destra di Visaggi, uno dei migliori in campo, su punizione concessa dal direttore di gara, ottima la sua direzione, per fallo di ostruzione sul veloce Lozitiello che ha imperversato sull'aut destro per tutta la durata della gara. Prima della fine del tempo il bravo Cappiello sfiora per ben due volte la marcatura con tiri al volo dalla media distanza che lambiscono pericolosamente i pali della porta ospite. Il secondo tempo riprende come il primo, con i bianco azzurri a mena-
Montescaglioso un avvio devastante DEPORTIVO VARISIUS
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DEPORTIVO: Zacchei, Musillo, Stasi, Ettore, Rosetti, Dichio, La Rocca, Brizio, Cifarelli, Di Mucci, Carriero. Allenatore: Martino. VARISIUS: Maino, Buono, Lacetera, Cifarelli, Locapo, Lamanna, Giasi, Campanaro, Pistinciuc, Miglionico, Romano. Allenatore: Marchionna. MARCATORI: 3' pt e 13' pt Cifarelli, 15' pt Miglionico, 16' st Carriero, 34' st La Rocca, 40' st Bianchini.
MONTESCAGLIOSO Il Deportivo impone un brutto stop ai neroverdi di Marchionna. La partenza sprint dei locali li porta, in meno di dieci minuti, in vantaggio di due reti grazie alla doppietta di Cifarelli. La reazione del Varisius tarda ad arrivare. Il gol della speranza arriva ad opera di Miglionico. Nella ripresa il Varisius potrebbe pareggiare ma gli errori sotto rete sono tanti. I locali ne approfittano allungando così il divario altre due volte con Carriero e La Rocca. Quando si gioca l'ultimo minuto Bianchini addolcisce la sconfitta.
re le danze al cospetto di un avversario mai domo. Al 15' è capitan Lomonaco che con un bolide su punizione dai 30 metri scheggia il palo alla sinistra del portiere ospite. Al 20 i bianco azzurri portano a quattro le marcature grazie a Parabita che incrocia di testa dall'altezza del dischetto del rigore un preciso traversone di Visaggi dalla destra indirizzando la sfera nel sette alla destra dell'incolpevole portiere ospite. Al 29' il portiere nega la gioia della rete a Visaggi che colpisce bene la sfera dal limite dell'area di rigore su una corta respinta della difesa ospite ma Furliano ci arriva con la punta delle dita e devia in angolo. Al 32' l'arbitro vede un fallo di gioco ed annulla un eurogol a Volpe. Non bisogna aspettare molto neanche per la quinta rete; infatti al 37' una corta respinta del portiere su traversone di Perrone viene raccolta da due passi da Pavese che ribadisce in rete la palla del definitivo 5-0 per poi aspettare solo il triplice fischio che porta i ragazzi del Matera ad uscire dal terreno di gioco tra gli applausi del pubblico presente sugli spalti.
Finisce con un pari ricco di gol
Due matricole terribili P.CAMPAGNA FRANCAVILLA
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REAL P. CAMPAGNA: Sergio, Galante, Mic. Gallitelli, Catapano, D'Amelio, Pizzolla, Barbalinardo, Ferrante, D'Onofrio, Moro, Mar. Gallitelli. A disposizione: Fuina, Tuccino, De Donato, Musillo, Russo, Laviola, Mastroluisi. Allenatore: Di Biase. FRANCAVILLA: Travascio, Appella, Valicenti, Albertini, Graziano II, Arleo, Ielpo, Foligno, Novelli, Dora, Briamonte. A disposizione: Palermo, A. Graziano, Manfredi, Fiorenza, Panetta, Bellizio, Marino. Allenatore: Pitrelli. ARBITRO: Favale di Bernalda. MARCATORI:5' pt Arleo, 10' st Barbalinardo, 16' st Dora, 38' st Mar. Gallitelli (rig.). BERNALDA - Sul terreno di gioco di Bernalda il Real Peppino Campagna e il Francavilla, due matricole di questa categoria, danno vita ad una sfida di altissima qualità, finita con un pareggio che, forse, accontenta tutte e due le squadre. Salvatore Di Biase e Aldo Pitrelli, sono i tecnici di due formazioni che non si risparmiano in questa seconda sfida di campionato regalando, al pubblico presente, una gara emozionante. Bastano, infatti, cinque minuti per assistere al primo “botto”: è Arleo con un forte calcio di punizione dai trenta metri ad infilare la sfera all'incrocio dei pali dove Sergio non può proprio arrivare. Il vantaggio mette le ali agli ospiti che con Novelli e Dora provano subito a raddoppiare. I locali però non si lasciano intimorire e al 10' rispondono collezionando la prima occasione: su cross dalla destra di Barbalinardo, Mario Gallitelli ci prova con un tiro di sinistro, ma il pallone finisce fuori. Al 25' Gallitelli dalla bandierina del calcio d'angolo disegna una traiettoria che pesca Ferrante solo davanti al portiere; il numero 8 locale non è preciso e l'azione sfuma. Il Francavilla sof-
fre la pressione dei padroni di casa che a centrocampo dimostrano grande qualità con D'Onofrio, Moro e Ferrante e con l'ausilio di Pizzolla, mettono in condizione il duo d'attacco formato da Barbalinardo e Mario Gallitelli di tentare di scardinare la retroguardia sinnica che però tiene fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa la gara diventa più bella con i ragazzi di Salvatore Di Biase che pareggiano dopo dieci minuti; dalla trequarti fraseggio tra Ferrante e Moro che di precisione serve Barbalinardo che salta un avversario e dal limite fa partire un gran tiro che finisce là dove il portiere non può arrivare. Il Francavilla risponde ma la difesa locale, dove disputano una buona prova Galante, D'Amelio e il giovanissimo Michele Gallitelli, classe '95, che sembra un veterano, si fa sopraffare solo in una circostanza da Dora, bravo a raccogliere una respinta del portiere e a depositare in rete per un vantaggio che dura poco più di venti minuti. Ventidue minuti in cui il Real Peppino Campagna si avvicina al gol in più di un'occasione. Il finale è tutto di marca locale e in un minuto il team di mister Di Biase colleziona due palle gol, ma Musillo e Ferrante le sbagliano per troppa precipitazione. Subito dopo è sfortunato il bomber Gallitelli il cui colpo di testa finisce contro il palo sinistro del portiere. Il gol è nell'aria e arriva al 38': De Donato incuneatosi palla al piede nella difesa avversaria viene atterrato nell'area ospite: l'arbitro concede il rigore che Mario Gallitelli trasforma nel 2 - 2. Sempre Gallitelli negli ultimissimi minuti ha l'occasione per segnare anche il terzo gol ma è bravo il portiere ospite a chiudergli lo specchio della porta e la conclusione dell'attaccante bernaldese termina fuori di poco. Mario Narciso, presidente del Real Peppino Campagna, sintetizza così il match: “E' stata una gara bellissima, molto intensa, equilibrata e soprattutto corretta”.
La squadra di Picerno passa a Potenza. Gara nervosa nel finale
Metanauto, prima gioia PGSDONBOSCO 0 METANAUTO 3 PGS DON BOSCO: Picerno, Papangelo, Giannini, Vista, Pace, Pietrafesa, Faruolo, Restaino, Mancusi, Vaccaro, Cuccarese. A disposizione: Barra, Costa, Tedesca, Picciano, Baldassarre, Filadelfio. Allenatore: Condelli. METANAUTO PICERNO: Palladino, Vaccaro, Martinelli, Carella, Giosa, Passavanti, Iannielli, Orazietti, santarsiero, Pacilio, Tripaldi. A disposizione: Marino, Merola, Gonzalo, Sapia, Caiata, Pi-
sciottani. Allenatore: Catalano. MARCATORI : 20' st Tripaldi, 37' st Pacilio, 42' st Santarsiero. POTENZA E' stata senza dubbio una partita tesa e combattuta nonostante il risultato quella tra la PGS Don Bosco e la Metanauto di Picerno. La cronaca. Partono subito molto forte gli ospiti che per venticinque minuti chiudono la compagine di casa nella propria metà campo costringendo il portiere della PGS Don Bosco Picerno a compiere due autentiche prodezze. Il primo
tempo procede senza ulteriori sussulti fino all'ultimo minuto quando su calcio d'angolo a favore dei padroni di casa, prima Vista di testa impegna severamente il portiere e poi Cuccarese, su susseguente respinta, calcia di poco alto sulla traversa. Alla ripresa del gioco il tema tattico non cambia di molto anche se la squadra di casa è più aggressiva e mantiene con più scioltezza il pallino del gioco. La svolta si ha al 20' quando l'arbitro concede un calcio di punizione in favore degli ospiti che viene trasformato in rete da Donato Tripaldi. A questo
Baby calciatori
punto la partita s'infiamma e s'innervosisce: la PGS Don Bosco non riesce più a essere incisiva, sono invece gli ospiti a mettere a segno la seconda rete con Nico Pacilio(azione personale) e la terza realizzazione in pieno recupero con Davide Santarsiero(girata a volo su cross di Iannielli).
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Sport 41
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Aviglianese corsaro a Montescaglioso anche con la tripletta dell’attaccante
D’Andrea si scatena Il Deportivo ha scelto di schierare solo ragazzi del posto DEPORTIVO M AVIGLIANESE
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DEPORTIVO M.: Matera, Gallitelli, Eletto, Di Taranto, Panarelli, Martino, Motola, Palazzo I, Mastrodomenico, Mianulli, Palazzo II. Allenatore: Braj. AVIGLIANESE: Masi, Nardiello, Rinaldi, M. Telesca, Salvatore, Mecca, G. Telesca, Ferrara, D'Andrea, Vaccaro, Esposito. A disposizione: Santarsiero, Labella, Manfredi, Sileo, Romaniello, Martinelli, Santoro. Allenatore: D'Andrea. MARCATORI: 4' pt, 30' pt e 8' st D'Andrea, 10' pt Nardiello, 20' pt Vaccaro, 18' st Manfredi, 22' st Romaniello. MONTESCAGLIOSO - Per il suo debutto in campionato l'Aviglianese di Vincenzo D'Andrea si spoglia dei panni di squadra di calcio per indossare quelli di formazione da tennis. Il punteggio è infatti netto e dimostra che a Montescaglioso la compagine granata ha dominato in lungo e in largo. Quando si segnato sette gol a volte i commenti sono superflui ma è chiaro che c'è anche tutta una cronaca da raccontare. Ad aprire le danze ci pensa ad appena quattro minuti dall'inizio Giampaolo D'Andrea che sblocca il risultato approfittando di una corta respinta del portiere. Il raddoppio è invece opera di Nardiello con un diagonale da fuori area. Al 20' Vaccaro fissa il momentaneo 3-0 con un sinistro che si infila nell'angolo opposto. Ma è ancora D'Andrea prima di rientrare negli spogliatoi a calare il poker con un tiro da fuori area molto angolato. Alla ripresa dei giochi non cambia nulla se non nel risultato che vede ancora l'Aviglianese andare in gol con il solito D'Andrea il quale in contropiede elu-
Stanno entrando nel vivo i campionati di calcio giovanile di Basilicata
de l'intera difesa avversaria, si libera anche del portiere e deposita la sfera in rete. Sul 5-0 la gara sembrerebbe chiusa ma c'è ancora spazio per Manfredi, che al 18' su calcio d'angolo di Mecca aumenta il bottino per i suoi, e per Romaniello che chiude la serie positiva con un delizioso pallonetto. Triplice fischio e tutti a casa con mister D'Andrea pronto a dirci: “ Sono contentissimo perchè il risultato premia il lavoro della nostra pur breve programmazione. Ho visto i ragazzi applicarsi in modo molto positivo con buone trame di gioco e tanta determinazione nonostante la loro giovane
età. Voglio altresì ricordare come la nostra sia un'intera società di giovani a cominciare dai dirigenti quali Antonio, Enzo e Giuseppe, collaboratori fidati che abbiamo fortemente voluto all'interno del nostro staff proprio per dare spazio ai giovani di Avigliano e che si sono avvicinati con molto entusiasmo”. Nella dirigenza del Deportivo non si fanno drammi per questa sconfitta perchè, come fa sapere la stessa società di Montescaglioso, “si è preferito una linea giovane con tutti ragazzi del posto”. Si aspetta dunque che il tempo dia ragione alla scelta della società.
Apre i goichi Abbatangelo, li regola Troglia
La Murese si esalta Grassano cede nel finale A.MURESE 2000 4 GRASSANO 2 AURORA MURESE 2000: G. Pepe, Gugliotta, Ceccia, Galizia, Mangone, Altamura, Cianci, D'Arca, Colucci, De Martino, A. Pepe. A disposizione: Marolda, Rendina, Troglia, Pagliuca, Barile, Colonna, Ercolani. Allenatore: Tancredi. GRASSANO: Lafiosca, Montesano, Cetani, Annecca, Marcosano, Guarino, A. Abbatangelo, Crispo, Lijoi, Carbone, G. Abbatangelo. A disposizione: Porzia, Ilvento, Pantaleo, Becci, Pellegrino. Allenatore: Gesualdi. MARCATORI: 10' Abbatangelo, 22' pt Lijoi, 5' st De Martino, 15' st Marolda, 17' st A. Pepe, 25' st Troglia. MURO LUCANO E' senza dubbio una vittoria che resterà nella mente dei giovanissimi calciatori della Murese 2000 questa ottenuta nella seconda giornata di campionato ai danni del Grassano. Un successo bello perché entusiasmante, raggiunto con una prova di grande carattere ai danni di una formazione, quella allenata da mister Gesualdi, che riesce non solo per prima a portarsi in vantaggio - il gol è di Abbatangelo - ma anche a raddoppiare poco dopo con Lijoi. In un momento in cui molti avrebbero pensato che la gara fosse oramai pregiudicata, viene fuori il
cuore del team di mister Tancredi che con un secondo tempo da incorniciare riescono a ribaltare il risultato grazie alla segnature di quattro gol. A suonare la carica ci pensa De Martino, al 5' del secondo tempo, a dimezzare lo svantaggio che viene annullato al quarto d'ora da Marolda. Entrato al posto di Altamura, Marolda riesce a mettere a segno il gol del 2 - 2 sfruttando un assist di De Martino. Ceccia e compa-
gni non sbagliano più nulla e dopo solo due minuti si portano in vantaggio: la terza rete porta la firma di A. Pepe. Il copione del match cambia con il Grassano costretto a rincorrere un risultato che i padroni di casa blindano a pochi minuti dalla fine con un altro nuovo entrato: mister Tancredi azzecca tutte le mosse e dopo il gol di Marolda è Troglia, subentrato a Cianci, a realizzare il definitivo 4 - 2.
Scena di gioco
Camardi regola il Don Bosco SCANZANO DON BOSCO
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SCANZANO: Bastiano, Quintani, Dattoli, Ponzio, Malvasi, Castellucci, Florio, Ciaglia, Faillace, Camardi, Gerardi. A disposizione: Ciancia, Vittoria, Colangelo, Lharchi, Panetta, Padula. Allenatore: Castellano. DON BOSCO: Pietrafesa, Vomero, Licciardi, Martinelli, Lo Giudice, Sibillano, Gramaccia, Acierno, Mancusi, Vaccaro, Ascenzo. A disposizione: Sabia, D. Mancusi, Vaccaro, Romaniello, Tortorelli, Lisanti. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 25' pt (rig.) e 33' st Camardi. SCANZANO Nonostante le abbondanti piogge cadute nell'arco di una settimana veramente difficile dal punto di vista climatico, lo Scanzano conquista contro il Don Bosco i primi tre punti della stagione. Al fischio d'inizio le due compagini partono subito bene mostrando continui capovolgimenti di fronte, ma le attente difese contengono i vari attacchi senza far correre alcun pericolo ai propri portieri. Si arriva al 25' quando in una mischia in area potentina, Faillace viene colpito in modo maldestro da un avversario e il direttore di gara decide di assegnare un calcio di rigore ottimamente trasformato da Camardi. Gli ospiti non ci stanno e cominciano ad attaccare con maggiore ardore ma Malvasi e compagni non si lasciano sorprendere mettendo il proprio portiere al sicuro da ogni pericolo. Nel secondo tempo la partita non cambia; i padroni di casa riescono a contenere molto bene gli attacchi della squadra avversaria lanciandosi in contropiede con Florio, Camardi e Faillace sfiorando più volte la rete e colpendo anche un palo con Gerardi. Per il secondo gol bisogna aspettare il terzo minuto di recupero quando Florio, involatosi sulla sinistra, mette Camardi in condizioni si trovarsi da solo davanti al portiere e con freddezza depone in porta il pallone che sancisce il risultato finale.
Greco, al 10’ della ripresa, chiude il conto della sfida a un Policoro quasi mai pericoloso
Una doppietta di Silvestri trascina il Minozzi PADREMINOZZI POLICORO2000
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PADRE MINOZZI: Abatiello, Garofalo, Pontrandolfi, Balducci, Morando, Amendolara, Greco, Trupo, Prete, Silvestri, Vinci. A disposizione: Chiorazzo, Palmieri, Pascale, Bianco. Allenatore: Silvestri. POLICORO 2000: Oriolo, Bongiorno, De Luca, Spagnolo, Fortunato, Magno, Fornaro, Le Rose, Antonucci, Stigliano, Bevilacqua. A disposizione: Petrelli, Lucarelli, Calavoia, Marrone, Crocco. Allenatore: Leone. MARCATORI: 15' pt e 20' st Silvestri, 10' st Greco. MONTALBANO - Termina con il sorriso la gara del Padre Minozzi di mister Silvestri che di fronte al Policoro 2000 si mostra ben presto determinato a conquistare l'intera posta in palio riuscendo di fatto a mantenere, per l'intero arco della partita, le redini del gioco. Al cospetto di avversari che pur mostrando grinta e volontà non riescono ad impensie-
rire i padroni di casa (e che sono anche penalizzati, come ci ha ricordato Vito Leone, allenatore del Policoro 2000, dalla mancanza di un portiere di ruolo), i locali sbloccano il risultato alla mezz'ora del primo tempo con il bel gol ad opera di Vincenzo Silvestri che al volo da fuori area infila il pallone all'incrocio dei pali. La prima frazione di gioco è tutta qui ma nella ripresa è ancora il Padre Minozzi ad affacciarsi nella metà campo avversaria con Greco che, al 10', porta a due le marcature di testa su cross di Silvestri. Dieci minuti più tardi è ancora il numero 10 locale ad impegnare l'estremo difensore ospite mettendo a segno il 3-0 con un tiro di punizione a scavalcare la barriera. Da parte sua il Policoro 2000 non si rende particolarmente pericoloso e Abatiello, impegnato soltanto in due occasioni senza tuttavia correre alcun rischio, assiste quasi inoperoso al match. In chiusura è Prete a sprecare l'occasione del quarto gol colpendo la traversa. A fine gara grande c’è soddisfazione per il buon esito della gara così commentata dal tecnico Salvatore Silvestri: "Sono soddisfatto della prestazione della squadra, tutti bravi hanno meritato la vittoria".
Un’azione di gioco
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Una penetrazione di Matteo Maestrello (foto in pagina di Videouno)
A Dilettanti Matera porta a casa i primi punti e pensa alla trasferta di Barcellona
Bawer sulla strada giusta Maestrello: «Non è stata gara perfetta, ma abbiamo giocato bene» E’ INDUBBIAMENTE la strada giusta quella seguita dalla Bawer Matera che ha battuto Molfetta e portato a casa i primi due punti della stagione. La Bawer ha convinto anche se ora l’attendono test ancora più probanti come quello di domenica sera a Barcellona contro la corazzata di coach Gramenzi. Intanto però è il momento di godersi il risultato: «sì, siamo contenti perchè abbiamo giocato bene e siamo migliorati molto», racconta Matteo Maestrello, uno dei grandi protagonisti del risultato ottenuto dall’Olimpia, «andiamo avanti a piccoli passi, noi abbiamo lavorato bene malgrado in settimana ci sono stati piccoli problemi come quello che ha impedito a Gergati di scendere in campo. Siamo riusciti comunque a giocare la nostra partita con l’approccio mentale giusto. Certo non abbiamo fatto una partita perfetta, abbiamo avuto qualche momento di appannamento che dobbiamo limitare ma nel complesso possiamo essere soddisfatti. Noi sappiamo», insiste ancora Maestrello nella sua disamina, «che una pausa di cinque minuti contro il Barcellona ci costerebbe un passivo di almeno trenta punti. Dobbiamo per questo lavorare e migliorare ancora per riuscire a rimanere concentrati per tutti i quaranta minuti di gioco». Maestrello non mostra però timori in vista della sfida contro un’autentica corazzata e spiega: «siamo giovani e sappiamo di dover eliminare alcuni difetti ma sappiamo che anche loro sono una squadra di basket e giocheremo con la stessa concentrazione messa in mostra contro il Molfetta». Idee chiare anche sugli aspetti sui quali è necessario migliorare: «abbiamo fatto solo una partita ma sappiamo di dover migliorare ancora, non ci devono più essere cali di concentrazione, abbiamo conces-
Francesco Longobardi e Matteo Maestrello top scorer della Bawer Matera
so poi troppi secondi tiri ai nostri avversari e serve fare più movimento senza palla in attacco. Sono cose importanti ma abbiamo il tempo per migliorarci in vista di Barcellona. La mia prova? Devo dire che all’inizio ho avuto qualche difficoltà a trovare il cane-
stro ed ero disponibile a mettermi a disposizione della squadra con la difesa e l’abnegazione, poi le cose sono migliorate anche al tiro ma a me interessa che la squadra faccia risultato, non mi interessa il mio score personale». Maestrello pare essersi
integrato al meglio all’interno dello scacchiere materano e soprattutto pare aver trovato da subito un feeling con il pubblico, dell’ambiente di domenica al PalaSassi è rimasto molto soddisfatto: «ho visto i ragazzi giovani che hanno fatto un gran tifo ed una
Gilardi e accanto Provenzano
gran confusione, mi hanno sorpreso in positivo e coinvolto al massimo, sono contento perchè ho visto un gruppo di sostenitori corretti che ci hanno aiutato e ci sono venuti incontro. E’ bello coinvolgere i tifosi, anche quello è uno spettacolo ed anche per quello
mi piace molto l’ambiente che ho trovato a Matera». Con questi presupposti e con il morale alto comincia oggi la nuova settimana che porterà la Bawer ad affrontare la prima trasferta sul campo del Barcellona. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Basket A Dilettanti Maioli: «Non ci sono scusanti. Male sia in attacco che in difesa»
Un capitombolo inatteso Doccia gelata per la Publisys nella trasferta di Barletta col San Severo UN FLOP inatteso, una sconfitta senza attenuanti generiche. La Publisys Potenza è uscita con le pive nel sacco dalla trasferta di Barletta al termine del confronto perso contro il Mazzeo San Severo. L'83 a 65 testimonia a chiare lettere la supremazia tecnica e agonistica degli atleti foggiani che hanno espresso una pallacanestro brillante, veloce e concreta per tutti i quaranta minuti. Proprio nel pre gara, durante l'happening del sabato il coach Paternoster temeva molto la velocità e le soluzioni di gioco del complesso pugliese, che proprio sotto questo aspetto ha saputo cogliere a pieno le defaillance dei lucani per mettere a segno canestri da incorniciare. La Publisys recita il mea culpa per la sconfitta patita al Pala Disfida di Barletta che ha visto la squadra potentina letteralmente in bambola in difesa e poco pronta in attacco. Le percentuali al tiro del quintetto potentino sono state deficitarie, basti pensare al 14/24 da due, oil 22/51 totale e l'8/27 dalla linea dei 6.25. Anche sotto le plance il duello tra le torri potentine e quelle pugliesi è stato duro. I potentini hanno conquistato ventisette rimbalzi contro i trentuno dei dauni. Appare dunque logico pensare ad una squadra lenta allo start e poco reattiva sul piano del ritmo e della gestione complessiva. La Publisys si è disunita con il passar dei minuti, perden-
Maioli in azione e in basso Paternoster durante un time out
do progressivamente contatto con la scatenata compagine di Coen. Alcuni giocatori non sono stati all'al-
tezza della situazione. In primis Maioli, seguito a ruota da Carrichiello, Fazio e De Bartolo. A nulla sono
serviti i ventinove punti del solito Ruggeri a mantenere la barca in piedi. La squadra, a partire dalla seduta di allenamento di questo pomeriggio dovrà riflettere sulle cause del ko. Domenica al Pala Pergola arriva il Siena, solitamente avversario ostico dei lucani. A parlare del ko patito in terra barlettana dai bianconeri è stato Stefano Maioli che non cerca scusanti circa la pessima prova della squadra e quella personale espressa contro Rizzitiello e compagni: “Penso che siamo tutti sorpresi e amareggiati. Abbiamo lavorato bene tutta la settimana. Ragioneremo sulle cause del ko senza fasciarci la testa prima di essercela rotta”. Il lungo di Antonio Paternoster non cerca scusanti per la prestazione individuale: “Ho giocato male, non sono entrato praticamente in partita, anche a causa dei falli. Non ci sono scusanti, sia in attacco che in difesa non ci siamo espressi al meglio”. L'atleta della Publisys parla già del prossimo incontro, quello in programma con il Siena: “Non sarà affatto agevole avere la meglio sui toscani che formano un complesso affiatato e ben messo in campo. Bisogna rimediare immediatamente alla debacle di San Severo anche se siamo solo al primo match del campionato. Prepareremo al meglio la partita contro il Siena, ne sono convinto”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Basket B Dilettanti Capitan Russo: «Ci serviva questa affermazione»
Bbc, una vittoria che dà fiducia Ottimo avvio di campionato per il quintetto di Vandoni BERNALDA - “Alla faccia del bicarbonato di sodio!” avrebbe esclamato il grande Totò se avesse assistito alla sfida tra BBC Bernalda e Patti, ovvero tra la squadra che, secondo l'opinione estiva degli esperti, sarebbe già destinata all' ultimo posto e quella che, invece, dovrebbe lottare per le prime posizioni. L'espressione tipica del comico napoletano sarebbe pienamente giustificata dall'andamento del match e dalle valutazioni finali (105 per i lucani e 56 per i siciliani), in una gara che è stata equilibrata finché doveva esserlo e poi, al momento giusto, sprintata dagli ionici con una accelerazione che ha lasciato di sasso gli avversari. A scanso di euforie e presunzioni del tutto fuori luogo, va ricordato che siamo appena alla prima giornata di campionato, ma è altrettanto innegabile che tutti nel clan rossoblu avrebbero preferito cominciare in questo modo piuttosto che con una sconfitta dalle nefaste conseguenze sul morale di giocatori e tifosi. Hanno fatto bene tutti, dirigenti, tecnici ed atleti, a sottolineare nel dopopartita che la sola strada da perseguire rimane quella dell'umiltà e dell'impegno, ma sicuramente fa molto piacere a tutto l'ambiente constatare che, sia pure dopo soli 40 minuti, Russo (29 punti e 30 di valutazione in 29 minuti spesi sul parquet) è il solitario capocannoniere davanti a mostri sacri come Corvino, Trevisan, ecc. (ma questa per lui non è una novità), che Marinelli tra i rimbalzasti del girone è quarto a pari merito con l'ex rossoblu Chiarastella davanti a Basili e Gaeta rispettivamente quinto e sesto, e che Salvatore (ottimo il suo 18 di valutazione) co-
manda la topten degli assist insieme all'altro ex Filloy. Eppure qualcosa da correggere c'è, come diceva lo stesso Vandoni nel dopo gara, proprio nel rispetto dei concetti di umiltà e di coscienza dei propri limiti che devono diventare l'arma letale di questa squadra; innanzitutto bisognerà evitare alcune pause mentali che, anche nelle gare amichevoli di precampionato, sono spesso emerse, e poi seguire in maniera più precisa le indicazioni della panchina nello schierarsi a zona per non lasciare troppi tiri in libertà ai cecchini avversari come è accaduto nella prima metà partita. E chiudiamo dando la parola a capitan Russo, mvp dell'incontro: “La prima gara è sempre importante soprattutto quando la si vince, e noi avevamo bisogno della vittoria perché siamo una squadra giovane che deve accrescere la fiducia in se stessa; ma il successo è stato altrettanto importante per i tifosi e per tutta Bernalda che non sembravano avere molto feeling con questo gruppo. Se eravamo emozionati all'inizio? Lo si è sempre alla prima, in modo particolare se giochi in casa, ma io, se devo fare un'annotazione critica e premettendo che abbiamo stroncato fisicamente i pattesi alla distanza, vedo piuttosto la necessità di essere ancora più lucidi nel finale quando si deve dare ciò che gli avversari non sono in grado di dare”. Il riferimento del casertano è a qualche palla persa in malo modo all'interno di un pur ottimo finale di gara: suvvia, capitano, non è il caso di sottilizzare, per ora c'è da godersi una settimana di serenità. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Il quintetto iniziale della Bbc Bernalda e in basso capitan Roberto Russo (foto tratte da www.cestisticabernalda.it)
Auto, Postiglione quarto nella gara del Mugello Il pilota potentino Chico Postiglione al volante della sua nuova Porsche
QUARTO posto per il pilota potentino Chico Postiglione nella seconda gara del Campionato Italiano Porsche Cup di automobilismo, svoltasi al Mugello. Dopo la splendida prestazione di sabato dove è giunto al secondo posto, il lucano ha confermato di essere in grande spolvero. Nonostante la partenza dal settimo posto Postiglione ha lottato per tutta la gara nel tentativo di arrivare sul podio. In partenza dopo aver guadagnato una sola posizione, è rimasto dietro a Mastronardi per studiarne le traiettorie e iniziare a macinare giri veloci fino alla settima tornata dove ha sferrato l'attacco a Bellicchi, grazie anche all'uscita di pista di Fantini, così da ritrovarsi in due curve al quarto posto. Davanti al lucano il lede-
re Balzan che non ha resistito agli attacchi sfrenati di Chico, bravo a sorpassare il neo campione italiano, con una staccata incredibile in una delle curve più difficili del tracciato, ovvero l'arrabbiata 2, prendendo il terzo posto. A due giri dalla fine ha raggiunto pure Frassinetti, ma il tentativo di sorpasso del lucano per il sorpasso ha portato i due al contatto, favorendo Balzan che ne ha approfittato per portare a casa la terza posizione. Nell'ultimo giro, si sono registrati attacchi ripetuti al podio da parte di Chico ma Balzan ha resistito meravigliosamente agli attacchi del lucano. Il fine settimana è stato positivo, viste le performance nelle prove libere e ufficiali e il secondo posto in gara uno. f.menonna@luedi.it
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44 Sport
C1 Il team di Martemucci si consola con le reti di Daraio, Bochicchio e Bianco
Calcio a 5
Apulia a punteggio pieno Sconfitto il Grassano e seconda vittoria di fila per i materani C2 girone A Primo successo in campionato per il Rionero di D’Urso e Brienza
Il Real Corona è il tabu del Bancone R. C. RIONERO BANCONE
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REAL CORONA RIONERO: Lapenna Andrea., Montedoro M., Lapenna Ant., Brienza, Rosiello, Capobianco, D'Urso G., Mazzucca, Carnevale. All. D'urso A. e Brienza ASD BANCONE AVIGLIANO: Genovese, Milano, Sileo V., Barbato, Santarsiero, Sileo S., Romano, Grosso, Silo D., Bochicchio. All. Santarsiero S. ARBITRO: Martinese di Moliterno RETI: p.t. al 6' Montedoro M., al 7' D'Urso, al 28' Mazzucca, al 30' Romano; st. all'11' Capobianco, al 15' Montedoro M., al 25' Bochicchio. NOTE: ammonito Brienza RIONERO - Il Bancone Avigliano porta bene ai rioneresi del Real Corona. Infatti i vulturini dopo aver ottenuto il passaggio al secondo turno di Coppa Italia proprio a spese degli aviglianesi hanno conquistato anche la prima vittoria stagionale battendo il Bancone Avigliano per 5 a 2. Per i locali la partita, giocata a rione San Francesco presso la struttura dei fratelli Zandolino, si è messa subito in discesa grazie alla rete messa a segno da Montedoro Mauro al 6'. Il tempo di rimettere la palla al centro e i rioneresi vanno al raddoppio un minuto dopo con D'Urso Giovanni. La reazione degli ospiti poco consistente è stata facilmente neutralizzata dalla retroguardia degli uomini del tandem D'Urso-Brienza che poi hanno portato a tre le marcature al 28' con Mazzucca. Allo scadere della prima frazione gioco gli aviglianesi hanno accorciato le distanze al 30' con la rete di Romano. Nel primo quarto d'ora del secondo tempo capitan Brienza e
La formazione del Real Corona Rionero
compagni si sono dati da fare per mettere al sicuro il risultato. Infatti sono stati segnati altri due gol prima
con Capobianco all'11 e quattro minuti dopo Montedoro M. chiude le marcature con un pregevole tiro
su cui, come per le altre reti, nulla ha potuto il portiere ospite. Meglio di così il Real Corona Rionero non poteva partire in questo inizio di stagione, in cui ha centrato il passaggio al secondo turno di Coppa Italia ed ha ottenuto un buon e promettente successo a spese del malcapitato Bancone Avigliano. Certamente quest'anno il Real Corona, partito con il piede giusto, può ambire alle piazze alte della classifica perché ha tutte le carte in regola per disputare un buon campionato. Michele Rizzo sport@luedi.it
I ragazzi del Grassano e in basso Pellegrino dell’Apulia
GRASSANO TEAM PUGLIA
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GRASSANO: Mercadante F., Bianco V., Vizzuso D., Monte S., Calluso G., Bonomo F., Bochicchio N. (K), Daraio G., Daraio F., Pirrone M., Incampo M., Grippo C. Allenatore: Martemucci. A.S.D. TEAM PUGLIA: Azzilonna D., Cirrottola N., Caputo C., Aruinno G., Pellegrino N., Fanelli V., Berloco P., Dileo P., Ragone G., Dasilva J., Cannito C., Tubito P. ARBITRI: Alagia F e Alagia M di Bernalda. RETI: Dasilva (3), Pellegrino, Fanelli, Bochicchio, Daraio F., Bianco. GRASSANO - Battuta d'arresto in casa e quindi un inizio con il segno meno per l'A.s.d. Grassano di calcio a 5 serie C/1. Un gioco sulle difensive da parte delle due squadre nei primi minuti di gioco. Il team del Grassano ha dimostrato nella gara disputata concentrazione ed ha saputo in diverse occasioni non solo difendere bene ma ha creato azioni peri-
colose interrotte dalle ottime parate del portiere avversario. A sbloccare il risultato al 16° Dasilva dell'A.S.D. Team Puglia su palla ferma che ha letteralmente spiazzato gli atleti di mister Martemucci. A dare vigore e forza il gol del capitano Nicola Bochicchio al 20°, ma il primo tempo si chiude con il vantaggio degli ospiti per 3 a 1. Nella ripresa nonostante il Grassano ha giocato fino all'ultimo minuto, non è stato possibile recuperare il vantaggio degli avversari. “ Sono soddisfatto”, ha commentato Martemucci il mister del Grassano “ dell'ottimana gara disputata dai giocatori, gli avversari a mio avviso sono una buona squadra che si candidata verso le postazioni alte della classifica. Sono convinto della buona preparazione dei giocatori del Grassano e siamo solamente all'inizio del campionato sicuramente anche noi potremo dire la nostra in questo girone”. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
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Sport 45
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
Calcio a 5 Coppa Italia B Mister Napoli: «Siamo pronti per questa annata»
Meco, l’avversario è l’Altamura POTENZA - Si parte. Oggi la Meco scenderà in campo alle ore 20 a Macchia Giocoli per la prima gara ufficiale di Coppa Italia contro l’Altamura. Un buon test per capire come la squadra è rodata e come si presenta al debutto di campionato. Dopo quasi un mese di allenamento, mister Napoli si ritiene soddisfatto di quello che ha visto finora durante la preparazione. «Il clima è sereno e disteso – commenta il neo allenatore. Siamo pronti per partire con questa stagione impegnativa. Cercherò di far ruotare tutta la squadra, a partire dai giocatori che hanno portato lo scorso anno la squadra in serie B,
per arrivare agli atleti che si sono aggiunti quest’anno e che, in queste settimane di allenamento, hanno dimostrato di essersi integrati a pieno nella nostra realtà. Ci stiamo tutti impegnando affinché si sviluppi un forte spirito di squadra fra i giocatori. Arriviamo a questa partita con una buona quantità di lavoro fisico e di lavoro tecnico. Si tratta di una prova che ci serve innanzitutto per capire la nostra preparazione ed il nostro affiatamento. Questo di stasera è un test “di grande interesse”, in quanto ci aiuterà nell'amalgama di gruppo, a trovare nuovi equilibri e a provare il nostro gioco».
«Dopo le due amichevoli con il Manfredonia e con il Matera – aggiunge patron Mecca –oggi affrontiamo una gara importante, non tanto per il risultato che otterremo, ma quanto per i punti di forza e di debolezza che verranno fuori. Noi scenderemo in campo tranquilli, consci del fatto che stiamo lavorando bene. E’ durante una partita che si evidenziano i problemi da risolvere. E’ la prima volta, dopo la passata stagione, che potremo riabbracciare i nostri tifosi che mi auguro saranno sempre più numerosi. Per questa nuova avventura in B abbiamo bisogno di un sostegno e di un calore ancora più grande».
Il tecnico Roberto Napoli
«Siamo pronti ad affrontare questa nuova avventura con entusiasmo e fiducia – conclude Mecca. Non sarà un anno facile. Ci saranno squadre e campi certamente impegnati a mantenere la categoria,
ma sono certo che, grazie anche all’aiuto dei nostri tifosi e sostenitori, riusciremo a conquistare i nostri obbiettivi». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Calcio a 5 Coppa Italia B Appuntamento alla tensostruttura alle 20 e 30
E’ l’ora del derby cittadino Team Frascella e Mathera si affrontano nell’esordio stagionale MATERA - Si apre con una stracittadina la stagione agonistica del Frescella Team Matera e del Mathera C5. La gara, che si disputerà questa sera alle ore 20,30 sotto l'ormai obsoleto telone della tensostruttura di viale dei Sanniti, vedrà di fronte le due maggiori squadre di calcio a cinque della città dei “Sassi” impegnate in una gara valida quale andata della prima giornata di Coppa Italia. Un appuntamento quanto mai stuzzicante e ricco di motivazioni perché vivacizzato dal movimentato mercato estivo che ha visto il cambio di società per il mister Angelo Bommino, il direttore sportivo Franco Cirigliano, e il jolly Cesare Rispoli, migrati appunto dal Mathera alla corte del presidente Francesco Tamburrino, mentre sulla panchina dello stesso Mathera siede adesso Eustachio Rondinone il quale, dopo una vita nel Team Matera come giocatore e come allenatore, dopo ave allenato l'Apulia Altamura è approdato a propria volta alla corte di Nico Taratufolo. Insomma un rimescolamento delle carte che sicuramente stimolerà i calciatori, magari con motivazioni diverse, a fare bene. Stempera subito i toni il presidente del Mathera Taratufolo: “Una partita da affrontare con la serenità e con lo stato d'animo con cui affronteremo tutte le altre gare della stagione. Sicuramente i derby hanno sempre un sapore particolare per cui vincere è sempre motivo di grande soddisfazione , ma
Calcio a 5 B Ecco il programma del club di Taratufolo
Programmi e ambizioni con un occhio al vivaio
Un momento della conferenza stampa (foto Videouno)
Gli allenatori Eustaschio Rondinone del Mathera e a sinistra Angelo Bommino del Frascella
è altrettanto vero che una eventuale sconfitta sarebbe accettata senza drammi anche perché a questo punto della stagione, subito dopo la preparazione di pre-campionato, è difficile fare pronostici”. Grande fiducia anche sulla sponda del Team Matera. La squadra allenata da Bommino, infatti, ha molto ben impressionato nelle gare di preparazione a conforto della bontà delle scelte operate
nella fase estiva del mercato che ha visto confernare la vecchia guardia arricchendola però dell'esperienza di Rispoli e della freschezza atletica e mentale di alcuni giovanissime promesse. "Ovviamente - ha detto il tecnico tarantino all'indomani delle due vittoriose gare contro la Meco Potenza ed il Ruvo di Puglia - queste due ultime amichevoli mi hanno dato indicazioni maggiori sullo stato di salute dei ra-
gazzi e della squadra che ritengo siano sostanzialmente positive. C'è da registrare ancora qualcosa ma a questo punto della stagione è più che normale. Adesso si incomincia a fare sul serio con l'impegno nel derby di Coppa Italia contro il Mathera, squadra tosta e ben organizzata. Sicuramente noi dobbiamo ancora crescere ma non abbiamo fretta". Annibale Sacco sport@luedi.it
Ecco il maggiolino di Lucente LA E.R. Racing ha presentato ieri mattina il suo ultimo gioiello, la Wolkswagen Maggiolino Oettingen Gran Turismo Speciale periodo F. La presentazione della vettura è avvenuta ieri mattina presso la sala d'incisione Panda Records, ubicata al locale “Cube”, sita in via Isca del Pioppo a Potenza. Al vernissage hanno preso parte il team manager Enrico Rosa, il pilota Antonio Lucente, il motorista Giovanni Rizzo, il telaista Pasquale Belviso e l'elettrauto Rocco Di Michele. Una macchina, quella presentata ieri mattina alla presenza di tantissimi curiosi e appassionati che vede nel modello disneyano il suo punto di riferimento costante. Gli obbiettivi del team sono quelli di portare il mezzo in gara nella coppa Intereuropa in programma nel 2010. Il 25 ottobre Lucente sarà al volante da solo a Vallelunga nel corso della
due ore tappa classica del calendario di auto storiche. Non è esclusa la presenza sullo storico circuito di Le Mans. A dare un supporto alla programmazione e costruzione del mezzo meccanico la Regione Basilicata e Sky Comunicazioni. Bianca, assemblata grazie ai desideri di Antonio Lucente, con lo stile di Herbie, il famoso maggiolino disneyano ha fatto bella mostra nel corso delle tre ore di passerella. Una macchina tutta lucana vista la composizione dei professionisti che ha lavorato duramente in questi ultimi mesi per dare a Lucente un mezzo pronto per disputare gare di elevato profilo storico. Enrico Rosa e Antonio Lucente hanno parlato degli sforzi economici e dei sacrifici profusi durante le fasi di realizzazione e assemblaggio della vettura. Pronti, via il modello di Disney è pronto a far parlare di se. f.menonna@luedi.it
L’auto di Antonio Lucente
MATERA - Con la presentazione ufficiale delle tre squadre di calcio a cinque, iscritte ai campionati di serie B, Under 21 e Juniores, si apre la stagione sportiva del Mathera C5. La nuova società, nata dalle ceneri del vecchio Deportivo Matera, dopo un solo anno di transizione, periodo che ha visto la collaborazione dei dirigenti del Real Matera e del Deportivo stesso, è di fatto stata presa in gestione dall'entourage composto da Nico Taratufolo, presidente, Luca Braia, vice presidente, Franco Braia, Antonio Quaranta, Michele Marinaro, Vito Buono e Giuseppe Tralli, dirigenti. Responsabile del settore giovanile sarà Luigi Taratufolo, mentre lo staff tecnico è composto dai tecnici Eustachio Rondinone, allenatore della squadra senior, Damiano Andrisani, allenatoredella squadra under 21, Giampiero Andrisani allenatore degli juniores, dal preparatore dei portieri Cosimo Di Pede e dal preparatore atletico Francesco Rotondella. Nei locali del centro sportivo “Andrea Fortunato”, alla presenza dello staff societario e tecnico al completo, nonché di tutti gli atleti componenti le tre squadre, l'addetto stampa della società, Francesco Calia, ha guidato con disinvoltura la piacevole manifestazioneche sièaperta con le dichiarazioni di Giampiero Andrisani il quale ha voluto manifestare la propria soddisfazione pere la vittoria del campionato di categoria della Basilicata. Sulla stessa lunghezza d'onda l'altro tecnico della squadra under 21 che, oltre ad elogiare i propri ragazzi, ha voluto sottolineare la forza della squadra maggiore, la più forte, a suo parere, sino ad oggi allestita dalla società. “Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo - ha af-
fermato invece il Mister Eustachio Rondinone - ci sono tutte le premesse per fare bene per una squadra, considerata la giova età, con grandi prospettive future. Darò a tutti l'opportunità di mettersi in luce, dipenderà quindi dai singoli ritagliarsi lo spazio in squadra. La presenza di quattro giocatori brasiliani rappresenta un'occasione di crescita che i più giovani devono sfruttare al meglio”. Il riferimento ai “vecchi”Cavalcante e Paolinho, ed ai “nuovi”Leo Panarella e Vinicius da Cunha. Ottimismo e soddisfazione evidenti e quasi palpabili anche nelle parole di Luca Braia: “Inizia oggi il cammino di una nuova società che però è il proseguimento di un progetto nato dieci anni fa. Sono contento di constatare che finalmente le squadre materane hanno un nuovo atteggiamento nei confronti dei giovani a testimonianza che finalmente si è compresa l'importanza dei vivai, unica politica vincente in questi periodi di scarse disponibilità economiche. Il ringraziamento va a Nicola Iula, principale sponsor della società con i marchi BNG e Ecobas, che con il suo sostegno economico continua a rendere attuabile i progetti societari”. La manifestazione si è conclusa con l'investitura ufficiale dello stesso Nicola Iula quale presidente onorariodell'ASD MatheraC5parte del presidente effettivo Nico Taratufolo. “Sono emozionato per questa carica per me importante- ha affermato l'imprenditore di Salandra - sono stato trascinato quasi per i capelli in questa avventura quattro anni fa, ma adesso sono io che voglio restare in questo bellissimo gruppo, ed anzi spero, in futuro, di poter contribuire ancora più concretamente alla sua crescita”. an.sac.
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46 Sport
LOTTO&CONCORSI
Segnaliamo anche gli ambi consecutivi 7-8 e 54-55 a Bari
A Cagliari la cadenza 7 di GIOIA GASPARINI ROMA - L'83 (il maltempo) e il 48 (il morto che parla) quinto e sesto atteso di Napoli con 69 e 68 assenze sono stati i numeri più vecchi scoperti nel corso dell'estrazione di sabato. Fra gli altri ritardatari si sono messi in luce anche il 9 (i figli) capolista di Palermo dopo 59 turni, il 6 (la donna con il capo chino) nono di Milano dopo 44 mancati riscontri e il 13 (Sant'Antonio) decimo di Genova dopo 42 ritardi. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 19-27 è uscito sia a Milano che a Venezia. Continua la marcia del quintetto di "centenari". Davanti a tutti c'è il 22 di Cagliari a quota 126, al secondo posto il 44 di Roma con 125 mancati riscontri, al terzo posto il 62 di Napoli con 120 assenze, al quarto posto il 40 di Milano con 112 ritardi e al quinto posto c'è il 28 di Genova con 103 sorteggi nulli. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo gli ambi consecutivi 7-8 e 54-55 a Bari, il terno di figura 4 (4-13-85) a Genova, la quaterna di cifra 8 (38-82-8488) a Torino, l'ambo radicale 1-19 a Venezia. NAZIONALE - La cadenza del 7 con la serie 7-27-47-67-87 e la figura 4 con la serie 4-31-58-76-85 non vanno escluse dal gioco per ambo. Previsione speciale 14-41 per estratto ed ambo. BARI - Vinto l'estratto con il 42 della previsione speciale. La cadenza 9 è priva di riscontri da 58 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 29-39-5969-89. Per ambo la figura 5 con la serie 14-23-50-68-77. Previsione speciale 25-50 per estratto ed ambo. CAGLIARI -La cadenza 7 per ambo e terno con la serie 17-37-47-67-77. In alternativa la decina cabalistica 20/29 con la combinazione 20-21-23-25-28. Previsione speciale 22-32 per estratto ed ambo. FIRENZE - La controfigura 9 non sviluppa giochi da 53 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 9-20-3142-53. Interessante anche la figura 3 con la cinquina 3-12-30-39-66. Previsione speciale 6-53 per estratto ed ambo GENOVA - Avevamo previsto la figura del 4 ed è uscito il terno 4-13-85. Per ambo e terno la cadenza del 2 con la serie 2-22-32-52-72. In alternativa la figura del 2 con la cinquina 2-11-2029-65. Previsione speciale 25-28 per
31 13 22 88 28 40 62 76 44 83 90 estratto ed ambo. MILANO - La cadenza del 9 con la serie 39-49-59-69-89 e la controfigura 3 con la cinquina 3-14-25-47-58 sono interessanti per ambo e terno. Previsione speciale 12-40 per estratto ed ambo NAPOLI - Per ambo segnaliamo la cadenza 2 con la serie 22-32-42-62-82 e controfigura del 7 con la serie 7-18-2940-51. Previsione speciale 62-63 per estratto ed ambo. PALERMO - La figura del 6 con la serie 15-60-69-78-87 e la cadenza del 6 con la cinquina 6-26-46-66-76 sono mature per qualche ambo. Previsione speciale 48-51 per estratto ed ambo. ROMA - La cadenza del 3 con la serie 13-23-33-53-63 e la controfigura dell'8 con la combinazione 19-30-41-52-63 si prestano a giocate d'ambo e terno. Previsione speciale 2-44 estratto ed ambo. TORINO - La cadenza 3 è attesa da 79 estrazioni, formate ambi e terni nella cinquina 23-33-43-53-63. Per ambo la cifra 5 con la serie 25-35-54-55-75. Previsione speciale 70-89 per estratto ed ambo.
87 89 126 86 103 112 120 58 125 66 90
32 51 3 65 67 47 74 24 52 43 25
74 73 77 72 68 80 85 54 71 61 61
90 50 37 86 43 70 16 7 90 4 70
61 58 69 65 58 60 78 47 59 56 53
TUTTE - Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 6-25-64, 1132-86, 22-44-62, 13-28-90, 4-75-87.
Pronostico concorso n. 117 (del 29/09/2009) 15 18 27 33 38 61 75 85 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 85 88 81 82 90 55 63 1 3 64
PREVISIONI
Frequenza 136 136 135 132 132 131 130 129 129 129
Numero 65 59 3 46 7 35 52 1 68 23
Ritardo 54 41 38 37 27 27 27 26 25 24
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 29 settembre 2009 Roma e Tutte 43, 56, 5, 49, 90, 39 Napoli, Firenze e Tutte 41, 54, 3, 47, 88, 37 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 1 ottobre 2009 Roma e Tutte 13, 50, 71, 39, 27, 22 Napoli, Firenze e Tutte 11, 48, 69, 37, 25, 20
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
VENEZIA - La decina cabalistica 60/69 con la serie 63-64-67-68-69 e la
UNIDICI RUOTE
Amarcord: nel ’98 il paolano Forlano sfiorò il titolo italiano a) 2-5 11-14; 5-9 14-18; 9-5 19-14; 5-9 (b) 18-21; 9-13 1419; 13x6 7-12; 16x7 15-20; 24x15 18x10 e nero vince. b) 5-2 14-11; 2-5 18-21; 5x14 11x18 e nero vince. Sul foglio, poi, è riportata impietosamente la graduatoria dopo l’ultimo turno: “Clas-
sifica finale: 1° Casalini (15 punti), 3° Forlano (14 punti)”. Veramente un peccato, poiché con un punto in più per il nostro Luigi e uno in meno per il fortunato Casalini, il titolo italiano Nazionali, nel lontano 1988, sarebbe approdato certamente in Calabria.
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di settembre IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico”mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate”abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di settembre, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI SETTEMBRE 19-48 79-56 85-60 16-77 58-99 32-62 17-44 61-30
didascalia: “nero muove e vince”
il circolo camporese, riguardando le partite disputate dall’amico Luigi, trovò la condotta vincente di quel finale che avrebbe regalato a Forlano il prestigioso titolo di campione d’Italia. Di seguito il commento, l’analisi e le note dell’amico Roberto: «Posizione dei pezzi: pedine bianche in 13-16-1724, pedine nere in 6-7-10-15, dama nera in 29. A questo punto Forlano (nero), preoccupato dalla imminente damatura del bianco e con poco tempo a disposizione per analizzare in profondità la posizione, mosse “prudentemente” 7-11, con l’inevitabile seguito 13-9 15-20; 24x15 11x20, consentendo così al bianco di recuperare facilmente il pezzo e pattare la partita». Una superiorità numerica purtroppo non sfruttata a dovere dall’allora giovanissimo Luigi. «Invece il nero –prosegue nel commento Pizzuto – avrebbe vinto con la seguente condotta: … 29-26!; 13-9 2622; 9-5 22-19; 5-2 (forzata) 611; 2-6 (a) 11-14; 6x13 14-18; 13x22 19x26; 17-13 26-22; 13-10 22-19; 10-6 7-12; 16x7 15-20; 24x15 19x10 e nero vince».
67 17 77 67 34 68 72 64 11 89 20
cadenza del 2 con la cinquina 12-2232-42-52 reclamano il gioco per ambo. Previsione speciale 23-39 per ambo e ambata.
di FRANCESCO SENATORE
LISSONE 1998. Campionato Italiano categoria Nazionali: Casalini-Forlano dall’apertura 23-19 11-15; 21-17”. E’ l’intestazione di un vecchio foglio scovato tra tanti altri che immortalano problemi e finali di dama. Qualche giorno fa questo prezioso documento è spuntato fuori facendo ordine nel mio vasto archivio damistico. Un foglio che propone un finale estrapolato da una partita giocata durante i campionati italiani disputatisi a Lissone nel 1998. Protagonista della partita il paolano Luigi Forlano, un forte Candidato Maestro che ormai da diversi anni ha abbandonato l’attività agonistica. In quell’occasione, il solido giocatore calabrese accarezzò il titolo iridato, sfuggito proprio nello scontro diretto con un certo Casalini, che riuscì a strappare a Forlano un pareggio conservando così il primo posto in classifica. Sul foglio in questione è riportato il commento e l’analisi a “freddo”del Nazionale Roberto Pizzuto, teorico del gioco di Campora San Giovanni. L’esperto damista, infatti, alcuni giorni dopo la fine del campionato, in uno degli abituali appuntamenti presso
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DAMA
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Rubriche
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Letteratura
Carnet
Presentato il romanzo d’esordio di Nancy Citro
“Un gioco proibito” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Fatevi i Corti Vostri 3 - Festival degli audiovisivi amatoriali e/o autoprodotti” domenica sera ha presentato anche “Un gioco proibito”. Il romanzo rappresenta l'opera prima dell’autrice di Miglionico Nancy Citro. L'evento è stato organizzato in collaborazione con la Libreria dell'Arco. Il volume, pubblicato da Edizioni Creativa è stato presentato, presso la Mediateca Provinciale da Anna Paola Totaro, presidente del comitato “Professionisti per la tutela dei diritti della famiglia e del minore”, Fausta Matera, pediatra e psicoterapeuta e Gianvito Gargano. La storia? Un gioco proibito racconta di vite che si rincorrono, si perdono e si ritrovano in un complicato intreccio di rinascite, voli interrotti, identità nascoste, misteriose notti di promiscuità e dolore. Sandy (questo il nome della protagonista) deturpata, umiliata, strappata alla sua infanzia e segnata dal più grande degli orrori tenta di riprendere la sua vita, cercando nell'amore, in tutte le sue forme, anche quelle più perverse, di trovare la forza per potersi guardare allo specchio e finalmente riconoscersi. Una storia profonda ed intensa, una presa di coscienza, un guardare in faccia una realtà che il più delle volte tentiamo di nascondere, ma che, pagina dopo pagina, viene sviscerata completamente.
Giovani anime spezzate, vittime e carnefici delle loro scelte, vivono le loro storie in maniera apparentemente distante. Solo alla fine del romanzo si riuniranno in un crocevia che, tra morte e agghiaccianti consapevolezze, aprirà la strada verso la speranza di poter rinascere. Ancora una volta. «Mi è stato chiesto di scrivere una sceneggiatura del libro - ha dichiarato l'autrice per i nostri lettori - che sto scrivendo, perchè molti del settore hanno ritenuto che possa diventare un film». Citro è laureata in Scienze dell'Educazione presso l'Università degli Studi di Bari e da tempo si dedica alla scrittura. Ha vinto con la composizione “Niente di più perfetto”un concorso indetto dalla “Scuola Holden” di Torino grazie al quale ha partecipato al Perfect Day, un seminario dedicato alla scrittura con autori del calibro di Lucarelli, Ammaniti, Veronesi, Baricco e Marzucco. La casa editrice Giulio Perrone Edizioni ha pubblicato nel giugno 2008 una sua poesia “Un groviglio di sensazioni malate” in una raccolta di racconti e poesie “Pensieri d'inchiostro”. Oggi è presidente di un'associazione culturale “Tiaso” che tra le tante attività promuove con un progetto innovativo “Videonarrando” la letteratura e gli scrittori emergenti. cultura@luedi.it
La presentazione di Un gioco proibito
A Matera La settimana della ricerca tra natura e storia MATERA - Poesia, presentazioni di libri, dialoghi, concerti, cinema, dibattiti contrassegnano a Matera la terza settimana della Ricerca, promossa dall’Università della Basilicata con l’apporto di Enti e soggetti pubblici e privati. Gli eventi, legati al tema “ La Natura e la Storia’’, si svolgeranno dal 29 al 3 ottobre nel centro storico cittadino tra la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi e l’Auditorium comunale “Roberto Gervasio’’ del Conservatorio musicale “Egidio Romualdo Duni’’. Gli incontri, per la varietà e la qualità dei temi e dei partecipanti, rappresentano una opportunità anche per i giovani di avvicinarsi non solo ai temi della ricerca, ma anche ad altre materie e d discipline di interesse scientifico e culturale.
La settimana della ricerca, che coinvolge l’Azienda sanitaria di Matera con due workshop organizzati dal Centro Studi, si svolge anche a Potenza e in altri centri come Bari, Campobasso, Caserta, Cassino e Napoli. L’evento, che vedrà la partecipazioni di esperti, medici e ricercatori provenienti da varie regioni rafforzerà il dialogo tra varie discipline con l’obiettivo di promuovere la realtà lucana e meridionale nei circuiti scientifici e culturali, nazionali e internazionali,facendone crocevia del dibattito contemporaneo su materie diverse che spaziano dalla medicina, alla filosofia all’arte. Ulteriori informazioni possono essere visionate sul sito www.settimanadellaricerca.org. cultura@luedi.it
Ritorna “A Ottobre piovono libri” POTENZA - Il cartellone degli eventi dell’edizione 2009 di “Ottobre piovono libri, i luoghi della lettura”, in programma nel Castello di Lagopesole dal 1 al 4 ottobre prossimi, sarà presentato ai giornalisti stamattina, in una conferenza stampa, presso il Dipartimento Formazione-Lavoro-Cultura della Regione, con inizio alle ore 11. Alla conferenza stampa interverranno l’assessore regionale Antonio Autilio, la dirigente generale del Dipartimento Maria Teresa Lavieri e il dirigente dell’Ufficio Cultura del Dipartimento Michele Durante. Anche quest’anno, nella splendida cornice del castello di Lagopesole, si susseguiranno, convegni, incontri di promozione della lettura rivolti a studenti con la consulenza di esperti, iniziative di animazione e laboratori creativi destinati alle scuole, presentazioni di libri, letture di poesie, mostre arte varia e concerti di musica etnica di gruppi musicali della tradizione lucana. cultura@luedi.it
L’orchestra del Conservatorio in concerto
La mostra di FRANCESCO GIUSTO MATERA - “Il suo nome è Mirmina, Paolo Mirmina.” Una citazione cinematografica per un artista che dal grande schermo ha preso per la sua ultima mostra materana: Frammenti di cinema. I suoi ricordi, le sue emozioni, per creare un opera condivisa; una concezione molto pop del mondo visivo, supportata da riviste di uso quotidiano, montate attraverso la tecnica del collage, da cui fanno capolino, volti noti della televisione e colonne portanti della recitazione e dell'autorialità italiana ed estera. Tele ma non solo, i veicoli dell'arte di Mirmina, il più delle volte, proprio “veicoli”, quelli a due ruote, come la tanto amata Vespa; creando, in questi casi, risultati d'indubbia allegria e stima per la pazienza profusa nella minuzia e nel gusto della creazione. Stesso effetto per i water, riscattati in una veste inusuale: genesi e portavoci di fisiologiche memorie. Inevitabile il paragone con la Pop art Wharoliana,
Le opere di Mirmina “veicoli d’arte” In Mediateca fino al 17 ottobre per il richiamo al mondo mediatico, e quello popolare in genere, con l'italiano meno vicino al mondo della pubblicità, di quanto lo fosse lo statunitense. Storia singolare quella di Mirmina, iniziato al mondo dell'arte solo all'età di 38 anni, nel 2000, dopo una vita da custode di museo. Galeotti furono quegli acquerelli, comprati per sua figlia: «dal gioco e per gioco, ho iniziato qualcosa, che non sapevo neanche di avere, e, da allora, non mi sono più fermato». Usa solo la mano sinistra Mir,
per le sue creazioni, causa, un incidente nel 1983, da cui un breve periodo di coma. Ed è forse da qui, che nasce il suo nuovo percorso umano, in cui va investigata l'incubazione dell'artista ed il suo uso spregiudicato del colore e soprattutto della luce. Ad oggi, Mir, realizza 3 o 4 lavori al giorno ed è evidentemente nel suo periodo più fervido. Nella sua breve carriera ricorda, come attestato di stima più bello, il “bacio” e il “grazie” di cuore di una signora napoletana, avvezza a mostre da
Los Angeles a Tokyo. L'artista umbro è rimasto estasiato dalla bellezza morfologica della città di Matera, con cui auspica un gemellaggio, al fine di renderne note le bellezze, nella sua regione, anche perché interessata da un target di turisti assimilabili a quelli locali. La mostra resterà aperta fino al 17 ottobre, ed è stata organizzata nell'ambito di (Basilicata Cinema) Fatevi i corti vostri 3, festival degli audiovisivi amatoriali e/o autoprodotti. cultura@luedi.it
ALTRO importante appuntamento dell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio Duni di Matera. Dopo il successo alla rassegna delle Orchestra Giovanili Europee al Teatro Greco di Ischia, 45 strumentisti tra allievi e docenti tutor, diretti dal maestro Daniele Belardinelli si esibiranno oggi, alle ore 20, nell'auditorium del Conservatorio in Piazza del Sedile all'interno della “III edizione della Settimana Internazionale della Ricerca” che si svolgerà anche nella città dei Sassi. Saranno eseguite musiche di Gioacchino Rossini “Sinfonia dall'Italiana in Algeri”; Gabriel Faurè “Pavane”; Felix Mendelsshon “La grotta di Fingal”; W. Amadeus Mozart “Sinfonia Haffner”. L’ingresso è libero. cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
“Auschwitz, promessa d’amore” è la storia scritta con Massimiliano Verrecchia
Nadia conquista il cinema Il romanzo dell’autrice lucana diventerà un film di CARMINE PEPE PESCOPAGANO - L'artista e scrittrice, Nadia Infante, continua a far parlare di se e a collezionare attestati di stima. La bella e giovane penna lucana, poco più che ventenne originaria di Pescopagano è “nemo profeta in patria”. Nadia, figlia di Silvana Lotano e Ciro Infante, ha una sorella gemella di nome Karen, e fin dall'infanzia ha sempre nutrito e coltivato la passione per i libri e la scrittura. Diplomata all'istituto magistrale è volata a Roma dove sta proseguendo gli studi universitari presso il Dams di Roma Tre. Come tutte le donne responsabili e con la testa sulle spalle ha iniziato a lavorare come collaboratrice del Tivoli Terme Immobiliare. Proprio nella città laziale di Tivoli Nadia ha incontrato nella primavera del 2008 Massimiliano Verrecchia. Dalla frequentazione tra i due giovani nasce l'idea del libro dopo che Massimiliano ha cominciato a raccontare una storia che aveva in testa da parecchio tempo. Nadia da ottima osservatrice e come folgorata ha cominciato a scrivere e con Massimiliano ha elaborato il suo primo romanzo intitolato “Auschwitz, promessa d'amore”. L'idea ha così preso forma e conquistato i due autori che hanno inviato il manoscritto a diverse case editrici che a loro volta hanno trovato interessante il lavoro reagendo positivamente, tanto che Fabio Croce delle Edizioni Croce lo ha pubblicato. La presentazione ufficiale del romanzo ha avuto luogo a Roma il 23 marzo 2009 in Via Cavour. Il sogno di Nadia e Massimiliano sta per realizzarsi, molto
A sinistra la copertina di “Auschwitz, una promessa d’amore”, in alto Nadia Infante e Massimiliano Verrecchia
probabilmente il testo sarà adottato in una scuola media come libro di narrativa, ma la cosa più ambiziosa della scrittrice lucana è l'ispirazione di un film, infatti i due si sono messi alla ricerca di qualcuno disposto a fare una sceneggiatura. Nadia e Massimiliano sono convintissimi che il loro lavoro possa essere il giusto prologo alla realizzazione di un film di spessore. Il libro ora è vendita e reperibile in quasi tutte
le librerie di Roma, e nelle più rinomate librerie d'Italia. La trama di “Auschwitz, promessa d'amore” è la delicata storia d'amore, di un amore assoluto, giovane, forte, che sopravvive agli orrori della guerra, anche agli orrori dei campi di sterminio della Germania nazista. Christel e Derek sono due giovani che si scoprono innamorati. Christel è ebrea, Derek no. Nonostante questo si amano con la benedizione
delle rispettive famiglie. Ma il destino è in agguato e Christel viene catturata e rinchiusa nel campo di concentramento dove Derek si ritrova a lavorare come soldato. Una narrazione sapiente e delicata sostiene una storia coraggiosa e difficile. Non è facile scrivere storie che abbiano per sfondo la Germania sotto il nazismo. Non è facile parlare di campi di concentramento. Eppure i due autori descrivono
l'orrore attraverso lo sguardo pulito, ingenuo, puro, dei giovani protagonisti e del loro amore. Una visione originale, che comunque non sottrae al romanzo la sua forza e il suo essere anche ritratto di un periodo storico. È un romanzo a lieto fine, dove, dopotutto, a vincere e a trionfare è l'amore. Un amore assoluto, che come tutti gli amori assoluti vince la morte e vive per sempre.
Alle radici del pensiero di Pico della Mirandola
GIOVANNI Pico della Mirandola ha un ruolo di primo piano tra gli intellettuali del Rinascimento. Molteplici i suoi interessi. Tra gli altri: la qabbalah, le lingue orientali e l'ebraico. Cosa spinse Pico della Mirandola a studiare le lingue orientali e in particolare l'ebraico? Il desiderio di sapere, la voglia di armonizzare culture diverse, la ricerca di un'unica verità e di
una sapienza comune. Questi studi furono condotti non sulle opere in ebraico ma su traduzioni latine. Sono pervenuti i nomi di alcuni traduttori, ma non di tutti: Elio del Medigo, Yoanha Alemanno e Flavio Mitridate. Grazie alla loro opera, Pico della Mirandola si accostò all'ebraismo. Da Mitridate ed Elia del Medigo, apprese anche alcune tecniche ese-
getiche proprie dei cabalisti. Lo studio di queste traduzioni consente ai ricercatori di esaminare con chiarezza le opere e il pensiero di Pico della Mirandola. Ma il traduttore più importante - nella formazione di Pico - fu Semu'el ben Nissim Abu'l Farag alias Guglielmo Raimondo Moncada alias Flavio Mitridate. Chi era quest'uomo con tre nomi? Un ebreo siciliano. Nato a Caltabelotta, si convertì al cristianesimo e intraprese la carriera ecclesiastica: giungendo anche a predicare al cospetto di papa Sisto IV. Di recente è stato pubblicato - dalla casa editrice Leo S. Olschki di Firenze - Gersonide “Commento al Cantico dei Cantici nella traduzione ebraico-latina di Flavio Mitridate” a cura di Michela Andreatta.
Il libro fa parte della collana di Studi Pichiani del Centro Internazionale di Cultura Giovanni Pico della Mirandola. Michela Andreatta si è laureata presso l'Università Ca' Foscari di Venezia in Lingue e Letterature straniere e ha conseguito il dottorato di ricerca in Ebraistica presso l'Università di Torino. Le sue ricerche hanno per oggetto la storia e la letteratura degli ebrei italiani, gli studi di ebraistica nel Rinascimento e il libro ebraico manoscritto e stampato. Il Commento al Cantico dei Cantici fu realizzato da Levi ben Gerson noto come Gersonide un esegeta biblico e talmudista (ma anche filosofo, matematico e astronomo) che visse in Provenza (1288-1344). A lui si deve la diffusione delle opere e del pensiero di Aristotele nel mondo
ebraico. Tra i cristiani fu noto per lo più come astronomo, ruolo che gli permise di avere rapporti con intellettuali ebrei e cristiani della corte papale di Avignone. Pico possedeva numerose opere del talmudista provenzale. Da quanto c'è dato sapere, oltre al Commentario al Cantico dei Cantici, era anche in possesso del Commento al Pentateuco, del Commento a Giobbe e del Commento ai Proverbi. Gersonide distingueva nel testo due livelli: il primo esteriore (essoterico) diretto a tutti i fedeli e il secondo elitario (esoterico) riservato ai filosofi. Secondo Gersonide il Cantico dei Cantici verte sul tema della felicità umana. Mitridate lavorò alla traduzione tra la primavera e l'autunno del 1486. Le numerose chiose di
Pico permettono di comprendere e seguire il percorso dello studioso nell'analisi del testo. L'elemento principale che Pico della Mirandola trasse da quello studio fu la mors osculi, la morte di bacio (mittat nesiqah in ebraico o binsica secondo Pico). Un concetto poi da lui trasmesso ad altri autori del Rinascimento. Essa, altro non è, che l'unione dell'anima con Dio e il definitivo superamento della materialità. La collaborazione tra Pico e Mitridate si sviluppò sino al 1487. In seguito il siciliano divenne professore a Viterbo, dove fu poi arrestato. Nel 1491 è citato dal testamento della madre Stella: dopo non si hanno più notizie di Mitridate. La sua vita successiva è avvolta nel mistero. Tonino Nocera cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 49
Martedì 29 settembre 2009
Martedì 29 settembre 2009
D’Urso nel pieno dell’eros
Simona mollata da Sardi
George innamorato di Ely
«Iosonoattivae sempreinsalita.Sono più saggia, più matura, ma eroticamente ancora nel pieno delle mie possibilità». In casa di Barbara D'Urso non si invecchia mai. E non si tace mai. La sua voglia di esternare l'ha portata, un paio di settimane fa, a un durissimo scontro con Paola Perego. E qualche mese fa, in diretta tv, si è messa persino a farsobbalzare i seni per dimostrare che «questa è tutta roba mia».
E’ ufficiale, Simona Ventura non è fortunata in amore. Anche la storia con Sardi, l'imprenditore italiano di Miami è finita. Ed è proprio lui a raccontarlo: «Basta è finita, ci siamo lasciati - dichiara - Il motivo è la distanza. Con diecimila chilometri in mezzo è difficile portare avanti una relazione, anche se siamo rimasti in ottimi rapporti» I bene informati, intanto, giurano su un serio riavvicinamento di Simo con il suo ex, Bettarini.
Sarà l'età (ormai i 50 si avvicinano), sarà che Elisabetta è una bella ragazza, saranno i valori della famiglia italiana ad averlo fatto capitolare, ma Clooney è proprio innamorato. E per la prima volta in assoluto, dopo mesi di paparazzate, parla pubblicamente dei suoi sentimenti per la Canalis. «Se la vita è un viaggio - ha dichiarata - allora in questo momento io ho una co-pilota meravigliosa».
La fiction da palazzo Grazioli la novità di Parla con me 2009. Tarantino il primo super ospite
Il ritorno di Serena TORNA nel giorno del compleanno del presidente Silvio Berlusconi, “Parla con me” di Serena Dandini, in onda da domani in seconda serata su Raitre, e non poteva non festeggiare il premier. Nel primo appuntamento della nuova stagione – che mantiene la consolidata formula però con nuovi ingressi e tante novità, fra cui la nuova fiction “Lost in Wc” ambientata nel bagno di Palazzo Grazioli – non ci sono infatti ospiti. Domani ci sarà invece Quentin Tarantino che annuncia, dice la conduttrice e autrice del programma, Kill Bill III, e fra i prossimi ospiti: Michele Placido. La Banda Osiris ruoterà per lasciare spazio a band diverse, anche sconosciute. La prima settimana ci saranno Elio e le Storie Tese che in collegamento video da Milano hanno spiegato oggi alla presentazione: «non mancheremo di ricordare il genetliaco del Presidente del Consiglio e non mancherà il brano del 29 settembre che tra l’altro dice: «seduto in quella sala travaglio io non pensavo ad altro che alla nascita del Presidente del Consiglio». «Ma mi sa che non ce la passano questa canzone» dice uno del gruppo. La serie “Lost in Wc” di due minuti in ogni puntata, presentata scherzando dalla Dandini, che è anche autrice, come «la fiction che nessuno voleva mandare in onda», vede invece i preparativi di due donne giovani e belle (Federica Cifola e Paola Minaccioni) nel bagno di Palazzo Grazioli che non viene mai nominato ma si vede nella sigla, per andare a una festa. Ma al momento di uscire dalla stanza le due ragazze si accorgono di essere rimaste chiuse dentro. Il Trio Medusa si cimenterà nell’impresa di approfondire le notizie date dal Tg1. Fra queste, ha spiegato il Trio vestito in tuta blu, «come i sindacati si pongono sul problema dei tacchi a spillo in Inghilterra sui posti di lavoro» e poi l’invasione di mucche nei supermercati e uno speciale sugli aeroplanini di carta. «La ricchezza di un Paese – ha sottolineato il direttore di Raitre, Paolo Ruffini – si misura nella pluralità di idee e in questo sta anche il nostro essere servizio pubblico. Poi i programmi possono piacere o meno ma questo gruppo di lavoro e altri sono la ricchezza della Rai. Una società migliore non è quella in cui tutti la pensano allo stesso modo». In onda dal martedì al venerdì Parla con me avrà un orario di partenza variabile a seconda della du-
Lirica Cult
Albanese debutta con l’opera buffa
Serena Dandini, in alto Quentin Tarantino primo ospite di Parla con me
rata delle trasmissioni di prima serata e una chiusura fissa alle 24.00. “E' una specie di follia per un programma – dice la Dandini però sappiamo quando finiamo». Risponde, ha spiegato il direttore di Raitre, a quella «riforma di palinsesto molto azzeccata con flusso continuo di programmazione dalla partenza della prima serata a mezzanotte». Vergassola torna con le
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - La creatività che sorprende. L'arte ironica e il vintage che diverte. Ecco le emozioni che suscita “Ready Made e Restyling”, la mostra ospitata nell' ambito del festival “Fatevi i Corti Vostri 3” presso la Mediateca di Matera. La mostra è una vera trilogia, allestita con le opere realizzate da tre giovani artiste materane: Daniela Di Pede, Marisa Di Pede e Michela Fiore. «E' il risultato finale del laboratorio di “Ready Made e Restyling”- dichiarano le artiste - sulla tecnica del mosaico con stile contemporaneo, tenuto da Paola Di Serio». La mostra si potrà visitare fino al prossimo 17 ottobre. «Obiettivo del laboratorio è stato quello di trasferire la capacità di saper combinare materiali di diversa natura e pezzatura -si legge in una nota - stimolando i partecipanti alla creazione, attraverso la conoscenza di se stessi e l'espressione della propria creatività,di pezziunici dide-
sue interviste sdraiate e con la rubrica di Vergassoline. «Siccome tutto e gossip ed è entrato dentro di noi, lo affronteremo a viso aperto questo fenomeno politico sociale» dice Dandini. Ascanio Celestini, dopo i suoi interventi al buio l’anno scorso, in questa edizione sarà in un teatrino dei burattini. «Faremo il teatrino per dire che la tv è morta, non esiste». Ci saranno le riflessio-
ni sul mondo politico di Zoro che indagherà «il ventre molle della sinistra», Max Paiella e le imitazioni di Maurizio Belpietro ma anche di Paolo Crepet e, infine, Andrea Rivera e le interviste al citofono. «La diversità di voci – dice Dandini – e opinioni è una caratteristica di questo programma e dovrebbe esserlo della cultura, anche di quella bassa che noi rappresentiamo».
MILANO - Appuntamento tato in modo sorprendencon la «sala parto», il 4 ot- te: ci lavoro da un mese, tobre prossimo, per l’atto- quotidianamente, e non re Antonio Albanese: una sono stanco! E questi rasala parto speciale, il Tea- gazzi, svegli e intelligenti, tro alla Scala di Milano, hanno così tanta energia dove debutterà con la sua da poter dare luce a tutto prima regia di un’opera li- l’edificio». «Siamo partiti rica, “Le convenienze ed da zero –ha detto parlando inconvenienze teatrali” di della sua regia, le scene soGaetano Donizetti, in car- no di Leila Fteita e i costutellone fino al 14 ottobre e mi di Elisabetta Gabbioneta – per agpoi in tournée giungere pezin Danimarca zo dopo pezad Aalborg zo». In uno presso il Konspazio scenico gres & Kultur senza tempo Center. Una (un palchetto prima assoluin spiaggia), ta per lui, per solisti vestiti il teatro del come nel 1827 Piermarini, stanno in sceper 20 cantanna non solo nel ti solisti – itacantato ma – liani e stranieha detto Albari – che con nese – «vivono questa rapla scena insiepresentaziome, cercando ne concludodi sviluppare e no il loro bien- Antonio Albanese mantenere il nio all’Accademia Teatro alla Scala e personaggio fino in fonper otto musicisti egiziani do». La scena si apre con la della West Eastern Divan prova di un’opera seria, Orchestra, la compagnia ma il clima si dimostra sufondata da Daniel Baren- bito molto acceso perchè boim ed Edwrd Said, che due prime donne si consuoneranno con l’Orche- tendono il palcoscenico, stra della Scala. Anche se complice una madre incon l’opera Albanese ha sopportabile. Di fronte a ammesso di avere «rap- tali battibecchi, musico e porti molto leggeri» e di tenore fuggono, questi soessere uscito a metà di rap- stituito da uno stonato. presentazioni che «mi an- Per evitare di pagare i conoiavano per lo stile un pò sti di produzione, gli artivecchio», quest’opera buf- sti si danno alla fuga, lafa «bella e un pò sottovalu- sciando l’impresario in tata – ha detto – mi ha ecci- preda alla disperazione».
Le meraviglie del vintage In mostra gli oggetti reinventati di Daniela, Marisa e Michela Daniela e Marisa Di Pede e Michela Fiore
sign». Una ricerca estetica sul recupero di complementi vintage unita al gusto della rivisitazione di stili con l'utilizzo di marmi, pietre, vetri, metalli e oggetti riciclati e personali per dare loro un valore non propriamente figu-
rativo ma intimo. La Di Serio ha voluto trasmettere alle sue allieve la passione per il bello e la filosofia alla base della reinterpretazione dei materiali: «Le mie opere - afferma la docente - non nascono da fortuiti lampidi genio,ma ognisin-
golo elemento, dalla scelta del design a quella dei materiali, è il risultato di incessanti sperimentazioni legate allo studio della cultura del passato». Conosciamo in dettaglio le tre opere. Daniela ha realizzato “Dark lady”. «Ho sempre pensato che una persona a volte ha bisogno di essere stimolata -ha raccontato Di Pede - ma soprattutto guidata, questo è avvenuto con il corso. Il mio percorso è iniziato nel momento in cui ho cominciato a scrivere e ad abbozzare tutto ciò che la mia mente mi suggeriva. Dopo un'attenta analisi, sono arrivata alla scelta di un oggetto, un oggetto d'arredo, ho creato un separé, un ”camerino”. “Dark Lady”, un nome che racchiude in sé tanti significati: sensualità, mistero, ma allo stesso tempo, creatività e funzionalità
dell'oggetto d'arredo». Fiore ha realizzato “Everyone poops”. Giocare con gli oggetti. Giocare con i concetti e con i nomi degli oggetti. «Ho cercato di rintracciare quel genere di entusiasmo che si provava quando da bambini si pasticciava con i colori a cera - ci ha detto l'autrice - Il ricordo di quell'assoluta spontaneità è stato lo spirito con cui ho impostato questo progetto. L'idea di sostituire una seduta classica con un water è nata pensando di capovolgere il modo in cui siamo abituati ad immaginare una poltrona. Everyone Poops, è un modo ironico e provocatorio per ricordare che indipendentemente dalla razza, dallo stato sociale ed economico siamo tutti uguali, almeno nel momento più umile della giornata. Marisa invece ha realizzato “Nuvolari” E se io oggi volessi dare ad ogni oggetto un' identità diversa? Da questo interrogativo nasce Nuvolari. Un simpatico angolo bar con lo “sterzo”, con relative sedute e tavolo.
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50 Cultura e Spettacoli
SHOW
PRIMA SERATA
21.10
23.05
RUBRICA
21.10
ATTUALITĂ€
16.15
REALITYSHOW
FILM
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21.10
SHOW
TELEFILM
21.10
Tutti pazzi per la tele
90° minuto Champions
Giovanni Floris
06.10 -TelefilmLa nuova famiglia Addams 06.30 -TelegiornaleTg 1 06.45 -AttualitĂ Unomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -TelegiornaleTG Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -ShowLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -ShowLa vita in diretta 16.50 -TelegiornaleTG Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'eredita' 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -RubricaTg2 Eat Parade - di musica 06.15 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaRai Educational - Tracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2 punto.it 11.00 -ShowI Fatti vostri 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg2 Costume e societĂ 13.50 -RubricaMedicina 33 14.00 -RubricaIl fatto del giorno 14.55 -RubricaRaisport 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 17.00 -ShowScalo 76 Talent 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -TelegiornaleRai TG Sport 18.30 -NewsTG 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del lotto
06.30 -Attualità Il caffè di C. Mineo 07.30 -RubricaTGR Buong. Regione 08.00 -Attualità Rai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba Volant 09.20 -RubricaCominciamo Bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaLe storie - Diario Italiano 12.45 -DocumentarioGeo & Geo 13.10 -TelefilmTerra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaRagazzi 15.10 -RubricaTrebisonda presenta la tv dei ragazzi 15.20 -TelefilmZorro 16.05 -CartoniCacciatori di draghi 17.00 -RubricaCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.10 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -Attualità Blob 20.10 -TeleromanzoLe storie di Agrodolce
06.00 -TelegiornalePrima pagina 07.55 -NewsTraffico 08.00 -Telegiornale Tg5 - Mattina 08.40 -ShowMattino cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 10.05 -ShowMattino cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg5 13:40 - Soap OperaBeautiful 14.10 -Soap OperaCentovetrine IX 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Reality Show Amici 16.55 -AttualitĂ Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 - 5 minuti 18.50 -Gioco Chi vuol essere milionario 19.45 -Gioco Chi Vuol essere milionario 20.00 -Telegiornale Tg5
07.05 -Sit ComTutti amano Raymond 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.45 -Soap OperaFebbre d'amore 10.35 -TelefilmGiudice Amy 11.30 -TelegiornaleTg4 11.40 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 12.30 -TelefilmDetective in corsia 13.25 -TelegiornaleAnteprima tg4 13.30 -Telegiornale Tg4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di forum 15.10 -TelefilmHamburg distretto 21 16.10 -Soap OperaSentieri 16.50 -FilmL'indiana bianca con Guy Madison , Vera Miles , Frank Lovejoy , Helen Westcott regia di Gordon Douglas (U.S.A.) 1953 18.45 -TelegiornaleAnteprima tg4 18.55 -Telegiornale Tg4 19.35 -TelefilmTempesta d'amore
06.30 -Cartoni 08.55 -Sit ComHappy days 09.30 -TelefilmA-team 10.20 -TelefilmStarsky e Hutch 11.20 -TelefilmThe sentinel 12.15 -NewsSecondo Voi 12.25 -TelegiornaleStudio aperto 13:05 - NewsStudio sport 13.40 -CartoniNaruto Shippuden 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -TelefilmFuturama 15.00 -MiniserieGossip girl 15.55 -TelefilmIl mondo di Patty 16.50 -Sit ComIcarly 17.25 -CartoniBen ten 17.50 -CartoniBakugan 18.05 -CartoniTom & Jerry 18.15 -CartoniLa pantera rosa 18.20 -CartoniTom & Jerry 18.30 -TelegiornaleStudio aperto 19.00 -NewsStudio sport 19.25 -TelefilmI Simpson 19.50 -Sit ComLove bugs II Loading 20.00 -Sit ComLove bugs II
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitĂ Omnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmMatlock 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmIspettore Tibbs 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmHardcastle and McCormick 14.00 -FilmIl nostro agente all'Avana con Alec Guinness, Ernie Kovacs, Maureen O'Hara - regia di Carol Reed (GB) - 1960 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmStargate 17.05 -RubricaAtlantide. Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmMurder Call 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Show Affari tuoi 21.10 -Show Tutti pazzi per la tele 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -Talk ShowPorta a Porta
20.30 -News TG2 - 20.30 21.05 -Serie Tv Nebbie e delitti 23.05 -Rubrica 90° minuto Champion
20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò, 8^ stagione 23.20 -RubricaParla con me
20:30 - ShowStriscia la notizia - La voce dell'influenza 21:10 - Miniserie L' onore e il rispetto - Parte seconda 23.30 -News Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Duro da uccidere con Steven Seagal, Kelly Le Brock - regia di Bruce Malmuth (Usa) 1990 23.30 -ShowI Bellissimi di Rete 4
20.30 -Gioco Il colore dei soldi 21.10 -Show Le Iene show
20.30 -Rubrica Otto e mezzo 21.10 -Telefilm The District
00.55 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaScrittori per un anno 02.35 -VideoframmentiSuperStar 05.00 -VideoframmentiHomo Ridens 05.45 -AttualitĂ Euronews
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00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea Notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaGAP - Generazioni alla prova 01.40 -RubricaFuori Orario 02.00 -AttualitĂ Rai News 24
01.30 -TelegiornaleTg5 02.00 -ShowStriscia la notizia 02.45 -Reality ShowAmici 03:30 - TelegiornaleTg5-notte-replica 03:55 - NewsMeteo 5 notte 04:00 - MiniserieProvidence
23.35 -FilmMinuti contati con J. Depp - regia di John Badham (USA) - 1995 01.20 -TelegiornaleTg4 01:45 - MusicaleClip Parade 27 02:20 - FilmTheTracker - la guida
00.00 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -TelegiornaleStudio aperto 02.00 -Reality ShowTalent 1 player 03.00 -TelefilmDark angel 04.00 -FilmL'assedio
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Amici
Duro da uccidere
Ilary Blasi
The District
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D VROL
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
Televisioni 51
MartedĂŹ 29 settembre 2009
NAPOLITANO E LA MISSIONE A KABUL
«Stupida la contestazione,serve il sostegno dell’opposizione» Risposta alla sollecitazione di Casini alle pagine 6 e 7
Anno 8 n.233€ 1.00
FORMAZIONE:BISOGNA INVESTIRE,NON SPENDERE di EVELINA RICCARDELLI*
Dopo aver riflettuto a lungo sulle osservazioni, critiche e rilievi mossi, in questi giorni, nei confronti del programma regionale di tirocini formativi nella Pubblica Amministrazione “Transizione alla vita attiva”, sono giunta al convincimento che,comunque, puntare sui giovani e la formazione non è mai inutile, a patto che i fondi impiegati siano “investiti” e non solo spesi. Partendo dalla premessa che l'Associazione,che da anni combatte per l'occupazione dei giovani lucani, è assolutamente convinta della necessità di non creare segue a pagina 15
Martedì 29 settembre 2009
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Un terzo del partito si rinnova con Speranza. Nel dato molte sorprese
Restaino e Bersani Una vittoria di misura
alle pagine 8,9 e 10
Domenica notte a Montescaglioso
Viaggiavano in vespa:a 16 anni muore tra le braccia del ragazzo Addio alla dolce Margherita
di EMILIO NICOLA BUCCICO Caro direttore, ho letto, con commozione e gratitudine, il ricordo che, con il risalto della prima pagina, hai voluto rendere a Maurizio Laudi, grande magistrato e grande signore. Hai fatto bene a ricordarlo nella nostra terra, dove, al di fuori di ristretti circuiti, era poco conosciuto: esempi di vita come quelli di Maurizio Laudi vanno fatti conoscere per la lezione e l'esempio che trasmettono. Dedizione al dovere, scelta del giusto nel lavoro quotidiano, disinteresse, superiorità rispetto alle insolenze e, tuttavia, una solare esistenza, con quel sorriso abbozzato ed affettuoso. Ne serbo un gran ricordo, con tutti gli sfottò reciproci: Maurizio era uno sfegatato juventino ed io un inguaribile granata.
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44 anni, s’impicca all’albero vicino al cortile del magistrale Il cadavere scoperto da un bidello. Sposato con un figlio, l’uomo aveva in tasca 2 biglietti con l’annuncio del gesto
Impatto frontale con un’auto: la ragazza ha battuto la testa ed è deceduta sul colpo Margherita Canterino
«E’un bene ricordare il giudice Laudi anche da noi»
Gianni Letta
a pagina 31
a pagina 13
ORT NELLO SP
• CALCIO PRIMA Potenza Monaco vuole un difensore
Seduto in quel Caffé io non pensavo a te.
a pagina 25
E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro
De Franchi resta presidente. In giunta staffetta tra Loguercio e Vita
La lettera